Notte di Natale

di _Sweet_Heart_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prima parte ***
Capitolo 2: *** Seconda parte ***



Capitolo 1
*** prima parte ***


brevissima storia Tiva...non sono molto brava a scrivere, infatti questa storia non ha nessuna pretesa; l'ho scritta dopo la visione della puntata 6.11(quindi diversi mesi fa), ma non contiene spoiler...diciamo sono stata ispirata dall'aria natalizia...spero che possa piacervi e che lasciate pure un commentino, anche solo per lasciare critiche e consigli per migliorare(non ero neppure molto convinta di pubblicarla in questo sito)...è gradito di tutto...
spero di non essere andata troppo ooc...la storia è composta da due parti...vabbè ora vi lascio alla lettura...

Notte di Natale

 

Prima parte:

Anche quella giornata sembrava non giungere a termine…giornata dura per Tony che si era ritrovato a dover affrontare vecchie ombre del passato e per di più era la Vigilia di Natale…dopo l’ennesimo interrogatorio Gibbs sotto l’influenza di Abby decise di far rilassare la sua squadra per qualche minuto; così Abby ne approfittò per dare i suoi regali agli amici, i quali ritrovando un’atmosfera scherzosa cominciarono a scambiarsi i regali.
i regali che più attirarono l’attenzione furono quelli che si scambiarono Tony e Ziva.
quest’ultima aveva regalato a Tony il cofanetto di dvd di Magnum PI della prima serie che era piuttosto introvabile.
Tony invece le aveva regalato un semplice libro.
Ziva rimase un po’ delusa dal regalo di Tony, da lui si aspettava un qualcosa di più. 
Anche se nessuno dei due ancora non aveva avuto il coraggio di ammetterlo si erano accorti che la loro non era una semplice amicizia, ma era molto di più…per questo quando vide il libro con tutti i modi di dire rimase sorpresa, ma accettò di buon grado la presa in giro che il libro rappresentava…dopo tutto quella per Tony era una giornata molto particolare, e anche se lui si faceva vedere tranquillo, lei aveva capito che quella era una maschera e che in realtà era molto preoccupato, così preferì di non infierire dell’altro sull’amico…che poi amico non era più da molto tempo.
Dopo quei minuti di rilassamento Gibbs tornò ad essere il solito Gibbs e ordinò a tutti di tornare a lavoro; c’erano ancora dei punti oscuri in quella faccenda e non vedeva l’ora di arrivarne a capo; dopo l’ennesimo riassunto della situazione Gibbs spedì Tony e Ziva a prendere il caporale Jhonson per poterlo interrogare.
Una volta in ascensore Tony lo bloccò…Ziva rimase sorpresa da quel gesto inaspettato e si voltò a guardare Tony negli occhi con quel suo sguardo indagatore –ehi Tony che succede? tutto bene? Perché hai bloccato l’ascensore?, 
-si si tutto bene tranquilla è solo che ti volevo dare questo- rispose Tony porgendo un piccolo pacchettino a Ziva, la quale rimase ancora più sorpresa –ma!...ma Tony!-, 
-non te lo aspettavi vero?-, 
-no…ma scusa il regalo me l’hai dato prima…guarda se è un altro dei tuoi stupidi scherzi DiNozzo questa volta te ne pentirai- disse battagliera Ziva anche se dentro di se era felice di quella nuova sorpresa, 
-non è uno scherzo, se non ci credi aprilo-, rispose Tony, 
-cos’è DiNozzo ti vergognavi a darmelo davanti a tutti…cosa sarà mai?- disse Ziva scherzosamente, ma in realtà aveva colto nel segno; 
Tony davanti agli altri aveva preferito comportarsi dal solito burlone piuttosto che darle il regalo che aveva fatto confezionare appositamente per lei…vedendo che Tony non rispondeva alla sua provocazione decise di aprire il pacchetto; 
-ok, allora lo apro-, 
tolta la carta regalo si ritrovò con una scatolina di velluto blù tra le mani…un po’ titubante l’aprì...prese l’oggetto tra le mani e rimase ad osservarlo incantata…era un bracciale d’oro, la maglia era formata da tre fili intrecciati tra loro e a metà bracciale formavano una stella di David in oro bianco che racchiudeva un piccolo cuoricino…
Ziva non sapeva proprio cosa dire…era bellissimo…
Tony vedendo la reazione di Ziva sorrise a se stesso per essere riuscito a colpirla e disse –allora ti piace?-, 
Ziva riscuotendosi dai suoi pensieri che correvano a mille lo guardò pieno di gratitudine –è bellissimo Tony…ma…ma non dovevi, sei impazzito per caso?chissà quanto ti è costato?-, 
-ehi non lo dire neanche…è il minimo che potessi fare per ringraziarti di tutte le volte che mi sei stata vicino e mi hai aiutato  in questi ultimi mesi…vieni ti aiuto ad agganciarlo- e prendendole il bracciale dalle mani le chiese –a quale braccio preferisci averlo?-, Ziva senza dire più una parola guardandolo negli occhi alzò il braccio destro in modo che Tony glielo potesse agganciare…quando finì quell’operazione prese la mano di ziva nella sua e alzando un po’ il braccio della donna disse –ti sta molto bene-;
Ziva ancora non aveva trovato le parole giuste per ringraziarlo e anche in quel momento rimase in silenzio a guardare il bracciale e la sua mano stretta in quella di Tony…quando finalmente alzò gli occhi su di lui si accorse che la stava già guardando…si fissarono negli occhi per qualche secondo prima che uno dei due facesse qualcosa; Ziva era troppo agitata per far prendere il sopravvento alla ragione; con quei piccoli gesti i loro corpi si erano avvicinati ulteriormente e anche se in ascensore erano soli si ritrovarono uno appiccicato all’altra, con Ziva appoggiata alla parete…non interruppero neppure per un secondo quello scambio di sguardi…Tony intrecciò le sue dita a quelle della mano di Ziva che ancora non aveva lasciato…molto lentamente, senza distogliere lo sguardo dagli occhi di Ziva, cominciò ad avvicinarsi sempre di più al suo viso…Ziva era in balia di Tony, non riusciva a muovere un muscolo, per qualche secondo si era pure dimenticata di respirare, per una volta si lasciò guidare solo dal suo cuore…le fronti si toccarono così come i loro nasi…non interruppero mai quello scambio di sguardi…neppure quando le loro labbra si sfiorarono per poi riallontanarsi subito, come se quel tocco leggero le avesse scottate, come due calamite che si attraggono e si respingono allo stesso tempo, per poi tornare a sfiorarsi e bisbigliare –Tony, non lo fare solo perché lo richiede la situazione in cui ci troviamo-, 
un altro leggero allontanamento tra quelle due bocche così magnetiche l’una verso l’altra, 
e nel silenzio solo il rumore di un altro bisbiglio – tutto questo Ziva lo richiede solo il mio cuore…credimi-…
altro silenzio,ma questa volta non interrotto da qualche bisbiglio…gli occhi di entrambi che si chiudono per assaporare meglio quel momento…le bocche sorridenti che tornano a sfiorarsi, ma questa volta non per allontanarsi di nuovo, ma solo per unirsi completamente l’una all’altra in un lunghissimo bacio…un bacio lento, ma impetuoso come un mare di sentimenti ed emozioni in tempesta…un bacio tra due persone che troppo a lungo si erano desiderate, amate e negate allo stesso tempo.
Nessuno dei due fu in grado di dire quanto tempo passò prima che riuscissero a tornare alla realtà e che la ragione e il senso del dovere riprendessero il sopravvento e li obbligassero a tornare a lavoro…durante il viaggio in macchina verso la casa del caporale Jhonson non furono in grado di dirsi una parola…ma tra loro non c’era mai stato bisogno di parole…i loro occhi e i sorrisi che si scambiavano valevano più di qualsiasi discorso romantico o sdolcinato che uno potesse fare…bastavano quegli scambi di sguardi per capire quello che pensava l’altro…

continua....

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Capitolo 2
*** Seconda parte ***


mi fa piacere che in molti abbiate letto la prima parte, spero solo che vi sia piaciuta...
ed eccomi qui con la seconda parte che è pure quella conclusiva di questa storia.
ora vi lascio alla lettura!!


Seconda parte:

una volta preso un custodia il caporale e aver fatto ritorno al NCIS non ebbero più molto tempo per poter scambiare almeno qualche parola su quanto era successo tra di loro in ascensore…tutto questo li portò in uno stato d’imbarazzo nei confronti dell’altro…anche se erano occupati tra interrogatori,ricostruzioni e scartoffie varie, non sapevano come comportarsi nei momenti in cui si trovavano nella stessa stanza, e la cosa cominciava ad essere insostenibile.
Finalmente la giornata era quasi finita, il caso era giunto a termine e rimaneva da compilare un solo rapporto…dato che tutto ciò riguardava Tony, Gibbs decise di far compilare a lui il rapporto e mentre se ne andava dal direttore a fare rapporto ordinò a McGee e Ziva di tornarsene a casa e godersi le feste.
Prima di lasciare la sua scrivania Ziva cercò lo sguardo Tony…sguardo che non trovò…così un po’ delusa dalla situazione decise che era meglio se tornava a casa.
Tony si era attardato in ufficio a causa di quel rapporto; non riusciva proprio a scriverlo troppo preso dal ricordo del bacio che si erano scambiati poche ore prima lui e Ziva. Quando finalmente riuscì a venirne a capo lo consegnò a Gibbs e quasi correndo uscì dal NCIS; una volta in macchina si diresse a tutta velocità verso casa di Ziva…non c’era dubbio che dovevano parlare…dopo quel bacio Tony aveva avuto la certezza che anche lei provava qualcosa per lui…Tony al pensiero sorrise tra se *si qualcosa…come no…quel qualcosa è decisamente molto di più…forse per la prima volta posso parlare di Amore*…sorrise di nuovo tra se a quel pensiero.
Una volta arrivato a casa di Ziva corse davanti alla porta e dopo un bel respiro, per ritrovare quella calma che aveva perso durante il viaggio in macchina, bussò.
Ziva era sdraiata sul suo divano a guardare la tv nel miserabile tentativo di non pensare a quel bacio, cercava di non riempirsi di domande a cui non sapeva dare una risposta quando i suoi pensieri furono riscossi da qualcuno che stava bussando alla porta…non aspettava la visita di nessuno e quando dallo spioncino vide Tony il suo cuore cominciò a battere così velocemente che per un attimo le mancò il respiro; dopo il breve spaesamento aprì mostrandosi calmissima…
-ciao Tony!-,
-ciao-,
-finito il rapporto?- Ziva non sapeva cosa dire o fare così cominciò a divagare; 
era la prima volta che si comportava così con un uomo, ma in quel momento si sentiva talmente confusa…prima c’era stato quel bacio, poi però erano caduti in un forte imbarazzo fino a quando si fa coraggio e prima di andarsene dall’ufficio cerca il suo sguardo e non lo trova, non un saluto, niente di niente, e adesso era lì davanti a lei…
-bhe si ho finito-,
-ah bene!-
Dopo questo inutile scambio di battute tra i due calò di nuovo il silenzio; un silenzio imbarazzante dove nessuno dei due sapeva cosa fare;
-forse ho sbagliato a venire…è meglio che vada, buone feste Ziva!-,
-no aspetta!- disse Ziva alzando leggermente la voce, poi recuperando un po’ di controllo continuò –non andare…dai accomodati in casa-,
Tony annuì con la testa e mentre entrava disse –noi dovremo parlare lo sai vero?- poi si voltò a guardarla mentre chiudeva la porta; Ziva alzando lo sguardo su di lui rispose flebilmente –si lo so…è solo che non so cosa dir…-, 
Tony non la fece finire di parlare, si avvicinò ancora di più a lei e la baciò di nuovo…al contatto con le labbra di Tony, per la seconda volta in quella giornata, si lasciò andare al volere del suo cuore e rispose al bacio con tutto l’amore che provava per lui… il bacio, da prima lento, cominciò a diventare sempre più avido e passionale…lentamente si allontanarono dalla porta e mentre si dirigevano in camera, sempre con gesti lenti e dolci, cominciarono a scoprirsi l’uno con l’altra…una volta in camera si fermarono un attimo giusto il tempo di scambiarsi un tenero sorriso per poi riprendere a baciarsi lentamente…fecero l’amore in modo lento, sempre più voluto…si gustarono ogni bacio e carezza che uno infondeva all’altra…Ziva si abbandonò completamente a Tony…ai suoi baci…alle sue carezze…alle sue spinte…erano in perfetta sintonia…i loro cuori battevano all’unisono…fino a quando Ziva si mise cavalcioni su Tony e lui si mise seduto in modo da raggiungere la bocca di lei e scambiarsi un altro bacio rovente…fu in quel momento che Ziva avvolta dall’orgasmo si strinse convulsamente al corpo di Tony, il quale stringendosi ancora di più a Ziva si lasciò andare a quel senso di piacere che li fece raggiungere l’apice insieme.
Rimasero così  abbracciati per qualche minuto in attesa che il respiro si regolarizzasse.
Tony aveva la testa appoggiata sul seno di Ziva, la quale gli stava accarezzando i capelli…sciolsero l’abbraccio solo per potersi guardare in volto…Tony cercò nuovamente la bocca di Ziva, in modo da scambiarsi un tenero bacio e dopo un sorriso complice, mentre le spostava una ciocca di capelli ribelli dietro all’orecchio, le sussurrò –sei così bella-; 
Ziva di tutta risposta tornò a baciarlo amorevolmente per poi mordergli il labbro inferiore, tanto che Tony tornò a baciarla…si lasciarono andare sdraiati sotto le coperte…erano entrambi girati su un fianco e si guardavano negli occhi, mentre le loro mani si stavano intrecciando, accarezzando tra loro senza mai lasciarsi e loro continuavano a guardarsi…ancora una volta tra loro non servivano parole per spiegarsi o per parlare…a loro bastavano solo quegli sguardi…e così anche se non si erano rivolti parola in realtà si erano detti più di quanto si possa immaginare…sguardi interrotti solo quando chiudevano gli occhi per rubarsi baci fugaci…fu durante quel dialogo silenzioso che si addormentarono abbracciati. 
La mattina seguante quando Ziva si svegliò si accorse di avere ancora la mano intrecciata a quella di Tony…durante la notte non si erano mai lasciate neppure per un secondo…con la mente ripercorse tutto ciò che aveva vissuto il giorno avanti e poche ore prima e involontariamente sul suo viso comparve un sorriso felice…senza staccare la stretta di mano si voltò verso Tony e cercò il suo sguardo…solo in quel momento si accorse che Tony era già sveglio e con la testa appoggiata su un braccio la stava guardando sorridendo…
-ciao- sussurrò Ziva, 
-ciao- rispose Tony per poi abbassarsi su di lei a darle un leggero bacio sulla fronte…
guardando Tony con occhi furbi e scherzosi Ziva disse –non avevi detto che dovevamo parlare?-, 
Tony sorridendo sempre di più rispose –penso che dopo questa notte non ci sia molto da dire…siamo stati piuttosto chiari mi sembra…anche se su qualcosa ho ancora qualche dubbio, credo che mi dovrai rispiegare-,
Ziva a quelle parole si mise a ridere e sciogliendo la stretta tra le due mani ancora unite accarezzò una guancia di Tony e disse timidamente cercando di evitare il suo sguardo –sai questa notte ho fatto l’amore per la prima volta-, 
Tony che la stava ancora guardando amorevolmente vide in lei un pizzico d’imbarazzo, così felicissimo per quello che gli aveva detto cercò di dirle qualcosa che la togliesse dall’imbarazzo in cui era caduta –Ziva non credo che sia stata la tua prima volta…me ne sarei accorto non credi?e poi mi hai fatto impazzire-, ma quelle parole fecero arrossire ancora di più Ziva…poi però continuò dicendo –Tony! non intendevo “quella” prima volta…sei sempre il solito…volevo dire che questa notte con te mi sono lasciata andare senza inibizione hai miei sentimenti e non l’avevo mai fatto con nessun altro…non c’è stato neanche un momento in cui ho cercato di razionalizzare la cosa, ma mi sono lasciata trasportare…dopo questa notte posso dire con certezza che le altre volte ho fatto solo del sesso, con te è stato diverso……è stato bellissimo…-, 
Tony era felice e non riusciva a trovare le parole giuste da dire in quel momento; 
-Tony smettila di guardarmi così…dì qualcosa per favore…fai una delle tue battutacce non m’importa, ma dì qualcosa…mi sento ridicola così…-, 
vedere Ziva sempre più in imbarazzo lo rese ancora più felice…a quanto pare la donna di ghiaccio era anche una gran timidona…
-ok ho capito…ti diverti in questo momento, ma io per niente, ti parlo seriamentete stai lì a fissarmi con quel sorrisino sornione…è meglio che vada a preparare la colazione in cucina…- Ziva aveva cominciato a divagare troppo che si stava vergognando…certo non era cosa da tutti i giorni vedere Ziva David rossa per l’imbarazzo...stava per alzarsi e lasciare quella stanza, ma non aveva ancora fatto i conti con Anthony DiNozzo…
Tony, infatti, le si parò davanti impedendole di alzarsi e con un sorriso le disse –avevo capito perfettamente a cosa ti riferivi….sono felice di sapere che anche per te ha significato molto e che i sentimenti a cui ti sei lasciata andare siano veri…perché Ziva ti posso assicurare che quello che provo io per te è più che reale…-, 
Ziva era incredula –dici davvero?...Tony…Tony io…-, 
-shhh! non parlare…dico davvero…io ti amo…e per quello che hai detto prima non ti devi vergognare perché è una cosa bellissima-, Ziva si appoggiò un po’ sui gomiti in modo da raggiungere il volto di Tony e potergli sussurrare all’orecchio –anche più bella di un “ti amo Tony” sussurrato all’orecchio?-…
a quelle parole Tony rimase veramente senza parole…era felice…senza dire nient’altro le prese il viso tra le mani e la baciò.
Quel bacio rappresentava il loro amore che è il completamento del loro essere…dopo quella notte ogni dubbio che potevano ancora avere su di loro era completamente svanito, finalmente erano consapevoli di aver trovato la persona giusta…e come aveva sostenuto un po’ di tempo prima Ziva, loro erano anime gemelle e niente l’avrebbe più divisi…

                                                             fine

ok, della fine di per se non ero molto convinta, spero non vi abbia deluso...
ringrazio nuovamente tutti coloro che hanno letto questa storia, mi ha fatto molto piacere.
se trovo un altro pò di tempo cercherò di postare le altre mie ff, così nel frattempo guardo se riesco anche a concluderle dato che sono ferma da mesi(mancanza ispirazione)...spero che la cosa possa farvi piacere...
a presto e grazie a tutti!!!

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