Prevedibile, imprevedibile.

di Policasta0015
(/viewuser.php?uid=912088)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di una routine spezzata ***
Capitolo 2: *** Confessa ***



Capitolo 1
*** Di una routine spezzata ***


Shota Aizawa apprezzava poche cose.

Di sicuro i gatti e dormire erano tra queste.Ma soprattutto amava la prevedibilità.Era un giovane uomo molto abitudinario.Si alzava sempre dallo stesso lato del letto, usava lo stesso bagnoschiuma da quando era andato a vivere da solo, lo stesso che comprava sua madre quando ancora viveva con i suoi.Ogni mattina usciva di casa trafelato, con lo stesso brick di succo alla pesca del discount, con tre minuti di ritardo, imprecando mentalmente contro la sua pigrizia, ma senza mai fare nulla per anticiparsi.

Ogni mattina Shota Aizawa dimenticava di dare da mangiare ai suoi due gatti e doveva rientrare, questa volta imprecando ad alta voce , con i minuti di ritardo che si accumulavano.

Eppure tutte le mattine riusciva a prendere l’autobus che lo avrebbe portato alla U.A. , seppur al volo.

Fu per questo che , una mattina di metà novembre, rimase molto sorpreso nel vedere il 925 partirgli davanti agli occhi senza ritegno.

Per qualche istante Shota si sentì fortemente tradito dall’autista.

Poco male, non avrebbe comunque avuto lezione per altre due ore, anche se lo annoiava dover aspettare mezz’ora per il prossimo autobus.

Rassegnato, si sedette sulla panchina della fermata e si mise a scorrere la home del suo Instagram. Lo trovava un ottimo modo per perdere tempo, pur giudicando male quelli che postavano foto della loro quotidiana banalità.

Non era riuscito in alcun modo ad impedire ai suoi alunni di seguirlo e Present Mic aveva ben pensato di fargli uno scherzo e di seguirli tutti di rimando.Ora Shota non solo passava più tempo con i ragazzi della IA che con se stesso, ma poteva esattamente sapere cosa stavano facendo in qualsiasi momento.

Tra tutti i ragazzi, Mina Ashido era quella con il profilo più attivo, ma anche di buon gusto.

Assorto in questi pensieri, non si era neanche accorto che all’altra estremità della panchina si fosse seduta una ragazza.

-Mi scusi, sa per caso quando passerà di nuovo il 925?-

Una voce dolce e calda lo riscosse .Nella sua testa maledisse il social per averlo fatto distrarre così tanto da non accorgersi dell’arrivo di una persona.Comportamento imperdonabile per un hero.

Quando si voltò a guardarla , rimase incantato per un attimo.Pur essendo l’antitesi del donnaiolo, Shota non era insensibile alla bellezza femminile , inoltre la ragazza era decisamente il suo tipo.

Chiusa in un cappotto nero se ne stava una giovanissima donna di non più di 25 anni, con la pelle candida e grandi occhi verde acqua tra le folte ciglia, scure come i capelli che le ricadevano quasi fino alla vita in larghi ricci color cioccolato.

-Tra non meno di una ventina di minuti.E’ appena passato.-rispose senza toglierle gli occhi di dosso.

La ragazza ringraziò e sbuffò appena, poi si accese una sigaretta e si mise anche lei a guardare il cellulare.

L’hero si costrinse a distogliere lo sguardo e riprese a guardare il telefono, senza riuscire a togliersi gli occhi della ragazza dalla mente.

Passarono alcuni minuti senza che nessuno dei due dicesse nulla, quando Shota vide la ragazza scattare in piedi e fiondarsi nel combini che avevano di fronte.

Dopo un primo istante di sorpresa , sforzando e maledicendo la sua pessima vista, notò cosa stava succedendo.

Nel negozio un villain delle dimensioni di un orso stava puntando la pistola al povero anziano cassiere.

-Aspetta!- le urlò immediatamente , entrando in quel momento avrebbe rischiato di spaventare i ladri e prendersi una pallottola in fronte.

Anche Ereaser scattò in avanti, incurante delle macchine che quasi rischiarono di colpirlo.Quasi l’aveva raggiunta, quando la ragazza spalancò la porta del negozio e vi si fiondò dentro.

Dannazione!

Shota, immediatamente dietro di lei, si preparò a combattere.

Con sua somma sorpresa ,la ragazza non solo riuscì a schivare il proiettile che , come lui aveva previsto, il villain aveva sparato colto di sorpresa ,ma aveva ingaggiato una lotta , decisamente impari, con il criminale.

Proprio in quell’istante Shota sentì un forte colpo alla schiena.Un complice con le mani dannatamente pesanti lo aveva colpito alle spalle.

Ripresosi un attimo, valutò la situazione.

Non sembravano esserci altri complici e il criminale che lo aveva colpito alle spalle non era armato, se non con le sue grosse e pesanti mani di marmo.

-Chi cazzo siete voi due!-

Shota non gli diede il tempo di finire la frase e si lanciò sul villain.Nonostante non fosse armato era veloce e in grado di indurire e ingrandire le estremità degli arti.Il pro hero si beccò un dolorosissimo calcio nella tibia che  lo ridusse in ginocchio.

Si preparò all’impatto con la mano fortificata di quel bastardo, che però non arrivò mai.

-Alza entrambe le mani o sparo.-

Di nuovo la voce della ragazza, ma stavolta era dura e gelida , mentre puntava la pistola sottratta al complice.

Il villain però non si decideva, così la ragazza sparò.

Shota vide il proiettilee colpire di striscioo l’orecchio del ladro e conficcarsi nel muro alle sue spalle, bucando una bottiglia di latte.

La ragazza ricaricò l’arma.-Non ho intenzione di ripetermi.Le mani.Ora.-

Il criminale si inginocchiò, sussurrando un “ lurida puttana” a cui Shota rispose immediatamente con un calcio sul petto buttandolo a terra.

Si voltò finalmente a guardarla.Un leggero rossore si stava scurendo sotto lo zigomo e aveva un graffio sanguinante sulla guancia.

-Stai bene?- le chiese ,mentre con le sue bende immobilizzava i due criminali.

-Tutto bene, bella arma, come funziona?-

Shota guardò prima la ragazza e poi la sua fedelissima arma.-Non ne sono sicuro.-

Lei rise.Qualcosa nel cuore assonnato di Shota si smosse prepotentemente.

 

Dopo poco erano arrivate due volanti della polizia.

La ragazza, che aveva scoperto chiamarsi Ariadna, aveva spiegato rapidamente l’accaduto e poi aveva lasciato che portassero via i criminali.

Prima di andarsene aveva offerto al povero vecchietto del combini una banconota .

-Per il latte, mi scusi- disse sorridendo tranquilla.

Dopo averla vista combattere , Shota era decisamente affascinato.

-Oh ,guarda, abbiamo perso un altro autobus.-Il pro hero vide chiaramente il nervosismo farsi strada sul volto della ragazza mentre un’altro 925 li lasciava indietro.

Poi realizzò che sarebbe arrivato tardi a scuola.Imprecò mentalmente.

-Non ci siamo ancora presentati.Io sono Ariadna Kami.- disse allungandogli la mano.

-Shota Aizawa.Piacere.-lei ridacchiò.

Shota la guardò perplesso.Ariadna con tutta calma si era accesa una sigaretta e poi ,fissando i suoi occhi chiari in quelli scurissimi dell’uomo, sorrise.

-So benissimo chi sei.Sarai pure un hero underground, ma insegnando alla U.A. hai una certa visibilità.-

Lui invece di lei non aveva mai sentito nulla.

-Hai bisogno di un passaggio?-

Così Shota Aizawa si era ritrovato nella macchina, dannatamente costosa, di una bellissima sconosciuta dalle misteriose abilità di combattimento.

-Come mai aspettavi il bus se hai …questa ?- erano fermi al semaforo da qualche secondo, ormai non mancava più di qualche minuti per raggiungere la U.A.

Kami si scostò una ciocca di capelli dal viso.-Trovare parcheggio in centro è un delirio.Hai preso un paio di brutte botte prima, fatti controllare.-

-A proposito, non avrei mai detto fossi un pro hero.-Shota si rese conto di quanto fosse stupido ciò che aveva detto mentre lo pronunciava.

Lei però rise, senza sembrare offesa.-Lo so, non ho esattamente il phisique du role , ma sono una specie di pro hero.Giuro che  la tenuta da hero fa tutto un altro effetto - gli fece l’occhiolino.

-Bene, eccoci alla U.A. . E’ stato un piacere Ereaser Head.-

Shota scese dalla macchina ringraziando per il passaggio.

-Ah, se non ti dispiace , salutami Ectoplasm. Sono secoli che non vedo Er Professor.-

Shota annuì ,salutandola con la mano.

Mentre guardava la macchina ripartire, si accorse che mancava ancora un pò alla sua lezione in IA, ed era decisamente curioso di scoprire come si conoscessero Ariadna ed Ectoplasm.

Riuscì a beccare il collega nella sala professori insieme agli altri.Prima di riuscire a parlare con Ectoplasm dovette spiegare l’accaduto agli altri colleghi e rispondere alle domande di tutti, tenne però per sé la parte che coinvolgeva Ariadna e nominò un generico pro hero.Alla fine riuscì a liberarsi promettendo ad un preoccupato All Might che sarebbe andato a farsi visitare da Recovery Girl e rinunciando alla sua lezione.Non gli piaceva saltare i suoi doveri, ma si sentiva decisamente indolenzito e la gamba gli lanciava fitte lancinanti quando ci poggiava il peso.

Rimasto solo dopo che Mic si era offerto di sostituirlo per permettergli di riposarsi, si avvicinò al silenzioso collega che stava correggendo i compiti di matematica dei suoi studenti.

-Sai Shota, credo che Kaminari sia discalculico.Ci sono davvero troppi errori nelle sue verifiche, mi sento male a dargli sempre voti così bassi, sembra impegnarsi.Dobbiamo mandarlo da uno specialista.-

-Vedrò di organizzargli un incontro il prima possibile.Ascolta Ectoplasm, tu conosci una certa Ariadna Kami?-

Ectoplasm alzò la testa di scatto.-Dark Phoenix! Si ho avuto questo onore.Ragazza brillante.Tu piuttosto come la conosci.Se c’è qualcuno che è davvero fuori da ogni radar è lei.-

Shota si massaggiò la fronte.-Era lei il pro hero che mi ha aiutato stamattina.In realtà credo mi abbia salvato la vita.-

Ectoplasm si alzò dalla sua scrivania.-Ariadna non è un pro hero.Non ufficialmente almeno.Non so se hai mai sentito parlare di Prometeus…-

Shota rimase sbalordito.-Non era dove lavoravi tu prima dell’incidente?-

Il collega annuì.-Si,io e lei eravamo colleghi.In realtà ho continuato a lavorarci per un bel pò dopo l’incidente, ma nelle retrovie.Ero il suo analista nelle missioni.Lei era, o meglio, è, un portento.E’ dannatamente in gamba , una macchina da guerra perfettamente addestrata.-

Ereaser si riempì una tazza di caffè, sperando che riuscisse a tenerlo sveglio ancora un pò.

-L’ho notato, era una furia, e non credo abbia nemmeno usato il suo quirk.Mi sono sentito come una matricola del primo anno davanti ad un professionista.-Ectoplasm rise di gusto.

-Oh Ereaser, non fartene un cruccio, Ariadna è stata cresciuta per essere così.Il suo addestramento non ha avuto nulla di normale.Comunque , per quanto sia piacevole chiacchierare con te, ti vedo un pò intontito, credo sia meglio tu vada da Recovery Girl.Ora.-

 

Recovery Girl lo aveva rimesso in sesto molto in fretta, raccomandandogli di stare a riposo per il resto della giornata.

Shota decise dunque di tornarsene a casa e mettersi a dormire .Tornato in sala professori per recuperare la giacca , rimase decisamente sorpreso nel trovare un post-it a forma di polpo viola sul monitor del suo computer.

“ Mi sei sembrato parecchio preso, magari dovresti ringraziarla di persona per averti salvato.Apprezza molto l’alcol.Giocatela bene.Ectoplasm.”

Sotto il messaggio , un numero di telefono.Aizawa sentì il viso avvampargli per la vergogna.Sperava nessuno avesse visto nulla.

Prese uno dei suoi post-it e scrisse un semplice “Grazie” e lo lasciò sulla scrivania del collega senza firmarsi.

Tornato a casa passò tutto il tempo a sonnecchiare con i suoi gatti sul divano, riguardando di tanto in tanto il bigliettino di Ectoplasm.

Nel tardo pomeriggio, sentendo una fastidiosa ansia stringergli il petto, decise di comporre il numero.

Il telefono squillò solo poche volte , che però a Shota sembrarono secoli, prima che la stessa voce calda e dolce di quella mattina gli rispondesse.

-Pronto?-

 

 

Angolo autrice:
Salve a tutti.Rieccomi di nuovo qui con una storia a sfondo romantico sul mio amatissimo Shota Aizawa.E’ più forte di me, non posso smettere di scrivere di lui.Quello che avete letto è solo un inizio.Di fatto credo che la storia si svolgerà in vari momenti della storia originale.Ovviamente Ariadna è un personaggio completamente inventato, come anche il passato di Ectoplasm.Bene, per il momento è tutto.Spero tanto che questo assaggio sia stato di vostro gradimento.Se così fosse , ma anche se non lo fosse, vi invito a lasciare una recensione.Mi rendono immensamente felice e mi diverto un sacco a chiacchierare con voi.Critiche, suggerimenti, semplici scleri sono molto molto graditi.

In attesa e nella speranza di leggere i vostri pareri, vi saluto.

Al prossimo capitolo.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Confessa ***


-SHOTAAAAAAAAAAAAA-

Ereaser era stato svegliato di soprassalto dalla urla del suo migliore amico, rimasto a dormire da lui per il fine settimana.

Incapace di capire cosa stesse succedendo, nel dubbio di una possibile intrusione aveva afferrato il suo coltello e attivato il quirk.

Quando, corso nel corridoio, trovò Mic in accappatoio con una specie di tubo in mano la sua delusione fu talmente tanta che pensò di usarli lo stesso su di lui.

-WHAT.IS.THIS?-urlò il DJ hero .

I suoi occhi facevano sempre schifo, ma appena sveglio tutto ciò che riusciva a distinguere davanti a sé era una sorta di enorme banana gialla con un mantello blu scuro.Non c’era verso che riuscisse a mettere a fuoco cosa l’amico stava tenendo in mano.

Prima però che riuscisse ad aprire bocca il suo cervello unì i puntini.

Cazzo.Lo shampoo di Ari.

La ragazza aveva passato un pò di giorni a casa sua mentre nel suo appartamento i disinfestatori davano la caccia ad un formicaio.Ormai la loro frequentazione andava avanti da quasi due mesi e Shota si era innocentemente offerto di ospitarla per farle risparmiare i soldi dell’hotel.Ariadna lo aveva guardato divertita, considerato quanto fosse palese che ,se avesse voluto ,avrebbe potuto permettersi di soggiornare fino a data da destinarsi nel miglior hotel di tutto il Giappone.Ma aveva comunque apprezzato e si era trasferita da Aizawa con una valigia e il gatto Rum, di cui ,per inciso, Shota aveva finito per innamorarsi.Ariadna aveva più volte fatto la spesa per sdebitarsi.Doveva aver notato la mancanza di uno shampoo vero e proprio nella doccia dell’uomo e lo aveva innocentemente rifornito.Cosa che non era sfuggita a Zashi quel sabato mattina.

-So?-Mic aspettava con una mano sul fianco.Per un attimo ad Aizawa sembrò di rivedere la madre del biondo quando gli aveva trovato una bustina d’erba nello zaino a diciassette anni e li aveva sottoposti ad un estenuante interrogatorio.

-E’ uno shampoo.Si usa per lavare i capelli.-

Nega tutto.

Non poteva dire a Zashi di Ariadna, non ancora.

-Oh don’t try to be funny , lo so questo.Ma tu usi lo stesso sapone per tutto il tuo corpo da sempre.Questo è uno shampoo normale per persone normali.E non prendiamoci in giro,you’re not normal,Sho.-

Nega.TUTTO.

-Era finito e ho comprato la prima cosa che ho trovato.-

Mic rise.-Oh please.Tu e tua madre siete le uniche persone in tutto il Giappone a comprare quel sapone, praticamente la fabbrica non chiude per non causarvi un crollo psicotico.Stai mentendo, why?-

Ok,ti ha sgamato.Non ti resta che confessare o lanciagli un gatto in faccia e scappare da Nemuri.

Sebbene la seconda opzione lo allettasse ,poi avrebbe dovuto spiegare alla collega la situazione e si sarebbe trovato con due teenager pettegole attaccate alle gambe invece di una sola.

-Ok.Confesso.Ma ho bisogno di un caffè.E giura di non dare i numeri.-Shota puntò il dito contro l’amico che, soddisfatto della sua vittoria, tornò in bagno ad asciugarsi canticchiando.

 

-Allora…io ho una storia, più o meno.-Ereaser teneva con una mano una tazza di caffè bollente e con l’altra si stava massaggiando uno zigomo, come faceva sempre quando era nervoso.Gli occhi gli caddero sulla tazza a forma di zebra che aveva in mano.Ari l’aveva adorata ed era diventata la “sua” tazza.Quella ragazza beveva una abnorme quantità di tè.

-Con una donna?- la sorpresa fu tale che Present Mic fece fatica a connettere i neuroni.

-No ,con un velociraptor. Che domanda Mic, lo sai che sono etero !-Shota aveva riattivato il suo quirk senza accorgersene e il disordinato chignon in cui aveva raccolto i capelli per dormire si era sollevato un po’.

Mic lo fissava con gli occhi spalancati.L’ultima storia di Aizawa risaliva ad almeno cinque o sei anni prima.

-Wow.- fu l’unica cosa che fu capace di dire.Era convinto che avrebbe fatto fatica a farlo parlare, ma , oltre la sua più rosea aspettativa, Shota iniziò a vomitare informazioni, visibilmente emozionato.

-Noi ci vediamo da un paio di mesi e lei è stata qui qualche giorno la scorsa settimana.Deve avermi comprato uno shampoo e non me ne sono accorto.E’ fantastica, davvero e io ci sto finendo più sotto di quanto mi piaccia ammettere.-

Parlare con l’amico gli piaceva.Shota non aveva davvero deciso di tenerglielo nascosto, semplicemente non era abituato a quel tipo di confidenze, era sempre stato Mic quello con la vita sentimentale attiva e complessa, e non gli sembrava mai il momento giusto per sganciare una bomba simile.

-Tell me about her.- Mic, dal canto suo, alla visto di uno Sho palesemente infatuato, e gli annali riportavano solo altre due occasioni del genere, aveva gli occhi a cuoricino.

-Oh, si chiama Ariadna , ha ventiquattro anni, un gatto di nome Rum ed è davvero bellissima.Sul serio Zashi, non è bella “secondo me”, è bella e basta, bella da film o da rivista…

Io l’ho conosciuta quella mattina della rapina al combini.E’ una hero, più o meno, non parliamo mai del suo lavoro.Fa parte di Prometeus.Lei è sarcastica, intelligente, gentile e per qualche assurdo motivo io le piaccio.-

Per l’emozione di vedere Shota così appassionato ,il biondo si era dovuto legare i lunghi capelli biondi dal caldo e per poco non si era ribaltato dallo schienale del divano dove era seduto.

-I want to meet her.- E c’erano vari motivi per cui voleva incontrarla.Per quanto fosse immensamente felice di vedere Shota provare delle emozioni, soprattutto se positive ,il suo migliore amico tendeva ad essere attratto dalle stronze.Ma non da stronzette un pò acide, ma da stronze di portata epocale che prima si lasciavano affascinare dal suo aspetto distaccato e tenebroso, poi si stancavano di lui e lo mollavano rendendolo ancora più apatico e misantropo.

Se questa ragazza era una di quelle stronze, voleva capire quanto era ancora fattibile per arginare il danno.

Shota ci pensò un attimo.In effetti aveva voglia di vedere Ariadna, ma non sapeva se fosse il caso di presentarla già a Mic.Insomma, la cosa si stava facendo seria, o almeno credeva, ma forse non ancora così tanto.

-Non lo so Zashi, noi non siamo ancora una coppia, non so nemmeno se veda solo me .-

Un primo campanello di allarme si accese nella mente del biondo.La gelosia era normalmente un sentimento praticamente sconosciuto ad Aizawa.

-Voi due avete già…-

Shota per poco non sputò il caffè che aveva in bocca.Pensando alle notti appena passate con Ariadna sentì il viso avvampargli.Si, avevano già, decisamente.Se i muri e i mobili di casa sua avessero potuto parlare avrebbe dovuto mandarli in analisi.In effetti mentre ci pensava ,realizzò che la sua vicina non lo guardava più in faccia.

-Si Mic, decisamente si.-

Secondo  campanello.Per Shota entrare in intimità con un altra persona era un passo enorme.Urgeva un incontro.

-Call her , now.-

 

Dall’altra parte della città Ariadna si stava preparando la seconda tazza di tè della mattinata.Aveva dei documenti da compilare e le si prospettava una tranquilla giornata di lavoro.Magari più tardi avrebbe sentito Shota per chiedergli di vedersi.

Guardando la sua elegantissima tazza di vetro sentì una morsa di tristezza nel ripensare alla tazza di cui si era appropriata a casa del moro.Era stata molto bene quei giorni a casa sua.Anche se entrambi lavoravano e si vedevano solo la sera , il tempo passato insieme aveva accelerato decisamente le cose tra di loro.Un sorriso si fece largo sul suo viso mentre rivedeva un imbarazzatissimo Ereaser chiederle, al momento di andare a letto, se preferisse dormire nel suo letto mentre lui avrebbe dormito sul divano.Non aveva tutti i torti,fino a quella sera non si erano mai visti completamente da soli e c’era stato solo qualche bacio.Doveva ammetter però che qualche ora più tardi, dopo che lei gli aveva fatto capire che avrebbero potuto condividere il letto, l’hero non era stato così tanto timido.

-No, per niente timido- disse a voce alta accarezzando il suo enorme gatto marrone.

Proprio mentre stava per mettersi al lavoro alla scrivania, sentì squillare il telefono.

-Pronto?-

“Buongiorno, sono Shota”

La sorprese sentirlo così presto, aveva avuto prova del fatto che durante i fine settimana Shota dormiva fino a ora di pranzo.

-Buondì, come mai già sveglio?-

“Un’amico ha dormito da me e mi ha fatto prendere un infarto di buon mattino.Scusa la domanda strana, mi hai comprato tu lo shampoo?”

Ariadna dovette fare mente locale.Gli aveva comprato un sacco di cose.

-Di sicuro.Ho sbagliato?-forse era stato troppo prematuro e Shota si era risentito.

“Nono, anzi, grazie , è solo che lui ha capito che vedo qualcuno.Io non compro lo shampoo.”La sua voce  era leggermente imbarazzata.

-Oh, cavolo, scusami.Non ci ho proprio fatto caso- si diede mentalmente della idiota.Magari lui non voleva ancora far spere a nessuno della loro storia.

“Stai tranquilla.Solo che ora scalpita per conoscerti, e quello che gli ho raccontato lo ha solo reso più impaziente.”

La ragazza rise.-Ah si? E cosa gli hai raccontato?-sussurrò torturandosi un riccio sfuggito alla treccia che le cadeva sul petto.

Dall’altro capo del telefono, al sentire quella voce così seducente, Shota aveva sentito il sangue gelarglisi nelle vene, o defluire in una zona ben specifica, non era sicuro.

Rimase un attimo in silenzio prima di raccattare un pò di dignità qua e la e risponderle.

“Solo cose belle, giuro.”In quel momento nella testa dell’hero ricomparve l’immagine di Ariadna accaldata stretta a lui e senza nulla addosso.

-Ottimo.Comunque anche a me farebbe piacere conoscerlo.-

Un sorriso smagliante comparve sul viso di Ereaser.

A Mic si accese il terzo e ultimo campanello di allarme.L’ultima volta che Shota aveva sorriso in quel modo era stato quando il Giappone aveva vinto i mondiali.

“Fantastico.Sei occupata stasera?”

-No, anzi, ti avrei chiamato per chiederti se volessi passare del tempo con me.Ma visto che ci siamo mi farebbe piacere conoscere il tuo amico.Che ne dite di venire a cena da me?Faccio la pizza e stiamo qui tranquilli.-

Shota fece velocemente segno all’amico per chiedere la sua approvazione e al suo sì confermò tutto.

-We Lost you,Sho.- fu l’unica cosa che Mic fu capace di dire dopo aver assistito a quella telefonata.

 

Nel modernissimo appartamento di Ariadna regnava un odore di pizza da far venire l’acquolina in bocca.

-Andiamo Akane, stanno arrivando.Sparisci.- aveva detto stremata la povera Ariadna dopo aver cercato di far uscire la migliore amica di casa.

-Col cavolo che me ne vado.Voglio conoscere il tuo amante misterioso.Se viene il suo di migliore amico rimango anche io.E poi voglio la torta al caramello che hai fatto.-

La ragazza con il caschetto viola stava guardando distrattamente il suo telefono con Rum accoccolato in grembo.

All’improvviso si era ritrovata sollevata dal divano , circondata da un’energia nera, ed era atterrata accanto al forno.

-Almeno renditi utile e controlla la pizza mentre io vado a cambiarmi.Falla bruciare e ti appendo dal balcone per i piedi.-Ariadna si tolse il grembiule.

Prima di sparire dietro una porta di vetro oscurato, si voltò un’ultima volta.-Sai che non ho scrupoli.-

Akane aveva sbuffato, compiacendosi del suo riflesso sulla grande finestra della cucina.Lei e Ari avevano due fisicità molto diverse.Akane era alta , con il seno abbondante e sempre provocante , grazie al look aggressivo.

Ari invece, decisamente più minuta, aveva una bellezza molto più pura e naturale.

Proprio mentre stava controllando l’avanzamento della cottura della pizza, suonò il citofono.

Akane sbirciò dal monitor del dispositivo i due ospiti.Riconobbe immediatamente Present Mic, mentre non riuscì a capire che fosse il corvino accanto a lui.

-Settimo piano, l’ascensore è sulla vostra destra.-

Sorrise divertita e andò ad informare l’amica del loro arrivo.

-Ari stanno salendo, potevi dirmelo prima che stavi frequentando Present Mic…-sbirciando dentro la stanza da letto della ragazza, notò che proprio in quel momento la ragazza stava scendo cosa mettere , e se ne stava in piedi davanti all’enorme armadio con solo l’intimo e un paio di stivali con il tacco neri-Wow , ci hai preso gusto a posare in intimo eh signorina.-

Dovette ritrarsi in fretta, per non essere colpita sul viso dalla porta che si chiuse immediatamente.

-Vai ad aprire a falli accomodare.Io arrivo subito.-

 

 

Mic e Ereaser erano rimasti stupiti da quanto fosse tecnologico il palazzo in cui abitava Ariadna.

-Deve pagare un rene come affitto…- aveva detto Mic a voce alta, mentre entravano in ascensore.

-Credo sia ricca.La sua macchina varrà almeno un paio di centinaia di migliaia di dollari.-

Il biondo non ebbe il tempo di commentare perché l’ascensore si aprì sul un pianerottolo che da solo poteva essere considerato un appartamento su cui si affacciavano due porte.

Shota cercò il nome di Ariadna sui campanelli, ma nessuno dei due riportava il cognome della ragazza.

Stava per chiamarla quando una delle due porte si aprì e una ragazza in pantaloni di pelle e maglioncino rosso si affacciò.

-Credo stiate cercando questa casa.-disse sorridendo.

Mic si voltò a guardare Shota.Non si aspettava una ragazza così eccentrica e appariscente, ma la faccia di Ereaser sembrava perplessa più che felice.

-Sono Akane, un’amica di Ariadna, la sua migliore amica ad essere precisi.Prego ,entrate.-

I due hero rimasero ancora più sconvolti dall’interno dell’appartamento, in particolare Mic che, avendo una passione per l’interior design, aveva riconosciuto tutti i mobili e apprezzato moltissimo lo stile della ragazza.Aveva decisamente buongusto.

Shota, invece, che di arredamento non capiva nulla, aveva capito solo una cosa: qualunque cosa lì dentro valeva più del suo reddito di un anno.

Akane stava studiando i due.Present Mic sembrava piuttosto emozionato, mentre il suo amico era … spaesato.

-Piacere Akane Ina .- disse sorridente allungando la mano al biondo.

-Hizashi Yamada, piacere mio.-

Anche Shota si presentò e le strinse la mano.Non si era accorto che vicino alla sua gamba si stava strusciando il gattone di Ari.

-Ciao Rum- disse prendendolo in braccio, felice che il milione fosse andato a salutarlo.

Akane lo guardò perplessa, realizzando in quel momento che era lui, e non Present Mic ,l’amante segreto di Ariadna.

Fu proprio Ari a fugarle ogni dubbio , uscendo dalla sua stanza e andando a salutare i due arrivati.

-Rum sei proprio una puttana, fagli almeno togliere il cappotto.-

Con il suo ingresso la ragazza aveva catalizzato immediatamente lo sguardo dei due hero.

Mic rimase enormemente stupito da quanto fosse bella la ragazza.Indossava una gonnellina da tennis nera e sopra una camicetta sbottonata a mostrare il decoltè.

Voltatosi a guardare il suo migliore amico, lo trovò completamente perso ad osservare la ragazza, totalmente incurante del gatto che reclamava la sua attenzione e gli stava picchiettando la faccia con le zampone pelose.

In quel momento realizzò di aver già visto Ariadna, ma non riusciva a ricordare dove.

Ari lasciò un bacio sulla guancia a Shota, ancora incapace di parlare.

Poi lo superò e andò a presentarsi.

-Ciao Hizashi, è un piacere conoscerti.-disse sorridendo.

-Oh il piacere è solo mio, credimi.Complimenti per la casa, non avrei scelto un solo soprammobile diversamente.-

Ariadna sorrise grata e disse ai due di darle i cappotti e di mettersi comodi.

Shota la seguì a posarli in un ripostiglio.

-Scusa per Akane, ma le ho chiesto di portarmi degli ingredienti che avevo terminato e lei ha deciso di rimanere.Spero non sia un problema.-

-Assolutamente no, anzi, credo sia anche meno strano per Mic.-Shota le afferrò i fianchi proprio mentre appendeva il suo cappotto e la tirò a se.

-Sei davvero bellissima.-Le sussurrò all’orecchio, provocando un brivido alla ragazza che dal punto su cui si era poggiata la bocca del corvino di diramò su tutto l’addome.

Ari si voltò e gettò le braccia oltre le spalle dell’hero e , dopo averlo baciato, gli confessò che le era mancato.

-Hey voi due, se ne avete per molto io e Present Mic ci finiamo il vino.-

 

 

La cena era stata piacevole e la pizza di Ariadna si era guadagnata non pochi complimenti.

Mic doveva ammettere che Ari andava oltre ogni sua aspettativa.Era ovviamente incantevole, e , seppure era sicuro che sotto quella superficie da ragazza di buona famiglia composta e raffina si celasse un bel caratterino, non era neanche lontanamente la stronza che aveva temuto.

Shota invece era come aveva previsto completamente perso per lei.La guardava in continuazione e sebbene la sua espressione fosse stata serena per tutta la serata, un paio di volte, complice l’alcol consumato, le aveva addirittura sorriso.

Mic poteva dirsi decisamente soddisfatto.

Dopo cena si erano spostati sui divani che circondavano un caminetto acceso.

Seduta vicino a Shota e appoggiata alla sua spalla, una Ariadna leggermente brilla aveva raccontato del loro primo incontro.

-Pensa tu che io ero completamente convinta che lei stesse vedendo te quando ti ho visto al videocitofono.-disse Akane a Mic mentre si scolava l’ennesimo bicchiere di vino bianco.

Dopo una risata generale , Mic palesò il suo dubbio di aver già incontrato Ariadna da qualche parte.

-Forse in qualche discoteca quando ero ancora giovane e ci andavo -

Shota strinse leggermente a sé la ragazza , gesto che non sfuggì al biondo.

-Ne dubito, di solito dalla console non riesco a distinguere nessuno.- Mic si sbrigò a rassicurare l’amico che Ari non poteva essere stata una sua conquista .

La ragazza fece spallucce e dopo essersi voltata a dare un bacio a stampo a Shota, mettendolo in imbarazzo, si alzò per prendere una sigaretta.

-Oh dear perdonami, posso scroccartene una, I forgot them.-

Ari e Zashi erano usciti a fumare sul balcone.Il biondo si legò i capelli dietro la nuca come faceva sempre Shota e poi si accese la sigaretta, per poi offrirsi di accendere quella della ragazza.

-Allora- Ariadna ruppe il silenzio, espirando il fumo che nel freddo della sera si unì alla condensa-ho superato il test?-

Mic la guardò perplesso.

-Oh andiamo, hai voluto incontrarmi così di fretta.Deve aver avuto storie davvero tremende.-

Il biondo si accorse solo in quel momento di quanto la ragazza fosse furba.

-Yeah, ha una malsana passione per le stronze.Tu non mi sembri farne parte, ma capisco perché gli piaci.E’ raro che un bel visino faccia colpo su Aizawa.Tu però hai carattere.-

Ari finse un inchino di ringraziamento.

-Lui mi piace molto.Davvero molto.Non farei mai nulla per ferirlo, se è questo che ti preoccupa.-

Il biondo fece l’ultimo tiro e poi spense la sigaretta nel posacenere.

-Ne sono felice- disse rientrando al caldo.

 

Andarono avanti a chiacchierare ancora un pò, e le chiacchiere erano accompagnate dal vino che Ari continuava a rifornire.

Ormai a notte fonda , quella messa meglio era Akane.

-Non esiste che torniate a casa in queste condizioni.-protestò Ari dopo che Shota aveva comunicato che era ora di andare.

-Io sto benissimo-provò a difendersi Mic , che però aprì la porta dello sgabuzzino invece di quella dell’ingresso e , chiusosi dentro, iniziò a lamentarsi perché l’ascensore era sparito.

Allungando platealmente la mano, Ari gridò un- Visto!- a Shota, che si rassegnò all’idea di rimanere da lei.

Non che gli dispiacesse, ma non voleva essere di troppo, e poi c’era Mic…

Akane recuperò il biondo e si offrì di mostrargli una delle stanze degli ospiti.

-Una?-Shota sbarrò gli occhi perplesso.

Ariadna iniziò a contare sulle mani e , strettasi nelle spalle, la camicetta troppo aperta le scivolò sulla spalla rivelando la bralette di pizzo nero che portava sotto.

Prima che Shota potesse alzargliela, Mic la vide e urlò con tutto il fiato che aveva in corpo-OHHHHH, I KNOW WHERE I SAW YOU!Al servizio fotografico per quella azienda di intimo.-

Improvvisamente Shota collegò il viso, e il corpo, di Ariadna ,a quella che credeva una modella comparsa su dei cartelloni pubblicitari un annetto prima in tutta la città.

Visibilmente imbarazzata, Ari si strinse di più a Shota, come una bambina timida, sussurrando un tenero -Si, ero io.-

 

Ci avevano messo un buon quarto d’ora per lasciare mic ubriaco a letto e salutare Akane che era tornata a casa sua, facendo l’occhiolino al corvino.

La camera da letto di Ari era decisamente più calda e accogliente del resto della casa.

La ragazza si era spogliata in fretta e si era gettata a letto con solo l’intimo addosso e Ereaser l’aveva imitata.

Appena aveva sentito il calore familiare del corpo dell’hero accanto a se, Ariadna si era accoccolata accanto a lui, lasciandogli una scia di baci sul collo.

Prima che l’atmosfera si scaldasse , Shota si alzò a chiudere la porta a chiave per proteggere la loro intimità da Mic , che da ubriaco diventava estremamente invadente.

Tornato a letto, Ari lo stava aspettando, poggiata ad un gomito e stesa di lato.L’intimo nero le conferiva un’aria decisamente sexy , resa ancora più conturbante dagli occhi annebbiati dall’alcol.Quando la ragazza gli fece segno di avvicinarsi, shocca non si fece pregare.

Più tardi, mentre quasi albeggiava, Ari era addormentata sul torace di Shota, una mano abbandonata sotto al pettorale, con le dita intente a tastare una vecchia cicatrice, immobilizzate nella posizione in cui era crollata.

A Ereaser girava troppo la testa per dormire e poi gli piaceva godersi il profumo di Ari e il tempore del  corpo nudo sul suo.Passò un pò di tempo ad accarezzarle la schiena liscia.

Lei di tanto in tanto gli si stringeva un pò di più al petto.

Finalmente assonnato, Aizawa si sistemò meglio senza svegliarla, facendola scivolare tra le sue braccia e coprendo entrambi con il lenzuolo.Prima di chiudere gli occhi le lasciò un sulla fronte e le sussurrò con solo un filo di voce che la amava.

 

 

 

Angolino dell’autrice:

Bene bene, ecco il nuovo capitolo.Devo dire che mi sono molto divertita a scriverlo.La coppia Zashi-Shota mi fa troppo ridere.Sono perfettamente bilanciati nei loro eccessi.

Mic che si preoccupa per il suo amico la trovo una cosa molto tenera e ,creo, abbastanza verosimile.

Fino ad ora di Ari si sa ancora molto poco , ma credo che con il prossimo capitolo rivelerò qualcosina in più su di lei.

Spero tanto che questo capitolo vi sia piaciuto e che abbiate voglia di continuare a leggere la storia.Come sempre mi farebbe piacere lasciaste una recensione per chiacchierare un pò.Mi farebbe piacere sapere se avete suggerimenti, se volete vedere qualche scena in particolare.Questi input mi aiutano molto a scrivere.

Detto questo, a presto.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3949599