Power Babies.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incidente 1. ***
Capitolo 2: *** L'incidente 2. ***
Capitolo 3: *** A Wonder Surprise. ***
Capitolo 4: *** Adorabili! ***
Capitolo 5: *** Villa Luthor. ***
Capitolo 6: *** Cocciute. ***
Capitolo 7: *** Ignorare. ***
Capitolo 8: *** Baci. ***
Capitolo 9: *** Vedersi. ***
Capitolo 10: *** Dove sei? ***
Capitolo 11: *** La Luce Dell'amore. ***
Capitolo 12: *** Adults Again. ***



Capitolo 1
*** L'incidente 1. ***


Era una tranquilla giornata a National City, anche se per Kara Danvers era iniziata nel peggiore dei modi, dal momento in cui aveva scoperto che il suo capo alla CatCo, ovvero Cat Grant, era andata ad una riunione di lavoro a Central City e aveva lasciato il comando a Snapper.

E, ovviamente, l'uomo aveva fin da subito bersagliato la bionda.

"Danvers, portami un cappuccino! E poi vai con Nal e Olsen al porto a fare un servizio sulla nuova nave da crociera... E voglio una prima bozza dell'articolo sulla scrivania nel primo pomeriggio!"

Kara forzó un sorriso e se ne andò poi coi due colleghi ed amici "Snapper mi odia... Mi odia con tutte le sue forze!"

"Ma no... Conosce il tuo potenziale e vuole spronarti a dare il meglio!"

"Detto da Cat è un conto, ma da te, James... Fa l'effetto opposto!"

Il ragazzo e Nia, entrambi Beta, sorrisero divertiti e Kara si poggió al sedile posteriore, rilassandosi e chiudendo gli occhi per un attimo.

Però, una volta arrivati al porto, Kara ricevette un segnale tramite l'orologio che portava al polso e il suo sguardo cambiò "Problemi?" Chiese Nia.

"Alex mi ha chiamata dal DEO... Vado a vedere che succede..." Rispose la bionda, alzandosi in volo e partendo a tutta velocità verso il DEO.

Una volta lì, Alex l'accolse "Per fortuna sei qui..."

"Cosa succede?"

Brainy e Winn le mostrarono il monitor "Si è aperto uno squarcio spazio-temporale, dal quale sono usciti una specie di razzo e tre alieni..." Iniziò quest'ultimo.

"Vado subito!"

"Mon-El ed Imra hanno quasi concluso la simulazione dell'allenamento, poi li mando in supporto!" Disse J'onn.

Kara annuì e, indossato il suo costume, partí di nuovo in volo e raggiunse in pochi secondi il posto "Il razzo di cui parlate è una ragazza!"

"Che??" Chiese incredula Alex.

"È una ragazza ed è potentissima!" Disse solo Kara, prima di prendere e partire all'attacco, aiutando la ragazza misteriosa.

"E tu chi sei??" Domandò l'altra, notando Kara, o meglio, Supergirl.

"Sono Supergirl e proteggo questa città!"

"Spero non ti dispiaccia, ma ho distrutto un grattacielo..."

"Era ancora in costruzione e, per fortuna, era vuoto!"

Poi le due iniziarono a combattere insieme contro i tre alieni che, con grande sorpresa delle due, si sdoppiarono e divennero sei "Mostri!"

"Non hai ancora visto nulla... Io di alieni ne so qualcosa!"

"Anch'io, fidati." Rispose l'altra.

"Stanno arrivando Imra e Mon-El." Disse J'onn, all'auricolare di Supergirl.

"Arrivano i rinforzi!"

"Si anche perché questi tizi sono fatti di non so cosa... Sono inscalfibili!"

Ma, prima che potessero fare qualcosa, i sei alieni le circondarono e parvero caricare una sorta di colpo energetico.

Colpo che venne scagliato proprio nell'attimo in cui arrivarono Imra e Mon-El, che non riuscirono ad intervenire e rimasero ad osservare la potentissima concentrazione di energia colpire Kara e l'altra ragazza.

I sei alieni poi fuggirono nello squarcio, che si richiuse alle loro spalle "Dove sono Kara e l'altra ragazza?" Chiese Mon.

"Non lo so... Cerchiamole!"

"Dovrebbero essere lì in zona... Alex e una squadra sono già in arrivo per cercarle." Disse Winn.

Infatti Alex e una squadra di Agenti del DEO arrivò in meno di dieci minuti e le ricerche poterono iniziare.

Presto il rilevatore localizzó l'auricolare di Kara e videro una voragine, dalla quale usciva molto fumo e si avvicinarono con prudenza.

E, quando il fumo iniziò a diradarsi, nessuno riuscì a credere ai propri occhi.

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Capitolo 2
*** L'incidente 2. ***


Il gruppetto rimase a guardare con stupore nella voragine che si era andata a creare e, man mano che il fumo si diradava, qualcosa s'iniziava a intravedere e Alex saltò nella buca.

"Ditemi che non ho le traccolle!"

"Traveccole, semmai." Disse Nia, fissando Mon.

"Si, ecco, giusto!"

"Credimi, amico... Vediamo tutti la stessa cosa." Se ne uscì James.

Alex uscì dalla buca con due bambine in braccio "C'erano... Solo loro?"

"Si. E credetemi... Questa è Kara, l'altra è la tipa misteriosa."

"Cosa le ha rimpicciolite??"

"Probabilmente il raggio sparato dai sei alieni... Ma ora portiamole al DEO!" Disse Alex, affidandole ad Imra, che partì in volo, poi la rossa toccò l'auricolare per comunicare "Winn, Brainy, chiamate Lena e chiunque possa aiutarci!"

Una volta al DEO, Imra affidò le due bambine, di circa tre anni, alla squadra medica, che le portarono in infermeria.

Pochi minuti ed Alex tornò, assieme a tutti gli altri "Eccoti! Ho chiesto aiuto ai nostri amici vari... Arriverà qualcuno prima di mezzogiorno, erano un po' impegnati. E Lena è in riunione ha detto la segretaria, arriverà quanto prima!"

Alex andò allora in infermeria, ove le due bimbe erano ancora svenute e rimase con loro, finché non arrivò Winn "Alex, sono arrivati!"

La rossa lasciò la stanza ed andò in sala operativa, trovando nientemeno che le Leggende al completo, il Team Arrow e il Team Flash, oltre a Kate Kane, arrivata per vedere Kara rimpicciolita.

"Grazie per essere qui... È bello rivedervi, anche se speravo in circostanze differenti..." Iniziò la rossa "Seguitemi."

Li condusse in infermeria e lì tutti videro le due Eroine rimpicciolite "Come sono carine..."

"Anche se non sappiamo chi sia l'altra..." Osservò Jefferson Jackson, per tutti Jacks.

"Winn e Brainy stanno già cercando di capire chi sia..."

Furono poi Martin Stein, Ray Palmer e Caitlin Snow ad avanzare "Miss Danvers, io farei ad entrambe un bel prelievo di sangue... Dobbiamo sapere di più sull'altra ragazza e vedere se ciò che le ha rimpicciolite ha lasciato tracce!"

Fu Caitlin a mettere i guanti in lattice e procedere col prelievo "Lo analizziamo noi sulla Waverider?" Chiese Ray.

"Si... Gideon può esserci utile!"

"La città perderà potenziale difensivo, senza Supergirl... Io propongo di lasciare qui qualcuno che protegga National City!"

La proposta di Oliver venne accettata e Kate fu la prima ad offrirsi volontaria, visto che poteva tornare a Gotham quando voleva, ora che c'era Bruce "Anche io resto!" Avanzó Zari Tomaz.

"Sicura?" Chiese Ava Sharpe.

"Si... Ho bisogno di una boccata d'aria. Cambiare un po' mi farà bene."

"Resto anch'io." Offrí Amaya Jiwe e Zari, non vista, sospiró.

"Rimango anch'io." Disse Mick Tory, attaccandosi di nuovo all'immancabile bottiglia di birra.

Anche Caitlin si offrí, così come Laurel Lance, Dinah Drake e Barry Allen, oltre che Thea Queen, che aveva scritto un messaggio "Ho scritto anche a qualcun'altra di venire qui ad aiutarci..." Se ne uscì proprio Thea.

"Bene... Grazie per il vostro aiuto!"

Arrivó poi Brainy, tutto trafelato "Ci dono due alieni in città, che stanno portando scompiglio."

"Andiamo subito!"

"Tutti insieme per due alieni?"

"Perché no? Quando ci ricapita?" Chiese allora Roy Harper.

Allora tutti i vari Eroi presero e salirono su diversi mezzi del DEO, diretti in città per fermare i due alieni e riportare ordine.

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Capitolo 3
*** A Wonder Surprise. ***


Arrivati in città, i nostri scoprirono che o due alieni stavano solo facendo da copertura per mascherare una rapina alla L-Corp.

"Vado io a vedere se Lena sta bene!" Offrí Imra ma, quando fece per spiccare il volo, videro una persona entrare dalla finestra sempre aperta dell'ultimo piano, proprio ove c'era l'ufficio di Lena.

E, dopo un paio di minuti, un tizio cadde di sotto "E questo?" Chiese James, nei panni di Guardian.

"È stato chiunque sia entrato dalla finestra!"

"Andate a vedere!" Ordinò Alex, mentre gli altri avrebbero pensato ai due alieni e qualcuno sarebbe entrato nella L-Corp, per liberare i piani.

I nostri riuscirono a fermare presto i due alieni, grazie a Thea, Roy, Barry e Caitlin ed al loro ottimo lavoro di squadra, mentre Alex guidava gli altri dentro il palazzo che era l'azienda di Lena, arrivando all'ultimo piano dopo aver fatto uscire i dipendenti e dato una lezione al commando che aveva preso possesso del posto.

"Chissà cosa cercavano..."

"Lo chiederemo a Lena!"

Arrivati innanzi alla porta dell'ufficio di Lena, Alex la spalancó e vide Imra piuttosto tranquilla, assieme a Lena e una ragazza, un'Omega, dai lunghi capelli mori, con indosso un corpetto, gonna, stivali ed armata di spada e scudo "E tu chi sei?" Chiese Nia, avanzando.

La mora sorrise un poco "Io sono Wonder Woman! Sono venuta qui a trovare Supergirl..."

"Supergirl non è qui." Rispose Alex, alla quale non era ancora passato lo stupore per l'essere davanti a una tale potenza come Wonder Woman.

Anche gli altri erano molto presi, da lei e si poteva tranquillamente capirli.

"Che meraviglia..." Ringhió Mick, avanzando verso Wonder Woman e, quando provó a toccarla, gli arrivò un pugno in pieno viso.

"Ti sarei grata se restassi al tuo posto."

Lui era ancor più colpito da tutta quella forza, quindi la mora avanzó, ma Alex l'anticipó "Supergirl è mia sorella adottiva... Ma c'è stato un problema... Ti portiamo da lei."

"Ok, va bene... Grazie!"

"Prima, però... Potresti dirci cosa cercavano quei tizi?"

Lena prese un respiro profondo "La Kryptonite."

"Cosa?? Credevo che..."

"Presto attenzione se ne sento parlare, sul mercato nero e la compro, per evitare che venga usata contro Supergirl. Avrei dovuto venire da voi al DEO e l'avrei portata..."

"Ok... Va bene." Rispose Alex "Imra, Mon, Guardian, Dreamer, andate voi a prenderla. È nel caveau?"

"Si... Questa è la combinazione." Disse Lena, scrivendola su un foglio e dandolo a Nia.

"Scusami, ehm..."

"Oh! Alex... Alex Danvers."

"Diana Prince." Rispose Wonder Woman, stringendo la mano tesa "Potresti portarmi da Kara e dirmi cosa le è successo? Se posso aiutare..."

"Kara... Ecco..." Tentò la rossa, deglutendo "Kara e una ragazza sconosciuta hanno lottato contro sei alieni stamattina e... E hanno sparato un raggio che le ha rimpicciolite!"

Le due Omega si guardarono in faccia "Come??"

"Sono al DEO, ancora prive di conoscenza... Ma abbiamo chiesto aiuto e spero si troverà presto una soluzione per farle tornare adulte!"

"Aiuterò anch'io!" Disse Lena.

"Alcuni Eroi si sono offerti di restare qui per proteggere sia loro che la città in caso di attacchi..."

"Se per voi va bene, resterei anch'io, a dare una mano!" Offrí Diana.

"Ci farebbe molto piacere!" Avanzó la rossa e l'altra sorrise "Venite... Ora vi porto al DEO."

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Capitolo 4
*** Adorabili! ***


Arrivate al DEO, Alex vide J'onn e lo raggiunse, mentre il Marziano stessi, Winn, Brainy ed ogni Agente si mangiava Diana con gli occhi, essendo arrivata nei panni di Wonder Woman.

"Che sogno..." Sussurró Winn.

"Puoi dirlo!" Gli diede man forte Brainy, che si zittí quando ricevette uno sguardo di fuoco da Nia.

Alex le condusse in infermeria e lì le due Omega videro Kara e l'altra ragazza rimpicciolite, che dimostravano di avere circa tre anni "Ed io che non ci credevo..." Disse Lena, ancora incredula.

"Non è una cosa che si vede tutti i giorni..." Convenne Diana.

L'attenzione generale fu tutta per Kara che, girandosi, si svegliò un poco e si mise a piangere "Rompe come quando era davvero piccola!" Avanzó Alex, che stava scrivendo un messaggio, quindi entrò nella stanza ma, prima che si avvicinasse, l'altra bionda le diede un calcio e la buttò giù dal lettino.

Kara, con gli occhioni pieni di lacrime, guardò l'altra che, al contrario, aveva lo sguardo truce, visto che era stata svegliata.

Però Kara presto ritrovò il sorriso, quando Diana si avvicinò e la prese in braccio "Sssh, tranquilla..." Sussurró la mora e Kara sorrise subito.

"Ddanna!!"

"Mi riconosci allora..." Sorrise la mora e Kara si strinse al suo collo.

"Dove vai?" Rivolse Barry a Mick, notando che si stava allontanando.

"A cercare quegli alieni... Anch'io voglio tornare piccolo!"

Tutti rimasero increduli e Sara sospirò "Snart..." Disse solo e l'uomo convinse Mick a desistere, visto che tanto Diana mai avrebbe avuto interesse per lui.

Kara tese le manine anche verso Lena, che le sorrise e la prese in braccio "Tu autta?" Chiese la bionda.

"Certo! Aiuterò sia te che lei."

Alex si inginocchió davanti all'altra bimba "Come ti chiami?"

La bionda continuava a guardarla in modo truce, succhiando il ciuccio che uno dei medici del DEO aveva messo in bocca a lei e Kara "Su, rispondi... O il gatto ti ha mangiato la lingua?" Chiese Diana, inginocchiatasi accanto alla rossa.

E la bimba sgranó gli occhi, aprendo la bocca colpita e facendo cadere il ciuccio, che la mora raccolse "Mio!"

"Ah, allora parli!" Disse Alex.

"Dimmi il nome e ti do il ciuccio."

"Caoll Davvess!"

La risposta scioccó tutti "Ok... Non è un'altra sorella, prima che lo chiediate! Lei viene da un'altro mondo..."

"Io no soelle!"

Arrivò poi Brainy, assieme a Winn "Ho scoperto chi è la ragazza!" Esordì il primo "Carol Danvers, Capitano dell'Aeronautica Militare. È un'arma Kree, che sono una razza aliena e il suo nome di battaglia è Captain Marvel."

"Perfetto... Questo è interessante."

"Serviranno campioni del sangue di entrambe per provare a creare un antidoto." Disse Martin e tutti i cervelloni del gruppo gli diedero ragione.

"Ve li faremo avere prima che ripartiate."

"Ho una domanda..." Avanzó Barry "Noi che ci siamo offerti di restare qui dove vivremo?"

"Ho una villa che non uso mai fuori città, immersa nella natura... Possiamo andare lì." Offrí Lena.

"Perfetto." Rispose J'onn "Potete andare..."

"Io devo andare a casa mia a prendere degli abiti e oggetti personali." Disse Diana, così Lena le diede l'indirizzo e l'Amazzone lasciò l'infermeria dopo aver dato il ciuccio a Carol e se ne andò, saltando dal balcone.

"Potevamo portarla col nostro jet..."

"Chissà, magari sarà più veloce."

"Andiamo..." Disse allora Laurel, così chi sarebbe rimasto a difesa della città e delle due bambine seguì Alex nel grande garage del DEO, mentre gli altri tornarono a casa dopo che Cisco ebbe aperto un portale.

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Capitolo 5
*** Villa Luthor. ***


Il tragitto verso la villa di Lena sarebbe durato una buona mezz'ora e proprio la mora, che odiava volare, era seduta sul fondo del jet del DEO.

Cercava di pensare ad altro, finché non sentí qualcosa sulle sue gambe e, aperti gli occhi, vide Kara che, sedutasi sulle sue ginocchia, la guardava coi suoi occhioni azzurri e il sorriso, nonostante il ciuccio.

"Io tteggo coppannia te!" Disse, togliendo il ciucciotto.

"Grazie..." Sorrise Lena, carezzandole i corti capelli biondi.

Sentirono poi un rumore sul jet ed Alex, seduta vicina a Barry, guardando fuori da uno dei finestrini, vide Diana che, grazie alla sua frusta, era ancorata all'ala destra del velivolo, stando in piedi su di essa.

"Sorprendente..."

"Mi attizza sempre di più!" Ringhió Mick, attaccato alla quarta birra.

"Depravato..." Sussurró Caitlin.

Il jet atterró presto in un grande prato poco lontano dalla villa di Lena e, quando tutti furono scesi dal velivolo, si riunirono con Diana e poi la mora Omega condusse tutti verso la casa.

Il pilota decolló per tornare al DEO e il gruppetto si diresse verso la casa, circondata da un cancello imponente e vi era un bel giardino, ben curato, su tutti e quattro i lati, con fiori e alberi da frutto.

"Ma... È una reggia!"

"Molto bella."

Lena sorrise a Caitlin, poi Dinah avanzó "Controllo il perimetro... Ci sono telecamere di sorveglianza?"

"Si, su tutti e quattro i lati, poste a venti metri di distanza l'una dall'altra."

"Ottimo!"

"Tu non sei andata a prendere nulla?" Rivolse Laurel a Diana.

"No... Sono tornata nei miei panni per preparare due trolley, uno zaino e ho consegnato tutto al mio amico Steve... Mi porterà tutto prima di sera!"

"Possiamo fidarci di lui?"

"Ciecamente." Rispose Diana, sorridendo appena.

Lena aprí poi il cancello, poi condusse tutti all'interno e poi la casa, meravigliando tutti per la grandezza e la semplicità dell'arredo "Voglio stare qui per sempre!"

"Potresti fare manutenzione." Disse Lena e Mick grugní.

"Io devo andare un attimo in aeroporto..." Riveló Alex.

"Ti accompagno." Offrí Imra che, uscita di casa, si alzò in volo con la rossa in spalla.

Per prima cosa, Lena mostrò a tutti la tenuta e lasciò le due bambine in quella che sarebbe stata la loro stanza, nella quale c'era un letto a castello "Fate le brave, mi raccomando."

Le due bimbe si guardavano in cagnesco, mentre continuavano a succhiare il rispettivo ciuccio, o meglio, Carol fissava in tralice Kara, senza un apparente motivo.

Diversi minuti dopo, Alex ed Imra tornarono, con la prima che era accompagnata da Winn e, dall'auto di costui, scesero nientemeno che Eliza e Jeremiah Danvers che, dopo aver fatto conoscenza coi presenti, vennero condotti dalle due bimbe.

E tutti trovarono le piccole Alpha aggrovigliate l'una all'altra, come se si stessero picchiando.

"Ma...??" Tentò Eliza e Kara, sentita la voce della madre, si scrolló Carol dalle spalle e volò verso la donna, che la prese tra le braccia "Proprio come quando era davvero piccola!" Sorrise Jeremiah, carezzando la figlia.

Invece Alex raggiunse Lena in cucina "La casa è bellissima."

"Grazie..."

"La cameretta dove stanno le bambine... Insomma, tu vorresti..."

"Ci ho pensato molto." La interruppe Lena, con occhi tristi "Sinceramente ci penso da quando conosco Kara..."

"Tu vorresti dei cuccioli con mia sorella?"

"Si... E non solo dei cuccioli. Io vorrei una famiglia... Vorrei tutta la vita, assieme a lei! Ma ora, che è ridotta così..."

"Faremo di tutto per aiutare lei e Carol. Quindi stai su col morale, ok?" Chiese la rossa e Lena annuì.

Alex aveva ragione. Questo non era il momento di piangere.

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Capitolo 6
*** Cocciute. ***


Il gruppo si divise e, mentre qualcuno era rimasto a casa, altri andarono con Alex, Lena ed Eliza a fare compere, visto che alle due piccole servivano abiti e c'era necessità di rifornire la dispensa.

"Dove sono le due piccole?" Chiese Nyssa Al-Ghul, arrivata con sua sorella Talia con Thea, la sorella di Oliver.

"Si staranno massacrando da qualche parte..." Rispose Kate.

Invece quelle rimaste videro presto Carol, sempre con l'immancabile ciuccio, entrare in cucina nuda, con l'asciugamano avvolto attorno alla vita "No... Una è qui."

La piccola aprì il frigo e cercò poi di prendere la bottiglia di latte ma, prima che potesse farlo, qualcuno la precedette "Vuoi un po' di latte caldo coi cereali?"

Carol fissò Diana e chinò il capo, annuendo appena, così la mora si mise ai fornelli e glielo preparò, poi la prese in braccio e la mise seduta.

"Piccola, sembra che tu stia per andare a fuoco! Rilassati." Tentò Caitlin, passandole lo zucchero ed il cucchiaio.

Arrivò poi anche Kara che, volando, finí tra le braccia dell'Amazzone "Hai fame anche tu?"

Kara sorrise alla sua amica, così Diana preparò del latte coi cereali anche a lei "Azzie!"

"Tu non ringrazi?" Ringhió Mick.

"Io ucchide te se no smette." Ribadí Carol, fissando poi la mora "Azze."

"Di nulla."

Sentirono poi suonare il campanello e, guardando fuori dalla finestra, il gruppetto vide un ragazzo biondo con una macchina e Diana sorrise, uscendo di casa, dopo aver messo la tazza col latte sul tavolo per Kara.

Gli altri videro Diana abbracciare e baciare il giovane e Carol, che si era sistemata sulla testa di Mick, volò via, andando al piano di sopra.

"Che le è preso?"

"Chi lo sa... Magari deve andare al bagno! Anche se è di una razza sconosciuta, è di forma umana, quindi..."

"Sarà di certo così."

Anche Kara volò di sopra e, guardando nelle stanze, trovò Carol nella loro, seduta sul suo lettino, quello in alto.

Con cautela, si sedette accanto a lei e le carezzó i capelli "Io capicce te..."

"No veio."

"Te piace Diana... Ma lei Ttevv."

Lo sguardo di Carol cambiò e si lanciò su Kara, così le due piccole si accappigliarono, cadendo poi giù dalle scale, rischiando di travolgere Talia e Kate.

"Su su, basta!" Le riprese Jeremiah.

L'uomo le separó e, quando Diana rientrò portando le sue valige, aiutata da Mick e Caitlin, Carol ai vincoló dall'abbraccio di Jeremiah e voló di nuovo al piano di sopra.

"Che strana bimba..."

Ma Kara, che ci aveva visto giusto, rivelò tutto al padre, parlandogli nell'orecchio e l'uomo la fissò, poi la loro attenzione fu tutta per il resto del gruppo, appena ritornato.

Allora tutti andarono ad aiutare a portare gli acquisti in casa "Eena!"

La mora vide Kara atterrare ai suoi piedi e si mise in ginocchio "Hai litigato ancora con Carol?"

"Poccino!" Sorrise la bionda e Lena con lei, con l'Omega che la trovava ancora più adorabile.

"Dov'è adesso?"

"Cameaa." Rispose la piccola, presa in braccio da Barry "A eei pacce Diana, ma lei Ttevv."

"Povera... L'ha appena conosciuta, si è innamorata a prima vista e ora ha il cuore spezzato..."

"Io ppova ad aiuttae."

"Sicura di farcela?"

"Io capicco eei pecchè acche io amo quaccuno..." Rivelò, arrossendo e Lena arrossí a sua volta.

Barry capí che le due erano innamorate l'una dell'altra e sorrise, allontanando un po' Kara per poterla guardare "Allora conta su di me! Anch'io ti darò una mano." Disse e Kara gli regalò il suo più bel sorriso.

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Capitolo 7
*** Ignorare. ***


Passarono un paio di giorni, durante i quali ancora non venne trovata soluzione per aiutare le due Eroine, ma c'era anche da fare i conti con la situazione tra Carol e Diana, con la bionda che non voleva saperne di stare a contatto con lei.

Carol aveva alzato un muro tra sé e l'Amazzone, con la mora che non ne capiva il motivo.

Però la cosa buona era che, almeno, Carol si stava aprendo un po' di più con le altre, soprattutto con Eliza, che vedeva come una mamma e non si azzuffava più con Kara.

"Pappa!" Disse Kara, volando in cucina, seguita da Carol, che si appolaió sulla testa di Mick.

"Ehi, ragazzina! Perché ti metti sempre sulla mia testa??"

"Tu commodo!"

Dinah e Thea se la risero sotto i baffi, perché Mick faceva sì lo spaccone ed il duro, ma adorava i bambini ed entrambe le piccole adoravano farlo impazzire, ma anche giocare con lui.

"Io sto già preparando la cena... Voi volete andare in piscina?" Chiese Eliza e le due bimbe annuirono.

"Su, andate a prepararvi! Poi andiamo a farci un bel bagno." Disse Laurel.

Le bimbe volarono nella loro stanza e Nyssa andò con loro, mentre altre ragazze si cambiavano per andare in piscina.

E, quando tornarono tutte di sotto, alcune rimasero a bocca aperta" Che meraviglia!" Ringhió Mick.

I bei fisici di Laurel e Nyssa, messi in mostra, fecero impazzire Dinah e Thea, ma anche Sara non era male, solo che lei era tutta di Ava e anche Zari diceva la sua, a muscoli.

Le bimbe furono le prime a buttarsi in acqua per giocare, ciascuna con indosso dei boxer da bagno, visto che nessuna delle due aveva il seno sviluppato, sarà l'età ma, quando Diana entrò in acqua, facendo quasi venire un triplo infarto a Mick quando apparve nel suo bikini rosso, Carol si allontanò subito.

"Che ne dite di giocare un po'?"

Ma anche in questo caso, Carol preferí raggiungere Nyssa per arrampicarsi sulle sue spalle e giocare con lei "Sei davvero brava, coi bambini! Non l'avrei mai detto!" Se ne uscì Sara.

"Sai... Via da Nanda Parbat ho avuto molto tempo, per pensare. E voglio una famiglia!"

"Ti auguro di trovare l'Omega giusta."

"Sorella, potresti farti lei..." Disse Talia, indicando Diana e, in quel momento, Carol la guardò malissimo e, dalle spalle di Nyssa, saltò sulla testa dell'altra.

"Ahah le piaci!"

"Taci Lance! Tira giù questa mocciosa dalla mia testa."

"Impara ad essere più delicata... E stai attenta a chi ti riferisci, quando parli!" Suggerí Nyssa.

Diana, da lontano, aveva assistito alla scena, visto che il gioco era fermo, dal momento in cui Kara aveva preso la palla e correva, trotterellando, verso Lena, per coinvolgerla nel gioco "Eena, tu gioca?"

"Più tardi... Voglio mangiare qualcosa e poi arrivo." Sorrise la mora e la piccola, alzandosi in volo, molló la palla e abbracció colei che tanto amava, come le piaceva fare quando era adulta.

"Io ppetta te."

"Va bene... Su, ora vai a giocare."

Kara obbedí e tornò a terra, correndo verso la piscina e saltando dentro tutta felice.

Invece Sara, notando che Tgea guardava Nyssa, le si avvicinò "Senti, Nyssa ha bisogno della crema solare... Gliela spalmi tu?"

"O-Ok..." Rispose, cercando di contenere l'imbarazzo.

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Capitolo 8
*** Baci. ***


Il giorno dopo, mentre Eliza preparava la colazione, con Kara già sveglia e seduta sul tavolo a fissarla, come faceva quando era davvero bambina, Diana andò a svegliare Carol.

Aveva capito che la piccola doveva avere qualche problema con lei e quindi voleva provare a parlarle.

"Carol, la colazione è pronta." Disse la mora, salendo sulla scaletta del letto a castello, carezzando le spalle della piccola Alpha.

"Tu via! No voio te!" Rispose Carol, cacciandole via la mano.

"Vuoi dirmi cosa ti ho fatto?"

"Tu Tteve... Io no vuole più te!"

Diana cercó di realizzare le parole della piccola, quando sentí un grido e corse così fuori dalla camera delle bimbe e raggiunse il bagno.

"Che succede??"

"Mia sorella e la sorella di Oliver Queen stanno facendo sesso in bagno!" Se ne uscì Talia, picchiando sulla porta, chiamandole.

"E tu urli alle sette di mattina... Per questo?" Chiese Caitlin.

"Nostro padre si rivolterebbe nella tomba!"

"Che si rivolti!" Disse Nyssa, uscendo dal bagno con Thea svenuta tra le braccia "Lei stava canticchiando mentre si lavava i denti e, quando sono uscita dalla doccia, mi ha guardata dallo specchio e l'ho presa appena in tempo!"

"Pottiamola cammeaa!" Se ne uscì Kara, volata di sopra e messasi davanti a Lena, per proteggerla in caso di pericolo.

Nyssa portò Thea nella loro stanza e si sedette sul letto accanto a lei "Tienile buona compagnia... Le piaci tanto!" Disse Sara, facendole l'occhiolino.

"Anche lei piace molto a me!"

"Che???"

"Piantala e vieni via... Lasciale in pace!" Avanzó di nuovo Sara, trascinando via Talia.

"Ma fatti gli affari tuoi!"

"Devi accettare!" Disse ancora Sara, fermandosi davanti alla porta della stanza di Laurel e Dinah "Vedi? Lei non è la mia vera sorella, ma le voglio bene. E sono contenta di vederla con Dinah! Al cuore non si comanda."

"Si si..." Bofonchió Talia, andandosene, stufa di vedere Laurel e Dinah intente a baciarsi.

"Oggi sei in vena di perle..."

Sara sorrise ad Ava e le si avvicinò "Vuol dire che merito un premio?"

"Può darsi..." Sussurró la bionda Omega, così l'Alpha la spinse nella loro stanza.

Nel corridoio rimasero solo Barry e Caitlin "Si baciano tutti, stamattina..." Disse la ragazza.

"Già... Beh, anche noi..."

"Si, ma noi due l'abbiamo fatto di notte! Ed è stato davvero bello..."

Barry sorrise a Caitlin e le tese la mano, che l'altra strinse "Scendiamo per la colazione?"

"Certo!"

Di sotto, intanto, Diana si era offerta di aiutare Eliza con la colazione, assieme a Lena, con Kara seduta sul tavolo a guardarle mentre mangiava una merendina "Com'è andata con Carol?" Chiese Eliza.

Diana sospirò "Non bene... Le ho fatto una carezza, ma ha allontanato la mano e poi ha detto di non volermi più perché io ho Steve..."

"Lei ama te!" Se ne uscì Kara, prima che Eliza o Lena potessero dire qualcosa.

"Come?"

"Lei ama te... Io capito subito. Lei guadda te come io guadda Eena!"

Anche l'altra mora si voltò, con gli occhi lucidi "Kara... Io..."

"Io volevo diee pimma, ma successo quetto..."

"Tranquilla... Quando tornerai adulta me lo dirai meglio!"

"Cetto! Io potta te ittoatte!"

"Dove vorrai!" Sorrise Lena, baciando la bionda sulla guancia destra, lasciando che la bionda le facesse le fusa, ricambiate.

E Diana capí di dover parlare con Carol, ora che aveva capito il problema.

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Capitolo 9
*** Vedersi. ***


Dopo essersi divertite per tutto il pomeriggio, le piccole parevano essere piuttosto stanche all'ora di cena, tanto che Nyssa e Barry pensarono di dover portare in camera Carol e Kara, una volta fatto il bagno.

"La cena è pronta!" Disse Eliza e Kara sfuggí dalle braccia di Barry, ritrovando vigore e perdendo l'asciugamano mentre volava di sotto.

"Woah, presa!" Se ne uscì Laurel, visto che Lena, Dinah, Ava e Caitlin si erano soffermate a guardare la piccola Alpha, piuttosto prese dalla sua forma senza veli.

"Nudista!" Avanzó Zari, indicando la piccola, che le fece la linguaccia e volò poi da Eliza a farle le fusa.

"È bello andare in giro nudi..." Ringhió Mick, mangiando una coscia di pollo.

"Infatti nessuno, sulla Waverider, gira per i corridoi dalle nove alle dieci!"

"E a me è passata la fame!" Commentò Caitlin, abbandonando l'insalata.

Invece Carol prese il suo piatto, ringrazió Eliza e tornò di sopra "È proprio giù, poverina..."

Diana un po' si sentiva in colpa e Kara, dopo aver mangiato a tempo di record la sua cotoletta ed il purè, rubó una coscia di pollo dai piatti di Talia e Zari e voló di sopra a sua volta.

"Ladra di polli!" Ringhió Talia.

"Tranquilla, ne ho preparato in abbondanza!" Disse Eliza.

Di sopra, Kara si era seduta sul lettino in alto, di fronte a Carol e le tese una delle coscie rubate "Pette!"

Carol fissò la carne e poi il sorriso di Kara e prese quanto offerto "Azzie."

Finito di mangiare, Kara poggió il piatto sulla scrivania e andò con Carol a lavarsi le mani, infine si coricarono insieme, vicine, sul lettino in alto.

Verso le dieci, tutti si coricarono e Lena si ritrovò in un mondo bianco e caldo "Ma..."

"Siamo bel tuo cuore."

Lena avrebbe riconosciuto quella voce tra mille "Kara..." La chiamò, voltandosi.

Le due si abbracciarono "Grazie per tutto ciò che fai per me... Te ne sono davvero grata!"

"Di nulla, figurati."

"Io... Non sto dicendo quel che dico perché sono piccola." Disse Kara, con uno sguardo così passionale che fece sembrare di gelatina le gambe di Lena "Lo dico perché lo penso davvero! Io ti amo tanto."

Lena si buttò tra le sue braccia, stringendosi forte all'Alpha "Anch'io ti amo tantissimo! E... E vorrei poterti toccare, baciare, sentire..."

"Anch'io e non sai quanto... Ma ti prometto che recupereremo il tempo perduto!" Sorrise Kara, facendo le fusa all'altra "Mi prenderò una vacanza alla CatCo e partiremo insieme, per qualsiasi luogo tu voglia! Che ne dici?"

"Permesso accordato! Ci sto." Rispose Lena, baciando la sua innamorata.

Altrove, in un luogo simile, Diana di guardava attorno, confusa, quando vide in lontananza una persona alta, dai corti capelli biondi ed avanzó, deglutendo, perché immaginava chi potesse essere.

"Ciao." Disse la bionda, voltandosi.

"Carol... Sei tu..." Sussurró la mora, guardando con interesse l'altra.

"Esatto. Perché sei qui?"

"Non lo so..."

"Questo è il mio cuore, non dovresti essere qui."

"Se sono qui ci sarà un motivo." Rispose dolce la mora, sedendosi accanto a Carol.

"Cercherò di farmi passare ciò che provo per te, non preoccuparti."

"Non voglio... Tu sei importante per me! Non devi..."

"Devo!" Ribadí Carol "Devo perché tu sei impegnata e io, stupidamente, mi sono innamorata a prima vista di una Dea che non potrò mai avere."

"Carol..."

"Scusa, devo andare." Disse solo, scomparendo e lasciando sola Diana.

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Capitolo 10
*** Dove sei? ***


Il mattino seguente, il gruppetto si stupí di non trovare Diana già sveglia, essendo una delle più mattiniere.

"Dobbiamo trovarla..."

"Non serve..." Disse Nyssa "È in camera sua che dorme..."

"È strano." Aggiunse Eliza "Andate a vedere... La trovo una cosa piuttosto strana!"

Allora Nyssa stessa, Thea e Barry andarono di sopra ed entrarono nella stanza della mora, ove la chiamarono, ma inutilmente "Ok, questo è strano!"

"Noi potta lei DEO!" Se ne uscì Kara "Noi camma Alex!"

"Ci penso io." Offrí Caitlin.

Alex arrivò dopo pochi minuti con tre medici del DEO "Alex!" La chiamò Kara, andando a prenderla letteralmente, portandola di sopra.

"Mettimi giù! Sei impaziente come quando eri piccola."

"Autta Diana!"

La rossa visitò la mora, ma non riscontró problemi "Non saprei davvero cos'ha... È in perfetta forma!"

"Notte ccossa io... Io vitto lei in mio cionnio e poi io addatta via e asciata eei lì..." Tentó Carol.

"Se si forse persa nel tuo cuore? O sul sentiero dei sogni, cercando di tornare indietro?" Chiese Lena, spiegando che le era successo lo stesso con Kara.

"Il sentiero dei sogni? Ci credi davvero?" Ripeté Sara, quasi divertita.

"Se fossi stata una Luthor credimi, anche tu avresti voluto trovare qualcosa in cui credere per non sopportare ciò che accadeva in quella famiglia..." Rispose l'Omega, con gli occhi un po' lucidi e subito Kara volò da lei per consolarla, mentre Sara le chiese scusa.

Fu Imra a prendere in braccio Diana e portarla in volo al DEO, ove la squadra medica era già stata allertata e preparata da Alex poi, quando il resto del gruppetto giunse alla base segreta, Lena, Eliza e la stessa Alex svolsero analisi più precise sulla mora, sperando di scoprire qualcosa.

Ma niente, le analisi evidenziarono che Diana era in perfetta salute e che sembrava solo persa in un sonno profondo.

"Io vuole auttae!" Se ne uscì decisa Carol.

"Possiamo fare come con Reign, adottare la stessa strategia per provare a trovare il suo spirito..." Propose Lena.

"Ottima idea!"

"Agente Schott, prepara tutto il necessario!"

"Certo." Rispose Winn "Però abbiamo solo tre postazioni disponibili."

"Io vado soaa!" Disse Carol "Io fotte, no sevve autto!"

"Tu amica... Tonna." Avanzó Kara e l'altra Alpha annuì col capo, decisa.

Allora Winn e Brainy prepararono Carol che, dopo essersi distesa, si addormentó e presto si ritrovò nel suo cuore, in quel mondo tutto bianco nel quale aveva incontrato Diana la notte precedente.

Si guardò attorno e non vide nessuno, così si alzò in volo e si mosse, guardandosi attorno con attenzione ma niente e provó anche a chiamarla.

Pure in questo caso non ricevette risposta e, visto che in quel posto vi era troppo silenzio, la piccola Alpha decise di volare e guardarsi attorno attentamente, limitandosi ad ascoltare.

I nostri, intanto, non solo monitoravano i parametri vitali di Carol da una parte e di Diana dall'altra, ma J'onn, Imra, Sara, Nyssa, Thea, Talia e Zari andarono in città ad affrontare due alieni che avevano assaltato un furgone portavalori, riunendosi con Dreamer e Guardian.

"Tu perché non sei andato?"

Mick sorseggió la birra, fissando Brainy "Resto a difesa della base! C'è Mamma Danvers qui e le due marmocchie. Se qualcuno dovesse attaccarci, avranno una bella sorpresa!"

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Capitolo 11
*** La Luce Dell'amore. ***


Carol continuava la sua ricerca di Diana nel suo cuore, mentre nel mondo reale gli altri erano in città ad affrontare un gruppo di criminali umani ed alieni.

La piccola Alpha aveva visto solo ologrammi di Diana, che altri non erano che pezzi di ricordi dei giorni da piccola che stavano passando insieme e che le erano rimasti impressi.

"Ianna!!" Chiamò la piccola, continuando a volare in quel mondo bianco, tutto uguale.

Finalmente, ad un certo punto, da lontano scorse qualcosa di nero e volò a tutta velocità in quella direzione.

Scorse una gabbia avvolta in grandi catene e vide lo spirito di Diana imprigionato in quella costruzione imponente.

"Sapevo che saresti arrivata..."

La piccola vide un Demone dei Sogni che, muovendo la mano, fece del male a Diana, che gridò di dolore.

Uní i pugni e gli scaglió contro un raggio energetico "Peddi quetto!"

"Mi fai il solletico, mocciosa!"

Mosse la mano e la scaglió lontano, ma Carol riuscì a bloccarsi in volo e partí all'attacco "Io mmazzo te!"

"Non mi fai nemmeno il solletico, in quelle condizioni!"

Dalla gabbia, Diana guardava Carol combattere come un leone per lei, nonostante i colpi che il Demone scagliava contro di lei, ma che non la scalfivano.

E Carol capí che doveva pensare fuori dagli schemi, come aveva imparato a fare da quando era un Avenger.

Fu la forza dell'immaginazione a dare tutto e, in pochi secondi, di ritrovò adulta ed assunse la forma di Binary "Adesso la musica cambia, bello! Ti faccio vedere io, di cosa sono capace."

Diana osservava ammaliata quell'immensa dimostrazione di potere, mentre il Demone ne era terrorizzato "Ti ammazzo!"

"Lo vedremo!"

"Prendi questo!"

Ma Carol, gridando, liberò una grandissima quantità di luce che spazzó via il Demone e disintegró catene e gabbia, liberando Diana.

La bionda, volando, la prese a mo di principessa e rimase in ginocchio, tenendola in braccio "Stai bene?"

Diana lesse preoccupazione e tanto amore, in quell'espressione che non cambiava mai e, d'istinto, le cinse il collo con le braccia "Si... Si, sto bene. E solo grazie a te!"

Le due ragazze rimasero a fissarsi per attimi interminabili, finché le loro labbra non si unirono in un bacio passionale, quasi urgente "Grazie per avermi concesso questo unico bacio..." Sussurrò Carol.

"Chi ti dice che sarà l'unico?"

"Hai un fidanzato... Non lo avrai dimenticato, vero?"

Diana sorrise appena "No, non ho scordato Steve. Ho semplicemente capito che voglio qualcun'altro... Qualcuno che ha saputo entrarmi nel cuore come poche persone hanno fatto..."

"Persona fortunata."

"Ti ritieni fortunata?"

Carol ci mise un po' a realizzare e trovó conferma negli occhi e nel sorriso di Diana "Parli di me, Diana di Themiscira?"

"Naturalmente, Carol Danvers! A chi pensavi?"

"Non saprei... Non sono molto brava a capire le persone!"

"Imparerai..." Sorrise Diana "Torniamo nel mondo reale..."

"Si... Ma un secondo." Se ne uscì Carol, stringendo a sé la mora per baciarla dolcemente, subito corrisposta.

Dopo quel bacio, i loro spiriti svanirono e si risvegliarono al DEO, ove Carol, ovviamente, era ancora una bambina.

"Ehi... Bentornate!" Disse Alex.

"Caoll! Ianna!" Se ne uscì Kara, volando da entrambe per abbracciarle, felice.

"State bene?" Chiese Sara e le due raccontarono quanto accaduto.

E si presero per mano, perché ora non volevano rinunciare a farlo.

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Capitolo 12
*** Adults Again. ***


Le piccole passarono due giorni a casa, senza uscire, con l'influenza e la febbre, mentre Alex era andata al DEO a lavorare, lasciandole ad Eliza.

La donna preparó loro del thè caldo e le coccolava, facendo loro fusa e carezze.

Invece, al DEO, Imra tornò dal futuro, ove era andata per occuparsi di questioni legate alla Legione "Sapete, ho scoperto una cosa interessante, nel futuro..."

"E sarebbe?"

"Quegli alieni ci hanno mentito, sempre e su tutto!" Disse la mora "Non serve chissà cosa di scientifico, per far tornare adulte Carol e Kara!"

"Scherzi??" Se ne uscì Alex, incredula e un po' alterata.

"Sul serio! Uno della loro razza è integrato nella Legione e mi ha detto che, o tornano adulte dopo un mese, oppure bisogna che bevano qualcosa..."

Prima che Alex, Lena, Barry o chiunque altro potesse fare domande, il cellulare della rossa squilló "Mamma, è successo qualcosa? Ok ok, calma... Arriviamo!"

L'Alpha riattaccó e poi, assieme agli altri, salirono su tre veicoli del DEO, tranne chi sapeva volare e guidò verso la villa di Lena.

Una volta lì, quando ebbero aperto la porta, tutti rimasero scioccati nel vedere Kara e Carol di nuovo adulte "Io... Io ho preparato loro del thè caldo e... E appena l'hanno bevuto..."

"Per l'appunto! O dopo un mese o bevendo thè caldo!" Disse Imra, mentre tutti riabbracciavano le due Eroine, di nuovo adulte.

Per ultima, Diana abbracció Carol "Sei davvero un portento..."

"Anche tu, splendore!" Sorrise un poco la bionda, avvicinandosi "Ora posso fare questo..." Sussurró, avendo finalmente la chance di baciarla.

Diana accettó il bacio, mentre gli altri guardavano Kara e Lena, strette l'una all'altra "Sei libera stasera?"

"Si... Credo proprio di sì..." Sorrise la mora, carezzando la nuca della sua Alpha "Perché?"

"Ricordi quando ti ho detto di volerti portare al ristorante?"

"Certo che me lo ricordo!"

"Allora stasera è la sera... Più tardi andremo a festeggiare!"

"Si, ma io voglio capire come... Com'è stato possibile!" Se ne uscì Sara, così Imra le spiegò tutto ciò che aveva saputo nel futuro.

"E questo è quanto!"

"Portatemi al DEO e aprite la cella di quei tizi... Li sistemo uno ad uno!"

"Ti aiuto!" Offrí Talia.

"Allora... Adesso ognuno torna sulla propria Terra..."

"Esatto! Ma questa esperienza ha fatto bene a tutti!" Disse Nyssa, prendendo per mano Thea e Barry fece lo stesso con Caitlin.

"Solo per lui non è cambiato nulla!" Notó Zari, indicando Mick.

"Io ho il mio fascino!" Ringhió lui.

Qualcuno se la rise sotto i baffi all'affermazione dell'uomo.

Per festeggiare, i nostri optarono per un pranzo, preparato da Eliza, aiutata da Ava, Amaya, Lena e Caitlin, visto che di sera Kara e Lena non ci sarebbero state.

E, dopo il lauto pranzo, Carol si alzò, abbracció tutti e li ringrazió per quanto avevano fatto per lei anche se non la conoscevano "Vi devo molto. A tutti! E... A te, che mi hai trattata come una figlia!" Rivolse Carol ad Eliza, che si alzò e l'abbracció.

"Sarai sempre la benvenuta!"

"Grazie... Vi ringrazio!" Disse poi, dando una vigorosa stretta di mano a Kara "Ci vediamo!"

"Ci vediamo!" Rispose Kara, abbracciando anche Diana "Grazie per il tuo aiuto... Ci vediamo!"

"Certo!"

Andarono allora al DEO e lì Brainy e Winn aprirono un portale che portò Carol e Diana sulla loro Terra ed un altro per il Team Arrow, il Team Flash e le Leggende.

"È finito tutto bene..."

"Per fortuna si!" Sorrise Lena e Kara l'accolse nuovamente tra le sue braccia, baciandola con dolcezza e passione.

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