Luka e Kagami stories

di MelaniaTs
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Seika ***
Capitolo 2: *** Ritorno a Parigi ***



Capitolo 1
*** Seika ***


(Copyright foto all'autore copyright to autor)

 

Shizuoka, Japan -  28 giugno 2020

 

Kagami era stanca, forse per questo era crollata dal sonno. Quando si era risvegliata ancora si era sentita spossata. Aveva aperto leggermente gli occhi a mandorla guardandosi intorno. Luka era seduto sulla sedia a dondolo comprata appositamente per loro, tra le braccia aveva un fagotto immerso in una copertina di lana estiva bianca. 

Seika! Seika significava stella splendente. Era un nome a cui la coppia non aveva pensato molto, poiché Luka aveva voluto mantenere la tradizione di famiglia che nel nome ci fosse almeno una Ka, come lui Luka o come sua sorella Juleka e i suoi genitori Mika e Anarka.

Come lei stessa! Gli aveva detto Luka.

"Tu sei Kagami! L'inizio della mia fine, perché per noi non ci sarà mai fine." Era questa la frase che aveva usato quando le aveva chiesto di sposarla, così in sordina. Lontano da tutto e tutti, lontano dai riflettori e dalle pressioni di una famiglia fin troppo invadente. 

E si erano sposati, perché aveva ragione Luka, loro erano inizio e fine. In fondo era venuto tutto da se, pensare che stavano parlando come sempre dei cattivi che abitavano il pianeta in generale. 

"Bunnix veniva dal 2020! Dobbiamo quindi presagire che presto ci sarà una nuova grande battaglia a Parigi." Aveva detto Luka.

"Manca un anno." Aveva risposto Kagami fresca della vittoria ai campionati di scherma di quell'anno. Era favorita anche alle olimpiadi di Tokyo 2020, per le quali si stava allenando assiduamente. 

Nonostante ella vivesse ormai in via stabile lì a Londra, mancandole ancora altri due anni di università, avrebbe mantenuto vivo l'orgoglio nipponico alle olimpiadi. 

"Avevo altri progetti che difendere Parigi nei prossimi anni." Aveva ammesso Luka.

Kagami lo aveva osservato orgogliosa, era sicura che sarebbe stato in grado di comporre musica anche sotto stress. La musica era la vita per Luka e ne riusciva a trarre sempre qualcosa da ogni situazione. Era stato infatti l'unico che appena iniziato la royal academy as essere tenuto sotto osservazione dai discografici inglesi. Non era stato strano vederli alla royal, era loro abitudine infatti cercare giovani talenti, da andare a posizionare nella London Orchestra. Ma quando avevano sentito Luka comporre da poco un brano ne erano stati attirati come le ali col miele. Era raro trovare un compositore così giovane e talentoso e loro si erano subito concentrati su di lui. Avevano compreso che non era stato un caso vederlo comporre un brano, lo avevano pedinato ed anche avevano scoperto che si esibiva da solista in un locale, ottenendo anche un discreto successo. Così dopo neanche dopo sei mesi dal loro arrivo a Londra era arrivata la loro offerta, un disco da solista come chitarrista e la richiesta che egli componesse la musica per il primo cd di una pop band emergente. Luka aveva ovviamente accettato, dopo aver passato quasi tutto il tempo a telefono con suo padre e la sua compagna, che si era occupata di carpire tutti i cavilli legali e Luka aveva firmato. Era così diventato nell'arco di quegli anni molto richiesto. Frequentava la royal solo perché voleva assorbire tutta la conoscenza musicale possibile. Ma per chi aveva la musica nel sangue e nel cuore come lui, c'era comunque poco da imparare.

"In realtà non è del lavoro che mi preoccupo." Le aveva detto guardandola.

Kagami era tornata al presente ed ora lo osservava curiosa. "Mi sarebbe tanto piaciuto una volta laureati, metter su famiglia." Le aveva spiegato.

Lei lo aveva guardato restando basita. Un figlio! 

Non riuscì a proferire parola, lo osservava cercando di immaginarlo padre. Sicuramente sarebbe stato amorevole e sicuramente avrebbe insegnato al loro bambino a suonare, ma soprattutto ad essere paziente e dolce, ad amare.

Le si era riempito il cuore di gioia e lo aveva abbracciato. "Posso interrompere la pillola oggi stesso." Gli aveva proposto.

"Ma è presto!" Aveva detto lui.

"Se l'anno prossimo apparirà il nuovo papillon non sarò in grado di portare avanti una gravidanza. Inoltre sarebbe l'anno ideale, ti ricordo che la prossima estate ho le olimpiadi." Gli aveva detto lei, l'idea di un figlio con Luka era sempre più una certezza. Aveva ragione lui, anche lei voleva mettere su famiglia. "Facciamolo." 

"Guarda che non me lo faccio ripetere due volte." Aveva risposto Luka con quel suo sorriso ammaliante. 

Kagami aveva ricambiato mettendosi cavalcioni su di lui. "Meno male, perché sopratutto adesso mi è venuta una voglia!..." ammiccò baciandolo.

 

Una voglia incredibile di essere una cosa sola, lui e lei e di trasformare tutto in qualcosa di concreto e speciale, qualcosa di ben visibile. Seika! 

Seika significava stella splendente. Quello era il nome perfetto per loro figlia, perché splendeva di luce propria, perché era ciò che lei e suo padre avevano desiderato. Una persona che avrebbe lasciato il segno, prima nelle loro giovani vite  che tanto l'avevano desiderata. Poi nelle vite degli altri, splendente come la più bella delle stelle. 

Si tirò su mentre Luka le sfiorava le mani dalle dita sottili, eleganti e perfette, nonostante dal suo letto non riuscisse a vedere la piccola, Kagami ricordava ancora il viso piccolo ed arrossato dalla fatica di sua figlia. Era rotondo, gli occhi a mandorla avevano lo stesso azzurro di quelli di Luka, il naso era piccolo e le sopracciglia scure erano arcuate. Poi c'era la bocca, una piccola bocca appena arricciata, che formava un cuore. Numi del cielo, quanto era bellissima ed unica la sua bambina. 

Luka si tirò su dalla sedia e la raggiunse, lei gli sorrise.

"Ho dormito tanto?" Gli chiese.

Lui annuì. "Non molto per il gran lavoro che hai fatto." Rispose passandole Seika. Il volto rispetto a dopo il parto era più rilassato, meno rosso. I capelli scuri le cadevano lisci, erano tanti e foltissimi. Aprì la boccuccia in uno sbadiglio, era un incanto e lei Kagami ne era estasiata. 

"Tua madre aspetta di poter entrare. Vuole aiutarti a darle la prima poppata." Le disse dandole un bacio casto sulle labbra.

"Sono sicura che il più eccitato di tutti è il nonno."Ammise la nipponica.

Luka rise. "Dice che ha mani da musicista, ma anche da schermista."

"Buona la prima!" Ammise lei.

"Io invece la immagino col fuoco dentro, proprio come te." Disse lui.

"Abbiamo deciso che non la influenzeremo." Gli disse Kagami poggiandosi con la testa al suo petto. 

"Farà tutto ciò che lei vorrà fare con amore. Senza nessun obbligo." Concordò lui. 

Kagami sorrise, intanto che la porta si apriva lasciando entrare sua madre. 

"Spero di non disturbare, ma tutti vorrebbero poter conoscere Seika. Pegasus ha accompagnato Ladybug, Chat Noir e i vostri amici fin qui." 

Luka si scambiò uno sguardo alla sua compagna. "Vado ad accoglierli in attesa che Seika mangi." Disse dando un ultimo bacio a Kagami prima di sollevarsi ed andare via a salutare gli amici. 

 

 

————-

Doveva essere una flash fic ma ahimè non rientra nel numero di parole al genere. Questo è il mio regalo di Natale per voi, vi giuro che sto completando il nuovo capitolo di The guardian, per chi lo sta seguendo comunque sapete che Luka e Kagami stanno arrivando al 2020 seguendo nella mia storia un percorso. 

Non so se inserire o meno il Covid-19 nella storia. Soprattutto perché sono raccolte di one shot che percorreranno il post- the guardian. Nulla di impegnativo sono ogni storia a se, ma riguardano anche anni futuristici al 2020/2021. E nulla, parlerò di COVID ma spero senza risultare pesante. 

Ancora buon Natale a tutti, è stato un anno duro e funesto per tutti noi. Insolito nel suo genere quindi forza tutti, ce la possiamo fare e ancora Auguri, auguri e auguri, per tutto.

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Capitolo 2
*** Ritorno a Parigi ***


Shizuoka - Giugno 2020 

Appena uscito dalla stanza sua e di Kagami, Luka si era diretto nel salotto dove, gli avevano detto, si trovavano i suoi amici. 

Appena entrato potette notare Adrien e Nino che parlavano con suo padre e Leonard intanto che Marcel raccontava ad Anarka di come andassero le cose a Lisbona, lontano dall'influenza dei Bourgeois. "Credo comunque che presto rientreremo a Parigi, adesso che gli stati hanno aperto le frontiere ne approfittiamo per ricongiungerci ai nostri genitori." Stava dicendo a sua madre. Luka comprese che prima di un ulteriore chiusura degli stati per l'emergenza sanitaria, l'amico avrebbe fatto ritorno a casa. Ed effettivamente se a Lisbona non avevano I genitori era forse meglio rientrare a casa. 

"Ti comprendo benissimo, anche io vorrei tanto che Luka facesse rientro a casa fintanto che l'emergenza non passa." 

Al che Luka fece un colpetto di tosse così che potessero percepire la sua presenza.

"Stiamo valutando di rientrare mamma! Sappi che comunque non verremo sulla liberty." Rispose un po' a tutti. 

"Ecco Luka." Si intromise Juleka in soccorso del fratello. Sul divano accanto a lei c'erano Rose, Marinette, Alya e Chloé. 

Vedendolo arrivare le ragazze si alzarono e Rose tutta eccitata gli andò incontro abbracciandolo. "Auguri, augurissimi Luka! Non vedo l'ora di conoscere la bambina. Juls dice che è bellissima." Gli disse eccitata. 

Luka la strinse con affetto e le arruffò la frangia bionda. Come sempre Rose era un pieno di energia. "Grazie Rose, Seika sta mangiando. Però appena termina saranno entrambe qui." Li avvertì dandosi una gomitata con gli amici. 

Infine raggiunse le ragazze, non volendo far alzare Alya che sapeva essere abbastanza spossata dalla gravidanza gemellare. 

Chloé con il figlio appena nato in braccio, Yves, però già lo aveva raggiunto. "Complimenti Luka. Sicuramente questa bambina vi darà tanto da fare. Io e Marcel ancora non ci stiamo abituando." Disse con il suo solito tono di superiorità.

Luka sorrise accondiscendente lanciando uno sguardo all'amico. Ormai sapevano bene che Chloé si comportava con superbia solo per non esporsi troppo, quello era il suo modo di dirgli che era felice per loro. Meglio lo avesse fatto con lui che con Kagami, nonostante si fossero avvicinati tutti, loro due comunque non riuscivano a trovare un punto di incontro. 

"Io invece ero già abituato, prima di Yves avevo Chloé che mi svegliava tutte le notti." Scherzò lo spagnolo.  

Chloé gli fece una smorfia e tutti risero. Luka volse lo sguardo sulle sue amiche osservando il ventre bello tondo di Alya e poi quello di... Marinette!? 

"Ma cosa???" Chiese sbattendo gli occhi.

"La nostra Marinette si sentiva esclusa." Rise Alya dando la mano a Luka che la aiutò ad alzarsi.

"Giusto, non è stata una sorpresa." Li informò Marinette, se Marcel e Chloé non lo avevano programmato e all'inizio Alya e Nino erano rimasti sconcertati nello scoprire il ritardo prima e la gravidanza poi. "Io e Adrien lo abbiamo voluto." Ammise facendo capire che come i neo genitori ci avevano pensato un bel po' a creare una famiglia. 

"Beh ragazzi, che dire auguri a tutti." Disse il giovane  musicista.  

"Non vediamo l'ora di conoscere Seika. Speriamo che siano tanto amici di Aida e  Neesha*, proprio come lo siamo noi." Disse Alya.  

"Anche voi siete rientrati a Parigi?" Chiese Luka si compagni. 

Nino annuì. "Appena hanno aperto le frontiere con l'Italia, sì. Inutile dirti come sono in visibilio i nostri genitori."

"Fortunatamente avevamo già parlato di fermarmi con gli studi per quest'anno. Tecnicamente non ho perso molto avendo chiuso gli atenei, quindi anche i corsi." Gli disse la ragazza.

"Terminerai in Francia la laurea in giornalismo?" Chiese Marcel.

La rossa scosse la testa. "No, lo farò sempre a Torino, sono sicura che tutto tornerà presto a posto e che torneremo quelli di prima." Affermò.

Luka annuì fissando Nino. L'emergenza sanitaria aveva fermato il ramo in cui lavorava, le discoteche erano chiuse e solo per l'estate sembrava che ripartissero quelle all'aperto. "Tu hai avuto qualche proposta di lavoro nel frattempo?" 

Il moro fece spallucce. "Mi hanno chiamato a Nizza, ma rifiuterò. I gemelli nascono fra quindici giorni e non posso lasciare sola Alya." 

"Io credo tu debba accettare invece." Riprese Alya. "A Parigi ci sono i miei e i tuoi, poi mia madre al momento non lavora tanto e può anche aiutarmi, come anche Nora." Spiegò 

"Ti ho detto già che non è la stessa cosa."  Rispose Nino facendo comprendere al gruppo che già avevano discusso più volte di quel contratto.

"Questo ingaggio è una grossa opportunità, sopratutto di questi tempi." Gli ricordò Alya.

I compagni si sentivano in imbarazzo, non sapevano cosa dire e come dirlo. Fortunatamente vennero interrotti da un colpetto di tosse.

I sette si voltarono e videro sulla porta una Kagami apparentemente in forma, in piedi sulla soglia. Sul volto vi era un sorriso dolcissimo, che neanche nei periodi più tranquilli fino ad allora si era visto. Era il sorriso soddisfatto ed orgoglioso di una madre, gli occhi erano luminosi di gioia, indossava uno yukata semplice, rosa con una fascia nera e rossa che lo chiudeva. Sua madre dietro di lei aveva tra le braccia la piccola Seika. 

Luka la raggiunse andando a sostenerla per portarla dagli amici. La giovane subito si abbracciò a Marinette per salutarla, al contrario di Luka non sembrava sorpresa di vedere il ventre della corvina leggermente arrotondato. 

Dopo passò a salutare con affetto anche Rose e Alya dando infine un saluto formale a Chloé. Fu Kagami a risollevare la situazione, presentò a tutti Seika, giocò con Yves e infine chiese di come andasse la situazione a Parigi.

"Da quando siamo entrati nel lockdown si sono susseguite nuove akumizzazioni, segno che il nuovo Papillon ha approfittato di questa crisi per uscire allo scoperto." Disse loro Marinette.

"È un vile. Ha rubato nel peggiore dei modi il miraculous del pavone e della falena. Peggio sta usando questa situazione critica e le depressioni che causa per i suoi loschi piani." Disse risentito Adrien.

Intanto Tomoe mise nelle tazze il the al matcha, intorno al tavolo si erano riuniti tutti, nonostante non fossero guardiani quelle era loro compagni, tutti portatori di qualche miraculous. Rose e Juleka erano il maiale e la tigre, Yuichiro Tsurugi aveva i suoi due miraculous, anche se aveva detto che la capra era destinata a Seika come sua eredità, Mika e Leonard anche avevano dei miraculous recuperati in Egitto. Col tempo poi Marinette aveva deciso di lasciarne anche a Nathalie Sanscoeur, Tomoe e Anarka, come riferimenti adulti, proprio come a New York c'erano Majestia e i supereroi americani senza miraculous. La differenza era che come i loro genitori, anche quelli di Luka e Kagami non usavano i poteri, loro erano dei custodi saggi. 

"Anche loro cercano i vostri miraculous?" Chiese Luka

Marinette scosse la testa. "No no... a loro basta che ci sconfiggano. Vogliono intenzionalmente toglierci di torno." 

"Bastardi, sono ridicoli e li fermeremo." Intervenne Chloé.

"Ma tu adesso sei in stato interessante! Sei sicura di poter affrontare gli akumizzati?" Chiese Kagami preoccupata. 

"Ce la posso fare. Chloé e Marcel come anche Rose, Juleka e i miei cugini ci sono sempre vicini." Disse Marinette.

Luka e Kagami si scambiarono uno sguardo. Poi lui assentì osservando gli amici. 

"Avete poco di cui preoccuparvi. Tempo una settimana rientreremo in Francia, una volta a Parigi torneranno anche Black Ryuko e Drakeduva." Disse ai due il musicista. 

Marinette osservò i due e sorrise, ormai usavano i loro due miraculous fissi in unify e se la cavavano benissimo a portarli entrambi. "Dovreste godervi Seika." 

"Come tu dovresti goderti la gravidanza." Disse Kagami.

"Per quanto i poteri ti facciano essere più resistente comunque una gravidanza è diversa." Intervenne Natalie che si era tenuta in disparte tutto il tempo. 

Il gruppo si voltò verso di lei, era seduta sul portico con sua figlia di tre anni poggiata sulle gambe materne a dormire. 

"Purtroppo non avevamo pensato che Papillon approfittasse di questo periodo per tornare." Si giustificò la corvina. Era ciò che la tormentava da quando aveva fatto la sua apparizione il nuovo Papillon, non avrebbe dovuto pensare a se stessa e a metter su famiglia. Non quando sapeva che nel 2020 si sarebbe presentato di nuovo il loro nemico più forte.

Adrien l'aveva rassicurata, le aveva detto che se si facevano condizionare dai super cattivi che riempivano le loro giornate, non avrebbero mai potuto crearsi una famiglia. Le aveva detto che avrebbe pensato lui a Papillon e Mayura, con Miss piglet, lady tiger e lady Xīyì, Lord Guan e gli altri intanto che Chloé e Marcel pensavano invece a l'ombra e le regine della dimensione oscura. 

"Non dire sciocchezze Marinette." Intervenne Kagami. "Era il momento giusto, solo credo sia il caso di riprendere in mano la situazione, tendiamo una trappola alle regine della dimensione oscura, cerchiamo l'ombra." Propose

Marcel annuì. "Effettivamente per assurdo che sia, L'ombra sta arrecando sempre più danni e c'è il rischio che sia riuscito a recuperare qualche miraculous disperso. È il più pericoloso proprio perché il suo obbiettivo sono loro." 

Marinette sospirò. "Sono troppi." 

"Noi abbiamo ciò che loro non hanno. Non sono troppi." Affermò Luka.

"E cosa avremo noi? Più miraculous non significa sconfiggerli e portare la tranquillità a Parigi." Chiese sempre più amareggiata la corvina.

Adrien le si avvicinò e le sorrise dandole un bacio casto sulla fronte. "Noi amore mio siamo uniti. Penso che forse papillon e Mayura sono una coppia. Ma non saranno mai uniti come noi, sono in due quindi non una squadra, stessa cosa le regine, sono una coppia. Noi invece siamo un team, forte, unito e compatto e possiamo contare su dei genitori che sanno consigliarci." Le disse il biondo cercando di rassicurarla.

"Per non contare l'aiuto che possiamo darvi con i bambini, tutti!" Intervenne Anarka passando le tazze a Tomoe che iniziava a togliere di mezzo.

Natalie prese in braccio la sua bambina ed entrò in stanza. 

"Anche io posso aiutarvi con i bambini, Malika adora fare la più grande e Tanaka ormai la ignora sempre." Disse al gruppo.

"Ha diciassette anni, ci sta che ignori la bambina." Lo giustificò Mika.

Natalie tacque porgendo la bambina al musicista e raggiunse Adrien che amava al pari di un figlio abbracciandolo. "Qualsiasi cosa io ti aiuterò e ti sosterrò. Ricordatevi che non siete soli." Annunciò 

Lui annuì per poi guardare la sua partner, amica e compagna di vita, il suo grande amore. "Ce la faremo milady, noi siamo una squadra perfetta e Louis nascerà tra quattro mesi." 

La giovane sospirò, guardò tutti e sorrise agli amici. "Si ce la possiamo fare." Disse un po' a tutti. Si risollevò ed abbracciò Adrien, loro potevano questo ed altro. 

 

 

Una settimana dopo, come promesso Luka e Kagami si teletrasportarono a Parigi. Ad attenderli nel loro monolocale c'erano già Tomoe e Leonard che subito iniziarono a darsi da fare come nonni. "Forse sarebbe il caso che veniate a stare da noi. La casa è più grande ed è vicino dove hanno attaccato la liberty." Disse Leonard.

Luka e Kagami li ascoltarono ma non risposero alla loro richiesta. Al contrario lasciarono che coccolassero la piccola Seika. 

Avevano l'abitudine di parlare prima di prendere qualsiasi decisione, come coppia analizzavano qualsiasi pro e contro. Poteva effettivamente essere una soluzione giusta, sopratutto se c'era un'allerta akuma. Ma effettivamente dovevano parlarne da soli.

Quando i genitori di lei furono andati via la coppia raggiunse la Liberty, dove ad accoglierli c'era Anarka. Lasciarono la piccola a Juleka e Rose per poi raggiungere Adrien e Marinette e dire loro che erano effettivamente tornati a casa.

Per l'occasione i loro capi guardiani dissero ai due che avevano iniziato a scambiarsi il ruolo sul campo. Adesso contro Papillon e Mayura stavano combattendo Mister bug e Lady Noir.

La loro compresero i due, doveva essere stata una tattica al fine di contrastare i nuovi Le papillon e Mayura.

Solo quando furono soli Marinette e Adrien spiegarono loro come volevano agire. 

"Parlando con i nostri genitori del vostro ritorno loro ci hanno proposto una soluzione temporanea." Disse Adrien.

"Ebbene sì, all'inizio ci siamo detti che era ridicola come idea, però anche Tikki ha confermato che è un piano perfetto." Affermò Adrien.

"Sarebbe?" Chiese spicciola la nipponica.

"Farvi usare Tikky e Plag al posto nostro." Propose Adrien.

Luka li guardò entrambi poi rise coprendosi la bocca con la mano per non sembrare scortese. 

"Non fare la signorina e ridigli in faccia!" Lo riprese crucciata Kagami. "Non si può, sei tu Ladybug! Sai essere analitica e sai come usare il lucky charm. Io sono più una persona d'azione. Mi rincresce dirlo ma dovrò concordare con Chloé... ridicolo." Sbuffò. 

Luka ancora rise, al che Kagami gli diede uno spintone. "Smettila e dì qualcosa anche tu." 

Il musicista si ricompose e con un colpo di tosse annuì. "Sarebbe ridicolo. Mi manca la tua impulsività Adrien." 

Marinette assentì. "Per questo ci siamo scambiati i ruoli." 

Adrien si grattò la nuca scompigliando i capelli. "Sabine ha detto che se come Drakedova e Black Ryuko siete in sintonia non ci restava che invertirvi i ruoli."

Kagami e Luka si guardarono. "Quindi io dovrei essere Lady Noir e Luka Mr. Bug?" Chiese stupita la nipponica.

I due super eroi annuirono sereni. "Si, vi abbiamo preparato il terreno. Sappiamo che Le Papillon è il vecchio Pika Pika, quindi troverebbe strano che Haoxin si ripresenti, addirittura con un potenziamento, adesso che è papillon. Mentre invece nei panni nostri potremo depistarlo e il potere della coccinella potrà riparare sempre tutto." Spiegò Marinette.

La coppia Franco - nipponica si scambiò uno sguardo eloquente, restarono zitti per un po' restando occhi negli occhi. Poi infine si voltarono verso i due annuendo.

"Dimmi che non dovrò combattere con Chloé." Supplicò Kagami.

"Sai che è impossibile. Perché non vi venite incontro?" Chiese la corvina.

"Perché tu ci sei riuscita?" La accusò Kagami.

Marinette restò spiazzata, ovviamente avendo Marcel e Adrien al suo fianco, riusciva a comprendere di più Chloé a distanza di tanti anni. Ma effettivamente ci voleva tanta pazienza con lei, inoltre Chloé Bourgeois era il peggiore dei mali se si pensava che doveva avere a che fare anche con Lila Rossi. Perché era ufficiale da un paio di anni ormai che l'italiana era effettivamente la fidanzata e convivente di Felix Graham de Vanilly, il cugino gemello di Adrien. 

"Ci sto riuscendo..." abbozzò 

"Anche io. Quando è nato Yves siamo stati a trovarla a Lisbona e quando lei è venuta a Shizuoka l'ho accolta tra le mie ospiti. Riusciamo ad avere una conversazione civile." 

"Cercheremo di essere più complici negli scontri con gli akumizzati." Disse Luka chiudendo l'argomento. "Diteci cosa dovremo fare." 

La coppia annuì e porsero ai due gli orecchini e l'anello da una parte e un anello con un ciondolo a scorpione dall'altra. 

"Sappiamo di chiedervi tanto ma..." iniziò Adrien.

"Questa ce l'aspettavamo di più in realtà." Ammise Kagami con un sorriso prendendo l'anello d'oro e mettendolo al dito. Dal gioiellò ne uscì un piccolo leone e appena il kwami e la nipponica incrociarono gli sguardi si sorrisero.

"Nissa!" 

"Mia splendida Kagami-san." La coccolò il kwami. 

"Rizza!" Salutò lo scorpione Luka. 

"Di nuovo insieme come un tempo capo!" Disse lo Scorpione amichevole nonostante avesse ricordato al giovane che lui era il guardiano della miracle box cui apparteneva. 

"Ci siete mancati ragazzi, sospettavamo di dover sostituire Alya e Nino. Ma è comunque una sorpresa riabbracciarvi." Disse loro Kagami. 

"Non vediamo l'ora anche noi." Le rispose Nissa.

Kagami annuì lanciando un ultimo sguardo a Marinette.

"Staremo a casa di mia madre in questo periodo, così in caso di emergenza lei, papà e Anarka potranno prendersi cura di Seika." Li informò.

"Così noi potremo sentirci liberi di muoverci contro i super cattivi." Concluse Luka.

"Perfetto! Siamo di nuovo un team." Esultò Marinette.

"Ben detto!" Dissero in coro gli altri tre

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Naisi in irlandese, si pronuncia Neesha in inglese moderno. Nome maschile irlandese, ho scelto nomi irlandesi e arabi per i figli di Nino e Alya, poiché Lahiffe è un cognome diffuso solo in Irlanda e nel Galles. Mentre Nino è un nome di origine italiana, poi si è espanso in Europa.  

Mentre l'origine del nome di Alya è Araba.  Da Wikipedia: nome arabo علياء (Alya), che significa "cielo", "paradiso", "elevatezza".

La scelta che ho fatto dei nomi è stato prendere nomi delle stesse iniziali dei genitori e soprattutto dal suono originale. Quindi i figli di Nino e Alya saranno Neesha (nome maschile irlandese di cui non conosco il significato) e Aida (nome femminile arabo, che significa colei che torna) 

I figli di Chloé si chiamano Yves e Chanel, come i famosi stiliti Yves Saint Laurent e Coco Chanel. 

I figli di Kagami e Luka si chiamano Seika (せいか  stella splendente), Aika (愛佳 Canzone d'amore) Hisoka ( Riservato)

I figli di Adrien e Marinette li conoscete invece tutti: Louis, Emma e Hugo

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