La storia che cambiò un cavaliere

di Slane999a
(/viewuser.php?uid=1128002)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Cambiamento ***
Capitolo 3: *** Ci rivedremo? ***
Capitolo 4: *** Scorpione ***
Capitolo 5: *** Piccoli dicorsi ***
Capitolo 6: *** Addestramento ***
Capitolo 7: *** Sfortuna ***
Capitolo 8: *** Notte ***
Capitolo 9: *** Anche tu hai una sorella? ***
Capitolo 10: *** Sei migliorato ***
Capitolo 11: *** L'amore ha gli occhi d'argento ***
Capitolo 12: *** Qualcosa inzia ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


“Beacon è caduta, sono queste le notizie che si sentono ai giornali ma non si sente dei caduti.
Cosi tante persone hanno perso la vita combattendo per non venir ricordate, la cosa peggiore è che hanno dato la vita per persone come me. Pyrrha, Nora e Ren” era questo che pensava  Jaune Arc in uno stato di profonda tristezza sul letto di un albergo vicino Patch.
Erano passati tre giorni da quando Beacon era caduta, da quando il team JNPR rimase con solo membro, Jaune Arc, che decise, dopo la caduta di Beacon, di andare a Patch per vedere Ruby Rose, la sua migliore amica, che calmo la situazione a Beacon.
Ma cosa era successo esattamente, come era finita così? Jaune cerco di ricordarlo chiudendo gli occhi e, per sua sfortuna, funzionò.
 
“Pyrrha non lascerò che tu-” disse Jaune ma fu interrotto da un bacio, il bacio di Pyrrha.
“Mi dispiace” disse Pyrrha.
 
 Jaune capì di essere stato un’idiota per questo voleva dire qualcosa, ma fu spinto dentro un armadietto e spedito via, come uno dei suoi primi giorni a Beacon, ma non ci fu niente da ridere perché questo lo separò da Pyrrha.
Quando Jaune atterò chiamò Weiss.
 
“Jaune, dove sei?” chiese Weiss.
“Non pensate a me, andate da Pyrrha, è nella torre”
 “Jaune, che cosa succede?” chiese Weiss.
“Non preoccupatevi per me, dovete salvare Pyrrha”
“Lo faremo” disse Weiss.
“Stai bene?” chiese Weiss.
Jaune non rispose, lanciò il suo scrool e si mise a terra.
 
“Vi prego…” disse Jaune rimanendo a terra.
 Sfortunatamente Nora e Ren andarono a cercarlo e lo trovarono.
 
“Jaune!” urlò Nora.
 
Jaune alzò lo sguardo e vide Nora e Ren, quasi morti, camminare verso di lui fu il loro più grande errore infatti un Beowolf spuntò da un edificio e si gettò con furia su Ren e Nora infilzando i suoi artigli nelle loro carni davanti gli occhi di Jaune, dopo di ciò una luce abbagliante accecò Jaune per un attimo.
Appena riaprì gli occhi vide che il Beowolf era sparito e al suo posto c’erano i cadaveri di Ren e Nora.
Jaune riaprì gli occhi non appena arrivò una chiamata sul suo scrool, era Ruby Rose,
 non perse tempo e rispose subito.
 
“Ruby, per fortuna il collegamento qui a Patch funziona ancora” disse Jaune.
“Jaune…” disse Ruby.
“Sei a casa tua? Vengo subito” disse Jaune.
 
Jaune partì subito e si diresse verso casa di Ruby, che non era tanto lontana dall’albergo dove stava, in poco tempo arrivò e busso alla porta, aprì la porta un uomo simile a Jaune con però una barbetta e la pelle abbronzata.
 
“Jaune, sei qui per Ruby?” l’uomo conosceva il nome di Jaune perché due giorni prima era venuto per sapere di Ruby.
“Si signor Xiao Long, ma anche per vedere Yang se è sveglia” rispose Jaune
“Yang non è pronta per le visite, ma Ruby si”
“Grazie signor-
“Tai, chiamami Tai”
“Grazie Tai”
“Un’ultima cosa, Jaune grazie per essere accanto a Ruby”
“è il mio dovere esserci per gli amici” a Jaune fece male dire quelle parole, peggiorarono il suo stato d’animo, sapendo che non fu lì per Pyrrha e per gli altri.
 
Jaune entrò in casa salì e arrivò nella stanza di Ruby.
“Ruby” disse Jaune andando incontro a Ruby.
“Jaune, sono felice di vederti”
“Anch’io”
“Senti Jaune, mi spiace per non aver salvato Pyrrha, mi dispiace per te Nora e Ren” disse Ruby con aria sconsolata.
“Nora e Ren, non c’è l’hanno fatta” disse Jaune con aria cupa.
“No, mi spiace Jaune” disse Ruby.
“Scusarsi non li riporterà in vita” pensò Jaune.
“Jaune, so dove sono andati quelli che hanno distrutto Beacon”
“Dove?”
“Verso Haven, io andrò lì e voglio chiederti, vieni con me?” Jaune stava per rispondere di si ma prima pensò “e cosa posso fare senza la mia squadra?”
“Ruby, non ho una squadra, come potrei esserti utile?”
“Jaune, io ti conoscono, ho visto che sei migliorato molto dall’inizio…”
“Ruby, non ho una squadra, non posso fare niente”
“Anch’io ho perso la mia squadra” disse Ruby.
“Si, ma sono ancora vivi”
“Jaune, partirò tra una settimana e voglio che tu sia con me”
“Non farti false speranze” disse Jaune avanzando verso la porta.
“Jaune, so che tu non lasci gli amici indietro e sei sempre lì per loro, per questo ti voglio accanto a me”
“Non c’ero per nessuno della mia squadra, tu potresti fare la stessa fine” disse Jaune andandosene.
 
Appena scese salutò Tai ed uscì dalla porta e con suo grande sorpresa trovò, poco più avanti, un uomo con una barbetta e una fiaschetta in mano.
 
“Ehi, giovane Tai” disse l’uomo.
“Cosa?”
“Sono Qrow, lo zio di Ruby”
“Si, mi ricordo di te, sei quello che ha trovato Ruby”
“Già, ma non sono qui per questo, ho sentito di cosa parlavate tu e Ruby”
“Come?” chiese Jaune confuso.
“Ho i miei metodi”
“Ascolta, dovresti viaggiare con Ruby, si fida di te”
“E allora? Non sono in grado di difenderla e poi perché non ci viaggia lei?”
“Non posso”
“Neanch’io, ho perso troppo”
“E vuoi perdere anche lei?”
“Cosa vuoi dire?” disse Jaune iracondo.
“so che hai perso i tuoi amici ma ragiona su quello che ti rimane”
“…”
“Ho visto come sai combattere al torneo e devo dire… che puoi migliorare molto”
“Mi stai dicendo che faccio pena?”
“Si, ma solo in combattimento, mentre per quanto riguarda strategie e piani sei bravo”
“Non basta per difendere Ruby” disse Jaune camminando e lasciandosi alle spalle Qrow.
“Se potessi viaggiare con Ruby lo farei, ma non posso ecco perché ho bisogno di qualcuno di cui si fidi e quel qualcuno sei tu”
“E perché dovresti fidarti di me?”
“Perché lo fa Ruby e questo mi basta”
“…” Jaune stette in silenzio.
“Ruby parte tra una settimana, non perderti l’opportunità di esserci per i tuoi amici, non fare come me io non ho potuto esserci per una mia amica e l’ho persa”
“Cosa?” disse Jaune voltandosi, ma Qrow era sparito.
 
Dopo tutto ciò Jaune tornò in albergo e riflette a fondo sulle parole di Qrow.
Si sedette su una sedia della sua stanza e guardando Crocea Mors si ricordò due cose: la prima era che i suoi antenati usarono Crocea Mors per combattere ma anche per proteggere gli amici e la seconda cosa fu che lui, dopo aver conosciuto Pyrrha e gli altri e risolta la questione con Cardin, fece una promessa, di cui non parlò a nessuno, avrebbe protetto i suoi amici.
Un’po di malinconia lo assaltò ricordandolo, ma gli servi per prendere una decisione…
Fuori era caduta la neve che ormai adornava la casa della famiglia Xiao Long/Rose, fu proprio in uno di questi giorni che Ruby decise di partire e, con suo grande sorpresa, trovò un cavaliere ad attenderla.
 
“Jaune” disse Ruby guardando Jaune che aveva uno zaino e un particolare interessante, sul lato destro dell’armatura c’erano i simboli della sua squadra, quello di Pyrrha a destra, vicino al cuore, e quelli di Ren e Nora sotto il simbolo di Pyrrha.
 
“Ehi, siamo pronti?” chiese Jaune.
“Jaune pensavo che-“
“Io ci sarò sempre per gli amici” disse Jaune.
 
Ruby sorrise a questa affermazione e guardando l’orizzonte iniziarono a camminare verso un percorso che avrebbe cambiato loro e le persone accanto a loro incluso un vecchio corvo.
 
<< Angolo dell’autore >>
Ed ecco il primo capitolo spero vi sia piaciuto, inoltre ringrazio per i consigli ricevuti.
Detto questo mi scuso per eventuali errori di grafia e punteggiatura e vi chiedo di commentare per esprimere la vostra opinione.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cambiamento ***


<< Nota dell’autore >>
Le virgolette con le parole scritte in corsivo sono per “i pensieri” le freccette << per i dialoghi >>
 
Come è finita così?” pensava Jaune, disarmato, mentre assisteva al combattimento di Ruby Rose, la sua migliore amica che aveva cambiato abiti infatti ora indossava una gonna più corta di prima, una camicia bianca coperta da un corsetto nero che viene retto da una striscia rossa e infine una cintura dove tiene le munizioni per Crescent Rose, contro un Geist che possedeva dei massi.
Se avessi le mie armi…potrei fare da esca” ragionò Jaune un’po scoraggiato “aspetta, forse posso aiutare” pensò.
 
Jaune osservò meglio lo scontro di Ruby contro il Geist e notò che si copriva la faccia quando Ruby era vicina a colpirla ”si sta coprendo la faccia…deve essere il suo punto debole, ho una idea.”
<< Ruby, il punto debole è la faccia! >> urlò Jaune.
Sentite quelle parole Ruby mirò alla testa del Grimm, ma fu colpita e scagliata verso Jaune che riuscì a prenderla tra le sue braccia.
<< Ruby, ho un piano per batterlo >> dichiarò Jaune.
<< Sono tutt’orecchi >> disse Ruby.
<< Io l’ho attiro facendolo avvicinare e tu lo colpisci alla faccia >>
<< Meglio di niente >> pronunciò Ruby andando a nascondersi.
Arc, fai l’esca” pensò Jaune pregando tutte le divinità esistenti.
 
Jaune si mise a correre attirando il Geist verso dove era nascosta Ruby, stava funzionando.
Jaune era vicino a Ruby.
Il Geist, stanco di inseguirlo, provò a colpirlo con braccio destro ma Jaune fece una capriola e schivò il colpo rendendo il Geist vulnerabile, allora Ruby spuntò dagli alberi con la sua semblance e colpì con un fendente il Geist in piena faccia.
Dopo il colpo tutti i massi caderò a terra ma il Geist uscì e tentò di scappare, errore, Ruby trasformò Crescent Rose nella forma fucile e con una mira invidiabile lo colpì sventando la minaccia.
Ha funzionato” Jaune tirò un sospiro di sollievo.
Dopo lo scontro Jaune e Ruby tornarono al villaggio per informare il capo villaggio…
 
<< Il problema è risolto! >> esclamò Ruby rivolgendosi a un uomo con dei capelli grigi legati in una coda.
<< Grazie mille, vorrei potervi dare di più >> disse l’uomo.
<< Non si preoccupi, è il nostro lavoro aiutare >> dichiarò Ruby.
<< Ruby, ha ragione >> confermò Jaune.
<< Vi ringrazio di cuore >> disse di tutta risposta l’uomo << a proposito, il nostro fabbro ha finito con quello che gli hai chiesto >> aggiunse l’uomo rivolgendosi a Jaune.
<< Perfetto, Ruby andiamo >> pronunciò Jaune sparendo dalla vista dell’uomo.
 
Dopo pochi passi Ruby e Jaune arrivarono davanti una bottega, entrarono e ad accoglierli c’era un uomo con le corna (un Incubus).
<< Sei tornato >> disse l’uomo rivolgendosi a Jaune.
 << è tutto pronto, lo vado a prendere >> l’uomo andò verso la porta, dopo poco torno con una corazza con le rifiniture in oro e sembrava molto più protettiva di quella di Jaune.
 << Non so che dire >> dichiarò Jaune stupefatto.
<< Non dire nulla, vado a prendere il resto >> l’uomo sparì nuovamente dalla vista di Jaune recandosi verso la porta.
Jaune si tolse la sua vecchia corazza rivelando una felpa…con un coniglio.
 << Ah ah ah, che cosa è quella? >> Ruby scoppio dal ridere posando gli occhi sulla felpa di Jaune.
<< è la mia felpa >> dichiarò Jaune.
<< Un coniglio carino? >>
 << è Pumpikin Pete >>
 << Quello dei cereali? Hai inviato dei codici per vincere quella felpa? >> Chiese Ruby quasi non riuscendo a trattenere le risate.
<< Si >> Ruby a quella dichiarazione cade a terra ridendo.
Fa male essere derisi dagli amici” questo fu il pensiero di Jaune che lo rese un’po triste.
 
<< Cosa sarebbe un cacciatore senza la sua arma? >> l’uomo era tornato con una versione modificata di Crocea Mors che poggiò sul tavolo facendo scattare il meccanismo del fodero aprendo lo scudo.
Lo scudo fu modificato non poco infatti ora era molto più definito, al centro portava i due archi, inoltre sul fondo dello scudo c’è un disegno simile alla coroncina di Pyrrha.
<< Era un buon acciaio quelle che mi hai portato, dove l’hai preso? >> domandò l’uomo
<< Da un’amica… che ho abbandonato >> pronunciò Jaune a bassa voce depresso.
<< Esco un attimo Jaune, vorrai provare l’armatura >> disse Ruby uscendo.
 
Poco dopo anche Jaune uscì con la nuova corazza e Crocea Mors.
Faceva una gran figura con quelle modifiche allo scudo/fodero ma non solo infatti la spada aveva ricevuto delle modifiche all’elsa, che ora aveva un pomolo rotondo piatto sulla cima, la guardia era meno rotonda rispetto a prima e il manico era blu.
Mentre per quanto riguarda gli abiti ora i sui guanti sono neri con piastre di dell’armatura, la corazza copre di più l’addome, ora ha uno spallaccio e infine intorno alla vita indossa una fascia rossa ma non ha cambiato la felpa.
I simboli della sua squadra sono stati ridisegnati sulla nuova corazza nello stesso modo di prima.
<< Ora sembri un cavaliere >> osservò Ruby.
<< Già >> disse Jaune.
<< Devo ammettere che fa la sua figura >> dichiarò l’uomo.
<< Credo sia il momento di andare, non sei d’accordo Jaune? >>
<< Certo >>
 
Jaune e Ruby lasciarono il villaggio andando verso Haven.
<< Abbiamo preso tutto? >> domandò Jaune.
<< Si >> rispose Ruby inciampando, Jaune subito gli diede la sua mano per rialzarsi, come il loro primo incontro, questo fece ricordare a Ruby il primo giorno a Beacon.
Con quel ricordo i pensieri di Ruby andarono alla sua squadra, si preoccupò per loro e aveva ragione a farlo perché la situazione che stavano passando era brutta: Weiss era stata riportata a casa da suo padre, Blake era scappata e Yang aveva perso un braccio.
Ma anche sapendo questo lei doveva andare ad Haven e fermare Cinder, non voleva che ci fosse un’altra Beacon.
<< Ruby, stai bene? >> chiese Jaune.
<< Si, stavo solo pensando >> rispose Ruby.
“Non sei l’unica con dei pensieri con la testa” pensò Jaune con le ferite lasciate dalla morte della sua squadra.
 
I due ricominciarono a camminare ma furono attaccati da due Alpha Beowolf con i loro branchi che contavano dieci Beowolf ognuno, subito impugnarono le armi e si prepararono per combattere.
Uno dei due Alpha, col suo branco, si scagliò contro Ruby separandola da Jaune che ora doveva affrontare un’Alpha e il suo branco.
“C’è la posso fare” sperò Jaune.
 
 
Subito due Beowolf andarono contro di lui, fu un errore, Jaune non era impreparato, col suo scudo parò il colpo di uno dei due e con la sua spada tagliò l’altro e poi con un fendente tagliò anche il secondo, ne rimanevano nove.
Jaune si preparò a continuare, l’Alpha ululò e cinque Beowolf andarono alla carica lo stesso fece il cavaliere che con un fendente riuscì a eliminarne due ma i tre rimanenti gli saltarono addosso, allora fece un balzo all’indietro evitandoli e con un fendente rivolto verso l’alto ne trancio uno a metà.
Gli altri due cercarono di tornare indietro uno dei due fu impalato a terra dalla spada di Jaune, ne rimasero cinque.
Di nuovo l’Alpha ululò mandando gli ultimi quattro al attacco “è il momento” Jaune rinfoderò la spada e la ricoprì col fodero trasformandola in uno spadone a due mani.
Due Beowolf arrivarono prima, fu la loro condanna, morirono subito dopo un fendente, poi il cavaliere biondo caricò con un altro fendente e tagliò gli altri due, rimaneva solo l’Alpha…
 
 
Ruby era stata separata da Jaune e ora doveva affrontare un branco di Beowolf, nulla di che per il piccolo e adorabile prodigio.
Ruby si scagliò, con la sua semblance, contro i Beowolf e riuscì a tagliarne a meta cinque, poi passò Crescent Rose nella forma fucile e con colpi da maestro ne abbate altri cinque lasciando solo l’Alpha che fu eliminato dopo un colpo di falce.
Sventata la minaccia Ruby tornò indietro e vide Jaune contro l’Alpha…
 
 
Jaune rimase solo con l’Alpha da sconfiggere così decise di ritrasformare Crocea Mors nella forma spada e scudo.
Il cavaliere biondo andò alla carica, con lo scudo alzato, verso l’Alpha che sfoderando gli artigli colpì lo scudo ma fu respinto allora il cavaliere biondo con gran velocità scagliò un affondo che non trapasso l’Alpha ma lo ferì facendolo indietreggiare allora sfrutto l’opportunità per colpirlo con un fendente e infine un altro fendente dando il colpo di grazia all’Alpha che cade a terra.
 
 
Sono veramente migliorato, grazie Pyrrha” pensò Jaune con aria malinconica.
<< Jaune! >> urlò Ruby spuntando dagli alberi << ho visto lo scontro, sei stato incredibile >> aggiunse.
Jaune guardò Ruby sorridente e anche se era un’po malinconico sorrise e disse:
 << Hai ragione, però faremo meglio a ripartire Haven non si salva da sola >>
Dette quelle parole ripartirono ma si sentirono osservati…
 
<< Angolo dell’autore >>
Questo capitolo ho cercato di farlo meno triste rispetto al primo ma i prossimi non saranno così, ve lo assicuro.
Devo dire che non ho scritto molti combattimenti quindi se avete consigli ditemeli oppure ditemi se va bene così, la stessa cosa vale per le descrizioni.
Infine spero che il capitolo vi sia piaciuto, spero di essere migliorato e mi scuso per possibili errori di ortografia e di grammatica.
 
 
 
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ci rivedremo? ***


<< Ruby, sveglia sono pronti i biscotti >> disse una voce soave, calorosa, sembrava molto materna.
Ruby aprì gli occhi e si ritrovò in un luogo sconosciuto ai suoi occhi, ma sentiva che era familiare.
Il posto era una cucina, almeno lo sembrava, le pareti erano bianche e gialle con tre dispense tutte marroni, un frigo bianco vicino a delle mensole che mostravano varie spezie infine sulla sinistra era presente una porta che con la piccola finestra che permetteva di vedere un giardino.
 
<< Ruby, che succede? >> chiese la stesse voce di prima, Ruby si girò e vide di chi era la voce…
Una donna che aveva i capelli neri e rossi, simili a quelli di Ruby ma più lunghi, indossava una camicia bianca coperta da un grembiule con scritto “Super Mom”.
Ruby rimase pietrificata davanti quella donna tanto che non riuscì a parlare, la donna con aria preoccupata gli avvicinò le mani alla faccia, erano calorose e morbide, e domandò:
<< Ruby, tesoro hai la febbre? >>
<< Mamma…>> pronunciò Ruby a bassa voce iniziando a lacrimare.
<< Ruby, vuoi uscire? Magari ti rallegra, sai che non voglio vederti piangere >>
La donna prese la mano di Ruby e uscirono dalla porta.
L’ambiente in cui arrivarono non era un giardino, ma un semplice corridoio con la porta chiusa, questo non gli importò a Ruby che non senti più la mano della donna, allora si girò e vide che la donna indossava un mantello col cappuccio bianco e dietro di lei una ragazza dai capelli biondi e gli occhi viola.
<< Ruby, Yang, devo andare ma tranquille tornerò presto e ci divertiremo >> affermò la donna.
<< Tranquilla mamma ci pensò io a Ruby >> Ruby rimase immobile ancora non poteva credere alla scena.
<< Ruby, tesoro, sembra che tu abbia qualcosa da dire >> osservò la mamma, Ruby capì cosa stava succedendo era già successo suo madre varca la porta e non torna mai più, fu così che si prese di coraggio ed urlò con le lacrime sul volto:
<< Non andare ti voglio con me, ti ho già persa, ti prego non mi lasciare >>
<< Mi dispiace, è tardi >> affermò la mamma, prima che la porta si aprisse e la risucchiasse.
<< Mamma! >> urlò Ruby tendendo la mano verso di lei, ma era tardi, troppo tardi…
Ma non fini qui Ruby sentì un’altra voce che diceva << Jaune >>
 
Ruby aprì gli occhi e si ritrovò in un bosco, una zona dove lei e Jaune decisero di accamparsi.
Mamma, perché non sei tornata?” si chiese Ruby iniziando a singhiozzare “Con te non avremo perso Beacon e Pyrrha non sarebbe morta”
I sogni su sua madre non erano frequenti, ma generavano sempre una grande tristezza in Ruby, le faceva male ricordare.
La sua fortuna è che ha sempre avuto una spalla su cui piangere e pronta a consolarla o meglio due: Yang e Taiyang, loro c’erano sempre stati per lei sin da quando Summer non c’era più, soprattutto Yang.
Yang…” rimuginò Ruby ricordandosi che aveva lasciato la sorella nel momento del bisogno, si sentiva molto in colpa per questo ma…
 
<< Perché?! >> Ruby sentì un urlo e così si girò, notando che Jaune non era nel suo sacco a pelo.
Ruby si alzò e andò verso la voce e osservò una scena molto sconfortante per lei.
Jaune era in piedi con un volto coperto di lacrime mentre aveva il suo scrool in mano e continuava a ripetere:
<< Perché te ne sei andata? Perché mi ha lasciato solo? Nora, Ren, Pyrrha perché mi avete abbandonato? >>
<< Va bene, come abbiamo provato >> si udì la voce di Pyrrha provenire dallo scrool, ma non fu qualcosa di benefico infatti fece irritare Jaune che cercò di lanciare il suo scrool per terra, Ruby non lo poteva permettere così urlo:
<< Jaune! >> Jaune si fermò e alzando la testa mostrò a Ruby il suo volto ormai coperto di lacrime.
<< Jaune, che cosa succede? >> domandò Ruby con aria preoccupata.
Jaune cercò di calmarsi e rispose: << È un video di allenamento che Pyrrha mi diede tempo fa, ci tengo molto >>
<< E allora perché lo stavi lanciando via? >>
Jaune non parlò per qualche secondo, ma poi disse: << Fa male  sentire la sua voce, quella voce sempre gentile che mi ha aiutato nei momenti più oscuri, lei era anzi è la miglior persona che abbia mai incontrato in vita mia, ma ora la sua voce non fa altro che ferirmi ogni volta che la sento >> Ruby fu sconcertata da quelle parole, non sapeva cosa dire all’inizio ma poi ragionò e capì che Jaune era in una situazione simile alla sua quando perse sua madre, in questi momenti la cosa migliore e avere qualcuno pronto ad ascoltare il tuo dolore, Ruby decise di essere quel qualcuno per Jaune.
Ruby si avvicinò a Jaune e gli mise le mani sulle guance asciugandogli le lacrime.
<< Ruby…>> pronunciò Jaune mettendo le mani su quelle di Ruby.
<< Jaune, so che fa male ma sappi che sono qui per te, tu non sei solo, se vuoi parlare e sfogarti dimmelo >> promise Ruby.
Jaune  guardò Ruby negli occhi mentre lei teneva le sue mani sulla guance.
<< Tu puoi fare lo stesso se vuoi Ruby >> affermò Jaune sorridendo, Ruby fu felice di vedere il sorriso di Jaune, era sempre stato luminoso e caloroso.
<< Non so, essere consolati da un ragazzo che ha la felpa di Pumpkin Pete..>> scherzò Ruby.
<< E allora io non voglio essere consolato da Crater Face >> disse Jaune di tutta risposta.
<< Non si ricomincia con i sopranomi >> pronunciò Ruby imbronciata.
I due si guardarono e risero di gusto.
Jaune era riuscito a calmarsi, ovviamente il dolore non passava facilmente ma era bello avere qualcuno pronto ad ascoltare e ancora meglio che fosse una sua amica.
<< Dai torniamo a dormire >> propose Ruby.
Jaune non parlò, annui e torno verso il suo sacco a pelo insieme a Ruby.
Dannazione devo pisciare”
<< Ruby devo andare un attimo di la >> Ruby lo guardò per un attimo con un’espressione sospettosa finché non parlò:
<< Va bene >>
<< Grazie >> pronunciò Jaune allontanandosi.
Jaune si avvicino ad un albero lontano da Ruby, arrivato si slacciò la cintura…
<< Ragazzo >> sussurrò un voce facendo balzare Jaune che si stava per pisciare addosso.
Giratosi Jaune lo zio di Ruby con un ghigno sulla faccia e l’arma in pugno
<< È lei, lo zio di Ruby >>
<< Esattamente >>
<< Hai detto che non potevi viaggiare con Ruby >>
<< Si e infatti non sto viaggiando con lei >>
<< E allora cosa ci fa qui? >>
<< Devo dirti una cosa >>
Jaune si mise in posizione di ascolto.
<< Ruby ha spesso incubi quando gli succede qualcosa di brutto, perciò non dorme bene, ma c’è un modo per farla dormire bene, metti la sua testa sopra le tue ginocchia e accarezzagli la fronte, questo la calma>>
<< Che cosa? >> domandò Jaune confuso.
<< Fallo e basta >>
Jaune per un attimo cerco di capire il discorso per quanto assurdo fosse e dopo una riflessione rispose:
<< Va bene, però è strano farlo >>
<< Lo so ma sei la mia ultima speranza >> disse Qrow andando verso il bosco.
<< Aspetta ma perché non viene con noi? In fondo è un cacciatore >>
<< Ragazzo se avessi la possibilità di viaggiare con Ruby senza rischi lo farei, ma non posso >> pronunciò Qrow  sparendo dalla vista del ragazzo.
Tutto ciò è assurdo” quelli furono i pensieri di Jaune prima di svuotarsi e ritornare da Ruby…
La mattina seguente erano pronti a partire.
 Il viaggio fu breve visto che non incontrarono Grimm un’insolita fortuna che li portò a raggiungere un villaggio in poco tempo.
Il villaggio era simile all’ultimo che visitarono, anche se loro non avevano problemi con i Grimm per questo decisero di prendere una stanza per la notte.
Arrivata la notte andarono nella loro stanza che condividevano e subito si misero alla letto ma non prima che Jaune si togliesse l’armatura svelando la sua felpa scatenando, se ben più controllate di prima, le risate da parte di Ruby.
Menomale che non ha visto le calze” riflette Jaune.
Dopo le risate entrambi andarono nei loro letti…
Ad un certo Jaune si svegliò sentendo dei lamenti, aprì gli occhi e vide Ruby dimenarsi pronunciando “mamma mi dispiace” Jaune subito si alzò prese una sedia e fece ciò che gli disse Qrow mettendo la testa di Ruby sulle sue ginocchia e accarezzandogli la fronte “Se Yang dovesse saperlo” rabbrividì al pensiero.
Tutto ciò stava funzionando, sul volto di Ruby comparve un’espressione serena.
Jaune posò Ruby nel suo letto e tornò a dormire.
Il mattino Ruby era carica di energie dopo aver riso della felpa di Jaune.
Partirono subito dopo aver fatto colazione.
Mentre andavano verso il prossimo villaggio furono assaltati da due ursa.
<< Uno vs Uno? >> chiese Jaune a Ruby che non rispose si limitò a sorridere e attaccare l’ursa a sinistra.
A Jaune toccò quello a destra…
Il cavaliere biondo afferrò Crocea Mors e caricò con lo scudo facendo indietreggiare l’ursa al contatto, sfrutto questa situazione e con una rapida oscillazione della lama gli tagliò la testa.
Ruby aveva finito il suo ursa ed era rimasta a guardare Jaune “Gran bel lavoro Pyrhha” pensò con malinconia.
I due ripartirono e in poco tempo arrivarono in un villaggio abbondonato, distrutto ma c’era ancora qualcuno vivo, un uomo.
I due si avvicinarono ma arrivarono troppo tardi l’uomo spirò.
Jaune rimase un attimo a fissare il corpo e a pensare che ancora una volta fu un incapace.
Avanzarono fino all’uscita del villaggio.
Un uomo con una coda di cavallo saltò davanti a loro e poi si lanciò all’assalto colpendo Ruby disarmata ma Jaune arrivò in suo soccorso bloccando l’uomo che indietreggiò.
<< Chi sei? >> chiese Ruby preparando Crescent Rose
<< Qualcuno interessato a te >>
<< A me? >>
L’uomo scoppiò in una risata isterica e disse:
<< Tu non sai assolutamente niente >>
<< Cosa vuoi? >>
<< Portarti via >>
Jaune si lanciò all’assalto ma l’uomo schivò e andò dritto da Ruby che stavolta riuscì a respingerlo, portandola vicino al Jaune che lo colpì alla schiena, l’uomo si infuriò e colpì il cavaliere portandolo vicino a Ruby.
Con una velocità mai vista prima l’uomo arrivo dietro Ruby e la stava per colpire “Non perderò anche lei” lo scudo di Jaune bloccò il colpo emanando una luce che accecò l’uomo.
Jaune prese Ruby, che era stata accecata, e la portò dietro un edificio pensando “Devo farla fuggire”
Arrivati dietro un edificio Jaune sussurrò a Ruby << Ruby c’è tuo zio nella foresta, torna indietro e chiamalo, tu sei più veloce >> Ruby era confusa non riusciva a capire cosa stesse dicendo Jaune << Vai Ruby, ci serve lui per batterlo >>
<< Non posso lasciarti qui >>
<< Ruby sopravvivrò e andremo ad Haven insieme te lo prometto >> giurò Jaune.
Ruby era incerta se accettare ma capi che l’uomo era troppo per loro, non aveva altra scelta usò la sua semblance e scappò.
L’uomo provo a lanciarsi all’inseguimento ma Jaune riuscì a bloccarlo.
<< Tu sai dove sta andando, non è vero? >>
Jaune non parlò ma si mise in posizione di combattimento e tutti i suoi pensieri andarono a Ruby “Scusa Ruby ti ho mentito non andremo ad Haven insieme”
Il combattimento comincia…
 
<< Angolo dell’autore >>
Ed eccoci al terzo capitolo spero sia stato di vostro gradimento.
Cercherò di allontanarmi sempre di più dalla versione originale come trama mentre come abilità pensò che rispetterò la versione originale soprattutto per Jaune che nel episodio 10 ha mostrato tutte le sue capacità da leader.
Detto questo se avete consigli da darmi o volete dirmi cosa ne pensate di questo capitolo l’ho accettò volentieri.
Per ultimo mi scuso per possibili errori di grammatica o punteggiatura, detto questo ci vediamo al prossimo capitolo.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Scorpione ***


Jaune con le armi in mano guardò l’uomo che, con aria beffarda, lo scherniva:
<< Sai quale è la parte migliore di uccidere persone come te? >> Jaune non rispose.
 Andò alla carica con lo scudo alzato non gli importava come sarebbe finita basta che avrebbe preso tempo.
 
<< Togliergli tutte le speranze prima di ucciderli >> rispose l’uomo schivando il colpo del cavaliere e posizionandosi alle sue spalle, subito il cavaliere fermò la sua carica per girarsi e colpirlo con la spada ma era troppo lento.
 
Ancora prima che si girasse fu colpito alla schiena da un calcio che lo spinse in avanti, il cavaliere si girò e vide davanti a se l’uomo, che con le sue lame da polso lo colpì nel pettorale dell’armatura, il danno non fu grave “grazie, fabbro” pensò il cavaliere mentre con una rapida oscillazione della lama fece indietreggiare l’uomo,
Il cavaliere sfruttò l’occasione e si avvicinò rapidamente con lo scudo alzato, doveva mantenere le sue difese, e appena fu vicino provò un affondo con scarso risultato, l’uomo schivò pigramente il colpo e poi con le lame da polso sferrò tre colpi, due lo colpirono facendolo indietreggiare mentre il terzo al contatto sfrigionò la stessa luce accecante di prima.
L’uomo non vide niente ma Jaune si, allora strinse saldamente la lama e con un affondo miro al petto dell’uomo che però riuscì a schivare il colpo ma non la giacca che portava, che appena tolta svelò una coda da… scorpione.
 
<< Sorpresa! >> urlò l’uomo scorpione colpendo Jaune con la coda.
L’uomo continuò colpendo con le lame finché Jaune non cade a terra, ma la sua aura non era esaurita, era sul giallo.
 
<< Sei ancora vivo?  >> disse lo scorpione.
Jaune era ancora terra vivo ma era stanco quasi non riusciva a rialzarsi.
 
<< Allora lei dove? >> chiese lo scorpione avvicinandosi
 
<< Non parlerò >> rispose Jaune con voce stanca.
 
<< Quindi hai ancora intenzione di fare l’eroe? Bene allora muori come uno di loro >>
 
Eroe” pensò Jaune, eroe ciò che voleva diventare, la sua ragione per essere a Beacon o almeno finché non incontro Ruby e gli altri.
Ruby” Jaune aveva promesso di proteggerla per questo non poteva morire qua.
Il cavaliere si rialzò, sorprendendo lo scorpione.
 
<< Bene, sei tenace, ti darò una morte lenta e dolorosa >> lo scorpione preparò la coda.
 
“La coda, l’ha tenuta nascosta fino ad ora…deve essere il punto debole” ragionò il cavaliere.
Lo scorpione avanzò verso il cavaliere con la coda, il cavaliere mollò lo scudo per terra, strinse la spada e aspettò.
Lo scorpione raggiunse il cavaliere in poco tempo e poi lo colpì con la punta della coda che conteneva un potente veleno.
Il piano ha funzionato” il cavaliere, nonostante il veleno, afferrò la coda della scorpione con la mano, non lasciandola andare.
Subito con la spada sferrò un fendete verso il basso cercando di tagliare la coda ma lo scorpione con le entrambe le lame da polso la bloccò.
Lo scorpione scoppiò in una risata isterica, pensava di aver fatto fallire il cavaliere, ma non era così infatti il cavaliere sorrideva, aveva guadagnato tempo, ma ora stava per morire.
La sua presa divento meno forte, la stava per mollare ma prima che succedesse lo scorpione urlò di dolore. La coda era stata tagliata, il cavaliere non vide per mano di chi fosse successo invece cade a terra…
 
<< Jaune >> una voce femminile chiamò il cavaliere, era familiare.
Jaune aprì gli occhi ma non vide nessuno, ciò che vide erano immagini di se stesso, da quando era piccolo ad ora, una di queste immagini attirò la sua attenzione era una discussione avuta con Ozpin…
 
<< Preside Ozpin >> Jaune chiamò il preside che stranamente era da solo.
Il preside si girò  che rivelando la sua tazza  domandò:
<< Che succede signor Arc? >>
<< Non era serio prima, giusto? >>
<< Di che parla? >>
<< Che io sono il leader della squadra >>
<< No, è la verità >>
<< Sta scherzando vero? >>
<< Signor Arc non mi va di ripetermi, lei è il leader della squadra JNPR >>
Jaune lo guardò e poi parlò dicendo:
<< Io non sono adatto per guidare una squadra >>
<< I suoi fascicoli dicono il contrario >>
<< I miei fascicoli non… >>
<< Non dicono tutta la verità, non mi interessa l’unica verità che mi interessa è quella che mi dara il tempo >>
Jaune diede ad Ozpin uno sguardo confuso.
<< Il tempo ci dice se le nostre scelte si sono rivelate sbagliate o giuste, è una cosa che ho imparato >>
<< … >> Jaune stette in silenzio.
<< Signor Arc, sarà il tempo a dire se metterti come leader è stata sbagliata o no, anche se credo che sia giusta >>
<< E perché? >> domandò Jaune.
Ozpin sorrise alla domanda e disse:
<< Perché so che lei ha delle capacita, forse non di un prodigio come la signora Rose, ma comunque buone  ha solo bisogno di tempo >>
Jaune rimase paralizzato sentendo quella risposta, mentre Ozpin spariva dalla vista ma senza prima aver detto:
<< Un’ultima cosa, dica al professore “Pizzi” che sui fascicoli non bisogna scrivere “è pronto” >> Ozpin sparì dalla vista di Jaune.
 
Alla fine hai sbagliato” riflette Jaune mandando i suoi pensieri al suo team.
Il suo team, un’altra scena gli comparve davanti…
 
<< Cosi si vince >> esclamò Nora.
<< Abbiamo ancora della strada da fare, era solo il primo round >> affermò Ren.
<< Si ma è comunque una vittoria >> affermò Jaune tutto contento.
<< E che abbiamo raggiunto tutti insieme >> aggiunse Pyrrha.
Jaune guardò Pyrrha per un attimo, aveva un sorriso stampato sul volto “È bello vederla sorridere” pensò.
Continuarono a camminare finché Jaune non vide un ragazzo accerchiato dal team CRDL allora andò e fermò il team CRDL.
<< Cardin >> urlò Jaune.
<< Jauney-boy non sto facendo niente se non difendere il mio team >>
<< Cosa? >>
<< Lui fa parte del team VOLT >> disse Cardin indicando il ragazzo
<< È ovvio che vi prendo in giro siete il team CRDL >> disse il ragazzo
<< Non è una ragione >> affermò Jaune per difendere il team CRDL.
<< Allora perché non ti batti con il mio team? >>
Jaune accettò.
<< Perfetto il mio team ti batterà >>
<< Forse se è da solo >> disse Pyrrha
Tutti si girarono e videro il resto del team JNPR.
<< Hai detto un combattimento tra team accettiamo >> affermò Nora.
<< Ragazzi…>> sussurrò Jaune
Il ragazzo scappò mormorando “ve ne pentirete” ma nulla di importante.
<< Ragazzi non dovevate…>>
<< Jaune siamo un team, se qualcuno sfida uno di noi sfida tutti >> disse Ren.
Ha ragione, ragazzi non sapete quanto vi apprezzo, non so cosa farei senza di voi” pensò.
 
Già non so cosa fare senza di voi” pensò
<< Jaune >> la stessa voce di prima lo chiama
Si voltò e vide una figura con una veste bianca lunghi capelli rossi e la faccia coperta accanto a lei altre due figure.
<< Vieni >> sussurravano le voci.
Jaune era stanco e voleva andare verso di loro ma prima apparve un ultimo ricordo…
 
<< << Jaune, so che fa male ma sappi che sono qui per te, tu non sei solo, se vuoi parlare e sfogarti dimmelo >>
 
Ruby” Jaune era partito per aiutarla e aveva anche promesso che sarebbe andato ad Haven con lei.
Ci devo riuscire” Jaune si girò dalla parte opposta e andò via dalla figura presumibilmente femminile.
<< Zio Qrow, le sue ferite stanno sparendo >> la voce di Ruby, Jaune riusciva a sentirla.
<< Questo è impossibile, la sua aura è troppo bassa >>
<< E se fosse…? >> chiese Ruby prima che la sua voce sparisse e Jaune non fu più in grado di udirla.
Non si senti più nulla…
 
Jaune apri gli occhi per ritrovarsi in una grande stanza gialla si girò e vide Ruby che con un sorriso  gli corse incontro stringendolo tra le sue braccia.
<< Sapevo ti saresti svegliato >>
<< Ruby sono così felice di rivederti, però potresti dirmi cosa è successo? >>
<< Ti spiego dopo, la cosa importante è che…>>
Jaune rimase paralizzato sentendo quelle parole…
 
 
<< Angolo dell’autore >>
Ecco il nuovo capitolo, tra la scuola ed altro ho trovato del tempo libero, che ho sfruttato per finire il nuovo capitolo.
D’ora in poi gli eventi si scosteranno sempre di più dalla trama principale.
Inoltre volevo dire a chiunque legge questa fanfction e commenta, grazie.
Mi scuso per eventuali errori di grammatica e punteggiatura.
E adesso cosa succederà? Qual è la cosa importante di cui parlava Ruby? L’ho scoprirete.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Piccoli dicorsi ***


Jaune era ancora nel letto, non poteva credere a ciò che Ruby gli aveva detto.
<< Allora Jaune? Non vai? >>
Jaune sorrise a Ruby, si alzò da letto e la strinse con tutta la forza che aveva.
<< Grazie >> sussurrò Jaune all’orecchio di Ruby.
Jaune uscì dalla stanza, indossando l’armatura completa e mentre avanzava per uscire continuava a pensare “Non ci posso credere” arrivato aprì la porta e vide-
<< Zio Qrow! >> urlò Ruby.
Tutto si oscurò e appena Jaune aprì gli occhi si ritrovò in un villaggio con la schiena poggiata su un edificio e con dolori in tutto il corpo “Era tutto un sogno” pensò.
<< Ruby attenta! >> urlò Qrow.
Jaune alzò lo sguardo e vide Ruby e suo zio alle prese con uno strano Grimm, aveva una forma semi-umana, delle corna e infine era sopra un cavallo.
 Ruby e suo zio lo stavano contrastando, ma erano in difficoltà, Jaune li avrebbe aiutati se l’effetto del veleno non si sentisse, ma era strano dato che le sue ferite erano scomparse.
Lo scontro infuriava e Ruby, nonostante le sue capacità, era mesa male, Jaune strinse i pugni e vide Crocea Mors accanto a lui “Dai Arc, alzati e combatti, Crocea Mors è lì” pensò mentre lottava per rialzarsi ma niente, continuava a tentare, doveva aiutare Ruby.
Lo scontro andava avanti e a un certo punto Ruby cade a terra e suo zio fu spinto via da uno zoccolo del Grimm stordendolo, “Non di nuovo” Jaune pensò che questo era simile a ciò che era successo a Ren e Nora ma c’era una differenza stavolta nessuno sarebbe morto.
Jaune provò per l’ultima volta a rialzarsi e miracolosamente ci riuscì anche se barcollava, ma era  fortunato il Grimm si muoveva lentamente, così lentamente che se Ruby avesse avuto l’energia per scappare l’avrebbe potuto fare con facilità.
Jaune afferrò Crocea Mors e corse, anche se con difficoltà, con lo scudo alzato bloccando all’ultimo l’attacco del Grimm, l’unico che poté parare visto che l’urto lo lanciò via, facendogli perdere i sensi…
Jaune non seppe per quanto tempo rimase privo di sensi ma al suo risveglio si ritrovò in una stanza tutta gialla e accanto a lui seduta su una sedia ma addormentata, Jaune decise di non svegliarla era troppo adorabile.
Lo stesso non si poteva dire dei pensieri di Jaune, le pareti gialle gli facevano ricordare il sogno di prima, oh cosa aveva visto, Jaune iniziò a ricordare cosa aveva visto nel sogno per quanto breve…
 
Jaune aprì la porta e vide davanti a se i cadaveri di Ren, Nora e Pyrrha si fermò per un attimo prima di cadere a terra e pensare “Che sciocco che sono, loro non torneranno” poi udì la voce di Ruby che con il suo strillo lo tirò fuori dall’incubo.
 
Ragazzi è dura senza di voi, ma so che volete che vada avanti” Jaune rimise la testa sul cuscino e in quel secondo Ruby spalancò gli occhi e Jaune poté vedere che erano umidi e rossi, aveva pianto non molto tempo fa.
<< Jaune, non provare mai più a lasciarmi così >> disse Ruby stringendolo tra le sue braccia, Jaune ricambiò l’abbraccio.
Rimasero attaccati per qualche secondo, ma era d’obbligo dopo quello che avevano passato.
<< Sto interrompendo qualcosa? >> domandò una voce familiare a tutti e due, era Qrow.
Entrambi si staccarono dall’abbraccio ormai imbarazzati.
<< Incredibile, la prima cosa che fai appena sveglio è andare tra le braccia di mia nipote >>
Jaune voleva rispondere ma decise di tacere.
<< Va bene, Ruby devo parlare con il tuo amico >>
<< Preferirei restare, tanto a me hai già detto tutto >>
<< Ruby, non è solo quello di prego lasciaci soli >>
 
Ruby preferì non insistere e malincuore uscì dalla stanza.
 
Qrow guardò Jaune.
<< Ascolta, prima le cose importanti >> Qrow fece una breve pausa.
<< Ti sei fottuto il cervello? Farti colpire per guadagnare qualche secondo? >>
Jaune balbettò qualche secondo prima di rispondere:
<< Non avevo un piano migliore >>
Qrow lo guardò per qualche secondo con un’espressione confusa.
<< Io ti ho detto di stare attento a mia nipote, non di farti ammazzare >>
Jaune non poté controbattere, le sue erano argomentazioni valide.
<< Però devo ammettere che sei resistito, nonostante la differenza di abilità che ho notato >>
Jaune lo stava per ringraziare delle sue parole, ma riflette su un particolare dell’ultima frase.
<< Notato, quindi hai visto lo scontro? >>
Qrow rispose affermativamente causando l’ira di Jaune.
<< E allora perché non sei intervenuto?! >>
Qrow tirò fuori dalla giacca una fiaschetta e pronunciando a bassa voce << Mi servirà >> ne bevve un sorso e poi parlò:
<< Io stavo seguendo te e Ruby, a debita distanza, l’ho fatto per tutto il tempo >>
<< E allora perché non hai combattuto con me?! >>
Qrow prese un altro sorso dalla fiaschetta e disse:
<< Te lo dirò se smetti di urlare, mi stai facendo venire il mal di testa >>
Jaune non parlò più ma continuò a guardare Qrow.
<< Sono stato rallentato dai dei Grimm >>
<< E ovviamente è una scusa per avermi quasi fatto morire >> disse Jaune con un tono sarcastico.
<< Ti ho salvato alla fine >>
<< Sono quasi morto, quindi quale salvataggio?! >>
<< La vuoi smettere di urlare?! >>
<< No, sono quasi morto! >>
<< Quante volte lo devi ripetere?! >>
<< Basta! >> urlò Ruby sfondando la porta.
<< Zio, Jaune calmatevi entrambi, non c’è motivo di urlare >>
Entrambi guardarono Ruby e decisero di calmarsi, ma ci riuscì solo Qrow.
<< Zio, se avete finito di parlare dovresti dirgli tutto >>
Qrow sospirò e prese un altro sorso dalla fiaschetta.
<< Allora, ragazzo aprì le orecchie >>
Jaune si mise in posizione di ascolto…
 
<< Cosa?! I Grimm hanno un capo? >>
<< Si, Ruby è proprio calmo >>
<< Zio è tanto per lui >>
<< Ci credo che è difficile da credere, maiden, Salem, reliquie, tutto ciò è assurdo >>
<< Già, comunque io esco devo andare a bere >> la sua fiaschetta si era svuotata e ora aveva bisogno d’altro alcool.
Ruby lo fissò con aria seccata, non gli piaceva che suo zio beveva così tanto.
Nonostante questo Qrow uscì lasciando i due da soli.
Jaune stava fissando il vuoto, quelle rivelazioni lo avevano sorpreso, ma non solo.
Quindi Pyrrha si è sacrificata per questo, una battaglia nascosta all’umanità” Jaune continuava a fissare il vuoto finché la voce di Ruby non lo chiamò.
<< Jaune, stai bene?  >> Ruby era visibilmente preoccupata per Jaune.
<< Non lo so, insomma non pensavo ci fosse tutto questo dietro i Grimm >>
<< Lo so è difficile da accettare >> Ruby fece un debole sorriso, forse per consolare Jaune.
<< Si, però perché Pyrrha? Non poteva essere un'altra ragazza? >> gli occhi di Jaune iniziavano a inumidirsi.
<< Ozpin la riteneva pronta e poi l’ha scelto lei >>
Scelto?” domandò Jaune a se stesso.
<< No, lei non ha scelto è stata obbligata >>
<< Jaune, non è vero >>
<< Ruby, gli hanno detto che dalla sua scelta dipendevano un sacco di vite, come può dopo una rivelazione del genere non sentirsi obbligata ad accettare? Soprattutto una persona come Pyrrha >> Jaune era quasi sul punto di piangere.
<< Forse sarei dovuto morire io >>
Ruby lo schiaffeggiò.
<< La vuoi smettere? La vuoi smettere di mettere la tua vita più in basso delle altre? >>
Jaune voleva rispondere ma fu bloccato dalle parole di Ruby.
<< Stai sempre a pensare di essere sacrificabile, come contro quell’uomo, hai la minima idea di quanto era preoccupata? Lo so siamo cacciatori e a volte perdiamo la vita per salvarne altra ma non quando è evitabile >>
Ruby iniziò a piangere.
<< Pyrrha ha scelto di sacrificarsi perché sapeva che non poteva fare altro per proteggerci tutti, forse si sentiva in parte obbligata, ma alla fine ha scelto >>
<< Ruby io…>>
<< Tu invece non scegli ti senti sempre obbligato a sacrificarti, come pensi reagirebbero tutti alla tua morte?  Il tuo sacrificio contro quell’uomo non era necessario >>
<<…>>
<< Io vado >> disse Ruby sparendo dalla vista di Jaune.
“Sono il peggiore” pensò Jaune.
Forse ha ragione, lei ha scelto io mi sento sempre obbligato”
<< Perché mia nipote è mesa nel balcone che piange? >> domandò una voce familiare.
Jaune si girò e vide davanti a se Qrow con un’aria infastidita.
<< Sono io la colpa >> ammise Jaune.
<< Ragazzo, ora vai da lei, poi torna che dobbiamo parlare >>
Jaune deglutì capendo la minaccia imminente, si alzò e scoprì che non aveva l’armatura addosso ma solo la sua felpa e i pantaloni.
Qrow cercò di trattenere una risata.
<< Un coniglio? >> domandò Qrow.
<< Non dovevi andare in una taverna? >>
<< Lo farò dopo aver parlato con te >>
Jaune lasciò la stanza e si precipitò subito nel balcone, non facendo attenzione alla struttura della casa.
Ruby era seduta a terra e il sole, che stava tramontando, proiettava la sua ombra.
<< Ruby >> chiamò Jaune.
Ruby non si girò e non aprì bocca.
<< Ruby ascolta, era alterato poco fa, non pensavo ciò che dicevo >>
<< Sei un pessimo bugiardo, tu le pensavi veramente quelle cose >> rispose Ruby con tono alterato.
<< Ruby io, cosa devo fare per farmi perdonare? >>
<< Perché pensi sempre di doverti sacrificare? Perché non pensi ad altre soluzioni? >> delle lacrime scesero dal volto di Ruby per finire a terra.
Jaune riflette per un attimo e dopo rispose:
 << È l’unico modo che ho per rendermi utile, io non sono forte come nessuno di voi >>
<< Non è vero, hai le tue strategie e poi sei migliorato >> parole che offrivano una magra consolazione ma la verità, secondo Jaune, era tutt’altra.
<< Come pensi che mi sentirei se tu dovessi morire? Non voglio perderti ho già perso diversi amici Nora, Pyrrha e Ren >>
<< Li consideravi amici? >>
<< Ovvio e considero te mio amico, il migliore amico >>
Il suo migliore amico? Come ho potuto pensare di abbandonarla?”  
<< Jaune, se non pensi di farcela, ti aiuterò in fondo siamo una squadra ora >>
Sentendo quella parole Jaune fu felice, certo era ancora triste e sconvolto da prima, ma quanto meno sapeva di valere tanto per Ruby.
Jaune si avvicinò a Ruby e gli mise una mano sulla spalla.
<< Vuoi sfogarti? >> offrì Jaune.
<< No, lasciami sola >> Ruby alzò lo sguardo rivelando il suo volto ancora coperto dalle lacrime e dopo scappò lasciando lì Jaune che capì una cosa.
Non aveva risolto nulla con Ruby.
 
<< Angolo dell’autore >>
Eccoci al nuovo capitolo.
Stavolta ho provato a non correre troppo con i tempi, come mi ha consigliato qualcuno che ringrazio sempre, e che dire? Spero di esserci riuscito ma soprattutto mi auguro che il capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a leggere.
Come sempre mi scuso per possibili errori di grammatica e punteggiatura e vi chiedo di lasciare una recensione se avete consigli da darmi o semplicemente darmi la vostra opinione.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Addestramento ***


Jaune era ancora nel balcone a riflettere su Ruby e le sue azioni “Cosa dovrei fare?” non riusciva a pensare a una soluzione, rivolse lo sguardo verso il basso.
<< Ragazzo, non sai proprio parlare con le donne >> il cavaliere alzò lo sguardo per trovare Qrow con un’aria divertita.
Jaune l’ignorò passando avanti fino ad arrivare davanti a una porta della casa.
Proviamo a vedere se Ruby è qua” il cavaliere bussò e dopo qualche secondo di breve attesa il piccolo prodigio rispose:
<< Jaune, vattene >> le parole di Ruby erano senza sentimento e stanche.
<< Io…> > una mano toccò il cavaliere da dietro.
Veloce si girò e vide di nuovo Qrow che fece ceno di seguirlo.
Jaune era un’po’ titubante, ma con Ruby che teneva la porta chiusa le opzioni erano poche, così decise di seguirlo.
Dopo qualche passo arrivarono in cucina e dopo un breve silenzio Qrow parlò:
<< Giovane Tai, ti consiglio di aspettare fino a domani mattina >>
Il cavaliere lo fissò con aria confusa.
<< Quando Ruby si chiude in camera, è perché ha bisogno di calmarsi >>
Ora era tutto più chiaro, Jaune doveva solo aspettare.
<< Capisco, allora notte >>
<< Aspetta, ti ricordo che dobbiamo parlare >> dichiarò Qrow.
<<…>> il cavaliere stette in silenzio.
Qrow prese un lungo respiro e dopo iniziò il discorso:
<< Giovane Tai, mi spieghi quella tua tattica di suicidarti per prendere tempo? >>
<< Che razza di domanda è? >>
<< Questa è una domanda per cui sono sobrio >>
Jaune non era sicuro se era vero, ma voleva crederci.
<< Va bene, allora io non sono addestrato come Ruby o qualsiasi altro cacciatore e quindi l’unico modo in cui posso essere utile è sacrificarmi >> spiegò Jaune.
Qrow non mostrò alcuna sorpresa ma rimase in silenzio per qualche secondo, forse stava riflettendo.
<< Ti senti un peso per tutti? Pensi che starebbero meglio senza di te? >>
Jaune spalancò gli occhi, lo zio di Ruby aveva appena detto come si sentiva e cosa pensava di sé stesso, era come se lo capisse.
<< Si >> ripose cercando di mantenere la calma.
Il cacciatore lo fissò per un attimo.
<< Sai mi sono appena ricordato una cosa, vieni con me…e porta la tua arma. È nella stanza dove dormivi. >>
Jaune rifletté per un secondo, pensando che quella sarebbe stata la sua esecuzione, ma era improbabile, insomma Qrow era un cacciatore non farebbe del male a chi ha fatto piangere sua nipote, giusto?
Il cavaliere, dopo aver preso le sue armi, andò nel balcone, impreparato a ciò che sarebbe successo…
 
Perché sì comporta così? Non vede che mi preoccupo per lui” Ruby si stava scervellando nel tentativo di capire il comportamento spericolato del suo migliore amico.
Lo capisco che la perdita non lo rende lucido, ma così è troppo” sospirò.
La situazione di Jaune era complicata, perdere tutta la sua squadra…no loro non erano una squadra, erano una famiglia come il team RWBY…il suo team, come aveva potuto permettere che si spezzasse così? Forse era un pessimo leader, forse non era abbastanza brava, forse doveva rinunciare…sospirò una seconda volta poggiando la testa sopra il cuscino.
Come hai fatto a tenere unito il tuo team mamma?” si domandò il piccolo prodigio sapendo che non avrebbe mai ricevuto una risposta.
Il piccolo prodigio allargò le braccia e non si accorse che così accese lo scrool messo sul letto.
Immediatamente una luce blu apparì sullo schermo, Ruby lo notò ma non lo spense bensì aprì la galleria e sfogliò le varie foto presenti:
Le foto di biscotti, le risposte dei test inviate a Yang, Weiss che dorme…ma su una si bloccò, era una foto del team JNPR e RWBY insieme, Jaune e Weiss erano accanto a lei Nora e Ren di qualche centimetro più indietro, come Blake e Yang, e infine Pyrrha sorridente accanto al cavaliere.
Dagli occhi del piccolo prodigio scese qualche lacrima, faceva ancora male. La perdita di molte cose ha lasciato il segno.
“Pyrrha, come dovrei fare a consolare Jaune? Tu cosa faresti?” un’altra domanda ma stavolta trovò una riposta:
Lo sproneresti a fare del suo meglio e lo aiuteresti, amavi veramente tanto Jaune” Ruby sorrise anche con alcune lacrime ancora sul viso.
So cosa fare, preparati Jaune”…
 
Jaune deglutì appena vide in che modo Qrow lo stava aspettando.
Stava lucidando la propria spada-falce mentre guardava il cavaliere con uno sguardo poco rassicurante.
<< Estrai la tua spada e preparati >> il cacciatore si alzò e puntò la sua lama verso il cavaliere.
Le gambe di Jaune non tremavano, non tremavano! Davanti la figura del cacciatore davanti a sé, certo non aveva tremato davanti l’uomo-scorpione ma in quel momento il desiderio di salvare Ruby batteva la paura.
<< Ho fatto piangere Ruby, ma è stato un errore >>
Il cacciatore lo osservò confuso.
<< Ragazzo estrai la tua arma >>
Il cavaliere tirò fuori la sua spada e dopo trasformò il fodero in uno scudo.
Il cacciatore lo fissò e dopo l’assaltò.
Il cavaliere mise in avanti lo scudo per intercettare il colpo, ma non aveva calcolato la forza del cacciatore infatti lo scontro della lama del cacciatore contro lo scudo mandarono indietro il cavaliere.
L’assalto non era ancora finito il cacciatore si mise a menare fendenti, che il cavaliere cercò di respingere con la lama, ma era tutto inutile la spada non poteva competere, ma lo spadone sì.
Jaune provò ad aumentare la distanza tra lui e Qrow e ci riuscì sfruttando poi il poco tempo per trasformare la spada in forma spadone con lo scudo.
Il cacciatore raggiunse il cavaliere in qualche secondo e sferrò un altro fendente che stavolta fu parato dallo spadone del cavaliere che ora riguadagnava terreno.
Entrambi erano in una situazione di stallo con la propria lama che si opponeva all’altra, ma il cacciatore era più abile, con un rapido calcio sferrato alle gambe dal cacciatore il cavaliere cadde a terra e Qrow sferrò un fendente alla schiena mentre cadeva.
Una luce bianca spuntò al contatto smorzando l’effetto del colpo, ma non estinguendolo del tutto.
<< Può rafforzare la sua aura, allora avevo ragione >> pronunciò Qrow a bassa voce.
Jaune era con il volto a terra, ma non aveva sentito tanto dolore.
<< Giovane Tai, alzati >>
Jaune alzò lo sguardo rivelando la sua furia.
<< Stai cercando di uccidermi per caso? >>
Qrow rise e poi dichiarò:
<< No, volevo solo vedere a che livello eri veramente >>
Jaune diventò ancora più furioso.
<< Sarà una lunga strada con te giovane Tai >> disse Qrow.
Jaune mostrò un’espressione confusa:
<< Di che parli? >>
<< Dopo aver visto il tuo scontro e la tua abilità sono giunto alla conclusione che dovrò aiutarti >>
<< Come e perché? >> domandò.
<< Semplice, se dobbiamo combattere insieme è meglio se migliori >>
Jaune rifletté “Tutto questo è assurdo, ma non posso negare che è un’occasione, però ho i video di Pyrrha sul…”
<< Devo pensarci >> rispose Jaune
<< Ti do fino a domani mattina >> Qrow sparì dalla vista di Jaune.
Jaune, poco dopo, tornò nella sua stanza ma prima andò alla porta di Ruby augurandole la buona notte.
<< Ruby volevo dirti, buona notte >> non ricevete risposta così si avviò verso la sua camera.
<< Notte >> augurò Ruby a bassa voce.
Jaune finalmente tornò nella sua stanza e togliendosi l’armamento sì sdraiò sul letto.
“Che giornata, sono successe un sacco di cose assurde, chi immaginava che ci fosse questo dietro i Grimm, è per questo che combattiamo? Per questo hai perso la vita Pyrrha? Per questo Ren e Nora hanno perso la vita pure loro?” Jaune ritornò triste e ricordò anche le parole di Ruby nel sogno “Jaune. Ren, Pyrrha e Nora ti aspettano nell’altra stanza” quelle parole peggioravano il suo stato d’animo.
“Cosa dovrei fare senza di voi?  Come devo fare a diventare più forte senza Pyrrha? Ragazzi non so cosa fare” Jaune rimase sveglio a pensare:
Perché non posso trovare nessuna risposta? Io..” perse il controllo e colpì il muro con la mano sinistra.
Perché deve capitare a me? Non potevo rimanere l’adorabile idiota bloccato su un albero?”  Jaune smise di colpire il muro e il suo scrool sì accese, lo notò e andò a prenderlo dal comodino.
Lo prese e guardò per un attimo la galleria, ovviamente trovando il video di Pyrrha, esitò a farlo partire ma qualcosa dentro di sé lo spinse a farlo.
Il video partì e Jaune stava guardando, la voce e la faccia di Pyrrha era triste per Jaune, tutto ciò gli ricordava la sua squadra.
Jaune...non verso una lacrima stavolta strinse il suo scrool e pensò “Non posso abbattermi ogni volta che penso a loro, devo essere più forte”  Jaune posò il suo scrool e si mise a letto, in fondo domani si sarebbe addestrato con Qrow…
 
 
La mattina Jaune si svegliò presto e, senza nemmeno mettersi l’armatura, andò verso la cucina e con grande sorpresa trovò Ruby, con i suoi abiti da notte, seduta sul tavolo con due tazze di caffè e dei biscotti.
<< Jaune, ti ho visto, vieni dai >> invitò Ruby.
Il cavaliere non ci pensò due volte e si accomodò guardando Ruby dritto negli occhi.
<< Ruby io…>>
 << Jaune, cosa sono per te? >>
Jaune esitò un attimo prima di parlare:
<< Il mio migliore amico, ma anche una delle migliori persone che conosco >>
Ruby sorrise, questo sollevò un’po’ il morale di Jaune.
<< Anche io ti considero così, per questo non voglio perderti >>
Jaune cercò di sorridere, per sé stesso e per Ruby. Prese un sorso del caffè.
<< Per questo ti aiuterò con la tua semblance >>
Jaune sputò il caffè appena bevuto sul tavolo.
<< Davvero? >>
<< Ovvio, in questo modo diventerai più forte >>
<< Grazie Ruby >> disse Jaune.
<< Non ti ho ancora perdonato però, quindi niente biscotti >> affermò Ruby prendendo il piatto di biscotti.
I comportamenti adorabili del piccolo prodigio, restituirono un’po’ di buon umore al cavaliere.
<< Buongiorno giovani amanti >> pronunciò Qrow da dietro Jaune.
I due si voltarono e incontrarono lo sguardo beffardo di Qrow.
<< Giovane Tai, mi potresti aiutare con una cosa? >>
Jaune capì subito, infatti non era così stupido o ingenuo come gli altri lo dipingevano.
Il cavaliere seguì il cacciatore e Ruby restò lì sola con i suoi biscotti.
<< Giovane Tai, hai deciso? >> domandò Qrow.
<< Si >> rispose con fermezza.
Qrow rimase impassibile
<< Stasera ci vediamo nel balcone, non dire niente a Ruby >>
Jaune annuì non sapendo che era solo l’inizio.
 
 
<< Angolo dell’autore >>
Eccoci ad un nuovo capitolo, spero sia stato di vostro gradimento.
Lo so che per ora non sembrano molto forti le ragioni di Qrow per addestrare Jaune, ma credetemi dovete solo aspettare inoltre lo scontro con Qrow e durato di meno perché lui ha fatto sul serio, Tyrian no.
Detto questo mi scuso per eventuali errori di grammatica e punteggiatura di cui non mi sono accorto, ma soprattutto ringrazio chi legge questa fanfiction.
Ci vediamo al prossimo capitolo che non uscirà tanto presto, la scuola mi ruba tanto tempo.
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Sfortuna ***


Jaune era pronto, dopo aver ripreso l’equipaggiamento, si diresse verso il balcone dove si sarebbe allenato per lo sviluppo della sua semblance con il suo prodigio preferito o meglio l’unico che conosceva, e la sera con suo zio una persona molto abile con la spada e che avrebbe potuto ucciderlo se avesse fatto piangere sua nipote, per la terza volta. Sì Jaune era proprio fortunato, se avesse visto l’alba il giorno dopo. Ma non era il momento per certi pensieri.
Jaune era arrivato nel balcone e la posò il suo sguardo su Ruby.
 
<< Jaune, forza vieni >> chiamò il piccolo prodigio.
Il biondino accorse velocemente, non c’era da perdere tempo.
 
<< Ruby, sono così ansioso di sbloccare la mia semblance >> un piccolo sorriso decorò la faccia del biondino. << Potrebbe essere qualunque cosa, come poter controllare il fuoco, evocare una spada gigante di luce o…>>
 
<< Zio Qrow dice che è il potenziamento dell’aura >> arrestò lei.
E in quel momento sì poteva sentire il rumore dei suoi sogni in frantumi del povero Jaune che nulla aveva fatto, se non aver baratto per entrare a Beacon, aver provato fastidiosamente a conquistare un erede dal cuore di ghiaccio ignorando i sentimenti di chi gli era vicino, insomma non meritava di vedere i suoi sogni di gloria in frantumi.
 
<< Beh, almeno è qualcosa >> cercò di consolarsi il biondino.
 
<< Non ti abbattere, in fondo neanche abbiamo cominciato >>
 
<< Hai ragione, però hai qualche idea su come dobbiamo fare? >>
 
<< Potresti farti prendere a pugni da Ruby finché non la sblocchi >> suggerì una voce abbastanza familiare.
Il duo rivolse lo sguardo verso la voce per scoprire che era quella del cacciatore più sobrio mai visto.
Ma quell’uomo c’è l’ha con me? O mi vuole aiutare” sì domandò lui, peccato che fosse una domanda senza risposta.
 
<< Zio Qrow! >> urlò Ruby quasi adirata.
                               
<< Che c’è? Tu hai bisogno di allenarti corpo a corpo >>
 
<< Non hai tutti i torti >> ragionò lei scrutando il biondino.
                                                                                                                                                  
<< Ruby, no >> dichiarò lui.
Il piccolo prodigio fece una faccia sconsolata.
 
<< Ragazzini, ascoltate oggi dobbiamo dirigerci alla Haven accademy di pomeriggio >> dopo queste parole scomparve dalla loro vista.     
 
<< Certo che tuo zio è una persona…>>
 
<< Mitica lo so >> interruppe Ruby con un sorriso a trentadue denti.
Jaune non poteva togliere quel sorriso dalle sue labbra, e se mai l’avesse fatto non sì sarebbe mai perdonato, quindi annuì.
 
<< Comunque hai delle idee su come fare? >> chiese lei.
 
<< Tu come l’hai avuta la tua? >> domandò lui.
 
<< Dopo una giornata di intenso allenamento, però hai detto che hai già provato così >> 
 
<< Come l’ha sbloccata la tua squadra? >> chiese Ruby.
Calò il silenzio, poi Jaune lo spezzò.
 
<< Ren in un momento davvero stressante per lui e Nora in un giovedì >>
Ruby fece una faccia perplessa, che subito dopo fu sostituita dallo sgomento in preparazione alla domanda che stava per fare.
 
<< E Pyrrha? >> sì ricreò il silenzio di prima, ma stavolta più a lungo.
 
<< Ha quasi ucciso suo padre, ecco perché non l’ho utilizzava tanto. È una lunga storia >>
Il piccolo prodigio abbassò lo sguardo prima di parlare di nuovo.
 
<< Allora proviamo ad allenarci, magari troveremo il modo >>
 
<< Potresti aver ragione, solo non so quanto potrò resistere >>
 
<< Tranquillo Jaune, penso che stavolta riuscirai a togliermi il 5% dell’aura >>
Jaune provò a fare un piccolo sorriso per mascherare la tristezza data dalla realtà.
Impugnarono le loro armi e iniziarono…
 
 
<< Visto Jaune? Sei riuscito a togliermi il 20% della mia aura >> esclamò lei.
 
<< Già >> disse il biondino cercando di nascondere la sua gioia. Ai primi tempi di Beacon questo sarebbe stato un risultato quasi impossibile.
Ora doveva solo avere la rivincita contro Yang, ricordava ancora la sua partita contro di lei, anche le sue ossa lo ricordavano.
 
<< Comunque torniamo è il momento di andare alla Heaven accademy >> il biondino annuì.
 
La Heaven accademy era un posto per diverso da Beacon, forse più elegante, ma non era tanto importante. Visto che nessuno dei due cacciatori in allenamento ci fece caso, piuttosto notarono una cosa anomala, l’accademia era vuota, completamente.
 
<< Perché non c’è nessuno? >> chiese Ruby.
 
<< Non lo so, ma ci conviene preparare le armi >> suggerì Qrow.
 
I tre prepararono le loro armi e avanzarono, l’aria era tetra, vuota, se fossero stati attaccati sarebbero pronti, ma no non era quello a rendere l’aria tetra, bensì il silenzio che regnava sovrano.
Dopo una lunga camminata arrivarono davanti la porta del preside, e lentamente Qrow avvicinò la mano, ma la porta si spalancò rivelando un uomo sulla quarantina con una barbetta e un gilè, il suo aspetto era simile a quello di un leone, aveva pure la coda.
Dopo poche, semplici e rozze parole i due giovani cacciatori scoprirono che quell’uomo era il preside delle Haven accademy, Lionheart. Dopo un lungo discorso sulla Maiden e altro e dopo, velocemente, ritornarono al loro alloggio. Ma Jaune tornò indietro con la scusa di aver dimenticato lo scrool. Ritornato bussò e il preside gli aprì dopo qualche secondo.
 
<< Oh, tu sei uno dei ragazzi che era Qrow? >> chiese il preside.
 
<< Si e sono tornato per chiederle, come ha sbloccato la sua semblance? Sa io ancora non l’ho >>
 
Il preside esitò un attimo prima di rispondere.
 
<< L’ho sviluppata quando ho salvato i miei compagni da un assalto dei Grimm, era perché loro erano in pericolo, la volontà di difenderli l’ha attivata >> e dopo questo lui lo cacciò e chiuse le porte della propria stanza.
 
<< Leo, quel giorno non hai conosciuto Salem? >> domandò una voce proveniente da un computer.
 
<< Si Watts >> rispose lui. Sì ricordava di quando ha conosciuto Salem e voltato le spalle all’umanità, ti quando ha ucciso i suoi compagni e di quanti cacciatori avesse condannato, il sangue sulle sue mani era ovunque.
 
 
Era arrivata la sera e dopo che Ruby sì addormentò Jaune e Qrow andarono nel balcone.
 
<< Sei pronto? >> domandò il cacciatore.
 
<< Sei non fossi pronto non sarei qui >> rispose il biondino.
 
<< Però toglimi una curiosità, perché dobbiamo farlo di nascosto? Perché non ci può essere Ruby? >>
Il cacciatore sospirò.
 
<< Ti ricordi che la sua semblance sì è rivelata durante un giorno di allenamento? Bene quel giorno si stava allenando con me ed è quasi morta, grazie alla mia semblance. La mia semblance è la sfortuna e non riesco ancora a controllarla, per questo non voglio che sia qui. Non ho la più pallida idea di cosa potrebbe succedere >>
Il cacciatore impugnò la sua arma e il biondino lo copiò.
 
<< Aspetta e come hai avuto la tua? E Ruby com’è quasi morta? >>
 
<< Sei curioso, facciamo una contrattacca una volta e io ti racconterò tutto e capirai per quale motivo non voglio Ruby qui >>
Jaune si preparò e iniziò…
 
<< Prima lezione, studia il tuo avversario e pensa cosa puoi usare contro di lui >>
Il biondino scrutò il cacciatore e notò subito la differenza di forza fisica.
 
<< Posso usare la forza fisica >>
Il cacciatore lo attaccò e lui non ebbe il tempo di difendersi.
 
<< Perché non mi hai avvertito?! >> gridò il biondino.
 
<< Il tuo avversario non ti dirà mai quando attaccherà e lo stesso devi fare tu, invece di sbandierare tutto ai quattro venti. Riproviamo >>
La spada di Jaune assunse la forma spadone e si preparò a ricevere il fendente di Qrow, se solo avesse fatto questo. Invece trasformo la spada in pistola e sparò al biondino.
Jaune capì una cosa sarebbe stata una lunga notte.
 
<< Angolo dell’autore >>
Ecco il nuovo capitolo spero vi sia piaciuto, e so che è poco ma credetemi il prossimo capitolo rimedierà. Vi ringrazio sempre quando commentate e leggete. Infine vi saluto e ci vediamo alla prossima. Inoltre mi scuso per possibili errori di grammatica.
 
 
 
 
 
                                                                                                                                                                   

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Notte ***


Jaune guardava Qrow, per quanto possibile, e capì che la sessione di allenamento con quel uomo non sarebbe stata facile quella notte, beh nessuna lo era per il cavaliere biondo. Qrow riprovò a colpirlo con la lama ma stavolta il cavaliere era pronto. Oscillò lo spadone incrociando la lama del cacciatore, che non cambiò espressione. Lo scontro tra le due lame poteva essere vinto con la forza e il cavaliere la aveva, iniziò a fare pressione e il cacciatore iniziava a cedere. Un sorrisetto spavaldo gli adornò il viso.
Vai c’è la posso fare” pensò il cavaliere. Il cacciatore non era per niente in difficoltà e mirò di nuovo alle gambe ma stavolta il cavaliere aspettandosi il colpo si staccò e indietreggio di qualche passo, in vano il cacciatore con grande rapidità toccò con la punta della lama lo spallaccio del cavaliere, che attutì il colpo ma ruppe la sua guardia lasciandolo scoperto ai tre fendenti successivi.
<< Forza dobbiamo riprovare >> Jaune non era molto entusiasta di continuare visto le batoste prese fino a quel punto, però il desiderio di diventare più forte era ardente, se non fosse migliorato come avrebbe potuto proteggere i propri amici? Lui sì rialzò e preparò di nuovo la spada, Qrow sorrise di nuovo e combatté allo stesso modo di prima, vincendo di nuovo visto che Jaune non cambiò tattica. Il sorriso di Qrow ora divenne una smorfia.

<< Devi cambiare tecnica se vuoi sopravvivere >> il cavaliere sì alzò un’altra volta nonostante la stanchezza, il voler proteggere Ruby lo motivava, non avrebbe perso più nessuno. Lui si rialzò e tolse la forma spadone per usare la spada e lo scudo. Il cacciatore mostrò un minimo di sorpresa ma tanto sapeva che l’avrebbe vinto e dato un sacco di colpi al biondino così vicino a sua nipote, troppo vicino. Sì preparò all’assaltò ma stavolta fu il cavaliere a caricare con lo scudo davanti a sé, il cacciatore si avvicinò fulmineo per colpirlo, in vano. Appena fu vicino il cavaliere provò un fendente che venne parato dalla arma del cacciatore, lasciando scoperto l’altro lato così il piano del cavaliere andò bene, con lo scudo colpì la faccia di Qrow. Purtroppo non ebbe il tempo per godersi la vittoria che il cacciatore ripreso lo riempì di colpi.

<< Bravo hai contrattaccato >> dichiarò Qrow. Ma Jaune non era ancora soddisfatto e disse:

<< Ma non è abbastanza >> il cacciatore lo scrutò e dopo qualche secondo mostrò un piccolo sorriso.

<< Si, hai ragione. Non è abbastanza per poter competere contro persone come quell’uomo scorpione, ma sei riuscito a contrattaccare >> il cavaliere sì accigliò, lui voleva di più.

<< Per questo ti dirò come Ruby ha sbloccato la sua semblance >> il cavaliere frenò la richiesta di continuare.

<< Però dopo riprendiamo >> dichiarò lui con voce ferma. Il cacciatore sospirò.

<< Come vuoi >>

<< Era un altro giorno di allenamento con Ruby, sono stato a insegnarle come usare la falce, ma tornando a noi, era l’ultimo giorno in cui dovevo allenarla e decisi di fare una prova finale, l’avrei lasciata nel bosco e poi sarebbe tornata >>

<< Aspetta lasci tua nipote nel bosco pieno di pericoli? Da sola? >>

<< Assolutamente no, ero nascosto per proteggerla in caso di pericolo, eppure il pericolo maggiore era la mia semblance >> Jaune lo fissò confuso.

<< La mia semblance è la sfortuna, e quel giorno sì è attivata nel momento sbagliato, lei era appena riuscita ad abbattere tre beowolf, e la mia semblance sì era attivata, fu circondata da un branco un alpha io ho provato ad aiutarla ma sono stato bloccato anche io da un nevermore, lei era in difficoltà e non potevo aiutarla fu lì che successe, con la coda dell’occhio vidi che Ruby sì trasformo in una massa rossa, che si muoveva velocemente, il resto è storia >> Jaune era abbastanza stupito dal racconto.

<< Non pensavo fosse questo che Ruby intendesse come giornata da allenamento >>

<< Hai ragione, comunque ora vado >>

<< Aspetta dovevamo…>>

<< Vai a riposarti, io ho da fare >> interruppe il cacciatore. Jaune sì accigliò mentre Qrow spariva dalla sua vista.

<< Mi ha mentito >> sì lamentò lui.

Jaune rientrò in casa e decise di mettersi sul divano.
Se tutte le notti saranno così…Neanche con Pyrrha era così difficile” rifletté lui mandando i suoi pensieri alla spartana, ma stavolta non con tristezza bensì pensò ai bei momenti con la spartana, e mentre era assorto nei suoi pensieri una chioma bionda e una bianca fecero la loro comparsa.
 
<< Angolo dell’autore >>
Eccomi tornato, con uno degli ultimi capitoli, infatti siamo quasi alla fine. So che il capitolo è corto ma rimedierò con il prossimo, so che gli eventi che ho scritto non accadono in questo ordine ma li ho cambiati apposta. Ovviamente mi scuso come sempre per errori di grammatica e punteggiatura. Infine ho una notizia che potrebbe interessare, ho una storia originale nella categoria fantasy (tranquilli è meglio di questa) si chiama Fuor Souls. Detto questo ci vediamo alla prossima.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Anche tu hai una sorella? ***


Jaune, con gli occhi sbarrati, osservava le due bellezze davanti a sé, con una certa curiosità.
<< Yang? Weiss? >> domandò lui incredulo.
<< Si Jaune, siamo noi >> rispose Yang. Il cavaliere sì fiondò a salutarle e appena fu vicino alla bionda una voce arrivò:
<< Prima Ruby poi Yang? Non hai fondo, sei peggio di Tai >> era Qrow.
<< Ma non eri andato a bere? >> chiese lui.
<< Si ma poi sono arrivate loro >> il cavaliere sì fermò mentre Yang fece un sorriso malizioso.
<< Ah quindi ci provi con Ruby, ricorda che però che è la mia sorellina e so dove dormi >> lui deglutì mentre lei scoppiò a ridere.  
<< Già comunque dove Ruby? Ho voglia di abbracciarla >> dichiarò Weiss. Yang sorrise di nuovo.
<< Allora perché non abbracci anche Jaune se hai voglia? >> scherzò la bionda scatenando la furia della regina dei ghiacci, oltre al suo rossore da tsundere sempre bello da vedere.
<< Ruby sì trova nell’altra stanza >>
<< Finalmente qualcuno che non mi tortura, grazie è bello rivederti, poi saluterò anche Ren e Nora >> subito il rumore delle risate nella stanza venne sostituito dal silenzio mentre la confusione prese d’assalto Weiss.
<< Loro non ci sono più >> rivelò Jaune in modo tetro. La regina di ghiaccio abbassò lo sguardo per qualche secondo. Jaune sì voltò e salutandole avanzò verso la sua stanza ma qualcuno l’afferrò da dietro e con le braccia gli circondò il busto.
<< Jaune, nessuno merita di essere solo, specialmente tu >> disse una voce delicata. Il cavaliere girò la testa e vide il volto della regina dei ghiacci non solo dispiaciuto ma anche triste come se sapesse cosa vuol dire essere soli…Lui ricambiò l’offerta avvolgendole le braccia nella schiena.
<< Che cosa è questo trambusto? >> chiese una voce familiare. Tutti misero lo sguardo verso la voce per vedere che era Ruby in uno stato di dormiveglia, mentre Qrow usciva di casa.
<< Yang, Weiss >> Ruby sì paralizzò alla vista delle due e ancor più all’immagine di Weiss che abbraccia Jaune. Weiss quasi imbarazzata sì staccò dall’abbracciò per raggiungere il suo leader, la medesima cosa fece Yang. Le tre sì strinsero con affetto e il cavaliere vedendo la scena mise la schiena sul divano e con malinconia chiuse gli occhi. Nei suoi sogni sognava un'altra possibilità dove poteva salvare tutti anche se non era l’eroe voleva cambiare le cose, non voleva essere l’idiota che rimaneva ad aspettare la salvezza, avrebbe fatto di tutto per farlo e poi…
<< Niente più bugie lo devi promettere >> tuonò una voce. Il cavaliere aprì gli occhi trovandosi nella sua stanza, senza armatura. Immediatamente sì alzò dal letto e senza curarsi del suo equipaggiamento scattò nell’altra stanza. E vide tutti Yang, Weiss, Ruby, Qrow e un ragazzo somigliante a un contadino.
<< Potreste spiegare? >> tutti i presenti lo guardarono poi da lì una lunga spiegazione.
<< Capisco…Ma perché sono sempre l’ultimo a sapere le cose? >> domandò orami arreso.
<< Signor Arc non è una colpa sapere le cose all’ultimo l’importante è che le sappia >> disse il ragazzo Ozpin.
<< Già ma tu devi promettere una cosa, niente più bugie o mezze verità >> dichiarò Yang. Ozpin guardò i suoi occhi lilla per un secondo e prese un profondo respiro.
<< Va bene signorina Xiao-Long >> promise lui. Un incerto sorriso si fece strada nella faccia della bionda. Il ragazzo sì destò.
<< Ancora non ci sono abituato >> borbottò. Dopo la mattina piena di rivelazioni e urla di Yang raggiunsero un accordo, Ozpin anche se nel corpo di Oscar quello era il nome del ragazzo, li avrebbe allenati mentre Qrow sarebbe andato in cerca di cacciatori e questo significava un'unica cosa per il cavaliere più allenamento…E per questo non c’era bisogno di dire che lui era gioioso del fatto di essere praticamente picchiato mattina e sera. Iniziò il pomeriggio e anche l’allenamento con Ozpin/Oscar, tutti i cacciatori in allenamento erano lì.
<< Bene, ragazzi finalmente possiamo iniziare >> affermò Ozpin.
<< Intanto dividiamoci in coppie: Oscar contro Ruby e Weiss contro Jaune >> nessuno discusse la scelta di Ozpin, nemmeno Jaune che sembrava molto contento della scelta. Yang rimase a guardare con interesse la sorella mentre sì preparava allo scontro.
<< Quindi sarà tra noi due Weiss, non succedeva dai tempi di Beacon >> lei semplicemente annui mentre preparava la sua arma. Il cavaliere non tardò a preparare la sua arma e quando fu davanti a Weiss un unico pensiero gli passò per la testa “Studia il tuo avversario” strinse le sue armi e lo scontrò iniziò.
Il cavaliere senza attendere un secondo di più si scagliò con lo scudo verso il suo avversario che non perse un secondo e con un glifo cercò di balzare alle sue spalle con successo. “È veloce, ma non con la forza fisica non può fare nulla” sì voltò e all’ultimo incrociò la punta dell’arma con il piatto della sua lama e con una piccola pressione la respinse, e la colpì con un fendente mentre aveva la guardia scoperta. La regina sì riprese e spostò il glifo sulla sua gamba congelandola, non poteva muovere le gambe ma il corpo si. Lei veloce come un fulmine tentò di colpirlo con una raffica di affondi e con grande sorpresa lì parò con lo scudo rompendo il ghiaccio con la lama. Con la libertà acquisita tagliò la loro distanza, portandola in uno scontro fisico che vinse sbaragliando la sua guardia e poi la colpì con tre fendenti. Tutti sbarrarono gli occhi dalla sorpresa, inclusa Weiss, dopo di ciò il resto e storia e arrivò la sera.
<< Certo che sei davvero migliorato vomit-boy >> scherzò Yang, Jaune sì accigliò.
<< Ricominciamo con i soprannomi? >>
<< Stava solo scherzando sei migliorato molto, la tua squadra sarebbe fiera di te >> lui le regalò un sorriso.
<< Hai ragione, sarebbero fieri >> finita quella piccola discussione ripreso a mangiare finché non arrivò la notte, ovvero la seconda sessione d’allenamento di Jaune. Qrow era già fuori ad aspettarlo.
<< Ozpin mi ha detto che sei migliorato bravo >> il cavaliere mostrò una faccia spavalda.
<< Ho seguito solo il suo consiglio >> dichiarò con fierezza.
<< Bene, allora sarò più duro di ieri sera >> il cavaliere prese le armi.
<< Rimpiango quasi ciò che mi facevano le mie sorelle >> ora il cacciatore sorrise.
<< Hai anche tu sorelle? >>
<< Si, ne ho sette >>
<< Wow, e cosa ti facevano? >>
<< Mi truccavano o altro >> il cacciatore rise con gusto.
<< Tutto qui? Mia sorella invece era più…spartana, una volta mi gettò in mezzo la foresta piena di beowulf disarmato, e mi disse: “Se torni c’è la cena” >>
Stavolta fu il turno di Jaune di ridere, inoltre capì che c’era qualcosa in comune con Qrow. Nel mentre nella stanza del team RWBY.
<< Allora Jaune è davvero migliorato >> esclamò Yang sorpresa.
<< Magari dovrei tenerlo d’occhio e chi sa cosa potrebbe succedere >> questa frase era un'altra prova della malizia di Yang, a cui la sorella, ormai abituata, non diceva più niente ma stavolta parlò.
<< Yang, cosa hai intenzione di fare? >> domandò Ruby rossa in viso, Il sorriso di sua sorella sì allargo.
<< Fargli una visita notturna mi sembra ovvio, e se non dovessi tornare vorrà dire che è bravo >>
<< Non ci provare nemmeno >> strillò il mietitore. Weiss alzò lo sguardo sorpresa mentre Yang rideva.
<< Capisco, non ti ruberò il tuo uomo >> il rossore sulla faccia del mietitore sì fece più intenso.
<< Non è il mio uomo, poi non sì è ancora ripreso da Pyrrha >> la bionda sì sedette accanto a lei e le poggiò una mano sulla spalla.
<< Ruby, non puoi tenere nascosto ciò che provi per Jaune, come a Beacon >>
<< Cosa?! >> domandò Weiss incredula, Sarebbe stata una lunga notte.
 
<< Angolo dell’autore >>
Eccoci al nuovo capitolo, lo so è corto ma la qualità non sempre dipende dalla lunghezza. Non temete il prossimo sarà più lungo, Come sempre ringrazio chi legge, chi commenta e chi mi ha supportato. Ci vediamo al prossimo capitolo e ricordate Jaune x Ruby per sempre.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Sei migliorato ***


Una settimana, una settimana piena di allenamento giorno e notte avevano permesso a molte cose di cambiare, i rapporti di squadra, le abilità e anche il rapporto tra Qrow e Jaune, certo non erano ancora veramente legati ma neanche così in conflitto, l’allenamento aveva aiutato. Le cose erano cambiate anche per team RWBY o almeno per tre di loro visto la mancanza del gattino, ma cosa era cambiato o meglio chi? La rivelazione della cotta di Ruby certo non era inaspettata ma ha colpito più durante al cuore una certa regina di ghiaccio.
Era notte e come al solito c’erano gli allenamenti tra Jaune e Qrow. Qrow sì trovava dall’altra parte del balcone attendendo con ansia il cavaliere biondo che non tardava mai all’allenamento, neanche una volta. Il silenzio era sovrano quella notte ma fu rotto dallo sferragliare dell’armatura del cavaliere biondo presentandosi di fronte al cacciatore.
<< Sera, sei pronto? >> domando il cavaliere spavaldo. Il cacciatore sì avvicinò e guardandolo dritto nelle sue sfere disse:
<< Dovrei chiederlo io a te >> il cavaliere, mantenendo quell’aria spavalda, ma ritraendo il volto per la puzza di alcool rispose:
<< Ti sbagli. Ormai ho capito come bloccare i tuoi colpi, quindi faresti meglio a essere pronto >> sul viso del cacciatore comparve un ghigno.
<< La spavalderia può essere un punto debole, ma non per te da quel che vedo >> il ghigno sulla faccia sì allargò mentre estraeva la sua arma. Illuminato dalla luce della luna a pezzi sollevò la spada e la tramutò in una falce. Jaune rimase fermò e sfoderò l’arma dal fodero, mostrando tutta la sua lunghezza e rivolse la punta della lama verso Qrow mentre nell’altra mano stringeva lo scudo con il suo simbolo. “Posso farcela, devo solo studiare come combatte con la falce” con lo sguardò rivolto verso il suo avversario caricò senza timore con la punta della lama in avanti.
<< Un’iniziativa prevedibile >> con la falce avanzò verso di lui con l’intenzione di intercettare il colpo. Appena la distanza era minima il cavaliere sì fermò e colpì con un fendente orizzontale, una mossa inaspettata però il cacciatore aveva di meglio. Sì trasformò in un corvo prima che la spada lo ferisse, con la nuova forma volò alle sue spalle ritrasformandosi e sferrando un rapido colpo con la falce nella schiena del cavaliere. “Non stavolta” pensò il cavaliere voltandosi. Con il piatto della lama intercettò la falce all’ultimo istante bloccando l’assalto.
<< Sei migliorato…>> quelle parole aumentarono la spavalderia del cavaliere. Il cavaliere trasformò l’arma in uno spadone.
<< Continuiamo forza >> dichiarò il cavaliere. Non curante del pericolo caricò il cacciatore con la sua arma. La risposta del cacciatore non tardò e con un movimento repentino della sua falce bloccò ogni colpo del cavaliere.
<< Sei diventato più forte, ma ricorda che c’è una ragione se ti sto addestrando…>> con la falce spezzò la sua guardia.
<< La ragione è che non sei ancora a un livello accettabile >> con quattro fendenti colpì il pettorale dell’armatura.
<< E non hai ancora la tua semblance, non puoi proteggere ancora nessuno...>> un quinto colpo centrò il pettorale.
<< Neanche io posso proteggere gli altri >> con l’ultimo colpo mirò al ventre. “No io posso proteggere gli altri” pensò il cavaliere. Il sesto colpo non arrivò mai, con i piedi piantati per terra il cavaliere bloccò la falce con la spada e mantenendo lo scontro di forza chiese:
<< Perché dici che non puoi proteggere nessuno? >> le rosse sfere del cacciatore incontrarono le sfere del blu del cavaliere, e un solo pensiero gli rimase in testa davanti a quella scena, davanti alla decisione di voler difendere gli altri e impegnarsi per farlo “Allora è come me” lo scontro di forza era alla pari in quel momento…
                                                                    ******

La mente di Weiss era confusa dopo le rivelazioni della scorsa notte, come poteva essere successo o meglio quando era successo? La sua mente vagava in cerca di una risposta ma l’unica cosa a cui riusciva a pensare era quella notte, la notte in cui Ruby disse di amare Jaune. Con un grande amarezza nel cuore ripensò a quella notte…
<< Cosa?! >> esclamò Weiss avanti alle parole di Yang.
<< Aspetta…Non lo sapevi che Ruby ama Jaune? >> domandò incredula la bionda. La regina di ghiaccio con gli occhi sbaratti e la mascella che toccava terra rispose:
<< No. Com’è possibile che Ruby sia innamorata di Jaune? Non ha qualità da amare >> lo sguardo di Yang divenne duro verso la regina di ghiaccio.
<< Questo lo dici tu! >> strillò il piccolo prodigio. Weiss sì girò vedendo la faccia rossa di Ruby.
<< Jaune ha qualcosa da amare. Lui c’è stato sempre per me e io per lui, non ha mai dubitato di me e cosa più importante sì impegna per migliorare sempre, non importa quanto faticosa sia e lo fa solo per proteggere tutti…Anche te >> i suoi dolci occhi argentati divennero umidi.
<< La prossima volta che giudichi qualcuno…osservalo >> Ruby mise la testa sul cuscino.
<< Weiss, viene un attimo fuori >> disse Yang. Senza fare storie lei la seguì.
<< Yang io…>>
<< Hai avuto la tua occasione con Ruby, te l’ho già detto ora non venire a piangere >> Weiss la fissò nei suoi occhi lilla che lentamente assumevano un leggera tonalità di rosso.
<< Hai ragione ma…>>
<< Ma cosa? Non le hai mai detto ciò che provavi e adesso a occhi per un'altra persona >> Weiss guardava il pavimento per non incrociare lo sguardo della bionda. Yang sospirò.
<< Weiss non voglio essere cattiva ma è tardi per Ruby >> stringendo i pugni alzò la testa e fissò la bionda nelle sue sfere lilla.
<< Ma perché lui? Cosa ha da amare? Cosa ci trova lei in Jaune? Cosa ci trovava Pyrrha? >> una tonalità di rosso sostituì il lilla degli occhi di Yang.
<< La trattava come una persona normale >> la regina di ghiaccio allentò i pugni e mostrò un’espressione confusa. Come una persona normale? Cosa voleva dire, Weiss non conosceva il significato di quella frase. Persona normale? Lei non ha mai avuto questo privilegio, veniva tratta come una principessa ma trattata duramente per ogni sconfitta, per ogni fallimento per ogni imperfezione.
<< Cosa vuol dire? >> chiese lei. Il colore rosso lasciava spazio al lilla nei suoi occhi mentre spiegava:
<< Trattarla come una persona di tutti i giorni…Non metterla su un piedistallo…O trattarla come un prodigio. Jaune ha trattato Pyrrha come una persona normale, la faceva sentire normale. Lo stesso vale per Ruby >> Weiss liberò i pugni e non capì cosa volesse dire Yang.
<< Tutto qui? Perché farla sentire una persona normale è tanto bello? >> la bionda stava perdendo la pazienza. Come faceva a non capire? La sua mente chiedeva cosa dirle per farla comprendere, i suoi pensieri avanzano rapidi per trovare una risposta e alla fine trovò cosa dire.
<< Ruby è sempre stata speciale, tutti lo sapevano e la trattavano in quel modo…pure io. Lo odiava voleva solo essere una ragazza normale, con degli amici normali e con un sogno voler salvare le persone. Jaune quando la vide realizzò i suoi desideri, sì comportò come un amico anche se sapeva che lei era speciale >> dagli occhi di Weiss scese qualche lacrima, le parole di Yang erano toccanti e in tutta onesta, non le aveva mai neanche sfiorato che quella bionda potesse essere così seria.
<< Io…devo andare un attimo fuori >> la regina di ghiaccio lasciò la sua compagna di squadra muovendosi verso il balcone. “Vorrei avere un'altra possibilità, solo io posso proteggere Ruby, Jaune fallirebbe” rifletté lei.
<< Un'altra volta >> disse una voce familiare. Weiss lo vide nel balcone Jaune e Qrow che sì allenavano. Vide tutto l’impegno che ci metteva Jaune, il sudore che scendeva dalla sua fronte mentre cercava di fronteggiare Qrow sapendo che per lui sarebbe stato impossibile…Perché lo faceva? Si poteva porre solo questa domanda lei.
<< Va bene, ma devi mantenere la concentrazione >> il cacciatore gli offrì la mano per rialzarsi.
<< Basta che miglioro abbastanza da proteggere gli altri >> il cavaliere afferrando la mano sollevò il culo da terra. Lei rimase di pietra davanti quella scena, non aveva mai visto Jaune che sì impegnava così tanto. “Forse l’ho giudicato male” senza farsi notare se ne andò.  Quel ricordo faceva un po’ male, ma a volte certe cose sono difficili da accettare. “Chi sa se lui sì’ allena anche ora...” senza esitazione sì mosse verso il balcone.
                                                               *****

Lo scontro di forza tra i due era alla pari.
<< Forza, forse ha un’occasione stavolta >> schernì Qrow. I piedi del cavaliere erano piantati a terra mantenendosi saldo. “un piccolo sforzo” penso il cavaliere.
<< Però sei migliorato >> dichiarò una voce. Il cavaliere perse la concentrazione e lo scontro. Finito a terra disse:
<< Weiss, che ci fai qui? >> la regina di ghiaccio lo guardò.
<< Di alleni da tanto no? Allora che ne dici se io ti faccio da test finale? >> chiese lei.  Il cavaliere non fece in tempo a rispondere che lei sfoderò la sua arma.
<< Sono d’accordo sarebbe un buon test per te >> rivelò il cacciatore. Jaune sì rialzò e guardando Weiss rispose.
<< Sembra non mi possa ritirare >>
<< Vediamo se puoi aiutare Ruby >> sussurrò lei sottovoce.
I due non attesero un secondo di più e sì misero l’uno davanti all’altro pronti con le loro spade. Jaune sì teneva saldamente davanti a Weiss “Mantieni la calma e studia il tuo avversario” sfoderò la lama e lo scudo e sicuro di sé disse:
<< Che vinca il migliore >> sì lanciò subito contro la regina di ghiaccio tenendo alto lo scudo. Era diventato veloce, ma sarebbe bastato? Lei guardò la tattica e con un glifo sotto i piedi non tardò ad assaltarlo. Appena la distanza tra due fu favorevole lui fermò la sua carica e senza attendere affondò la lama nell’aria colpendo la regina di ghiaccio, era troppo poco.  Lei scattò al suo fianco e una raffica di affondi mirò a quella zona, senza attendere che uno di quei colpi lo sfiorasse sì voltò e con una rapida parata dello scudo rese nullo l’attacco. Con la spada fendete l’aria in un tentativo di colpire la regina che però si dimostrò troppo veloce per lui. Con l’ausilio dei suoi glifi gli balzò alle spalle e puntò con un affondo alla mano con lo scudo.
<< Ah >> urlò il cavaliere che gettò lo scudo dopo il danno subito. Ora poteva solo contare sulla sua spada “Va bene, allora vediamo chi è lo schermidore più abile” subito sì riprese e con la spada bloccò gli affondi della regina. Erano alla pari nessuno dei due voleva concedere una singola apertura. Jaune continuava a deviare gli affondi con maestria mentre Weiss non sì arrendeva e con foga continuava, l’aura di entrambi sì riduceva.
<< Un cacciatore utilizza ciò che ha a disposizione >> suggerì Qrow “Certo” esultò il cavaliere dentro la sua testa; La stanchezza dominava i due combattenti, soprattutto la regina. Con un ultimo tentativo provò a perforare la guardia di Jaune, lui sorrise. Con un’oscillazione della spada deviò il colpo e le ruppe la difesa, veloce come un fulmine sferrò un pungo sul volto della regina, andò a segno, poi un altro e infine…
<< Pareggio >> tuonò Qrow. I due sfiniti lo guardarono.
<< Entrambi avete il 15 % di aura, basta >> riprendendo fiato si guardarono e il cavaliere gli offrì la mano.
<< Bello scontro >> la regina senza timore gli afferrò la mano e avvinco le sue labbra all’orecchio.
<< Tratta bene Ruby, è speciale >> dopo di ciò la regina sparì dalla sua vista e il cavaliere confuso andò a riposare. Cosa vuol dire “Tratta Bene Ruby?” Lui ingenuo come era non poteva saperlo, non ora almeno. Si recava nelle sue stanza e appena entrato una voce bussò:
<< Jaune vieni fuori >> quella voce familiare…Cosa avrebbe potuto volere a quest’ora?
 

<< Angolo dell’autore >>
Ecco il nuovo capitolo, forse un po’ tardi ma, probabilmente qualcuno di voi lo saprà, mi sono dedicato all’analisi dei personaggi di RWBY su Wattpad, vi consiglio di leggerla. Comunque vi ringrazio come sempre per la lettura e vi invito a commentare, non per farmi felice, ma per sapere cosa ne pensate della storia, se c’è qualcosa che non va e magari qualche consiglio, anche le critiche, se costruttive le accettò, soprattutto sul combattimento. Detto questo ci vediamo al prossimo capitolo. Mi scuso per eventuali errori.
 
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** L'amore ha gli occhi d'argento ***


Nel silenzio della notte il giovane cavaliere aprì la porta della sua stanza con una certa fretta. Quando la porta non bloccò più l’entrata Jaune vide la bellezza fatta a persona. Portava corti capelli neri accessi da qualche striscia rossa, labbra lucide e piccole, una sorriso che poteva illuminare la notte e un generoso seno, non troppo grande o troppo piccolo. Infine il vestito rosso e nero che portava non faceva altro che accentuare il suo fisico. Il suo cuore parve voler uscire dal petto per un attimo, vedere Ruby come amica era semplice… Ma come donna era un’altra questione.
<< Ruby… >> lui deglutì << Che ci fai qui? È tardi. >> sottolineò lui finendo la frase. Il prodigio lo guardò fisso nelle sue sfere e con audacia mosse qualche passo in avanti. Non rimaneva altro che qualche centimetro, oltre al cocente imbarazzo, a fare da barriera tra i due. In un miserabile tentativo il cavaliere tentò a reclinare la testa ma la mano di Ruby guizzò dietro la nuca portandola più vicino a lei. Fu in quel momento che le semplici parole offerte dalle regina di ghiaccio ebbero senso, smise di resistere e capì che tutto stava per cambiare, capì di provare qualcosa per Ruby, provò a cercare un po’ di audacia dentro di sé però era troppo lento. Le loro calde bocche si unirono, dando origine a uno scontro interno tra le loro lingue. Durò qualche secondo anche se per loro sembrò un solo attimo, dovettero riprendere fiato mentre un filo di saliva rimase in mezzo a loro. Ormai nei loro occhi si poteva scorgere un velo di imbarazzo misto a felicità mentre un secondo bacio, stavolta meno impacciato, cominciò poi il terzo, il quarto e così via, ognuno era meno impacciato del precedente. Nel quinto Jaune accarezzò le ciocche rose di Ruby, finché un secondo prima del sesto bacio non pronunciarono all’unisono una sola frase:
<< Ti amo. >> in quelle poche semplici parole susseguì un altro scambio d’affetto che suggellò le loro parole.
<< Alla fine l’hai fatto. >> disse un vecchio corvo. Ruby corse a rifugiarsi nella sua stanza, invece a Jaune toccò un'altra sorte. Venne afferrato da Qrow e ormai stretto nelle braccia del cacciatore. Acquisì una sorriso nervoso, le mani cominciarono a sudare e non poté nascondere l’odore di paura, misto al pungente profumo di Ruby, che ormai lo circondava.
<< Hai appena baciato mia nipote… Sai che le hai preso il suo primo bacio, vero? Cosa hai da dire a tua discolpa? >> uno, due, tre. Sono i battiti che ormai il cavaliere aveva perso di fronte a quella domanda, il sangue nelle sue vene sì raggelò. “Calma, calma. Puoi farcela devi solo… Dire la verità” rifletté il lui quasi disperato, con un po’ di coraggio sfidò il suo sguardo.
<< Era bellissimo, la cosa migliore cha abbia mai fatto, le sue labbra erano così morbide. Io la amo e stia pur certo che lo farò di nuovo. >> in quel attimo le pupille di Qrow sì dilatarono mentre la mascella andò a toccare il pavimento. Un brivido percorse la schiena del cavaliere ma ad un tratto la presa che lo stringeva a Qrow divenne morbida, sul volto del cacciatore apparve un sorriso smagliante, molto raro da vedere anche per le sue nipoti, davanti a quella immagine che ormai era impresa nella sua memoria Jaune sbatté le palpebre più e più volte nonostante non cambiasse nulla.
<< Mi hai sorpreso ragazzo… Era da tanto che non vedevo un po’ di amore sincero in questo mondo. >> prese un lungo respiro. << Tieni bene a mente però che rimangono ancora Yang e suo padre da convincere. >> con aria spensierata Qrow abbandonò il cavaliere davanti l’entrata della sua camera…
 
Gli occhi di Jaune rimasero persi nel vuoto fissando la finestra della sua camera, teneva le due dita sulle labbra mentre con l’altra mano esplorava i suoi capelli. Restò così per tutta la notte, non riuscì a dormire neanche con la stanchezza che ormai attanagliava il suo corpo, fu solo un colpo secco alla sua porta che lo destò.
<< Vomit-Boy è pronta la colazione vieni. >> al suono di quelle parole lo stomaco di Jaune non poté fare altro che tuonare affamato. Subito aprì la porta e fu costretto ad arrossire coprendo i suoi occhi. Benché solo di sfuggita, prima di coprire i suoi occhi, vide Yang vestita con una leggera canottiera gialla un po’ corta che lasciava scoperto l’ombelico e dei pantaloncini neri che aderivano perfettamente al suo corpo.
<< Yang ma hai visto come sei vestita?! >> se in quel momento il cavaliere avesse smesso di coprire i suoi occhi, avrebbe visto un sorriso maligno sul volto della bionda.
<< Questo è solo il mio pigiama, non permette di vedere tanto… A meno che non lo chiedi gentilmente. >>
<< Yang, ti avevamo mandato a chiamare Jaune. Smettila con i tuoi scherzi ridicoli. >> un po’ di fortuna anche per Jaune. Era arrivata Weiss e finalmente lui tolse le mani dagli occhi per vedere un semplice abito bianco che copriva persino le caviglie della regina.
<< Certo che lasci poco all’immaginazione. Vero anche che non c’è nulla da vedere. >> sottolineò Yang. E in pochi secondi si ritrovò a correre per la casa inseguita da Weiss. Jaune sembrava quasi compiaciuto dalla scena ma non ebbe il tempo quando una mano, piuttosto fredda, strinse la sua. Voltò la sua testa per un fugace scambio di sguardi imbarazzato con il piccolo prodigio che ormai gli teneva stretta la mano non ci fu nessuna parola solo una camminata mano nella mano fino alla cucina. Senza indugio presero posto trovando già Oscar/Ozpin seduto.
<< Miss Rose, Mr Arc. Spero abbiate dormito bene, ho una notizia da darvi. Lionheart ha trovato i cacciatori. >> sui loro volti sì fece spazio la sorpresa.
<< Okay, è strano. Troppo strano, prima i cacciatori non ci sono e poi spuntano dal nulla? Non credo possa essere provvidenza divina. >>
<< Fa bene Mr Arc, gli dei ci hanno lasciato tempo fa. >> e con quella frase iniziò l’ultimo atto.


<< Angolo dell’autore >>
Lo so doveva uscire prima. Però non ero mai soddisfatto di come l’avevo scritto, alla fine dopo molti tentativi ho deciso di farlo corto per appunto dare vita all’ultimo capitolo dove ci metterò tutto il mio impegno, tutto ciò che posso e cercherò di fare un finale che veramente riuscirà a colpirvi. Detto questo vi saluto, vi invito come sempre a commentare e ci vediamo per l’atto finale.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Qualcosa inzia ***


La storia che cambiò un cavaliere capitolo finale. (A/N questo è il capitolo finale e come vedrete ho deciso di rimodernare un attimo dialoghi e qualche scena, come ho già fatto in precedenza)
La notte era sempre stata silenziosa per Jaune, cosa molto strana considerando quanto era grande la sua famiglia e le torture delle sue sorelle… Erano brutti momenti, ancora il povero cavaliere ricordava quelle codine fatte ai suoi capelli, malgrado ciò quei ricordi erano quasi un toccasana in quella notte dove tutto sarebbe cambiato, e lì con la testa messa per terra ricordava la battaglia per Heaven…
Quella notte il vento soffiava dolcemente tra le fronde degli alberi accompagnando un piccolo gruppetto di cacciatori verso una delle più belle scuole mai fatte Heaven capeggiata dal preside Lionheart. “Un uomo coraggioso, un esempio per tutti noi” quelle erano le parole che riempivano la testa del preside, ormai diventavo l’ombra di ciò che era. Lion sfregava le mani freneticamente mentre osservava il piccolo gruppo criminale nella sua scuola o meglio i suoi nuovi alleati, Raven e Cinder. Non poteva credere di essersi alleato a Salem… Non poteva credere aver tradito Ozpin.

<< Raven… Sono qui, vai a… Fai quello che devi, voglio finirla il prima possibile con questa storia. >> disse il preside alla donna dai capelli corvini che con le sue sfere rosso sangue fissò il preside.

<< Si. >> rispose lei con la spada stretta tra le sue dita. Senza indugio il preside salì verso il suo ufficio e quando fu abbastanza in alto da vedere l’entrata una frase apparve come una luce tra i suoi ricordi. “Lion… Voglio svelarti un segreto. Quando la gente inizia a dimenticare le leggende, diventano fiabe e quando la gente crede alle fiabe esse diventano realtà” per quanto quelle parole sembrarono fuori contesto erano qualcosa da cui lui non poteva separarsi. Chiuse gli occhi per un solo istante mentre il silenzio calava sulla sala. Rotto poco dopo dal grande portone che si apriva, in quel momento deglutì e il sangue divenne gelido mentre poggiava uno sguardo stanco sui suoi ospiti accogliendoli a braccia aperte forzando un sorriso quando vide più persone di quanto si aspettava.

<< Qrow benvenuto. >> accolse lui << Ma sbaglio o ci sono molte più persone dell’ultima volta? >> Qrow sì limitò a dargli uno sguardo intimidatorio facendolo sudare.

<< Lion risparmia questa farsa. >> disse il cacciatore schiarendosi la voce. Lionheart spalancò gli occhi indietreggiando di qualche passo.

<< Quale…>> iniziò lentamente a balbettare << Di cosa stai parlando? >> concluse a fatica lui. Non ci fu risposta e un silenzio quasi inquietante riempì la sala.

<< Hey Qrow. >> se la copertura di Lion stava cadendo a pezzi con quelle frase si fece direttamente in brandelli. Dalla statua apparve Raven accompagnata dal suo braccio destro Vernal, avanzando a passo lento con la spada nel fodero.

<< Mamma…>> sussurrò Yang piano piano accorgendosi della presenza della madre come fece anche Raven accorgendosi della figlia. Poggiò lo sguardo più in là, lontano dalla figlia quando Qrow cominciò a parlare.

<< Raven cosa hai fatto questa volta? >> la sorella stette in silenzio farfugliando qualcosa mentre era immersa nei suoi pensieri, avrebbe potuto dire per la tribù che lei riteneva come una famiglia, ma non lo fece. Qrow stava per iniziare ad urlare se non fosse stato per Ruby. Tutti i presenti videro il piccolo prodigio trattenere il braccio dello zio mentre con sguardo sereno fissava Raven, non come un nemico. Le porse la sua piccola mano, come se fosse un segno di pace.

<< Possiamo farcela insieme. >> affermò lei senza timore. Purtroppo la donna non strinse mai quella mano e con tutta risposta aprì uno squarcio da cui una fiammata tentò di colpire il piccolo prodigio, tentò appunto. Con grande sorpresa di tutti quanti uno scudo si erse a bloccare il violento colpo e neutralizzarlo dipingendo sul volto di alcuni uno sorriso e su altri una smorfia quando da quella apertura iniziarono a sentirsi dei passi non di una sola persona, bensì di tre che non tardarono a mostrarsi, e lei non tardò a mostrare il suo irritante sorriso facendo capo a i suoi scagnozzi. Era Cinder che con il suo fare sempre seducente muoveva un piede davanti all’altro e con un sorriso sul suo viso, scherniva il gruppetto.

<< Ops, mi è scivolata la mano. >> affermò convinta di aver colpito il piccolo prodigio.                
        
<< Anche a me. >> rispose Jaune. Sentendo quelle parole la donna non poté fare che posare i suoi occhi sul cavaliere scoprendo, con amara sorpresa, il fallimento del suo attacco portandola and una forzatura per tenere le sue labbra in alto, di certo non se lo aspettava a maggior ragione da lui. Il piccolo ragazzo spaventato da Beacon e non considerato da quasi nessuno, non era infatti rara la domanda “Che sei tu scusa?” e lei lo sapeva bene. Il suo irritante sorriso tornò naturale.

<< Scusami ma chi sei tu? >> chiese soffocando in una piccola risata aspettandosi una reazione che però non arrivò mai e rimase solo il silenzio. Quasi offesa da tutto ciò provò a schernirlo di nuovo, una seconda, una terza e una quarta ma niente non riusciva a scatenare l’ira che era solita vedere da gente come lui. Digrignò i denti affondando le unghia nel palmo della mano, non poteva fallire e non poteva perdere.

<< Tu… >> fermò la frase all’istante sapendo che c’era altro su cui puntare. << Mi ricordo ora di te… Sei quel ragazzo che la lasciato morire Pyrrha. >> “proprio dove fa più male”, era quello il motto di Cinder, non bastava colpire qualcuno lei amava vedere la sofferenza in grado di fare a pezzi quella speranza che ognuno porta con sé. E sfortunatamente aveva visto giusto o quasi, non ci fu rabbia nei suoi occhi o nelle sue parole solo una vuotezza che si poteva leggere senza problemi in quei suoi occhi blu regalando un sorriso soddisfatto a quell’umana vestita da demonio che ormai fissava il cavaliere ridotto a un guscio vuoto. Per lei quella sensazione era deliziosa peccato quel dolce momento non poté durare per molto, fu una semplice stretta di mano a calmare Jaune, la stretta di Ruby. Con la forza di quella stretta un’illuminazione libero il cuore del cavaliere “Non era solo”

<< Hai ragione Cinder… Ma ora posso fermarti. >> mosse lo sguardo verso Cinder estraendo la sua fidata lama e finalmente lo scontro iniziò.
Nel mentre fuori degli strani figuri mascherati iniziavano a circondare la scuola con il favore dell’oscurità e il silenzio della notte.
<< Dov’è finito quell’umano? Ci ha traditi non è vero? >> sottolineò uno di loro. Tutti gli sguardi dei presenti si mossero su una testa rossa in mezzo alle tenebre.

<< Potevamo aspettarcelo gli umani non sono mai stati onesti. >> e dopo quelle parole decise di avvicinarsi verso la luce di qualche lampione. Il suo sguardo era impossibile da leggere sotto la maschera che portava, ma il suo sorriso all’in giù faceva intendere il suo umore.

<< Ma non ha importanza agiremmo stanotte… Piazzate le cariche. >> ordinò lui e nessuno osso controbattere ma solo obbedire.
 
Dentro l’atrio della scuola lo scontro si era appena acceso formando coppie per combattere, ma l’unica che importava in quel istante erano Jaune e Cinder. I loro fendenti erano alla pari nonostante i movimenti di Cinder erano più veloci e aggraziati coperti solo dalla forza fisica del cavaliere e dalla sua alta difesa. Ogni colpo sferrato da lui non si risolveva in nient’altro che una semplice parata e lui sapeva bene perché. Non mancavano risate continue di scherno tutte fallimentari però. Le parate della donna era tutte pigre come se non valesse la pena prenderlo seriamente ma c’era una regola non scritta nei duelli mai prendere l’avversario sotto gamba, fu solo un errore di Cinder. Il cavaliere incrociò di nuovo la lama ma usando la forma a una mano e con lo scudo la colpì dritta sul muso lasciando spazio a un poderoso fendente sul viso della donna. La maschera che ormai copriva la metà della faccia di quel demone fu lasciata a terra ma un onda d'ulto sbatté il cavaliere sul terreno usandolo come zerbino.

<< Sai quale parte preferisco di voi eroi? Quando perdete le speranze e tutto davanti ai vostri occhi viene distrutto… Ma anche uccidervi non è male.>> nel palmo della sua mano destro spuntò una lancia infuocata e di nuovo comparve quell’irritante sorriso. Fece cadere un colpo secco sull'armatura, in quel momento Jaune stava vedendo la morte tramite le sue sfere blu, ma non accade. Ancora una volta lui brillò di quella luce bianca, la lancia della donna fu scheggiata e una sensazione di piacevole calore avvolse il cavaliere mentre Cinder indietreggiò di qualche passo e un’altra luce, stavolta più abbagliante, colpì la donna ma si spense dopo qualche secondo nello stesso momento in cui Ruby crollò sul freddo pavimento grazie a un colpetto sulla nuca. L'espressione che si dipinse sulla faccia del cavaliere e della donna fu la stessa, rabbia con due diverse motivazioni però. Ciò nonostante fu il cavaliere con la fronte piena di sudore e i muscoli stanchi ad aiutare Ruby a terra lasciando la donna a gemere dal dolore provocato da quegli occhi. Non perse un solo secondo ad afferrare Ruby stringendola con una forte presa, una cosa era sicura lei era diventata ancora più fondamentale per lui. Era un sentimento forte quello che ormai li legava, sentimenti erano anche quelli potevano svegliare le semblance, dalle mani del cavaliere sembrò fuoriuscire la sua aura solo per riversarsi sul prodigio.

<< Potenziamento dell'aura, è una cosa rara. >> sottolineò Qrow messo alle spalle di Jaune. Per fortuna il danno non si dimostrò troppo grave peccato che fu un errore si accorsero che mancavano all'appello Raven, Cinder e Vernal invece Oscar era terra dopo i colpi di Lionheart mentre un grosso energumeno con le braccia pelose e grande quanto un armadio aprì la porta.

<< Nessuno uscirà di qui. >> minacciò quell'uomo rendendo chiara una sola cosa dovevano muoversi o sarebbe stata un’altra sconfitta in una guerra dalle sorti incerte. Smisero tutti con le parole e ci fu un semplice scambio di sguardi. Per la seconda volta Ruby e Jaune si strinsero la mano e subito dopo furono costretti a rompere quella presa e scattare verso la cripta. Fu con aria di sfida che Mercury e gli altri fecero da scudo all'entrata, inutilmente. Con un semplice glifo Weiss evocò una cavaliere per spazzare lo scudo umano in aiuto del piccolo prodigio e del cavaliere ormai uniti dalla semblance della rossa in una corsa per giungere alla cripta e così fu. Ma fu nel momento in cui la sua semblance separò lei e lui nella cripta che videro Cinder e Verrnal entrambe a terra con il sangue che bagnava il pavimento mentre la figura di Raven stringeva tra le mani la reliquia della conoscenza per poi lasciarla a terra e scappare via con qualche lacrima sul viso senza una singola spiegazione ma quante spiegazioni potevano esserci davanti uno spettacolo del genere? Fu senza alcuna esitazione che il cavaliere giunse davanti la carcassa morente di Cinder. Era veramente finita? Di certo il cavaliere pensava di si. In fondo quale umano potrebbe vivere dopo essere stato lasciato in una pozza del suo stesso sangue? Afferrò la lama e un leggero colpo della punta scostò il cadavere sulla schiena e un ringhio risuonò nella cripta, Cinder schiuse l’occhio e con una mano Grimm prese il cavaliere per il collo sussurrando:

<< Verrai con me. >> con un grido lui avvertì Ruby che caricò con la falce ma la donna era furba e con un piccolo movimento piazzo il cavaliere come scudo umano e non le rimase che vedere la punta dell’arma del piccolo prodigio a un centimetro dal suo naso mentre piccole gocce di sangue fresco bagnarono il viso e sorrise vedendo la morte di un fastidioso biondo. A quel punto si lasciò cadere nel vuoto. Le mani di Ruby tremolarono vedendo che cosa aveva appena fatto lasciando l’ormai corpo morente di Jaune a terra e delle lacrime scorrere dal suo viso.
<< Jaune non lasciarmi. >> singhiozzò lei. Con un debole sorriso sfiorò il volto di Ruby.

<< Vorrei poterlo promettere. >> finite quella parole lui ricordò la battaglia per Heaven tra un lacrima e l’altra di Ruby e il suono delle sue delicata mani che sbattevano contro il terreno.
 
C’erano delle foglie autunnali ad adornarne gli alberi mentre con passi leggiadri una ragazza con circa 17 anni, i capelli rossi con qualche punta nera sulla frangia legati in una coda di cavallo avanzava lentamente tra le ombre di quegli alberi finché non riuscì a intravedere una tomba non troppo vistosa. Come se avesse fretta iniziò a correre fino a raggiungerla, e con uno sguardo indifferente mentre puntava gli occhi d’argento su quella tomba, scostò la sua cappa rivelando uno spadino dall’elsa gialla e il fodero rosso.
<< Sai, non ti ho mai conosciuto direttamente ma mamma Ruby mi ha detto che ti amava e mi ha raccontato la tua storia, ehehehe. Ho creato la mia arma ispirandomi alla tua spada e a quella di mamma Weiss, mi sta insegnando la scherma. Lo so è stupido ma sono rimasta colpita dalla tua storia tra cose belle e brutte che hai fatto ma a mamma Ruby non sembra importare e anzi pensa che tu sei un eroe…. Per quanto vale lo penso anche io. Grazie per aver aiutato le mie mamme. >> e con queste poche parole la ragazza si congedò e tornò verso casa sperando che le sue mamme non avrebbero fatto rumore nella loro stanza come ogni sera.
 
“Angolo dell’autore”
Grazie, lo dico con il cuore grazie per essere arrivati fin qui. È stato un lungo viaggio e so che l’opera non è delle migliori anzi sembra un cumulo di cose messe a caso, senza uno stile concreto e molto altro. Ma è grazie a questo sono anche migliorato e vi devo ringraziare per essere stati qui a leggere e a commentare mi faceva sentire per una volta nella mia vita che qualcuno fosse interessato, non so come esprimere la mia gratitudine. Inoltre sto preparando una nuova fic è sarà su questa ragazza presentata in quest’ultimo capitolo. Poi se vi chiedete perché sono stato assente è solo perché ho passato un periodo orrendo, sono stato maltrattato da un amica, avevo perso la totale voglia di andare avanti finché non trovai delle amiche che mi aiutarono ad andare avanti e poi trovai una frase che mi portò a conoscere la storia di Helen Keller. La frase che sta diventando il mio motto per andare avanti “L’ottimismo è la fede che porta ad una conquista. Non si può fare nulla senza speranza”  Helen Keller. Ed è così che vi lascio a ragionare su queste incredibili parole. Ricordate siete tutti amati e siete tutti delle persone fantastiche. Scusate se ci sono errori.
 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3879926