Due digressioni sull'appuntamento

di Arvistloe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Libro e profezia. ***
Capitolo 2: *** Tra rabbia e amore. ***



Capitolo 1
*** Libro e profezia. ***


Crossover con la serie tv The Librarians.

St. Johns Bridge a Portland, Oregon. Notte.

Un distinto uomo dai capelli bianchi apri una porta di servizio, alla base del pilone del ponte. Dentro si trovò nella dependance, l'ingresso della Biblioteca.

Visibilmente arrabbiato, si tolse l'impermeabile grigio, aprendo un grande libro su una delle scrivanie. Nel frattempo, da una altra porta che dava alla Biblioteca, entrarono la bionda Eve Baird e il bruno Flynn Carsen. Quest'ultimo disse all'uomo dai capelli bianchi, un po' sotto voce
"Jenkins, io ti rispetto per essere il custode immortale della dependance. Devi però capire che quando due persone dicono che vogliono un po' di privaci…"
Guardò la donna bionda, il colonnello Eva Baird che raccolse i lunghi capelli biondi con un elastico sorridendogli
"...vuol dire che vogliamo privaci"
Jenkins alzò la mano destra, dicendo al bibliotecario dall'altra parte della scrivania
"Io ero rilassato per le vie di Parigi, meravigliose d'autunno. Ma purtroppo qualcuno deve controllare questo evento, per cui qualcuno richiede il nostro intervento, più specificamente del bibliotecario"

Eva e Flynn guardarono con Jenkins nel libro. La donna vide in una pagina, comparire le parole

Quando il diavolo camminerà sulla Terra
e incontrerà il suo primo amore,
il male si riverserà sulla Terra.

Chiedendo un po' preoccupata
"Ci sarà l'apocalisse?"
I due uomini si guardarono preoccupati, dicendo Jenkins
"In base alle direttive dei costruttori della Biblioteca, quando succederà questo…"
Flynn annuì di sì a Jenkins
"...dopo aver controllato che sia così, il bibliotecario in carica deve strappare il cuore dal petto del diavolo, gettandolo in una fiamma sacra"
Flynn si allontanò dalla scrivania, dicendo preoccupato
"Ma sappiamo che le profezie possono modificarsi con i millenni, quando trattano di qualcuno di specifico. Poi chi avrebbe scoperto questa cosa?"

Jenkins lesse in una altra pagina del libro
"Una nostra conoscenza. Purtroppo. Vi ricordate padre Kinley di Roma?"
Flynn annuì di si, dicendo accigliato
"Un pazzo esorcista che il Vaticano scomunico anni fa. Cosa centra?"
Jenkins alzò le spalle
"Sapete meglio di me, in certi ambienti di esorcisti un po' pazzi, gente come lui restano preti o suore, nonostante la scomunica. Sta di fatto, che la biblioteca, nonostante tutto vuole che tu Flynn vada dove lui ti richiede. Dandoti anche questo"
Dal libro Jenkins estrasse un lungo coltello, facendo sbiancare Flynn.

Nello stesso momento. Attico di Lucifer.

Lucifero si svegliò dolorante. L'ultima cosa che ricordava era lo strano sapore del vino, durante l'appuntamento con Chloe. Un appuntamento tanto desiderato, dopo il ritorno della sua amata detective da Roma. Era furente, pronto al fare di tutto a chi avesse rovinato quel momento che attendeva così tanto, incatenandolo ai polsi e alle caviglie nel mezzo dell'attico.

Le catene intorno ai polsi di Lucifer lo tenevano in piedi, pendendo dal gancio dove prima c'era un lampadario. Cercò più volte di liberarsi, ma constato che il ferro delle catene lo rendevano impossibile. Qualcuno gli aveva tolto le scarpe con i calzini, la cintura dei pantaloni, la giacca, aprendogli la camicia.

Preoccupato per Chloe la chiamò. Da destra comparve padre Kinley con un sorriso beffardo, dicendogli
"Ben sveglio bestia infernale. Non ti preoccupare, smetterai di mortificare la Terra con la tua purulenta presenza"
Lucifer non voleva dimostrargli tutta l'apprensione, l'angoscia di non sapere dov'era Chloe. Con una risata forzata, disse al prete
"Ma guarda che adoratore di mio padre così forbito. Complimenti, sei riuscito a incatenare il demonio. Solo ti avverto di una cosa…"
Gli occhi divennero rosso fuoco
"...Se hai fatto del male a Chloe, ti farò pentire di essere nato dal ventre di tua madre"
Kinley rise, avvicinandosi a qualche passo da Lucifer, dicendogli
"Sul serio non ci sei arrivato ancora? Vorrà dire che ti rivelerò io la verità. Le catene che ti tengono bloccato, che ti tolgono la forza sono speciali. Sono state fatte usando un liquido speciale, il sangue della tua amata Chloe. Lei stessa mi ha dato spontaneamente il sangue, per arrivare a questo momento. Sei così vulnerabile vicino a lei che un semplice sonnifero nel vino ti ha fatto svenire"

Lucifer scosse la testa, cercando di liberarsi dalle catene ai polsi con tutta la forza che poteva, urlando
"No! Non Chloe! Non può avermi tradito! No! Non può avermi fatto questo!"

Lucifer rivide la sua famiglia che lo torturo, senza nessuna pietà lo umilio, buttandolo fuori dal paradiso. Urlò la sua rabbia, mentre le catene gli ferivano i polsi che sanguinarono copiosamente. La voce di Chloe che disse a Kinley
"Facciamogli un'altra dose di sonnifero"
Lo bloccò, facendogli sgranare gli occhi che diventarono lucidi. Guardò la sua Chloe che lo fissava con occhi di ghiaccio. Il re dell'inferno, gli disse con voce debole
"Perché? Perché l'hai fatto!..."
La voce di Lucifero era piena di avvilimento e rabbia, urlando alla sua amata Chloe che l'aveva ingannato
"...Cosa ti ho fatto di male per meritare questo? Cosa? Non ti ho mai mentito! Perché farmi questo!Chloe tu mi avevi fatto sperare che potessi essere amato!"

Chloe sussulto, dicendo a Lucifer con una freddezza che feriva ancora di più il re dell'inferno
"Non puoi restare in vita. Tu sei il tentatore, il bugiardo. Dobbiamo liberare il mondo dalla tua presenza. Rassegnati, non potevi essere amato da nessuno, almeno dalle brave persone come me"
Lucifer abbassò la testa, mentre delle lacrime gli scorrevano dagli occhi, gocciolando a terra.

Poco dopo.

Flynn giunse all'attico con Eva, pregando mentalmente di non dover eseguire il rito, strappando il cuore del diavolo. Fu ancora più deciso di non farlo, vedendo quello che doveva essere il diavolo, fin troppo umano.

L'ex prete Kinley, raggiunse il bibliotecario con il suo guardiano, lasciando un braciere che era posto a qualche passo da Lucifer, dicendo a Flynn con un largo sorriso
"Come vuole il rito. Il braciere si trova a 250 centimetri da Satana. Se vi serve, ecco il mio set di coltelli, comprati apposta per questo momento"
Indicando sul coperchio del pianoforte una serie incredibili di coltelli, bisturi di ogni tipo. Il colonnello Eva notò Chloe seduta nel divano, proprio di fronte dove era Lucifero, ma dandogli le spalle. Disse a Flynn che cominciava ad avere qualche conato di vomito
"Flynn ricordati che devi fare il rito di purificazione" Flynn l'avrebbe baciata per ringraziarla, dicendo convinto al prete
"Devo recitare delle preghiere. Mi scusi"
Sedendosi a uno sgabello del bar dell'attico facendo finta di pregare, sperando di trovare un modo di togliersi da quel momento.

Chloe era confusa, anche se certa che Lucifer doveva morire, ma ogni tanto come in veloci flashback vedeva un Lucifer buono, gentile. Un nuovo flashback la scosse fin nel profondo, era con Lucifer in un negozio di fiori, lo vide darle una rosa rossa, dicendole con un sorriso
"Sei preziosa per me"

La voce del colonnello Eva la riportò alla realtà. Eva le disse sedendosi vicino a lei nel divano
"Un po' velocemente, Kinley ci ha detto come sei entrata in questa storia. Quindi conosci bene Lucifero"
Chloe sentì il suo cuore battere forte, quasi sussurrando a Eve
"Deve morire, così il mondo sarà al sicuro. Lui mente, lui deve morire"

Il colonnello Eva notò qualcosa di strano in Chloe. Mentre Chloe parlava, gli occhi gli si erano illuminati un momento di viola. Con cautela, Eve gli domandò
"Puoi dirmi le cose cattive che ti ha fatto?Credo che tu lo conosca molto bene, avendo lavorato con lui nella polizia. Kinley ha detto che era il tuo consulente civile"
Chloe si portò le mani alle tempie, cercando di ricordare, ma disse solo
"Deve morire, così il mondo sarà al sicuro. Lui mente, lui deve morire"
Il colonnello Eva appoggiò la mano sulla spalla destra di Chloe, dicendole
"Va bene. Capisco"

Flynn con gli occhi chiusi, riportava alla memoria tutte le regole del libraio, sperando di trovarne una per non dover strappare il cuore dal petto di Lucifer. La voce di Eva, gli fece sentire la necessità di dimostrarsi coraggioso, dicendo alla sua amata guardiana, con un sorriso forzato
"Togliamoci il dente. Facciamo il rito, sono sempre il bibliotecario"
Eva gli sussurrò
"Forse non devi. Sembra che la testimone e complice di Kinley sia sotto effetto di un incantesimo o altro. Esiste una droga che rende gli occhi viola?"
Flynn sgrano gli occhi, spiegandole
"La mandragola cornuta. Si tratta di magia nera. Se fosse così, perché la biblioteca mi ha dato il coltello?"
Eva ci pensò su, guardando Chloe avvicinarsi a Lucifer, chiedendogli
"Vu…vuoi bere dell'acqua? Lucifer non devi soffrire la sete per forza"
Lucifer distolse lo sguardo da Chloe. La detective, istintivamente voleva accarezzarlo, ma gli occhi le divennero viola, allontanandosi. Anche Flynn vide la scena, sussurrando qualcosa all'orecchio di Eva che annuì di si.

Il colonnello Eva si avvicinò a Lucifer che fissava nel vuoto, domandandogli sottovoce
"Ti devo fare una domanda re dell'inferno…"
Guardando verso Flynn che teneva occupati Chloe e Kinley
"...mentre parlava Chloe, ce stato qualcosa di strano nel suo atteggiamento?"
Lucifer abbassò lo sguardo verso l'umana, ricordando qualcosa
"La sua freddezza. Non c'era la empatia solita, sia per odiare o amare"
Eva annuì di si, rivelandogli, sempre a bassa voce
"Siamo più che sicuri che la detective sia sotto effetto di una droga magica. In pratica Kinley ha imprigionato la vera Chloe in se stessa"
Lucifer accenno un piccolo sorriso
"Vuoi dire che non voleva aiutare quel prete"

Eve non ebbe tempo di rispondergli, tornando gli altri tre verso Lucifer. L'ex prete disse a Flynn
"Su procediamo con il rito"
Puntando il coltello al petto di Lucifer, ma Eva lo fermò, dicendogli
"Padre, il nostro bibliotecario Flynn deve prendere le giuste misure. Vuole che satana sopravviva?"
Grazie alla bugia di Eva, Flynn si avvicinò a Lucifer facendo finta di prendere delle misure nel petto di Lucifer, dicendo sotto voce al re infernale
"Guarda fisso Chloe. Gli occhi dell'amore la libereranno, aprendo le catene. Se succede vuol dire che non porterai l'apocalisse sulla Terra"
Con l'animo in tumulto, Lucifer guardò Chloe continuamente.

Chloe provava un enorme fastidio, per lo sguardo di Lucifer che la seguiva dovunque. Decise di posizionarsi dietro Lucifer ma Flynn le disse porgendole un foglio con dei simboli posizionati in circolo
"Scrivili sul petto di Lucifer. Devi trovare un pennarello o qualcosa del genere"
Chloe afferrò il foglio, quasi correndo alla scrivania di Lucifer. Frugando in un cassetto, trovò la ricevuta di un magnifico vestito da gran galà rosso, con due prenotazioni per un evento lirico. Trovò anche due block notes con tutti gli appunti di Lucifer per un appuntamento con lei perfetto. Alzò lo sguardo, vedendo sempre gli occhi di Lucifer fissi su di lei. Non erano occhi pieni di odio, anzi erano pieni d'amore.

Stanco di aspettare, Kinley afferrò un bisturi dal set di coltelli sul coperchio del pianoforte, con il foglio dato a Chloe, per fare lui i simboli, incidendo la carne del re dell'inferno. La fretta dell'ex prete era soprattutto perché la droga data a Chloe sarebbe finita. Una droga che gli aveva infilato in una bibita, mentre stavano parlando al bar dell'aeroporto a Roma. Perché Chloe si era convinta che Lucifer non era il male, ma puniva il male. Nonostante tutto quello che aveva letto a Roma o le parole di padre Kinley, lei voleva tornare a Los Angeles per accettare Lucifer. Ma Kinley l'aveva seguita in aeroporto, offrendole una bibita al bar, mentre Trixie pretese una fetta di torta al cioccolato. Da quel momento Chloe era cambiata.

Kinley stava per incidere il primo simbolo, ma Chloe lo spinse via, urlando
"Maledetto, non provare neanche a sfiorarlo. Dopo aver bevuto quell'aranciata in aeroporto a Roma, offerta da te, mi sono sentita diversa, strana! Non avrei mai tradito Lucifer! Mai! Io l'amo! Volevo tornare per dirglielo"

Lucifer voleva andare da Chloe, felice di sentirle dire che l'amava., ma libero dalle catene, le gambe indolenzite lo obbligarono a sedersi per terra, massaggiando le spalle doloranti.

Fu Eva che fermò Chloe dal provare a picchiare l'ex prete, indicandogli Lucifer che con braccia e gambe anchilosate si era seduto per terra. Svelto, Flynn bloccò il prete che voleva scappare, apparendo una apertura verso la biblioteca, spingendo Kinley dentro. Nella dependance, Jenkins disse a l'ex prete
"Ora dovrai pagare per i tuoi peccati"

Nell'attico, Chloe corse in bagno, rimettendo. Aiutato da Flynn, Lucifer si alzò da terra, correndo verso il bagno. Dentro c'era già Eva che sosteneva la testa di Chloe che rimetteva nel water. Il bibliotecario tranquillizzò il re dell'inferno
"Deve espellere la mandragola. Così starà bene"
Lucifer gli domandò
"Per la profezia?"
Flynn gli sorrise, tranquillizzandolo
"Le profezie soggettive, su persone specifiche, possono modificarsi con il passare del tempo. Quando la profezia fu espressa su di te, era certo non potessi amare, restando un essere votato verso il male. Si pensava che l'amore per te era un acido corrosivo. Invece sei riuscito nell'essere un re dell'inferno migliore grazie a lei. La parte della profezia dove tu riverserai il male dal tuo cuore, in questo caso vuol dire che non ce più male nel tuo animo"

Eva uscì dal bagno, con in mano delle bende e una bottiglia di disinfettante, dicendo a Flynn
"Si sta riprendendo. Così tanto che vuole che qualcuno pulisca i tagli sui polsi di Lucifer, bendandoli"
Ma Lucifer nascose le braccia dietro le spalle, dicendo convinto
"Perdonate, ma voglio che lo faccia Chloe. Lei mi conosce bene"

Nel bagno, Chloe seduta per terra ebbe un flashback che la fece sorridere. Nel periodo quando la madre di Lucifer, la Dea era nella loro vita, un cliente un po' esaltato che scoprirono era un demone, aveva ferito alla spalla destra Lucifer con un coltello demoniaco. Lei era ancora ignara della vera natura del suo partner. Soprattutto Lucifer non era molto propenso nel farsi curare da altri, quasi nascondendosi nell'ufficio del Lux. Nessuno aveva il coraggio d'incappare nella sua ira, neanche Maze. Ma Chloe non voleva lasciarlo solo entrando nell'ufficio. Lo trovò senza giacca e camicia che tentava goffamente di curarsi da solo la spalla. Con pazienza lo aiutò, divenendo da quel momento la persona preferita per aiutarlo nel curare ferite, nonostante lo rendesse vulnerabile.

Poco dopo.

Dopo aver sciacquato la bocca più volte con collutorio alla menta, Chloe uscì dal bagno, trovandosi nell'abbraccio di Lucifer. Sotto lo sguardo soddisfatto di Eva e Flynn, il diavolo con la sua detective si baciarono con passione, dicendo Lucifer tra un bacio e l'altro
"Ti amo Chloe, ti amo. Non voglio più aspettare"
Chloe nascose il viso nel suo petto, la cui camicia era ancora aperta, scossa da singhiozzi di pianto. Lucifer si preoccupò, sorridendo sempre più innamorato quando la sentì dire, con la voce rotta dal pianto
"Ti amo Lucifer...Ti amo da sempre...Se penso che ti stavo per perdere"

Lucifer bacio la guancia destra della sua adorata, quasi cullandola tra le braccia.
Flynn ed Eva non volevano far terminare quel momento cosi romantico, ma dovevano andare via. Il re dell'inferno, comprendendo, disse a Chloe, sempre stretta a lui
"Amore mio, i nostri amici devono andare via"

Chloe si voltò, con gli occhi rossi, stringendo nella mano sinistra un po' della camicia di Lucifer, dicendo ai due
"Vi ringrazio di averci tolto da un bell'impiccio. Ora potremmo…"
Chloe guardò Lucifer che fissandola intensamente le disse

"Potremmo iniziare ad amarci"

Eva e Flynn entrarono in fretta nell'ascensore mentre dell'attico arrivavano gemiti di piacere. Eve e il bibliotecario si guardarono finendo per baciarsi.

Qualche ora dopo, attico.

Dal divano, Lucifer e Chloe si erano spostati nella camera da letto. Fuori il sole stava tramontando, mentre i due innamorati abbracciati, provavano la sensazione esaltante, di immaginare un futuro assieme.

Fine...continua con una altra storia...

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Capitolo 2
*** Tra rabbia e amore. ***


Premessa: in questa storia, Chloe non conosce padre Kinley a Roma. La psicoterapeuta Linda Martin, odiava con tutta se stessa quando in un grande ipermercato era aperta una sola cassa. Quella mattina si era fermata nel supermercato vicino il suo studio per comprare un martello con dei chiodi. Gli servivano per appendere un quadro nella sua abitazione, regalo di una sua paziente che era guarita. Stava per andare via esasperata, quando vide Chloe mettere sul bancone della cassa alcune cose che la preoccuparono. Vide una piccola motosega a batteria, un'altra elettrica. Eppoi coltelli di varie misure, corde, cinghie, disinfettante, un paio di collari da cane. Nella spesa di Chloe c'erano anche varie confezioni di guanti di lattice, buste per spazzatura da condominio, pacchi di bende e nastri adesivi.

La dottoressa Linda ricordava bene l'ultima seduta il giorno prima con Lucifer. Il re dell'inferno era felice, anzi elettrizzato che Chloe fosse tornata. Quel mese di lontananza di Chloe con Trixie a Roma, era stato molto triste per Lucifer. Una tristezza diradata dal re dell'inferno, sentendo Chloe dirle che aveva accettato la sua parte bruciata da diavolo. Ma per continuare nella loro partnership in polizia, con qualcosa di più nel privato, gli aveva fatto una strana richiesta
"Chloe vuole che dal tramonto di domani sera, per ventiquattro ore successive io sia a sua disposizione nell'attico. Sinceramente ero un po eccitato alla sua richiesta, ma le sue successive parole mi hanno un po' preoccupato. Mi ha fatto promettere, qualunque cosa mi farà, sfruttando la mia vulnerabilità accanto a lei, non scapperò e mai mi vendicherò"
Linda aveva rassicurato Lucifer, ma vedere Chloe comprare tutti quegli oggetti molto taglienti la preoccupò.

Nel parcheggio Chloe alzò gli occhi al cielo, vedendo Linda correrle incontro. Accigliata, chiudendo il bagagliaio dell'auto la salutò dicendole
"Linda che piacere vederti…"
Era una mezza verità
"...scusa ma avrei un po' di fretta"
Linda si posizionò di fronte lo sportello lato guida dicendo a Chloe sottovoce
"Chloe ricorda che puoi sempre venire nel mio studio per parlare di Lucifer, con il suo mondo tra inferno e paradiso"
Chloe ridacchio
"Te l'ha detto vero? Della mia richiesta. Non ti preoccupare dottoressa, Trixie per quarantotto ore di trova con mia madre, non si accorgerà di nulla"
Linda resistere a Chloe che tentava di spostarla dallo sportello, dicendole molto convinta
"Chloe ricordati che Lucifer punisce il male, non è il male. Guarda oltre qualunque idea di rabbia o vendetta verso di lui. Sai bene che prova sentimenti molto forti per te. Sentimenti che vanno oltre l'amicizia. Vuole restare accanto a te nonostante lo rendi vulnerabile"
Chloe si abbassò su Linda, dicendogli con voce roca
"Dottoressa io sono stanca di essere la buona, di essere quella sacrificabile dal conoscere la verità. Da ora in poi lascio il mio cuore buono solo a mia figlia Trixie. Al resto del mondo consegno solo la mia rabbia. Da ora in poi Chloe sarà il personaggio cattivo. Il caro Lucifer lo capirà nel modo migliore, più doloroso"
Linda stava per dire qualcosa, ma Chloe entrò in auto. Abbassò il finestrino, dicendole
"Puoi anche dire tutto a Lucifer. Lui deve mantenere la sua parola. Da ora in poi Chloe decide per se stessa, vendicandosi di chi la crede inadatta a qualunque cosa"
Linda guardò l'auto di Chloe andare via, indecisa se avvertire Lucifer.

Qualche ora dopo. Attico.

Lucifer era in cucina, senza giacca con le maniche della camicia grigia arrotolare. Stava cucinando alla griglia del formaggio, come piaceva a Chloe. Aggiunse accanto delle fette di arance, per dare al formaggio il sapore fruttato che piaceva alla sua detective. Cercò di scacciare dalla mente la telefonata di Linda, molto preoccupata per come aveva visto Chloe al supermercato. Era deciso, nel lasciare fare a Chloe quello che voleva, anche la tortura fino alla morte, visto che aveva dato la sua parola. Finito con il formaggio, che lasciò in caldo in uno scaldavivande, mise apposto la zona del salotto vicino al balcone, per cenare con Chloe seduti sul pavimento sopra dei cuscini, intorno al basso tavolino di vetro. Quando fu sicuro che tutto era perfetto, mentre il sole tramontava, indossò la giacca, con mille speranze nel cuore.

Qualche momento dopo.

Giù al bar del Lux che si stava riempiendo di clienti, Maze vide Chloe andare verso l'ascensore. La demone notò che Chloe portava un borsone nero, all'oscuro della spesa tagliente vista fare da Linda, era un po' felice che forse Chloe volesse passare la notte con Lucifer.

Nell'attico.

Lucifer aggiustò la rosa rossa, vicino la candela nel centro del tavolo. Per l'occasione aveva scelto un porta candela molto antico, d'inizio novecento. Sentendo il ding dell'ascensore si voltò. Lucifer sorrise felice nel vedere Chloe. La sua detective indossava una maglia blu scura, con un paio di pantaloni di seta dello stesso colore, lasciando i capelli sciolti. Cercando d'ignorare il borsone nero alla mano destra di Chloe, Lucifer le disse
"Detective, sei magnifica"
Chloe alzò le spalle, indicando la zona preparata da Lucifer, chiedendogli
"Attendi qualcun altro? Ricordati che mi hai dato la tua parola"
Lucifer ridacchio, dicendole
"Come promesso sono solo per te, per qualunque cosa. Tutto questo sempre per te. Speravo che volessi cenare con me"
Chloe appoggiò la borsa vicino l'ascensore, ripetendo mentalmente

"Sono cattiva...sono senza cuore...sono cattiva...Non cedere...Non cedere"

Ma scoprire che Lucifer aveva preparato il formaggio grigliato con le fette di arance, il pane di orzo con lievito naturale, la turbò, facendole battere forte il cuore. Cercando di sembrare normale, disse al re dell'inferno
"Non amo gli sprechi. Quindi si, mangiamo. Poi devo farti quello che devo farti"
Lucifer annuì di si, felice di vederla sedersi.

Chloe dovete ammettere a se stessa, Lucifer era sempre un ottimo cuoco, apprezzando tantissimo il formaggio grigliato che lei adorava. Colpi ulteriormente il suo cuore un sottofondo di canzoni anni novanta.

Nel momento il quale Lucifer le versò nuovamente nel bicchiere del vino rosso, Chloe cercò di attaccarsi alla sua decisione di essere una persona cattiva, senza cuore, dicendo al re dell'inferno
"Mi congratulo con te signor Lucifer. Un'ottima strategia per ipnotizzare le persone che non ti conoscono"
Alzò il bicchiere, bevendo sicura di averlo colpito nel profondo. Invece Lucifer pensò che non poteva darle torto, era certo che la sua nomea di donnaiolo non lo aiutava. Annuì di sì, dicendo a Chloe con sguardo addolorato
"Chloe tu sai bene che non posso...o meglio non voglio mai mentire. Mai, ripeto mai per nessun'altra persona o mai cucinato. Di solito facevo portare qualcosa di pronto. Tu sei speciale per me"
Chloe sentì crescere nuovamente la frustrazione dentro di lei, replicando con rabbia a Lucifer
"Ma questa persona così speciale non era mai capace di capire o sopportare il tuo mondo…"
Strinse i pugni sotto il tavolo
"...Ma ti rendi conto come mi sono sentita scoprendo tutte le cose che mi avevi nascosto? Io…"
Si batte sul petto gridando
"...Non potevo sapere che eri il re dell'inferno, io non ero capace di capire che Pierce era il primo assassino del mondo oltre un pericoloso boss criminale. Io per te non sono mai stata speciale, ma una stupida bambola, che dovevi portare nel letto per scoparla, visto che il tuo mojo non funzionava con me. Io sono stanca delle persone come te, che mi nascondono le cose, credendo che sono incapace di sopportare…"
Cercò di frenare le lacrime, ma fu inutile, calde lacrime le bagnavano le guance, sotto lo sguardo dispiaciuto di Lucifer che non credeva mai di averla così offesa, Sentendola continuare con tono normale
"...non potrai mai capire come mi sentivo sola quando sei scappato a Las Vegas. Ma tu dovevi decidere per me. Io non ero degna del libero arbitrio che tu tanto decanti. Magari se avessi visto prima la tua parte bruciata, l'avrei accettata. Ora basta. Basta con te, basta con tutto in questo mondo. La Chloe buona non esiste più. La Chloe che perdona, la Chloe che comprende non esiste più"
Lucifer le urlò disperato
"No! Non puoi far scomparire la mia Chloe, l'unica persona che abbia mai amato, perché io ti amo, ti amo da sempre"
Chloe lo fissò con gli occhi sgranati, balbettando agli occhi lucidi di Lucifer
"Tu...Tu cosa?"
Lucifer tolse senza difficoltà il tavolino tra loro due, mettendolo di lato. In ginocchio si avvicinò a Chloe tenendole la mano destra nelle sue, dicendole con tono lieve
" Sai bene che non mento. Ti amo Chloe, dal primo attimo che posai gli occhi su di te. Il mio maledetto orgoglio, la mia guerra personale contro mio padre mi ha fatto sempre complicare le cose con te. Io ti amo Chloe. Da quando ti conosco, non ci sono più altri partner sessuali o sentimentali nella mia vita. Mi rendo conto che non amo il sesso estremo o altri cose degne di una camera di tortura, dove sono stato fin troppo. Chloe diamoci una possibilità, la meritiamo "
Chloe tolse la mano tra le sue, alzandosi, dicendo freddamente
"Lucifer sono arrivata al limite. Non provo nulla per te"
Lucifer sempre in ginocchio abbassò la testa, era certo che lei lo amava. Chloe gli disse senza guardarlo
"Io poi non posso avere a che fare…"
Cercò di non arretrare nella sua convinzione
"...con un mostro...un essere aberrante"
Lucifer alzatosi dal pavimento, sentiva mancargli le forze per qualche momento. Non poteva credere quello che aveva detto Chloe. In quel momento, il re dell'inferno voleva sul serio che Chloe lo torturava, magari uccidendolo. Si tappò le orecchie con le mani, tentando di frenare il ricordo dei suoi famigliari che gli gridavano
"Mostrò! Obbrobrio! Veleno!"
Mentre lui urlava per le torture chiedendo pietà. Srotolo le ali facendo sobbalzare Chloe che lo vide diventare nella sua forma bruciata.

Lucifer finì in ginocchio, le ali tornarono nella schiena, togliendosi freneticamente la giacca, strappando i bottoni della camicia aprendola. La detective arretrò qualche passo, vedendolo circondato da ombre nere, dalla forma umana. Le ombre afferrarono Lucifer, ridendo lo lanciarono dall'altra parte dell'attico. Alcune ombre si diressero da Chloe, mentre altre facevano sedere Lucifer su una sedia, continuando a insultarlo mentre lo legavano con corde.

Le ombre dissero a Chloe con una voce metallica
"Siamo stati posti nell'animo di Lucifer da quelli del paradiso. Usciamo fuori quando si sente solo, ferito nel cuore"
Chloe cercò di reprimere delle lacrime ricordando una frase di Lucifer dettagli qualche tempo prima
"Chloe, tu con Trixie, siete le uniche che non mi abbiano mai fatto sentire solo o indesiderato"
Una ombra si avvicinò ancora di più a lei, dicendole quasi sottovoce, con il vociare delle altre attorno a Lucifer
"Voi umani, siete così fantasiosi nella tortura, secondi solo a quelli dei suoi ricordi in paradiso. Dimmi cosa vuoi fargli. Noi ti aiuteremo. Siamo qui per lasciarlo vicino, vicino alla fine. Su dicci"
Altre ombre presero il borsone, portandolo vicino alla sedia, spingendo Chloe.

Lucifer era seduto su una delle sedie più robuste dell'attico. Una sedia che sembrava un trono. Le ombre gli avevano legato con corde i polsi ai braccioli della sedia, le caviglie alle gambe della sedia. Fisicamente, oltre la versione bruciata, era intatto. Mentalmente era finito nella prigione dei ricordi, delle offese ricevute. Quando vide Chloe fissarlo, mentre era nudo, chiuse gli occhi sicuro che anche l'unica persona che abbia mai amato, lo avesse abbandonato.

La detective fissò quell'essere che doveva essere tutto il male incarnato. Era lì, fermo in una versione bruciata che le aveva fatto paura. In quel momento vide solo il suo partner, l'amico speciale di Trixie, il gentiluomo che la difendeva meglio di chiunque altro, le apriva le porte, le diceva continuamente che era la migliore detective del mondo. Guardò con orrore il borsone nero volendo mai averlo preparato.

Il re dell"inferno apri gli occhi sorpreso, sentendo Chloe urlare
"Basta! Non dovete più tornare! Non merita tutto questo! Può aver sbagliato nel passato, ma oggi si tratta di una brava persona. Lasciatelo stare!"
Le ombre le dissero ridendo
"Sei brava nel tessere le sue lodi. Ma guardati, sei spaventata da lui"
Le ombre urlarono quando Chloe si sedette sulle gambe di Lucifer, baciandolo nella sua versione bruciata, dicendogli alternando piccoli baci su quel viso lesionato
"Ti prego perdonami, non mi fai paura, non sei un mostro per me. Ti amo, ti amo anche così. Lucifer smettiamola di farci del male, perdoniamoci a vicenda"
Chloe bacio le lacrime che scendevano dagli occhi di Lucifer che le disse con la voce rotta
"Chloe…"
Accennando un piccolo sorriso
"...non stai mettendo…"
Chloe appoggiò la fronte alla sua
"...Ma sono intrappolato nei ricordi tristi, terribili. Sento il mio cuore pieno, senza più spazio. Chloe sono condannato alla solitudine"
Le ombre risero. Ma Chloe non voleva perderlo, dicendo al suo amato Lucifer
"Liberiamo questo cuore"
Baciò Lucifer con passione, trasporto, volendo liberare dal passato terribile il suo cuore.

Il tempo attorno Chloe e Lucifer si fermò.

Lucifer era in piedi, nella versione bruciata, nudo circondato dalle ombre. Era ormai rassegnato, le ombre gli avrebbero mostrato ogni episodio di solitudine o rifiuto della sua eternità. Nella sua rassegnazione, Lucifer sentì una mano stringere la sua destra. Era Chloe, in piedi accanto a lui che gli disse con un ampio sorriso
"Sono sempre con te. Nessuna paura. Queste ombre devono capire che non possono più restare"
Le ombre risero, dicendo
"Umana, guarda la mediocrità di questo essere. I suoi ricordi sono solo dolore"

Il re dell'inferno guardò scioccato cosa stava succedendo. Per ogni ricordo doloroso, Chloe contrapponeva un ricordo felice con Lucifer. Una determinazione della detective che portò, la prima volta nella sua eternità, Lucifer nel contemplare nei ricordi di Chloe in quegli anni, un mare di amore, amicizia, gentilezza che commosse il re dell'inferno.

Intorno a Chloe e Lucifer vorticavano piccole immagini, momenti di dolore, solitudini di quel re triste. Nessuno dei due aprì gli occhi, persi nel loro amore. Le immagini raccolsero le ombre, scomparendo tutto in un lampo di luce angelica.

Chloe e Lucifer staccarono le labbra solo per respirare. Il re dell'inferno si guardò intorno, dicendo alla sua amata detective, sempre seduta sulle sue gambe
"Ci sei riuscita Chloe, le ombre sono scomparse per sempre. Il mio cuore non sanguina più. Ci sei riuscita"
Tornando nella sua forma umana. Chloe si appoggiò alla spalla sinistra di Lucifer, sorridendo felice. Senza problemi, Lucifer si liberò dalle corde. Alzandosi in piedi con Chloe tra le sue braccia stile sposa, le disse mentre fuori albeggiava
"Chloe vogliamo continuare il nostro appuntamento?"
Chloe rise felice, annuendo di sì, andando insieme nella camera da letto.

Quel pomeriggio.

Chloe si svegliò sola nel letto, ma coperta fino il collo da una coperta. Sorrise, ricordando con eccitazione i momenti passati con Lucifer. La sorprese sapere da Lucifer, nel turbine del loro fare l'amore
"Chloe, avrò fatto sesso in ogni modo, sperimentando ogni grado di orgasmo e sesso estremo, facendomi fare di tutto. Ti giuro, solo con te posso dire di aver fatto l'amore. Solo grazie a te conosco il valore delle carezze, dei baci, del prima e del dopo aver fatto l'amore. Sei proprio la mia anima gemella"

Poco dopo.

Affamata, Chloe si alzò dal letto cercando i suoi vestiti sparsi intorno nella camera. Si fermò notando la vestaglia blu scura che indossava Lucifer, lasciata su una poltrona. La indosso perdendosi nell'odore di Lucifer, uscendo dalla camera.

Vide Maze che portava nell'ascensore la sedia dove le ombre avevano legato Lucifer, con il borsone preparato da Chloe per torturare il re dell'inferno. Vedendola, la demone le disse prima di far chiudere le porte dell'ascensore
"Complimenti Chloe. Grazie del borsone con tutte queste cose"
Chloe sorrise, seguendo il canticchiare di Lucifer. Lo trovò in una moderna cucina, intento nella cottura di pancetta con uova. Aveva indosso un paio di pantaloni grigi di pigiama, con sopra un grembiule da cucina rosso con un forcone nero disegnato sopra. Vedendola le sorrise, dicendole
"Di solito sarei nudo sotto questo grembiule, ma visto che avremmo intorno la tua prole, meglio che sia coperto"
Chloe provò un nodo alla gola, sentendo quelle parole. Si sedette dall'altra parte del bancone della cucina, trovandosi baciata da Lucifer che le posò davanti un piatto con pancetta, uova e pane tostato. Affamata, trovò quella colazione deliziosa, con Lucifer dall'altra parte del bancone che mangiava da un piatto le stesse cose.

Qualche momento dopo.

Chloe fini il contenuto del piatto, sorseggiando il caffè in una tazza bianca, guardando Lucifer che stava pulendo la cucina, domandandogli
"Lucifer, se non vuoi rispondere capirò. Vorrei sapere, quelle ombre ti hanno finalmente lasciato? Lo chiedo solo perché mi preoccupo per te"
Lucifer sorrise, dicendole mentre continuava la pulizia della cucina
"Chloe non dovrai mai avete dubbi per chiedermi qualcosa. Tu puoi sapere tutto di me. Su quelle ombre, posso dirti che sei riuscita nel mandarle via..."
Lucifer si sentì bene appena Chloe l'abbraccio da dietro
"...perché sei la mia anima gemella. Non immagini quante volte sono tornate, soprattutto quando venivo scacciato, sentendomi così solo"
Cercando di cambiare argomento, Chloe gli disse, baciandogli le spalle
"Dovremmo dirlo al lavoro che stiamo insieme"
Lucifer sorrise sereno, anche l'ultimo tassello della sua vita era tornato apposto, per la prima volta nella sua eternità ipotizzava una vita con Chloe, decidendo di abbandonare la sua guerra contro il padre Dio.

FINE

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