Quattro ragazze per Ranma

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Shan - pu - La spietatezza mista a dolcezza ***
Capitolo 2: *** Kodachi – La bellezza leggera mista a cattiveria ***
Capitolo 3: *** Ukyo – un amore passato e mai dimenticato ***
Capitolo 4: *** Akane – L’amore più profondo e mai sbocciato del tutto ***



Capitolo 1
*** Shan - pu - La spietatezza mista a dolcezza ***


Mentre aveva appena finito di mangiare, Ranma promise alla sua promessa fidanzata Akane di allenarsi insieme a lei alle arti marziali.
Fin qui nulla di strano se non fosse per il fatto che a Ranma gli piaceva molto prendersi gioco di lei.
< Sei molto goffa > gli fece il ragazzo < Come pensi di riuscire a sconfiggermi se ti muovi in quel modo? >
< Sono solo affaticata. Tutto qui > rispose Akane con indifferenza.
< Solo oggi sei affaticata? Direi da molti giorni a questa parte. >
< Non osare prenderti gioco di me. Lo sai di cosa posso essere capace. >
< Allora dimostramelo. Io non mi impegnerò minimamente e aspetterò ogni tua mossa in attesa che tu possa colpirmi veramente. >
Muovendosi a gran velocità, Akane cercò di colpire in tutti i punti possibile il corpo di Ranma.
Ma il giovane ragazzo si muoveva così veloce che Akane riusciva molto difficile stargli dietro.
< Allora? Vuoi che continui io? >
Mentre in pochi secondi Ranma abbassò la guardia, fu colpito nelle sue parti basse piegandosi dal dolore.
< Non è valido! L’hai fatto di proposito! > fece Ranma con voce strozzata.
< Ti ho colpito dove sei più vulnerabile > rispose Akane piccata < La prossima volta cerca di proteggerti a dovere invece di fare lo stupido. >
< Molto bene. Adesso abbiamo scherzato fin troppo. Ora assaggerai tutti i miei allenamenti. >
Cercando di colpire Akane con una scarica di colpi, la povera ragazza fu colpita così forte in viso da essere catapultata contro il muro.
Per nulla dispiaciuto per come l’aveva trattata, Ranma si limitò ad asciugarsi il sudore e a girarsi dall’altra parte.
< Sei una sciocca se pensavi davvero di sconfiggermi. Hai ancora tante cose da imparare. >
< Lo pensi davvero? >
Rialzandosi con un balzo repentino mentre stava perdendo sangue sul mento, Akane riuscì a colpirlo una seconda volta nelle sue parti basse.
< Adesso voglio proprio vedere se continuerai a fare il galletto > mormorò Akane prendendolo in giro.
< Ti credi furba? >
< Certo. E non provare a rialzarti o sarà peggio per te. >
Ma Ranma non voleva essere ubbidito da una donna, specialmente si si trattava di Akane.
< Io ti ho avvertito. >
Vedendo che ero molto debole, Akane finì il povero Ranma dandogli un calcio dritto sul viso mandandolo K. O.
Completamente intontito, il ragazzo si rialzò dopo soli dieci minuti.
< Allora mio caro, vuoi la rivincita? >
< Assolutamente no. Mi hai sconfitto perché mi sono preso gioco di te. Ma la prossima volta non andrà diversamente. >
Dopo essersi rivestito, Akane non riusciva a capire dove volesse andare nel pomeriggio.
< Ranma, dobbiamo studiare per domani. Abbiamo il compito in classe. >
< Lo farò più tardi, tranquilla. Adesso ho un appuntamento improrogabile in cui non posso mancare. >
< Un appuntamento? E con chi? >
< Mi dispiace ma questi non sono affari tuoi. Ci vediamo stasera dopo cena. >
Completamente inorridita dai modi di fare del ragazzo, Akane decise di continuare ad allenarsi senza pensare minimamente a lui.
“Sono sicuro che sta per uscire con una donna. Ma non me ne frega niente. l’unico che ci perde è proprio lui.”
 
 
Una volta recatosi al ristorante dove lavorava Shan - pu e la sua bisnonna, vide la giovane ragazza intenta ad aiutare la vecchia in cucina.
< E’ permesso? C’è qualcuno? >
Sentendolo arrivare piano piano, Shampoo uscì fuori dalla cucina balzando verso di lui per abbracciarlo come faceva sempre.
< Ranma! Che bella sorpresa! Non ti aspettavo così presto, sai? >
< Mi è venuta un po’ di fame e ho pensato di passare di qua. So che è molto presto ma più tardi devo finire i compiti di scuola e non posso tardare. >
< Non ti preoccupare, futuro marito > fece Obaba < Ti cucinerò qualcosa lo stesso. >
< Grazie, Obaba. >
< Prego. Accomodati pure dove vuoi insieme a mia nipote. >
< Ma io veramente preferirei mangiare da solo… >
Ma la giovane ragazza non ne voleva sapere di allontanarsi da lui.
< Allora Ranma, com’è andata oggi? Hai avuto molto da fare a scuola? >
< No, le solite cose. Ascoltare durante le lezioni, la ricreazione, ancora lezione e finire i compiti per domani. Tutti i giorni la stessa routine. >
< E non ti annoi un po’? >
< Abbastanza. Ma non posso abbandonare la scuola nel bel mezzo dell’anno scolastico. >
< Ti capisco… Però se tu volessi anche lavorare un minimo, io e mia nonna ri assumeremo nel nostro ristorante. >
< Non credo che sia una buona idea > rispose Ranma storcendo il naso.
< Perché no? riesci a stare così tanto lontano da me? >
< Io veramente… >
< So che puoi essere molto confuso, ma io farei qualsiasi cosa per te. Davvero. >
Ritrovandosi in braccio la giovane ragazza, Ranma non fece niente per fermarla.
< Shampoo, io… >
< Hai davvero fame? O sei venuto solo qui per vedermi? >
< Diciamo tutte e due le cose… >
< Ti va di mangiare più tardi? Rimaniamo un attimo da soli. Ho bisogno di stare con te. >
Facendo un segno alla sua bisnonna, Obaba capì di dover passare più tardi e di lasciare i due ragazzi completamente da soli.
< La mia bisnonna non ci darà minimamente fastidio > fece Shan - pu con tono sensuale.
< Shampoo, perché vuoi rovinare un’amicizia così? >
< Perché noi due non siamo fatti per rimanere amici. Dobbiamo fidanzarci e poi sposarci. >
< Non so se posso rompere la promessa che mio padre ha fatto al padre di Akane. Sarebbe tremendamente irrispettoso nei loro confronti. >
< E con ciò? È brutto sposarsi forzatamente se tu non la ami… Mentre di me che cosa pensi? >
Mentre a Ranma gli risultava molto difficile resistere a Shampoo a causa di un profumo dolce che gli inebriava la mente, alla fine dovette cedere per dargli un rapido bacio sulle labbra che per lei sapeva di liberazione.
< Ranma, allora mi ami veramente? >
< Non ho detto questo > fece Ranma con tono indifferente < In questo periodo mi sento molto confuso. Ho troppe cose per la testa. >
< Se vuoi posso aiutarti io… >
< Mi hai già aiutato abbastanza, grazie… Adesso sì è fatto molto tardi e devo assolutamente andare. >
Uscendo dalle grinfie di Shampoo, Ranma era pronto ad andarsene.
< Ranma, aspetta un momento > mormorò Shampoo fermandolo sulla porta < Che cosa pensi di questo bacio? >
< Sinceramente non lo so… Sei una ragazza dolce e carina ma allo stesso tempo spietata. Devo pensare sul nostro rapporto di amicizia e potrò decidere. A presto. >
< Non mi fare stare in pensiero però! > fece la ragazza salutando da lontano il giovane ragazzo.
“Finalmente dopo tanto tempo sono riuscita a fare breccia nel cuore di Ranma. Ma lui mi saprà davvero ripagare?”

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Capitolo 2
*** Kodachi – La bellezza leggera mista a cattiveria ***


Nella stessa sera, mentre Ranma stava tornando a casa, doveva spiegare ad Akane e alla sua famiglia il perché se n’era andato di casa in maniera così repentina.
“Ed ecco che presto comincerà il terzo grado. Accidenti, se solo lo potessi evitare…”
Erano appena trascorse le otto di sera e l’intera famiglia Tendo e Genma Saotome stavano mangiando in completa compagnia guardando la televisione.
“Sono distratti dalle immagini della tv. Forse riesco a non farmi vedere.”
Ma inavvertitamente, il giovane Ranma andò a sbattere contro un cumulo di biancheria che Kasumi aveva lasciato lì accidentalmente.
< Che diavolo è stato? > domandò Nabiki.
“Accidenti! Che male!”
< Vado io a controllare. Tanto ho finito la mia cena. >
< Non mangi più, Akane? >
< No, Kasumi. Stasera non avevo molto appetito. Mi ritiro nella mia stanza per fare i compiti. >
< Brava, figliola. È così che sì fa’ > rispose Soun Tendo orgoglioso di Akane.
< Ma papà, ha a malapena toccato il cibo > protestò Kasumi.
< In questo periodo è molto stressata per la scuola. Ha la mente troppo impegnata. Ma vedrai che tra un po’ di giorni ricomincerà a mangiare con voracità. >
< Spero che tu abbia ragione. >
Una volta raggiunto il povero Ranma che era ancora capitombolato a terra per il colpo subito, Akane divenne velocemente seria.
< Allora sei tornato… >
< Mi aspettavi, forse? >
< Perché dovrei aspettare un ragazzo irrispettoso come te? Sei andato dalla tua Shampoo? >
< Lei non è la mia Shampoo > rispose Ranma alquanto furioso.
< E’ inutile che tu ti scaldi. Non sono così sciocca come puoi pensare. >
< Ma io in verità non ho detto questo… >
< Ma lo stavi pensando. Ti ha coccolato e ti ha baciato? >
< Assolutamente no! sono solo andato a mangiare qualcosa di rapido e sono tornato a casa. Non mi sono dimenticato che domani c’è un compito molto importante. >
< Ah davvero? Da quando in qua ti interessa così tanto la scuola? >
< Da sempre! >
< Da quello che posso dedurre sei sempre distratto da tutte le ragazze che ti girano intorno… Prima Shampoo, poi Kodachi e infine Ukyo… Credi davvero che io non l’abbia capito? >
< Sei forse gelosa, Akane? >
< Gelosa di te? Ma fammi il piacere! Anche se siamo promessi sposi, non potrei mai sposare uno come te. Prima cresci e poi ne riparliamo. >
< Sono abbastanza cresciuto! >
< Certo… Comunque non ho più voglia di discutere con te. Mi hai fatto solo perdere del tempo. >
< Ma se hai fatto tutta da sola! >
< Buonanotte, Ranma. Spero per te che domattina sia una giornata molto fortunata. >
< Non c’incastra niente la fortuna! Studierò tutta la notte e domani sarò pronto per il compito. >
< Auguri, allora. Non hai mai studiato per tutto il corso dell’anno e voi rimediare in una sola notte? Credo che sia impossibile. >
< Niente è impossibile e te lo dimostrerò! >
< Lascia perdere, non m’interessa > disse infine Akane prima di chiudersi definitivamente nella sua stanza.
“Akane Tendo, riesci sempre a farmi arrabbiare in qualsiasi momento.”
 
 
La mattina dopo Ranma si svegliò di soprassalto dopo essersi addormentato sopra una moltitudine di libri.
“Accidenti. Ma che ore sono?” pensò con aria assonnata.
Vedendo che era molto tardi, Ranma uscì di casa molto velocemente senza fare nemmeno colazione.
< Ma Ranma! Non mangi niente? >
< Non ho tempo, Kasumi. Mi aspettano a scuola. >
< Ci credo visto che Akane è uscita di casa più di mezz’ora fa’. Stai attento. >
“La solita Kasumi. Una specie di madre che manda avanti questa famiglia.”
Dopo aver raggiunto la scuola, Ranma si riversò immediatamente in classe a ripassare le ultime cose.
“Accidenti. Non mi ricordo niente. non posso fare un compito in queste condizioni.”
Preso dal panico più profondo, alla fine Ranma decise di inventare una scusa al suo professore dicendogli che non si sentiva bene.
< Va bene, Ranma Saotome. Recupererai il compito non appena ti sentirai un po’ meglio. >
< La ringrazio professore > rispose Ranma simulando un fortissimo mal di pancia.
< Adesso torna a casa e riposati, d’accordo? >
< Sicuramente. Arrivederci. >
Vedendo come l’aveva fatta franca, Akane lo fissava con odio e disprezzo.
“Hai visto? Anche se a scuola non vado bene come vorrei, riesco ancora a fare breccia nel cuore dei professori raggirandoli.”
Ritornando a casa a piedi, prima di uscire dal giardino della scuola, Ranma si andò a scontrare contro una Kodochi alquanto distratta.
< Ranma! Allora è destino esserci scontrati. >
< Ma Kodachi, dove sei sbucata? >
< Scusami, ma andavo di fretta. Sono in un ritardo spaventoso. >
< Non occorre che tu vada così di fretta. Non ti ricordi che hai la prima ora sguarnita? Il professore è assente. >
< Accidenti, che sciocca! Me ne ero completamente dimenticata. >
“Già… Ma perché io invece sono riuscito a ricordarmelo?”
< Allora è destino che in questo momento io e te stessimo insieme > fece Kodachi piombando addosso a Ranma abbracciandolo stretto stretto.
< Kodachi, così mi fai male… >
< Ma un ragazzo forte e aiutante come te può sopportare qualsiasi cosa, no? >
“Sì. A parte le ragazze appiccicose.”
< Posso fare qualcosa per te? >
< Rimani con me ancora un po’… Non andare a scuola. >
< In effetti dovevo tornare a casa visto che non mi sentivo molto bene. >
< Oh, quanto mi dispiace! Che cos’hai? >
< Solo un forte mal di pancia. Ma vedo che mi sta passando. >
< Meno male… Vorresti fare una passeggiata con me fino al parco? >
< Ma io veramente… >
< Se rimaniamo qui rischiamo di essere scoperti dai professori. E non vuoi farti vedere da loro in ottima salute, vero? >
< Certo che no. andiamo pure. >
“Maledizione. Mi ha incastrato per bene.”
 
 
Una volta arrivati al parco, Kodachi non smetteva di fissare Ranma con sguardo pieno d’amore e di felicità.
< Ranma, dal primo momento che ti ho visto, io mi sono subito innamorato di te. >”ù
“Perché questa frase non mi è nuova?”
< Kodachi, secondo me stai esagerando. >
< E’ la verità. Io non scherzerei mai su queste cose. Il mio amore per te è sincero… Ma il tuo? >
< Sinceramente non so cosa pensare > rispose Ranma facendo l’indifferente < In questo momento devo pensare alla scuola e non ho tempo per distrarmi. >
< Tu che pensi alla scuola? Ma se non fai altro che allenarti alle arti marziali in compagnia di Akane Tendo > rispose Kodachi lievemente irritata dopo aver detto il nome della ragazza.
< Sei forse gelosa? >
< Lo saresti anche tu se tu mi amassi e stessi sempre con un altro uomo. >
< Kodachi, per ora voglio solo considerarti come un’amica… Perché non vuoi capirlo? >
< Perché io e te siamo fatti per stare insieme! >
< E cosa te lo dice? >
< Il destino! >
< Tu sei molto fantasiosa, Kodachi… Ma sinceramente io non sono convinto della nostra relazione. >
< Hai per caso un’altra donna? >
< Cosa? Io! Diavolo no! >mentì Ranma senza riferirsi a Shampoo.
< Me lo devi dire, Ranma. Non posso continuare a soffrire in questa maniera. La mia collera sarebbe implacabile. >
< Ti pregherei di non fare nessun tipo di colpo di testa. Sarebbe una cosa imperdonabile. >
< Allora diventiamo fidanzati, ti prego. >
< Non insistere Kodachi. Non è il momento. >
Vedendo che Ranma era irremovibile, per poco Kodachi non cominciò a piangere.
< Sei una graziosa ragazza, Kodachi. Sono sicuro che prima o poi troverai l’uomo adatto per te. >
< E se ciò non dovesse mai accadere? >
< Fidati. Ogni cosa a suo tempo > rispose Ranma alzandosi dalla panchina dove era appena seduto con Kodachi.
< Adesso dove te ne vai? >
< Devo tornarmene a casa. Non vorrei essere scoperto da qualche professore bazzicare in giro… >
< Ma chi vuoi che ci trovi? >
< Non si sa mai… Tu vai a scuola, Kodachi. Non seguire il mio esempio. Ci rivedremo molto presto, d’accordo? >
< Ranma, ti prego. Pensa alla mia proposta. >
< Va bene, ma non posso assicurarti un futuro roseo per noi… A presto > disse infine Ranma prima di scomparire all’infuori del parco senza vedere l’irritazione e la disperazione di Kodachi.
“Ranma Saotome. Ti farò cambiare idea senza che tu te ne possa accorgere. È una promessa.”

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Capitolo 3
*** Ukyo – un amore passato e mai dimenticato ***


Anche se non se ne accorgeva, Ranma era sempre invischiato da una moltitudine di fuochi.
Le sue amanti non gli davano un momento di pace e doveva sempre difendersi e defilarsi da loro.
Ma solo una di loro era diversa dalle altre.
Solo Akane Tendo non gli importava niente di lui.
“Akane, perché mi disprezzi? Che cosa ti ho fatto? È perché mi comporto come uno stupido?”
Ranma si sentiva più affranto che mani nell’affrontare quella situazione e soprattutto non riusciva a togliersi dalla testa quello sguardo lacerato e di odio che gli aveva lanciato Akane nel mentre stava simulando il suo malanno.
“Adesso quando tornerò a casa Akane non vorrà nemmeno vedermi.”
Ranma non sapeva dove andare.
Non aveva nessun posto dove andare per passare il tempo.
Doveva solo concentrarsi e pensare alla scuola.
Ma non poteva fare niente per Akane.
Se non fosse per una piccola distrazione arrivata nel momento giusto.
< Ranma! Ranma! >
Il richiamo di una sua vecchia conoscenza risuonò nelle orecchie del ragazzo.
< Ciao, Ukyo. >
< Che cosa ci fai qui? Non dovresti essere a scuola? >
< Dovrei… Ma purtroppo non mi sentivo molto bene e non sono nemmeno entrato. >
< Poverino, che cosa avevi? >
< Niente di che. Avevo solo mal di pancia > continuò a mentire il ragazzo.
< Vieni dentro con me. Ti preparerò un okoyominaki da leccarsi i baffi. >
< Non me lo farò ripetere due volte. >
Con il sorriso ritrovato, Ranma dimenticò molto presto Akane e tutti i pensieri che gli ronzavano nella testa.
< Allora Ukyo, come vanno gli affari nel tuo nuovo ristorante? >
< Non mi posso lamentare. La prima settimana di inaugurazione è andata molto bene, ma anche più tardi ho un gran da fare. >
< Immagino… Quindi sei contenta? >
< Diciamo che mi accontento. >
< Perché dici questo? >
Nel fissare gli occhi della giovane ragazza, Ranma capì subito che il problema non era il ristorante nuovo, ma l’amore che Ukyo provava verso di lui.
< Ranma, rimanere lontano da te mi fa’ molto soffrire. >
< Adesso torni ancora su questa storia? >
< Certo. Lo sai che la mia offerta è sempre valida. >
< Ukyo, io e te non possiamo mai lavorare assieme. È contro ogni logica. >
< Perché dici questo? >
< Perché non faremo altro che litigare. E non possiamo permettercelo… E poi devo pensare alla scuola. >
< Lo vedo come ci pensi… >
< Che vorresti dire? >
< Ti conosco molto bene Ranma: tu non sei voluto andare a scuola perché non ne avevi voglia oppure perchè non avevi studiato per un compito molto importante. >
< Tutto ciò è ridicolo. >
< Dì pure quello che vuoi, ma sono convinta di essere andata molto vicina al tuo problema. >
< Il mio unico problema siete voi donne! Perché non mi lasciate vivere la mia vita? Che cosa vi ho fatto?! >
< Ma Ranma… >
< A casa c’è Akane che mi stressa, mentre passeggio per prendere una boccata d’aria e mangiare qualcosa ci sei tu o Shampoo e quando vado a scuola c’è Kodachi che mi da’ il tormento. Non posso vivere una vita normale come tutti gli altri ragazzi della mia età? >
< Ranma, io e la tua famiglia sia legati da una promessa molto antica… >
< Lo so. Però questa promessa deve essere infranta al più presto. >
< Perché dici questo? Non ci tieni più a me? >
< Ci tengo, però… >
Non riuscendo a trovare le parole adatte, Ranma decise di rimanere in silenzio.
< Sono davvero così stressante per te? Non ti faccio minimamente battere il cuore? >
< Ukyo, sei una ragazza speciale, ma io e te non possiamo stare insieme. Io non tengo a te come vorresti tu. >
< Nemmeno dopo aver fatto questo? >
Una volta aver spento la piastra, Ukyo sorvolò il bancone del suo ristorante per ritrovarsi nelle braccia del suo amato Ranma.
Senza opporre resistenza, Ukyo appoggiò le sue labbra sulle sue mentre un vortice di passioni inebriò quel momento che per lei divenne indimenticabile.
< Vorrei che questo momento non finisse mai, Ranma. >
< Ukyo, perché l’hai fatto? >
< Per esprimere i miei veri sentimenti nei tuoi confronti. Non potevo trattenermi ancora per molto. >
< Ukyo, non è cambiato niente per me. Perché non lo vuoi capire. >
< Magari se ci diamo del tempo io e te… >
< Niente tempo. Adesso finiscila di insistere. >
Mentre Ranma fissò tutto il dispiacere negli occhi della povera Ukyo, il suo appetito svanì all’istante.
< Meglio che me ne vada. Si è fatto molto tardi. >
< Ranma… >
< Che cosa c’è? >
La voce soave della giovane ragazza risuonò nelle orecchie di Ranma come un macigno.
< Quale è la persona a cui tieni veramente? >
< Cosa? perché mi fai una simile domanda? >
< E’ una mia curiosità. Ti costa tanto rispondere? >
Fissando intensamente gli occhi di una Ukyo affranta, Ranma si limitò a dire che non c’era nessuno a cui tenesse veramente.
< Perché mi risulta molto difficile crederti? >
< Questo è un problema tuo, Ukyo. Il nostro amore passato è stato solo un momento d’infanzia e di ingenuità. >
< Per me invece ha significato molto! >
< Ukyo, eravamo dei bambini… >
< E con ciò? Io ho sempre nutrito dei veri sentimenti per te! quante volte te lo devo dire. >
< Basta adesso. Ho capito perfettamente. >
< Sei praticamente irremovibile, vero? >
< Ukyo, mi dispiace davvero tanto > rispose Ranma avvicinandosi ad Ukyo un ultima volta dandogli un bacio delicato sulla fronte.
< Ci vediamo presto, Ukyo. E buona fortuna per tutto. >
Le parole di Ranma sortirono l’effetto come di un addio strappalacrime.
Ma i due sarebbero rimasti amici per sempre, mentre il suo cuore era rivolto ad un’unica persona.

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Capitolo 4
*** Akane – L’amore più profondo e mai sbocciato del tutto ***


Ranma tornò a casa con una moltitudine di pensieri che albergavano nella sua mente.
“Shampoo, Kodachi e Ukyo… Tutte delle stupende ragazze ma non adatte a me.”
Il giovane ragazzo non si era sentito così affranto da un sacco di tempo.
L’amore per una ragazza lo stava profondamente cambiando anche se lui non l’avrebbe mai confessato.
“Eccoci dinanzi a casa Tendo. Sto arrivando alla resa dei conti.”
Erano le sette di sera e appena Ranma entrò in casa, sentì un buon odorino penetrargli le narici.
“Se la mia vita fosse tutta un buon profumo come questo sarebbe tutto più facile.”
ma prima di andare a cena, doveva riuscire ad affrontare Akane una volta per tutte.
< Buonasera tutti > fece il ragazzo attirando l’attenzione di Nabiki, di suo padre e di Soun Tendo.
< Ciao, Ranma. Ma dove sei stato? Akane mi ha detto che eri andato a scuola ma che non sei mai entrato. >
< Sì. Non mi sentivo molto bene. >
< E visto che stavi male sei andato a zonzo tutto il giorno senza nemmeno studiare né allenarti? >
< Papà, se per un giorno della mia vita non faccio una di queste cose non è la fine del mondo. >
< Ranma, vuoi davvero diventare un lottatore di arti marziali? Allora devi studiare e lavorare sodo. >
< Sì, ma non oggi. Questa sera mi sentivo molto stanco. >
< Più che stanco direi giù di morale > mormorò Nabiki rincarando la dose.
< E tu che cosa ne vuoi sapere, Nabiki? >
< Ho solo immaginato… Non ho forse colto nel segno? >
< Voi non sapete che cosa mi sta succedendo. >
< Io invece credo di sì… Sei innamorato di qualcuno. >
< Come? E di chi si tratta, Ranma? > domandò Soun Tendo alquanto curioso.
< Non sono innamorato di nessuno! Punto e basta. Adesso vado a farmi la doccia e a distendermi un po’ prima che Nabiki porti la cena in tavola. >
< Se stai cercando Akane la troverai in camera sua > mormorò Nabiki smorzando l’occhio.
< Io non sto cercando lei… >
< Certo, come no. a più tardi. >
Appena Nabiki si ritrovò da sola con Genma e suo padre, dovette assorbirsi tutte le loro moltitudini di domande sul cambiamento repentino di Ranma.
< Credo che finalmente Ranma abbia capito che ad Akane ci tiene veramente… Adesso però tocca alla ragazza acconsentire alla loro unione ufficiale. >
< Credi che lo possa rinnegare, Nabiki? >
< Rinnegare no… Ma anche lei vuole convincersi che insieme a Ranma non potrà mai funzionare. >
< Dobbiamo fare in modo che la loro unione si consolidi definitivamente. Mi aiuterai, vero Genma? >
< Puoi scommetterci, Soun. >
< No no. voi due non farete niente di tutto ciò > si frappose Nabiki < E’ una questione che riguarda solo Akane e Ranma. Diamo tempo al tempo. Secondo me stasera c’è davvero aria d’amore in questa casa. >
< Davvero? Io sento solo il profumo della cena. >
< Smettila di fare lo stupido e cerca di fare il serio, papà. >
< Va bene. Aspetteremo. >
 
 
Una volta arrivato in camera sua, Ranma posò il suo zaino di scuola rimanendo inerme a fissare una fotto di lui e di Akane scattata qualche tempo prima mentre erano in vacanza sulla neve insieme a tutta la famiglia.
“Quelli sì che erano momenti davvero felici” pensò Ranma con tono nostalgico “In vacanza, Akane sembrava quasi una persona diversa. Era davvero la persona adatta in tutto e per tutto a me… Ed io non ho fatto altro che continuare a trattarla male. Ormai chiedergli scusa è troppo tardi, ma devo fare breccia nel suo cuore una volta per tutte.”
Rimanendo a rimuginare su come parlare ad Akane, Ranma passò dinanzi alla sua stanza vedendo la porta socchiusa.
“Sta ancora studiando. È una ragazza davvero infaticabile.”
< Accidenti! Questo problema matematico non mi torna. >
“Magari posso aiutarla io… Ma non sono molto bravo in matematica. Ci voglio provare lo stesso.”
< Akane? >
Sentendo la voce di Ranma, Akane si girò di scatto fissandolo con sguardo impassibile.
< Allora sei tornato? Com’è andata la tua scampagnata in giro con le tue fiamme roventi? >
< Niente di ché. Preferivo rimanere da solo. >
< Ma un po’ di compagnia femminile non piò che averti fatto bene, no? soprattutto dopo aver saltato il compito di oggi. >
< Purtroppo oggi non ero pronto come dovrei e non potevo permettermi di prendere un altro brutto voto. >
< Se tu avessi studiato, non saresti mai scappato inscenando quella stupida farsa. >
< Hai ragione. Ma non avevo nessun’altra scelta. >
< Certo, fai pure come vuoi… Tanto sarai tu che ne pagherai le conseguenze. >
< Akane, non sono venuto qui per parlare di oggi. >
< Ah no? allora che cosa vuoi da me? >
< Volevo sapere se ti potevo aiutare nel tuo compito di matematica. >
< Come facevi a sapere che stavo facendo matematica? Mi stavi forse spiando? >
< No. passavo dinanzi alla tua stanza e ti ho sentito arrabbiarti contro questa materia. Posso provare ad aiutarti? >
< Tu che ti intendi di matematica? Da quando in qua? >
< Magari insieme riusciremo a risolvere gli esercizi. Ti va? >
Pensandoci per alcun secondi, alla fine Akane diede il suo consenso.
< D’accordo. Ma vedi di non distrarmi in nessun modo, va bene? >
< Certo, non ti preoccupare. >
Mentre stavano lavorando insieme, Akane notò un Ranma molto diverso dal solito.
Non era il ragazzo scontroso e pieno di arie che conosceva da molto tempo a questa parte.
“Qualcosa lo sta seriamente preoccupando. Che cosa mi starà nascondendo?”
< Ecco, secondo me se sposto questa x più avanti si risolverà il problema. >
< Adesso vediamo. >
E con grande intuizione di Ranma, Akane riuscì a risolvere il problema di matematica che la stava facendo diventare matta da tutto il giorno.
< Bravissimo Ranma! Sei riuscito a risolverlo! >
< E’ solo perché sono stato attento alla lezione del professore. È stata fortuna. >
< Non è fortuna. Se segui le lezioni, è normale che tu poi riesca a fare i compiti. Dovresti farlo più spesso, sai? >
< Hai ragione… Ma magari se facciamo i compiti insieme… >
< Tu che mi dici di fare i compiti insieme? Ma ti senti bene? Oppure vuoi solo rimediare alla figuraccia di oggi? >
< No… E’ solo che da tanto tempo ho capito che io e te non possiamo stare molto lontano l’uno dall’altro. Mi capisci? >
Improvvisamente, lo sguardo di Akane divenne più rilassato mentre tutte le emozioni si stavano affollando nella sua mente.
< Ranma, che cosa vuoi dire? >
< E’ vero che ho frequentato quelle donne che non facevano altro che darmi il tormento, ma dovevo capire fin dall’inizio che l’unica che fa battere il mio cuore sei solo tu, Akane. >
< Ranma, non so cosa dire… >
< Non vorrei essere troppo avventato ma era da molto tempo che volevo confessartelo. E finalmente ci sono riuscito. >
Non riuscendo a decifrare lo sguardo allibito di Akane, Ranma pensò di aver fatto un brutto passo falso e di aver rovinato per sempre il suo rapporto con la ragazza.
< Akane, che cosa mi dici? >
< Sinceramente mi hai lasciato senza parole… Non avrei mai pensato che tu mi dicessi questo di me. Sono davvero commossa. >
< Dici sul serio? >
< Ranma, da ragazzo scontroso quale sei, sono contenta di aver capito che nel tuo cuore c’è anche un briciolo d’amore e di rispetto nei miei confronti. >
< Sì, un amore che spero venga ricambiato. >
< Senza dubbio. >
Sotto gli sguardi attenti di Nabiki, Genma e Soun che li stava spiando dalla porta socchiusa, essi videro Ranma e Akane baciarsi appassionatamente come non era mai capitato prima.
< Evviva! Allora si amano! > fece Genma con grido strozzato senza farsi sentire.
< Avete visto? Avevo ragione anche su questo. Tutto è bene quel che finisce bene. >
< Bravi i miei ragazzi. Sono molto orgoglioso di loro > rispose Soun alquanto emozionato.
< Venite! La cena è pronta! > gridò Kasumi dal piano di sotto.
< Adesso è meglio lasciarli da soli altrimenti rischiamo di venire scoperti. >
< Sì, andiamo. >
Sentendo le urla contenute di Kasumi, alla fine Akane e Ranma ritornarono alla realtà dopo aver assaporato il loro culmine d’amore che finalmente era sbocciato del tutto.
< Meglio se riprendiamo dopo. Altrimenti chi la sente Kasumi? >
< Ahahah hai ragione, Akane. Andiamo pure > disse infine Ranma prendendo la mano calda e sottile della sua amata dimenticando in pochi secondi tutte le altre tre ragazze che non facevano altro che rendergli la vita stressante e impossibile.

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