Interlaced Destinies: L'inverno senza fine

di Spirit734
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il guardiano, il domatore, la sognatrice ***
Capitolo 2: *** Desideri ***
Capitolo 3: *** Un incontro movimentato ***
Capitolo 4: *** Ospiti in arrivo ***
Capitolo 5: *** Un nuovo nemico ***
Capitolo 6: *** Rivelazioni ***
Capitolo 7: *** Guai a non finire ***
Capitolo 8: *** Angus il folle ***
Capitolo 9: *** Una slitta per quattro ***
Capitolo 10: *** Il Guardiano dei Draghi ***
Capitolo 11: *** Paure nascoste ***
Capitolo 12: *** Messaggi di ghiaccio ***
Capitolo 13: *** Insieme ***
Capitolo 14: *** Aiutami ***
Capitolo 15: *** Non c'è due senza tre ***
Capitolo 16: *** Confessioni ***
Capitolo 17: *** Piani improvvisati ***
Capitolo 18: *** Amicizie ritrovate ***
Capitolo 19: *** Misteri svelati ***
Capitolo 20: *** Al salvataggio ***
Capitolo 21: *** Vichinghi alla riscossa ***
Capitolo 22: *** Strade da intraprendere ***
Capitolo 23: *** Bentornato Jack ***
Capitolo 24: *** Finalmente a casa ***
Capitolo 25: *** Incertezze ***
Capitolo 26: *** La furia di Fafnir ***
Capitolo 27: *** Mi dispiace ***
Capitolo 28: *** La fine ***
Capitolo 29: *** Quiete dopo la tempesta ***
Capitolo 30: *** Al sicuro ***
Capitolo 31: *** Non era un addio ***
Capitolo 32: *** Tempo di cambiamenti: Parte 1 ***
Capitolo 33: *** Tempo di cambiamenti: Parte 2 ***
Capitolo 34: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Il guardiano, il domatore, la sognatrice ***


Ho fatto la revisione dell'intera fic, ho risistemato dei pezzi e per chi se lo fosse perso, ho aggiunto un breve dialogo tra loro nel capitolo di Angus il Folle.
Mi sembrava carino mettere un momento in cui i Big Four chiacchieravano e si raccontavano qualcosa, come inizio della loro amicizia.
E quello era l'unico momento "tranquillo" prima di intraprendere l'avventura contro Fafnir.
Comunque sia, ho sistemato un po' qua e la la fic, aggiunto qualche dialogo.

 

Cap 1:
 

Il guardiano, il domatore, la sognatrice
 



 
“Avanti, prova a prendermi Claire!”
“Tanto lo sai che vincerò di sicuro!”
“Questo è ancora da vedere!”
Era una gioiosa mattinata d'inverno, a giudicare dai bambini che stavano giocando fuori dal cortile, rincorrendosi e lanciandosi qualche palla di neve di tanto in tanto; un bambino era uscito di casa, nettamente stupito nel vedere i suoi compagni ancora in giro a giocare invece che dirigersi a scuola.
“Hey ma che succede? Vi siete dimenticati che oggi abbiamo una prova di storia alla prima ora?” domandò, senza nascondere la sua preoccupazione, evidentemente quel compito lo stava preoccupando parecchio.
La ragazzina si voltò verso di lui con un'enorme sorriso, raccogliendo una palla di neve “Ma come, non lo sai Jamie? Oggi non c'è scuola, è tutto bloccato per la neve!” Detto ciò, lanciò all'amico la palla di neve, colpendolo in pieno “Sai questo cosa significa, vero?” Disse, raccogliendone altra neve tra le mani per farne una seconda palla.
Ma l'altro bambino la precedette “Compito rimandato, e oggi divertimento assicurato!”
“Coraggio” Disse Claire “Vieni a giocare con noi!”
Detto questo i due ragazzini si allontanarono verso la strada, raggiunsero altri amici che nel frattempo crearono un piccolo fortino con la neve. Tutti sembrarono divertirsi un mondo.
Sul volto di Jamie, dapprima preoccupato si formò un'enorme sorriso, senza pensarci troppo recuperò il suo slittino e, mentre si diresse verso i suoi amici, voltò lo sguardo indietro, senza guardare un punto preciso “Grazie Jack” Sussurrò con un lieve sorriso, consapevole del fatto che probabilmente il suo amico si trovasse li, da qualche parte.
“Di nulla, amico”
Come previsto, Jack Frost si trov
ò sopra una staccionata, non molto distante dalla zona di gioco dei bambini, con una mano tenne il suo fedele bastone che da sempre lo accompagnava nelle sue giornate. La settimana scorsa sentì Jamie parlare con i suoi amici di quella “terribile” prova di storia, perciò, pensò bene di aiutarlo a saltarla, e con lui tutta la sua classe.
Avrà modo di rifarsi, dopotutto, se non ci si divertiva da bambini, quando si poteva?
Fu strano pensare che fossero passati solo tre anni da quando divenne un Guardiano a tutti gli effetti, sconfitto Pitch e salvato il mondo, per così dire.
Anche se per Jack il tempo non passava mai, sapeva che prima o poi Jamie e gli altri sarebbero cresciuti, ma questo non lo preoccupava, finalmente si sentiva felice, c'erano dei bambini che credevano in lui.
Quante cose sono cambiate...
Era diventato addirittura amico di Calmoniglio, se glielo avessero detto tre anni fa non ci avrebbe mai creduto, anzi, probabilmente avrebbe riso come non mai in vita sua.
Ormai non si sentiva più solo.
No, quel periodo era finito. E Jack non poteva essere pi
ù felice.
Scendendo dalla staccionata, il giovane Guardiano fece per andarsene, ma qualcosa gli impedì di muoversi, sentì una strana sensazione sotto ai piedi, diversa dalla neve di poco fa. Una volta abbassato lo sguardo, vide delle piccole foglioline d'erba circondarlo, creando un cerchio attorno a lui completamente ricoperto di fiori.
“E questi da dove sbucano?” Decisamente strano trovare dei fiori durante l'inverno, o per lo meno, non disposti in quel modo, formando quasi un cerchio attorno a lui. Jack si accucciò per sfiorarne uno ma, improvvisamente, balzò fuori dal terreno una piccola marmotta, il pelo di colore castano chiaro, due grandi occhioni con due graziosi dentini, se non fosse sicuro che si trattasse di un animale, potè benissimo scambiarlo per un pupazzo.
Gli scappò quasi un sorrisetto, ricordandogli stranamente Calmoniglio quando si trasformò in un innocente batuffolo di pelo.
“E tu chi saresti, piccolina?” Allungò la mano per accarezzarla, ma lo sguardo della marmotta, dapprima dolce e gentile, divenne severo e infuriato.
“PER TUA INFORMAZIONE SONO UN MASCHIO, JACK FROST!” Urlò, in preda dalla rabbia, facendo sobbalzare il Guardiano di fronte a sé per lo stupore. Jack lo fissò per qualche istantane senza dire una parola, probabilmente ancora incredulo alla vista di quello strano animale
“Non guardarmi con quella faccia da pesce lesso!" sbottò furiosa la bestiolina mentre agitava con rabbia le piccole zampe anteriori "Possibile che non hai capito chi sia?!”
Ad un tratto la situazione si fece più chiara, Jack alzò gli occhi al cielo, rendendosi finalmente conto dell"identità dell"animale.
“Non mi dire che sei...LA Marmotta?*” domandò incredulo
L'animale fece una piccola smorfia di disapprovazione e mosse nervosamente la coda “Sì perché? Cosa ti aspettavi, un canguro?!” incrociò le piccole zampe e si mise a squadrarlo minacciosamente
“No no certo che no” si affrettó a dire l'altro, lasciandosi scappare un'innoqua risatina “Non ti avevo mai visto prima d'ora e pensavo fossi...Bhè...più...”
“Più grande?! Non mi sembra ci sia un divieto di altezza!” Rispose acida la Marmotta “Ad ogni modo non sono qui per queste assurde sciocchezze, sono stato mandato dai miei collaboratori per farti il terzo grado, caro Jack Frost!”
“Collaboratori?” Ripeté ironico.
“Zitto e non interrompermi!” Sbottò la Marmotta saltellando per la rabbia, attorno a sé si formarono una serie di rose ricoperte di spine.
Jack sapeva che l'animale era furioso con lui, ma dovette trattenersi nel scoppiargli a ridergli in faccia, nonostante la rabbia, era davvero buffo alla vista.
“Hey calmati, non devi agitarti in questo modo, ti si arriccerà tutto il pelo” Si appoggiò lievemente al suo bastone, creando una palla di neve con la mano libera “Rilassati, dopotutto, tra un po' non dovrebbe arrivare la primavera?”
“Dovrebbe? DOVREBBE?! Razza di idiota, la primavera doveva arrivare DUE giorni fa!”
Le urla furono così forti ed improvvise che Jack si lasciò sfuggire la palla di neve tra le mani. Rivolse dunque un'occhiata superflua all'animale “E con questo? A volte il tempo gioca brutti scherzi” Superò la Marmotta, indicando i bambini in lontananza giocare felici tra loro “Sono sicuro che qualche giorno in più non nuocerà, guardali, si stanno divertendo!”
La marmotta spostò i suoi grandi occhi neri dal gruppo di bambini a Jack “Oh, bhè allora se permetti... NON MI INTERESSA!” Urlò talmente forte che Jack dovette tapparsi le orecchie.
Diamine quanto sbraitava, pensi istintivamente il ragazzo
La marmotta saltellò un paio di volte, si fermò davanti a lui ed alzò le braccia per enfatizzare il discorso “Ho un piano da rispettare, a differenza tua, tengo molto al mio lavoro, la primavera doveva arrivare due giorni fa ma tu hai combinato un pasticcio! Ora dovrò realizzare una nuova tabella per i prossimi DIECI ANNI!” Gli si avvicinò ulteriolmente e gli lanciò un'occhiataccia che non fece trasparire altro che odio “Mi aspetto almeno delle scuse!”
Jack scosse il capo, non riuscendo a trattenere una lieve risata “Non ci penso nemmeno, il mio compito è quello di portare il divertimento, ed è quello che sto facendo!”
“Sei davvero un essere testardo e presuntuoso!” brontoló l'animale
"E tu sei troppo serio!" ribattè l'albino
"Non esiste solo il divertimento, caro Jack Frost!" Lo incalzò "Devi portare rispetto agli altri Guardiani e sopratutto..." Con un balzo fece un salto talmente alto raggiungere quasi la sua altezza "A CHI E' PIU' GRANDE DI TE!"
Jack lo osservò sghignazzando "Più...grande?"
Al suono di quelle parole la Marmotta incrociò le piccole braccia e si mise a fissarlo con fare minaccioso "I tuoi genitori non ti hanno insegnato il rispetto?!"
"Nah" lui alzò le spalle, spostando svogliatamente l'animale con il bastone e facendosi spazio per passare "Spiacente...Sono da solo" 
Quella conversazione cominciò a stufarlo, volle allontanarsi il 
più in fretta possibile da quella situazione, quando pensò che la giornata non potesse andare peggio...
La frase che ne susseguì dopo fece nettamente peggiorare il suo umore.
“Tzè moccioso viziato... La tua famiglia si sarà sentita sollevata nel non averti più attorno”
Sì sentì nuovamente sprofondare nella desolazione più totale.
Non fece in tempo a voltarsi per replicare che la Marmotta scavò una galleria per andarsene via, lasciando il ragazzo da solo.
Jack fissò un punto impreciso davanti a sè, spostando poi lo sguardo verso Jamie e i suoi amici, lo vide ridere e scherzare con loro, seguito poi dalla piccola sorellina, accompagnata dalla madre che si mise a giocare con loro.
Da tanto che non pensò alla sua famiglia, credette ormai di aver superato la separazione.
Ma le parole di quel Guardiano gli fecero tornare in mente quel dolore che tanto cercò di reprimere.
Si sentì nuovamente solo.
 
 
***** ***** *****
 
 
Buio...
Un'ombra scura si trovava di spalle, ben presto l'immagine si fece più nitida.
Non si trattava di un'ombra umana...
Sdentato?”
L'animale si girò di scatto, mostrando la sua solita espressione amichevole, rassicurante...
Sdentato!! Come sono felice di vederti! Dove….Dove ci troviamo?”
Ma il drago si allontanò pian piano nell'oscurità, lasciando il suo padrone da solo.
Il ragazzo provò a chiamarlo, tentando di raggiungerlo, ma sentì le gambe appesantirsi.
Iniziò ad avere paura.
Sdentato! Dove vai?! Aspetta!! Non…Non andart…”
Poi un urlo. Un ruggito.
Si fermò di scatto.
Impossibile.
L’ultima volta che aveva sentito un verso del genere…Era durante l’attacco di…
No…
Impossibile.
Era morta, quella creatura era morta, se lo ricordava bene.
Poi di nuovo tutto buio.
 
“Hiccup!”
“Ah!!”
Il giovane vichingo si risvegliò, sudato e agitato per il terribile sogno appena fatto.
Erano settimane ormai che si risvegliava sempre in quello stato, quel sogno sembrava cosi' reale.
Quando alzo' lo sguardo, vide suo padre, Stoik fissarlo con perplessità “Sicuro di star bene? Si sentivano le tue urla anche fuori dal...”
“S_sicuro! Benissimo!” Balzò fuori dal letto, cercando di individuare nella stanza il suo amico, ma non riuscendo a trovarlo, uscì di casa pensando di vedetlo con Astrid o in giro a combinare qualche marachella. Cercò con lo sguardo la ragazza, dirigendosi immediatamente verso di lei; nonostante non riuscisse più a muoversi come un tempo a causa dell'incidente, quel terribile sogno gli diede tutta la forza necessaria per correre al massimo delle sue forze.
“Astrid!”
“Ma tu guarda, il dormiglione finalmente si è svegliato” Commentò con sarcasmo la bionda, portando le mani ai fianchi.
“Dov’è Sdentato?! Non riesco a trovarlo e ho…”
“E’ proprio lassù” Gli indicò con un cenno della mano il tetto di casa sua, Hiccup si voltò, alzando lo sguardo e tirando un sospiro di sollievo non appena vide il suo drago sopra il tetto.
Astrid lo fissò curiosa, inclinò leggermente la testa di un lato “Ma che ti prende? Sembri un po’ strano”
“No ma che dici! Va tutto bene!” Le sorrise, facendo cenno a Sdentato di scendere.
Il drago obbedì e raggiunse il suo amico, al seguito di altri tre piccoli draghetti alquanto scalmanati che, non appena videro Hiccup, gli saltarono addosso facendogli le feste.
“Hey ragazzi calmatevi!Così mi fate il solletico!”
Ma i tre sembrarono non voler dargli retta, fino all’arrivo di Astrid per lo meno.
“Buoni su, non vedete che così lo distruggete?”
Come se niente fosse accaduto i cuccioli si calmarono, iniziando poi ad inseguire giocosamente un altro passante, Sdentato alzò gli occhi, sospirando, dopo di ché raggiunse il suo amico per salutarlo.
Era un meraviglioso esemplare di Furia Buia, l'unico della sua specie, le sue squame erano di un bel color nero e gli occhi di un giallo ipnotico, ricordava molto quelli di un gatto.
“Vedo che ti stai occupando di loro, bravo!Sei un ottimo fratello maggiore” Lo accarezzò sulla testa, voltandosi poi verso Astrid “Notizie della loro mamma?”
La biondina scosse debolmente il capo con aria rattristata “Nulla" Sospirò quasi rassegnata "Forse non dovevamo portarli via da quel nido"
"Sarebbero morti con quella tempesta"
"Non sappiamo neppure se sia ancora viva"
Hiccup le rivolse un sorriso rassicurante
“Se lo è, di sicuro ritornerà a prenderli”
I due si scambiano un sorriso, ma vennero interrotti dalle continue urla di Skaracchio “Hey hey voi tre! Non si gioca la sopra!”
I draghetti erano balzati sopra ad una statua, alle parole del fabbro due si calmarono, tornando a terra, mentre l’altro, non avendo ancora il pieno controllo del volo, rischiò di andare a sbattere proprio contro la scultura, Sdentato si lanciò in suo soccorso, prendendolo appena in tempo e portandolo accanto agli altri.
“Quei tre mi faranno diventare matto, dobbiamo tenerli per forza?”
“Sono senza la madre, dobbiamo dargli una casa” Rispose Astrid “E poi Sdentato se la sta cavando bene con loro, non è vero?”.
In tutta risposta, il drago tirò un sospiro esasperato, accasciandosi a terra esausto.
In breve raggiunsero il gruppetto anche gli altri, Moccicoso, Gambedipesce, Testaditufo e Testabruta.
Per fortuna Skaracchio sembrò essersi calmato “Va bene va bene. Ma che sia chiaro, quella statua non si deve toccare. Sapete la storia che c’è dietro…”
“Ohh ma certo che la sappiamo! Ehehe” Hiccup precedette tutti gli altri, sperando di risparmiarsi la solita storia che suo padre gli raccontò almeno una quindicina di volte.
“Io non la so” Ammise Testadistufo, ricevendo una gomitata dalla sorella per farlo zittire.
Gambadipesce intervenne a suo solito “Com’è possibile che non conosca la storia di Angus Berkensan I°? E’ stato il fondatore del nostro villaggio”
Skaracchio annuì fiero “Proprio così! E’ forse meglio farsi una ripassata!”
Tutti i ragazzi lanciarono un lamento all’unisono. Tutti tranne Gambadipesce che invece sembrò volerla veramebte ascoltare.
“Ho detto che non la conosco, non che volevo sentire la storia” si lamentò Testaditufo
“Allora la prossima volta vedi di stare zitto!” Gli sussurrò arrabbiata la sorella.
Mentre Skaracchio si preparò a raccontare, Sdentato si unì al gruppo e con un debole ruggito fece cenno ai tre draghrtti di darsi una calmata e raggiungerlo. Inaspettatamente sembrarono dargli ascolto, corsero verso di lui e si sedettero vicino ai vichinghi, forse in parte incuriositi da tutti loro accerchiati. Uno si sedette in braccio ad Hiccup, il secondo raggiunse Gambadipesce mentre l'ultimo preferì la testa della furia buia come pedana. Quest'ultimo brontolò qualcosa ma cercò di non scomporsi per lasciar spazio a Skaracchio e la sua noiosa storia
“Tantissimi anni fa, il nostro villaggio si trovava in un territorio molto lontano e….Governato dai draghi.”
“Eh-ehm….” Hiccup fece cenno con lo sguardo alla presenza delle creature che avevano a fianco, in risposta Skaracchio emise una sonora risata “Ohh ma quelli non erano come il nostro Sdentato” continuò sorridente “Erano feroci, molto più pericolosi di un qualsiasi drago ai giorni nostri!”
I tre draghi si accucciarono a terra, intimoriti dalla storia, Sdentato invece sgranò gli occhi, incuriosito.
“Un villaggio veniva distrutto in meno di un giorno, la popolazione era disperata e il sovrano era incapace di prendere delle decisioni sensate; la speranza sembrava ormai persa, finché un giorno Angus, decise di affrontare i draghi, li portò oltre una barriera di rocce, rinchiudendoli per sempre”
“Un attimo, come per sempre? Non potevano usare le ali e…Volare via?” Domandò esterrefatto Moccicoso afferrando un ala di Sdentato che la ritrasse immediatamente, squadrandolo infastidito.
“Si dice che quei draghi non avessero le ali, ecco perché non sono riusciti a liberarsi” Aggiunse Gambadipesce.
“Proprio così. Con i draghi bloccati da quel passaggio, Angus e il suo popolo affrontarono i mari, le tempeste, giungendo finalmente qui. Dato che quelle creature non sapevano volare, questo posto sembrò perfetto per fondare un nuovo villaggio e questa volta…Per sempre” Aggiunse con ammirazione il vecchio fabbro, lanciando uno sguardo alla statua “Ed è così che nacque Berk, in onore del grande uomo che ci ha salvati” Infine si avvicinò a Sdentato accarezzandolo sulla testa “Ma ora le cose sono cambiate, i draghi non sono più una minaccia e noi possiamo vivere in pace, così come vorrebbe il buon Angus” Dopodiché rivolse un veloce sguardo al gruppetto “Dato che vi vedo così interessati, posso sempre raccontarvi di quella volta che...”
“Ma come si è fatto tardi!” Interruppe Moccicoso, seguito a ruota da Hiccup e Astrid “Devo proprio andare!”
“Anche io!” Aggiunse Testabruta.
“A mai più” concluse il fratello, raggiungendo il gruppetto.
Solo Gambadipesce rimase li, incuriosito dalla prossima storia, finché le urla di Moccicoso lo convinsero a lasciar perdere e seguirli.
Skaracchio li guardò allontanarsi, tirando fuori un mezzo sorriso “I giovani non apprezzano più le buone storie”.
 
 
**** **** ****
 
 
“E mentre osservò il vento muovere le nuvole, si sentì incredibilmente fiero di sé stesso e soprattutto libero da...”
Un piccolo camaleonte verde si posizionò proprio sulle pagine del libro, interrompendo così la lettura della ragazza.
“E adesso che ti prende Pascal? Non ti piace questa storia?” Domandò la giovane.
L'animale riprese ad osservarla, incrociando le piccole zampe anteriori, al ché la padrona si rialzò in piedi dal letto “Lo so che l'ho già letta ieri, ma questo è il mio libro preferito!” Disse, toccandosi nervosamente capelli e abbassando di poco lo sguardo “A volte penso che potrei vivere anche io un'avventura simile se solo uscissi da questa torre”
Pascal in tutta risposta, si avvicinò, posando una zampetta sulla sua mano come per confortarla, seppur si trovasse da poco in quel luogo.
Rapunzel era la sua migliore amica, lei lo aveva trovato e accudito fin da piccolo, in pochi giorni divennero amici inseparabili, ormai la conosceva bene, sapeva che ogni giorno la sua padrona si poneva sempre la stessa domanda: "Cosa sarebbe successo se fossi uscita da quelle mura?"
Era sempre la stessa storia, Rapunzel non metteva piede fuori dalla torre da sedici anni, ovvero da sempre, viveva con sua madre Gothel che, a differenza della figlia usciva tranquillamente, impedendole però di fare altrettanto.
Più tempo passava, più la ragazza non riusciva a capire il perché di tutta questa paura verso il mondo esterno...
Mai si sarebbe aspettata che quel giorno le cose sarebbero cambiate... In meglio.
“Sai Pascal, ormai ho quasi diciassette anni, potrei dire di essere abbastanza grande per poter uscire” disse con poca convinzione “Forse questa volta mi lascerà...”
“Rapunzel, mamma deve uscire o farà tardi!”
“S_Sì!” Immediatamente si alzò in piedi e raggiunse la finestra dove, grazie all'aiuto dei suoi lunghi capelli di color grano, permetteva a sua madre di uscire ogni volta lo desiderasse.
Erano passati anni da quando Gothel aveva sbarrato le porte che permettessero l'uscita dalle scale della torre, disse che erano pericolose e avrebbe potuto inciampare, ma Rapunzel sentiva che c'era dell'altro, il motivo era sempre lo stesso: Non-puoi-uscire.
“Mi raccomando, non permettere a nessuno di entrare e soprattutto, non parlare con nessuno”
"Difficile a farlo se sei rinchiusa in una torre" Pensò tra se'.
Ma si fece coraggio, incoraggiata anche dal suo amichetto Pascal, si avvicinò alla donna “Mamma senti, io...Io devo dirti una cosa..”  Balbettò, giocando nervosamente con una ciocca dei suoi capelli “E' importante. Perciò vorrei che tu mi..”
Ma Gothel sembrò presa a guardarsi allo specchio, piuttosto che parlare con la figlia “Hai forse detto qualcosa?”
Rapunzel abbassò leggermente lo sguardo, notando Pascal sotto un tavolo che la incoraggiò a continuare.
“Ne possiamo parlare questa sera? Ho una commissione molto urgente da sbrigare”
“...Posso esserci anche io?”
Quelle parole attirarono completamente l'attenzione della donna “Cosa?” Si avvicinò a Rapunzel, sforzando un dolce sorriso “Che intendi dire tesoro?”
“Che...Non so...Potrei stare con te, uscire d_dalla torre” Inizialmente poco convinta, pian piano si fece più coraggio “Ormai ho diciassette anni...Più o meno" Si corresse "Credo di essere abbastanza grande per poter fare un giro, prometto che non mi farò mangiare da nessun animale, sarò responsabile, dico davvero”.
Gothel inarcò un sopracciglio, portandosi una mano sul mento, Rapunzel la fissò curiosa e un po' agitata, vedendola tentennare in quel modo forse le sue supposizione furono giuste, magari oggi sarebbe stato il giorno in cui sarebbe potuta davvero uscire per la prima volta. Passarono diversi secondi ma lei sembrarono interminabili.
La donna sfoggiò un radioso sorriso, e questo fece presupporre una risposta positiva, ma le successive parole di Gothel le fecero immediatamente sparire l'entusiasmo “Oh ma cara, è proprio questo il punto, tu CREDI di essere abbastanza grande"
Gli occhi verdi di Rapunzel si incrociarono nuovamente con quelli scuri della madre “Ma se mi dessi anche solo una possibilità, io...”
“Non sei pronta, Rapunzel" Disse schietta la donna, vedendola arretrare di poco avanzò di un passo e allargò le braccia per stringerla a sé “Oh cara, il mondo è un posto così pericoloso, se ti succedesse qualcosa non so che farei...”
La biondina si lasciò abbracciare, rispondendo appena alla stretta della madre, nonostante la tristezza, in fondo sentiva che sarebbe finita così.
“Non sono ancora pronta...” Ripeté quasi meccanicamente. La donna annuì senza mollare l'abbraccio, ma riflettendo attentamente su quelle parole, una piccola speranza riapparve nella mente di Rapunzel. Così si staccò di velocemente dalla presa ed un sorriso luminoso le dipinse il volto, spazzando via la tristezza di poco fa “Quindi questo vuol dire che quando sarò più grande potrò uscire?”
Gothel aggrottò la fronte “Non ho detto questo...”
“Hai detto che sono ancora troppo giovane, questo deve pur avere un qualche significato!” disse speranzosa la figlia
“Rapunzel” l'altra si lasciò andare in un lungo sospiro, evidentemente stanca di tutta quella pressione da parte sua “Adesso devo proprio andare, tu cerca di calmarti”
“D'accordo!” ormai la ragazza sembrò euforica.
Quella traccia di allegria fece sparire la preoccupazione di Gothel, era ovvio che non le avrebbe mai permesso di uscire, maggiorenne o meno.
Ma questo pensò che Rapunzel, almeno per ora, non avrebbe dovuto saperlo.
Si avvicinò nuovamente a lei, accarezzandole delicatamente i capelli “Ci vediamo questa sera e ricordati che ti voglio tanto bene”
Rapunzel le sorrise radiosa e la aiutò a scendere dalla torre con i suoi lunghi capelli “Io di più mamma”
“E io più del tuo più” Urlò infine, arrivando a terra.
Rapunzel la guardò allontanarsi, finché si mischiò tra la folta vegetazione della foresta, Pascal la raggiunse, pensando di dover consolare l'amica.
Lei gli lanciò una veloce occhiata divertita “Non preoccuparti, hai sentito mia madre? Ha detto che ne riparleremo quando sarò più grande”
Il camaleonte inarcò un sopracciglio, scuotendo debolmente il capo.
“E va bene, non ha detto esattamente queste parole, ma era ovvio che intendesse questo!” Disse con un'enorme sorriso “Ne sono sicura, tra qualche anno sarà la volta buona” Pascal scosse nuovamente la piccola testolina, non d'accordo con la sua convinzione, ma Rapunzel non ci badò, voltò lo sguardo verso la foresta dove vide sparire sua madre.
Dentro di sé sentì davvero che un giorno o l'altro sarebbe finalmente uscita e avrebbe vissuto un'avventura tanto desiderata.



 
Angolo autrice:
Finalmente sbuco anche in questo fandom, è da un pò che volevo scrivere una storia su Jack Frost, Hiccup, Merida e Rapunzel e oggi mi sembra il momento adatto (poco prima degli esami xD)
* Piccola nota: la Marmotta è un personaggio a parte, presa ovviamente da "il giorno della Marmotta", io l'ho identificata come una sorta di Spirito della Primavera; non è una figura di estrema importanza ma serviva per collegare Jack con il resto dei personaggi, poi vedrete :)
* Seconda piccola nota: Ovviamente, come avrete capito, Rapunzel è più piccola rispetto al film. Prendetelo come una sorta di prequel, l'ho fatto perché così tutti hanno più o meno la stessa età.

Volevo aggiungere anche la parte di Merida, ma sarà più utile dopo, non volevo farla troppo lunga xD
Se siete arrivati fin qui, vi prego di lasciare una traccia del vostro passaggio °__°
Non sò se questa storia verrà apprezzata o meno, ho così tante idee e mi sono immaginata un vero e proprio film quindi...Spetta a voi dirmi se è buona o meno.
A presto!!^___^

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Capitolo 2
*** Desideri ***



Cap 2:
 

Desideri
 

 


La tua famiglia si sarà sentita sollevata nel non averti più attorno”
Jack non poté fare a meno di pensare alle parole della Marmotta, fu incredibile che, fino a poco tempo prima di sentì così in pace con se stesso, ed ora, per colpa di uno stupido animale non riuscì a togliersi quella dannata sensazione di vuoto.
E per quanto si sforzasse, iniziò a sentire terribilmente la mancanza della sua famiglia.
Ma come fermare quel senso di sconforto? Rivederli sarebbe stato pressoché impossibile.
Ma forse...
Improvvisamente gli venne un'idea, riprese in mano il suo inseparabile bastone e, spiccando il volo si diresse nell'unico posto dove avrebbe potuto ottenere le risposte che cercava...Al Polo Nord.


 
*************************

 
“Allora Pascal, che ne pensi?” Domandò entusiasta la giovane, indicando la parete di camera sua, il camaleonte osservò il muro con incredulità, lanciando uno sguardo perplesso alla padrona.
“Che c'è? Lo so che non è ancora pronto, per ora ho solo dipinto lo sfondo...” mormorò tra sé, osservando la parete che aveva di fronte, l'interno della sua stanza fu ormai ricoperto di dipinti realizzati nel corso degli anni.
Rapunzel adorava dipingere, aveva coperto ogni angolo della stanza, tranne un piccolo spazio nella parete vicino alla finestra, quell'angolo l'aveva lasciato in sospeso per così tanti anni, voleva creare qualcosa di veramente speciale, anche se fino ad ora non le venne in mente nulla di nuovo.
“E se dipingessi un tuo ritratto?”
L'animale indicò un altro angolo della parete, dove in mezzo al dipinto di un giardino, sbucò un piccolo camaleonte, Rapunzel scosse il capo, sorridendo imbarazzata “Giusto, già fatto...”
Passò qualche istante a rimuginare “Ci sono! Potrei dipingere il mare, con delle barche e tanti...” ma Pascal la bloccò, indicando in un altro punto della stanza un dipinto molto simile,, a quel punto la ragazza si arrese, si sedette esausta sulla sedia, facendo cadere il pennello con i colori “Credo che anche oggi salteremo pittura...”
Vedendola così affranta, l'amico le si avvicinò, appoggiandole una zampa sulla sua spalla, ma quel momento di sconforto venne interrotto da una voce del tutto sconosciuta.
“C'è nessuno?!”
Rapunzel si alzò di scatto, facendo cadere la sedia e spaventando Pascal, entrambi si scambiarono uno sguardo incredulo, avvicinandosi alla finestra e sporgendosi appena.
Una signora si trovò accanto alla torre, guardandosi attorno con la speranza che qualcuno risponda alla sua chiamata, Rapunzel riuscì a vederla appena, a vederla sembro molto anziana, con i capelli di un grigio, tendente al bianco e sopra alla sua spalla vide un corvo.
“Allora?! Non c'è nessuno che possa ospitare una povera signora?!”
La bionda fece per rispondere, ma Pascal le portò una zampa sulla bocca e le fece segno di zittirsi.
“Lo so che non dovrei parlare a nessuno, ma se questa signora ha veramente bisogno di aiuto? Non possiamo abbandonarla” Sussurrò.
La vecchietta intanto sembrò non demordere “Hey!! C'è nessun...”
“Oh ma non vedi che questa torre è disabitata?” Disse il corvo, agitando nervosamente le ali “Chi mai abiterebbe in un posto del genere! Lo sapevo che dovevo tenere io la cartina!”
“Vuoi stare zitto?!”
Rapunzel sgranò gli occhi per lo stupore, non riuscendo a trattenersi “Quel corvo ha... Appena PARLATO!”
Come previsto, venne notata, ormai inutile nascondersi, si sporse per vedere meglio l'estranea, indecisa se aiutarla o meno.
“Che ti dicevo? Immaginavo ci fosse qualcuno” brontolò la vecchia, schiarendosi la voce.
Rapunzel guardò un ultima volta Pascal, che le fece nuovamente cenno di lasciar perdere, lei fece le spallucce, rivolgendosi un po' incerta alla signora “Ehm...Mi dispiace molto, ma non mi è permesso parlare con nessuno...”
“COME?!” Urlò la vecchia
“NON MI E' PERMESSO PARLARE CON GLI ESTRANEI!” Pascal si tappò le orecchie, infastidito dalle urla delle due.
“Oh ma io non sono un'estranea, sono un'umile intagliatrice, ti andrebbe di fare qualche acquisto?”
“Mi dispiace, ma l'ho promesso a mia madre...E...”
“COME?”
“MI DISPIACE, MA NON POSSO, MIA MADRE...”
“Ah...D'accordo” Disse sconsolata, abbassò lo sguardo, portandosi una mano sulla schiena dolorante “Allora meglio rimetterci in cammino, chissà se incontreremo qualche altra persona...O chissà....La foresta è così spietata a volte, avranno pena per una povera vecchia signora...?”
Sentendo quelle parole, Rapunzel si sentì terribilmente in colpa, non poteva lasciare che quella donna vagasse da sola per tutto il tragitto.
“Forse...”
Pascal la guardò incredulo.
“Oh andiamo, si tratta di una innocua e dolce vecchietta, non penso sarà un problema ” Gli sorrise, sporgendosi nuovamente dalla finestra “Signora, aspetti!! Forse la posso ospitare per un po', sempre se lei voglia...”
“Oh ma che gentile! Accetto volentieri l'invito cara!”
Il corvo sulla sua spalla sbatté le ali con agitazione “Lo sapevo che la carta della vecchietta in difficoltà funziona sempre!”
“A chi hai dato della vecchia? Stupido uccellaccio”
Intanto Rapunzel fece sciogliere i suoi capelli, facendoli cadere giù dalla torre per permettere ai due di salire, questi ultimi osservarono la chioma con perplessità.
“Si aggrappi ai miei capelli e si tenga forte mi raccomando!”
“Strana alternativa alle scale”
Dopo averli fatti salire, la biondina fece per parlare ma venne preceduta dalla vecchietta “Ti ringrazio tanto...Ehm...Com'è che ti chiami?”
“Rapunzel” Le sorrise “La prego si sieda, vuole un thé?”
“Ti ringrazio...Ma vedi preferirei...” sfortunatamente l'attenzione di Rapunzel puntò sul corvo, che tentò di punzecchiare, sicura di averlo sentito parlare poco fa.
“Ah no!” La bloccò la vecchia “E' abbastanza suscettibile, non ti conviene farlo arrabbiare”
“Ma prima l'ho sentito parlare!”
L'anziana fece una risata un po' forzata, cercando di sviare il discorso “Ahahaha, sciocchezze! Hai davvero una fervida immaginazione, i corvi con parlano! Ehm...Piuttosto...” Fece voltare la ragazza, facendole notare di fronte a sé un tavolo con una serie di oggetti.
“E queste cose come sono finite qui?”
“Vedi io sono un'intagliatrice e questi sono tutti oggetti interamente realizzati a mano”.
La ragazza osservò con attenzione gli animali in legno, prendendone uno a caso “Che cosa sarebbero?”
“Non sai cosa sono?!” Domandò esterrefatta, prendendone un altro “Sono dei draghi, non li vedi? Ali enormi, squame aguzze, denti sporgenti” Le si avvicinò, come per rivelarle un segreto “Vedi, prima intagliavo solo orsi, ma ora sono i draghi la vera tendenza!”
Rapunzel parve rapita dal suo racconto “Come? Intende dire che i draghi esistono davvero?”
“Ma certo che esistono!" Disse l'anziana, capendo di aver fatto centro "Non ne hai mai visto uno, vero?”
La giovane abbassò di poco lo sguardo, cercando di forzare un sorriso “Bhè....Non ho poi visto molto, tutto quello che so l'ho letto dai libri" Sospirò, avanzando lentamente di qualche passo "Io...Non sono mai uscita da questa torre...”
Quelle parole lasciarono esterrefatta la vecchia.
“Ora mi commuovo” Disse il corvo.
Sentendo quelle parole, Rapunzel si voltò nuovamente verso i due ospiti “Ah! Lo sapevo!” La tristezza sparì improvvisamente, sul volto della giovane si formò un'enorme sorriso, indicando il volatile.
“Non è come pensi” Disse l'anziana
“Ero sicura di aver sentito giusto! Quindi è una specie di corvo magico? Allora questo significa che tu sei...una...”
La vecchia tirò un sospiro, preparandosi alla rivelazione.
“UNA MAGA!”
“Cosa?!”
“Ma certo! Questo spiega tutto, il corvo, quegli oggetti arrivati all'improvviso, la tua conoscenza sui draghi...” La donna provò a ribattere, ma Rapunzel la bloccò “I maghi esaudiscono i desideri giusto? Quindi potresti...”
“No no e NO!” Ribatté la signora “Innanzitutto non sono una maga, tzè...Ma fammi il piacere!”
“I maghi fanno le magie” Disse Rapunzel
“Anche le streghe, e lo fanno decisamente meglio”
“Quindi sei una strega?”
“Sì! Ehm cioè...No! Insomma...Mettiamo il caso che lo fossi, non esaudisco i desideri, quelli sono i geni”
“Allora ti chiedo un incantesimo” Farfugliò la giovane, giocherellando con una ciocca dei suoi capelli “E' un po' diverso da un desiderio, no?”
In tutta risposta la strega tirò un altro sospiro, il corvo invece si spostò, appoggiandosi con le zampette sulla sulla testa della bionda “Avanti concediamole un incantesimo!”
“Ora ti metti anche dalla sua parte?”
“Ti ricordo che è stata l'unica gentile con noi durante tutto il viaggio”
“Non posso vivere facendo favori a chiunque incontri! Anche gli incantesimi hanno un costo”
“Allora lo comprerò!” Aggiunse la ragazza “E....E compro anche quella statuetta laggiù!” Indicò un piccolo drago fatto di legno di olmo, con due grandi occhioni, prendendolo successivamente in mano “Può andar bene?”
La strega ci pensò qualche minuto, cedendo infine alle due suppliche “Oh d'accordo!” Dopodiché, con un veloce cenno delle dita fece sparire dal tavolo tutti gli oggetti intagliati a mano, sostituendoli con una grande pentola “Allora, cosa desideri? Una torre più grande? Vedere dei draghi dal vivo?" Con una mano le sfiorò i capelli "Un nuovo taglio?”
Rapunzel ritrasse la chioma dalla sua presa "Cosa?! No!"
“Beh contenta tu”
La giovane cercò di ignorare il commento di quest'ultima, pensando invece all'incantesimo da chiedere “Io vorrei...Vorrei poter vivere un'avventura!”
“Come? Non è un po' vago?”
“E' proprio questo il bello” Esultò, prendendo Pascal in mano e saltellando contenta “Se sapessi già cosa mi attende, questo renderebbe tutto meno interessante!” si fermò, posando il piccolo animale sopra un tavolo “Vorrei vivere un'avventura, conoscere nuovi posti! Non so se mia madre manterrà la promessa di farmi uscire un giorno, ecco perché ti chiedo questo incantesimo. Ti prego!”
Vedendo il suo sguardo pieno di speranza, la strega si convinse “D'accordo, bhé...A questo punto direi che non serve neanche preparare l'intruglio” E con un ennesimo schiocco delle dita fece sparire nuovamente tutti gli oggetti che aveva portato all'interno della torre, ma prima che Rapunzel potesse domandare il perché, ebbe la risposta.
“Ti spedirò da una mia vecchia amica, di sicuro con lei non ti annoierai”
“Come farò a riconoscerla?”
“Ha dei capelli rossi riconoscibili, non ti puoi sbagliare” Le porse una bottiglietta.
“Che cosa sarebbe?” Domandò la biondina, aprendola e annusandone il contenuto “Succo?”
“Non è un succo qualsiasi, bevilo e ti condurrà verso la tua avventura e bla bla... Le solite cose”
“Ma io...”
“Avanti bevilo!”
Non se lo fece ripetere due volte e in men che non si dica bevve tutto il liquido della bottiglia, storcendosi in una smorfia di disgusto “Bleah! E' amara...E...” ma improvvisamente, notò una strana luce avvolgerla, si sentì stranamente leggera e solo pochi minuti più tardi notò che stava fluttuando come una libellula “Ma che succede?!”
Pascal osservò la scena, strofinandosi incredulo gli occhi sotto lo sguardo divertito della strega “Tranquilla, fa parte del tuo viaggio!”
“A_aspetta! Come farò a... A tornare indietro?” Domandò, ad un passo dallo sparire.
“Una volta che la tua avventura sarà finita, tornerai a casa...” Ma non fece in tempo a terminare la frase che la ragazzina sparì in un lampo di luce, stordendo leggermente sia il corvo che il camaleonte.
“Dannati flash!”
“Dovevi chiudere gli occhi” Ribatté la strega.
Passarono diversi minuti, finché la voce del corvo non spezzò il silenzio.
“Hey. Ti sei resa conto che l'abbiamo lasciata andare senza esserci fatti pagare?”
 

 
*******************



In Scozia l'inverno stava ormai per giungere al termine, molti non vedevano l'ora di lasciarsi alle spalle il freddo, per sostituirlo al calore della primavera, chi più di tutti la principessa del regno di Dumbrock.
“Ottimo tiro figliola!”
La ragazza dai capelli rosso fuoco aveva appena lanciato la sua prima freccia dopo un lungo periodo di “assenza”, colpì il bersaglio in pieno centro, sotto lo sguardo divertito del padre, Re Fergus, anche lui dalla chioma rossa, corporatura robusta e la gamba sinistra in legno, dovuto ad uno spiacevole incontro col famigerato Orso Mor' du “Però, detto tra noi, il bersaglio è un po' troppo vicino”
“Nessun problema, allontanalo e vedrai che lo centro comunque” Disse la figlia, mostrando un sorrisetto compiaciuto, ma non fece in tempo a riprendere nuovamente la mira che sua madre arrivò, portando con sé tutta la sua preoccupazione (nonché ulteriori prediche).
“Merida! Cosa stai facendo?”
“Oh Mamma!” La ragazza puntò i piedi, indicando il bersaglio “Non vedi che ci stavamo allenando?”
“Sì donna” Sorrise il re, andandole incontro “E' solo un piccolo eserciz...” ma la moglie lo fulminò con lo sguardo, tant'è che il marito si ritrasse immediatamente, lasciandole spazio.
“Ricordi la promessa che ci siamo fatte?”
“Sì” Borbottò la rossa.
“Quando l'inverno sarà terminato, potrai tornare ad esercitarti col tuo arco”.
“Ma l'inverno è praticamente finito! Il mio braccio è guarito...Guarda!” fece muovere a zig zag il braccio destro, scatenando la preoccupazione della madre.
“Attenta!” La bloccò “Non dovresti forzarlo tanto, e se ti ricominciasse a far male?”
“Ma sto bene” Sospirò “Tu esageri sempre, non ero ridotta in fin di vita”
“Sei caduta in quella sottospecie di burrone, se non fosse stato per Angus tu....” ma la regina si bloccò, tentando di non far scivolare le lacrime sul suo volto, il solo pensiero di aver quasi perso sua figlia non le dava pace. Da sempre fu molto autoritaria e tenace anche nei confronti di Merida, ma dopo l'avvento dell'anno scorso decise di darle più spazio e di rispettare completamente le sue scelte.
Non voleva rimangiarsi la parola data, tuttavia si sentiva in parte responsabile per quello che le era successo, avrebbe dovuto essere li con lei quel giorno.
“Aspetta ancora qualche tempo, almeno fino al primo giorno di primavera”
Merida alzò gli occhi al cielo, se sua madre era cocciuta, lei riusciva a superarla, ma sapeva che andando avanti così non avrebbe risolto nulla, così cercò un compromesso “D'accordo, ma almeno lasciami tirare un ultima freccia” , dopo una breve esitazione, la madre annuì, congedandosi assieme al marito per l'ora di cena.
Dopotutto l'inverno era quasi finito, Merida avrebbe aspettano ancora qualche giorno come minimo, poteva resistere. Appena i suoi si allontanarono, puntò lo sguardo verso il bersaglio, parecchio distante rispetto a prima, ma in fondo questo era pane quotidiano per lei, sarebbe stata in grado di fare un centro perfetto, niente l'avrebbe fermata.
Prese bene la mira, respirando a fondo, ma prima che potesse scagliare la freccia, una fitta improvvisa al braccio destro le fece perdere di vista l'obbiettivo, la freccia colpì appena il bersaglio.
Forse il dolore non era del tutto passato, in quel momento la giovane principessa ebbe davvero paura di non poter ritornare più quella di prima.


 
*****************

 
Dopo il pessimo incontro con la Marmotta, Jack decise di dirigersi a casa di Nord, ormai Natale era finito da un po', non sarebbe stato sommerso dal lavoro.
Entrare fu facile, dopotutto era una Leggenda, ma se gli Yeti insistevano, c'erano pur sempre delle scorciatoie che aveva scoperto grazie ad alcuni folletti un po' imbranati.
Jack passò con noncuranza accanto agli yeti lavoratori e piccoli folletti che tentavano si realizzare qualche giocattolo anche se inutilmente, fino ad arrivare nella stanza di lavoro del grande capo, Babbo Natale.
Notò che North era impegnato a giocare con un aeroplanino piuttosto che lavorare “Natale è appena finito e vedo che ne approfitto per riposarti”
“Jack Frost” Sorrise l'uomo, prendendo in mano un soldatino “Ti hanno fatto entrare, o sei di nuovo sgattaiolato senza farti vedere?”
“Che ci posso fare” Si portò una mano in tasca, mentre con l'altra si grattò nervosamente il capo.
Quel gesto non passò inosservato al vecchio Nord “Allora, qual buon vento ti porta qui?”
Jack appoggio' il bastone, guardando un punto fisso della parete “Non posso fare visita ad un amico senza avere un buon motivo?”
“Sempre che questo amico non sia la Marmotta!” Rise, Jack rimase spiazzato.
“Come fai a...”
“Saperlo? Voci circolano...Alcuni più pettegoli di altri” Detto ciò si alzò dalla sedia, sorpassando il ragazzo “Lo hai fatto proprio arrabbiare, eh?”
“E' stato lui che mi ha aggredito! Cavoli se è insopportabile!”
L'uomo ridacchiò “Lo dice sempre Calmoniglio, non ti dico che sguardi si lanciano ogni volta!”
“Posso immaginarlo” Ghignò Jack, ricordando gli anni in cui lui e il coniglio pasquale non la smettevano mai di litigare “Ma non è per questo...”
Nord si accorse del suo malumore, chiuse la porta e si sedette vicino al ragazzo, iniziando a preoccuparsi. Jack era sempre stato allegro e spensierato, sentiva che c'era qualcosa che non andava, si vedeva dal suo sguardo “C'è qualcosa che non va. Vuoi parlare?”
“Ti è mai...” Si soffermò per un breve istante “Ti è mai mancata la tua famiglia? Quella che avevi prima di diventare...Babbo Natale
Anche lo sguardo di Nord si fece più serio, capendo il problema che affisse il ragazzo, dopo una breve pausa, rispose “Ma certo! Come a chiunque altro, dopotutto...Era mia famiglia”
“Non hai mai desiderato rivederla?”
“Sì Jack” Sospirò, portandosi una mano sulla folta barba “E' normale sentire loro mancanza”
Quelle parole non furono decisamente un grande conforto per il giovane.
“Anni fa, come te desideravo talmente tanto rivedere mia moglie e figli che avrei fatto qualunque cosa in mio possesso per stare con loro almeno un ultima volta”
Jack lo capì, quella situazione fu la stessa che stava vivendo in quel preciso momento.
“Così ho chiesto a Padre Tempo di spedirmi indietro, in modo da rivedere mia famiglia ancora una volta”
Quella frase attirò completamente l'attenzione del ragazzo “Che cosa? Padre Tempo?”
Nord ridacchiò leggermente, alzandosi dalla sedia “Come dice suo nome, è il padrone assoluto del tempo, passato, presente e futuro. Ahaha ma non preoccuparti, pochi lo conoscono, è un tipo molto solitario”
“Gli hai chiesto di farti tornare indietro nel tempo? E...ha funzionato? L'ha fatto?” Jack sembrò talmente stupefatto, da dimenticarsi delle preoccupazioni. Questo fece sorridere Nord “Certo che ha funzionato! Ho potuto rivedere mia famiglia, anche se loro non hanno visto me, sono stato comunque felice, sapevo che stavano bene, ho visto anche i miei nipotini!”
“Quindi se chiedessi a questo Signore del Tempo di fare la stessa cosa, potrei...”
“Oh no Jack! Questo è impossibile”
“Perché?”
“Vedi, Padre Tempo non è più lo stesso da anni” Gli si avvicinò, sussurrandogli all'orecchio “Ha poco sale in zucca ora”
“Non mi spaventa un matto" Disse l'albino "E poi l'hai detto anche tu che non si fa vedere da molto”
“Perché è difficile capire dove abita”
Jack inarcò un sopracciglio, non capendo la sua risposta.
“Viaggia nel tempo in continuazione” Precisò l'uomo “La sua abitazione si sposta ogni due minuti, è impossibile trovarlo”
“Ma se noi...”
“E' fuori discussione” Nord si voltò, portando le mani sulle spalle dello spirito “Ascoltami Jack Frost, a tutti noi manca la propria famiglia, ma è ciò che si paga vivendo per sempre e non possiamo farci nulla" Ci fu una breve pausa prima di continuare " Tuoi genitori e sorella ti hanno voluto bene ed è questo l'importante” Sorrise “non scordarlo mai”.
Jack abbassò lo sguardo, fu grato a Nord per averlo ascoltato, ma delle semplici parole non poterono fermare il suo desiderio, e, quando l'uomo si allontanò per fermare due yeti che stavano litigando sul colore del giocattolo, il ragazzo notò sul tavolo di legno una sfera natalizia che Nord usava per teletrasportarsi in qualunque luogo. Al ché pensò: Se la sfera poteva portarlo ovunque desiderasse, avrebbe potuto anche condurlo nel luogo esatto del presunto Padre Tempo.
E questa volta niente lo avrebbe fermato.

 

 

 

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Capitolo 3
*** Un incontro movimentato ***



Cap 3:
 

Un incontro movimentato
 

 


“Hiccup!”
Il ragazzo si voltò, notando suo padre venirgli incontro
“Papà, che succede?”
“Che succede?” Ripeté l'uomo, lo vide stranamente preoccupato “Sei corso via come un matto poco fa” I suoi occhi puntarono fissi sul figlio “Mi sembri tu quello che non sta bene... Che ti sta succedendo figliolo?”
A quelle parole, Hiccup abbassò leggermente lo sguardo, un po' intimorito.
Cosa poteva dirgli? Che era preoccupato per un niente.
Che continua a fare da settimane gli stessi incubi? Lo prenderebbe per paranoico o peggio...Pazzo.
In passato fu stato abbastanza etichettato, non volle di certo far preoccupare ulteriormente le persone a lui care.
“Papà, non è niente, davvero. Sono solo un po' stanco” Cercò di sforzare uno dei suoi migliori sorrisi, sperando di scamparla, ma suo padre non sembrò cedere così facilmente.
“Hiccup, se hai un problema, sappi che ne puoi parlar...”
Ma il discorso venne presto interrotto da una goccia di pioggia, nel giro di pochi secondi il tempo iniziò a peggiorare, tant'è che i due dovettero trovare un riparo in tutta fretta.
La stagione dei monsoni doveva essere terminata già da tempo, quel tempaccio li prese proprio alla sprovvista.
 
 
*****************
 
 
Come previsto, la sfera di North funzionò alla richiesta di Jack, si aprì un varco che lo trasportò in un luogo alquanto strano, per non dire insolito...
Pensava di essere giunto all'abitazione di Padre Tempo, ma lo spazio attorno a lui sembrava così...Vuoto, c'erano enormi pareti bianche, un lungo corridoio che sembrava non aver fine, Jack lo percorse per diversi minuti, fino ad arrivare contro il muro, ma senza aver trovato una qualche via di fuga.
La situazione gli sembrò talmente bizzarra da iniziare a pensare di avere le allucinazioni.
“Ma dove sono finito?! Questa non è una casa, è soltanto un semplice corridoio senza uscita” Involontariamente fece scivolare il suo bastone lungo la parete sinistra, spingendo una porta semi aperta, lo spirito osservò la scena stupefatto, guardandosi attorno, notò con chiarezza che il corridoio aveva diverse porte, erano difficili da vedere perché dello stesso identico colore delle pareti.
Chiunque fosse stato il designer di quella casa, fece un pessimo lavoro.
Una volta entrato in quella stanza,  le pareti non avevano per niente cambiato tonalità, ma in compenso vi erano diversi orologi sui tavoli, appesi alle pareti, alcuni perfino per terra, ogni orologio teneva un'ora diversa ed avevano forme sempre più strane, da orologi a forma astratta, a quelli a forma di teiera, perfino un orologio a forma di martello.
Jack si avvicinò, al strano oggetto, abbastanza incuriosito, improvvisamente scoccò l'ora fatale e il martello iniziò a battere furiosamente contro il pavimento, riducendo così l'orologio in mille pezzi, per lo spavento il ragazzo fece scivolare la teiera/orologio per terra.
“Ci mancava solo questa” Pensò, un po' scocciato dalla situazione, per una volta che non aveva intenzione di combinare guai, ecco che tutto gli si ritorse contro.
“Cos'è tutto questo baccano?!” Entrò nella stanza un secondo personaggio, era un uomo dall'aria piuttosto trasandata,  vestito con una camicia di colore giallo pallido, pantaloncini corti, la barba lunga, folta e grigia.
I due si scambiarono un veloce sguardo, ma l'attenzione del vecchio puntò immediatamente sulla teiera ormai distrutta, Jack ritrasse immediatamente il bastone, portando una mano in tasca “Ehm....E' stato un incidente”
La classica scusa di tutti i giorni, anche se questa volta fu la verità, in un primo istante Jack pensò di aver sciupato la sua opportunità di chiedere un favore a Padre Tempo, ma proprio mentre iniziò a parlare, l'uomo scrollò le spalle, tirando fuori un mezzo sorriso “Aaah bhé...Vorrà dire che mi farò il tè un'altra volta”
“Eh?”
“Che c'è? Non mi dire che non hai mai visto una teiera con la sveglia incorporata? Ahaha certo che non l'hai mai vista...L'ho inventata io!” Disse, raccogliendo alcuni pezzi e appoggiandoli sul tavolo.
“Perchè hai creato una cosa simile?”
“Quando il tè arriva alla giusta temperatura la sveglia emette un suono assordante, in questo modo non mi scotto la lingua quando lo bevo! DETESTO il tè troppo caldo!” Dopodiché lanciò un ultima occhiata al martello/orologio, anch'esso completamente distrutto “Mmh... Devo capire il perché continua a rompersi da solo!” Gli tirò un calcio, facendo saltare qualche altra rotella “E per giunta era pure in anticipo”
Il ragazzo guardò la scena, inarcando un sopracciglio.
Quel tizio non aveva decisamente tutte le rotelle a posto.
“Tu devi essere Jack Frost, giusto?”
Si immobilizzò “Come fai a saperlo?”
“In quest'ultimo periodo la tua fama è salita alle stelle, sei passato da un'insignificante folletto della neve...”
“Folletto?!”
“...Ad una vera e propria Leggenda, hai sconfitto Pitch e ora tutti quei bambini credono in te” gli girò intorno, portandosi una mano sulla lunga barba.
“Sei molto informato su di me”
“Non ti credere così importante” Lo fermò “Io so tutto di tutti, sono un vero e proprio ficcanaso! Ahahah!”
“D'accordo...” Iniziò a pensare che meno parlava, prima sarebbe andato via da quel pazzo.
“Allora, Jack Frost...” Intanto il vecchio prese in mano un cacciavite e iniziò ad armeggiare con l'orologio/martello semi distrutto “Cosa ti porta nella mia grande dimora che non ha luogo?”
“Non dicevi di sapere tutto su tutti?”
“Sì ma ho altre cose a cui pensare oltre che spiare mezzo mondo tutto il giorno, forse non te ne sei accorto caro mio ma io sono il Signore assoluto del Tempo e del....Oh!” Estrasse dal marchingegno un a piccola lente trasparente “Ecco dov'era finita la lente dei miei occhiali! Ahaha che sbadato!”
“Ascolta” Jack al contrario, cercò di ignorare i suoi strani comportamenti e passare all'argomento che tanto lo tormentava “Ho parlato con Nord e mi ha detto che tu una volta...”
“Oh...Nord! Quel gran burlone!!” Di colpo Padre Tempo si alzò, mostrando un sorriso a trentadue denti...Per modo di dire “E dimmi come sta? Ha buttato giù quei chili di troppo? Dolci e pasticcini non fanno bene se li mangi ogni giorno!” Dopo di ché si allontanò, farfugliando storie a non finire e frasi che non avevano un senso, Jack si limitò a seguirlo, cercando il tutto e per tutto di farsi ascoltare ma niente.
Alla fine il ragazzo perse la pazienza, con un balzo volò davanti all'uomo, bloccandolo e questa volta deciso a non farselo più scappare “Mi vuoi ascoltare?! Non sono qui per parlare di Babbo Natale, sono venuto a chiedere il tuo aiuto!”
Dopo qualche attimo di assoluto silenzio, il vecchietto riprese a parlare “Però...Hai anche un bella faccia tosta...." il suo volto si illuminò "Mi piace!” Gli diede una pacca sulla spalla, ridendo divertito “Allora, cosa posso fare per te?”
Finalmente il desiderio di Jack si sarebbe esaudito.
“Ho bisogno che tu mi porti indietro nel tempo, proprio come hai fatto con North diversi anni fa”
“Ooooh...Una gita temporale! Esultò “E come mai questa richiesta?”
“Vorrei rivedere la mia famiglia, per un'ultima volta” mostrò un debole sorriso, quasi malinconico al solo pensiero di rivedere sua sorella, e naturalmente i suoi genitori.
“Capisco” Annuì Padre Tempo “Seguimi allora!” Gli fece cenno di raggiungerlo ed insieme camminarono nel lungo corridoio, fino a raggiungere una seconda stanza, completamente identica alla precedente, l'unica differenza erano i vari oggetti esposti, questi sembrarono molto più curati, non ci furono solo orologi, ma veri e propri pezzi d'antiquariato racchiusi all'interno di contenitori di vetro.
“Belli vero? Li ho inventati tutti io, tutti gli angoli di queste stanze sono pieni delle mie creazioni, li divido in base alla loro importanza, ma alcuni di loro sono ancora in fase di sperimentazione, a volte non funzionano come dovrebbero”
“Come l'orologio su quel martello gigante?” Domandò ironicamente il ragazzo, guardandosi attorno con aria incuriosita, e mentre il vecchio continuò a parlare da solo, Jack fu attirato da alcuni di quegli strani oggetti, in particolare da un medaglione di metallo, al centro vi era lo strano disegno di una clessidra, sfortunatamente non poté avvicinarsi oltre che un urlo tremendo lo bloccò seduta stante “MORIIIIIIIIIIIIS?! Sveglia dormiglione!”
Il vecchio si diresse di fronte ad un orologio a pendolo, picchiettò diverse volte, dove uscì un piccolo uccellino.
“Finalmente!” Esultò Padre Tempo “Morìs, portami gli occhiali da lavoro, devo averli lasciati da qualche parte” Jack alzò gli occhi al cielo, oltre che ad essere fuori di testa, il vecchietto sembrò anche smemorato...
L'animale annuì e in quattro e quattr'otto si allontanò da loro.
“Allora, quanti anni?”
Ma Jack non fece tempo a ribattere che Padre Tempo gli parlò sopra “A quanti anni vuoi essere spedito indietro? Ottanta, Cento...Duecento...”
“Trecento anni”
“Oh, ottima scelta” Intanto Morìs ritornò, tenendo saldo col becco un paio di occhiali, il padrone lo ringraziò e se li mise addosso, ignorando il fatto che mancasse una lente “Ora sì che ci vedo!” Disse sorridente “Allora, vediamo un po'...” Estrasse dalla sua camicia un orologio da tasca, fece girare le levette in senso antiorario e, dopo qualche istante, posizionò l'orologio di fronte ad un muro, dove apparve una luce abbagliante, in men che non si dica si aprì un varco temporale.
“Fantastico” mormorò Jack, facendo qualche passo in avanti.
“Una volta sorpassato il varco, pensa molto bene al luogo dove vuli andare. Se tutto va bene dovresti arrivare nell'epoca stabilita dall'orologio, quando ti sentirai pronto a ritornare al tuo periodo, passa da me, quindi cerca di non perdere la sfera di Babbo Natale”
“Ma tu...”
“Sono vecchio e rimbambito, ma alcune cose riesco ancora ad capirle, non avresti trovato casa mia senza l'aiuto del solo oggetto in grado di individuarmi”
Jack mostrò un sorrisetto, tirando fuori dalla tasca della felpa la sfera natalizia “Ti ho sottovalutato vecchietto”
Lui ricambiò il sorrisetto, indicandolo con un dito “Bada a come parli, moccioso”.
Detto ciò, Jack fece per entrare nel varco, ma improvvisamente..
“Oh aspetta!” Lo fermò Padre Tempo, fece cenno a Morìs di raggiungerlo e gli sussurrò qualcosa, nel giro di pochi istanti, l'uccellino si allontanò nuovamente dai due, ma prima che il ragazzo potesse chiedere spiegazioni, Morìs ritornò tenendo saldo col becco il medaglione che Jack vide poco fa. Gli consegnò l'oggetto, lanciando un fugace sguardo a Padre Tempo “Cosa sarebbe? Un souvenir per il viaggio?”
“Non avevi detto che volevi rivedere la tua famiglia?”
“Sì l'ho detto” Inarcò un sopracciglio “Anche se loro non potranno vedere me...”
“Ed è proprio qui che ti sbagli! Vedi, l'invenzione che tieni in mano è molto particolare, contiene la fede dei bambini, finché lo indosserai e i bambini di quest'epoca crederanno in te, potrai essere visto da tutti. Insomma, con questo oggetto la tua famiglia sarà in grado di vederti! Non è una bella idea?” Sorrise entusiasta "Se lo indossi, l'energia dei bambini lo farà brillare, sembrerà oro!"
Jack osservò il medaglione con stupore, quasi non riusciva a crederci dell'incredibile fortuna.
“E' solo un prototipo, non è ancora stato testato come si deve, ma attento a non romperlo, è l'unico che possiedo”
“Se l'avessimo saputo quattro anni fa, le cose con Pitch sarebbero andate decisamente meglio”
“Ed è per questo che dopo la battaglia, North mi ha chiesto di realizzare un prototipo del genere” Sospirò il vecchio “Non è stato affatto facile, mi ci sono voluti novantadue anni...E mezzo!” Precisò.
Mentre Jack si mise al collo il medaglione, lanciò uno sguardo perplesso a padre Tempo “Novantadue anni?”
“E mezzo!” Lo corresse “Il tempo qui scorre a proprio piacimento Jack Frost, a volte va più veloce, altre con estrema lentezza. Ahahah perfino io non ho ancora capito come funziona!”
L'albino cercò di non andare oltre, il discorso si era fatto fin troppo bizzarro per lui, ma gli era comunque grato per l'aiuto.
“Allora, che aspetti? Il viaggio temporale ti aspetta!” Esultò l'uomo, facendo cenno al ragazzo di proseguire. Jack non se lo fece ripetere due volte e con un balzo entrò nel varco di luce che lo avrebbe trasportato nella sua vecchia epoca, finalmente il suo desiderio stava per realizzarsi, e niente lo avrebbe impedito.
 
 
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“Erano anni che non vedevo una pioggia tanto insistente!” Disse Skaracchio uscendo di casa e raggiungendo Hiccup, accompagnato sempre dal suo fedele drago nero.
“C'è capitato di peggio” Sorrise il ragazzo, rivolgendosi a Sdentato “Non è così bello?”
Quest'ultimo annuì, avvicinandosi all'amico che gli fece una carezza sul muso.
“Sarà meglio prepararci per un altro acquazzone” Disse l'uomo, indicando le nuvole grige in lontananza, intanto Astrid si avvicinò ai tre, aveva l'aria preoccupata, prima di parlare si guardò attorno come se stesse cercando qualcuno.
“Li hai visti?”
“Chi?”
“I draghetti, Hiccup” Rispose la bionda, portando le mani ai fianchi “Sono spariti. E' da più di un ora che li cerchiamo”
“C_come?!” Disse il vichingo, sgranando gli occhi “Come hanno fatto ad allontanarsi durante la pioggia?”
“Sono cuccioli di draghi pescatori, un po' d'acqua non crea un pericolo per loro” Disse Skaracchio “Saranno andati a cercare la loro madre”
“Dobbiamo ritrovarli”
“Non è prudente mettersi a cercarli proprio adesso” Il padre di Hiccup piombò vicino a loro, evidentemente aveva sentito tutto il discorso, e forse, sapeva già a cosa avrebbe portato...
Il vento iniziava ad aumentare, e le nuvole si stavano avvicinando sempre di più, ben presto ci sarebbe stato un altro temporale.
E se si fossero allontanati troppo e non sarebbero più riusciti a trovarli?
Il giovane vichingo lanciò una veloce occhiata a Sdentato, che annuì, come se stesse capendo le sue intenzioni.
“Andremo noi”
“Cosa?! Hiccup sei impazzito? Ho appena detto che non è prudente”
“Se nessuno farà qualcosa, quei draghi sono spacciati, non sanno ancora badare a se stessi” Affermò il giovane vichingo con tutta la determinazione possibile “Non ci metterò molto, con la velocità di Sdentato li troveremo prima che il tempo inizi a peggiorare” Detto ciò fece cenno al drago di chinarsi per farlo salire sulla schiena.
“Hiccup...”
“Tranquillo papà, un po' di pioggia non ha mai fatto male a nessuno, ce la caveremo, giusto?”
Sdentato annuì, mostrando un sorriso pieno di fiducia nel suo amico. Ne avevano passate tante, una piccola tempesta e tre draghetti pestiferi sembrarono nulla al confronto.
“Vengo anch'io con te" Si intromise Astrid " chiamo Tempestosa e...”
“No, è meglio che tu resti qui” Le disse il ragazzo “Nel caso dovessero fare ritorno a casa. Si tratta solo di un giro d'ispezione, torneremo in meno di due ore” Le sorrise.
“Cerca di tornare tutto intero” Astrid ricambiò il sorriso, ma si riesce a scorgere nella suo volto anche la preoccupazione, Hiccup le rivolse un dolce sorriso sincero.
“Non è meglio andare?” Domandò il padre, interrompendo quel magico momento.
“Oh sì, giusto!” Hiccup iniziò a riprendersi, tornando nel mondo reale “Coraggio Sdentato! Ci aspetta una lungo tragitto”
La furia buia annuì, spiccando improvvisamente il volo, con in groppa il suo fidato compagno di avventure.
Durante i primi istanti, Hiccup volse un ultimo sguardo ad Astrid e a suo padre, dopo di ché riprese a fissare l'orizzonte di fronte a sé; a giudicare dal tempaccio in arrivo, dovevano sbrigarsi a trovare quei cuccioli prima che le cose iniziassero veramente a peggiorare.
 
 
***********************
 
Passarono diverse ore, inizialmente i due girarono l'isola, sperando di trovare i cuccioli da qualche parte bloccati o dispersi, ma le ricerche furono inutili, tant'è che Hiccup iniziò a pensare che forse i draghetti si fossero spinti troppo oltre, non si trovarono dalle loro zone di normale pattuglia, così si diressero verso sud, allontanandosi sempre di più dalla loro casa e addentrandosi oltre oceano.
“E' un vero peccato che non senti i loro odori” Disse al drago.
Sdentato fece per annuire ma notò le nuvole grigie farsi sempre più vicine, il tempo iniziò a cambiare, il vento ad aumentare e pochi istanti dopo picchiettarono diverse gocce di pioggia sul suo muso. La furia buia alzò lo sguardo verso il padrone, mormorando uno strano verso, come per avvertirlo, ma anche Hiccup se n'era accorto “Lo so bello” lo accarezzò, tirando un sospiro “Meglio trovare un riparo, la pioggia non durerà a lungo, dopo ricominceremo le ricerche”.
Forse la pioggia non era un problema tanto grave, ma il vento era decisamente più difficile da gestire. Per fortuna, dopo diversi sforzi, trovarono un nuovo territorio, coperto dalle foreste, guardando meglio, forse Hiccup e Sdentato avrebbe visto dei villaggi, ma per colpa della nebbia e il vento, fu difficile concentrarsi per trovare un riparo, il vichingo riuscì a intravedere solo una moltitudine di rocce, seguite da un'enorme cascata, pensò che fosse il luogo perfetto dove fermarsi e  fece cenno al drago di scendere, la manovra non sembrò molto difficile nonostante il tempaccio.
Oltretutto, inaspettatamente Hiccup notò dei fiocchi di neve scendere nel territorio.
Neve? Credeva che l'inverno ormai fosse già finito...
Che diamine stava succedendo?
Ma non fece in tempo a farsi ulteriori domande che sentì la furia buia agitarsi, quasi come se volesse fuggire da quel posto.
“Sdentato! Che ti succede?!”
Ma il drago lo ignorò, cercando di sviare quel luogo, fu così che i due cambiarono direzione ma la furia buia non parve migliorare, si riusciva a scorgere l'agitazione negli occhi.
“Sdentato? Tutto bene? Cos'hai visto?!”
Prima che il drago potesse rispondere, una bufera di neve li scaraventò indietro, Hiccup si separò da Sdentato, la furia buia cercò di raggiungerlo ma, senza il suo aiuto e con tutto quel vento, venne gettato ancora più distante.
Per fortuna Hiccup cadde su un cespuglio, anche se non particolarmente comodo, riuscì a salvarsi, ma perse i sensi a causa della caduta.
 
 
********************
 

Quel giorno Merida si svegliò piena di entusiasmo, perché finalmente il suo periodo di “quarantena” dal tiro con l'arco sembrò giunto al termine. Immediatamente scese dal letto, si vestì e in tutta fretta raggiunse il suo fedele cavallo Angus “Allora, sei pronto oggi per una bella passeggiata?”
L'animale nitrì, probabilmente anche lui allegro di poter finalmente correre un po' con la sua padrona.
Ma proprio mentre montò in sella, vide Maudie, la tata dei suoi tre fratelli, passare con altre donne che lavoravano al castello.
“Hai visto la bufera di neve a nord del castello?”
“Oh sì, mai vista una così forte”
“E pensare che l'inverno doveva essere finito”
“Ho idea che durerà più a lungo del solito”
“Cosa?! NO!” Disse Merida, battendo un piede per la rabbia, come poteva esserci di nuovo l'inverno? Era appena finito! Questo significava che avrebbe dovuto aspettare per chissà quanto tempo...
Maledetto tempaccio.
Maledetta neve.
Maledetta lei che lo aveva promesso a sua madre.
Ad un tratto però, si voltò, notando nessuno nelle vicinanze se non lei ed Angus, sua madre doveva essere ancora dentro al castello o magari a fare colazione.
“Bhè...” Salì in groppa al cavallo, con tanto di arco e frecce “Dopotutto, se c'è stata una bufera, ora è finita, ci facciamo un giro veloce e poi torniamo a casa come se nulla fosse, d'accordo bello?” Disse Merida, accarezzando il suo fedele compagno e dirigendosi con lui al di fuori dalle mura del castello.
Giunsero così all'interno della foresta dove di solito, Merida si allenava a tiro con l'arco, la ragazza si guardò attentamente attorno, facendo rallentare il cavallo “Ma che sta succedendo?”
Il luogo di fronte fu coperto quasi del tutto dalla neve, inoltre sentì  il vento aumentare “Avevano ragione...Qui c'è stata una tempesta, molto forte” Mormorò, quasi a bassa voce, in un certo senso avvertì  qualcosa di strano all'interno della foresta. Non capì  il motivo, ma non si sentì al sicuro.
Fece per andarsene ma il suo sguardo venne attirato dalla presenza di una fiammella blu non molto distante da lei “Un fuoco fatuo!” Disse, mostrando un sorrisetto, era da un anno che non ne vedeva uno, da quella terribile notte in cui era riuscita a sciogliere l'incantesimo di sua madre e dei suoi tre pestiferi fratelli.
I fuochi fatui furono una sorta di guida spirituale, da sempre si fidò di loro “Andiamo Angus” Insieme seguirono quello spirito, che li portò ad un altro e così via, fino a prendere una strada del tutto diversa dal suo solito percorso mattutino.
 
 
********************
 
Dopo quasi un ora, Hiccup finalmente si svegliò, stordito per la botta, si toccò il capo dolorante “Dove...Dove sono?” Si domandò, guardandosi attorno, il terreno fu completamente ricoperto di neve, per fortuna che la bufera sembrò essere sparita, improvvisamente cominciò a ricordare “Sdentato!!” Si girò ma non vide nessuno, Hiccup iniziò davvero a preoccuparsi, e se questo lo avrebbe portato al suo sogno? 
Fece per alzarsi ma, con delusione, osservò la sua gamba artificiale, la vide completamente distrutta per via della caduta “Non ci posso credere!”.
Perfetto, ora avrebbe addirittura zoppicato, ci avrebbe messo una vita prima di ritrovare il suo drago, ma dopotutto non aveva altra scelta.
“Coraggio...Vediamo di non cadere di nuovo” Si fece forza appoggiandosi sul tronco di un albero, le braccia gli fecero un male tremendo, per non parlare della testa, ma questo non gli importò, la cosa più importante fu trovare il suo migliore amico, e niente e nessuno avrebbe potuto fermarlo...
“Fermo lì!” Una voce femminile lo bloccò, facendolo voltare di scatto, non molto distante davanti a lui, vide una ragazza dai lunghi capelli rossi, affiancata da un cavallo nero.
Hiccup rimase abbastanza perplesso, non credette di poter trovare un altra persona all'interno di quella foresta, o almeno non così in fretta, in un certo senso si sentì sollevato, sempre meglio trovare una ragazza che qualche animale feroce pronto a mangiarselo per pranzo.
“Hey....” Mostrò un piccolo sorriso, toccandosi il capo “E' strano incontrare qualcuno qui, ehm...Io sono Hiccup...E t...”
Ma la ragazza sembrò così amichevole come previsto, serrò l'arco e puntò la freccia proprio contro il vichingo, quest'ultimo si immobilizzò, sgranando gli occhi “Ma che fai?!”
“Ti ho detto di stare fermo..” Gli disse, chiudendo un occhio come per prendere la mira.
In quel momento Hiccup iniziò a pensare che forse era meglio incontrare un orso affamato che quella psicopatica.
 
 
 
 

ANGOLO AUTRICE:

Ho deciso comunque di aggiornare, spero che la storia vi piaccia :)
Finalmente due dei Big Four si sono incontrati, anche se non è decisamente come ci si aspetta. Ahaha!
Hiccup riuscirà a scampare da Merida?
Jack Frost troverà la sua famiglia?
Sdentato starà bene?
Che fine ha fatto Rapunzel? XD Povera ragazza, in questo capitolo non l'ho nemmeno nominata. LOL.
Se vi può interessare o meno, al prossimo c'è l'incontro definitivo tra i quattro, in un certo senso, quindi...Al prossimo aggiornamento! :)
Fatemi sapere se vi piace o no la storia.
PS: Voi sete andati a Lucca Comics?

Ringrazio tantissimo chi ha aggiunto questa storia tra le preferite:
Fairynight95 e _Calamaretta_941
Grazie mille a Yumicchan per averla inserita tra le ricordate.
Ed infine ringrazio tanto anche chi l'ha aggiunta tra le seguite:
Dance, Disneyanime95 e Marta_uzumaki86
Inoltre grazie a chi continua a leggerla !!

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Capitolo 4
*** Ospiti in arrivo ***



Cap 4:
 

Ospiti in arrivo
 





“Ti ho detto di stare fermo”
“Lo sapevo...Sono spacciato” La giornata non poteva andare peggio di così, la sua gamba artificiale era distrutta, aveva perso tre cuccioli di drago, il suo migliore amico si trovava da qualche parte nella foresta e, ciliegina sulla torta, una ragazza stava per spedirgli una freccia dritta sulla fronte.
“Senti...” Hiccup fece un profondo respiro, alzando le mani in alto come se fosse in fase di arresto “Non so perché ce l'hai a morte con me, ma...Io non voglio farti del male”
Come se lui potesse attaccarla poi.
Al contrario, la ragazza mantenne la sua posizione, tendendo ben saldo l'arco. Se solo non si fosse fatto male durante la caduta, avrebbe cercato di fuggire, ma la situazione sembrò senza vie di fuga “Non sono nemmeno di queste parti! Perché te la prendi con me?!” Cercò di rialzarsi ma ormai era troppo tardi, la rossa scagliò la freccia, Hiccup chiuse gli occhi, dando mentalmente l'addio a tutti, Sdentato, suo padre, Astrid...Perfino a Moccicoso. Sentì che ben presto avrebbe raggiunto sua madre in cielo.
Tack!
Strano che una freccia ci mettesse così tanto a trapassargli il cranio.
Aprì un occhio, rendendosi conto che l'arma in questione non lo sfiorò nemmeno, anzi, colpì un ragno grosso quanto tre dei suoi pollici, a pochi centimetri dal suo volto.
"Bleah!"
Una risatina interruppe il momento, Hiccup si girò e vide la strana ragazza raggiungerlo “Ti avevo detto di stare fermo” Estrasse la freccia dal tronco dell'albero, togliendo via quel che rimase del ragno e posando la freccia all'interno della faretra che portò a tracolla “Quel ragno è estremamente velenoso, tempo di arrivare al castello e saresti morto da almeno cinque minuti”
A quelle parole, Hiccup si scostò nuovamente, allontanandosi ancor di più dal corpo del ragno ormai privo di vita, intanto la rossa non nascose un sorrisetto divertito “Davvero hai pensato che ti avrei attaccato?”
Hiccuo la osservò, tentando di forzare un sorriso “Eri molto convincente”
Lei rise, passandosi una mano tra i capelli per spostarsi un ciuffo ribelle dal viso “Hai detto che non sei di queste parti, giusto?”
“Eh...Infatti...” Durante la conversazione, tentò più volte di rialzarsi, Merida inizialmente non si accorse del problema del ragazzo, ma quando abbassò lo sguardo e notò la sua gamba sinistra, scomparve immediatamente il sorrisetto “Oh...Vuoi, vuoi un aiuto?”
“No no! Ce la posso fare tranquillamente!” Dopo qualche tentativo, Hiccup si rimise in piedi, ma solo per alcuni istanti, il ferro rimasto intatto cedette, e lui cadde a terra come un sacco di patate.
“Lo vedo...” Mormorò l'altra, inarcando un sopracciglio “Credimi, hai bisogno di una mano, non puoi andare in giro in questo stato” Lo aiutò ad alzarsi, facendo cenno ad Angus di raggiungerli “Mio padre saprà come aiutarti, anche lui è nella tua stessa situazione"
"Ah davvero?" domandò incuriosito
L'altra annuì "Ha perso la gamba durante una lotta con un..."
“Un drago?” Continuó Hiccup.
“Cosa? No” Rise l'altra “Con un orso”
"Ehehe...Già..." Si corresse il ragazzo
Merida lo fissò "Forse hai sbattuto forte anche la testa per chiedermi di un drago!"
Hiccup sforzò un sorrisetto imbarazzato "Si, che stupidaggine" 
Ma prima che potesse salire a cavallo, il vichingo si fermò, voltandosi verso di lei “Ascolta, apprezzo il tuo aiuto, ma non posso andarmene da qui! Vedi, ho perso il mio d....” ma ad un tratto si bloccò, sotto lo sguardo incuriosito della ragazza.
E ora cosa doveva fare? Raccontarle di Sdentato, non la conosceva nemmeno, per quel che sapesse, magari lo stava solo ingannando...Dopotutto non si era presentata nel migliore dei modi, l'aveva quasi colpito a frecciate in faccia.
Inoltre, a giudicare dalla sua risposta, di draghi fino a quel momento c'era solo Sdentato, disperso chissà dove, la notizia di un lucertolone gigante con le ali non poteva di certo essere presa molto sul serio.
“Il mio....” Diede un veloce sguardo ad Angus, e di colpo ecco l'idea “...C_Cavallo!" Balbettó "Già...Vedi io e lui siamo molto legati, è il mio migliore amico, non posso lasciarlo qui da solo, capisci?”
Lei lo guardò “E dove si trova?”
“Ehm...” Iniziò a sentir caldo, raccontare le bugie non era il suo forte, dopotutto “Sono caduto, durante la tempesta di neve, ho perso i sensi e quando mi sono risvegliato non c'era più” Mostrò un debole sorriso, sperando che la ragazza ci cascasse, in fondo fu vero, tralasciando il fatto che stesse volando, e il suo cavallo in realtà fosse un drago.
“Capisco...” Sembrò crederci, tant'è che Hiccup tirò un sospiro di sollievo.
“Lo cercheremo quando ti avremmo rimesso a posto la gamba!” Disse schietta, accarezzando la criniera del suo cavallo “Coraggio, sali”
“Cosa? Ma...”
Merida si voltò verso di lui, indicandogli la gamba “Non troverai mai il tuo amico in questo stato”
Non ebbe tutti i torti, ma l'idea di abbandonare Sdentato in quella foresta, dopo quello strano avvenimento, lo fece sentire tremendamente a disagio.
Come se non bastasse ci fu anche il problema del cavallo, osservò l'animale, non capendo esattamente cosa fare. La ragazza si lasciò sfuggire una piccola risata “Che ti prende? Sembra quasi che tu non sia mai salito a cavallo”.
“Ahaha, cosa? Io? Impossibile!” Dopo diversi tentativi e, con l'aiuto anche di Merida, Hiccup riuscì finalmente a salire sul cavallo, sotto lo sguardo divertito della ragazza. Non era colpa sua, era abituato a cavalcare i draghi, mica i cavalli!
Anche la rossa salì in groppa, subito dopo di lui, Hiccup si accorse in quel momento che la neve iniziò a scendere
“Non ci posso credere!” sbuffò frustrata la rossa
Lui le lanciò un veloce sguardo, abbozzando un sorriso “Non ti piacciono i fiocchi di neve?”
“In questo periodo li detesto” Ammise, preparandosi alla partenza “Tieniti forte”.
Lui annuì, la strinse e diede un ultima occhiata dietro di sé, forse con la speranza di intravedere il suo amico, ma di Sdentato neanche l'ombra.
“Io sono Merida”
E come se si fosse svegliato da un sogno ad occhi aperti, scosse il capo, voltandosi verso la ragazza “Io mi chiamo Hiccup”
 

 
***********************
 

 
Freddo. Fu questa la prima sensazione che sperimentò Rapunzel non appena riprese i sensi dal viaggio, aprì gli occhi, guardandosi attorno un pò spaesata “Mmh?”
Cercò di rialzarsi, appoggiando le mani sulla neve, il freddo contatto la fece rabbrividire, non aveva mai toccato la neve fino ad allora, ne afferrò un po', formandone una palla e, meravigliata la lanciò in aria, trasformandosi in migliaia di fiocchi “Non riesco a crederci!!” Esultò, saltellando da una parte all'altra.
“Sono uscita...Sono fuori!! E' fantastico!!”
Basta con le giornate rinchiusa in quella torre, basta stare affacciata alla finestra sperando di poter finalmente uscire.
Si buttò sulla neve, lanciandola nuovamente in aria e creando un angelo, si sentì davvero felice in quel momento, libera dalle preoccupazioni, finalmente in pace con sé stessa.
“Sono in una foresta, circondata da alberi, neve, animali e....”
Un momento.
“Sono da sola...” Specificò “Da sola in questa foresta, piena di animali feroci” iniziò a tremare, non tanto per la paura, ma per via del freddo, si accorse solo in quell'istante di essere scalza “Morirò congelata!! No, no!” Iniziò a correre, sperando di trovare qualcuno, ma vide attorno a lei solo alberi secchi e neve ovunque, ben presto iniziò il vero e proprio panico "C'è nessunooo?!" Urlò, senza ricevere risposta "Heyyyy! Signora strega! ho cambiato idea! Riportami a casa!"
Forse avrebbe dovuto dare retta a sua madre. Glielo avrebbe detto, se mai fosse ritornata a casa, viva.
La speranza quasi cedette, finché un cavallo comparve all'improvviso, Rapunzel urlò, portando le braccia in avanti, ma per fortuna l'animale si fermò in tempo, la ragazza tirò un lungo sospiro di sollievo. Sempre tenendo gli occhi chiusi, sentì un tonfo per terra, seguito da un lamento.
Rapunzel si sporse leggermente, notando un ragazzo dai capelli castani accasciato sul terreno con la faccia immersa tra la neve.
“Ops...” Mormorò debolmente  “Mi dispiace. Ti sei fatto molto male?”
Il tipo mormorò qualcosa ma con il viso immerso nella neve fu difficile capire cosa stesse dicendo
“Te l'avevo detto di tenerti forte” Disse una voce sopra al cavallo, quest'ultima spostò il capo, accorgendosi della nuova arrivata “E tu chi sei?”
Quando Rapunzel alzò lo sguardo, notò subito i suoi folti capelli color rosso fuoco, sgranò gli occhi, ricordandosi delle parole della strega:

 
Ti spedirò da una mia vecchia amica, di sicuro con lei non ti annoierai”
Come farò a riconoscerla?”
“Ha dei capelli rossi riconoscibili, non ti puoi sbagliare”


 
“Sei davvero tu!” Mostrò un raggiante sorriso, al contrario invece, Merida sembrò alquanto confusa “Come?”
“La ragazza dai capelli rossi! Mi aveva detto che ti avrei trovata e così è stato!”
“Chi te lo avrebbe detto?” Domandò, notando finalmente quella lunga massa di capelli e chiedendosi cosa diamine ci facesse una tipa del genere in mezzo alla foresta.
“La mag...Ehm...Volevo dire strega! Sì, la strega e quel corvo parlante” Rispose allegramente Rapunzel.
"oh no..." A sentir quelle parole, la principessa si bloccò, portandosi una mano al capo “Ti prego, dimmi che non ti ha fatto un incantesimo o qualcosa del genere...”
“Sono qui proprio grazie a lei!" Esultò "Ha detto che tu mi avresti aiutata!”
“Per cosa?”
La bionda esitò qualche istante, notando l'atteggiamento palesemente irritato della ragazza, Merida al contrario, la osservò dal capo ai piedi, non solo quella ragazza aveva i capelli estremamente lunghi, ma sembrò fosse uscita da una calda giornata d'estate, a giudicar dal suo vestito leggero “Perché non indossi le scarpe?”
“Io...Ehm...” Mostro un debole sorrisetto “Sono sempre andata scalza....Etchù!”
Di questo passo si sarebbe congelata, la vide tremare come una foglia ed iniziare una sfilza di starnuti “Mi racconterai tutto più tardi” Disse esausta Merida, rivolgendosi poi al cavallo “Ho idea che dovrai portare qualche peso extra”
In tutta risposta, l'animale sbuffò, arreso.
 
 
 
****************************

 
 
Dopo aver passato il varco temporale, Jack si risvegliò con un gran mal di testa, purtroppo, nonostante i tentativi, la bufera improvvisa lo fece sballottare, finendo, non si sa come, contro un fienile.
“Ottimo atterraggio...” Lo spirito si rialzò, dando una veloce occhiata in giro, ma non fece tempo a spiccare il volo che, delle urla giocose attirarono la sua attenzione, si voltò, notando diversi bambini giocare a rincorrersi, seguiti da adulti indaffarati, tutti vestiti con degli strani abiti, decisamente in quell'ambiente era lui che stonava.
In un certo senso si meravigliò “Wow...”
“E spostati!” Un uomo alto e robusto gli diede una spintonata, facendolo quasi cadere.
“Hey!” In quel momento pensò di colpirlo con la palla di neve più grande che avesse mai creato, ma dovette frenarsi da quegli impulsi, la gente riuscì a vederlo grazie al medaglione al collo, se avesse rivelato a tutti la sua vera identità, avrebbe portato solo scompiglio, non ché la situazione non lo intrigasse, ma in quel momento ebbe altre priorità .
“Vediamo un po'...” Decise di fare un giro,per capire dove fosse atterrato e sopratutto, dove si trovasse la sua famiglia, quel posto non ci sembrò per nulla famigliare.
Ma più cercò , più cominciò a rendersi conto di essere in un luogo completamente diverso, per non parlare dei vestiti, il modo di parlare...Questa non era la sua epoca!
Decisamente avrebbe dovuto dare retta a Nord, se mai fosse uscito da questa storia, glielo avrebbe rinfacciato a vita “Quel vecchio smemorato!” Agitò il suo bastone, creando una piccola onda di neve che colpì alcuni passanti di spalle “Ma dove sono finito?!”
“Nel regno del clan Dumbrock” Rispose una voce alle sue spalle.
Jack si irrigidì, voltando lo sguardo, un uomo lo stava osservando, aveva i capelli scuri, la pelle incredibilmente chiara e occhi color ebano, chissà se aveva visto quel piccolo scherzo con la neve...
“Clan Dumbrock? Cosa sarebbe, un nuovo gioco di parole?” Mostrò un sorrisetto beffardo, appoggiandosi al suo bastone “E dove si trova questo clan Dumbo?”
“In Scozia” Rispose il giovane, inarcando un sopracciglio “Passi da queste parti e non sai nemmeno dove ti trovi?”
In risposta, lo spirito fece le spallucce, scrutandosi attorno “Una specie” Notò che alcuni fienili furoni completamente distrutti vide neve ovunque...
"Che cos'è successo?"
"Una bufera di neve" rispose l'uomo.
Jack sembrò sorpreso "Ha causato tutto questo?"
"E' arrivata all'improvviso, nessuno si aspettava fosse così forte" Disse impassibile "Ho idea che questo sarà un lungo inverno..."
Jack portò una mano dentro la tasca della sua felpa, tirando fuori la sfera di Nord, per fortuna ancora intatta nonostante la caduta, poiché il piano sembrò  essere andato in frantumi, non gli restò  che contattare nuovamente Padre Tempo  “Sarà meglio tornare indietro...”
Ma non fece tempo a sfiorare l'oggetto che un nitrito attirò l'attenzione dei due, Jack alzò lo sguardo, notando un cavallo passargli vicino, non riuscì a vedere la persona al di sopra, ma poté sentire dei lunghi capelli colpirlo in piena faccia.
“Ma cos...?!” Ad un tratto si voltò, la sfera scivolò a terra ma per fortuna l'altro uomo la afferrò appena in tempo “Ottima presa”
Appena si voltò, Jack posò lo sguardo sulla torre del castello, un sorrisetto gli si formò sul volto.
“Forse posso dare ancora un'occhiata in giro, dopotutto non ho niente da perdere” Pensò lo spirito, ponendo nuovamente la sfera all'interno della sua tasca “Grazie dell'aiuto, ma ora devo proprio andare” Detto questo, si allontanò.
“A presto” Disse il ragazzo.
“La vedo difficile” Disse Jack con un mezzo sorriso.
 
 
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Una volta giunti al castello, Merida scese da cavallo, seguita da Rapunzel; Hiccup al contrario, rimase al suo posto, stupendosi alla vista dell'entrata “Tu vivi qui?”
Ma lei non fece in tempo a rispondere che una guardia le passò accanto, inchinandosi “Ben tornata, principessa”.
“Prin...Principessa?!” Ripeté sconvolto il vichingo.
Rapunzel si bloccò, un po' spaesata, ma senza nascondere un radioso sorriso “Wow, sei una vera principessa, è la prima volta che incontro una nobile!”
“Non è tutta questa meraviglia” Disse la rossa, guardandosi attorno, con la speranza di trovare suo padre, almeno non l'avrebbe sgridata per essere andata nella foresta durante quella bufera di neve; ma con rammarico, vide l'avvicinarsi prorompente di sua madre, la regina Elinor “Merida!”
“Oh no...” Potè già immaginare la lunga predica che le avrebbe fatto.
“Hai idea di quanto mi hai fatto preoccupare?" Le urlò severa "Sparisci di punto in bianco senza avvertire nessuno, come se non bastasse mi hai disubbidito, ti sei allontanata nella foresta e durante una terribile bufera di neve!”
“La bufera era finita da tempo ormai” Si difese la figlia.
Ma la regina non volle sentire obiezioni “Questo non ha importanza! Una...”
“Una principessa deve mantenere la parola data” Continuò a cantilena Merida, alzando gli occhi al cielo “Lo so'...”
“Questo vale per tutte le persone, principessa o meno” La corresse la madre, dopo di ché alzò lo sguardo, notando un ragazzo sopra al cavallo “E lui chi sarebbe?”
“E' quello che cercavo di dirti!” Disse la giovane “Mentre ero con Angus, ho visto i fuochi fatui e...”
“I fuochi fatui?!” Ripeté sconvolta la madre “Non mi dirai che hai incontrato...”
“No no, non c'è nessuna strega! Più o meno...”
La madre la fulminó con lo sguardo “Merida!”
“Ascoltami!” Sbottò, indicando Hiccup “Mi hanno portata da lui, ha avuto un incidente, non potevo lasciarlo li”
La regina, dapprima un po' incerta, spostò lo sguardo verso il ragazzo, notando la sua gamba sinistra distrutta, si portò una mano alla bocca. Hiccup se ne accorse e cercò di rimediare alla situazione “Ah, no no! Il ferro si è distrutto, la gamba è così da parecchio tempo!”
Elinor tirò un sospiro di sollievo, mostrando un sorriso “Non preoccuparti” Chiamò alcune guardie che, presero Hiccup e lo portarono all'interno del castello.
“Hey, aspettate!!" cercó di opporsi ma con scarsi risultati, in poco tenpo venne trascinato via da loro "Merida! Aiuto!”
“Ti sapranno aiutare” Rispose la principessa.
Dopo che si allontanarono, la madre puntò nuovamente lo sguardo sulla figlia “Ora...”
“Non è ancora finita” la bloccò, indicando, non molto distante da loro, una ragazza dai lunghissimi capelli biondi, intenta a giocare con i tre gemelli.
“Siete davvero adorabili!”
Uno di loro però, divertito dalla lunga chioma della giovane, la afferrò, girandole attorno.
“Che cosa stai facendo?”
Gli altri due non furono da meno, e in pochi istanti Rapunzel si trovò legata dalla sua stessa chioma “Fermi!! Così mi farete cader...Ah!”
Elinor e Merida osservarono la scena, quest'ultima però, non riuscì a trattenere una risata.
“Oh cielo...Quella ragazza ha dei capelli davvero lunghi” Disse la regina “Hai trovato anche lei smarrita nella foresta?”
“Stava congelando e con quei capelli rischia d' inciampare”
“Va bene” Sospirò la donna, dirigendosi verso Rapunzel “Penseremo anche a lei”
“Bene!” disse entusiasta Merida.
“Ma il discorso è solo rinviato!”
Ed ecco che il broncio ritornò, in effetti sembrò troppo bello per essere vero.
 
 
 
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Dopo un breve camminata, Jack arrivò alle mura di un'antentica torre medievale, anche se sarebbe dovuto tornare indietro al più presto, la sua curiosità ebbe la meglio. Senza farsi notare, volò in alto, fino alla cima, facendo attenzione che non ci fosse nessuno si intrufolò all'interno di una delle finestre, dando una veloce occhiata in giro.
“Wow...”Esclamò, osservando ogni angolo della stanza, la camera era pulita, c'era un letto al centro, vicino alla finestra, le lenzuola erano setose e colorate, nulla di particolare, lo stesso valeva per l'intero arredamento, nelle gambe del letto vi erano incisi dei tagli, probabilmente dovuti a dei colpi di spada, a giudicare dall'arma appoggiata contro il muro, vicino alla porta d'entrata. In un primo istante, Jack pensò di allontanarsi verso un'altra stanza, ma qualcosa attirò involontariamente la sua attenzione, appeso al muro vide un arazzo, con una raffigurazione di una ragazza dai lunghi capelli rossi, accanto ad un enorme orso bruno, lo sfiorò appena, colpito dai ricami del tessuto, ma la sua attenzione calò non appena sentì il rumore della porta che si apriva.
Una ragazza dai boccoli rossi entrò tranquillamente nella stanza, bloccandosi non appena vide l'intruso.
Silenzio.
Si fissarono per qualche istante, lui indeciso su come interagire, lei perplessa nel vedere un perfetto sconosciuto nel suo castello, in camera sua per giunta.
Il silenzio non piacque mai a Jack “...Ehm...” Sorrise ingenuamente “So che può sembrarti strano" Biascicó "Sono qui solo di passaggi...”
Ma lei non sembrò in vena di chiacchierare, con un balzo afferrò una spada appoggiata vicino alla porta e la puntò contro l'indesiderato “Sei impazzita?!” Jack cercò di sfuggirle, schivando l'arma per un pelo “Voglio solo parlare, non combattere!” Saltò sopra al letto, balzando dall'altra parte della stanza, Merida non se lo lasciò sfuggire, lo seguì e tentò di bloccarlo più volte al muro.
“Cosa ci fai nel nostro castello? In camera mia?!”
Jack si bloccò, scuotendo il capo “Questa è camera tua?” In effetti, osservandola meglio, la ragazza fu incredibilmente somigliante a quella ritratta nel drappeggio.
Pensò che probabilmente si trattasse di una specie di nobile, magari una principessa.
"Allora?!" Merida lo risvegliò  da quei pensieri, avvicinando la spada contro il suo petto.
Nobile o meno, quella tipa iniziò a sembrargli piuttosto arrogante ed antipatica.
“Strano" Ridacchiò , guardandola con spavalderia "Avrei giurato che una principessa non combattesse”
“Hai trovato l'eccezione!” Detto ciò Merida tentò nuovamente di bloccarlo, ma Jack riuscì a schivarla una seconda volta, finendo con la schiena contro l'arazzo.
"Andremo avanti ancora per molto?" La punzecchió, schivando appena in tempo la lama.
"Non potremmo parlare invec..." Ma Merida non sembrò in vena di chiacchierare e si gettò nuovamente contro di lui, puntandogli la spada vicino al petto
“Smettila!” Gli urlò "Chi diavolo sei?!"
Quest'ultimo tirò fuori un sorrisetto, facendo scivolare la mano verso l'arazzo “Jack Frost, e tu?”
Per un attimo, Merida rimase quasi spiazzata, indecisa se valeva la pena rispondergli o meno.
Ma ci pensò qualcun altro a dargli una risposta.
“Merida?!” La voce della madre attirò l'attenzione di entrambi, approfittando quell'attimo di esitazione, Jack afferrò velocemente il tessuto e lo lanciò contro la rossa, coprendole il viso e permettendo l'immediata fuga. "A mai più principessa" le disse mentre con un balzo volò fuori dalla finestra appena in tempo.
Quando Elinor entrò nella stanza rimase completamente esterrefatta, vide il letto disfatto, per non parlare del tappeto e alcuni mobili spostati, la figlia intanto cercò di togliersi di dosso l'arazzo, scompigliandosi sempre di più i capelli.
“Che sta succedendo?”
Ignorando il richiamo della madre, Merida perlustrò la stanza da cima a fondo, mormorando ad alta voce “Dov'è?! Dove sta?! Non può essere sparito nel nulla!”
Intanto la regina mise apposto l'arazzo, pulendolo per bene “Guarda che disastro...Mi vuoi spiegare cos'è successo?”
“Deve essere qui!” Continuò la ragazza, aprendo l'armadio e controllando per bene tra i vestiti “L'hai visto scappare dal corridoio?”
“Di chi stai parlando?” Domandò, quasi esausta dal suo comportamento.
“Di Jack Frost!”
Ci fu un attimo di silenzio, Elinor scrutò la figlia, inarcando le sopracciglia “E chi sarebbe questo ... Jack Frost?!”
“Un ladro!!" Sbottò l'altra, continuando a cercare in ogni parte della stanza e perfino lungo il corridoio "E' entrato in camera mia, mi sono distratta un attimo e lui è sparito! Te lo assicuro! Lui c'era e...E deve essere scappato!”
Elinor nel frattempo cercò di sistenare il letto, lanciando una fugace occhiata alla figlia “Io non ho visto nessun ladro uscire da questa stanza”
Allora Merida raggiunse la finestra, sperando di trovare una corda o comunque qualche traccia del suo passaggio “Non è possibile." Disse sbigottita "Eppure ti dico che...”
Ma la madre la afferrò, controllandole la fronte “Sicura di non avere la febbre?”
“Mamma!”
“Stavo solo controllando!” Tirò fuori un debole sorrisetto, sporgendosi anche lei verso la finestra “Chissà...Magari è volato via
“Non è divertente” Brontolò la figlia “Non sto mentendo, c'era davvero qualcuno”
“E io ti credo” Sforzò un sorriso, facendo voltare la figlia “Più tardi parlerò con le guardie e li avvertirò di questo fantomatico Jim Fost”
“Frost!” alzò gli occhi al cielo "Jack-Frost"
“D'accordo” Rise, facendo cenno a sua figlia di riprendere a camminare “Ora però occupati dei tuoi veri ospiti”
Anche se non molto convinta, Merida uscì dalla stanza, avrebbe tanto voluto che sua madre le credesse davvero, ma d'altra parte la sua storia sembrò davvero assurda. Se quel ragazzo fosse davvero uscito dalla finestra, con un salto del genere non sarebbe di certo sopravvissuto.
“Forse è volato davvero” pensò Merida, senza nascondere la sua curiosità.
Intanto la regina risistemò per bene il tappeto, notando per terra una sfera alquanto particolare, era di vetro e all'interno scendevano tanti piccoli fiocchi di neve...
“E questa da dov'è uscita?”
 





 
 
ANGOLO AUTRICE:
Ehm....SCUSATE se: 1) Ho fatto attendere troppo, pensavo di aggiornare ieri ma sono scoppiati una serie di casini e...Bhé, è andata che aggiorno oggi!XD
2) Il capitolo è lungo...Sì lo so, una scatola di biscotti a chi riesce a finirlo tutto!!^__^ In un certo senso, ora che i personaggi si sono più o meno incontrati tutti, inizia finalmente la vera storia!
Non mi resta che ringraziarvi per continuare a leggere la mia storia! Grazie come sempre a _Calamaretta_941 e FeniceAzzurra per aver recensito!
Grazie mille a chi ha inserito la storia tra le seguite (*__*) :
Fred Halliwell
Gioia1998
ily95
Silver Loreley
Ringrazio tanto Gioia1998 per averla inserita anche nelle ricordate!
E ringrazio taaanto anche chi le ha inserite nelle preferite:
chiara_centini
FeniceAzzurra
Gioia1998
 
Ci tento particolarmente a questa storia, sono davvero felice che piaccia! Davvero! Spero vi sia piaciuta
Alla prossima!  

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Capitolo 5
*** Un nuovo nemico ***



Cap 5:
 

Un nuovo nemico






Merida camminò lungo il corridoio, sentendo la voce di Rapunzel, si affrettò a raggiungerla, trovandola in una stanza, circondata da Maudie e altre donne intente a sistemarle la lunga treccia. Quando la bionda si accorse del suo arrivo, si voltò verso di lei con un radioso sorriso, facendo scivolare via una chioma dalle mani di Maudie.
“Allora...Come mi sta?” Domandò, con un po' d' incertezza, fino a quel momento non si era mai legata i capelli, li teneva da sempre sciolti, anche se ciò le impediva di correre e saltare come avrebbe voluto.
Merida portò le mani ai fianchi, ma non fece in tempo a rispondere che sua madre le raggiunse “Ti sta benissimo” pose sopra il tavolo la strana sfera, trovata poco fa in camera della figlia “Rapunzel ha accettato di farsi sistemare i capelli senza esitazioni”
“La ringrazio Maestà” Le sorrise la ragazza
Merida percepì la frecciatina della madre, rispondendo con un sonoro sbuffo, spostandosi alcuni ciuffi ribelli dal volto.
Con il sollievo di quelle povere donne, ora i capelli di Rapunzel furono perfettamente ordinati da una lunga treccia fino al terreno, sempre meglio che trascinarseli in giro per il castello. Il lavoro terminò giusto poco prima dell'arrivo dei tre gemelli che, vedendo la nuova acconciatura della ragazza, tennero il broncio, borbottando qualcosa tra di loro.
“State lontani da me!” Urlò terrorizzata la bionda, indietreggiandosi di qualche passo.
Merida rise divertita, rivolgendo poi un'occhiata alla combriccola “Mi dispiace ragazzi, ma dovrete trovarvi un altro passatempo!”
I tre fratellini abbassarono lo sguardo con aria scocciata, allontanandosi dalla stanza, tutti tranne Hubert, il bambino notò la sfera di neve appoggiata sul tavolo di legno e incuriosito dallo strano oggetto, decise di sgraffignarlo e portarselo via, il tutto senza essere minimamente notato.
“Merida, è tua quella sfera di vetro?” Domandò la madre
“Quale sfera?”
“Quella che ho posat...” ma quando la donna si girò, l'oggetto in questione non fu più sul tavolo, tant'è che pensò di avere anche lei le allucinazioni “Ma...Era qui fino ad un minuto fa!”
“Io non vedo niente!” Sogghignò la figlia.
“Non è possibile! Ero sicura che io...”
“Sicura di non avere la febbre?” La prese in giro, appoggiando la mano sulla sua fronte, la regina si scostò infastidita “Merida!”
“Stavo solo controllando” Tirò fuori un piccolo sorrisetto, portando le mani ai fianchi “Adesso chi è quella che da di matto?” Dopo di ché si allontanò, ridacchiando tra sé e sé “Chissà...Magari sarà volata via!”
La madre aggrottò le sopracciglia, puntando di nuovo lo sguardo verso il tavolo.
Iniziò a pensare che forse sua figlia non avesse tutti i torti, stava davvero succedendo qualcosa di strano al castello.

 
 
********************

 
 
Nonostante il rischio di essere stato scoperto, Jack vagò attorno al castello, causando piccoli scherzi alle guardie, inconsapevolmente ricoprì di neve il re in persona, così se la svignò.
“Credo che per oggi mi sia divertito abbastanza” Cercò all'interno della tasca, rimanendo scioccato nell'accorgersi che fu completamente vuota. Si sentì mancare il fiato.
Cosa sarebbe successo? Era imprigionato in un mondo che non era suo, in un periodo più lontano della sua nascita, senza quella sfera non aveva la minima possibilità di trovare Padre Tempo, sarebbe rimasto in quel luogo...Per sempre.
 
 
 
********************
 

 
Era strano camminare con una gamba di legno rispetto alla precedente, ma per lo meno avrebbe potuto compiere i passi senza inciampare, la regina era stata davvero gentile nel volerlo aiutare, per non parlare della principessa, ma ora Hiccup aveva altro a cui pensare, non riusciva a godersi quell'unico momento di assoluto silenzio, all'interno di quell'enorme castello in pietra.
Che fine aveva fatto il suo amico? Sarebbe mai riuscito a trovarlo? E quei tre draghetti?
Mentre loro erano dispersi in un luogo sconosciuto, lui se ne stava seduto su un comodo letto come un principe. Non poteva permetterlo, non si sarebbe riposato sugli allori, per quanto la ferita alla gamba gli procurasse ancora qualche bruciore, doveva farsi forza e cercare i suoi amici.
“Non preoccuparti Sdentato, ti troverò!” Scese dal letto, allontanandosi da quella stanza e, senza dare troppo nell'occhio si affrettò a correre verso l'uscita, ma non fece in tempo ad aprire completamente la porta che una voce interruppe la sua fuga.
“Hiccup! Finalmente ti ho trovato”
“Rapunzel!” Il ragazzo le mostrò un grande sorriso, seppur forzato, non che non fosse contento di vederla, ma non volle altre distrazioni in quel momento.
La biondina inarcò un sopracciglio, sporgendosi abbastanza da vedere la porta semi aperta “Te ne stai andando? Di già?”
Hiccup si grattò il capo, abbassando di poco lo sguardo “Ecco...In parte. M_Ma non è per voi! Io...”
Rapunzel lo fissò dubbiosa “Non avevi male alla gamba?”
“Ora è tutto a posto” Mostrò il piede in legno che gli realizzarono “Ora posso camminare come si deve, però...” Il suo sorriso si fece più spento “Non posso restare qui, Sdentato mi sta aspettando, devo trovarlo, abbiamo una missione e...”
Ma si accorse dal suo sguardo che Rapunzel non ebbe la minima idea di cosa stesse parlando “Sdentato è il mio...C_cavallo” sospirò, dopotutto fu meglio evitare il contesto Drago spaventoso, in un territorio che sembrava non averne mai avuto uno in vita loro.
“Sdentato..." Ripeté la ragazza "Ah sì, Merida me l'ha raccontato” Sorrise euforica, avvicinandosi a lui “Allora vengo con te! Ti darò una mano a cercarlo! Dopotutto, due teste sono meglio di una”
Hiccup indietreggiò “Ti ringrazio! Ma non credo mi serva il tuo aiuto...”
“Perché? Non ho nemmeno il problema dei capelli, guarda...” Fece una rapita piroetta, mostrando la lunga treccia che le realizzarono le dame.
“Ma vedi...”
“Posso immaginare come ti senti” Disse Rapunzel, abbassando di poco lo sguardo “Nella torre Pascal era il mio unico amico, se fosse disperso da qualche parte, non smetterei di cercarlo per nessun motivo al mondo”
A quel punto Hiccup si bloccò, iniziando a pensare che forse avrebbe dovuto raccontarle tutto, magari Rapunzel non si sarebbe spaventata, anche Astrid all'inizio non fu molto entusiasta della presenza di Sdentato...Più o meno.
“Magari...” Ma improvvisamente gli venne un idea “Magari potresti aiutarmi davvero”
“Sul serio?" fece un piccolo saltello per la felicità "Perfetto! Allora possiamo partir....”
“Devi coprire la mia fuga”
Rapunzel sgranò gli occhi “Come?”
“Se Merida mi cerca, dille che sono...In giro, il castello è immenso, non è così difficile perdersi dopotutto” Le sorrise, posando una mano sulla sua spalla “Mi faresti questo favore?”
Dopo una breve esitazione, la ragazza tirò fuori un debole sorriso ed annuì “Va bene, però io non sono...”
“Ti ringrazio Rapunzel!” Disse Hiccup, aprendo la porta e uscendo dalla stanza “Lo sapevo che potevo contare su di te”
“...Non sono molto brava con le bugie...” Concluse la bionda, toccandosi nervosamente una ciocca dei capelli.
 
 
 
******************
 
 
 
“Fantastico Jack, davvero un'ottima idea!” Lo spirito sembrò totalmente fuori di sé dalla rabbia, cercò in lungo e in largo, rimise persino piede in quel castello, ma dovette allontanarsi immediatamente non appena sentì delle guardie fare il suo nome, evidentemente la principessa diede l'ordine di catturarlo.
Si era già messo fin troppo nei guai, andarsene da quel posto fu la sola cosa fattibile in quel momento; e così fece.
Ritornò nella foresta, spargendo qua e la polveroni e fiocchi di neve per allontanare la pressione.
"Cocciuto. Jack Frost sei solo un cocciuto." Si ripeté, sicuramente glielo avrebbe detto anche Calmoniglio, se mai l'avesse rincontrato.
Jack tirò un lungo sospiro, appoggiando la schiena nel tronco di un albero e osservando il paesaggio invernale di fronte a sé, il venticello gli scompigliò leggermente i capelli, tirandogli fuori un piccolo sorriso “ Anche se in epoca diversa, il vento è sempre lo stesso, così come il sole, gli alberi...” Spostò lo sguardo verso sinistra, senza smettere di sghignazzare “Questa foresta è di sicuro il posto più tranquillo e normale che ho visto fino ad ora” Non fece in tempo a stiracchiarsi, che qualcosa attirò la sua attenzione.
Quasi non riuscì a credere ai suoi occhi, una sottospecie di fiammella bluastra volteggiava a pochi metri davanti a lui.
“E tu da dove sbuchi?”
Ma la fiammella non risposte, Jack recuperò il suo bastone e avanzò di qualche passo “Non sei di molte parole, vero?” ma ancora una volta non ottenne risposta. Si avvicinò con cautela, guardandosi anche attorno per sicurezza.
“Che genere di spirito sei?" domandò incuriosito "..Fuoco?” anche se gli suonava strano, non aveva mai sentito parlare di una leggenda del genere. Ma d'altra parte, fino a poche ore fa non sapeva nemmeno dell'esistenza del Signore del Tempo.
Quando provò a sfiorarla, la fiammella si dileguò nel nulla, in un primo momento non capì, ma quando la rivide poco più distante, comprese che lo volesse portare in un luogo preciso “D'accordo” Annuì “Ti seguirò, ma bada di non fare scherzi, quello è compito mio”.
Dopotutto, cos'altro aveva da perdere.
Seguì lo strano spirito per un lungo tratto, finché scomparve proprio di fronte ai suoi occhi, inizialmente non capì perché lo avesse condotto li, ma poi notò qualcosa spuntare tra tutta quella neve, si chinò e nel cumulo trovò una strana statuetta in legno raffigurante un drago.
Lo scrutò con attenzione, perché mai quella fiamma l'aveva portato in quel posto?
E quando pensò che niente sarebbe stato più assurdo, un rumore tra i rami spogli attirò nuovamente la sua attenzione, alzando lo sguardo non riuscì a credere ai suoi occhi: un lucertolone, più basso di Sandy ma comunque più grande di una qualsiasi lucertola normale, sembrò appeso sopra un ramo, con delle piccole ali raccolte.
Dall' aspetto sembrò in tutto per tutto un drago.
“Buono bello” Si allontanò di qualche passo, il rettile sembrò non volerlo seguire oltre, rimase sull'albero, continuando ad osservarlo; ma Jack non fece tempo a voltare lo sguardo, che altri due lucertoloni gli passarono accanto, rincorrendosi tra di loro per gioco.
“Si può sapere quanti siete?!”
E di colpo, il draghetto sul ramo aprì la bocca, facendo uscire fuori una lingua lunga e viscida che si appiccicò al bastone di Jack “Hey!” Urlò l'albino, stringendosi forte alla sua arma “Molla la presa! Non è commestibile!”
In quel momento avrebbe tanto voluto che le leggende sui draghi fossero solo delle stupide storie.
Perché quelli erano dei draghi in carne ed ossa probabilmente erano addirittura dei cuccioli. Questo significava che c'era una madre o un padre in quella foresta, intenti a cercarli e a bruciacchiare chiunque ostacolasse il loro percorso.
Jack cercò di liberarsi della presa del piccolo drago, ma l'animale sembrò non demordere, gli lanciò dunque una palla di neve, formandola con la mano libera e colpendolo in pieno muso. Il draghetto lasciò stare il bastone, e cercò di togliersi la neve di dosso.
Lo spirito rise, formando un ulteriore palla di neve “Ti è andata male, lucertolin...”
Ed ecco che un secondo drago, catturò con la sua lingua la neve di Jack, inghiottendola come se fosse un panino “Quella non è da mangiare” Al contatto con quella palla di ghiaccio, l'animale rabbrividì, facendo una serie di smorfie fino a far uscire del fumo dalle narici.
Jack rise divertito, in fondo quei draghi sembrarono innocui, o almeno per ora, non sembrano nemmeno provvisti di fuoco. Un terzo gli saltò in groppa, annusando i suoi capelli, come se stesse cercando qualcosa “Avete fame, non è così?” Si accucciò di fronte a loro, quello sull'albero scese e raggiunse i due fratelli.
“Da dove venite?” Domandò, come se loro potessero capirlo, e mentre accarezzò le loro testoline squamose, avvertì una strana sensazione, come se fosse osservato.
Ad un tratto, comparve un altro drago, più grande, e decisamente più feroce rispetto ai tre cuccioli, non assomigliò per nulla ai tre piccoli, squame scure, occhioni verdi e due grandi ali e per nulla uno sguardo amichevole.
Ripensandoci, sembrò somigliare molto a quella statuetta che trovò poco fa.
Ogni secondo che passò, Jack maledì il giorno in cui mise piede nel Regno di quel clan Dumbrock.
Indietreggiò leggermente, preparandosi a ridurlo in un ghiacciolo, ma il drago esitò, lanciò una veloce occhiata ai tre draghetti accanto a lui, il che fece pensare al ragazzo che probabilmente c'era un qualche legame tra di loro. Finché si trovava davanti a quei cuccioli, il più grande non l'avrebbe attaccato.
“Stai calmo” Gli disse, portando in avanti una mano e mostrando un sorriso “Non voglio farti del male...” Fece un cenno ai tre cuccioli vicini, il drago nero smise per qualche istante di ringhiare, ma non abbassò comunque la guardia, tuttavia si avvicinò al ragazzo, guardandolo dritto negli occhi.
Non riuscì a capirlo con esattezza, ma sentì di non essere in pericolo.
Avanzò ancora di più, tentando quasi di accarezzarlo, il drago esitò, tuttavia pian piano sembrò volersi fidare. Purtroppo la magia finì ancor prima di iniziare, un enorme ruggito fece scattare i quattro animali, completamente terrorizzati, i cuccioli corsero a per di fiato, scontrandosi tra di loro.
“Fermi! Adesso che vi prende? Non agitatevi”
Jack cercò di calmarli, ma una codata, lanciata involontariamente dal drago più grande, lo colpì in pieno viso, facendogli perdere i sensi per diversi minuti.
 

 
 
**********************
 
 
 
Dopo aver sgraffignato qualche mela dalla cucina, Merida raggiunse Rapunzel, intenta a guardare fuori dalla finestra “Qualcosa non va?” Domandò la principessa, sedendosi sopra un tavolino e dando un morso alla mela, l'altra scosse il capo, mostrando un sorrisetto “No, va tutto bene!”
“Dovremmo parlare di quello che ti è successo" Disse con la bocca piena "Del fatto della strega e di come riportarti a casa”
“Ma io non voglio tornare a casa!” La fermò Rapunzel “O almeno...Non ora”.
Merida la fissò.
"Ho chiesto alla strega di farmi avere un'avventura!" Continuò sognante
"Non è un desiderio un po' vago?" domandò Merida, lanciando una mela a Rapunzel "Credimi, con lei bisogna essere dettagliati. L'ho provato sulla mia pelle l'anno scorso"
Rapunzel si passò la mela tra le mani, mantenendo lo sguardo basso "Ha detto che con te l'avrei avuta. Non so altro"
"Beh.." Sospirò la rossa "Non so a cosa si riferisca, ultimamente l'unica cosa eccitante è stata quella odiosa bufera di neve" ma prima che la biondina potesse dire altro, assottigliò gli occhi e rifletté attentamente "Forse c'è un qualche collegamento con l'arrivo di Hiccup.."
A quelle parola la bionda sembrò irrigidirsi e questo non passò di certo inosservato alla principessa
"Sai dove si trova?” Esclamò, mentre inghiottì l'ultimo boccone
Rapunzel si bloccò, guardando nervosamente da una parte all'altra “C_come faccio a saperlo?" biascicò "Si...S_starà riposando...”
“Non c'è in camera” rispose prontamente la rossa, appoggiando sul tavolo il torsolo della mela ormai finita, Rapunzel deglutii, cercando di evitare il suo sguardo. D''altro canto, Merida si limitò a scendere dal tavolino e passare tranquillamente vicino a lei, scrutandola per bene.
Se avesse continuato di questo passo, avrebbe confessato tutto.
Passarono solo una manciata di secondi, ma per la bionda sembrarono interminabili “D'accordo” Merida fece le spallucce “Se non l'hai visto, non c'è pr...”
“E' andato a cercare il suo cavallo, non voleva che te lo dicessi, ho cercato di fermarlo, mi sono anche offerta di aiutarlo, ma non ha voluto! Tua madre, la regina, ha detto che la foresta è pericolosa, ci sono orsi, animali feroci, e tra qualche ora farà buio...E se non tornasse? L'ho spinto io verso la morte!! Potevo fermarlo, e invece...”
“Rapunzel, calmati!!” Merida la prese per le spalle, scuotendola più volte per cercare di tranquillizzarla, stranamente funzionò "Prendi un bel respiro!"
"Ma è solo colpa mia se.."
“Non finirà mangiato dagli orsi!” la rassicurò
“E come fai a dirlo?" Domandò l'altra con gli occhi lucidi "Puoi controllarli?!”
“No, ma possiamo fare qualcosa” Mostrò un sorrisetto “Sai andare a cavallo?”
 
 
 
**********************
 
 
 
Hiccup dovette per forza prendere un cavallo in prestito, almeno per il primo tratto del sentiero, non ce l'avrebbe mai fatta con le sue sole gambe a percorrere tutto quel tragitto in poco tempo, una volta all'interno della foresta, perlustrò ogni angolo, chiamando il suo amico costantemente, ma ogni volta fu un buco nell'acqua.
Complice anche il fatto che non era molto abile col cavallo, spesso si bloccava e non riusciva a farlo avanzare oltre
Era decisamente più facile coi draghi
Improvvisamente sentì come un grugnito, facilmente riconoscibile come il verso di un drago.
“Sdentat..!” Ma il cavallo iniziò ad agitarsi e Hiccup fu costretto a scendete e percorrere il sentiero a piedi.
Da solo avrebbe fatto prima.
Corse più in fretta che poté, oltrepassò un cespuglio, scivolando così giù per una discesa, per fortuna non si fece nulla di grave; si diede una rapida scrollata ai vestiti, notando di essere finito in una specie di conca, evidentemente un tempo vi era un fiume o qualcosa di simile.
“Deve essere qui... Ne sono certo” in fondo sarebbe stato anche un ottimo nascondiglio per un drago, la situazione gli ricordò il giorno in cui si incontrarono per la prima volta, questo fece spuntare un sorriso nel volto di Hiccup, che si allargò non appena vide qualcosa muoversi tra un cumulo di rocce.
“Sdentato!” Si avvicinò “Ho fatto il prima possibile! Sono così felice che stai bene!”
Ma il drago non uscì dal nascondiglio, al ché il vichingo iniziò a preoccuparsi “Avanti bello, sono io...Hiccup!”
Finalmente uscì, ma non era il suo fedele Sdentato come si era immaginato.
Era un drago, sì...
Un drago mai visto prima di allora.

 

ANGOLO AUTRICE:
 
Rieccomi!
Mi dispiace gente aver aggiornato così tardi, avrei dovuto farlo giorni fa, ma non sono stata tanto bene e dopo essermi ripresa, ho dovuto impegnare tutto il tempo per la tesi .___.
Però ho scritto parecchio, quindi spero di essermi fatta perdonare! XD
Nella prossima puntata ci sarà più movimento, ve lo prometto! E finalmente un ipotetico incontro tra tutti e quattro.

Ringrazio tantissimo tutti quelli che la leggono! Lasciate qualche commentino, per sapere se vi è piaciuta o meno...
A presto!!^^

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Capitolo 6
*** Rivelazioni ***



Cap 6:
 

Rivelazioni

 



 
La lezione di cavallo velocizzata non andò come da programma, se ne rese conto la stessa Merida, vedendo Rapunzel così imbranata, per fortuna la cavalla che scelse per il viaggio fu quella piiù mansueta.
“Forse non è stata una buona idea”
“Perché? Credo di starmi abituando!” Rapunzel cercò di stare più dritta, accarezzando la criniera della cavalla “Non è forse vero, Hannah?”
Un forte nitrito le fece ritirare la mano, consapevole del fatto che la cavalla non sembrò avere poi molta intenzione di legare.
O almeno non con lei.
Merida si lasciò scappare una piccola risata “Hannah è mansueta, ma molto permalosa, quando sei salita le hai dato per sbaglio un calcio, e credo che sia ancora arrabbiata”
“Che caratteraccio” la bionda lanciò un'occhiata alla cavalla “Non ti lamentare se non trovi un compagno”
Hannah in tutta risposta nitrì forte, facendo sobbalzare nuovamente la ragazza.
Merida non si trattenne e scoppiò a ridere, soprattutto vedendo l'espressione di Rapunzel mista tra spavento ed irritazione.
Ma più si addentrarono nel fitto bosco, più si sentirono un forte calo di temperatura, finché videro scendere dal cielo altri fiocchi di neve, Merida si limitò a sbuffare, ormai nauseata dall'inverno, mentre Rapunzel sembrò incantata da quella visione “Che spettacolo!”
“Già” il suo tono non nascose una nota sarcastica “La neve rischia di cancellare tutte le tracce, dovremo affrettarci e sperare di trovarlo in tempo”
Ma gli occhi speranzosi della ragazza si fecero più luminosi “Potremmo chiedere aiuto ai fuochi fatui”
L'altra gli lanciò un'occhiata, ma la biondina si affrettò a correggersi "Mi hanno parlato di questa leggenda durante l'acconciatura" Disse impacciata "Sembra così interessante!"
“Non possiamo sempre contare su di loro, e inoltre non saprei come chiamarli” Sorrise “Quindi dovremo cercare senza il loro aiuto”
L'amica annuì e ripresero il percorso in silenzio.
Durante la camminata Rapunzel alzò una mano per raccogliere dei fiocchi di neve dalle mani “Merida?”
“Sì?”
“I fuochi fatui sono spiriti che ti conducono al tuo destino” Alzò lo sguardo verso il cielo, osservando la neve scendere sopra di loro “Credi che esistano altri spiriti?”
Lei fece le spallucce “Direi di sì”
“E se ci fosse qualcuno che ha causato questa bufera?”
Anche l'amica alzò lo sguardo, in parte incuriosita dal discorso “Non saprei” In effetti non ci aveva mai pensato prima d'ora.
Rapunzel chiuse gli occhi, come per cercare di scorgere qualcosa “Se esistono gli spiriti, potrebbe esserci una sorta di spirito della neve o del ghiaccio”
“Sono la stessa cosa" Ridacchiò Merida "Comunque non ho mai sentito parlare di uno spirito della neve...O ghiaccio” Fece avanzare il passo al suo cavallo “Ma spero per lui che non esista”
A quel punto Rapunzel si ricompose e la fissò "Perché? Non ti piace la neve?”
La principessa accennò un sorrisetto "Mi piace, sì" che successivamente si spense "Ma non mi piace quando mi rovinano i piani"
L'altra schiuse le labbra per parlare ma un nitrito in lontananza attirò la loro attenzione, entrambe videro sbucare nella loro direzione un cavallo che Merida riconobbe subito "Quello è della nostra stalla!
Si voltò dunque verso Rapunzel, facendo cenno ad Angus di accelerare "Deve averlo preso Hiccup, se se la cava come te a cavallo, abbiamo buone possibilità che sia ancora qui in zona
L'altra la guardò male, tuttavia non fece in tempo a dire altro che si accorse di una strana sagoma a terra non molto distante da loro, avvicinandosi le sembrò quella di un ragazzo.
"Merida!!" tentò invano di far frenare la cavalla “Merida, aspetta!” ma i suoi tentativi si dimostrarono poco efficaci con l'animale che, irritata dalle continue pressioni della bionda la disarcionò, facendola sprofondare nuovamente nella neve.
Ormai fu la seconda volta che Jack perse i sensi, e il tutto nel giro di mezza giornata; appena riaprì gli occhi, vide una ragazza dai capelli biondi osservarlo con un gran sorriso “Ti sei svegliato”
Lui brontolò qualcosa, afferrando il bastone accanto a sé e guardandosi attorno “Cosa diamine è...”
Ma si bloccò non appena vide di fronte a lui la principessa dai capelli rossi puntarle una freccia contro “Oh no!” Jack alzò gli occhi al cielo, sospirando “Possibile che devi sempre puntarmi qualche arma? Dove sono finiti i saluti di una volta?!”
Rapunzel puntò gli occhi da uno all'altra "Vi conoscete?”
“E' il ladro di cui ti parlavo” Disse la rossa, senza distogliere lo sguardo da lui “Come hai fatto ad uscire da quella stanza?!”
Jack sbuffò “Esiste una finestra”
“Non mentire!" Urlò lei "Saresti morto”
“Potrei mai mentire ad una principessa?” Disse con un notevole tono d'ironia, il che fece infuriare ancora di più la ragazza, Rapunzel cercò di calmarla, convincendola per lo meno a riporre arco e frecce.
“Allora...” Si rivolse dunque al nuovo arrivato, inclinando la testa di un lato “Jack Frost, giusto?" Gli sorrise.
Jack la trovò decisamente più amichevole rispetto all'altra.
"Cosa ci fai qui?”
“Potrei farvi la stessa domanda” Ribatté lui, lanciando un'occhiata alle due “Non avete visto nient'altro qui intorno? Tipo...”
“Perché? Tu hai visto qualcosa?” Ma Rapunzel non lo lasciò finire che gli si avvicinò con fare speranzoso “Era un fuoco fatuo?
Lui la guardò confuso “Un che?”
“Impossibile” Disse freddamente Merida, riponendo l'arco al suo posto “Perché mai dovrebbero farsi vedere da te
Jack la fulminò con lo sguardo, cercando di ignorare il suo commento “Cosa sarebbero i fuochi fatui?” Domandò a Rapunzel
“Sono spiriti che ti conducono al tuo destino!" Esultò lei, indicando l'amica " Merida li ha visti più volte!”
L'altra la guardò male “Rapunzel!”
“Mi ha fatto una domanda” Si difese
La principessa sospirò, puntando successivamente lo sguardo verso il cielo, ben presto sarebbe calata la notte “Sarà meglio continuare le ricerche” fece cenno ad Angus ed Hannah di riprendere il cammino. Dal momento che Rapunzel non sembrò propensa a cavalcare, tanto valeva camminare.
Forse avrebbero addirittura fatto prima.
Incuriosito in parte dal loro discorso, Jack si alzò e le raggiunse “Aspettate” Camminò a fianco di Rapunzel, sotto lo sguardo palesemente irritato della principessa “Questi fuochi fatui, vivono qui nella foresta, giusto?”
Lei annuì “Giusto”
“Quindi ti possono aiutare?" Continuò "Insomma...Se glielo chiedi...”
“Penso di si” Lanciò uno sguardo d'aiuto alla rossa che però sembrò ignorarli, la vera esperta fu lei dopotutto.
Jack accelerò il passo, posizionandosi in mezzo a loro e continuando a guardarla “Anche se avessi perso qualcosa? Qualcosa di estremamente importante?” Nella sua domanda, si riuscì a scorgere un senso di preoccupazione.
Finalmente Merida decise di intromettersi, voltandosi verso entrambi “Non sono dei cani da caccia. Non puoi chiamarli e chiedergli di aiutarti” Portò le mani ai fianchi “Hai perso qualcosa?”
Lo spirito ghignò “Ma come siamo perspicaci”
Lei cercò di ignorarlo e continuò a fissarlo severa “Hai perso qualcosa...Di tuo, o di qualcun altro?”
Jack esitò.
La sfera natalizia non era decisamente di sua proprietà, senza contare che Nord non gliel'aveva di certo prestata. Era impossibile ammazzare uno spirito, ma era anche sicuro che, se fosse successo qualcosa a quella sfera, Nord avrebbe scoperto come fare.
Vedendolo in quello stato, Merida tirò fuori un sorrisetto vittorioso, riprendendo dunque a camminare “Allora è vero che sei un ladro”
Ma non fece un passo in più, che una palla di neve la colpì in testa. Lei si girò di scatto, visibilmente irritata, ma questo non preoccupò minimamente il ragazzo che rise divertito.
“Credevo non avessi sentito niente con tutta quella massa di capelli”
Rapunzel cercò di calmare nuovamente la situazione, sussurrandogli di smetterla, Merida nel frattempo si diresse come una furia verso di lui, probabilmente con l'intenzione di strozzarlo, ma prima che potesse anche solo sfiorarlo, un verso terrificante li immobilizzò.
“Cos'era?” Disse Jack
“Hiccup!” Merida si scambiò uno sguardo con Rapunzel, facendole cenno di seguirla.
Corsero a per di fiato verso il luogo da dove sentirono provenire quei versi minacciosi, Jack decise di seguirle, anche se sentì che non ne sarebbe uscito nulla di buono.
Giunsero di fronte ad un'enorme sponda di un vecchio fiume, rimanendo a bocca aperta davanti allo spettacolo che si stava svolgendo di fronte ai loro occhi: Hiccup si trovava in un vicolo cieco, stava indietreggiando pericolosamente e davanti a lui c' era una creatura gigantesca.
Merida non credette ai suoi occhi “Quello...E'...Un...”
“Drago” Finì Jack.
Un lucertolone alto due metri, di un colore grigio chiaro, da confondere facilmente con le rocce di quella zona, dalla bocca semi aperta si potevano scorgere le zanne affilate, camminava a quattro zampe, e ad ogni passo che faceva, fiondava gli artigli nel terreno, la sua coda si muoveva in continuazione, colpendo anche alcune rocce nelle vicinanze e frantumandole in tanti pezzi.
Decisamente una creatura spaventosa.
“Bisogna fare qualcosa” Si agitò Rapunzel
"Quella bestia lo ucciderà" disse Jack
Rapunzel lo fulminò con lo sguardo, guardando successivamente Merida "Era meglio trovare un orso! Cosa posso fare? Cosa possiamo fare?!"
La rossa tentò di prendere la mira col suo arco, ma per via della tensione e della troppa distanza, sentì il braccio diventare sempre più debole.
“Non ora” Mormorò, cercando di non perdere la concentrazione.
“Non lo colpirai mai a questa distanza” Intervenne Jack.
Ma lei non lo ascoltò e scagliò la freccia che, come previsto sfiorò appena la coda del drago.
“Aveva ragione” Disse Rapunzel.
La giovane principessa perse completamente le staffe, voltandosi seccata verso i due “Almeno sto cercando di fare qualcosa! Voi che proponete? Stare qui a guardare quel mostro divorarlo?!”
Ma l'albino non si scompose “Quelle frecce non possono ucciderlo, hai visto quant'è grosso?!”
“E quindi? Possono ferirlo!" Replicò.
Jack scosse il capo "Pensa prima di agire. Serve un piano"
Merida lo guardò sconvolta "Oh un piano, idea geniale! Prendiamoci pure tutto il giorno, intanto il nostro amico farà da pranzo a quella bestia!"
Hiccup intanto provò a socializzare con il drago, dopotutto se ci riuscì con la Furia Buia, uno dei draghi più pericolosi ed imprevedibili che possa esistere, forse sarebbe riuscito anche con quello. 
C'erano due possibilità: O calmare la bestia e cercare di portarlo dalla sua parte, o (forse la più probabile) morire divorato.
Smise di indietreggiare, tirando fuori tutta la grinta possibile “Stai buono” Portò in avanti la mano, sperando nel suo intento. Al contrario dei tre, non si era accorto della loro presenza.
Rapunzel osservò la scena, sgranando gli occhi con stupore “Che sta facendo?” Questo attirò l'attenzione dei due litiganti.
“Ma guarda, credo si sia dato per vinto” Commentò sarcasticamente lo spirito, in quel momento la sua attenzione puntò in alto, lungo la cima di alcuni massi pericolanti vide una buona quantità di neve accumulata.
Bingo
Gli venne in mente un piano, forse esagerato, ma sicuramente avrebbe potuto funzionare.
“Ho un'idea” Disse alle due ragazze “So come fermare il drago, me ne occuperò io, ma serve che portiate il vostro amico fuori da quel posto”
Anche se non molto convinte, entrambe annuirono.
“Potrei sciogliere i miei capelli, così da permettere a Hiccup di salire” Mormorò Rapunzel, in un certo senso volle fidarsi del piano di Jack, la situazione fu troppo allarmante per poter avere altre opzioni. Lui annuì, voltandosi verso Merida “Ti occuperai tu del nostro ospite, principessa? Calcò l'ultima parola, tirando fuori un piccolo sorrisetto.
La rossa rispose a sua volta, stringendo forte l'arco “Non vedo altra scelta” Detto ciò scese all'interno della conca, facendo attenzione a non scivolare, fortunatamente se la cava molto bene ad arrampicarsi, non avrebbe avuto difficoltà a sfuggirgli.
Appena si allontanò abbastanza, Jack spiccò il volo verso le pareti rocciose, mentre Rapunzel cercò di slegarsi la lunga treccia, ma con stupore, notò che fu legata decisamente troppo bene.
Quelle donne ci misero così tanta cura da impedire che si slegasse che sembrò impossibile scioglierla “E ora come faccio?!”
Intanto Hiccup cercò di trovare una sintonia con il drago, la situazione sembrò procedere discretamente, per un breve istante, lo sguardo dell'animale sembrò diverso, come se non volesse attaccare intenzionalmente, abbassò leggermente il capo, avvicinandosi di poco al ragazzo e annusandolo per capirne l'odore di provenienza. Quei pochi istanti, fecero presupporre ad Hiccup di riuscire nel suo intento, ma come un fulmine a ciel sereno, una freccia colpì la bestia, facendolo infuriare.
“No aspetta! Calmati!” Hiccup poté scorgere una figura dai lunghi capelli rossi, munita di arco e frecce.
La ragazza riuscì a colpirlo, ma purtroppo, come previsto da Jack, quello fece solo imbestialire ulteriormente l'animale.
Il drago si girò verso di lei con aria minacciosa “Era meglio un orso..” La ragazza indietreggiò, cercando un riparo tra delle rocce, fortunatamente il drago venne nuovamente colpito da delle piccole pietre lanciate da Rapunzel “Prendi questo lucertolone!”
“Ma che fa?” Hiccup sembrò disorientato e probabilmente pure il drago.
“Non dovevi occuparti di Hiccup?! Le urlò Merida dall'altra parte della strada.
La bionda fece le spallucce, indicandosi la treccia “Maudie ha fatto il suo lavoro fin troppo bene!"
Fu nel panico e non sapendo come fare, reagì d'impulso. Ma questo non la scoraggiò nel continuare ad attaccare a pietrate il muso il drago
“Se vuoi mangiare i miei amici, dovrai prima passare sul mio corpo!” Gli urlò tra un lancio e l'altro.
L'animale lo prese come un invito ad iniziare il pasto, decise così di inseguirla, ma proprio mentre tentò di afferrarla, Merida, presa dall'ansia, decise anche lei di tirargli delle pietre contro.
Il drago si girò ancora, con uno sguardo palesemente confuso.
“Non ci provare! Avanti, prova a prendermi!”
Ritornò dunque all'inseguimento della rossa, finché venne nuovamente distratto da altre pietre sul muso lanciate dalla bionda “Sei sordo?! Ti avevo detto di prendertela con me!”
“No! Prenditela con me!”
“No! Me!”
“No! Me!”
Il drago continuò ad essere più disorientato di prima, non fece altro che voltarsi da una parte all'altra, preso in giro da entrambe. Rapunzel e Merida continuarono con questo giochino per diversi secondi, girando attorno all'animale per confonderlo, finché si ritrovarono assieme, completamente prive di altre munizioni.
Rapunzel alzò dunque il capo verso l'amica “E adesso?”
Quest'ultima si accorse che il drago alzò la coda “Spostati!” La spinse via appena in tempo, ancora una volta riuscirono a scampare alla morte.
Ma per quanto ancora avrebbero avuto questa fortuna.
 
 
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Quando Jack giunse in cima a quelle rocce, constatò purtroppo che la neve non bastò, purtroppo il tempo non fu dalla sua parte, avrebbe dovuto reagire in fretta. Con tutta la sua energia cercò di aumentare la neve, in modo da farla scivolare e colpire il drago con un'enorme valanga...Forse fin troppo grande.
Quando la lasciò andare, si accorse con stupore che Rapunzel e Merida si trovarono ancora nel punto d'incontro “Non posso crederci!” E in men che non si dica, cercò di fermare la valanga, bloccandola il meglio che poté.
Non sarebbe riuscito a resistere a lungo, le ragazze dovevano allontanarsi e alla svelta.


 
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La situazione sembrò solo peggiorare, nonostante il tentativo di Merida, il drago riuscì a catturare Rapunzel con una zampa, bloccandola contro la parete e con la coda sferrò un nuovo attacco alla principessa, colpendola in pieno.
“Merida!”
Hiccup la raggiunse appena in tempo, finendo entrambi per terra.
“T_Tutto bene?” Per per lo meno le riuscì ad attutire la caduta.
“Sì!” biascicò il vichingo, rialzandosi da terra con l'aiuto della rossa
“Dobbiamo aiutare Rapunzel!" Urlò Merida, guardandosi attorno "Dov'è finito Jack?!”
 

 
~~~~ ~~~~ ~~~~

 
 
Lo spirito ormai non resistette più, ancora pochi minuti e sarebbe stata la fine, perfino alcune rocce iniziarono a cedere, fu ormai allo stremo delle forze "Credo di aver esagerato un tantino.."
Si lasciò fin troppo andare, senza tener conto di eventuali problemi, come schiacciare tre ragazzi innocenti. Nonostante tutto, cercò di resistere il più possibile.

 
 
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Rapunzel urlò terrorizzata, ormai temendo il peggio; improvvisamente un ombra scura balzò contro il drago, permettendole così di liberarsi e correre verso i suoi amici.
Hiccup non riuscì a credere ai suoi occhi
“Sdentato!”
Lo aveva ritrovato, o meglio, era stato il drago a scovare lui. Non era mai stato così felice e al tempo stesso sollevato in vita sua, nonostante la situazione per nulla tranquilla.
“Sdentato?” Ripeté confusa Merida “A me non sembra affatto un cavallo!”
“Sì...ehm...”
La furia buia tentò di colpirlo più volte, ma lo scontro sembrò svolgersi a suo sfavore, quel drago era troppo grande rispetto a lui; Hiccup corse verso il suo amico, ma il suono di alcune pietre che si frantumarono al suolo lo fece raggelare, alzò lo sguardo, notando una valanga di neve scendere pericolosamente verso di loro.
Jack ormai non riuscì a tenerla sotto controllo, lanciò una veloce occhiata ai tre ragazzi "Quanto ci mettono a...” ma quella breve distrazione gli costò cara, una roccia, improvvisamente lo colpì, facendogli perdere la concentrazione.
“Dobbiamo andare via da qui!” Urlò Hiccup, facendo cenno a Sdentato di raggiungerlo, velocemente si mise in sella al suo drago, notando che l'ala artificiale della sua coda era un po' rovinata.
Ma non ebbe scelta, sperò con tutto il cuore di riuscire a spiccare il volo.
La furia buia corse più in fretta che poté, raggiungendo le due ragazze, Hiccup le fece gesto di salirgli sopra, nonostante i loro sguardi palesemente sconvolti.
“Avanti, salite!”
Merida non sembrò della stessa opinione “Ma lui è...”
“Vuoi finire sotto la neve?!” La afferrò per un braccio, costringendola. Rapunzel, nonostante fosse un po' titubante, annuì, salendo in groppa.
Fino ad ora Sdentato non aveva mai sopportato il peso di tre persone, ma se era riuscito a sorreggere suo Stoik, c'erano buone speranze di salvezza.
“Avanti amico! Dobbiamo farcela!”
L'animale annuì con convinzione, e dopo diversi tentativi, spiccarono finalmente il volo, anche se pericolante, riuscirono ad allontanarsi abbastanza da non essere travolti dalla valanga, al contrario del drago nemico. Riuscirono a scavalcare la conca e salvarsi appena in tempo, ma sfortunatamente l'ala artificiale cedette e caddero malamente al suolo. 
Hiccup si rialzò da terra, massaggiandosi il capo dolorante “Diciamo che l'atterraggio non è stato dei migliori" alzò dunque lo sguardo sul gruppo "State tutti bene?”
Sentì dei mormorii di consenso, dopo di ché portò l'attenzione verso il suo amico a quattro zampe, Sdentato gli si avvicinò con uno sguardo colpevole, nonostante non proferisse parola, Hiccup riuscì a capire il suo disagio, si sentì in colpa quanto lui, non riuscirono a trovarsi in tempo, e rischiarono per poco di morire in quella valanga “Dispiace anche a me” portò una mano al muso, cercando di confortarlo, il drago si lasciò accarezzare, felice di essersi finalmente ricongiunto col suo padrone.
Per un attimo, Hiccup dimenticò tutti i problemi che lo stessero affliggendo.
Ma come ogni bel momento, non durò molto. Jack riuscì  a raggiungerli, sollevato nel vederli sani e salvi, non se lo sarebbe mai perdonato se fosse successo qualcosa “Niente di rotto a quanto pare”
“Jack!” Solo Rapunzel sembrò felice nel vederlo, Hiccup, non conoscendolo, lo squadrò dal capo ai piedi, quanto a Merida, l'atteggiamento nei suoi confronti non sembrò cambiare.
“Dov'eri finito?”
Lui tirò fuori un enorme sorriso, alzando lo sguardo fiero “Secondo voi chi ha creato quella valanga per distruggere il drago?”
Tutti rimasero a bocca aperta, in particolare Merida che gli si avvicinò a passo svelto, in un primo istante Jack immaginò volesse congratularsi con lui, ma invece che un elogio, lei gli sferrò un colpo al braccio “Hey!” Jack si accarezzò il punto dolorante "Bel ringraziamento"
“Ci hai quasi ammazzati" Disse lei "Ti rendi conto?”
“Come hai fatto?” La domanda di Rapunzel lo lasciò spiazzato; fece per rispondere, ma Hiccup si intromise, cercando di calmare la situazione.
“Sentite, credo ci siano state abbastanza emozioni per oggi. Propongo di allontanarci da qui prima che quel drago si risvegli, un po' di neve non lo terrà bloccato in eterno e avete anche potuto constatare che non è affatto amichevole” fece dunque cenno a Sdentato di seguirlo, ma Merida lo fermò per un braccio, sotto lo sguardo accigliato della furia buia, in tutta risposta l'animale le ringhiò.
“Aspetta un secondo” gli occhi azzurri della ragazza puntarono da lui a Sdentato “Perché non ce l'hai detto subito?”
Lui esitò qualche istante “Mi avresti creduto?”
"Potevi dirlo fin dall'inizio" lo fissò "Perché mentire?”
Hiccup alzò gli occhi al cielo “La prima volta che mi hai visto mi hai quasi colpito con una freccia!”
“Allora è un vizio” Ridacchiò Jack, ma il vichingo sembrò non dargli peso “Non sapevi nemmeno dell'esistenza dei draghi, nessuno di voi lo sapeva! Lo avresti attaccato come hai fatto con l'altro”
Intanto Rapunzel, incuriosita dalla furia buia, gli si avvicinò, in un primo momento Sdentato sembrò ritrarsi, ma la ragazza lo calmò, accarezzandogli il muso “Ciao Sdentato” Gli sorrise “Grazie per avermi aiutata, non so come avrei fatto senza di te”
L'animale ricambiò, avvicinandosi a lei con fiducia, solo in quel momento la ragazza si rese conto di una ferita alla zampa, procurata di sicuro durante il combattimento, non fu profonda, ma gli avrebbe dato comunque fastidio “Non preoccuparti, ci penso io” Detto questo, avvolse la lunga treccia dei suoi capelli, attorno alla zampa del drago, poi chiuse gli occhi, respirando a fondo.
Davanti a loro, Merida e Hiccup continuarono il discorso.
“Quel drago voleva mangiarti!”
“Si stava calmando, ma voi vi siete intromessi!”
“Ho solo cercato di salvarti la vita!" sbottò "Non mi sembra di aver fatto poco!”
Hiccup sospirò “Dobbiamo per forza continuare questa discussione?”
“Oh sì dovete” Jack ridacchiò, avvicinandosi al ragazzo “Per una volta che non sono io il suo bersaglio ne approfitto” indicò con un cenno del capo Merida, quest'ultima non esitò a replicare.
“Jack!”
“Che c'è? Ho detto solo la verità” Scherzò, appoggiandosi al suo bastone “Dovreste calmarvi un po'”
“Calmarci?” Ripeté incredula “Calmarci?! Siamo stati attaccati da un enorme drago, fuggiti ad una valanga che tu hai causato" Gli puntò il dito contro il petto, voltandosi furente verso il vichingo "Hiccup ha un drago come animale domestico... Cos'altro devo ancora sapere?!”
In quel momento, tutta la discussione venne interrotta da una dolce canzoncina:
 
 
 
Fiore, dammi ascolto
Se risplenderai
Con i tuoi poteri
Tu mi proteggerai.

 
 
 
 
I capelli di Rapunzel iniziarono ad illuminarsi, sotto lo sguardo stupefatto dei presenti.
 
 
 
Con la tua magia
Tu mi aiuterai
E non dirmi che
Per me è tardi ormai
E' tardi ormai

 
 
 
 
Al termine della canzone, la chioma di Rapunzel smise di risplendere, con stupore il drago mosse la zampa dapprima ferita, rendendosi conto di star decisamente meglio.
La biondina gli sorrise, ma sentendo quel tremendo silenzio nel gruppo, voltò lo sguardo verso i tre ragazzi
"Ehm..." Sforzò un imbarazzante sorriso, preparandosi a ricevere una marea di domande.
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Salve salvino!!^__^
Mi dispiace per il ritardo, prometto che il prossimo capitolo cercherò di aggiornalo prima, questa volta è una missione! XD
Hanno scampato un bel guaio i Big Four, ora cosa succederà? Eh, io lo so! XD
Ringrazio tantissimo chi ha inserito la storia nelle seguite:
Candy Sweet
Ciacinski
Clovedtreid
Francy Bimba
Kamelye
Ucha
Cecie
Davvero, grazie mille! Non me l'aspettavo (_ _)
E ringrazio tanto anche FeniceAzzurra, _Calamaretta_941e Ucha per aver recensito la storia!^^
Al prossimo aggiornamento!
Vi ringrazio tutti quanti, ci tengo molto a questa storia, sono felice che vi piaccia
PS: Ditemi che non solo l'unica ad aver riletto la canzoncina di Rapunzel canticchiandola!

 

 

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Capitolo 7
*** Guai a non finire ***



Cap 7:
 

Guai a non finire


 


 
Dopo quello straordinario spettacolo, calò un silenzio a dir poco che imbarazzante, i tre continuarono a fissarla, ancora stupiti per la magia a cui assistirono.
La zampa di Sdentato sembrò essere tornata come nuova, videro il drago fare qualche passo di fronte a loro, stupendosi anche lui del risultato.
Rapunzel li fissò, sperando in una loro reazione “Vi prego, dite qualcosa, basta che non...”
“C_come hai fatto?!” Hiccup non seppe trattenersi oltre
“Appunto” Sospirò esausta, abbassando il capo “Non pensiate che sia strana, è solo che...”
Questo è strano” Continuò il vichingo, osservando per bene la zampa della furia buia 
Rapunzel abbassò il capo, sorridendo amaramente "immaginavo.."
"Ed incredibile.." Continuò meravigliato.
La biondina alzò dunque il capo "D_Davvero?"
“Vuoi scherzare? E' fantastico!” Fece Jack, avvicinandosi a lei "Brillano al suono di quella canzone?”
“Sì una specie" Ammise "succede fin da quando ne ho ricordo”
Lui la fissò sbalordito “Wow”
La ragazza sorrise, contenta che almeno qualcuno non la prendesse per un fenomeno da baraccone, sua madre le disse sempre di fare attenzione alle persone, se mai qualcuno avesse scoperto il suo segreto, avrebbero complottato per tagliarle i capelli e distruggere ciò che la rese speciale.
Ma sentiva che con quei tre ragazzi poteva stare al sicuro, non la giudicavano per i suoi capelli, la trattavano come una ragazza normale. Ed era quello che avrebbe voluto fin dall'inizio,  rispetto.
Tuttavia iniziò a temere per Merida, fino a quel momento fu l'unica a non proferire parola, Rapunzel iniziò seriamente a preoccuparsi. Si trovò così in sintonia con lei fin da subito.
Puntò i suoi occhi su di lei “Merida, tu... Tu non dici niente?” Domandò titubante.
Il tutto venne interrotto da uno strano gorgoglio allo stomaco.
“Non ti sembra un po' povera come risposta?” Commentò sarcastico Jack, ovviamente riferendosi ai brontolii provenienti dalla pancia della rossa; quest'ultima tirò fuori un sorrisetto, avvicinandosi a loro “I tuoi capelli possono far apparire magicamente una torta di mele?”
Rapunzel scosse il capo e le sorrise.
“Allora propongo di tornare al castello, tutta questa storia mi ha fatto venire fame tremenda!” Porse dunque la mano all'amica, aiutandola a rialzarsi da terra.
“Come puoi affrontare un drago, fuggire da una valanga e avere fame?” Disse divertito Jack.
Hiccup sorrise, accarezzando la schiena del suo amico “Quando ne affronti una decina ogni giorno, l'appetito ti viene eccome! Lo so per esperienza!”
La sua attenzione si spostò su Merida “Allora...” Si grattò nervosamente il capo “E' tutto a posto? Possiamo metterci una pietra sopra, o la neve...Come preferisci”
Le porse la mano in segno di pace, tentando di fare una stupida battutina per sdrammatizzare la situazione.
Da quel che aveva potuto constatare, Merida era una ragazza in gamba, non si faceva mettere facilmente i piedi in testa da nessuno, aveva affrontato quel drago rischiando la sua vita solo per aiutarlo, nonostante si conoscessero letteralmente da poche ore, se voleva essere suo amico non avrebbe più dovuto mentirle.
Almeno in questo si sentì più sollevato.
Sperò soltanto che la ragazza non ce l'avesse ancora con lui.
Merida cercò di forzare una risatina per la sua battuta “Di neve ne ho già avuta abbastanza quest'anno” il suo sorriso divenne più dolce e alla fine gli strinse la mano “Certo, ma bada che non voglio più segreti, d'accordo?”
Il vichingo annuì, contento di aver risolto il piccolo battibecco.
La rossa si girò dunque verso gli altri due, guardandoli un po' sospettosa “E mi riferisco anche a voi, se nascondete un potere magico nelle dita nei piedi o un'altra creatura in qualche cespuglio, vedete di dirlo ora
Rapunzel scosse il capo “Le mie dita sono normalissime, non nascondo altri misteri”.
Sdentato le si avvicinò, facendosi accarezzare il muso, Hiccup rimase quasi meravigliato nel vedere il suo amico così a suo agio con qualcun altro che non sia lui.
“Mi hai forse rimpiazzato?”
L'animale fece un verso di approvazione, senza staccarsi dalla biondina, quest'ultima non smise di fargli le coccole, forse fu proprio quello a legarli in quel modo. 
Vedendo quei ragazzi parlare tra di loro, Jack sentì come un nodo allo stomaco, loro si aprirono e svelarono i più strani segreti, se si poterono definire tali.
Fissò il medaglione che tenne al collo, una parte di lui avrebbe dovuto dire la verità, che probabilmente il suo arrivo causò la bufera di neve tanto odiata.
Era rischioso, dopotutto lui non apparteneva a quel periodo, nessuno aveva ancora sentito nominare Jack Frost, avrebbe solo creato dei guai, ma si sa, in fondo questo era pane quotidiano per lui. Dovevano sapere la verità, almeno per quanto riguarda il suo essere un guardiano.
"ehm ehm" si schiarì la voce giusto per attirare l'attenzione su di sé, prese poi un bel respiro, cercando di dirlo con più disinvoltura possibile “Io sono una Leggenda” allargò le braccia, enfatizzando per bene le parole.
I tre ragazzi (compreso il drago), si voltarono verso di lui.
Si creò un silenzio a dir poco imbarazzante.
“Modesto” Disse Hiccup, accennando un sorrisetto. Merida e Rapunzel risero a loro volta.
Jack scosse il capo e si affrettò a correggersi “No, non avete capito, non intendevo in quel senso. Sono una Leggenda, un Guardiano dell'inverno..” Ma loro sembrarono non capire, e come poté biasimarli.
Loro non sapevano dell'esistenza di nessun guardiano del suo periodo, avrebbe dovuto raccontargli tutto da capo, compreso il suo viaggio nel tempo.
In che guaio si era cacciato?
Per fortuna l'imbarazzante situazione venne interrotta dall'arrivo dei tre draghetti, come furie si precipitarono addosso ad Hiccup, facendogli le feste, dopodiché uno di loro raggiunse Jack, saltandogli in testa “Iniziavo già a sentire la tua mancanza”
“Non ci posso credere. Eravate nascosti nella foresta per tutto questo tempo!” Hiccup sembrò davvero sollevato, finalmente quelle tre piccole pesti si fecero trovare.
“Sono altri amici tuoi, Hiccup?” Domandò curiosa Merida, avvicinandosi alla bestiola in testa a Jack, quest'ultima trovò i suoi folti capelli rossi molto più accoglienti e vi si gettò contro, giocherellando con le sue ciocche “Hey, vacci piano!” Ridacchiò la rossa, cercando di far calmare la bestiola.
“Deve averlo scambiato per un nido” La punzecchiò Jack
La ragazza lo fulminò con lo sguardo, cercando di levarsi di torno il draghetto e i suoi piccoli artigli aguzzi.
Hiccup annuì "E' per loro che io e Sdentato siamo partiti in viaggio"
Rapunzel al contrario, non nascose la sua gioia “Oooh...Ma sono stupendi!” Uno dei due cuccioli la scrutò per bene, annusando l'aria attorno a sé.
Jack ebbe un brutto presentimento “Rapunzel, spostati da li!”
“Come?”
Di colpo il drago allungò la sua lingua, afferrando il braccio della bionda, lei si dimenò, cercando di toglierselo ma l'animale non demorse. Purtroppo per lui, Jack ormai capì il suo giochetto, gli diede un leggero colpetto in testa con il suo bastone, facendogli così ritrarre la lingua.
“Sono un po' appiccicosi" Le sorrise "Ho avuto modo di sperimentarlo prima”
“E' la loro specialità” Puntualizzò Hiccup “Sono draghi pescatori, con la loro lingua afferrano il pesce anche nelle acque più profonde” Ne prese uno in braccio “Le femmine hanno una mira più sviluppata, fin da cuccioli”.
Uno dei tre draghetti emise un urlo stridulo, attirando l'attenzione dei ragazzi.
“Devono avere fame” Mormorò Hiccup, tappandosi le orecchie.
“Troveremo qualcosa al castello” finalmente Merida fece scendere il cucciolo dalla sua testa “l'importante è non farci scoprire”
 

 
**************************
 
 
 
Rimasti a gironzolare nel castello, i gemelli iniziarono a giocare con la sfera di Nord, senza sapere del grande potere che nascondeva all'interno. Uno ad uno cominciarono a litigarsela, finché la sfera sfuggì dalle loro mani.
Appena cadde a terra, davanti a loro si aprì un varco, i gemelli rimasero immobili, a bocca aperta di fronte a quello strano avvenimento, non avevano la minima idea di cosa fosse appena successo.
Per un breve istante, pensarono di andare ad avvertire qualcuno della scoperta, la loro madre, Merida, o addirittura Maudie; ma ripensandoci attentamente, loro sarebbero stati capaci solo di togliere il divertimento.
Perché non sfruttare l'occasione almeno una volta?
Fu così che Harry, avanzò di qualche passo, superando il varco e sparendo dalla vista dei suoi fratelli, tornando pochi minuti più tardi con un vassoio pieno di dolci appena sfornati, evidentemente quel varco portò verso la cucina, uno dei loro luoghi preferiti, sopratutto perché sempre pieno di squisiti dolcetti. Gli altri due fratelli esultarono, tenendo stretta tra le mani la sfera natalizia, sicura che si sarebbero divertiti a dovere.
 
 
 
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Dopo aver ritrovato i cavalli, i quattro ragazzi (più i draghi) si diressero al castello di Merida, per non dare nell'occhio, una volta arrivati, presero una strada secondaria, passando vicino al fiume, lontane dalle guardie.
Ormai Merida conosceva bene ogni passaggio segreto, non era la prima volta che sgattaiolava furtivamente tra le mura del castello.
“Tra poco le guardie faranno una pausa, non ci resta che aspettare“
Due cuccioli però, sembrarono annoiarsi a stare fermi, iniziarono così a muoversi, cercando di sfuggire dalle grinfie di Hiccup e Rapunzel, l'altro invece sembrò ormai essersi affezionato a Jack, non si staccò un istante.
“Non credo sarà facile farli stare calmi” Disse Hiccup, trattenendone uno.
Sdentato emise un ringhio, calmando i due draghetti seduta stante
“Sembra efficace” Rise Rapunzel, rivolgendosi poi a Merida “Non potremmo parlarne con la regina? Tua madre mi sembra una persona ragionevole, o almeno credo”
La rossa ci pensò qualche istante, in effetti durante il tragitto, riflettè sulla possibilità di svelarlo a sua madre, in fondo non fu certo peggiore nell' essere trasformata in un orso e rischiare di essere uccisa dal marito, il re in persona; ma forse fu proprio per questo che non volle dirle niente, almeno per il momento.
Scosse il capo “Meglio di no, le verrebbe un infarto se le raccontassi quello mi è successo oggi. E non credo approverebbe dei draghi nel castello. È stato difficile convincerla per i cani”
"Quindi che si fa?" Domando Hiccup
Merida si portò una mani sul mento "prima di tutto, pensiamo a farli entrare, non dovrebbe essere troppo difficile" Si guardò attorno "Aspettate qui"
Si fece avanti di qualche passo, controllando se le guardie si fossero già allontanate, ma vide la regina vagare attorno al castello.
"Non ci voleva!" Cercò di fuggire, sperando di non farsi notare, ma appena voltò lo sguardo, Elinor si accorse immediatamente di lei “Merida!”
“Perfetto..” Borbottò la ragazza, voltandosi e mostrando uno dei sorrisi più finti che abbia mai fatto “Mamma! Cosa ci fai qui?”
“Ti stavo cercando, è ora di cena e stranamente non eri a sgraffignare qualche dolce nelle cucine” la guardò con attenzione, avvicinandosi ancora “Pensavo ti fossi ancora allontanata”
Merida inarcò le sopracciglia, fingendo una risata “Io?" Hai davvero così poca fiducia in me? Stavo solo...Ero solo...Andata da Angus per sistemargli il fieno”.
La madre emise un sospiro di sollievo, puntando nuovamente gli occhi su di lei “E i tuoi strani amici? Non si sono più visti al castello...Sai dove...”
“Eccoci qui!” Disse Rapunzel con euforia, trascinando per un braccio anche Hiccup.
“Loro sono stati con me tuuutto il tempo” Li difese la rossa.
Elinor sorrise, voltando lo sguardo verso il ragazzo “Come ti senti adesso?”
In un primo momento, il vichingo non capì la domanda, ma dopo che Rapunzel gli diede una gomitata al braccio, si ricordò della gamba “Ah sì! Mi sento come nuovo! Quasi me ne stavo dimenticando”
E in effetti fu vero, gli accaddero così tante cose quel giorno che a stento si ricordò dell'indicente della gamba.
La donna sorrise nuovamente, invitando i tre a raggiungerli per la cena. Mentre si allontanarono, Hiccup voltò lo sguardo, facendo cenno a Jack e Sdentato di aspettarli li.
 
 
 
**********************
 
 
 
Prima di sedersi a tavola Merida ricordò ad Hiccup e Rapunzel di non fare parola sui fatti accaduti oggi, né dei capelli splendenti, né dei draghi, non vollle scombussolare oltre i suoi genitori, inoltre, conoscendo suo padre, non si sarebbe fatto sfuggire un drago come trofeo, buono o cattivo che sia.
Durante la cena, la ragazza cercò di parlare il meno possibile, ma questo d'altro canto, suscitò l'interesse della madre “Ti vedo stranamente silenziosa”
“Ma se ho parlato tutto il giorno” Disse la figlia, mangiando un boccone della bistecca “A cena si mangia, non si parla”
“Suvvia Merida, non si parla con la bocca piena” Disse la regina “Inoltre si può anche chiacchierare, dopotutto abbiamo degli ospiti” Voltò il capo, guardandosi attorni “Dove sono finiti i gemelli?”
Nessuno si sarebbe mai immaginato che i tre principini stessero vagando da una stanza all'altra tramite l'oggetto magico, procurando scherzetti a non finire e sgraffignando ogni genere di dolce che trovarono.
Dopo quel breve discorso, calò nuovamente il silenzio, Elinor fece cenno al marito di iniziare una conversazione, ma solo dopo vari tentavi riuscì a comprenderla. Fergus annuì, voltandosi poi verso il giovane vichingo, seduto vicino a lui “Allora Hiccup, come hai perso la gamba?”
La domanda lo fece quasi strozzare ”Cof...Cof...C_Come?!”
“Fergus!" lo riprese la moglie
Lui sembrò non capire “Che c'è? Sto solo facendo conversazione!”
Il re non aveva tatto per certe situazioni, se ne rese conto lo stesso Hiccup. Voltò lo sguardo verso le due ragazze, per poi rispondere alla domanda “Ecco...L'ho persa durante uno scontro con una...Bestia
In effetti la Morte Rossa poteva essere classificata come bestia.
Quel racconto fece incuriosire parecchio il re “Se sei ancora qui significa che l'hai sconfitta! Come te la cavi con la spada?”
Non si lasciò sfuggire una risatina nervosa “Mio padre ha cercato di insegnarmi qualcosa, ma credo di non esserne portato”
“Di che lavoro si occupa tuo padre?” Domandò Elinor, cercando di interessarsi alla conversazione.
Hiccup fece le spallucce “E' il capo del nostro villaggio”
Non gli sembrò il caso di mentire anche su questo.
“Sul serio?” La regina sembrò quasi estasiata da quell'affermazione, dopodiché si rivolse a Rapunzel, stranamente muta dall'inizio della cena, probabilmente in cuor suo sperò nessuno le rivolgesse la parola, sarebbe nuovamente entrata nel panico 
“E tu Rapunzel, da dove provieni?”
La ragazza si bloccò, indecisa su come risponderle, per fortuna Hiccup riuscì a risolvere la situazione (o almeno in parte) “Anche lei è del nostro villaggio”
Dopo un attimo di esitazione, la biondina annuì, aggiungendo “Mi occupo dei cavalli!”
“....Già...” disse Hiccup, guardandola perplesso “Ci sa fare con gli animali”
Non per questo riuscì a conquistare il suo drago; pensandoci attentamente, non si sarebbe trovata male nell'isola di Berk.
 

 
**********************

 
 
Jack, Sdentato e i tre draghetti si nascosero dietro ad un muro, coperti in parte da dei fitti cespugli, aspettando il ritorno dei loro amici. 
 Mentre la furia buia sonnecchiò accanto allo spirito, i tre cuccioli giocarono a fare la lotta tra di loro, mordendosi e sputando ogni tanto qualche nuvoletta di fuliggine. Jack li osservò con aria divertita, voltando lo sguardo poi verso Sdentato “Visto che il vostro fratellone si sta facendo un pisolino, ho idea che sarò io il nuovo babysitter, suggerisco un accordo, vi lascio campo libero sui giochi ma voi...Zitti e mosca, siamo intesi?” Si portò una mano al mento “Mmh...Non credo che Hiccup vi abbia ancora dato dei nomi, vediamo un po'...”
Sentendo il suo discorso, Sdentato aprì un occhio, osservandolo.
“Siete tre gemelli incredibilmente simili, avrete pure qualche caratteristica per potervi distinguere...”
Vide un draghetto avanzare minacciosamente verso il fratello, continuando a far uscire il fumo dalle narici, ne creò talmente tanto da dover scrollare più volte il capo, poiché non vide praticamente niente, Jack rise, colto dall'illuminazione “Soffione, direi che sei perfetto” Questo gli lanciò un'occhiata interrogativa, evidentemente non comprese il discorso, essendo solo un cucciolo.
La scenetta venne interrotta da un urlo lanciato dal secondo draghetto, per via della forte vicinanza, Jack si dovette tappare le orecchie, Sdentato si alzò, lanciando un'occhiataccia al cucciolo come per zittirlo. 
Per via di tutto quel fracasso, alcune guardie si spostarono verso la loro direzione, Jack dovette prendere i tre draghi e dirigersi con Sdentato dalla parte opposta, sperando di non essersi fatto scoprire.
 Per fortuna era già notte fonda, risultava più facile mimetizzarsi.
Una volta scampato pericolo, l'albino posò lo sguardo sul draghetto che tenne in braccio, inarcando un sopracciglio “Quale parte di zitto e mosca non hai afferrato?” Il drago lo osservò, spostando leggermente di lato la testa, Jack lo posò a terra, voltandosi verso la furia buia “Non esiste un manuale sulla lingua dei draghi?”
L'animale lo guardò perplesso, non capendo nemmeno lui il discorso.
Sentendosi così poco compreso, lo spirito ritornò sulla questione dei nomi, osservando i tre cuccioli “Mmh...Soffione....Poi...” il draghetto di prima ritentò nuovamente il ruggito, ma questa volta Jack lo fermò in tempo, tappandogli la bocca “Strazio” Disse, per poi rilasciarlo e concentrarsi sull'ultimo draghetto.
Quest'ultimo, attirato dal medaglione che Jack portava al collo, decise di catturarlo nuovamente con la lingua “Hai già provato questo giochetto” Dopo diversi tentativi, il cucciolo mollò, forse per via della stanchezza dovuta alla carenza di cibo.
“Però..." La fissò "Hai una bella mira”
Improvvisamente si ricordò delle parole dette da Hiccup sui draghi pescatori:

 
“Le femmine hanno una mira più sviluppata, fin da cuccioli”.

 
“Una femmina...” La draghetta gli girò intorno, giocherellando col cappuccio della sua felpa
Sfortunatamente quel clima tranquillo, venne interrotto da un urlo terrificante, Jack scattò in piedi, seguitò da Sdentato, spostando lo sguardo si accorsero entrambi la mancanza di Soffione.
Il cucciolo difatti si trovò a pochi metri davanti a loro, lo videro puntare il vassoio che Maudie tenne in mano, la donna indietreggiò terrorizzata.
“Questa non ci voleva”


 
 
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Per Merida la cena sembrò essere diventata un processo, sua madre non fece che tempestare Hiccup di domande, mentre suo padre si mise in testa di raccontare ancora una volta la sua storia.
“Volete che vi racconti di quando ho perso la gamba nel temibile scontro con Mor'du?”
“Ehm...” Hiccup si voltò verso la rossa, che gli fece cenno di rifiutare, ma Rapunzel sembrò incuriosita dalla vicenda e non esitò a rispondere “Oh sì! Che cos'è successo?”
Merida batté la testa sul tavolo, mentre Elinor scosse il capo, rassegnata.
Fergus sembrò entusiasta tanto quanto Rapunzel, afferrò una coscia di carne, mimando come fosse una spada ed iniziò il racconti “Allora, tutto è successo più di dieci anni fa, mi trovavo fuori dal castello, Merida era ancora piccolina, e si stava esercitando al tiro con l'arco...”
Mentre Fergus raccontò la storia, i tre gemelli comparvero finalmente davanti a loro, con le pance piene di cibo, la madre si voltò, intimandoli di sedersi ai loro posti “Possibile che dobbiate andare in giro anche all'ora di cena? La carne si sarà già freddata”
I gemelli guardarono i piatti davanti a sé, mostrando una serie di smorfie.
“Niente storie" Li riprese severa "Su, mangiate”
Forse non fu una buona idea divorare tutto quel cibo; ma per fortuna la cena venne interrotta da un urlo che si fece mano a mano sempre più vicino, Maudie piombò nel salone, agitando assiduamente le braccia e dirigendosi terrorizzata verso il re “Un...Un M_...Un M...Mos....”
“Maudie!” La regina si portò una mano al petto, sospirando pesantemente “Per cortesia, abbiamo degli ospiti”
La donna cercò di parlare, ma fu talmente spaventata da non spiccicare una parola sensata, Fergus rise, dando un morso alla coscia di cinghiale “Donna, non vedi che è terrorizzata? Lasciamola calmare e...”
“Un...DRAGO!!!” Urlò, facendo cadere il cibo dalle mani del re.
“Che cosa?!” Elionor sembrò sconvolta.
“La mia carne!” Piagnuccoló Fergus.
Merida lanciò un'occhiata perplessa agli altri due, imitando la madre e alzandosi dal suo posto.
Solo il re sembrò non prenderla sul serio “Tzè...Un drago? E dove l'hai visto? Accanto alle fatine del ruscello?”
Elinor lo guardò “Fergus!”
“Stavo solo scherzando!” Si alzò, anche se con poca voglia, e si diresse verso il portone “Andiamo a cercare questo drago”
La regina incrociò lo sguardo della figlia “Tu ne sai qualcosa?”
Merida scosse il capo, tirando fuori un sorrisetto “Sai com'è fatta Maudie, tende ad esagerare”
Detto ciò raggiunse il padre, seguita da Hiccup e Rapunzel, Elinor li guardò allontanarsi, tirando poi un lungo sospiro.


 
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Una volta uscita, Merida disse ad Hiccup di tenere d'occhio suo padre, mentre Rapunzel avrebbe guardato dalla parte opposta, lei ritornò nel luogo dove li avevano lasciati, non trovandoli decise di girovagare attorno alla torre.
Dopo diversi minuti, sentì una voce chiamarla, proveniente dal fienile dove si trovava pure Angus “Finalmente!” Li raggiunse, accucciandosi vicino a Jack “Maudie vi ha scoperto! Dovevate solo restare fermi!”
“Provaci tu a tenere a bada quattro draghi affamati” La draghetta saltò addosso a Merida per farle le feste, facendola scivolare a terra.
“Hey, buona Sophie!” Disse Jack, facendole cenno di raggiungerlo.
Dopo essersi sistemata alcune ciocche dei capelli, Merida lo fissò “Perché Sophie?”
“Mi ricorda una bambina” La simpatica sorellina di Jamie, entrambe curiose, vivaci e divertenti, non le avrebbe trovato un nome migliore.
Merida sorrise, irrigidendosi appena sentì dei passi farsi sempre più vicini “Oh no!” Con una mano spintonò Jack tra il fieno “Copritevi il più possibile e non muovetevi!”
Davanti a lei arrivarono Maudie, ancora tremante per il terribile spavento di poco fa e la regina, intenta a tranquillizzarla.
“V_vi giurò vostra maestà...E_era qui!! Non sono impazzita!”
“D'accordo Maudie! Ora però cerca di calmarti” Le sorrise la donna “vai da Ester e dille di prepararti qualcosa di caldo”
Dopo qualche attimo di esitazione, Maudie annuì anche se non molto convinta, ringraziò la regina e si allontanò, urlando ogni qualvolta sentiva il minimo rumore. Elinor e Merida si scambiarono uno sguardo divertito, per poi scoppiare in una risata “Su tesoro, non è bello ridere degli altri” Le disse la madre, cercando di assumere un atteggiamento autorevole.
Merida cercò di trattenersi, anche se con molta difficoltà “Sì ma la storia è divertente, non puoi negarlo”
“Ci mancavano solo i draghi” Sospirò la regina.
“Probabilmente ha visto una lucertola troppo grande" Rise la figlia "I draghi non esistono”
"Chissà'" mormorò la regina, abbozzando un sorrisetto "Forse lo avrà portato il famoso Jack Frost"
Merida arrossi appena, cercando di sviare il suo sguardo "Eheh...già.." Istintivamente si girò per vedere se Jack e i draghi fossero ancora nascosti bene.
Elinor la guardò “Di sicuro i draghi non girano per il castello come se nulla fosse”
"Sarà meglio andare" Disse frettolosa Merida, facendole cenno di andarsene “Si congela qui fuori”.
Sua madre annuì, mostrandole un sorriso “Sai, i tuoi amici sono proprio...Simpatici”
La giovane inarcò un sopracciglio, sorpresa di questo suo atteggiamento “Davvero? Non dicevi che erano strani?”
“Bhé forse un pochino, ma li ho rivalutati, specie quell' Hiccup” Dopo di ché le si avvicinò “Non pensavo che suo padre fosse il capo del villaggio”
“Ah...Ah...” Merida ebbe una brutta sensazione, come se questo discorso non portasse a nulla di buono.
Ma la madre sembrò non accorgersi del suo disagio “Significa che un giorno prenderà il suo posto! Questo fa di lui come un...”
“Non dirlo...” Sussurrò.
“Un principe!”
“Mamma!” Le urlò “Avevamo detto niente fidanzamenti!”
“Il mio era solo un consiglio!” Si difese la donna, senza nascondere un sorrisetto “Credevo ti potesse piacere, sembra così carino”
La giovane si irrigidì  "Mi piace sì, ma come amico” fece una smorfia, cercando di tapparsi le orecchie dalle continue parole della madre.
“Mi sembri così a tuo agio con lui, potresti provare a conoscerlo meglio, e magari...”
“NO!” Urlò, le sue guance iniziarono ad arrossirsi per l'imbarazzo “Non fa per me!"
“D'accordo, d'accordo” Sorrise la donna “Non voglio di certo obbligarti, e lo sai” Le accarezzò i capelli, allontanandosi dalla figlia per lasciarla un pò da sola. Merida la osservò andarsene, ancora basita per la conversazione di poco fa.
Jack sbucò dal fieno, avvicinandosi di qualche passo verso di lei "Matrimonio eh? Un bel problema” al contrario della rossa, non riuscì a trattenere una risata
“Cosa le è saltato in mente!" Sbuffò l'altra " Ero convinta che la questione fidanzamento fosse chiusa per sempre!”
“Il guaio è che sei una nobile” Disse Jack, togliendosi del fieno tra i capelli “Ogni principessa ha bisogno di un principe prima o poi”
"Non io" Aggiunse, portando le mani ai fianchi "Ho bisogno dei miei tempi! Magari non ho intenzione di sposarmi neanche in futuro!" Si fermò, voltandosi verso Jack "È la mia vita, devo essere libera di decidere da sola"
Il ragazzi rise e le tirò gioiosamente una ciocca di capelli "Allora fallo! Cosa ti frena?" Si indicò fiero "Lascia perdere i tuoi doveri da principessa noiosa e fa come me"
Merida sbuffó divertita "E cioè? Gettarmi nel fieno in compagnia di quattro draghi e un cavallo?" Domandò con ironia, scoppiando poi a ridere non appena vide Angus mangiucchiare il fieno sopra i capelli di Jack.
Il ragazzo cercò di scrollarselo di dosso, mostrando un sorrisetto “Ridi pure principessa, prima o poi mi vendicherò”
“Sto tremando” Anche lei si allontanò, lasciando Jack in balia del cavallo affamato, lo spirito congelò la lingua dell'animale, vendicandosi a dovere, almeno su di lui.




ANGOLO AUTRICE:
Salve Salvino!! ^^
Ecco un nuovissimo e lunghissimo capitolo di questa fan fiction!!
Spero che possa piacervi. Al prossimo capitolo i big four prenderanno una decisione importante! Non posso aggiungere altro!^^
Aggiornerò questa settimana se tutto va bene! :)
 
 
 

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Capitolo 8
*** Angus il folle ***



Cap 8:
 

Angus il folle





"Trovato niente?" sussurrò Hiccup
Rapunzel scosse il capo, senza nascondere la sua preoccupazione.
Finalmente videro Merida rientrare al castello, alzanzo entrambi i pollici verso di loro, facendo capire che la situazione sembrò essersi calmata, i due tirarono un sospiro di sollievo, almeno per il momento. 
“Quella Maudie, ogni giorno diventa sempre più paranoica” Disse Fergus, mostrando un'espressione divertita “Draghi...Ahahahah!” Diede una pacca amichevole (ma comunque forte) alla schiena del povero Hiccup, facendolo quasi scivolare a terra.
“Già...Ahaha...” lui cercò di dargli corda, iniziando a pensare che forse Merida non ebbe tutti i torti, meglio non svelare niente alla sua famiglia, per il momento.
“Se continua così, finirà come quello svitato di Angus!”
Hiccuo inarcó un sopracciglio “Il cavallo?”
“Ahahah no!” Rise l'uomo, dando al ragazzo un'altra pacca sulla spalla “Angus il folle, mio nonno raccontava certe storie, diceva che non aveva tutte le rotelle a posto!”
E mentre Hiccup cercò di riprendersi da quella botta, le parole del re lo bloccarono all'istante: “Sbraitava storie senza senso sui draghi! Un vero e proprio matto...Ehh...”
“C_Come?”
Quel nome...I draghi...
Cercò di raggiungere il re, tentando di passargli avanti per bloccargli la strada “A_aspetti, chi era questo Angus? E...E perché parlava dei draghi? Li aveva visti?”
“Sì! Nella sua testa!” Esclamò Fergus “Troppo potere lo fecero diventare uno svitato! Ma purtroppo non so altro...Sono delle vecchie storie, non mi ricordo tutto”
"Storie?" Domandò curioso Hiccup "Avete dei libri al riguardo?"
Si fermò ed Hiccup si affrettó a giustificarsi "Mi piacciono molto i racconti che parlano di draghi!
Il re cercò di trattenere un ulteriore risata "Allora divresti fare un giro in biblioteca, dovremo avere qualcosa su Angus."
"Davvero?"
Fergus si strinse le spalle "O almeno credo, non ci sono mai entrato se non per nascondermi da certe riunioni" gli sussurrò "Ma non dirlo a mia moglie" Detto ciò si allontanò, Hiccup rimase fermo qualche istante, finché Rapunzel lo risvegliò dai suoi pensieri.
“Tutto a posto?”
“Sì...” Disse, fissando la neve ai suoi piedi “Chiama Merida e dille di trovarci in biblioteca, devo andare a controllare una cosa”
La ragazza non fece nemmeno in tempo a rispondergli che Hiccup scappò in tutta fretta all'interno del castello, lasciando Rapunzel più confusa che mai.
 
 
 
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Dopo quel piccolo disguido, la cena sembrò giungere al termine, la nuova scomparsa di Hiccup fece preoccupare la regina, ma per fortuna Merida riuscì a risolvere velocemente la situazione, spiegandole che non si sentì molto bene.
I tre gemelli, dopo essersi allontanati abbastanza, fuggirono nuovamente tra un portale e l'altro, finendo addirittura nelle cucine dove la povera Maudie si stava riprendendo dallo spavento per il drago. La donna rimase sconvolta vedendo i bambini uscire da un varco magico, ma questa volta manifestò il suo stupore svenendo per terra, lasciando così il via libera ai piccoli di sgraffignare i pochi dolcetti rimasti.
Era ormai sera tardi, il re e la regina andarono nella loro stanza e Rapunzel fece entrare all'interno della biblioteca Jack e Sdentato, accompagnati sempre dai tre draghetti.
A parte alcune guardie al di fuori, quasi nessuno sembrò  girovagare all'interno del castello. Una volta entrati, Jack rimase sorpreso dalla grandezza di quel posto “Però...” si guardò attorno, notando pile di vecchi libri polverosi. Vide Hiccup controllare senza sosta sugli scaffali, tossendo di tanto in tanto per via di tutta quella polvere accumulata.
“Non so cosa gli sia preso, da quando è entrato non fa che leggere e controllare” Disse Rapunzel, preoccupata per lo strano comportamento del suo amico.
Jack rise, appoggiandosi su una scrivania “Mmh...Mi sembra giusto mettersi a studiare nel cuore della notte” Prese in mano un vecchio libro, voltando poi lo sguardo verso il giovane vichingo “Vuoi renderci partecipe delle tue scoperte?”
“Sì, appena trovo quello che cerco” Rispose il ragazzo, senza distogliere lo sguardo dai libri.
Sembrava immerso in tutt'altro mondo, come se stesse cercando assiduamente qualcosa, perfino Sdentato non capì il suo comportamento, si limitò a stargli vicino, cercando di richiamare la sua attenzione, Hiccup gli rivolse un sorriso e gli accarezzò velocemente il muso, ma poi si immerse nuovamente nella lettura.
Di colpo la porta si spalancò, Merida avanzò traballante con due enormi sacchi, Rapunzel la raggiunse per aiutarla e, dopo aver controllato non ci fosse nessun altro nei paraggi, chiuse la porta.
Tutti gli altri, tranne Hiccup, rimasero abbastanza incuriositi dal contenuto di quei sacchi, Merida ne fece cadere uno, scoprendo del cibo, carne, pesce, anche qualche pezzo di dolce.
“Come promesso, eccovi qualcosa da mangiare, spero che bast...”
Ma non fece in tempo che i draghi si fiondarono sul cibo, divorandolo in pochi minuti, la ragazza venne quasi investita, non si aspettava che avessero così tanta fame.
“Andateci piano...Così vi strozzerete!” Disse, ridendo non appena vide Sophie e Strazio litigarsi un pezzo di carne. Dopo neanche cinque minuti, il sacco lo svuotarono completamente, i quattro draghi si ritrovarono così spaparanzati per terra con la pancia bella piena e un sorrisetto compiaciuto.
Merida fece le spallucce, voltandosi poi verso Jack “Avevo portato qualcosa da mangiare anche per te, ma...”
“Non preoccuparti" le sorrise "Non ne ho bisogno”
Le ragazze lo guardarono perplesse, tant'è che Jack dovette correggersi “Nel senso che non ho molta fame, davvero”
“Neanche se ho con me dei deliziosi dolci?” Tirò fuori da un sacchetto che portava a tracolla dei piccoli pasticcini “Non ne ho trovati molti, sembra che i gemelli siano passati dalla cucina prima di me!”
“Non capisco dove mettono tutto quello che mangiano” Disse perplessa Rapunzel
“Credo che sia una dote di famiglia, anche io da piccola mangiavo di tutto” si fermò "A dire il vero anche adesso" diede un dolcetto all'amica, e fece per addentarne uno quando Strazio fece un balzo e afferrò il dolce prima di lei.
“Hey!!”
In tutta risposta l'animaletto fece un sonoro rutto, confermando il suo apprezzamento della cena.
Rapunzel diede un'occhiata al secondo sacco, all'interno vide delle coperte e dei vestiti “Vuoi che dormiamo qui?”
“Cosa? No!” Merida tirò fuori un paio di coperte, posandole per terra “Qui ci staranno i draghi...E Jack” Sorrise “Voi siete gli ospiti, starete nelle vostre stanze”
“Per voi delle stanze separate e dei comodi letti, mentre a me tocca dividere la biblioteca col lucertolone nero e i tre terremoti divora dolci? Non mi sembra giusto” Disse Jack, posando il libro e sollevando un polverone “Cof...Cof...Ammettilo, da quant'è che non aprite questi libri? Dal secolo scorso?”
“Divertente!” Merida gli lanciò dei vestiti, zittendolo per almeno qualche istante “Questi libri sono passati di generazione in generazione, quand'ero piccola passavo un sacco di tempo qui con mia madre” Sorrise, al ricordo di quegli anni, in cui lei e la regina andavano sempre d'accordo.
Certo, ci furono alti e bassi, ma mai come negli ultimi tempi.
“Perché mi regali dei vestiti?” domandò Jack, osservando l'indumento, per poi ridarglieli.
"Ti prenderai un malanno" Merida gli riconsegnò gli abiti, osservandolo dal capo ai piedi  “E' stata un'idea di Rapunzel, e non ha tutti i torti”
“Fuori c'è una tormenta di neve" Si intromise la biondina "Tu sei stato fino ad ora coi piedi scoperti, devi essere congelato!” Jack scosse il capo, ridendo appena. Se solo sapessero la sua vera identità, non si allarmerebbero in questo modo. Nonostante questo però, ebbe una piacevole sensazione, non gli dispiaceva del fatto che si preoccupassero per lui.
“Non credo di averne bisogno”
“Ma è pericoloso!!” Rapunzel gli si avvicinò, appoggiandogli la mano sulla sua spalla, al freddo contatto con la sua felpa rabbrividì “Sei gelido! Sembri un ghiacciolo...Potresti morire congelato da un momento all'altro!!”
A Jack quasi scappò una risata “Non esagerare” 
“Come fai a non avere freddo, potresti ammalarti, lo sai?” Insistette lei
Merida osservò la scena divertita, al contrario del ragazzo che indietreggiò, intimorito dalle troppe ansie della ragazza.
“D'accordo, d'accordo!” La fermò, tirando un sospiro “Lo farò, mammina”
“Bene!” La bionda sorrise, incredibilmente soddisfatta di essere riuscita a convincere quel testardo di Jack Frost.
D'altra parte, l'albino non ebbe molta scelta.
Guardò per un ultima volta i nuovi vestiti, mostrando una piccola smorfia, non fu molto convinto all'inizio, ma l'idea di vedersela nuovamente con Rapunzel lo portò a prendere la decisione giusta. Si allontanò dalle ragazze, cercando un posto dove potersi cambiare d'abito
“Merida” Hiccup distolse finalmente lo sguardo dai libri, puntandolo verso la rossa “Cosa sai a proposito di un certo Angus?”
La ragazza fece le spallucce, scambiandosi uno sguardo confuso con Rapunzel.
“Tuo padre prima ha parlato di un uomo che vedeva i draghi, nessuno lo credeva...E così...”
“Ah giusto! Angus il folle!” Esordì la rossa “Quasi lo dimenticavo, dovrebbe esserci un libro da qualche parte...” Raggiunse alcuni scaffali non molto distanti da lei, dando una veloce occhiata alle copertine
Hiccup la inseguì con lo sguardo “Allora lo conosci?”
“So la sua storia, o per lo meno qualche accenno, se qualcuno si isola o racconta delle cose assurde, dicono sempre: “non fare come Angus il folle!” puntò il dito contro la furia buia, cercando di imitare la voce di suo padre, Sdentato, la guardò perplesso, mentre lei rise divertita “Da piccolo il mio cavallo non aveva un buon rapporto con i fratelli, aveva paura della sua stessa ombra e spesso si agitava senza motivo, mio padre l'ha chiamato Angus come quel pazzo re”
Hiccup sgranò gli occhi “Un momento...Re?”
Lei annuì “Diciamo che sarebbe dovuto diventare lui il re, ma iniziò ad impazzire, spariva per giorni, raccontando di aver visto dei mostri, preoccupava la gente del villaggio inutilmente, non ci si poteva affidare ad un re simile, così venne scelto suo fratello”.
“Che fine ha fatto?” Si intromise Rapunzel, incuriosita dalla storia.
Merida scosse il capo “Nessuno lo sa, un giorno sparì improvvisamente, si dice che aveva dei seguaci...E che stesse tramando di impossessarsi del trono, ma non si è più fatto vivo” Recuperò un libro dal secondo scaffale, e dopo aver sfogliato diverse pagine, trovò la notizia che le interessava “Ecco, non c'è molto...”
Hiccup lo prese, leggendo attentamente ogni riga di quelle pagine.
Merida lo fissò perplessa “Mi spieghi questo tuo improvviso interesse per la storia?”
Ma il ragazzo non l'ascoltò, continuò a leggere, sperando di trovare ciò che gli interessava “....Salì al trono Nicolas Dumbrok, il mancato re Angus, si sentì disonorato per questa decisione, rinnegò la famiglia reale prendendo il cognome della madre deceduta, Berkensan...”
Non poteva crederci..
Fin da quell'incontro col drago sentì qualcosa di strano, ma mai avrebbe pensato che il suo fondatore del villaggio, fu il folle che prima governò questo regno.
“Non posso crederci...” Sussurrò, ancora sconvolto per la scoperta.
“Non posso crederci!” Ripeté una voce alle loro spalle, appena Hiccup si voltò, vide Jack con i nuovi vestiti, e non poté trattenere una risatina; le due ragazze invece risero a crepapelle, soprattutto Rapunzel.
Il vestito sembrò una coperta rispetto alla statura di Jack, si intuì fosse di qualche taglia più grande, ma nessuno avrebbe immaginato di dimensioni così evidenti.
“Sembro uno stupido” Disse il ragazzo, gettando i suoi vecchi vestiti e cercando di camminare con le scarpe che le aveva procurato Merida, anch'esse più grandi del previsto “Chi indossava prima questi abiti, un orso?!”
“Mio padre” Lo corresse “E' tutto quello che sono riuscita a trovare sul momento, domani mattina guarderò in uno dei suoi vecchi bauli, sperando di trovare qualcosa di più..." lo fissò, senza nascondere un'altra risata "Adatto a te”
“Chi me l'ha fatto fare...” Borbottò Jack, guardandosi quei terribili vestiti, intanto Rapunzel raccolse la sua vecchia felpa, osservandola per bene “Che strano tessuto... Non ne avevo mai visto di questo genere...” Notò che all'interno della tasca c'era qualcosa, presa dalla curiosità lo afferrò, scoprendo una statuetta in legno raffigurante un drago.
Rimase stupefatta, quella fu la sua statuetta.
Intanto Hiccup tornò a rileggere le stesse righe, completamente sopraffatto “...Berkensan... Angus Berkensan!”
“Che nome ridicolo” Protestò Jack.
“Noo...Non capisci!” Hiccup li raggiunse, facendogli vedere il libro “Angus Berkensan non è sparito, se n'è andato”
Lo spirito fece le spallucce, appoggiandosi al bastone “Non è la stessa cosa, cervellone?”
Hiccup sospirò “Intendo dire che era vivo, si è soltanto spostato. L'isola da dove provengo si chiama Berk, in suo onore, è stato lui a fondare il nostro villaggio!”
I tre ragazzi si voltarono verso di lui.
“Angus Berkensan è il fondatore del tuo villaggio?” Ripeté Merida, inarcando un sopracciglio “Questo è...Impossibile!”
“Quanti Berkensan conosci?" Hiccup iniziò a camminare avanti ed indietro, con gli occhi dei suoi amici puntati su di lui "Ti dico che stiamo parlando della stessa persona, anzi...ti dirò di più, la storia dei draghi potrebbe essere vera! Nelle nostre leggende, Angus è riuscito a sbaragliare un intero branco di draghi che rischiava di distruggere i villaggi”
“E' ridicolo!” Sbottò la rossa “Intendi dire che quel folle non mirava a spodestare il fratello?”
Hiccup si fermo, voltandosi verso di lei “Intendo dire che forse Angus non era così pazzo come credevate, i draghi erano in fondo alla foresta, se non li avesse fermati avrebbe distrutto tutto il vostro regno!”
Merida incrociò le braccia, abbastanza scettica sulla questione “Quindi stai dicendo che quei draghi sono gli stessi della tua storiella”
“Dipende" Rifletté il vichingo "Quel drago aveva le ali?”
Lei si bloccò, cercando di ricordare il momento in cui si scontrarono con quella bestia, non ricordò le ali, lo stesso fecero anche Jack e Rapunzel.
Intanto Hiccup riprese a parlare “Nemmeno io le ho viste, secondo la nostra leggenda, Angus ha fermato i draghi bloccandogli il passaggio tra le rocce e, dal momento che non avevano le ali, si è spostato in mare per avere più sicurezza. Dopotutto nel vostro popolo era già considerato uno svitato"
Merida sgranò gli occhi, ricordandosi del momento in cui l'ha incontrato “I fuochi fatui...” Incrociò lo sguardo con quello di Hiccup “Mi hanno condotto da te per un motivo...”
Rapunzel si toccò nervosamente i capelli, abbassando lo sguardo “Se è vero quello che stai dicendo...”
“I draghi in qualche modo si sono liberati, se non verranno bloccati distruggeranno Dumbrok e tutto quello che lo circonda”
Ripiombò il silenzio. Nessuno osò proferire parola, sembrarono tutti in preda dal panico.
"Oh cielo" Rapunzel sembrò stesse per andare in iper ventilazione "Questo si è che è un bel guaio!"
Jack le si avvicinò e le posò una mano sulla spalla per calmarla "Ehi ehi, respira biondina" si lasciò sfuggire una lieve risatina che fece storcere il naso ai presenti.
“Cosa c'è di tanto buffo?” Domandò Merida, vagamente irritata.
“La tua faccia, anzi...Le vostre facce” Jack si allontanò dal gruppetto, sedendosi sopra una scrivania piena di libri “Sembrate ad un funerale”
Nemmeno Hiccup parve dell'umore adatto “Secondo te dovremmo prenderla alla leggera?”
“Agitarsi non serve a niente" indicò con un cenno Rapunzel "Guardate piuttosto i lati positivi”
Merida si scambiò un'occhiata con gli altri due “Ovvero?”
Jack fece roteare svogliatamente il bastone “Hiccup ora ha una nuova gamba su misura, Rapunzel ha visitato finalmente il mondo esterno e tu..." Fissò dunque la principessa con un guizzo divertito "mmh...Se questa storia è vera, tu e Hiccup siete una sottospecie di cugini no? Sei fortunata, il matrimonio è saltato”
“M_Matrimonio?!” l'altro si voltò scioccato verso Merida “Tu...”
“No no!!” Urlò, arrossendo per l'imbarazzo, quel dannato Jack Frost, non poteva impicciarsi degli affari di qualcun altro?
E mentre i due discutevano sul mancato matrimonio, Rapunzel si mise davanti a Jack, bloccandogli il passaggio “Jack Frost”
“Presente” Ridacchiò
“Se non sei un ladro, perché ho trovato questo nella tasca del tuo strano vestito?”
“Se rispondo, sarò rilasciato?” Disse con ironia, la ragazza inarcò un sopracciglio, accennando ad un sorrisetto “Dipende”
Lui ridacchiò, appoggiando il bastone “Sei libera di credermi o meno” in fondo, perché terner nascosto anche questa storia, dopotutto la situazione sembrò già abbastanza bizzarra, non avrebbe scombussolato ulteriormente i loro piani “Ho seguito delle strane fiammelle bluastre, mi hanno condotto nella foresta, dove ho trovato...”
“La mia statuetta” Concluse la bionda, questo attirò l'attenzione degli altri due che si avvicinarono alla coppia.
“Quelle fiammelle di cui parli, erano fuochi fatui” Disse Merida.
“Questo non me l'hanno detto” 
Hiccup invece, guardò la statua che Rapunzel teneva in mano “Sdentato...” Sussurrò “E' lui, è identico”
La ragazza gli diede un'occhiata, confrontandola più volte con la furia buia li vicino “Non me n'ero accorta! Sapevo di aver già visto Sdentato da qualche parte, ma credevo fosse solo uno sbaglio, non avevo mai visto un drago prima di oggi”
“E' la statua che ti ha venduto la strega?” Domandò la rossa, Rapunzel annuì, suscitando lo stupore del vichingo “Ma non è possibile! Sdentato non è mai stato visto da nessun altro a parte me e il mio villaggio, come faceva a sapere com'era fatto?”
“E' una strega...E anche un po strana” Ammise la biondina, voltandosi poi verso i suoi tre amici “Non avete capito quello che sta succedendo? La strega, il drago, noi...siamo tutti collegati!
I tre la osservarono un po' confusi.
“Non è un caso se ci siamo incontrati, forse questo fa tutto parte dell'avventura!” Esultò “lo sapevo!”
Piombò un silenzio imbarazzante, soltanto Rapunzel sembrò quella entusiasta della situazione.
Hiccup scosse il capo, raggiungendo Sdentato “Non so con precisione cosa stia succedendo, ma i draghi in qualche modo potrebbero essersi risvegliati, domani andrò a dare un'occhiata”
“Andremo” Lo corresse Merida “Se questa storia è vera, devo tenere tutti al sicuro”
“Sei una principessa” Disse Jack, attirando l'attenzione della rossa “Non potresti dare ordine alle guardie di proteggere il castello?”
“Non siete addestrati per combattere i draghi” Intervenne Hiccup “E' più difficile di quanto sembri, lo avete sperimentato”
Merida annuì, posando il suo sguardo sulla porta d'entrata della biblioteca e ripensando ai suoi genitori, ai suoi fratellini che stavano dormendo nelle loro stanze “Non posso metterli in pericolo” Si voltò verso il vichingo “Ci sarà un modo per fermarli?”
Lui annuì, accarezzando la testa a Sdentato “Prima che interveniste, stavo quasi per calmare quel drago... Forse mi sbaglio, ma qualcosa deve averli fatti infuriare”
“Non ci resta che scoprirlo! Oh sono così euforica!” Rapunzel sembrò al settimo cielo, probabilmente si sarebbe resa conto più tardi delle conseguenze di questa sua scelta e se ne sarebbe pentita, ma per il momento, fu meglio averla di buon umore.
Jack scosse il capo, mostrando un lieve sorriso "In che guaio mi sono cacciato"
Merida annuì, portando le mani ai fianchi "Perché ho la sensazione che sia solo l'inizio? Ed io che credevo di aver fatto il pieno di avventure l'anno scorso" Sospirò, portandosi una mano sulla folta chioma rossa, si sedette a terra, con le gambe incrociate, Jack la raggiunse, sedendosi alla sua destra, mentre Hiccup alla sinistra, fece poi un lieve cenno a Sdentato, suggerendogli di calmare i tre pestiferi, la furia buia non se lo fece ripetere due volte, fulminó i tre cuccioli con uno sguardo, sapendo bene pure che se avessero combinato qualche altra marachella la loro copertura sarebbe saltata, non volle mettere in pericolo Hiccup e Rapunzel.
Inutile dire che non nutriva una grande simpatia per Merida, mentre per Jack la situazione fu diversa, Sdentato avvertì qualcosa di strano in lui, come se non fosse completamente umano.
Ma d'altra parte, se Hiccup si fidava di quel ragazzo, tanto male non doveva esserlo.
"Tu sei cosi fortunata" Mormorò Rapunzel, sedendosi anche lei in mezzo al gruppetto e guardando con ammirazione la rossa "Vorrei poter aver vissuto anche solo metà della tua avventura, Merida"
Calò un breve silenzio, la rossa sembrò lievemente imbarazzata "Se sapessi quello che ho passato, non diresti così"
"Ma tu hai VISSUTO veramente" Continuò la biondina con occhi sognanti "Non capisci, è da quando sono nata che mia madre mi tiene chiusa nella torre, non hai idea di quante volte abbia desiderato uscire, anche solo per un giorno"
"E perché non l'hai fatto?" Domandò stranito Jack "Che razza di genitore chiuderebbe suo figlio per così tanti anni? Certo, forse quei capelli sono un po' ingombranti, ma.."
Prima che potesse finire venne zittito da una gomitata da parte di Merida, Hiccup si limitò a lanciargli un'occhiataccia, vedendo Rapunzel abbassare leggermente lo sguardo per nascondere gli occhi lucidi "Lo so che sembra strano..." giocherellò con un ciuffo della sua lunga chioma "Credetemi, mia madre mi vuole bene davvero, è solo un tantino apprensiva.." Ma le sue parole sembrarono insicure, quasi come se tentasse di convincere se stessa.
"Ti crediamo" Le sorrise Hiccup
"Punzie" il tono di Merida si fece più dolce "Non stare ad ascoltare quel zuccone di Jack"
Lui la guardò di sottecchi "Ehi!"
Ma lei sembrò ignorarlo "Anche mia madre è molto apprensiva, prova a parlarle, se c'è una cosa che ho imparato è che bisogna sempre comunicare con i propri genitori, dirgli quello che provi" Si portò una mano sul petto "Fidati, è pur sempre tua madre, non ti farà stare chiusa in quella torre per sempre"
"Ha ragione" Annuì Hiccup "Anche io avevo dei problemi con mio padre, per fortuna ora le cose sono migliorate" Il suo sguardo passò su tutti, finendo poi verso la furia buia, senza di lui, probabilmente non sarebbe mai riuscito a confrontarsi realmente con Stoik, gli sorrise e Sdentato, forse capendo ciò che stava pensando, gli si avvicinò  dandogli una leccata affettuosa.
"Ehi buono bello!" Ridacchiò, accarezzandogli poi un orecchio.
Rapunzel li osservò "Il tuo legame con Sdentato mi ricorda quello con il mio Pascal" Sorrise, con aria quasi malinconica "Spero non si senta troppo solo"
Sdentato, vedendo di nuovo la ragazza giù di morale, le si avvicinò, riservando lo stesso trattamento di prima con Hiccup. Rapunzel, tra una risata e l'altra, lo ringraziò  per essere così affettuoso.
"Quindi dove vivi tu è pieno di draghi come Sdentato?" domandò la biondina.
Hiccup scosse lievemente il capo "Diciamo che lui è unico, ma sì, ci sono tantissimi draghi, ormai vivono in pace con noi da tempo"
Gli occhi della ragazza brillarono, rapita come non mai dal suo discorso "Deve essere un posto meraviglioso!"
"Ha il suo fascino" Disse Hiccup, grattandosi il capo.
"Quanto vorrei vederlo!"
Pure Merida si intromise "Anche io!" Dalla sua espressione sembrò fortemente interessata al villaggio di Hiccup, tanto quanto Rapunzel, la cosa stupì non poco i tre ragazzi, in particolare il vichingo, che non riuscì a trattenere un sorrisetto "Tu?"
Il sorriso di Merida diminuì un poco, non capendo dove fosse il problema, fissò il ragazzo aspettando una qualche reazione.
"Quello che Hiccup sta cercando di dire.." disse Jack, attirando l'attenzione dei tre "è che non sembri proprio un'amante dei draghi"
La rossa lo guardò irritata "Scusa tanto se la mia prima esperienza con un drago non è stata dei migliori" alzò poi lo sguardo verso il vichingo, sorridendogli timidamente "Ma sarei davvero interessata a vedere questa Berk, magari una volta che tutto sarà sistemato"
Hiccup le sorrise "Beh...perché no!"
"Dopotutto..." si intromise Rapunzel "Il tuo antenato era il loro fondatore, potreste formare un'alleanza!"
L'altra non si lasciò sfuggire un sopirò, ridendo divertita "Mi sembra di sentire mia madre!" 
"Alleanza o meno, sei la benvenuta Merida" disse Hiccup, rivolgendo poi un'occhiata agli altri due "Oh, naturalmente anche voi"
"Grazie Hiccup" Ridacchiò Jack "Ci farò un pensierino"
"Potrei vedere un sacco di draghi!" Esultò Rapunzel, Sdentato la fissò dubbioso, non capendo bene il perché di tutto quell'entusiasmo, al ché Rapunzel immaginò si sentisse messo da parte, gli si avvicinò, grattandogli dolcemente la testa "Oh Sdentato! Scommetto che tu rimani il più bello tra tutti! Vero?" In risposta ricevette un'affettuosa leccata sulla guancia, suscitando le risate degli altri presenti. La tensione di prima sembrò essersi placata, tutti risero e scherzarono tranquillamente, raccontandosi qualche aneddoto buffo o qualche curiosità, sembrarono avessero dimenticato (seppur per poco), i loro problemi.
Jack soprattutto si divertì ad ascoltare le loro storie, dimenticandosi ovviamente di citare la sua, forse anche perché in quel modo avrebbe spezzato quella bella atmosfera creatasi tra loro. Si trovarono tutti incredibilmente bene, come se fossero amici da sempre, fu incredibile quella chimica.
E tra le risate a susseguirsi, alla fine tornò un breve silenzio, dove Jack si rese conto di avere lo sguardo di tutto il gruppo puntato su di lui.
Li osservò con aria interrogativa, passando l'attenzione da uno all'altro "...Ehm...Si?"
"Non hai niente da dire?" Gli sorrise Rapunzel
Lui fece le spallucce "Cosa dovrei dirvi?"
"Qualcosa" Rispose Merida "La tua famiglia, il tuo cibo preferito.."
"Hai fratelli?" Continuò Rapunzel "Da dove vieni?"
Merida gli sfiorò leggermente i capelli "Come mai sono così bianchi?"
Jack fulminò i presenti con lo sguardo "È un interrogatorio?"
"Siamo solo curiosi" affermò Rapunzel
"Sei quello più enigmatico" Concluse Hiccup "Non sappiamo molto di te"
"Fa parte del mio fascino" Disse Jack, appoggiandosi meglio con la schiena contro il muro "Se vi svelassi tutti i miei poteri, poi sarei decisamente troppo interessante!"
"Oooh, hai anche tu dei poteri?" Gli occhi di Rapunzel scintillarono
"Assolutamente" Jack alzò il capo con fierezza "Sono una Leggenda, un Guardiano. Ve l'avevo detto prima"
Merida rise, seguita a ruota da Hiccup "Sicuro, una Leggenda, un Dio"
"Beh non proprio a quei livelli, ma grazie del pensiero" Le sorrise "E' bello sapere che vengo visto sotto questa luce"
Lei sospirò quasi rassegnata, appoggiando la testa su un pugno "E io che pensavo di aver conosciuto il ragazzo più egocentrico del mondo" Continuò la rossa, riferendosi ovviamente al figlio del lord Macintosh "Gli si spezzerà il cuore quando saprà del grande e potente Jack Frost"
"Sono pronto a rischiare" Ghignò, incrociando poi il suo sguardo "Ma ora dimmi, Merida. Ammetto di essere egocentrico se tu ammetti adesso, di fronte a tutti noi, che sei una testa calda"
Lei sbuffò "E perché mai?"
"Perché è vero" ridacchiò
"Esagerato" Merida puntò gli occhi azzurri sugli altri due "Ditegli che si sbaglia"
Ma quello che seguì fu un breve silenzio, Hiccup distolse lo sguardo mentre Rapunzel continuò ad accarezzare la testa della furia buia, cercando di sviare il discorso "Wow! Hai davvero delle belle squame"
Merida li osservò incredula, sotto lo sguardo divertito del Guardiano "Visto? Chi tace acconsente"
"Non sono una testa calda!" Sbottò
Lui sospirò "Però io devo essere egocentrico"
"Perché lo sei"
"Beh, sì è vero" Ammise, sporgendosi verso di lei "Vedi? Io lo ammetto. Non fraintendermi, sei simpatica, ma lo saresti di più se evitassi di minacciare gli altri con il tuo arco" Lanciò un'occhiatina ad Hiccup "A meno che non sia questo il tuo metodo per rimorchiare un ragazzo. È forse un rito del vostro Clan?"
Hiccup arrossì appena e distolse lo sguardo dai due, Merida al contrario arrossì palesemente, per un breve istante sembrò stesse per alzarsi ma poi decise di rispondere per bene al ragazzo e ridusse ancora di più la distanza con lui "Sul serio, Jack?" inarcò un sopracciglio "Credi davvero che potrei interessarmi ad un tipo come te?"
Lui non si scompose e continuò a fissarla negli occhi "Perché  no? Guarda che sono un buon pretendente, faresti un figurone coi tuoi"
"Sicuro" Rise, alzando gli occhi al cielo "Soprattutto con mia madre"
"Perfetto. Non ci resta che fissare la data" Ridacchiò lui, avvicinandosi ancora di più, ormai la distanza tra i due fu minima, poterono contarsi le lentiggini a vicenda talmente vicini.
In quel momento Jack si concentrò istintivamente sui suoi occhi, trovandoli davvero belli, eppure non era la prima volta che li vide, forse fu quella strana vicinanza tra loro a farlo sentire così strano. Si sentì quasi stupido nel fissarla in quel modo, senza dire un'altra parola.
Ma d'altra parte, anche Merida parve confusa quanto lui, le sue gote iniziarono di arrossire lievemente, sia per la vicinanza, che per la strana piega che prese il loro discorso.
Indubbiamente Jack era un bel ragazzo, nonostante il suo atteggiamento da spocchioso, sapeva anche essere simpatico e le piaceva avere attorno una persona così vivace e allegra (nonostante la situazione poco rosea).
Iniziò a pensare effettivamente alle sue parole, forse davvero sarebbe piaciuto ai suoi genitori.
"Un momento" Pensò "Davvero sto realmente pensando a..."
Ma una voce bloccò quell'idea  "Eh-ehm.."
Entrambi si voltarono immediatamente, ricordandosi in quell'istante della presenza dei loro amici. Hiccup osservò con aria quasi divertita, mentre Rapunzel rise appena, dando al vichingo un lieve colpetto al braccio "Perché lo hai fatto?"
"Che succede?" Jack distolse lo sguardo dal gruppo "Come mai questo silenzio adesso?"
"Ah nulla" Hiccup e Rapunzel si scambiarono un sorriso complice, tornando di nuovo nel silenzio totale.
Jack e Merida si guardarono, non capendo cosa stesse succedendo.
"Hiccup non doveva disturbarvi" Disse Rapunzel "Continuate pure a corteggiarvi, era così divertente!"
Immediatamente i due si irrigidirono, Jack rise nervosamente, mentre Merida, rendendosi conto della troppa vicinanza gli diede una lieve spinta, unendosi alla finta risata "COSA? Quello non era un corteggiamento!"
"Infatti" Aggiunse Jack "Stavamo solo chiacchierando"
"Così vicini?" Domandò la bionda.
I due non seppero che rispondere, ma per fortuna Hiccup decise di aiutarli, in fondo si sentì in parte causa di aver spezzato quella strana atmosfera "Ehi mi...mi dispiace ragazzi, non volevamo mettervi a disagio" Si grattò il capo "E' solo che..."
"C'era molta intesa!" Continuò Rapunzel, mentre Hiccup le fece cenno si smetterla "Sareste davvero una bella copp.."
"Direi che si è fatto tardi!" La zittì Merida, indicando fuori dalla finestra "A quest'ora dovremo già essere a dormire" Finse uno sbadiglio, sviando lo sguardo per non voltarsi verso gli altri, in particolare Jack.
"Forse hai ragione" Disse Hiccup, alzandosi dal posto e facendo cenno alla furia buia di seguirlo, Rapunzel sembrò un po' abbattuta, ma decise di non aggiungere altro e aiutò Merida a sistemare le coperte.
Hiccup fece cenno ai tre cuccioli, ormai quasi addormentati, di stendersi sul lenzuolo che le ragazze prepararono.
Per quei brevi minuti nessuno disse una parola, ma quando la principessa si voltò per prendere i cuscini, si scontrò contro Jack "S_Scusa"
"Scusami tu" le sorrise, quasi imbarazzato per tutta questa strana situazione che si creò.
Lei lo fissò, ricambiando il sorriso.
Discussioni o meno, doveva essere obbiettiva, era davvero carino, soprattutto quando le sorrideva.
Ma scacciò immediatamente quel pensiero dalla sua testa.
Anche Jack continuò a fissarla, senza rendersene conto stava sorridendo come un idiota. Rapunzel gli passò vicino, facendo le spallucce "Fidati, rispetto ai suoi pretendenti, tu sei avanti anni luce"
"Non sono un principe io, sono solo un..." Ma si interruppe, vedendo lo sguardo speranzoso di Rapunzel "I_intendevo, sul serio, pensi davvero che io...? Con lei? Ma andiamo!" La spinse via, cercando di nascondere il rossore delle sue guance (e sperando che Merida non abbia sentito una parola).
"Buonanotte ragazzi!"
Una volta salutati tutti, chiuse finalmente la porta "Quella Rapunzel.." Ridacchiò "Ha letto decisamente troppe storie d'amore"
 

 
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Durante la notte Jack non chiuse occhio, essendo uno spirito non sentì il bisogno di dormire come gli umani, anche se ogni tanto ama far finta di addormentarsi e ascoltare i suoi attorno a lui.
Puntò il dito sulla finestra e creò una serie di immagini raffiguranti Sdentato, Hiccup, Merida, Rapunzel, perfino i tre draghi, lui si disegnò, ma più distante.
Nonostante questo apparente legame che sembrò unirlo a quei tre, non riuscì ad essere pienamente sé stesso, avrebbe dovuto dir loro la verità, anche in possesso di quell'amuleto.
Posò lo sguardo verso i tre draghetti, arrotolati attorno a Sdentato, a vederli così non sembravano dei piccoli diavoletti, era proprio vero che l'apparenza inganna.
Alzò il viso, osservando al di fuori della finestra, seppur nascosta da alcune nuvole, riuscì a scorgere la luna, Jack sorrise, pensando a tutte quelle volte in cui si sentì terribilmente solo, e l'unico amico, l'unico con cui riusciva a conversare era proprio lui, l'uomo della luna, anche detto Manny. Nonostante lo sbalzo temporale, la luna, così come il vento, furono sempre gli stessi, i suoi vecchi amici.
"Sono davvero in un bel guaio, amico" Disse, rivolto a Manny, ma non ricevette alcuna risposta, tipico.
Improvvisamente qualcosa attirò la sua attenzione, delle scie di sabbia dorata iniziarono a vagare per tutto il castello, sul suo volto si formò un enorme sorriso “Sandy!”
Come aveva potuto dimenticarsi di lui! Sandman tra tutti, era quello più anziano, anche se non si direbbe dal suo aspetto fanciullesco, se c'era la sabbia significava che lui era nei dintorni, non gli restava che trovarlo, chiedergli aiuto per ritrovare la sfera di Nord e raggiungere così Padre Tempo.
Finalmente se ne sarebbe andato, avrebbe rivisto i suoi amici, la sua famiglia...
Senza farsi sentire, sgattaiolò fuori dal castello, la camminata fu molto promettente con quegli abiti che indossava, così appena ebbe l'occasione, grazie all'aiuto del vento spiccò il volo.
Cercò Sandman nei dintorni, raggiungendo le scie di sabbia e finalmente lo trovò, vicino alle mura del castello, intento come sempre nel suo lavoro “Sandy!!” Piombò verso di lui, dandogli un abbraccio, l'omino del sonno rimase senza parola (per modo di dire), di certo non si aspettò che qualcuno lo abbracciasse e sopratutto lo volasse.
“Come sono felice di rivedere una faccia amica!! Non sai che incubo è stato...Tu mi puoi capire...Eh?”
Ma Sandman lo guardò perplesso, formando sopra alla sua testa un punto interrogativo.
Jack si portò una mano al capo “Ah giusto...In quest'epoca non sai chi sono...” Sospirò, appoggiandosi sul muro “Sono Jack, ora non mi conosci, ma un giorno saremo ottimi amici”
Sandy parve più confuso che mai, sul suo capo si formò una sagoma che sembrava la sua, per fortuna Jack riuscì ad intuirlo “Ah perché riesco a vederti? Bhè...Perché anche io sono come te!” Con la mano creò una serie di fiocchi di neve, facendoli volteggiare attorno al guardiano dei sogni, quest'ultimo rimase stupefatto.
Jack rise divertito, facendo volare via i fiocchi di neve e concentrandosi su Sandy “Visto?”
Ma lo spirito non sembrò pienamente convinto.
“Ascolta, sarà complicato da spiegare ma in poche parole, mi serve il tuo aiuto”
Sandman si indicò, leggermente stupito, facendogli poi il cenno dell'enorme scia di sogni.
“Sì sì lo sò, hai del lavoro, ma devi aiutarmi, sono bloccato in quest' epoca e non posso uscire senza la sfera di Nord”
Lui lo osservò perplesso, al che Jack dovette ricorreggersi “Non lo conosci, adesso. Ma è davvero molto importante, è una piccola sfera che ti trasporta ovunque tu voglia, è grazie a quella che sono andato da Padre Tempo”
Al suono di quelle parole, Sandy si irrigidì, creando con la sabbia un orologio “Sì esatto proprio lui! Sai dove si trova?”
Il guardiano scosse il capo.
“Fantastico, non mi resta che aspettare duemila anni di solitudine e tutti i miei problemi si risolveranno” Mentre confabulava, Sandy abbassò lo sguardo, vide tre bambini girovagare attorno alla torre, tenendo in mano una sfera simile a quella che gli stava descrivendo, cercò di attirare l'attenzione del nuovo spirito, ma quest'ultimo era troppo preso ad arrabbiarsi con sé stesso che a prestargli attenzione, formò sopra la sua testa una campanella di sabbia, facendola suonare all'impazzata e, ottenendo finalmente l'attenzione tanto richiesta.
“Che succede?”
Lui indicò col dito i tre bambini che stavano rientrando al castello, uno di loro teneva stretto la sfera di Nord, Jack sgranò gli occhi, mostrando un debole sorrisetto “E poi sarei io il ladro...”
Quei tre non erano altro che i fratellini pestiferi di Merida, la principessa che lo aveva accusato più volte di essere un furfante, contagiando anche Rapunzel. Se solo avesse saputo la verità...
L'albino si voltò verso il guardiano dorato “Sapevo che potevo contare su di te” Dopo di ché seguì i tre bambini, Sandy lo osservò un po' titubante, decidendo infine di raggiungerlo.
All'interno del castello, i gemellini si rincorsero tra i corridoi, lanciandosi tra di loro la sfera di vetro, la utilizzarono per tutto il tempo, facendo spaventare la povera Maudie e rubando tutti i dolci possibili, si divertirono così tanto che non sembrarono per nulla intenzionati a dormire.
Ad un tratto Harry andò a sbattere contro qualcuno, appena riaprì gli occhi vide Jack che, con un sorrisetto divertito gli si avvicinò “Credo che tu abbia qualcosa che mi appartenga”
Il bambino guardò il fratello Hamish tenere in mano la sfera, facendogli cenno di non consegnarla, alzò poi lo sguardo verso Jack, facendogli una linguaccia.
Quest' ultimo rise, ovviamente non prese sul serio il loro atteggiamento “Andiamo, io sto dalla vostra parte, solo che mi serve quella sfer...”Fece per prenderla ad Hamish, ma lui la lanciò ad Harry, che la passò ad Hubert e così via.
“Cosa? Ma che state facendo? Fermatevi!” Jack si sentì un completo idiota, quando cercò di raggiungere uno di loro, questo lanciò la sfera al fratello.
“Sono sempre favorevole al divertimento” Alzò il bastone, dando una veloce occhiata ai tre “Ma per una volta, meglio fare la persona seria.." Colpì a terra, formando del ghiaccio attorno a sé fino a raggiungere i piedi dei bambini “..O almeno in parte”
I gemelli rimasero così congelati al suolo, tentarono di liberarsi ma inutilmente. Jack rise, riuscendo finalmente a recuperare la sfera dalle mani di Harry “Grazie” dopo di ché si allontanò, lasciando i bambini fermi nel corridoio; solo dopo qualche minuto, si vide apparire davanti Sandy, con le braccia incrociate, probabilmente arrabbiato per come si comportò coi gemelli.
Lui tirò fuori un sorrisetto innocuo  “Che c'è? L'hanno voluto loro”



 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Ciao gente!!**
Lo so...Avrei dovuto aggiornare domenica o lunedì, in realtà avevo intenzione di postare ieri, ma sono successi dei problemi col mio cane e non me la sentivo di stare su internet...
Non voglio farla sembrare una scusa, ma cercherò comunque di aggiornare una volta alla settimana, per lo meno mi distraggo un po'.
Ci sono state nuove scoperte, che i loro destini siano veramente intrecciati?

Ora che Jack ha ritrovato la sfera, lascerà i suoi nuovi amici o starà con loro?
Ehhh...Lo scoprirete tutto al prossimo capitolo! xD
GRAZIE infinite a chi continua a seguire la storia, e come sempre se volete lasciate una recensione^^

A presto!
 

 

 

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Capitolo 9
*** Una slitta per quattro ***



Cap 9:
 

Una slitta per quattro


 


 
 
Jack non si preoccupò del fatto che i gemellini di Merida l'avessero visto creare del ghiaccio, tanto se ne sarebbe andato quella stessa notte, e nessuno avrebbe più fatto il suo nome.
“Ora direi che posso tornarmene a casa” Fece per lanciare la sfera, ma si fermò giusto pochi istanti prima, un piccolo sorrisetto gli si formò sul viso, mentre Sandy rimase a fissarlo confuso.
“Ma prima..” Fece dietro front, riprendendo a camminare nel corridoio, sorpassò i tre gemelli, che intanto continuarono a dimenarsi per tentare di staccarsi “E voi non muovetevi” li punzecchió, per poi riprendere il cammino verso alcune stanze del castello, fece un lieve cenno col capo a Sandman per richiamarlo, mentre con un balzo creato dal vento si diresse in una stanza piuttosto famigliare, visto che l'ultima volta rischiò di perdere la testa.
Osservò Merida dormire beata sul suo letto, sorridendo appena “Credo che in fondo un po' mi mancherà..” Ad essere onesto tutti e tre gli mancheranno, nonostante il poco tempo passato con loro, ammise di essersi trovato bene, anche troppo, ma tutto questo non sarebbe durato.
Un sorrisetto gli comparve sul volto “Chissà come reagirebbe se le tagliassi i capelli” Ma Sandy lo fulminò con lo sguardo; lui rise, cercando però di abbassare il tono della voce per non svegliare la ragazza “Stavo solo scherzando”, lanciò un ultima occhiata a Merida, i riccioli rossi le coprivano il viso, sembrava così tranquilla, e non la furia titanica che aveva conosciuto. Notò che sul volto della ragazza comparve un sorriso, evidentemente stava pensando a qualcosa di bello “Cosa starà sognando” Si voltò dunque verso Sandy, inaspettatamente il guardiano dorato capì le sue intenzioni, e ancora una volta scosse il capo con fermezza.
“Oh andiamo" Brontoló lui "che male c'è a farmi vedere il suo sogno? Sono solo curioso”
Dopo varie esitazioni, alla fine Sandy cedette e, mentre creò della polvere dorata, spargendola attorno alla ragazza, maledì il futuro e la sfera di quel tale Nord di cui Jack parlò tanto.
Merida continuò a dormire, mentre sopra di lei si formò con la sabbia tutto quello che stava sognando, Jack rimase sbalordito, non era la prima volta che vedeva di nascosto dei sogni, ma quelli di Merida furono uno più pazzesco dell'altro.
Sembrò di vedere un film, ogni minuto vide lo scenario cambiare, prevalentemente raffigurante lei in groppa al suo fedele Angus, fronteggiarono draghi, falchi giganti, squali, fino a salire in cima ad un monte ricoperto di fiamme, dove Merida spiccò il volo.
“Wow...” mormorò, avvicinandosi ancora di più “Certo che sogni in grande, principessa”
Ad un tratto la Merida del sogno scagliò una freccia in cielo, andando dritta proprio verso Jack e colpendolo al viso, il ragazzo si ritrasse, scacciando via la polvere dorata dagli occhi “Ma che fai!”
Sandy non la smise di ridere (seppur silenziosamente), per la gaf del suo nuovo amico.
“Non posso crederci!" Disse irritato "L'ha fatto apposta! Mi odia anche mentre dorme!”
Il guardiano dei sogni fece le spallucce, senza smettere di ridacchiare.
Ad un tratto a Jack gli venne in mente un'idea, curioso di vedere anche quelli di Rapunzel.
I suoi sogni furono molto più tranquilli rispetto a quelli di Merida, attirarono subito la sua attenzione, vide la ragazza all'interno della famosa torre e una serie di luci attraversarono la stanza, circondandola e facendola librare in volo, vide un camaleonte diventare gigantesco e portarla in groppa verso un enorme castello.
Al tempo stesso apparvero navi, cavalli, perfino Sdentato, Rapunzel passò da una situazione all'altra fino a raggiungere la furia buia e volare verso un enorme prato dove trovarono lui, Hiccup e Merida.
A Jack venne da sorridere, non si sarebbe mai aspettato di apparire in un sogno.
"Ha decisamente letto tanti libri" Disse a Sandy, osservando con attenzione ogni scenario prendere vita.
Si divertì per un po', osservando i sogni di diverse persone, ogni volta che pensò di aver trovato il sogno più bizzarro, subito venne smentito da quello successivo, non vide solo quelli dei bambini, ma anche degli adulti, che immaginarono cose assurde, come essere un antilope e camminare sopra alle nuvole o navigare su una nave fatta di cosce di pollo; Jack non avrebbe mai pensato che anche gli adulti potessero avere una così grande immaginazione.
Sfortunatamente il divertimento non durò molto perché Sandy dovette riprendere il “lavoro”, intimando a Jack di smetterla con gli scherzi.
“Va bene, ho capito, fine dei giochi” Avrebbe voluto vedere anche i sogni di Hiccup, ma era meglio dare retta a Sandy per una volta. L'omino dei sogni tirò un sospiro di sollievo ed insieme si incamminarono lungo il corridoio.
“Jack?”
Il tempismo non fu decisamente il suo forte, sentì Hiccup chiamarlo proprio nel momento in cui stava per gettarsi fuori dalla finestra per spiccare il volo, rimase fermo, forse sperando che non lo vedesse con tutto quel buio.
“Guarda che ti vedo”
Quasi dimenticò  di star indossando quell'amuleto.
Hiccup avanzò di qualche passo verso di lui che, al contrario, gli diede ancora le spalle “Che cosa ci fai qui? Non dovevi stare con Sdentato e gli altri?”
“Non avevo sonno e così...Ho deciso di girovagare un po' ” Disse, senza distogliere lo sguardo dal panorama notturno di fronte a lui.
Gli mancò così poco, solo qualche istante e se ne sarebbe andato.
Sandy si trovò  accanto a lui, spronandolo nel dire qualcosa, a differenza sua, Hiccup non poté vederlo, ma nonostante il suggerimento del Guardiano dei sogni, Jack non seppe cosa rispondere.
Hiccup sembrò intuirlo “Te ne vuoi andare?”
Come se gli avesse letto nel pensiero, incredibile.
Per la prima volta si voltò verso di lui, cercando di sforzare una risata “Cosa te lo fa pensare? Mi vedi, sono qui, e...”
Ma Hiccup non sembrò credergli “Prima, in biblioteca, non mi sembravi molto convinto della nostra decisione”
La risata cristallina di Jack spezzò quell'attimo di esitazione “E' ridicolo...E'...'” Ma vedendo lo sguardo serio e consapevole di Hiccup puntato su di lui, gli fece passare tutta la voglia di ridere “E' vero” Ammise.
Nonostante la conferma, il vichingo parve confuso “Perché? Insomma...Credevo volessi aiutarci”
“Non ho mai detto che l'avrei fatto” Cercò di riaggiustare le cose, ma più parole uscirono dalla sua bocca, più si sentì così egoista “E' solo che ho un sacco di cose per la testa, io...Non dovrei neanche essere qui, credimi”
lui inarcó un sopracciglio “Eppure ci sei”
“Senti" Disse con fermezza Jack "Non ho tempo. Sul serio, sono in un guaio tremendo”
“A giudicare dalle risate di poco fa sembrerebbe che di tempo tu ne abbia avuto” disse Hiccup, ovviamente riferendosi al giochetto sui sogni, probabilmente lo sentii ridere. Jack lasciò cadere nuovamente lo sguardo verso la finestra, pensando velocemente a cosa dire, ma Hiccup lo precedette ancora una volta.
“Ascolta” Iniziò, tirando un leggero sospiro “Nemmeno io fremo per la gioia di andare a scontrarmi con quei draghi, ma voglio farlo, per il bene di questo posto, per Rapunzel, Merida, e i suoi genitori" Non sembrò arrabbiato "Ora sono mie amiche...E anche le tue”
Insomma, morale della favola, Jack si dimostrò solo un egoista al contrario di Hiccup, lo spirito iniziò a pensare che il discorso sarebbe finito li.
“Se vuoi andare, fallo” il tono di Hiccup si calmò; cercò di forzare un sorriso, ma gli sembrò inutile data la situazione “Non voglio fermarti. Lo so che la situazione sembra folle"
“Sicuro?” Più che una domanda, sembrò un'affermazione
"Non sei obbligato"
“Non ci sarebbero problemi?” Incalzò lui
Il vichingo fece le spallucce, grattandosi il capo “Non posso costringerti e non voglio” Finalmente comparve un sorriso, seppur debole. A guardarlo bene, sembrava parecchio spossato rispetto agli altri, probabilmente non aveva chiuso occhio da tutta la sera “E' stato un piacere conoscerti...Jack Frost”
Lo spirito ricambiò il sorriso “Sei un tipo strano, Hiccup”
Dopo di ché si salutarono, entrambi prendendo strade opposte, uno dritto in camera da letto per riposare almeno qualche ora, l'altro con l'intenzione di tornare a casa. O almeno fu quelll l'intento iniziale.
 
 
***********************


 
Il mattino seguente, Merida si svegliò per ultima, di solito abituata ai caldi raggi del sole, ma in quelle fredde giornate di neve, si sentì terribilmente stanca, avrebbe voluto dormire di più rispetto al solito.
Tuttavia quel giorno ricevette un risveglio del tutto inaspettato. Era sulla fase del dormiveglia, tentava di risvegliarsi, nonostante la temperatura gelida che riusciva a percepire anche immersa tra le coperte, improvvisamente una voce le perforò il timpano “SVEGLIA MERIDA!! E' mattina!!”
La rossa aprì gli occhi per lo spavento e saltò giù dal letto, circondata ancora dalle lenzuola; appena riuscì a liberarsi, vide di fronte a lei Rapunzel tutta pimpante, già cambiata, pettinata, probabilmente fece anche colazione.
Merida mormorò un silenzio, per poi coprirsi con il lenzuolo rimasto, notò la porta della stanza aperta, come sempre, zero privacy ; e dulcis in fundo, sua madre non poté fare a meno di intromettersi “Stavi ancora dormendo? Dovresti già essere in piedi”
Il freddo mi fa diventare pigra, avrebbe voluto risponderle, ma sapeva che non avrebbe risolto nulla.
“E' quello che le ho detto anche io” Disse euforica Rapunzel “Abbiamo un sacco di cose da fare, non possiamo perdere tempo prezioso!”
Perfetto, non le bastava una madre autoritaria, ora aveva pure quella di riserva.
“Che genere di cose?” Domandò curiosa la regina “Veramente oggi dobbiamo leggere quei trattati, e devi...”
“Mamma, per cortesia” Merida cercò di assumere un'aria professionale, riferendo le parole che le furono state dette ieri sera “Abbiamo degli ospiti, non posso fare la maleducata”
“La prego” Supplicò l'altra.
Stranamente, alla fine Elinor cedette, anche se non pienamente convinta “Beh dopotutto, potremmo rimandare a doman...”
“Perfetto!” Esultò la rossa, uscendo dal covo di lenzuola.
Elinor le sorrise, congedandosi; non le piaceva cambiare i suoi programmi, ma era contenta di vedere sua figlia con degli amici.
Sapeva quanto difficile potesse essere una vita simile per una principessa, era difficile instaurare delle amicizie durature. Anche se non conosceva appieno quei due ragazzi, sentiva che era stato un bene lasciarli qui al castello, facevano sorridere sua figlia, e non ci avrebbe rinunciato per nulla al mondo.
Mentre scese le scale, vide suo marito passarle accanto in tutta fretta “Donna se mi cerchi, sono fuori”
“Per fare cosa?”
Fergus si bloccò, cercando di nascondere dietro la schiena una slitta in legno “N_nulla...Ehm...Perlustrazione” Evidentemente in seguito alla quantità di neve, aveva deciso di allontanarsi dai suoi doveri da re per un po' e divertirsi come un bambino.
“Ah davvero?” Disse, notando la slitta sbucare dal nascondiglio, lanciò un sospiro, portandosi una mano sul capo “Va bene, vai a perlustrare le discese di neve”
“Ti ringrazio tesoro” Le diede un veloce bacio sulla guancia, per poi uscire tutto gioioso e contento “Ah, da un'occhiata ai ragazzi, non li sento da tutta la mattina”.
Quell'ultima frase la fece insospettire, aumentando il passo per cercare i suoi figli.
Dopo essersi vestita e mangiato di corsa qualcosa per fermare un po' la fame, Merida raggiunse Rapunzel in biblioteca, dove li attesero tutti gli altri.
“Eccomi, ho preso delle cose per il viaggio” Passò ad Hiccup e Rapunzel dei guanti e mantelli spessi. Si portò con sé il suo fedele arco, munita di frecce e diede a Rapunzel una sacca con all'interno qualche provvista, forse non sarebbero tornati in tempo per il giorno seguente, in tal caso, meglio non morire di fame o di freddo.
Passò ad Hiccup una spada, mentre a Rapunzel le consegnò un pugnale.
Il vichingo sollevò l'arma, agitandola un paio di volte per testare quanto fosse pesante “Non sono molto pratico” Sdentato lo guardò di sottecchi, non fidandosi completamente della bravura del suo padrone, indietreggiò e fece fare lo stesso ai tre cuccioli.
Rapunzel invece non sembrò contenta dell'arma scelta per lei “Perché solo a lui una spada? Non è giusto” piagnuccoló
Merida le lanciò un'occhiata, portando le mani ai fianchi “Sai usare una spada?”
L'altra esitò “Facciamo un voto di maggioranza” Guardò sorridente Hiccup, sperando che lui la appoggiasse in questa scelta, anche Merida fece lo stesso.
Il vichingo si sentì diviso a metà, ma alla fine cedette a favore di Rapunzel “Io voto per la spada”
“Sì!” la biondina esultò, posando il pugnale e voltandosi verso Merida con un sorriso trionfante.
La rossa sospirò, fulminando il vichingo con lo sguardo, ma la decisione fu presa dopotutto, non poté fare altrimenti.
“Puoi prendere la mia, se ti va bene” Hiccup le porse l'arma.
Rapunzel la osservò, i suoi occhi luccicarono per l'entusiasmo, fu la prima volta che tenne in mano una spada.
Non sapeva nulla dei combattimenti, ma nel viaggio non voleva certo essere da meno, doveva pur arrangiarsi in qualche modo.
Merida non nascose la sua preoccupazione “Però fai attenzione...E' pericolos...”
“Puoi stare tranquilla” Agitò la spada verso destra, cercando di assumere una posizione da vera combattente “Visto? Niente male per una novellina” Detto ciò, si spostò verso la direzione opposta, ma l'arma le scappò via dalle mani e finì per sfiorare la coda del povero Sdentato.
“Scusami!” Lo raggiunse, recuperando la spada e cercando di prenderci la mano, questa volta più distante dai suoi amici.
Dopo quella scena, Merida guardò sospettosa il vichingo, inarcando le sopracciglia “Si farà del male da sola”
“Non esagerare” le sorrise lui
"Ti ricordo che è rimasta tutta la vita rinchiusa in una torre" Sospirò "non sa combattere!”
“Non vuole dipendere da noi” continuò fermo il ragazzo “Non essere così protettiva”
“Io?!” Disse sconvolta la rossa.
Ripensò attentamente a quelle parole, dando poi ragione al ragazzo; si trovò ad essere più protettiva nei confronti di Rapunzel, forse perché in un certo senso, la vide così indifesa rispetto a loro.
Non era mai uscita prima di allora, non sapeva i pericoli del mondo esterno, quando si era scontrata con quel drago aveva rischiato la morte se non fosse stato per Sdentato, Merida portava ancora i sensi di colpa, era compito suo distrarre quell'animale, Rapunzel non doveva subirne le conseguenze.
Ma d'altra parte non poteva sempre proteggerla, era sua amica ma continuando a darle contro in quel modo avrebbe solo rischiato di perderla; inoltre doveva darsi un contegno, si stava comportando come sua madre.
Si scrollò dalla mente quella frase, cercando di pensare ad altro “Ho portato anche dei vestiti più adatti a Jack” Si guardò attorno, cercando di ricordarsi dove avesse posato la sacca con gli abiti, ma appena si voltò vide Hiccup con lo sguardo un po' vacuo “Tutto bene?”
Rapunzel smise di esercitarsi, accorgendosi della mancanza del ragazzo “Dov'è Jack?” Domandò dubbiosa, anche se in realtà immaginò che fine avesse fatto.
Fu l'unico del gruppo a non sembrare pienamente convinto di questo viaggio, probabilmente fuggì durante la notte.
Merida gettò per terra la sacca coi vestiti, mormorando un: “Lo immaginavo”
La biondina abbassò il capo sconsolata, forse tra tutti fu quella a rimanerci peggio.
“Vedete...” Il vichingo si grattò nervosamente il capo, lanciando una veloce occhiata alle due ragazze “Se n'è andato ieri sera...”
Le porte d'entrata si aprirono e una figura famigliare li raggiunse “Ma poi sono tornato!”
Un silenzio piombò in quella stanza, Hiccup sgranò gli occhi, incredulo, Rapunzel tirò un sospiro di sollievo, mentre Merida rimase a bocca aperta per lo stupore “Non capisco”
Sul volto di Jack comparve un sorrisetto, mentre scese quei pochi scalini “E' vero, dovevo andarmene, ma alla fine sono rimasto” Rivolse un sorriso ad Hiccup, probabilmente ringraziandolo per la conversazione di ieri sera, prima che Sandy se ne andasse, Jack gli chiese di tenergli la sfera, in modo da non perderla ulteriormente durante il viaggio, sapeva di potersi fidare.
Notando la porta semi aperta, Merida si precipitò a chiuderla, sperando che nessuno lo avesse notato “Se qualcuno ti vede...”
Ma Jack la anticipò “C'è talmente tanto fracasso che non si sono nemmeno accorti della mia presenza”
Lei lo fissò confusa "Che sta succedendo?”
“Chiedilo ai tuoi fratellini” Ridacchiò
Anche se il motivo per cui i gemelli si trovavano in quello stato era per colpa sua, ma questo aveva evitato di dirlo. Non voleva rischiare di far arrabbiare ulteriormente Merida.
Rapunzel avanzò prontamente verso di lui, fissandolo negli occhi “Non ci giocherai altri brutti scherzi?”
Lui rise “Dipende”, lasciò passare qualche secondo di silenzio, ma gli occhi verdi puntati su di lui non gli diedero pace.
“Jack...”
“Non vi abbandonerò” Concluse.
Questo fece rassicurare Rapunzel, contenta di averlo nuovamente in squadra. Merida invece lo guardò attentamente, fu felice della sua decisione e questa volta non lo nascose, ma per quanto potesse fare il carino con loro, non riuscì a fidarsi pienamente delle sue parole.
Dopotutto Jack non disse nulla a loro, né del suo passato, né da dove provenisse, come se fosse sbucato nel nulla.
Presa da tutti quei pensieri, non si rese conto di essere osservata proprio da lui, Merida arrossì appena e distolse velocemente lo sguardo, di certo non le sembrò il caso di iniziare un'altra discussione poco prima di partire
Dopo quei brevi attimi di tranquillità, Jack spostò lo sguardo su Hiccup e Rapunzel “Allora, vogliamo andare?”
I draghetti saltellarono sulle zampe posteriori, come intenti a seguirli, ma Hiccup li fermò, dicendogli di restare all'interno della biblioteca, Merida porse a loro del cibo, se avessero imparato a razionarselo, sarebbe durato per almeno due giorni. Lei dubitò del loro controllo, ma non ebbero altra scelta, il viaggio di per sé sembrò pericoloso, i cuccioli li avrebbero solo rallentati o peggio, avrebbero potuto ferirsi nel tragitto.
“Ci sposteremo in volo?” Domandò Rapunzel, accarezzando il muso di Sdentato, come sempre la furia buia sembrò di ottimo umore in sua presenza.
Ma purtroppo le condizioni della sua coda non sembrarono adatte per un impresa simile.
“Saremo più veloci, ma...” Hiccup posò lo sguardo sul drago “Ho aggiustato per miracolo l'ala artificiale, se ricominciasse un'altra tempesta potrebbe di nuovo rovinarsi. Inoltre siamo in quattro, per quanto Sdentato possa apparire forte, non intendo forzarlo più del dovuto” I due amici si scambiarono uno sguardo d'intesa, lasciando via libera ad altre opzioni.
Purtroppo non ne restarono molte.
“Potremmo andare a cavallo” Suggerì il vichingo
A Merida le scappò quasi da ridere, ripensando ai tentativi di Rapunzel di domare Hannah, o il terrore di Hiccup nel salire in groppa ad Angus “Potremmo....Se avessimo intenzione di raggiungere il luogo entro la prossima primavera”
Rapunzel le lanciò un'occhiataccia, ovviamente capì la frecciatina, Hiccup invece fu troppo ingenuo, oppure non ci fece caso.
Tra le vari opzioni che ne susseguirono, non ne uscì una che andasse bene a tutti, Jack ripensò al percorso da fare e gli venne in mente quella volta che fece scivolare Jamie con lo slittino per tutta la città, fino a farlo schiantare, facendogli cadere il dente da latte, allora pensò ad un nuovo piano.
“Ho un'idea” Gli altri si voltarono verso di lui, attendendo la risposta “Siete mai stati su una slitta?”
Loro si scambiarono un'occhiata, perplessi ma al tempo stesso curiosi del suo piano, in fondo non avevano altre scelte possibili.
A Jack gli spuntò un sorrisetto “Ho idea che ci divertiremo parecchio”


 
***********************
 
 
 
Lo spirito della neve spiegò il piano ai presenti, per fortuna il padre di Merida possedeva più di uno slittino nei suoi nascondigli (conosciuti da tutti, perfino la regina); presero la slitta più grande possibile, ma Hiccup gli diede qualche ritocco in più per poter reggere tutto il loro peso, mentre la legarono a Sdentato con una corda ben solida, Rapunzel si avvicinò a Jack, attirata dall'oggetto che pendeva sul suo collo
“Quel ciondolo sembra molto costoso” gli diede una veloce occhiata “Non è meglio tenerlo al sicuro nella sacca?”
“Preferisco di no” mormorò l'albino, nascondendo il medaglione all'interno dell'abito “E' troppo importante”
Rapunzel inarcó un sopracciglio “Te l'ha regalato qualcuno di speciale?”
A Jack gli scappò da ridere, scuotendo il capo “Non proprio...E'...” ma si accorse dello sguardo incuriosito che gli rivolse la bionda, decise così di correggersi immediatamente “...Era....Di...Mio nonno” Più che cercare di convincere Rapunzel, sembrò che stesse cercando di convincere sé stesso.
Ma la ragazza parve cascarci, rivolgendogli un dolce sorriso “Dovete essere molto legati”
“Oh tantissimo”
Quell'imbarazzante discorso fece aprire gli occhi a Jack, ripromettendosi che mai più avrebbe raccontato un'altra bugia. 
Una volta terminato il viaggio avrebbe rivelato la sua identità.
Dopo aver controllato che la corda fosse abbastanza salda, i quattro si sedettero sulla slitta e diedero il via libera a Sdentato di correre verso la foresta.
La furia buia si dimostrò un efficiente cane da slitta, anzi, si divertì parecchio a trasportarli in quel modo, anche gli altri dovettero ammettere che Jack ebbe una grande idea, Rapunzel alzò le braccia, sentendo il vento scompigliarle i capelli (fortunatamente legati per bene come una treccia), anche Merida si divertì, ma i suoi capelli si scompigliarono un po' troppo, non riuscì a vedere con chiarezza.
Inizialmente non ne fu molto convinto pure Hiccup, ma in breve si lasciò trascinare e si divertì tanto quanto gli altri, Jack invece si auto-nominò capitano della slitta, fu lui a prendere le redini e guidare Sdentato, dopotutto l'idea fu sua.
Il percorso andò a gonfie e vele, ogni tanto spuntò qualche albero di troppo, ma Jack e Sdentato prontamente li evitarono.
“Allora, è o non è divertente?” Disse Jack, voltando il capo verso i tre ragazzi.
“Mi divertirei di più se tu guardassi la strada” Hiccup gli fece cenno di girarsi, ma Jack non la smise di ridere per via delle condizioni di Merida, Rapunzel cercò di sistemarle i capelli, ma ironia della sorte, per colpa del vento i suoi si spostarono fuori dalla slitta, impigliandosi su un ramo secco; per il forte impatto, la biondina cadde a terra, perdendo di vista i suoi compagni.
“Rapunzel!” All'urlo di Merida, Jack e Sdentato si distrassero, andando così a sbattere contro un albero spoglio e finendo tutti contro la neve.
“Che male!” La ragazza cercò di slegarsi da quel ramo, ma l'impatto le portò un bel nodo, Jack fu il primo ad alzarsi in piedi, controllò di avere ancora il medaglione al collo e diede una veloce occhiata alla slitta, ormai semi distrutta “Direi che il percorso finisce qui”.
Sdentato tirò fuori il muso dalla neve, scrollandosela di dosso più volte, per poi raggiungere il suo padrone.
“Bella idea” Disse sarcasticamente Merida appena si alzò in piedi, sentì di nuovo il dolore al braccio destro, probabilmente per via di quella caduta.
Jack non avrebbe dovuto dar peso a quella frecciatina, per non iniziare un'altra discussione, ma non seppe tener a freno la lingua “Ora non lamentarti con me”
“Tanto sarebbe inutile” Sbuffó lei, mentre di scrollò la neve via dal vestito
“Ehm...Ragazzi?” Rapunzel indicò i suoi capelli ancora incastrati, speranzosa di ricevere qualche aiuto.
Ma le cose si complicarono.
Jack si avvicinò seccato verso Merida “Fino a cinque minuti fa sembrava che ti stessi divertendo”
L'altra lo fissò furente “E' vero, è stato divertente, ma ti sei distratto e.." indicò con le braccia il disastro combinato "Guarda un po', la slitta è distrutta!”
Jack rispose al suo sguardo, dando un leggero colpetto alla sua spalla col bastone “Beh nche tu ti sei distratta, se per questo”.
“Ma tu eri alla guida!” Urlò, facendo lo stesso gesto con una mano “Lo sapevo che dovevamo lasciarlo fare ad Hiccup!”
Al suono di quelle parole Jack si sentì ferito, per una volta che cercò di fare la cosa giusta.
“Volete che faccio da sola?!” Rapunzel fu ormai al limite della sopportazione, ma gli altri sembrarono non degnarla di uno sguardo.
“Guarda che anche io so prestare attenzione, principessa!” Alzò la voce, avvicinandosi ancora di più verso di lei
La rossa brontolò qualcosa a bassa voce, nonostante la vicinanza, Jack non riuscì a capire, ma dedusse che non fu decisamente un complimento. Alla fine anche lei si voltò minacciosamente verso di lui, puntandogli nuovamente il dito contro il petto “Se lo facessi, capiresti che detesto essere chiamata così!”
Intanto il vichingo si riprese dalla botta, toccandosi la testa dolorante “Basta...Smettetela!” Sospirò, esausto da quei continui (ed inutili) battibecchi "Ho conosciuto draghi meno rumorosi di voi!"
Rapunzel cercò di slegarsi i capelli come meglio poté, ma il panico che potessero rovinarsi la fece agitare ancora di più “...Qui ho un problema!”
“Non ora!” Dissero all'unisono, voltandosi verso di lei, ma si bloccarono non appena videro arrivare dietro la biondina un piccolo orso bruno.
Tutti quanti si paralizzarono all'istante, cercando di non fare movimenti bruschi, Rapunzel non vide l'animale, ma sentì che qualcosa non andava e li imitò, anche se un po' perplessa.
“Non... Avvicinatevi..” Sussurrò Merida, ma Jack non le diede retta, raggiunse il piccolo, cercando di rassicurarli “E' soltanto un cucciolo” Si accucciò di fronte a lui, dando le spalle agli altri “Deve aver perso la madre”
Un ruggito echeggiò nell'aria, appena alzò lo sguardo, lo spirito vide un enorme orso bruno arrivare in lontananza contro di loro “L'abbiamo trovata...”
 





 
ANGOLO AUTRICE:
E voilà! Ecco un nuovo capitolo!^^
Spero di non avervi delusi u___u risponderò alle recensioni, mi dispiace essere così in ritardo.
Al prossimo capitolo è possibile scoprire la minaccia che incombe sui nostri big four.
Eh perché i draghi non sono abbastanza, sono sadica e volevo qualcosa di più!
Ma ora come se la caveranno i nostri eroi con quell'orso?
No no tranquilli non è Mor'du, è solo una madre super incazzata! XD Non so chi sia peggio.
Alla prossima e un GRAZIE ENORME a tutti quelli che leggono, recensiscono, e apprezzano la mia storia! Davvero sono tanto felice che vi piaccia!
 
Auguri di Buon Natale :)

 

 

 

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Capitolo 10
*** Il Guardiano dei Draghi ***



Cap 10:
 

Il Guardiano dei draghi

 
 
 
 
Un ruggito echeggiò nell'aria, appena alzò lo sguardo, lo spirito vide un enorme orso bruno arrivare in lontananza contro di loro “L'abbiamo trovata...”
“Correte!”
Fecero per andarsene ma Rapunzel si trovò nella stessa situazione “Hey! Un aiutino?!” Presa dal panico, cercò di slegarsi i capelli come meglio potè “Stupido ramo!”
Jack le si avvicinò “Non potresti...”
“NO!” Lo fermò, come se avesse capito le sue intenzioni, i capelli non li avrebbe mai tagliati.
L'orso emise un ulteriore ruggito, dirigendosi verso di loro.
Merida istintivamente prese in mano arco e frecce per poi puntarlo contro l'animale, non l'avrebbe mai ucciso, ma Rapunzel e Jack si trovarono in pericolo, avrebbe fatto qualsiasi per aiutarli.
Mentre cercò di prendere nuovamente la vista, l'agitazione prese il sopravvento e la mano tremò.
“Jack! Rapunzel! Abbassatevi!” Fece scoccare la freccia, ma sfortunatamente mancò il bersaglio.
“Non ci riesco!”
Quella terribile scena le ricordò l'incontro con Mor'du, ma questa volta sua madre non avrebbe potuto aiutarla. L'orso si avviò pericolosamente contro la biondina, Hiccup e Sdentato fecero per raggiungerla, ma non ce ne fu bisogno, mentre l'animale ringhiò, una palla di neve lo colpì.
Non fece in tempo a scrollarsela di dosso che una seconda palla le venne lanciata contro; l'animale voltò lo sguardo, puntandolo verso Jack. Nonostante il pericolo, l'albino mostrò un sorrisetto divertito, giocherellando con una terza palla di neve, pronta per un nuovo lancio, non si trovò molto distante da loro, ma abbastanza per fare lo spavaldo con l'animale.
“Ma voi orsi non dovreste essere in letargo?” L'animale cercò di non dargli molto peso, tornando ad attaccare Rapunzel con una zampata, così Jack prese il cucciolo, agitandolo come se fosse un giocattolo “Hey mamma, ho il tuo bambino! Vieni a prenderlo!” L'orsa si voltò nuovamente, appena vide il piccolo nelle sue grinfie, si catapultò come una furia verso di lui, così Jack abbandonò il cucciolo e corse all'impazzata verso la foresta, allontanandosi così dal resto del gruppo.
Hiccup si scambiò uno sguardo con Merida, completamente spaesati.
“Jack!!”
 
 
 
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Non che avesse paura, sia chiaro, ma non avendo specificato alla combriccola dei suoi straordinari poteri, gli sarebbe stato solo d'impiccio investire l'orso con una vagonata di neve, ma d'altra parte doveva salvare Rapunzel.
Dopo una bella corsa, decise di fermarsi, l'orsa lo raggiunse, talmente infuriata che come minimo lo avrebbe ammazzato; ma dal momento che non vide nessuno nei paraggi, usando il bastone spostò un'enorme quantità di neve contro l'orso.
L'animale non si fece intimorire ed avanzò pericolosamente verso di lui “Sei più tosta di quanto pensassi” Si preparò a contrattaccare, questa volta ci sarebbe andato più pesante, certo, ovviamente senza esagerare, dopotutto quella madre voleva solo proteggere il figlio.
Tuttavia l'orso si fermò di colpo, alzò lo sguardo, guardandosi attorno con sospetto, Jack la osservò incuriosito, non capendo il suo strano atteggiamento.
“Che ti prende?”
L'animale indietreggiò cauta, per poi chiamare il figlio ed allontanarsi all'istante.
L'albino rimase di stucco, non si aspettò di certo un finale del genere.
Quanta fretta, Jack” Una voce lo bloccò all'istante, si guardò attorno ma non vide nessuno.
“Sai che nascondersi è da codardi?” Rispose, prestando la minima attenzione ad ogni movimento all'interno di quel bosco.
Una risata echeggiò nell'aria “Mi nascondo per non spaventarti”
“Tzè...Spaventarmi? Perfino Pitch non c'è riuscito...E lui è il padrone degli incubi” Alzò il capo “Chi sei?”
Questo è un dettaglio irrilevante, piuttosto, mi piacerebbe sapere qualcosa di te”
“Sai già il mio nome”
Non basta, di rado sono rimasto così colpito da un essere umano, deduco quindi che tu non lo sia, i tuoi poteri sono interessanti
“Qualcosa mi dice che non mi farai andare via così presto” Strinse maggiormente il bastone, creando un enorme polverone di neve e congelando gli alberi attorno a sé “Fatti vedere!”
Non intendeva andarsene, chiunque si trovasse nei dintorni, avrebbe avuto pane per i suoi denti.
Ma la minaccia non sembrò avere la meglio “Se c'è una cosa che ho imparato in tutti questi anni, è avere pazienza...Ma in fondo...”
Sentì dei passi dietro di lui.
Chi sono io per non dare conto ad un essere tanto interessante come te?”
Non riuscì crederci.
“T_Tu?”
Quell'uomo, riconobbe immediatamente, il tipo che incontrò per la vita volta nei dintorni del castello.
Mi hai riconosciuto, bravo”
L'albino puntò il bastone verso di lui, preparandosi ad uno scontro faccia a faccia “Chi sei?!”
Lui alzò il viso, inarcando un sopracciglio “Detesto le formalità” Sbuffò, dei passi pesanti si fecero sempre più vicini, e dall'oscurità della foresta comparve un drago, simile a quello che affrontarono il giorno prima. L'animale si avvicinò al ragazzo, che gli fece cenno di sedersi “Ma capisco il tuo punto di vista, perciò...” Fece un piccolo inchino, mostrando un sorrisetto beffardo “Mi chiamo Fafnir, e sono il Guardiano dei Draghi”.
“C_come?!”
Per la prima volta, Jack rimase senza parole.
Ma diciamolo, non riuscì a trattenere una sonora risata, l'altro lo guardò di sottecchi “Cosa ci trovi di così divertente?”
“Prima di tutto: Fafnir, sul serio? E' un nome così ridicolo!”
Non fu la prima volta che sentì un nome strano, ma questo fu decisamente il più assurdo, non tentò neanche di soffocare la risata, sembrò ci tenesse a farglielo notare “Seconda cosa: Quale sarebbe il tuo compito? Addestrare quei lucertoloni? Così spaventerai i bambini”
Bambini?” Fece le spallucce “Cosa mai dovrei farmene di quei mocciosi?”
"Come?" Jack si sentì terribilmente confuso, quel tizio disse di essere un guardiano. Eppure non sembrò interessato ai bambini.  In fondo, era la missione affidata ad ognuno di loro, ma d'altra parte Fafnir avrebbe anche potuto mentire, dopotutto Nord non gli accennò di un guardiano simile, soprattutto uno con quell'atteggiamento così arrogante e presuntuoso.
Iniziò a sospettare dello zampino di Pitch.
Sentì altri passi farsi sempre più vicini, un altro drago spuntò alle sue spalle.
Jack fece per attaccarlo ma notò l'animale completamente immobile, con lo sguardo fisso sul suo padrone.
Tranquillo” Mormorò Fafnir “Non ti faranno del male, a meno che io non lo voglia”
“Non mi sto preoccupando” Disse sicuro. In effetti cercò solo di perdere tempo “Se non vuoi che mi faccia del male, allora che cosa vuoi?”
Lo sguardo di Fafnir si fece (incredibilmente) più sereno “Innanzitutto, volevo ringraziarti” Si avvicinò di qualche passo allo spirito, che al contrario, non ci capì nulla.
Non ti annoierò con la mia storia. Ma per merito della tua inaspettata bufera, mi sono risvegliato da un letargo che sembrava non finire da secoli, perciò...Grazie”
Jack non parve molto convinto “Ehm....Prego”
Ora sono libero...” Ma dopo quel breve attimo, la malvagità avvolse nuovamente i suoi occhi scuri “Libero di divertirmi, mi vendicherò per ogni singolo giorno sprecato e deruberò gli umani delle loro ricchezze, ancora una volta”
Il guardiano non riuscì a credere alle sue parole, altro che arrogante, pure uno psicopatico.
“Quello che hai detto non lo considererei un divertimento
E lui ne sapeva qualcosa, dopotutto, era il suo centro.
I tuoi commenti non mi interessano” Detto ciò si voltò, dandogli le spalle e facendo un veloce gesto con la mano “Ti ho ringraziato, ora sparisci prima che perda quella poca pazienza che mi rimane”
In quel breve istante, Jack pensò di seguire il consiglio, non sapeva quali poteri nascondesse Fafnir, nemmeno le sue origini, forse avrebbe dovuto avvertire i suoi amici del pericolo.
Si bloccò, tornando a fissare quella sottospecie di Guardiano.
O forse se ne sarebbe occupato lui.
“Neanche per sogno” Insistette “Uno dei tuoi cuccioli ha quasi divorato un mio amico, chi paga le conseguenze?” Ma nonostante l'arroganza che trasparì sul suo tono, Fafnir reagì diversamente.
Un piccolo sorriso comparve sul suo volto pallido “Davvero stai cercando di intimorirmi, piccolo elfo della neve?” I suoi occhi scuri puntarono sul drago che bloccò la strada.
Come se gli fosse stato ordinato, l'animale si catapultò contro Jack, tentando di aggredirlo, la spirito di librò nell'aria con un salto, sorpassando il drago per un soffio, dopo di ché con un veloce gesto scaraventò dell'aria gelida contro di lui.
Fafnir non si mosse di una virgola, sembrò impassibile, Jack invece parve abbastanza soddisfatto del suo lavoro, ma non poté riposare sugli allori, l'animale cercò di colpirlo con una codata, Jack si difese appena in tempo, ma il secondo drago tentò nuovamente di aggredirlo.
Lo spirito strinse forte il suo bastone, procurando una tempesta di neve, ma non sembrò intimorire l'animale, che si gettò contro di lui, lanciandogli una furiosa zampata che lo spedì a terra.
La mancanza di fuoco o di ali fu compensata dalla sua forza fisica, non lo credette possibile, in quel momento avrebbe voluto che i suoi amici, guardiani e non, fossero li ad aiutarlo.
Ma non tutto fu perduto, la zampa del drago si congelò e questo permise a Jack di pensare ad un secondo piano, si risistemò in piedi e facendosi largo tra le due bestie, creò una scia di ghiaccio per darsi più velocità, circondò il drago e lo colpì con il getto di ghiaccio più forte che poté, l'animale cercò di raggiungerlo con un balzo, ma venne congelato appena in tempo, trasformandosi in un blocco di ghiaccio proprio ai fronte ai suoi occhi. Jack tirò un sospiro di sollievo.
Tutto qui?” Domandò Fafnir al suo avversario.
“Non mi pare che i tuoi cucciolo siano così agguerriti”
Hai ragione” Disse, abbassando lo sguardo verso terra “Non ne ho portati abbastanza per rendere giustizia”
Colpì il terreno con un pugno, creando una gola profonda, Jack indietreggiò, osservando Fafnir alzare le braccia, la terra iniziò a tremare.
Due enormi zampe uscirono dalla gola, scoprendosi un altro drago e lasciando sorpreso il giovane guardiano, che però non indietreggiò nemmeno di un passo non gliel'avrebbe data vinta.
Sorprendente non è vero? Altro che i tuoi giochetti con la neve”
Lui lo guardò divertito “Va bene, sai creare un drago dal nulla, e con questo? Ti ricordo che ne ho appena congelato uno, come la mettiamo?”
Fafnir diede una veloce occhiata al drago congelato, una smorfia sottile si formò sul suo volto, forse infastidito “Vero...” Ma si ricompose, fece un veloce cenno al nuovo drago, che senza pensarci troppo scaraventò la coda contro il compagno gelato, spaccandolo in mille pezzi.
Jack non riuscì a credere allo spettacolo che si svolse davanti a sé, davvero aveva sacrificato uno dei suoi animali, solo perché aveva commesso un errore?
Avrebbe dovuto tenere la bocca chiusa.
Manipolo le rocce per dare a loro la vita, un po' come fai tu, Jack”
Con la differenza che quei draghi erano realmente vivi.
Fafnir lo guardò "Mi sono stancato di giocare...”
“Di già? Iniziavo solo ora a divertirmi” Mosse il bastone contro di lui, lanciandogli delle lame di ghiaccio, sfortunatamente vennero bloccate dal drago, spaccandosi in mille pezzi, Jack non ebbe nemmeno il tempo di reagire che venne nuovamente colpito da una zampata, per poi essere lanciato contro un albero, spezzandolo quasi a metà.
Fafnir osservò la scena, senza scomporsi minimamente, anzi, sembrò parecchio divertito per il tormento che stava affliggendo allo spirito dell'inverno, ma improvvisamente i suoi occhi scrutarono un particolare che fino ad ora gli era sfuggito.
Dopo quella forte caduta, Jack tentò di rialzarsi, questo fece scoprire l'amuleto che portava al collo, Fafnir venne come attirato da quell'oggetto. Raggiunse il ragazzo, ancora accasciato a terra e gli strappò il medaglione da dosso.
“F_fermo!”
Ma lui lo zittì con un calcio “A cosa ti serve dell'oro? Chi te l'ha dato?
Ma Jack non disse nulla, per quanto avesse voluto prenderlo a cazzotti, in quel momento si sentì privo di forze.
Fafnir sembrò per la prima volta perdere le staffe “Hai sempre qualcosa da dire, perché ora non parli?” Strinse forte il medaglione “Forse se lo spezzassi...”
“No!” Ma il suo urlo venne bloccato da una stretta al collo “Allora rispondimi quando di parlo!” Biascicò l'uomo, riducendo i suoi occhi a due fessure “Chi te l'ha consegnato? La famiglia Dumbrock?”
Jack provò a parlare, ma si sentì privo di forze, sfruttò tutto il suo potere contro quei draghi, concludendo nulla. Senza quell'oggetto non sarebbe più riuscito a comunicare con gli altri.
Tentò di rialzarsi, cercando di sferrare un attacco a sorpresa, ma una mano bloccò il bastone.
I loro occhi si incrociarono, ma questa volta la determinazione di Jack non ebbe la meglio.
Si sentì in trappola.
Ci ho ripensato...” Con un veloce gesto, Fafnir gli rubò il bastone “Meglio che questo lo prenda io, il tempo dei giochi è finito. Nonostante il tuo pessimo atteggiamento, ti do ancora una possibilità per sopravvivere, considera ripagato il mio debito”  guardò un ultima volta il medaglione rubato, rimanendo stupito nel vederlo diventare a poco a poco....Grigio.
"Era falso..." Disse, quasi stupito, un piccolo sorrisetto gli si dipinse sul volto, spezzò l'oggetto in diversi pezzi, spargendoli a terra come se fossero coriandoli "Dovevo immaginarlo"
Jack scivolò lungo il terreno ghiacciato, giungendo quasi al limite della spaccatura creata da Fafnir. Quest'ultimo gli passò accanto, osservando curioso il bastone “E' interessante questo tuo potere, credo mi sarà utile in futuro” Nonostante le minacce e i colpi inflitti, il tono di Fafnir rimase sempre calmo e pacato “A presto, Frost”
L'ultima cosa che ricordò Jack furono i suoi passi farsi sempre più distanti, poi il buio.
 
 
 
******************************
 
 
 
Al castello della famiglia Dumbrock, il congelamento dei gemelli causò scompiglio tra i sudditi, Elinor dovette essere sorretta da Maudie per non svenire alla vista dei suoi figli coi piedi completamente incollati al terreno.
Dopo vari tentativi di spezzare il ghiaccio, alla fine optarono per il metodo più ovvio, accesero un fuoco con alcuni rami secchi, aspettando che il si scongeli piano piano.
La regina osservò i suoi bambini, che al contrario sembrarono parecchio annoiati, abituati a gironzolare per il castello, di rado furono costretti a rimanere fermi per più di dieci minuti, quella per loro fu una pura e autentica sofferenza.
“Com'è potuto succedere?!” Si domandò preoccupata.
“Che sia un maleficio?” Disse una donna nelle cucine, Maudie rabbrividì al solo pensiero, guardando la regina come per spronarla a dire il falso.
Ma Elinor iniziò a trovarsi d'accordo con l'opinione appena detta.
Il freddo piombò all'improvviso, proprio durante la primavera, e non era nemmeno normale trovarsi con i piedi congelati lungo il corridoio.
“E se l'intero castello avesse un maleficio?!” Domandò agitata Maudie
“Forse quella strega è ritornata!” Disse preoccupata un'altra.
“Prima quei terrificanti draghi ed ora questo!”
“Non saltiamo a queste conclusioni” Intervenne la regina, mantenendo un tono fermo e deciso “Non c'è nessuna strega, il castello non ha un maleficio...E...”
“E i tre principini sono stati congelati!” Maudie si fece prendere totalmente dal panico, avvicinandosi alle sue colleghe “Credete che quelle voci siano vere?” Nonostante parlasse a voce bassa, la regina sentì fin troppo bene il suo commento, e volle saperne di più.
“C'è qualcosa che dovrei sapere?”
Le donne si allarmarono, voltandosi preoccupate verso la loro reale, la più alta, dai capelli mossi e castani, di nome Ester prese parola, toccandosi nervosamente il vestito “Mia signora. Da qualche giorno al castello girano delle strane voci, il figlio di mia sorella ha detto di aver giocato con un ragazzo che non era di queste parti...”
Lo sguardo della regina si fece dubbioso “E quale sarebbe il male?”
Lei iniziò ad alzare la vove “Ha giurato di averlo visto creare dal nulla una scia di ghiaccio!”
Elinor cercò di trattenersi per non scoppiare in una risata, anche se con molta fatica.
Cosa diavolo stava succedendo a tutti? L'inverno, i draghi, ed ora questo ragazzo comparso dal nulla?
“Mia regina, è la verità! Anche mia figlia ha detto le stesse cose!” Disse la terza donna del gruppo “Non ha mai raccontato le bugie, e se fosse vero?”
“Un ragazzo che crea il ghiaccio?” Elinor sembrò quasi sconvolta, come poterono le sue suddite pensare ad una sciocchezza simile.
La situazione fu strana negli ultimi giorni, ma pensare che una persona potesse creare della neve come per magia, fu assurdo.
Perfino Merida non ci sarebbe cascata.
Un momento....
Ghiaccio.. Jack Frost...
E se avesse un fondo di verità? Se Merida avesse davvero visto davvero quel ragazzo in camera sua?
Si portò una mano alla bocca, rimanendo imbambolata per diversi minuti, al punto che Maudie e le altre tentarono di svegliarla.
“Regina? Si sente bene?" cercarono con delicatezza di scrollarla "Regina Elinor? Vuole che chiami il re?”
“N_No...” Disse in un soffio, sbatté le palpebre, alzando poi il volto verso Ester “Cercatemi Merida, devo parlare con lei...”
Ester fece un veloce inchino, per poi congedarsi a cercare la principessa, e mentre Elinor cercò di riprendersi da tutti quei pensieri, finalmente i gemelli riuscirono a scongelarsi del tutto e, con una velocità da fare invidia a chiunque, fuggirono lungo il corridoio, stufi di essere stati fermi troppo a lungo e intenti a cercare Jack Frost per potersi vendicare a dovere.
 
 
 
*******************************
 
 
 
“Jack!! Jack!!”
Quelle parole continuarono a risuonare nella sua mente.
Piano piano aprì gli occhi, da delle macchie sfumate, con la stessa lentezza si fecero più nitide.
Fafnir sembrò essersi dileguato.
Mosse i piedi, sentendo un vuoto improvviso, dietro di lui vide un burrone, dovette fare attenzione a non scivolarci dentro o non ne sarebbe uscito facilmente, si sentì ancora terribilmente debole.
Jack si toccò il capo dolorante, sentì la testa scoppiare, l'unica cosa che riuscì a mettere a fuoco nella mente, fu la sua sconfitta contro Fafnir, riducendolo ad uno straccio.
Mai avrebbe creduto di fare una battaglia tanto patetica.
Strinse forte i pugni, ricordandosi di una forte mancanza.
Il suo bastone.
“Maledetto” Mormorò, guardando le impronte che i draghi lasciarono sulla neve.
Che sia un guardiano o meno, Fafnir l'avrebbe pagata cara.
“Jack! Jack, sei qui?!” La voce di Hiccup attirò la sua attenzione, seguito da un grugnito da parte di Sdentato. Di sicuro il vichingo avrebbe saputo qualcosa in più su questa faccenda, essendo l'esperto sui draghi.
Si sentì sollevato nel vedere nuovamente i volti dei suoi quattro amici, contando la furia buia, furono salvi, per merito suo.
“Sei qui?!” Merida fu l'ultima della fila, ogni tanto si guardò attorno, per non avere altre brutte sorprese “Stai bene?”
“Potrei stare meglio” Rispose debolmente l'albino, dandosi una veloce sistemata “Non crederete mai a quello che mi è successo! Sono stato attirato in una trappola da questo Fafnir, che nome ridicolo! Come se non bastasse...”
“Nemmeno qui...” Disse Hiccup con voce flebile, Rapunzel lo raggiunse, tenendosi stretta la lunga treccia, semi rovinata per la caduta di prima, ad un tratto, i suoi occhi verdi puntarono in basso “Guardate!” Sobbalzò, indicando col dito la spaccatura del terreno. La sua mano iniziò a tremare, Sdentato le si avvicinò, appoggiandole il muso contro il suo braccio, per confortarla.
Hiccup al contrario, volle indagare di più su quella faccenda, si avvicinò lentamente, Sdentato fece per raggiungerlo ma il ragazzo gli fece cenno di restare li, accanto a Rapunzel.
Ebbe una terribile sensazione, talmente brutta che lo fece rabbrividire.
Jack rimase fermo ad osservarli, non sapendo se preoccuparsi assieme a loro, o semplicemente arrabbiarsi perché sembrarono aver trovato più interessante un buco sul terreno che lui “Sì, davvero molto bello, ora potete ascoltarmi? E' importante! E'...”
Rapunzel provò a biascicare qualcosa “Credete... Che...”
“No!” Merida bloccò l'amica prima che potesse dire altro “Non saltiamo a queste conclusioni, Jack può anche non essere passato di qua”
“Ma sono qui!” insistette lui, avvicinandosi alle due ragazze.
“Quei ruggiti provenivano in questa zona!” Rapunzel fu completamente presa dal panico, Jack tentò di richiamare la loro attenzione, inutilmente 
“Hey! Siete cieche? Che vi prende?"
“Non è successo niente!” Merida cercò di mantenere l'autocontrollo, ma vedere Rapunzel in quello stato la mise in paranoia, le si avvicinò ed appoggiò le mani sulle sue spalle, cercando di calmarla “Non è successo niente, credimi” un lieve sorriso (forse speranzoso), le si formò sul volto.
Quello bastò per calmare la ragazza, ma non fu lo stesso per Jack, Merida con quel gesto gli passò attraverso, provocandogli quella terribile sensazione che non sentì tempo.
Era invisibile. Di nuovo.
“Il medaglione!” Si toccò il petto, ricordandosi solo quell'istante della fine che fece. Fafnir glielo rubò.
Ed ora cosa avrebbe fatto? Senza quel ciondolo, la sola speranza di essere visto era perduta.
"Calma Jack, calmati" Si disse per farsi forza
Fafnir doveva essere ancora nei dintorni, lo avrebbe ritrovato e si sarebbe ripreso il medaglione.
Sì, era l'unica soluzione.
“Ragazze...” Hiccup mormorò talmente piano che a stento riuscirono a sentirlo, si chinò verso il basso, vide una serie di impronte enormi, probabilmente dei draghi, mischiate a quelle che sembrarono piedi umani, nonostante la confusione sul terreno, intuirono cosa fosse successo “C'è stata una battaglia” I suoi occhi puntarono su dei piccoli pezzi dorati e grigi sparsi attorno, piano piano avrebbero perso la loro lucentezza, tornando dei normali pezzi di metallo.
Ma questo gli altri non poterono saperlo.
Il ragazzo ne afferrò una manciata, consapevole a chi appartenessero “Questo... E' ..."
Rapunzel si liberò dalla presa di Merida, raggiungendo l'amico e impallidendo alla vista di tutte quelle impronte sparse sul terreno, le mancò il respiro non appena vide quei pezzetti d'oro tra le mani di Hiccup “Non è il medaglione che Jack portava al collo?”
Aveva osservato bene quello strano oggetto, al centro c'era il disegno di una clessidra, il perché le fosse sconosciuto, ma non poté sbagliarsi, anche se avrebbe tanto voluto.
Perché questo significò solo una sola cosa.
“No...” Indietreggiò debolmente, lasciandosi poi cadere a terra in ginocchio e scoppiando in lacrime.
“No no ferma!” Disse Jack, avvicinandosi alla ragazza “Non piangere! Sono qui, non c'è nulla da temere!” Ma lei non lo ascoltò.
Hiccup strinse forte i pezzi, mentre i suoi occhi diventarono lucidi “Oh Jack..”
“Oh no...Anche tu! Dai Hiccup, falla ragionare!” Lo vide girato di spalle, seguito da dei singhiozzi.
Stavano piangendo per lui.
“Questa è...Una tortura!” Urlò esasperato, portandosi una mano tra i capelli “Deve pur esserci qualcosa da fare, non potete arrendervi!” Voltò il capo, rimanendo di stucco nel vedere Merida con gli occhi lucidi, si teneva le braccia, come per farsi forza, ma le lacrime scesero comunque lungo il suo volto “Stai...Piangendo?” Una reazione simile se la sarebbe aspettata da Rapunzel, ma Merida, pensò non lo sopportasse “Ti prego...Non...”
“E' stata colpa mia...” Mormorò la rossa, abbassando il capo, i lunghi ricci le coprirono il volto, ma le lacrime continuarono a scendere "..Se avessi colpito quell'orso non sarebbe scappato di qua.."
Jack ebbe una morsa al cuore, lo credettero morto.
Piansero per la sua morte, e lui non avrebbe potuto fare nulla per aiutarli.
Fu di nuovo solo.
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Zan zan zaaaaaaan!! *musichetta*
E finalmente ho presentato il cattivello della storia! Yeeee, dopo dieci capitoli! XD
Non so' se lo conoscete, ma Fafnir esiste davvero nella mitologia norrea, mi piaceva l'idea di un nuovo boss, ma forse Pitch potrei sfruttarlo in qualche modo.
Non so, vedremo.
Ringrazio come sempre tutti quelli che leggono la mia fanfiction, in particolare:
Grazie a AlessiaLove, Candy_Angel per averla inserita tra le preferite!
Grazie a HaChiElriC per averla inserita tra le ricordate!
Grazie a ChrisAndreini, Free_doom, HaChiElriC, _burropardi_ e Thedarkgirl96 per averla inserita tra le seguite!
Inoltre ringrazio tanto anche a chi ha commentato fino ad ora! Davvero grazie mille!
Lo so che mi ripeto tanto, ma probabilmente questa sarà la prima Long che terminerò in tutta la mia “carriera” su Efp, e mi fa piacere che la apprezziate almeno un po'!
Bene, fatemi sapere cosa ne pensate e lasciate qualche recensione, non vi fa male!
xD
 
 
Vi auguro un felice Capodanno!
 
 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Paure nascoste ***



Cap 11:
 

Paure nascoste

 
 
 
 
 
Rapunzel non si mosse per quasi un ora, e con lei anche Hiccup e Merida. Sdentato restò al fianco della ragazza, ma cercò con lo sguardo il suo padrone, sperando in un gesto di conforto.
Ma Hiccup rimase a fissare quel terreno per troppo tempo, forse non del tutto convinto della scomparsa di Jack. Provò di darsi un'altra spiegazione, ma inutilmente.
Se ci fosse stato suo padre, probabilmente gli avrebbe detto di non piangere, di essere forte, ma come poteva far finta di niente di fronte alla morte di un suo amico?
Amico...
Faceva strano definirlo tale, entrambi avevano dei caratteri così diversi, molte volte aveva da ridire sul suo comportamento e le loro opinioni spesso non coincidevano come avrebbe voluto.
Ma Jack era stato con loro fino alla fine, non sarebbero qui se non fosse stato per lui, sapeva trasmettere l'allegria anche nelle situazioni peggiori e le sue idee, anche se fuori dal comune si erano dimostrate davvero molto utili. Avrebbe potuto andarsene la sera precedente ma non lo fece.
Rimase per loro.
Se non l'avesse fermato non sarebbe successo tutto questo.
“Hiccup”
Una mano gli sfiorò la spalla, non fece tempo ad alzare lo sguardo che vide Merida passargli davanti.
Gli fece cenno di alzarsi, non la vide in viso, probabilmente non voleva far vedere che pianse fino ad ora.
Che male c'era dopotutto, Jack era anche amico suo.
In quel momento sembrò talmente fragile ed indifesa, che se fosse balzato un altro orso probabilmente non avrebbe reagito. Rapunzel non sembrò nemmeno accorgersi della partenza della rossa, continuò a fissare quel terreno "Quelli sono pezzi di ghiaccio?" Si domandò, osservando quei frammenti di ghiaccio sparsi ovunque.
Iniziò a non capirci più nulla, sentì la testa scoppiarle e il pensiero di quanto accadde le fece ulteriormente venire i brividi, accarezzò debolmente il muso di Sdentato, poi Hiccup la aiutò ad alzarsi, avvertendola che si sarebbero rimessi in marcia.
La ragazza lo guardò con un'espressione talmente triste che lui non poté fare a meno di abbassare lo sguardo.
Come potevano andare avanti, comportandosi come se nulla fosse?
Come speravano di raggiungere quel drago senza di lui?
Non seppero che Jack li osservò, invisibile ai loro occhi, ma sempre li, con loro.
La furia buia d'altro canto, lo vide, o meglio, avvertì  la sua presenza, Jack se ne accorse "Tu...Mi vedi?"
Sdentato sgranò gli occhi, inclinando la testa di un lato. Jack si sentì  molto più sollevato "Oh grandioso!" Gli si avvicinò entusiasta "Sarà qualche effetto magico...Può essere una cosa da draghi"
Sdentato indietreggiò, leggermente titubante. Avvertì la presenza di Jack, ma istintivamente si tenne lontano, trattandosi comunque di uno spirito, ora ne fu pienamente consapevole della sua stranezza.
"Puoi far capire agli altri che sono qui?" Domandò speranzoso "Io... Sono troppo debole, non so davvero come fare" provò a creare una palla di neve con la mano ma con scarsi risultati "In questo periodo sono completamente solo. Ma non voglio abbandonarli"
Ma la furia buia rimase fermo, Jack gli fece cenno di muoversi verso gli altri ma nulla.
Alla fine Sdentato provó ad attirare l'attenzione di Hiccup, saltellando e facendogli cenno di guardate verso Jack, ma il vichingo lo fissò confuso "Che ti prende?"
Il drago parve stranamente su di giri, tentando il tutto pur di farsi ascoltare ma questo fece stranamente irritate l'amico " Non è il momento, Sdentato" sospirò "dobbiamo muoverci"
L'animale diede un veloce sguardo a Jack, come per fargli capire che non avrebbe potuto fare di più.
Ripensandoci, come poteva dire ad Hiccup che lui fosse ancora vivo?
Lo spirito si portò una mano sul capo, pensando ad un altro piano. "Calma Jack...Rifletti..." Ma in quell'istante vide il gruppo allontanarsi da lui, Jack li seguì, rimuginando sul da farsi.
Camminarono per un altra ora, finché il cielo iniziò a scurirsi, raggiungendo una tonalità bluastra, un colpo di vento fermò i loro passi, il sole ormai sparì del tutto, lasciando spazio all'aria gelida della notte. Hiccup alzò lo sguardo, continuando a camminare in quel modo avrebbero solo rischiato di prendersi un malanno, non ci fu altra scelta “Sarà meglio trovare un riparo” Disse, facendo girare di scatto le due ragazze.
E per la prima volta dopo l'incidente, i loro sguardi si incrociarono.



 
*********************



 
Hiccup vide una grotta non molto lontana da loro, fortunatamente sembrò disabitata, non parve molto grande, ma abbastanza da contenere loro tre e la furia buia. 
In cinque sarebbe stato un problema.
Merida accese un fuoco, utilizzando alcuni rametti secchi trovati lungo il tragitto, dopo di ché, tirò fuori alcune coperte che si trovarono all'interno della sacca, almeno non si sarebbero congelati.
Jack tentò di attirare la loro attenzione, cercando di creare come meglio poté qualche immagine o dei fiocchi di neve, ma fu del tutto inutile.
Essendo un Guardiano, come da regola, quando i bambini smettevano di credere, le capacità diminuivano, fino ad annullarsi. Non dimenticò mai la paura di Dentolina o la riduzione di Calmoniglio, per loro si svolse più lentamente, ma per Jack fu diverso, distruggendo il medaglione, eliminò completamente la fede che Jamie e gli altri ponevano su di lui, fu come un forte scossone al petto, sentì di aver perso tutto. Non poté fare nulla per loro in quelle condizioni, si sentì debole, privo di forze, ma non volle nemmeno abbandonarli.
Ogni tanto commentò qualche loro azione, pur consapevole di essere ignorato, ma gli permise di sentirsi meno solo in quel momento
Sarebbe stato contento perfino di sentire uno degli insulti di Merida, o la risata contagiosa di Rapunzel, o guardare Hiccup e Sdentato litigarsi il posto dove dormire, finendo poi con la vittoria schiacciante della furia buia.
Iniziarono a mancargli. Davvero tanto.
Merida si accucciò vicino al fuoco, riscaldandosi le mani e i piedi, Rapunzel invece si posizionò poco distante da loro, intenta a disegnare qualcosa con un ramoscello, gli occhi azzurri della principessa puntarono su di lei, la vide tremare dal freddo, ma non si alzò, tanto non avrebbe risolto nulla.
Al contrario, Hiccup la raggiunse, tenendo in mano una sacca con dentro del cibo, la furia buia lo seguì, rivolgendogli uno sguardo pieno di conforto, solo immaginare come si stesse sentendo. Se solo avesse potuto parlargli. Hiccup gli sorrise, dandogli una veloce carezza all'orecchio “Grazie”.
Sdentato lo guardò come se avesse capito, voltandosi poi verso Jack, Hiccup non ci fece molto caso, ma fu grato della sua presenza, senza di lui non avrebbe reso tutta quella pressione.
Raggiunse la ragazza, trovandola di spalle e seduta su un cumulo di neve, il viso appoggiato su una mano, mentre con l'altra tracciò delle linee con un bastoncino. Parve così concentrata, probabilmente non si accorse nemmeno del suo arrivo.
“Rapunzel”
La biondina sobbalzò, facendo cadere a terra il bastone “Non ti avevo sentito”
Hiccup le sorrise, sedendosi accanto a lei, Sdentato si mise al centro, attirato dal disegno che la ragazza fece sulla neve.
“Wow” Mormorò il vichingo, osservando il lavoro “Siamo...Noi”
Rapunzel ritrasse tutti, lei, affiancata da Merida, Hiccup, Sdentato, perfino Jack.
“Che ne dici di raggiungere la grotta? Qui si congela” Cercò di sviare il discorso. Questo avrebbe solo peggiorato la situazione.
Rapunzel annuì, mostrandogli un debole sorriso “Vi raggiungo tra poco”
“D'accordo” Rimase a fissarla, preoccupato, sperò cambiasse idea, ma lei ritornò a concentrarsi sul disegno, terminando così la conversazione.
Lui sospirò, facendosi forza e alzandosi da terra “Andiamo bello” Fece per allontanarsi, quando per sbaglio calpestò la lunga treccia bionda.
Rapunzel drizzò la schiena, urlando un Aih di troppo, questo attirò l'attenzione dello spirito, che li raggiunse per vedere cosa stesse succedendo. Hiccup fece un balzo all'indietro, mormorando un scusa e controllando di non averli rovinati “Mi dispiace, ero distratto e...”
“Non fa nulla” Aggrottò la fronte, raccogliendosi la treccia per lasciar spazio ad Hiccup, l'altro non fece in tempo a fare un passo, che stranamente venne richiamato “Forse...”
Lui si voltò, non completamente sicuro se Rapunzel stesse parlando con lui o per conto suo. Ma le sue parole furono più che sufficienti.
“...Forse avrei dovuto tagliarli fin dall'inizio” Sospirò, raccogliendosi una ciocca bionda e passandosela dietro l'orecchio “Non hanno fatto altro che intralciare il nostro viaggio, Jack aveva ragione, dovevo tagliarli”.
“Cosa?!” Perfino lo spirito non riuscì a credere alle sue orecchie.
“Perché?” Hiccup si accucciò nuovamente, avvicinandosi a lei e facendo cenno alla furia buia di chinarsi con lui “Se non fosse stato per i tuoi capelli, Sdentato sarebbe ancora ferito” Il drago la guardò con i suoi enormi occhioni, mormorando un dolce ruggito, questo fece trasparire un sorriso da parte della ragazza, che però svanì lentamente “Proteggi i tuoi capelli, non fidarti di nessuno e fai in modo che non vengano mai tagliati” Cercò nella sua lunga chioma, dietro l'orecchio vi era una ciocca di capelli diversa dalle altre, Hiccup e Jack osservarono attentamente, il colore sembrò castano, completamente diverso da tutto il resto della chioma.
“E' quello che mi ripete sempre mia madre, se i miei capelli vengono tagliati, perdono il loro potere, diventando...Beh...Normali, credo” Si rimise a posto la ciocca, tirando un ennesimo sospiro.
Hiccup batté le palpebre più volte, sorpreso, Jack al contrario sbuffò, portandosi le mani al petto, più che meravigliato, sembrò confuso “E tu vuoi rinunciare a tutto questo?”
Con una mano, Rapunzel cancellò dal disegno i suoi lunghi capelli e, utilizzando il bastoncino ne disegnò altri, più corti, più normali “Questi capelli sono ciò che mi rende speciale, ma per colpa loro mi sono messa nei guai e Jack ha dovuto salvarmi” Sempre col bastone tirò una riga sul disegno del ragazzo, i suoi occhi iniziarono ben presto a tornare lucidi “Non avrei mai dovuto esprimere quel desiderio, avrei potuto chiedere...Una torre più grande! Perché no, se mai tornerò a casa di sicuro non uscirò mai più, mi servirà dello spazio!”
Jack si voltò verso il vichingo, sospirando un “Fai qualcosa, tu che puoi”
L'altro scosse il capo, lasciandosi scappare una piccola risata, sotto lo sguardo furente della bionda “Cosa c'è di divertente?”
“Il tuo comportamento”
Lei si irrigidì "Ti sembra il momento adatto per fare battute?”
“Jack lo farebbe” Si guardarono, sorridendo entrambi “Non so che rapporto ci sia tra te e tua madre" iniziò Hiccup "Ma non sono i capelli a renderti speciale”
L'albino tirò fuori un sorrisetto, incrociando le braccia “Adulatore, io avrei optato per qualche battutina in più”
Ma inaspettatamente l'umore di Rapunzel iniziò a migliorare, arrossì per il complimento, rivolgendogli un sorriso sincero e pieno di gratitudine. Fu grata ad Hiccup per non essersene andato, per non aver abbandonato lei e Merida e di rimanere con loro anche adesso, quando sarebbe potuto salire in groppa a Sdentato ed allontanarsene.
In fondo lo ammirava, possedeva un coraggio inimitabile, anche se il suo aspetto poteva far sembrare il contrario, non era forzuto e non era nemmeno un asso con i combattimenti corpo a corpo, ma possedeva una forza d'animo impareggiabile, così come Merida e Jack. Forse era per questo che si sentiva fuori luogo, fino a quel momento non aveva contribuito molto ad aiutare, anzi, aveva peggiorato solo la situazione.
Hiccup le porse il sacchetto con il cibo, alzandosi in piedi “Se hai fame, c'è ancora qualcosa, quando te la senti raggiungici, ma non congelare”
“Va bene” Sorrise, riprendendo a fissare il disegno di fronte a sé.
D'ora in poi non sarebbe più stata un peso.


 
                                                                                               *********************



 
Dopo la chiacchierate con la bionda, fu il momento di parlare anche con la rossa.
Ed Hiccup sapeva che sarebbe stato più difficile del previsto, visto che Merida, al contrario di Rapunzel, non spiccicò una sola parola per tutto il viaggio.
Mentre la raggiunse la osservò per bene, trovandola nello stesso punto da dove si era seduta, il corpo avvolto in un mantello, il cappuccio le coprì i lunghi capelli ricci.
Nonostante stesse vicino al fuoco, tuttavia sembrò un pezzo di ghiaccio. Il giovane vichingo deglutì appena, lanciando uno sguardo di conforto a Sdentato, come sempre la furia buia restò al suo fianco, non lo avrebbe mai lasciato per nulla al mondo “Speriamo in bene” Sospirò, avvicinandosi al luogo riparato e sedendosi accanto a Merida.
E fu così che calò il silenzio, si sentì solo il fruscio di alcuni rami mossi dal venticello, nonostante l'aria gelida, la neve fortunatamente smise di cadere.
La principessa non accennò a parlare, né tanto meno a voltare lo sguardo.
Lui la guardò di sottecchi, schiarendosi la voce come per far sapere della sua presenza.
“Allora...” Decise che se non avesse iniziato per primo, non avrebbero concluso nulla “Posso cominciare io il turno di guardia, che ne dici?”
Merida annuì, ma senza voltarsi. La situazione più che strana, iniziò a farsi imbarazzante.
“Strano” Borbottò, tirando fuori un sorrisetto “Normalmente sono io quello di poche parole”.
Solo per qualche istante, gli lanciò un'occhiata, ma la speranza di instaurare un dialogo svanì brevemente non appena riportò lo sguardo verso lo scintillio del fuoco.
Hiccup si portò una mano tra i capelli, avvertendo pian piano il disagio, inoltre si sentì in bilico, da una parte Rapunzel giocherellava con la neve, rimuginando sulla sua educazione e creandosi delle colpe inutili, dall'altra parte Merida, una colonna portante per quel piccolo gruppo, aveva perso la sua intraprendenza.
La vide fissare continuamente quel fuocherello, pensando a tutt'altro, probabilmente, così come lui e Rapunzel, non si stava dando pace per la morte di Jack.
Non seppe davvero come reagire, cosa fare, avrebbe voluto piangere la morte del suo amico, di nuovo.
Si sentì in colpa per non aver fatto abbastanza.
Una parte di lui volle ritirarsi, andarsene e dimenticare tutto, ma in quel caso la morte di Jack sarebbe stata inutile e questo non se lo sarebbe mai perdonato.
“Senti...” Merida intanto si accucciò per prendere sonno, dandogli le spalle “So come ti senti, ma se vogliamo continuare questo viaggio, non devono esserci pressioni, se stai male e vuoi sfogart...”
“Sto bene” Lo zittì, dal suo tono non trasparì dell'odio, sembrò quasi una supplica.
Non voleva parlare, né tanto meno di stare in compagnia di qualcuno, messaggio ricevuto.
“Cercavo solo di aiutarti” Ma lei tornò a sistemarsi in quell'angolino scuro e riparato, le sue parole si limitarono ad un mormorio infastidito per via della scomodità sul terreno.
Hiccup tirò un sospiro, prendendo una coperta, e mentre si alzò, per andarsi a sistemare sotto ad un albero accanto, vide Rapunzel raggiungere la grotta e accucciarsi vicino a Merida, non le disse una parola, forse pensando che stesse dormendo.
Come annunciato poco fa, fece lui il primo turno di guardia, avrebbe potuto restare assieme alle due ragazze, ma in quel momento volle stare per conto proprio. Sdentato si sistemò vicino a lui, sbadigliando appena “Sai, più passo il tempo con le persone, più preferisco i draghi”
Tranne ovviamente per alcune eccezioni, se Astrid lo avesse sentito non l'avrebbe mai perdonato.
Non era arrabbiato con Merida, ma il suo atteggiamento l'aveva deluso, anche lui soffriva per la morte di Jack, ma doveva reagire, per il bene del suo clan e per il loro.
Diede un'ultima occhiata attorno, Sdentato sbadigliò ripetutamente, cercando di restare sveglio per fargli compagnia, ma non avrebbe resistito ancora per molto, Hiccup gli rivolse un sorrisetto, sussurrandogli di dormire, lui non se lo fece ripetere due volte e si accovacciò per bene, chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare dal sonno.
Anche Merida e Rapunzel sembrarono nel mondo dei sogni, così come il resto della foresta, se non fosse per quel freddo venticello, anche Hiccup si sarebbe addormentato subito, ormai non chiuse occhio dal suo arrivo al castello, chissà per quanto avrebbe resistito.
Jack osservò tutta la scena, vedendo poi Hiccup allontanarsi dal gruppo, ma il suo interesse fu attirato dal disegno che Rapunzel fece sulla neve “Però...” si accucciò per osservarlo meglio, sgranando gli occhi non appena vide la sua figura con una linea tracciata “Questo non è affatto carino” cercò di togliere quella riga, ricostruendo da sé il disegno ma modificando qualche particolare “Non ho i capelli in questo modo, e non ho dei piedi così grandi!” Gli fu difficile manovrare la neve, avendo perso gran parte del suo potere, ma con un ulteriore sforzo riuscì a terminare il disegno “Ecco fatto” un piccolo sorrisetto comparve sul suo volto. Peccato fosse solo un disegno e non la realtà.
 
 
*******************

 
 
“Hiccup? Hiccup?!” Uno schiaffetto alla guancia lo fece svegliare di scatto.
“C_cosa?!” Ma la mano fredda della ragazza gli tappò la bocca, facendogli cenno di stare zitto
“Non urlare, sveglierai Rapunzel” Sussurrò “Ora è il mio turno, così puoi continuare a dormire”
“Non stavo dormendo” Si difese il moro, lei ridacchiò, coprendosi la bocca con la mano sinistra e annuendo appena “Oh sì invece, ti ho sentito farfugliare”
“Farfugliare?” Voltò il capo sulla furia buia, appena sveglia “Farfuglio durante il sonno?”
Sdentato emise un lungo sbadiglio, senza degnare la domanda dell'amico e si rimise a dormire.
Merida sorrise, appoggiando anche lei la schiena sul tronco dell'albero e portando le mani sulle ginocchia “Eri strano, devi aver fatto un incubo”
“Non sarebbe la prima volta” Sospirò, trattenendo uno sbadiglio.
Il silenzio calò nuovamente tra i due, questa volta Hiccup decise di non intromettersi, toccò a Merida farsi avanti questa volta.
Fortunatamente la ragazza sembrò leggerlo nella mente, ed iniziò a parlare “Mi dispiace...Per prima” disse, stringendosi le spalle “Cerco di essere forte, ma la verità è che non riesco ancora a farmene una ragione e...” Si fermò, cercando di tirare fuori le parole giuste “Mi manca”
Hiccup inarcò un sopracciglio, mostrando un debole sorriso “Non sei la sola”
Jack, che li raggiunse, rimase senza parole alla dichiarazione di Merida, per quanto la situazione fosse drammatica, non poté fare a meno di sorridere.
Osservò la ragazza, con ancora gli occhi gonfi per via del pianto, il volto appoggiato sulle mani, mantenendo comunque un'aria adorabile, stranamente senza il suo arco con sé, immaginò lo avesse lasciato nella grotta.
Di rado Merida si separava dalla sua arma, ma in quel momento aveva la testa altrove, lo si capiva benissimo dal suo atteggiamento.
In fondo era carina mentre cercava di nascondere la sua espressione, coprendosi il volto con i suoi lunghi capelli.
Un momento...Carina? Adorabile?
"Frena Jack, scaccia questi pensieri" Non sembrò il momento adatto, e soprattutto non con Merida.
Anzi, sarebbe stato meglio non pensarci affatto.
Hiccup notò la ragazza tenersi forte il braccio destro, guardandosi pensierosa il polso “Tutto bene?”
Lei abbassò lo sguardo “Non era la prima volta che mi scontravo con un orso” Lui la osservò, senza dire una parola, anche se capì di cosa stesse parlando, suo padre durante la cena gli disse tutta la storia “Qualche tempo fa ho avuto un'incidente, Angus mi aveva disarcionata e sono scivolata in un burrone, temevo di non farcela, ma sono riusciti a trovarmi, sfortunatamente mi sono ferita al polso e non ho potuto esercitarmi con l'arco per tutto l'inverno” strinse il pugno, portandosi una mano tra i capelli “Credevo di essere felice, poter nuovamente uscire dal castello e tirare con l'arco, ma la verità è che non sono più capace”
“Come?” Hiccup sgranò gli occhi, sorpreso dalle sue parole “Stai scherzando? Ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?”
“Sì ma era diverso, non ero in ansia, quel ragno non era un drago di dieci metri o un orso inferocito!” tirò un sospiro, appoggiando il capo sul tronco e portando lo sguardo verso il cielo notturno “Ho avuto paura, e quando ho visto Jack scappare da quell'orso mi sono chiesta: Perché non ho reagito? Se solo l'avessi colpito...Forse...”
“Nessuno è immune alla paura” Disse Jack, sedendosi su una roccia, accanto alla ragazza “Tira fuori la grinta, andiamo! Ti do il via libera di prendermi in giro”
“E' impossibile non avere paura di niente” Esclamò Hiccup
“E' quello che ho detto” Borbottò lo spirito.
“Che cosa ti spaventa?” La domanda di Merida lo lasciò spiazzato, ci pensò un paio di minuti, grattandosi nervosamente il capo “Di addormentarmi”
Sia la ragazza che lo spirito, sgranarono gli occhi, dovendosi quasi trattenersi dal ridere.
“No no fammi capire, hai paura di dormire?” Disse divertito Jack
“Ah-ah, sì è buffo” Hiccup accennò ad un sorrisetto, voltandosi sulla furia buia accanto, immersa nel sonno “Continuo a fare lo stesso incubo da settimane”
“E che cosa sogni?” Merida sembrò piuttosto curiosa.
“Non si capisce con precisione” Sospirò “So solo che Sdentato sparisce davanti ai miei occhi, io provo a fermarlo ma lui non mi ascolta e... Poi quel ruggito
“Ruggito?” Ripeté la rossa, inarcando un sopracciglio “Pensi che sia una sorta di sogno premonitore?”
Lui si strinse le spalle, appoggiando il capo sul tronco e guardandola “Tu credi?”
“Può capitare" lei lo guardò "Rifletti: Fai degli incubi su Sdentato, e qualche giorno dopo incontri un drago che neanche conosci”
“Ho sentito quel drago ruggire, e credimi, non assomiglia per niente a quello del mio sogno” Fece un ennesimo sbadiglio, nonostante cercasse di rimanere sveglio, la stanchezza ebbe la meglio.
Merida frugò nella sacca delle coperte, tirando però fuori un libro.
“Vuoi leggermi una favola?” Ridacchiò il vichingo.
“Guarda meglio” Hiccup si avvicinò, riconoscendo dalla copertina rovinata il libro sulla storia di Angus “Te lo sei portato in viaggio?”
“Per darci un'occhiata” Si difese, iniziando a sfogliare alcune pagine “Quell'Angus era un tipo strano, quando fuggì rubò un'enorme quantità di oro, evidentemente non voleva vivere nella miseria nella tua isoletta”
Hiccuo alzò le spalle “Non ho mai sentito parlare di oro, Angus era stato scelto come capo per il suo coraggio, non certo per le sue ricchezze”
Quelle frasi insospettirono ulteriolmebte Merida “E allora perché ha rubato a suo fratello?”
Hiccup fece nuovamente le spallucce “E chi lo sa” Si scambiarono un'occhiata "Forse lo scopriremo"
Merida annuì, sistemandosi comoda e riprendendo ad osservare la foresta attorno a sé, il cielo cupo, come una cappa grigia e pesante, gli alberi spogli circondati da fiocchi di neve e ghiaccio, nonostante il freddo, tuttavia si respirò un'aria più tranquilla.
 
 



 
 
ANGOLO AUTRICE:
 
Okay è triste, lo ammetto; ma vedrete che al prossimo capitolo ci saranno nuove sorprese che non vi deluderanno, vedrete!
A dire il vero sarei potuta andare oltre, ma in questo caso volevo concentrarmi sui cambiamenti, sulle loro interazioni e sul loro modo di affrontare la perdita di Jack, ognuno agisce in modo diverso, finendo poi per scontarsi con le proprie paure e confrontandosi con gli altri. Mi piace rappresentare la loro bellissima amicizia, che alla fine è quello che apprezzo di più in questo crossover.
Avrete notato che quando Jack parla, il testo è in corsivo, l'ho fatto per non confondere le idee quando è con gli altri.
Insomma, spero vi sia piaciuta!^^
Ringrazio moltissimo chi ha recensito il capitolo precedente, prometto che risponderò a breve! Devo fare un po' di ordine con alcune fic.
E Ringrazio altrettanto chi continua a leggerla, non sapete quanto mi fate felice.
Se volete lasciate un commento, è sempre gradito ^^
A presto! :)
 

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Capitolo 12
*** Messaggi di ghiaccio ***



Cap 12:
 

Messaggi di ghiaccio


 
 
 
Il mattino seguente non fu dei migliori, Rapunzel si avvicinò alla principessa, cercando di risvegliarla con una piccola scrollata, ma la poverina rimase sveglia quasi tutta la notte, addormentandosi proprio al sorgere del sole “Merida?” La chiamò debolmente, forse per paura di trovarla di pessimo umore. Portò una mano sulla sua spalla, scrollandola ancora una volta, l'altra borbottò qualcosa, girandosi e dandole la schiena, infastidita. Così Rapunzel la punzecchiò sulla pancia, provocandole il solletico che tanto detestava; iniziò quindi a ridacchiare nel sonno, cercando di scacciarla con una debole manata “Merida?! Ti prego svegliati!” Fu così che si fece coraggio e le diede un colpetto alla testa.
“Aih!”Merida si alzò di scatto, con i ciuffi ribelli sopra al viso e gli occhi che puntarono da una parte all'altra.
“Finalmente” Sospirò, sorridendole poco dopo.
Ma la principessa non sembrò dello stesso umore, si toccò il capo, emettendo un forte sbadiglio “Che ti prende?” Iniziò a strofinarsi gli occhi, guardando il posto vuoto accanto a sé “Hiccup e Sdentato?”
“Ora non ci sono”
Un attimo di silenzio, gli occhi ancora assonnati di Merida si sgranarono “Cosa?”
No, non di nuovo.
Non bastò la scomparsa di Jack, ora pure Hiccup, accidenti!
Avrebbe dovuto usare i lunghi capelli di Rapunzel come liane e legarsi stretta a quei due.
“Non allarmarti” Disse la bionda, accorgendosi della terribile espressione che fece, sembrò davvero infuriata “Sono qui nelle vicinanze, Hiccup è andato a cercare qualcosa da mangiare per il viaggio”
“E le provviste?”
“Ecco...” Lei si stropicciò il vestito, girando lo sguardo verso un sacco vuoto accanto a sé. Merida non credette ai suoi occhi, tutta la roba che aveva portato era finita, di già?
Com'era potuto succedere?
“Sdentato non ha saputo resistere" Farfuglió "Sai come sono...i Draghi...Ehehe”
La sua bocca spalancata si trasformò in un broncio, maledicendo il giorno in cui permise ad Hiccup di portarsi dietro quel lucertolone nero. Il viaggio secondo come poteva durare ancora due giorni, contando il ritorno, avrebbero resistito tutto quel tempo senza mettere qualcosa sotto i denti?
Sicuramente lei no.
E come speravano di trovare del cibo? Era ancora inverno, il periodo più difficile per cacciare, ma forse con l'aiuto di Sdentato potevano trovare qualcosa.
Si calmò, passandosi una mano sui suoi lunghi boccoli rossi e sospirando appena, Rapunzel la osservò, mostrando un sorriso flebile, sentì Merida agitarsi, passando probabilmente alla fase: “Odio tutti quanti” o qualcosa del genere.
In quel momento si trovarono da sole, Rapunzel iniziò a pensare di poter dare una mano (o almeno tentare). Ma prima che potesse aprir bocca, Merida si alzò da terra, pulendosi il vestito ancora sporco di neve “Dove sono andati?”
“In quella zona a sud, tra non molto dovrebbero tornare” La vide mentre recuperò dentro la grotta il suo arco “Vuoi seguirli?”
“Mmh...” L'altra sembrò pensarci su, mentre prese le frecce di riserva “A dire il vero pensavo di vedere a che punto siamo con il viaggio”
La fissò “E come?”
Lei indicò col dito verso ovest “Non molto distante c'è un albero altissimo, probabilmente il più alto di tutto il bosco, si trova vicino ad un lago, se mi arrampico posso vedere tutto quello che sta succedendo nei dintorni”
“D'accordo” Le sorrise, avvicinandosi a lei “Ti accompagno, così...”
“No aspetta!” Si sistemò per bene la faretra, voltandosi verso l'amica “Rimani qui, se Hiccup torna e non ci vede gli prenderà un colpo”
Rapunzel non sembrò molto convinta, anzi, a dire la verità, si sentì messa da parte.
Come se non sapesse badare a se stessa, ma Merida sembrò  bloccarla ogni volta tentasse di fare qualcosa.
“Va tutto bene?” Si portò una mano al fianco, ma dato che la risposta della bionda non arrivò, la rossa lo prese per un sì. La sorpassò di qualche passo, ma la voce di Rapunzel la fermò “Perché non ti fidi di me?”
Lei si voltò, non capendo le sue intenzioni, ma l'altra non le diede tempo di obbiettare che riprese a parlare “Forse non sarò brava come te a tirare con l'arco, o non comunicherò con i draghi, ma posso essere di aiuto se solo mi dessi una possibilità”
“Io non ho mai detto che non mi fido”
“Ma lo pensi!” Insistette, il suo tono di voce si fece più alto, Merida non si sarebbe mai aspettata una reazione del genere da una come Rapunzel, una ragazza dolce ed estremamente ingenua, non abituata ai pericoli del mondo esterno. Nella loro situazione, un solo passo falso e sarebbe stata la fine.
Non l'avrebbe persa come Jack
“Posso cavarmela" insistette "Voglio essere d'aiuto”
“Resta qui" Disse schietta Merida "e avverti Hiccup che tornerò subito, poi ripartiremo” Mostrò un sorriso sincero “Anche questo è di aiuto, andare entrambe alla sperduta crea solo confusione, e poi conosco di più la zona”
Ma la ragazza non sembrò pienamente convinta, abbassò lo sguardo delusa e incrociò le braccia al petto “D'accordo”
Prima che Merida se ne andasse, si voltò speranzosa verso la sua amica “Allora, va tutto bene?”
“Benissimo” Disse seccata, senza voltarsi minimamente.
“Sei arrabbiata?”
“No non lo sono”
Le sue risposte parvero tutt'altro che amichevoli. La rossa tirò fuori un sorrisetto, scuotendo debolmente il capo “A me sembra il contrario”
“Non è vero”Rispose freddamente Rapunzel
Merida la guardò.
D'accordo ora stava esagerando, aveva scelto la persona sbagliata con cui fare baruffa.
 

 
Jack intanto, sentendo tutto quel baccano, scese dall'albero su cui tentò di riposarsi la notte precedente. Restò sveglio per tenere compagnia a Merida, anche se lei ovviamente non poté vederlo
 
 
 
 
 
Purtroppo la situazione sembrò la stessa del giorno precedente, se non peggio. Jack si accorse dell'inaspettato litigio tra le due ragazze, strano perché Merida e Rapunzel sembrarono andare così d'accordo.
“Woh woh, state calme!” Fece largo tra le due, guardandole di sottecchi “Che vi prende adesso? E dov'è Hiccup?!”
“Ti sembra questo il momento di litigare?” Disse Merida
Rapunzel sbuffó “Non stiamo litigando!”
“A me sembra di sì!”
“Non è vero!”
“Non ci credo!” Jack urlò esasperato, portandosi una mano tra i capelli “Fatemi capire, state litigando sul fatto di non littigare?!”
Rapunzel avanzò di un passo “Voglio dimostrare a tutto voi e perfino a Jack, di poter essere d'aiuto per il gruppo”
E ancora una volta mise in ballo Jack.
“Lui se n'è andato” Disse debolmente Merida, voltando lo sguardo altrove.
“Non è un buon motivo per dimenticarlo”
Lei scosse il capo, cercando di mantenere un'atteggiamento fermo “Non lo stiamo dimenticando, ma non comportarti come se ci fosse ancora" la fissò severa "Smettila”
Ma Rapunzel sembrò ignorare le sue ultime frasi “Mi sono sempre fatta aiutare da tutti voi, ma ora voglio rendermi utile, voglio...”
“Con quei capelli non puoi fare nulla!” Le urlò schietta
Ecco.
Lo disse davvero. Mannaggia a lei e alla sua boccaccia.
Quelle parole fecero male, e nessuna canzone avrebbe potuto curare quella ferita.
“...Scusami. Mi è scappato e...” Merida alzò lo sguardo, immaginandola di vederla in lacrime, ma gli occhi di Rapunzel non furono lucidi, la sua espressione parve tutt'altro che fragile.
“L'hai detto” sembrò arrabbiata, forse delusa, o magari entrambe le cose, ma stranamente nessuna lacrima le rigò il viso.
Jack rimase li, fermo, forse sorpreso anche lui dall'atteggiamento che assunse la bionda.
“Mi dispiace”
Ora Rapunzel la odiava, perfetto.
Se l'era meritato, sapendo quando contassero per lei i suoi capelli, non avrebbe mai dovuto dire quelle parole. Si voltò, riprendendo il cammino, ormai non c'era più niente da dirsi, da come imparò a conoscerla, pensò che alla fine si sarebbe calmata, così sarebbe tornato tutto come prima.
Lo sperò davvero.
Jack rimase totalmente spiazzato, non si aspettò un finale del genere. Insomma, pensò facessero pace, immaginando fosse un comportamento da ragazze.
Se mai fosse tornato a casa lo avrebbe chiesto a Dentolina.
Merida se ne andò, forse per stare un po' in disparte, in un primo momento pensò di raggiungerla e tentare di rimediare al danno con Rapunzel, ma poi si ricordò di un piccolo particolare, l'invisibilità.
Forse in quel caso fu meglio così, avrebbe solo peggiorato le cose, gli sarebbe andata meglio con Rapunzel.
La cercò con lo sguardo, vedendola allontanarsi per dirigersi nella grotta dove aveva riposato durante la notte, fu di spalle quindi non la vide perfettamente, ma poté solo immaginare come si sentisse. Fu consapevole dei limiti con quei capelli, ma nonostante tutto non ci rinunciò mai, nemmeno di fronte a quell'orso.
Rapunzel non era fragile, doveva soltanto rendersene conto.
La vide afferrare qualcosa, in un primo momento non capì, ma appena la vide voltarsi, tutto ebbe un senso.
La spada che le consegnò Merida.
La ragazza avanzò di qualche passo, tenendo l'arma nella mano destra, mentre con l'altra si tenne la lunga treccia.
“Non vorrà...” Ma l'idea di Rapunzel fu proprio quella.
 
 
 
*******************
 
 
 
“Doveva venirti il verme solitario proprio questa mattina?” Commentò il vichingo, lanciando uno sguardo alla furia buia accanto, Sdentato sbuffò, rallentando il passo.
“Non essere permaloso, dovrei esserlo io" sospirò "Sai come la prenderà Merida quando lo verrà a sapere?”
In tutta risposta la furia buia gli diede le spalle, Hiccup tirò un ennesimo sospiro, portandosi le mani ai fianchi “Lo so che non ti piace, ma dobbiamo andare d'accordo se vogliamo che questo viaggio non porti altre disgrazie” Si avvicinò al suo amico, mostrando un sorrisetto beffardo “Allora?”
Ma lui sembrò ancora infastidito dal discorso, Hiccup lo stuzzicò un po', afferrandolo e cercando di farlo reagire, di solito gli piaceva provocarlo e giocare a fare la lotta, ma come sempre, la furia buia ebbe la meglio, dandogli una serie di leccate affettuose.
“Ah ah okay, basta Sdentato! Ho capito...Basta!” Disse il vichingo, senza smettere di ridere “Come previsto, non abbiamo trovato nulla...Te la vedrai tu con Merida” Sdentato sbuffò nuovamente, voltandosi e tirandogli una leggera codata in faccia, il ragazzo si alzò, prendendolo per la coda ma il drago si girò verso di lui saltandogli nuovamente addosso e bloccandolo, in modo da impedirgli di fargli ulteriormente i dispetti.
Ma improvvisamente un rumore attirò la loro attenzione, Hiccup e Sdentato voltarono lo sguardo, scambiandosi un'occhiata.
“Sarà meglio andarcene”
Il drago annuì ed insieme percorsero un altro sentiero, non ebbero idea di chi o cosa fosse quel rumore, ma sicuramente non sarebbero andati alla scoperta.
 
 
 
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Dopo essersi un po' calmata, Merida raggiunse il grande albero di cui aveva parlato, ricordò di esserci già passata con Angus diverse volte, fu una scorciatoia per raggiungere più in fretta la cascata di fuoco, dove l'anno scorso la scalò per la prima (ed ultima) volta, Merida aveva preso l'abitudine di chiamarla così per via delle storie che suo padre le raccontò da piccola. Davanti a lei vide un lago completamente ghiacciato, a volte le sarebbe piaciuto farci una nuotata, ma in quel momento sarebbe stato impossibile.
Sorpassò  il lago, facendo molta attenzione a non scivolare e col calma si arrampicò sul tronco dell'albero, dovette fare attenzione a non ferirsi ulteriormente il braccio, ma in poco tempo riuscì a raggiungere la vetta, rimanendo come sempre estasiata nel vedere il bosco dall'alto. L'inverno coprì completamente la zona circostante, fu difficile vedere anche un solo albero spoglio di neve.
Girò lo sguardo, per cercare di scorgere Hiccup e Sdentato nelle vicinanze, ma guardando verso nord, notò qualcosa che le fece accapponare la pelle.
“Un drago” sussurrò, cercando di aguzzare la vista per vedere meglio.
Non si sbagliò, fu proprio il drago di ieri, o se non altro, uno decisamente troppo simile. Per lo meno non si diresse verso di loro, ma osservandolo attentamente, riuscì ad intuire dove stesse andando.
“La cascata di fuoco?”
Poteva sbagliarsi, magari il rifugio era solo nelle vicinanze, comunque sia ora avevano una traccia.
Avrebbe dovuto avvertire i suoi compagni e riprendere nuovamente il viaggio, prima che la situazione iniziasse a peggiorare.
 
 
 
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Il battito di Rapunzel iniziò ad accelerare, sempre più veloce, ancora non riuscì a quello che stette per fare.
Ma dopotutto, non furono i capelli a renderla speciale, no? Fino ad ora le procurarono solo guai,.
Per colpa loro non lasciò mai la torre per anni e quando incontrò degli amici con cui si sentì finalmente libera, loro rovinarono tutto: impedirono il salvataggio di Hiccup, si impigliarono in quello stupido ramo e portarono Jack alla morte, come se non bastasse litigò con Merida, sempre per colpa loro.
A cosa poteva servire il suo potere se allontanava le persone a lei care?

Le parole di Merida continuarono a ronzarle in testa:  “Con quei capelli non puoi fare nulla!” 

Forse non ebbe tutti i torti.
Anche a costo di essere messa in punizione a vita da sua madre, non avrebbe rischiato di intralciare ulteriormente il loro viaggio e la sicurezza dei suoi amici.
Lentamente avvicinò la lama affilata della spada vicino ai suoi capelli biondi, stava iniziando a sudare per l'agitazione, ma mantenne comunque fermezza.
Niente ripensamenti.
"Un taglio netto" Si disse " su Rapunzel, puoi farcela."
Chiuse gli occhi, prendendo un bel respiro “Forse sarà meglio così”
No ferma!”
Mosse la spada verso i suoi capelli, ma prima che potesse anche solo tagliare una ciocca, sentì un brivido, un'aria gelida le attraversò tutto il corpo.
Aprì un occhio, per guardarsi attorno, ma non vide nessuno “Che strano” quando abbassò lo sguardo, tuttavia, la sua attenzione venne attirata dal disegno che realizzò la sera precedente sulla neve, notando qualcosa di insolito.
“C'è qualcosa che non va” Posò la spada sul terreno, permettendo così al povero Jack di riprendere fiato. Lo colse di sorpresa, non si sarebbe mai aspettato un gesto così avventato da parte sua.
Rapunzel osservò con curiosità il disegno, guardandone ogni particolare, ma notò che la stranezza proveniva esclusivamente da un solo personaggio raffigurato “Jack?” Disegnato in modo diverso, non fu lo stesso che realizzò la sera precedente, i capelli furono decisamente allungati, il viso leggermente più lungo e sembrò più alto, come se non bastasse, la riga che tracciò sparì, come se fosse stata cancellata.
Quello non era il suo disegno, era stato modificato, ma la domanda era...Da chi?
Merida non se n'era nemmeno accorta, difatti quando si era alzata, aveva quasi rischiato di calpestarlo, Hiccup non avrebbe osato, soprattutto, perché cambiare solo Jack?
Sdentato per quanto possa essere intelligente e sveglio, era pur sempre un drago.
La lista finì, ma la bionda continuò a rimuginarci per qualche minuto.
Chi mai avrebbe potuto modificare il disegno di Jack Frost?
Un momento...
Jack...Frost....
 
Jack Frost, giusto? Cosa ci fai qui?”
Potrei farvi la stessa domanda”
Dov'eri finito?”
Secondo voi chi ha creato quella valanga per distruggere il drago?”
Fuori c'è una tormenta di neve e tu sei stato fino ad ora coi piedi scoperti, devi essere congelato!”
Sei gelido! Sembri un ghiacciolo...Potresti morire congelato da un momento all'altro!!”
Non esagerare”
Come fai a non avere freddo, potresti ammalarti, lo sai?”

Se vi svelassi tutti i miei poteri, poi sarei decisamente troppo interessante!
"Hai anche tu dei poteri?"
"Sono una Leggenda, ve l'avevo detto prima"

Quelli sono pezzi di ghiaccio?”
 

 
Neve? Ghiaccio? Che sia...
“Jack...?” Lo disse con voce bassa, forse non ci credette appieno nemmeno lei, eppure...
“Che cosa?” Disse il ragazzo, con la bocca leggermente aperta per lo stupore.



 
E se ci fosse qualcuno che ha causato questa bufera?”



 
Dopotutto era stata lei a pensarlo, Merida le raccontò dei fuochi fatui, spiriti che si celarono all'interno di quel fitto bosco, poterono benissimo essercene altri.
“Che sia...” Abbassò lo sguardo, sfiorando appena con la punta delle dita il disegno di Jack, una folle idea le pervase la mente.
Gli occhi azzurri del ragazzo si fissarono su di lei, forse, ancora incredulo per ciò che sarebbe successo “Avanti, Rapunzel...”
Doveva crederci. Solo questo.
Ma la bionda aggrottò le sopracciglia, una leggera smorfia le si formò sul volto “Sono impazzita” si spostò un ciuffo di capelli dietro all'orecchio, cercando di auto convincersi che stesse dando di matto.
Ma forse la vera pazzia fu non provarci.
Jack le si avvicinò, serrando i pugni “Rapunzel ti ho sentita! Coraggio, devi solo credere in me”
Lei si strinse le spalle, voltando lo sguardo verso quel disegno.
Una parte di lei sentì che fosse una sciocchezza, ma dentro di sé avrebbe tanto voluto fosse vero.
E se lo spirito di Jack fosse davvero li con loro? E se tutta quella neve fosse legata a lui?
Non le restò che chiarire questi pensieri “E va bene” Sospirò, guardandosi attorno “Se ci sei davvero, dammi un segno” Sorrise debolmente, avanzando di qualche passo “Jack dimmi che non sono pazza”
Ma come poteva fare lo spirito per farsi notare da lei? Il suo potere svanì nel momento in cui Fafnir distrusse il medaglione in mille pezzi, avrebbe solo sprecato le sue ultime energie.
Tuttavia, dovette tentare.
Con la poca forza che gli restò, tentò di accumulare un po' di neve e colpire la ragazza. Rapunzel sobbalzò, guardandosi attorno con aria sempre più confusa.
Coraggio Jack.
"Potrebbe essere caduta da qualche parte..." Si disse, alzando lo sguardo verso i rami "O forse no..."
Rapunzel continuò a guardarsi attorno, sperando in un altro segno.
“Ti prego...”
Non poteva deluderli, non di nuovo.
Ma non arrivò nulla, neanche il più piccolo segnale, la giovane abbassò il capo, sconsolata, per una volta pensò di aver ragione, di poter essere realmente d'aiuto, ed invece, fece un ennesimo errore.
Ma in quell'istante, la sua attenzione fu catturata dal volo di una ghiandaia.
Rapunzel sgranò gli occhi, guardandola più attentamente, notò l'animale fatto completamente di ghiaccio.
Jack cercò di accumulare quella poca forza rimasta, soffiò dell'aria gelida sulla sua mano, creando una ghiandaia che spiccò il volo attorno alla ragazza.
Era incredibile.
Con un ultimo battito d'ali, l'animale si posò su un ramo spoglio, svanendo in piccoli granelli di neve che, colpendo il tronco, lo congelarono piano piano, fino a formare il disegno di un fiocco di neve.
Rapunzel sfiorò l'albero, rabbrividendo al contatto gelido. “Questa si che è una magia...” Disse lieve
“Puoi dirlo forte”
Quella voce.
Si voltò di scatto, rimanendo a bocca aperta quando lo vide apparire di fronte ai suoi occhi.
“Jack?”
 
 

*******************

 
 
 
Hiccup percorse il sentiero con il suo drago senza proferire parola, non volle attirare l'attenzione e soprattutto volle tornare indietro dalle ragazze, nelle loro condizioni, sarebbero state troppo vulnerabili.
Per fortuna non si allontanarono di molto, ma più continuarono a camminare, più ad Hiccup sembrò di star girando in tondo. Eppure il sentiero sembrò lo stesso di poco fa, qualcosa nell'atmosfera gli fece accapponare la pelle. Chissà se anche per Sdentato fu la stessa cosa.
Ad un tratto vide il drago immobilizzarsi “Che ti prende?” alzò lo sguardo, vedendo davanti a loro una strana prateria, circondata da un anello di enormi massi.
Stupito, osservò quella strana zona che parve essere comparsa dal nulla, perfino Sdentato non sembrò sicuro, con i suoi grandi occhioni si guardava attorno, scattando ogni qual volta avvertì il minimo rumore. Si irrigidì, qualcuno lo stava spaventando.
“E questo che posto è?” non ricordò di averlo mai visto prima di allora, continuò ad avanzare, osservando con attenzione quei massi e facendo cenno a Sdentato di raggiungerlo. Il drago arrivò lentamente, ma mantenendo comunque le vicinanze.
Tra tutte quelle strane rocce, Hiccup fu attirato da una in particolare, parve spezzata, vicino vide l'altra parte del masso, dalle condizione in cui era, sembrò come se qualcuno avesse dato un colpo talmente forte da romperla in due pezzi.
Con una mano fece per sfiorare la pietra, accanto a lui, Sdentato fece un passo indietro, come se si fosse accorto che qualcosa..
Ad un tratto, un ennesimo fruscio bloccò le loro reazioni ed un ruggito si fece sempre più vicino.
Chiunque fosse nelle vicinanze, in quel momento li raggiunse.
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
E voilà, sfornato il capitolo dodici!
Non so se vi può piacere o meno, io personalmente volevo aggiungere dell'altro ma così perdeva il momento di susssssssspance.
Non sono stata poi così cattiva dai, Punzie ha scoperto il nostro Jack. Ho scelto lei perché dovevo farle fare qualcosa di veramente importante, è una ragazza con una grande forza d'animo, e per quanto Merida possa credere agli spiriti, ed Hiccup stia diventando il super saggione del gruppetto, ho pensato che solo Rapunzel avesse una tale speranza da credere che lo spirito di Jack fosse ancora li con loro.
Ed Hiccup e Sdentato? Posso solo dire che la mia cattiveria sta avendo la meglio in questo momento XD
Volevo approfittare per ringraziare tutti per seguire la storia, credete che mi fate arrivare l'ispirazione anche nei momenti in cui non so una cippa cosa mettere. Ringrazio davvero tutti di cuore! E per chi ha recensito prometto che appena torno a casa, sta sera o domani mattina risponderò a tutte le recensioni, anche per l'altra storia! Davvero grazie a tutti!
<3
 
 

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Capitolo 13
*** Insieme ***



Cap 13:
 

Insieme






Rapunzel continuò a fissarlo, forse ancora incredula per tutto ciò "Jack?"
Lui respirò affannosamente, sembrò molto stanco, per chissà quale motivo. Ma poco importò, davanti a lei vide Jack, il loro Jack Frost.
Tutta la paura, il dolore per la sua perdita, sembrarono sparire, gli occhi si fecero lucidi e le lacrime le scivolarono lungo il viso “Impossibile” Avanzò di qualche passo, le gambe tremarono ma non riuscì a fare a meno di sorridere.
Nonostante la stanchezza Jack cercò di forzare un sorrisetto “Ora non ti metterai di nuovo a piangere?” ma Rapunzel non gli diede il tempo di dire altro e si catapultò verso di lui, abbracciandolo con tutta la forza in corpo “Sei tu! Sei davvero tu!”
In un primo momento Jack rimase imbambolato, forse avrebbe dovuto aspettarsi una reazione simile da parte sua, era da tempo che non veniva abbracciato in quel modo. Gli ricordò l'abbraccio di Jamie prima di salutarlo e partire con gli altri Guardiani.
L'amicizia che Rapunzel dimostrò gli fece capire che non era più solo, e non poteva fare altro che ringraziarla. Entrambi si sentirono al settimo cielo, e Jack sentì tutta la stanchezza di prima svanire pian piano, perché finalmente qualcuno credeva in lui, Rapunzel lo aveva salvato.
“Sei sempre stato qui!” Disse euforica la biondina, iniziando a saltellare per la gioia.
E lui non sembrò da meno “Non me ne sono mai andato!”
Lei gli prese le mani “Quello di prima quindi...”
“Ero io! Tutto questo è opera mia!” Jack spalancò le braccia, facendo notare i fiocchi di neve scendere sulle loro teste. Rapunzel ringraziò il cielo che non fosse un sogno, o non si sarebbe mai più voluta svegliare.
“Wow!” Esultò, portando le mani al viso “E io posso vederti! Posso di nuovo vederti!”
Lui le sorrise "Lo so'!”
“E' davvero...” Non riuscì quasi a trovare le parole talmente fu felice, dovette trattenere le lacrime
“Magico!” Dissero in coro, scoppiando poi a ridere come due bambini. 
“Come hai fatto a capire che ero io?” Domandò euforico Jack
Rapunzel trattenne una risata “Solo tu sei abbastanza egocentrico da farti più bello in un disegno”
Ma poi ripresero a ridere, finché Jack capì la frase “Aspetta...Egocentrico?!”
“Pensa quando lo sapranno gli altri!” lo interruppe la bionda, dandogli le spalle “Ah! Devo chiamare Merida, spero non sia ancora arrabbiata per prima!” Si voltò nuovamente verso di lui, tirandolo per un braccio “Vedrai come sarà contenta! Ed Hiccup, scommetto che sarà al settimo cielo!”
Rapunzel, presa dall'emozione, iniziò a parlare talmente veloce che Jack quasi non riuscì a starle dietro “Aspetta, devi sapere che...”
“Ti credevamo morto, ed ora sei qui! Possiamo stare di nuovo tutti insieme!” Gli lasciò il braccio e corse verso la zona dove vide allontanarsi l'amica “MERIDA?!” Iniziò così a richiamarla, urlando a pieno polmoni. Si sentì talmente felice che ormai tutti i brutti pensieri sembrarono essere svaniti nel nulla.
Jack la osservò, sospirando appena, fu incredibile di quanta energia avesse quella ragazza, lo esaurì solo con le parole, ma presto le avrebbe dovuto rivelare le ragioni per cui rimase invisibile. Solo non in quel momento, la vide talmente felice che non se la sentì di rovinare tutto.
 
 
 
*******************
 
 
 
Merida nel frattempo scese dall'albero, intenzionata a raggiungere immediatamente i suoi due amici ed avvertirli della scoperta, purtroppo sembrò molto più difficoltoso scendere che salire, dovette fare molta attenzione ai rami fragili, il minimo passo falso, e si sarebbe trovata con la faccia spiaccicata per terra.
“MERIDAAAAA?!”
Riuscì ad udire l'urlo in lontananza, riconoscendo immediatamente quella voce.
“Rapunze...Ah!” Quelle urla le fecero perdere la concentrazione, Merida scivolò e cadde contro un bel mucchio di neve formata sotto l'albero, almeno quello attutì la caduta, o se la sarebbe vista davvero brutta.
Tossì più volte e, dopo essersi data una veloce scrollata, uscì definitivamente da quella massa ghiacciata. Con un veloce scatto, corse a per di fiato nella direzione del loro accampamento, per la fretta dimenticò perfino l'arco, lasciato disperso dopo la caduta.
Le urla di Rapunzel si fecero meno frequenti, finché smise di chiamare il suo nome, per lei fu il panico totale, si maledì per averla lasciata da sola, completamente vulnerabile.
E se fosse troppo tardi?
No, no, niente pensieri negativi.
Magari si era nascosta, oppure...
No, basta! Questa volta sarebbe arrivata in tempo.
“Rapunzel!” Urlò, giungendo finalmente al luogo dell'accampamento “Rapunzel! Dove sei?! Dove...” Ma davanti a lei non vide alcun drago, né mostro di qualsiasi tipo, notò semplicemente la biondina salterrare a destra e sinistra, ridendo e scherzando, Il tutto da sola.
“Oh no...” Rimase a fissarla per qualche secondo, stupita ed incredula per ciò che stesse vedendo.
La troppa neve le diede alla testa.
“Rapunzel?”
Finalmente l'altra si accorse di lei e la raggiunse, prendendole le mani “Merida! Finalmente sei arrivata! Ma...” La squadrò dal capo ai piedi “Che ti è successo?”
La principessa abbassò lo sguardo, notando il suo vestito ancora sporco di neve, si diede una veloce scrollata, dandosi una manata perfino ai capelli “Un brutto atterraggio. Non preoccuparti”
Ma l'altra non sembrò pesarci, sul suo voltò si formò un radioso sorriso, nonostante la rossa continuasse a guardarla stranita “Ehm, Posso sapere perché mi hai chiamat...”
“E' QUI!” Esclamò Rapunzel
Merida alzò un sopracciglio “Chi?”
“LUI!” Si allontanò di qualche passo, avvicinandosi a Jack e indicandolo con le braccia.
Lo spirito rimase fermo, ridendo sotto i baffi per l'incredibile figuraccia che fece la biondina e soprattutto per l'espressione sconvolta di Merida che, dal suo punto di vista, vide semplicemente Rapunzel indicare il vuoto “Sei rimasta senza parole, vero?”
“In un certo senso...” Abbassò lo sguardo, notando finalmente il disegno che Rapunzel fece sulla neve il giorno precedente “Mi hai chiamata per un disegno?” Iniziò vagamente ad infastidirsi.
“Cosa? No!” Continuò ad indicare Jack accanto a sé “Non lo vedi?! E' Jack, Jack Frost!”
Dopo qualche attimo di silenzio, Merida scosse il capo “Naah, Jack non è così alto” ovviamente riferendosi sempre al disegno.
“Hey!” Il ragazzo mise il broncio, incrociando le braccia.
A quel punto Rapunzel perse le staffe, prese Merida e la portò proprio di fronte allo spirito “Non ti sto parlando di quello ma di questo! Non vedi chi hai davanti?!”
Merida voltò il capo, guardando attorno al ragazzo “Io non vedo niente” Riprese a camminare, attraversando il corpo di Jack come se nulla fosse “Ti sembra il momento di scherzare?”
L'altra sbiancò completamente e per la prima volta rimase senza parole “T_Tu...Tu...”
Merida la fissó “Ma che ti prende?”
“H_Hai....” Si dovette trattenere nel non vomitare, come fu possibile che Merida non si fosse accorta di Jack? Come caspita fece a passargli attraverso?
Lo spirito ridacchiò, chinandosi verso di lei “Rapunzel” le sussurrò “Non può vedermi”
Lei sgranò gli occhi “Cosa? E Perché?”
“Solo chi crede in me come spirito può vedermi” alzò una mano per colpire Merida, Rapunzel fece per fermarlo ma vedendo che il braccio le passò attraverso, si ricompose.
“Ah, capisco” Disse, ancora leggermente incredula “Quindi per loro sei una sorta di fantasma?”
Lui alzò le spalle "Se non credono in me, non mi vedono. Quindi non possono parlarmi e toccarmi, sono invisibile”
Rapunzel lo fissò sospettosa, portando le mani ai fianchi “Perché non me l'hai detto subito?”
Lui rise, incrociando le braccia “Mi divertivo”
Rapunzel gli lanciò un'occhiataccia “Quindi adesso le sembrerò folle”
“Per lei stai parlando da sola” Ridacchiò.
“Capisco” Si portò una mano sul mento, riflettendo attentamente.
Intanto Merida osservò la sua amica conversare amichevolmente con...Nessuno.
Perfetto, era impazzita.
Cosa avrebbe raccontato ad Hiccup? Che l'aveva lasciata sola per mezz'ora e si era creata una sorta di amico immaginario per tenersi compagnia?
Sforzò un sorrisetto nervoso, indietreggiando di qualche passo, se fosse stata buona magari si sarebbe calmata.
“Aspetta!” la fermò Rapunzel “Pensi che io stia diventando pazza?”
“...Un pochino” Ammise titubante
“Ma non sto parlando da sola" Esclamò "Qui c'è Jack!”
E di nuovo il silenzio. Il sorriso di Merida si spezzò “Non è divertente”
“No, ascoltami!” La implorò “So che può sembrare strano ma...Avevi ragione!”
L'altra inarcò un sopracciglio.
“Gli spiriti, esistono!" si affrettó a dire Rapunzel "Ricordi quando ne avevamo parlato? Ecco, lui è qui...E' Jack lo spirito dell'inverno!”
Merida sospirò esausta “Rapunzel...”
“Ti dico la verità!" Esclamò lei "Perché non vuoi ascoltarmi?!”
“Perché è...Folle!” Urlò, portandosi una mano al capo e sospirando nuovamente.
“Folle?” Ripeté irritata la biondina “FOLLE?! Hiccup proviene da un'isola piena di draghi, ne abbiamo affrontato uno, io ho incontrato una strega ed un corvo parlante e tu hai trasformato tua madre in un orso!”
A quelle parole, Merida alzò lo sguardo “E tu come fai a...”
“Maudie ed Ester adorano fare conversazione” La interruppe “Jack è lo spirito dell"inverno, ma bisogna credere in lui per vederlo! Io sto dicendo la verità, ma sei tu che non vuoi crederci!” Finalmente si calmò, entrambe si guardarono negli occhi, aspettando che qualcuno prendesse l'iniziativa. Ma Rapunzel disse già tutto, Merida sospirò, forse arresa da questo conflitto e si sporse per vedere davvero questa persona, ma riuscì a scorgere solo la sua amica, nient'altro.
“Io continuo a non vedere nulla” Sussurrò, quasi delusa.
Volle crederci ma, se non fosse vero?
Ci provò, ma per quanto si sforzasse quell'immagine di Jack che spariva nella foresta prendeva il sopravvento. Se fosse solo il delirio della sua amica, avrebbe sofferto ancora.
Rapunzel continuò a fissarla, incoraggiandola a riprovarci, ma Merida arretrò di qualche passo, sentendosi davvero a disagio.
“Forse non ci credi abbastanza” Rapunzel tirò un ennesimo sospiro.
“Convincila” Le sussurrò impaziente Jack.
“Convincila tu!” Sbottò l'altra, andando su tutte le furie “Non posso fare tutto da sola, dammi una mano!”
Il giovane sospirò, guardando Merida di fronte a sé.
Fai la magia!” lo scrollò Rapunzel “Avanti Jack, fai la magia!”
“Ho capito!” si scostò “Ma solo tu credi in me, non è così facile fare la magia”
“Non serve qualcosa di grandioso come prima! Se sei stanco, basta anche qualcosa di semplice!” Ad un tratto, notò che Merida allontanarsi da loro, non poté permettere che se ne andasse proprio in quel momento.
“Qualcosa di semplice...” Mormorò ad alta voce lo spirito.
Rapunzel intanto raggiunse la principessa, parandosi davanti a lei e bloccandole il passaggio “Aspetta!”
“Senti, non ho voglia di parlarne” Fece per passare ma la ragazza la tenne bloccata “Rapunzel!”
“Fa qualcosa!” urlò, ovviamente riferendosi a Jack.
Detto fatto.
Quando la rossa riuscì finalmente a liberarsi, diverse palle di neve la colpirono alle spalle.
La sua reazione fu istintiva “Grrr, Jack!”
Un momento.
Si bloccò, guardando il terreno ai suoi piedi, ebbe paura di voltarsi e vedere chi le avesse lanciato quelle palla di neve. Accanto a lei, Rapunzel la osservò impaziente, facendole cenno di girarsi.
Dopo un attimo di esitazione, Merida obbedì, rimanendo completamente senza parole.
Non riuscì a trattenere un piccolo urlo, tappandosi successivamente la bocca, la sua reazione fu così inaspettata che perfino l'amica si spaventò, urlando pure lei “Tutto a posto?!”
Poi si rese conto dello sguardo dell'amica, la vide osservare Jack.
Lo spirito si scambiò un'occhiata con la bionda, mostrando poi a Merida un sorriso speranzoso “Puoi vedermi?”
Lei annuì debolmente, serrando le labbra per non dire altro.
“Davvero!” Jack la guardò estasiato, mentre la vide avvicinarsi lentamente verso la sua direzione. 
Vedendola alzare una mano, l'albino pensò volesse abbracciarlo, ma invece gli diede un pizzicotto “Aiha!” Si toccò il braccio dolorante “Dovevo aspettarmelo” Borbottò.
“Sei...” Ritirò la mano, come se avesse paura di farsi del male, ma la verità fu che potendolo sfiorare non ebbe altri dubbi. 
Il ragazzo rise, toccandosi ancora il braccio “Non mi abituerò mai alla tua aggressivit...” Ma Merida istintivamente lo abbracciò, senza esitazioni, non volle parlare, né tanto meno discutere.
Quel gesto lasciò spiazzato non solo Jack, ma perfino Rapunzel che, raggiungendoli quasi si domandò se quella fosse la vera Merida.
“Sei tu” Disse col più grande sorriso che avesse mai potuto fare, strinse ancora di più la presa, come se avesse paura sparisse da un momento all'altro. Jack per un po' rimase senza far nulla, arrossendo leggermente per il contatto, ma alla fine rispose all'abbraccio, cercando di non far trasparire il suo imbarazzo.
“Sono qui”
 
 
 
*******************
 
 
 
Elinor continuò a camminare avanti ed indietro, portandosi una mano ai capelli e borbottando una serie di frasi udibili solo da lei stessa, finalmente sentì le porte del castello aprirsi e, come un fulmine si precipitò all'entrata, ma quando vide suo marito e le guardie, tornare senza sua figlia, ebbe una morsa al cuore.
“Allora? L'avete trovata?” Ma seppe già la risposta dallo sguardo di suo marito.
Fergus sospirò, evidentemente distrutto per tutta quella ricerca e, come sua moglie, non nascose la sua preoccupazione “Ho cercato nei dintorni, nessuno ha visto nostra figlia e tanto meno quei due ragazzi”
“Ah, lo sapevo!” Disse, ormai stremata “Non dovevo fidarmi. L'avranno rapita o peggio! Io...io avrei dovuto...”
Ma le lacrime iniziarono a scendere lungo il suo viso, il re tentò di calmarla, cingendola in un abbraccio “Tesoro, la ritroveremo” Un debole sorriso si dipinse sul volto del marito “Non penso sia stata rapita, andiamo...L'hai visto quell'Hiccup! Non farebbe male ad una mosca!”
Se solo se ne fosse resa conto prima. Ormai Merida mancò da un giorno, le chiese del tempo da passare con i suoi nuovi amici, ma il pomeriggio passò e alla sera non si fece viva per la cena, inizialmente Elinor pensò non avesse voglia di mangiare, ma quando entrò in camera sua, la vide esattamente come l'aveva lasciata quella mattina.
Merida non tornò quella sera, tanto meno Rapunzel ed Hiccup, sembrarono scomparsi “E allora perché non è tornata?!” Urlò, dando le spalle al marito, il suo sguardo si fece dubbioso “Non so se centra davvero questo Jack Frost...O è solo la mia immaginazione...”
“Oh andiamo donna, davvero credi a tutte quelle storielle?”
“Nostra figlia è sparita, Fergus!” la regina si voltò di scatto, osservando i fiocchi di neve scendere delicatamente su tutto il castello “Sta succedendo qualcosa di strano, e conoscendo mia figlia si sarà immischiata in questa faccenda” Puntò lo sguardo verso le guardie, che fino ad ora rimasero ferme ad aspettare un qualche ordine “Cercate più lontano, perlustrate il bosco, ogni sentiero, dovete trovarla!”
Appena gli uomini ripresero le ricerche, Elinor fu attirata da dei passi, si voltò, notando i suoi tre figli cercare di sgattaiolare fuori dalle mura del castello “Fermi li!” Ordinò, loro si bloccarono all'unisono, sbuffando ripetutamente “Non ve ne andrete in giro anche voi.”
I bambini cercarono di obbiettare, ma la madre non sembrò dare altre ragioni “Tornate subito nelle vostre stanze”
I tre gemelli ubbidirono, anche perché dal tono di voce, sembrò davvero seccata, anche se in realtà fu semplicemente preoccupata.
Ebbe paura di quello che sarebbe potuto accadere anche a loro se li avesse persi di vista.
I fratellini rientrarono nel castello, sbuffando e borbottando tra di loro, non avevano voglia di stare tutto il tempo in camera, e soprattutto volevano farla pagare a quel Jack Frost, che li congelò per tutta la notte, come se non bastasse rubò la loro sfera magica.
Harry, l'ultimo della fila, ebbe l'idea di andare a sgraffignare qualcosa nelle cucine prima di dirigersi in camera, dopotutto la regina non si sarebbe arrabbiata, sarebbero tornati alle loro stanze subito dopo.
Per via della scomparsa della loro sorella, il castello fu completamente in subbuglio, tutti si misero alla ricerca della principessa e questo permise loro di avviarsi nelle cucine con tranquillità, poiché probabilmente non avrebbero trovato nessuno.
O almeno fu quello che pensarono.
Non avrebbero mai immaginato che in quella grande cucina, ci si fossero stabiliti i tre cuccioli di drago che, avendo finito il cibo a disposizione, decisero che fosse giunto il momento di esplorare il territorio in cerca di nuove leccornie, dopo numerosi tentativi, riuscirono a fuggire dalla biblioteca e volarono verso le cucine, attirati probabilmente dal buon odore.
I tre gemellini rimasero di stucco vedendosi davanti ai loro occhi quei tre animali girovagare per la cucina o litigarsi un pezzo di pane. Appena i cuccioli si resero conto della loro presenza, terminarono ogni loro azione per concentrarsi sui nuovi arrivati.
Ora si che si trovarono nei guai.
 
 
 
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Nonostante i loro alti e bassi, per diversi minuti, Merida sembrò non voler lasciare minimamente la presa su Jack, continuò inaspettatamente a tenere l'abbraccio, incrociando nel frattempo lo sguardo con quello di Rapunzel.
Mai come in quel momento si sentì incredibilmente felice, ma soprattutto grata.
Perché se Jack era di nuovo li con loro, il merito andava tutto a quella ragazza che in cuor suo aveva sempre cercato di proteggerla, quando aveva dimostrato più coraggio di tutti loro.
Mosse le labbra, mimando un grazie, Rapunzel sorrise e, non potendo più stare li ferma a guardare, si unì all'abbraccio con quei due.
Ormai nessuno di loro ebbe più dubbi, sentirono davvero qualcosa che li unì, tutti e quattro. Non fu un drago, tantomeno una strega, ma l'amicizia che si creò tra loro, un legame che nessuno avrebbe mai più voluto spezzare.
“Non credete che stiamo un po' esagerando?” Disse la principessa cercando di soffocare una risatina.
“Non ho saputo resistere” Ridacchiò la biondina “E' incredibile la nostra fortuna, Jack è di nuovo con noi!”
“Jack sta soffocando” Borbottò lui, le due ragazze si staccarono, permettendogli di riprendere fiato.
“Non sei abituato ai caldi abbracci?” Sorrise Merida, seguita da una risata da parte di Rapunzel.
“Puoi biasimarlo? È lo spirito dell'inverno dopotutto” Esclamò la bionda
Lui mormorò qualcosa, tirandole una ciocca dei capelli per darle fastidio, la biondina si scostò da lui, facendogli una smorfia divertita. Merida osservò la scena, non potendo fare a meno di sorridere, al ché pensò alla frase di Rapunzel.
“Spirito dell'inverno...” Ripeté.
“Esatto!" Disse Rapunzel "Ha creato lui tutto questo!” ma la sua euforia si spense, non appena si rese conto delle sue parole “Oh...”
“Che vi prende?” Jack non sembrò dello stesso parere, non si era ancora reso conto di cosa avrebbe portato questa conversazione.
“Hai portato tu questa bufera?” Il tono di Merida non sembrò infuriato, più che altro confuso.
Lo spirito tirò un sospiro, passandosi una mano tra i capelli “Lo sapevo che prima o poi ne avresti parlato”
“Che vuoi dire?” Ripeté, portando le mani ai fianchi “Sei stato tu oppure no?”
Lui sviò il suo sguardo “In un certo senso...”
“Che significa?” Lo incalzó, avvicinandosi.
“Significa che.." Jack indietreggiò, immaginandosi cosa avrebbe portato quella discussione, provó a cercare una scusa ma l'espressione autoritaria di Merida questa volta funzionó "Non lo so, sembrerebbe di sì, ma non l'ho fatto di proposito, c'è stato uno sbalzo di temperatura dal momento che sono arrivato in questo periodo e...” Si soffermò, lanciando uno sguardo ad entrambe “Preferirei ci fosse anche Hiccup, ho molte cose da spiegare”
“D'accordo” La biondina sembrò rilassarsi “Aspetteremo”
Ma Merida non fu della stessa idea “Oh no, io voglio saperlo adesso!” Si avvicinò ancora, puntando gli occhi su di lui “Controlli la neve e non ci hai detto niente? Avevamo detto che non ci sarebbero stati altri segreti”
L'altra si avvicinò ai due “Forse Jack non poteva e...”
“Rapunzel, smettila di difenderlo sempre!” Disse scocciata Merida
Il ragazzo cercò di obbiettare come meglio poté, avanzando verso la rossa “Ho cercato di dirvelo!”
Lei lo fissò "E quando?”
“Ho provato" Esclamò "Ma voi non mi avete ascoltato”
Merida si lasciò sfuggire una lieve risata “Avresti dovuto specificarlo meglio" lo punzecchió ad una spalla "Fai sempre il buffone, io credevo volessi solo vantarti per attirare l'attenzione!
Jack non riuscì a trattenere un sorrisetto "Ha funzionato però!"
Merida lo fissò "Lo vedi?" si sporse verso di lui "Come faccio a prenderti sul serio se continui a fare lo scemo?"
“Perché stai cercando di litigare!” Urlò lui “Ti preferivo quando sentivi la mia mancanza”
A quell'affermazione, Merida lo squadrò malissimo, arrossendo appena “Bugiardo”
“Invece ho sentito tutto” Ridacchiò "Ti mancavo. Ammettilo"
"Smettila!" Disse furiosa la ragazza "Ora me ne pento"
"Bugia" la stuzzicò, facendola irritare ancora di più. Rapunzel tirò un ennesimo sospiro, allontanandosi da quella discussione.
”Non ti conviene prendertela con me" ghignò lui, attirando l'atrenzione della rossa "Sono uno spirito dopotutto e ho dei poteri”
“E quindi?” Chiese, con tono provocatorio.
Jack rise, creando dei piccoli fiocchi di neve sopra la testa dell'amica “Quindi posso trasformarti in una graziosa statuetta di ghiaccio, se solo volessi”
Merida lo sfidò con lo sguardo “Non oserai...TU...”
“FERMI!” una palla di neve venne lanciata addosso a Merida, facendola zittire, Jack ridacchiò, prendendola in giro, ma quando un'ennesima palla colpì pure lui, dovette mordersi la lingua.
Rapunzel si trovò davanti a loro, armata di neve e con uno sguardo furibondo “Dal momento che non c'è Hiccup a tenervi calmi, ci penserò io!”
L'altra provò ad obbiettare, ma venne prontamente zittita dalla biondina “Merida smettila di prendertela con Jack per ogni minima cosa!” le urlò "Non essere orgogliosa! Tutti sentivamo la sua mancanza, non fai una bella figura se dici che non ti importava di lui!"
Ma quando l'altro mostrò un ghigno vittorioso, lei lo bloccò “E tu smettila di stuzzicarla!” Sospirò "E ascolta le parole di Merida. Fai la persona serie per una buona volta!"
I due la fissarono in silenzio.
“Dovrebbe essere un momento felice" Continuò Rapunzel "Eppure voi dovete sempre rovinare tutto! Certe volte mi sembra di essere la più matura del grupp..”
Non riuscì a finire la frase che una palla di neve la colpì in pieno viso, lei si voltò verso i due colpevoli che bel frattempo risero sotto i baffi, almeno sul fatto di farla tacere, Jack e Merida si trovarono d'accordo.
Sul volto della bionda si formò un sorrisetto "Siete pessimi!" prese una palla di neve e fece per lanciarla ma Jack la anticipò, colpendola nuovamente in viso.
Nel frattempo Merida raccolse un mucchio di neve per farne una palla più grande e la lanciò in testa a Jack "Ti vendico io Rapunzel!"
Lo spirito la guardò "Traditrice!" Esclamò, scuotendo velocemente la testa per togliersi la neve di dosso "Pensavo fossimo nella stessa parte!"
Merida gli fece una linguaccia, ma dovette scappare in fretta poiché Jack creò un gruppo di palle di neve che la inseguirono "Non vale Frost! Tu bari!"
Lui rise "Te l'avevo detto che mi sarei vendicato, principessa" dopo di ché si voltó verso Rapunzel che, capito l'andazzo, corse anche lei via da lui per cercare di proteggersi dagli attacchi.
In breve tempo fecero una piccola battaglia di palle di neve, dove Rapunzel e Merida tentarono di unirsi per colpire il povero Jack, ma sempre con pessimi risultato.
Dopotutto era il suo elemento.
“Ve l'avevo detto che ci saremmo divertiti in questo viaggio” Disse Jack, lanciando un'occhiatina alla rossa che prontamente si ricompose
“Giusto...” Mormorò tra sé, alzando lo sguardo verso il bosco. Fu in quel momento che si ricordò del drago “La cascata di fuoco!”
Gli altri due la fissarono dubbiosi.
“So dove stanno andando i draghi, so la strada!” Esclamò Merida “Non dobbiamo fare altro che andare verso ovest, l'albero dove mi sono arrampicata potremmo prenderlo come punto di riferimento e...Oh no...” si fermò, toccandosi dietro la schiena.
In quel momento ricordò un particolare, si guardò attorno, cercando disperatamente qualcosa.
“Che ti succede?” Domandò Rapunzel, senza nascondere la sua preoccupazione.
“Deve essere rimasto la...” Pensò ad alta voce.
Senza il suo arco, non sarebbe potuto essere di alcun aiuto per i suoi amici.
Anche se non era più brava come un tempo, non doveva farsi scoraggiare in quel modo, inoltre era pur sempre un regalo di suo padre, era affezionata a quell'arma, non l'avrebbe sostituito con nessun altro arco al mondo.
Rialzò lo sguardo verso il bosco, allontanandosi con passo svelto e deciso, se si fosse sbrigata ed Hiccup, sarebbero potuti arrivare alla cascata nel tardo pomeriggio.
“Merida!" Urlò la bionda "A_aspetta, dove vai?”
“All'albero di prima, faccio veloce, non preoccupatevi!” Dopo di ché li lasciò, inoltrandosi nella radura e lasciando i due completamente spaesati per il suo strano comportamento.
Jack sospirò, accennando un sorrisetto “E poi sarei io quello enigmatico” Si voltò verso la biondina che non sembrò per nulla tranquilla “Raggiungiamola e vediamo cosa combina”
Ma Rapunzel scosse il capo, un po' dispiaciuta “Ha detto di non preoccuparci, inoltre dobbiamo aspettare l'arrivo di Hiccup e Sdentato” Fece le spallucce “Sperando arrivino presto, ora inizio a preoccuparmi anche per loro”
L'albino rise, camminando in tondo e sospirando più volte, tant'è che Rapunzel alzò gli occhi al cielo, esasperata “Vai!”
Lui si voltò “Vuoi davvero che ti lasci qui?”
“Hey, so cavarmela anche da sola” Disse con un tono trionfante “E poi se giri sempre in tondo mi verrà mal di testa!”
Jack fece le spallucce “Non c'è niente di male ad essere curiosi” si voltò verso di lei, continuando a camminare nella direzione di Merida “Non parlare con gli sconosciuti”
Rapunzel scosse il capo, ridendo appena. Quel Jack Frost.
Dopo che lo spirito si allontanò, la ragazza rimase sola, e questa volta per davvero.
Ma in fondo fu abituata alla solitudine da tempo, dopotutto ha vissuto in una torre per anni, non le dispiacque stare all'aria aperta, ma iniziò seriamente a preoccuparsi per Hiccup e Sdentato, ormai fu quasi un ora che non li vide.
Avrebbe voluto allontanarsi e andare a controllare, ma sarebbe stata solo d'impiccio, lei non conosceva quel territorio e da sola, con i capelli in quello stato, le veniva impossibile pensare ad un esito positivo. Decise così di sedersi e sistemarsi un po' la treccia, magari sarebbe riuscita a migliorarla, anche se di poco. Passarono diversi minuti, il vento le spostò un nastro che teneva saldo i capelli, fece per afferrarlo quando la sua attenzione venne puntata su una strana fiammella bluastra accanto ad un cespuglio ormai secco.
Istintivamente ripensò alla storia di Merida e alla leggenda che le raccontò “Un...Fuoco fatuo?”
 
 
Dopo aver raggiunto la zona, Merida cercò immediatamente il suo arco, frugando all'interno del mucchio di neve dov'era caduta o guardando attorno, ma nulla, era come se fosse sparito
“Dove può essere?” Ad un tratto alzò lo sguardo, notando con stupore il suo arco nel lago ghiacciato .
Non sembrò molto distante, forse sporgendosi un poco ce l'avrebbe fatta, non riuscì a capire come fosse stato possibile che il suo arco fosse caduto proprio li, ma in quel momento la sua unica preoccupazione fu di prenderlo al più presto, tant'è che si sporse più che poté, tenendosi con una mano su di un vecchio ramo, mentre con l'altra cercò di afferrare l'arma, tuttavia i piedi scivolarono sul ghiaccio, ma per fortuna non si spezzò, né ci fu cenno di cedimento. In fondo non fu la prima volta che rischiò in quel modo, da piccola le capitò un evento simile: una freccia scivolò sul ghiaccio e dovette camminare per un brevissimo tratto, facendo molta attenzione. Rimase un segreto ovviamente, se sua madre lo avesse saputo sarebbe morta quel giorno stesso. Questa volta però, fu più difficile, non solo per l'età e quindi un maggior peso, sentì che il ramo non sarebbe durato in eterno, vide sotto ai suoi piedi delle piccole crepe, ma fu maggiore la paura di perdere quell'arco.
Non sarebbe stata di alcun aiuto senza.
Finalmente lo afferrò, ma un ruggito in lontananza la fece sobbalzare.
Istintivamente pensò al drago di ieri, ad Hiccup e Sdentato persi nel bosco, lontani da loro.
Fece uno scatti improvviso col piede, creando una spaccatura che si ingrandì nel giro di pochi secondi.
Riuscì a sentire la voce di Jack in lontananza chiamarla “Merida!”
Poi nulla.
Se solo non fosse distratta.
Lei perse la presa dal ramo ed il ghiaccio si ruppe di colpo.
 
 




 
ANGOLO AUTRICE:
Tadaaaan! Ho aggiornato più in fretta di quanto mi sarei aspettata!
E difatti ho scritto tanto, forse troppo xD Mi dispiace per le anime in pena che arriveranno fino alla fine, anche perché quella in pena lo sarò io, perché di sicuro qualcuno vorrà farmi fuori.
Ehehe, in questo capitolo non ho trattato di Hiccup e Sdentato, mi dispiace, davvero non è per cattiveria (forse un po' sì XD) ma ci saranno al prossimo capitolo, promesso! Rapunzel ha incontrato i fuochi fatui, sarà un buon segno, oppure la porteranno in una disgrazia?
E Merida, o cara dolce Merida, io amo quella ragazza, e proprio perché la amo devo farle avere dei bei capitomboli, ho scritto tanto perché volevo arrivare proprio fino a questo punto, perché?
Sono sadica xD Aspettavo questo momento da alcune settimane ormai.
E comunque, avete notato alcuni piccoli citazioni di Frozen?
Ammetto che la prima di Rapunzel con Jack mi è venuta spontanea, ma la seconda con Merida ho voluto inserirla apposta :3 Così, siamo sempre in tema di ghiaccio.
Dai su, passiamo ai ringraziamenti.
Io davvero non so mai come ringraziarvi abbastanza per tutto il sostegno, apprezzo davvero tanto che leggiate questa storia, mi impiega perfino più tempo del previsto, ma ne vado fiera perché il mio film mentale sta prendendo forma e sono felice perché non sono l'unica a cui piace!
Ogni volta che leggo i vostri commenti mi commuovo, ogni volta che vedo quanti la leggono mi commuovo ancora di più....GRAZIE MILLE.
*cof-cof* Okay basta con le lacrime, vi amo tutti.

 

 

 

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Capitolo 14
*** Aiutami ***



Cap 14:
 

Aiutami

 


 
 
“Merida!”
Fu solo un attimo, una distrazione che le costò la vita.
Sentì il ghiaccio screpolarsi sotto di lei, afferrò il suo arco e cercò di alzarsi per sfuggire a quell'orribile destino e mentre spostò lo sguardo di fronte a sé, per quel breve istante pensò a quanto fosse stata stupida nel cadere in una trappola simile.
Mai sottovalutare il pericolo.
Evidentemente la lezione con Angus non le bastò, eppure quel giorno rischiò di morire, nel burrone, dimenticata da tutti, se non fosse stato per il suo cavallo.
Il ghiaccio si spezzò, facendola cadere nel lago, sentì il peso del vestito la portarla in fondo, l'acqua gelida, come il suo corpo e pochi attimi più tardi perse i sensi.
…..
Delle braccia la afferrarono per la vita, trasportandola fuori da quel lago ghiacciato.
Jack si gettò in acqua appena in tempo per recuperarla, per quanto quella scena lo avesse riportato indietro di trecento anni, non avrebbe permesso alla sua paura di prevalere, non questa volta.
Il terrore di vederla morire di fronte ai suoi occhi fu troppo grande.
Non si preoccupò nemmeno di scrollarsi di dosso tutta quell'acqua, riuscì a trascinare il corpo inerme di Merida vicino al grande albero, appoggiando delicatamente la sua testa sul tronco.
“Merida, mi senti?” Le si avvicinò, spostandole i capelli dal viso e sperando con tutto se stesso che aprisse gli occhi.
Ma lei rimase immobile, e questo riuscì a portarlo nuovamente nel panico.
Sembrò...
No Jack, non pensarlo.
Lei non si sarebbe mai fatta sopraffare da un evento simile.
“...Merida?” Continuò a chiamarla, sperando di ricevere una risposta. Ma nulla, rimase immobile.
Le prese subito la mano, rabbrividendo per la prima volta a quel contatto.
Era gelida.
Come lui.
“Dai non....Non farmi questi scherzi. Lo sai che con me non funzionan...” Cercò di sforzare un sorrisetto, ma una lacrima si fece largo sul suo viso, cadendo su quello di Merida.
Non fu la prima volta che pianse, anni fa, nel lungo periodo di solitudine, spesso si lasciò trasportare dall'amarezza che nessuno avrebbe mai potuto credere in lui, soprattutto essere suo amico.
Ma la morte di Merida fu un dolore completamente diverso, non avrebbe più potuto parlare con lei, sentire la sua voce, scherzarci o anche solo vederla ridere.
Avrebbe preferito l'invisibilità a questo dolore.
“Merida non...” Si bloccò, sperando di vederla aprire gli occhi e tirargli un pugno per quella vicinanza troppo confidenziale “Non andartene...”.
Ma la sua espressione rimase la stessa, così come la consapevolezza che non ci fu più nulla da fare.
Perfino il bosco sembrò arreso all'evidenza, intorno a loro si propagò un terribile silenzio.
Le rivolse un ultimo sguardo, alzandola leggermente con un braccio e carezzandole la guancia, sembrò stesse dormendo.
“...Ti prego..” Sussurrò, come se avesse paura di svegliarla "Ti prego non...non lasciar.." Ma non riuscì nemmeno a finire la frase.
Lei non si mosse, e Jack non poté fare a meno di sentirsi debole e inerme per non essere riuscito ad aiutarla.
 
“Cof..Cof...” Un colpo di tosse lo fece rinsanire, i suo occhi brillarono di gioia non appena vide Merida aprire debolmente gli occhi e finalmente guardarlo.
"Merida!" esultò, lei in tutta risposta gli strinse la mano, senza smettere un attimo di tremare.
Lo spirito mentalmente tirò un sospiro di sollievo, mentre di fronte a lei non riuscì a trattenere il suo entusiasmo.
Merida era viva, stava respirando, era salva.
“Jack...” Sussurrò.
Lui le si avvicinò "Non forzarti" le spostò una ciocca di capelli dal viso, mostrandole un sorriso sincero "Sei terribile. Mi hai fatto prendere un bello spavento"
Merida cercò di ridere ma si dovette alzare per sputare nuovamente altra acqua "Sei sempre il solito scemo.." incrociò nuovamente i suoi occhi con quelli azzurri di lui "Jack..." disse quasi in un sussurro.
Lo spirito non smise un solo istante di sorriderle e si chinò di più verso di lei “Sì?”
“Il...Il mio arco..” Disse flebile.
Jack batté le palpebre “Cosa?”
Ripensando all'evento, ricordò che Merida si chinò su quel ghiacciaio per recuperare l'arma.
Le importava così tanto da rischiare addirittura di finire annegata.
Nonostante quella caduta, non lo mollò durante il recupero di Jack, solo dopo averla appoggiata per terra lo lasciò scivolare dalla mano, per via di tutta quella tensione, il ragazzo non se ne accorse nemmeno “E' qui, ma non ci pensare” le disse, il suo tono sembrò vagamente infastidito, non ché fosse arrabbiato, ma lei sembrò essere più preoccupata del suo arco che per la sua vita.
Tuttavia i brutti pensieri svanirono non appena la sentì nuovamente tremare “Ti congelerai” E sicuramente tenerla stretta a sé non avrebbe servito a nulla, avrebbe solo peggiorato il suo stato. Tornare da Rapunzel in quelle condizioni sarebbe stato impossibile “Resisti, vedo di accendere un fuoco”
La abbandonò solo per pochi minuti, prendendo in fretta e furia dei bastoncini secchi che trovò li attorno, non aveva mai acceso un fuoco prima di allora, soprattutto perché non era il genere di cose che toccava al guardiano della neve, ma Merida non la smise di tremare e a stento riuscì a rialzarsi da terra. Per fortuna, ieri sera Jack la osservò abbastanza a lungo per capire tutto il procedimento, non sembrò così difficile.
Ma si corresse in fretta.
Al suo ritorno, la ragazza notò i bastoni, sussurrandogli che non andarono bene e così Jack dovette ripartire a trovarne altri, fece il più veloce possibile.
Finalmente prese i bastoncini giusti e, sotto la guida di Merida, predispose tutto per accendere un piccolo fuocherello. Ma il nervoso iniziò a farsi sentire.
Dannazione, non poteva essere più complicato.
Non era mai stato un tipo paziente.
“A_aspetta, ti aiuto io” vide la principessa rialzarsi debolmente, avvicinandosi a lui “Non devi essere frettoloso” Iniziò a sfregare i bastoncini, cercando si trattenersi nel tremare come una foglia.
Jack la osservò, rimanendo stupito dal suo atteggiamento.
Aveva appena rischiato la morte e nonostante tutto stava facendo il lavoro che invece avrebbe dovuto fare lui.
“Ce la posso fare, ora...”Le sfiorò le mani quando del fumo uscì dal legno, e pochi istanti dopo si creò una piccola fiammella, Merida soffiò appena, cercando di espandere il fuocherello “Visto?” Gli sorrise, sedendosi accanto.
Calò nuovamente il silenzio tra i due, Jack fece per aprir bocca, ma la ragazza lo precedette, sospirando “Sono stata una sciocca”
Lui ridacchiò, sedendosi più distante “Nah....” Si scambiarono un'occhiata “In parte”
Lei sorrise, portandosi i lunghi capelli bagnati da un lato e strizzandoli “Perché sei così lontano?”
“Sei già un ghiacciolo senza il mio aiuto" inarcó un sopracciglio "E poi io e il caldo non andiamo d'accordo, lo sai”
Merida sussurrò un va bene, per poi girare lo sguardo verso il luogo dell'accampamento “Non diciamo nulla a Rapunzel, tende spesso a preoccuparsi per nulla”
“Quell'incidente non lo chiamerei nulla” Disse, con una punta di irritazione.
“Mi sono distratta” Ribatté la rossa, portandosi una mano tra i capelli “Ho sentito il ruggito di uno di quei cosi, poi la tua voce e..." Si fermò qualche istante, puntando nuovamente lo sguardo verso di lui "Vi avevo detto che sarei tornata in tempo, non è la prima volta che rischio in quel modo”
Jack la fissò serio “Mi dispiace, ma sono contento di averti disubbidito”
“Ora sei tu che stai cercando di litigare” Sospirò lei
“Sto solo tentando di capirti” Disse, esausto per tutta quella pressione “Come puoi non dare peso a quello che ti è appena successo?!"
Merida non gli rispose e lui si alzò di scatto, avanzando di qualche passo e guardandola severamente "Hai idea di quanto mi hai fatto prepccupare?! Mancava tanto così e saresti diventata come...”
“Come te?!” Finì lei, zittendolo.
Jack rimase spiazzato, come se gli avesse letto nel pensiero.
Entrambi si sfidarono con lo sguardo per diversi secondi, finché Merida abbassò il capo “Jack..?”
Lui la imitò, rimanendo stupito nel vedere del ghiaccio espandersi sotto i suoi piedi.
Sapeva di poter controllare la neve anche senza il suo bastone, ma non era abituato e perciò doveva mantenere un certo controllo in alcuni casi “Ops” Il ghiaccio si espanse fino al fuoco, ma Jack lo bloccò appena in tempo.
La ragazza si alzò di scatto, fissandolo preoccupata “Che ti succede?”
“Nulla che non possa controllare” sforzò un debole sorriso, rimettendosi a sedere “Tu continua ad asciugarti, non hai per niente un aspetto da principessa”
Certo, se solo avesse con sé il suo bastone sarebbe tutto più facile...
Merida gli rivolse una smorfia, guardandosi poi il vestito “Ti ringrazio” Detto ciò si sedette nuovamente accanto al fuoco, passandosi una mano tra i capelli ancora bagnati.
Mentre aspettò che si rimettesse in forze, Jack giocherellò con un fiocco di neve, facendolo volteggiare tra le mani e riflettendo attentamente su quanto fosse accaduto poco fa.
Dopo il suo scontro con Pitch, capì che il bastone servì solo per incanalare la sua energia, come una sorta di punto di riferimento, il vero potere ce l'aveva dentro di sé,.
"Jack?"
Avrebbe dovuto imparare a cavarsela senza quell'oggetto.
“Jack?”
Ce l'avrebbe fatta, ne era sicuro.
“Frost!” La voce di Merida attirò la sua attenzione, dal tono parve arrabbiata, ma appena si voltò verso di lei, notò uno sguardo rilassato “Non credere che ce l'abbia sempre con te”
Lui cercò di trattenere una risata “Ah no?”
Lei sospirò, cercando di celare il suo imbarazzo “Non sono abituata a tutto questo”
“Affogare?” Scherzò.
“Ad avere degli amici” Disse un po' impacciata
Lui la guardò confuso "Non hai amici? Ma sei una principessa"
"È proprio questo il punto" si schiarì la voce e alzò la schiena, cercando di imitare la voce e la postura di sua madre "Una principessa non ha bisogno di inutili amicizie. La distraggono dai suoi veri doveri"
Si guardarono e Jack non riuscì a fare a meno di ridere "E sarebbero?"
Lei riprese a strizzarsi i capelli ancora zuppi "Governare un Regno, sposarsi, mantenere la pace, avere figli.." alzò le spalle "Le solite cose"
Jack la fissò "scusa se te lo dico, ma sembra parecchio noioso
"Non sembra..." Merida rise "Lo è"
"E non sembri per niente tu" continuò lui
A quella affermazione il lieve sorriso della rossa si spense un pochino "Già..."
Ed era vero, lei non desiderava quella vita, sapeva dell'importanza di mantenere la pace e le tradizioni, ma più passava il tempo, più sentiva che tutto questo non faceva parte di lei.
Il guaio era rivelarlo a sua madre, aveva accettato di interrompere la tradizione e darle la possibilità di scegliere chi amare, ma per quanto si sforzasse di conoscere quei Lord, sentiva che non avrebbe mai provato per loro un sentimento forte come l'amore.
Inoltre, avrebbe dovuto prima o poi prendere le redini della famiglia, e anche se sua madre le ripeteva che ce l'avrebbe fatta, dentro di lei avvertiva che qualcosa non andava.
Non si sentiva parte di tutto questo
"Non sono mai stata una principessa normale" disse a Jack "mi caccio spesso nei guai, da come hai visto" si strinse nervosamente le spalle “Ma se ti può far star meglio, sono sollevata che tu mi abbia seguita"
Lo guardò "Grazie”
Questo allentò la tensione tra di loro “Manterrò il segreto” Le sorrise Jack.
 
 
 
********************
 
 
 
Rapunzel all'inizio sembrò un po' titubante, ricordò la descrizione di Merida sui fuochi fatui, e non fu preoccupata per la sua incolumità, tuttavia iniziò a pensare che forse il problema riguardasse Hiccup, poiché lo spiritello la condusse nella direzione sparirono lui e Sdentato.
I fuochi fatui ti conducono al tuo destino”
Le parole della sua amica continuarono a sfiorarle la mente, ogni volta che raggiunse una fiammella, questa sparì per poi apparirne un'altra a debita distanza, le fece cenno di seguirla.
Quella terribile sensazione non riuscì a darle pace.
Ad un tratto, l'ultimo fuoco fatuo di dissolse nel nulla, Rapunzel si guardò attorno, con la speranza di trovarne un altro.
Ma sparirono, e lei si trovò da sola, in una zona della foresta a lei sconosciuta.
Ripensandoci, forse non avrebbe dovuto seguirli, si cacciò in una trappola.
Ma prima il panico iniziasse a prevalere, un rumore attirò la sua attenzione, qualcuno la stava raggiungendo, per fortuna dietro si portò la spada di Merida, almeno avrebbe avuto qualcosa con cui difendersi.
Ma in cuor suo sperò di non poterla usare.
Quei passi si fecero sempre più veloci e pesanti, Rapunzel non riuscì a reggere tutta quella pressione, decise così di fuggire più veloce che poté. Non era abituata a correre così tanto, ma se la sua vita era in pericolo, niente e nessuno l'avrebbe fermata.
Fino ad ora dimostrò di avere un grande coraggio, ma chiunque fosse stata quella bestia, di sicuro in uno scontro corpo a corpo non avrebbe avuto alcuna possibilità di scampo, constatò che fosse più plausibile scappare e salvarsi la vita, che combattere e rischiare di essere divorati.
Dopo un'estenuante corsa, finendo nuovamente in un altro punto cieco, si fermò per riprendere fiato, accorgendosi che quei terribili rumori furono spariti, assieme alla sua paura di finire in pasto a qualche drago. Poté di nuovo respirare.
O almeno per i primi dieci secondi.
Quel rumore riapparve ad una distanza più ravvicinata, Rapunzel non fece in tempo a riprendere la corsa che un ombra nera le balzò davanti, facendola urlare dalla paura.
“Aaaaaaaaaaaaaaah!!”
Puntò la spada, chiudendo gli occhi ed abbassando lo sguardo per paura di poter svenire da un momento all'altro. Pensò che ormai fosse finita, quando un dolce ruggito attirò la sua attenzione, facendole aprire un occhio per scrutare meglio il predatore.
“S...Sdentato?!” Disse con stupore.
Per tutto quel tempo fu quel drago a seguirla.
Si portò una mano al petto, sospirando pesantemente “Grazie al cielo” rivolse poi uno sguardo all'animale, si accorse della mancanza del suo padrone “Dov'è Hiccup?”
Sdentato si agitò, come se avesse capito il suo linguaggio, ovviamente Rapunzel non poté comprendere cosa le stesse dicendo, ma non ci volle un traduttore in quel caso, dai suoi occhi terrorizzati comprese fosse successo qualcosa di grave al suo amico.
I fuochi fatui la volevano portare da loro, e come una sciocca era fuggita, facendo solo perdere del tempo ai suoi amici.
“Portami da lui!” Ebbe già perso fin troppo, Jack e Merida li avrebbero raggiunti più tardi, avrebbe pensato ad Hiccup adesso. Sdentato annuì, abbassandosi per permetterle di salirgli in groppa, dapprima dubbiosa, alla fine decise di seguire il consiglio del drago e, nonostante fosse un po' impacciata, salì, dandogli una veloce pacca sul capo “Andiamo da Hiccup”
L'animale ruggì e, con un veloce balzo, si intrufolò nuovamente nella foresta innevata, raggiungendo in breve tempo il luogo dove aveva lasciato il suo padrone.
 
 
 
****************
 
 
 
Sdentato corse talmente veloce che Rapunzel ebbe il timore di poter cadere, mentre percorsero il sentiero, la ragazza notò dei fuochi fatui apparire nelle vicinanze, ma non poté permettersi altre distrazioni. Giunsero in una strana pianura, circondata da dei massi, disposti a cerchio, Sdentato finalmente si fermò e Rapunzel scese senza esitazioni, ma non fece tempo a chiedergli dove fosse il suo amico, che si voltò, rimanendo impallidita nel vedere Hiccup steso a terra.
“Hiccup!” Sdentato arrivò per primo, toccando la testa del suo padrone col muso, come per avvertirlo della ragazza.
“Cosa ti hanno fatto? Resisti non...Non puoi...”
Ma per fortuna respirò ancora, aprì debolmente gli occhi, mormorando qualcosa “Mmh?”
Rapunzel tirò un sospiro di sollievo, stringendolo forte in un abbraccio “Sei vivo, per fortuna!”
“R_rapunzel?” Domandò confuso.
“Hai idea di quanto mi hai fatta preoccupare? Cosa ci fate qui?! Chi ti ha ridotto in quel modo?! Perché non ci hai chiamati?!”
“Rapunzel...Vatten....” Ma si bloccò per via del dolore, solo in quell'attimo la ragazza si rese conto che Hiccup si coprì una ferita abbastanza profonda al fianco.
Si portò le mani al viso “Non me n'ero accorta”
“Non preoccuparti” Cercò di risistemarsi in piedi, ma il dolore lo immobilizzò un'altra volta, facendogli quasi perdere i sensi “Ra...Raggiungi Merid...”
“Non senza di te”
Sdentato gli si avvicinò allarmato, mentre la ragazza prese la sua treccia e la avvolse attorno all'amico “Resisti, ora passerà tutto”
Il canto di quella melodia le fece nuovamente illuminare la sua lunga chioma, coinvolgendo anche il corpo di Hiccup, ancora privo di sensi per via di quella ferita, la furia buia si allontanò di qualche passo, non ancora abituato a tutta quella magia, ma appena i capelli smisero di brillare, tornò dal ragazzo, dandogli una leggera leccata per vedere se stesse meglio. Hiccup aprì nuovamente gli occhi, sorridendo nel vedere nuovamente i suoi amici.
Rapunzel ringraziò il cielo di non essersi tagliata i capelli, altrimenti non avrebbe avuto i mezzi per poterlo curare in tempo “Visto? E' stato veloce”
Lui le sorrise, ringraziandola per averlo aiutato, ma rendendosi conto della situazione.
“Dobbiamo andarcene!” Si alzò in piedi, prendendola per un braccio.
“Aspetta! Non vuoi neanche spiegarmi cosa ci facevi qui?!”
“Adesso non è il momento, ci hanno tenuto un'imboscata, volevano attaccare Sdentato ecco perché gli avevo chiesto di andarsene”
“I draghi?”
No, io” disse una voce.
I due ragazzi alzarono il capo, vedendosi arrivare in contro un uomo alto e dallo sguardo per nulla amichevole, dietro di loro arrivò un drago scuro.
La furia buia con un balzo, sorpassò i suoi amici, cercando di intimidire il nuovo arrivato, ma Hiccup lo raggiunse, bloccandolo appena in tempo “Fermati Sdentato” fu strano vederlo così agitato, evidentemente quel tipo incutò più timore di quanto credesse.
Fafnir si avvicinò verso di loro, zittendo con il solo sguardo il drago, che indietreggiò, fino ad arrivare alla pari del suo padrone.
Il vichingo osservò la scena con perplessità “Che ti prende Sdentato?”
Ha paura” Rispose l'uomo.
“Chi sei?!”
Lui sospirò, portandosi una mano al capo “Non posso sprecare ogni minuto della mia vita con delle sciocche presentazioni”.
Hiccup accarezzò la schiena del suo drago, per fortuna vide ancora addosso la sella, in fondo fu una buona idea rimettergliela prima di partire, se avesse fatto veloce, forse sarebbero potuti fuggire in tempo.
Eh no, non pensarci nemmeno” Ma le sue speranze svanirono quando un altro drago balzò contro di loro, separandoli e guardando in cagnesco la furia buia “Non serve a nulla scappare” Dei passi pesanti attirarono la loro attenzione, un secondo drago si affiancò a Fafnir, mostrando ferocemente i denti affilati. Rapunzel indietreggiò leggermente, forse tra tutti fu la più spaventata, ma non poté fare a meno di notare il bastone che quello strano individuo tenne tra le mani.
“Quello...è il bastone di Jack” Disse a bassa voce, come se volesse sussurrarlo solo ad Hiccup.
“Lo so” il vichingo non nascose la sua preoccupazione, lui non poté sapere dell'esistenza di Jack Frost come spirito dell'inverno. L'amica avrebbe tanto voluto rivelarglielo, ma in quelle condizioni fu meglio pensare ad un piano per fuggire.
Hiccup spostò lo sguardo sul dragone, accanto allo strano guardiano “E quello è il drago che ci ha attaccati prima...” Mormorò a Rapunzel, senza distogliere lo sguardo da quell'uomo “Quindi sei tu che li controlli?”
L'altro si strinse le spalle, inarcando un sopracciglio “Certo. Ti hanno fatto del male? Oh no...” Chiamò con un gesto quello più grosso, accarezzandoli delicatamente il muso “Vedi sono un po' irrequieti, hanno bisogno di svagarsi, non l'hanno fatto apposta” Dopodiché lo squadrò dal capo ai piedi, sul suo volto comparve un sorrisetto “Ma vedo che stai già meglio, e non posso fare a meno di complimentarmi con la guaritrice”
Rapunzel sobbalzò, sentendosi menzionata, ma cercò di nascondere il suo timore.
Sai...Sono abbastanza curioso, in poco tempo incontro due persone così interessanti” Hiccup fece per ribattere, ma lui gli parlò sopra “Non tu”
“Forse si sta riferendo a Jack...” pensò tra sé la bionda, continuando a mantenere la guardia.
Ma Fafnir puntò gli occhi su di lei “Spiegami il tuo potere, e non ti sarà fatto alcun male” le sorrise “E' un buon accordo, non credi?”
“Non lo fare” Gli sussurrò il vichingo.
L'uomo lo guardò infastidito “Prendilo” Ordinò al dragone.
L'animale con un balzò agguantò la furia buia, bloccandolo a terra.
“Sdentato!” Hiccup provò a fermarlo ma il drago lo allontanò con una codata, ringhiando ferocemente.
Pezzo di idiota, il ragazzo, dovevi prendere il ragazz...Ah lasciamo stare” Riportò la sua attenzione su di loro, in particolare su Rapunzel “Almeno non rischierò che tu voli via”
“Fermati!” Urlò la bionda, aiutando Hiccup a rialzarsi “Non fargli del male!”
Credo che solo tu possa impedirlo” Ghignò, indicando il suo drago stringere forte il corpo di Sdentato
“Smettila!” Hiccup sembrò completamente fuori di sé.
Rapunzel avanzò di un passo “Se parlo...Te ne andrai?”
“Assolutamente” Disse lui, la biondina esitò qualche istante, ma Fafnir la rassicurò “Non hai molta scelta ragazzina. O parli, o il drago muore ”
Quelle parole la fecero cedere “Cosa vuoi sapere?”
Vedo che ci siamo capiti”
Hiccup rimase nettamente sconvolto, ora lo ignorarono entrambi, perfetto.
Che cosa sei? Una maga? Hai curato quel ragazzo con la magia, l'ho visto con i miei occhi” Si fece improvvisamente serio “E non mentirmi”
La ragazza sospirò, toccandosi una ciocca dei suoi lunghi capelli, si scambiò un ultimo sguardo con Hiccup, sul suo volto riuscì a percepire tutta la sua preoccupazione, ma avrebbe dovuto fare qualcosa o la vita di Sdentato sarebbe stata in pericolo, e chissà se dopo non sarebbe toccata anche a loro.
“Io...Io ho dei capelli magici, posso curare le persone" Disse, facendosi coraggio "Ora lascialo andare"
“Detto fatto” Fafnir si voltò verso il drago, che continuò a tener bloccato la furia buia “Hai sentito la ragazzina? Lascia libero quel cucciolo domestico”
L'animale lasciò Sdentato e subito Hiccup corse dal suo amico per accertarsi che non fosse ferito “Sdentato?! Tutto bene?”
Patetico” Mormorò, quasi disgustato “Un vero spreco per un drago del genere”.
Anche Rapunzel fece per raggiungerli, ma venne bloccata da Fafnir che la prese per un braccio “Non così in fretta”
“Lasciami!”
Ma lui sembrò ignorarla, le tolse la spada che tenne nell'altra mano, bloccandole così ogni possibilità per fuggire, Hiccup cercò di fermarlo ma il guardiano puntò la spada contro Rapunzel, scuotendo debolmente il capo “Io non lo farei se fossi in te”
Lui si fermò “Non farle del male”
Fafnir rise, posando una mano sul capo della biondina “Puoi stare tranquillo che non le torcerò neanche un capello. E' così graziosa, e poi mi serve viva”
Hiccup fece per ribattere, ma Sdentato lo sorpassò, preparandosi ad attaccare l'uomo, il vichingo lo fermò appena in tempo “Sdentato fermati! Così farai del male a Rapunzel!”
La furia buia tornò improvvisamente lucido, fu incredibile quanto riuscisse ad irritarlo quel Fafnir, davanti a lui Sdentato non sembrò più lo stesso. Abbassò le orecchie, rimanendo comunque in guardia per un ulteriore attacco.
Ti fai comandare da un umano?”
“Sdentato è mio amico” Rispose freddamente Hiccup.
L'uomo inarcò un sopracciglio “Amico? Un drago con un...Umano?” Sembro' improvvisamente irritarsi, si voltò verso il dragone “Patetico”
Con un veloce cenno della mano fece cenno al drago di attaccare, la bestia avanzò pericolosamente verso Hiccup, per fortuna Sdentato si catapultò contro di lui, sputandogli contro del fuoco e cercando di distrarlo.
Tuttavia l'altro, essendo più grande e più forte, non ebbe molta difficoltà nel metterlo nuovamente al tappeto, scaraventandolo contro una di quelle rocce, l'impatto fu talmente forte che Sdentato svenne, il dragone gli si avvicinò minacciosamente, alzando una zampa verso di lui, probabilmente per dargli il colpo finale.
Hiccup provò a raggiungerlo, ma il secondo drago lo immobilizzò, gettandolo a terra.
Fermo” Intervenne Fafnir, continuando a tener bloccata Rapunzel, entrambe le bestie di bloccarono, in attesa di ulteriori ordini del loro padrone “Quel drago sembra abbastanza forte, è un bel esemplare dopotutto” Con un veloce gesto della mano, il dragone scattò, afferrando la furia buia con la mascella, senza però ferirlo ulteriormente.
“Non puoi farlo!” Disse Rapunzel
Oh, eppure mi sembra che ci stia riuscendo” Dopo di ché si voltò verso Hiccup “In quanto a te” Sul suo volto comparve un lieve sorriso “Addio”
L'altro drago annuì, avanzando pericolosamente verso il giovane vichingo.
“Hiccup, no!! Fermati!!” Vedendo l'amico in quelle condizioni, Rapunzel tentò il tutto per liberarsi dalle grinfie di Fafnir, ma dopo l'ennesimo tentativo, lui la colpì alla nuca, facendole perdere i sensi “Mi rendono sempre le cose difficili”.
 
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Mmmh...E poi bhò, ho voluto terminarla così, con la frase finale di Fafnir, un personaggio tutto da odiare XD
Merida l'ha rischiata davvero grossa eh?
Avrei potuto farla morire, ma credo che nel contesto non avrebbe fatto abbastanza scalpore, se devo pensare alla morte di uno di loro, mi immagino un sacrificio struggente o chissà...Insomma, qualcosa che colpisca, e far morire Merida così, per colpa di un arco e un po' di ghiaccio, non mi sembrava degno.
Comunque volevo collegarmi con questo alla morte della sorellina di Jack, in fondo tutti più o meno stanno “affrontando” le loro paure, senza rendersene conto, ed è grazie alla loro unione che riusciranno a superare le avversità.
Vi giuro che è stato un parto scrivere le ultime scene di Jack e Merida, in particolare per quest'ultima, non avendola vista in compagnia di amici o in situazioni romantiche, risulta difficile immaginarsi il suo comportamento, credo che tra tutti Merida sia il personaggio più complicato, appunto perché l'abbiamo vista socializzare prevalentemente con la madre.
Difatti ho voluto giocare su questo, specificando il suo problema nel non aver mai avuto un amico.
Insomma, spero di averla fatta abbastanza IC, è sempre un mio grande timore, nonostante sia la mia principessa preferita, ho paura di non rappresentarla sempre vera.
Ora tocca al nostro Hiccup rischiare la vita, di nuovo. LOL.
Adesso che c'è un bel po' di movimento in questi capitoli, mi do alla pazza gioia.
Ringrazio sempre tutti quanti per leggere questa long, non voglio essere un disco fisso, perciò mi limitò a dirvi GRAZIE DI CUORE e che risponderò a breve alle recensioni del capitolo precedente.
Baci <3

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Capitolo 15
*** Non c'è due senza tre ***



Cap 15:
 

Non c'è due senza tre

 
 
 
 
 
“Perché l'hai fatto?”
Merida sobbalzò, puntando gli occhi sul ragazzo, dopo essersi asciugata abbastanza da non tremare più per il freddo, si incamminarono verso l'accampamento, temendo l'ansia di Rapunzel ed Hiccup.
Dopo quel breve discorso non si dissero più una parola.
“Era molto importante per me” Mostrò un sorriso malinconico, ripensando al giorno in cui ricevette l'arco da suo padre, l'emozione di usarlo per la prima volta, l'incontro con quel fuoco fatuo, e pian piano ripercorse tutti quegli anni, fino al ricordo di Mor'du, e il suo scontro con Elinor, trasformata in orso per un suo stupido errore.
Sembrò essere passata un'eternità, eppure molte cose cambiarono, il rapporto con sua madre, le tradizioni, sentì di essere anche lei stessa cambiata, anzi, si star ancora cambiando. Aveva sempre cercato di cavarsela da sola, anche quando fu lei stessa la causa di quella maledizione, alla fine capì che chiedere aiuto non significava dimostrare debolezza, anzi... Era forse un modo per dimostrare il proprio coraggio.
Ma in questi giorni, sentì di aver passo dieci passi indietro, forse se si fosse fidata maggiormente di Jack e degli altri, probabilmente non sarebbe finita in quel pasticcio.
Dopotutto, come specificò prima, per lei non fu facile, venne cresciuta da sempre col solo pensiero di diventare una degna sovrana, trovarsi un marito e governare, sua madre le disse che non c'era tempo per le amicizie, soprattutto per una principessa.
Ma per la prima volta, sì sentì finalmente parte di un gruppo.
Jack continuò a fissarla, aspettando una risposta, ma fu palese che la ragazza fosse immersa nei suoi pensieri, per riportarla alla realtà;  le tolse un capello, facendola scattare furiosamente verso di lui “Hey!”
Lui la guardò con un sorrisetto trionfante “Sei di nuovo tra noi”
Merida gli fece una linguaccia, grattandosi il capo “Non farlo mai più! E comunque...” il suo sguardo pian piano iniziò ad addolcirsi, stringendo l'arco in mano “Me l'ha regalato mio padre quand'ero ancora piccola, ci sono molto legata”
Lo osservò, sospirando appena "Inoltre senza di questo non vi sarei stata molto utile"
"Potevi sempre fare da esca al drago" Rise lui
Gli lanciò un'occhiataccia, senza nascondere un sorriso "Simpatico Jack. Ma non vorrei togliere tutta l'attenzione su di te"
Lui la guardò "Ancora con questa storia?" e Merida rise, dandogli una leggera spintonata con la mano.
"Mi piacerebbe poter fare di più" disse flebile la rossa.
Jack la fissò sconvolto "Ma che dici? Sei incredibile!" disse di getto, attirando la sua attenzione.
Si guardarono, Merida arrossì appena e spostò subito lo sguardo altrove "Non è vero" disse piano "Tu lo sei. Hiccup e perfino Rapunzel" sospirò, mostrando un sorriso amaro "Senza arco e frecce non potrei essere di alcun aiuto"
Jack le si avvicinò, puntandole un dito sulla spalla "Ehi, io ci sono nato con questi poteri. Tu invece ti sei allenata, è diverso" alzò fieramente lo sguardo "E lascia che te lo dica, te la cavi piuttosto bene anche con la spada. Temevo mi avresti ucciso alla torre"
Entrambi risero, ricordando il loro pessimo primo incontro. Ma Merida fu grata a Jack per quelle parole, la fecero stare molto meglio.
Litigate a parte, si trovava incredibilmente a suo agio con lui, non l'avrebbe mai detto.
Portò poi l'attenzione sul suo arco, sfiorando con un dito il disegno che incise tempo fa "Sai.." iniziò "Ne ho passate tante con questo arco. Anche quando sono distante, mi ricorda la mia famiglia”
A quelle parole, Jack non poté fare a meno di sorridere. Famiglia.
Fu strano pensare che il motivo per cui si trovò in quel secolo fu per loro. Rivedere la sua famiglia
All'inizio il su unico desiderio sembrò quello di poter finalmente riabbracciare sua madre, rivedere la sua sorellina. Stare con loro almeno per un ultima volta.
In fondo capì i sentimenti di Merida, il bastone che gli rubò Fafnir rappresentava il suo ultimo contatto con Emma. Riuscì a salvarla grazie a quello e non ci fu gioia più grande nel sapere di averle dato una seconda possibilità.
Forse anche lui avrebbe fatto un gesto così azzardato per poter recuperare quel ricordo.
“Peccato che abbia perso la grinta di un tempo” Sospirò la ragazza, facendo le spallucce.
Jack ridacchiò  “Lo ritroverai" fece un breve scatto, camminandole di fronte "Hai sbaragliato i tuoi pretendenti e hai interrotto una tradizione che durava da decenni!”
Lei lo squadrò “E tu come fai a saperlo?”
L'albino riprese a camminarle a fianco “Ho giocato con alcuni bambini e non ho potuto fare a meno di sentire questa storia. Ti ammirano molto, tutti ti vogliono bene”
Lei sembrò stupita “Sul serio?”
In fondo fu strano, non immaginò che dei bambini la prendessero come esempio. Lei, una combinaguai.
In un certo senso, si sentì lusingata, nonostante il suo rango, non immaginò di avere tutto quel rispetto da parte dei suoi sudditi, non le sfuggì un sorriso imbarazzato.
“Sei troppo tesa" Disse Jack, spintonandola amichevolmente "Rilassati e cerca di divertirti”
"Dimmi come fare" Replicò con un mezzo sorriso “Come posso divertirmi in una situazione di pericolo?”
“Te l'ho detto, pensala come me” Disse trionfante “Dopotutto è il mio centro”
“Il tuo centro?” Merida sembrò abbastanza incuriosita “Che significa?”
Lui inarcò un sopracciglio “Significa che si, distribuisco la neve, ma il mio vero scopo è procurare il divertimento" le sorrise "Quindi prestami ascolto ogni tanto, zuccona”
Nonostante il commento, la rossa sembrò abbastanza curiosa dalle sue parole “Anche quelli come me hanno un centro?” Era come se lo stesse domandando a sé stessa, più che allo spirito.
Jack si fermò, girandosi verso di lei e bloccandole così la strada “Credo di si. Tutti ce l'hanno”
“Davvero?” Quella strana vicinanza li fece arrossire appena, ma cercarono di non darlo a vedere e Merida distolse per qualche attimo lo sguardo su di lui "Quindi anche io?"
Lui alzò le spalle "Sicuro. E so anche quale" mostrò un sorrisetto nel vedere l'espressione di Merida farsi sempre più incuriosita. Istintivamente si chinò verso di lei, puntandole il dito sulla fronte “La testardaggine" ghignò "Non ho mai conosciuto una ragazza più cocciuta”
Ma quella battuta non ebbe l'effetto sperato, Merida si scostò bruscamente da lui, accelerando il passo per raggiungere il più in fretta possibile l'accampamento.
Sempre il solito, ormai avrebbe dovuto capirlo.
 
 
 
*****************
 
 
 
Era finita.
Come poté sperare di cavarsela da solo contro un drago di quella stazza?
Sentì un forte senso di Déjà vu, due giorni fa si trovò esattamente nella stessa identica situazione.
Ma questa volta non poté sperare nell'arrivo di Sdentato, tanto meno dei suoi amici.
In un primo istante, pensò di tentare di calmare nuovamente la bestia, ma quando lo vide scagliarsi contro di lui con ferocia, decise saggiamente di scappare.
Di certo non ci face la sua buona figura, probabilmente suo padre gli avrebbe urlato di voltarsi e combattere come un vero vichingo.
Ma lui era Hiccup Horrendus Haddock III, l'amico dei draghi, il buono, il meno atletico, senza la stazza di suo padre o la furia titanica di Astrid, era semplicemente Hiccup. Preferiva usare il cervello che gettarsi impulsivamente nella mischia.
Sfortunatamente per usare il cervello, devi pensare, e in quel momento l'unica cosa che riuscì a recepire fu: “Scappa, trova una via di fuga” O anche “Quanto vorrei non aver inseguito quei tre draghetti!”
Insomma, tutto tranne che un piano.
Nonostante la gamba fosse un po' malandata, ci prese l'abitudine, per tanto gli riuscì bene camminare e soprattutto correre, in quelle circostanze, si scoprì più veloce e scattante di quanto pensasse.
Quei draghi avevano la forza dalla loro parte, ma erano più lenti, questo l'avrebbe sfruttato a suo vantaggio, Hiccup sapeva che l'unico modo per sfuggirgli fu quello di rifugiarsi all'interno della foresta, se continuava a stare allo scoperto avrebbe solo aumentato le sue possibilità di essere linciato.
Cercò di correre il più possibile, ma in quelle condizioni non poté di certo essere una scheggia, il drago tentò di raggiungerlo con un ulteriore balzo, e mentre Hiccup si preparò ad essere divorato, stranamente continuò a sentirsi...Vivo.
Si voltò, riprendendo anche a respirare e rimase di stucco nel vedere il drago completamente incantato da una strana fiammella bluastra proprio di fronte a lui.
Perfino Hiccup non riuscì a capirne la provenienze, ma poco importò, lo distrasse e fu questo l'importante, riprese dunque a correre e in poco tempo si inoltrò nella boscaglia.
Il drago, come previsto, cercò di acchiappare quella fiamma ma con scarso successo, dopo che si dileguò, riprese le sue ricerche, raggiungendo il più veloce possibile il giovane vichingo.
Si distrasse sì, ma per poco tempo, ad Hiccup mancò quasi il fiato, se avesse continuato a correre così, sarebbe crollato a terra di sua spontanea volontà. Sentendo il forte ruggito in lontananza, avrebbe avuto solo pochi minuti per pensare a qualcosa di utile, e finalmente lo vide, un tronco dell'albero caduto e semi distrutto; mai avrebbe pensato ad una soluzione simile, tuttavia non gli venne in mente altra scelta.
Quando il drago arrivò, inaspettatamente fu sorpreso nel non vedere il ragazzo nelle vicinanze, temette di averlo perso di vista, si guardò attorno, ringhiando apertamente, non poté' di certo immaginare che Hiccup si fosse nascosto all'interno di quel tronco.
Mentre il drago girovagò per quella zona, il vichingo cercò di svignarsela, ma si trovò completamente incastrato.
Era sempre stato piuttosto mingherlino per la sua età, come diamine faceva ad incastrarsi in quel modo?
Forse quel bosco era maledetto, la sfortuna non gli dava pace.
 
 
 
 
*****************
 
 
“E così...E' questo Fafnir il problema...”
Jack si strinse le spalle “Esatto. Dice di essere un Guardiano...”
Lei sembrò stupita “E ha detto di conoscermi?”
“Conosce la tua famiglia" Ammise "Sembra avercela con voi”
Merida rifletté qualche istante, ripensando alle storie che le raccontò sua madre da piccola, tuttavia nessuna di quelle narrava di Fafnir.
“Non credo che i miei sappiano di lui. Me l'avrebbero almeno accennato”
Lo spirito si fermò “Sei sicura?” Anche lei si fermò, incuriosita dalla sua domanda.
“Non sono cose che si direbbero ai propri figli” Continuò Jack
In effetti non aveva tutti i torti. In fondo, come Merida le aveva tenuto nascosto dei draghi, sua madre avrebbe potuto benissimo nasconderle questo.
Tuttavia, le venne difficile capirne il motivo.
“Può darsi" ammise "Ma per loro poteva essere solo un racconto”
Jack sospirò “Penso che a volte i genitori possano mentire per proteggere i propri figli”
“Pensi?” Gli si avvicinò, incuriosita “Ora che ci penso, tu...Non hai mai avuto dei genitori?”
Doveva aspettarsela una domanda del genere.
“Ma certo che li avevo” Sforzò un sorriso amaro, che però mano a mano scomparve “Non sono sempre stato lo spirito dell'inverno”
Passarono diversi minuti di assoluto silenzio, Merida continuò a fissarlo, sperando di vederlo ridacchiare o fare una delle sue battute. Insomma, il classico Jack Frost.
Ma non lo fece, e dal suo atteggiamento capì che quel discorso lo iniziò a turbare.
Giocherellò nervosamente con la manica del suo vestito, avvicinandosi allo spirito “E' tutto a posto?” Gli posò una mano sul braccio, cercando di tirar fuori un sorrisetto.
A quel contatto Jack incontrò il suo sguardo “Non credere che solo Rapunzel sappia ascoltare, se vuoi io...”
“Hey va tutto bene!” Si fece scappare una risata “Non voglio farti preoccupare”
Lei scosse il capo “Volevo solo aiutarti!”
“Lo so” Le sorrise “Grazie”
Merida ricambiò, sorridendogli, anche se un po' impacciatamente. In fondo questa fu la loro prima, vera conversazione senza aver litigato. Un miracolo.
Tuttavia quell'attimo di tranquillità svanì dal volto di Jack, vide qualcosa muoversi in lontananza e, senza pensarci due volte la prese per mano, trascinandola dietro ad un albero.
“Jack! C_che fai?!” Ma lui le coprì la bocca con una mano, facendogli cenno di zittirsi, Merida istintivamente cercò di divincolarsi.
Jack Frost osò decisamente troppo per i suoi gusti.
Ma quando sentì anche lei un ruggito per nulla amichevole, le mancò quasi il respiro, spostò la mano del ragazzo per riprendere fiato e si scambiarono un'occhiata. Jack non fu pienamente sicuro, ma da quel che riuscì a vedere, gli sembrò uno di quei draghi, quindi fu molto probabile che ci fosse anche Fafnir nelle vicinanze.
 
 
 
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Hiccup cercò inutilmente di sgusciare pian piano da quel vecchio tronco, ma l'opzione sembrò impossibile.
Fu in trappola, di nuovo.
Il drago continuò a guardare la zona con fare sospetto, si girò per cambiare direzione e cercare altrove, con il risultato che, la sua coda spostò l'albero, facendolo cadere giù per una scomoda discesa di neve con il povero Hiccup all'interno, non essendosi liberato in tempo.
Almeno lo stava seminando, e senza che lui se ne accorgesse.
Solo che, cadendo a quella velocità, rischiò nuovamente di ammazzarsi.
Iniziò a pensare di essere davvero sfortunato.
 
 
 
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Dopo che quel drago si allontanò, Jack e Merida uscirono allo scoperto “Dobbiamo andare da Rapunzel!” Disse la ragazza, iniziando a correre a per di fiato, Jack la seguì.
Avrebbe tanto voluto dare una lezione a Fafnir, ma se una cosa la imparò dal loro ultimo scontro, fu che non avrebbe avuto la minima possibilità da solo, gli servì l'aiuto dei suoi amici...Tutti quanti.
Dopo diversi minuti, giunsero nuovamente nell'accampamento, Merida non si fermò nemmeno per riprendere fiato, poiché al suo arrivo non la vide.
“Rapunzel?!” la chiamò diverse volte, guardando anche all'interno di quella piccola grotta dove riposarono la notte, ma di lei non ci fu traccia.
“Oh no...” Si voltò verso Jack, che sembrò preoccupato tanto quanto lei “Non c'è nemmeno la spada”
“Le avevo detto di rimanere qui!” Disse con esasperazione. "Possibile che dobbiamo sempre separarci?
“Non ci sono nemmeno Hiccup e Sdentato” Merida non fece che guardarsi attorno, sperando di trovare i lunghi capelli della sua amica “Io continuo a cercare, dobbiamo trovarli!” Non aspettò nemmeno la risposta di Jack che si addentrò nuovamente nella boscaglia, continuando a chiamare la sua amica.
“Hey aspettami! Così perderò di vista anche te!” Lo spirito la seguì, cercando anche lui con lo sguardo la ragazza, ad un tratto, vedendo che non riuscirono a concludere nulla, Jack fermò l'amica, portandole una mano sulla spalla “Ci penso io”
In un primo istante Merida non capì, ma quando lo vide fare un balzo e librarsi nell'aria come trasportato dal vento, rimase a bocca aperta.
Il suo volto si illuminò, ecco come riuscì a fuggire dal castello.
Le venne quasi da ridere, sua madre in fondo aveva ragione, semplicemente volò via.
Ma Jack fu troppo impegnato a cercare i suoi amici e, dopo varie occhiate nei dintorni, quasi si rassegnò all'idea di averli completamente persi, finché...
“Ma cosa...?!”
Un tronco di un albero stava cadendo lungo il sentiero, la discesa conduceva nella zona di...
“Merida!”
Per fortuna la ragazza se ne accorse in tempo, si aggrappò ad un ramo, riuscendo ad arrampicarsi velocemente, mentre chiuse gli occhi, sentì un urlo provenirne dall'interno di quel tronco, durò solo pochi istanti, ma sembrò talmente famigliare...
Alzò lo sguardo verso lo spirito, facendogli cenno col braccio di scendere “Jack! Ferma il tronco!”
“Perché?”
“Tu fermalo e basta!”
Sembrò  fuori di sé. Ma cercò di non farsi ulteriori domande e volò lungo la discesa, ancora poco e quell'albero si sarebbe sfracellato contro un mucchio di rocce.
Non comprese se doveva fermarlo, distruggendolo, o lasciarlo intatto, ma decise di andare sul sicuro e si limitò a gelare il legno, immobilizzandolo al suolo.
Atterrò con un piede sopra al tronco per metà rovinato, guardando Merida scendere verso la sua direzione.
“Mi spieghi perché mi hai chiesto di fermarlo?”
“Ho sentito una voce!”
Lui inarcò un sopracciglio “Voce? Il freddo ti ha dato alla testa” Ridacchiò.
“Mhp....” Un mugugno attirò l'attenzione di entrambi, Merida scattò, intimando Jack si allontanarsi e controllando all'interno dell'albero.
Rimase di stucco nel vedere il volto di Hiccup, completamente stravolto per tutti quei capogiri. “H_hiccup? Allora sentì bene”
Jack le si avvicinò, spuntando anche lui per vedere il ragazzo “Ritiro tutto, cosa ci fai li dentro?”
“Guarda che non può sentirti, ricordi?”
“M_Merida...” I lamenti di Hiccup bloccarono la conversazione “S_sono i_ncastrato”
Jack non riuscì a trattenere una risata, ma Merida lo zittì con un pugno al braccio “Tranquillo, ti aiutiamo noi”
“Noi?” Domandò confuso.
La ragazza lo afferrò per le maniche del vestito, ma per quanto riuscisse a tirare, rimase comunque bloccato “Jack! Un aiuto?”
“Non ti ho già aiutato abbastanza?”
“Jack!”
“Va bene...” Soffiò all'interno del tronco, congelandolo e permettendo così ad Hiccup di scivolare fuori da quella scomoda posizione.
“Finalmente!” Sospirò la rossa, aiutando l'amico a rialzarsi “Ma dov'eri finito? E Rapunzel?”
“TU dov'eri finita!” Sbottò Hiccup “Non puoi immaginare cosa sia successo...Sdentat...” Si bloccò, iniziando a sentirsi terribilmente male.
“Io non starei li” Mormorò Jack, dietro il ragazzo.
Ma prima che Merida potesse parlare, Hiccup abbassò lo sguardo, vomitando di fronte a lei.
Jack chiuse gli occhi, brontolando un che schifo, mentre la rossa rimase senza parole, con la faccia disgustata, lo stesso pure il povero Hiccup, gli ci volle un po' prima di riprendersi del tutto.
 
 
 
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Da quando Hiccup e Sdentato si allontanarono per cercare i tre draghetti, nessuno ebbe più loro notizie, ogni vichingo di Berk si mise alle loro ricerche, ma ogni volta riportarono la stessa notizia.
Stoik inizialmente cercò di mascherare la sua preoccupazione, non volle allarmare ulteriormente gli altri, ma la sparizione di suo figlio durava da diversi giorni e furono effettuata tutte le ricerche possibili nei territori dell'isola.
C'era solo un'unica spiegazione: Hiccup e Sdentato si erano allontanati dalle loro normali zone di perlustrazione, avevano varcato altri territori, magari anche sconosciuti o peggio, appartenenti ai nemici.
Ma poco importo', pur di ritrovare il suo unico figlio, Stoik avrebbe affrontato anche mille navi nemiche; si sentì in colpa per avergli permesso di allontanarsi da solo, soprattutto durante un tempaccio del genere.  La tempesta durò un'intera giornata, quando terminò, Hiccup e Sdentato non tornarono, alla fine furono avviate le ricerche per ritrovarli, ma inutilmente.
Suo figlio scomparve, e lui si sentì responsabile per non averlo fermato in tempo.
Stoik e Skaracchio si accordarono per controllare la mappa dei loro territorio, segnalando ogni zona di perlustrazione, pian piano le possibilità si ridussero a ben poche strade.
Astrid e Gambadipesce tornarono a Berk nello stesso momento in cui giunsero anche Moccicoso e i due gemelli.
“Trovato niente?” Domandò GambadiPesce al gruppo 
“Abbiamo cercato ovunque” Disse Moccicoso, scendendo dal suo drago “Forse dovremo abituarci all'idea che...”
Ma Astrid lo fermò, tirandogli un pugno al braccio “Non dirlo nemmeno per scherzo! Li ritroveremo”
“E come? Abbiamo sorvolato ogni parte di Berk e dintorni!”
“Non ha tutti i torti” Disse Testaditufo
“Mi spiace dirlo, ma sono d'accordo con entrambi” Sospirò la sorella, lanciando un'occhiataccia ai due. Gambadipesce sembrò l'unico a non pensarla allo stesso modo “Si ma, non possiamo arrenderci, Hiccup non lo farebbe, dobbiamo continuare le ricerche”
“Ancora?” Disse Testabruta “Non possiamo prima riposarci...Almeno per metà giornata”
“O fino a domani” Continuò il fratello
“Sei il solito scansafatiche”
“Non è vero!”
“Sì invece!”
“Ragazzi smettetela, non possiamo continuare a distrarci!” Gambadipesce cercò di fermarli ma inutilmente, quando quei due prendevano a litigare era la fine.
Astrid sospirò, dicendo a Moccicoso che sarebbe tornata tra qualche istante, diede una veloce carezza a Tempestosa e si incamminò verso la casa di Skaracchio, all'interno dell'abitazione, vide lui e Stoik discutere sul da farsi “Abbiamo cercato anche ad ovest, ma non li abbiamo trovati!”
Skaracchio sospirò, segnando la zona dove la ragazza e i suoi amici controllarono per quasi metà giornata “Dove caspita saranno finiti?”
“Non ci restano altre vie” Disse Stoik, controllando attentamente la mappa, ormai quasi rovinata “Non ne hai un'altra? Questa è talmente rovinata che non si riesce a capire dove abbiamo segnato!”
“Questa mappa ha più anni di te e me messi insieme, c'era fin dalla fondazione di questo villaggio, porta rispetto!” Lo zittì Skaracchio, stendendo bene la cartina “E comunque, è l'unica che segna accuratamente ogni territorio di Berk e dintorni”
Anche Astrid ci diede una veloce occhiata, sgranando gli occhi quando vide tutte quelle linee tracciate per le ricerche.
Una parte di lei si fidava della bravura di Hiccup e del coraggio che aveva sempre dimostrato, ma nell'ultimo periodo era sempre più distante, non solo con lei, ma con ogni abitante del villaggio, inoltre aveva sviluppato una particolare paura per Sdentato, temeva anche solo di perderlo di vista e questo non era normale. Tra i due c'era sempre stata una solida amicizia, basata soprattutto sulla fiducia, ma Hiccup si stava facendo trasportare dal terrore, e temeva fosse stato questo la causa della loro scomparsa.
Skaracchio fece scivolare il dito sulla mappa “Potremmo controllare qui, nella zona ad est”
“Ci sono stata oggi con i gemelli... Tempestosa ha un ottimo olfatto, nonostante la pioggia, avrebbe sentito l'odore di Sdentato”
“E' inutile, sono andati più lontani” Disse Skaracchio, guardando maggiormente il territorio della mappa “Forse...Anche oltre...”
Stoik inarcò un sopracciglio “Hiccup non è così sciocco da inoltrarsi in un luogo sconosciuto”
Skaracchio gli rivolse un'occhiata, ridacchiando appena “Stiamo parlando di tuo figlio”
Astrid osservò la scena, per poi puntare nuovamente lo sguardo sulla mappa, la sua attenzione venne attirata a nord, vi era una grande distesa blu che stava ad indicare il mare, più avanti notò quasi sull'orlo della mappa, una piccola parte verde, forse una probabile isola.
Purtroppo fu come se la mappa fosse stata tagliata, quella zona a stento parve visibile.
“E se fossero andati in quella parte?” Indicò il puntino verde, talmente piccolo che i due uomini dovettero avvicinarsi per vedere meglio.
“Non l'avevamo notato!” Skaracchio sembrò stupefatto, ha sempre tenuto con molta cura quella mappa, ma non si era mai accorto di quella minuscola parte di territorio.
“Cosa ne pensi, Stoik?”
L'uomo sospirò, voltandosi verso la ragazza “Non ci rimangono altre scelte”
Astrid annuì, raggiungendo la porta “Mi ci vorrà tutto il giorno, chiamo Tempestosa e...”
“Aspetta! Verrò anche io!” Disse schietto il capo
Skaracchio lo fissò preoccupato “Ma...Stoik, chi baderà al villaggio?”
Lui si voltò verso l'amico, mostrandogli tutto il dolore in un solo sguardo “Mio figlio è sparito, non posso fare finta di nulla”
“Sì ma...”
“Skaracchio ha ragione, sei una colonna portante per tutti noi, e se ci dovessero attaccare? Meglio che abbiano il loro capo a dargli forza” Disse Astrid “Quella isoletta non è molto grande, la sorvoleremo velocemente”
“Ascolta la ragazza Stoik” Gli posò una mano sulla spalla “Anche io voglio che ritornino, ma è importante pensare anche al bene del villaggio...”
Stoik sospirò, ma prima che potesse ribattere, sentì il rumore dei passi di Astrid farsi sempre più distanti, la ragazza chiamò il suo fedele drago e decise di intraprendere immediatamente il viaggio.
L'uomo non fece in tempo a raggiungerla che ormai aveva già preso il volo, assieme ai suoi compagni.
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Heylà!
Finalmente ho fatto rientrare in scena i ragazzi di Berk, devo ammettere che mi mancavano.
Hiccup ha finalmente ritrovato Merida e Jack, purtroppo la povera Punzie non è apparsa, ma tranquilli, si farà viva al prossimo capitolo, ho voluto aggiungere questi spezzoni di Astrid e gli altri, inoltre volevo concentrarmi sulla fuga di Hiccup, povero ragazzo...Quante ne sta passando.
Ammetto che questo capitolo è più tranquillo, l'ho fatto per lasciare un po' di calma, non può mica sempre essere tutto combattimenti e pugni...Come non può sempre essere tutto rosa e fiori XD
Non so davvero come abbia fatto ad aggiornare, questo periodo è stato una schifezza, ma proprio tanto... Ed ero convinta di non riuscire a scrivere neanche metà capitolo, ma almeno questo mi ha permesso di distrarmi un po' e miracolosamente ci sono riuscita.
Spero che vi piaccia, ora i nostri amici dovranno raggiungere Rapunzel e Sdentato xD
Vi ringrazio davvero tutti per il vostro sostegno, premetto che risponderò alle recensioni (e leggerò che fic che mi sono lasciata un po' indietro) a breve.
GRAZIE mille a tutti, a chi ha messo nuovamente la storia tra i preferiti e le seguite, grazie a chi trova il tempo per commentare e grazie a chi continua a leggere questo papiro di storia!^__^
A prestissimo!

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Confessioni ***



Cap 16:
 

Confessioni

 
 
 
 
 
Quando Rapunzel apri gli occhi, si rese conto di essere distesa sopra un mucchio di oro.Batté le palpebre, temendo fosse un'allucinazione, ma appena provò ad alzarsi, dobloni dorati scivolarono ai suoi piedi, la bionda rimase completamente senza parole.
"In che posto sono capitata?" Si domandò, guardandosi attorno per tentare di capirci qualcosa.
Si portò una mano sulla nuca, il dolore per quel colpo iniziò a farsi sentire e solo in quell'istante ricordò la vicenda di poco prima.
"Fafnir.."
Perse i sensi dopo aver tentato di liberarsi dalle grinfie di quell'uomo, istintivamente si guardò le spalle, cercandolo con lo sguardo ma nulla.
Non sembrò esserci traccia ne di lui, ne degli altri draghi.
Perfetto.
Non seppe con esattezza il perché si trovasse in quel posto, ma non volle scoprire oltre, avrebbe trovato una via di fuga appena possibile.
Rapunzel fece un veloce giro della zona, facendo molta attenzione, vide una moltitudine di oggetti, tutti completamente in oro, monete, vasi, perfino posate, nemmeno nei suoi libri di racconti si immaginò di vedere così tante ricchezze tutte in una volta.
Più passarono i minuti, più le sembrò assurdo tutto questo.
Non capì il perché si trovasse qui, in mezzo a tutti quei tesori. 
Bello, vero?”
Rapunzel si voltò immediatamente, riconoscendo la voce di quel viscido di Fafnir, lo vide arrivarle incontro, accompagnato come sempre da uno dei suoi draghi, lei cercò di non farsi intimorire, ma la sua presenza continuò ad inquietarla, forse per via del suo sguardo, completamente impassibile e privo di una qualsiasi emozione.
Non sembrò aver nulla di umano, se non il suo aspetto, dopotutto non ebbe esitazioni nel ferire senza pietà i suoi amici.
Rapunzel si sforzò di pensare a loro, aggrappandosi ai ricordi, ma le fece così male alla testa che ricordò solo il povero Sdentato aggredito da uno dei draghi di Fafnir, mentre Hiccup...
Sperò davvero se la fosse cavata. il solo pensiero che gli fosse capitato di peggio la fece rabbrividire non poco, ma nonostante tutto, cercò di mantenere la calma. Dimostrarsi deboli avrebbe solo peggiorato le cose.
Ma un altro pensiero le sfiorò la mente, come sarebbe riuscita a scappare da quel posto?
 
 
 
******************
 
 
 
Dopo che Hiccup si riprese abbastanza da poter parlare senza essere interrotto da un ulteriore mal di stomaco, raccontò quello che gli successe, l'attacco di quel drago, l'arrivo di Rapunzel, l'incontro con Fafnir e il rapimento dei suoi due amici.
Anche Merida informò il ragazzo degli ultimi avvenimenti, dopotutto anche per loro quella mattinata fu piena di sorprese.
Vennero svelati finalmente tutti i segreti, raccontando ogni fatto, finché proruppe un sonoro silenzio, seguito da un successivo attacco di panico.
Merida fu la prima a parlare “Rapunzel e Sdentato sono stati rapiti?!”
Hiccup la seguì “Jack Frost è uno spirito dell'inverno?!”
“Gli interesseranno i suoi capelli magici!" Continuò lei, voltandosi verso Hiccup "Dobbiamo subito andare alla cascata!”
Anche lui fece lo stesso "E' stato con noi per tutto questo tempo e non riuscivamo a vederlo?!”
“Non riesco a crederci!” Urlarono all'unisono ed entrambi si portarono le mani tra i capelli, sospirando pesantemente.
Jack intanto li osservò da sopra un masso, con un'espressione decisamente più divertita “E' incredibile, rifatelo di nuovo!”
“Non ora Jack!” Urlarono nuovamente all'unisono, Hiccup scattò non appena si rese conto di star sentendo per davvero il ragazzo, mentre Merida gli rivolse un'occhiata sbalordita “Riesci a vederlo?!”
Il vichingo guardò il Guardiano, non riuscendo a trattenere un sorriso incredulo “Riesco a vederlo...?” Rivolse uno sguardo a Merida, che si strinse le spalle "Riesco DAVVERO a vederlo!"
Lo spirito continuò ad osservare la scena, lanciando delle occhiate divertite “Beh, è stato facile convincerlo”
 
 
 
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“Dov'è Sdentato?”
Fafnir si strinse le spalle, rispondendo con tono freddo e distaccato “E' vivo, credo ti basti sapere questo”
Rapunzel rabbrividì, nonostante la risposta, non riuscì realmente a fidarsi di quelle parole, dopotutto per come si comportò prima, avrebbe anche potuto mentire.
O anche se fosse al sicuro, questo non le avrebbe garantito la sua incolumità per sempre.
Fece un passo indietro, toccando con i piedi alcune monete d'oro. Non fece tempo tempo a parlare che Fafnir si comportò come se le stesse leggendo nella mente “Ti starai chiedendo perché ti ho portata qui”
Rapunzel alzò lo sguardo su di lui, cercando di tirar fuori tutto il coraggio per non indietreggiare di nuovo.
Non guardarmi con quell'espressione” mantenne le distanze, iniziando a girarle intorno “Non voglio di certo far del male al mio piccolo tesoro”
“T_Tesoro?” Ripeté confusa la ragazza “Di cosa stai parlando?”
Fafnir le sfiorò i capelli, sorridendo appena “Quando canti, i tuoi capelli brillano di una lucentezza che ricorda incredibilmente l'oro, hai attirato subito l'attenzione dei miei draghi, e anche della mia” lasciò andare la chioma bionda, allontanandosi dalla ragazza “Sei incredibile, unica nel tuo genere. E non mi piace condividere il mio tesoro con altri”
Rapunzel rimase immobile, incredula per ciò che le disse.
Quindi fu solo questo, Fafnir la considerò semplicemente come un tesoro, una sorta di premio da conservare in questo luogo colmo di oro e gioielli.
“Non puoi tenermi rinchiusa qui dentro! Io non sono un oggetto da conservare!”
L'uomo mantenne lo sguardo fisso davanti a sé, dandole la schiena “Da adesso lo sei, se ti dico ti cantare, tu lo farai” continuò a parlare, ancor prima che la ragazza potesse obbiettare “Altrimenti il tuo dolce draghetto la pagherà”
Rapunzel si sentì definitivamente in trappola dopo quel ricatto, non avrebbe mai permesso a quel tipo di sfiorare il povero Sdentato.
Fafnir fece per andarsene ma la ragazza avanzò verso di lui “Perché fai questo?! Perché te la prendi con tutti noi?”
Lui si fermò, voltandosi leggermente “Dimmi, devo averne un motivo? Le sorrise appena “E' ovvio che per te sono un mostro, ma sto solo rivendicando il mio territorio”
Rapunzel sobbalzò “Stai...Stai pianificando di attaccare il castello?”
La voce rauca di Fafnir si diffuse nell'aria “Pianificare?” Le si avvicinò, scuotendo debolmente il capo “Mia piccola ragazza, i miei draghi stanno già attaccando quel posto”
 
 
 
******************


 
 
Elinor fu completamente nel panico, non solo non trovò sua figlia, ma perse di vista pure i tre gemelli, inoltre le storie di Maudie provocarono un ulteriore panico sia dentro che fuori dal castello.
Fergus continuò le ricerche di Merida e gli altri, mentre lei si occupò di cercare i tre figli all'interno del castello, una parte di lei non smise di sentirsi in colpa per tutto questo, sgridandoli in quel modo, doveva immaginare che I gemelli avrebbero fatto di testa loro.
“Ragazzi? Dove siete?”
Ma non sentì un suono, tanto meno una parola, cercò in ogni angolo della loro stanza ma, non trovandoli, decise di cercarli per sé, avrebbe solo perso tempo contattando una delle donne al suo servizio, e il castello sembrò già fin troppo nel panico senza la diffusione dell'ennesima sparizione di un nobile. Cercò in diversi luoghi, chiamandoli più volte, finché non udì il suono di una risata tremendamente famigliare.
Riconobbe subito la voce di Harry, seguita dalla risata di Hamish, ed entrambi sembrarono provenire all'interno della vecchia biblioteca.
Questa cosa la insospettì parecchio, poiché nessuno dei gemelli sembrò mai avere questa attitudine per i libri, a stento sua figlia Merida.
Ma per quanto poté' sperarci, fu palese che stessero combinando qualcosa, li sentì correre e ridere a crepapelle, immaginando quindi che nessuno di loro fosse impegnato nella lettura.
La regina sospirò, fu palese, a giudicare da quei rumori che i gemelli avessero portato all'interno del castello qualche animale per giocare, eppure le parve di essere stata fin troppo chiara sulla questione di "animali domestici".
Corse a passo svelto verso la biblioteca, aprendo di scatto la porta “Ragazzi, quante volte vi ho detto che...” Ma davanti a lei vide tre lucertole squamose osservarla incuriositi.
Harry ne tenne una in braccio, mentre Hamish sembrò litigarsi un libro con uno di loro, Hubert invece volò sopra la sua testa, in groppa ad una di quelle bestiacce.
Elinor dovette tenere alla porta per non dover svenire, mentre con la mano tremante intimò i suoi figli ad allontanarsi immediatamente da quelle strane creature.
Le parole di Maudie ora ebbero un senso.
“Allontanatevi subito da loro!”
I bambini la guardarono sbigottiti, come se non capissero il reale pericolo che ebbero di fronte, loro sembrarono solo giocare amichevolmente con quei tre piccoli cuccioli, ma agli occhi della madre, quello parve tutto fuorché un gioco.
Quelli erano dei mostri.
Strazio fece per avvicinarsi ad Hubert, ma Elinor piombò immediatamente contro di lui, prendendo in braccio il principino “Stai lontano da mio figlio!”
Il bambino cercò di divincolarsi dalla madre, per spiegarle di non dover preoccuparsi in quel modo, ma il tutto venne interrotto da altre urla.
“Regina!! Ci stanno attaccando!” Urlò Ester per il corridoio.
“Attaccando?” Domandò preoccupata, Hubert ne approfittò per scappare dalle grinfie della donna, raggiungendo i suoi due fratelli e i tre draghetti.
Ester, accompagnata da Maudie, arrivarono in biblioteca, respirando a fatica per la terribile corsa.
Maudie fu la prima a parlare “Vi dobbiamo portare al sicuro, stanno per arrivare...Stann...” Il suo sguardo si abbassò, puntandolo verso i tre cuccioli squamosi accanto ai principini, la paura fu così alta da non riuscire a trattenere un urlo “I...I...Drag....Dra....” Svenne ancor prima di finire la frase, per fortuna Ester la sorresse, anche se con tremenda fatica.
“Ma che sta succedendo?!”
“Quelle bestie” Disse Ester, rivolta ai tre cuccioli “Sono come loro, stanno attaccando il castello”
“Di cosa stai parlando?!”
“I draghi, vostra maestà!”
 
 
 
 
******************



 
“Cosa...No!” Le parole di Rapunzel quasi le morirono in gola.
Il re e la regina, i gemelli, tutti gli abitanti...Erano in pericolo mortale.
Per quanto quella fortezza fosse ben protetta, come avrebbero fatto a fronteggiare dei draghi di quella stazza?
E se, durante il tragitto Merida, Hiccup e Jack si fossero imbattuti in loro? No.
"Calma Rapunzel, calmati."
Le venne quasi da piangere, ma dovette farsi forza, dimostrarsi debole di fronte a lui sarebbe stato solo inutile, e non se lo sarebbe mai perdonato.
Fafnir la osservò, quasi incuriosito da questo suo atteggiamento “Non credere di impietosirmi, siete stati voi a mettervi nella mia strada”
“E tu sei un codardo” lo intimò la bionda, lui nn smise di fissarla “Mandi i tuoi draghi a distruggere un Regno, mentre tu ti limiti ad osservare!”
Forse fu solo un' impressione, ma le sembrò di scorgere del risentimento nel suo sguardo.
La mia non è codardia” Il tono di Fafnir parve leggermente infastidito “E tu parli troppo, non sfidare la mia pazienza, ragazzina” Le diede nuovamente le spalle, allontanandosi da quella stanza “Ricorda cosa ti ho detto, non farla fuggire” Sussurrò al drago.
La ragazza fece qualche passo in avanti ma il lucertolone le ringhiò contro minacciosamente, dovette indietreggiare per farlo smettere.
Fafnir se ne andò, rivelandole delle sue intenzioni ma Rapunzel temette ci fosse ancora qualcosa sotto a tutto questi mistero, si irrigidì alle sue parole, o semplicemente di fronte al suo inaspettato coraggio.
Avrebbe avuto del tempo per riflettere, poiché non vide altre vie di fuga, quel drago si allontanò, bloccandole comunque l'unica strada disponibile, osservandolo attentamente, lo vide sdraiato al suolo, immobile, il suo manto si mimetizzò perfettamente con il terreno, per un attimo Rapunzel pensò si fosse addormentato, ma poté sentire il rumore della sua coda muoversi a destra e sinistra, segno che fosse ancora sveglio.
Per quanto avesse una forte influenza su Sdentato, quella bestia sembrò completamente succube del suo padrone, non l'avrebbe portato dalla sua parte e perciò dovette pensare ad un altro modo per fuggire.
 
 
 
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Merida era convinta della direzione, o se non era così mascherava la sua sicurezza molto bene, dopotutto aveva visto quel drago dirigersi verso la cascata di fuoco, quindi supponeva che il luogo della loro prigionia fosse in quelle zone. In fondo non vi erano altre alternative, perfino il drago che avevano intravisto lei e Jack si stava dirigendo verso Ovest, doveva essere un segno.
Sperò di averci azzeccato, non volle allarmare ulteriormente i suoi due amici, in particolare Hiccup. Ultimamente sembrò essere diventato un "tantino" ansioso, addirittura peggio di Rapunzel, ancora qualche minuto in sua compagnia e lo avrebbe strozzato.
“Sei sicura che sia la strada giusta?"
Merida tirò un ulteriore sospiro, contando questa, fu la quinta volta che le fece quella domanda da quando si misero in marcia "Sì" 
Ma Hiccup non parve cogliere il messaggio "Forse dovremo far dare un'occhiata a Jack, tanto per esserne sicuri"
"So dove si trovano le cascate di fuoco" Lo fermò la rossa, continuando a guadare di fronte a sé.
Finalmente calò il silenzio. Merida riuscì a tirare un piccolo sospiro di sollievo, anche se durò solo pochi istanti, poiché Hiccup riprese il discorso.
"Non dico che non mi fido"
​Perfino Jack chiuse gli occhi, intuendo la reazione che avrebbe preso la ragazza.
"E se...”
Merida non lo fece finire, si voltò bruscamente verso di lui pronta a dirgliene quattro (o ad ucciderlo, molto probabile), ma fortunatamente Jack intervenne “Stiamo andando nella strada giusta, ho controllato poco fa, la cascata è più vicina di quanto pensi” Posò le mani sulle spalle di entrambi “Non irritiamoci prima del dovuto, trasferiamo tutta la nostra rabbia su Fafnir, glielo dobbiamo”
La rossa lo guardò, ringraziandolo mentalmente.
Era strano, di solito se doveva scontrarsi con qualcuno del gruppo, quello più probabile era proprio Jack, mentre Hiccup normalmente li avrebbe calmati.
Cercò di riprendere il controllo e di proseguire la camminata, il vichingo si calmò e per tutto il tragitto parlò pochissimo, Jack così ne approfittò per raccontare in breve la sua storia e del perché si trovò in quel periodo, riprendendo anche il discorso di Fafnir.
Entrambi lo ascoltarono con attenzione, intervenendo di tanto in tanto e finalmente Jack si rilassò del tutto, si sentì come se si fosse tolto un enorme peso di dosso, e si maledì per non averlo detto prima, medaglione o meno.
Hiccup rallentò  il passo per poterlo affiancare “Quindi, la sera che stavi per andartene, era per tornare nel tuo periodo?”
L'albino annuì “Sì, ma come vedi non l'ho fatto”
“Potevi andartene" lo incalzó "Potevi tornare a casa”
Lui si strinse le spalle “Sì, ma adesso è questa la mia priorità, non posso lasciarvi nei pasticci" Gli rivolse un sorrisetto amichevole "Siamo amici, no?”
"Giusto" Hiccup gli sorrise, ringraziandolo per l'aiuto.
“Quindi, te ne andrai?” Domandò Merida, interrompendo quell'attimo di stabilità che si creò.
Hiccup osservò il ragazzo distogliere lo sguardo da entrambi.
“Beh...Dovrò. Prima o poi...”
Merida non sembrò cogliere il suo disagio “Allora, non ti rivedremo più?” 
Quest'ultimo tirò un sospiro, puntando gli occhi da Hiccup a lei “Sarà difficile mantenere un contatto...”
Sembrò agitato, come se volesse cambiare discorso, ma prima o poi ci sarebbe dovuto arrivare, nonostante si fosse affezionato a tutti loro, si rese conto che non li avrebbe mai più rivisti dopo la sua partenza, la loro separazione sarebbe stata completamente diversa da quella tra lui e Jamie, questa volta di trattò di un vero e proprio addio.
Merida tuttavia non demorse, voltò il capo verso Jack, continuando però a camminare in avanti “Ma ti piace stare qui...”
Lui mise le mani in tasca, sviando il suo sguardo “Certo che mi piace”
Questo le diede un pizzico di speranza in più “Allora...Potresti restare con noi, vero Hiccup?” Si voltò verso il vichingo, ma quest'ultimo non riuscì a trovare le parole, fu chiaro il disagio di Jack in quel discorso.
Ma la ragazza non si fece scoraggiare “Potresti continuare a portare la neve anche in questo mondo”
“Lo so, ma...” Jack si irrigidì, sforzandosi a mantenere un controllo, di non pensarci, ma Merida continuò ad incalzare.
Rallentò anche lei il passo, camminandogli vicino e posandogli una mano sul braccio "Sei costretto da qualcuno?"
"No ma.."
Lei lo fissò "Allora cosa ti ferma?”
“Non è il mio posto!” Jack alzò la voce e in quell'attimo uno sbalzo di aria gelida devastò l'aria, il terreno ai loro piedi si congelò, lasciando i ragazzi completamente basiti.
Che gli stava succedendo? Non era da lui perdere il controllo in quel modo.
Dopo quella breve esitazione, Hiccup intervenne “Jack, noi non te ne facciamo una colpa se te ne dovrai andare" lanciò poi un'occhiata alla ragazza, sperando che si rendesse conto del suo disagio "Non è vero, Merida?"
Lei si fermò, annuendo appena “Certo, avrai i tuoi buoni motivi per andartene” ma la sua voce risuonò come infastidita, e questo non passò inosservato per entrambi.
 
 
 
 
******************
 


 
Il discorso di Jack pose fine ad ogni parola, i tre camminarono lungo il sentiero in assoluto silenzio, forse per paura di spezzare quella quiete, ma nonostante la pace attorno a loro, si respirò un'aria pesante.
Jack capì che il motivo fu per la sua partenza, non la presero bene, ma mentre Hiccup cercò comunque di capirlo, Merida non ne volle sapere.
Istintivamente pensò a Rapunzel, domandandosi come avrebbe reagito lei alla questione, sarebbe stata anche lei triste, magari anche agitata, un perfetto miscuglio tra Merida ed Hiccup. In un certo senso, tutti sembrarono più simili del previsto.
Mentre ci pensò, Jack volse lo sguardo su i due compagni: Hiccup sembrò perso nei suoi pensieri, ancora un po' e avrebbe rischiato di sbattere contro qualche albero, probabilmente stava riflettendo su come intervenire una volta giunti alla cascata per liberare Sdentato e Rapunzel. 
Davanti a lui Merida avanzò con passo deciso, per tutto il tempo non si degnò nemmeno di voltarsi. Jack non riuscì proprio a capire questo suo atteggiamento, era arrabbiata perché se ne sarebbe andato, quando fino a poche ore era sicuro che non lo sopportasse.
Strane le donne.
Ma tutti loro sembrarono comportarsi in modo strano, perfino Jack, iniziò a temere di perdere realmente il controllo del suoi poteri.
Doveva fare molta attenzione o avrebbe rischiato di ferirli veramente.
“Eccoci arrivati” la voce di Merida lo riportò alla realtà
Finalmente videro in lontananza la cascata, ancora qualche minuto e sarebbero giunti a destinazione, mentre si avvicinarono non videro nessuno dei draghi di Fafnir, questo li insospettì, ma non avendo altre tracce da seguire optarono per fare un'occhiata.
Non si sarebbero dati per vinti, avrebbero fatto tutto il possibile per salvare i loro amici. Fafnir l'avrebbe pagata cara.
 
 

 

ANGOLO AUTRICE:

Heylà! Chiedo scusa per l'enorme ritardo, ma credetemi se dico che ho aggiornato più in fretta possibile ^^'
Stiamo arrivando alla grande battaglia, Rapunzel si trova di nuovo imprigionata, anche se non in una torre, questa volta è davvero al chiuso, nessuna finestra, mentre il povero Sdentato è chissà dove, ahah no vabbhé, penso che al prossimo capitolo potrà di nuovo apparire.

Spero di aver reso i personaggi abbastanza fedeli, ora che i segreti sono stati svelati, c'è comunque del disagio tra i protagonisti, Hiccup deve fronteggiarsi con la sua paura di perdere Sdentato, anche Rapunzel deve mantenere la calma di fronte a questa prigionia. Jack deve mantenere un certo controllo, come avevo già spiegato, non è abituato a incanalare la sua energia senza il bastone, perciò dovrà mantenere la calma adatta per non combinare dei disastri, ci riuscirà? XD
ringrazio come sempre tutte le persone che continuano a leggere la mia storia, grazie millissime(?) a chi ha recensito lo scorso capitolo, grazie a chi l'ha aggiunta tra le seguite e grazia di cuore comunque a chi apprezza questa fanfiction!^^
Grazie al vostro sostegno non perdo la voglia di continuare a scrivere, perché di solito, con una long dopo un po' divento moscia e perdo la voglia di terminarla, ma questa volta spero di finirla tutta, anche perché ci tengo tantissimo e sono felice che vi piaccia!^^
Sono un pò incasinata ma leggerò presto tutte le fic che ho lasciato indietro....E mi metto subito al lavoro per scrivere il prossimo aggiornamento, sia di questa fic che l'altra raccolta sui Big Four :)
A presto <3
 
 

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Capitolo 17
*** Piani improvvisati ***



Cap 17:
 

Piani improvvisati

 
 
 
 
 
 
Vedere così da vicino l'enorme cascata ricordò a Merida quella mattinata di un anno fa in cui riuscì a scalare l'intera montagna, il venticello fresco sfiorarle i capelli, l'acqua gelida tra le sue mani, fu una sensazione fantastica. Avrebbe tanto voluto ripetere quell'esperienza, ma in quel momento altre cose ebbero priorità, come un'amica da salvare e un cattivo da prendere a calci.
“Wow...E'...E' bella alta” Hiccup non parve così contento rispetto ai suoi amici e per quanto si sforzasse di stare calmo, fu palese la sua preoccupazione “E adesso cosa facciamo?”
Merida si strinse le spalle, osservando la zona “Cerchiamo”
“C_Come?! Cosa significa cerchiamo? Non avevi detto che sapevi dove si erano diretti?!”
“Infatti vi ho portato qui!” ormai la calma della ragazza iniziò pian piano a scemare “Devono essere nei dintorni...Devon...”
“E se non fossero qui? E se ti fossi sbagliata?”
“Hiccup, lasciami finire di PARLARE!” Si voltò verso di lui, intenta una buona volta a strozzarlo, ma Jack la fermò appena in tempo, allontanandola dal vichingo e facendosi largo tra i due “Non mi piace questo ruolo ma qualcuno deve pur farlo! Datevi una calmata!”
I due si fissarono, consapevoli di aver torto e abbassarono timidamente lo sguardo.
Ma Merida non tenne la bocca chiusa per molto “Non è colpa mia se non sa mantenere il controllo”
“Senti chi parla” La prese in giro lo spirito.
“Anche io sono preoccupata, ma questa è l'unica strada che ci rimane! Non me ne andrò di qui finché non troveremo Rapunzel e Sdentato!” Detto ciò, sorpassò sia Hiccup che Jack, andando a perlustrare la zona, i due ragazzi si scambiarono uno sguardo, per poi seguire la rossa.
Passarono i minuti, girovagarono per tutto quel territorio, ma dei draghi non videro alcuna traccia, Merida iniziò a temere di aver fatto un buco nell'acqua, forse Hiccup non ebbe tutti i torti a preoccuparsi in quel modo. Per un breve istante, sentì tutta la responsabilità schiacciarla come un masso, iniziò a temere di essersi sbagliata per davvero.
“Trovato niente?” Domandò ai due, Jack fece cenno di no col capo, mentre Hiccup continuò a cercare.
Merida sospirò, portandosi le mani al viso ”Sono una stupida!” Sbottò, calpestando il terreno “Dovevo controllare meglio! Mi sono sbagliata, lo ammetto e..”
“...E ti stai lasciando condizionare” Continuò l'albino, mostrando un sorrisetto “Non è da te”
“Credo di non essere più me stessa da molto tempo” Si toccò nervosamente il braccio destro, ricordando ancora una volta il suo incidente che l'aveva indotta a perdere il suo talento nel tiro con l'arco.
“Ragazzi! Venite qui!”
Dal suo tono sembrò avesse trovato qualche traccia, e appena lo raggiunsero, notarono davanti a loro un'enorme crepa, come se la montagna fosse stata scavata all'interno. Ai loro piedi videro delle rocce frantumate, probabilmente questo passaggio doveva essere stato aperto di recedente, perché per quanto si sforzasse Merida non ricordò una crepa del genere durante i suoi viaggi alla cascata.
“Sarà questo il posto?” Jack non sembrò per nulla preoccupato, anzi, parve impaziente di entrarvici.
Hiccup si chinò, controllando se nel terreno ci fossero delle tracce “Mi sembra di vedere delle impronte, ma non ne sono sicuro, la neve è entrata nel passaggio e dentro è buio pesto, dovremo fare attenzione”
Un brivido percorse il corpo della principessa che sobbalzò, stringendosi le spalle “Che ne dici di far smettere di nevicare? Inizia a fare sempre più freddo” la temperatura sembrò peggiorare e i fiocchi di neve non la smisero di scendere un solo istante. Normalmente per Merida il clima gelido non era un problema, stando nei dintorni del castello, ma erano in viaggio da due giorni e il freddo sembrava aumentare ogni minuto che passava.
A quella richiesta, lo spirito si irrigidì, cercando comunque di mantenere la calma e sfoggiando un ghigno divertito "Non ti piace il freddo? Suvvia, principessa così mi offendi"
Merida gli sorrise, alzando gli occhi al cielo "Frost..."
 “Appena recupererò il mio bastone scioglierò tutto”
“Come mai?” Si intromise Hiccup "Non puoi farcela senza?" Sembrò abbastanza incuriosito dal suo atteggiamento, ma l'espressione di Jack rispecchiò perfettamente la sua risposta
“Non sono molto pratico” Sorrise amaramente “E non vorrei peggiorare la situazione”
Calò nuovamente un silenzio imbarazzante, finché Hiccup, schiarendosi la voce, avvertì i due del suo piano “Allora, i draghi sono qui dentro, il posto non sembra enorme ma è tremendamente buio, quindi vediamo di non perderci di vista”
I due annuirono e si incamminarono all'interno della tana.
Jack fu l'ultimo della fila, Merida invece si trovò in mezzo, quasi affiancata ad Hiccup, quest'ultimo cercò di non inciampare per via della sua gamba artificiale, ma fortunatamente il terreno parve abbastanza sicuro, fu talmente buio che a stento riuscirono ad intravedere il passaggio all'aperto alle loro spalle.
Non tennero conto del tempo che impiegarono a trovare un briciolo di luce, sembrò essere passata un ora, o di più, quel passaggio in apparenza così piccolo, si trasformò ben presto in un autentico labirinto, videro gallerie ovunque, ma continuarono ad andare dritti, tanto per non perdersi, probabilmente se si fossero separati ci sarebbe voluto un miracolo per ritrovarsi.
“Forse ci siamo sbagliati e questo è il nascondiglio di qualche talpa gigante” Borbottò Jack, seguito da una gomitata da parte della rossa per farlo zittire.
“Era solo per sdrammatizzare”
Sdrammatizzeremo una volta usciti da qui” Continuò Hiccup.
Jack sbuffò, inciampando successivamente per colpa di qualche sasso di troppo “Dov'è una lampada quando serve”
La ragazza aggrottò le sopracciglia “Lampada?”
“Lascia stare Merida” Sospirò lui, in effetti cosa ne potevano sapere loro delle lampade.
E mentre pensò a questi sciocchi dettagli, gli altri due si fermarono, mentre Jack, non accorgendosene, andò a sbattere contro la ragazza, facendo quasi inciampare il vichingo.
“Jack!” Ringhiò la principessa, controllando se Hiccup stesse bene, ma quest'ultimo la bloccò, sussurrando un: “Zitti”
In effetti, poco dopo udirono alcuni passi avvicinarsi sempre di più, fortunatamente si fermarono appena in tempo, vedendo alla loro destra un altro corridoio con uno spiraglio di luce, non ebbero per nulla difficoltà nel riconoscere i passi di uno dei draghi di Fafnir, probabilmente la luce provenì da una torcia, considerando il fatto che fosse una specie di nascondiglio, notarono altre torce lungo il corridoio di rocce.
Il problema sarebbe stato quello di passare senza essere visti o sentiti dal bestione.
Fecero un profondo sospiro e si allontanarono di qualche passo per poter parlare senza essere scoperti.
“Allora, cosa facciamo?” Sussurrò il vichingo ai due.
Jack e Merida si scambiarono un'occhiata
“Non sei tu il genio?" Disse l'albino "Tanto il mio piano non ti piacerà”
“Quale sarebbe?”
“Andremo da quel drago e...”
Ma Hiccup lo bloccò, tirando un sospiro “Hai ragione, non mi piace”
Jack incrociò le braccia, lanciando un'occhiatina a Merida "Visto?"
“Affrontarlo ci farebbe solo scoprire più in fretta” Disse la ragazza “Passiamo uno alla volta, facendo molta attenzione”
Per fortuna il drago fu sdraiato con la schiena rivolta verso di loro, questo avrebbe giocato a loro favore.
“Perché resta li fermo?” Jack sembrò stranamente colpito dal fatto che, normalmente, i draghi non si allontanavano da Fafnir senza un presunto motivo, doveva esserci qualcosa di importante se quel drago era stato lasciato li fermo come una sorta di guardia. Ma al contrario suo, Merida ed Hiccup non ci fecero molto caso
“Non lo so, ma è meglio continuare a perlustrare, non possiamo fermarci adesso”
Il primo a passare fu il vichingo, facendo molta attenzione nel non inciampare.
Per fortuna sembrò andare tutto per il meglio, finché non udirono un ruggito che fece bloccare Hiccup seduta stante. Le gambe quasi gli cedettero per l'agitazione “Sdentato!” Disse a voce alta, mentre dall'altra parte, Merida gli face segno di star zitto.
Ma Hiccup sembrò perso in tutt'altro mondo, quella voce l'avrebbe riconosciuta tra mille.
Era Sdentato, era vivo. E gli stava accadendo qualcosa di orribile e lui non era li a per proteggerlo, non se lo sarebbe mai perdonato.
“Hiccup scappa!” La voce di Merida lo riportò alla realtà. Alzò lo sguardo, vedendo alla sua destra il drago di poco fa voltarsi verso di lui e mostrare minaccioso una serie di dentacci aguzzi, fece un ruggito talmente forte che i ragazzi dovettero tapparsi le orecchie, probabilmente stava richiamando dei suoi simili.
Lungo il corridoio arrivò un altro drago che si gettò come un fulmine contro il ragazzo, Merida gli urlò si scappare, e istintivamente tirò fuori una freccia dalla sua faretra, puntandola contro quel drago, quando la scagliò, sentì l'animale urlare per il dolore, ma questo non bastò per fermarlo.
Riuscì a colpirlo sì, ma non nel punto pensato, purtroppo riuscì solo a sfiorarlo e nelle condizioni in cui era poté permettersi di sbagliare.
Per fortuna Jack giunse appena in tempo, si posizionò di fronte a Merida e creò una barriera ghiacciata per proteggerla dall'attacco. Un vento gelido avvolse tutta la zona, congelando non solo una parte del corpo del drago, ma addirittura le intere pareti di rocce. Appena riaprì gli occhi, Jack si rese conto di aver un tantino esagerato, l'enorme barriera ghiacciata riuscì a proteggerlo, tuttavia alla sua sinistra vide un'altra barriera altrettanto grande, così come il suolo completamente congelato, alcune lame sbucarono al di fuori del terreno, rischiando quasi di colpirlo.
“Jack...”
Si voltò e vide Merida completamente immobile, una di quelle lame riuscì quasi a raggiungerla, sfiorandole il viso e il suo vestito sembrò in parte ghiacciato al terreno. L'albino non riuscì a credere ai suoi occhi, agì solo per proteggerla, ed invece rischiò di ferirla ulteriormente.
“Mi...Mi dispiace!” indietreggiò, portandosi le mani ai capelli “Non volevo, credimi che non volevo”
“Jack?! Cosa vi è successo?!” Una voce, dall'altra parte della parete spezzò quella forte tensione, almeno per qualche istante, Hiccup si trovò a pochi metri da loro, solo separato da un'enorme barriera di ghiaccio.
“Jack?!” Batté i pugni, sperando di sentire la voce dei suoi amici “Cos'è successo?! Non sento più Merida...” Sembrò ancora più preoccupato di loro “Che succede?! Merida? Merida!”
“Sto bene” Sussurrò la ragazza, cercando di spezzare il ghiaccio nel suo vestito.
Il vichingo tirò un sospiro di sollievo, appoggiandosi con le braccia sulla parete “E' soltanto colpa mia, Mi dispiace ma...H_ho sentito Sdentato e...”
“Ti scuserai più tardi, ora devi andartene” lo intimò la rossa, spezzando il penultimo pezzo di ghiaccio.
“E lasciarvi qui?”
Sentì nuovamente il ruggito di Sdentato, seguito da quello di un altro drago.
“Hiccup, ascoltami!” La voce di Merida non sembrò arrabbiata, ma riuscì a percepire tutta la sua preoccupazione “I draghi sanno del nostro arrivo, non passerà molto tempo prima che ci raggiungano, tu non puoi stare li!”
Anche se a malincuore, lui annuì, nonostante non potessero vederlo “D'accordo ma...Fate attenzione”
“Anche tu. Trova Sdentato” Cercò di mantenere il controllo in quella frase, ma il timore che gli accadesse qualcosa non le diede pace.
E quando sentirono i passi zoppicanti del ragazzo allontanarsi, Jack si voltò verso Merida, appena liberata dal vestito “Non so cosa mi prenda! Io...Non volevo farti del male"
"Lo so" Disse la ragazza, strappandosi una parte del vestito ormai completamente sgualcito, in questo modo avrebbe anche potuto correre più in fretta, nel caso fosse servito. Alzò lo sguardo verso Jack, che non parve essersi per nulla calmato, lo vide camminare avanti ed indietro come un ossesso "Non volevo davvero!"
"Ti credo" Disse fermamente
"Di solito ho il pieno controllo dei miei poteri, ma senza il mio bastone io non...”
“Calmati Jack” Lei gli si avvicinò, posandogli una mano sulla spalla per incoraggiarlo. Non sembrò arrabbiata, nemmeno spaventata.
Sapeva che Jack non le avrebbe mai fatto del male, non volontariamente.
Merida gli sorrise “Io mi fido di te” 
Ma lui si scostò, timoroso di perdere nuovamente il controllo "Hai visto cosa ti ho appena fatto? E se ti avessi colpita? E se anche Hiccup si fosse ferito?”
“Ora ti stai comportando come lui!” Con una mano gli alzò leggermente il mento, costringendolo a guardarla “Recupereremo anche il tuo bastone se sarà necessario, ma devi smetterla di preoccuparti!” la sua voce si addolcì, e questo forse lo fece calmare un pochino.
Fu strano pensare che quella ragazza, fino a pochi giorni fa a stento gli rivolgesse la parola, mentre ora si trovò di fronte a lui, intenta a confortarlo e senza provare la minima paura nei suoi confronti.
Ad un tratto, entrambi sentirono un forte tonfo, ripetuto più volte, come se il drago, dall'altra parte della barriera, cercasse di spezzarla.
“E adesso cosa facciamo?” Domandò preoccupata la ragazza
“Non avevi detto di non preoccuparmi?” Jack guardò nell'unica direzione non completamente bloccata dal ghiaccio e fece cenno a Merida di correre in quella parte.
“Troveremo un'altra via di scampo”
Ma quando alzò lo sguardo di fronte a sé, notò delle crepe farsi sempre più grandi a causa delle botte esterne, forse anche il drago seduto di guardia si era diretto verso di loro per aiutare il compagno. Di questo passo si sarebbe spezzata in pochi minuti.
Non potevano scappare, non tutti e due...
“Vai avanti " Disse Jack "io ti raggiungo”
La principessa si fermò “Cosa? Di nuovo?!” esitò a fare un altro passo, alzando le braccia “Non possiamo dividerci sempre! Non adesso!”
“Li porterò il più lontano possibile per distrarli, mentre tu trovi un altro passaggio”
“Ma...”
“Dobbiamo trovare Rapunzel! Ricordi?!”
Merida cercò di controbattere, ma notò la parete spezzarsi, capì il piano di Jack e, anche se detestò quella decisione, dovettero separarsi.
Altrimenti sarebbe stata solo una distrazione per lui.
Odiò questa separazione, come odiò aver detto ad Hiccup di andare avanti senza di loro.
“Va...Va bene”
Sembrò che il destino volesse dividerli ad ogni costo, prima Rapunzel, poi Hiccup, ora Jack...
"Vedi di non sparire questa volta"
"Scherzi? Con voi non mi annoio di certo"
Lei gli sorrise e si allontanò, lasciandolo nuovamente da solo.
Jack la guardò allontanarsi, desiderando in un primo istante di raggiungerla e trovare una scappatoia insieme, ma avrebbe solo peggiorato la situazione, non era al sicuro con lui, e l'unico modo per proteggerla fu quello di prendere tempo.
La barriera iniziò a sgretolarsi sempre di più, finché si spezzò, mostrando i due draghi di prima balzare contro di lui, Jack notò con piacere che uno di loro sembrò ancora per metà congelato, sarebbe stato sicuramente più lento e la cosa avrebbe giocato a suo favore.
Purtroppo sentì pochi spifferi in quelle gallerie, ma quanto bastò per scivolare più veloce dai draghi, uno di loro colpì violentemente l'ultima parete di roccia ancora intatta, quella che lo separò da Hiccup poco fa, Jack ne approfittò per sfuggire e correre in quella direzione, attirando su di sé tutta l'attenzione “Coraggio lucertoloni, vedete di darvi una mossa!”
Almeno prese tempo, sperò solo che tutto questo sarebbe servito.

 
 
****************


 
 
Rapunzel cercò per diverse ore di liberarsi da quella tana, tentò di scavare un altro tunnel ma le rocce furono troppo spesse e l'unica strada disponibile parve quella bloccata dal drago.
Fu disperata, non solo venne rinchiusa come un oggetto, ma questa volta fu davvero sola, completamente isolata dal mondo.
Non si sarebbe più lamentata della sua torre, per lo meno li aveva Pascal e la compagnia di sua madre, che voleva solo il bene per lei.
Il mondo era davvero un posto così crudele e pericoloso come diceva.
Eppure i suoi amici furono così gentili con lei, con loro si sentì quasi parte di una nuova famiglia, strana e bizzarra, ma pur sempre una famiglia. Ripensare a loro, a Pascal e a sua madre, le diede il coraggio di non mollare, non si sarebbe arresa, non più.
Si sentì diversa, più sicura di sé, più determinata e si...Più cocciuta.
“Avanti Rapunzel...Pensa...Pensa...” Ma più rifletté, più capì che di possibilità ne vide ben poche, tuttavia appena voltò lo sguardo, si ricordò di quello spiraglio di luce che vide provenire al di fuori della grotta e colpire le monete d'oro.
Incredibilmente le venne un'idea, decise di arrampicarsi, per raggiungere quell'unico punto illuminato dal sole, odiò pensare di abbandonare Sdentato, ma dovette innanzitutto salvare sé stessa, poi avrebbe pensato alla furia buia. Tuttavia l'arrampicata non fu affatto semplice, scivolò diverse volte, ma questo non la fermò. 
A casa sua ogni tanto amava arrampicarsi, questa volta inoltre poteva disporre di una capigliatura decisamente migliore, i capelli fortunatamente era ancora legati in un'unica, grande treccia, seppur quasi rovinata, doveva fare attenzione a non perdere qualche altro nastro o si sarebbero sciolti.
Finalmente giunse quasi all'apertura, si aggrappò con una mano, l'aria gelida venne sostituita dal lieve calore del sole, seppur facesse ancora freddo, fu contenta di poter essere finalmente libera. Non guardò in basso per il semplice motivo di non farsi prendere dal panico e un tonfo del genere le avrebbe fatto più male che bene.
La spaccatura non fu molto grande, ma abbastanza da far passare la sua testa, sarebbe stato tutto più facile ovviamente se non avesse avuto tutti quei capelli a reggergli il peso, si sentì come se stesse trasportando sulle spalle tutti i suoi amici.
Chissà che fine avessero fatto.
Ma non poté' deprimersi in un momento del genere e continuò a scalare.
Mancò poco e sarebbe stata finalmente libera, quel Fafnir non avrebbe dovuto sottovalutarla, in queste circostanze riuscì a tirare fuori tutta la grinta necessaria, avrebbe potuto scalare anche mille montagne.
Beh..Forse non proprio mille montagne, ma in quell'istante si sentì capace di far tutto.
Finché un ruggito la fece quasi sbandare contro la parete, Rapunzel sobbalzò, perdendo l'equilibrio e scivolando a terra, per fortuna cadde contro il mucchio di oro, ma l'impatto fu comunque doloroso.
Quel drago impiccione probabilmente la vide e sicuramente avvertì Fafnir della sua fuga.
Si alzò, toccandosi la spalla dolorante. Che rabbia, sentì di avercela quasi fatta.
Si preparò a ricevere l'arrivo di Fafnir, ma inaspettatamente non lo sentì, anzi, quando voltò lo sguardo, vide il drago di prima alzarsi sulle zampe, come se fosse agitato per qualcosa.
O qualcuno.
Non capì con esattezza cosa stesse succedendo, poiché l'animale sembrò parecchio irritato, e non volle di certo avvicinarsi troppo rischiando di essere calpestata o mangiata, sentì il ruggito di un altro drago correre a per di fiato lungo il corridoio e, dopo diversi minuti anche il drago che le bloccò il passaggio si allontanò dalla sua postazione.
Rapunzel non riuscì a credere ai suoi occhi..
Quasi le sembrò un sogno, un meraviglioso sogno dove finalmente poté fuggire, salvare Sdentato e concludere il tutto con uno splendido lieto fine, come nei suoi amati libri di avventura.
Sbucò dalla tana, rendendosi conto di quanto fosse grande quel posto, immaginò di essere in una specie di grotta ma non di certo un labirinto.
Ma appena voltò lo sguardo nella direzione dei due draghi, quasi le mancò il fiato.
Un'enorme parete di ghiaccio bloccò il passaggio e le bestie cercarono in tutti i modi di spezzarla, gettandosi contro.
Le sorvolò un solo pensiero in quell'istante.
Jack...
Era lui, chi altri avrebbe realizzato un simile spettacolo?
“Devono essere qui!”
Quasi non contenne il suo entusiasmo, se Jack venne a salvarla, allora anche Merida ed Hiccup. Non l'abbandonarono.
Rapunzel si sentì pervasa dalla gioia, ma stando li non avrebbe contribuito alla loro ricerca, approfittò della distrazione di quei draghi per allontanarsi dalla parte opposta e cercare i suoi amici.
In fondo aveva torto prima, lei non era sola, i suoi amici erano con lei.
 
 



 
ANGOLO AUTRICE:

Fiù... *sospira* Ho scritto questo capitolo oggi, quindi, se fa schifo o ci sono troppi errori...perdonatemi, ma sapevo di essere in ritardo e detesto arrivare tardi, volevo scrivere di più ma ho preferito terminarlo così, con i Big Four di nuovo separati.
Diamine, gli voglio male xD
Ahahaha no vabbhé, credetemi che mi sono dispiaciuta nel scrivere della loro separazione, ma credetemi che presto si risolverà tutto, al prossimo vedremo di nuovo Fafnir che probabilmente si scontrerà con qualcuno di loro.
E Sdentato? Povero cucciolo, avevo promesso di farlo vedere in questo capitolo ma...Ehm...Mi sono sbagliata xD Ci sarà al prossimo, è poco ma sicuro.
E quindi vi lascio, con i Big Four separati e Dumbrock in pericolo.
A parte questo, cercherò anche di recuperare con le fic che sto leggendo.
Ringrazio sempre tantissimo chi trova tempo per leggere e recensire la mia storia.
Tanto amore per voi <3

 

 
 

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Capitolo 18
*** Amicizie ritrovate ***



Cap 18:
 

Amicizie ritrovate

 
 
 
 
 
Merida non aveva la minima idea di dove stesse andando, tornare indietro significava buttarsi di nuovo nell'oscurità, ma fortunatamente non le ci volle molto per trovare un'altra strada e addentrarsi nuovamente nella galleria.
Dovette far piano per non farsi vedere dai draghi, finché un ruggito in lontananza non la bloccò, per un attimo le mancò quasi il respiro, non avrebbe avuto possibilità contro uno di quei draghi, soprattutto in uno spazio così ridotto. Decise di rallentare il passo, cercando in tutti i modi di non farsi scoprire.
Davanti a lei, il tragitto si divise in altri due passaggi, dopo una breve esitazione, decise di proseguire dritto, anche perché il ruggito di poco fa sembrò provenire nella parte opposta.
Sperò con tutto il cuore di aver preso la strada giusta, più si addentrò in quel tunnel, più la zona sembrò diventare sempre più buia.
Pian piano i suoi occhi iniziarono ad abituarsi all'oscurità, Appena in tempo, rischiò di scivolare lungo una discesa di rocce, per fortuna riuscì ad aggrapparsi ad un masso più sporgente, evitando così una bella caduta.
Merida tirò un sospiro di sollievo, tuttavia dovette riconoscerne il pericolo.
Ora sembrò non avere via di scampo, come avrebbe fatto a risalire? In quella posizione fu difficile pensare anche solo all'arrampicata, inoltre quella batosta infierì sul braccio da poco guarito.
Ma ad un tratto, un ruggito attirò la sua attenzione, sembrò quasi una supplica, un pianto, diverso da quello dei draghi di Fafnir
Non fu un verso umano anzi, le parve di riconoscere la voce di Sdentato.
Abbassando lo sguardo, vide solo un enorme pozzo nero, senza via di scampo.
“Sden....Sdentato? Sei tu?”
Per un attimo ci fu un'inquietante silenzio che le fece intuire che forse si stava cacciando in un terribile guaio, ma quando sentì il dolce ruggito ripetersi, quasi come un richiamo disperato, la principessa si convinse della sua identità.
Non fu sicura al cento per cento, ma non ebbe scelta migliore da fare.
In effetti, considerando la trappola in cui sprofondò, parve un'ottima prigione per un drago incapace di volare da solo.
Era lui, doveva esserne sicura.
Si aggrappò per bene a quel masso, poi prese un sassolino e lo fece cadere ai suoi piedi, sentendo il suolo non molto distante da lei, tentò pian piano di aggrapparsi alle innumerevoli rocce, scendendo molto lentamente.
Per Merida sembrò un'eternità, temette di cadere o di essersi sbagliata e precipitare in un burrone senza fine, le ricordò incredibilmente quella volta, durante i primi giorni di inverno, in cui cadde dalla sella di Angus, rischiando quasi la vita, in un primo istante ebbe l'intenzione di fermarsi e urlare il più possibile per farsi aiutare.
Ma nessuno sarebbe arrivato, inoltre avrebbe rischiato di attirare gli altri draghi. Doveva essere coraggiosa.
Finalmente il piede toccò il terreno e la ragazza poté nuovamente tirare un lungo sospiro di sollievo, questa volta con assoluta tranquillità, si passò una mano tra i lunghi capelli ricci, cercando di controllare il posto, sfortunatamente a causa di tutto quel buio nemmeno sforzandosi riuscì ad avere una giusta visuale della zona.
Ma non ce ne fu bisogno perché non fece in tempo a fare un passo che una sagoma le si gettò contro, portandola a terra. Per un attimo Merida si sentì in trappola, ebbe l'istinto di spostarsi e scaraventare quella bestia lontana da lei per salvarsi la vita, avrebbe potuto anche recuperare le sue frecce e difendersi, ma non lo fece.
Perché mai avrebbe dovuto attaccare un amico? Perché lo era...giusto?
“Sdentato!”
Il drago appiattì le orecchie, annusò leggermente i capelli della rossa e, dopo un attimo di smarrimento, propagò un dolce ruggito.
Merida provò a rialzarsi, tenendosi con i gomiti, ma prima che riuscisse anche solo a muoversi, sentì la lingua viscida di Sdentato coprirle la guancia, Merida rise, cercando di calmare la sua euforia, mai avrebbe pensato che proprio lui le avrebbe fatto tutte quelle feste.
“Sdentato!” Cercò di bloccarlo, ma il drago sembrò completamente su di giri, alla fine le lasciò campo libero, permettendole di alzarsi, ma questo non fermò il suo entusiasmo.
“Per fortuna ti ho trovato, e non sembri ferito...O almeno credo” Ridusse gli occhi a due fessure, cercando di intravedere meglio il drago ma con pessimi risultati, decisamente troppo buio per vedere qualcosa.
Sospirò, alzando il capo verso l'alto per trovare una via di fuga.
“Ora vediamo di uscire di qui”
Da sola avrebbe potuto anche farcela, ma il problema fu Sdentato, non gli sembrò affatto un animale abile nella scalata, con quelle ali poi...
Giusto. Le ali.
“Se non puoi arrampicarti...” Si voltò verso di lui “Puoi sempre volare!”
Merida si avvicinò al drago, controllando se avesse ancora la sella sulla schiena, poi con un balzo si aggrappò e lui, montandogli in groppa proprio come avrebbe fatto con Angus, Sdentato fu preso alla sprovvista, si irrigidì e tentò di divincolarla.
“Sdentato! Smettila! Smettil....Ah!” ma venne gettata a terra, sotto lo sguardo severo della furia buia.
Fu contento di vedere Merida, ma la sua gratitudine si fermò lì, non avendo abbastanza confidenza nel permetterle di volare assieme, e soprattutto avrebbe dovuto avvertirlo.
La giovane si rialzò, dandosi una leggera spazzata al vestito e fissò furibonda gli occhi gialli del drago “Perché l'hai fatto?!”
Ma Sdentato spostò il capo, senza degnarla di uno sguardo, sembrò piuttosto offeso.
“Ti rendi conto che l'unico modo per uscire è quello di collaborare?” Questa volta, tutto il timore svanì e con un gesto istintivo afferrò il muso del drago, costringendolo a guardarla “Non puoi volare da solo e dal momento che Hiccup non c'è....devi fidarti di me!”
La furia buia esitò, finché la voce di Merida non si fece più dolce “Avanti, Sdentato...Non vuoi rivedere Hiccup?”
Capì di aver colto nel segno, il drago si ammorbidì e, seppur sbuffando, alla fine si accucciò, dando così il via libera alla ragazza.
“Bene” Salì in groppa all'animale, rendendosi conto però di non avere la minima idea su come volare.
“....E....Adesso?”
Il drago sospirò, immaginando che sarebbe stata una delle lezioni più difficili della sua vita.
 
 
 
****************
 
 
 
Jack corse più veloce possibile, e con sua grande sorpresa, i draghi furono ancora più lenti di quanto potesse sperare, uno in parte congelato, mentre il secondo sembro' più goffo, essendo più grande intuì temesse di scontrarsi contro le pareti per lasciar spazio al compagno.
Lo spirito decise così di approfittarne, girando attorno ai draghi e liberando un'enorme tormenta di ghiaccio, ringraziò il fato che i suoi amici furino distanti, così poté sprigionare tutta l'energia che gli servì, senza preoccuparsi di ferire qualcuno.
Oltretutto iniziò a sentirsi più rilassato rispetto a quandi fu in compagnia di Merida, sentì che questa volta avrebbe controllato meglio il suo potere.
Strano, molto strano.
Utilizzò in parte la stessa strategia di prima, creò un'enorme cupola attorno a quei draghi, questa volta più spessa e stretta, in modo che non potessero prendere la rincorsa. Probabilmente dopo numerosi tentativi il ghiaccio prima o poi si sarebbe spezzato, o addirittura sciolto, ma sarebbero passati minuti, Jack avrebbe avuto tutto il tempo di sistemare Fafnir e ritrovare i suoi amici.
E a proposito di loro...
Sentì il rumore dei passi e quando voltò lo sguardo, vide in lontananza una figura dai lunghi capelli biondi camminare nella direzione opposta, la zona buia gli impedì di vedere bene ma Jack fu sicuro che quella persona fosse proprio Rapunzel.
Avrebbe voluto chiamarla, ma facendolo avrebbe solo attirato altri draghi che, con la pressione di proteggerla sarebbe caduto nella stessa trappola di prima con Merida.
 
 
 
****************
 
 
 
 
Merida e Sdentato tentarono più volte di superare quella fossa, ma volare sembrò più difficile di quanto si pensasse. La principessa non seppe da che parte cominciare, vide Hiccup volare con il drago una sola volta, per giunta quel giorno fu talmente impegnata a scappare da una valanga che a stento si ricordò come riuscì a convincerla a salire.
Lei non era un tipo da draghi, tanto meno un tipo per Sdentato.
Fin dal loro primo incontro non ci fu un buon rapporto, continuò a sentirsi un po' in soggezione di fronte alla furia buia, avendo prima fatto la conoscenza di un drago decisamente più grosso e spaventoso.
Era certa che Sdentato non volesse farle del male, ma qualcosa la bloccò ogni volta che incrociò il suo sguardo.
In quel momento avrebbe voluto essere come Rapunzel, quel drago la adorava, seppur conoscendola da pochissimo tempo.
Un grugnito la fece tornare alla realtà.
Sdentato inizio a spazientirsi, fu la terza volta che ci provarono, ogni volta che sembrarono sul punto di farcela, Merida esitò, ed entrambi finirono con i musi spiaccicati sulla parete.
“D'accordo” Inspirò per bene, infondendosi tutto il coraggio necessario “Sei pronto?”
In tutta risposta, Sdentato emise un altro grugnito, e Merida giurò la stesse prendendo in giro.
Draghi...
Questa volta non poté sbagliare, fece indietreggiare la furia buia fino a toccare la parete alle sua spalle “Vai!”
Con uno scatto, prese la rincorsa, spalancò le ali e, dopo un balzo iniziò a spiccare il volo, sfiorò a stento la parete con le zampe, ma questo gli permise di riprendere la carica e grazie all'aiuto di Merida, riuscirono finalmente ad uscire da quella dannata fossa.
“Ce l'abbiamo fatta!! Sdentato ce l'abbiam....Ah!” Purtroppo la sua conoscenza sull'atterraggio fu pari alla sua esperienza nel volo, se Merida non avesse fatto qualcosa al più presto, si sarebbero spiaccicati sul soffitto ancor prima di atterrare. Con uno scatto, cercò di far cambiare direzione al drago che, incapace di comunicare con la compagna, finì col precipitare a terra, per fortuna riuscì a girarsi appena in tempo, per proteggerla dall'impatto grazie alle sue ali.
Quando Merida aprì gli occhi, si sentì come se fosse precipitata nuovamente in un baratro, la testa le fece molto male, per non parlare del braccio, ma per fortuna non parve esserci niente di rotto, tranne il suo vestito, vide un lungo strappo in fondo, immaginando già le future scenate con sua madre.
Quando si guardò attorno, capì cosa fosse successo, entrambi uscirono da quella fossa e Sdentato riuscì a proteggerla con le ali poco prima di schiantarsi a terra. Seppur non fossero all'aperto, per lo meno riuscì ad intravedere meglio la furia buia accanto a lei e non sembrò gravemente ferito “Grazie” Gli sorrise, accarezzandogli il muso.
Forse i draghi non erano poi così male.
 
 
 
****************
 
 
 
“R_Ragazzi?” Sussurrò Rapunzel, mentre a passo lento attraversò l'ultima parte di quel lungo corridoio, con una mano tenne stretta la lunga treccia, poiché una parte ormai iniziò a slegarsi, non poté rischiarr di lasciare in giro i suoi capelli, anche se forse sarebbero stati un bel punto di riferimento, nel caso si fosse persa.
Non ci capì niente, i posti sembrarono tutti uguali, i tunnel infiniti, in ogni zona avvertì un ruggito diverso, a Rapunzel vennero i brividi nel pensare che in quelle parti avrebbe potuto incontrare uno di quei draghi spaventosi.
O peggio...
Ma dovette farsi coraggio, cosa avrebbe fatto Merida se fosse stata al suo posto? O Hiccup? O Jack?
Probabilmente la stavano cercando in quei tunnel, ma almeno forse erano insiene, lei invece era tutta sola, senza la minima idea di dove stesse andando.
Dovette fermarsi non appena si rese conto che, davanti a lei, vide un vicolo cieco, sarebbe dovuta tornare indietro, addentrarsi di nuovo lungo quei corridoi scuri e sperare di non incontrare nessuno dei suoi nemici, in particolare Fafnir, quel tipo le fece venire i brividi, anche solo sentire la sua voce.
Ma bene”
Ecco. Ormai non ne aveva dubbi, il destino ce l'aveva con lei.
Si voltò, non stupendosi di vedere di fronte a lei proprio Fafnir, dalla sua espressione sembrò parecchio irritato, probabilmente non si aspettó una sua fuga dopututto.
Dove pensi di scappare? Qui non ci sono vie di fuga. Torna subito dai miei tesori”
Con tutto il fiato che ebbe in corpo, Rapunzel obbiettò “Mai. Non puoi rinchiudermi in quella prigione per sempre”
Sul volto dell'uomo si formò un leggero sorriso “Io dico di sì” Avanzò verso di lei, prendendola per un braccio “Non posso fidarmi dei miei draghi, imbecilli, non sanno nemmeno tener a bada una ragazzina!”
Rapunzel cercò di divincolarsi, ma l'urlo improvviso di Jack la immobilizzò.
“Lasciala andare!” E con un gesto delle braccia, scaraventò contro Fafnir una folata di ghiaccio, gettandolo contro la parete.
“Tutto bene?” Lo spirito raggiunse la ragazza, accertandosi che non abbia delle ferite, lei annuì, e anche se avrebbe voluto abbracciarlo e chiedergli dove fossero gli altri, non ci fu tempo, quel solo attacco non sarebbe bastato per Fafnir.
Fermatevi!” Gridò l'uomo, cercando di rialzarsi “Lei non va da nessuna parte! È mia!”
Jack le sussurrò di proteggersi dietro di lui “Sai Fafnir, non credo che tu le piaccia” Dopo di ché fece cenno alla bionda di scappare ed entrambi fuggirono, addentrandosi nuovamente nell'oscurità.
Fafnir li guardò, con gli occhi pieni di risentimento, non sembrò nelle condizioni di scherzare, Jack osò colpirlo, gli fece provare del dolore, nessuno fu mai tanto sciocco da ferirlo in quel modo, sfidarlo fu decisamente il gesto più stupido che potesse mai fare, solo un'altra persona riuscì nel suo intento, e ancora gli bruciò la sconfitta.
 
 
 
****************
 
 
 
Il pessimo atterraggio non fermò la determinazione nel ritrovare i loro amici, Merida si mise in testa, sperando di incontrare qualcuno del gruppo lungo il tragitto, inizialmente Sdentato rimase più indietro, ma dopo qualche attimo di esitazione, decise di camminarle a fianco, impaziente di cercare il suo amico, ma, come la ragazza, dovette trattenere tutta la sua euforia e cercare di non fare troppo rumore per non attirare gli altri draghi.
“Qui non ci siamo ancora passati” Disse Merida, scrutando per bene il percorso “O almeno credo...”
Sdentato sospirò, non solo il volo fu complicato, ora perfino la strada risultò un ostacolo.
Di bene in meglio.
Alla fine Merida optò per quel tragitto, facendo cenno alla furia buia di seguirlo, ma dopo un breve percorso Sdentato decise di avanzare per conto proprio, mettendosi in testa “Hey, fermati! Non andare così veloce”
Ma quando vide la furia buia immobilizzarsi, tenendo piatte le orecchie, capì l'arrivo di qualcuno, Merida si nascose dietro una roccia, sussurrando a Sdentato di raggiungerla, ma il drago rimase fermo al suo posto.
“Sei impazzito?! Sdentato!”
Nulla, venne completamente ignorata. Ma perché le capitò un drago così testardo?
Temette fosse la fine, finché non sentì dei passi incerti farsi sempre più vicini..
“Hiccup?” Si sporse leggermente allo scoperto, mentre la figura del ragazzo uscì dall'oscurità, Merida non fece tempo a corrergli incontro che Sdentato si catapultò contro di lui, contento come non mai di rivedere il suo migliore amico sano e salvo.
“Buono bello!”
Ma l'animale non volle sentire ragione, fu troppo felice per potersi fermare.
Vedendo quella scena così divertente, Merida non riuscì a trattenere una piccola risata, uscì dal nascondiglio e osservò Sdentato fargli tutte le feste possibili.
Sorrise, doveva essergli mancato molto.
Incredibile quanto sia grande l'affetto che provava per Hiccup, le ricordava molto il suo rapporto con Angus, ma sapeva di non poterlo paragonare.
Hiccup sembrò molto più felice e sicuro di sé rispetto a qualche ora fa, lo stesso Sdentato, sembrarono essere tornati come un tempo.
Ognuno era una parte dell'altro.
Se fossero state altre circostanze, li avrebbe lasciati giocare e divertirsi come dei bambini.
Per fortuna Hiccup sembrò accorgersene e fece cenno a Sdentato per permettergli di rialzarsi “Sono contento che stiate bene”
“Mi hai fatto spaventare!”
“Oh bhè, non credevo di fare questo effetto”
La ragazza gli sorrise, dandogli una leggera pacca al braccio per farlo zittire “Sciocco. Sbaglio o dovevi cercarlo tu Sdentato?”
“Ammetterai anche tu che questo posto è un labirinto, per cercare di sfuggire ad un drago ho preso una strada opposta e ho girato in tondo” Diede una carezza al muso del suo amico “Ma sono felice che tu l'abbia trovato, e non sembri neanche ferito” Posò il suo sguardo su Merida, notando lo strappo al vestito “Cosa ti è successo?”
Lei abbassò il capo, stringendosi le spalle “Un pessimo atterraggio”
“C_Come?!” Quasi non credette alle sue orecchie, strano che il suo drago sia stato così disponibile nel permetterle di volare con lui, oltretutto con Merida. Immaginó ci fosse della ostilità “Ti sei fatta molto male?”
“Per niente” Sorrise “Sdentato mi ha protetta appena in tempo, è anche merito suo se siamo usciti”
“Ah si?” Sul suo volto si formò un piccolo sorrisetto “Ti sei ammorbidito a quanto vedo”
Il drago sbuffò, facendogli il verso, ma Hiccup fu sinceramente contento che quei due avessero sotterrato l'ascia di guerra, un punto a suo favore. Poi si guardò attorno, rendendosi conto della mancanza di qualcuno “E Jack?”
Quelle parole le fecero sparire il sorriso, Merida abbassò lo sguardo, per non incrociare il suo “Non lo so'” Rispose, un po' impacciata.
Hiccup non disse altro, vedendo la sua espressione decise di non proseguire col discorso, immaginò si fossero separati per necessità.
Temette che una frase di troppo l'avrebbe fatta crollare.
“Comunque sia, dobbiamo trovarli” Fece cenno ai due di seguirlo, addentrandosi nuovamente lungo quei tunnel.
Merida non capì dove la stesse portando, ma Hiccup sembrò così sicuro di sé che decise di nin obbiettare. Finalmente trovarono delle torce alle pareti, almeno poterono scorgere più luce, si sentì più sollevata, l'oscurità non le piacque granché, specie con quei enorni draghi alle calcagna.
Ogni tanto Hiccup si fermó, guardandosi attorno, per poi ripartirr, come se fosse così sicuro della strada da percorrere. Quasi fu tentata nel chiedegli una spiegazione, quando ad un tratto, lo vide fermarsi di scatti e puntare il dito verso una caverna “E' questo il posto” Merida poté notare in lontananza un'enorme montagna di ghiaccio, con una parete per metà spezzata.
A quel punto non ci furoni più dubbi,, Hiccup la portò nel luogo dove si separarono la prima volta, vide lo scudo che Jack creò per proteggerla.
In cuor suo sperò davvero che stesse bene...
Rimase ferma per diversi secondi, finchè il vichingo la prese per un braccio, trascinandola nella caverna da lui indicata.
Una volta dentro, Merida osservò il luogo attorno a sé, rimanendo senza parole nel vedere un'enorme quantità di oro, gioielli preziosi, un autentico tesoro nascosto.
“Come...Come hai fatto ha...” Biascicò qualche frase, ancora incredula di quello che vide.
“Ricordi quel drago che sembrava sorvegliare qualcosa? Jack aveva ragione, probabilmente stava facendo la guardia a questo oro”
“Come hai fatto a ritrovare la strada?” La ragazza sembrò quasi più stupita che Hiccup non si fosse perso, più che di tutto quell'oro.
“Ho usato una pietra per scavare nella parete, ho messo dei segni che mi permettessero di riconoscere il passaggio, ovviamente nelle zone con più luce”
Merida dovette riconoscere il piano assolutamente astuto, Hiccup riuscì ancora a stupirla.
Ma in quel momento, un altra domanda le balenò bella mente: perché tutto quell'oro? A cosa serviva?
Mentre osservarono le monete, Merida notò un particolare altrettanto interessante, un calice d'oro, lo prese dal mucchio e osservandolo attentamente vide un simbolo con inciso tre orsi.
Un momento...Tre orsi?
Non poté sbagliarsi, era del suo clan, tutto quell'oro faceva parte della famiglia Dumbrok.
 



 
 
ANGOLO AUTRICE:
E voilà! Sfornato il capitolo 18.
Davvero, non ho idea di quanti capitoli scriverò, ma la metà è già bella che superata, quindi, non manca molto...
A meno che...
Ahaha no dai, insomma, vedrò di stupirvi ancora un pochino, ho in mente nuove scene aggiunte all'ultimo minuto, difatti questo capitolo doveva concludersi con il ritrovo di tutti e quattro, ma ho allungato il brodo xD
Spero vi piaccia, l'aggiornamento ormai va a distanza di una settimana, sopratutto ora che sono impegnata con un progetto a parte, però se posso cerco di aggiornare ancora prima.
Stiamo arrivando alle mie parti preferite.
Quindi, ora sono Jack e Rapunzel che stanno fuggendo da Fafnir, mentre Merida e Sdentato hanno appena ritrovato Hiccup.
Ho scelto questo scambio di coppie, anche perché volevo far nascere una buona amicizia tra Merida e Sdentato, e normalmente mi sarei immaginata un Jack che affrontava Fafnir, ma dal momento che c'era Rapunzel (e di sicuro la ragazza non se ne sarebbe andata senza di lui), ho optato per una classica fuga, anche perché Jack teme di farle del male, considerando che non riesce più a controllare i suoi poteri.
Anche se Fafnir lo ha preso in pieno! XD Diciamo che era davvero furioso, non poteva non colpirlo in quel modo!
Fatemi sapere se vi è piaciuto, o se vi ha fatto schifo, o cosa vi aspettate, insomma...Fate voi! XD
Quindi, ringrazio come sempre le mie care commentatrici che mi infondono tanto autostima.
Ringrazio come sempre anche chi continua a leggerla!
Non ho altro da dire che, al prossimo aggiornamento!
 
 
 

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Capitolo 19
*** Misteri svelati ***



Cap 19:
 

Misteri svelati

 
 

 
 
 
 
“Tre orsi?” Questa volta lo ripeté a voce più alta, in modo che anche Hiccup sentisse “Questo è il simbolo del mio clan, tutto questo oro appartiene alla mia famiglia”
L'amico spostò il capo verso di lei e la raggiunse “Ricordi cosa aveva detto Jack? Fafnir conosce il tuo popolo”
“Sì ma come?” Merida iniziò ad agitarsi “E'...E' assurdo! Come può aver rubato tutto questo ed essere passato inosservato?! Ce ne saremmo accorti di un pazzo con dei draghi in giro per il castello!” Si portò le mani ai capelli, scuotendo debolmente il capo “Ma cosa vuole dalla mia famiglia?”
Hiccup rimase immobile, trattenuto dal volerla abbracciarle e assicurarle che sarebbe andato tutto bene. Lo capì che si stava forzando nel sembrare forte e combattiva, ma la paura venne fuori. E come poté biasimarla, anche lui sarrebbe terrorizzato alla sola idea di perdere suo padre
“Non credo abbia un motivo particolare, non un tipo come lui”
Posò lo sguardo sul suo drago, intento curiosare tra la montagna d'oro, gli sussurrò di non avvicinarsi troppo, per non far rumore ma l'animale sembrò quasi ignorarlo e avanzare sempre di più tra le monete luccicanti. E mentre il vichingo tentò di trascinarlo via, la disperazione di Merida scomparve, il suo volto parve pensieroso, come se le fosse appena venuta un'idea formidabile, ma in realtà, formulò semplicemente un'ipotesi.
“Ma certo!” Esultò, chiudendo successivamente le labbra per paura di aver urlato troppo. Per fortuna nessun drago nemico sembrò essere nelle vicinanze.
Hiccup aggrottò la fronte, non capendo il perché del suo entusiasmo, ma la ragazza non gli lasciò neanche il tempo di parlare “I draghi...L'oro...E' ovvio!”
Lui non sembrò della stessa opinione “Non ti seguo...”
“L'avarizia” Disse, indicando con la mano il tesoro “E' semplicemente l'oro il suo interesse!” Si avvicinò ad Hiccup, portando le mani ai fianchi “Lo sanno tutti che i draghi sono avari, ecco il perché di tutto quell'oro”
Hiccup sgranò gli occhi, non riuscendo a trattenere il suo stupore di fronte alla deduzione della rossa.
I draghi...Avari? E da quando?
“Secondo te perché ha catturato Rapunzel?”
“Avrà una cotta per lei?” Ironizzò, ma Merida non sembrò voler scherzare.
“I capelli Hic! I suoi capelli sembrano d'oro quando canta! L'hai detto tu che ti ha guarito poco prima che Fafnir arrivasse e sembrava molto interessato a questo particolare”
Nonostante le sue ipotesi sembrassero in qualche modo veritiere, Hiccup continuò a non crederci pienamente. Da quando strinse amicizia con Sdentato, ogni giorno della sua vita lo passò con i draghi, si sarebbe accorto di questa loro strana ossessione per gli oggetti preziosi.
Sì, lo sentì nei racconti, ma pensò che la storia dell'avarizia fosse solo una stupida diceria, dopotutto a Berk non disposero di enormi quantità di oro, eppure i draghi li attaccarno in continuazione.
“Guarda che non è vero” Mostrò un lieve sorriso “I draghi non sono attaccati all'oro! Io lo so...Li addestro”
“Pensi che mi stia sbagliando?” La sua più che una domanda, parve una provocazione “Non ho mai visto un drago, ma ho letto diverse storie sul loro conto e so per certa che una loro caratteristica è quello di essere avari, farebbero qualsiasi cosa per dell'oro” ma in tutta risposta ricevette una sonora risata da parte dell'amico, immaginandosi Sdentato immerso in nella ricchezza con tanto di mantello e corona da re.
Erano delle favole, nulla di più.
“Grr, Hiccup!” Merida batté un piede, arrossendo lievemente per l'imbarazzo “Non me lo sto sognando! Perché non vuoi credermi?”
“ Alla fine lui dovette calmarsi e tornare serio "Senti, forse alcuni draghi potranno anche essere così...Ma non tutti. Prendi per esempio Sdentato, lui non è mica ossessionat...” un leggero grugnito attirò l'attenzione di entrambi e, non appena si voltò, vide il suo drago gettarsi nella mischia dorata, giocando come se fosse un cucciolo “S_Sdentato! Smettila di fare lo scemo!”
Tentò di scansarlo via, nonostante l'animale sembrò non volersi allontanare,
Merida osservò la scena con aria divertita “Allora? Mi credi adesso?”
Dovette ammetterlo, questa volta colse nel segno.
“Non credevo fosse possibile” Mormorò, osservando Sdentato giocare con alcune monete “Come ho fatto a non accorgermene prima d'ora?”
L'amica gli si avvicinò, stringendosi le spalle “Non disponete di così tante ricchezze a Berk?”
Lui la guardò confuso “Siamo vichinghi, saccheggiamo e di oro ne abbiamo ma...”
“I draghi non lo cercano per forza, ne sono semplicemente attratti, ma possono attaccare anche per altri motivi, come per esempio...La fame!”
Hiccup le rivolse un sorrisetto, portandosi le mani ai fianchi “Da quando in qua sei così esperta di draghi?”
Lei gli fece una smorfia, spostandosi un ciuffo che le coprì il viso "Sono pur sempre animali. Inoltre da bambina leggevo molti racconti, e non credo che tutti siano mansueti come Sdentato”
Ancora una volta, sembrò aver ragione.
Sarebbe potuta diventare un'ottima vichinga a Berk
“Vorrei solo capire come ha fatto a rubarcelo da sotto il naso” disse pensierosa
Giusto.
Nonostante tutto, sembrò mancare ancora un pezzo del puzzle, come riuscì Fafnir a sgraffignare tutta quell'oro dal castello e passare inosservato?
Un momento...
Hiccup ripensò velocemente alle parole di Merida: “I draghi non cercano l'oro, ne sono semplicemente attratti”
Attratti...
Ma certo!
Si sentì un'idiota per non averci pensato prima, eppure sembrò così semplice.
Sul suo volto comparve un inaspettato sorriso, insolito, data la situazione poco piacevole, tant'è che Merida iniziò a trovarlo inquietante “Che ti prende?”
“Non credo che Fafnir centri con tutto questo”
Lei inarcò un sopracciglio “Come?”
“Insomma...Sì centra ma non del tutto” Riprese fiato, cercando di spiegarlo nel modo più veloce e chiaro possibile “E se non fosse stato lui a rubarlo? E, come dici tu, ne fosse stato semplicemente attratto?”
“Impossibile” La giovane scosse il capo “Non credo che...”
“Ricordi il libro che avevamo letto, sulla storia di Angus? Rubò una grande quantità di...”
“Oro...” Finì la rossa, sgranando gli occhi “Non voleva derubare suo fratello...”
“Ha tentato di salvarlo invece, nessuno voleva credergli e così ha attirato i draghi in questa specie di labirinto, in modo che non potessero più uscire”
Merida avanzò di qualche passo, corrugando la fronte “Ecco perché Fafnir non era mai uscito, vuole tenere d'occhio il suo tesoro”
“La bufera di Jack deve averlo risvegliato e forse anche la sua sete di vendetta” Concluse Hiccup “Se Fafnir scopre che sei una discendente di Angus, saresti veramente nei guai”
Finalmente arrivarono all'ultimo frammento del puzzle, nonostante la conclusione poco in loro favore. Fafnir ce l'aveva a morte con la famiglia di Merida e di conseguenza anche con lei stessa, dovevano fermarlo prima che fosse troppo tardi.
I due si scambiarono uno sguardo, ormai entrambi non cercarono più di nascondere il loro timore tra falsi sorrisi, anche Sdentato lasciò perdere l'oro e si avvicinò preoccupato verso i suoi amici.
Ma prima che anche uno di loro riuscì a dire una parola, furono interrotti da una serie di passi.
Qualcuno stava correndo verso la loro direzione, Hiccup sobbalzò, sussurrando alla ragazza di nascondersi dietro al mucchio d'oro, Merida non se lo fece ripetere due volte, tanto meno Sdentato che sembrò rallegrato nel tornare a giocarci, ma il vichingo dovette sussurrargli di stare fermo, per non farsi scoprire.
I passi si fecero sempre più frequenti, non ci volle molto a capire che, chiunque fossero, si stavano dirigendo proprio nella caverna.
“Hai fermato quell'enorme drago!”
“L'ho solo congelato, non appena il papino lo troverà, sa già con chi dovrà prendersela”
Ci fu un attimo di silenzio, seguito da una serie di lamentele
“Non di nuovo! E' proprio da qui che sono fuggita!” Quelle voci avrebbero potuto riconoscerle tra mille, Merida fece per alzare lo sguardo e notò con sorpresa Jack e Rapunzel girati di schiena, sembrò stessero controllando che ci fosse campo libero.
Tirò un sospiro di sollievo, finalmente li trovarono, sani e salvi.
Quasi non riuscì a frenare l'emozione di salutarli, ma prima che potesse farlo, dai piedi di Jack vide propagarsi una distesa ghiacciata.
Era preoccupato, non ci voleva molto a capirlo, aveva sperimentato il suo disagio proprio qualche ora prima. Vide il ghiaccio espandersi per quasi tutto il terreno, arrivando quasi fini a loro.
Rapunzel indietreggiò, un po' titubante “lo sapevo che non era una buona idea”
Anche Jack sembrò dello stesso umore, specialmente dopo essersi accorto del guaio combinato, tuttavia, con coraggio si posizionò di fronte alla bionda, dandole le spalle “Stai indietro”
La ragazza annuì e voltò il capo, in quell'istante il suo sguardo si incrociò con quello di Merida, scioccata dalla sorpresa, non riuscì a trattenere un sobbalzo, fortunatamente Jack non sembrò accorgersene.
“M_Merida?”
“Questa volta lo sistemo per le feste!” Disse Jack, infondendosi tutta la grinta necessaria per il grande scontro, la rossa fece per uscire dal nascondiglio ma Rapunzel le fece cenno di stare li ferma.
Non capì inizialmente il suo comportamento, ma appena sentì la voce di Fafnir farsi sempre più vicina, intuì che li avesse trovati. Fermò Hiccup per un braccio, anche lui intenzionato ad uscire ma llgli sussurrò di stare nascosti.
Fafnir entrò nel nascondiglio, avvicinandosi furiosamente verso Jack “Tu!” lo indicò, mostrandogli tutto il disprezzo che provava nei suoi confronti “La finirai di distruggere i miei draghi”
“Solo se tu la smetti di rapire i miei amici” Rispose prontamente l'albino “Non mi fai paura, Faffi”
Io ti lascio in vita e questo è il tuo rinfraziamento?!" sembrò completamente furioso, ma inaspettatamente, si calmò, come se non volesse far prevalere la sua rabbia “Sei quasi riuscito a farmi arrabbiare sul serio”
Jack lo squadrò “Addirittura”
Non gli rispose, si limitò a rivolgergli un sorrisetto, spostandosi elegantemente un ciuffo di capelli “Ma detesto comportarmi in questo modo” Mentre si avvicinò a loro, Jack e Rapunzel indietreggiarono, per quanto lo spirito non mostrasse il suo timore, temette comunque di poter far del male alla sua amica.
Finalmente Fafnir si fermò, non molto distante dalla montagna d'oro a cui diede le spalle, guardò con curiosità il terreno ghiacciato ai suoi piedi, ma continuò a non proferire parola. Rapunzel iniziò a temere che Merida o Hiccup potessero fare qualche gesto avventato, ma cercò di distogliere lo sguardo, posandolo su Jack.
Lui le rivolse un'occhiata rassicurante e lei tutta d'un tratto si tranquillizzò, seppur per poco. Con quel semplice gesto fu come se le volesse dire: “Niente paura, ci sono qua io”
Avrebbe tanto voluto fare lo stesso per lui, ma non possedeva quella forza, in quel momento poté solo non farsi prendere dal panico, e se Jack le avesse urlato di scappare, gli avrebbe dato retta, costi quel che costi.
So perché sei qui, Jack Frost” Anche se il tono di Fafnir parve più mansueto, Rapunzel avvertì nel suo sguardo una sensazione incredibilmente inquietante. L'uomo chiamò con un cenno un drago chr entrò minacciosamente nella grotta, ma invece di attaccare, portò in bocca un bastone e Fafnir lo afferrò.
Jack sobbalzò "Quello è..."
Falso” Concluse Fafnir, sembrò un po deluso “Devo ammetterlo, sono stato impulsivo, credevo che la fonte del tuo potere fosse questo bastone, mentre invece...Sei tu, un semplice folletto della neve”
Jack lo avrebbe preso volentieri a pugni, perché diamine si ostinò a dargli del folletto?
Sentì Rapunzel posargli una mano sulla spalla “Ti sta solo provocando” Sussurrò.
Ma lui non se ne sarebbe andato senza quel bastone, non solo era importante per controllare i suoi poteri, ma era anche l'unico oggetto che lo legava in qualche modo alla sua vita passata, a sua sorella.
Non se ne sarebbe mai separato.
“Se non ti serve, perché te lo porti dietro?"
Fafnir sorrise amaramente, avanzando di qualche passo “E' buffo, mi sono fatto la stessa domanda. A cosa ti serve Jack?” Li scrutò, mostrando un sorrisetto vittorioso “Poi ho visto il pasticcio che hai combinato, a differenza vostra, questi tunnel ormai li conosco alla perfezione, dopo anni ci si fa l'abitudine. Servono per distrarre gli ospiti indesiderati”
Qui l'unico indesiderato sei tu. Avrebbe voluto dirgli Jack e, dallo sguardo che si scambiò con Rapunzel, capì che anche lei lo pensò allo stesso modo..
Non sei capace di controllare il tuo potere, ecco perché lo rivuoi indietro”
Rapunzel sentì Jack irrigidirsi, probabilmente Fafnir colse nel segno.
Lei non poté sapere della sua perdita di controllo, poiché non lo vide da quando Jack seguì Merida nella foresta, mentre lei raggiunse Hiccup e Sdentato.. Non poté immaginare il disagio e la paura di Jack in quel momento.
Ma Merida sì, purtroppo assistette a quella scena più volte, vide il terrore nei suoi occhi quando temette di averla ferita, non riuscì a controllare le sue emozioni e questo lo disarmò, impedendogli anche di proteggere le persone che amava.
Fafnir colse questa sua debolezza e cercò di sfruttarla a proprio vantaggio, Merida non riuscì a resistere oltre.
Voleva fargliela pagare, prenderlo a pugni, fargli rimpiangere il giorno in cui decise di uscire da quella grotta.
Ma Hiccup prontamente le afferrò un braccio ancor prima che uscisse allo scoperto, non poterono parlare, ma nonostante tutto cercò di calmarla, facendole cenno di stare in silenzio, lei gli rivolse uno sguardo spazientito.
Non voleva stare ferma mentre quel mostro se la prendeva con i suoi amici, e nemmeno Hiccup se per questo, ma sapeva che andando allo sbaraglio avrebbe solo procurato più danni del previsto.
Dovettero pensare ad un piano, un modo per distrarlo...
Ad un tratto, lo sguardo di Hiccup puntò su uno spiraglio di luce che fece riflettere le monete d'oro, fu come un'illuminazione vera e propria.
Forse le loro possibilità di riuscita poterono aumentare, dopotutto.
Mi hai fatto arrabbiare e probabilmente dovrei ucciderti..ma forse potrei ancora sfruttare al pieno il tuo potere..” I suoi occhi scuri passarono da Jack al bastone “Immagina, un inverno che non avrà mai fine, esisteranno solo le creature che hanno diritto a vivere... Gli umani soccomberanno, è giunta l'ora che si estinguano, non credi?” Alzò lo sguardo verso lo spirito, sembrò quasi essersi dimenticato della presenza di Rapunzel, ma solo per poco “Sei l'unico che può controllare questo potere. Jack Frost consegnami la ragazza, unisciti a me. Sai bene che se rifiuti, non potrai salvarti...”
Cosa avrebbe dovuto fare?
Davvero pensava che potesse anche solo pensare di abbandonare i suoi amici?
Jack voltò il capo verso Rapunzel, dal suo solo sguardo riuscì a scorgere la speranza e sopratutto la fiducia.
Non li avrebbe mai traditi.
Anche se questo significò perdere l'unico ricordo di sua sorella.
“Mi hanno già fatto una proposta simile una volta...” Disse, ricordando il giorno in cui Pitch gli offrì l'opportunità di unirsi a lui, divulgando la paura e l'oscurità.
Con fare spavaldo, alzò lo sguardo verso di lui, mostrando uno dei suoi sorrisetti “Mettiti l'anima in pace. Sai bene che rifiuterò l'offerta”
Il ghigno di Fafnir si spense, mostrando un sorriso amaro, mentre tenne in mano il bastone “D'accordo...Costringerti non servirà a nulla”
Lo strinse forte, spezzandolo in due parti, ma non contento lo distrusse ancora e ancora, riducendolo a diversi pezzi.
Per Jack fu come gli avesse distrutto una parte di sé stesso.
sentì come se il legame con sua sorella si fosse spezzato a sua volta...
Non immaginò facesse così male.
“Basta!” Una voce bloccò il terribile gesto di Fafnir, costringendolo a voltarsi verso tre inaspettati ospiti.
Fu Merida ad urlare, Hiccup tentò di fermarla ma dopo quel gesto, non riuscì a resistere. Tenne stretto l'arco in mano, puntandolo verso di lui.
Al diavolo la paura, in quel momento fu la rabbia a prevalere su di essa.
Hiccup alzò lo sguardo verso Fafnir, squadrandolo dal capo ai piedi, una punta di rabbia iniziò a salire non appena vide il bastone di Jack completamente distrutto, anche se lo avesse recuperato, sarebbe stato impossibile riassemblare tutti i pezzi.
Fu perduto.
Ed entrambi sapevano della sua importanza, non solo per i poteri, ma anche affettivo.
Dovevo immaginarlo...” Ghignò l'uomo, nonostante fosse in minoranza, questo non sembrò preoccuparlo minimamente “Cosa sperate di fare? Questo è il mio ritrovo, siete voi in trappola...”
Hiccup non si scompose, si scambiò uno sguardo d'intesa prima con Merida, poi con la furia buia, facendogli un breve cenno col capo “Sdentato, colpisci!”
Il drago annuì e sparò un colpo verso l'alto, colpendo una serie di stallatiti. Colpì più volte, creando nella zona un fumo talmente fitto da non riuscire quasi a vedere niente, per fortuna durò solo pochi secondi, le rocce colpite caddero al suolo, colpendo violentemente il terreno.
Nessuno capì con esattezza cosa fosse successo o il perché dell'azione di Sdentato, ma Fafnir non sembrò preoccuparsene più di tanto, anzi, parve parecchio divertito dal pessimo risultato.
Hai sbagliato il bersaglio, ragazzo”
Hiccup non si mosse di un millimetro, si scambiò una seconda occhiata con Sdentato, tirando fuori un mezzo sorriso “Questo lo dici tu”
Jack sembrò perplesso, vedendolo in quel modo, Hiccup non parve per nulla preoccupato, il ché fu strano, dal momento che la sola cosa che combinò fu distruggere metà soffitto facendolo ricadere nel terreno.
Ma ad un tratto capì, così come Rapunzel, Merida e sfortunatamente anche Fafnir.
Il ghiaccio iniziò a spezzarsi, dimostrando il folle piano dei due.
Sdentato puntò sulle stallatiti apposta per far crollare il terreno sottostante.
il pavimento iniziò a tremare, videro una crepa prodotta dalla stalattite più grande farsi sempre più spessa, Fafnir rabbrividì non appena si rese conto della situazione. La crepa si diresse con velocità verso la zona delle monete, aprendo un varco sempre più ampio, in breve tempo tutti l'oro venne risucchiato all'interno, sotto lo sguardo sconvolto di Fafnir.
NO!” Urlò con tutto il fiato che ebbe in corpo.
Hiccup e Merida si allontanarono, seguiti da Sdentato, mentre Fafnir si gettò nella montagna d'oro, tentando invano di recuperarla “No, non potete! Non me lo porterete via!”
Hiccup ordinò a Sdentato di utilizzare lo stesso trucco, questa volta colpendo direttamente il terreno per spaccarlo ancora di più, urlò a tutti di allontanarsi e una volta usciti, sentirono solo le urla di Fafnir venire trascinato via, per colpa della sua avarizia, cadendo nella crepa insieme a tutto il suo oro.
Dopo quella terribile scena i quattro tiraroni un lungo sospiro di sollievo, Hiccup accarezzò il capo della furia buia, ringraziando per l'ottimo lavoro, infine rivolse uno sguardo ai tre. Tutti ricambiarono un sorriso.
Era finita.
Avevano fermato quel pazzo e salvato il clan di Merida.
In fondo la giornata non era andata poi così male.
SCIOCCHI!”
Si bloccarono, sentendo un forte ruggito provenire all'interno della spaccatura.
Hiccup si paralizzò all'istante, voltandosi verso la grotta dove Fafnir precipitò poco fa.
Il ruggito risuonò ancora.
E ancora.
Quel verso gli sembrò così dannatamente famigliare. Non fu la prima volta che lo sentì.
Una zampa comparve di fronte a loro, aggrappandosi all'estremità della crepa, davanti al gruppo, giunse un drago ancora più grande e spaventoso di quelli che affrontarono, sembrò coperto di spine, il corpo lungo e squamoso, la testa simile a quella di un serpente e gli occhi scuri.
Ecco perché Fafnir si definì il guardiano di quei draghi.
Lui stesso era uno di loro.
 
 
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Eccomi quaaa!! :3
Scusatemi per il ritardo, provvederò non solo a rispondere alle recensioni, ma anche a leggere le storie di altri autori che ho lasciato un attimo in sospeso, vedrò di recuperare tutto entro questi giorni.
Sono un po' incasinata ultimamente, e credevo che dopo la laurea sarei stata più scialla...Come no XD
Ve lo aspettavate un finale così? XD
Così ho messo i Big Four ancora più in difficoltà, vedrete come riusciranno a fuggire da quel drago.
Siamo arrivati ai ai capitoli più...Ansiosi se possiamo dire.
Spero che vi sia piaciuto l'aggiornamento e come sempre, vi ringrazio tanto, ma tanto tanto eh <3
Mi sto esaltando, lo ammetto, perché siamo arrivati alle parti che ho bramato per così taaanto.
Spero di non deludervi e ringrazio a prescindere chi leggerà la storia, ovviamente se volete lasciarmi il vostro parere non mi fa schifo <3
A presto!! ^.^
 
 

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Capitolo 20
*** Al salvataggio ***



Cap 20:
 

Al salvataggio

 
 

 
 
 
 
I quattro ragazzi rimasero come paralizzati, in particolare Hiccup, maledicendosi per non averci pensato prima alla possibile natura di Fafnir.
Fu come se quell'orribile incubo si stesse avverando, poté riconoscerne il verso, e in quel momento iniziò  a provare davvero una strana paura. Fu diverso dalla Morte Rossa, Fafnir dimostrò un'intelligenza ben superiore ad un drago qualsiasi.
Avrebbe trovato una soluzione, un piano per sfuggire alla sua ira, ma prima di tutto dovevano scappare, restare in quel posto li avrebbe solo condannati a morte.
Vi distruggerò” Ringhiò Fafnir, ma inaspettatamente la roccia dove si appoggiò, cadde per via di tutto quel peso, facendolo scivolare in parte nel baratro.
Approfittando di quell'attimo di distrazione, Hiccup urlò nuovamente di scappare.
La scelta non fu molto coraggiosa, ma in quel momento parve inutile tentare di fare gli eroi, dovettero guardare in faccia la realtà, dentro quella caverna non ne sarebbero usciti vivi.
Tanto è inutile scappare” Fafnir sembrò quasi divertito dalla loro fuga, per loro sembrarono soltanto delle sciocche formiche da schiacciare “Inseguiteli! Rivoglio la ragazza!”
Dovette ammetterlo, dopo tanti anni passati nell'oscurità, per la prima volta si divertì.
Come un gatto che giocava col topo prima di farlo fuori...
Cinque miseri topolini non avrebbero mai scalfito il suo orgoglio.
 
 
“Di qua!” Hiccup fece cenno agli altri di seguirlo, per fortuna non si trovarono molto distante dalla loro precedente separazione, probabilmente vicini all'uscita, ma un drago balzò contro di loro.
“Di la!” Urlò Jack, indicando la parte opposta.
Il grosso animale bloccò la treccia della bionda con una zampata, impedendole ogni movimento
“Rapunzel!” Urlò nel panico Merida, istintivamente strinse l'arco e mirò al torace “Non posso sbagliare...”
Jack ed Hiccup non l'avrebbero raggiunta in tempo.
Ebbe come un flash: La situazione sembrò molto simile a quando l'orso cercò di colpire Rapunzel e lei non fu in grado di salvarla. Ma questa volta al posto dell'animale non si sarebbe limitato ad un ringhio minaccioso.
Doveva salvarla.
Scagliò la freccia che colpì in pieno petto il drago, quest'ultimo urlò per il dolore, lasciando la presa sulla ragazza e permettendole così di scappare, Sdentato poi lo atterrò con una palla di fuoco, facendo così guadagnare più tempo ai suoi amici.
“Ce l'ho fatta...” Mormorò la rossa, quasi non riuscì a crederci.
“Andiamo!” Rapunzel la fece rinsanire, spingendola dalla parte opposta, tutti e quattro corsero, addentrandosi nuovamente all'interno di quel labirinto senza fine, passando per cunicoli più stretti, e avendo quasi l'impressione di star salendo,dato che il tunnel fu costruito all'interno di una montagna, probabilmente raggiunsero la vetta più alta.
Durante la corsa non ebbero un attimo di pace, nemmeno per riprendere fiato, corsero per diversi minuti senza tregua, sentendo dietro di loro le urla di Fafnir, seguite da altri draghi.
“Vi rendete conto che ci stiamo allontanando dall'uscita?!” Hiccup non sembrò molto propenso nel continuare in quella direzione.
“E tu ti rendi conto che se andavamo dritti quel drago ci divorava?!” Disse Jack, correndo al suo fianco “Gelarli richiede del tempo e Fafnir con quelle zampe che si ritrova ci potrebbe raggiungere in un batter d'occhio”
“E' grosso...” Sussurrò il vichingo“Talmente grosso che troverà difficile correre veloce”
“Già” Sospirò Jack “Ma finché ha i suoi cuccioli che ci sbaragliano la strada, può prendersi tutto il tempo che vuole”
“Ce l'ho fatta!!” Esultò Merida, spalancando le braccia per la gioia “L'ho colpito in pieno! Mi avete visto? L'ho colpito!” Fu talmente felice che per un istante si dimenticò del problema dei draghi, finché non sentì il loro ruggito pervadere lungo quei corridoi.
Hiccup inciampò per via della gamba artificiale, così tutti si fermarono per riprendere fiato, mentre lui si rialzò, appoggiando una mano sulla schiena della furia buia “Non possiamo continuare a scappare in questo modo, l'uscita è bloccata e questi tunnel sono pieni di vicoli ciechi”
Ci fu un breve silenzio, seguito dalla voce di Merida “Allora ce la creiamo noi!”
Tutti rimasero talmente colpiti dal suo atteggiamento, che la osservarono con perplessità.
“Possiamo aprirci un passaggio" Continuò la rossa "Abbiamo il ghiaccio di Jack e la forza di Sdentato”
Hiccup non le diede torto e, voltando lo sguardo, notò in una parete una piccola fessura dove vide uscire una leggera luce “Puoi colpire li” Indicò col braccio la zona, facendo voltare tutti quanti “Ottimo piano Merida”
La ragazza mostrò un sorriso fiero e compiaciuto, felice di aver placato quell'attimo di panico, fu l'unica a mantenere un certo controllo, inaspettato per giunta.
“Sono sicuro che funzionerà” Aggiunse Rapunzel, voltandosi poi verso lo spirito “Jack?”
Ma lui non sembrò della stessa opinione, l'idea fu ottima, ma come sempre, la consapevolezza di poter ferire i suoi amici lo frenò, specie ora senza il suo bastone, distrutto da Fafnir poco prima della loro fuga.
“Non so se sia una buona idea ragazzi..” 
“Ce la puoi fare, andrà tutto bene” Lo rassicurò Hiccup.
“Ma...”
“Niente ma!” Merida gli si avvicinò, puntandogli il dito sul petto “Io ho colpito quel drago, tu congelerai quella parete” Concluse il tutto con un sincero sorriso “Coraggio”
Jack ricambiò con un leggero imbarazzo, abbassando di poco lo sguardo “Lo sapete che non voglio farvi del male”
“Non ci riuscirai” Rapunzel gli sorrise, portandogli una mano alla spalla “Crediamo in te”
Anche Sdentato si unì al gruppo, rivolgendosi uno sguardo pieno di speranza.
Vedendo i suoi amici avere così tanta fiducia in lui, Jack quasi non riuscì a fare a meno di sorridere, indietreggiò di qualche passo, portando le mani in avanti “Va bene, ma voi allontanatevi” Si voltò, osservando quella parete di fronte a sé "Spero di avere ancora abbastanza energia"
In effetti tutto quel via vai lo stancò parecchio, gli si poté leggere tranquillamente negli occhi la sua spossatezza.
Ma avrebbe riposato una volta usciti da li.
Non fare errori Jack, non adesso: Si ripeté con sicurezza.
Loro credevano nelle sue capacità? Anche lui dovette fare lo stesso.
Prese un profondo respiro, preparandosi a scagliare il ghiaccio.
Intanto le grida di Fafnir si fecero sempre più frequenti, Hiccup sussurrò di sbrigarsi, ma venne prontamente zittito da un'occhiataccia da parte delle due.
L'albino quasi non lo sentì, troppo concentrato nel non cadere nel panico, liberò tutta la sua energia e colpì la parete, ma proprio in quel momento due draghi li individuarono, precipitandosi contro di loro.
“Spostatevi!” Urlò la rossa.
Rapunzel, presa dalla tensione, corse alla sua destra, Hiccup raccolse velocemente la sua treccia (se poté ancora definirsi tale), e fece cenno a Sdentato e Merida di seguirlo.
Il guardiano si sporse appena in tempo, correndo nella direzione opposta a loro, preso dalla furia, uno dei draghi non riuscì a rallentare in tempo e si gettò contro la parete, credendola solita come tutte le altre, ma incredibilmente questa si ruppe per il forte scontro, aprendo così un'uscita e l'animale precipitò.
Sfortunatamente il secondo drago si salvò in tempo e, voltandosi minaccioso verso Jack, iniziò ad inseguirlo.
“Scappate io lo distraggo!” Urlò mentre tentava di evitare le sue zampate "Posso volare, voi andate!"
“No aspetta!” Merida cercò di rincorrerlo ma venne frenata dalla chiamata di Hiccup
“Fermati!”
Lei strinse forte i pugni, rivolgendogli un'occhiata severa. “Scordatelo. Non lo lasceremo da solo di nuovo!
Ma il vichingo sembrò non farci caso “Hai sentito cos'ha detto? Cerchiamo di uscire” Si sporse verso il varco creato, confermando la sua teoria, il tunnel li portarono più in alto del previsto, quel drago probabilmente, essendo sprovvisto di ali, morì nell'impatto. Hiccup non vide altra scelta se non quella di spiccare il volo.
Controllò che non ci fossero problemi con la sella e si voltò verso le altre “Dobbiamo volare, non c'è alternativa”
“E Jack?” Domandò preoccupata Rapunzel.
Nemmeno Merida parve contenta della proposta.
“Se la caverà” La rassicurò il ragazzo, mentre la aiutò a salire in groppa al drago.
“Assurdo” Merida osservò di fronte a sé, combattuta dall'idea di uscire da questa trappola e salvarsi la vita, oppure rischiarla cercando di salvare il suo amico.
Anche lei si accorse della sua stanchezza, dopotutto fino ad ora Jack non fece altro che proteggerli, spirito o meno, iniziò seriamente a temere che non ce l'avrebbe fatta, non da solo.
Intanto anche Rapunzel iniziò a nutrire dei forti dubbi su questa scelta “Non credo dovremo andarcene senza di lui!”
“Jack può volare, non avrà problemi a raggiungerci” Disse Hiccup
“Ma...”
“Anche io non sono d'accordo”
“E allora perché...”
“Perché se restiamo qui non abbiamo speranze! Jack può volare, noi NO!”
Odiò profondamente questa sua scelta, e soprattutto odiò  l'espressione di Rapunzel dopo averle urlato in quel modo
"S...Scusa" Abbassò lo sguardo, seriamente dispiaciuto per essere stato così aggressivo.
"Non fa niente, so che sei preoccupato" Mormorò tristemente la biondina, senza distogliere lo sguardo da lui "Ma così ci separiamo ancora!”
Detto questo cercò di scendere ma Hiccup la bloccò per un braccio.
“Finché restiamo qui, saremo in trappola! Fafnir non può volare, in cielo saremo in vantaggio” Notò che la coda artificiale di Sdentato leggermente inclinata, così si sedette dietro la ragazza per dargli un'aggiustatina e controllare che potesse spiccare il volo con facilità.
Rapunzel incrociò seccata le braccia, formandosi un'espressione imbronciata sul volto “Io non me ne vado!” Piagnucolò. Ma non appena sentì il diabolico ruggito del drago farsi sempre più vicino, si irrigidì, portando istintivamente le braccia al collo di Sdentato per stringerlo a sé. Nella direzione dove prima sbucarono i due draghi, avvertì il ruggito solenne di Fafnir farsi sempre più vicino.
“Merida sbrigati!” Urlò Hiccup, ma non appena si voltò per allungarle un braccio, si accorse della sua sparizione “Merida?!”
 
 
 
***************
 

 
Il clan Dumbrock fu completamente nel panico, per anni si pensò che i draghi fossero solo delle leggende, raccontati di generazione in generazione, ma nulla di più.
Ora quelle stesse creature stavano distruggendo il villaggio, cercando di passare velocemente al castello.
Elinor fu scortata da diverse guardie, assieme ai suoi figli, tentò di richiamare il marito, ma il re fu deciso a combattere coi suoi uomini e, nonostante il timore di non farcela, raccomandò alla moglie di non uscire dal nascondiglio per nessun motivo al mondo.
La regina, assieme alle donne e bambini furono condotti nelle segrete del castello, il luogo al momento più sicuro durante un'imboscata.
Ma prima che potessero raggiungere i sotterranei, un drago li bloccò, Fergus cercò di raggiungerli con alcuni uomini, nonostante la distanza, il pensiero di perdere sua moglie e i figli lo fece correre come mai in vita sua, ma purtroppo non servì, il drago spalancò le fauci per agguantare i gemelli e altri bambini, ed Elinor si precipitò per proteggerli infondendosi tutto il coraggio necessario per non avere paura.
Ma inaspettatamente, riuscirono a sopravvivere, una nuova creatura si catapultò contro il drago, colpendolo con i suoi artigli e facendolo indietreggiare. Fergus non riuscì a credere ai suoi occhi,, altri draghi comparvero davanti a loro, ma provvisti di ali e cavalcati da dei ragazzini.
 
 
 
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Il guardiano dell'inverno tentò di liberarsi del drago, conducendolo il più lontano possibile dai suoi amici, fu una fortuna averne solo uno alle calcagna, ma temette comunque che Fafnir o un altro drago potesse piombare sul momento, mettendolo ancora più in difficoltà.
Quel drago parve il più grande del gruppo, probabilmente anche quello più pericoloso, dopo Fafnir naturalmente, ma essere grosso portava sia pregi che difetti, in particolare l'agilità, cosa che lo spirito ne era provvisto.
Corse talmente veloce che riuscì a superarlo di gran lunga, iniziando a pensare di averlo del tutto seminato; in quell'istante, arrivò in un posto senza via di fuga, un autentico vicolo cieco.
“Non ci voleva” Pensò, stringendo i pugni.
Cadde in uno dei tanti tranelli di questo labirinto, e con così poco spazio a disposizione, sfuggire da quella bestia iniziò a risultare un'impresa più difficile del previsto.
Guardò in varie direzioni per cercare una via di fuga, ma quello che vide fu solo pareti rocciose, nient'altro, come se non bastasse avvertì ben poca brezza, avrebbe avuto parecchia difficoltà a farsi trasportare dal vento.
In quei brevi attimi di panico, non si rese conto dell'avvicinarsi del drago alle sue spalle, per loro fu facile piombare sugli avversari all'improvviso, il colore del loro corpo ricordò incredibilmente le rocce, riuscendo così a mimetizzarsi perfettamente. Jack si rese conto del pericolo troppo tardi, il drago si fiondò contro di lui, tentando di papparselo in un sol boccone, ma una freccia colpì l'animale proprio sul muso, facendolo indietreggiare e permettendo così a Jack di fuggire.
Il ragazzo vide di fronte a sé la figura di Merida e la ringraziò mentalmente per il suo arrivo, lei gli fece un cenno di sbrigarsi, e lui non se lo fece ripetere due volte e, incanalando ancora un po' della sua energia rimasta, creò una lunga pista di ghiaccio ai suoi piedi, Jack scivolò sopra, afferrando Merida per un braccio e trasportandola via da quel mostro "Ti offro un passaggio”
Lei si aggrappò alle sue spalle, cercando di non scivolare in quella distesa ghiacciata, dietro di lei vide il drago dimenarsi per il dolore e sbattere il corpo contro il muro
“Due colpi perfetti" Non si lasciò sfuggire un sorriso e voltò lo sguardo compiaciuto verso Jack "Sono migliorata!”
“Te l'avevo detto”
Una volta scesi dalla pista di ghiaccio, entrambi corsero verso la direzione di Hiccup e Rapunzel, per fortuna non sembrarono avere altri draghi alle calcagna, ma sentirono che quell'attimo di pace non sarebbe durato a lungo.
“Vi avevo detto di non seguirmi, non è la prima volta che vengo attaccato in quel modo” Disse Jack, correndole a fianco.
Merida gli rivolse uno sguardo fiero "Mi dispiace, ma sono contenta di averti disubbidito"
Lui inarcò un sopracciglio, rimanendo per la prima volta senza parole.
Fece un discorso simile con lei dopo averla salvata da quel lago ghiacciato, ma a ruoli invertiti.
Vedendolo stranamente taciturno, lei sogghignò "Ti da fastidio essere salvato da una principessa?
Lui scosse il capo, sorridendole "Per niente"


 
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“Dov'è finita?!” Anche Rapunzel sembrò sconvolta, non si accorsero della mancanza di Merida per via del loro breve litigio. 
“Non posso crederci!” Urlò scocciato Hiccup, sicuramente se mai l'avesse ritrovata gliene avrebbe cantate quattro, nessuno sembrò volergli dargli retta.
“E ora cosa facciamo?!” Rapunzel sembrò in procinto di esplodere per la tensione, anche la furia buia parve agitato, non solo per Fafnir ma per via della biondina che lo strinse sempre più forte.
“D'accordo, niente panico” Per la prima volta Hiccup non seppe che decisione prendere, Jack poteva volare ma Merida come se la sarebbe cavata?
Ma il tempo per riflettere finì, Fafnir riuscì a trovarli, puntando minacciosamente i suoi occhi scuri e pieni di odio verso di loro, un ghigno si fece largo sul suo volto, e con uno scatto corse rapidamente per tentare di agguantarli.
Hiccup fece per scendere e mettersi al comando, ma prima che potesse nuovamente aprir bocca, ci pensò qualcun altro a dare il nuovo ordine.
“Sdentato!”
“Cosa?!”
Alla fine, presa dal panico, Rapunzel chiamò Sdentato come per cercare una sicurezza, ma il drago, anche lui in ansia per la situazione, lo prese come un ordine e lo eseguì automaticamente, spalancò le sue ali e si gettò dal dirupo con un balzo. Fu così che Hiccup si ritrovò appeso per miracolo alla coda della furia buia, mentre quest'ultima continuò ad agitarsi inutilmente per la perdita di controllo, Rapunzel urlò per la paura e strinse talmente forte il collo del drago che a stento gli permise di respirare “RITIRO TUTTO! SDENTATO TORNA SUUUU!!” Se il ragazzo non avesse fatto qualcosa, si sarebbero spiaccicati al suolo e a quel punto l'arrivo di Fafnir sarebbe stato il problema minore.
“Rapunzel prendi il comando, aiuta Sdentato!!” Urlò Hiccup
Lei non sembrò per nulla favorevole, quasi le venne da piangere per la paura “Sei matto?!”
“Fallo o moriremo!!”
Non ci fu tempo per discutere, la ragazza dovette darsi una mossa, in fondo peggio di così non poteva andare, se continuava a farsi prendere dal panico, avrebbero fatto una brutta fine. In parte cercò di ricordare quella volta che Hiccup li salvò dalla valanga e tentò, seppur goffamente, di ripetere quei procedimenti, ma le gambe scivolarono per la tensione e non aiutò vedere il suolo farsi sempre più vicino, nonostante la furia buia con le sue ali cercasse di planare il meglio possibile.
Hiccup iniziò a temere il peggio ma per fortuna le sue tensioni di affievolirono non appena vide il corpo di Sdentato planare e alzarsi successivamente verso l'alto, spalancando al meglio le ali.
Poté riprendere fiato, Rapunzel e Sdentato ci riuscirono “Ottimo lavor...Ah!”
Uno scossone gli fece quasi perdere l'equilibrio.
“M_mi dispiace!” Biascicò la ragazzina, mentre tentò goffamente di far volare dritto Sdentato, ma i due vacillarono e spesso planarono da una parte all'altra, Hiccup dovette portarsi una mano alla bocca per non far fuori, quella tecnica di volo fu decisamente una sorpresa.
Ma almeno furono salvi
Non mi sfuggirete!”
Come non detto.
“Che succede?!” Rapunzel non riuscì a voltare nemmeno lo sguardo, troppo agitata e concentrata per il volo. Hiccup invece, essendo girato dalla parte della coda, vide Fafnir spalancare due grandi ali e tentare di raggiungerli.
...Ali...
“Questo non l'avevo previsto..” Quasi non riuscì a credere ai suoi occhi, quel drago fu in grado anche di volare rispetto ai suoi simili e come se non bastasse, sputò una fiammata che quasi li raggiunse.
Iniziò a sentire la mancanza della Morte Rossa.
“Hiccup!” Rapunzel fu completamente nel panico, indecisa se voltarsi e preoccuparsi, o continuare a dirigere il volo ma preoccuparsi lo stesso, in entrambi i casi l'agitazione non mancò ed il ragazzo se ne rese conto, poiché spesso rischiarono di andare a sbattere in entrambi i lati.
Anche Hiccup sembrò combattuto se continuare a star male per il pessimo volo o provare a pensare ad un altra soluzione, ma voltandosi verso Fafnir notò che questo loro strano modo di volare lo fece disorientare. Destra, sinistra, ancora destra, alle volte, perdendo la concentrazione, volarono in picchiata, Fafnir non riuscì a stargli dietro, nonostante la sua stazza, e forse questo sarebbe giocato a loro favore, dopotutto una particolare abilità della furia buia era l'incredibile agilità.
“Continua così Rapunzel! Lo stai disorientando!”
"Ma non possiamo continuare in questo modo! Dovresti stare tu al mio posto!"
Il suo sguardo venne attirato dalla boscaglia attorno alla montagna e di colpo Hiccup ebbe un'idea “Forse so come fare.."
"Come?"
E in un batter d'occhio sfrecciarono verso gli alberi, Fafnir non si perse d'animo e continuò ad inseguirli, sputando fuoco e fiamme con la speranza di colpirli, Hiccup ordinò di addentrarsi all'interno della foresta e, nonostante il primo sbandamento, riuscirono nell'intento, Fafnir non frenò in tempo e andò a sbattere contro gli alberi, sfregò il muso contro i rami e i tronchi distrutti, gli ci vollero diversi minuti prima di disfarsi delle schegge e poter nuovamente riaprire gli occhi, quel poco tempo però, servì per permettere ad Hiccup di cambiare posto con Rapunzel.
Hiccup si scambiò uno sguardo d'intesa con la furia buia “Ora voglio proprio vedere come te la cavi”

 
 
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Dopo la corsa Jack e Merida tornarono al punto di partenza, notando la sparizione dei loro amici “Loro mi hanno dato retta” La stuzzicò, sentendo la brezza entrare dall'uscita che crearono poco fa, diede un'occhiata nei dintorni per valutare meglio la situazione. Durante il viaggio Merida gli raccontò di quando si raggiunse le cascate, ma se fosse stata messa sotto pressione avrebbe rischiato grosso, arrivarono ad un punto decisamente troppo alto, un solo passo falso e sarebbe potuta scivolare in quel precipizio.
"Troveremo un'altra soluzione" Disse Merida, osservando in basso "Oppure potrei provare.." Ma non parve molto convinta nemmeno lei dell'idea.
Jack la fermò con un braccio "Non ci pensare nemmeno"
"Scherzavo. Non sono così sciocca, non fino a questo punto"
Avrebbe voluto replicare ma non gli sembrò il caso, il tempo fu agli sgoccioli, sarebbero dovuti tornare indietro, rischiando però di incontrare qualche altro drago.
"Diamine" Pensò Jack, fu grato a Merida per averlo aiutato, ma ora la situazione sembrò complicarsi di più'.
Lui poteva volare, a differenza sua...
E in quel momento, ebbe una strana idea.
“Soffri di vertigini?” Ovviamente poté già immaginare la sua risposta.
“Vuoi scherzare?” Sbuffò la rossa, guardandolo con sospetto “Perché?”
Lui allargò le braccia “Stringimi forte”
“Cosa?! NO!” Non si rese conto di star arrossendo incredibilmente per l'imbarazzo.
Ma a Jack non sembrò importargliene, anzi, la faccenda lo divertì parecchio “Non hai altra scelta, o me o il drago”
“Il drago!” Non esitò, trasformando la sua smorfia in un broncio.
Ma un ringhio feroce la fece convincere del contrario.
A peggiorare la situazione, quest'ultimo li stava raggiungendo, nonostante il dolore alla ferita provocata da quella freccia, sembrò parecchio furioso.
“D'accordo...” La ragazza si avvicinò a Jack, portandogli una mano sulla spalla, non sembrò molto convinta, più che altro si sentì in imbarazzo ad avvicinarsi proprio a lui in quel modo.
L'albino le circondò la spalla, dando un'ultima occhiata alla voragine dietro di loro “Speriamo di fare un bel volo...”
Merida sembrò svegliarsi completamente “S_Speriam..Aspetta, cosa?!”
Le parole le si spezzarono in gola non appena Jack la trascinò giù dalla montagna con assoluta nonchalance, quasi le mancò il respiro, si era buttata giù da una montagna per sfuggire ad un drago.
Ora si che poteva morire.
 
 
 
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Lascia la ragazza” Ringhiò il drago.
Il vichingo si scambiò un'occhiata d'intesa con la biondina, entrambi scossero il capo, mostrando un sorrisetto “Eh no, se vuoi lei, devi prendere anche noi”
Sdentato annuì, nel suo sguardo si poté percepire tutto il suo coraggio.
Come vuoi!” Sorrise la bestia “Vorrà dire che vi divorerò” E dalla sua bocca si illuminò una fiammata, ma loro riuscirono a schivarla appena in tempo.
Sfrecciarono spesso attorno agli alberi, bloccandogli più volte la visuale e aumentando così le distante, Sdentato fu velocissimo, soprattutto sotto la guida di Hiccup, ma nonostante tutto dovettero pensare ad un modo per colpirlo, la sola forza della furia buia non bastò a fermarlo.
Fafnir continuò a sputare fiammate in varie direzioni, sperando così di beccarli, Sdentato ebbe molta difficoltà a schivarli tutti, per fortuna Rapunzel riuscì ad avvertirli in tempo, sì sentì come una sorta di vedetta e in quel momento fu essenziale.
“Finché continua a colpirci non avremo via di fuga!” Disse allarmato Hiccup
Rapunzel si strinse più forte “Bisogna fare qualcosa Hic! Non c'è un modo per spegnere il fuoco?”
Quella frase sembrò illuminarlo. Ma certo...Il fuoco.
"Hai ragione" Disse confuso Hiccup, istintivamente alzò il capo, puntando con lo sguardo alla cascata di poco fa, i suoi occhi brillarono di speranza “Forse...”
Non fu pienamente convinto del piano, ma d'altra parte non ebbero molte altre scelte.
Sorrise beffardo verso Fafnir “Andiamo, e tu saresti il capo dei draghi? Ne ho incontrati di peggiori”
Il drago sembrò completamente preso dall'ira. Meglio, pensò Hiccup, in questo modo sarebbe stato più facile attirarlo nella sua trappola.
Ripresero il volo, ma questa volta Hiccup disse a Sdentato di rallentare, in modo da far credere a Fafnir di averli quasi raggiunti, il drago aprì la bocca, avvicinandosi sempre di più, Rapunzel deglutì a fatica, vedendo i suoi dentacci affilati e fece pressione all'amico di sbrigarsi.
“Hiccup...”
“Non ancora”
Fafnir continuò ad avvicinarsi sempre di più
“Hiccup!” Insistette, stringendolo per la paura.
“Non ancora!”
In parte la coda di Sdentato fu già coperta dalla bocca del drago, la bionda strinse più forte, abbassando il capo e chiudendo gli occhi per la tensione.
“HICCUP!”
A quel punto lo annunciò: “ORA!” Aumentarono inaspettatamente la velocità e si alzarono verso l'alto, volando a pochi centimetri sopra la cascata, Fafnir non fece in tempo a chiudere la bocca che l'acqua gli arrivò addosso, colpendolo in pieno e facendolo precipitare per diversi metri.
I due tirarono un sospiro di sollievo, in particolare Rapunzel “Iniziavo a temere che ci avrebbe divorati”
“E non è ancora finita” Gli sorrise, accarezzando il capo del suo drago “Ottimo lavoro Sdentato! Ce la siamo vista brutta eh?” La furia buia fece un verso di approvazione.
 
 
 
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Merida non riuscì a trattenersi ed urlò con tutto il fiato che ebbe in corpo, stringendo ancora più forte Jack che, a differenza sua, sembrò divertito dal suo atteggiamento, per i primi secondi...
“C_Così m_mi stai strozzando!”
La rossa fu talmente presa dal panico che a stento lo ascoltò, chiuse gli occhi, maledicendo Jack e le sue stupide idee e preparandosi all'impatto fatale.
….
….
….
Niente splat?
Fu questo che pensò per qualche attimo.
Ebbe una strana sensazione, come se stesse fluttuando nel vuoto.
“Mi hai quasi spaccato un timpano” Disse una voce accanto a lei, Merida aprì finalmente gli occhi, rendendosi conto che la sua sensazione fu reale.
Stava volando, per davvero.
“Wow...” Disse, quasi in un sussurro, fu talmente stupita che le mancarono le parole.
“Vedi di non agitarti” Le sussurrò il ragazzo “Mi fa male al collo per quanto l'hai stretto”
“Ti sta bene!" Brontolò la rossa "Dovevi avvisarmi!”
Jack spostò lo sguardo verso di lei “E togliermi tutto il divertimento?” Merida lo guardò malissimo e un sorriso furbetto gli si formò sul volto “Ma se vuoi posso lasciarti andar...” Fece finta di mollare la presa e la ragazza si irrigidì, cercò di tirarsi su e portò le braccia strette attorno al suo collo, quella strana vicinanza lo fece stupidamente arrossire.
“Jack!” Gli urlò, come per intimargli di non fare altri scherzi.
Lo spirito si ricompose "Stavo scherzando, permalosa"
"Troviamo Hiccup e Rapunzel" Disse preoccupata Merida, cercandoli con lo sguardo, dopo qualche minuto, finalmente li trovò, accanto alla cascata, sembrarono stare bene e senza Fafnir alle calcagna.
O almeno fu quello che credettero.
Vide una coda spuntare dalla cascata, nonostante il colpo subito, il drago riuscì ad aggrapparsi con gli artigli ed a recuperare il tragitto arrampicandosi velocemente. Questo colse di sorpresa Hiccup e Rapunzel, non fecero nemmeno in tempo a muoversi che il drago cercò di agguantarli.
“Attenti!” Urlò Jack, simulando uno scatto verso di loro, ma una fiammata giunse all'improvviso, colpendo in pieno il muso di Fafnir.
Un ruggito famigliare fece voltare il vichingo verso l'alto. Quasi non riuscì a credere ai suoi occhi.
“Astrid?” Vide la sua ragazza in groppa alla fedele Tempestosa, un sorriso speranzoso si formò sul volto dei presenti, finalmente la fortuna iniziò a girare dalla loro parte.
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Diamine che settimana del piffero ragazzi xD
Ma spero che il capitolo vi sia piaciuto, ho scritto parecchio questa volta, sperando di lasciarvi soddisfatti dai :)
Vi giuro che non vedevo l'ora di scrivere la scena di Rapunzel che provava a volare con Sdentato, ci tenevo troppo. Ma anche Jack...Dato che può volare e nel film porta Jamie in giro, direi che poteva funzionare anche con loro, e perché non tentare con Merida? XD
Ora qui Fafnir è molto più “drago”, dico anche nel linguaggio, è rimasto intelligente come prima ma si lascia prendere più facilmente dalla rabbia. Almeno con l'arrivo di Astrid si ha più possibilità di batterlo, come riusciranno a sconfiggerlo? Dai che se va bene tra un po' verrà svelato ahaha xD
Come sempre vi ringrazio tantissimo per il vostro sostegno, non riesco a credere di star quasi finendo una long...Sembrava un'illusione.
Ma tengo troppo a questi big four per non terminarla, spero di aver fatto (e continuare a fare) un buon lavoro.
Grazie per chi commenta sempre, chi l'ha inserita tra le seguite e chi anche solo la legge, il vostro sostegno mi infonde tutta la sicurezza necessaria per non mollare! (dato che mi faccio prendere spesso dalle paranoie xD)
Quindi, concludo con un ennesimo GRAZIE, se volete lasciate un commento e...Bhò...Alla prossima che devo scappare!!^^
Ciao!<3

 

 

 

 
 
 
 

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Capitolo 21
*** Vichinghi alla riscossa ***



Cap 21:
 

Vichinghi alla riscossa

 
 

 
 
 
 
Il giovane vichingo rimase quasi senza parole, fu incredibile il tempismo di Astrid, non seppe se ringraziare Thor, i fuochi fatui o semplicemente il destino, perché non potè scegliere un momento migliore per correre in suo aiuto, sentì Rapunzel stringerlo più forte, forse spaventata per l'arrivo di un altro drago, Hiccup le sussurrò di non preoccuparsi e lei si calmò.
Avrebbero fatto conoscenza una volta sistemato Fafnir.
E a proposito di lui.
Il drago guardò furente Astrid e Tempestosa, minacciandoli con un poderoso ruggito, fu talmente forte che il drago della bionda indietreggiò, probabilmente intimorita dalla sua forza, ma Astrid non si scompose e rassicurò la sua amica “Sapevamo ti fossi cacciato in qualche guaio, ma non credi di aver esagerato?” Ovviamente si rivolse ad Hiccup, che non poté tirare fuori un mezzo sorrisetto. 
Ma l'espressione sicura di Astrid venne sostituita da una stupefatta, appena voltò il capo verso Jack e Merida "Q_Quella ragazza...Sta..."
Ovviamente non poté vedere Jack, per lei fu come se Merida stesse fluttuando nel vuoto e questo, senza l'aiuto di un drago, risultò parecchio strano anche per i vichinghi di Berk; vedendola in quello stato, anche Fafnir abbassò lo sguardo, accorgendosi degli altri due, Rapunzel non fece in tempo ad avvertire Hiccup che il drago spalancò le sue grandi ali e scattò verso i loro amici.
"Hiccup!" Rapunzel lo incitò a fare qualcosa, dopotutto fu lui a manovrare Sdentato in quel momento.
Fafnir le faceva paura, ma la rabbia che potesse far del male ad uno dei suoi amici le fece sparire tutti i suoi timori, Hiccup alzò lo sguardo verso Astrid "Dobbiamo fermarlo!"
La bionda lo guardò un po' spaesata, non capendo effettivamente cosa stesse succedendo, ma decise comunque di fidarsi, dopotutto quel drago, Fafnir, sembrò tutt'altro che amichevole.
Nonostante il timore, Merida tentò di recuperare il suo arco per colpire Fafnir prima che piombasse su di loro "Ci penso io..."
Ma prima che potesse anche solo scagliare la prima freccia, Jack la afferrò e con uno scatto spiccò un ennesimo volo, il colpo fu talmente rapido che Merida quasi perse l'arco tra le mani.
"Che diavolo stai facendo?!"
"Non c'era tempo!" Sbottò, cercando di fuggire dalle grinfie di quel drago. Jack guardò la freccia in mano, accorgendosi che iniziò pian piano a congelarsi del tutto, diventando una vera e propria freccia ghiacciata. Se non si sarebbe dato una calmata, anche Merida avrebbe fatto la stessa fine. La riconsegnò immediatamente alla rossa che a stento riuscì ad afferrarla per l'incredibile velocità accumulata.
"Ci sarà un po' di turbolenza, stringiti forte"
Lei annuì, anche seppur titubante, si strinse a lui.
Jack constatò che non fu affatto facile volare senza il suo bastone, soprattutto con un passeggero a bordo. Inizialmente temette di non farcela quando si gettò da quel dirupo, non avendo con sé il bastone, ma non ci fu altra scelta per salvare Merida.
Sapeva che i suoi poteri non derivano dal bastone, ne era convinto; eppure continuava a lasciarsi condizionare, come se in cuor suo non ci credesse realmente. Le sue paure prendevano il sopravvento, facendogli procurare soltanto dei guai, a discapito degli altri.
E mentre cercarono di sfuggire dal drago, Hiccup, Rapunzel volarono proprio dietro di loro, seguiti da Astrid.
"Coraggio Tempestosa, colpiscilo!"
L'animale sparò del fuoco ma Fafnir schivò il colpo rapidamente, al contrario di Jack, che si allontanò in tempo da record, ancora qualche centimetro in più e sarebbero stati abbrustoliti.
"Fai più attenzione!!" Urlò preoccupata Rapunzel.
Astrid non sembrò prenderla molto bene "Come scusa?!"
"Ha ragione" Disse Hiccup "Bisogna stare attenti, dobbiamo bloccargli la strada, altrimenti Merida e Jack sono spacciati"
Astrid gli rivolse un'occhiata per nulla soddisfatta, non capì molto bene la situazione, ma fu abbastanza sicura di aver visto solo una ragazza volare per il cielo, non due.
Un sacco di domande si fecero largo nella sua mente:
Che stesse impazzendo?
O forse quella ragazza volava sopra un drago invisibile ai suoi occhi?
E soprattutto, chi diamine era quella biondina avvinghiata ad Hiccup?
La questione non le piacque per nulla.
Continuarono il volo, arrivando al di sopra della montagna dove fuggirono poco fa, Hiccup sembrò concentrato nel raggiungere il prima possibile Fafnir, sperando di poterlo attaccare, anche Rapunzel parve nella stessa situazione, ma durante il volo, i suoi occhi vennero attirati da qualcos'altro...
Notò una luce provenire in un punto preciso della montagna, così abbassò leggermente il capo per vedere meglio e si rese conto di star osservando il punto dove fu rinchiusa da Fafnir.
Ricordò che, durante la sua prigionia, intravide una fessura all'esterno abbastanza grande da permetterle quasi il passaggio, illuminata la montagna d'oro e probabilmente, nonostante la frana, l'oro si trovò ancora al sicuro nella montagna, solo di qualche metro più in basso.
Pensò al comportamento di Fafnir, a come rischiò di precipitare nel vuoto per colpa di quelle monete, fu talmente avido e geloso dei suoi tesori da non volersi allontanare troppo, mandando i suoi draghi a distruggere e saccheggiare i villaggi. Questa fu la sua debolezza. L'ossessione, l'avarizia, gli si sarebbe ritorto contro.
Ebbe quasi l'istinto di portarsi una mano in fronte, tuttavia esclamò un "Ma certo!" talmente forte da suscitare un breve interessamento da parte del vichingo accanto a lei, e con un lieve sorriso stampato sul volto, Rapunzel pensò a quanto fosse stata stupida nel non averci pensato prima.
Fafnir dal canto suo, provò a sputare fuoco ma avendo bevuto quella grande quantità di acqua, non riuscì nel suo intento. Poco male, pensò, cercando di bloccare ai due la strada.
"Jack, devi colpirlo!" Disse Merida, notando lo spirito rallentare sempre di più, per colpa del vento che stava diminuendo, questo aumentò la tensione di entrambi, in particolare per lo spirito.
Lei se ne accorse, perché sentì il suo corpo farsi freddo, molto più del solito, avvertì nuovamente quella terribile sensazione provata quando cadde nel lago, ad un tratto la sua attenzione venne attirata da uno spesso strato di ghiaccio formarsi sulle spalle del ragazzo, espandendosi in fretta per quasi tutto il corpo, fino a raggiungere le sue mani.
"...Che cosa..." Fu quasi come un sussurro, talmente piano che, per colpa di tutto quel vento Jack quasi non se ne accorse, troppo impegnato a pensare ad una soluzione per sfuggire da quel drago.
Merida non avrebbe avuto occasione di colpire Fafnir con le sue frecce e finché lui stava sulla loro traiettoria, Sdentato non sarebbe riuscito ad attaccarlo per non rischiare di colpire anche loro.
Non ci fu altro modo, disse all'amica di reggersi dietro di lui e, appena si voltò, attaccò il drago con un potente vento gelato, abbastanza grande da coprire tutto il muso.
Fafnir chiuse gli occhi, spalancando istintivamente la bocca per sputare fuoco, ma ancora si rese conto della sua inutilità, cercò di fermarsi ma il ghiaccio si fece sempre più insistente, nonostante il profondo ruggito che continuò ad emanare, Merida ebbe quasi l'istinto di tapparsi le orecchie, ma dovette tenersi stretta a Jack o rischiò di cadere.
"Volevi l'inverno? Eccoti accontentato!" Un sorrisetto compiaciuto si formò sul volto dell'albino, per quanto potesse sembrare forte e minaccioso, non gli avrebbe mai permesso di far del male ai suoi amici.
"Cosa credi?! Di fermarmi con un po' di neve?! Stai solo cercando di prolungare la sorte dei tuoi compagni!"
"Non starlo ad ascoltare" Anche Merida non sembrò da meno, ma il suo entusiasmo si spense non appena vide il ghiaccio addosso a Jack espandersi sempre di più, cercando di congelare anche le sue mani. Ben presto fu anche difficile continuare a reggersi, il corpo del ragazzo divenne talmente freddo e scivoloso che Merida iniziò a temere di non farcela.
"Jack!"
La rossa tentò di chiamarlo ma non resistette oltre e scivolò, precipitando nel vuoto, solo quando non la sentì più lo spirito si rese conto della situazione, si stava auto-trasformando in una statua di ghiaccio, ancora una volta non riuscì a controllare pienamente i suoi poteri.
"MERIDA!" urlò Hiccup.
"La prendo io!" Urlò Astrid, scattando verso il basso.
Anche Jack tentò di raggiungerla, ma venne imprigionato da una zampata di Fafnir "Dove credi di andare?!"
Lo spirito sembrò fuori di sé, sfoderò  un'ondata di ghiaccio talmente forte e robusta da ferirlo al muso "Pensate a Merida! Me la cavo da solo!"
Hiccup fu per qualche attimo combattuto dall'idea di lasciare il suo amico nuovamente solo, lo stesso pure Rapunzel, ma l'idea che Astrid non riuscisse a farcela li paralizzò dalla paura.
L'unico modo per placare i loro timori fu di seguire l'ordine dello spirito, ancora una volta.
Fu la seconda volta in mezza giornata che Merida rischiò di cadere nel vuoto,  almeno prima poté contare sull'aiuto di Jack, questa volta fu sola.
Per fortuna atterrò inaspettatamente sul morbido. Strano, pensò lei.
A giudicare dall'altezza da cui stessero volando, le sembrò relativamente molto più alto.
"Non ci posso credere!" Una voce interruppe i suoi pensieri, rendendosi conto di star nuovamente volando nel cielo, solo che questa volta sopra ad un...Drago.
Un altro.
"Piovono ragazze dal cielo!" Disse un'altra voce alle sue spalle, la rossa voltò il capo, accorgendosi della presenza di un secondo passeggero a bordo.
"Hai sempre la solita fortuna" Borbottò un altro non molto distante da loro.
Merida si voltò nuovamente, accorgendosi di essere completamente circondata da altri due draghi, uno addirittura con due teste, cavalcato da due ragazzi molto simili tra loro, possibilmente due gemelli, mentre un altro drago parve decisamente più piccolo rispetto agli altri, sopra di lui vide un altro ragazzo molto robusto, osservandola con un'espressione perplessa.
Lei di sicuro non fu da meno, un secondo prima stava precipitando nel vuoto, un attimo dopo si trovava circondata da un gruppo di persone sopra altri draghi. Di fronte a lei vide un ragazzo dai capelli scuri osservarla con un sorriso malizioso "Normalmente non permetto a nessuno di salire su Zannacurva, ma per te potrei fare un'eccezione"
Sul suo volto si formò una smorfia contradditoria, possibile che dovunque vada spuntava sempre fuori un pretendente?!
Un particolare che la attirò tuttavia, fu lo strano cappello con due corna che il ragazzo tenne in testa, le ricordò un sacco le descrizioni dei tipici vichinghi che suo padre affrontò in battaglia.
"Un momento" Pensò "Vichinghi...Come Hiccup"
"Moccicoso!" Finalmente sentì una voce famigliare raggiungerla alle sue spalle, seguita dal verso entusiasta di Sdentato.
Hiccup, Rapunzel ed Astrid scesero verso di loro, tirando un gran sospiro di sollievo non appena videro Merida al sicuro sopra all'Incubo Orrendo.
"Hiccup!" Esultò Gambadipesce
Moccicoso si voltò verso i nuovi arrivati, puntando specialmente lo sguardo verso Astrid "Territorio piccolo eh?"
"Per fortuna stai bene!" Rapunzel si sporse, come per tentare di abbracciarla ma questo suscitò uno sbilanciamento da parte di Sdentato, Hiccup riuscì a frenarla appena in tempo.
"Credo di non essere mai stato così felice di vedervi!" Disse il vichingo, lanciando uno sguardo confortante verso tutti i suoi amici "Ma adesso è importante rimanere uniti..."
"Dov'è Jack?" Domandò Merida, anche se poté già immaginarsi la risposta, si scambiò uno sguardo con Rapunzel e successivamente con Hiccup, non ci fu nemmeno bisogno delle parole.
"Dobbiamo unire le nostre forze e cacciare Fafnir una volta per tutte"
Astrid annuì e lo stesso fecero pure le altre due ragazze, solo i restanti vichinghi li guardarono abbastanza perplessi.
"Fafnir? Vuoi spiegare anche a noi..."
"Vorrei ma non c'è tempo!" Hiccup parve più agitato del previsto, non sapeva l'esito dello scontro fra Jack e il drago, ma a giudicare dai versi che provenirono sopra di loro, la battaglia sembrò ancora in fermento "Astrid, prendi Merida. Voi altri, seguiteci. Per quanto grosso possa essere, non potrà farcela se uniamo le nostre forze!"
E mentre la rossa saltò in groppa a Tempestosa, Gambadipesce non parve molto favorevole alla questione "Un momento...Quanto grosso? Che tipo di drago è?!"
"Credo sia unico nel suo genere" Sospirò il ragazzo, scambiandosi uno sguardo d'approvazione con Rapunzel e successivamente con la principessa.
Tutti insieme volarono verso Fafnir e Jack, impegnati in un'ennesimo scontro, ma quando l'enorme drago vide tutti quei simili avanzare verso di lui, fu come se il gatto fosse stato messo alle strette.
Hiccup mostrò un lieve sorriso "Sei circondato Fafnir. Ora come la mettiamo?"
Il drago rimase come pietrificato, indeciso sul da farsi.
Era forte, ma lo era abbastanza per affrontare cinque draghi e uno spirito dell'inverno in una volta sola?
"Sciocchi. E' impossibile distruggere uno come me"
Inaspettatamente abbassò il capo e con uno scatto d'ali volò verso la sua tana, lontano da loro "Creerò altri draghi, distruggerò quest'isola e appena il mio fuoco ritornerà per loro sarà la fine" Disse con aria trionfante, mentre si allontanò dal gruppo.
"Bravo, scappa...Tzè...Che razza di codardo!" Disse Moccicoso, mostrando un sorrisetto beffardo, ma Fafnir si voltò verso di lui ruggendo talmente forte che quasi il vichingo perse l'equilibrio, dopodiché il dragone si ritirò, volando in direzione della montagna.
I tre si scambiarono un'occhiata, concentrando poi la loro attenzione su Jack, per fortuna non si fece nulla di grave, fluttuò nel cielo tranquillamente e i ghiaccio sembrò essersi placato.
"E' tutto a posto?" Domandò Hiccup allo spirito. Quest'ultimo annuì, constatando che Merida fu sana e salva.
"Hiccup?" Astrid iniziò seriamente a preoccuparsi per quel ragazzo, ora lo vide conversare con...niente. Forse il viaggio gli diede davvero alla testa, ma questo non spiegherebbe il perché Rapunzel e Merida sembrarono dargli corda.
Anche gli altri rimasero ancora più confusi, in particolare i due gemelli.
"Con chi stanno parlando?" Domandò Testaditufo
La sorella fece le spallucce "Forse sta solo pensando ad alta voce"
"Non puoi chiedere a te stesso come stai, sembreresti un'idiota"
"Forse frequentarti lo ha reso più stupido!"
"Dobbiamo raggiungerlo! Non possiamo permettergli di scappare!" Jack sembrò su di giri. Fafnir sarebbe tornato, più forte e più violento di prima, fu solo una questione di tempo.
"Tranquillo, forse sappiamo come fare per fermarlo" Disse Rapunzel.
Colti di sorpresa, tutti voltarono il capo verso di lei, pendendo dalle sue labbra, la biondina mostrò un sorrisetto trionfante, questa volta sarebbe stata lei l'artefice del piano.
Il drago continuò a volare, senza nemmeno voltarsi per vedere se lo stessero seguendo.
Sarebbero stati completamente idioti nell'attaccarlo, per quanto siano in netta maggioranza, lui era molto più grosso e sentì già il calore del fuoco all'interno farsi pian piano sempre più potente.
Forse non servì neanche tornare al sicuro nella sua tana, ma dovette avvertire i suoi draghi, avrebbe dovuto rivedere bene i suoi piani, ora che nuovi nemici sembrarono essere sbucati per fermarlo.
L'unico che temette realmente forse fu Jack Frost, ma presto si sarebbe occupato anche di lui. Fafnir non vedeva l'ora di divorarselo una volte per tutte e fargliela pagare per non essersi schierato dalla sua parte.
Finalmente raggiunse la tana, dove lo attendevano altri draghi, al suo arrivo indietreggiarono, intimoriti come sempre dalla sua forza "Hanno osato sfidarmi...Bhè io mi prenderò tutto ciò che hanno! A cominciare da Dumbrock. A quest'ora i miei draghi dovrebbero già averla distrutta..." Fafnir avanzò di qualche passo, pensando ad alta voce "Devo scoprire da dove provengono quei draghi...Ce ne saranno altri...Li porterò tutti dalla mia parte! Non accetto draghi domestici, creerò un esercito di draghi fieri e valorosi!"
I draghi urlarono fieri il discorso del loro capo, e questo non fece che esaltare l'autostima di Fafnir "Gli umani possiedono tutto...Ora hanno addirittura addestrato i nostri simili! Vi prometto che la pagheranno cara per questo! I draghi devono essere liberi!"
Ma mentre un ultimo coro echeggiò nell'aria, una forte scossa fece traballare la montagna, facendo inciampare alcuni draghi accanto, Fafnir sgranò gli occhi, non capendo con esattezza cosa stesse succedendo, ma la voce cristallina di Rapunzel lo fece rialzare e spostarsi al di fuori per controllare cosa stesse succedendo.
"Ma...Come..."
E quando pensò che niente avrebbe potuto farlo infuriare ancora di più, dovette ricrederci...
Quegli stolti stavano distruggendo la montagna, la sua casa con dentro il suo oro.
"Che razza di codardi"
 
 
 
***************
 
 


 
"Continua così, bello!" Sdentato, incoraggiato dal suo amico continuò a sparare il fuoco contro la montagna, assieme agli altri draghi, intanto Merida si voltò entusiasta verso la biondina dai lunghi capelli
"Rapunzel, il tuo piano è perfetto"
Ma la ragazza sembrò tornare titubante come sempre "Spero solo che funzioni"
"Vedrai che uscirà allo scoperto, non permetterà mai che il suo tesoro venga distrutto!" La rassicurò Jack.
E come se le loro preghiere fossero state esaudite, il drago volò sulla cima della montagna, per impedire che venga ulteriormente danneggiata.
"Cosa credete di fare?! Avete troppa paura di affrontarmi che attaccate addirittura la mia tana?!"
"E' finita Fafnir! Stai solo ricevendo ciò che ti spetta!"
Dopo l'ultima frase di Jack, Fafnir non ci vide più dalla rabbia, spalancò la bocca e finalmente spuntarono le prime fiammate, dirette verso il gruppo di draghi, Jack decise così di creare un'enorme scudo di ghiaccio per difenderli, ma più il dragone insistette, più le fiamme sembrarono ravvivarsi, evidentemente l'effetto dell'acqua stava giungendo al termine, anche se il fuoco non sembrò potente come prima, rimase comunque pericoloso.
Jack tentò di cavarsela il più possibile, ma l'urlo di Fafnir lo immobilizzò.
Vide il drago agitarsi e tentare di levarsi una freccia conficcata nell'ala destra, l'arma utilizzata era interamente ghiacciata, causando ancora più dolore all'animale. Jack si voltò verso l'unica persona che avrebbe potuto scagliare quella freccia, ricordando perfettamente che l'aveva congelata lui per sbaglio durante la fuga.
Per una volta, un suo errore fu utile a salvarlo, certo...In mani sicure.
E sapeva di potersi fidare ciecamente, non solo di Merida, ma di Rapunzel, Hiccup, Sdentato e perfino i suoi strani amici.
Gli altri approfittarono di questa sua distrazione per sferrare gli ultimi colpi alla montagna, facendola crollare di fronte ai loro occhi, urla di terrore di levarono nell'aria, proveniente dagli altri draghi all'interno della caverna, lo stesso fu per Fafnir, avendo un'ala ferita non riuscì a spiccare il volo e non volendo abbandonare il suo oro si rese conto del suo terribile destino.
 
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Eeeeeeeeeeccomiiiii!!
Chiedo scusa per l'ennesimo ritardo ^^'
Fafnir se l'è vista brutta ma come avete visto, è arrivata la cavalleria...O meglio dire i vichinghi!
Che ve ne pare?
Vi avverto solo che in questo mese (e forse anche il prossimo) sarà un pò un casino...Non è che non abbia voglia di scrivere, ormai siamo agli sgooccioli (o forse no? xD), ma ho poco tempo purtroppo, comunque farò del mio meglio e aggiornerò sicuramente ogni settimana, al massimo sforerei di un paio di giorni ma non di più :)
Tengo in sospensione purtroppo l'altra storia sui Big Four, sui colori dell'arcobaleno, appena posso vedrò di aggiornare anche quelle perché di idee ne ho, è il tempo che manca! E voglio dare la precedenza a questa.
Quindi, raga vi ringrazio tantissimo per continuare a seguire questa storia, recensendola o semplicemente leggendola in silenzio, sono sempre contenta quando vedo le visite aumentare.
Se volete lasciate un commento, ci sentiamo al prossimo aggiornamento! :)
 

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Capitolo 22
*** Strade da intraprendere ***



Cap 22:
 

Strade da intraprendere

 
 
 
 
 
 
 
 
 
La montagna iniziò a cedere e con essa anche la presa di Fafnir che, con l'ala distrutta non fu più in grado di volare e non volendo abbandonare il suo tesoro, si lasciò trascinare nell'oblio, scomparendo in un cumulo di fumo e fiamme provocate dagli altri draghi. Hiccup ordinò ai suoi amici di allontanarsi per non rischiare di essere colpiti dalle rocce e tutti insieme si innalzarono verso l'alto, allontanandosi da tutto quel trambusto, prima di raggiungere gli altri però, il vichingo fece fare al suo drago un breve giro del luogo, per controllare che non vi fosse alcuna traccia di Fafnir, ma quando la nebbia si placò, al di sotto videro solo un mucchio di rocce distrutte e capirono entrambi che la battaglia fu giunta al termine.
La furia buia sbattè le ali, raggiungendo la cima di una grande collina e permettendo così ad Hiccup e Rapunzel di scendere per riprendere fiato, lo scontro con quel drago non fu affatto facile e il volo lo stancò parecchio, nonostante la sua spiccata velocità, la grandezza di Fafnir gli permise una resistenza maggiore, ma per fortuna il peggio sembrò essere passato e l'animale non potè che sospirare entusiasta, rivolgendo uno sguardo pieno di orgoglio verso Hiccup e Rapunzel.
La ragazza lo abbracciò, accarezzandogli dolcemente il muso, per poi lasciar spazio ad Hiccup, i suoi occhi scrutarono il panorama di fronte a sè, verso il basso potè notare i resti di quello scontro e la montagna ormai distrutta dalla furia di quei draghi, pensò che se non fossero intervenuti prima del dovuto, il clan Dumbrock e tutte quelle persone sarebbero state spazzate via, non si pentì della sua decisione, fu contenta di essere stata portata in quel luogo e di aver affrontato quel drago, ponendo fine al suo regno di terrore.
Hiccup appoggiò delicatamente una mano sul capo del drago "Riposati amico, te lo sei meritato" Gli sorrise, e con loro anche Rapunzel.
Ben presto tutti gli altri li raggiunsero, vide Merida scendere dal dorso di Tempestosa e senza nemmeno darle il tempo di parlare, si catapultò verso di lei, stringendola in un abbraccio talmente forte da farle quasi perdere il fiato.
"Ce l'abbiamo fatta!" Esultò , saltellando ripetutamente "Come sono contenta!"
"Già!" Merida ricambiò  l'abbraccio "il mio clan è salvo e solo grazie a voi!"
"C_clan?" La biondina lasciò la presa, arretrando di qualche passo "Me l'ero dimenticata! Fafnir ha mandato i suoi draghi ad attaccare il castello, dobbiamo fermarli prima che arrivin..."
"E' proprio da li che veniamo" Intervenne Astrid, facendo cenno al suo drago di riposarsi "Tempestosa ha riconosciuto l'urlo di quei cuccioli di drago e li abbiamo raggiunti"
Merida e Rapunzel la osservarono preoccupate "Come stanno?" Disse la biondina "Non parlo solo dei cuccioli ma anche degli abitanti"
"Non ci sono feriti gravi, ma per colpa di quello spavento i cuccioli sono fuggiti, li abbiamo inseguiti finché non abbiamo incontrato voi, probabilmente saranno nei dintorni" Sospirò Astrid "Non ci aspettavamo di incontrare dei draghi in questo territorio"
"Come non ci aspettavamo che fosse anche così esteso!" Continuò GambadiPesce "Sulla mappa è segnata come una macchietta, una zona talmente piccola che al nostro arrivo ci ha lasciati perplessi!"
"Durante il volo Astrid mi ha raccontato che i draghi sono fuggiti" Disse Merida, portando una mano sulla spalla dell'amica.
Hiccup e Sdentato li raggiunsero "E' stata davvero una fortuna, senza di voi non ce l'avremmo mai fatta!"
"Giusto! E...Tanto per essere chiari..." Moccicoso di avvicinò alle due nuove arrivate, cercando di sfoggiare tutto il suo fascino vichingo "Il mio drago ne ha sbaragliati due con un colpo solo!"
"Wow!" Rapunzel sembrò molto colpita dalle sue parole, e questo non fece che aumentare l'autostima del ragazzo "Sì. Sapete, è uguale a me, entrambi siamo due forze della natura!"
"Ehm...Moccicoso"
La voce di Hiccup lo fece tornare alla realtà, ben presto il ragazzo si rese conto che la biondina raggiunse Zannacurva, accarezzandolo e facendogli un sacco di complimenti, ignorando pertanto i suoi continui elogi, stranamente il drago sembrò accettare tutte quelle attenzioni, ad Hiccup gli venne quasi da ridere.
"Oh andiamo!" Piagnuccolò  Moccicoso "Non è tutto merito suo!"
Ancora una volta Rapunzel dimostrò di saper domare un drago alla perfezione, sembrò così a suo agio con loro, sarebbe stata un'ottima addestratrice a Berk.
D'altra parte Moccicoso, non si lasciò scoraggiare a lungo e ci provò quindi con la rossa "Eh-ehm, allora, dov'eravamo rimasti?"
"Attento Moccicoso, non dovresti comportarti così di fronte ad una principessa" lo corresse Hiccup.
Sul gruppo si levò un sussulto, tranne per i draghi che nel frattempo si unirono a Zannacurva per farsi fare le coccole dalla biondina, Rapunzel sembrò una bambina allo zoo, i draghi di Fafnir gli facero molta paura, ma i draghi di Berk furono diversi, buffi, simpatici e sopratutto socievoli.
"Una principessa?" Ripetè Moccicoso, Gambadipesce lo allontanò
"Perdonatelo, Vostra Maestà!" E fece un leggero inchino, lasciando tutti stupefatti.
"Che stai facendo?!" Disse sconvolto Moccicoso.
Gambadipesce continuò a rimanere chinato, lanciando solo una breve occhiata all'amico "E' così che ci si comporta davanti ad una nobile"
"Che cosa stupida!"Fece l'altro.
"E' da femminucce" Commentò Testaditufo.
"Hey!" La sorella non sembrò della stessa opinione e gli diede una spintonata "IO sono una femmina!"
"Ah già" Brontolò  "...Lo dimentico sempre"
Merida rise, facendo cenno al ragazzo di alzarsi "Non ce n'è bisogno, davvero!"
Moccicoso tuttavia sembrò non demordere e ripartì all'attacco, avvicinandosi pericolosamente verso di lei, tant"è xhe Merida dovette nuovamente indietreggiare "Quindi, c'è qualche speranza che possa diventare il nuovo principe?"
L'espressione della ragazza fece capire la sua risposta, ma prima che potesse dargli il ben servito, intervenne Astrid, separando i due "Vedi di calmare i tuoi bollenti spiriti!"
"Spiriti..." Rapunzel smise di grattare il muso al Gronkio, voltando il capo verso i due amici "Avete visto Jack?"
"Era con noi quando è crollata la montagna" Hiccup sembrò il più sorpreso tra tutti, fu abbanza sicuro che li avesse seguiti, ma solo adesso si rese conto della sua mancanza.
"Pensate che gli sia capitato qualcosa?" Merida sembrò leggergli nella mente "Sa volare, forse è ancora qui nei paraggi"
"Forse...Se n'è andato, ricordate la sua storia" Disse Hiccup "Voleva aiutarci e...L'ha fatto"
In effetti il suo ragionamente non fece una piega, ma Merida scosse il capo "No. Jack non se ne sarebbe mai andato senza salutarci"
"Hai ragione" Disse convinta Rapunzel
"Meglio cercarlo" Suggerì il vichingo. Le due annuirono e si separarono per scrutare meglio la zona, anche lui fece per allontanarsi ma venne afferato per un braccio da Astrid "Dove credi di andare adesso?"
"E_E' complicato!" si liberò dalla stretta, rivolgendole un sorriso "Ti prometto che ti spiegherò tutto a tempo debito. Devo solo..."
"No no aspetta!" Urlò irritato Moccicoso, si avvicinò a lui, posandogli le mani sulle spalle per farlo indietreggiare "Scappi ancora? Sai quanto ti abbiamo cercato?! Quanto siamo stati in pena per t..." si fermò improvvisamente, sentendo gli occhi puntati su di lui "Volevo dire...Ehm...Quanto gli altri si siano preoccupati per te"
"Chi è la femminuccia adesso?" Sussurrò Gambadipesce ai due gemelli.
"Hey!"
"Non ha tutti i torti" Disse Astrid "Tutti noi eravamo in pensiero, tuo padre volave addirittura intraprendere le ricerche per conto proprio, e ora ci abbandoni di nuovo? Chi sono quelle ragazze? E quel drago?"
"Vedi..."
"Sei uno di noi Hiccup, non puoi tenerci all'oscuro di tutto" Il vichingo si voltò verso la furia buia, come per cercare supporto, ma dal suo sguardo si capì cosa avrebbe dovuto fare.
Giunse il momento di raccontare tutta la storia, dal principio, e gli dispiacque non cercare Jack, ma le ragazze se la sarebbero cavate da sole, anche perché, scrutando attentamente nel gruppo, notò la loro assenza.
"Hai ragione" Sospirò il ragazzo "Spero vi piacciano i racconti, perché sarà una storia molto lunga"
Un sospiro si levò nel gruppo.
"E... Anche complicata"
"Fantastico! Non ci bastavano le stupide storie di Skaracchio!" Brontolò Testabruta.
 
 
 
************
 
 
 
Jack preferì non seguire immediatamente i suoi compagni, scese verso i resti della montagna per dare un'occhiata in giro, con la speranza di non intravedere quel mostro di Fafnir, ma il colpo sembrò andare a segno, non vide anima viva, probabilmente il corpo fu letteralmente sommerso dalle rocce e con esse pure i pochi seguaci.
Anche i residui del suo bastone si trovarono in mezzo a tutto quel disastro, non sarebbe riuscito a sistemarlo, ricordò ancora quando Pitch lo spezzò in due parti e, sopratutto l'incredibile fatica nel "riassembrarlo".
"Ti è andata male" Mormorò, dando un calcio ad un sassolino.
"Jack!"
Alzò lo sguardo verso l'alto e sorrise compiaciuto.
Quei ragazzi non lo volevano perdere di vista un solo istante. E doveva ammetterlo, gli piaceva ricevere tutte quelle attenzioni.
 
 
 
************
 
 
 
Una volta spiccato il volo, Jack vide Merida cercarlo senza sosta, iniziando a pensare che gli fosse seriamente successo qualcosa, pertanto decise di atterrare alle sue spalle, più distante, sapendo il temeperamento della ragazza, non volle rischiare di beccarsi un'ulteriore sgridata, se così fosse, sarebbe potuto fuggire appena in tempo.
"Ti vedo presa dalle ricerche"
Il volto della ragazza si illuminò non appena lo vide di fronte a sè.
"Lo sai che è difficile liberarsi di m..." Non fece in tempo a finire di parlare che Merida gli saltò addosso e lo abbracciò forte, finendo entrambi a terra, quel comportamento lo lasciò completamente spiazzato.
Quella ragazza era imprevedibile, non si sarebbe mai aspettato un gesto così avventato da parte sua, ma soprattuto, non fu mai stato così a stretto contatto con nessuno prima d'ora, i loro nasi quasi si sfiorarono e lui potè concentrarsi nuovamente sui suoi occhi. Fu una sensazione strana, non era la prima occasione in cui si abbracciarono, ma questa volta sentì qualcosa di diverso, la necessità di stringerla ulteriolmente a sé, di non lasciarla andare via. Le sorrise ed istintitamente le portò una mano sul viso, accarezzandole delicatamente una guancia, ma prima che potesse fare anche solo una battuta, Merida si sporse verso di lui, trascinandolo in un inaspettato primo bacio, forse per entrambi.
Dovette ricorreggersi, quel gesto fu davvero imprevedibile.
Sì sentì quasi imbranato, perché fu colto alla sprovvista e ancor prima che rispondesse a quel contatto così piacevole, sentì le labbra della ragazza allontanarsi di scatto. Merida si comportò come se si fosse appena resa conto della situazione, ritraendosi velocemente "Scusa non....! Oh no...Ehm...Non so'...Io..." Cercò di formulare una giustificazione per quel gesto, balbettando frasi sconnesse, ma se Jack si sentì imbranato, Merida lo fu ancora di più, sorrise impacciata, sicura di essere arrossita del tutto per l'imbarazzo. Jack le scostò una ciocca di capelli dal viso e dopo averla guardata qualche secondo, si mise a ridere, anche Merida lo seguì poco dopo. Non sapendo cosa dire, tanto valeva riderci su.
Jack non baciò mai nessuno prima di allora, non ricordò poi molto della sua vita da umano, ma fu piuttosto sicuro che si sarebbe ricordato una sensazione simile, nella sua vita vide tantissime coppiette in giro, una sensazione simile fu sicuro di non averla mai provata.
Era diversa da quello che sentiva per Rapunzel, Hiccup, o gli altri guardiani. 
Una volta Jamie gli raccontò di Rosie, una ragazzina nella sua stessa età per cui perse la testa, spesso parlò di lei per interi pomeriggi, segnando le sue iniziali sui quaderni di scuola o scrivendogli delle lettere romantiche che poi non le avrebbe mai consegnato. Forse l'affetto per quella ragazza era semplicemente una cotta infantile, avendo solo quattordici anni, ma pensando a loro e a quello che provava in compagnia di Merida, anche il solo guardarla negli occhi riuscì a farlo agitare e star bene allo stesso tempo.
Non riuscì a non pensare alla possibilità che fosse questo l'amore che si provava per una persona così diversa da te, il desiderio di restarle vicino, di proteggerla e passare ogni istante in sua compagnia, era un'affetto diverso da quello che provava per Jamie o altri suoi amici.
Non credette possibile che anche un Guardiano si potesse innamorare.
Merida cercò comunque di formulare una frase ma senza riuscirci, Jack la guardò ed istintivamente si avvicinò a lei per poterla baciare ancora, ma prima che potesse anche solo sfiorarle le labbra, Rapunzel si gettò alle sue spalle, mettendo fine a quel momento, per ora "Dov'eri finito? Perchè non ci hai raggiunto? Volevi andartene senza di noi? Potevi almeno salutarci!" Ma Jack le tappò la bocca con una mano.
"Ma quanto parli?" Rise.
Non passò molto tempo che anche Hiccup e gli altri li raggiunsero, ma nonostante la lunga spiegazione del giovane vichingo, il gruppetto sembrò ignorare la presenza di Jack.
"Hey!" Salutò lo spirito, Hiccup gli fece un breve cenno con la mano ed Astrid si sporse verso di lui.
"E'...Qui?"
Lui annuì "E' accanto alle ragazze"
"Mi sembra così assurdo" sospirò la vichinga
"Bisogna solo abituarsi"
"Questo posto è incredibile! Esclamò entusiasta Gambadipesce "Draghi sconosciuti, spiriti e fuochi fatui! Perché non esploriamo di più questo luogo? Pensate a quante cose potremmo scoprire"
Merida sembrò al settimo cielo "Siete i benvenuti al castello"
"Vedremo un castello! Sì!" Disse Testaditufo, sotto lo sguardo perplesso della sorella
"Almeno sai cos'è un castello?"
Moccicoso fece qualche passo in avanti "Li abbiamo salvati, verremo acclamati come degli eroi! Io ci sto!" Anche gli altri sembrarono consezienti, ovviamente tutti tranne Astrid.
"No no!" Attirò l'attenzione su di sè "Abbiamo viaggiato fin troppo. Hiccup, dobbiamo tornare a Berk, tuo padre è molto preoccupato"
"Sì è vero" Disse Hiccup. Gli altri sospirarono delusi "Ma prima accompagniamoli"
"Ma..."
"Se quei draghi fossero ancora in circolazione? Loro non sanno come fronteggiarli" Esclamò "Astrid, hanno bisogno di me!"
Ma la bionda lo fissò severa "Anche Berk ha bisogno di te!"
Merida si avvicinò, scrutando con lo sguardo sia lui che la ragazza "In effetti...Hiccup è stato di grande aiuto"
"E' una sua decisione" Disse Jack, portando le mani ai fianchi "Ma andarsene così senza accertarsi che la zona sia sicura non mi sembra una mossa molto alla Hiccup"
"Visto? Perfino lo spirito è d'accordo!" Disse Gambadipesce.
"Jack" Lo correse.
Astrid si voltò verso di lui "Non mi dirai che lo vedi anche tu?"
Gambadipesce sbuffó "Certo. E' talmente ovvio!"
Moccicoso si schiarì la voce, avvicinandosi in mezzo alle due ragazze "Elfo della neve o meno, non possiamo lasciare queste due fanciulle da sole, io e Zannacurva ci offriamo volontari per trasporlarle a casa. Giusto Zannacurva?" Ma quando si voltò vide il suo drago accocolato accanto a Rapunzel, ignorando ancora una volta i suoi richiami "Tsk...che razza di traditore"
"Rapunzel ha un dono" Ridacchiò Merida.
"Quando ho iniziato questo viaggio non avrei mai pensato di diventare così amica dei draghi" Sussurrò la ragazza mentre con una mano accarezzò  il muso dell'Incubo Orrendo, suscitando l'interesse anche per gli altri ragazzi.
"Ti troveresti molto bene a Berk" Commentò Gambadipesce.
Alla fine Astrid perse la pazienza, non solo nessuno la stava ascoltando, ma adirittura cambiarono discorso, invitando una perfetta sconosciuta a stare al loro villaggio, Hiccup non sembrò  battere ciglio, anzi, dalla sua espressione parve d'accordo.
Non era da lei essere gelosa, ma non conoscendo Rapunzel, Merida e sopratutto quel Jack Frost, per lei fu come avere davanti un Hiccup completamente diverso. 
Il suo ragazzo si stava comportando come se conoscesse quella gente da anni, non riuscì a capire il perché di questo legame così forte.
Alla fine Astrid non si lasciò un sfuggire un sospiro "Perfetto. Rimaniamo qui per tutto il tempo che volete!"
"Sono felice che tu abbia capito" Disse Hiccup, la bionda gli rivolse un'occhiata spaesata, evidentemente non afferrò il suo sarcasmo, ma poi sentì picchiettarsi alla spalla sinistra e quando si voltò, vide Rapunzel mostrarle un radioso sorriso "Sento che sei molto turbata"
La fissò "Ma davvero?"
"E sò come risolvere questo problema" Le sorrise allegramente
Astrid la osservò silenziosamente, inarcando un sopracciglio "Illuminami"
Iniziò a temere la sua proposta.
"Quando alla torre mi sentivo triste, intonavo sempre una canzoncina, ti tira su il morale e ti fa sperare!" Esclamò
Appunto.
Astrid scosse il capo, tirando fuori un lieve sorriso "Non...Starai dicendo sul serio?"
Ma Rapunzel sembrò tutt'altro che insicura, afferrò le mani della ragazza e la trascinò in un buffo balletto "Coraggio lasciati andare! Canta e starai meglio!"
"Sei impazzita?!"
La biondina iniziò a canticchiare una canzoncina, cercando di trascinare Astrid nella danza, anche se con pessimi risultati, tutti le osservarono con perplessità, senza riuscire a trattenere le risate, sopratutto nelle condizioni in cui si trovò la vichinga, non riuscì a liberarsi dalla stretta della ragazza, fin troppo confidenziale, nemmeno fossero state amiche per la pelle.
Solo Hiccup si accorse del suo disagio e pertanto cercò di fermare il balletto "Rapunzel, meglio fermarsi"
Intanto, tra risate e occhiatacce, Merida si avvicinò a Jack "Allora...Cosa intendi fare?"
Lui per un attimo non capì il suo discorso, pensando si riferisse probabilmente al bacio di prima, ma le sue parole tolsero ogni dubbio "Te ne andrai ora...Giusto?" giocherellò nervosamente con l'abito ormai semi distrutto "Guarda che non sei costretto, anche qua serve la neve"
"Me ne sono accorto" Il suo sorriso scomparve poco dopo "E' strano, qui con voi..." Sospirò, dando una leggera occhiata a Rapunzel, mentre ballava allegramente, Hiccup che tentò  di fermarla e infine Merida, che lo osservò  con un misto di speranza e indecisione "Mi sento bene"
"Davvero?" Lei gli si avvicinò, alzandosi leggermente in punta di piedi e portando una mano sul suo braccio "Allora, resterai?" ma poco dopo indietreggiò, tornando sulle sue "Insomma..." Si schiarì la voce "Sempre se vuoi. Non saresti di disturbo al castello"
Lui si strinse le spalle, gli venne da ridere per il suo comportamento così buffo "La regina accetterà uno spirito dell'inverno come ospite?"
"Sicuramente!" Portò le mani ai fianchi, cercando di non arrossire più del dovuto "Comunque non riuscirà nemmeno a vederti, ricordi?"
Lui le sorrise, avvicinandosi di più a lei "Hai ragione"
Sapeva di star facendo un errore, quello non era il suo mondo, non aveva il diritto di stare li, ma come poteva abbandonare quelle persone? Dopo tutto quello che avevano passato, non ora, non era il momento.
Il loro breve discorso venne interrotto da un urlo di Astrid, che riuscì finalmente a liberarsi dalle grinfie di Rapunzel "Sai cosa mi potrebbe far stare meglio?" Disse con un tono tutt'altro che amichevole.
"Non lo sò. Ma...Non sei o_obbligata a dirmelo se non vuoi"
La voce di Hiccuo spezzò quel momento "D'accordo, il divertimento finisce qui!"
Astrid le avrebbe risposto come si deve se lui non si fosse intromesso, Rapunzel gli si posizionò dietro la schiena, usandolo come scudo "Non credo di starle molto simpatica" Gli sussurrò
L'amico si strinse le spalle, accennando un lieve sorriso "Ma no, Astrid è fatta così, dalle solo del tempo" Vide l'espressione della bionda davanti a sè, intuendo che forse non avesse tutti i torti "Ma per sicurezza, volerete separate"
Rapunzel annuì senza pensarci due volte, gli altri amici di Hiccup sembrarono così simpatici, seppur nella loro stranezza, ma Astrid non parve molto amichevole, fin dall'inizio, iniziò a temere di starle davvero antipatica, non le rivolse un solo sorriso dall'inizio del loro incontro.
Pensò fosse decisamente più facile fare amicizia coi draghi.
"D'accordo allora, voleremo tutti verso il castello" Hiccup si voltò verso Astrid, accennandole un sorriso speranzoso "Quando vedremo che non c'è più nulla da temere, torneremo a Berk"
Anche se non molto convinta, Astrid si limitò ad annuire, facendo cenno a Tempestosa di chinarsi per permetterle di salirle in groppa.
Mentre tutti si prepararono, Jack avvertì una strana sensazione, non molto distante da loro, vide un caspuglio muoversi in una zona più scura della foresta, non capì se fosse solo una sua immaginazione ma decise comunque di dare un'occhiata, per evitare così brutte sorprese.
Sdentato se ne accorse e fece cenno al vichingo di voltarsi "Ci abbandoni qui?" Scherzò.
Jack scosse il capo, indicando il luogo interessato "Do solo un'occhiata veloce, voi preparatevi, tra qualche istante vi raggiungo" Con un balzo si lasciò trasportare dal vento, allontanandosi dal gruppetto. Una volta arrivato, Jack si addentrò in quell'angolo della foresta, ma quella strana sagoma sembrò essersi dileguata, iniziò a pensare di aver avuto per davvero un'allucinazione "Devo essere impazzito" Sentì gli altri chiamarlo e fece per andarsene, quando quello strano rumore tornò all'improvviso, lo avvertì alle sue spalle, ma Jack non riuscì nemmeno a voltarsi che venne intrappolato all'interno di un tessuto dannatamente famigliare, il tentativo di ribellarsi fu inutile.
 
 
 
 
************

 
 
Non vedendolo tornare, gli altri iniziarono ad insospettirsi, temendo fosse uno dei suoi soliti scherzi, non fu la prima volta che Jack sparì in quel modo, così Hiccup avvertì gli altri di andare a controllare, non vedendolo nei dintorni, iniziò a temere gli fosse realmente successo qualcosa, quando ai suoi piedi vide uno strano dolce bianco e rosso, con legato un foglio e quando lo lesse, capì la reale situazione "Se n'è andato sul serio..."
"Come?" Rapunzel e Merida lo raggiunsero appena in tempo per sentire l'ultima frase.
"Se n'è andato?...Ma perché?"
"Aveva detto che sarebbe restato!"
"Forse...Non voleva dirci addio" Hiccup porse lo strano regalo alle ragazze, ques'ultime se lo passarono una ad una.
"Avrebbe potuto salutarci, invece che scappare!" Merida gettò il dolce per terra, dirigendosi come una furia verso gli altri della compagnia "Non riesco a crederci"
"Merida!" Hiccup cercò di raggiungerla per calmarla, anche se sembrò inutile.
Lei si scostò dalla sua presa, accelerando il passo "Non ne voglio sapere!"
Intanto Rapunzel si chinò per recuperare il bigliettino "Jack...Perché l'hai fatto?"
 
 
 
 
************


 
Per un tempo che sembrò interminabile, lo spirito cercò in tutto i modi di svignarsela da quella scomoda prigione, avverti una terribile puzza invadere le sue narici, e nonostante si fosse tappato il naso, iniziò a sperare che quella tortura finisse il prima possibile. Finalmente vide un guizzo di luce e fu scaraventato fuori dal sacco che l'aveva trasportato per tutto quel tempo.
"Bentornato Jack Frost!"
Quella voce...
Il suo viso sbiancò improvvisamente, nonostante fosse già fin troppo pallido, davanti a lui vide tutti i suoi amici Guardiani, Dentolina che gli rivolse un sorriso raggiante, assieme alle sue aiutanti, tra cui la piccola Dente da Latte, Calmoniglio, con lo sguardo decisamente più severo e le zampe anteriori incrociate, Sandman (del suo tempo), che formò con della sabbia la sua sagoma accanto a tutti loro, ed infine Nord, con un'espressione entusiasta, gli fece cenno di alzarsi, ma Jack rimase li, a terra, con la bocca spalancata e incapace di parlare.
Era stato riportato nel suo tempo.
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Eccoci qui col capitolo 22!! *festeggia*
E quando si pensava che i guai sarebbero finiti, ecco che ne compare un altro ahahaha! Fafnir è stato sconfitto, ma ora i big three pensano che Jack li abbia abbandonati, riuscirà lo spirito dell'inverno a tornare in quel periodo e riaggiustare le cose?
Non ho fatto apparire fino ad ora i Guardiani per il semplice motivo che volevo un loro intervento a "sorpresa", in un certo senso, Jack è stato portato via contro la sua volontà, proprio quando aveva deciso di restare con i suoi amici ancora per un beeeeel pò!
Eh quando c'è un legame così forte, e non è il solo, anche Hiccup alla fine sente di non volerli abbandonare e Rapunzel è ad un passo per essere accettata nel gruppo dei vichinghi :3
Spero di averli resi abbastanza IC, per quanto riguarda la scena tra Merida e Jack, è stata una di quelle che avevo in mente fin dall'inizio, piccoli frammenti per lo più su questi capitoli, lei è molto presa ma come sempre si rifiuta di esternare pienamente i suoi sentimenti e nel momento che lo fa, si ritrae come se avesse paura; l'ho immaginata così proprio perché nel film dice chiaramente di non volerne sapere niente dell'amore, almeno per ora, dopo aver rotto le scatole tutto il tempo sul non legarsi ad un ragazzo, forse si sente un pò incoerente sulle sue decisioni e non sa se la strada che intraprende sia quella giusta.
Astrid l'ho resa un pò gelosa, più che altro è quella con la testa sulle spalle rispetto agli altri del gruppo e, non potendo contare pienamente sulle decisioni di Hiccup (almeno non ora), l'ho fatta più severa, ma spero di essere rimasta comunque nell'IC.
Insomma, qui mi sto dilungando un casino e come sempre, vi ringrazio tanto! Anche per chi ha aggiunta nuovamente la storia tra i preferiti (vi tengo d'occhio di tanto in tanto eh <3) per chi commenta e sopratutto per continuare ad apprezzare questo polpettone xD
Sono un pò indietro non tanto con l'aggiornamento di questa ma come avevo spiegato con la storia dei colori e sopratutto con le storie da leggere (che recupererò il più velocemente possibile), solo che adesso è l'una di notte e sono stravolta per questa giornata del piffero <3
Buona nott...Ehm volevo dire, a presto!
E grazie a tutti!
 
 
 
 

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Capitolo 23
*** Bentornato Jack ***



Cap 23:
 

Bentornato Jack Frost

 
 
 
 
 
 
 
"Bentornato Jack Frost!"
 
Jack non mosse ciglio, rimanendo immobile con la stessa espressione da quando uscì da quel sacco, Dentolina si sporse per abbracciarlo, seguita dalle sue aiutanti, tra cui la piccola Dente da latte, tutte entusiaste di avere di nuovo tra loro l'adorato Jack
"Sono così felice che non ti sia accaduto nulla, ti rendi conto del pericolo che stavi passando? Potevi rimanere intrappolato nel passato per sempre"
"Per sempre..." Mormorò il giovane, abbassando di poco lo sguardo.
Dentolina inarcò le sopracciglia "Che ti prende? Non stai bene?"
Jack incespicò qualche parola, ma il suo discorso venne interrotto dall'arrivo di Nord "Lascialo respirare, Dentolina" Ridacchiò, facendo indietreggiare la ragazza.
La Guardiana si allontanò di qualche metro, abbassando lo sguardo timidamente e facendo cenno alle sue amiche di allontanarsi da Jack.
Lui finalmente sembrò essere tornato tra loro "Come avete fatto a trovarmi?"
I guardiani tornarono nuovamente a fissarlo "Bhè..."
Fu strano per loro il suo comportamento, nè un sorriso, nè una battuta, Jack sembrò diverso.
"Li ho condotti io" Disse una voce alle sue spalle, appena il ragazzo si voltò, vide Padre Tempo fargli un cenno con la mano, accompagnato da Morìs, il piccolo cucù che lo aiutava nelle commissioni "Mi dispiace ragazzo...Per sbaglio ti ho spedito di qualche anno più indietro e così ho dovuto avvertire Nord dell'errore..."
"C'è differenza tra qualche anno e più di mille anni " Precisò Calmoniglio.
"Bada a tenere a freno la lingua, canguro!"
Le orecchie dell'animale si drizzarono "Come mi hai chiamato?!"
"Oh no..." sospirò Dentolina.
Sandy cercò di fermare Calmoniglio, ma i suoi tentativi furono inutili, il Guardiano avanzò minacciosamente verso Tempo "Per te sono il Coniglio Pasquale" Marcò per bene quelle parole, fissandolo di sottecchi "Cerca di recepirlo, nonnino!"
E lui non fu da meno "Sai che fine faccio fare ai conigli come te?!"
Nord sospirò e cercò di separarli "Datevi calmata, tutti e due!"
Il Guardiano della Speranza non sembrò ascoltarlo "E' lui che ha cominciato!"
"Sii superiore Calmoniglio, Padre Tempo ovviamente scherzare su fatto dei conigli"
L'uomo guardò Nord perplesso, scuotendo lievemente il capo "Veramente no"
Ma prima che Calmoniglio potesse obbiettare, Sandy creò con della sabbia magica un bavaglio per bloccarlo.
"Bravo Sandy!" Esultò Tempo.
Intanto Dentolina tornò a fissare Jack, lo vide ancora fermo, dentro il sacco, ma sembrò completamente perso nei suoi pensieri "Jack, sicuro di sentirti bene?"
"Non dovevo tornare ora. Io... " Esitò qualche istante "Tempo, puoi riportarmi indietro?"
Finalmente Calmoniglio si sbarazzò del bavaglio "C_Come?" con un balzo scattò verso di lui "Che storia è questa?"
"Ti riferisci forse a quel gruppo di ragazzini?" Entrambi si voltarono verso Nord "Non preoccuparti, ho risolto tutto io!"
Per un attimo gli occhi di Jack brillarono di speranza, ma ripensando agli eventi: fu impossibile che Nord abbia comunicato con i suoi amici, Babbo Natale non era ancora "nato".
Vedendolo così perplesso, l'uomo tentò di calmarlo "Ho lasciato biglietto dove spiegava tua partenza. Non dovrai più preoccuparti per loro"
"Che cos'hai fatto?" Disse Jack "Un biglietto?"
"Ho lasciato anche dolcetto"
"Ma perché?!" Lo spirito sembrò fuori di sè "Avevo promesso che sarei rimasto con loro. Mi odieranno, mi..."
"Aspetta, cos'hai detto?" Questa volta fu Dentolina ad obbiettare, volò verso di lui "Jack...Non ti trovi bene qui con noi?"
Lui distolse brevemente lo sguardo "Certo ragazzi"
"Siamo come una famiglia" nonostante il pessimo umore, al sentir quella frase non riuscì a trattenere un sorriso "Se c'è qualche problema, puoi dircelo"
Anche Sandy si avvicinò, annuendo amichevolmente per dargli conforto.
Jack ricambiò, deciso a raccontare tutta la sua storia "Vedete...E' solo che..."
"Hai preferito sostituirci, lo abbiamo capito" Disse freddamente Calmoniglio
Lo spirito si rialzò, puntando lo sguardo verso di lui "No non è vero"
"E allora perché hai aggredito Nord in quel modo?!" Lo incalzò, portando il muso contro di lui "E dov'è finito il suo bastone? Ma che ti sta succedendo?!"
"Non potevo lasciarli senza salutarli!
"Sono dei ragazzi Jack!" Sbottò lui "E di epoche diverse, cosa ti è saltato in mente?!"
"Erano miei amici! Si fidavano di me!"
"Anche noi e guarda cos'hai combinato!"
"Forse è solo scosso per il viaggio" mormorò Dentolina, cercando di attirare l'attenzione dei due ma con pessimi risultati, quando Jack e Calmoniglio iniziavano una litigata, niente e nessuno riusciva a fermarli.
"Non sai nemmeno quello che mi è capitato!"
Calmoniglio ridusse gli occhi a due fessure e lo colpì al petto con un dito "So solo che eri sparito da giorni. Credevamo ti averti perso! Poi ti salviamo, ed ora questo è il risultato!"
Jack continuò a fissarlo, in preda dalla rabbia "Io non ho MAI chiesto di essere salvato!"
"...Bene" Calmoniglio cercò di non far trasparire la sua delusione, mentenendo comunque lo sguardo fisso e severo su di lui "Nessuno vuole più trattenerti"
Al suono di quelle parole, il ragazzo voltò il capo, lasciando il gruppo e andandosi a rinchiudere in una delle stanze di Nord. Sbattè violentemente la porta, trascinando con sé una folata di venti ghiacciato. Non sarebbe uscito, nemmeno con le suppliche di Dentolina o Nord, per la prima volta volle semplicemente stare da solo. Le parole di Calmoniglio gli fecero male, sopratutto perché vere e la consapevolezza di non rivedere mai più quei ragazzi lo fece solo sprofondare di più nella rabbia.
Dentolina lo disse, ma, Jack in cuor suo sentì anche con quell'altro gruppo lo stesso calore di una famiglia
 
 
 
************
 
 
 
Dopo l'abbandono di Jack, i tre raggiunsero gli amici vichinghi, per poi dirigersi verso casa.
Per non peggiorare ulteriolmente i rapporti, Rapunzel viaggiò sempre con Hiccup, preparandosi a delle occhiatacce da parte di Astrid. Durante il volo, tenne lo sguardo verso il basso, appoggiando lievemente il capo sulla spalla del vichingo, normalmente sarebbe stata entusiasta del viaggio, ammirando i paesaggi e commentando ogni cosa al di sotto di loro, in fondo questo fu il loro primo vero viaggio insieme, come un normale gruppo di amici, senza l'ansia di veder sbucare Fafnir in qualche angolo, ma l'umore contrastò con lo splendido panorama.
Fu davvero difficile pensare che Jack se ne fosse andato via in quel modo, senza neanche dare una spiegazione. Se non avesse visto precipitare Fafnir di fronte ai suoi occhi, avrebbe pensato fosse un suo piano per separarli di nuovo.
Ma più ci ripensò, più una parte di lei  le sussurrò di non fidarsi.
Anche se poco, conosceva abbastanza Jack da capire che svignarsela, avvertendo con un biglietto, non era decisamente nel suo genere. Ma era anche vero che non apparteneva a quel periodo, e forse pensandoci bene, poteva davvero prendere una decisione simile.
Le venne un dolore terribile alla testa, forse dovuto anche alle sensazioni di quel giorno: l'ansia, la paura, la gioia e la delusione. Non fu abituata a tutte quelle emozioni, vivendo da sempre una vita tranquilla, non uscendo mai dalla torre e interagendo solo con la madre o Pascal.
Iniziò a pensare se fosse davvero fatta per il mondo esterno.
Affrontò Fafnir e molti altri draghi, ma grazie anche all'aiuto di Hiccup, Merida e naturalmente Jack.
Senza di loro non ce l'avrebbe mai fatta.
Ma sopratutto, il solo pensiero di separarsi nuovamente iniziò a rattristirla. Inclinò leggermente il capo, guardando Merida ed Astrid volare quasi a pari velocità con loro, per poi puntare lo sguardo verso Hiccup e il dolce Sdentato.
"Tra poco saremo quasi arrivati" La voce del ragazzo la risvegliò dai suoi pensieri.
"Ah..."
"Stavi dormendo?"
"N_no...Stavo solo... pensando" Disse, mordendosi il labbro "Hiccup..."
Lui inclinò leggermente il capo, prestando la massima attenzione.
"Non pensi che sia un pò strano la scomparsa di Jack?"
"...Sì" sospirò "Ma sapevamo la sua storia"
"Anche la mia..." Lo sentì irrigidirsi, capendo perfettamente dove volesse arrivare.
"La strega aveva detto: Una volta che la tua avventura finirà, potrai tornare a casa. Ho visto il mondo esterno, incontrato persone meraviglione, vi ho persino aiutato a sconfiggere un drago sputa fuoco; la mia avventura dovrebbe essere finita. E allora perché sono ancora qui?"
"Forse non è del tutto conclusa"
"Jack se n'è andato, tu tornerai a Berk e Merida tornerà a...ehm..."
"Fare la principessa?" Rise lui, cercando di spezzare un po' quell'ansia
"Tutto tornerà come prima, ma io continuo a rimanere! Non ti sembra strano?"
"Ora come ora, tutto mi sembra fuorché normale" Scherzò
"E se l'incantesimo non funzionasse? Se per sbaglio rimanessi qui? I_isomma...Sarebbe davvero uno sbaglio?"
"Che intendi dire?"
La stretta di Rapunzel iniziò a farsi più forte "Se non tornassi a casa, potrei rimanere qui con Merida, oppure raggiungere te e Sdentato a Berk"
Hiccup sorrise, immaginandosi Rapunzel alle prese con i draghi del suo villaggio, di sicuro con il suo temperamento e quegli strani capelli non sarebbe passata di certo inosservato.
Ed era proprio questo che lo iniziò a preoccupare non poco, le notizie si sarebbero diffuse, un potere grande come il suo lo vorrebbe chiunque.
Non se la sentì di farle rischiare tutto questo, forse sarebbe stata più al sicuro con Merida.
"Non pensi a tua madre? E Pascal?"
Rapunzel fece finta di ignorare la risposta, ma Hiccup continuò "Non ti preoccupa il fatto di non rivederli mai più?"
"Certo però, cerca di capirmi" Sospirò , appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo e lanciando un'occhiata malinconica al panorama "Non voglio perdere anche voi"
 
 
 
 
************


 
Merida rimase con lo sguardo di fronte a sè per tutto il tempo, non vide l'ora di vedere finalmente il suo castello, riabbracciare la sua famiglia e soprattuto di dimenticare.
Questi sarebbero stati gli ultimi momenti prima di separarsi da Hiccup e Rapunzel, ancora non riuscì a capacitarsene di questa loro allontananza, come non capì l'addio di Jack, li lasciò con un bigliettino ed un dolce, li abbandonò senza nessuna spiegazione.
Per la prima volta iniziò a capire quella sensazione che da tempo si rifiutò anche solo di nominarla.
Jack continuava a piacerle e la sua assenza poteva solo che rafforzare questa suo sentimento, gli mancava, ma al tempo stesso non avrebbe voluto vederlo, perché se mai fosse tornato era sicura che, nonostante il male che le avesse causato, non avrebbe rinunciato a riabbracciarlo un ultima volta.
Inconsapevolmente ripensò agli eventi di molti mesi fa, tre pretendenti, tutti comunque dei bravi ragazzi e sopratutto persone di quell'epoca.
Sua madre aveva ragione quando diceva che amava cacciarsi nelle situazioni più difficili.
Mai avrebbe pensato di innamorarsi per la prima volta di uno spirito di un'altra epoca. Di bene in meglio.
 
 
 
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Fu davvero incredibile il suo litigio coi Guardiani, i primi che credettero in lui e che grazie al loro aiuto, Jack venne considerato una Leggenda.
Avrebbe dovuto essere grato a loro per essersi preoccupati in quel modo ed averlo trovato, ma per quanto cercasse di convincersi, non potè che sentirsi furioso.
La rabbia fu l'unica emozione che in quel momento avvertì.
Aveva perso gli amici del passato e stava lasciando quelli del presente. Se fosse rimasto solo, non avrebbe fatto soffrire così tante persone.
Ignorò completamente i cintinui richiami di Dentolina da fuori la porta, la chiuse a chiave e disse freddamebte che non avrebbe parlato con nessuno. Dopo una buona mezz'ora, sentì la porta aprirsi, Nord ne ottenne una copia da uno dei suoi fedeli yeti, disse agli altri di attenderlo e, nonostante i primi mormorii tra Dentolina e Calmoniglio, alla fine accettarono e li lasciarono soli.
Quando entrò nella stanza, Jack si trovò seduto su di uno sgabello a giocherellare svogliatamente con dei fiocchi di neve, gli lanciò una breve occhiata per poi voltarsi dalla parte opposta con espressione seccata.
Nord lo guardó sorpreso, giurò di non averlo mai visto in quello stato, tanto da non rivolgergli nemmeno la parola, ma nonostante il pessimo umore del ragazzo, si sedette accanto a lui, sperando iniziasse una qualche tipo di conversazione, lo spirito non sembrò nelle condizioni di parlare (non amichevolmente per lo meno), così si vide costretto ad iniziare per primo.
"Allora..." Sospirò, portandosi una mano sul capo. Non seppe davvero come comportarsi "Tu ancora offeso per lite con Calmoniglio?"
Jack non rispose.
"Non prendertela troppo. Sai com'è fatto..." Gli sussurrò "Non vuole ammetterlo, ma era più preoccupato di tutti noi!" La sua risata ammorbidì qualche istante il broncio dello spirito "Eravamo molto preoccupati Jack, Padre Tempo ci aveva spediti nel periodo giusto ma in luogo sbagliato, non sapevamo come trovarti finché non abbiamo incontrato Sandy!"
Il ragazzo aggrottò la fronte, ripensando alla sera in cui conobbe l'omino del sonno nei pressi del castello.
"Aveva con sè la mia sfera e ci disse dove trovarti"
"Ma come.."
"Sandy avere davvero pessima memoria ma beh...Passati tanti anni, troppi da ricordare!" Il suo tono divenne improvvisamente triste "E' stata colpa mia, Dentolina voleva raggiungerti e spiegarti tutto, ma sono stato io ad insistere per sacco"
"Perché?" Finalmente Jack sembrò interessarti realmente alla conversazione, si voltò di scatto verso Nord e quest'ultimo gli portò una mano sulla spalla, mostrando un debole sorriso "Perché ti ho visto con loro, Jack. Non era espressione di uno che stava per dire addio" lo vide abbassare lo sguardo "Saresti rimasto con loro"
"Io..." Smise di giocare coi fiocchi di neve e si toccó nervosamente la testa "Forse per un po'...Insomma..."
"Sarebbe stato ancora più difficile"
"Guarda che lo so'!"
"Io non credo"
Lo spirito si alzò dalla sedia, mostrando tutta la sua frustrazione "Hai la vaga idea di cosa significa separarsi da una persona per sempre?!"
Nord non si scompose, ma dal suo sguardo trapelò tutta la sua angoscia "Sì...Ho provato stessa cosa, rivedendo mia famiglia..." Anche lui si alzò, si diresse verso un tavolo dei giocattoli e prese una bambolina di pezza tra le mani, dipinta a mano e Jack ricordò di averla già notata tra gli scaffali. Non fu la prima volta che mise piede in quella stanza, ma solo ora capì il reale significato di quel giocattolo.
"Questo è ultimo ricordo di mia figlia, quand'era ancora bambina" Confermò Nord "Desideravo rivederla con tutto me stesso, e quando chiesi a Tempo di riportarmi in quell'epoca, vidi mia figlia...E la sua nuova famiglia, avevo due nipotini e non ho potuto conoscerli. E' stato molto difficile per me andarmene, ma se avessi anche solo potuto parlare a loro... Credo... Sarei rimasto" Sospirò un ultima volta, posando il giocattolo sullo scaffale "Ero distrutto, per fortuna Natale già passato...O non sarei riuscito a fare consegne in tempo"
Jack lo osservò "Non volevi farmi passare tutto questo"
Nord annuì, dirigendosi verso di lui "Ora capisci?" Gli posò nuovamente la mano sulla spalla, mostrando un lieve sorriso.
Alla fine anche Jack ricambiò, seppur ancora triste, capì il dolore di Nord, lo stava patendo lui tutt'ora. Non ce la fece ad essere ancora arrabbiato con lui "Forse quei ragazzi non erano sorella o i genitori, ma non importare"
"La perdita di un'amico fa comunque male" Concluse tristemente lo spirito "Avrei solo voluto salutarli un ultima volta"
Lui lo guardò "Erano speciali?"
L'altro annuì felice "Unici, ti sarebbero piaciuti"
"Ah davvero?" Lo prese scherzosamente in giro, sfoggiando un ennesimo sorriso, e Jack non potè fare a meno di ridacchiare, spesso Nord dimenticava di aver a che fare con un ragazzo e non con un bambino.
Ma questo diede il via libera a Jack per parlare di loro, allargò le braccia, cercando di dare più enfasi possibile alle sue parole "Dovevi conoscerli Nord: Rapunzel è... Incredibile!" Ha la capacità di farti stare di buon umore, è allegra, divertente ed è la persona che più a creduto in me! Capisci? E' stata la prima!"
Mentre parlò dei suoi amici, Nord lo vide talmente contento che decise di lasciarlo continuare.
Non voleva togliergli anche quella gioia.
"E ti dirò di più..." gli sorrise "I suoi capelli sono magici!"
Nord non riuscì a trattenere una risata e Jack gli lanciò una frecciatina "Dico sul serio"
"Capelli magici?" Domandò incredulo
"Quando canta i capelli le si illuminano e possono curare le ferite!" Esultò "Non ti sto prendendo in giro, credimi...L'ho scoperto quando ha curato Sdentato!"
Nord parve confuso "Sdentato?"
"Il drago di Hiccup" Rispose subito Jack
"Che strano nome..." Ridacchió
Lo spirito lo fissò incredulo "Sto parlando di un drago. E tu ti stupisci di un nome?"
"Esistiamo noi, perché non dovrebbero esistere i draghi?" Rise l'uomo. Anche se la sua risata fu dovuta al comportamento di Jack, come un bambino che stesse raccontando della sua giornata al parco giochi.
"E' tenace, altruista e con un ottimo spirito d'iniziativa! Mi ha saputo aiutare anche nelle decisioni peggiori" Continuò
"Il drago?"
"No! Hiccup! Ascoltami bene quando parlo!" ridacchiò l'altro "Ma nulla da togliere a Sdentato!"
Nord sorrise, continuando ad ascoltare il suo discorso.
"E Merida è così audace, fantastica, gentile, non si arrende alle difficoltà ed è..." Si fermò, grattandosi nervosamente il capo "Perfetta"
"Perfetta?" ripetè divertito Nord
In un primo istante Jack annuì, ma rendendosi conto del discorso, si ricompose, arrossendo leggermente "Bhè..Forse non proprio. E' molto testarda e littigavamo spesso, Hiccup e Rapunzel dovevano dividerci il più delle volte!" Rise, cercando di fare il vago.
"Sembra che qualcuno si sia preso cotta" Scherzò.
In tutta risposta, Jack portò le mani dentro alla tasca del vestito, guardando altrove "Io? Nah!"
"Non mentire al vecchio Nord!" Lo avvertì, ma la sua espressione divenne incredibilmente seria "Mi dispiace, ma non..."
"Credi che non lo sappia?" Rispose, tirando un lieve sospiro.
Anche se Merida fosse stata del suo periodo, che fine avrebbero fatto? Lui non cresceva, non invecchiava, mentre lei sarebbe diventata una donna e avrebbe condiviso la sua vita con un altro uomo. Non poteva sperare in un lieto fine.
"Tanto non la rivedrò più..." Sospirò sedendosi sopra un tavolino in legno "Nessuno di loro"
"Jack..." Nord fece per raggiungerlo ma scivolò per terra, solo allora il Guardiano si rese conto del ghiaccio formatosi su tutto il pavimento.
"Hey Nord, tutto bene?" Lo aiutò a rialzarsi ed etrambi fecero attenzione nel non scivolare "Mi dispiace. Io...Credo di avere qualche problema di controllo"
"Q_Qualche?" ironizzò l'uomo "Dov'è finito tuo bastone? Riuscivi a concentrarti meglio"
"Ehm..." Lui distolse lo sguardo, palesemente imbarazzato "Me l'ha distrutto il lucertolone sputa fuoco"
"Chi?"
"Fafnir" Non si risparmiò di prendere in giro il suo nome "Chi immaginava che esistessero dei draghi tanto brutti quanto grossi? O anche solo dei draghi..." Fu talmente preso che non si rese conto dell'espressione sconvolta di Nord.
"F_Fafnir?"
"Sì" inarcò un sopracciglio "Lo conoscevi?"
"Vuoi dire: conosci" Disse Nord "E' un tale guastafeste, non hai idea delle imprese che abbiamo fatto per rinchiuderlo anni fa"
Jack sobbalzò.
"Per fortuna è di nuovo in letargo...I draghi sono saggi ma anche molto testardi, e il loro Guardiano non è da meno..."
"G_Guardiano?"
E in quel momento capì. Fafnir era davvero un Guardiano...

 
 
"Sciocchi. E' impossibile distruggere uno come me"
 
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
Heylàààà!!! Non sono scomparsa gente, la febbre sta prendendo una brutta piega ma sono riuscita ad aggiornare nonostante tutto! :)
Vi chiedo scusa per l'enorme ritardo, ma tra le feste e tutto...Dovevo aggiornare Lunedì ma poi la febbre mi ha colpita xD
Ehehe...Si direbbe che i casini non siano finiti, Fafnir è vivo o morto? Muahaha
Jack riuscirà a tornare dai suoi amici? Loro lo perdoneranno?
Volevo ringraziarvi per continuare a seguire questa storia!
Do solo un'ultima informazione: Questa storia la terrò nella sezione de "Le Cinque Leggende" almeno fino alla fine, poi la sposterò nella sezione adatta. Il perché è che mi da fastidio iniziare una storia in una sezione e dopo tanto tempo trasferirla in un'altra, potrei rischiare anche di fare confusione.
Quindi...Per ora resta qui :)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, grazie a tutti e se volete lasciare un commento, grazie mille!
A presto ^^
 
 

 

 

 

 
 
 
 

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Capitolo 24
*** Finalmente a casa ***



Cap 24:
 

Finalmente a casa




 

 
Fu così assurdo, in quell'istante Jack si sentì più ingenuo che mai.
Fafnir era realmente un Guardiano.
Certo.. Non a favore dei bambini, dopotutto non esistevano solo spiriti buoni, basti pensare a Pitch.
Perché non ci pensò? Non indagò oltre sul suo passato, non ci fu molto tempo, vero, ma ora i suoi amici ne avrebbero pagato le conseguenze.
Un tipo come lui non si poteva uccidere con dei semplici sassi, un Guardiano non può morire perché è già morto da un pezzo.
Sicuramente Fafnir sarebbe tornato, e senza il suo aiuto, il destino dei suoi amici e di tutte quelle persone fu spacciato.
"No Jack, calmati. Non fasciarti la testa prima ancora di essertela rotta" Si ripeté.
Andare nel panico non avrebbe risolto nulla.
Nord lo vide uscire di corsa dalla stanza e pensò che forse si sarebbe andato a scusare con gli altri, ma quando fece per raggiungerlo, lo vide chiedere al gruppo di Padre Tempo, dopo la risposta da parte di Dentolina, Jack si portò una mano tra i capelli, sotto di lui dei piccoli strati di ghiaccio iniziarono pian piano a formarsi.
Stava perdendo nuovamente il controllo.
Nord si avvicinò al ragazzo per dargli conforto, ma non ci fu tempo che Jack balzò verso di lui, la domanda fu talmente veloce che a stento capì le sue parole.
“Mi serve la sfera per trasportarmi di nuovo da Tempo”
“C_Come?!Ma...”
“Fafnir può essere ancora vivo! Devo accertarmi che gli altri stiano bene!”
“Fafnir?” Domandò una voce alle sue spalle, Calmoniglio li raggiunse con un balzo, seguito a ruota da Sandy e Dentolina “Vuoi farci credere che hai affrontato quel bestione? Da solo?”
“Non proprio da solo, però..” Gli fece cenno con le mani di fermarsi “Non c'è tempo adesso. Devo tornare indietro, ne va della vita di un intero Regno!”
Ma Calmoniglio non parve della stessa idea "Jack"
"Ascoltatemi!" Sbottò "Sono stato un ingrato, lo so'..."
Lui lo osservò, facendogli cenno con la zampa di continuare "E...?"
Lo spirito fulminò con lo sguardo e forzò un sorrisetto "Non basta averti dato ragione?"
"Sai che non è così facile" Rispose severo, incrociando le braccia "Ma...Se c'è davvero Fafnir in questa storia, allora non c'è tempo da perdere. Quello è un tipo tosto, non sarà semplice affrontarlo"
"Verremmo con te, Jack!" Disse Dentolina, seguita da Dente da latte che, euforica, raggiunse lo spirito dell'inverno, mostrandogli tutta la sua determinazione nel volerlo aiutare; anche Sandy sembrò favorevole, annuì con sicurezza, creando una serie di immagini di lui e il drago con la sabbia.
Nord posò le mani sulla spalla del ragazzo, tirando fuori dalla sua tasca la sfera natalizia, oggetto di tutte quelle avventure fatte pochi giorni fa.
Jack osservò il suo gruppo con un sorriso pieno di gratitudine, non poté che esserne orgoglioso. Nonostante il suo comportamento, continuarono a offrirgli la loro amicizia e soprattutto la fiducia.
Ma in parte si sentì davvero in colpa, si legò così tanto alle persone del passato, da dimenticare chi credette in lui nel presente.
Anche loro erano una famiglia per lui, gli dispiacque solo essersene dimenticato.
 
 
 
************
 
 
 
 
La sfuriata tra Calmoniglio e Padre Tempo, seguita da Jack, indusse l'uomo a lasciare la casa di Nord per tornarsene in pace tra le sue invenzioni e il suo thè alle erbe. Non era abituato a stare in mezzo alle persone, anche se in questo caso, di spiriti, gli unici con cui aveva instaurato un buon rapporto erano Nord e Sandy, quest'ultimo vecchio quasi quanto lui stesso.
Anche Jack Frost non gli parve così male, gli piacque il suo carattere irrefrenabile e la sua linguaccia, avrebbe volentieri scambiato quattro chiacchiere con lui se solo non fosse intervenuto quel distributore di uova.
Non riuscì proprio a sopportarlo.
"Hey nonno Tempo!"
La voce cristallina di Jack interruppe i suoi pensieri, e anche il lavoro con l'orologio teiera "Frost?"
Si voltò verso il ragazzo, rallegrato come non mai. Allora non ce l'aveva più con lui per averlo fatto perdere in un'altra epoca e aver fatto la spia "Ma che bella sorpre....sa..." tuttavia il suo sorriso si trasformò ben presto in una smorfia contradditoria non appena vide tra il gruppo, la figura della lepre "Ah...Ci sei anche tu! Cerca di non sporcare il pavimento con le zampacce"
Calmoniglio avrebbe risposto furente, se Dentolina non gli avesse lanciato una delle sue occhiatacce.
Lei era una tipa socievole e altruista, ma il Guardiano della Speranza sapeva che se mai si fosse veramente arrabbiata, sarebbe stata la fine. Era meglio darle corda.
Jack approfittò subito della breve calma per dirigersi verso l'uomo "Tempo, puoi riportarmi indietro?"
"Indietro?" Ripeté sconvolto "Quanto indietro?"
"Indietro come l'altra volta!"
Il vecchio rise divertito e gli diede una leggera pacca sulla spalla "Non credi di aver già fatto abbastanza follie per oggi? E se lo dico io.." Riprese così ad armeggiare con la sua invenzione.
"Ho lasciato alcune faccende in sospeso"
"Non credo siano poi così gravi"
Sandy li superò, ponendosi di fronte all'uomo e creando sul suo capo una serie di immagini con la sabbia, al tempo stesso agitò le braccia per enfatizzare i dialoghi, Tempo lo osservò, annuendo ripetutamente come se capisse le sue parole "Mmh...Fafnir eh? Non lo conosco di persona ma ho sentito parlare di lui" Sospirò, ponendo fine al suo lavoro con l'orologio "Sei di poche parole, ma pur sempre molto convincenti"
Ovviamente riferendosi all'omino dei sogni "Bene" Si voltò dunque verso gli altri, puntando gli occhi su Jack "Prima di andare potresti consegnarmi l'amuleto, ho saputo che ti sei fatto degli amichetti e comunque sai...Non vorrei gli capitasse qualcosa ahahah!"
A quel punto lo spirito dell'inverno si irrigidì, ricordando purtroppo che l'oggetto in questione fu distrutto durante il primo incontro con Fafnir, ancora nelle vesti di umano. Lui credette che l'amuleto fosse fatto d'oro quando in realtà ne portò solo l'aspetto, una volta scoperto l'inganno lo distrusse, portando Jack all'isolamento tra i suoi compagni, solo grazie all'aiuto di Rapunzel venne finalmente riconosciuto.
Padre Tempo gli spiegò del suo potenziale e del periodo che gli ci volle per costruirlo.
Jack si lasciò sfuggire un lungo sospiro, conoscendo quel vecchietto, non avrebbe reagito bene alla notizia.
"Allora?" La sua voce allegra diede quasi l'impressione che forse, se gli avesse spiegato con calma cosa gli fosse capitato, non si sarebbe arrabbiato, dopotutto.
"Ecco..." Cercò di incespicare qualche parole, rimuginando di tanto in tanto "Anche qui c'è stato un problema. Vedi, ero nel bosco e..."
"....Eeeee?" continuò, con curiosità.
"E...." Jack non seppe proprio come dirglielo, ma quel suo temporeggiare, fece finalmente aprire gli occhi al vecchietto.
"...Oh no...OH NO!" urlò, portandosi le mani tra i capelli bianchi "HAI PERSO IL MIO AMULETO!"
"Hei calmati non l'ho perso! Me l'hanno distrutt..." ma dovette mordersi la lingua.
"D_DISTRUTTO?!" Ripeté sconvolto, battendo un pugno sul tavolo talmente forte da far cadere l'orologio a terra.
Altro che arrabbiato, la sua espressione fu peggio.
"L'unico pezzo realizzato! Hai idea di quanti anni mi ci siano voluti?! Ben nov..."
"Sì sì, novantadue anni"
"E MEZZO!" Gli urlò
"Lo so. Ed è per questo che voglio tornare indietro, è stato Fafnir la causa di tutto"
"No no!" Gesticolò con le mani, scuotendo il capo "Mi dispiace ragazzo ma non ti farò nessun favore, basta!"
"C_Come?!" Ripeterono gli altri, stupiti quando lo stesso Jack.
"Non vi porterò da nessuna parte. Tzè...Cerchi di essere gentile e cosa ricevi in cambio? Novantadue anni e mezzo buttati nella discarica!"
Nord tentò di parlare ed avanzò di un passo verso di lui "Tempo, ascolta"
"Non ti ci mettere anche tu Nord! Sai bene come sono fatto e non intendo cambiare idea!" Detto ciò, fece per voltarsi dal gruppo e allontanarsene a testa alta, quando Dentolina, vedendo lo stato d'animo di Jack, tentò di fermare l'uomo "A_Aspetti!"
Stranamente, Padre Tempo si fermò, voltandosi abbastanza per dare un veloce sguardo alla Guardiana.
"Lo so che Jack ha fatto una sciocchezza e che spesso non ragiona sulle conseguenze"
Il ragazzo le lanciò occhiata, senza interromperla.
"Ma deve dargli un'altra possibilità!"
Lui tentò di obbiettare "Ha distrutto il mio amuleto!"
Dentolina non si lasciò sopraffare e volò prepotentemente verso di lui "Se avesse ascoltato bene, Jack ha detto più volte che non è stata colpa!"
"Wow" sorrise lo spirito accanto a Calmoniglio "E' un ottimo avvocato"
"La prego" Supplicò Dentolina, seguita a ruota da Dente da latte e altre due fatine "Sa meglio di tutti noi di cosa sia capace quel mostro, vuole permettergli di distruggere un intero villaggio solo per un suo capriccio?"
Anche Nord si intromise nel discorso "Tempo, credi che lascerei dolci e giocattoli in secondo piano se non fosse questione importante?" 
Il vecchio si fermò ad osservare per un istante Dentolina, avvertendo gli sguardi minacciosi anche delle sue aiutanti li vicino, in fondo la giovane Guardiana dei Ricordi non ebbe completamente torto, inoltre, per quanto ci provasse, non riuscì a tenere il muso a lungo.
Tempo alzò il capo e tirò u un lungo sospiro rassegnato "Oh...Eh va bene!" Non riesco ad essere arrabbiato di fronte ad una ragazza!" Disse sorridente. Jack rilassò le spalle e si scambiò uno sguardo d'intesa con Dentolina "Grazie"
Lei ricambiò, arrossendo lievemente.
"Ma bada che questa è l'ultima volta!" l'uomo schioccò le dita e Moris lo raggiunse tenendo tra le zampe l'orologio per viaggiare nel tempo.
"Ultima?" Ripeté Jack "Questo significa che..."
"Scordati la tua famiglia" Iniziò "Ascoltami ragazzo, tanti secoli rinchiuso in questo spazio senza fine non avranno giovato la mia mente...E la colpa in parte è anche mia. Ma TU avevi una responsabilità" Detto ciò, si mise a trafficare con il suo orologio per ritrovare il passato.
"Non è una giustificazione! E' semplicemente un dispetto!"
Ma Calmoniglio avanzò verso di lui "Tieni a freno quella lingua una buona volta!" Gli sussurrò.
"Senti chi parla" Pensò Jack, seppur in procinto di dirgliene quattro, Nord gli porse una mano sulla spalla per rassicurarlo "Non preoccuparti, Tempo è permaloso, ma dimentica tutto in pochi minuti, vedrai che gli passerà"
Lo sperò, ma seppur triste per non rivedere la sua famiglia, in quel momento per lui fu più importante la vita dei suoi amici, dovette assicurarsi che Merida, Hiccup e Rapunzel stessero bene e che il pensiero del ritorno di Fafnir fosse solo una brutta supposizione.
 
 
 
************
 
 
 
Grazie ai draghi, il viaggio di ritorno non durò poi molto, in breve tempo i ragazzi poterono scorgere in lontananza il castello e Merida poté tirare un sospiro di sollievo, sembrò ancora tutto intero, ma per quanto si sforzasse a rimanere calma, la tensione nel sapere delle condizioni della sua famiglia non le diede pace.
In fondo le fece uno strano effetto tornare a casa, fu una strana sensazione, come fosse stata lontana per anni; non era la prima volta che lasciava il castello, ma la situazione fu completamente diversa.
Almeno la volta scorsa fu sicura che, tornando a casa avrebbe trovato la sua famiglia sana e salva.
Astrid e gli altri la rassicurarono nell'aver cacciato i draghi, ma senza soffermarsi sulle condizioni degli abitanti e soprattutto sui reali.
"Direi che siamo arrivati" Mormorò la vichinga, ordinando al suo drago di planare per l'atterraggio.
Merida abbassò il capo, osservando con sgomento il terribile disastro che quei draghi causarono, case distrutte, terreni calpestati, spade e lance conficcate nel terreno.
Probabilmente le guardie cercarono di difendersi come meglio poterono, ma contro quei draghi le loro armi non sembrarono molto efficaci, non del tutto per lo meno.
Più si avvicinarono, più si accorse che, tra i cumuli di macerie vide qualche macchia di sangue, causati probabilmente dal tentativo di difendersi.
Per un attimo si sentì completamente senza forze, dovette prendere un lungo respiro per non svenire da un momento all'altro, il solo pensiero che la sua famiglia fosse stata ferita, o peggio...
"Merida, guarda!!" Il richiamo allegro di Rapunzel la fece rinsanire, portò via lo sguardo da quel terribile spettacolo, concentrandolo più in lontananza, vicino al castello intravide una serie di persone, guardie e riuscì con stupore a scorgere la figura di sua madre, intenta a rassicurare una delle donne del castello.
Scese velocemente dal dorso di Tempestosa, iniziando a correre verso di lei, Hiccup e Rapunzel la osservarono e decisero di accelerare il passo per starle vicino, lasciando indietro gli altri, ma Merida non ci fece caso.
"Mamma!"
La donna alzò lo sguardo, non riuscendo a trattenere un grido di stupore non appena vide la chioma rossa e frizzante di sua figlia correrle in contro.
"Merida!"
Attirati dalle urla della regina, tutti si voltarono verso la principessa, felici e sollevati di rivederla sana e salva, ma le loro grida di gioia durarono ben poco, all'arrivo dei draghi, gli abitanti smisero di festeggiare per allontanarsi carichi di paura.
La regina invece ignorò la loro presenza, concentrandosi solo ed esclusivamente su sua figlia.
"Sei tornata!" Disse, con le lacrime agli occhi, mentre si gettò tra le sue braccia "Oh Merida..." La guardò, togliendole i ciuffi ribelli dal suo viso, senza smettere di sorriderle "Non sai che spavento mi hai fatto prendere" le lacrime iniziarono nuovamente a rigarle il viso, nonostante esprimessero tutta la gioia possibile.
Non le fu mai così difficile controllare le sue emozioni come quel giorno, come Merida, tra la scomparsa di sua figlia, l'attacco al castello e l'arrivo di quei draghi, riuscirono a sopravvivere per miracolo e per tutto quel tempo non fece che pensare a lei, sua figlia. Lontana da casa, probabilmente da sola, rischiando la vita.  
Si sentì una pessima madre, avrebbe voluto fare di più per proteggere i suoi figli.
Nel corso di quella giornata, Fergus le ripeté più volte che stava esagerando, attribuendosi colpe non necessarie, vedere la propria regina cedere in quel modo, non fu di buona auspicio per il popolo.
Ma Elinor era anche una madre.
Perdere le tracce di tua figlia per dei giorni e pensare addirittura alla sua morte, può portare a perdere il lume della ragione.
"Stai bene? Non sei ferita? Sei così gelida, sicura di non avere la febbre?"
"No, sto bene" Ridacchiò, tornando improvvisamente seria "E voi? State tutti bene? Nel senso.."
I tre fratellini corsero verso di lei, abbracciandola allegramente, in fondo anche si preoccuparono molto per la sua scomparsa. Guardandoli, Merida si sentì ancora più sollevata "Ragazzi!" li abbracciò, scompigliando ad ognuno i capelli ricci.
Rapunzel raggiunse Merida appena in tempo per vederla abbracciata a sua madre, si sentì tremendamente felice per lei, per tutti loro e soprattutto sollevata nel sapere che stessero bene.
Ma vedendo quella scena così carica di affetto, una parte di lei si sentì male.
Provò un forte dolore al petto, una sensazione di tristezza e malinconia, ancora non riuscì a capirne il motivo.
Ma più guardò Merida ed Elinor, più il viso della regina lo vide cambiare e trasformarsi in quello di sua madre, Gothel.
Rapunzel stette via per così tanto tempo, da essersi dimenticata della donna che l'aveva cresciuta e voluto bene.
"Per fortuna non ci sono state delle perdite, la maggior parte delle donne, anziani e bambini sono al sicuro, in attesa che si liberi la zona" Sorrise la regina "Dovrei essere anche io con loro..."
"Ma non ce la fai a stare ferma" Disse Merida "lo so bene"
Elinor non riuscì a trattenere un ulteriore abbraccio affettuoso.
"Hai visto quegli orribili draghi? Che spavento...Ho temuto il peggio"
Mentre abbracciò la figlia per l'ennesima volta, sentì uno sbuffo d'aria calda scompigliarle i capelli e una volta alzato lo sguardo, vide Sdentato guardarle con i suoi enormi occhioni, nonostante potesse apparire tenero, non fu lo stesso per una donna che fino a poche ore fa rischiò di essere mangiata da uno della sua specie.
Scattò all'indietro, trattenendo la figlia per un braccio "Merida scappa, presto!"
Ma lei cercò di divincolarsi dalla sua presa "No aspetta! Non è come pensi!" 
"Ha ragione!" Hiccup arrivò pochi istanti dopo ed affiancò l'amica, portando una mano sulla spalla del drago "Mi lasci spiegare..."
Alla vista di quel ragazzo, lo sguardo di Elinor si rabbuiò, si alzò di scatto e puntò il dito verso di lui, guardandolo minacciosamente "TU! Immaginavo fosse per colpa tua" Intravide anche Rapunzel dietro di lui "...E tua"
Lei abbassò il capo, sentendosi terribilmente a disagio.
"No, mamma ascoltami!" Urlò la rossa, riuscendo a liberarsi dalla sua presa e avvicinandosi ai due ragazzi, si voltò verso Sdentato e gli accarezzò il capo, il drago sbuffò leggermente, ma si lasciò coccolare.
In fondo, perché rifiutare?
La regina non riuscì a credere ai suoi occhi "Ma...Ma tu..."
"Lui è Sdentato" Disse Merida, senza smettere di coccolarlo "E non farebbe del male ad una mosca"
Elinor d'altra parte, continuò a fissarla completamente esterrefatta "Ma...E' un d_drago...e..."
"E se non mi sbaglio, sono stati degli altri draghi a salvarvi" Smise poi di accarezzare il capo del drago, che si voltò verso di lei, lanciandole un'occhiata come per dirle "Già finito?!"
"Come fai a saperlo?" Domandò la regina.
Finalmente giunsero tra di loro gli altri vichinghi, seguiti dai loro inseparabili compagni di volo, rivedendo i loro volti, Elinor annuì distrattamente "..Voi..."
Moccicoso si guardò attorno, osservando gran parte delle persone osservarli con occhi pieni di sospetto "E questo sarebbe un riconoscimento? Non c'era una festa in nostro onore?"
"Ti pare che siano di umore per organizzare una festa?!" Lo rimproverò Astrid "Sono terrorizzati da noi!"
"Ma li abbiamo salvati. Di conseguenza non dovrebbero odiarci ma elogiarci" Continuò perplesso Gambadipesce.
Testadistufo si rivolse alla sorella "Pss...Hey guarda un po'" Fece un balzo in avanti, urlando come un orso, alcune persone si spaventarono e fuggirono più distante.
La sorella ridacchiò "Forte! Ora tocca a me!"
Ma prima che potesse anche solo prepararsi al balzo, Astrid li fermò "La volete smettere?! Volete spaventarli ancora di più?"
"Uff..." Sospirarono all'unisono.
"Che permalosa, era solo per movimentare un po' la situazione" Brontolò Testabruta
Elinor osservò quello strano gruppo, guardando in particolar modo Astrid, appena vide il drago azzurro accanto a lei, ricordò con sgomento il loro primo incontro, quando la vichinga in groppa a Tempestosa, sbaragliò quel drago intento ad aggredire lei e i suoi figli.
Chissà il perché, ma lo spavento preso prevalse sui ricordi.
Astrid rivolse un veloce sguardo al gruppo di persone che li osservarono con aria preoccupata, alcune guardie invece si fecero avanti, nonostante il terrore dei draghi, cercarono di farsi coraggio.
Se non avessero risolto in fretta la situazione, ci sarebbe stato un altro scontro.
"Hiccup, sarà meglio andarcene, gli unici draghi che abbiamo visto sono i nostri" Gli portò una mano sulla spalla, come per fargli capire il suo timore "Non siamo i benvenuti"
Ma prima che il ragazzo potesse dire qualcosa, Elinor fece un passo in avanti "Aspettate" Con l'altra mano fece cenno alle guardie di calmarsi "Vi riconosco, siete stati voi a salvarci dai draghi" Dopo di ché si voltò verso Hiccup "Quindi...Tu sei..."
"Uno di loro, sono un vichingo, veniamo da Berk e questi draghi sono nostri amici" Si scambiò uno sguardo d'intesa con la furia buia, dandogli una leggera carezza alle orecchie, in seguito il drago gli leccò il viso in segno di amicizia, producendo un rumore simile a delle fusa.
Rapunzel rimase li ferma ad osservarli con un misto di tristezza sul volto.
Il bellissimo rapporto tra Hiccup e Sdentato, le ricordò molto quello tra lei e il piccolo Pascal.
Chissà come stava...
"Un vichingo.." Mormorò La regina.
Hiccup distolse lo sguardo da lei "Lo so, avrei dovuto dirlo e...Mi dispiace"
"La colpa non è solo sua.." Disse Merida.
Elinor osservò entrambi, per poi tirare un lungo sospiro.
Vichinghi...
Con quel popolo il suo clan non rimase in buoni rapporti, ricordò ancora le battaglie che suo marito e gli altri clan affrontarono anni fa contro di loro, forse si scontrarono addirittura col popolo di Berk, non ne fu pienamente sicura.
In quell'istante si sentì terribilmente confusa. Da una parte il suo dovere di regina le impose di non fidarsi di un popolo nemico, ma quei ragazzi, insieme a quei draghi salvarono non solo la vita della sua famiglia, ma dell'intero villaggio.
Merida la guardò, come se le stesse comunicando col solo sguardo tutti i suoi timori.
"Fate largo!! Spostatevi!" Una serie di urla interruppero le sue riflessioni, Elinor sentì suo marito farsi strada tra diverse guardie per cercare di raggiungerla "Donna stai bene?!" Lanciò uno sguardo ai nuovi arrivati, e sgranò gli occhi "Oh no, non di nuovo!" Estrasse la spada, facendo cenno a sua moglie di ritirarsi "Ora bast..."
"Fermati papà!"
"Merida?" Disse stupito l'uomo, con tutto quel trambusto la notò per niente.
"Fergus!" Le Urlò la moglie "Abbassa quella spada, subito!"
"Ma...Ma io..."
"Fa come dice!" Continuò la figlia, usando lo stesso tono della madre.
Una Elinor era più che sufficiente per lui, due erano decisamente troppe "D'accordo" Disse debolmente
Vedendolo posare l'arma, la regina si tranquillizzò "Non è questo il modo di rivolgersi ai nostri ospiti"
Un sussulto si levò tra il pubblico, seguito da numerosi mormorii, ma Elinor non ci badò e voltandosi verso il popolo, continuò il discorso "Non potete dimenticarvi i fatti avvenuti poche ore fa, queste persone ci hanno salvato la vita" I mormorii pian piano diminuirono, e tutti prestarono attenzione solo ed esclusivamente alla regina "Certo, sono dei vichinghi..."
"E comandano dei draghi vostra maestà! Le stesse creature che prima ci hanno aggredito, distrutto i nostri raccolti e mandato a pezzi le nostre case!" Intervenne una guardia.
"Questi draghi sono buoni, non ci farebbero mai del male!" Tentò di protestare Merida "Mi hanno salvato la vita! Potete fidarvi di loro!"
Intanto i gemellini si misero a giocherellare con la coda di Sdentato, il drago sembrò leggermente infastidito ma li lasciò fare, non volendo di certo causare ancora più scalpore.
"Troveremo una soluzione, fidatevi" Rispose prontamente la regina "Ma questo non implica voltare le spalle ad un popolo che ci ha soccorso in un momento di difficoltà"
Inizialmente tutti si zittirono, ma alla fine la volontà della regina prevalse sull'ostilità di alcuni e convinse il popolo a dare fiducia ai nuovi arrivati.
"Come faremo a sapere che non è solo un trucco per conquistare il Clan?!" Disse un'altra persona.
Elinor rimase un po' spiazzata, Merida fece per rispondere, ma Rapunzel la superò.
"Volete scherzare?! Non farebbero mai una cosa simile! Sono le persone più gentili che abbia mai incontrato, se quei draghi sono spariti è per merito loro, di Merida, Jack..."
"E tuo!" Continuò la rossa, posandole una mano sulla spalla "Sarei stata persa senza di loro, ve lo posso assicurare"
Un silenzio si propagò tra il gruppo di persone, le parole delle due ragazze riuscirono a calmare alcuni dei più ostinati.
Dopo il discorso, Elinor fece un breve cenno a Merida, Rapunzel ed Hiccup "Dovrete raccontarmi parecchie cose"
"Lo credo anche io" Mormorò il ragazzo, grattandosi il capo "Ma prima di tutti sarà meglio dare una controllata al territorio"
"Dopo il vostro arrivo quelle bestiacce sono scappate come conigli" Disse Fergus, mostrando un lieve sorriso "Non li abbiamo più visti da allora"
"Meglio esserne certi" Hiccup si rivolse a Sdentato e tutta la sua squadra "Dobbiamo espanderci per tutta la zona, se uno di voi vede uno di quei draghi, non deve attaccarlo ma avvertire immediatamente tutti gli altri, siamo intesi?"
"Sissignore" Disse con un lieve tocco d'ironia la bionda, per poi salire in groppa al suo fedele drago.
Hiccup le sorrise, quasi divertito dal suo atteggiamento, poi volse lo sguardo verso le altre due ragazze "A più tardi"
Si fecero largo nel gruppo e spiccarono il volo, seguiti dagli altri.
Elinor lanciò un ultima occhiata al ragazzo, ma successivamente venne attirata dalle condizioni delle due "Sarà meglio darvi una ripulita, così intanto potremmo parlare" I suoi occhi puntarono sul vestito strappato della figlia "Cosa ti è successo? Si chinò per controllare meglio lo strappo "Dimmi che non è stato uno di quei cosi o..."
"Non preoccuparti" la rassicurò "L'ho strappato per liberarmi dal ghiaccio che Jack aveva..." Ma si bloccò "...N_nulla..."
"J_Jack?" Ripeté, battendo le palpebre "Intendi...quel Jack Frost che avevi visto?"
"Non è niente di importante" Concluse freddamente Merida, superandola. Elinor la guardò, voltandosi poi verso Rapunzel, come per chiederle aiuto.
La ragazza abbassò leggermente lo sguardo, cercando di nascondere un po' della sua tristezza.
"Esiste davvero questo Jack Frost?"
"S_sì, in un certo senso" Mormorò, tenendo stretto nella mano destra il biglietto d'addio che le lasciò lo spirito "Ma se n'è andato, non credo avremo occasione di rivederlo"
 
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE:
....Non sono morta! XD
Ho avuto un grandissimo ritardo lo so, quasi un mesetto che non aggiorno.
Mi dispiace, ma volevo solo avvertire che non intendo assolutissimamente bloccare le fanfiction che ho in corso.
In questo mese avevo tempo di stare al computer solo per la sera, ma mi mancava l'ispirazione a causa dello stress e così...Ho tirato fuori qualcosa qualche giorno fa.
Spero di non fare più un ritardo simile, anzi, me lo impongo, perché so che se continuo a ritardare con gli aggiornamenti mi stuferò prima del previsto, e intendo terminarla questa benedetta fanfiction.
Quindi...Abbiate pazienza.  Ultimamente non ho frequentato molto Efp, ma dovrei tornare abbastanza attiva dalla prossima settimana, riprendendo non solo a pensare agli aggiornamenti, ma pure a leggere mooolte storie che avevo lasciato indietro.
Uff...Un bel lavoraccio XD
Non ho altro da dire, volevo aggiungere l'arrivo di jack e gli altri subito in questo capitolo, ma ho decisamente scritto troppo e non ce l'ho fatta, lo lascio nel prossimo capitolo!
Per ora non c'è ancora traccia di Fafnir, speriamo non succeda nulla di grave :D..:Chi lo sa xD
Rapunzel sembra avere dei ripensamenti, da una parte vorrebbe rimanere con i suoi amici, ma dall'altra le iniziano a mancare sua madre e Pascal. Poveretta...
Se solo sapesse le intenzioni di sua madre -.-
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, vi ringrazio tanto, sto raggiungendo quasi 100 recensioni (wow, mai successo xD)
Ringrazio comunque tutti voi per il sostegno, chi leggerà e chi mi perdonerà per questo ritardo.
A presto! ^^

 

 
 

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Capitolo 25
*** Incertezze ***



Cap 25:
 

Incertezze

 
 
 
 
 
 
Il varco temporale venne riaperto e Jack, accompagnato dai suoi amici, furono riportati tremila anni indietro, chiesero a Padre Tempo di farli giungere nel luogo il cui Jack fu "raccolto", sperando di rivedere ancora i suoi amici.
Appena Tempo avvertì loro di andare, Jack ebbe un fremito, temette un qualche altro sbalzo temporale, o di atterrare nel luogo sbagliato, Tempo non si dimostrò una persona molto affidabile dopotutto. Non si accorse dell'errore iniziale, quando lo spedì decisamente troppo indietro anziché nell’epoca della sua morte.
"Se solo gli avessi dato ascolto, non sarebbe successo questo guaio" Si sforzò di pensare lo spirito.
....
Dente da latte volò allegramente al suo fianco, cercando di rassicurarlo come meglio poté.
"Ti ringrazio" Le sorrise, dandole una lieve carezza sulla testa "Ma non voglio che anche tu corra dei rischi, resta qui, tornerò presto"
Il piccolo spiritello lo guardò con occhi pieni di tristezza, si separò dal suo amico già l'altra volta, non volle abbandonarlo di nuovo, proprio nel momento del bisogno.
Ma Jack sembrò fermo sulla sua decisione, per cui la piccola Dente da latte dovette arrendersi e allontanarsi dal ragazzo, raggiungendo Padre Tempo e Moris.
Il vecchietto osservò il gruppo con stupore "Mi chiedo perché dovete seguirlo anche voi! Vi rendete conto che senza l'amuleto, i vostri poteri svaniranno? Nessuno crede in voi"
Sandy gli lanciò un'occhiata furente.
"Oooh andiamo! Sai bene che la tua magia non era così potente come adesso!"
"Hai ragione Tempo" Disse Nord "Probabilmente saremo più deboli, ma non possiamo abbandonare Jack. Inoltre..." Fece una breve pausa "Ti sei dimenticato qualcuno"
Il suo sguardo complice si incrociò con quello dell'albino, che inconsapevolmente, ripensò ai timori di poco fa.
Se non gli avesse dato ascolto, non avrebbe mai conosciuto le sole persone in grado di credere in loro.
Sorrise. Allora, in fondo fu meglio così.
 

 
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Hiccup e Sdentato, alla guida del gruppo dei cavalieri di Berk, sorvolarono il territorio alla ricerca di qualche traccia sui draghi di Fafnir, riuscirono a sconfiggerlo per un soffio, ucciso da quella terribile frana e probabilmente morto all’impatto, tra rocce e detriti. Senza di lui, i suoi draghi erano disorientati, poteva essere decisamente più facile gestirli, inoltre non sapevano volare, al contrario di loro, un dettaglio da non dimenticare.
Mentre volarono nello sconfinato regno della sua amica Merida, il giovane vichingo si sentì stranamente quieto, come se tutta la pressione e la paura stesse pian piano svanendo, lasciando spazio alla sicurezza di un tempo, anche Sdentato sembrò decisamente più tranquillo, poté avvertirlo, come se fossero l’uno parte dell’altro, Hiccup gli rivolse un leggero sorriso, dandogli un colpetto al capo per attirare la sua attenzione “Qui è tutto tranquillo, che ne dici, facciamo un ultimo giro e poi torniamo al castello a riposarci?” Il drago gli rivolse un ruggito consenziente.
Passarono solo due giorni, ma per entrambi sembrarono una settimana se non di più, tra viaggi, paure, battaglie e fughe, Sdentato si sentì terribilmente affaticato, perfino volare sembrò essere diventato più difficile.
Amava l’avventura, specie se assieme al suo migliore amico, ma non nascose il desiderio di coricarsi su un bel giaciglio bruciacchiato e dormire per diverse ore.
Per Hiccup quel drago fu come un libro aperto, riuscì a percepire dal solo sguardo la sua stanchezza, ma ciò nonostante non si rifiutò di controllare il territorio per la sicurezza del villaggio. Entrambi si sarebbero potuti riposare a fine lavoro, e, a giudicare dalla tranquillità del luogo, non ci sarebbe voluto poi molto. “Nessuna traccia dei draghi?” Domandò al gruppo, facendo rallentare di poco la Furia Buia.
“Niente!” Azzardò Moccicoso, sbuffando ripetutamente “ Solo il rumore insistente della mia panc…Ehm volevo dire…Di Zannacurva” Il suo drago gli lanciò un’occhiata torva 
“Probabilmente saranno fuggiti dall’altra parte del territorio, senza un leader e noi a fare la guardia, non credo si faranno più vivi” Disse Gambadipesce.
Hiccup annuì, dando un’ultima occhiata attorno “Facciamo un’ultima ispezione” Il mormorio del gruppo gli fece capire il loro dissenso “Solo una, poi torneremo al castello e ci riposeremo, va bene?” Ad un tratto la spossatezza sembrò essere sostituita da un’enorme energia nascosta.
“Evvai! Verremmo trattati come dei pezzi grossi!” Esultò Testaditufo, rivolgendosi poi alla sorella “Che cosa mangiano i re?”
“Vuoi metterti a fare lo schizzinoso proprio adesso?!” Sbottò Testabruta.
“Credete che ci faranno fare una visita al castello?” Disse Gambadipesce.
“Tzè…Per quello che c’è rimasto” Scherzò Moccicoso, Astrid gli lanciò uno sguardo fulmineo, per poi passare ad Hiccup.
“Non dovremmo farlo”
“Cosa?”
“Ricordi cosa mi avevi detto? Solo un giro d’ispezione e poi saremmo tornati a Berk, a casa nostra"
Hiccup abbassò leggermente il capo, lanciando un’occhiata alla Furia Buia, ma tutto quello che ricevette fu uno sguardo perplesso quasi quanto il suo, indeciso sul da farsi.
“Ce lo avevi promesso” Vedendolo in difficoltà, Gambadipesce provò a prendere le difese dell’amico
“Però non sarebbe una cattiva idea se…” Ma la bionda gli mostrò uno sguardo talmente convincente che dovette fermarsi ancor prima di terminare la frase.
“Lo avevo promesso. Hai ragione” Disse il leader, ma dal suo sguardo si capì la sua poca convinzione “Hai visto anche tu in che stato è questo posto? E se quei draghi tornassero? Siamo tutti stanchi e affaticati, penso che sarebbe meglio riposarsi”
Se Hiccup non sembrò convinto, Astrid ancora meno “Per quanto tempo dovremo restare? Più stiamo qui a difendere un regno che non ci appartiene, più Berk rimane senza la protezione dei draghi”
“Non sottovalutiamo Berk, ricordi come se la cavavano prima che i draghi diventassero nostri alleati?”
“E i cuccioli? E’ per loro che ti sei allontanato e abbiamo dovuto seguirti, non possiamo lasciarli qui”
“Li ritroveremo”
“Quando?” Sentì ormai la pazienza cederle del tutto.
Voleva bene ad Hiccup, ma da quando si era separato da Berk, Astrid lo sentiva sempre più distante, anche dopo il loro ricongiungimento avvertiva qualcosa di strano, come se una parte di lui cercasse di prendere tempo, per poter rimanere sempre di più in quel posto “Sembra che tu non te ne voglia andare davvero” Confessò, quasi come non volesse crederci nemmeno lei.
Hiccup batté le palpebre, mostrandole un sorriso rassicurante “Ma cosa dici Astrid? Non potrei mai lasciare Berk...E…e tutti voi” Si strinse le spalle, cercando di trovare le parole giuste per non far alterare ulteriormente la ragazza “Cerca di capire che anche i draghi sono stanchi, in fondo saranno loro a dover affrontare il viaggio di ritorno, e Berk non è di certo dietro l’angolo” Astrid come sempre non sembrò pienamente convinta, ma gli altri lo avrebbero di sicuro appoggiato, sembrarono tutti rapiti da quel posto, tranne che lei.
Fece per ribattere ma osservando l’atteggiamento di Tempestosa, si rese conto anche lei dell’umore dei loro draghi, in particolar modo di Sdentato. In effetti non riposarono dall’inizio del viaggio, e dopo il combattimento con Fafnir, sembrò doveroso concedere ai loro amici un po’ di meritato riposo prima di riprendere il volo.
Alla fine si convinse e tirò un sospiro “D’accordo”
“Facciamolo per i draghi” Le sorrise Hiccup.
Astrid ricambiò con uno forzato “Per loro...O per te?” Detto ciò riprese il volo, lasciando il ragazzo indietro.


 
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Passato il varco temporale, le cinque Leggende atterrarono senza troppi problemi, tranne Calmoniglio che, preso alla sprovvista, finì contro un cespuglio, Jack guardò attorno, notando con una punta di sollievo di trovarsi nel luogo dove fu portato via dai suoi amici poche ore fa, la foresta in una prima occhiata sembrò la stessa.
Improvvisamente sentì qualcosa tirarlo per una manica e non appena si voltò vide la piccola Dente da latte raggiungerlo allegramente.
"E tu cosa ci fai qui?" Jack non sembrò per nulla dello stesso umore "Ti avevo detto di stare al sicuro da Tempo! Perché non mi hai dato ascolto?"
Fu la prima volta che la piccoletta sentì Jack alzare la voce in quel modo, indietreggiò, abbassando il capo per la vergogna.
"Oh Jack! Così la spaventi!" Lo riprese la Fata dei denti, cercando di consolare la sua aiutante "Tranquilla, non voleva, è solo molto stressato"
In quell'attimo lo spirito si rese conto di aver alzato troppo il tono, non fu colpa di Dente da latte per tutto quello che stava succedendo, cercò solo di aiutarlo.
"Mi dispiace" Disse, con un lieve sorriso "Sai che non volevo sgridarti. Sono solo preoccupato che ti possa accadere qualcosa"
Dente da latte sembrò aver dimenticato la sfuriata di prima e si gettò nuovamente verso di lui per abbracciarlo.
"Beh ormai è qui, tanto vale che venga con noi" Ridacchiò
Dentolina sorrise al piccolo spiritello "Ma questa volta fatti vedere"
Jack fece per ricambiare, ma un leggero “crack” attirò la sua attenzione, indossò ancora i vestiti che gli diede Merida, perciò anche le scarpe, tuttavia avvertì la strana sensazione di aver calpestato qualcosa, quando abbassò lo sguardo vide uno di quei dolcetti natalizi tipici di Nord. Ricordò perfettamente quando gli disse di aver lasciato ai suoi amici un biglietto con un dolce in cui avvertì della sua fuga, e quasi gli salì di nuovo la rabbia per quel gesto.
Non ci fu traccia del biglietto, ma il dolce fu gettato a terra, probabilmente sotto la furia di Merida o Hiccup.
Non poté biasimarli, promise che sarebbe stato con loro, gli disse una sonora bugia, la verità è che non avrebbe voluto dire addio. 
“Tutto bene Jack?” Domandò Dentolina, vedendolo così pensieroso “Siamo nel posto giusto?”
“Lo spero!” Brontolò Calmoniglio “Altrimenti quel vecchiaccio se la vedrà con me”
“Buono Calmoniglio. Pensala a come una gita” Disse Nord.
Il Guardiano della Speranza drizzò nervosamente le orecchie “Oh lo vorrei tanto ma il pensiero di dovermi scontrare con il Guardiano dei Draghi non mi solleva il morale” Sandy sospirò, preparandosi all’ennesima discussione, ma prima che potesse iniziare, Jack si allontanò dal gruppo ed uscì dalla foresta, per dirigersi nel luogo dove lasciò i suoi amici, ma con delusione, non li vide.
Sarebbe bastato anche solo arrivare dieci minuti prima.
“Li abbiamo mancati”
“E non solo loro” Disse Nord, indicando nel baratro dove precipitò Fafnir, il drago fu sommerso dalle macerie e tutti lo credettero morto, fino a quel momento. Jack spostò il capo, guardando nella stessa direzione del Guardiano, un forte brivido lo fece paralizzare all’istante, osservando quella scena si rese conto che i suoi timori furono reali. La frana di rocce si spostò, come se qualcuno fosse riuscito ad emergere ed uscirne, per poi distruggere alcune rocce e ridurle in mille pezzi, si poterono notare anche numerosi segni di artigli nel terreno, anche Calmoniglio dovette ricredersi. Jack disse la verità.
Le tracce sul terreno furono accompagnate da delle lievi strisce di sangue che mano a mano si fecero sempre più evidenti, almeno sembrò ferito, questo riuscì in qualche modo a dargli qualche speranza in più. Ma non poterono perdere ulteriore tempo, con Fafnir libero, i suoi amici avrebbero rischiato grosso.
Di sicuro non si sarebbero tirati indietro nel affrontarlo di nuovo, e, conoscendo bene anche se stesso, nemmeno lui lo avrebbe fatto.
"Beh...Almeno sappiamo dov'è diretto" Disse Calmoniglio, cercando a suo modo di incentivare Jack, ma quello che ottenne furono solo delle strane occhiate da parte del ragazzo "Che succede?"
"Ti sei rimpicciolito?"
"Come?!"
In effetti il Guardiano normalmente era più alto di Jack, mentre in quel momento sembrò quasi della stessa altezza. Lo spirito ridacchiò, quando l'altro fece per fulminarlo con un'occhiataccia "Non-una-sola-parola" Lo zittì.
Normalmente Jack avrebbe preso in giro, ma in quel momento fu solo grato della sua presenza, avrebbe potuto scherzare più avanti di questo incidente.
"Sai dove si trovano i tuoi amici vero?"
"Dovrebbero essere tornati al castello" Guardò dritto di fronte a lui, pensando bene alla strada che dovettero intraprendere per arrivare a casa di Merida in tempo.
"Sarà meglio sbrigarci" Disse Dentolina
"Seguitemi" Indicò a loro la strada, facendo da guida, la ragazza gli volò a fianco, iniziando a perdere qualche piuma lungo il tragitto, seguita da Sandy, Calmoniglio e Nord.


 
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L'ennesimo giro di perlustrazione confermò la teoria di Gambadipesce, i draghi sembrarono spariti.
Hiccup poté tirare un sospiro di sollievo "Direi che ci meritiamo un po' di riposo" Sentì Sdentato confermare con un sonoro ruggito.
Raggiunsero gli altri che per fortuna si trovarono quasi tutti in un unico gruppo, meno che Astrid e Tempestosa, Hiccup si guardò attorno, sperando di vederle sbucare nei dintorni, ma non le vide.
"Che vi dicevo? Sono spariti!"
"S_Spariti?" Domandò allarmato Hiccup.
Gambadipesce lo guardò perplesso "Sì, i draghi. Ricordi?"
"Ah! Giusto!"
Per un attimo pensò che Astrid fosse tornata a Berk senza di lui.
"Quindi, abbiamo finito?" Domandò Moccicoso.
"Sì" Un mormorio di consenso di propagò nel gruppetto "Aspettiamo l'arrivo di Astrid e poi torniamo al castello"
"Cosa? Ancora?! Sono stufo, le ragazze mi stanno aspettando"
"Secondo me hanno bloccato le porte" Ridacchiò Testabruta, seguita a ruota dal fratello.
"Si sì ridete pure. Quando sarò il nuovo re io..."
"Hiccup!" La voce di Astrid li colse tutti alla sprovvista, videro la ragazza, in groppa a Tempestosa farsi sempre più vicina, fino a raggiungerli ad una velocità tale che il drago dovette riprendere fiato, anche la padrona sembrò molto turbata, quasi come se avesse visto un fantasma.
"I draghi..."
O peggio.
"Li ho visti!"
"Questo non ci voleva" Mormorò preoccupato Hiccup "Dov'erano diretti?"
"Via da qui, mi sono allontana per dare un ultima occhiata, ma appena stavamo per cambiare direzione, Tempestona ne ha avvistato uno. Sembra si stiano allontanando dal castello"
"Per ora..." Disse Hiccup e, volgendo un ultimo sguardo a Sdentato, capì che pensasse la stessa cosa: Dovevano fermarli.
"Coraggio ragazzi, dobbiamo seguirli, non so cosa stanno combinando, ma di sicuro non toccheranno più quel castello finché ci saremo noi a difenderlo"
"Siamo con te" Disse convinta Astrid.
Hiccup rimase colpito dalle sue parole, pensò ce l'avesse con lui, e in effetti la rabbia non sembrò ancora esserle pienamente passata, ma perfino una come Astrid sapeva riconoscere un reale pericolo.
Berk o non Berk, dovevano aiutare quelle persone, per Merida e Rapunzel.


 
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La tensione sembrò lentamente placarsi tra gli abitanti, alcuni accettarono senza opporsi all'invasione dei vichinghi coi loro draghi, mentre alcuni non parvero altrettanto convinti, ogni tanto alzarono lo sguardo, scrutando il cielo nuvoloso con la speranza di non vederli girovagare nei dintorni.
La regina se ne accorse ma decise comunque di non intervenire, capì la loro frustrazione, la paura di dover di nuovo affrontare quelle orribili bestie li lasciò diffidenti anche contro chi invece cercò di aiutarli, purtroppo non fu facile nemmeno per lei, temette potesse sfociare in una rivolta o peggio, ma per fortuna non ricevette nulla di più che un'occhiataccia sfuggente o un mormorio di tanto in tanto.
Le bastò, almeno le persone sembrarono rispettare ancora le sue decisioni.
Merida e Rapunzel la seguirono fino a quando non vennero portate dalle dame all'interno del castello per risistemare gli abiti, Merida fu quella più in difficoltà e la biondina ne approfittò per sfuggire dalle grinfie di Maudie e allontanarsi per un po' da tutta quella confusione.
In fondo era Merida la principessa, dovevano occuparsi di lei e questo lo capiva.
Anzi, in un certo senso si sentì sollevata e non poté fare a meno di sospirare, non appena si sporse da una finestra del castello.
Sentì come se le mancasse il fiato.
Ma appena alzò il capo, notando le figure di Hiccup e Sdentato in lontananza, Rapunzel capì che quello che provò fu solo un miscuglio di sentimenti contrastanti: Da una parte le mancò la sua vita precedente, con Pascal, sua madre, la solita routine.
Ma dall'altra parte, questo avrebbe significato rinunciare ad Hiccup e Merida, loro e Jack sono state le prime persone con cui ha avuto un vero legame al di fuori della torre, i suoi primi amici.
Se l'incantesimo della strega non l'avesse riportata indietro, non li avrebbe mai lasciati.
Ma non avrebbe più rivisto Pascal e sua madre.
Comunque vadano le cose, dovette fare una scelta e, accettarne le conseguenze, perdendo qualcuno.
"Ma come?" Ad un tratto si accorse dell'allontanamento di Hiccup e gli altri, come se avessero visto qualcosa.
Rapunzel li osservò confusa "Che siano..."
"Eccoti qui!" Disse una voce alle sue spalle. Merida riuscì finalmente a sfuggire dal caos in tempo per raggiungere l'amica, l'umore sembrò migliorato dall'inizio del ritorno a casa, anche se non si poté dire che "sprizzasse felicità da tutti i pori".
Evidentemente sembrò ancora avercela per la questione di Jack, e non riuscì a biasimarla, perfino lei notò una forte chimica tra loro.
"Che ti prende?" Chiese curiosa, notando lo strano umore della bionda.
"Hiccup e gli altri si stanno allontanando" Sospirò, guardando al di fuori della finestra "Credi sia successo qualcosa di grave? Oppure... Astrid li ha convinti e se ne vanno per davvero"
Sapeva dell'ostilità che la ragazza provò per loro, in particolar modo per lei.
"Impossibile" la rossa fece le spallucce "Hiccup non ci lascerebbe così su due piedi, non ne sarebbe capace"
"Lo penso anche io" Disse piano, ancora poco convinta "Ma poi Jack.."
"Jack ci ha mentito fin dall'inizio, è diverso" Rispose freddamente l'altra.
Rapunzel la guardò, forse non le sembrò il momento adatto per discutere, ma sentì che se non le avesse parlato al più presto, sarebbe scoppiata..
"Scusa.." sul viso della principessa si formò un sorriso impacciato "Jack era anche amico tuo, e non è detto che tu sia d'accordo con me, però.."
"Non preoccuparti" La consolò "Hiccup e Jack sono due persone completamente diverse, su questo siamo d'accordo"
"Già" E dopo quella discussione cadde un profondo silenzio, non un silenzio spiacevole, sembrò essere tornata un po' di quella pace che per tanto mancò a loro.
"Sai" Iniziò Merida, non riuscendo a tratterei l'entusiasmo "Ho parlato con mia madre e abbiamo pensato che, se non riesci a tornare a casa, puoi restare con noi qui al castello"
L'inaspettata proposta fece sobbalzare la ragazza.
"C_Come?!"
"Non è grandioso? Potremmo stare insieme, Hiccup e Sdentato ci verranno a trovare e nessuno si separerà più"
Vedendo la felicità che illuminò il viso dell'amica, Rapunzel si sentì un mostro.
"Ma io non sono una principessa, non posso vivere al castello"
"Sei la principessa che mia madre ha sempre voluto, credimi!" Ridacchiò.
"Ma...Ma non ce l'aveva con me per la storia della fuga e..."
"Le ho spiegato le tue origini e dopo una bella sgridata ha deciso di farti restare qui"
"Oh..."
"Vedrai quando lo dirò ai gemelli, o ad Hiccup! Chissà quando ritornerà! Avrai la stanza accanto alla mia, ti troverai benissimo e.."
Merida non fece che farfugliare su quanto si sarebbe divertita li tra loro, e in effetti, a Rapunzel non sarebbe affatto dispiaciuto stare li, o a Berk, con Hiccup.
Ma più passò il tempo, più senti che questa non sarebbe mai stata la sua vera casa.
Anche se titubante, cercò di farsi coraggio  "Ascolta..."
"Ti insegnerò ad andare a cavallo"
"Merida..."
"Ed ad usare l'arco! Andremo in giro per i boschi"
"Merida, io non credo sia giusto"
Nonostante il basso tono di voce, l'altra capì perfettamente e si fermò di colpo "Che intendi dire?"
La biondina fece un bel respiro "Coraggio Rapunzel, dille la verità"
"Non penso di poter restare" Confessò titubante "Tu qui hai tutto, una famiglia, delle persone che ti vogliono bene e ti rispettano, io non ho nessuno"
Merida le si avvicinò, appoggiando le mani sulle sue spalle e mostrandole un sorriso incoraggiante "E io cosa sono? Non stai dimenticando anche Hiccup? Siamo i tuoi amici"
Rapunzel si scostò leggermente "Ma ho bisogno anche di una madre, e per quanto sia fantastica la regina non potrà mai sostituire la mia"
Quelle parole spiazzarono completamente la ragazza.
"A casa c'è Pascal che mi aspetta, quando ero sulla torre era il mio unico amico"
Il sorriso della principessa iniziò pian piano a sparire "Adesso hai noi"
"Lo so, ma..."
"Se te ne vai non ci vedremo mai più"
"Questo lo so'"
"Come può non importarti niente?!" Sbottò, battendo un piede per la rabbia "Sei uguale a lui! Perché volete lasciarmi tutti quanti?!"
"Ma no io.."
Non riuscì a terminare la frase che Merida si allontanò dalla stanza, sbattendo la porta talmente forte che temette quasi di averla rotta.
Anche Rapunzel l'avrebbe abbandonata, così come Jack. Merida si sentì così furiosa e tradita, ma fu stanca di urlare, di piangere.
Si sentì stanca di tutto.


 
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"Quanto manca?" Disse Nord, ansimante e stanco per la fatica.
"Credo ancora parecchio, se continuiamo di questo passo" Jack si voltò, scuotendo debolmente il capo alla scena di Nord in fondo al gruppo e Calmoniglio che zampettò con difficoltà da un punto all'altro, senza nessun bambino a credere in lui, la sua altezza iniziò a calare vertiginosamente, di questo passo non sarebbero arrivati in tempo.
"Quel vecchiaccio...Perché... Non ci ha portati....Direttamente.... dalla tua amichetta scozzese?!" Disse lo spirito, tra un saltello e l'altro "Non potevamo usare la tua slitta?"
"Anf...N_Non passava in buco temporale!"
"Argh!"
Jack sospirò un'ennesima volta, se oltre ad andare lenti come lumache si mettevano anche a litigare, non sarebbero mai arrivati in tempo. 
Ad un tratto, Jack sentì l'urlo terrorizzato di Dente da latte, quando si voltò, vide uno dei tre draghetti di Hiccup catturare la povera spiritella con la lingua per tentare di mangiarla "No!" Riuscì a bloccarla appena in tempo, liberando la sua amica prima che venisse inghiottita "Tutto bene?"
Dente da latte sembrò furiosa e pronta a scontrarsi con la draghetta, ma Jack la fermò prima che si facesse male sul serio. Sophie si avvicinò giocosa verso Jack, mostrando un mormorio simile a delle fusa. Lo spirito fu contento di vedere che non si scordò di lei e soprattutto felice che stesse bene, probabilmente anche i fratelli si trovarono nei dintorni.
"Jack"
Dentolina indicò altri due draghi intenti ad inseguire amichevolmente Calmoniglio come se fosse una specie di preda "Questi draghi..."
"Di a coda di cotone di star tranquillo, sono innocui"
Ma ecco che Strazio emise un altro dei suoi strazianti urli, fu così assordante che Sandy dovette crearsi delle cuffiette con la polvere dorata.
"Innocui eh?" Calmoniglio non sembrò molto convinto.
"Sono un po' fastidiosi" Rispose, accarezzando il capo della draghettina, mentre Dente da latte continuò a lanciarle delle occhiatacce terribili.
Finalmente l'urlo di Strazio finì e con esso anche il tormento delle cinque Leggende.
"Ti ringrazio!" Disse esasperato lo Spirito di Pasqua.
Improvvisamente si accorsero che qualcosa oscurò il sole, Jack non riuscì a credere ai suoi occhi quando vide un altro drago, decisamente più grosso e minaccioso volare sopra di loro, emettendo un urlo simile a quello di Strazio, ma ancora più assordante e fastidioso.
Appena atterrato, i due draghetti maschi si affrettarono a raggiungerla, gioiosi, come se avessero appena visto la loro...
"Mamma" Disse lo spirito a denti stretti.
"Anche questo è innocuo?" Domandò ingenuamente Dentolina, probabilmente non capì la gravità della situazione.
"Non vorrei darti una risposta sbagliata" Si limitò a suggerire Jack.
Fafnir, mamma drago...Sembrò che chiunque volesse impedirgli di raggiungere i suoi amici.
Di bene in meglio.
 





ANGOLO AUTRICE:
Diamine, pensavo di non finire più questo capitolo. Ma come vedete, ho scrittoooooo!
Jack sta tentando di tornare dai suoi amici, ma sembra che ci sia sempre un punto a suo sfavore, povero ragazzo xD
Ed ecco che i draghi di Fafnir sembrano essere riapparsi, come se la caveranno Hiccup e gli altri?
Rapunzel e Merida, oddio... Non volevo arrivare a questo punto perché non mi piace farle litigare, sul serio, mi riesce meglio far litigare coi maschi, ma tra loro mi sento male xD
Spero comunque di aver sempre reso bene i personaggi, tranquilli che la "tranquillità" Sta per cessare, pian piano tornerà movimentato.
Grazie mille a tutti che seguono la storia, se volete, lasciate un commento che è sempre gradito.
Adieu!

 

 

 

 

 

 

 



 

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Capitolo 26
*** La furia di Fafnir ***



Cap 26:
 

La furia di Fafnir


 





"Buona mamma...Non vogliamo farti del male"
"Sì ma chi ci assicura che non sia lei ad avere cattive intenzioni?" Calmoniglio si precipitò accanto a Jack, seppur la sua stazza stesse diminuendo ogni minuto in più, il suo coraggio rimase. Sfidò con lo sguardo il drago, che prontamente si scagliò davanti a lui, ruggendo talmente forte da scompigliargli tutto il pelo.
I cuccioli sembrarono minuscoli al suo confronto, fu incredibile immaginare a come sarebbero diventati una volta adulti, i loro colori furono molto simili, tendenti al giallastro chiaro e con qualche chiazza più scura, il manto della madre invece parve decisamente più ombroso e definito, con l'aggiunta di quattro ali, i draghetti ne disponevano solo due, probabilmente le altre sarebbero cresciute col tempo.
Strazio e Soffione si recarono dalla loro mamma, mormorando dei ruggiti allegri e vivaci, mentre il genitore, dopo aver rivolto uno sguardo amorevole, tornò a ringhiare minacciosamente verso il gruppo, spostando ogni tanto lo sguardo da loro, alla figlia Sophie, troppo attaccata alla compagnia di Jack. Ad un tratto la draghetta gli saltò in braccio, iniziando a giocherellare con i suoi capelli.
Sandy invece tentò di calmare la madre, ma il drago non gli lasciò il tempo nemmeno di realizzare un diversivo con la polvere magica, che emise un ruggito talmente potente da far volare il piccolo spirito e tutta la sabbia attorno.
"Se non ci lascerà in pace, dovremo sbarazzarci di lei" Disse Calmoniglio, recuperando uno dei suoi boomerang, ma Dentolina lo fermò
"Aspetta!F_Forse...Vuole solo fare amicizia"
Ma l'urlo furente del drago fece presupporre altro.
"O forse no" Si corresse.
"E' per quel cucciolo" Nord indicò Sophie, ancora aggrappata addosso a Jack "Vuole indietro suoi figli"
"Ci mancava solo rubare dei cuccioli" borbottò Calmoniglio, seguito da un'occhiataccia da parte di Jack "Non li ho rubati! E lei non ci attaccherà. Non tutti i draghi sono cattivi"
Fece qualche passo in avanti, tenendo stretto tra le braccia la piccola draghettina.
"Che stai facendo?" Domandò incredulo Nord "Fermati subito Jack! E' pericoloso"
Ma il ragazzo fece di testa sua (come sempre), e spinto da un leggero ottimismo, si avvicinò pericolosamente al grosso animale "Coraggio mammina, non vogliamo di certo litigare di fronte a questi piccoli?"
Il drago passò nuovamente lo sguardo da lui al cucciolo che tenne tra le braccia, sbuffando nervosamente.
Preso da un'immancabile coraggio, Jack cercò di sfiorarle il muso con la mano, ma fu costretto a ritirarla immediatamente non appena vide il drago mostrare i denti.
La tensione sul gruppo aumentò.
"Non tutti i draghi sono malvagi" Si ripeté, pensando al suo incontro con Hiccup e Sdentato, alla forte amicizia che li unì, alle storie che il vichingo gli raccontò sul suo paese e alla gioia che portarono i draghi a Berk.
Al contrario loro, i draghi di Fafnir erano malvagi perché sotto il suo controllo, non avevano potere, né libertà di pensiero, ma non poteva farsi influenzare da loro, non dopo che aveva scoperto la bontà della furia buia e dei tre cuccioli.
Non indietreggiò, anzi, tentò nuovamente un secondo approccio.
"Voglio essere tuo amico." Ripeté convinto.
Le Leggende, così come il drago, rimasero nettamente perplessi per questo ennesimo tentativo, ma questo non fermò la diffidenza della madre, si preparò a ritentare una zannata, ma la piccola Sophie le si parò davanti, soffiandole minacciosa.
Jack la guardò quasi rallegrato, il cucciolo lo difese, mettendosi contro la sua stessa madre. Il suo atteggiamento non passò di certo inosservato, sia per il gruppo presente, che per i due fratelli, e con un veloce battito d'ali, gli altri due si precipitarono a dare man forte alla sorellina, parandosi davanti al giovane spirito dell'inverno.
La madre non seppe cosa dire (né ringhiare), cercò di intimidirli ma i cuccioli sembrarono fin troppo determinati nella loro impresa, il drago fu talmente sbigottito dal loro comportamento, che non si accorse addirittura della mano di Jack, sfiorarle il capo con assoluta tranquillità.
"Ecco fatto!" Ridacchiò.
Sia gli spiriti che la draghessa fecero un breve scatto sorpreso, ma inaspettatamente quest'ultima non si ritirò, né tentò di morderlo, anche se un po' titubante, si lasciò tranquillizzare dalla carezza dello spirito.
Jack le sorrise fiero "Visto? Non volevo farti del male, voglio solo essere tuo amico"
Per una qualche strana ragione, il drago parve capirlo e si lasciò accarezzare senza tensioni.
In quell'istante lo spirito avvertì una forte sicurezza, seguito da una strana malinconia. Pensando all'amicizia che poté instaurare con quel drago, ripensò a Sdentato e al suo legame con Hiccup.
"Jack?...Jack.." La voce di Dentolina lo riportò alla realtà.
"Eh?"
"Va tutto bene?" Continuò Nord, ma quando provò ad avvicinarsi la draghessa strinse gli occhi a due fessure, iniziando a sbuffare sempre più forte.
"No no no. Sono miei amici" Lo difese Jack, cercando di tranquillizzarla con qualche carezza sul muso "Quindi anche amici tuoi, non vogliono fare del male a te o ai tuoi cuccioli"
Il drago sembrò calmarsi, mantenendo comunque un atteggiamento abbastanza riservato.
"Bravo Jack! Ce l'hai fatta!" Esultò Dentolina,si avvicinò a loro e fece un piccolo inchino all'animale "Salve signora drago"
"Chiamala Sally" Aggiunse Jack.
"Sally? Ti sembra un nome adatto per un'animale del genere?" Disse Calmoniglio, la draghessa gli lanciò un'occhiata furtiva.
"Perché, il tuo nome invece ti si addice?"
"Cosa vorresti dire?"
"Non voglio fare il polemico, ma se ti prendo in giro chiamandoti canguro, un motivo ci sarà"
Lo spirito drizzò le sue orecchie, puntando un dito verso di lui "Non iniziare Frost..."
"Anche se adesso, per come ti stai riducendo, l'appellativo di coniglietto non ti sta affatto male" Ridacchiò.
Ma l'altro non poté fare un passo in più che Nord lo bloccò "Calmoniglio, ricordati perché siamo qui"
"Ricordarlo anche a lui!" Brontolò "perché te la prendi sempre con me!"
"Perché tu più grande" dandogli un'occhiata più da vicino, notò Calmoniglio farsi ancora più basso rispetto al'albino. "Ehm...Uhm...."
Non seppe bene come dirglielo, vide Jack cercare di nascondere una risata mentre Calmoniglio li guardò sempre più confuso "Che succede?" Rivolse un'occhiata a Sandy "...Ti facevo più basso..." solo qualche istante più tardi capì.
"Ohh, andiamo, sai bene cosa intendo!" Disse Nord, dandogli una pacca sulla spalla, purtroppo essendo diventato più piccolo, il colpo parve più forte del solito, facendogli quasi perdere l'equilibrio.
"HEY!"
"Oh...Scusa"
"Invece che stare qui a perdere tempo, ci conviene sbrigarci, o sarò alto quanto una carota ancor prima di arrivare al castello!"
"Se vuoi, quando sarai abbastanza piccolo potrei portarti in braccio" Suggerì gentilmente Dentolina.
"Ma quando sarà così piccolo potrebbe stare anche in mio taschino" Disse divertito Nord "Sarà talmente minuscolo che avremo paura di schiacciarlo!"
Sandy annuì ai commenti, che invece fecero infuriare ancora di più il Guardiano.
Di fronte a quella piccola discussione però, a Jack gli venne in mente un'idea.
"Potremmo semplicemente volare, che ne dite?" Suggerì, indicando il drago.
Gli altri lo guardarono con un'espressione alquanto incerta.
"Sei sicuro?" Domando' lo spirito di Pasqua "Vuoi davvero fidarti fino a questo punto?"
"Piccolo Calmoniglio ha ragione" Disse Nord.
L'altro gli lanciò un'occhiataccia.
"Non abbiamo altra scelta" Detto ciò, Jack prese a camminare verso il drago, dopo avergli dato un'altra carezza rassicurante, gli chiese di poterli accompagnare al castello e Sally, guardandolo dritto negli occhi, annuì.
Ben presto Nord, Dentolina e Sandy seguirono l'amico, saltando in groppa al drago, sotto lo sguardo perplesso di Calmoniglio
"Ma..."
"E' abbastanza grande per portarci tutti" Disse Jack, entusiasta.
"Ma è pur sempre un DRAGO!"
"Andiamo, coda di cotone, rilassati e goditi il viaggio" l'albino gli fece cenno di raggiungerlo, ormai tutti erano saliti in groppa alla draghessa. Quest'ultima rivolse uno sguardo verso Jack, notando la diffidenza di Calmoniglio.
"Sì, dobbiamo portare anche lui" L'animale sbuffò, preparandosi al decollo.
"Ti ho sentito" Brontolò Calmoniglio, aiutato da Nord, salì in groppa al drago, posizionandosi accanto a Dentolina "Non capisco come ho fatto ad accettare tutto questo..."
"Perché siamo una squadra" Disse Nord "Coraggio Jack, portaci a castello!"
"Sentito Sally? Coraggio, ti guiderò io"
Seguito dai suoi cuccioli, che ormai sembrarono aver preso dimestichezza con le loro piccole alucce, finalmente il drago prese il volo, conducendo i suoi nuovi (e bizzarri) amici, verso il castello.
 
 

 
***************
 
 
 
 
Hiccup, Sdentato e gli altri seguirono senza sosta i draghi, abbastanza distanti da non farsi scoprire, ma più li osservarono, più sentirono che qualcosa che non andava.
"Da quanto tempo li stiamo seguendo?" Disse ad Astrid.
"TROPPO tempo..." Sbuffò Moccicoso "Due belle ragazze mi stanno aspettando al castello ed io cosa faccio? Mi metto ad inseguire un gruppo di draghi per NULLA"
Astrid alzò gli occhi al cielo, aumentando poi la distanza fino a raggiungere Hiccup "Non starlo ad ascoltare" 
"Non lo so'....C'è qualcosa che non mi convince" Mormorò il vichingo, suscitando l'interesse anche della furia buia
"Se quei draghi sono vivi, anche Fafnir potrebbe esserlo, giusto?" Continuò la bionda.
"Non dobbiamo fare altro che continuare a seguirli senza farci scoprire" Concluse Gambadipesce.
"E appena troviamo quel lucertolone gliene daremo di santa ragione!" Esultò Testaditufo.
"La principessa resterà talmente colpita dal mio fascino che mi sposerà a diventerò re!" Disse Moccicoso, suscitando il disgusto da parte dei due gemelli, seguito da un coro di sospiri dagli altri, compreso Sdentato.
"Che c'è?!"
"Era meglio se restavi al castello" Disse TestaBruta.
"Già, dalla tua principessa" Continuò il fratello.
"La volete finire tutti quanti?" Intervenne Astrid.
"Restare al castello...." Hiccup ripeté quelle parole più volte, finché, aguzzando bene la vista, vide uno dei draghi rallentare il passo per voltarsi leggermente verso l'alto; per un istante, gli parve quasi che lo stesse guardando, e solo allora capì....
"...Tornare... INDIETRO!" Urlò, facendo fermare di scatto la furia buia "Che idiota! Come ho fatto a non pensarci!"
Anche Sdentato parve alquanto confuso, quasi come gli altri compagni.
"Che ti prende?!"
"Dobbiamo tornare indietro!" Ordinò al gruppo.
"C_Cosa?!" Urlarono gli altri.
Astrid fu la prima a parlare "Sei impazzito? Da quando dai retta ai consigli dei gemelli?!" 
"Già!" Disse Testaditufo.
"Perfino noi lo sappiamo" Continuò la sorella.
"Cosa ti prende?!" la sua ragazza sembrò fuori di sé "Prima vuoi ispezionare il posto ed ora vuoi tornare indietro?!"
"Non è come pensi"
"Non sono in vena di scherzare Hiccup"
"Astrid, ascolta...Noi.." Ma non fece in tempo a terminare la frase che Gamba di pesce si posizionò in mezzo a loro, più allarmato del solito "Se continuiamo così li perderemo di vista!"
"Io non ne sarei così convinto" Lo corresse, indicando un punto del terreno "Guardate".
Quando gli altri si voltarono, videro alcuni dei draghi rallentare al punto di fermarsi, intenti a guardarsi attorno come se stessero cercando di perdere tempo.
"Lo vedete?" Li indico' Hiccup "Non ci stanno portando da Fafnir, ci stanno solo allontanando"
"Sono delle esche..." Mormorò Astrid.
"E noi ci siamo cascati in pieno" Disse il ragazzo "Fafnir ci teme, ci vuole lontano dal castello"
"Quindi...."
"Sì" Annuì "E' li che dobbiamo andare!" Abbassò dunque lo sguardo verso la furia buia "Andiamo bello, torniamo dalle nostre amiche"
L'urlo di determinazione del drago segnò l'inizio della corsa contro il tempo per salvare non solo Merida e Rapunzel, ma l'intero clan.
 
 
 
 
***************
 
 
 
 
Nonostante la sfuriata di Merida, Rapunzel non poté sopportare l'idea di un ennesimo litigio, e soprattutto non volle aspettare che la rossa calmasse i suoi bollenti spiriti, decise dunque di seguirla, ignorando quella vocina nella sua testa che le sussurrò costantemente "Lasciala in pace, vedrai che si calmerà".
Forse Hiccup se la sarebbe cavata meglio in questa circostanza, ma essendo sola, dovette provarci...Mal che vada le avrebbe urlato contro di andarsene.
Rapunzel raggiunse velocemente la camera di Merida, situata all'ultimo piano del castello, e bussò diverse volte.
"Merida? Senti, io..."
"Cosa ci fai ancora qui?!" Sentì urlare dall'altra parte della stanza.
Rapunzel abbassò lo sguardo, leggermente in imbarazzo "Mi dispiace per quello che ti ho dett..."
"NON TI AVVICINARE!" Sbraitò ancora più forte, seguito da un suono simile ad un ruggito, ma prima che potesse anche solo pensare al peggio, delle urla le fecero gelare il sangue.
"DEI DRAGHI"
"AIUTO!!"
"STANNO ATTACCANDO IL CASTELLO!"
"D...Draghi?!" Pensò allarmata la bionda.
Non poterono essere Hiccup e gli altri, gli abitando non avrebbero mai reagito in quel modo.
A meno che...
"NO!" Riuscì ad aprire la porta, vedendo con orrore il muso di Fafnir proprio fuori dalla finestra, Merida si trovò di fronte a lui "Stai lontano dalla mia famiglia!"
Il drago stava aggrappato alla torre con tutte e quattro le zampe, affondando i suoi spessi artigli nelle mura per non rischiare di cadere, utilizzò una zampa per sferrare un colpo alla finestra talmente forte da far cadere crollare gran parte delle fondamenta, aprendo un varco largo abbastanza da permettere il passaggio di entrambe le sue zampe.
Le ragazze si coprirono gli occhi per via del cumulo di polvere nell'aria; Rapunzel riuscì ad afferrare Merida per un braccio e tentare di trascinarla fuori "Andiamocene di qui!"
Ma Fafnir afferrò la rossa, trascinando sia lei che la bionda vicino all'estremità della finestra, ormai completamente distrutta.
"Non scapperete di nuovo" Sogghignò, dando una veloce occhiata verso il basso e divertendosi nel vedere la popolazione completamente nel panico.
I suoi draghi fermarono metà delle guardie (molte di queste ancora feriti per via dei combattimenti precedenti), un paio di loro invece li vide tornare con due persone tra le zampe.
"MAMMA! PAPA'!" Urlò la ragazza con le lacrime agli occhi.
"C'era qualcosa in te che mi infastidiva..." Mormorò Fafnir "Ora capisco il perché..." Strinse ancora più forte la presa sulla rossa, ma Rapunzel non la lasciò andare.
Questo piccolo dettaglio infastidì non poco il grande drago che, con un'altra zampata la fece cadere all'indietro, sbattendo la testa contro il letto "Tu resta in questa torre. Mi occuperò di te più tardi" Dopodiché si rivolse alla ragazza in trappola "Non sarebbe una vera riunione di famiglia senza la loro preziosa figlia".
 
 


 
 

 


 
Note autrice:
OMG! Sono in ritardo da tipo.... mesi e mesi! XD
Mi spiace davvero, purtroppo questa estate è stata piena di impegni e il rientro a scuola mi ha fatto completamente dimenticare la fic (e il computer con il programma per il codice xD), ma adesso sono tornata a casa e caspita se ho intenzione di terminare questa storia!
Ringrazio comunque sia tutti, e dico proprio TUTTE le persone che hanno commentato, messo tra i preferiti o anche semplicemente LETTO questa storia, davvero mi ha fatto tanto piacere e posso capire la rottura di scatole nel veder aggiornata una fic dopo mesi di vuoto....  
Non penso che verrà molto letta, ora come ora, poiché è passato parecchio tempo, purtroppo per la fine mancano ancora 4 o 5 capitoli (o forse meno), e poiché sono parecchio legata a questa fic, amen, la continuo e col cavolo che mi blocco per dei mesi (tanto ormai l'estate è passata XD)
Quindi, ricapitolando, mi scuso ancora per il ritardo e spero che il capitolo sia abbastanza decente.
 
A presto!

 

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Capitolo 27
*** Mi dispiace ***



Cap 27:
 

Mi dispiace


 

 
 
 
Mai come quel giorno Merida si sentì così in trappola. Quando vide il suo brutto muso sbucare dalla finestra della torre, pensò immediatamente alla sua famiglia e alla vendetta che avrebbe riportato su tutto il territorio.
Gli portarono via l'oro, l’unica cosa davvero importante per lui, capace di tenerlo in parte rinchiuso in quella grotta. Ed ora, senza Jack ed Hiccup, come avrebbero fatto a sconfiggerlo?
Fafnir non avrebbe torto un capello a Rapunzel, ormai l’unica persona più vicina all’oro per lui; Merida si sollevò nel vederla priva di sensi, perché poté immaginare cosa volesse fare Fafnir a lei e alla sua famiglia.
“Mi dispiace..” La guardò un ultima volta, poi con un ultimo sguardo osservò il popolo ormai in fuga dai draghi circostanti, quelli intrappolati, quelli feriti e terrorizzati…. Ed infine i suoi genitori.
Era finita.



 
**************




La magia ormai si stava quasi esaurendo, Calmoniglio fu talmente piccolo che, per non essere portato via dal vento si rifugiò sotto al cappello si Nord, anche se non parve particolarmente d’accordo.
“Tzè…Manca ancora molto?”
“Lo hai già detto cinque minuti fa, rilassati e cerca di non volare via da cappello” Lo rimproverò l'uomo.
Lui sbuffò nervosamente “Qui dentro è soffocante e poi è pieno di neve!”
“Oooh no no…Non è neve, è forfora”
“Che COSA?!”
Jack alzò gli occhi al cielo, quasi divertito dalla situazione, diede poi una veloce occhiata agli altri due della squadra, per fortuna Sandy non sembrò troppo debole, in fondo fu quello più anziano tra loro, Dentolina invece cercò di esprimere la sua solita positività, ma la mancanza di bambini iniziarono a buttarla giù, facendole perdere diverse piume.
Fu un bene trovare Sally, per la sua amica un viaggio del genere sarebbe stato impossibile in quelle condizioni.
Riuscì ad afferrare due delle piume che le erano sfuggite e lei gli sorrise debolmente “Grazie…”
Il ragazzo contraccambiò “Non ti preoccupare, presto sarà tutto finito”
“Con Fafnir non ne sarei così sicuro” Brontolò Calmoniglio.
Ma Dentolina non si perse d'animo “L’abbiamo sconfitto una volta, molti anni fa, ci riusciremo anche una seconda”
“Non è così facile”
“Hai forse cambiato idea e non vuoi più aiutare quelle persone?”
“Sto solo dicendo di fare attenzione perché…”
“E’ un Guardiano, sì lo so’…”Sbuffò Jack, stufo di questa inutile discussione.
“Sarà pure un Guardiano ma non è come noi” Lo interruppe Nord.
Il ragazzo inarcò un sopracciglio, attirato in parte dal discorso dello spirito.
“Noi tutti siamo stati scelti per diventare Guardiani, lui no”
“Fafnir era uno stregone, un umano in passato, ma ha dato la sua vita per proteggere draghi, creature incontrollabili e spaventose che ha sempre ammirato”
Sally sbuffò leggermente e Nord dovette scusarsi.
“Imparò tutto su di loro, come vivevano, volavano, riuscì anche a capire i principi della trasformazione, ma questo lo portò alla rovina, più tempo restava nelle sembianze di drago, meno coscienza umana gli rimaneva, e vivendo come uno di loro, iniziò a comportarsi come un vero e proprio drago, venendo attirato anche dall’oro, capace di rendere quegli animali loro schiavi”.
“Lui ha scelto questa vita, voleva proteggere i draghi ma, diventando parte di loro si è ridotto a vivere pensando solo a sé stesso, i draghi non provano sentimenti, non hanno paura di niente ed è proprio per questo che Fafnir ha sempre voluto, non avere debolezze.”
Dopo aver ascoltato attentamente, Jack fece le spallucce, scuotendo debolmente il capo “No. Non tutti i draghi sono così”
Calmoniglio sbuffò “Fafnir e i suoi draghi sì, ed è a loro che dobbiamo pensare”
L’albino si voltò, ignorando la sua risposta, non sembrò in vena di litigare.
I draghi di Fafnir non erano come Sdentato, o Sally e i sui cuccioli…
Quei draghi erano diversi e presto anche Calmoniglio se ne sarebbe reso conto.
Inconsapevolmente puntò lo sguardo su Dentolina, la vide tenere il capo rivolto verso il basso e sembrò parecchio turbata.
“Chissà a cosa stava pensando…” Si domandò lo spirito.
“Tutto apposto?”
“S_sì!” Disse prontamente, ancora un po’ spaesata “…Cioè no…Volevo dire…” Fece un profondo respiro “…Mi dispiace Jack”
La guardò confuso.
“Al Polo Nord, quando tu avevi detto quelle cose io ho pensato che…Che ci avresti lasciati” Fu come un nodo alla gola e volle liberarsi di questo peso una volta per tutte, Jack rimase comunque una delle persone più importanti della sua vita da Guardiana “Ho visto come ti sei comportato con lei…L_Loro!” Si corresse, sperando che lui non se ne accorse.
Dentolina ha sempre avuto una specie di infatuazione per Jack, seppur innocente, così come anche gli altri spiritelli che l'accompagnavano, le diede una strana sensazione vederlo così a suo agio con quella ragazza, ma non fu arrabbiata o gelosa, anzi, in un certo senso le dispiacque per lui, non poté lontanamente immaginare cosa stesse passando in quel momento, separato da un sentimento così.
Jack continuò a fissarla, incuriosito in parte dal suo atteggiamento.
“A tutti noi prima o poi ci viene nostalgia della nostra vita passata, a te, a me….Perfino a Calmoniglio.”
Lui ridacchiò, pensando alla vita precedente del suo amico, in effetti, riflettendoci, sapeva ben poco del suo passato, così come anche quello di Dentolina, si domandò che persone fossero state.
“La perdita di un amico fa comunque male”
Ripensò al discorso che fece con Nord poco prima di partire, rendendosi conto di quanto fosse stato egoista.
Pensò seriamente di restare li, senza preoccuparsi dei sentimenti dei Guardiani, di Jamie e di tutti i bambini.
Si sentì intrappolato tra due mondi, ma solo in quel momento si accorse di quanto fosse stato azzardato.
“Insomma…” Riprese Dentolina “Voglio solo farti capire che comunque vadano le cose, per noi va bene” notò il ragazzo guardarla confuso, lei tirò fuori un leggero sorriso, indicando leggermente col capo anche gli altri dietro “Parlo a nome di tutti. Non possiamo forzarti ma, prima di prendere una qualsiasi decisione, pensaci bene, d’accordo Jack? Fallo anche per Jamie, per tutti i bambini che credono in te o crederanno in futuro…”
Jack la osservò perplesso. Cosa stava cercando di dirle con quelle parole? Che forse avrebbe accettato la sua decisione di rimanere in quel mondo per sempre? Che tutti avrebbero accettato?
Non seppe cosa dire, né tantomeno comportarsi, rimase completamente senza parole per lo stupore.
Gli stavano dando la possibilità di decidere.
Improvvisamente Sally frenò, facendo quasi cadere il cappello di Nord con dentro Calmoniglio.
“Che succede?!” Disse Jack, cercando di calmare la draghessa, ma lei scese a terra, indietreggiando come se avesse paura, anche i cuccioli fecero lo stesso.
“E’ lui…” Sophie gli saltò addosso, come per dirgli di non andare, lui le diede un'occhiata rassicurante “I draghi si fermano qui, noi continuiamo”
Calmoniglio non sembrò prenderla bene “Che cosa?”
“Sono terrorizzati, è chiaro che Fafnir si trova al castello, dobbiamo raggiungerlo prima che ferisca qualcuno”
“Forse ti sei dimenticato che a parte te e Sandy, noi altri non siamo in forze per affrontare quella bestia”
“Questo è vero, ma so le persone che potranno credere in voi senza problemi” e mentre si voltò per dare un’altra occhiata al castello, il suo sorriso svanì lentamente “Spero solo che stiano bene…”



 
**************




Fafnir portò Merida a terra, gettandola accanto ai suoi genitori, la madre la abbracciò chiedendole come stesse con lo sguardo cercò i suoi tre figli.
Maudie li tenne stretti a sé con la speranza che Fafnir non li riconoscesse.
“La famiglia si è riunita, finalmente” Mormorò il drago, ordinando ai suoi seguaci si rinchiudere le persone rimaste in un cerchio, per impedire a loro di scappare.
“Non sprecherei il tempo a guardare come sta tua figlia, non ti servirà a molto…” Girò attorno a loro con aria quasi divertita, Merida cercò di mantenere un profilo alto, sicura di sé e pienamente consapevole di ciò che stava per succedere.
“Oh…Facciamo le coraggiose?” Fafnir le si avvicinò, ghignando divertito “Dov’era tutta questa audacia quando fuggivi dalla mia grotta?”
Ma Fergus si posizionò di fronte a lei, minacciando la bestia “Stai lontano da mia figlia!”
Fafnir tuttavia non si scompose “Che noia…” Mormorò “Voi piccoli uomini siete così falsi, ho assalito il vostro castello, distrutto i villaggi e fatto prigioniero il vostro popolo…E voi ancora vi fate beffa di me, mostrando un coraggio che NON MERITATE?!” Urlò, scavando la terra con il suo artiglio.
“Ma vi capisco….” Continuò “é la natura dell’essere umano. Ed è dovere di un reale proteggere il suo popolo, cercare di infondergli quella poca sicurezza che gli resta, anche quando ormai…C’è ben poco da fare”
Con una zampa lo spintonò e afferrò la regina.
“MAMMA!”
“MERIDA!”
“DONNA!”
Fergus si sentì paralizzato dalla paura, avrebbe voluto fare qualcosa, ma appena provò a fare anche solo un passo verso di loro, vide la presa di Fafnir farsi più forte e le urla della moglie lo fermarono ancora.
“Un altro passo e per la regina non ci sarà futuro” Ghignò il drago. Fergus dovette arrendersi all’evidenza e si ritirò, sperando in un miracolo.



 
**************




Finalmente le Leggende giunsero nelle vicinanze del castello, facendo attenzione a non farsi vedere dai draghi, per fortuna gli animali sembrarono concentrati dal discorso del leader per accorgersi di loro. Calmoniglio passò per primo, date le sue dimensioni e fece segno agli altri di raggiungerlo il più in fretta possibile, dopo che Dentolina, Sandy e Nord lo seguirono, toccò a Jack, ma le urla che sentì durante il tragitto lo paralizzarono, costringendolo a voltarsi nel grande cerchio composto dai draghi, non poté sbagliarsi, quelle urla furono di Merida. Capì si trovasse li in mezzo, ma per quanto si sforzasse nel cercarla, le schiene dei draghi occuparono gran parte della visuale.
Il suo primo istinto fu quello di raggiungerla, perfino gli altri se ne accorsero e cercarono di riportarlo sulla strada giusta.
Dentolina cercò di chiamarlo più volte “Jack!! Cosa stai facendo?!”
Anche Dente da Latte provò a tirarlo per una manica ma lui sembrò ignorarla.
Calmoniglio batté un piede per il nervoso “Torna qui Frost!”
Sussurrarono più volte di tornare indietro, ma Jack quasi non li ascoltò, temette che Merida fosse nei guai e per quanto di sforzasse di rimanere lucido, non poté fare finta di niente.
“Dobbiamo fare qualcosa!” Sussurrò Dentolina, quasi allo stremo dell’ansia, Sandy prontamente creò con la sua sabbia una corda per afferrare lo spirito e catturò un piede di Jack, costringendolo così a seguire la loro strada e forse, a rimettergli un po’ di sale in zucca.
In un primo istante Jack pensò di strapparsi la sabbia di dosso, volare verso Merida per soccorrerla, ma la presa stretta e il richiamo dei suoi amici lo fecero rinsanire. E fu così che li raggiunse, senza fiatare.
“Ma che ti è preso?!” Sbottò Calmoniglio, tra un saltello e l’altro “Volevi farci ammazzare?!”
“Avete ragione” Ammise, facendo stupire un po’ tutti “Devo concentrarmi…Ma dobbiamo sbrigarci! Merida è in pericolo”
“Merida?” Ripeté sconvolta Dentolina “Se i tuoi amici sono bloccati li in mezzo, il nostro piano non potrà funzionare, è necessario che qualcuno creda in noi Jack, o non saremmo di grande aiuto”
“Non ci sono Hiccup e gli altri vichinghi, Fafnir deve avergli tenuto qualche imboscata e Rapunzel….” Ad un tratto si rese conto di non averla ancora vista “Non può esserci tra la folla, è preziosa per Fafnir, come un tesoro, se ha in mente di fare del male a tutta quella gente, non può permettere che il suo tesoro più prezioso si ferisca…” Rifletté talmente in fretta che quasi gli altri non riuscirono a stargli dietro “Deve averla rinchiusa da qualche parte, se siamo fortunati è nel castello, seguitemi!” Ma prima che potesse muoversi, Nord lo bloccò “E se ragazza non fosse in castello?”
Lo spirito esitò, facendo le spallucce “Allora saremmo davvero nei guai”
Gli altri si scambiarono degli sguardi preoccupanti, ma Jack riprese a parlare “Non succederà, ve lo prometto”
E mentre gli altri avanzarono, Jack diede un’occhiata alle mura del castello, sperando con tutto sé stesso che Rapunzel fosse in una di quelle sale, viva e pronta a strozzarlo con uno dei suoi soffocanti abbracci, poi alzò lo sguardo nel cielo, sperando in un qualche arrivo di Hiccup e Sdentato, pronti a dargli conforto e sostenerlo in questa battaglia, infine si voltò nuovamente verso il gruppo di draghi, questa volta sperando di vedere Merida correre via da loro e raggiungerlo.
Ma nulla.
“Mi dispiace…” Disse, cercandola con lo sguardo, ma fu impossibile da quella distanza, nonostante la presenza di Fafnir, Jack dovette accettare il fatto che, senza l’aiuto dei suoi amici Guardiani, Merida e gli altri non si sarebbero potuti salvare, perché la sua sola forza non sarebbe bastata contro di loro e finalmente, se ne rese conto.



 
**************




“Cosa vuoi?” Disse il re con un nodo alla gola, ormai bianco alla vista di sua moglie, tra le prese di quel drago.
“Tutto-il-tuo-oro” Sogghignò Fafnir “E l’intero castello, una nuova casa per i futuri draghi che verranno. E se qualche stupido clan oserà metterci i bastoni tra le zampe…Faranno la vostra stessa fine”.
“Papà….” Merida guardò il volto del padre farsi sempre più cupo.
Sapeva la difficile scelta che doveva fare, ma sapeva anche di quanto amasse sua madre e che avrebbe fatto qualunque cosa pur di salvarla.
“…D’accordo”
Dopo di ché il drago gettò la donna tra le braccia del marito, lasciando per loro qualche istante di serenità.
“Voi piccoli uomini siete così facilmente influenzabili. Non rimpiango la mia vita da umano”
Gli altri draghi attorno ruggirono in segno di rispetto, mentre Fergus alzò lo sguardo verso il leader “Hai il castello e tutte le ricchezze”
“Hai ragione…” Disse con un miscuglio di rassegnazione, tuttavia appena provarono a voltarsi, un drago occupò la loro strada, costringendoli a tornare nel punto di partenza.
“Ma una preda non si lascia mai fuggire”

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

Eccomi qui con un nuovo capitolo abbastanza ansioso! XD

Ma prima di parlare a vanvera su cosa ne penso del capitolo, vorrei ringraziare davvero tanto le persone che hanno letto non solo il capitolo che ho pubblicato la volta scorsa, ma tutta la storia fino a qui! Cioè...Davvero non ho parole, ero convinta che finisse nel dimenticatoio perché, insomma, non aggiornavo da mesi, ed invece mi trovo con ben 6 recensioni che a stento ci credevo e tante letture...Wow.
….Wow! XD
Davvero non ho parole, non sapete davvero quanto piacere mi abbia fatto tutto questo! Mi ha motivato ancora di più nel terminare questo racconto, e spero davvero di non deludervi, mi dispiace per questi ritardi e di non aggiornare prontamente ogni 5 o 6 giorni, ma come ho già ripetuto mi mette difficile fare veloce con la scuola e i compiti, voglio dare il meglio di me in entrambi i casi quindi state tranquilli che comunque sia non sparirò più e continuerò a scrivere!
Ripeto, GRAZIE DI CUORE a tutti voi <3

….Ed ora passiamo al commento in generale XD :

E' stato uno dei più complicati lo ammetto, perché avevo creato Fafnir, le vicende, gli intrecci, ma non mi era passato per la mente l'idea di come fosse il passato di Fafnir! Così ho voluto modificarlo un po', non volendo aggiungere troppo, un po' come per Pitch, che si capisce il dolore del suo passato ma non si sa completamente tutto di lui, io ho voluto dare un'accenno e far capire che comunque a differenza di Pitch, che forse un po' di umanità poteva anche averne, per via della sua solitudine, Fafnir invece è completamente “stronzo”! XD Uno stregone che bramava l'immortalità, non voleva avere paura di niente e poiché amava lo studio dei draghi, ho pensato a questa vicenda, in fondo anche Malefica può trasformarsi, e un pizzico di magia in più non nuoce.
Ora, veniamo a Jack, praticamente è quasi il protagonista di questo capitolo, ho voluto concentrarmi maggiormente su di lui e sull'angoscia che prova nel sentirsi diviso tra due mondi. Avendo adesso la possibilità di scegliere, ma comunque in crisi. perché non sa quale sia la scelta giusta.
E' anche per questo che ho pensato così al titolo, se ci fate caso in questo capitolo vengono detti diversi "Mi dispiace.", detti tra vari personaggi,.
Hiccup non è apparso e Rapunzel è appena accennata, ma tranquilli appena è il momento torneranno.
Per Merida è stato il vero dramma, diamine se mi sentivo in colpa mentre scrivevo i suoi pezzi, essendo il mio personaggio preferito.

 

 

 

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Capitolo 28
*** La fine ***



Cap 28:
 

La fine



 



Una preda.
Si trattava solo di questo.
Non poteva credere al guaio in cui si era cacciata, aveva di nuovo messo in pericolo non solo la sua famiglia, ma anche tutti i suoi amici e il suo regno.
Come ha potuto anche solo pensare di cavarsela?
Forse Jack aveva fatto bene dopotutto, almeno lui si era salvato, ma non poteva dire lo stesso di Rapunzel ed Hiccup.
Si sentì tremendamente in colpa, Rapunzel le aveva detto che desiderava tornare a casa, se non l'avesse messa in crisi a quest'ora sarebbe al sicuro nella sua torre.
E si sentì egoista per aver preteso che Jack abbandonasse la sua vita per stare con lei. Ma non poteva, non voleva rinuciare.
Hiccup e gli altri sarebbero ritornati al più presto, ma doveva far perdere tempo, in un modo o nell'altro, altrimenti sarebbero stati uccisi ancor prima del loro arrivo.
Vide Fafnir avvicinarsi minacciosamente verso suo padre, così Merida si fece coraggio  "Ehi!" Urlò
Il drago si irrigidì, voltando lentamente il suo testone verso di lei.
"Ti credi di essere così superiore solo per il fatto di essere un drago?" Un piccolo sorrisetto le si formò sul volto; anche se dentro di lei morì dalla paura, apprese ormai che un tipo come Farfnir adorava parlare di sè.
"Eppure hai paura di Jack Frost o sbaglio?"
Sapeva di aver colto nel segno, Fafnir aveva un ego smisurato, non sarebbe passato sopra un'affermazione simile.
"Tze..." Borbottò, avvicinando il suo muso contro il suo "Jack...Frost...." Pronunciò lentamente quelle parole "Quel mostriciattolo...E' sparito ancor prima di sfidarmi"
"O forse sei tu che non lo vedi"
"IMPOSSIBILE!" Si guardò attorno, ringhiando e spostando la coda cosi velocemente che quasi colpì uno dei suoi draghi "Stai mentendo, lui non c'e'" Tornò di nuovo verso di lei "Nessun Jack Frost verrà a salvarvi, principessa"
Merida prese un profondo respiro, spostò lo sguardo verso sua madre che la osservò completamente terrorizzata.
E' vero, Jack non verrà ad aiutarli.
"Merida..." Sussurrò sua madre, cercando di avvicinarsi verso di lei, ma la figlia la fermò con una mano "Hai ragione" Ammise "Lui non arriverà" Spostò lo sguardo verso la torre. Vide Rapunzel uscire, ormai la sua chioma era quasi completamente distrutta, reggeva a stento i suoi capelli.
Si guardarono e, senza proferire parola, forse capirono entrambe cosa fare in quel momento.
Fafnir sogghignò, alzando la coda, mentre Merida tornò a guardarlo "Ma Jack non è il solo con dei poteri"
Il drago bloccò la coda a mezz'aria, non capendo effettivamente le sue parole, finchè udì una dolce melodia provenire al vertice della torre.
Rapunzel stava cantando e i capelli iniziavano a brillare sempre più forte, raggiungendo un colore simile all'oro, per tutti i draghi (e non solo) fu un vero spettacolo, Fafnir stesso rimase incantato per qualche minuto, non fu la prima volta che vide quel potere, ma non potè fare a meno di posare lo sguardo verso di lei.
D'altra parte non capì il perch
é di quella esibizione, cosa volle dimostrare quella ragazzina? Ora apparteneva a lui.
Una volta distrutto quel posto, Fafnir l'avrebbe portata nuovamente nella sua nuova dimora e l'avrebbe tenuta per sempre assieme a tutto il suo oro.

Emise un lieve ruggito, con lo sguardo fisso verso la ragazza, gliel'avrebbe fatta pagare, nessuno doveva guardare il suo tesoro.
Nessuno.

Merida approfittò della situazione per far cenno ai suoi genitori di scappare, sua madre provò a trascinarla con sè, ma lei aveva un altro piano "Fidati di me" Le sussurrò, spintonandola per farle raggiungere suo padre, ma proprio in quel momento Fafnir riprese coscienza e bloccò con una zampa il vestito di Elinor
"No!" Urlò "Voi non ve ne andret..!"
Ma un fitto dolore lo colpì ad un occhio, Merida si era arrampicata su di lui, approfittando della sua distrazione per colpirlo con una freccia rimasta nella sua faretra, non fu molto, considerando la sua stazza, ma almeno sperò che, senza la giusta vista di entrambi gli occhi, avrebbero avuto più vantaggio.
Il Guardiano si dimenò pericolosamente, con la sua coda colpì uno dei suoi draghi, stendendolo contro una parete rocciosa, la ragazza cercò di tenersi ben salda, nonostante le urla strazianti di Fafnir le stessero perforando le orecchie, almeno capì di aver fatto centro.
Quando il drago cercò di strapparsela di dosso con una zampata, un raggio lo colpì in pieno petto, facendolo barcollare a terra; alzò la testa, cercando col suo unico occhio buono verso il cielo e vide la furia buia dirigersi in picchiata verso di lui, seguito a ruota dagli altri compagni.
"IDIOTI!" Urlò ai suoi draghi rimasti "Dovevate occuparvene voi!"
La furia buia lo colpì ancora verso le zampe posteriori, sperando di non ferire ulteriormente Merida, poiché si trovò ancora in groppa a quel mostro.
"Fafnir lascia che te lo dica, trovati altri aiutanti la prossima volta" Lo schernì Hiccup, facendo cenno ai suoi amici di occuparsi degli altri "Astrid, Gampadipesce, occupatevi degli abitanti, veloce!"
Loro annuirono, Astrid non perse tempo ad attaccare un drago che teneva prigioniero un gruppo di persone, dopo averlo steso, Gambadipesce fece cenno a loro di seguirlo verso una zona più sicura "Anche voi maestà" Disse ai genitori di Merida, ma loro sembrarono titubanti, il solo pensiero di separarsi nuovamente dalla loro figlia li mandò completamente in panico "Merida se la sa cavare" Disse Astrid "Io vado ad aiutare un altro gruppo" Fece cenno a Tempestosa di spiccare nuovamente il volo e con una velocità incredibile raggiunse Moccicoso, intento a salvare un paio di ragazze dalla presa con un drago, dopo averlo steso e liberato le due donne, Moccicoso le rivolse uno sguardo furibondo "Sul serio Astrid?! Mi hai fatto fare una figuraccia!"
Lei sospirò, scuotendo debolmente il capo, non fu il momento di discutere su queste piccolezze "Portale al sicuro" Continuò "E poi raggiungi gli altr.."
"Attenta!"
Astrid e Tempestosa si spostarono giusto in tempo, TestaBruta e TestadiTufo vennero scaraventati contro la stalla, in seguito ad una forte testata da parte di un drago
"Ehi ragazzi! State bene?!" Per qualche istante non sentì nulla, ma poi vide le teste dei due gemelli sbucare in mezzo alle macerie, seguite dai loro draghi.
La ragazza si massaggiò la testa dolorante, mentre il fratello si tolse dei sassolini dai capelli "E' stato il colpo più forte che abbia mai ricevuto in vita mia!"
Lei lo guardò di sottecchi 
"E va bene" Sospirò "Tu colpisci più forte"
"Beh, ti ringrazio" borbottò, alzandosi da terra e aiutando i draghi a riprendere il volo "Ora facciamogli vedere una VERA testata!"
"SIII!" 
E in men che non si dica, si buttarono a capofitto verso il gruppo di draghi, rispedendo al mittente un colpo ancora più micidiale.



 
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Jack portò il gruppo dentro il castello, approfittando della distrazione di Fafnir e sentendo la voce di Rapunzel, con un balzo si fece trasportare dal vento e raggiunse in fretta la torre ormai semi distrutta, fece cenno al gruppo con una mano, mentre con lo sguardo cercò Rapunzel. E fLa vide, quasi con le lacrime agli occhi, teneva stretti a se i capelli che pian piano esaurirono il loro colore dorato, cantò per distrarre i draghi e permettere ad Hiccup e gli altri ti raggiungerli inosservati, ma cosa avrebbe potuto fare ora?
Non sapeva combattere, non aveva poteri magici così forti, non aveva un drago.
Ma non poteva arrendersi, non adesso, non con i suoi amici in pericolo, doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa, anche se questo significava dirigersi verso quel bagno di sangue, non avrebbe abbandonato i suoi amici per nulla al mondo.
Annuì, forse per infondersi del coraggio, ripensò ai suoi amici, a tutte quelle persone, ai draghi buoni come Sdentato, e soprattutto a Fafnir.
Non poteva permettere ancora altro dolore, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di fermare quel mostro, anche rischiare la propria vita.

"Rapunzel"
Lei si girò, vedendo Jack avvicinarsi verso di lei per poterla abbracciare "Jack?" Ma il ragazzo si scagliò così veloce che non fece nemmeno in tempo a dire altro.
"Come sono felice di vederti!" La strinse forte, talmente tanto da non permetterle quasi di parlare
"C...C_he....che ci fai qui?" Domandò, staccandosi un poco dalla sua presa "Eri andato via...Tu.."
Lui si chinò leggermente verso di lei, portandole le mani sulle spalle e guardandola negli occhi "Non c'è tempo ora, ho bisogno del tuo aiuto"
Lei parve confusa "Il mio aiuto?"
"Sei stata la prima a credere in me" Continuò, divenendo più serio "Ora ho bisogno che credi anche agli altri Guardiani"
glGli occhi di Jack si spostarono di scatto verso la zona della battaglia, tornando poi a rivolgersi alla ragazza "Sei la nostra Ultima Luce"

Lei sembrò ancora più confusa, ma decise di non obbiettare, l'amico la trascinò per un braccio, facendo cenno ai suoi amici Guardiani di avvicinarsi "Ragazzi! Lei è Rapunzel!"
Se non avesse conosciuto le origini di Jack, probabilmente lo troverebbe pazzo, ma sapeva che davanti a lui vi erano altri Spiriti, probabilmente ognuno con dei poteri particolari. Il suo sguardo quasi si illuminò per qualche istante.
Allora Jack non li aveva lasciati, aveva cercato altri Guardiani per aiutarli.

 Lui si girò verso di lei "Devi credere in loro, sapranno aiutarci, ma serve il tuo aiuto Rapunzel!"
"D'accordo" Disse con sicurezza "Dimmi cosa devo fare"



 
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Intanto Hiccup e Sdentato cercarono di colpire Fafnir, ma al tempo stesso di non ferire Merida, Hiccup pensò anche di avvicinarsi per permetterle di salire in groppa, ma il dragone si dimenò così forte che sarebbe stato un rischio per la furia buia avvicinarsi troppo. Per fortuna che Merida riuscì ad accecarlo in un occhio, molti dei colpi di Fafnir, essendo cosi grosso sarebbero andati a segno con la vista di prima.
Ma furono ancora ben lontani da una vittoria, finchè Fafnir era in vita, poteva rigenerare altri draghi. Senza un piano in mente, Hiccup sperò solo in qualche colpo di fortuna.
Chissà, magari Rapunzel avrebbe pensato a qualcosa, ma non potè raggiungerla, non ora, o Merida sarebbe rimasta sola. Non seppe cosa fare, come comportarsi, e lo stesso lo percepì Sdentato "Devo trovare una soluzione, al più presto!"
Non fece in tempo a pensarlo che un drago più piccolo fece un balzo così alto da sfiorare la coda di Sdentato, Fafnir ne approfittò per balzare su di lui e atterrarlo con una sola zampata, Hiccup scivolò dal dorso della furia buia e sbattè contro una roccia; vedendo il suo amico in difficoltà, Sdentato provò a rialzarsi per raggiungerlo ma Fafnir lo tenne bloccato, cercando di azzannarlo al collo.
Fortunatamente un colpo possente lo prese in pieno muso, Merida venne scaraventata via, ma atterrò su qualcosa di sabbioso, o almeno così credette, dal momento che non vide con esattezza cosa la stesse tenendo al sicuro "Che roba è?"

Non potè sapere che Sandy corse ad aiutarli, al contrario degli altri Guardiani, aveva ancora il suo potere, non eccessivo ma comunque abbastanza da poter prendere tempo per aiutare gli altri.
Fafnir si tolse via la sabbia dal muso, squadrando minacciosamente il nuovo arrivato "E tu....chi saresti?"
Sandy rispose creando un gigantesco pugno sopra la sua testa, anche se non potè parlare, fu in grado di comunicare con gli altri guardiani, sperò che lo stesso fosse anche per Fafnir
"Un guardiano...?" Ripetè stranito il dragone, ringhiando non appena sentì ulteriori parole "Un..."amico"...Di Frost..."
Merida ed Hiccup sobbalzarono, guardando verso la zona dove Fafnir era rivolto, non poterono vedere nessuno, ma capirono immediatamente che si trattasse di uno spirito come Jack.
"Un amico?" Disse Hiccup, ancora incredulo per la rivelazione " Questo significa.."
"Jack è qui" Concluse Merida



 
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"Quindi fammi capire" Disse Rapunzel "Un canguro porta delle uova di gallina, un omino ti spia mentre fai dei sogni, una fata porta ogni anno dei giochi e un vecchietto ti ruba i denti quando ti cadono?"
"No No!" La fermò Jack "La fatina prende i denti dei bambini e li sostituisce con delle monete, il vecchietto porta i regali"
"Ehi io no così vecchio!" borbottò Nord
"E io non sono un canguro! Perché gli hai detto che sono un canguro?!" Borbottò il coniglietto, avvicinandosi con un saltello verso la ragazza "Non ce la potrà mai fare! E' tutto inutile!"
"Ci vuole tempo! Voi non esistete ancora!"
"Noi NON ABBIAMO tempo!" Urlò Calmoniglio, tirandosi un orecchio per il nervoso "A meno che tu non voglia vedere i tuoi amichetti mangiati da quel branco di draghi, dobbiamo trovare un'altra soluzione!"
"Sandy non potrà reggere quella battaglia da solo, devi andare con lui Jack" Disse preoccupata Dentolina
"Cosa? E come la mettiamo con..."
"Non c'è tempo!" Disse Nord "Dentolina ha ragione, vai Jack"
Jack fece per replicare ma si sentì afferrare per un braccio dalla ragazza "Fammi riprovare! Disse Rapunzel, avvertendo la situazione tesa "Ti prego!"
Il gruppo si scambiò una veloce occhiata, Jack prese quel silenzio come un sì, voltò nuovamente il capo verso Rapunzel "Ora voglio che chiudi gli occhi"
Lei annuì, lasciandosi guidare dalla sua voce "Ora voglio che pensi ad un grosso coniglio... Ha due orecchie lunghissime, il pelo azzurro e uno sguardo per lo più arrabbiato, un vero brontolone!" Ridacchiò, sotto lo sguardo furibondo di Calmoniglio.
Jack non ci diede peso e continuò "Prova a visualizzarlo nella tua mente. Lui è il Guardiano della Speranza"
"Ci provo" Sospirò la biondina 
"Ora immagina una giovane ragazza ricoperta di piume, molto carina e gentile, ti piacerà sicuramente! Lei raccoglie e salvaguardia i denti dei bambini, contengono i loro ricordi"
Dentolina arrossì lievemente per quelle parole, ma cerco di non darlo a vedere, anche perché più il tempo sembrò passare, più si sentì terribilmente stanca, il solo pensiero di riprendere il volo la sfiancò e le sue piume persero ormai la lucentezza di un tempo.
"Sandman è il più anziano, anche se non lo sembra" Rise "E' più basso di me e te, completamente ricoperto di sabbia dorata, a lui non piace combattere, ma ha deciso comunque di aiutarci perché è davvero un amico formidabile"
Fece una breve pausa, osservando in lontananza Sandy "Ed infine Nord. Lui beh...E' un vecchiet...to..." Improvvisamente si sentì fulminato dallo sguardo di Babbo Natale "Un omone anziano dalla lunga barba, ma...ancora giovane dentro!" Si corresse "Lui porta i regali ai bambini, può sembrare intimidatorio e un po' minaccioso, ma è una delle persone più buone e gentili che abbia mai incontrato!"
Anche Nord si addolcì un po' a quelle parole, perfino Calmoniglio sembrò essersi calmato.
"Li hai immaginati?"
"Credo di sì" Sorrise l'amica, continuando a tenere gli occhi chiusi.
"Bene...Allora prova ad aprirli"
Passò qualche istante prima che Rapunzel potesse aprire definitivamente gli occhi, dentro di sé ebbe na paura matta di non vederli, e senza il loro aiuto probabilmente Fafnir avrebbe vinto.
Ma quando li riaprì, le immagini che vide davanti iniziarono a farsi più evidenti 
"Oh..." Sospirò, portandosi le mani sulla bocca "Io...Li...Li vedo Jack..."
Lui sembrò più stupito tra tutti "Davvero?"
"Sì.." Sussurrò, avvicinandosi verso Dentolina "Tu..." le toccò le ali piumate "Non posso crederci!"
"Mi vedi?" Domandò speranzosa la Guardiana dei Ricordi.
Lei annuì, Dentolina fece un balzo e volò verso di lei, dandole un caloroso abbraccio, iniziò già a sentirsi molto meglio.
Rapunzel sorrise, voltandosi poi verso Nord "Vi vedo tutti e due!" Quasi non riuscì a contenere la sua emozione, avrebbe voluto dire un sacco di cose, ma decisamente non fu il momento più adatto per mettersi a chiacchierare.
"Volevi dire tutti e TRE" La corresse Jack
Rapunzel si girò verso di lui, abbandonando improvvisamente la sua gioia "No...Io...Ne vedo solo due..."
"Come sarebbe a dire che non mi vede? Si può sapere che ha contro i conigli?!"
Ma Rapunzel, sentendo quel borbottio, abbassò lo sguardo e di colpo il suo viso si addolcì all'istante "E tu da dove sbuchi piccoletto?" Lo prese in braccio, iniziando a coccolarlo come fosse un peluche "Sei l'esserino più adorabile che abbia mai visto"
"Direi che ti vede amico" Ridacchiò l'albino.
"QUESTO è il coniglio Pasquale?" Disse la biondina, ancora incredula "Ma tu mi avevi detto che era enorme! Questo è un cucciolo, che male può fare?" Rise, dandogli un leggero buffetto sul muso.
"Mettimi giù e te lo mostrerò" Calmoniglio cercò di divincolarsi, ma la biondina, capendo l'andazzo, lo lasciò a terra, mormorando un "Scusa", forse imbarazzata per essersi sciolta cosi alla vista di quel coniglietto. Ma lei aveva un debole per gli animali, ed era la prima volta che vedeva un coniglio così da vicino, non aveva saputo resistere.
"Come vi sentite ragazzi?" Domandò Jack al gruppo.
Poté constatare che Dentolina già riuscì a librarsi nuovamente in volo, e Caloniglio sembrò lievemente più alto di prima.
"Non siamo proprio in splendida forma" Disse Nord, prendendo il suo sacco "Ma ora che ragazzina crede in noi, tutto sarà più facile"
"Grazie Rapunzel" Disse Dentolina, volando verso di lei "Jack ci aveva visto giusto"
Lei arrossì, voltandosi poi verso l'amico "Questa volta non scappare, d'accordo?"
"Non vi libererete di me proprio adesso" Le sorrise. Dente da latte si precipitò verso di lui ma Jack la bloccò con una mano "Resta qui con Rapunzel, io vado a sistemare quel lucertolone" Le si avvicinò "Proteggetevi a vicenda"
Lei annuì, dirigendosi poi verso la biondina, Jack rivolse alle due un ultima occhiata prima di spiccare completamente il volo. 
Rapunzel lo seguì con lo sguardo, avvicinandosi a Dentolina e Calmoniglio "Tenetelo d'occhio, lui non...non riesce a controllare il suo potere ultimamente.."
"Non preoccuparti" La fermò Calmoniglio, diventando più grande e recuperando il suo boomerang dalla sacca di Nord "Ormai sono abituato a fermare i guai di quel ghiacciolo"



 
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Jack si precipitò con una velocità tale che non si accorse della scia di neve dietro di lui, ma non gli importò, in quel momento desiderò solo farla pagare a quel dannato drago per tutto il male che causò. Sandy cercò di tenere a bada Fafnir ma il dragone, troppo grosso e troppo potente, sparò un getto di fuoco cosi forte che l'omino dei sogni dovette creare una barriera protettiva. Fafnir sembrò avere la meglio, Hiccup si sentì ancora dolorante per il colpo subito, ma cercò di raggiungere in fretta la furia buia "Sdentato!"
L'amico si precipitò verso il ragazzo, assicurandosi non fosse ferito gravemente, lui gli accarezzò il muso "Sto bene. Ora vediamo di finirla" L'animale annuì, permettendogli di salire in groppa ed insieme spiccarono il volo verso il centro della battaglia, purtroppo Merida non riuscì a raggiungerli in tempo, ma decise comunque di correre in battaglia, con o senza arco, le sarebbe venuto in mente qualcosa, in fondo le restò pur sempre un ultima freccia nella sua faretra.
"Fafnir!" Urlò una voce in lontananza.
Sia Merida che Hiccup puntarono lo sguardo verso quella folata di vento.
"Jack!" Pensarono, entusiasti del ritorno del loro amico.
Il dragone, d'altro canto, fu tutto fuorché felice "Non ti era bastata la lezione?!" Urlò in preda dalla rabbia
Ma il ragazzo tirò fuori tutta la sua energia e attirò contro di lui un gelo così potente da congelare seduta stante il fuoco attorno al povero Sandy "Stai lontano dai miei amici! Stupido lucertolone sovrappeso!"
Fafnir in tutta risposta, ruggì furiosamente verso di lui.
"Bleh...Hai pure un pessimo alito" Borbottò l'albino
"Credi di avere a disposizione così tanta energia?" Mormorò il lucertolone "Non possiamo morire, davvero vuoi dare inizio ad una battaglia senza una fine?"
"E chi ha parlato di morire? A me basta imprigionarti per migliaia di anni"
Il drago quasi sorrise, affondando gli artigli nel terreno "Davvero? E come pensi di farcela? Sei solo un moscerino.."
"Ho forse detto che sono da solo?"
In un primo istante Fafnir non capì, pochi secondi dopo vide altre sagome arrivare verso di lui, indietreggiò di un passo, altri guerrieri al fianco di Jack si fecero strada contro il suo esercito di draghi. 
"Ehi ehi, SOLO quelli senza ali! Gli altri sono nostri amici!" Urlò il ragazzo, sperando che gli altri abbiano sentito, l'ultima cosa che voleva era creare ulteriore scompiglio.
Il dragone sembrò quasi intimorito adesso, lo avvertì, quelli non furono umani, sembrarono diversi, quasi come lui...Il suo sorriso pian piano sparì, rendendosi conto per la prima volta di essere in minoranza. Dentolina e Nord raggiunsero Astrid e Moccicoso, permettendo loro di mettere in salvo un altro gruppo di persone, i due vichinghi rimasero un po' straniti alla vista dei draghi scagliati a terra, non capirono con esattezza cosa stesse succedendo, finchè Astrid, alzando lo sguardo verso Hiccup e gli altri, vide in lontananza la strana figura di un ragazzo dai capelli albini, strabuzzò gli occhi, notando che fluttuava, immerso in una brina che si fece mano a mano sempre piu' netta attorno a lui.
Alzò un dito, indicando il punto da dove proveniva il ragazzo "Quello....E'...Jack..."
Moccicoso  guardò nella direzione indicata ma, a parte la folata di neve non vide assolutamente nulla "Io non vedo niente"
"MA E' PROPRIO LI" Balbettò "E sta volando!"
Moccicoso ridusse gli occhi a due fessure, sperando di riuscire a vedere meglio quel fantomatico ragazzo di cui tutti parlaroni, ma nulla, per lui parve letteralmente impossibile l'esistenza di uno spirito del genere. Certo, viveva in un mondo con dei draghi, ma era una situazione... normale, per così dire; pensare all'esistenza di uno spirito invernale era troppo strano perfino per uno come lui "Sei impazzita anche tu"
Astrid sembrò perdere la pazienza "E come lo spieghi tutto questo?!" Indicò davanti a sé un drago gettato a terra da una forza invisibile "Ci sono altri spiriti ad aiutarci...O almeno credo"
"Pfui" Lui non sembrò convinto "Ci crederò solo quandò lo vedrò" Fece per spiccare nuovamente il volo quando dietro di lui apparve un drago, decisamente più grosso degli altri, con una zampata cercò di colpire le ali di Zannacurva per impedirgli di volare, Moccicoso tentò di far scansare l'amico in tempo, ma per fortuna non servì, l'animale venne spazzato via, come se qualcuno gli stesse sferrato un colpo sul muso. Il drago balzò fuori dalla loro traiettoria ed atterrò contro altri suoi simili, non venne sconfitto del tutto, ma questo permise a Zannacurva di librarsi più in alto senza correre ulteriori pericoli. Moccicoso rimase di stucco per quello che vide anzi...non vide.
"Ma che..." Iniziò a pensare che forse...probabilmente....ipoteticamente... Astrid e Gambadipesce non erano così svitati come credeva, forse quel Jack Frost era davvero reale dopotutto.
Alzò nuovamente lo sguardo verso il vento ghiacciato, ormai di fronte all'enorme Fafnir e finalmente lo vide "D'accordo, d'accordo, ci credo!" Urlò, alzando le mani in alto "Fatine della neve non fateci del male, siamo vostri amici!" Perfino Zannacurva lo guardò perplesso.
Sotto di lui Calmoniglio aveva appena atterrato quell'enorme drago, vedendo quella scena scosse lievemente il capo, tirando un lungo sospiro "E' per lui che ho rischiato il pelo?"
Accanto al guardiano, Dentolina rise e, alzando lo sguardo verso Zannacurva volò verso di lui "I draghi possono vederci" Gli rivolse uno sguardo amichevole "Ho bisogno del tuo aiuto" Zannacurva, inizialmente un po' stupido della presenza di un essere tanto strano, annuì, seguendola verso un altro gruppo di draghi, Moccicoso non capì lo strano comportamento del suo drago "Ehi ehi calmati, dove stai andando?!" Ma quando vide un drago ruggire verso il vuoto, capì che probabilmente si trattasse di un altro "Spirito" della neve, lui e Zannacurva se ne occuparono, permettendo così a Nord di riprendere fiato. Per tutto il resto della battaglia Zannacurva seguì Dentolina, cercando di fare tutto il possibile per salvare non sono le persone, ma anche gli altri spiriti, d'altro canto Moccicoso non fece più domande, ormai avrebbe creduto a qualsiasi cosa. 



 
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"Vorrei poter fare altro" Sospirò la biondina, vedendo lo scenario di fronte a lei, avrebbe voluto scendere e rendersi utile ancora, non sopportò la vista dei suoi amici in pericolo di vita. Sopratutto Merida, notò che non tenne con sè il suo arco, come avrebbe potuto fronteggiare ancora quei draghi?
"L'arco..."
Rapunzel pensò dovesse trovarsi acora nel castello, dopotutto Fafnir l'aveva catturata immediatamente, Merida non avrebbe potuto recuperare la sua arma in tempo.
Corse verso i corridoi del castello, facendo attenzione alle macerie e a non inciampare nelle rocce ormai crollare dal muro, Dente la latte la seguì senza staccarle gli occhi di dosso, in fondo lo promise a Jack di proteggerla come meglio avrebbe potuto.
"Finalmente!" Per fortuna trovò l'arco ancora miracolosamente intatto tra alcune macerie, lo prese in mano, iniziando a far mente locale della situazione, con quei capelli che si trovò, scendere in battaglia sarebbe stato difficile, se Fafnir l'avesse vista probabilmente avrebbe solo peggiorato la situazione.
Tornò sulla torre, tenendo stretto a s
è l'arco ed ogni tanto rischiò di inciampare per via di tutta quella massa di capelli "Non posso scendere giù così" Sussurrò, guardando con tristezza Dente da latte "Questi capelli sono d' intralcio nel campo di battaglia"
Ma un ruggito, o meglio, tre ruggiti attirarono la sua attenzione, Rapunzel alzò lo il capo e vide i tre draghetti volare non molto distante da lei "Siete voi!" urlò, alzando un braccio come per richiamarli "Ehiiii piccoletti! Venite qui vi prego!"
I tre si accorsero della sua presenza e, presi dall'entusiasmo di rivedere la loro amica, si precipitarono verso di lei, seguiti dalla loro grande mamma.
Rapunzel rabbrividì alla vista di quella draghessa, ma capì subito si trattasse della loro madre, vista la netta somiglianza con i cuccioli.
Si scambiò un'occhiata complice con Dente da Latte "Direi che abbiamo trovato un passaggio"




 
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"E' finita" Disse Jack, volando verso il Guardiano, il suo tono si fece nettamente più serio del normale, strinse i pugni e, senza rendersene conto, forse trasportato da tutta quella rabbia, il ghiaccio sotto di lui iniziò man mano ad espandersi
Fafnir smise di indietreggiare e si voltò verso il suo gruppo di draghi rimasto "Mai..."
Affondò le zampe sul terreno, creando una serie di spaccature che avrebbero permesso la nascita di nuovi draghi. Jack e Sandy cercarono di fermarlo ma un drago balzò dal terreno e li colpì con una zampata, Hiccup ordinò a Sdentato di sfrecciare contro Fafnir per colpirlo e mentre Merida osservò la furia buia allontanarsi, sentendosi così impotente, senza il suo arco o un'altra arma non aveva mezzi per poter aiutare i suoi amici.
"Merida!" Rapunzel la chiamò, costringendola a voltarsi verso di lei, quando la rossa alzò lo sguardo, vide che tenne in mano il suo arco, ed in groppa ad un...
"Drago?"
"Sally!" Urlò felice Jack.
Merida lo guardò dubbiosa, ma quando vide i tre cuccioli di drago volare a fianco di quello più grande capì che si trattasse della mamma.
La biondina atterrò con un balzo verso di lei, gettandole l'arco contro "Questo potrebbe servirti"
"Sei grande Rapunzel!" estrasse l'ultima freccia nella sua faretra e si preparò a colpire nuovamente il lucertolone, ma prima che potesse scagliarsi, vide la mano di Jack toccarle la freccia.
Lei sobbalzò, non accorgendosi inizialmente di lui, si scambiarono uno sguardo e Jack le sorrise "Il ghiaccio fa piu male" 
Lo vide concentrarsi e coprire pian piano la punta della freccia con uno spesso strato di ghiaccio, Merida ripensò a quella volta che quasi la colpì con dei frammenti ghiacciati nella tana di Fafnir, sapeva bene del suo problema nel controllare i poteri senza il bastone.
Ma questa volta Jack sembrò più sicuro di sé, l'aria spavalda e giocosa che di solito aveva sembrò sparirr del tutto.
"Colpiscilo"
Vide il ghiaccio pian piano placarsi, senza dilungarsi oltre.

Merida sorrise sollevata, Jack stava riuscendo a controllare il suo potere, si sarebbe complimentata con lui se non fosse ancora furiosa per la sua fuga di prima.
Ma non poteva permettersi di distarsi proprio adesso, Sdentato ed Hiccup stavano facendo del loro meglio per bloccare Fafnir, non aveva mai visto la furia buia così arrabbiata, le sue squame sembrarono quasi brillare e i suoi colpi divennero sempre più forti e veloci, tanto che Fafnir dovette indietreggiare, la sua ala, già ferita da prima, ora sembrò completamente distrutta, non sarebbe di sicuro stato più in grado di volare
Fu quello il momento opportuno, Merida scagliò la freccia che colpì nuovamente il dragone nell'altro occhio.
L'urlo straziante di Fafnir ne confermò la riuscita.
"Ottima mira" Disse fiero Jack
"Ne dubitavi?" 
"Assolutamente no" 
Merida giurò che sarebbe arrossita, se non fosse stata per quella situazione tanto spiacevole.
"VOI!" Urlò Fafnir, in preda dalla rabbia.
"Hiccup! Allontanatevi!" Il vichingo non se lo fece ripetere due volte e raggiunse gli altri tre, mentre Fafnir, con un ennesimo ruggito, lanciò verso di loro la palla di fuoco più grossa e potente che abbia mai potuto creare.
Jack raccolse tutte le sue forze, posizionandosi davanti ai suoi amici e creando una barriera di ghiaccio così grande, da pian piano risucchiare non solo il fuoco di Fafnir, ma anche il drago stesso.
Il ghiaccio si espanse attorno a lui, ma Jack cercò con tutta la sua volontà di non farlo estendere oltre, non avrebbe ferito nessuno se non Fafnir.
"Andiamo... Un' ultima volta" Ma il ghiaccio sembrò avere la meglio, vide che aumentò anche ai suoi piedi e questo lo fece traballare.
"No no ti prego...Io non..."
"Ce la puoi fare" la voce di Merida quasi lo risvegliò da quell'incubo, gli posò una mano sulla spalla, dimostrando piena fiducia in lui.
"Coraggio Jack" Anche Rapunzel fece lo stesso "Tu hai creduto in me, io farò lo stesso"
"Fagli vedere che sei tu un vero Guardiano" Aggiunse Hiccup, seguito a ruota da Sdentato.
Se non fosse che stavano rischiando la vita, Jack quasi si sarebbe commosso, ma non poteva permettersi di deconcentrarsi proprio in quel momento, tutti credevano in lui, anche i suoi amici guardiani, perfino chi non riusciva realmente a vederlo.
Doveva farlo per tutti loro, concentrò tutte le sue energie, bloccando ogni frammento di ghiaccio che osava avvicinarsi non solo al suo gruppo ma anche alle persone circostanti.
Era Fafnir l'obbiettivo.
Doveva riuscirci.
Il Drago tentò di dimenarsi mano a mano il ghiaccio si espanse verso di lui, ma questo gli permise solo di prolungare di qualche minuto la sua fine.
Finalmente venne congelato in un enorme blocco di ghiaccio, completamente, sotto lo sguardo stupefatto di tutti gli abitanti, i pochi draghi rimasti si distrussero, ormai senza un padrone a guidarli tornarono al loro stato originale, sgretolandosi di fronte allo sguardo sbigottito dei vichinghi.
"Delle rocce?" Domandò sconvolto Moccicoso, voltandosi verso i suoi compagni "Stavamo perdendo contro delle rocce?!"



 
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Jack tirò un lunghissimo sospiro di sollievo, si sarebbe volentieri gettato a terra, ma gli altri lo tennero sollevato e si unirono tutti e quattro in un grande abbraccio di gruppo.
Era finita, finalmente Fafnir era stato sconfitto.



 
 

ANGOLO AUTRICE:

Oddio, sono anni che non aggiornavo questa fic, e a dire il vero non so nemmeno chi la leggerà ora, ma qualche settimana fa sono ricapitata per pura curiosità nel io vecchio account, rileggendo questa storia mi era tornata la voglia di finirla, in fondo mancava davvero poco.
Difatti ho unito piu' capitoli in uno, e per lo meno ora la sconfitta di Fafnir è totalmente conclusa. E meno male! Iniziava ad irritare anche me che l'ho creato! Probabilmente se tornassi indietro risistemerei meglio il suo background, ma sono comunque soddisfatta dai, volevo renderlo un rompipalle e ci sono riuscita, spero xD
Il prossimo capitolo potrebbe essere l'ultimo (probabilmente, ma non ancora sicuro)
Ringrazio comunque tutte le persone che l'hanno seguita e apprezzata ai tempi, sono stra-sicura che ora, come minimo la leggerò solo io tra qualche tempo ma va beh, volevo finirla, dovevo xD. Questa storia ha un posto speciale nel mio cuore, così come anche questo fandom. Spero di rendere i capitoli finali altrettanto belli.

 

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Capitolo 29
*** Quiete dopo la tempesta ***



Cap 29:
 

Quiete dopo la tempesta



 



 
"E' davvero finita...?" Rapunzel tenne ancora la testa china, affondando il viso nella folta chioma di Merida, come se avesse il timore di un imminente ritorno di Fafnir.
Anche Hiccup fece lo stesso "Credo proprio di sì"
"Io non guardo..." la ragazza aprì appena l'occhio sinistro, facendo cenno all'amica vicino a lei di farsi avanti "Merida?"
L'altra borbottò qualcosa di incomprensibile, ma decise di farsi coraggio e alzare lo sguardo davanti a sé, Hiccup la seguí subito dopo. Alla fine anche Rapuzel decise di aprire gli occhi, lo spettacolo davanti a loro parve così surreale: l'espressione di Fafnir rimase furente, con gli artigli squainati, in procinto a balzare su di loro, perfino Hiccup degluttí alla vista, se non fosse sicuro delle capacità di Jack probabilmente si sarebbe catapultato in sella a Sdentato per fronteggiarlo ancora. 
Fu una strana sensazione, vinsero ma la consapevolezza che il ghiaccio attorno a lui non sarebbe durato in eterno, lasciò comunque un senso di sconforto, prima o poi Jack (o altri suoi amici) lo avrebbero ri-affrontato in futuro, probabilmente in un mondo in cui i draghi si sarebbero addirittura estinti; Hiccup ripensò al primo giorno che incontrò Jack, alla sua sparizione, quando scoprì la sua vera natura... E fu così strano pensare a quanto lontano vivesse lo spirito rispetto a loro.
Quello che avevano vissuto fu incredibile e spaventoso allo stesso tempo, passarono solo pochi giorni, eppure Hiccup sentì un forte legame con quei ragazzi, fu difficile pensare ad una separazione così netta, ma Jack sarebbe tornato nel suo tempo, fece male pensarci, perché trovò in lui un buon amico, così come Merida e Rapunzel.  
Tutti quei pensieri per la mente portarono ad un silenzio che sembrò interminabile, nessuno osò proferire parola, finche' Jack avanzò verso la lastra ghiacciata per dare un lieve colpetto con un pugno "Però..." Dopodiché raggiunse di nuovo i suoi amici, gonfiando il petto con fierezza "Ho fatto proprio un bel lavoro, non c'è che dire"
I tre risero, Rapunzel più di tutti "Sempre modesto alquanto vedo"
"io SONO modesto"
Hiccup avanzò verso di lui e gli diede una leggera spinta "E anche un po' spaccone"  Jack lo guardò accigliato "Ehi, vuoi unirti al lucertolone? Ho ancora del ghiaccio che mi avanza!"
"Lascialo in pace" Lo difese Merida, mettendosi davanti al vichingo "Sta dicendo la verità dopotutto"
"Oh oh bene" Rise "Ora siamo due contro uno, ma non vi vergognate?" Jack alzò una mano, formando della neve attorno ad essa "Congelerò i tuoi bei capelli, principessa"
Merida lo sfidò con lo sguardo "Non oserai..." Ma prima che potesse finire la frase, Jack le lanciò una piccola folata di vento ghiacciato dritto in faccia, fortunatamente la ragazza riuscì a schivare il colpo appena in tempo, spostandosi di lato, ma infliggendo i danni al povero Hiccup che si prese il freddo in pieno viso, congelando non solo i suoi capelli ma addirittura una parte della faccia "J_JAC..K" Non riuscì a pronunciare altro per via della mascella congelata, ma gli amici intuirono le sue parole decisamente poco amichevoli nei confronti del Guardiano, Sdentato in tutta risposta si avvicinò al padrone dandogli una leccata affettuosa, un po' per rassicurarlo, e un po' per curiosità, alla sua vista ora Hiccup sembrò un ghiacciolino. Merida non riuscì a trattenersi e scoppiò a ridere insieme a Jack, anche Rapunzel si unì al gruppetto. Quest'ultima li osservò attentamente, quasi le vennero le lacrime gli occhi al solo pensare di doverli abbandonare per sempre "Mi mancherete ragazzi" Disse quasi in un sussurro. I tre smisero di scherzare e si passarono un'occhiata malinconica, consci del fatto che purtroppo, prima o poi si sarebbero separati.
Vedendoli così giù di morale, la biondina si sentì tremendamente in colpa "Scusate..." Disse, asciugandosi le lacrime il più in fretta possibile "Non, non volevo...E' solo che... Ora che.." Guardò uno per uno i suoi amici "Non vi dimenticherò mai"
Si sorrisero, quasi commossi per l'atteggiamento della loro amica; anche Merida si passò una mano sulla guancia per evitare ulteriori lacrime, tutti quei discorsi sull'abbandono le lasciarono un incredibile magone, ma non volle pensarci, non adesso che avrebbero dovuto solo essere felici per aver salvato la sua casa.
"Però sei ancora qui" 
Rapunzel si irrigidì, guardando la figura di Fafnir dietro di sé "I_Intendi dire...che..."
Ma la rossa portò le mani sulle sua spalle "Magari la tua avventura non è ancora finita del tutto" La fece voltare, inquadrando il terreno semi distrutto, una parte del castello ormai in rovina, gli amici di Hiccup che pian piano stavano raggruppando tutti i paesani feriti e non "Forse puoi ancora dare una mano"
Alla biondina le si illuminarono gli occhi "VERO!" Così prese la sua folta chioma, ormai la bella acconciatura che le fecero fu del tutto sparita "Posso ancora aiutare! Posso curare i feriti!"
"Ci vorrà un po'" Le sorrise Merida "La stanza degli ospiti è distrutta, ma troveremo un soluzione"
L'amica le rivolse un gran sorriso, e in men che non si dica si precipitò ad aiutare alcune persone ferite dalla battaglia; ormai i suoi poteri, dolente o nolente li mostrò durante la lotta contro Fafnir, ma anche se non fosse, avrebbe aiutato il più possibile quelle persone.
Vedendo l'entusiasmo della ragazzina, anche Sdentato sembrò euforico, diede perfino una leccata amichevole al viso di Merida, la ragazza rispose con una carezza dietro l'orecchio e lui non poté fare a meno di ruggire dolcemente, ormai sembrarono essere diventati buoni amici, questa cosa stupì non poco i due ragazzi, in particolare Hiccup "Ma bene bene" Si affrettò a dire "Prima Rapunzel, ora Merida, mi stai davvero rimpiazzando eh?" La furia buia gli diede una spintonata amichevole, facendolo quasi scivolare a terra, poi saltellò con entusiasmo attorno al gruppetto, ma quando vide la figura di Astrid e Tempestosa farsi largo tra la folla, si gettò verso di loro per salutarli. Hiccup lo seguì, promettendo agli altri due che li avrebbe raggiunti più tardi, dopo tutto quel casino voleva assicurarsi che Astrid e gli altri stessero bene.
Tempestosa non sembrò aver portato ferite gravi, ma fu stravolta per la battaglia avvenuta, così come gli altri draghi, Sdentato stranamente sembrò quello più attivo e guardandolo, ancora così inaspettatamente pieno di energie, Hiccup non si capacitò ancora di quanta forza avesse la furia buia. 
Anche Astrid non parve da meno, le lesse in viso la stanchezza, i capelli scompigliati e qualche graffio sulle braccia, ma per fortuna nulla di grave. 
Poté tirare mentalmente un sospiro di sollievo.
"Ce l'avete fatta"  Vedendolo correrle incontro, Astrid gli sorrise, portando poi lo sguardo verso il drago congelato "Credi che terrà a lungo?"
"Non dovremo preoccuparcene per un bel po'" Disse Hiccup.
Dal suo viso si percepí il timore "...Staranno al sicuro?"
Lui si guardò attorno, alzando le spalle "Credo di sì, più tardi penseremo a dove sistemarlo, Jack e i suoi amici non possono portarlo con loro, dovremo trovare un posto più strategico, così che nessuno corra più rischi"
A quella affermazione, Astrid sobbalzò, ricordandosi della vicenda di poco fa "Ah già'...Jack Frost" Lo cercò con lo sguardo, vedendolo poco più in la davanti a loro, vicino a Merida "Io lo vedo"
"C_Cosa?!" perfino Hiccup sembrò più incredulo che mai "Lo vedi? Sul serio?"
Lei annuì, portando le mani ai fianchi "Perché fai quella faccia? Lo avevi detto tu che per vederlo bisognava crederci!" 
"Sì ma tu...tu sei sempre così.." non riuscì a trovare le parole adatte per paura di offenderla, sapeva quanto suscettibile fosse la sua ragazza.
Astrid alzò gli occhi al cielo "Beh...E' difficile essere così in queste circostante..." Non si lasciò scappare un piccolo sorrisetto mentre gli fece il verso "Perfino Moccicoso lo vede!"
Hiccup sgranò ancora di più gli occhi, lasciandosi sfuggire una sana risata "QUESTO sì che suona strano!" 
Entrambi risero, e finalmente sciolta un po' la tensione, lui le prese le mani e le rivolse un dolce sorriso "Sono contento che tu stia bene"
Lei contraccambiò, ma il suo sguardo si fece più malinconico "Anche io, ma...Ti chiedo scusa se ti sono sembra così.."
"...Te?" Rise
Lei gli rivolse un'occhiataccia "Non dovevo reagire in quel modo, tu volevi solo proteggere queste persone, e hai fatto bene" Il suo sguardo passò da Merida a Rapunzel, ricordandosi come si fosse comportata con loro la prima volta che le incontrò. Prima di andarsene di sicuro avrebbe voluto chiarire. Sentì di essersi comportata come una sciocca ragazza gelosa, Hiccup non avrebbe mai lasciato Berk, avrebbe dovuto saperlo.
Il ragazzo sembrò leggerle nella mente e le accarezzò il viso con una mano "Non preoccuparti, anche io mi sono comportato in modo strano dopotutto"
"Tu sei sempre strano" Sussurrò Astrid, avvicinandosi a lui per dargli un bacio sulle labbra, Hiccup dapprima sorpreso per l'intraprendenza, rispose successivamente al bacio. 
Poco importava se lo avessero visto gli altri.
Durante la sua permanenza in quel posto, Hiccup non ebbe occasione di nominare la sua ragazza, la situazione non lo permise dopotutto, questo fatto lasciò lievemente sorpresi sia Jack che Merida, quest'ultima in particolare si sentì quasi sollevata. Se sua madre avesse visto quella scena probabilmente non lo avrebbe più nominato come suo futuro pretendente. 
"A proposito.." Merida cominciò a cercare con lo sguardo i suoi genitori, sperando solo che la sua famiglia stesse bene, l'ultimo ricordo che ebbe di loro fu quando Fafnir tentò di aggredire sua madre e lei, istintivamente si arrampicò sulla sua testa, ferendolo all'occhio con una freccia. Ebbe paura certo, parecchia, ma la preoccupazione per i suoi genitori prese il sopravvento, poco importò della sua incolumità e non ebbe nemmeno il tempo di pensare a mente lucida, ma tornasse indietro, non cambierebbe nulla delle sue azioni.
Beh forse metterebbe più frecce nella sua faretra, tanto per esserne sicuri.
Presa da quei pensieri, finalmente sembrò tornare alla realtà non appena vide poco distante sua madre e suo padre, entrambi circondati da una serie di guardie e successivamente vide i suoi fratellini farsi largo tra le persone per poter raggiungerli il più in fretta possibile, non appena Elinor notò i tre figli, si gettò verso di loro, abbracciandoli e baciandoli ininterrottamente, le lacrime le rigarono il viso, ma il suo sguardo sembrò davvero felice, probabilmente non smise di cercarli una volta terminata la battaglia, Fergus congedò un paio di guardie e si diresse anche lui verso la famiglia per poter avvolgerli in un enorme abbraccio di gruppo. A Merida si sciolse il cuore nel vedere quella scena. 
Jack se ne accorse e si chinò verso di lei "Sono contento che...Ehm...Che la tua famiglia stia bene"
Inizialmente sobbalzò per la strana vicinanza, si voltò verso di lui ma decise di prendere leggermente le distanze.
Non ricevendo altre risposte, Jack continuò nel suo palese (ed imbarazzante) tentativo di approccio "E...Insomma" Lo ammise a sé stesso, si sentì molto imbranato.
Forse Hiccup avrebbe dovuto dargli qualche lezione.
"Sei tornata di nuovo in forma! Con l'arco, intendo"
Lei gli sorrise, trovandolo quasi divertente "Grazie"
Perfetto, sembrò di buon umore, Jack si fece coraggio e si avvicinò di un altro passo.
Merida non indietreggiò, ma cercò comunque di nascondere il suo imbarazzo, tentando di mantenere un tono calmo "E tu...Hai ripreso il controllo del ghiaccio" Forzò una risata e guardò nervosamente verso il basso.
Le dispiacque in quel momento di non essere amica di Astrid, forse le avrebbe dato qualche buon consiglio.
Jack continuò ad avanzare, fino a fermarsi vicino a lei, molto vicino, poté giurare di sentire il suo profumo "Credo di si''
Ma dopo quella breve frase, entrambi rimasero fermi nella loro posizione, distolsero lo sguardo, troppo imbarazzati ed incapaci di continuare il dialogo. Jack lanciò un ultima occhiata ad Hiccup ed Astrid, che nel frattempo raggiunsero gli altri vichinghi, e decise di prendere l'iniziativa, se non lo avesse fatto in quel momento, se ne sarebbe pentito di sicuro.
"Allora, io vado dai miei genitori" Merida si stava già voltando verso la sua famiglia, probabilmente intenzionata a scappare per evitare un altro dialogo imbarazzante.
"Aspetta" Jack le sfiorò il braccio, attirando la sua attenzione, quando si voltò, si piegò verso di lei, unendo le loro labbra in un bacio decisamente più passionale rispetto a quello di Hiccup ed Astrid, si stupì di sé stesso per tutta quella intraprendenza. Le cinse con una mano il fianco, mentre con l'altra le accarezzò delicatamente una guancia, spostandole un paio di ciocche di capelli dal viso per poterla approfondire meglio quel bacio, inizialmente temette che Merida si staccasse brutalmente da lui, conoscendo il suo temperamento, ma stranamente non sembrò porre troppa resistenza. Appoggiò istintivamente le mani sulle spalle di Jack e, seppur timida all'inizio, chiuse gli occhi e rispose al bacio, lasciandosi trasportare dalla situazione. Quello fu decisamente il loro primo vero bacio. Jack si sentì al settimo cielo.
Ormai erano chiari i sentimenti per quella ragazza, avrebbe voluto dirle un sacco di cose, che le era mancata, che gli dispiaceva per essersene andato così di fretta (anche se non per sua volontà), che adorava passare del tempo con lei, che odiava l'idea di doversi separare, ma purtroppo non era mai stato molto bravo con quel genere di parole.
Cosí decise di optare per una maniera più ... Diretta.
A malincuore, dovette staccarsi da lei per riprendere fiato, e sopratutto per far mente locale dell'accaduto. I due non si separarono troppo distanti, rimasero così vicini che i loro nasi quasi si sfiorarono, Jack la guardò maliziosamente, quasi impaziente di sapere cosa ne pensasse, ma la ragazza sembrò incapace di una qualsiasi altra reazione. Rimase a fissarlo, forse indecisa su come comportarsi.
"Oh no.." Jack iniziò a pensare di aver fatto un guaio. Senza farsi prendere troppo dal panico, le accarezzò dolcemente il viso e a quel lieve tocco, sentì la ragazza sussultare. Almeno fu una reazione, dopotutto. 
Jack ritirò la mano, un po' titubante "Troppo Freddo?"
In effetti non ci pensò alla sua condizione, restava pur sempre uno spirito invernale.
Lei sembrò risvegliarsi e scosse debolmente il capo "No" dopodiché prese la sua mano sussurrandogli quasi con malizia "Non sei freddo" Questa volta fu Merida a lasciarlo sorpreso, portò un braccio attorno al collo del ragazzo e gli si avvicinò pericolosamente, Jack intuì volesse riprendere il bacio e chiuse gli occhi, ma invece che sentire nuovamente le labbra della ragazza, una bella gomitata gli arrivò dritta allo stomaco, il colpo non fu fortissimo, ma fece male.
Merida si liberò dalla sua presa e lo sguardo dolce di prima sparì, lasciando spazio ad un' espressione decisamente furiosa "Sparisci con un biglietto, torni qui e...e..." Non riuscì a finire la frase, forse per via del nervoso, sembrò aver raggiunto quasi la tonalità di colore dei suoi capelli, Jack non capì se fosse dovuto al bacio di prima (magari troppo audace) o alla rabbia.
"Sei fuori di testa! Ed io che acconsento!" Continuò ad urlargli.
Alla rabbia, decisamente.
In effetti non aveva tutti i torti, lo sapeva che prima o poi le avrebbe prese, solo non sperava così presto, e soprattutto dopo quel bacio. Forse non ci sapeva davvero fare con le donne.
"Va bene, va bene...Me lo merito.." Si portò una mano al petto, prendendo un lungo respiro, questa volta parve più serio. Merida indietreggiò appena, rimanendo comunque in allerta "Non-Riprovarci" Lo avvertì.
Lui la osservò, trovandola comunque bellissima (nella sua furia) "A me sembrava ti fosse piaciuto" Disse malizioso.
Ma prima che la ragazza potesse sferrargli un ennesimo colpo, Jack portò le mani in avanti in segno di arresa "D'accordo! Non uccidermi! Faccio la persona seria, lo prometto!"
"Non puoi fare così!" Merida strinse forte i pugni, senza smettere di fissarlo, ma la sua espressione sembrò per lo più delusa. Il suo comportamento la fece ancora più arrabbiare, la ferì e non sembrò nemmeno importargliene "Non puoi comportarti in questo modo e sperare che dimentichi tutto! Diamine Jack, sei sparito ed ora pensi che me ne sia dimenticata?!"
"Posso spiegare" In un primo istinto ebbe l'idea di toccarle un braccio per farla calmare, ma vedendola così arrabbiata (e temendo un ennesimo pugno), rimase più distante "Credimi, non volevo andarmene, non così, non vi avrei mai lasciato in questo modo"
Merida abbassò di poco lo sguardo, come se quelle parole avessero fatto più danni che altro. Perché da quelle frasi, capì che comunque, a prescindere, lui non sarebbe rimasto "E allora perché te ne sei andato?"
"Non è stato per volere MIO" con un lieve gesto delle mani creò in fretta e furia delle sagome di neve simili ai suoi compagni di avventura "I miei amici, altri Guardiani, pensavano di fare del bene riportandomi indietro, non sapevano niente di voi, o di Fafnir, volevano solo aiutarmi"
Lei continuò a fissarlo, ma dalla postura sembrò meno tesa; questo lo fece tranquillizzare almeno in parte "Non vi avrei mai lasciato in questo modo. Andiamo..." le si avvicinò "In questi giorni hai imparato a conoscermi almeno un po', sai che non sono così"
Merida annuì, anche se dal suo volto non trasparì alcun sorriso "Hai ragione.." abbassò lo sguardo per qualche istante, per poi tornare nuovamente a fissarlo "Noi, ci conosciamo da poco Jack"
"Non mi importa" disse serio lui "Mi piace stare con te. Tu mi piaci"
Quella frase la lasciò completamente senza parole. Jack le aveva appena confessato i suoi sentimenti e lei in tutta risposta era rimasta li, a fissarlo incredula ed incapace di dire qualsiasi cosa.
Fino all'anno scorso aveva rifiutato tre pretendenti, voleva essere libera di scegliere chi amare, ma in cuor suo sperava che questo sentimento non arrivasse così presto. Ora si trovava a provare dei forti sentimenti per un ragazzo che conosceva letteralmente da pochi giorni, anzi, nemmeno un ragazzo, uno Spirito di un'altra epoca, che mai avrebbe più rivisto.

Si sarebbe data della pazza da sola. 
Eppure, ogni volta che lo guardava si sentiva bene, non poteva fare a meno di pensare a quanto gli fosse mancato, perfino le loro litigate, lo pensava spesso, decisamente troppo, e se non fosse stato così audace da averla baciata di sorpresa probabilmente lo avrebbe fatto lei in un secondo momento.
Merida lo osservò con attenzione, il suo sguardo deciso la fece tornare nuovamente alla realtà, rendendosi conto che probabilmente lo stava fissando da troppo tempo. Cercò dunque di forzare un sorriso "...Non ti sembra strano tutto questo?" fece per distogliere lo sguardo ma le parole di Jack la attirarono nuovamente a lui
"Certo" le prese delicatamente una mano e la portò al suo petto, guardandola dolcemente "Ma quello che provo è reale, e tu?"
Arrossì nuovamente e quel contatto la fece rabbrividire, non per il freddo, ma per le sensazioni che le diede, sembrò così deciso e sicuro dei suoi sentimenti. In tutti quei giorni questa fu prima volta che lo vide così inaspettatamente serio.
Dopo un tempo che per Jack sembrò interminabile, vide lo sguardo di Merida addolcirsi ed annuire in risposta.
Anche lei sembrò certa dei suoi sentimenti, e in quel momento avrebbe solo voluto sentirlo di nuovo vicino.
Il volto del ragazzo si illuminò, ormai pienamente consapevole di piacere a Merida. Non riuscì a smetterle di sorriderle, sopratutto quando avvertì le sue mani accarezzargli il viso e avvicinarlo a lei, sicuro che questa volta non avrebbe ricevuto un' altra gomitata. Jack socchiuse gli occhi e la lasciò fare, sentendo nuovamente le sue labbra sfiorare quelle della ragazza.

"Merida!" sfortunatamentea la voce in lontananza della regina li fece tornare alla realtà, entrambi i ragazzi si staccarono, voltandosi nella direzione dell'urlo.
Elinor li aveva individuati ed insieme agli altri membri della sua famiglia, si stava dirigendo verso di loro, probabilmente felice e grata che sua figlia stesse bene.
Merida sforzò un sorriso misto a l'imbarazzo più totale "MAMMA!" diede un ultima occhiata a Jack, sfiorandogli una mano, gli fece capire che si sarebbe dovuta allontanare per un po, lui annuì e la lasciò correre dalla madre, nonostante tutto anche lui tentò un saluto alla donna, pur sapendo della sua invisibilità, si sentì comunque in imbarazzo per la situazione. 
Elinor si gettò contro la figlia, abbracciandola stretta a sé e accarezzandole i capelli "Come sono contenta che tu sia salva!" Le parole quasi le morirono in gola, pianse nella gioia di poter riavere finalmente la sua famiglia riunita e soprattutto salva, Merida si sentì quasi soffocsre da tutti quei baci, ma rispose all'abbraccio "Anche io.." Disse, quasi in un sussurro.
Elinor le prese il volto tra le mani, spostandole dolcemente alcune ciocche dei capelli dal viso "Non credere ti passarla liscia, cosa ti è saltato in mente di saltare addosso a quel..."Ma non riuscì a finire la frase che dovette nuovamente stringerla a sé "Non farlo mai più, ti prego" 
Merida le sorrise, stringendola ancora più forte. Sentì suo padre raggiungerli e con lui anche i suoi fratelli.
"Meri...Anf...da" Fergus sembrò esausto, la figlia intuì che probabilmente, dalla fine della battaglia, non smise un solo istante di assicurarsi che tutti stessero bene, si appoggiò al suo ginocchio buono quando Merida gli saltò addosso
"Ehi.." Gli sussurro' il padre "Ma tu sapevi dei capelli magici di Rapunzel?"
Merida non riuscì a trattenere una risata e lo abbracciò forte.

Jack osservò la scena, sorridendo amaramente, forse perché quell'affetto in fondo avrebbe voluto provarlo anche lui con la sua reale famiglia, ma fu impossibile e, ripensandoci a mente più lucida, forse fu meglio così. Se non fosse tornato in quest'epoca, Fafnir avrebbe fatto una strage.
Lo sguardo di Elinor passò dalla sua famiglia a Jack "Grazie" 
Lui rimase completamente imbambolato, tant'e che la regina dovette continuare a parlare "Sei...Jack Frost, giusto?"
"Ehm.." L'albino continuò a fissarla, ancora incredulo "Sí" 
Lei gli sorrise "Grazie per aver aiutato tutti noi"
Jack rimase nuovamente senza parole "Beh...Di nulla. Ma dovrebbe ringraziare anche Hiccup, Rapunzel e naturalmente sua figlia"
"Lo so" lo guardò divertita "Ma volevo conoscere il famoso Jack Frost, mi hanno parlato di te"
Lui non fece in tempo a rivolgerle un gran sorriso che subito Elinor assottigliò gli occhi "Ma fai attenzione, sono una regina.."
In un primo istante Jack non capì. Osservò Elinor alzarsi da terra, passandosi una mano sul vestito per togliere quel poco di neve attaccata "..Ma anche una madre, mi accorgo di...certi comportamenti" indicò col capo Merida e poi tornò a fissare nuovamente Jack. Vedendolo così imbarazzato, gli rivolse un sorrisetto "E Rapunzel parla un sacco" dopo di che lo lasciò, per dirigersi verso la sua famiglia.
Jack non fece nemmeno in tempo a reagire, che subito una voce attirò nuovamente la sua attenzione "Ma guarda guarda...Devi sempre dare spettacolo?" 
L'albino portò le mani dentro le tasche e si voltò verso il suo gruppo di amici, Nord rise sotto baffi (o meglio dire, lunga barba), Dentolina sembrò aver uno sguardo più addolcito ed ogni tanto lanciò un'occhiata a Merida, probabilmente curiosa di sapere qualcosa in più sulla ragazza, Sandy con la sabbia formò un piccolo cuore dorato e una freccia, mentre Calmoniglio scosse debolmente il capo, quasi arreso dal comportamento del suo amico.
Jack arrossì lievemente "Ah ah si certo, ho capito!" con un veloce gesto della mano spazzò via le formine sopra la testa dell'omino dei sogni "Non avete il diritto di farmi sentire in imbarazzo!" Si voltò, ma Nord gli scompigliò amichevolmente i capelli "Noi? Tu dare spettacolo con ragazza in mezzo a tutti"
Lui arrossi fortemente, togliendosi dalla presa del Guardiano "Ma cosa dici!"
Nord ridacchiò, seguito a ruota da Sandy "Tu arrossito, guardati!" 
"E tu ficcanaso!" Jack gli fece il verso, voltandosi poi dall'altra parte con un misto di irritazione ed imbarazzo. Dentolina gli si avvicinò, posandogli delicatamente una mano sulla spalla "Non prendertela" I suoi occhi puntarono su Merida, che nel frattempo stava parlando con la sua famiglia, probabilmente riassumendo in poco tempo tutto quello che avevano vissuto fino ad ora. 
"E' molto graziosa" gli sussurrò "Vorrei poterla conoscere"
Il volto dell'amico si illuminò "E lo farai" Disse, voltandosi nuovamente verso il gruppo "Crederanno in voi come con Rapunzel, vedrete!"
Ma i restanti Guardiani si scambiarono uno sguardo per nulla solidale, Jack non capì quel calo di entusiasmo, finchè Dentolina si rivolse nuovamente a lui "Oh Jack...Non possiamo rimanere qui ancora a lungo, capisci?"
Ma lui sembrò non comprendere, Calmoniglio avanzò con un salto verso di lui "Siamo già in ritardo sulla tabella di marcia, non possiamo perdere altro tempo prezioso"
"Ma.."
"Jack" Dentolina si portò tra lui e il Guardiano della Speranza "Noi dobbiamo tornare indietro, ci piacerebbe conoscere i tuoi amici..."
"Ma il lavoro ci chiama" Continuò Calmoniglio "Tu puoi anche tardare un giorno di neve, ma noi non possiamo" Non sembrò arrabbiato (stranamente), anzi, il suo tono parve molto più comprensivo.
"Siamo felici di aver fermato quel brontolone di Fafnir! Sono sicuro che ghiaccio reggerà per molti anni, tu hai grande potere" Disse fiero Nord "Ma ora dovere tornare indietro"
Indietro...
Quelle parole gli fecero male, e tanto.
Istintivamente guardò Merida, che nel frattempo sembrò essere arrivata alla parte della valanga col primo drago, poi il suo sguardo passò al gruppo di vichinghi e i suoi occhi si incontrarono con quelli di Hiccup, lui gli rivolse un sorriso amichevole, facendogli un lieve cenno con la mano, ma Jack passò oltre e vide Rapunzel poco più in la, intenta a curare le ferite di un giovane guerriero, Jack non resistette oltre e abbassò la testa.
Quel gesto non passò inosservato, così i due amici lasciarono momentaneamente la loro postazione per poterlo raggiungere.
"Io..." Jack non sembrò ancora pienamente convinto della sua scelta.
"Non adesso" Si ripeté  "Non ora"
"Jack?" Merida lasciò la sua famiglia e si diresse nuovamente verso di lui, lei non poté vedere gli altri Guardiani, ma vedendo la postura e l'espressione del ragazzo capì che qualcosa non andava.
Poi Jack sentì una mano appoggiarsi delicatamente sulla sua spalla, Nord gli rivolse uno sguardo comprensivo, quasi come un padre ad un figlio "Hai sentito cosa detto Calmoniglio? Tu puoi anche tardare neve qualche giorno. E poi.." I suoi occhi puntarono sull'enorme figura del Guardiano congelato " Dovete trovare posto sicuro per popolo scozzese"
Il volto di Jack si illuminò nuovamente.
"Ma bada" Continuò Nord "Più tempo passa, più sarà brutta separazione"
Quelle parole lo ferirono peggio degli artigli di Fafnir sulla sua pelle "Lo so" Disse, la sua espressione sembrò molto più seria "Ma dovrò farlo"
L'uomo annuì "Sappi che decisione sarà tua" Si allontanò da lui, guardando attentamente Rapunzel ed Hiccup raggiungerli.
Jack gli sorrise "Non preoccuparti. Ci vediamo più tardi"
"Lo spero" Disse Calmoniglio con un mezzo sorriso "Mi mancheresti, ghiacciolo"
A quella affermazione Jack strabuzzò gli occhi, fu la prima volta che sentì quelle parole da Calmoniglio, gli venne quasi l'istinto di pizzicarsi un braccio per sapere se stesse effettivamente sognando, perfino Sandy e Nord sembrarono stupiti, Dentolina invece rise, avvicinandosi a Jack "Visto? Era quello più preoccupato"
"Ora non esagerare!" La incalzò il coniglio, arruffando il pelo, Dentolina e Jack risero e Rapunzel approfittò di quel momento di distrazione per dirigersi verso di loro "Ve ne andate? Ora?"
"Noi sì" Disse la Guardiana.
"Nostro lavoro ci attende" Continuò Nord
"Oh..." Rapunzel parve un po' rattristita, era così desiderosa di conoscere di più su tutti loro, diede una carezza alla testolina di Dente da latte "Grazie ancora per il vostro aiuto" 
"Grazie a te" Esclamò Dentolina, volandole attorno, anche la piccola colibrì fece lo stesso.
"Non ce l'avremo mai fatta senza il tuo aiuto" Ammise Calmoniglio.
"Davvero?" Rapunzel parve sorpresa, certo, credette in loro per far recuperare un po' di forze, ma il grosso lo fecero tutti gli altri, vichinghi compresi.
"Perché quella faccia?" Disse Nord "Tu stata molto utile a squadra"
"Ma io non ho fatto così tant.."
"Lui ha ragione" Continuò Calmoniglio, che sembrò averla presa in simpatia "Se non fosse per te sarei ancora alto quanto un ciuffo di pelo"
Rapunzel rise, pensando alle condizioni che si trovò prima il povero Calmoniglio "Grazie!" E presa dall'euforia gli si avvicinò, avvolgendolo in un abbraccio che stupì non solo i Guardiani (Calmoniglio compreso), ma pure Hiccup e Merida, non potendoli vedere, per loro sembrò che Rapunzel stesse abbracciando il nulla. 
Fu palese l'imbarazzo di Calmoniglio, non essendo mai stato abituato a quei gesti cosi amichevoli, tentò si scrollarsela di torno senza però sembrare troppo brusco "Eh-ehm...Si ma ora sta buona piccoletta" Quel gesto scatenò le risate del gruppetto, perfino Sdentato, attirato da tutto quel trambusto decise di avvicinarsi e subito Dentolina fu attirata da lui. Durante la battaglia contro Fafnir poté osservare i draghi "amichevoli", prima di andarsene da quel posto avrebbe tanto voluto dare un'ultima occhiata alla bocca di un drago, e chi meglio della furia buia per sperimentare questa curiosità. La ragazza gli si avvicinò, inizialmente un po' titubante, ma dopo aver visto il suo sguardo amichevole, presto tutti i tuoi timori sparirono "Oh, sei davvero carino!"
Sdentato inclinò la testa, producendo un lieve ruggito per risposta, Dentolina rise e tese una mano per poterlo accarezzare, anche Dente da latte si mise a volare attorno alla furia buia con curiosità, al che Sdentato aprì la sua bocca per sorriderle, lì Dentolina poté vedere (con gran rammarico) che l'animale sembrò sprovvisto di dentatura "Ooh povera Creatura..non hai i den..." Ma ecco che Sdentato fece sbucare i suoi denti, quasi come a volerle fare uno scherzo, Dentolina sobbalzò "..Ti" Finì di aggiungere.
Jack osservò la scena, ridendo sotto i baffi "Sì, Sdentato è un tipo particolare. Non preoccuparti"
La furia buia avanzò di qualche passo verso Dentolina, ruggendo divertito, probabilmente pensò che la Guardiana volesse giocare con lui. Dopo qualche attimo di esitazione, alla fine la ragazza accarezzò la schiena della furia buia; vedendolo piuttosto amichevole non perse tempo e si catapultò verso il suo muso, aprendogli la bocca e osservando la sua dentatura. Dentolina non riuscì proprio a trattenere il suo entusiasmo, fu così desiderosa di vedere i denti di un vero drago da quando mise le ali in quel posto, sembrò quasi come una bambina alle prese con un nuovo giocattolo, una scenetta divertente agli occhi degli altri Guardiani.
Ora la situazione sembrò invertita, la furia buia fu quello intimorito dall'entusiasmo della giovane "Che denti meravigliosi, oh e quei canini!" cercò di far aprire la bocca di più all'animale, con anche l'aiuto di Dente da latte "E' incredibile! Quanto vorrei poterne avere uno..."
Come se avesse intuito le sue intenzioni, Sdentato indietreggiò, chiudendo di scatto la sua bocca e balzando verso Hiccup e Merida, quasi come per chiedere aiuto (anche se inutilmente viste le circostante).
Dopo quel piccolo intervallo, Calmoniglio riuscì finalmente a staccarsi dalla biondina, brontolando un lieve: "D'accordo, finiamola qui" Alzò una zampa come per zittire Sandy e Nord da quelle continue risatine "Troppe smancerie per i miei gusti". Dentolina volò verso di loro e fece cenno a Jack di seguirli, il gruppetto avanzò di qualche metro più in la, probabilmente per creare spazio durante il viaggio verso casa di Padre Tempo, prima di partire, Nord estrasse dalla sacca due sfere natalizie e ne consegnò una a Jack "Fanne buon uso questa volta"
"Hai davvero paura che rimanga?"
La piccoletta si agitò, volandogli attorno con entusiasmo.
Ne avevano passate tante anche loro due dopotutto.
"Non preoccuparti Dente da Latte, tornerò" Jack le sorrise, e la piccola fatina, dopo qualche istante di esitazione alla fine annuì e tornò verso Dentolina. Jack le sorrise, posando poi lo sguardo sulla sfera che gli diede Nord. 
Fu chiaro a tutti il suo coinvolgimento in questa strana avventura. 
"Bambini hanno bisogno di te" Nord attivò la sfera "Noi bisogno di te" ed un'energia risucchiò il gruppo di Guardiani, la sparizione fu talmente improvvisa che perfino Sdentato sgranò gli occhi per lo stupore, Merida ed Hiccup si scambiarono un'occhiata, deducendo che qualcosa fosse cambiato.
Rimasto solo, Jack si diresse nuovamente verso i suoi amici, rimuginando sul discorso da fare, come spiegare a tutti loro che probabilmente sarebbe stato con loro ancora pochi giorni.

Si sentì tremendamente a disagio ed istintivamente ripensò al suo addio con Jamie, sperò di farsi più coraggio, anche se la situazione fu diversa. 
Jamie poteva ancora vederlo dopotutto, si trovavano nello stesso periodo, con loro sarebbe stato diverso, perfino Rapunzel che viveva in una qualche torre sperduta chissà dove aveva più possibilità di rivedere Merida ed Hiccup, forse un giorno si sarebbero effettivamente incontrati tutti e tre. Senza di lui.
Doveva accettare la realtà, non faceva parte di quest'epoca.
I tre lo osservarono, senza dire una parola, Jack intuì che probabilmente avrebbe dovuto iniziare lui a parlare, così prese un bel respiro.
"Ragazzi...Io.." Ma quando lo sguardo, vide i suoi amici guardarlo, le loro espressioni non sembrarono arrabbiate o deluse, probabilmente consapevoli anche loro del discorso , e andava bene, perché doveva andare in quel modo. Non potevano farci nulla, ma non avrebbero mai smesso di essere legati.
Rapunzel gli si avvicinò e avvolse Jack in un abbraccio, facendo poi anche cenno a Merida ed Hiccup di unirsi a loro, la principessa accettò immediatamente, Hiccup, dapprima un po' in imbarazzo alla fine venne persuaso dall'amico drago.
"Perché finiamo sempre per abbracciarci?" Disse Jack, senza nascondere una risata.
"Perché gli abbracci sono belli" Rispose soddisfatta la biondina.
"E...ETCIU'!" Ma Hiccup sembrò avere un'opinione diversa e dovette grattarsi velocemente il naso per non starnutire nuovamente "La prossima volta prendo il posto di Rapunzel, I capelli di Merida mi stanno uccidendo"
A sentir quelle parole Merida lo fulminò con lo sguardo, Hiccup dovette allontanarsi dal gruppo mentre lei raccolse un cumulo di neve e glielo gettò contro, centrandolo in pieno "Cos'hai contro i miei capelli?!"
"E' solo invidia" Sussurrò Jack a Rapunzel, lei non riuscì a trattenere un risata, soprattutto vedendo il povero vichingo tentare delle scuse alquanto inefficaci. E mentre i suoi due amici rincorrersi amichevolmente, Rapunzel pensò che sì, prima o poi sarebbe tornata a casa, forse tra qualche ora o il giorno dopo, probabilmente sarebbe stato impossibile ritrovarsi in futuro, ma dentro di sé sperò con tutto il cuore che, un giorno o l'altro per lo meno, tutti e quattro si sarebbero ritrovati di nuovo insieme a ridere e scherzare come in quel preciso momento.



ANGOLO AUTRICE:

Beh che dire, grazie a chi ha dato un'occhiata alla storia, purtroppo questo è un periodo un po'...meh. Sembra che l'unica cosa che riesca a distrarmi sia scrivere quindi, meglio così, la finirò a breve.
Sarò debole, ma ho preferito allungare di qualche capitolo, ho scritto davvero tantissimo e non potevo separarli immediatamente. Diamine si sono appena tranquillizzati, li lascio un pochino assieme che altrimenti mi vanno in depressione.
Spero di averli resi abbastanza bene, soprattutto Jack, so che mi sto concentrando parecchio su di lui, ma tra tutti è l'unico che davvero ci perde parecchio (e in origine, questa era una fanfiction de Le Cinque Leggende).
Quindi, che altro..Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo! 
Alla prossima!

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Capitolo 30
*** Al sicuro ***



Cap 30:
 

Al sicuro



 



Dopo che la situazione sembrò essersi stabilizzata ed aver accertato che tutti siano ormai al sicuro, Il re e la regina condussero le persone nei vari accampamenti, occupandosi dei feriti e dando una mano come meglio poterono, grazie alla magia di Rapunzel fu certamente più facile curare le vittime, ma tutto quel cantare la sfinì completamente nel giro di qualche ora.
Normalmente utilizzava il suo potere solo per la madre, ogni settimana o qualche volta anche due, non era decisamente abituata ad usarlo cosi tanto.
Ma essendo l'unica in grado di curarli, non poté fare altro se non tentare il tutto per salvare quelle persone.
"Fiore dammi ascolto..." Rapunzel si dovette sedere per poter curare meglio la gamba ferita di una donna, ma gli occhi iniziarono a socchiudersi per la troppa fatica accumulata "Se..Risplen..d...derai.."
I capelli già dalle ultime tre canzoni iniziarono pian piano a sbiadirsi, non sprigionando più quel bel color oro di prima, tutta quella stanchezza e pressione iniziò a farsi sempre più presente "Con...i tuoi...poter.."
"Rapunzel smettila" Appena Merida le mise una mano sulla spalla lei sobbalzò.
"C_Cosa?!"
"Sei esausta, vatti a riposare" L'amica si piegò verso di lei "Hai già fatto più di quello che avresti dovuto, hai salvato tanta gente" 
Tuttavia la biondina non parve pienamente convinta, abbassò lo sguardo, guardando gli abitanti riuniti in gruppetti nell'accampamento "Ma..." 
"Ehi" Merida la costrinse nuovamente a guardarla "Credimi, non ti ringrazierò mai abbastanza" Le sorrise, costringendola poi ad alzarsi dal posto "Hai usato troppo la tua magia, prendi una pausa"
In un primo istante Rapunzel annuì, ma dopo qualche passo decise di fermarsi e battere i piedi "No aspetta! Io...Io s_sto bene, credimi!"
Merida alzò gli occhi al cielo "Non fare la testarda"
"Ma io.." iniziò a barcollare, sentendo mancarle la terra sotto i piedi, la ragazza scattò per prenderla ma fortunatamente ci pensò Astrid a reggerla appena in tempo.
"Ehi, tutto bene?"
Rapunzel rispose con appena un lieve cenno col capo, seguito da un ennesimo sospiro della rossa "Ora non ti reggi nemmeno in piedi"  portò le mani ai fianchi e fece cenno alla donna di prima di raggiungere gli altri "Niente storie, devi riposarti"
"Non ha tutti i torti" Aggiunse Astrid, mentre continuò a sorreggerla "Mi sembra che non ci siano feriti così gravi adesso"
Finalmente la ragazza aprì gli occhi, seppur debolmente "Sicure?" 
"Assolutamente" Disse Merida, scambiandosi un'occhiata con Astrid che sorrise a sua volta.
"D_Davvero?" Ma appena Rapunzel si rese realmente conto della presenza della vichinga, scattò in piedi "S_Scusa! Non volevo caderti addosso!"
Ricordò perfettamente l'astio che provò per lei all'inizio, e l'ultima cosa che avrebbe voluto fu quello di farla nuovamente irritare.
Si precipitò vicino alla rossa, un po' per cercare sostegno e un po' per allontanarsi dalla vichinga, poi chiuse gli occhi, aspettandosi una qualche sfuriata ma Astrid le rivolse un sorrisetto "Non preoccuparti"
Rapunzel batté le palpebre, pensando se fosse realmente caduta e avesse sbattuto la testa, Astrid le sorrise e dall' atteggiamento non sembrò per nulla irritata dalla sua presenza, né di quella di Merida.
"Non..." La guardò sospettosa, scambiandosi un'occhiata con l'amica a fianco "Non sei più arrabbiata con noi?...Con ME?"
La vichinga alzò le spalle e sbuffò "Io? Arrabbiata con te?" Finse una risata, ma sia Merida che Rapunzel la guardarono ancora dubbiose, alla fine Astrid si schiarì la voce "Ehm...Forse siamo partite col piede sbagliato.." Non era mai stata abituata a chiedere apertamente scusa e la cosa la mise abbastanza in difficoltà, fu comunque grata che non fossero presenti gli altri vichinghi, soprattutto Hiccup o Moccicoso "Credo...che...Insomma..."
Le due si scambiarono un ulteriore occhiata, sorridendo appena, Rapunzel sembrò aver recuperato un po' di forza e fece due passi verso Astrid "Accettiamo le tue scuse" Le prese le mani e le rivolse un enorme sorriso "Vero Merida?"
La principessa non fece nemmeno in tempo a rispondere che la ragazza prese nuovamente parola "Ora sei nostra amica! Che bello un'altra ragazza nel gruppo! Possiamo raccontarci tutto, sarà così divertente"
L'altra cercò di dire qualcosa, ma le parole di Rapunzel presero nuovamente il sopravvento "Qual è il tuo colore preferito? Oh...E il tuo animale preferito? Scommetto il drago, ma quale tipo di drago? Esattamente quante razze di draghi esistono a Berk? E quanto è grande? Riesce a contenere tutti quei draghi?"
Astrid la fissò, non sapendo se effettivamente fosse stata una buona idea o meno quella di cercare di instaurare un legame con loro, in particolare con lei "Parli davvero un sacco"
"Puoi dirlo" Rise Merida 
Pochi secondi più tardi, Hiccup le raggiunse e fece cenno di seguirlo "Dobbiamo partire per spostare il corpo di Fafnir, ci dovete dare una mano"
Astrid si sentì tremendamente sollevata "Oh che disdetta" Mentì "Ti avrei parlato per ore di me e di Berk, ma...Il dovere ci chiama!" Spostò dunque gli occhi su Merida "Vieni con noi?"
Lei annuì, rivolgendo poi un sorriso a Rapunzel "Tu riposati"
"Peccato.." Sospirò delusa
"Non preoccuparti" Disse allegro Hiccup "Parlerai con Astrid quando torneremo"
La vichinga cercò di forzare un sorriso, mentre dentro di sé maledì Hiccup e la sua dannata ingenuità.  Rapunzel sembrò aver preso sul serio quelle parole e rivolse alla ragazza un gran sorriso "Certo! Ho un sacco di cose da chiederti! Non vedo l'ora"
"Yuppie" Disse sarcasticamente Astrid mentre si allontanò dal gruppo, Hiccup guardò confuso Merida, che si limitò a ridere per quella buffa situazione.
Fu così che il gruppo si mise in viaggio per spostare il corpo del Guardiano dei draghi.
Fecero dei piccoli fori alla lastra per poterla legare con delle corde e spostare così in volo la creatura, la tana fu ormai distrutta e non volendo rischiare un ulteriore attacco, Hiccup incaricò i suoi amici nel cercare un luogo abbastanza lontano dove spostarlo, tutti tranne Gambadipesce, lui ebbe il compito di tornare a Berk ed avvertire Stoik e Skaracchio. Non sapeva ancora quanto tempo sarebbe passato prima di tornare al suo villaggio, voleva essere sicuro che suo padre sapesse tutto, o almeno le parti importanti.
Testabruta e Testaditufo si ricordarono di aver visto un'isoletta quasi a metà strada tra loro e casa di Merida, abbastanza lontana da impedire a Fafnir di raggiungerli a nuoto (se mai avesse avuto intenzione di nuotare).
L'isola fu circondata da una serie di montagne, Hiccup usò le abilità di Sdentato per creare una sottospecie di tana abbastanza grande da contenere non solo Fafnir ma anche l'oro recuperato dalla sua vecchia prigione, Moccicoso si occupò di raccoglierlo, Jack diede una mano nel trasporto, Merida riuscì ad instaurare un buon rapporto con Sally e fu molto utile, essendo un drago di dimensioni davvero grandi avrebbe dato un enorme aiuto.
"Direi che può andar bene" Disse soddisfatto Hiccup, guardò poi i due gemelli e successivamente nel territorio circostante "Ottimo lavoro, questo posto sembra perfetto"
"Ti ringrazio" Disse Testaditufo
"Guarda che diceva a me!" Ringhiò la sorella
L'altro sospirò, facendole il verso "Vuoi sempre stare al centro dell'attenzione tu!"
"Ma guard..."
Vedendoli iniziare nuovamente una discussione, Hiccup volò vicino a loro "Ragazzi...Ragazz.."
Ma i due vichinghi non lo ascoltarono e presero a litigare come bambini, azzuffandosi e rischiando di spintonarsi via dai loro draghi. Lui sospirò, seguito da Sdentato, mentre Jack gli volò a fianco "Fanno sempre così quei due?" Sghignazzò
L'amico alzò le spalle "Il più delle volte"
"Di pure, sempre" Aggiunse Astrid "Ma ci si fa l'abitudine"
Una volta sistemato il drago dentro la tana, Moccicoso non perse tempo a lamentarsi  "Mi spiegate perché dobbiamo consegnargli tutto quest'oro? Abbiamo vinto, spetterebbe a noi"
"Non è nostro" Sospirò Hiccup, indicando col capo Merida "E poi è meglio lasciarlo con lui, forse il giorno in cui si risveglierà, avendo già tutto quello che gli serve non attaccherà i villaggi"
"Non farmici pensare" Rabbrividì Testabruta "Avrò incubi per settimane di quel brutto muso"
"Fifona" Ridacchiò il fratello "Era solo un drago"
Lei gli fece una smorfia "Stavo parlando di te" 
Hiccup rise, scambiandosi un'occhiata complice con Merida "Di sicuro io non farò più incubi per parecchio tempo" 
"E anche se volesse raggiungere il vostro clan..." Jack con un balzo saltò nel dorso di Sally, passando poi il suo sguardo da Hiccup a Merida "Non credo sarà in grado di volare con quell'ala distrutta" 
Merida gli sorrise, girandosi verso la furia buia "Merito anche di Sdentato, hai infierito per bene"
Il drago ruggì fiero, lasciando che la ragazza gli accarezzasse il muso, ormai sembrò essersi abituato definitivamente alla sua presenza.
"Ma tu lo hai accecato" Aggiunse Hiccup "Direi che non dovrai più preoccuparti della tua mira"
La ragazza annuì fiera, ma poco dopo il suo sorriso si incupì "Speriamo solo regga il più possibile.." Riferendosi ovviamente al ghiaccio.
"Ehi, conosco le mie abilità" Disse fiero Jack "Faffi starà congelato per parecchio tempo, non dovrai preoccupartene"
Hiccup le si avvicinò con Sdentato "Non preoccuparti, ci daremo un'occhiata ogni tanto, giusto?" abbassò il capo verso la furia buia che annuì convinto.
"Dopotutto..." Continuò il vichingo "Questo è il tragitto per passare da te"
Il sorriso di Merida iniziò nuovamente a ricomparire 
"Ti verremo a trovare" Hiccup si scambiò uno sguardo con Astrid, che annuì a sua volta.
"Potresti anche passare a Berk" Continuò la bionda, stupendo non poco il ragazzo 
"Sul serio?" Domandò incredula l'altra.
Sul volto di Astrid apparve un sorrisetto "Sei sopravvissuta ad un drago gigante, direi che sei sulla buona strada"
"Ho anche imparato a cavalcare un drago!" Merida accarezzò entusiasta il muso di Sally "Beh...più o meno, devo fare un po' di pratica con l'atterraggio"
"Ti insegneremo noi" Ridacchiò Hiccup " Ricordi? L'alleanza"
"Giusto" Sorrise l'amica, pensando ai discorsi che fecero in biblioteca giorni fa, fu così felice di sapere che Hiccup non se ne dimenticò, avrebbe volentieri visitato Berk in futuro e soprattutto questo significò che lei ed Hiccup sarebbero rimasti sempre in contatto. Si sentì davvero sollevata.
La bella magia venne però interrotta dall'arrivo di Moccicoso, volando vicino a lei e sporgendosi per parlarle "Sai, un'alleanza si forma anche con un matrimonio" Hiccup ed Astrid sospirarono, ormai stufi di vedere quel ragazzo tentare il tutto pur di conquistarla.
Merida non fece in tempo a replicare che una folata di vento gelido colpì il vichingo, gelandolo e impedendogli dunque di parlare "Direi che possiamo finirla qui" Ridacchiò Jack, scambiandosi un'occhiata con la rossa.
"Dovevamo pensarci dall'inizio" mormorò Astrid, facendo ridere i tre, nel frattempo i gemelli continuarono il loro litigio, ignorando i continui richiami dei loro amici per intimarli a riprendere il volo.


 
******************




Una volta atterrati all'accampamento, Sdentato e gli altri draghi si accasciarono a terra, esausti per tutto quel via vai ormai da più di un giorno, nel frattempo, Fergus ed Elinor li raggiunsero, mentre i fratellini di Merida corsero entusiasti verso i tre draghetti per giocare.
"Com'è andata?" Domandò Fergus
"Meglio di quanto sperassi" Disse Hiccup, rivolgendo una breve occhiata al gruppo "Abbiamo trovato un'isola deserta a nord di qua, ogni tanto controlleremo"
Elinor posò lo sguardo sul giovane vichingo "Avrete il pieno sostegno del nostro Clan, non vi ringrazieremo mai abbastanza"
Hiccup le sorrise, scambiandosi un'occhiata con Merida accanto.
"Dovete partire adesso?"
Lui guardò la furia buia tirare un'ennesimo sbadiglio, seguito a ruota dagli altri draghi, ormai stanchi ed assonnati "Pensavamo di riposarci un po', potrebbe essere una buona idea partire più tardi" Accarezzò il muso dell'animale, facendogli cenno di andarsi a stendere da qualche parte "Se per voi non è un problema"
"Vuoi scherzare?" Fergus diede un'amichevole pacca sulla spalla del ragazzo "Potete fermarvi per tutto il tempo che volete anzi..." Si chinò verso di lui "Non è che mi faresti fare un giro più avanti? Ho sempre voluto provare a volar..."
"Eh-ehm.." Elinor si schiarì la voce, facendo così voltare il marito verso di lei 
"Ti sembra il momento per fare queste richieste?"
Ma Fergus sembrò non cogliere il messaggio "Che c'è? Ho detto dopo"
Ma prima che il gruppo potesse allontanarsi, la regina si rivolse nuovamente al leader "Ah Hiccup, sarei molto curiosa di conoscere tuo padre, in futuro"
Merida si irrigidì, immaginandosi già il motivo per cui sua madre sarebbe cosi interessata a conoscere il capo del villaggio, ma prima che lei ed Hiccup potessero dire altro, Elinor rise, posando una mano sulla spalla di entrambi "Non preoccupatevi, non è sempre necessario un matrimonio per formare un'alleanza"
I due sospirarono sollevati, poi Hiccup si sentì tirare per un braccio e venne costretto a voltarsi verso Astrid "Matrimonio?" Domandò irritata "Di che stava parlando?"
Lui sbiancò, tirando fuori un mezzo sorriso "M_Ma niente"
La ragazza passò gli occhi da lui a Merida "Vuoi dire che...Voi..."
"No!" Urlarono entrambi
"E' stato solo un malinteso, niente matrimonio!" Hiccup mimò con le mani un no, sperando che la questione finisse il più presto possibile, la bionda schiuse la bocca per parlare ma venne prontamente zittita dalla voce di Jack.
"Un divertente malinteso" Sghignazzò "Ma non preoccuparti"
"Preoccuparmi? Io?" Cercò di mascherare il suo tono di voce, non volendo di certo iniziare un'altra discussione, non in quel momento "Volevo solo essere messa al corrente. Sai.." 
"Non c'è nulla" Si affrettò a dire il vichingo
"Assolutamente" Aggiunse Merida "Lascia perdere quello che ha detto mia madre"
"Ha ragione" Jack alzò le spalle "La regina cerca da sempre di trovare un pretendente per la figlia, ma Hiccup se l'è scampata"
Astrid non si lasciò sfuggire un'occhiataccia al suo ragazzo che nel frattempo fulminò Jack, seguito da Merida ovviamente.
"Che vi prende?" Disse lui "Ho detto la verità" in quel momento si sentì decisamente troppo osservato, spostò leggermente il capo accorgendosi dello sguardo (non proprio gioioso) della regina puntato su di lui, anche Merida se ne accorse e gli si avvicinò dubbiosa "Mia mamma...Ti vede? Sa di te?"
"Sa ogni cosa" Disse con un filo di voce, senza staccare gli occhi dalla donna "Ho idea di non piacerle molto"
"Tu?" Domandò sarcastica Merida "Non dovevi essere il genero prediletto?" Ma appena ripensò alle sue parole si fermò "Un momento, cosa intendi con: sa ogni cosa?"
"Ogni-cosa" scandì bene le parole, non riuscendo a trattenere un sorrisetto "Rapunzel parla un sacco"
Merida arrossì lievemente, voltandosi poi verso sua madre e successivamente verso Jack "Sa..." puntò il dito prima su di lui e poi su se stessa "...Di noi?"
L'altro annuì, lasciandosi sfuggire poi una risata nel vedere l'espressione sconvolta di Merida.
La principessa sospirò rassegnata "Rapunzel..." le avrebbe fatto di sicuro un bel discorsetto riguardo la privacy, lei e la sua boccaccia. Cercò immediatamente con lo sguardo la biondina e la vide poco più distante da loro, circondata dall'incubo orrendo e gli altri draghi di Berk "Rapunzel!" 
"Oh no" Quando vide l'espressione di Merida, seguita da quello della regina mentre osservò sua figlia accanto allo spirito, la ragazza capì di essere nei guai, si avvicinò al muso di Zannacurva e lo accarezzò dolcemente "Ho bisogno della tua protezione"
Il drago annuì, lasciandosi coccolare, mentre Rapunzel pian piano si nascose tra di loro, usandoli come se fossero scudi, per fortuna Merida venne trattenuta da sua madre, probabilmente qualche impegno del clan e dovette abbandonare momentaneamente il gruppo.
Nel frattempo, Sdentato sonnecchiò in un cumulo di fieno, accanto ad Angus, il combattimento contro Fafnir e il viaggio per spostarlo lo sfinirono del tutto, avrebbe dormito per tutta la giornata, se non addirittura anche la sera. Peccato per la presenza dei tre draghetti, seguiti a ruota dai principini, non fecero altro che giocare e stuzzicarsi proprio attorno alla povera furia buia, dopo quasi mezz'ora a rincorrersi alla fine il drago non riuscì a trattenersi e puntò i suoi occhioni gialli verso di loro, con un colpo di coda lanciò della neve addosso alla combriccola, perfino Angus nitrì per solidarietà, Sdentato pensò di essersene finalmente liberato, ma i bambini si avvicinarono comunque a lui, iniziando ad accarezzarlo e fargli un sacco di coccole; dopo un ennesimo sospiro di rassegnazione, non potendo fare altrimenti decise di arrendersi, per il momento. Tuttavia questa cosa attirò l'attenzione di un altro bambino, ed un'altra, nel giro di pochi minuti Sdentato fu circondato da un gruppo di ragazzini, curiosi ed emozionati nel vedere per la prima volta un drago (amichevole) così da vicino.
Sdentato si scambiò un'occhiata con Angus, pensando che probabilmente avrebbe dovuto posticipare il suo riposino più avanti.
Quanto avrebbe voluto essere un cavallo in quella occasione.


 
******************





Dopo essersi accertata dell'assenza di Merida, Rapunzel raggiunse finalmente il gruppetto di amici, seguita a ruota dagli altri draghi ed accorgendosi successivamente della mancanza di quello più piccolo della banda "Ma...dov'è Muscolone?"
"Lui e Gambadipesce sono tornati a Berk" Hiccup fu il primo a raggiungerla, seguito poi da tutti gli altri "Erano gli unici abbastanza in forza da percorrere il viaggio ed avvertire mio padre"
"Beh..." Sospirò Astrid "A dire il vero anche Rutto e Vomito sembravano in forma"
"Tu ti fidi a lasciare i gemelli come messaggeri?"
Astrid fece per parlare ma venne preceduta da Testabruta "Tzè..Figurati! Non mi fido nemmeno io!"
"Per una volta siamo d'accordo" Ribattè il fratello
"Tu piuttosto come ti senti?" Domandò il Guardiano
"Beh sono ancora qui" Rapunzel non nascose un sorrisetto, Jack le diede un debole colpetto alla testa "Intendevo come ti senti fisicamente"
"Sto meglio, grazie" Il sorriso però si affievolì mentre osservò la zona circostante "Ci vorrà del tempo prima che tutto torni come prima, e il castello..."
"Il peggio lo abbiamo sistemato" 
"Non ancora" Moccicoso finalmente li raggiunse, attirando l'attenzione su di sé "Perché il vostro spiritello non alza un po' la temperatura? Sto iniziando a congelarmi!"
Jack storse leggermente il naso al suono di quelle parole, prima Fafnir, ora anche Moccicoso si rivolgeva a lui come spiritello.
Hiccup annuì, voltandosi verso verso di lui "Questo potrebbe aiutare" 
"Sicuri? Potremmo fare qualche fortino di neve, o delle statue a grandezza naturale.."
Ma venne prontamente fermato dalle occhiatacce dei presenti (tranne di Testabruta e Testaditufo, ancora non riuscirono a vederlo)
Hiccup tirò un sospiro, facendogli cenno col capo di smetterla "Jack"
"Va bene" Sbuffò lui "Proverò a far qualcosa, si guardò le mani, sperando con tutto se stesso di non cadere di nuovo nell'agitazione.
Rapunzel si accorse del suo disagio e gli si avvicinò "Sicuro?" 
"Ci provo"
"Hai ancora dei problemi a controllarti?" Domandò Hiccup "Se fosse così allora.."
"Dovrei farcela" Disse convinto lo spirito "Ho congelato Fafnir, non dovrebbe essere peggio"
Rapunzel lo guardò preoccupata "Ne sei convinto?" 
Jack in tutta risposta alzò le spalle e le sorrise divertito "Mal che vada creerò una nuova tempesta" Detto ciò, aiutato dal vento, prese il volo.
Moccicoso fu troppo impegnato a starnutire per via del freddo, ma Astrid espresse l'opinione generale del gruppo "Lui...Non farà davvero...?"
Hiccup si scambiò un'occhiata con Rapunzel e portò una mano sulla spalla della vichinga per tranquillizzarla "Jack ama scherzare"
"Anche troppo" Aggiunse la biondina
Nel frattempo Testabruta si rivolse al fratello "Ma quindi...Questo Frost esiste davvero?"
"Ma certo! E' proprio li" Sbuffò l'altro, indicando con la mano un punto impreciso davanti a loro, la sorella ridusse gli occhi a due fessure per cercare di vedere qualcosa ma nulla.
"Sarà...Io non vedo niente"
"Nemmeno io" Sospirò l'altro "Speravo lo vedessi tu"


 
******************





Merida nel frattempo raggiunse suo padre per aiutarlo nell'inventario della riserva.
"Direi che è tutto" Fergus osservò la lunga lista, lanciando poi una breve occhiata alla figlia
"Per fortuna non ci sono state perdite gravi" Disse Merida 
"Gli accampamenti per la notte sono pronti?"
"Stanno sistemando le ultime tende"
"Speriamo non arrivi un'altra bufera di neve, ci manca solo quella!" Sospirò il padre
Merida gli rivolse un sorriso amaro "Non preoccuparti. La neve se ne andrà presto"
Fergus la guardò, non capendo il perché del suo cambio di umore, ormai sapeva tutta l'avventura di sua figlia, dei poteri di Rapunzel e dell'esistenza di Jack Frost, tuttavia non era pienamente a conoscenza di ogni cosa. Merito anche di Merida che volle tenere giustamente i fatti personali per sé, nascondendo anche le vicende più pericolose della sua avventura, come ad esempio quando si buttò dalle cascate rischiando di sfracellarsi al suolo.
In quell'istante Fergus si rese conto che la temperatura iniziò stranamente a salire, seppur di poco "Sto impazzendo...O si sente meno freddo?"
La ragazza sembrò risvegliarsi da quei pensieri e alzò lo sguardo, accorgendosi anche lei dello strano cambiamento climatico "Hai ragione" Si guardò attorno e vide lo spirito dell'inverno in cima al castello, completamente concentrato, Merida pensò stesse provando a diminuire l'accumulo di neve per aiutare così le persone a stare meglio. Sebbene per lui fosse impossibile toglierla del tutto, avrebbe di sicuro fatto la differenza anche solo quel piccolo cambio di temperatura. Di sicuro una volta tornato al suo tempo, il clima sarebbe tornato alla normalità.
Le venne strano pensare al dopo, alla normalità.
Sarebbe tornato tutto come prima, ma ancora non sapeva con esattezza cosa la portasse a rattristarsi in quel modo, se la separazione con gli altri, o la consapevolezza di dover continuare la sua vita di sempre.
forse entrambe.
Più rifletteva su questo, più sentiva di dover cambiare qualcosa.
Nel frattempo Elinor sembrò parlare con un messaggero, intimandogli di mettersi in marcia, una volta che ebbe finito raggiunse il marito e la figlia, rivolgendo ai due un radioso sorriso "Ho chiesto aiuto agli altri capi clan. Ci vorrà un po' prima che rispondano, ma confido che ci aiuteranno"
Merida la guardò sorpresa "Hai scritto a loro dei draghi?" 
"Ho omesso quella parte, ogni cosa a suo tempo"
"Se non avessi visto un drago con i miei occhi, probabilmente ti avrei dato della pazza!" Rise Fergus, la moglie scosse debolmente il capo rivolgendosi poi alla figlia "La situazione sembra essersi calmata"
"Supereremo anche questa" Esclamò il marito "Draghi, Magia e Spiriti...Chi l'avrebbe mai detto che avrei visto una cosa simile ancora!"
"Almeno è finita, in parte" Disse la regina "Ricostruiremo anche il castello, tutto tornerà come prima, col tempo"
"Già" Merida sorrise, ma dai suoi occhi Elinor capì che qualcosa non andava, intuì a cosa stesse pensando appena la vide alzare il capo verso il gruppo con Hiccup e Rapunzel, ed infine verso Jack, ancora sopra il castello.
"Merida.." La chiamò "Non sarà il momento più adatto, ma forse dovremmo parlare di questa tua situazione"
La ragazza inarcò le sopracciglia con aria confusa, finché ripensò alle parole di Jack ed indietreggiò, fingendo la risata più finta che potesse fare "Oh no, io...No! Davvero, non serve!" cercò di evitare lo sguardo interrogatorio dei genitori, in particolare quello della madre "E' tutto sotto controllo, non preoccuparti!" Arrossì.
D'altra parte Elinor non sembrò crederci "Ascoltami, so bene che sono tuoi amici e ti sei affezionata a loro. Non ti ho mai vista così legata a qualcuno e.."
"..E ne abbiamo già discusso. In un certo senso" Continuò la figlia "Lo so che se ne andranno, tutti noi lo sappiamo" abbassò di poco lo sguardo, sperando con tutta sé stessa che quella strana conversazione finisse al più presto "Davvero non ce n'è bisogno, sto bene"
"Sicura?"
Lei annuì convinta, o almeno ci provò.
"Anche per la questione di...Quel ragazzo, Jack?" Domandò accigliata "Tesoro, non vorrai dirmi davvero che.." ma prima che potesse continuare si ricordò della presenza (in questo caso indesiderata) di Fergus, lo sguardo del marito parve piuttosto confuso, come si sarebbe aspettata tra l'altro. Gli fece dunque cenno col capo di allontanarsi "Fergus"
Ma lui non capì, si limitò ad osservare entrambe in silenzio, forse per non dire qualche cavolata di troppo non capendo la piaga del discorso.
"Ti dispiace?" Continuò la donna "Dobbiamo discutere di questioni alquanto....Personali"
"In che senso?" Fergus nel frattempo posò lo sguardo su Merida che gli mimò invece di restare, non avendo intenzione di fare quei generi di discorsi con sua madre "Se sono personali.." Mormorò confuso "Non dovrei anche io.."
"Questioni da donne, Fergus" Sospirò.
"Ah" Ma non fece in tempo a dire altro che la voce di Rapunzel attirò la loro attenzione, la biondina affiancò la principessa, rivolgendosi poi ad Elinor "Regina la prego. Non faccia la predica a Merida!" 
L'altra la guardò perplessa "Predica?"
"Mi spiace" Rapunzel puntò dunque l'attenzione sull'amica "Ho parlato troppo, non dovevo dire di te e Jack, e alle cascate.."
Gli occhi di Merida si sgranarono "Le hai detto che mi sono buttata dalla cascata?!"
La biondina si strinse le spalle "Ecco...Io veramente.."
"Mi ha detto che l'hai salvata" La regina squadrò la figlia "Cascata?! Ti sei buttata a quell'altezza?!"
Anche Fergus sembrò sorprendentemente riprendersi "Come hai fatto?!"
"Perfetto" Sospirò esausta la rossa. Ora si che sarebbe finita nei guai.
Vedendo quella scena la biondina si lasciò sfuggire un "Mi spiace" mordendosi un labbro e giocando nervosamente con le dita "I segreti mi innervosiscono! E tu eri così triste dopo la scomparsa di Jack. Tua madre era solo preoccupata"
"E le hai detto quelle cose?" Le urlò.
"E' tua madre"
"Ma ti sei ferita?!" Domandò agitata Elinor "Si può sapere come hai fatto a sopravvivere?!"
"No no! Ha volato grazie a Jack!" La difese Rapunzel "Anche se poi è scivolata e.."
"Rapunzel!" La fermò Merida
L''altra arretrò di qualche passo "Scusa!" 
"Sei una linguaccia!" Sbraitó
"Ero sottopressione!" Sbottò lei "Ho iniziato e non mi sono più fermata, è la tua famiglia e io...Non sono riuscita a trattenermi!" Puntò i suoi occhi sulla regina "Ma la prego, non la punisca! Merida ci ha aiutato molto! Se non fosse per lei, non saremmo ancora qui"
Le due si scambiarono un'occhiata, finché la donna rivolse alla biondina un dolce sorriso "Non preoccuparti, non la stavo rimproverando" Disse, ma poi il suo sguardo si fece più serio "Non ancora"
"Ma..." Rapunzel a questo punto si sentì confusa "Allora di cosa stavate parlando?"
"Volevo solo assicurarmi che mia figlia stesse bene" 
"Io sto bene" Merida tirò fuori un mezzo sorriso "Sul serio. Possiamo evitare di parlarne? E' imbarazzante"
"Oh" Rapunzel forse intuì finalmente il vero problema ed abbassó il capo sconsolata "Vorrei non dovesse andare così"
Merida la guardó "Anche io" 
Infine la biondina indietreggiò di qualche passo e si mise ad intrecciare un dito nei suoi capelli "Non...Non mi odi vero?"
Quella domanda fece voltare nuovamente la rossa "Ma cosa dici?"
"Ti sei arrabbiata"
"Non sarebbe la prima volta" Inarcò un sopracciglio "Tu parli decisamente troppo"
"Lo so!" Sospirò, portandosi le mani sulla testa "E' più forte di me! Mi dispiace, ero solo preoccupata, stavi soffrendo e avevamo già detto così tante bugie...e..."
"...E io ti perdono" Le diede una leggera spinta con una mano 
Gli occhi verdi di Rapunzel brillarono di speranza "Sul serio?" 
La rossa alzò gli occhi, con aria vagamente seccata "Sì mi fai arrabbiare. Un sacco" sottolineò, ma in breve il suo broncio si trasformò un lieve sorrisetto "Ma siamo amiche, no?"
Quelle parole spazzarono via la tristezza della biondina, rivolgendo a Merida l'espressione più felice che potesse avere.
"Tanto lo avrebbe scoperto comunque" Le sussurrò mentre indicò con un dito la madre
"Questo è poco ma sicuro" Disse con fermezza la regina "Mia figlia mente, ma non lo fa molto bene"
"Immagino di essere nei guai" Si lamentò
"Ne riparleremo più avanti" Elinor si massaggiò esausta la fronte, borbottando ad alta voce "L'importante è che tu stia bene"
"Come sono contenta!" Rapunzel per la gioia abbracciò l'amica, saltellando allegra "Mi sento così bene che potrei nuovamente cantare!" Ed alzò le braccia enfatizzando la sua gioia, finché una piccola idea le balenò per la mente "Ma certo! Potrei cantare per davvero"
Sia Elinor che Merida si guardarono.
"Cantare? Ancora?" Domandò perplessa la principessa.
Rapunzel annuì felice "Io adoro cantare! Farà stare bene un po' di musica, per distarli, potremmo rallegrare un po' la situazione!"
"Io non canto!" Si affrettò a dire l'altra.
"Suvvia Merida! Sono certa che hai una bella voce"
"Scordatelo!"
Rapunzel cercò di trascinarla via con sé, ma Merida decise che non avrebbe cantato per nulla al mondo, si scansò da lei e corse via "Se vuoi che canti, devi costringermi!" Rapunzel tirò un ennesimo sospiro, spostandosi una ciocca di capelli via dal viso, la rossa nel frattempo corse verso Hiccup con l'altra alle calcagna, entrambe si misero a girare attorno al povero ragazzo, confondendolo ancora di più "Ehi che vi prende?"
"Convinci Merida a cantare con me"
"Hiccup dille che si sta comportando come una bambina, tu stai dalla mia parte, vero?" lo prese per un braccio e lo trascinò via con lei, ma Rapunzel lo afferrò per l'altro braccio 
"Hiccup da ragione a me"
"Non credo proprio" la rossa la guardò con un sorrisetto divertito, attirando nuovamente a sé il vichingo "Preferisce me"
"Non fargli decidere questo" Ma Rapunzel la sfidò con lo sguardo, ridendo e trascinando a lei il povero ragazzo "E comunque preferisce me"
Lui passò lo sguardo da una all'altra "Posso esprimere un'opinione?" 
"No!" Risero entrambe e in quel momento Jack atterrò vicino a loro. Sentendo in parte il dialogo, si portò una mano sul petto e finse un'espressione delusa "Così mi spezzate il cuore" 
I tre lo guardarono, in silenzio.
"Devo essere geloso?" Continuò "Cos'ha Hiccup di così speciale?"
Le ragazze si scambiarono uno sguardo.
"E' coraggioso" Disse Rapunzel, appoggiandosi con un braccio sulla spalla del vichingo
"E' dolce" Aggiunse Merida, facendo lo stesso gesto della biondina
"E ho un drago" Concluse fiero Hiccup, incrociando le braccia 
"Tutto qui?" Sul volto di Jack apparve un sorrisetto beffardo, e con un breve fischio chiamò in suo soccorso i cuccioli di Sally "Io ne ho tre" E senza distogliere lo sguardo da loro, fece cenno ai draghetti di "attaccare" i suoi amici, i cuccioli piombarono contro di loro, giocherellando con i capelli delle ragazze o facendo il solletico ad Hiccup, Jack guardò la scena divertito, ma il bel momento finì in fretta non appena vide il ragazzo prendere una palla di neve e tentare di colpirlo, Merida gli diede man forte e così anche Rapunzel, in un breve istante tutto si spostò sul povero Jack che ora ebbe contro di lui non solo i suoi amici ma anche i tre draghetti.
Nel frattempo, Elinor osservò la scena senza nascondere un sorriso, fu bello vedere sua figlia così contenta, nonostante il brutto momento. In cuor suo avrebbe voluto che non si dovesse dividere con quel gruppo, che le circostanze fossero diverse, per tutti. Sperò solo che sua figlia affrontasse con coraggio quella separazione e non si lasciasse sopraffare dalla tristezza.
Voltò poi il capo verso il marito, che dopo quel breve intervento di prima non lo sentì spiccicare più parola "Tutto bene caro?"
L'uomo si passò una mano sulla nuca, la sua espressione parve più concentrata del normale "Io...Ecco..."
"Che ti prende?"
"Questioni personali? Da donne? Merida?!" Guardò perplesso la moglie, non riuscendo quasi a credere a quello che stesse per dire "U_un ragazzo?! Chi? Q_quando? Perché non ne so niente?"
La donna tirò un ennesimo sospiro e si allontanò, Fergus, probabilmente ancora sconvolto per la notizia continuò a seguirla, chiedendole ulteriore spiegazioni, dopotutto non era pienamente a conoscenza di tutti i fatti di quei giorni, in particolare dello stato d'animo di sua figlia. Si aspettò una lunga chiacchierata.
Più tardi i vichinghi partirono per Berk, Hiccup promise che comunque sarebbe tornato per aiutare la famiglia di Merida, e inoltre per presentare suo padre al Clan.
All'inizio Stoik non sembrò moto convinto, stringere un'amicizia con un Clan sconosciuto in quel breve tempo gli parve quasi assurdo, ma dopo aver ascoltato la loro storia e sentendo come Hiccup e gli altri raccontarono di quel posto, ne parlò con Skaracchio e alla fine decise di dare al clan Dumbrock un'occasione. Accettò l'invito dei reali e partirono due giorni dopo.
Rapunzel inaspettatamente rimase ancora in quel territorio, la magia non sembrò attivarsi ed iniziò a pensare che forse sarebbe davvero rimasta con la famiglia di Merida per sempre, avvertì una certa tristezza nel pensare a Pascal e sua madre, ma la presenza dei suoi amici scacciarono via quei pensieri, o almeno gran parte delle volte.
Jack come dichiarò, rimase con loro ancora per qualche giorno, accertandosi che la situazione sia definitivamente finita ma soprattutto per passare più tempo possibile con gli altri, presto anche lui se ne sarebbe andato, ma cercò comunque di rendere quei giorni speciali, divertenti ed unici.
Voleva dei bei ricordi con loro.



   

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Capitolo 31
*** Non era un addio ***



Cap 31:
 

Non era un addio



 
 



 



Quando Hiccup e gli altri arrivarono, Elinor e Fergus organizzarono un banchetto, accertandosi che non vi furono pericoli o scale rovinate, fecero risistemare bene la sala per poter dare così nuovamente il benvenuto ai vichinghi ed in particolare al loro capo, Stoick.
La cena andò bene, Moccicoso si mise a raccontare alcune avventure che fecero in passato, ovviamente modificando le parti per sembrare lui l'eroe della situazione, I gemelli inaspettatamente si misero a fare una gara di mangiate con i fratellini di Merida, Astrid sembrò essersi abbastanza adeguata alla presenza di Rapunzel, Gambadipesce si mise ad ascoltare le storie del clan da vecchi amici del re e della regina, mentre Stoick prese a chiacchierare con i reali.
Inizialmente Hiccup fu un po' preoccupato per quell'incontro, non ricordò nemmeno l'ultima volta che suo padre strinse un'alleanza con un clan nemico ed ebbe il timore che la cosa non funzionasse, ma sia suo padre che quello di Merida sembrarono andare molto d'accordo, forse anche troppo, per tutta la serata continuarono a ridere e scherzare come se fossero amici da una vita. La cosa lo stupì non poco e vedendo la faccia di Merida accanto a lui, nemmeno lei si sarebbe aspettata un comportamento del genere.
"Beh...Direi che i nostri padri vanno d'accordo"
"Pericolo scampato" Rise lei
"Tua madre che ne pensa?"
Merida si sporse leggermente per osservare la regina, vedendola incredibilmente a suo agio "Credo che gli piaccia. Tuo padre sembra un tipo in gamba"
Hiccup tirò un sospiro di sollievo, sentendo la tensione di prima mano a mano sciogliersi del tutto, Merida gli rivolse un radioso sorriso, dandogli un colpetto al braccio "Potrei venirti a trovare prima di quanto tu creda!"
"Lo spero" Disse lui "Al villaggio sarebbe utile la tua abilità con l'arco, potresti darci qualche lezione"
Lei annuì entusiasta, spostando poi lo sguardo da lui a Stoick, Hiccup la guardò confuso "Che succede?"
"Niente" Cercò di nascondere una risata, ma il ragazzo la incalzò "Avanti, puoi dirmelo"
"Ti arrabbieresti"
"Io?" Le sorrise "Per chi mi hai preso?" Anche se dal suo atteggiamento immaginò cosa stesse pensando.
Merida sorrise imbarazzata "Niente, è solo che...Tu sei così mingherlino, mentre tuo padre.."
Immaginò bene.
La rossa trattenne una risata, soprattutto vedendo la faccia scocciata di Hiccup "Ah ah. Divertente" 
"Vedi che ti sei arrabbiato?"
"Non mi sono arrabbiato" Disse lui "Questa cosa me la fanno notare spesso, lo so che non assomiglio molto a mio padre" la faccia del vichingo fu troppo buffa in quel momento e Merida abbassò leggermente il capo per nascondere un'altra risatina.
"In compenso" Sul volto di Hiccup si formò un sorrisetto "Tu assomigli molto a tua madre"
Al suono di quelle parole la ragazza si girò di scatto verso di lui "Come osi!" Rise per la battuta ma fece comunque finta di essersi offesa "Che perfido che sei Haddock!"
"Ti sei arrabbiata?" domandò, facendole il verso
Merida gli fece una linguaccia e finse di colpirlo con un pugno "E io che ti ho difeso da Jack!"
Nel mentre i due scherzarono, il Guardiano si sedette in mezzo a Rapunzel ed Astrid "Disturbo?"
"Affatto" Disse la vichinga con un mezzo sorriso "Rapunzel mi stava giusto raccontando di quando hai causato una valanga per salvarli"
Jack lanciò un'occhiataccia all'amica a fianco "E' stato un piccolo incidente di percorso"
"Come quando hai congelato i fratellini di Merida?"
"Ehi" Sospirò lui "Passaci anche solo cinque minuti, vorrai congelarli anche tu"
"Posso capire" Astrid tirò fuori un sorrisetto, voltando il capo verso i tre bambini e i due gemelli.
"Ho anche congelato gran parte dei draghi di Faffi"
"Un vero duro" Commentò la vichinga "Ma devo ammetterlo, dai racconti di Hiccup ti facevo più alto"
Jack la guardò perplesso "Io sono alto"
"E più vecchio..." Continuò Rapunzel, divertita dall'espressione sconvolta dell'albino "Per essere uno spirito sei così giovane, soprattutto rispetto agli altri Guardiani"
Anche Astrid sembrò interessata "Si può sapere quanti anni hai? Sarai poco più grande di noi o.."
"Sono decisamente più grande di voi" Ridacchiò
"Tipo...diciotto anni?" Domandò ingenuamente Rapunzel
L'albino cercò di trattenere una risata "Sicuro Punzie, aggiungici però altri trecento anni"
"COSA?!" La biondina inarcò le sopracciglia, rimanendo quasi a bocca aperta per lo stupore "Ma sei vecchissimo!"
Lui la punzecchiò per dispetto "Ora non esagerare!"
"Ha ragione, sei decisamente vecchio" Lo stuzzicò Astrid "Devi conoscere un sacco di storie"
"Parecchie" Si mise comodo e rivolse un'occhiata ad entrambe "Volete che vi racconti di quando salvai il mondo dall'uomo nero?"
Rapunzel si sporse per rispondere ma sentì una bella melodia, accorgendosi che il re chiamò alcuni musicisti per vivacizzare la serata, fu allora che ebbe un'idea, guardò Jack e lo prese per mano "Puoi fare di meglio" 
Il ragazzo fu costretto ad alzarsi per non inciampare, Rapunzel lo tenne stretto, cercando di coinvolgerlo in una danza "Balla con me Jack!"
"Perché proprio io?"
"Sei il guardiano del divertimento no?" Ridacchiò lei "Fai il tuo lavoro"
Lui la guardò beffardo, la avvicinò a sé e le fece fare un piccolo giro "Ti sommergerò di neve lo sai? Mi vendicherò"
"Dai che è divertente!"
Inizialmente Jack non sembrò molto convinto, non ricordò l'ultima volta che tentò di ballare (o se mai lo avesse fatto), ma vedendola così contenta rimase al gioco e provò a farsi trascinare, sotto lo sguardo divertito degli altri.
"Ammettilo, sono più bravo di te a ballare" 
Rapunzel gli fece una linguaccia "Non direi proprio!"
Jack sorrise e cercò di stare ai suoi passi, dovette ammetterlo, non fu così male come pensò all'inizio, anzi, tentò di rendere il tutto ancora più divertente, provò di farsi trasportare da quel poco di vento che provenì fuori dalle finestre e fece girare Rapunzel più forte del dovuto, all'inizio la biondina sembrò contenta, ma dopo quattro giri di fila non ne fu più molto convinta "J_Jack!"
Il ragazzo fu troppo preso dalla situazione per accorgersene subito, ma dopo aver visto l'espressione preoccupata dell'amica, cercò di riprendere il controllo, sfortunatamente perse la presa su di lei e la fece barcollare via, finendo contro la povera Astrid.
"Rapunzel!" Anche Merida ed Hiccup corsero verso di lei per accertarsi che stesse bene. 
"Mi dispiace" Si affrettò a dire lo spirito "Forse ho esagerato"
"Forse?" Domandò sarcastica Astrid.
Rapunzel aprì gli occhi e dopo una veloce occhiata ai presenti, si alzò nuovamente in piedi "Un altro giro!" Urlò euforica "E' stato fantastico!"
Jack tirò un sospiro di sollievo e lo stesso fecero anche gli altri "Non ne hai avuto abbastanza di piroette?"
"Per niente" Abbassò dunque lo sguardo verso Astrid e la prese per un braccio "Coraggio! Ora tocca a te!"
"Vuoi scherzare? Non ci penso nemmeno!" Voltò dunque il capo verso il suo ragazzo, mentre Rapunzel la trascinò da una parte per provare anche solo a fare pochi minuti di danza con lei, Hiccup osservò la scena senza riuscire a trattenere una risata, seguito anche dagli altri "Questa volta non ti fermo"
Jack nel frattempo si avvicinò a Merida "E tu non balli?"
Lei guardò Rapunzel danzare con Astrid (o almeno provarci) "Potrei pestare il piede a qualcuno" Ci fu una nota malinconica in quelle parole. Provò a ballare in passato, prese addirittura delle lezioni, obbligatorie ovviamente, il tutto per prepararla per il futuro. 
A lei queste cose non le erano mai importate, forse perché ritenute sempre come obblighi e mai come un semplice svago, ma vedere Rapunzel ballare in quel modo, così felice e libera, le fece un po' rimpiangere il fatto di non esserne mai dedicata. Se avesse preso le lezioni seriamente avrebbe potuto ballare e divertirsi con gli altri.
Mentre sembrò essere assorta da quei pensieri, sentì le labbra di Jack sfiorarle una guancia. Merida sobbalzò, arrossendo più del dovuto "Jack!"
Lui rise "Ora sei sveglia! Non ringraziarmi"
Merida lanciò una veloce occhiata ai genitori "Poteva vederci mia madre!"
"E sarebbe un problema?" disse lo spirito "Ormai lo sa"
"Non voglio che sappia troppo" Esclamò divertita "Una principessa non concede nemmeno un bacio prima del matrimonio"
"Sul serio?" lui sorrise beffardo "Allora ci dovremo già sposare, non ti pare?"
Merida non riuscì a fare a meno di ridere, vedendo l'espressione furbetta dell'albino "Sciocco"
Lui le scostò una ciocca di capelli dal viso "Mi piaci quando ridi" Lo disse con una tale naturalezza che quasi si stupì, stessa cosa per Merida, che rimase a fissarlo, sorridendo impacciata.
Rimasero qualche istante in silenzio, sentendo solo la musica e le urla di Astrid contro Rapunzel, finché Jack si fece coraggio e le porse la mano, facendo un breve inchino "Mi concede l'onore di questo ballo, principessa?" 
Anche Merida finse un piccolo inchino, come da consuetudine "Non sono portata per queste cose, te l'ho detto"
"Non dobbiamo essere bravi" Le sorrise, lanciando un'occhiata a Rapunzel ed Astrid "Dobbiamo divertirci" 
Merida fece finta di pensarci su e alla fine accettò la proposta, gli prese la mano e si avvicinò a lui "Ma ti avverto, io non sono Rapunzel, se mi fai girare in quel modo te ne pentirai"
Jack con la mano libera le cinse un fianco, avvicinandola a sé e la guardò "Sarò più delicato, promesso" ed insieme si unirono agli altri. Astrid nel frattempo cercò in tutti i modi di staccarsi dalla ragazza, dopo diversi minuti finalmente ci riuscì e scattò verso Hiccup che nel frattempo non smise un solo istante di ridere "Lo trovi divertente?" lei fu palesemente in imbarazzo, ma un piccolo ghigno si formò sul suo volto, prese per un braccio Hiccup e lo trascinò verso Rapunzel "Ora tocca a te!"
"C_Cosa? No!" Provò a scansarsi ma la presa della vichinga fu troppo forte "Ricordi la gamba? Non posso ballare"
Astrid lo guardò  divertita "Te la caverai. Hai affrontato di peggio"
Mai parole furono più vere, ma in quel momento Hiccup trovò relativamente più facile affrontare dei draghi che ballare, non solo per la sua gamba, ma anche per via dell'imbarazzo e della sua imbranataggine, prima fu lui a ridere, ora toccò ad Astrid osservare la scena divertita mentre il suo ragazzo venne trascinato dall'entusiasmo di Rapunzel, provò successivamente a ballare anche con Merida, con il quale inaspettatamente si trovò molto più a suo agio, forse perché entrambi goffi ed imbranati nella danza.
Passarono così la serata tra cibo, chiacchiere e balli, ridendo e scherzando tutti insieme, Rapunzel sembrò instancabile, tant'è che costrinse a ballare pure Moccicoso, dietro le risate divertite di tutti i presenti.
Beh quasi tutti, Jack sparì dal gruppo e nessuno lo vide più per una buona mezz'ora, al che Merida iniziò a preoccuparsi e si avvicinò ad Hiccup, cercando di non dare troppo nell'occhio per non far agitare la biondina "Hai visto Jack?"
Lui diede una veloce occhiata attorno, accorgendosi della sua mancanza "In effetti.. Credevo fosse qui"
La rossa sbuffò "Perché deve sempre sparire?"
Hiccup non trattenne un sorriso e le appoggiò una mano sulla spalla, scuotendola amichevolmente "Tornerà, lo fa sempre"
Merida annuì, stringendosi le spalle. Forse aveva ragione, Jack non se ne sarebbe andato così di punto in bianco, probabilmente voleva solo staccare, o forse si era allontanato per prendere aria, col camino acceso, i balli, forse quella sala risultava troppo calda per lui.
Ma i suoi pensiero vennero interrotti da Rapunzel, che la afferrò nuovamente per una mano e la trascinò con sé, Merida scambiò una veloce occhiata con Hiccup, come per chiedergli aiuto ma il ragazzo fece finta di niente.
Ora sarebbe toccato a lei ballare con la biondina in mezzo a tutti.
Tuttavia, anche se avrebbe volentieri visto quella simpatica scena, la preoccupazione per Jack iniziò a farsi presente e decise di uscire per controllare, e anche per prendere una boccata d'aria. 
Fuori si stava incredibilmente bene, non c'era più la temperatura di giorni fa, scaldandosi anche con quella sottospecie di ballo inoltre, non sentì per nulla freddo.
"Già stanco di ballare?" Domandò  una voce alle sue spalle, Hiccup la riconobbe subito.
"E tu?" Voltò il capo verso di lui e gli sorrise divertito "Ti sei perso Moccicoso inciampare e finire addosso ai gemelli"
Jack rise e sospirò un po' affranto "Mi perdo sempre le parti migliori"
"Almeno questa cosa ha distratto tutti dal mio ballo di prima"
"Dai non sei stato male" Lo incoraggiò  "Ti avrei dato un...mmh...sette su dieci" 
"Sono sicuro che Sdentato avrebbe fatto una figura migliore"
"Un drago?" Rise Jack "Non credo proprio, con quelle zampe non riuscirebb.."
In quel momento venne colpito dal muso della furia buia, Sdentato zampettò allegro verso il vichingo, facendo anche un paio di giri e posizionandosi al suo fianco. Mostrò ai due uno sguardo fiero e tenne la testa alta.
Jack ed Hiccup si scambiarono un'occhiata e risero entrambi "E va bene. Forse del talento ce l'ha"
"Te l'avevo detto" Ammise il vichingo mentre accarezzò il capo del drago "Ad ogni modo" portò poi nuovamente lo sguardo verso Jack  "Che fine avevi fatto?" 
Lui alzò le spalle, guardando altrove "Avevo una cosa da fare"
Quella risposta lo incuriosì ancora di più, soprattutto vedendo la sua espressione quasi imbarazzata "Che stai combinando Jack?"
"Facciamo i ficcanasi?" Si portò le mani dentro la tasca e gli girò attorno "Posso capire Rapunzel o Merida, ma tu..."
"Ero solo preoccupato" Hiccup inarcò un sopracciglio "Un Guardiano del divertimento che sparisce durante una festa? Sospettoso"
"Ma ora sono qui!" Si appoggiò alla sua spalla "Dammi solidarietà, in cambio ti insegnerò qualche passo di danza"
"Ma se balli peggio di me"
Jack si scostò da lui, fingendo un'espressione sconvolta "Io?" posò dunque lo sguardo verso la furia buia "Hai sentito il tuo amico?"
Sdentato sbuffò, cercando di ignorare quella giocosa litigata tra i due, per fortuna in suo soccorso arrivarono sia Merida che Rapunzel.
"Eccovi qua!" Esultò la rossa, concentrandosi in particolare su Jack  "Che fine avevi fatto?"
"Sono sempre stato qui" Mentì lui, scambiandosi un'occhiata complice col vichingo
"Come mai state qua fuori?"
"Discorsi da uomini" Rise Jack "E...Draghi"
"Ah ah" Merida non sembrò cascarci "Immagino i discorsi"
"Niente di allarmante" Disse Hiccup "Parlavamo delle grandi doti nella danza di Sdentato"
La furia buia guardò perplesso il suo amico, mentre Merida rise, immaginandosi Sdentato ballerino, seguita a ruota dai due ragazzi, ma poco dopo si resero conto della mancata risata di una bionda di loro conoscenza. I tre si voltarono e videro Rapunzel seduta nell'erba intenta ad osservare il cielo notturno.
Merida e Hiccup si sedettero ai suoi lati, seguiti a ruota dalla furia buia, mentre Jack affiancò Merida, si scambiarono uno sguardo ed osservarono tutti il cielo, senza dire altro per dei minuti. Fu bello anche stare così, tutti insieme.
Furono le parole di Rapunzel a spezzare quel silenzio "Sapete, ogni anno nel giorno del mio compleanno, mi affaccio alla finestra e vedo delle splendide luci volare nel cielo"
"Luci?" Domandò divertito Jack "Sicura di non aver sognato?"
Ma Merida gli diede una leggera gomitata per zittirlo.
"Sono così belle" Rapunzel sospirò, guardando sognante il cielo "Ho sempre desiderato vederle da vicino, anche solo una volta"
"Lo farai" Disse la principessa "Dopo tutta questa avventura, ti meriti un desiderio più tranquillo"
"Hai ragione" Sorrise la biondina "Potrebbe essere il mio prossimo sogno"
"Accade ogni anno?" Domandò curioso il vichingo.
Rapunzel annuì entusiasta "Sono stupende!" 
"Se vuoi posso creare qualcosa io" Jack soffiò dalla sua mano e creò una serie di fiocchi di neve che volarono attorno alla ragazza "Anche se non saranno come quelle dalla tua torre"
"E non brilleranno" Aggiunse Hiccup.
"Posso crearne di più!"
"Combineresti un pasticcio" Ridacchiò Merida, Jack le lanciò un'occhiataccia.
"Non preoccuparti" Gli sorrise la biondina "Le vedrò una volta tornata alla torre" 
In quel momento calò uno strano silenzio, Rapunzel abbassò di poco il capo "Forse...So perché non torno ancora indietro" giocherellò nervosamente con le piaghe del suo vestito, sorridendo timidamente  "Stare con voi qui, per me è come essere a casa"
Guardò i suoi tre amici e fece un ulteriore sospiro "E' come una strana famiglia. Non mi sono mai sentita così prima"
"Non sei la sola" Le sorrise Jack. 
"Siamo una strana squadra" Aggiunse il vichingo "Ma ce la siamo cavata"
Merida forzò un sorriso "E magari un giorno ci rincontreremo tutti e quattro"
"Lo credi?" Domandò speranzosa la bionda.
L'altra si strinse le spalle "Sono capitate così tanti eventi bizzarri che non mi stupirebbe"
"Nonno tempo non mi terrà il muso per sempre" sbuffò Jack, alzando gli occhi verso il cielo.
Hiccup rise "Se causerai un'altra tempesta di neve, faccelo sapere anticipo, così eviteremo di precipitare" Sdentato sospirò e l'amico gli rivolse un'occhiataccia "Che c'è? E' stata anche colpa tua, mica solo mia" L'animale sbuffò dalle narici e colpì col muso la spalla del ragazzo per punzecchiarlo.
"Farete sempre parte della mia famiglia" Disse dolcemente Rapunzel "Anche se ci separeremo"
Era pronta ad andarsene, ora lo sapeva. Ma l'addio questa volta sarebbe stato meno doloroso, era consapevole che presto o tardi sarebbe tornata a casa, alla sua vera casa, con sua madre e Pascal. Ma le parole dei suoi amici le diedero la sicurezza necessaria, non li avrebbe mai scordati e chissà, forse Merida aveva ragione, magari un giorno si sarebbero davvero rivisti tutti e quattro (o cinque con Sdentato). Ci sperò davvero.
Ma al tempo stesso fu contenta così, vicino a loro, tenendo nel cuore tutti quei ricordi, anche quelli più terrificanti con Fafnir.
Vedendoli così pensierosi Hiccup prese parola, attirando l'attenzione dei tre "Ci pensavo prima" fece una breve pausa prima di riprendere il discorso "...Nonostante la distanza, o il tempo, saremo sempre sotto lo stesso cielo, a guardare lo stesso sole, luna e stelle" Gli altri lo fissarono in silenzio, facendolo sentire lievemente a disagio. Iniziò a pensare di aver esagerato con le parole "Troppo sdolcinato?"
"Un tantino, amico" Scherzò Jack, anche Sdentato parve della stessa idea.
"Non ascoltarlo. Sei stato molto... Romantico" Disse sorpresa Merida, Rapunzel annuì e diede una leggera spallata al ragazzo.
"Non ti facevo così profondo, Hiccup!"
Lui arrossì leggermente, grattandosi il capo imbarazzato "Già...Non è molto da vichinghi"
"Il tuo segreto è al sicuro con noi" Rise la principessa.
Gli altri due annuirono divertiti, tornando immediatamente a ridere e chiacchierare come sempre, consapevoli che, nonostante la separazione, avrebbero comunque sempre condiviso lo stesso cielo.


 
****************




"Direi che si è fatto tardi per qualcuno" Ridacchiò Jack, notando Rapunzel barcollare per il sonno.
"Ha ballato tutto il tempo" Disse Merida "Io sarei esausta"
Rapunzel appoggiò dunque il capo sulla spalla della rossa, che rise divertita "Punzie?"
"Eh...Ah si!" Alzò prontamente la testa, battendo le palpebre più volte "Sono sveglia! Son.." Ma non riuscì a trattenere uno sbadiglio "Forse non sono tanto sveglia, dopotutto"
"Beh si è fatto tardi" Disse Hiccup, aiutando la biondina ad alzarsi e facendo cenno a Sdentato di seguirlo "Vado a vedere se Moccicoso non ha importunato nessuno, poi andrò a dormire"
Rapunzel si stiracchiò "Io posso rimanere anche tutta la notte!" 
"Vorrei vederti" Rise Jack, alzandosi anche lui "Secondo me finisci con la faccia a terra nel giro di dieci minuti"
La biondina fece una lieve smorfia contradditoria, mentre gli altri risero "Esagerato" in seguito dovette trattenere un ulteriore sbadiglio, e alla fine si convinse "Ma forse non hai tutti i torti, è anche piuttosto tardi"
"Dovremo riposarci!" Annunciò Hiccup "Ce lo siamo meritato dopotutto" Gli altri annuirono e fecero per rientrare, ma Merida si sentì trattenere per una mano e quando voltò il capo, vide Jack sorriderle e avvicinarsi a lei.
"Hai davvero cosi sonno?" Le sussurrò.
Merida scosse debolmente la testa, ricambiando il sorriso "Per niente"
"Allora esci con me"
"Siamo già fuori, scemo"
Lui le si avvicinò ancora, tenendole stretta la mano "Intendo, un appuntamento"
La ragazza annuì immediatamente, rivolgendo poi un'occhiata a Rapunzel che nel frattempo si fermò per aspettarli, la biondina sorrise e, come se le avesse letto nel pensiero, fece cenno ai due di andare "Non dirò nulla alla regina questa volta, promesso" Mimò la bocca serrata, sotto lo sguardo divertito di Jack.
Merida la guardò sospettosa "Se mi cerca.."
"Hiccup si inventerà qualcosa!" Disse prontamente l'amica, spostando poi lo sguardo sullo spirito "Riportamela a casa"
"Ai tuoi ordini" lui le sorrise e poi condusse Merida distanti da loro, Rapunzel li osservò per un momento e poi accelerò il passo per raggiungere Hiccup, che nel frattempo si girò per controllare gli altri.
"Ehi" Finalmente vide la ragazza corrergli incontro e rallentò "Tutto a posto? Dove sono Jack e Merida?"
Lei rise divertita "Appuntamento"
"Oh" Mormorò lui, leggermente in imbarazzo. In quel momento capì il motivo di tutto quel mistero di poco fa, di sicuro Jack aveva organizzato qualcosa per la serata.
"Sai.." La ragazza sembrò voler continuare il discorso, ma di colpo si frenò e si mise a giocherellare con le dita. Vedendola così stranamente silenziosa, Hiccup iniziò ad incuriosirsi  "C'è qualcosa che non va?"
Rapunzel sorrise imbarazzata "Credi che anche io possa trovare qualcuno di speciale un giorno? Intendo...Un ragazzo"
Passò qualche secondo di silenzio, Hiccup portò lo sguardo davanti a sé, non sapendo effettivamente come intavolare il discorso.
Rapunzel se ne accorse e si affrettò subito a sistemare la situazione "Scusami Hic, non volevo metterti in imbarazzo. Mi spiace"
"N_non è per questo" Si giustificò, scambiandosi una vrloce oxchiata con Sdentato a fianco "Me la cavo con i draghi, ma in queste cose sono un po' una frana"
"Eppure hai la ragazza"
"A volte non ci credo nemmeno io" la battuta fece ridere ulteriormente Rapunzel, facendola tornare subito di buon umore. 
Hiccup la guardò e alzò le spalle "Comunque.." Ci pensò qualche istante e poi le rivolse un sorriso "Non dovresti preoccupartene ora, tutto a suo tempo"
"E se non lo trovassi mai?"
"Eri convinta di non uscire mai dalla torre eppure eccoti qui"
Rapunzel lo guardò "Hai ragione" unì le mani dietro la schiena e fece una piccola piroetta "Chi lo sa, potrei trovare il mio principe anche prima di quanto pensi"
Vedendola nuovamente contenta, Hiccup non riuscì a trattenere una risata "Magari lo troverai proprio nella torre"
"Si, come no!" Rise anche lei, dandogli una leggera spintonata "Ma hai ragione, non devo pensarci ora" alzò dunque il capo nuovamente verso il cielo e sorrise "Tutto è perfetto così com'è"



 
****************




Jack prese per mano Merida e la condusse poco più distante dal castello, giustificando la sua scomparsa di poco fa. Lei si sentì stranamente agitata, non credeva che Jack fosse un tipo da organizzare queste cose, avrebbe tanto voluto scoprire la sorpresa ma dovette frenarsi o si sarebbe rovinata tutto. 
Le chiese di chiudere gli occhi e lei eseguì, il problema fu il percorso da fare, rischiò di inciampare diverse volte per via di alcuni sassi o della neve accumulata troppo lungo il percorso, per fortuna le tenne la mano, o si sarebbe spiaccicata al suolo diverse volte, altro che Rapunzel "Dove mi stai portando, Frost?" Cercò di aprire un occhio ma lui la coprì con una mano "Mi vuoi rapire?"
Jack rise, aiutandola a non inciampare per via di un sasso "Mi stai dando ancora del ladro, principessa?"
Dopo poco tempo, finalmente le permise di aprire gli occhi e Merida poté vedere davanti a se una scala di ghiaccio con due statue in entrambi i lati, alzando lo sguardo vide che la scala conduceva sopra una collina, probabilmente il posto dove Jack voleva portarla.
Lui fece un breve inchino e successivamente alzò fieramente la testa "Senza parole?"
Merida spostò dunque l'attenzione su di lui, lasciandosi sfuggire una risata "Quanto sei megalomane?"
"Ehi, le cose bisogna farle per bene" La prese per mano e la condusse nella scalinata, inizialmente Merida fu un po' titubante, era pur sempre del ghiaccio, ma vedendo la tranquillità di Jack alla fine si convinse e attraversarono il percorso, una volta giunti alla cima, creò dei piccoli animali di ghiaccio che corseno attorno a Merida e successivamente una serie di fiocchi di neve caddero dal cielo, poi le indicò di guardare avanti per la sorpresa finale, ma appena entrambi alzarono lo sguardo, videro i tre draghetti intenti ad addentare del cibo, proprio sopra un lenzuolo.
Jack sobbalzò "No! Che ci fate qui?!" con un balzo corse verso i cuccioli, intimandoli di andarsene via e di mollare il poco cibo rimasto "Via voi tre! Sciò!"
Vederlo tentare di scacciare quei draghetti come mosche fu così buffo che alla fine Merida non riuscì a trattenersi oltre e scoppiò a ridere.
Jack sembrò troppo preso nell'allontanare i draghetti per sentire le risate della rossa in sottofondo, non volle colpirli con del ghiaccio, di sicuro non lo fecero con cattiveria essendo comunque dei cuccioli, probabilmente lo seguirono durante l'allestimento e sentirono l'odore del cibo.
Dopo un paio di tentativi, finalmente i tre sembrarono aver recepito il messaggio e scapparono via, ma non prima che Strazio, con un colpo di narici, sbuffò del fumo e qualche fiammella colpì la testa del povero Jack, così, per dispetto.
"Adesso dovete iniziare a sputare fuoco?" A quel punto fu davvero tentato di congelarli davvero. Così, per dispetto.
Merida nel frattempo si riprese e camminò verso di lui, osservando il piccolo pasticcio che quei cuccioli combinarono: da come dispose tutto, sembrò avesse preparto un picnic serale, un cestito (ormai quasi vuoto) e diverse coperte, probabilmente provenienti dal castello, attorno a loro vide delle decorazioni di ghiaccio, della legna nel caso servisse accendere un fuoco, sembrò un piccolo giardino invernale, completo di una bella vista sul paesaggio notturno, da quella collina poté vedere le luci del castello e dell'accampamento.
"Quei tre.." Continuò a brontolare l'altro, ripensando a prima "Hanno rovinato tutto" Gli dispiacque davvero, voleva creare una bella sorpresa e alla fine funzionò solo a metà.
Merida lo guardò dolcemente "Ma cosa dici, non hanno rovinato nulla" Con una mano gli scompigliò giocosamente i capelli, togliendogli quella poca fuliggine rimasta.
Jack sbuffò, spostando lo sguardo sulle coperte ed il cestino ormai semi vuoto "Forse non è stata una buona idea lasciare del cibo qui"
Merida scosse il capo divertita "Direi di no" 
"Spero che tu non sia affamata"
"Sto bene" Rise, arrossendo appena "Mi hai stupita"
"Davvero?"
Lei si guardò attorno "Non ti facevo un tipo così romantico!"
"Sai, non lo credevo nemmeno io" disse incredulo, e mentre la osservò ammirare il panorama, si grattò nervosamente la nuca "Allora ti piace?"
La ragazza voltò il capo verso di lui ed annuì entusiasta "Certamente! È stata un'idea stupenda" al che Jack poté tirare mentalmente un sospiro di sollievo, fece poi qualche passo verso di lei, sorridendole maliziosamente "Quindi...Tu sei una tipa romantica?"
Lei sembrò stupita "A chi non piace il romanticismo?"
"Alla principessa ribelle?" Rispose con una leggera ironia.
Merida portò le mani ai fianchi "E con questo cosa vuoi dire?"
Vedendola fare la finta offesa, Jack rise divertito "Ti ricordo il nostro primo incontro? Tu, io e una spada"
"Credevo fossi un ladro!" Si giustificò.
Lui scosse lievemente il capo, senza smettere di ridere "E il secondo incontro? Mi puntavi una freccia!"
"Puoi biasimarmi? Sei entrato in camera mia, dalla finestra"
"Vero" Disse lui "Ma se mi avessi dato il tempo di parlare.."
"Non ti avrei creduto lo stesso"
"Perché no?" Jack si indicò "Non hai avuto un colpo di fulmine?"
A quel punto Merida arrossì del tutto e lo spintonò via imbarazzata "Ma che dici!"
"Ammettilo!"
"Scordatelo!" Non ci sarebbe stata abbastanza neve da sotterrare tutto il suo ego, ma raccolse comunque quella rimasta per poterlo colpire "Non ti darò questa soddisfazione!" Nonostante le parole, dal suo tono non trasparì rabbia.
"Quindi è vero!" la prese in giro "Colpo di fulmine!"
"Se un ragazzo mi piace non lo infilzo con la spada!"
Lui fece le spallucce, portandosi le mani in tasca "Non volevi veramente colpirmi, andiamo...Sono carino" Venne successivamente preso in faccia da una palla di neve, sotto lo sguardo vittorioso della ragazza.
"Come no!" provò a colpirlo una seconda volta ma Jack con un veloce gesto della mano la indirizzò in alto, andando a colpire un ramo sopra la sua testa "Stai usando il mio elemento, non è una mossa saggia"
Merida fece per obbiettare quando un cumulo di neve cadde proprio addosso al ragazzo e non esitò a ridere "Sicuro sia il tuo elemento?"
In risposta Jack borbottò qualcosa e nel frattempo si tolse la neve dalla testa, senza sentire i passi della ragazza farsi più vicini, Merida si schiarì la voce, attirando la sua attenzione 
"Perché ci tieni tanto a saperlo?"
"Sono solo curioso" La prese per mano e si avvicinò a lei "E ammetto che mi piace stuzzicarti"
"Avrei dovuto capirlo" Si guardarono a lungo, forse troppo, normalmente Jack avrebbe detto qualcosa per sdrammatizzare ma in quel momento non riuscì a pensare altro se non quanto stesse bene in sua compagnia, rimasero in silenzio, a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altra.
Tuttavia Merida sembrò agitarsi, si morse un labbro, dubbiosa se parlare o meno e spezzare così quel romantico momento. 
Ma alla fine cedette "...E tu?" 
Jack batté le palpebre, alquanto confuso sulla domanda.
"Non ti ho fatto una buona impressione all'inizio" Continuò la rossa.
Che il colpo di fulmine fosse vero o no, si sciolse alla sua espressione, vedendola così avrebbe solo voluto dirle "Sei adorabile" ma sapeva che un commento del genere l'avrebbe resa ancora più imbarazzata del dovuto.
"Beh..." Arrossì appena, sorridendole maliziosamente "Hai decisamente attirato la mia attenzione"
Il debole broncio della ragazza sparì, lasciando spazio ad un sorrisetto fiero "Faccio questo effetto"
"Ma sentila" Sbuffò divertito "Ora sei tu la megalomane" Entrambi risero e finalmente quella breve tensione sembrò essere sparita del tutto. Jack catturò con un dito un ricciolo dei suoi capelli, mostrandole un sorrisetto innocente "Quindi... Una principessa non concede nemmeno un bacio prima del matrimonio"
"Di regola, sì" Rispose la rossa "Ma.."
"Tu sei una principessa speciale" Continuò lui "L'ho capito dal nostro primo incontro"
Lei inarcò un sopracciglio, senza nascondere un sorrisetto divertito "Chi è che ha avuto il colpo di fulmine ora?"
"Hai ragione" Esclamò dolcemente Jack "Ora possiamo fare pace?
Dalla sua espressione immaginò stesse per dirgliene quattro, ma il suo gesto lo stupì nuovamente, Merida lo guardò per un ultima volta, poi lo attirò verso di lei e lo baciò, portando le braccia attorno al suo collo e passandogli una mano tra i capelli per accarezzarglieli dolcemente.
Jack le sorrise contro le labbra, continuando a baciarla e la strinse a sé, quasi come se avesse paura che si allontanasse da lui, facendo risalire una mano sulla sua schiena.
Quando il bacio finì entrambi si staccarono di poco, respirando il proprio profumo e godendosi quel momento perfetto "Lo prendo per un sì" 
Quella frase fece ridere ulteriormente Merida "Sei sempre così perspicace?" Jack in tutta risposta le sfiorò delicatamente il mento e la avvicinò a lui, unendo nuovamente le loro labbra in un ennesimo bacio, ma che ormai non sembrò riuscire a farne a meno. Pensò che Merida avesse ragione, i cuccioli non rovinarono niente, in fondo bastarono loro due, sarebbe stata una serata perfetta comunque. 


 
****************




Il giorno seguente Rapunzel si svegliò stranita, avvertì una strana sensazione attorno a lei, come un cambiamento, istintivamente si guardò attorno per vedere se fosse tornata alla torre, ma si trovò ancora con gli altri, vicino al castello.
Tuttavia quella sensazione non smise di sparire un solo istante, non seppe spiegarlo con esattezza, ma capì che presto avrebbe lasciato i suoi amici, forse anche prima del previsto.
Con uno scatto si alzò in piedi e si preparò velocemente, per fortuna che i capelli furono ancora legati dalla sera prima, corse verso la tenda di Merida, senza preoccuparsi dell'orario, sapeva bene che la ragazza amava dormire ma la situazione la agitò parecchio, avrebbe tanto voluto almeno salutarli un ultima volta.
"Merida! Merida io.." Ma quando aprì la tenda non vide nessuno.
"Strano" Pensò preoccupata, normalmente era lei quella sveglia di mattino presto. A giudicare dal letto non sembrò neppure ci avesse passato la notte.
Si guardò attorno nella speranza di scorgere la sua chioma da qualche parte ma nulla, ed ora che ci fece pure caso, nemmeno Jack ed Hiccup furono nei paraggi.
"Che sta succedendo?"
Camminò per un po', sentendo sempre quella strana sensazione pervaderle il corpo.
"Non ancora" Supplicò "Fammeli almeno salutare"
"Salutare chi?"
Rapunzel si voltò rapidamente, vedendo Hiccup ed Astrid rivolgerle un'occhiata perplessa.
"Ragazzi!" Tirò un gran sospiro di sollievo, almeno loro li riuscì a trovare "Come sono contenta di vedervi!"
"Ehm.." Hiccup inarcò un sopracciglio, scambiandosi uno sguardo con la sua ragazza "Tutto bene?"
"No!" Disse frettolosamente "Cioè sì! Cioè volevo dire..."
Borbottò per diversi secondi, sotto lo sguardo confuso dei due che continuarono ad osservarla in silenzio. 
"Non credo stia bene" Sussurrò Astrid, senza staccarle gli occhi di dosso.
Alla fine Rapunzel si ricompose, appoggiò entrambe le mani sulle spalle del ragazzo e lo guardò negli occhi "Devo parlare con tutti e tre, SUBITO!"
"Anche io" Disse il vichingo "Oggi dobbiamo tornare a Berk, volevo salutarvi, credo partiremo a momenti"
"Anche io!" Disse nervosamente Rapunzel
"Vieni a Berk?"
"No! Anche io devo salutarvi!" Cercò di non agitarsi, ma il pensiero di non poter dire addio ai suoi amici prese il sopravvento.
Hiccup la guardò qualche istante "Devi...Devi andartene?"
Lei annuì, chinando il capo "Non so spiegartelo...Ma sento che devo andare. È come quando sono sparita dalla torre ma...in parte è diverso. È difficile da spiegare"
Il ragazzo si scambiò un'occhiata con Astrid e successivamente con la furia buia, quest'ultimo si avvicinò alla biondina dandole un amichevole colpetto col muso, Rapunzel sorrise e gli accarezzò dolcemente la testa "Non voglio andarmene senza avervi salutato, non me lo perdonerei mai"
"Ma come funziona?" Domandò confusa Astrid "Sparisci in una nube magica o cosa?"
"Lo vedrai" Disse Rapunzel, continuando a coccolare il drago "Mi mancherai Sdentato"
L'animale annuì, come se capisse pienamente il suo stato d'animo e le diede una dolce leccata sul viso, Rapunzel rise mentre si asciugò la guancia e si alzò verso Astrid, allargando le braccia e mimando un abbraccio, la vichinga la guardò per qualche istante, ma alla fine cedette "D'accordo, ma solo per questa volta" Sorrise mentre si lasciò abbracciare affettuosamente "Sarà strano non averti attorno"
Rapunzel sorrise impacciata "Non credevo che saremmo mai diventate amiche"
"Non lo credevo nemmeno io" Disse Hiccup, osservando divertito la scena.
La biondina puntò gli occhi su di lui, la sua espressione divenne più seria "Dobbiamo trovare gli altri, adesso"
"Allora io vado ad avvertire tuo padre" Disse Astrid, salutando con un cenno Rapunzel, nonostante il poco tempo assieme dovette ammetterlo, quella ragazza non era poi cosi male, imparò ad esserle amica e le dispiacque dirle addio "Ci mancherai, chiacchierona"
Hiccup la guardò allontanarsi, facendo poi cenno a Rapunzel di incamminarsi "Non dovrebbero essere lontani"
Vagarono per qualche minuto e finalmente li trovò, ma prima che Rapunzel potesse chiamarli, lui le abbassò il braccio, capì dall'atteggiamento dei due che qualcosa non andasse. Dalle loro espressioni e da come stesse parlando lo spirito, Hiccup intuì il discorso, Jack stava dicendo a Merida che se ne sarebbe andato oggi, lo vide abbracciarla e dirle qualcosa, ma da quella distanza gli fu difficile capire le parole esatte. 
Si sentì come un nodo allo stomaco, avrebbe detto definitivamente addio sia a lui che Rapunzel.
A vederlo, Jack tentò di forzare un sorriso, ma la sua espressione non nascose nulla, fu distrutto.
Stava per dire addio alla sua ragazza e ai suoi amici, lui e Merida ne parlarono anche il giorno prima, ma poi cercarono di non pensarci e di godersi la serata.
Una parte di lui pensava che fosse ingiusto, ma anche se amava stare con loro, teneva anche agli altri Guardiani, ai bambini, alla vita che si era costruito.
Si sentì diviso tra due mondi, ma dovette fare la scelta più giusta per tutti.
"Mi dispiace, lo sai" Mormorò lo spirito.
Merida gli alzò delicatamente il mento, cercando di forzare un sorrisetto "Ehi, ne abbiamo già parlato"
"Vero" Disse piano, accarezzandole una guancia. Ormai non sarebbe servito continuare a discuterne, lo avrebbe solo fatto stare peggio.
Cercò dunque di non pensarci, concentrandosi sul viso di lei e cercando di sdrammatizzare un po' la situazione "Almeno sono contento di averti fatto passare l'odio per il freddo"
"Non odiavo il freddo" Merida strinse la sua mano "Ormai ci ho fatto l'abitudine"
Si scambiarono uno sguardo, seguito poi da una leggera risata di entrambi. 
"Credi che stiamo diventando troppo sdolcinati?" Domandò l'albino.
"Può darsi" Ammise divertita, appoggiò poi la fronte contro la sua e chiuse gli occhi "Non l'avrei mai detto"
"Nemmeno io" Lui fece lo stesso, beandosi ancora di quel contatto "Non sei facile da conquistare"
L' altra riprese a guardarlo negli occhi, inarcando un sopracciglio "Lo credo bene. Ho rifiutato tre pretendenti prima di te, mi hai rovinato la reputazione"
"La tua?" Ghignò lui "E la mia? Una volta ero il Guardiano bello e impossibile. Mi hai rammollito"
Merida lo guardò divertita "Ma ti senti quando parli?" 
Pochi minuti più tardi, dovettero ricomporsi perché Elinor si unì a loro "I vichinghi si stanno preparando per tornare a Berk" Chinò dunque il capo verso i due "Venite con me?"
"Di già?" Domandò la figlia, scambiandosi un'occhiata preoccupata con Jack.
La regina annuì "Credo che li rivedremo presto, tuo padre sembra aver preso molto in simpatia quello Stoik"
I ragazzi si sorrisero ed Elinor non poté fare a meno di notare quella complicità tra i due, rivolse quindi un'occhiata curiosa alla figlia "Sei sorprendentemente mattiniera oggi"
"Ho voluto cambiare i programmi" Mentì la ragazza "Oggi è un nuovo giorno!"
"Ah si? Eppure mi sembri stanca.. Sicura di aver dormito bene?"
"Assolutamente!" Esclamò la rossa.
Elinor passò una fugace occhiata da lei a Jack "Ieri sera eravate spariti o sbaglio?"
Li vide stranamente agitati, consapevole dunque di aver colto nel segno.
"Merida"
"Eravamo fuori, tutti e quattro" Disse Jack "Con tutto quel cibo e quei balli, serviva un po' d'aria"
Merida nel frattempo si avvicinò a sua madre, cercando di spostarla verso il gruppo dei vichinghi "Abbiamo guardato la luna e abbiamo chiacchierato.."
"Le solite cose" Continuò l'albino.
Elinor non sembrò fidarsi completamente di quelle parole, conosceva fin troppo bene sua figlia per capire che stesse cercando di sviare un discorso che mai avrebbe approvato, ma appena sentì le mani appoggiate sulla sua schiena, si irrigidì "Ma sei gelata!" istintivamente si voltò verso di lei, toccandole le guance.
"Cosa?" Domandò confusa la ragazza. 
"Sicura di stare bene?" Passò una mano sulla sua fronte, sperando non avesse la febbre.
"Certo! Sento un po' freddo, ma è normale" Merida rise imbarazzata e cercò di staccarsi dalla sua presa "Sono stata con Jack tutto il tempo"
"Giusto. Che sciocca.." Sospirò la regina, per un attimo dimenticò che quel ragazzo fosse lo spirito dell'inverno. Ma quella frase la insospettì nuovamente, guardò confusa sua figlia "Aspetta. In che senso? Quando?"
Merida si morse la lingua e si scambiò un'occhiata con il ragazzo, lui istintivamente guardò altrove, nella speranza di scorgere qualche aiuto.
"Merida?" Elinor cercò di guardarla negli occhi ma la figlia continuò a puntare lo sguardo altrove, cercando di forzare una risatina palesemente imbarazzata.
La regina tentò poi di parlare a Jack ma fortuna vuole che lo spirito vide Rapunzel ed Hiccup non molto distanti da loro e fece cenno alla ragazza di raggiungerli.
"Ascoltami bene.." Iniziò severamente la donna, rivolgendosi allo spirito "Mia figli.."
"Oh guarda la! Rapunzel ed Hiccup!" urlò Merida, cercando di nascondere il rossore delle sue guance "Sarà meglio andare da lui per salutarlo!" Prese per un braccio l'albino e lo trascinò via, sotto lo sguardo sospettoso della madre.
"Merida!"
"Ne parliamo dopo!"
Avrebbe cercato in tutti i modi di evitare quel discorso, ma se ne sarebbe preoccupata più avanti. Sperava che questo non portasse realmente sua madre ad odiare Jack, sapeva che era solo preoccupata per lei e non voleva che soffrisse. Sicuramente non avrebbe approvato il loro appuntamento di ieri.
Rapunzel non aspettò nemmeno che i due riprendessero fiato che subito li sommerse di domande "Ma dov'eravate finiti? Jack, avevi promesso di riportarla a casa! Merida ti ho cercata ovunque, ma insomma! Mi hai fatta preoccupare!
"Non iniziare anche tu!" Sospirò la rossa "Una madre basta ed avanza"
"L'appuntamento è durato più a lungo del previsto" Ridacchiò imbarazzato Jack, seguito a ruota da Merida "Ora la regina mi odia davvero, è ufficiale"
"Sul serio?" Domandò sorpresa la bionda "Ma quanto siete sta..."
"Mia madre ha detto che state per partire" Si affrettò a dire la rossa, come per cercare di cambiare in fretta quel discorso.
Hiccup annuì lentamente, guardando l'amica a fianco "E non solo io a quanto pare"
Jack e Merida si scambiarono uno sguardo, puntando successivamente gli occhi su Rapunzel "Anche tu?" Domandò lo spirito.
Lei chiuse gli occhi ed annuì "Sento che sto per tornare a casa"
"In che senso che...Lo senti?" Domandò confuso.
"E' una strana sensazione" Alzò poi il capo e li guardò "Ma non volevo andarmene prima di salutarvi! Potrei sparire da un momento all'altro, perciò..." Fece per asciugarsi una lacrima, ma sul suo volto comparve un sorriso sereno "Promettetemi che non mi dimenticherete"
I tre si scambiarono un'occhiata complice ed annuirono "Come potremo scordarci di te?" Merida avanzò verso di lei e la abbracciò di getto "Sei la mia migliore amica"
Quelle parole scaldarono il cuore di Rapunzel, la strinse forte, lasciando purtroppo scivolare qualche lacrima dal suo viso "Anche tu" Fece cenno a Jack di unirsi all'abbraccio e lo stesso pure ad Hiccuo "Tutti voi"
Quel momento di silenzio sembrò durare un eternitá, Rapunzel strinse la presa più forte, consapevole che sarebbe stato l'ultimo abbraccio con loro "Spero di rivedervi un giorno"
"Ci rivedremo" Disse convinto Jack "Te lo prometto"
Merida ed Hiccup annuirono, e dopo secondi di silenzio, avvertirono tutti una strana luce attorno al corpo di Rapunzel, la ragazza iniziò pian piano a sollevarsi, sotto lo sguardo stupito dei presenti.
Rapunzel passò nuovamente lo sguardo su tutti, dal re e regina, da Astrid e gli altri vichinghi, dal dolce Sdentato ed infine a Jack, Merida ed Hiccup. 
Un lampo di luce avvolse la zona circostante e di colpo sparì alla loro vista.
I tre ragazzi rimasero qualche istante in silenzio, forse non ancora pienamente consapevoli che la loro amica se ne fosse andata.
Jack prese la mano di Merida e si scambiarono un'occhiata, facendole capire che anche per lui fu giunto il momento di andare, lo stesso pure Hiccup, sentì suo padre chiamarlo ed Astrid gli si avvicinò "Dobbiamo partire" Alzò poi il capo verso gli altri due, sorridendo debolmente "Non creare un'altra tempesta di neve quanto torni a casa"
"Ci proverò" Sorrise Jack "A presto Astrid"
"Lo speriamo" Disse piano la vichinga, facendo un cenno col capo a Merida per salutarla.
Prima che Hiccup raggiungesse il suo gruppo, si voltò nuovamente verso i due "Ci rivedremo" Quella frase fu rivolta non solo a Merida, ma anche a Jack e probabilmente anche a Rapunzel, ormai al sicuro nella sua torre.
I due annuirono e si avviarono con lui verso i vichinghi per salutare quelli rimasti, Hiccup guardò per un ultima volta Jack e lo salutò, poi sorrise a Merida, dicendole che presto si sarebbero rivisti, anche Sdentato si avvicinò ai due per salutarli affettuosamente, specialmente la principessa, ormai affezionato. I tre cuccioli volarono verso lo spirito, dandogli un ultimo saluto prima di partire e lo stesso fece la loro madre. Una volta che i vichinghi volarono lontano, fu il turno di Jack, si scambiò un ultimo bacio con Merida, stringendola forte.
Ma prima che potesse andarsene, lei tirò fuori da una tasca una strana collana con raffigurante tre orsi.
"Un regalo, per me?" Disse scherzosamente l'albino
Merida avanzò e gliela mise al collo, alzando successivamente lo sguardo verso di lui "Così non ti scorderai di noi"
Jack gli diede una veloce occhiata, incrociando poi il suo sguardo con quello di Merida.
Avrebbe voluto dirle che era impossibile dimenticare, ma per una volta si limitò a guardarla, probabilmente se la sarebbe aspettata una risposta simile, non servirono le parole.
Dopo qualche minuto, Jack attivò la sfera di Nord e sparì pochi istanti più tardi. Merida lo guardò andarsene, poi si voltò un ultima volta verso l'orizzonte, dove Hiccup e gli altri volarono via ed infine guardò in alto, dove Rapunzel sparì poco tempo prima. Nonostante la separazione, non avvertì quella terribile tristezza che ebbe all'inizio. Certo, le mancarono tutti quanti e probabilmente stata peggio più tardi, ma quella promessa la fece sperare che un giorno, tutti e quattro, si sarebbero potuti di nuovo incontrare.
Non era un addio.







   

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Capitolo 32
*** Tempo di cambiamenti: Parte 1 ***



Cap 32:
 

Tempo di cambiamenti: parte 1



 
 

Ho fatto la revisione dell'intera fic, ho risistemato dei pezzi e per chi se lo fosse perso, ho aggiunto un breve dialogo tra loro nel capitolo di Angus il Folle.
Mi sembrava carino mettere un momento in cui i Big Four chiacchieravano e si raccontavano qualcosa, come inizio della loro amicizia.
E quello era l'unico momento "tranquillo" prima di intraprendere l'avventura contro Fafnir.
Comunque sia, ho sistemato un po' qua e la, aggiunto qualche frase.

 

 



 
Fu una sensazione davvero strana, diversa da quando giunse in Scozia, il viaggio e soprattutto l'impatto furono immediati, Rapunzel atterrò proprio dove scomparve la prima volta, non fece in tempo a riaprire gli occhi che subito perse l'equilibrio per via del volo e sbatté con il gomito contro il tavolo facendo cadere un piatto e due libri, per fortuna non si ferì ulteriormente o la mancanza dei suoi amici sarebbe stato l'ultimo dei suoi problemi.
La vista si fece offuscata e le venne un mal di testa allucinante, istintivamente si portò una mano al capo mentre con l'altro braccio si aiutò a rialzarsi "Ma cosa.." Non fece tempo a far mente locale che subito vide il dolce musetto di Pascal davanti a lei, lui la guardava con gli occhietti spalancati, quasi come se non credesse ancora di vederla sana e salva davanti a lui. 
"Pascal..?" Si lasciò sfuggire un lamento per via del dolore alla testa, ma subito dopo gli sorrise e cercò di rassicurarlo "Sto bene. Solo un pessimo atterraggio"
Tuttavia il piccolo camaleonte continuò a fissarla confuso, forse non ancora completamente conscio di quello che le sia successo, e soprattutto agitato, in fondo la vide sparire davanti ai suoi occhi poco tempo prima.
Rapunzel si alzò da terra e unì le mani per raccogliere il suo amico, appoggiandolo delicatamente sul tavolo, nel mentre Pascal si sistemò, lei raccolse quei pochi oggetti caduti, pensando a tutto quello che le capitò in quei giorni.
Perché passarono diversi giorni, o almeno fu quello che credette.
"Sono tornata" Sospirò, il suo sorriso dapprima vivace si spense mano a mano "Sono tornata..."
Si voltò dunque verso il piccolo Pascal, che nel frattempo continuò ad osservarla preoccupato, lei gli mostrò un dolce sorriso e si strinse le spalle "Doveva andare così"
Ma l'animale sembrò ancora non capire, continuò a fissarla con aria dubbiosa, Rapunzel gli si avvicinò un pochino e col dito gli diede una leggera carezza alla testa "Oh sapessi Pascal. Ho vissuto un'avventura incredibile! Ho visto draghi, orsi, fuochi fatui! Ed ho incontrato delle persone fantastich.." Ma improvvisamente abbassò lo sguardo, sentendo gli occhi diventare lucidi e Pascal le si avvicinò ancora, appoggiandole la zampina su una mano per confortarla. Lui non poteva conoscere tutta la storia, ma vedendola in quello stato si affrettò subito ad aiutarla, essendo suo amico.
Rapunzel gli rivolse un sorriso pieno di gratitudine e si asciugò velocemente le guance "Scusa. E' che.. devo ancora riabituarmi a tutto questo" Tirò un lungo sospiro, guardando malinconicamente davanti a sé "Ti racconterò tutto e ti parlerò di loro!"
Le mancarono già molto, tutti quanti, ma come disse la sera precedente, le restarono i bei ricordi e la vaga speranza di un nuovo incontro.
"Ma dimmi" Abbassò dunque lo sguardo verso il piccolo amico "Mia madre si è preoccupata? Come ha preso la mia sparizione? Oh!" Improvvisamente si girò si scatto e diede una veloce occhiata alla sua stanza "La strega che fine ha fatto?! Lei e quel corvo sono spariti!" Corse verso la finestra e controllò al di fuori, nella speranza di trovare qualche traccia di quella strana donna, ma niente, sembrò completamente sparita nel nulla.
Come se non fosse mai stata li.
Se l'atterraggio non fosse stato così doloroso, avrebbe pensato che tutto questo fosse frutto di un bizzarro sogno.
"Rapunzel!" 
Quando la ragazza abbassò lo sguardo, vide la figura di sua madre farle cenno di sciogliere i capelli per permetterle di salire, inizialmente fu un po' spaesata, non si aspettò di vederla così tranquilla e sorridente, la pensava ormai in panico e tremendamente preoccupata, dopotutto era sparita per dei giorni senza lasciar nessuna traccia.
Ma una volta che Gothel entrò nella torre, Rapunzel si accorse con sorpresa che portava gli stessi abiti del giorno in cui era sparita.
Rimase a fissarla con la bocca aperta per qualche minuto, mentre la donna nel frattempo sistemò per bene le sue cose e si avvicinò allo specchio per darsi una breve sistemata ai capelli.
"Ma...Ma..."
Gothel le rivolse distrattamente un'occhiata "Si, mam-ma. E' così che mi chiami" Notando finalmente lo stato d'animo della giovane, riprese a fissarla, aggrottando le sopracciglia "Non è per niente carino rimanere imbambolati in quel modo"
Rapunzel chiuse la bocca di scatto e distolse lo sguardo "Io...Io.."
"Ma..Ma..Io..Io" Gothel le si avvicinò, squadrandola dal capo ai piedi e dandole finalmente la completa attenzione "Che ti succede? Ti lascio da sola qualche ora e dimentichi come rivolgerti a tua madre?"
"Q_Qualche...Ora?" Ripeté incredula
Lei continuò a fissarla "Sì. Perché?"
"N_Niente" Disse frettolosamente, cercando di ricomporsi e tirando fuori un enorme, falso sorriso "E' solo che...Che mi sei mancata così tanto!!" 
Finse un'ulteriore risata ed istintivamente la abbracciò forte. In effetti non mentì del tutto, sua madre e Pascal le mancarono davvero.
Ma sperò che non indagasse oltre, non avrebbe retto tutta quella pressione, e soprattutto se avesse saputo della sua scappatella fuori dalla torre non l'avrebbe mai fatta più uscire in futuro.
Quei secondi di abbracci per Rapunzel sembrarono ore, Gothel la fissò incredula e, dopo un istante di esitazione, sembrò cascarsi e rispose all'abbraccio "Oh che dolce" Le diede una veloce carezza ai capelli e poi si allontanò, permettendo così alla ragazza di riprendere fiato da tutta quell'ansia accumulata.
Rapunzel rilassò le spalle e si scambiò una veloce occhiata con Pascal che la guardò sospettoso, senza farsi notare da sua madre gli si avvicinò e lo portò distante da lei per potergli parlare "Non posso dirle niente, lo sai. Impazzirebbe" Sussurrò preoccupata "Deve restare tra noi"
Pascal le rivolse un ultima occhiata e poi annuì, mimandole con la zampina la bocca chiusa, Rapunzel gli sorrise, ma pochi istanti dopo si irrigidì alle successive parole di sua madre
"E questo cosa sarebbe?"
Quando si girò, vide Gothel con in mano la statuetta di Sdentato, sembrò abbastanza incuriosita, non avendolo mai visto prima d'ora "Non ricordavo di aver comprato una cosa simile"
Evidentemente doveva essere caduto durante il brusco atterraggio.
Rapunzel dovette pensare ad un piano e velocemente, o sarebbe scoppiata e avrebbe rivelato tutto, così istintivamente si gettò verso di lei e glielo strappò di mano "L'ho fatto io!"
Gothel inarcò un sopracciglio "Tu?" Si mise a fissare con ancora più curiosità l'oggetto "Da quando intagli il legno?"
"D_da sempre!" Rispose prontamente.
Ripensandoci, questo viaggio la aiutò a diventare una bugiarda migliore, prima sarebbe scoppiata e avrebbe rivelato ogni cosa, ma inaspettatamente resse abbastanza bene la pressione, seppur con qualche titubanza. 
Merida sarebbe stata fiera di lei, di sicuro.
Inizialmente dubitò le avesse creduto, ma poi la vide alzare le spalle e rivolgerle un debole sorriso "E cosa sarebbe? Una lucertola?"
"E' un drago" Disse sorridente "Ho...Cercato di immaginarmelo dai racconti che leggo" passò delicatamente un dito sul muso dell'animale, ripensando dunque al simpatico Sdentato e a tutti quei draghi di Berk.
Le sarebbe davvero piaciuto visitare quel villaggio.
Chissà, forse in un futuro.


 
****************




"Sei pronto?" Domandò Tempo, rivolgendo un'ultima occhiata a Jack "Nord mi ha detto che hai sistemato quel gradasso"
"Non solo io" Si affrettò a dire lo spirito "E' stato un lavoro di squadra"
"Ma tu lo hai congelato!" Disse compiaciuto Tempo, Jack rispose alzando le spalle e mostrando un sorriso amaro.
"Vedo che hai imparato a controllarti" Continuò il vecchietto.
Jack non capì il motivo di tutto quel chiacchierio, Tempo sembrava un tipo molto dedito al lavoro, si aspettava di essere spedito immediatamente al suo periodo e a stento di ricevere un ultimo saluto. Forse sarà stato il suo atteggiamento ad aver attirato la sua attenzione, perché tutta l'euforia e l'energia che di solito lo caratterizzavano sembrarono spariti da quando rimise piede in quel luogo.
Pensava a Rapunzel, al fatto che sarebbe stata nuovamente sola in quella torre per chissà quanto tempo.
Ad Hiccup e Sdentato di ritorno a Berk con tutti gli altri e a quanti altri draghi avrebbero scoperto in futuro.
Ai sentimenti per Merida e al fatto che non avesse mai avuto amici prima di loro.
Era strano non averli più attorno.
Non si rese conto di quanto tempo stesse fermo a fissare probabilmente il vuoto e ripensare a loro, il vecchio gli lanciò giusto un'occhiata di sfuggita mentre armeggiò con il marchingegno per il viaggio del tempo, una volta che il varco si aprì, Jack sembrò riprendere il controllo dei suoi pensieri "Scusa. Ho la testa altrove" Disse di sfuggita
Tempo gli rivolse stranamente uno sguardo molto più gentile, sembrò quasi si fosse ammorbidito dall'ultima volta che lo vide, fece cenno a Jack di entrare nel varco e lui lentamente avanzò, rivolgendogli un'ultima occhiata prima di entrarvici "Grazie di tutto, nonnetto"
"Che impertinente" Ridacchiò l'uomo e prima di poter dire altro diede una spinta al ragazzo.
L'inaspettato gesto di Tempo fece perdere l'equilibrio a Jack, una volta uscito dal varco non fece in tempo a controllarsi che atterrò malamente a terra, per fortuna il pessimo atterraggio venne attutito da un bel mucchio di neve, anche se il colpo fece comunque male, soprattutto al suo orgoglio, era la seconda volta che faceva un pessimo atterraggio temporale.
Ne avrebbe volentieri dette quattro a quel vecchietto, ma una volta che alzò gli occhi, vide attorno a lui un panorama completamente diverso. Si aspettò di finire nel Polo Nord, eppure vide un ambiente per nulla del suo periodo, dalle case ai vestiti delle persone.
Iniziò a pensare seriamente che Tempo dovesse andare in pensione, fu la seconda volta che lo spedì in tutt'altra epoca senza rendersene conto.
Jack si guardò attorno, cercando di capire almeno in parte in quale periodo lo avesse spedito, in un primo istante sperò di essere tornato da Merida, ma osservando attentamente gli abiti e soprattutto il luogo, dovette amaramente ricredersi.
Non ricordava zone simili durante la sua permanenza in Scozia.
Ma più osservò quei bambini giocare tra loro, quelle case e viali, più avvertì un senso di dèjàvu, diverse immagini offuscate occuparono la sua mente. Si alzò da terra e con calma passò per quelle vie tanto famigliari, guardò con attenzione ogni casa, ogni persona, cercando di capire il perché avesse quella piacevole sensazione.
Poi ad un tratto la vide.
Si sentì mancare il respiro, le gambe tremare e se non fosse stato appoggiato con la schiena su un tronco probabilmente sarebbe nuovamente caduto a terra.
"Emma" Disse appena, mentre osservò la ragazzina dai lunghi capelli castani correre allegra verso altri bambini della sua età. Sembrò avere una decina d'anni. Nonostante fosse passato del tempo, non poteva scordare quel viso, lo avrebbe riconosciuto tra mille.
Ora quelle immagini si fecero più nitide e finalmente capì dove fosse atterrato.
Quella era la sua sorellina, non poteva credere ai suoi occhi, era lei, in carne ed ossa. Se solo avesse avuto con sé quel medaglione probabilmente si sarebbe gettato tra le sue braccia per salutarla.
Questo gli fece ancora odiare maggiormente Fafnir.
"Quale sarebbe?" Una voce alle sue spalle lo fece voltare di scatto e Jack vide Tempo rivolgergli un'occhiata divertita, sulla spalla aveva come sempre il fedele Moris e con un veloce gesto della mano indicò i bambini davanti a loro.
In breve quel gruppetto iniziò a giocare nella neve, Emma rideva e scherzava in compagnia di un'altra bambina e si mise a lanciare una palla di neve addosso ad un altro ragazzino poco più grande di lei.
Jack la guardò dolcemente, indicandola con un lieve cenno del capo "E' lei, quella coi capelli castani che ha appena colpito il bambino"
Tempo si lasciò sfuggire una risatina, passando lo sguardo tra lui e la bambina "Ti assomiglia"
Il ragazzo continuò a tener gli occhi puntati su Emma "Lo credi?" Si poté sentire una punta di orgoglioso in quella domanda.
Il bambino colpito da Emma iniziò a rincorrerla e provò ad acchiapparla, ma lei prontamente lo schivò in tempo e gli lanciò un'ennesima palla di neve, andandosi poi a nascondere in un piccolo fortino assieme alla sua amica.
"E da come vedo è un'attaccabrighe te" Concluse l'uomo con una sonora risata.
Jack gli lanciò un'occhiataccia e finalmente gli diede completa attenzione "Io? Tu mi hai gettato di proposito!"
Tempo scosse debolmente il capo "Ti ho dato solo una spinta" Si fermò qualche istante "Sembravi davvero giù di morale"
L'albino lo guardò sospettoso, ma il debole broncio si trasformò presto in un sorrisetto "Ma perché? Non eri stato tu a dire che mi sarei dovuto scordare la famiglia?"
L'uomo alzò le spalle e si scambiò una veloce occhiata con Moris "Dico tante cose ragazzo. Ma per quello che hai fatto con quel Fafnir, direi che ti meritavi una ricompensa"
Jack continuò a fissarlo incredulo "Quindi non ce l'hai più per il medaglione?"
"Oh ma certo!" Rispose scocciato Tempo.
"Dovresti avercela con Fafnir, non con me" Ghignò lui
"Era una tua responsabilità!" Borbottò l'uomo
"Prometto che rimedierò" Si affrettò a dire Jack "Solo...non so come" 
Tempo inarcò le sopracciglia e in breve gli si formò un piccolo sorrisetto "Perfetto allora. Ho già in mente un paio di lavoretti da farti fare"
Jack lo guardò perplesso "Lavoretti?"
Tempo lo osservò divertito e gli diede una leggera spallata "Se mi verrai ad aiutare di tanto in tanto, potrei anche perdonarti. Inoltre a Moris serve un assistente"
Il piccolo uccellino volò energicamente verso Jack e con un veloce battito d'ali atterrò sopra la sua testa, il ragazzo portò gli occhi al cielo senza nascondere il suo disappunto. Non solo avrebbe lavorato per quello strano vecchietto, sarebbe dovuto anche essere l'assistente del SUO assistente. Di bene in meglio.
"D'accordo vecchietto" Disse Jack, anche se non molto convinto.
La sua attenzione venne poi attirata dalla voce di una donna che si affrettò a chiamare la piccola Emma, la bambina salutò dunque i suoi amici e si diresse verso di lei con calma, prendendole la mano e raccontandole del fortino che aveva creato con gli altri.
Jack ebbe un altro tuffo al cuore, quella donna era sua madre. Non ricordava con precisione il suo volto, ma poteva ricordare con nostalgia la sua voce.
Istintivamente si allontanò da Tempo e fece una breve corsa per raggiungere le due. Anche se non poterono vederlo, per lui fu comunque un momento incredibile, cercò di memorizzare tutto, ogni lineamento, ogni dettaglio, non avrebbe mai scordato i loro volti, i sorrisi, li avrebbe tenuti sempre nella sua mente.
Tempo gli diede qualche minuto per sé, osservò Jack di spalle e si scambiò un veloce sguardo complice col piccolo Moris. Non sarebbero potuti stare molto, ma non si pentì di aver fatto quel regalo al ragazzo. 
Jack rimase per sempre grato a Tempo, non solo per quel piccolo regalo ma per tutto quello che ne susseguì, senza il suo aiuto non avrebbe potuto nemmeno conoscere Merida, Hiccup e Rapunzel.
In fondo non sarebbe stato poi così male lavorare per lui, anche da assistente.
Aveva perso il suo bastone, ma in compenso sentì di aver ottenuto qualcosa di più grande, il ricordo di Emma, di sua madre, dei suoi migliori amici.
Li avrebbe portati nel cuore per sempre.


 
****************



Una settimane dopo la neve si sciolse del tutto, lasciando spazio al calore della primavera, i lavori al castello iniziarono e tutto sembrò procedere senza troppi intoppi, grazie soprattutto alla speranza di essere aiutati dai Clan alleati.
Nonostante il pericolo scampato, si respirava ancora un clima di tensione tra gli abitanti, e mentre per Merida la vista di una sagoma in cielo suscitava una speranza dell'arrivo di Hiccup ed Astrid, per altri creava ancora disagio. Purtroppo non si sarebbero mai lasciati completamente alle spalle l'accaduto.
Ma quello fu l'ultimo dei suoi problemi.
Inaspettatamente Merida iniziò a sentirsi strana, diversa.
Più passavano i mesi, più quei presentimenti aumentavano, non capiva con esattezza cosa stesse succedendo, avvertiva solo la costante sensazione di essere nel posto sbagliato, di non star facendo quello che avrebbe dovuto fare. Troppe cose le affioravano la mente, il ritorno di Fafnir, la preoccupazione di non sapersela cavare senza Hiccup e gli altri, cosa avrebbe fatto?
Non sarebbe riuscita a spiegarlo neppure a sua madre, probabilmente l'avrebbe presa per pazza, ma sentiva di star cambiando.
Si sporse verso la finestra per poter osservare al di fuori delle mura, istintivamente portò il suo sguardo sulla foresta, come se fosse attratta.
"Eccoti qua" Fu talmente rapita da quella sensazione che non si accorse dell'arrivo di sua madre "Ultimamente ti vedo distante"
Merida non rispose.
Elinor le scostò una ciocca di capelli dal viso, fissandola "Tutto bene?"
Quel contatto la fece risvegliare "S_si!" La fissò, ma subito distolse lo sguardo "Io.. Non lo so'"
La regina le sorrise dolcemente "Hai problemi a dormire? Forse dovremo spostare la stanza e.."
"Nessun problema, in quel senso" Ammise la ragazza.
Fafnir le distrusse gran parte della sua stanza quando attaccò il castello, con i lavori in corso la camera di Merida venne fatta spostare in un'altra ala del castello.
"Allora cosa ti succede?" Domandò curiosa la madre. Merida boccheggiò qualcosa ma non seppe davvero cosa rispondere. 
Elinor inarcò un sopracciglio "...Ti mancano molto?" Probabilmente riferendosi ai suoi amici.
"Si ma..." Disse piano, osservando in lontananza la foresta "Non è per quello adesso..."
"Tutta questa faccenda deve averti scombussolato" Disse l'altra "Vedrai, col tempo tornerai come prima"
Merida la guardò, forzando un sorriso.
Col tempo.
Ripensò davvero a quelle parole. Al futuro.
Avrebbe sposato davvero qualcuno e avrebbe continuato a regnare su quelle terre? Per quanto si sforzasse, non sentiva di far parte di quello schema.
Rimase probabilmente così tanto ferma a pensare che Elinor iniziò seriamente a preoccuparsi, la squadrò, aggrottando la fronte "Sicura di stare bene?"
Lei annuì ripetutamente, finché non le venne facile mentire.
Ma la regina sembrò non cascarci "Merida.."
"Sto bene" Si sforzò a dire
"Io non credo"
"Senti" Iniziò "E' complicato, d'accordo? Io non so cosa mi stia succedendo" Si allontanò dalla finestra, dietro lo sguardo perplesso della madre.
"E' semplicemente nostalgia" Sospirò Elinor.
La figlia scosse il capo "No, cioè...Sì mi mancano. Ma questa cosa è diversa. Io mi sento diversa.." Alla fine si allontanò e si sedette sul letto, passandosi una mano nella folta chioma rossa "Non lo so, ho in testa un sacco di cose.."
"Forse hai solo bisogno di uscire" Elinor la guardò, con un mezzo sorriso "Una volta che arriveranno i figli dei Lord potresti parlare un po' con loro"
A quel punto Merida alzò il capo "Cosa?" Ma non le diede il tempo di dire altro che subito riprese a parlare "Ancora? Sul serio?"
"Non è quello che stai pensando" La corresse "Cercavo solo di dire che non dovresti stare tutto il giorno chiusa in queste mura. Dovresti uscire, parlare con qualcuno"
A quel punto si alzò dal letto, sorpassandola e dandole le spalle "Con i figli dei Lord immagino" Il suo tono cambiò notevolmente, segno che da li a poco sarebbe letteralmente scoppiata. Non aveva voglia di ripetere quel discorso, non più, era stanca "Avevi detto che non ne avremo più discusso!"
"Ed infatti non lo faremo" Elinor tuttavia rispose con fermezza ed una strana calma, al contrario della figlia che parve sul punto di esplodere "I figli dei Lord potrebbero anche essere semplici amici" Insistette "Ne hai bisogno, Merida"
Ma lei sembrò non ascoltarla, incrociò le braccia, seccata e stufa di tutta questa situazione "Ora non posso decidere nemmeno con chi essere amica?" 
"Non ho detto questo" Il tono della donna sembrò aumentare, ma sul suo volto non trasparì alcuna rabbia.
"Non lo so nemmeno io di cosa ho bisogno!" Sbottò "Ma di sicuro non ho bisogno che tu mi cerchi dei nuovi amici, ho i miei" Rispose con fermezza 
"Lo sai che ti è concesso avere più di un amico?" Domandò incredula "Non puoi aspettare Hiccup e quei vichinghi in eterno"
"Ti dimentichi di Rapunzel!" Fece Merida "Potrebbe essere laggiù, da qualche parte chiusa in una torre!" 
"Può darsi" Disse Elinor, ma la sua espressione si rattristò lievemente "O potrebbe anche non essere di questo tempo. Rifletti una buona volta" le si avvicinò, provando a posarle una mano su una spalla "Non essere cocciuta"
Ma Merida si scostò, esausta e stufa "Perché non vuoi ascoltarmi?".
Elinor la guardò accigliata "Ascoltarti? Ma ti senti?! Sei tu che non mi ascolti!" la fissò severa "Fai sempre di testa tua, come con quel Fafnir, e...e quando hai deciso di tenermi nascosti quei draghi e..." iniziò con le dita delle mani ad indicare velocemente le volte che la figlia nascose qualcosa ".. E non mi hai detto delle origini di Hiccup e... Nonostante sapessi che non avrei approvato, hai comunque passato la serata da sola con quel ragazzo"
Ora si che Merida avrebbe davvero voluto uscire. Tutto pur di evitare ancora quel discorso.
"Per l'ultima volta, era solo un'appuntamento!" Disse esasperata.
"Cosa ti é saltato in mente?" Esclamò, questa volta il suo tono combaciò perfettamente con l'espressione "Un giorno ti sposerai. Sei una nobile e lui.." 
Quelle semplici frasi fecero voltare finalmente Merida verso di lei "E con questo?"
Elinor si limitò a scuotere debolmente il capo, borbottando qualche frase sconnessa "Non voglio neanche immaginare.."
Merida arrossì e si voltò seccata dall'altra parte "La smettiamo di parlarne?!"
"Abbiamo già rinviato per troppo" Si limitò a dire con un veloce cenno della mano.
"Tanto se n'è andato" Disse amaramente la ragazza "Se ne sono andati tutti"
"E' proprio questo il punto!" Sospirò Elinor "Se n'è andato" 
"Anche se fosse rimasto non sarebbe cambiato nulla"  lei riprese a guardarla furente, riducendo gli occhi a due fessure "Tu lo odi"
La regina rispose al suo sguardo "E' uno spirito, per l'amor del cielo! Come speravi di sposarlo?!"
"E' questo il tuo problema?!" Merida la guardò incredula, per poi sospirare esasperata "Perché pensi sempre e solo a quello stupido matrimonio?!"
"Il mio problema è che sapevo avresti sofferto!" La indicò seccata "Guardati!"
L'altra esitò.
Forse aveva ragione, forse se si fosse frenata non avrebbe preso la partenza di Jack così male, ma d'altra parte si sarebbe pentita per non averci provato, anche solo per poco.
"Non me ne pento" Disse piano, incrociando le braccia, ma Elinor sentì bene e si limitò a tirare un lungo sospiro, massaggiandosi nervosamente la fronte "Merida..cerco solo di.."
Lei alzò dunque il capo, fissandola seriamente negli occhi "Non capisco quale sia il tuo problema" Ma prima che Elinor potesse rispondere lei continuò "Se ti avessero detto che la persona che ami sarebbe partita per sempre, non avresti passato tutto il tempo possibile con lui prima di vederlo andare via?"
Silenzio.
Quelle frasi lasciarono completamente senza parole la donna, con un braccio si affrettò a cercare il letto e sedersi immediatamente per far mente locale su quelle parole. Merida la fissò stranita, aspettandosi forse un altro tipo di reazione, di certo non una scenata muta.
"...Amare?" Furono le uniche parole che riuscì a pronunciare, la ragazza si rese finalmente conto di quello che aveva appena detto e distolse immediatamente lo sguardo da lei, diventando quasi del colore del suoi capelli per l'imbarazzo.
Rimasero in silenzio per un po', entrambe senza sapere cosa dire e soprattuto come. 
"Amare..." Ripeté ancora debolmente Elinor, guardandola "Sul serio?"
Merida tornò a fissarla "Cosa pensavi che fosse?" 
"Non lo so, credimi io.." Si fermò, confusa "..E' tutto così complicato, Merida"
"Credi che l'abbia fatto apposta?"
"Voglio solo che tu capisca che non odio nessuno dei tuoi amici, ti ho vista così felice con loro, ma non voglio che rinunci a nuove amicizie per questo"
Merida non disse nulla, ma il suo sguardo sembrò più rilassato.
"E soprattutto non odio Jack. Forse sarebbe stato tutto più facile da accettare se solo fosse...Beh...Di quest'epoca, tanto per cominciare." 
"Lo so.. " Disse piano la figlia. 
"Volevo solo evitare che tu soffrissi" Continuò.
A quel punto lo sguardo serio di Merida si rilassò "E' stata una mia scelta. Non puoi sempre proteggermi da tutto"
"Hai ragione" Ammise, guardandola dolcemente.
La ragazza ricambiò il sorriso "Devo fare le mie scelte, come tu hai fatto le tue, ricordi?"
"Ognuno deve trovare l'amore coi propri tempi" Elinor sospirò, ripensando al discorso che fece l'anno prima ai Capi Clan "Ma se mai ci sarà una prossima volta, fa che sia almeno di quest'epoca" Si fermò "Ti prego"
Quel breve silenzio venne interrotto da una lieve risata della figlia. Elinor a quel punto si alzò dal letto e si diresse verso di lei, accarezzandole debolmente il viso "Sarà impossibile per me non preoccuparmi" Si fermò, scostandole una ciocca di capelli dagli occhi "Sono tua madre, sarò sempre preoccupata per te, qualunque cosa tu faccia ed ovunque tu decida di andare "
Merida la guardò ed istintivamente portò l'attenzione fuori "Devo fare le mie scelte.." Sussurrò.
Elinor la fissò confusa, al che Merida si scostò da lei e si avviò velocemente alla porta "Devo andare! Torno presto, te lo prometto!"
La regina non fece in tempo a dire altro che subito l'altra si dileguò, si sporse nella finestra in tempo per vederla allontanarsi dal castello in groppa ad Angus e dirigersi in tutta fretta nella foresta.
Non capiva cosa stesse passando per la mente di sua figlia, ma sperò con tutto il cuore che si sarebbe ripresa.


 
****************



Una volta tornati a Berk, tutto tornò alla normale routine e finalmente gli incubi di Hiccup non si fecero più presenti, non quelli su Fafnir per lo meno. Anche la sua tensione sembrò svanita e non ebbe più timore a lasciare Sdentato da solo.
"Finalmente ti vedo tornato in forma!" Disse allegro Stoick, Hiccup e Sdentato tornarono da un veloce giro di spedizione attorno al villaggio, niente di particolarmente complesso, dopo l'avventura di giorni fa il padre gli chiese di non intraprendere viaggi esagerati, almeno per le prossime settimane.
"Eh già!" Disse Hiccup con un mezzo sorriso "Finalmente non rischio più di crollare per il sonno durante il volo"
"Ancora non ci credo a tutto quello che hai passato" Sospirò il padre "Non deve essere stato facile"
"Assolutamente" Hiccup si scambiò un'occhiata serena con la furia buia "Ma per fortuna non eravamo soli"
Stoick lo fissò "E per fortuna è finita"
"Qualcuno ha visto quelle tre piccole pesti?" Domandò Skaracchio guardandosi attorno " Non li vedo da un po' "
"Credo avessero nostalgia di casa" Rispose sorridente il ragazzo
Skaracchio gli rivolse un'occhiata confusa "Casa? Ma non era stata distrutta dalla tempesta?"
Hiccup guardò Sdentato e poi sorrise divertito "Non quella"
L'uomo puntò lo sguardo verso Stoick per cercare spiegazioni, ma lo vide confuso tanto quanto lui. 
Successivamente Hiccup riprese a camminare, facendo cenno alla furia buia di seguirlo "Ora vado, a più tardi" Il padre continuò a fissarlo dubbioso, forse non completamente convinto che suo figlio stesse bene. Trovava Hiccup strano ultimamente, sebbene gli avesse raccontato tutto, gli veniva comunque difficile comprendere quel legame che sembrava averlo unito così tanto a quei ragazzi.
Nel tragitto Hiccup passò a fianco alla statua di Angus e si dedicò qualche secondo ad osservarlo, ripensando automaticamente all'avventura con Fafnir, alla paura di aver perso quasi Sdentato, alle scoperte che fece con Merida nella grotta, al dolore quando pensò che Jack fosse morto, al terrore che gli fece provare l'inaspettato volo con Rapunzel, e alla sensazione di pace che percepì quando si trovò ad osservare il cielo con i suoi amici.
Sotto alla statua vide anche gli altri vichinghi, intendi in una discussione alquanto particolare.
"Fatemi capire" Iniziò confuso Moccicoso "Angus era scozzese?"
"Beh, apparteneva al Clan di Merida, perciò direi di si" Disse convinto Gambadipesce
"Quindi bisognerà modificare la statua?" Domandò lui
"E perché mai?" Si intromise Testaditufo, seguito dalla sorella
"Non hanno quella sottospecie di gonna?"
Gambadipesce alzò gli occhi al cielo, mentre i gemelli si limitarono a sghignazzare divertiti.
Sentendo quel discorso Skaraccio non poté fare a meno di unirsi al gruppo "Vuoi scherzare? La statua rimane così com'è!" Sbuffò seccato "Tzé, questa poi..."
"Perché una gonna poi?" Domandò stupito Testaditufo "Mica è una femmina!"
"Guarda che il re la indossava" Disse la sorella.
Testaditufo rifletté qualche istante per ricordare quel particolare e rabbrividì disgustato "Non farmici pensare"
Hiccup osservò brevemente la scena divertito, per poi riprendere a camminare per allontanarsi dal gruppo, finche' entrambi videro Astrid atterrare con Tempestosa "Ehi dove stai andando?"
"Ehm...Niente di particolare, facciamo solo un giro" Le rivolse un sorriso impacciato e riprese il tragitto, Sdentato lo affiancò come sempre, forse l'unico che riusciva pienamente a capire il suo stato d'animo.
Astrid si limitò a scambiarsi un'occhiata con gli altri.
"Sapete che gli sta succedendo?" 
Loro la fissarono confusi quanto lei, finché Gambadipesce prese parola "Forse ha nostalgia di quei ragazzi?"
Moccicoso borbottò qualcosa ed incrociò seccato le braccia "Figuriamoci! Non ha sentito nostalgia di noi, deve averla per quelli?"
"Di te di sicuro non sentiva la mancanza" Ghignò Testabruta, seguita dal fratello.
Astrid si limitò ad osservare Hiccup e Sdentato allontanarsi sempre di più, domandandosi se le sensazioni di Gambadipesce fossero vere.







ANGOLO AUTRICE:

Okay non scrivo più che sto per finire, perché ogni volta mi dilungo così tanto che mi tocca dividere i capitoli, come appunto è successo anche questa volta.
Spero di non essere andata troppo OOC con Merida ed Elinor, erano quelle che maggiormente mi preoccupavano, avrò riscritto le loro parti 4 volte.
Semplicemente ho immaginato Elinor abbastanza protettiva nei confronti dei sentimenti di sua figlia, non odia Jack e se fosse stato umano e di quel periodo FORSE lo avrebbe accettato, nobile o meno
E comunque la regina me la immagino abbastanza bigotta in quei casi, considerando il periodo, non ce la vedo che approva la scappatella notturna della figlia col ragazzo, ma Merida fa la ribelle, giustamente
Jack ha finalmente incontrato la sua sorellina e sua madre yeee! Anche se purtroppo non gli è possibile parlare con loro, le ha almeno viste! Ho voluto lasciargli questa piccola gioia.
Hiccup si sta comportando in modo un po' strano, sia lui che Rapunzel stanno affrontando il distacco a modo loro.
Mi fa male comunque pensare che purtroppo a Rapunzel tocca stare ancora con quella serpe di Gothel, adoro incredibilmente quel personaggio ma la detesto con tutta me stessa. Quasi al pari di Lady Tremaine xD
La seconda parte arriverà a breve, è quasi pronta.

 

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Capitolo 33
*** Tempo di cambiamenti: Parte 2 ***



Cap 33:
 

Tempo di cambiamenti: parte 2



 
 




Merida guidò il cavallo verso la foresta, ripercorrendo le stesse vie che fece con i suoi amici ed inaspettatamente si sentì meglio, quasi come se fosse sulla strada giusta, non si sentì triste, ripercorrendo quei sentieri le affiorarono i ricordi ma fu una sensazione completamente diversa, si sentì bene, libera e felice.
Alla fine chiese ad Angus di fermarsi, gli diede una veloce carezza prima di scendere e camminò, questa volta non ci furono i fuochi fatui a guidarla, semplicemente ci arrivò col solo istinto, come se una parte di lei conoscesse quel percorso.
Una volta spostato un cespuglio si trovò davanti la casa della strega, probabilmente sarebbe dovuta tornare indietro, perfino Angus nitrì agitato, quasi come se volesse avvertirla di non avvicinarsi, visti i precedenti dell'anno scorso, ma nella mente di Merida frugava un'idea e per quanto cercasse di allontanarsi, sentiva che doveva restare.
Doveva parlare con la strega.
A passi lenti si avviò verso la porta e appena sfiorò il pomello avvertì un bruciore tremendo che le attraversò tutto il corpo, tolse di getto la mano per controllarsela e sperare non si fosse bruciata, ma quando la esaminò non vide nessuna ferita.
"Strano..." Pensò tra sé, vide poco più in la Angus che si agitò, richiamandola, Merida gli fece cenno di calmarsi e, fissando ancora la maniglia, rimise la mano per aprire la porta, avvertì nuovamente quel bruciore ma questa volta non si ritirò, aprì di getto la porta e con un balzo entrò in casa. La porta si chiuse di scatto e una volta aperto gli occhi, vide davanti a lei un'enorme stanza piena zeppa di oggetti intagliati a mano, libri, pentoloni.
Insomma, il perfetto covo di una strega.
Si guardò attorno con curiosità, guardando con attenzione i vari libri sugli scaffali e dando una veloce occhiata al pentolone al centro della stanza.
"M_Ma cosa?!" 
Si voltò e vide la strega con gli occhi sgranati e la bocca aperta "Come diamine hai fatto ad entrare?!"
Merida la guardò confusa "Ho semplicemente aperto la porta"
"No no no no" Si avvicinò a lei "Impossibile cara. Ho messo un sigillo apposta per non farmi vedere, oggi il negozio è chiuso!"
Il corvo volò nella stanza ed atterrò sulla folta chioma della rossa "Forse hai sbagliato di nuovo incantesimo! Dovresti scriverteli da qualche parte una buona volta!"
La donna sbuffò, facendogli cenno di zittirsi.
Merida nel frattempo cercò di scrollarsi di dosso il corvo e portò nuovamente l'attenzione sulla strega "Io...Non so come sia finita qui. Sentivo che dovevo parlarti e..." Si fermò "Ti ho trovata!" Disse semplicemente.
"Molto strano" La donna la guardò sospettosa, finché sembrò venirle in mente un'idea "Oh beh! Immagino tu sia qui per saldare il conto della tua amichetta"
"Ehm..." Merida scosse il capo ed indietreggiò "In questo momento non ho portato nulla"
La strega borbottò qualcosa e il corvo prese parola, zampettando sulle sue spalle "Te lo dicevo io che dovevamo farci pagare in anticipo. Non mi dai mai retta!"
"Zitto tu" Con un veloce gesto con le mani fece chiudere di scatto il becco all'animale, impedendogli di parlare. Merida la fissò meravigliata.
"Allora puoi anche andartene. Il negozio è chiuso" Diede una veloce occhiata al pentolone, prendendo in mano un vecchio libro "Ho molte cose da fare, incantesimi da preparare" Con un gesto della mano aprì di scatto la porta d'ingresso e le fece cenno di uscire.
Inizialmente Merida fece qualche passo per allontanarsi, ma osservando con più attenzione attorno a sé, le venne in mente un'idea forse perfino troppo folle per lei. Ma voleva provarci.
Si voltò nuovamente verso la donna "Insegnami"
Silenzio.
Sia la strega che il corvo osservarono sconvolti la ragazzina.
"Co...Come hai detto?" Boccheggiò l'altra, mentre il corvo tentò invano di aprire finalmente il becco.
"Intendo proprio quello che pensi" Disse convinta la rossa "Insegnami la magia"
La strega continuò a fissarla sconvolta, mentre con un altro schiocco di dita liberò dall'incantesimo il povero corvo.
"E' pazza!" Urlò l'animale, balzando come un forsennato sulla testa della vecchia "La ragazza è completamente impazzita!"
Merida sembrò quasi infastidita "Perché?"
"Questa volta non ti do torto" Rispose l'altra, ignorandola "Non ho bisogno di personale, riesco a malapena a pagare te!"
"Tu non mi paghi affatto!" Gracchiò il pennuto, sbattendo violentemente le ali.
"Ascoltatemi!" Urlò l'altra, attirando finalmente l'attenzione su di lei "Perché non puoi insegnarmi? E' forse una questione di nascita? O devo superare qualche prova?"
La strega si mise a ridere "Assolutamente no!" Detto ciò si allontanò in un'altra stanza per poter sistemare sugli scaffali altre statuette in legno. Merida la seguì senza esitazioni "Diventare una strega non è facile, ci sono dei vincoli da rispettare e soprattutto" Si voltò verso di lei "Non potrai avere una vita come una comune mortale"
Merida inarcò le sopracciglia "M_mortale?" La fissò "Quanti anni hai?"
"Venticinque!" Rispose con un sorriso a trentadue denti
Ma l'altra la osservò dubbiosa "Quanti anni hai...Veramente?"
A quel punto il sorrisone della strega scomparve "Non prenderti troppa confidenza" Detto ciò le fece cenno di andarsene, muovendo con la magia la scopa per farla allontanare "Torna al tuo castello, e di a quei stupidi fuochi fatui di non spedirti più a casa mia per queste sciocche richieste!"
"Ma non sono stati i fuochi fatui a condurmi qui!" Esclamò Merida, cercando di bloccare la scopa prima che la buttasse fuori "Sono arrivata da sola!"
Sentendo quelle parole la strega fermò l'oggetto, poi con un'incantesimo non verbale fece volare velocemente la ragazza verso di lei "Sei...Arrivata da sola?"
Merida annuì.
"Hai trovato questo posto senza l'aiuto di nessuno?" Domandò perplessa
"E' un problema?" Domandò preoccupata "Anche l'ultima volta l'ho trovato da sola"
L'altra si illuminò "Ah giusto.." guardandola poi severamente "A proposito, ti aggiungo al debito la completa ristrutturazione della casa"
"Potrei ripagartela lavorando per te" Disse Merida con un leggero sorrisetto
La strega ci pensò su, finché il corvo iniziò a volare attorno a loro "Non ci starai seriamente pensando? Non è ancora pronta!"
"Non avrebbe trovato la mia casa se non fosse legata alla magia" borbottò 
"Sei troppo vecchia per un'apprendista" Gracchiò l'animale "Ricordi l'ultima volta?"
"Ti prego!" Esclamò la rossa "Voglio imparare a fare gli incantesimi! Voglio poter proteggere le persone che amo, io.."
"Mi pare che tu sia molto brava con l'arco" Ammise la donna, dando una veloce occhiata alla faretra.
"Solo l'arco non mi avrebbe salvato da quei draghi" Si difese Merida "E poi.." Si fermò, guardandosi attorno "Potrei essere una brava assistente. Ti potrei stupire"
"Oh mia cara" Ridacchiò "Lo hai già fatto chiedendomi di essere la mia apprendista. La magia non è un gioco" Prese dallo scaffale una statuetta in legno con le sembianze di una donna dal lungo mantello e due corna "Ho già avuto un'apprendista in passato, ma ahimè, fu corrotta dalla magia nera.."
La giovane osservò con attenzione quella figura "A me non accadrà'"
"Tzè, come no!" Gettò la statua in un angolo e si allontanò "Non posso rischiare ragazza. La magia non è una passeggiata a cavallo, richiede costanza ed impegno" Si voltò verso di lei, sorridendole "Ed io sono molo severa!"
"Sono abituata" Esclamò convinta, ricordandosi gli insegnamenti di sua madre "Potrei essere la migliore apprendista che tu abbia mai avuto! Non puoi saperlo!"
Il corvo volò sopra le due, rivolgendo il suo sguardo alla padrona "Forse potremo farle un periodo di prova"
La strega lo fissò stranita "Ora hai cambiato idea?"
"Potrebbe lavorare gratis" Continuò l'animale "Così avrai finalmente una dipendente e non dovremo sborsare un centesimo"
La vecchia si portò una mano sul mento, pensandoci per diversi secondi. Merida nel frattempo la guardò speranzosa.
"D'accordo" Disse a bassa voce, ma la ragazza riuscì a sentirla pienamente e non poté fare a meno di sorridere 
"Sul serio?"
"Potrei metterti alla prova" Disse pensierosa "Vedremo come va"
Merida quasi non stette nella pelle, ma la strega fermò la sua euforia prendendola per un braccio e facendola chinare verso di lei "Ma ti avverto. Se deciderai di prendere questa strada, non si torna più indietro. Il tuo destino cambierà completamente"
"E' quello che voglio" Esclamò seria "Questa può essere la strada giusta per me. L'ho avvertito dal momento che ho messo piede nella foresta" La donna sciolse la presa su di lei, permettendole di allontanarsi di un passo.
"Sento di star cambiando veramente io.." Si portò una mano al petto, lanciando un breve sguardo alla strega "Volevo delle risposte e sei riapparsa tu. Non può essere un caso."
"Oh mia cara. In tutti i miei lunghi anni, non ho mai fatto un incontro che sia casuale"" La strega si scambiò una breve occhiata col corvo "La magia si può insegnare, ma serve di base un gran cuore, il percorso sarà difficile.."
"Fafnir potrebbe tornare un giorno" Disse seria Merida "E se arrivasse un nemico ancora più pericoloso?"
"Potresti diventare abbastanza forte da proteggere chiunque tu voglia" Continuò "Anche io ho sentito il richiamo della magia da giovane, avrò avuto più o meno la tua età" Sospirò la strega "Mi sono sempre sentita diversa, e solo quando feci il mio primo incantesimo capì davvero a cosa fossi destinata" Si fermò.
"Se non lo desiderassi veramente, non mi avresti mai trovata. Tutto succede per una ragione" La guardò e sorrise "Non a caso ci siamo incontrate"
Merida la fissò e dopo pochi istanti, annuì sicura "Voglio provarci"
"Perfetto" Esclamò, spazzando via le fiammelle davanti a loro "Ci vediamo qui ogni mattina tranne il giovedì, ho il mio corso di ballo"
"Ci prova" Gracchiò il corvo "Ma non è molto portata"
La strega con un veloce incantesimo lanciò nuovamente un oggetto contro il povero animale per zittirlo. Merida dovette trattenere una risata e si voltò verso la donna, ringraziandola con lo sguardo.
"Dovrai lavorare molto" Ghignazzò "Non sarà il genere di lavoro adatto ad una principessa"
Merida alzò le spalle "Non sono mai stata una principessa come le altre"
Si scambiò un'occhiata con la strega, che non poté fare a meno di sorriderle compiaciuta "Oh, su questo sono convinta"



 
******************






"Che ne pensi?" Domandò speranzosa Rapunzel, voltando lo sguardo verso il piccolo amichetto sopra un tavolino.
Pascal osservò con attenzione il dipinto davanti a lui, inclinando la testa prima a sinistra e poi a destra, socchiuse i piccoli occhietti e si concentrò, squadrando in particolar modo i dettagli. Rapunzel rimase ferma a guardarlo con un sorriso stampato sul volto e cercando di trattenersi nel saltellare per l'euforia.
Alla fine il camaleonte annuì, pieno di ammirazione ed alzò la zampetta mimando un gesto di approvazione, il sorriso della ragazza si fece più largo e a quel punto non trattenne un breve saltello dalla gioia.
"Che bello!" Posò su un tavolo il pennello, la tavola di colori e si allontanò di qualche passo per osservare appieno il suo ultimo lavoro.
"Almeno abbiamo trovato un soggetto per questa parete" Sorrise all'amico, mentre alzò lo sguardo per osservare con orgoglio il dipinto "E in questo modo terrò questa avventura sempre con me"
Pascal la osservò sorridente ed insieme si unì a lei ad osservare il silenzio il lavoro.
Poche settimane dopo il suo ritorno, Rapunzel decise di occupare il tempo a disposizione dipingendo finalmente quella parete che da anni necessitava di un soggetto. Spesso pensava a loro, a come se la stessero passando Hiccup e Sdentato a Berk, a Jack fare qualche scherzetto qua e la e a Merida cavalcare per la foresta con Angus.
Pensò anche alla regina e al re, ad Astrid e a tutti gli altri vichinghi, ai tre fratellini di Merida, ai cuccioli di draghi Pescatori e alla loro mamma, ai Guardiani.
Li pensava spesso, con malinconia sì ma cercando comunque di non cadere nella tristezza, non sarebbe servito a nulla.
Era grata alla strega per quell'incantesimo e sebbene non ne avesse la certezza, sentiva che un giorno li avrebbe ritrovati.
Ma nel frattempo li teneva stretti nei suoi ricordi e nella parete di casa sua. Si dedicò molto a quel dipinto, cercando di ricordare ogni dettaglio, ogni lineamento delle persone con cui interagì.
E mentre osservò con nostalgia la parete, pensò che forse da quel giorno si sarebbe sentita meno sola tra quelle mura, pensando alla sua avventura e a quelle che le riserverà il futuro.
Perché ora aveva un nuovo sogno e sarebbe uscita prima o poi, per vedere anche quelle magnifiche luci e raccontare agli altri di quanto siano belle da vicino.
Avrebbe fatto tutte quelle cose, era solo una questione di tempo.


 
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"E poi ho congelato quel lucertolone dalla coda al muso. Non darà fastidio per molto tempo, il mio ghiaccio non si scioglie tanto facilmente"
"Wow!" Esclamò esterrefatto Jamie.
Una volta tornato al suo tempo, Jack lo andò immediatamente a trovare, anche se teoricamente avrebbe dovuto aspettare parecchi mesi prima di rivederlo, essendo ormai passato l'inverno da diversi giorni. Ma non riuscì a stare nella pelle, doveva assolutamente raccontare a qualcuno della sua avventura, qualcuno che esultasse con lui, che capisse il suo stato d'animo, e così pensò istintivamente al piccolo Jamie, da quando strinsero amicizia ogni tanto passava da lui a raccontargli qualche aneddoto buffo e si era sempre dimostrato un gran ascoltatore.
Come in quel caso.
Si trovarono nel giardino, prima dell'arrivo di Jack, Jamie stava sistemando un paio di giocattoli al loro posto, in modo che sua sorella non inciampasse una volta tornata a casa con sua madre, Jack si sedette sopra la staccionata e si mise a raccontare con enfasi tutta la sua strana avventura nel passato, senza tralasciare nulla.
Per Jamie fu come ascoltare la trama di un film, rimase così colpito che ad un certo puntò abbandonò i suoi lavori per dedicarsi completamente all'ascolto di quella storia.
"Ed ora eccomi qui!" Concluse Jack, prendendo successivamente un breve respiro. Aveva parlato un sacco, ma finalmente era riuscito a raccontare tutto quanto.
L'altro lo fissò ancora per qualche istante, poi sul suo volto si formò un enorme sorriso "E' incredibile Jack! Come avrei voluto esserci anche io!"
Il ragazzo inarcò un sopracciglio "Quale parte di "Draghi voraci" non hai compreso?"
"Hai detto bene, draghi! DRAGHI!" Disse sognante "Quanto avrei voluto vederne uno!"
Vedendolo così esaltato quasi gli venne da ridere, in quel momento gli ricordò tantissimo l'esuberante Rapunzel.
"La prossima volta che faccio un viaggio nel tempo ti avverto" Ironizzò lui
"Davvero lo rifarai?" Domandò speranzoso Jamie, il sorrisetto di Jack sparì un pochino "E' complicato"
Jamie lo fissò dubbioso "Perché? Non puoi fare avanti e indietro?"
"Tempo mi ucciderebbe" Esclamò lui "Metaforicamente parlando"
L'altro continuò a guardarlo, non comprendendo pienamente i suoi dubbi.
"Sono il Guardiano del divertimento in questo tempo, la non esisto ancora"
"Ma esisti per loro o sbaglio?" Disse semplicemente Jamie
Quelle parole lo fecero riflettere, lasciando tra loro un breve silenzio che venne spezzato solo dalle successive domande del ragazzino.
"Quindi non li rivedrai più?"
Jack si sporse per parlare ma per la prima volta non seppe cosa dire, la collana penzolò fuori dalla sua felpa e lui la afferrò di getto, gli diede un'occhiata e con un dito passò sull'incavo dei disegni.
Una parte di lui avrebbe voluto dare ragione a Jamie, in effetti cosa poteva impedirgli di tornare ogni tanto per una breve visita, non avrebbe trascurato il suo lavoro e avrebbe comunque rivisto tutti gli altri. O almeno alcuni di loro, l'ubicazione di Rapunzel rimaneva un mistero perfino da lei stessa.
Ma purtroppo non era sicuro se questo avrebbe causato altri guai temporali. 
Avrebbe parlato con Padre Tempo, forse c'era davvero una soluzione.
Tutti quei pensieri lo fecero completamente dimenticare della presenza di Jamie che, a differenza sua, non smise di guardarlo "...Jack?" Domandò preoccupato.
"Forse non hai tutti i torti" accennò un lieve sorrisetto e strinse tra le mani la collana "Ma rischierei parecchio"
"Questo non ti ha mai fermato" Disse sorridente l'amico.
Ad un tratto sentirono un paio di voci in lontananza, quando i due si voltarono, videro due ragazzine della stessa età di Jamie fargli un cenno con la mano per salutarlo.
"E' vero! Me l'ero dimenticato" Improvvisamente Jamie corse da una parte all'altra del giardino, tirando fuori un guanto dallo zaino "Dovevo vedermi con gli altri per una partita!"
"Adesso giochi anche a baseball?" Domandò divertito Jack 
Jamie arrossì appena mentre si sistemò il cappello "Un pochino. Sai, gioca anche Rosie e cosi.."
"Ah...Vuoi fare colpo" Ridacchiò l'altro.
Jamie arrossì ancora di più e alzò le spalle, fingendo che non gliene importasse "No è che sai...E' divertente!" Si fermò "Anche se devo ancora imparare a giocare"
Jack annuì divertito, puntando poi lo sguardo sulle sue ragazzine che nel frattempo si allontanarono per parlare "E quale sarebbe tra le due la famosa Rosie?"
Jamie si voltò di scatto e gli si avvicinò facendogli un lieve cenno col capo "E' quella con la maglia azzurra. Ma non farti vedere!"
"Non possono vedermi, non questi tuoi amici per lo meno" Disse Jack, completamente divertito dall'atteggiamento imbarazzato del suo amico, diede poi un veloce sguardo per cercare la ragazzina, come disse Jamie, indossava una maglia azzurro chiaro e un paio di jeans lunghi, aveva dei capelli rossi, coperti da un cappello simile a quello che aveva Jamie. Forse sarà stato il colore dei capelli o il suo atteggiamento, ma per un breve istante gli ricordò molto Merida, nonostante i suoi capelli fossero completamente lisci.
La vide chiacchierare amichevolmente con un'altra ragazzina dai lunghi capelli castano chiaro, un vestito rosa pallido e con in mano una macchina fotografica.
Istintivamente pensò a Rapunzel e alla sua passione per l'arte, una volta gli raccontò di aver dipinto quasi tutto l'interno della sua torre.
Alle due si unì un terzo elemento, questa volta un ragazzo dai capelli scuri, maglietta bianca e jeans, leggermente più alto rispetto a loro, teneva stretto tra le mani un guinzaglio ed improvvisamente un enorme cane scuro, probabilmente incrociato con un alano, balzò verso le due ragazzine, il ragazzo sembrò parecchio in difficoltà a tenerlo fermo, il cane continuò a girare attorno al gruppetto con euforia, scodinzolando come un matto e riempiendoli di feste.
"Zack, di al tuo orso di calmarsi!" Disse Rosie mentre cercò di levarsi di dosso la bava dell'animale.
"Diglielo tu, non mi ascolta!" Piagnucolò l'altro ragazzo
Lei portò le mani ai fianchi, sorridendo appena "Abbiamo una partita, perché te lo sei portato?"
"Voleva uscire" Disse semplicemente lui, mentre fece cenno al cagnolone di raggiungerlo per dargli un'affettuosa carezza sulla testa "Non voglio lasciarlo solo tutto il giorno. Rachel si è offerta di tenerlo durante gli allenamenti"
Rosie lanciò un'occhiata all'amica che sorrise impacciata "Perché gliele dai sempre vinte?"
"Per me non è un problema" Ammise Rachel "Devo solo fare un paio di foto, mi terrà compagnia"
La rossa alzò le spalle "Come vuoi"
Quel ragazzo ed il suo cane portarono immediatamente al ricordo di Hiccup e Sdentato
Jamie intanto continuò a guardarlo perplesso "Ti sei di nuovo incantato?"
Questa volta Jack si riprese subito e rivolse al ragazzino un sorrisetto "Una specie, non farci caso. Vai a divertirti"
"Sicuro?" Domandò stranito
Jack rise e si alzò in piedi sopra la staccionata "Tanto avevo da fare, devo andarmene prima che la Marmotta scopra che sono tornato a rovinargli la primavera!"
Jamie sgranò gli occhi "La M_marmotta?" ma successivamente i richiami di Rosie attirarono la sua attenzione.
"Ehi Jamie!" Urlò Rosie " Ci raggiungi?"
"Si arrivo!" mentre uscì fuori dal giardino di casa, diede un ultimo sguardo a Jack "Ci vediamo allora"
"Assolutamente" Si sorrisero e poi Jamie corse verso il suo gruppo di amici, venendo poi assalito dalle feste del cagnolone. Sarà stato il modo di comportarsi, o forse semplicemente nostalgia, ma quando Jack guardò quei ragazzi allontanarsi, per lui fu come rivedere nuovamente tutto il vecchio gruppo assieme.



 
******************




Una volta tornata al castello, Merida si affrettò a raggiungere sua madre, la prese per un braccio e la condusse bruscamente via, portandola nel fienile e controllando che non ci fosse nessun altro nei paraggi a parte i cavalli.
"Merida!" La regina la guardò perplessa "Che stai facendo?"
"Siediti" Si limitò a dire "Ne avrai bisogno"
Elinor si guardò attorno, tappandosi successivamente il naso per via della puzza di alcuni cavalli "Sarebbe stato più facile sedermi se fossimo andate al castello"
"Devo parlarti subito!" Disse frettolosamente Merida, camminando avanti ed indietro "Non credo ti piacerà, ma devo dirtelo"
"Oh cielo... "L'altra si lasciò andare in un ennesimo sospiro, preparandosi mentalmente ad un ennesimo battibecco "..Coraggio" 
Sentì gli occhi scuri della madre puntati su di lei e dopo un breve istante alla fine tirò fuori tutto "Ho incontrato ancora la strega e..." Si fermò qualche secondo, sentendo già la rabbia della madre venire a galla "Misonooffertadidiventaresuaapprendista"
Lo disse talmente veloce che temette di doverlo ripetere, ma dall'espressione di Elinor capì che non ce ne sarebbe stato bisogno.
La fissò per un lungo momento, attorno a loro si propagò uno strano silenzio, finché la voce flebile della regina non lo spezzò "Cosa...cos.." avanzò pericolosamente verso di lei e la afferrò per le spalle "Che cos'hai fatto?!" Le urlò "Vuoi farmi prendere un infarto?!"
"Avevo bisogno di risposte" Disse seria Merida "Potrei proteggervi, potrei proteggere tutti quanti se imparassi ad usare la magia, io.."
Elinor sembrò sconvolta "Non ti ho mai chiesto di prenderti queste responsabilità!" Si scostò da lei, camminando costantemente per l'agitazione "Rimani per mesi chiusa in casa, ti comporti in modo strano e poi appena esci per conto tuo decidi di andarti ad immischiare con la magia? Ancora?!" Le si avvicinò, preoccupata "Non ti è bastata l'ultima volta?!"
"E' diverso!" Si giustificò "Devi fidarti di me"
"Perché la magia?" Sospirò la madre, guardandola di sottecchi "Ti ha promesso qualcosa?"
Merida inarcò un sopracciglio "Cosa?"
"Ma certo!" Sbottò la regina, camminando avanti ed indietro per la stalla "La strega ti avrà promesso di spedire quel Frost qui! O...O di portare te da lui. O...Di liberare Rapunzel da quella torre ed tu..." Si massaggiò nervosamente la fronte, prendendo un lungo respiro per non esplodere dalla rabbia "Ti facevo più giudiziosa, Merida"
"N_Non è Jack! Ne per nessun altro!" Si affrettò a dire "Non ti è mai passato per la mente che potrei farlo per me? Potrebbe essere il mio destino"
"Non dire sciocchezze" Disse amaramente la madre "Non hai mai dato segni di...quel tipo" alzò le spalle, quasi incredula a quello che aveva appena detto "Fino all'anno scorso nemmeno pensavamo che la magia esistesse davvero! E'...E' ridicolo!" la guardò, puntandole il dito contro "E io non te lo permetterò! Non voglio rischiare di perderti di nuovo"
"Non puoi impedirmelo" Esclamò "Non potevo spiegartelo perché nemmeno io sapevo cosa fosse, ma sento di star facendo la cosa giusta"
Elinor scosse il capo, esausta di dover continuamente discutere.
Ma Merida non si arrese "Questa esperienza mi ha fatto aprire gli occhi. E' dall'anno scorso che ho contatti con la magia. Non è un caso se ho incontrato ancora la strega, da sola" Si fermò "Sono io che l'ho cercata, non mi hanno condotta i fuochi fatui, nessun altro. Io l'ho voluto" Le si avvicinò "io lo sentivo. E non per un capriccio, ma perché voglio intraprendere la mia strada"
Elinor si sentì quasi mancare ma per fortuna Angus le si avvicinò sorreggendola col muso. "Se è per il matrimonio.." Iniziò la donna, ma l'altra la fermò.
"Non si tratta del matrimonio, si tratta di tutto" Si indicò "Di me e di quello che voglio essere"
"Vuoi essere una strega?" Enfatizzò in particolare quell'ultima parola, quasi con disgusto.
Senza darle il tempo di rispondere le si avvicinò a passo svelto "Vuoi rinunciare a tutto quello che abbiamo fatto per te? Vuoi rinunciare a questa vita?"
Merida mantenne fermo il suo sguardo "Questa vita non mi rappresenta, mamma"
Si fermò.
"Non hai mai avuto la sensazione di essere fuori luogo? Forse a te non sarà mai successo, ma...Io mi sento come se non facessi parte di questo disegno" Istintivamente si guardò attorno, osservando le persone, i fratellini fare i dispetti ad una guardia, suo padre allenarsi con altri uomini "Le cose succedono per un motivo"
Abbassò successivamente il capo "Per quanto mi sforzi non mi vedo in un futuro sposata, a governare un regno, darti un erede" Sospirò "Io..."
"Vuoi scappare dalle tue responsabilità" Concluse amaramente Elinor.
"Voglio poter fare le mie scelte" Disse seria "Come hai detto tu" ma la sua espressione si rattristò "Vorrei poter pensare che un giorno cambierò idea e renderti orgogliosa di me.."
A quel punto lo sguardo di Elinor si ammorbidì leggermente.
"..Ma non succederà" Concluse Merida, alzando lo sguardo verso di lei. 
Poi attese, in silenzio.
Rimasero diversi minuti in quello stato, Merida aspettò che fosse sua madre a riprendere a parlare, lei ormai disse tutto quello che sentiva da tempo.
Sperava continuasse ad accettarla nonostante le sue decisioni, ma sapeva anche che così facendo avrebbe rischiato di perderla. Lei non avrebbe voluto, ma nonostante quella possibilità volle comunque tentare di parlarle.
Sperava di non perderla davvero.
Alla fine, dopo un tempo che sembrò interminabile per lei, Elinor schiuse le labbra per parlare.
"Sei...Sei proprio sicura?"
Quella domanda la stupì, si sarebbe aspettata un altra sgridata, ma dalle espressioni che ebbero entrambe sul volto, sembrarono ormai stufe di litigare. 
"Una strega.." Sospirò, ancora scioccata.
"Apprendista" La corresse Merida, toccandosi nervosamente il braccio "Non trascurerò il resto, te lo prometto"
Elinor tirò un ennesimo sospiro, passandosi una mano sulla fronte "Almeno sono sollevata che tu me l'abbia detto"
"Avevamo chiarito niente più bugie" cercò di forzare un sorriso e si avvicinò a lei, portandole una mano sulla spalla "Non voglio perderti mamma" La guardò "Ma non voglio vivere nella menzogna" 
Vide Elinor continuò a guardare in basso.
"Non sta parlando la Merida impulsiva che ti ha trasformata in un orso" Continuò lei "Lasciami provare"
La regina a quel punto alzò lo sguardo verso di lei, e senza darle altro tempo la abbracciò, senza più indugi. Quel gesto lasciò la giovane talmente basita che si dimenticò di rispondere alla stretta.
"Merida, tu...Non mi hai delusa" Sussurrò, accarezzandole dolcemente i capelli "Mi preoccupi. Da morire" La allontanò di poco per poterla nuovamente guardarla negli occhi "Ma non ti perderò per questo, sei sempre mia figlia" 
Si sorrisero.
"E sei sempre stata particolare" Questo fece ridere maggiormente la ragazza e questa volta fu lei a gettarsi tra le sue braccia.
"Non sarà facile per me abituarmi, lo sai" Le sussurrò la madre "Ma teniamocelo tra noi, almeno per il momento. Tuo padre deve ancora riprendersi per la questione del ragazzo"
Merida arrossì lievemente, per poi annuire.
"Ora ti prego, pensiamo ai Lord" Sospirò la madre "Ho idea che con loro sarà più difficile da spiegare"
"Ci proveremo" La rassicurò la figlia.


 
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Ultimamente Hiccup prese l'abitudine di allontanarsi dal villaggio verso sera, non aveva intenzione di ignorare gli altri, ma sentiva di voler stare per conto proprio almeno in quei brevi momenti. Si sedeva su una piccola sporgenza sopra il villaggio, accompagnato come sempre dal fedele Sdentato.
"Chissà.." Disse pensieroso, la furia buia lo fissò curioso e lui gli rivolse un sorrisetto "Stavo pensando ad alta voce, nulla di grave"
"Meno male allora" La voce della sua ragazza attirò l'attenzione di entrambi.
"Astrid! Che ci fai qui?" Domandò frettolosamente.
"Potrei chiederti la stessa cosa" Rispose l'altra, incrociando le braccia e rivolgendogli un mezzo sorriso "E' qui che vieni quando ti allontani dal villaggio?"
Lui si portò una mano dietro alla nuca "Ogni tanto mi piace stare da solo" Ma lo sbuffo del drago gli fece subito correggere la frase "Intendevo, con Sdentato"
Astrid lo fissò qualche minuto, finché Hiccup le fece cenno di sedersi vicino a lui e, seppur inizialmente un po' titubante, alla fine lo raggiunse.
Rimasero in silenzio per diversi secondi, osservando il panorama di fronte a loro, vedendo poi il ragazzo guardare con serenità il cielo, Astrid inarcò un sopracciglio e prese parola "Sul serio Hiccup. Che ti sta succedendo?"
Lui si limitò a rivolgerle uno sguardo confuso "Nulla"
"Sei strano" Insistette.
"Non avevi detto che sono sempre strano?" Scherzò lui 
"Intendo, più strano del solito" Astrid lo guardò negli occhi "Tutti lo hanno notato, perfino i gemelli"
A quel punto il sorrisetto di Hiccup si spense un poco "Non immaginavo di creare tutto questo trambusto"
"E' per la separazione?" Domandò curiosa.
Hiccup ci pensò qualche istante, per poi stringersi le spalle ed alzare nuovamente gli occhi al cielo "Ogni tanto ci penso, tutto qui"
Sdentato ruggì ed Hiccup non poté fare a meno di guardarlo "Anche a te mancano?" Gli diede una carezza e portò nuovamente lo sguardo verso l'orizzonte "Forse dovremo andare a trovare Merida uno di questi giorni.."
"Immaginavo lo avresti detto" Le sorrise Astrid.
"Sai, qui ci siamo noi, i draghi.." Sospirò Hiccup "Merida non mi ha detto di avere altro amici ma...Posso immaginare sia cosi"
Ed era vero, per tutto il tempo che rimase al castello non le aveva mai sentito parlare di altre persone, nonostante fosse una principessa non sembrava circondata da amici ma semplicemente da sudditi. Questo spiegava il perché aveva preso così male la partenza di tutti loro.
In quei giorni avrebbe parlato con suo padre e l'avrebbe portata a Berk, voleva che si sentisse a suo agio, farle vedere il suo mondo e farle apprezzare i draghi. Era sicuro che si sarebbe divertita.
"Ancora pensieroso?" Scherzò Astrid.
A quel punto Hiccup voltò  il capo "Lo trovi esagerato?"
Lei fece le spallucce e sorrise debolmente "Non spetta a me dirlo. Ma erano tuoi amici"
"Anche tuoi" Aggiunse lui divertito "Non dimenticarti Rapunzel"
La vichinga alzò gli occhi al cielo, lasciandosi sfuggire una lieve risatina "Non credo la scorderò tanto presto"
Anche Hiccup rise ma poco dopo tornò nuovamente pensieroso "Sai, Rapunzel ha vissuto tutta la vita rinchiusa in una torre, sua madre non le permette di uscire e..." Si fermò, guardando sospettoso un punto fisso davanti a sé "..Non lo so, questa cosa non mi convince"
Astrid lo ascoltò attentamente, sentì anche lei quella storia e come lui l'eccessiva proiettività della madre le risultò parecchio strana "Forse vuole davvero proteggerla" ma non sembrò nemmeno convinta lei di quelle parole.
Hiccup la guardò, tirando un lungo sospiro "Se ami una persona, non la tieni prigioniera, non togli la libertà" Istintivamente voltò lo sguardo verso la furia buia e gli diede una leggera carezza, venendo poi attirato dalla protesi della sua coda  "Io non lo farei mai" Il suo volto si fece improvvisamente serio e fissò nuovamente il drago "Ed è per questo che mi impegnerò per ridarti la piena libertà del volo, Sdentato"
L'amico lo guardò con i suoi enormi occhioni, chinando la testa leggermente di lato e rivolgendogli uno sguardo pieno di affetto.
Astrid osservò la scena in silenzio, stupita ma al tempo stesso fiera di quelle parole, Hiccup avrebbe ridato al suo migliore amico la capacità di volare da solo, rischiando anche che questo portasse ad una separazione. 
Ma aveva ragione.
Probabilmente la madre di Rapunzel aveva ben altri piani per la ragazza, ed anche lei in cuor suo sperò che prima o poi sarebbe scappata da quella prigione.
"Le vicende di Merida e Jack mi hanno incuriosito" Continuò a dire Hiccup, mentre diede un'altra carezza veloce al drago "Riesci ancora a crederci che viene dal futuro? E chissà quanti posti sono ancora inesplorati, quanti draghi sconosciuti e quanti popoli ci sono" portò nuovamente lo sguardo in lontananza, beandosi anche del venticello che si fece presente col calare della sera "Chissà cosa ci siamo persi. Voglio esplorare ogni posto possibile"
Sdentato ruggì energico e questo attirò nuovamente l'attenzione dei due.
"Anche tu non vedi l'ora?" Domandò divertito Hiccup.
In risposta l'animale ruggì una seconda volta, facendo ridere sia lui che Astrid.
"E' un bel piano. Io e Tempestosa ti seguiremo" Gli sorrise Astrid, lanciandogli poi una frecciatina "A meno che tu non voglia girare da solo"
Hiccup si scambiò un'occhiata con la furia buia, per poi rivolgere alla ragazza un dolce sorriso "Direi che possiamo fare un'eccezione"



 
******************





Quel giorno tutti e tre i Lord giunsero al castello, vedendolo in quelle condizioni e sentendo i vari commenti dei popolani, Elinor e Fergus dovettero raccontare in breve dell'attacco di Fafnir e di come Hiccup e gli altri diedero un grande aiuto al clan, salvandoli da morte certa.
In fondo sarebbe stato difficile tenere la notizia per sé, il popolo ancora ne parlava terrorizzato.
La regina cercò di essere più chiara possibile, aiutata anche dai commenti di alcuni popolani che si affrettarono a dare loro ragione e confermare tutto quanto. Si limitarono comunque a quella storia, tralasciando la presenza di Jack e Rapunzel, uno shock era più che sufficiente, ci sarebbe voluto del tempo per comprendere tutto.
Ma i Lord ovviamente non li credettero, si scambiarono un'occhiata confusa e un paio risero pensando fosse uno scherzo, tranne Lord Dingwal.
"Ci state prendendo in giro?"
"Certo che no" Disse Elinor, Merida annuì per confermare e fece un passo in avanti "E' la verità, so che sembra assurdo! Ma.."
"E' assurdo!" Protestò il Lord, seguito dalle parole di Macintosh "Forse tutto quel freddo deve avervi dato alla testa" successivamente diede un colpetto al braccio al figlio "Draghi...Questa poi!"
In breve tempo molti degli ospiti iniziarono a ridere di gusto, altri invece sembrarono piuttosto irritati, in particolare Lord Dingwal e i suoi uomini.
"Vi assicuriamo che è la verità" Continuò ferma la regina
Lord MacGuffin prese parola, facendo da vece per gli altri "Con tutto il rispetto, vi aspettate che crediamo davvero a questa storia?" puntò dunque lo sguardo sul re "Fergus, dovresti dire qualcosa alla tua regina"
L'uomo fece per apri bocca ma Elinor si apprestò a rispondere "Si dia il caso che posso difendermi da sola"
"Perché non volete crederci?" Disse Merida "Qui tutti hanno assistito alla battaglia, chiedete ad ognuno di loro, vi risponderanno la stessa cosa!"
Ancora una volta i tre Lord si scambiarono un'occhiata incredula tra loro e con i figli accanto, non credendo ancora alle parole delle due.
"L'anno scorso avete assistito alla trasformazione della regina in un orso!" Continuò la rossa "Perché questo deve essere diverso?"
"Vi assicuro che c'erano davvero i draghi" Fergus allargò le braccia per enfatizzare per bene le parole "Enormi! Ci avrebbero divorati!" Sembrò così coinvolto che fece quasi indietreggiare il figlio di Lord Macintosh.
"Certo" Disse sarcasticamente il Macguffin  "E siete sopravvissuti perché.."
"Dei ragazzini in groppa ad altri draghi ci hanno aiutato!"
"Ragazzini" Ripeté lui, dietro altri continuarono a ridacchiare, figlio compreso.
Stufo di sentirsi deriso Fergus non si trattenne oltre e disse più del dovuto "E dei Guardiani!"
I presenti sobbalzarono "Dei cosa?"
"Fergus!" La moglie si fece avanti per zittirlo, e vedendo poi gli sguardi ancora più confusi dei Lord cercò di rimediare alla situazione "Quello che stiamo cercando di dire è che, se non fosse stato per quei ragazzi, il Clan non sarebbe sopravvissuto" fece una breve pausa "La situazione è stata atroce e posso immaginare la vostra incredulità, io stessa non ci avrei creduto se non l'avessi visto con i miei occhi"
"E dove sarebbero ora questi ragazzini?" Domandò seccato Lord MacGuffin
"Sono tornati al loro villaggio" Rispose Elinor
L'uomo diede un leggero sospiro "Senza vederne uno la vedo difficil.."
"Ma vuoi scherzare?" Sbottò subito Lord Dingwall "Davvero credi a queste sciocchezze?!"
L'altro si limitò a dare una veloce occhiata al castello e successivamente ad Elinor "Se tutti dicono cosi, forse.."
"Forse un accidenti!" Lo fermò Dingwall "Non ti facevo così credulone!"
L'altro lo fulminò immediatamente con lo sguardo "Bada a come parli!"
Anche Lord Machintosh si intromise al discorso "Non riesco a crederci di aver scomodato i miei uomini per questa pagliacciata"
"Tu?" Domandò seccato Dingwall "E io che dovrei dire!"
In breve tempo tutti e tre Lord iniziarono a litigare tra loro, seguiti a ruota dai figli e i vari membri dei clan, Elinor cercò di tranquillizzarli ma la situazione sembrò peggiorare di minuti in minuto.
Merida rimase a fissarli con aria rassegnata.
Se lo sentiva che sarebbe stato impossibile convincere i Lord della loro storia, di sicuro non senza una prova, avrebbe dovuto pensare qualcosa alla svelta o sarebbe scoppiata un ulteriore rissa, da non escludere un probabile conflitto visto il loro temperamento.
Ma purtroppo non aveva idee, non sul momento per lo meno.
Si allontanò di qualche passo e diede un veloce sguardo al mare, sarebbe stato tutto più facile con la presenza di Hiccup e gli altri. In quell'istante si rese conto dell'arrivo di alcune sagome farsi sempre più vicine, Merida assottigliò gli occhi per cercare di intravedere meglio, in un primo momento sperò fossero Hiccup e Sdentato, ma quelle figure sembrarono più piccole e soprattutto numerose.
Una volta giunte più vicine non le fu difficile riconoscerli.
Merida si sorprese ma immediatamente corse verso di loro, allargando le braccia e lasciandosi sommergere dalla furia di quei tre pestiferi cuccioli di draghi.
"Ragazzi! Cosa ci fate qui?" Disse tra una risata e l'altra, l'atterraggio purtroppo le fece perdere l'equilibrio e cadde col sedere a terra, mentre i draghetti continuarono a farle le feste, giocando coi suoi capelli e dandole affettuose leccate sul viso.
"Siete venuti per una visita veloce o per restare?"
In risposta Sophie le saltò nuovamente addosso, emettendo un dolce ruggito.
Quei versi attirarono immediatamente tutti i presenti, rimanendo completamente scioccati alla vista di quei tre draghi in miniatura.
"Non...Non ci credo" Balbettò Lord Dingwall "Quelli sono...sono..."
"Draghi" Concluse sorridente Merida mentre si alzò da terra, tenendo in braccio la piccola Sophie, i tre gemellini comparvero da dietro Fergus, forse li videro anche loro in lontananza e corsero verso gli altri due cuccioli.
"Ho idea che si siano abituati a questo posto" Ridacchiò la rossa.
Prima che gli altri Lord potessero dire qualcosa, Sally si unì al gruppo, sbattendo forte le sue quattro ali ed atterrando con grazia accanto ai suoi cuccioli, Merida le diede una veloce carezza sul muso, voltandosi poi verso i Capi Clan "Ora non avete scuse. Dovete crederci" 
Lord Mchintos schiuse la bocca per parlare ma venne prontamente anticipato da MacGuffin "Non riesco a credere ai miei occhi! Adesso sbucano anche i draghi!"
"Ci sono sempre stati, solo non qui" Rispose Merida, mentre Sophie le saltò allegramente in testa "Anche loro ci hanno aiutato"
Indicò dunque gli altri due che nel frattempo si misero a giocare con i tre gemelli, Hamish preso dall'euforia scivolò a terra e Sally afferrò dolcemente il suo vestito con i denti e lo aiutò a rialzarsi, lanciando poi qualche breve occhiata ai suoi cuccioli. Merida li indicò allegra "Visto? Loro non ci farebbero mai del male"
I Lord rimasero a fissare quella strana scena per diversi minuti, alcuni con gli occhi sgranati e le bocche spalancate, altri indietreggiarono intimoriti dalla grandezza di Sally, altri semplicemente immobili. Si propagò il silenzio per diversi secondi, succesisvamente Lord MacGuffin prese parola per tutti "Sarei curioso di ascoltare l'intera storia"
Elinor trattenne una leggera risata e fece cenno ai presenti di proseguire "Certo, vi racconteremo tutto" Si voltò dunque verso la figlia "Tieni d'occhio i tuoi fratelli"
Mentre si allontanarono, Merida mormorò ai gemelli di fare attenzione ed avanzò verso i figli dei Lord, presentando i draghi e cercando di essere gentile. Inizialmente i tre non sembrarono molto favorevoli, ma vedendo la ragazza così a suo agio alla fine si fecero coraggio e Sophie saltellò allegra verso di loro, seguita dai suoi fratelli.
Merida si sciolse un po' e parlò di loro, come li aiutarono nella battaglia di Fafnir e rise quando Strazio prese scherzosamente di mira Macintosh o quando Sally soffiò sui capelli di Dingwall, spettinandolo del tutto.
In fondo doveva semplicemente buttarsi, forse su quello sua madre aveva ragione, senza la pressione e l'obbligo del matrimonio, magari sarebbero davvero potuti diventare amici.








ANGOLO AUTRICE:

Eccomi con la seconda parte! Purtroppo ho dovuto allungare di più il pezzo di Merida rispetto agli altri, visto il suo "cambiamento".
La cosa è stata un po' inaspettata, ero indecisa ma in effetti mi sarebbe piaciuto vedere Merida prendere lezioni di incantesimi, per lo meno questo potrebbe dare un futuro anche per lei e Jack, o almeno nella mia mente le streghe invecchiano tantissimo (per alcuni sono anche immortali), quindi insomma...Ho trovato un'escamotage.
Ho voluto anche aggiungere un piccolo crossover con Malefica, mi era sembrata un'idea carina dato che entrambe hanno un corvo, ho pensato di fare in modo che questa strega avesse addestrato proprio Malefica in passato!
Mi spiace solo per Rapunzel, come avevo già scritto, detesto l'idea di doverla lasciare ancora a Gothel, ma le tocca almeno per un altro anno. Poverina.
Con Hiccup mi sono voluta collegare un po' al sequel e ho pensato che magari questa esperienza poteva spronarlo ancora di più a viaggiare, collegandolo appunto al secondo film. Stessa cosa anche con la coda di Sdentato, visto che più avanti potrà liberamente volare da solo.
Per Jack ho voluto lasciarlo più nostalgico, mi piaceva l'idea che rivedeva tutto il gruppetto in un "nuovo team" capitanati da Jamie.
Eeeee....Molto probabilmente, il prossimo capitolo sarà definitivamente l'ultimo.
Vedo se mi toccherà dividerlo ma spero di no, spezzerebbe un po' l'atmosfera. In alternativa aspettatevi un capitolo bello corposo.


 
 

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Capitolo 34
*** Epilogo ***


 
Cap 34:
 

Epilogo








Spinto anche dal consiglio di Jamie, decise di chiedere a Tempo se mai lo avesse rispedito (anche solo per poco) in Scozia, inizialmente l'uomo lo liquidò in fretta, ma Jack non si diede per vinto e insistette parecchio. Alla fine Tempo gli promise che, una volta saldato il suo debito, avrebbero potuto discutere anche di questo.
Jack accettò e da quel momento non ne fece più parola, capiva il problema nel viaggiare del tempo, interferire col passato e soprattutto il dolore che avrebbe subito una volta tornato a casa, ma quel posto, quelle persone, gli mancarono ogni giorno.
Trovò in loro un'altra famiglia e in fondo promise che sarebbe tornato, almeno un'altra volta. Sperò solo che non fosse troppo tardi, l'idea che crescessero lo fece preoccupare non poco, magari si sarebbero addirittura dimenticati di lui.
Ma cercò di non pensarci, o almeno non più del dovuto.
Promise di aiutare Tempo ogni volta che ebbe occasione, inaspettatamente strinse anche un buon legame con lui, andandolo a trovare anche volentieri. 
Per Tempo sembrò lo stesso, si fecero compagnia entrambi, raccontandosi storielle e vecchi aneddoti o scherzando sugli altri Guardiani (in particolare su Calmoniglio).
Jack comunque non trascurò gli altri o il suo attuale lavoro, semplicemente si aggiunse nella lista di cose da fare anche questi piccoli lavoretti extra.
Tuttavia quel famoso conto in sospeso sembrò sempre più irraggiungibile, Tempo non gli diede effettivamente una scadenza, gli disse solo che lo avrebbe avvertito una volta ripagato. Ma più passarono i mesi, più immaginò che sarebbe stata lunga.
Quel giorno Jack decise stranamente di concedersi un po' di tempo per rilassarsi.
Di solito non era il tipo da apprezzare la calma, amava giocare e divertirsi come un ragazzino, ma quel giorno si sentì come privo di forze.
Gli venne in mente che ormai passò un anno dal suo viaggio nel passato e combinò quel guaio con Fafnir, ed istintivamente ripensò alla sua avventura, ai suoi amici.
Tornò nuovamente pensieroso e decise di starsene per conto proprio, almeno per il momento, si chiuse nella sua stanza al Polo Nord ed iniziò a giocherellare svogliatamente con la collana che gli diede Merida, sbuffando di tanto in tanto e immaginandosi cosa stessero facendo in quel momento.
L'ubicazione di Rapunzel fu un mistero, si domandò se fosse riuscita a vedere quelle luci di cui gli parlò quel giorno. 
Ma a dire il vero sperò solo fosse finalmente uscita da quella dannata torre.
Hiccup e Sdentato di sicuro furono in viaggio verso nuovi territori, sempre affiatati ed inseparabili. Con tutta probabilità, anche Merida sarebbe stata coinvolta in qualche loro avventura.
Già, Merida...
Chissà quanto era cambiata, e quanto lo pensava, o se lo pensava.
Magari era davvero andata oltre e a quest'ora si trovava promessa sposa ad un altro.
O magari...
Jack scosse leggermente il capo, se avesse avuto ancora il bastone si sarebbe dato un colpo in testa. Da quando era così paranoico?
Per fortuna che qualcuno sembrò giungere in suo soccorso, sentì la porta aprirsi lentamente e vide sulla soglia sbucare il suo amico Nord "Vedo che sei a casa"
"Non si usa più bussare?" Disse Jack, ma vedendo lo strano sorriso dell'uomo un po' si insospettì "Che succede?"
"Nulla"
A quel punto l'albino si rialzò dal letto, con le gambe incrociate e uno sguardo sempre più sospettoso "Che stai combinando?"
Nord inarcò le sopracciglia "Perché guardare me cosi?"
"Perché sento che c'è qualcosa di strano"
"C'è solo visita di vecchio amico" Rispose sorridente l'uomo "Vieni di la" E chiuse la porta, lasciando ancora perplesso il ragazzo.
Jack si alzò dal letto ed avanzò svogliatamente verso l'ingresso dove sentì dei chiacchierii, altro che vecchio amico, sembrarono esserci decisamente più persone. Una volta che arrivò, vide i suoi amici Guardiani tutti riuniti e con loro pure Padre Tempo col piccolo Moris.
"C'è una festa per caso?" Domandò scherzosamente l'albino. Dentolina si scambiò uno sguardo complice con gli altri e poi volò verso di lui "In un certo senso, abbiamo una sorpresa per te"
"Per me?" Ripeté, rivolgendo poi un'occhiata a Calmoniglio "Anche tu sei coinvolto?"
Il Guardiano fece spallucce "Una decisione unanime"
"Bugiardo!" Intervenne Tempo "Ti abbiamo dovuto convincere!"
Calmoniglio lo fulminò con lo sguardo, muovendo nervosamente la coda "Non iniziare ora"
Sandy, in mezzo ai due, si trovò a sospirare esasperato, sperando che la discussione non sfociasse in un altro battibecco.
Nord fece un passo verso Jack, chinandosi per parlargli meglio "Sappiamo che stai aiutando Tempo, mi ha detto che sei bravo assistente"
"E' davvero un bel gesto" Aggiunse sorridente Dentolina.
Jack si portò le mani dentro le tasche e sorrise lievemente "Sto solo ripagando il debito, ragazzi"
"Ma è stata una tua idea" Lo difese Tempo "Ci vorranno moltissimi anni prima di ripagarlo del tutto"
A quelle parole il sorriso di Jack iniziò a spegnersi, come temeva ci sarebbe voluto molto più tempo del previsto. Avrebbe dovuto aspettare parecchio prima di poter finalmente rivedere i suoi amici.
"Tuttavia.." Continuò l'uomo "Potrei fare qualche eccezione"
Jack lo guardò curioso.
"Sei un bravo ragazzo, e anche un ottimo assistente, uno dei migliori!" Ma a quelle parole il vecchio si sentì picchiettare al braccio dal suo piccolo amico "Oh senza offesa Moris!"
L'animaletto sospirò pesantemente, volando da tutt'altra parte accanto a Dente da latte e lanciandogli un'occhiataccia furiosa.
"E' cosi suscettibile" Sussurrò Tempo al gruppo.
Calmoniglio scosse debolmente il capo "Già, chissà da chi ha pres.." ma venne prontamente zittito da una gomitata da parte di Dentolina.
Tempo lo guardò sghignazzando, voltandosi ancora verso Jack che lo osservava quasi spazientito. "Come ben ricorderai, io so tutto di tutti. Non mi sfugge nulla"
"Peccato che tu sia smemorato" Rise Nord, Sandy lo seguì e pure Jack dovette trattenere una risata.
Tempo lo fulminò con lo sguardo "Non questa volta caro mio. Oggi è un giorno importante!" 
Jack si sentì nuovamente gli occhi di tutti puntati addosso a lui e per quanto si sforzasse non capì davvero a cosa si stessero riferendo "Ehm...E' forse il mio compleanno?"
Fu la prima cosa che gli venne in mente, ma ripensandoci nemmeno lui sapeva con esattezza il giorno del suo compleanno da umano, a meno che non si fosse festeggiato il giorno in cui divenne un Guardiano con gli altri.
"Non quel tipo di giorno" Sorrise Nord, consegnandogli tra le mani la sfera natalizia.
Jack lo guardò e una piccola idea gli si formò nella mente, seppur fosse solo una sensazione, sperò davvero fosse quello a cui stesse pensando.
Tempo avanzò di un passo verso di lui "Te l'ho detto, so tutto. E so che oggi è un giorno speciale non solo per te, ma per altri tuoi amici"
Gli occhi di Jack si spalancarono
"Coraggio" Disse Tempo "E' ora di fare una bella riunione di famiglia, che ne dici?"




 
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"Aggiungi quella fiala" Disse con attenzione la strega "Ma ricorda, solo due goc.."
"Due gocce, si lo so" Esclamò Merida mentre versava il contenuto nel pentolone, pochi istanti dopo vide il liquido all'interno diventare di un colore bluastro, la strega dapprima sorridente iniziò a guardare il contenuto con sospetto.
"Hai aggiunto le zampe di rana?"
La ragazza sobbalzò, spostando la sua attenzione ad un recipiente accanto a lei pieno di zampe "Oh.."
In quell'istante il liquido nel calderone iniziò a cambiar colore, assumendo una tonalità sempre più scura, Merida lo vide traballare e cercare di far fuoriuscire tutto il contenuto. Per fortuna la strega sembrò aver presagito il suo errore ed estrasse un'altra fiala contenere una polvere, il liquido si calmò un pochino e successivamente puntò gli occhi sulla ragazza "Visto?"
Merida provò a ribattere ma si senti colpire alla testa con il manico della scopa che la strega incantò subito dopo.
"Devi prestare più attenzione!" Le disse "Ti distrai troppo facilmente!"
La giovane si toccò la testa, sperando di non avere un bernoccolo, non era la prima volta che la colpiva in quel modo, secondo lei era un buon metodo per non ripetere gli errori, ma per Merida era solo un modo per farla irritare ancora di più.
"Guarda che mi sto impegnando!" Si imbronciò ed istintivamente portò lo sguardo sul calderone, dove vide il liquido prendere un colore strano, iniziando di nuovo a risalire in superfice. Ma la donna sembrò troppo presa a lamentarsi per il comportamento di Merida da accorgersene, così la ragazza prese una piuma di corvo e la gettò immediatamente nel contenuto.
"Ma che stai.." Finalmente si rese conto del disastro che stava per accadere, ma fortunatamente il gesto di Merida sembrò aver calmato completamente l'incantesimo.
"Oh..." Si limitò a dire, portandosi una mano sul mento "Non l'avevo notato.."
"Devi prestare più attenzione!" Cercò di imitare la sua voce, facendo ridere il corvo che si appoggiò con le zampe sul calderone "Questa volta te l'ha fatta!"
La strega alzò gli occhi al cielo e con la scopa cacciò l'animale via da loro.
Tuttavia la risolutezza di quella ragazza la stupì non poco "Come hai fatto a.."
"Mi avevi detto che le piume di corvo attenuano gli incantesimi" Fece lei "Ho voluto provare"
La donna la osservò in silenzio, sul suo viso si formò un lieve sorrisetto compiaciuto "Non male"
Merida alzò il capo fiera "Allora quand'è che posso fare incantesimi più.. "Si fermò qualche istante, cercando di trovare una parola che non sia pericoloso. Perché era sua intenzione cercare di migliorarsi e poter fare magie sempre più complesse, ma l'altra sembrò aver capito cosa intendesse e scosse negativamente la testa "Ah no, per un po' te lo puoi scordare!" E sempre con la scopa incantata indicò un punto della stanza completamente carbonizzato "Ricordi l'ultima volta?!"
"E' stato un incidente!" Si giustificò "Non l'ho fatto di proposito"
La strega portò le mani ai fianchi "Lo credo bene! Ma sei troppo giovane per poter controllare il fuoco"
"Volevo solo provare una formula" Borbottò.
L'altra ridusse gli occhi a due fessure "In una casa fatta di legno?"
Merida rimase in silenzio, probabilmente consapevole di non avere altre scuse.
"Hai ragione. Non è stata una brillante idea" Ammise, mostrando un sorrisetto dispiaciuto. 
La donna si lasciò in un lungo sospiro, allontanandosi a piccoli passi dalla ragazza "Tuttavia ti stai comportando bene. Il più delle volte" Sottolineò "La prima volta mi avevi detto che volevi imparare la magia per aiutare gli altri"
"Ed è cosi" Annuì, fermandosi solo qualche istante "Ma quando ho fatto il mio primo incantesimo è stato cosi strano.." Si guardò le mani, senza smettere di sorridere "..Piacevole. Come se fosse una cosa dentro di me, ma che dovevo ancora tirare fuori!" Esultò "E' stato fantastico!"
"Fa questo effetto" Ammise divertita la strega "Potresti davvero cavartela"
"Potrei" Ripeté convinta.
"E' una decisione che spetta solo a te, se continuerai di questo passo" Con dei piccoli gesti delle mani formò  delle fiammelle bluastre, dalle sembianze di Merida e la sua famiglia. La ragazza osservò con attenzione quell'incantesimo, avvicinandosi un poco. 
"Ma ricorda.." Iniziò la donna "..La magia crea dei vincoli che non potrai spezzare, non potresti avere una vita come gli altri"
La principessa esitò qualche istante, fissando le fiammelle blu.
"Dovrò separarmi da loro?"
"Non necessariamente" Disse "Ma avrai un ciclo di vita completamente diverso."
Merida puntò poi gli occhi su di lei ed inarcò un sopracciglio "Se è cosi, perché allora tu sei così veeee..." ma vedendo l'espressione della donna farsi più inferocita si mangiò le parole, sostituendole immediatamente "...V_veramente matura!"
L'altra assottigliò gli occhi, portando le mani ai fianchi "Ti sei salvata"
Dopo di chè camminò a piccoli passi per recuperare alcune fiale sopra un tavolo "Ho vissuto per così tanto tempo, che non c'è più niente che mi tenga ancorata su questa terra"
La giovane restò in silenzio.
Sarebbe potuta rimanere con la sua famiglia, i suoi amici, ma non si sarebbe mai potuta sposare, come invece sua madre sperò comunque per lei.
Ma d'altra parte, non era mai stata portata per avere una vita normale, amava sperimentare gli incantesimi, essere libera di prendere le sue decisioni, l'idea di poter viaggiare e conoscere nuovi posti. Non sarebbe stata al castello per sempre, anche sua madre ormai lo sapeva.
Sentiva di essere sulla strada giusta. Le piaceva fare quelle cose, era la prima volta che si appassionava così tanto a qualcosa oltre al tiro con l'arco.
"Ma come ti dissi sono scelte" Esclamò la vecchia, spazzando via le fiammelle blu con un veloce gesto della mano "Ogni cosa a suo tempo"
"Tempo..." Mormorò Merida, scambiandosi un'occhiata con lei "Sei capace a viaggiare nel tempo?"
La donna trattenne una risata, alzando gli occhi al cielo "Ma certo! Che domand..." ma vedendo lo sguardo speranzoso della rossa si fermò "Oh no! Non guardarmi così! Le puntò il dito contro "So a cosa stai pensando.."
"Non sto pensando a nulla!" Mentì lei, nascondendo un sorrisetto.
"Prima impara a non bruciarmi la casa" la punzecchiò.
Merida sospirò, arrossendo appena "Era solo una curiosità!" 
La strega sollevò le sopracciglia "Una curiosità un po'...Specifica"
La ragazza fece per ribattere quando sentì fuori dalla capanna il ruggito di Sally.
"Che le prende ora?" Gracchiò il corvo, Merida non capì il suo comportamento, la vide parecchio agitata, come se la stesse chiamando.
Poi arrivò l'illuminazione e si ricordò improvvisamente di un impegno.
"Giusto! Che sciocca!" Si diede una pacca sulla fronte "Sono in ritardo!" Corse subito verso il tavolo dove aveva posato la sua faretra e il suo arco e se le rimise in spalla "Oggi potrebbe essere il gran giorno!"
La strega ed il corvo la guardarono perplessi, non capendo a cosa si stesse riferendo.
"Devo andare! Ci vediamo domani!" Fece per dirigersi verso la porta ma la strega, con un veloce schiocco la bloccò al terreno, impedendole di uscire.
"Ti ho detto che sono in ritardo!" Disse Merida, cercando di staccare i piedi dal pavimento "Devo scappare, non posso perdere questo giorno!"
"Dovevi pulire il calderone, era il tuo turno, ricordi?"
La ragazza si portò le mani ai capelli e sospirò "Pulirò tutto domani! Te lo prometto! " Disse svelta.
La strega la fissò sospettosa "Lo farai per tutto il mese"
"Per tutto il me..." Si fermò, pensando al guaio in cui si era cacciata "D'accordo" Sbuffò. 
La donna annuì, trionfante e sciolse l'incantesimo "Allora puoi andare car..."
Ma non fece in tempo a finire la frase che Merida scattò subito e con un veloce gesto della mano aprì di scatto la porta ed uscì immediatamente, salendo in groppa alla draghessa ed allontanatosi da loro.
Sia la strega che il corvo la osservarono, abbastanza colpiti.
"Quando vuole è brava!" Gracchiò l'animale.
La donna si allontanò, ridacchiando tra sé "Merito dell'insegnante, dopotutto" 







"Eugene, guarda!!" Disse euforica Rapunzel, sporgendosi talmente tanto sul bordo della piccola nave che il ragazzo temette sarebbe caduta in mare.
"Attenta!" Le urlò , ma lei non sembrò pensarci minimamente, con gli occhi continuò a fissare la terraferma che pian piano iniziò a prendere forma davanti a loro.
"Non riesco a crederci!" Esultò, saltellando come una bambina nella notte di Natale "Li vedrò, finalmente li rivedrò!" 
Eugene la osservò senza smettere di sorriderle, mentre con le mani continuava a tener fermo il timone "Dovresti darti una calmata, o non avrai più energie una volta che saremo arrivati"
"Non posso calmarmi!" La ragazza camminò verso di lui "E' da quando sono tornata nella torre che aspetto questo momento! Sarà un giorno meraviglioso" 
Eugene inarcò un sopracciglio "Ehi, più del nostro matrimonio?"
Rapunzel rise e gli diede un veloce bacio sulla guancia "E' un momento diverso" Lo guardò "Non vedo l'ora di farteli conoscere. Oh! Chissà se sono cambiati!" Iniziò pian piano ad agitarsi, camminando nervosamente attorno al ragazzo "E chissà cosa diranno dei miei capelli! Sarò cambiata anche io per loro, i draghi si ricorderanno di me? Avranno una buona memoria?" 
D'altra parte, sia Eugene che Pascal, sbucato sulla sua spalla, osservarono la ragazza borbottare una serie di frasi, costruendosi chissà quanti castelli in aria. Entrambi lanciarono un lieve sospiro, finché Eugene le prese la mano per calmarla "Vedrai che andrà tutto bene" le sorrise.
Rapunzel lo guardò e rispose al sorriso, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio "Hai ragione"
In quel momento delle ombre scure sopra di loro attirarono l'attenzione, i due alzarono lo sguardo e la ragazza dovette trattenere un urlo alla vista della furia buia e di Tempestosa. Eugene d'altro canto, così come il piccolo Pascal, rimasero completamente senza parole, quasi terrorizzati alla vista di quei draghi in cielo, Pascal corse a nascondersi dietro la nuca del ragazzo mentre Eugene boccheggiò qualcosa senza però riuscire a tirare fuori nulla "Quei...Quei Dr..."
"Draghi!" Sospirò sognante Rapunzel "Te l'avevo detto che c'erano, vuoi dire che non mi hai creduto?"
"Io ti ho creduto!" Si difese lui, senza staccare gli occhi di dosso al gruppo in cielo "Ma permettimi di essere un tantino scioccato!"
Rapunzel rise, tornando poi ad osservare Sdentato e gli altri volare verso la terraferma. 
"Manca poco" 






"Quella ragazza era Rapunzel?" Urlò Astrid, affiancandosi ad Hiccup.
"Sembrava lei ma..." Si girò leggermente per poterla osservare meglio "Quei capelli..."
La bionda alzò le spalle "Forse è un'altra barca"
"Sta venendo in questa direzione" Replicò il vichingo "Deve essere lei per forza" Fece poi cenno a Sdentato di atterrare sul molo, Tempestosa ed Astrid lo seguirono subito dopo.
Una volta giunti a terra, il drago ruggì euforico, saltellando come un cucciolo e pure Tempestosa sembrò su di giri.
"Wow, non li ho mai visti così contenti" Ammise divertita Astrid.
Hiccup ridacchiò, dando una fugace carezza alla testa della furia buia "Vuoi biasimarli? Finalmente rivedranno la loro Rapunzel" lanciò una frecciatina a Sdentato "L'ho sempre detto che preferisce più lei a me"
In risposta il drago ruggì giocosamente, dandogli un colpetto con la coda.
Astrid si guardò attorno "Dov'è Merida?"
"Sarà in ritardo come al solito" Disse Hiccup, alzando le spalle e andandosi ad appoggiare con la schiena su un tronco di un albero "Se non si sbriga, si perderà il grande incontro.."
Improvvisamente uno schiocco di freccia lo fece sobbalzare, davanti a lui sbucarono Merida in groppa a Sally, seguita dai tre cuccioli di drago, ormai diventati un più grandi.
Le tre pesti balzarono addosso alla furia buia e Tempestosa, riempiendoli di feste, mentre Hiccup osservò scioccato la figura di Merida avanzare verso di lui "E se tu non presti più attenzione.." Fece la rossa, portando le mani ai fianchi "La prossima volta verrai davvero morso da un ragno" Ridacchiò, indicando col capo l'albero dove Hiccup si stava appoggiando, quando il ragazzo si voltò, vide nuovamente un ragno trapassato dalla freccia.
"Me lo ricordavo più grosso" Mormorò il vichingo, ricordando il loro primo (e spaventoso) incontro.
L'altra rise, recuperando la freccia e rimettendola nella faretra "Questo è un altro tipo" Inarcò un sopracciglio, passando lo sguardo da lui ad Astrid "Non avete ragni velenosi a Berk?"
Hiccup si scambiò una veloce occhiata con la sua ragazza, che nel frattempo li raggiunse "Abbiamo draghi velenosi, può andar bene lo stesso?" Guardò poi la rossa, sorridendole "E' bello rivederti"
Merida ricambió il sorriso, venendo poi salutata da Sdentato "Sono contenta di rivedere anche te" Ridacchiò, dandogli delle carezze sul muso. Il drago ruggì dolcemente, felice di rivederla dopo parecchio tempo.
"Quando torni a Berk?" Domandò Astrid, incrociando le braccia "Moccicoso sta prendendo lezioni di tiro con l'arco per impressionarti"
Merida alzò gli occhi al cielo, senza smettere di ridere "Non ci credo"
In quel momento però, il discorso venne interrotto non appena videro i nuovi arrivati ormeggiare, Eugene stava sistemando per bene la barca, ma Rapunzel non riuscì a trattenersi oltre ed avanzò, seppur titubante, verso il gruppetto.
Gli altri la guardarono in silenzio, Rapunzel prese un grosso respiro ed camminò ancora, giocherellando nervosamente con le mani e passando lo sguardo da uno all'altro.
"Ciao" Disse flebile, sorridendo, completamente nervosa, per non dire terrorizzata da una loro reazione. Eugene finalmente la raggiunse, ma dovette arretrare di qualche passo non appena vide la furia buia corrergli incontro.
Sdentato con un balzo atterrò addosso a Rapunzel e dopo che prese un istante ad osservarla, alla fine le ricoprì di baci, strofinando dolcemente il muso contro di lei.
"S_Sdentato!" Rapunzel non riuscì a trattenere le risate "Come sono felice che ti sia ricordato di me!" Avrebbe tanto voluto piangere dalla gioia, ma la furia buia le fece così tanto il solletico da non riuscire quasi più a parlare. Anche i cuccioli e Tempestosa si gettarono successivamente addosso a lei per darle il loro bentornata.
Alla fine Eugene si fece coraggio e cercò di spostare l'animale via da sua moglie "Ehi lucertolone, calmati e falla respirare"
Ma Sdentato alzò il capo verso di lui, guardandolo minacciosamente e mostrando un po' i denti per intimorirlo. 
Missione compiuta.
Eugene si bloccò, cercando di calmarlo con un sorriso innocente, nel frattempo Rapunzel finalmente si liberò, riuscendo ad alzarsi, Eugene si posizionò coraggiosamente dietro di lei, vedendo lo sguardo furente del drago puntato su di lui "Non credo di piacere al tuo amico"
Sdentato ridusse gli occhi a due fessure, continuando a produrre un suono simile ad un ringhio, ma Rapunzel gli accarezzò dolcemente il muso e gli si avvicinò "Oh non preoccuparti. Eugene è buono, non ti farà del male"
"Io?" Domandò sconvolto il ragazzo "Caso mai è lui che non dovrebbe farmi del male"
Ma Sdentato per fortuna sembrò calmarsi un pochino, anche se non completamente, non gli andava comunque giù quel tipo.
Alla fine anche gli altri camminarono verso di lei e la prima a salutarla fu inaspettatamente Astrid "Allora eri proprio tu!"
Rapunzel si toccò nervosamente i capelli, continuando a sorriderle "Eh già, è una storia complicata" 
"Sono sicura che la racconterai tutta" Rise la bionda "Hai ancora la parlantin.." ma come previsto il suo discorso venne interrotto da un grande abbraccio, Astrid come sempre si irrigidì, spostando lo sguardo imbarazzato da Hiccup a Merida.
"Ehm..." 
"Daaaaaaiii, non farti pregare" canticchiò Rapunzel.
Astrid sospirò e finalmente rispose all' abbraccio, anche se non con la stessa enfasi dell'amica, non che non fosse felice di vederla, ma non era mai stata abituata a quel genere di dimostrazioni di affetto.
"E' stato così male?" Domandò la ormai ex biondina, una volta sciolto l'abbraccio.
La vichinga rise, scuotendo debolmente il capo "Dovevo aspettarmelo dopotutto"
"Mi conosci" Ma appena Rapunzel incrociò lo sguardo con quello di Merida, non poté fare a meno di gettarsi contro di lei ed avvolgerla in un nuovo, grande abbraccio "Finalmente!" Sussurrò, quasi con le lacrime agli occhi.
"Ora non sono più la sola principessa" Ridacchiò Merida "Chi immaginava che i tuoi genitori fossero i reali di Corona?" Domandò tra una risata e l'altra.
Rapunzel si staccò leggermente da lei per guardarla stupita "Chi immaginava che tu conoscessi il Regno di Corona!"
"Mica lo conoscevo. Mai sentito di un paese con un nome così buffo" Ammise divertita "Ma sei diventata così famosa da far arrivare la tua notizia anche qui"
Rapunzel arrossì imbarazzata. 
"Quando ho sentito alcune persone parlare di una fantomatica Rapunzel: principessa perduta, ho sperato davvero fossi tu" 
L'altra annuì allegra "Ve l'avevo detto che eravamo collegati" puntò gli occhi su tutti i suoi amici "Ora non vi liberete di me! Ci terremo sempre in contatto!"
"Era quello che speravo!" Disse convinta Merida, stringendola ancora di più nell'abbraccio.
Forse troppo.
"Così mi soffochi!" Rise l'altra e solo allora la rossa diminuì la presa per permetterle di respirare.
"Permettimi almeno di salutarla" Si intromise il vichingo, attirando l'attenzione di Rapunzel che immediatamente lo abbracciò "Hiccup!"
Lui la strinse, ma poi la vide staccarsi un pochino ed osservarlo per qualche secondo "Mmh.." Inarcò le sopracciglia, alzandosi lentamente in punta di piedi "Quanto sei cresciuto! Sei diventato più alto!"
"Hai ragione!" Ammise stupita Merida.
Hiccup le lanciò un'occhiataccia "Come sarebbe a dire? Ci siamo visti un mese fa"
"Forse sei cresciuto in questo mese" Lo punzecchiò la rossa.
Lui la prese in giro "O forse sei tu che sei distratta"
Merida sgranò gli occhi "Distratta io? Chi ti ha salvato per la seconda volta da un ragno velenoso?" Hiccup fece per ribattere ma la ragazza gli mise una mano sulla bocca per zittirlo e alzò fieramente il capo verso Rapunzel "Sai, credo che tra non molto mi toccherà salvarlo anche dalle grinfie di qualche drago.."
Hiccup le spostò via la mano e la immobilizzò "Ma sentila.." con uno scatto cercò di bloccarla, giocando con lei un po' come quando lo faceva con Sdentato.
"Sei solo invidioso!" disse la rossa, cercando di liberarsi dalla sua presa.
"E tu una principessa presuntuosa"
"Mollami o ti incendio!"
Lui ridacchiò "Non ci penso nemmeno"
Rapunzel vide Astrid alzare gli occhi al cielo e rivolgerle uno sguardo rassicurante "Non preoccuparti. Poi si calmano"
Evidentemente non era una novità questo atteggiamento tra i due, col tempo dovevano essere diventati davvero molto amici. Probabilmente Merida era andata a trovare spesso Hiccup e Sdentato a Berk, così come loro a Dumbrock, tra tutto il gruppo erano gli unici ad essere rimasti in contatto per via della loro vicinanza. 
Da una parte Rapunzel era davvero felice, si erano fatti compagnia a vicenda e magari avevano anche vissuto delle belle esperienze assieme, ma dall'altra un po' le dispiaceva non aver partecipato a tutto questo.
Vedere Merida ed Hiccup punzecchiarsi così le fece davvero capire quanto le fossero mancati.
"Siete incredibili" Sorrise ai due.
Finalmente i due interessati sembrarono calmarsi e si scambiarono un'occhiata, in silenzio, forse capendo il suo stato d'animo.
Finché la flebile voce di Eugene attirò nuovamente l'attenzione "Oh giusto!" la giovane si diresse subito verso il ragazzo e lo afferrò per un braccio, conducendolo al gruppetto "Lui è Eugene Fitzgerald!" Lo guardò "Mio marito!"
Gli altri (draghi compresi) rimasero per qualche minuto buono in silenzio, forse stupiti per la notizia che la loro amica nel frattempo si fosse addirittura sposata.
Eugene d'altra parte accennò un lieve saluto con la mano, forzando un sorrisetto.
"Sono di poche parole?" Sussurrò. 
"Forse sono solo stupiti" Ammise la ragazza.
Quel breve silenzio venne interrotto dalla voce di Merida che avanzò verso Eugene "Non hai perso tempo" Si portò una mano al capo "Sei decisamente la figlia che mia madre vorrebbe"
"E' un piacere conoscerti" Disse Hiccup, porgendo la mano al ragazzo. 
Eugene la strinse e Rapunzel non poté fare a meno di ridere, avvicinandosi al vichingo e sussurrandogli: "Avevi ragione"
I due la guardarono confusi.
"Ho trovato il mio principe nella torre" Continuò.
Eugene non sembrò capire il discorso e all'inizio nemmeno Hiccup, finché non ripensò con attenzione a quelle parole, ricordandosi di quel breve discorso che fecero sull'amore la sera prima della sua partenza. Si sorrisero e lui si grattò nervosamente il capo "Non immaginavo di essere un indovino"
"Forse anche tu sei un mago" Disse divertita Astrid, lanciando la frecciatina a Merida.
Lei la guardò "C'è differenza tra maga e strega" Portò le mani ai fianchi ed alzò leggermente il capo con aria fiera, cercando fare l'imitazione della sua maestra più fedele possibile "Le streghe sono decisamente meglio" Si fermò "O almeno è quello che mi ha sempre detto"
Rapunzel fissò le due, ricordandosi dell'incontro con quella strana donna che la spedì da loro tempo fa ed i suoi grandi occhioni verdi brillarono di curiosità "Non solo solo io a dover raccontare un sacco di cose a quanto pare!"
"Ne avremo da parlare" Eugene posò delicatamente una mano sulla spalla di sua moglie, ma vide il drago avvicinarsi a lui e squadrarlo con sospetto.
"Credo che tu abbia già conosciuto Sdentato" Hiccup gli indicò col capo la furia buia, che nel frattempo non sembrò staccargli gli occhi di dosso.
"Si" Disse piano, lanciandogli un'occhiataccia "Ma non credo di stargli particolarmente simpatico"
Anche Pascal finalmente si unì al gruppo, sbucando dalla spalla di Eugene e avvicinandosi piano al muso di Sdentato.
Rapunzel osservò per qualche minuto i suoi amici, stupendosi ancora per quella riunione tanto desiderata. Avrebbe rivisto il re e la regina, i fratellini di Merida, avrebbe potuto visitare perfino Berk e rivedere tutti gli altri vichinghi, Eugene sarebbe stato al suo fianco e avrebbe conosciuto tutti.
Ma nonostante questo avvertì comunque una punta di tristezza, perché avrebbe tanto voluto che assieme a Merida ed Hiccup, ci fosse stato anche Jack.
Fu proprio in quel breve momento che sentì come un brivido lungo la schiena, come se la temperatura si fosse stranamente abbassata di un po'. Alzò istintivamente il capo, stupendosi di vedere invece il sole e la completa assenza delle nuvole. Forse pensare allo spirito invernale inconsciamente la portava a sentire freddo.
Oppure..
Si guardò attorno, mentre gli altri erano ancora presi dai discorsi, e in quell'istante vide volare attorno a lei una ghiandaia di ghiaccio, anche gli altri finalmente se ne resero conto e portarono la loro attenzione su quell'animale, soprattutto Eugene.
Rapunzel voltò dunque lo sguardo e dovette trattenersi dall'urlare non appena vide la figura di Jack, sorriderle a pochi metri da loro, appoggiato con la schiena sulla loro barca.
Jack li guardò col suo solito sorisetto beffardo, alzandosi finalmente dalla posizione e facendo un lieve cenno col capo ai presenti "Allora? Qualcuno saluta il suo guardiano preferito?"
"Non ci credo!" Esclamò sorpreso Hiccup, Rapunzel rimase a bocca aperta, cercando di trattenere nuovamente le lacrime per la gioia.
"Jack!" 
L'albino questa volta allargò le braccia, immaginandosi già la successiva reazione della ragazza, infatti Rapunzel non si trattenne oltre e corse immediatamente verso di lui, abbracciandolo così forte che temette di soffocarlo.
"Sapevo saresti tornato!" Saltellò, senza nascondere le lacrime e soprattutto la gioia di poterlo finalmente rivedere "Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo!"
"Potevo forse mancare questo giorno?" Le sussurrò, allontanandola un po' da lui per osservarla meglio "Ora devi dirmi cos'hai combinato ai tuoi capelli"
Lei arrossì, spostandosi una ciocca dietro l'orecchio "E' una lunga storia"
"Ho tutto il tempo" La guardò, scompigliandole giocosamente i capelli "Ti sta bene il taglio corto, brunetta"
Anche Astrid ed Hiccup si avvicinarono ai due, quest'ultimo posò una mano sulla spalla di Jack, probabilmente ancora stupito della sua presenza.
"Mi sembrava ci fosse un calo di temperatura" Esclamò Astrid "Sei stata una sorpresa"
Hiccup si scambiò un'occhiata con Jack "Ci speravo davvero. Faceva strano una riunione senza di te" Fece per abbracciarlo ma Sdentato si intromise per salutarlo.
Jack si indicò, allargando le braccia "Ve l'avevo detto che sarei tornato!" Successivamente osservò con più attenzione Hiccup, squadrandolo dalla testa ai piedi "Ehi. Chi ti ha dato il permesso di crescere?"
Nel frattempo Merida, ancora vicina a Eugene, iniziò ad avanzare lentamente verso di lui, con gli occhi lucidi e probabilmente ancora incredula nel vederlo finalmente davanti a lei. 
"Abituatici Jack" Sorrise Hiccup, alzando fieramente il capo "Potrei diventare molto più alto"
"Ora non esagerare" Lo punzecchiò Astrid.
"Poco male" l'albino si strinse le spalle "Io resto comunque il più bello"
"Di sicuro quello con l'ego più grande" Lo stuzzicò la bionda.
Finalmente giunse tra loro anche Merida e Jack non poté fare a meno di sorriderle. Rapunzel si allontanò di qualche passo, tornando ad affiancare il povero Eugene che nel frattempo osservò la scena senza dire una parola.
Solo allora Merida fece uno scatto improvviso e saltò subito addosso a Jack, abbracciandolo con tutta la forza in corpo, lui preso dall'entusiasmo la alzò e la fece girare, facendo attenzione a non far cadere entrambi per terra.
"Sei tornato" Sussurrò, portando le braccia attorno al suo collo ed appoggiando la testa sulla sua spalla "Sei tornato davvero"
Eugene a quel punto sospirò divertito "Però.." Si scambiò poi uno sguardo con Rapunzel "Tu non mi saluti così quando ci vediamo"
Nel frattempo Jack accarezzò dolcemente i capelli della sua ragazza "Direi che ti sono mancato almeno un pochino" Le sussurrò. 
Merida rise, scostandosi un leggermente da lui per poterlo guardare, non le importava se l'avrebbe vista con gli occhi lucidi "Ti sembra il momento di scherzare? Compari così, senza avvertirci, nemmeno un bigliettin..?"
Prima che potesse finire di parlare Jack la attirò a se e la baciò di fronte a tutti.
"..Decisamente non mi saluti così" Continuò Eugene, sotto lo sguardo stupido di sua moglie.
"Ma non è vero!"
Lui le sorrise, continuando a prenderla in giro "Manca la piroetta" Rapunzel in tutta risposta gli diede un pugno amichevole sul braccio.
Questo attirò nuovamente l'attenzione di Hiccup "Un momento. Tu puoi vederlo?"
Eugene alzò le spalle e indicò Sdentato "Mia moglie aveva dei capelli magici, un drago mi sta minacciando con lo sguardo. Non dovrei credere ad uno spirito dell'inverno?"
Il vichingo guardò Rapunzel ed Astrid "Non fa una piega"
Quando finì di baciarla, Jack guardò Merida nuovamente negli occhi, arrossendo appena "Scusa. Non ho resistito" Disse imbarazzato "Ma non ho chiesto se ci fosse un altro principe"
"Ho idea che non sarò mai una tipa da principi" lei rise e gli si avvicinò, facendo sfiorare i loro nasi "E pensi davvero che mi sarei scordata di te così in fretta?"
Lui le spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, sorridendole "Hai ragione. In effetti è difficile dimenticarsi di un tipo come me"
"Sempre modesto" Fece lei, alzando gli occhi al cielo "Non sei cambiato per niente"
Si guardarono.
Jack appoggiò la fronte sulla sua, continuando a stringerla tra le sue braccia.
"Nemmeno tu, principessa"
Merida arrossì e si staccò leggermente da lui "Oh, per certe cose sono cambiata invece" diede una breve occhiata ad Astrid ed Hiccup, quest'ultimo annuì, fulminandola con lo sguardo "Confermo. Le mie sopracciglia stanno ancora ricrescendo"
"Ti ho chiesto scusa, permaloso" sbuffó.
"Permaloso io?"
Jack li osservò incuriosito, scambiandosi anche uno sguardo con Rapunzel che parve nella stessa situazione "Ho idea siano successe parecchie cose mentre non c'ero"
"Abbastanza. Ti raccontetemo tutt..." ma poi Hiccup si fermò, ripensando alla vicenda con Merida "..O quasi"
Rapunzel fece un passo in avanti, rivolgendosi a Jack "Quindi adesso ci potrai venire a trovare?"
L'albino alzò le spalle, mostrando un sorrisetto "Abbiamo fatto un accordo. Ve l'avevo detto che ci saremo rivisti" li guardò "Volevo farvi una sorpresa"
"Ha funzionato!" Esultò Rapunzel, stringendo forte il braccio di Eugene.
Merida si avvicinò nuovamente a Jack, dandogli un fugace bacio sulla guancia "La prossima volta toccherà a me".
Lui la guardò confuso, ma lei non disse altro e si limitò a ridere, finché abbassò il capo, soffermandosi qualche istante alla vista della collana che gli regalò poco prima di partire. Mentre la sfiorò, Jack sembrò leggerle nel pensiero e rispose subito "Non l'ho mai tolta" strinse la sua mano "E tornando a prima... Ti prego, dimmi cos'hai fatto alle sopracciglia di Hiccup. Sono curioso" Le sussurrò. 
Entrambi risero, finché non furono interrotti dall'arrivo dei tre draghetti che balzarono addosso al povero guardiano, felici come non mai di rivederlo dopo tutto quel tempo.
"Vedo che siete cresciuti anche voi!" Esclamò lo spirito, prendendo in braccio la (ormai non più tanto piccola) Sophie. La draghetta sputò una piccola fiamma che quasi lo sfiorò e Merida non poté fare a meno di ridere vedendo la sua espressione "Ecco.." Disse, arrossendo lievemente per l'imbarazzo "E' successa una cosa simile.." 
Cercò di trattenere una risata mentre ne parlò "Vedi, per colpa mia c'è stato un piccolo incidente con il fuoco due mesi fa...Hiccup.."
"Possiamo anche non raccontare tutti i dettagli" Si intromise il vichingo, attirando ancora di più la curiosità dei presenti. 
"Voglio saperlo" Insistette Jack. 
"Scordatelo"
"Dai!"
"Ti ho detto di no" Continuò lui. 
Merida prese per mano Jack e gli si avvicinò "Te lo racconto più tardi, da soli" 
Lui inarcò un sopracciglio "Secondo appuntamento?" 
"Affare fatto" Gli sorrise, facendogli poi cenno di raggiungere gli altri, dato che Rapunzel aveva già iniziato a correre verso il castello.
"Ora sì che ogni cosa è perfetta!" Esultò, dando un ultimo sguardo al gruppo davanti a lei "Non vedo l'ora di rivedere tutti! Oh e poi Berk, e tutti gli altri vichinghi! Quante cose che dobbiamo fare! Ci rimarrà il tempo?!"
"Eee..Si ricomincia" Sospirò Eugene, cercando di calmare la ragazza.
Jack, Merida ed Astrid osservarono la scena divertiti, mentre Hiccup e Sdentato tentarono di aiutare Eugene a fermare l'esuberanza di Rapunzel, o almeno ci provarono.
Sembrò come se il tempo non fosse mai passato per loro, riuscirono a raccontarsi tutto, a scherzare e a sentire ancora quel forte legame che li aveva uniti all'inizio della loro avventura. Come disse Rapunzel, furono collegati da una strana e forte amicizia che non si spezzò nonostante tutto quel tempo così distanti.
Di sicuro non sarebbe stato il loro ultimo incontro, ci sarebbe stati altri cambiamenti, lo sapevano bene e avrebbe fatto altri mille viaggi pur di rivedersi di nuovo tutti insieme.




 
~Fine~








 
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ANGOLO AUTRICE:
E' FINITA (?)
Direi di si. 
Mi viene quasi da piangere, questa fic la iniziai nel 2014 e la stoppai per diversi anni, ma finalmente sono riuscita a finirla.
Non so davvero chi mai la leggerà ma va beh, dovevo finirla, almeno resta qui.
Sono legatissima a questo fandom e credo continuerò a scrivere comunque su di loro (o sui singoli personaggi), insomma, non sparirò di sicuro, non ancora.
Volevo davvero fare questa riunione tra loro, lo so' che Rapunzel è di un'altra epoca, ma in fin dei conti resta pur sempre una favola. Ho sballato con le date anche tra Hiccup e Merida, a sto punto tanto valeva farlo anche con Rapunzel.
Spero di aver reso abbastanza bene Eugene, ma a dire il vero spero di aver reso bene tutti i personaggi.
Spero vi sia piaciuta e che il finale vi abbia soddisfatto, ovviamente ho voluto lasciarlo aperto. Chi lo sa, probabilmente faranno altre avventure, ora che Rapunzel non è più vincolata alla torre e Merida diventerà una strega (così mettiamo al sicuro la Jarida, almeno nella mia fic voglio un happy ending per loro due, ne hanno bisogno xD)
Si, probabilmente Merida diventerà una strega e me la sono immaginata fare i suoi esperimenti al povero Hiccup, ammetto che ho tirato fuori un po' di Mericcup nelle scene in cui battibeccano, non sono riuscita a resistere.
E poi chissà, Merida ha fatto intendere che potrebbe davvero spostarsi nel tempo e trovare Jack, o viceversa. Dato che l'ho sempre vista molto determinata per le sue scelte, credo che lo sia anche nell'amore, ce la vedo tentare il tutto pur di stare con la persona che ama.
Ringrazio comunque chiunque abbia speso del tempo per leggerla.
Mi spiace averla terminata così tardi, ma per chiunque arrivi a leggere fino a qui dico solo che il finale iniziale doveva essere MOLTO diverso, per nulla felice, anzi, parecchio scialbo, per quel che ricordavo e difatti ho preferito cambiarlo.
Ma a dire il vero ho modificato parecchie cose, come anche la sorte di Merida, quindi forse può essere stato un bene, dato che ora il finale mi soddisfa parecchio (e spero anche a voi)
Ho amato raccontare della loro amicizia, le parole uscivano di getto, come se effettivamente ci fosse davvero un film su questi quattro, non so davvero il perché di loro, ma ci sono legata davvero tanto e spero che con questo storia sia riuscita a far amare un po' questo fantastico crossover <3



PS: Ah un'ultima cosa, per chi fosse interessato, ho iniziato una nuova long AU Hogwarts, dove saranno presenti non solo I Big Four (probabilmente di coppia è sicura la Mericcup per ora, tanto per cambiare) ci saranno altri personaggi Disney/Dreamworks.
Adoro questo genere ed erano già diversi mesi che avevo intenzione di scriverne una, a dire il vero era iniziata come diverse one shot ed infine è diventata un'unica avventura.




~Baci~  

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