Legami fraterni

di Alex Ally
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo uno. ***
Capitolo 3: *** Capitolo due. ***
Capitolo 4: *** Capitolo tre. ***
Capitolo 5: *** Capitolo quattro. ***
Capitolo 6: *** Capitolo cinque. ***
Capitolo 7: *** Capitolo sei. ***
Capitolo 8: *** Capitolo sette. ***
Capitolo 9: *** Capitolo otto. ***
Capitolo 10: *** Capitolo nove. ***
Capitolo 11: *** Capitolo dieci. ***
Capitolo 12: *** Capitolo undici. ***
Capitolo 13: *** Capitolo dodici. ***
Capitolo 14: *** Capitolo tredici. ***
Capitolo 15: *** Capitolo quattrodici. ***
Capitolo 16: *** Capitolo quindici. ***
Capitolo 17: *** Capitolo sedici. ***
Capitolo 18: *** Capitolo diciasette. ***
Capitolo 19: *** Capitolo diciotto. ***
Capitolo 20: *** Capitolo dicianove. ***
Capitolo 21: *** Capitolo venti. ***
Capitolo 22: *** Capitolo vent'uno. ***
Capitolo 23: *** Capitolo ventidue. ***
Capitolo 24: *** Capitolo ventitre. ***
Capitolo 25: *** Capitolo ventiquattro. ***
Capitolo 26: *** Capitolo venticinque. ***
Capitolo 27: *** Capitolo ventisei. ***
Capitolo 28: *** capitolo ventisette ***
Capitolo 29: *** Capitolo ventotto. ***
Capitolo 30: *** Capitolo ventinove. ***
Capitolo 31: *** Capitolo trenta. ***
Capitolo 32: *** Capitolo trent'uno. ***
Capitolo 33: *** Capitolo trentadue. ***
Capitolo 34: *** Capitolo trentatre. ***
Capitolo 35: *** Capitolo trentaquattro. ***
Capitolo 36: *** Capitolo trentacinque. ***
Capitolo 37: *** Capitolo trentasei. ***
Capitolo 38: *** Capitolo trentasette. ***
Capitolo 39: *** Capitolo trentotto. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


In una notte di tempesta si poteva senitre il vento ullulare assieme ai lupi e agli altir animali che vivevano in quelle foreste. Una donna avvolta in un mantello stava camminando nonostante non avesse quasi più forze, ma non poteva arrendersi, non ancora altrimentri lui non sarebbe riuscito a sopravivvere.
Se dalle sue forze fosse dipessa solo e unicamente al sua vita allora si sarebbe lasciata andare già da tempo, ma non era cosi nella sue mani c'era anche la vita di suo nipote avvolto nel fagotto che teneva in braccio.
Sua sorella lo aveva affidato a lei e lei aveva fallito, ma era certa che dove stava andando l'avrebbero aiutata cosi come tutti quegli anni prima avevano aiutato sua sorella nella guerra contro le serpentine.
Quando vide in lontananza il monastero si lascio sfuggire un sorisso finalmente era arrivata. Inizio a salire i gradini e ad ogni passo le sembrava che il suo cuore stesse sempre battendo di meno, ma c'è l'aveva fata era arrivata davanti alla porta poi crollare a terra priva di vita mentre suo nipote cominciava a piangere e a strillare.

Wu si sedette a tavola con il suo thè fumante in mano, in una notte come questa non c'era niente di meglio per alleviare lo spirito. A parte forse un po' di compagnia, ma suo fratello e Misako si erano appena fidanzati e lui si era trasferito a casa della donna per preparare l'inminente cerimonia.
Wu sospiro e non solo per i suoi sentimenti nei confronti di Misako, ma anche perchè dopo quel giorno lo sapeva sarebbe rimasto da solo, sperava soltanto che una volta che i due avessero costruito una famiglia non lo escludessero del tutto.
L'unico lato positivo era che stando accanto a Misako Garmadon riusciva in qualche modo a tenere a bada il veleno del Devouer che aveva in corpo. La sua tranquillità fu interotta da un pianto di bambino, corse immediatamente fuori nelle tampesta e fuori dalla porta del monastero vide una giovane donna con un fagotto in braccio.
Wu constato con sua inmensa tristezza che la donna non respirava più, ma almeno il bambino sembrava stare bene. Wu lo osservo aveva i capelli neri con una piccola ciocca verde ai lati, il bambino smise di piangere appena Wu lo tenne stretto contro il suo petto e fu il momento in cui il bambino apri gli occhi e Wu pote vedere che erano di uno strano verde scuro mescolato al grigio.
Aveva già visto quegli occhi prima e capì subito chi fosse quel bambino e da dove era venuto.

Angolo dell'autrice: bentornati lettori, se non sapete ancora chi sono, sono una scrittrice che a colpi di storie assurde vuole conquistare questa sezione per diventarne sovrana... sto scherzando ovviamente anche se mi piacere avere una corona. Comunque tralasciando le batutte che tanto non so fare parliamo della storia, bè in realtà la storia parlera di sé da solo voglio solo fare qualche piccola precisazione. Ho meso AU solo per far in modo che le età dei personaggi(in particolare quella di Morro) possano avere un senso logico nel loro insieme poi questa storia seguirà le avventure solo della serie pilota, e delle prime due stagione altrimentri durerebbe con più di mille capitolo inoltre cercherò di aggiornare una volta alla settimana visto che ho altri progetti in corso. Ora che ho smesso di fare la maestrina vi saluto e alla prossima.

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Capitolo 2
*** Capitolo uno. ***


Morro aveva ormai cinque anni e penso che fosse il momento di iniziare il suo addestramento per diventare un ninja e riuscire ad usare i poteri elementari che aveva sul vento per aiutare gli altri.
In quegli anni Morro era stato l'unica compagnia di Wu al monastero e ormai il maestro considerava quel bambino come un figlio e in cuor suo sentiva che in lui c'era qualcosa di speciale magari un giorno si sarebbe vestito di verde. Nel fratempo aveva saputo che anche i sui amici Ray e Maya avevano avuto un bambino l'hanno prima, un maschietto che avevano chiamato Kai e stavano proggetando di averne un'altro tra qualche anno, lui invece avrebbe potutto avere solo e unicamente Morro anche se sperava che il bambino ottenesse un compagnio di giochi molto presto visto che suo fratello e Misako stavano cercando di avere un bambino, ma sembrava che ogni tentativo fosse inutile e inoltre Misako stava invecchiando.
Wu e Garmadon era longevi come il padre e in più di quarant'anni non sembravano cambiatti anche se erano più vecchi di tutti gli altri maestri elementari messi insieme.
Sempre riguardante il fratello Wu era preoccupato dal fatto che Garmadon sembrava sempre più stressato da questa situazione e spesso veniva al monastero per sfoggarsi con lui lontano da Misako per paura di poterla ferirre in qualche modo.
“Sapevo che avrebbe dovuto scegliere me, io un figlio c'è l'ho già.” penso Wu amareggiato, ma scaccio subito quei pensieri perchè non erano giusti, erano egoistici.
Misako aveva scelto suo fratello, amava lui e doveva accetarlo essere felice per loro, ma era più facile a dirsi che a farsi.
Lasciando perdere la sua amarezza decise di concentrarsi su altro, decise che da quel giorno in poi si sarebbe dedicato al massimo delle sue forze all'adestramento di Morro e a nient'altro. Sperava che in questo modo gli sarebbe stato più facile far fronte a quello che la vita gli riservava.
Perchè prima o poi, n'è era certo, avrebbe avuto un nipotino.
Senza contare che inoltre un giorno avrebeb dovutto dire a Morro la verità su sua madre, ma per questo c'era tempo anche perchè il solo pensiero che lei non ci fosse più gli spezzava il cuore con lei aveva instaurato in gioventù un rapporto d'amicizia molto unico, un legame più forte di qualunque altro che trascendeva il semplice amore.
«Maestro Wu sono arrivati altri bambini.» disse Morro entrando nella camera del sensei, quest'ultimo decise di lasciar perdere le sue pene e di andare a lezione, per guadagnare un po' di soldi insegnava le basi ninja ai bambini del vilaggio vicino, non guadagnava molto ma era sempre meglio di niente.
«Arrivo Morro.» disse Wu predendo il bambino per mano e andando con lui verso il cortile. «Ti piacerebbe provare la lezione di oggi?»

2 anni dopo...
Morro osservava il piccolo neonato nella culla e si sorpressa nel vedere che fosse veramente piccolo in ogni senso del termine.
Gli ricordava una bambola con quei capelli biondi e il corpiccino cosi chiaro, il maestro Wu aveva detto che era cosi che apparivano tutti i neonati persino lui quando l'aveva trovato davanti al tempio, ma Morro aveva difficoltà ad immaginarlo.
«Stai guardando il tuo nuovo fratellino?» domando Misako entrando nella stanza.
«Noi due non siamo fratelli, non sono nemmeno imparentato con Wu.» disse Morro in tono piatto continuando a guardare quel bambino addormentato.
«Forse non di sangue, ma sono certa che un giorno lo diverette grazie al vostro legame.» disse Misako andandosene lasciando di nuovo i due bambini da soli.
Morro continuo a guardare quel bambino quando all'improvisso si sveglio apprendo gli occhi verdi e puntandogli su quegli del ragazzo. La piccola manina paffutta si avvicino al ragazzino con i capelli neri il qualle allongo d'istinto la propria che fu afferata dla neonato e per la prima volta da quando era stato portato al monastero si mise a ridere con la sua vocina infantile.
«Lloyd.» disse Morro sorridendo.

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Capitolo 3
*** Capitolo due. ***


Wu non era contento, per niente.
Ogni volta che Garmadon e Misako venivano a trovarlo Morro passava metà del suo tempo con Lloyd invece che ad allenarsi il che era un comportamento assolutamente inqualifficabille sopratutto per una persona che aveva alte probabilità di diventare il Ninja Verde. Morro sembrava alquanto elletrizzato per tale aspettativa, ma quando il piccolo Lloyd veniva al monastero Morro lasciava perdere tutto per giocare con quello che chiamava “il mio fratellino”.
In realtà non sapeva cosa esattamente gli dava fastidio, se Morro che ignorava l'addestramento e il fatto che vedergli assieme gli ricordava quello che lui e Garmadon avevano perso a causa di quel suo vecchio erorre.
Quel giorno Misako aveva dovutto andare a Ninjago Citty per discuttere di un lavoro preso il nuovo museo locale e quindi al monastero c'erano solo Wu, Garmadon, Morro e il piccolo Lloyd che aveva di recente festeggiato il suo primo compleanno.
«Maestro Wu porto Lloyd a letto nella sua stanza, d'accordo?» disse Morro entranod nella camera del maestro con il bambino in braccio.
«D'accordo Morro e mi raccomando fai attenzione.» disse Wu ricevendo un segno del capo come conferma da parte dell'allievo, se solo Wu avesse saputo quello che stava accadendo avrebbe fatto qualcosa per assicurarsi che i due bambini rimanessero al sicuro, ma Wu non era indovino e cosa più importante aveva pensato che ormai suo fratello avesse rinunciatto ai suoi piani visto che ormai aveva una famiglia.
Si sbagliava.

Morro mise il bambino nel suo lettino e lo osservo mentre si addormentava sereno. Adorava quel bambino, era l'unico che non si aspettava niente da lui. Il maestro Wu lo stava allenando per diventare il Ninja Verde e lui desiderava tanto esserlo anche perchè era l'unica cosa che sapeva fare, se non fosse riuscito a diventare il Ninja Verde sentiva che la sua vita avrebbe perso di ogni scopo poi però il fratello di Wu veniva a trovarlo con la moglie e il figlio e Morro si ritrovava seguitto da Lloyd ovunque andasse come un girasole che cerca i raggi dell'astro da qui prendeva il nome e sentiva che con o senza il gi verde la sua vita avrebbe avuto uno scoppo attraverso quel picollo bambino con gli occhi verdi.
Proprio mentre stava per uscire dalla stanza senti un boato e la terra inizio a tremare, per qualche ragione Lloyd continuo a dormire beatamente, ma Morro si precipito fuori dove vide il suo sensei per terra con le armi d'oro intorno e con aria affranta.
«Maestro cos'è successo?» domando Morro, ma l'unica risposta che ottene fu che Wu lo abbraccio stretto continuando a singhiozzare.
«Mi sei rimasto solo tu.» sussuro l'uomo e Morro si senti invadere da un'orribile senzasione come se all'improvisso tutto fosse cambiato e che niente sarebbe mai più stato come prima.

Misako non ci voleva credere, Garmadon era imprigionato negli inferi.
Credeva sinceramente che fosse cambiato, ma evidentemente si era sbagliatta e adesso?
Non poteva rimanere al monastero, semplicemente non poteva. Le sue uniche opzioni erano di tornare alla vecchia casa della sua famiglia oppure cercarne una nuova da qualche altra parte il più lontano possibille da quel luogo e da quella vita della qualle non voleva più saperne niente. Nemmeno di Wu.
«Mami?» chiese il piccolo Lloyd tirrando i pantaloni della madre, la quell lo prese in braccio e lo strinse al petto. Fidarsi di Garmadon era stato un'erorre, ma almeno qualcosa di buono era nato da tutto questo e non avrebbe permesso a nessuno di strapparle quell'unica consolazione.
«Adesso tu e io andiamo a fare un giro, ok Lloyd?» disse Misako mettendo il figlio sul letto e facenod le valigie sarebbero partitti all'alba lasciandosi alle spalle questo posto.
Quello che la donna non sapeva era che a sentire tale frase non era stato solo il figlio, ma anche un bambino di circa nova anni che non avrenne permesso a nessuno di separarlo dal proprio fratellino.
L'avrebbe impeditto a qualunque costo.

Misako si assicuro che Wu stesse ancora dormendo quando stava per andarsene e nel vederlo a letto decise che era il momento perfetto prima che si svegliasse e di perdere l'occassione. Andò nella cameretta di Lloyd per prenderlo, ma quando vide la culla vuota si mise a strillare.
Suo figlio era sparito.

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Capitolo 4
*** Capitolo tre. ***


«Voglio sapere dov'è mio figlio!?» grido Misako mentre Wu le offriva un thè per calmarsi, ma la donna non solo lo rifiutto ma lo getto persino per terra a causa della frustazione.
«Misako devi calmarti, sono certo che Lloyd sta bene.» disse Wu predendole la mano in un gesto di conforto, ma Misako scivolo via dalla sua presa.
«Calmarmi? Mio figlio è scomparso! Per quello che posso sapere Garmadon potrebbe averlo preso.» disse la donna cadendo in ginnochio e iniziando a singhiozzare in maniera incontrollabile.
Wu non sapeva cosa dire anche perchè lui sapeva che non era stato Garmadon a prendere Lloyd, purtroppo mancava anche Morro ma non l'avrebbe detto a Misako era già troppo in agitazione e inoltre rischiava che incolpasse lui per la condotta dell'allievo e di conseguenza tagliasse per sempre i legami con lui.
Era un ragionamento egoista lo sapeva, ma era anche certo che Morro non fosse andato troppo lontano e che in un paio d'ore massimo sarebbe riuscitto a ritrovargli e a riportargli qui.
Prima però doveva riuscire a calmare Misako altrimentri era certo che la donna avrebbe avuto una vera e propria crisi isterica, una cosa che Wu non poteva e voleva affrontare proprio adesso. Per calmare Misako gli ci volle una mezz'ora abbondante, ma finalmente aveva smesso di urlare e lanciare oggetti contro i muri cosi Wu fu in grado di andare a cercare i ragazzi, era ancora pieno pomeriggio e il sole brillava alto nel cielo quindi la possibilità che qualcuno gli avesse visti erano alte.
Di certo due bambini non sarebbero passati inosservati anche perchè l'unico modo per andarsene era attraversare il vilaggio vicino e lì tutti conoscevano Wu e Morro, non c'erano possibilità che qualcuno non gli avesse visti.

«Lasciami!» strillo Morro cercando di staccarsi dalla presa di Wu che lo stava trasciando per le strade.
Le persone che gli vedevano sapevano tutti che a volte Morro aveva un carattere volubille perciò pensavano che fosse solo una scenata e che quindi non c'era bisogno d'intervenire.
«Ti rendi conto di quello che hai fatto?» disse Wu fermando la sua marcia per poter vedere il ragazzino negli occhi, ma non lo lascio andare nel frattempo Lloyd si trovava in braccio all'unico braccio libero dello zio intento a sonnechiare d'altronde era ancora troppo piccolo per capire cosa stava succedendo intorno a lui.
«Non ho fatto niente di male.» rispose Morro facendo il broncio.
«Misako è impazzita quando non ha visto Lloyd nella sua stanza!» urlo Wu quando fu sicuro che nessuno gli ascoltasse, l'ultima cosa che voleva era dare spettacolo. «Per di più sei sparitto anche tu! Hai almeno pensato alle conseguenze di questa tua bravatta prima di prendere Lloyd per scappare chissà dove?!»
«Non è stata una bravatta e non voleva scappare!» rispose Morro. «Volevo solo nascondermi per un po', tutto qui.»
«Ok, allora in questo caso sei scusato.» disse Wu con tono sarcastico. «Qualunque cosa tu volessi fare e stato sciococo e inresponsabille! Ringrazia solo che sono riuscito a trovarti prima che possa essere accaduto qualcosa di male a te o a Lloyd!»
Detto questo Wu torno a marchiare ignorando le lamentele del ragazzo, qualunque cosa o scusa gli avesse detto non giustificava il suo comportamento.

Il sole era già tramontato da ore, ma Wu continuava a guardare fuori dalla finestra sperando in un suo ritorno, ma sapeva che era tutto inutile non sarebbe tornata mai più.
Appena erano tornati al monastero Misako prese il figlio in braccio e senza chiedere spiegazioni prese le sue valigie e se n'è andò senza dire niente. Morro aveva cercato di fermarla, ma Wu gliel'aveva impeditto nonostante volesse la stessa cosa.
Ma questa era la decisione di Misako e perciò spettava a lei decidere se e quando tornare.
«Ecco perchè sono scapatto!» grido Morro con gli occhi gonfi di lacrime. «Non volevo che me l'ho portassero via!»
Il sensei non disse niente mentre il ragazzino scappava in camera sua e si chiudeva la porta alle spalle perchè lui stava provando le stesse identiche emozioni.
«Julie tuo figlio è proprio come te.» mormoro Wu andando in camera a dormire.
La notte ormai era calata e nel monastero ormai non c'era più l'allegria che prima vi renniava.
C'erano solo tristezza e solitudine.

10 anni dopo...
«Un altro ninja?» domando Morro mentre vedeva il sensei Wu riempire un piccolo zainetto.
«Si, si tratta di Kai è il primogenito di Ray e Maya.» rispose Wu lisciandosi la lunga barba bianca.
«Ho capito. Chiederà anche alla ragazza?» chiese ancora il giovane.
«Per ora no.» disse Wu avviandosi alla porta. «Per ora ci serve solo un ninja del fuoco per recuperare le armi. Finchè non torno sei tu al comando.»
«Si, sensei.» rispose Morro facendo un leggero inchino al sensei per poi tornare dagli altri ad allenarsi.

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Capitolo 5
*** Capitolo quattro. ***


Una volta aveva letto una storia che parlava di amore a prima vista, adesso era certo che essisteva anche l'odio a prima vista.
Non ci aveva ancora parlato, ma già sentiva un'odio profondo e visserale verso il ragazzo che Wu stava addestrando, lo considerava arrogante e troppo sconsideratto per i suoi gusti perchè se c'era un tipo di persona che odiava erano le teste calde. Se doveva essere onesto con se stesso l'idea di doverlo attacare come parte finale del test quasi gli piaceva.
Lui e gli altri aspettarono la notte e quando Kai andò in bagno per lavarsi i denti attacarono, lo scontor era quasi alla pari e Morro dovette ammetere che almeno sapeva combattare anche se questo non voleva dire che gli sarebbe stato simpatico.
Nessuno poteva costringerlo a fare una cosa del genere.
Alla fine Wu gli fermo e gli presento come squadra, all'inizio Jay fece un po' il buffone come al solito, ma ben presto luin e gli altri accetarono Kai. Morro invece rimase impassibille, per lui gli altri erano compagni non amici anche perchè erano cose inutili.
«Quello invece è Morro il ninja del vento e capo della squadra.» disse Wu prima di andarsene e lasciare i cinque ninja da soli.
Kai si avvicino a Morro e lo sguadro sembrava più grande di qualche anno e oltre a quello c'era qualcosa che infastidiva Kai non sapeva cosa ma sentiva che non sarebeb andato d'accordo con questo “capo” vestito di verde grigiastro ciò nonostante doveva salvare Nya quindi forse sarebbe stato meglio se almeno avesse provatto ad andare d'accordo con lui però dallo sguardo che gli lanciava era chairo che non era intenzione di Morro fare amicizia tantomeno con lui.
«Ora che ci siamo tutti muoviamoci, al priam delle armi d'oro ci aspetta.» disse Morro e Zane e Jay gli corsero dietro mentre il ragazzo lasciava il tempio.
«Non fare quella faccia.» disse Cole, il ninja vestito di nero, a Kai. «Morro è... un po' particolare, ma infondo dopo averlo consociutto è un bravo ragazzo.»
«A me non sembra, ma sono qui per salvare mia sorella il resto non ha importanza.» rispose Kai.
«Non ti preoccupare ti aiuteremmo noi, anche se forse Jay ha già una cotta per tua sorella.» scherzo Cole facendo ridacchaire Kai.
«Auguri allora non è proprio una persona facile.» rispose Kai.
«Nessuno di noi l'ho è.» disse Cole raggiungendo con Kai i compagni.

Se Wu si era arrabiatto perchè Kai aveva usato l'arma d'oro senza il suo permesso definire Morro infuriatto era un'eufemismo.
Sebbene avessero vinto contro gli schelletri Kai era riuscitto a mettersi contro le due maggiori autorità della squadra in una volta sola e visto che lui e Morro non avevano nemmeno iniziato con il piede giusto per cosi dire adesso tra i due la tensione si poteva benissimo tagliare con il coltello, anche se tutti gli altri avevano accetato Kai era ovvio che per il loro leader non era cosi e forse non lo sarebbe mai stato.
Quando tornarono al monastero Kai decise che avrebbe fatto uan chiachieratta con Morro per spiegargli che non poteva trattarlo cosi solo perchè era l'ultimo arrivato o perchè aveva fatto un piccolo erorre sopratutto perchè lui era qui per salvare sua sorella.
«E perciò ti credi migliore di noi? Al di sopra delle regole?» sbotto Morro dopo aver sentito il discorso del ninja rosso.
«No!» grido Kai per risposta. «Ma sento che la mia causa sia leggermente più importante.»
«Tua sorella non è più importante del destino di Ninjago!» grido Morro per poi schiarirsi la voce, non avrebbe lasciato che la sua antipatia per Kai facesse crollare il suo autocontrollo.
«Cosa vuoi saperne tu?» grido Kai. «Non sai quello che provo!? Non hai mai avuto qualcuno da prottegere!»
Anni di lezioni d'autocontrollo era stata rapidamente cancellate quando senti quella frase e si ritrovo a prendersi a botte con Kai un secondo dopo, non stava usando i suoi poteri perchè almeno inconsciamente stava ragionando sul fatto che stava sbagliando, ma la rabbia non dava retta alla ragione.
«So cosa significa avere qualcuno da prottegere!» grido Morro tirando un pugno a Kai, che però riusci ad evitarlo a contrattacare.
«E qual qualcuno è qui o hai falitto?» disse Kai.

La prima arma d'oro era nelle loro mani questo significava che avevano un vantaggio su Garmadon, ma Wu conosceva suo fratello e perciò non poteva abbassare al guardia solo per un successo in particolar modo visto che Kai gli aveva dissobeditto.
Era impulsivo e sconsideratto, ma con il giusto allenamento forse avrebbe imparato a rispettare l'autorità e a giocare in squadra.
Si fidava di Morro per riuscire ad insegnarglierlo.
Un forte boato si senti in tutto il tempio e Wu fece per uscire dalal stanza quando Kai fu scaraventato contro la porta a vento rottolando sul pavimento della stanza e dall'aspetto del ragazzo si vedeva chiaramente che aveva appena reso parte ad una rissa.
«Morro!» esclamo Wu capendo subito chi era il responsabille di questo.
«Si può sapere che è successo!?» grido Kai cercando di alzarsi, ma gli tremavano le gambe.
Tutto quello che sapeva era che Morro aveva gridato come un animale e poi del vento fortissimo uscitto, non si sa dove, l'aveva scaraventato contro la porta a vento della stanza del sensei.
«Morro n'è avevamo già discusso un leader no può comportarsi in questo modo devi tenere sottocontrollo i tuoi poteri.» disse Wu raggiungendo il ragazzo nel corridorio, il qualle aveva abbassato lo sguardo in srgno di vergogna.
«Mi scusi sensei non succederà mai più lo prometto.» rispose Morro per poi andarsene nella sua stanza. Si sentiva mortificato e ancora una volta si sentiva intrappolato in uan vita non sua.
A volte voleva solo andarsene se non era destinato ad essere il Ninja Verde allora quall'era lo scopo della sua vita?
Rimanere qui e farsi commandare a bachetta?
A volte si sentiva più un'arma che una persona e forse se Wu non avesse conosciutto sua madre non l'avrebbe preso con se. Ma c'era una ragione se rimaneva qui e diventare un ninja per il bene più grande era solo una piccola parte dle motivo.
La sua ricerca era ancora in corso e finchè non l'avesse trovato avrebbe continuato a cercare senza sosta.

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Capitolo 6
*** Capitolo cinque. ***


Strapparsi le orecchie ecco quello che desiderava fare in quel momento.
Jay non c'è l'ha faceva più a sentire di continuo le liti tra Kai e Morro e sinceramente era stato tentato di fargli cadere “accidentalmente” tra le grinfie degli schelletri di Garmadon se questo voleva dire non sentirli più strillare come ossessi per ogni minima sciochezza. Francamente nemmeno capiva il motivo per cui non andavano d'accordo visti da fuori sembravano la stessa persona.
Per fortuna mancava solo l'ultima arma d'oro e forse una volta completata la missione i due avrebbero finalmente smesso di litigare.
Sospirando Jay si stistemo nel proprio sacco a pello domandosi se la sorella di Kai fosse carina prima di addomentarsi.

Lo sveglio il suono dei passi e vide che Kai si stava allontanando dal campeggio.
Ringhiando decise di alzarsi e seguirlo per vedere dove stesse andando e ad impedire che comettesse qualche sciochezza che mettesse a repentaglio la missione.
Se doveva essere sincero non gli piaceva camminare nel bosco da solo faceva tornare a gala troppi ricordi per niente piacevoli, ma era il capo della squadra e come tale aveva delle responsabilità.
Vide Kai entrare nel tempio del fuoco e fu allora che capì che quell'idiota era caduto in una trapolla. Poteva ancora avvertirlo, poteva fermarlo, poteva... poteva fare la cosa giusta e invece non lo fece rimase lì ad osservarlo entrare nel tempio ai piedi del vulcano come un'allocco.
Infondo era colpa di Kai non sua. Rimase lì nascosto finchè non vide arrivare gli altri, non si era rivelato nemmeno quando aveva visto Wu entrare nel tempio, ovviamente Kai non era all'altezza di potercela fare da solo però quando vide gi altri decise di raggiungergli come se niente fosse perchè non era colpa sua.
«Cos'è successo?» domando Zane quando Kai usci dal tempio in groppa ad un drago e con una ragazza, probabilmente sua sorella, con sé. Il ninja rosso spiego come Garmadon l'aveva attirato al tempio e come l'avesse inganatto per prendere la spada del fuoco.
«Dove il sensei?» chiese Morro con voce dura, sapeva che era una trappola e come aveva previsto Kai ci era cascato.
Possibile che al mondo esistesse una persona cosi stupida?
«È andato nell'oltretomba per affrontare Garmadon.» rispose Kai e per fortuna nessuno notò come Morro aveva stretto i pugni appena fu nominato quel nome. Il nome della causa di tutti i suoi mali, bè lui assieme al nome di sua madre che l'aveva abbandonato al monastero.
Di sua madre non sapeva niente solo il fatto che aveva ereditatto da lei i poteri e che si chiamava Julie e basta ciò nonostante era convinto che il sensei sapesse più di quello che diceva e Morro era determinato a farlo parlare prima o poi.
Glielo doveva.
Ora come ora però c'era bisogno di andarlo a salvare e per farlo bisogngnava utilizzare il potere dei draghi per attraversare i mondi, lui non aveva un drago quindi sali su quella della terra con Cole, il qualle era terorizzato dalle creature. Nel fratempo Kai e Jay salutarono Nya la qualle stranamente sembrava apprezare le avance del secondo.
“Ognugno ha il suo, dice un vecchio detto.” penso Morro che proprio non capiva questa cosa dell'amore romantico, gli sembrava una sciochezza.
«D'accordo il piano è semplice.» disse Morro rivolgendosi alla squadra. «Una volta arrivatti nell'oltretomba ci divideremmo. Jay, Cole e Kai andrano a cercare il sensei mentre io e Zane cercheremo le armi d'oro per impedire a Garmadon di usarle.»
«Un secondo voglio venire anch'io a recuperare le armi.» obbietto Kai guadagnandosi un'occhiatta glaciale da parte del leader.
«No e non osare più discuttere le mie direttive.» disse Morro, ma Kai non mollo la presa.
«È stata colpa mia se gli schelletri le hanno prese quindi è mio compito riprenderle.» disse Kai.
«Notizia dell'ultima ora, il mondo non gira intorno a te perciò fa quello che ti dico e basta.» sbotto Morro in un tono che non voleva sentire obbiezioni.
Kai stava per dire qualcosa, ma Cole gli afferro il braccio trascinandolo nella direzione opposto a quella di Morro, l'ultima cosa di cui avevano bisogno in questo momento era un'altra litigata tra i due in particolar modo se essa avrebbe potutto rovinare l'effetto sorpressa che era il loro unico vantaggio.
«Devi smetterla di andare contor ogni sua decisione.» disse Cole sperando di far ragionare il nuovo arrivatto, ma Kai era più testardo di un masso, il che era ironico visto che era lui il ninja della terra mentre Kai quello del fuoco. Anche se c'era qualcosa che Cole non capiva riguardante questi titoli sapeva che Morro poteva controllare il vento, ma loro? Perchè erano stati scelti? Forse un giorno avrebbe avuto la risposta che cercava, ma per ora doveva eseguire gli ordini di Morro.
«Adesso pensiamo a dove potrebbero essere le celle e...» inizio a dire per poi scoprire che dietro di sé non c'era più alcuna traccia del ninja rosso.
«Dove diavolo è finito?!» strillo Jay.
“Che il cielo ci assista.” penso sconsolato Cole.

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Capitolo 7
*** Capitolo sei. ***


Ma chi si credeva di essere?!
D'accordo che era il leader, ma questo non gli dava il permesso di trattarlo come se fosse un bambino di due anni. Kai sapeva bene che sa la situazione si fosse presentata sarebbe stato più che felice di dargli un pugno in faccia.
Il sensei era nei guai a causa sua e avrebbe fatto di tutto per rimediare anche se Morro non fosse d'accordo. Senti dei passi e si nascosse dietro una roccia, da lì pote vedere che si trattava di Samukai.
“Perfetto.” penso Kai, quello schelletro a quattro braccia l'avrebbe portato direttamente da Garamdon. Inizio a seguirlo facendo attenzione a non farsi vedere infondo l'addestremanto serviva proprio a questo e Kai l'avrebbe sfrutato.
Inoltre Garmadon avrebbe dovutto pagare per aver rapito Nya.

Vendetta.
Una parola cosi semplice eppure altrettando complessa, in grado di avelenarti dall'interno sempre di più finchè non ti avesse lasciato solo come un guscio di te stesso. Quesro era il primo fondamentale insegnamento di Wu ciò nonostante era anche quello che Morro aveva più difficoltà a comprendere.
A volte la linea tra giustizia e vendetta si confondeva nella sua mente non riuscendo più a capire dove iniziasse l'una e finisce l'altra. Sua madre, Wu, Lloyd e il ruolo di Ninaj Verde queste cose, tutti questi avvenimenti lo confodevano a volte pensava che il destino l'avesse messo su quel cammino per uno scoppo, ma ogni volta che pensava di averlo capito scopriva che si sbagliava.
Non riusciva a leggare con gli altri sia per la differenza d'età sia perchè sentiva di non poterlo fare.
Era il leader, addestratto da Wu fin da piccolo per prottegere le armi d'oro e sentiva che tale ruolo andava preso sul serio. Per lui gli altri erano una squadra non degli amici, putroppo però era l'unico a pensarla cosi.
«Morro, ti senti bene? Sembri... preoccupato?» domando Zane mettendogli una mano sulla spalla. Morro la scosto con violenza.
«Sto bene. Pensiamo solo a trovare le armi.» borbotto come risposta senza guardare il compagno di squadra negli occhi, raramente intrecciava un contatto visivo con qualcuno. Ad un certo punto Zane gli afferrò il braccio e prima che Morro potesse obbietare il ninja bianco lo spinse contor una parete per nascondersi da due schelletri che stavano portando un baule. Entrambi pensarono la stessa cosa lì era dove si trovavano le armi e molto probabilmente le stavano portando da Garmadon.

«Lord Garmadon sono felice di annunciarvi che finalmente abbiamo tutte le armi d'oro.» disse Samukai.
«Bene, ma dimmi dove si trova mio fratello?» disse l'ombra puntando i suo occhi rosso fuoco sullo schelletro che tremo per la paura che quello sguardo trasmetteva.
«Non l'abbiamo ancora trovato mio signore.» rispose Samukai.
«E allora trovatelo!» grido Garmadon facendo tremare le paretti. «Dopo anni bloccato qui sotto non permettero n'è ha Wu n'è hai suoi ninja di fermarmi! E adesso muoviti!»
Samukai fece un'inchino prima di lasciaree la sala del trono, la qualle fu investitta da un sinistro silenzio quando anche l'ombra di Garmadon scomparve lasciando Kai tutto da solo nasconsto dietro alla fessura di una parete.
Ascoltando che nessuno sapeva dove fosse il sensei lo rassicurò parecchio sulla salute di Wu, ma cosa più importante significava che aveva un vantaggio sul nemico. Non sapevano la sua pozisione.
«Io non canterei vittoria troppo presto se fossi in te.» disse una voce a pochi centimetri dal suo orecchio. Di scatto Kai si allontano e sul muro si prolietto l'ombra di Garmadon.
«Pensavo di essermi sbarazzato di te al tempio dle fuoco, am evidentemente non è stato cosi.» disse Garmadon.
«No, infatti.» disse Kai superando lo shock iniziale. «E ti dirò di più non riuscirari a portare a termine il tuo piano, farò in modo che tu rimanga qui a marciare per il resto della tua malvaggia essistenza.»
«Questa batutta da dove l'hai presa da un videogioco?» domando Garmadon sginiazzando. «Io ho tutte le armi mentre tu non hai niente. Non puoi fermarmi.»
Proprio in quel momento entrarono due schelletri con un baule, Kai non perse tempo e con lo spinjizu gli misis al tappetto per poi aprire il baule dentro al quale trovo le armi d'oro.
«Adesso direi che sei tu ha non avere più niente.» disse Kai puntandogli contro la spada del fuoco.
«Cosa ci fai tu qui?!» grido una voce che entrambi conoscevano anche se Garmadon se l'ha ricordava un po' diversa, più infantile.
Ed eccolo lì. Morro il piccolo topo di fogna che suo fratello aveva cresciutto, era diventato grande quasi un'adulto dall'ultima volta che l'aveva visto. Non indossava nessun gi verde, questo voleva dire che aveva fallito, era diventato l'enessimo sbaglio di suo fratello.
La cosa lo divertiva molto.
Per quanto ci provasse Wu rimaneva sempre un passo indietro all'obbiettivo che si prefissava.
«Ti avevo datto un compito e tu mi hai ignorato!» strillo Morro afferando il coletto di Kai.
«Si l'ho fatto però come puoi ben vedere sono in grado di cavarmela perfettamente.» rispose Kai.
«Sei stato solo fortunato e non lo sarai in eterno! Devi imparare ad asoltare!» sbraito Morro.
Kai stava per ribattere quando dagli schelletri afferarono antrambi alle spalle e lì bloccarono ripredendosi la spada.
«Anche se sei cresciutto fisicamente rimani il bambino di sempre.» disse Garmadon mentre Samukai prendeva le armi d'oro.
Zane che era trattenuto esattamente come gli altri due ninja inizio a guardarsi attorno per trovare una qualche via d'uscita, ma sembrava una situazione senza speranza almeno finchè Samukai non grido ad alta voce l'intenzione di non consegnare le armi a Garmadon in quanto era intenzionato a tenersele per sé.
La cosa strana era che Garmadon si era messo a ridere, una reazione alquanto inattesa.
«Scioccho nemmeno io ho il potere per usare le armi assieme!» disse Garmadon mentre le armi iniziarono a brillare. «Un giorno saranno mie, ma per ora sarano la chiave per andarmene da qui.»
All'improvisso si alzo una luce accecante e dove prima c'era Samukai si era aperto un portale e Garmadon, quello in carne e ossa non la sua ombra, si presento pronto ad attraversalo.
«Garmadon fermati!» grido Wu apparendo sul posto assieme a Cole e Jay.
«Troppo tardi fratello.» rispose Garmadon per poi sparire nel portale.

Nya osservo la candella che aveva acesso aspettando il ritorno del fratello quando all'improvisso senti un ringhio. Uscendo vide i draghi atterare nel cortile e subito corse verso Kai per abbraciarlo per poi abbraciare Jay.
«Sensei, adesso cosa faremo?» domando Cole a Wu.
«Cercheremo mio fratello e tenteremo di fermarlo.» rispose il sensei.

Quella notte Morro non riusciva a dormire e cosi si mise a fare una passeggiata per il monastero mentre camminava davanti alla camera del sensei vide che era vuota e cosi ci entro.
Torvo qualcosa che mai si sarebbe aspettato.

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Capitolo 8
*** Capitolo sette. ***


Tre mesi dopo...
Gli allenamenti mattutini erano estenuanti però se gli saltavano Morro si arrabiava e ultimamente era diventato più irritabille del solito.
Inutile dire che la tensione tra lui e Kai non si era fermata anzi si solo intensificatta tanto che dai litigi erano passati al non parlarsi affatto trane che quando era stretamente necessario. Non c'era statta nessuna traccia di Garmadon negli ultimi tempi tanto che i ninja pensarono che forse non era nemmeno più a Ninjago, ma Wu sapeva che suo fratello non si sarebbe mai arresso cosi facilmente perciò insisteva che i ninja fossero sempre preparatti a tutto in particolar modo al potere che el Armi d'Oro avrebbero potutto provocare.
Secondo il sensei i ninja non erano ancora pronti a utilizzarle al loro massimo senza fare o subire danni nel processo.
«È cosi stupido!» si lamento un giorno Kai mentre Wu e Morro non c'erano. «Se le armi sono cosi pericolose allora perchè c'è le ha datte?»
«Inefetti Kai ha ragione, se non siamo in grado di usarle corretamente al loro massimo non vedo il senso di poterle usare nelle missioni.» disse Zane.
«Se mai andremmo in missione.» commento Jay.
«Già, di Garmadon non c'è traccia e non è che a parte lui abbiamo avuto molto da fare in questi mesi.» intervenne Cole.
«Se sono cosi preoccupati di Garmadon invece di tormentarci con allenamenti spacca ossa potrebbero uscire a cercalo!» grido Kai. «Sopratutto perchè non è che appariora da un momento all'altro.»
«Garmadon è stato avvistato al vilaggio di Jamanakai!» grido Nya entrando nella stanza.
Subito gli occhi di tutti le si fissarono adosso spallancati e incredulli. I quattro ninja si alzarono di corsa e facendo molto confussione si prepararono per prendere i draghi e volare verso il villaggio ansiosi di un po' d'azione e della possibilità di usare finalmente le armi d'oro.

Ancora non poteva crederci, era davvero qui.
Fece un respiro profondo, ma non riusci comunque a rallentare il batitto del suo cuore anzi gli sembrava che stava aumentando ogni minuto che passava. Aveva aspettato questo momento per anni e ora che finalmente aveva raggiunto tale obbietivo si sentiva come se non fosse vero.
Alla fine decise di bussare.

«Una totale perditta di tempo.» si lamento Jay mentre scendeva dal suo drago una volta tornati al tempio.
«Non del tutto, qualcosa abbiamo ottenuto.» disse Kai mentre sventolava la pergamena che Zane aveva preso per sbaglio nella fretta.
«Perchè sei cosi felice?» domando Cole in tono ironico. «Aspetta, non vorrai farmi credere che pensi di essere tu il Ninja Verde?»
«E se anche fosse?» rispose Kai accigliandosi.
Il clima attorno ai quattro era drasticamente cambiatto durante la mattinata e tutto a causa delle pergamena del maestro che descriveva una leggenda su un Ninaj Verde che sarebbe diventato il guerierro più forte di Ninjago e avrebbe sconfitto il signore oscuro. Inutile dire che da quel momento tutti loro pensarono di essere il prescelto.
«Solo perchè hai l'ego più grande questo non significa che sei il migliore.» disse Jay.
«Quindi è da escludere anche la tua bocca più grande della media.» disse Kai.
Per evitare di far nascere una discussione Zane proposse di fare un piccolo torneo tra loro quattro per vedere chi fosse il migliore e perciò chi era il Ninja Verde tra loro. Arrivati al cortille videro Nya che si stava allenando quando li notò si distrasse e cade a terra.
«Siete già tornati?» domando mentre Jay l'aiutava ad alzarsi.
«Già alla fine il tuo era un flaso allarme sorellina.» disse Kai.
«Come sarebbe a dire un falso allarme?» chiese Nya confussa.
«Non era Garmadon, ma quel moccioso di suo figlio Lloyd.» rispose il fratello.
«Garmadon ha un figlio?!» chiese Nya schioccata. Questa proprio non se l'aspettava.
«Si era scappatto dall'Accademia per cattivi ragazzi.» disse Cole.
«E c'è l'avete riportato?» chiese di nuovo Nya, che non potendo partecipare in prima persona alle missioni chiedeva sempre quanti più dettagli possibili.
«No, ma è solo un mocciosso che gioca a fare il cattivo. Non è un problemma.» rispose Kai. «Come volete voi.» disse Nya scrollando le spalle.
«Se allora è tutto a posto vado a fare un salto al vilaggio di Jamanakay, a dopo.»
«Ciao, Nya!» gridarono i quattro ninja in corro salutando la ragazza.
Quando furono da soli iniziarono gli scontri, il primo vide Kai contro Jay con al vittoria del primo che andò in finale con Cole che aveva batutto Zane.
Durante lo scontro però Kai perso il controllo della spada di fuoco e fini per incendiare l'intero cortile, fortuna volle(o almeno cosi si dice)che Morro arrivo proprio in quel momento e con una forte raffica di vento spense le fiamme.
«Che stavate combinando!?» sbotto. «Pensavo che il sensei vi avesse avvertito di non usare le armi in maniera inresponsabille!»
«Lo sappiamo volevamo solo vedere chi di noi...» inizio Jay prima che Cole lo fece tacere con un pugno al braccia.
«Vedere cosa?» domando Morro assotigliando lo sguardo in un modo che lo faceva apparire più duro della pietra.
«Cose nostro. Tu non ci dici tutto di te e noi abbiamo il diritto di fare lo stesso.» rispose Kai. Stranamente Morro se n'è andò in maniera mansuetta lasciando gli altri ninja per conto loro.
«Perchè non abbiamo detto nulla a Morro? Infonod anche lui potrebbe diventare Ninja Verde.» fece notare Jay.
«Perchè è chiaro che il sensei non volesse farci vedere la pergamena perciò almeno per ora è meglio se rimane un segretto tra noi quattro.» disse Cole.

Un buco nell'acqua.
Era inutile per quanto ci provasse non riusciva mai a trovarlo, rimaneva sempre un passo indietro. Fosse la sua ricerca era solo una perdita di tempo e lui era solo uno sciocco che avrebbe dovuto smetterla di soffermarsi tanto su qualcosa che non avrebbe mai potutto cambiare.
La porta della sua stanza di apri e avide Cole apparentemente aggitato.
«Il vilaggio di Jamanakai è in pericolo! Sono state avvistate delle Serpentine.»

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Capitolo 9
*** Capitolo otto. ***


Un bambino.
Quando gli avevano detto che c'era un bambino che aveva liberato le Serpentine aveva pensato che lo stavano predendo in giro.
Prima di tutto le Serpentine non essistevano, Wu gliel'aveva cofermato da bambino e secondo come e perchè un bambino avrebbe dovuto liberarle, cosa ci avrebbe potutto guadagnare da una tale bravatta?
Sembrava tutto cosi assurdo, ma comuqnue non poteva di nuovo mandare al squadra in missione da soli. Quando arrivarono al villaggio di Jamanakai però vide che effetivamente e ineqavolmente coloro che stavanno attacando il villaggio e ipnotizando gli abitanti erano proprio Serpentine, le mitiche creature uomo-serpente.
Ma non fu quello che lo sorpresse di più, no.
A scioccarlo era il bambino che a quanto pare aveva datto origine a tutto, non ci poteva credere dopo tutto questo tempo l'aveva trovato.
Lloyd.

Non avrebbe mai più credutto ai ragazzi questo era poco, ma sicuro.
Non solo non la facevano mai venire in missione con loro perchè non era una ninja, ma adesso erano anche la causa del disastro che stava accadendo in questo momento, lo sapeva che non riportare il figlio di Garmadon a scuola era stata una mossa stupida. Se solo fosse stata con loro, ma ormai era tardi per piangere sul latte versato se voleva uscire da questa situazione avrebeb dovutto pensare a qualcosa e anche alla svelta.
Aveva solo tre anni quando i suoi erano scomparsi, ma anche se solo in maniera sfoccata si ricordava alcune delle storie che sua madre le raccontava. Diceva che le Serpentine aveva abilittà uniche, diverse per ogni tribù e che per guarirne gli effetti sulle persone serviva l'antidotto che si trovava... nello scettro!
Nya fece un respiro profondo, tutto quello che doveva fare era prendere lo scettro. Il problemma era che non aveva ancora un piano precisso per farlo. Fu in quel momento che vide i ragazzi assieme a Wu e andò da loro spiegandogli la situazione.
«Dunque qualche idea per prendere lo schettro?» domando Jay guardando Morro, ma il leader sembrava avere altro per la testa in quel momento anzi si poteva dire che era come se non fosse nemmeno lì con loro.
«Bisogna distrargli.» disse Nya e con il consenso di Wu, i quattro ninja avrebbero affrontato i serpenti mentre lei e Morro avrebbero recuperato lo schettro anche se dalla prospettiva della ragazza avrebbe dovutto fare tutto da sola visto che Morro era ancora distratto.
Nya si fece un'appunto mentale per chiedere al ragazzo il motivo di tale distrazione, ma solo dopo aver completato la missione.
Per non si sapeva qualle grazia divina il piano stava procedendo come previsto, aiutato dal fatto che l'apparente capo delle Serpentine non stesse facendo niente tranne sbraitare ordini a destre e a manca.
“Tsk, i reali.” penso Nya scuotendo al testa mentre Morro con una forte follata di vento alzava un polverono attorno a loro per riuscire a mimitizarsi. Nessuno prestava attenzione a loro e a Nya mancavano ancora solo pochi centimetri di distanza per prendere lo schettro, poteva già sentire l'oro di cui era fatto sfiorarle i polpastrelli delle dita.
«Generale faccia attenzione!» grido una voce e Nya fu costretta a fare una mossa disperata, chiuse gli occhi e colpi on tutta la forza del suo corpo il generale spingendolo a terra per poi afferare lo schettro e correre il più velocemente possibille verso la fontana per poter dare l'antidotto agli abitanti tramite i piccoli canalli d'acqua che percorevano tutto il vilaggio.
«Grande sorellina!» le grido Kai, ma Nya non ascoltava perchè stava cercando Morro.
Non si vedeva da nessuna parte, sembrava scomparso.
Qualcosa le disse che stava per iniziare un problemma che avrebbe eclissato le preoccuapzioni di Wu su Garmadon.

Sbagliare, fin da quando era piccolo continuava a sbagliare.
Non stavolta, stavolta non avrebbe permesso a nessuno di impedirgli di raggiungere il suo obbietivo. Stavolta sarebbe riuscito a tenerlo con sé.

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Capitolo 10
*** Capitolo nove. ***


Gli aveva seguiti per due giorni e per due giorni era rimasto nascosto ad attendere il momento giusto per aggire.
Stavolta non avrebbe lasciato niente al caso. I suoi pensieri vennero interotti dal suono di un'uccello e voltandosi vide che un falco si era appoggiatto al ramo su cui era seduto. Sorridendo prese del pane dalla tasca e diede al falco qualche bricciola, ma lui le rifiutto e se n'è andò.
Morro scrollo el spalle e torno a guaradare la costruzione della casa sull'albero.
Presto sarebbe arrivato il suo momento.

«Fami capire bene, stiamo semplicemente seguendo un'uccello!?» grido Kai mentre lui e gli altri seguivano Zane dentro una foresta.
Negli ultimi due giorni tutti al tempio erano stressati aspettandosi un'attacco delle Serpentine per riprendersi il loro schettro senza contare che Morro era sparito andando chissà dove a fare chissà cosa.
«Non un'uccello qualunque, ma un falco.» rispose Zane e Kai dovete trattenere un ringhio.
Pensava che senza più Moro in mezzo ai piedi con la sua stupida superiorità le cose per lui sarebbero migliorate, ma invece si sbagliava. Si sentiva più stresatto e sotto pressione del solito e non capiva il perchè.
«D'accordo, ma almeno sai dove ci sta portando questo falco?» chiese Jay.
«No.» disse Zane come se nulla fosse, i tre ninja rimasti sospirarono esasperati a volte parlare con lui era praticamente impossibile. Sembrava che Zane vivesse in un mondo tutto suo dove viveva solo lui. Ciò nonostante si dovettero ricredere quando arrivarono a destinazione davanti a loro c'era una gigantesca casa sull'albero piena di Serpentine.
«Dev'essere un nuovo quartier generale.» disse Cole. «A quanto pare il tuo uccello è davvero un falco e non un cucculo come credevamo.»
«Ovviamente, le due specie sono molto differenti tra loro e praticamente impossibile confonderle.» disse Zane suscitando un nuovo sospiro d'esasperazione.
«Che cosa ci fate voi quattro qui?»
Kai non potè fare a meno di ringhiare quando riconobbe quella voce.
«Potremmo chiederti al stessa cosa?» disse Kai ountando un dito contro Morro.
«Sei sparito senza alsciar alcuna traccia e ora ti ritroviamo qui? Che stavi facendo?»
«Seguivo le serpentine, ecco cosa facevo.» rispose Morro. «E se adesso avete finito con l'ornitologia che n'è dite di abbatere quel fortino.»
«Era proprio quello che stavamo per fare!» sbotto Kai.
«E allora non ti dispiacere farlo senza continuare a gridare come un'oca.» rispose Morro.
«Sono l'unico a cui quei due ricordano una vecchia coppia di sposi?» domando Jay all'orecchio di Cole che non potè fare a meno di ridere a quell'affermazione.

Tagliare le corde che reggevano al casa era un piano molto semplice, ma come al solito i piani più semplici si rivelavano pieni d'imprevisti. Nello scontro precedente a Jamanakai una Serpentina aveva ipnotizzato Cole e adesso l'aveva scaglaitto contro i suoi amici. Morro fece un respiro profondo, non potevano combattere contro Cole era esclusso però dovevano trovare un modo per andarsene prima che crollasse tutto senza contare che le Serpentine stavano fuggendo e lui aveva perso di vista Lloyd.
Con le mani pozisionate davanti a sé creao del vento per impedire a Cole di avvicinarsi troppo, ma non poteva fare altro a meni che non potesse ferire il compagno. Una parte di lui voleva farlo infondo non si dice che il fine giustifica i mezzi?
Proprio nel momento in cui decisse che era meglio scaraventare Cole giù dall'albero per poter fuggire si senti una musica nell'aria, una melodia che Morro conosceva avvendo sentito Wu suonarla al flauto molto spesso da giovane. Più la musica si faceva vicino più Morro ababsava le braccia fino a quando non furono rigide ai suoi fianchi, inerti come lui mentre veniva soccorso con gli altri dai draghi con Nya e il sensei... c'erano tutti.
«Perchè non è rimasto nessuno al monastero!?» grido Morro uscendo dal suo temporaneo stato di tepore.
La loro casa, lo scettro e tutto il resto erano rimasti incostuditti e ormai le Serpentine era in vantaggio su di loro già da un bel po'.

Il fuoco si levava alto tingendosi con l'arancione il rosso del tramonto e ingoiando ancora quel poco che non era già ridotto in cenere.
Non avevano più niente.
«La colpa è tua che hai inseguitto quel tuo stupido uccello!» grido Kai contro Zane.
«Non mi sembra il caso di puntare il dito.» disse Morro in difessa del compagno.
«Tu che n'è sai?! Sei scomparso!» grido Kai rivolgendosi stavolta al loro cossidetto “leader”. «Ti credi cosi bravo, ma ogni volta metti i tuoi interessi davanti a tutti gli altri!»
«Ma senti chi parla!? Sei cadutto nella trappola di Garmadon inseguendo un'illussione di Nya! Se c'è qualcuno che pensa a se stesso sei tu!» controbatte Morro.
«No, stavolta Kai ha ragione.» intervene Jay. «Sei il nostro leader dovremmo fidarci di te, ma è difficile se tu ci tratti come dei sottoposti senza valore.»
«È vero!» strillo Cole. «Tu non ci tratti mai come amici n'è tantomeno come pari!»
«Ragazzi smettetela siete una squadra, ma prima di tutto una famiglia.» disse Wu catturando l'attenzione di tutti.
«Ma sensei stiamo solo dicendo la verità.» disse Kai. «Se non abbiamo più una casa è colpa di Zane e Morro non è adatto ad essere un leader.» il ninja rosso si volto per indicare i due, ma entrambi erano spariti.

Camminavano da ore nel più completo silenzio, Morro non aveva voglia di parlare e Zane a quanto pare non aveva niente da dire. Mentre stava discuttendo con gli altri aveva visto Zane allontananrsi e aveva deciso di seguirlo, il risultato era che erano finiti nel deserto dell'oasi* chiamato cosi perchè in passato era statto un mare che poi si era seccatto.
«Quando il sensei mi ha portato al tempio mi ha detto che gli altri erano la mia famiglia. L'ha detto anche a te?» domando Zane ad un tratto.
«No. Cioè forse... non lo so era a malapenna un bambino quando mia zia mi ha portato lì.» rispose Morro.
«Anch'io a volte m'interrogo sulla mia famiglia d'origine.» disse Zane e prima che Morro potesse obbietare continuo. «Sento una specie di connesione con questo falco, mi ricorda casa cosi come me l'ho ricordate te e gli altri.»
«Mi stai dicendo che la casa non è un posto, ma le persone che ti amano? Risparmiatelo Wu mi ha già fatto quella lezione.»
«Non sto dicendo questo. Sto dicendo che io ho scelto al mia famiglia mentre tu hai scelto di non averla è diverso.» disse Zane.
Morro rimase in silenzio perchè non sapeva come rispondere.
Quello che Zane diceva era vero. Lui aveva tagliatto fuori tutti perchè aveva paura di avvicinarsi troppo a qualcuno e poi perderlo, non voleva più fallire.
«Forse è quello che faccio, ma non ti devo spiegare il perchè!» sbotto Morro.
«Non ti ho chiesto di dimerlo, ma voglio che tu sappia che io ti considero parte della mia famiglia.» disse Zane prima di femarsi. Davanti a loro c'era una vecchia nave pirata seminascosta dalla sabbia, ma a parte questo sembrava in perfette condizioni.
«Pensi che possa andare bene come casa?» domando Zane.
«Se riusciamo a portare qui anche gli altri io direi di si.» rispose Morro non potendo fare a meno di sorridere.
I due esplorarono la nave e mentre Zane usava la cucina per preparare un pasto Morro uso i suoi poteri per togliere la maggior parte della sabbia dalle stanze, per ora non poteva fare di meglio ma forse più tardi ci sarebbe riuscito con l'aiuto degli altri.
Prima di andarsene per cercargli decise che forse un po' d'aiuto gli avrebbe fatto comodo e Zane era un tipo di cui si ci poteva fidare... e che forse l'avrebbe capito.
«Sto cercando la mai famiglia.» disse Morro.
«Credevo che tua madre e tua zia fossero morte?» domando Zane.
«Lo so, ma mio padre è ancora vivo. Sto cercando lui.» rispose Morro strigendo in tasca la lettera che aveva trovato in camera di Wu.
Una lettera indirizzata a sua madre Julie e firmata da un'uomo che si definiva suo padre.

Angolo dell'autrice: *Visto che nei flashback del capitano Sotto si vede al Destiny Bounty affondare dopo aver colpito le roccie mentre i ninja la ritrovano nel deserto ecco al mia spiegazione di come è successo il nome deserto dell'oasi è di mia invenzione.

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Capitolo 11
*** Capitolo dieci. ***


Da quando aveva raccontato a Zane il suo segreto Morro si sentiva molto meglio, quasi più leggero.
Dopo che i ninja si erano stabilitti sulla nave, che Nya aveva battezatto Destiny Bounty, lui e Zane si erano avvicinati, ma Morro continuava a negare di vederlo come un'amico ancora non del tutto pronto ad abbasare le proprie difesse. Inoltre c'era qualcosa di strano negli altri ninja, si comportavano in modo molto circospetto come se stessero nascodendo qualcosa per esempio l'altro giorno mentre stavano sistemando la nave aveva visto Kai e Cole bisbigliare tra loro di un'argomento alcuanto appassionante visto come si comportavano però appena si era avvicinato si era zittiti all'istante rifilindogli una scusa che definire banale era riduttivo.
Forse avrebbe potutto chiedere a Zane o a Nya anche se in realtà con la ragazza ci aveva scambiato si e no due parole in crocce da quando si consocevano quindi forse Zane era la scelta migliore, sentiva che stavano combinando qualcosa e voleva evitare che la situazione potesse peggiorare ulteriomente. Ma forse si stava preoccupando troppo infondo quante probabilittà c'erano che potesse accadere qualcosa di male proprio oggi?
Cioè qualcosa di male tranne essere costretti a sentir parlare Jay e i suoi genitori initerottamente per ore forse tutto somatto un'attacco delle Serpentine era preferibille.
All'improvisso Jay si fermo preoccupato per il silenzio nell'aria preparandosi all'azione i ninja entrarono nel robivecchi trovando deserto, ma Morro dovette dar ragione a Jay l'atomosfera era decisamente troppo calma e pacifica per poter essere sicura.
Trovarono i genitori di Jay leggati e imprigionati dentro quello che sembrava un'armadio di latta pozisionato all'esterno, Morro decise di ignorare le stravagante scelta nell'arredamento e concentrarsi sul fatto che erano finiti in una trappola delle Serpentine infatti non solo i genitori di Jay era stati colpiti dal veleno dei Fangpyre, che trasformava le vittime in serpenti, ma le Serpentine apparirono poco dopo circondandoli assieme a delle macchine trasformate.
Ed ecco che si ricominciava da capo, serviva di nuovo lo scettro con l'antidotto, ma stavolta sarebbe stato molto più difficile. Lui di certo aveva altro per la testa, se prima era solo un sospetto adesso n'è aveva la conferma.
Lloyd era la causa di tutto questo era stato proprio lui a liberare le Serpentine... ma perchè? Non riusciva a capirlo, da piccolo Lloyd era cosi dolce e carino e poi perchè sembrava non riconoscerlo? Si ricordava di Wu ma non di lui?
Strinse i pugni e serrò i denti per la rabbia. Tutto questo non era giusto, lui si era occupatto di Lloyd molto di più di come aveva fatto Wu non poteva essere stato semplicemente dimenticato.
Non l'avrebbe accetato, questo mai. Anche se avrebbe tanto voluto farlo si trattene dall'urlare contro Lloyd se l'avesse fatto tutti avrebbero saputo quello che provava e questa era l'ultima cosa che voleva, aveva già confessato i suoi sentimenti a Zane una volta non voleva(o era meglio dire che non aveva il coraggio)di farlo di nuovo stavolta davanti a tutti per altro.
Ciò nonostante non avrebbe perso un'altra occassione, oggi sarebbe riuscitto a chiarire questa storia. Mentre tutti erano intenti a combattere Morro si insinuo dietro a Lloyd e con un gesto veloce gli afferrò il mantello del capuccio e lo tirò verso di sé. Il ragazzino scalgiava e si agitava cercando di liberarsi dalla presa di Morro, quest'ultimo gli aveva tapatto al bocca per impedire agli altri di sentirlo urlare.
«Lloyd calmati.» disse Morro cercando di far smettere al ragazzino di dimenarsi in quel modo, ma invece di calmarsi Lloyd gli diede un calcio al ginnocchio riuscendo a liberarsi dalla sua presa.
«Tu chi sei? Come fai a sapere il mio nome non ti ho mai visto prima assieme agli altri ninja.» disse Lloyd cercando di assumere un'aria di sfida. Morro però non n'è era intimoritto e afferro bruscamente Lloyd per il coletto solevandolo da terra.
«Come puoi non ricordarti di me!?» strillo talmente forte che Lloyd non potè trattenere un singhiozzo spaventato. «Piccolo ingrato che non sei altro meritavi di marcire a vita in quel maledetto coleggio!»
Di rabbia lo lancio a terra ignorando i gemiti del bambino e andandosene per tornare alla battaglia infuriato com'era si era completamente dimenticato oppure stava volutamente ignorando il fatto che Wu gli avesse vietato di usare i suoi poteri senza controllo.
Una leggera brezza aumentò d'intensità fino a diventare una vera e propria tormenta capace di spazzare via tutto e tutti. Le Serpentine furono costrette alla ritirata, ma nel fare ciò Morro ottene lo scettro con l'antidotto.
«Si può sapere cosa avevi in testa?!» grido Kai una volta che il vento si calmo. «Avrestri potutto ucciderci tutti!»
«Un po' di vento non ha mai uccisso nessuno.» borbotto Morro consegnando l'antidotto a Nya in modo che potesse curare i genitori di Jay.
«Questo forse no, ma hai dissobeditto ad un mio precisso ordine.» disse Wu, ma Morro rimase impassibille anzi s'incammino verso il vascello in silenzio.

Qualche ora dopo i Fangpyre tornarono a cercare lo scettro e visto che nessuno voleva ripetere quello succeso al monastero e visto anche che i genitori di Jay erano stati curati si decise di optare per na ritirata strategica lasciandosi dietro lo scettro.
Morro invece torno al vascello quando il sole fu già tramontato e li incontro Kai visivamente arrabbiatto.
«Spostati voglio andare in camera mia.» disse Morro, ma il ninja rosso non si mosse.
«Non so cosa ti è preso oggi, ma sappi che se succederà di nuovo una cosa del genere non esiter a fermarti.» minaccio Kai.
«Puoi provarci.» rise Morro ignorando al minaccia almeno finchè Kai non pronnuncio la frase succesiva.
«Aspetta solo che diventì Ninja Verde e vedremo se avrai ancora voglia di ridere.» borbotto Kai sovrapensiero.
Morro si blocco completamente, ricordi di allenamenti fallitti e anni di delusione gli ritornarono in mente.
«Come fai a sapere de Ninja Verde? E di questo che tu e gli altri parlate di continuo alle mie spalle?» grido Morro cosi forte che furono subito raggiunti dagli altri.
Appena furono tutti lì Morro disse a Wu cosa aveva appena scoperto e il maestro rinprovero gli allievi dicendo loro che non erano pronti n'è per il loro massimo potenziale né per sapere della leggenda.
Era troppo presto.

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Capitolo 12
*** Capitolo undici. ***


La tensione era aumentata e Morro si stava isolando dagli altir più del solito nemmeno Zane riusciva a parlare con lui era come se la loro nuova vicinanza non esistesse più.
A Zane questa cosa lo rattristava molto, in que ultimi giorni aveva sentito che Morro era uno spirito affine al suo eppure adesso a malapena gli parlava non che lo trattase diversamente dagli altri ormai era come se ignorasse chiunque, forse tenere segreto il fatto che erano a conoscenza della profezia era stata una pessima idea ma almeno adesso non dovevano più preoccuparsi di non farsi sentire e potevano parlarne con calma anche davanti ad altre persone anche se per essere precissi più che parlare sarebbe stato meglio dire che litigavano davanti agli altri.
In particolare quella mattina erano finiti in castigo per aver parlato durante la lezione mattutina, l'argomento era stato l'ultimo sogno di Zane in cui apariva il Ninja Verde e per il loro parlare adesso dovevano allenarsi tutto il giorno finchè non avessero trovato al soluzione ad un'indovinello: “Quall'era il modo migliore per sconfigere un nemico?”
I ninja aveva provatto più volte a dare una risposta, ma sembrava che qualunque cosa dicessero fosse sbagliatta, Zane pensava che Morro avrebbe potutto avere la risposta visto che era stato praticamente allevato da Wu, ma il leader si limitava ad allenarsi in silenzio evidentemente per lui quella domanda era solo una perdità di tempo. Oppure ipotesi ancora più probabille Morro non aveva voglia di parlare con loro.
«Spero di non interompere il vostro divertimento, ma abbiamo bisogno di voi.» disse Nya apparendo sul ponte.
«Qualunque cosa pur di smettere di allenarci.» disse Kai alla sorella mentre andavano in sala comandi per vedere in cosa consisteva la nuova missione. A quanto pare la scuola per cattivi ragazzi era stata attacca da Lloyd e da una Serpentina.
«Perchè dobbiamo sempre essere noi ad occuparci di quel moccioso!» sbotto Morro dando un pugno al muro e sconvolgendo tutti i presenti.
«Per quanto in parte possa essere d'accordo con te.» disse Kai. «Dobbiamo farlo per proteggere Ninjago dobbiamo evitare che quel mocciosso liberì altre Serpentine.»
«Se come ho detto io l'avrestre riportato a scuola subito tutto questo non sarebbe successo.» commento Nya con aria fintamente innocente. Morro osservo i ragazzi(tranne Jay)lanciare occhiataccie a Nya, la situazione forse da un punto di vista esterno sarebbe stata divertente, ma non dal suo.
Perchè dal suo punto di vista Nya aveva torto, dal suo punto di vista la colpa era solo sua perchè non era riuscito ad evitare che Misako lo portasse via. Lloyd rappresentava un suo erorre e come ogni erorre doveva essere dimenticato, cancellato.
Come se non fosse mai esistitto.

A prima vista una scuola su una montagna in mezzo al nulla poteva sembrare un'idea un po' folle, ma poi considerando i soggetti che la frequentavano quello inefetti era lo scenario ideale.
«Molto probabilmente ci sarano varie trappole nascoste lungo il perimetro quindi è meglio fare attenzione.» disse Zane quando arrivarono alla scuola.
«Se sono complesse come quella casa sull'albero sarano facili da superare.» comento Kai suscitando l'illarità generale.
«Comunque non trovate strano che assieme a Lloyd ci sia solo uan Serpentina e basta?» domando Jay.
«Forse gli altri si nascondono da qualche parte il che è un motivo in più per fare attenzione.» disse Morro e quella fu la prima cosa che disse da quando erano partiti perciò nessuno ebbe il coraggio di rispondere ed entrarono in azione.
Mentre gli altri ninja entravano nell'edificio scolastico Morro rimase fuori, non aveva tempo da perdere con le possibili trappole all'interno dell'edificio perciò decisse di arrampicarsi da fuori grazie anche all'aiuto dei suoi poteri. Se doveva essere sincero però non sapeva ancora come affrontare al situazione, c'era al possibilità che agisse bene o che si facesse nuovamente predere dalla rabbia e facesse qualcosa che avrebbe rimpianto a vita.
Anche se c'è l'ha metteva tutta doveva ametere almeno con se stesso che controllarsi era qualcosa che nonostante tutti gli anni in cui si era esercitato in esso era qualcosa che gli mancava e che forse non avrebbe mai ottenuto. Scaccio questi pensieri concentrandosi sulla missione, aveva solo due versagli suponendo che non ci fossero Serpentine nasconste e inoltre il teto su qui stavano era un luogo di vantaggio per lui e per i suoi poteri.
Non avrebbero mai saputo cosa gli aveva colpiti. Fece un passo avanti e tutti i suoi progetti furono persi perchè fini per penzolare su una buca evidentemente una trappola che lui non aveva notato.
«Tu sei quello strano ninja dell'altra volta.» disse Lloyd e Morro ringhio.
«Giuro che sto per staccarti la lingua se dici ancora qualcosa del genere!» sbotto Morro facendo indietreggiare il bambino chiaramente spaventato mentre la Serpentina si meteva a ridachiare. Lloyd fece un respiro profondo per calma, non doveva mai mostrare paura davanti ad un nemico cosi dicevano a lezione prima di cacciarlo ovviamente.
«Le tue minaccie non mi fanno paura se non l'hai notatto tu sei in trappola esattamente come gli altri ninja.» disse Lloyd.
«In realtà non è proprio cosi.» disse Cole apparendo sul tetto con Kai, quest'ultimo non potè trattenersi nel fare una piccola risatina vedendo il loro leader in quelle condizioni a Morro non sfuggi e perciò fece un piccolo ringhio.
Lloyd indietreggio non sapendo cosa fare, pensava che le sue trappole avrebbero retto di più e invece adesso era cirdondato dai ninja visto che erano arrivati anche gli altri due mancanti all'appello.
A quel punto accade qualcosa che non si sarebbe mai aspettato Phytor gli rubo la mappa che indicava dove si trovavano le tombe delle Serpentine.
«Che stai facendo?» domando Lloyd tremando.
«Non è ovvio?» rispose l'Anacondrai. «Pensavi davvero che io fossi tuo amico?»
In un'attimo Phytor si rese invisibille e spari lasciando Lloyd da solo con i ninja che lo acchiaparono pochi istanti dopo nell'esatto momento in cui Wu arrivo con il Bounty. Il bambino si fece piccolo piccolo mentre sentiva i ninja discuttere su come punirlo e reprimete a stento un singhiozzo quando suo zio lo condusse sulla nave.
Era scappato da quella scuola per un motivo dimostrare a tutti che aveva la stoffa per essere il migliore... d'accordo in realtà era stato cacciato perchè lo ritenevano inadatto al ruolo di futuro imperatore del male. E lui era stufo che la gente lo ababndonase come un sacco di spazzatura perchè ai loro occhi non era abbastanza.
Voleva dimostrare di valere qualcosa e invece adesso chissà cosa gli stesse per capitare.

«Voglio delle risposte!» grido Morro entrando nella stanza del sensei. Wu guardo l'allievo evidentemente sorpresso da questo scatto di rabbia.
«Delle risposte su cosa?» domando Wu.
Morro stinse i pugni dalla rabbia, quel pomeriggiop pensava che finalmente un suo erorre sarebbe stato cancellato e invece adesso viveva con loro. Wu aveva accolto il nipote per insegnargli come essere buono e gli aveva persino letto una favola dando ai ninja la risposta al suo enigma: “il modo migliore di sconfiggere un nemico era rendello tua amico.”
Da un certo punto di vista era anche una cosa sensata, ma ciò non toglieva la rabbia di Morro.
Risposte su cose aveva chiesto n'è voleva cosi tante.
Perchè non hai tenuto Lloyd invece di permettere a Misako di portalo via da me?
Perchè mia zia mi ha portato qui? Che rapporto c'era tra te e mia madre?
Perchè nonostante mi sia allenato tutta la vita non riesco ad raggiungere il mio vero potenziale?
Perchè non sono Ninja Verde?
Invece fece un respiro profondo ed estrasse al lettera dalal tasca facendo bene attenzione a mostrarla a Wu nella su interezza e poi parlò.
«Chi è mio padre e dove si trova?»

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Capitolo 13
*** Capitolo dodici. ***


«Dove hai trovato quella lettera?» chiese Wu con gli occhi sgranati.
«Questo non ha importanza, rispondimi!» grido Morro infuriatto e quasi con le lacrime agli occhi. «Sono stanco che tu mi nasconda i segretti, sono tuo allievo da quando era in fascie e sono il leader della squadra merito di sapere da dove vengo!»
«Mi spiace non è ancora il momento.» rispose Wu guardando basso non riuscendo a sostenere lo sguardo di Morro.
«Sto aspettando queste risposte da quando era neonato! Quando sarà il tempo giusto!?» strillo Morro serrando i pugni e la mascella.
«Quando tu sarai pronto a sapere la verità e adesso torna nella tua stanza!» ordino Wu.
Morro non disse ninente e se n'è andò, sapeva che era inutile continuare a sperare che Wu gli rispondesse inoltre non soportava che avesse detto che la colpa era di nuovo sua.
Il suo destino allora era proprio quello di essere un completo fallimento?
Non l'avrebbe accetato di nuovo, stavolta avrebeb fatto qualcosa per cambiarlo.
A qualunque costo.

Kai era nervoso.
Non solo Phytor era riuscito a liberare le due tribù rimanenti delle serpentine, ma ora Morro saltava gli allenamenti e gli spediva sempre in missione da soli fregandosene altamente della squadra in più c'era in giro questo misterioso Samurai X Che rubava loro i riflettori. Ma la cosa peggiore era che adesso era costretto a far da babysitter.
Una vola conosciutto doveva ammetere che Lloyd non era male come persona, però il solo titolo “babysitter” lo faceva seneitre come umiliatto era un ninja non una badante.
Se almeno avessero scoperto qualcosa di più sul piano di quei sporchi serpenti o se fosse riuscito a scoprire l'identità di quel samurai era certo che si sarebbe sentito molto meglio, ma entrambi questi misteri portavano ad un vicolo cieco.
«Dov'è quel moccisso?» domando Morro entrando in cucina e distogliendo Kai dai suoi pensieri.
«L'ho portato in sala giochi, più tardi Jay andrà a ripenderlo.» rispose Kai.
Ultimamente, sebbene non gli piacesse ammeterlo, Kai si era fatto molte domande a riguardo del suo Leader. Più si allontanava e più il suo già grande odio per Morro cresceva più voleva sapere sul suo passato.
Continuava a non porvare la ben che minima simpatia per lui, ma la curiosità non lo lasciava in pace.
«Tu sai cos'è questo vero potenziale di qui parla il sensei?» domando.
Morro lo guardo stranito come se fosse un'essere alieno, se fosse perchè la domanda era strana o il fatto che effetivamente gli aveva domandato qualcosa di sua spontanea volontà non lo sapeva.
«È il massimo potere che un maestro degli elementi può raggiungere, ti permette di controllare il tuo potere senza limiti.» spiego Morro.
«Tu l'hai già ottenuto?» chiese Kai.
Come risposta Morro gli scglio contro un bicchiere che si frantummo in mille pezzi quando colpi il muro.
Kai aveva avuto la sua risposta.

Il blocco del cuore.
Se non riuscivi a superarlo allora non saresti mai stato in grado di raggiungere il tuo vero potenziale.
Lui non c'è l'aveva ancora fatta. Ci provava e riprovava, si era allenato giorno e notte fino a spaccarsi le ossa. Aveva imparato ad usare alla perfezione i suoi poteri, si dedicava ogni minuto di ogni giorno a mantenersi calmo per evitare di perdere il controllo. Eppure nonostante tutto questo era ancora fermo al punto di partenza.
L'unica differenza era che era stanco di faticare cosi per niente, non gli importava più degli allenamenti adesso l'unica cosa che voleva era trovare suo padre e chiedere a lui tutte le risposte che Wu non aveva intenzione di dargli.
Che gli altri si arrangiassero da soli, era stanco di essere il loro babysitter.
L'unico suo indizzio era la lettera e non è che fosse cosi utile.
“Caro Wu, sono certo che tu sappia dove sono Julie e sua sorella quindi ti chiedo di dirmerlo.
So che ho sbagliatto ad abbandonarla, ma ti prego voglio essere li per lei e per mio figlio.
Wan.”

Chissà quanti uomini a Ninjago si chiamavano Wan e Morro non poteva bussare alla porta di tutti e domandare loro se erano suo padre. L'ultima volta era andato a chiedere ad un uomo che gestiva un negozio vicino al villaggio natale di Wu, ma non solo era quasi vecchio come il sensei(o almeno lo sembrava visto che Wu era vivo forse anche da secoli)e inoltre non conosceva nessuna donna chiamata Julie.
Era stato un buco nell'acqua e lui non aveva più voglia di fallire.
La prossima volta si sarebbe assicurato di fare centro al primo colpo. Se solo avesse saputo almeno il nome di sua zia, sapeva dov'era al sua tomba Wu c'è l'ho portava per rendere omaggio alla parente defunta, ma non c'era una lapide perciò niente nome.
Wu voleva che sapesse il meno possibille sulla sua famiglia, se sua madre non fosse stata una maestra elementare molto probabilmente non saprebbe nemmeno il suo di nome, ma era registratto assieme agli altri maestri che avevano combatutto nella guerra delle serpentine.
Quegli articoli erano segretti e Wu gliegli aveva fatti vedere solo una volta da piccolo dicendo che ogni maestro aveva al sua copia. All'improvisso a Morro venne un'idea, se Wu non sapeva niente fosse poteva chiedere a qualche altro maestro elementare.
Il problemma era capire a chi chiedere, non aveva molto opzione. Del maestro dei giacchi si erano perse le traccie da anni, stesso discorso per la maestra del fulmine, dubbitava che Ed o Edna sapessero qualcosa, i genitori di Kai e Nya erano spariti quando i due erano piccoli mentre la madre di Cole era morta cosi come il maestro della terra che l'aveva preceduttaa.
Ma anche se ci fosse stato qualcuno in grado di dirgli dove trovare suo padre non c'era modo di trovare l'informatore. Quasi tutti i maestri elementari si erano ritiratti dai combattimenti decidendo per una vita più pacifica, distinguergli da gente normale era impossibile anche perchè lui sapeva solo come si chiamavano coloro che avevano affrontato la guerra quarant'anni prima.
Ma forse ora che ci pensava meglio potrebbe esserci un maestro in grado di aiutarlo.

Mentre tutti erano in sala a cenare Morro riempi in fretta una zaino e se n'è andò.
Sarebbe tornato, ma non prima di aver ottenuto le risposte che voleva.

Angolo dell'autrice: ciao a tutti. Allora voglio specificare che continuerò a seguire solo fino alal seconda stagione dello show, ma ciò non mi vietta di infillarci dentro elementi “futuri”. Inoltre molti di voi si chiederenno quando l'interazzione tra Lloyd e Morro diventerà più forte, sarò sincera non lo so. Mentre scrivo al storia mi rendo conto che mi sto allontanando un po' dalal storia originale, se l'avete notato ho anche cmabiato un pò la descrizione. Diciamo che quella che doveva essere la storia di Morro e Lloyd e diventata la storia solo di Morro. Avranno ancora un rapporto profondo in futuro, ma non so quando. Per ora spero che Morro alla scoperta delle sue origini vi basti e sopratutto vi piaccia alla prossima.

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Capitolo 14
*** Capitolo tredici. ***


La seconda città più grande di Ninjago dopo Ninjago Citty era Metalonia mentre la più piccola era quella in cui Morro si trovava in questo momento.
Se doveva esprimere un giudizio lusinghiero su sto posto l'avrebbe chiamato puzzolente e sporco, due casette in crocce e un sacco di animali da campo che si rotolavano nel loro stesso sudicciume.
In questo posto Morro ci era già venuto una volta da piccolo e aveva giurato, per amor del suo olfatto, di non tonarci più, ma a quanto pare era stato costretto a venir qui.
Sapeva che il maestro elementare che viveva qui era in forti dissapori con Wu quindi forse sarebbe stato ben contento di condividere con lui informazioni che il suo sensei voleva tenergli segrete.
Un colpo, due colpi.
Morro si butto a terra per evitare i proiettili.
«Brutto parassita, esci subito dalla mia propriettà!» urlo un uomo che usci da una casa fatisciente con un fucile in mano. Morro sospiro evidentemente non era cambiatto affatto nel corso degli anni.
«Tu sei l'allievo di quel vecchio demente di Wu!» grido l'uomo riconoscendolo. «Fuori dai piedi o la prossima volta non sbagliero mira.»
Morro gli lancio uno sguardo scettico.
Tex, cosi si chiamava l'uomo, aveva un'occhio di vetro e l'altro che gli ballava in continuazione dubittava che potesse vedere ad un palmo dal naso figuriamoci poterlo colpire.
«Tranquillo Tex, Wu non c'è sono qui per farti delle domande.» disse Morro.
«Bene, la risposta è no e adesso fila via!» grido Tex tornando in casa e sbattendo la porta. Credeva di essersi sbarazzato di quel ragazzino quando la porta di apri di nuovo facendo cigolare i cardini, ad aprirla era stata una forte folalta di vento.
«Ah, mi ricordo quando anch'io avevo ancora i miei poteri*. Entra dentro ho lo stufatto sul fuoco.» disse Tex facendo segno a Morro di accomodarsi.
L'interno della baracca se possibile era anche più fatisciente dell'esterno.
Morro si accomodo su un mucchio dis tracci che penso essere una sedia mentre Tex gli offriva una sbobba dall'aspetto non proprio invitante.
«Cosa vuoi sapere che non puoi chiedere a Wu?» domando Tex.
«Su mia madre. So che la conosci avete combatutto le guerre delle serpentine assieme.» disse Morro.
«Julie... non so molto di lei.» disse Tex con los guardo perso nel vuoto. «Era sempre cosi taciturna, cosi distaccata da tutto e tutti. Sembrava che vivesse in un mondo tutto suo.»
«D'accordo, ma potresti dirmi qualcosa di più concretto.» disse Morro quasi urlando.
«Non hai pazienza ragazzino.» disse Tex. «Julie aveva una sorella, Mara che era sempre con lei erano orfane perciò erano molto vicine. Purtroppo non so molto altro però posso dirti una cosa anzi posso dartella. L'indirizzo di tua zia Mara se c'è qualche segreto che vuoi svelare devi andare lì, ma ti avisso non sarà un bello spetaccolo.»

Non erano queste le risposte che voleva.
Pensava che una volta saputa la verità suelle sue origini sarebeb andato tutto meglio e invece se possibile si sentiva anche peggio di prima. Quello che aveva visto... non voleva pensarci.
«Si può sapere dove sei stato?» domando Nya con aria preoccupata e con l'aspetto di qualcuno che aveva corso una maratona.
Morro al guardò era sparito all'incirca per tre giorni e sincermanete pensava che la prima cosa che sarebbe successa una volta tornato al Bounty sarebebro stati Wu o Kai a sgridarlo.
Invece Nya sembrava veramente preoccupato per lui, non che gli importasse qualcosa sopratutto adesso.
«Dov'è il sensei?» chiese Morro.
«In camera sua, comunque è successo qualcosa che dovresti sapere e...» disse Nya, ma Morro non la stava più ascoltando doveva parlare con il sensei.
Apri la porta della sua stanza e lo trovo a meditare, forse stava avvendo una visione nel fumo ma nemmeno questo gli importava. Chiuse la porta cosi forte da sbatterla per assicurarsi che lo sentisse, ma non fece un minimo movimento.
«Sei stato in quella casa, giusto?» disse Wu.
«Non penso che quel luogo possa essere definito una “casa”.» rispose Morro, con la voce soprafatta dell'emozione.
«Adesso hai capito perchè non ti ho mai detto niente?» domando Wu. Morro non c'è l'ha fece più e crollo in ginnocchio con lacrime salate che non riusciva a trattenere prigioniere.
«Meritavo comunque di saperlo!» grido.
«Lo so, ma non n'è ho mai avuto il coraggio... quando lo scoperto io stesso non potevo crederci.» disse Wu inginocchiandosi a fianco dell'allievo.
«Questo però ancora non risponde alla domanda su dove sia finito mio padre.» fece notare Morro.
«Purtroppo non posso rispondere a questa domanda perchè la verità è che non so chi sia tuo padre.» disse Wu.
«Ma la lettera...?» domando Morro confusso.
«Prima di te tua amdre ebbe un'altro bambino, ma non riusci a tenerlo. Lui era il figlio di Wan non tu.» spiego Wu. «Credimi se potessi dirti dove si trova tuo padre te l'ho direi.»
Morro non disse niente ancora troppo scosso da quello che aveva visto e scoperto.
All'improvisso si senti in colpa, era suo diritto scoprire le sue origini però allo stesso tempo aveva abbandonato la propria squadra a se stessa.
Che razza di leader era?
«Morro ascolta so che sei ancora agitatto, ma ho bisogno dirti una cosa che riguarda le Serpentine.» disse Wu.
«Parli sensei.» rispose il ragazzo.
«Le quattro tribù si sono unite è il loro intento sembra essere quello di liberare il GreatDevouer. Dobbiamo fermarle.» disse Wu.
Il ragazzo si limito ad annuire capendo che il suo era stato un'erorre ancora più grosso di quello che pensava.
Era un ninja, il suo posto era con la squadra e non ad inseguire lucciole e lanterne chissà dove solo per puro egoismo. Doveva ancora crescere e anche molto se voleva essere il leader al qualle aspirava.
«Un'altra cosa.» Wu. Morro trattene un ringhio quella giornata non sarebbe potutta andare peggio. «Le Serpentine hanno anche catturato Lloyd.»

Angolo dell'autrice: *secondo gli autori(e internet) quando un maestro ellementare ereditta un potere il predecessore lo perde.

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Capitolo 15
*** Capitolo quattrodici. ***


Era successo di nuovo.
Non importava quello che faceva alla fine falliva sempre, proprio come sua madre che non era riuscita a salvare n'è ste sessa n'è la propria casa. Era stata sua zia a salvare lui, ma a qualle scopo?
Ogni cosa che faceva sbagliava, ogni volta che si avvicinava troppo a qualcosa alla fine la perdeva. L'aveva ignorato, si era autoconvinto che si trattase solo di uno sbaglio da dimenticare come tutti gli altri che aveva compiutto e che gli avevano rovinato al vita. Lui stesso era uno sbaglio da quello che aveva appena scoperto.
Gli importava ancora, nonostante tutti questi anni in cui erano stati separati, gli importava ed era sia triste che arrabbiatto dal fatto che non era qui quando c'era bisogno di lui. Lloyd era stato preso dalle Serpentine... e lui non era qui. Non c'era ed era di nuovo colpa sua.
«Seriamente nessuno ha un'idea migliore!» si lamento Kai sventolando un volantino.
«Invece di critticare e basta potresti avere tu un'idea geniale.» borbotto Nya colpendo il fratello con la pila di fogli che aveva in mano.
Morro sospiro.
Wu se n'era andato chissà dove lasciandoli da soli ad impedire che le Serpentine trovassero le quattro lame di zanna che servivano per risvegliare il Greatdevouer, ma chi le aveva nascoste non poteva direttamente distruggerle?
Lui non voleva cercare le lame voleva andare a salvare Lloyd e scussarsi con lui per il modo in cui si era comportato. Si senti afferare il braccio e vide che Zane stava guardando un punto indeffinito davanti a lui, Morro segui lo sguardo del compagno e vide il falco appolaiato su un tetto.
«Nya va al Bounty ed occupati di tutto mentre non ci siamo.» disse Morro mentre Zane iniziava a seguire il falco.
«Perchè dove stiamo andando?» chiese Jay.
«Non lo so.» disse Morro scrollando le spalle e iniziando a corerre dietro a Zane.

«Tu non ti fermi a ripossare?» domando Zane a Morro, il qualle sembrava affaticato.
«E dare a Kai al sodisfazione di essere arrivato quasi al mio stesso punto? No.» rispose Morro facendo ridere Zane.
I ninja aveva seguito il falco, ma questi gli stava portando quasi dall'altra parte di Ninjago fino ad arivare ad una foresta innevata piena di alberi cosi alti che sembrava stessero toccando il cielo. Jay e Cole si erano fermati esausti lungo al strada invece Kai si era fermato all'ingresso della foresta mentre Morro sebbene avesse le gambe in fiamme e la sensazione che si stessero per staccare dal suo corpo si era intestarditto ed era andato avanti con Zane.
Non avrebbe mai più lasciato qualcuno da solo, da questo momento in poi si sarebbe sempre stato per la sua squadra. Non potè fare a meno di notare però come Zane fosse in perfetta forma come se non avesse corso affatto, non mostrava segni di stanchezza o di affano.
Ora che ci pensava non l'aveva mai visto stanco... o ferito d'altrocanto. Mai un graffio o un bernocollo o un piccolo livido. Entrava e usciva da missioni e allenamenti sempre con lo stesso aspetto di sempre.
Non era normale e nemmeno il suo recordo di trattenere il respiro sott'acqua era normale, sembrava come se non avesse affato bisogno di respirare. Morro scosse la testa ridacchiando, d'accordo era strano però adesso stava esagerando con la fantassia.
Zane era comunque un'umano come lui quindi era ovvio che respirasse, adesso doveva smetterla con questi pensieri assurdi e concentrarsi a trovare ciò che il falco voleva mostrare loro.
«Guarda Morro il falco è un robot.» disse Zane con l'uccello in mano. Morro lo prese e vide che era veramente un robot, ma n'è potevano essistere di cosi realistici?
Non ebbe tempo di pensare oltre perchè arrivo un'altro robot il qualle sembrave essatamente quello che era: un meccanismo di difessa dotatto di armi. Zane e Morro si prepararono per combatterlo, con un lavoro di squaddra grazie al vento di Morro e gli shuriken di Zane i due riuscirono a batterlo.
Zane notò che sul robot c'era un simbolo che era identico a quello che c'era sul falco.
«Morro vedi se noti questo simbolo da qualche parte.» disse Zane iniziando a guardarsi attorno. Morro fece come richiesto e trovo il simbolo intagliato sul tronco di un albero anche se questo era diverso dagli altri era più largo e più basso. Ma d'altronde come scopri poco dopo non era un vero albero, esso infatti si apriva e conducceva in quello che sembrava un piccolo rifuggio.
Morro si guardo attorno e la sua attenzione si sposto sul letto perfettamente fatto, ma pieno di polvere. Chiunque vivesse lì se n'era andato da tempo.
«Qui è da dove viene il falco.» disse Zane con i mano i progetti del volatille.
«Chiunque sia stato a costruirlo era davvero geniale chissà che fine avrà fatto?» rispose Morro assorto nei suoi pensieri.
Non ricevendo risposta il ragazzo si volto verso il compagno e lo vide a terra con uno sguardo che conosceva bene perchè era lo stesso che lui aveva avuto pochi giorni prima quando aveva scoperta la verità sulle sue origini.

Non sapeva cosa dire e come poteva? Una situazione del genere non l'aveva mai vissuta nessuno e comunque lui non era bravo a consolare le persone.
«Lo sai che hanno torto.» disse ad un certo punto. «Cioè non sarai sempre il solito.» «Lo so.» rispose Zane abbasando lo sguardo.
Morro si morse il labbro. Molto probabilmente aveva detto al cosa sbagliatta, ma cosa poteva dire?
Zane era un robot, una macchina costruitta per chissà qualle motivo e chissà quanto tempo fa. Gli altri quando l'aveva scoperto avevano cercato di consolarlo, ma sinceramente Morro era certo che si sbagliavano.
«Nel senso, non sei meno parte della squadra.» disse Morro tentando di spiegarsi meglio. «Però non sie più il Zane di prima sei... migliore.»
«Migliore?» chiese Zane con sguardo schiettico.
«Si, nel senso... sai chi sei.» disse Morro spostandosi imbarazzato la cioca di capelli verde dietro l'orecchio.
«A te saperlo farebbe sentire meglio?» chiese Zane ignaro che Morro aveva già trovato il suo passato.
«Vado a controllare gli altri.» rispose il ninja del vento salendo le scale per uscire e lasciando Zane da solo.
Inizio a leggere di nuovo i progetti che lo riguardavano e vide che c'era un tasto della memoria.
Lo premette e ricordo.
Ricordo suo padre, come l'aveva amato come un figlio e come alla fine fosse morto di vecchiaia. Ma sopratutto ricordava il motivo per cui era statto costruitto: per proteggere coloro che non potevano proteggersi da soli.
Si senti improvissamente più leggero come se un peso enorme gli fosse appena stato tolto dal petto.
Doveva dirlo ai suoi amici, doveva dire loro che finalmente sapeva chi era.

Zane sapeva chi era, Zane aveva sbloccato il suo vero potenziale.
E Morro era infuriatto.
Una volta tornarti al bounty per aggiornare Nya su tutto quello che è successo lui si era chiusa in una stanza a caso e aveva spaccato tutto con forti raffiche di vento. Zane aveva scoperto il suo passato, non era più un orfano senza il “prima”.
Ma anche lui adeso sapeva chi era... allora perchè non era riuscito a sbloccare il suo vero potenziale? Cosa lo bloccava!?
Diede un pugno al muro per la frustazione. Tutte le sue certezze stavano cadendo a pezzi. Il suo ruolo come Leader, la ricerca del suo passato e adesso non aveva neanche più il ruolo di più anziano della sguarda. Zane era in circolazione ancora prima che nascesse.
Stava perdendo tutto.
Morro e Zane potevano avere molto in comune nella loro storia, ma c'era una differenza.
Morro non sapeva chi era.

Angolo dell'autrice: Come va, gente? Spero di aver scritto un capitolo di senso compiutto, ma nonostante debbe intreggare gli episodi coppiali pari pari non mi piace quindi preferisco descriverli assieme alle emozioni dei personaggi. Allora forse si sarà capito che Zane in questa storia è una specie di “specchio” per Morro. Hanno storie similli, ma allo stesso tempo personalità e attegiamenti opposti. Comunque per quelli di voi che vogliono sapere il passato di Morro(cioè tutti voi)potranno stare tranquilli lo spieghero, ma per ora preferisoc mantenere ancora un po' la suspance. Alla prossima.

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Capitolo 16
*** Capitolo quindici. ***


Morro si sveglio di soprasalto con il cuore che batteva a mille.
Cerco di calmarsi, ma le immagini dell'incubo continuavano a perseguittarlo ricordandogli anche nel sonno gli sbagli della madre. Il passato è passato, ma c'era sempre il futuro e Morro si era ripromesso che sarebbe migliorato come leader sopratutto durante l'assenza di Wu. D'altronde il suo ruolo da leader era l'unica cosa che ancora gli rimaneva.
La sua ultima certezza.
Non poteva fallire anche in quel campo altrimenti non gli sarebbe rimasto più niente.
«Posso chiederti un favore?» chiese Zane mentre Morro si allenava.
«Di cosa si tratta?» domando Morro stoppando il circuitto di allenamento in modo da poter dare la massima attenzione al compagno.
«Pensavo che potresti aiutarmi ad allenarmi.» disse Zane.
«Perchè?» disse Morro assotigliando lo sguardo.
«Perchè voglio provare il mio vero potenziale e pensavo che tu potresti aiutarmi.» spiego Zane. Morro trattene un ringhio.
Lo stava predendo in giro?
«Arrangiatti da solo!» grido Morro uscendo dalla stanza.
Camminando a testa bassa finendo con il sbattere contro Jay. Morro notò come il compagno fosse vestito in maniera elegante.
«Perchè sei vestito cosi?» domando.
«Porto Nya fuori a cena.» rispose Jay sorridendo e sistemandosi la schiarpa che aveva al collo.
«Stai scherzando?!» grido Morro. «Siamo in pieno stato d'emergenza e tu pensi ad uno stupido appuntamento!?»
«Datti una calmata, gli altir non hanno detto niente in cotrario.» disse Jay leggermente irritato.
Da quando Zane aveva scoperto il suo vero potenziale sia Morro che Kai erano diventati parecchio irritabilli e suscettibili, sopratutto quest'ultimo e da una parte Jay poteva capirlo. Si allenava per diventare un ninja fin dalla culla e il fatto che Zane avesse sbloccato il suo vero potenziale prima di lui doveva essere decisamente irritante.
«L'opinione degli altri non conta. Il capo sono io e ti vietto di andare all'appuntamento!» sbotto Morro.
«Non credo che dovresti mettere naso in queste facende tu.» disse Nya apparendo al fianco dei ragazzi, anche lei era vestita elegante ed era palesemente arrabbiatta del fatto che Morro si credesse in diritto di dire qualcosa sulla sua vita amorosa.
Non l'ho permetteva nemmeno a suo fratello figuriamoci se lo permetteva a lui di tutte le persone, contando tutte le loro interazioni Morro per lei era poco più di un conoscente e per quanto riguardava Jay, Morro sarà anche il leader della squadra, ma comunque non poteva essere cosi inflessibile su una piccola uscita.
«Taci, tu non sei parte della squadra perciò non metterti in mezzo a questioni che non ti riguardano.» disse Morro e Jay fu costretto a trattenere la ragazza per impedirle di far del male al leader.
«È il mio appuntamento di cui stiamo parlando! Mi riguarda eccome!» sbotto Nya cercando di liberarsi dalla presa del ninja del fulmine. «Riparliamone quando sarai una ninja.» rispose Morro.
Per fortuna il litigio tra i due fini quando Cole arrivo ad avertigli di un possibile avvistamento di una lama di zanna la Mega Monster Luna Park. Morro era soddisfatto, di sicuro questo significava che adesso Jay gli avrebbe datto retta e disdetto l'appuntamento.

«Vuoi darti una calmata!» grido Kai cercando di far smettere al proprio leader di strillare come una cornacia per cinque secondi. «Stai attirando l'attenzione di tutti!»
«Sta zitto! Gli avevo vietatto di fare questa stupida uscitta e invece loro mi hanno ignorato!» grido Morro.
«Jay dovrebbe essere qui ad aiutarci non a far gli occhi dolci ad una stupida ragazzina.»
«Quella “stupida ragazzina” come la chiami tu è mia sorella quindi modera il linguaggio.» disse Kai.
«Vogliamo darci tutti una calmata!» disse Cole. «Cerchiamo quella lama di zanna e basta.» I due ragazzi annuirono e iniziarono a cercare un qualche indizzio in varie attrazioni, ma a prima vista sembrava un normalissimo luna park senza niente di speciale.
Morro come suo solito si stacco dal gruppo per fare le ricerche da solo e mentre lo faceva vide una famiglia giochare alle bancarelle. Senti una fitta nel vedergli cosi felici.
La sua famiglia non lo era mai stata.

Quando Tex gli aveva detto che non doveva aspettarsi un bello spetaccolo non si era preoccupato più di tanto visto lo stille di vita dell'uomo, ma quello che vedeva davanti a se era porpio desolante.
In origine quella doveva essere una bella casa non c'era dubbio, ma era distrutta. In parte i muri, o meglio i muri che rimanevano erano sfregiatti dla fuoco, la terra attorno alla propriettà era secca tranne per le viti che si erano impradonitte del luogo.
Si aspettava che la casa fosse disabitatta visto che sua madre e sua zia erano morte però un posto cosi... Non aveva mai saputo com'era morta sua madre, ma all'improvisso gli venne in mente che forse almeno due domandine se le sarebbe dovutte fare.
Entro in quello che rimaneva dell'abitazione e senti che aveva calpestato qualcosa. Raccolse una cornice polverossa e vide l'immagine di due donne entrambe avevano i capelli neri e gli occhi verde grigiastri proprio come i suoi. Morro capi che erano sua madre e sua zia e notò subito come le due fossero identiche come due goccie d'acqua.
“Devono essere gemelle.” penso Morro esplorando ancora un po' la casa.
Continuando a pensare alal foto e in particolare il fatto che nessuna delle due sembrasse particolarmente felice.


«Sei diventato sordo!» grido Kai andando verso Morro che torno alla realtà.
Vide il compagno bagnato fradico e con la faccia talmente rossa di rabbia che si intonava al suo gi. Morro soffoco una risata nel rendersi conto di quanto fosse ridicolo il ninja del fuoco, ben gli stava.
«Allora sai anche ridere? Credevo n'è fossi biologicamente incapace.» disse Kai
«Che succede?» domando Morro dandosi un contegno.
«Mentre tu ignoravi al tua squadra come sempre le Serpentine hanno trovato la lama di zanna!» grido Kai. «Ci siamo divisi per cercarle e adesso vienni a dare una mano sperando che siano ancora la parco.»
Morro soffoco un ringhio.
Si era perso tutto di nuovo, era ovvio che non lo rispettasero come leader visto che ogni volta che abbandonava la squadra anche solo per pochi minuti succedevano dei disastri.
Perchè non riusciva a smettere di essere cosi egoista?
Fece un respiro profondo, non era possibile che fossero già andati cosi lontani, gli avrebbe trovati si sarebbe ripresso al lama di zanna e gli avrebbe anche fatto dire dove tenevano Lloyd. All'improvisso vide nel cielo una specie di luce formata da un campo di fulmini.
Ancora una volta era stato superato.
Jay aveva trovato il suo vero potenziale.

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Capitolo 17
*** Capitolo sedici. ***


Se la casa non gli crollava addosso era un miracolo.
Però non se n'è sarebbe andato finchè non avesse trovato qualcosa che potesse rispondere alle sue domande. Trovo una porta chiusa a chiave, il che era piuttosto strano visto com'era ridotto tutto. Si vedeva che quella casa era stata distrutta apposto, molto probabilmente con un'incedio visto le brucciature su i muri. Proprio per tale motivo quella porta lo intrigava, la butto giù in modo da poter entrare nella stanza.
Soddisfatto di se stesso inizio a guadarsi attorno e il suo sorisso gli mori sulle labbra.


«Concentratti!» disse Nya battendo le mani davanti al volto di Morro. Il ragazzo fu preso alla sprovista da questo essendo inmerso nei suoi pensieri però almeno Nya l'aveva distratto prima che potesse continuare il ricordo.
«Scusa, che stavate dicendo?» domando Morro.
«Che tu e gli altri partite per un viaggietto.» disse Nya sorridendo. «Cole ha un'indizio su una lama di zanna perciò voi ninja dovette andare a casa sua.»
«Tu non vieni?» domando Morro.
«Ho detto ninja, io sono un samurai.» rispose la ragazza e Morro capì che avrebbe tirato la loro precedente discussione fuori molte volte in futuro.

Si sentiva in estremamente a disaggio.
Il padre di Cole continuava a fissarlo con attenzione come se stesse cercando qualcosa, sapeva che forse non era il migliore attore ma non pensava che sarebbe stato cosi difficile fingere di andare ad una stupida scuola di canto e ballo.
«Mara, ma certo!» grido Lou battendo il bastone a terra.
«Chi è Mara, papà?» domando Cole.
«Il tuo amico ha gli stessi occhi di Mara, ecco perchè aveva l'impressione di averlo già visto.» rispose Lou. «Come sta Mara? Sono anni che non la vedo.»
«Mara era mia zia è morta quando era molto piccolo.» disse Morro.
«Oh, le mie condoglianze allora. Era una brava persona.» disse Lou e un silenzio cade nella stanza.
«Stava dicendo su questo concorso?» disse Jay ad un certo punto e Lou felice di allergerire la tensione inizio a parlare della gara che si teneva lì ogni anno e che sarebbe stato entusiasta di poter aiutare i ragazzi con la loro esibizione.
Dopo le prove(che furono sia disastrose che imbarazzanti)Morro decise di chiedere a Lou ulteriori informazioni su sua zia. Alla villa distrutta aveva scoperto solo informazioni su sua madre.
«Come ha conosciutto mia zia?» chiese Morro.
«Viaggiando un po' qua e là conosci molte persone e poi era amica di mia moglie Lilly*» disse Lou sospirando era chiaro che la moglie gli mancava ancora molto e forse parlare di un'altra persona cara che aveva perso non fosse una cosa che voleva, ma Morro non poteva aspettare.
«Cosa sai di lei?» domando Morro con impazienza.
«Mara era... bè in realtà non saprei come descriverla era sempre con sua sorella Julie in realtà ho sempre pensato che fosse danosso quel legame per lei.» rispose Lou. «Si potrebbe dire che era succube di Julie, senza il suo consenso non poteva fare quasi niente e inoltre Julie era fin troppo protettiva non lasciava mai Mara da sola... più che un rapporto tra sorelle il loro sembrava il rapporto tra una bambina e il suo giocatolo preferito.»
«Il sen... il mio tutore non mi ha mai parlato di questa cosa.» disse Morro.
Wu non cercava di nascondergli i difetti di Julie però non aveva mai detto come fossero i rapporti tra le due sorelle, ma forse visto cosa aveva scoperto era ovvio che fosse un'argomeno di cui non gli piaceva parlare.
Se solo non avesse aperto quella porta quel giorno forse starebbe meglio.
Tra il sapere qualcosa di orribile e il non sapere cos'era meglio?
Personalmente lui pensava che fossero entrambe scelte orribilli.
«Comunque parlando d'altro, a parte della copa di lama Cole vi ha raccontato altro su di me?» domando Lou speranzoso.
«No.» disse Morro andandosene e lasciando l'uomo lì da solo.

«Quindi ora ti sei messo a cercare tua zia?» domando Zane mentre si preparavano ad entrare in scena.
«So benissimo dove si trova mia zia, in una barra un metro sottoterra.» rispose Morro non capendo perchè Zane fosse cosi amichevole con lui, se sperva che sarebbero diventati “fratelli” come con gli altri si sbagliava. N'è aveva già fallito uno due volte non n'è voleva un altro e sopratutto non Zane.
Non lui che avrebbe dovutto essere confusso e arrabbiatto come lui e non essere sereno e con il suo vero potenziale sbloccato.
«Ascolta Morro so benissimo che non ti senti parte della famigli, sopratutto perchè non lo vuoi, ma se vuoi parlare di quello che ti turba puoi farlo.»
«Mi turbano le tue domande.» rispose Morro.
Zane sospiro e lascio il leader da solo, proprio non riusciva a capire perchè si tenesse tutto dentro in questo modo.

Solo loro due.
Solo lui e Kai erano ancora senza il loro vero potenziale.
Prima Zane poi Jay e infine Cole... come facevano a superarlo in questo modo? Cosa sbagliava?
La cosa peggiore era la possibilità che anche Kai lo superasse e se cosi fosse stato Morro non aveva idea di come superare lo schock.
«Se hai finito di fare casino qui c'è gente che vuole dormire!» grido Kai entrando nella sua stanza.
Il ragazzo era stanco di sentire Morro camminare avanti e indietro per la sua stanza borbottando e ringhiando di continuo.
«Fatti i fati tuoi.» rispose Morro.
«Ascoltami bene sappiamo entrambi che non ci sopportiamo, ma che n'è dici se per cinque minuti smetti di comportarti da marmoccio viziatto.» disse Kai.
«Cosi sarei io il marmoccio viziato?!» grido Morro. «Senti chi parla. Tu hai rotto a tutti con la storia del Ninja Verde!»
«E tu stai rompendo a tutti fin dal primo giorno!» ribatte Kai. «I tuoi probelmmi non m'interessano però potresti almeno tentare di non stressare tutti con il tuo attegiamento!»
«Tu non sai niente di me!» grido Morro.
«Nessuno sa niente di te è questo il punto!» strillo Kai.
«Forse è un bene se non sapete niente, è un bene che non sappiate di come mia madre abbia quasi uccisso sua sorella!»

Angolo dell'autrice: *girando in vari siti ho trovato il nome canonico della madre di Cole e ho deciso di utilizzarlo sia per rimanere fedele al canone e anche perchè era troppo priga per inventarmene uno io.

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Capitolo 18
*** Capitolo diciasette. ***


«C'era una videocasetta e un diario nella stanza chiusa a chiave.» inizio Morro. «Era la più devastata della casa ed era ovvio che lì ci fosse stata una collutazione, ma sinceramente non mi aspettavo che fosse opera di mia madre.»
Kai ascolto attentamente Morro mentre raccontava, sebbene non provasse simpatia per lui poteva provarla per al sua situazione anche se questo non voleva dire che sarebbero diventati amici.
«Nell'ultima pagina del diario c'era scritto che Mara, mia zia, stava per sposarsi, quella era al casa del suo fidanzato, mia madre non era contenta di questo e cerco decise di far cambiare idea alal sorella.» spiego Morro. «Dopo averlo letto presi la cassetta e andai a cercare un posto per vederla, per fortuna aveva trovato un bar con un televisore adeguatto. Mia madre ignorava che il fidanzato di Mara stava filmando e cosi venne ripresa mentre urlava come una furia sul fatto che sua sorella l'avesse tradita.»
«Cosa accade in seguitto?» domando Kai curioso.
«La lite degenerò ad un certo punto mia madre disse che se Mara avesse voluto continuare questa farsa del matrimonio allora l'avrebbe persa per sempre, mia zia disse che era stuffa di mia madre che la comandava e lascio la stanza...»
Morro fece un respiro profondo infondo quello che aveva visto era una scena che l'avrebbe perseguittato per sempre.
«Mia madre rimase sola con il fidanzato di Mara e lo aggredi. Quando Mara torno Mia madre la supplico allora di tornare a vivere come prima, ma lei si rifiutto... il video si stoppa qui all'improvisso.»
«Ma... a tua madre e a tua zia cosa successe?» chiese Kai.
«Cosa vuoi che sia successo, nell'ultima immagine mia madre stava aggredendo anche Mara, anche lei era una maestra elementare entrambe avevano il potere del vento solo che mia zia non lo usava spesso.» rispose Morro.
«Quindi i poteri di entrambe andarono fuori controllo nella lite e causarono la distrussione di tutto ciò che c'era nelle vicinanze?» chiese Kai.
«Si, Wu mi ha confermato che quando era andato lì aveva trovato al casseta e il diario, chiese in giro e scopri da coloro che erano usciti sani e salvi dissero che a distruggere il villaggio fu un'esplosione di vento proveniente da quella casa e che ad uscirne viva fu solo mia zia... mia zia ed io.» disse Morro. «Io non diventerò come mia madre, diventerò più forte con le mie sole forze... anche più di te.»
«Voglio vedere se ci riuscirari sopratutto quando diventerò Ninja Verde.» rispose Kai.
Quell'affermazione suscitto altri ricordi in Morro, ma quella era una storia per un'altro momento.

Perchè?
Perchè dovevano colaborare con lui?!
Tutto questo era successo a causa sua! Se non avesse mai provato a rubare le armi d'oro non sarebbe stato bandito negli inferi e Misako non se n'è sarebbe mai andata portado via Lloyd.
Possibile che non lo capiva? D'accordo erano fratelli, ma ciò non bastava a giustificare le azioni del sensei. Anche Julie e Mara erano sorelle e guarda com'era finita. Non poteva fidarsi di lui e per una volta doveva dare ragione a Kai.
Dubita che il compagno fosse il Ninja Verde o che avrebbe potutto sbloccare il suo vero potenziale combattendo contro Garmadon entrambe erano idee folli e insensate, ma su una cosa Kai aveva ragione.
Garmadon andava tenuto d'occhio già una volta aveva abbandonato la sua famiglia per tornaconto personale e Morro dubitava che fosse cambiato o che provasse veramente una bricciola di sentimento paterno per Lloyd. Gli avrebbe tenuto gli occhi addosso come un falco e si sarebbe assicurato che venisse cacciato dal Bounty al primo sgaro anche il più piccolo. Fece un respiro profondo e usci dal bagno pronto per gli allenamenti e proprio sulla porta ci trovo Wu che lo stava evidentemente aspettando.
«Cosi solo tu e Kai non avete ancora scoperto il vostro vero potenziale?» domando Wu, ma Morro sapeva che quella domanda stava portando a tutt'altro discorso visto che Jay l'aveva agiornato di tutto quello che era successo in sua assenza.
«Se deve dirmi qualcosa la pregherei di dirmela subito.» disse Morro.
«Anche se hai esperienze simili a quelle degli altri, non puoi pensare che siano uguali.» disse Wu.
«Cosa significa?» chiese Morro confusso.
«Significa che devi smetterla di pensare a come vuoi che ti vedano gli altri ed essere semplicemente quello che sei.» rispose Wu.
Morro strinse i pugni. Il sensei non capiva, fin da piccolo era stata un fallimento che combinava un guaio dietro l'altro. Lui doveva sforzarsi per fare la cosa giusta non poteva rischiare di sbagliare di nuovo.
I consigli del sensei non gli servivano a niente. Non in quel momento, doveva riuscire a risolvere i suoi problemmi da solo, cosi come da solo era riuscito a scoprire la verità sulle sue origini, anche se era una verità abbastanza scomoda. Non gli servivano consigli n'è da lui n'è dagli altri, erano distrazioni perditte di tempo.
Non sarebbe diventato come sua madre.
«Noto che la mia presenza cui non ti sia molto gradita.» disse Garmadon un giorno mentre Morro guardava la tv da solo.
«Mi biasimi.» disse Morro in un tono che precissava il fatto che la sua non fosse una domanda.
«Non è che noi due abbiamo avuto molte interazioni, i tuoi amici mi stanno dando una possibilità almeno finchè non salviamo mio figlio.» disse Garmadon.
«Loro non sono miei amici!» grido Morro. «E tu mi hai rovinato la vita quando era piccolo.»
«Non sono stato io ad aggredire due persone per pura e banale gelosia, è stata tua madre a farlo giusto?» disse Garmadon.
«Non parlare di mia madre!» urlo Morro. «Era una stupida l'ho ammetto, ma nominarla mi sembra un'esagerazione nei suoi confronti, non si merita questo e nient'altro.» disse Morro.
«Qualcuno qui è molto duro con gli altri.» rispose Garmadon fischiando. «Tua madre è un'erorina, ha combianto un disastro però non toglie niente alle buone azioni che ha fatto in passato.»
«Come con te?»
«No, ho fatto del male e n'è vado fiero. Non ho fatto un'erorre n'è ho fatti tanti, ma lei no. Condanare una persona per cosi poco non ti sembra troppo? Tutti hanno un lato oscuro in loro.»
«Non io.» rispose Morro a denti stretti. «E poi non è stato un'erorre da poco! Mia madre era matta e le è capitato ciò che si meritava.»
Garamdon si limito a ridere e se n'è andò. Morro sprofondo nel divano con i pugni seratti.
Lui non aveva un lato oscuro, era un ninja e i ninja dovevano sempre rimanere sulla retta via. Come osava quell'essere dirgli una cosa del genere?
Sperava di salvare Lloyd in fretta in modo che Garmadon se n'è andasse.

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Capitolo 19
*** Capitolo diciotto. ***


Tutti, tutti hanno un lato oscuro in loro.
Quelle parole lo stavano tormentando... sua madre non meritava il perdono anche se era stato un solo singolo erorre non importava.
Aveva sbagliatto e questo era tutto. Nella vita non c'erano mezze misure, la cosa bella di questa lezione era che era stato proprio Garmadon ad insegnarglierla per ben due volte.
La prima da piccolo quando aveva cercato di prevenire l'allontanamento di Lloyd, il suo erorre aveva causato proprio quello che aveva cercato di evitare mentre la seconda volta era stata proprio al tempio del fuoco, inganando Kai in modo che prendesse la spada del fuoco anche se a dirla tutta l'erorre era stato di Kai non suo, d'accordo lui non l'aveva fermato però aveva fatto al cosa più razionale tanto Kai non l'avrebbe ascoltato lo stesso.
Ora come ora però non era il momento di questi pensieri, l'associazione era venuta perchè stavano andando al tempio del fuoco per una lama di zanna. Morro inoltre voleva sapere chi era il genio che l'aveva seppelita in profondità sotto ad un vulcano che poteva riattivarsi in qualsiasi momento.
La tensione sul Bounty si sentiva sopratutto dopo che Kai aveva attacatto Garmadon, finalmente gli altri stavano vedendo che Kai non era adatto ad essere un ninja.
La misione rimaneva comunque la cosa più importante anche perchè se avessero salvato Lloyd si sarebbero potutti sbarazzare di Garmadon.

Il cuore gli si era fermato. Non ci poteva credere, non gli era mai succcesso niente del genere.
Non aveva mai avuto cosi tanta paura in tutta la sua vita. Era spaventato e preoccupato... per Lloyd solo per lui di Kai non gli importava un bel niente anzi se fosse rimasto in quel vulcano senza uscirne mai più forse avrebbe anche festeggiato.
Si guardo attorno e vide che anche gli altri erano preoccupati quanto lui anche Garmadon... si era sbagliatto sul suo conto?
Voleva davvero bene a Lloyd? Cos'era questa senzasione che provava?
Era cosi strana.
Si sentiva dispiaciutto per lui, ma l'odiava!
Come poteva provare entrambe le emozioni contemporaneamente... inoltre se doveva ammeterlo forse e solo forse gli sarebeb dispiaciutto non poter più litigare con Kai.
Ma non erano amici... non lo erano di questo era sicuro però... cosa divaolo gli stava succedendo!
Non ebbe più tempo per pensare perchè vide una luce intensa uscire dal vulcano. Si aspettava di provare invidia, ma invece era solevatto e anzi non aveva nemmeno pensato a niente di negativo era solo felice e tutte le altre emozioni in quel momento in cui Kai e Lloyd erano tornati al Bounty sani e salvi grazie al primo non essistevano più, nemmeno i suoi dubbi.
Era solo felice forse per la prima volta da molto tempo.

«Allora come hai fatto?» domando Morro a kai mentre quest'ultimo si stava schiaquando la faccia in bagno.
«Lo dirò più tardi a tuttti voi.» rispose Kai. «Tu intanto non essere invidioso.»
«Non sono invidioso.» disse Morro scrolalndo le spalle ed era sincero, cosa che sorpresse anche lui.
«Ah! Peccato.» rispose Kai.
«Cosa intendi con peccato?» chiese Morro.
«Che è divertente batibecare con te.» disse Kai andandosene e lasciando Morro da solo.
Come poteva divertilo? Credeva fosse un gioco?
Bè ora che ci pensava infondo, molto infondo anche lui avrebbe potutto trovare le loro discussioni divertenti, ma solo un po'.
Forse tutto sommato non odiava cosi tanto Kai o gli altri.
Forse e sottolineo la parola forse potevano essere amici. Ma avvicinarsi troppo era pericoloso sopratutto per lui che finiva sempre per perdere le persone a lui vicine. Persino sua madre che aveva lodato si era rivelattà solo una bugia, aveva perso persino un'idea.
L'idea che sua madre fosse una brava persona a questo punto non voleva nemmeno sapere chi fosse suo padre, potrebbere essere stato peggio di Julie o forse era scappato via terorrizato da lei.
Se fosse stata quest'ultima opzione lo capiva anche, infondo Julie non era molto stabile e il video che al ritrareva aggredire Mara e il fidanzato a causa di un'attacco di gelosia n'è era la prova. L'idea di essere amici, di andare d'accorod con loro... no, non sarebbe mai successo.
Julie e Mara erano la prova che i legami stretti erano un peso oltre ad essere pericolossi.
Sarebbe stato più gentile con Lloyd, ma non avrebbe cercato di ricostruire quel legame di una volta. Non avrebbe cercato di riottenere una cosa solo per poi perderla di nuovo. Perchè di sicuro sarebbe andata cosi, ogni cosa che otteneva tutti gli sforzi che faceva non servivano mai a niente e cosa peggiore gli veniva sempre tolto tutto quello che aveva non riusciva mai a tenerselo.
Fece un respiro profondo quando capì una cosa orribile.
Era geloso, geloso degli altri che avevano trovato il loro vero potenziale del fatto che potevano fare amicizia senza rischiare che qualcuno gli separasse, ma sopratutto capì che era proprio come sua madre.

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Capitolo 20
*** Capitolo dicianove. ***


«Va tutto bene?» chiese Lloyd etrando nella sua stanza.
«Si, perchè me l'ho chiedi? Sei tu che dovresti avere dei problemmi.» rispose Morro.
«Si, bè... comunque ti ho fatto io la domanda. Come ti senti?» domando di nuovo Lloyd.
«Bene, ora torna in camera tua e dormi.» rispose Morro.
«Sei arrabbiato perchè sono il Ninja Verde?» chiese Lloyd.
«No!» grido Morro alzando la voce, ma poi la riabbasso subito. «Ho rinnunciato a quel sogno molto tempo fa.»
«Perchè?» chiese Lloyd e Morro si limito a ridacchaire come risposta.
Come poteva spiegarglierlo? Come poteva fargli capire quello che aveva passato durante la sua infanzia?
Spiegargli quello che probabilmente avrebbe dovutto affrontare lui stesso?
Quando Kai aveva spiegato come aveva fatto a sbloccare il suo vero potenziale non ci credeva anzi non voleva crederci perchè probabilmente aveva capito prima degli altri cosa significassero quelle parole. Gli si strinse la gola quando ebbe un deja vù su le Armi d'Oro e prego che la situazione si ripettese allo stesso modo in cui era andata per lui, ma come al solito niente andava come voleva.
Le armi avevano reagitto segnando Lloyd come il Ninja Verde, Morro non ci poteva credere, non ci voleva credere a quel punto avrebbe preferitto fosse stato Kai che fosse lui a dover avere quello stupido gi non gli importava. Ma non Lloyd che era ancora un bambino, lui aveva vissuto quella situazione da piccolo, non aveva praticamente avuto un'infanzia.
Non voleva che accadesse anche a Lloyd non era giusto.
Anche questo era colpa sua?
Se non avesse sbagliatto quella volta da bambino... no stavolta no.
Non era colpa sua era colpa del destino che si divertiva a tormentarlo, togliendogli tutto. Aver scoperto di essere come sua madre non era abbastanza? Anche se era stato separato da lui continuava a considerare Lloyd come il suo fratellino e voleva proteggerlo, voleva che rimanesse con lui. Proprio come Julie lo voleva con Mara e guarda com'era finita tra le due.
Se avesse agito come sua madre in preda alal gelosia? E cosa sarebbe successo adesso che bisognava addestrarlo?
«Tu pensi davvero che dovrò combattere mio padre?» domando Lloyd.
Già, c'era anche quel problemma. Morro non capiva ancora il motivo per il qualle Lloyd tenesse tanto a suo padre, d'accordo forse Garmadon voleva bene al figlio, ma ciò non cambiava l'opinione che il ninja aveva di lui.
«Forse.» rispose Morro, non voleva mentire però allo stesso tempo non voleva nemmeno dire la verità.
Però fingere che la situazione non fosse un problemma non era possibile, un'altra prova che i legami troppo forti erano danossi, gli altri si sbagliavano quando dicevano che una solida amicizia gli faceva lavorare meglio assieme. Erano ninja dovevano proteggere le persone anche a proprio discapito personale ed ora più che mai Morro n'è era convinto.
Lloyd non sarebbe mai stato in grado di afforntare il padre nemmeno se lo scontro avenisse tra altri dieci anni.
«Io torno a letto, ok?» disse Lloyd andandosene.
Una volta rimasto solo Morro sospiro, se ci fosse stato qualcosa, qualsiasi cosa per impedire a tutto questo di verificarsi l'avrebbe fatto. Ma non si poteva andare contro al proprio destino... oppure si?
Non ci aveva mai pensato prima d'ora ma chi diceva che doveva proprio essere il Ninja Verde ad affrontare il signore oscuro? Certo l'ho diceva la profezzia, ma in fin dei conti erano solo delle parole scritte su un pezzo di carta vecchio quasi quanto Wu forse anche di più in realtà. Un'idea gli balleno in testa, talmente folle che forse avrebbe potutto funzionare.
E se avesse affrontato lui Garmadon al posto di Lloyd?
Non in quel momento ovviamente, non era cosi arrogante da pensare di batterlo, ma se in futuro fosse stato lui a sconfiggerlo. Era la soluzione migliore in fin dei conti, lui non si sarebeb fatto alcuno scruppolo in battaglia.
Era perfetto, Lloyd si sarebbe allenato, l'avrebeb addestrato però sarebbe stato lui a sferare il colpo decisivo. Doveva fare solo quello e nient'altro.
Il suo piano era perfetto.

Angolo dell'autrice: ciao a tutti. Allora un piccolo avisso ora si salterano gli episodi sul GreatDevouer e si passerà direttamente alla seconda stagione in modo da velocizzare il tutto. Spero di non avervi delusi e alla prossima.
Inoltre come avete notato non è lunedì questo perchè d'ora in poi pubblichero due volte a settimana!
Spero che questa notizia vi abbia portato gioia e alla prossima.

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Capitolo 21
*** Capitolo venti. ***


Getto un'altro mucchio di scarti metalicci nella cariola per poi sospirare quando guardandosi attorno vide che non era ancora a metà del lavoro.
«Coraggio Morro secondo i miei calcoli per finire di ripulire questo quartiere dai danni del Devouer ci vorrano solamente altre... tre ore e mezza.» disse Zane.
«Perfetto non vedi quanto sono felice.» rispose Morro ringhiando.
«Dai miei scanner non sembri molto felice.» commento Zane. «Non è che eri sarcastico?»
«No.» rispose secco Morro.
Capiva perchè stavano aiutando erano Ninja e quindi dovevano aiutare le persone anche in incombenze come questa, ma in realtà non capiva perchè si stava perdendo tempo con questo quando avevano cose più importanti da fare come allenare Lloyd.
Erano per caso diventati gli spazzini della città?
«Senti Morro so che è molto che non parliamo di questo argomento, ma se stai ancora cercando tuo padre penso di poter fare qualcosa... se vuoi.» disse Zane.
«Lascia perdere non m'interessa più ho cose più importanti da fare che andare alla ricerca di uno stupido passato perdutto.» rispose Morro gettando altri pezzi nella cariola.
«Ok. Secondo te cosa ci converebbe di più a questo punto? Dobbiamo cercare un posto in cui stare e iniziare ad allenare Lloyd senza contare che le Serpentine sono ancora in libertà. Come dovrebbe muoverci a tuo parerre?» domando Zane.
Morro sospiro era ovvio che il nindroide voleva conversare con lui nonostante Morro non n'è avesse alcuna voglia. Solo perchè era riuscito ad imparare che con Zane era molto più facile parlare che con gli altri questo non voleva dire che voleva farlo sempre e tantomento voleva essere suo amico.
Ci aveva pensato che forse poteva essere loro amico, che forse avrebbe potutto apirsi, ma poi Garmadon aveva distrutto il GreatDevouer con le Armi d'Oro e alla fine era fuggito con esse. Gli avevano datto fiduccia e lui si era approfitatto di loro, Morro non voleva di nuovo cadere in una trappola cosi banale e stupidà perciò i muri che a poco a poco aveva fatto crollare gli aveva rialzati più forti e spessidi prima.
Lui e i ninja non sarebbero mai stati amici e nemmeno una famiglia. Non poteva permetersi questo lusso nemmeno con Lloyd, il suo addestramento era troppo importante per perdere tempo cercando di ricreare un legame del qualle lui si era anche dimenticato.
Il fratellino con il qualle giocava da piccolo non c'era più, erano entrambi cresciutti e adesso entrambi avevano un compito da svolgere anche se Lloyd il suo non l'avrebbe mai portato a termine. I muri servivano anche a questo, se gli altir avessero saputo del suo piano l'avrebbero fermato.
Non avrebbero capito, lui lo stava faccendo per Lloyd.
«Prima di tutto dobbiamo trovare una casa, non ho voglia di dormire raggomitolato nell'inmodizia.» rispose Morro.
Zane ridacchio e assieme raggiunsero gli altri che stavano parlando con Nya e Wu per l'appunto sul problemma della casa. A quanto pare Nya grazie a dei suoi contatti, e Morro si chiese quando gli avesse conosciutti visto che stava quasi sempre sul Bounty o in giro da Samurai X, era riuscita a prendere appuntamento con un'agente immobiliare che avrebbe potutto trovare un luogo in cui vivvere.
Morro trattene un ringhio quando fu informato persino del fatto che Wu avrebbe accompagnato Nya a predendere la medicina per guarirre il drago.
Gli stava lasciando di nuovo soli? Ma perchè? Perchè amava le gite ecco perchè.
Era ancora il loro sensei?
Morro iniziava a dubitarlo seriamente, sembrava che ogni occassione fosse buona per abbandonarli a se stessi.
Lui sarebbe stato un maestro migliore per Lloyd, gli sarebbe sempre rimasto accanto nei momenti del bisogno aveva imparato dal passato e stavolta non avrebbe sbagliatto di nuovo sopratutto perchè ora non aveva più alcun motivo per inseguire il suo passato, lo conosceva già purtroppo.

Sospiro esasperato vedendo Lloyd venir scaraventato a terra dal manichino di nuovo, era almeno la quinta volta che provava a completare il percorso e falliva.
Cosa c'era che non andava in quel ragazzino? Lui alla sua età era già in grado di fare questo percosso anche bendato se voleva.
«D'accordo facciamo una pausa.» disse Morro mentre Lloyd si rialzava e toglieva la polvere dal suo gi.
«Quand'è che anche gli altri mi allenerano?» domando Lloyd seguendo Morro in cucina. Il ninja del vento non sapeva se trovare il fatto che Lloyd ogni volta che erano da soli lo seguisse come un cagniolino qualcosa di bello o irritante.
Forse un misto di entrambe le cose.
«Qunado avrano finito di lavorare.» disse Morro tenendosi per sé il resto dela frase: come degli idioti.
Si fece una tazza di caffè e allungo a Lloyd un succo di frutta che il ragazzino beve tutto d'un fiato. Morro guardo l'orologio appesso al muro e vide che si stava faccendo tardi, gli altri sarebbero già dovutti reincassare.
«Lloyd io esco a cercare gli altir tu rimani qui, ok?» disse Morro.
«Posso venire con te?» chiese Lloyd eccitatto.
«No, sei più al sicuro qui.» disse Morro uscendo.

Sapeva che questa storia dei lavori era una pessima idea, fosse per lui avrebbero preso la prima casa era una catapecchia certo, ma almeno se l'ha potevano permettere senza problemmi. Questi lavoretti per pagare l'affitto erano solo una perdita di tempo.
Avevano un compito ben precisso e loro lo stavano ignorando bellemente.
Perchè era l'unico che prendeva la questione sul serio?
S'incammino fino alla banca in cui lavorava Cole e vide la polizia circondare l'edificio.
Avvicinandosi riusci capire che c'era stata una rapina e anche che Cole era stato licenziatto. Scopri anche altro ovvero che le telecamere avevano ripreso anche se per poco i ladri entratti nel cavue ed erano serpentine.
“Che se n'è fanno le serpentine die soldi?” si chiese Morro poi però penso che non gli servivano.
E se fosse stata tutta una trappola, ma per cosa? Poi come un'illuminazione lo colpi.
“Lloyd.” penso mentre gli si gelava il sangue.

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Capitolo 22
*** Capitolo vent'uno. ***


«Lloyd?!» grido entrando in casa sbattendo al porta.
Morro aveva corso il più velocemente possibille per tornare indietro sperando di non essere troppo tardi.
«Cosa c'è?» rispose il ragazzino che stava tranquillamente giocando ai videogame seduto sul divano. Morro fece un sospiro di sollievo. Forse si era sbagliatto, ma nel caso sarebbe rimasto a casa con Lloyd gli altri potevano benissimo uscire da soli dai guai che avevano combinato.
Vide che Lloyd stava avanzando rapidamente di livello e si chiese perchè non si impegnasse tanto anche nell'allenamento.
Secondo te diventerò mai un'erore come lui?» chiese lloyd metendo il gioco in pausa e indicando il proprio personaggio.
«Non lo so.» rispose Morro, ma poi vedendo l'espressione delusadi Lloyd aggiunse subito. «Nel senso che forse potresti essere come lui o anche meglio.»
«Oppure peggio.» disse Lloyd metendo via il gioco e sprofondando nel divano.
«Si può essere.» disse Morro per poi alzarsi a andare in cucina in modo da non dire più niente del genere.
«Morro!» grido Lloyd aggrapandosi a lui.
«Cosa c'è?» chiese cercandi di non sembrare troppo duro.
Poi vide perchè Lloyd sembrasse cosi spaventato, alla finestra che stava cercando d'entrare c'era Skales. Alla fine dei conti non si era sbagliatto. Senti bussare alla porta, qualcuno era arrivato forse gli altri. Morro si irrigidi mentre Skales entrava, spinse Lloyd dietro di se per prottegerlo ma la situazione era almeno dal suo punto di vista più grave di quanto si potesse immaginare.
Dal suo punto di vista era affrontare il nemico da solo o aprire al porta e lasciarsi aiutare. Non sapeva cosa fare, cosa decidere... perchè era cosi difficile?
«Morro muoviti!» grido Lloyd allontanandosi da lui e raggiungendo al porta. Morro usci dal suo stato di tepore e sfero un calcio al serpente che si stava avvicinando al ragazzino, il qualle nel fratempo riusci ad aprire la porta permettendo a Nya e a Wu di entrare.
In poco tempo grazie all'aiuto di Nya riuscirono a leggare Skales e poi a consegnarlo alla polizia, in tutto quello a Morro non sfugi l'espressione di Lloyd. Lo guardava in un modo che voleva dire chiaramente: cosa ti è preso?
Anche Morro se l'ho stava domandando. Per qualche ragione era stato incapace di chiedere aiuto e anzi solo il pensiero di tale azione l'aveva bloccato nel momento del bisogno. Si promisse che non sarebbe mai più successo, la prossima volta c'è l'avrebbe fatta da solo senza esitazioni.

Pensava che non ci fosse niente di più stupido dell'idea dei ninja di cercarsi un lavoro per pagare l'affito, ma si doveva ricredere, qualcosa esisteva e il suo nome era Dareth.
Dopo la dissaventura con gli ex leader delle Serentine si erano trasferiti in un appartamento più piccolo e più accessibile alle loro finanze, ma per allenare Lloyd serviva comunque un luogo più adatto e cosi erano finiti lì.
Possibile che in tutta Ninjago Citty il dojo di Dareth fosse veramente l'unico posto in cui potevano addestrare Lloyd?
A quanto pareva si e cosi adesso doveva sopportare le stranezze di questo tipo, stranezze che gli facevano venire una gran voglia di strozzarlo. Quasi peggio di Kai... quasi. Almeno gli altri avevano finalmente preso sul serio il loro compito sopratutto adesso che si era scoperto che Lloyd poteva usare i poteri degli elementi senza le armi, Morro continuava a pensare che fosse una responsabilità troppo grande per un bambino, con poteri cosi forti e con cosi poca esperienza era ovvio che Lloyd non sarebbe stato in grado di fare altro che combinare guai e di sicuro Garmadon non avrebbe aspettato fino al momento in cui Lloyd sarebbe stato pronto per attacare cioè sempre amesso che quel momento arrivasse davvero.
Certo anche essere attacato da dei pirati sul Bounty era una cosa che non si sarebbe mai aspettato di vedere cosi come non avrebbe mai immaginato che avrebbe seguito una nave pirata volante su un autobus.
La vita era strana.

Due giorni dopo l'attacco dei pirati Morro era ancora un po' inquietto non solo perchè Garmadon era ufficialmente in libertà e pronto ad attacargli, ma anche per Lloyd.
Quando suo padre aveva rubarto la Bounty, e se Morro avesse scoperto chi era scesso per ultimo lasciandola incostudità in questa maniera l'avrebbe fatto pentire di essere nato, aveva avvertito il figlio rinnunciare alla battaglia Lloyd però aveva scelto di stare con loro forse per tutti quello era un buon segno, ma Morro si concentrava più sull'esitazione di Lloyd.
E se avesse esitato anche in futuro?
Morro stava iniziando a dubitare dell'affidabilittà del ragazzino e questo suo dubbio stava peggiorando il suo già abbastanza precario umore.
«Sai che hai una pessima cera? Forse dovresti dormire di più.» lo prese in giro Kai un giorno.
«Io ho cose importanti da fare non come te che ronfi sul divano di continuo.» rispose Morro non riuscendo a trattenere uno sbadiglio. Ovvio che non dormiva abbastanza, di giorno allenava Lloyd e di notte si allenava da solo, adesso aveva la certezza assoluta che solo lui poteva sconfiggere Garmadon al posto di Lloyd.
«Guarda che sto allenando Lloyd come tutti gli altri. Invece tu è da un po' che non scompari, cosa ti è successo?» chiese Kai sprezzante. Morro non rispose limitandosi a ringhiare.
Kai era la persona che più odiava a questo mondo e non sopportava di rimanere da solo con lui per troppo tempo quindi decise di andarsene, am proprio sulla soglia comaprì Wu.
«Proprio voi due cercavo.» disse il sensei. «Ho bisogno che facciate qualcosa per me.»
«Una missione?» chiese Kai.
«Si, dovrette fare una missione assieme.» disse Wu.
Entrambi i ragazzi rimassero a bocca aperta per la sorpressa.

Angolo dell'autrice: chi si aspettava questa svolta? Il prossimo capitolo sarà inventato di sana pianta e riguarderà giustamente Kai e Morro. Riuscirano a non uccidersi a viccenda? Bè lo vedremmo. Alla prossima.

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Capitolo 23
*** Capitolo ventidue. ***


«Ci sta spedendo dall'altra parte di Ninjago per una semplice comissione? Assieme!?» grido Kai.
Di norma non avrebbe avuto nulla in contrario in questo, ma andare con Morro e stare per giorni da solo con lui?
Neanche morto.
«Non può andarci solo uno di noi?» chiese Morro irritato.
Piuttosto che stare da solo con Kai si sarebbe fatto investire da un'autocisterna.
«No è una missione che dovrette fare assieme.» disse Wu.
«Dobbiamo solo andare a prendere un pacco di thè, non è una missione e poi non ci voglio andare con lui.» disse Kai.
«Molto matura come argomentazione, complimenti.» disse Morro.
«Senti chi parla. Pensi le stesse identiche cose.» ribatte Kai.
«E se anche fosse?» disse Morro.
«Basta!» grido Wu sbattendo il bastone per terra. «Voi andrette assieme e tornerette assieme questo è quanto. Partirete domattina presto.»

Era quasi mezzogiorno e ancora i due ninja non si erano rivolti la parola.
Per tutto il tragitto, fatto a piedi, erano rimasti in silenzio limitandosi a scambiarsi sguardi ben poco amichevoli e ringhi. I due non si sopportava, forse Morro si era aperto con lui ma ciò non cambiava che appena uno di loro apriva bocca l'altro immediatamente aveva voglia di infliggerli indicibilli sofferenze. Perciò tuttosomatto se stavano zitti forse era meglio, anche perchè se c'era qualcosa di cui Morro era sicuro era il fatto che lui e Kai non avessero niente in comune.
Aveva questi pensieri in mente perchè a suo avisso era ovvio che Wu gli avesse speditti in questa “missione” per cercare di andare d'accordo. Tempo spreccato, era come chiedere al sole e alla luna di essere in cielo comntemporaneamente allo stesso momento.
Stavano camminando da ore in mezzo al nulla e fu allora che Morro decise di rompere il “patto” del silenzio.
«Ci siamo persi!» disse predendo la mappa da Kai.
«So esattamente dove siamo e questa è la direzione giusta.» disse il ninja del fuoco rimpredensosi la mappa.
«Visto che sei cosi sicuro allora vuol dire... che ci siamo persi!» grido Morro.
«Tra poco perderai qualche dente se non chiudi subito la bocca!» ringhio Kai putandogli un dito contro.
«Per colpa tua una missione che al massimo doveva durare un giorno adesso ci impieggera il doppio del tempo!» strillo Morro.
I due iniziarono a litigare per lamappa finchè non la strapparono ritrovandosi con due pezzi di carta inutile e senza sapere la strada da percorere.
«Questo è tutta colpa tua!» si gridarono contro contemporaneamente.
Questa missione non poteva andare peggio.
All'improvisso scoppio a piovere.
Inffredolitti e infuriatti Morro e Kai si rifuggiarono all'interno di una vecchia baracca aspettando che il tempo migliorasse. Avevano tentato di proceddere anche con la pioggia, ma la srada era diventato un vero e proprio pantano.
«Dove vai quando scompari la notte?» domando Kai.
Morro sgrano gli occhi, qualcuno aveva notato i suoi allenamenti segreti? Impossibile era sempre stato attento a non farsi seguire, come poteva Kai tra tutte le persone essersene accorto? Di sicuro se avesse saputo la verità avrebbe insistitto per accompagnarlo e aiutarlo dal suo piano, ma lui non gliel'avrebbe permesso questo era il suo compito non di qualcun'altro e sopratutto non di Kai.
L'avrebbe fatto solo per soddisfare il suo ego, perchè di sicuro infondo a se stesso era ancora geloso del fatto di non essere lui il Ninja Verde. Geloso del fatto di essersi allenato ogni giorno spaccandosi la schiena per raggiungere tale obbiettivo e infine vedere che ad ottenerlo era stato un ragazzino cosi poco adatto al compito da svolgere.
No, meglio se continuava a fare da solo era molto più sicuro e inoltre l'unica persona della qualle poteva fidarsi era lui stesso.
Nessun'altro.
«Non sono affari tuoi.» rispose Morro.
«Infatti, ma Lloyd ti ha visto e incuriosito mi ha chiesto se sapevo qualcosa.» disse Kai.
«Perchè non ha chiesto direttamente a me?» domando Morro cercando di nascondere la sua delusione.
«Davvero te l'ho stai chiedendo?» disse Kai. «Chiunque sa che sei inavicinabille si capisce al primo sguardo.»
Morro non rispose e distolse lo sguardo. Inavicinabille... era quello che gli altri pensavano di lui?
In fin dei conti era quello che voleva, quello che tutti pensaserò in modo da lasciarlo in pace e sopratutto da solo.
«Quello che faccio quando non perdo tempo ad addestrarlo non sono nemmeno affari suoi.» rispose dopo un po'.
«Pensi che addestarlo sia una perdità di tempo?» domando sorpresso Kai. «Io non l'ho credo affatto, ha un gran potenziale e sono certo che un giorno diventerà il miglior ninja.»
«Perchè tu di potenziale sei un vero esperto?!» grido Morro. «È solo un bambino! Non ha n'è l'esperienza n'è le doti necessarie per tale compitto e di certo non riuscirà mai ad affrontare suo padre!»
«Per questo ci siamo noi! Per questo esiste il lavoro di squadra!» I due rimassero in silenzio per un po' e quando al pioggia fini si rimissero in marcia.
Morro aveva avuto confermadei suoi sospetti, gli altri non l'avrebbero capito erano tutti accecati da una leggenda che portava loro inantile e futile speranza.
Sperava veramente che sarebbero presto cresciutti e abbandonato tali fantasia infantili cosi come aveva fatto lui. Se non riuscivano a capirlo era l'enessima dimostrazione che al suo contrario non erano adatti ad essere dei ninja.
Sapevano solo comportarsi da bambini niente di più.
Proprio come in passato si era comportata sua madre, dopo aver capito che poteva essere simile a lei aveva fatto tutto il possibile per allontanarsi da quel comportamento.
Il suo piano n'è era la prova, che al contrario della amdre non era egoista e geloso bensi altruista.
La sua era un'idea altruista.

«Arrivederci e buonagiornata.» disse la comessa consegnando a Kai la busta con il thè del maestro.
Alla fine la “missione” si era rivelata anche più deludente del previsto visto che il loro obbietivo era un supermercato vicino ad una stazione degli autobus. Mentre Kai era andato a comprare il thè Morro aveva preso due biglietti per Ninjago Citty in modo da non dover rifare tutta la scarpinata da capo.
Tanto il piano del maestro aveva fallito, lui e Kai non erano diventati più vicini al massimo il contrario. L'unica cosa che aveva imparato era che doveva fare più attenzione la prossima volta che andava ad allenarsi di nascosto.
«Hai preso i biglietti?» domando Kai.
«Certo che gli ho presi non sono un inresponasabille come te.» rispose Morro strappandoli la busta dalle mani. «A proposito questa sarà più al sicuro in mano mia o vuoi romperla come con la mappa?»
«Prima di tutto sei stato tu a rompere la mappa e poi sono in grado di portare una stupida busta al sicuro.» disse Kai ripredendosi la busta.
Inutile dire che la busta fece davvero la fine della mappa e che quindi i due furono costretti a ricomprare il thè... diverse volte.

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Capitolo 24
*** Capitolo ventitre. ***


Si stava veramente stancando dei continui tentativi di Garmadon di inteferirre con l'allenamento di Lloyd. Prima i pirati, poi i cloni malvaggi, il tentativo di comprare e demolire il dojo di Dareth e adesso si intruffolava in un museo.
Tutte quelle situazioni non erano solo irritanti, ma stavano facendo perdere tempo ad entrambe le parti visto che tanto con o senza l'allenamento di Lloyd non sarebbe cambiato niente.
E se doveva essere sincero un po' era infastiditto dal fato che Lloyd era stato sempre un' elemento crucialle per fermare i piani del padre, quando erano andati alal sua vecchie scuola erano riusciti a sconfiggere i cloni malvaggi grazie al piano di Lloyd.
Gli aveva salvati.
Doveva essere lui a prottegerlo e ad insegnargli invece Lloyd credeva di poter ribaltare i ruoli, cosa gli faceva credere di essere cosi speciale?
Almeno stavolta era rimasto sul Bounty, che erano riusciti a riprendersi da Garmadon, perciò non avrebbe dovutto sentirsi umiliatto di nuovo in questo modo.

Urlare dal terorre sarebbe stata la risposta più logica del comportamento umano in una situazione simille, ma Morro era cosi fuori di sé che non riusci a emmetere un solo suono.
Era un bambino, erano di nuovo tutti bambini! Da un lato trovava divertente che i suoi compagni avessere finalmente un'aspetto adatto all'età che dimostravano, ma d'altro non era per niente entusiasta di essere tornato egli stesso all'infanzia.
«Qualcuno mi spieghi che è successo! Adesso!» grido sbattendo il piede per terra.
«La super arma di Garmadon deve averci riportato all'infanzia.» spiego Zane.
«Ma non ha senso! Perchè?» disse Cole.
«Quando mai le nostre vite hanno un senso.» disse Jay.
«Per quanto odi ammeterlo Jay ha ragione.» disse Morro. «Ora la cosa migliore da fare è tornare al Bounty prima che acada qualcos'altro.»
Neanche un minuto dopo che Morro ebbe finito di parlare e subito una volante della polizia si fermo davanti a loro. I poliziotti ignorarono i ninja e gli fecero tornare al museo dove erano accusati di aver rubato il sarcofrago d'oro in che Skales aveva tentato di prendere, purtroppo però quello che sembrava facile ovvero scusarsi e andarsene era molto più difficile perchè scoprirono che Garmadon era riuscito nel suo intento in qualche modo oltre a rendere loro di nuovo bambini aveva anche riportato in vita le ossa del Groundal.
Quindi adesso non solo era impotenti, e bloccati lì perchè senza accompagnatore non poteva prendere l'autobus, ma avevano anche un dinosauro alto tre metri che dava loro la caccia.
«D'accordo ecco cosa faremo. Troveremo il Groundal prima che lui trovi noi.» disse Morro.
«E con cosa voresti batterlo?» chiese Kai in tono sarcastico. «Non abbiamo armi e non possiamo usare lo Spinjizu.»
«La cosa più logica sarebbe chiamare il Bounty e farci aiutare.» disse Zane.
«Non abbiamo bisogno d'aiuto. Possiamo cavarcela da soli.» disse Moro. «Io sono il leader e farete ciò che dico io.»
«Anche se questo ci farà finire divorati da una lucertola rediviva?» disse Kai.
«Si.» rispose Morro.

Era mezzogiorno passato quando i ninja capirono che cercare il Groundal era solo una perdita di tempo non l'aveva trovato il che era strano visto come fosse enorme.
Cosi anche se rilutante Morro accosenti a chiamare il Bounty per chiedere aiuto e dopo che Jay ebbe lasciato un messaggio, decisamente poco comprensibile a suo avisso, andarono al ristorante Pizza Pazza per aspettare Nya e Wu.
Morro dovette modersi al lingua quando di vide che invece della sorella di Kai e del maestro ad essere venuti ad aiutargli era stato Lloyd. Di nuovo, con tutte queste distrazioni non sarebbe mai riuscito a completare l'addestramento e loro che figura ci facevano?
Di sicuro pensava che come insegnanti non valessero niente.
Per l'imbarazzo Morro si tiro su il capuccio della felpa verde che aveva presto “in prestito” e ci sprofondo dentro mentre Kai spiegava tutto a Lloyd, quest'ultimo trovava la situazione divertente a detta sua finalmente i ninja avrebbero capito cosa si provava a venir continuamente ignorati solo perchè si era dei bambini.
«Non è affatto divertente.» borbotto Morro.
«Dovresti prendere la vita con più leggerazza.» disse Lloyd continuando a ridacchiare.
«Concordo con Lloyd almeno in questo modo romperesti meno...» disse Kai.
«Kai!» grido Zane interompendo l'amico.
Ma perchè era in questa situazione?
Poteva capire gli altri erano ancora bambini nella mente perciò non cambiava molto per loro, ma lui era un'altra storia. Detestava tutto questo e sperava vivvamente di tornare normale il più prestro possibille.

Lloyd si sentiva eccitatto.
La situazione era chiaramente problematica, ma infondo lui si sentiva solo felice. Con in ninja ridotti in quelle condizione lui era l'unico che poteva effetivamente fare qualcosa per aiutargli anche se avrebbe preferito aiutargli in battaglia piuttosto che limitarsi a partecipare ad un Quiz sul suo fumetto preferito però aveva capito che a volte anche un compito piccolo poteva fare la differenza.
Peccato che perse la gara.
Si sentiva in colpa per aver deluso i suoi amici, non aveva vinto le spade luminosse e adesso risciavano tutti di essere mangiati a causa sua. E come se qualcuno l'avesse sentito il Groundal appari proprio in quel momento metendo in pericolo non solo loro, ma anche tutti i ragazzi all'interno della fumetteria.
I ninja pressero le tutte esposte e le spade, ma nemmeno quelle poteva fermare il Groundal abbastanza a lungo. Lloyd provo con i suoi poteri, ma venne mandato fuori combattimento dal dinosauro quasi subito.
Non era la prima volta, e il suo intuitto gli diceva che non sarebbe nemmeno stata l'ultima che veniva scaraventato contro un muro e il fatto che il dolore fosse cosi debole non era un buon segno come se si fosse abituatto.
Per fortuna arrivarono Nya e Wu con un thè speciale che avrebbe riportato i ninja alla normalità e fato regredire il Groundal alle ossa, c'era solo un problemma. Lloyd era troppo vicino.
«Hai sentito Cole, non possiamo farlo!» grido Kai quando vide che Morro stava comunque per usare il thè.
«Non è un mio problemma.» disse Morro era stanco di questa storia e se Lloyd fosse stato colpito non gli importava in quel momento per lui la cosa più importante era tornare alla normalità.
Il Groundal colpi anche i ninja madnaogli a terra mentre il barattolo del thè finì in grembo a Lloyd.
«Che aspetti ad usarlo moccioso, vuio farci uccidere?!» grido Morro.
«Non ascoltarlo!» disse Kai per poi rivolgersi a Morro. «Perdera la sua infanzia, non possiamo costingerlo a farlo è impossibile.»
Lloyd guardo il thè che aveva davanti e poi il Groundal che si stava avvicinando cosi tanto che si poteva sentire il suo fiato fetido.
Il ragazzino prese un respiro profondo e alla fine fece la sua scelta.
Con tutta la forza che aveva nel braccio lancio il barattolo contro il dinosauro.

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Capitolo 25
*** Capitolo ventiquattro. ***


Si fissava allo specchio.
Era diverso, ma si sentiva sempre uguale. Dimostrava forse l'età di Nya quindi anche con il thè del domani era ancora più piccolo degli altri, ma in realtà era ancora piccolo... o almeno cosi credeva.
Il thè aveva alterato solo la sua età fisica o anche quella reale?
«Volevo dirti ottimo lavoro.» disse Morro entrando in bagno nel qualle Lloyd si era rifugiatto appena tornato sul bounty.
«Non mi servono i tuoi complimenti.» rispose Lloyd in tono freddo schiaquandosi il viso, non gli era sfuggito che Morro aveva leggermente ringhiatto mentre parlava come se si stesse constrigendo a dire quelle cose.
«Comunque sono felice che almeno tu mi ascolti.» continuo Morro.
«Io non l'ho fatto perchè m'è l'hai detto tu, ma perchè era una mia decisione.» disse Lloyd avvicinandosi a Morro.
Il ninja del vento era assieme a Cole il più alto del gruppo e Lloyd adesso era più o meno alto quanto Jay, ma sempre più basso anche se di pochi cenitmetri di Kai e Zane. In pratica Morro ancora lo sovrastava, ma ciò non gli impedi di fissarlo dritto negli occhi.
«Mi fido di voi con il mio allenamento e siete miei amici, ma le mie scelte le prendo perchè voglio e non perchè mi è stato ordinato.» continuo Lloyd.
«Come vuoi il punto è che avevo ragione io. Usare il thè era la cosa giusta.» disse Morro.
«Per te si riduce sempre tutto a questo, vero?» chiese Lloyd scuotendo la testa per poi andarsene, ma si fermo sulla porta. «Anche altre persone potrebbero non amare la strada che il destino a scelto per loro.»

Piccolo egoista viziato.
Lui stava facendo tutto questo per lui ed era questo il modo di ripagarlo, andando contro i suoi ordini. Forse era cresciutto, ma rimaneva ancora quel bambino senza possibilità di vittoria.
Era Lloyd ad aver bisogno di lui e non il contrario.
Di certo non era per dimostrare qualcosa che si allenava cosi tanto, se pensava di fare a meno di lui allora sarebbe stato accontentato voleva proprio vedere fin dove sarebbe arrivato con solo quei quattro come maestri, se prima non aveva alcun possibilità adesso senza di lui era anche peggio. Il suo piano sarebbe continuato, ma non avrebbe più sprecato tempo dietro a quel mocciosso.
E a proposito di tempo stavolta tale elemento avrebbe giocato un ruolo importante perchè Morro e i ninja stavano andando nel passato. Con la super arma Garmadon voleva riscrivere la storia ed evitare che Lloyd diventasse il Ninja Verde.
A dirla tutta Morro aveva qualche difficoltà a capire quel piano.
Lloyd cosi c'era nato giusto?
Come avrebbe potutto evitare qualcosa che in teoria non si poteva cambiare. L'unico modo per evitare che Lloyd diventasse il Ninja Verde era proprio quello di impedire la sua nascità invece finirono nel momento in cui Wu aveva reclutato Kai.
Garmadon lo credeva cosi importante?
Kai se possibille era quello meno importante tra loro e dubitava seriamente che fosse la chiave per il loro futuro. Eppure tutti concordavano che era imperativo assicurarsi che diventasse un ninja, Morro invece pensava che se non l'ho fosse diventato le cose in futuro sarebbero migliorate, ma decise di stare zitto e tenersi quei pensieri per se.
Ciò nonostante i fatti seguinti gli diedero ragione, il Kai del passato non solo era una schiappa, ma non ci stava nemmeno provando seriamente. Kai diceva che il motivo era perchè non era più motivoto a salvare Nya visto che qui gli schelletri non l'avevano pressa, ma Morro invece non notava differenze tra le due versioni.
«Potresti almeno fingere di voler essere qui.» disse Kai al loro leader quanto calo la notte e loro furono sul punto di attuare il loro piano.
Avrebbero rapito loro Nya per far in modo che il tempo tornarse sul binario giusto.
«Questo piano è una perdita di tempo, non c'è un'altro modo?» rispose Morro.
«No, se non vuoi evitare che Lloyd non diventi il Ninja Verde.» disse Kai quasi sibilandogli contro.
Morro non disse niente per qualche ragione non riusciva a trovre un modo per rispondere. Proprio come quella volta con Skales si sentiva intrappolato in qualcosa che non poteva controllare.
Perchè gli era cosi difficile rispondere a quella domanda?

Temeva quel momento, non capiva il motivo ma lo teneva. Forse non si sarebbero accorti di lui e anche se fosse lui non aveva colpa era quello che continuava a ripetersi da quando era realmente successo. Anche se avesse fermato Kai non c'era niente che poteva fare.
Niente, non era colpa sua se lui era cosi stupido. Di sicuro anche gli altri l'avrebbero capito.
Ciò nonostante più si avvicinavano a quel momento più diventava nervosso.
«Visto che Kai entrerà nel tempio forse dovremmo aspetterlo direttamente lì.» proposse Morro quando le versioni passate di accamparono.
«Per una volta sono d'accordo con lui risparmieremmo tempo.» disse Kai. Morro non pote fare di tirare un sospiro di sollievo, nessuno avrebbe mai saputo nulla... non che importasse comunque.
«Allora muoviamoci.» disse Morro.
«Giusto non vorremo mai intefferire con la storia come quando tu mi hai lasciato cadere in questa trappola.» disse Kai e per la seconda volta in quell'avventura Morro si senti bloccato.
«Come...»
«Come lo so?» inizio Kai. «Ti dirò i primi dubbi mi sono venuti quando hai fatto riferimento a quest'occassione, all'inizio non ci ho fatto caso, ma poi mi sono ricordato che non avevo detto a nessuno cosa era essatamente successo. Poi la tua agitazione ha confermato la mia ipotesi. Tu mi hai lasciato cadere in trappola senza dirmi niente!»
«Anche se fosse non capisco perchè ti arrabbi tanto.» disse Morro.
«Forse se mi avessi avisatto forse se fossimo stati in due, Garmadon non sarebbe fuggito e adesso non saremo qui a cercare di evitare che cambi il passato.» disse Kai.
«Non è colpa mia se sei stato cosi stupido da cascarci e inoltre non m'interessa.» disse Morro. «Per quel che mi riguarda quel giorno avresti anche potutto non sopravivvere e per me non sarebbe cambiatto niente!»
I quattro guardarono i leader sconvolti, Morro era sempre stato duro ma questo pareva decisamente troppo.
«Il mondo non gira attorno a te!» grido Kai.

Rotto.
Qualcosa si era rotto, all'interno del gruppo e forse anche di se stesso.
Non era colpa sua.
La missione aveva avuto successo e distruggendo la Super Arma di Garmadon tutto era tornato alla normalità.
Non era colpa sua.
I ninja non gli parlavano più, Zane aveva cercato di ragionare con lui, ma Morro l'aveva cacciatto.
Non era colpa sua.
Lloyd non aveva detto niente, era confusso dagli eventi appena verificatisi peròsi vedeva qualcosa di diverso nel suo sguardo sembrava più rissoluto più determinato... a Morro ricordava lo sguardo che aveva da bambino.
Non era colpa sua... forse.

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Capitolo 26
*** Capitolo venticinque. ***


I giorni successivi sul Bounty furono molto silenziosi, Morro non parlava con gli altri e gli altri non avevano voglia di parlare con lui.
Nel passato avevano visto come avesse veramente abbandonato Kai mandandolo in trappola ignorando uno dei primi insegnamenti del sensei forse anche uno dei più importanti.
Non si abbandona mai un comapgno di squadra.
Nel frattempo gli allenamenti di Lloyd continuavano e il ragazzo stava migliorando a vista d'occhio nonostnate non fosse ancora del tutto abbituato al suo nuovo corpo era chiaro che proprio grazie ad esso gli risultava più facile migliorare la propria potenza il che era veramente utile sopratutto perchè Morro aveva deciso di sfoggare le sue frustazioni sul ragazzo facendo diventare gli allenamenti con lui molto più masacranti del solito. Non era insolito che alla fine della giornata Lloyd crollase esausto subito dopo la fine degli allenamenti, questa cosa stava faccendo preoccupare gli altri anche perchè Nya aveva notato che Lloyd si addormanteva senza neanche mangiare a volte il che non era salutare.
Ma quando n'è parlarono con Morro quest'ultimo si limito a dire che loro avevano il loro metodi e lui aveva i suoi. Kai gli aveva strillato contro dicendo che stava usando Lloyd come semplice valvola di sfogo a causa dei dissapori tra loro cinque, quando Morro non nego nemmeno Nya dovette trattenenre il fratello per evitare che iniziasse una lite con il leader della squadra.
«Sei un testardo egoista!» sbotto Kai. «Se tu mi avessi chiesto semplicemente scussa ti avrei perdonato invece hai deciso di prendertela con Lloyd per chissà qualle motivo!»
«Se non riesce a sopportare tutto questo allora forse non è adatto a fare il ninja.» rispose Morro in tono secco.
«E tu saresti più adatto di lui, giusto?»

Lloyd si sdraio sul letto felice che gli altri stessero ancora cenando, dopo la fatica di quel giorno voleva stare da solo almeno per un po'. Tanto sapeva che si sarebbe fatto soprafare dalla stanchezza molto presto.
Sapeva che Morro lo stava portando a posto fino al limite e sapeva che non lo voleva qui, forse all'inizio era gentile con lui, ma Lloyd poteva capire se qualcuno non lo tollerava aveva avuto tutta la vita per svillupare tale capacita e si vedeva che Morro non riusciva a tolleralo.
Lloyd aveva un'ipotesi sul motivo dell'astio di Morro, ma sinceramente non voleva affrontarlo. Non importava quando il leader lo portasse all'estremo, lui non avrebbe rinnunciatto non gli avrebbe datto questa soddisfazione.
Si sarebbe dimostratto degno del ruolo che il destino gli aveva assegnato costi quel che costi.
Anche se questo significava che Morro gli rompesse tutte le ossa.

«Tu cosa faresti al mio posto?» domando Morro, ma non ricevette risposta.
Dal'altronde stava parlando con la lapide di sua zia.
Era da quando il monastore era brucciatto che non andava lì, ma sul Bounty stava iniziando a sentirsi soffocare... stava iniziando a dubitare di sé.
Di quello che faceva, di quello che pensava. Stava mettendo in discussione tutto e non capiva il motivo prima d'ora era sempre andato avanti per la sua strada, non si era mai guardato indietro.
Niente rimpianti, quello che faceva era giusto erano gli altir a sbaglaire... o almeno era quello che pensava.
La sua logica, la sua natura era questo ragionamento del qualle però stava iniziando a dubittare.
E con quei dubbi si fece una domanda alla qualle non aveva mai pensato prima: quall'era il suo blocco del cuore?
Cosa lo freneva?
Cos'era che non riusciva a superare?
Non lo sapeva, credeva che se si fosse allenatto abbastanza sarebbe riuscito a sbloccare il suo vero potenziale, ma non era cosi.
L'allenamento non centrava niente.
La colpa era sua... era lui il problemma.

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Capitolo 27
*** Capitolo ventisei. ***


Nonostante Morro non ci fosse Lloyd continuava ad allenarsi al ritmo del ninja del vento, non importava se tutti gli dicevano che senza Morro poteva prendesella con calma, non l'avrebbe fatto.
Morro non credeva al destino questo Lloyd l'aveva capito perciò gli avrebbe dimostratto che il gi verde era suo, se proprio voleva che se l'ho guadagnasse l'avrebbe fatto.
«Perchè la sua opinione conta tanto per te?» gli aveva domandato una volta Kai.
«Della sua opinione non m'interessa niente.» rispose Lloyd.
Non sarebbe mai riuscito ad accontentare Morro di questo n'era certo, tutto questo non l'ho faceva per lui ma per se stesso.

Colpa sua, era solo colpa sua.
Adesso capiva come mai Garmadon voleva cambiare il passato se n'è avesse avuto la possibilità adesso l'avrebbe fatto anche lui. Cambiare le cose, migliorarle, renderle migliori.
Se avesse potuto... invece era bloccalo lì a dover convivere con gli sbagli degli altri che gli avevano rovinato la vita.
«Dove sono tutti?» domando Morro trovando Nya da sola nella sal di comando.
«Al museo.» rispose Nya.
«Perchè non mi hanno aspetatto?» domando Morro irritato.
«Perchè non eri qui.» disse Nya. «Non sapevamo dov'eri, eravamo preoccupati.»
«Credevo mi odiaste.» sputo Morro.
«Forse, ma questo non vuol dire che vogliamo vederti morto o ferito.» disse Nya.
Morro non disse niente, tanto che gli importava del parerre di quella ragazzina, non faceva parte della loro squadra non capiva niente.
Nessuno di loro capiva niente.

La prima persona che gli aveva fatto capire di non essere desiderato era stata sua madre quando l'aveva abbandonato.
Non se l'ha ricordava neanche, avrà avuto due o tre anni quando l'aveva dato alla scuola per cattivi ragazzi fregandosene di lui. Quando Wu aveva detto che quella donna era sua madre non ci poteva credere, l'aveva spesso immaginata ma a quanto pareva il viso che aveva cercato di ricreare non somigliava minimamente a quello reale.
Era scappato.
Non voleva parlare con lei, non aveva niente da dirle, l'aveva abbandonato era cresciutto senza famiglia, quella donna che non aveva voluto tenerlo... non aveva voluto tenere suo figlio.
Per fare ciò ci doveva essere una ragione, giusto?
E lui aveva paura di chiederglierla perchè aveva paura della risposta, aveva paura che fosse quella a cui lui aveva sempre pensato. Ovvero che fosse colpa sua, che avesse fatto qualcosa che aveva convinto sua madre ad abbandonarlo.
Affrontarla significava scoprire il perchè era sbagliatto, e lui non n'è aveva il coraggio.
Aveva già fatto cosi tanti sbagli che non voleva saperne altri. Forse lui stesso era uno sbaglio.
«Vuoi cadere dentro quella voragine?» domando Morro, Lloyd sospiro.
Proprio quello di cui aveva bisogno adesso, Morro era un maestro nel farlo sentire inadeguatto con uno sguardo.
«Dove sei stato?» chiese Lloyd, avrebbe voluto cacciarlo ma sapeva che con lui non sarebbe servitto a niente.
«Non sono affari tuoi.» disse Morro sedendosi vicino a lui. «Qui l'azione e già finita?»
“Si, ma la tragedia è appena iniziata.” penso Lloyd.
«Tutto fatto.» rispose Lloyd.
Morro gli affero una spalla sorridendo e Lloyd ricambio il sorisso.
Grazie a quel contatto si sentiva più tranquillo.
«Ho incontrato mia madre.» disse Lloyd. Morro stacco la preso e lo fisso con lo sguardo di uno che aveva appena visto un fantasma, sembrava che la notizia lo sconvolgesse anche più di quanto aveva fatto con lui.
Questa sua reazione miglioro l'umore di Lloyd, forse si era sbagliatto su Morro. Nonostante tutto sapeva mostrare empatia e allora magari tutti quegli allenamenti masacranti erano davvero per il suo bene infondo Morro era molto più esperto di lui.
Forse aveva solo dei problemmi ad esprimere le proprie opinioni.
«Misako è qui?» domando Morro con voce strozzata.
«Conosci mia madre?» chiese Lloyd sorpresso.
«Certo che la conosco!» grido Morro alzandosi di scatto. «Tutto questo disastro è nato da lei!»
«Di... di cosa stai parlando?» chiese Lloyd leggermente spaventato.
Non aveva mai visto Morro cosi infuriatto prima d'ora. Aveva serrato i pugni e in faccia era completamente rosso quasi come la tuta ninja di Kai. Morro fece un respiro profondo e sembro calmarsi.
«Di niente.» rispose tornando a sedere. «A mio avisso comunque non dovresti perdonare tua madre. Ti ha abbandonato, qualle madre fa questo al proprio figlio.»
Stavolta fu il turno di Lloyd a non rispondere.
Non sapeva cosa dire, perdonare o no sua madre era decisione dificille da prendere e comunque prima di farlo avrebbe dovuto affrontarla. I ninja gli avevano datto quello che aveva sempre desiderato: una famiglia.
Ma anche sua madre era parte della famiglia cosi come suo padre e anche se non voleva ammeterlo anche Morro n'è faceva parte. A volte nonostante il bene che gli voleva più che una famiglia la sua sembrava un campo di battaglia.

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Capitolo 28
*** capitolo ventisette ***


Come si era aspettato non gli parlava o almeno non l'ho faceva mai direttamente, evidentemente non gli aveva ancora perdonato il fatto di aver “rapito” suo figlio.
Certo che Misako portava molto rancore per cose veramente insignificanti, che mollasse l'osso mica era morto qualcuno.
«Hai finito di fare i bagagli?» domando Lloyd entrando nella sua stanza.
«Qui nessuno sa cosa significhi bussare.» rispose Morro chiudendo la sacca con dentor le sue cose.
«Avrei bussato se la porta fosse stata chiusa.» obbietto Lloyd ridendo.
Morro però non sembrava divertito(e quando mai)ciò nonostante non disse niente di... bè niente che avrebbe detto di solito comunque. Lloyd era certo che finalmente Morro avesse imparato ad accetarlo infatti dopo che sua madre era arrivata, Morro era diventato più gentile nei suoi confronti. E visto la situazione in cui si trovavano adesso c'era bisogno che la squadra rimanesse unita anche se trovava difficile il solo pensiero che Kai e Morro avrebbero lasciato perdere le loro differenze anche solo per un minuto figguriamoci per un'intero viaggio in mare.

Prenderlo in giro non era divertente e se avesse potutto avrebbe espresso la sui irritazione con chiunque decise il destino perchè evidentemente l'odiavano. Non solo rispedivano nella sua vita quella strega di Misako, ma adesso lo prendevano di nuovo in giro.
Mentre viaggiavano verso l'isola delle tenebre gli aveva colti una tempesta e con sua sorpressa nel buco di isola in cui erano finiti avevano trovato l'inventore di Zane. A quanto pareva era stato rianimato da Samukai per fargli costruire delle armi per loro e poi l'avevano rinchiusso qui.
Quindi tutti ritrovavano i loro amorevoli genitori tranne lui?
Solo lui era statto abbandonato da una pazza assasina che poi era morta.
Lui non avrebbe mai avuto quel confronto, non avrebbe mai potutto dire a sua madre quando l'odiava per aver messo i suoi capricci infantili davanti a lui.
Figuriamoci se l'avrebbe perdonata dopo il guaio che aveva combinato, mica era una pappamolla come Lloyd che si era subito immedessimato nel ruolo del cocco di mamma, patetico un'altra dimostrazione che non era adatto a quel ruolo.
Se lui non fosse nato, non avrebbe mai avuto cosi tanti problemmi.
Non si sarebbe attacato a lui e non sarebbe stato deluso già in cosi giovane età dalla sua figura genitoriale, se non fosse nato lui non avrebbe faticato cosi tanto per niente.
Il suo più grande problemma era che la sua strada si era intreciatta con quella di Lloyd e da quel giorno gli era andato tutto male. Ecco perchè all'inizio non era riuscito ad accetarlo subito, in cuor suo sapeva la verità.
Lloyd non era adatto, ma lui si e l'avrebbe dimostratto al destino, avrebbe dimostratto di non essere sua madre e che lui era l'unico ad essere degno del titolo di Ninja Verde.

Era felice per Zane.
Aveva ritrovato suo padre dopo aver creduto di averlo perso per sempre, anche se doveva ammetere che almeno in parte si sentiva leggermente invidioso.
Lui suo padre non l'avrebbe mai riavuto indietro, certo ora aveva sua madre però non era lo stesso.
Fin da piccolo Lloyd sebbene non avesse mai visto suo padre sapeva chi era, al coleggio era cresciutto con l'immagine di suo padre accanto a sé, sua madre era più una novità e per quanto le volesse bene forse avrebbe sempre preferito un po' suo padre.
Sapeva che era qualcosa di meschino però non poteva farci niente, tutte le sue esperienze gli avevano insegnato che nessuno è privo di una lato cattivo o di uno buono, ovviamente uno prevaleva sul'altro ma comunque solo perchè era il leggendario Ninja Verde non significava che era inmune a questa realtà. Provava sentimenti negativi era normale, non era qualcosa per cui condanarsi.
E proprio per questo non poteva che provare un pizzico d'invidia per Zane, aveva ritrovato la sua famiglia come aveva sempre voluto, ma lui la famiglai che aveva sempre voluto fin da piccolo non l'avrebbe mai avuto, per fortuna grazie ai ninja n'è aveva trovata una migliore.

«Ottime notizie! Siamo arrivati!» grido Nya entrando nella camera dei ragazzi e facendo rumore con delle padelle.
«Siamo all'isola delle tenebre?» chiese Kai.
«No... ma certo che siamo qui! Alzati e non fare domande sceme!» grido Nya uscendo e sbattendo la porta.
«Di recente è un po' nervosa.» disse Jay.
«E chi di noi non l'ho è?» chiese Cole. «Più passa il tempo e è più ci avviciniamo alla battaglia finale... non sappaimo nemmeno se Lloyd sarà pronto.»
«Certo che sarà pronto. Si è allenato molto.» disse Kai vestendossi.
«Forse l'allenamento non sarà sufficente, questa battaglia non riguarda solo la forza fisica di Lloyd.» disse Zane e tra i quattro calo il silenzio.
«Sapete ogniuno di noi voleva essere il Ninja Verde, ma penso che non abbiamo mai realizzato fino ad adesso cosa voleva veramente dire... sopratutto per Lloyd.» disse Jay.
«C'è l'ha farà.» disse Kai. «Ha noi.»

Morro dovette fare appello a tutte le sue forze per non scoppiare a ridere.
Erano ancora convinti non solo che Lloyd potesse farcela, ma che il “gioco di squadra” di Wu avrebbe funzionato. Ancora non capivano che in questo mondo andava avanti solo chi pensava a sé e che procedeva da solo?
Evidentemente no.
Tanto non importava più appena si fossero sistemati sarebbe andato a cercare Garmadon e avrebbe finito questa faccenda una volta per tutte.

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Capitolo 29
*** Capitolo ventotto. ***


Da quando eraarrivato sul Bounty gli era sempre piaciuto aiutare Nya con le sue macchine almeno cosi non moriva di noia, ma adesso nemmeno questo poteva distrarlo dalla sue preoccupazioni.
I ninja erano andati a cercare il tempio della luce e nel fare ciò avrebbero anche potutto esporsi a suo padre, sapeva che fino a quel momento non aveva fatto nulla per daneggiarlo però era anche certo che non sarebbe stato altretanto clemente con i suoi amici.
Non capiva, il tempio gli avrebbe datto il potere del Primo Maestro di Spinjizu allora perchè lui era qui al sicuro e gli altri in missione?
Stavano di nuovo rischiando per lui perchè in quanto prescelto era troppo prezioso.
Quanto odiava quei discorsi, come se le vite degli altri contassero meno della sua solo a causa di una stupida profezzia. Già sapeva che doveva affrontare suo padre non voleva perdere anche i suoi amici nel processo.
«Hai visto Morro? Doveva tornare già da un po'.» domando Nya.
Morro non era andato in missione con gli altri era rimasto qui con loro, stando alle sue parole nel caso in cui sfortunatamente Garmadon avesse scoperto questo posto era meglio se qualcuno rimaneva a proteggere Lloyd.
Sebbene non avesse detto niente Lloyd era rimasto ferito dalle parole dell'altro ninja, come se lui dopo tutto questo tempo fosse ancora un ragazzino bisognoso d'attenzioni, sapeva che da solo valeva ancora ben poco, ma almeno un po' di fiducia sentiva di essersela guadagnata.
«Non lo so.» rispose. «Ora che ci penso non l'ho vedo da un po'.»
«Si sarà allontanato per evitare di alvorare come al solito.» borbotto Nya, ma Lloyd sentiva che qualcosa non andava.
Quando Morro si metteva in testa qualcosa non rinnunciava cosi semplicemente e perciò era strano che dopo aver deciso di prottegerlo se n'è fosse andato cosi presto senza alcun motivo.
C'era qualcosa sotto.
«Vado a cercalo.» disse Lloyd.
«D'accordo, ma non sparire anche tu.» disse Nya ridacchiando, era bello avere un fratellino a volte invece che un fratello maggiore troppo protettivo.

Trovare il campo di Garmadon non fu difficile, gli basto seguire gli altri certo che si sarebebro messi nei guai e visto che qui non 'cerano animali selvaggi che potevano sbrannargli era chiaro in qualle guaio si sarebbe cacciatti.
Se fosse andato tutto come doveva la questione sarebbe finita oggi una volta per tutte.
«Morro.» si senti chiamare e voltandosi vide Lloyd davanti a lui con il fiatone.
«Che ci fai tu qui?» sibillo il maestro del vento.
«Potrei chiederti la stessa cosa.» rispose Lloyd afferandolo per un braccio e cercando di trascinarlo via.
Non potevano stare qui avrebbero solo aumentato i rischi per gli altri.
«Lasciami.» disse Morro strappandosi dalla presa del ragazzino.
«Morro non urlare ti prego, gli altri sono qui vicino se noi gli facciamo scoprire...»
«Non m'importa un'accidenti degli altri!» grido Morro ad alta voce. «Tu devi andartene, questa missione è mia e tu non mi ruberari di nuovo ciò che è mio!»
«Cosa stai... attento!» grido Lloyd buttandosi a terra assieme a Morro proprio un secondo prima che una lancia si conficasse nell'albero dietro di loro.
Erano stati scoperti.
«Dobbiamo andare via, adesso!» disse Lloyd, ma Morro non stava ascoltando.
Lloyd uso l'elemento del ghiaccio che aveva imparato da Zane e congello i soldati di prieta che gli stavano circondando. Sapeva che comunque non avrebbe avuto effetto a lungo perciò era meglio se andavano via alla svelta, l'ultima cosa che serviva era che incontrasse suo padre in un momento in cui non era ancora pronto.
Morro però era di tutt'altra opinione e grazie allo Spinjizu supero i soldati e le mure recintate entrando nell'accapamento di Garmadon.
Lloyd era scioccato, Morro era andato in mezzo ad un esercito indistrutibille completamente da solo.
I suoi amici erano partiti per cercare un modo di prepararlo alla battaglia finale, entrare nell'accapamento significava vanificare i loro sforzi.
Ma per quanto non voleva deludere i suoi amici allo stesso tempo non poteva abbandonarne un'altro.

Nasconsto nel suo angolo Morro vide che anche gli altri erano entrati, gli vide essere spinti su un ponte in cima ad una bucca e sorrise vedendo che quella era la distrazione di cui aveva bisogno per attuare il suo piano.
Garmadon era lì intento ad osservare i suoi nemici venir messi all'angolo dal suo esercito purtroppo per lui n'è aveva dimenticato uno il più pericoloso.
«Ninja!» grido il genrale, non che l'unico che parlava la loro lingua.
Morro si irrigidi non potevano averlo avvistato era impossibile e si calmo quando vide che il generale stava indicando un punto in alto lontano dal suo nascondiglio.
«Lloyd!» senti delle voci gridare.
“Non è possibile.” penso Morro, ma quando segui con lo sguardo la direzione indicata dal generale vide proprio Lloyd senza capuccio lì su una rialzato.
Sembrava completamente spaezzato evidentemente presso alla sporvista. Anche Garmadon aveva la stessa espressione, di sicuro non si aspettava di trovare lì anche suo figlio, ma l'uomo si ripresse subito.
«Prendetello!» grido.
Questa inaspettata svolta degli eventi tuttosomatto era stata una fortuna, i soldati distratti dall'ordine di Garmadon ababndonarono il ponte permettendo ai ninja di scappare anche se adesso c'erano problemmi più gravi.
“Non posso rinnunciare alla mia unica occassione.” penso Morro cosi mentre gli altri andavano ad aiutare Lloyd che nel fratempo cercava di scappare lui prese una spada caduta ad uno dei guerierri di pietra e si avvicino lentamente a Garmadon.
Fece per sferare il colpo quando la lama venne fermata a metà strada da una delle mani di Garmadon.
«Non te l'hanno detto che è maleducazione colpire qualcuno alle spalle.» disse il signore degli inferi.
Garmadon spezo la lama e poi colpi Morro scaraventandolo lontano.
Il ninja fece fatica a ricordarsi se mai in vita sua aveva subito tanto dolore come con quel colpo... Garmadon era davvero cosi forte?
L'avrebbe scoperto presto perchè stava per colpirlo di nuovo e... era energia quella che si stava sprigionando dalle sue mani?
Energia come quelle che a volte poteva creare Lloyd solo che sembrava essere viola invece che verde.
Prima però che Garmadon potesse colpirlo fu intrappolato tra varie roccie che si erano formate attorno a lui.
«Via di qua! Adesso!» grido Lloyd afferando Morro e iniziando a corerre con lui verso l'uscita.
Nel fratempo Garamadon ancora intrappolato gridava il nome del figlio.

Angolo dell'autrice: ciao gente. Piaciutto il capitolo? Sono successe molte cose. Allora priam che qualcuno si lamenti dei “nuovi” poteri di Garmadon voglio spiegarmi: allora sono come quelli che aveva nell'ottava stagione glieglio datti per rendere più giustificabille al sua fama da super cattivo invincibille altrimenti uno scontro uno vs uno non avrebbe avuto molto senso. Come avette notato ci stiamo avvicinando alla fine perciò Morro molto presto dovrà farsi un esame di coscienza perchè ha ancora molti problemmi da superare e perciò prima della battagliona finale ci sarano i capitoli che affonterano sti problemmi. Perciò dopo tanto pathos l'azione si bloccera per il momento, ma ciò non vuol dire che gli scontri aspetterano un pò. Alla prossima.

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Capitolo 30
*** Capitolo ventinove. ***


«Ma che diavolo ti è saltato in mente?!» grido Kai quando furono tutti abbastanza lontani dall'accampamento e dall'esercito di Garmadon.
«Io..»
«Tu cosa? Volevi farti ammazzare!» disse Jay mettendosi le mani in testa.
«No, ma...»
«Ma niente! Sei stato inresponsabille e sconsideratto senza contare che chi hai quasi fatti morire di paura!» strillo Cole e stavolta Lloyd non ebbe niente da dire si limito ad ababsare il capo in segno di vergognia.
«Lloyd, perchè l'hai fatto?» domando Zane in tono più gentile. «Non è da te una cosa del genere.»
Lloyd si morse il labbro e lancio un'occhiatta veloce a Morro che era rimasto in un angolo senza intervenire.
«Ero stanco di essere lasciato fuori cosi vi ho seguitti, non mi sembrava giusto che voi foste gli unici a rischiare.» rispose Lloyd.
Non è che aveva mentito o almeno non completamente, diciamo che aveva semplicemente omesso delle informazioni. Anche se i ninja erano arrabbiati di sicuro con lui sarebbero stati molto più clementi con lui che con Morro.
«E non pensi che ci sia un motivo se siamo noi a corerre questi rischi?» chiese Kai putandogli un dito contro. «Tu devi rimanere incolume fino alla battagli finale c'è in gioco il destino del mondo!»
«E per quanto sia nobile da parte tu volerci aiutare nell'azione.» Inizio Cole.
«Non puoi rischiare te stesso in questo momento in modo cosi inresponsabille.» prosegui Jay.
«Pensavamo che fossi cresciutto.» disse Kai scuotendo la testa e quelle parole furono come una coltellata al cuore per Lloyd.
I quattro ninja se n'e andarono lasciando dietro Morro e Lloyd quando furono da soli il maestro del vento finalmente parlo.
«Almeno hai abbastanza coraggio per assumerti le tue responsabilità.» disse Morro.

Aveva rovinato tutto di nuovo.
Perchè doveva essere sempre in mezzo?
Se non si fosse intromesso sarebbe riuscito nel suo intento e adesso non sarebbero ancora aggrapati alal fragiel(e inutile)speranza che Lloyd riuscisce in virtù di chissà qualle miracolo a vincere. Poteva riuscire nel suo intento, ma Lloyd si era messo in mezo e aveva salvato suo padre costringendolo ad abbandonare il campo. Gliel'avrebbe pagata cara per questo contratempo.
«Secondo voi quando andremo al Tempio della Luce avremmo poteri come quelli di Morro e Lloyd?» domando Jay durante il viaggio.
Nya aveva preparatto un veicolo per loro e sebebne furono di nuovo inseguitti dall'esercito di Garmadon almeno stavolta con un mezzo di trasporto avevano più probabilità di seminarli.
«Sarebbe una forza!» rispose Cole. «E tu Lloyd cosa credi che accadrà ai tuoi poteri?»
Lloyd non disse niente rimanendo in silenzio come aveva fatto dal momento in cui erano tornati al campo.
«Senti Lloyd so che siamo stati duri con te, ma cerca di capire quel che hai fatto è sbagliatto non puoi tenerci il broncio per sempre.» disse Kai, ma ancora una volta Lloyd stete zitto.
Lo sguardo fisso su Morro.
«Speriamo di fare in fretta.» borbotto alla fine il ragazzo tirandosi su il capuccio del gi.
Zane che stava alla guida si fermo quando arrivarono davanti ad una montagna da scallare.
«Jay sei sicuro che sia qui?» domando Cole in tono scettico.
«Certo! Ho letto bene il medaglione!» obbietto Jay offesso.
«Iniziamo a scallare.» disse Lloyd.
«Da quando sei tu a dare gli ordini?» domando Morro. «Fino a prova contraria il leader sono io.»
«Il mio non era un'ordine.» rispose Lloyd. «Il mio destino è lassù se mi volete accompagnare bene lo preferireri, ma se non volete farlo la scelta è vostra non vi obblighero a fare qualcosa contro la vostra volontà.»
«Non ci sentiamo obbligati ad aiutarti siamo amici, lo facciamo con piacere.» disse Jay.
Per fortuna aveva su il capuccio altrimenti gli altri avrebbero notato che stava sorridendo, ora come ora però non aveva voglia di pensare a certe cose. Mentre Kai teneva a bada l'esercito di pietra con un nuovo mech che Nya aveva costruito gli altir iniziarono la scallata.
Alla fine arrivarono al tempio, non era proprio come Lloyd se l'era immaginato.
Si apsettava qualcosa di antico e dall'aspetto leggermente mistico, questo invece non disimilava troppo da alcune costrusioni moderne. L'interno però era vecchio e sulle pareti c'erano delle immagini che gli raffigurano.
«Il destino.» mormorro Lloyd mentre un brivido gli saliva su per la schiena.
Non aveva niente contro il destino in sé, ma sinceramente vedere che forse anche da milleni tutta la sua vita era già stata scritta lo inquetava un po'. Anche se forse la cosa che più lo spaventava era quello che non era scritto, i murali arrivavano solo fino a quel momento voleva dire che ciò che sarebbe accaduto da lì in avanti era un mistero, un dubbio... e che c'erano molte probabilità che fallise.
Venire qui doveva aiutarlo nella battaglia, ma in realtà aveva peggiorato le paure che già aveva.
«Tutto bene?» chiese Kai mettendogli una mano sulla spalla.
«S... si. Tutto bene.» rispose Lloyd fecendo un respiro profondo e iniziando ad ispezionare la stanza. Non c'erano corridori o porte, il tempio era costituitto solo da quella stanza perciò ci sarà pur stato un'indizio su ciò che avrebbero dovuto fare.
«Stiamo spreccando tempo!» grido Morro. «Qui non troveremo niente!»
«Di certo non con questo attegiamento.» disse Kai.
«Per favore smettetela di litigare.» disse Zane. «Non abbiamo molto tempo prima che i soldati di pietra ci raggiungano.»
Lloyd stava ignorando gli amici, la sensazione d'inquetudine non era ancora svanita. Quel posto non gli piaceva e prima capiva cosa fare prima poteva andarsene.
«Guardate qui.» disse Jay indicando il pavimento davanti ad una delle colonne, c'era un simbolo ricoperto dalla polvere e quando Jay l'ebbe pulito videro che era identico a quello che si trovava sulla sua tutta ninja.
I ninja esplorarono anche le altre colonne e videre che ognugno di loro aveva una colona a parte Lloyd. Il ragazza infatti spazzo il centro della stanza e vide l'immagine di un drago.
«A quanto pare abbaimo il ninja sbagliatto.» disse Morro a quella vista.
Lloyd non disse niente, era vero che sulla tutta lui aveva un serpente che si mangiava la coda e non un drago, ma ciò non significava che Morro si poteva permettere di prenderlo in giro.
«Morro chiudi il becco.» disse Kai.
Lloyd si mise una mano sul petto cercando di contenere i batitti impazziti.
Alla fine capì come azionare quello strano posto secondo sua madre avrebbe dovuto suonare lo strumento della pace, all'inizio(come quasi tutto)non aveva capito cosa significasse, ma poi compresse che forse avrebbe dovuto suonare proprio quella campana. Morro segui attentamente tutti i movimenti di Lloyd raggiungendo la stessa conclusione del ragazzo.
«Pensi che funzionerà?» domando mentre Lloyd si preparava a colpire la campana sul soffitto. «Non sei adatto, fallirai!»
Lloyd non ascolto e suono la campana.

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Capitolo 31
*** Capitolo trenta. ***


«Come ci si sente ad essere esclusso?» domando Nya appogiatta allo stipide della porta.
Morro si limito a ringhiare, per quella ragazzina ogni occassione era buona per farlo sentire uno stupido.
E non n'è capiva il motivo? Cosa le aveva fatto? Aveva solo ignorato lei e le sue stupide idee, chissà perchè tanto rancore.
Le donne erano prorpio strane.
«Nya potresti lasciare in pace Morro, per favore?» disse Lloyd raggiungendo i due.
«Non ho bisogno di un bambino per prottegermi.» ringhio Morro.
«Su questo sono d'accordo.» disse Lloyd in tono freddo. «Ma visto che non sei capace di fare una discussione civile ho preferitto intervenire.»
«Non darti troppe arie solo perchè tu e gli altri avete delle tutte nuove.» disse Morro.
«Già, loro c'è l'hanno e tu no. Magari non sei cosi bravo come credevi.» lo provoco Nya.
«Ora basta!» grido Lloyd. «Visto che siamo sull'orlo di una crisi vi sarei grato se vi comportarse in mood civile.»
Nya e Morro abbassarono lo sguardo taccendo e mentre Lloyd se nè andava Morro si domando da quando dava retta a quel mocciosso.
Al Tempio della Luce i ninja aveva ricevutto delle spade che avevano in sé il potere puro degli elementi mentre Lloyd aveva avuto un'aumento dei suoi poteri. Adesso poteva creare e controllare l'energia elementare senza problemmi e presto sarebbe riuscito ad avere a pieno tutti i poteri del Primo Maestro di Spinjizu. Morro invece non aveva avuto niente, anche la sua colona era stata investitta dalla luce, ma non era cambiatto, niente nuovo gi e niente spada elementare.
Contro l'esercito di pietra era inutile come prima mentre gli altri con le loro nuove abilità erano riusciti a sconfiggerli.
Quanto era frustante. Era certo che Lloyd l'avesse fatto a posta, in qualche modo aveva fatto apposta ad evitare che anche lui ricevesse dei poteri più forti e adesso si sentiva la libertà di dargli ordini.
Non era adatto n'è ad essere il Ninja Verde n'è ad essere un leader.
Gliel'avrebbe insegnato lui che non aveva il diritto di prendersi ciò che era suo.
Usci dalal stanza marciando e andò dritto da Lloyd che assieme a Nya si trovava fuori vicino al limite della foresta.
Quel sorisso gli dava su i nervi.
«Cosa vuoi adesso?» chiese Nya scocciatta, ma Morro la ignoro e diede un pugno in faccia a Lloyd facendolo cadere per terra.
«Ma sei impazzito! Hai perso l'unico neurone che avevi?» sbotto Nya aiutando Lloyd ad alzarsi.
«Tu taci!» grido Morro poi si rivole a Lloyd. «Visto che ti credi tanto superiore a me perchè non l'ho dimostri!»
«Non voglio combttere con te.» rispose Lloyd.
«Hai paura? Cosa ti spaventa non hai le tue balie con te? E questo che ti frena!» sputto Morro.
Lloyd strinse i pugni, ma decise non raccogliere le provocazioni di Morro.
«Sei proprio figlio di tuo padre.» disse Morro sapendo che questo avrebbe convinto Lloyd ad affrontarlo. «Siete entrambi due deboli che si fanno strada con il sudore degli altri.»
«D'accordo.» disse Lloyd con espressione tutto somatta calma. «Se proprio ci tieni combattimo.»
Morro sorisse, finelmente avrebbe dimostratto a quel moccioso quall'era il suo posto.
Ciò nonostante non si aspettava che Lloyd l'avrebbe colpito subito con tutta la sua forza, il colpo d'energia l'aveva colpito in pieno scaravantandolo lontano.
«Ah! Finalmente qualcosa d'interessante.» disse Nya sedendosi di lato per godersi lo spettacolo.
Morro si alzo anche se le gambe lo stavano pregando di non farlo.
“È stata solo la fortuna dei principianti.” penso Morro mentre si avvicinava a Lloyd il qualle rimase fermo al suo posto.
Il ninja del vento creo una raffica che avrebbe spazzato via quel piccolo inpertinente. Nya si aggrapo al terreno per evitare di essere coinvolta nella tempesta, ma Lloyd fece diversamente creo uno scudo di energia che lo proteggese e poi lancio un nuovo colpo che supero senza problemmi il vento creato da Morro, il qualle fu colpito di nuovo. Ma almeno stavolta non fu scaraventato lontano cadde smeplicemente per terra.
“I miei... i miei poteri sono inutili.” penso il ragazzo mentre era stesso a terra aspettandosi che Lloyd approitasse di questo per colpirlo, ma quando vide che Lloyd se n'è stava andando senti al rabbia aumentare.
«Ma come è già finito?» si lamento Nya.
«Resta a terra.» disse Lloyd invece.
«Tu non puoi darmi ordini!» grido Morro alznadosi e decidendo che se i suoi poteri erano inutili contro quegli di Lloyd allora avrebbe fatto tutto a meno.
Cerco di sferare un nuovo pugno a Lloyd approfitando del fatto che fosse voltato, ma il Ninja Verde lo schivo cosi come schivo tutti gli altri suoi colpi. Morro continuava a sferare colpi a raffica senza ragionare, alla fine Lloyd colpi le gambe dell'avversario facendolo cadere, ma prima che colpisse il terreno gli afferro il colletto del gi e ricambio il pugno che Morro gli aveva datto prima colpendolo in pieno volto.
Quando Lloyd lascio la presa Morro sbatte violentemente contro il terreno.
Non riusciva più a respirare, si sentiva le ossa a pezzi e tutta al sua foga aveva prosciuggato el sue energie. Davanti a sé c'era Lloyd pronto a colpirlo di nuovo con una sfera d'energia, ma invece che sferare il colpo Lloyd abbasso il braccio.
«Mi dispiace.» si scuso. «Non volevo essere il Ninja Verde, non l'ho mai voluto e per me non è una cosa che mi piace essere, ma è quello che sono e l'ho accetato, anche dovresti accetare chi sei.»
Morro lo guardo estereffatto mentre si allontanava.
«Sei stato un grande!» esulto Nya dandogli il cinque, ma Lloyd non sembrava molto felice.

Sua madre aveva aggredito due persone uno delle qualli al sua stessa sorella portando la fine di tutte le persone coinvolte solo perchè era gelosa. Lui si era quasi fatto ammazzare due volte per lo stesso motivo.
Per gelosia.
Gli veniva quasi da ridere, aveva tanto cercato di scoprire cosa lo bloccava, era cosi impegnato ad allontanare gli altri a dare ad altri la colpa delel sue azione che non aveva mai visto il vero problemma.
Il blocco di Morro, il suo più grande ostacolo non era altro che se stesso. Era finito per diventare proprio come sua madre.
Ammetere di essersi sbaglaitto era qualcosa che aveva fatto rarramente in vita sua, all'inizio credeva che fosse perchè non c'è n'è fosse bisogno che lui fosse sempre nel giusto adesso invece capiva che non l'ho faceva per orgoglio.
Non sapeva da dove cominciare, doveva chiedere scusa a tutti loro però c'era la possibilittà che non l'ho perdonassero era stata una persona orribile nei loro confronti sopratutto per Kai.
L'aveva odiato al primo istante e solo adesso che aveva capito i suoi erorri si accorgeva quanto in realtà si somigliassero forse era questo il motivo, progliettava quello che inconsciamente non gli piaceva di se stesso su Kai. L'aveva accussato di essere un'egoista, di essere solo geloso del ruolo di Lloyd.
Era lui che provava quelle cose non Kai, non era Kai che era inadatto ad essere un ninja, ma lui. Lui che non importava quando ci provasse ogni volta che n'è aveva la possibilità abbandonava i propri compagni per scopi personali e poi criticava aspremente loro per ogni piccolo sbaglio quando lui sbaglaiva di continuo.
Aveva vissuto bassandosi su la sua identità di ninja e di leader ed era cosi concentratto su questi aspetti che dava per socntato che fosse adatto solo per via di questi titoli.
Non era un buon leader, un buon leader era qualcuno di cui potevi fidarti e che a sua volta si fidava degli altri. Qualcuno che non fosse lui.
«Morro avevi qualcosa da dirmi?» domando Wu.
Il ninja del vento guardò dritto il sensei, il qualle si trovava nella sua stanza con la solita tazza da thè.
«Voglio abbandonare la squadra.» disse Morro.

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Capitolo 32
*** Capitolo trent'uno. ***


«Posso chiederti perchè questa decisione? E sopratutto perchè adesso?» domando Wu.
«Perchè non sono un bravo leader ecco perchè!» grido Morro. «Sono impulsivo, egoista, geloso e sopratutto penso solo a a me stesso!»
«E abbandonando la squadra pensi che ti renda diverso?» chiese Wu.
«A che servo tanto?!» sbotto Morro. «Gli altri sono ninja migliori di me hanno anche già raggiunto il loro vero potenziale e Lloyd è già perfettamente in grado di sconfiggere suo padre.»
“Se non si comporta da codardo come al solito.” stava per aggiungere, ma si morse il labbro.
Lloyd non era un codardo lo sapeva anzi l'aveva sentito su se stesso, ma a quanto pareva lasciare andare la rabbia, sopratutto quella insensata, era più difficile del previsto.
Ripenso al suo piano di lottare con Garmadon al posto di Lloyd continuava a ripetersi che l'ho faceva per Lloyd, ma al realtà era che lo faceva come al solito per se stesso per dimostrare di essere migliore di lui.
«Lloyd ha ancora parecchi dubbi sul combattere suo padre, ha bisogno di te cosi come ha bisogno degli altri.»
«Non ha bisogno di un ninja fallito come me.» obbietto Morro.
«Hai ragione, non ha bisogno di un ninja. Ha bisogno del fratello con cui giocava da piccolo.»

Quello che Wu gli chiedeva era quasi impossibile.
Gli sembrava passata una vita intera da quando era un bambino che giocava tranquillamente con il nipote del suo maestro. Lui era cambiato, gli ci sono voluti quasi più di dieci anni per capire che il suo attegiamento era sbagliatto, forse tra altri dieci sarebbe riuscito a scuscarsi con gli altri se sarebbe stato fortunato.
Per quanto avesse torto nel pressumere che solo l'esistenza di Lloyd fosse l'origine di tutti i suoi mali(anche perchè non l'aveva visto per tutti quegli anni e in più il ragazzo aveva ragione a dire che non aveva alcun potere per controllare il destino)forse in realtà n'è era in parte responsabille.
Il sensei gli aveva detto della profezia solo qualche mese dopo che Misako se n'era andata, all'inizio non gli importava. Era arrabiatto con Wu perchè non aveva fermato la donna perciò si comportava deliberatamente in modo da innervosirlo poi però quel periodo era passato ed era da lì che aveva iniziato a cambiare.
Wu continuava a dirgli che era il suo destino, e Morro sapeva che il destino non si poteva cambiare. Avrebeb potutto fare quello che voleva e nessuno sarebbe riuscito a impedirglierlo, si era allenato giorno e notte anche senza il consenso di Wu per dimostare di essere all'altezza di qul compito.
Pensava che bastasse essere forte e quando aveva scoperto di sbagliarsi si era interstaditto sul fatto che era il destino, se avesse elencato tutte le stupidaggini che aveva fatto in quel periodo ci avrebbe messo il resto della sua vita.
Non ricordava cosa gli avesse fatto mettere al testa a posto, forse perchè voleva rivedere Lloyd o forse perchè era stato quello il perido in cui inizio ad essere curioso sul suo passato.
A pensarci adesso gli veniva da ridere, credeva che trovando il suo passato avrebbe sbloccato il suo vero potenziale non gli importava nulla di conoscere le sue origini era solo egoista come sempre. Anche perchè era inutile cercare adesso di sbloccarlo, il suo blocco era lui stesso e di certo non poteva sbarazzarsi di quello.
Forse era la punizione che si meritava per essersi considerato superiore a tutti solo perchè si allenava da più o perchè era più grande.
Queste cose non l'ho rendevano migliore e la cosa che più lo faceva arrabbiare era il fatto che se non fosse stato cosi cieco ed egoista forse avrebbe avuto quello che in un modo o nell'altro aveva cercato cosi tanto.
Una famiglia.

«Cosa vuoi adesso?» chiese Nya vedendo Morro avvicinarsi a lei.
Sembrava abbatuto, forse dipendeva dall'umiliazione che gli aveva inflitto Lloyd. In una situazione del genere di norma si sarebbe sentita dispiaciutta, ma Morro se l'era cercata magari adesso avrebbe finalmente capito che non era cosi invincibille e potente come credeva.
Ora che ci pensava forse anche suo fratello avrebeb tratto vantaggio da una lezione d'umiltà peccato che Lloyd non l'avrebbe fatto in realtà se Morro non avesse insultato Garmadon Lloyd non avrebbe acettato la sfida.
Bisogna sempre riconoscere i propri limiti.
«Mi dispiace.» disse Morro.
«Cosa?» chiese Nya confussa.
Tutto si aspettava tranne questo. Morro era impazzito?
«Mi dispiace per averti fatto sentire esclusa solo perchè non sei una ninja, sei un membro importante di questa squadra con o senza gi.» continuo Morro e dal suo sguardo Nya poteva dire che era sincero.
«Ehm... grazie.» disse la ragazza a disagio.
Morro gli era antipatico, non l'ho odiava ma se doveva essere sincera non pensava che sarebeb mai arrivato il giorno in cui avrebeb amesso di sbagliarsi. Se adesso Kai le avesse fatto delle scusse per quando aveva staccato la testa alla sua bambola preferita quando erano piccoli forse voleva dire che il mondo stava per finire.
Morro fece un piccolo inchino e se n'è andò. Scusarsi non era stato cosi difficile come credeva anzi poteva dire che si sentiva più leggero.
Ammetere a voce alta i suoi erorri era liberatorio. Il problemma però era che n'è aveva ancora tanti da ammetere.

Angolo dell'autrice: i prossimi capitoli riguarderano Morro e il suo fare ammenda con gli altri ninja. Alla prossima.

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Capitolo 33
*** Capitolo trentadue. ***


Nonostante tutto era ancora convinto che abbandonare la squadra fosse l'idea migliore.
Jay e Cole avevano acetatto le sue scuse, ma con loro era facile non aveva una storia passata di conflitti alle spalle. Ci avevano scherzatto su e l'aveva avissato che se però avesse ricominciatto a trattargli da esseri inferiori rispetto a lui non gli avrebbero concesso una seconda canche. Bè non c'erano rischi che accadesse visto che una volta finito qui se n'è sarebbe andato ancora non sapeva come tornare a Ninjago però ormai aveva capito che non era adatto al ruolo di leader e senza di esso non aveva un posto nella squadra.
Questo però nessuno doveva saperlo altrimenti Wu avrebbe tentato di fermallo, dubitava anzi era certo che gli altri non ci avrebbero neppure provatto però comunque non voleva stare lì in un posto dove non aveva uno scoppo. Delle opinioni degli altri non glien'è importava niente, si stava scusando perchè era al cosa giusta da fare non per altri motivi. Che l'odiassero per sempre o no, non gli importava.
Voleva farlo solo per non sentirsi troppo in colpa prima di andarsene, infondo Morro non avrebbe potutto cambiare se stesso nel giro di una notte.
Però poteva migliorarsi pian piano.
Stava andando da Zane con lui le cose non erano cosi complicate sarebbe bastatto poco per scusarsi.
Erano Kai e Lloyd a preoccuparlo, con il primo aveva sempre avuto un rapporto che definire orribile era riduttivo mentre con il secondo... non sapeva nemmeno che rapporto avessero. Ammetteva che con Lloyd era stato sempre e il più scostante e il più incoerente nel suo comportamento.
Se solo quella stupida leggenda e quello stupido gi non fossero mai esistitti allora sarebbe stato tutto più semplice. Forse Misako se n'è sarebbe andata lo stesso, ma almeno non sarebbe diventato cosi difficile stare con gli altri.
Non riusciva ha relazionasi con gli altri perchè credeva di dover essere qualcuno che non era, non sarebbe mai stato il Ninja Verde però questo non voleva dire che c'era qualcosa di sbagliatto in lui. Se solo l'avesse capito prima, ma era stato cosi testardo e poi era giunta la verità su sua madre e la paura di essere come lei l'aveva soprafatto.
Alla fine però era diventato autodistruttivo proprio come lei.
«Tutto bene, Morro? Mi sembri a terra.» chiese Zane.
“Oh, perfetto.” penso Morro vedendo che assieme al Nindoride c'era anche Kai.
Questo rendeva tutto più difficile, era fisicamente impossibile per lui non litigare con il ninja del fuoco.
«Lui ha sempre quell'espressiose assente.» fece notare Kai.
«E tu hai sempre l'aria da idiota!» controbatte Morro, all'inizio era tentato di non dire nulla, ma poi si ricordo come Garmadon una volta gli aveva detto che tutti avevano un lato oscuro.
Lui non sarebbe mai stato perfetto e ora non era più interessato ad esserlo perciò che senso aveva contenersi?
Sopratutto con Kai che Morro detestava fin nel midollo.
«Potreste smettere di litigare per cinque minuti voi due.» disse Zane.
«Tanto non volevo parlare con te.» disse Morro. In quel momento decise con Kai non si sarebbe mai scussato tanto era inutile. Aveva amesso che potevano avere qualcosa in comune, ma non sarebbero comunque mai diventati amici.
Era lui il suo alto oscuro.
«C'è qualche problemma?» domando Zane quando lui e Morro furono soli.
«Si... cioè volevo solo chiederti scusa.» disse Morro predendo un respiro profondo.
«Di cosa?» domando Zane. Morro lo guardo confusso.
«Di tutto!» rispose Morro. «Mi sono comportato come se fossi superiore a tutti voi, non ero adatto ad essere il leader e sopratutto mi scuso per averti sempre spinto via. Cercavi solo di darmi una mano mentre io ti trattavo sempre male. Forse non mi merito che tu mi consideri la tua famiglia sopratutto adesso che hai ritrovato il tuo cre... tuo padre.»
Zane lo guardo per un po' rimanendo in silenzio.
«Queste scuse non erano necessarie, ma presumo fossero necessarie per te.» rispose dopo un po'.
“Perchè qui tutti devono parlare sempre per enigmi.” penso Morro irritato.
«Accetti le mie scusse o no?» chiese Morro.
«Certo, ti considerero sempre la mia famiglia e tu adesso farai lo stesso con me?» chiese Zane lasciando Morro di stucco.
«Si, l'ho faro.» rispose Morro sinceramente e forse anche sorridendo.

Non aveva visto Lloyd per tutto il giorno e sebbene non avesse voglia di affrontarlo, le parole di Wu continuavano a ronzargli in testa, sapeva che doveva farlo. Forse a lui avrebbe anche detto addio infondo glielo doveva anche perchè forse non sarebbe mai riuscito a dargli quello che veramente voleva da lui.
La fiducia.
Per quanto ci provasse, per quanto sapesse che non era giusto o colpa sua non sarebbe mai riuscito a dare a Lloyd la fiducia che gli altri avevano nel ragazzino. Sarebbe sempre stato invidioso e quegl'invidia non gli avrebbe mai fatto accetare il ragazzino, o almeno mai fino in fondo.
Più o meno a metà strada si fermo davanti alla camera di Nya da dove proveniva uno strano suono. Appoggio l'orecchio alla porta e senti un lieve rumore che per quanto fosse basso era comunque facilmente distinguibille.
Era il suono di un pianto.
«Nya, tutto bene?» domando Morro ansioso.
La ragazza era l'ultima persona al mondo che Morro si aspetta a sentir piangere chiusa in camera sua e vedere questo cambiamaneto improvisso lo faceva preoccupare.
Una parte di sè(quella che sempre e comunque sarebbe stata lievemente egoista)si senti orgogliossa per l'empatia che stava dimostrando mentre l'altra era sinceramente preoccupata.
Il suono si interruoe di scatto e questo servi solo a preoccupare di più Morro.
Un'altra cosa che aveva imparato su se stesso era che come sarebbe stato sempre egoista e forse invidioso degli altri era che non aveva pazienza. Con una follata di vento apri la porta di scatto facendola sbattere. Entro nella stanza a grandi falciate senza chiedere permesso o avissare Nya di quello che stava facendo.
«Nya, posso sapere perchè pian...» si blocco appena vide che in quella stanza oltre a lui c'era solo un'altra persona e non era Nya.
«Lloyd?»

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Capitolo 34
*** Capitolo trentatre. ***


Non era la prima volta che si chiudeva qui a piangere, sapeva che Nya non l'avrebbe mai giudicato però era la prima volta in cui veniva scoperto da un ninja in particolare Morro.
Si asciugo gli occhi e mise su una faccia coraggiosa, anche al coleggio oscuro gli capitava di piangere e a volte veniva scoperto perciò sapeva cosa fare, qualunque cosa dicano o facciano non dovevi mai e in nessun caso abbandonare un'aria superiore o sarebbe stato peggio.
«D'accordo dì quello che devi dire e basta.» disse Lloyd incrociando le braccia sul petto, visto cosi non sembrava qualcuno che aveva appena pianto. Morro ingoio a vuoto, passare da uno stato d'animo all'altro in questo modo non era normale... a meno che non fosse già successo.
Nessuno aveva mai notato niente?
«Non ho niente da dirti.» rispose Morro.
Lloyd non sembro mutare espressione anche se Morro poteva dire che in realtà l'aveva fatto, per pochissimo forse anche meno di un secondo Lloyd era parso sorpresso.
Si sentiva offesso che Lloyd pensase che l'avrebbe preso in giro anche se doveva ammetere che forse era anche colpa sua se il ragazzino aveva un'opinione del genere di lui.
«Bene, allora... devo andare ad allenarmi.» disse Lloyd.
«Non sei già pronto per la battaglia?» chiese Morro.
«La verità?» disse Lloyd. «Non sarò mai pronto per questa battaglia.»
«Forse è meglio cosi.» disse Morro di getto senza pensare tanto che anche lui si sorpresse di quello che aveva detto. «Cioè... sarei sopresso se fossi pronto, stai per affrontare tuo padre! Nessuno sarebbe pronto a questo.»
Lloyd guardo Morro e quest'ultimo ebbe per un secondo paura di aver detto la cosa sbagliatta sopratutto perchè a volte non riusciva a capire Lloyd. Sembrava sapere quando era il momento per mettersi una maschera di determinazione che il ninja del vento non capiva mai quando era vera oppure falsa. Infondo in questi anni non era l'unico ad essere cambiato, Lloyd era cresciutto e negli ultimi messi si era trovato ad affromntare un'ostacolo dopo l'altro.
Esperienze del genere cambierebbero chiunque. Avevano cambiato anche lui nonostante fosse accaduto in maniera decisamente anticonvensionale.
«Grazie.» disse Lloyd sorridendo.
Poi fece qualcosa che Morro non si sarebbe mai aspetatto, gli saltò addosso abbraciandolo.
Morro si irrigidi a quel contatto, nessuno l'aveva mai abbraciatto o almeno non succedeva da tempo, l'ultima volta era stato Wu quando era ancora piccolo poi aveva iniziato ad evitare tale contatto dal suo maestro e le persone che aveva conosciutto in seguito avevano ben pochi motivi per abbraciarlo. Dire che si sentiva a disagio era riduttivo, ma comunque non fece niente per interrompere quel contatto.
«Forse... forse dovrei essere io a ringraziarti.» disse Morro ancora con le braccia lungo i fianchi.
«Perchè?» disse Lloyd staccandosi da lui.
«Perchè mia hai salvato, molte volte in realtà.» disse Morro. «Anzi dovrei chiederti scusa per essermi arrabiatto tutte le volte in cui l'hai fatto d'altronde senza di te sarei...»
«Morto.» l'ho interuppe Lloyd. «Mio padre ti avrebbe uccisso.»
«Forse.» rispose Morro, Lloyd lo guardo con un sopraciglio alzato. «D'accordo mi avrebbe uccisso di sicuro.»
Lloyd fece una piccola risata che contaggio anche Morro.
«Mi dispiace, so di non essere stato l'allievo migliore che tu e gli altri avreste potutto avere.» disse Lloyd.
Fu il turno di Morro di stringere a sé Lloyd.
«Non hai niente di cui scusarti.» disse Morro. «Non ho tenuto conto dei tuoi sentimenti e mi spiace.»
«Ci scusiamo a vicenda è normale tra amici.» disse Lloyd. «L'importante è rimanere uniti sopratutto adesso.»
Morro non disse niente limitandosi a stringere ancora più forte Lloyd a sé.
Dopo tutto quello che aveva fatto lui l'ho voleva ancora lì con loro. Morro si era sempre sentito diverso, esclusso, ma non era cosi. Non importava chi era sua madre o qualle fosse il colore del suo gi.
L'importante era lui e basta e non doveva fare nient'altro per essere finalmente in pace con se stesso. Mentre l'abbraccio continuo Lloyd notò qualcosa. Morro sembrava diverso in qualche modo, ma non sapeva spiegarsi come almeno finchè non l'ho vide con i suoi occhi.
Lloyd sorrisse.

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Capitolo 35
*** Capitolo trentaquattro. ***


Non le era mai piaciutto rimanere ferma cosi a lungo, tranne quando lavorava ai suoi progetti però doveva ammetere che non c'era nessun altro che avrebeb potutto aiutare Misako in quel momento.
Morro aveva scoperto finalmente il suo vero potenziale, a quanto aprev bastava che smettese di essere cosi idiota per raggiungere tale traguardo e con esso aveva anche ottenuto la sua lama degli elementi come gli altir ninja. Questo fattore aveva motivato gli altri a smettere di giocare sulla spiaggia e a concentrarsi di più su la battaglia inminente anche se forse non sarebbe stata tanto presto.
Nya e Misako avevano discusso che forse Lloyd non era emotivamente pronto ad affrontare Garmadon e cosi stavano ristuiando tutto il materiale che parlava della profezzia per trovare una scappatoia o un modo alternativo per fermare la faccenda.
«Penso di aver trovato qualcosa!» esclamo Misako. «Hai mai sentito parlare dell'elmo delle tenebre?»

Dire che si sentiva ridicolo era riduttivo. Quando aveva avuto il nuovo gi, di un verde molto più scuro rispetto a quello di Lloyd e con spalline d'argento era entusiasta sopratutto perchè con la nuova spada sapeva controllare i venti molto meglio.
Ora però mascherato da soldato di pietra si sentiva ridicolo e sperava solo che Misako rubasse l'elmo a Garmadon in fretta per potersi togliere l'armatura di dosso e smetterla di sembrare un pagliaccio.
«Secondo voi cosa stiamo aiutando a costruire?» domando Jay. I ninja erano stati messi a lavorare ad un'arma assieme ai guerierri di pietra, ma non riusciva a capire cosa stessero essatamente faccendo tranne che trasportare una strana melma incima ad una specie di cantiere.
«Qualcosa per distruggerci, mi sembra ovvio.» disse Morro.
«Davvero? Credevo fosse una macchina per il caffè.» disse Kai.
«Vogliamo vedere se la tua testa piena d'aria ti fa volare?» disse Morro indicando minaciosamente la sporgenza dell'asse sulla qualle si trovavano.
«Smettete di littigare, non dobbiamo attirare l'attenzione su di noi.» disse Cole.
Kai e Morro fecerono come richiesto e smissero di discuttere, sa quando Morro si era “addolcito” le liti tra i due erano diminuite, ma mai completamente cessate. Inoltre sembrava che per litigare i due scegliessero sempre il momento sbagliatto. Un gueriero di pietra si avvicio a loro incitandogli, in quella lingua incomprensibille, a tornare a lavorare.
Cole sembrava particolarmente irritato da quel soldato tanto che alal fine lo spinse di sotto in preda alla rabbia.
«Meno male che non dovevamo attirare l'attenzione su di noi.» borbotto Morro rotterando gli occhi.
«È stato più forte di me.» si scuso Cole, ma il danno era fatto. La loro copertua era saltata. I ninja si tolsero i travestimenti(era ora!)e corsero per sfuggire alle grinfie degli altri soldati almeno Misako aveva recuparato l'elmo e almeno adesso poteva fermare l'orologgio celeste e forse impedire la battaglia finale. Morro non vedeva l'ora di togliersi questo problemma, aveva capito che Lloyd era l'unico che poteva battere suo padre, ma comunque continuava a non andargli giù lo stress psicologico che il ragazzino stava subbendo.
Se fosse stato in grado di risparmiargli quest'ingiustizia, in un modo ragionevole stavolta, l'avrebbe fatto con piacere. Peccato che niente andava per il verso giusto per loro, mai.
«Stiamo scherzando!» sbotto Morro quando vide arrivare Garmadon con un mech, un mech che come il proprietario aveva ben quattro braccia. A salvargli fu Nya, che intervenne con una trivella.
Grazie alla ragazza i ninja e Misako riuscirono a scappare e iniziarono a dirigersi verso l'Orologio Cleste sperando di essere ancora in tempo.
«Grazie per l'aiuto Nya.» disse Morro, felice di essere riuscito nuovamente ad uscire dal campo di Garmadon assieme agli altri indene.
«Err... prego.» disse Nya leggermente confussa per poi concentrarsi sulla guida.
«Da quando dici grazie?» chiese Kai.
«Da quando ho capito che non si può fare tutto da soli.» rispose Morro. «Ma stai tranquillo a te non l'ho diro mai.»
«Se non smettete di discuttere vi mollo qui!» grido Nya.
E visto che il “qui” era un cunicolo che avevano scavato sottoterra i due ninja si zittirono all'istante. Quando tornarono in superficie i nostri ebbero una brutta sorpressa.

«Tutto bene Lloyd?» domando il dottor. Julien vedendo che da un po' il ragazzo era inmerso a guardare un punto lontano da uno degli oblo del Bounty.
«Si... si, sto bene.» disse Lloyd ancora con sguardo assente.
Tra poco lui e Wu sarebbero andati all'Oroglogio Celeste ad aspettare gli altri. Lloyd però si sentiva strano, non sapeva spiegarlo sentiva come una specie di presentimento.
«Devo andare.» disse e poi si precipito fuori dal Bounty verso al foresta, il dottor. Julien provo a seguirlo, ma Wu lo fermo.
Sapeva che il nipote doveva andare ovunque lo stesse conducendo il suo istinto.
Lloyd non riusciva proprio a capire il motivo di tutta quest'ansia come se qualcosa o qualcuno gli stesse dicendo che i suoi amici erano nei guai. Corse il più velocemente possibile finchè non gli vide, erano nei guai e ovviamente l'arteffice di questo era sua padre. Raccolse tutte le sue energie e colpi il mech del genitore liberando i suoi amici.
Ora era faccia a faccia con suo padre. Garmadon era lì dolorante e indifesso sarebbe bastato solo un colpo per sconfiggerlo e non serviva nemmeno usare tutta la sua potenza per vincere. Sentiva i suoi amici chiamarlo, ma erano solo voci ovatatte dal suono del suo cuore che batteva all'impazzata.
“Colpiscilo, colpiscilo!” si disse, ma non riusciva a farlo.
Non poteva e lascio perdere l'attacco.
Lanciando un'ultima occhiatta al padre Lloyd raggiunse gli altri ninja sulla trivella, appena fu lì senti Morro cingerli le spalle con il braccio.
«Sei stato bravo.» gli sussuro, ma per qualche motivo Lloyd non gli credette.
Era riuscito a salvare i suoi amici, ma non a sferare il colpo finale a suo padre.
Era inutile.

Quel suono era insopportabile e non solo perchè segnava qualcosa che avevano cercato di evitare era proprio inssoportabille di suo. Sembravano delle unghie che strizziavano su una lavagna mentre un campanille suonava senza sosta le campanne. Come se non bastasse i guerierri di pietra gli avevano circondatti, non c'erano vie d'uscita.
Morro guardo Lloyd nememno con i suoi poteri poteva fare qualcosa, erano bloccati sul bordo di un precipissio e in netto svantaggio numerico. Poi successe qualcosa, Morro lo notò subito.
La terra sotto di loro stava iniziando a crepparsi, erano molto in alto ma forse quello sarebbe stato un modo per salvarsi. La terra inizio a frenare, ma non tutti erano lì.
Morro si mosse il più velocemente possibile, non penso agi solo guidato dall'istinto e afferro il colletto di Nya.
Non ebbe la minima grazia nel gettarla su Jay che l'afferro in modo maldestro cadendo con lei sul sedere.
«Morro!» grido Lloyd.
Solo in quel momento il ninja del vento si rese conto che spigendo via Nya adesso era lui quello che non era sulla sporgenza giusta.
Vide gli altri mettersi in salvo, lui invece era circondatto.

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Capitolo 36
*** Capitolo trentacinque. ***


«Cosi non solo mio figlio ha nuovi poteri, ma i ninja hanno dei nuovi giocatolli.» disse Garmadon esaminando la lama elementare di Morro.
«Puoi fare tutte le batutte che ti pare, ma non cambiarà le sorti della battaglia.» rispose Morro cercando di liberarsi, ma oltre ad aver le mani legate dei soldati di pietra lo stavano anche tenendo per le braccia. «Lloyd ti sconfiggerà!»
«Mio figlio non ha avuto il coraggio di colpirmi prima quando ero debole secondo te potrà farlo adesso?» disse Garmadon.
Morro si limito a ringhiare.
«Mio signore.» disse il generale, l'unico che sapeva parlare una lingua comprensibille. «L'Arma è pronta. Vuole mettersi in moto?»
«Non ancora prima voglio provare la materia oscura su una cavia.» disse Garmadon.

Di tutte le cose strane che le erano successe, questa era la più strana di tutte.
l'aveva salvata, si era fatto caturare al posto suo. Forse stava davvero cambiando e diventando più gentile. Nya doveva ammetere che Morro si era guadagnato il suo vero potenziale, ma per quanto la prespettiva di lui nelle mani del nemico fosse brutta c'erano cose più urgenti da fare.
Lloyd per esempio era in piena crisi, si dava la colpa di tutto visto che non era riuscito a dare il colpo di grazia al padre.
«Cosa succede se mi blocco di nuovo?» chiese.
«Non succederè e se anche dovesse accadere ricordati che non sei da solo.» disse Kai. «Hai noi.»
I ninja annuirono e Lloyd si senti più sollevato.
«Allora andiamo.» disse Il Ninja Verde con fiducia ritrovata. Il gruppo, salvo il dottor. Julien, corse dentro la foresta per trovare Garmadon e la sua arma quando all'improvisso qualcosa salto fuori dai cespugli.
Rimaserò tutti a bocca aperta quando videre che si trattava di Morro, ma era diverso. Il sensei spiego che Morro era stato corrotto e che molto probabilmente era stato mandato per far perdere loro tempo. Morro si mosse velocemente e con la sua lama tento di colpire Lloyd, ma Kai riusci a fermalo.
«Voi andate avanti, mi occuppo io di lui.» disse Kai.
«Da solo?» chiese Cole. «Ma sei impazzito!»
«Nya prenditi cura di Lloyd mentre noi affrontiamo Morro.» disse Zane.
«Avevate detto che saresta stati al mio fianco e... e io non posso lasciarvi!» balbetto Lloyd.
«Ti raggiungeremo dopo, adesso vai!» grido Kai.
Anche se rilutante Lloyd se n'è andò con la sua famiglia e Nya mentre i ninja si occupavano di Morro.
«Non sai da quanto tempo aspettavo questo momento.» disse Kai sorridendo.

Il rumore delle lame che si scontravano era assordante. In ninja speravano di poter fermare Morro senza ferirlo, ma purtroppo lui non era della stessa opinione. La situazione permetteva loro solo di difendersi a parte per Kai che non aveva il minimo scruppolo ad attacare Morro.
«Kai dovremo cercare di non fargli male.» gli ricordo Zane.
«Qualche graffio non ha mai uccisso nessuno.» rispose Kai continuando ad attacare.
Da quando aveva conosciutto Morro aveva provato per lui una fortissima antipatia. Sapeva che avevano delle cose in comune, ma Morro sembrava far sembrare antipatico il suo scopo nella vita. Era a dir poco ossesionato dall'essere il migliore e sebbene per un periodo lo era stato anche lui sapeva che Morro a volte egagerava sembrava che incolpasse il mondo dei suoi guai senza far niente per impedire che quei guai accadessero.
Insomma agli occhi di Kai sembrava che sapesse solo lamentarsi come se fosse l'unica persona al mondo con problemmi. Avevano avuto dei momenti in cui gli pareva di poter leggare con lui, ma Morro poi tornava ad essere insopportabille. Aveva salvato sua sorella, ma questo non cancellava tutto l'odio che provava per lui.
Era diventata una persona migliore, ma Kai mentirebbe se avesse detto che non c'era una piccola parte di lui che si stava divertendo a combatterlo nonostante la situazione.
«Kai ha ragione.» disse Cole. «Dobbiamo trovare il modo di fermarlo senza fargli male.»
«Non è quello che ho detto!» obbietto Kai mentre schivava un colpo di Morro.
«D'accordo, quindi mentre Kai fa da esca noi cerchiamo di fare una strategia.» disse Jay.
«Come!?» grido Kai e quella distrazione consenti a Morro di colpirlo con la propria lama facendolo cadere a terra.
In quel momento, per quel secondo Morro avrebbe potutto colprilo di nuovo ma non l'ho fece. Gli tremava la mano come se stesse esitando, come se non volesse farlo.
Poi Cole lo colpi e mentre Morro era dsitratto dal colpo subito Zane lo rinchiuse in una gabbia di ghiaccio per impedirgli di seguirli.
«Tutto bene?» domando il ninja della terra aiutando Kai ad alzarsi.
«Si... finchè è rinchiusso andiamo da Lloyd.» disse Kai dopo un'attimo di smarimento.
Forse Morro poteva essere ancora dalla loro parte, forse la matera oscura non l'aveva del tutto corotto, ma per ora non poteva approfondire la questione.
Dovevano andare da Lloyd.

Era spaventosso.
Quando Misako aveva parlato loro dell'Overlod non ci aveva datto troppo peso pensando che non significasse niente. Certo era colui che aveva creato l'esercito di pietra, ma pensava comunque che fosse Garmadon il signore oscuro della profezia e invece l'Overlod ora stava possedendo Garmadon.
Avrebbe voluto andare ad aiutare Lloyd, ma l'esercito di pietra gliel'ho impediva senza contare che era anche tornato Morro, non che fosse importante perchè nonostante volesse chiudere al questione con lui Kai era circondato da altri soldati di pietra mentre Morro attacava gli altri.
“Almeno sta lasciando in pace Lloyd.” penso Kai mentre cercava di tenere testa ad i soldati, ma stavolta sembrava che anche i loro nuovi poteri fossero inutili.
Alla fine riusci a sfuggirli e si precipitto da Lloyd per aiutarlo.
Ma arrivo troppo tardi.
Lloyd era a terra con Misako e Wu che si occupavano di lui mentre l'Overlod cercava di colpirlo con la sua arma in grado di corrompere chiunque colpisse visto che i proietilli contenevano la materia oscura.
Per fortuna il dottor. Julien intervenne, persero il Bounty ma almeno Lloyd stava bene.
«Ci vediamo, perdenti.» gli canzono Morro seguendo l'esercito di pietra dentro un portale che gli avrebeb condotti a Ninjago.
Avevano perso, Ma Kai n'è era certo.
Sarebbero riusciti a tornare anche loro a Ninjago e lì Lloyd avrebeb batutto l'Overlod mentre lui avrebbe finalmente chiuso la questione con Morro una volta per tutte.
D'altraparte aveva visto come gli occhi verdi-grigiasti di Morro trasmetteva del pentimento mentre attraversava il portale.

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Capitolo 37
*** Capitolo trentasei. ***


«Allora qualcuno ha qualche idea per lasciare questo posto?» domando Nya.
Il gruppo rimase in silenzio a guardare il mare pensando a cosa l'Overlod aveva fatto nel fratempo alla città e sopratutto tutti erano profondamente a disaggio e addolorati per la perdita di un loro compagno, Morro non stava simpaticissimo a nessuno, ma era comuqneu loro amico ed era profondamente dispiacciuti di quello che gli era successo.
«Forse dovremmo semplicemente arrenderci.» disse Jay abatutto.
«Come puoi dire questo!?» grido Kai. «La nostra città è in pericolo cosi come i nostri amici e tu vuoi arrenderti!?»
«Kai cerca di calmarti.» intervene Cole. «Non abbiamo un piano o un mezzo per lasciare l'isola senza contare che con la gamba rotta Lloyd non può combattere.»
«Inoltre Morro è dalla loro parte.» aggiunse Zane.
«Bè io comunque non mi arrendo anche se dovessi andare a Ninjago a nuoto.» proclamo Kai entrando in acqua.
«TI ricordo che non sai nuotare testa vuota.» disse Nya, l'ultima cosa di cui avevano bisogno era che suo fratello finisse affogato a causa della sua stupida testardaggine. Mugugniando sconfitto Kai torno sullo spiaggia consapevole che Nya aveva ragione.
«Ma ci deve essere un modo!» intervene Lloyd. «La situazione sembra disperata, ma sono certo che possiamo cavarcela. Voi e Morro mi avete insegnato come essere una persona migliore, come essere buono e non intendo sprecare tali insegnamenti. Siamo ninja, siamo stati scelti per poter avere questi poteri e usarli per aiutare le persone... siamo dei ragazzini e nonostante questo siamo stati scelti e lo siamo stati per un motivo e quel motivo me l'avete insegnato voi. Voglio aiutare Morro, mio padre e tutta Ninjago, ma posso farlo solo se rimaniamo tutti assieme come la squadra che siamo... come al famiglai che abbiamo costruitto.»
«D'accordo Lloyd, hai un piano?» domando Kai.
«Voglio tornare al tempio della luce.» dichiaro il Ninja Verde. «Se era davvero del Primo Mastro di Spinjizu allora forsa nascondera qualche segreto, magari lì troveremo il modo per tornare a Ninjago.»
«Allora andiamo.» disse Cole aiutando Lloyd a camminare. Kai stava per seguire gli amici quando sua sorella gli prese il braccio fermandolo.
«Credi davvero che andrà tutto bene?» domando lei preoccupata.
«Dobbiamo solo aver fiduccia in Lloyd, non temere.» rispose il fratello.
«Non sono preoccupata per Lloyd, ma per Morro.» ribattè Nya.
«Ci penso io... fidati anche di me.»

Contava i batitti del suo cuore, erano inregolari e completamente impazziti.
Era nervoso.
Stavano vicendo eppure lui non si sentiva bene, si sentiva strano quasi in conflitto con se stesso, Ninjago City era caduta cosi come molti altri vilaggi, L'Overlod stava vincendo e i ninja non sarebbero mai più tornati... perchè non riusciva ad essere felice?
Questo conflitto lo stava faccendo impazzire come se ci fossero ben due persone diverse nella sua testa che non riusciva ad anadare d'accordo e non sapeva perchè una delle due aveva la stessa voce di quel fastidioso ninja rosso con qui aveva combatutto sull'isola delle tenebre.
Nel fratempo l'Overlod era tornato alla sua forma originale, un'enorme drago che sovrastava la città. Tutto sarebbe presto finito... ma Morro continuava a provare quella fastidiosa sensazione di conflitto.
Inoltre c'era quel ragazzino... quello vestito di verde che combatteva contro l'Overlod. La sua immagine continuava a tornargli in mente era come una fissasione e quel che era peggio era che ogni volta che ci pensava sentiva una fitta al cuore.

Ninjago Citty era inriconoscibille. Un velo nero e viola era scesso sulla città e forse anche sul resto di Ninjago , Kai tentava di pensare freneticamente al fatto che non erano arrivati troppo tardi, ma quando vide l'Overlord.
Un drago era l'ultima cosa che si aspettava di vedere.
“Lloyd dovrà affrontare quel coso?!” penso preoccupato. “No, stai calmo. Lloyd riuscirà a sconfigerlo ha noi e quel mech d'oro può farcela.”
Proprio mentre pensava questo un canonne(avevano anche uno di quei cosi?!)abbateva il mech di Lloyd.
L'unica cosa positiva era che Nya non sapeva leggere la mente altrimenti avrebbe detto che portava sfortuna.
«Muoviamoci!» disse Zane scedendo dal drago elementare che gli aveva portati via dall'Isola delle Tenebre.
«Sono troppi!» grido Jay mentre cercavano di respingere l'essercito di pietra.
Sembrava che appena n'è buttaserò giù uno n'è spuntavano altri due molto più feroci e arrabbiatti.
«Non c'è l'ha faremo a respingerli tutti!» disse Cole cercando al coltempo di colpire con la sua lama e tentare di tenere al sicuro Lloyd.
Il ragazzo infatti voleva aiutare gli amici, ma era impossibile per lui fare qualcosa con la gamba rotta inoltre Lloyd era e rimaneva la loro ultima speranza.
«Se questa è la fine sono fiero di aver combatutto al vostro fianco.» disse Zane.
«Smettetela di essere cosi pessimisti!» grido Kai che per la prima in vita sua capiva cosa voleva dire Nya quando diceva di stare per avere un'esaurimento nervoso.
Fu sul punto di pensare che fosse davvero la fine quando all'improvisso l'intero esercito di pietra si fermo di colpo.
«Salutate tutti il ninja marrone!» grido il generale. Il loro drago arrivo assieme agli altri e a Dareth il qualle indossava l'elmo delle tenebre infatti chiunque lo indossase controllava l'esercito.
“Ha saperlo prima ci risparmiavamo tutto questo.” penso Kai che inizio a salire il palazzo assieme agli altri, in particolare Cole e Jay stavano aiutando Lloyd a camminare.
“Possiamo farcela. Tutti assieme c'è l'ha faremo di sicuro!” penso Kai fiduccioso.
In quel momento viddero qualcosa cadere dal cielo.
«Attenzione!» grido Jay spingendo via Cole e Lloyd prima di essere colpito dal fumo della materia oscura.
“Devo smetterla di pensare.” si disse Kai mentre lui e gli altri correvano verso la cima del grataciello.

Due.
N'è erano rimasti solo due, quello rosso e quello verde.
Gli altri erano rimasti inditro, due colpiti dalla materia oscura e corrotti mentre l'altro era decido a sbarare loro la strada. Peccato che adesso a sbarare la strada ai due rimasti ci fosse lui.
Forse se gli avesse sconfitti quel suo conflitto interno si sarebbe finalmente calmato.
Comunque non aveva più tempo per pensarci perchè eccoli lì davanti a lui.
«Morro.» mormoro quello vestito di verde con gli occhi di un cerbiatto abbatutto.
“Non mi fai pena!” penso Morro digrigniando i denti.

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Capitolo 38
*** Capitolo trentasette. ***


Questo era proprio quello che voleva evitare.
Sperava che Morro non fosse qui, Lloyd aveva dovuto combattere il padre possedutto dall'Overlod e vedere con i suoi occhi mentre quel... quel coso mostro prendeva il completo sopravento scernendo anche Lloyd su come suo padre se n'è fosse andato.
E adesso davanti a loro c'era Morro e questo era un problemma.
Sapeva che Morro era come un fratello per Lloyd e anche se a volte si gongolava con gli altri che fosse il preferito di Lloyd, Kai sapeva che il vero preferitto, forse anche inconsciamente, del ragazzo fosse Morro. Anche se Kai non si spiegava il perchè, ma comunque parlavano di Lloyd e non di lui.
«Spostati subito!» grido Kai contro il compagno corroto.
«Morro per favore, devo arrivare in cima non costringerci a farti del male.» supplico Lloyd.
“Parla per te.” penso Kai, ma tene i suoi pensieri per sé.
Per tutta risposta Morro estrasse la propria lama elementare e cerco di colpire i due, se non fosse stato per Kai Lloyd non sarebbe mai riuscito a spostarsi in tempo. Il ninja del vento intanto cercava di estrare la sua arma dal terreno in cui l'aveva conficatta a causa della forza dell'impatto.
«Ti prego Morro, tu sei un ninja come noi non una pedina dell'Overlod.» continuo Lloyd, non aveva nessuna intenzione di abbandonare il compagno.
«Sta zitto!» grido Morro cercando di colpirlo manualmente con i suoi poteri e ancora una volta fu il providenziale intervento di Kai ad evitare che il colpo prendesse Lloyd in pieno.
Il ninja del fuoco blocco il braccio dell'aversario in modo che non si potesse muovere.
«Lloyd devi andare, adesso!» disse Kai consapevole che non sarebbe riuscito a trattenere Morro ancora a lungo.
«Non posso ababndonare n'è te n'è Morro!» obbietto Lloyd.
«Se non vai adesso potresti non avere una seconda occassione!» grido Kai per poi vedere come gli occhi verdi di Lloyd trasmettessero le sue vere emozioni. «Non preoccuparti, puoi farcela anche da solo. C'è solo un Ninja Verde e sei tu, abbi in te la stessa fiducia che abbiamo noi.»
Lloyd annui e sali gli ultimi gradini fino all'Overlod.

Stavolta era diverso.
Erano loro due da soli e sopratutto non doveva trovare il modo per far finire lo scontro in fretta.
Aveva tutto il tempo del mondo.
«Lasciami!» grido Morro afferando il gi di Kai e scaraventandolo a terra liberandosi della sua presa.
«Paura di perdere contro di me?» lo scherni Kai quando vide che Morro stava andando ad inseguire Lloyd.
Corrotto o no, Morro era sempre Morro e il ninja del fuoco era orgoglioso di dire che era perfettamente consapevole di come attirare tutta la sua attenzione. Infatti il ninja del vento fermo la sua avanzata e diede a Kai uno sguardo che gli fece capire che forse il suo piano aveva funzionato troppo bene.
«D'accordo se vuoi tanto affrontarmi vuol dire che mi sparazzero di te prima e poi mi occupero del mocciosso vestito di verde.» disse Morro ringhiando.
«Dai per scontato di fare in fretta?» chiese Kai.
«Do per scontato che il mocciosso fallirà contro l'Overlord.» rispose Morro.
Kai ringhio, ma allo stesso tempo non potè fare a meno di sorridere vedendo che Morro aveva un leggere tremore nella voce quando aveva parlato. Prima sull'Isola delle Tenebre il suo obbiettivo era sconfigerlo adesso era un'altro: far tornare Morro dalla loro parte.
Era certo che ci fosse una possibilità, per quanto piccola,di farlo ragionare. Infondo se c'era qualcosa in cui si somigliavano era il fatto che sia lui che Morro erano due testardi che mai si sarebbero abbassati a seguire gli ordini di qualcuno controvoglia.
Erano tutti e due troppo testardi.

Pensava che se gli avesse affrontati o almeno uno di loro sarebbe riuscito a mettere a tacere quest'orribile senzasione di conflitto e invece più lui e il ninja rosso si scambaivano colpi più aumentava.
Inoltre non riusciva a togliersi dalla testa nemmeno l'immagine di quel ragazzino con il gi verde, l'ho immaginava contro l'Overlord, immagina che perdesse e... lui non voleva che accadesse.
Perchè? Cosa c'era di sabgliato in lui?
«Non ti conviene abbasare la guardia!» disse Kai colpendo di nuovo la lama di Morro con la sua. Mentre si scontravano le due lame produccevano scintille di calore creatossi dallo scontro dei ripspettivi elementi.
«Perchè non ti arrendi?!» strillo Morro cercando di spingere giù Kai con una folalta di vento, ma il ninja del rosso uso la sua lama per creare dle fuoco che respinsse l'attacco di Morro.
«Non l'ho farò e non l'ho farai neanche tu.» rispose Kai. «Sei la persona che più odio al mondo! Puoi migliorare quanto vuoi, ma per me resterai sempre il solito cocciuto egoista che non si prende mai le prorpie responsabilità!»
«Vuoi che ti stacchi al testa prima di buttarti giù?» chiese Morro strizzito.
«Voglio che torni a ragionare con la testa vuota che ti ritrovi! Pensa a Lloyd! Ha bisogno di noi! Ha bisogno di te!» grido Kai.
Morro si fermo di colpo afferandosi la testa che stava iniziando a pulsare.
Immagine adesso diverse gli passavano davanti agli occhi, immagini di lui da bambino e durante i suo allenamenti. Gli obbiettivi di tutta la sua vita e sopratutto il momento in cui aveva capito chi era veramente: un umano, un umano che falliva come tutti e che nel farlo non c'era niente di male. Lui era il maestro del vento non una pedina dell'Overlod e nessuna materia oscura l'avrebbe mai cambiatto tanto.
«E allora perchè sei ancora qui a perdere tempo!» grido Morro quando gli passo sia il mal di testa che la corruzione.
«Sempre a lamentarti tu.» controbatte Kai. «Sei tu che mi hai fatto perdere tempo.»
«Smetti di blatterare! Non so se sia peggiola tua voce o i guerierri di pietra.» disse Morro.
I due cominciavano a salire, ma si fermarono quando videro in cielo un'abbagliante luce dorata.

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Capitolo 39
*** Capitolo trentotto. ***


Morro apri gli occhi.
L'ultima cosa che si ricordava era una luce dorata in cielo e poi nient'altro, evidentemente aveva perso i sensi. Si guardo attorno, il cielo era tornato al suo azzurro originale cosi come al città meno vari edifici distrutti e un gigantesco crattere nella zona circostante alla qualle si trovava, ma a parte questo non c'erano altri danni.
«Cos'è successo?» domando Kai che si trovava vicino a Morro.
Prima che uno dei due potesse anche solo formulare un'ipotesi notarono che si stavano tenendo per mano. Si staccarono di scatto disgustatti e sconvolti da tale fatto.
«Non farlo mai più!» si gridarono a vicenda.
«Piccioncini se avete smesso di litigare potreste prestarci attenzione.» gli prese in giro Nya radunandosi con gli altri, sani e salvi e di nuovo consapevoli di loro, attorno ai due.
«Ritira subito ciò che hai detto altrimen...» inizio Kai, ma la sorella l'ho interuppe saltandogli al collo abbraciandolo. Morro sorrise a vedere quella dimostrazione d'affetto.
«Sono felice di riaverti con noi.» disse Zane mettendo le mani sulle spalle del ninja del vento.
«Si, bè penso di non essermene mai davvero andato del tutto.» rispose Morro gratandosi il collo imbarazzato. «Troppo testardo.»
Zane ridacchio e Morro si guardo attorno felice che anche gli altri si fossero riuniti con chi amavano, in particolare Nya e Jay continuava ad abbraciarsi sotto lo sguardo un po' disgustato e un po' divertito di Kai mentre Cole gli prendeva in giro.
Fu allora quando la sua attenzione si rivolse a Wu e a Misako che lo notò.
«Dov'è Lloyd?» chiese Morro.
Il gruppo si guardo attorno inefetti all'appello mancava solo lui.
Proprio in qul momento ecco che un drago d'oro leggermente trasparente si avvicino a loro e da lui scesse Lloyd con un gi dorato e con un'aria molto più matura del solito. Tutti si strinssero a lui facendogli i complimenti per la vittoria e per aver salvato tutta Ninjago dal male assoluto, solo Morro stava un po' in disparte.
Ormai aveva capito che quel folle gruppo era la sua famiglia e che se avesse voluto avrebbe potutto raggiungergli e aggregarsi a loro, ma si sentiva in pace anche cosi ad osservargli solamente. Almeno finchè non fu Lloyd ad andare da lui saltandogli addosso nello stesso modo in cui Nya prima aveva fatto con Kai.
«Grazie.» gli susurro il ragazzino.
Morro voleva ribattere che non c'era bisogno di ringraziarlo, ma decise di stare zitto e godersi quell'abbraccio. Sapeva che Lloyd n'è aveva bisogno. Anche se aveva affrontato l'Overlord, suo padre se n'era andato lo stesso.
Per la prima volta in vita sua Morro si senti veramente dispiaciutto per Garmadon, infondo anche se era malvagio e tutto il resto una fine cosi non se l'ha meritava nessuno.
«Lloyd?» domando una voce in lontananza.
Morro si senti gelare il sangue perchè quella voce la conosceva, la conosceva tutti però era impossibile.
«Papà?» domando Lloyd confusso. Un uomo con i capelli griggi con la struttura faciale molto simile a quella di Lloyd e del maestro Wu usci dalla maccerie per avvicinarsi a loro. Morro non ci poteva ancora credere, assieme a Wu e Misako lui aveva visto e si ricordava di come appariva prima che venisse esiliato negli inferi. Certo ora era più vecchio anche se stranamente sembrava più giovane di Wu nonostante fosse il maggiore, però Morro avrebbe riconosciutto quel volto tra mille.
«Papà!» grido Lloyd abbaraciando Garmadon.
“E pensare che a me nemmeno piaciono gli abbracci.” penso Morro comosso come gli altri.
A quanto pareva la sconfitta dell'Overlod aveva liberato Garmadon dal veleno del Devouer.
Una parte di lui sentiva che non avrebbe mai perdonato del tutto Garmadon, ma poi era certo che anche gli altri avessero parti di loro che non avrebbero perdonato lui per il modo in cui gli aveva trattati.
E andava bene cosi, cosi era la vita.
Una vita in cui era felice.

Una settimana dopo...
Non avrebbe mai pensato che sarebbe arrivato questo giorno.
Essere un ninja era stata tutta la sua vita, era vero che questa sua visione cosi ristretta l'aveva messo nei guai varie volte però infondo erano usciti tutti interi perciò non c'era bisogno di rimarcare il passato.
La città di Ninajgo City, cosi come le altre, stava iniziando a ricostruirsi mentre Wu aveva avuto l'idea di una scuola dove insegnare i fondamenti ninja alle nuove generazione.
Ma non voleva istruire nuovi ninja bensi brave persone di quelle il modo aveva vermanete bisogno. Stavolta sperava di fare un lavoro migliore come insengante.
«Morro, sei pronto? La cena è in tavola.» disse Lloyd entrando in camera sua.
«Arrivo subito fratellino.» rispose Morro.
E assieme i due raggiunsero la loro famiglia.

Angolo dell'autrice: e cosi si arriva finalmente alla fine della storia. Come ho detto mi sarei fermata solo alla seconda stagione le altre non le farò quindi scordattervi un sequel non ci sarà. Ringrazio chi ha letto e chi ha recensito. Adesso però vi devo salutare non so quando tornerò a tormentavi con una mia storia, ma questo non vi deve preoccupare io sono sempre qui pronta a tornare in azione in ogni momento. Un bacio e ciao!

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