Oltre Il Tempo.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** An Unespected Goodbye. ***
Capitolo 2: *** Anno 3000. ***
Capitolo 3: *** Dopo 1000 anni... ***
Capitolo 4: *** Convivere. ***
Capitolo 5: *** Gelosia Reciproca 1. ***
Capitolo 6: *** Gelosia Reciproca 2. ***
Capitolo 7: *** Ti Odio! ***
Capitolo 8: *** Confessioni. ***
Capitolo 9: *** No More Words. ***
Capitolo 10: *** Worry. ***
Capitolo 11: *** Not Again. ***
Capitolo 12: *** Safe. ***
Capitolo 13: *** Io Amo Te! ***
Capitolo 14: *** Perdono. ***



Capitolo 1
*** An Unespected Goodbye. ***


Era una tranquilla giornata nella NY del 2000 e, alla sede locale dell'FBI, gli Agenti Speciali erano molto presi da un caso particolare.

Infatti dei criminali avevano rubato delle attrezzature molto avanzate per l'ibernazione e parevano spariti nel nulla, dopo il furto.

"Accidenti... Quei maledetti non si trovano! È incredibile..."

"Nessun segnale, nessuna comunicazione... Così non possiamo rintracciarli!"

Tutti erano frustrati, ma l'Agente Speciale Supervisore in Carica uscì dal suo ufficio e raggiunse la sua squadra "Andate a casa... Domani ci impegneremo di più!"

Tutti annuirono "Capo, viene con noi a bere qualcosa?"

"No, passo." Sorrise la donna dai corti capelli castani, come i suoi occhi "Ho un appuntamento!"

"Ok, peccato..." Rispose l'Agente "E tu, Maggie? Vieni?"

Maggie Bell sollevò il capo dalla sua scrivania "No... Ho ancora queste scartoffie da firmare e devo finire il rapporto."

"Non è molto... Per me è una scusa per uscire con la tua fiamma segreta..."

"Chi lo sa..." Rispose Maggie, con un piccolo sorriso, facendo l'occhiolino ai colleghi, che se ne andarono.

"Non si stanchi troppo..." Disse l'Agente Speciale Supervisore in Carica, sorridendo un poco e poi se ne andò a sua volta.

Maggie finí ciò che doveva fare dopo una ventina di minuti, prese la giacca ed uscì dall'edificio, dirigendosi a piedi verso un vicino fioraio.

Lasciò il negozio con un mazzo di rose rosse e prese il cellulare, selezionó un numero e fece partire la chiamata "Ciao! Si... Si, sto arrivando..." Inizió, non accorgendosi di un furgone nero che si era fermato poco dietro a lei "Non vedo l'ora di vederti... Anch'io ti amo! Ci ved..."

Venne interrotta da un colpo tiratole alla nuca, mentre la persona al telefono continuava a chiamarla, inutilmente.

I quattro uomini caricarono Maggie sul furgone, che partí a tutta velocità, verso un luogo ignoto.

Maggie si riprese mentre veniva portata giù, lungo una rampa di scale e vide solo delle luci al neon "Mettetela qui..." Disse una voce che le arrivava ovattata.

La ragazza venne deposta in una sorta di enorme ovulo, uno degli uomini, con indosso camice e mascherina, le iniettó qualcosa nel collo e poi chiuse l'ovulo, digitó qualcosa sulla tastiera e l'oggetto si mise in funzione.

"E se dovesse morire?" Chiese uno dei tizi, avvicinandosi all'ovulo.

"Non morirà... Ho azionato la funzione curativa e resterà in vita, finché non verrà trovata e liberata."

"Se la troveranno..."

"Già... Ma sopravviverà sempre, non morirà. In un giorno si troverà in un blocco di ghiaccio e questo la manterrà in vita!"

"L'ibernazione è una cosa meravigliosa... Speriamo funzioni!"

"Funzionerà... Vedrai!" Rispose quello col camice, ghignando.

Nel mentre, un uomo aveva chiamato la Polizia per il rapimento di Maggie e i due Agenti, trovato a terra il portafoglio col distintivo dell'Alpha, chiamarono l'Agente Speciale in Carica che, a sua volta, chiamò tutta la squadra e gli Analisti.

Guardando i video delle videocamere di sorveglianza, non solo videro il momento del rapimento di Maggie, ma riuscirono anche a trovare il furgone grazie alle telecamere del traffico.

Ma, una volta giunti sul posto e fatta irruzione, con l'Agente Speciale in Carica a guidare i suoi, trovarono solo il tizio in camice ed i suoi complici "Dov'è la poliziotta rapita?? Ditemelo!!" Gridò la donna in carriera.

"Si stava avvicinando troppo... È stata colpa sua!"

"Dov'è??"

"Non lo saprai mai! Mai!!" Ribadí l'uomo, ridendole in faccia così come tutti gli altri, portati via e condannati.

Gli otto catturati non parlarono mai e, da quel momento, Maggie Bell venne dichiarata persona scomparsa.

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Capitolo 2
*** Anno 3000. ***


Passarono moltissimi anni e, alla sede dell'FBI di NY, gli Agenti Speciali indagavano sul furto di alcuni macchinari molto avanzati, da poco brevettati.

"Con quelle apparecchiature si possono guadagnare milioni, se venduti alle persone giuste..."

"Hai ragione! Perciò dobbiamo trovarli..."

"Mia nonna mi racconta spesso di un caso simile, avvenuto nel 2000..." Se ne uscì Isobel Castille.

"Nel 2000? Troveremo ancora i file?" Chiese Omar Zidan.

"Mettiamoci al lavoro, dobbiamo trovare tutto..."

"Non serve." Disse Isobel, l'Agente Speciale in Carica, interrompendo il capo Analista Jubal Valentine "Mia nonna si portò a casa tutto il materiale..."

"Se non sbaglio, mio nonno mi raccontò che anche lei aveva il suo stesso grado... E che perse una dei suoi sottoposti..." Ricordò Omar.

"Esatto. L'Agente Speciale Maggie Bell venne rapita e mai più ritrovata."

"Chissà se questo caso è collegato..."

"Può essere." Se ne uscì Alex Danvers "In Accademia è il caso usato come materia di studio da anni e anni... E gli Istruttori ci hanno sempre detto che la Black Crys è sopravvissuta negli anni, trovando sempre nuovi adepti."

Isobel annuì, seria ed impassibile, incrociando le braccia "Esatto... Speriamo di trovare qualcosa stavolta!" Ammise, decisa "Kara, Carol, Tammy, Kensi, andate a casa di mia nonna e fatevi dare tutto il materiale del 2000."

Le quattro annuirono e se ne andarono, mentre Jubal mise al lavoro gli Analisti per rintracciare i segnali dei microchip nei processori dei macchinari rubati.

Servirono un paio d'ore alle quattro Agenti Speciali per ritornare e Isobel le incaricó di mettersi in uno degli uffici liberi e leggere tutto.

Ed Isobel ricevette una chiamata "Capo, sua nonna sulla linea 1... La passo nel suo ufficio." Disse Kirsten Chazal e la mora annuì.

Nel suo ufficio, l'Omega si sedette sulla sua poltrona e prese la telefonata "Castille. Ciao, nonna..." Sorrise la mora "Si, il caso potrebbe essere collegato. Come? Non so se è il caso... Lo so, lo so che a settant'anni non sei vecchia, è solo... Ok, va bene. A dopo allora!" Disse, riattaccando poi la chiamata.

Sentí poi bussare alla porta del suo ufficio "Abbiamo qualcosa!" Avanzó Stuart Scola.

Isobel si alzò subito e raggiunse le quattro sottoposte nell'ufficio in cui si erano sistemate "Cos'abbiamo?"

"Dai database abbiamo trovato una somiglianza con questo tizio del caso del 2000..." Iniziò Kara.

"Scannerizzata la sua foto e messa al confronto con quella di alcuni criminali schedati, ha tratti in comune con Alfius Graber."

"Graber... Lo abbiamo sentito ieri! È proprietario di un magazzino al porto... Gestisce una ditta di import-export..."

"Andate!" Ordinò Isobel "Kirsten, Sebastian, andate anche voi, in caso di necessità!" Disse ed i due Analisti se ne andarono, prendendo la valigetta con un computer portatile e un cavo.

Arrivati sul posto con una squadra SWAT, i nostri fecero irruzione nel magazzino dopo averlo circondato "FBI!!" Gridò Omar, assieme a Tammy.

Ci fu il fuggi fuggi generale, ma presto tutti i presenti vennero catturati ed i macchinari ritrovati "Ehi... Qui il pavimento è irregolare."

Allora tutti si avvicinarono a Kara e Sebastian "C'è una botola..."

Sollevata la parte di pavimento legata ad una fune, i nostri scesero le scale e si trovarono sotto le lampade al neon, arrivando poi in un'unica stanza e lì si fermarono, dopo che Sebastian ebbe aperto la porta craccando il codice.

E tutti rimasero fermi, increduli, perché innanzi a loro vi erano degli ovuli enormi e, in uno di essi, vi era molto ghiaccio ed un macchinario delle funzioni vitali era acceso.

"Questi sono i cocoon rubati nel 2000!" Se ne uscì Tammy "Li ho visti nei fascicoli della nonna di Isobel!"

"Allora questa potrebbe essere la ragazza scomparsa..." Disse Sebastian.

E, avvicinatisi, gli Agenti Speciali videro che, da quel ghiaccio, si intravedeva un viso.

Il viso di una ragazza.

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Capitolo 3
*** Dopo 1000 anni... ***


I nostri Agenti Speciali fecero portare il cocoon con la ragazza ibernata al suo interno al loro laboratorio, ove le tecnologie più avanzate avrebbero permesso il suo disgelo e la liberazione.

"Pensate che questa sia Maggie Bell?" Chiese Isobel, giunta nel laboratorio del Bureau.

"Può essere, non lo sappiamo..." Disse Sebastian "È stata ferita perché c'è attivo il rigeneratore e la macchina dei parametri vitali indica che è viva ed i buona salute."

"Ok... Io chiamo mia nonna affinché venga a riconoscerla, voi scongelatela, così sarà libera."

"Stiamo già provvedendo... Sarà libera in dieci minuti."

"Ottimo." Rispose Isobel, andando via e lasciando i suoi tecnici al loro lavoro.

Isobel tornò al piano di sopra, nel suo ufficio "È lei?" Chiese Kara.

"Chiamo mia nonna... Solo lei può identificarla."

"Speriamo in bene..."

Il boss entrò nel suo ufficio e prese il cellulare, selezionando il numero di sua nonna "Ciao, sono io... Ascolta, dovresti venire qui per un riconoscimento. Esatto... Forse abbiamo trovato Maggie Bell e... Nonna? Nonna?" Tentò Isobel, riattaccando poi, perché di certo sua nonna aveva fatto lo stesso.

Dopo diversi minuti, Sebastian, Kirsten, il coroner Loretta Wade e Lena Luthor, chiamata per aiutare, salirono al piano degli uffici e, con loro, vi era anche la ragazza ibernata nel cocoon, avvolta in una coperta.

Nello stesso momento, dall'ascensore, uscì la nonna di Isobel che, vista una coda di cavallo da lontano, avanzó piano, col cuore in gola "Maggie..."

La ragazza nel cocoon si voltó, prima che qualcuno potesse dire qualcosa e sgranó gli occhi "Estella..."

La donna, con gli occhi pieni di lacrime, avanzó verso la castana e la strinse a sé, forte "Sei qui... Sei davvero qui... Mi sei mancata tantissimo..."

"Anche tu mi sei mancata..."

"Abbiamo tanto, di cui parlare..."

Maggie annuì "È vero..."

"Innanzitutto sei stata ibernata e siamo nell'anno 3000..." Iniziò, scioccando la castana, passando a presentarle gli Agenti Speciali ed i tecnici lì presenti, fermandosi poi su Isobel "E lei è Isobel, l'Agente Speciale in Carica, mia nipote."

L'Alpha si perse a guardare la mora Omega e sorrise un poco "Sospettavo fosse tua parente, è bellissima come te." Ammise, facendo arrossire le due Omega e qualcuno regalò loro sguardi piuttosto ovvi.

"Lavorerai con noi... D'accordo?"

"Si... Va bene." Rispose Maggie, ringraziando Isobel per l'opportunità e tornando a fissare Estella, che prese la castana a braccetto.

"Isy, la porto a casa nostra. Vivrà con noi!" Se ne uscì la donna e Isobel annuì, quindi l'Omega fissò Maggie "Su, andiamo a fare spese."

"Ok... Andiamo."

Tutti le guardarono andare via ed Isobel rimase scioccata per un attimo "Che sia lei?" Chiese Alex.

"Lei chi?"

"Tua nonna ci ha sempre raccontato che aveva un grande amore, nel 2000... Chissà, magari è lei."

"Anch'io l'ho pensato!"

"Idem."

"OK ok... Lo chiederò a mia nonna. Ma adesso mettetevi al lavoro!"

Fuori, Maggie notó che le auto volavano, su strade appositamente modificate per questo "Wow... È cambiato tutto..." Disse la castana, guardandosi intorno "E così tu e gli altri vi siete fatti ibernare per dare la caccia alla Black Crys anche nel futuro... Tutti i colleghi e colleghe di Isobel, compresa lei, sono nipoti dei nostri ex colleghi..."

"È incredibile, vero?"

"Si, decisamente... Spero di poter dare il mio contributo nella loro cattura."

"Lo farai!" Sorrise Estella "E Isy è un buon capo... Vedrai!"

"Non ne dubito... È tua nipote!"

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Capitolo 4
*** Convivere. ***


Isobel tornò a casa attorno alle sette di sera, una volta finito il turno di lavoro, trovando sua nonna e Maggie intente a chiacchierare, sedute sul divano in soggiorno.

Istintivamente sorrise, perché mai aveva visto sua nonna tanto felice.

"Isy! Bentornata... Vado a preparare la cena..."

"D'accordo." Sorrise la mora.

Isobel notò poi che Maggie stava guardando un album di foto "Sei tu questa bambina?"

"Si..." Rispose l'Omega, sorridendo d'istinto "Era il mio primo compleanno."

"Ti ha cresciuta Estella?"

"Si, dopo che i miei genitori sono morti in un incidente d'auto quando avevo tre mesi..."

Anche Maggie sorrise "Tua nonna ha fatto un lavoro eccellente. Sarò onorata, di lavorare con e per te!"

"Grazie..."

Dalla cucina, Estella guardava le due interagire e sorrise, sperando in chissà cosa, poi tornò a dedicarsi alla sua cena.

Dopo aver cenato col delizioso spezzatino che Estella aveva sapientemente preparato, Maggie aiutò la donna a sparecchiare e mettere tutto nella lavastoviglie.

"Allora? Che ne pensi di Isy?"

"È bellissima, come te!"

"Come lo ero da giovane..."

"Si... Non volevo offenderti..."

"Nessuna offesa!" Sorrise la donna, carezzando le spalle dell'altra "Ho 63 anni, non sono più giovane."

"Lo sei sempre... Dentro, poi, scommetto che sei una dinamite, proprio come allora!"

La donna le diede un bacio sulla guancia, poi Maggie andò nella camera di Isobel, ove Estella l'aveva sistemata, per prendere intimo, maglietta e calzoncini, poi entrò in bagno "Fuori!!"

Maggie non aveva notato Isobel sotto la doccia, con l'Omega che le lanciò dietro bagnoschiuma e una saponetta.

"Tutto bene?"

"Ha ereditato da te anche il carattere..."

"Eh si, Isy è un peperino!"

"Adesso puoi entrare!" Se ne uscì la mora, a metà tra l'imbarazzata e l'arrabbiata "La prossima volta bussa!"

"Scusa... Hai perfettamente ragione. Sono stata maleducata..."

Isobel prese e andò in camera sua "Sai sempre come gestire i caratteri focosi..." Disse Estella e Maggie sorrise, entrando in bagno.

Non ci mise molto, a fare la doccia e, dopo essersi asciugata e vestita, andò in camera, trovando Isobel "Scusami ancora per prima..."

"Non preoccuparti... È tutto apposto."

Alla mora, però, non sfuggí il vedere Maggie coi capelli sciolti e cercò di non farci caso quando l'Alpha entrò sotto le coperte, restando a pancia in su a guardare il soffitto.

"Cosa leggi, di bello?"

"Un romanzo rosa..."

"Sei proprio uguale a lei..." Disse in tono dolce la castana.

"Può essere..."

Maggie rimase un po' a guardare l'altra, prima di rimettersi a pancia in su e Isobel, dopo una decina di minuti, spense la luce "Buonanotte."

"Buonanotte a te."

Ma, attorno alle due di notte, Isobel sentí dei rumori, così prese la pistola dal comodino e, pian piano, scese si sotto, facendo attenzione ed evitando il minimo rumore.

Però, una volta in soggiorno, vide Maggie, affacciata alla finestra e proprio l'Alpha si voltò "Scusa... Non volevo svegliarti."

"Che ci fai in piedi? Avrei potuto spararti!"

"Ho preso un bicchiere d'acqua... Non riesco a dormire."

Isobel mise via la pistola e raggiunse Maggie "Hai avuto un incubo?"

"No... Non ho proprio sonno."

"Non saprei cosa dirti..."

"Vai pure a riposare. Domani devi lavorare..."

"Beh, anche tu." Rispose Isobel.

"Non ho sonno... Vai pure, ci vediamo domani. E scusa ancora per averti svegliata." Disse Maggie, voltandosi poi, mentre la mora, rimasta un attimo a fissarla, tornò poi di sopra.

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Capitolo 5
*** Gelosia Reciproca 1. ***


Il giorno dopo, al Bureau, Maggie venne messa a lavorare con Omar e notò che Isobel, chiusa nel suo ufficio, era al telefono e sorrideva.

"Preoccupata?"

"No... Se ha preso da sua nonna, allora non devo preoccuparmi."

Jubal li chiamò poi a raccolta perché era arrivato un caso "Una coppia di ragazze trovate morte nella loro auto mentre erano appartate... Omicidio brutale al parco ed è il terzo, questo mese! Maggie, Omar, andate."

I due annuirono, mentre arrivava un tizio tutto ben vestito con in mano un mazzo di lillà "E quello?"

"É Jonah... Lui e Isobel..."

"OK, non lo voglio sapere!"

Sulla scena del crimine, però, la Scientifica non aveva trovato tracce, nonostante le tecnologie molto avanzate "Niente... Non c'è la minima traccia!" Disse sconsolato Sebastian "Chiunque uccida queste ragazze, è molto meticoloso!"

"Già..." Notó Alex, sulla scena assieme a Kirsten.

"Non vedo molte chance per prendere il o i killer..." Disse Maggie, incrociando le braccia.

"Hai qualche idea?" Chiese Sebastian.

"Bisogna andare in incognito... Non c'è altra scelta!"

"È un'ottima idea... Torniamo al Bureau, ne parleremo con Isobel!" Accordó Omar.

Gli Agenti Speciali tornarono tutti al Bureau e lì Maggie serró la mascella nel vedere Jonah che teneva Isobel tra le braccia "Capo!" Chiamò Kara "Sono tornati!"

Allora Isobel si vincoló dal ragazzo e prestò loro la totale attenzione "Ancora nessuna traccia sulla scena?"

"Nessuna." Rispose Omar "Maggie propone un'azione in incognito..."

"Bene... Approvo!"

"Mina, andrai tu in incognito con Maggie!" Avanzó Jubal, indicando l'Analista dai corri capelli biondi, puntando la matita verso di lei.

"Sissignore!" Rispose la ragazza, avvicinandosi a Maggie "Sarà un onore andare in missione con te..."

La castana le sorrise e andarono nello spogliatoio per prepararsi ed attesero il calare della sera, dopo aver passato il pomeriggio a studiare la zona in cui si sarebbero appartate in auto.

"Noi saremo lì di supporto..." Disse Carol, assieme a Kara.

"Ci saremo anche noi due." Avanzó Tammy, indicando sé stessa e Melanie "Gli faremo un culo pazzesco, al tizio! O ai tizi."

"Andate e siate prudenti!" Disse Isobel, cercando, ma non trovando, lo sguardo di Maggie.

Presero l'auto di Chen, uno degli Analisti e Maggie si mise al volante, dirigendosi verso il parco e, arrivata allo spiazzo designato, fermò il veicolo "Pronta?"

"Più che pronta!" Rispose Mina, slacciando la cintura e andò sul sedile posteriore, invitando Maggie a raggiungerla e la castana fece lo stesso.

E Omar, in auto con Diana, vide da lontano una moto "Fate attenzione... Moto ad ore cinque."

La persona scesa dalla moto si avvicinò all'auto ed afferrò la gamba destra di Mina, che aveva abbassato in precedenza il finestrino per distendere le gambe "FBI!!" Gridarono assieme gli Agenti Speciali nascosti, accerchiando il tipo, ammanettato da Maggie e lasciato a Tammy.

Tornati al Bureau, Isobel di complimentó coi suoi e mandò tutti a casa, con Maggie che si fece accompagnare da Kara, che avrebbe vissuto nella dependance di Estella con la castana Alpha.

"Bentornate!" Le salutò proprio Estella "Ciao, Kara!"

"Ciao, buonasera!"

"Allora abiterai con Maggie?"

"Si... Voglio trovare un altro appartamento, più vicino al Bureau!"

"Fai bene!" Sorrise la donna "Su, fate una bella doccia e poi venite a tavola!"

"Ti presto qualcosa di mio." Offrí Maggie e Kara le sorrise.

"Io esco con Jonah... Non mangio a casa." Disse Isobel ed Estella annuì.

La mora andò e le altre tre, appena Maggie e Kara ebbero fatto la doccia, si misero a tavola per cenare e solo verso le dieci le due Alpha andarono alla dependance.

E, al solito, Maggie non chiuse occhio, ma preferí prendere e uscire in giardino a fare un po' di esercizio, senza prestare attenzione al saluto che Isobel le rivolse quando rincasó, alle due di notte.

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Capitolo 6
*** Gelosia Reciproca 2. ***


Il mattino seguente, dopo aver fatto colazione insieme, Maggie se ne andò per raggiungere il Bureau in autobus, visto che Kara aveva la mattina libera per andare dal dentista e prendere le sue cose, per mettere in vendita l'appartamento, e ciò insospettí Estella.

"È successo qualcosa fra te e Maggie?"

"Non che io sappia, ma da ieri è strana... Non so."

"Io credo di sapere cos'ha, ma non devo essere io a dirlo..."

"Spesso è insopportabile!" Disse Isobel, asciugandosi le mani.

Estella rise di gusto "Se credi che Maggie sia così, allora non la conosci ancora!"

"Una volta mi hai raccontato che anche a te non piaceva."

"Si... Perché non la capivo. E sono rapidamente passata dal non capirla all'ammirarla ed amarla." Rivelò l'Omega, con un sorriso nostalgico "Se potessi tornare indietro... Se avessi io i tuoi anni..."

"OK ok ok, nonna! Non credo di volere i dettagli." La interruppe Isobel ed Estella sorrise "Lei ti ha amata molto, perché spesso mi ha paragonata a te... Lei non mi vede. Non so nemmeno se esisto, per lei..."

"Questo perché tu vedi bianco o nero tesoro... Devi imparare a vedere il mondo a colori!"

Isobel non capí, tuttavia salutò la nonna e poi prese l'auto per andare al lavoro e, una volta lì, si bloccó quando vide Mina abbracciata a Maggie "Ed è stata molto dolce!"

"Mi aspetto un rapporto dettagliato sul caso del killer delle coppiette!" Disse Isobel, attirando l'attenzione con un colpo di tosse.

Tutti annuirono e Tammy si avvicinò a Maggie "Non farlo troppo dettagliato, mi raccomando..."

Maggie sorrise un poco "Si si..."

"Devo ricordarti dove siamo?" Le chiese Isobel.

"No, ma dovresti parlare prima per te. Ieri quel somaro in completo non è venuto a portare quegli orrendi lillà a me... Non ero io, ad essere abbracciata a lui!"

Isobel non seppe cosa rispondere e se ne andò "Wow..." Disse Omar "Non mi era mai capitato di vedere Isobel così in difficoltà..."

L'Alpha annuì e prese a scrivere la sua parte del rapporto e poi, finita la giornata di lavoro, piatta e troppo tranquilla, tutti andarono a casa propria, mentre Tammy e Carol sarebbero andate alla dependance da Maggie e Kara.

A casa, Isobel fece una lunga doccia e poi aiutò Estella con la cena "Eccole, le mie Agenti preferite!"

Tutte e quattro le Alpha abbracciarono la donna con affetto e si sedettero a tavola, mentre Isobel si scambiava occhiate con Maggie che, finita la cena, prese e si alzò "Era tutto ottimo, Estella, come sempre! Grazie mille." Sorrise la castana.

"Di nulla!"

"Voi fate pure il pigiama party ma non lasciate tutto in disordine."

Kara, Carol e Tammy annuirono, poi costei avanzó "Fatti onore, tigre!"

Maggie sorrise un poco e uscì di casa, poi le tre Alpha andarono alla dependance e Isobel aiutò sua nonna, con Estella che notò l'espressione dura della nipote "Tutto bene?"

"Si... Si, sto bene."

"Non si direbbe."

"Tranquilla, nonna, sto bene." Rispose Isobel, ma la donna vide piccole lacrime lasciare gli occhi della nipote.

Ed Isobel, finito di lavare i piatti e fatta un'altra doccia, mise il pigiama e si coricó, cercando di dormire, ma non ci riuscì.

Si sedette sul davanzale della finestra, ma Maggie, quella sera, non tornò a casa.

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Capitolo 7
*** Ti Odio! ***


Passarono una decina di giorni, durante i quali il rapporto tra Maggie ed Isobel non era migliorato.

Anzi, l'Omega aveva lasciato Jonah dopo aver scoperto che la tradiva perché lei non voleva avere rapporti con lui.

Invece Maggie continuava ad uscire di sera e non rincasare, arrivando sempre il mattino seguente al lavoro, come se nulla fosse.

"Ho bisogno di parlare con te." Disse Isobel, avvicinandosi alla sua scrivania, seria.

"Siamo nel bel mezzo di un caso. Sono un po' occupata!" Rispose Maggie, senza nemmeno guardarla.

"Prima o poi dovremo parlare."

"Stasera, a casa, parleremo."

"Sempre che tu non debba uscire..."

"Scusate, se volete discutere mi allontano!" Si intromise Omar.

"Non serve, non abbiamo nulla da dirci." Rispose l'Alpha, fissando poi Isobel "Non ho impegni per la serata."

"Voglio ben sperare!"

"Dovresti farti gli affari tuoi." Disse semplicemente Maggie, senza più guardare il boss.

Maggie ed Omar rimasero lì in ufficio a compilare scartoffie e scrivere il rapporto sull'ultimo caso risolto, così furono Alex, Kara, Tammy, Carol, Hannah e Diana, ad uscire, oltre a Scola e Tiffany.

E Omar, che si era affezionato a Maggie, cercava di tirarla su di morale "Posso farti una domanda?"

"Certo! Cosa vuoi sapere?"

Lui la fissò un attimo "Ecco... Non vorrei renderti triste o malinconica, però... Mi parleresti del mio trisavolo?"

Maggie sorrise "Achraf era come te... Onesto, leale ed un buon amico! Mi ha aiutata molte volte e potevo sempre contare su di lui!"

All'altro Alpha vennero un po' gli occhi lucidi "Sappi che potrai contare anche su di me!" Rispose lui e la castana gli sorrise.

Quando finí poi la giornata di lavoro, ognuno andò a casa propria, con Kara e Maggie che, arrivate a destinazione, vennero accolte da Estella "Ciao! Bentornate." Sorrise la donna e le due ragazze con lei, mentre Isobel, tornata in quel momento, guardava in tralice Maggie, manco dovesse colpirla.

"Non vedo l'ora di assaggiare il polpettone!" Disse Kara.

"Allora ti consiglio di andare a fare la doccia... O niente cena!"

Kara schizzó al piano superiore e Maggie andò a lavarsi nella dependance poi, dopo una decina di minuti, si ritrovarono tutte in soggiorno per gustare il polpettone di Estella, bravissima a prepararlo.

Verso le nove, però, dopo aver cenato, Kara andò nella dependance a prepararsi perché doveva uscire con Lena ed era piuttosto tesa, mentre Maggie salí in bagno per lavarsi i denti ed Isobel la raggiunse.

"Ecco... Adesso possiamo parlare!"

"Parla allora!"

"Voglio solo sapere che visa ti succede... Che cosa ti ho fatto!"

Maggie si asciugò il viso "E me lo chiedi?"

"Si, te lo chiedo!"

"Non ho nulla, davvero... Ma ora io faccio a te la stessa domanda."

Isobel sospirò e chinò il capo, prima di tornare a fissare la castana "Tu... Tu stai con Mina, vero?"

Maggie la fissò, incredula "Che? Io con Mina?"

"Si... Perché, con chi esci tutte le sere? E dove vai?"

L'Alpha si mise a ridere, quasi divertita ed Isobel le diede le spalle, perché non le piaceva farsi ridere in faccia.

E sentí le braccia di Maggie circondarle la vita "È tutta una finta..." Rivelò la castana "Andavo e poi tornavo dall'entrata sul retro. Io non potrei provare nulla per nessuna Omega, perché..."

"Che cosa?" Chiese Isobel, con un filo di rabbia nella voce.

"Mi dispiace... Non volevo farti soffrire... Scusami."

"Lasciami! Io ti odio!" Se ne uscì Isobel, vincolandosi e tirando un forte colpo con le nocche sul naso di Maggie.

Ma, quando l'Omega fece per dire qualcosa, Maggie prese e se ne andò.

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Capitolo 8
*** Confessioni. ***


Il mattino seguente, quando Isobel fece per scendere in soggiorno per la colazione, si fermò sul ciglio della porta e si nascose ad ascoltare, visto che sua nonna Estella stava medicando il naso di Maggie.

"Ti fa male, tesoro?"

"Non più di tanto..."

La donna notò lo sguardo triste di Maggie e le carezzó il viso "Cos'è successo?"

"Io... Non uscivo veramente. Andavo via e tornavo dall'ingresso sul retro della dependance. Gliel'ho detto e questo è il risultato... Si è arrabbiata, è comprensibile."

Estella non era tanto incredula "Non me lo sarei aspettato da te..."

"È stata un'idea di Tammy e Carol! Sai che io non ho mai usato mezzucci..."

"No... Tu sei una che va dritta al cuore delle persone." Sorrise Estella e Maggie con lei, mentre Isobel non sapeva che pensare "Maggie, tu ami mia nipote?"

Isobel cercò di mettere da parte la rabbia per sentire la risposta e Maggie, al tavolo, sorrise "La amo con tutta me stessa! È bellissima e intelligente, proprio come te e... E so che ora mi odia, ma io la proteggerò sempre e comunque sul lavoro e quando servirà. Spero solo che sia felice, con quel somaro calzato e vestito."

"Oh Maggie..." Disse l'Omega, notando qualcosa, nell'Alpha, che raramente aveva visto, in passato.

Poi Maggie si scusó e se ne andò poi, dopo qualche minuto, Isobel entrò in soggiorno, cercando di non mostrarsi troppo scioccata "Buongiorno, nonna!"

"Buongiorno, tesoro."

La giovane si versó una tazza di caffè e poi si poggió con la schiena al lavandino, incontrando presto lo sguardo severo di Estella "È successo qualcosa?"

"Perché hai colpito Maggie?"

Isobel posó la tazza e tornò a fissare sua nonna, sospirando "Ho cercato di vincolarmi, non l'ho fatto apposta..."

"Ne sei sicura?"

"Certo! Mi aveva abbracciata da dietro... Ed è pur sempre un'Alpha!"

Estella la guardò scandalizzata "Non ti avrebbe mai fatto nulla! Lei non è come gli altri Alpha, lei ti vuole bene e ti rispetta!"

"Mi rispetta e mi vuole così tanto bene che mi ha mentito, sulle sue uscite!"

"Ma qui non siamo al lavoro, non puoi controllare tutto! Lei è libera e tu sei stata esagerata, come sempre."

"Io esagerata?"

"Si!" Se ne uscì Estella, alzandosi di scatto per fronteggiare la nipote "Si, perché dovresti imparare a parlare e non a muovere le mani, anche se non lo fai apposta!"

"Io..." Tentò la mora che, comunque, era dispiaciuta.

"Io pagherei, per riavere i tuoi anni e poter saltare addosso a colei che è stata l'amore della mia vita! Per poter sentire sotto le mie dita tutti quei muscoli, per poter avere i suoi cuccioli... Per avere quella vita insieme che ci è stata rubata da quei bastardi! E tu che potresti..."

Isobel fissava sua nonna e le si avvicinò, abbracciandola "Io li provo, quei sentimenti, per lei... Ma ora non credo che vorrà mai ascoltarmi. Come mi dici spesso sono stata stupida ed impulsiva... E ho perso la sola persona che abbia mai amato."

Estella la fissò, allontanandosi un poco "E Jonah?"

"Lasciato la scorsa settimana, quando ho iniziato a realizzare che... Si, avevi ragione. Dall'odiarla quasi sono arrivata ad amarla così tanto che soffro per i suoi silenzi, per le volte in cui mi evita... Avevi ragione, nonna. Su tutto!"

"Allora diglielo, bambina! Gridaglielo, se necessario."

"Non mi ascolterà mai..."

"E allora fatti ascoltare! Dopotutto sei un capo, no? Avrai i tuoi modi, per farti ascoltare..."

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Capitolo 9
*** No More Words. ***


Al lavoro, Isobel notò subito che Maggie non c'era e mancavano anche Omar, Kara e Carol.

"Dove sono?"

"C'è stata una rapina alla Central Bank... I rapinatori sono ancora lì."

"Conflitto a fuoco in corso!" Se ne uscì Sebastian "C'è un Agente ferito e sono richiesti rinforzi!"

"Andate! E chiamate una pattuglia di supporto." Ordinò Isobel, mandando Diana, Alex, Tammy e Hannah.

L'Omega si avvicinò poi a Jubal e Sebastian, entrambi davanti agli schermi, mentre tutti gli altri Analisti erano al lavoro.

Isobel aveva il cuore in gola e temeva di chiedere chi fosse stato ferito.

Ma non serví chiedere.

"Maggie è stata ferita!" Disse Omar e, grazie alle bodycam avanzate, si poteva sentire tutto, oltre che vedere.

"Voi, andate!" Se ne uscì Isobel a Scola e Tiffany "E chiamate un'ambulanza che possa portare Maggie in ospedale! Se si rifiuta ditele che è un ordine!"

Sul posto, dopo qualche minuto, Scola e Tiffany arrivarono e, dietro di loro, l'ambulanza "Ehi, Maggie! Stai bene?"

"Un colpo di striscio..." Rispose la castana, continuando a sparare.

"Isobel dice di andare in ospedale e che è un ordine!"

"Se devo andare in ospedale allora velocizziamo il tutto..." Disse la castana, prendendo una granata stordente da una valigetta che stava nel bagagliaio della sua auto di servizio.

La armó, la lanciò e, quando esplose, i nostri ed i poliziotti fecero irruzione, arrestando tre rapinatori e uccidendone due.

Maggie andò poi all'ambulanza e il Paramedico constató che era un colpo di striscio "Resti semplicemente a riposo."

"Lo farò, grazie."

"Vai pure a casa... Penso io, al rapporto." Offrì Omar e Maggie gli sorrise e lo ringraziò, quindi Kara e Carol l'accompagnarono a casa.

Quando Maggie varcó il ciglio della porta, raccontò tutto ad Estella e la donna le tenne compagnia, preparandole anche un ottimo brodo di pollo ed infine la lasciò riposare.

Maggie si svegliò solo quando sentì la porta aprirsi e vide Isobel, tutta preoccupata "Ehi... Come ti senti?"

"Bene. Stavo riposando..."

"Io... Io volevo scusarmi... Non volevo colpirti, è stato istintivo..."

"Va bene, accetto le scuse!" Sorrise un poco Maggie.

Erano molto vicine e, ad un certo punto, Isobel sfioró il punto ferito, coperto da un cerotto "Ti fa male?"

"No, affatto."

L'Alpha prese poi le mani di Isobel nelle proprie e se le portò sulle spalle, lasciando le proprie sui fianchi dell'altra e l'Omega deglutí perché mai aveva avuto Maggie tanto vicina.

E doveva ammettere che aveva due occhi stupendi e la sensazione dei suoi muscoli sotto le dita era un qualcosa di indescrivibile.

La mora tracció gli addominali scolpiti con la punta delle dita "Wow..."

"Ti piacciono?"

"Mi piacciono molto!"

Maggie sorrise e le carezzó il viso, sfiorando poi le labbra della mora con un piccolo bacio ed Isobel lo corrispose, senza indugio, stringendosi al collo dell'altra.

"So che stavi ascoltando, stamattina... Ma voglio dirtelo lo stesso." Iniziò seria la castana "Io ti amo, Isobel Castille! Ti amo tanto."

"Anch'io ti amo tanto, Maggie Bell! E mi spiace per tutto... Io non volevo..."

Maggie la interruppe con un bacio tenero "Basta parole."

"Sono d'accordo!"

La castana sorrise "Speriamo di non svegliare Estella..."

"Tranquilla, oggi è Martedì e va sempre alla biblioteca per la serata della lettura interattiva!"

"Ci sono ancora i libri nel 3000??"

"Altrochè!"

Poi l'Alpha issó tra le proprie braccia e la portò a letto ove, col rispettivo cuore pieno di emozioni, si apprestarono a vivere la loro prima volta.

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Capitolo 10
*** Worry. ***


Il mattino seguente, Estella, dopo essere ritornata alle tre di notte, si svegliò e scese in soggiorno per preparare la colazione, stupendosi del fatto che ci fosse ancora tutto chiuso.

Preoccupata, salì le scale per andare nella stanza di Isobel, ma si fermò sul ciglio della porta, quando vide la nipote e Maggie abbracciate.

Istintivamente sorrise, mentre una piccola lacrima lasciò i suoi occhi, perché finalmente Isobel poteva avere quella felicità che a lei era sfuggita.

Richiuse piano la porta e tornò di sotto, così da preparare una colazione molto nutriente ad entrambe.

Intanto, in camera, Isobel, che era stesa sopra a Maggie, si svegliò, stiracchiandosi un poco, gemendo nel sentire che era ancora unita all'Alpha "Buongiorno..."

L'Omega sollevò lo sguardo e sorrise, carezzando il petto dell'altra "Buongiorno! Hai dormito bene?"

"Molto bene! E tu?"

"Benone." Sorrise Maggie, dandole un bacio molto dolce, subito corrisposto.

Si accarezzarono e baciarono, poi l'Alpha prese in braccio la mora per portarla in bagno e fare la doccia insieme, tra baci e coccole, per mettere poi l'accappatoio e scendere di sotto.

Ed Estella sorrise loro "Buongiorno!"

"Buongiorno!" Risposero insieme.

"Sono felice... Felice di vedervi insieme."

"La amo, nonna. La amo tanto!"

"Anch'io la amo tantissimo."

Le due innamorate si scambiarono un dolce bacio e la donna sorrise "Avete la mia benedizione."

"Come ben sai, a me piace fare le cose per bene..." Iniziò Maggie "Quindi, quando sarà il momento, ti chiederò la sua mano."

Estella sorrise nuovamente "D'accordo!"

Invece Isobel fissava Maggie "Tu... Tu vuoi sposarmi?"

Maggie ricambió lo sguardo "Certo! Ma non subito... Quando sarà il momento giusto. Perché, tu non vuoi?"

"Io... Si... Certo che lo voglio."

Maggie continuava a guardarla, poi tutte e tre fecero colazione e, infine, le due si prepararono per andare al lavoro.

Ed una volta lì, Maggie notò subito il mazzo di rose sulla scrivania nell'ufficio di Isobel "A quanto pare c'è qualcun altro, che ti ama."

"Cosa..."

"Ciao! Andiamo, abbiamo un interrogatorio..." Disse Omar "È arrivata una donna che dice di essere stata stuprata e la modalità somiglia a quella di un caso irrisolto."

"Non dovrebbe essere in ospedale?"

"Arriva proprio da lì. Aspettiamo i risultati delle analisi..."

Maggie annuì "Ok."

I due si recarono in sala interrogatori e sentirono la donna, un'Alpha e cercavamo di capire chi potesse stuprare un'Alpha, visto che, di solito, erano loro ad aggredire Omega e Beta.

Sentita la donna, i due andarono a prendere un caffè ai distributori automatici, più avanzati rispetto a quelli del passato "Stai bene?"

"Non molto..." Rispose lei, raccontando al partner quanto accaduto, finché l'uscita dell'ex di Isobel dall'ascensore non fece cadere momentaneamente il discorso.

"Tutto questo non mi piace..."

"Non dirlo a me." Rispose Maggie "Non sei tu quello a cui è stato detto ti amo e che l'hai detto a tua volta, credendoci, mentre ora ti senti solo come un pezzo di carne. Inizio a pentirmi di tutto..."

"Mi dispiace tanto." Disse sinceramente lui, abbracciando la ragazza.

"Grazie... Lo apprezzo molto."

"Puoi sempre fidarti, di me."

"Lo so... E tu di me."

"Ragazzi..." Li interruppe Kara "Ci hanno mandato i risultati delle analisi della donna e abbiamo un nome... Venite con noi?" Chiese, indicando sé stessa e Tammy.

"Certo!"

I quattro se ne andarono, ma Isobel, che era in bagno, rimase dietro l'angolo ad ascoltare Maggie e Omar, incapace di trattenere le lacrime.

Doveva assolutamente parlare con Maggie.

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Capitolo 11
*** Not Again. ***


Maggie, Omar, Kara e Tammy giunsero a casa della sospettata e si divisero, così da vedere se c'era qualcuno, ma nessuno rispose al suono ripetuto del campanello.

"Non è in casa..."

"Strano, l'auto è nel vialetto."

"Non ci resta che entrare!" Disse Omar.

"Non dobbiamo aspettare il mandato?"

"Oggi le cose sono diverse... Non sono più come nel 2000." Rispose Kara "Se c'è il sospetto che una persona possa essere colpevole e la casa è vuota, si può entrare, ma senza toccare nulla."

"Ho capito."

Allora i quattro presero ed entrarono in casa dopo che Tammy ebbe aperto la serratura con una forcina e si guardarono attorno.

Non c'era nessuno, ma Maggie si fermò innanzi alla parete Est del soggiorno "Qualcosa non va?"

"Questa è una parete falsa... Ne ho viste molte, nella mia epoca."

"Chiamo una squadra della Scientifica affinché controllino."

"Allora noi possiamo tornare al Bureau..." Disse Omar e le due annuirono, così se ne andò con Maggie.

I due tornarono al Bureau e Jubal si avvicinò loro "Novità?"

"Non proprio..." Rispose Maggie, spiegandogli tutto.

"Ho capito. Noi abbiamo il suo telefono sotto controllo e seguiremo i suoi spostamenti tramite il GPS, semmai lascerà la casa."

"Perfetto."

"Ah, Isobel vuole parlarti."

Maggie sospirò ed Omar le carezzó le spalle, quindi la castana andò verso l'ufficio del boss, bussò ed entrò quando le venne dato il permesso di farlo.

"Eccoti..." Disse Isobel, con occhi tristi, alzandosi in piedi per raggiungerla.

All'avanzare della mora, Maggie fece un passo indietro "Perché mi hai fatta chiamare?"

"Per parlarti... Per spiegare..."

"Non c'è niente da dire. Sei stata piuttosto chiara, stamattina, quando non sapevi cosa rispondermi... E, una volta arrivata qui, quando ho visto prima le rose e poi il tuo ex, ho capito tutto!"

"Non è come credi! Lui..."

"Non voglio sentire..." Ribadí Maggie, allontanandosi ancora "Maledetto il giorno in cui sono stata liberata dall'ibernazione e mi sono innamorata di te!"

La castana se ne andò, sbattendo la porta ed Omar le si avvicinò "Posso aiutarti?"

"No... Vado a prendere un po' d'aria."

Lui annuì e Maggie prese l'ascensore, uscendo poi dalla sede del Bureau, ma la ragazza venne presa alle spalle da qualcuno, che le iniettó qualcosa nel collo "Vieni con me, dolcezza!"

"M-Maledetta..." Ringhió Maggie, prima che la tipa la trascinasse nella sua auto.

"Ehi, ferma! FBI!!" Gridò Kara, correndo verso l'auto, ma la tizia le sparó, ferendola alla gamba destra, ma la bionda riuscì a mettersi in piedi e trascinarsi nell'edificio, poi in ascensore e raggiunse il piano.

"Kara! Che ti è successo?" Chiese Carol, sorreggendola assieme a Hannah.

"Qualcuno ha preso Maggie..."

"Cosa??" Se ne uscì Omar, mentre Jubal faceva cenno ad Isobel di uscire dall'ufficio e la mora li raggiunse.

"Cosa succede?" Domandò Isobel e le venne raccontato tutto.

La parte difficile sarebbe stato dirlo a sua nonna.

"È arrivata l'ambulanza." Disse Diana ed i Paramedici si avvicinarono a Kara per aiutarla.

"Mi farò dimettere presto... Voglio trovarla assieme a voi!" Ammise la bionda, facendosi portare via dai due medici.

"Io... Io devo avvisare mia nonna. Ma voglio tutti più che concentrati sul caso... Non ce la faremo portare via per altri mille anni!"

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Capitolo 12
*** Safe. ***


I nostri si misero subito al lavoro e gli Analisti, guidati da Jubal, riuscirono a trovare il veicolo in questione grazie alle telecamere del traffico e alla descrizione di Kara, che aveva preso anche parte della targa.

Proprio la bionda non voleva saperne di andare in ospedale, così da poter dare una mano alle indagini e nemmeno sua sorella Alex ed Isobel furono in grado di farle cambiare idea.

"Vai in ospedale, bambina, così non sarai utile." Disse Estella, uscendo dall'ascensore.

"Nonna... Mi dispiace tanto..."

"Posso ben immaginare cosa la turbasse tanto." Se ne uscì la donna, fissando severa la nipote.

"Lei ha frainteso la situazione, ma adesso mi interessa ritrovarla!"

"Ecco, ci sono!" Avanzó Sebastian, arrivando di corsa "Ho trovato l'auto! È in una via della periferia."

"Prova a localizzare il suo cellulare."

Jubal ed i suoi Analisti si misero al lavoro e presto ebbero il segnale "Si! Si... Eccolo! È in una casa di quella via... Avete l'indirizzo sui vostri telefoni!"

"Andate, andate!" Ordinò Isobel e tutti se ne andarono, tranne Kara, che sarebbe stata portata in ospedale da Estella.

"Fatemi sapere..." Disse solo la donna, prima di andarsene con la bionda ed Isobel annuì.

Gli altri, andando a tutta velocità e sirene spiegate, non ci misero molto per arrivare a destinazione e, una volta lì, si divisero per circondare la casa e poi entrarono.

Non c'era nessuno, ma Melanie notò qualcosa in cantina "Venite!" Gridò.

"Che succede?"

"Guarda... Dietro deve esserci un passaggio segreto! Aiutatemi a spostare il mobile."

Con l'aiuto di Omar e Carol, la bionda ce la fece e poi, arma e torcia in mano, entrò nel tunnel.

Nel mentre, colei che aveva rapito Maggie era seduta a cavalcioni sulla castana "C-Che vuoi da me?"

"Solo che tu faccia il tuo dovere di Alpha!" Rispose la tipa, slacciandole i pantaloni "Dall'odore credo proprio che tu sia un esemplare di alta qualità, quindi fai il tuo dovere!"

"Mai!" Ringhió Maggie, ma l'altra tirò fuori un coltello.

"Dammi ciò che voglio o finirai male."

"E fammi finire male, allora!"

Ma l'Omega non riuscì a fare nulla, a Maggie, visto che un colpo di pistola la prese alla spalla.

"Stai bene?"

"Melanie! Dio, ora si... Grazie!"

La bionda ed il sopraggiunto Omar la liberarono ed abbracciarono "È starà geniale... C'era un vecchio tunnel e lei l'ha usato per portarti nella casa vicina."

"Un secondo..." Disse la castana, mettendosi in ginocchio e vomitando.

"È il cloroformio... Ora è più forte rispetto a mille anni fa."

Maggie venne affidata ai Paramedici, che la portarono in ospedale e Maggie andò con lei, mentre Omar rimase lì ad attendere la Scientifica e chiamò Isobel, così da darle la notizia.

E la mora, ricevuta la notizia, la comunicò ai colleghi, tutti felici di sapere che avevano trovato Maggie sana e salva, poi prese le sue cose e lasciò subito l'edificio per andare in ospedale e stare con la castana.

Strada facendo diede la notizia ad Estella che, felice come non mai, chiese subito informazioni ad un'infermiera, visto che Kara era in sala operatoria.

E quando Maggie entrò nel Pronto Soccorso su una lettiga, spinta dai Paramedici e seguita da Melanie, le si avvicinò subito.

"Maggie..."

"Estella..." Sorrise la castana, prima di stare ancora male.

"Le hanno dato molto cloroformio, a quanto pare... Le facciamo una bella lavanda gastrica!"

"Ok... Io aspetto qui." Disse Estella, guardando la ragazza mentre veniva portata in una stanza.

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Capitolo 13
*** Io Amo Te! ***


Maggie venne portata in una stanza e lì, come annunciato dal Paramedico ad Estella, le venne fatta una bella lavanda gastrica.

La donna rimase ad aspettare in sala d'attesa e, un'oretta più tardi, Kara venne portata nella sua stanza, visto che l'intervento per rimuovere il proiettile dalla gamba, era concluso.

"È andato tutto bene." Le disse il medico, rassicurandola, così Estella, dopo averlo ringraziato, scrisse ad Isobel per informarla delle condizioni della sottoposta.

Isobel arrivò in ospedale qualche minuto dopo, assieme a Lena Luthor, preoccupata per la sua Kara.

"Io vado a vedere come sta Kara..." Se ne uscì proprio Lena.

"D'accordo..." Rispose Isobel, così Lena andò a chiedere ad un'infermiera per sapere ove fosse Kara.

Invece l'altra mora Omega prese e si avvicinò a sua nonna "Tesoro..." Disse Estella, abbracciandola.

"Allora Maggie sta bene?"

"Il Paramedico mi ha detto che le hanno fatto inalare molto cloroformio... Le stavano facendo una lavanda gastrica. Sono in attesa di notizie..."

E le notizie arrivarono diversi minuti dopo, quando una dottoressa uscì dalla stanza in cui stava Maggie.

"Dottoressa..."

"Sta bene, non preoccupatevi!" Sorrise la donna "Adesso sta riposando..."

Le due tirarono un profondo sospiro di sollievo ed Isobel avanzó "Posso vederla?"

"Si... Però non la stanchi. Ha subíto una lavanda gastrica e le abbiamo dato un agente antagonista per contrastare il cloroformio in circolo..."

"Quanto ci vorrà?"

"Di solito mezz'ora... Però prego, vada pure. È nella stanza cinque!"

"La ringrazio!" Disse Isobel, abbracciando sua nonna e dirigendosi poi verso la stanza indicatale.

Una volta lì, vide Maggie addormentata e si avvicinò, sedendosi sulla seggiola accanto al lettino e carezzó la mano dell'altra con la propria.

Isobel rimase accanto a Maggie per una buona mezz'ora, finché la castana non si svegliò "D-Dove sono?"

"Sei in ospedale... Ricordi cosa ti è successo?"

"Si... M-Mi sento male..."

Allora Isobel chiamò un'infermiera che stava passando davanti alla stanza "Mi dica."

"Si sente male..."

Allora la donna prese una bacinella dal bagno e la passó a Maggie, che diede di stomaco "È il resto del cloroformio che ha in circolo!"

Maggie ci mise cinque minuti buoni a riversare il contenuto del suo stomaco nella bacinella poi, una volta finito, l'infermiera la portò via per svuotarla e lavarla, mentre Isobel prese il suo fazzoletto per pulirle l'angolo destro della bocca.

"Stai meglio?"

"Si... Abbastanza..." Rispose la castana "Ma tu che ci fai qui?"

"Ero preoccupata per te! E... E poi volevo spiegarti..."

"E spiegami allora." Se ne uscì l'Alpha, che non aveva voglia di replicare.

"Il mio ex mi ha mandato quei fiori per schernirmi, si può dire..."

"Che?"

Isobel chiuse gli occhi e sospirò "Mi ha sempre detto che non valevo niente, come fidanzata, solo perché non volevo andare a letto con lui..." Iniziò, fissando la castana "Mi ha mandato i fiori perché, quando l'ho lasciato, ha trovato il vero amore. Era per ringraziarmi!"

Maggie la fissò e sorrise ironicamente "Credo di doverti delle scuse..."

"Non avresti mai dovuto pensare che potessi amare qualcun'altra... Io amo solo te! Te e nessun'altra."

L'Alpha si limitò ad accarezzarle la mano "Quando esco mi farò perdonare..."

"Certo!"

"E... E Kara? Ricordo che era lì e cercava di aiutarmi..."

"Quella pazza le ha sparato ad una gamba... Ma è stata operata e sta bene!"

"Per fortuna..."

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Capitolo 14
*** Perdono. ***


Dopo due giorni, Maggie venne dimessa ed Omar l'accompagnó a casa, consegnandole ciò che gli aveva chiesto di comprare, dopo avergli dato i soldi necessari.

"Lo farai stasera?" Chiese lui.

"Esatto!" Sorrise la castana "Ti ringrazio, sei stato davvero gentile!"

"Di nulla! Io ci sono, se hai bisogno."

Lei lo ringraziò nuovamente e poi scese dall'auto, aprendo la porta della dependance.

"Maggie!" La salutò Estella, abbracciandola "Allora lo farai veramente?"

"Certo! E... Grazie per la tua benedizione. Significa molto, per me!"

"Non vorrei altro, per mia nipote! E poi resti sempre in famiglia... Anche se non con me, ma sarai una nipote acquisita!"

Maggie sorrise e l'abbracció "Grazie!"

"Cosa mi sono persa?" Chiese Isobel, così le due si lasciarono e la donna disse qualcosa all'orecchio di Maggie, che la ringraziò.

Estella diede un bacio sulla guancia della nipote e lasciò la dependance, quindi Maggie si avvicinò alla mora "Vuoi che ti prepari un bagno?"

"Solo se lo fai con me..." Sussurró l'Omega, dandole un bacio.

"Certo! Poi inizierò a farmi perdonare, come promesso..."

"Non serve..." Sorrise Isobel, ma Maggie le fece l'occhiolino e andò in bagno, ove aprí l'acqua ed iniziò a preparare qualcosa.

Isobel, intanto, entrò in camera a prendere il suo pigiama, così Maggie corse in cucina a prendere qualcosa che serviva per ciò che aveva in mente di fare.

E, quando sentí che l'acqua era stata chiusa, Isobel entró in bagno, restando a bocca aperta quando vide la stanza piena di candele, le tapparelle abbassate ed un'atmosfera incredibile.

Per non parlare di un piatto con una fetta di torta gelato alla panna sulla lavatrice.

"Eccoti..."

"Maggie, ma... Ma cosa..."

"Tutto questo è per te. È la prima fase per il mio perdono..."

Isobel era a bocca aperta "Posso mangiarla?"

"Certo! Ma prima guardala bene..."

Allora la mora si avvicinò e sgranó gli occhi quando vide l'anello di brillanti sistemato su un ricciolo di cioccolato.

"Maggie..."

"Questo è per te..." Iniziò, prendendo l'anello e mettendosi in ginocchio "Isobel Castille, io ti amo più della mia vita. Vorresti rendermi la persona più felice del mondo accettando di sposarmi?"

Isobel era a bocca aperta, tuttavia sorrise "Si... Si! Certo che voglio sposarti!" Ammise e Maggie, felicissima, le mise l'anello al dito e poi la strinse a sé, baciandola dolcemente, subito corrisposta.

"Adesso possiamo fare il bagno..."

Si spogliarono ed entrarono nella vasca, baciandosi e coccolandosi, iniziando la loro dolce attività lì per proseguirla a letto, con tutta la passione di cui disponevano.

Il loro matrimonio venne celebrato tre mesi più tardi ed un mese prima Isobel scoprí di essere in dolce attesa di due gemelli.

Ma le soddisfazioni arrivarono anche in ambito lavorativo, con l'organizzazione Crisalide che venne smantellata ed il suo leader, il dottor Hanson, si suicidò in prigione il giorno stesso del processo.

Questo tolse un grande peso dal cuore di Isobel, che poté concentrarsi sulla gravidanza, aiutata da Maggie e da Estella, finché non arrivò il fatidico giorno.

La Vigilia di Natale, Isobel diede alla luce Kenny e Sheila, i suoi primi cuccioli, con Maggie che aveva assistito al parto.

Maggie che fu grata ogni giorno per l'istante in cui era stata ritrovata, in quel sotterraneo, perché da quel momento era tornata letteralmente alla vita.

Vita che avrebbe vissuto con Isobel ed i loro figli.

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