Grazie alla Pomerania

di ReikaDragneel94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La Chiamata ***
Capitolo 3: *** KEM ***
Capitolo 4: *** Conoscersi ***
Capitolo 5: *** Messaggi ***
Capitolo 6: *** KEM 2° Parte ***
Capitolo 7: *** La Cena ***
Capitolo 8: *** La Notte ***
Capitolo 9: *** KEM 3° Parte ***
Capitolo 10: *** Ufficializzare ***
Capitolo 11: *** Eijiro e Tetsu ***
Capitolo 12: *** Fine ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


1° Prologo
 
 
 
Era una bella giornata primaverile, Katsuki Bakugo era a passeggio con il suo cane, un bellissimo Pomerania dalla pelliccia del medesimo colore del suo padrone, biondo cenere; non era solo quell’elemento accomunarli, ma anche un pessimo carattere, essendo entrambi rumorosi e suscettibili e quando il novantanove percento si arrabbiavano, li si sentiva soprattutto Katsuki che sembrava molto spesso un scaricatore di porto. Nel quartiere in cui abitavano, tutti li conoscevano e di conseguenza gli stavano alla larga per ogni evenienza e ciò se da una parte rendeva orgoglioso il biondo, dall’altro canto lo rendeva sempre più irritato per qualche motivo, ma quel giorno la sua quotidianità cambiò per via del suo stesso cane. Perché quest’ultimo, dopo anni che ce lo aveva ed andava a spasso senza guinzaglio, lo vide da prima bloccarsi sul posto annusando l’aria, dopo di che per un motivo che sapeva solo lui iniziò a correre spedito senza manco aspettare il suo proprietario. Katsuki, che vedendolo correre via, rimase shockato non aspettandosi una cosa del genere dal suo cane; imprecando ad alta voce e pensando a chi sa cosa, lo inseguì fino al parco della città, dove non solo trovò il suo cane, ma trovò anche un grazioso ragazzo dai capelli verdi che gli ricordò dei cespugli in primavera, uno sguardo verde come il prato che li circondava e un viso pieno di lentiggini. A quella vista, il biondino pensò direttamente e distrattamente che avesse a che fare con un angelo caduto dal cielo, ma il suo orgoglio lo frenò da pensare oltre e nel vedere il suo cane sopra al giovane e che si era fermato dal leccargli il viso. In tutto questo la Pomerania perennemente incazzata, fissò prima il suo padrone e poi di nuovo la sua “preda” con una seccatura per aver perso l’attenzione del verdino.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi bellissimi! Vi porto un’altra storia, vi avviso, questo è un AU senza Quirk, spero che vi piaccia e scusate se è corto, ma è solo il prologo no? A presto e ricordate, PLUS ULTRA!

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Capitolo 2
*** La Chiamata ***


2° La Chiamata
 
 
 
Un ragazzo dai folti capelli ricci di un verde prato, come i suoi occhi, stava passeggiando per il parco della sua nuova città in cui si era trasferito da poco; il suo nome era Izuku Midoriya, era un veterinari fresco di studi in cerca di lavoro ed era in quella città, da meno di due giorni dopo aver ricevuto una telefonata d’aiuto, da parte di un suo ex compagno di corso, Koji Koda. Quest’ultimo aveva aperto da quasi un anno un suo ambulatorio e durante quella passeggiata, ripensò di fatti alla chiamata ricevuta alcune settimane prima; Koda era sempre stato molto timido a scuola da quel che ricordava, ma anche con gran cuore ed il verdino durante la loro conversazione aveva percepito anche la sua ansia, come se avesse paura di un rifiuto.
Flashback
-Pronto?- Senza guardare chi era
*Midoriya?* Titubate
-Koda kun?- Stupito, -Che piacevole sorpresa, come stai?- Cordiale
*Sto bene grazie Midoriya e tu?* Sembrava più tranquillo
-Non c’è male dai; sto cercando ancora un lavoro e tu?- Sospirò
*Sono... riuscito ad aprire un mio centro*
-Ma è magnifico!- Felice per l’amico; -Ma sento che sei teso, è successo qualcosa? Problemi sul lavoro?-
*Non di quelli che pensi, il lavoro va alla grande, ma... ho bisogno d’aiuto, da solo non riesco a gestire tutto e rischio d’impazzire*
-Vuoi il mio aiuto?- Arrivando a quella conclusione
*Sì se...*
-Dammi l’indirizzo e vengo! Non ti lascio solo nel momento del bisogno!- Entusiasta
*Verrai qui? Grazie amico! Ti mando l’indirizzo, fra quanto potresti arrivare qui?*
-Cercherò di venire il prima possibile-
*Sei un amico ciao!* Chiudendo poi la chiamata.
Fine Flashback
Dopo quella chiamata, fece le dovute ricerche per trovare sia il posto sia una nuova casa ed infine preparò armi e bagagli per la sua nuova destinazione; raggiunto la meta, trovò un edificio di medie dimensioni e molto modesto, però lo trovò accogliente. Al suo interno non trovò solo Koda, ma un altro loro vecchio amico in comune, Mezo Shoji, che scoprì in seguito che si occupava del lavoro da segretario. Di fatti nel momento in cui si accorsero di lui, entrambi si misero a piangere dalla felicità e dal sollievo, oltre al fatto che erano veramente anni che non si vedevano.
Izuku, prontamente, si fece spiegare a grandi linee in cosa poteva aiutare, Koda gli spiegò che avendo troppi appuntamenti per le viste e le toilettature degli animali, aveva bisogno di dimezzare un po’ la lista, solo che i clienti erano fin troppo affezionati a lui che ha pensato di assumere un collega medico, visto che purtroppo Shoji poteva semplicemente a lavare gli animali, ma niente di più. A quella notizia e non volendo tenere i suoi amici ancor più nei guai, accettò l’offerta di fare da “socio” con loro e dopo aver discusso un po’ andò a cercare un appartamento dove abitare.
Era così immerso nei suoi ricordi e pensieri che non si accorse subito di un abbaiare di un cane in avvicinamento; tornò alla realtà tramite un dolore allo stomaco ed a seguire quello al sedere per essere caduto, causato da una specie di capocciata. Nel momento in cui riaprì gli occhi, si ritrovò due occhietti rossi/castano di un cane, che identificò come della razza Pomerania e lo scrutò per benino finché non vide il collare con la targhetta con il nome, King Explosion Murder, cosa che lo sorprese, ma non resistette e si complimentò per la bellezza del nome. Per tutta risposta il cane iniziò a fargli solletico leccandogli il viso, quindi facendolo ridere a crepapelle finché dei passi non interruppero il cane; Izuku si azzardò a coccolare il cane con delle carezze che parvero apprezzare, finché non incrociò uno sguardo rosso come il sangue ed apparentemente sorpreso per qualcosa.
-Ehi tu!- Lo richiamò il biondo con fare finto scocciato
-Oh... è il tuo cane?- Indicando il cane ora sembrava puntare contro il padrone
-Sì e... scusa per lui- cercò di afferrarlo, ma il cane cercò di azzannarlo, -Ma che?!- Spiazzato
-Tieni, non voglio avere problemi- a disagio il verdino grattando l’orecchio del cane per calmarlo
-Interessante- guardando il gesto, -Sai come trattare i cani- prendendolo
-Beh... è il mio lavoro prendermi cura di loro- ridacchiò a disagio, -Ora scusami, ma devo proprio andare a presto- corse via.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite? Cosa accadrà adesso? Si rivedranno o la Pomerania dovrà metterci di nuovo lo zampino?

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Capitolo 3
*** KEM ***


3° KEM
 
 
 
Izuku e Katsuki, da quel giorno, non si rincontrarono più per via dei loro rispettivi impegni lavorativi; all’ambulatorio, per esempio erano cambiate un tantino le cose da quando ci lavorava anche Izuku, di fatti i clienti erano rimasti gli stessi se non aumentare un pochino, ma essendo in due, poterono gestire il tutto tirando un sospiro di sollievo, per Katsuki il suo lavoro ebbe dei turni massacranti, che lui però non dispiaceva più di tanto, anche se la nota negativa c’era, non riusciva a passare tanto tempo con il suo cane.
Un pomeriggio, all’ambulatorio, una ragazza dai capelli castani tagliati a caschetto e dagli occhi color nocciola, entrò portando una portantina con un cane che continuava ad abbaiare e ringhiare furioso, attirando l’attenzione di tutti, -Oh ciao Ochaco- sorrise Shoji
-Ciao, sono qui con lui- sospirò la ragazza
-Che succede?- Intervenne Izuku curioso
-Oggi tocca al demone in mignatura; ti ricordi che te ne abbiamo parlato? Lui ci crea un po’ di disagio- sospirò il ragazzo
-Oh sì, ma non mi avete mai parlato della razza- ridacchiò
-Eccomi scusa Ochaco- arrivò timido ed impaurito Koda aprendo la gabbietta
-Fa attenzione!- Urlò la ragazza ed allo stesso tempo un fulmine biondo cenere uscì da lì
-Oggi è più aggressivo del solito o sbaglio?- Preoccupato Shoji prendendolo al volo prima che attaccasse Koda
-Oh cielo!- Riconoscendo il cane Izuku
-Sì è una Pomerania aggressiva- sospirò Ochaco
-Secondo me è solo incompreso... guarda- avvicinandosi
-Grrrrr! Bau!- Per poi bloccarsi nel vedere il verdino, -Bau!- Più tranquillo spingendosi verso di lui
-Posso Koda?- Chiese all’amico
-Certo- stupito.
Izuku iniziò ad accarezzare il cane, che si lasciò coccolare, cosa che rese più semplice al veterinario a portarlo nello studio per iniziare il controllo di routine, tutto ciò stupì i suoi colleghi soprattutto la ragazza, visto che non aveva mai visto quel cane così tranquillo se non con il suo proprietario. In ogni modo, gli esami furono molto più veloci e tranquilli stessa cosa valeva per la toilettatura, il cagnolino si era goduto pacificamente tutte le attenzioni del giovane che lo portarono per fino addormentarsi. Fu in quello stato, dormiente e pacifico, che tornò da Ochaco, che per tutto il tempo era rimasta in sala d’attesa sorpresa non avendo sentito nessun ringhio e nel vederlo alla fine in quel modo i suoi occhi sembrarono luccicare di vita propria e ringraziando Izuku, se ne andò per tornare dal proprietario del cane. Una volta uscita, Koda appoggiò una mano sulla spalla di Izuku che lo vide fargli il pollice in su felice e più rilassato, mentre Shoji gli sorrise di rimando appoggiato al balcone, -Grazie amico- lo ringraziarono entrambi
-Non c’è di che, però mi stupisco che tu non sia riuscito a gestirlo- stupito, -Sei sempre stato il migliore a tranquillizzare gli animali-
-Purtroppo quel cane è la mia eccezione- ridacchiò
-Oh- sorpreso
-Senti... ti scoccia prenderlo come cliente fisso?- Intervenne Shoji
-Sembra che lui ti adori, si è pure addormentato sotto le tue cure- spiegò Koda
-Se per voi non è un problema molto volentieri- sorrise
-Ci faresti solo un favore e risparmiare tempo ed anche dei problemi- ridacchiò Koda, -Non dico che...- alzò le mani accorgendosi del modo in cui lo aveva detto
-Tranquillo amico- sorrise, -Avevo capito dalle vostre espressioni, che si ci tenete a quel cliente, nonostante tutto- ridacchiò.
Poco dopo entrò un ragazzo dai capelli biondi come il limone e con alcune ciocche nere che formavano un fulmine, sembrava al quanto preoccupato per il suo criceto e si avvicinò al balcone attirando l’attenzione dei tre. Izuku e Koda si fissarono per poi sorridere al ragazzo, -Buongiorno, in cosa possiamo aiutarti?- cordiale Koda
-Il mio criceto... so che per le visite servirebbe l’appuntamento, ma essendo nuovo nel quartiere ed il mio criceto Pikachu, si è sentito male all’improvviso- nel panico più totale
-Ok, calmati ok?- Intervenne Izuku, -Ci pensiamo noi tranquillo- sorrise rassicurante
-GRAZIE!- Lo abbracciò in lacrime
-Ehm... Shoji mi aiuti? Così seguirò Koda per vedere il nostro paziente-
-Certo- ridacchiò.
Per loro fortuna, il criceto non aveva nessun problema grave, sembrava solo depresso, così Koda suggerì al povero ragazzo di prendere un criceto femmina; lui un po’ un più tranquillo li ringraziò e si presentò come Denki Kaminari prima di andare via. Per il resto della giornata la passarono più in tranquillità, visto che non avevano più appuntamenti per via di quella Pomerania che si pensava che avrebbe prolungato più i tempi, ma grazie ad Izuku si erano accorciarti ed ora avevano più tempo per riposare.
-Koda?- Lo chiamò un attimo
-Sì dimmi- si voltò verso di lui
-Come si chiamava la ragazza che ha portato King Explosion Murder?- Curioso
-Si chiama Uraraka Ochaco, lavora come addestratrice di cani, ma per rottondare la paga fa anche la dog-sitter per le persone che non riescono stare dietro i propri cani e per la precisione non è il suo cane quello-
-Capisco- pensieroso, -Allora chi è il proprietario di quel cane?-
-Oh, si chiama Katsuki Bakugo, ma ti consiglio di non averci a che fare- intervenne Mezo
-Perché?- Confuso
-Per via del brutto carattere di Bakugo, tutti lo evitano se possono, anche il suo cane è così, ma a quanto pare quest’ultimo ha un debole per te- sorrise divertito
-Mmm può essere- pensieroso
-Vuoi andare a casa Midoriya? Tanto non abbiamo più appuntamenti per oggi- sorrise
-Sicuro?-
-Se c’è un’emergenza ti chiamiamo tranquillo- sorrise calmo Koda, -Ti ringraziamo invece, se no, io e Shoji saremmo ancora qui con quel piccolo demonietto- ridacchiò
-Ok, grazie... ci vediamo domani allora- andandosi a cambiare
-A domani- lo salutarono entrambi.
 
 
 
***
 
 
 
Pov. King Explosion Murder
[P.s. Le frasi tra (...) sono le frasi che il cane direbbe se potesse parlare]

 
 
 
So di essere un piccolo Re, come dice il mio stesso nome, ma non sono viziato sia chiaro! Ottengo ciò che è mio di diritto e sono per questo temuto e rispettato, come il mio giovane proprietario Katsuki Bakugo, io e lui siamo simili ce lo dicono tutti, cosa che ci rende orgogliosi. C’era solo un unica pecca su di lui, alcune volte era un imbecille e nel cercare di farglielo capire, lo mordevo e per fortuna capitava di rado, visto che entrambi eravamo intelligenti ed acuti, ma certe volte Katsuki sembra veramente cieco. Per farvi un esempio di quanto lui possa essere idiota, vi racconto solo che da quando ha conosciuto quella ragazzina insulsa che chiamo Faccia Tonda e la mia attuale dog-sitter, solo questo per fortuna, e come avrete capito io la detesto; comunque, come stavo dicendo, il mio padrone non si è mai accorto che quella racchia ci prova con lui dal primo istante, non posso negare che Katsuki sia bello, ma lui proprio non si accorge dei continui flirt che lei gli invia, ma da parte mia riuscivo a tenerla abbastanza lontana. Anche se lui continuava a chiamarla per badare a me, ero sempre stato bravo nel mio lavoro di tenere lontani gli idioti che non erano degni di me e di lui, fino ad alcuni giorni fa.
Una settimana fa, per la precisione, mentre io e lui passeggiavamo per le vie del mio “regno”, sentii un dolce ed inebriante odore che mi fece voglia di capire chi fosse la fonte, così senza pensarci mi diressi verso quel punto. A tutta velocità raggiunsi il parco della città, dove venivo portato per dare sfogo alle mie innumerevoli energie e fu lì, tra tanti altri odoro che trovai la fonte di quel squisito profumo. Il principio di quella fragranza deliziosa, si rivelerò essere un grazioso ragazzo dai capelli ed occhi verdi e senza pensarci due volte, gli saltai a dosso per avere la possibilità di sentire se anche il sapore era buono, badate, non volevo mica mangiarlo per davvero.
-Ehi buono piccoletto- l’umano cercò di fermarmi
-Bau bau!(No! Voglio assaggiarti)- dissi
-Sei una Pomerania puro sangue eh?- Riuscendo a fermarmi e la sua presa era delicata e dolce, ma anche decisa
-Bau! Bau! (Che mani soffici e... che guardi!?)- notai che leggeva la mia medaglietta
-King Explosion Murder?- Chiese, -Ma sai che è un bel nome?- Appoggiando il suo naso al mio
-Bau! (Lo so!)- Sfruttai quel momento per tornare alla carica facendolo pure ridere
-Sei veramente adorabile- coccolandomi affettuosamente per poi fermarsi quando ci raggiunse quella lumaca del mio padrone
-Ehi tu!- Lo richiamò il mio padrone scocciato
-Oh... è il tuo cane?- Indicandomi
-Grrr! (Dannato perché sei arrivato sul più bello?!)- Puntando verso Katsuki
-Sì e... scusa per lui- cercò di afferrarmi, ma cercai di azzannarlo, -Ma che?!- Spiazzato, era la prima volta che mi comportavo così
-Tieni, non voglio avere problemi- a disagio il verdino grattandomi l’orecchio, cosa che mi tranquillizzò
-Interessante- guardando il gesto, -Sai come trattare i cani- prendendomi finalmente
-Beh... è il mio lavoro prendermi cura di loro- ridacchiò a disagio, -Ora scusami, ma devo proprio andare a presto- corse via.
Tutto questo era stato una settimana fa, dove né io né il mio padrone non lo vedemmo più, fino ad oggi, il giorno in cui per me c’era il mio solito controllo; sia chiaro, non mi dispiaceva farlo visto che mi permetteva di stare accanto a Katsuki, il problema erano le mani di quel veterinario. Per Dio bravissimo, perché non potevo negare l’incontrario, ma emanava un odore di paura ed insicurezza che odiavo; questa volta, come molte altre, dovetti andarci con Faccia Tonda che detestavo sempre più e lungo la strada cercavo di farglielo capire abbaiando e ringhiando all’interno della mia gabbietta. Arrivati alla struttura, sentii i soliti convenevoli di tutti, fino a quando non mi liberarono, -Fa attenzione!- Uscii per attaccare l’uomo ignorando tutti
-Oggi è più aggressivo del solito o sbaglio?- Preoccupato il segretario prendendomi al volo prima che attaccassi il medico
-Oh cielo!- Sentii una voce familiare
-Sì è una Pomerania aggressiva- sospirò Ochaco
-Bau! (Come osi brutta racchia!?)- Le ringhiai contro
-Secondo me è solo incompreso, guarda- mi si avvicinò una figura familiare
-Grrrrr! Bau! (Incompreso a chi?!)- Mi bloccai nel vederlo, -Bau! (Non ci credo!)- Mi spinsi verso di lui, volevo che mi coccolasse
-Posso Koda?- Chiese all’amico
-Certo- stupito.
Mi lasciai coccolare, mi erano mancate le sue mani nel mio pelo, mi portò con se nel suo ambulatorio presumo, per fare il controllo di routine, decisi di restare fermo ed obbediente, non volevo causargli problemi, visto che volevo rivederlo in futuro; così tutta la procedura fu veloce e tra un controllo e l’altro mi godei pacificamente tutte le sue amorevoli attenzioni fino a che non mi addormentai. Nel momento in cui aprii gli occhi, non ero più tra le braccia dell’angelo verde, ma tra quelle del mio padrone e fissava scocciato Faccia tonda, -Sicura che non abbiano usato un sedativo?- Seccato
-Te lo assicuro, quel tuo “adorabile” cane si è lasciato controllare dal nuovo veterinario, sembrava per fino che lo conoscesse, aveva scodinzolato pur di farsi prendere in braccio-
-Scherzi?- Scettico
-Bau! (Tutto vero!)- Attirando la loro attenzione
-A quanto pare questo ragazzo, che si chiama Izuku Midoriya, è stato preso in simpatia dal tuo cane- con una vena di gelosia
-Interessante- mugugnò il mio padrone
-Senti Bakugo kun- diventando civettuola
-Cosa?- Alzando lo sguardo su di lei
-Ti andrebbe...- la fermai mettendomi in mezzo
-Grrrrr! Bau! Bau! (Ferma dove sei! Se una persona potrà avvicinarsi a Katsuki è il mio angelo!)- Gli ringhiai contro
-Accidenti!- Sbuffò lei, -Perché è l’unico cane a cui non piaccio?- Finta sconsolata
-Forse perché è un genio a differenza degli altri- grattandomi l’orecchio come aveva fatto il verdino
-Bau! (Ottima osservazione!)- Calmandomi
-Non stiamo certo parlando di te Bakugo kun- ridacchiò cercando di accarezzargli i capelli
-Bau! (Ferma dove sei racchia!)- Cercai di morderla
-Ehi!- Tirando via la mano in tempo
-È meglio che tu vada, prima che lasci andare il mio cane contro di te- serio, -Non so il motivo, ma di certo sembra che dovrò cambiare dog-sitter se non gli piaci nonostante gli anni che vi conoscete- sospirò
-Ma... così non ci vedremo più- spiazzata
-Che me ne importa Ochaco?- Freddo
-Non... ti interesso?-
-Interessarmi? Tu?- Sinceramente sorpreso
-Beh... sono una ragazza carina e...- vidi il viso del mio padrone fare un espressione schifata
-Scusa se te lo dico, ma non sei il mio tipo- secco
-Bau! (Nemmeno il mio)- Felice
-Dimmi... cosa dovrei fare per piacerti?- Supplichevole
-Dovresti essere un ragazzo, cosa assai impossibile per te- ghignò.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi bellissimi! Che dite? Vi è piaciuto il nuovo capitolo ed il nuovo incontro tra KEM (King Explosion Murder) e Izuku? Soprattutto vi è piaciuto il punto di vista di KEM? Vi avviso, ogni tanto comparirà il suo punto di vista ciao!

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Capitolo 4
*** Conoscersi ***


4° Conoscersi
 
 
 
Katsuki era rimasto seriamente spiazzato, quando rientrato a casa dal lavoro e dopo essersi fatto una doccia, si era ritrovato Uraraka che gli porgeva KEM (King Explosion Murder) addormentato per di più aveva un’espressione serena. Anche Ochaco era rimasta sbalordita da quel cane, che era rimasto addormentato anche lungo il tragitto dall’ambulatorio fin lì e vedere l’espressione da prima sorpresa di Katsuki a trasformarsi irritazione la spiazzò.
-Sicura che non abbiano usato un sedativo?- Seccato
-Te lo assicuro, quel tuo “adorabile” cane si è lasciato controllare dal nuovo veterinario, sembrava per fino che lo conoscesse, aveva scodinzolato pur di farsi prendere in braccio- incredula pure lei
-Scherzi?- Scettico
-Bau!- Katsuki sorrise nel vederlo sveglio
-A quanto pare questo ragazzo, che si chiama Izuku Midoriya, è stato preso in simpatia dal tuo cane- con una vena di gelosia
-Interessante- sussurrò il biondo incuriosito
-Senti Bakugo kun...-
-Cosa?- Alzando lo sguardo su di lei
-Ti andrebbe...- KEM si mise in mezzo
-Grrrrr! Bau! Bau!- Ringhiandole contro
-Accidenti!- Sbuffò lei, -Perché è l’unico cane a cui non piaccio?- Finta sconsolata
-Forse perché è un genio a differenza degli altri- grattandogli l’orecchio
-Bau!- Calmandomi e festoso
-Non stiamo certo parlando di te Bakugo kun- ridacchiò
-Bau!- Cercando di morderla
-Ehi!- Tirando via la mano in tempo
-È meglio che tu vada, prima che lasci andare il mio cane contro di te- serio, non la sopportava più ed ora aveva una scusa per liberarsi di lei, -Non so il motivo, ma di certo sembra che dovrò cambiare dog-sitter se non gli piaci nonostante gli anni che vi conoscete- sospirò
-Ma... così non ci vedremo più- spiazzata
-Che me ne importa Ochaco?- Freddo
-Non... ti interesso?-
-Interessarmi? Tu?- Sinceramente sorpreso
-Beh... sono una ragazza carina e...- lui la bloccò
-Scusa se te lo dico, ma non sei il mio tipo- secco
-Bau!- Felice
-Dimmi... cosa dovrei fare per piacerti?- Supplichevole
-Dovresti essere un ragazzo, cosa assai impossibile per te- ghignò.
A quelle parole, sia cane sia la ragazza lo fissarono spiazzati, non si sarebbero mai aspettati una cosa del genere e così la ragazza afflitta se ne andò da quella casa; KEM iniziò ad abbaiare gioioso, sembrava veramente felice che lui si fosse liberato di quella tizia, però ora Katsuki si ritrovava a dover cercare un nuovo dog-sitter. Il giovane sapeva però che la questione sarebbe stata spinosa, considerando che il suo cane sembrava schizzinoso quanto lui in fatto di persone e forse l’unica che si poteva contattare era sua madre; anche lì però c’era un problema bello grande ossia che la donna abitava dall’altra parte della città e non voleva lasciare il suo cane. Per ora, gli toccava a lui a portare a spasso sia alla mattina che dopo i turni pomeridiani/serali anche se di sicuro, quando sarebbe tornato a casa, sarebbe stato distrutto e di sicuro gli passerà di mente di portarlo fuori.
All’alba del giorno dopo, Katsuki decise di portare fuori il cane, visto e considerato che a quell’ora di norma non c’era nessuno sveglio e di conseguenza niente traffico; per farlo sfogare un po’ lo portò al parco dove aveva trovato quel verdino. Coincidenza volle che quella mattina ed in quello stesso istante, Izuku, stava facendo jogging e sempre per una strana combinazione, KEM riconobbe il suo profumo e come al loro primo incontro, la Pomerania gli saltò a dosso all’improvviso.
-Ahi! Ma che cavolo!?- Sorpreso il verdino, -Ancora te?- Sorpreso
-Eccoti dov’eri... finito- li raggiunse Katsuki
-Bau!- Abbaiò felice KEM
-Come mai sei a terra?- Seccato, ma confuso
-Il tuo adorabile cane mi ha saltato a dosso, ancora una volta- ridacchiò
-Di...- arrossì nel riconoscere il ragazzo, -Oh cielo!-
-Già- ridacchiò rimettendosi in piedi, -Porti il tuo cane sempre senza guinzaglio?-
-Diciamo che... credo che ce l’abbia con te- sospirò
-Con me?- Alzò un sopracciglio, -Oh, beh... sei tu dunque il suo proprietario, Katsuki Bakugo giusto?- Sorrise
-Eh?!- Irritato, -Chi ti ha detto il mio nome?- Arrabbiato cercando di afferrarlo per il bavero
-BUA! GRRRR!- Si mise in mezzo KEM arrivando quasi a morderlo
-Wow!- Si inginocchiò Izuku, -Grazie, ma non dovevi piccolo- lo prese in braccio per poi coccolarlo
-Tch! Allora?-
-Il mio collega, forse lo consoci, Koda Koji- sorrise
-Tu... sei mani d’angelo?-
-Mani d’angelo?- Spiazzato Izuku
-Volevo dire Izuku Midoriya- arrossì di botto
-Oh, sì, sono io- ridacchiando
-Ehm... ti va... un caffè? Così mi faccio perdonare per King- impacciato Katsuki
-Perché no?- Sorrise, -Comunque è un bravo cane, sarai fiero di lui-
-Oh sì molto- fulminò il cane come a dirgli: “A casa facciamo i conti”.
In tutto questo, Izuku lo fissava confuso, non riusciva a capire cosa passasse la testa a quel biondo, ma sorvolò sulla questione e si avviarono al caffè e King in tutto questo trotterellava dietro di loro felice come una pasqua; una volta seduti, la Pomerania saltò, non si sa come, sulle gambe di Izuku. Quest’ultimo fissò prima il cane che si era coccolato sulle sue cosce e poi guardò il biondino che fissava il cane con un sopracciglio alzato, era la prima volta che vedeva King comportarsi così con qualcuno che non fosse della sua famiglia.
-Scusalo te ne prego, non si era mai comportato così- si grattò la nuca
-Fa niente, non è un problema- sorrise dolce, -Anzi, è decisamente leggero e dolce- accarezzandolo
-Sì, sì- un po’ seccato
-Sbaglio a dire che non vi piace essere definiti dolci, anche se lui- indicando il cane, -Non sembra importare?-
-EH?- Preso in contro piede
-Niente- alzò le mani dal cane in segno d’arresa
-Bau!- Richiamando i due
-A proposito, da quanto tempo hai questo cane?-
-Da quando... avevo 10 anni, anno più anno meno- pensieroso
-Oh, sarà da tanto tempo allora- sorrise
-Sì, parecchio e non me ne pento- sospirò
-Si vede che ci tieni- accarezzando il cane che scodinzolò
-Diciamo che è il mio piccolo amico- ghignò, per poi ricordarsi una cosa, -Senti... voi in ambulatorio, avete per caso un... ecco...- a disagio
-Cosa?-
-Potete visitare a domicilio?-
-Perché?- Confuso
-Diciamo che... la dog-sitter di King se ne andata dopo una discussione- si grattò la nuca
-Ah... dunque ti serve qualcuno che si occupi di lui, mentre sei... a lavoro?-
-In un certo senso-.
Izuku corrugò la fronte pensieroso e poi con fare un po’ preoccupato gli venne in mente un altro paio d’occhi rossi ed un sorriso fin troppo amichevole, si morse un labbro inferiore pensando alle conseguenze della sua scelta. Dopo di che alzò lo sguardo su Katsuki, sembrava ansioso, -Beh... no, non facciamo visite a domicilio, se non in casi estremi ed eccezionali-
-Capisco- sbuffò
-Forse... ti posso aiutare in quanto al dog-sitter, forse... conosco la persona adatta- a disagio
-Chi?- Assottigliò lo sguardo il biondo
-È un mio vecchio coinquilino, era uno studente di medicina sportiva- si grattò la nuca, -Si chiama Eijiro Kirishima-
-Ah...- inclinò la testa di lato, -Sembri a disagio quando parli di lui-
-Oh affatto- arrossì, -Pensaci ok? Tanto sai dove lavoro e se vuoi una mano ti posso dare il suo numero- sorrise
-Mmm...- pensieroso
-Ora devo andare a cambiarmi e poi dritto al lavoro- passandogli il cane, -Ci si vede- correndo via.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ciao bellissimi! Che ne pensate? Bakugo accetterà l’aiuto di Izuku e poi, che rapporti ci sarà tra Eijiro e il verdino?

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Capitolo 5
*** Messaggi ***


5° Messaggio
 
 
 
Per tutta la mattinata, al lavoro, Izuku ebbe la mente tutt’altra parte e lo notarono anche i suoi amici, non che fosse distratto o altro, perché il suo lavoro era sempre impeccabile, ma bastava guardarlo negli occhi per capire che non era del tutto presente con il pensiero. Koda e Shoji si guardarono negli occhi, cercando il coraggio di parlare con lui, ma nessuno dei due fece una mossa e così Izuku finì il turno con la mente divisa tra Eijiro e Katsuki. Per tutto il tempo, il verdino si era domandato cosa gli era saltato per la mente del parlare del rosso/moro al quel cliente; per mille volte si era dato del cretino, perché se c’era una possibilità che quel ragazzo gli chiedesse il numero e c’era l’alta probabilità che Kirishima avrebbe insistito di tornare coinquilini.
-Midoriya?- Lo tirò fuori dai suoi pensieri Koda
-Eh?- Spaesato
-Tutto ok?- Corrugò la fronte
-Sì, scusa, stavo...- si morse il labbro inferiore
-Pensando a... Kirishima vero?- Preoccupato
-Come?- Stupito
-Intuito ed occhio- sorrise mesto
-Scusami- abbassò il capo
-Midoriya... cosa ti ha fatto pensare di nuovo a lui?- Serio
-Io...- sospirò, -Ho proposto Kiri a... Bakugo stamattina- sussurrò
-Come?- Sorpreso
-Ecco...- gli raccontò tutto.
Koda sospirò, ora capiva perché l’amico sembrava perso nei suoi pensieri, stava valutando tutti i pro e i contro delle sue parole, sperò che Bakugo non arrivasse seriamente a pensare di prendere in considerazione il rosso; guardò un attimo l’amico e poi gli venne in mente un’altra idea, forse un po’ folle, ma comunque una vera soluzione a quel problema.
-Ehi Mido... perché non gli fai te da dog-sitter?-
-Come?- Sorpreso
-Beh... quel cane ti ha accettato come suo veterinario, forse sarebbe felice averti ancora in giro-
-Ma... il lavoro?- Confuso
-Possiamo tenerlo qui con noi, c’è il piccolo spazio per i “pazienti” che hanno un continuo bisogno di controllo- scrollò le spalle
-Tanto siamo noi i capi no?- Intervenne Shoji, -Siete in due vi darete il cambio se ci fosse bisogno- sorrise
-Vero, non ci saranno problemi- continuò Koda
-Ok... se lo incontrerò di nuovo, di cui sono sicuro, mi proporrò come dog-sitter, sperando che mi accetti- sospirò.
Alla chiusura, i tre ragazzi si divisero ognuno per la propria casa, Izuku si fermò per prima cosa in una pizzeria da trasporto e si prese da mangiare, quella sera di voglia di cucinare era pari a zero. Nel momento in cui, entrò in casa, Izuku sentì squillare il cellulare per la notifica di un messaggio; fece in tempo a mettere giù la pizza che per poco non perse di mano il cellulare per la suddetta nota, visto che il mittente era proprio Eijiro Kirishima.
 
Eijiro: Ehi Deku,
dove diavolo sei?!
Eijiro: È da un po’ che non ti sento
e non ti vedo
Sono per fino venuto a cercarti
al nostro nido, ma pensa un po’
Non ti ho trovato
Eijiro: Dove sei!?
Eijiro: Rispondi!
Izuku: Ehm... Kiri-kun
Izuku: Un messaggio alla volta
mi sono arrivati tutti adesso
Per rispondere alla tua domanda
Beh... sono via per un lavoro
Eijiro: Hai trovato lavoro?!
Eijiro: È fantastico,
anche se non c’era bisogno
Izuku: Certo che c’era bisogno!
Izuku: Come sarei potuto andare avanti
senza soldi?
Eijiro: C’ero io ad aiutarti Deku
Eijiro: Va bene,
se hai trovato un lavoro
e sei felice molto bene
Eijiro: Ma quando torni?
Mi manchi
 
-Ora che faccio? Non posso dirgli che me ne sono andato appunto per stargli lontano- sospirò
 
Izuku: Non lo so,
ho appena iniziato Eiji!
Forse... per natale?
Eijiro: Come per natale?!
Eijiro: Dimmi dove sei e
ti raggiungo!
 
-Mi sono messo nei guai da solo, magnifico!- Si passò una mano tra i capelli
 
Izuku: Kiri-kun fidati,
ho faticato trovarlo io il posto,
non lo troveresti con il Ton-Ton
Izuku: Appena saprò con certezza delle ferie
ti chiamo promesso.
Sai che di me ti puoi fidare
Eijiro: Mmm... di te mi fido
Eijiro: Ma sai che sono degli altri
che non mi fido
Eijiro: Sei un bel ragazzo e
non vorrei che qualcuno
ci provasse con te e
ti sfruttasse!
Izuku: ... devo andare ciao!
 
Izuku si buttò sul divano dopo aver spento il cellulare, Eijiro Kirishima, oltre essere il suo precedente coinquilino ai tempi dell’università, era stato anche il suo migliore amico d’infanzia e tra loro era andato tutto bene, finché non frequentarono le medie. Da lì il loro rapporto per qualche ragione cambiò quasi drasticamente, nel senso che sì, con lui era sempre gentile e premuroso, ma con chiunque facesse amicizia, Kirishima si metteva in mezzo; addirittura diventava eccessivamente aggressivo con chi superava i “limiti” che lui metteva. All’inizio non capì tale comportamento, quasi ossessivo, finché non arrivò il momento di scegliere le superiori; il rosso aveva cercato di convincerlo di fare le stesse scuole, ma Izuku si era imposto di voler andare proprio alla Yuei, una scuola prestigiosa che aveva ottimi agganci universitari. Kirishima voleva andare in un’altra, sempre con lui, ma dopo diversi litigi si erano separati per cinque anni senza sentirsi; casualmente, si ritrovarono all’università e fu lì che Izuku capì che Eijiro era sempre stato innamorato di lui e si era per fino dichiarato. Il problema non era il fatto che fosse gay, perché Izuku stesso lo era, ma il fatto che non gli avesse mai dato una risposta affermativa, Eijiro non perdeva tempo ed ogni volta che si chiedevano di loro, lui si dichiarava e si comportava da fidanzato; le cose non cambiarono nemmeno dopo l’università, nonostante non vivessero più insieme, si comportava ancora da possessivo.
Izuku, dopo la laurea, era riuscito a convincere Eijiro di vivere in due case separate, soprattutto spingendo un po’ sulla comodità del giovane verso i suoi lavori, ovvero in centro; di fatti, poco dopo, Kirishima, riuscì a trovare un buon impiego che lo tenesse impegnato e per un certo periodo non si erano più sentiti. Ecco spiegato il giorno che ricevette la chiamata di Koda, Izuku, aveva fatto in fretta ad accettare quella proposta e partire senza avvisare nessuno; non che odiasse o non apprezzasse la compagnia del suo amico d’infanzia, ma non riusciva più a sopportare quell’atteggiamento possessivo e poi lui non era del tutto il suo tipo a conti fatti
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi bellissimi! Che ne pensate? Ve lo aspettavate una tale notizia su Kirishima ed Izuku? Bakugo comunque lascerà KEM alle cure del verdino? Recensite ed avrete le vostre risposte ciao!

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Capitolo 6
*** KEM 2° Parte ***


6° KEM 2° Parte
 
 
 
La mattina seguente, come di sua abitudine, Izuku andò a correre molto presto perché amava allenarsi ed in questo modo tenersi in forma, anche se non praticasse nessuno sport; quella routine mattutina, era ahimé nata proprio grazie alla vicinanza di Kirishima e che era iniziata con un invito per fare qualcosa insieme. In ogni caso, con le sue fidate cuffie, iniziò a correre  in modo tranquillo, finché ancora una volta fu sbattuto a terra da una Pomerania molto felice e se la ritrovò sullo stomaco.
-Ci incontriamo ancora in questo modo eh?- Accarezzando il cane
-A quanto pare è vero che ti ha preso in simpatia- sbuffò il proprietario
-Buongiorno anche a te Bakugo- sorrise
-Buongiorno Midoriya- aiutandolo ad alzarsi, -Ti va fare di nuovo colazione insieme?-
-Per me non ci sono problemi- sorrise, -Visto che ci sono, vorrei proporti un accordo- si grattò la nuca
-Un accordo?-
-Sì beh... se vuoi ecco- avviandosi verso un bar
-Di che si tratta?-
-Mi propongo di farti da dog-sitter al tuo cane-
-Bau! Bau!- Felice al loro fianco
-Tu?- Stupito
-Beh... sì- rosso.
Katsuki era rimasto sorpreso del cambio decisionale del giovane, ieri gli aveva proposto uno sconosciuto e quella mattina si proponeva lui stesso? Non si sarebbe aspettato per nulla un cambio del genere ed era quasi tentato di rifiutare, se non fosse per il suo cane. Quest’ultimo sembrò veramente felice di quella proposta, corrugando la fronte, guardò quei stupendi occhi verdi e pensò che sarebbe stata un’ottima scusa per vederlo un po’ più spesso ed a quel pensiero lo rese felice. Ciò lo fece ghignare per via di una fantasia che il suo cervello aveva elaborato: dove Izuku si prendeva cura di King, mentre lui Katsuki, si prendeva cura a sua volta del verdino tra le mura di casa e soprattutto sotto le coperte del suo letto. Lui stesso non sapeva perché né come, ma sapeva che da quando aveva conosciuto quel verdino, nella sua mente si era creato uno spazio dove venivano proiettate stranamente delle vaghe immagini di lui ed Izuku nei vari momenti di una giornata, soprattutto a letto.
-Signor Bakugo?- A disagio Izuku
-Scusa, dicevi?- Tornò al presente
-Ehm... a cosa stava pensando?-
-Come?- Alzò un sopracciglio
-Beh... prima aveva decisamente un sorrisetto che mi ha messo a disagio- si grattò la nuca
-Oh, mi dispiace- lo fissò, -“Dannazione devo stare attento se lo voglio, non mi piacerebbe vederlo scappare”-
-Tranquillo... cosa ne pensa della mia precedente proposta?-
-Di te come dog-sitter per King? Certo, che accetto, visto e considerando che lui sembra “amarti”- ridacchiò
-Fantastico- sorrise, -Tranquillo, non mi dovrai pagare- ridacchiò
-Ah no?- Curioso
-Per il momento considerami in prova, se proprio questa... collaborazione andrà bene, potremmo parlare della “paga” in futuro-
-Perché non adesso?-
-Per prima cosa è che dovrei tenere King con me sul lavoro, visto che in ambulatorio hanno ancora bisogno di me- si grattò la nuca, -Poi è stato Koda ad avere l’idea, se lì il piccoletto non fa casino o non mi provoca danni, continuerò a prendermi cura di lui- sorrise
-Bau! Bau!- Allegro e festoso King
-A quanto pare è soddisfatto dell’accordo anche lui- ghignò Katsuki
-Lo vedo- ridacchiò coccolando il cane
-Prima di andare al lavoro, ti porto le crocchette che ama mangiare ed il guinzaglio per ogni evenienza-
-Grazie, vuoi che porto già con me King? Così da farti fare meno giri?-
-Tu che dici diavoletto?- Guardò il cane
-Bau!- Scodinzolando
-Bene, te lo lascio, ci vediamo più tardi- alzandosi
-Aspetta!-
-Cosa?-
-Ehm... ecco...- rosso
-Dimmi- quasi seccato
-Mi daresti il tuo numero?- Tutto d’un fiato
-Oh... giusto- scosse la testa, -Colpa mia-.
I due si separarono dopo essersi scambiati i numeri: Katsuki andò a casa per prendere il necessario per il suo cane, mentre Izuku portò con se King, prima tornò casa sua per fare una doccia ed infine andare direttamente al lavoro. Koda non si sorprese che il collega portasse il cane anzi, li accolse bene e mostrò una cuccetta per King dove fu messo; Izuku gli accarezzò la testolina e con fare quasi paterno ordinò alla Pomerania di fare il bravo e non abbaiare se no, niente coccole e lo avrebbe restituito al padrone prima del tempo. Per tutta risposta, King abbaiò un’ultima volta e per dimostrare che avrebbe fatto il bravo, si acciambellò nel lettino e si addormentò, permettendo a tutti di lavorare con molta calma e serenità. Poco dopo, arrivò Bakugo che chiese di Izuku e quest’ultimo sorrise prendendo il sacchetto con il necessario per il cagnolino; si separano, con la promessa che si sarebbero rivisti alla chiusura dell’ambulatorio nel pomeriggio intorno alle 15.
Per il resto della giornata non ci furono molti via e vai e con sorpresa di tutti, King non aveva mai abbaiato, solo per la fame o per mostrare felicità quando Izuku lo coccolava tra una pausa e l’altra. Alla chiusura pomeridiana, il veterinario fissò attentamente il messaggio di Katsuki, che lo avvisava che era in via di arrivo e di fatti pochi minuti arrivò il biondo per prendere quell’adorabile palla di pelo che all’inizio non voleva tornare con lui, facendo ridacchiare il verdino.
-A quanto pare preferisce me a te- ridacchiò
-Tch! Lo vedremo Nerd, nessuno ci separa- cercando di afferrare il cane
-BAU!- Correndo dietro ad Izuku
-Tch!- Finto secco
-Hahahaha! Ora devo andare- cercò di muoversi, ma per evitare di schiacciare una zampetta del cane, inciampò ed finisce sopra Katsuki, -Scu... scusa- rosso
-Non è colpa tua- sbuffò
-Devo proprio andare, ciao!- Si rialzò e corse via imbarazzato
-Tu l’hai fatto a posta eh?- Fissò il cane
-Bau!- Finto scocciato
-Se continui così, ce lo fai scappare sai?- Lo fulminò
-Bau?- Sconvolto
-Già- sbuffò, -Ma tranquillo peste- prendendolo in braccio, -Ho intenzione di prendermelo- ghignò
-Bau!-
-Per questa settimana farò la mattina, su, ma dalla prossima beh...- guardò King, -Avremmo una scusa per sapere dove abita- ghignò
-Bau!- Scodinzolando.
Per circa una settimana andò così: alla mattina si incontrarono presto per una lunga corsetta, cosa che non dispiaceva per niente a Katsuki e gli lasciava King ed infine, alle tre del pomeriggio si rivedevano davanti alla clinica. In una di quelle mattine, Katsuki spiegò com’erano strutturati i suoi turni di lavoro e come sperava il biondo, Izuku non si fece molti problemi nel proporsi di tenerlo ulteriormente oltre il solito orario; considerando che il turno di Izuku riprendeva alle 16 e finiva alle 20, quindi lo avrebbe portato al sicuro a casa sua, fino all’arrivo del biondo e fu così che Bakugo si guadagnò l’indirizzo del verdino.
-Allora adesso sa dove abiti- sorrisetto Shoji
-Sì, dopo la chiusura qui alle 20, devo per forza portarlo a casa mia, se no dove?- Alzò un sopracciglio
-Potevi farti dare il suo indirizzo- divertito
-Non volevo violare la sua privacy- serio, -Poi non averi avuto una coppia delle sue chiavi-
-Hai fatto bene, sperando che King non ti crei troppi danni a casa tua- ridacchiò Koda
-Oh, è bravo solo che pretende molte attenzioni, ma non mi ha ancora distrutto casa- ridacchiò
-Meglio, se no il povero Bakugo dovrebbe ripagati mobili e non so quant’altro-
-In effetti- ridacchiò però fu interrotto da un messaggio, -Scusate- sorrise e resto sorpreso nel vedere che era Katsuki
-Wow! Cosa vorrà adesso?- Sorpreso Shoji
-Boh... forse vorrà parlarmi della “paga” visto che sono esattamente due settimane di “prova”-
-Vai a rispondere su, continuiamo noi qui- sorrise Koda.
 
Kat: Ehi Mido
Izu: Ehi Baku, cosa ti serve?
Kat: Domani ho il giorno
libero, ti va di vederci?
Alla sera,
per una cena insieme?
Izu: O.o
Izu: Per una cena?
Izu: Non dico di no, ma...
Kat: Cosa?
Izu: No, niente tranquillo
Kat: Dimmi
Izu: Beh...
da come me l’hai proposto,
mi è sembrato un appuntamento
Izu: Considerando,
però che ci sarà anche King,
non può esserlo
Kat: Chi ti ha detto
che ci sarà anche lui?
Kat: Anche se fosse,
quale sarebbe il problema
per noi uscire insieme?
 
A quella domanda, Izuku non seppe nemmeno come rispondere considerando soprattutto che erano passate solo due settimane da quando si erano scambiati ufficialmente i numeri e che faceva da dog-sitter; poi la prima settimana consisteva che doveva tenere King solo alla mattina e dalla successiva se lo ritrovò tenerlo per tutto il giorno, cioè non si lamentava essendo che si era proposto, ma a conti fatti erano passati pochi giorni per voler un appuntamento serale. Con un sospirò, quasi rassegnato, accettò l’invito e si concordarono che Katsuki sarebbe andato da lui verso le venti e mezza per poi raggiungere il ristorante per la cena.
-Allora cosa voleva?- Chiese Shoji
-Mi... ha invitato a cena fuori- borbottò
-Lui cosa?- Stupito
-Mi ha dato appuntamento alle 20:30, dopo il lavoro per andare al ristorante-
-Non ci posso... oh salve Todoroki kun- sorrise Shoji
-Che succede?- Chiese cortese Izuku
-Il mio gatto... Endeavour... ha di nuovo graffiato il mio Goldador All Might- sospirò facendo avvicinare il cane
-Poverino!- Si avvicinò il verdino, -Sai perché l’ha fatto?- Curioso
-Non lo so- scosse la testa, -Forse perché quel gattaccio me lo ha regalato mio padre nonostante sapesse che amavo i cani- sbuffò
-Ma non faresti prima a liberarti del gatto?- Confuso Shoji
-Credimi, c’ho provato, ma quel maledetto è come mio padre, me lo trovo ovunque e se lo do a qualcuno me lo restituisce indietro in tempo record- sbuffò
-Capisco- annuisce Izuku medicando il cane, -Forse so chi potrebbe aiutarti con il tuo gatto indisciplinato- sorrise Izuku
-Davvero?-
-Non ti garantisco che riuscirà a calmarlo, ma ama talmente i gatti che ne ha studiato la loro “psicologia”- ridacchiò
-Tentare non nuoce, giusto?- Pensieroso
-Arrivo subito allora- sorrise prendendo il cellulare, -Non aspettarti chi sa che, ti avverto; è un semplice proprietario di un Neko Caffè, ma sa come trattare ogni tipo di gatto-
-Grazie per l’aiuto- vedendo il bigliettino su cui c’era l’indirizzo ed il numero
-Non c’è di che- lo salutò
-Da chi lo hai mandato?-
-Da Shota Aizawa, l’ho conosciuto tramite un nostro compagno di corso, Hitoshi-
-Ora ricordo-
-Già, ma non ci crederai mai, ma quell’uomo è suo padre- ridacchiò
-Aspetta un secondo, ma Aizawa non era anche un’insegnante?- Confuso Shoji
-Sì, insegna ancora psicologia, ma ogni tanto va dare una mano a Hitoshi, che gestisce il locale, anche se su carta è di proprietà di Shota, anche se mi stupisco tuttora che continui ad insegnare- ridacchiò
-Vero... dormiva gran parte in classe- rise anche lui.
 
 
 
***
 
 
 
Pov. KEM
 
 
 
Erano state due settimane fantastiche! Passavo gran parte del mio prezioso tempo con il mio angelo verde e devo dirlo, non mi sono mai annoiato, anche se dovevo fingere di dormire per non disturbare; nonostante tutto quando poteva mi coccolava e capivo che non poteva certo passare tutto il tempo con me e vogliamo parlare di quando mi portò a casa sua per la prima volta? Per prima cosa scoprii che era piccola, ma tutto sommato carina, cerano dei sopramobili di doppio gusto, ma non potevo lamentarmi, visto e sicuro, lui non poteva essere dello stesso importante ceto sociale del mio padrone. In ogni caso, il mio angelo doveva amare molto la sua famiglia, visto che aveva molte fotografie di lui e di due adulti che pensai fossero i suoi genitori; fu così che passai il primo pomeriggio, studiai bene l’ambiente e poi nei giorni successi richiesi e le attenzioni, che quando eravamo insieme in clinica non poteva darmi. Un pomeriggio ebbi una notizia dal mio angelo, Katsuki il giorno dopo avrebbe avuto la giornata libera, cosa che mi sorprese, ma feci il buon musetto a notizia nuova o come dicono gli esseri umani; perché, da quando aveva iniziato a lavorare, Katsuki non aveva mai preso un giorno libero, anzi portava il suo corpo allo stremo e quindi rimasi sorpreso che in questo momento l’avesse fatto. Solo dopo aver saputo dell’appuntamento, mi si accese una lampadina, era anche ora che Katsuki facesse la prima mossa per prendere quell’angelo verde per entrambi. Rammentai vagamente che nelle ultime sera, dopo esser tornati a casa nostra, lo sentivo borbottare quante idee aveva per approciarsi meglio al verdino e quando sentii che quella sera sarebbero usciti da soli, senza di me, mi ha reso felice; vero che sarei stato solo, ma mi ripromisi di fare il bravo fino alloro ritorno conoscendo il mio proprietario. Per il semplice motivo che lui non era il tipo che lasciava andare la preda tanto facilmente, di conseguenza ero sicurissimo che avrebbero concluso la serata casa.
-Ehi piccola peste, ti sei comportato bene?- Mi salutò il mio padrone
-Come sempre Bakugo- mi porse il mio angelo
-Midoriya chiamami Katsuki te ne prego- lo vidi alzare gli occhi al cielo, -Non sono così vecchio-
-Ok, Katsuki allora tu chiamami pure Izuku- sorrise contento il mio padrone
-Bau! Bau! Bau! (Sono sempre bravo ed era ora anche che vi date del tu!)- Felice
-Allora a domani sera Izuku?- Serio
-Certo! Qualche consiglio su come dovrei vestirmi?- Curioso
-Mmm... non troppo elegante, ma bene-
-Capito... ci vediamo domani alle 20:30- sorrise raggiante
-Notte Izu- uscendo con me in braccio
-Bau! (Ciao!)-
-Notte... Katsuki-.
Quella sera Katsuki sembrava fin troppo felice e lo ero pure io, a tal punto che nel momento in cui mi mise giù, corsi nella sua stanza ed abbaiai all’armadio, aspettando che lui aprisse e pochi minuti dopo, un po’ confuso lo fece. Mi buttai dentro e con alcuni strattoni, stando attento a non rompere nessun tessuto, gli buttai fuori ciò che poteva andare bene per la sera dopo.
-Ma guarda te!- Ridacchiò
-Bau!- (Mi devi ringraziare che ho buon gusto!)- Felice
-Ho un cane per stilista eh? Immagino che dovrò indossare questo completo domani sera-
-Bau (Esattamente umano)- scodinzolando.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Che dite? Katsuki riuscirà a conquistare Izuku con questa cena? KEM avrà entrambi come padroni? Se volete saperlo recensite in molti mi raccomando ciao!

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Capitolo 7
*** La Cena ***


7° La Cena
 
 
 
Il giorno dopo, Izuku fece la sua solita routine, anche se per quella serata si sentiva un po’ agitato, mentre Katsuki era estremamente eccitato; quindi per far passare il tempo, decise che avrebbe pulito casa sua per renderla più presentabile agli occhi del suo ospite, se fosse riuscito a portarlo lì. Nel pomeriggio, invece, portò a spasso King per farlo stancare abbastanza, così che per il resto della serata sarebbe stato buono fino al suo ritorno; nel momento di prepararsi guardò di nuovo lo stile che il suo cane aveva scelto e si ritrovò a ridacchiare alla situazione insolita, lui che si faceva dare consigli di stile da un cane, anche se era un animale intelligente.
-Bene sono pronto!- Si guardò allo specchio
-Bau!- Per poi sbadigliare
-Ti avverto, quando torno faremo un bel po’ di casino- accarezzandogli la testolina
-Bau!- Quasi felice prima di andare nella sua cuccia
-A dopo piccoletto-.
Puntuale come un orologio svizzero, andò a suonare al campanello, ma non ricevette nessuna risposta, cosa strana pensò, avrà avuto un contrattempo pensò guardando cellulare, senza però trovare nessun avvertimento; corrugò la fronte e riprovò di nuovo e sta volta ricevette una risposta un po’ attutita e quando la porta fu aperta, Katsuki era pronto a fargli una ramanzina, se non fosse per la visione che aveva davanti. Ad aprirlo, vi era Izuku, ma era a torso nudo con un solo asciugamano intorno alla vita ed ancora bagnato per essere uscito da poco dalla doccia; di fatti all’ambulatorio avevano dovuto chiudere un po’ in ritardo per un controllo all’ultimo minuto visto l’urgenza e come si aspettavano ciò si rivelò grave e avevano sistemato alla velocità della luce il povero animale e poi fare un giro di telefonate per trovare uno studio attrezzato per tali cose, in conclusione Izuku era da poco tornato a casa.
-Oh ciao Kacchan!- Facendolo entrare, -Scusa se ti accolgo così, ma sono tornato da poco- scosse la testa
-Fa... niente- mormorò fissandolo
-Vado ad asciugarmi e cambiarmi- avviandosi
-Sì ti aspetto qui- sussurrò leccandosi le labbra.
Katsuki appena si sedette sul divano, si ritrovò a pensare al dopo cena, lui ed il verdino a casa sua mentre passava le mani su quel corpo tonico, che mai si sarebbe aspettato; sapeva che amava fare le corse mattutine, ma non si aspettava che avesse quel fisico mozzafiato, che presto sarebbe stato suo e quello era un dato di fatto pensò eccitato. Poco dopo ecco tornare Izuku, indossava anche lui dei jeans ed un una camicia verde, quasi blu che combaciava con i suoi occhi, cosa che per poco non fece sbavare il biondino davanti a se.
-Stai... bene vestito così-
-Ehm... grazie... anche tu...- mormorò rosso
-Andiamo?-
-Sì e scusa se...- un dito si appoggiò sulle sue braccia
-Posso capire- ghignò
-Mi farò comunque perdonare promesso- risoluto
-Mmm...- pensieroso, -Lo vedremo- ghignò leccandosi le labbra
-Ehm...- a disagio
-Andiamo su- prendendolo per un braccio.
Katsuki lo portò in un ristorante non troppo modesto, ne tanto meno troppo lussuoso, aveva un atmosfera molto familiare; ciò stonava con l’idea che Izuku aveva di Katsuki, di fatti aveva pensato che il biondo fosse un po’ schizzinoso in fatto di abbienti e di persone, anche se non riusciva ancora capire perché portare lui fuori a cena. Nel frattempo, Katsuki si deliziava dallo sguardo pensieroso ed a disagio del suo ospite, ma ora che ci pensava, ma Izuku era gay? A quella domanda, non avendo una risposta immediata, lo fece quasi andare nel panico; alla fine osservò il ragazzo per poi rendersi conto che non gli importava più di tanto, l’avrebbe avuto solo per se e lui otteneva sempre ciò che voleva e si ritrovò di nuovo a ghignare per suoi stessi pensieri.
-Ehm... Bakugo tutto bene?- A disagio
-Sì, scusa, stavo solo pensando una cosa mia-
-Era una cosa... a luci rosse?- Titubante
-A luci rosse?- Confuso, -Oh! Parli di pensieri poco casti eh?- Avvicinandosi al suo viso
-Beh... sì- rosso distogliendo lo sguardo
-Sei incredibilmente innocente e scommetto che sei pure vergine eh?- Ridacchiò dolcemente
-Beh...- sempre rosso
-Molto bene- sorrise calmo, -“Non dirmi che potrei essere io la prima volta se è così... evviva! Gliela darò perfetta”-
-Molto bene?- Corrugò la fronte
-Beh... sì... non ci sono molti/e ragazzi/e ancora vergini alla nostra età- sorrise calmo, -Non dico che sia brutto tutto qui- scrollò le spalle
-Da come parli, deduco che tu non lo sia giusto? Per questo che ti perdi nei tuoi pensieri così... lussuriosi?- Quasi divertito
-In effetti, ma sia chiaro- assottigliò lo sguardo, -Non sono un pervertito-
-Dove starebbe la differenza sentiamo- si stava sciogliendo e divertendo
-Un vero pervertito, pensa SOLO al sesso e come farlo con tutte le persone attorno a lui, principalmente gli etero con le donne, mentre io sono un gay che punta solo ad un ragazzo, diciamo che se mi piace un ragazzo lo prendo-
-Sei gay?- Stupito
-Già, qualche problema?- Assottigliò lo sguardo
-No- sorrise, -Diciamo che non dai quell’impressione, anch’io sono gay, se è quello che volevi sapere fin dall’inizio- incrociò le braccia
-Sbaglio a dire che ogni minuto che passa stai diventando sicuro di te?- Ghignò
-Anche se fosse?-
-Mi piace e credo che tu abbia adesso capito il motivo per cui ti ho invitato-
-Da come hai parlato e mi stai guardando che la tua prossima “preda” sia io o sbaglio?- Inclinò la testa di lato
-Non sbagli... piccoletto- gli sussurrò ad un millimetro dalla bocca.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
E bene sì! Katsuki in qualche modo ha visto Izuku mezzo nudo e quest’ultimo si sta sciogliendo pian paino, che accadrà adesso? Si baceranno o ci sarà qualcuno che interromperà il momento?

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Capitolo 8
*** La Notte ***


8° La Notte
 
 
 
La cameriera arrivò puntualmente a mettersi in mezzo inconsapevolmente chiedendo le loro ordinazioni; Izuku rosso ordinò il suo piatto preferito, il Katsudon, mentre Katsuki, un tantino irritato, prese un piatto piccante. Dopo che se ne andò, Izuku non aveva coraggio nel guardare negli occhi rossi Katsuki e quest’ultimo pensò proprio che la serata era iniziata decisamente male; per il resto della cena i due rimasero completamente in silenzio, che sapeva di molto disagio ed imbarazzo, finché a romperlo fu proprio Izuku.
-Katsuki?-
-Sì?- Alzò lo sguardo dal piatto curioso
-Beh... ecco...- rosso
-Dimmi- sorrise un po’ dolce
-Dopo ti va di... fare una passeggiata?- Imbarazzato
-Dopo cena? Certo perché no?- Sorrise
-Grazie- sorrise sincero
-Non mi devi ringraziare- per poi farsi malizioso, -Metterò in conto anche questa passeggiata-
-In conto? Oh beh... va bene, ma come dovrei ripagati?- Confuso
-Lo vedrai- facendogli l’occhiolino.
A quel gesto il veterinario divenne rosso capendo molto bene cosa intendeva l’altro ragazzo con quelle parole che lo misero decisamente in imbarazzo all’idea che gli era venuta in mente; agitato nascose il viso bordeaux con le mani, facendo ridacchiare divertito il biondo che pagò tutto ed infine portò Izuku al parco per quella passeggiata. Lì Katsuki rimase un po’ indietro per avere una panoramica del sedere del suo ospite e quando quest’ultimo si girò gli mostrò un espressione apparentemente confusa.
-Ehi tutto bene?- Si fermò a guardarlo
-Sì, stavo guardando un ottimo panorama- sorrise malizioso
-Katsuki... non te l’hanno mai detto che sei bello sfacciato?- Incrociando le braccia
-Può essere, ma sono comunque bello- sorrise avvicinandosi
-Ascolta Katsuki... sarò vergine ed un po’ ingenuo, ma non sono stupido- serio
-Mai detto che sei stupido-abbracciandolo all’improvviso
-Tu stai cercando il sesso già al primo “appuntamento” ma io non sono il tipo- cercando di allontanarsi
-Izuku non penso nemmeno di sforzarti, ma sappi che tu mi piaci e farò di tutto per averti- serio e sincero
-Ka... Katsuki- sorpreso
-Ora scusami ma non resisto-
-Come?- Non ricevette risposta, ma fu baciato.
Il biondino non era riuscito a controllarsi oltre, prima era stato interrotto da una stupida cameriera, ma in quel frangente non ci sarebbero stati problemi; appoggiò il corpo del verdino contro un tronco e continuò a baciarlo appassionatamente cosa che fu ricambiato con altrettanto ardore. Il contatto durò finché senza volerlo o no, un ginocchio del dominante si infilò tra le gambe del verdino e percepì qualcosa di gonfio e quando accidentalmente lo sfiorò Izuku non trattenne un gemito. Si staccarono dal bacio e quest’ultimo era rosso come una fragola matura e veniva guardato sorpreso dal biondo ma che sfoggiò un sorrisetto malizioso, anche se molto nascosto.
-Ehi tutto bene?-
-S... sì- balbettò rosso
-Sicuro?- Finto ingenuo
-Non fingere di non averlo fatto a posta!- Scattò, -Mi... hai... sfiorato l’inguine- balbettò
-Oh- finse ancora, -Ti ho fatto male?-
-No, mi hai dato piacere!- Per poi tapparsi la bocca rosso vermiglio
-Come prego?- Avvicinandosi di più
-Ho detto non fare l’ingenuo- sibilò per l’imbarazzo, -Mi... hai...- balbettò
-Fatto diventare duro?-
-Sì! Con un maledetto bacio!- Si coprì il viso
-Mi fa piacere, significa che ti piaccio quando ti ho baciato- l’altro lo fulminò e senza accorgersi divenne audace
-Ora ti devi prendere le tue responsabilità Katsuki Bakugo- assottigliò lo sguardo su di lui
-Come?- Preso in contro piede
-Visto che sei molto più esperto di me- appoggiando una mano sul suo petto, -Sai come rimediare... vero?- Prendendogli un polso e metterselo sul paco
-Oh... lo farò- palpando e lui gemette, -Ma non qui... vieni a casa mia- sussurrò
-O... o... ok- balbettò eccitato.
I due raggiunsero velocemente la casa del biondo, una volta lì, il padrone di casa tornò alla carica con un bacio appassionante che iniziò ad aumentare l’eccitazione del verdino che cominciò ad ansimare; nel momento in cui dalla bocca Katsuki passò sul suo collo lasciando una scia di segni rossi, Izuku si aggrappò alle sue spalle non riuscendo più sentire le gambe a tenerlo in piedi. Si stava sentendo bene tra le braccia di Bakugo, che prontamente lo prese con facilità sotto il sedere per sollevarlo da terra e condurlo in camera da letto; una volta lì, Katsuki prontamente spogliò velocemente entrambi, baciando ogni pezzetto di pelle che veniva esposta e prima di baciare l’erezione bella grande del verdino fissò il proprietario per avere una conferma che ebbe con uno sguardo lucido di eccitazione ed un piccolo cenno con la tesa. Dopo averlo guardato, iniziò a lavorare con la bocca e la lingua su quella zona delicata e con i suoi movimenti iniziò sentire gemiti che per lui fu una bellissima melodia.
-Kacchaaaaaaaaaaaan!- Gemette lui ad un certo punto
-Come mi hai chiamato?- Sorpreso alzando lo sguardo su di lui
-Kacchan... io... scusa... so che è infantile, ma...- rosso imbarazzato
-No, dillo ancora- baciandolo sulle labbra; -Suona così bene dalle tue labbra, continua così- malizioso al suo orecchio
-O... ok- ansimò nel sentire le mani sulla sua erezione
-Ora, vuoi che continui o mi fermo?- Dolcemente all’improvviso
-Continua- rosso, -Non so perché... ma con te... lo voglio fare- sussurrò
-Vuoi darmi la prima volta?- Sorpreso, ma felice
-Sì... sei l’unico che mi fa provare tutto ciò- imbarazzato
-Sei carino quando sei così imbarazzato... ok, io continuo- per poi tornare a baciarlo.
Katsuki sorrise e tornò a dargli piacere infinito e per prepararlo adeguatamente, per non ferirlo e per farlo, si allungò verso il comodino per prendere due oggetti; nell’ordine del lubrificante per rendere più agevole l’entrata nell’antro nascosto del verdino ed infine un preservativo per la loro sicurezza. Izuku non si era mai sentito così bene ed a suo agio con qualcuno, nemmeno con Eijiro ai tempi buoni erano stati “felici” o meglio lui era suo agio con l’amico rosso; nell’ultimo periodo si era sempre stato a disagio al fianco dell’amico, ma con Katsuki era tutt’altra storia, in qualsiasi momento si era sempre sentito benissimo con lui, anche dopo la confessione che lo desiderava a trecentosessanta gradi. Quella serata per entrambi i ragazzi fu bellissima, Izuku non solo perse la verginità ma la diede all’uomo che infondo in poco tempo lo aveva intrigato più di molti ragazzi che aveva conosciuto all’università e soprattutto più di Eijiro. Dall’altro canto, Katsuki era soddisfatto per esser riuscito a “catturare” il verdino e si ripromise che non lo avrebbe mai lasciato andare, lo avrebbe protetto e tenuto al sicuro da chiunque.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi bellissimi! Tranquilli non è finita qui la storia, hihihi! Allora che ve ne pare del capitolo? Cosa accadrà ai due? Andrà tutto liscio o no? A presto bellissimi e recensite in molti, ciao!

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Capitolo 9
*** KEM 3° Parte ***


9° KEM 3° Parte
 
 
 
Dalla mattina successiva si impostò una dolce routine tra i due, Katsuki prese da subito sul serio quella relazione appena nata anche se non si erano del tutto parlati, basti pensare che il biondo ogni volta che gli si domandava del loro rapporto lui rispondeva con un sorrisetto da predatore che erano fidanzati; per quanto riguardava Izuku, lui cercava sempre di sviare o semplicemente ignorava la domanda, perché ancora un po’ troppo imbarazzato dalla velocità che si era sviluppato il loro legame. In ogni caso, le loro serate erano che andavano, a giorni alternati, da uno o dall’altro, con un po’ di disappunto da parte del biondo, perché lui avrebbe voluto convivere insieme quasi da subito; lui si giustificava con semplice fatto che avrebbero risparmiato tempo soprattutto per tenere King, ma ovviamente il verdino era stato categorico su quell’argomento, lui voleva aspettare ancora un po’ prima di fare un passo del genere, visto che si erano conosciuti da poco e nonostante fosse seccato Bakugo capì la sua logica e non insistette più. Quindi, passarono due mesi dalle loro discussioni ed in questo lasso di tempo il loro legame si saldò a tal punto che Izuku iniziò a pensare seriamente di andare a vivere con Katsuki, cosa che pensandoci bene, la casa di Bakugo era più vicina all’ambulatorio; in ogni modo era pronto a dirlo al “fidanzato” quando durante una loro passeggiata, non incontrarono la persona che meno voleva vedere, ossia Eijiro Kirishima. Quest’ultimo, dagli ultimi messaggi, non aveva più ricevuto nessun contatto con il suo migliore amico/fidanzato e preoccupato, una mattina andò da una sua cara amica informatica, Kyoka Jiro e le chiese aiuto per trovarlo; la ragazza un po’ titubante, conoscendo anche lei Izuku, accettò, sperando che il verdino non se la sarebbe presa con lei e quando ebbe trovato la posizione lo comunicò al rosso che partì velocemente per quella destinazione.
-Deku?- Sconvolto vederlo a braccetto con un biondo sconosciuto
-Kiri... Kirishima?- Sbianca il verdino aggrappandosi a Katsuki
-Felice di... lui chi è?- Freddo guardando Bakugo
-Sono Katsuki Bakugo, il fidanzato di Izuku- rispose, a sua volta, gelido Katsuki
-Come sarebbe a dire!?- Irritato Eijiro verso Izuku
-Beh... io e... Kacchan ci stiamo frequentando-
-E noi?! Cosa siamo scusa?!- Furioso
-Siamo migliori amici e basta- sospirò esasperato
-Come... ahi!- Si sentì mordere una gambe, -Ma che!?- Vide una Pomerania
-Bravo King- sorrise Katsuki accarezzando il cane felice
-BAU! BAU!- Felice per poi guardare Eijiro, -GRRRR!- Furioso.
Eijiro assottigliò lo sguardo verso Katsuki, con fare sospettoso e poi il cane che gli ringhiava contro, di sicuro lo avrebbe morso di nuovo se non fosse che Izuku lo sollevò da terra e lo coccolò; quest’ultimo fissò il rosso con un una vena di preoccupazione, -Come mi hai trovato?-
-Lo sai, che se ti voglio vedere ti trovo- sorrise
-Sembra stalkeraggio amico- secco Katsuki
-No, è il mio dovere di fidanzato-
-Fidanzato?- Il biondo guardò il verde ed infine il rosso, -Lui non mi ha mai detto d’esserlo-
-Non ti ha mai parlato di me?- Sorpreso
-Solo che sei un suo amico d’infanzia ed ex coinquilino e basta- indifferente
-Ti vergogni di me Deku?- Guardandolo
-Non è così Kiri, ma... noi due non siamo mai stati insieme- sospirò quest’ultimo
-Ma come?- Sgranò gli occhi
-Ascoltami Kiri... noi due siamo sempre stati buoni amici, fin dall’inizio, nulla di più; ad un certo punto ti ho considerato più che altro un fratello su cui contare, nulla di più scosse la testa; -Andiamo Kacchan, dobbiamo preparare il pranzo- portando via Katsuki.
Katsuki si lasciò trascinare via, ma percepiva ancora la tensione nell’aria e che quel rosso non si sarebbe arreso tanto facilmente; a lui non importava se un tempo erano stati semplici amici d’infanzia o fidanzati, a seconda del rosso, lui in ogni caso, avrebbe combattuto con le unghie e con i denti per tenere per se Izuku, anche giocare sporco se era necessario. Lungo la strada lo strinse a se e gli sorrise rassicurante, non lo avrebbe perso per niente ed Izuku gli mostrò un sorriso, anche se poco convincente, di gratitudine, non era del tutto genuino ed arrivati a casa del biondo, il verdino iniziò a cucinare.
-Izu...- iniziò Katsuki
-Mi dispiace- sospirò mentre tagliava delle verdure
-Per cosa?- Confuso
-Di non averti mai parlato dell’ossessione di Kirishima- con un tono mogio
-Guarda che non sono arrabbiato- ridacchiò, -Volevo solo sapere quanto ci avresti messo a cucinare- malizioso
-KACCHAN!- Si girò con un mestolo in mano, -Se continui così non ti dico ciò che volevo dirti- mettendo un broncio adorabile
-Ok, ok, di che si tratta?-
-Beh ecco...- rosso imbarazzato
-Ti ascolto-
-Pensavo... di accettare di venire a vivere qui-
-Scherzi?- Sorpreso
-No io...- fu baciato dal biondo
-Oh Gesù! È una notizia fantastica!- Lo strinse forte a se
-BAU! BAU!- Li raggiunse KEM
-Hai sentito? Lui verrà vivere con noi!- Gioì Katsuki
-BAU!- Felice il cane.
I due padroni di casa, con le loro buffonate, fecero ridere il povero Izuku inducendolo quasi a bruciare la cena cosa che li bloccò sul posto; per punizione, dopo cena Katsuki fu messo a lavare i piatti, mentre il verdino coccolava beatamente il loro, ormai, cane. Quest’ultimo si lasciò felicemente “viziare”, mentre il biondo finiva le faccende domestiche, del tipo pulire i piatti e la cucina ed in tutto questo King leccava giocosamente le dita del suo nuovo secondo padrone.
 
 
 
***
 
 
 
Pov. KEM
 
 
 
Due bellissimi mesi! Erano stati due bellissimi mesi in cui vedevo o meglio, sentivo Izuku, durante la notte a giorni alterni qui a casa e mi faceva un casino piacere vedere il mio padrone sempre di buon umore con la consapevolezza di poter vedere il verdino tutti i giorni. Non che lo facessi anche prima, anzi, l’abitudine mattutina per andare a correre non era stata scalfita, ma ora poteva anche svegliarsi al suo fianco; la cosa che mi fece ripensare che il mio padrone fosse un merito imbecille fu la frettolosa proposta di andare convivere insieme, cioè, non che non mi andasse l’idea, ma come aveva detto il mio angelo, stava andando tutto troppo velocemente. Se avessi potuto parlare gli avrei detto: “Ohi idiota! Dagli il tempo ad abituarsi alla tua amorevole e permanente presenza prima di vivere insieme”, ma visto che non potevo, dovetti abbagliargli contro come al solito. Una sabato mattina, mentre passeggiavamo tranquilli ed Izuku cercò di parlare con Katsuki, ma sentimmo una voce chiamarlo e ci fece voltare e vedemmo un ragazzo rosso, -Deku?- Sembrò sconvolto nel vederlo con noi
-Kiri... Kirishima?- Sbiancò il verdino aggrappandosi a Katsuki
-Felice lui chi è?- Freddo
-Sono Katsuki Bakugo, il fidanzato di Izuku- rispose anche esso gelido
-Come sarebbe a dire!?- Irritato verso il mio angelo
-Beh... io e... Kacchan ci stiamo frequentando-
-E noi cosa dovremmo essere scusa?!- Furioso
-Siamo migliori amici e basta- non ne potevo più
-Come... ahi!- In quel momento lo morsi sulla caviglia, -Ma che!?- Mi vide mentre correvo da Katsuki
-Bravo King- mi sorrise accarezzandomi felice
-BAU! BAU! (Lo so d’essere il migliore!)- Felice per poi guardare Eijiro, -GRRRR! (Vattene bastardo!)- Furioso.
Lo avrei voluto mordere un’altra volta se Izuku non mi avesse preso in braccio, sembrava che coccolarmi lo aiutasse a calmarsi, sentivo che era agitato e per niente a suo agio con quel rosso nei paragi. I due iniziarono a discutere sul fidanzamento tra Katsuki e Izuku ed a un certo punto quest’ultimo riuscì in qualche modo a trascinare via il mio padrone e portarlo a casa; una volta lì, mi mise giù e corse in cucina a preparare il pranzo. Ad un certo punto sentii la voce gioiosa del mio padrone gridare: -Oh Gesù! È una notizia fantastica!- Andai a vedere
-BAU! BAU! (Che succede qui?)- Li raggiunsi velocemente
-Hai sentito? Lui verrà vivere con noi!- Gioì Katsuki
-BAU! (Evviva!)- Felice come una pasqua.
Ci misero solo tre giorni per portare le cose di Izuku qui a casa, ero entusiasta di averlo sempre vicino e per le prime notti potei dormire con loro, contento di avere una bella famiglia felice, se non ci fosse una piccola pecca, il tipo dai capelli rossi e denti quasi da piranha; quel tipo quando ero sul lavoro del mio angelo, era spuntato ogni tanto come un fungo fastidioso. Un giorno per esempio, entrò lì con dei fiori, scoprendo che erano quelli preferiti dal verdino che in qualche modo lo ringraziò, anche se a disagio, -Ehm ti ringrazio-
-Non c’è di che Deku, tesoro- sorrise
-Ascolta Kirishima, tra noi non può succedere nulla capisci o no?- Sospirò
-Dammi una possibilità, te ne prego- prendendogli le mani
-BAU! (Stagli lontano!)- Saltai sul tavolino e gli morsi una mano
-AHI!- Si lamentò
-GRRRR! (Ti sta bene!)- Abbaiai
-Calma King- mi coccolò
-Quel cane è indemoniato- piagnucolò
-Esagerato- sospirò, -Ascolta è meglio che tu vada-
-Oh lo farò- per poi fulminarmi, -Questa me la paghi cagnaccio-
-Adesso basta Kirishima!- Sbatté una mano sul tavolo facendoci sussultare entrambi, -Non minacciare il MIO cane ok?!-
-Aspetta cosa?- Stupito
-Adesso King è anche il mio cane, io e Kacchan viviamo insieme- sospirò
-Izu...- si morse un labbro
-Bau! (Bravo mio angelo)- scodinzolai felice
-Come vuoi, ma non finisce qui, non mi arrendo- uscendo, ma andò a sbattere contro un albino ed il suo Terranova dal pelo grigio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Yeah! Ragazzi sono tornata dopo un LUNGA assenza; chiedo scusa, ma ho revisionato tutte le mie storie per vedere se tornava l’ispirazione! Spero che vi sia mancata se no va beh! Tornando alla storia, che dite, come andrà finire tra Eijiro, Izuku e Katsuki? Recensite mi raccomando ok? Ciao!

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Capitolo 10
*** Ufficializzare ***


10° Ufficializzare
 
 
 
Izuku lo vide andarsene senza scusarsi, da maleducato, ma in ogni caso in quel momento non sapeva se arrabbiarsi per quel comportamento o avere timore per le parole di Eijiro; con uno sbuffo ed un pizzico di rammarico, si rese conto che purtroppo, il rosso con quel carattere non si sarebbe veramente arreso. In ogni modo, raggiunse il cliente, che era il giovane Tetsutetsu, un giovane dai capelli argentati e per via del suo particolare sorriso, la prima volta per poco non lo confuse con Eijiro; Tetsutestu fissò per prima cosa la porta da dove era uscito un ragazzo che mai aveva visto per poi guardare il veterinario mettere via quella palleta di pelo, che aveva riconosciuto come KEM, e prestare attenzione al suo Terranova grigio.
-Ehi dottor Midoriya tutto bene?- Gli chiese il cliente preoccupato
-Sì, tranquillo e scusami per questo- ridacchiò nervoso
-C’entra il tipo figo appena andato via?- Indagò
-Figo?- Izuku alzò un sopracciglio perplesso
-Beh... sì- si grattò la nuca imbarazzato; -Che rimanga tra noi, io sono gay e... quel tipo appena uscito l’ho trovato virile- Izuku strabuzzò gli occhi
-Questa non me l’aspettavo; perché io pensavo che stavate con quella ragazza dai capelli arancioni... come si chiama- pensieroso
-Intende Itsuka Kendo?- Sorpreso ed Izuku annuii; -No, no, le voglio bene come se fosse mia sorella, nient’altro!- Quasi nel panico
-Scusami tanto- per calmarlo, -Non volevo fraintendere- iniziando i vari controlli di routine
-Purtroppo non sei l’unico- ammise sospirando; -Tornando a noi però, conosci quel bel tipo?- Speranzoso ed Izuku non poté non sorridere sotto i baffi
-In un certo senso, sì-
-In che senso e poi come si chiama?- Curioso di saperne di più
-Beh... si chiama Eijiro Kirishima e siamo stati amici d’infanzia-
-Siete stati? Ora non più?- Titubante
-Diciamo solo che le cose sono cambiate e per un motivo mi sono dovuto allontanare-
-Per... oh!- Capendo, -Lui si è innamorato di te, ma tu non hai mai ricambiato-
-Indovinato e se ti piace, puoi trovarlo su YouTube e seguirlo- sorrise portandogli il cane
-Grazie- prendendo il cellulare, -Allora...- fu interrotto dal verdino
-Ciao Bakugo, sei qui per King immagino- sorrise al nuovo arrivato
-Sì, in qualche modo- fissò l’albino
-Guarda amico, che non ci stavo provando con il tuo ragazzo- alzò le mani al cielo ridacchiando nervoso.
Nel frattempo, quella stessa mattina, Katsuki aveva ricevuto con insistenza, anzi, gli era stato imposto a prendere delle ferie, dal lavoro, che aveva fin troppo maturato senza mai usarle; se da una parte al biondo si era irritato, perché non avrebbe voluto usarle in quel modo, ma ripensando che ora aveva una relazione e che avrebbe potuto sfruttarle per stare con il verdino, così accettò. Di conseguenza, finito molto prima il turno, considerando che il suo capo lo aveva sbattuto fuori dal posto di lavoro con forza, Katsuki raggiunse la clinica del fidanzato e lo trovò a chiacchierare con Tetsutetsu; vedendoli non provò gelosia, nemmeno quando vide l’argenteo tirare fuori il cellulare, perché era risaputo anche da lui che l’albino fosse molto socievole ed era facile per lui chiacchierare con chiunque ed anche Izuku, per quanto timido potesse essere, una volta sciolto o conosciuta una nuova persona, si lasciava andare nelle conversazioni.
-Grazie- vedendolo prendere il cellulare, -Allora...- fu interrotto dal verdino
-Ciao Bakugo, sei qui per King immagino- sorridendogli
-Sì, in qualche modo- fissando di lato l’altro ragazzo con il cellulare
-Guarda amico, che non ci stavo provando con il tuo ragazzo- alzò le mani al cielo ridacchiando nervoso
-Lo so, tranquillo- indifferente
-Ecco qua il tuo cane, sta benissimo come sempre- consegnandogli definitivamente il cane e le solite carte
-Grazie fratello- sorrise, -La prossima volta voglio sapere come si chiama ok? A presto!- Andandosene
-Di che cosa parlavate?- Chiese una volta rimasti soli
-Non ci crederai, ma Tetsutetsu dopo aver visto andar via Eijiro, ha voluto saperne di più- sorrise divertito
-Che cosa!?- Irritato, -Cosa ci faceva qui quello stalker?-
-Oltre a portarmi questi fiori che sono i miei preferiti?- Indicandoli, -È passato di qui, per chiedere una possibilità che non avrà-
-Bau!- Intervenne King scodinzolando
-Sì esatto- Izuku baciandolo
-Esatto cosa?- Curioso
-Diciamo che King l’ha morso-
-E bravo il mio cane- sorrise Katsuki
-Già, anche se...- titubante
-Cosa?-
-Come puoi ben immaginare, lui non l’ha presa molto bene ed era sul punti di minacciarlo, beh... ho dovuto ribadire che ormai è anche cane mio e...- Katsuki lo baciò
-Ora sì che siamo una famiglia-
-BAKUGO!- Rosso e l’altro ghignò.
Finito il turno, Izuku e Katsuki tornarono a casa, quel giorno il verdino avrebbe fatto solo la mattina dunque aveva il pomeriggio libero, cosa che piaceva parecchio al suo ragazzo; che una volta preparato il pranzo rivelò che da quel momento per circa un mesetto sarebbe stato in vacanza. A quella notizia Izuku sorrise felice per lui e gli disse che in quel modo aveva la possibilità di andare a trovare la madre che non vedeva da anni; ciò portò a Katsuki un’idea che gli fece nascere una specie di ghigno malizioso e la cosa spiazzò Izuku.
-Ehm... ho detto qualcosa di sbagliato?- Titubante
-No, mi hai solo dato un’idea che non avevo ancora considerato-
-Posso sapere quale?-
-Beh... visto che stiamo insieme e viviamo insieme, mi sembra giusto che ti faccia conoscere la mia famiglia-
-Aspetta un secondo? Vuoi... ufficializzare la nostra relazione... presentandomi ai tuoi genitori!?-
-C’è qualche problema?- Alzò un sopracciglio
-No... solo...-
-Cosa?-
-Stiamo insieme da solo qualche mese e... mi sembra un po’...- l’altro lo blocca
-Ascolta Izu tesoro, ti amo ok? Sto facendo fin troppe cose con calma per rispettare i tuoi tempi, ma...-
-Che vorresti dire?- Divertito, -Che mi avresti già chiesto di sposarmi appena mi sono trasferito qui?-
-Vedo che mi capisci- facendogli l’occhiolino.
A quelle parole, Izuku divenne rosso come un peperone e per cercare di dimenticare tutto ciò, andò a farsi una doccia, lasciando di sale Katsuki che non si aspettava di certo una reazione così, poco consona al carattere del fidanzato; Izuku, quando entrò in doccia, subito appoggiò entrambi gli avambracci al muro chiudendo a pugno le mani e chiudendo anche gli occhi per il troppo imbarazzo. Per una buona mezz’oretta, si lasciò scorrere l’acqua a dosso, finché non si calmò e si passò una mano tra i capelli ripensando alla sua situazione; perché c’era un piccolissimo problema, se Katsuki gli presentasse effettivamente i suoi genitori, lui come avrebbe fatto? Non gli ha mai parlato del suo passato, con precisione di sua madre che... beh... non c’era più e quindi non aveva nessuno a cui presentarlo; era così immerso nei suoi pensieri che non si rese conto che il biondo si era unito a lui sotto il getto d’acqua, finché non sentì delle labbra appoggiarsi sulla nuca, -Amore è tutto ok?- Dolcemente abbracciandolo
-Sì... solo...- sospirò, -Mi vergogno di me stesso- tristemente
-Per quale motivo?-
-Tu... vorresti farmi conoscere la tua famiglia no? Io... non ne ho una- sospirò
-Che vorresti dire?- Confuso
-Sono orfano o meglio... avrei dei cugini a cui farti conoscere, ma...- borbottò
-Capisco... fa niente ok? Se non sei ancora pronto...-
-Sono solo... ecco a disagio nient’altro- sorrise teso
-Per il momento non pensarci ok?- Baciandolo
-Ok, ma...-
-A tempo debito ne riparleremo, ora pensiamo solo a noi-.
Da lì fecero l’amore fino a sera, visto che dopo essersi lavati ripresero il tutto sotto le coperte facendo quasi impazzire il povero cagnolino che era venuta voglia di cibo e coccole; verso l’ora della cena, Katsuki decisero di andare a cena fuori e così che lo fecero nello stesso posto del loro primo appuntamento. Il cameriere li fece di nuovo sedere nell’apposito tavolo riservato e come l’ultima volta presero del Katsudon ed un piatto piccante e poco dopo aver ricevuto le bevande li lasciò soli.
-Senti Izuku, c’ho pensato...- prese un bel respiro, -Voglio essere franco con te- serio
-Dimmi, ti ascolto- teso
-Ti amo Izuku... sembrerà una cosa veramente frettolosa e siamo anche fin troppo giovani, ma... sul serio, vorrei presentarti ai miei perché sei l’unica persona a cui tengo e voglio mettere in chiaro che la nostra relazione è... seria, non è un passatempo ne tanto meno un capriccio, nonostante ci conosciamo solo da qualche mese- sospirò
-Capisco- mormorò
-Devi, però, sapere che mia madre... non è una donna facile e non è nemmeno una che ci va leggero nei... rapporti-
-In che senso?-
-Sa che se gli presento una persona, in modo intimo, significa che farò sul serio con essa ed infatti in tutta la mia vita scolastica e non, non gli ho mai presentato nessuno-
-Vorresti dire che sarei il primo a conoscerla ufficialmente?- Sconvolto
-Beh sì, perché oltre al tuo giudizio, tengo in qualche modo anche il suo- sospirò, -Poi sarebbe imbarazzante se ti portassi con me solo a Natale, non pensi?- Mezzo sorriso
-Non ci voglio pensare- coprendosi il viso.
Katsuki ridacchiò a quell’azione e come sempre lo trovò delizioso e carino cosa che non si accorse che qualcuno stesse facendo delle foto ai due mentre chiacchieravano; la persona in questione era Ochaco, che passando dì per caso, li aveva visti e senza accorgersene aveva tirato fuori il cellulare ed aveva fatto delle foto con un pizzico di gelosia. Disgraziatamente, lì a pochi centimetri da lei, c’era un’altra persona gelosa ed era Eijiro, che si era fermato nel vedere il “suo” Izuku rilassato ed a suo agio con qualcuno che non era lui e questo in qualche modo lo irritò un po’ troppo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Eh beh! Che dire? Adesso cosa accadrà, Izuku incontrerà la madre di Katsuki? Se volete la risposta recensite in molti ok? A presto!

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Capitolo 11
*** Eijiro e Tetsu ***


11° Eijiro e Tetsu
 
 
 
Eijiro, nonostante tutto, era sempre più convito che Izuku non solo era stato abbindolato e manipolato da quel biondo cenere e quell’atteggiamento rilassato ed a suo agio poteva comparire anche con lui; di conseguenza dal giorno successivo cercò più e più volte di far ragionare il verdino e cercare di sabotare quella relazione non del tutto genuina ai suoi occhi. Per quanto riguardava Izuku, lui cercava di far entrare in quella testaccia dura del rosso che lui era realmente felice con Katsuki ed allo stesso tempo cercò di testare il terreno per Tetsu; alla fine, con l’aiuto di alcune persone, riuscì ad organizzare per entrambi un appuntamento al buio in un ristorante molto particolare. Il piano era partito tutto da dei messaggi anonimi che dava loro appuntamento davanti al locale in questione senza troppe spiegazioni ed entrambi, curiosi ci andarono; il primo ad arrivare fu Eijiro che era quasi in agitazione, dopo quel messaggio, pensò subito che finalmente Izuku avesse ritrovato il buon senso e che lo stesse attendendo in quel posto ed infine arrivò Tetsu non sapendosi cosa trovare, ma vedere il rosso lo lasciò sorpreso ed anche un po’ felice per la coincidenza appena venuta.
-Tu sei... Eijiro Kirishima? - Chiese l’albino speranzoso
-Sì, sono io- si girò a guardarlo confuso, -Ci conosciamo?-
-Non direttamente- gli sorrise, -Sono un tuo fan... seguo le tue pagine social ed il canale YouTube sei fantastico- si grattò la nuca imbarazzato
-Oh mi fa piacere conoscere un fan anche qui- cordiale, -Ora scusami, ma ho il mio futuro attendermi in questo locale-
-Non ti disturbo, anch’io ho un incontro, alcuni amici mi hanno incastrato per farmi venire qui- scosse la testa
-I tuoi amici ti hanno organizzato un appuntamento al buio?- Quasi divertito
-A quanto pare sono veramente una causa persa- ridacchiò per sdrammatizzare
-Su, su, scommetto che qui ci sia anche per te il tuo futuro ad attenderti- gli fece l’occhiolino per incoraggiarlo.
Una volta, entrati al caldo, furono accolti da una graziosa cameriera dai capelli rosa ciliegio, occhi dorati ed un sorriso che trasmetteva subito allegria che si accentuò nel vederli; di fatti alcuni giorni, quando fu fatta una prenotazione particolare, la persona gli aveva mostrato le loro immagini e quindi il “piano” dell’organizzatore poteva avere inizio.
-Siete i signori Kirishima e Tetsutetsu?- Cordiale la giovane
-Sì, siamo noi- risposero entrambi
-Siamo puntuali?- Titubante Tetsu
-Certo! Il vostro tavolo è pronto solo per voi e nell’angolo più appartato che abbiamo- sorrise iniziando ad avviarsi
-Nostro?- Confuso Eijiro guardando l’altro nelle sue stesse condizioni
-Certo, avete un tavolo riservato solo per voi- mostrandoglielo; -Per vostra informazione è stato tutto pagato, non dovrete nemmeno perdere tempo a leggere il menù- sorrise felice
-Aspetta, cosa?!- Sconvolto l’albino
-Come ho già detto, è stato organizzato e pagato tutto, vi pregherei di godervi la serata fino alla fine, almeno così non dovrò spezzare il cuore il cuore a qualcuno- per poi allontanarsi, lasciandoli soli
-Ehm...- a disagio Tetsu, -Io rimango... mi sentirei in colpa se ferissi i sentimenti di qualcuno- mormorò
-Resto anch’io, non solo per i sensi di colpa verso qualcuno di cui ho il sospetto, ma mi sentirei male lasciare un fan da solo- sorrise teso.
Tetsu non poté non rimanere affascinato dal suo idolo, che in qualche maniera si preoccupava per lui, nonostante la giusta delusione che aveva letto nei suoi occhi, forse si aspettava Izuku? Se ci pensava, poteva essere stato lui stesso ad organizzare tutto quello, se sì allora avrebbe sfruttato quel momento per conoscere meglio Kirishima e forse provarci. Dall’altro canto Kirishima era un po’ seccato per non aver incontrato Izuku come sperava, ma non poteva certo negare che si sarebbe sentito male rifiutare indirettamente la compagnia di un suo fan; pensandoci bene, poteva comunque provarci a fare amicizia, anche se non sapeva come, finché non si ricordò che non conosceva il suo nome e che aveva accennato il suo canale.
-Ehi, non ti sei ancora presentato, come ti chiami?- Sorrise cordiale
-Oh scusami tanto! Pensavo di averlo fatto... mi chiamo Tetsu Tetsutetsu- rosso per l’imbarazzo
-Rilassati- ridacchiò, -Tu prima hai accennato al mio canale YouTube, cosa ne pensi?- Interessato
-Lo trovo fantastico è grazie a te che sto in forma- sorrise, -Anche se la prima volta che ti ho visto di persona non ti avevo riconosciuto- a disagio
-Davvero?- Pensieroso
-Sì, stavi uscendo dalla clinica veterinaria, dove porto il mio cane-
-Aspetta, tu conosci Izuku Midoriya?- Lo fissò attentamente
-In un certo senso, è il veterinario del mio cane- bevendo un goccio d’acqua, -Ma conosco meglio il suo fidanzato- sospirò
-Davvero è una cosa insolita?- Incuriosito
-Se riguarda Bakugo sì, devi sapere che lui non è mai stato tipo di avere una relazione romantica e soprattutto fissa, però sono felice per loro- sorrise
-Capisco- borbottò l’altro
-Tu invece?- Curioso a sua volta, -Mi sembra di capire che tu sia ossessionato da Midobrò, me ne vuoi parlare?-
-No- sospirò, -Ormai ho capito che tutto ciò l’ha organizzata lui- sospirò leggendo il menù già scelto
-Non ci credo!- Stupito l’altro, -Come ha fatto indovinare uno dei mie piatti preferiti?-
-È un ottimo osservatore- malinconico.
L’altro, vedendolo in quello stato, non resistere più ed iniziò a sparare battute di doppio gusto, cosa che per qualche motivo fecero alzare un sopracciglio al rosso e poi scoppiare a ridere. Il resto della cena fu molto simile ed in quel modo la “tensione” tra i due sparì e poterono tornare a chiacchierare più tranquillamente; in tutto questo la giovane dai capelli rosa, fece un piccolo video da distanza e poi lo invio ad un numero che lei conosceva perfettamente a memoria.
-Che dici?- Chiese
*Per una volta hai fatto un ottimo lavoro*
-Sempre il solito- sbuffò lei, -Lui cosa ne pensa?-
*Fin troppo entusiasta per i miei gusti, ma era stato un suo piano* sbuffò
-Geloso?- Ghignò lei
*Io geloso per cosa?* Seccato
-Un tale “programma” per qualcun altro invece che per voi due?- Quasi sarcastica
*Tsk!* Si sentì rispondere
-Cambiamo argomento, ha accettato di vederla?- L’altro sospirò
*Solo se riuscirà a vedere quei due insieme come una coppia* Sbuffò
-Allora digli di preparare le valige per questo Natale, perché ora farò in modo che i due si mettano insieme ciao!- Chiudendo la chiamata.
Prima che potessero andarsene, la giovane donna portò uno dei loro migliori drink a due poco dopo il dessert cosa che fece sorgere dei dubbi alla coppia che la fissarono confusi, ma se n’era già andata; i due si guardarono ancora un po’ confusi, dopo di che scrollarono le spalle con non curanza e tracannarono comunque quella bevanda. La serata finì con loro due usciti barcollanti ma non troppo ubriachi dal locale salutando la cameriera ed erano così presi ed un po’ storditi che non si accorsero che la giovane aveva fatto una foto e poi inviata a qualcuno. Nel frattempo, Eijiro e Tetsu iniziarono a camminare per le vie della città in piena notte, finché non raggiunsero l’appartamento del primo e visto l’ora, il rosso l’altro a restare considerando le sue condizioni non era sicuro giare per le strade vista anche l’ora tarda; per tutta risposta Tetsu lo ringraziò da prima lo abbracciò e senza pensarci, forse perché i freni inibitori li aveva persi e se lo baciò con passione.
La mattina seguente entrambi i ragazzi, si ritrovarono nudi ed appagati tra le braccia dell’altro ed al primo impatto non capirono cosa diamine era successo; ci vollero, però, pochi minuti prima che tornassero lucidi e ricordassero qualcosa della sera precedente e cadettero ai lati del letto sconvolti. Kirishima divenne più rosso dei suoi capelli e dopo essersi rivestito, imbarazzato disse che sarebbe andato in cucina a preparare la colazione ed indicò per pura convenienza dove fosse il bagno a Tetsu; quest’ultimo, anche lui in imbarazzo, andò in bagno e si diede una rinfrescata veloce e si rivestì per poi raggiungere il padrone di casa.
-Beh... ehm... è stata...- balbettò Tetsu
-Sì, una bella... serata- mormorò l’altro
-Scusa per...- iniziò l’albino
-Non scusarti, mi sono trovato fin troppo bene ieri sera- si grattò la testa, -Anche se non ero lucido-
-Ti penti?-
-Per qualche motivo... no- sospirò
-Ti andrebbe... rivederci qualche volta?-
-Per me... non ci sono problemi- sorrise l’altro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ehi bellissimi! Vi avviso! Forse il prossimo sarà l’ultimo capitolo che pubblicherò di questa storia, che ne dite? Recensite in molti mi raccomando, ciao!

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Capitolo 12
*** Fine ***


12° Fine
 
 
 
Katsuki era sdraiato intento a rilassarsi sul divano con il suo cane, quando con un rumore secco non li fece cadere da lì per la sorpresa; alzando lo sguardo, trovò entrare Izuku con uno sguardo stralunato anche se c’erano grosse tracce di buonumore. Riprendendosi il cane si rimise anche seduto e fissò il fidanzato, mentre lui nel incrociare il suo sguardo sorrise ancor di più, -Che hai d’essere così felice?- Finto seccato
-Il mio piano ha avuto successo- ridacchiò
-Aspetta, capelli di merda si è interessato a quel tipo?- Sconvolto
-Ci è andato pure a letto e secondo quel povero cristo di Tetsu, si è trovato bene- ridacchiò mettendosi al suo fianco
-Non ci credo!- Per poi ghignare, -Con questo ho vinto io la scommessa-
-Che!?- Si girò verso di lui
-Fra una settimana andremo da mia madre- sorrise
-Non stanno ancora insieme del tutto- sconvolto
-Non mi interessa, finché quel maledetto ha interessi per altri, io dichiaro che ho vinto questa scommessa fine!- Serio
-Possiamo andarci solo nel weekend?- Sbuffò, -Non voglio perdere giorni di lavoro prima di natale-
-Come desideri, allora questo fine settimana andremmo da lei, l’avviso- andando a fare la chiamata.
Izuku sospirò e prese King in braccio per coccolarlo, quest’ultimo sentendolo un po’ teso rimase calmo e lo lasciò fare, scoprendo che quei gesti affettuosi oltre a calmarlo calmava anche il verdino; pochi minuti dopo sentirono dei strani rumori provenienti dalla camera da letto, tipo urla e poi un Katsuki tra il infastidito ed il rassegnato gli mostrò un sorriso felino. Una volta tornato dal compagno gli riferì che la vecchia, sua madre, aveva accettato di buon grado di avere un altro ospite e che li aspettava in trepida attesa; dall’altro canto Izuku lo fissò pensieroso per poi sospirare stanco.
 
 
 
Salto temporale Weekend
 
 
 
Avevano preso il treno e vedere Izuku così agitato per l’incontro con sua madre, Katsuki non poté trovarlo adorabile anche per lui, quella donna non meritava tutta quell’ansia; guardandolo però si disse che forse avrebbe dovuto capirlo considerando che gli aveva detto che era orfano e di conseguenza, forse non aveva avuto una vera fonte materna come lui. Solo in quel momento si rese conto effettivamente appieno il significato dell’agitazione del ragazzo e si diede dell’idiota per aver accelerato un po’ troppo quella scelta, ma ormai era troppo tardi ed erano quasi giunti a destinazione.
-Ehi piccolo siamo quasi arrivati- indicando la prossima fermata
-Oh, grazie, ma tua madre...-
-Sì, te l’ho detto- scosse la testa, -Quando ti vedrà sarà felice, fidati-
-Io... mi fido- per poi prendere il trasportino di King
-Appena arriviamo in paese lo lasciamo libero- guardando al suo interno
-Sicuro?- Corrugò la fronte
-Sì, anche qui siamo molto conosciuti- ghignò
-Temuti e tenuti a distanza anche qui, immagino- mezzo sorriso
-Ehi!- Rosso
-Hahahaha! Ci ho azzeccato- per poi sentire il treno fermarsi, -Qui giusto?- Alzandosi
-Sì, adesso- scesero dal mezzo.
All’uscita della stazione, trovarono una macchina nera e lì vicino alla fiancata ci stava una donna bionda dagli occhi rossi, cosa che fece capire, ad Izuku, che era la madre del fidanzato, erano due gocce d’acqua nell’aspetto fisico; quest’ultima appena li vide avvicinarsi inclinò la testa di lato nel vedere il verdino per poi sorridere allegra, -Ciao ragazzo, sono Mitsuki Bakugo la madre di questo scapestrato-
-Ehi attenta a come parli vecchia megera!- Iniziandosi ad irritarsi
-Vecchia megera a chi figlio ingrato!- Mollandogli una sberla sulla nuca
-A te! Poi chi ti ha detto che dovevi venirci a prendere!?- Seccato
-Zitto! Ero curiosa di conoscere il santo che ti sopporta! Sono anni che aspetto che mi presenti qualcuno!-
-Ehm...- a disagio il verdino, -Io... sono Izuku Midoriya, piacere mio conoscerla-
-Come sei educato- dolce, -Su, salite in macchina- salendo.
Il viaggio in macchina fu tranquillo per i gusti di Katsuki, pensava che la madre avrebbe iniziato una serie di domande, ma sembrò voler sorvolare su questa cosa, forse vedendo un pizzico di disagio che il verdino e voleva lasciarlo tranquillo fino a casa? Questa domanda fu spazzata via, quando giunsero a casa della sua infanzia, una volta lì Izuku lasciò libero King che entrò senza troppe cerimonie seguito dalla padrona di casa; il biondo si guardò un attimo in giro e corrugò la fronte, -Dov’è papà?-
-Lui è stato costretto a tornare a lavoro- sospirò
-Ancora? È successo qualcosa?-
-No, tranquillo- scosse la testa, -Il problema è che lo vedrai solo a natale, se verrai qui- roteò gli occhi verso il soffitto
-Certo che verremmo qui- sbuffò il biondo
-Verremmo?- Alzò un sopraciglio, -Hai intenzione di portarti anche Midoriya?- Indagatrice
-Certo che sì! Non lo voglio lasciare solo quel giorno-
-Non ha una famiglia a cui andare scusa?- Per poi lanciare uno sguardo al verde giocare con King
-Lui...-
-Sono orfano signora- alzò lo sguardo su di lei
-Ah... allora sarà un onore averti qui anche a natale- sorrise, -Partite domani sera immagino- sospirò
-Sì, non vorrei saltare giorni di lavoro in clinica- sorrise avvicinandosi alle due bionde.
Il resto della giornata fu abbastanza tranquilla, Izuku imparò dalla donna altri tipi di piatti piccanti per il futuro, cosa che rese entusiasta il verdino e Katsuki li fissava quasi divertito da quei momenti; fu verso l’ora di cena che spunto un quesito che bloccò i due, -Katsuki potresti mostrare la stanza degli ospiti al tuo amico?-
-Eh?- Si girò a guardarla, -Vecchia ti avevo detto che avrebbe dormito con me, sei sorda?- Irritato
-Con te?- Alzò un sopracciglio, -Nella stessa stanza o nello stesso letto?
-Lo sai che sono gay dalle medie dunque non ti lamentare eh?-
-Povero piccolo, come fai a sopportare mio figlio?- Quasi retorica
-Suo figlio è eccezionale, anche nei difetti- rise Izuku
-Non ho difetti!- Scattò rosso
-Certo, certo- accondiscendente
-Tsk!- Stizzito, -Andiamo!- Prendendolo per un polso.
La donna li vide salire di sopra per poi scuotere la testa, per poi far nascere un sorriso rincuorato e divertito, si vedeva che quei due si amavano, anche da come interagivano tra loro; osservandoli poi, gli ricordavano lei e suo marito, ridacchiò al pensiero che Katsuki avesse trovato una persona come Masaru, suo marito, che pensava fosse molto raro ma suo figlio c’era riuscito. Dall’altro canto, Katsuki sembra decisamente convito che la madre non avesse intuito del vero legame lo legava al verdino; scosse la testa e spinse Izuku nella sua camera e la chiuse a chiave, -È stato divertente vederti con mia madre in cucina- rise
-Tua madre è una brava persona, una tua versione più esperta e femminile-
-Beh quella è una DONNA io sono un ragazzo, grazie tante- borbottò
-Ma ammetti che ha più esperienza nel gestire la rabbia- gli fecce l’occhiolino
-Da che parte stai?- Avvicinandosi
-Chi lo sa?- Ridacchiò
-Cambiando argomento, ti è veramente piaciuta mia madre?- Sedendosi sul letto
-Certo! Come ho detto è una versione più... vecchia? Se non l’apprezzo, non potrei amarti no?- Ridacchiò
-Che vorresti dire con questo?- Assottigliò
-Beh...- in imbarazzo, -Se non apprezziamo un po’ il vecchio difficilmente possiamo goderci il “nuovo”- sorrise
-Tu... argh! Sei troppo sexy!- Per poi baciarlo.
Preso in contro piede, Izuku si ritrovò a ricambiare il bacio del biondo finché in nano secondo si ritrovò nudo sotto il peso di Katsuki ed iniziare a gemere. Il mattino seguente non riuscì nemmeno ad alzarsi dal letto per il dolore che aveva al bacino, cosa che “costrinse” il biondino a portargli la colazione a letto sotto lo sguardo divertito della madre. Quella stessa sera rientrarono in città, non prima di aver fatto un’ultima passeggiata in paese con King; la coppia era rincuorata che per le festività di natale, avrebbero potuto godersi al meglio quel luogo con molta più calma e fu una volta ritornati a casa, che si corricarono a letto con un sorriso più calmo.
 
 
 
***
 
 
 
Pov. KEM
 
 
 
Era da un po’ di tempo che sentivo che il mio padrone era agitato per qualcosa ed era collegato anche al fatto che fra non pochi mesi saremmo tornati da quella deliziosa vecchia, che non era altri la madre di Katsuki, per le vacanze di natale; sarebbe anche stato il primo natale che avremmo condiviso con Izuku ed a proposito di quest’ultimo, in questi giorni aveva lavorato tanto e passammo del tempo da soli, visto che era tornato al lavoro anche Katsuki. In ogni caso c’era qualcosa che effettivamente agitava il mio padrone ed ebbi la conferma durante un pomeriggio, dopo esser rientrato a casa corse subito in camera, dove lo seguii curioso; una volta lì, nel togliersi giacca ed i vestiti, vidi una scatoletta cadergli della tasca ed aprirsi, la cosa che vi era al suo interno, mi ricordò un anello o meglio una fedina molto particolare, davvero il mio padrone voleva fare ciò che pensavo? Lui veloce la raccolse e prima di metterla via mi guardò, -Dimentica quel che hai visto- borbottò
-Bau bau! (Perché diamine?)- Abbaiai
-Non portare Izuku qui, deve essere una sorpresa per Natale-
-Bau? (Che intendi?)- Scodinzolando
-Hahaha!- Rise, -Immagino che vuoi saperlo eh?- Mezzo ghigno
-Bau! Bau! (Certo che sì! Non starei qui se no!)- Quasi ringhiai
-Cavoli, Izu ha ragione nel dire che capisci più di quel che pensavo- scosse la testa
-Bau! (Come osi!)- Quasi gli morsi la caviglia
-Scherzo piccoletto- prendendomi in braccio, -Per quanto riguarda quell’oggetto, voglio chiedergli definitivamente di sposarlo! Non voglio correre il rischio di perderlo, anche se quel rosso ci sta provando con quell’altro che sembra suo fratello nella candeggina-
-Chi ci sta provando con un fratello nella candeggina?- Entrò il nostro angelo verde
-Il rosso- sbuffò
-Parli di Kiri?- Inclinò di lato, -In effetti è così- sorrise.
Katsuki lo fulminò, credo che il “nomignolo” Kiri non gli sia piaciuto, ma sembrò non turbare Izuku che gli sia avvicinò e lo baciò quasi languidamente, cosa che mi fece scendere dalle loro braccia e correre sotto il divano; era il segnale che i due ci sarebbero dati da fare quella sera. In ogni modo prima che arrivasse Natale e di conseguenza ripartire per la volta della nostra vecchia casa; Katsuki aveva preparato minuziosamente i bagagli, stando attento a nascondere quella scatolina, ero emozionato, che speravo che il mio angelo non negasse la nostra somma gioia.
Il giorno in cui tornammo dalla mia vecchia famiglia, Izuku era più rilassato dell’ultima volta, forse era il fatto che il vero pericolo, ossia la vecchiaccia, fosse stato scampato? Dalla mia gabbietta potei giurare che Izuku si fosse pure addormentato, ma non era così, perché nel sentire il treno fermassi, fu lui a prendermi e portarmi fuori, lasciandomi subito libero; Katsuki scosse la testa e rise, solo in quel momento realizzai che Izuku aveva messo da parte l’ansia per la curiosità di conoscere al meglio la città, visto che la prima volta non avevano avuto modo di farlo. Quella volta per raggiungere la dimora la facemmo giustamente a piedi, visto e considerando che erano in largo anticipo e così poterono camminare tranquillamente con me al loro fianco senza guinzaglio; arrivammo a casa ed aprirci fu proprio Mitsuki che fu sorpresa, per poi diventare furiosa con il figlio per non averla avvisata del loro arrivo anticipato. In loro soccorso arrivò Masaru, un uomo dai capelli castani come i suoi occhi, che vedendo Izuku gli sorrise e li fece entrare dando un bacio alla moglie per calmarla, cosa che funzionò come sempre. Devo dire che questa scena e metodo, mi ricordava vagamente le dinamiche tra quei due che erano ormai diventati i miei padroni.
Il giorno prima di natale sentii dal biondino una tensione mai avuta, così mi avvicinai a lui e chiesi attenzioni che mi diede con un mezzo sorriso, -È arrivato il momento a quanto pare- sussurrò
-Di che parli?- Lo presero alla sprovvista sia sua madre che Izuku
-Ma vaff...- si bloccò nel vedere proprio Izuku
-Allora tesoro?- Incitò la madre
-Nulla!- Si alzò, -Porto King a passeggio e poi sistemiamo i regali sotto l’albero-
-Ok... posso venire?- Dolce il verdino
-Sì, perché no? Avrai in questo modo l’opportunità di conoscere il quartiere-
-Mi cambio e andiamo- correndo di sopra.
Così l’intero pomeriggio lo trascorremmo passando per i luoghi più comuni ed interessanti per permettere al nostro angelo di ambientarsi; sembrava divertirsi un casino e non trovammo quasi anima viva per la strada, cosa che ci piacque un casino. Tornati a casa portarono tutto sotto l’albero e la notte la passai a fare la guardia ai regali, nonostante ne Izuku ne Katsuki fossero dei bambini che correvano per aprirli in anticipo, ma era una mia strana abitudine, tutto qui. Il mattino seguente tutti si radunarono vicino all’albero ed a me per aprire i vari regali poi ad un certo punto, Masaru decise di aprire l’interrogatori, forse pensò che era giunto il momento di sapere di più sul “fidanzato” di loro figlio ed era anche ora pensai divertito accucciandomi sulle gambe del verdino.
-Allora, abbiamo deciso di aspettare ma sembra che non ci sia più bisogno- sorrise l’uomo
-Uhm?- Confusi lo guardarono
-Possiamo sapere come vi siete conosciuti?- Curioso
-Oh quello- ridacchiò il verde, -Tutto merito di questa bellissima pala di pelo- coccolandomi
-Bau bau! (Piano, ma è vero! Merito è tutto mio!)- Scodinzolando festoso
-Ma davvero?- Ridacchiò Mitsuki, -In che modo?- Inclinò la testa
-Beh...- ed iniziò a raccontare
-Oh cielo!- Risero i coniugi Bakugo
-Non me lo sarei mai immaginato- ridacchiò Masaru
-Puoi dirlo forte vecchio, ma è stato una cosa bella- intervenne Katsuki stringendo a se Izuku
-Immagino di sì- ridacchiò nervoso Izuku
-Immagini?- Alzò un sopracciglio Katsuki
-Sto scherzando- rise, -Ovvio che è stata una cosa bellissima, anche se un po’ insolita dovresti ammetterlo-
-In effetti, una capocciata da un cane, soprattutto di questa taglia è veramente insolita- risero tutti quanti.
Nel frattempo, scesi dalle gambe del verdino per poi avvicinarmi a Katsuki, era il mio modo per ricordargli il suo “piano” ed infatti appena morsi piano uno delle sue dita lui sussultò e mi guardò e solo dopo aver visto il dito “ferito” si rese conto quello che volevo dirgli; così sotto gli occhi confusi degli altri, andò di sopra a prendere ciò che gli serviva per poi mettersi proprio davanti al nostro angelo.
-Ascolta... so che forse sto andando un po’ troppo veloce, ma non resisto più- sospirò
-Ka... Kacchan?- Preoccupato Izuku
-Ne avevamo parlato, ma ripeto non resisto... grazie a questa adorabile e rabbiosa palla di pelo, ci siamo incontrati e mi sono innamorato di te a prima vista- prese un bel respiro, -Izu... mi vuoi sposare?- Calò un silenzio tombale e tutti guardarono Izuku che stava tremando
-Moccioso non stai veramente...- la donna venne bloccata dall’azione di Izuku che si era lanciato contro il biondo
-SÌ! Ti amo anch’io e non ti voglio perdere, dunque sì!-.
 
 
 
FINE
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ecco a voi la fine di questa storia, che ne dite? Stupenda o mica tanto? Spero che un finale così aperto vi piaccia! Ci vedremmo ancora con nuove storie a presto!

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