Notte di Natale di _Sweet_Heart_ (/viewuser.php?uid=50450)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prima parte ***
Capitolo 2: *** Seconda parte ***
Capitolo 1 *** prima parte ***
brevissima storia
Tiva...non sono molto brava a scrivere, infatti questa storia non ha
nessuna pretesa; l'ho scritta dopo la visione della puntata 6.11(quindi
diversi mesi fa), ma non contiene spoiler...diciamo sono stata ispirata
dall'aria natalizia...spero che possa piacervi e che lasciate pure un
commentino, anche solo per lasciare critiche e consigli per
migliorare(non ero neppure molto convinta di pubblicarla in questo
sito)...è gradito di tutto...
spero di non essere andata troppo ooc...la storia è composta
da due parti...vabbè ora vi lascio alla lettura...
Notte
di Natale
Prima
parte:
Anche quella
giornata sembrava non giungere a termine…giornata dura per
Tony che si era
ritrovato a dover affrontare vecchie ombre del passato e per di
più era la
Vigilia di Natale…dopo l’ennesimo interrogatorio
Gibbs sotto l’influenza di
Abby decise di far rilassare la sua squadra per qualche minuto;
così Abby ne
approfittò per dare i suoi regali agli amici, i quali
ritrovando un’atmosfera
scherzosa cominciarono a scambiarsi i regali.
i regali che più attirarono
l’attenzione furono quelli che si scambiarono Tony e Ziva.
quest’ultima aveva
regalato a Tony il cofanetto di dvd di Magnum PI della prima serie che
era
piuttosto introvabile.
Tony invece le aveva regalato un semplice libro.
Ziva
rimase un po’ delusa dal regalo di Tony, da lui si aspettava
un qualcosa di
più.
Anche se nessuno dei due ancora non aveva avuto il coraggio di
ammetterlo
si erano accorti che la loro non era una semplice amicizia, ma era
molto di più…per
questo quando vide il libro con tutti i modi di dire rimase sorpresa,
ma
accettò di buon grado la presa in giro che il libro
rappresentava…dopo tutto
quella per Tony era una giornata molto
particolare, e anche se lui si faceva vedere tranquillo, lei aveva
capito che
quella era una maschera e che in realtà era molto
preoccupato, così preferì di
non infierire dell’altro sull’amico…che
poi amico non era più da molto
tempo.
Dopo quei minuti di rilassamento Gibbs tornò ad essere il
solito Gibbs e
ordinò a tutti di tornare a lavoro; c’erano ancora
dei punti oscuri in quella
faccenda e non vedeva l’ora di arrivarne a capo; dopo
l’ennesimo riassunto
della situazione Gibbs spedì Tony e Ziva a prendere il
caporale Jhonson per
poterlo interrogare.
Una volta in ascensore Tony lo bloccò…Ziva rimase
sorpresa
da quel gesto inaspettato e si voltò a guardare Tony negli
occhi con quel suo
sguardo indagatore –ehi Tony che succede? tutto bene?
Perché hai bloccato
l’ascensore?,
-si si tutto bene tranquilla è solo che ti volevo dare
questo-
rispose Tony porgendo un piccolo pacchettino a Ziva, la quale rimase
ancora più
sorpresa –ma!...ma Tony!-,
-non te lo aspettavi vero?-,
-no…ma scusa il regalo
me l’hai dato prima…guarda se è un
altro dei tuoi stupidi scherzi DiNozzo
questa volta te ne pentirai- disse battagliera Ziva anche se dentro di
se era
felice di quella nuova sorpresa,
-non è uno scherzo, se non ci credi aprilo-,
rispose Tony,
-cos’è DiNozzo ti vergognavi a darmelo davanti a
tutti…cosa sarà
mai?- disse Ziva scherzosamente, ma in realtà aveva colto
nel segno;
Tony
davanti agli altri aveva preferito comportarsi dal solito burlone
piuttosto che
darle il regalo che aveva fatto confezionare appositamente per
lei…vedendo che
Tony non rispondeva alla sua provocazione decise di aprire il
pacchetto;
-ok,
allora lo apro-,
tolta la carta regalo si ritrovò con una scatolina di
velluto
blù tra le mani…un po’ titubante
l’aprì...prese l’oggetto tra le mani e
rimase
ad osservarlo incantata…era un bracciale d’oro, la
maglia era formata da tre
fili intrecciati tra loro e a metà bracciale formavano una
stella di David in
oro bianco che racchiudeva un piccolo cuoricino…
Ziva non sapeva proprio cosa
dire…era bellissimo…
Tony vedendo la reazione di Ziva sorrise a se stesso per
essere riuscito a colpirla e disse –allora ti
piace?-,
Ziva riscuotendosi dai
suoi pensieri che correvano a mille lo guardò pieno di
gratitudine –è
bellissimo Tony…ma…ma non dovevi, sei impazzito
per caso?chissà quanto ti è
costato?-,
-ehi non lo dire neanche…è il minimo che potessi
fare per
ringraziarti di tutte le volte che mi sei stata vicino e mi hai aiutato in questi ultimi
mesi…vieni ti aiuto ad
agganciarlo- e prendendole il bracciale dalle mani le chiese
–a quale braccio
preferisci averlo?-, Ziva senza dire più una parola
guardandolo negli occhi
alzò il braccio destro in modo che Tony glielo potesse
agganciare…quando finì
quell’operazione prese la mano di ziva nella sua e alzando un
po’ il braccio
della donna disse –ti sta molto bene-;
Ziva ancora non aveva trovato le parole
giuste per ringraziarlo e anche in quel momento rimase in silenzio a
guardare
il bracciale e la sua mano stretta in quella di Tony…quando
finalmente alzò gli
occhi su di lui si accorse che la stava già
guardando…si fissarono negli occhi
per qualche secondo prima che uno dei due facesse qualcosa; Ziva era
troppo agitata
per far prendere il sopravvento alla ragione; con quei piccoli gesti i
loro
corpi si erano avvicinati ulteriormente e anche se in ascensore erano
soli si
ritrovarono uno appiccicato all’altra, con Ziva appoggiata
alla parete…non
interruppero neppure per un secondo quello scambio di
sguardi…Tony intrecciò le
sue dita a quelle della mano di Ziva che ancora non aveva
lasciato…molto
lentamente, senza distogliere lo sguardo dagli occhi di Ziva,
cominciò ad
avvicinarsi sempre di più al suo viso…Ziva era in
balia di Tony, non riusciva a
muovere un muscolo, per qualche secondo si era pure dimenticata di
respirare,
per una volta si lasciò guidare solo dal suo
cuore…le fronti si toccarono così
come i loro nasi…non interruppero mai quello scambio di
sguardi…neppure quando
le loro labbra si sfiorarono per poi riallontanarsi subito, come se
quel tocco
leggero le avesse scottate, come due calamite che si attraggono e si
respingono
allo stesso tempo, per poi tornare a sfiorarsi e bisbigliare
–Tony, non lo fare
solo perché lo richiede la situazione in cui ci
troviamo-,
un altro leggero
allontanamento tra quelle due bocche così magnetiche
l’una verso l’altra,
e nel
silenzio solo il rumore di un altro bisbiglio – tutto questo
Ziva lo richiede
solo il mio cuore…credimi-…
altro silenzio,ma questa volta non interrotto da
qualche bisbiglio…gli occhi di entrambi che si chiudono per
assaporare meglio
quel momento…le bocche sorridenti che tornano a sfiorarsi,
ma questa volta non
per allontanarsi di nuovo, ma solo per unirsi completamente
l’una all’altra in
un lunghissimo bacio…un bacio lento, ma impetuoso come un
mare di sentimenti ed
emozioni in tempesta…un bacio tra due persone che troppo a
lungo si erano
desiderate, amate e negate allo stesso tempo.
Nessuno dei due fu in grado di dire
quanto tempo passò prima che riuscissero a tornare alla
realtà e che la ragione
e il senso del dovere riprendessero il sopravvento e li obbligassero a
tornare
a lavoro…durante il viaggio in macchina verso la casa del
caporale Jhonson non
furono in grado di dirsi una parola…ma tra loro non
c’era mai stato bisogno di
parole…i loro occhi e i sorrisi che si scambiavano valevano
più di qualsiasi
discorso romantico o sdolcinato che uno potesse
fare…bastavano quegli scambi di
sguardi per capire quello che pensava l’altro…
continua....
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Capitolo 2 *** Seconda parte ***
mi fa piacere che in molti
abbiate letto la prima parte, spero solo che vi sia piaciuta...
ed eccomi qui con la seconda parte che è pure quella
conclusiva di questa storia.
ora vi lascio alla lettura!!
Seconda
parte:
una volta preso un
custodia il caporale e aver fatto ritorno al NCIS non ebbero
più molto tempo
per poter scambiare almeno qualche parola su quanto era successo tra di
loro in
ascensore…tutto questo li portò in uno stato
d’imbarazzo nei confronti
dell’altro…anche se erano occupati tra
interrogatori,ricostruzioni e scartoffie
varie, non sapevano come comportarsi nei momenti in cui si trovavano
nella
stessa stanza, e la cosa cominciava ad essere insostenibile.
Finalmente la giornata
era quasi finita, il caso era giunto a termine e rimaneva da compilare
un solo
rapporto…dato che tutto ciò riguardava Tony,
Gibbs decise di far compilare a
lui il rapporto e mentre se ne andava dal direttore a fare rapporto
ordinò a
McGee e Ziva di tornarsene a casa e godersi le feste.
Prima di lasciare la sua
scrivania Ziva cercò lo sguardo Tony…sguardo che
non trovò…così un po’ delusa
dalla situazione decise che era meglio se tornava a casa.
Tony si era attardato
in ufficio a causa di quel rapporto; non riusciva proprio a scriverlo
troppo
preso dal ricordo del bacio che si erano scambiati poche ore prima lui
e Ziva.
Quando finalmente riuscì a venirne a capo lo
consegnò a Gibbs e quasi correndo
uscì dal NCIS; una volta in macchina si diresse a tutta
velocità verso casa di
Ziva…non c’era dubbio che dovevano
parlare…dopo quel bacio Tony aveva avuto la
certezza che anche lei provava qualcosa per lui…Tony al
pensiero sorrise tra se
*si qualcosa…come no…quel qualcosa è
decisamente molto di più…forse per la
prima volta posso parlare di Amore*…sorrise di nuovo tra se
a quel pensiero.
Una
volta arrivato a casa di Ziva corse davanti alla porta e dopo un bel
respiro,
per ritrovare quella calma che aveva perso durante il viaggio in
macchina,
bussò.
Ziva era sdraiata sul suo divano a guardare la tv nel miserabile
tentativo di non pensare a quel bacio, cercava di non riempirsi di
domande a
cui non sapeva dare una risposta quando i suoi pensieri furono riscossi
da
qualcuno che stava bussando alla porta…non aspettava la
visita di nessuno e
quando dallo spioncino vide Tony il suo cuore cominciò a
battere così
velocemente che per un attimo le mancò il respiro; dopo il
breve spaesamento
aprì mostrandosi calmissima…
-ciao Tony!-,
-ciao-,
-finito il
rapporto?- Ziva non sapeva cosa dire o fare così
cominciò a divagare;
era la
prima volta che si comportava così con un uomo, ma in quel
momento si sentiva talmente
confusa…prima c’era stato quel bacio, poi
però erano caduti in un forte
imbarazzo fino a quando si fa coraggio e prima di andarsene
dall’ufficio cerca
il suo sguardo e non lo trova, non un saluto, niente di niente, e
adesso era lì
davanti a lei…
-bhe si ho
finito-,
-ah bene!-
Dopo questo
inutile scambio di battute tra i due calò di nuovo il
silenzio; un silenzio
imbarazzante dove nessuno dei due sapeva cosa fare;
-forse ho
sbagliato a venire…è meglio che vada, buone feste
Ziva!-,
-no aspetta!-
disse Ziva alzando leggermente la voce, poi recuperando un
po’ di controllo
continuò –non andare…dai accomodati in
casa-,
Tony annuì con la testa e mentre
entrava disse –noi dovremo parlare lo sai vero?- poi si
voltò a guardarla
mentre chiudeva la porta; Ziva alzando lo sguardo su di lui rispose
flebilmente
–si lo so…è solo che non so cosa
dir…-,
Tony non la fece finire di parlare, si
avvicinò ancora di più a lei e la
baciò di nuovo…al contatto con le labbra di
Tony, per la seconda volta in quella giornata, si lasciò
andare al volere del
suo cuore e rispose al bacio con tutto l’amore che provava
per lui… il bacio,
da prima lento, cominciò a diventare sempre più
avido e passionale…lentamente
si allontanarono dalla porta e mentre si dirigevano in camera, sempre
con gesti
lenti e dolci, cominciarono a scoprirsi l’uno con
l’altra…una volta in camera
si fermarono un attimo giusto il tempo di scambiarsi un tenero sorriso
per poi
riprendere a baciarsi lentamente…fecero l’amore in
modo lento, sempre più
voluto…si gustarono ogni bacio e carezza che uno infondeva
all’altra…Ziva si
abbandonò completamente a Tony…ai suoi
baci…alle sue carezze…alle sue
spinte…erano in perfetta sintonia…i loro cuori
battevano all’unisono…fino a
quando Ziva si mise cavalcioni su Tony e lui si mise seduto in modo da
raggiungere la bocca di lei e scambiarsi un altro bacio
rovente…fu in quel
momento che Ziva avvolta dall’orgasmo si strinse
convulsamente al corpo di
Tony, il quale stringendosi ancora di più a Ziva si
lasciò andare a quel senso
di piacere che li fece raggiungere l’apice insieme.
Rimasero così abbracciati
per qualche minuto in attesa che
il respiro si regolarizzasse.
Tony aveva la testa appoggiata sul seno di Ziva,
la quale gli stava accarezzando i capelli…sciolsero
l’abbraccio solo per
potersi guardare in volto…Tony cercò nuovamente
la bocca di Ziva, in modo da
scambiarsi un tenero bacio e dopo un sorriso complice, mentre le
spostava una
ciocca di capelli ribelli dietro all’orecchio, le
sussurrò –sei così bella-;
Ziva di tutta risposta tornò a baciarlo amorevolmente per
poi mordergli il
labbro inferiore, tanto che Tony tornò a
baciarla…si lasciarono andare sdraiati
sotto le coperte…erano entrambi girati su un fianco e si
guardavano negli
occhi, mentre le loro mani si stavano intrecciando, accarezzando tra
loro senza
mai lasciarsi e loro continuavano a guardarsi…ancora una
volta tra loro non
servivano parole per spiegarsi o per parlare…a loro
bastavano solo quegli
sguardi…e così anche se non si erano rivolti
parola in realtà si erano detti più
di quanto si possa immaginare…sguardi interrotti solo quando
chiudevano gli
occhi per rubarsi baci fugaci…fu durante quel dialogo
silenzioso che si
addormentarono abbracciati.
La mattina seguante quando Ziva si svegliò si
accorse di avere ancora la mano intrecciata a quella di
Tony…durante la notte
non si erano mai lasciate neppure per un secondo…con la
mente ripercorse tutto
ciò che aveva vissuto il giorno avanti e poche ore prima e
involontariamente
sul suo viso comparve un sorriso felice…senza staccare la
stretta di mano si
voltò verso Tony e cercò il suo
sguardo…solo in quel momento si accorse che
Tony era già sveglio e con la testa appoggiata su un braccio
la stava guardando
sorridendo…
-ciao- sussurrò Ziva,
-ciao- rispose Tony per poi abbassarsi su di
lei a darle un leggero bacio sulla fronte…
guardando Tony con occhi furbi e
scherzosi Ziva disse –non avevi detto che dovevamo
parlare?-,
Tony sorridendo
sempre di più rispose –penso che dopo questa notte
non ci sia molto da
dire…siamo stati piuttosto chiari mi sembra…anche
se su qualcosa ho ancora
qualche dubbio, credo che mi dovrai rispiegare-,
Ziva a quelle parole si mise a
ridere e sciogliendo la stretta tra le due mani ancora unite
accarezzò una
guancia di Tony e disse timidamente cercando di evitare il suo sguardo
–sai
questa notte ho fatto l’amore per la prima volta-,
Tony che la stava ancora
guardando amorevolmente vide in lei un pizzico d’imbarazzo,
così felicissimo
per quello che gli aveva detto cercò di dirle qualcosa che
la togliesse
dall’imbarazzo in cui era caduta –Ziva non credo
che sia stata la tua prima
volta…me ne sarei accorto non credi?e poi mi hai fatto
impazzire-, ma quelle
parole fecero arrossire ancora di più Ziva…poi
però continuò dicendo –Tony! non
intendevo “quella” prima volta…sei
sempre il solito…volevo dire che questa
notte con te mi sono lasciata andare senza inibizione hai miei
sentimenti e non
l’avevo mai fatto con nessun altro…non
c’è stato neanche un momento in cui ho
cercato di razionalizzare la cosa, ma mi sono lasciata
trasportare…dopo questa
notte posso dire con certezza che le altre volte ho fatto solo del
sesso, con
te è stato diverso……è stato
bellissimo…-,
Tony era felice e non riusciva a
trovare le parole giuste da dire in quel momento;
-Tony smettila di guardarmi
così…dì qualcosa per
favore…fai una delle tue battutacce non m’importa,
ma dì
qualcosa…mi sento ridicola
così…-,
vedere Ziva sempre più in imbarazzo lo rese
ancora più felice…a quanto pare la donna di
ghiaccio era anche una gran
timidona…
-ok ho capito…ti diverti in questo momento, ma io per
niente, ti parlo
seriamente e te stai
lì a fissarmi con quel
sorrisino sornione…è meglio che vada a preparare
la colazione in cucina…- Ziva
aveva cominciato a divagare troppo che si stava
vergognando…certo non era cosa
da tutti i giorni vedere Ziva David rossa per
l’imbarazzo...stava per alzarsi e
lasciare quella stanza, ma non aveva ancora fatto i conti con Anthony
DiNozzo…
Tony, infatti, le si parò davanti impedendole di alzarsi e
con un
sorriso le disse –avevo capito perfettamente a cosa ti
riferivi….sono felice di
sapere che anche per te ha significato molto e che i sentimenti a cui
ti sei
lasciata andare siano veri…perché Ziva ti posso
assicurare che quello che provo
io per te è più che reale…-,
Ziva era incredula –dici davvero?...Tony…Tony
io…-,
-shhh! non parlare…dico davvero…io ti
amo…e per quello che hai detto
prima non ti devi vergognare perché è una cosa
bellissima-, Ziva si appoggiò un
po’ sui gomiti in modo da raggiungere il volto di Tony e
potergli sussurrare
all’orecchio –anche più bella di un
“ti amo Tony” sussurrato
all’orecchio?-…
a
quelle parole Tony rimase veramente senza parole…era
felice…senza dire
nient’altro le prese il viso tra le mani e la
baciò.
Quel bacio rappresentava il
loro amore che è il completamento del loro
essere…dopo quella notte ogni dubbio
che potevano ancora avere su di loro era completamente svanito,
finalmente
erano consapevoli di aver trovato la persona giusta…e come
aveva sostenuto un
po’ di tempo prima Ziva, loro erano anime gemelle e niente
l’avrebbe più divisi…
fine
ok, della fine di per
se non ero molto convinta, spero non vi abbia deluso...
ringrazio nuovamente tutti coloro che hanno letto questa storia, mi ha
fatto molto piacere.
se trovo un altro pò di tempo cercherò di postare
le
altre mie ff, così nel frattempo guardo se riesco anche a
concluderle dato che sono ferma da mesi(mancanza ispirazione)...spero
che la cosa possa farvi piacere...
a presto e grazie a tutti!!!
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