Una rosa nera e una rosa

di kiara 69
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** VI ***
Capitolo 5: *** IV ***
Capitolo 6: *** V ***
Capitolo 7: *** VII ***
Capitolo 8: *** VIII ***
Capitolo 9: *** IX ***
Capitolo 10: *** X ***
Capitolo 11: *** XI ***
Capitolo 12: *** XII ***
Capitolo 13: *** XllI ***
Capitolo 14: *** XIV ***
Capitolo 15: *** XV ***
Capitolo 16: *** XVI ***
Capitolo 17: *** XVII ***
Capitolo 18: *** XVIII ***
Capitolo 19: *** XIX ***
Capitolo 20: *** XX ***
Capitolo 21: *** Epilogo -- parte prima ***
Capitolo 22: *** Epilogo-- parte seconda ***



Capitolo 1
*** I ***


Correva l' anno 1773, il giorno 8 di giugno la giovane principessa diciassettenne Maria Antonietta visitava Parigi per la prima volta. Era felice.
Viveva uno dei momenti più belli della sua vita....
La folla festante si era riversata per le strade ad acclamare il suo arrivo, dimentica per qualche ora della miseria e degli stenti, la sfiducia nel futuro e l'incognita della sopravvivenza. In uno dei tanti quartieri poveri della città vivevano Rosalie e Jeanne due sorelle di 11 e 17 anni che in realtà di comune non avevano nulla e non erano nemmeno sorelle di sangue. La donna che le aveva cresciute, Nicole era molto ammalata, sapeva di non poter vivere a lungo ,oppressa dagli stenti dalla mancanza di viveri e medicine. Volgeva lo sguardo preoccupato verso le sue ragazze, la notte in preda ai colpi di tosse e l' arsura alla gola,si svegliava .Andando a prendere dell'acqua e s'accostava all' uscio della loro cameretta. Ignare esse sognavano un futuro più roseo, forse una vita migliore..... Jeanne sognava, anche da sveglia, non poteva dimenticare la nobile stirpe a cui apparteneva, i Valois. Quante volte aveva chiesto alla madre di narrare la dolce storia d'amore fra lei e il padre ,scomparso prematuramente ,nonché ultimo discendente dei Reali che governavano la Francia prima dei Borboni? La ragazza fantasticava una vita da regina, carrozze vestiti, lusso e sopratutto tanto tantissimo danaro
Avrebbe fatto qualsiasi cosa per diventare una gran dama di Corte e non avrebbe mai avuto bisogno di faticare per vivere . No, lei aveva nelle vene il sangue dei Valois!
Non si curava della mamma,della sorella,pensava solo a come realizzare i suoi obiettivi e volare via da quel contesto di povertà e ristrettezza. Ma come?
Rosalie la minore era bellissima e dolce;adorava la sua mamma e faceva il possibile per aiutarla nei lavori domestici, cercava un lavoro rispettabile ma era davvero molto difficile trovarlo.
Nicole era commossa. Avrebbe mai avuto il coraggio di rivelare al suo tesoro che lei non era la vera mamma?
A 15 anni una nobildonna in grande segretezza gliel' aveva affidata, non la poteva tenere. Era frutto d'un amore illecito. Doveva disfarsene, cancellare la prova di ciò che era accaduto, la relazione era finita, ma se fosse stata trapelata la verità, alla contessina disonorata sarebbe stato imposto l'esilio il convento,peggio sarebbe stata diseredata. Ancora assorta nei suoi tristi pensieri venne colta da un forte accesso di tosse ,Rosalie si desto' e le venne subito incontro
" Mammina ti prometto domattina mi alzero` prestissimo e mi offriro' per fare la sguattera in qualsiasi posto.Lavorerò duro e alla fine del mese ti darò i soldi per il dottore e le medicine che ti servono "
" No figliola sei troppo giovane e fragile per quel lavoro pesante, ti ammaleresti anche tu, e non voglio nemmeno vederti a chiedere la carità, qualche sporcaccione potrebbe approfittarsi di te! Ora vai a letto tesoro è notte fonda, non preoccuparti chiederò un altro prestito alla vicina di casa anche lei non è ricca ma molto generosa....ci aiuterà.
Detto questo l' abbraccio' le sistemo' le coperte e spense il lume..... Jeanne nel letto accanto fingeva di dormire ma aveva udito tutto e ancora una volta maledisse la cattiva stella e l' ingiusto destino . Impreco' sommessamente , pensando fra sé che da quella famiglia avrebbe dovuto fuggire .
Il prima possibile.


Grazie per esser arrivate fin qui. I capitoli sono/saranno brevi perché scrivo col cellulare, ringrazio chi legge ed eventualmente segnala errori di battitura o refusi. Non saranno accettati commenti (come la volta scorsa) atti a offendere, né tantomeno a scopo rivendicativo su eventuali mie recensioni. In caso di recidive prenderò provvedimenti. Tutti le altre recensioni e i suggerimenti saranno ben accetti. Auguri di buon anno a tutti ❤

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Capitolo 2
*** II ***


Rosalie si incamminava lentamente per le vie di Parigi, voleva aiutare la madre a pagare i debiti e trovare soldi per l' affitto,ma nessuno sembrava interessato a offrirle un lavoro dignitoso adatto alla sua giovane età e costituzione fisica.
Guardava al Cielo cercando una risposta eppure ogni strada le sembrava preclusa. Era preoccupata, avvilita, sfiduciata.
Anche la sorella Jeanne vagava per Parigi. Metteva paura ai bambini per la strada, li faceva scappare imprecando selvaggiamente contro di loro, colpevoli soltanto dell' allegra spensieratezza infantile che sprigionava dai loro cuori. Alcune volte incontrava dei nobili arroganti e lussuriosi che le facevano delle proposte indecenti ma Jeanne era orgogliosa non si sarebbe mai venduta per qualche spicciolo.
Stava sempre fuori casa e spesso rubava di nascosto qualche tozzo di pane, formaggio o dolciume se aveva fortuna, poi fuggiva via di corsa prima di essere scoperta.
Ma che vita era la sua ?
Quella sera era già molto tardi, non voleva subire gli schiaffi e le sfuriate della madre, pensò proprio che a casa non ci sarebbe più tornata. Vide ad un tratto avvicinarsi una carrozza nobiliare si fece coraggio....forse era l' occasione che aspettava da tempo.
" Fermatevi vi prego! Aiutatemi abbiate pietà di una giovane discendente dei Valois!" L' anziana donna ordinò al cocchiere di fermarsi " Cosa avete detto? Una Valois ridotta ad elemosinare ma è possibile? I vostri genitori dove sono?" " Sono morti, io oramai sono sola al mondo e quest' anello che porto è ciò che mi rimane ed è la prova che le sto dicendo la verità!"
La donna, mossa a pieta`la fece entrare in carrozza e le promise il suo aiuto. Figliola non ti preoccupare d'ora innanzi vivrai con me! Sono Madame Brambery e ti prometto fin da subito che farai parte della mia famiglia!
La ragazza non se lo fece ripetere due volte s' accomodo' nell' ampia carrozza e parti' all'avventura.... Un mondo nuovo s' affacciava davanti a sé, finalmente la fortuna iniziava ad intravedersi . Madame Brambery era solo l'inizio. Lei puntava a Versailles,ed era certa, sarebbe riuscita nel suo intento. Frattanto a casa Rosalie, sconforta raccontava alla madre del brutto episodio che le era accaduto. Un vecchio l' aveva fermata, invitata a salire in carrozza " se farai la brava con me io ti darò tanti soldi!" La ragazzina gli dette uno schiaffo e fuggì in lacrime ....ma che umiliazione essere poveri. Nicole la ascoltava e la accarezzava con dolcezza : " Non ti preoccupare, la signora Sofie ci ha regalato la cena anche oggi non moriamo di fame....e a quanto vedo , tua sorella è scomparsa. Non credo tornerà a casa ed è inutile cercarla.....sarà una bocca in meno da sfamare!" Ancora una volta Nicole avrebbe voluto cedere alla tentazione di rivelare a Rosalie la sua identità ma ancora una volta si trattennne. Anche Rosalie come e più di Jeanne avrebbe avuto diritto ad un migliore avvenire eppure sapeva che dirle la verità significava darle un dolore,sapeva dell' affetto e la bonta' d'animo della ragazza che aveva adottato e che mai eppoi mai l' avrebbe abbandonata per inseguire un desiderio , un' ambizione, una chimera.
Sarebbe rimasta con lei , nel bene e nel male e la donna avrebbe fatto il possibile per rimettersi un po' in salute e tornare al suo modesto impiego di stiratrice.
Se soltanto le forze glielo avessero concesso.....

Eccomi qua, ho pubblicato anche il secondo capitolo , avevo più tempo in questi giorni. Non so quando arriveranno i successivi comunque " spoiler " la storia andrà avanti fino all' incontro fra Oscar e Rosalie. Ovviamente ci sono in mezzo situazioni cui trattero' meglio le prossime volte. Buon 2021!

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Capitolo 3
*** III ***


Erano passati un paio di anni, Jeanne Valois de Saint Remy intelligente e volenterosa si stava preparando con molto profitto a diventare una vera nobildonna. Imparò in breve tempo a leggere, scrivere e far di conto,le venne insegnato il galateo, la musica il canto e la danza.
Non poteva lamentarsi di nulla, la sua benefattrice la trattava come una figlia e le faceva conoscere il bel mondo degli aristocratici francesi.
Una persona,in particolare la noto' e vi fu fin da subito una reciproca intesa: si trattava di un membro della piccola nobiltà di Champagne, la cui discendenza era un po' dubbia ma questo piacque a Jeanne, era un particolare che lo rendeva a lei affine , credeva con il suo aiuto,di poter iniziare più facilmente la vera scalata al potere
Ben presto infatti, Jeanne suo malgrado si era accorta che la donna , sua benefattrice non era cosi ricca da potersi permettere di essere ricevuta a Versailles.
" Buongiorno signorina Jeanne, sono venuto a farvi visita vi ho portato questi fiori, ma ,giuro, impallidiscono in bellezza di fronte al vostro meraviglioso viso e portamento di regina.....siete adorabile!" " Oh basta con queste smancerie, smettetela!noi due potremmo diventare ottimi amici percio' sarà bene evitare formalità e cerimoniali , almeno quando siamo da soli"..
" Dite davvero? Amici....ma voi mi piacete, mi piacete davvero "
" La pazienza è la virtu dei forti mio caro Nicolas, diamoci del tu, poi il resto si vedrà comunque io non intendo assolutamente sposarmi e tantomeno mettere su famiglia . Almeno per ora.
Piuttosto dimmi..cosa si dice alla reggia di Versailles? È vero che la nuova regina é tanto bella quanto generosa e disponibile ad aiutare gli amici in difficoltà?

Oh si, una sovrana più che generosa direi incosciente e sciocca. "Corre voce che il capitano delle guardie, nonché la sua guardia del corpo personale, altro non sia che una donna travestita da uomo a cui è stata iimpartita un ' educazione maschile!" Credo ci sia del tenero fra loro, è da quando è diventata la consorte del principe Luigi che praticamente queste due sono inseparabili...."
" Non mi interessa ciò che si dice , ma mi interessa conoscere questo capitano,potrebbe essermi utile. Uomo o donna chi vuoi resti indifferente al fascino della grande Jeanne Valois de Saint Remy?
Tu sei un soldato della guardia, potresti inventarti qualcosa?si potrebbe dire che sono la tua fidanzata, che sto male e ho bisogno di farmi visitare da un luminare di Corte. Che ne dici?
" Dico che è semplicemente impossibile. Oscar de Jarjayes non è una come tutti gli stupidi damerini di Versailles , è una persona intelligente inoltre se ne sta sempre per conto suo. Noi soldati la temiamo è molto severa e intransigente. No no assolutamente no." Non voglio correre rischi inutili.
Però mi hai dato un idea. Potremmo organizzare una sceneggiata quando tornerà Madame Elisabeth! E' Una vecchia amica della tua "zietta" al momento non vive in Francia però quando tornerà potremmo farci invitare a casa sua.
" Io non ho voglia di aspettare Nicolas, io voglio avere dei vestiti nuovi e dei gioielli più preziosi hai capito ?"mi sono stufata di vivere in questa vecchia casa
Ma, me l'hai detto tu cara che la pazienza è la virtu dei forti? Tesoro tu sei il gioiello più bello.Maria Antonietta è graziosa ma sembra una bambola tu invece sei una donna vera ....io mi sono innamorato di te fin dal primo giorno che tu ho vista.
Vorrei solo esser degno del tuo amore ....
" Va bene ma sarà quando e dove vorrò io. Non conosco uomo caro Nicolas e potrebbe non piacermi...."
" Ma davvero?? Oh tesoro mio,io ti renderò la domna più felice del mondo "
" L' amore è una parola grossa e non fa la felicità ; a me basterebbe trovare la strada per Versailles, vorrei godere di privilegi e lussi dell' alta aristocrazia. Ne ho diritto. E lo farò con o senza di te "
Nicolas la bacio' appassionamente ,lei corrispose con molta foga, poi lo invitò a salire nei suoi appartamenti, richiudendo piano la porta a chiavi.

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Capitolo 4
*** VI ***


" Cosa ti succede Rosalie, da qualche giorno ti vedo strana, pensi sempre al giovane che ci ha regalato quella moneta d'oro?
" Eh figliola mia è ben difficile trovare un nobile con un cuore gentile e l'animo generoso ma tu lo meritesti tanto..un giorno chissà? Secondo me lo rivedrai....dimmi cara, hai avuto piu' notizie di tua sorella Jeanne? Ogni tanto ci penso , chissà se ha ottenuto tutto quello che desiderava?
"Ma mamma non lo so! So solo che non si è più interessata a noi, come se non esistessimo....!
" "Oh tesoro mio tu si che sei tanto cara e dolce premurosa e gentile con me " ma è naturale....sei la mia mamma "
A tal detto Nicole si incupi' e inizio a tossire insistentemente....
Intanto , proprio in quello stesso momento, nei quartieri ricchi di Parigi, un 'altra donna inquieta si raggirava pensosa fra i saloni della sua lussuosa dimora "Hey Jeanne non sei contenta amore mio?quella stracciona non verrà più a tormentarti, il tuo cavalier servente le ha dato la lezione che meritava" Quando mi sposi amore mio ?sposami dai che sono geloso pazzo di te , farei qualunque cosa pur di farti felice lo sai?
" Per essere sposati dovresti possedere un titolo nobiliare, e io invece per frequentare Versailles e farmi inserire a Corte da Madame Elisabeth , non devo più incontrare ostacoli sulla mia strada "
" ma di che stai parlando gioia mia?"
" Della vecchia decrepita alla sua età sta diradando ricevimenti e serate di gala...e spende troppo per le medicine "
" Vecchia non esageriamo , ha poco più di 60 anni"
" Appunto io, beh insomma, noi, dovremmo accelerare la sua dipartita" Ma cosa stai dicendo? Sei un mostro cara Jeanne io veramente non.....
" Ascolta Nicolas, se tu mi ami farai esattamente ciò che ti dirò, e noi diventeremo ricchi: sai, un mio carissimo amico è pronto a falsificare il testamento della vecchia, un altro carissimo amico ti farà diventare conte.Non sei contento? , non lo desideri anche tu?
" Ma veramente si, però questi tuoi amici .....sono solo tuoi amici?
Questi sono affari miei ,io sono una donna libera e se voglio prendermi qualche sfizio me lo prendo. Tu però sei vuoi diventare mio marito non hai scelte mio caro
" Mi stai dicendo che dovrei rubare e uccidere?? La tentazione è forte ed è impossibile resistere, farò quello che mi chiederai mio dolcissimo diavolo.
Qualche mattinata più tardi, Parigi si svegliò sconvolta, un misterioso e poderoso incendio aveva devastato nottetempo una resistenza parigina, i soccorsi giunti tardivamente,nulla poterono per evitare la strage.....la povera marchesa de Brambery venne ritrovata ai piedi della scalinata più alta.
Forse lo spavento, forse un tentativo di fuga andato a vuoto, causa impedimento fisico.....in più la sfortuna del giorno festivo con la servitu' fuori servizio tranne un paio di camerieri al seminterrato usciti precipitosamente prima che le fiamme divorassero ogni cosa. Jeanne accorsa sul posto assieme al fidanzato piangeva e si disperava in maniera teatrale
" Zia zia ma perché perché? Come mi sento in colpa come è potuto accadere una cosa simile. Come!!Non vi dimenticherò mai mai, ah che brutto destino, che brutto destino....."
Poco più in là in mezzo ad un manipolo di passanti e di gendarmi,sprezzante sorrideva Nicolas con un ghigno di perfido autocompiacimento.....

ECCOMI! Fra un impegno e l' altro sono riuscita a ritagliarmi lo spazio per questo breve aggiornamento. Era giusto lasciare qualche riga perché so che qualcuno apprezza molto questa mia storiella. Molte ancora saranno le puntate.
Nel capitolo Jeanne allude al falsario Retaux Villette e al cardinale di Rohans, entrambi ebbero veramente una relazione amorosa con la diabolica Jeanne Valois.
Buona notte a tutti e grazie per l' attenzione

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Capitolo 5
*** IV ***


Il giorno seguente, fra le strade di Parigi,Rosalie trascinava stentatamente un cesto colmo di biancheria da portare a lavare. Era stanca triste e preoccupata.
Ormai il danaro scarseggiava ovunque e anche i vicini di casa non riusciavano piu ad aiutarla.
Alcuni riponevano molta fiducia nel nuovo sovrano,incoronato l'11 giugno a Reims, ma la verità era che la stragrande maggioranza della popolazione parigina era stanca disillusa e anche troppo provata dalla miseria. Nicole Lamorielle stava sempre peggio perché da molti mesi non vedeva un medico e non prendeva medicine
Ma erano molti nelle sue condizioni ,la gente cominciava a morire per le strade e tanti iniziavano a protestare. Ad alta voce.
In merito a questi reclami c'era l' eventualità che il nuovo ministro delle Finanze fosse più attento alle imposte da far pagare ai parigini ma era solo una flebile speranza.
Nel mentre cercava di attraversare la strada ,una carrozza con l' unicorno coronato attirò la sua attenzione, Rosalie credette di vaneggiare invece no, li c' era proprio lei, sua sorella Jeanne. Agghindata come una principessa! Fu questione di un attimo, un incrocio di sguardi e la carrozza riprese il suo viaggio.
Rosalie fece cadere i panni e incurante dei passanti che la esortavano a farsi da parte , corse velocemente in direzione della carrozza sperando di riuscire ad avvicinare Jeanne e raccontarle della situazione di bisogno in cui versava. Certamente sua sorella le avrebbe fatto un po' di carità!
La carrozza procedeva a ritmo sostenuto e Rosalie faticava a starle dietro. Ad un certo punto la perse di vista.
Cammino' per un tempo indefinito sempre seguendo la stessa direzione ed infine la rivide.Sostava davanti un maestoso palazzo, un po' sinistro negli ornamenti ma senza dubbio sfarzoso e di antico pregio. Da lontano Rosalie osservo' alcune persone entrare nel palazzo,aspetto' il richiudersi del portone e quindi uscì di soppiatto dal suo nascondiglio. All' ingresso, riconobbe lo stesso stemma della carrozza. Era proprio la casa di sua sorella!Facendosi un po' di coraggio suonò al campanello, fu proprio Jeanne ad aprire " Che ci fai qui? Sei una stracciona hai deciso di farmi sfigurare davanti ai miei amici?"
JEANNE! chi é? Chi ha suonato?
" Oh niente di particolare ragazze, è solo la mia cameriera della casa di campagna, ha bisogno di un po' di soldi"
Piccola, ti accompagno nella rimessa, torno fra poco, il tempo di fare gli onori di casa e sono da te..
Rosalie penso' che la sorella avesse ragione, non poteva certamente rivelare la sua identità ma lo sguardo e la dolcezza del suo sorriso furono una consolazione immensa
" Oh Jeanne, sorella mia!, ti voglio bene" penso' fra sé mentre il cuore le batteva di felicità per quel bellissimo regalo che il destino le aveva fatto in un momento così difficile della sua vita....
In quello stesso istante anche mamma Nicole stava pensando alle sue ragazze,inspiegabilmente fu assalita da un triste presentimento. Jeanne dove sei? Rosalie, Rosalie, torna presto cara, ho paura per te. Strinse al petto un rosario iniziando una muta preghiera. ...

-----------------------------‐ Cari lettori e care lettrici, eccomi qui! Sono capitoli brevi e, anche questa volta,sono giunta su questi lidi con un doppio appuntamento!
Tutti i riferimenti che trovate sono documentati ,in seguito non lo so ancora se ci saranno episodi completamente di fantasia. Vedremo.
Non so nemmeno come e quando pubblicherò, mi auguro di rimanere fedele alle due settimane / venti giorni che mi sono prefissata.Buonanotte e buona Epifania a voi👍

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Capitolo 6
*** V ***


Rosalie, un po' inquieta attendeva Jeanne da più di cinque minuti ,quando anziché la sorella vide comparire innanzi a sé un tipo strano, dall' aspetto poco raccomandabile, Rosalie si impauri` credendo che l'uomo volesse violentarla.
Invece no.
" Chi siete, cosa ci fate qui.....io sto aspettando mia sorella"
"Già, tua sorella....ma come ti sei permessa ragazzina, ad introdurti in questa casa rispettabile e minacciare una giovane così perbene come la signorina Jeanne?
Venire qui, ricattarla, ..se non avesse voluto consegnarti denaro avresti detto a tutti che andavate assieme a chiedere la carità per le strade di Parigi eh? Ma vergognati .
" ma no, non é vero!"
...taci!te la faccio passare io la voglia di insolentire le persone!
Detto questo, alzò il frustino che aveva portato con sé e inizio` a percuoterla selvaggiamente
" Fuori da questa casa, fuori.
Che ti serva da lezione.....e non tornare mai più " se io ti vedo un' altra volta ti ammazzo lo capisci? Ti ammazzo
Nicolas con un ghigno malefico fra le labbra pregustava di già i dolci baci di Jeanne e il suo corpo sinuoso fra le braccia, come ricompensa per aver eliminato l' ingombrante sorella dai suoi pensieri..
Rosalie scappò velocemente sofferente e incredula " Ma veramente Jeanne aveva architettato tutto questo?"
Purtroppo si, altrimenti sarebbe arrivata li e avrebbe licenziato il suo perfido valletto.
Con le lacrime agli occhi invocava pietà e lo sguardo appannato dalla disperazione la divorava, appena poté liberarsi,corse disperatamente fuori da quella casa maledetta e si precipitò in strada. Era nuovamente sola. Stanca , affamata e afflitta.
Possibile che al mondo ci fosse solo gente così malvagia e sua sorella pur di arricchirsi, si fosse adeguata alla perversione e la crudeltà dei nobili. Erano tutti così? Maledetti nobili! Come li odiava.....
Intanto si faceva sempre più buio e Rosalie non trovava il coraggio di rientrare a casa ancora una volta così tardi e a mani vuote.
Un' altra carrozza le venne incontro, quindi un'illuminazione!
Rosalie si arrese e decise di rischiare il tutto per tutto.
Fermatevi fermatevi !
André Grandier al calesse sbianco' in volto, fermò immediatamente i cavalli che stavano per investire una fanciulla sbucata fuori dal nulla.
" Che succede André "?
Rosalie udì distintamente una bella voce maschile provenire dell' interno dell' abitacolo.
Si aggrappo' allo sportello , che avava uno stemma meraviglioso, un leone rampante a due code.
Era lo stemma della famiglia Jarjayes ma Rosalie non poteva saperlo, scambio' il giovane ufficiale per un principe o certamente qualcuno che viveva alla Corte di Versailles
" Signore ,vi supplico, aiutatemi, sarò vostra se mi darete i soldi per l' affitto *
Sono sola vivo con la mamma che sta molto male, vi scongiuro fatemi la carità, abbiate pazienza con una giovane che manca di esperienza, voi mi sembrate veramente gentile e buono....."
"Non sta bene per una ragazza così giovane girare la notte sola per Parigi. Potresti fare incontri anche molto pericolosi ragazzina
La voce....sentire quella voce fu come se un balsamo lenitivo fosse penetrato nella sua pelle, a curare le ferite, ad avvolgerla come un manto.
Oscar sarebbe diventata la sua protettrice per molti anni a venire,lei già lo sentiva pur non sapendo ancora che Oscar in realtà era una donna.
Come rapita da tale estatica visione Rosalie continuò ad offrirsi in cambio di denaro " Vi prego non burlatemi di me, sarò brava se voi mi insegnerete, prendetemi, non vi deludero` ve lo prometto!"
A quel punto Oscar scoppiò in una fresca risata
" Io non potrei prenderti neanche gratis piccola!
* Eppoi ricorda....l' amore non si compra. Tieni, questo sarà sufficiente per pagare l' affitto e le medicine alla tua mamma "E non disperarti, non perdere mai la speranza, mai.
Detto questo estrasse velocemente una moneta. Era un luigi D' oro!!
Fu questione di un attimo, a malapena Rosalie riusci' a ringraziare che la carrozza era già ripartita.
Un angelo? Una visione? No, la moneta d' oro luccicante che aveva in mano,stava a significare che non aveva sognato. Aveva davvero incontrato una persona straordinaria.
D' un tratto s' accorse di non patire più né la fame, né la fatica né il sonno.
Le ferite che le erano state inferte da quel criminale non bruciavano più.
Quel giovane dal tono di voce autorevole e squillante ma allo stesso tempo dolce e suadente , non solo le aveva dato conforto e sostentamento, ma aveva anche fatto breccia nel suo cuore di donna in fiore. L' amore aveva bussato teneramente alla sua porta.
Nicole fu felicissima di rivedere la sua "figliola" con la moneta d'oro Dapprima Rosalie credette di doverle rivelare la brutta avventura subita a casa di sua sorella Jeanne,poi preferì evitare. In fondo era felice perché in cuor suo sapeva che prima o poi avrebbe incontrato nuovo il suo amore segreto.
La notte lo sogno' e fu dolcissimo abbracciarsi, lasciarsi spogliare godere del SUO tocco delle SUE sapienti carezze.....arrivata ad un certo punto però il suo " AMORE " le disse no.
Una delusione per Rosalie tuttavia non sufficiente a distruggere le sue fantasticherie adolescenziali .....
..
_______________ Note * Chi ha visto il film Lady Oscar di Demy ricorderà questa affermazione di Rosalie, i dialoghi non furono censurati e la risata di Oscar aveva il suo perché..... La risposta di Oscar "non potrei prenderti neanche gratis " invece é tratta dal manga
P.S. l' aggiornamento è stato veloce perché in pratica il capitolo era gia pronto da domenica. Ne ho pubblicato uno solo , con il prossimo ci sarà una svolta per quanto riguarda il destino di Jeanne e si può ben immaginare di cosa tratterà . Non posso dirvi con certezza quando potrò prendere in mano la storia poiché sono molto impegnata con notai, avvocati, successione casa, traslocco, dunque non prometto nulla fino a febbraio. P.S.2 Ho alzato il rating , ci sono alcune esplicite allusioni sessuali. Un caro saluto a chi mi segue 🙋‍♀️

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Capitolo 7
*** VII ***


Una sensazione strana nell' aria....come qualcosa di indefinito, sfuggente, misterioso..

Il comandante Oscar Francoise de Jarjayes da più di cinque anni a servizio della Guardia Reale Francese , di sua volontà aveva scelto quel giorno di presenziare al funerale della marchesa di Brambery.
Non ci vedeva chiaro in tutta quella vicenda, lo strano incendio che aveva portato tragicamente alla scomparsa della proprietaria dell'antico maniero parigino. In sulle prime aveva creduto, come tutti,alla disgrazia, al destino, all' errore umano.. poi guardando in faccia la nipote apparentemente inconsolabile, ma artificiosa nei gesti e il fidanzato , già noto come un soldato indisciplinato , volgare e violento di carattere e negli atteggiamenti, pensò inequivocabilmente di trovarsi di fronte ad una farsa , una rappresentazione teatrale anziché ad un funerale.
Dall'alto della maestosa basilica del Sacro Cuore sulla collina di Montmartre , Oscar , ammirando sopra pensiero la magnificenza del luogo,pensò d' un tratto che in quell' istante stesse per verificarsi qualcosa di simile ad un sacrilegio quando ,al fiinire della funzione religiosa, vide comparire un altro viscido personaggio, ben noto in Francia per la sua pocchezza morale: il cardinale di Rohan.
Si avvicinò alla donna piangente e al losco suo compagno, trasse qualcosa da una cartella,poteva essere forse....un testamento?
Lesse ad alta voce ma la distanza impediva ad Oscar di percepire le parole....vide la faccia di Nicolas illuminarsi mentre Jeanne abbozzò un lieve sorriso compiaciuto.
Si sentiva veramente impotente come ogni volta che avrebbe voluto fermare il corso del destino o mutare le ingiustizie in rettitudini oppure ogni volta che si rendeva conto che il suo ruolo, di nobile ufficiale non sarbbe stato sufficientemente autorevole per stadicare tutto il male che, suo malgrado, aveva conosciuto fra le mura di Versailles e dei nobili palazzi circostanti la reggia....
Guardò gli astanti, con espressioni esterrefatta,poi scura in volto e l' anima in fiamme fece dietro front e chiese nervosamente al suo valetto di preparare la carozza ed esser velocemente riaccompagnata a casa....
Soltanto poco tempo dopo, ella sarebbe stata testimone di un nuovo sconcertante episodio di sopraffazione e barbarie.Ancora una volta rimanendo nell' impossibilità di reagire.
I destini di Oscar, Rosalie e Jeanne si stavano ineluttabilmente incrociando..

Note:1) La Basilica del Sacro Cuore, come molti di voi sanno o hanno letto su Facebook è stata costruita in realtà appena nel 1875 ed è situata come nell' opera ikediana ,sopra la collina di Montmartre . I lavori sono stati completati in epoca abbastanza recente nel 1919 quindi un secolo fa circa . Non si riesce a comprendere bene il perché di questo errore cosi grossolano da parte di Rijoko Ikeda.
2)Nella mia fiction parlo di Oscar e André senza illustrarne la storia pregressa dando per scontato che chi legge la conosca a memoria. Le protagoniste qui sono Rosalie e Jeanne .
Grazie per chi legge e recensisce, il prossimo appuntamento rispetterà i tempi prefissati. Un saluto

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Capitolo 8
*** VIII ***


NOTA: Il contenuto di questo capitolo è di fantasia,liberamente ispirato alla puntata 12 di Lady Oscar.

--------------------------------‐ Nella seconda metà del 18° secolo,prima dell' avvento rivoluzionario, gli atti d'ingiustizia, di prevaricazione, di violenza da parte della nobiltà nei confronto delle classi meno abbienti erano all' ordine del giorno, donne, bambini, ammalati , deboli e anziani erano i più assoggettati a prepotenza, soprusi e sopraffazione.
Oscar cresciuta in una famiglia agiata e privilegiata era esclusa da tutto ciò che non riguardasse il suo mondo, tuttavia l' incontro con Rosalie e prima ancora, qualche frase spezzata di André e della governante l'avevano fatta riflettere, in cuor suo però confidava molto in Luigi 16° e Maria Antonietta. Ne auspicava un governo solido, ricchezza , benessere e amore del popolo verso i due nuovi giovanissimi regnanti.
A Parigi gli animi tuttavia erano molto meno ottimisti, meno speranzosi e meno entusiasti.
Dell'accoglienza gioiosa riservata ai principini nel 1773 in occasione del loro primo viaggio a Parigi, restava solo un ricordo sbiadito. La regina si era dimostrata da subito frivola capricciosa , il re inesperto e inadatto al suo gravoso compito. In mezzo a loro, uno stuolo di cortigiani e cortigiane intriganti e opportunisti .
-------------- Il piccolo Pierre di soli 5anni , aveva iniziato presto ad imparare l'arte del furto , ma come succede ai bambini,lo faceva per gioco per spirito di emulazione e ricevere attenzioni dal papà che apprezzava molto la sua destrezza e la sua abilità nel non farsi sorprendere in fallo. ... Arriva per tutti il giorno e l' ora della resa dei conti e per il bimbo questo accadde nel peggiore dei modi, al prezzo della sua stessa vita.
Il duca di Germaine era uno degli esseri più ignobili e spregevoli che frequentavano Versailles. Un essere tanto prepotente quanto diabolico, uno che sapeva incutere timore e soggezione anche fra gli stessi nobili. Il bimbo vide quella carrozza ferma, che sembrava abbandonata, capì che doveva sbrigarsi, il proprietario , terminate alcune commissioni in città, avrebbe ripreso il suo viaggio....appena entrato restò letteralmente abbagliato dallo splendore dell'arredamento, dallo stemma incastonato e dai brillanti ....tergiverso' qualche secondo a alla fine sentendo sopraggiungere dei passi acchiappo' una moneta da un soprabito e cercò di fuggire tempestivamente.
Troppo tardi.
"Hei moccioso che ci facevi nella carrozza del signor Duca? È dal sarto ma lo vado subito a chiamare. Jacques, pensa tu al piccoletto tienilo, legalo stretto come un cagnolino affinché non scappi mi raccomando....
" si certo, ma guarda guarda questo piccolo bastardo......gli ha rubato una moneta d' oro!!" ___ Cosa????? - ora chiamo il padrone povero te se lo lasci scappare!
Il bambini prigioniero si dimenava e mordeva le corde....niente da fare...." mi lasci la prego, io ho fame!!"a casa siamo in tanti, mangiamo un giorno si e uno no, mamma deve stare coi miei due fratellini papà è uscito da poco di prigione....la prego....
L' uomo era un po' commosso dalle vicissitudini del bimbo, avrebbe voluto liberarlo ma gli ordini erano quelli perciò disse semplicemente: "Spiegherai tutto quanto al mio padrone, egli sa essere molto magnanimo quando vuole...."
Nel frattempo attorno alla carrozza si era fermato un cappanello di persone. " Chiamate la mamma di Pierre presto, disse una voce, tra la folla in subbuglio.
La donna era conosciuta , di notte faceva la prostituta per sopravvivere e mantenere i suoi cinque figli.....gli ultimi due erano stati concepiti proprio durante queste relazioni mercenarie.
La donna arrivò seguita da una decina di curiosi. Nel gruppo c'era pure Rosalie, anche la sua famiglia conosceva bene Pierre e sua madre. Il bambino nel frattempo era stato slegato ma ancora prigioniero dei valletti del potente duca.
"Figliolo, devi solo chiedere scusa al duca , digli che non lo farai mai più tesoro avanti....."
Potrei prenderti a frustate miserabile ladruncolo, tuttavia oggi sarò buono. Ma che non accada mai più!
" vi chiedo perdono signore e vi assicuro. Non ruberò mai più "
Va bene, sei libero. Ora vai, corri dalla mamma affinché io non cambi idea.....
Tutti gli astanti erano felici meravigliati dell'imprevedibile generosità di Germaine.....solo Oscar, immancabilmente presente nelle situazioni importanti, era perplessa. Conosceva il duca, personalmente c' erano già stati degli screzi. Lo teneva d' occhio perché era preoccupata di possibili rivalse sulla sua famiglia....non pensava di assistere ad una scena simile, non pensava di rivedere fra la folla , la dolce Rosalie.
Aveva fatto pochi passi il piccolo Pierre, aveva iniziato a correre verso sua madre che gioiosamente gli veniva incontro. Alle sue spalle " qualcuno "con un solo colpo di pistola, interruppe per sempre la sua corsa, il suo respiro il palpito di vita e di speranza che cresceva con lui. La meraviglia della sua infanzia.
Fece seguito una risata satanica ,una fuga vigliacca come quel gesto codardo e orripilante.
Più nulla. La disperazione negli occhi della madre, lo sdegno di Rosalie, lo stupore biasimevole dei presenti, la rabbia di Oscar e la promessa di non fargliela passare liscia.
Il duca era intoccabile disse André. Ebbene lei lo avrebbe sfidato. A costo della sua stessa vita. La misura era colma. Uno sguardo dolce come fiore nato in inverno....ecco che Rosalie e Oscar si incrociarono con gli occhi.
Testimoni di un omicidio orrendo e quanto mai ingiustificato.
In quel preciso istante capirono entrambe che fra loro si era instaurato in legame profondo, capirono entrambe che la Vita le avrebbe fatte incontrare di nuovo e ancora, ancora una volta..

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Capitolo 9
*** IX ***


Primavera 1776: Era trascorso solo un anno da quando Maria Antonietta e Luigi sedicesimo erano diventati i sovrani di Francia..ed erano passati all' incirca 3 anni da quando Jeanne aveva lasciato la casa materna.
Fra Nicole Larmorliere e Rosalie era calato il silenzio sulla vicenda; dopo esser stata picchiata ed offesa da Nicolas e aver subito l' intimidazione di non cercare più la sorella,Rosalie non l' aveva mai più nominata e la madre, che aveva intuito qualcosa di strano , un segreto mai confessato,che la figlia minore nascondeva,pensò bene di non farle altre domande ma si ripromise che un giorno sarebbe stata lei stessa in grado di ritrovare la sua Jeanne. Nonostante le incomprensioni e le ribellioni era la sua unica figlia biologica, ma per Nicole Jeanne era al pari di Rosalie. Anzi, nel tempo, aveva avuto modo di apprezzare ancora ancora di più la fanciulla che aveva adottato, molto dolce e premurosa. La povera donna però si chiedeva sempre, con angoscia, come avrebbe fatto un giorno, prima di morire, a rivelarle chi fosse la sua vera madre. Davvero il suo più grande cruccio. Anche Rosalie discendeva dalla nobile famiglia Valois da parte del padre ma la madre non.....no! Non poteva, non voleva neanche pensarci, non voleva dovesse mai giunger quel giorno eppure sentiva le forze fisiche diminuire sempre di più.
Prima di andarsene, avrebbe voluto vedere riunite le sue figliole avrebbe voluto saperle amiche e solidali come ai bei tempi dell' infanzia.
Avrebbe voluto regalare a Jeanne l'anello che il padre aveva donato a lei, avrebbe voluto tante cose, ma il tempo era tiranno e i giorni sempre più incerti.
Guardava con mestizia e nostalgia verso anni felici passati che non sarebbe più tornato: il denaro, la salute e la prosperità. Tutto attorno a se`era ormai perduto .
Avrebbe voluto almeno per le figlie, le sue adorate ragazze, un avvenire migliore e soprattutto una prossima riconciliazione..
Mentre Nicole era intenta nei suoi pensieri e forse prossima a qualche decisione importante, la quattordicenne Rosalie, dopo tanti rifiuti, umilazioni e tribolazioni, aveva finalmente l' opportunità di un lavoro sicuro e onesto . Maria Antonietta desiderava tantissimi vestiti e un guardaroba per tutte le occasioni, c'era bisogno di sarte, modiste cucitrici ,ricamatrici......felicissima Rosalie era stata finalmente assunta in uno dei negozi più raffinati di Parigi,proprietaria, la famosa Madame Rose Bertin ovvero la sarta personale della regina e delle dame più altolocate di Versailles.
Le sembrava di toccare il cielo con un dito, non vedeva l' ora di rincasare e raccontarlo alla sua mamma eppure, per scherzo del destino,un altro tragico avvenimento avrebbe presto sconvolto la sua giovane vita.....

Note: Ringrazio chi mi segue e soprattutto Vento di Luce per un paio di suggerimenti.
In questo capitolo le date e le età seguono la linea dell' anime, se ci dovessero essere imprecisioni mi raccomando, fatemi sapere .Non conosco bene la storia di Nicole , ricordo vagamente nel manga Jeanne diceva che da piccola non vivevano nella miseria, mi piacerebbe avere dei ragguagli sulla morte del padre.
Come sempre vi ringrazio e vi saluto, la storia si sta avviando quasi alla conclusione, ma non è detta l' ultima parola,dipenderà anche dai commenti..... Buona lettura.

P .S. Ringrazio Josefine Brunetti che mi ha edotto circa i legami di" sorellitudine" di Rosalie e Jeanne

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Capitolo 10
*** X ***


A Versailles, un' altra madre e un'altra figlia vivevano momenti difficili..
Marguerite de Jarjayes soffriva nel suo ruolo di cortigiana, non avrebbe voluto diventare dama di compagnia della Regina di Francia, troppi intrighi , pettegolezzi, ricatti . Piccoli e grandi iniquità , imbrogli. Ora con la morte di Luigi 15° e l' allontanamento della contessa Du Barry che aveva ucciso una cameriera col del veleno destinato proprio a lei , forse il periodo peggiore era superato, ma Madame Marguerite avrebbe desiderato stare più tempo con Oscar per compensare le assenze di tanti anni ,in cui aveva dovuto farsi da parte per il preciso volere del generale suo marito.Adesso invece la sua vita era concentrata a Versailles accanto alla giovanissima regina ed era lei che aveva più bisogno di un consiglio, di un sostegno una figura materna a cui fare riferimento.
La regina avventata, generosa e capricciosa soffriva troppo la mancanza di Vienna , della madre e dei fratelli, rischiava di rimanere vittima e artefice dei suoi errori, facile preda di nobili disonesti e senza scrupoli.
Avrebbero mandato volentieri in rovina la Corona pur di ottenere sempre più lussi , cariche,onorificenze e privilegi . Sia Oscar che la madre cercavano di vegliare sulla principessa ognuna col proprio ruolo e le proprie prerogative,ma madame Marguerite era stanca molto stanca, complice la primavera , un regime di alimentazione non adeguato nonché gli abiti attillati e le vampate di calore di mezza età, a volte si sentiva senza forza. Un giorno giunse un mancamento più forte,uno svenimento che fece allarmare la corte e chiamare urgentemente il medico, poi la figlia a cui venne intimato di accompagnare la contessa a Palazzo Jarjayes per un periodo di riposo.....
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Per l'amor del Cielo Nicole ? Perché vi siete alzata dal letto? In camicia da notte in pantofole? Cosa vi succede?- la vicina di casa le era passata accanto mentre stava rincasando, credette in una visione. Una domanda sola. Perché? Ma non ricevette risposta. Nicole non sentì o più probabilmente non volle sentire,attraverso' lentamente la strada,come poteva, col passo incerto e la schiena ricurva,colpita dall' artrosi e dalla scoliosi. Non fece a tempo ad arrivare dall'altra parte. Un' elegantissima carrozza che procedeva a gran velocità la travolse. In tanti assistettero alla scena,forse incuriositi o preoccupati per la mendicante malata.
In quel mentre Rosalie che era appena uscita dalla sartoria felice ,ora piangeva innanzi a quella povera donna in fin di vita.
.. Eppure non pensava ancora alla fine ,no!
La mamma era giovane poteva salvarsi " -Presto chiamate un medico - si sentiva il richiamo della folla.
Rosalie l'aveva intravista la donna della carrozza.....l'aveva guardata temendo con angoscia si trattasse di sua sorella Jeanne. No. Era una nobildonna , giovane e bionda. Un abito blu' a fiori. Occhi blu' dolci ma un animo spietato " .
Cocchiere, intimate questa gente di farmi passare,se vogliono spiegazioni sull' accaduto li aspetto tutti domani,alla reggia di Versailles "
Un giovane, aspirante giornalista ,vedendo la carrozza riprendere il suo cammino frettoloso,fece un' imprecazione di disgusto verso i nobili e la monarchia in generale poi disse"Un giorno tutto questo cambierà e io quel giorno ci sarò e combatterò per la mia Francia "
Un piccolo gruppo di persone intanto si era avvicinato a Rosalie e assisteva impotente all' addio tra madre e figlia. " Rosalie perdonami, sto morendo...."
" No mamma no!"
" Senti Rosalie devo dirti una cosa importante, molto importante: tu non sei la mia vera figlia, tua madre è una donna che appartiene alla nobiltà il suo nome è Martine Gabrielle,ricorda, Martine Gabrielle " ma cosa dici mamma! Stai delirando! Sei tu la mia mamma!" No,no ....perdonami cara se ti ho dato questo dispiacere.....-- Queste furono le sue ultime parole.
_____
Come sempre ringrazio chi segue la storia e naturalmente chi mi lascia un commento. Alla prossima!

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Capitolo 11
*** XI ***


Il sole era già tramontato.. Buio e freddo intorno eppure la stagione era quella della risveglio della natura, dei timidi germogli ,della rinascita.
Il piccolo cimitero di campagna, dopo le ultime preghiere era rimasto quasi deserto.
Rosalie piangeva inconsolabile mentre un' ombra dietro di sé l' aveva seguita fin dalla mattina della tragedia, non sapendo bene come interloquire con la ragazza. Una bellissima giovinetta con grandi occhi come due stagni d' acqua luccicante dai riflessi blu cobalto, un viso ovale molto bello , capelli color miele vaporosi e morbidi.
Avrebbe voluto toglierle il fiocco che glieli racchiudeva per ammirarla in tutto il suo splendore, ma comprendeva bene la tragicità della situazione. Si decise a parlarle:
" Sarà bene che ti accompagni a casa , dove abiti? Sei in grado di farcela da sola Rosalie?
" E voi chi siete? Chi vi ha detto il mio nome, vi dovete presentare...."
" Si, chiedo scusa. Ho sentito il tuo nome fra la folla e somo rimasto addolorato da ciò che ho visto e sentito, sebbene non fossi presente alla scena. Mi chiamo Bernard Chatelet sono nato nel 1760 studio per diventare giornalista, collaboro ad una rivista. Scrivo soprattutto storie di soprusi, ingiustizie e violenze. Lotte di classe Nobili contro popolo. Quella persona, Rosalie,ha investito tua madre e nin ha voluto nemmeno prestarle soccorso..
-Grazie Bernard ma no, non ho voglia di raccontare nulla,non mi interessa parlare di me , non voglio che pubblichiate nulla.Un' unica cosa vorrei sapere, dove si trova la Reggia di Versailles? Quella donna ha detto di andare li se volevo delle spiegazioni -
" A Versailles? Ma stai scherzando? La reggia dista 25 km da Parigi impossibile andarci a piedi inoltre è come una fortezza ci sono guardie dappertutto , c'è anche la gendarmeria che controlla le vicinanze. Cosa ti salta in mente?"
-Io andrò a Versailles mi vendichero'della donna che ha ucciso mia madre. Io glielo ho promesso e lo farò. Arrivederci Bernard
Detto questo gli volse le spalle un po' indispettita e si allontanò a passo svelto, diretta all' uscita del cimitero. Né Bernard né chiunque altro avrebbe potuto capirla nemmeno aiutarla. Lei avrebbe vendicato sua madre a costo della sua stessa vita, perche' oramai niente aveva più senso per lei

_______________ Rosalie camminava stancamente, nella direzione che le era stata indicata da alcuni passanti, l'ora si faceva sempre più tarda e lei iniziava ad avere paura, nonostante tutto, la fame, il sonno e la stanchezza, continuava il suo tragitto .Nessuno più l'aspettava in casa ,era sola al mondo oramai.
Un contadino impietosito la fermò e le offrì un passaggio nel suo carro da fieno. Rosalie si nascose fra la paglia. Non sapeva se faceva bene o no a fidarsi, ma alternative non ce n'erano.
Fatti alcuni chilometri l'uomo si fermò e le disse " Io sono arrivato, tu se vuoi puoi andare a dormire nella mia stalla, è quasi mezzanotte, domani potrai proseguire da sola"
" Niente affatto signore, io posso farcela, ora sto bene. Grazie e arrivederci "
" Beati i giovani! Che le forza sia con te piccola. Buona fortuna " Ora Rosalie era di nuovo sola. La sua Parigi le sembrava terribilmente lontana. " Non vorrei sbagliarmi ma credo di essere vicina alla reggia di Versailles ora" disse fra sé....ma quanto sbagliava.

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Capitolo 12
*** XII ***


Difronte a Rosalie,uno splendida palazzo appena illuminato dalla fioca luce di un candelabro si ergeva maestoso, come un faro nella notte.
Certamente era un palazzo aristocratico di un principe, un barone o un conte, constato' Rosalie . Pensierosa raggiunse il cancello chiuso che conduceva ad un vasto giardino, sembrava un parco, il regno delle Fate e degli Elfi.
Decise di ripararsi dietro ad una siepe gettare a terra il mantello che le aveva regalato il contadino e cedere al sonno in attesa del nuovo giorno.
Per la prima volta dopo tante ore di angoscia, disperazione e paura, si sentì istintivamente al sicuro.
La villa non le diede quel sinistro presentimento che avvertì quando vide per la prima volta,la ricca dimora della sorella Jeanne, anzi, pensò che sicuramente lì qualcuno l' avrebbe aiutata a trovare l'assassina di sua madre. Stava per addormentarsi quando sentì un rumore di zoccoli: una carrozza stava arrivando. Tardissimo eppure qualcuno stava tornando a casa o più probabilmente erano ladri.
Si spostò dal suo nascondiglio in modo da vedere senza essere vista, estrasse un piccolo pugnale che aveva nascosto per tutto il viaggio e che apparteneva al padre , pronta ad usarlo se fosse stata scoperta.
potevano esserci dei malintenzionati? Poteva essere lei un' ignara spettatrice ?
Doveva dunque esser capace di difendersi anche se odiava le armi e la violenza. La vita le aveva presentato amaramente un conto salato.
Vide la carrozza ma in lontananza e nella penombra non fu in grado di riconoscere lo stemma né si accorse del suo benefattore.
Vide solo lei, accecata dall'odio.
Una donna di mezza età bionda, con un abito blu a fiori. Non poteva sbagliare era la stessa che la mattina aveva investito e ucciso la sua madre adottiva.
Senza por tempo in mezzo, si mosse come una furia in direzione della carrozza e della dama che stava scendendo accompagnata da un giovane ufficiale .
Afferrò il pugnale gridando " Morirai per quello che hai fatto!"
Chiuse gli occhi per un attimo infinito, sentì il clangore di una lama contro di lei e in un battibaleno si ritrovò disarmata.
Sbatté le palpebre come svegliandosi da un sogno
" Oddio, cosa ho fatto.....voi non siete lei.....e voi....voi siete il mio benefattore io non....oh perdonatemi perdonatemi davvero "
Detto ciò Rosalie si protrasse a terra , come in una preghiera, piangente, sconvolta , disorientata e stanca.
Madame Jarjayes ammutoli' Oscar e il suo attendente si guardarono fra loro, esterrefatti.
Per quasi un minuto il silenzio fu assoluto ,interrotto soltanto dai singhiozzi di Rosalie, sempre più forti, infine Oscar inizio ' a parlare.....

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Capitolo 13
*** XllI ***


Rosalie si innamorò perdutamente di Oscar nello stesso istante in cui lei proferì parola sull' increscioso accaduto. Un gesto inconsulto, folle , che avrebbe causato la morte di un ' innocente, solo per un maldestro errore di persona.
Oscar l' aveva messa difronte alla realtà senza girarci attorno con ferma saggezza e promesse di vita."Volevi morire Rosalie? Credi davvero che a tua madre avrebbe fatto piacere questo tuo comportamento ?d' ora innanzi vivrai con me, sei sola al mondo e spinta dalla disperazione potresti commettere altre sciocchezze in futuro. Riceverai un'educazione completa, e spero che col tempo riuscirai a superare questo doloroso momento e vedere le cose più matura , quando ciò accadrà ti porterò con me a Versailles " Rosalie era tanto mortificata, cosa le sarebbe successo se non fosse stata la mamma di Oscar a subire l' aggressione ma qualsiasi altro nobile al posto suo?
Avrebbero potuto denunciarla ,picchiarla o farla prigioniera, anche ucciderla.
Invece Oscar il suo generosissimo benefattore la comprese, la conforto' e udita la sua triste storia, decise di ospitarla in quello splendido palazzo da favola. I momenti d' euforia e di pura illusione durarono poco ..Rosalie sentì un discorso della governante, comprese che Oscar era dunque una donna come lei- sebbene eccezionale - ma seppe mantenere il contegno. Segretamente però si struggeva d'amore, una passione forte che mai avrebbe potuto realizzarsi. Nonostante cio' Rosalie era ben consapevole della fortuna che le era capitata, vivere con Oscar alla stregua di una parente, un'amica o una sorella minore era ben più di quanto osasse chiedere al destino. Un destino davvero nefasto che fino ad un momento prima l'aveva soltanto pugnalata alle spalle.
Era rimasta colpita dalla personalità, la bontà, la rettitudine morale di Oscar e il suo cuore nobile . Una nobiltà che nulla aveva a che vedere con il ceto sociale e , a proposito di questo , decise di non confidarle il segreto della sua nascita, per lei era Nicole Larmorliere la sua unica mamma ,colei che l' aveva allevata ,non le importava conoscere chi l'aveva partorita né perché era stata abbandonata, solo la vendetta avrebbe continuato ad animare il suo animo inquieto.
Giurò a se stessa ancora una volta che avrebbe trovato l'assassina , ma prima di tutto questo avrebbe onorato Oscar e ripagato la sua generosità diventando una perfetta damigella francese. Era felice di poter ricevere un'istruzione, imparare a suonare il piano, danzare, conoscere il galateo, le buone maniere. Aveva un' innata capacità di apprendimento ed entusiasmo di tutto ciò che avrebbe potuto imparare a palazzo Jarjayes.
Credeva di comprendere Jeanne e le sue ambizioni tuttavia non avrebbe mai fatto come la sorella, non avrebbe barattato la sua dignità in cambio dell'arrivismo e l' arroganza di colei che nonostante tutto considerava e a cui voleva ancora bene.
Immersa nei suoi pensieri, aveva appena terminato la colazione quando Oscar daĺla finestra la chiamò in cortile. Cosa voleva dirle??

Salve a tutti, come già annunciato nei commenti, ho deciso di pubblicare prima questo capitoletto perché è la continuazione del precedente. Un capitolo di transizione. Col prossimo si entrerà nuovamente nel vivo del racconto..

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Capitolo 14
*** XIV ***


Madamigella Oscar chiede proprio di me..cosi, di mattina presto? Oddio non riesco ancora a capacitarmi che sia davvero una donna, eppure, vestita in abiti borghesi, anche se di fattura maschile, è impossibile scambiarla per un giovanotto, sopratutto se la guardo da vicino.
Ha una costituzione alta, slanciata elegante.....sembra una dea oppure un' amazzone. Si intravedono boccioli di seno che vorrei accarezzare, vorrei sentire il suo cuore che batte assieme al mio. Ma che sto pensando?
Devo esser gia' grata al destino di poter essere sempre a suo fianco , accarezzare di nascosto la sua uniforme sfavillante e poter pettinare la sua chioma dorata.
Ma lei non mi vorrà mai. Lei è nobile e accidenti a me, anche io lo sono, di padre e di madre. Ma chi è Martine Gabrielle? Non lo saprò mai e non mi importa. Mi avvicino ad Oscar e credo fermamente che potrebbe forse amarmi o non amarmi senza pensare al mio rango. Sono donna come lei, questo è il problema più grande .
" Rosalie, cosa ci fai lì trasognata ,sembri sulle nuvole? Ti ho chiamato perché devo parlarti"
" Vi ascolto madamigella Oscar "
" Io sono stata educata come un uomo, sono stata educata a difendermi, a reagire e a non soccombere alle ingiustizie. Comprendo il tuo stato d'animo, non sarà facile per te rimuovere dalla mente la drammatica scomparsa di tua madre. Devi pensare però che quella donna anche se indubbiamente ha avuto un atteggiamento deplorevole abbandonando tua madre in mezzo alla strada,non voleva ucciderla. È stato un gravissimo incidente, quella donna ha colpe molto grandi ma devi credermi, da come mi hai raccontato, non c'erano piu' speranze per tua madre nemmeno se la nobildonna in questione si fosse fermata....
.. Rosalie ascoltava in silenzio.
Questo desiderio di vendetta che ti anima e che io comprendo molto bene perché lo sento appartenere anche a me, ti nuoce alla salute e potrebbe avere delle ripercussioni future se continuerai a coltivarlo Tieni questa spada Rosalie!
Desidero insegnarti la scherma affinché tu possa sfogare i sentimenti negativi e non farti distruggere dal rancore!
Rosalie impugnò l'arma diffidente, come avrebbe potuto usarla contro madamigella Oscar?
Voi mi mettete in soggezione madamigella.....io proprio non riesco ad incrociare quest'arma contro di voi....
Ma Oscar aveva cambiato espressione, il suo sguardo si fece duro,penetrante,severo. Era un ordine da eseguire e Rosalie iniziò le sue lezioni di schema.
" Ti servirà ". Le disse Oscar alla fine. Rosalie capì, forse proprio in quel momento, in maniera definitiva e consapevole che il suo sogno d'amore con Oscar era un capitolo da archiviare e dimenticare per sempre. _______________________________________
Erano passati soltanto sei mesi da quando Rosalie era entrata a far parte della famiglia Jarjayes. Molto versata per la storia, la geografia e la letteratura, meno per la matematica e le materie scientifiche, suo malgrado poco capace nella scherma, piuttosto abile come cavallerizza, Rosalie aveva fatto grossi progressi nell' arte del galateo tanto che Oscar aveva ritenuto opportuno invitarla ad un ballo a casa di Madame Elisabeth un'amica di sua madre.
" Mia madre in questo periodo non sta molto bene e preferisce stare per conto suo e dedicarsi solo alla regina Maria Antonietta . Tu verrai con me Rosalie a rappresentare la mia famiglia. Diremo che sei una nostra lontana parente e vieni dalla Normandia dove sanno che noi abbiamo diversi possedimenti. Sei d'accordo?
Certamente madamigella Oscar,è un grande Onore!
" in questi giorni sarò via ed André si occuperà di te, ma non ti preoccupare, Madame Elisabeth è una persona dolcissima e ti metterà a suo agio. Mi piacerebbe farti comprendere che i nobili non sono tutti uguali anzi, questa dama è molto buona e generosa vedrai che sarà un' esperienza positiva per te......
Rosalie invece rifletteva soltanto su una cosa: forse a quel ballo avrebbe partecipato anche quella assassina!
Purtroppo, contrariamente alle favorevoli previsioni di Oscar,il ballo a casa di Madame Elisabeth si rivelò un un'autentica delusione per la ragazzina.
Le invitate erano tutte gelose di lei e del fatto che Oscar l'avesse ospitata in casa sua.....la giovanissima e terribile contessina Charlotte ebbe addirittura l' ardire di contestare sul fatto che la ragazza fosse nobile di nascita o che madamigella Oscar avesse mentito e raccolto Rosalie da una strada....." voi non sareste neppure in grado di partecipare ad un ballo campestre"
Rosalie si difese, le giurò di esser nobile di nascita poi scappò a nascondersi , dilaniata e sconvolta......tutto avrebbe pensato tranne che ritrovarsi faccia a faccia con sua sorella Jeanne ,in una saletta appartata del palazzo.
Ma che ci faceva lì??istintivamente finse di non farsi vedere per ascoltare i dialoghi che provenivano dall' interno della stanza:
" Sei stata perfetta Jeanne, sei sempre la migliore, una sceneggiata strepitosa!"
" Anche tu Nicolas non ti sei comportato male,anzi,del resto questi nobili sono talmente rammolliti e sciocchi che basta un niente per raggirarli ,sembrano nati apposta per farsi turlupinare dal primo che capita.
hahahahaha,saremmo sempre più ricchi e tra poco questa bella recita la potremmo esibire davanti a sua maestà in persona.Hahahahahaha "
Rosalie, rimase un attimo in silenzio, attese di rimanere sola con la sorella, nel mentre Nicolas si allontanava a preparare la carrozza, poi paleso' la sua presenza.

Note : Grazie sempre a chi segue e recensisce la storia; grazie a Josefine Brunetti di Facebook che mi ha confermato una cosa : Jeanne e Rosalie da come risulta nel manga, erano figlie dello stesso padre.. A presto.

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Capitolo 15
*** XV ***


-Jeanne vieni con me , dobbiamo andarcene subito, ho sentito un rumore qua vicino e ho visto il comandante Oscar nei paraggi, non vorrei farla insospettire!
Lei meno di tutti deve scoprire la nostra sceneggiata di poco fa,non è certamente una sciocca, prendiamo l'uscita secondaria dai e nessuno ci farà caso!
- Tranquillo Nicolas,possibile che ogni volta te la fai addosso dalla paura? La tua colonnello non è venuta sola,a quanto pare è in dolce compagnia....così ho sentito dire.
Prepara i cavalli,io devo darmi una sistemata , togliermi il trucco della recita,poi ti raggiungo "
" hahahaha già sei stata fantastica, un travestimento da nobile decaduta davvero ben riuscito e una faccia pallida e deperita che faceva pietà ai sassi....."
va bene, ti aspetto ma mi raccomando, fai attenzione a non incontrare nessuno "
Rosalie dietro la porta, aveva sentito tutto. Cosa stavano tramando di losco quei due? Appena Jeanne rimase sola la ragazza decise di farsi riconoscere dalla sorella.
" Jeanne, sono io Rosalie "
" Rosalie?? Ma guarda.....Avrei stentato di riconoscerti carina come sei,un vestito stupendo e un 'acconciatura deliziosa....vedo ti sei data da fare eh,sorellina?
Mi sembra ieri il giorno in cui eri venuta da me a chiedere soldi per la mamma....hahahaha. eri proprio una stracciona
Ben ritrovata fra i nobili ,mia cara, ma ricorda:ognuna vada per la sua strada e non venga ad intralciare la strada dell'altra.... dico bene?
-Ma Jeanne.....non capisco..
Insomma, dato che sei tu quella ragazzina ricca adottata dai Jarjayes ,le nostre strade si dividono definitivamente!ci siamo comprese adesso??
-Ma Jeanne, cosa vuoi dirmi? Non mi interessa la scalata in società non mi interessano i soldi.....madamigella Oscar mi ha accolto perché....
Jeanne, nostra madre è morta.
" Che cosa.....??"Rosalie, io devo scappare
Tu non mi conosci e io non conosco te chiaro?? Detto questo le diede un' occhiataccia e fece per allontanarsi in fretta. Provenivano rumori e voci dalla sala principale ed erano sempre più vicini
" Una sola cosa ti chiedo, Jeanne, prendi questo anello,è della mamma....la tua vera madre Jeanne. Sono certa che lei avrebbe voluto che lo tenessi tu....io ....io ho scoperto di essere stata adottata purtroppo '
" Rosalie, non ho tempo per queste smancerie, ho anelli ben più preziosi ,bracciali spille e molto altro. La vecchia mi ha lasciato tutti i suoi averi. Ma sono antichi monili, non mi interessano, così come non mi interessa l'anello della mamma ".
Addio Rosalie " Ma Jeanne.....è un ricordo della mamma ...."
Forse Jeanne non udì le ultime parole di Rosalie. Lei restò ancora una volta attonita,addolorata, sconvolta dalla freddezza della donna che un tempo lontano aveva condiviso l' infanzia assieme a lei. Quel tempo era perduto per sempre oramai le due erano diventate estranee.
Una sofferenza per Rosalie, una indicibile sofferenza che andava ad aggiungersi al dispiacere , all" umiliazione patita in casa di Madame Elisabeth causa l' invidia delle nobildonne e soprattutto Charlotte.
Ad Oscar non sfuggì lo stato d"animo addolorato della sua protetta.
" Mi spiace per quanto accaduto in casa di Elisabeth ,devo dirti però che ti sei comportata benissimo , tutti hanno compreso la tua nobiltà ,l" atteggiamento viziato e altezzoso della contessina è deplorevole, la padrona di casa mi ha chiesto di portarti le sue scuse. Lo so che soffri molto per questa situazione, non ti chiederò più di venire ad altri ricevimenti in futuro. A meno che non sarai tu stessa a volerlo quando starai meglio...."
" No madamigella Oscar, non mi importa niente di Charlotte e le sue amichette frivole e sciocche. Credetemi. Eppoi.... volevo confessarvi che .io veramente sono nobile di nascita, e perdonatemi se non vi ho detto subito la verità...."
A queste parole Rosalie si prosto' innanzi a Oscar e scoppiò in un pianto dirotto....
Oscar ancora una volta la consolo' non dispiacendosi della rivelazione tardiva,piuttosto incaricò André di iniziare a compiere delle ricerche per scoprire il cognome della misteriosa nobildonna che circa quindici anni prima aveva avuto una relazione segreta col padre di Rosalie. Lo stesso uomo aveva generato Jeanne assieme a Nicole Lamorliere un' umile cameriera di palazzo.
Certamente un atto di grande generosità e sacrificio da parte della donna, allevare con tanto affetto una bimba frutto d' una avventura amorosa del conte.
Dedito al gioco, al vino e alle belle donne ,abituato a sperperare il danaro ,in breve tempo cadde in miseria, si allontanò dalla famiglia lasciando Nicole e le bambine ridotte alla fame, cosicché la povera donna dovette ingegnarsi in tutti i modi per allevare le figlie, accettando lavori faticosi e debilitanti. Questa situazione la fece invecchiare precocemente, minando il suo gracile fisico in maniera permanente.
Poche informazioni ma utili, Rosalie gliene fu grata ma,esulto' ancora di più, quando madamigella le promise un incontro a Versailles con la regina Maria Antonietta in persona. Evviva, un sogno si realizzava . Non quello di conoscere la sovrana, no davvero, bensì di incontrare l' assassina.
Un chiodo fisso.
Oscar e André lo sapevano bene e per questo vegliavano continuamente su di lei .

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Capitolo 16
*** XVI ***


Mancavano pochi giorni al ricevimento in cui Rosalie avrebbe fatto il suo primo ingresso alla corte di Versailles, sapeva che ormai dappertutto vociferavano su lei,la misteriosa giovinetta adottata dai Jarjayes che aveva dato (o subito, asseconda delle interpretazioni) una lezione di civiltà relazionandosi con la giovanissima contessina Polignac, figlia della migliore amica della regina di Francia
Rosalie si stava impegnando molto nel curare l' etichetta, il cerimoniale di presentazione, la danza. Era colta da una strana frenesia come un presentimento.
Chi era questa contessa di Polignac? Non vedeva l'ora di conoscere il suo volto e più i giorni passavano più si sentiva ansiosa.
Aveva nascosto in camera sua lo stiletto con cui aveva tentato di colpire la persona sbagliata, Madame de Jarjayes e la sua cara Oscar era stata così magnanima da non pretendere di farsi consegnare l'arma.
Era giunto finalmente il tempo della vendetta, Rosalie ne era convinta, avrebbe ferito e anche ucciso se solo si fosse presentata l" occasione propizia,incurante di qualsiasi conseguenza.
L' amore e forse anche l'amicizia con Oscar, non sarebbero mai diventati realtà, Oscar era solo la sua insegnante, la sua mentore. Non era un rapporto paritario non lo sarebbe mai stato.
Rosalie ancora una volta, pensò che tutto sommato non aveva nulla da perdere, il desiderio di vendetta superava di gran lunga qualsiasi altro affetto o pensiero ragionevole..
In cuor suo credeva che Oscar, se avesse potuto scegliersi una donna, avrebbe scelto la regina Maria Antonietta, non lei.
Oscar Era tanto buona, diversa da tutti i nobili :generosa leale e paziente ma le attenzioni e la cura a lei dedicate non erano paragonabili minimamente ai desideri e le aspettative della ragazza. Un giorno provò a confidarsi con André. Prese il discorso un po' alla lontana, con un sorriso ironico,gli disse che avrebbe voluto essere uomo e nobile , forse in tal maniera Oscar l'avrebbe notata.
André mesto e serio le rispose " Quando conoscerai l'amore di un uomo dimenticherai queste fantasie su Oscar. Credi a me, Oscar è inacessibile ,e resterà sola perché non ha desiderio né tempo per amare. Oggi è così, domani chissà " forse un nobile biondo potrebbe farle cambiare idea . ...
La piega amara delle sue parole le fece intuire il vero pensiero di André . Un altro innamorato senza speranza come era lei?
-------------------- Finalmente al cospetto della regina Maria Antonietta, Rosalie fu abbagliata da tanto splendore, grazia bellezza e dolcezza la rendevano squisitamente regale.
-Siete dunque voi la graziosa giovane di cui ho sentito così tanto parlare. È un grande privilegio vivere nella stessa dimora del comandante Oscar , lo sapete? Mi auguro possiate divertirvi alla festa e vi ringrazio per gli omaggi floreali che mi avete portato. Graditissimi-- Rosalie con un inchino profondo ascoltò le sue parole di sincero apprezzamento ma dalla timidezza non riuscì a risponderle....ci penso ' Oscar -- maestà , lei è Rosalie viveva in Normandia è imparentata con la famiglia Jarjayes. È rimasta sola al mondo per questo ho deciso di prenderla con me e darle un" opportunità di vita migliore....."
Rosalie nemmeno ascoltò le ultime parole di madamigella Oscar. In sala si era levato un brusio , poi un lamento infine un gridolino isterico interruppe ogni tipp di conversazione...." maestà io quella la conosco......ma non è assolutamente nobile, non avrebbero dovuto farla venire a Versailles ......mamma eccola eccola! È questa la ragazza di cui ti ho tanto parlato ! È un' ignorante vestita da aristocratica.....io l' ho scoperta e mi ha buttato contro il ventaglio. Che modi volgari!"
Madame de Polignac e Rosalie incrociarono i loro sguardi , occhi che lampeggiavano come due spade sguainate...... Ma quella ragazza .....non è possibile..... la nobildonna sbianco' in volto. --Stessi capelli biondi, sguardo falsamente dolce, stesso abito blu a fiori. È lei. La mamma di quella screanzata è proprio lei l'assassina --..... Rosalie sembrava un vulcano in eruzione Si girò su di se, verso la tappezzeria del salone, frugo' sotto le gonne ed estrasse il piccolo pugnale affinato. Oscar intercetto' i movimenti di Rosalie che era ammutolita, impallidita . Oscar capì, si volse verso di lei e le strappò ancora una volta il pugnale dalle mani
Qualcuno dei presenti in sala aveva visto e compreso,qualche altra signora aveva intuito ; nessuno fiato'. Madame de Polignac era molto mal vista a Corte. Sia lei che quell'insopportabile figliola. Nessuno credette alla loro versione dei fatti , era un chiaro tentativo di calunniare una ragazzina così bella e fortunata come Rosalie .
Ma la Polignac non intendeva indietreggiare " Si e lei, Rosalie Valois, la figlia di quella povera donna che ho investito....la stessa donna che tanti anni fa prese con sé la mia bambina.....quindi lei è .....oddio non posso nemmeno pensarlo. Però ora è un pericolo per me. Mi guarda come volesse uccidermi. Devo fare qualcosa
" Maestà volevo dire una cosa ....mia figlia ha ragione, Rosalie non è quello che dicono, non è parente del colonnello Oscar...."
- Che Cosa???? Dunque Oscar spiegatemi cosa sta succedendo? Non capisco- - se permettete devo dire due parole alla contessa, in privato . Si ttatta di un assurdo malinteso
Oscar si apparto' con la Polignac " Vi rendete conto di ciò stavate facendo? Confessare un omicidio proprio davanti alla sovrana che ha tanta stima e considerazione per voi, vi sembra un gesto intelligente?
Lo dico anche per voi, Rosalie è disposta a farsi uccidere pur di vendicare la morte di sua madre quindi vi conviene riconoscere l'errore e non alimentare ulteriori comportamenti di rivalsa nei vostri confronti . Dite apertamente alla regina che avete sbagliato persona-
" Questa me la pagherete molto cara vi giuro madamigella Oscar. Ora io debbo anche umiliarmi per colpa vostra e di quella miserabile arrivista...
" scusate ancora mia regina.....da un po' di tempo la mia vista è peggiorata, è innegabile che Oscar Francois de Jarjayes non potrebbe mai mentirvi. Io ho sbagliato assolutamente persona...."
" e come potrebbe essere altrimenti contessa?voi due siete le mie più fidate e sincere amiche....." sorrise benevola Maria Antonietta mentre si aprivano le danze....

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Capitolo 17
*** XVII ***


Oh madamigella Oscar perché!
Perché mi avete fermato? Ero quasi riuscita nel mio intento stavo per ammazzare la Polignac è lei lei l' assassina!
Non dovevate intervenire, non dovevate!
Ma Rosalie...Oscar alzò la voce e con autorevolezza proferì queste parole:
Credi forse col tuo gesto sconsiderato che tua madre sarebbe tornata in vita?credi forse che lei sarebbe stata contenta di sapere della tua condanna a morte per omicidio? È passato tanto tempo e posso comprendere il tuo desiderio di vendetta, ne avevamo già discusso....ma ora tu non sei più sola.
La mia famiglia è la tua famiglia, palazzo Jarjayes è la tua nuova casa. Pensaci, non sei sola Rosalie! Io e André non possiamo permettere che tu commetta simili follie.....
Ma madamigella Oscar. Voi vi interessate cosi tanto di me ed io non lo merito. Ma ditemi ,è perché l'altro giorno vi ho detto che anch"io sono nobile di nascita?guardate che a me non importa se la mia vera madre è una donna che appartiene all'aristocrazia. Io odio i nobili! Oh perdonatemi , non mi riferivo a voi....
Smettila con le stupidaggini,Rosalie.Ecco, piuttosto di pensare sempre alla tua vendetta dovresti concentrarti sul tuo futuro! Ho chiesto ad André di esaminare gli archivi di tutti i nobili di Francia, ma chissà perché non esiste una Martine Gabrielle che corrisponde alle caratteristiche della donna che stiamo cercando. Ma la troveremo, ti assicuro la troveremo.....e spero riuscirai a trovare un po' di serenità. Te lo auguro Rosalie..
"Oh madamigella Oscar voi mi volete realmente bene , anche se non quello che volevo io tempo fa.. , ma davvero avete dell' affetto sincero per me. Io , che non ho più coraggio di niente ,resto in silenzio, resto in attesa. Ho paura di ricominciare a sperare.....a vivere.....
pensò la ragazza allontanandosi da Oscar. -------------- Frattanto Madame de Polignac rifletteva sui suoi propositi di vendetta: Oscar Francois de Jarjayes era diventata una persona scomoda, di più: era pericolosa. Andava eliminata per tanti motivi , primo perché conosceva il suo segreto,poteva nuocerla e danneggiare la sua reputazione nei confronti della regina, in secondo luogo quella Rosalie.....le faceva paura. Era venuta a Versailles per vendicarsi di lei ma non solo: era certamente quella sua figlia segreta, la piccola neonata che aveva affidato a 15 anni a Nicole Lamorliere, proprio la donna che aveva lasciato morire ai piedi della sua carrozza. Si maledi'di non averle prestato soccorso, non certamente per carità cristiana né per compassione.....soltanto perché in tal modo non avrebbe avuto tutti questi grattacapi.
Ora doveva pensare alla figlia minore Charlotte, di 11 anni: era tempo di progettare un buon sposalizio per la sua piccola , naturalmente un matrimonio di interesse che avrebbe incrementato le sue ricchezze e consolidato il suo potere .Essere la dama di Corte preferita dalla regina non le bastava più, cercava titoli e appoggi indipendenti dalla sovrana, insomma,voleva diventare intoccabile.
Quella Rosalie la primogenita non doveva più rappresentare un intralcio per la sua vita come lo era stata in passato .
Quella spina nel fianco andava rimossa il prima possibile e senza conseguenze!....se Oscar fosse morta la sua protetta era finita e non avrebbe potuto fare nulla sarebbe tornata a fare la vita della mendicante come era giusto che fosse.
Mentre era assorta di questo e molti altri ragionamenti,passeggiando per i corridoi di Versailles,avanti e indietro, su e giù, (forse aspettando qualcuno?) , Oscar e André attraversarono il grande scalone delle feste.
Questione di secondi.....l'antico e pregiatissimo lampadario che di notte illuminava la sala precipitò e cadde in mille pezzi proprio nell'istante in cui Oscar stava passando. André con un balzo le fu sopra e la trascinò lontano. Appena in tempo. Come sempre, quando si trattava di Oscar;aveva avuto un presentimento di pericolo.
Dopo qualche attimo di spavento e di incredulità, Oscar comprese : Il pesante lampadario era stato fatto cadere intenzionalmente per ucciderla ! La Polignac in fondo alla sala aveva lo sguardo perso, intimorito. Oscar con un un'occhiata minacciosa la fulminò.
Ormai lo avevano capito entrambe, Oscar sapeva.
L' " impresa "della Polignac diventava sempre più ardua.

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Capitolo 18
*** XVIII ***


A tarda sera, mentre Oscar e Rosalie studiavano assieme la storia, un messaggero di Corte, in gran segretezza si presento' chiedendo espressamente di Oscar: la regina Maria Antonietta desiderava incontrarla con urgenza ,fuori dagli impegni istituzionali e dalle visite private. Aveva bisogno di lei.
" André, hai sentito? Dobbiamo farci accompagnare in carrozza a Versailles "
" Ma madamigella Oscar sono quasi le undici è tardi. Voi avevate promesso di restare con me a studiare oggi....."
" Rosalie,che stai dicendo? Sei impazzita?Io devo andare dalla mia regina quando mi chiama "
Rosalie si prese tutto il coraggio che aveva e le fece il verso. Forse Oscar l'avrebbe schiaffeggiata,non le importava,soffriva nel rendersi conto che la regina forse avrebbe potuto conquistare il suo cuore anche se donna e lei no!
" Io devo andare dalla mia regina quando mi chiama .... dalla mia regina " Smettila Rosalie! Piantala con queste stupidaggini
" Ma madamigella, perdonate! La vostra regina ha tutto.....io ho soltanto il mio grande affetto per voi!! Vi prego almeno di farmi venire con voi .....vi prego!"
"E va bene, disse lei. Ma sbrigati a prepararti, non ho tempo da perdere."
-----------------------------------------------------------------------------------------‐------------------ Fuori era buio: la luna e le stelle erano nascoste fra le nubi, si percepiva nell' aria un' atmosfera funesta,i cavalli trainati dallo strano messaggero di Corte sembravano percorrere una strada decisamente più lunga per arrivare alla reggia di Versailles
" Ehei tu, a cassetta! Ma si può sapere a che ora arriveremo? È tardi, e stai sbagliando strada"
Appena André si affacciò all'esterno dell' abitacolo,la carrozza si fermo' di botto. Il conducente come una furia si mise a correre, nascondendosi in mezzo alla boscaglia.
" Ma André, Oscar, dove siamo? " anche Rosalie avverti' il pericolo. Appena in tempo per finire la frase che cinque brutti ceffi spuntavano dal nulla brandendo le loro spade,come fossero diavoli piovuto dagli Inferi.
" André, presto! Dobbiamo batterci, tu intanto metti in salvo Rosalie, fa che non la vedano"
André richiuse le tende della carrozza e pregò Rosalie di non paventare la sua presenza per nessun motivo.
Dopo qualche concitato minuti di battaglia, i farabutti sembravano avere la peggio,erano in cinque ma non avevano alcun capacita' nell' usare la spada, solo forza bruta. Uno di loro, si avvicinò alla carrozza con fare sospetto spalancò la portiera Rosalie lanciò un grido di terrore .
" Attenta Oscar prendono Rosalie " il solito onnipresente André mentre stava duellando con l'ultimo delinquente avvisò Oscar che aveva appena disarmato il suo avversario. Con un balzo colpì la spalla del vigliacco che voleva approfittarsi della sua protetta indifesa. Cadde esanime.
Nello stesso tempo però l'altro uomo che era stato ferito si alzò estrasse il pugnale e lo piantò contro la schiena di Oscar.
Un dolore indicibile poi il buio assoluto .
Attimi di secondi che sembravano eterni, infine da lontano sopraggiunsero le grida di un uomo a cavallo
" Fermatevi!"
I cinque delinquenti fiutando il pericolo si diedero alla fuga e il vile che aveva appena pugnalato Oscar alle spalle e attendeva di darle il colpo mortale , decise che era molto meglio per lui scappare. La paura di farsi riconoscere e finire come minimo in galera era più forte del proposito di uccidere il comandante Oscar.
Rosalie vide madamigella, pallida, priva di sensi, sembrava morta e si straccio' le vesti:
"Potreste mai perdonarmi madamigella? Tutto questo è successo solo per colpa mia, per colpa mia! E io che non credevo mi voleste cosi' tanto bene.....oggi vi devo la vita e non sopravviverò alla vostra morte.....vorrei morire anch' io!"
Rosalie singhiozzava accanto al corpo di Oscar che non dava segno di vita.....ma quando il suo " salvatore" la prese in braccio, la riconobbe e la chiamò lei aprì gli occhi sognante solo per una frazione di secondo.
-E' viva! -André presto riportiamola a palazzo Jarjayes -
Ma voi siete......" il conte di Fersen!!
"Si , sono io André e anche questa ragazza, mi sembra di averla già vista." " Forse signore.chiedevo la carità a Parigi e madamigella è stata così generosa da prendermi con sé "
Ma certo! È stato cinque anni fa ricordo benissimo. Due occhi come i vostri....impossibile da dimenticare, siete cresciuta con Oscar e siete ancora più bella accidenti quanto tempo è passato....
"Grazie signore, ora io ho 16 anni. Noi vi dobbiamo molto. Avete salvato la vita ad Oscar "
"Vedrai che ce la farà il cuore non è stato colpito ma stanotte dovrete far venite immediatamente un medico perche sta perdendo molto sangue".
Il dialogo fra Fersen e Rosalie avveniva nella carrozza di Fersen, dove Oscar era stata accuratamente adagiata.
Ad André fu dato ordine di tenere i cavalli. Lui preoccupato e triste, ancora una volta si sentì solo, come un povero cane bastonato. ..

------------------------- Grazie a tutti coloro che seguono o seguivano la storia, dedico questo capitolo a una persona speciale che da un po' di tempo è lontana da questo sito. Speriamo stia bene N.B. In questa mia storia, ho tentato di rispettare il più possibile la cronologia dell'anime,non del manga . La "mia" Rosalie è perciò più grande di quella della Ikeda non è nata nel 1763(la cui data di nascita, fra l'altro è dubbia in rete) ma nel 1762. Mi serviva così poiché quando incontra Fersen, e nello stesso tempo cerca lavoro, aveva certamente compiuto (almeno) 11 anni ,volevo mettere 12 ma ho pensato che 11 poteva essere il minimo. Undici anni sono anche l'età in cui Charlotte viene data in sposa dunque, secondo me sono realistici più dei 10 di Madame Ikeda. Per quanto riguarda Fersen ,il suo ritorno dopo quattro anni si colloca fra il 1778 e il 1779,io ho scelto la seconda opzione ossia l'inizio del 1779 visto che,secondo l'anime era partito nel 1775,comunque potrebbe anche essere avvenuto alla fine del 1778. Sono solo precisazioni per i più attenti! Buona lettura

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Capitolo 19
*** XIX ***


"Giungono notizie preoccupanti da Versailles.Madre, 3 notti fa hanno aggredito madamigella Oscar in carrozza, pare sia gravemente ferita ad un braccio e una spalla.....madre è successo proprio la sera che è arrivato zio e i suoi uomini con gli abiti insanguinati, mamma ti prego, dimmi quello che sai.Io voglio bene a madamigella Oscar, certo non sopporto quell'impostora smorfiosa di dubbie origini che si è presa in casa, questo non vuol dire che andava punita . Mamma ti prego, parla! Io voglio la verità!!
" Tesoro, Charlotte, non angustiarti per cose più grandi di te, la regina mi ha fatto sapere che Oscar si sta riprendendo e presto tornerà in servizio
Lo lo zio ha avuto un incidente a caccia, ma per favore! Non dovresti nemmeno avanzare simili supposizioni, come ti permetti? Io sono tua madre e sono una persona per bene, quando ho da dire qualcosa la dico in faccia, lo zio non sa assolutamente niente dei miei dissapori col colonnello e quella Rosalie "
Charlotte pensosa decise che era meglio chiudere l' argomento, sua madre si sarebbe molto arrabbiata se avesse continuato con quel tono accusatorio, inoltre non c' erano prove contro di lei.
" Senti Charlotte ricordi il conte Roland de Guise?la prossima settimana ci ha invitate al suo palazzo ha grande simpatia per te, forse mi chiederà il permesso di fidanzarti con lui! È un grande onore piccola mia!" Ma mamma noooooo non acconsentire! Il duca ha 43 anni, potrebbe essere mio papà . Mammina mamma non voglio, non voglio!! - smettila di piangere Charlotte, hai 11 anni sei diventata una signorina , il duca è molto gentile, ricco, ti farà vivere come una principessa! Quando un uomo così si innamora di una fanciulla come te è una felicità per tutti!
Scoprirai le gioie dell'amore mia cara , molto presto dimenticherai i tuoi turbamenti! Lui sarà tenero e delicato. Ha un animo così romantico mia cara......ah l'età è solo un dettaglio. Il prossimo sabato sarà una giornata memorabile. Tesoro mio! Ascolta e rispetta la tua mamma, non devi temere nulla. ... --------------------------------------------------------------------------------------- Da una parte la giovanissima Charlotte, che ancora giocava con le bambole e gli orsacchiotti, costretta ad una scelta obbligata, senza scampo, dall'altra Rosalie la quale, appena dopo essersi un po' risollevata per le condizioni di salute di Oscar ,veniva a conoscenza in modo del tutto improvviso e traumatico,che la sua vera madre, altri non era che l' assassina di Nicole Larmorliere colei che tanto amorevolmente l'aveva cresciuta assieme a Jeanne. " Ma André sei proprio sicuro di quello che ti hanno detto??"
"Certo Oscar, non sono pettegolezzi delle solite nobildonne bene informate. Ho controllato negli archivi. Martine Gabrielle da sola non ci diceva nulla perché il suo nome completo è Yolande Martine Gabrielle Polastron ora contessa di Polignac!!" " Terribile André! Pensa a quando lo saprà Rosalie ". Ma Rosalie aveva gia' sentito tutto. Di ritorno da una cavalcata stava entrando in sala da pranzo quando le parole di André l' avevano raggiunta come una pugnalata in pieno petto.
Questa volta no. Questa volta non avrebbe fallito. Avrebbe ucciso la contessa senza pietà .

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Capitolo 20
*** XX ***


Rosalie finse di non aver udito la raccapricciante rivelazione che André aveva fatto ad Oscar in quel mentre era appena rientrata a PalazzoJarjayes.
.Più tardi quando Oscar e André le confessarono la terribile notizia sulla vera identità di Martine Gabrielle, la ragazza finse una certa indifferenza.
Un' indifferenza molto sospetta.
Oscar prese da parte André e ancora una volta lo pregò di vegliare su Rosalie, questa volta in maniera costante, ma senza dare nell' occhio né farle alcun discorso di circostanza. Era evidente che lei stesse soffrendo molto, era trascorso solo un anno dalla morte di Nicole Lamorielle ,era chiaro che Rosalie anziché abbandonare i suoi propositi di vendetta ora avesse una ragione di più per uccidere quella donna. Era la sua vera madre, una vergogna troppo grande ,insostenibile, lei non avrebbe mai accettato su di sé questo peso immane.
Senza fare drammi con nessuno, nottetempo Rosalie si recò al deposito d'armi della famiglia Jarjayes, credendo di poter agire piuttosto liberamente: madamigella Oscar infatti era molto presa da Maria Antonietta, perché il conte Fersen (del quale, Rosalie sapeva, anche Oscar ne era innamorata)era appena partito per la guerra in America assieme al comandante Lafayette. Il dolore della regina e la tristezza di Oscar avrebbero spostato l' attenzione da Rosalie e i suoi propositi di vendetta
Credette di trovare un alleato in André a cui confidò il suo interesse di rivedere Charlotte,voleva pacificarsi con lei, gli chiese dunque quando e dove avrebbe potuto incontrarla per chiarirsi
Naturalmente i suoi scopi erano altri.
" Mi spiace Rosalie, Charlotte è molto impegnata in questo periodo. A Corte si mormora sempre con maggior insistenza che il prossimo sabato verrà annunciato il suo fidanzamento , nel palazzo del duca de Guise."
Ancora una volta Rosalie ascoltò in silenzio e finse indifferenza. Aveva tutto il tempo per organizzarsi : trovare la casa del conte , travestirsi da ragazzo, preparare le armi, prendere un cavallo e fermare la carrozza della Polignac minacciando il cocchiere...
------------------------------------------------- Ma i piani di Rosalie fallirono miseramente.
André riferì ad Oscar gli strani discorsi e la strana attenzione della ragazza verso la contessina Charlotte.
Entrambi la seguirono a distanza la sera stessa del ricevimento a palazzo del Duca.
Rosalie appena vide la carrozza della Polignac, usci' dal suo nascondiglio, estrasse la pistola minaccio' il cocchiere, che , terrorizzato, lasciò la carrozza in mezzo alla strada. Fuggì.
Madame de Polignac , sconvolta ,venne fatta scendere, implorò Rosalie di non farle del male, le disse di avere pietà, la sua figliola dormiva dentro la carrozza,(forse reduce di una sbornia forzata).,la implorò di non sparare , di farlo per Charlotte, che sarebbe rimasta sola ......
Rosalie non riuscì a premere il grilletto , pianse. Dietro di sé vide madamigella Oscar prontamente accorsa in suo aiuto , la prese fra le braccia accarezzandole il capo. " Lo sapevo Rosalie lo sapevo, tu sei nobile di cuore non avresti potuto davvero uccidere la donna che ha investito la tua madre adottiva.....che poi è la tua vera madre!! Si ,contessa Polignac! Guardi bene questa ragazza.....è sua figlia! Lei l'ha affidata ad una donna che poi è finita sotto la sua carrozza. Non le ha prestato il minimo soccorso!..... l'ha lasciata morire su una strada.....e tu Rosalie tu guarda guarda bene quella fanciulla che dorme. È tua sorella Charlotte!!
"Madamigella Oscar grazie per essermi stata vicino. No, io non sono un'assassina ma odio la contessa qui presente con tutte le mie forze ,lei non sarà mai mia madre. Provo indifferenza per la piccola Charlotte.
La mia vera , unica sorella è Jeanne Valois. Sono nata e cresciuta con lei ed e' solamente lei, la sorella per la quale provo e ho sempre provato affetto...."

A questa storia manca ancora l'epilogo. Grazie per le recensioni. A presto

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Capitolo 21
*** Epilogo -- parte prima ***


1786
Scoprire di avere una sorella, accorgersi di lei ,volerla bene. Soffrire nel vederla morire,senza comprendere subito la ragione di una fine così drammatica
Amarla ,forse solo dopo aver sentito il richiamo del sangue, del cuore o forse per un senso di dolorosa pietà.
Morire così, senza un perché, a soli 11 anni, vittima di un orco e di una megera. Il peggior incubo dell' infanzia che si tramuta in realtà allora non puoi fare nulla;devi solo, devi volare via.
L' estremo gesto perché non ci sono vie di scampo ,nessuno ti può aiutare. A soli 11 anni cosa avrebbe potuto fare sua sorella Charlotte?
Poi l'anno appena trascorso, un' altra tragedia si era abbattuta su Rosalie; l' altra sorella Jeanne , arrivista ostinata e senza scrupoli alla fine era stata vittima di un gioco pericoloso più molto grande di lei.
Vittima e carnefice di se stessa, aveva trovato la morte in un convento abbandonato, un rifugio ove ormai viveva da reclusa dopo esser fuggita misteriosamente di galera.
Era questione di mesi,di giorni o di ore,Jeanne Valois lo sapeva che appena avrebbe terminato di scrivere le sue memorie come le era stato intimato da uno strano personaggio dal volto coperto,sarebbe stata scoperta, il suo nascondiglio svelato al mondo.
I soldati di madamigella Oscar o di qualsiasi altro comandante o guarnigione, sarebbero venuti a prenderla ,riportarla a marcire al Salpetrière per il resto dei suoi giorni.
Rosalie fu molto turbata,scossa,annientata ! come sua sorella aveva potuto architettare un piano così diabolico per screditare la regina, imbrogliare un cardinale, truffare un gioielliere e nonostante tutto professare la sua innocenza?
Recitare al processo la parte di vittima sventurata,della lussuria di Maria Antonietta e del suo entourage sembrava facilissimo per Jeanne.
Un' attrice consumata che scandalizzava i giudici per le sue menzogne ma riceveva quotidianamente messaggi di giubilo ,comprensione e solidarietà da parte del popolo .
Un popolo esausto, ribelle, ormai pronto alla rivolta.
Anzi no, alla rivoluzione.
Un popolo che non voleva più saperne di privilegi nobiliari e oppressioni e ingiustizie e tasse . Un popolo che aveva oltrepassato il limite della sopportazione.
Qualcuno (in alto) lo capi' usò Jeanne per opportunismo poi ne ne disfo'. A Rosalie non rimase che contemplare l' anello* unico ricordo che la legava al passato. All' infanzia .Sarebbe rimasto a lei per sempre adesso.
Struggente però il ricordo di quel pomeriggio, quando Oscar era andata a visitarla in cella e le aveva portato quella vera, Jeanne questa volta non la rifiutò sprezzante come negli anni dei suo trionfo quando la strada verso il successo era tutta in ascesa.
" Madre ,aiutatemi voi, in questo difficile momento "
Un pensiero, finalmente un attimo di debolezza o forse di riconoscenza. Jeanne indosso' l' anello di Nicole Lamorielle per tutta la durata del processo e fino a quando venne trovata morta assieme al fido Nicolas in quel lugubre convento
Ucciso dalla sua amata,con una coltellata alla schiena ,per non aver voluto lasciarla sola mai,neanche nel momento della sua decisione folle, appiccare un incendio e lasciarsi morire pur di non tornare di nuovo in quell'orribile prigione per alienati
Lei era Jeanne Valois de Saint Remy era ancora giovane e bella, lei sarebbe volata via da questa terra ingrata!Avrebbe raggiunto la madre forse in un mondo migliore, dove le rose non sono mai nere e le stelle portano sempre fortuna


* vedi capitolo 15°.
P.S. la prossima volta pubblicherò la seconda e ultima parte . Grazie a tutti quelli che mi lasceranno un commento

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Capitolo 22
*** Epilogo-- parte seconda ***


A volte. Semplicemente succede.
1786
Anche nelle peggiori disgrazie o nelle piccole grandi tragedie che devastano e dilaniano lo spirito e ci sembrano ostacoli insormontabili, si annidano ,come erbe infestanti, le minacce, le insidie dei perfidi,mai paghi che perseverano gettando fuoco sulle ferite, approfittando della debolezza e del dolore di chi soffre.
" Rosalie, ti sei tradita,l' ultima volta che ci siamo viste ,mi dicesti che Jeanne Valois e`tua sorella, è dunque lei quella bambina che vidi tanti anni fa accanto alla tua madre adottiva quando ti affidai a lei...."
Rosalie venne fermata un pomeriggio dalla contessa de Polignac, durante una cavalcata nei pressi dl PalazzoJarjayes
" Ebbene, contessa, dove vuole arrivare? " " Devi chiamarmi mamma! E se proprio non ci riesci, chiamami Gabrielle! Io sono rimasta sola.....dopo il terribile suicidio della povera bimba, non vivo più! Tu devi prendere il suo posto Rosalie "
" ma sta scherzando?? Non lo farò ne ora né mai"
" Se vuoi bene a madamigella Oscar come sembra, lo farai ,mia cara Rosalie, lo farai. Dovrai farlo per lei.
Jeanne Valois è una criminale, una ricercata, se tu non farai ciò che dico, farò sapere a tutti, a tutti che Oscar Francois de Jarjayes ospita in casa la sorella di quella delinquente e la protegge. Magari è stata proprio la tua Oscar a farla uscire di prigione eh? inutile negarlo. Farà una brutta fine la tua cara Oscar, disonorata e accusata di alto tradimento! Vuoi questo figliola?"
La Polignac ebbe un ghigno malefico, sapeva di avere la situazione in pugno! ----------
Al colmo della disperazione ,Rosalie impotente dovette accettare l'offerta della contessa. Non disse nulla ad Oscar ma lei comprese perfettamente che la ragazza aveva subito un pesante ricatto .
Si concludeva così, dopo un decennio il rapporto di amorevole convivenza fra le due ragazze . Oscar porse a Rosalie una catenella d'oro.
" Addio Rosalie, sei una ragazza come ne esistono poche " Con gli occhi lucidi e il cuore gonfio di tristezza le due si lasciarono, ma con la promessa di non perdersi mai di vista.....

1794 " Ma non muore nulla che sia passato dal cuore " cit.


Pochi mesi dopo essersi trasferita da madame de Polignac, Rosalie fuggì con una piccola valigia e tante speranze. Voleva tornare a Parigi, dalla sua gente. Lì nessuno avrebbe potuto cercarla né ricattarla. La Polignac, veramente incorregibile aveva deciso di maritare la ragazza proprio col duca de Guise, il responsabile del suicidio della povera Charlotte.
Rosalie a Parigi ebbe ancora modo di sentirsi , scriversi e incontrarsi con Oscar, e a Parigi rivide nuovamente il giornalista Bernard Chatelet, che già tanti anni prima aveva dimostrato simpatia per quella ragazzina sfortunata. Lei lo sposo ' e divento' madre di un dolcissimo bambino
Il piccolo nacque nel 1794 ,gli venne impartito il nome Francois. Una grande consolazione per Rosalie....
Nel 1789 Rosalie aveva assistito straziata e impotente, alla morte della sua Oscar, dilaniata dagli spari durante la presa della Bastiglia. Alla fine lei aveva abbracciato la causa rivoluzionaria, come prevedibile,da quando era diventata la compagna di vita di André Grandier.
La morte di Oscar e André gettò Rosalie nello sconforto,nella depressione più cupa, solo con gli anni,con la venuta del Terrore e gli estremisti giacobini al potere dovette constatare la follia, la distruzione di ogni speranza, sogno di rinascita. Tutto ciò per cui Oscar, André, Bernard e gli amici avevano lottato si era frantumato in brevissimo tempo. La storia non insegna agli uomini.
Era diventato un mondo peggiore di come Oscar e André lo avevano lasciato, la ghigliottina non risparmio' i nobili , primi fra tutti vennero decapitati il re e la regina, poi tanti altri altri aristocratici , alcuni riuscirono a fuggire, come la Polignac che morì in Inghilterra sopraffatta dagli scandali ,angosciata dallo spettro della ghigliottinata ,consumata da una malattia rapida e dolorosa che la stronco' in brevissimo tempo ,a soli.44 anni.
Fu un sospiro di sollievo per Rosalie....,finalmente in pace col suo burrascoso passato. E dunque lei , la fragile ,tenera e forte Rosalie resto' " muta testimone di quei giorni in cui la morte si era portata via con sé i giusti e i malvagi".
cit-*

Crediti:
Ringrazio moltissimo per le recensioni mi hanno dato ottimi spunti. Ringrazio chi ha seguito anche senza recensire come Madame Grandier, Cecile Balandier , Red Drago e ringrazio chi ha scoperto tardi questa storia come Alarnis, Terry , Elodar, Bea e Dorabella. Un saluto alle affezionate Vento di Luce, Tetide, Fenice , Agrifoglio e Ladybug, siete state costanti, mi dispiace aver concluso la storia così tardi..

-* sono le parole finali dell' album di figurine di L.O., 40 anni fa!

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