Hero e Villain

di PGV 2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Anche Tu... (Izuku Midoriya) ***
Capitolo 2: *** Deku, Tu... (Katsuki Bakugou) ***
Capitolo 3: *** È Anche... (Shoto Todoroki) ***
Capitolo 4: *** E Sapete Perché? (Toshinori Yagi/All Might) ***
Capitolo 5: *** Questa Volta... (All for One) ***



Capitolo 1
*** Anche Tu... (Izuku Midoriya) ***


Salve a tutti!!! :)
Sono qui in questa sezione per portare alla vostra attenzione questa mia serie di One Shot interamente dedicata a “My Hero Academia”!!
Ho pensato a questa breve serie di One Shot quando mi sono appassionato all’anime l’anno scorso, ma era troppo tardi sia per inserirlo nella mia fic attualmente in corso che per inserirlo all’interno di una futura fic, e di conseguenza le possibilità di trattare il franchise in una mia fic erano pari a zero.
Così, per onorare questa serie a cui mi sono parecchio appassionato, ho deciso di creare questa serie di ben cinque One Shot dedicate tutte ad un personaggio specifico ;).
Le One Shot non sono niente di ché, giusto dei riassunti della vita dei pg dal loro punto di vista volti unicamente ad omaggiarli, ma spero che vi piacciano comunque :).
Il primo di cui parlerò è naturalmente il protagonista, Izuku “Deku” Midoriya, che come pg principale ammetto mi ha colpito molto per la sua tenacia e la sua forza di volontà nonostante il potere largamente distruttivo di cui era entrato in possesso da poco.
Gli altri quattro pg… non ve li anticipo, ma se vedete l’introduzione alle One Shot e la sezione Personaggi della fic capirete subito chi sono, di conseguenza non c’è neanche bisogno che ve li anticipi XD ;).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


ANCHE TU…
ONE SHOT SU IZUKU MIDORIYA




Anche tu…

Deku.
Questo era il nome che mi era stato dato da Kacchan, quello che un tempo era il mio migliore amico.
Era un soprannome che doveva sottolineare il disprezzo nei miei confronti. Quanto fossi inutile, debole, inerme davanti al pericolo. Questo perché, a differenza di tutti gli altri miei conoscenti, sono nato senza un Quirk.
Ormai l’80% della popolazione mondiale possiede un Quirk, un Unicità che gli garantisce un potere speciale, che lo distingue da tutti gli altri. Io sfortunatamente sono nato senza un Quirk, quindi sono un semplice umano qualunque.
Kacchan mi ripudia per questo. Lui un Quirk ce l’ha, ed è anche molto forte. Prima che scoprisse di averlo, eravamo amici. Migliori amici.
Il nostro rapporto è degenerato quando ho saputo che non avevo un Quirk. Da allora mi bullizza continuamente, prendendo in giro il mio carattere eroico a dispetto della mia assenza di un superpotere. Mi tormenta e mi perseguita.
Eppure, ciononostante ora è qui, davanti a me. Sta chiedendo spiegazioni sul Quirk che “magicamente” mi è apparso. Ha dedotto la verità, ha capito tutto.
Ha compreso che è stato All Might, l’eroe numero uno al mondo, a donarmi il suo ed a nominarmi suo erede. E tutto a causa del rapimento nei suoi confronti perpetrato da All for One, la nemesi del One far All, il Quirk che possiedo.
Ma come siamo arrivati a questo?
La spiegazione è semplice…

Anche tu…

Da quando sono bambino ho vissuto la mia vita all’ombra degli altri, incapace di poter fare qualsiasi cosa a causa della mia assenza di Quirk.
Mia madre non mi aiutò. Anziché convincermi che anche io potevo diventare un eroe, mi convinse che non avrei mai avuto l’opportunità di riuscirci. L’unica cosa che potevo fare era di stare seduto a guardare i video di All Might.
Il mio eroe. Il mio idolo. La mia ispirazione.
Lo guardavo piangendo, sicuro che non sarei mai riuscito a diventare come lui. E lentamente me ne stavo anche convincendo nel più profondo del mio cuore, là dove un barlume di speranza albergava ancora in me.
Ma cosa potevo fare? Non avevo nulla per diventare un eroe. Dovevo rassegnarmi all’inevitabile. Un giorno però, incappai proprio in lui. All Might. Mi salvò da un mostro melmoso che voleva prendere il controllo del mio corpo, e fu allora che gli posi la domanda se pure io potevo diventare un eroe.
Tuttavia, all’epoca la sua risposta fu no.
Lui, nonostante la sua immensa forza, aveva una vistosa cicatrice sul fianco sinistro, che gli impediva di usare il suo Quirk per più di tre ore al giorno o giù di lì. Il mondo era pieno di pericoli, e chi è senza Quirk non può farcela, questo mi disse indirettamente.
Le sue parole mi buttarono giù. Se anche l’eroe numero uno al mondo diceva così, significava che per davvero non avevo speranze di poter realizzare il mio sogno. Questo era un macigno enorme da sopportare sulla mia testa.
Eppure, ciononostante non ebbi nessuna esitazione a buttarmi su Kacchan per salvarlo dallo stesso mostro melmoso che aveva attaccato me. Anche se ero senza Quirk, non potevo abbandonare chi era in difficoltà.
Fu questo gesto, questo semplice gesto, che convinse il mio mito che aveva sbagliato tutto. Dopo avermi salvato, mi disse che aveva compreso come si era sbagliato e come servissero più persone come me per fare la differenza.
Fu allora che mi disse quelle parole. Quelle poche ma semplici parole che cambiarono la mia vita per sempre. Che mi dettero la consapevolezza che nonostante tutto io potevo ancora fare la differenza.
Io potevo difendere gli innocenti.
Io potevo essere…

Anche tu…

All Might decise allora di donarmi il suo Quirk.
Il One for All che possedeva era un abilità ereditaria, andava trasmessa da persona a persona nel corso delle generazioni. E lui aveva scelto me come erede di questo immenso potere, creato per portare la pace nel mondo.
Mi sentii tremendamente onorato di essere stato scelto dal mio eroe come suo successore. Era un incarico molto grande, forse addirittura troppo per le mie spalle, ma decisi comunque di accettarlo, questa era la mia prova del nove e non volevo mollarla.
Mi addestrò per mesi per ottenere il fisico necessario a padroneggiare il One for All, ed alla fine me lo consegnò… facendomi mangiare un suo capello…
La cosa fu disgustosa, non lo nego affatto, ma a quanto pare bisogna ingurgitare una parte del corpo dell’ex possessore del One for All con il suo consenso per ereditare il Quirk, quindi non ebbi molta scelta allora… purtroppo…
Ed allora, finalmente arrivò il giorno del test d’ingresso per la Yuei, la scuola di supereroi più importante e famosa del Giappone!
Il test fu molto difficile, bisognava abbattere dei robot ed accumulare più punti possibile. Il problema fu che a quanto pareva il mio fisico non era ancora pronto per una prova del genere, e mi ritrovai con gli arti spappolati.
Ciononostante, alla fine riuscì lo stesso a passare. Avevo colpito la giuria quando avevo abbattuto il robot più pericoloso di tutti per difendere Ochaco, una ragazza che stava facendo il test d’ingresso esattamente come me.
Finalmente ero entrato nella scuola più prestigiosa del Giappone, qualcosa che fino a qualche mese prima sembrava impossibile per le mie capacità. La sola idea mi esaltava non poco, finalmente la mia avventura da eroe era cominciata!!
Ammetto che i miei compagni di classe erano uno più particolare dell’altro. Feci subito amicizia con Ochaco ed un altro ragazzo chiamato Iida, divenimmo una squadra molto affiatata, ma anche con gli altri compagni andavo abbastanza d’accordo.
Ad eccezione che con lui. Sì, me lo ero ritrovato come compagno di classe alla fine.
Katsuki Bakugou.
Kacchan.

Anche tu…

Come se non bastasse, mi ritrovai a svolgere la prima prova eroe vs villain proprio contro di lui.
Sfortunatamente non ero ancora alla sua altezza e mi massacrò per bene, ma nonostante questo io e la mia compagna di squadra Ochaco riportammo la vittoria, e Kacchan la prese come una sconfitta netta nei miei confronti.
Mi faceva pena e provai a spiegargli come facevo ad avere un Quirk nonostante per anni non l’avessi avuto, ma non mi credette e lo stesso All Might mi disse che avrei dovuto evitare di rivelare a qualcuno il segreto del One for All.
Comprendevo la situazione, ma al tempo stesso se non avessi detto nulla a Kacchan lui lentamente avrebbe potuto maturare vero odio nei miei confronti. Era davvero una gran brutta situazione…
Come se non bastasse, la Yuei venne poi attaccata da dei villain molto pericolosi!
Erano comandati da Shigaraki, un uomo spietato che aveva portato con sé Nomu, un essere artificiale creato apposta per distruggere All Might. Lui era il loro obiettivo, ma intendevano comunque uccidere anche noi della 1° A, la classe a cui appartenevo.
Feci squadra con Tsuyu e Mineta per sopravvivere, e ciononostante alla fine la situazione si era fatta disperata. Fortunatamente All Might arrivò in tempo e sconfisse Nomu, costringendo gli altri villain a ritirarsi.
Il nostro professore Aizawa rimase ferito gravemente all’occhio, e l’altro nostro professore Thirteen venne ferito gravemente da Kurogiri, un villain che aveva il raro potere di creare varchi con cui spostarsi da un luogo all’altro.
Fortunatamente però, con l’arrivo del Preside e degli altri professori la situazione venne risolta. Ce l’avevamo vista brutta, ma alla fine eravamo sopravvissuti, anche se in questo modo la nostra classe attirò l’attenzione di tutti su di sé.
Nessuno studente del primo anno aveva mai dovuto affrontare dei villain direttamente, e questo naturalmente ci caricò di molte aspettative. Aspettative che si materializzarono all’evento scolastico che si svolse poco tempo dopo.
Il Festival Sportivo della Yuei!

Anche tu…

Il Festival Sportivo consisteva in tre prove che gli studenti dovevano superare.
Saremmo stati divisi per classi. Avrebbero cominciato le prime, quindi noi, poi le seconde ed infine le terze. Alla fine, uno studente per classe avrebbe vinto la competizione divenendo il campione del suo anno.
Sfortunatamente dovetti trattenermi molto durante la competizione, non avevo ancora il controllo del One for All e mi spaccavo fin troppo spesso le ossa. Ciononostante, vinsi comunque la prima prova, e riuscì a superare per il rotto della cuffia la seconda grazie a Ochaco, Fumikage e Mei, miei compagni di squadra per l’occasione.
Accedetti così all’ultima competizione, il torneo, ed al primo round sconfissi Shinso. Era un ragazzo strano, possedeva un Quirk in grado di controllare chiunque gli parlasse, e dall’atteggiamento si direbbe che sia un villain.
Invece ha un grande senso del dovere e dell’onore. Crede fermamente negli eroi e non ha superato il test d’ingresso perché il suo Quirk non era adatto a combattere i robot. Un tipo particolare, spero di averci a che fare di nuovo in futuro.
Nel secondo round invece affrontai Todoroki, un mio compagno di classe. Lui intendeva schiacciare gli ideali di suo padre e si rifiutava di adoperare il suo secondo Quirk delle fiamme solo perché apparteneva a suo padre, che l’aveva torturato psicologicamente.
Suo padre era Endevaour, l’eroe numero due subito dopo All Might, e io gli feci comprendere che quel Quirk era anche suo e non doveva trattenersi. Uscì sconfitto dall’incontro, ma alla fine lo convinsi che doveva adoperare il suo altro Quirk, perché era parte di lui e rinnegarlo avrebbe significato rinnegare una parte di sé.
Alla fine fu Kacchan a vincere la competizione delle prime classi, anche se Todoroki si rifiutò di combatterlo e per questo Kacchan non accettò la vittoria. Alla fine del Festival Sportivo, andammo in stage presso altri eroi.
Alcuni vennero addirittura chiamati perché erano stati notati durante il festival, e questo fu il mio caso dato che attirai l’attenzione di un eroe davvero particolare. Qualcuno che conosceva bene il One for All e sapeva come aiutarmi.
Gran Torino.
Il maestro di All Might.

Anche tu…

Grazie ai suoi insegnamenti, riuscì a controllare il 5% del One for All, e grazie a questa piccola percentuale riuscì addirittura ad avere la meglio sull’Ammazza-Eroi.
Si chiamava Stain, ed era un criminale che aveva perso la fiducia negli eroi che riteneva troppo materialisti ed ipocriti, e per questo li sterminava. Provò addirittura ad uccidere Iida, ma noi due insieme a Todoroki riuscimmo a sconfiggerlo.
Fu difficile sconfiggere un nemico tanto forte, che non poteva neppure essere definito un villain tanto fosse atipico, ma alla fine ce la facemmo e concludemmo il nostro stage.
A quel punto, tornammo a scuola e dovemmo affrontare gli esami di metà semestre. Consistevano in una prova scritta e, successivamente, in uno scontro a coppie contro uno dei nostri professori. Se avessimo vinto saremmo potuti andare al campeggio estivo per esercitarci nelle nostre debolezze.
Sfortunatamente, capitai in squadra con Kacchan, ed insieme dovemmo affrontare proprio All Might in persona. Peggio di così non poteva andarci.
Fortunatamente, riuscì a convincerlo ad andare oltre all’odio che provava per me ed a combattere come una squadra. Se avessimo voluto superare l’esame sarebbe stato l’unico modo con cui potevamo riuscirci, ed anche lui sembrò convincersene.
Alla fine, con un estremo sforzo riuscimmo a superare l’esame e, in conclusione, tutta la nostra classe fu ammessa al campeggio estivo, compresi quelli bocciati che, però, avrebbero dovuto sostenere dei corsi di recupero.
Prima del campeggio, facemmo una breve gita sull’isola della scienza, dove conobbi una ragazza di nome Rebecca e l’aiutai a salvare suo padre dalle grinfie di un villain. In quell’occasione, grazie ad una sua creazione, riuscì a adoperare al 100% il mio Quirk.
Sembrava assurdo che ci riuscissi, dato che il mio corpo non era ancora fisicamente pronto, ma ce la feci comunque, anche se la sua creazione, dei guanti particolari, si distrussero durante il combattimento finale.
Un vero peccato, visto che mi sarebbero serviti durante il campeggio estivo.
Il momento dove le vite di tutti gli abitanti del Giappone cambiarono per sempre…

Anche tu…

Quel campeggio estivo.
Quel dannato campeggio estivo.
Quando io, i miei compagni e quelli della 1° B lo cominciammo, MAI avremmo pensato che ci sarebbero state delle conseguenze così disastrose. Le prime giornate furono normali, con noi che ci allenavamo per migliorare i nostri Quirk.
Ma poi, una sera, fummo attaccati dalla Lega dei Villains, gli stessi che ci avevano attaccati quella volta.
In questo caso furono più agguerriti, e l’unica cosa che riuscì a fare fu di salvare Kota, un bambino che aveva smesso di credere negli eroi, da Muscular, un villain che aveva ucciso i suoi genitori.
Nonostante questo, venimmo irrimediabilmente sconfitti, e Kacchan fu rapito dai villains. Intendevano renderlo uno di loro, sapevo che Kacchan non avrebbe mai ceduto visto il suo carattere, ma nonostante questo non potevo lasciarlo lì.
Anche se mi odiava, anche se mi disprezzava, rimaneva comunque un mio amico ed un mio compagno di squadra. Per questo, con alcuni volontari della mia classe, decidemmo di andarlo a salvare.
Le forze dell’ordine ce l’avevano vietato, era una situazione più grande di noi e dovevamo rimanere in disparte. Ma io non potevo farlo, e finii così per trascinare i miei amici in una situazione davvero troppo pericolosa.
Perché? Beh… perché fece scendere in campo All for One in persona!
Era la nemesi del One for All, l’obiettivo finale di colui che custodisce questo Quirk, ed era davvero troppo presto affinché noi due ci battessimo. Lui era troppo forte. Io ero troppo debole. Non avrei avuto alcuna speranza.
L’unica cosa che potevamo fare era prendere Kacchan e scappare il più lontano possibile. Con una strategia ci riuscimmo, ma il prezzo per aver salvato Kacchan fu alto. Troppo alto.
All Might, nel tentativo di sconfiggere All for One una volta per tutte, dovette rinunciare a quel poco di One for All che gli era rimasto, e perse in questo modo il suo Quirk in maniera perenne e definitiva.
Il leader della Lega dei Villains era stato consegnato alla giustizia, ma noi avevamo perso il Simbolo della Pace. Io avevo perso il mio idolo.
E come ultimo gesto, All Might indicò la telecamera, puntando me, e disse chiare e testuali parole che furono abbastanza chiare solo per me.
Il prossimo… sei tu.
Io ero l’unico possessore del One for All rimasto. La pace si sarebbe basata tutta su di me. Il momento che tanto attendevo ma che al tempo stesso temevo era arrivato. Il futuro Simbolo della Pace sarei stato io.
Sarebbe toccato a me diventare… il più grande degli eroi!

Anche tu…

Fu un periodo difficilissimo quello che seguì. Per tutti.
Il mondo degli eroi era cambiato per sempre a causa del ritiro di All Might, al punto tale che i nostri professori dovettero convincere i nostri genitori a farci vivere tutti insieme vicino alla scuola, in modo da evitare altri attacchi.
Come se non bastasse, la scala gerarchica degli eroi subì un enorme cambiamento, e l’attività criminale cominciò ad aumentare. E tutto questo solo perché non eravamo riusciti a salvare Kacchan in quell’occasione.
Svolgemmo anche il test per ottenere la licenza provvisoria da eroe. Un test diviso in due sfide diverse. I parametri dell’esame quell’anno erano cambiati per venire incontro alla necessità di nuovi eroi dopo il ritiro del Simbolo della Pace.
La prima prova la superammo tutti quanti noi della 1° A, anche se dovetti affrontare una strana ragazza che cambiava aspetto continuamente. Che tipa particolare…
La seconda ed ultima invece Kacchan e Todoroki non riuscirono a superarla. Noi tutti altri invece ce la facemmo ed ottenemmo la licenza provvisoria da eroi. Da quel momento avremmo potuto agire come eroi, anche se in maniera limitata.
Fu però in quell’occasione che Kacchan mi dette già un indizio per farmi comprendere che aveva capito la natura del mio Quirk. Nessuno mi conosceva meglio di lui tra i miei compagni, e lo stava dimostrando ulteriormente.
Proprio per questo, stasera stessa, ha chiesto di incontrarmi. E prendendomi da parte mi ha raccontato la sua teoria, chiedendomi conferma che la sua supposizione sia vera. Volendo sapere se ha indovinato.
Che io ho ereditato il Quirk di All Might.

Anche tu…

Ed ora cosa gli rispondo?
Sono qui, davanti a Kacchan che non so che cosa dire. Non so che cosa rispondere senza andare contro al volere di All Might stesso, che mi ha vietato di dire a qualcuno il segreto di One for All per evitare ripercussioni nei loro confronti.
Questa è un orribile situazione, mi sono cacciato in un bel guaio e non so cosa dire. Ma al tempo stesso so che non posso fare scena muta, altrimenti farei capire troppo a Kacchan ed i suoi sospetti nei miei confronti aumenterebbero.
Ed è proprio in questo momento che mi tornano alla mente le parole che All Might mi ha pronunciato quel giorno. Quel fatidico giorno che ha cambiato la mia vita per sempre.
Non so perché mi sono tornate alla mente proprio ora. Forse perché è anche da questi piccoli gesti che si comprende la vera natura di un eroe. Forse perché è sottopressione che bisogna dimostrare di che pasta si è fatti. Forse perché un eroe affronta ogni situazione, anche la più difficile.
Fatto sta che quella breve frase di All Might mi sta rimbombando nella mente, e non posso fare a meno di commuovermi al ricordo di quell’attimo. Quel breve attimo che ha segnato la mia vita e mi ha fatto capire che potevo essere anche di più.
Quell’attimo in cui ho capito…

Anche tu… puoi diventare un eroe!!


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Per il punto in cui ho deciso di stopparmi con gli eventi di questa One Shot, non c’era moltissimo di cui parlare di Deku, ma ho fatto come potevo per cercare di approfondire l’argomento come potevo, e spero di esserci riuscito alla fine :).
Posso già anticipare che quasi tutti gli eventi si fermeranno alla terza stagione al massimo, e questo perché purtroppo con l’anime sono ancora fermo a quel punto T_T anche se intendo iniziare la quarta stagione il mese prossimo, di conseguenza sarà uno stop solo momentaneo ;).
Alcune di queste One Shot si fermeranno anche prima, ma tutte avranno come limite massimo la prima metà della terza stagione, ve lo anticipo subito così non vi sorprenderete se vedrete le One Shot “fermarsi” ad un certo punto della trama del manga/anime :).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo martedì 08 Dicembre, tra cinque giorni, per la seconda One Shot dedicata a “My Hero Academia”!! ;)

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Capitolo 2
*** Deku, Tu... (Katsuki Bakugou) ***


Salve a tutti!!! :)
Sono qui oggi per portarvi la seconda di questa serie di One Shot interamente dedicata alla serie manga/anime di “My Hero Academia”!!
Il secondo personaggio che ho deciso di trattare in questa serie è Katsuki Bakugou, il rivale del protagonista, e questo per un motivo ben specifico.
Sottolineo immediatamente di non essere un fan accanito dei rivali dei protagonisti, mi sono per lo più indifferenti a parte poche eccezioni come Seto Kaiba di “Yu-Gi-Oh”, tuttavia Bakugou ha una struttura narrativa alle spalle molto diversa rispetto agli altri, e questo ha finito per affascinarmi.
Difatti, alla fine della terza stagione, arriva ad un punto in cui molti rivali nei manga/anime, soprattutto Shonen, ci arrivano solo abbastanza vicini al finale, e questo mi ha sorpreso non poco, per questo ho deciso di dedicargli questa One Shot :).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


DEKU, TU…
ONE SHOT SU KATSUKI BAKUGOU




Deku, tu…

Quel maledetto Deku.
È come una zecca, me lo ritrovo sempre tra i piedi. Anche quando credo di essermene sbarazzato, anche quando credo che non rivedrò più la sua stupida faccia, alla fine sbuca fuori quando meno me l’aspetto.
Non lo sopporto. Non l’ho mai sopportato.
Eppure, adesso, che ce l’ho davanti a chiedere spiegazioni sulla teoria che ho elaborato dopo il mio rapimento, non posso fare a meno di guardarlo con pietà. Dovrei essere imbufalito con lui, ed invece sono arrabbiato con me stesso.
So bene perché, lo so benissimo. Perché so che è colpa mia se il mio idolo si è ritirato. È colpa mia se ora il crimine ha preso il sopravvento e gli eroi fanno fatica a trattenerlo.
Non riesco ad essere arrabbiato con Deku perché sono già abbastanza arrabbiato con me stesso. Non riesco ad accettare di aver provocato la fine del mio eroe. Un peso enorme che non so se riuscirò a reggere se Deku non mi darà la conferma che voglio qui, ed adesso.
Sembra assurdo che tra tutti, sia stato scelto proprio lui. Eppure, gli indizi li ho avuti davanti tutto il tempo, da quando… da quando Deku ha provato a salvarmi la vita da quel mostro melmoso. Erano lì, davanti a me, e non li vedevo. E so anche il perché.
Non riuscivo ad accettare la verità.
La verità di non essere all’altezza del mio eroe preferito.

Deku, tu…

Io e Deku ci conosciamo da quando eravamo bambini.
All’epoca eravamo migliori amici, facevamo parte di un gruppo e ci divertivamo molto insieme. Tuttavia, da quando ho scoperto qual era il mio Quirk tutto cambiò, anche per via dell’Unicità potente che avevo acquisito.
Era la Distruzione Esplosiva. Avevo acquisito la capacità di trasformare il mio sudore corporeo in nitroglicerina da usare per attacchi esplosivi. Un Quirk estremamente potente che mi aveva reso subito il capo del nostro gruppetto.
Al contrario, Deku non aveva acquisito nessun Quirk e mai l’avrebbe acquisito. Questa cosa però non lo demoralizzò, continuava ad essere un testardo piagnucolone che provava a difendere i più deboli, un atteggiamento che non sopportavo.
Non accettava la realtà di essere un patetico fallito, e per questo lo estromisi dal gruppo e lo bullizzai. Doveva capire che sarebbe rimasto un debole per il resto della sua vita, eppure nonostante questo non mollò per nessun motivo.
Quando eravamo alle medie tentò anche l’offesa definitiva. Scelse, come me, di iscriversi alla Yuei, la scuola di eroi più prestigiosa del Giappone!!
Lui, un patetico umano senza Quirk, voleva tentare di entrare alla Yuei? Ma era una presa in giro?!
Mi sentì a dir poco incavolato nero, e provai a fargli capire che ogni suo tentativo sarebbe stato vano. Lo presi da parte, lo insultai, lo minacciai. Ma niente, ancora una volta si dimostrò il testardo piagnucolone di sempre.
Come se non bastasse quel giorno, quel maledetto giorno, lui fu l’unico a provare a salvarmi la vita.
Fui preso da un mostro melmoso che voleva adoperare il mio Quirk per commettere crimini. Provai a resistere più che potevo, ma la sua forza era troppo grande e nessuno intervenne per darmi una mano. Ero da solo, o almeno così credevo…
Perché quell’imbecille di Deku fu l’unico che provò a fare qualcosa!!

Deku, tu…

Disse che mi aveva visto in difficoltà e sembravo uno che aveva bisogno di aiuto, per questo intervenne in mio aiuto nonostante fosse senza Quirk.
Alla fine ci pensò All Might a salvare entrambi ed a sconfiggere quel mostro melmoso. Ammiravo All Might da quando ero un bambino e volevo essere esattamente come lui, da grande sarei voluto diventare l’eroe numero uno per emulare le sue gesta.
Fu emozionante per me essere salvato proprio da lui, ma l’irritazione di essere stato aiutato per l’ennesima volta da Deku superò la mia gratitudine nei suoi confronti. Testardo piagnucolone che non era altro…
E come se non bastasse, me lo ritrovai per davvero alla Yuei!!
Non sapevo bene come fosse stato possibile allora, ma quel bastardo di Deku era riuscito a superare il test d’ingresso e ad accedere alla prestigiosa scuola. Ma come diavolo era possibile?!
Il test consisteva nel distruggere i robot ed accumulare più punti possibili, come poteva aver superato una prova del genere?! Io dal canto mio non ebbi problemi ed arrivai addirittura al primo posto, ma lui…
Come diavolo c’era riuscito?!

Deku, tu…

Questa cosa mi irritava non poco, e tra l’altro finimmo per diventare compagni di classe.
Oltre al danno anche la beffa, quel piagnucolone bastardo non lo sopportavo più. Ed ebbi l’opportunità di testare personalmente come aveva superato il test.
Già durante i primi allenamenti con il professor Aizawa notai che aveva una forza sovrumana che non riuscì a spiegarmi, poi quando io e lui ci trovammo faccia a faccia durante una prova decisa da All Might ebbi l’occasione di affrontarlo faccia a faccia.
Volevo spiegazioni su come avesse ottenuto un Quirk ben oltre l’età prestabilita. Volevo capire se fosse davvero forte abbastanza da meritarsi la Yuei. Ed almeno in quell’occasione mi accorsi che era tutto fuorché forte.
Qualunque cosa facessi io lo contrastavo senza problemi, ero troppo forte per lui e rimaneva una mezza pippa comparato a me.
Eppure, nonostante questo riuscì lo stesso a fregarmi ed a vincere la prova con astuzia.

Deku, tu…

Fu allora che mi dette il primo indizio.
Mi disse che quel potere gli era stato donato e non l’aveva fin dalla nascita. Avrei dovuto comprendere già allora come stavano le cose, ma presi il tutto come una presa in giro e me ne andai, non volendolo più ascoltare.
Anche se fisicamente ero superiore a lui, presi quella batosta come una sconfitta anche fisica, e giurai che mi sarei allenato ancora di più per non farmi superare da lui e diventare il numero uno.
Poco tempo dopo, fummo attaccati dalla Lega dei Villains, che schierò un guerriero creato apposta per sconfiggere All Might. Grazie a quest’ultimo ed agli altri professori riportammo la vittoria e li costringemmo a ritirarsi.
Ce la stavamo vedendo brutta, ma alla fine ancora una volta All Might mostrò come mai era l’eroe numero uno. Non avrei però mai pensato che quel primo incontro con la Lega dei Villains sarebbe stato il preludio a qualcosa di più grosso per me…
Archiviata però quella pratica, dovemmo concentrarci tutti sul Festival Sportivo che sarebbe iniziato entro breve. Non avevo intenzione di sfigurare ed intendevo vincere la competizione, cosa che feci sapere a tutti quanti sia in classe che all’inaugurazione.
Ci saremmo scontrati per anno, quindi i nostri avversari sarebbero stati tutte le altre prime.
Non che la cosa avrebbe fatto differenza, volevo vincere ed avrei vinto!

Deku, tu…

La prima prova la vinse Deku, senza neppure dover ricorrere al suo potere.
Quel maledetto bastardo aveva usato ancora una volta l’astuzia per fregarmi, ma come diavolo ci riusciva?! Questa cosa mi mandava in bestia assolutamente!!
La seconda prova era invece a squadre, e decisi di prendere con me capelli di merda, la ragazzina rosa e il tipo con le corde. Dovetti affrontare uno spocchioso della 1° B che mi aveva insultato, ma gli feci comprendere ben presto il suo errore dandogli una bella lezione.
Anche questa prova fu superata ed accedetti alla fase a torneo, l’ultima del Festival. Nel primo round sconfissi faccia tonda, che comunque non se la cavò male nonostante le intimai di ritirarsi durante il combattimento.
Al secondo round invece ho affrontato capelli di merda, mentre al secondo quella specie di uccello con l’ombra. Naturalmente anche loro li sconfissi facilmente, ed in finale mi scontrai con Icy Hot, il mio rivale numero uno in classe.
Volevo una battaglia all’ultimo sangue, volevo vincere meritatamente… e lui invece si rifiutò di combattere e lo sconfissi solo perché non aveva lanciato il suo attacco. Ma che razza di presa in giro era quella?!
Scommetto che fu colpa di Deku. I due si erano scontrati nel secondo round e Icy Hot aveva vinto, ma da quel momento il suo approccio alle battaglie era cambiato. Dannato bastardo piagnucolone, mi aveva ostacolato un’altra volta!!
Volevo vincere, ma non così…

Deku, tu…

Dovettero addirittura legarmi con il cemento per costringermi a ritirare il premio.
Ma io non lo volevo, erano davvero testardi alla Yuei!
Stupido Festival Sportivo! Stupido Icy Hot! Stupido Deku!
Dovetti archiviare rapidamente il Festival perché fu ben presto tempo del tirocinio. Ricevetti molte richieste di stage dato che avevo vinto il Festival, ed alla fine scelsi di andare da Best Jeanist, l’eroe numero quattro dell’epoca.
Mai decisione fu più sbagliata per me.
Quel maledetto mi fece cambiare taglio di capelli, e tutto il tirocinio si basò sul mio comportamento. Voleva che fossi più educato, ma io volevo diventare più forte. Che razza di tirocinio di merda era?!
E mentre io perdevo tempo con quell’idiota, Deku ed Icy Hot diventavano più forti e sconfiggevano l’Ammazza-Eroi. Ma porca… oltre al danno pure la beffa!
Al ritorno dal tirocinio poi, dovetti pure fare squadra con quel Deku per affrontare All Might in una prova. Se non l’avessimo superata, non avremmo partecipato al campo estivo essendo un esame di metà semestre.
Grrr, non sapendo come era andata la prova scritta, praticamente ci ero obbligato. Inizialmente mi rifiutai pure di fare squadra con lui e combattei da solo, provando ad affrontare All Might con le mie sole forze.
Ma lui, nonostante fosse limitato dai pesi, rimaneva comunque troppo forte per me, ed io fui dannatamente obbligato a collaborare con quel bastardo di Deku. Alla fine, riportammo la vittoria, ma mi costò tantissimo dover aiutare Deku, dannazione!
E se solo avessi saputo cosa sarebbe successo al campo estivo, probabilmente avrei continuato per quella strada e mi sarei fatto bocciare. Quel maledetto campo estivo… è stato l’inizio di tutte le disgrazie.
L’inizio… della mia colpa più grande!

Deku, tu…

Inizialmente il campo estivo andò bene.
Ci allenavano a migliorare i nostri Quirk e tanto bastava per me. I problemi iniziarono quando una notte la Lega dei Villains tornò alla carica, il loro obiettivo era portare scompiglio nel campo e… rapire me!
Intendevano prendermi per convincermi ad unirsi al loro stupido gruppo. Inizialmente mi mandarono contro uno strano tizio che usava i denti per combattere, e fummo salvati dall’uccello con l’ombra. Tsk, ce l’avrei potuta fare anche da solo…
Poi però… non ricordo bene cosa accadde, ma mi ritrovai all’improvviso tra le mani del nemico trascinato all’interno di un varco. Le ultime cose che riuscì a dire furono a Deku di andarsene di lì e di non fare nulla.
Ci mancava solo che quell’idiota mi avrebbe salvato pure da una situazione del genere. Ero in grado di uscirne da solo, e l’avrei dimostrato sia a lui che a tutti gli altri!
Mi portarono nella base nemica, ed il loro Capo provò a convincermi in tutti i modi a schierarmi dalla loro parte. Fiato sprecato, il mio sogno era diventare l’eroe numero uno al mondo, e non sarebbero stati un branco di criminali come loro a farmi desistere.
Le loro parole mi entrarono da una parte ed uscirono dall’altra. Ed alla fine gli eroi intervennero per portarmi in salvo. Tuttavia, ancora una volta non furono loro a salvarmi effettivamente, ma quel bastardo di Deku!
Sapeva che non avrei mai preso la sua mano se me l’avesse tesa, e per questo lasciò che fosse capelli di merda a salvarmi, in modo che non mi sentissi in debito con lui. Tsk, quel piagnucolone bastardo mi aveva fregato ancora una volta!
Ma in quell’istante non mi importava molto del modo in cui ero stato salvato, anche perché dopo accadde qualcosa di orribile. All Might, che era intervenuto per salvarmi, riuscì a sconfiggere il Capo dei Villains… ma dovette rinunciare per sempre ai suoi poteri!
Alla fine, l’eroe numero uno dovette ritirarsi per sempre in quanto sprovvisto di poteri… e tutto a causa mia!
Era rimasto inerme perché era venuto a salvare me. Ed a causa del suo ritiro l’assetto degli eroi fu riorganizzato, ed i criminali ne approfittarono subito. Il mondo era piombato nel caos più completo…
Ed era tutta colpa mia…

Deku, tu…

Fu in quell’occasione che ebbi un ulteriore indizio molto importante.
All Might, dopo aver sconfitto il Capo dei Villains, indicò la telecamera e disse “Il prossimo… sei tu!”. Tutti la intesero come una minaccia verso gli altri villains che erano scappati… ma non Deku. Non lui.
Lui scoppiò a piangere disperatamente. Sembrava che il messaggio fosse rivolto proprio a lui, e fu questo a darmi un ulteriore sospetto. Quel Capo dei Villains aveva rubato il potere della gatta che ci stava addestrando al campo estivo e l’aveva reso suo.
Se questo era stato possibile, significava che i Quirk potevano essere trasmessi a qualcun altro. Aggiungiamoci poi che l’Unicità di Deku era TROPPO simile a quella di All Might, e… il quadro finale che ne veniva fuori non sembrava lasciar spazio a dubbi…
Durante l’esame per ottenere la licenza provvisoria da eroe detti a Deku un ulteriore indizio per fargli capire che stavo comprendendo tutto su di lui e su All Might. Sì, l’esame per ottenere la licenza provvisoria da eroe.
Dovemmo farlo perché era la prassi per gli studenti, tuttavia dopo il ritiro di All Might i parametri erano notevolmente cambiati… ed anche a causa di questo alla fine fui bocciato!
La prima prova riuscì a superarla sconfiggendo un bastardo che trasformava gli altri in strane poltiglie. Ammetto che ci riuscì solo grazie all’aiuto di capelli di merda e del tipo elettrico, ma almeno il primo round lo superai.
Il secondo invece… Grrr, mi bocciarono perché non ero stato gentile con le vittime!!
Ma chi se ne frega se sono gentile o meno? L’importante è che si salvino, che sia da sole o con il nostro aiuto poco cambia. Ed il fatto che Icy Hot sia stato bocciato insieme a me non aiuta di sicuro, Grrr che rabbia…
Potevamo ottenerla comunque in sei mesi di corsi riparatori, ma sarebbe stato comunque molto seccante. A quel punto però, la cosa estremamente importante era solamente una, e non potevo più aspettare ormai…
Ossia chiarirmi con Deku una volta per tutte!!

Deku, tu…

In questo momento ce l’ho davanti a me.
Gli sto esponendo tutti i miei dubbi e le mie teorie senza saltare neanche un pezzo. Sto vedendo in questo modo la paura che sta crescendo nei suoi occhi. Sto indovinando, ne sono sicuro, ma voglio sentirlo dire da lui.
Non mi accontento di aver azzeccato tutto quanto. Non mi accontento di aver messo quel bastardo con le spalle al muro. No, ho troppi sensi di colpa per aver costretto indirettamente All Might al ritiro, non mi soddisferebbe.
Voglio che sia lui ad ammettere davanti a me quello che è successo. Voglio che sia lui a parlare ed a dirmelo in faccia. Voglio che sia lui a confessare quanto accaduto. Voglio che sia lui a rivelare cos’è accaduto da quando quel mostro melmoso mi ha attaccato.
Voglio che sia lui a svelare il suo punto di forza.
Voglio che sia lui a farmi ammettere… la mia debolezza.
La mia colpa… la mia maledizione…

Deku, tu… hai il potere di All Might, vero?


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Essendo arrivato solamente alla terza stagione, ho trattato la storia del personaggio conosciuta solo fino a quel momento, e spero di aver fatto un buon lavoro alla fine :).
Naturalmente anche questa One Shot, così come quella venuta prima, è semplicemente un riassunto della vita di Bakugou dal suo punto di vista, e di conseguenza non è nulla di ché se non un lavoro volto ad omaggiare il personaggio e basta, ma spero vi abbia comunque fatto piacere la lettura ;).
So che come One Shot non è risultata eccessivamente lunga, forse è addirittura la più corta che abbia mai scritto, ma ho cercato di condensare tutto quello che era stato detto su Bakugou in poche pagine di Word, e spero di esserci riuscito alla fine :).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo giovedì 10 Dicembre, tra due giorni, per la terza One Shot dedicata a “My Hero Academia”!! ;)

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Capitolo 3
*** È Anche... (Shoto Todoroki) ***


Salve a tutti!!! :)
Sono qui oggi per portarvi la terza di questa serie di One Shot interamente dedicata alla serie manga/anime di “My Hero Academia”!!
Il terzo personaggio che ho deciso di trattare in questa serie è Shoto Todoroki, una scelta che forse può sembrare fin troppo scontata, ma che inizialmente non lo era.
Il personaggio nella prima stagione non mi diceva nulla di ché, mi sembrava il classico tenebroso forte che sconfiggeva tutti coloro che gli si paravano davanti, nulla di davvero inedito e nulla che non avessi già visto.
Però poi, nella prima parte della seconda stagione, ho visto uno sviluppo del personaggio che ho apprezzato parecchio, grazie anche al suo rapporto con il padre Endeavour, e per questo ho deciso di dedicargli questa One Shot :).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


È ANCHE…
ONE SHOT SU SHOTO TODOROKI




È anche…

Non avrei mai pensato di arrivare a tanto.
Non avrei mai creduto che un ragazzo, un compagno di classe che conosco da poco tempo, sarebbe riuscito a comprendermi più di quanto avessi fatto io nel resto della mia vita.
Sono qui, che sto combattendo il secondo round del torneo, l’ultima prova del Festival Sportivo. Questo avrebbe dovuto essere l’evento in cui avrei cancellato per sempre l’eredità di mio padre, ed invece ora sto seriamente pensando di portarla avanti.
Non per lui. Un grandissimo bastardo che ha rovinato la vita a me ed a tutta la mia famiglia.
Per me stesso. Solamente per me stesso.
Fino a qualche minuto fa desideravo unicamente cancellarlo dalla mia mente. Distruggere tutto quello che desiderava in modo che conoscesse la disperazione che ho provato io quando ero bambino ed ero davanti a lui.
Adesso invece, sono pronto ad usare il suo potere. Quello che ho rinnegato per il resto della mia vita. Sono pronto a sfoderarlo ed a considerarlo parte di me. Qualcosa che non avrei mai pensato sarebbe stato possibile.
E devo tutto questo solamente a lui.
Izuku Midoriya.

È anche…

Il mio risentimento per mio padre è nato il giorno stesso in cui sono nato.
Mio padre è Endevaour, l’eroe numero due al mondo. Nella classifica ed in forza è superato unicamente da All Might, il simbolo della pace. È il suo più grande desiderio spodestarlo dal suo posto e diventare l’eroe numero uno.
Eppure, sono convinto che, nonostante questo sia il suo desiderio, lui è a conoscenza del fatto che non ci riuscirà mai. Anche se non lo ammetterà mai perché è una dannata testa calda, sono certo che lui sa che non supererà mai All Might.
Altrimenti non avrebbe mai cercato di avermi.
Un giorno, egli andò dai genitori di mia madre e li convinse a sposare la loro figlia. La desiderava ardentemente perché lei possedeva il potere del ghiaccio, mentre lui possedeva quello del fuoco, un’alchimia perfetta.
Il suo scopo era quello di avere un figlio che possedesse entrambi i poteri. Era convinto, anzi è tuttora convinto, che qualcuno nato con un Quirk del genere avrebbe le capacità per diventare l’eroe numero uno al mondo.
Non so se sia vero o meno, ma di certo non intendo scoprirlo. Pur di avere me, mio padre fece “sfornare” un figlio dietro l’altro a mia madre. Quando falliva il tentativo di unione delle Unicità, ci riprovava subito dopo.
Fallì tre volte prima che nascessi finalmente io. Il figlio che tanto bramava. L’eroe che tanto desiderava.
Convinto che dovessi ereditare la sua volontà e spodestare All Might come eroe numero uno, mi sottopose a duri allenamenti. Erano a dir poco orribili, ed io non potei vivere l’infanzia che tanto desideravo perché lui me lo impediva.
Ogni giorno vedevo i miei due fratelli e mia sorella giocare, e soffrivo nel non potermi unire a loro. Dovevo pensare solo ad allenarmi perché “ero nato per la grandezza”.
Che mucchio di scempiaggini. Lui voleva solamente qualcuno sangue del suo sangue che detronizzasse All Might perché dentro di sé sapeva di non poterci riuscire lui. Di me non gliene importava nulla, e mai gliene sarebbe importato.
E la cosa peggiore, fu quello che accadde a mia madre…

È anche…

Lei soffrì terribilmente il trattamento a cui l’aveva riservata mio padre.
Finì per chiudersi in sé stessa, senza parlare quasi mai. Potei dire di non avere né un padre né una madre, perché quell’uomo me li aveva portati via entrambi. Ed un giorno, accadde l’irreparabile che segnò il destino di entrambi.
In preda alla rabbia perché il mio volto le ricordava quello di mio padre, mia madre mi gettò contro dell’acqua bollente, provocandomi così una cicatrice bella vistosa attorno all’occhio sinistro. Un comportamento arrivato per via dell’esasperazione.
A causa di quello che aveva fatto, venne mandata in una struttura di riposo, in modo che potessero prendersi cura di lei. In pratica era stata considerata una pazza ed era stata rinchiusa in un manicomio, se proprio vogliamo essere precisi.
Da quel giorno, non la vidi più.
Non ebbi il coraggio di andarla a trovare perché ero convinto che mi odiasse profondamente. Il mio volto le ricordava quello di mio padre, un uomo che disprezzava con tutta sé stessa, e di conseguenza poteva odiare anche me.
Non sapevo che cosa fare ed ero in preda al panico, ma dopo quel giorno feci comunque un giuramento. Non avrei MAI usato il potere del fuoco, neanche una volta, neanche se fosse stata in gioco la mia stessa vita.
Avrei combattuto unicamente adoperando il Quirk del ghiaccio, l’unico che consideravo mio a tutti gli effetti. In questo modo, mio padre avrebbe saputo che, quando sarei diventato il numero uno, sarebbe stato solo merito di mia madre.
Lui non avrebbe fatto nulla, sarebbe stato come se non avesse contato nulla per me. Ed in questo modo avrei schiacciato tutti i suoi ideali. L’avrebbe pagata per quello che aveva fatto alla mia famiglia, avrebbe pagato per quello che aveva fatto a me ed a mia madre.
E la gente lo considera un eroe. Se solo conoscesse la sua vera natura…
Con questa convinzione, mi allenai nell’uso unico del ghiaccio. Ebbi qualche problema, dato che più utilizzavo il Quirk e più il mio corpo si congelava, e di conseguenza dovevo calibrare bene gli attacchi che adoperavo.
Avrei potuto sciogliere il ghiaccio con il fuoco, ma non intendevo farlo. MAI avrei utilizzato la sua Unicità, per nessuna ragione!
Continuai in questo modo ad allenarmi e, alla fine, ottenni una raccomandazione. Un pass per entrare senza test d’ingresso dritto alla Yuei, la più grande scuola supereroistica del Giappone e forse del mondo.
Bene, il primo passo era stato compiuto, adesso dovevo unicamente andare avanti…

È anche…

Anche se ero stato raccomandato, dovetti lo stesso affrontare un test.
Si trattava di una corsa tra tutti i raccomandati, i primi due che avrebbero vinto sarebbero entrati nella scuola. Io ero sicuro di vincere e non badai a nessuno degli altri partecipanti. Feci male, perché venni sconfitto.
Arrivai secondo, quindi ebbi comunque la possibilità di accedere alla scuola, ma uno di loro riuscì lo stesso a superarmi. Si trattava di uno che adoperava il vento o roba del genere, e che era pure abbastanza eccentrico.
Provò pure a stringere amicizia con me una volta finita la gara, ma io non ero interessato. Già non avevo intenzione di fare amicizia con nessuno, se poi ci provava chi aveva appena dimostrato che dovevo ancora migliorare…
Non so cosa accadde poi, ma quell’individuo si rifiutò di entrare alla Yuei ed andò in un’altra scuola. Il suo posto venne preso dal terzo classificato. Chissà come mai…
Ma a me sinceramente non importava. Ero entrato alla Yuei e solo questo contava.
Venni messo nella 1° A, ed ebbi così modo di conoscere i miei diciannove compagni. Devo dire che sono uno più eccentrico dell’altro, siamo un bel campione di stranezze, ma a me sinceramente poco importa.
Ero lì solo per diventare un professionista. Per nessun altro motivo.
E per questo feci subito capire agli altri il mio livello, in modo che capissero chi fossi. Durante una prova di All Might venni messo in squadra con Shoji, e dovevamo affrontare Ojiro e Hagakure.
Loro erano i villain e dovevano difendere un missile da noi eroi. Bastò che usassi il mio potere del ghiaccio per congelare i loro piedi e vincere subito la prova. Colpì tutti i miei compagni e persino All Might, questo era sicuramente un ottimo inizio.
Poi però ci trovammo ad affrontare la crisi peggiore, quando i villains invasero la nostra scuola. Era un gruppo ben numeroso, ed il loro scopo era quello di uccidere All Might con una creatura creata proprio per tale scopo.
Non ebbi nessun problema a sbarazzarmi dei pesci piccoli, anche se ammetto che rischiai di congelare la povera Hagakure. Quando però provai ad affrontare quella strana creatura, mi ritrovai spiazzato dalla sua capacità di ricreare gli arti.
Fortunatamente intervenne All Might che sconfisse quell’essere e costrinse i villains a fuggire. Fu davvero incredibile, ed io imparai una grande lezione quel giorno. Anche se ero migliorato notevolmente, non era ancora sufficiente.
Dovevo migliorare ancora. E l’opportunità stava per arrivare.

È anche…

Venne ben presto il giorno del Festival Sportivo.
Una competizione che vede i vari anni della Yuei affrontarsi in una serie di prove che alla fine avrebbero decretato un unico vincitore. Si teneva una volta all’anno, ed era un modo per mettersi in mostra davanti agli eroi professionisti.
Era l’occasione che stavo aspettando da una vita.
Questa era la mia opportunità per schiacciare definitivamente gli ideali di mio padre. Mi sarebbe bastato vincere questo Festival adoperando unicamente il potere del ghiaccio, in questo modo tutti avrebbero visto che non avevo ereditato nulla da lui.
Sarei stato libero dalla sua ombra, ed il suo desiderio sarebbe stato annientato definitivamente. Dovevo solamente vincere questa competizione, una volta terminata la mia vita sarebbe finalmente cambiata. Per sempre.
Entrai nella competizione con una grinta enorme, una che non avevo mai avuto prima di allora. Volevo vincere. Volevo arrivare primo in tutte le prove e dimostrare che valevo qualcosa senza dipendere da lui.
Eppure… non avrei mai pensato che nella prima prova sarei stato fregato!
Essa consisteva in una corsa ad ostacoli dove i primi sessanta passavano il turno. Mi tenni in vantaggio per tutto il tempo, l’unico che riusciva a stare al mio passo era quel Bakugou. Quell’esagitato di Bakugou.
Non ho capito qual è il suo problema, ma pare che ce l’abbia sia con me che con Midoriya. Chi lo capisce è bravo…
E parlando proprio di Midoriya, fu lui a vincere la prima gara. Senza utilizzare il suo Quirk, riuscì a superare sia me che Bakugou ed a vincere la prima prova!
Era stato davvero incredibile, lo devo riconoscere. E la sua Unicità non mi sembrava neppure così sconosciuta, non sapevo perché ma mi dava l’impressione di averla già vista da qualche altra parte…
Forse in un altro eroe…

È anche…

La seconda prova consisteva invece in una battaglia di gruppo dove bisognava rubare i punti degli avversari.
I punti erano stati decisi in base alla posizione in cui si era arrivati nella prima prova. Era importante accumulare più punti possibili e scegliere i compagni giusti. Alla fine, le prime quattro squadre avrebbero vinto.
Scelsi come compagni di squadra Yaoyorozu, Kaminari ed Iida. I loro Quirk mi sarebbero stati utili, erano quelli che facevano al caso mio per sperare di vincere. Ed alla fine non delusero le mie aspettative.
Con il loro supporto, riuscimmo a rubare i punti della squadra di Midoriya ed a classificarci primi alla fine. Anche se avevo fallito nell’arrivare primo nella prima gara, c’ero riuscito nella seconda. Almeno avevo rimediato allo smacco della prima prova.
Anche Midoriya però era passato e, vedendo il suo Quirk in azione un’altra volta, non potei fare a meno di notare la somiglianza con quello di All Might. A quel punto non c’erano dubbi che sembrassero la stessa Unicità, e glielo feci anche sapere.
Mi sono convinto che lui sia l’erede spirituale di All Might, questo spiegherebbe perché Midoriya è sempre con lui. Proprio per questo, decisi di raccontargli la mia storia, in modo che sapesse perché l’avrei sconfitto in combattimento.
Se lui era davvero l’erede di All Might, sconfiggerlo adoperando solamente il ghiaccio avrebbe posto fine a tutto quanto. Avrei dimostrato che potevo essere migliore di mio padre e di All Might senza dover ricorrere al suo potere.
Sarei stato finalmente libero. Ed i suoi ideali sarebbero stati schiacciati!
Così, alla fine, arrivò il momento del Torneo. Dopo aver sconfitto Sero al primo round con facilità, mi ritrovai contro Midoriya stesso nel secondo turno. L’avrei affrontato molto prima di quanto avessi immaginato, ma meglio così.
Avrei posto fine a questa storia una volta per tutte!

È anche…

Ed invece eccomi qua, a dubitare di me.
La battaglia che avrebbe dovuto sancire la fine definitiva dei miei incubi, ha finito per mostrarmi tutto da un’altra prospettiva. Midoriya sostiene che non devo reprimere il mio potere, che devo mostrarlo e non devo vergognarmene.
Lui conosce la mia storia, gliel’ho spiegata proprio fa. Quindi come può dire una cosa del genere?! Eppure, lui dovrebbe sapere che cosa ho passato, dato che da quello che ho capito Bakugou lo bullizza da ormai molto tempo.
Ma forse… è proprio perché anche lui ha vissuto la mia esperienza, o comunque qualcosa del genere, che può affermare con assoluta certezza che è questa la cosa migliore.
Se lui ha il potere di All Might, lui è quello più vicino a me tra i miei compagni di classe. Si distrugge i muscoli ogni volta che ne abusa, spinge troppo al limite il suo corpo ed avrebbe un motivo più che giustificabile per non usarlo…
Ciononostante, lo adopera senza alcuna paura, a differenza mia!
Probabilmente è qui la differenza tra noi. Lui sa che quel Quirk, oltre che di essere di All Might, è anche suo, e non si vergogna a adoperarlo anche se finisce in infermeria praticamente ogni volta che lo usa.
Io invece vedo il mio Quirk come esclusiva di mio padre, e per questo mi rifiuto di adoperarlo. Però… devo iniziarlo a vedere da un’altra prospettiva. Come un Unicità mia e non di quell’uomo, io l’ho solo ereditato da lui, non è suo.
È questo che Midoriya sta cercando di dirmi insistentemente. Questo Quirk è mio, e mio soltanto!
Ora ho capito cosa devo fare. Devo liberare il MIO potere, non devo più reprimerlo. È questo ciò che devo fare. È questa la cosa giusta da fare.
E lo devo tutto a quelle poche parole di Midoriya.
A quelle quattro semplici parole…

È anche il tuo!!


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Stavolta, a differenza che con le due One Shot precedenti e le due che devono ancora arrivare, ho deciso di fermarmi alla seconda stagione, per la precisione allo scontro tra Todoroki e Deku, in quanto secondo me è quello che rappresenta il punto di svolta del pg.
Sono certo che molti concordano con me su questo :). Al tempo stesso però, arrivando alla prima metà della seconda stagione, non c’era davvero moltissimo da scrivere sul pg, e di conseguenza mi sono arrangiato con quello che c’era, e spero che il risultato finale vi piaccia alla fine ;).
Naturalmente anche in questo caso la One Shot era solo un riassunto della storia di Todoroki dal suo punto di vista volta ad omaggiare un pg di cui avrei voluto scrivere nelle mie precedenti fic ma che non sono mai riuscito a fare, e mi auguro davvero tantissimo che nonostante ciò abbiate saputo apprezzare la One Shot alla fine :).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo martedì 15 Dicembre, tra cinque giorni, per la quarta One Shot dedicata a “My Hero Academia”!! ;)

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Capitolo 4
*** E Sapete Perché? (Toshinori Yagi/All Might) ***


Salve a tutti!!! :)
Sono qui oggi per portarvi la quarta e penultima di questa serie di One Shot interamente dedicata alla serie manga/anime di “My Hero Academia”!!
Il penultimo personaggio a cui ho deciso di dedicare una One Shot in questo caso è il mentore del protagonista, nonché eroe numero uno del franchise, All Might!!
Il motivo di questa scelta è semplice: mi ha colpito molto il modo in cui ha deciso di ritirarsi dalle scene. Per quanto sapessi che il suo uso del One for All si stesse esaurendo piano piano, ero convinto che l’avremmo avuto come combattente ancora per molto tempo, ed è stato sorprendente per me vederlo andarsene dalle scene così presto O_O.
Anche in onore della sua impresa contro All for One, ho deciso di dedicargli interamente una One Shot, che naturalmente sarà come le altre e narrerà la sua storia dal suo punto di vista, di conseguenza non aspettatevi chissà cosa :).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


SAPETE PERCHÉ?
ONE SHOT SU TOSHINORI YAGI/ALL MIGHT




Sapete perché?

Ho vissuto la mia vita, con la consapevolezza della responsabilità.
Di essere un vero eroe agli occhi della popolazione. Di essere colui che i criminali temono e che riporta la speranza nel cuore della gente. Di essere il più grande supereroe vivente sulla faccia della Terra.
Di essere il Simbolo della Pace.
E non sono mai stato contrario a questa idea. Anzi, era il mio obiettivo diventare un simbolo. Il mio desiderio più recondito. Volevo aiutare le persone e farle sentire al sicuro, non volevo che nessuno soffrire quando io ero in circolazione.
Avevo grandi ambizioni… ma poco potere. Perché ero nato senza un Quirk, senza un’abilità che mi avrebbe permesso di spiccare il volo e realizzare il mio desiderio. Facevo parte di quella bassa percentuale della popolazione che non aveva poteri.
Avevo avuto sfortuna, ma grazie alla mia determinazione avevo fatto breccia nel cuore giusto. Questo mi aveva dato l’opportunità di diventare quello che avevo sempre desiderato… ed ora, sto per buttarlo via del tutto.
Sono qui, davanti al mio nemico mortale, che sto per assestargli l’ultimo colpo. Sarò privato per sempre del One for All, ma non mi preoccupo. Perché so che ci sarà chi porterà avanti questo fardello al mio posto, so che ci sarà qualcuno che prenderà il mio posto.
Non sono preoccupato perché so che esisti.
Izuku Midoriya.

Sapete perché?

Essendo nato senza un Quirk, mi era stato precluso tutto quanto.
Non potevo allenarmi per diventare un eroe. Non potevo mettere la mia vita al servizio del prossimo. Non potevo aspirare a studiare per diventare un supereroe. Non potevo fare nulla.
Ed il peggio fu che nacqui in un periodo in cui uno spietato criminale controllava la malavita in tutto il mondo. Se io sono diventato il Simbolo della Pace, lui può essere considerato da sempre il Simbolo del Male.
All for One.
All’epoca però non lo sapevo, e vivevo la mia vita con la consapevolezza che non avrei mai realizzato il mio sogno. Ma poi, un giorno, conobbi una persona che cambiò la mia vita per sempre. Una donna eccezionale.
Nana Shimura. La precedente detentrice del One for All.
Fu lei a parlarmi di questo potere, nato per sconfiggere All for One e riportare la pace nel mondo. Esso rappresenta una torcia, che viene passato di generazione in generazione e che rappresenta il Simbolo della Pace. Colui che mantiene l’ordine nel mondo.
Ma mi raccontò anche di come questo potere, passando di mano in mano, accresceva la sua forza. Era nato dal fratello di All for One e dal suo desiderio di fermarlo con tutte le sue forze, ed era questo desiderio a potenziarlo sempre più.
Sarebbe arrivato il momento in cui qualcuno con il One for All l’avrebbe sconfitto, ma nel frattempo lei aveva scelto me come prossimo Simbolo della Pace. E fu allora che tutto il mondo così come lo conoscevo cadde in un attimo.
Non avevo mai perso la speranza pur sapendo di non possedere un Quirk, e sembrava che questo ottimismo stesse finalmente per dare i suoi frutti. Intendeva passarmi un Quirk, e non uno qualsiasi, ma IL Quirk.
La mia vita stava per cambiare, per sempre…

Sapete perché?

Alla fine, divenni il suo apprendista.
Mi insegnò tutto quello che sapeva sul One for All con l’aiuto di un suo amico, Gran Torino, ed alla fine fece il passaggio di testimone. Tuttavia, il mio allenamento con lei durò relativamente poco, perché lui riuscì a trovarci.
Il Simbolo del Male ci localizzò, e riuscì ad uccidere Nana Shimura. Io riuscì a salvarmi grazie a Gran Torino, che mi portò via con sé, ma lei… lei… perse la vita nel tentativo di adempiere al compito del One for All.
Questa cosa mi distrusse totalmente, avevo appena perso il mio punto di riferimento. Però non tutto era ancora perduto. Anche se non sarei riuscito a superare facilmente la sua morte, non potevo lasciare che la sua volontà morisse con lei.
Intendevo diventare il Simbolo della Pace per proteggere gli altri, ora avevo un altro motivo per esserlo. Per portare avanti il desiderio suo e degli altri detentori precedenti del One for All di mantenere la pace!
Fortunatamente c’era con me Gran Torino. Conosceva bene il One for All, e per questo divenne il mio mentore, insegnandomi a controllare bene questo Quirk in modo che non ne perdessi il controllo e non mi spezzassi i muscoli.
Fu difficile, ma alla fine riuscii a controllarlo piuttosto bene, e durante l’apprendistato passai del tempo negli Stati Uniti, dove conobbi un grande scienziato. Noi due divenimmo buoni amici, e ci aiutavamo a vicenda.
Così, venne il giorno in cui mi ritrovai faccia a faccia con lui. All for One.
La resa dei conti era arrivata, e con molta difficoltà riuscii nell’impresa che nessun altro detentore del One for All era riuscito a compiere prima di me. Sconfissi colui che rappresentava il Simbolo del Male. Una volta per tutte.
O almeno, così credevo all’epoca. Ma questo l’avrei scoperto solo qualche anno dopo.
Riportai la vittoria, ma a caro prezzo. Quel maledetto riuscì ad infliggermi una ferita molto profonda e grave sul fianco destro, che mi destabilizzò completamente. Da allora, posso usare il One for All per un massimo di poche ore al giorno.
Anche se mi aveva privato di ciò che mi permetteva di aiutare le persone, decisi comunque di non mollare. Ero riuscito in un’impresa più unica che rara, ed anche se potevo usare il One for All per poche ore al giorno me lo sarei fatto bastare.
Il mondo aveva bisogno di un eroe ora che All for One non c’era più ed i criminali potevano fare ciò che volevano. Per questo mi impegnai molto, scalai le classifiche dei ranghi supereroistici grazie al mio Quirk con rapidità.
Ed alla fine ce la feci. Dopo molti sforzi. Dopo molta fatica. Dopo tanti sacrifici.
Divenni il Simbolo della Pace!

Sapete perché?

La vita da eroe non era semplice.
Per anni, oltre che guardarmi le spalle dai villain, dovetti guardarmi anche dagli altri eroi. Il numero due, Endeavor, desiderava ardentemente superarmi in graduatoria e diventare il numero uno, e sembrava disposto a tutto pur di riuscirci.
Ma di lui e degli altri non mi preoccupavo. Ciò che temevo veramente era il mio stato, dato che lentamente le mie condizioni fisiche dovute alla ferita provocatami da All for One peggiorarono drasticamente, ed il tempo di utilizzo diminuì a sua volta.
Ora potevo adoperare il One for All per sole tre ore al giorno. Non potevo andare avanti così, dovevo trovare una soluzione prima che il Quirk mi abbandonasse definitivamente. Dovevo trovare un erede, qualcuno a cui poter passare questa abilità.
Dovevo trovare un nuovo Simbolo della Pace con urgenza, per questo decisi di diventare un insegnante della Yuei, la più grande scuola di eroi del Giappone e del mondo. Lì ero sicuro che avrei trovato il candidato perfetto per prendere il mio posto quando sarebbe stato il momento.
Ammetto che inizialmente addocchiai Mirio Togata, uno dei Big Three della scuola, gli studenti più preparati. Aveva un buon senso della giustizia e sembrava anche forte, sembrava ideale per ereditare il mio One for All.
Ma poi tutto cambiò quando conobbi lui. Quel ragazzino che dimostrò in un attimo di essere più forte sia di me che di ogni altro eroe esistente al mondo. Qualcuno che aveva ereditato lo spirito del One for All prima di tutti gli altri.
Izuku Midoriya.
Salvai quel ragazzino da un mostro melmoso che lo stava attaccando, e subito dopo mi domandò anche se poteva diventare un eroe essendo senza Quirk. All’epoca, conscio anche della mia esperienza personale, dovetti distruggere i suoi sogni.
Gli dovetti rispondere che non poteva diventare un eroe perché rischiava troppo, ma quando intervenne senza pensarci due volte per salvare il giovane Bakugou da quello stesso mostro melmoso dovetti cambiare idea.
Aveva dimostrato più coraggio di tutti gli altri presenti in quel momento… me compreso. Mi ero bloccato perché non ero certo di poter adoperare il mio Quirk, un atteggiamento non da me che mi fece pure vergognare.
Aveva mostrato di avere la stoffa, per questo scelsi lui come mio erede. Possedeva il mio spirito, possedeva lo spirito di Nana Shimura, ed il nostro stesso desiderio di difendere i più deboli. Era perfetto.
Finalmente la mia ricerca era conclusa.

Sapete perché?

Dopo avergli detto che anche lui poteva diventare un eroe ed avergli spiegato la storia del One for All, lo allenai per diversi mesi.
Voleva entrare alla Yuei, ed io volevo che acquisisse il fisico necessario a sopportare il One for All in tempo. Non fu facile per lui, ma quando arrivò il giorno del test d’ingresso decidemmo di tentare il tutto e per tutto.
Gli feci mangiare un mio capello, acquisì il One for All e partecipò al test d’ingresso, che supervisionai anche io. Non riuscì ad ottenere nessun punto, ma fu l’unico capace di distruggere il robot più potente di tutti per difendere una compagna, la giovane Uraraka.
Un comportamento eroico che gli valse l’ammissione alla Yuei. In questo modo, per me sarebbe stato più facile addestrarlo ad ereditare appieno il One for All e la carica di eroe numero uno del mondo al mio posto.
Notai subito che tra lui ed il giovane Bakugou non c’era un buon rapporto. Durante una delle prove che avevo organizzato per la sua classe i due litigarono pesantemente, anche se alla fine su il giovane Midoriya a riportare la vittoria.
Per un momento finì addirittura per rivelargli che aveva ricevuto in dono il One for All, ma ci tenni ad avvisarlo che non avrebbe mai dovuto farlo. In questo modo avrebbe messo a rischio chiunque conosceva il segreto, e doveva evitare quel rischio.
Poco tempo dopo, durante un’altra prova della classe, dovetti combattere contro la cosiddetta Lega dei Villains, comandata da un certo Shigaraki, che intendeva mettere contro di me una strana creatura chiamata Nomu.
Devo ammettere che fu un osso duro da affrontare, ma alla fine ricorrendo a tutte le forze che mi erano rimaste dopo il passaggio di testimone riuscì a sconfiggerlo, e la Lega dei Villains batté in ritirata in quell’occasione.
Fu allora che mi accorsi di una tremenda verità. Da quando avevo passato il testimone al giovane Midoriya, il One for All dentro di me si stava lentamente spegnendo, duravo sempre meno tempo e sarebbe arrivato il momento in cui non avrei più potuto adoperarlo.
Il tempo stringeva. Dovevo allenare il giovane Midoriya al meglio prima che quel giorno arrivasse, in modo da prepararlo a dovere.
Non avrei mai immaginato che sarebbe arrivato così presto…

Sapete perché?

Ma prima di tutto quello, ci furono un paio di eventi che coinvolsero la classe e che non mi videro coinvolto direttamente.
Innanzitutto, parteciparono al Festival Sportivo della Yuei, dove tutte le prime gareggiarono in una competizione dove alla fine ci sarebbe stato un solo vincitore. Toccò a me incoronare il vincitore e gli altri primi due classificati.
Alla fine a trionfare fu il giovane Bakugou, ma non volle accettare il premio perché il giovane Todoroki si rifiutò di attaccare in finale all’ultimo. Confesso che il suo desiderio di vincere lealmente mi ha sorpreso, non l’avrei mai detto vedendo il soggetto.
Tuttavia, la parte più interessante per me fu quello che disse il giovane Midoriya. Durante il suo scontro con Shinso, quando era controllato da lui, vide le ombre dei passati detentori del One for All… ed io ero tra di loro.
Che fosse un segno che stavo per perdere del tutto i miei poteri? Oppure di quella cosa pronosticata dal mio ex assistente a suo tempo? Vedendo quello che sta accadendo adesso, potrei dire di sì…
Dopo il Festival, la classe fu mandata ad uno stage. Ed incredibilmente il giovane Midoriya venne richiesto proprio da Gran Torino, il mio mentore. Doveva aver capito che possedeva il One for All e voleva allenarlo come aveva fatto con me.
Per me non ci furono problemi, anzi magari avrebbe potuto aiutarlo più di quanto avrei potuto fare io nelle condizioni in cui versavo. Con il suo aiuto riuscì a sconfiggere addirittura l’Ammazza-Eroi con i giovani Iida e Todoroki.
Un’impresa non da poco di sicuro.

Sapete perché?

Dopo di questo, la classe tornò a scuola e vennero organizzati degli incontri dove coppie di studenti avrebbero affrontato noi professori.
Le coppie non sarebbero state casuali, sarebbero state decise in base ai problemi che avevano, idem per l’insegnante.
Inutile dire che io finì per affrontare i giovani Midoriya e Bakugou.
Naturalmente avevo dei pesi che limitavano il mio potere, però inizialmente non riuscirono a farmi nulla perché erano troppo impegnati a combattere singolarmente. Non lavoravano in coppia, e tutto per colpa del giovane Bakugou che era parecchio testardo.
Solo quando finalmente collaborarono riuscirono a portare a casa il risultato e la promozione all’esame di metà semestre. Dovevo fargli i miei complimenti davvero, stavano migliorando e si vedeva.
Si erano davvero meritati il campeggio estivo dove stavano per andare.
Prima però di quello, ebbi una spiacevolissima notizia. I miei peggiori timori si realizzarono quando, in visita al mio vecchio amico statunitense su un’isola progettata per le ricerche, scoprì che lui era ancora vivo.
All for One era sopravvissuto, ed aveva aiutato un criminale donandogli un altro Quirk per assaltare l’isola. Risolsi la situazione insieme al giovane Midoriya, ma questa scoperta aveva aperto un altro scenario.
Il Simbolo del Male era ancora vivo, ed era lì da qualche parte…

Sapete perché?

Ed infatti eccolo qui.
Ce l’ho davanti a me e ci stiamo battendo in un duello all’ultimo sangue e combattuto duramente. Non siamo arrivati a scontrarci casualmente, perché purtroppo durante il campeggio estivo la Lega dei Villains è tornata alla carica ed ha rapito il giovane Bakugou.
Non conosco le dinamiche dato che non ero presente, ma pare che desiderassero trasformarlo in uno di loro, e vista la situazione fu organizzata una squadra di recupero con me al comando. Riuscimmo a salvarlo, ma ci trovammo faccia a faccia con lui.
Non persi tempo e mi lanciai contro di lui in un attimo, ed il duello che abbiamo iniziato sta durando tuttora, anche se siamo ormai alle battute finali. Per un momento ho esitato perché All for One mi ha rivelato una cosa sconcertante, a cui non riesco ancora a credere.
Tomura Shigaraki, il leader della Lega dei Villains, è il nipote di Nana Shimura, la mia maestra!!
Ma non è possibile! Come… come può essere?! Non… non…
Lui lo sapeva. Lo ha fatto apposta a prenderlo come suo allievo perché sapeva che non avrei mai avuto il coraggio di toccare il sangue del sangue della mia maestra. Maledetto bastardo, la sua perfidia non ha confini.
Anche per questo ho deciso di porre fine a tutto. Qui e subito.
Si tratta di una decisione sofferta, che non avrei mai voluto prendere. Ma All for One va fermato, ed io sono l’unico ad avere la forza per sconfiggerlo una volta per tutte. Anche se questo dovesse significare sacrificare tutto quanto…
Compreso il One for All!!

Sapete perché?

È stata una decisione dura, ma non intendo tirarmi indietro.
Sono qui, e mi gioco il tutto e per tutto con questo unico attacco. Il mio più potente. Quello che porrà fine alle ostilità tra noi una volta per tutte. Lo United States of Smash.
Dopo questo, la leggenda di me, Toshinori Yagi, meglio noto come All Might, arriverà alla fine. È stato un percorso lungo ed avvincente, seppur pericoloso, ma il mio tempo è scaduto ed è ora che mi faccia da parte.
Giovane Midoriya, sto per affidarti un peso più grande di te. Ma non ti preoccupare, io rimarrò al tuo fianco e ti sosterrò fino alla fine. Così, un giorno, sarai capace di raccogliere la mia eredità e di prendere il mio posto.
Ma nonostante io stia per ritirarmi, il mio grido risuonerà ancora nel cielo. Nulla impedirà che l’urlo da battaglia del Simbolo della Pace risuoni per incutere timore nei criminali che perseguitano la gente innocente e senza colpe.
La leggenda di All Might continuerà in eterno.
E sapete perché?

Sapete perché?
Perché ora ci sono io!!


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Purtroppo, mi tocca specificare che in questa One Shot ho dovuto essere molto selettivo con quanto raccontare su All Might, e questo anche perché molte cose del suo passato non le ho ancora potute vedere, essendo ancora fermo alla terza stagione compresa T_T.
So che è una mancanza enorme e sono il primo a dirlo, e difatti se alcune cose del passato di All Might non sono riportate chiedo subito scusa, ma ho lavorato con quello che avevo tra le mani nella speranza di fare un buon lavoro comunque T_T.
Di conseguenza, spero che anche i fan accaniti sia dell’anime che del manga apprezzino quanto ho fatto con questa One Shot, e che per cui gli piaccia alla fine nonostante tutte le mancanze già sottolineate :).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo giovedì 17 Dicembre, tra due giorni, per la quinta ed ultima One Shot dedicata a “My Hero Academia”!! ;)

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Capitolo 5
*** Questa Volta... (All for One) ***


Salve a tutti!!! :)
Oggi concludo ufficialmente questa tornata di One Shot con la quinta ed ultima storia breve interamente dedicata alla serie manga/anime di “My Hero Academia”!!
Questa è stata una serie lunga alcune settimane, ma spero che sia riuscita quantomeno ad interessarvi nonostante siano state soprattutto dei riassunti della vita dei personaggi dal loro punto di vista, un modo per omaggiarli e basta praticamente :).
L’ultimo personaggio di “My Hero Academia” a cui ho deciso di dedicare una One Shot è All for One, il cattivo per eccellenza del franchise!!
Perché ho deciso di dedicargli l’ultima One Shot? In quanto i villain come lui, potentissimi e strategici che agiscono dietro le quinte e scendono in campo solo se strettamente necessario mi piacciono molto, ed ho voluto di conseguenza omaggiarlo in questa maniera :).
So che non è il villain più amato di “My Hero Academia” e che anche oltre la terza stagione si sa davvero pochissimo sul suo conto, ma spero comunque che la One Shot vi piaccia lo stesso alla fine :).
Ma ora basta chiacchiere e vi lascio direttamente alla One Shot, buona lettura a tutti quanti!! :)


QUESTA VOLTA…
ONE SHOT SU ALL FOR ONE




Questa volta…

Non avrei mai pensato che io, un giorno, sarei stato sconfitto.
Cinque anni fa ne avevo l’assoluta certezza che fossi imbattibile, ed invece mi crollò tutto addosso come un castello di carta. Io, All for One, sono il più grande criminale della storia, temuto da tutti e considerato una leggenda.
Ed invece, qualcuno che è riuscito a superare le mie difese ed a sconfiggermi esiste. Mi ha provocato delle ferite che non si rimarginano più. È riuscito a privarmi di metà della mia faccia ed a distruggere il mio impero criminale.
Quel maledetto Simbolo della Pace. Quel maledetto All Might.
L’unico possessore del One for All che sia riuscito davvero a mettermi in difficoltà. L’unico che sembra essere riuscito nella missione che mio fratello si era prefissato. Ancora ora, dopo cinque anni, non ci posso credere.
Ma non tutto è perduto. Lui è qui, davanti a me, ed ho la mia occasione per chiudergli la bocca una volta per tutte.
Anche io sono riuscito a lasciargli un ricordo indelebile di me. La ferita che gli ho provocato cinque anni fa l’ha destabilizzato e l’ha costretto ad adoperare il One for All per una manciata di ore al giorno. L’ho indebolito.
Pur non essendo più quello di una volta, ho la mia occasione per riscattarmi e non intendo tirarmi indietro. Ho preparato per lui una sorpresa che non dimenticherà mai, ed anche se sarò sconfitto la mia vittoria è inevitabile.
All Might.
Questa è la tua fine.

Questa volta…

Fin dall’inizio, sono nato con un enorme potere.
Nacqui nell’epoca in cui i Quirk erano appena stati scoperti, e la gente li vedeva come una minaccia che andava estirpata. Ricordo ancora le proteste di chi non ne possedeva uno che voleva l’eliminazione immediata di tutti quanti.
Era un periodo di caos e di preoccupazione. E fu allora che io emersi con il mio immenso Quirk. Il più potente mai esistito. L’All for One.
Sì, non state avendo allucinazioni. Ho cambiato il mio nome con quello del mio Quirk perché è ciò che più mi rappresenta. Ormai ho abbandonato la mia vecchia identità ed ho lasciato posto a questa nuova, come è giusto che sia.
E se ve lo state chiedendo sì, ho secoli di vita alle spalle.
L’All for One mi consente di rubare i Quirk altrui e di renderli miei, grazie a questo ho potuto prendere un potere che mi garantisse la giovinezza eterna. Non invecchierò mai, e questo mi consentirà di vivere per sempre.
Potrei essere ucciso, questo è vero. Ma siamo onesti, nessuno ha il potere di uccidermi, ed ancora ora che sono scampato alla morte ne sono assolutamente sicuro.
Comunque sia, fu allora, durante il caos dovuto all’arrivo dei Quirk, che io emersi. Costruì il mio impero criminale e divenni il Simbolo del Male. Alcuni erano convinti fossi solo una leggenda, altri non volevano credere alla mia spietatezza.
Ma mi temevano, ed era questo l’importante.
Poi però, quando ero all’apice del potere, commisi il più grande sbaglio della mia vita.
Avevo un fratello minore all’epoca. Un ragazzo con un forte senso della giustizia che non era d’accordo con quello che facevo. Non possedeva nessun Quirk, e per punirlo gli donai un Quirk che consentiva di aumentare la propria potenza.
Feci un grandissimo errore. Lui un Quirk ce l’aveva celato dentro di sé, ma era inutile. Gli consentiva semplicemente di trasferire la sua Unicità ad altri, per chi non possedeva nessun’altra abilità era inutile averlo…
Donandogli però quel Quirk, detti inizio ad una reazione a catena che fece nascere il potere opposto al mio. Il One for All.
Un Quirk che consente di aumentare la propria potenza a dismisura e che si può trasferire a qualcun altro come una torcia olimpica. Con questo nuovo potere, mio fratello divenne il mio nemico mortale e cercò di fermarmi.
Non ci riuscì, e per questo scelse di trasferire il One for All in qualcun altro. In questo modo, sperava che tramite una staffetta il One for All si sarebbe potenziato, e sarebbe arrivato il giorno in cui qualcuno con questo potere sarebbe riuscito a sconfiggermi.
Avevo creato la mia nemesi senza volerlo…

Questa volta…

I secoli passarono, ed il One for All continuava a tormentarmi.
Il mio impero criminale continuava a crescere ed a prosperare, ma i possessori di quel Quirk continuavano a provare a contrastarmi. Per me non era un problema, li sconfiggevo sempre e comunque, ma non potevo negare quello che stava succedendo.
Man mano che mi affrontava un nuovo possessore, notavo che le sue capacità erano aumentate rispetto a quello precedente. Si potenziavano man mano che la torcia veniva passata, il mio Quirk stava avendo l’effetto per cui l’avevo donato a mio fratello.
Ero stato uno sciocco, ma all’epoca riuscivo a gestirli comunque e li contrastavo senza problemi. Fino a quando non sconfissi la settima detentrice del One for All. Nana Shimura.
Perché? In quanto fu allora che notai il suo apprendista e lo lasciai fuggire mentre uccidevo la sua maestra.
Quello fu un grosso sbaglio. All’epoca non sapevo che gli avesse già donato il One for All ed ero convinto di averlo estinto uccidendo Nana Shimura. Ed invece cinque anni fa lui si presentò davanti a me, pronto a chiudere i conti.
Era quel maledetto di All Might.
Rappresentava l’ottavo detentore del One for All, ed il più potente contro cui avessi combattuto. Sfortunatamente quel Quirk si era potenziato troppo quando arrivò il momento del nostro combattimento, e ne pagai le spese.
Adoperai tutti i Quirk di cui disponevo all’epoca e che avevo rubato. Le tentai tutte per riuscire a sconfiggere ancora una volta quell’Unicità che continuava a darmi il tormento. Ma non ebbi comunque alcuna possibilità.
Io, All for One, fui sconfitto dal One for All!

Questa volta…

Persi tutto all’epoca.
La mia faccia venne distrutta totalmente. Persi la maggior parte dei miei Quirk. E con me fuori dai giochi All Might distrusse il mio impero criminale in un attimo. Il One for All alla fine era riuscito a vincere la battaglia contro di me…
Ma non la guerra!
Anche se ero stato sconfitto, avevo inferto ad All Might una ferita sul fianco destro che gli avrebbe impedito di adoperare il One for All per troppo tempo al giorno. In questo modo avevo limitato l’uso di quell’Unicità.
Dovevo riorganizzare le idee per ottenere la mia vendetta, e per questo mi basai sul mio braccio destro per poter recuperare le forze. Il mio braccio destro si chiama Doctor, ed era riuscito a prendersi cura di me in quei cinque anni.
Posso dire senza remore che non sarei vivo se non fosse per lui, e per questo devo ringraziarlo con tutto me stesso. Ma non c’era tempo per cincischiare, dovevo ricostruire il mio impero criminale da zero. E sapevo già che cosa fare.
Sì, perché avevo adocchiato un ragazzino che faceva al caso mio. Qualcuno che avrei potuto plasmare e renderlo capace di eredità la mia volontà ed il mio Quirk. Era inutile negare che nelle condizioni in cui ero prima o poi sarei morto.
Proprio per questo avevo bisogno di un erede, qualcuno che un giorno avrebbe guidato la criminalità nel mondo al mio posto ed avesse preso il mio Quirk. E lui era perfetto per ciò che rappresentava e per chi era.
Shigaraki Tomura.
Il nipote di Nana Shimura, la maestra di All Might.
Il mio schiaffo morale a quell’arrogante che mi aveva tolto tutto.
Divenne il mio apprendista, e devo ammettere che fu molto bravo ad apprendere i miei insegnamenti. Era ancora acerbo, ma imparava in fretta e di questo ero molto soddisfatto. Cominciò anche a radunare alcuni uomini sotto di lui, stava imparando bene.
Nel frattempo, feci costruire da Doctor dei Nomu. Delle creature artificiali generate da individui dentro cui erano stati racchiusi più Quirk per trasformarli in mostri, le creature perfette per distruggere gli eroi che difendevano il mondo.
E decisi, a cinque anni dalla mia sconfitta, di mettere alla prova il più forte di loro proprio contro di lui.
All Might.

Questa volta…

Shigaraki attaccò la Yuei insieme ad un manipolo dei suoi sottoposti, a Kurogiri ed a quel Nomu.
Il loro obiettivo era distruggere All Might, ma il mio era testare finalmente un Nomu sul campo per capire quanto ancora dovevano migliorare. Erano ancora degli esperimenti, e dovevo comprendere i loro limiti.
Naturalmente, come immaginavo, All Might sconfisse il Nomu e costrinse Shigaraki e Kurogiri a ritirarsi, mentre gli altri furono arrestati. Non mi aspettavo un successo, ma almeno avevo appreso che i Nomu dovevano migliorare.
E soprattutto, appresi che All Might stava davvero perdendo il One for All. Quello che mi aveva affrontato avrebbe sconfitto quel Nomu facilmente, ed invece aveva addirittura faticato. Ironia della sorte.
Ma l’importante era che avessi ottenuto le informazioni che volevo. Adesso potevo continuare gli esperimenti sui Nomu con più serenità grazie anche a Doctor. E nel frattempo a Shigaraki capitò una vera e propria fortuna.
L’Ammazza-Eroi Stain divenne virale in giro per il mondo, e tutti erano convinti che facesse parte della mia Lega dei Villains. Questo spinse molti criminali ad unirsi a lui, e le nostre fila così si allargarono molto di più.
Meglio di così non poteva andarci, ma non ero ancora del tutto soddisfatto.
Avevo visto in televisione il Festival Sportivo della Yuei, ed in questo modo avevo potuto notare nel primo anno uno studente in particolare. Qualcuno che non sembrava un eroe ma un villain a tutti gli effetti. Qualcuno che poteva fare al caso nostro se lo avessimo spinto ad unirsi a noi.
Avevo notato Katsuki Bakugou.

Questa volta…

Mandai alcuni membri della Lega dei Villains per rapire quel ragazzo.
Volevo che Shigaraki lo convincesse ad unirsi a noi, poteva essere un valido elemento per la nostra squadra visto che possiede anche un Quirk molto potente. E riuscirono nell’impresa, portandomi anche un’altra Unicità interessante.
Un eroe che aveva il potere di individuare sia gli altri che i loro punti deboli. Un’abilità che non possedevo e che faceva al caso mio, per questo le rubai il Quirk. Gli altri invece dovevano convincere Bakugou ad unirsi a noi.
Ma avvenne qualcosa che non avevo previsto. Gli eroi avevano formato un gruppo e ci avevano attaccato, e se non avessi fatto qualcosa Shigaraki e tutti gli altri sarebbero stati arrestati, ed il mio piano sarebbe stato distrutto per sempre.
Per questo feci ciò che andava fatto. Intervenni personalmente e portai al sicuro Shigaraki e tutti gli altri. In questo modo, Shigaraki avrebbe portato avanti la mia volontà qualora mi fosse successo qualcosa, perché so che ho serie possibilità di perdere.
Non contro questi eroi, che sono uno più scarso dell’altro. Basti pensare che ho sconfitto il numero quattro con un unico attacco. Ma perché tra gli eroi intervenuti c’è anche lui, la mia nemesi che mi ha ridotto in queste condizioni.
All Might.
Questa è la mia occasione per tappargli la bocca una volta per tutte, e non intendo sprecarla. Ci ho provato aiutando quel criminale che ha attaccato l’isola dove qualche settimana fa All Might è andato, ma non è servito a nulla.
Stavolta lo sconfiggerò, ed ho le armi con cui colpirlo sul personale.
Non vincerò solo fisicamente, ma anche psicologicamente.

Questa volta…

Vorrei tanto poter rivedere quella faccia.
Ho rivelato ad All Might la verità su Shigaraki, che è il nipote della sua maestra. E la sua reazione è stata magistrale. Ho aspettato per anni di vedere la sua reazione, di vederlo distrutto sapendo che non può attaccare un nemico perché è l’ultimo lascito della sua insegnante.
Era proprio ciò che volevo vedere in lui. La disperazione di una situazione senza via d’uscita. Tutto quello in cui credeva portato via in un attimo. Ora sa che cosa ho provato io quando è stato LUI a togliermi tutto.
Ed ora è arrivato il momento della verità.
Sono davanti al mio nemico mortale ed ho caricato tutti i miei Quirk per un ultimo grande attacco. Davanti alla mia straordinaria potenza, all’All for One che ha terrorizzato il mondo per secoli, non potrà nulla questa volta.
Siamo alla resa dei conti All Might.
Solo uno di noi due uscirà vivo… e quello sarò io!

Questa volta… mi assicurerò di distruggerti una volta per tutte!!


Spero che questa One Shot vi sia piaciuta alla fine :).
Come già anticipato, non c’era moltissimo di cui parlare di All for One sia prima che dopo la terza stagione, e di conseguenza mi sono districato come potevo con i pochi elementi in mio possesso, e spero di aver fatto un buon lavoro alla fine :).
Potremmo quasi dire che questa One Shot viene in parallelo con la scorsa di All Might: mentre lui pensava ciò che ho scritto nella scorsa One Shot, All for One pensava ciò che ho scritto nel racconto breve qui sopra ;).
Con questa, la mia serie di cinque One Shot dedicate a “My Hero Academia” è giunta ufficialmente alla fine, non era nulla di ché ed erano dei piccoli lavori modesti volti soprattutto ad omaggiare pg di cui avrei tanto voluto scrivere ma che non ho mai trovato il tempo e lo spazio per inserire in una mia fic, ma mi auguro comunque che vi abbiano lo stesso deliziati :).
Non penso di avere altro da dire, di conseguenza vi ringrazio ancora tantissimo per aver letto e spero apprezzato questa One Shot :) e ci risentiamo giovedì 24 Dicembre, tra sette giorni, per l’ultima One Shot della mia carriera da scrittore di Fan Fiction dedicata a “One Piece” e postata nell’apposita sezione!! ;)

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