Perché essere Fratelli è un Arte

di rosy03
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** «Ho appena capito perché sono nato prima di te, sorellina» ***
Capitolo 2: *** «Stammi a sentire, tu non farai mai sesso» ***



Capitolo 1
*** «Ho appena capito perché sono nato prima di te, sorellina» ***


 
 
 Ho appena scoperto perchè sono nato prima di te
 
 



Jacklyn aveva undici anni e stava accompagnando con lo sguardo ogni dannatissima foglia che cadeva. Fuori dalla finestra il cielo le sembrava così grigio e spento da metterle una certa angoscia, sicuramente non ne avrebbe giovato il suo rendimento scolastico.
In autunno diventava pigra. Con la P maiuscola.
Era così concentrata a guardare fuori che si accorse di Ashton solo quando questo le sventolò una mano davanti agli occhi. «Ehilà?! Terra chiama Jackie!»
Come se si fosse improvvisamente risvegliata da uno stato di trance, Jacklyn strizzò gli occhi prima di rispondergli. «Non ti stavo ascoltando... dicevi?»
Ashton di anni ne aveva quattordici ma i suoi neuroni (e questa era l’opinione del suo tesoro più prezioso: sua sorella) ne avevano circa la metà.
Solo allora Jacklyn posò gli occhietti su di lui e si trattenne dal mettersi a urlare. Suo fratello maggiore si era presentato in soggiorno con addosso solo le mutande e un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
Lei si accigliò, irritata da tanto buonumore. «Perché sei felice?»
«Ho appena capito perché sono nato prima di te, sorellina» disse.
Jacklyn sentì qualcosa dentro di lei incrinarsi non appena udì quella parola che mai, mai, era stata pronunciata da Ashton. Sorellina. Lui la chiamava Sgorbio o Faccia-Arrabbiata, perché cambiare?
«Hai mangiato i pancakes della Signora Myer? La mamma ce l’avrà detto un milione di volte di non accettare nulla che sia preparato da lei!» lo rimproverò con un’espressione che sembrava urlare: “è un vero spreco condividere i miei geni con questo qui”.
Ashton scosse la testa e in questo modo i suoi capelli troppo lunghi e troppo biondi gli si appiccicarono sulla fronte perché ancora gocciolanti d’acqua. Doveva essere appena uscito dalla doccia.
«Macché! Non li mangerei mai!» quasi gridò, perché offeso che lei potesse solo pensare che fosse tanto stupido da ingoiare tali schifezze.
Ancora.
Jacklyn sbuffò una risata ma non andò oltre. «Allora? Perché sei felice?»
Sogghignò, Ashton, avvicinandosi a piccoli passi verso il divano su cui era seduto lo scricciolo dall’espressione confusa. Poi le fece cenno di avvicinarsi e lei, stranamente incuriosita, allungò il collo nella sua direzione come ad aspettarsi di venir messa al corrente del segreto più segreto del mondo.
«Visto che sono stato io il primo a nascere è mio compito proteggerti» disse, oltremodo euforico.
Jacklyn mise su una smorfia di disgusto. «Che cosa?!»
«Ti aiuterò non solo con chi ti infastidisce a scuola ma da qualsiasi cosa! Per esempio, hai fatto la cacca oggi?»
Come se fosse stata appena punta da una vespa, si alzò dal divano e scappò via.
Lui, ovviamente, la inseguì fino in cucina. «Eddai, che ti costa rispondere?»
Allora alzò gli occhi al cielo e sbuffò un: «Sì» a bassissima voce.
«Guardami negli occhi e dimmi la verità, Jackie!»
Spazientita, batté violentemente le mani contro il tavolo da pranzo che li divideva facendolo sobbalzare e strillò il suo «Sì!» con tutta la voce che aveva in corpo.
«Sono tuo fratello maggiore, devo assicurarmi che tu stia bene sempre» sentenziò.
Lei scosse la testa. «È una minaccia?»
Ashton non diede segni di averla sentita ma anzi, continuò a tirare fuori una stupidaggine dopo l’altra, neanche fosse una mitragliatrice. «Ma sei sicura? E se stanotte ti viene il mal di pancia?»
«Magari viene a te il mal di pancia!» gridò lei.
«E se stanotte poi vomiti?»
Batté nuovamente i palmi sul tavolo, Jacklyn, non sentendo neanche male tant’era occupata a litigare. «Ma che stai dicendo?! Che c’entra se vomito? Papà! Ash è impazzito, fallo smettere









Prompt 23: «Non ti stavo ascoltando... dicevi?»


#Buonsalve *^* Era da un po' che non scrivevo niente su Jackie e ne sentivo la mancanza.
In verità questa OS avrebbe dovuto partecipare a un Contest ma non riuscivo proprio a darle forma all'epoca, oggi l'ho trovata quasi per caso tra le mie cartelle e... voilà!
Mi sono divertita ad aggiustarla e a riscriverla in alcuni punti, spero che possa divertire anche voi, specie in questo periodo folle ^^

rosy

 

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Capitolo 2
*** «Stammi a sentire, tu non farai mai sesso» ***


Stammi a sentire, tu non farai mai sesso
 
 



Nigel uscì di casa che suo figlio gli stava urlando dietro qualcosa di incomprensibile.
Aveva a che fare con Jacklyn, ne era sicuro, ma non aveva voluto indagare poiché proprio l’altro giorno aveva tenuto una strana discussione con la sua secondogenita: Ashton era purtroppo entrato in quella fase e lei non ne poteva più di essere protetta a quel modo.
Aveva sedici anni, per l’amor di Dio! E Ashton aveva gli occhi da pazzo ogni qualvolta un esponente del genere maschile la sfiorava anche solo per sbaglio.
Due giorni prima, per altro, Jacklyn era sparita. Nel senso che aveva trascorso il weekend a casa della sua amica Riley e lui non aveva potuto tenere sott’occhio lei e i suoi amici maschi per quarantotto ore filate, stava impazzendo.
Stava giustappunto pensando a come risolvere la cosa quando niente meno che Stephanie fece la sua comparsa. La sua sorellastra, di due anni più grande, lo guardò allibita per un minuto mentre si arrovellava il cervello e solo dopo aver guardato l’orologio appeso alla parete decise di intervenire: «Si può sapere che hai?»
Ashton alzò la testa e a Stephanie sembrò addirittura più bianco di prima.
«Hai presente Ginger?»
Lei mise su un’espressione confusa. «Chi?»
«Quella che frequenta lo stesso corso di judo di Jackie. Comunque, ha un cugino.»
«Salutamelo»
Ashton roteò gli occhi al cielo, si alzò di slancio e cominciò a camminare a zonzo per il soggiorno mentre le parole gli uscivano a manetta dalla bocca: «Quel bastardo vuole mettere le mani su mia sorella. Capisci? Mia sorella! L’altra volta l’ho beccato che la guardava, sapessi che espressione aveva, è un porco!»
Stephanie annuì, fingendo che la cosa la interessi. «Un vero maiale.»
«E Jackie è piccola, è praticamente una bambina!»
«È alta un metro e settanta, Ash. E ha sedici anni, proprio come mio fratello ma non mi pare che io mi faccia tutti questi problemi.»
Allora lui si fermò e la guardò come se avesse appena detto una minchiata.
«Senza offesa ma tuo fratello è praticamente una puttana. Non voglio che lo paragoni a Jackie» affermò, più che offeso.
Stephanie sospirò incrociando le braccia e ponderò l’idea di darsi all’alcolismo, avrebbe fatto di tutti pur di non essere costretta a sorbirsi le ansie di un fratello troppo geloso.
«Nessuna offesa. Ma sappi che mi vendicherò! Alla prima occasione verrò a renderti partecipe delle mie insicurezze e ti sorbirai i miei patemi d’animo. E ovviamente incolperò te, anche se non c’entri niente. Vorrò sfogarmi su di te e prenderti a calci perché noi donne siamo fatte così, ci stai?»
Ashton se n’era andato.



 
Quando Jacklyn rientrò, tirò un lungo sospiro di sollievo.
Casa di Riley era diventata un campo di guerra da quando i suoi genitori se n’erano andati e lei aveva dovuto ristabilire un po’ di ordine nella testa della sua migliore amica, a pezzi dopo l’ennesima delusine d’amore.
Due giorni, un intero week end a piangere e a strillare.
Jacklyn era sicura che dopo quest’esperienza, non avrebbe mai commesso il fatale errore di innamorarsi di un idiota come l’ormai ex di Riley: se l’avesse fatto aveva supplicato l’amica di darle una randellata in faccia.
Camminò diretta alle scale, era così stanca...
«Jackie! Sei tornata?!» esclamò Ashton, raggiungendola a passo spedito.
Lei annuì. «Se mi vedi vuol dire che sono qui. Ti serve qualcosa?»
Suo fratello si prese del tempo per osservarla, poi cominciò a fissarle con una certa insistenza la faccia. «Stavamo giusto parlando di te!»
«Stavamo? Tu e chi?»
Ashton indicò distrattamente Stephanie che fece capolino dalla cucina, aveva le labbra arricciate in una smorfia divertita. Si stava trattenendo dal ridere.
E Jacklyn ebbe come l’impressione che qualsiasi cosa fosse l’argomento, presto o tardi la cosa sarebbe degenerata.
Stephanie inspirò profondamente e, passandole accanto per salire al piano superiore, le lanciò un’occhiata alquanto significativa. «Buona fortuna, tesoro.»
Stava per chiederle spiegazioni, quando Ashton fece schioccare le dita a un centimetro dalla sua faccia per attirare la sua attenzione.
«Stammi a sentire, Jackie, devo dirt-»
«Senti, Ash. Sono stanca, ho consolato Riley e non ho neanche dormito bene perché continuava a lamentarsi anche nel sonno... l’unica cosa che vorrei adesso è ricongiungermi al mio letto e dormire per due giorni di fila, scusa se non ho il tempo né le energie per stare a sentire le tue crisi giornaliere.»
Avanzò di un passo, decisa più che mai a sparire in camera sua ma suo fratello l’agguantò per un gomito e la fece voltare.
Sbuffò, infastidita. «Va bene, dimmi! Veloce!»
«Stammi a sentire, Jackie, tu... tu non farai mai sesso, chiaro?!»
Lei smise di sbattere le palpebre e per un attimo le sembrò di aver preso lucciole per lanterne perché si rifiutò categoricamente di prendere per reali le parole che lui aveva appena pronunciato.
«Sei impazzito?»
«Ti giuro di no!»
A quel punto ne aveva abbastanza. Girò i tacchi e corse in camera sua, arrampicandosi sui gradini e raggiungendo la meta prima che suo fratello la placcasse.
Chiuse la porta alle sue spalle a doppia mandata e allargò le braccia, spalancando la bocca in cerca di qualcosa da dire. Stephanie, che rideva a crepapelle stesa sul suo letto, la vide boccheggiare mentre Ashton strillava qualcosa che somigliava a un “non sono geloso, è che tu sei troppo piccola”.
«Io non ci posso credere» sussurrò, allibita.
«Tuo fratello è pazzo, lasciamelo dire» disse, tra una risata e l’altra. «Oh, posso dirgli che l’hai già fatto? Lo so che non è vero ma sarebbe troppo divertente!»






 
 
 
Prompt 12: «Stavamo giusto parlando di te!»
Prompt 21: «L'unica cosa che vorrei adesso è ricongiungermi al mio letto e dormire per due giorni di fila!»
Prompt 49: «Mi vendicherò!»



#Salve ^^ oggi è un bel giorno!
C'è stata una bella notizia che ha rallegrato la mia famiglia e ho deciso di festeggiare con una nuova storia! Ringrazio Soul e la sua bellissima Challenge, perché mi permette di scrivere su personaggi che mai avrei pensato di riprendere... Jackie è la mia primissima figlioletta, la loro è una famiglia di matti.
Alla prossima!

rosy

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