Voglio imparare ad amare

di malfoyhug
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** citazione ***
Capitolo 2: *** uno ***
Capitolo 3: *** due ***
Capitolo 4: *** tre ***
Capitolo 5: *** quattro ***
Capitolo 6: *** cinque ***
Capitolo 7: *** sei ***
Capitolo 8: *** sette ***
Capitolo 9: *** otto ***
Capitolo 10: *** nove ***
Capitolo 11: *** dieci ***
Capitolo 12: *** undici ***



Capitolo 1
*** citazione ***


And I wanna cry.

 

I wanna learn to love.

 

But all my tears have been used up.

 

~~

 

Another love ~ Tom Odell

 

Premetto che non so scrivere, non sono un'autrice di libri, tutto ciò è dettato dalla mia coscienza e dalla mia voglia di fare cose.

Grazie.

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Capitolo 2
*** uno ***


"Caro Signor Potter Siamo lieti di informarla che Lei ha ricevuto il permesso di frequentare il sesto anno della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. L'anno scolastico avrà inizio il 1º Settembre. Restiamo in attesa della sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 Luglio p.v. Minerva McGranitt Vicedirettrice" Zio Vernon sbuffò alla sola vista della lettera. Harry distolse lo sguardo dalla lettera, in modo tale da poter osservare la terribile espressione dipinta sul volto dello zio Vernon. "Un altro anno in quella sudicia scuola senza senso" Harry avrebbe voluto tanto rispondergli, ma si fermò al pensiero di poter passare l'intero anno a casa con i Dursley, e lontano da Hogwarts. I giorni passavano in fretta a casa Dursley, il giorno della partenza si avvicinava sempre di più . Harry però, non sembrava felice, era come se avesse un vuoto dentro di se, come se gli mancasse qualcosa, o qualcuno. Stava male e non sapeva neanche lui il motivo.

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Capitolo 3
*** due ***


Quando arrivò il giorno della partenza, Harry potette rincontrarsi finalmente con Ron ed Hermione, che lo aspettavano come sempre, ormai, al binario 9¾. Harry, non appena li vedette, corse verso i due, che non vedeva l'ora di rincontrare e abbracciare. "Harry! Ti stavamo aspettando!"- disse Hermione Harry sorrise, poi entrarono insieme nelle cabine; il viaggio si prospettava lungo. Il ritorno ad Hogwarts era sempre un'emozione per qualsiasi studente mago. Harry fissava fuori il finestrino, era strano, agitato, non gli era mai successo prima. Appoggiò lentamente il viso al finestrino freddo, e si immerse nei suoi pensieri, sentendo ancora quel vuoto dentro di se. Rimase immerso nei suoi pensieri per tanto tempo, tanto da non rendersene conto; poi venne interrotto da Hermione. "Harry! Ti stiamo chiamando da un'ora! Stai bene? Siamo quasi arrivati!"- gli gridò lei "Si si, sto bene" - rispose lui (non stava bene)

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Capitolo 4
*** tre ***


I primi giorni ad Hogwarts passarono via in un lampo. Harry e Ron passeggiavano soli per i corridoi, mentre videro passare Draco Malfoy. "Dovrò guardare la tua stupida faccia anche quest'anno Potter"- disse così e fece un sorriso malizioso, mentre tornava dai suoi amici che ridevano di Harry Ron fece un sospiro. "Amico quello ha una cotta per te" "Ma che dici? Mi odia! È incapace di amare!"- rispose Harry "Forse vuole nasconderlo" - fece Ron storcendo le labbra Harry sbuffò, e poi aggiunse "E piantala!" Harry si sentiva strano, si sentiva strano perché le parole di Ron avevano un senso, ma non voleva ammetterlo; forse perché anche lui era cotto di Draco?

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Capitolo 5
*** quattro ***


Harry era seduto nel giardino di Hogwarts. Ad un tratto sentì la sua voce, era inconfondibile. "Hey Potter!" Draco si allontanò dai suoi amici  e si diresse verso di lui. Harry aggrottò le sopracciglia, cercando di capire, era sorpreso, sopratutto per il fatto che la maggior parte del tempo Draco gli parlava solo per insultarlo. "Che cosa vuoi Malfoy?" "Non posso neanche parlarti?" "No se si tratta di insultarmi" "Adoro prenderti in giro" - disse lui sorridendo Harry lo guarda con rabbia. "Andiamo Potter, dovresti sentire onorato di parlare con me " "E perché mai dovrei?" "Dovresti in quanto sono un prefetto" Draco fa il suo solito sorriso malizioso. "Senti Malfoy, se questo è un'altro dei tuoi giochetti" Draco non gli lascia il tempo di finire la frase che risponde con il suo solito sorrisetto. "Non lo farei mai" "Ci vediamo dopo Potter" - aggiunge andandosene via. Harry si sentiva strano dopo quella conversazione con Draco, sentiva qualcosa dentro se, un emozione, qualcosa di fastidioso, non gli era mai capitata una cosa simile, o almeno, non gli era mai capitato di sentire quelle stupide "farfalle nello stomaco" alla sola vista di Draco Malfoy. Harry si riprese però alla vista di Ron. "Hey Harry! Ho visto che prima eri con Malfoy" "Si, avevo un'ora libera" "Ti ha dato fastidio?" Harry diventò rosso, aveva un sorriso timido stampato in faccia. "Perchè quella faccia?"- disse Ron in modo malizioso "No, non mi ha trattato male"- rispose Harry evitando la domanda sul perché del suo sorriso. Le teorie di Ron avevano davvero senso, e anche se per Harry era difficile ammetterlo, non riusciva a smettere di pensare al fatto che Ron avesse ragione.

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Capitolo 6
*** cinque ***


Mancava sempre meno alle vacanze di Natale. Tutta Hogwarts era addobbata perfettamente. La Sala Grande era piena di decorazioni, di alberi di Natale, di ghirlande e di lucine che, nonostante fossero stupende, erano troppo persino per gli studenti. Come ogni anno, anche questo Harry avrebbe dovuto passare il Natale con i Dursley, ciò significava che avrebbe dovuto passare il Natale in totale tristezza, cosa che odiava profondamente. "Come passerai il Natale quest'anno Harry?"- fece Ron "Come dovrei passarlo? Ovviamente con i miei zii"- fece una faccia rassegnata "Perché non lo passi da me?" "Non credo i tuoi genitori accetteranno" "Ma certo che lo faranno, mia madre ti venera"- fece Ron ridendo "D'accordo, non credo ai miei zii importi più di tanto" I giorni passavano veloci, ed arrivò finalmente l'ultimo giorno, prima delle vacanze. "Ragazzi, mi mancherete!"- fece Hermione "Tranquilla pure tu, super saputella"- rispose Ron Harry ed Hermione risero. Nel frattempo Harry tornò nel suo dormitorio per sistemare la sua valigia, quando notò una lettera sulla sua scrivania. "Ciao Harry, già qui mi trovo davanti alla più terribile delle difficoltà: come posso trovare un termine adatto per esprimere ciò che sei veramente? In base a quali criteri posso stabilirlo? A cosa potrei paragonare il tuo meraviglioso sorriso? Ad una primavera? In realtà non c'è stagione che odi, come non c'è momento in cui non mi piaccia il tuo sorriso. Se mai deciderò di farti giungere questo messaggio, non chiederti la provenienza, forse la puoi immaginare, forse non ne hai la più pallida idea, so che potrebbe non essere facile fare ciò che ti sto chiedendo ma l'unico motivo per il quale oggi, fredda serata di dicembre sto trascorrendo parte del mio tempo nello scriverti queste parole è rappresentato dal forte desiderio di trasmetterti un secondo di gioia pura, accendendo sul tuo dolce volto quel sorriso che tanto mi fa muovere l'animo. Perdona le imperfezioni presenti nel testo, non è certamente nel mio stile scrivere queste cose, tuttavia il solo pensiero rivolto a te potrebbe spingermi ad effettuare qualsiasi azione, mettere giù queste due righe sgrammaticate non può che esser per me un piacere condito dall'emozione rappresentata dal fatto che stai leggendo giorno queste parole, le quali potranno forse trasmetterti un pizzico di gioia. Sono ormai passati più di 3 anni da quando il tuo sorriso è diventato il motore del mio cuore, ritengo quindi doveroso porti i miei ringraziamenti comunicandoti che qui ad Hogwarts ci sarà sempre qualcuno che ti amerà alla follia, in tutto e per tutto. Buon Natale Harry!" Harry rimase esterrefatto nel leggere quella lettera, sopratutto per il fatto che non avesse la minima idea di chi potesse averla scritta. Aveva ancora la lettera in mano, cercava di capire, quando entrò Ron. "Harry dobbiamo andare!"- fece Ron guardando attentamente le mani tremolanti di Harry che affermavano la lettera "Cos'è quella?"- chiese perplesso "Qualcuno mi ha scritto una lettera"- rispose Harry ancora incredulo Ron osservò attentamente la lettera di Harry "Non è firmata!" "Grazie tante Ron, non l'avevo capito! Chi può averla scritta?" "Sarà stato sicuramente Draco! Io te l'ho detto, ha una cotta per te!" Harry rimase a pensare sulla possibilità che fosse stato Draco, ed ecco di nuovo le "farfalle". "Ron non dire sciocchezze! Non può essere lui!" "Allora stata sicuramente mia sorella Ginny"- dopodiché scoppiò a ridere "Ginny?" "Certo, ha una cotta per te sin dal primo anno"- disse Ron ridendoci su "In ogni caso avrete tutto il tempo di parlarne durante le vacanze"- aggiunse Ron, e poi uscì dalla stanza Harry rimase da solo a riflettere, il fatto che fosse stata Ginny a scrivere la lettera poteva avere senso. Harry avrebbe creduto a qualsiasi cosa, non era sicuro di quello che provava per Draco, e per questo sperava la lettera non fosse da parte sua.

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Capitolo 7
*** sei ***


Le vacanze iniziarono ufficialmente per Harry e Ron quando lasciarono il castello e salutarono Hermione. "Buone vacanze Harry! Buone vacanze Ron!" "Buone vacanze!"- dissero insieme i due Quando arrivarono a casa dei Weasley ad accoglierli c'era Molly. La loro casa era addobbata in modo perfetto, tutto accurato nei minimi dettagli. Dall'albero alle lucine, e dal soffitto penzolavano dei piccoli e finiti fiocchi di neve. "Oh che piacere averti qui Harry!Vieni qui!"-fece Molly allargando le braccia per abbracciarlo "Mamma ci siamo anche noi!"- dissero in coro Ron, Fred, George e Ginny "Lo so ragazzi, ma è da tanto che non mi vedo con Harry!" "Si mamma, da quest'estate. Proprio come tutti noi"- rispose Ron ormai rassegnato Harry si sentiva a disagio alla presenza di Ginny, sopratutto perché credeva fosse stata lei a scrivergli quella lettera. In ogni caso, non poteva ignorarla, e sarebbe stato meglio iniziare a parlare per risolvere la questione. "Allora Ginny, come va?" "Bene grazie, tu?"- rispose lei con gli occhi che le brillavano "Bene..." I due si guardarono per qualche istante, poi vennero interrotti da Fred che passò in mezzo. Sembrava averlo fatto apposta. "Scusate ragazzi... permesso"- disse lui Ginny gli lanciò subito un'occhiataccia, ed Harry lo notò... era sempre più sicuro del fatto che potesse essere stata lei a scrivergli la lettera. Il mattino seguente Harry fu l'ultimo ad alzarsi, mentre tutti lo aspettavano per fare colazione. "Buongiorno Harry! Buon Natale!"- dissero tutti in coro "Grazie mille, buon Natale anche a voi"- rispose Harry mentre si sedette accanto a Ron per fare colazione. Quando finirono di mangiare, Harry tornò nella sua stanza per prepararsi, Arthur iniziò a mettere una serie di canzoni natalizie, e Molly iniziava giá a preparare per il pranzo , facendosi aiutare da Ginny, Fred, George e Ron. Era ora di pranzo, e a casa Weasley c'era un profumo che faceva venire l'acquolina in bocca. Il cibo era buonissimo, Harry non assaggiava un pasto così buono dall'ultima volta che aveva fatto visita ai Weasley. Finito il pranzo Fred e George iniziarono a cantare e ballare sulle note delle canzoni natalizie, e a loro si unirono tutti gli altri, tranne Ginny ed Harry che si rifugiarono al piano di sopra, per poter parlare tranquillamente. "Allora Harry, ti stai divertendo?" "Non avevo mai passato un Natale migliore di questo" "Sono contenta"- rispose lei guardandolo affascinata Harry ebbe un attimo di esitazione, doveva trovare il coraggio per ringraziarla della lettera "Ginny... Devo dirti una cosa" "Dimmi Harry" "Ti ringrazio per la lettera, ma ho bisogno di pensare" Ginny aggrottò le sopracciglia, non capiva minimamente di cosa stesse parlando Harry "Harry di che parli? Quale lettera?"- rispose lei confusa "Non sei stata tu a lasciarmi la lettera ieri?" "Mh no"- rispose lei ancora confusa Harry corse giù velocemente dalle scale. "Ron devo parlarti urgentemente"- disse lui ancora affannato "Harry che succede?" "Hai presente la lettera?" "Ovvio" "Non l'ha scritta Ginny!" "Ma allora chi è stato?"- risponde Ron sempre più confuso "È quello che voglio scoprire" "Te l'ho detto, è stato Draco!"- disse Ron con aria maliziosa "Smettila!" Harry era preoccupato, l'opzione che potesse essere stato Draco Malfoy a scrivergli la lettera lo turbava molto, soprattutto per il fatto che era sempre più fattibile. Ogni volta che Harry sentiva il solo pronunciamento del nome "Draco Malfoy", gli venivano le "farfalle nello stomaco". Ma la cosa che più lo preoccupava, era il fatto che si stesse innamorando della persona che più aveva odiato. Quella notte Harry non riuscì a dormire, non faceva altro che pensare a quella lettera, non riusciva a smettere, era come un pugno nello stomaco.

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Capitolo 8
*** sette ***


I giorni passavano velocemente, e le vacanze finirono ben presto. Harry aveva ancora in mente quella lettera, e non si sarebbe dato pace. Finí velocemente di sistemare la valigia, per poi ripartire con Ron. "Harry!"- disse la signora Weasley "Mi raccomando vieni a trovarci presto!"- aggiunse. Poi abbracciò Ron e i suoi fratelli, fece un cenno di saluto con la mano, e tornò dentro casa. Per quanto fosse stato per lui il migliore Natale, Harry non vedeva l'ora di tornare ad Hogwarts. Al binario 9¾ c'era già Hermione, che non appena vide Harry e Ron, corse verso di loro abbracciandoli. "Mi siete mancati!"- disse lei "Anche tu Hermione"- rispose Harry "Mi sei mancata tanto"- fece Ron guardandola con occhi lucenti I tre salirono insieme, e si dirigevano verso la loro cabina. Arrivati ad Hogwarts, Harry e Ron lasciarono Hermione, e si diressero verso il loro dormitorio, dove Harry trovò un'altra lettera. "Caro Harry, probabilmente questo è il più banale di tutti gli inizi però la mano trema così forte che non riesco a trovare altri inizi! Come hai passato questo Natale? Io l'ho passato pensandoti. Sinceramente non avrei mai pensato di trovarmi a scrivere una lettera del genere, e mai mi sarei aspettat* di vivere una situazione simile. Non so quanti giorni siano passati dell'ultima volta che ci siamo parlati, ma per me è come se fossero passati anni. Non so cosa ne penserai, ma non ci riesco più a reprimere i miei sentimenti: mi piaci,mi piaci tanto, mi piaci da morire e non ci posso fare niente. Ormai non faccio altro che pensare a te. La mattina mi sveglio sperando d' incrociare il tuo sguardo e la sera mi addormento sognando di tenerti per mano e non mi è mai successo di provare certe sensazioni per una persona. Penso di doverti delle spiegazioni per come mi sono comportat* ma quando ti vedo non ci capisco più niente e mi comporto da stupid* . I tuoi occhi mi hanno stregat* ,la tua voce così dolce ha fatto breccia nel mio cuore, il tuo sorriso è incantevole e poi per quel poco che ho potuto conoscerti ho capito quanto tu sia speciale. Se ho agito in questo modo è perché non volevo trovarmi tra qualche anno a rimpiangere il fatto di non avere avuto il coraggio di conoscerti. Ci tenevo solamente a farti conoscere i miei sentimenti per te. Sappi che se stai passando un momento difficile sarei la persona più felice del mondo se ti potessi aiutare in qualunque modo. Non credo tu abbia capito chi sono, ma sono cert* che succederà presto." Harry rimase a fissare la lettera per un po', ma poi venne interrotto da Ron. "Un'altra lettera eh?"- fece Ron con tono malizioso "Già, è questa volta ci sono degli asterischi. Potrebbe essere chiunque!" "Bene allora ti lascio in pace a pensare"- disse Ron, e poi uscì dal dormitorio Harry era sempre più confuso, perché in quel caso sarebbe potuto essere davvero Draco Malfoy.

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Capitolo 9
*** otto ***


Harry uscì agitato dal suo dormitorio, e vide Hermione e Ron che lo aspettavano. "Harry, perché quella faccia?"- chiese Hermione "Nulla" "Non ti credo, tu mi nascondi qualcosa"- rispose lei con aria sospetta "Harry sta ricevendo delle lettere da un ammiratore segreto!"- disse Ron "Ron!"- urlò Harry con tono arrabbiato Hermione rimase ferma per qualche istante. "Harry, perché non me lo hai detto?!" "Non mi sembrava il caso" "Si che lo è, in quanto avrei potuto scoprire il mittente" "E come?"- rispose Harry con tono confuso "Basterà confrontare la calligrafia delle lettere con quella degli studenti" "Hermione sei un genio!"- esclamò Ron "Grazie Ronald, vedo che ne sei molto sorpreso " Finite le lezioni, Harry torna nel suo dormitorio, dove trova un'altra lettera. "Caro Harry, direi che possiamo iniziare con gli indizi. Credevo fossi più intelligente, ma evidentemente non lo sei. Per oggi il mio indizio è: sono Serpeverde. Buona Fortuna!" Harry guardò attentamente la lettera per qualche minuto, poi, corse per trovare Ron ed Hermione. "Ragazzi, ho trovato un'altra lettera!"- esclamò lui "Ci sono indizi?"- chiese Hermione "Si"- fece Harry, porgendole la lettera Hermione rimase a fissare la lettera, e poi aggiunse: "Bene, dovremmo intrufolarci nella Sala Comune dei Serpeverde, e confrontare la calligrafia di tutti gli studenti." "Hermione, non farò mai una cosa del genere!"- disse Ron "D'accordo, allora lo farò io!" Hermione disse così, e poi se ne andò, lasciando Harry e Ron da soli. "Quindi è Serpeverde eh?"- fece Ron con un sorriso malizioso "Oh sta zitto Ron!"- rispose Harry sbuffando Nel frattempo si fece sera, e tutti i ragazzi si riunirono nella Sala Grande per la cena. "Allora Hermione, hai un piano?" "Si! Mi basterà una pozione polisucco! Così non avrò problemi ad entrare nella loro Sala Comune" "Ma ci vuole un mese per preparala, e sinceramente non abbiamo tutto questo tempo!" "Calmati Ronald! Sono entrata nell'aula di pozioni e ne ho trovata una già pronta." "E Quale aspetto dovresti assumere?"- chiese Harry "Pansy! " Harry e Ron aggrottarono le sopracciglia in segno di confusione. "Fidatevi, è la migliore amica di Draco, che ora è il prefetto della Casa Serpeverde, non ci saranno problemi." "Se lo dici tu" I ragazzi finirono di mangiare e tornarono nella loro Sala Comune, mentre aspettavano Hermione dalla sua "missione". La videro tornare qualche ora dopo, con una faccia strana e confusa allo stesso tempo. "Hermione, perché quella faccia?"- chiese Ron preoccupato "Ho confrontato la calligrafia di tutti gli studenti Serpeverde e..." Hermione sembrava non riuscisse a finire la frase "E quindi?"- chiese Harry "L'unico con la stessa calligrafia della lettera è Draco Malfoy" Harry rimase a bocca aperta, sentiva un nodo in gola che non gli permetteva di parlare. Rimase abbastanza scosso, non sapeva se il tutto lo rendeva felice o meno; nel frattempo Ron era lì che lo guardava  con una faccia del tipo: "te l'avevo detto".

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Capitolo 10
*** nove ***


I mesi passavano veloci. Ormai era quasi fine primavera ed Harry non sapeva ancora che fare, parlare con Draco sarebbe stato impossibile per lui. Quella mattina si alzò, e trovo l'ennesima lettera. "Ciao Harry disturbo? Perche se disturbo lascia perdere.. Apri bene gli occhi e leggi, ma sopratutto apri il cuore. Sin dal primo giorno che ho iniziato a scrivere mi era sembrata tutta una stupidaggine, ma noto che leggi sempre le mie lettere, perciò continuerò a scrivertele fin quando non capirai chi sono, a meno che, tu non l'abbia già scoperto. Sei sempre nei miei pensieri, vorrei poter trascorrere ogni momento della giornata con te. Lo sai? Di aspettarti n'è valsa la pena, altrimenti chi avebbe rallegrato le mie giornate tristi? Grazie perché sei entrato nella mia vita quando non cercavo nessuno, quando non credevo a nulla e forse non speravo nemmeno. Grazie a te la mia vita è cambiata. Si sì  parlo proprio di te e della supenda persona che sei. Senza di te mi sentivo vuoto e incompreso. E chi lo avrebbe mai detto che avrei iniziato a provare certe cose per te, che non avrei smesso di pensarti neanche un secondo e che al solo pensiero di perserti sarei stato male. Con te mi sento davvero felice." Harry sbuffò, accartocciò la lettera, e la lanciò verso i corridoi, dove la afferrò Draco Malfoy, che in quel momento sì rattristii. "Hey Potter! La prossima volta guarda dove lanci!"- fece così e poi se ne andò Harry era ormai certo che le lettere venissero da lui, ma non aveva ancora il coraggio di parlargli. Finite le lezioni, Harry, Ron ed Hermione, si riunirono nella Sala Comune. "Harry, dovresti parlargli! L'anno scolastico sta per finire!"- disse Hermione "E cosa dovrei dirgli?" "Forse che anche tu sei innamorato di lui?!"- rispose lei "Io non sono innamorato di Draco" "Andiamo Harry, ti si legge negli occhi! Ti basta sentir nominare il suo nome per fare quella faccia da ebete!"- disse Ron "E va bene! Ci parlerò! Ma non ora" "E perché non ora? Quando pensi di farlo?" "Stamattina ho accartocciato e lanciato la sua lettera, e beh lui, non l'ha presa bene. Prima o poi lo farò"- disse così, mentre si dirigeva verso il suo dormitorio

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Capitolo 11
*** dieci ***


Le settimane passarono veloci ad Hogwarts, e tra una lezione e l'altra, le vacanze si avvicinavano sempre di più. "Allora Harry, domani sarà il nostro ultimo giorno qui, quando hai intenzione di parlare con Draco?"- fece Hermione mentre camminavano per i corridoi "Tranquilla oggi gli parlerò" "Ti conviene farlo"- disse lei, aggiungendo poi: "Oh ma guarda Harry, è proprio lì!"- e lo spinse tra le braccia di Draco "Sempre tra i piedi Potter!"- disse lui con aria altezzosa "Devo parlarti" Draco annuì e fece andare via i suoi amici "Hai scritto tu quelle lettere vero?"- chiese Harry "Oh ce ne hai messo di tempo, ci voleva così tanto per capirlo?" Harry non sapeva cosa dire, l'unica cosa che poteva fare era correre, e così fece. Draco invece era come se volesse piangere, ma sì trattenne. Harry si sentiva in colpa. Tornò nel suo dormitorio e si sedette, prese un foglio, e iniziò a scrivere una lettera per Draco, che avrebbe dovuto lasciare nel suo dormitorio quella stessa sera. "Caro Malfoy, mi dispiace essere scappato prima, la verità è che sono un codardo. In questo poco tempo (che a me sembra molto di più) sei riuscito a farmi capire cosa vuol dire amare ed essere amati. Mi hai fatto provare le senzazioni più belle. Quando ti guardo negli occhi vorrei poter non staccare più lo sguardo da te, dalla sorgente di tutti i miei desideri; quando camminiamo vicini, e sento che ti seguirei in qualsiasi posto;quando passi per i corridoi e sento il tuo profumo. Mi dispiace di non averti mai detto quello che provavo, ma tutte quelle parole mi morivano in gola. Adesso so cosa vuol dire svegliarsi la mattina e desiderare ardentemente la tua presenza di fianco a me, pensare alla stessa persona per tutto il giorno,e quando arriva sera volerti accanto, anche solo per provare a dire:"buona notte,amore mio" guardandoti negli occhi, per poi spegnere le candele e guardare nella tua direzione, immaginandomi il tuo volto e riuscendolo a scorgere anche nel buio più profondo. Sei tutto ciò di cui ho bisogno, sei la luce che illumina le mie giornate, la casa che mi fa sentire al sicuro, il fuoco che mi riscalda, sei il mio cuore e la mia anima. Per sempre tuo, solo tuo, Harry"

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Capitolo 12
*** undici ***


Il mattino seguente, Harry, si sentiva leggero, si era liberato di un peso che lo aveva assillato per mesi. Nel frattempo Hermione, Harry e Ron, si incontrano nella Sala Comune. "Allora Harry, come è andata ieri con Draco?"- chiese lei "Ho avuto la conferma sul fatto di essere stato lui a scrivermi quelle lettere" "E tu cosa hai fatto?"- chiese Ron confuso "Ieri sera gli ho lasciato una lettera nel suo dormitorio"- rispose Harry mentre si allontanava per preparare la valigia. Tornando nel suo dormitorio, Harry notò una lettera. "Caro Potter, finalmente posso tornare a chiamarti così. Ormai hai scoperto chi sono, e credo sia giunto il momento di finirla con questa messa in scena. Ti ringrazio per la bellissima lettera di ieri sera, anche se, modestamente parlando, le mie sono più belle. Mi piacerebbe vederti sorridere mentre leggi questa lettera, sorridere e non piangere come invece farai. Sì, lo so: sono lacrime di gioia, non sai come trattenerle e in fondo è bello piangere di felicità, perché c'è qualcuno che ci ama, ci desidera e vuole ricordarcelo scrivendo. Questo qualcuno sono io e inizio con il dirti che ti amo, ti amo davvero. Ho fatto un tuffo nei ricordi ed è stato il mio cuore a guidarmi: i primi sguardi, le incomprensioni, le indecisioni, i dubbi e le incertezze, gli stati d'animo di chi sta vivendo qualcosa di grande per la prima volta e non riesce a capire cosa gli stia succedendo. Ora però so cos'è successo: mi sono innamorato di te e continuo a innamorarmi giorno dopo giorno. Sai, non avrei mai pensato che avrei scritto queste parole, eppure mi trovo qui a non poter fare a meno di dirtelo: grazie, grazie per la tua presenza nonostante tutto. Non so cos'ho fatto nella vita per meritarmi un simile dono; i tuoi occhi mi hanno conquistato, il tuo sorriso mi ha fatto capitolare. Cosa posso aver fatto mai di così grande per avere un tesoro così prezioso nella mia vita? Proprio non lo so ma sono sicuro che farò di tutto per custodirlo e proteggerlo. Ti scrivo perché devi saperlo. Dovresti sapere che sono così felice con te perché mi fai ridere, perché mi fai tremare, perché mi fai sognare. Sono così felice con te perché al tuo fianco sento, finalmente, che faccio parte del mondo. E sai che non sono il migliore per esprimere i miei sentimenti, quindi cercherò di dirti l'unico modo che conosco. Niente licenze poetiche, niente metafore e niente versi in rima, beh, crudo e brutale ti amo. Ed è così che devo dirtelo. Sei l'uomo della mia vita. E potrei scriverlo in maiuscolo perché sono certo che sia così. Per il tuo modo di colorare la mia vita, per l'energia che mi dai, per tutto ciò che sei speciale. E per tutto questo e per di più ti ammiro, perché sei grande e generoso e perché Mi hai insegnato ad amare. Non è solo amore, adoro anche te. Per quello che è successo ieri, non mi importa, voglio chiarire dal primo momento: ti amo ancora e non smetterò di farlo. Non ci sono momenti così brutti che ci faranno cadere. Che tu non dimentichi mai che possiamo con tutto. Ricordo la prima volta che ci siamo visti, eravamo piccoli, lo so, ma qualcosa dentro di me sapeva, sin dal giorno in cui ci siamo incontrati, che saremmo finiti insieme. A quei tempi era tutto diverso, sei cambiato, sono cambiato, tranne per una cosa, i sentimenti che provo per te. So che sono una persona difficile, so che sono stato un codardo a non avertelo mai detto, ma so anche che posso cambiare. Voglio dimostrarti che sono capace di amare. Ricordo quando dicesti a Ron che io "sono incapace di amare", si, ho origliato quella vostra conversazione, anche se non avrei dovuto farlo. Ti scrivo questa lettera dal profondo, per dirti che voglio cambiare, per te. Voglio imparare ad amare, è imparerò, se è questo che vuoi. Spero che un giorno tu possa scegliermi. Tuo per sempre Draco ~~ Sei il mio piccolo fiore”

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