L'amicizia va al di sopra di tutto

di LuNie
(/viewuser.php?uid=45878)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Conoscenze ***
Capitolo 2: *** Un'incontro voluto... ***
Capitolo 3: *** Spiacevoli sorprese... ***
Capitolo 4: *** Un Segreto Dal Passato ***
Capitolo 5: *** Presentimenti... ***
Capitolo 6: *** Il Processo ***
Capitolo 7: *** Troppe parole fanno male ***
Capitolo 8: *** La Fine di Tutti i Guai ***



Capitolo 1
*** Conoscenze ***


Questa fan fiction mi è venuta in mentre mentre ne leggevo un'altra. Mi sono chiesta come una ragazza possa sentirsi senza avere una famiglia. Così mi è venuta fuori questa storia. Scritta frettolosamente in un ora e mezza, spero vi possa piacere...

Chapter 1: Conoscenze
Erano ormai tre giorni che la vedevo seduta ogni volta su quell’altalena, lontana da tutti gli altri ragazzi.
Volevo trovare il coraggio per avvicinarmi ma ogni volta sentivo che non dovevo farlo.
Era meglio non ficcare il naso nelle sue faccende, lasciarla sola nel suo dolore.
I professori ci avevano detto che lei, Fumiko, viveva con la sua famiglia adottiva perché i suoi genitori erano morti.
C’era ancora molto mistero su di loro e lei sapeva, perciò tutti la odiavano.
Tutti dicevano che anche lei sarebbe dovuta morire assieme a loro.
Per questo si era isolata e si rifiutava di parlare.
Ma alla fine mi decisi e dopo aver respirato a lungo mi avvicinai a lei.
<< Ciao Fumiko! >>
<< Cosa vuoi? >>
<< Posso sedermi anche io? >>
<< Che cosa vuoi? >>
<< Voglio parlare con te, posso? >>
Che scorbutica! Se non mi voleva lì poteva tranquillamente dirmi di sparire…
<< No, non ho voglia di parlare. E poi, cosa vuoi da me? >>
<< Volevo farti una domanda… >>
<< Allora chiedi… >>
Wow. Finalmente si era decisa ad aprirsi con qualcuno? Con me?
<< Vedi, io ho sempre vissuto una vita serena… Ho sempre ricevuto i regali che chiedevo, sempre ricevuto l’amore della mia famiglia, ho sempre avuto qualcuno accanto a me… Perciò volevo chiederti… Com’è aver perso tutta la propria famiglia? >>
<< Mi chiedi queste cose solo per prendermi in giro più tardi assieme ai tuoi amichetti, vero Maiko? >>
Come faceva a conoscere il mio nome?
<< A me non interessa ciò che pensano gli altri di te, volevo solo sapere cosa significa crescere senza nessuno che ti ama… >>
Mi alzai e feci per andarmene quando Fumiko balbettò una risposta tra i singhiozzi
<< Crescere senza nessuno che ti ama è come coltivare un fiore senza dargli l’acqua. Semplicemente non si può vivere… >>
<< Grazie per la tua risposta… >>
<< Grazie per avermelo chiesto… >>
<< Ci vediamo, Fumiko… >>
<< A presto Maiko… >>
Mi allontanai col cuore in gola. Le sue parole mi erano rimaste impresse nella mente come fuoco, non riuscivo a toglierle.
Potevo solo immaginare la sofferenza da lei provata, e mi decisi a passare più tempo con lei. Così da farle capire che c’è qualcuno che si interessa a lei…




Si, so che il capitolo è molto corto, ma è solo l'inizio...
Spero vi sia piaciuta e lasciate un commento! Aggiornerò il più presto possibile, in caso...

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Un'incontro voluto... ***


Un altro capitolo... Ho aspettato molto per postare nella speranza (vana) di avere qualche recensione...
Perciò adesso avete qui il secondo capitolo!!


Il giorno dopo tornai da lei, sempre seduta sull’altalena.
Quando mi vide arrivare mi fece un leggero sorriso e vedere quegli angoli delle labbra inclinati all’insù mi fece venire le lacrime agli occhi.
Era bastato davvero così poco per vederla felice? Le sorrisi a mia volta e mi sedetti sull’altra altalena.
Ci guardammo per un po’, sempre sorridendo, poi lei si decise a parlare per prima.
<< Maiko, sei tornata da me… >>
<< Te l’avevo promesso, Fumiko… >>
<< Sei troppo gentile e troppo stupida allo stesso tempo…
Non capisci che stando qui a parlare con me poi LORO non ti parleranno più? >>
Indicò in lontananza Sayumi, Kyomi e Takahashi, gli amici con cui passavo le mie giornate.
Negli ultimi tempi erano diventati sempre più cattivi nei confronti di Fumiko che avevo deciso di mollarli proprio per andare da Fumiko, così che avrebbero capito che lei non aveva nulla di diverso da noi…
<< Fumiko, credi mi interessi l’opinione di persone che offendono te? >>
<< Quindi, li hai mollati solo per stare in mia compagnia? >>
<< Certo, tu mi sei simpatica, nonostante non ci conosciamo quasi per niente… >>
Passammo tutta la ricreazione a parlare tranquillamente di noi due, come vecchie amiche che si rincontrano dopo anni che sono state separate. Quando poi…
<< Signorina Gaminata, è ora di tornare in classe, si sbrighi >>
Il professor Otsuka, l’incubo di tutti gli studenti, mi aveva richiamato all’ordine e mi imponeva di tornare in classe.
<< A domani Fumiko!! >>
Scesi dall’altalena e corsi dal professore che mi scrutava molto serio.
<< Anche oggi a parlare con quella ragazzina? >>
<< Fumiko è… >>
<< Bene, la chiama anche per nome… Senta, signorina Gaminata.
Lei ha dei bellissimi voti e delle ottime amicizie, vuole davvero abbassarsi al livello di quella ragazzaccia di strada che non ha alcun futuro?
Lei merita molto di più. Inoltre ho notato che negli ultimi tempi non frequenta più Takahashi, ciò mi preoccupa molto… >>
<< Signor Otsuka, tra me e suo figlio non c’era niente più che un’amicizia… >>
<< Appunto, l’amicizia può sempre maturare in amore dolce signorina, ci pensi.
E le chiedo, sempre molto gentilmente, di non dare alcun peso alle parole di quella ragazza. Ha dei problemi mentali, molto probabilmente… >>
Incapace di reggere ancora quella orribile conversazione sgattaiolai via e andai sul terrazzo, sperando di non essere vista da nessuno.
Lì mi sedetti e guardai il panorama.
Era bella come sempre Tokyo, con i suoi grattacieli e le sue luci colorate accese già di prima mattina.
Chiusi gli occhi, pensando di nuovo a Fumiko.
La sentivo molto vicina a me, anche se avevamo ben poco in
Era solo una sensazione, eppure, pensavo, probabilmente avrei fatto di tutto per lei.

Come spero lei farebbe di tutto per me…




Una mia amica pensa che il signor. Otsuka voglia far sposare Takahashi con Fumiko...
Voi che ne pensate??
Beh, fatemi sapere... Aspetto le vostre recensioni...

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Spiacevoli sorprese... ***


Il nuovo capitolooo! So che per le 42 persone che hanno letto il primo (x sbaglio, di sicuro) e le 12 che hanno letto (resistito fino al) secondo questa è una cosa bellissima, anche per meeee!!
Perciò ecco il capitolo TREEE!! Corto, ma pieno di (spiacevoli, xD) sorprese... Divertitevi a leggere!!


Quando il pomeriggio tornai a casa trovai una sorpresa di mia madre.
Aveva invitato il signor Otsuka e suo figlio, Takahashi, a cena in casa nostra.
Passai una SPIACEVOLISSIMA serata parlando di automobili e di modo di vestire, quando avrei voluto essere in camera mia a pensare e ad ascoltare musica.
Riuscii a sottrarmi a quella tortura solo quando mia madre offrì un amaro al signor Otsuka, ed essendo io minorenne mi allontanai da loro.
Arrivata nella mia stanza aprii le porte che davano sul giardino e mi voltai.
Davanti a me avevo Takahashi che mi si avvicinava lentamente.
<< Takahashi, non dovresti essere di sotto? >>
<< Anch’io sono minorenne, ricordalo… >>
Lo avevo dimenticato, che sbadata. Aveva ancora 19 anni, gli mancavano solo 4 mesi per raggiungere la maggiore età.
(In Giappone la maggiore età è a 20 anni! NdA)
<< Beh, perché sei venuto qui in camera mia? >>
<< Volevo… Parlarti… >>
Mi si avvicinò ancora e mi mise una mano sul volto, come ad accarezzarlo.
<< Sei davvero bella stasera… >>
Chiuse gli occhi e si abbassò fino a trovare le mie labbra con le sue.
Cercai di sottrarmi ma mi stava tenendo davvero molto stretta.
Non riuscivo a liberarmi da quell’inferno di labbra e lingue che lui stava scatenando, finché non mi arresi in lacrime a quell’intromissione inaspettata e non voluta.
Quando sentii poi le sue mani scendere sul mio petto provai un senso di vomito, avrei voluto gridare fortissimo ma la mia gola era bloccata.
Non riuscivo neanche a parlare.
Sentivo le sue mani scorrere sul mio petto, sbottonando la camicetta, mentre io continuavo a piangere.
E mentre tenevo gli occhi chiusi, pronta al peggio, sentii dei passi svelti in cortile.
Lui si staccò da me e tornò in cucina, lasciandomi cadere sul pavimento.
Mi voltai verso la porta-finestra e vidi Fumiko che mi guardava tristemente.
<< Maiko, cosa ti è successo? Stai piangendo, la tua camicetta è sbottonata a metà… Ti si vede… Il reggiseno… >>
Cercai con tutte le mie forze di parlare e alla fine riuscii solo a dire
<< Takahashi… >>
Lei corse verso di me e mi abbracciò forte. Un piccolo sorriso apparse sul mio volto.
Io, che volevo prendermi cura di lei adesso ero tra le sue braccia e lei si stava prendendo cura di me.
<< Grazie… Fumiko… >>
<< Siamo amiche no? È a questo che servono… >>
Cercando di non guardarmi troppo mi riabbottonò la camicetta e mi asciugò le lacrime, accompagnandomi poi in giardino a prendere aria.
I suoi capelli biondi sembravano quasi bianchi alla flebile luce della luna ed erano uno strano contrasto con il nero dei miei.
In fondo io e lei eravamo agli opposti, eppure ci volevamo bene.
Io alta, lei bassa.
Io ricca, lei povera.
Io amata, lei senza genitori.
Eppure, nonostante la loro morte e la sua decisione di non fidarsi più di nessuno mi aveva salvata.
Aveva deciso che IO ero importante.
<< Finalmente sento di aver trovato qualcuno di importante, qualcuno che sento vicino, qualcuno che non voglio perdere e che per questo difenderò sempre… >>
(per chi lo ha visto, è mooolto simile alla frase che Howl dice nell'omonimo film, Il Castello Errante di Howl, NdA)
<< Grazie Fumiko… >>
Mi avvicinai a lei e la abbracciai, dandole un tenero bacio sulla guancia.
Strette nel nostro abbraccio passammo la notte guardando le stelle e parlando.
E quella notte scoprii il suo più grande segreto…




SUSPANCE? No, neanche più di tanta.... Ringrazio chiunque abbia letto (42-12) e chi ha recensito! Perciò, Grazie a Yuki777 (menzogniera, l'hai già letta tutta la storia!!) e a SillySuper (Anche tu l'hai già letta e commentata, antipatica!!). Al prossimo capitolo, il più presto possibile!!

PS: X ki non lo sapesse (TUTTI) l'altra fanfiction da me in corso di scrittura (SHONEN ZANZO, nella sezione di Naruto) è attualmente interrotta xk nn m fido di cm la sto mandando avanti, xD

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Un Segreto Dal Passato ***


Nuovo capitolo, per la gioia (?) di chi sta leggendo questa storiaaaa!!!
La storia ora diventa intriganteeee!!


Quando mi aveva detto che mi doveva raccontare una storia non pensavo mi avrebbe detto quella storia…
<< Sai perché non ho mai voluto fare amicizia con nessuno? >>
<< Perché? >>
<< Perché gli amici, anche se si professano tali, possono rovinarti la vita… >>
<< Cosa ti è successo? >>
<< Oh, non è successo a me. È successo ai miei genitori… >>
<< I tuoi… Cosa stai dicendo? >>
<< Mia madre aveva un grande amico. Erano amici sin dai tempi delle superiori, quando lei viveva a Osaka.
Lei lo considerava solo un grande amico, ma lui era innamorato di lei. Non si era dichiarato, non glielo aveva mai fatto capire.
Perché pensava lei non avrebbe mai ricambiato. Poi, quando mia madre conobbe mio padre, in gita a Kyoto, lui perse ogni speranza.
Continuò a fare l’amico, e strinse un’ottima amicizia anche con mio padre.
Poi, un giorno, degli uomini fanno irruzione in casa nostra. A guidare quell’irruzione c’era il signor Otsuka, l’amico di mia madre… >>
<< Il signor Otsuka? >>
Ero letteralmente allibita. Perché aveva fatto una cosa del genere?
<< Il signor Otsuka, davanti agli occhi miei e di mio padre, violentò mia madre e poi la uccise.
Poi uccise mio padre e diede fuoco alla casa. Non restò nulla di quelle violenze e quegli omicidi.
Difatti a tutt’ora il caso è chiuso senza condanne, come incendio colposo… >>
<< Tu come fai a sapere queste cose? Come fai, se eri lì, ora a raccontarle? >>
<< Ero piccola, avevo quattro anni. Ancora non capivo.
er questo il signor Otsuka disse ai suoi uomini di non uccidermi… “è ancora una bambina, è inutile ucciderla adesso…” >>
<< Allora è per questo che lui e Takahashi ti odiano? >>
<< Sì… Ricordo che Takahashi era lì, nel momento dell‘uccisione. Aveva appena 9 anni, ma ricordo che disse “Per me è meglio farla fuori subito…” >>
Takahashi. Figlio ricco e viziato del professor Otsuka. Ragazzo affascinante, usa le donne come fossero penne.
Ed ora a tutto questo ritratto di Don Giovanni si unisce quello di omicida. Era difficile far coincidere tutto…
<< Ora devo andare, Maiko. Grazie per essermi stata a sentire… >>
<< Ci vedremo, domani? >>
<< Domani è domenica, vado a trovare i miei genitori… >>
Annuii senza dar peso alle sue parole e andai a dormire, cercando di togliermi dalla testa la visione di un Takahashi bambino che chiede di uccidere Fumiko…


Non mi piace la piega che ho dato al capitolo, nè come l'ho scritto, nè il fatto che è corto... Però la storia è forte... xD... E poi io sono follemente innamorata di Takahashi, è il MIO pg preferito... E il vostro?? xD

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Presentimenti... ***


Grazie x le 4 persone che hanno provato a leggere questa mi ficcy... *-*


L’indomani mattina mi svegliai con un brutto presentimento, per nulla legato alle cupe nuvole che si addensavano nel cielo.
Sentivo che dovevo dire qualcosa a Fumiko, qualcosa di importante, che neanche io sapevo.
Cercando di ignorarlo presi la mia macchina fotografica ed uscii in strada. La domenica mi recavo sempre in giro per la città a scattare foto, era la mia più grande passione.
Feci diversi scatti, ai bambini che giocavano, alle farfalle svolazzanti e anche ad una casa disabitata. Camminando però mi ritrovai davanti all’ingresso del cimitero.
“Vado a trovare i miei genitori…”
Entrai senza neanche pensarci, abbandonandomi al cupo silenzio che regnava in quel luogo. Silenzio che venne interrotto da un urlo, poi soffocato.
Iniziai a correre nella direzione dell’urlo e mi fermai ad osservare.
In lontananza vi erano delle losche figure ben vestite. Due di essi erano il signor Otsuka e Takahashi, gli altri si direbbero membri della Yakuza…
Il signor Otsuka teneva stretto con una mano il polso di Fumiko, mentre Takahashi tentava di toglierle i vestiti.
Avrei voluto intervenire, ma le mie gambe non volevano muoversi di un centimetro. L’unica cosa che ebbi il coraggio di fare, in quel momento, fu di impugnare la macchina fotografica e scattare delle foto, in modo da poterle consegnare alla polizia.
Eppure non potevo rimanere ferma a guardare quegli uomini schifosi violentare la mia migliore amica!
Quasi con le lacrime agli occhi gli urlai di fermarsi e mi spostai dalla mia posizione coperta per farmi vedere.
Fumiko vedendomi scoppiò a piangere e cadde in terra, mentre Otsuka e i suoi se la davano a gambe.
Quando furono abbastanza lontani mi avvicinai a Fumiko, ancora piangente e un poco sanguinante. Le avevano inferto diverse ferite con un coltello.
<< Maiko… Sei venuta a salvarmi… >>
<< Si Fumiko, sono venuta a salvarti… >>
Quando si fu ripresa un po’ mi azzardai a chiederle
<< Quindi è per questo che ieri Otsuka e Takahashi sono venuti a casa mia. Takahashi pensava di farmi stare zitta e ferma per tutta la mattinata stando con lui, mentre Otsuka si sarebbe diretto qui al cimitero per violentarti ed ucciderti… >>
<< Io… Potrei parlare… Sono una persona scomoda… Per la Yakuza… >>
<< Ora non parlare, dobbiamo andare in ospedale. Alcune ferite sembrano molto brutte… >>
<< Ed io cosa dovrei fare? Aspettare che riprovino ancora? >>
Aprii la mia borsa e presi diversi fazzoletti. Raccolsi il coltello insanguinato da terra e lo avvolsi con essi. Lo rimisi nella borsa e richiusi fiduciosa.
<< Cosa farai con quel coltello? >>
<< Adesso andiamo all’ospedale. Lì capiranno la vicenda e chiameranno la polizia e gli daremo questo coltello. In più… >>
<< In più cosa? >>
<< Beh, appena ho visto la situazione, ho pensato di scattare qualche foto con la mia macchina fotografica… Così potrai denunciarli. Verranno processati e imprigionati, non potranno più farti nulla… >>
La abbracciai stretta a me, poi la aiutai a mettersi in piedi. L’ospedale era davvero a pochi passi. Qui i dottori la visitarono subito, capendo che c’era qualcosa che non andava.
Un dottore mi si avvicinò chiedendomi
<< Voi sapete cosa le è successo? >>
<< Dei mafiosi hanno tentato di violentarla e di ucciderla… >>
<< Lei ha intenzione di sporgere denuncia? >>
<< Ha molta paura ma ha deciso di denunciarli. Abbiamo delle prove schiaccianti nei loro confronti… >>
<< Allora vado a chiamare la polizia >>
Fuori dalla camera di Fumiko mi ritrovai a pensare.
Non avrei mai lontanamente immaginato che Takahashi potesse essere così crudele. Cosa lo aveva spinto a diventare così?
Lui mi piaceva, fino a poco tempo prima.
E poi, le parole di Fumiko…
Lei non intendeva assolutamente le mie amiche. Lei diceva che mi doveva importare ciò che pensava Takahashi della nostra amicizia.
Perché vedendoci assieme avrebbe potuto capire che mi avrebbe detto la sua storia, rischiando così di finire imprigionato.
Quindi Fumiko non aveva mai legato con me finchè non mi ero allontanata da Takahashi.
Quando mi aveva visto arrivare pensava volessi dirle qualcosa da parte di lui, e una volta capito che non mi importava nulla di lui si era tranquillizzata.
L’aveva fatto semplicemente per proteggermi, e non potevo chiederle di meglio.
Quando la polizia arrivò Fumiko stava ancora dormendo, perciò iniziarono con fare delle domande a me.
<< Allora signorina, può prego favorire le sue generalità? >>
<< Maiko Gaminata, nata a Tokyo il 24 Marzo 1993, ho sedici anni. >>
<< Grazie. Ora, come ha conosciuto la signorina Fumiko Katemura? >>
<< A scuola >> << Vi siete mai incontrate, oltre oggi, al di fuori della scuola? >>
<< Ieri sera… >>
Continuarono per diversi minuti con queste domande banali e completamente inutili, quando alla fine mi chiesero cosa avessi visto quel giorno.
<< Quindi può affermare con certezza che si tratta di un tentativo d violenza? >>
<< Certo. C’era un uomo che la teneva per il polso ed un altro che tentava di spogliarla, ed altri uomini che ridevano e fumavano >>
<< Dalla sua angolazione ha potuto assistere a tutta la scena? >>
<< Si, vedevo tutto ciò che accadeva in quel raggio >>
<< Saprebbe riconoscere gli uomini che ha visto? >>
Finalmente una domanda sensata! Tirai fuori la mia macchina fotografica ed il coltello insanguinato, gli inquirenti mi guardarono spaventati.
<< Questa domanda dovrei farla a voi. Sono riuscita a scattare delle foto agli aggressori e ho trovato l’arma da loro usata. Ma di una cosa sono certa >>
<< Cosa? >>
<< Due degli aggressori erano il signor Otsuka e suo figlio Takahashi, della famiglia dei Miraki >>
<< Due dei Miraki? Della gente così per bene che commette queste atrocità su di una ragazzina di 14 anni? >>
<< E c’è di peggio… Ma questo ve lo dirà solo Fumiko al processo… >>
Quando i poliziotti finirono di fare domande a Fumiko avevano abbastanza elementi e spedirono tutto al PM della procura di Tokyo.
Nel frattempo ero rientrata nella stanza di Fumiko che appena mi avvicinai mi sorrise
<< Mi hai salvato la vita, grazie… >>
<< Siamo amiche no? E a questo che servono… >>
Dissi, ripetendo le parole da lei dette la sera prima.
<< Ora i Miraki non avranno più chance. Verranno processati e carcerati. Così potrai vivere in tranquillità! >>
<< Si ma… Io non voglio tornare dalla mia famiglia adottiva. Loro non mi amano, loro non mi vogliono nemmeno… Vivo con loro solo perché l’ha stabilito un tribunale!! >>
<< Allora scappa e vieni a vivere da me! Così staremo assieme… >>
<< Mi sembra un ottima proposta, Maiko… >>
Le sorrisi un’altra volta, i nostri visi erano molto vicini.
Vidi lei chiudere gli occhi e li chiusi anch’io, avvicinando le mie labbra alle sue.
Fu un bacio molto casto e semplice, ma che le fece battere il cuore.
Sentimmo l’elettrocardiogramma registrare una frequenza leggermente più veloce e ridemmo.
La nostra era un’amicizia fortissima, al filo con l’amore…




Occhi spenti e sanguinanti, bava alla bocca, voce flebile ma decisa che ripete "takahashi, takahashi, takahashi, takahashi...."
Dopo questo piccolo sclero sul mio pg preferito (che nn è Takahashi xD, noooooooo) vi dico solo che vi lowwo, anke se siete in 2 o in 400 a leggere, vi lowwo tutti!! *-*
Al prossimo chappy!!










TAKAHASHI <3

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Il Processo ***


IL PROCESSO

Grazie per le 2 persone che hanno letto il 4° capitolo (-.-')


<< Prego, gli imputati si alzino >>
<< I signori Otsuka e Takahashi Miraki sono processati per omicidio volontario premeditato dei signori Jiran e Takayuki Katemura, violenza sessuale sulla signora Jiran Katemura e tentata violenza e tentato omicidio nei confronti della signorina Fumiko Katemura. Lascio la parola a voi dell‘accusa >>
<< Grazie signor giudice. Vorremmo solo portare un testimone >>
<< Va bene, prego signorina testimone >>
Mi alzai e raggiunsi il posto che mi avevano preparato. Mi fecero le solite domande del caso
<< Mi chiamo Maiko Gaminata, sono nata a Tokyo il 24 Marzo 1993, ho sedici anni. Frequento la scuola superiore nel complesso di Shindi, nel lato Est di Tokyo. >>
<< Bene, Ora ci dica, cos’ha visto quel giorno nel cimitero? >>
<< Ho visto chiaramente il signor Otsuka tenere per un polso la signorina Fumiko, mentre suo figlio Takahashi tentava di toglierle i vestiti. >>
<< Obiezione vostro onore, il mio assistito nega di conoscere questa ragazza >>
<< Respinta, il signor Otsuka insegna nel complesso Shindi, nella classe della signorina Maiko. Continui pure… >>
Continuai a parlare a lungo, cercando di tralasciare i dettagli più brutti che al solo ricordo mi venivano i brividi.
Sentii per tutto il tempo gli occhi della platea puntati su di me, soprattutto quelli di Fumiko.
<< Grazie per la sua deposizione, signorina Gaminata. Può tornare al suo posto. >>
Mi alzai e tornai a sedere dov’ero prima, molto vicina a Fumiko, che si preparava per raccontare la sua storia.
<< Voi della difesa avete qualcosa in proposito? >>
<< Nulla signor giudice. Vorremmo solo fare delle domande alla signorina Fumiko in merito della sua deposizione contro i miei assistiti >>
<< Va bene… Signorina Katemura, prego fatevi avanti >>
Vidi Fumiko andare a sedere dov’ero seduta io. Il suo corpo si muoveva sinuoso ma la sua andatura era leggermente traballante per via dell’emozione.
Era veramente bellissima, anche con il trucco sfatto da mille pianti e i capelli messi a posto con poco tempo.
<< Signorina Katemura, lei ha dichiarato di aver visto ben dieci anni fa il signor Otsuka violentare sua madre e poi uccidere i suoi genitori… >>
<< Obiezione vostro onore, la signorina Katemura è ancora quattordicenne, questo linguaggio non è consono alla sua età >>
<< Accolta. Moderi il linguaggio, avvocato >>
<< Va bene signor giudice. Dicevo, come può basarsi la sua denuncia su ricordi di fatti avvenuti dieci anni fa?
Probabilmente in tutti questi anni i suoi ricordi sono andati dimenticati, e, provando un leggero odio verso la famiglia Miraki, può aver deciso di denunciarli per quei fatti, anche se formulati con ricordi falsi >>
<< Signor avvocato. Se lei avesse quattro anni e vedesse un uomo violentare sua madre e uccidere i suoi genitori non crede che rimarrebbe così shockato da avere un segno di quella notte impresso dentro di lei? >>
<< Senza dubbio, su questo non ho nulla da ridire. Ma lei è sicura che sono stati proprio i miei assistiti a commettere quegli atti? >>
<< Il signor Otsuka era un ottimo amico di mia madre, tanto che lei si fidava ciecamente di lui. >>
<< E perché avrebbe dovuto compiere quegli atti? >>
<< Perché segretamente e perversamente innamorato di mia madre, quando scoprì che lei si sarebbe sposata con mio padre elaborò questo suo piano di vendetta >>
<< E perché la violenza? >>
Capii anche io la strategia della difesa. Voleva far almeno decadere il reato di violenza, far passare l’incendio come colposo e prendersi una pena solo per omicidio. E magari con questa storia della gelosia ottenere delle attenuanti. Gli avvocati erano proprio delle succhiasangue…
<< Ripeto, era perversamente innamorato di mia madre. Quindi voleva rinfacciare a mio padre che anche lui se la poteva portare a letto. Ma riscontrando in lei una ribellione alla fine decise di ucciderla. Poi uccise mio padre e risparmiò solo me >>
<< Quindi secondo lei è per questo che hanno tentato di violentarla e ucciderla al cimitero? Per toglierla di mezzo? >>
<< Esatto… Il signor Otsuka era stato clemente risparmiandomi, ma Takahashi voleva uccidermi comunque… >>
<< Grazie della sua deposizione. Signor giudice, ho finito con le mie domande >>
<< Bene. Quando avete finito portatemi le vostre considerazioni. Per il momento l‘udienza è sospesa per giudizio. Tra poco si rientrerà in aula >>
Vidi Fumiko uscire dalla stanza e la seguii nel bagno delle donne




........................


Sono Perfida!! Saprete presto cosa succederà, non disperatevi! Ma voi RECENSITE!!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Troppe parole fanno male ***


Ultimamente mi sento buona... ^^
Ecco un nuovo capitolo!! ^^


TROPPE PAROLE FANNO MALE
Si stava bagnando la testa, faceva molto caldo nell’aula.
Mi avvicinai molto cautamente a lei e la osservai. Si ritirò su e si sedette in terra, la imitai subito.
<< Secondo te cosa gli faranno? >>
Era preoccupata per la sorte di quei due assassini che avrebbero potuto ucciderla in qualunque momento?
<< L’avvocato della difesa sperava di far cadere qualche accusa, in modo da scontare una pena inferiore.
Ma penso che comunque, con le prove che hanno le violenze su di te sono certe.
Ora hanno rispolverato tutte le scartoffie del vecchio processo e hanno trovato qualche analogia con il tuo racconto, perciò credo che avranno anche l’accusa di omicidio >>
<< E di Takahashi che mi dici? >>
<< Takahashi è due persone in una. A volte gentile e tranquillo, altre spietato assassino.
È come dottor Jeckyll e Mr Hide… Credo che anche lui nasconda dei terribili segreti riguardo la sua infanzia.
Insomma, è anormale che una persona cambi da un secondo all’altro! >>
<< Cosa può essergli successo a spingerlo a diventare così? >>
<< Io un idea ce l’ho, ma ho paura che sia la verità… >>
<< Capito… Chi subisce violenze in famiglia da piccolo spesso sviluppa un’altra personalità che accetta tutto.
Quando è un assassino è il vero Takahashi, sennò finge di essere un bravo ragazzo… Ho sempre pensato che i Miraki fossero vicini alla Yakuza, ma non pensavo che Otsuka ne fosse addirittura uno dei capi… >>
<< Io lo avevo pensato sin dall’inizio. Troppo ricco, troppo preciso, suo figlio troppo perfettino. Dietro c’è sempre la Yakuza… >>
<< Si dice che una volta Takahashi è stato trovato in possesso di 40 grammi di cocaina… >>
<< Beh, in quel caso, oggi avranno la condanna che si meritano per averti rovinato la vita… >>

Tornammo in aula, il giudice era rientrato da poco
<< Gli imputati si alzino in piedi >>
Vidi Otsuka e Takahashi guardarsi con sguardo fin troppo fiducioso. Che avessero corrotto il giudice?
<< Il signor Otsuka Miraki è condannato ad anni 35 di carcere per omicidio volontario premeditato dei signori Jiran e takayuki Katemura, violenza sessuale ai danni della signora Jiran Katemura, incendio doloso alla casa della famiglia Katemura, tentativo di violenza di omicidio ai danni di Fumiko Katemura. 35 anni da scontare in isolamento, a regime duro, in una cella singola >>
Otsuka abbassò gli occhi e si girò a guardare male il suo avvocato
<< Il signorino Takahashi Miraki, sebbene minorenne all’epoca dei fatti e tutt’ora, è condannato ad anni 27 di carcere per gli stessi reati imputati al signor Otsuka, con l’aggiunta del reato di spaccio di sostanze stupefacenti a minori e guida senza patente in stato di ebbrezza. L’imputato dovrà scontare la pena i primi 4 mesi in un carcere minorile, dopodichè in isolamento. >>
Takahashi iniziò ad urlare, dicendo di non essere stato lui a commettere tutti quei fatti
<< Non sono stato io! Sono stato incastrato da Maiko, lei mi odia perché le ho messo le mani addosso!! >>
<< Signorina Maiko Gaminata, è vero ciò che dice l’imputato? >>
<< Si, signor giudice. Ma ci terrei a fare una domanda all’imputato, se mi è concesso >>
Il giudice mi guardò male ma mi diede il permesso di avvicinarmi a Otsuka e Takahashi.
<< Signor Otsuka, sono vere le voce che dicono che lei ha sempre maltrattato suo figlio sin dalla tenera età? Sua moglie tentò di scappare di casa con il figlio ma venne disgraziatamente trovata morta in un misterioso incidente stradale? >>
Il giudice, scosso dalle mie dichiarazioni rinviò l’udienza a due settimane dopo, per poter indagare a pieno su queste nuove dichiarazioni




Si, questo capitolo finisce da schifo... ^^ ma avendo avuto 80 visite al primo capitolo, e tante altre agli altri... Spero che qualcuno ci rimarrà male sapendo che il prossimo è l'ULTIMO CAPITOLO!!
Baci, LuNie!

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** La Fine di Tutti i Guai ***


Quelle due settimane io e Fumiko le passammo a Kyoto, con una scorta che la controllava.
Per via del rinvio dell’udienza Otsuka e Takahashi vennero rimessi temporaneamente in libertà, quindi Fumiko doveva essere protetta.
Prima di tornare a Tokyo passammo la serata sveglie a parlare del nostro futuro
<< Maiko, cosa farai una volta finito il processo? >>
<< Assolutamente nulla. Tornerò a scuola, continuerò la mia vita di sempre >>
<< Io credo che tutto questo processo cambierà la mia vita, nuovamente.
Sono felice che tua madre abbia fatto la richiesta per farmi venire a vivere da voi! >>
<< Così potremmo stare insieme tutti i giorni! >>
<< Si, e non c’è niente di più bello che stare con te, Maiko! >>
Mi saltò letteralmente addosso, facendomi cadere in terra e smorzando il mio gemito di dolore con un bacio.
Fu mille volte meglio del bacio strappato da Takahashi, perché questo conteneva vero amore e una fortissima amicizia.
Io e Fumiko non ci saremmo mai abbandonate, saremmo rimaste assieme fino alla fine, ognuna a badare all’altra.
Poco importa dei pregiudizi che la gente potrà avere su di noi…

All’uscita dal tribunale i giornalisti ci assediarono.
Ci fecero ogni sorta di domande.
<< Allora Fumiko, ora cosa farai? >>
<< Andrò a vivere a casa della mia migliore amica e continuerò a vivere la mia vita come ho sempre fatto, senza paura… >>
<< Maiko, come hai fatto a scoprire… >>
I giornalisti non la smettevano più.
Alla fine si decisero ad andare, permettendoci di tornare a casa.
Mano nella mano, io e Fumiko varcammo il cancelletto. Anche lei si sentiva finalmente a casa.
Aprii la porta e vidi mia madre in salotto mentre guardava la televisione.
La raggiungemmo, per vedere cosa diceva
- Il signor Otsuka Miraki dovrà scontare 37 anni di carcere per triplice omicidio, violenza, incendio e tentativo di violenza e omicidio,
mentre suo figlio Takahashi Miraki dovrà scontare 28 anni, con l’attenuante della schizofrenia, per gli stessi reati imputati al padre e spaccio di droga e guida senza patente in stato di ebbrezza.
Dalla procura di Tokyo è tutto, vi restituisco la…-
Io e Fumiko ci guardammo. Finalmente tutto era finito.
Otsuka e Takahashi erano in carcere e finalmente noi potevamo rifarci una vita…
Andammo nella mia stanza e sistemai il materasso per Fumiko.
Lei guardava fuori dalla porta finestra.
La luna quella sera era piena e i suoi capelli sembravano veramente bianchi.
Incapace di resistere a quello spettacolo andai verso di lei e la baciai con passione.
Le nostre lingue si muovevano in una danza sfrenata e le nostre mani si cercavano.
Quando mi staccai da lei la guardai intensamente
<< Fumiko… Ti amo… >>
<< Ti amo anche io… Maiko… >>


FINE

Si, è finita male, lo so... GRAZIE PER TUTTI QUELLI CHE HANNO LETTO QUESTA FICCY, VI ADORO!!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=395725