Masaki Kariya e i suoi problemi con il rosa

di Masakilgrandepuffo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1: It's My Story ***
Capitolo 2: *** 2: Why? ***
Capitolo 3: *** 3: Wake Up! ***
Capitolo 4: *** 4: My Cool Uncles ***
Capitolo 5: *** 5: Kaminarimon Chūgakkō ***
Capitolo 6: *** 6: You drive me crazy ***
Capitolo 7: *** 7: Ugly Mug ***
Capitolo 8: *** 8: Wolf In Sheep's Clothing ***
Capitolo 9: *** 9: Deal with the devil ***
Capitolo 10: *** 10: Suki Kirai ***
Capitolo 11: *** 11: I'm falling with my head ***
Capitolo 12: *** 12: What is important ***
Capitolo 13: *** 13: Your blue eyes ***



Capitolo 1
*** 1: It's My Story ***


Masaki Kariya e i suoi problemi con il rosa


Salve! sono Masaki Kariya, ho ventidue anni e bla bla bla.. passiamo subito alla mia storia!
sono qui per raccontarvi della volta in cui io, Masaki Kariya, mi innamorai di Kirino Ranmaru...
un fastidioso lucidalabbra gigante che, nonostante tutto quello che gli dicevo, cercava sempre di essere gentile con me (a modo suo, eh)
ovviamente, da brave amanti delle coppie yaoi che siete, vi starete chiedendo 'e Kirino?!', semplice..
ci siamo sposati
ma bando alle ciance! iniziamo!


Io, Masaki Kariya, ero infelice all'inizio "abitavo" in un orfanotrofio, il Sun Garden, un bel posto, niente di speciale.
In quel orfanotrofio, ai miei tempi, c'erano delle etichette: "il popolare" "lo sfigato" e "l'emarginato", strano vero? e sapete chi ero dei tre? "l'emarginato", non venivo calcolato da nessuno, ero triste..

ma un giorno, uno sfigato dai capelli rossi e il suo compagno dai capelli color caccola si avvicinarono a me e lo sfigato rosso mi disse: « Ciao! vuoi essere nostro figlio? », io ovviamente rimasi spiazzato dalla cosa, cioè.. non sapevo neanche chi fossero questi! il verde, di sicuro più intelligente dello sfigato, gli disse, con tutta la calma del mondo: « Caro..non sa chi siamo », il rosso, che era totalmente imbarazzato, fece una risatina..patetica (che tutt'ora fa! una cosa davvero allucinante!) e intanto una gocciolina di sudore si formò sulla sua fronte, non sapete che scena esilarante che era! il verde da bravo marito, lo strinse a se e gli accarezzò il braccio. La mia prima impressione su di loro era stata tutt'altro che positiva, però c'era qualcosa dentro di me, che mi diceva: « accetta..accetta » cosa feci? beh ascoltai quella voce..
Mi avvicinai al rosso, il suo viso era imperlato di sudore e aveva assunto un color rosso fuoco (la cosa era davvero divertente), gli presi la mano e gliela accarezzai con il mio piccolo pollice ricordo, che il viso del rosso cambiò espressione, dal disperato al sorpreso, forse non si aspettava una reazione del genere da parte mia (ebbene si ragazze, il sottoscritto ha un lato buono, infondo), il suo cambio di espressione lo trovai così buffo che cominciai a ridere e con me anche il verde.. che posso dirvi.. mi adottarono e io, Masaki Kariya, ero felice.
Quando mi portarono a casa loro, non sapevo come comportarmi i primi giorni, non spiccicavo parola, ero così timido che se mi chiedevano qualcosa l'unica cosa che facevo era annuire (tutto il contrario di ora!), loro capivano il mio disagio ed è per questo che, ogni sacrosanta volta che eravamo a tavola, mi facevano trentacinquemila novecento domande su di me e la mia vita al Sun Garden a cui non rispondevo mai, potete immaginare il mio imbarazzo a quei tempi. Questo periodo di silenzio finì, quando il rosso sfigato e il verde, Hiroto Kiyama e Ryuuji Midorikawa, una domenica mattina entrarono in camera mia e con poca delicatezza mi urlarono: « SVEGLIA! SU! », io povera vittima, quasi caddi dal letto e, senza la decenza di chiedermi 'scusa' per lo spavento, mi domandarono « una partitina? » e la prima cosa che vidi fu un pallone da calcio nuovo di zecca... e così iniziò anche la mia passione per il calcio, che mi ha portato ad essere quello che sono oggi..un difensore formidabile! Passati gli anni, la mia passione per il calcio crebbe ancor di più e grazie ad Hiroto, essendo lui un bravissimo calciatore, e i suoi allenamenti spossanti, riuscì a creare col tempo una tecnica fortissima, la "
Rete da Caccia" che ancora oggi cerco di migliorare.. ma non solo crebbe la mia passione per il calcio, ma anche l'amore, si amore, che provo per la mia famiglia.

Dalla st
upida autrice:
HALLOOOOOOO! spero vi piaccia questa piccola introduzione o capitolo o come volete chiamarlo voi sul personaggio di Masaki, perdonate tutti i miei orrori (se ci sono) c.c ma credetemi non è facile :') e perdonatemi se è corto cc il prossimo, sarà più lungo spero commenterete in tanti grazie per aver letto ♥
P.S. (non fate caso al mio nome, questo profilo era di un mio amico e ho già chiesto il cambio del nome)

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Capitolo 2
*** 2: Why? ***


Mi porterà al manicomio Salve, care lettrici!
ero rimasto..ah si! Alla piccola introduzione sulla mia infanzia!
beh.. cosa posso dire ancora? Erm..sembra proprio che io non abbia nient'altro da dire eheh, ma non importa!
ecco come il mio tredicesimo compleanno fu rovinato..


« Cosa!? State scherzando, vero!? Io da qui non mi muovo nemmeno se mi pagate! »
io odiavo i cambiamenti, letteralmente e questo era uno di quelli; la mia dolce famigliola ebbe la "Brillante" idea di trasferirsi ad Inazuma-Cho, poi..che nome era Inazuma-Cho!? "Città del fulmine"..avrei preferito uccidermi, piuttosto che vivere in una città con un nome così insensato « Sappiamo che non è il regalo di compleanno che desideravi.. » disse sarcasticamente Ryuuji, con a fianco Hiroto che, secondo me, aspettava il momento giusto per parlare; ambedue sembravano esser seri e la cosa non mi piacque per niente.
Erano rari i casi in cui vedevi quei due seri, solitamente in discorsi del genere il tutto era accompagnato da un sorrisino di entrambi che ti diceva chiaramente: "Hey! va tutto bene", ma quel giorno no.. non era presente « Ma.. » Ryuuji si posizionò davanti a me e si inginocchiò, posò le sue mani sulle mie braccia e le accarezzò dolcemente andando dal basso verso l'alto, Hiroto invece era rimasto lì, nella stessa e identica posizione di prima.. il solito allocco « Avremo una casa più grande con un giardino immenso, dove tutti e tre faremo delle grandi partite a calcio e.. » da lì smisi di ascoltarlo, grandi partite a calcio eh? Sapeva benissimo come ammaliarmi la mammina..ma no! non mi lasciai ammaliare dalle sue parole! anzi..
« Pensi che con questo io cambi idea? » ah! Colpito e affondato! Incrociai le braccia al petto e lo guardai dritto negli occhi con aria di sfida inarcando le sopracciglia.
Era chiaro che non volevo partire, più chiaro e cristallino di così? «..Masaki » si intromise Hiroto, si avvicinò con passo lento a Ryuuji e mise una mano sulla sua spalla « Perché non vuoi? Cos'è che non va? » disse Hiroto, quella domanda mi diede sui nervi « Cos'è che non va!? Vediamo un po'...» cominciai a contare sulle dita della mano « Nuovo posto, nuova casa, nuova scuola, nuova routine e tante altre cose che mi annoio ad elencare » avevo sempre rispettato le loro decisioni, ma questa proprio no. Già vi ho accennato del fatto che odiavo i cambiamenti? 
« Perché dobbiamo andarcene? non vi sta più bene questo posto? » vidi Ryuuji alzarsi dalla sua posizione iniziale e calare il capo con aria di disperazione e rassegnazione, Hiroto invece era tutt'altro che disperato e rassegnato, strinse i pugni e cominciò ad inspirare ed espirare; da morire dal ridere, assolutamente, per non parlare poi di quella vena sulla fronte che pulsava. Che posso dire? Ero e sono una persona cocciuta, quando mi metto una cosa in testa non c'è niente e nessuno che me la può togliere, anche se questo mio lato, molto spesso, ha portato i miei alla disperazione più totale. «Ora basta, Masaki! » mi urlò Hiroto, non l'avevo mai sentito urlare..forse una volta, quando scambiai lo shampoo alle more di Ryuuji con la maionese..inutile dire quante ne ho prese « Caro.. » sussurrò Ryuuji, sembrava proprio che né io né lui ci aspettavamo quella reazione.
Hiroto era sempre stato molto (forse anche troppo) buono con me, fin da quando ero piccolo mi comprava qualsiasi cosa io gli chiedessi: giocattoli, dolciumi e stupidate varie; mio "Zio", Nagumo Haruya, mi disse una volta: "Hiroto stravede per te" e ne ebbi conferma il giorno del mio nono compleanno nel quale Hiroto, dopo il mio tentativo quasi invano di spegnere le candeline, mi abbracciò e mi disse: "Sei come un figlio per me"..quelle parole mi rimasero impresse nella mia mente e non le dimenticai più « Che la cosa ti piaccia o meno è fatta ormai, se hai qualcos'altro da dire..dillo in camera tua! » mi disse Hiroto, successivamente mi indicò con l'indice la porta della mia stanza al piano di sopra.
Ryuuji rimase a bocca aperta formando una perfetta "O" ed io imitai la sua azione; ero alquanto scioccato e..forse anche deluso, non riuscivo a capire del perché di quella reazione così.. non da lui « P-perfetto! » balbettai io, sentivo le gambe tremare, ma mi diedi forza e mi girai dando loro le spalle, strinsi i pugni tanto da far quasi entrare le unghie nella carne, con passo veloce salii le scale e andai verso camera mia. « Non pensi di aver esagerato, Hiroto? » sentìì da Ryuuji, esagerato? Forse un po'; entrai in camera mia e chiusi la porta così forte da far cadere una cornice dal mio scaffale, mi buttai sul letto a pancia in giù e affondai il viso nel cuscino. Sentivo la rabbia crescere man mano che pensavo al comportamento che aveva assunto Hiroto nei miei confronti, una cosa che non potevo sopportare « Il peggior compleanno della mia vita.. »

Passarono cinque o forse dieci minuti ed io in quel lasso di tempo non avevo fatto altro che star steso sul letto a deprimermi, giù non si sentiva volare una mosca « Che strano.. » dissi io, all'improvviso sentìì qualcuno bussare alla mia porta « Masaki, posso entrare?.. » indubbiamente quella vocina delicata e piena di preoccupazione apparteneva a Ryuuji « Entra » dissi scocciato per poi roteare gli occhi e sbuffare. Sentìì Ryuuji aprire la porta ed entrare « Hey.. » mi disse lui, chiuse la porta e si avvicinò a me, sentii una leggera pressione provenire al mio fianco, alzai il viso dal cuscino e mi girai; Ryuuji era seduto sul bordo del mio letto con un dolce sorriso, che portò a far sorridere anche me « Hey » risposi al suo saluto, appoggiò la mano sulla mia testa e cominciò ad accarezzarmi « Tutto bene? » mi chiese,
domanda poco poco stupida dato che dalla mia faccia si vedeva chiaramente come stavo « Tu che dici? » alzai un sopracciglio e con l'indice mi indicai il viso, lui ridacchiò ed io lo guardai leggermente confuso, che sono un clown!? Bah « Che hai da ridere? » gli chiesi io infastidito « N-niente.. » mi rispose lui trattenendo le risate « Oggi siete tutti strani.. » sbuffai nuovamente e chiusi gli occhi, vidi Ryuuji portarsi la mano davanti alla bocca e tossire « Ti andrebbe di.. » fermai la sua voce con un.. « No, non voglio parlarne » riaprii gli occhi e guardai lui dritto nei suoi con aria minacciosa, degna di stima! Ma.. che non funzionò « Ci dispiace per quello che è successo.. » mi disse lui abbassando lo sguardo « Solo a te dispiace » risposi io, ero troppo arrabbiato per accettare anche le sue "Scuse"
« Lo sai che non è così » disse lui incrociando le braccia « So solo che voglio rimanere qui » dissi deciso, Ryuuji sospirò e disse: « Anche noi abbiamo un po' paura.. » sussultai, mi misi a sedere incrociando le gambe e gli urlai « Io non ho paura! » paura di cosa poi? Pff..ok forse si, un po' di paura l'avevo.. mi terrorizzava cambiare ambiente e tutto, il fatto è che non volevo sentirmi perso e solo come al Sun Garden.. questa confessione potevo risparmiarmela « Ma non sei solo, hai noi..come noi abbiamo te » mi sorrise piegando leggermente la testa di lato; sgranai gli occhi e rimasi a bocca aperta, ero sorpreso e piacevolmente contento dalle sue parole  « Quindi se rimaniamo insieme andrà tutto bene, come si dice.. l'unione fa la forza! » ridacchiò, "l'unione fa la forza" eh? accennai un sorriso e dissi « Grazie.. » Ryuuji avvicinò le sue labbra al mio viso e mi diede un bacio sulla fronte « E di che? » si alzò e si avvicinò alla porta, la aprìì e prima di andarsene mi chiese « Ah.. fra una settimana si parte, sei pronto? » girò il viso verso di me, io mi alzai in piedi sul letto e gli gridai eccitato « Prontissimo! » alzando il pugno verso il soffitto, infondo..cambiare aria non mi faceva male.

La mattina seguente mi svegliai a causa di qualcuno che bussava alla mia porta, mi stiracchiai e mi stropicciai gli occhi « M-Masaki? posso entrare? » sbarrai gli occhi e mi sedetti di scatto, quella voce.. « Entra pure.. » dissi flebilmente,  vidi una chioma rosso fuoco aprire la porta lentamente ed entrare con un vassoio di legno pieno di cose buone su una mano, la vedevo molto male..
« Buongiorno.. » lo vidi avvicinarsi piano a me con tutto il vassoio « Beh.. » indicai il vassoio « Tienilo anche con l'altra mano.. » gli dissi preoccupato, avevo fame e non volevo certo che la mia colazione andasse persa! « Non ti fidi più del tuo vecchio? posso farcela anche con una.. » lo fermai dicendogli « No, né mi fido né puoi farcela..vecchio » incrociai le braccia al petto e lo guardai, lui mise il broncio e corrugò le sopracciglia « Hey! » disse, io scoppiai in una sonora risata e lui mi imitò; posò il vassoio sulla mia vita e abbassò la testa « Perdonami.. non dovevo essere così cattivo con te » dovevo accettare le sue scuse o no? « Accetto le tue scuse » chiusi gli occhi e sollevai la testa, sentìì Hiroto borbottare qualcosa di incomprensibile e poi dire: « E.. » aprìì gli occhi e vidi Hiroto mettere le mani sui fianchi e corrugare nuovamente le sopracciglia, che voleva? le mie scuse?
Io non avevo nulla di cui scusarmi, ne ero e ne sono fermamente convinto, mph « Ti voglio bene » gli dissi io per poi fare un bel sorriso nel tentativo di sviare il discorso, Hiroto aprì leggermente la bocca e cominciò a balbettare cose incomprensibili per qualunque essere umano, l'avevo forse preso in contropiede? Ops! ghignai divertito dalla sua espressione da pesce lesso.
Tutto era abbastanza tranquillo in casa.. quando qualcosa o meglio dire Ryuuji Midorikawa aprì la porta di camera mia di colpo e.. « Voi due! Sono le nove passate! Abbiamo tantissimo lavoro da fare! »  ci urlò contro, faceva quasi paura.. se non fosse per il grembiulino rosa che aveva addosso.. « Manca meno di una settimana e non abbiamo ancora tolto e preparato nulla! » io guardai Ryuuji leggermente intontito e mi grattai la nuca confuso « E-ehm.. » emisi io, vidi Ryuuji portarsi la mano sulla fronte e sospirare « Scusami Masaki.. » Ryuuji si avvicinò a passo veloce a me e mi diede un bacio sulla guancia « Buongiorno » mi sorrise dolcemente « Su! Abbiamo molte cose da fare oggi! » Ryuuji si avvicinò ad Hiroto e gli schioccò un bacio sulle labbra per poi avvicinarsi alla porta e aprirla « Vi aspetto giù! » uscì dalla stanza lasciando la porta aperta, io sbuffai e riappoggiai la testa sul cuscino « Beh.. a tra poco allora! » Hiroto uscì dalla mia stanza ed io addentai uno dei cornetti presenti sul vassoio.

Dopo aver mangiato quella deliziosa colazione mi alzai e mi stiracchiai nuovamente « Oggi è.. un nuovo giorno » mi avvicinai alla finestra e mi appoggiai con i gomiti sull'anta guardando "la vista" offertami: Il tempo era soleggiato quel giorno, c'erano bambini che urlavano e correvano come pazzi sul marciapiede di fronte la mia casa, due vecchie signore intente a spettegolare su qualcosa che non attirava per niente la mia attenzione e un gruppo di piccioni intenti a trovare qualcosa da mangiare, interessante insomma; mi avvicinai al mio grande armadio a due ante e lo aprìì, era in disordine: mucchi di vestiti (lievemente puzzolenti) sparsi lì da chissà quante settimane, avrei dovuto mettere in ordine.. ma l'idea non mi sfiorò nemmeno per un secondo e con ciò presi una canotta semplicissima e dei pantaloncini e mi rifugiai nel bagno.
Passati dieci minuti uscìì dal bagno pronto per una giornata piena di fatica, misi le mani sui fianchi e sospirai quando all'improvviso sentìì Ryuuji gridare « No Hiroto! fa attenzione! » dalla curiosità (e dalla preoccupazione) scesi le scale rapidamente per poi trovarmi in sala da pranzo, dove la scena era la seguente: un Hiroto concentrato a non far cadere quella che doveva essere una cassa piena di cianfrusaglie e un Ryuuji ansioso che mangiava le unghie di entrambe le mani, la scena era così buffa che scoppia a ridere attirando l'attenzione dei miei tutori su di me.
Ci demmo da fare quel giorno.. e così fu per il resto della settimana, con velocità, ordine e attenzione (soprattutto) riuscimmo a fare un buon lavoro di squadra e a riempire casse e scatoloni di tutte le piccole e grandi cose che avremmo portato ad Inazuma-Cho, ancora non capivo il senso di quel nome, ma non era poi così brutto come sostenevo all'inizio di tutto; gli ultimi due giorni prima della partenza furono dedicati alla mia stanza, dove le ultime cose erano ancora da impacchettare, stancante eh? Ma tra battutine, lamenti e piccole pause finimmo anche l'ultima stanza rimanente.

Arrivati alla fine dell'ultima giornata in quella casa, dopo aver impacchettato le ultime cose, distrutti e malconci ci ritirammo nelle nostre stanze senza proferir parola; mi stesi sul letto e guardai fuori dalla finestra, quella sera le stelle erano più luminose e visibili del solito, non succedeva spesso però quando accadeva la vista era meravigliosa, quella sera le mie emozioni erano indecifrabili: ero triste all'idea di andarmene e così sospirai amaramente, un flashback passò nella mia mente: la prima volta che festeggiai il mio compleanno in quella casa..ricordai che quel giorno la sala da pranzo era addobbata con: festoni di vari colori, palloncini rigorosamente rossi sparsi per la sala e coriandoli di varie dimensioni, Hiroto e Ryuuji erano seduti sul divano con dei cappellini di carta sulla testa e sul tavolino di legno era appoggiata una torta piena di panna con sopra scritto "Buon compleanno Masaki",  quel giorno fu uno dei più belli della mia vita e anche uno dei più divertenti! Quella casa era piena di tantissimi ricordi di piccoli istanti e grandi, sia belli che brutti che di certo la mia mente non avrebbe mai dimenticato.. però in quella tristezza c'era un pizzico di emozione, l'idea di cambiare tutto, di partire e andarmene da quel posto mi fece sentire quasi libero, infondo infondo non mi era mai piaciuto stare in quella città scialba e bruttina.
Non riuscìì a chiudere occhio e nel cuore della notte mi alzai, mi avvicinai alla porta ed uscìì dal stanza, andando in direzione delle scale sentìì qualcuno ridacchiare e istintivamente mi avvicinai alla stanza dei miei tutori dove notai la porta poco poco aperta e ciò che vidi mi intenerì molto: i miei tutori erano intenti a scambiarsi qualche bacio e qualche carezza, evidentemente erano nel mio stesso stato d'animo; aprìì del tutto la porta, i loro sguardi si posarono su di me e dei sorrisi apparvero sui loro volti, Hiroto con la mano mi invitò a sedere in mezzo a loro due cosa che non mi feci ripetere due volte, salìì sul letto e mi misi in mezzo a loro, lo ammetto.. la cosa era imbarazzante ma non mi toccò minimamente « Allora.. come state? » gli chiesi io torturandomi le dita « Bene e tu? » rispose Hiroto portando la mano sulla mia testa « Bene.. dai » dissi io, Ryuuji mi circondò la vita con il braccio e disse con tono materno « E' ora di andare a dormire, per tutti e due » ridacchiò e si stese e così fece anche Hiroto, spostai lo sguardo da Hiroto a Ryuuji e mi stesi anche io « Buonanotte.. » dissi io « Buonanotte » ripetettero loro con un tono abbastanza felice
chiusi gli occhi e piano piano mi addormentai con un sorriso sulle labbra.


Angolo della stupida autrice:
halloooo, da quanto tempo.. ehe.. scusate il ritardo, sfortunatamente ho avuto molto MOLTO da fare e il tempo mi ero poco
finally sono riuscita a scrivere il mio primo e vero capitolo di questa storia
spero vi piaccia e ringrazio tutti quelli che hanno letto, recensito e messo tra i seguiti questa storia, grazie mille davvero e ringrazio anche la mia Senpai, Federica, che mi ha aiutata durante la scrittura di questo capitolo

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Capitolo 3
*** 3: Wake Up! ***


Salve ragazze!
e rieccoci con il nuovo capitolo della mia avventura amorosa con il Senpai! 
sappiate che ho ancora molto da raccontarvi..



La mattina seguente la fidata sveglia di Hiroto suonò, era il suono più brutto che avessi mai sentito, mi svegliai e aprìì gli occhi per poi mugugnare infastidito per il suo suono simile ad un ronzio  
il sole era tiepido e la sua luce fioca, il cielo era ancora scuro, segno che mi ero svegliato prima del previsto 
mi misi seduto e appoggiai le mani sul materasso affinché io non cadessi su esso e riprendere a dormire, avevo la testa bassa e sembravo decisamente uno zombie; dopo poco qualche minuto alzai la testa e mi guardai intorno, non c'era traccia né di Hiroto né di Ryuuji, possibile che si erano svegliati prima di me!? Sopratutto Hiroto!? Sentivo le palpebre pensanti, ma scossi il capo e rapidamente scesi dal letto e mugugnai per la seconda volta, non avevo le ciabatte e il pavimento era freddo peggio dello "Zio" Suzuno (sospettavo e sospetto che stia con lo "Zio" Nagumo, shh non ditelo a nessuno) girai il viso verso quella sveglia infernale e  l'orario segnava le 6:00 precise, sbuffai e mi diressi verso le scale. 
Scesi le scale e mi incamminai verso la cucina attraversando la sala da pranzo, le due stanze erano divise da un muro e il passaggio per andare da una stanza all'altra era dato da un'apertura ad arco; notai i miei tutori bere del caffè sul bancone di marmo, Hiroto aveva delle occhiaie da far paura e i suoi occhiali pendevano leggermente verso destra, il solito babbeo, e Ryuuji invece aveva i capelli sciolti, aveva lo sguardo perso nel vuoto e scuoteva la gamba irrefrenabilmente; l'ansia era palpabile nella stanza « Buongiorno.. »  proferìì io, spostarono lo sguardo verso di me contemporaneamente « Buongiorno tesoro » disse Ryuuji accennando un sorriso « B-buongiorno » Hiroto camminò verso di me dondolando leggermente e posò le sue labbra sulla mia testa per poi recarsi sul divano della sala da pranzo,  oggi era più stupido del solito il mio tutore dai capelli rosso fuoco « Ma che gli prende? » sussurrai divertito a Ryuuji raperonzolo indicando Hiroto con il pollice, Ryuuji portò una mano sulla sua bocca e ridacchiò « E' la stanchezza Masaki.. e poi guardati tu! Hai delle occhiaie spaventose! » inarcai le sopracciglia e a quel punto mi guardai intorno in cerca di qualcosa con cui specchiarmi, vidi il telefonino del mio tutore Kiyama appoggiato sul bancone e mi avvicinai a prenderlo « Vediamo un po'.. » mi specchiai sullo schermo spento del telefonino e..diamine! Avevo delle occhiaie allucinanti! « Oh.. » emisi io, appoggiai il telefonino sul bancone e la mia visuale si liberò mostrandomi un Ryuuji con le braccia conserte, un sopracciglio inarcato e un sorrisino beffardo « Cosa c'è!? » chiesi io infastidito e le mi gote si colorarono di un rosso tenue, odiavo quando le persone riuscivano a prendermi in giro..io potevo beffarmi di loro, ma loro con me nemmeno per idea! Ryuuji si alzò e senza rispondere alla mia domanda si avvicinò ai fornelli posizionati dietro di me « Vuoi che ti preparo qualcosa? Magari del latte? » mi chiese lui con voce dolce e tranquilla « No grazie, raperonzolo » sorrisi furbo e mi avviai verso la sala da pranzo « C-c-come mi hai chiamato?! » con la coda dell'occhio vidi il viso di Ryuuji completamente rosso e il suo sguardo aveva un non so che di.. assassino « Masaki Kariya-Kiyama! Torna qui! » esatto.. i miei tutori avevano avuto l'ennesima brillante idea di aggiungere vicino al mio cognome quello dell'imbecille amministratore della Kira Company, di cui Ryuuji era anche il suo personale segretario. 
Non gli diedi ascolto e andai e sedermi sul divano affianco ad Hiroto, che aveva le braccia conserte e il capo chino, stava... dormendo!? 
« Hey!? » portai la mano sulla sua spalla e inizia a scuoterlo violentemente, vidi lui alzare il viso di scatto e sbattere le palpebre ripetutamente « C-che è successo? A-amore? » girò il viso verso di me con la bocca semiaperta e gli occhi sgranati, manco avesse visto un fantasma.. « Idiota, non sono Ryuuji » inarcai le sopracciglia e misi il muso, Hiroto sistemò i suoi occhiali sul naso e assottigliò gli occhi per poi avvicinarsi con il viso verso il mio « E' vero.. Ciao Masaki! » fece un sorriso..come si suol dire a trentadue denti piegando la testa leggermente di lato, sbuffai e roteai gli occhi; Hiroto molto spesso aveva degli atteggiamenti bambineschi fastidiosi, ciò faceva si che i nostri ruoli fossero invertiti, era tremendamente irritante.. però..forse erano proprio quegli atteggiamenti bambineschi ad unirci così tanto, anche se.. Dio, avrei voluto dargli un pugno in testa. Vidi Ryuuji attraversare l'arco reggendo una piccola tazza bianca con scritto sul davanti "Masa-Chan" (vi sembra possibile che io, Masaki Kariya, dovetti bere da quella cosa!?), le mani gli tremavano e gli occhi erano puntati sull'oggetto, sembrava avesse una di quella bombe nei film, che se toccavano terra esplodevano « Ecco a te.. » appoggiò con estrema lentezza la tazza sul tavolino di fronte a me facendo attenzione a non rovesciare il liquido presente all'interno « Ma.. » indicai la tazza bianca con l'indice inarcando un sopracciglio, ero alquanto perplesso.. non avevo detto di "No"? Spostai lo sguardo dalla tazza al mio tutore dai lunghi capelli verdi, mi stava sorridendo teneramente.. non me la sentivo di rifiutare « Grazie.. » gli sorrisi, ah la vecchiaia! Hiroto mi punzecchiò la spalla con il dito e di conseguenza mi girai verso di lui « Ad Inazuma-Cho abita Zia Hitomiko » mi disse, presi la tazza e cominciai a bere un piccolo sorso di latte, allontanai essa dalle mie labbra e dissi « Davvero!? » rimasi a bocca aperta dalla notizia, Hitomiko era ed è la sorellastra di Hiroto, spesso lei veniva a trovarmi al Sun Garden e mi piaceva molto stare in sua compagnia, sarà stata lei a condurre Hiroto e Ryuuji da me o è stato semplicemente destino? Chi lo sa, fatto sta che avrei rivisto "Zia" Hitomiko dopo parecchio tempo « Sarà davvero felice di rivederti »  mi disse Hiroto abbozzando un sorriso.
Finì di bere il mio latte e mi alzai dal divano, andai in cucina e posai la tazza nel lavabo e mi girai per far ritorno in salotto 
« Nono! » vidi Ryuuji scuotere l'indice in segno di disapprovazione, aveva un mano sul fianco e le sue sopracciglia erano corrugate « Non laverò io la tazza da cui tu hai bevuto » calcò la voce su quella parola "Tu" e mi indicò come se avessi fatto qualcosa di maligno « Questo aspetta a te! » la mia bocca era spalancata e il mio sopracciglio inarcato « Poi rimettila nello scatolone, eh! » mi sorrise e mi fece l'occhiolino per poi ritornare da Hiroto che ridacchiava alla comica scena fatta da me e Ryuuji; sospirai e scossi la testa, aprìì il rubinetto e lavai per bene la tazza usando le mani e inizia a cercare lo scatolone contenente gli arnesi riferenti alla cucina. Ritornai finalmente in salotto « E' ora » disse Ryuuji con tono abbastanza serio da farmi venire i brividi « Ora di che? » Dissi io confuso, davvero ero così babbeo? « Di partire, no? Sveglia! » Mi urlò Hiroto portandosi le mani ai lati della bocca « Tks.. » emisi io per poi dargli le spalle « E' anche ora di vestirsi bambini! » ci disse Ryuuji ironico, bambino? Chi? A me? No « Stanno per arrivare! Andiamo!? » Ryuuji salì velocemente le scale ed Hiroto lo seguì senza emettere parola « Eh? Chi? » chiesi io, ma i due sposini non mi risposero, anzi non se ne fregarono! Ruotai gli occhi al cielo, non dando importanza a tutto ciò salì le scale con aria scocciata; aprì la porta del bagno con sguardo basso e spaesato (ero ancora sotto l'effetto delle "Braccia di Morfeo").. non l'avessi mai fatto: Ryuuji chiudeva i bottoni della solita camicia da lavoro di Hiroto a quest'ultimo alternando dei piccoli baci sul torace, Hiroto invece era intento a mettere le mani sotto quello che doveva essere un pigiama con dei piccoli gelatini stampati sopra di Midorikawa, mi sentìì alquanto a disagio.. cosa le mie guance sentirono dato il loro colore creatosi, chiusi la porta rapidamente e me ne andai a testa bassa in camera. Non mi davano fastidio gli omosessuali, non avevo e non ho niente contro di loro o il loro amore! ma il vedere i miei tutori in atteggiamenti..vietati ai minori non era sempre la miglior cosa; ricordo molto bene che a scuola l'avere due genitori gay mi ha portato molti disagi: frecciatine irritanti, sguardi pettegoli e domande inopportune a cui rispondevo sempre con la solita parola: "Fottiti" erano le uniche persone che mi amavano in questo mondo e nessuno e dico nessuno li avrebbe toccati.
Qualcuno bussò alla mia porta destandomi dai miei pensieri 
« Entra » dissi io alzando lo sguardo alla porta, entrò un Hiroto lindo e pinto con un grande sorriso e un'espressione sognante, lì c'era lo zampino di Midorikawa (sicuro) « I tuoi vestiti puliti sono nel bagno, datti una mossa che io e tuo padre abbiamo già fatto » "Padre" un nome che non ero mai riuscito ad attribuire a loro due, mi ostinavo a chiamarli per nome e a definirli come "Tutori" ma mai padri, non c'ero mai riuscito nei miei tredici anni di vita. Hiroto mi sorrise e mi diede le spalle per poi andarsene e scendere giù; andai nel bagno e mi spogliai, dei brividi di freddo percorsero il mio corpo, legai i capelli e come un fulmine mi chiusi nella cabina-doccia e aprìì l'acqua calda, emisi un sospiro di piacere al contatto dell'acqua calda contro la mia pelle. Molti amavano farsi quei bagni caldi nella vasca, ma io no, io amavo stare sotto l'acqua calda e sentirla scorrere per tutto il mio corpo. Non avevo molto tempo per rimanere lì sotto, quindi dopo dieci minuti esatti uscì dalla doccia e misi un asciugamano intorno alla vita e con velocità presi la spazzola, il deodorante e i miei vestiti, aprì la porta e corsi in camera a prepararmi; quando fui pronto aprì la porta ed uscì da quella che sarebbe diventata da lì a poco la mia ex camera; scesi le scale, in quel piccolo tragitto dal sopra al sotto pensai alle piccole cose passate su quelle scale: dalla piccola slitta usata per scendere giù, dalle corse di sopra per non essere picchiato con la famosa padella di Mido e dalle tante imprecazioni di Hiroto al pestar i miei soldatini verdi scuri a piedi nudi! Arrivato giù notai che le mie valige erano sul pavimento accanto all'entrata, avevano fretta i miei tutori eh? Posai lo sguardo su di loro: il verde guardava insistentemente fuori alla finestra e il rosso invece controllava ogni tre quarti il suo telefonino, ma chi stavano aspettando? Chi stava arrivando? La curiosità cresceva in me man mano che passava il tempo, che stava succedendo? Sbuffai nel migliore dei modi e mi sedetti sul divano, presi il mio telefonino e guardai l'ora: 8:10 « Scusate..ma.. partiamo? E sopratutto.. con cosa portiamo tutta la roba? » chiesi io con tono abbastanza annoiato, nessuna risposta, i due continuavano imperterriti a fare quello che facevano prima; non sopportavo essere ignorato, quando io chiedevo qualcosa o mi si rispondeva o mi si rispondeva, due erano le cose; Mi alzai e sbattei con forza le mani sul tavolino e dissi con tono seccato alzando di poco la voce « Scusate! Io sto parlando- » fu Ryuuji ad interrompere le mie giuste lamentele « Sono qui! » indicò con l'indice qualcosa fuori, aveva un sorriso smisurato ed i suoi occhi scuri erano.. luminosi? Strano da dire per qualcuno con quel colore di occhi « Andiamo! » Hiroto spiccò una corsa fuori e con lui andò anche Ryuuji, io ero rimasto nella stessa posizione di prima e avevo la bocca spalancata, ma quanto potevano essere dei bambini!? Sospirai e mi recai fuori..e ciò che vidi fu un grandissimo camion grigio topo con una "K" nera nel mezzo, indubbiamente era uno dei camion di Kiyama, ammiravo quel grande camion quando sentìì qualcosa che suonò familiare alle mie orecchie..
« Ciao Tulipano » disse con tono mellifluo Hiroto
« Questa è una fiamma! » disse il pazzo che si indicò lo strano ciuffo al centro della testa 




Angolo della stupida autrice:

Hallo tesorini ~ come state? io fortunatamente una meraviglia! Spero vi piaccia questo nuovo capitolo e spero commenterete in tanti 
scusatemi se non riesco a pubblicare un capitolo un dopo l'altro, ma purtroppo la scuola mi distrugge cc 
Ringrazio tutti per le tante visite eeeee ringrazio sopratutto il mio Senpai adorato che mi dà sempre una mano 

detto questo..spero vivamente che vi piaccia 

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Capitolo 4
*** 4: My Cool Uncles ***


Ciao ragazze!
Qui è Masaki Kariya che vi parla!
Vi auguriamo un buon natale da parte mia e del mio Senpai! Anche se in ritardo.. eheh.. 
Let's go!



Zio Nagumo, non lo vedevo da.. una settimana! Quell'uomo veniva spesso a casa, si doveva fare decisamente una vita! 
Adoravo Zio Nagumo, anche se mi faceva saltare i nervi dalla rabbia! Mi prendeva costantemente in giro! Per: La mia bassezza, la mia bassezza e la mia bassezza! Sapevo di essere basso più del normale, ma non mi serviva lui per capirlo. Scese dal camion con un sorriso beffardo stampato sulle labbra « Ve l'ho detto o no che saremo arrivati? » disse il tulipano, Hiroto e Midorikawa quando si trattava dei due zii venivano sempre presi dall'ansia, non tanto nei confronti di Zio Suzuno, che era quella persona su cui potevi mettere una mano sul fuoco e dire "Lui lo farà!" quel genere di persona che se le dai un impegno lui lo compirà in modo eccellente, ma nei confronti di Zio Nagumo tantissimo! Era quel genere di persona che non voleva avere impegni, che non voleva avere responsabilità o altro che poteva recargli disturbo. Lui e Zio Fuusuke erano due persone completamente diverse: Zio Suzuno era freddo e distaccato, Zio Nagumo era amichevole e giocherellone, Zio Fuusuke era ghiaccio, Zio Haruya era fuoco; Ryuuji ridacchiò e disse avvicinandosi a Zio Nagumo « Non ne avevamo dubbi » Zio Haruya fece un sorriso smagliate simile a quello dei vip che credono di essere padroni del mondo, insopportabili bifolchi «  La smetti di fare il bifolco? » c'aveva azzeccato! Vidi una chioma argentea spuntare da fuori lo sportello del camion, una figura slanciata si presentò davanti a noi scendendo dal camion con una delicatezza mai vista. Ed ecco Zio Suzuno che, come al solito, riusciva a tappar la bocca a Zio Nagumo « M-ma.. bifolco a chi!? Razza di Ghiacciolo! » Zio Haruya adottò un colorito rosato e agitò il pugno verso Zio Suzuno, ma quest'ultimo non ci fece caso e si avvicinò ai miei tutori « Ryuuji, Hiroto » Zio Suzuno spostò lo sguardo da Ryuuji a Hiroto, il suo viso era inespressivo come i suoi occhi..era così inquietante che deglutii, quando Hiroto lo abbracciò di slancio e gli disse in un sussurro quasi impercettibile « Grazie » Zio Fuusuke non ricambiò il suo abbraccio, ma potei notare spuntare un piccolo sorriso dalle sue labbra. Anche Ryuuji abbracciò Zio Suzuno, poi arrivò il turno di Zio Nagumo con tanto di tirata di ciuffo da parte di Hiroto e.. beh.. i due zii si avvinarono a me: Zio Nagumo si piegò con le gambe per arrivare alla mia altezza, mise l'indice e il pollice sul mento, aspetto qualche secondo prima di parlare, mi squadrò da capo a piedi e poi se ne uscì con la sua fatidica frase: « No, non sei cresciuto affatto » ghignò, sentii la mia tranquillità andare a quel paese, se avessi avuto uno specchio avrei di sicuro visto il mio volto diventare rosso dalla rabbia e il fumo uscirmi dalle orecchie  « Tu- » chi bloccò il mio coloratissimo insulto fu Zio Suzuno che mi posò una mano sulla testa « Ciao, Masaki » alzai il viso verso lo zio e lui in risposta al mio sguardo quasi e dico quasi spaventato mi sorrise per poi scompigliarmi i capelli « Allora? Starai con i tuoi fighi zii sul camion? » mi chiese Zio Nagumo posando una mano sulla mia spalla « Io.. » non sapevo come uscire da quella situazione imbarazzante, non ero più un bambino! « F-forse per lui è meglio stare in macchina con noi » disse con tono preoccupato mammina Ryuuji, il classico « Nono, starà con i suoi zii » disse Zio Nagumo ritornando alla sua altezza d'origine per poi fare un sorriso e un'occhiolino al povero Ryuuji « Ma io.. » cercai di protestare, ma Hiroto come del resto bloccò le mie parole con un: « Su! » batté le mani in tono autoritario « Qui c'è molto lavoro da fare! » ci guardò uno ad uno « Ha ragione! Andiamo ragazzi! » disse Ryuuji incrociando le braccia, Zio Suzuno e Zio Nagumo si guardano per poi sorridere ai miei tutori ed entrare dentro « Wow.. » emise Zio Suzuno e contemporaneamente Zio Nagumo fischiò, Hiroto mise le mani sulle spalle dei due e chiese « Visto? » ridacchiò divertito dalle loro facce per poi spingerli in quella montagna di scatoloni; io rimasi fuori con Midorikawa quando lui « Non sei felice che gli zii siano qui? » mi chiese sorridendo, lo guardai inarcando un sopracciglio « Può darsi.. » leggermente imbarazzato distolsi lo sguardo dagli occhi scuri di Ryuuji, quest'ultimo mi superò ma, prima di entrare dentro casa, si girò verso di me e mi fece l'occhiolino e infine raggiunse gli altri; Sospirai e rassegnato ai comportamenti bizzarri della mia famiglia li seuii in quella che doveva essere la faticaccia del secolo.
Ryuuji ci divise in tre gruppi ben distinti: gli zii si occupavano delle scatole pesanti, Hiroto e lui delle scatole medio pesanti e io.. delle leggere, tch.. la forza non mi mancava di certo! Non riuscivo a capire del perché di quella decisione così malsana. Ci fiondammo tutti nel nostro lavoro, gli zii dopo nemmeno qualche secondo cominciarono a litigare, classico anche questo: Zio Nagumo voleva cambiare gruppo perché le scatole erano troppo pesanti « Ma cosa c'avete messo qui dentro!? Mattoni!? » disse con viso rosso e sudato per lo sforzo « Pensa a fare il tuo lavoro, idiota » lo riprese Zio Suzuno con voce ferma, e così cominciarono a litigare, Hiroto e Ryuuji invece facevano il loro lavoro in modo molto veloce e con nessun intoppo, al contrario degli zii loro due andavano molto d'accordo, non litigavano quasi mai! E poi c'ero io che portavo quelle piccole scatole insulse con dentro: bomboniere, magneti per il frigo ecc. io volevo portare qualcosa di pensate! Volevo dimostrare a quelli che io potevo farcela! Mi avvicinai ad una scatola dalle grandi dimensioni, rotolai le maniche della mia maglia fin su il mio braccio, sputai sulle mie due mani e le sfregai l'una con altra, feci un grandissimo sospiro e appoggiai le mie mani ai lati dello scatolone 
« Oh issa! » riusci ad alzarla solo per qualche secondo, il peso di quella scatola era troppo per me..tanto da riuscire a sovrastarmi, le mie gambe non reggevano e così caddi all'indietro e la scatola con me, in quel momento pensai che sarei morto, ma invece delle mani presero lo scatolone in tempo prima che mi finisse addosso.
Zio Nagumo mi aveva saltato, che destino crudele il mio.. essere salvato da colui che ti prende in giro, tutto a me, di sicuro avrebbe fatto una delle sue battutacce dopo l'episodio accaduto 
« Tutto bene!? » forse mi sbagliavo,  lo guardai ad occhi sbarrati e a bocca aperta; non riuscivo a capire, era un'ottima occasione per prendermi in giro più del solito, ma allora perché non ne aveva approfittato? La risposta arrivò nel momento in cui i miei occhi si posarono sui suoi, potevo leggere: preoccupazione, paura, agitazione, cose impossibili da attribuire a uno come Zio Nagumo « Masaki Kariya-Kiyama! » ed ecco le urla dei miei tutori stra incazzati, che destino crudele il mio. 
Erano le 9:30 quando finimmo di svuotare la mia ormai ex casa
tutto era fatto, metteva una certa tristezza il vederla così spoglia, senza un qualcosa di nostro, quasi mi dispiaceva abbandonarla .. ma no! Dovevo pensare a ciò che mi aspettava lì ad Inazuma-Cho. Presi il mio borsone "Cose da viaggio" sul l'uscio di casa; quel borsone serviva al sotto scritto per non annoiarsi quando era in viaggio, c'erano cose come: Nintendo con gioco e caricatore compreso, 
 cellulare con carica batteria che, anche se non lo usavo molto, mi era utile in viaggio, cuffie ed MP3, giornaletti sportivi che parlavano esclusivamente del: Football Frontier International, della vecchia Inazuma Japan ecc. avevo un bel po' di roba lì dentro; senza accorgermene era rimasto a fissare il salotto di casa, quando Hiroto mi diede una lieve carezza sulla testa « Andiamo? » mi chiese sorridendo « Andiamo » risposi io annuendo deciso per poi recarmi al camion mentre Hiroto chiudeva a chiave la casa, mi girai per vederla un'ultima volta e sussurrai amaro « Addio » mi girai e vidi Zio Nagumo attendermi affianco allo sportello con braccia conserte, sopracciglia inarcate e un sorriso dei suoi « Tutto bene? » mi chiese, io annuii ed entrai nel camion e Zio Nagumo mi seguì a ruota. Io, Masaki Kariya, ero in mezzo allo Zio Tulipano e allo Zio Ghiacciolo, fortunatamente chi guidava dei due era lo zio dagli occhi di ghiaccio, almeno la mia vita era salva; Zio Suzuno accese i motori, feci un grande sospiro ad occhi chiusi e sentii il camion muoversi, eravamo partiti finalmente.
Tutto intorno a me era grigio, il cruscotto, lo specchietto, la chiave, il volante, tutto! Un colore migliore no? Apri il mio borsone e la prima cosa che presi fu il mio Nintendo 3DS e il gioco che più amavo: "Samurai Eleven" parlava di samurai che giocavano a calcio, secondo Ryuuji il gioco era stato prodotto da un loro vecchia conoscenza, un certo Megane Kakeru, ma sinceramente l'unica cosa importante per me era il gioco. Dopo quattro ore belle piene a giocare solo ed esclusivamente a "Samurai Eleven" la lucina del mio Nintendo 3DS diventò rossa, sospirai sconsolato e decisi di salvare il gioco e chiudere il Nintendo, presi la custodia del gioco 
« Fa vedere un po' » e il ficcanaso di Zio Nagumo mi strappò dalle mani la custodia e cominciò a sussurrare ciò che stava scritto dietro alla custodia « Capisco » fece una risatina quasi malefica « Il Nerd » disse e mi porse la mia custodia, inarcai le sopracciglia e glielo tirai da mano con cattiveria, nessun "Posso vedere, per favore"? Allora fottiti « Tch » emise lui per poi girare la testa verso il finestrino e guardare fuori « Devi fare sempre il bambino » gli disse Zio Suzuno, quanto aveva ragione e il bambino si girò e con un broncio degno del sotto scritto gli rispose « Fatti gli affaracci tuoi! » e si rigirò verso il finestrino, Zio Fuusuke alzò gli occhi al cielo e io ridacchia cercando di non farmi sentire dal bambinone; dopo aver messo tutto nel mio borsone alzai lo sguardo e notai che ci trovammo in una cittadella abbastanza carina, le case erano colorate,  gli alberelli ci affiancavano sui marciapiedi e i negozi avevano un'aria.. allegra! Tutto molto carino, andando avanti c'era un parco dove molti bambini giocavano con i propri genitori, quel parco era pieno di alberi grandi dalle foglie di un color verde come i capelli di Ryuuji, il cancello che incorniciava il verde dell'intero parco era di un bianco candido.. tutto davvero molto bello, chissà perché non ci siamo trasferiti lì. Dalla noia decisi di prendere uno dei tanti giornaletti sportivi, ma già dopo qualche minuto sentii le mie palpebre chiedere pietà e dalla stanchezza mi addormentai facendo così cadere il mio giornaletto. 

« Masaki! Masaki! 
»
avevo appena segnato, tutte quelle persone mi stavano acclamando 
« Masaki! Masaki! » 
perché le voci cominciavano a farsi più nitide? Che diavolo stava succedendo!?

 Mi svegliai da quello che era il mio bellissimo sogno « Masaki! » aprì lentamente gli occhi, sentivo la mia bocca asciutta, segno che avevo dormito con la bocca aperta, mi girai a vedere chi fosse colui che mi chiamava  « Siamo arrivati » mi disse lo zio dai capelli argentei, all'inizio non riuscii a comprendere ciò che lui mi aveva detto, quando scese dal camion diede campo libero ai miei occhi, vidi qualcuno dai capelli lunghi e turchesi abbracciare Hiroto, che si fosse fatto l'amante!?


Angolo della stupida autrice:
Hallo bambole 
~ strano eh? Ho pubblicato il nuovo capitolo eheh
vi auguro un felicissimo natale! anche se in ritardo cc spero che questo capitolo vi piaccia! Ho cercato di fare del mio meglio anche qui! Ringrazio il mio Senpai dolce che mi aiuta sempre sempre sempre
e... ah! "Samurai Eleven" è davvero un gioco creato da Megane Kakeru (William Glass) la trovo una cosa carinissima
e nel prossimo capitolo il piccolo Masa-Chan conoscerà Kirino-Senpai ♥ e tutti i suoi amici che lo accompagneranno nella sua avventura ♥
 

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Capitolo 5
*** 5: Kaminarimon Chūgakkō ***


Ciao ragazze!
buon anno, anche se in ritardo.. 
eccoci al momento cruciale.. buona lettura!



La mia vista divenne più nitida e notai che Hiroto diede una pacca sulla schiena a quella.. donna, pensai che fosse impossibile che Hiroto.. cioè.. lui
lui che amava Ryuuji più di chiunque altro, lui che gli donava baci passionali e sguardi fugaci 
Le mie fantasie malsane sfumarono nel preciso momento in cui la donna si staccò dal abbraccio con Hiro e fece svolazzare i suoi capelli lunghi verso Ryuuji che l'attendeva a braccia aperte e con un sorriso grande e luminoso, il mio battito cardiaco ritornò normale e feci un grandissimo sospiro di sollievo, la stanchezza mi portava ad essere un babbeo, decisamente; vidi gli zii avvicinarsi alla donna misteriosa e regalarle un sorriso felice, chi diavolo era? Come li conosceva? La mia curiosità aumentava man mano che il tempo scorreva, decisi quindi di scendere dal camion, anche se ancora un po' intontito e avvicinarmi a colei che tutti conoscevano tranne me. Nel mentre in cui percorrevo il giardino per arrivare dagli adulti mi soffermai a guardare la mia nuova casa, a differenza dell'altra aveva colori sgargianti, che a solo vederli ti mettevano allegria come le lucine di natale: le mura erano di un color verde menta che si sposava perfettamente con il marrone scuro delle tegole del tetto, sul muro anteriore c'erano collocate tre finestre: due a forma quadrata ed una che era poco più in alto delle due gemelle a forma ovale ed infine c'era la porta, aveva un colore molto più chiaro delle tegole del tetto ed era tutta rovinata e ciò la rendeva bella da guardare, era davvero una casa magnifica; arrivato dalla marmaglia c'erano i miei zii e i miei tutori che avevano accerchiato quella donna e quindi mi era impossibile vederla « Zio Nagumo? » presi un lembo della giaccia di pelle dello zio e la tirai per due volte consecutive nel tentativo di farmi notare, ma nulla, lo zio e tutti erano troppo concentrati a chiacchierare peggio delle nonnine all'ora del tè e allora feci ciò che tutti fanno.. chiusi la mano a pugno e la portai davanti alla mia bocca e tossii sperando che loro mi notassero; così fu, tutti si girarono verso di me, Zio Nagumo mi fece spazio così da far entrare pure a me in quel cerchio che sembrava esser quello dello "Giro giro tondo" e così finalmente la vidi.. o lo vidi.. ero un maschio « Ciao!  Tu devi essere Masaki, piacere di conoscerti » da quando ero diventato cieco!? Pensai io,  l'uomo si abbassò alla mia altezza e mi sorrise, aveva un sorriso simile a quello di Ryuuji « Sono Kazemaru Ichirouta » aspetta.. « Quel Kazemaru?.. » dissi con un filo voce e con quel poco di ossigeno che era rimasto nei miei polmoni « Si, quel Kazemaru » ridacchiò per poi scompigliarmi i capelli, ero a conoscenza del fatto che i miei due tutori facevano parte della "Inazuma Japan" dei vecchi ma vecchi tempi ma.. conoscere uno di loro con cui non ho parentele è.. wow! « Hey! Anche io ne facevo parte! » mi disse Hiroto per poi mettere il broncio e incrociare le braccia, io roteai gli occhi al cielo, sempre il solito immaturo! Sentii qualcuno ridacchiare davanti a me e di istinto ritornai a guardare Kazemaru « Sei rimasto lo stesso, eh Kiyama? » disse Kazemaru volgendo lo sguardo verso il diretto interessato « Lui? Figurati se cambia questo qui » disse Ryuuji per poi scoppiare in una grossa risata e con lui anche il resto degli adulti, compreso Hiroto, risero.
Più stavo con loro e più una sensazione tiepida, misteriosa e forte mi avvolgeva; loro avevano un rapporto strano, troppo unito per i miei gusti, un rapporto in cui io non c'entravo un bel niente, i loro occhi.. dicevano tante cose che i miei di occhi non riuscivano a decifrare, quella era il rapporto tra compagni di squadra? Tra amici? « Bene » disse Ichirouta, si drizzò in piedi e cercò qualcosa in tasca per poi fari uscire da essa un chiave con un ciondolo a forma di fulmine di un color giallo tendente al arancione « Ecco a te » porse le chiavi ad Hiroto e gli regalò uno sguardo pieno di tenerezza e felicità al contempo « Sono felice che tutti voi siete qui » spostò lo sguardo verso Ryuuji e gli fece l'occhiolino, io inarcai un sopracciglio lievemente confuso e incrociai le braccia assumendo una posizione tipica dei bulli senza cervello, che voleva dire quel occhiolino? Dio era così frustrante! Volevo essere nei loro pensieri.. si lo so, sono una persona curiosa  « Allora.. » disse Ichirouta per poi girarsi verso di me « Masaki, che ne dici di beh.. fare un piccolo tour della tua nuova scuola? » ecco a cos'era dovuto quel occhiolino! Pensai io dopo la proposta di Ichirouta, quando scossi la testa e ritornai con i piedi per terra « Nuova.. scuola? » guardai i miei tutori in cerca di aiuto, io non sapevo niente della nuova scuola, sinceramente? Non mi era passato nemmeno una volta nella mia testa di ritornarci! E compiti, insegnanti, compiti e noia mortale « Erm si! Voi non.. »  Kazemaru si girò a guardare i miei tutori interrogativo, non era il solo « Veramente.. » disse Ryuuji, prese la mano ad Hiroto e gliela strinse, si guardarono negli occhi e si avvicinarono a noi o meglio dire a me « Questo è il tuo regalo di compleanno Masaki.. » continuò Ryuuji per poi lasciare in sospeso la frase, il mio cuore cominciò a battere furiosamente tanto che riuscivo a sentirlo, volevo sapere, dovevo sapere « Tu andrai alla Kaminarimon Chūgakkō! » mi dissero in coro, ricordo che in quel momento smisi di pensare, ricordo che il mio cuore aveva cessato di battere e ricordo benissimo che le mie gambe diventarono gelatina tanto che quasi caddi all'indietro se non fosse stato per lo Zio Suzuno che mi sorresse portando una mano dietro alla mia schiena; non volevo crederci, avevo sempre sognato di andare alla Kaminarimon, lì uscivano i migliori giocatori, entravano perdenti e uscivano vincenti, per non parlare della struttura poi.. magnifica!. Avevo letto tantissime informazioni sulla Kaminarimon, desideravo andarci a quella scuola.. ma sapevo benissimo che andarci sarebbe costato un capitale ai miei.. quindi avevo perso le speranze, ma direi che i giorni passati a fantasticare ad alta voce su quanto fosse bella la Kaminarimon hanno dato i loro frutti « I-io.. non so cosa dire.. io vi.. ringrazio insomma.. » ero senza parole, mentre cercavo in modo pietoso di ringraziarli mi torturavo le dita « Non ringraziarci » mi disse Hiroto per poi sfoggiare un grande sorriso, io ricambia il suo sorriso quando qualcosa si accese nella mia mente.. non era per caso tutta una cosa già organizzata? Oh mio.. « Aspettate.. voi.. » dissi io in procinto di avere una crisi respiratoria « Bene bene! » disse Kazemaru battendo le mani « Andiamo, Masaki? » mi chiese il turchese, io guardai i miei tutori in cerca di approvazione cosa che trovai, mi annuirono convinti e abbastanza felici notando le loro espressioni « Si! » dissi io annuendo eccitato, odiavo la scuola..ma per la Kaminarimon avrei fatto questo e altro.
Avevo la testa bassa e i miei occhi erano persi nel vuoto, giravo i miei indici l'uno su l'altro e sentivo che prima o poi il mio cuore sarebbe uscito dal petto, troppe emozioni in una sola giornata.. ero sicuro che il mio cuore non avrebbe retto ancora..e ancora. Ero in macchina del grande Kazemaru Ichirouta ed eravamo diretti alla 
Kaminarimon Chūgakkō; non riuscivo a crederci! Era successo tutto troppo velocemente! Il trasferimento, Kazemaru Ichirouta, la Kaminarimon! L'unica cosa che mi chiesi in quel momento fu: "Riuscirò mai a sopravvivere a tutto questo?" poi vogliamo parlare del fatto che io, Masaki Kariya, avrei dovuto conoscere i miei nuovi compagni di classe? Non ero mai riuscito a restaurare un rapporto con qualcuno di quelli della mia vecchia scuola, erano tutti troppo stupidi per essere miei amici, vogliamo parlare anche di quell'altra fatidica domanda che mi feci? Quella che mi premeva di più? Bene, era: "E se non mi accettano alle selezioni per la squadra?" oh quella era stata la più tremenda, ero passato dal adorare la Kaminarimon al odiarla e non era nemmeno il mio primo giorno di scuola! « Masaki.. » mi chiamò Kazemaru, la sua voce mi destò dai miei pensieri e istintivamente alzai il viso verso di lui e lo guardai « Guarda cosa c'è alla tua sinistra.. » lentamente voltai il viso e.. eccola! Era la Kaminarimon! Misi una mano sul finestrino, le mie labbra formarono un grandissimo e a detta di Kazemaru radioso sorriso, rimasi a fissare la Kaminarimon a fiato sospeso per un buon lasso di tempo, finché sentii un rumore di chiavi e la macchina si spense. 
« Allora Masaki.. » senza nemmeno ascoltarlo aprii lo sportello e mi fiondai fuori « Masaki! » senza nemmeno guardar la strada inizia a correre spedito verso la struttura; fui fortunato, una macchina si era fermata giusto in tempo prima di finirmi letteralmente addosso, oh se lo avessero saputo Mido e Hiro mi avrebbero ucciso di sicuro. Finalmente i miei piedi toccarono il marciapiedi ed eccomi lì..davanti alla Kaminarimon, rimasi affascinato dalla sua imponenza, era così alta che sembrava quasi solcar le nuvole! Dal tono un po' futuristico, poiché delle volte di acciaio dipinte di azzurro la avvolgevano, il suo segno era un fulmine, simbolo della città, e sembrava scender dal cielo! L'istituto aveva numerose finestre, dove si poteva vedere qualche studente affacciarsi e ammirare il cielo limpido di quella mattina, tutt'intorno era molto verdeggiante con alberi, cespugli e poco prima dell'entrata c'era un bellissimo e curatissimo campo da calcio dove potevo allenarmi e diventare più forte! Semplicemente fantastica!; non feci neanche in tempo a fare un passo che una mano si appoggiò sulla mia spalla, sussultai e lanciai un gridolino poco virile dalla paura, che imbarazzo.. « Masaki! » i miei timpani furono scossi da una voce alta, piena di rabbia e di rimprovero, quella di Kazemaru « Potevano ucciderti! » solo in quel momento mi accorsi della grande somiglianza tra lui e Ryuuji, chissà se aveva un figlio anche lui « Le chiedo scusa.. » abbassai il capo e portai le mani dietro la schiena con finta aria pentita e addolorata, ero un attore nato! Sentii Kazemaru sospirare e togliere la mano dalla mia spalla « Non farlo mai più.. » alzai il capo e lo vidi sorridermi, portai una mano dietro alla nuca e gli sorrisi di rimando piegando la testa leggermente di lato « Entriamo? » mi domandò Kazemaru, tutto mi sembrava un sogno..tanto che avevo quasi paura che sarebbe finito da un momento al altro! Annuii flebilmente e Ichirouta mi sorpasso varcando il cancello della scuola, io ero rimasto lì sul marciapiede immobile come uno stoccafisso « Masaki? » mi richiamò Ichirouta, lo guardai e deglutii per poi camminar verso di lui.
Avevo appena varcato il cancello, speravo in qualcuno che mi desse un pizzicotto! Di certo non potevo chiederlo a Kazemaru..! E quindi mi diedi un leggero pizzicotto sul braccio 
« Seguimi! »  mi invitò lui sorridente per poi darmi le spalle e iniziare a camminare, annuii per la seconda volta non spiccicando parola e corsi al suo fianco; a ogni passo i miei occhi si posavano su qualcosa di diverso, le parole di Kazemaru si perdevano nel vento, non m'importava cosa dicesse..volevo solo vivere quel momento in piena spensieratezza! Quando i miei occhi si posarono su altri, mi fermai all'istante, quei occhi erano: di un azzurro penetrante tanto da togliermi il respiro, erano gentili e senza malizia, non come i miei senza dubbio! I miei occhi si posarono poi sul possessore di quei occhi: innegabilmente era un ragazzo, data la divisa scolastica, ma la sua capigliatura era di un rosa brillante ed era composta da due code spigliate che gli cadevano delicatamente sulla schiena, il suo viso aveva tratti femminili, con labbra sottili e rosee; aveva una figura snella e abbastanza tonica, ed era indubbiamente più alto di me, guardandola in questo modo tutti erano più alti di me!. Un sorriso si formò sulla sua bocca, io sorrisi di conseguenza; rimanemmo a fissarci l'uno negli occhi del altro per qualche secondo, mentre gli amici del ragazzo parlavano animatamente di qualcosa a me sconosciuto « Attento! » una voce femminile mi urlò, istintivamente mi girai verso colei che aveva pronunciato ciò e vidi il buio..



Angolo della stupida autrice: 
Hallo 
~ finalmente il piccolo Masa-Chan ha incontrato Kirino-Kun awaw 
comunque.. auguri di buon anno! anche se in ritardo..come sempre eheh mi dispiace non aver fatto uscire il capitolo prima d'ora, ma sono successe molte cose che hanno cambiato tutto nella mia vita e che ora come ora non riesco a gestire per il meglio, però non smetterò di scrivere per questo! Io amo questa storia, e farò di tutto pur di finirila! Come sapete ringrazio il mio Senpai amatissimo ♥ e questa volta anche il mio ragazzo bello bello bello (?) ♥ senza di loro.. questo capitolo non sarebbe mai uscito hahaha 
→ Kaminarimon Chūgakkō è la Raimon Junior High, questo è il nome giapponese 

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Capitolo 6
*** 6: You drive me crazy ***


Salve ragazze ~
direi che pian pian ci stiamo avvicinando a quello che è il vero e proprio inizio 
di questa storia..ah presto ne vedrete delle belle!
allora.. tutto iniziò con..





« Heeey! HEEEEEY! Sveglia! »
sentii una voce squillante e dal tono preoccu
pato incitarmi ad aprire gli occhi e due mani cingermi le spalle « Mh.. » mugugnai qualcosa di incomprensibile da ricordare e lentamente aprii gli occhi; li strinsi e misi a fuoco, mi ritrovai a guardare un enorme e bianchissimo sorriso e due occhi vispi di un color blu chiaro con delle sfumature grigie « Finalmente sei sveglio! » il suo viso era troppo vicino al mio per i miei gusti e quindi optai nel cambiare posizione e sedermi sul lettino per poi incrociare le gambe « Dove sono?.. » domandai io portando una mano sulla mia fronte un po' dolorante « Sei nell'infermeria della Kaminarimon Chūgakkō! » mi urlò il ragazzino e i miei poveri timpani andarono a quel paese, inarcai un sopracciglio e annui, quel ragazzino era davvero strambo..ma strambo forte! Mi guardai intorno: ero "Circondato" da quelli che erano gli amici del ragazzo dai capelli castani, ovviamente tutte persone di cui non sapevo nemmeno l'esistenza! I loro occhi erano fissi su di me, i loro sguardi attenti e di finta preoccupazione non facevano altro che innervosirmi! Li fulminai con lo sguardo uno ad uno ricevendo qualche occhiata sorpresa e qualcun'altra confusa, finché..i miei occhi si soffermarono su altri.. proprio quelli azzurri del ragazzo di quella mattina e un piccolo sorriso comparve sulle mie labbra, che lui ricambiò; quegli occhi riuscivano ad affascinarmi a tal punto da impedirmi di distogliere lo sguardo da loro, mi sentivo come se fossi in trappola, anzi.. ero in trappola!
Deglutii e strinsi le lenzuola sulle mie gambe, era imbarazzante.. ci stavamo fissando come se fossimo una coppia di innamorati! Lo vidi abbassare lo sguardo, portare le mani dietro alla schiena e le guance sue imporporarsi; strinsi con maggior forza le lenzuola, sentii le mie guance andare a fuoco e il battito del cuore diventare improvvisamente irregolare "Cosa mi sta facendo quel dannato rosa!?" pensai io, e fu l'unica cosa che il mio cervello riuscì a formulare 
« Yuuu uuuhhh! » sentii qualcuno tentar di attirare la mia attenzione, scossi la testa e ritornai in me; mi voltai in direzione della voce, ma inaspettatamente non vidi nessuno e l'unica cosa che mi venne spontanea da domandare fu: « Chi diavolo ha parlato!? » inutile dire che sentii il ragazzo strambo dai vortici nei capelli ridere sguaiatamente e qualcuno dei suoi amici ridacchiare; mi girai di colpo verso di loro con espressione omicida sul volto, con sopracciglia inarcate e sorriso inesistente, come osavano ridere di me!? Vidi il rosa..beh..lui.. potevo lasciargliela passare questa, invece vidi il ragazzo vortice portare le mani dietro alla schiena e iniziar a fischiettare come se nulla fosse distogliendo lo sguardo dal mio,  il compagno a fianco dagli occhi castani e la capigliatura ondulata - soprannominato da me "Ricciolino" - con aria nervosa si mordeva il labbro inferiore e il suo sguardo era incatenato al mio, aveva un grande coraggio a guardarmi negli occhi! Il mio sguardo andò poi a posarsi su quello di un ragazzo dalla strana, ma strana, pettinatura: molto stravagante, dal colore blu notte, composta da una coda di cavallo, sembravano appartenere ad un alieno! Ma risaltavano i suoi occhi dal color ambra, facendoli apparire felini. Socchiuse gli occhi per poi incrociare le braccia e guardarmi dritto negli occhi, mi stava sfidando!? Lui!? Io per tutta risposta misi il broncio e lo guardai con aria di sfida, mi stava irritando! Nessuno e dico nessuno poteva e può sfidarmi, se no.. finisce sotto terra; nella stanza era calata un'aria pesante, nessuno osava aprir bocca, quando all'improvviso si sentì il ragazzo vortice ridacchiare e la mia calma (mai avuta) e la pazienza (neanche quella) scomparvero « Perché diavolo ridi!? Non sono pazzo! Ho davvero sentito una voce! » gli urlai contro adirato, strinsi i pugni con forza e inarcai nuovamente le sopracciglio, non era nemmeno il mio primo giorno di scuola e già volevo morto qualcuno, il ragazzo vortice dal canto suo continuò a ridacchiare..e a ridacchiare..ancora e ancora! Quando.. 
« Tenma! Ora basta prendermi in giro! »
Sbarrai gli occhi e mi voltai nuovamente verso quella voce, ma (e me l'ero aspettato!) non vidi ancora nessuno; sbuffai infastidito da quella situazione, inizia a pensare di essere davvero pazzo e che prima o poi mi avrebbero spedito in qualche manicomio.. 
« Sono qui giù! » rimasi interdetto e abbassai il capo: un basso bassissimo ragazzino (simile ad un pikachu!) mi stava guardando con aria di rimprovero mentre batteva il piedino sul pavimento con le mani sui fianchi « Io- » cercai di "Scusarmi" per il mio comportamento scortese nei suoi confronti, che poi.. diciamoci la verità.. non era colpa mia se lui era più basso di un nano da giardino! Mi interruppe dicendomi con tono malinconico: « Non scusarti, ormai sono abituato.. » mise un' "Adorabile" broncio, segno di malumore, che mi fece quasi sentire in colpa.. se non fosse per il fatto che gioivo come una pasqua nel vedere qualcuno più basso di me! Ero davvero una cattiva persona.
« S-scusaci tanto Shinsuke-kun.. non volevamo ridere di te.. »
disse il ragazzo vortice con espressione colpevole 
« P-puoi perdonarci?.. » continuò per poi abbassare il capo; realizzai che il loro ridacchiare non era dovuto per la mia "Momentanea pazzia" e con ciò mi sentii subito meglio, non sarei mai riuscito a sopportare l'idea di qualcuno che mi avrebbe ricordato come: "Il pazzo della porta accanto" « Certo che vi perdono! » disse senza esitazione Shinsuke (finalmente qualcuno aveva un nome!) vidi il castano alzare la testa con un'espressione tranquilla dipinta sul viso per poi sorridere e aprire le braccia a mo' di Rose sul Titanic « Oh Shinsuke-kun! » spalancai gli occhi alla vista del castano correre incontro al pikachu, "Lo travolgerà.." pensai io in quell'esatto istante « Tenma-kun! Aspettaaa.. » vidi..Tenma abbassarsi all'altezza del ragazzo e attanagliarlo con le sue braccia, che rispetto a quelle del povero Shinsuke, erano come quelle dello Slenderman « Tenma-kun non respiro! » scoppiamo tutti in una sonora risata, notai che stupidaggini simili succedevano anche a casa mia: Hiroto combinava qualcosa, Ryuuji si arrabbiava e tentava di "Ucciderlo" con il padellone, Hiroto piangeva disperato e si inginocchiava a chiedere perdono e Ryuuji "Il debole" non esitava a perdonarlo, e tutto finiva con uno dei loro baci appassionati.
« Allora.. »
Il silenzio calò nella stanza, mi girai e vidi il Ricciolino con le braccia conserte guardami con sguardo attento, interessato al minimo dettaglio 
« Tu saresti? » mi chiese avvicinandosi con passi lenti, ma decisi, a me; mi stava scrutando intensamente con i suoi occhi castani, devo dire che non era molto piacevole come situazione « Masaki, Masaki Kariya » dissi senza tentennamenti, lui accennò un sorriso e notai che i suoi occhi cambiarono espressione, diventarono più calmi, più.. felici « E' un piacere conoscerti..Masaki, io sono Shindou Takuto e loro sono: Kyousuke Tsurugi » Shindou mi indicò il brutto muso che un attimo prima volevo prende a calci e quest'ultimo mi fece un lieve cenno di saluto con il capo, che io con continua aria di sfida ricambiai « Loro, come già saprai, sono Tenma Matsukaze » a sua volta indicò il tizio strambo dai vortici nei capelli, che con la sua maledetta voce squillante mi disse: « Sono Matsukaze Tenma! E sono felice di conoscerti, Kariya-kun » mi regalò uno dei suoi sorrisi piegando leggermente la testa di lato « E Shinsuke Nishizono » vidi Nishizono sistemare la sua fascia azzurra sulla fronte e farmi poi un bel sorriso « Ciao, Kariya-kun! » sorrisi a entrambi cercando di mostrar il mio diciamo apprezzamento verso i loro confronti « E infine lui è Kirino Ranmaru » il mio sguardo si spostò rapidamente verso il rosa, Kirino Ranmaru eh? Lo vidi avvicinarsi a me, sospirai sentendo il mio cuore ricominciar a battere più velocemente.
Oramai era abbastanza vicino a me da poter sentire il forte profumo che emanavano i suoi capelli , stavo impazzendo, allungò la mano verso di me e mi disse con tono gentile e amichevole « E' un piacere fare la tua conoscenza, Masaki 
» stavo seriamente impazzendo.


Angolo della stupida autrice:
 Erm.. Hey! Uhm.. chiedo umilmente perdono ;-; lo so di essere una cattivissima persona m-ma... scusatemi per il grandissimo ritardo!
B-beh.. cosa ne pensate di questo orripilante capitolo? Sinceramente penso che non sia uno dei miei miglior capitoli.. però ringrazio immensamente il mio dolcissimo Senpai che mi aiuta sempre in tutto! 
E cercherò di far uscire i capitoli il più in fretta possibile.. cercherò eh.
EEEE spero che le descrizioni dei piccoli ciccini vi siano piaciute! ;-,
Grazie di tutto!

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Capitolo 7
*** 7: Ugly Mug ***


Mi porterà al manicomio pt.7 Ciao! 
che ve ne pare del mio incontro con il Senpai? Da film, eh? 
è inutile ora divulgarci in sproloqui inutili
dicevo..


Ero sicurissimo di sembrar un'idiota
lo stavo fissando con occhi da pesce lesso mentre cercavo di fare uscire qualche frase decente dalla mia bocca, da quando io, Masaki Kariya, mi comportavo così!?
 Intanto che il criceto nella mia testa riposava sulla ruota, il rosa ritirò la mano lasciandola poi cadere lungo il fianco e con sguardo deluso dipinto sul volto indietreggiò di qualche passo, "Cosa!? Nono aspetta!" fu ciò che pensai in quel momento, ricordo bene che mi sentii come se qualcuno mi avesse dato una pugnalato dritta sul cuore, delusione. un sentimento che detestavo era proprio questo, sopratutto quando quel sentimento era rivolto alla mia persona « I-io.. » fu  l'unica cosa che riuscii a dire, patetico..non è vero? Con la coda dell'occhio vidi il resto del gruppetto guardami con aria confusa, Tenma e Shinsuke si scambiarono uno sguardo pieno di preoccupazione, che a quei tempi per me.. era tutta falsità « Cos'è Kariya? Il gatto ti ha mangiato la lingua? » mi disse Tsurugi con tono di scherno, digrignai i denti e girai il viso di scatto verso di lui, odio..odio..e ancora odio! Un sentimento che solo a guardar quel brutto muso si svegliava « Tu..brutto muso! » gli urlai io, quando era troppo era troppo! Scesi dal letto con la voglia immane di spaccargli la faccia, mi avvicinai a lui a grandi falcate  « Ora mi hai stancato! » Tenma e Shindou mi presero per le braccia e cercarono di contrastare la mia avanzata tirandomi all'indietro « Lasciatemi! Devo rompergli quel brutto muso che si ritrova! » dissi io divincolandomi dalla loro presa, volevo sfogare tutta quella rabbia che tenevo in corpo sulla sua faccia, si..ero un ragazzino un po' manesco « Invece di pensare a spaccarmi il muso, perché non provi a essere meno patetico? » disse il blu un con sorriso sghembo che mi diede ancora di più sui nervi, io patetico? Si vedeva che non sapeva con chi aveva a che fare lo stupido, questa fu l'ultima goccia che fece traboccare il vaso, riuscii a liberarmi dalla loro presa e azzerai la nostra distanza, chiusi la mano destra facendola diventare un pugno e lo alzai, la sfida l'avevo vinta io « Kariya.. » come non detto, quella vocina angelica, melodiosa e innocente del rosa mi bloccò all'istante, che diamine!.
 Vidi l'Emo ridermi spudoratamente in faccia, bastardo, avvicinò le labbra al mio orecchio per poi sussurrarmi 
« Se non riesci nemmeno a dirgli "Ciao", come puoi darmi un pugno? » sbarrai gli occhi, "Tsurugi, sei un fottuto bastardo.." pensai io, era un ottimo scrutatore, era riuscita a capire fin dall'inizio quale fosse il mio punto debole « R-ragazzi..andiamo smettetela di litigare! » sentii Tenma balbettare queste parole per poi fare una risatina nervosa e agitare le mani in segno sbrigativo, povero, con quella faccina ansiosa non sarebbe mai riuscito a placare la mia rabbia.
Inaspettatamente sentimmo delle risate avvicinarsi piano piano a noi nell'infermeria, i nostri volti si girarono all'unisono verso la porta d'ingresso della stanza, che si aprii dandoci a vedere due alti adulti che discutevano animatamente su tecniche molto famose e partite svolte anni fa; riconobbi Kazemaru, che con la coda dell'occhio mi notò per poi darmi la sua completa attenzione 
« Oh sei sveglio Kariya-kun » lo vidi avvicinarsi a me con un sorriso stampato sul volto, vidi l'uomo che poco prima era al suo fianco seguire con lo sguardo Ichirouta con espressione confusa, ma quando anche la sua attenzione venne catturata da me i suoi occhi sembrarono.. brillare? « Come ti senti? » disse Ichirouta posando le mani sulle sue ginocchia e abbassarsi di poco per almeno guardarmi negli occhi « Adesso te ne ricordi? » dissi io mettendo uno dei miei adorabili bronci per poi incrociare le braccia e alzare un sopracciglio, "Ti eri dimenticato di me, eh!?" pensai io, come osava dimenticarsi di me? L'avrebbe pagata anche lui « Non avrei mai immaginato che il pargoletto di Hiroto e Ryuuji fosse così vivace » disse l'uomo avvicinandosi a noi con un sorriso enorme e bianco come quello di Tenma: l'uomo aveva la carnagione scura, un paio di occhi marroncini che sembravano leggerti nell'animo, dei capelli sparati in aria anch'essi castani e una fascia, simile a quella di Nishizono, arancione. Sembrava essere tra le cose che Kazemaru avrebbe divorato quel giorno a pranzo, lo stava letteralmente mangiando con lo sguardo mentre si torturava il labbro inferiore, cosa ci trovava in un tonto del genere? Anche se.. non si poteva escludere che fosse un bel uomo « Come ti chiami? Io sono Endou Mamoru, piacere » continuò fascia arancione per poi abbassarsi col busto alla mia altezza, cosa che piacque molto a Kazemaru a quanto vidi « Sono Masaki, piacere signore..oh » come avevo fatto a non accorgermene? Endou Mamoru, Mano di luce, portiere e capitano della Inazuma Japan, inutile dire che sorrisi come un'ebete..andiamo! Era Endou Mamoru! Era davanti a me! « Kiyama, giusto? Masaki Kiyama? Non vorrei sbagliarmi.. » Mamoru scoppio in una risata cristallina e portò poi una mano dietro alla nuca, il sorriso d'ebete assunto in precedenza da me scomparve e al suo posto si sostituì un'espressione completamente schifata e carica di odio, già sentivo Hiroto gongolare per la buona riuscita di questa stupida idea: "Ohoh non sei felice di avere il nostro cognome?" si, anche il povero Ryuuji in matrimonio aveva assunto il cognome del rosso, non fraintendetemi, ero felice che Kiyama ci tenesse a farmi avere il suo cognome come se fossi suo figlio biologico, però..andiamo non andava bene "Kariya"?. 
Sospirai amareggiato alla domanda stolta del moro e gli risposi con tutta la calma del mondo 
« E' Kariya, signore » vidi il moro assumere un'espressione confusa, quando mai?, ma dopo poco le sue labbra si incurvarono in un sorriso « Non chiamarmi signore! Chiamami pure Allenatore Endou! » disse sorridendomi e indicandosi con il pollice, la mia bocca si aprii dallo stupore, lui era l'allenatore della squadra di quella scuola? Meglio di così non mi poteva andare, riprese lui poco dopo « Sei il figlio di due grandi giocatori! E voglio, anzi insisto che tu segua le loro orme! A te piace il calcio, non è vero Masaki? » "Ma chi è questo tizio!?" potete immaginare il mio stupore, mi guardai intorno e notai che i ragazzi si scambiavano occhiate confuse che dicevano tutte la stessa cosa: "Di che sta parlando?" e non erano i soli a domandarselo « E-Endou forse è meglio che io e Masaki andiamo, si è fatto tardi! » ci interruppe (o meglio dire lo interruppe) Kazemaru con lieve imbarazzo, lo avrei ringraziato per ciò, mi aveva salvato da una situazione da cui era difficile uscirne « Di già? Va bene va bene.. allora » gli occhi di Endou si riposarono su di me « Alla prossima Masaki Kariya, spero ti unirai alla nostra squadra! » unirmi? Avrei fatto di meglio, sarei diventato il capitano! Annuii e gli sorriso, avrei avuto quella fascia rossa..a tutti i costi « Ritornami a trovare.. Kazemaru » disse occhi da cerbiatto per poi spalancare le sue enormi braccia e abbracciare il turchese, che rimase immobile come uno stoccafisso al tocco di Endou, l'amore era davvero una cosa ingestibile.. « Bene! » disse poi Mamoru staccandosi dal rosso Kazemaru « Ragazzi, salutate questo mio vecchio amico e il vostro nuovo amico! » Amico? Non sarebbe mai successo, amico di quelli? Neanche per sogno (forse del rosa si).
Ci salutarono tutti a gran voce regalandoci bei sorrisi e strette di mano inutili 
Kazemaru aprì la porta e l'attraversò seguito da me 
« Ciao Masaki! A presto! » mi urlò Tenma agitando la mano in segno di saluto, anche gli altri fecero lo stesso, tranne per Tsurugi che mi guardava con un ghigno quasi malefico, che aveva in mente? Ricambia i loro saluti agitando la mano e sorridendogli, avevo sorriso fin troppo quel giorno per i miei gusti, gli diedi loro le spalle e rotea gli occhi scocciato, la porta si chiuse dietro di me e sentii la presenza di un turchese guardarmi per poi ridacchiare « Cosa? » chiesi io, cos'aveva da ridere? « Ti piaceranno più in la, vedrai » mi disse, avanzò il passo lasciandomi indietro; Si vedeva che il turchese non mi conosceva affatto, quel gruppetto racchiudeva la stupidità in persona, ovviamente il rosa non incluso, mi venne da pensare se l'avrei rivisto prima o poi, un senso di tristezza calò su di me, e se non l'avrei mai più rivisto? Cosa avrei fatto poi? Perché mi facevo tutte queste domande? « Kariya! » mi richiamò Ichirouta, scossi la testa e corsi al suo fianco.
Eravamo appena usciti dall'edificio scolastico quando ci imbattemmo in undici ragazzini con indosso la divisa calcistica della Kaminarimon, una divisa semplice, nulla di sfarzoso, che si apprestavano in campo nelle loro varie tecniche di tiro tentando di farla entrare in rete: scarsi, tutti scarsi incluso quel portiere da strapazzo! Se quella era la squadra della Kaminarimon allora avrei preferito uccidermi piuttosto che mettermi in ridicolo; Kazemaru invece sembrava esserne interessato, cosa c'era d'interessante in gruppo di pessimi giocatori!? Ancora oggi mi domando "Perché?" e ancora oggi non riesco a trovare la risposta 
« Scusa! » sussultai per poi girarmi di scatto e vedere una ragazzina puntare l'obbiettivo della sua macchina fotografica verso di me « Sorridi! » mi disse e senza darmi il tempo di ribattere scattò quella foto che sembrava tanto volere « Ma che diavo- » « Carino.. » mi disse lei puntando subito dopo i suoi occhioni viola nei miei, io la guardai molto presumibilmente con un'espressione da tonto, simile a quella dell'Allenatore Endou, dipinta sul volto « Co.. » lei ridacchiò molto probabilmente per la mia espressione e mi disse « Non dire nulla..sono qui per dirti che sono felice che tu stia meglio, ho visto prima la brutta pallonata che hai preso.. » "Ecco perché ero lì!" mi dissi, finalmente avevo capito la vera ragione per cui quella marmaglia di pazzi era lì e il motivo per cui io ero lì! I ricordi di quel momento iniziarono a riaffiorare nella mia mente:

« Attento! »
« Mh? »
istintivamente mi girai verso colei che aveva pronunciato ciò e vidi un pallone arrivarmi dritto in faccia, sentii un dolore atroce, sentii la testa girarmi e poi..vidi il buio..

« Vedo che non hai nulla di dirmi.. bene.. a presto » la ragazza mi fece l'occhiolino e un sorrisino furbetto per poi andar via « Vedo che abbiamo fatto colpo » sussurrò Kazemaru al mio orecchio con voce divertita « La cosa mi è indifferente » feci spallucce per poi avviarmi verso il cancello principale « Ma.. » disse sbalordito il turchese, era vero, la cosa non era di mio interesse, l'unico mio pensiero fisso in quel momento era il rosa.
Allacciai la cintura 
quel giorno fu uno dei più strani della mia vita: avevo messo piede nella scuola dei miei sogni, un pallone mi aveva fatto perdere conoscenza, avevo quasi picchiato qualcuno, una ragazza aveva flirtato con me e molto probabilmente avevo capito di essere gay, in realtà era un'opzione a cui non avevo mai pensato prima di vedere Kirino. Ormai era diventato un pensiero fisso! per tutto il viaggio non feci altro che pensare ai suoi occhi, alle sue ciglia, i suoi capelli e..e ma perché!? Feci un sospiro pensate, carico di malinconia, proprio come quelli di chi è innamorato 
« Masaki, tutto bene? » riprese lui dopo poco « Stai pensando alla studentessa di prima, non è vero? » sbuffai e roteai gli occhi annoiato, lui ridacchiò e continuò poi a guidare senza far alcuna domanda più sul mio strano comportamento. Arrivammo finalmente a casa, le parcheggiò di fronte e spense poi la macchina « Come ti è sembrata la Kaminarimon? Bella vero? » mi chiese il turchese, ovviamente la risposta fu: « Si! E' proprio come nelle foto! » le mie labbra si incresparono un sorriso spontaneo, luminoso..che c'è? Non posso sorridere!? Ci togliemmo le cinture e scendemmo dalla macchina: c'erano un mucchio di scatoloni sparsi per il vialetto e le quattro principesse che si dilettavano a svuotare il camion sembravano sul punto di morire « Serve una mano? » gridò Kazemaru, i quattro alzarono lo sguardo verso di noi, ci sorrisero e alzarono a stento la mano per salutarci, erano distrutti dall'ammontare di lavoro e i loro visi simboleggiavano la stanchezza, che vecchiacci, Ichirouta e io (la mia era pura compassione) ci recammo da loro a dare una mano, mi feci il segno della croce e iniziai quello che per le prossime settimane sarebbe stato il mio inferno. 
Ecco come si svolse la mia prima settimana ad Inazuma-Cho: 
- Pulizie: Il grande Kazemaru non si era preoccupato minimamente di proteggere ogni sorta di mobile, scaffale o altro presente in quella casa dalla polvere.
- Mettere in ordine le cianfrusaglie: Avevamo le nostre cose da riordinare nei scaffali e mobili, tutto secondo i gusti di Ryuuji ovviamente, io e Hiroto eravamo negati in queste cose.
- Spartizione delle camere: Fortunatamente la casa dell'ex giocatore era molto grande: quattro camere da letto e un bagno al secondo piano, cucina, salotto e un piccolo stanzino al primo piano. La camera più grande andò a me (come dubitarne) e le due matrimoniali ai quattro restanti. Questo piccolo punto è stato difficile da gestire..in quanto i due zii non volevano condividere la stanza. 
Finalmente la mia nuova casetta era linda e pinta da cima a fondo e il mio sgobbare era finalmente finito
tutto era al suo posto! Tranne per una cosa: il giorno dopo avrei avuto il mio primo giorno di scuola alla 
Kaminarimon Chūgakkō! Quella sera ero pieno d'ansia, come una bomba che prima o poi sarebbe esplosa, evitai di cenare e andai a chiudermi nella mia cameretta. Misi due mani dietro alla testa e mi stesi sul letto ad ammirare il soffitto, perché ero così nervoso? Pochi giorni prima la risposta era chiara e visibile, ma dopo la mia "Visita" la risposta si era come volatilizzata, comprensibile dopo l'ammasso di idioti visti quel giorno, si..ero un ragazzino molto problematico « Piccoletto! » alzai il capo e mi trovai lo Zio Nagumo appoggiato allo stipite della porta « Quando entri qui dentro devi prima bussare » dissi io con tono irritato inarcando le sopracciglia,  non c'era proprio più rispetto per nessuno! « Oh mi perdoni piccolo principe! » disse facendo un'inchino per poi guardarmi negli occhi con un sorrisino beffardo, avrei tanto voluto strozzarlo in quel momento « NAGUMO HARUYA » entrambi sussultammo e con tanto di brividi, la voce dal tono arrabbiato dello Zio Suzuno riusciva a far paura a tutti, anche a me. Zio Haruya non osò girarsi e io di conseguenza non osai muovermi dal letto « Perché la nostra camera è un porcile!? » il tulipano si girò lentamente per poi deglutire e dire flebilmente « C-cosa?.. » vidi il viso del bianco diventare di un color rosso fuoco, che fece accapponare la pelle ad entrambi « Vieni con me! » disse il ghiacciolo per poi stringere nella sua mano il braccio dello Zio Nagumo e tirarlo con se verso la loro camera « Eh mi fai male! » finalmente i due sparirono dalla mia vista e potetti gettar fuori un sospiro di sollievo, chiudere un po' gli occhi e riordinarmi le idee « Tesoro » li aprii e vidi i miei due tutori, ma avevano perso tutti la funzione di bussare!? « Da quando siete lì? » chiesi io a braccia conserte « Non da molto.. » disse Hiroto per poi insieme Ryuuji avvicinarsi al mio letto « Ok.. » dissi io per poi lasciarmi andare sul letto, il tutto mi ricordava vagamente la sera prima del mio trasferimento, eccetto per il baccano che stavano facendo il tulipano e il ghiacciolo « Tutto bene? » mi chiese Ryuuji con uno dei suoi sorrisi che riuscivano a riscaldarti il cuore, nessun sorriso dei presenti era paragonabile a quello di Midorikawa, il suo riusciva a trasmetterti tutto l'amore che provava « Non proprio.. » dissi con tono annoiato per poi sbuffare, era la verità, quello stato d'ansia non mi piaceva per niente, io non ero mai stato un tipo ansiaso, perché dovevo cominciare ad esserlo? Vidi Ryuuji e Hiroto scambiarsi un sguardo per poi vedere quest'ultimo sedersi al bordo del letto a allungare una mano verso i miei capelli e accarezzarli con delicatezza « Qual'è il tuo problema principino? » disse il rosso per poi ridacchiare, bah ha ha molto divertente, assottigliai gli occhi e lo fulminai con lo sguardo « Ho capito ho capito, scusa.. » disse il rosso giocando con la mia frangetta, fin da piccolo Hiroto aveva sempre avuto una fissa per i miei capelli, chi lo sa il perché, accennai un sorriso e feci l'ennesimo sospiro malinconico della giornata « E..se non piaccio? Parlo dell'Allenatore Endou..mica degli sfigati della mia classe..pff » dissi sporgendo il labbro inferiore fuori e creare dei cerchi immaginari con l'indice sul letto, i due si guardarono nuovamente e si sorrisero a vicenda « Piacerai di sicuro a tutti piccolo mio, sei un bravo bambino, è impossibile non amarti! Sei intelligente, gentile a modo tuo, diligente e un bravissimo giocatore! » mi disse Ryuuji poggiando le mani sui fianchi, io arrossii lievemente per poi coprirmi il volto con le mani « Grazie grazie, ora andatevene » sentii i miei due tutori ridacchiare e due paia di labbra scoccarmi due baci: uno sulla tempia e uno sulla guancia e sentire poi un "Buonanotte" da parte di entrambi, tolsi le mani dal mio volto e li vidi uscire e tirare la porta con se nel fine di chiuderla, sorrisi e pensai: "Sanno sempre come migliorare la situazione" sentii il mio animo e la mia testa più leggeri e potei così chiudere gli occhi, con la convinzione che il giorno dopo loro non sarebbero piaciuti a me e non viceversa, tutti avrebbero amato questo bravo bambino, no?.
Drin Drin 
sentii il mio telefono fare il tipico suono di una sveglia normale, aprii lentamente gli occhi e con estrema lentezza mi sedetti sul letto per poi stiracchiarmi e ammirare il sole alto in cielo, dopo poco presi il mio telefonino in mano e stropicciandomi un occhio mi accorsi dell'orario seguente: 8:00, sbarrai gli occhi e come una furia uscii da camera 
« SONO IN RITARDO! » urlai io, dopo qualche secondo si sentirono passi simili a quelli di un'elefante provenire dalla stanza degli zii e come previsto i due aprirono la porta « Che..che succede? » mi chiese lo Zio Suzuno sbadigliando poco dopo « Ho perso l'autobus! Sono in ritardo! » i due ci misero un po' per metabolizzare ciò che avevo detto, ma quando i loro ingranaggi ricominciarono a funzionare la scena fu questa: sbarrarono gli occhi entrambi per poi guardarsi « Ok ok ti accompagno io » mi disse Zio Suzuno per poi ritornare dentro la loro camera e chiudere la porta a chiave « Hey! Mi hai chiuso fuori! » gli urlò Zio Nagumo, diede dei leggeri pugni alla porta, ma non ricevette risposta « Hey! Sto parlando con te! » gli urlò ancora Zio Nagumo, io rotea gli occhi al cielo e con grandissima velocità (facevo invidia a Usain Bolt) andai a chiudermi nel bagno, la giornata non poteva iniziare meglio di così, no!?.
Erano le 8:20
scesi le scale come un furia trovandomi già la porta semi aperta, segno che lo zio era già fuori e che stava aspettando solo me, feci una svolta verso la cucina per poter mettere qualcosa sotto i denti, sfortunatamente per me quella mattina i miei due tutori non erano presenti in quanto dovevano subire un colloquio importante per l'organizzazione della nuova sede della Kira Company, quindi sfortunatamente niente colazione preparata dalle manine di Ryuuji, amavo i suoi Onigiri la mattina presto. Mi guardai intorno e la prima cosa che vidi fu il frigorifero, mi fiondai su di esso, lo aprii e vidi su un piattino verde menta un Onigiri con vicino un post it che recitava queste esatte parole: "Buon primo giorno di scuola, tesoro 
 -ReHcon un cuoricino disegnato vicino, non si dimenticavano mai di me quei due, sorrisi e afferrai l'Onigiri per poi iniziare a divorarlo e correre in sala da pranzo e infine correre fuori come un dannato. 
Ero sul camion e si avete capito bene, non avevo altro mezzo di trasporto per arrivare lì, eh! Lo Zio Suzuno era sempre stato uno "Spericolato" sulla strada, correva più di quanto non faceva sul campo alla mi età, ma quella mattina sembrava andar più lento di una lumaca, mi stavo mangiando letteralmente le unghie, l'ansia crescere a dismisura e inizia anche a farmi dei filmini sulla mia entrata in scena in classe, il mio primo ritardo dell'anno, proprio il primo giorno di scuola..era un disastro!. Eravamo arrivati, ansia ansia ansia, lo zio si fermò davanti scuola 
« Buona- » non gli diedi il tempo di finire la frase che sbattei la portiera e superai il cancello principale. Ansia, troppa ansia, entrai nell'edificio e mi guardai intorno "Qual'è la mia classe adesso!?" pensai io, mi voltai e adocchiai una bacheca appesa al mura piena di comunicazioni, iscrizioni al club e tante altre di cui non mi preoccupai minimamente, mi avvicinai con passo svelto e tra i mille fogli con sopra scritte le classi della media inferiore e gli studenti di appartenenza ad ognuna di esse trovai il mio nome « 1° D.. » sussurrai, ero pronto a volar via quando notai un foglio blu appeso lì in bacheca che dichiarava: "ISCRIZIONI PER IL CLUB DI CALCIO" c'erano molte e molte firme, ormai il foglio era pieno, ma io aprii la mia tracolla, cacciai fuori una penna e firmai al lato del foglio, la rimisi dentro e rinizia a correre sperando di non cadere con il viso a terra.
Guardai ogni singola porta della classe, 1°A - 1° B -  1° C, ma quanto poteva essere lungo quel corridoio!?
Ero davanti alla porta della 1° D, le mie mani erano sudaticce tanto che le passai sulla mia divisa pulita, appena avrei varcato quella porta ogni cosa sarebbe cambiata, cominciau a pensar di scappare via, non farmi vedere mai più e rintanarmi in una grotta..che poi.. dove avrei mai trovato un grotta in Giappone!? "Ora o mai più" mi dissi per poi bussare, abbassare la maniglia e aprire la porta, ero lì, il professore mi stava fissando con sguardo interrogativo, io deglutii e.. 
« MASAKII! » mi girai di scatto verso colui che mi aveva chiamato e non potevo crederci..Tenma mi stava salutando scuotendo la mano rapidamente e con lui anche Shinsuke! E vicino a quei due c'erano anche il brutto muso, Shindou e..Kirino Ranmaru. Questo si che era un buon primo giorno 


Karma's gonna come collect your debt: 
Hi hi hi my cutiees! Eh si..sono proprio io, non l'avreste mai detto eh? Neanche io ;-;
finalmente sono ritornata alla carica (?) purtroppo so che lo scorso capitolo non è stato uno dei migliori..
sfortunatamente non sto passando un bel periodo, sono successe tante cose che mi hanno destabilizzata moralmente e che, qualche mese fa, ciò mi ha resa un.. vegetale!
quindi se i capitoli arriveranno più tardi del solito sapete la motivazione, ma tranquille/i farò di tutto per portare questa fic, storia o come volete chiamarla alla fine u-u
Sapete..già ho pensato a taaantissime cose per il nostro Masa-Chan e per il nostro Kirino-Kun e sono sicura che vi piaceranno! (almeno spero..)
Volevo approfittare di questo "Angolo autrice" per dirvi che presto non sarò più "Masakilgrandepuffo" ma sarò: "Wolfinsheepsclothing" in quanto tratterò non solo su inazuma ma anche su molti manga/anime diversi ❤

Ah e approfitto per dirvi che si, il mio primo capitolo di questa storia non è uno dei migliori, ha molte virgole ed è cortissimo ed è anche scritto una cacca, ma non lo cambierò..questa storia è nata non solo grazie ad una role..
ma anche grazie a quel piccolo capitolo..quindi volevo dirvi che non fermatevi alle apparenze.. perché le apparenze non corrispondono sempre alla realtà, si non sarò una brava scrittrice ma so che valgo di più
di qualche virgola..Grazie mille ancora per il vostro supporto care/i 
 Ringrazio il mio Senpai adoratissimo che fa sempre tanto per me e che mi ha accompagnata e mi accompagnerà fino alla fine 
Alla prossima ❤

P.S. (Si.. il mio programma di scrittura sta dando i numeri ;-;)

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Capitolo 8
*** 8: Wolf In Sheep's Clothing ***


Una piccola cosa prima di iniziare: ascoltate la canzone ' Wolf in sheep's clothing dei Set it off ' non solo è una canzone stra bella, ma è anche quella che mi ha ispirato questo capitolo. Buona lettura!


Quanti di voi sono arrivati il primo giorno di scuola in ritardo?

Ah... lasciamo perdere...
dicevo...


Non potevo crederci
In momenti come quelli dovevo piangere o ridere? Era tutto totalmente assurdo! Il giorno prima ero così felice di non dover rivedere le loro facce mai più e poi...Che cos'era? Il Karma era venuto a collezionare i miei piccoli debitucci? Oh di certo non mi sarei mai piegato al volere del Karma, sì ero in classe con la banda dei stramboidi - incluso colui che mi faceva dubitare della mia eterosessualità - ma...dovevo dire che mi sentivo quasi eccitato alla presenza del rosa nella mia stessa classe. Era come se mi sentissi contento all'idea di poter stare cinque ore nette con lui ogni singolo giorno, a quel pensiero un sorriso si formò sulle mie labbra, ero davvero contento, forse il Karma stava dalla mia parte questa volta « Buongiorno Kariya-kun, posa pure le tue cose vicino- » « Quii! » si intromise Matsukaze, il professore di quella mattina assottigliò gli occhi e lo guardò con aria minacciosa, ma il castano non ci fece poi tanto caso e continuò a dire: 'Qui! - Vieni qui!' indicandomi un banco vuoto davanti al rosa e Shindou, posto migliore di quello? Il Karma questa volta non era lì per farmi pagare le mie pene, di questo ne ero ormai sicuro.
Scambiai uno sguardo con tutti i presenti e andai in direzione del mio posto, ma ancor prima di sedermi potei vedere: Shindou che mi sorrideva scuotendo la mano in segno di saluto, Kirino che mi accennò un sorriso, evidentemente non aveva ancora rimosso il mio mutismo adottato nei suoi confronti - ormai diventato evidente ai suoi occhi - la settimana prima, Tsurugi che incrociò le braccia e inarcò le sopracciglia per poi guardarmi poi dalla testa ai piedi e ghignare con fare divertito 'Che ha da ridere quel brutto muso!?' pensai, Tenma che invece mi fissava con un sorriso "Luminoso" - alquanto vomitevole - e Shinsuke che infine mi fece un semplice occhiolino. Mi sedetti al mio posto e poggiai la mia tracolla marroncina a terra 
« Kariya-kun vieni qui » mi disse l'insegnante con sorriso gentile, deglutii e mi alzai in piedi per poi dirigermi a fianco della cattedra « Presentati pure ai tuoi nuovi compagni » disse, ero già preparato a ciò, non sono quel tipo di idiota che non si prepara una presentazione ben dettagliata di se da esporre alla classe « Buongiorno, sono Masaki Kariya-Kyama, vengo da un paese abbastanza lontano da qui e la mia famiglia si è trasferita ad Inazuma-Cho per motivi lavorativi. E' un piacere essere nella vostra classe, spero tanto di poter fare la vostra conoscenza » conclusi il tutto con un ampio sorriso e un inchino, ammetto di essere stato davvero bravo per avere avuto tutti gli occhi puntati su di me « Grazie Kariya-kun, ora puoi sederti » annuii e ritornai al mio posto con sguardo di superiorità e con sorriso compiaciuto sulle labbra, ero stato davvero un grande.
Le prima ora passò velocemente - non contando il fatto che ero arrivato a metà lezione - e al suonar della campanella una furia dai capelli castani posò con forza le sue mani sulle mie spalle facendomi così trasalire 
« Masaki benvenuto! Sono contento che tu sia qui! » mi urlò Matsukaze a livello delle mie orecchie, perché aveva l'abitudine di rompere i timpani altrui? Sospirai ormai rassegnato al suo modo di fare e dissi « Anche io sono contento di essere qui » 'Sono contento che tu sia qui' blablabla tutte stronzate.. o se non altro era come la pensavo io « Kariya-kun! » mi chiamò Shinsuke e lo vidi venire verso di noi quasi saltellando « Nishizono-kun » lo salutai accennando un sorriso, 'Perché tutte queste attenzioni?' mi chiesi, non ero stato né molto amichevole né molto simpatico nei loro confronti la settimana prima, allora perché mi "Riempivano" di attenzioni come se fossi un loro amico? Non stavo forse per rompere il brutto muso del loro grande amico Tsurugi!?
« Kariya-kun? »
qualcuno mi destò dei miei pensieri passando la sua mano dalla carnagione olivastra davanti ai miei occhi, scossi la testa ritornando in me e mi girai verso Tenma per poi dire con tono flebile 
« Si?... » sbattei le ciglia per tre volte consecutive sentendo ancora quelle domande balenarmi in testa, erano prepotenti, non cessavano di smettere, perché quella piccola parentesi sulla presunta amicizia che dimostravano quei due nei miei confronti mi rendeva così insicuro? Non dovevo fidarmi, quella era la risposta giusta a tutte quelle domande « All'ora di pranzo vieni con noi sopra? » chiese Tenma per poi indicare con l'indice il soffitto e alzare lo sguardo insieme a Shinsuke, 'Sopra? Sopra dove!?' « Sopra!? » dissi io inarcando un sopracciglio e mostrando un'espressione abbastanza confusa, Shinsuke ridacchiò portandosi una mano davanti alla bocca « Sulla terrazza della scuola, no!? » disse con un tono di voce tra il divertito e l'ovvio, feci per aprir bocca quando il viso sorridente del rosa comparve nella mia mente in un battito di ciglia, loro erano un gruppo a quanto sembrava...quindi con molte probabilità la presenza degli altri ci sarebbe stata e la domanda da porgli fu la più indicata: « E... chi viene con noi? » sperai con tutto il cuore che ci fossimo andati solo noi tre, ma... siamo sicuri che il Karma sia dalla mia parte? Vidi Matsukaze guardare Shinsuke e grattarsi una guancia con espressione pensierosa, per poi iniziare con un: 'Ah!' battendo un pugno sul palmo della sua mano e dire: « Io, Shinsuke-kun, Shindou-Senpai, Tsurugi e... Kirino-Senpai! » la mia risposta fu un altrettanto « Ah » niente di più e niente di meno.
Sembravo un matto, letteralmente.
Ero felice di poter stare con il rosa un anno intero, instaurare magari un rapporto di...semplice amicizia? Ma al contempo ero maledettamente imbarazzato e arrabbiato con me stesso, avevo mostrato ciò che da quel momento in poi sarebbe stata la mia più grande debolezza, e Tsurugi brutto muso aveva capito tutto! Lui sarebbe stato un altro dei miei problemi. Vogliamo parlare del semplice fatto che non riuscivo neanche a spiccicar parola con Kirino? Come pensate che io abbia passato quell'anno? « Allora? Ti pregoooo Masakiiiii » disse Matsukaze avvicinando il viso al mio con: espressione da cane bastonato, occhioni "Dolci" come si suol dire e labbruccio da "Avrò tutto ciò che voglio", il tipico labbruccio che usavo io con Hiroto per ottenere tutto ciò che volevo, funzionava e anche molto « Masaki-kuuun per faaavore » e come da copione anche lo scemo si unì al suo compagno più scemo facendo la stessa e identica cosa, usando forse un tono di voce più supplichevole. Allontanai di poco il mio viso dal loro, emettendo uno "Tch" per l'imbarazzante e allo stesso tempo odiosa situazione; man mano che la mia risposta tardava ad arrivare i loro visi si avvicinavano sempre di più, era mai possibile una cosa del genere!? Posai entrambe le mani sui loro visi allontanandoli da me, feci poi un sospiro pieno di irritazione e dissi « E va bene...vengo con voi »  i due esclamarono entusiasti un: 'Evviva!' e si batterono il cinque, era davvero così piacevole la mia compagnia? Sorrisi e scuotetti la testa ormai arreso all'idea che quei due non avrebbero mai smesso di tartassarmi, però...infondo non era male avere tutte quelle attenzione, ovviamente non avrei mai ammesso una cosa del genere in pubblico. L'insegnante di quell'ora entrò di fretta e furia, poggiando con poca delicatezza la sua cartella sulla cattedra e con il fiatone di chi aveva corso per km disse 
« Goodmorning! I-I am sorry! » inglese, materia parecchio ostile per me; ognuno si sistemò al proprio posto, tirai fuori dalla mia tracolla un quaderno trovato la sera prima tra i vari scatoloni e una penna, così fui pronto per quella "Fantasmagorica" lezione. 
Inutile dire che quell'ora sembrava non passar mai
la mia testa era comodamente appoggiata sulla mia mano e annuiva ogni qualvolta lo sguardo della professoressa si scontrava con il mio, le mie palpebre stavano cedendo e stavo cadendo nel mondo dei sogni, ogni suo blablablare di cose sulla grammatica inglese erano come una ninnananna. Senza neanche accorgermene i miei occhi si chiusero, le parole della professoressa si persero nella grande aula e la mia testa pian piano si avvicinava al freddo legno del mio banco, quando un qualcosa di piccolo colpii la mia schiena con leggera forza, sussultai per poi aprire gli occhi di scatto e sollevare il capo, chi era che osava darmi fastidio? Inarcai le sopracciglia e mi girai dietro scrutando uno per uno 'Il gruppetto dell'infermeria' in cerca del colpevole, quando una pallina di carta bavosa mi colpii al centro della fronte e sentii, come da manuale, delle risatine fastidiose provenire dai posti dove erano seduti rispettivamente: Tenma Matsukaze e il suo compagno, Shinsuke Nishizono. Sentii ribollirmi il sangue dalla rabbia mentre massaggiavo con due dita la parte colpita dalla pallina, già mi vedevo, oh eccome se mi vedevo. Con un sorriso sadico dipinto sulle labbra mentre dicevo ai giornalisti: ne è valsa la pena 
« Kariya! » lo sapevo che sarebbe successo, le risate da parte dei due cessarono e furono sostituite da un silenzio tombale, mi girai e il mio sguardo "Innocente" si scontrò con quello arrabbiato della professoressa  « Se la lezione non è di tuo interesse, puoi anche uscire fuori » disse la befana incrociando le braccia e battendo il piedi ripetutamente a terra; strinsi i denti guardandola con occhi che trasparivano odio puro, perché sgridava me se la colpa era dei due imbecilli? Erano stati loro a stuzzicarmi! Cercai di calmarmi, non potevo fare già disastri il primo giorno, sospirai e le borbottai un: « Scusi... » le labbra della donna assunsero un sorriso compiaciuto e al contempo malefico, 'Brutta befana' pensai, lei si rigirò poi verso la lavagna e continuò a spiegare l'argomento del giorno, imitai la sua azione rigirandomi verso i due che mi mimarono un 'Scusa' accompagnato da qualche risatina "Muta", bastardi.
Finalmente la maledetta campanella suonò
un sospiro di sollievo lasciò le mie labbra e, dal quasi pisolino avuto precedentemente, mi stiracchiai per poi appoggiare la mia schiena alla sedia, la professoressa lasciò classe con un 'Goodbye', che io interpretai come uno sperato 'Addio'. Sussultai al sentir il contatto di due mani sulle mie spalle, con molte probabilità avrei visto il faccione di Tenma sorridermi come al suo solito, ma non feci in tempo a girarmi che il ragazzo alle mie spalle disse con tono fastidiosamente giocoso: 
« Ciao Novellino! » il bel faccino del rosa si abbassò all'altezza del mio guardandomi con occhi di un predatore che aveva appena visto la sua preda, Kirino Ranmaru mi aveva finalmente rivolto la parola, rimasi come si suol dire a bocca aperta, ogni singolo rumore, schiamazzo o altro diventava ovattato alle mie orecchie, il cuore mi martellava nel petto, ma... novellino!? Come aveva osato chiamarmi!? « Io non sono un novellino. » dissi io con tono freddo e irritato incurvando le sopracciglia, ero letteralmente caduto dal paradiso « Ohoh, allora sai parlare piccoletto ~ » era uno scherzo o cosa? Cos'era!? Un lupo con abiti da pecorella!? Sentii qualcosa spezzarsi dentro me, la tristezza divenne il  mio principale sentimento, la bella immagine che avevo di lui era andata al diavolo, ma in quel momento non potevo dimostrarmi debole e indifeso ai suoi occhi, dovevo contrattaccare: poggiai le mani sul mio banco e con molta calma mi alzai facendo leva su di esse, mi girai con uguale calma e afferrai con forza il colletto della sua divisa e lo tirai a me, la vicinanza tra i nostri visi era minima, tanto che i nostri nasi si sfioravano « Non so quale sia il tuo problema...ma osa prendermi di nuovo in giro e sei un uomo morto, maledetto lucidalabbra gigante » un soprannome offensivo, non è vero? Il ragazzo difronte a me assunse un'espressione alquanto sorpresa borbottando un 'Mh?', ma subito dopo il sui ghigno sfacciato ritornò trionfante sul proprio viso 
« Grande puffo » disse il rosa
« Barbie » risposi io con la rabbia crescente 
« Nano da giardino » contrattaccò lui impertinente con un pizzico di rabbia nella voce, che si stesse arrabbiando?
« Bomboniera rosa di un matrimonio con sposi dai pessimi gusti! » dissi io 
Ci fu un lungo minuto di silenzio 
che non avesse più armi da usare? Avevo vinto io? Ci guardammo fissi e con grande intensità negli occhi, non osavamo staccare lo sguardo l'uno dall'altro, una minima distrazione avrebbe potuto far perdere quel "Simpatico"
 gioco a uno di noi due. Sentivo i sguardi di tutti i compagni di classe puntati su di noi, nessuno osava muoversi, erano tutti troppo attenti a scrutar le nostre mosse, si potevano percepire dei bisbiglio da parte dei presenti, bisbigli che recitavano: 'Dovremmo chiamare la professoressa?', 'Scoppierà una rissa', 'Secondo me vince il nano'. Ero sul punto di dargli un pugno dritto sul bel visino che si ritrovava, quando il 'Grande capo', Shindou Takuto, si apprestò a separarci, posando le sue mani su i nostri petti e con forza allontanarci « Okay okay, lo spettacolo è finito! Andate pure a pranzare » disse lui con tono autoritario alla marmaglia, che insoddisfatta della piega finale che aveva preso la questione tra me e la bomboniera, sparì in men che non si dica. Quando i rimasti nella stanza fummo solo: io, Kirino, Shindou, Tenma, Shinsuke e Tsurugi, Takuto si girò con sguardo pieno di rimprovero verso me e il rosa incrociando le braccia al petto, con la coda dell'occhio potei notare Ranmaru abbassare il capo, lo sguardo di Takuto riusciva davvero a stenderti - se non eri come me, ovvio - quell'aria ostile e piena di tensione mi stava soffocando, i sguardi dei presenti non aiutavano minimamente, la mia sopportazione era arrivata al limite: presi la mia tracolla e senza neanche pensarci due volte mi avvicinai con passo veloce alla porta « Kariya... » non diedi il tempo a Takuto di proferire altro che mi chiusi la porta alle spalle con un tonfo. 


Karma's gonna come collect your debt: 
Hi hi hi hiiiiiiiii dollies!
Eh lo so... anche questa volta sono nel ritardo del ritardo (?) ma heyyyy ora sono qui hahaha.... già
Cosa ne pensate del primo incontro tra i due piccioncini? Lo so, lo so...non era proprio come ve lo immaginavate...ma ciò porterà a tante belle cose! E ci porterà anche a conoscere ogni personaggio (come se non li conoscessimo già) nei minimi dettagli! 
In quanto al cambio del nome... mi sa che rimarrò 'Masakilgrandepuffo' per un altro bel po' hahaha
Parto con i ringraziamenti dai dai
Ringrazio il mio Senpai amatissimo, che è sempre pronto a controllare ogni singola cosa dei miei capitoli haha, al mio bebebellissimo ragazzo, che mi sostiene sempre e a voiii che leggete i miei capitoli ;-;
Avevo un'idea di cui volevo assolutamente parlarvi! Volevo scrivere una Oneshot a tema Miraculous Ladybug  (se non sapete di cosa parlo andatevi a leggere la trama su wikipedia, a mio parere è una bellissima serie eheh) con personaggi di un manga/anime a vostra scelta! Fatemi sapere nelle recensioni, thanksss 
e con ciò ho detto tutto...alla prossima eheh

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Capitolo 9
*** 9: Deal with the devil ***


Lo so, lo so... 
Non era l'incontro che aspettavate tutti, ma non disperate! Non è tutto perduto come sembra 
Intanto torniamo a noi... 




Camminai a passo svelto e deciso verso una meta indefinita. Non ero il tipo che scappava, anzi, ero il primo a prendere a pugni in casi come questi, ma quella situazione era differente: la persona che teoricamente era riuscita ad ammorbidire il mio caratteraccio diffidente e la persona che era sicuramente riuscita a farmi capire di più sul mio orientamento sessuale mi aveva mostrato la sua vera faccia, una faccia cattiva o come meglio dire...da stronzo, il suo comportamento precedente aveva rotto qualcosa in me, molti direbbero il cuore e sarò stato esagerato a pensarla così, ma l'avrebbe pagata, non ci si comportava così con Masaki Kariya.
 
«Kariya! » 
Senti chiamarmi a gran voce, mi fermai e abbassai lo sguardo, stringendo i pugni fino a far sbiancar le nocche. Un Tenma con il fiatone si posizionò davanti a me « Che vuoi? » chiesi io ancora a sguardo basso, il castano prese fiato e posò le sue mani sulle mie spalle, per poi scuotermi lievemente e dire « Che ti è successo? Perché sei scappato via? » alzai il capo e i nostri sguardi si incontrarono, sentii la voglia immane di urlare e rompere tutto ciò che era intorno a me « Non sono affari tuoi » vidi il castano spalancare le labbra e guardarmi attonito, lasciò scivolare le sue mani a partire dalle spalle fino ad arrivare alle mie mani, che strinse leggermente, assumendo un'espressione decisa e al contempo bambinesca « Masaki- » non gli diedi tempo di proseguire che ritirai le mani, facendole cadere lungo i fianchi e con voce dura gli dissi « Lasciami in pace, idiota » presi a correre, sorpassando il ragazzo rimasto lì impalato.

« Masaki! » 
Ancora una volta il castano mi chiamò, come se pensasse che prima o poi mi sarei fermato e sarei ritornato da lui. 
Continuai nella mia corsa quasi infinita, fino a quando non varcai l'uscito di quell'immenso e dispersivo istituto, ormai la figura di Tenma si era persa in esso; mi guardai attorno, cercando un "Nascondiglio" dove rimanere fino alla fine della pausa pranzo, anche se era quasi impossibile trovarne uno: molti dei studenti passeggiavano allegramente per le varie stradine di quella scuola, accompagnate da vasti alberi dalle foglie di un verde scuro.  
Chiusi i miei occhi per qualche secondo, cercando di calmar i demoni dentro di me, ma al solo pensiero del viso chiaro e ghignate del rosa, strinsi i pugni, il cuore spingeva furioso verso la cassa toracica, era tutto inutile; con viso scuro mi avviai verso un dei tanti alberi, forse lì avrei potuto rilassarmi e dimenticare quella situazione. 
Mi sedetti sotto un albero, potei sentire il fresco dell'ombra sul mio viso, feci un sospiro di piacere a quella sensazione e istintivamente chiusi gli occhi e accennai un sorriso, tutto era tranquillo, 
quando sentii un "Click" e spalancai i miei occhi, una risatina quasi fastidiosa riempiva le mie orecchie « Adorabile » disse la ragazza, guardando compiaciuta la foto scattatami dalla sua fotocamera rosa « Tu » dissi, inarcando le sopracciglia, la guardai diffidente, cercando di farle capire che in quel momento la sua presenza era tutt'altro che gradita « È un piacere rivederti » mi sorrise, piegando lievemente la testa di lato, le feci un debole sorriso e abbassai il viso, iniziando a staccar i fili d'erba dal terreno « Vedo che non siamo di buon umore » disse, mettendo la sua cara fotocamera al collo e sedendo al mio fianco « Perché? » continuò lei, stringendo le gambe al petto e fissarmi con i suoi occhioni viola « Non penso che la cosa ti interessi » la guardai negli occhi e intanto continuai a far rotolare un filo d'erba tra il pollice e l'indice.
Ci fu qualche minuto di silenzio, 
che fu interrotto dalla ragazza con una risatina « Non ci vuole un mago per capirlo...è colpa di Kirino-kun, non è vero? » disse quel nome a voce più bassa, come se non volesse che qualcuno ci sentisse, il mio viso divenne di un rosso tendente al rosa e abbassai lo sguardo « Tch. Che ne sai tu? » le chiesi, mi fece un sorriso gentile e si avvicinò al mio orecchio, per poi alzare la mano all'altezza delle sue labbra e disse « Sai...qui le notizie interessanti girano velocemente, Kariya Masaki » spalancai i miei occhi e battei incredulo le palpebre più volte, come faceva a sapere il mio nome? Non mi sarei mai aspettato che la Kaminarimon fosse una scuola di pettegoli.
« Come fai- » « Le notizie girano velocemente, ricordi? » disse lei, sbattendo più volte le sue lunghe ciglia, per poi farmi la linguaccia. Inarcai le sopracciglia e lo fulminai con gli occhi, la ragazza cominciava a non starmi molto simpatica « Io sono Akane Yamana » allungò la sua mano verso di me, fissai essa per qualche secondo, indeciso se accettare la stretta o meno, Yamana sembrava essere un tipo astuto, un tipo che riesce raggirare le persone, un tipo di cui non fidarsi « Io sono...beh già lo sai » afferrai la sua mano e la strinsi leggermente, lei mi sorrise e le nostre mani si divisero, le accennai un breve sorriso e guardai un punto indefinito. 
Sbattei il piede sinistro ripetutamente, tentando di mascherare il lieve disagio creatosi da quel silenzio imbarazzante, nessuno di noi sembrava avere un argomento di cui parlare. 
Quando Yamana fece un sospiro e assunse un'espressione di 'Finta' tristezza « Immagino come sarai arrabbiato e triste, quando Shindou-kun e il suo migliore amico, Kirino-kun, non ti prenderanno nella squadra... » disse quel nome con tono mellifluo e vidi la sua boccuccia piegarsi in un sorriso quasi trattenuto. Spalancai gli occhi e le urlai, diventando più rosso che mai « COSA!? » gli studenti nei paraggi si voltarono verso di noi, la Yamana fece un sorriso forzato e con la mano fece un gesto di saluto verso i presenti « Eheh...Masaki-kun forse dovresti abbassare il tono della voce » portai una mano dietro alla nuca e abbassai leggermente il volto « S-scusa... ». 
Quando tutta l'attenzione su di noi andò scemando, lei ridacchiò e disse « Non preoccuparti! » sospirai e portai una mano al petto, sentendo il cuore quasi uscirmi dal petto « Cos'è questa storia che non mi prenderanno nella squadra? E sopratutto...cosa c'entrano quei due!? » « Beh...sai...Shindou-kun è il capitano della squadra ~ » rimasi sbalordito « E Shindou-kun non penso voglia la persona che stava per picchiare il suo amato migliore amico nella squadra » batté leggermente la mano sotto al mento, facendomi capire che avrei dovuto chiudere la bocca « Chiudi la bocca o entrano le mosche ~ » ridacchiò e mi guardò con sguardo furbo, che non prometteva niente di buono, inarcai le sopracciglia « Però io ho un piano per far si che la tua vendetta si compia, Masaki-kun » incrociai le braccia « Sarebbe? » mi sorrise con fare "Tenebroso" e si avvicinò al mio orecchio « Ho un modo per cacciare Kirino-kun dalla squadra ~ » rimasi interdetto per qualche minuto, sbattendo le palpebre più volte, quando sentii un dolce piacere riempirmi il cuore e un ghigno cattivo comparve sul mio viso.
« E sentiamo...in cosa consiste questo grande piano? » dissi beffardo e feci una mossa azzardata, avvicinando il mio viso a quello della giovane. Il suo sorriso 'oscuro' continuava ad essere presente sul suo volto e alzò le sue sottili sopracciglia, assumendo un'espressione di chi aveva già "Vinto" « La prima parte di questo eleboratissimo piano è... » voltà leggermente il viso a destra e sinistra, cercando di scrutar qualche spione nei paraggi, dopodiché la sua attenzione ritornò su di me « Farti amici Shindou-kun e il suo gruppetto di stupidi » arcuai le mie sopracciglia e arricciai il naso, non mi andava per niente a genio come prima parte del piano, ma come in ogni piano che si rispetti...c'è sempre quel qualcuno dalla doppia faccia, che riesce ad avere la fiducia delle proprie vittime e ad infine...ucciderle. « Allora? » chiese lei, allontanando il suo viso dal mio e mettersi in posizione eretta e poi incrociare le braccia, aveva notato sicuramente il mio disappunto « Ci sto. » dissi con tono deciso, guardandola con occhi di fuoco dritta nei suoi, lei sorrise alla mia risposta, chiuse gli occhi e annuii flebilmente « Va, ora inizia il nostro piano...Masaki Kariya » « E tu che farai? E l'altra parte del piano!? » chiesi io diffidente, che quella ragazza mi stesse prendendo in giro? Infondo poteva essere una trappola per fare bella figura davanti a tutti e sopratutto davanti a Shindou « Dai tempo al tempo » disse lei ridacchiando e posando un indice sul mio naso, storsi la bocca e la fulminai con lo sguardo « La mia parte del piano già è iniziata mio caro, ora va! Su su! » disse gesticolando con le mani con l'intento di mandarmi via, sbuffai e mi alzai con poca voglia, prima di andarmene le chiesi confuso: « Come intendi conquistare Shindou con questo piano? » la vidi arrossire fino alle punte delle orecchie, i suoi occhi diventarono lucidi e a pugni stretti balbettò: « S-sta zitto! » il suo tono di voce acuto mi fece ridere, che scopo era l'amore di Shindou? Non riuscivo a capirla pienamente.   
Suonò la campanella di fine ricreazione 
mi avviai verso la mia classe a denti stretti, ero pronto a buttar via il mio immane orgoglio e la mia immane testardaggine, ero pronto a compiere quel piano fino in fondo, ero pronto a tutto. Fui uno dei primi arrivare, mi andai a sedere al mio posto e posai la mia tracolla a terra, attesi con impazienza il loro arrivo, volevo che quel gesto vergognoso fosse compiuto al più presto, quando vidi una testa rosa entrare in classe e con lui i suoi compari, che disgusto; mi alzai, appoggiandomi con le mani al banco, i loro sguardi si posarono su di me, le loro risate che prima riecheggiavano nell'aula cessarono e furono sostituite da un silezio tombale, 'Si apre il sipario!' mi dissi 
« Prima che voi diciate qualcosa...io vorrei scusarmi per il mio comportamento, riconosco di non essere stato un bravo amico e nemmeno un bravo compagno...spero voi possiate perdonarmi... » dissi con voce malinconica, abbassando il volto e mordendomi il labbro per trattenere un grossa risata che pregava di uscire dalla mia bocca, l'ho sempre detto io di essere un bravo attore. Sollevai lo sguardo dal mio banco, scarabocchiato con frasi e disegnini senza un senso apparente, ai miei ascoltatori: Si scambiavano sguardi di chi non sapeva come comportarsi, ognuno di loro chiedeva all'altro indirettamente cosa fare, speravo con tutto me stesso che mi avessero perdonato, se almeno dovevo fare la figura del debole...era meglio ricavarci qualcosa, no? Quegli sguardi non promettevano niente di buono, vidi una gocciolina di sudore cadere sul banco, l'attesa era estenuate, quando un sorriso comparve sul viso dell'amato della Yamana, che contagiò l'intero gruppo e che fu seguito poi da un sonoro: « Si, Masa-Chan! » da parte di Tenma, che tutto giulivo si apprestava a camminare verso di me. Un leggero tic all'occhio iniziò a farsi vedere « Non usare più il -Chan* » il castano allungò un braccio dietro al mio collo, per poi attanagliarlo e tirarmi verso di se « Ahio! Mi fai male! » mi lamentai e di tutta risposta Tenma cacciò una risata cristallina, da aver la capacità di far sorridere chiunque, anche me compreso.
Gli altri si avvicinarono a noi, scrutai il viso del rosa, che mi sorrideva in modo alquanto strano, quasi soddisfatto...molto probabilmente per le mise scuse pietose, maledetto.
« Tenma-kun ha ragione! Tutti possono fare qualche piccolo...non è vero, Kirino? » Takuto si girò con sguardo severo verso il suo amicone che abbassò lo sguardo, picchiettando gli indici uno contro l'altro « Ti chiedo scusa, Masaki-kun » la mia risposta non tardò ad arrivare « E' passato, Kirino-kun » gli feci un sorriso pieno di beffardaggine, avendo colto il tono infastidito che proveniva dalla sua voce « Ora che le smanceria sono finite, posso tornare a posto? Tch, tutto questo per delle scuse, assurdo. » esalò infastidito Tsurugi, per poi a braccia incrociate dirigersi verso il suo posto e con lui anche il resto del gruppo. Ce l'avevo fatta, il piano aveva inizio, la voglia di vendicarmi su Ranmaru cresceva e cresceva come le fiamme di un fuoco ardente; man mano che i secondi passavano la classe si riunii e fece capolinea anche la professoressa di quell'ora.
Le ore passarono velocemente tra risatine e chiacchierate varie con i miei nuovi "Amici", anche se la loro presenza mi infastidiva, dovevo dire che infondo era lievemente piacevole stare in loro compagnia, ma non potevo distrarmi, Akane sarebbe tornata e con essa anche il resto di quel folle piano. Suonò la campanella di fine giornata scolastica, i ragazzi del gruppo mi salutarono amichevolmente, chi con una pacca sulla spalla, chi con un semplice gesto della mano e chi invece, nel caso di Tenma e Shinsuke, con un squillante 'A domani!, tranne per il tenebroso Tsurugi che non mi aveva nemmeno degnato di uno sguardo, ma c'era ancora qualcuno in quella classe, quel qualcuno che per un motivo a me inesistente era ancora lì con me, non feci tempo a girarmi verso Kirino che egli con le sue labbra rosee si era avvicinato al mio orecchio, e con tono malizioso mi sussurrò
« A domani, piccoletto » rimasi impalato ancora al mio posto, le mie guance si tinsero di un rosso vivo, il rosa entrò finalmente nella mia visuale, agitando la mano e regalandomi uno sguardo alqualto fraintendibile, maledetto!

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Karma's gonna come collect your debt:
Hey hey heey
eggià...sono di nuovo io! Spero che questo capitolo vi piaccia, ho dato una nuova "Faccia" alla piccola Akane e al mio dolce dolce husbando Kirino! Ovviamente cercherò in tutti i modi di rispettare i personaggi, farò del mio meglio! Mi spiace se ultimamente molti dei miei capitoli sono stati deludenti e le apparizione del nostro rosa sono state minime, ma da questo capitolo in poi...SBAMM. RANMASA A VOLONTA' okay la smetto... voglio solo dirvi che sto apportando molte modifiche...sia al mio modo di scrivere e sia alla storia in se. Volevo specificare in se che il piano di Akane si svilupperà in dei capitoli "Speciali" che ho in mente di scrivere appena arriverà il momento di aggiungere questa piccola parte ancora oscura alla storia, ovviamente l'intero piano verrà spiegato in questi capitoli speciali, che saranno concetrati esclusivamente su Akane, Masaki, Kirino e Shindou, non vi dico altro eheh. Ovviamente qui non sperate più di un bacio, perché hanno solo tredici anni...e personalmente vorrei che la mia storia fosse più "Giusta" possibile, voglio che i nostri cari crescano, sia di età e sia di mentalità, come ho sempre detto...ho molte idee per questa storia. Mi spiace ancora per i mille orrori che troverete e per tutto...
Grazie per il sostegno!
*Ho usato quella frase perché mi ricordava molto Haruka Nanase di free! (anime che amo alla follia e che penso ci farò una ff)

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Capitolo 10
*** 10: Suki Kirai ***


Si, forse vi sarò sembrato un bastardo nel aver stretto un patto con il diavolo in persona 
e vi sarò sembrato altrettanto bastardo nel voler cacciare Kirino dalla squadra... 
maaaa mi sembra ora di iniziare...eheh 
Let's go!



Fui l'unico a rimanere in quella classe il mio sguardo era fisso sulla porta della mia aula, la 1° D, dove Kirino Ranmaru era appena uscito di scena; il mio viso al tatto era incadescente, la mia voce era tremante e le gambe erano come gelatina, il mio battito aveva ricominciato ad adottare un ritmo irregolare, tanto che mi fece venire il dubbio se stessi per avere un infarto o meno. Mille pensieri differenti si mischiarono tra loro, diventando un minestrone di pensieri sconnessi e incoerenti fra loro, amore e odio, due sentimenti diversi che alcontempo avevano qualcosa in comune, portai le mani ai lati della testa e scuotetti essa il più velocemente possibile, come se ciò potesse far uscire quella confusione dalla mia mente « MALEDETTO ROSA! » urlai con tutta la rabbia che avevo in corpo verso la porta, come se il centro dei miei poveri pensieri fosse lì, l'amore...che dannato fastidio!. 
Feci un sonoro sbuffo e presi malamente la mia tracolla, avviandomi poi verso l'uscita e in quella classe vuota rimbombò lo sbattere della porta e il battito veloce del mio cuore, che non si decideva a regolarizzarsi. Con passo svelto e viso arrossato mi avvicinavo sempre di più al grande portone della Kaminarimon; ad ogni passo che facevo la mia testa diventava sempre più affollata da pensieri e domande, mi piaceva davvero il rosa? Ero davvero...beh...dell'altra sponda? O forse mi piaceva perché assomigliava a una ragazza? Chissà cosa mi passava per la testa, ma di una cosa ero sicuro: Era la persona più odiosa che avessi mai conosciuto. Solo un pensiero o, meglio dire, ricordo mi fece fermare all'istante: Il club di calcio! Il mio viso si girò istintivamente verso la bacheca scolastica al mio fianco, spalancai gli occhi, un foglio attaccato a essa, con del semplice scotch, recitava questa esatte parole: 

                                                                                       CLUB DI CALCIO 
                                                                                               
                                                                            Giorno 12 - - Inizio Audizioni: 16:00 Fine Audizioni: 18:00 
                                                                         Dunque le attività del club di calcio saranno sospese nel giorno scritto. 
                                                                                     Grazie per la vostra attenzione! Vi aspettiamo! 


"Domani!" mi dissi, le mie labbra si aprirono in un grande e luminoso sorriso, ero a tanto così dall'entrare nel club, l'unico piccolo, minuscolo ostacolo che intralciava la mia strada era: essere accettato come membro ufficiale del club. Mi chiedevo spesso se io avessi quelle speciali doti da calciatore. Sospirai, chiudendo gli occhi e abbassando il volto, era inutile chiederselo, in quel momento dovevo solo fare affidamento sugli insegnamenti dei miei tutori, sulla mia forza e sulla passione smisurata per il calcio. Fui uno degli ultimi ad uscire « Masaki! » accennai un sorriso alla vista dei miei due tutori, che mi sorridevano con un sorriso luminoso stampato sui loro volti, mi avvicinai al lungo cancello, dove erano ad aspettarmi, dietro di loro potei vedere una macchina lucida ed elegante, che brilla va allo sguardo, dove si poteva scorgere una figura femminile alla guida « Zia Hitomiko! » si sentì l'aprirsi dello sportello e vidi la Zia Hitomiko uscire dalla macchina e sventolare i suoi capelli neri, che sembravano quasi accarezzati dal venticello primaverile « Ciao Masaki » portò una ciocca di capelli neri dietro all'orecchio e mi accennò un sorriso, che io ricambia a sua volta « Ti trovo bene » disse lei, scrutandomi da sotto le lenti spesse degli occhiali da vista « Ti ringrazio » la Zia Hitomiko era una donna bella, molto bella: alta, occhi blu, capelli corvini, insomma...la classica donna che vorrebbe chiunque, per non parlare del suo essere così composta e calma in ogni situazione « Allora! » la grande mano di Hiroto si posò sulla mia testa, che accarezzò affettuosamente « Andiamo? Dopo tutto... il nostro Masaki ha affrontata una giornata abbastanza dura, sappiamo tutti com'è la Kaminarimon » mi guardò intesamente negli occhi, come a cercare una minima cosa che gli facesse capire il mio stato d'animo, come avevo previsto... i miei tutori erano assai preoccupati speravano davvero tanto che io parlassi del mio primo giorno di scuola, morivano dalla voglia di sapere ogni piccola briciola di quella giornata strana e confusionaria...e secondo voi, io Masaki Kariya, avrei dato questa soddisfazione a loro? Che poi, cosa c'era da raccontare? Non mi era proprio andata male, insomma...c'era di peggio!. I tre mi guardavano, attendendo una risposta, emisi un "Uhm" di conferma e sotto gli sguardi un po' delusi dei miei tutori entrai nella costosa macchina della Zia Hitomiko.

Finalmente casa dolce casa! la prima cosa che avrei voluto fare sarebbe stata ingozzarmi, letteralmente, avevo una fame da lupi! « Siamo a casa! » urlai, cercando di farmi sentire il più possibile dalle due teste bacate dei miei zii, eh si...una settimana e ancora erano a casa, non riuscivo a capirne il senso, avevano una casa tutta loro e un lavoro da portare avanti...perché erano ancora lì!? Non che la cosa mi desse fastidio, ma... « Ben tornato piccoletto! » Zio Nagumo, grambiulino rosa, cucina « Io non l'ho aiutato! » sussultai, non avevo proprio notato lo Zio Suzuno, era sul divano intento a "Divorarsi" uno dei suoi tanti libri da viaggio « Gne gne gne! Non ho mai avuto bisogno del tuo aiuto! » un eterno bambinone, peggio di Hiroto! Con la coda dell'occhio vidi il verde trattenere una risatina e Kiyama posare l'indice e il pollice sulla radice del naso con aria afflitta, cosa che mi fece scappare un sorriso divertito « Masaki, per il tuo primo giorno, ti ho preparato un piatto squisito, inventato dal sottoscritto » disse con aria fiera, gonfiando il petto e posando il pollice sul petto, io alzai il sopracciglio abbastanza stranito, quando sentì l'odore peggiore che avessi mai sentito nei miei tredici anni di vita, mi si rizzarono i capelli per la puzza di marcio e una sensazione di vomito attanagliò il mio stomaco « N-Non ho molta fame... lo mangerò dopo! » annuì con gran convinzione e corsi in camera mia, quella puzza era talmente nauseante che sarebbe stata capace di stendere un bue.
Entrai in camera mia e con un balzo mi stesi sul letto, fissai il soffitto per qualche secondo e tutti i pensieri riaffiorarono nella mia mente, facendomi rivivere lo sconforto di poco prima « Uffaa » sbuffai e presi il mio cuscino, buttandolo sul mio viso, il volto del rosa regnava nel miei pensieri, poi...il suo respiro caldo sul mio orecchio e il tono con cui mi aveva salutato... « AHHHH! » tirai il cuscino da sotto al mio capo e me lo misi sul viso, come a volermi soffocare « Insopportabile! » Hiroto e Ryuuji mi avevano sempre detto che l'amore a prima vista è raro, molto raro, ed è un'amore assai difficile da comprendere, sinceramente...non sapevo nemmeno se prendere sul serio tutto quello che mi stava succedendo, ero ancora nel pieno della mia adolescenza! Sospirai sconsolato « Oi Oi Masaki! » tolsi il cuscino dal mio volto e mi misi seduto di scatto, con lo sguardo fulminai il caro zio Tulipano « Non si usa bussare? » per qualche secondo mi guardò interdetto, che l'avessi offeso? La colpa era sua, si bussa in camera d'altri, dopodiché fece un sorriso divertito e mi disse con aria spavalda « Qualcuno qui è nervoso ~ sarà forse perché non ha mangiato il mio buonissimo pranzo? » mi morsi la guancia, non avevo nemmeno voluto assaggiare quella poltiglia « M-Mi dispiace...non avevo molta fame » mentì, ma solo in parte, il rosso ignorò completamente le mie scuse e disse con tono fiero, sorridendo con dolcezza « Mi hanno detto i tuoi che domani hai le selezioni per il club » annuì e lui ricominciò a parlare « È bello sai? Intendo...vedere il proprio nipotino amare il calcio proprio come i suoi zii, è una bella sensazione » spalancai gli occhi, boccheggiai, non sapevo cosa rispondergli, lui non era un tipo che manifestava i suoi sentimenti facilmente, proprio come me e la cosa stava diventando anche alquanto imbarazzante « Che dici se...oggi andiamo al fiume? Lì si allenavano i grandi della Inazuma, lo sapevi? » Haruya mi fece l'occhiolino e le mie labbra si aprirono in un sorriso grande e luminoso e annuì con vigore, finalmente qualcosa di divertente « Ti allenerai con il sottoscritto per la selezione, è tosta, molto. Però tutto questo dopo i compiti » disse l'ultima frase con tono quasi paterno, guardandomi dritto negli occhi « Si Si! » dissi con enfasi, lui ridacchiò per la mia gioia quasi...inquietante devo dire e arrossì,liquidandolo poi con uno "Tch". 
« Ho finito! » 
gridai dalla mia cameretta, uscendo di corso e scendendo giù dalle scale « Eccoti finalmente, andiamo su! » lo Zio Nagumo era fermo lì ad aspettarmi con un pallone vecchiotto tra il braccio e il fianco, gli sorriso e salutai con uno "Ciao" i presenti in casa, ero così eccitato all'idea di allenarmi che mi fiondai nella macchina prestataci gentilmente dalla Zia Hitomiko. « Eccoci! » disse lo zio, che cercò di parcheggiare nel modo migliore possibile, vidi una gocciolina di sudore solcargli il volto, secondo me la Zia Hitomiko l'aveva minacciato, ma potevo capirla...chi darebbe una macchina bella come quella a Nagumo Haruya? Scendemmo ed emisi un "Wuoh", bello, proprio come me lo ero immaginato e poi con il tramonto era uno spettacolo a dir poco perfetto! Ma solo una cosa guastava il tutto « MAAASAKII! » loro, il gruppetto, i miei compagni di classe, membri della prima squadra di calcio della scuola... « Ciao Masaki! » mi venne un tic all'occhio « Masaki chi sono? I tuoi nuovi amici? » Amici, Zio? Certo.




Karma's gonna come collect your debt:
 

E-Etto...HI! Si sono ancora qui eheh ;; lo so lo so...è inutile che vi chiedo scusa ormai...sono un disastro ;; ma io porterò questa storia al termine! Non è chissà quanto bella e forse non so nemmeno mettermi nei panni di Masaki, ma è la mia prima è vera storia e voglio che abbia il suo lieto fine. 
Grazie a tutti per il sostegno, vi adoro ♥

P.S. (Chiedo scusa per gli eventuali ORRORI, ma per quanto io possa leggere sempre uno me ne scappa cc)

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Capitolo 11
*** 11: I'm falling with my head ***


Mi porterà al manicomio pt.11 Come andrà mai a finire secondo voi?
Riuscirà il piccolo me ad allenarsi nonostante la presenza dei suoi "Amici?
Scopriamolo!





Amici...perché cavolo erano lì!? « Masaki?... » Zio Haruya mi passò una mano davanti a gli occhi, da lì a poco sarei impazzito del tutto « MASAAAAKII » mi urlò nuovamente Tenma e con gli altri mi raggiunsero in men che non si dica « Ciao... » salutai io, che storia era mai quella? Da quando la sfiga mi perseguitava in quel modo? « Ciao, Masaki » e come a volerci mancare Kirino Ranmaru, deglutii e con tutte le mie forze tentai di assumere un tono freddo, distaccato, per niente amichevole « Cia-Ciao » si, tutto al diavolo.

Mi toccai la gola, quella vocina stridula non era ciò che volevo, che figura avevo fatto, avrei voluto sotterrarmi, lo vidi ridacchiare e arrossì come una ragazzina in compagnia della sua cotta, era una situazione alquanto imbarazzante « Vieni a fare una partita con noi? Daaai, daaai » mi chiesi Shinsuke, aggrappandosi al mio braccio e guardandomi negli occhi e con un labbruccio stampato sulle labbra, dovevo stare calmo, dovevo essere gentile « Veramente io.... » « Va pure Masaki, io vi guarderò giocare! » mi interruppe Zio Haruya con un sorriso degno di Endou Mamoru, volevo ucciderlo, boccheggiai in cerca di replicare « Aaaaandiamo! » Tenma mi afferrò la mano e iniziò a correre verso il campetto, tirandomi con se « Aaspetta! ». « Allora ragazzi! » ci disse Shindou, battendo le mani per attirare la nostra attenzione « Io in qualità di- » « Che stupida idea è giocare a calcio con solo due attaccanti? » eravamo disposti in fila uno affianco all'altro, con Shindou che guardava Kyousuke con sguardo scrutatore « E tu cosa vorresti proporre, Tsurugi? » il castano incrociò le braccia, inarcando un sopracciglio « Dico solo che è stupido fare una partita in questo modo » disse lui, imitando Shindou e guardandolo negli con uno di quei sguardi che posso incenerirti... « In realtà... » non capivo minimamente il perché avessi iniziato a intromettermi, dovevo essere stupido anche io « Non sono tutto attaccanti qui, io ad esempio sono un difensore...quindi ci siamo » silenzio...Shindou spalancò gli occhi, mordendosi il labbro « Oh oh ~ » fece il rosa, cosa che mi fece lievemente arrossire « Cosa? » chiesi io, vidi gli altri in difficoltà (tranne Tsurugi che per la prima volta lo vidi quasi sorridere), cosa stava succedendo? « Beh...anche Kirino è un difensore » ah, adesso era tutto chiaro « Propongo... » fu Tsurugi a parlare, miracolo divino! A stento diceva "Ciao" quel bastardo « Una sfida tra Kirino e il nuovo arrivato, sono entrambi difensori, no? Il perdente diventerà la riserva della squadra, ovviamente il risultato finale dipenderà la loro bravura » dopo questa, poteva anche rimanere zitto per il resto della sua vita.
Ci guardammo negli occhi, il suo sguardo era serio, di ghiaccio pensando al colore dei suoi occhi, non era più quello sguardo malizioso è di sfottò di prima, al che rimasi stupito dal suoi cambiamento repentino « È decisamente più interessante questo, che una stupida partita senza senso e senza molti dei componenti » Shindou lo fulminò con il solo sguardo, non dovevano andare molto d'accordo « Era solo un modo per passare il tempo, tutto qui » disse con tono bambinesco distogliendo lo sguardo e mettendo il broncio, non pensavo fosse così permaloso « Io ci sto » disse tutto d'un tratto Kirino, "Che gli è preso adesso?" mi chiesi, non fraintendetemi, desideravo con tutto il cuore batterlo e fargli capire chi comanda, ma quel suo sguardo mi incuteva quasi timore, sembrava molto deciso a tenersi il posto come difensore titolare della squadra, lo sarebbe stato ancora per poco. Sul mio volto si dipinse un sorriso malizioso, da difensore titolare a riserva, non male, sarebbe calato a picco pian piano e io sarei salito alla vetta pian piano « Anche io ci sto » mi guardarono tutti i presenti, ormai avevo accettato, ero eccitato all'idea di poterlo battere « Noi siamo amici, non dovremmo combattere fra di noi... » disse Tenma quasi in un lamento, guardandoci con sguardo triste, davvero ci teneva ad una stupidata del genere? Io avrei detto "Finalmente un po' d'azione!" invece del mortorio amichevole che desiderava lui, erano così legati fra di loro che mi veniva quasi da vomitare. Tsurugi roteò gli occhi « Io sono d'accordo con Tenma! » disse Shinsuke, mettendo il broncio e affiancando il suo migliore amico « A me invece piace un po' di sana competizione.
Io e Tsurugi allora calceremo le nostre mosse migliori » disse Shindou, che si voltò a guardare Kyousuke, che ricambiò il suo sguardo in un modo tanto intenso « Ovviamente... » voltò nuovamente lo sguardo verso di noi « Non è una competizione seria, come sapete ci vuole tanto per diventare difensore titolare » si sentì Tsurugi sbuffare e vidi Takuto guardarlo male e dopo poco sospirare « Avanti, iniziamo! »
Eravamo uno di fronte all'altro, assottigliai lo sguardo...
Dovevo fidarmi delle parole di Akane: "Kirino verrà cacciato dalla squadra", lei aveva un piano, almeno così speravo « Kirino, il primo ad iniziare sarai tu » gli disse Shindou, accennandogli un sorriso, dedussi che i due erano davvero tanto amici come mi aveva detto Akane; Shindou si posizionò davanti alla sua porta e gli fece un cenno con la testa, chiedendogli così se poteva iniziare con il "Calcio di inizio" e Kirino gli rispose positivamente con il capo.

Finalmente era arrivato il momento della verità, tutti avremmo capito chi meritava di essere il difensore titolare nella squadra, per quanto non poteva essere una sfida "Reale" io la presi come tale e sicuramente anche il rosa la pensava come me. Shindou prese un bel respiro profondo, dopo di che urlò « Foruteshimo! » il castano fece un piccolo salto e delle note musicali incorniciarono il pallone, sgranai gli occhi alla semplice bellezza che mi mostrava quel tiro.
Come avevo fatto fino a quel momento a non capire chi avevo di fronte? Se lui era il capitano della squadra dell'élite della Kaminarimon Chūgakkō, un motivo ci doveva essere, quindi...Tsurugi, Tenma, Shinsuke e Kirino...erano forti proprio come lui?.. Il rosa si voltò verso di me, un sorriso quasi macabro si dipinse sul suo volto o forse era l'immagine dettata dal mio subconscio, il suoi occhi mi perforarono l'animo, pietrificandomi all'instante, proprio come Medusa faceva con le sue vittime.
« Mystic Mist! » una nebbia si levò per tutto il campo, non riuscivo a distinguere nessuna delle figure nascoste nella nebbia, quando una luce di un strano verde acqua si intensificò al tal punto di accecarmi, coprì istintivamente i miei occhi con il braccio, ma quando finalmente quella luce colorata si affievolì, era tutto finito...Kirino ero riuscito a parare quel calcio.





I'm here!

Hi guys eheh...sono mesi che non pubblico *Si gratta la nuca, leggermente imbarazzata*
beh...andiamo ormai siete abituati a ciò! Mi dispiace che il capitolo sia così corto...ma la parte clou arriverà nel prossimo capitolo! (Fra mesi e mesi...ormai va così) eeee sappiate che ho pubblicato una nuova storia!
Una One shot a tema Solangelo (non so se mi intendo ~) Beh...grazie di tutto e love ya~

P.S. (Se vedete qualche tecnica un po' modificata...beh...vedrete nel corso della storia cosa succederà ~)

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Capitolo 12
*** 12: What is important ***


Devo dire che quello fu davvero un brutto colpo per me... e...

Ahhh non posso farvi spoilers così! Mi dispiace...ma vi toccherà leggere!

Buona lettura ~




Non potei credere ai miei occhi. Quel ragazzino sfacciato e dalla capigliatura imbarazzante, nonché mio acerrimo nemico, era riuscito a parare un così forte tiro, sfoggiando il suo miglior sorrisino, esatto, quel sorrisino che quasi ti invita a prenderlo a pugni. Fatto sta, che ormai le parole di Yamana volarono via come foglie contro il vento e quel giorno capì davvero contro chi avevo a che fare e l'amara verità mi colpii dritta in faccia: io, non ero in grado di batterlo in nessuna maniera. 

Ma ora c'era un problema più grave a cui pensare...quei tiri... con che forza sarei riuscito a parare un tiro come quello? Con che razza di coraggio potevo presentarmi alle selezioni? « Chiudi la bocca o entreranno le mosche! » ridacchiò con fare innocente, una risatina che suonò nella mia testa più e più volte.

Come da copione, nessuno disse nulla, chi mi avrebbe mai difeso contro una pecorella smarrita vestita da lupo? Era chiaro che fossi l'unico a sapere della vera natura bastarda del rosa davanti a me. 

Inarcai le sopracciglia e strinsi i pugni, la rabbia che provavo in quel momento era umanamente indescrivibile.

Il suo sguardo provocatorio cercò di perforare il mio pieno di rabbia, come a volermi far perdere il controllo, come facevano tutti a non accorgersene!? « Direi... » si intromise subito tra di noi Shindou, coprendo la nostra visuale l'uno dall'altro prima che qualcuno si facesse male, e per la cronaca non sarei stato io quello a soffrire « Che è ora di vedere il nostro Masaki cosa sa fare, vuoi? » disse lui girandosi verso di me con un sorriso gentile sul volto, chiedendomi ciò come se sapesse del mio attuale disagio, indubbiamente, se era il capitano un motivo c'era e forse questo era uno di quelli « Si... » dissi io annuendo successivamente, superando il capitano e andando alla mia postazione, mentre il rosa si mise alla sinistra del castano « Voglio proprio vedere le tue qualità da difensore, sono curioso, Masa-chan! »"Masa-chan? Nessuno può chiamarmi Masa-chan" mi bloccai con un piede a mezz'aria, girandomi con uno sguardo che di innocente ne aveva ben poco « Come mi hai chiamato? » mi avvicinai minacciosamente a lui, le mie mani tremavano a causa di tutta quella rabbia repressa, un gancio sul quel bel visino non lo ucciderà mica, no? « M-Masaki... » mi chiamò Tenma, avvicinatosi a noi con l'intento di fermarmi e farmi ragionare.

Eravamo nuovamente faccia a faccia, a pochi centimetri l'uno dal viso dell'altro, potevo sentire il suo respiro caldo sulle labbra, le mie guance a quella inaspettata vicinanza si tinsero di una rosso tenue, che speravo si notasse poco agli occhi azzurri e scrutatori del rosa « Ripeti se hai il coraggio » a quel punto la voce piagnucolante di Shinsuke suonò alle mie orecchie « Masaki smettila! Kirino non voleva prenderti in giro! » "Invece si", doveva essere bravo come attore, per essere difeso da tutti « Basta » Tsurugi posò le mani sui nostri petti, allungando le distanze tra me e il rosa con una spinta « Non sono qui per vedere una rissa, voglio solo tirare, è possibile? »  mi morsi il labbro inferiore con così tanta forza da graffiarmelo, sentendo successivamente il sapore ferroso del sangue, Shindou non disse nulla, anzi, fu accondiscendente ad ogni parola detta dal blu, dando successivamente una pacca sulla spalla di Kirino e liberare il campo con lui al seguito.

Volente o nolente mi cucii la bocca e ingoia tutta la rabbia giù, prima o poi gli avrei fatto vedere Masaki Kariya di cosa era davvero capace.

Mi posizionai davanti alla porta, portando le mani all'altezza del mio viso, tutti si affiancarono, mentre i loro sguardi attenti mi perforavano come lame, sentivo il cuore pomparmi nelle orecchie, mentre una gocciolina di sudore solcava il mio volto, si notava che ero così nervoso? Tsurugi si posizionò difronte a me, con la palla davanti ai suoi piedi, con la coda dell'occhio intravidi mio Zio guardarmi con sguardo severo e scrutatore a braccia conserte, "E io che volevo un po' di supporto" sospirai e il mio sguardo si concentrò nuovamente su Tsurugi, che indietreggiò di un passo e con un tocco di punta calciò il pallone verso l'alto, alzando successivamente la gamba e tenere il pallone su di essa, una luce violacea incorniciò il pallone e lì mi resi conto che ormai era fatta «  DEATH- » « Aspetta » spalancai gli occhi sorpreso dal sentire la sua voce, Tsurugi lasciò cadere il pallone e i volti di tutti noi si girarono verso Zio Nagumo, che intanto si avvicinava a noi « Non credete che vedere un candidato prima delle selezioni sia sleale? Dopotutto... Masaki vuole entrare nella squadra... giusto? » mi lanciò uno sguardo e non potetti credere che mi aveva appena salvato, da quando era così intelligente da non farmi cacciare dai guai!? Quello intelligente non era Zio Suzuno!? Io annuii « EEEEH!? MASAKI VUOLE ENTRARE NELLA SQUADRA!? » l'urlo stonante di Tenma giunse ai miei poveri timpani, ma cosa aveva da urlare sempre!? « Quindi farai parte della squadra!? » mi chiese Shinsuke subito dopo, avvicinandosi insieme al castano « Trovo che Haruya-san abbia ragione, quindi chiudo qui questa sfida » lì per lì mi chiesi come facesse a sapere il nome del rosso, ma dopo poco mi ricordai sbadatamente che lui era Nagumo Haruya, come si faceva a non conoscere un giocatore del suo calibro? « A tal proposito...» Shindou si girò verso lo zio, potei vedere il suo capo abbassarsi e le sue gote diventare di un leggero rosso « Haruya-san...p-potrei... » "Sta balbettando!?" esclamai stupito nella mia testa, mentre la mia bocca si spalancò « ...avere un suo autografo? » e con ciò egli si inchinò, lasciandomi completamente di stucco « A-Anche io, Haruya-san! » "Anche quel dannato!?" e al suo seguito anche Shinsuke e Tenma « Oh oh ~ ma certo! » assottigliai le palpebre, cercando di trasmettere tutta la mia negatività al rosso, quel maledetto vecchio si stava pavoneggiando più che mai, se ci fosse stato Ryuuji, lo avrebbe sicuramente tramortito con una padella « Kariya » la voce del blu mi destò dai miei pensieri, mentre mi voltai verso di lui « Non pensare che sia finita qui, domani sarò io il tuo tiro da parare » mi accennò un sorriso, che interpretai come un sorriso di sfida, al che io di conseguenza annuii, accettandola con determinazione e dopo di che lui se ne andò dagli altri "Domani sarà veramente dura..." mi dissi quasi malinconico, anche se certamente ciò non mi avrebbe fermato dal mio obbiettivo, era normale essere un po' insicuri, no? « Tsurugi-kun! » lo rimproverò Tenma da una spinta che il blu gli aveva dato precedentemente per farsi spazio « Tsurugi hey! » anche se il blu non gli prestò molta attenzione, anzi fece finta di non sentirlo, cosa che rese il visino piccolo di Tenma rosso dalla rabbia. 

Una piccola risata scappò dalle mie labbra nel vedere quanto i due assomigliassero tanto a Zio Suzuno e Zio Nagumo, due antipodi, anche se uno non poteva rimanere senza l'altro, come due amanti che si struggevano l'uno per l'altro e a tal proposito trattenni una grossa risata, quei due erano davvero una barzelletta. 

La mia vista fu coperta successivamente dal rosa, che si posizionò davanti a me con un sorriso stampato sulle labbra, che di conseguenza fece sparire il mio « Che vuoi? » ringhiai e il rosa allungò la mano verso di me e rispose « Non vedo l'ora di averti in squadra, Masaki » il suo sorriso continuò a persistere e ciò mi fece cadere nella sua ennesima trappola, convinto delle sue parole afferrai la sua mano saldamente e senza neanche il tempo di farmi aggiungere parola, lui mi tirò verso di se « E di stuzzicarti come meglio preferisco ~ » sussurrandomi tali parole all'orecchio, con un tono di voce graffiante e malizioso, che fece perdere un battito al mio povero cuore, mentre le mie guance si colorarono nuovamente di un rosso scarlatto. « Cosa!? » dissi io con tono sconcertato, mentre mi allontanai da lui ritirando la mia mano con forza "Cosa diavolo ha detto!?" ripetei nella mia testa, non credevo che Kirino sarebbe arrivato ad un livello di cattiveria simile, non capivo il perché fosse così attratto dal volermi far arrabbiare « Che credi che io sia il tuo nuovo giocattolo!? Ascoltami bene... » ma non sapeva, che aveva difronte a se il suo peggior nemico, colui che gli avrebbe fatto rimpiangere il suo titolo, colui che avrebbe vinto « Mettitelo bene in testa, io non mi farò sottomettere da te. Ho ancora tanti assi nella manica da usare » lo avvertii, mentre il colore ambra dei miei occhi diventava sempre più accesso ad ogni parola che dicevo. Presi le distanze da lui allontanandomi di qualche passo e mentre i miei occhi lo scrutavano, pronti ad avvertirmi di qualunque mossa, con respiri profondi e controllati cercavo di calmare il mio cuore che batteva contro la mia cassa toracica insistentemente, come a voler uscire e caso mai andare nelle mani di quel disgraziato. Dopo qualche secondo fatto di sguardi attenti e fulminanti, il rossa mi disse « Vedremo » e con il suo classico sorriso strafottente, si allontanò, raggiungendo gli altri, troppo impegnati ad ascoltare le storie di Zio Nagumo e della sua vecchia squadra, la Fire Dragon, "Chissà se Zio Suzuno ne parla con altrettanta emozione...?" mi chiesi, notando come il rosso si stesse quasi alterando nel raccontare della famosa partita della squadra coreana contro quella giapponese nel Football Frontier International, in cui all'epoca Zio Nagumo e Zio Suzuno avevano solo sedici anni, "Quante volte l'avrà raccontata?..." ormai sapevo quella storia a memoria, compresa la versione di Ryuuji e Hiroto.

Improvvisamente un urlo mi riportò alla realtà, facendomi mancare un battito « E' FANTASTICO! » disse successivamente Tenma, mentre stringeva i pugni con un tale forza che avevo quasi paura potesse scoppiare da un momento all'altro... « VOGLIO SAPERNE DI PIU'! » continuò, mentre come lui anche gli altri lo guardavano come fosse un Dio Greco forte e bello « Bleah! » esclamai io disgustato, incrociando le braccia e voltando lo sguardo « Masaki, hai qualcosa da aggiungere? » mi richiamò il rosso, facendo voltare nuovamente il mio sguardo verso di lui, speravo che non mi avesse sentito, ma come dice Ryuuji: "La speranza è l'ultima a morire!" peccato sia morta « N-nulla... » risposi io, mettendo su il broncio e abbassando il mio sguardo, leggermente imbarazzato dalla situazione « Haruya-san? Non che la sua presenza sia un fastidio, ma... perché è qui? » chiese all'improvviso il maledetto Shinsuke, che fece spalancare gli occhi ad entrambi, "Tu..." « Uhm... » borbottò Zio Nagumo, per poi spostare nuovamente lo sguardo verso di me e a seguirlo, anche gli altri puntarono i loro occhi su di me "Merda", non volevo che qualcuno sapesse della mia parentela con lui, men che meno con i miei tutori. Non volevo essere travolto da idioti che volevano arrivare ai miei parenti tramite me, non volevo illudermi di nuovo, non volevo che altri mi guardassero con invidia o che potessero darmi fastidio perché "Sei qui solo grazie ai tuoi" io sono qui grazie a me, se sono bravo lo devo anche a me stesso e al mio innato talento...davvero!

Non volevo di nuovo tutto quello, vi immaginate se si fosse sparsa la notizia? Una catastrofe, l'Inazuma Japan e il resto delle squadre che hanno giocato nel Football Frontier International di  dieci anni fa sono  abbastanza famose nella mia scuola, sopratutto la prima « Masaki? » mi chiamò Shindou, corrugando la fronte e guardandomi stranito dal mio silenzio « È qui per assistere alle selezioni » mi uscì spontaneamente, non ci avevo ragionato su o almeno non ne avevo avuto più il tempo « Cosa!? » esclamò a quel punto Shinsuke, voltando il viso verso di lui, mostrandogli un sorriso bambinesco, che a tratti era inquietante; gli sguardi erano nuovamente puntati sullo Zio, che cercava inutilmente di mostrarsi super sicuro di se per impressionare i cinque « S-sì! Io sarò uno dei giudici quest'anno! » che disastro... « Wow! Masaki dovrai impegnarti tanto allora! » disse il rosa, girandosi verso di me con un sorrisetto dipinto sulla bocca "Razza di..." « Ohhh quindi ci vedrà giocare!? » gli chiese Tenma « Per quanto rimane qui? » gli chiese ancora Shinsuke, entrambi gli riempirono la testa piena di domande, tanto che lo vidi alla fine un po' stordito.



Fattosi tardi, con una scusa differente, io e Zio Nagumo lasciammo il campo, sentendo i cori di saluto degli altri alle nostre spalle.

Entrati in macchina, il rosso decise di rompere il silenzio creatosi già da un po' « Andrai bene domani, sei bravo piccoletto! » disse facendomi successivamente l'occhiolino e scompigliandomi poi i capelli, a quel tentativo di incoraggiamento poggiai la fronte sul cruscotto, facendo poi un sospiro frustrato 



La luce blu della luna rifletteva sui miei occhi ambra, creando un mondo stellato in essi. Il mio sguardo era perso ad ammirare la luna, mentre pensieri negativi, con un cenno di speranza continuavano a viaggiare nella mia testa « Cosa posso fare?... » era così ovvio? Sì, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era il provino che si sarebbe tenuto il giorno dopo, le mie capacità in confronto agli altri erano misere ed io dovevo escogitare qualcosa per non fare la figura dell'idiota.

Senza nemmeno accorgermene tamburellavo nervosamente le dita sullo stipite della finestra e notando questo piccolo tic nervoso smisi all'istante, era tutto così difficile.

A farmi uscire da quel mondo creatomi attorno fu Zio Suzuno, che con il battere delle nocche sulla porta attirò la mia attenzione « Ci stanno chiamando, Campione » disse, accennando un sorriso. A quel complimento, che al contempo doveva essere un soprannome, le mie guance si tinsero di un rosso tenue, era più unico che raro che Zio Suzuno dimostrasse qualche cenno di dolcezza nei confronti di un essere umano, o che sopratutto sorridesse. 

Con un cenno affermativo della testa lo seguii, lasciando un pezzettino della mia negatività nella mia camera, che in quel momento era diventato l'unico posto dove i pensieri si racchiudevano.


Attraversando l'entrata della cucina, mi investii una sensazione di pace, come se il provino, il rosa e tutto fosse scomparso in un attimo: sembravano tutti così allegri, tanto che un sorriso smorzato uscì anche a me.

Non avevo mai dato da pensare a quelli che mi dicevano "La famiglia è importante, la famiglia c'è sempre" perché infondo, quella non era la mia vera famiglia, il mio blocco era rimasto, nonostante il loro desiderio di sentire "Papà" uscire dalla mia bocca era grande, però...in quel momento sapere che c'erano così tante persone che mi amavano e credevano in me, mi fece sentire bene « Eccoti finalmente! Com'è andato l'allenamento con Zio? » il sorriso ampio di Hiroto mi si parò davanti, mentre la sua mano accarezzava dolcemente la mia testa « Beh... » « Si è fatto dei nuovi amici! » si intromise nuovamente Zio Nagumo « Davvero? » dicemmo io ed il rosso in contemporanea, al che quest'ultimo mi guardò con sguardo confuso « COSA!? E quanto aspettavi a dircelo!? » disse Ryuuji, poggiando le mani sui fianchi e guardarmi torvo, mi morsi il labbro inferiore non sapendo sinceramente cosa dire, come si era già detto, non sono mai stato un tipo molto amichevole ed ormai una mia caratteristica ben conosciuta a tutti.

Con la coda dell'occhio guardai il tulipano, che mi fece un occhiolino.

Aveva capito fin da subito che ciò che era successo al campo vicino al fiume, doveva rimanere lì, sinceramente non ci tenevo a dire ai miei che mi ero quasi azzuffato con Kirino, mi avrebbero sicuramente fatto scoppiare la testa di raccomandazioni e domande. Sì, strano dallo Zio essere così intuitivo, non è vero? « Allora? Cosa aspetti a raccontarci? » disse Hiroto, intimandomi a raccontare dei miei nuovi compagni di classe, cosa poteva esserci di più imbarazzante e fastidioso?


La serata passò velocemente e piacevolmente, tra le domande dei miei e le risate procurate dai mille battibecchi degli Zii. In quella breve ora, avevo smesso di pensare a quelli che erano i miei problemi attuali, dando spazio a qualche risata che mi alleggerì il cuore.

Ormai era ora di dormire e messo il mio pigiama rigorosamente blu pastello a quadri, mi misi sotto le coperte, dando libertà ad un sospiro di piacere, causato dal contatto con la morbidezza del materasso, fino a quel momento, non mi ero accorto di essere così stanco. Bussarono e aperto un piccolo spiraglio di porta, intravidi i visi di Hiroto e Ryuuji « Possiamo entrare? » accennai un sorriso e con un cenno della testa li invitai ad entrare.

 « Sappiamo che domani è un giorno speciale... » disse il verde avvicinandosi con il rosso al mio letto « A nome di entrambi... » si fermò Ryuuji, scambiando un sguardo tenero con Hiroto « Volevamo dirti che non importa quale sarà il risultato, sarai sempre e comunque il nostro piccolo campione Masaki e che se questa sarà un sconfitta...ricorda che- » venne interrotto immediatamente da Ryuuji « Hai perso la battaglia, ma non la guerra » sbattei le palpebre più di una volta, rimanendo incredulo al loro discorso, non sapendo a mia volta cosa dire « Puoi farcela! » « Non mollare! » appoggiato allo stipite della porta aperta c'era lo Zio Nagumo e affianco lo Zio Suzuno, un vero e proprio sorriso, che mancava da un bel po' sul mio viso, ritornò « Grazie... » dissi in un sussurro, mentre i miei occhi diventarono lucidi.


La famiglia, è un dono da non sottovalutare.






I'm
here!

Eh lo so...ehhh lo so lo so

Sono orribile e manco da mesi, MAAAA sono ritornata ancora una volta con un capitolo lungo lungo per farmi perdonare per i corti usciti prima. In questo capitolo Masaki avrà una svolta che conterà molto durante la storia e soprattutto per la sua vita: Masaki ha capito finalmente cos'è una vera famiglia, finalmente sa di averne una e di non essere solo

Per quanto mi riguarda è una grandissima cosa per il mio bimbo.

Beh...continuate a seguire la mia storia! Non smetterò di pubblicare, sapete come la penso ~

Grazie ancora di seguire questa storia, spero di finirla prima della mia morte HAHAHA

A presto ~

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Capitolo 13
*** 13: Your blue eyes ***


Hantazu Netto 13 Che voi ci crediate o no, anche io ho
un cuore fufufu~
La mia storia inizia a farsi interessante,
non credete?



Il suono della mia nuova sveglia rimbombava insistente nelle mie orecchie, divenuto così insopportabile da farmi mettere la testa sotto il cuscino. Le diedi un pugno così forte, che temetti quasi di averla rotta.
Mi misi seduto sul letto e mi stiracchiai, cacciando un gemito e stropicciandomi poi un occhio ambra. Mi guardai intorno, ancora leggermente intontito, e il mio sguardo cadde sul calendario di famiglia appeso sul muro della mia stanza, perché di famiglia? Era pieno di nostre foto, di mie foto imbarazzanti, un obbrobrio « Dodici... » i miei occhi si spalancarono, il cuore iniziò a battermi furioso nel petto e con uno slancio mi tolsi le coperte di dosso, "Che ore sono!?" mi chiesi e con sguardo ancora perso, guardai l'orologio al mio fianco: le 6:00, fiù! Questa volta puntuale, feci un altro sbadiglio e, gettando uno sguardo allo specchio e notando quanto fossi pessimo quel mattino, uscì dalla camera.
Nel corridoio, Il mio occhio cadde sulla porta semiaperta del bagno, mi fermai, rapito dalla scena che mi si mostrava davanti: Zio Nagumo era intento a sistemarsi quel orribile ciuffo che aveva in testa, cosa c’era di più brutto? "Che vanesio" pensai, anche se non c’era bisogno che glielo dicessi io, c’erano già Hiroto e Zio Suzuno a pensarci. Però la tensione che emanavano il suo sguardo e i suoi gesti tremanti si percepiva fortemente, far parte della giuria doveva essere qualcosa di davvero importante, soprattutto se si parlava di un grande giocatore come lui e di una scuola protagonista di molte riviste e servizi televisivi; in tutta sincerità, lo costrinsi  io ad entrare nella giuria: gli pregai di convincere Ichirouta a farlo partecipare come "Special guest", palesando il fatto che era stato un grande giocatore e che ciò avrebbe spinto i futuri calciatori ad impegnarsi di più durante le selezioni, e che per me, sarebbe stato più facile giocare con un appoggio famigliare, promettendo di non alterare il proprio voto in base alla parentela e per ultimo, ma non per importanza, di credergli in quanto amici di anni... Che c'è!? Mi avevano visto con lui! La mia vera identità era segreta, ricordate!? Un sorrisetto maligno comparve sul mio viso e una risatina alquanto perfida coronava quel momento di irrequietezza dello Zio nel modo perfetto, adoravo vederlo in difficoltà quel buffone, ma nonostante la mia indole dispettosa, gli devo un mare di favori, mi aveva salvato da anni di sopravvivenza scolastica, piena ripugnante falsità, di sguardi pieni di odio premeditato e di bullismo, ancora non ho modo di ringraziarlo; in quel momento, per i miei compagni di scuola ero solo Masaki Kariya-Kiyama, uno studente normale con la passione per il calcio e non: "Masaki il raccomandato" selezionato solo perché fa parte della famiglia Kiyama-Midorikawa della Inazuma Japan. Quanto avevo odiato quel soprannome? Tanto, tanto e tanto! Quell'anno tutto sarebbe cambiato, ma forse... non come avevo progettato. « Stai proprio bene, Zio! » dissì, facendogli un occhiolino e andandomene via, potei giurare di averlo visto avvampare!
Presi un bel respiro profondo, cercando di contenere le ansie e paure che mi stavano divorando, e scendendo le scale, il buon profumo del salmone grigliato, che aveva ormai invaso anche il salotto, fece brontolare il mio stomaco, cercando di  contenerlo nascondendolo tra le mani, arrossendo un po' al pensiero che qualcuno lo avesse sentito, però a un certo punto non riuscì a resistere e chiusi gli occhi, beandomi del profumo speziato che emanava "Ahhh salmone grigliato ~, aspetta... SALMONE GRIGLIATO!?" aprii gli occhi ed entrando subito con passo veloce in cucina, mi fermai appena all'uscio, confuso: Ryuuji ai fornelli con una lunga treccia che cadeva dietro alle spalle, Hiroto che leggeva tranquillamente una rivista calcistica, a proposito... c'era Ardena sulla copertina?, Zio Suzuno come aiuto cuoco ancora troppo inesperto « Cosa sta succedendo qui? » chiesi, continuando a guardarli stranito, mentre il mio sguardo continuava a girare tra i presenti « Buongiorno » mi salutò il rosso, abbassando la rivista e sorridendomi come fa solitamente, seguito dalla risatina di Ryuuji, la classica che fa quando sembro un po' stupido, dovrei prendermela per questo? « Buongiorno tesoro! Lo so, non sarai più abituato a questo tipo di colazione, ma... » poggiò un bel piatto fumante di salmone sul tavolo « Andiamo più tardi a lavoro, quindi chi ha tempo, non aspetti tempo! Fare colazione in famiglia mette sempre di buon umore » i miei occhi guizzavano su ogni piatto presente: riso al vapore, zuppa di miso, paradiso! Una goccia scivolò sul mento, potevo già sentire il sublime sapore del salmone in bocca, ma a rovinare quella deliziosa fantasia fu Zio Nagumo, che con occhi di chi aveva avvistato la sua preda, corse verso di noi, bramando come me quello che c'era sul tavolo, dandomi così una spallata tanto forte da farmi quasi cadere, ricordo ancora bene il dolore « Ahia! HEY, DANNATO! » gli urlai contro, tenendomi il braccio ancora dolorante, « Haruya! » lo richiamarono con tono alterato Hiroto e Ryuuji « La prossima volta cerca di non far trasparire i tuoi movimenti animaleschi, non esisti solo tu, dovresti parlarne alla bestia che è in te » Ryuuji, con una mano sulla fronte sospirò, sapendo bene quello che sarebbe accaduto da lì a pochi secondi, intanto Hiroto era vigile alle spalle dello Zio Tulipano, pronto a fermalo dal uccidere lo Zio Ghiacciolo, io invece... trattenevo a stento le risa, pronto poi per scoppiare e riempire le guance piene delle risate che mi sarei fatto, questa volta Zio Suzuno lo aveva combinato per le feste; ci fu un momento di silenzio, seguita poi dall'esplosione del vulcano Haruya « NON HO MOVIMENTI ANIMALESCHI! SONO ELEGANTE E AGILE COME AI TEMPI! » « Ma se quando giocavi sembravi uno scimmione in cerca delle sue banane » rispose Zio Suzuno con la freddezza che lo contraddistingueva, mentre portava alla bocca, con una calma mai vista per il cibo di Ryuuji, il riso al vapore « STA ZITTO! » ed ecco scatenata la guerra, un vero e proprio commedia per me « F-FERMO, HARUYA! » Hiroto lo tenne ben saldo, mentre l'altro rosso di capelli si dimenava, maledicendo il freddo Zio, stringendo i pugni pronto a strozzarlo, e Ryuuji... beh, la padella era già pronta.

« Continua così Masaki! Ora fa attenzione, sto arrivando »
Goccioline di sudore continuavano a solcare il mio viso rosso, mentre il mio cuore mi tamburellava quasi alla gola, ma nulla di ciò poteva distrarmi dal mio obbiettivo.
« Eccomi! »
Un gol e avrei perso anche questa, non potevo fargli portare a casa un'altra vittoria, dovevo vincere, dovevo vincere! Non volevo più perdere, volevo dimostrare che tutti i miei sacrifici non erano vani.
Improvvisamente... sentì una strana energia fluire dentro di me, che si propagava in ogni centimetro del mio corpo, spingendomi ad accoglierla nel mio cuore, per scatenarla come meglio avrei dovuto.
« Hantāzu netto!* » urlai con tutto il fiato che avevo, dando un nome a quell'energia, alla mia prima mossa, quella che, secondo Hiroto, mi avrebbe portato alla vetta. Avevo deciso di darle una forma,  una grande rete stabile, di un viola acceso.
Quella fu la prima, che riuscì a parare di palla.

Quell'energia, sembrava esser sparita e la mia mossa speciale ritornata al suo stato acerbo: una semplice parata. Ero fermo a guardare vagamente il mio riflesso, offuscato dall'immagine di un piccolo me intento a provarci e provarci senza risultati, mentre le mie dita erano immobili sull'ultimo bottone dorato da infilare nel suo apposito spazio della mia nuova e sgargiante divisa blu; svegliandomi da quella trance, il riflesso dei miei occhi mi fece quasi tremare, da quando ero diventato così timoroso?
« Non ora » mi dissi flebilmente, dandomi due leggeri schiaffi su ambedue le guance, infondendomi coraggio e cambiando il mio sguardo in uno determinato, che cacciava fuoco, ma un fuoco fin troppo debole per crederci « Dannazione, Masaki! » strinsi i pugni, guardando il mio riflesso, era il mio sogno e dovevo combattere per averlo, il tutto per tutto! Nonostante non fossi così convinto di me stesso.
« Masaki? Sei pronto? » mi richiamò Hiroto da dietro la porta, su cui aveva picchiettato con le nocche poco prima « Sì  » dissì poco convinto, prendendo poi velocemente la mia tracolla blu scuro e aprendo la porta con uno scatto repentino, incontrai gli occhi color turchese di Hiroto; ci guardammo per un attimo, per poi sorriderci, quello sguardo era una promessa: avrei fatto il possibile, sarei tornato come membro della Kaminarimon.
« Masaki aspetta! Ti ho preparato il pranzo » Ryuuji arrivò con un bento più grande del mio viso e un sorriso amorevole, tipico di lui cucinarmi il pranzo nei suoi momenti liberi, non mi aveva mai lasciato senza « G-Grazie... » dissi facendo un sorriso dubbioso, inarcando le sopracciglia, questa volta era fin troppo pesante e tenendolo pericolante tra il mio braccio e il petto, cercai di aprire la cerniera della mia tracolla, "M-mi sta scivolando!?" i miei occhi si spalancarono cercando di tenere la presa, sentivo che se fosse caduta, sarebbe stata la fine del nostro pavimento e a sollevarmi dai miei pensieri impauriti c'era Ryuuji, con il suo dolce sorriso « Ti aiuto io ».
« Mi raccomando! Fa attenzione! » mi disse dalla soglia della porta il verde, mentre seguivo Zio Nagumo verso la macchina, roteando gli occhi alle sue solite raccomandazioni e rispondendo in tono annoiato « Sì sì... » non potei vederli, ma scommetto che della mia risposta, non furono così contenti « KARIYA MASAKI! » mi richiamò a gran voce Hiroto con poca convinzione, sono e sarò sempre il suo punto debole « Vi voglio bene » mi fermai di scatto, "C-Cosa ho detto!?"  pensai all'istante, mentre il mio viso si faceva pian piano sempre più rosso, quasi stesse per andare a fuoco; fin da piccolino non ero mai stato bravo con i miei sentimenti, segnato da quel abbandono da parte della mia famiglia naturale e da tutte quelle angherie subite, avevo innalzato un muro tra me e il mio cuore, chiamarli "Papà" mi era impossibile, ma una cosa che forse non aveva mai notato dopo quella sera, era quell'atmosfera, quei sorrisi, quelle emozioni: aveva cambiato qualcosa in me, che ci fosse una falla in quel muro apparentemente indistruttibile? Che il mio cuore avesse iniziato a parlare? « Anche noi, tanto » spalancai gli occhi, alzando il volto dapprima rosso e rivolgerlo verso di loro: dei sorrisi dolci e inteneriti, forse quasi commossi, risplendevano sui loro visi, cosa che mi fece illuminare gli occhi « Ci vediamo dopo » dissi infine un po' burbero, abbassando lo sguardo e dandogli le spalle, e fui libero di dare sfogo ad un sorriso, che fu distrutto da un dannato tulipano ficcanaso: « A me non lo dici!? Cattivo Masa-Chaaan! » « E-e sta zitto, stupido! » gli inveì contro, sbuffando subito dopo e entrando in macchina con le risate del rosso fin troppo sguaiate, « Capriccioso come sempre? » mi salutò "Simpaticamente" la Zia Hitomiko,  misi il broncio e incrociai le braccia « Io non sono capri- » « Sì, una peste! Non immagini in casa! » mi interruppe entrando in macchina quel dannato tulipano, facendomi arrabbiare più del dovuto « T-TU... » dissi alzando la voce, mentre stringevo i pugni tremanti dalla rabbia, tutto sotto allo sguardo sorpreso della Zia Hitomiko.
« Eccoci arrivati! » un groppo in gola mi si formò appena vidi la grande Kaminarimon Chūgakkō estendersi ai miei occhi « In bocca al lupo! Mi raccomando, fa il bravo » disse, guardandomi attraverso lo specchietto retrovisore, anche lei con le raccomandazioni? Ero così terribile? « Sì, grazie... » le risposi, prendendo la mia tracolla e aprendo la portiera « Ci vediamo dopo! » detto ciò con un sorriso la macchina sfrecciò per le strade di Inazuma-Cho. lasciandomi in balia di un tulipano ansioso « Ciao... » ricambiai flebilmente, nonostante fosse già ormai lontana. Feci un respiro profondo e mi dissi: « Andiamo! » chiudendo i pugni e donando uno sguardo di sfida all'imponente scuola.
« MASAKIIIII! » una voce fastidiosa mi destò dai miei pensieri, facendomi voltare verso di essa: era Tenma, che mi salutava energicamente con la mano « CIAO! » come non poteva mancare Shinsuke, o il brutto muso, o Shindou e- "Ma ci sono proprio tutti ad infastidirmi!?" Kirino Ranmaru, il solo vedere quel vomitevole colore dei suoi occhi mi faceva rabbia: un celeste chiaro, ma anche carico, vispo e... "Basta guardarlo!" mi ritrovai ad arrossire per i miei stessi pensieri, mentre il suo sguardo strafottente si scontrava col mio, "I suoi occhi sembrano quelli di Barbie, già!" ecco quello che pensai, tentando di calmare il mio cuore che non faceva altro che battere all'impazzata, sicuramente per le selezioni, eh! Quella sfida di sguardi si concluse presto con la mia vittoria! Lui abbassò lo sguardo dopo poco, "Ah! Te l'ho fatta anche questa volta difensore dei miei sti-" aspettate... perché stava arrossendo!? I miei occhi ambra non facevano altro che scrutarlo « Ci vediamo » mi disse sbrigativo in un sussurro lo zio, capendo la situazione, e con un saluto e un sorriso al gruppetto si quasi volatilizzò, lasciandomi in balia di quelle belve, specialmente una « Ehhh!? Conosci Haruya-san!? » mi quasi urlò Tenma, avvicinandosi a me con gli altri « Gli hai chiesto un passaggio!? » seguito a ruota da Shinsuke « Anche ieri siete venuti insieme...mhh... abitate vicini? » chiese Shindou, poggiando il mento tra l'indice e pollice, e mentre pensava io ero un fascio di nervi, tanto che  mi si drizzarono tutti i capelli in testa, quel maledetto mi aveva lasciato da solo, così da evitarsi il terzo grado! « Io... » una perla di sudore solcò la mia fronte e cercando una scusa plausibile da dire, una cascata rosa si posizionò davanti a me « Ragazzi, andiamo! Oggi Masaki è molto nervoso, sappiamo tutti che giorno è oggi. Dopo i provini risponderà alle nostre domande, magari davanti ad un bel piatto di Ramen... »  detto ciò si girò verso di me con sguardo furbo e tentatore, donandomi esclusivamente un sorrisetto beffardo che avrei voluto staccare a morsi, "Che ha intenzione di fare?!" Non mi fidavo per niente di quella bomboniera umana "C'è sicuramente qualcosa sotto!", anche se... non posso negare che quell'invito da parte sua mi piacque... ma no, no e no! Non mi sarei fatto prendere in giro! « Beh, è una fantastica idea! » disse dopo qualche secondo di silenzio Shindou, passando lo sguardo dagli altri a me e posando una mano sulla spalla di Kirino « Sarà anche un modo per festeggiare il tuo arrivo in squadra, Masaki-kun! » « Esatto! e... » prendendosi qualche secondo, prima di ricominciare, Tenma mi guardò con un sorriso incoraggiante sulle labbra e mise poi le mani sulle mie spalle, contatto che io odiai con tutto me stesso, vi prego fatelo allontanare! « Puoi farcela Masaki! Noi crediamo in te e saremo compagni di squadra! Buona fortuna » e con una risatina finale, Matsukaze riuscì a sbalordirmi, lasciandomi lì impietrito e in preda alla luce di ottimismo sgargiante che emanava da tutti i pori, e gli altri... beh anche loro mi sorrisero, sembrava volessero infondermi coraggio, la cosa per un attimo... mi rese felice! Avevo chiuso in un angolo del mio cuore da molto tempo il pensiero che qualcuno potesse davvero essere buono, che potesse... non so...  "Ahhh lascia perdere! Perché farti problemi simili!? Masaki ritorna in te, diamine! Non essere stupido!" scossi lievemente la testa, cercando di scacciare quei pensieri smielati e incorniciati da cuoricini e da "BFF" ovunque « Non ci penso nemm- » si, stavo per declinare, non volevo farmi illudere da parole simili, come se fosse facile illudere qualcuno come me! « Non ammettiamo repliche! E poi offriamo noi stasera, vero? » disse il rosa, girandosi verso gli altri, che annuirono, anche se qualcuno però, sembrava un po' restio: Shinsuke, era palese che stesse contando i soldi che aveva in tasca « R-Ragazzi, ho dimenticato il portafoglio a casa » disse, facendo una risatina falsa quanto la sua espressione da deluso, grattandosi la nuca "Dannato nano!" strinsi un pugno tremante verso di lui « N-Nishizono... » lo chiamai minaccioso a denti stretti, alla faccia dell'amico dolce e fedele, Tenma aveva davvero bisogno di aiuto! Quel nano non era così dolce e tenerello quale sembrava, mon volevo di certo obbligarlo a pagarmi la cena eh, ma spiattellarmi la verità in faccia a quel modo! Che ci aveva preso tutti per scemi!? « O-Okay... » parlò Kirino, facendo una risatina imbarazzata e mettendosi in mezzo a me e quel nano da giardino, per poi girarsi verso la mia direzione e posare quei due occhioni su di me, il mio cuore tremò « Allora, vieni? » sorrise, mantenendo lo sguardo su di me, e con lui anche gli altri fecero lo stesso, speranzosi; deglutii, sentendo un leggero calore pervadermi le guance, "E' troppo vicino!" avrei potuto toccarlo ad un minimo sfioro « Okay okay! » mi allontanai alzando le mani in segno di resa, notando che il viso del rosa si colorava sempre più di rosso « Ci sarò! Ma solo perché mi offrite la cena! Chiaro? » dichiarai, non l'avessi mai fatto... esultarono, soprattutto Matsukaze, che urlando a squarciagola si innalzò in un salto a braccia aperte, che poco dopo mi sovrastò, stringendomi in quella possente e soffocante morsa « L-Lasciami! Non respiro idiota! » Nishizono rise a crepapelle, per poi unirsi agli urli di Tenma, mentre Kirino e Shindou ridevano e si, anche al brutto muso scappò un sorriso.
 La mattina continuò tranquillamente: Le lezioni erano sempre così noiose, ma fortunatamente meno faticose dei giorni precedenti, non ero ma stato una cima a scuola, ma riuscivo sempre a mantenere degli ottimi voti in tutte le materie; Una di quelle che preferisco di più è "Musica ed Arte", i professori alla Kaminarimon erano davvero bravi, anche se un po' squinternati a detta mia, e Shindou non era da meno: avevo scoperto da poco fosse un virtuoso e che il suo strumento preferito in assoluto fosse il pianoforte, l'aveva definito elegante o armonioso, una roba del genere, e quasi mi fece intendere che se non fosse nata la sua passione per il calcio, si sarebbe iscritto al club di musica. Il brutto muso invece, a dispetto di quello che sembrava, le lingue straniere erano le sue preferite "Quanto lo invidio!" al pensiero misi un leggero broncio, un po' invidioso, dato che le lingue erano tra le materia in cui peccavo di più; a Shinsuke sembravano invece piacergli la storia e la scienza, sarà per la sua fissazione per i dinosauri? Il rosa adorava la letteratura, tanto, come se fosse la miglior favola che avesse mai letto, era sempre molto concentrato sulle lezioni, ammetto forse di averlo guardato solo un paio di volte, solo per... curiosità!; E per finire: Tenma, che tanto mi aveva martoriato con la sua ossessione e ripeto ossessione per il calcio, non ci voleva un genio per capire quanto adorasse educazione fisica, non che io non ne fossi felice di quelle lezioni, ma lui era fin troppo scocciante. Quest'ultimo pensiero, riaffiorò in me quello che stava per arrivate da lì a poco: le selezioni per entrare nel club di calcio della Kaminarimon. Era importante per me, i migliori giocatori dell'intero Giappone erano usciti da quella scuola e, non c'era cosa migliore per chi volesse diventare qualcuno nel mondo calcistico, e io volevo essere quel qualcuno. "Cosa posso offrire alla Kaminarimon che non ha?" avrei potuto rispondere a quella domanda con: la mia velocità, i miei spiccati riflessi, ma... era davvero solo quello che potevo offrirle? Capii di voler essere un difensore nel momento in cui riuscì a trovare una mossa speciale in grado di contrastare un tiro da gol del mio tutore, che mi aveva fatto sentire a mio agio nel posto in cui ero, soddisfatto e fiero di me, penso che i grandi calciatori così capivano il loro ruolo, quando ciò che facevano era ciò che li rendeva felici. Quindi, cosa potevo offrirle se non una delle mie mosse migliori? La ricordo perfettamente, ogni parte e movimento del corpo erano ben impressi nei miei ricordi. Ma come in ogni storia bella che si rispetti, arriva anche la parte brutta che ti rompe: I miei vecchi bastard- compagni di scuola erano troppo stupidi ed invidiosi per capire davvero chi fossi, le loro offese e discriminazioni nei miei confronti e il loro approfittarsi del mio "avere genitori famosi" aveva lasciato una grande cicatrice, mi ero sentito così solo, quella solitudine aveva divorato pian piano quell'acerba mossa speciale, ingoiata insieme a quella che era la mia fiducia nei confronti delle persone. I pomeriggi passati a provarci invano con rabbia e frustrazione si accalcavano nella mia testa, tutte quelle brutte sensazioni di tristezza e apatia mi facevano stringere il cuore, questo era uno dei motivi per cui non avrei voluto trasferirmi, riprovare tutto quel dolore non era nei miei piani di vita, però le cose erano cambiate, Hiroto e Ryuuji avevano assecondato i miei sogni e mi avevano iscritto alla Kaminarimon Chūgakkō, nessuno sapeva della mia famiglia, dovevo solo dimostrare chi era il vero Masaki Kariya, dovevo solo ritornare a stare bene nel mio ruolo. Tutto qui, giusto? "Come posso ritornare a star bene nel mio ruolo?" quel briciolo di speranza che avevo venne di nuovo risucchiato dal mio pessimismo perenne di quella giornata "Dannazione! Da quando sono così pessimista!?" avevo sempre creduto nelle mie capacità eppure... "Sembra essere tutto sparito..." pensai, voltandomi a guardare l'elité della Kaminarimon, mentre un senso di ansia iniziava a impadronirsi di me.
Pulire la classe non era mai stato così lento e straziante, per due motivi: il primo, ovviamente, era il provino per il club di calcio, insomma mancava davvero poco e il mio stomaco non faceva altro che contorcersi bellamente, mentre cercavo di nascondere il mio dolore agli altri pulendo la lavagna, dovevo dimostrarmi tosto! Il secondo invece... « Pronto per il provino? Manca poco » sussultai e riconoscendo quella voce la mia espressione neutra si trasformò in un'espressione rabbia e odio messi assieme. Sentivo il suo respiro e i suoi ciuffi solleticarmi il collo e il viso, facendomi lievemente arrossire, ma questa volta non mi feci prendere alla sprovvista, strinsi i pugni e mi girai di scatto, per poi puntargli il dito e guardarlo dritto negli occhi blu confusi « Tu! Dannato stronzo! Come osi chiedermelo!? Dopo tutto quello che hai fatto, mi hai preso in giro bastardo! "E di stuzzicarti come meglio preferisco" pensi che sia scemo!? » continuai a sbraitare, avvicinandomi sempre di più al suo corpo sbattendo i piedi sul pavimento con forza, lui invece si allontanava con velocità, continuando a guardarmi imbarazzato e con una punta di mortificazione nello sguardo, mentre gli occhi dei presenti erano fissi su di noi « E poi? Perché organizzare questa stupida uscita per festeggiare la mia entrata al club, eh!? Qual è il tuo piano Barbie!?» ci fermammo, vedendo Kirino toccare con la schiena il muro, ormai la rabbia aveva preso possesso di me, mi ero stancato di quella situazione, non mi sarei fatto prendere in giro ancora e ancora; avevo già la testa piena di sentimenti confusi ogni volta che ci incrociavamo, figurarsi le prese in giro! « Io non ho nessun piano » mi interruppe, alzando le mani e guardandomi  un po' infastidito « Mi... » il suo sguardo si volse verso quello degli altri ancora fissi su di noi « Ti ho preso in giro e non avrei dovuto, non... » si bloccò, spostando lo sguardo verso il basso, amareggiato e, soprattutto, imbarazzato, quante volte ho detto di quanto Kirino fosse imbarazzato? « Non ho saputo rapportarmi con te, Masaki e mi dispiace, è che... » fu in un attimo e il viso del mio acerrimo nemico divenne rosso come un pomodoro, mentre i suoi occhi si spalancarono; quella volta erano di un blu intenso, avete presente il fondo del mare? Sisi, lo so, in quante storie per adolescenti è stata detta la stessa cosa? Tante, ma credetemi se vi dico... che avrei voluto baciarlo. Improvvisamente i suoi occhi timidi e tremanti si fecero decisi, le sue sopracciglia si accigliarono, era come se una ventata di coraggio l'avesse investito in pieno; io ero lì, bloccato, come se le mie orecchie e il cuore avessero bisogno di ascoltarlo, impedendomi di fare alcun movimento « Masaki io...so che magari può sembrarti strano, ma penso... di avere una-! » tremai appena, furono i miei occhi a spalancarsi a questo giro, ma il forte rumore della porta di classe fece sussultare tutti i presenti e con lo sguardo puntato su di lui, Tenma, affannato e sudato, con un rossore fin troppo accentuato urlò « SONO INIZIATE LE SELEZIONI! » e rimasto come uno stoccafisso pensai: "MA SUL SERIO!?".
"E' da quando ho messo piede in questa dannata città che non faccio altro che essere in ritardo, è una maledizione!" il mio sguardò si rabbui "Chissà cosa voleva dirmi...e se-" trasalii ad un battito secco di mani, che mi portò a puntare lo sguardo su di lui, Endou Mamoru « Ci sono domande ragazzi? » ovviamente no, nonostante tutto ero stato attento; Le prove erano state suddivise in: Partita amichevole, partita amichevole con scambio di ruoli, testando così le nostre capacità al di fuori della zona comfort e, come l'aveva definita Mamoru, "Il vostro cuore!", un uomo un po' troppo di cuore, eh? Bleah, sdolcinato! Consisteva nel far vedere alla giuria la nostra mossa speciale, quella che poteva garantire alla squadra almeno una vittoria, potete immaginare la mia preoccupazione; ero cosciente fin dall'inizio che quella terza prova sarebbe arrivata prima o poi e ora, non dovevo fare altro che impegnarmi e...sperare, avrei fatto l'impossibile per entrare in squadra e realizzare il mio sogno, il mio futuro, però nonostante la mia mente cercasse di mandarmi messaggi positivi, il mio cuore non ne poteva più, in realtà avrei preferito scappare in Messico che fare quelle selezioni, anche se mi sentivo un codardo solo a pensarlo, non che ce ne fosse stata la vera possibilità.
Il mio cuore era come una batteria, suonata dallo più sfrenato batterista che ci sia, i miei polmoni non facevano altro che sopperire quei battiti frenetici e la mia mente era un groviglio di fili dai mille colori, ognuno di questi rappresentava i miei mille pensieri. Mentre tutte le povere anime come me effettuavamo il riscaldamento, il mio sguardo vagava tra la folla: Lo sguardo dello Zio fu il primo che vidi, mi stava guardando e notando, sicuramente, la mia preoccupazione, mi regalò un sorriso e un sguardo duro, ma rassicurante, che io ricambia con un cenno della testa; al suo fianco c'era il vice-preside, Fuyukai Suguru, sembrava annoiato e con una punta di risentimento nello sguardo, che ce l'avesse ancora per la questione "Kageyama"? Ancora tutt'ora non si sa nulla, Tenma disse che una delle migliori amiche di sua zia, nonché figlia del preside, lo cacciò per tradimento e per aver messo in pericolo la sua squadra, "Ed è ancora qui? Che strano..." pensai « Oh! » come uno scemo appena caduto dalle nuvole, mi scontrai con il ragazzo che, poco prima, era davanti a me; perché devo sempre fare figure di merda nei momenti meno opportuni!? « Scusa... » erano tutti fermi, uno affianco all'altro, ritti a guardare un punto in comune davanti i loro occhi « Tranquillo! Anche a me succede spesso di essere distratto! » disse, facendo un lieve sorriso e una debole risata, quasi sembrasse felice di aver trovato qualcuno come lui « E' bello non essere il solo! » appunto. Arrossì lievemente alle sue parole, guardandolo con sdegno « I-Io non ero distratto! P-Pensavo solo a come... » ma, dato che la mia concentrazione era stata dedicata totalmente a cercare una posizione da spaccone, non avevo dedicato parte di essa a qualche giustificazione "Figa" da dire « Sii? » chiese il ragazzo dai capelli lilla, portandosi un dito sul labbro inferiore e guardandomi con una curiosità innocente quanto disarmante, borbottai senza avere effettivamente una risposta, tuttavia fui graziato da Kami: la voce fin troppo alta di Endou richiamò i nostri sguardi « Bene ragazzi! Ora ci divideremo in squadre, quindi venite qui e decidiamo insieme, forza! » era così entusiasta ed aveva un perenne sorriso che quasi mi inquietava, anche se nel vedere Kazemaru, anche lui presente alle selezioni, quel sorriso enorme sembrava la cosa più bella del mondo. Kazemaru era lì come giudice, parlava spesso con una delle mie insegnanti: Haruna Otonashi, bella e intelligente, tanto che era consulente tattico per il club di calcio, sicuramente era un aiuto prezioso « Masaki-kun? » mi chiamò l'allenatore « Difensore » risposi con un gesto quasi involontario della testa, ora la mia attenzione doveva focalizzarsi su di me e solo su di me, però durante le spiegazioni del mio - si spera - quasi allenatore, i miei occhi non poterono non cadere su il diavolo: Akane Yamana, che portava Kirino lontano dal gruppo; i miei occhi si spalancarono leggermente e le mie sopracciglia si corrucciavano, non mi accorsi di aver girato totalmente la testa verso i due, finché il manone di Endou non mi si posizionò davanti agli occhi « Masaki-kun, ti voglio concentrato! » « Sì, mi scusi allenatore » mi morsi lievemente il labbro inferiore e la mia testa iniziò a vagare, facendo il possibile per mantenere una stabilità, non potevo giocarmi il futuro! Anche se...
Sentivo gli schiamazzi del gruppo dell'infermeria fin dal mio posto, soprattutto quelle di Tenma e Shinsuke, erano felici e quando videro il mio sguardo posarsi su di loro, mi fecero una grande sorriso e mi dedicarono un pollicione, urlando il mio nome. Ciò mi fece sorridere, erano così buff- "NONONONO" pensai, cercando di contenermi e smisi subito di farlo, guardandoli con uno sguardo omicida degno di un killer pluridecorato, ma con un accenno di rossore sulle guance; Il suono di un fischietto rieccheggiò nelle orecchie, la partita era cominciata ed io, stavo per avere un infarto.




LEGGETE PER FAVORE!
Eh beh, ci avreste mai creduto? Io no
Scherzo suvvia, sapete la mia promessa: Finirla! Non posso di certo abbandonare il nostro piccolo combina guai.
Tornando a noi, si molte cose sono cambiate nel mio modo di scrivere, sì ci sono fin troppe incongruenze, alcuni nomi sono cambiati, lo so lo so e lo so.
Vi spiego in breve, questa storia è stata la prima a cui io mi sia mai dedicata fermamente e sono passati 7 anni (piango ;;), le incongruenze sono dovute alla me piccola del passato, che scriveva fin troppo di getto per i miei gusti, i nomi son cambiati: *Rete da caccia, diventata Hantazu Netto, cioè il suo equivalente giapponese, giusto che sia così.
Per il resto... beh grazie per coloro che apriranno questo capitolo, per coloro che ancora seguono la mia storia, per coloro che commenteranno. EFP rimarrà per sempre il mio sito preferito per fan fiction.
Grazie per tutto, ci si vede al prossimo capitolo minna!

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