In the name of love

di Nao Yoshikawa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fred/Hermione - Lasciarsi andare ***
Capitolo 2: *** Draco/Harry - Qualcosa di imbarazzante ***
Capitolo 3: *** Sirius/Remus - Felicità ***



Capitolo 1
*** Fred/Hermione - Lasciarsi andare ***


Coppia: Fred/Hermione
Ambientazione: What-if post Guerra. 
Prompt: “Dentro ogni adulto si nasconde un bambino che ha voglia di giocare” di Nietzsche. 

 
Lasciarsi andare
 
Era facile capire perché Hermione Granger e Fred Weasley stessero bene insieme: perché si completavano con quel loro essere così diversi. Hermione teneva Fred ancorato alla realtà e lui le ricordava quanto fosse bello lasciarsi andare ogni tanto. 
Anche se forse alle volte tendeva un tantino a esagerare. 
Per l'ennesima volta Hermione era tornata a casa - alla loro casa - trovando il caos più totale. Era stanca e di cattivo umore, il lavoro al Ministero era soddisfacente quanto stancante. E l'ultima cosa che voleva era tornare e ritrovarsi davanti oggetti che esplodevano o le ultimissime invenzioni di Fred e George che puntualmente le invadevano casa.
«Oh, accidenti!» si lamentò. «Fred Weasley! Non puoi almeno mettere in ordine questa roba?» sospirò quella sera.
Era stanca, l’unica cosa di cui aveva bisogno era un bagno caldo.
Ma Fred era di tutt’altro avviso. Aveva sempre voglia di scherzare lui, e infatti quella sera lo accolse con un sorriso divertito.
«Ma così mi offendi. Altra roba? Delle genialate, vorrai dire.»
«Ma perché tutto a casa nostra? Non può tenerli George?» si lamentò.
«Sì, infatti facciamo metà l’uno! Abbiamo inventato delle caramelle molto speciali. Aspetta, dove le ho messe?»
Hermione indietreggiò. Più di ogni altra cosa, detestava fungere da cavia per i suoi esperimenti. Tutta roba innocente, ovviamente, ma non faceva proprio lei.
«Ascolta Fred, sono stanca, oggi a lavoro ho avuto più da fare del solito.»
«Oh, andiamo! Non essere noiosa, Miss Granger!»  la prese in giro lui.
Hermione, con la fronte corrugata, gli puntò il dito contro.
«Io… non sono noiosa» scandì bene le parole. «Sono solo… adulta, tutto qui.»
In realtà quello c’entrava poco: Hermione era sempre stata più rigida e matura rispetto ai suoi coetanei, sin da bambina. Adesso che era effettivamente cresciuta, alle volte si dimenticava come lasciarsi andare. Ed era per questo che esisteva Fred.
Fred che con un sorriso divertito la bloccò contrò il muro, tra le sue braccia.
«So che dentro di te c’è una bambina che non aspetta altro che uscire e lasciarsi andare. È così per tutti, anche per te.»
Hermione si ritrovò ad arrossire: alle volte Fred diceva certe cose… così vere.
«E tu invece sei un eterno bambino» mormorò lei, senza alcun tono di rimprovero. Dopodiché guardò ciò che teneva in mano. «Sei sicuro che non mi avvelenerai?»
«Parola mia!» esclamò lui. «Non attenterei mai alla tua vita!»
Con qualcun altro forse sì, ma con lei proprio no.
Lei lo guardò storto, prima di prendere una caramella rossastra e appiccicosa dal pacchetto e assaggiarla. Immediatamente sentì un forte pizzicare alla lingua che ben presto si trasformò in bruciore.
«Brucia! Accidenti, vado a fuoco!» piagnucolò Hermione con le lacrime agli occhi.
«Che strano, dovresti andare davvero a fuoco. Dovrò lavorarci ancora!» borbottò Fred.
Quello stupido…!
«Ah, è così? Vediamo se qui c’è qualcosa che può essermi utile a vendicarmi» Hermione sorrise, con un lampo divertimento negli occhi, ancora rossa in viso. Fred la guardò preoccupata.
«A-aspetta, tu non puoi, molte cose qui non le ho ancora collaudate!»
«Allora faresti meglio a nasconderti» rise lei, che improvvisamente non sentiva più stanchezza o  fatica. E pensare che era così facile, bastava solo lasciarsi andare un pochino.

Nota dell'autrice
Storia nata dal prompt di Rosmary, che ho segnato all'inizio della storia. La citazione era praticamente perfetta per Hermione e Fred, quindi ho usato il tuo suggerimento di usarli come coppia. Spero di aver usato il prompt in modo corretto, io ci vedo del canon in tutto ciò: Fred sarebbe perfettamente in grado di far sclerare Hermione in questo modo e lei si vendicherebbe (però almeno così si lascia andare.)
Spero vi sia piaciuta **
 

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Capitolo 2
*** Draco/Harry - Qualcosa di imbarazzante ***


Storia partecipante all'iniziativa "Scrivimi!"
Personaggi: Draco e Harry
Prompt:  A è ubriaco, ma non è abituato a esserlo e B se ne deve occupare, ma è un tipo che si irrita facilmente.
Frase: “I bambini, gli sciocchi e gli ubriachi dicono sempre la verità”

 
Qualcosa di imbarazzante
 
 
Potter era un totale imbecille.
Come gli era venuto in mente di bere fino a ubriacarsi? Lui e quell’altro idiota di Weasley avevano  davvero esagerato.
Soprattutto, perché adesso toccava a lui occuparsi di Harry e del suo male?
«Ho la nausea…» si lamentò il ragazzo stringendosi l’addome.
Si trovava steso disordinatamente a letto, nella sua casa a Grimmauld Place, con Draco che si prendeva amorevolmente cura di lui.
«Ben ti sta, idiota!» borbottò Draco. «Che dovrei fare io? Non mi è mai successo di bere troppo e ubriacarmi. E non posso neanche andare a casa mia, chissà cosa potresti combinare.»
Draco e Harry avevano preso a frequentarsi da poco, stavano decidendo di andarci con molta calma. Erano usciti tutti insieme quella sera, nonostante Draco non fosse entusiasta aveva comunque accettato. Solo che non credeva che la serata avrebbe preso quella piega.
«Nooo!» Harry si attaccò al suo braccio. «Non lasciarmi da solo, ho paura!»
Draco arrossì, sgranando gli occhi.
«Potter, piantala di essere molesto e sta fermo!» sbottò. «Proverò a preparare qualcosa per la tua nausea, ma se finisco con l’avvelenarti non voglio sentire lamentele.»
Dopotutto Draco era abituato a gente che so prendeva cura di lui e quasi mai il contrario.
Ma per lui ecco che si ritrovava a fare anche questo.
Andò in cucina e dopo aver armeggiato un po’ con un bollitore, acqua e con qualche aiuto della sua bacchetta magica, riuscì a preparare un intruglio che – almeno sperava – sarebbe stato utile a Harry.
Quando poco dopo tornò, Draco lo trovò steso a pancia in giù che si dimenava come un pesce nella reta.
«Draco! Mi sei mancato!» esclamò Harry ridendo.
«Silenzio e bevi quest’affare!» borbottò Malfoy, avvicinandosi a lui. Harry fece una smorfia e scostò il viso.
«No.»
«Oh, sì invece, non comportarti da bambino!» sbottò avvicinando la tazza alle sue labbra.
Harry fece un’altra smorfia, ma fece comunque lo sforzo di bere quella bevanda bollente e speziata.
«È tremendo…» commentò, offendendo Draco.
«Beh, mi spiace, ma è il massimo che sono riuscito a fare! Io non sono nemmeno obbligato a rimanere qui con te, avrei altre mille cose da fare!»
Harry lo osservò, ridendo, con il viso arrossato.
«Draco… mi piace che ti prendi cura di me… Mi sto così innamorando, non sai quanto.»
L’altro rimase immobile, in preda al rossore e all’imbarazzo. Era già arrivato alla fase dell’innamoramento? E quell’idiota osava dichiararsi in quel modo?
Non poteva trattarsi di una bugia. Se c’era una cosa risaputa sia da babbani che da maghi, era che i bambini, gli schiocchi e gli ubriachi dicevano sempre la verità.
«Tu… non sai quello che dici…»balbettò.
«E invece lo so» borbottò. «Mi piacerebbe tanto che venissi a vivere qui con me.»
Draco era sicuro, se Harry fosse stato lucido non avrebbe mai detto certe cose. Non così, almeno.
E improvvisamente una sensazione di calore lo colpì, lì al petto.
Ora più intenerito che arrabbiato, si alzò, sistemandogli le coperte.
«Riposa, sciocco. Io dormirò in un’altra stanza» sussurrò, accarezzandogli i capelli.
Dopotutto non avrebbe mai potuto lasciarlo da solo.
 
 
«Amh… ti prego, dimmi che non ho detto qualcosa di imbarazzante.»
Harry si era appena svegliato, la testa che ancora doleva, i capelli in disordine e la nausea di nuovo lì presente.
Draco distolse lo sguardo, arrossendo.
«Dirmi che ti stai innamorando di me e che vorresti che andassimo a  vivere insieme rientra nel qualcosa di imbarazzante?»
Harry si portò una mano sul viso. Sapeva che non avrebbe dovuto bere, non era abituato a ingerire alcol.
«Oh… Mi dispiace, non era proprio così che volevo dirtelo. Non vuoi scappare, vero?»
Draco corrugò la fronte.
«Io non scappo, Potter. Ma visto che ne ho avuto prova, la prossima volta che ti ubriachi farò in modo di scoprire i tuoi più oscuri segreti. Oh, se l'avessi saputo ai tempi di Hogwarts allora sì che sarebbe stato divertente.»
Harry non poteva che sorridere. Ciò voleva dire che Draco voleva ancora una scusa per prendersi cura di lui e rimanere.
«Puoi… scoprire tutti i miei oscuri segreti quando e come vuoi» sussurrò lui, con una sciocca espressione innamorata.
Draco fece un cenno con il capo.
Probabilmente si sarebbero ritrovati a vivere insieme molto presto.

Nota dell'autrice
Doveva essere una flash, ma è un tantino più lunga. Quando si parla di Draco e Harry è la fine per me. In realtà ce li vedo tutti e due bene a ubriacarsi, ma sicuramente Harry avrebbe molta più pazienza rispetto a Draco, che però alla fine è stato addolcito dalle parole di Harry. Almeno può star sicuro che la sua dichiarazione d'amore è sincera.
Spero vi sia piaciuta :)

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Capitolo 3
*** Sirius/Remus - Felicità ***


Coppia: Wolfstar
 
Prompt: “Non puoi dimenticare chi sia la tua felicità. Puoi fingere di non saperlo, ma lei prenderà a bussare lo stesso alla tua porta”
 
Genere: romantico.
 
 
Felicità


Siete ancora dei ragazzini quando Sirius ti ruba il primo bacio. E lo fa senza chiedere il permesso ridendo, mentre ti stringe, ti abbraccia, ti accarezza.
È il vostro segreto, un qualcosa che non era previsto, eppure succede con naturalezza.
Non lo sai quando e perché ti sei innamorato di Sirius. Forse perché lui è così diverso da te da completarsi, forse perché lui è sempre lì pronto a rassicurarti, ad allontanare le tue insicurezze, ad accettare la tua natura, molto più di quanto tu stesso sia disposto a fare.
Siete dei ragazzini, siete felici e non lo sapete ancora, non fino in fondo.
I primi tempi sono più belli: sono quelli dei baci nascosti, del tenersi per mano, dell’essere raggianti e non poterlo nascondere.
Peter e James non lo sanno, ma quest’ultimo intuisce qualcosa fin da subito: lo vede come i suoi migliori amici ora si guardano.
Passano dei mesi prima che Sirius ti prenda davanti a tutti e dica ad alta voce “Sì, io e Remus stiamo insieme”.
Passa solo qualche attimo prima che James inarchi le sopracciglia e sorrida.
«Davvero? Ma pensa, lo sapevamo già, ma era ora che ce lo diceste!»
Non hai mai creduto che potesse esistere la felicità per te.
Te, così dannato, maledetto, chi mai avrebbe potuto amarti?
Eppure Sirius lo fa. Lui ti guarda con orgoglio e dolcezza e sai che con lui accanto potrai fare ogni cosa.
 
Avete diciassette anni quando fate l’amore per la prima volta. Ed è un momento bellissimo, magico, fatto di carezze, baci, dolore e  promesse.
La promessa di un futuro insieme, di un futuro a cui vuoi credere. Con le dita strette ai suoi capelli, il viso poggiato al suo petto, sai che è quello ciò che vuoi. Sai che la tua vita potrebbe non essere facile, ma che lui ci sarà sempre, in un modo o nell’altro.
 
Sei cresciuto, ma non sei ancora un adulto quando la tua vita viene sconvolta. James e Lily uccisi, Sirius ricercato, colpevole, imprigionato.
Non puoi fare a meno di odiarlo, per qualche istante. Perché avevate delle promesse da mantenere insieme, avevate de progetti da portare avanti insieme.
Mentre adesso pare tutto perduto.
 
Sono passati dodici anni, nei quali hai cercato di allontanare il pensiero di Sirius dalla mente, se non come amico, almeno compagno e amante.
Perché è più facile, ma poi, poi qualcosa cambia. Sirius torna da te, sfugge alla sua prigionia e immediatamente è come se quegli anni non fossero mai passati. Vorresti odiarlo, dirgli che hai sofferto la solitudine, che hai dovuto reprimere tutto per sopravvivere, ma in realtà non puoi che essere felice.
Lo stringi in un abbraccio e pensi che forse sia quello il momento giusto, per voi. Non sai se potrà essere davvero così, ma hai bisogno di crederci, di perderti in quell’abbraccio, in quell’istante infinito, aggrappato alla tua felicità, al tuo tutto.

Nota dell'autrice
La citazione è di Rosmary, la quale mi ha suggerito tutto il pacchetto. In verità mi aveva lasciato libera sulla coppia da usare, ma leggendo la frase ho subito pensato alla Wolfstar. Non scrivevo su questa coppia da tanto tempo, quindi è stato strano, ma bello, forse la flash è un tantino malinconica, soprattutto se si pensa a ciò che accade dopo, ma io mi sono fermata prima perché altrimenti si andava un po' sull'angst. Spero tanto vi sia piaciuta ^^

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