Io e Te, come il Sole e la Luna

di Gin24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


1

IO e TE

-Come il Sole e la Luna-


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Eravamo così diversi e così distanti,

Divisi dall'orgoglio e dal mare dei pregiudizi,

IO e TE

Come il Sole e la Luna,

Destinati a vedersi da lontano senza incontrarsi mai.


Due anime ribelli ma orgogliose

che non avrebbero mai ammesso di provare qualcosa per l'altro.


E se non fosse stato per quell'unico gesto,

per quell'unica sfida e quell'unica festa,

e, si, anche per i litri di alcol,

saremmo ancora solo questo..


-Lily Luna Potter-






--Angolo Autrice--


Ciao a tutti,

Chi mi conosce sa che questo è il primo prologo super corto che posto, ma ho voluto postarlo subito (sotto consiglio di una mia amica) perché è scritto in modo diverso da come sarà la storia vera e propria (ergo sarà in 3^persona) e soprattutto perché mi sentivo ispirata :)

Spero che possa piacere e che vi susciti curiosità,

Baci

Gin


p.s. Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate, sono sempre aperta a critiche costruttive :)


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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


1

IO e TE

-Come il Sole e la Luna-


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Quella mattina del 26 agosto il caldo afoso la faceva da padrone tra le vie strette e lunghe di Diagon Alley, probabilmente quell'estate era stata la più calorosa in assoluto, dato che le temperature non erano mai scese al di sotto dei 30°C.

Ma alla ragazza dai lunghi capelli rossi non sarebbe potuto importare di meno, vestita con un abitino fiorato, trotterellava allegramente verso il Ghirigoro, quasi come se fosse in trepidazione dall'acquistare dei nuovi libri da leggere.

E chi la conosceva bene, sapeva che era normale vederla sorridere paciosa sotto i raggi del sole, lei amava il caldo, l'estate e il Sole.. essendo lei stessa un'estensione di esso.



Peccato che non si potesse dire la stessa cosa del ragazzo che si nascondeva tra le ombre di Nocturne Alley, che in quel preciso istante avrebbe preferito sdraiarsi nudo su una coltre di neve piuttosto che restare altri cinque minuti in quel forno che era diventata Londra.

E l'unica cosa che gli impediva di crollare era la sua sigaretta, che lo aiutava a mantenere la mente lucida e fresca. Una boccata di fumo corrispondeva ad una boccata d'aria e, sebbene fosse secca era migliore di quella che respirava dalle narici.

Lui era l'essenza stessa del freddo, occhi azzurro ghiaccio, capelli così biondi da sembrare bianco perlacei, espressione dura e misteriosa che lo rendeva impenetrabile ed impassibile come, per l'appunto, una lastra di ghiaccio.



Lily entrò nella famosa libreria e rabbrividì all'indirizzo dell'aria fredda che improvvisamente l'aveva attaccata.

È così che la gente si ammala – pensò la rossa, mentre girovagava tra gli scaffali delle nuove uscite.

Prese a sfogliare distrattamente l'autobiografia della strega più in voga a quel tempo, Kaelienne Wokart, la prima donna che era riuscita a vivere per un mese e mezzo in un posto dimenticato da Dio, che era diventata amica di animali, troll di montagna e goblin.. la donna che fondamentalmente tutte le giovani streghe ammiravano, e che sua zia Hermione invidiava segretamente per averle soffiato il titolo di “Strega più brillante della sua età”.

Quando il trillo del suo orologio la riportò al vero motivo per il quale era uscita di casa, sospirando posò il libro sul bancone a lui assegnato ed uscì alla ricerca di suo padre, consapevole che sarebbe tornata più tardi per comprare qualcosa da leggere durante il viaggio per Hogwarts.


Per quanto tutti amassero, invidiassero e temessero suo padre, il grande Harry Potter, Lily finiva sempre col sospirare quando il suo difetto più grande veniva fuori e lei doveva porvi rimedio, facendo le veci dell'elfo domestico, -o peggio- del gufo.

Harry Potter in realtà era un casino ambulante, disordinato, goffo e pasticcione, era un marito e un padre distratto, con la mente sempre fissa sul lavoro, eppure i suoi figli lo adoravano, lei più di tutti, anche se alle volte non lo sopportava.

Perciò sospirando e sollevando gli occhi al cielo, s'incamminò per le vie di Diagon Alley alla volta dell'indirizzo fornitole da sua madre.



Il capo Auror, in quel momento, si trovava in un'abitazione privata per verificare in prima persona i danni che aveva causato l'Ardemonio utilizzato da quella dannatissima nuova setta in circolazione, e nulla avrebbe mai potuto distrarlo dal proprio lavoro, tranne forse proprio quell'improvvisa notizia che gli aveva appena comunicato Ted Lupin.

Ehi capo, c'è Lily giù di sotto”

E per l'appunto rispose dopo qualche istante, talmente era pensieroso e concentrato nel capire da che punto fosse arrivato il colpo, aggrottando la fronte, pieno di confusione “Cosa ?”

Tua figlia, hai presente, no ? Capelli rossi, occhi color cioccolato..”

Il moro non rispose al sarcasmo del figlioccio e scese le scale in un secondo.

Che diamine è successo, Lils ? È pericoloso stare qui !” esclamò camminando verso la figlia, mentre la prendeva per un braccio e la portava fuori da quella specie di baracca dondolante.

Ti sei dimenticato il pranzo, di nuovo” rispose la ragazza togliendosi una forcina dai capelli, che non appena fu sul palmo del moro, si trasformò in un sacchetto bianco di carta.

L'hai trasfigurato tu ?” chiese il padre, sollevando un sopracciglio, prima di sbirciare nel sacchetto e lanciarle un'occhiata obliqua.

Nooo” disse la ragazza fingendo di guardare anch'essa il pacchetto.

Finendo col far sospirare il padre di esasperazione “Lily, lo sai che non ti è permesso fare magie fuori da Hogwarts”

Ma infatti ho detto che non sono stata io.. è stato, James”

Lui la guardò pieno di scetticismo, mentre cercava di non scoppiarle a ridere in faccia “Se, come no.. tuo fratello non saprebbe nemmeno trasfigurare un topo in un calice..”

James, figurarsi” continuò a borbottare, mentre tornava dentro la casa.

Comunque prego, eh ?” gli gridò dietro la rossa.

Lui si rigirò verso di lei e le fece un segno militare con la mano.

E meno male che è lui il genitore” – commentò la rossa a se stessa.


Una volta tornata nelle vie affollate dei negozi, si ritrovò a pensare a come avesse fatto sua madre a sposare uno spostato del genere..


Bah la gente è strana


Certo, paragonato a suo zio Ron, suo padre era decisamente meglio, almeno non si mangiava tutto il frigo, la dispensa e pure la tovaglia ad ogni Natale.


Il suo sguardo fu attirato da un rumore alla sua sinistra, il signor Fortebraccio aveva appena salutato con un urlo dei suoi la signora Cho McLuggen, immediatamente voltò lo sguardo a destra, cercando di nascondersi alla vista della donna che amava raccontare a chiunque del suo breve flirt con Harry Potter.

Ma purtroppo non fu così fortunata, dato che dall'altra parte della strada c'era niente poco di meno che Scorpius Malfoy, appoggiato al muro della farmacia, che fumava una delle sue famose sigarette magiche.

Che con lo sguardo socchiuso ed impenetrabile sembrava non vedere nessun altro essere umano nei paraggi.

Ora che lo guardava meglio sembrava esser diventato più alto con l'estate..

Ed anche più muscoloso, se proprio doveva dirla tutta..

Ed inevitabilmente più bello.

E stranamente Lily desiderò di essere una di quelle sigarette.

Desiderò poter toccare quelle splendide labbra rosa cipria.

Desiderò respirare il suo stesso respiro.

E sentir uscire parole dolci al posto dei soliti insulti alla sua persona.


Forse nemmeno io posso parlare molto


Distolse lo sguardo e continuò per la sua strada.



Arrivata al Ghirigoro si soffermò sulle nuove uscite dei romanzetti d'amore che le aveva fatto scoprire Lucy quell'estate, stava giusto leggendo la trama del cofanetto con “Al letto col vampiro”, “Un bacio rubato” e “Un lupo mannaro dentro il letto”, quando udì una voce melliflua alle sue spalle.

Mi stavi per caso osservando, Potterina ?”

Lily impallidì e si sbrigò a nascondere il cofanetto dietro alla schiena, prima di rispondergli.

Chi Io ? Ma figurati! Come se potessi mai perdere tempo a guardare uno come te”

Lui sollevò un sopracciglio biondo e la squadrò con malizia.

Dici, eh ? Eppure sembravi così assorta a guardarmi il Pacco”

Lily arrossì immediatamente e spalancò la bocca oltraggiata “Macchecazz-”

Ahh hai inteso, eh ? Allora non sei così pudica come credono tutti” disse lui ghignando maleficamente.

Va a farti fottere, Malfoy” digrignò i denti lei.

Cos'è un invito, Potter ?” continuò lui, ghignando imperterrito.

Lily involontariamente fece scoccare la lingua sul palato, troppo scioccata per dargli una risposta adeguata, e si voltò col libro stretto al petto, verso la cassa.

Fece la fila dalla cassiera, troppo imbarazzata da quello che stava per comprare per farsi servire dal cassiere.

Osservò nuovamente le tre trame, ignorando di essere seguita dal ragazzo dagli occhi di ghiaccio, prima di tirare fuori i galeoni per pagare, ma non appena fece per prendere il suo acquisto imbustato, una mano d'alabastro la batté sul tempo.

La rossa impallidì e si voltò immediatamente, mentre cercava di riappropriarsi dei suoi libri “Malfoy, ridammeli!”

Ridarti cosa ? I tuoi libretti sconci ?”

Non sono affari tuoi, e comunque non sono.. quella cosa lì” disse lei arrossendo e cercando di afferrare la busta che lui aveva messo a sinistra.

Ma ovviamente appena la sua mano si avvicinò alla meta, lui la spostò dall'altra parte “Avanti Potter ce la puoi fare a dire: li-bret-ti scon-ci”

Vaffanculo Malfoy, ridammi la mia busta!” disse tentando di riprenderla, ma ottenendo lo stesso risultato, con l'aggiunta della risata malefica del biondo.

Spazientita la rossa iniziò ad infervorarsi “L'ho pagato io, lo sai che il furto è un reato?”

Lui per tutta risposta le si avvicinò e la beffeggiò “Vuoi chiamare papino ? E fargli vedere che il sottoscritto ha impedito alla sua figlioletta di diventare una zozzona ? Sai che mi ringrazierebbe, vero?”

Lily gli diede un pugno sul petto per allontanarlo da sé e cercò nuovamente di afferrare il proprio acquisto.

Dammi il mio pacco!” esclamò all'ennesimo tentativo fallito.

Scorpius ovviamente non si fece sfuggire l'errore della ragazza e con un sopracciglio inarcato le disse con voce maliziosa “Quale dei due ? Devi essere un po' più specifica”

Lei per tutta risposta iniziò a tempestarlo di pugni, mormorando frasi e grugniti senza senso.

Oh si, lo sai che mi piace quando le cose si fanno violente” esclamò lui cercando un minimo di pararsi dalle mani di lei.


Ma in quel momento, fortunatamente per lei, la cassiera li interruppe “Scusate ! Potreste andare a litigare da un'altra parte ? State bloccando la fila”

Scorpius ebbe giusto quel momento di distrazione per rispondere alla donna, e Lily ne approfittò riprendendo la sua amata busta.

Ahh! Si, arrivederci” disse tutta soddisfatta, dandosi alla fuga.





--Angolo Autrice--


Ciao a tutti,

Ecco il primo capitolo della storia.

Ebbene i nostri due protagonisti si sono visti per la prima volta dopo l'estate, ve li immaginavate così, uno Scorpius malizioso e una Lily frizzante ?

Spero che vi sia piaciuto e che vi incuriosisca,

Baci

Gin


p.s. Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate, sono sempre aperta a critiche costruttive :)

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


2

IO e TE

-Come il Sole e la Luna-


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Come da tradizione la sera prima della partenza per Hogwarts tutta la famiglia Potter-Weasley era stata invitata a cenare alla Tana, ed ovviamente erano previsti guai seri per chiunque osasse rifiutare l'invito, soprattutto se si trattava dei nipoti che sarebbero partiti con l'espresso il giorno seguente.

Questo Lily lo sapeva benissimo, perciò non vedeva proprio il motivo per il quale sua madre dovesse ripeterlo in continuazione da un'ora a quella parte.

Tutti sapevano che i nonni si sarebbero offesi, come quella volta in cui Teddy non si era presentato e loro non gli avevano parlato fino a Natale.. o quella volta che Jam si era beccato il regalo più brutto mai visto nella storia della famiglia Weasley, un misto tra un maglione con tre braccia ed una stola da elfo domestico bucata.

Tra l'altro nessuno di loro tre aveva intenzione di dare forfait, perciò che motivo c'era di urlare in quel modo ?

Mamma piantala, ti prego !” le urlò dietro, per l'appunto, Lily, la quale non riusciva a sentire quello che dicevano i protagonisti della sua nuova serie preferita.

Non dirmi quello che devo fare” rispose prontamente Ginny prima di ribattere “E vai a prepararti.. e già che ci sei sveglia tuo fratello!”

La rossa la guardò esterrefatta prima di esclamare “Ma mancano due ore e mezza!”

Fai come ti ho detto!” urlò l'altra fiondandosi in cucina a finire di preparare il dolce che avrebbero mangiato quella sera, insieme a quello della nonna, della zia Audrey ed alla montagna di altri dolci, primi e secondi preparati da tutto il parentado.

Mossa dall'esasperazione la quindicenne si alzò dal suo comodo divano e sbattendo i piedi a terra, per palesare la propria frustrazione, salì al piano superiore.

Lily odiava quando sua madre faceva la matta isterica, non riusciva proprio a capirla..

Perché si faceva venire tutte quelle paturnie per stronzate del genere ?

Si trattava solo di una cena in famiglia, ne aveva fatte a miliardi come quella.

Perché si angosciava in quel modo ? E soprattutto perché angosciava loro ?

Non poteva lamentarsi in silenzio come le persone normali ?

Lei mica si era andata a lamentare con tutto il mondo per l'esistenza di quell'irritante damerino platinato.. mica aveva starnazzato come una gallina per tutta la casa perché le aveva rubato i libri qualche giorno prima..

Oh troll, sto pensando ancora a quello ? - pensò Lily, finendo con lo sbattere la porta, per la frustrazione e l'odio che provava verso quella parte di se che trovava sexy quell'idiota.

Non distruggere la casa Luna!” l'urlo di sua madre le arrivò immediatamente, e con esso l'uso del secondo nome, che stava a significare che era veramente incavolata con il mondo.

Che palle, perché non si fanno una scopata ?!” borbottò James risvegliandosi dal suo stato comatoso.

Spaventando la sorella con la sua inaspettata presenza, che ovviamente non mancò di fargli notare, oltre al rispondere alla sua precedente affermazione “Bleah che schifo! E poi che diamine ci fai nel mio letto ?”

Non ti scandalizzare, sorellina, è la natura umana..” rispose il moro, ma poi ovviamente i suoi due neuroni fecero pace col cervello e capì di aver detto una cazzata, o meglio di averle lasciato intendere di avere il permesso di farlo anche lei, perciò rettificò “Ma non per te, Lils, sei troppo piccola”

Ti ricordo che l'anno scorso Taylor Mongroves è rimasta incinta, e guarda caso aveva quattordici anni”

Già, vedi di non ripetere i suoi errori, eh.. facciamo che non farai sesso per i prossimi trent'anni” propose il fratello maggiore ottenendo un'espressione palesemente irritata e leggermente offesa per averla paragonata ad una tizia senza cervello, poco importava che l'avesse tirata in ballo lei.

Non ho intenzione di rimanere vergine in eterno, Jam”

Beh non sarebbe male, invece” borbottò il ragazzo, ottenendo uno sbuffo spazientito dalla sorella, che per tutta risposta gli tolse le coperte di dosso e disse: “Perché non te ne torni nel tuo letto, invece di impuzzolentire il mio ?”

James strillò, come se avesse ricevuto una coltellata al cuore, ed afferrò la sorella posizionandosela addosso come se fosse stata una coperta, con l'intento di rimanere nel suo bozzolo caldo. Ma ovviamente la rossa iniziò a scalciare per tornare in libertà, non avendo nessuna voglia di fare il manichino per regalare il suo calore corporeo al fratello.

E così iniziò una lotta all'ultimo sangue.

I due combattenti si armarono di cuscini e solletico, prima di avventarsi gli uni sugli altri.



*



In casa Malfoy tirava tutta un'altra aria, i rigidi purosangue sedevano tutti compostamente a tavola, ed assieme a Lucius e Narcissa vi erano ospiti anche tutti i Greengrass.

Scorpius, vestito di tutto punto, sedeva vicino a suo cugino Axel -figlio di Daphne Greengrass e Teodore Nott- e di fronte a sua cugina Rasha -figlia di Luxor Greengrass e Amelia Avery-, ovvero i suoi migliori amici.

La tavola era silenziosa ed imbandita a festa, e sebbene si festeggiassero le partenze dei tre ragazzi, nulla sembrava segnalare la loro importanza, erano come ombre sotto controllo dei loro genitori.

Ad un certo punto della serata, tra una portata e l'altra, i due capofamiglia -posti ai angoli opposti della tavolata- iniziarono una conversazione alquanto scomoda, il genere di conversazione che una ragazza non vorrebbe mai ascoltare.

Il genere di discorso che avrebbe ferito i sentimenti di qualsiasi donna, anche della più fredda di tutte.

Quello che parlava di lei e decideva del suo futuro senza contemplare la sua opinione, trattandola come se non ci fosse affatto.

E sebbene Rasha avesse sempre cercato di assecondare il nonno e tutte le convinzioni della famiglia non poté evitare di intervenire.

Non ho intenzione di farlo”

E col suo intervento l'intera sala ammutolì all'istante.

Come prego ?” chiese retoricamente Salomon Grengrass alla nipote.

Esattamente ciò che avete sentito, nonno... primo non mi sembra assolutamente giusto parlare di questo argomento a tavola, e secondo non ho alcuna intenzione di sposarmi con un tizio scelto da voi per..” disse la mora, bloccandosi per l'imbarazzo.

Mantenere la purezza della famiglia” le suggerì Scorpius mostrando il suo disappunto sollevando un sopracciglio.

Taci Scorpius” lo zittì Lucius Malfoy, per poi posare lo sguardo su Rasha, mentre Salomon continuava imperterrito “Farai ciò che ti si viene detto, bambina!”

NO!” esclamò alzandosi in piedi, lanciando sul tavolo il tovagliolo che aveva posato sulle gambe e la forchetta con cui aveva smesso di mangiare l'istante in cui le sue orecchie avevano udito la parola 'Matrimonio'.

Siediti Rasha!” le ordinò suo padre.

La ragazza sollevò il mento appuntito e fissò i suoi occhi blu in quelli identici del genitore, prima di aprire le labbra laccate di rosso cremisi ed esclamare “NO”.

A quel punto si scatenò il delirio.

I Greengrass si sollevarono all'unisono, le donne da una parte -schierate dalla parte della ragazza- e gli uomini dall'altra -ad urlare ordini e insulti-, e tra la bolgia i tre ragazzi sgattaiolarono al piano di sopra.

Mi sa che questa volta non andrà a finire bene” sussurrò Axel, stringendo tra le braccia la cugina piangente.

Mi sa che anche questa volta il tuo terzo occhio ha visto giusto, cugino” rispose Scorpius, chiudendosi la porta alle spalle.

Non preoccupati Ra, ti proteggeremo noi” dissero all'unisono il biondo e il moro.




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Rasha Elizabeth Greengrass

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Axel Walden Nott

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


3

IO e TE

-Come il Sole e la Luna-


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Come ogni anno, dopo i consueti saluti alla numerosa famiglia, Lily si staccò dai suoi fratelli e cugini e corse verso la fine del treno, c'era una sola persona che in quel momento non vedeva l'ora di riabbracciare, la sua migliore amica Briseide Rosier.

Spalancò lo sportello del penultimo scompartimento, quello prima dei bagni, e come tanti anni prima la trovò lì, intenta a leggere un voluminoso tomo rilegato in pelle di drago, che sapeva essere un'altra autobiografia di Kaelienne Wokart.

Ciao Bri” disse Lily con la voce affaticata per la corsa.

La ragazza si voltò verso di lei, facendo spostare tutta la matassa di ricci biondi, e la fissò con un sorriso che arrivava fino agli occhi grigi “Lils!”

La rossa non attese oltre e si lanciò addosso all'amica, abbracciandola con la delicatezza di un cucciolo di ippogrifo.

Mi sei mancata da morire!” bofonchiò nei ricci di Briseide “Devi spiegarmi per quale motivo ti ostini a non accettare i miei inviti”

Lo sai qual è il motivo” borbottò Bri, con tono triste.

Si ma non ha senso! Nessuno della mia famiglia ti tratterà mai diversamente solo per il cognome che porti!”

La bionda abbassò le ciglia sulla copertina del libro e scosse la testa.

Tu non capisci, mio padre era un mangiamorte, che è andato a letto con la prima babbana che ha trovato, per fare uno smacco alla caduta del suo signore..per lui la mia nascita è stata un errore.. io sono la costante riminiscenza dei suoi peccati”

Adesso basta con questi melodrammi, da dove viene tutta questa roba ? Sei andata un'altra volta a casa loro ?” chiese Lily fissandola con una serietà che quasi stonava sul suo viso gioviale.

L'amica rispose con un'alzata di spalle, il che significava che si, era andata nella casa di suo padre e si, aveva creduto a tutte le stronzate che la velenosa moglie purosangue di suo padre le aveva sputato addosso.

Con un sospiro Lily l'abbracciò stretta, consapevole del fatto che non sarebbe riuscita a toglierle dalla testa quelle malsane idee che le avevano inculcato.

O per lo meno non ci sarebbe riuscita quel giorno.

E poi tua cugina mi odia” borbottò Bri, sulla spalla della rossa.

Cosa ?” chiese incredula sciogliendo un poco l'abbraccio per guardarla, ma vedendo che la bionda cercava ancora di fuggire dai suoi occhi indagatori, provò con il sarcasmo “Quale delle mille ?”

Briseide fece un minuscolo guizzo del labbro, un fallito tentativo di sorriso, ma probabilmente era il massimo che Lily poteva sperare in quel momento.

Rose” bisbigliò la corvonero.

Che cosa ?” chiese nuovamente incredula, Lily, spalancando gli occhioni castani, prima di continuare, esclamando “Rose non ti odia affatto! Probabilmente è solo invidiosa del tuo successo accademico!”

La riccia scosse il capo, come a dire che la Potter non potesse capire, visto che si trattava di una sua parente non riusciva a vedere la realtà e che anche i perfetti Weasley potessero essere crudeli.

Sul serio” continuò Lily “quella ragazza non è capace di pensare ad altro, studia e basta, è come un automa”

La continua perseveranza della sua amica invece che convincerla la fece infuriare ancora di più. In quel momento sentì una vampata di rabbia che le offuscò la mente e il giudizio, per cui aprì la bocca e le rivelò ciò che per tanti anni le aveva tenuto nascosto.

Hai ragione probabilmente mi sono tirata da sola in testa il libro di antiche rune, e forse mi sussurro da sola 'abominio di mangiamorte tra i corridoi', o mi faccio da sola gli sgambetti in biblioteca”

Le parole uscirono a fiotti dalla bocca intrise di un velenoso sarcasmo che fece paura alla sua migliore amica.

Ma Briseide non notò la reazione di Lily, semplicemente tirò tutto fuori e poi inviperita si alzò ed uscì dallo scompartimento.

Lily, ancora scossa dalle parole della sua amica, rimase lì, ferma ed immobile ad osservare il punto in cui fino a qualche istante prima c'era la corvonero.

Com'era possibile che tutte quelle cose fossero successe senza che se ne accorgesse?

Era davvero così cieca e presa da se stessa da non accorgersi di quello che accadeva attorno a lei?

Sconvolta uscì dallo scompartimento alla volta della sua migliore amica.


*


Scorpius era appena tornato dal suo giro di ronda, essere un prefetto era una vera scocciatura certe volte, soprattutto quando doveva fare il 'cattivo' della situazione e confiscare gli oggetti proibiti ai ragazzini del secondo anno.

Si rigirò il freesbie zannuto tra le mani e decise che più tardi l'avrebbe regalato ad Axel, almeno gli avrebbe tirato su il morale; da quando aveva sentito quelle baggianate durante la cena di famiglia era diventato molto più cupo e taciturno.

Adesso era il momento giusto per una sigaretta.

Si avviò verso i bagni, il solito posto dove solitamente nessuno rompeva per l'odore del fumo, iniziando già a tirare fuori il pacchetto e a scegliere la profumazione che più l'aggradava.

Fu in quel momento che venne placcato da una gamba, che spuntò da uno degli scompartimenti del sesto anno di tassorosso, e gli impedì il passaggio.

Scorpius sollevò lo sguardo argenteo verso la proprietaria.

Madison Sinclaire gli sorrise sfacciatamente e gli chiese “Parola d'ordine?”

Il biondo la scrutò a fondo, dalla testa ai piedi e decise che sarebbe stato al suo gioco, vista la sua disponibilità e bellezza.

Sanctimonia Vincet Semper

La ragazza dai capelli castani lo guardò confusa, non capendo cosa avesse appena detto, e lui con un sospiro la illuminò “La purezza vince sempre, è il motto della mia famiglia”

Lei gli si fiondò in braccio e disse “Oh.. beh, bastava il tuo cognome, tesoro”

Il biondo le lanciò un ghigno dal suo repertorio e le chiese con voce volutamente sensuale: “Come ti chiami bellezza ?”

Madison” rispose quella, afflosciandoglisi addosso come una gatta morta.

Vieni con me, ti porto nel mio posto segreto” le sussurrò all'orecchio, per poi condurla verso i bagni.

Oltre alla sigaretta avrebbe ottenuto anche qualcosa di piacevole da quel viaggio in treno.


*


Osservò attentamente ogni scompartimento senza trovare tracce di lei.. com'era possibile? Che si fosse volatilizzata in quei cinque minuti che le aveva dato di vantaggio?
Arrivata davanti ai bagni decise di controllare anche lì dentro.
Aprì la porta e con una certa sorpresa si ritrovò davanti una scena che avrebbe sicuramente fatto a meno di vedere.. la testa bionda era inconfondibilmente quella di Scorpius Malfoy che si stava dando da fare con una ragazzetta dai capelli castani.
Lily rimase lì immobile a fissarli mentre si baciavano, come una vera stalker, e non poté fare a meno di pensare che se la ragazza aveva quell'aria talmente sconvolta ed appassionata il bacio che stava ricevendo doveva essere celestiale. Ma questa teoria implicava che Malfoy fosse un gran baciatore e ciò, per non si sa bene quale motivo, la sconvolse tanto da farle emettere un verso indignato, che inevitabilmente la fece scoprire.
Malfoy si staccò dalla Tassorosso e si voltò verso la porta, non curandosi minimamente di togliere le mani da sotto la maglietta della ragazza o da spiegarle il perché di quello stacco improvviso.

Potter!" esclamò sorpreso “che diavolo ci fai qui?"
Lily sollevò un sopracciglio e con un'espressione alquanto incredula rispose “Potrei farti la stessa domanda Malfoy, si da il caso che questo sia il bagno delle ragazze !”

Il biondo si liberò della ragazza in un lampo ed attraversò la stanza per arrivare a pochi centimetri dalla rossa e dirle con tono scocciato “Come se qualcuno in questo treno usasse veramente questi bagni”

Forse voi maschi li usate solo per portarci le vostre conquiste, ma noi ragazze li usiamo anche per il loro vero scopo”

Scorpius ghignò e non si fece scappare l'occasione di punzecchiarla “Ah si ? E cosa devi fare Potter ? Ti scappa la grossa ?” disse scoppiando a ridere da solo.

La faccia della ragazza divenne ancor più rossa dei suoi capelli vermigli, tanta era l'indignazione e la rabbia per essersi messa in quel pasticcio.

Ma la fortuna volle che Lily non dovette rispondere alla provocazione, perché la figurina nascosta alle spalle del biondo lo richiamò, pretendendo che continuasse a darle attenzioni.

Scorpius..” pigolò la castana.

Il serpeverde girò lo sguardo verso quella voce e sollevò un sopracciglio, alquanto irritato dal trovarla ancora lì, con i capelli spettinati e la camicetta sollevata.

Che vuoi ?” le rispose irritato, ottenendo un altro versetto da animale ferito, cosa che lo fece arrabbiare ancora di più e lo spinse a liquidarla velocemente e senza alcuna delicatezza “Puoi andare.. abbiamo finito”

Ma come !” rispose piccata la ragazza, guardando male sia lui che la rossa che li aveva interrotti. Ma il biondo fu irremovibile e gli bastò solo sollevare entrambe le sopracciglia per farsi capire.. quello era il suo classico: ancora qui ?

Così Madison, irritata e ferita, strinse le mani a pugno e si tirò verso il basso la camicia, per poi camminare velocemente verso la porta e appellarlo col suo soprannome preferito: “Sei proprio un grandissimo stronzo Malfoy!”


Lily vide un sorrisetto soddisfatto apparire sul volto del ragazzo e non poté evitare di commentare il suo comportamento a discapito di quella povera tassorosso “Tratti sempre così di merda le ragazze con cui te la fai ?”

Scorpius le si avvicinò e, con un ghigno stampato in faccia, le chiese “Perché ? Vuoi entrare a far parte del mio fanclub?”

Tze..” esclamò indignata la rossa “Non mi abbasserei mai a tanto!”

Perché no, Potter ? Sono forse troppo bello per i tuoi standard ?”

Una grassa risata uscì proprio dal cuore della rossa, con tanto di lacrime e scossoni di singhiozzi “Sogna pure Malfoy.. ma non sei certo quest'adone che credi di essere, ce ne sono miliardi più belli di te”

Lui le arrivò sotto al mento, ad una distanza sconveniente e conturbante per la rossa, che riuscì a contare persino tutte le pagliuzze leggermente più scure all'interno delle sue iridi argentate.

Sarai tu a sognarmi stanotte.. mentre leggerai i tuoi libretti sconci immaginerai me al posto dell'eroe della tua storia d'amore, e a quel punto ti mangerai le mani per quello che hai detto, perché io non ti toccherò nemmeno con un dito” le sussurrò, con voce suadente, afferrandole un ricciolo rosso che gli impediva di arrivare al suo orecchio.

Lily deglutì a disagio, ancora scossa dal ricordo del loro incontro in libreria, e balbettò un qualcosa che non capì nemmeno lei. Facendo spuntare un ghigno vittorioso sulla pelle diafana del ragazzo, che prontamente si scostò da lei e si avviò verso la porta.

La Potter rimase immobile, troppo imbarazzata per aggiungere altro, mentre lui si rigirò per aggiungere “Ah Potter.. dimenticavo” ottenendo così la sua attenzione.

Che altro vuoi ?”

Ti è piaciuto lo spettacolo prima ?”

Lo spettacolo ?” chiese confusa non capendo a cosa si riferisse.

Si, di me e la tassa.. sei rimasta lì a fissarci come una pervertita” ghignò trionfante per poi dileguarsi.

IO NON VI STAVO FISSANDOO!” esclamò infervorata, ritrovandosi ad urlare con una porta chiusa.

Stupido di un Malfoy!” borbottò, per poi andare a cercare Bri in tutti e quattro i bagni, trovando però solo un fiume di carta igienica sparsa per terra e sciacquoni non tirati.

Bleah.. - pensò prima di uscire anche lei e continuare la sua ricerca.




--Angolo Autrice--


Ciao a tutti,

vi chiedo scusa per il ritardo ma in questi mesi il lavoro mi ha mangiato tutto il tempo libero che avevo ed anche le forze.

Sinceramente poi non so mai che scrivere nell'angolo autrice, perché mi sento in imbarazzo. Colgo però l'occasione per ringraziare le persone che mi hanno recensita e coloro che hanno messo questa storia tra le preferite, seguite e ricordate.

A presto,

baci

Gin


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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


4

IO e TE

-Come il Sole e la Luna-


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Lily continuò invano a cercare la sua migliore amica per il treno, finché non scorse la chioma rossa marchio Weasley entrare nello scompartimento in fondo a sinistra.

La ragazza rimase indecisa sul da farsi per mezzo secondo appena, prima di fiondarsi come un uragano alla volta della cugina. Questo era il momento perfetto per sapere cos'era successo realmente in tutti quegli anni e nulla l'avrebbe persuasa ad evitare il confronto.

Con i denti stretti e gli occhi chiusi a fessura, spalancò la vetrata scorrevole con un colpo secco, spaventando inevitabilmente gli occupanti dei sedili, e si concentrò esclusivamente su Rose, ignorando bellamente il saluto delle sue altre compagne.

Dobbiamo parlare” sentenziò e, senza lasciarle il tempo per capire cosa stesse succedendo, l'afferrò per un braccio e la trascinò fuori di lì.

Lily! Ma insomma, che modi sono?!” esclamò la riccia, tentando di liberarsi da quelle tenaglie.

Ma la determinazione che scorreva nel sangue caldo della Potter vinse ancora una volta, e la grifondoro trascinò la cugina in un angolo appartato per parlarle.


Lily si piazzò al centro, davanti alla porta, con le braccia incrociate sotto il seno e le gambe ben distanziate a prevenire ogni attacco di fuga.

Allora, Rose..” iniziò la più piccola.

La cugina si stravaccò sul divanetto e mise il broncio incrociando anch'essa le braccia sul petto “Lily..” borbottò con lo stesso tono accusatore usato dall'altra.

Bri mi ha detto alcune cosette poco fa..”

Ah si ? E che ti avrebbe detto quella?”

Lily percependo quel tono astioso, riferito alla sua amica, sollevò un sopracciglio e non si trattenne più, iniziò la sua ramanzina con un tono medio basso per poi finire con l'urlarle addosso: “Quella, ha detto che sei una bulla del cazzo! È vero che la insulti continuamente per i suoi natali ? Che le fai i dispetti come una bimba dell'asilo ?”

Il viso di Rose divenne sempre più rosso per non si sa bene se l'imbarazzo di essere stata beccata, o venir ripresa dalla cugina più piccola del clan.

E se anche fosse ? Che te ne frega?” le chiese sollevando le sopracciglia.

Lily strinse gli occhi e le lanciò uno sguardo fulminante “E' la mia migliore amica, certo che mi importa!”

Faresti meglio a non farti vedere in giro con certa gente.. definirla 'la tua migliore amica' poi, tze! Mi fai vergognare di essere tua parente” le sputò velenosa peggio di una serpeverde, Rose.

Ed a quelle parole Lily fece uscire la sua parte selvaggia, tirò le braccia in avanti e con un urlo le saltò addosso, finendo col tirarla giù per terra.

Rose strillò impaurita dallo sguardo negli occhi della cugina e dall'impatto della botta.

L'uragano Lily era stato rilasciato ed iniziò a menare l'altra con calci, pugni, tirate di capelli e graffi.

Sei” pugno sull'occhio destro “una” tirata di capelli con la mano sinistra, “dannatissima” spintone verso il pavimento “vipera” calcio.

A cavalcioni sull'altra, riprese un attimo fiato e continuò la sua invettiva: “Io farei vergognare TE ? Semmai è il contrario!”

Rose a quel punto, con un urlo indemoniato, iniziò a graffiare e strappare la camicia dell'altra. Rivoltò le posizioni dandole una spinta verso la porta scorrevole e Lily volò come se non pesasse niente contro di essa.

La batosta la stordì per qualche istante, il tempo giusto per far rialzare la cugina, che non perse tempo e iniziò a tirarle dei calci sullo stomaco.

La Potter, con agilità ed aiutata dal movimento oscillante del treno, riuscì a farle lo sgambetto e farla cadere col culo per terra. Poi tenendo una mano sullo stomaco, afferrò la prima cosa che vide, ovvero un libro, e lo tirò contro la cugina.


Stronza” disse l'altra, schivando l'oggetto.

Sarai tu! Bulla da quattro soldi” rispose Lily sollevando il mento.

Sei morta Potter!” disse avvicinandosi a gattoni verso di lei.

Non credo proprio Weasley” rispose piegando le gambe al petto, per poi stenderle e darle un calcio a due piedi per allontanarla.


In quel momento, prese dal trambusto e dall'odio reciproco, non si accorsero che la porta alle spalle di Lily era stata aperta, e così continuarono la loro lotta davanti a tutto il corridoio e in men che non si dica si ritrovarono due prefetti alle calcagna.

Bene bene, cosa abbiamo qui ?” disse una voce melliflua e fin troppo odiata e conosciuta dalla Potter, la quale si girò verso di lui per rispondergli a tono. Così facendo però, distolse l'attenzione dalla sua nemica, che immediatamente sfruttò quel vantaggio tirandole una gomitata sullo sterno.

Lily produsse un suono strozzato provocato dall'urto e dalla momentanea mancanza d'ossigeno, che preoccupò inevitabilmente la prefetta alle sue spalle.


Rasha afferrò la rossa per le spalle, prima che potesse cadere a terra, e si girò verso il cugino, guardandolo con due occhi grandi quanto due boccini, per lo spavento.

Ax! Vieni subito!” disse Scorpius, verso il corridoio alla sua sinistra, prima di piegarsi e sollevare Lily tra le braccia.

Rasha lanciò uno sguardo torvo verso la Weasley e sentenziò “50 punti in meno a Grifondoro!” poi girò i tacchi ed elegantemente uscì dallo scompartimento.


Axel Nott arrivò in quel momento e chiese spiegazioni con degli sguardi muti e curiosi ai cugini, ma loro non ebbero il tempo di parlare, perché Rose Weasley si era rialzata e battagliera era uscita dallo scompartimento, iniziando ad urlare per i corridoi: “Ma brava! Lo sapevo che ti piacevano proprio i figli di Mangiamorte! Non ti bastava frequentare quell'abominio della Rosier, adesso te la fai pure con Malfoy e company!”

I serpeverde si bloccarono, con un passo ancora sollevato, sorpresi, ma non ebbero nuovamente il tempo di parlare, che Lily voltando la testa le disse “Ancora parli brutta gallina ? Non osare dire un'altra parola contro Briseide!”

Ah si ? Sennò che mi fai ?” rispose quella avvicinandosi al gruppetto.

Lily, infervorata si appoggiò alla spalla di Malfoy, e la minacciò “Ti spacco tutti quei denti da castoro che ti ritrovi e poi te li faccio ingoiare!”

A quel punto la Weasley arrivò davanti a loro e continuò “Ma non farmi ridere neanche ti reggi in piedi! Hai dovuto chiamare il principe delle serpi per venirti a salvare!”

Lily si sporse e l'afferrò per i capelli tirandoglieli dall'alto della statura del ragazzo. “Ne vuoi ancora, uhm?!” le urlò continuando a strapparle le ciocche aranciate.

A quel punto Axel decise di intervenire e le separò, facendo da muro tra Rose e Lily.

Rose vedendosi la strada bloccata iniziò a prendere a spintoni il ragazzo “Levati dalle palle Mangiamorte!”

Vogliamo arrivare a 100 punti in meno ?” intervenne Rasha, incrociando le braccia al petto, guardandola con il suo cipiglio da prefetto.


Scorpius iniziò a camminare, decretando finita la discussione, ma la rossa volle avere l'ultima parola “Non ci saranno sempre loro a salvarti, Potter ! Ricordati che viviamo nella stessa casa!”

A quel punto infervorata, Lily si girò completamente, appoggiandosi sulle spalle di Malfoy disse “E' una minaccia ?”

La testa di Rose si spostò a scatto come quella di uno struzzo e rispose acida come l'aceto “Fai un po' te!”

Se è la guerra che vuoi, guerra avrai!” sentenziò Lily, per girarsi senza più degnarla del suo tempo, finendo con l'accorgersi di essersi completamente spalmata sul petto del suo acerrimo nemico e di avergli piazzato le gambe a cavalcioni sui fianchi.

Scorpius e Lily si guardarono negli occhi, quasi sorpresi della loro vicinanza, respirandosi ad un palmo dal naso, ammirando e conoscendo per la prima volta i più piccoli dettagli del viso dell'altro, rimanendo in quella posizione finché una terza voce non si intromise: “State comodi voi due ?”

Lily si girò verso Rasha Greengrass, che li stava osservando con un sopracciglio sollevato, e si riscosse immediatamente da quella follia che l'aveva incantata per quell'istante.

Oh...ehm..già, puoi anche farmi scendere adesso” disse al ragazzo, distogliendo lo sguardo da quegli occhi grigi, battendogli un colpetto sul pettorale destro.

Non prendo ordini da te” rispose lui, rendendo più salda la presa sulle sue cosce e continuando a camminare.

Lily strabuzzò gli occhi e borbottò “Ma..”

E poi non ti reggi in piedi, finiresti a terra il secondo dopo e ti dovrei risollevare di nuovo, perciò sarebbe tutta fatica inutile”

E che te ne frega? Se anche cascassi..”

Come prefetto è compito mio, portarti in infermeria”

Infermeria ? Non c'è sul treno”

Ma non ti azzitti mai ? Ci credo che poi la gente ti vuole picchiare”

Lily a quelle parole mise il broncio e borbottò “Antipatico” facendo ridere la mora che continuava a seguirli.

Comunque no, non c'è l'infermeria, ma abbiamo una cassetta pronto-soccorso nel vagone dei prefetti”

Comunque non ne ho bisogno” rispose Lily tirando fuori il suo stupido orgoglio da Grifondoro.

Come no!” commentò sarcastico Scorpius.

Guarda che ti ha conciata proprio male. Ti ha persino strappato la maglietta” rincarò la dose la Greengrass.

Già, ti si vede tutto.. volevi davvero camminare per i vagoni con le tette all'aria ?”

Lily arrossì come un pomodoro e cercò di nascondere il più possibile alla sua vista, ma ovviamente non poté trattenersi dal commentare.

Ho un reggiseno prego! E poi è tanto meglio così? Tu stai vedendo tutto”

Di proposito il biondo diede una sbirciatina, per poi sollevare sensualmente gli occhi nei suoi e con un ghigno rispose: “In qualche modo dovrai pur pagarli questi servigi da me offerti”

Tze! Pervertito” commentò lei sollevando gli occhi al cielo.


Restarono in silenzio giusto cinque minuti prima che Lily chiedesse “Ma non ti peso ?”

Che te ne frega ?” chiese a sua volta Scorpius evitando di risponderle.

Ah, a me niente..figurati!” rispose mordendosi le labbra, per ingannare il tempo, ottenendo così l'attenzione del ragazzo su di esse.


Rasha lanciò loro un'occhiata e vedendo la Potter appoggiata con la guancia sulla clavicola del cugino, decise di farsi da parte, sia mai che quei due testoni riuscissero a combinare qualcosa senza la sua presenza.


Lily sollevò gli occhi e trovò lo sguardo del serpeverde su di sé, sollevò la testa da quel posticino che si era trovata per stare più comoda su quell'ammasso di muscoli, e gli chiese “Che c'è ?”

Scorpius si riscosse e la fissò confuso, ritrovandosela inconsapevolmente più vicina.

Mi stavi fissando di nuovo le tette ?” gli chiese stringendo gli occhi a fessura.

Come se ci fosse qualcosa da fissare” commentò lui sprezzante.

Come osi ? Guarda che porto una seconda abbondante!” rispose offesa.

A me sembra una prima scarsa, c'è un vero piattume da queste parti” disse divertito.

A quelle parole, la rossa abbassò lo sguardo per guardarsele e decretò che erano esattamente come le ricordava, ergo una seconda abbondante, altro che piattume!

Secondo me hai problemi di vista” commentò subito dopo.

Ci vedo benissimo Potte-”

Scorpius non riuscì a finire la frase perché quando abbassò lo sguardo verso di lei trovò la maglia di lei completamente abbassata e un paio di tette proprio sotto gli occhi.

Vedendo che il biondo non dava segno di vita, la rossa lo spronò “Allora ?”

Lui si schiarì la voce e disse “Si.. mi sembrano proprio.. ”

Proprio ?” lo incalzò lei speranzosa.

Lui cogliendo quel tono, spostò lo sguardo verso i suoi occhi e con un mezzo sorriso rispose “Piccole, decisamente piccole”

E Lily ovviamente non poté che prenderla bene, infatti gli strinse entrambe le braccia al collo, tentando di strozzarlo con le sue mani “TU! BRUTTO MICROCEFALO ANTROPOIDE ZOTICONE CHE NON SEI ALTRO!!”

Che dolcezza” commentò lui, ridendo di gusto.

Taci!” gli disse dandogli un pugno sulla spalla.

Scorpius si tolse le mani di Lily dal collo e le mise sulle sue spalle, prima di avvicinare la testa alla sua e dirle “Sta tranquilla gattina, il tuo segreto è al sicuro con me”


La grifondoro lo guardò sorpresa per il nomignolo da lui utilizzato e aprì la bocca per commentare, quando la porta dello scompartimento dei prefetti venne aperta e suo fratello Albus apparve sulla soglia.


Lily ma cosa ?” chiese sconvolto per tutto, il look da pazza di lei, le braccia di Malfoy sul suo sedere, i loro volti così vicini, le gambe di lei sulla vita di lui..

Sinceramente Albus non sapeva cosa guardare prima.

E per fortuna intervenne un'altra persona a chiarirgli le idee.

Lily! Merlino cosa è successo alla tua faccia?” esclamò sconvolta Briseide.


La rossa lanciò uno sguardo al biondo e gli sussurrò “Grazie del passaggio, cavallino” prima di sganciare gambe e braccia e scivolare via.


Scorpius, sorpreso, la lasciò andare e la seguì con lo sguardo finché non vide al sicuro, immersa nelle chiacchiere e negli abbracci della sua famiglia.




-Angolo Autrice-


Ciao a tutti!!

Lo so, state pensando “Ah, si è decisa a tornare a scrivere questa!” beh ecco, non ho scusanti è vero.. le solite cose mi hanno trattenuto e quei pochi momenti che avevo li usavo per la vita privata.. sorry :(

Però spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo.

Inoltre vorrei farvi una piccola nota, nel caso in cui aveste trovato la reazione di Lily un po' esagerata nei confronti di Rose:


In questa ff Lily è come se fosse l'incarnazione del Sole, del calore, dell'impulsività e della lealtà (tipiche dei grifondoro che ho un po' estremizzato), quindi è molto suscettibile agli insulti nei confronti delle persone a cui tiene, perciò con un niente si infiamma e da di matto. Non per niente ho specificato il soprannome uragano Lily.

Detto questo anche Rose non è la classica cugina-migliore amica di Lily che trovate spesso nelle storie. Da questo capitolo in poi ci sarà una vera frattura nel loro rapporto (non che prima fossero state chissà quanto legate), succederanno varie cose e si faranno del male a vicenda in questa 'guerra', perciò tenetevi pronti a tutto.


See you soon ;)

Baci

Gin




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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


1

IO e TE

-Come il Sole e la Luna-


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Erano passate due settimane da quel viaggio verso Hogwarts e Scorpius non faceva che pensare a quello che era successo.

Si era ritrovato quella ragazza tra i piedi due volte nella stessa giornata, nemmeno se si fossero cercati di proposito sarebbero riusciti a farlo succedere.

La prima volta aveva goduto nel battibeccare come al solito con lei, era davvero divertente vederla scervellarsi per trovare la risposta adatta alle sue provocazioni.

Ma la seconda..

La seconda volta che l'aveva vista era il motivo per il quale ancora ci stava pensando. L'aveva vista ferita, l'aveva protetta, tenuta tra le braccia, e in un momento aveva addirittura pensato..

Aveva addirittura pensato che fosse carina.

Carina, la Potter..

Carina...

Come poteva anche solo pensare di accostare quelle due parole nella stessa frase?!

Eppure..

Quegli occhi.. ricordava come lo avessero fissato, il loro fuoco, il loro calore.. l'intensità.

Mai avrebbe pensato che dei comunissimi occhi marroni potessero essere così belli.

Eppure non c'era nulla di comune in lei.


Sollevò lo sguardo dal filo d'erba sul quale si era incantato e la trovò.

Neanche l'avesse cercata di proposito.

Era come.. come se l'avesse chiamato.

Come se il suo sguardo fosse stato legato alla sua figura da quel primo settembre fino all'eternità..

Come se il fato ci si fosse messo di mezzo.


Nah, ma che andava a pensare ?


Non lo sapeva nemmeno lui cosa gli prendeva ultimamente.

Non sapeva proprio per quale motivo invece di ascoltare Axel e Shane Zabini parlare della festa di inizio anno, stava fissando lei.

Quei capelli rossi..

La stava guardando come un'idiota e non riusciva a smettere.

Perché lei stava ridendo ed era bellissima, con i fiori di ciliegio tra i capelli che svolazzavano selvaggi per una raffica di vento.




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Bellissima..


Nah, ma che andava a pensare ?

Probabilmente l'aveva infettato quel giorno.

Si, sicuramente gli aveva trasmesso qualche malattia..


Ehi Scorp!” quella voce lo riportò al presente, ovvero dove doveva stare la sua testa, invece di pensare a grifonfesse con famiglie discutibili.

Si ? Cosa volete dalla mia vita?” rispose, riapplicando mentalmente la maschera che per un momento aveva lasciato cadere.


*


Briseide aveva capito fin da subito che quel giorno in treno aveva significato qualcosa per la sua amica, certo oltre all'ovvietà della lite con la cugina, che le aveva procurato punizioni dai genitori e screzi a non finire con quell'oca di una Weasley.

Ma c'era dell'altro, perché Lily non cercava più di infilare mille parole e domande nei momenti morti della conversazione, semplicemente si limitava a riflettere su qualcosa, il che non era affatto da lei.

Ma a cosa poteva pensare ?

La bionda le lanciò un'occhiata ma, per la prima volta in cinque anni, non riuscì a decifrarla.


Dei passi affettati la distolsero dalle sue riflessioni sulla rossa, facendole voltare lo sguardo verso la persona che stava correndo trafelata nella loro direzione.

Briseide trattenne a stento le risate nel vedere Dominique, con la divisa di tassorosso tutta disordinata e sbottonata, buttarsi a peso morto sul prato, per poi lamentarsi della botta che aveva subito il suo fondo schiena.

Ciao ragazze! Ah, che fatica che mi avete fatto fare, ma perché diamine vi siete piazzate così lontano ?” esclamò ansimando per la corsa appena fatta.

Potevi non correre, non saremo certo scappate via alla tua vista”

Mmm che è successo a miss buonumore, qui accanto ?” chiese la ragazza alla bionda, indicando col pollice la rossa sdraiata a guardare il cielo.

Ah, chi lo sa.. da quando siamo scese dal treno è così” rispose Bri, accentuando la terzultima parola per vedere la reazione di Lily, che ovviamente non si fece attendere, come di consuetudine sussultò leggermente, per poi far tornare vigile il suo sguardo e girarsi verso di loro.

Che c'è una ragazza non può forse pensare ai fatti suoi ?” chiese, difatti, con tono provocatorio per zittirle.

Le due si guardarono e poi in coro risposero “Non tu”

A quella frase la rossa incrociò le braccia infastidita, mise il broncio proprio come quando era piccola e i fratelli le negavano le caramelle e borbottò “Arpie”.

Le ragazze la guardarono e poi scoppiarono a ridere all'unisono.


*


Il vocione di Taddeus Zorkas, professore di difesa contro le arti oscure, interruppe tutte le attività che si stavano svolgendo nel cortile e si propagò in ogni angolo del castello in cui vi fossero studenti fuori dall'aula.

Ricreazione finita Signorine” si, lui chiamava tutti -sia ragazze che ragazzi- con quell'appellativo “vi voglio in classe immediatamente!”


Scorpius sollevò gli occhi al cielo e sospirando disse “Che Salazar ci aiuti, quel vecchio pazzo mi fa venir voglia di lanciargli una miriade di Cruciatus ogni volta che apre bocca”

Direi che è un bene allora che il tuo banco sia uno dei più lontani” rispose Flint.

Già.. e secondo te l'ho scelto a caso, vero?” rispose sarcastico lanciando un'occhiata d'intesa al cugino.

Certe volte si chiedeva davvero come fosse possibile che quell'idiota fosse finito nella loro casa.

Acume.. astuzia.. ambizione.. intraprendenza.. determinazione.. niente.

Nein, non, nada, niet, none, non ne possedeva uno.. UNO.. dei loro valori!


Axel rise sotto i baffi e si alzò in piedi.

Andiamo, prima che qualcuno ci rimanga secco” e quest'affermazione poteva essere riferita sia alla minaccia sottintesa nella voce del professore, sia all'atteggiamento di Scorpius quando veniva chiamato Signorina da quest'ultimo, che a Flint, l'idiota che probabilmente tutti meditavano di far fuori un giorno si e l'altro pure.

Già..ci tengo alle mie palle” commentò l'idiota, alzandosi con un'eleganza pari a quella di un erumpent.


*


Lily saltellò sull'attenti non appena udì l'ordine di Zorkas, trascinandosi appresso la cugina e la migliore amica.

Lo sai, vero, che non può effettivamente controllare che tutti si alzino e vadano alle rispettive aule ?” le chiese Briseide sollevando un sopracciglio biondo in alto.

Si, ma me la faccio sotto lo stesso.. quell'uomo mette i brividi”

Vero, è proprio un orco! Una volta mi ha gridato ad un palmo dal naso solo perché l'avevo accidentalmente urtato in corridoio” commentò Dominique.

Briseide sollevò gli occhi al cielo, esasperata dalle sue amiche, ma le seguì comunque verso l'interno della scuola.

I momenti con cui poteva stare con entrambe, essendo tutte e tre di case differenti, erano così pochi che finiva col contarne anche i minuti.



E a proposito di gente urtata casualmente in corridoio..


*


Scorpius si diresse con il suo solito passo cadenzato, flemmatico ed annoiato -insomma la sua classica camminata da figo- verso l'interno del castello, mentre quegli idioti di cui si era circondato non facevano che blaterargli accanto.

E lui, dal canto suo, avrebbe preferito sorbirsi qualsiasi cosa in cambio di quello, perfino un'ora di ammorbamento dal professor Ruf a storia della magia.

Per fortuna, il fato volle che la sua distrazione non derivasse da una noiosa lotta tra goblin, ma da una ragazza dai capelli rossi che stava camminando davanti a lui.


Il biondo ebbe giusto due secondi di tempo per escogitare il suo piano, che esso venne già messo in atto.

La sua spalla ossuta travolse la piccola di casa Potter, anzi.. forse sarebbe stato meglio dire che fu il suo braccio a farla cadere, perché quella ragazzina era davvero una delle più basse che avesse mai visto.


Attenta a dove metti i piedi Potter” ecco, fine del piano.

Non aveva pensato ad altro.. d'altronde aveva avuto un lasso di tempo davvero scarso per prepararlo; però aveva tutto ciò che necessitava: una battuta d'inizio e il colpo -fisico in questo caso- per attirare l'attenzione.

La ragazza, con il carattere che si ritrovava avrebbe fatto il resto, avrebbe aizzato la belva e, come ormai aveva imparato a conoscere, avrebbe adorato gli appellativi ingegnosi della sua lingua biforcuta.


Lily si alzò con il fuoco negli occhi e gli fu subito addosso.

Uno spintone.

Due piccoli pugni nella pancia.

E una minaccia.. esattamente in stile Lily Potter.


TU, Idiota di un platinato da quattro soldi, mi sei venuto addosso e dai la colpa a me ?! Ah, vedrai come te ne pentirai. Ti ridurrò in polpetta e poi mollerò la tua carne agli elfi domestici per servirla a cena!” urlò Lily, con i capelli che sembravano prenderle vita attorno alla testa.

Non vedo l'ora, adoro un po' di sano movimento prima delle lezioni” commentò Scorpius incrociando le braccia al petto per godersi lo spettacolino.


*


Axel scosse la testa, nascondendo le risate al cugino, si girò e fece per andarsene in classe, quando venne bloccato dalla vista della testa bionda e riccia dell'amica della Potter.

Come ti permetti! Malfoy chiedile scusa!” disse Briseide infervorandosi.

E no, non avrebbe rovinato i piani del suo amico/cugino.

Si avvicinò alla corvonero e la prese per un braccio “Andiamo Rosier, il professor Shultz ci aspetta”

Ovviamente quella si ribellò, cercando di sfuggire alla sua presa.

Mi chiamo Neekon e levami quelle mani di dosso Nott”

Il moro sospirò, ovviamente quella poteva solo che essere amica della Potter.. come si dice ? Tra piaghe ci si riconosce ?

Hai un nome troppo lungo per poterlo ricordare, ti chiamo con quello che preferisco e ora fila, so che non vedi l'ora di elencare tutti gli ingredienti della pozione della settimana” la riprese trascinandosela appresso.

Mi dispiace Lils, mi trattiene contro la mia volontà!” strillò Briseide, scusandosi per averla mollata sola col nemico.


*


Erano rimasti da soli.

Le sue amiche se l'erano squagliata o probabilmente erano state cacciate dai loschi tipi con cui se la faceva quella serpe.. e lei non se n'era accorta, perché troppo presa dall'inveire contro Malfoy.

Ma adesso.. adesso che si era sfogata e che aveva consumato abbastanza corda vocale, se n'era resa conto.


Anche se in realtà qualcosa di strano c'era stato fin dall'inizio.

Ok, magari dopo il primo attacco.. era pur sempre una grifondoro.. anzi lei era più come una piccola gatta che soffia e tira fuori le unghie quando le tirano la coda.

Ma dopo, dopo la prima arringa qualcosa era andato storto.

Mancava qualcosa in quella discussione.

C'era l'assenza di brio.. di cattiveria.. di volontà.

Come se Lily non avesse nessuna voglia di discutere con lui, e non perché avrebbe fatto tardi alla lezione di Aritmanzia, non ne aveva e basta!

E lui idem!

E questo era strano!

Moolto straano..

Loro si odiavano cordialmente da tipo cinque anni!!

Possibile che quel singolo gesto avesse cambiato tutto tra loro ?

Che quel singolo giorno in cui lui l'aveva soccorsa avesse decretato la fine del suo odio per il platinato ?

Noo, non poteva essere!

E allora cosa faceva ancora lì?

Da sola.. con lui ?!

Non stavano nemmeno più litigando..

Non si stavano più dando addosso..

Stavano.. parlando?!

Come due ragazzi.. ragazzo e ragazza.. due comunissimi ragazzi.

Era sconvolta!

Sconvoltissima a dirla tutta!

Perché oltre alla stranezza della situazione, le stava.. le stava piacendo chiacchierare con lui.

Con lui.. Scorpius l'ameba Malfoy!

Ok, forse non era quello il suo secondo nome, ma lei l'aveva sempre chiamato così... oddio e adesso?

E se fossero diventati amici ?

Ok, nell'ipotetica e quanto mai immaginaria, assurda e lontana.. lontanissima eventualità in cui fosse successo. Non avrebbe più potuto chiamarlo così.

Assurdo!


Scorpius nel frattempo aveva cambiato posa e atteggiamento, si era seduto sulla panchina sotto i portici, con il sole che gli scaldava le spalle e le stava chiedendo qualcosa.

Hai mai la sensazione di essere osservata e studiata tutto il tempo ? Come se qualcuno non aspetti altro che vedere un tuo passo falso per dirti che non è da te?”

Lily gli sedette accanto e sorrise amaramente “Già.. è come se fossimo costretti dalla società, dalla famiglia e dagli amici a indossare una maschera.”

Scorpius voltò lo sguardo e la osservò.

Esattamente” ammise stupito “a volte vorrei solamente..” si bloccò, sbuffando dal naso, leggermente arrabbiato e confuso.

Lasciarla cadere ?” concluse lei.

La guardò di nuovo, stupendosi ancora una volta di quanto fosse bello parlare con lei... di quanto fosse facile e liberatorio farlo proprio con lei.


Ci fu un momento di silenzio, uno di quelli in cui un sacco di pensieri e paure affollano la mente.

Poi Scorpius chiuse gli occhi e guardando il vuoto le chiese la domanda che più lo terrorizzava tra tutte: “Pensi che piacerei lo stesso alle persone ? Se... se non fossi più così ? Se non fossi quello che si sono abituati a conoscere ?”

Lily lo guardò e mise la mano sopra la sua.


Penso che le persone che contano veramente già ti conoscono senza”

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-Angolo Autrice-


Ciao a tutti!!

Spero di essermi fatta perdonare, ma ormai lo sapete che non posto con regolarità, anche perché fin dall'inizio questa storia la scrivo di getto e se non c'è l'ispirazione giusta finisco con lo scrivere schifezze.

Chi ha letto il libro “Fangirl” capirà cosa intendo ;P

Beh, non ho intenzione di rubarvi altro tempo, continuate pure a borbottare le vostre maledizioni per avervi mollato sul più bello xD

Ah! no... non è vero xD Ultima cosa! Giunti a questo punto ci tengo moltissimo a ringraziare le persone che l'hanno messa fra le seguite/preferite/da ricordare, quali:


Arya secrets, chiisanaSaki, Grimilde Deveraux, Lily_Ginny, lucifery82, Mary Evans, paperottamartina, prettyvitto, Scorpioncina, victoria black, xfreehugsbaby,_imjusteri,_purcit_


Clariss25, Eris_11, Fenicebook,GothicGaia, Jade_Malfoy, Katherine_1814, Lily_Ginny, Talia Jackson


Eris_11 e Merion143


Ed anche le 3 persone che hanno commentato lo scorso capitolo, ovvero: Arya secrets, victoria black e GothicGaia.


Davvero, voi non avete idea di QUANTO mi abbia resa felice venire a sapere che la storia è stata apprezzata (in qualche modo xD) da tutti/e voi. Per cui ci tenevo tantissimo a ringraziarvi. Se ho deciso di continuare la storia è anche soprattutto per merito vostro che, in qualche modo, mi spronate a non mollarla. Quindi, thank u so much my dears <3

Bien, a questo punto...

Ci si vede bella gente!


Baci

Gin


p.s. Se volete lasciarmi un commentino piccolo piccolo, sappiate che sono sempre aperta a critiche costruttive :)



Dominique Weasley


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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


1

IO e TE

-Come il Sole e la Luna-


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Beh e poi cos'è successo ?” chiese Dominique, arrotolandosi ancor di più la piuma tra i capelli.

Cos'altro vuoi sapere ?” le chiese Briseide prendendo un'altra cucchiaiata dal barattolo del gelato al pistacchio “ti ha praticamente fatto la telecronaca di tutto quello che si sono detti!”

Beh ma è successo tre giorni fa!” si lamentò Dominique “e poi non ci ha detto cosa si sono detti dopo.”

Dopo che gli ha preso la mano tra le sue e gli ha giurato amore eterno ?” sghignazzò Briseide.

COSA ?! Io non ho mai fatto nulla del genere!” gridò Lily, scandalizzata dalla catastrofica, apocalittica e assurda idea malamente partorita da quel piccolo genio del male.

Capirai, l'ha praticamente solo sfiorato... come se non avesse fatto nulla” la liquidò Domi, sventolandogli la zampa fresca di manicure in faccia.

E la corvonero per tutta risposta sbuffò, borbottando quattro misere parole “Era solo una battuta” prima di prendere un'altra cucchiaiata e ficcarsela in bocca.


Una passata di smalto verde.

Dominique nemmeno sollevò gli occhioni azzurri verso le amiche per evitare di sbavare ai lati dell'unghia.

Non sei divertente, pensa ad ingozzarti così Lily finisce di raccontare”

Briseide la fulminò con lo sguardo e sbatté il cucchiaio sul tavolo, con una forza che fece impaurire i piccoli elfi che gli gironzolavano attorno, come tante piccole api operaie davanti alla loro regina – anche se in questo caso erano tre, le regine.

E tu piantala con quel magi smalto, come hai appunto notato sto mangiando e quella puzza schifosa mi fa vomitare”

Domi, sollevò il mento aguzzo e la fulminò a sua volta con gli occhi, perché il suo piccolo atto di ribellione le aveva fatto cadere la boccetta del magi smalto nuova di zecca.

Allora spostati, c'ero prima io e se mi muovo e poi faccio casini nessuno pulisce”

Bri alzò gli occhi al cielo e sbuffò.

Sei un caso patologico e sei pure viziata”

Colpita e affondata.

La Weasley spalancò occhi e bocca in un solo istante.

Guarda che a casa siamo tre figli, semmai viziata sarai tu” ribatté tutta arzilla, convinta di averla scampata con astuzia.

Ma si sa che chi non ha sangue di serpe nelle vene non eccelle molto in certe qualità, per cui venne nuovamente azzittita dall'amica.

Intanto non sono io quella che si sta facendo pulire le sbavature di smalto da un elfo domestico”

Quale sarebbe il vantaggio di ritrovarsi qui ogni sera allora ?” chiese esterrefatta, come se schiavizzare piccole creaturine innocenti fosse l'unico motivo per andarle a trovare nelle cucine.

La Neekon-Rosier sbatté gli occhi più volte, come ad ingraziarsi i piccoli elfi, prima di sorridere, seconda cosa allarmante, e dire: “Beh per lo spuntino di mezzanotte no ?”

Non mi pare che sia mezzanotte” borbottò Dominique.

E a quel punto, dopo essersi sorbita i battibecchi bisbetici, Lily intervenne.

Ragazze! Ero io la protagonista di questa storia o mi sbaglio ?” le sgridò la rossa riportando l'attenzione sul fulcro della questione e sul vero motivo che le aveva spinte a riunirsi in quel posto... ovvero spettegolare.

Attività utilissima ai fini dell'amicizia femminile.


*


Albus Potter aveva passato tutta l'estate a trovare lo schema di gioco perfetto, allenandosi strenuamente con chiunque gli capitasse a tiro, costringendo i parenti a giocare a quidditch con lui.

Lui ci sapeva fare con le parole, un minuto prima stavi stravaccato sul prato a goderti il sole e il minuto dopo eri stato convinto a unirti per una “partitina veloce veloce”.

Il problema era che queste partite duravano Ore.. perché si, Albus non si accontentava di giocare.. lui imponeva duri allenamenti estenuanti, finendo così per farsi odiare da tutto il clan.

Il potere della persuasione era qualcosa che andava al di là della comprensione altrui e della magia che si poteva insegnare a scuola.

Era qualcosa di innato.

Un potere subdolo alle volte, perché agiva in modo inconscio nelle menti delle “vittime”.

Per fortuna Albus era un grifondoro e lo utilizzava solo per il quidditch, altrimenti sarebbero stati guai per tutti... sarebbe persino potuto diventare un futuro signore del male.

Ma no, lui era in tutto e per tutto il figlio di San Potter.



Rasha osservò il ragazzo Potter, da dietro la statua di un gigantesco goblin, disfarsi con furia del mantello. Lo sentì ringhiare e imprecare su un qualche fondatore, incavolato probabilmente con il temporale che aveva disatteso le sue aspettative, distruggendo il suo sogno di un allenamento clandestino al chiaro di luna.

La ragazza scosse la testa, divertita dall'insensata scelleratezza del moro. Davvero non capiva come potesse preferire rischiare la pelle tra i fulmini e la concreta possibilità di venir espulso, pur di salire su quella maledetta scopa.

Ma ciò che non capiva più di tutto era il proprio comportamento.

Perché, se era di ronda e l'aveva beccato con le mani nel vaso di Pandora, non era corsa a sgridarlo e a togliergli duemila punti ?

Perché rimaneva nascosta lì dietro ad osservarlo ?

Cos'era quella sensazione che stava provando ?

Ansia ?

Aveva forse paura che lo cacciassero da scuola per colpa sua ?

Perché le importava di lui ?


Non ne aveva idea, ma in ogni caso non fece nulla.

Rimase lì con la bocca leggermente aperta ad osservarlo, in silenzio, andare verso i dormitori.


*


Tutto girava.

Tutto vibrava.

Gli oggetti si sdoppiavano e i muri gli si stringevano addosso.

Scorpius, con andatura traballante, stava cercando di tornarsene in camera dopo aver passato la serata a bere con alcuni amici. Era ciucco come una spugna e ad ogni passo che faceva ne seguiva un altro che lo faceva finire addosso al muro.

O era il muro che finiva addosso a lui ?

Prima una spallata.

Poi una testata.

Un passo avanti e uno di lato.

Un botto, un gemito di dolore e uno strusciamento di piedi sul pavimento o spalle sul muro.



Lily fu l'ultima ad uscire dalla cucina e non appena fece capolino dalla porta, per assicurarsi che non ci fosse nessuno all'orizzonte, uscì dall'oscurità e svoltò a sinistra.

Fu un attimo.

Non vide nulla, ma sentì qualcosa andargli addosso.

Sentì dolore.

Si sentì cadere in avanti, come se avesse perso la presa sulla gravità.

E un botto secco.

Un cranio aveva colpito la fredda pietra del pavimento, ma non era stato il suo.

Sbatté il naso e il mento su quella che capì -poco più tardi- essere la clavicola di Scorpius Malfoy ed un dolore lancinante le si propagò per tutto il volto, facendola imprecare mentalmente.


Mmh..” fu il gemito di dolore che risvegliò Lily.

La rossa sollevò le palpebre e un acuto mal di testa le pervase le tempie.

Merda.. che botta” fu ciò che scosse Scorpius dalla propria confusione, riportando un po' di lucidità nella sua mente.

Potter ?” chiese il ragazzo, riconoscendo la voce e la testa rossa che aveva sul petto.

Lei sollevò lo sguardo e lo allacciò al suo.

Malfoy ?” rispose lei, sbuffando dal naso e sentendo subito dopo una fitta a quel gesto, si portò una mano a coprire/coccolare il proprio naso infortunato.

Scorpius sospirando la imitò, passandosi una mano sugli occhi e tra i capelli.

Rimasero così, uno sull'altro, per qualche altro minuto.

Probabilmente aspettando di recuperare sufficiente energia per alzarsi e camminare verso le proprie destinazioni.

Sei coperta di sangue” la voce del biondo ruppe il silenzio.

Colpa tua” rispose lei automaticamente.

I loro sguardi s'intrecciarono nuovamente, ma questa volta c'era un che di diffidenza e rabbia in entrambi.

Come fa ad essere colpa mia ? Sei tu che sei sbucata fuori dal nulla”

Lily arricciò il naso per l'odore di alcol che percepì nel suo alito e gemette di nuovo per il dolore.

Sei tu che sei sbucato dal nulla e sei pure ubriaco fradicio! Senti che puzza!”

Hai intenzione di toglierti di dosso prima o poi ? Mi stai inzuppando la camicia”

Si guardarono in cagnesco per un altro istante.

Poi Lily sorrise e strofinò il viso per bene sulla suddetta camicia, prima di rispondere “Nah, si sta comodi in effetti”

A tuo rischio e pericolo Potter, potrei vomitare l'anima da un momento all'altro”

No, non succederà.. a meno che tu non faccia qualche movimento brusco”


Dopo un lasso di tempo che ritenne accettabile Lily si mosse, cautamente, sollevando il busto con la forza degli avambracci, riuscendo a mettersi seduta, rimanendo però sempre sopra di lui.. esattamente a cavalcioni sui suoi fianchi.

Mi sa che non sono l'unico ad aver bevuto stasera” commentò il biondo.

Ma vattene! Sono lucidissima” rispose lei, appoggiando di proposito le mani sulle sue spalle, guardandolo da sopra, con la testa incorniciata dai capelli che planavano verso di lui.

Certo..” rispose ironicamente Scorpius “proprio per questo ti sei messa in questa posa.” poi sorrise e continuò con un tono malizioso “Sai potrei anche farmi venire in mente qualche idea”

Piantala.. è solo troppo faticoso alzarsi tutto d'un botto” rispose Lily, prima di strusciare verso il pavimento “Et voilà, les jeux sont fait”

Lui sollevò entrambe le sopracciglia e stupito le chiese “Parli francese ?”

A volte.. forza muovi il culo e vattene in camera tua.” lo liquidò, appoggiando la schiena al muro prima di estrarre la bacchetta, puntarsela sulla faccia e chiudere gli occhi per concentrarsi.

In quel momento Scorpius sollevò la schiena dal pavimento e gli si avvicinò.

Ferma, così finirai per cavarti un occhio” la bloccò, abbassandole la mano e sfilandole la bacchetta dalle dita.

Che ti frega ?” chiese lei, aprendo solo un occhio per osservare la scena.

Lui rispose sollevando le spalle e poi mormorò “Faccio io”.

Afferrando la bacchetta che le aveva tolto, la puntò e disse “Epismendo”

Un sonoro Crack seguì la formula dell'incantesimo e Lily si circondò il naso con entrambe le mani, come per verificare che non glielo avesse tolto per farle un dispetto e farla somigliare a Voldemort.

Ecco.. adesso sei perfetta” disse rigirandosi la bacchetta tra le dita prima di restituirgliela dalla parte del manico.

Lei sollevò entrambe le sopracciglia per l'aggettivo che aveva usato, meravigliandosi che l'avesse associato alla sua persona.

Scorpius dovette pensarla ugualmente perché rettificò la frase, accigliando le sopracciglia e storcendo le labbra alla ricerca delle parole giuste.

Cioè uguale a prima.. perfettamente ordinaria”

Lily annuì, tentando di nascondere e fermare le risate che stavano nascendo sul suo volto

Grazie”

Si..beh” il ragazzo si grattò la nuca, come imbarazzato, e per la prima volta a lei sembrò che avesse un non so che di familiare con i maschi della sua famiglia.

Borbottando Scorpius si alzò, facendo affidamento sul muro; s'avviò verso la sala comune, per poi bloccarsi a metà di un passo per girarsi verso di lei.

Ah Potter” la chiamò, attese che sollevasse lo sguardo, poi indicò se stesso e lei, ed infine disse “questa conversazione non è mai avvenuta”

Lily sorrise e rispose “Certo Malfoy, come quella dell'altro giorno”

Si guardarono un'ultima volta.

Cioccolato e ghiaccio si fusero ancora.

Annuirono entrambi, suggellando da lontano il loro patto di silenzio, e poi si voltarono le spalle per andare finalmente a dormire ognuno nella propria casa.



*


-Angolo Autrice-


Ciao a tutti!!

Per una volta nella mia vita SONO PUNTUALE GENTE! *-* Il fatto è che questa settimana mi sentivo ispirata ed ho colto l'occasione per buttare giù qualcosina.

Spero che la storia continui a piacervi, anche se il tutto procede molto lentamente (specie il rapporto fra Lily e Scorpius), ma abbiate fede!

Tempo al tempo e tutti i nodi verranno al pettine! ;)

Spero di riuscire a mantenere il ritmo ed aggiornare presto.

Al solito, se volete lasciarmi un commentino piccolo piccolo, sono sempre bene accetta a critiche purché costruttive.


Baci

Gin



Albus Severus Potter


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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


7

IO e TE

-Come il Sole e la Luna-



Quella mattina Lily non aveva nessuna voglia di andare a lezione, anzi avrebbe volentieri finto un malanno per continuare a dormire e non alzarsi proprio dal letto, e ci sarebbe riuscita se non fosse stato per Alice Paciock.

La sua compagna di stanza l'aveva letteralmente tirata fuori dal letto e buttata sotto la doccia.

Lily sollevò lo sguardo dalla tazza fumante di caffè, che aveva sotto il naso, e fulminò la bionda artefice del misfatto.

Oh non guardarmi così, sai che è per il tuo bene” mormorò la ragazza, non appena percepì lo sguardo assassino su di sé.

Il mio bene sarebbe stato dormire, visto che ho l'aspetto di uno zombie” borbottò la rossa, continuando a fulminare l'altra.

Normalmente le due erano sempre andate d'accordo, avendo la stessa età ed alcuni hobby in comune era stato naturale per loro fare amicizia, soprattutto perché i loro genitori erano amici dai tempi della scuola ed ogni tanto organizzavano delle cene assieme.

Ma non erano mai state migliori amiche, forse anche perché da due estati a quella parte Alice non faceva che ronzare attorno a James, ogni volta che andava a casa Potter, il che era alquanto noioso ed irritante per la rossa.


Alice sospirò, alzando gli occhi al cielo, e poi cercò di farsi perdonare “Ok” disse “se la smetti con questo atteggiamento ti rivelo una cosa alquanto interessante”

Lily sollevò il mento, precedentemente poggiato sulla propria mano, e la invitò a continuare con uno sguardo interessato.

Alice le si avvicinò e, mantenendo la voce bassa, disse “stanotte ci sarà la festa dei serpeverde ed ho un aggancio per riuscire ad entrare”.

Gli occhi di Lily brillarono, animati di nuovo di vita ed energia.

Scherzi ? È tipo una vita che sogno di andarci !” esclamò, afferrando il braccio della Paciock, per tirarla più vicina a lei.

Lo so, me lo ricordo, quindi se mi prometti che andrai a tutte le lezioni ti dirò come entrare, andata ?” le chiese tendendo la mano.

Lily stese il braccio e l'afferrò ghignando “Andata!”


*


Scorpius era stressato ed era tutta colpa di Flint e di quella dannata festa.

Ne aveva abbastanza di tutte quelle stupidaggini e frivolezze.

Aveva passato tutta l'estate a sorbirsi party barbosi dell'alta società e festini segreti dei ricchi rampolli londinesi. Perciò una volta tornato ad Hogwarts tutto voleva fare tranne che quello, presenziare all'ennesima festa.

Ma come si poteva annullare la famigerata festa d'inizio anno dei serpeverde?

E come si poteva fermare Flint, soprattutto?

Se fosse stato un grifondoro avrebbe escogitato qualche stupido piano per rovinare tutto ma, essendo un serpeverde, si limitò a far sì che gli eventi si sviluppassero.

Ovvero non fece niente.


Scorpius, sdraiato sul divano di pelle della sala comune, lanciò un'occhiata alla sua destra, dove Flint e Morgana Redclain, stavano discutendo di design.


Morgana, con le mani poggiate ai lati dei fianchi, esclamò: “Sul serio vuoi mettere degli striscioni verdi su questa parete? Ma ti rendi conto di quanto siano un pugno nell'occhio accanto alle luci intermittenti?”

Stanno benissimo invece, vuoi solo sabotare le mie splendide idee perché vuoi attribuirti tutto il merito” ribatté Flint.

Non è assolutamente vero! Lo dico perché le tue idee sono terribili!” strillò la ragazza.

Credi che non ti conosca? Vuoi decidere tutto tu, come vuoi sempre avere l'ultima parola” strillò l'altro, sollevando le mani sopra la testa, in un classico gesto d'impazienza e stress... probabilmente l'avrebbe strozzata a breve.

Scorpius alzò gli occhi al cielo, spazientito e, decretando di aver sentito abbastanza, decise di cambiare aria. Anche perché se fosse rimasto avrebbe finito con strozzarli entrambi.


*


Uscire dalle varie sale comuni, tutti agghindati a festa fu una vera impresa, ma come ogni anno ci riuscirono.

Chi prima e chi dopo si presentarono alla festa, tutti sfavillanti ed elettrizzati, e si scatenarono.

Il dress code, l'unica regola delle serpi, era l'eleganza, perciò gli uomini erano in camicia e le donne in abito da sera.

Chi più e chi meno, aveva la sua occasione per brillare.

Quello era il preludio per una serata indimenticabile.


*


La musica rimbombava in tutta la sala, Lily era affascinata dalla grandezza e dalle decorazioni affisse alle pareti, che facevano sembrare il posto una delle discoteche babbane che aveva frequentato a Parigi, con Dominique e sua cugina Estelle.

Alice la tirò verso il tavolo dove servivano gli alcolici e le disse all'orecchio: “Prima regola : bevi fino a non ricordarti niente la mattina dopo”.

Lily non poté far altro che scoppiare a ridere ed accettare il bicchiere dal contenuto misterioso.

Il primo di tanti.



La musica rimbombava in tutti i suoi nervi e in ogni fibra del suo essere, tanto da sentirla come una parte di sé.

Scuoteva il corpo e i capelli a tempo, mentre con gli occhi chiusi cantava le parole della canzone più famosa del mondo magico.

Ad un certo punto il loro duo era diventato un gruppetto alquanto diversificato, non c'erano più case o generi a dividerli.

Tutti ballavano con tutti.

Tutti abbracciavano tutti.

E Lily non si era mai sentita più libera.


Una ragazza dai capelli corvini le afferrò le mani e la trasportò in un giro tondo della pista ridendo e saltellandole accanto come se fosse la sua migliore amica.

Rotearono su loro stesse a tempo di bassi e saltarono tra le urla generali.

Finché qualcuno non le afferrò i fianchi.

Lily si appoggiò, fidandosi completamente di quello sconosciuto e ballandoci insieme.

You and I

You  don't wanna talk about it

You don't wanna talk about

You and I


Lo sconosciuto le afferrò le braccia e le tirò sopra le loro teste.

I loro bacini si muovevano coordinati, mentre intrecciavano le mani.


We don't ever talk about it

But  in my head

Oh, you say, say you still want it

That you're done with being lonely now

It's you and I

You and I


Lily poggiò la testa sulla sua spalla e voltò lo sguardo verso il viso del ragazzo.

Una parte di lei riconobbe quegli occhi grigi e quei capelli biondi, ma non fu quella cosciente in quel momento.

Perciò si girò tra le sue braccia e gli fece scendere una mano tra i capelli e con l'altra l'abbracciò in vita.


Scorpius ricambiò l'abbraccio e si avvicinò con il viso a quello della ragazza dai capelli rossi.

Ballarono l'uno ad un palmo dal naso dell'altra, avvicinandosi sempre di più ad ogni movimento di spalle e fianchi, finché le loro labbra non si toccarono.

L'abbraccio s'intensificò.

Braccia, mani, schiena.

Si accarezzarono.

Capelli, guancia, mento.

Si avvinghiarono.

Labbra contro labbra.

Le loro lingue s'incontrarono e fu perfetto.


Una folle passione riempì i loro petti.


I loro corpi avevano smesso di ballare, ma non erano fermi, ancora in pista erano intenti a cercarsi e ad accarezzarsi, come presi da un'urgenza folle e disperata di contatto.

Savor the taste
Savor the pain
I don't expect you to release me
Jumping the gun
Holding my tongue
I'd never ask you to forgive me



Niente più esisteva al di fuori delle labbra dell'altro.


Labbra contro labbra.


Niente più contava, solo le mani di lei nei suoi capelli.


Denti, morsi, lingue.


And you will never see my side
And I will always think I'm right
But I always regret the night
I told you I would hate you 'til forever

Forever, forever, forever


Niente più importava, solo il respiro di lui.


La morbidezza delle sue labbra.


Il calore del suo corpo.


Forever, forever, forever

Forever, forever, forever

Forever, forever, forever


Quando ripresero fiato, si guardarono negli occhi e si riconobbero.

Entrambi sorpresi, aprirono le labbra come per dire qualcosa, ma non uscì una parola da nessuno dei due.


Rimasero a guardarsi per qualche istante, poi lei gli sorrise e lo abbracciò, posando la testa sul suo petto.


Lui respirò il profumo dei suoi capelli e sussurrò: “Lily”

Lei sollevò la testa e lo guardò, interrompendo qualsiasi cosa stesse per dire.

Gli poggiò l'indice sulle labbra e disse: “Scorpius, non” poi si morse il labbro e scosse la testa, come per dirgli: non dire nulla, ti prego.

Lui annuì e le prese il viso tra le mani, per poi lentamente abbassarsi per baciarla di nuovo.

Lei ricambiò il bacio, stringendosi a lui, come o forse più di prima, imprimendo ogni dettaglio nella sua memoria.

Lo baciò famelica, passionale, si sentiva insaziabile e ne voleva sempre di più.


La baciò preso da una frenesia sconosciuta.

Il bisogno di accarezzare la sua lingua con la propria e di assaporare le sue labbra era impellente, fisico, quasi viscerale.

E qualcosa dentro di lui si sbloccò, qualcosa gli disse di non fermarsi, di non smettere e di prendersi tutto ciò che lei era disposta ad offrirgli, perché era la sua occasione.

Forse l'unica occasione per stare con lei.


Si staccò dalle sue labbra, per andare a baciarle il collo, inebriato dalla frenesia del momento, sentiva il bisogno di toccarla e baciarla ovunque.

Sentì il bisogno di marchiarla, di succhiare e mordere un punto preciso del suo collo.


Lei non fece che gemere di piacere e desiderare che non smettesse mai di toccarla.


Scorpius tornò a reclamare le sue labbra, lasciando una scia di baci nel tragitto, e lentamente la portò con le spalle contro un muro.


Lily, sentendo le mani di Scorpius che scendevano ad accarezzarle le cosce, fece un piccolo salto e gli avvolse le gambe attorno al bacino.

Ora erano alla stessa altezza ed erano entrambi più comodi per continuare a baciarsi.


*


Nello stesso istante due persone osservarono quella scena, ma solo una delle due sorrideva beata, l'altra prometteva guai.


*


-Angolo Autrice-


Ciao a tutti!!

In questi momenti difficili non ci resta che cercare di portare un po' di luce e speranza. Spero sinceramente che stiate bene e che vi abbia fatto piacere leggere questo capitolo.


La canzone che mi ha ispirato è “You and I” di Léon.

L'altra che ho inserito è “Forever” di Chvrches.


Baci,

Gin.



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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


8

IO e TE

-Come il Sole e la Luna-



Pensi che non ti abbia vista ieri sera ?”

Lily pensò in fretta a cosa potesse aver visto sua cugina.

La notte precedente era stata alla festa clandestina dei serpeverde, e quell'arpia non poteva essersi imbucata, come aveva fatto lei, soprattutto perché odiava a morte i verde-argento.

Per non parlare del fatto che -come sua madre prima di lei- era ligia al dovere di studentessa e non si sarebbe mai sognata di uscire di nascosto di notte per fare baldoria.

Eppure... un dubbio a forma di biscia s'insinuò tra i suoi pensieri.

Possibile che fosse lì ?

Possibile che presa dall'alcol non avesse notato la sua presenza ?

Rifletté un secondo e decise che la cosa migliore da fare fosse fingere di non sapere nulla.

E così fece, dicendo: “Non ho assolutamente idea di cosa tu stia dicendo”.

Rose, incrociò le braccia sotto il petto e alzò il mento sempre più in alto -da vera sotuttoio rompiboccini-, probabilmente quella era la sua tattica intimidatoria.

Alquanto banale, a dirla tutta.

E di fatto con Lily non funzionò per niente, visto che la conosceva da una vita e per lei, Rose, era solo una piaga, inutile ed irrilevante all'interno dell'arco della sua vita.

Perciò sollevò le sopracciglia, mostrando la sua migliore espressione da strega tranquilla, e continuò ad attendere una sua spiegazione.

Rose le si avvicinò ancora di più, stringendo gli occhi al massimo e, sbuffando dal naso come un drago, le disse : “Lo sai benissimo! Non fare la finta tonta con me! Sei uscita di soppiatto per andare a quella festa”.

Lily, rimase imperturbabile, d'altronde crescendo con due fratelli più grandi, guerrafondai e dittatoriali, aveva iniziato ad affinare lo spirito e l'intelligenza fin da bambina. Era abituata a reagire con delle vendette ai loro soprusi ed era assolutamente divertente attribuire loro la colpa, quando la mamma si accorgeva che il prezioso vaso, piatto o ricordo di famiglia era stato distrutto.

E con due terremoti così, perché sospettare della piccola pulce di casa ?

Soprattutto quando ella aveva una faccia angelica.

Perciò sfoderò la sua migliore faccia da poker e chiese: “Quale festa ?”

Rose inclinò la testa verso la spalla sinistra, chiudendo gli occhi, esasperata dal suo comportamento, e disse: “Quella clandestina, che le serpi danno ogni anno”.

La faccia da poker crollò per circa dieci secondi, in cui Lily realizzò che sì, probabilmente la strega di fronte a lei l'aveva seguita e sì, molto probabilmente l'aveva colta in fragrante.

Ma lei non si sarebbe mai tradita con le proprie mani.

O almeno non l'avrebbe fatto con Rose, se fosse stato Teddy, o Dominique, o il nonno, sicuramente avrebbe vuotato il sacco, ma mai con quell'arpia!

E cosa ti fa pensare che io ne sappia qualcosa ?” disse la Potter, sollevando le sopracciglia, continuando a mantenere la facciata.

Oh, andiamo Lily!” esclamò l'altra, spazientita, e poi aggiunse: “Puoi anche smetterla con questa farsa! Ti ho seguito e grazie a te sono entrata”.

La ragazza, messa con le spalle al muro, fece una smorfia, pensando:

Già, l'avevo immaginato... che stupida che sono, avrei dovuto controllare meglio!

Ci mancava solo questa befana che si mette a spiarmi!


Rose nel frattempo aveva continuato a blaterare e quando Lily tornò ad ascoltarla udì la frase della sua condanna: “e poi ti ho vista con quel figlio di Mangiamorte di una biscia di Malfoy! Mi fai davvero schifo!”

La Potter gelò sul posto e, spalancando gli occhi, disse la prima cosa che le venne in mente: “Ero ubriaca ! Qualsiasi cosa tu abbia visto-” o per lo meno iniziò a dirla, ma venne prontamente interrotta dalla cugina.

Risparmia queste baggianate per i tuoi fratelli, non puoi fregarmi” e il modo in cui lo disse era da stronza fatta e finita, quelle mosse con la testa, quel 'puoi' praticamente sputato e il ghigno malefico... erano da perfetta carogna.


Allora è questa la tua vera faccia!

È questo che vedeva Briseide tutti i giorni.

Ed io che non le avevo creduto.


Gli stavi appiccicata come una piovra, ci ballavi assieme, ci ridevi insieme e mi hai fatto venire il voltastomaco, me ne sono andata prima che vi metteste a scambiarvi la saliva, ma so perfettamente che è ciò che hai fatto” poi fece una pausa d'effetto, godendosi la scena in cui Lily impallidiva sempre di più e non sapeva cosa dire per difendersi.

In fine continuò la sua arringa, gettando la sua arma finale: “ed è esattamente ciò che ho detto ad Albus”.

Cosa ?” mormorò Lily scioccata.

La guerra fredda era tra loro due, non avrebbe mai dovuto tirare in ballo i fratelli, era alquanto sleale e disonorevole perfino per lei.

Incrociò le braccia e, con un ghigno malefico, disse tutta soddisfatta: “Gli ho detto che ti sei baciata Malfoy davanti ai miei occhi e che poi siete saliti in camera sua... ha tratto da solo le ovvie conclusioni”.

A quel punto fu Lily a sbuffare come un drago, ma non per l'esasperazione, la sua era rabbia pura e vide rosso.

Sono tutte calunnie! Ti sei inventata tutto!” le gridò contro.

Non ne sarei così sicura, eravate piuttosto intimi, e come hai detto tu, eri 'ubriaca' chissà cosa puoi aver fatto senza i freni inibitori... probabilmente te lo sei fatto più di una volta, da vera zoccola, quale sei”.

E dopo quelle parole, Lily non vide più i corridoi scolastici, né ricordò di poter usare la bacchetta, semplicemente prese la rincorsa e la caricò come un toro.

E per la seconda volta, si ritrovò a fare a botte con il sangue del suo sangue.


*


Botte... botte... botte...”

Briseide sentendo gli schiamazzi uscì dal bagno delle ragazze, seguendo le altre ragazze, che avevano occupato i bagni per ripassarsi il trucco prima della lezione successiva.

Nel mezzo del corridoio, che portava all'aula di incantesimi, una folla di studenti incitava qualcuno a combattere.

Briseide, dalla postazione in cui era, non riuscì a capire chi ci fosse nel centro del ciclone, così approfittando della sua bassa statura cercò di infilarsi tra le braccia e i fianchi delle persone davanti a lei.

Riuscì ad avvicinarsi di due file, ma ancora non c'era nulla che riuscisse a scorgere, così cercò di andare nuovamente avanti, ma in quel momento la folla si mosse. Tutti spinsero verso sinistra e inevitabilmente Briseide fu spinta e sballottata a sinistra, perse l'equilibrio e si appoggiò alla prima cosa che le sue mani toccarono.

Scusami” disse immediatamente, imbarazzata come non mai, prima ancora di vedere contro chi si era scontrata, o meglio chi aveva usato come appoggino.

Tranquilla è colpa di quelle due... spero che non si facciano troppo male” disse una voce maschile.

La bionda sollevando gli occhi chiese : “Sono due ragazze?” poi incontrò gli occhi azzurri, osservò i lineamenti e i capelli scuri del ragazzo e rimase a bocca aperta, avendo messo i pezzi al proprio posto si era creata l'immagine del puzzle.

Nott” esclamò dopo poco.

Rosier” rispose lui, con un tono neutro.

Neekon!” lo corresse automaticamente, scuotendo leggermente la testa.

Lui scrollò le spalle e mormorò : “Come ti pare”.

Briseide si riscosse dallo stupore e si ricompose, pensando subito ad allontanarsi dal ragazzo. Fece pressione con la mano che gli aveva poggiato sul petto, per rimettersi in piedi, ma venne bloccata dal braccio che il ragazzo gli aveva messo attorno alla schiena, per evitare di farla cadere durante la colluttazione precedente.

Si sono due ragazze, una è la tua amica” disse lui.

Cosa ?” chiese la bionda confusa.

Lui le indicò con il mento lo scontro alle loro spalle e aggiunse: “la rissa”.

Briseide si rigirò in quella specie di abbraccio e spalancò gli occhi, esclamando: “Ma quella è Lily!”

Già... contro Rose Weasley”.

Oh... non di nuovo” borbottò la bionda, sbattendosi una mano sulla fronte.


Il vocione di Taddeus Zorkas, professore di difesa contro le arti oscure, interruppe gli schiamazzi, che incitavano le ragazze a lottare: “Che cazzo sta succedendo qua dentro ? Cos'è pensate di essere al parco-giochi?

Avete intenzione di pascolare come delle pecore?

IN CLASSEEE ADESSO RAGAZZINE !!!!!

O vi butto nelle segrete!”


Gli studenti, terrorizzati fuggirono in un lampo, portandosi dietro pure le due litiganti.

Vieni Rose!” esclamò qualcuno.

Noo la devo finireee!” rispose lei, prima di venir trascinata via.

Semmai sarà io a finirti befana!” ribatté Lily, tentando di scansare le mani che la tenevano ferma.


I passi del professore rimbombavano sul pavimento come degli schiantesimi, mentre si facevano sempre più vicini a dove Briseide si trovava.


Nott...Rosier” li chiamò Zorkas.

P-professore ?”

Vi pare il caso ?” gli ringhiò contro.

Entrambi aggrottarono le sopracciglia e lo guardarono confusi.

In risposta l'uomo sollevò il sopracciglio, il che era un noto preambolo di guai e della sua ira funesta.

I ragazzi si guardarono e si resero conto della situazione compromettente che li vedeva protagonisti.

Briseide arrossì fino alla punta dei capelli e si scostò velocemente.

Per la seconda volta la bolgia l'aveva travolta e aveva cercato di ripararsi, a quanto pareva di nuovo tra le braccia di Nott.


A lezione !” esclamò il professore.

Si, subito!” rispose Briseide, girandosi per correre immediatamente verso l'aula.

Una volta arrivata alla meta si fermò, appoggiò la schiena al freddo muro del castello e chiuse gli occhi, per riprendere il fiato.

Poggiò la mano sinistra sul cuore e lo sentì battere all'impazzata, immediatamente diede la colpa alla corsa e allo spavento per la possibilità di essere messa in punizione da Zorkas, ma la verità era tutt'altra.


*


Albus la placcò alla fine delle lezioni.

Era appena uscita dalla porta dell'aula di trasfigurazione quando si sentì tirare verso sinistra, da quello che poco dopo scoprì essere un Albus alquanto incazzato.

Ehi” lo salutò Lily, tentando di apparire il più normale possibile.

Lily” rispose lui, mettendo tutta la delusione e la rabbia in quelle poche lettere.

La rossa lo osservò in silenzio, in attesa.

Dobbiamo parlare” sentenziò lui.

Io non credo” rispose lei, evitando di guardarlo in faccia.

Albus la tirò più vicino a sé, mantenendo una presa ferrea sulla sua spalla, e le disse: “Sono tuo fratello”.

Lily non riuscì a trattenersi e rispose: “Ma davvero ? Non me n'ero accorta”.

Smettila” la fulminò con lo sguardo e poi continuò: “Sono alquanto incazzato, non peggiorare ancora di più le cose con il tuo atteggiamento di merda”.

P-perché saresti incazzato?” gli chiese titubante.

Il moro le lanciò un'occhiataccia prima di sospirare e dire : “Ho avuto una chiacchierata alquanto interessante con Rose”.

Quella befana! È una raccontapalle, qualsiasi cosa ti abbia detto è una calunnia” esclamò subito la rossa, ancora incazzata per la rissa di quella mattina.

Albus sollevò un sopracciglio e le chiese: “Davvero? E tutta questa cattiveria nei suoi confronti da dove viene fuori?”

Viene fuori dalla sua vera faccia, tu lo sapevi che insulta la mia migliore amica da anni? E che la bullizza fisicamente?”

Lo credo altamente improbabile” rispose lui tranquillamente.

Ma certo! Questo perché sei accecato dalle sue bugie e dalle maschere da santarellina!” esclamò, sollevando le mani in aria dall'enfasi.

Senti, questo al momento è irrilevante” disse lui, scuotendo la testa.

Lily si morse il labbro inferiore, il suo tentativo di cambiare argomento non aveva funzionato.

Voglio sapere se è vero che” Albus arrossì, si guardò i piedi e balbettò qualcosa di incomprensibile, prima di sospirare, rialzare il viso con rinnovato coraggio e finire la frase: “è vero che hai baciato Malfoy e che... si, insomma... voi due... ecco...”

Lily spalancò gli occhi, come un cervo davanti ai fanali di un'automobile babbana, ma per fortuna lui era troppo impegnato ad arrossire, borbottare, e guardarsi i piedi per accorgersene.

Spaventata, la ragazza ebbe poco tempo per capire cosa fare e cosa dire.

Per un momento si domandò cosa sarebbe successo se gli avesse risposto di si, o se non avesse risposto affatto, quello effettivamente equivaleva a una risposta affermativa.

Immaginò il peggio: immaginò di venire sgridata, insultata, ignorata da tutta la famiglia, relegata a reietta e tutto per un semplice ragazzo.

Ne valeva veramente la pena?

Neanche aveva avuto il tempo di ragionare sulla cosa.

Su cosa provasse per lui, certo il bacio era stato fantastico, più che fantastico, ma magari era tutto dettato dall'alcol, dalla frenesia del momento, da mille fattori esterni che avrebbero potuto condizionare la sua mente.

Magari per lui non era stato niente di che...

Magari lui nemmeno se lo ricordava...

Certo quello non aveva modo di saperlo al momento.

I secondi passarono e la pressione, di dover dare una risposta al più presto, si fece sentire perciò non ebbe tempo di analizzare tutto, e questo la portò sulla strada più facile: la menzogna.

Così negò, negò tutto, anche a se stessa.

Cosa? NO! Dai ma ti pare ?” rispose fingendo una risata, poi aggiunse: “Sapevo che si sarebbe inventata una stronzata delle sue, ma dai sul serio? Malfoy? Ma mi ci vedi?” continuò a dire sorridendo, mentre pensava: ti prego, ti prego credici!

Beh ecco...” rispose lui, non più così sicuro delle sue accuse “mi era sembrata molto sicura di ciò che aveva visto” Albus si grattò il collo, un chiaro sintomo del suo disagio e insicurezza.

Questo non vuol dire che fosse vero!”

È che... non so quando me l'ha detto non ho potuto fare a meno di associare la cosa alla verità... perché mi ha ricordato quando vi ho visti insieme l'ultima volta”.

Ci hai visti insieme?”

Si, quando ti teneva in braccio, quando ti eri fatta male sul treno”.

Ah... si giusto, ma quello”Lily scosse la testa “quello era solo il suo dovere da prefetto, figurati se lo faceva volentieri... e poi non avrei mai chiesto il suo aiuto, se ci fosse stato qualcun altro, figurarsi!”

Probabilmente sono stato troppo veloce nel giudicarti, scusa, mi dispiace... è che io quello proprio non lo sopporto”.

Un senso di colpa cominciò a salirle sulla schiena, un brivido la percorse, e si sentì male, si sentì cattiva e immeritevole di ricevere quelle scuse.

Avrebbe dovuto essere lei a scusarsi per le bugie che gli stava propinando, ma ovviamente non poteva farlo, non dopo tutto quello che aveva detto... sarebbe andata persino peggio di come aveva previsto all'inizio.

Sospirò e accettò le scuse, con un groppo in gola: “Tranquillo”.

No, io... sul serio mi dispiace” disse afferrandole un braccio per poi stringerla in un abbraccio.

Lily ricambiò, stringendolo forse con più energia di quanta ne avesse messa lui, si godette quel momento, perché sapeva che quando la verità sarebbe saltata fuori (come diceva sempre nonno Arthur) non ne avrebbe più ricevuto alcuno.

Albus sciolse l'abbraccio e con un sorriso le disse: “Comunque non so perché voi due vi state facendo la guerra in questo modo, e sinceramente non so se voglio saperlo, ma non è costruttivo un comportamento del genere”.

Eccola, la ramanzina da fratello maggiore- pensò lei.

Lily gonfiò le guance come quando era piccola e guardò altrove, borbottando: “Ha cominciato lei, non avrebbe dovuto fare quello che ha fatto”.

Albus scosse la testa e sollevò le mani a mezz'aria, dicendo: “D'accordo non mi immischierò. Ora devo andare, mi aspettano per l'allenamento di quidditch, tra l'altro dovresti provare sei forte in porta”.

Nah, non mi va di prendere ordini da te” rispose lei sorridendo.

Lo vide andar via e rimase per un attimo immobile a guardare il vuoto che aveva lasciato.




La discussione con Albus l'aveva sfinita, si era ritrovata a guardare il vuoto e a ripensare a ciò che aveva ottenuto e ciò che aveva sacrificato per averlo, per più tempo di quel che credesse.

Ad un certo punto si era seduta nell'alcova sotto la finestra che affacciava al giardino interno, ma non se ne ricordava, né se n'era accorsa prima che qualcuno le sedette accanto.


*


Scorpius aveva avuto la testa tra le nuvole per tutto il giorno.

Era indeciso, incredulo e confuso da quando si era svegliato e i ricordi della notte precedente l'avevano assalito.

L'aveva stretta tra le braccia, avevano ballato insieme e si erano baciati.

Si erano baciati più e più volte, ed era stato... beh era stato bello, molto bello. Molto più bello di quanto si aspettasse...

Non che ci avesse mai pensato a baciarla, ovviamente...

Bah, cazzate ci aveva pensato eccome, ma non l'avrebbe mai detto a nessuno.

E adesso non riusciva a togliersela dalla testa, dannazione!

Maledetta la Potter e le sue labbra!

Non aveva il minimo dubbio che a lei fosse piaciuto, perché si insomma lui era Scorpius Hyperion Malfoy ed era dannatamente bello e bravo in tutto ciò che faceva. Soprattutto con la lingua e con le mani, d'altronde più di una ragazza glielo aveva confermato.

Si, la modestia non era proprio di casa.

Comunque non sapeva che fare, certo non gli sarebbe dispiaciuto baciarla di nuovo, da sobrio, o conoscerla meglio intimamente, ma lei non era una di quelle... l'avrebbe mandato a quel paese in un lampo.

Ma poteva mettercisi insieme? Cioè... loro due insieme come coppia sembravano una barzelletta...

Tra l'altro non era tipo da storia seria, cuori, fiori e cioccolatini... bleah, al solo pensarci gli venne la nausea.


Non ne aveva idea.

Forse avrebbe dovuto rimuginarci un altro po' su, o parlarle...


In quel momento vide una macchia rossa con l'angolo dell'occhio e voltò lo sguardo per guardare meglio, riconoscendo proprio la colpevole del suo malessere.

Lily non sembrò accorgersi del suo sguardo, né della sua presenza o quella di qualcun altro, lei stava fissando il vuoto.

Vederla così lo spinse ad avvicinarsi.

Forse anche lei stava pensando alla sera prima e a loro due.

Senza pensare il suo corpo si mosse e le sedette accanto, pensando che forse era il momento giusto per parlare del bacio.

Come immaginava non l'aveva notato, così senza riflettere le toccò il braccio e la chiamò: “Lily!”


Lei si girò e lo guardò negli occhi, per un istante si concesse di ammirare la bellezza di quel viso spigoloso, mascolino e meraviglioso... Scorpius era oggettivamente molto bello, con quei capelli biondi e gli occhi grigi, il classico principe azzurro delle favole.

Ma lei non poteva permettersi quei pensieri, non voleva di nuovo mentire ad Albus, non voleva più stare male per il senso di colpa che l'attanagliava ogni qual volta ripensava alle ultime frasi della loro conversazione.

Perciò sarebbe stato meglio non guardarlo più, non desiderarlo più e cancellare quella notte e quel bacio dalla sua memoria.

Lily portò lo sguardo tra le sue mani, torturandole l'una con l'altra.

Scorpius deglutì e disse: “Dovremmo parlare, non credi ?”

Lily si morse il labbro inferiore e poi, scostando il braccio dalla sua presa, disse: “Oggi non ho tempo anche per te Malfoy

Il biondo rimase interdetto e, con una voce acida, le rispose: “Ah, oggi sono di nuovo Malfoy, eh?”

Tu sarai sempre Malfoy per me” rispose Lily, sentendo un senso di colpa nascere all'interno del suo petto.

Si concesse un attimo di debolezza.

Si concesse un ultimo sguardo ai suoi occhi grigi, che mascheravano la sofferenza che sicuramente gli aveva causato con le sue parole e poi si alzò.

Gli diede le spalle e, chiudendo gli occhi, trasse un respiro profondo per raccogliere le energie sufficienti a lasciarlo lì, in quel modo.

In fine con un'espirazione se ne andò.


Scorpius lanciò un'occhiata glaciale alle spalle della rossa, che avrebbe potuto significare solo una cosa: Tu con me hai chiuso.


Così aveva scelto e forse aveva sbagliato alla grande, ma sul momento non si era sentita abbastanza forte per lottare per lui.

Era stato molto più semplice negare tutto, a se stessa ed alla sua famiglia, e rinunciare a quel qualcosa che era appena nato tra loro.


Forse se ne sarebbe pentita.

Sicuramente ne avrebbe sofferto.

Ma così era andata e così sarebbe dovuta andare.


*


-Angolo Autrice-


Ciao a tutti!!

Spero vivamente che stiate tutti bene e vi ringrazio per aver continuato a leggere questa storia, anche se aggiorno saltuariamente.

Spero che vi stia piacendo.

Per farmi perdonare per l'assenza questo capitolo è più lungo rispetto agli altri.

Non so se si è capito ma adoro chiamare Rose “befana” muahahahah.

Ok la quarantena mi fa male xD


Baci

Gin.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


9

IO e TE

-Come il Sole e la Luna-




Briseide, come d'accordo, stava aspettando Dominique davanti all'entrata della torre del Grifondoro, e come al solito quest'ultima era in ritardo.

Lei nel frattempo era riuscita a trovare il pollo di turno che le avrebbe fatte entrare nel dormitorio, volente o nolente, e lo stava intrattenendo con delle storie sul villaggio di Hogsmeade.

Una delle sue doti era il multi-tasking perciò non si curava più di tanto di quello che stava dicendo, aveva messo il pilota automatico, sicura di non fare gaf, mentre stava con la testa da tutt'altra parte.

Con la coda dell'occhio vide arrivare un ciclone biondo e capì di dover tagliar corto e convincere il tipo ad aprirgli il passaggio.

Cos'è tutta quella roba?” chiese Briseide non appena vide la valigia alle spalle dell'amica.

La bionda non rispose e spinse senza tante cerimonie il ragazzo davanti al passaggio.

Dominique non puoi entrare! Non sei del grifondoro!” protestò immediatamente.

Briseide si diede mentalmente una manata sulla fronte per i modi usati dall'amica.

Avrebbe sicuramente rovinato tutto.

Stai zitto e apri! Io vado dove c'è bisogno di me e della mia arte”

E chi è che avrebbe bisogno di te? Non potete entrare!” disse cercando di togliersi le mani della Weasley dalle spalle, ma comunque aprì il ritratto, probabilmente per paura di finire spiaccicato da qualche parte o con qualche oggetto dei tiri vispi addosso.

Qui c'è bisogno di una giornata tra ragazze e tu non me la manderai a monte!” rispose Dominique, poi aggiunse: “Fatti da parte o ti affatturo, non me ne frega niente delle tue stupide regole”

Permesso” borbottò Briseide seguendo il fulmine biondo verso i dormitori femminili.


Una volta salite le scale, Dominique non si perse in cerimonie, spalancò la porta, entrò nella stanza e disse: “Lily, ah non sai che fatica che è stata venire fin qui” per poi buttarsi sul primo letto a portata di mano, senza curarsi minimamente del decoro.

Ehi, quello è il mio letto” disse per l'appunto Alice Paciock appena tornata dal bagno, che si mise subito a spintonare l'amica d'infanzia.

La bionda scosse la mano come se davanti avesse avuto una zanzara e borbottò : “Quisquilie” poi si mise a sedere composta e con voce più energica aggiunse: “è ora di iniziare!”

Eh ? Iniziare cosa ?” chiese Lily sollevando svogliatamente gli occhi dalla pagina del libro che stava leggendo.

Per la barba di Merlino! Lily, hai proprio bisogno di un tiramisù!”

Su questo non posso darti torto” annuì Briseide, che prima era rimasta in disparte cercando in tutti i modi di ignorare il teatrino dell'amica.

Lily per contro, si girò a pancia in sopra e si rimise a leggere, borbottando : “Non ho bisogno di niente”.

Come no” rispose Briseide, mentre Dominique si alzava per andare vicino alla rossa e rubarle il libro.

Questo non ci serve” disse la bionda, andando poi ad aprire la valigia con le ruote che aveva portato.

Che c'è là dentro Weasley ? Mi devo preoccupare ?” chiese Alice, che si era affrettata a riappropriarsi del letto.

Solo se hai paura di partecipare a una giornata tra ragazze” rispose l'altra.

Giornata tra ragazze ?”

Che sei un pappagallo? Si ! Ho intenzione di rivitalizzare il vostro...” le guardò e le indicò, con un cenno circolare della mano, tutto il corpo.

Poi trovando la parola giusta, continuò la frase lasciata in sospeso: “senso estetico! E per farlo ho portato gli attrezzi da specialista” disse sollevando il petto come un pavone.

Cos'è tutto quel ciarpame?!” esclamò esterrefatta Alice, con tanto di mano sulla faccia, osservando le varie creme e i mille trucchi.

CIARPAMEEE?!” gridò sconvolta Dominique.

Q...Q-questo è ORO! Merlino, dovrò faticare parecchio su di te!”

Ma perché devo partecipare anch'io ?”

Perché mi fai queste domande? Dovresti essere onorata che io voglia impegnare il mio preziosissimo tempo sulla tua persona. Ah, vabbé sei un caso perso, però sì, parteciperai perché c'è bisogno di supporto morale!”

Perché ? Chi dobbiamo supportare ?”

Oh Merlino santissimo! Ma non la vedi quella laggiù ?” disse indicando la cugina.

Si e allora?”

È diventata l'ombra di se stessa, un fantasma che cammina”.

EHI!” rispose offesa la rossa.

Una pezza usata e puzzolente” continuò imperterrita la bionda.

Ma puzzerai tu!” rispose nuovamente offesa la grifondoro.

Ignorando i borbottii offesi della rossa, Dominique si mise le mani attorno ai fianchi e, continuando a guardare Alice, disse: “Dobbiamo intervenire e tu ci aiuterai in quanto sua coinquilina”.

E va bene... quanto la fai lunga...” borbottò sollevando le mani al cielo.

Perfetto” esclamò Dominique, incrociando le mani come in un muto applauso, poi aggiunse: “su forza, alzatevi, inizia la fase 1: detersione del viso”.

E c'è bisogno di una lezione? Pensi che non sappiamo lavarci il viso ?” chiese Briseide.

Ovviamente non lo sapete! Con cosa vi lavate il viso?”

Acqua” risposero in coro, come se fosse ovvio.

Dominique sollevò gli occhi al cielo, mormorando un 'Merlino dammi la forza' prima di scuotere la testa e dire: “Lo sapevo, siete bocciate tutt'e tre. Ora fate silenzio ed eseguite i miei ordini da brave bambine”.

Poi prese il flacone trasparente con del liquido bianco e lo accarezzò come una vera sponsorizzatrice: “Questo ragazze è il latte detergente e serve per pulire il viso, fateci amicizia”.


*


Dopo aver sopportato creme, scrub, maschere e chi ne ha più ne metta, le ragazze erano esauste e soprattutto non sopportavano più la bionda Weasley.

Dopo l'ennesimo insulto velato sulla loro carenza in fatto di cura della pelle o sulle sopracciglia troppo trascurate, avevano inventato almeno dieci nuovi modi per ucciderla.

E alla fine l'avevano appesa sul tetto del baldacchino, grazie all'incantesimo levicorpus, con la bocca e le braccia coperte dai tendaggi rosso-oro del letto.

Che bel silenzio” disse Lily sdraiandosi con la schiena sul materasso, le braccia dietro la testa e lo sguardo al soffitto ghignando verso la cugina fluttuante.


Adesso però parliamo di cose serie Lils” disse Briseide prendendole la mano.

Adesso mi spaventi anche tu” disse fingendo una risata la rossa.

Ignorando il tentativo di distrazione da parte di Lily, disse: “Malfoy ti piace davvero, non è così?”

Presa in contropiede la rossa aprì la bocca ma non disse nulla per alcuni istanti, poi cercò di buttarla sul ridere un'altra volta e disse con tono derisorio: “Ma dai, ti sembrano affermazioni da fare ?!”

Le ragazze non risposero, ma l'espressione di Briseide, con le sopracciglia sollevate e le labbra arricciate di lato, diceva tutto: ovvero che non l'aveva bevuta nessuna di loro.

Lily sospirò e con un tono neutro aggiunse: “Sono una Potter, non posso farmi piacere un Malfoy!”

Lo sai a volte questa storia del cognome a cui vi aggrappate voi Potter-Weasley, è una vera gabbia” disse Alice all'improvviso.

Briseide e Lily la guardarono con tanto d'occhi spalancati, insomma non era da lei dire frasi del genere!

Insomma perché mai dovresti negare e reprimere i tuoi sentimenti solo perché è il figlio di un nemico di tuo padre dei tempi della scuola ?!” continuò Alice.

Beh in effetti non fa una piega, io l'ho sempre detto che era una faida insulsa” le diede man forte Briseide.

Ci fu qualche istante di silenzio, poi Lily si mise seduta con le gambe incrociate, si perse un momento a fissare il vuoto.

Nel frattempo Alice, mossa a compassione, annullò l'incantesimo che teneva Dominique ancora a penzoloni sul soffitto.

Nel momento in cui fu a terra, libera dalle bende e con mille improperi sulla punta della lingua, venne bloccata dalla voce della cugina.

La verità è che ho paura. Credo che non riuscirei ad andare avanti senza l'appoggio dei miei fratelli, e so quanto loro odino Scorpius, non siamo in un romanzetto rosa, non faranno pace per il mio bene, lotteranno con le unghie e con i denti per mandare tutto a monte e farmi passare per la matta di turno.

E non so se vale la pena rischiare tutto per lui, è come fare un tuffo nel vuoto, magari durerebbe nemmeno una settimana e avrei perso tutti inutilmente”.

O magari sarà l'uomo della tua vita, non puoi saperlo se non ci provi” disse Dominique, poi le carezzò un braccio e aggiunse: “e poi cos'è questa storia di perdere tutti, noi chi siamo? Tre cretine messe qui a caso?”

Noi ci saremo sempre per te e ti appoggeremo sempre, anche se dovessimo dividere la famiglia in pro e contro LilyXScorpius” disse Briseide.

Segui il tuo cuore Lily, ricerca la tua felicità, ci pensiamo noi a proteggerti da Albus e James” disse Alice.

Grazie ragazze! Sul serio lo apprezzo moltissimo” disse Lily con le lacrime agli occhi, stringendole tutte in un abbraccio di gruppo.


Ok, ma vedi di seguire i nostri consigli, eh?! Non vorrei aver sprecato fiato inutilmente!” disse Dominique sciogliendo l'abbraccio.


*


Rimasta sola in camera, Lily ripensò a come aveva trattato Scorpius l'ultima volta che avevano parlato.

Sono stata una stronza in piena regola, chissà se sarà disposto a starmi a sentire...

Mah, probabilmente già ha dimenticato quel bacio, d'altronde per uno come lui che sarà mai un bacio in una pista da ballo ?

Si sarà già consolato con qualche puttanella...


Però le ragazze hanno ragione, se non ci provo, non saprò mai come potrebbe essere.

Poi non è detto che i miei fratelli lo verranno subito a sapere, potrei tenerlo segreto fino a che non salterà fuori, o non vorrò renderli partecipe.

Devo solo stare attenta a quella Befana.

Si, potrebbe funzionare... devo solo trovare il coraggio di parlargli al momento giusto!


*


Scorpius sdraiato sul baldacchino nei sotterranei, stava facendo rimbalzare una pallina di gomma, rubata a un primino qualche ora prima, sul muro della stanza.

Erano giorni che si sentiva di merda.

Non gli andava di fare nulla, di vedere nessuno, né di mangiare o giocare a quidditch.

Si sentiva apatico, depresso e demoralizzato dalla vita in generale.

E sapeva che tutto era iniziato da quel giorno in cui lei l'aveva liquidato come se nulla fosse successo tra loro.

La porta della stanza si aprì, spalancandosi con forza tale da sbattere contro il muro opposto.

Axel fece il suo trionfante ingresso, che venne palesemente ignorato, e fissò il biondo per qualche istante, spostando lo sguardo più volte, seguendo la pallina dalla mano di Scorpius al muro contro cui veniva lanciata.

Adesso basta con questo atteggiamento” disse ad un tratto, afferrando la pallina a metà tragitto.

Non rompere Axel” mormorò il biondo, senza nemmeno guardarlo in faccia.

L'altro, non sopportando di venir ignorato, si piazzò in mezzo al suo campo visivo, con le mani poggiate sui fianchi disse: “Stammi a sentire, ho una proposta che non potrai rifiutare”.

Con voce apatica Scorpius chiese: “Di che tipo ?”

Un ghigno malefico da marpione apparve sul viso di Axel.

Di quelle che piacciono a me”.



*


-Angolo Autrice-


Ciao a tutti!!

Spero vivamente che stiate tutti bene e vi ringrazio per aver continuato a leggere questa storia, che tra alti e bassi ogni tanto rispunta fuori xD

Un bacione,

Gin.

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