impressionismo dello sconforto

di Alyeska707
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** iridi ***
Capitolo 2: *** palmi ***
Capitolo 3: *** palato ***
Capitolo 4: *** voce ***



Capitolo 1
*** iridi ***


iridi

Mani che tirano le palpebre, dita premute contro alle tempie, «via, via!»  non fai che ripetere ai tuoi pensieri che ti assillano, che ticchettano fastidiosamente ad ogni secondo, non ti lasciano in pace… Quando riapri gli occhi vedi davanti a te fogli su fogli, tutti pieni di schizzi e tutti in ostaggio degli stessi soggetti  : voi. Impugni la penna, vorresti cancellare ogni disegno, sommergerlo con scarabocchi d’inchiostro, invece la tua mano si avvicina alla carta solo per ridefinire meglio una linea, intensificare il contrasto di un occhio : così siete proprio voi. Sorridi, poi te ne accorgi : ti ritrai, stupida! Sei così… persa! Hai combinato un bel casino… e più ci pensi, più cerchi una risposta in quegli occhi chiari schizzati, iridi che ti hanno fatto rabbrividire così tante volte, che ti hanno destabilizzata, divertita, fatto letteralmente impazzire… e mentre tu le fissi anche loro ti fissano, ma il loro silenzio non ti rassicura, perché Duncan ha smesso di parlarti da un pezzo, e la responsabile, lo sai, sei soltanto tu, Gwen.





. . .
hai spunti per una prossima flashfic sperimentale? non tirarti indietro, qui c'è sempre bisogno di nuove idee ;)
. . . 
Alyeska

 

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Capitolo 2
*** palmi ***


palmi
 
Fsss - Duncan apre il getto e tu lo trovi così rumoroso,  troppo freddo, e le gocce che precipitano sono così tante e così insistenti, affilate… ti bucano il petto come aghi, li senti, ti feriranno! Ti copri, ti stringi, ma perché? Duncan ti avvicina, hai paura dell’acqua adesso? Hai già i capelli fradici, le gocce non feriscono più soltanto il tuo corpo, le senti ticchettare nella tua testa, così incessanti, fastidiose… non fanno che colpire i pensieri sbagliati, i ricordi più cupi… ma poi non le senti più ; no Gwen,  non ti senti più, appena le mani di Duncan cominciano a muoversi lungo il tuo corpo, una coperta, una carezza, un vento sotto questa pioggia fredda che ti porta tepore, e non riesci più a risponderti, a capire, neanche a pensare… è tutto un flusso che ti travolge e da te esce e non sai reagire, non puoi reagire, sai soltanto abbandonarti e vuoi soltanto questo, contro la sua pelle, insieme alla sua bocca… la vuoi, la cerchi, non riesci a ritrarti, la temperatura è più calda, quasi bollente… ma le sue labbra non le riesci ad afferrare; lui ti morde, con te gioca, ti dà un pizzicotto e tu cerchi di liberarti, ma, non puoi fingere di non volermi Gwen! Chi vuoi che ci caschi? E allora smetti di divincolarti dalla sua presa, lo guardi negli occhi, nel silenzio spezzato dal getto della doccia e ascolti il suo respiro, segui il suo corpo… I suoi palmi, rassicuranti, ruvidi – chissà le loro linee quale verità celano - ti sollevano il viso, con le dita delinea il contorno della tua bocca… e tu chiudi gli occhi, cedi
completamente
Il getto non si placa ma non gli dai più importanza.
 

...
ammetto  : questa cosa dello sperimentalismo mi sta… elettrizzando! Mi sono tanto divertita a inserire Duncan col discorso indiretto libero! no Duncan no party, in fondo. toutefois : come il getto della loro doccia –che mi ha pure suggerito il cambio di rating - , spero non si plachi nemmeno questa mia piccola ispirazione, che, se si conserverà intatta,... a presto ;)
Alyeska

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Capitolo 3
*** palato ***


palato
 
Ti metti a sedere sullo sgabello e ti affacci alla finestrella che dà sul piano cucina, heey ma dove sei finito? Bussi col fondo spesso del bicchiere sulla superficie, poi lo sollevi in aria e vorrei un gin tonic, per favore! Non ho tutto il giorno, Duncan! Cominci a fissare il bicchiere vuoto e lo immagini pieno e adesso immagini immagini più nitide della trasparenza del tuo drink preferito : tu ridi, lui no, lui ti guarda e basta e tu non capisci se questo ti piace? O ti mette in soggezione? Perché continui a guardarmi così! Perché non mi privo mai della bellezza. Ti obbliga ad abbassare lo sguardo, quanto sei vulnerabile, a volte vorresti poter esclamare che non lo sopporti! ma sai che sarebbe mentire e a te non piacciono le menzogne e ti piace lui, tanto, anche se non glielo dici mai. Ti riempie il bicchiere e ti accarezza la mano per fartelo afferrare, ma che ci hai messo dentro? Niente di cui mi possa vantare Gwen, è solo un banalissimo gin tonic. Non lo bevevi da tanto, puntavi sempre su altro ed avevi finito col dimenticarne il sapore e quando ne prendi un sorso ne resti sorpresa : è un gusto intenso amaro frizzante sì, proprio come te, e ti colpisce e rinfresca il palato e ne vuoi già ancora,  ho fatto un ottimo lavoro, vedo!
Inclini il tuo bicchiere e te lo avvicini allo sguardo, riesci a vedere attraverso perché il vetro è trasparente e anche il suo contenuto, proprio come il gin tonic, ma è soltanto acqua. Ti scivola in gola, non appaga il tuo palato.




...
gin tonic, grande amore che... sì insomma, dev'essere un po' dappertutto, un po' come un profumo, dove non arriva un buon vino rosso o un martini rosato con ghiaccio.
gin tonic che, in questo caso, offre un bel gioco di specchi alla povera Gwen, in questo labirinto di ricordi... tuttappost? secondo me no
anche qui la chiave di lettura è giocata sul discorso indiretto libero , quindi nel caso tu, lettore, ti senta un po' perso... ricorda che ho ficcato molto "tra le righe" i discorsetti che spesso (sempre) trovi così : "..." o, nei casi più eleganti, così : «…»  e tutto ciò per il mio intento base, missione personale : scrivere seguendo una tecnica impressionista, basata sulla velocità delle percezioni ; a questa aggiungiamo pure il flusso libero di pensieri *James Joyce, I'm thinking about you*
mi raccomando cari miei, fatemi sapere cosa ne pensate ^.^ (ammetto che la più forte spinta per impegnarmi sono proprio le recensioni eheh) e -spero- à bientot!

Alyeska

 

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Capitolo 4
*** voce ***


voce
 
Ti giri: ma che…? Quella risata… no, Gwen: è soltanto l’ennesimo passante che non hai mai incontrato prima e quella non è la sua voce perché non può esserla, tu l’hai mandata via e non tornerà; te lo ripeti, ma infondo lo sai: continuerai a sentirla ovunque perché la razionalità non conta niente, con lui non è contata mai, e ci sono cose che non puoi controllare, tutte quelle che lo riguardano, e non è una novità, l’hai sempre saputo: come quando non dovrei baciarlo, ma oppure i mille non. posso. arrossire, ma tanto poi oh Gwen, ti ho imbarazzata così tanto? C-COSA? Non sono imbarazzata!
E invece sì, eccome, con lui lo eri sempre, però non ne hai mai afferrato il motivo: ti imbarazzava guardalo a lungo negli occhi, così abbassavi lo sguardo e ritrovarti stretta nei suoi abbracci perché da dove viene questa dolcezza che provo? e poi sentire i suoi complimenti sussurrati all’orecchio… la sua voce bassa, sardonica, pungente: un brivido. Hey, Gwen! Vento freddo. Ti amo, piccola. Il ghiaccio dalla punta delle dita fin dentro al petto.
La sua voce ti divora e vorresti darti una sberla, ma sei in strada, poi la gente che penserebbe?! Si fotta la gente avrebbe detto, ma tu non sei lui e i tuoi pensieri sono tanto diversi dai suoi quanto lo sono le vostre voci: non puoi imitare il suo tono per sentirti al sicuro, non hai riparo, Gwen, sei al freddo da sola e l’hai scelto tu. Sei masochista, no, come hai potuto pensare fosse la cosa più giusta? Basta! Riesci soltanto a ripeterti riprenditi, Gwen! Sei patetica! Ma non sei patetica, sei soltanto triste. Te l’aveva detto, Duncan; la sua voce roca, che ti prende? Ma tu l’hai spinto via.
Chissà i suoi buonanotte, piccola a chi sono rivolti adesso.




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no, non mi ero dimenticata della raccolta e sì, superare le 500 parole in sessione è o impossibile o suicida ( queste sono 306 :) )
ricalco il solito concetto: questa raccolta non vuole proporsi come semplice, i discorsi diretti ci sono ma non sono segnalati (discorso indiretto libero), punta sulla velocità e uno stile alla Joyce: veloce ma intenso, un musicale casino, una composizione data rovesciando barattoli di vernice.
l'ultimo plot-twist è stato la decisione di delineare uno spettro di flashfic che coprano tutti e 5 i sensi (ergo, ce ne sarà almeno un'altra), e ricapitolando abbiamo: iridi (vista) - palmi (tatto) - palato (gusto) - e ora la voce : udito. guess which one will be the next ... wow, davvero difficile questa
è una raccolta diversa dallo standard del sito, è sperimentale, ma spero possiate apprezzarla comunque ; fatemi sapere, sono curiosa dei vostri riscontri ;)

Alyeska

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