Millennium Falcon- la storia di Nick Nibbio Blu

di nick nibbio
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** prologo ***
Capitolo 2: *** L'incontro ***
Capitolo 3: *** Il regno di Fantasy ***
Capitolo 4: *** la rivelazione della foresta del pensiero ***
Capitolo 5: *** la prima sfida ***
Capitolo 6: *** il volto del male ***
Capitolo 7: *** il grande giorno ***
Capitolo 8: *** Arrivederci Fantasy ***
Capitolo 9: *** un nuovo inizio ***
Capitolo 10: *** Caccia alla notizia ***
Capitolo 11: *** La promessa di un nuovo futuro ***
Capitolo 12: *** motore ciak: battaglia ***
Capitolo 13: *** battaglia nel mondo dei ninja ***
Capitolo 14: *** tornare sui propri passi ***
Capitolo 15: *** Konoha's Sun's Knights ***
Capitolo 16: *** La prova di Naruto ***
Capitolo 17: *** Un nuovo amico ***
Capitolo 18: *** Prova-Segreti-Partenza ***
Capitolo 19: *** Viaggio verso l'accademia ***
Capitolo 20: *** Duello universale ***
Capitolo 21: *** Scelta e imprevisti ***
Capitolo 22: *** Geni a confronto Zane vs Itachi ***
Capitolo 23: *** Gruppo al completo ***
Capitolo 24: *** Ramen, classifica e rivelazioni ***
Capitolo 25: *** La prova di Jaden ***
Capitolo 26: *** La determinazione di Jaden ***
Capitolo 27: *** I due generali infernali ***
Capitolo 28: *** Verità, ricordi e volontà ***
Capitolo 29: *** Il regalo della vittoria ***
Capitolo 30: *** Amici, sorprese, proposta ***
Capitolo 31: *** la sesta armata (prima parte) ***
Capitolo 32: *** la sesta armata (seconda parte) ***
Capitolo 33: *** la sesta armata infernale (terza parte) ***
Capitolo 34: *** Ritorno all'accademia del duellante ***
Capitolo 35: *** Duello e nuovi amici ***
Capitolo 36: *** La battaglia ricomincia ***
Capitolo 37: *** la forza dei sentimenti ***
Capitolo 38: *** Guerrieri imbattibili ***
Capitolo 39: *** nuovi maestri ***
Capitolo 40: *** ritorno e ombre ***
Capitolo 41: *** Il risveglio del Demone ***
Capitolo 42: *** La forza che nasce dall'amicizia ***
Capitolo 43: *** Ospiti ***
Capitolo 44: *** Nella tana di Viper ***
Capitolo 45: *** Oscura alleanza ***
Capitolo 46: *** Battaglia totale ***
Capitolo 47: *** contrattacco ***
Capitolo 48: *** Maghi e Draghi ***
Capitolo 49: *** Altrove ***
Capitolo 50: *** Inizia la missione ***
Capitolo 51: *** Per la Terra - prima parte ***
Capitolo 52: *** Per la Terra- seconda parte ***
Capitolo 53: *** Per la Terra - terza parte ***
Capitolo 54: *** Fuga dall'Accademia ***
Capitolo 55: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 56: *** Un aiuto inatteso ***
Capitolo 57: *** Il Sun's Warrior Bianco ***



Capitolo 1
*** prologo ***


prologo

La vita  di ognuno di noi è una storia lunga e ricca di esperienze. Ognuna di esse ha uno scopo e un significato che è la persona ad attribuirglievi. Ma c’è una storia che non può essere dimenticata, il cui valore ne racchiude quello di tante altre. Questa è la storia del più grande guerriero che, con un gruppo di giovani eroi, cambiò l’equilibrio che regola questo universo.

 

Ma prima di parlare di questo, vale la pena fare un salto spazio-temporale in un altro mondo, separato dal nostro, chiamato Fantasy.                                                              
Qui stava avendo luogo una grande battaglia che avrebbe determinato il destino, non solo di quel mondo, ma di tutti gli altri.                        
Sette mistici guerrieri, insieme ai loro compagni e alle loro spose, si diressero verso un demone infernale superiore:
dii nome Abominon, supremo generale infernale al servizio dell’essenza pura del male, Abhadon. Abominon era alto quasi due metri: il suo corpo era color cenere da cui spuntavano aculei nero pece, la sua testa era incoronata da un paio di corna a forma di toro rosse come il sangue, ma ciò che spaventava davvero di lui erano gli occhi, rossi con pupille bianche, dai quali non traspariva nessuna emozione se non quella di distruzione assoluta.  
I sette erano decisi a distruggere Abominon e le sue oscure truppe, per fermare la minaccia che questi rappresentava.
"Siamo qui per fermarti, Abominon" disse il capo dei guerrieri, alto mezzo uomo e mezzo rapace con il corpo blu.
"E non ti ce ne andremo fino a quando non ti avremo fatto a pezzi, mostro" disse un altro dei guerrieri col corpo nero e le mezzo leone.
"E ci siamo anche noi"" dissero gli altri guerrieri: un uomo fenice rosso, un uomo aquila verde, un uomo falco giallo, un uomo serpente ambra e un uomo airone bianco.

"Fermarmi? Poveri illusi. Non arriverete al tramonto" ghignò Abominon.
"Per il Fantasy!" gridò il capo e si lanciò verso il demone insieme ai suoi compagni.
Le spade dei guerrieri trapassarono il corpo del demone, rimanendovi conficcate.
"Avete fatto qualcosa?" rise Abominon e assorbì le lame nel suo corpo.
I guerrieri, stupiti, furono scarventati all'indietro da un'onda d'urto  e schiantati al suolo.
"Tutto qui?" rise Abominon.
I guerrieri, ignorando il dolore, si rialzarono in piedi  ed evocarono gli elementi della natura in loro soccorso e si lanciarono di nuovo all'attacco.
"Non importa cosa farete o userete: presto assaggerò il vostro sangue" disse il demone e si lanciò verso di loro.
Lo scontro fu epico, ma alla fine le parole del demone si rivelarono verittiere.
I mistici guerrieri dettero fondo a tutte le risorse che avevano, ma furono distrutti e il loro sangue bagnò copioso la terra che li aveva visti nascere.
La stessa sorte toccò a molti loro compagni e alle loro consorti, tranne una che, disperata, vide i loro corpi sparire nella polvere

          
Coloro che assistettero al fatto versarono lacrime amare per la caduta dei loro compagni e amici, sacrificatisi per la proteggerli.                              
 Dopo lo scontro Abominon decise di onorare la loro sconfitta e concesse una tregua di due mesi per compiangerli e per recitare le ultime preghiere prima della totale disfatta, promettendo all'unica sopravvissuta del gruppo che presto si sarebbe ricongiunta ai suoi compagni nel sonno eterno.                                                                         
Ritiratesi le truppe infernali, il re Galax XII riunì il consiglio del Fantasy per trovare una soluzione al fermento, causato dalle parole di Abominon.

 

Galax, uomo dall’aspetto giovanile, sentiva in quel momento il peso dei suoi 800 anni. La situazione era critica e non aveva idea su come salvare il regno che aveva ereditato dai suoi antenati.                                                                                                      
“Cosa possiamo fare? Cosa dobbiamo dire al popolo?” pensava tra sé.                
Quando le porte della sala si aprirono, il re si scosse dai suoi pensieri e fece entrare tutti i più validi guerrieri del suo reame.                                          
“Salute a voi eroi del Fantasy” disse solennemente il re.                                                      
“Salute a voi re Galax” risposero loro in coro.                                                                         
“Amici miei!”  disse il re “So bene come vi sentite. I nostri maggiori difensori sono stati sconfitti e abbiamo tutto il diritto di compiangerli. Ma, quanto lo desideri,  non possiamo perchè non abbiamo il tempo per piangere. Dobbiamo trovare una soluzione altrimenti per noi sarà la fine e ogni sogno che rappresentiamo per gli abitanti del mondo reale svanirà. Amici miei, che cosa possiamo fare? Aiutatemi, vi imploro”.                                                    
Per qualche attimo la stanza fu avvolta dal totale silenzio, poi  Blade il mezzovampiro di colore, il cui volto sempre serio era nascosto dagli occhiali da sole,  si fece avanti proponendo: “Vostra altezza. Di solito non sono un tipo che corre, lo sapete tutti, ma ora che i demoni si sono ritirati, dovremmo prepararci per un attacco a sorpresa. Abominon crede che ormai abbiamo perso la forza di combattere e quindi non si aspetterà un nostro attacco”.                                                        
“Bella idea amico.” intervenne Buffy la bionda e ironica cacciatrice di vampiri “ Non per romperti le uova nel paniere, ma sai bene che Abominon è più furbo di una volpe e avrà previsto un possibile attacco. Vuoi gettarti nella tana del lupo?”                                                
“Assolutamente no!” obbiettò Blade “So bene anch’io che quel maledetto mostro è in grado di prevedere largamente ogni mossa. Ma, se non hai un’alternativa migliore, la mia è l'unica disponibile”                                                                                                                             
“Io ne ho una.” Riecheggiò una voce dal fondo della sala.                                                                 
Tutti si girarono verso  la direzione della voce. Colei che aveva parlato era Luce (o Hikaru), eroina del mondo di Sephiro, reincarnazione di un'antica guerriera, moglie del capo dei sette guerrieri e unica sopravvissuta del gruppo.
 La donna dalla chioma del colore del fuoco si fece avanti, finché non fu davanti al re. I suoi occhi rosso fiamma fissavano intensamente quelli castani del re, che fu scosso da un brivido. Incapace di fissare la donna negli occhi, a causa dell’ incredibile vigore misto a tristezza che emanavano, il re abbassò lo sguardo e le fece segno di parlare.                                                                                                                                
Luce si girò verso i presenti e, con la forza di volontà che l'aveva sempre caratterizzata, disse: “Guerrieri del Fantasy. Sapete tutti quanto sia grande il lutto che mi opprime. Ma, nonostante questo, non intendo lasciare impunita la morte dell’uomo che ho amato. Per questo io vi propongo una soluzione estrema: invocare colui che ha  creato i Sun’s Warriors, i nostri sette valorosi guerrieri morti per proteggerci.”                                          
Uno sgomento totale si diffuse per tutta la sala.                                                                
“Divina Luce” proferì parola il Principe di Persia, grande maestro di spada “Capisco cosa provate, ma sapete benissimo che è proibito far venire qui un essere umano che ha dato origine a qualcuno di noi. Fare questo vorrebbe dire violare l’antico equilibrio.”                                 
“E’ vero” disse Van Helsing il famoso distruttore di mostri, alzando la visiera del suo cappello nero “Si ricordi che ci sarebbero gravi conseguenze se accadesse una cosa simile; Dio sa solo cosa”.                      
“Equilibrio?” tuonò Luce “Equilibrio dite? E’ già stato spezzato tempo fa. E cosa abbiamo fatto noi? Niente (una lacrima le uscì dagli occhi)! Non vi rendete conto che questo equilibrio, che tanto andate professando, è già stato spezzato nel momento in cui le truppe infernali sono apparse? Ho visto mio marito cadere a terra privo di vita e anche tutti gli altri Sun’s Warriors e le donne che li avevano amati sin dal primo momento che li avevano visti senza lasciare traccia. Io sono tutto ciò che resta di quel gruppo che ha giurato di proteggere ogni universo a costo della vita. Sono rimasta sola: incapace di reagire e di compiere il mio dovere.  Per quanto detesti ammetterlo, nessuno di noi può battere le armate di Abhadon, nemmeno se avessimo una anno di tempo.                                                                   
Se perdiamo non ci sarà più speranza. Cosa ci resterà se non il nulla eterno? Non parlate più di equilibrio o di conseguenze: è solo polvere ormai"si interruppe e, per lunghi attimi, strinse i pugni.  
"Dobbiamo fare qualcosa di immediato." disse poco dopo"Invochiamo il creatore dei Sun’s Warriors. E' vero, forse non sarà come ce lo aspettiamo, ma sono sicura che quando saprà cosa è successo ai suoi sogni e al suo io nascosto, non esiterà a darci una mano”.                                                                                                                                                
“Anche se lo invocassimo” disse Galax “Non avremo certezze. È un semplice umano. Due mesi non basteranno a prepararlo. Non riuscirà nemmeno a scalfire un soldato infernale, figuriamoci Abominon.”                           
“Non dovreste essere così pessimista vostra altezza!” disse Marina (o Umi), amica fidata di Luce caratterizzata da una lunga chioma blu e da un carattere estroverso  “Forse è vero: non può vincere. Ma non è detta l’ultima parola. Da quando sono apparsi, i Sun's Warriors hanno fatto cose che nessuno aveva mai fatto prima, rendendo possibile l'impossibile. Forse il loro creatore non è come loro, ma ha impiegato tutte le risorse che aveva per dar loro vita. Se c'è qualcuno che può far rivivere quello che i Sun's Warriors rappresentavano è prorpio lui e voglio crederci anch'io. Altezza dobbiamo prendere una decisione.”  
Tutti i presenti cominciarono a parlare tra di loro, spostando lo sguardo da Luce, immobile, al re.                                                                                                                                                                             
Il principe di Persia intervenne nuovamente: “Amici, Marina ha ragione: non abbiamo mai avuto un’emergenza simile e, a questo punto, questa sembra essere l'unica opzione ragionevole. Concordate?”.         
Tutti i presenti, dopo un ennesimo brusio, annuirono.                                          
Galax, di fronte a tale consenso, sollevò la mano per richiamare il silenzio. “Siete davvero convinti di quello che avete detto? Il creatore potrebbe aiutarci, così come non potrebbe. Consci di questo, volete tentare?”                                                                                                                 
Tutti risposero “Si!”                                                                                                                         
“Allora” disse Galax sollevando la testa, fino a quel momento abbassata “TENTIAMO”.                                                                                       
Un boato accolse le parole del re: era il tempo della comparsa di colui che l’universo avrebbe chiamato Millenium Falcon, alias Nick Nibbio Blu e, successivamente, del gruppo di giovani eroi chiamato Sun's Knights.

Ciao a tutti. Sono lieto di presentare la mia prima storia: spero l'apprezzerete e la commenterete. Se avete qualcosa da dirmi, sarò lieto di ascoltarvi e di correggermi.
P.S.: i Sun's Knights citati sono gli eroi degli anime e dei manga che ho accennato nella presentazione.
Alla prossima.

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Capitolo 2
*** L'incontro ***


l'incontro Salve a tutti.  Spero che il prologo di questo Super Cross over (come qualcuno lo ha definito) vi sia piaciuto, perchè da adesso incomincia la storia vera.
Ah! Una piccola nota: il cross over vero e proprio, con i personaggi dei manga e degli anime, comincia dal capitolo 14, che uscirà molto presto. Godetevi  i capitol di apertura.
Buona lettura.





Era un caldo pomeriggio d’estate. Un giovane ragazzo di 19 anni, dopo una giornata dedicata al nuoto, stava per concedersi un po’ di riposo. Non avrebbe mai immaginato che quella semplice pennichella lo avrebbe cambiato per sempre.               
Il ragazzo si chiamava Nicola: era alto e robusto, di carnagione chiara, capelli castani e occhi verde chiaro che si astraevano dalla realtà con grande frequenza.                      
La sua mente era molto ricca sia dal punto di vista intellettuale sia da quello creativo. Era soprattutto quest’ultimo tratto che lo aveva sempre contraddistinto. Sebbene fosse maggiorenne, era molto legato al mondo della fantascienza e dell’infanzia .                                 
Sarebbe stata quella sua mente a rivoluzionare il mondo; solo che ancora non lo sapeva.                                                                                                                                                    
Il giovane si sdraiò e prese subito sonno. In quel momento una voce lo chiamò e cominciò a precipitare.                                                                                                                
La caduta sembrava interminabile. Sembrava che il giovane avesse superato la linea che, secondo Freud, separava il conscio dal subconscio, ma allora perché non riusciva a svegliarsi?                                                                                                                      
Pochi istanti dopo, vide il fondo dell’abisso in cui stava precipitando: a quella velocità si sarebbe schiacciato come un uovo.                                                                              
Sembrava fosse giunta la sua ora, ma all’ultimo istante, delle braccia lo afferrarono e lo deposero al suolo.                                                                                           
Il giovane stette per qualche istante inginocchiato al suolo e con un filo di voce, disse: “Grazie, mi hai salvato la vita.”                                                                                       
“Figurati. Normale routine!” rispose il suo salvatore.                                                           
Nicola alzò la testa per vederlo in volto e, con suo grande stupore, vide un personaggio che mai gli era capitato in sogno: il principe di Persia.       
“Ma tu sei il principe di Persia” disse scosso “Che forza, salvato da un mito”.              

 “Troppo gentile” commentò il principe.                                                                                                        
“Mito! Ma fammi il favore” disse una voce vicina.                                                                          
Nicola si voltò e, con maggiore stupore, vide Blade, Van Helsing, Eric Draven (il corvo) Buffy e Kaeleena (amica del principe di Persia: di carnagione olivastra, con occhi verde smeraldo e lunghi capelli neri che le incoronavano il volto) che si avvicinavano.                                                                                                               
“Oh cavolo!” esclamò “Rimangio ciò che ho detto, non è solo uno il mito, ma lo sono anche gli altri”.                                                                                                                             

“Ah! Quindi siamo tutti miti?! Meglio così.” disse Buffy.                                                                     
“Meglio accontentarsi di questo no!” esclamò Eric.                                                                     
“Comunque Nick, benvenuto ti stavamo aspettando” disse Blade.                                               
“Nick?” chiese Nicola “Conoscete il nome del mio personaggio creato? Cavolo che forza. Anche se non credo di essere alla sua altezza”  e sorrise.                                                      
Ma il suo sorriso non fu ricambiato dai presenti, che si rabbuiarono in volto.                        
“Che c’è? Ho detto qualcosa di stupido?” chiese.                                                                        
“No” disse il principe “è solo che…” non riuscì a completare la frase.                                                 
“Solo che abbiamo bisogno di te” completò una voce.                                                                       
Nicola si chiese chi fosse stato. Di una cosa era certo, era una donna.                                                        
Ora che ci pensava, non sapeva dove si trovasse; era  tutto in penombra, solo una fioca luce, proveniente da una lanterna illuminava il posto, ma non si capiva quanto fosse grande o quante altre persone ci fossero. Inoltre il ragazzo era miope e non aveva gli occhiali con sè, aveva riconosciuto i suoi interlocutori perché erano vicini, altrimenti avrebbe avuto qualche difficoltà. In quel momento si ricordò che, per quanto fosse strano, stava sognando e quindi poteva vedere benissimo.                                
Tirò un sospiro, ma si rese conto che vedeva ancora sfocato e, inoltre era vestito nello stesso modo in cui si era addormentato, una maglietta per il mare e un costume da bagno tipo boxer, per il resto non aveva altro addosso.

Mentre si stava chiedendo il perché di tutto questo, la luce della lanterna illuminò un altro volto, quello di Luce, la sposa del suo personaggio.  Nicola restò abbagliato dalla sua bellezza.                                                                              
“Luce!” disse con filo di voce “Sei quella che credo io o mi sto sbagliando?”                               
“Sono proprio una delle tue creature Nick” disse lei "Almeno quella che hai modificato".                        
“Wow!” esclamò il giovane. 
Nel vederla meglio, si accorse che il suo volto aveva i segni di lacrime ed era teso e triste, nonostante l’apparente tono calmo.                                                 
“Ehi! Che cosa c’è? Perché sei così triste? Non è da te” le chiese.                                                                 
“Perché è triste?” disse un’altra donna che dopo si rivelò essere Marina, seguita da Anemone (o Fuu, una ragazza con i capelli castani e gli occhi verde chiaro, resi più intensi dagli occhiali da vista che aveva) , “Forse perché ha…” fu interrotta da un gesto dell’amica.                                                 
“In realtà” disse Luce “Sono triste, ma allo stesso tempo felice. Solo poche ore fa ho visto l’uomo che amavo e i suoi valorosi compagni cadere davanti ai miei occhi,  adesso lo ritrovo di nuovo davanti a me!”                                                                                  
Nicola, già stupefatto, spalancò gli occhi. “Ho sentito bene” esclamò “Il mio personaggio, cui ho sempre dedicato ogni sforzo creativo, è morto!”                                           
“Si!” rispose Luce “E’ morto nel tentativo di salvarci tutti da fine certa, combattendo contro un nemico che alla fine lo ha distrutto insieme a tutti i suoi compagni e compagne. Io sono tutto ciò che resta”                                                       
Nicola si sentì precipitare in un abisso ancora più profondo di quello in cui era già caduto. Non riusciva a credere a quello che aveva sentito.                                                           
“Non è possibile” disse con un filo di voce “Non può essere morto, nessuno può batterlo. Ditemi che questo è solo uno scherzo”.                                                                                              
Tutti i presenti abbassarono la testa senza proferire parola. Il giovane cercava di calmarsi pensando che fosse solo un brutto sogno, ma si rese conto che, per quanto ci provasse, non riusciva a svegliarsi; tutto quello che lo circondava, era reale.    
Dopo un tempo incalcolabile, fu Eric a parlare dicendo: “Senti Nick. Capisco benissimo come ti senti. Il tuo alter ego, se così lo possiamo chiamare, era un amico per tutti noi, ma ora non c’è più. Abbiamo bisogno di te, devi aiutarci a vendicarlo e a salvare il nostro mondo”.                                                                                       
“Come?” disse Nicola “Io non sono un guerriero, sono l’esatto opposto di colui che conoscete. Non abbiamo niente in comune se non qualche somiglianza fisica. Non so neanche, dove sono e se questo è davvero reale o sto ancora sognando. Secondo voi posso fare qualcosa?” e scoppiò in lacrime.                                          
“Questo lo sapevamo già Nick” disse Blade duro “Ma non ci potevamo certo aspettare di assistere ad una scena così pietosa da parte tua”.                                                            
Si avvicinò a Nicola , lo prese e lo sollevò a forza dicendo: “Alzati pappamolle! Non è questo il momento di piangere. Se vuoi un buon motivo per farlo te lo do io. Guardami negli occhi!” lo forzò a guardarlo fisso e si tolse gli occhiali “Il tuo alter ego è crepato va bene! Ma se non ci aiuti, non solo noi, ma anche tu farai la stessa fine. E dopo di noi toccherà agli altri mondi e dimensioni di cui questo universo è composto, finché non ci sarà altro che il nulla. Eccolo un bel motivo per piangere, la distruzione totale. Ti piace come prospettiva?” e lo lasciò andare.                     
“Blade” lo richiamò Van Helsing “Non dovresti essere così duro. Ha appena scoperto che il suo sogno è stato distrutto, non sa nemmeno dov’è. Questa prospettiva metterebbe paura a chiunque”.                                                                          
“Paura Gabriel!” ruggì Blade “Se non l’hai capito ho paura come tutti voi, ma,a differenza di lui, riesco a mantenere il controllo”.                                            
Nicola cominciò a riprendersi, sostituendo la tristezza al desiderio di sapere. “Ehi Blade” disse “grazie per la predica, mi ha fatto calmare. Ora qualcuno vuole spiegarmi che diavolo succede? E, se non chiedo troppo, avete un paio di pantaloni e delle scarpe. Sto gelando”.                                                                           
“Cavolo è vero” commentò Marina “ sei in pigiama estivo e sai di salsedine. Hai davvero bisogno di una sistemata.”                                                                      
“Grazie per avermelo fatto notare miss vestita-bene. Scommetto che tu avresti avuto solo le mutandine.” rispose sarcastico Nicola "Il pensiero mi fa venire in mente  strane idee.                                                                                                                                                      
“Come ti permetti” gridò Marina “Piccolo pervertito" e gli saltò addosso riempiendolo di schiaffi.
Ci vollero tutti i presenti per separare quella furia dal povero ragazzo, che uscì con una faccia gonfia e dolorante.                                                                                                            
“Ma sei pazza!” disse lamentandosi “Mi hai riempito di schiaffi per una semplice battuta! A te ti manca qualche rotella”.                                                                                             
A queste parole, la ragazza si infuriò di nuovo, ma non riuscì a liberarsi dalla presa dei suoi compagni.      
“Basta Marina!” ordinò Luce.                                                                                                               
A quell’ordine Marina si voltò verso di lei. Luce sorrideva, ma il suo volto nascondeva una forza tale da spaventare tutti i presenti, persino un tipo che si tiene tutto dentro come Blade.                                                                                                       
Nicola lo solo intravide, ma si rese conto che lo sguardo era diretto anche verso di lui. Sentì i brividi dietro la schiena.                                                                                            
 Marina si calmò e si scusò con Nicola e lo stesso fece lui. Luce riprese il volto solito, solo che questa volta era più sorridente.                                                                     
Dopo questa scenetta, Anemone tirò fuori un paio di pantaloni che aveva portato con se. “Devi scusarmi, ma non ho portato delle scarpe. Almeno potrai coprirti le gambe.”                                                                                                                                             
Nicola prese i pantaloni ringraziando e se li mise.                                                                                                 
“Non ti stanno male” commentò il principe.                                                                                             
“E’ quello che c’è, quindi mi accontento” disse Nicola. “Ora vorrei sapere dove sono e  cosa vi aspettate da me”.                                                                                                        
“Era ora” disse Buffy “Chi comincia?”                                                                                                 
“Ci penso io” rispose Luce.                                                                                                              
Questa si avvicinò a Nicola e cominciò: “Sappi che non possiamo restare qui ancora a lungo, quindi ti dirò le cose più importanti. Il resto te lo dirò più tardi.                                                                                                                                                   
Benvenuto nel Fantasy, il regno in cui i sogni di tutti diventano reali. Il nostro re è Galax XII. 
Gli eventi che ti hanno fatto venire qui, risalgono a circa due mesi fa: quando Abhadon, l’entità pura dl Male è riuscito a ritrovare i suoi occhi e il suo cuore, dispersi nel continium spazio-tempo. Ritrovato ciò che gli mancava, ha deciso di vendicarsi e di impossessarsi dell’intero universo e di tutte le dimensioni che lo compongono. Ha risvegliato tutti i suoi servitori, mettendoli a capo di un demone infernale superiore di nome Abominon che ha assunto il titolo di supremo generale infernale, secondo solo ad Abhadon. Abominon ha attaccato il Fantasy per distruggere tutti i sogni e privare tutti gli abitanti dell’universo della speranza. I  Sun’s Warriors hanno provato a fermarlo ma, come sai, sono stati sconfitti.                                                                        
Abominon, in segno di rispetto ai nostri principali difensori, ha rinviato la distruzione del nostro mondo a due mesi a partire da oggi.                                                                            
Tutto ciò che possiamo fare è sperare in un miracolo e abbiamo puntato su di te Nick: tu sei il creatore dei Sun’s Warriors e sei l’unico che ci può salvare.                                                                                            
Secondo le nostre leggi, è proibito far venire qui un umano: violerebbe un antico equilibrio su cui tutto si basa. Ma questo equilibrio è già stato spezzato, quindi è necessario ricostruirlo e l’unico che lo può fare sei tu”.                                                                
“Io?” chiese Nicola “Ma non sono una persona speciale. E poi, in soli due mesi non saprei da dove incominciare”.                                                    
“Lo sappiamo Nick” rispose Van Helsing “Per questo dovrai sottoporti ad un allenamento intensivo per risvegliare i tuoi poteri e diventare ciò che hai sempre sognato di essere. Non credi valga la pena provare?”                                                                                                                                                          
Nicola ci pensò e poi rispose: “Credete davvero che io sia la persona giusta?”.                                                                                          
Tutti annuirono. “Beh! Immagino di non avere scelta, ormai sono nella barca e devo remare. Va bene farò ciò che posso”.                                                                     
Tutti sorrisero.                                                                                                                                            
“A questo punto”disse Luce “direi che possiamo tornare al castello e preparare il tuo programma di allenamento” .                                     
“Fico!” commentò Nicola “Che stiamo aspettando!  Andiamo volando o col teletrasporto?”.                                                                                                                                          
“Con nessuno dei due.”rispose Kaeleena  “Ci troverebbero subito. Credo dovremo camminare”.                                                                                                                                           
“Cosa?”disse Nicola deluso “Ma quanto ci vuole?”.                                                                            
“Più o meno due giorni di cammino” rispose lei.                                                                 
Nicola, nel sentire questo, fece un sospiro: “Che delusione. Mi sarebbe tanto piaciuto fare subito il mio primo battesimo nell’aria”.                                                                   
Luce a quelle parole sorrise: “Un’altra via ci sarebbe, la tecnica del richiamo. Chiameremo un animale e ci faremo trasportare da lui”.                                           
Nel sentire questo Nicola si sentì elettrizzato: avrebbe cavalcato un animale del Fantasy e sarebbe arrivato al castello in pochissimo tempo.                                                                    
“Che stiamo aspettando, che nevichi? Andiamo” disse emozionato.                                             
Gli altri lo invitarono a seguirlo ed uscirono dalla grotta in cui si trovavano, nota come "grotta dei mondi" e uscirono all’aria aperta.                                                                     

 



Allora. Piaciuto questo secondo capitolo? Spero di si. vi aspetto al prossimo. Mi raccomando, commentate. Mi bastano anche un paio di righe.
Alla prossima.

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Capitolo 3
*** Il regno di Fantasy ***


il regno di Fantasy Un saluto a tutti. scusate per l'attesa, ma oggi è finalmente pronto un altro capitolo. Buona lettura.




Nicola fu stupito dalla visione che aveva davanti: tutto era una distesa erbosa, come un paesaggio idilliaco. Sfortunatamente si vedevano i segni della guerra tutt’intorno: crateri, fumi all’orizzonte e devastazione, che coprivano il cielo di quel regno.                                                                   
“Quello che vedi è solo un assaggio di ciò che avverrà tra due mesi, quindi ti conviene essere pronto per allora” disse Blade.                                                                      
Nicola annuì.                                                                                                                                           
Luce avanzò un po’ dicendo: “Adesso guarda e stupisciti”. Prese un rotolo dalla cintura, lo aprì, prese una fiala e fece cadere una goccia del suo contenuto, cioè sangue, sul disegno che riportava scritto richiamo; fece i sigilli per il richiamo e appoggiò la mano sul cerchio con la classica formula: “Tecnica del richiamo”.                            
Una nube di fumo si materializzò dal nulla e tutti si sentirono precipitosamente salire verso il cielo.
Quando la nube si diradò, apparve quello che solo in un racconto si può sognare di vedere: un immenso drago. E non era un semplice drago, era Drakondros, imperatore di tutti i draghi, il più potente di tutti loro, appartenente alla razza ormai estinta dei dragoni antichi (quelli di dragon heart), nonché migliore amico del’alter ego di Nicola, che chiamava Drako.                                                                                        
Le sue dimensioni erano assurde: superavano l'Empire State Building; il suo corpo era ricoperto di squame color terra, dalla schiena spuntavano numerosi spuntoni bianco latte che partivano dalla coda a forma di forbice, fino alla testa incoronata da una doppia fila di corna.                                                                                                                               

“Qualcuno mi ha chiamato?” esordì con gran voce il dragone.                                                                               
“Si sono stata io"disse Luce"È un piacere rivederti Drako. Abbiamo bisogno di un passaggio, puoi darcelo?”                                                                                                              
“Certamente nessun problema” disse Drako.                                                                            
Nicola, a carponi, si avvicinò agli occhi giallo chiaro del dragone e gli fece un saluto.                
“Nick sei tu?" disse Drako  sorpreso"Credevo fossi stato eliminato da Abominon. È bellissimo rivederti amico mio!”                                                                                               
“Drako!" disse Luce"Lui non è quello che conosciamo, è il creatore dei Sun’s Warriors ed è qui per aiutarci”.                                                                                                   
“Davvero?" fece Drako  "In tal caso è un piacere ancora più grande conoscerti ragazzo. Mi aspetto grandi cose da te e non vedo l’ora che tu sia in grado di richiamarmi come faceva il tuo alter ego. Allora, dove andiamo?”                                  
“Al castello di Fantasy e, per favore, niente virate brusche” ordinò Luce.                                                                                         
“Bene, allora tenetevi forte” disse Drako.                                                                                                
Detto questo, Drako spalancò le enormi ali e si librò in volo.                                                              
Nicola sentì un’emozione che mai aveva provato prima: stava volando sulla testa di una creatura mitica insieme con alcuni dei suoi personaggi preferiti, aveva una missione  che doveva compiere e salvare l'universo. Si chiedeva se sarebbe riuscito in una simile impresa; ma quello che gli premeva in quel momento era godere fino in fondo il suo battesimo dell’aria del tutto particolare.                                                                              
Provò ad alzarsi in piedi e ad alzare le braccia, ma perse l’equilibrio e fu solo grazie a Marina se non cadde.                                                                                                       
“Non bruciare le tappe piccolo!" lo ammonì"Altrimenti rischi la pelle quando non devi”.                                                                                                                                             

“Grazie per il consiglio." rispose Nicola"Ma lo sai che sei proprio noiosa?”                    
Marina, innervosita gli tirò un orecchio: “Se è questo il tuo modo di ringraziare, la prossima volta ti lascio cadere giù va bene?”                                                                             
Come risposta Nicola la abbracciò. Fu il turno di Marina perdere l’equilibrio, per quell’improvvisa esplosione di affetto ma Nicola la prese.                     
“Attenta! mi hanno detto di non rischiare la vita quando non è necessario” disse ironico.                              


Il viaggio continuò tranquillo fino a destinazione, dove il gruppo fu accolto da una grande folla, che chiedeva di poter vedere Nicola.                                                                                 

 Il ragazzo rimase sulla testa di Drako fino a quando il gruppo riuscì a disperdere tutti e a giungere al castello.                                                                                                             
Una volta varcate le mura, dopo un rapido saluto e un ringraziamento a Drako, Nicola fu guidato all’interno del castello e portato in una stanza da letto che sarebbe stata la sua.                                                                                                                          
La stanza era alta, illuminata e tinta di un bellissimo azzurro cielo. Era inoltre provvista di ogni confort e sciccheria. Il giovane ci avrebbe dovuto fare l’abitudine.                                                                                                                                             
“Se hai qualcosa che ti serve, non hai che da chiedere” disse Anemone.   
“Ovviamente il pannolino te lo cambi da te” disse sarcastica Marina.                                     
Gli altri trattennero una risata.                                                                                                                   
“Mi sa che il pannolino serve a te bimba.” Disse sarcasticamente Nicola “Durante il volo rischiavi di cadere. Per fortuna che c’era il sottoscritto che ti ha preso. Secondo me te la sei fatta addosso”.                              
Gli altri avevano le lacrime agli occhi.                                                                                                
“Me la sarei cavata anche senza il tuo aiuto” ribatté Marina  “Io so volare, tu invece no. Se ancora prima non ti prendevo io facevi tu un bel volo”.
“Ahi!” esclamò Buffy “Voi due non la volete proprio smettere di bisticciare eh? Vi intenderete benissimo.”                                                                                                                        

“Fammi il favore” risposero insieme Nicola e Marina.                                                 
“Rispondono persino insieme. Complimenti Marina hai fatto colpo” continuò Van Helsing.                                                                                                                                          

 “Sta zitto!” lo attaccò Marina “E’ vero che sono carina, ma ho ammiratori migliori di un ragazzino impertinente e maleducato”.                                                                                      
“Ma davvero!” sibilò Nicola “A me risulta che sono solo il piccolo Ascot e il simpatico Mokona a farti la corte. Non per criticarli, ma che ci troveranno in una come te”.                                                                                  
Marina si voltò verso il giovane. L’espressione “indiavolata” non era sufficiente a descrivere il volto che aveva in quel momento.                                                                           
“Smettiamola con queste liti da salotto e concentriamoci su cose più serie” intervenne Blade, che fino a quel momento era rimasto in silenzio. “Abbiamo altro a cui pensare ora. In primo luogo Nicola ti abbiamo portato qui per cambiarti, non puoi presentarti a re Galax in questo modo. Quindi sbrigati e cambiati”.                           
“Ah! Ah!” fece Marina “Ora voglio proprio vedere come ti conci. Scommetto che non riuscirai nemmeno a trovare il vestito adatto”.                                                               
“Tu impieghi un’ora solo per farti il trucco, altrimenti saresti una vecchia” disse sarcasticamente Nicola.                                                                                   
“Cheeeeeeeeeeeeee!!!” gridò Marina “Come ti permetti, maleducato”.                                     
“La volete smettere?” disse Luce con voce soave, ma allo stesso tempo pericolosa.                                      
Tutti si fecero pallidi in volto. Sentire Luce usare quel tono indicava che stava perdendo la pazienza.                                                                                                                       
“Va bene” dissero i diretti interessetai.                                                                                        
“Scusami per la mia volgarità Marina” disse Nicola che sudava freddo.                                           
“Scusami per le mie battute fuori luogo Nicola” rispose Marina tesa.                                   

“Bene, così va meglio” sorrise Luce serenamente. Poi si diresse verso il guardaroba e, dopo una breve ricerca, tirò fuori un abito dorato decorato con disegni neri, un paio di scarpe a punta e un mantello.                                                                                         
“Credo che questi ti andranno benissimo” disse.                                                                    
Nicola, mezzo convinto, prese i vestiti e si cambiò nel vestibolo. Quando uscì, si vide allo specchio: non era male, ma si sentiva un po’ stretto in quell’abito, gli sembrava di essere un damerino.                                                                              
“Ci stai benissimo” disse Luce. Gli altri annuirono.                                                                     
“Se lo dici tu Luce ci credo. A dire la verità io mi sento un po’ ridicolo”.                                           
“Ridicolo?” disse Eric “Stai benissimo. Devi solo abituarti all’idea”.                                                                    

“Sarà” commentò Nicola “Ma non mi sembra che voi indossiate un abbigliamento particolare”.                                                                                                                                           

“Il motivo è semplice” disse Buffy “Eccezion fatta per Luce e Kaeleena, noi altri non andiamo bene con quegli abiti. Li mettiamo forzatamente solo in occasione di ricorrenze speciali”.                                                                                                                                                           
Con un sospiro, Nicola si riguardò allo specchio e sperò solo di non fare figuracce con quel vestito addosso.                                                                                                                                         

In quel momento le porte della stanza si aprirono ed entrò un essere metà uomo e metà pantera con la pelle di colore viola scuro. Il suo nome era Amor Pantera Viola, chiamato Armor King, il maestro del predecessore di Nicola.                            
“Finalmente sei arrivato ragazzo."disse felice"Sono sicuro che non vedi l’ora di cominciare vero?”                                                                                                                                        
Nicola, elettrizzato dalla vista del suo sen sei (maestro nella lingua giapponese), rispose: “Se sarai tu il mio sen sei sono sicuro che diventerò fortissimo in un lampo”.                                                                                                                                                               
“Questo è lo spirito giusto Nick. Vedrai che sarà così”disse soddisfatto Armor King.        
Luce sorrise: “E’ bello sapere che confidi in lui. Sappi, però, che non sarà solo lui il tuo sen sei, lo saremo tutti noi. Ti insegneremo tutto quello che sappiamo affinché tu diventi più forte.”                                                                                                                                   
Nicola rispose entusiasta: “Evviva! Non vedo l’ora”.                                                                               
“Buono a sapersi” commentò Blade “Ma prima devi conoscere re Galax”.                       

 

Accompagnato da tutti, Nicola fu portato nella sala del trono davanti al cospetto di Galax XII, re di Fantasy.                                                                                                            
Quando Nicola vide Galax, fu stupito: il re era alto e snello, vestito con un abito bianco a tinte azzurre e dorate e avvolto da un lungo mantello rosso che giungeva fino ai piedi; il suo volto era composto e giovanile, incoronato da una chioma composta biondo scuro, ma ciò che colpiva davvero era l’intensità dei suoi occhi castano rossiccio.                              

Galax si voltò verso i nuovi arrivati dicendo: “Benvenuti miei valorosi guerrieri e anche a te Nick, viaggiatore delle dimensioni”.                                                                          
Nicola si inchinò meravigliato rispondendo: “Grazie vostra maestà. Comunque perché mi chiamate viaggiatore delle dimensioni?”
“Perché tu vieni da un’altra dimensione." rispose Galax "Inoltre, quando sarai pronto, avrai la facoltà di accedere a tutte le dimensioni che esistono e, facendo il conto, sono più di cinquanta, tutte collegate da portali spazio-temporali.”.                                                      
“Forte!” esclamò Nicola.
“Sono sicuro che non vedi l’ora di cominciare gli allenamenti." continuò Galax "Ma prima lascia che ti dica una cosa: se vuoi vendicare i Sun’s Warriors, non prendere alla leggera Abominon altrimenti farai la loro stessa fine”.                                                          
Nicola annuì.                                                                                                                                              
Galax sorrise e continuò: “Spero che tu ti renda conto che questa è una cosa seria. È possibile che ci rimetterai la vita. Ma ricorda questo: non sei solo e mai lo sarai. Qui nel Fantasy nessuno rifiuterà di darti una mano. Puoi contare su di noi Nick”.                                                                                                                                      
"Grazie vostra altezza. Non lo dimenticherò” disse Nicola.                                                                    

“Bene” disse Galax. 
Si rivolse ai guerrieri che avevano accompagnato Nicola e disse loro: “Conto su di voi”.                                                                                                                                  
Tutti annuirono.

 

 

Direi che questo è uno dei più riusciti, al momento. Spero che siate d'accordo con me.
Vi prego di non essere timidi/e e di commentare. Non cominciate a linciarmi, però, altrimenti mi deprimo davanti al muro come Syrus (per fare un esempio)
Alla prossima.

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Capitolo 4
*** la rivelazione della foresta del pensiero ***


la rivelazione della foresta del pensiero Salve a tutti. Come stanno andando le cose? Spero bene e ve lo auguro.
Il capitolo di  oggi  non contiene scene comiche, ma è ricco di qualcosaltro. Scoprite che cosa leggendo. Buona lettura.




  Passò una settimana. Nicola stava mettendo tutto se stesso in quegli allenamenti, ma imparare a combattere e a diventare un guerriero era molto difficile. Tutti i suoi maestri gli dicevano di fare di più ma, per quanto provasse, non raggiungeva i risultati che si erano prospettati.                                                    

Un giorno, demoralizzato, il giovane si allontanò dal castello per riflettere.                                                                                                                                                   
A ogni passo che faceva, gli sembrava di portare blocchi di pietra pensava tra sé..                                                                          
Lui ce la stava mettendo tutta. Eppure, nonostante tutti lo incitassero a non demordere, riusciva a vedere nei loro occhi il loro rammarico.                                                          

Il giovane si conosceva bene: sapeva di essere lento a fare le cose; adorava immaginare e creare una versione di se stesso più sveglia e attiva. Ma non era mai riuscito a esternare quel suo alter ego, che tutti speravano li salvasse.                                          
Per tutta la vita si era sentito come dietro una maschera: aveva conosciuto la felicità in certi momenti, ma erano volati via come fumo, lasciando solo il ricordo; aveva provato ad aprirsi con qualcuno, ma i suoi coetanei non lo capivano, o questo almeno era quello che pensava lui.
Era un italiano, originario di un piccolo paese della Calabria: era nato in una bella famiglia che lo assecondava e lo spingeva a fare di più col motto “Ad maiora”, che veniva ripetuto ad ogni successo suo o di suo fratello.                                
Desiderava con tutto il cuore essere diverso: aprirsi, trovare amici sinceri e disponibili e cambiare il mondo, eliminando guerre, delinquenza, politiche corrotte e tanto altro ancora. Tutto, però, era una chimera: non aveva la forza né la cultura per fare una cosa simile.                                  

 A questo pensava mentre continuava a camminare e ad auto deprimersi.                            

Alla fine decise di fermarsi e sedersi.                                                                                          
Camminando si era allontanato moltissimo dal castello ed era entrato in una foresta nota col nome di “Pensiero”.                                                                          

“Appropriato”, pensò.                                                                                                                           
 Si sedette vicino a una quercia rigogliosa e chiuse gli occhi.                                                                                          
Il vento riecheggiava tra le fronde della foresta portando con sé aria fresca intrisa di profumi e mista all’odore di fumo e morte. Da quello che gli avevano detto, era ciò che si sentiva da quando era iniziata la guerra.                                                                           

“Non riuscirò mai ad aiutarli  se continuo così” pensò “Non mi posso permettere di continuare a demoralizzarmi e a pensare al dolore del passato. Devo fare qualcosa”.                      Si alzò e s'incamminò verso il castello. Non fece neanche un passo che sentì una voce.                                                                                                                                                              
Da un ramo dell’albero al quale si era seduto, apparve un falco.                                                                                                                                          
“Buongiorno ragazzo” disse il falco.                                                                                                   
“Buongiorno signore falco” rispose Nicola.                                                                                              
“Che cosa fai qui da solo a piangere” continuò.                                                                                             
“Non stavo piangendo.”.                                                                                             

“Non apertamente, ma dentro nel profondo lo stai facendo. Vuoi dirmi che cosa ti opprime così tanto?”chiese il rapace.                                                                                                           

Nicola sospirò pensando di essere diventato pazzo: stava parlando con un animale, inoltre questo voleva aiutarlo a sfogarsi, ma non ci riusciva.                                                                  “Cosa c’è?” disse il falco  “il gatto ti ha mangiato la lingua? Oppure credi che sia folle che un animale ti stia parlando. Non stupirti giovane viaggiatore: qui nel Fantasy tutto è possibile. Inoltre chi ti dice che io sia un semplice falco?”                         

Pronunciate queste parole si trasformò, rivelando di essere un soleano (la razza cui appartiene l’alter ego di Nicola, proveniente dal sole) corvo di colore nero, con indosso un copricapo che finiva con una punta, aveva poi un lungo bastone con incastonata una sfera azzurro cielo.                                                                                
“Chi sei tu?” fece Nicola.                                                                                                               
“Non mi riconosci Nick? Amor l’hai riconosciuto subito. Non riconosci il tuo secondo maestro?” disse tranquillamente.                                                                           
“Maestro?” disse Nicola. Ci pensò un attimo e poi capì.                                                                   
“Tu sei Merlin Corvo Nero, il maestro di magia del mio alter ego. Le mie scuse se non vi ho riconosciuto subito”.                                                                                                               

“Non fa niente ragazzo mio” lo tranquillizzò. “Ora dimmi: perché stai piangendo?”                                                                                                                                                    
Nicola  gli raccontò i suoi dubbi e tutto ciò che lo opprimeva, senza tralasciare nulla.
Merlin ascoltò in silenzio dall’alto dell’albero, annuendo di tanto in tanto.                      
Quando il giovane finì di parlare, il mago scese dall’albero con un salto e si avvicinò a lui.

Era altissimo, all’incirca due metri: Merlin aveva circa 11000 anni e poteva raggiungere dimensioni maggiori, ridotte dalla magia; proprio per le loro dimensioni, i soleani non indossavano abiti e andavano in giro nudi, coprendo le parti intime con una speciale pellicola. Gli abiti li indossavano in occasioni speciali o in pubblici eventi.                          
“Non distrarti su cose come queste Nick” lo riprese Merlin “Ricordati che so leggere nelle menti altrui, non come può fare il tuo alter ego, ma me la cavo. Non pensare alle mie dimensioni o al fatto che sono nudo. Almeno ho il cappello!” disse ridendo.                                                                                                                           
Nicola imbarazzato si scusò. Poi lo guardò stupito, dicendo: “Un momento. Se voi siete telepate e potevate leggermi nella mente, perché non lo avete fatto subito?”                             
Merlin sorrise: “Semplice. Non ti saresti sfogato. Parlare con gli altri è il migliore modo per togliersi pesi che altrimenti ti possono schiacciare. Non ti senti più leggero ora che mi hai parlato?”                                                                                                                 
Il giovane spalancò gli occhi e, dopo un momento, si rese conto che il suo maestro aveva ragione. Merlin sorrise.                                                                                             

Passarono alcuni attimi di silenzio, poi Merlin parlò: “E’ bello questo posto non è vero. La foresta del pensiero è un luogo inebriato di magia: basta fare un pensiero e al tuo albero  cresce un ramo nuovo pieno di vita”.                                                                   
“Davvero?” disse Nicola.
“Certo” rispose Merlin “Gli alberi di questa  foresta nascono dai pensieri delle persone, dal primo che si fa quando si nasce, all’ultimo quando si muore. E il bello è che non spariscono con la morte della persona cui appartengono: restano come ricordo inestinguibile, perché nessuna vita se ne va se è ricordata. Se avvicini l’orecchio a uno di loro puoi sentire i pensieri del suo proprietario e, se sai ascoltare, li senti tutti”.                                                                                                                                    
Il giovane osservò meravigliato il suo maestro e poi tutti gli alberi che gli erano intorno. “Non sapevo questa particolarità. Gli altri non me lo avevano detto”.                                                                                                                                                           
“E’ naturale che non te l’abbiano detto. Non tutti lo sanno. Quando vengono qua, vedono solo alberi, non quello che in realtà sono, cioè parte di loro. Si dice che se è distrutto il tuo albero, si perde la voglia di vivere. Per questo è proibito tagliarli.”                    
“Voi siete qui per sentire i loro pensieri?”                                                            

“No! Sono qui per cercare il mio albero. Cerco quella parte di me che si trova in questa foresta e completarmi, cioè riavere la memoria dei pensieri che mi hanno reso così come sono adesso per purificarmi. In effetti, è quello che vorremmo tutti, ma nessuno può farlo se non lo crede davvero. “Per credere bisogna voler vedere il vero” è questo il mio credo. E il tuo qual è  Nick?”                              

Il giovane scrollò le spalle: “Non lo so maestro Merlin. Ci sono persone che impiegano tutta la vita a capire quale sia, mentre altre lo scoprono come un lampo improvviso. Io appartengo alla prima categoria”.                                                                         
Merlin si mise a ridere: “Pensi davvero che ci voglia tutta la vita per trovare la propria via? Oppure che ci voglia un fulmine a ciel sereno? Non è così.
Dal giorno in cui nasciamo ci appare la via, prima è sfocata e confusa, poi diventa chiara e precisa, ma solo quando siamo consapevoli di questo.                                     
Tu non sei ancora consapevole, ma ti basta vedere davvero per capire quale sia la tua strada.                                                                                                                                    
La vuoi trovare? Allora chiudi gli occhi e apri quelli dello spirito. Vedi ciò che non sei mai riuscito a vedere, ascolta ciò che non hai mai ascoltato; apri tutti insieme i tuoi sensi e vedrai”.                                                                                                                            

Nicola ci provò.  Chiuse gli occhi e provò a fare ciò che Merlin gli aveva detto, ma si rese conto di non aver capito il senso di quelle parole..                                                                                                                                                                  
“No ragazzo. Non è questo il modo. Riprova.”                                               

Nicola chiuse gli occhi. Merlin cominciò a sussurrargli in un orecchio queste parole: “Respira profondamente. Rilassa ogni muscolo. Svuota la mente. Non cercare di guardare con gli occhi del corpo: usa quelli dello spirito. Lo senti? Senti come sta vibrando? Come fluttua nel vuoto? Fonditi con esso, diventa un tutt’uno con esso. Ora guarda”.                                                                                                                                        

Quelle parole suonarono come un lontano eco nella mente del giovane. Si sentì percorso da una forza che non gli apparteneva, che brillava, lo circondava e si diramava in tante direzioni. Si stavano formando infinite vie: ognuna sussurrava qualcosa, ma non si capiva cosa dicesse. Poi una divenne più chiara, lo chiamava dicendogli: “Vieni. E’ tempo!”.                                                                                   

Nicola si scosse dalla visione e riaprì gli occhi. Si guardò intorno cercando Merlin, ma il mago era sparito.                                                                                                                           

Il giovane lo chiamò, ma non ebbe risposta.                                                                                         

“Se n’è andato. Probabilmente è tornato a cercare il suo albero. Spero di rivedervi maestro Merlin, non dimenticherò ciò che mi avete insegnato oggi”.                    
S'incamminò verso la strada di casa, ma sentì una voce dal profondo di se. Era la stessa che aveva sentito nella sua visione che gli diceva: “Vieni. E’ tempo!”.                          

 Il ragazzo non sapeva chi fosse, ma sentiva che doveva seguire la voce e s'inoltrò nella foresta. Cominciò a correre perché così gli diceva quella voce. Gli sussurrava che la sua strada non sarebbe più stata di alti e bassi, ma sarebbe andata sempre in salita, a volte tortuosa, ma alla fine gloriosa.                                                                            
Nicola correva; non sentiva fatica. Stava salendo verso una collina, ma andava sempre più veloce e spedito.                                    
Gli sembrava di volare verso una meta ignota. Tutto ciò che sapeva, era che doveva raggiungerla.                                                                                                                 
Nicola intravide una radura; in un attimo la raggiunse e percorse tutta fino in fondo. Lì fu abbagliato da uno spettacolo che poche volte la vita concede.                                                                                                               

Davanti a lui si stagliava tutto il Fantasy, illuminato dalla luce del sole che stava tramontando di là dei monti.                                                                                                  
Aveva raggiunto l’altopiano che si stagliava sopra la foresta del pensiero, che pochi potevano raggiungere per trovare la loro rivelazione.                         

Improvvisamente, tutto quello che cercava da tanto tempo, sembrava essersi materializzato davanti ai suoi occhi. La sua mente era aperta, piena di una nuova vita, quasi come se fosse nuovamente venuto al mondo.                                                                                                                                                         
La voce lo richiamò dicendogli di voltarsi verso il suo cuore. Quella frase, apparentemente incomprensibile gli era chiara come l’acqua.                                                     
Nicola si girò verso la sua sinistra e vide l’oggetto della ricerca di Merlin davanti ai suoi occhi: il suo albero, unico che sporgeva verso il dirupo e rimaneva in perfetto equilibrio, una grande quercia da cui pendevano alcune liane.                                                                                                             

 Il giovane si avvicinò a esso e ne toccò il tronco con entrambe le mani. Una luce intensa lo percorse in tutto il suo essere, risvegliando quello che aveva dimenticato e saldando quello che adesso lo spingeva. Sentì la voce dell’universo, che gli diceva di svegliarsi dal lungo sonno della sua vita illusoria e aprire gli occhi verso quella vera.                                         
Il ragazzo staccò le mani dall’albero dei suoi pensieri e sentì il vento sfiorargli il volto, come se fosse la prima volta della sua vita.

La maschera che aveva portato per tutti quegli anni era sparita e adesso era venuto fuori il vero volto del ragazzo.                                                                                                                                           
“Come ci si sente a essere tornati e Nick?” disse una voce dietro di lui.                                
“Come se fossi venuto al mondo Luce” rispose senza voltarsi.                                                           
Si voltò verso di lei, appena giunta: gli occhi della donna erano pieni di lacrime e un sorriso angelico le illuminava il volto rigato.                                                     

I due si abbracciarono, come fa il cielo con la terra: intenso e profondo; poi, lentamente, si staccarono dall’abbraccio.                                                                                             
Si fissarono negli occhi per un tempo che sembrò interminabile e poi entrambi risero felici.                                                                                                                         
Conclusa la risata, Luce disse: “Chi se lo sarebbe mai immaginato che il nostro luogo segreto nascondesse la chiave del tuo ritorno.”                                                                
“Luogo segreto?”.                                                                                                      
“Si. Questo è il luogo segreto in cui io e il tuo alter ego passavamo le nostre notti più belle, ” e si voltò verso la radura, tinta dal tramonto.                                                                                                                                        

Nicola non l’aveva visto venendo, ma la radura era davvero un posto segreto: al lato destro, nascosta tra gli alberi, si ergeva una piccola casetta a mo di baita; al centro, vicino alla fine dell’altopiano, si trovava una roccia scolpita a forma di un’enorme divano, da cui si potevano osservare le stelle e sull’albero dei suoi pensieri era stata fatta una piccola incisione a forma di cuore con scritto “Nick & Luce per sempre”.                                                                                                                                          
“E’ stupendo non è vero?” disse Luce “Abbiamo fatto tutto questo insieme molto tempo fa. Qui abbiamo ripetuto il nostro voto di nozze con la promessa di non dimenticarci mai di cosa siamo”.
“Capisco! Quest’altopiano è stato il vostro rifugio per così tanto tempo. Vorrei essere stato al suo posto, ma so non essere possibile. Non sono lui e, forse, mai lo sarò completamente, ma una cosa mi riprometto di fare”.                                                                          

 Si avvicinò al bordo dell’altopiano e gridò a pieni polmoni: “Che l’intero universo mi sia testimone. Io m’impegno con tutto me stesso a proteggere questa terra e tutti i mondi che si trovano oltre il cielo, non come uomo, non come semplice ragazzo ma come il guerriero che io stesso ho creato e che sostituirò. Io cambierò quest’universo e lo proteggerò, rendendo possibile l’impossibile.
Il vecchio Nicola non esiste più, ora ce n’è uno nuovo e il suo nome è Nick Nibbio Blu”.                                                                                            

Il sole scese oltre i monti e la sera giunse rapida, ma le sue ombre non sfiorarono la luce che era avvampata dentro il rinato Nick, pronto per ricominciare.                       
Luce sorrise: “Bel discorso. Però non dimenticare quello che eri, perché è quello che ti ha reso così. E poi ne hai di strada da fare. Sei pronto a ricominciare daccapo?”                                                                                                                                                             
Nick si voltò verso Luce: “Sono pronto!”                                                                                            
Luce annuì sorridendo.                                                                                                                       

“Spero di rivedere presto Merlin. È merito suo se sono riuscito a trovare questo posto” disse Nick.                                                                                                                                   
 Luce spalancò gli occhi sussurrando: “Merlin? Tu hai visto Merlin?”                                                           
“Si” disse Nick “L’ho incontrato nella foresta del pensiero. Lui mi ha aiutato a sentire il mio cuore e il mio spirito, facendomi raggiungere questo posto”:                        

“Capisco” disse Luce “Ma è impossibile che questo sia avvenuto. Merlin è morto molto tempo fa”.                                                                                                                                    
Nick si bloccò. “Morto? Come? Quando?”                                                                            
“Durante l’ attacco di Abominon. L’ho visto io stessa saltare in aria”.                                                                                                                        

 Nick abbassò la testa e, dopo una rapida riflessione, sussurrò: “L’albero”.                                                                                                                                
“Cosa?” .                                                                                                                                    
“E’ stato l’albero di Merlin a guidarmi qui. Mi ha detto che era venuto qui per cercare il suo albero. In realtà era solo un sogno infranto dalla morte. Maestro Merlin vi prometto che ce la metterò tutta per vendicarvi e per conservare i vostri insegnamenti. Lo giuro sul mio steso albero”.                                     
Le lacrime scesero dalle guancie di entrambi.                                         

Poi Luce si asciugò le lacrime con la manica e chiese di nuovo: “Nick sei pronto a ricominciare?”                                                                                                                                          
Nick si asciugò gli occhi e, con una luce interiore  più forte di prima, disse: “Sono pronto ora più che mai. Lo devo a tutti voi”.

 

Piaciuto? Spero di si. Ditemelo se è di vostro gradimento: non sono un telepate.
Alla prossima con un altro capitolo pieno di azione.
A Presto!

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Capitolo 5
*** la prima sfida ***


il primo scontro Ehilà! Ciao a tutti. Oggi mi sento carico di energie e spero di trasmettervi questa carica con un capitolo pieno di azione. Eccolo e buona lettura.



Passò un mese e mezzo e Nick aveva praticamente bruciato le tappe:  i suoi stessi maestri si stupirono nel vedere che, a meno di due settimane dall’attacco finale, gli allenamenti si erano conclusi con risultati eccezionali.                                                   

Nick, infatti, era molto cambiato, sia fisicamente sia spiritualmente: il suo corpo era diventato tonico e proporzionato, le sue abilità nelle varie arti erano ben oltre i risultati sperati. C’era di nuovo speranza.

                                                                                                                                   

Era una mattina bellissima: il cielo era privo di nuvole e l’aria era frizzante. Blade propose agli altri di concedere a Nick un po’ di riposo e di portarlo a fare un giro per il mercato della cittadella appena fuori le mura del castello; l'idea passò.                                                                                                                                                   
Quella mattina Nick indossava un abito blu chiaro, decorato con merletti, appesa alla cintola portava una spada, regalatagli dal Principe, lunga ma adatta alla corporatura del giovane.                                                                                                               
Tutti quanti osservavano il loro raggio di speranza, augurandosi che vincesse. Nick sentiva il peso di quegli sguardi e sapeva che la sua impresa sarebbe stata la più grande di tutte se fosse riuscito. Aveva paura a pensare cosa sarebbe successo se non ce l’avesse fatta.                                                                                                                 
Non tutti gli sguardi, però, che lo fissavano lo ammiravano: nascosto nell’ombra, un uomo dal volto di serpente guardava incredulo il giovane camminare per strada.                           

“Ma come è possibile?” disse tra sé “Nick è stato distrutto insieme agli altri Sun’s Warriors. L’ho visto con i miei occhi. Come può essere ancora vivo? Qui qualcosa non quadra. Devo informare subito Abominon”.                                                                     
Stava per andarsene, quando ebbe un’illuminazione e un sorriso maligno gli si stampò in volto. Aveva capito l’arcano.                                                                                             
“Uh Uh! E così avete violato il vostro dannato equilibrio per avere una speranza di capovolgere le sorti di questa guerra! Avete evocato il creatore dei Sun’s Warriors per sorprenderci? Adesso ci penserò io a eliminare quel pidocchio. È solo l’ombra della sua creatura” la sua enorme lingua uscì dalla bocca pregustando il sapore del sangue che molto presto avrebbe assaggiato.
Aveva deciso di assassinare Nick, ma vedendo che gli altri gli stavano intorno, decise di attuare un piccolo diversivo. Prese un mantello e si diresse verso un gruppo di bambini, ne avvicinò uno e gli sussurrò: “Vedi quel ragazzo con l’abito blu? Puoi farlo venire in quel vicoletto ed evitare che i suoi amici lo seguano? Se ci riesci ti darò un sacchetto di caramelle”.                                                                              
Il bambino accettò e, dopo aver chiamato i suoi amici e proposto la cosa, si diressero verso il gruppo distraendoli. 
Il bambino prese Nick per una manica e gli chiese di seguirlo e il giovane acconsentì.                                                                   

Nick fu portato nel vicoletto indicato dal servitore di Abominon, che nel frattempo aspettava impaziente.                                                                                                                             
Una volta che arrivarono in fondo il bimbo, visto il signore incappucciato si avvicinò a lui e gli chiese di mantenere la promessa.                                                                                  
“Sei stato bravo piccolo” sibilò “Ora puoi morire” estrasse un coltello dalla manica e trafisse il piccolo.                                                                                                               
Nick, colpito dall'accaduto, si lanciò sullo sconosciuto allontanandolo con un calcio; prese in braccio il bambino e cercò di fermare la fuoriuscita di sangue. Ma era troppo tardi: il bambino era già morto.                                                                                                                                  
La rabbia s’impadronì del giovane: la sua energia esplose e il terreno si piegò. Nick, coperto il corpicino del bambino con una coperta, caduta a terra, si alzò ed estrasse la spada.                                                                                                        
“Notevole” disse lo sconosciuto “Hai davvero una forza niente male. Si vede che ti hanno addestrato bene. Ma non basterà a sconfiggermi”.                                                                                                                          
“Maledetto” disse Nick “Perché hai ucciso quel bambino?”                                                                    
“Non mi serviva più” disse ridendo “Il mio obbiettivo era allontanarti dai tuoi compagni per poterti uccidere. Recita le tue ultime preghiere”.                                                                  

Nick strinse più saldamente la spada e, trattenendo la rabbia, disse: “Chi diavolo sei?”                                                                                                                                            
“Oh che sbadato! Ho dimenticato le presentazioni. Tu sei Nick vero? “ si strappò l’abito di dosso e si rivelò.                                                                                                                             
“Orochimaru” disse Nick con la voce che tremava di rabbia.                                                             
“Esatto. Molto piacere. E ora preparati a morire” e, sputata la spada dalla bocca, si lanciò verso di lui.                                                                   
Le spade dei due s’incrociarono e si guardarono negli occhi.                                               
“Bella parata” disse il ninja.                                                                                                         
“Pessimo alito” ricambiò Nick.
Orochimaru tirò fuori la sua lingua e la diresse verso il collo di Nick, che riuscì a scansarsi e, con un fendente, la tranciò.                                                                             

Un urlo squarciò la calma del mercato.                                                 
Luce e gli altri si precipitarono verso la direzione dell’urlo e, giunti sul posto, videro con stupore il terribile ninja che si dimenava a terra tenendosi la bocca sanguinante.                                                                                                                                                    
Nick era in piedi davanti a Orochimaru, alzò la spada e la calò verso il suo collo.                                                                                                                                            
Il ninja riuscì ad allontanarsi dal giovane.                                                                                                
“Che c’è bello? Non parli più” disse Nick freddo “Il gatto ti ha mangiato la lingua?”            
Il ninja fece la muta e uscì, come nuovo, dalla sua vecchia pelle, mostrando la lingua.                                                                                                                                      
“Incredibile” disse Eric “E’ riuscito a farsi ricrescere la lingua. È un vero mostro.”                     

“Non v’intromettete!” disse Nick senza nemmeno voltarsi.                                                                      
“Sei impazzito Nick?” disse Blade “Quello non si fermerà nemmeno se piangi in cinese. Ti ucciderà”.                                                                                                                          

“No” lo fermò Luce “Questo è il suo combattimento. È giunta l’ora di vedere se è davvero pronto. Forza Nick vinci!”                                                                                                                
Nick annuì.                                              
“Poveri sciocchi” disse Orochimaru “Pensate davvero che questo pivello possa battere me? Uno dei guerrieri più forti delle truppe infernali del sommo Abhadon? Il vostro grande eroe non vedrà il tramonto di oggi” e si lanciò all’attacco.                                                   
Il giovane non si scompose e fu pronto a riceverlo.                                                                               
Lo scontro fu rapidissimo: i due si scambiarono fendenti ad altissima velocità, senza perdere equilibrio; l’impatto dei colpi era così forte da muovere l’aria intorno a loro e far incrinare sempre di più il pavimento.    
Nick ruotò su se stesso e colpì con un affondo obliquo, ma il ninja riuscì a pararlo e a spingerlo all'indietro.
Fu il turno di Orochimaru che, mutando le gambe in coda di serpente, si portò dietro il giovane per decapitarlo, ma Nick saltò ed evitò la lama.
Il giovane atterrò vicino al muro di una casa e vi salì per poi lanciarsi come un missile sul ninja che, pronto, parò e vibrò un fendente orizzontale. Nick si piegò all'indietro, evitandolo, poi si girò e ricambiò l'offesa, che fu nuovamente schivata.                                                              
A un certo punto entrambe le spade si ruppero e i due si scontrarono nell’aria con colpi energetici e tecniche ninja di altissimo livello e di varia natura Elementale.    

Orochimaru lanciò una sfera energetica dalla mano e la fece seguire dalla tecnica della serpe infuocata. 
Nick usò la tecnica del muro acquatico per parare la tecnica di fuoco e respinse la sfera con la mano, trovandosi davanti il ninja che lo colpì al volto.
Spinto all'indietro, Nick perse per un attimo l'equilibrio e Orochimaru ne approfittò per colpirlo con un calcio alla gola, ma colpì una copia e ricevette un calcio rovesciato all'altezza del diaframma.
"Assaggia questo: CALCIO TEMPESTA" disse Nick ruotando tre volte e colpendo Orochimaru con una serie di calci volanti.
"Moccioso! NIDO DELLA SERPE" disse Orochimaru facendo spuntare diversi serpenti dalle mani, che furono bruciati dalla tecnica del drago di fuoco.               

Nessuno dei due mollava. Poi entrambi si morsero il dito ed eseguirono la tecnica del richiamo: Orochimaru evocò Manda, il gigantesco re dei serpenti e Nick evocò gigantesco Drako. 
Orochimaru sorrise malignamente: “Interessante. Sei già in grado di richiamare i draghi. Ma questo non cambierà il tuo destino”.
“Orochimaru” sibilò Manda “Perché mi hai chiamato in un posto come questo e, soprattutto in aria? Non mi piace volare e lo sai!”
“Tranquillo amico mio!” disse il ninja “Questa volta ne vale la pena. Vedi il ragazzo che sta sulla testa del drago? È Nick, il creatore del guerriero che Abominon ha distrutto. La sua morte vuol dire la nostra vittoria. Inoltre, quando sarà morto, potrai saziarti di lui. Che e dici?”
Il re dei serpenti si leccò le labbra con la lingua biforcuta, pregustando il pasto e dicendo: “Mi hai convinto. Il suo sacrificio vale mille umani. Ma per il drago c’è qualche problema non ho arti per affrontarlo!”
“A questo rimedio subito” disse il ninja oscuro. Fece una serie di posizioni e appoggiò la mano sulla testa del serpente dicendo: “Arte magica, tecnica del basilisco”.
Il corpo di Manda cambiò: gli spuntarono braccia e gambe; inoltre apparvero due ali di pipistrello e la sua testa si allungò.
“Ora va meglio!” disse Manda “Facciamoli a pezzi!” e si lanciò verso Nick e Drako.

                                                                                                      
Per tutto il regno del Fantasy si videro i due enormi animali confrontarsi, con i loro rispettivi padroni sulla testa che eseguivano tecniche su tecniche.                                               
In quel momento i due contendenti erano saltati dalle teste delle due creature e si erano lanciati uno verso l’altro: Orochimaru, sferrò un pugno, che fu schivato. Nick vibrò un calcio in rovesciata, che mancò il bersaglio.                                         
Ognuno dei due sapeva che anche solo un attimo di distrazione avrebbe significato il vantaggio dell’altro.                                                             
Manda vibrò un potente colpo di coda all’addome di Drako, che sputò del sangue dalla bocca. Nick si distrasse solo un decimo di secondo e Orochimaru ne approfittò, spingendolo con un calcio verso il getto di sangue.                                                               
Il regno intero trattenne il respiro: Nick era finito proprio sotto sangue e ne fu coperto.                                                                                                                                     
Tutti gridarono “NO!”                                                                                                                   
Orochimaru, accompagnato da Manda, lanciò una serie di colpi energetici dal palmo delle mani verso Drako e Nick, facendoli sparire in una nuvola di fumo. Alla fine, trionfante esplose in una maligna risata.                   
Tutti rimasero impietriti nel vedere la macchia di sangue giungere a terra e bruciare una bancarella vuota.                                                                                             
“Visto” gridò Orochimaru “Non valeva niente. Il vostro eroe è morto bruciato dal sangue del suo stesso amico drago e disintegrato da me. La vostra fine è segnata!” e continuò a ridere.                                                                        
“La vuoi smettere di ridere? Mi stai facendo innervosire” disse una voce.                                                                                                                                                        

La risata di Orochimaru si spense.
La nube si diradò e Nick apparve sano e salvo insieme a Drako.                                                                                        
“Cosa?” disse sbalordito il ninja “Come diavolo hai fatto a sopravvivere?”                                    
“Semplice: mi sono teletrasportato dall’altra parte della doccia che mi avevi preparato e, per proteggere me e Drako , ho usato la tecnica del muro acquatico, usando il sangue  del mio amico, creando la tecnica dello" scudo sangue del drago". Hai commesso un grave errore a sottovalutarmi”.                                                                                              
Orochimaru era senza fiato per lo sforzo che aveva fatto lanciando quell’enorme pioggia di sfere energetiche. Era arrivato al limite.
“Hai paura?” disse Nick “Fai bene. Sappi che quello che non vedrà il tramonto oggi sarai tu” e, spinto in avanti da Drako, si lanciò verso di lui concentrando tutta la sua energia nel pugno destro, formando un nuovo colpo il "pugno del dragone sacro".
Orochimaru tentò un’ultima mossa, "Rashomon la Porta dell’Inferno" evocandone addirittura dieci, ma furono tutte distrutte e il colpo giunse a segno, disintegrando completamente il ninja demoniaco e il suo serpente.                                                                                    
Un boato giunse da tutto il Fantasy. Nick aveva vinto il suo primo scontro contro uno dei demoni di Abhadon e quella vittoria era già entrata nella leggenda.

Ma non era ancora finita. Orochimaru spuntò dall'alto e usò la sua tecnica finale: la tecnica dello Iama tano Orochi, diventando cioè un immenso serpente bianco con otto teste e aprendo le fauci verso Nick.

"Nick" gridò Drako e si frappose fra l'amico e il serpente gigante ricevendo il morso.
"Drako! NO" gridò Nick.

"Sto bene, tranquillo!" disse il dragone.

Il serpente gigante lanciò via Drako e spalancò le fauci.

Il giovane afferrò la bocca della testa più vicina e serrò i denti per mantenerla aperta.
"Chi era a essere finito?" disse Orochimaru che apparve ridendo dalla bocca del mostro "Diventerai cibo per serpi".
"Non è tra le mie aspirazioni finire mangiato da un serpente, quindi passo" disse il giovane mollando la presa e lanciandosi verso il suolo.
"Non mi sfuggirai!" disse Orochimaru.

Nick avvicinò le mani al volto e gridò: "COLPO DEL SOLE!"
Una luce accecante colpì in pieno il serpente che dovette fermare l'attacco.
Blade, protetto dai suoi occhiali da sole, decise di aiutare l'amico ed estrasse la spada e la lanciò al giovane che, presala al volo, si lanciò verso il serpente e tagliò la testa in cui si trovava Orochimaru.
"Pensi davvero che non mi possa spostare da una parte all'altra del mio corpo?" disse il ninja apparendo in un'altra delle bocche.
"Rimedio subito!" disse il giovane e si lanciò in avanti, concentrando le forze nella spada.
"Ti divorerò!" disse Orochimaru, lanciandosi verso di lui.
"Non oggi!" rispose lui "Arte del vento: DANZA DELL'URAGANO VOLANTE!"
Dalla spada si formò una tempesta di lame a forma di uragano che si abbatterono sul serpente bianco, tagliandolo in migliaia di pezzi.

Orochimaru riuscì a staccarsi dal serpente appena in tempo e, sputata nuovamente la sua spada dalla bocca, si lanciò in picchiata verso il giovane.
"Sei duro a morire eh?" disse Nick.
"Io non morirò mai!" gridò il ninja.
Le due lame s’incrociarono e i due si ritrovarono a faccia a faccia completamente allo stremo mentre precipitavano in pina caduta libera.
Con un urlo pieno di stanchezza, Nick concentrò nuovamente le energie che gli restavano nella spada facendola brillare come il fuoco. 
"Eccoti il colpo di grazia. Arte del fuoco: DANZA DEL FUOCO DIVINO".
Una vampata di fiamme si alzò verso il cielo come una lunga colonna di fuoco, travolgendo il ninja che, questa volta scomparve definitivamente. 
Il giovane, al settimo cielo, perse i sensi e cadde. Fortunatamente Drako, sopravvissuto all'attacco del serpente bianco, lo prese con una zampa e lo portò giù tra le braccia di Luce.                                                                            

 La giovane donna strinse forte Nick svenuto e gli baciò la fronte.                                         
“Ehi!” disse Marina “Ho capito che lo ami come il tuo sposo. Ma non fare queste cose in un luogo pubblico, soprattutto quando il tipo è svenuto”.                                                          
Tutti si voltarono verso di lei sbalorditi.                                                                                  
Anemone rise: “Allora è vero che ti piace!”                                           
“Oooooh!” fecero tutti in coro.                                                                                                        
“Non è vero” ribatté Marina rossa in volto “Perché mai dovrebbe piacermi un moccioso come lui?”                                                                                                                                     
“Se non lo sai tu, non lo sa nessuno!” rispose Buffy ironica.          

"Ragazzi, credo che per un po' eviterò i serpenti giganti. Ne ho avuto abbastanza" disse Drako ansimante.
"Hai ragione Drako" disse Luce "Ti ringrazio per averlo aiutato!"
"Per un amico questo ed altro" disse il dragone "Prendetevi cura di lui, mi raccomando. A presto!" e sparì in una nuvola di fumo.                                         
“Muoviamoci!” intervenne Blade “Dobbiamo curare Nick e riprendere al più presto gli allenamenti. Abominon non farà attendere la sua reazione”.                                        

 

*do per scontato che sappiate chi è, senza fare descrizioni.


Bello vero?
Spero vi sia piaciuto. Ditemi che ne pensate, non fate i preziosi.
Alla prossima.

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Capitolo 6
*** il volto del male ***


il volto del male

Salve a tutti. Scusate il ritardo della settimana, ma ho avuto da fare. Oggi  farete la conoscenza di Abhadon, anche se minima e molto altro ancora. Buona lettura.

In un’altra dimensione, nella mistica Oblivion, la dimensione delle entità primarie, lo scontro era stato visto da tutti i demoni di Abhadon tramite un’enorme sfera di osservazione.                                                                                                                                      
Abhadon, l’entità primaria del male, era furioso. Quest’entità non aveva corpo: era avvolta da un manto rosso e nero, che lo ricopriva interamente; il suo volto era quello di un diavolo, rosso e senza bocca, con due occhi gialli che emanavano saette tutt’intorno a lui. Il suo corpo, si diceva, si trovava in un luogo segreto e nessuno, salvo pochi eletti, lo aveva mai visto, per questo non si sapeva nulla del suo vero aspetto.                                                         

“Abominon” disse Abhadon con voce tonante “Immagino che questo tu non l’avessi previsto vero?”                                                                                                                            
“No mio signore!” rispose Abominon “Devono essere stati davvero disperati se hanno evocato da un’altra dimensione un nuovo difensore. Io avevo concesso loro una tregua per aumentare questa disperazione. Ma il mio piano è fallito”.       
“Fallito?” disse un demone.                                                                                                                          
Abominon si voltò verso chi aveva parlato e gli rispose: “Si fallito. Ma è qualcosa a cui posso rimediare Dark Marik!”

Dark Marik uno spirito oscuro di carnagione scura e i capelli biondi alzati a stella, si avvicinò ridendo: “Vorresti rimediare? Tu sai bene quanto sia difficile battere i Sun’s Warriors e in particolar modo Nick e i suoi numerosi alter ego sparpagliati in ogni dannata dimensione”.                                           
“Certo che lo so” rispose Abominon a tono “E, se non ricordo male, tu sei stato battuto più volte da ognuno di loro, disonorando la tua carica di re dell’inferno”.                
“Hai voglia di rinfacciare il mio passato Abominon?” rispose ferocemente Dark Marik “O stai semplicemente trovando un modo per farti uccidere prima del tempo?”                         

I due si avvicinarono minacciosi l’uno all’altro. Dark Marik continuò: “Il sommo Abhadon mi ha nominato re dell’inferno perché avevo gli attributi per quella carica. Inoltre sono quello che conosce Nick meglio di chiunque altro, visto che l’ho visto dai suoi albori”.  {persino tra alleati ci si litiga}                                                                      

“Oh! Che belle parole” disse Abominon “Scusami se non ti applaudo. Vuoi sapere perché tu hai ancora quella carica nonostante i tuoi fallimenti? Perché sei risultato più longevo di Lucifero, il primo satana, che si è fatto disintegrare, seguito poi dai suoi figli e dagli altri pretendenti al trono dell’Inferno”.  

 

Questi fatti a cui Abominon sta accennando risalgono a molto tempo prima. Si possono brevemente riassumere, per farvi capire in maniera sommaria.

Molti anni prima, in una dimensione, nota col nome di N, un alter ego di Nick e i suoi compagni affrontarono l primi servitori di Abhadon allora noti come Dark Warriors, di cui Dark Marik era uno dei due leader insieme a Raptomort, un potente stregone proveniente da un altro mondo, con l’intento di conquistare la Terra.                                                                                                      
Il gruppo dei Dark Warriors era stato sconfitto e aveva cercato l’aiuto di demoni più forti: prima si erano rivolti a Lucifero stesso, che aveva mandato i suoi tre figli Arlong, Daakhi e Mammon per aiutarli a distruggere i Sun’s Warriors e fallendo. Il re dell’Inferno aveva allora mandato contro di loro le stesse bestie dell’apocalisse e il drago rosso, citati nel libro biblico, ma furono sconfitti dai valorosi guerrieri e relegati in una prigione dimensionale. Alla fine era stato Lucifero stesso ad andare sul campo di battaglia ma, dopo uno scontro tra titani, il potere dei Sun’s Warriors e dei loro alleati aveva avuto la meglio anche su di lui.                                                                                                                                        
Altri pretendenti al trono dell’Inferno tentarono di sconfiggere Nick e i suoi compagni ma anche loro furono distrutti.                      
Abhadon, che da Oblivion aveva assistito a questi eventi, aveva richiamato i Dark Warriors e aveva scelto Dark Marik, per il suo cuore e la sua anima corrotti, come nuovo Satana.                                                                                        
Nonostante il salto di qualità, Dark Marik era stato sconfitto, ma non distrutto e aveva chiesto l’intervento dello stesso Abhadon.                                                                       
L’entità primaria del male, per porre fine alla minaccia di Nick e dei suoi compagni, divenuti col tempo sempre più numerosi, aveva deciso di scendere sul campo di battaglia, quasi distruggendo tutto; ma i Sun’s Warriors avevano compiuto l’ennesimo miracolo.  Al prezzo di numerose vite, sconfissero Abhadon e gli strapparono occhi e cuore, disperdendoli poi tra le dimensioni e imprigionando per sempre l’entità primaria in una barriera dimensionale.                                                                                                            

Ma Dark Marik e Abominon, insieme a tutti gli altri suoi servitori, erano riusciti a ritrovare il loro signore e le parti disperse tra le dimensioni, combattendo contro i Sun’s Warriors e i principali difensori delle varie dimensioni.                                                
Abhadon, riavuti i suoi poteri, aveva premiato i più valorosi dando loro il titolo di generali infernali, con a capo Abominon e assegnandogli il compito di distruggere la speranza risiedente nei cuori dei mortali e quindi di distruggere Fantasy e tutti i suoi abitanti: perché creati da quella speranza e dai sentimenti a essa connessi.
Fatto questo breve riassunto, che verrà più volte ripreso ritorniamo alla narrazione.

 

Abhadon fece un gesto imperioso e invitò i due a calmarsi dicendo: “Capisco la tua obiezione Dark Marik, ma è Abominon il supremo generale infernale e confido nelle sue decisioni, almeno per adesso. Abominon, vieni qui.”                                              
Abominon guardò fisso Dark Marik con un ghigno e poi si inginocchiò davanti ad Abhadon dicendo: “Quali sono i tuoi ordini, mio signore?”                                                             
“Hai solo questa possibilità” disse Abhadon “Se fallirai sarà meglio per te toglierti da solo la vita, perché altrimenti ci penserò io, personalmente “.                                                    
“Siete stato chiarissimo mio signore” disse Abominon.    {più chiaro di così}                                                  
“Molto bene” disse Abhadon “Ora va: prepara il tuo esercito e parti alla volta di Fantasy. Portami la testa di quel nuovo Nick insieme a quelle dei suoi compagni su un trono di ossa e sangue”.                                                                                                                                          
“Con immenso piacere mio signore” disse Abominon “Mi ci vorranno un paio di giorni per organizzare tutto. Le prometto che entro la fine del terzo giorno il Fantasy non esisterà più e nessuno, nemmeno la divina Arella, entità primaria del bene e vostra eterna nemica, potrà fermarvi”.                                                                                          
Un ruggito accolse queste ultime parole. Sembrò che il giorno del giudizio stesse inevitabilmente per giungere. 

 

Nick fu riportato al castello e curato da Luce, che si dimostrò essere un abilissimo medico.                                                       
Dopo che l’ebbe curato gli disse: “Le tue ferite erano leggere e non hanno richiesto in eccessivo sforzo. La prossima volta, però, non lanciarti subito in un combattimento, altrimenti rischi la pelle e resuscitare i morti non rientra tra le mie capacità”.                                                                                                                                           
Nick la osservò intensamente e l’abbracciò . Adorava quei momenti in cui Luce gli era vicino: la vedeva quasi come una seconda madre e come tale le voleva molto bene, sebbene sapesse che lei lo guardava in un altro modo.                          
Luce sentiva quell’emozione chiara come il sole e, in cuor suo, rivedeva in lui lo stesso spirito dell’uomo che aveva amato.                      
La giovane donna gli baciò la fronte e, con le lacrime agli occhi, gli disse: “Per favore non morire anche tu, non mi lasciare sola di nuovo. Non riuscirei più a vivere”.                                                                                                                                            
Nick, con delicatezza, si staccò dall’abbraccio: “Io non sono lui, ma sai bene che non ti lascerei mai, nemmeno se morissi”.                                                                                           
Quel momento fu interrotto dalla porta della stanza di Nick che si apriva. Gabriel entrò di corsa e disse, senza nemmeno guardare: “Siamo nei guai! Abominon si sta preparando”.                                                                                                                        

 

I tre corsero verso la sala del trono. Giunti lì, si trovarono davanti un demone dalle sembianze di un leone grigio. Era Abdizur, generale delle forze dell’ordine, fedele servo di Arella entità primaria del bene.                                                                                                                              
“Salve a te Nick” disse con voce solenne Abdizur quando lo vide “Mi dispiace doverti conoscere in questa situazione. Comunque io sono Abdizur, generale dell’ordine, servitore della divina Arella, entità primaria del bene”.
“So chi sei” disse Nick “Mi hanno parlato di te e so che quando vieni qui, lo fai solo per informarci di guai. Che è successo re Galax?”                                                                    
Galax era seduto sul trono, ma in quel momento si sentiva distrutto sia nel corpo che nello spirito. Alla domanda di Nick, si ricompose e, con la voce a stento ferma, disse: “Secondo quanto mi ha appena detto Abdizur, sembra che la nostra ora sia giunta. Abominon è venuto meno alla sua parola e si sta muovendo verso Fantasy, per distruggerci tutti.” Non riuscì a continuare.                                                                                            
Fu Abdizur a riprendere: “Secondo i nostri informatori, abbiamo, due giorni per preparare le difese. Abominon ha promesso ad Abhadon di distruggere tutto e vuole farti a pezzi per vendicare il suo servitore Orochimaru.                                           
Non abbiamo molto tempo. Conosco Abominon e non si fermerà di fronte a niente pur di ucciderti. Spero che tu sia pronto”.                                                                                               

Un silenzio glaciale scese nella sala. Tutti i presenti fissarono Nick, che era la loro unica speranza.                                                                                                                                                                   
Il ragazzo strinse i pugni: “So bene a cosa sto per andare incontro. Voi tutti mi avete preparato al meglio per sconfiggere Abominon. So che non ho raggiunto ancora la potenza necessaria e non riesco ancora a capire cosa mi manchi, ma combatterò con tutto me stesso per salvare tutto questo. Ve lo prometto”.                                                                                                                          
“Prometterlo?” disse Marina con le lacrime agli occhi “Gli stessi Sun’s Warriors hanno detto questo e sono morti. Loro erano molto forti, più di te, ma non ce l’hanno fatta. Tu che pensi di fare contro Abominon?”                                         

 Nick sapeva bene che Marina aveva ragione e si preoccupava per lui, ma sapeva anche quanto ognuno dei suoi amici avesse fatto per prepararlo. Conscio di questo, disse: “Marina. So bene di non essere ancora pronto, ma non posso tirarmi indietro. Non ora. Ricordo, quando sono entrato per la prima volta in questa sala: avevo paura e ce l’ho anche adesso. Ma la differenza è che non ho paura per me stesso, ma per tutti voi, che mi avete insegnato qualcosa di importante, a credere in me stesso.                                              
Questo  insegnamento mi è servito a uscire dall’abisso nel quale mi ero gettato da solo. Non ho intenzione di deludervi. Abbiate fede”.                                                          
“L’abbiamo avuta” disse Blade “Ma, ahimè, la fede non permette di vincere le battaglie. Ti abbiamo insegnato tutto quello che sappiamo e in cui crediamo, sperando col cuore che diventassi più forte. È vero: hai battuto un potente demone, ma non hai ancora la forza necessaria per tipi più forti e adesso non c’è tempo nemmeno per sperare. Non riusciremo a fermare le truppe di Abominon questa volta. Temo che moriremo tutti”.                                                                                                            

“Non dire così Blade” disse Anemone “Abbiamo ancora del tempo per organizzare le difese e per aiutare Nick. Non dobbiamo demordere ancor prima di aver iniziato”.                                                                                                                          
“Questo lo so bene” ribatté Blade “Ma pensi davvero che ce la faremo? Forse non ti ricordi che al primo assalto di Abominon abbiamo perso quasi il 50% delle nostre forze! Beh io me lo ricordo. Ero sul punto di morire, ma non è successo grazie Merlin, sacrificatosi per salvarmi facendosi esplodere”.                            
Sentendo questo, Nick si avvicinò a Blade e lo colpì con un pugno.                                            

Blade gridò: “Perché mi hai colpito. È  questa la verità maledizione e non puoi cambiarla”.                                                                                                                                         
 Nick lo fissò con occhi pieni d rabbia: “So bene che cosa gli è successo. Ma anche dall’aldilà mi ha aiutato a trovare la forza di andare avanti. Tu, più di tutti, dovresti capirlo Blade. È morto per salvare la tua vita. Ma ora pensi che il suo sacrificio non sia servito a nulla? È servito perché tu sei stato uno dei miei maestri e mi hai aiutato più di quanto tu pensi. 
Ma adesso non riesco più a riconoscerti. Hai davvero così tanta paura di morire?”                                                                   
Blade digrignò i denti: “Si. E tu invece pensi che arrivi un miracolo che ci salvi all’ultimo momento? Questo non è uno di quei racconti che hai letto da bambino, è la vita vera. E nella vita vera non ci sono miracoli” detto questo si avviò all’uscita.                                                                                                                                       
“Dove stai andando?” disse Nick.                                                                                             
Blade si fermò e, senza voltarsi, disse: “A preparare le difese. Non c’è altra cosa da fare. È molto meglio che affidarsi alle preghiere” e uscì.                                                                              

Nick stava per inseguirlo, ma fu fermato da Eric che gli disse: “Blade crede in te, ma non è mai riuscito a credere in altro, se non nella sua spada.
Ognuno di noi crede in te Nick e speriamo che tu riesca a fare l'impossibile, ma solo tu puoi trovare ciò che manca affinché ciò avvenga. Questo lo sai vero?”                                                            
Nick annuì.

Che ve ne pare? Me lo dite o devo giocare ad indovinare? Come ho detto, la telepatia non è il mio forte! 
A proposito: le parentesi graffe o le quadre sono dei piccoli commentini che non sono riuscito a tenermi per me. Dò per scontato che siano anche vostri. 
Detto questo: vi do appuntamento alla prossima. Non mancate!

 

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Capitolo 7
*** il grande giorno ***


7 il grande giorno

Ciao a tutti. Dopo le chiacchiere è tempo di azione. Ecco a voi la grande battaglia, completamente riscritta e pronta per la lettura, spero di averla scritta bene. Buona lettura e commentate.

 

Quei due giorni passarono rapidi e, come detto da Abdizur, le truppe del male erano arrivate numerose. Nick aveva cercato di fare l’impossibile in quei giorni, ma non era stato abbastanza. Ciò che restava era combattere.

Mentre indossava un’armatura leggera, il giovane rivedeva la sua vita scorrergli davanti agli occhi: ogni momento bello o brutto, ora lo sentiva con maggior forza e pensava che, con tutta probabilità, non avrebbe più rivisto la sua casa e la sua famiglia.                                                                                                                                                  
Quella sarebbe stata la sua ultima scena e avrebbe fatto in modo di andarsene con il cuore sereno, anche se in quel momento sembrava non esserci né serenità né speranza.                                                                                                                                         
Mentre pensava questo, la porta si aprì ed entrò Blade. Il mezzo vampiro era senza occhiali: il suo volto era rigato, ma nonostante questo composto.                                                                                                                                                        
Nick si voltò verso di lui e gli si avvicinò. Si fissarono negli occhi senza parlare. In quel momento uno sguardo sostituiva mille parole.                                                                 

 Bastò una stretta di mano per seppellire i dissapori di quei giorni.                                                               
“Sei pronto?” gli chiese Blade.                                                                                                                      
“Pronto e tu?”                                                                                                                                                    
“Sono nato per morire”.                                                                                                                                                        
Con l’anima in spalla, i due si avviarono verso l’uscita del castello, pronti ad affrontare il proprio destino.                                                                                                                

Tutto l’esercito del Fantasy era schierato davanti al castello: tutte le creature che vivevano in quella terra erano pronte a morire per salvarla.                                                                                                                      
 
Galax era davanti a tutti e, con occhi rossi, guardava quello che sarebbe stato il suo ultimo tramonto                                                                                                                                                                                 
Quando Nick e Blade giunsero in prima fila, il re si voltò verso di loro e disse: “Nick sebbene conosca già la tua risposta c’è una cosa che voglio chiederti. Vuoi tornare a casa tua?”                                                                                                                                            
“No” rispose il giovane “Non posso scappare ora che sono stato tirato in ballo. Combatterò con voi e sarò onorato di morire al vostro fianco”.                                               

Tutti annuirono. Allora Galax gli chiese: “Vuoi essere tu a fare il discorso che precede la battaglia? Sono onorato di cedere il mio posto a te”.                                                          “Non sono molto pratico, ma ci proverò”.                                                                                                                            

Fece qualche passo avanti e poi si voltò verso tutti e disse: “Amici del Fantasy. È giunta l’ora della verità. Per due mesi siamo stati insieme e per due mesi avete sperato. So che non sono riuscito a fare molto, ma ciò che ho appreso qui è dentro il mio cuore. Quello che mi avete insegnato non può essere descritto con le parole di nessuna lingua.                                                          
Ciò che posso fare è dire a voi tutti “grazie”.                                                                                                                                                       

Ci sono così tante cose che vorrei dire, ma non so da dove iniziare.                                                                         
Questo posto ha risvegliato in me i sogni che avevo dimenticato, ha dato nuova linfa a mio cuore e molto altro. Proprio per questo non posso permettere che questo mondo e tutte le creature che lo abitano e che sono il frutto dei sogni di tutti gli esseri viventi che abitano i numerosi universi sparisca nel nulla. Voglio difendere i miei sogni e anche quelli degli altri.                                                                                                                                                            
Io mi batterò per difendere tutto questo e non mi guarderò indietro o mi fermerò fino all’ultimo respiro.                                                                                                                                                                                            
E voi invece? Che cosa farete? Resterete indietro a rassegnarvi, o combatterete con me per proteggere questa terra. Per tutto quello che c’è di buono e per ogni vostro caro vi esorto a resistere. Non perdete il coraggio. Abbiate fede e fate voi stessi il miracolo. Cosa mi dite?”                                                                           
Tutti estrassero le armi e, con un urlo, le alzarono al cielo.                                                                                                                                                                                       
Nick sguainò la sua nuova spada e urlo: “Combattete per l’universo” tutti urlarono .                                      
“Per il Fantasy e per l’universo intero” e corse in avanti.                                                                                                                                              
Imitandolo, tutti corsero verso il loro destino.                                                                                                          

 

Dal’altra parte Abominon urlò: “Distruggeteli tutti, ma ricordate, Nick è mio”.                                                           
I demoni corsero verso la battaglia, mentre Abominon restò volontariamente indietro.                    
“Forza ragazzino! Vieni da me e facciamola finita con questa farsa!” ringhiò felice il demone.                     

Per un attimo fu silenzio, poi infuriò la battaglia.                                                                      

Spade, pistole, lance e artigli e zanne si scontrarono. Distruzione e salvezza si stavano scontrando e nessuno dei combattenti esitava o arretrava.

Nick lottava strenuamente contro ogni demone che gli si parava davanti, vibrando fendenti e lanciando colpi energetici e avanzava nella mischia.                                                                                       
Non sapeva se i suoi compagni erano vivi o già morti, ma in quel momento pensava solo a una cosa: trovare Abominon.                                                                                                                                       
 
Abominon era a un centinaio di metri da lui e distruggeva chiunque gli intralciasse la strada, tingendo le sue lame e il suo corpo del loro sangue.                                                             

Nick riuscì a uscire dalla mischia e se lo trovò davanti.                                                                                                  
“Abominon immagino” disse Nick.                                                                                                                    
“Esatto” rispose lui“E tu devi essere Nick. Molto piacere. Vedo che hai solo un paio di graffi, molto bene: mi divertirò a dilaniarti le carni e a vederti esalare l’ultimo respiro. Vedi di non deludermi come hanno fatto i Sun’s Warriors”.                                                                                                              
Nick si lanciò verso di lui e vibrò un fendente verso la spalla sinistra del demone, ma questo prese la lama con la mano e la frantumò.                                                                                             
“Che spada scadente” disse malignamente “Non è resistente come le Sun’s Swords delle tue creature”.                                                                                                                                                                              
Nick, con un calcio, disarmò l’avversario e cominciò a combattere a mani nude.                             
Abominon rideva mentre parava e incassava tutti i colpi del ragazzo senza il minimo sforzo. Lo derideva dicendo: “Tutto qui quello che sai fare? Mi aspettavo qualcosa di più da te” e, con movimento felino, lo colpì con un pugno allo stomaco.                                                                                                                                                             
Nick sentì le ossa dell’addome rompersi; un grumo di sangue gli uscì dalla bocca e cadde in ginocchio.                                                                          

 “Che delusione” disse il demone “Sei già ridotto così e ti ho solo dato un pugno. Non vali proprio niente. Una morte rapida sarà l’unico atto di clemenza che ti concederò. Preparati”.                                                                                                                                            
Non ebbe il tempo di alzare un dito che il giovane lo colse alla sprovvista, colpendolo con un pugno in pieno volto e, approfittando dell’impatto, lo prese per un corno e lo scaraventò a terra.                                                                                                
Abominon si rialzò da terra con un sorriso soddisfatto. “Niente male” disse “Ritiro quello che ho detto prima: non sei completamente inutile. Ma ora basta giocare; ora ti ammazzo”.                                            
I due si lanciarono uno contro l’altro: Nick si muoveva velocemente e, nonostante il dolore lancinante, riusciva a stare al passo con Abominon.                                                                                                                                  
Abominon parò un colpo di Nick, gli afferrò il braccio e cominciò a colpirlo in ogni parte del corpo.                                                                                                                                                                           
Il giovane non riusciva a bloccare i colpi e sentiva la vista annebbiarsi: doveva fare qualcosa.                                                                                                      

Abominon lo lanciò in aria, si teletrasportò sopra di lui e lo colpì facendolo volare verso il suolo e atterrò sopra di lui, colpendolo alla schiena con una ginocchiata devastante.    

Nick ne uscì vivo per miracolo, ma sentiva che le forze stavano per abbandonarlo e la disperazione impossessarsi di lui. Non aveva più scampo. Nonostante questo si alzò.                                                                                                                                 
“Mi compiaccio che tu riesca ancora a reggerti in piedi. Si vede che sei coraggioso. Ma il coraggio non ti salverà.”  Il demone raccolse la sua spada simile a una scimitarra e si avvicinò al ragazzo, ormai in fin di vita. “E’ tempo di morire moccioso. Addio”.                                                                                                      
Abominon vibrò il colpo finale.                                                                                                                                                 
Un colpo di pistola sfiorò l’orecchio di Abominon, facendoglielo fischiare.                                                        
“Chi ha osato!” ruggì il demone.                                                                                                                                       
“Io bastardo!” disse Blade, seguito dagli altri compagni. Miracolosamente, tutti erano sopravvissuti e stavano correndo in aiuto del loro amico.                                                                                                                                        
Il gruppo si parò davanti a Abominon pronto a combattere.

Abominon scoppiò in una risata maligna: “Poveri sciocchi. Pensate che il vostro sacrificio servirà a qualcosa? Vi ucciderò tutti, vi taglierò la testa e berrò ogni goccia del vostro sangue” e si lanciò verso di loro.                                                                                                                                                                
Fu fermato da una luce che gli si stagliò davanti. Da essa, sotto lo stupore di tutti, ne uscì Merlin.                                                                                                                              “Cosa?” disse Abominon stupito“Come è possibile che tu sia ancora vivo. Ti ho visto saltare in aria”.                                                                          

Merlin sorrise: “Pensavi davvero che una semplice esplosione potesse distruggermi? Mi è bastata una barriera magica per salvarmi. Ma ora sono pronto a combattere e non sono da solo” Sollevò il bastone e dal cielo esplosero tante  grida di animali: erano arrivati i rinforzi dal sole.                                                                                                                                          
“Non m’importa quanti siete” esplose Abominon “Vi distruggerò tutti” e si lanciò verso di lui e il gruppo dei difensori.                                

Mentre il supremo generale infernale combatteva contro gli eroi del Fantasy, Marina prese Nick e lo portò lontano dal campo di battaglia verso porte del castello.                                                                 
Nick si dimenava dicendo di lasciarlo andare, ma la ragazza lo tenne stretto e lo portò alle porte. Giunti lì gli disse: “Nick ascolta. Devi andartene da qui, non puoi più fare altro. Ecco prendi questa medicina”.                                                                                                                                                                     
La ragazza tirò fuori una pillola dalla tasca e la fece ingerire a Nick.                                                                               
Il ragazzo, guarito dal magico tonico, si alzò ansimante e guardò Marina negli occhi. “Non puoi chiedermi questo. Non tu che mi sei stata vicina come una sorella. E poi dove potrei scappare. Lui mi troverà”.                                                                                                                                                          
“No non succederà” disse lei “Non permetteremo che Abominon vinca. Siamo pronti a sacrificarci per distruggerlo definitivamente. Ascolta: nessuno di noi si potrà perdonare se tu muori.                                                                                                                    
Luce più di tutti ti vuole vivo: non vuole vederti morire una seconda volta e lo stesso vale per me. Non ho paura di perdere la vita per te, perché io..." si bloccò un attimo "Io  ti amo ed è così da sempre. Con i tuoi modi, tu mi hai fatto sorridere di nuovo: hai ridato il sorriso a tutti noi. Mi hai rubato il cuore sin dal primo momento ed io voglio che tu, dovunque vada, lo porti sempre con te” e lo baciò. 
                                                                                                                                                     
Quella dichiarazione fu come un fulmine che squarciò il cielo. Nick sentiva quel sentimento sciogliergli il cuore e fargli desiderare che tutto ciò che aveva intorno si fermasse. Ma quello non era il momento per essere romantici.                                                                                                                                                       
A malincuore, si staccò dal bacio e disse: “E’ proprio per questo che non posso scappare. Perché sento il tuo amore e quello di tutti e non posso deluderli. Non voglio farlo. Non posso arrendermi”.                     

In quel momento qualcosa cambiò: le parole che aveva detto gli rimbombarono nell’anima. Come un fulmine, giunse ciò che mancava, la volontà di non arrendersi mai e di combattere per ciò in cui credeva. Ecco quello che mancava: la volontà di rendere davvero possibile l’impossibile e manifestare quello che aveva nel cuore.                                                                                                                                      
“Ce l’ho!” disse “La nuova speranza” e si incamminò verso il campo di battaglia.               

Marina gli si parò davanti, ma fu abbagliata dalla nuova luce che brillava negli occhi del ragazzo.                      
Una lacrima le scese dalla guancia: davanti a lei era risorta una nuova speranza.

Nick le asciugò il viso con il dito e poi l’abbracciò: “Basta lacrime! Torniamo a sorridere di nuovo. Grazie di tutto!” le disse all’orecchio e si avviò verso il campo di battaglia.                                        
“Ce l’ha fatta! Ha trovato ciò che mancava” disse felice la ragazza, mentre lo vedeva allontanarsi.                                                                                                                                                              
Il giovane raggiunse il luogo dello scontro e lanciò un grido che solo un guerriero poteva fare: il grido di un Sun’s Warrior.                                                                                                                        

Tutti s’interruppero e ogni creatura fu testimone di un evento unico nel suo genere.                         
Nick fu avvolto da una colonna di luce che si alzò alta verso cielo illuminandolo a giorno.       
Quando essa sparì, il Nick che tutti conoscevano era scomparso e aveva lasciato il posto alla sua vera essenza: Nick Nibbio Blu l’ultimo Sun’s Warrior, alto circa due metri e mezzo, con il corpo blu e aveva le sembianze metà umane e metà di un nibbio reale e un paio di grandi ali.                                          
Dal nulla estrasse una spada stile medievale, blu come il mare e, con nuova voce, gridò: “E’ tempo di vittoria!”                                                                                                                      

Abominon osservò la scena senza fiato: “Come è possibile? Com’è potuto succedere ?”                                                                                                                                          
Luce si voltò verso di lui: “Era scritto nel destino. Ora sarai tu a recitare le tue ultime preghiere”.                                                                                                                      

L’intero esercito di demoni arretrò di fronte alla rinata forza della speranza, che senza ostacoli, avanzava verso il loro capo.                                                                                                                                                     
Giunto davanti ad Abominon, Nick si voltò verso i suoi compagni: “Ragazzi state indietro, ora ci penso io. Chiariremo dopo la vostra decisione”.                                                                               

Si rivolse ad Abominon: “Dove eravamo rimasti? Ah si stavamo per finire. Preparati ad essere distrutto”.                                                                                                                                                            
“Ti sbagli Nick” ruggì Abominon “Non riuscirai a battermi. Ti ucciderò”.                                        
“Vediamo se ci riesci!” disse Nick con tono di sfida e si trasformò di nuovo, diventando un super soleano: il corpo divenne blu scuro, i suoi capelli si alzarono e i suoi occhi da verdi divennero blu mare.                                                                                                                                                                                
“Finiamola una volte per tutte!” disse Nick.                                                                                                                                               
“Come vuoi” disse Abominon “Ma te ne pentirai”.                                                                                                    
La terra tremò di nuovo, quasi come se si stesse per aprire di fronte al potere di Abominon che si trasformò: i suoi aculei s’ingrandirono lasciando spazio a un paio di ali di pipistrello, le sue corna si rizzarono e il suo corpo, da cereo, divenne nero a tratti rossi.                                                                                                                                                                 
Con quella trasformazione aveva sconfitto tutti insieme i Sun’s warriors ma Nick non si scompose.                         

I due si lanciarono uno contro l’altro e le loro spade si scontrarono con un rombo.                              
L’onda d’urto, creata dall’impatto, spinse via i due contendenti che atterrarono ad una ventina di metri l’uno dall’altro e volarono in cielo.                                                                                                                  

Nick, con un colpo d’ala, si fiondò verso Abominon e affondò la spada nel suo stomaco.                    
Pensava di essere riuscito a colpirlo, ma, con sua enorme sorpresa, vide che la lama stava per essere risucchiata nel corpo dell’avversario.

“Il mio potere mi permette di assimilare l’energia e gli oggetti con cui vengo a contatto e di usarli a mio vantaggio” disse Abominon con un ghigno “Adesso mi mangerò la tua spada”.                “Spiacente amico! La cena è rinviata” disse Nick e lo colpì in faccia con un pugno.                                   
Abominon fu allontanato: “Ahi! Questa l’ho sentita!” disse massaggiandosi il naso.                           
“Vediamo se senti anche questa” disse Nick concentrando l’energia nella spada”Arte della terra: DANZA DELLA SORGENTE DÌ GAIA!”                                                                                                                                     
La terra si alzò verso l’alto e si trasformò in un fiume di rocce appuntite che si diresse verso il demone.

“Ora si che farò una bella merenda! GOZU” disse Abominon e, spalancata la bocca, ingoiò l’intero attacco, facendo poi un “ruttino”.                                                                                                                        
Nick approfittò di quel momento di distrazione per teletrasportarsi sotto di lui e attaccarlo con un calcio turbinante verticale.                                                                                                                                
Abominon fu colpito e lanciato verso l’alto, ma riuscì a fermarsi e a contrattaccare, colpendo Nick con calcio in rovesciata.

Il Sun’s Warrior precipitò al suolo e Abominon si lanciò in picchiata verso di lui con la spada in direzione della gola, piombandogli addosso con uno schianto assordante. Miracolosamente, Nick riuscì a parare il colpo.                                                                                                                                                               
“Non lo vuoi capire che è inutile opporsi a me?” disse Abominon premendo con maggior forza “Arrenditi!”                                                                                                                                                                                           
Nick era a terra ed impossibilitato ad alzarsi a causa della forte spinta esercitata dal demone, ma continuava a stare calmo.                                                                                                                                        
“Cominci a darmi i nervi con quella tua dannata faccia, moccioso” disse irritato Abominon.

“E’ la mia specialità” rispose Nick “Non credere di avermi in pugno. PISTOLA ALARE”

Le ali di Nick si mossero come braccia e colpirono il demone all’addome.                                                     
“Mi hai fatto il solletico!” disse con un ghigno.                                                                                             
“Davvero? vediamo se questa ti fa male” e, con l’ala destra, colpì le parti basse di Abominon che, con un grido di dolore, fu scaraventato in avanti.                                                                                                                      
“Ahi!” disse il demone digrignando i denti “Così non vale! Ooooh! Che dolore!”                                                        
“Ops!” disse falsamente Nick “Scusa volevo farti male! Ti ho fatto femmina?”

Sentì un ghigno che poi divenne una risata.                                                                                                           
Abominon cominciò a ridere e, alzatosi, esplose in una sonora risata.                                                            
“Che c’è? Di solito si piange quando ti menano lì”.                                                                                         
“Ah Ah Ah!” rise il demone e si voltò verso di lui “Non lo hai capito? Io adoro il dolore e trovare qualcuno che me lo può far provare è il piacere più grande”.

“Hai dei gusti orribili sai? Visto che ti piace così tanto, ti spedirò in un luogo di dolore eterno, proprio come desideri tu!”                                                                                                                                   
“Davvero?” rise il demone “Allora lascia che ti ringrazi, mostrandoti il mio vero potere”.               
Abominon alzò la sua spada dicendo: “Terrorizza Apokalipto!” e la ingoiò.

Il corpo di Abominon subì un’altra trasformazione: il colore della sua pelle rimase invariato, sul petto apparve un simbolo tribale che scese fino all’ombelico, le sue ali si ricoprirono di volti terrorizzati e le sue corna si drizzarono, come due torri.                                                                                             
“Che diavolo stai facendo?” disse Nick stupito.                                                                                                         
“Ti mostro il mio vero potere. Dovresti considerarti onorato di questo: non l’ho mai usato contro nessuno, nemmeno contro i tuoi predecessori.                                                                                                                         
Se ti stai chiedendo che cosa ho fatto, ti rispondo subito. Devi sapere che i demoni sono il risultato delle paure e degli incubi degli umani; più sono forti, più il demone è forte.                                                    
Io sono nato dal terrore che tutta l’umanità ha avuto nel medesimo istante: il crollo delle Twin Towers”.

“Cosa? Tu ti sei formato in quel giorno sventurato” disse Nick shoccato.                                     
“Esattamente!” rispose Abominon “Il terrore che tutte le vittime e gli spettatori di quel giorno hanno provato si è riunito in un unico corpo, facendo di me un demone dal potere immenso, che non poteva essere contenuto.                                                                        
Il mio potere era troppo elevato, così decisi di sigillarlo insieme a parte del mio aspetto dentro la mia spada: creando una zampaktò, una proiezione della mia essenza, che si attiva con un comando. Questo processo di risveglio, per noi demoni si chiama “Diablomanzia”!”    

“Diablomanzia?” ripeté Nick stringendo i denti.                                                                                          
“Esatto! Questo processo è esclusivo dei demoni infernali supremi: oltre a me, possono effettuare la Diablomanzia coloro che hanno le prerogative per essere re dell’Inferno”.                                  
“Quindi, vuoi dire che..”                                                                                                                                                
“Si! Il re dell’Inferno ha sigillato i propri poteri dentro una zampaktò e, quando lo vuole, li rilascia. Ma non devi preoccuparti per lui: ora morirai per mano mia” disse il demone e si lanciò verso Nick, colpendolo all’addome.

Il Sun’s Warrior fu scaraventato via dalla potenza del colpo.                                                                                  
“Ah Ah Ah!” rise Abominon beffardamente “Che te ne pare? Non credi che il mio potere sia eccezionale?”

La terra si alzò e Nick si fiondò verso Abominon, assestandogli un pugno al volto.

Con stupore, vide che il colpo non aveva sortito alcun effetto sul demone che cominciò a ridere come un folle.

“Tutto qui?” disse beffardo “Sei così debole, che non vale nemmeno la pena parare i tuoi colpi”.

“O forse sei così lento da non aver capito che ho appena finito di riscaldarmi!” disse Nick sarcastico e colpì nuovamente Abominon all’addome.                                                                                            

Questa volta il colpo ebbe effetto e fece arretrare il demone che rise soddisfatto: “Allora mi stavi nascondendo qualcosa anche tu! Meno male credevo che il gioco fosse già finito. Cominciamo allora!”

I due si affrontarono in un combattimento con movimenti molto veloci, alternando il ravvicinato a quello a distanza, lanciandosi onde energetiche e tecniche ninja.

Dopo uno scambio di colpi, i due si allontanarono per riprendere fiato: entrambi avevano un sorriso sul volto.

“A quanto sembra ti stai divertendo vero Abominon?”                                                                                                          
“Già! È così divertente che vorrei continuare in eterno; ma il tempo è tiranno e non posso più sprecarlo. Adesso ti finirò con la mia tecnica speciale”.

Le ali di Abominon tremarono e dalle bocche dei volti urlanti uscì un denso fumo nero che avvolse i due contendenti.                                                                                                                                                 
“Che vuoi fare accecarmi?”                                                                                                                                                     
“Mi reputi così mediocre da fare una buffonata simile? Vediamo se sopravvivi a questo: SIPARIO DEL TERRORE”.

Dall’oscurità si formarono ombre che assunsero le forme più contorte e inumane possibili.                   
“Che diavolo sta succedendo?” chiese Nick, mentre si guardava intorno.                                                                                                                   
“La curiosità supera la paura? Divertente” disse Abominon “Le ombre che vedi altro non sono che i tuoi sogni, ma non quelli che fai da sveglio, no: sono quelli che fai quando dormi, cioè nel momento di massima debolezza del corpo e della mente”.                                              
“Cosa!” disse Nick ingoiando amaro “Questi sono la materializzazione di tutti i sogni che faccio nel sonno?”.                                                                                                                                                                                 
 
“Proprio così! Nessuno può sopravvivere ai propri sogni e incubi radunati nello stesso posto. Resterei volentieri a vedere come te la cavi, ma non posso. Buona morte” e con una risata, uscì dalla nube.

 

Le ombre si lanciarono urlanti verso di lui, desiderose di farlo a pezzi.                                                             
“Accidenti!” pensò Nick “Come faccio a uscire da questo casino? Rifletti!”                                                                  
 
Cominciò a combattere contro le ombre e cercare una soluzione, ma, per quanto ci provasse, non riusciva a trovarla.                                                                                                   

“Non voglio morire. Devo uscire da qui e fermare Abominon prima che sia troppo tardi. Avanti!” gridò.                                                                                                                                                                                                
Le ombre si ammassarono e formarono una sola enorme creatura che colpì Nick e lo scaraventò al suolo e cominciò a tartassarlo di pugni. Il Sun’s Warrior non riusciva a reagire e sentiva la vista annebbiarsi. Alla fine si chiusero.

 

All’esterno dalla nube, diventata una cupola nera, Abominon avanzò trionfante verso i guerrieri del Fantasy, trapassando chiunque gli capitasse a tiro.                                                                                                                                    
 
Luce lo vide con la coda nell’occhio e riuscì a sfuggire dalle sue grinfie e fu affiancata dai suoi compagni e da Galax.                                                                                                                                            
“Dov’è Nick!” disse Luce.                                                                                                                                            
“A quest’ora sarà morto” disse Abominon indicando la cupola di fumo.                                                                   
“E quella che diavolo è!” disse lei.                                                                                                                          
“Quella? È la fine della vostra speranza e di tutti voi” rise Abominon.                                                        
“NIIIIICK!” gridò Luce.                                                                                                                                                     
“E’ inutile, non ti può sentire” disse Abominon “Ti avevo promesso che ti avrei riunita al tuo sposo vero? Ora manterrò la mia promessa. Addio mocciosa!”.                                                                               
“Se vuoi uccidere lei, dovrai passare sui nostri corpi” disse Blade.                                                                     
“Nessun problema. Vi ucciderò tutti!” e si lanciò verso di loro.  

 

“Mi sento così strano” pensò Nick “Che sia questo l’aldilà?”                                                                          
Intorno a lui c’era il nulla, illuminato da infinite luci e da grandi spirali. Il giovane si sentiva incredibilmente leggero e in pace: quella calma improvvisa gli sembrava un sogno che non riusciva a spiegare.                                                                                                                                                                  
“Nick!” lo chiamò una voce.                                                                                                                                            
“Chi mi chiama? “                                                                                                                                                                           
“Apri gli occhi, piccolo mio”.

Il giovane aprì gli occhi e sentì le lacrime scendergli dagli occhi.                                                                             
Davanti a lui era apparso un anziano signore: fisicamente massiccio, con capelli bianchi sulla testa e vestito come un falegname, con un largo sorriso.                                                                             
“Nonno!” sussurrò Nick commosso “E’ bello rivederti”.                                                                                                        
La figura apparsagli davanti era il defunto nonno del giovane. Per i primi tre anni della sua vita, Nick era cresciuto amato da quel grande uomo e fatto i suoi primi passi accompagnato dal suo sorriso, che più di chiunque altro, lo aveva spinto a rialzarsi e a riprovare. Se era quello che era lo doveva a lui.                                                    

“Anche per me è bello rivederti. Vorrei dirti che è così ma mi dispiace dirtelo, non sono tuo nonno” disse.                                                                                                                                                             
“Riconoscerei quel sorriso tra mille. Anche se ero solo un bambino, quando te ne sei andato, ho sofferto moltissimo. Speravo di rivederti e poterti riabbracciare” si avvicinò a lui e lo strinse in un affettuoso abbraccio e sentì una grande forza attraversarlo.                                                                    
 
Si staccò e lo guardò negli occhi sussurrando: “Ma tu chi sei?”                                                                                  
“Come ho detto, non sono tuo nonno. Ti sono apparso così, perché lui era una persona importante per te. In realtà, ragazzo mio, io sono l’universo”.

“L’universo?” fece Nick “Allora questo posto è..”si interruppe e osservò il luogo in cui si trovava.

“Sono sempre io Nick. Ho assunto queste sembianze per parlare direttamente con te.                 
Sai cosa ti sto per dire?”                                                                                                                                                                   
“Lo dovrei sapere già, ma ti prego dimmelo” gli chiese Nick.

“Tu ragazzo, esattamente come tutti i tuoi alter ego, sei stato scelto, tra miliardi di esseri che mi abitano, per usare il mio potere.                                                                                                                               
 
Usare il mio potere significa essere uno dei possibili eletti che distruggeranno per sempre il male e sono solo quattro in ogni dimensione.                                                                                                                   
 
Hai questa possibilità Nick: i vivi e morti ti sono vicini per incoraggiarti. Che cosa rispondi loro?”

Nick chiuse gli occhi: sentì le voci di tutti che pregavano per lui; le sentiva così vicine che gli sembrava di poterle toccare.                                                                                                                                          
“Sento ognuno di loro!” disse riaprendo gli occhi “E non posso deluderli. Non importa che cosa dovrò sopportare. Non importa quali saranno gli avversari che dovrò affrontare. Combatterò per tutti loro. Io sono pronto”.                                                                                                                                       
“Bene!” disse l’universo, mentre si allontanava “Allora evoca il mio potere: sarò sempre con te!”.

 

Nick aprì gli occhi e si ritrovò l’enorme ombra che stava cercando di stritolarlo.                                   
“Spiacente, ma i giochi sono finiti!” disse Nick.                                                                                                   
“Evoca il mio potere e salva il Fantasy” disse la voce dell’universo.                                                             
“Va bene. UNIVERSAL POWER” gridò Nick.

Una colonna di luce blu come il cielo squarciò la nube oscura e distrusse l’ombra informe.

Percependo quell’incredibile esplosione di energia, tutti si voltarono verso la fonte di quell’incredibile energia, vedendo il Sun’s Warrior uscire dalla nube.

“Cosa?” disse Abominon senza fiato “Come hai fatto a uscire da lì. È impossibile!”.

Nick riprese la spada, caduta lì vicino e si avvicinò ad Abominon dicendo: “Non lo sai Abominon? La parola “impossibile” non esiste nel mio vocabolario. Finiamo questo scontro, una volta per tutte”.                                                                                                                                                                                                       
Il demone strinse i denti, poi tornò a ridere: “Pensi di potermi battere? Povero stolto!”.

“Pensare di batterti? Non penso di poterti battere, ne sono sicuro. Come hai fatto tu, permettimi di presentarti il potere dell’universo” e fece esplodere la colonna di luce verso il cielo.                                                                                                                                                                                 
“Ti distruggo!” disse Abominon e si lanciò verso di lui.                                                                                                         
“Non contarci!” rispose Nick e, dopo aver sorriso ai suoi compagni, si lanciò verso il demone.

                                                                                                                                                                              
L’intero campo di battaglia fu avvolto da una luce blu e nera che si stagliò alta nel cielo.                                                                                                                                                            

“E’ incredibile” disse il principe di Persia “Le loro forze si equivalgono e, nonostante lo scontro precedente, sembra che nessuno dei due demorda.”                                                                                                                              
“La cosa che dobbiamo augurarci” disse Kaeleena “è che Nick vinca. Oppure siamo tutti morti”.                                                                                                                                        
“Nick” gridò Blade “Fallo fuori. Avanti vinci”.                                                                                                                            
“Forza” gridò Luce “Siamo tutti con te. Battilo. Così tutto finirà”.                                                                            
“Vai Nick!” gridò Marina.                                                                                                                                                 
 
“Vinci” gridarono tutti all’unisono.                                                                                          

All’interno della colonna di luce lo scontro infuriava senza che nessuno dei due si risparmiasse.                                                                                                                                                  
“E’ tutto inutile” disse Abominon “Non riuscirai mai a battermi. Mettiti il cuore in pace. La vittoria è mia” e lo colpì al ventre con un calcio.                                                                                                                                          
Nick non si piegò e continuò ad avanzare dicendo: “Mi dispiace ma quello che vincerà sono io. Vincerò perché ho qualcosa che tu non hai.”                                                                                                                          
“E che cosa sarebbe” ringhiò Abominon.                                                                                                                              
 
“Io ho l’appoggio di tutti i miei compagni che mi danno forza. Non li deluderò né ora né mai. Io ti sconfiggerò Abominon e farò lo stesso con tutti i servitori che Abhadon mi manderà contro e anche con lui. Salverò tutti i miei amici e tornerò a casa. Pertanto non posso e non voglio perdere contro di te Abominon. FOLGORE BLU” gridò Nick.                                                                                                                                                          
La luce blu esplose e soffocò la nera e Abominon, con un urlo, fu spazzato via dalla potenza del colpo di Nick senza lasciare traccia.                                                  

Era finita. Il Fantasy era salvo.               

Nick cadde a terra esausto: “E’ fatta!” sussurrò                                                                                                       
Respirò profondamente e urlò: “Fantasy è finita! ABBIAMO VINTOOOOOOO!”                             

Per un istante tutti tacquero increduli, poi la terra urlò dalla gioia.                                                                                      
Luce, Marina, Anemone, Blade, il principe, Kaeleena, Buffy, Amor, Merlin e tutti i guerrieri del Fantasy corsero verso Nick e lo sollevarono d terra, lanciandolo verso l’alto, osannando l’eroe che aveva salvato la loro terra e tutti i sogni.

Che liberazione! Questo capitolo mi ha dato più filo da torcere di quanto pensassi, ma ritengo che, dopo un accurata rielaborazione, sia uno dei migliori che ho scritto.
Ditemi se sbaglio con un commento: voglio sentire il vostro parere per favore. Vi saluto e alla prossima.

 

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Capitolo 8
*** Arrivederci Fantasy ***


8. Arrivederci Fantasy

Ragazzi, salve a tutti.Questo è il capitolo conclusivo. 
Ci avete creduto eh? Questa storia è ancora lontana dall'essere finita: c'è asncora molto da raccontare e molti personaggi da incontrare. Buona lettura.

La sala del trono era addobbata a festa. Tutti stavano festeggiando la vittoria e il ritorno del loro più grande difensore. Il volto di Galax era luminoso come il sole, nel vedere quell’atmosfera perduta e ora ritrovata.
Nick era contento di vedere cosa era riuscito a fare; in cuor suo avrebbe voluto che il tempo si fermasse eternamente a quel momento, ma sapeva che non sarebbe potuto restare per sempre lì. Questo lo rattristava.
“Stai già pensando al tuo ritorno sulla Terra Nick?” gli disse una voce dietro di lui.
Scosso dai suoi pensieri, Nick si voltò e si trovò davanti un’altra delle sue creature, Alan Nibbio Blu, il re del sole e padre del suo alter ego. Era molto simile a Nick trasformato, quello che cambiava era la presenza di una lunga barba raccolta in una treccia e, ovviamente, aveva corona e scettro.
“Avete indovinato, vostra altezza!” disse rispettosamente Nick.
Il re sorrise: “Evita questi convenevoli, figliolo. Ricorda che in parte sei mio figlio e sai bene che voglio mi si dia del tu”.
“E’ vero! Scusami” disse Nick “Ma io non sono tuo figlio. Lui è morto!”
“E’ vero!” commentò tristemente il re “Ma tu sei la sua reincarnazione. In te rivive il suo spirito. Inoltre tu hai creato lui e me, stabilendo il nostro legame familiare. Ricordati che potrai sempre contare su di me”.
“Grazie”disse Nick.

 

In quel momento nella sala calò il silenzio. Galax si era alzato in piedi e stava per fare un discorso.
“Quest’oggi” cominciò “noi festeggiamo una grande vittoria . Ma sappiamo tutti che quest’eterno scontro che si dilunga dalla notte dei tempi,
non è ancora finito.  
Ma c’è, adesso, un evento ancora più importante a cui tutti assisteremo in questa sala. Nick, per favore, avvicinati”.
La sala si divise in due per permettere al giovane eroe di raggiungere il trono. Giunto ai piedi del trono, si inginocchiò: “Cosa posso fare per lei, re Galax?”

Galax gli si avvicinò, estrasse la sua spada e la appoggiò sulla spalla del giovane dicendo solennemente: “Nick Nibbio Blu, figlio  di Alan Nibbio Blu, 46500° re del sole e membro dei Sun’s Warriors, custodi dell’universo; io re Galax XII ti dichiaro Salvatore ed eroe massimo di questo reame. Per tale titolo, io ti saluto come un fratello e ti ringrazio per aver salvato ognuno di noi. Ora alzati Sir Nick”.
Tutta la sala applaudì  l’evento e gridò il suo nome.
Nick si alzò commosso e, rivoltosi a tutti, disse: “La ringrazio per tutto Vostra altezza. E ringrazio tutti vo,i amici miei, che mi avete reso ciò che sono. Non lo dimenticherò mai e mai vi deluderò”.
Galax sorrise: “Ora, Nick, è tempo per te di tornare nel tuo mondo. Ma non temere: ciò che hai appreso qui non sarà perduto e ciò che sei resterà immutato. D’ora in poi sarai in grado di modificare gli eventi e le persone che incontrerai nel tuo cammino. Avrai accesso ai mondi e alle dimensioni che esistono in questo universo per vincere il male. Noi ti aiuteremo, quando ce lo chiederai e, in virtù del titolo conferitoti, potrai venire qui quando vorrai. Sarai sempre il benvenuto.”
Nick fece un inchino e strinse la mano del re. Poi si voltò e si avviò verso la porta della sala.
Alan gli si avvicinò: “Ricorda che anche il sole ti sarà vicino. Prendi questo figlio mio”. Gli mise tra le mani una chiave a forma si sole e continuò: “Questo è il simbolo della corona reale, la chiave dei re, conservala sempre”.
Nick annuì e andò oltre.

Merlin gli si affiancò e gli consegnò una sfera magicai: “Se avrai bisogno di parlare con me o usare un po’ di preveggenza usa questa”.
Nick ringraziò ed andò oltre.

Amor gli lanciò un sacchetto e gli disse: “In quel sacchetto sono contenute le pillole della vita. Cureranno ogni tua ferita e  ripristineranno la tua energia. Non ti preoccupare, non si esauriranno mai”.
Nick ringraziò e proseguì

Buffy gli si avvicinò e gli disse: “Scusami ma non riesco a trovare il regalo giusto da darti se non buona fortuna”.
“Non fa niente” rispose Nick “Ciò che mi hai insegnato basta e avanza come regalo. Grazie di tutto” e andò oltre.

Jen gli si affiancò: “Scusa ma nemmeno io ho qualcosa da darti. Sappi che comunque potrai sempre contare su di me”.
“Grazie. È più di qualunque regalo anche il tuo di insegnamento” disse Nick e andò avanti.

Gli si avvicinò Eric e gli consegnò un piccolo contenitore da polso: “E’ vero è piccolo, ma conterrà tutto quello che ci metterai senza rompersi. Inoltre potrà diventare tutto quello che vuoi, ti basterà pensarlo”.
Nick ringraziò ed andò oltre.

Il principe e Kaeleena gli vennero incontro, poi quest’ultima, porgendogli un pugnale, disse: “Io e il principe abbiamo pensato di farti un regalo comune. Prendi il pugnale del tempo e usalo al meglio”.
“Buona fortuna amico” disse il principe.                                                                                                        
Nick ringraziò e andò oltre.                                                                                                                                                 

Gabriel gli si avvicinò e gli porse un crocifisso: “Hai avuto fede nelle tue capacità. Adesso abbi fede in lui e distruggi i demoni dell’inferno in suo nome senza rimpianti. Buona fortuna”.                                                                                                                                                        
“Grazie” disse Nick e andò avanti.

Anemone gli si avvicinò e gli consegnò un anello dicendogli: “Questo forse non ti aiuterà come gli altri oggetti che ti sono stati dati. Dallo alla persona che sceglierai di amare e vedrai che le distanze tra voi non esisteranno mai” e gli sorrise.
“Grazie Anemone. Lo farò” disse Nick e andò oltre.

Blade gli si avvicinò, si tolse gli occhiali da sole e glieli porse: “Vorrei che li tenessi tu. Ti aiuteranno a vedere meglio, anche se la miopia non è più un tuo problema giusto?”.
Nick li prese: “E’ vero, ora vedo come un rapace, ma se un amico ti fa un regalo, questo vale più di qualsiasi altra cosa” e lo abbracciò. Poi andò oltre.

Marina gli si avvicinò: “Quello che ti ho detto allora è vero tutt’ora. Ma so che tra di noi non c’è futuro. Il mio regalo è questo…” gli avvicinò e lo baciò, suscitando lo stupore di tutti
Dopo che si fu staccato dalle sue labbra, Nick le disse: “Sei la migliore amica che abbia mai avuto. Perdonami se ti ho offeso con le mie battute e grazie di tutto. Ti voglio bene” e l’abbracciò commosso.
Poi andò oltre.

Era ormai giunto alla soglia e lì trovò Luce sorridente ad aspettarlo.
Quando le fu davanti, l’abbracciò forte dicendole: “Non dimenticherò ciò che hai fatto per me Luce. Vorrei averti conosciuto nel mio mondo”.
“Mi hai conosciuto qui e mi hai ridato il sorriso” disse lei “Non cambiare mai Nick. Perché sei tu che hai fatto davvero tanto per me, trasformando l’impossibile in possibile”.
Ciò detto sfilò una catenella dorata con un ciondolo dorato a forma di occhio e con  una gemma azzurra posta al centro e disse: “Questo è l’occhio di Odino, apparteneva a lui. Prendilo: che ti illumini la via”.
“Lo terrò sempre con me” disse Nick.

Le porte della sala si aprirono. Nick stava per varcarle, quando fu richiamato dai compagni che gli dissero in coro: “Nick siamo e saremo sempre con te. Non arrenderti mai” e la sala risuonò delle grida di tutti.

Nick non si voltò: delle lacrime gli stavano uscendo dai suoi occhi.  Per la commozione, non riusciva a dire niente. Sollevò il braccio e alzò il pollice e andò verso la luce che si era accesa, pronto a tornare a casa e a dare inizio alla sua storia.


Bel capitolo vero? ringrazio quelli che hanno letto la storia fino a mo e  vi invito a continuare a farlo e a commentare, se lo desiderate, senza linciarmi però.
Per chi è interessato a saperlo, questa era l'apertura di quella che definisco prima stagione. Non so ancora quante ce vorranno per finire questa storia, visto che è ancora in elaborazione, ma vi invito a seguirla sempre più numerosi e sempre più curiosi; sperando di non offendere qualcuno.
Anticipo questo: fra non molto verranno introdotti i personaggi dei seguenti anime e manga:
Naruto;
Yu-gi-oh gx (al momento solo questo);
Bey Blade;
Card Captor Sakura.

Andando avanti ce ne saranno altri. Ma quelli, ve li dirò successivamente.
Ciao a tutti e alla prossima.

 

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Capitolo 9
*** un nuovo inizio ***


10 Un nuovo inizio e le prime difficoltà

Salve a tutti. Sono lieto di rivedervi. Nel capitolo precedente vi avevo detto che eravamo appena agli inizi. 
Adesso acceleriamo un po' le cose, nion mi linciate per questo e commentate. Buona lettura e alla prossima. Ah!  Un'altra cosa:Buon Tutti i Santi.

Il giovane si svegliò nel suo letto. “Che bel sogno” pensò.
Si alzò e si mise gli occhiali, ma si rese conto che gli davano fastidio agli occhi: ci vedeva benissimo e non solo, vedeva tutto con una prospettiva diversa, completamente nuova.
Strinse i pugni e sentì i muscoli diventare duri come la roccia; osservò il suo corpo: non era più robusto, ma snello e tonico.
Sul suo comodino vide i doni che gli erano stati dati dai suoi compagni del Fantasy e al collo portava un ciondolo che finiva con un luminoso cristallo blu.
Non era stato un sogno: tutto era accaduto davvero e lui era tornato a casa dopo aver vinto.
La felicità lo pervase: avrebbe voluto gridare come un pazzo e piangere dalla felicità, ma si trattenne.
Prese tutti i doni che gli erano stati dati e li mise nel cofanetto di Eric, indossò gli occhiali da sole e andò ad abbracciare i suoi genitori.
Dopo aver fatto questo uscì dalla porta a cercare il fratello minore, di nome Luca: sapeva che l’avrebbe trovato a giocare a beach volley sulla spiaggia e corse da lui e fece lo stesso.  
“Oh! Ti sei svegliato con la luna storta oggi?” gli chiese, dopo l’abbraccio.
“No!” disse Nick “Avevo solo voglia di abbracciarti e basta”.
“Ma vattene …” disse Luca seccato.
“Ok! Ok! Buona partita!” disse Nick e se ne andò.
Sembrava che nel suo mondo il tempo non fosse passato: magia pensò.
Mentre andava verso il suo ombrellone prese una decisone: avrebbe affinato i suoi poteri e li avrebbe usati per cambiare il mondo e avrebbe cominciato da subito.
Il giovane corse in mare, dove nessuno lo avrebbe potuto vedere e si immerse.

Grazie alle sue nuove capacità era capace di respirare anche l’acqua quindi rimase nel fondo marino per molto tempo esercitandosi nel controllo dei suoi poteri.
Poi, applicando la telepatia, captò pericolo in un luogo molto lontano: era tempo di entrare in azione pensò.
Con un salto, uscì fuori dall’acqua, raggiunse il cielo e volò velocissimo verso il luogo in cui aveva percepito il pericolo.
In pochi istanti fu lì, già trasformato in Nick nibbio Blu.

Era giunto in Pakistan dove stava per avvenire un attentato kamikaze da parte dei talebani.
Con sorpresa di tutti coloro che si trovavano nel luogo, apparve una creatura alata metà umana e metà animale tutta blu che, con una mano, fermò un camion in corsa. Con altrettanta facilità, sollevò il camion da terra, facendo uscire i suoi occupanti con le enormi ali e lo lanciò in aria facendolo saltare in aria con un raggio che sparò dalla mano. Concluse l’opera legando i due kamikaze con delle strane corde azzurre e volando via.
Nick aveva appena fatto la sua prima apparizione nel panorama mondiale e sapeva che quel giorno non sarebbe passato subito.

 

Nell’arco di poche ore, tutte le organizzazioni terroristiche presenti nel mondo furono sgominate e consegnate alla giustizia con i suoi membri legati da una strana corda azzurra. Tutti coloro che erano stati catturati affermavano che era stato un altissimo angelo blu dalle sembianze di falco e con occhi verde chiaro, dai quali traspariva una luce mai vista.
Nei giorni che seguirono organizzazioni mafiose, colpi di stato, rapine, omicidi, incidenti, politici corrotti e spacci di droga furono fermati in tutto il mondo per mano di questa stessa creatura.
I principali media del globo continuarono a parlarne; gli scienziati di tutto il mondo abbozzarono le teorie più strane; le maggiori organizzazioni mondiali cercarono di capire cosa fosse quello strano essere, senza giungere a nessuna conclusione. Nessuno ne sapeva il nome: ciò che si sapeva era che era davvero straordinario. I media, per questo, lo chiamarono Millennium Falcon.

 

Nick, nel vedere i frutti del suo operato, continuava a sorridere. Inoltre era anche contento del soprannome che gli avevano attribuito: era meglio che nessuno sapesse il suo vero nome,era meglio che nessuno sapesse chi fosse e quando qualcuno lo vedeva trasformarsi, gli cancellava la memoria con i suoi poteri mentali, sostituendola con altro. Era in pratica in una botte di ferro.

Passarono due settimane dalla sua prima apparizione e lui e la sua famiglia tornarono a casa.
Lì Nick decise di mettere alla prova la cosiddetta amicizia dei suoi compagni e, con sollievo, scoprì che le sue paure, almeno per la maggior parte, erano infondate: erano molti quelli che gli volevano davvero bene e lo comprendevano, ma alcuni erano tutt’altro che raccomandabili e questo lo aveva già capito prima, anche senza avere poteri telepatici.                                                                        
Quello che fece nei loro riguardi fu ignorare ogni loro parola o azione.
Ma era troppo bello per durare..

 

Una sera, mentre stava camminando con gli amici e chiacchierava con loro, ebbe una bella visita: un essere tutto nero apparve loro davanti. Era Venom, un cattivo di Spider Man, che con voce sibilante disse: “Salve Nick”.
Di fronte a quella creatura tutti gridarono e scapparono via terrorizzati, ma Venom non ci fece caso, prese  Nick e lo portò in un luogo lontano e appartato dove poi lo lanciò a terra.
Nick si alzò da terra con un salto : “Chi sei?”
“Non è evidente?” disse sibilante il mostro alieno “Beh mi presenterò meglio: Primo generale infernale Venom. Molto piacere”.
“Generale infernale?” disse Nick stupito.
“Esatto!” rispose Venom “Sono uno dei demoni che ha meglio servito il sommo Abhadon e sono stato premiato con questo titolo. Guarda il mio petto”.
Sul petto di Venom era incastonata una gemma azzurro scuro che luccicava di un maligno potere.
“Questa gemma mostra il mio titolo” continuò Venom “Ogni generale infernale ne ha una simile di diverso colore. In tutto sono venti e danno ad ognuno di noi un potere eccezionale, che va oltre la normale comprensione”.
“Capisco!” disse Nick “Dunque visto che sei il primo sei il più forte.”
“No non è così” disse Venom “Il più forte è il ventesimo. Io sono il primo e, mio malgrado, il più debole. Ma la mia forza basta e avanza per distruggerti”.
“Interessante!” commentò il giovane “Quindi dovrò sconfiggervi tutti prima di poter sconfiggere Abhadon. 
C’è solo un’ultima cosa che voglio  sapere: perché mi hai portato qui?”
“Semplice” disse Venom “Perché non voglio coinvolgere degli innocenti, almeno per il momento. Inoltre voglio che tu muoia da solo, senza che nessuno possa vederti. Dovresti essermi grato per questo”.
Nick sorrise: “In tal caso devo veramente ringraziarti. Così potrò scatenarmi al massimo della potenza. Forza che stiamo aspettando. Cominciamo” e si trasformò.

I due si affrontarono in un duro corpo a corpo, senza esclusione di colpi, spostandosi da un  punto all’altro del globo e suscitando lo stupore di tutti quelli che assistevano.
Ad un certo punto si fermarono in alto nel cielo per riprendere fiato. Entrambi erano accaldati e con un leggero sorriso sul volto.
Nick, respirando profondamente, chiese: “Sai, mi sto chiedendo una cosa e non riesco a non pensarci. Perché siete venti e che cosa rappresentano quelle gemme?”
Venom rise compiaciuto: “Sono sorpreso. Stiamo combattendo e, nonostante questo, ti stai facendo delle domande. Beh! Visto che ti farò fuori, ti risponderò volentieri.
Sai quanti sono i modi in cui si muore? Sono dieci: solitudine, vecchiaia, sacrificio, nichilismo, disperazione, distruzione, avvelenamento, follia, avarizia ed ira. I primi dieci generali infernali rappresentano questi aspetti della morte; io rappresento quello della solitudine e la mia gemma ne è la prova. Lo stesso vale per gli altri generali.
Ma ora ti starai chiedendo cosa rappresentano gli altri dieci. I primi sette rappresentano i sette peccati capitali, mentre gli ultimi tre i tre giudici dell’inferno.
Come avrai capito c’è un motivo se c’è questa divisione: ognuno di noi ha un proprio modo di agire,  legato al tipo morte o peccato che rappresenta, ma siamo sempre fedeli al sommo Abhadon senza eccezione”.
“Capisco” disse Nick “Bella gerarchia. Deduco che abbiate tutti dei seguaci giusto?”
“In teoria si, ma alcuni di noi fanno eccezione. Non siamo molto propensi ad avere qualcuno che ci ronzi intorno. Io, per esempio, non ho subordinati, altrimenti sarebbero stati loro ad attaccarti per primi. Hai qualche altra domanda o possiamo ricominciare?”
“Si un’ultima. Chi sono gli altri?”
“Eh no! Questo non posso dirtelo, commetterei tradimento se te lo dicessi”.
“Va bene! Lo scoprirò da solo col tempo”.
“Non ci contare! Non vivrai abbastanza per vederli tutti. Morirai qui per mano mia”.
“Vediamo se sarà vero!” lo sfidò Nick.
I due ripresero lo scontro.

Ad un tratto Venom afferrò Nick per un braccio e lo scaraventò verso il basso.
Nick non riuscì a fermarsi a causa dell’attrito dell’aria e finì dentro un edificio illuminato. Riuscì a fermarsi e ad attutire l’impatto appoggiando saldamente i piedi sul pavimento, o meglio su un ring.
Con sua enorme sorpresa, era finito su un ring di wrestling .
Sotto gli occhi di migliaia di spettatori era apparso il super eroe che aveva sconvolto il mondo, per fortuna in un momento di stacco, in cui non c’erano match tra atleti.
“Cavolo” disse Nick.
Venom fece il suo ingresso all’interno dell’arena, suscitando il terrore di tutti. 

Guardandosi intorno il generale infernale disse: “Carino. Senza nemmeno accorgermene ti ho lanciato su un ring. Niente di più appropriato.
Mondo assisti alla morte di quello che chiami Millennium Falcon” e si lanciò verso Nick.

I due si batterono davanti a un’intera arena, senza spostarsi da lì e mostrando un vero spettacolo. Venom spinse Nick all’angolo e cominciò a colpirlo con forza.
Il giovane cercò di proteggersi dai colpi senza riuscirci, poi, approfittando di un istante, bloccò le mani dell’avversario e lo colpì con una testata.
Venom fu spinto all’indietro finendo al centro del ring; si rialzò dolorante tenendosi la testa che aveva cominciato a sanguinare.
Nick si mise in posizione e fece una cosa che aveva sempre sognato fare, la Spear. { Bill Goldberg questa è dedicata a te}
Venom fu colpito in pieno e fu fiondato verso l’angolo opposto.
Un boato accolse la mossa di Nick, che, preso dalla foga, alzò il braccio al cielo.
Venom si alzò dall’angolo: “Che fai? Ti metti a fare wrestling? È una buffonata come sport”.
“Lo so! Volevo togliermi lo sfizio. Desideravo fare quella mossa da un sacco di tempo. Ma adesso è il momento di fare sul serio”.
Sotto gli occhi di tutti i due guerrieri ripresero lo scontro. Questa volta Nick stava facendo sul serio e Venom non riusciva a stagli al passo.
Con un calcio  volante, Nick spedì Venom verso le corde, che si ruppero come carta, facendo finire il demone nero faccia a terra fuori dal ring.
Nick si spostò velocemente verso di lui: “Te l’avevo detto che avrei fatto sul serio, amico. Pensavi davvero di battermi con la tua misera forza. Ricorda che ho sconfitto Abominon che era il più forte di voi. Sei finito”.
Dalla mano destra di Nick si formò una sfera rotante dal grande potere, il rasengan, una mossa ninja che aveva migliorato.
“Prendi questo” urlò  “RASENGAN ENERGETICO”.

Venom fu colpito in pieno dalla potenza del colpo  sparendo nel nulla senza lasciar traccia, salvo la gemma, che rimase intatta.
Nick pensò di distruggerla, ma la gemma rimase intatta.
Decise allora di prenderla e di conservarla.  L‘avrebbe mostrata ai compagni del Fantasy quando ne avrebbe avuto occasione.

 

Fu richiamato alla realtà dalle grida della folla che si accalcava davanti alle tribune per vederlo meglio e dal suono delle sirene.
Con un cenno salutò tutti e si dileguò nel nulla tramite il teletrasporto.
Raggiunse il punto iniziale dello scontro ed eseguì la tecnica della moltiplicazione del corpo, poi riacquistò le sembianze umane e si fece portare dalla sua copia nella piazza dalla quale era stato allontanato da Venom.
Giunto lì cercò suoi compagni che, una volta trovati, gli chiesero che cosa fosse successo.
“E’ stato incredibile. Millennium Falcon è apparso ed ha cominciato a combattere contro Venom, cioè quel mostro. Si sono spostati per tutto il globo, lasciandomi a terra impietrito dalla paura. Poi, dopo un po’, Millennium Falcon è tornato e mi ha riportato qui, dicendomi che ero solo un’esca”.
“Caspita” disse un suo amico “Meno male che quel mostro non ti ha fatto niente. Quel Millennium Falcon è intervenuto appena in tempo”.
“Già!” disse Nick “Non finirò mai di ringraziarlo”.


Nel prossimo capitolo:
Ciò che è successo con Venom ha sollevato un polverone che nemmeno la telecinesi può cambiare.
Nick è sommerso dai media, come riuscirà ad uscire illeso dalla stampa? 
Cosa scoprirà sui generali infernali?
Questo ed altro al prossimo capitolo. Non mancate

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Capitolo 10
*** Caccia alla notizia ***


Caccia alla notizia

Salve a tutti. Come state tutti? Spero bene. Ecco a voi un altro episodio pronto per essere letto da voi. Non mi linciate nei commenti che farete, per favore.
Per quelli che stanno leggendo assiduamente la mia storia e  per i futuri lettori, vi invito ad avere un altro po' di pazienza: tratterò dei personaggi detti tra pochi capitoli. 
In attesa di questo, vi auguro buona lettura.

Ciò che era accaduto suscitò molto scalpore.
Nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere Millennium Falcon distruggere una creatura come quella.
Molti cominciarono ad avere paura ed a smettere di acclamarlo, altri invece lo ammirarono ancora di più.
Quando si sparse la voce che Millennium Falcon aveva salvato un giovane in un paese della Calabria, i media cominciarono a inseguire Nick per sapere tutto su di lui.
Nick non ci teneva a diventare un fenomeno da baraccone e si chiuse per diverso tempo con la sua famiglia in casa, assediata dai media e dai curiosi.

Attraverso il telegiornale, Nick assistette alle interviste di tutti coloro che lo conoscevano, in particolar modo di quelli che meno apprezzava.
La cosa andò avanti per una settimana, quando alla fine Nick decise di porre fine a quella bufala.
Parlò con i suoi genitori e suo fratello e li convinse a lasciargli fare per liberarsi da quella matassa.
“Sei sicuro di volerlo fare?” gli chiese sua madre, che era sempre stata molto premurosa e attenta verso di lui.
“Sicuro” disse Nick “Mi libererò di questi seccatori in cerca di una storia e torneremo alla nostra  vita”.
“E’ troppo pericoloso.” Disse suo padre “Potresti stare male” il padre era un medico e sapeva bene che il figlio era cagionevole di salute.
“Non ti preoccupare. Starò bene” lo rassicurò Nick. I problemi di salute non gli appartenevano più da quando era tornato dal Fantasy e poi erano l’ultimo dei suoi problemi in quel momento.

 

Il giovane uscì dal portone di quercia di casa e fu subito circondato dai giornalisti che cominciarono a fargli domande di ogni tipo.
Il giovane sentiva la testa scoppiargli, ma resistette. Si fece coraggio e disse: “Volete un’intervista. Ve la darò, ma non qui. Risponderò a tutte le vostre domande domani mattina, alle dieci, al Palazzo Aquila. Ho già parlato con il comune per avere il permesso quindi ci vediamo lì. Ora, per favore, andate via” e rientrò in casa con un sospiro.
L’annuncio del giovane aveva acceso ancora di più gli animi e tutti cominciarono a prepararsi per il giorno dopo.
Nick vide con piacere che cominciavano a levare le tende,  e sperò di avere altrettanta forza d’animo il giorno dopo.

Si era appena seduto sulla poltrona del soggiorno di casa insieme ai suoi, quando il suo telefonino squillò. Nick controllò il numero, ma non lo conosceva. Guardò un attimo i suoi genitori e rispose.
“Ciao Nick” disse una voce familiare “Ti ricordi di me?”
Nick si alzò e si allontanò dai suoi, dirigendosi verso il bagno e disse: “Blade!”
“Esatto” disse “Come va?”
“Bene direi.” Rispose Nick “Se non fosse per il fatto che ho i media alle calcagna”.
“Sei diventato famoso, ragazzo” disse un’altra voce.
“Buffy sei tu?” chiese Nick stupito.
“Indovinato!” disse lei “Sei in vivavoce. Ci siamo tutti qui”.
“Accidenti!” esclamò Nick “Potevate dirmelo che avevate il mio numero. Mi avete fatto pensare che fosse chissà chi”.
“E’ vero. Scusaci” disse la voce di Eric “Ma abbiamo pensato di farti una sorpresa. Inoltre abbiamo isolato la tua linea telefonica per evitare possibili intercettazioni. Di questi tempi non puoi stare tranquillo nemmeno quando parli al telefono”.
“Vero!” disse Nick “Potevate dirmelo però di questi generali infernali che mi davano la caccia. Mi sarei preparato ad accoglierli”.
“Non avevamo idea che esistessero altri generali” disse Jen “Siamo stati sorpresi quanto te”.
“Davvero?” disse ironicamente Nick “Abdizur non vi aveva detto niente di loro?”
“Ehi! Non prendertela con lui” obbiettò Jen “Scree non sapeva della loro esistenza!”
“Scree?” fece Nick “E chi è?”
“E’ il nome con cui mi si è presentato Abdizur quando l’ho conosciuto per la prima volta” disse Jen.
“Ah! Ho capito” fece Nick stupito “Comunque sei sicura che non sapesse nulla di questo Jen?”
“Certo!” rispose lei “Quando gliel’ho detto si è stupito anche lui. Ha rimediato informandosi su di loro”.
“Davvero?” disse Nick “Bene. Ha scoperto la loro identità?”
“No, sfortunatamente!” rispose Jen.
“E allora che cavolo ha scoperto?” imprecò Nick.
“Calma!” lo riprese la voce di Luce “Non è educato rivolgersi così ad un amica”.
“Le mie scuse” disse Nick, innervosito “Allora si può sapere che ha scoperto?”
“Sulle loro identità non molto” riprese Jen “Ma ha scoperto dell’altro. Stanno cercando possibili ostacoli all’ascesa di Abhadon. Tu, al momento sei il principale, oltre ai tuoi alter ego, sparsi nelle altre dimensioni. Siete seguiti dagli altri Sun’s Warriors e dai Sun’s Knights”.
“Sun’s Knights?” chiese Nick “Volete dire quei ragazzi che possono materializzare spiriti e indossarli come armature?”
“Si, proprio loro!” rispose Kaeleena “Ce ne sono diversi in tutte le dimensioni e sarà tuo dovere trovarli ed insegnare loro a controllare i loro poteri”.
“Inoltre” continuò Marina “Ci sono anche alcuni soleani sparsi per il mondo che possono costituire un problema per i servitori di Abhadon. Dovrai trovare anche loro”.
“Accidenti! È proprio un bel fardello che mi devo accollare.” disse Nick “Sapete dirmi dove li posso trovare?”
“Ci stiamo lavorando.” disse Blade “Dacci un altro po’ di tempo e ti faremo sapere tutto in maniera più dettagliata”.
“Quanto vi ci vuole?” chiese Nick.
“Non sappiamo quanto. Devi solo aspettare.” Disse Eric.
“Va bene” disse Nick “C’è qualcos’altro che dovete dirmi o devo tirare ad indovinare?”
“In effetti ci sarebbe” disse il Principe “Sappiamo che la seconda armata infernale è composta interamente da maghi e sono molto forti”.
“Maghi!” ripeté Nick “Si sa chi è il generale?”
“Sfortunatamente no!” disse Anemone “Una cosa però la sappiamo: era un ex Dark Warrior”.
“Un ex Dark Warrior!” esclamò Nick “Se non ricordo male nel gruppo degli ex Dark Warriors c’erano tre maghi: Debonaire, una strega che tentò d’invadere Sephìro tempo fa; poi c’era Lord Voldemort, il cattivo del libro di Harry Potter e poi Raptomort lo stregone saturniano. Chi può essere di loro?”
“Non abbiamo informazioni sufficienti” disse Gabriel “Sono tutti e tre molto forti e saranno comunque un problema”.
“Va bene non fa niente” disse Nick “Lo scoprirò da solo. C’è altro?”
“Al momento no” disse Luce “Possiamo solo augurarti buona fortuna per la conferenza-stampa. Vedi di non emozionarti”.
Tutti risero.
“Ci proverò” disse Nick “Non perdetevela”.
“Tranquillo” disse Marina “Verremo a vederti”.
“Che cosa?” disse Nick stupito.
“Hai capito Nick” riprese Marina “Verremo ad assistere alla conferenza sotto mentite spoglie. Così non ci riconoscerà nessuno”.
“La cosa è molto consolante.” Disse Nick “Scommetto che venite a coprirmi le spalle vero?”
“Hai bisogno che qualcuno ti guardi le spalle ?” rise Marina “Pensavo fossi abbastanza grande da farlo da solo. Hai anche bisogno che qualcuno ti cambi il pannolino?”
“A te ti dovrebbero cambiare il cervello” rispose Nick “E’ in fase di invecchiamento come la tua faccia”.
“Ricominci moccioso?” urlò Marina.
“Hai cominciato tu ragazza!” rispose Nick secco “E poi non gridare al telefono. Mi hai rotto un timpano”.
Dall’altra parte del telefono si sentì un gran fracasso e poi silenzio.

“Ehi! C’è qualcuno dall’altra parte?” chiese Nick.
“Ci sono solo io.” disse Blade “Gli altri stanno cercando di trattenere Marina. Sembra intenzionata a voler venire a prenderti a calci dove sai tu”.
“Oh! Santa pazienza!” esclamò Nick “Grazie di tutto. Se venite davvero fatemelo sapere”.
“Nessun problema.” Disse Blade “Ti inviamo un sms. Ora scusa ma corro anch’io a fermare quella pazza prima che faccia davvero un disastro. Ci sentiamo” e chiuse la chiamata.
“Ci sentiamo..” disse Nick, mentre rimetteva il telefono nella tasca.    

 

 

La sala del palazzo Aquila straripava come un fiume in piena: tutti stavano aspettando solo il ragazzo salvato da Millennium Falcon.
Nick osservava con ansia il salone. Aveva la tremarella alle gambe: avrebbe preferito affrontare Abominon una seconda volta che lasciarsi assillare da tutte le domande che quelle persone avevano da fargli.
“Ti prego dammi forza!” sussurrò il giovane. Detto questo aprì le porte della sala ed entrò.

Al suo ingresso, tutti si voltarono verso di lui, pronti a spennarlo come un pollo.
Nick salì verso il podio con passi pesanti e, dopo un profondo respiro, disse: “Prima di cominciare con le vostre domande, vorrei chiarire alcuni punti.
Primo: non risponderò a domande, relative alla mia vita privata.
Secondo: ciò che dirò non lo ripeterò di nuovo.
Terzo: violate queste mie regole e me ne andrò immediatamente.
Detto questo, chi vuole farmi una domanda?”.

Si alzò una donna dai capelli biondi e ricci, con un abito attillato nero e chiese: “Quando si è trovato davanti Millennium Falcon che cosa ha fatto?”.
“Bella domanda” commentò Nick “Come tutti sapete ha le sembianze di un falco ed io, molto emozionato, gli ho chiesto se fosse un servitore di Horus il  dio falco. Lui ha detto di no. Non ho potuto fargli altre domande, visto che aveva appena affrontato quel mostro e poi l'emozione era troppa. Per informazione generale, quel mostro era Venom uno dei cattivi di Spider-Man ed era molto più cattivo di quanto il signor Stan Lee avesse detto nelle sue varie recensioni”.

“Come ha reagito quando li ha visti combattere?” chiese un altro giornalista dai capelli corti che indossava una giacca grigia.
“Come se stessi vedendo una puntata di Dragon Ball dal vivo.” Disse Nick con naturalezza. Una risata generale percorse la sala.
“Sta forse dicendo che Millennium Falcon ha lanciato un onda energetica?” disse un altro giornalista più giovane con una maglietta nera.
“L’onda energetica non l’ho vista.” Disse Nick “Ma gli ho visto lanciare un paio di colpi energetici e levitare in aria senza sbattere le ali. Inoltre si è teletrasportato” mentre lo diceva, mimava i movimenti.

“Sarebbe pronto a giurare quello che ha appena detto?” gli chiese una giornalista mora.
“Su quello che volete” disse Nick.

Ci fu un mormorio, dopo queste ultime parole.

Nick voleva porre fine a quell’intervista prima che qualcuno dicesse altro quindi continuò: “Dopo alcuni minuti di combattimento, i due sono spariti. Sono rimasto da solo in una zona completamente buia senza potermi muovere a causa di una piccola prigione di ragnatele. Non so dire per quanto ci sono rimasto, ma è sembrato un’eternità. Ho avuto paura.
Poi Millennium Falcon è apparso davanti a me, mi ha liberato e portato in groppa fino a dove ero stato rapito da Venom.
Quel volo non me lo dimenticherò mai: è stata la cosa più forte che abbia mai fatto. Mi sono sentito libero e leggero, come non mai.
Non so spiegare a parole cosa abbia passato in quei brevi istanti, ma lui mi ha salvato e per questo mi considero in debito con lui e non lo vedrò mai e poi mai come un mostro o qualunque altra cosa che avete detto in questi giorni.
Questo è tutto.
Prima che mi chiediate altro, voglio dirvi una cosa che mi sono legato al dito da quando è cominciata questa caccia alla notizia: non ho tollerato che siate andati per le strade del paese chiedendo a chicchessia informazioni su di me. 
Molti di loro mi conoscono solo di vista e di conseguenza hanno detto solo, scusate il termine, un sacco di cazzate! 
Ho finito le parole. Risponderò solo ad altre due domande e poi me ne andrò, volenti o nolenti.
Quindi sceglietevele bene”.

Quelle ultime parole erano uscite ferme e precise. Nessuno si sarebbe mai aspettato una simile determinazione da un ragazzo appena uscito dalle superiori.
“Se lei potesse, rifarebbe l’esperienza che ha vissuto?” chiese una donna dai capelli rossi e dagli occhi lucenti.    
Nick la osservò bene e la vide fare un occhiolino. Era Luce travestitasi da reporter.
Nick sorrise: “Se devo proprio risponderle signorina.. direi che un’esperienza simile, che nessuno ha mai fatto, non mi stancherei mai di rifarla. Mavisto che sarà impossibile un secondo giro. Quindi direi che questa prima volta basta e avanza”.

Un’altra giornalista dai capelli lunghi, a tratti azzurri si alzò e chiese: “Quindi, ipotizzando che ci sia un bis, se potesse rifarlo porterebbe con se la sua ragazza. Mi scuso se le faccio una domanda un po’ sul personale. Ma visto che è l’ultima, almeno ci risponda”.
Nick fece finta di non aver sentito le ultime parole, ma visto che quella donna era Marina, anche lei travestita, decise di rispondere dicendo: “La mia ragazza dite? Sarebbe un modo molto originale per fare colpo su di lei, sempre se Millennium Falcon rispondesse di si. Altrimenti posso dirle così: “Vuoi volare su Millennium Falcon? Vieni che ti faccio vedere quello che ho in mezzo alle gambe””.
Una risata generale attraversò la sala.

“Tra parentesi” disse Nick, dopo che la sala si fu acquietata “non chiederei mai a Millennium Falcon, che nemmeno conosco, di fare una cosa simile. È vero sono un suo fan, ma le ragazze le conquisto da me, senza di lui”.
Ci fu un applauso da parte di tutti i maschi.

“Detto questo, signori” riprese Nick “la mia intervista è finita. Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione e vi saluto. Arrivederci a mai più”. Detto questo scese dal palco e, nonostante la folla che lo circondava, riuscì ad entrare nella stanza laterale e a chiudere la porta.

Fatto questo il giovane corse verso il corridoio che collegava la stanza con l’uscita, prima che lo facesse la stampa, uscì dal portone del palazzo, completamente deserto e si addentrò per i vicoletti che circondavano il palazzo.
Con questo stratagemma, riuscì a seminare la stampa e ad arrivare al parcheggio che si trovava qualche casa sotto. Salì sulla sua auto lì parcheggiata e si allontanò a tutta velocità.     

Il giovane sapeva che la stampa gli sarebbe stata alle calcagna molto presto, o che sarebbe tornata ad assediare casa sua; perciò si era messo d’accordo con la sua famiglia, dicendo loro che sarebbe sparito per un po’ fino a quando non si sarebbero calmate le acque.
Non era sua abitudine prendere questo tipo di iniziativa e lasciare la sua casa in quel modo, ma non voleva che i suoi fossero inseguiti dai media solo perché lui era con loro. Per tale motivo aveva pianificato con loro quel piano di fuga.
Con quella scusa avrebbe svolto indisturbato il suo lavoro di Millennium Falcon senza rischiare di essere scoperto dai suoi o da altri.

Nel prossimo capitolo. Nick in fuga dai giornalisti viene convinto dai suoi compagni a partecipare alla riunione degli eroi dimensionali.
Che cosa scoprirà? Chi incontrerà? Tutto al prossimo capitolo.
Alla prossima!

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Capitolo 11
*** La promessa di un nuovo futuro ***


11. La promessa di un nuovo futuro

Salve a tutti.  Ecco a voi nuovo capitolo. Spero lo apprezzerete e che commentiate numerosi . Può darsi che avrete qualcosa da ridire su alcuni personaggi  e sulle loro presentazioni..
Non mi linciate per questo: ve li presenterò meglio in seguito. 
Detto questo, vi auguro buona lettura.

La macchina sfrecciava veloce per la strada principale, in direzione dell’autostrada. Era una panda 4x4 vecchio modello, ma molto resistente e rapida.

Il giovane avrebbe voluto raggiungere la sua seconda casa che si trovava in periferia, che non vedeva da tempo, ma sapeva che la stampa avrebbe trovato subito il secondo indirizzo della sua famiglia e quindi aveva pensato di andare in un qualsiasi hotel o altro per un po’ di tempo, in attesa che tutto si calmasse.
Mentre stava pensando a cosa fare, ebbe una chiamata al telefonino. Nick lo prese con un’ala che tirò fuori dalla schiena e rispose.

“Bella fuga Nick!” disse la voce di Blade dall’altra parte del telefono “Ora dove andrai?”.
“Ancora non lo so” rispose Nick “Sicuramente mi inventerò qualcosa. Comunque potevate avvertirmi che sareste venuti con quel famoso sms.”
“Scusa. Abbiamo pensato di farti una sorpresa. Comunque, ti sarai accorto che Luce e Marina ti hanno fatto le ultime domande. Beh! Le altre te le abbiamo fatte noi”.
“Voi? Eravate tutti lì e mi avete fatto quelle domande?”
“Certo! La prima che ti ha fatto la domanda era Buffy, ben sistemata, l’altro ero io, poi ti ha interrogato il principe e per finire Kaeleena. abbiamo battuto gli altri sul tempo, facendoti domande non troppo complicate e poi, dopo l’intervista, abbiamo rallentato la stampa con un piccolo trucco.
Come avevi previsto, quelli hanno assediato di nuovo casa tua. Per fortuna anche i tuoi hanno levato le tende. Dove li hai fatti andare?”

“Al mare dai miei zii. Quando potrò li raggiungerò. Nel frattempo devo trovare una diversa sistemazione. Hai qualche idea?”
“In effetti ne avrei una. Ma dirtela al telefono ci vuole troppo tempo. Dimmi dove sei?”
“Sto per imboccare l’autostrada. Sono quasi vicino a Tarsia”.
“Va bene. Vediamoci al parcheggio degli autobus che è vicino all’autostrada. Ti dirò la mia idea”.
“E’ troppo rischioso. Lì passano sempre un sacco di autobus interregionali. C’è il rischio che ci vedano, soprattutto che vedano te. Ricorda che sei un personaggio televisivo e tutti ti conoscono”.
“Non ti preoccupare. A quest’ora non passano autobus. Non ci dovrebbe essere nessuno. Quindi è sicurissimo” disse Blade.
“D’accordo. Ci vediamo lì” disse Nick e chiuse la chiamata.

 

Pochi minuti dopo, il giovane era sceso dalla sua auto e aveva stretto la mano al suo amico e maestro. Dopo pochi minuti, furono raggiunti dagli altri compagni del Fantasy. Nick fu lieto di rivederli tutti e di poterli riabbracciare.
Nick sorrise loro: “Mi avete fatto una bella sorpresa. Siete venuti e mi avete evitato domande imbarazzanti. Vi devo un  favore, amici miei.”
Eric rise allegro: “Un favore? Siamo noi a dovertelo per aver salvato tutti noi. Questo non è stato niente.”
“Comunque Nick, come ti siamo sembrati nel ruolo di giornalisti?” chiese Buffy.

“Non male. Avete rispettato la prassi del reporter alla lettera. Avete solo mancato di dire per quale giornale lavorate!” disse Nick scherzando.
“Oh! Ma è naturale” disse il Principe “Per il giornale Il corriere amici di Millennium Falcon”.
Tutti scoppiarono a ridere.

“Aspetta, aspetta” lo riprese Gabriel “Non lavoravamo per la rivista Croce del Falco”.
“MA VA!” gli dissero tutti.
“Stavo scherzando” disse Gabriel.
“Anche noi” dissero tutti ridendo.

Dopo quel momento di ilarità tutti tornarono seri, ma sempre con il sorriso tra le labbra. I tempi dei volti cupi erano finiti con la scomparsa di Abominon.
“Comunque ragazzi. Che cosa mi proponete?” chiese Nick.
“Sarebbe una buona idea se facessi la conoscenza dei Sun’s Warriors delle altre dimensioni” disse Luce. “Abbiamo già organizzato un incontro. si terrà tra breve nella dimensione N, in cui tutto è iniziato. Tutti i guerrieri delle varie dimensioni si stanno riunendo lì per fare la tua conoscenza. Che ne dici Nick vuoi andare?”

Nick fece finta di pensarci. In realtà desiderava conoscere i suoi alter ego delle altre dimensioni e annuì.
“Bene. Allora devi seguirci. Metti la tua macchina dentro il porta tutto che ti ho dato e vieni con noi” disse Eric.
Nick fece come gli aveva detto il suo amico corvo. 
Fatto questo, si trasformò e disse: “Adesso come facciamo ad andare nella dimensione N?”
“Usando un portale dimensionale che collega le varie dimensioni.” Gli rispose Anemone “Prova tu ad aprirlo. Ne dovresti essere capace.”
Nick si concentrò: raccolse le sue energie e fece un semplice fischio.

Davanti al gruppo si aprì un fascio di luce dorata a forma di cono: quello era il portale che poteva essere evocato in un modo apparentemente banale, ma impossibile per una persona normale.
Il gruppo si diresse verso il portale e sparì nella luce.

Nick fu spinto dall’energia prodotta e risucchiato all’ interno con incredibile forza. Ebbe quasi la sensazione di viaggiare con la polvere volante con cui si muovevano i maghi di Harry Potter. Mentre pensava questo, gli venne in mente che avrebbe davvero incontrato Harry Potter e tutti gli altri maghi.

 

La luce si spense e il gruppo si trovò sospeso nell’aria. Nick usò la levitazione e seguì gli altri in direzione sud.
Dopo pochi minuti giunsero nei pressi della periferia di un paese, che Nick riconobbe come il suo in un’altra dimensione. Giunti lì si diressero verso una villetta che si trovava nei pressi di un burrone, circondata da un piccolo giardino.
La casa, al suo centro, era bianca con il tetto rosso: in essa si alternavano una serie di finestre dipinte di rosso. Era proprio come la casa di campagna che aveva nella sua dimensione.
Giunti l,ì furono accolti da un ragazzo ed una ragazza: due gemelli e avevano tratti comuni con Nick e Luce.
I due si chiamavano Brandon e Imma (abbreviazione di Immacolata) ed erano nati dall’unione degli alter ego di Nick e di Luce: avevano dei bellissimi occhi rosso fiamma, come la madre e capelli castano scuro come il padre; i loro volti erano simili a quelli di Luce, sorridenti e allegri.
“Benvenuti guerrieri del Fantasy” disse Brandon con voce pacata, “Benvenuto anche a te nuovo papà”.
Nick si imbarazzò nel sentirsi chiamare papà.
“Non devi agitarti” disse Imma con voce angelica “Per noi è normale chiamarti papà e speriamo che per te sarà normale chiamarci figli, anche se, tecnicamente non lo siamo”.
“Proverò a farci l’abitudine” disse Nick.
“Venite. La riunione comincerà a momenti” disse Brandon.
Il gruppo seguì i gemelli ed entrarono nella casa. 
Giunti lì, Nick fu scosso da un fremito: davanti a lui c’erano persone che non aveva mai conosciuto, ma che avevano fatto parte della sua vita, da quando aveva cominciato a immaginare.

Personaggi di diverse serie animate erano radunati in quella casa: c’erano i personaggi di Yu-gi-oh normale e Gx, di Naruto, di Bey Blade, di Card Captor Sakura, di Pokemon, Dragon Ball, di One Piece, di Harry Potter e tanti altri.

Al suo ingresso tutti si voltarono verso di lui.
Nick salutò tutti con un inchino dicendo: “E’ un piacere conoscervi”.
“E’ un piacere averti qui Nick della dimensione IN, salvatore di Fantasy” disse il padrone di casa,  il suo alter ego più anziano, detto il Maggiore. “Tranquillo. Assumi pure le sembianze umane. Qui siamo tutti tra amici”.
Nick fece come il suo alter ego gli aveva detto e si accomodò con gli altri.

Fece la conoscenza di altri suoi alter ego e dei vari Sun’s  Warriors, provenienti dalle principali dimensioni: in particolar modo conobbe il cosiddetto sognatore della dimensione S, chiamato così perché era diventato Nick Nibbio Blu entrando nel regno dei sogni, molto vicino al Fantasy e trasformandosi grazie alla forza dei suoi sogni. Conobbe anche lo Zaffiro, chiamato così perché era uno dei sette custodi universali della dimensione U e che portava al collo uno splendido zaffiro. Fece anche la conoscenza dell’Immortale della dimensione R, che era rinato come reincarnazione di tutti i Sun’s Warriors sconfitti dai cosiddetti Neo Dark Warriors, in una dimensione alternativa poi unitisi dalla loro parte e diventato successivamente un corvo (proprio come Eric). Con quest’ultimo entrò subito in rivalità. Infatti era molto diverso dagli altri: più chiuso e alle volte scontroso. Inoltre, a differenza degli altri, era quello che più si avvicinava al Nick della dimensione N, il cosiddetto Maggiore, perché primo e più potente di tutti. Questo atteggiamento di superiorità non piaceva al nostro Nick che odiava i superiori, anche se, in quel caso, erano la stessa persona.
Fece anche la conoscenza di alcuni dei Sun’s Warriors e i Sun’s Knights di tutte le dimensioni.
Dopo che ebbe conosciuto tutti questi grandi difensori del bene, di cui era fiero di far parte, Nick fu invitato a sedersi ed a prendere parte alla riunione.

Il Maggiore si alzò e proferì parola dicendo: “Voglio cominciare dando il benvenuto a questo nuovo Nick, augurandogli buona fortuna nella sua missione.
Detto questo: credo sia giusto sapere come Abhadon sia tornato. Immortale, tu ti eri impegnato a trovare e custodire in un posto sicuro gli occhi e il cuore di Abhadon, sconfitto grazie alla collaborazione di tutti. Per favore, raccontaci dettagliatamente cosa è accaduto”.

L’immortale si alzò dal suo posto, si avvicinò al centro della stanza e , con tono fermo, proferì: “A dire la verità era già da un po’ di tempo che quei pezzi erano stati rubati. Colui che ha fatto questo si chiama Hunter. La sua storia? Hunter è stato il primo corvo di cui si conosca il  nome; è vissuto ai tempi del paleolitico ed era morto per proteggere la sua donna. Tornò in vita grazie al potere del corvo, ma, dopo aver compiuto la sua vendetta, uccise il suo corvo e ne bevve il sangue per ottenere l’immortalità e l’assoluta autonomia. Per diventare più forte e mantenere la sua immortalità ha cominciato a dare la caccia a tutti i corvi che sono comparsi dopo di lui, riservando lo stesso trattamento fatto al suo, questo fino a quando non si è trovato davanti me e i miei compagni che siamo riusciti a batterlo. Sfortunatamente, prima che potessimo fermarlo, quel pazzo è riuscito a penetrare nella nostra base, dove erano custodite le parti ritrovate di Abhadon e a inglobarle dentro di se, ottenendo un potere terrificante. Per evitare che i servitori di Abhadon potessero avvicinarlo e recuperare i pezzi, abbiamo deciso di relegarlo in una prigione dimensionale, sperando che lì nessuno riuscisse a raggiungerlo.
Sfortunatamente abbiamo fatto male i nostri calcoli: alcuni dei servitori di Abhadon hanno trovato la prigione, liberato e reclutato Hunter e restituito al loro signore i suoi poteri.
Non riesco ancora a spiegarmi come sia stato possibile tutto questo e mi sento responsabile di aver tradito la vostra fiducia” detto questo tacque.

Il nostro Nick chiese la parola, che gli fu accolta; fece come aveva fatto l’immortale e parlò: “Se voi avevate sconfitto Abhadon, perché non lo avete distrutto definitivamente, ponendo fine a tutto questo?”

“Semplice!” rispose Lello, Sun’s Warrior Nero della dimensione N “Sin dall’inizio dell’eternità: esisteva ed esiste ancora un equilibrio. Quest’equilibrio non deve in alcun modo essere violato, altrimenti prenderebbe pieghe imprevedibili e che nessuno, nemmeno noi, può prevedere. Se avessimo distrutto Abhadon, tutto quello che conosciamo sarebbe sparito già da tempo e non volevamo rischiare”.

“Capisco” disse il giovane “Quindi avete deciso di lasciare che il male continuasse ad esistere e a distruggere perché avevate paura del nuovo?! Al vostro posto avrei fatto la cosa giusta”.

“La cosa giusta?” disse l’immortale “E dimmi amico, quale sarebbe stata? Ti prego illuminaci!”

Nick rimase scosso da quella risposta secca, quasi furente. Sentiva su di sé la maggior parte degli sguardi dei presenti curiosi di sapere quale sarebbe stata per lui la cosa giusta.
Dopo un momento di riflessione rispose: “Avrei seguito il mio istinto, che mi avrebbe detto di incappare nel nuovo”.

“In parole povere” disse l’immortale “Avresti distrutto Abhadon senza pensarci due volte, agendo da sconsiderato, senza pensare a quello che sarebbe potuto succedere. Che bella idea! Bravo”.

“Sconfitto Abhadon rimarrebbe solo Arella, l’entità primaria del bene” disse Harry Potter, Sun’s Warrior rosso della dimensione N.
Il Sun’s Warrior, sorrise: “Arella stessa ci disse di fare una scelta tra vecchio e nuovo. Il vecchio è ciò che ci stiamo portando appresso ancora oggi; il nuovo è un’utopia che non eravamo pronti a intraprendere, perché non sapevamo cosa avremmo dovuto affrontare. Non sai quante volte abbiamo discusso sulla scelta fatta, ripetendoci che l’avremmo rifatta  se fossimo tornati indietro.
Non voglio rimproverarti o consolarti dicendoti questo, ma farti capire quanto sia stato difficile per noi decidere di risparmiare Abhadon. Noi Sun’s Warriors esistiamo per distruggere il male dall’universo. 
E' anche vero che senza male non c’è nemmeno bene. È possibile che anche Arella sarebbe sparita insieme ad Abhadon e con loro anche tutti noi. Come ti ha detto Lello c’è un equilibrio che non deve essere violato in alcun modo. Solo qualcuno in grado di crearne uno nuovo potrebbe. Ma nessuno di noi è Dio.  
Sebbene guerrieri della giustizia, non possiamo cambiare un equilibrio che esiste da prima che l’universo stesso aprisse gli occhi. Capisci quello che voglio dire?”
Nick abbassò la testa e annuì.

“C’è però una cosa che mi viene spontaneo chiedere, poi non chiederò altro sull’argomento.” Disse di nuovo il giovane “Questo equilibrio, secondo voi esiste ancora? Credete davvero che non ci sia niente che possa cambiare la condizione in cui ci troviamo tutti. Oppure c’è una via d’uscita da questo corridoio che percorriamo?”
Tutti furono ammutoliti da quella domanda, che ne nascondeva molte altre a cui sembrava impossibile rispondere.

Astianatte, custode universale ambra e figlio di Ettore di Troia, sopravvissuto, grazie all’Immortale, si alzò dalla sedia in cui si trovava e disse: “La domanda che hai fatto è giusta. In verità molti di noi se la fanno sempre, senza trovare una risposta univoca e valida. Se vuoi posso provare a darti la mia e a confrontarla con quella tua e degli altri”.
“Ne sarei onorato” rispose Nick.
Il figlio di Ettore disse: “Tu conosci la mia storia, o meglio, quella cantata dai poeti greci. Probabilmente se l’Immortale non mi avesse afferrato mentre cadevo dalle mura di quella che era la mia città, avrebbe combaciato con la loro. Ma non è stato così: il destino ha voluto che vivessi, vedessi il mondo del futuro e contribuissi a salvare l’universo, prima come guerriero della dimensione R e poi della U.
Ho vissuto abbastanza da capire che il fato non è immutabile e che niente è certo.
Ma una cosa ho capito: mi è stata concessa una grande opportunità, ossia poter combattere per cambiare l’universo. Mi rendo comunque conto che non posso raggiungere questo proposito se non ho il potere di farlo e spero che allora esista l’essere in grado di rendere possibile tutto questo. Ho sempre pensato fossi tu. Ma anche tu stai compiendo una ricerca simile alla mia.
Questa ricerca ci unisce tutti; avessimo un segno o altro, potremmo fare qualcosa. Ma non esistono segni divini o divinità in grado di fornirli. Noi siamo solo pedine di un gioco che non ha mai trovato una valida conclusione.
Hai una risposta migliore o una soluzione? Dilla se ce l’hai.”

Nick rimase in silenzio per alcuni minuti, poi si diresse verso la finestra del salotto in cui si trovavano e l’aprì.
La luce del sole inondò l’ambiente e una brezza leggera entrò dentro. Il giovane respirò quell’aria a pieni polmoni, provando calma e una serenità. Si voltò verso il gruppo, che lo guardava incuriosito e, con calma, disse: “La mia risposta sta in ciò che mi circonda. È la natura stessa che me la dà che è tramite dell’universo. In questa stanza sono diversi, oltre me, a poter sentire la voce dell’universo.
Allora perché non la sentite? È un sussurro quasi impercettibile che dà quel segno che tu Astianatte stai tanto cercando. Non lo riesci a sentire? E voi tutti ci riuscite? Provate a chiudere gli occhi e a sentire”.

Sebbene dubbiosi, tutti chiusero gli occhi e ascoltarono. 
Dopo alcuni attimi di silenzio Sauron {vecchia versione di quello che sto trattando nella sortia "Sauron il Lupo"], Sun’s Warrior Nero della dimensione R e corvo, con voce quasi malinconica, disse: “Tu dici che la natura ha la risposta e che la sta sussurrando. Io non riesco a sentirla. Sarò un guerriero anche universale, ma non sono capace di sentire questa voce. Forse sbaglio qualcosa, oppure questa voce è solo nella tua testa. Non dico che ti manchi qualche rotella,visto che è tipico di tutti voi Nick, ma questa tua risposta non ha fondamento”,

Nick sorrise amaramente: “A parte te, chi sente una voce, che sembra dare pace?”.
“Pace?” disse di nuovo Sauron “Forse, per te, la natura invia un messaggio di pace, ma non per me. Non hai visto ancora niente, non conosci il dolore causato dalla perdita di una persona cara e la disperazione che ti invade e ti rende impotente.
Non capisci che pace è solo una parola che non ha significato. In questo universo c’è un velo sottile, che nasconde il dolore e, se squarciato, non si ricompone più.
Pensi davvero di poter trovare pace? Da quando sono nato ho avuto solo brevi momenti belli che sono scivolati via come l’aria. Di essi mi resta solo un flebile ricordo, nient’altro! In questo universo non c’è pace e nessun sussurro può darla”.
“Sei troppo pessimista amico mio!” disse l’immortale “Un tempo sarei stato d’accordo con te, ma adesso siamo tutti insieme: tu fai parte di una famiglia e potrai sempre contare su di noi”.
“Dici questo solo per consolarmi” disse Sauron “Ma dimmi tu credi a queste tue parole e senti questa voce, oppure ho ragione io?”.

L’immortale alzò le spalle: “La voce della natura esiste. Ma praticamente nessuno riesce a sentirla. Forse lui ci riesce perché è ancora un novellino, oppure perché ha chissà quale potere in più rispetto a noi. Oppure perché non sa cosa lo aspetta.
Beh! Fidati amico: la pace che esalti tanto non esiste. È la maledizione di un guerriero che non riesce mai a trovarla”.

“Devo contraddirti immortale.” intervenne inaspettatamente Jiraya (dalla storia di Naruto) “Il concetto di pace esiste ma è difficile da trovare. Ciò che è importante è…”
“Avere il fegato di non arrendersi mai e di non rimangiarsi mai la parola!” dissero in coro tutti i Sun’s Knights. “Questo è il credo ninja di Naruto e anche di tutti noi”.

Il Maggiore sorrise: “Jiraya e i Sun’s Knights hanno ragione, non bisogna arrendersi mai e non bisogna mai deprimersi e credere che tutto sia dolore, come direbbe Alessandro Manzoni.” 
Poi riprese con tono più serio: “Comunque l’Immortale ha ragione nel dire che l’esperienza che hai è ancora poca. Credimi: vorrei poterti dire che c’è una soluzione al quesito che hai posto a tutti noi, ma è difficile trovarne una.
In ogni caso concordo con te nel fatto che la natura ci stia sussurrando una via: anche io la sento, ma non riesco ad interpretare ciò che dice. Passo notti insonni a pensarci, ma la soluzione mi sfugge, così come a tutti noi.
Ed eccoci al punto di partenza a cercare di salvare l’universo per l’ennesima volta, cercando la pace e un nuovo equilibrio”.

“Se la natura ci vuole aiutare a trovare la pace, noi non dobbiamo ignorarla, ma ascoltarla. Se davvero è questo quello che sta cercando di dirci: allora io cercherò un qualche significato a questa voce e lo diffonderò in ogni dimensione. 
Non mi fermerò e non mi arrenderò. Ho fiducia nell’universo e nella forza che ognuna delle persone che conosco mi ha dato. Ed è proprio grazie a questo che ce la farò e creerò un nuovo equilibrio” disse Nick risoluto.
Tutti lo fissarono sbigottiti.

“Hai coraggio da vendere” disse il Maggiore “Pensi davvero di poter fare quello che dici? Oppure ti arrenderai?”.
Nick estrasse la sua spada e passò la mano sulla lama blu, tagliandosi leggermente. Poi strinse il pugno e disse risoluto: “Sono pronto a giurarlo sul mio sangue. Non mi rimangerò la parola data; perché è questo il mio credo di guerriero: trasformare l’impossibile in possibile.
E il mio obiettivo sarà trasformare quest’universo ed è anche il vostro, ma l'avete dimentcato. Beh! Lo realizzerò anche per voi”.

“Tu sei un po’ folle sai?” disse lo Zaffiro “Ma chissà: forse mi sbaglio. Se così fosse puoi contare su di me e sui miei compagni della dimensione U”.
Il Sognatore si alzò: “Spesso la realtà è frutto di un sogno. Puoi contare anche su di noi della dimensione S, che lo sappiamo più di chiunque altro”.
L’immortale sospirò: “Sai come impressionare la folla. Sei ancora un pivello ma sono curioso di vedere che cosa riuscirai a fare.
Ci saremo anche noi della dimensione R a darti una mano”.
“Lo stesso si possiamo dire noi della dimensione N” disse il Maggiore “E, visto che ci siamo, credo di aver trovato un soprannome adatto per te: attingendo dal tuo credo, ti ribattezzo “il Trasformista”, perché sembri avere la volontà per trasformare le parole in realtà. Non deludere la nostra fiducia”.
Tutti furono d’accordo nel dare questa possibilità al giovane Nick, sperando che il suo cuore fosse abbastanza forte da mandare avanti i propositi che si era prefisso.

 

La riunione durò per il resto della giornata: in essa furono trattati gli argomenti più vari, che andavano da descrizioni a consigli. Alla fine tutti si ritirarono e tornarono nelle proprie dimensioni, lieti di aver trovato un nuovo compagno.

Nick s’intrattenne con i suoi compagni fino all’ora di cena, a cui prese parte allegramente.
Dopo la cena, il Maggiore gli chiese di seguirlo.
Lo portò fuori in giardino e si fermarono davanti al recinto che dava verso il burrone vicino alla casa. Era una notte tranquilla: il cielo era sereno e una splendida luna brillava nel cielo.
Il Maggiore osservava il panorama che gli si stagliava davanti. Nei suoi occhi si leggeva tranquillità ed allo stesso tempo preoccupazione.
Nick si chiedeva che cosa lo rendesse in quel modo. Sapeva che il suo alter ego voleva dirgli qualcosa, ma non sapeva cosa.

Il Maggiore prese dalla tasca un pacchetto di sigarette, ne tirò fuori una, se la portò alle labbra e l’accese con un piccolo raggio energetico.
Nick si allontanò istintivamente da lui: non apprezzava molto il fumo; anzi lo odiava e trovava assurdo che il suo alter ego fumasse.
Il Maggiore sorrise: “Non apprezzi il fumo vero?”
Il giovane, in risposta, tagliò in due la sigaretta e gli sfilò il pacchetto dalla mano distrggendolo. Fatto questo disse: “Siamo la stessa persona. Dovresti saperlo che odio il fumo in tutte le sue forme. Mi sorprendo che tu abbia cominciato a fare una simile porcheria. Sono disgustato.”
“Non posso darti torto ragazzo” disse il maggiore “Fumare fa schifo. Ma non credere che lo faccia sempre. Lo faccio solo nei giorni di commemorazione.”
“Commemorazione?” fece Nick.
“Si in ricordo delle persone che mi hanno reso quello che sono e che ora non ci sono più”.
“A chi ti riferisci?” chiese il giovane.

Il Maggiore abbassò lo sguardo e sospirò: “Alla mia famiglia terrestre”.
Nick spalancò gli occhi e, quasi sussurrando, disse: “La tua famiglia terrestre. Vuoi dire i nostri genitori. Sono morti?”.

“Si” disse malinconicamente “Anche se non sembra, ho quasi 80 anni. I miei genitori si sono spenti con la vecchiaia, sono stati molto longevi: hanno visto i loro figli diventare uomini e sposarsi; hanno provato la gioia di essere nonni e anche bis-nonni. Il fratellino è ancora vivo e vegeto, un po’ acciaccato, ma sta bene. Oggi è l’anniversario della  morte di uno di loro e accendo una sigaretta in loro memoria, prendendo il loro stesso pacchetto.
Immagino che ti stia chiedendo perché ti sto dicendo queste cose vero?”
Nick annuì.

Continuò: “Se vuoi andare avanti nella tua missione tieni sempre questo a mente. Non dimenticare mai la tua famiglia. Abbi sempre cura di ogni suo membro, perché sono le tue radici, il tuo passato, il tuo presente e anche il tuo futuro.
La tua famiglia non si limita però a quella da cui sei nato: anche coloro con cui stringerai un saldo legame lo diventerà.
Il tuo compito principale sarà proteggerli con tutto te stesso e fare del tuo meglio per tenerla sempre unita e dovrai farlo anche se ciò volesse dire rinunciare al tuo obiettivo.
Sarai capace di farlo?”

Nick guardò dubbioso il cielo, poi disse: “Ho ancora molta strada da fare e so che incontrerò molti compagni. Non so come mi comporterò, ma farò del mio meglio per proteggerli.
Se sarà necessario rinuncerò anche alla mia vita, ma ce la metterò tutta”.
Il Maggiore sorrise: “Essere un capo vuol dire avere a cuore le vite di coloro che ti seguono, senza usarli. Se questa regola è chiara allora sei pronto a guidare un gruppo di giovani guerrieri”.

Nick annuì. Poi, dopo alcuni istanti, disse: “Dove troverò questi compagni e come capirò che sono quelli giusti?”.
Il Maggiore gli appoggiò la mano sulla spalla: “Lo capirai quando li vedrai. Inoltre sono tanti i luoghi in cui puoi trovare compagni. Non dimenticarlo.
C’è un’ultima cosa che voglio darti prima che tu torni a casa tua: uno scanning mentale dei miei ricordi che ti potranno servire. Vuoi avere questo bagaglio?”
Nick non ci pensò nemmeno e acconsentì.

Il Maggiore annuì: “Avrai tutte le mie conoscenze, ma non miei ricordi, perché potrebbero confonderti. Sarà compito tuo farne di nuovi” ciò detto immise nella mente del giovane una miriade di cose, che nemmeno una vita intera sarebbe bastata a raccogliere.
La mente di Nick si adattò in circa un minuto a tutte le conoscenze ricevute.
Passato il periodo di incameramento, il giovane ringraziò e promise che avrebbe fatto un buon uso di ciò che aveva ricevuto.

Il Maggiore sorrise. Prese dalla tasca una strana boccetta, con dentro un castello in miniatura che dette al giovane: “Questo non è un semplice ornamento. Se pronuncerai le parole giuste il castello da piccolo, otterrà le dimensioni naturali.
Ricordati di trovare un posto ampio per farlo apparire” fece un occhiolino.
Nick annuì. Aprì il suo portaoggetti che aveva trasformato in braccialetto e vi mise la boccetta.
“Utile quel porta tutto” disse il Maggiore “Dovrò procurarmene uno”.
I due si misero a ridere.

Il giorno dopo Nick, insieme ai suoi compagni, ringraziò per l’ospitalità e partì alla volta del suo destino.

Bel capitolo vero? Non siate timidi e rispondete numerosi, per faavore.

Nel prossimo capitolo: Nick trova alloggio in Inghilterra. Lì lo aspetterà un'altra battaglia. Ce la farà a vincere?  
Alla prossima

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Capitolo 12
*** motore ciak: battaglia ***


Ciak battaglia

Salve a tutti e ben ritrovati. 
Prima di qualsiasi cosa, ci tengo a dirvi che ho deciso di scartare i personaggi di Bey Blade dalla storia: ricoprirebbero un ruolo troppo marginale e quindi era come se non ci fossero.
Detto questo, vi presento questo capitolo, preannunciandovi che è un po' più lungo degli altri, ma pieno di elementi che spiegheranno gli eventi futuri della narrazione.
Buona lettura e non dimenticate di lasciare un piccolo commento.

Era passata circa una settimana dal ritorno di Nick nella sua dimensione, ma il putiferio causato dalla stampa che lo cercava non si era ancora sopito. Per questo il giovane aveva deciso di far perdere le sue tracce lasciando l’Italia per qualche tempo, tornandoci solo per raddrizzare i torti.
Su consiglio di Luce, si era recato in Scozia, nel Regno Unito e aveva trovato alloggio in un piccolo albergo di un paesello vicino ad un castello che: era stato scelto come set cinematografico di una delle serie di film che preferiva: Harry Potter.
Il giovane aveva saputo che alcune scene sarebbero state fatte nella piazzetta del paesello e non aveva la ben che minima intenzione di perdersela.

Il giorno delle riprese si era piazzato in prima fila, armato con tanto di fotocamera e quaderno degli autografi, in caso fosse riuscito ad avvicinare uno degli attori, in particolar modo le attrici e ottenere una loro firma.
Sperava di avere una dedica, ma sapeva essere impossibile. “A meno che..” rifletté Nick.
Il giovane aveva pensato di auto firmarsi come Millennium Falcon e, per non lasciare dubbi attaccò una sua piuma sul frontespizio dell’album.
“Vero! Questo vuol dire barare. Ma se sei un fan ed allo stesso tempo un super eroe, perché non approfittarne” disse tra se il giovane.

Ma la giornata non sarebbe andata come aveva previsto. Infatti nell’ombra qualcuno stava programmando una strage.                                                                             
“Ricordate” sussurrava una voce sibilante “Li voglio tutti morti!”
“Come desiderate generale!” risposero.

La scena che stavano per girare era una passeggiata per le strade della città magica ai piedi del castello. Tutto era pronto per la scena; mancava solo il via del regista .
L’ordine non venne: in quel momento apparvero sulla scena persone vestite in nero ed incappucciate.
Il regista, credendo che fossero degli attori, disse loro di andarsene perché non era il loro turno.
Nick, mentre assisteva alla scena, percepì delle aure negative venire da quel gruppo e capì che quelli non erano attori.
Voleva trasformarsi, ma il posto in cui si trovava era troppo in vista e quindi cercò di allontanarsi.

Non ebbe il tempo di farlo che vide una figura avanzare tra il gruppo di demoni con una gemma verde incastonata nel petto.
Il giovane capì subito la situazione. Si allontanò dalla folla e cercò un posto al buio dove, prima di trasformarsi, fece una telefonata.

Nel frattempo il generale infernale si avvicinò al regista e sollevò la mano sinistra lunga e pallida dicendo: “Silenzio piccolo verme.” E lanciò una sfera energetica verso la sedia.
Il pubblico fu raggelato dallo spettacolo: gli attori furono  presi e sollevati a mezz’aria da una forza invisibile. Tutti gridarono.
Il generale infernale si voltò e disse: “Ho detto silenzio!” e alzò la bacchetta.
La folla fu ammutolita dall’incantesimo.

“E così, vorreste fare un film eh!” disse gelido “Odio i film, in particolar modo questo. Siete solo spazzatura ambulante. È giunto il momento di fare pulizia da tutto quest’immondezzaio. Il film che sarà girato adesso si chiamerà “Massacro totale” e voi sarete le star, contenti.
Prima, però, consentitemi di presentarmi” ciò detto si tolse il cappuccio.
Un volto pallido come la morte, con occhi rossi, privi di qualsiasi compassione, si rivelò alla luce del sole che venne coperto dalle nuvole.
“Io sono Lord Voldemort” disse  con un sibilo.
Se prima le persone erano traumatizzate, ora erano terrorizzate oltre ogni limite: si trovavano davanti il cattivo della storia che stavano riprendendo, quale terrore peggiore poteva esserci.

“Immagino che stiate pensando di essere impazziti e di avere le travvecole.” Disse lo stregone “Ma credetemi, questa è la pura realtà. Adesso potete urlare” e alzò la bacchetta da cui stava uscendo una luce verde.
Un raggio luminoso fece volare via la bacchetta e davanti a tutti apparve Millennium Falcon in persona.
“Come va?” disse Nick ironico. “Deduco che tu sia il secondo generale infernale giusto?”.

Voldemort si voltò verso di lui: “Hai indovinato. È un piacere conoscere il guerriero che ha sconfitto il supremo generale infernale e il primo di noi. Ma che dico!? Già ti conosco e tu conosci me e ora farò quello che Venom non è riuscito a fare. Ma prima perché non far vedere la tua disfatta in mondo visione?” schioccò le dita e le tele camere si accesero.
“Capisco” disse Nick “Sei sicuro di vincere. Allora perché non liberi queste persone. Non c’entrano niente con noi due”.

“Lo so” disse lo stregone “Loro saranno gli spettatori della tua disfatta” e rise.
“Non credo che i miei amici siano d’accoro con te” disse Nick.
“Amici?” fece Voldemort e si voltò.
Tutti i mangia morte, cioè i seguaci di Voldemort erano stati eliminati dai guerrieri del Fantasy.
Voldemort li fissò con ferocia: “Voi. Come osate venire qui?”
“Siamo in un universo libero amico” disse ironica Jen.
“La pagherete per la vostra insolenza. Debonair!” urlò Voldemort.

Dal nulla apparve una donna alta magra, dal volto bianco e con unghie lunghe e nere che disse: “Mi hai chiamato mio generale e signore?”
La figura che era apparsa era una vecchia conoscenza di Luce: Debonair la strega oscura che tempo addietro aveva quasi distrutto  Sephìro e che era entrata nel gruppo dei Dark Warriors e unita in sinistre nozze proprio con Voldemort.
Una coppia proprio perfetta, si può dire, unita dall’odio e dalla sete insaziabile di potere.
“Si mia sposa e mio vice. Distruggi i guerrieri del Fantasy” le ordinò Voldemort “Ma lui è mio”.
“Vuoi batterti contro di me Voldi?” lo schernì Nick “Accomodati!”
“Ti farò rimpiangere la tua insolenza” disse Voldemort e si lanciò contro di lui.
Mentre Nick e Voldemort si allontanavano dal paese, Debonair sorrise malignamente, mentre pregustava la vittoria.

Fu distolta dai suoi pensieri da Luce che le si parò davanti: “A quanto sembra ci ritroviamo di nuovo faccia a faccia! Questa volta mi assicurerò di sconfiggerti”.
Il corpo della giovane donna fu avvolto dalle fiamme che, una volta estinte, rivelarono le sembianze soleaniche di Luce: aveva le sembianze di un rapace color rosso vivo, con macchie gialle che le ricoprivano le parti intime; la sua testa era incoronata dai lunghi capelli rossi sciolti e risplendeva come una stella.
Dopo la sua trasformazione si rivolse ai suoi compagni: “Di lei me ne occupo io. Voi pensate agli altri”.
“Ne sei sicura?” chiese Anemone.
“Sicura” rispose Luce.
“Falla arrosto mi raccomando” la incitò Marina.
“Preparate pure le posate. Non ci metterò molto” disse Luce.
“Non ci metterai molto?” disse Debonair ironica. La strega rise malignamente: “Ti farò ricongiungere col tuo defunto sposo molto presto”.
A queste parole, Luce esplose e si lanciò verso di lei.
Le due si affrontarono prima a distanza ravvicinata, con attacchi rapidi, poi si scontrarono con gli incantesimi.
Debonair lanciò verso luce una miriade di sfere nere; Luce le deviò verso l’alto, usando le fiamme e ricambiò con vere e proprie frecce di fuoco e saette rosse.
La strega oscura bloccò quegli attacchi con estrema facilità e, schernì Luce: “E’ tutto qui quello che sai fare? Sei davvero misera. Tuo marito e tuo fratello si staranno vergognando di te” e rise.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso: “Non ti permetterò di offendere oltre i miei affetti!” tuonò Luce.

Le fiamme che l’avvolgevano esplosero come un vulcano in eruzione, mostrando una terribile luce negli occhi della guerriera. Con forza, le fiamme volarono veloci verso la strega che riuscì a stento a schivarle, riportando qualche lieve ustione. Ma non era finita: un cerchio di fuoco aveva circondato Debonair e si stava chiudendo intorno a lei.
La strega ululò e riuscì a salvarsi da morte certa. Almeno questo era quello che credeva: Luce si portò alle sue spalle con la spada in pugno.
La lama vibrò il fendente finale. La testa della strega, con incisa un’espressione di sgomento, rotolò a terra.

Le fiamme avvolsero il corpo di Debonair, carbonizzandolo completamente.
“Che ti serva da lezione Debonair” disse Luce “Mai colpire un cuore già ferito!”
“Lo terrò a mente” disse una voce dietro di lei.

Cinque lame affilate attraversarono lo stomaco di luce. Ma non erano lame: erano le enormi unghie di Debonaire rese affilate e taglienti come spade.
Un grumo di sangue uscì dalle labbra di Luce. La giovane donna fu gettata a terra a pancia in su.
Debonère rideva trionfante. “Ti stai chiedendo come sono sopravvissuta?” disse Debonair con sguardo folle “Era un’illusione. Povera stupida. Ci sei cascata  come un pollo”.

La strega avvicinò il volto a quello di Luce e le sussurrò nell‘orecchio: “Povera piccola Luce. Abbandonata al proprio destino senza nemmeno che ci sia qualcuno che ti aiuti. Se ti può consolare, una volta che ti avrò ucciso ti farò raggiungere dai tuoi compagni e dal tuo rinato Nick. Addio piccola sognatrice!”
La strega, con sorriso maligno, piantò le sue unghie nel suo petto.
Il corpo di Luce sparì, lasciando il posto ad un tronco di quercia che esplose.

La strega fu colpita in pieno dall’esplosione e scaraventata via. Riuscì a fermarsi a mezz’aria sollevando semplicemente le braccia. Il suo volto era stato colpito in pieno: era tutto sanguinante e un pezzo di legno le aveva colpito un occhio accecandola.
“Addio Vecchia megera” disse Luce, apparsale davanti. La spada di Luce tagliò in due il corpo della strega e carbonizzandolo.
La donna scese a terra e tornò normale: “Ti avevo avvertito che mi sarei assicurata della tua disfatta questa volta”.

 

Dall’altra parte del paese Nick e Voldemort si stavano affrontando in un combattimento aereo, che vedeva il giovane in vantaggio.
Quando Voldemort percepì la scomparsa della moglie gridò furioso, maledicendo Luce e Nick. Poi, attingendo al potere della sua pietra, si trasformò in un essere simile ad un velociraptor, nero come la pece e si scagliò di nuovo sul giovane.
Il giovane non riusciva a contenere tutta quella rabbia e sapeva che, se non avesse fatto qualcosa, avrebbe avuto la peggio.

Mentre pensava a questo, Voldemort lo colpì con i suoi artigli ricurvi all’altezza dello stomaco. Nick riuscì a ridurre il danno accompagnando il colpo, riportando solo una lieve ferita .
Lo stregone, all’improvviso, afferrò il braccio del giovane tenendolo stretto. La gemma che portava incastonata al petto brillò di un bagliore sinistro.

Nick non riusciva a muovere più un muscolo, anzi sentiva che il corposi stava intorpidendo.
“Ti senti male Nick?” sibilò lo stregone “Grazie al potere della gemma che porto ho il potere di far marcire tutto quello che tocco, facendolo invecchiare in modo esponenziale. Sei finito!”.
A quelle parole Nick capì che il suo braccio stava marcendo e lo stesso stava accadendo al suo corpo. Sentiva il soffio della morte che gli stava prosciugando la linfa vitale. Stava per morire.

 

“Aspetta Nick” disse una voce.
Nick spalancò gli occhi e si voltò verso la sua destra. Davanti a lui era apparsa una figura vestita di bianco, biondo e con occhi azzurri come il cielo.
“E tu chi sei?” chiese Nick.
“Io sono Alan il tuo angelo custode” rispose calmo.
“Il mio angelo custode?” ripeté Nick.
“Esatto!” disse “Perché ti stai arrendendo? Non è da te.
La morte per vecchiaia non può colpire un soleano, ricordi? Voi potete vivere miliardi di anni senza invecchiare. È vero potete morire, ma non di vecchiaia. Quindi smettila di tremare e vinci. Tu hai il potere” e sparì.

Nick si scosse dalla visione che aveva avuto: Voldemort lo teneva ancora stretto e lo guardava con lo stesso sguardo.
Nick sorrise: “Hai dimenticato una cosa, amico. I soleani non possono morire di vecchiaia” e colpì lo stregone con un poderoso pugno.
Voldemort fu costretto a lasciare la presa a causa del dolore. Il suo sguardo era cambiato: ora era pieno di sgomento.
“Sai ti devo ringraziare” disse Nick “Mi hai fatto aprire gli occhi e per ringraziarti ti distruggerò qui, seduta stante”.

Il giovane sguainò la spada. Da essa uscì un bagliore blu.
“FOLGORE BLU” gridò Nick.

“Non illuderti. AVADA KEDAVRA!” gridò lo stregone lanciando un bagliore verde dalla mano.

Nick non fece in tempo a lanciare il suo colpo e cercò di difendersi con la spada.
“E’ inutile!” disse Voldemort “Il mio incantesimo non può essere bloccato e tu non sei immune ai suoi effetti. Preparati ad andare nell’aldilà!” ed incrementò il potere del suo anatema assassino.

“Cavolo!” pensò Nick “Non avevo considerato il suo vero potere. Devo farmi venire in mente qualcosa o sono spacciato. Avanti pensa” e chiuse gli occhi.
La vita cominciò a scorrergli davanti e, mentre rievocava lo scontro con Abominon, ebbe la soluzione per uscire dai guai.
“Che stupido! mi sono dimenticato che sono più forte di così” disse ironicamente e si trasformò in Super Soleano, ottenendo la potenza necessaria per spazzare via l’incantesimo.

“C-Cosa!” disse Voldemort stupito.
“Uff!” sospirò Nick “Sai, certe volte mi stupisco di me stesso: mi dimentico dei miei punti di forza. Beh! rimedierò subito a questo battendoti”.

“Smettila di prenderti gioco di me!” disse lo stregone, lanciandosi verso di lui “Muori: ARTIGLIO FALCE ASSASSINA”.
Con un movimento rovesciato, lo stregone lanciò dall’artiglio a mezzaluna sul piede un fascio verdastro a forma di falce.

“Tre sferzate” disse Nick sollevando la spada “SFERZATA DEL CIELO!”
La spada si colorò di azzurro cielo, quasi come se si fosse fusa col cielo stesso e rilasciò un’ondata luminosa verso il colpo dell’avversario distruggendolo.

“Tks!” fece Voldemort “Giochi ancora con le tre sferzate del cielo, della terra e del mare? Non illuderti che quei colpi, da soli possano battermi”.
“Illudermi?” disse Nick con un sorriso “Dimentichi che le tre sferzate sono le basi della mia Folgore Blu. Il mio colpo è un evoluzione di quello noto come “Folgore di Avan” * risultato dell’unione di queste tre tecniche e della “Lama Blu”, attacco tipico del Sun’s Warrior Blu, padrone di questa spada”.
“Le leggendarie Sun’s Swords: le armi più antiche e potenti dell’universo, create con gli elementi della natura  stessi per distruggere il male” commentò lo stregone “Siete così legati a quelle armi che vi tramandate da un Sun’s Warrior ad un altro, che tenete a loro più della vostra vita. Mi fai ridere!”

“La cosa è quasi reciproca!” disse Nick.
“Che vuoi dire?” fece lo stregone.
“Ci sono diverse cose che non so di me stesso. Il motivo non so darlo. Ma non me ne preoccupo: quando sarà il momento colmerò questi vuoti.
In qualsiasi caso: è ora di finirla!”

“Ti accontento subito. Ti ucciderò seduta stante!” disse Voldemort e, attingendo dalla gemma, fuse il suo incantesimo con i suoi artigli “Dovresti sentirti onorato: salvo in allenamento, non ho mai provato questo mio attacco. In esso vi ho riversato tutta il mio potere: l’ho chiamato ARTIGLIO KEDAVRA ed è tutto per te” e lanciò un enorme fascio verde verso Nick.
Il Sun’s Warrior concentrò tutta la sua energia dentro la sua spada e, quando l’attacco dello stregone stava per colpirlo, vibrò un potente fendente.

“Sei davvero cocciuto moccioso” disse lo stregone “Non puoi battere un attacco come questo con la semplice forza bruta, visto che lo posso potenziare quanto voglio” e, con le mani tese, incrementò il potere del suo attacco.   
Con un sorriso sul becco,(considerando che è in parte rapace), Nick aumentò improvvisamente la forza e, con un grido, spezzò l’incantesimo.

“Cosa?” fece lo stregone senza fiato “Come diavolo hai fatto?”
“Non ti è mai venuto in mente che non stessi facendo sul serio?” disse Nick.
“Cosa?”
“E’ un principio base: mai combattere subito con tutta la forza. Bisogna sempre fare un piccolo riscaldamento e osservare l’avversario”.
“Vuoi dire che..” sibilò Voldemort.
“Esatto!” disse Nick trionfante “Finora ho osservato ogni tuo movimento, ho incassato tutti i tuoi attacchi e ti ho lasciato consumare le tue energie”.
Lo stregone spalancò gli occhi dallo sconcerto.

“Il tuo colpo era davvero forte: se lo avessi usato prima, con molta probabilità, mi avresti battuto.
Tuttavia hai commesso un errore più grave: hai consumato tutta la tua energia in esso e lo hai pure detto, senza pensare alle conseguenze”.

Voldemort si morse il labbro con le zanne: “Dannazione!”
“Già! In parole semplici significa che: HAI PERSO! Ora tocca a me. FOLGORE BLU!”

La luce che aveva distrutto il supremo generale infernale riapparve e spazzò via Voldemort, che non lasciò traccia di se se non la gemma.
Un altro generale infernale era stato sconfitto e Nick sapeva che ne sarebbero venuti altri a reclamare la sua testa, ma sapeva che avrebbe reso loro lo stesso trattamento.

 

Quando tutto finì, le persone cominciarono ad uscire e si trovarono davanti uno spettacolo unico: Millennium Falcon insieme a personaggi televisivi e dei video giochi, che avevano combattuto e sconfitto Lord Voldemort e i suoi seguaci.

 

“Ehi! Chi sono quelli?” disse Buffy avvicinandosi ai suoi compagni.
“Semplice!” disse Nick “Sono attori. Stavano girando una scena proprio in questo paese”.
“Ho capito!” disse Marina “E sono pronta a scommettere che eri nei paraggi e non hai resistito dalla voglia di avere un autografo da questi attori vero?” e gli scompigliò i capelli (che nella sua forma soleanica erano completamente assenti).
“Toglimi le tue manacce di dosso” disse Nick rosso in volto (cosa assai buffa visto che Nick è color blu scuro)  “Sono venuto qui perché me l’ha consigliato Luce. E comunque non sono affari tuoi”.
Marina lo guardò storto e lui fece lo stesso.
“Andiamo ragazzi!” disse Eric, frapponendosi tra i due “Non è il momento di comportarsi come dei bambini.”
“Sta zitto!” dissero insieme.
Eric fu zittito dai loro sguardi con le goccioline che gli cadevano dalla testa.
“Calma ragazzi.” Disse Luce “Abbiamo appena combattuto e inoltre siamo sotto i riflettori. Sono sicura che siamo stati tutti ripresi”.
Nick e Marina furono fulminati dal pensiero.
“In più” aggiunse Luce con tono più calmo “non mi va di dovervi curare le ferite che potreste procurarvi se continuate così”.
Quella fu la stoccata finale. I due si scusarono come al solito e, insieme agli altri si voltarono verso il pubblico, che si avvicinava curioso.

“Grandioso!” esultò il regista “Ho registrato le scene più belle della mia vita! Millennium Falcon e altri super eroi  contro Lord Voldemort e i suoi seguaci. Non riesco ad esprimere la mia gioia. Grazie infinitamente signori per averci salvato e dato la possibilità di assistere a questo scontro”.
“Prego. Di nulla” disse Nick confuso.

“Signori. Potrei chiedervi un grande favore?” chiese il regista “Vorreste partecipare al film?”
Nick  ebbe un brivido dietro la schiena. Recitare in un film era un suo sogno, ma dovette rinunciarvi.
“Credo di parlare a nome di tutti i miei compagni.
Mi dispiace, ma non possiamo proprio. Non è il nostro lavoro” disse.

“Lavoro?” ripeté il regista “Voi signor Millennium Falcon avete un lavoro?”
“Certo” disse Nick “distruggere i demoni come quelli. E credetemi: è davvero faticoso”.

Tutti dissero all’unisono “Quelli erano demoni?”

“Come altro li potreste chiamare?” intervenne Blade. “Ci battiamo contro di loro da molto tempo e credetemi quando vi dico che quelli non erano i più forti. Ce ne sono di peggiori”.
“Comunque non avete di che preoccuparvi!” intervenne Van Helsing “Finché ci saremo noi non avete niente da temere. Garantito”.
Il discorso sembrò calmare gli animi di tutti. Era solo la calma prima della tempesta. Infatti, pochi attimi dopo, tutti si accalcarono davanti a Nick e ai suoi compagni facendo domande e chiedendo autografi.

“Scusate gente, ma per oggi ne ho abbastanza di film.” Disse Nick “Andiamo ragazzi!” e volò via, seguito dagli altri.

 

Una volta allontanatosi, il gruppo scese su una collina e tutti caddero stonati a terra.
“Cavolo!” Commentò Jen “Questi fan sono più distruttivi di un esercito di demoni”.
“E’ vero!” disse il Principe di Persia “E’ più semplice eliminare un altro generale infernale che reggere tutto quel casino”.
“E’ il prezzo del successo” commentò Kaeleena  “La prossima volta me la filo subito senza dare spiegazioni e consiglio lo stesso a te Nick. Questi ti fanno diventare pazzo e sono molto maneschi. Uno di loro mi ha toccata”.
Tutti si voltarono verso di lei e chiesero: “Dove?”.
“Non sono affari vostri!” disse lei guardando, imbarazzata, da un’altra parte.
“Comunque Nick” chiese Marina “Come mai eri lì?”
“Come ho detto prima, ci sono andato perché mi è stato consigliato” rispose lui “Pensavo, poi, di prendermi qualche autografo ecco tutto” e tirò fuori il suo quaderno.

Un pugno lo colpì in faccia e il giovane fece un bel volo fino a che non finì dentro una buca.
Marina gli si avvicinò furiosa, lo sollevò da terra e lo prese per le spalle gridandogli in faccia: “Stupido! Ti rendi conto che questo non è un gioco? Tu sei un guerriero, non hai tempo da perdere con queste scemenze. Te ne saresti dovuto andare subito, per evitare di finire nell’occhio del mirino. Invece hai commesso un grave errore”.
“Marina smettila!” la riprese Blade “Ricordati che è pur sempre un umano”.
“Un umano eh?” ripeté Marina “Lui non è più un umano da quando è venuto nel Fantasy ed ha aperto gli occhi. Non devi cedere a debolezze come queste, potrebbero costarti la vita. Te ne rendi conto oppure no?”

Nick non rispose. Si limitò a fissare il quaderno che aveva in mano e poi Marina e i suoi compagni. Poi, con dispiacere, strappò il quaderno i mille pezzi e lo gettò in aria.

“Hai ragione Marina. Sono stato un egoista ed è giusto che riceva la giusta punizione per questo. Mi dispiace di non averci pensato prima” disse Nick.
“Lascia stare” disse Anemone “L’importante è che tu abbia imparato la lezione e che soprattutto tu sia riuscito a sconfiggere un altro generale infernale!”.
Tutti gli altri annuirono.
“E poi che gusto c’è ad avere una firma su un pezzo di carta che si consuma col tempo?” disse Buffy “L’importante è che hai incontrato personalmente gli attori. Il resto è irrilevante”.
“Già!” disse Blade.
“Per noi è giunto il momento di tornare a casa.” Disse Luce “Ricordati che puoi sempre chiamarci. Ma ricordati: non usare mai tuoi poteri per scopi personali”.
Nick annuì.

Luce sorrise raggiante e aprì un portale, poi si voltò verso Nick e gli disse: “Credo che adesso potrai tornare a casa tranquillamente. Ti faremo sapere nuovi sviluppi” e sparì nel vortice dimensionale.
Tutti se ne andarono uno ad uno salutando il loro amico finché non rimase solo Marina.

La ragazza si avvicinò a Nick e gli accarezzò il becco ricurvo, tipico dei rapaci. Il giovane riassunse le sembianze umane e la guardò fissa negli occhi: “Grazie per avermi dato questa ennesima lezione”.
Marina sorrise: “Alle volte ti comporti come un bambino, ma so che accetti i consigli con il cuore. Ed è questo quello che mi ha fatto innamorare di te”.
“Vorrei poter ricambiare allo stesso modo quello che provi verso di me. Ma non ci riesco ancora: ti vedo più come una guida, almeno per il momento” disse dolcemente il giovane

“Un giorno il tuo cuore si aprirà, ne sono sicura. E spero che avrò il posto che tu hai nel mio” disse Marina e lo abbracciò.

Dopo quel breve momento, i due si staccarono l’uno dall’altra e la ragazza scomparve nel portale.
Nick osservò il cielo e respirò l’aria a pieni polmoni, come se non lo facesse da tempo. Sapeva che avrebbe affrontato molti altri scontri e avventure e lui era pronto.

* mi sono ispirato ai cavalieri del drago per questo.

Dopo un breve periodo di riposo, Nick torna in azione ed affronta il terzo generale infernale. 
Riuscirà a batterlo? E Qual'è il vero ruolo di Alan?
Alla prossima.

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Capitolo 13
*** battaglia nel mondo dei ninja ***


13. battaglia nei cieli del mondo dei ninja: Nick contro Hao Ciao a tutti! Spero che il capitolo precedente, anche se alquanto contorto, vi sia piaciuto, perchè in questo si cominciano ad intravedere due dei futuri Sun's Knights che avevo promesso di presentare. Chi sono: lo vedrete leggendo il capitolo.
Mi raccomando: fate anche un piccolo commento, voglio davvero sapere che cosa ne pensate.
Detto questo, buona lettura.


Passarono due settimane e con esse finì l’estate.

Per Nick era giunto il momento di fare una scelta: la scelta dell’università.
Quel pensiero, a causa dei recenti eventi, gli era completamente sfuggito di mente: doveva fare una decisione per la sua vita e rendere fieri i suoi genitori, completamente ignari della sua vera identità.
Il poco tempo che ebbe a disposizione lo usò per studiare i quiz universitari, augurandosi di avere la preparazione adeguata per entrare in una buona università.
Per circa metà settembre, esattamente come molti altri suoi coetanei, andò in giro per l’Italia insieme ai suoi genitori per cercare di essere ammesso in qualche città.

Alla fine il giovane riuscì a trovare la sua strada in una delle migliori città di sempre: Pisa e si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza.
Dopo che si fu sistemato in un appartamento nei pressi della facoltà i suoi genitori lo lasciarono, dandogli tutto quello che gli sarebbe potuto servire e poi tornarono in Calabria.
Per il giovane quell’esperienza era nuova e si sentiva solo, ma sapeva che ci si sarebbe abituato molto presto.
Cominciò a frequentare i corsi e subito fece amicizie con persone provenienti da diverse parti d’Italia {una cosa interessante da dire sulla città di Pisa è che generalmente sono pochi gli studenti pisani. Infatti la città della torre pendente è meta di studenti provenienti dalle regioni del sud].

Più passava il tempo e più si adattava a quella vita che doveva comunque adattare ai suoi impegni di Millennium Falcon.
Infatti, durante il primo mese di lezioni, ricevette la visita di diversi guerrieri della terza armata infernale, ma nessuno di loro era il generale, che sembrava restare nell’ombra.

 

Un giorno, mentre stava uscendo dalla mensa universitaria, ricevette una chiamata dai suoi compagni del Fantasy.

Il giovane si allontanò dalla folla e  rispose: “Era ora che chiamaste ragazzi”.
“Ciao Nick. Ti siamo mancati?” disse Blade.
“Un po’” rispose Nick “Sono in vivavoce?”.
“No ti sto parlando solo io. Gli altri comunque ti salutano e chiedono come stanno andando gli studi”.
“Non c’è male” rispose Nick “Allora che novità ci sono?”
“Beh! Sappiamo chi è il terzo generale”.
Il giovane aggrottò la fronte: “Il nome?”
“Si chiama Hao Asakura e un tempo ha tentato di invadere il mondo degli sciamani, i guerrieri che usano gli spiriti, cercando di impadronirsi dello Spirit King”.
“Ho capito” disse Nick “Conosco abbastanza la storia di Hao. In effetti i suoi guerrieri sono tutti sciamani, ma lui è il più forte in assoluto”.
“Puoi dirlo forte” disse Blade “Il Principe ha avuto modo di battersi contro di lui e conferma ciò che hai detto. Ti consiglio di fare attenzione. Comunque non lo troverai nella tua dimensione. Fonti sicure hanno detto che si è diretto in un’altra alla ricerca di chissà cosa. Devi trovarlo prima che causi dei guai”.
“Va bene” disse Nick “Ma c’è un problema. Come faccio ad andare se  non so nemmeno quanto resterò? Ho i corsi da seguire”.
“Per questo non ti devi preoccupare” gli rispose il mezzo vampiro “Il tempo in quella dimensione è diverso da quello della tua. Potresti stare lì anche per un anno ma da te trascorrerebbe solo un minuto.  Non c’è possibilità di errore”.
“Bene” disse sollevato Nick “Allora ditemi dove devo andare”.
“La dimensione è parallela alla tua e si chiama I.N.A. . È più che probabile che troverai degli alleati, quindi tieni gli occhi aperti. Per altre informazioni chiamaci. Buona fortuna” e chiuse la chiamata.
Nick sospirò: “Cavolo. Poteva almeno farmi ringraziare. Va bene: diamoci dentro”.
Il giovane volò al suo appartamento e rapidamente sistemò alcune cose nello zaino che poi mise nel suo porta tutto; dopo di ciò aprì un portale e lo attraversò.

 

Il giovane volò attraverso il varco dimensionale.
Alla fine si ritrovò sopra una foresta molto fitta.

Il giovane aprì il suo porta tutto trasformandolo in un minicomputer e cominciò a ad analizzare la zona.
Dopo alcuni secondi apparve un frase sul monitor che diceva: “paese del fuoco”.

Nick, incredulo, lesse quella frase più volte fino a quando non ebbe la certezza di aver compreso bene. 
Si trovava in una dimensione in cui era raccontata la storia di uno dei manga ed anime che più gli piacevano: quello di Naruto.
Il giovane era sicuro che avrebbe fatto molto presto la conoscenza sua e degli altri ninja provenienti dal villaggio della Foglia.

L’analizzatore emise un altro segnale. Nick tornò con i piedi per terra e lesse. Quello che trovò scritto lo rese ancora più euforico di quanto non lo fosse prima: infatti era rilevata la presenza di luoghi appartenenti a diverse storie, come l’accademia del duellante, le città di Tokyo e di Domino. 
In quella dimensione molte storie erano combinate tra di loro e questo avrebbe di sicuro generato chissà quali eventi che gli autori non avevano previsto, tantomeno immaginato.

Comunque, in quel momento, Nick non aveva tempo per pensarci: doveva trovare Hao e al più presto.
Chiuse gli occhi e, come gli aveva insegnato Merlin, entrò in simbiosi perfetta con l’ambiente circostante.
Una serie di scontri nelle vicinanze richiamarono la sua attenzione. Il giovane si diresse verso quello più vicino sperando di fare in tempo.

Ebbe il tempo di arrivare, che si trovò davanti una scena che aveva visto solo in televisione: due ninja si stavano affrontando sulle cime degli alberi. E non erano due semplici ninja: da una parte c’era Tayuya, una dei servi di Orochimaru e dall’altra c’era Shikamaru Nara, uno dei ninja della Foglia.

Il giovane aveva capito in che momento si trovava: in quello in cui Sasuke Uchiha, ultimo membro del suo clan , aveva lasciato la Foglia per andare a cercare il potere da Orochimaru.

Nick sapeva che quell’evento era il fulcro della vicenda e non poteva interferire con esso, ma aiutare il giovane Nara, che vedeva in difficoltà, era possibile.
In quel momento la ninja del suono stava lanciando un attacco con i suoi orchi e stavano per colpire Shikamaru.
Nick lo afferrò e lo portò ad una certa distanza dall’avversaria.
Il giovane ninja rimase sconvolto nel vedersi afferrare a mezz’aria e portare indietro senza nemmeno saltare su un albero.
Una volta che fu adagiato, il giovane Nara alzò lo sguardo per capire chi l’avesse salvato e fu stupito nel vedere che un perfetto sconosciuto, occidentale per giunta, lo aveva salvato.

“Ehi!” disse Shikamaru stupito “Tu chi accidenti sei?”
La ninja del suono fece la stessa faccia stupita e si chiese chi fosse quel tipo strano.
Nick si voltò verso Shikamaru:“Le presentazioni a dopo, va bene? Ora c’è una bella gatta da pelare” disse indicando Tayuya.
“Già hai ragione” disse il giovane Nara “Vedi di non sparire così come sei apparso va bene?”.
Nick alzò il pollice.

“Non so chi tu sia idiota” disse volgarmente Tayuya “Ma ti farò a fette proprio come lui”.
“Che educazione!” disse Nick ironico “Nessuno ti ha mai consigliato di andare a scuola di galateo? Non sai che miracoli che riescono a fare per casi disperati come te, bellezza”.
“Sta zitto bastardo” disse la ragazza “Ti ammazzerò per primo”.

Non ebbe il tempo di appoggiare le labbra sul flauto che usava per controllare gli orchi che si ritrovò il giovane guerriero davanti
“Fai la difficile eh? Mi piacciono le ragazze con i capelli rossi, perché sono rare da trovare. Ma il tuo carattere è decisamente troppo per me. Sarà per un’altra volta” disse.
Appoggiò semplicemente il dito sullasua fronte e la fece volare due alberi più in là.

Shikamaru osservò la scena stupito e lo stesso fece Tayuya , non appena riuscì ad alzarsi .
Nick non aveva ancora finito: si mosse rapido verso Shikamaru e, con uno sguardo, gli fece capire le sue intenzioni. Prese il giovane e lo portò a pochi metri dall’avversaria  e lui usò la sua tecnica del controllo dell’ombra.
La ragazza, seppur scossa, riuscì ad evitare l’attacco saltando e suonando il flauto. I suoi orchi si mossero verso i due ragazzi.
Nick, con una scarica telecinetica, riuscì a fermarli e li schiantò in direzioni diverse.
“Ma come hai fatto?” chiese Shikamaru stupito.
“Diciamo che è la mia abilità innata” rispose Nick.
“Notevole!” disse una voce.

Nick si voltò nella direzione dalla quale era venuta. A parlare era stato un ragazzo dai lunghi capelli castani e dallo sguardo quasi spensierato. Era vestito con un pantalone rosso e un mantello bianco a strisce rosse gli copriva il petto nudo, su cui era incastonata una gemma gialla.

“Deduco che tu sia Hao giusto?” disse Nick.
“Esatto” rispose lui “Terzo generale infernale Hao Asakura. E tu invece sei il famoso Nick vero?”
“Hai indovinato” rispose Nick.

“Bene” sorrise Hao “Allora che ne dici di smettere di giocare e di combattere sul serio contro di me?”
“Volentieri!” disse Nick con un sorriso. Si voltò verso Shikamaru e gli disse: “Scusami ma ho da fare. Cerca di resistere, vedrò di metterci poco”
Shikamaru sorrise amaramente: “Tanto mi trovi qui”.

 

Nick ed Hao, sotto lo sguardo stupito dei due ninja, si alzarono in volo e raggiunsero il cielo.

“Qui potremo combattere tranquillamente” disse Nick.
“Bene” disse Hao “Che stiamo aspettando.
Hao materializzò il suo spirito del fuoco e si fuse con esso, assumendo sembianze demoniache e si lanciò all’attacco.
Nick si trasformò e si diresse verso di lui.

Una serie di onde d’urto percorsero l’aria in tutte le direzioni, schiantando gli alberi.
Hao attaccava servendosi della parte più feroce degli elementi della natura che controllava grazie alla sua incredibile conoscenza combinata al potere della sua gemma.
Nick evitava tutti  gli attacchi, aspettando il momento giusto per attaccare. Ma la velocità dell’avversario era molto elevata e non accennava a diminuire.
Hao rise beffardamente: “Se speri che ti lascerò un attimo di tregua ti sbagli! Le energie della natura sono illimitate e presto ti distruggeranno. Ecco perché, a differenza di Voldemort, ti ucciderò”.

Nick si rese conto che quegli attacchi non finivano al suolo, ma si accumulavano tutt’intorno, impedendogli libertà di movimento.
“Te ne sei accorto finalmente!” disse Hao “I miei attacchi si stanno accumulando e presto ti circonderanno fino a rinchiuderti in una sfera di energia: che ti prosciugherà la  linfa vitale.
Avresti dovuto cominciare a fare sul serio sin dall’inizio.  La tua morte sarà lenta e dolorosa. Preparati” ed esplose in una sonora risata.

Il giovane si morse le labbra per la rabbia: si era lasciato catturare senza essersene accorto in tempo e, in più, aveva capito che i generali osservavano ogni suo scontro. Doveva liberarsi subito prima di rimanere rinchiuso ed elaborare una strategia.

La gemma di Hao brillò più intensamente e si formò una sfera che risucchiò il Sun’s Warrior al suo interno. Nick tentò di liberarsi, ma invano.
Fu spinto al centro della sfera e lì fu avvolto da innumerevoli fili di energia che, lentamente gli toglievano le forze.

All’esterno della sfera Hao rideva trionfante: “Non male vero? Già prima ero in grado di manipolare la natura come volevo, ma adesso posso fare ancora di più: posso convertirla e sacrificarla per i miei scopi. Grazie alla gemma che porto posso fare qualunque cosa.
Riesci ancora a sentirmi Nick? Se puoi sappi che, quando la tua energia sarà prosciugata e il tuo corpo diventerà un guscio vuoto, la sfera esploderà e causerà un bel botto che potrà essere visto da tutti, prima della distruzione del pianeta.
Non lo trovi divertente: la tua stessa forza distruggerà tutto. E il bello di tutto questo è che non puoi fare niente per impedirlo. Sei finito”.

Le energie stavano rapidamente abbandonando il giovane che, impotente, sentiva la vita uscirgli dal corpo.

Si sentì sprofondare nell’oblio e la sua mente cominciò a ripercorrere ogni attimo della vita. Alla fine i suoi occhi si chiusero.
“Aspetta Nick” disse una voce.
Nick riaprì gli occhi e sussurrò: “Alan?”
Nel buio del suo inconscio si accese una luce dalla quale uscì il suo angelo custode: il suo volto angelico era calmo e composto. I suoi occhi fissavano il giovane con sguardo severo.
Senza muovere le labbra disse: “Perché non combatti?”

Nick lo guardò stupito: “Come posso? Le forze mi hanno abbandonato e non riesco ad evocare lo Universal Power. Questa sfera mi ha escluso da tutto”
“E quindi intendi arrenderti alla prima difficoltà?” disse Alan “Tu sei un guerriero Nick, non puoi e non devi arrenderti per nessun motivo. 
Tu sei un soleano e la tua natura è quella di combattere con gli elementi della natura stessi. Perchè credi che il colore della tua pelle sia blu? Simboleggia il controllo di un determinato elemento, cioè l'acqua.
Inoltre, puoi contare anche sulla forza dei tuoi oggetti magici. Questa misera tecnica non riuscirà a fermarti.
Quindi adesso combatti”.

La luce sparì e Nick si ritrovò all’interno della sfera, legato ai fili che gli assorbivano l’energia.
“Hai ragione Alan!” disse Nick serrando i pugni “Ecco un’altra cosa che adesso ho ricordato. Se mi sei vicino, amico mio, ti ringrazio.
E ora usciamo di qui”.

L’energia della sfera fu improvvisamente assorbita dall’interno e poi sparì dentro il corpo di Nick.
Una miriade di copie di Nick uscirono fuori, ricoprendo il cielo.

 “Cosa?” disse Hao “Come hai fatto a uscire dalla mia sfera?”
Le copie gridarono all’unisono: “Non sottovalutare i poteri di un soleano!
È l’ora di pagare il conto, per aver sfruttato la natura!”.

“Mi sono stancato!” urlò furioso Hao. La sua gemma brillò di nuovo concentrando le energie all’interno di una sfera infuocata .
“Assaggia questo. ONDA DEL DRAGO SPIRITO DEL FUOCO”.
Le copie, colpite dal flusso di energia, sparirono esattamente come erano apparse senza lasciar traccia.
Hao trionfante disse: “E’ finita! Questa farsa è finita sul serio!” e scoppiò a ridere malignamente.

“Ne sei così sicuro?” disse Nick.

La risata di Hao si spense e fu sostituita dallo sgomento: Nick era rimasto immobile e non aveva riportato nessuna ferita.
La sua spada si illuminò, mentre il giovane diceva: “Te l’avevo detto di prepararti. Torna da dove sei venuto!”
Con un forte slancio si avventò sull’avversario e gridò “FOLGORE BLU”.

La luce che aveva distrutto i precedenti generali infernali esplose nuovamente, distruggendo completamente Hao che non lasciò traccia di se.
Nick prese al volo la terza gemma.

Mentre la fissava, pensava a come aveva vinto e decise di conoscere meglio il suo angelo custode della sua anima e forse di altro.
Mentre pensava a questo, un forte vento distruttivo lo richiamò alla realtà.
Sorpreso, il giovane si accorse che quel colpo veniva dalla direzione in cui aveva lasciato il giovane Nara. Senza esitare tornò subito da lui.

Quando arrivò tirò un sospiro di sollievo: il colpo era stato lanciato da un alleata della Foglia, specializzata nell’arte del vento, cioè Temari, del villaggio della Sabbia.
Era una ragazza di circa quindici anni, con capelli biondi legati in quattro trecce sparse ai lati della testa e con occhi verde scuro molto intensi. La cosa che più spaventava di lei non era l’enorme ventaglio che usava come arma ma il suo carattere al quanto irruento e Nick se n’era accorto subito.
“Oh beh! Marina è peggio!” pensò tra se.
Quando raggiunse il posto i due ninja si posero sulla difensiva.
Nick capì che Shikamaru non l’aveva riconosciuto in quella forma; così tornò umano, per farsi riconoscere.

“Allora?” disse Nick “Come è andata? Hai battuto la tipa volgare?”
Shikamaru, ancora scosso dalla trasformazione di Nick, impiegò alcuni minuti prima di riuscire a riordinare le idee ed a parlare. Quando si fu calmato rispose con calma apparente: “Si, l’ho battuta. O meglio, l’ha battuta lei. E a te come è andata?”
Nick gli mostrò la gemma di Hao: “Tu che dici?”
Il giovane Nara sorrise forzatamente, poi tornò serio: “Ma tu che cosa sei?”

“Credo che sia il momento di presentarmi.” Disse Nick “Il mio nome è Nicola, ma preferisco essere chiamato Nick Nibbio Blu. Sono un guerriero proveniente da un’altra dimensione e sono venuto qui per proteggere questa dimensione da forze troppo grandi per voi.
Tu invece sei Shikamaru Nara del villaggio della Foglia e la tua amichetta è Temari del villaggio della Sabbia”.

I due ragazzi rimasero ammutoliti da quella presentazione.

Nick continuò: “Per il momento, sembra che la situazione si sia stabilizzata: quindi posso tornare nella mia dimensione.
Ma non preoccupatevi, questa non è l’ultima volta che ci incontriamo. A presto ragazzi”.
Senza lasciar loro il tempo di parlare, fece un salto e volò via, aprì un portale e tornò nella sua dimensione.

 

Quando rimise piede nella sua stanza, vide che il tempo si era davvero fermato.
Contento si sdraiò sul suo letto e, lentamente, si addormentò.               


Nel prossimo capitolo: Nick torna nel Fantasy per scoprire il ruolo di Alan.
Dopo aver incontrato lui e tre donne, decide di risvegliare i Sun's Knights. Dove andrà? Che cosa si dirà con Alan e queste misteriose donne?
Tutto nel prossimo capitolo. Alla prossima

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Capitolo 14
*** tornare sui propri passi ***


14. Tornare sui propri passi

Ciao. Come promesso, in questo capitolo: inzio ad introdurre i Sun's Knights. Spero vi piaccia.

Prima di presentare il capitolo c'è una cosa che voglio dirvi: commentate. Finora sono stato paziente ed ho aspettato, senza risultati. 
Non mi direte mica che vi danneggia scrivere una semplice riga. Voglio sapere cosa pensate di questa storia e se avete qualche consiglio, non voglioo indovinare i vostri pensieri.
Detto questo, vi auguro una buona lettura.

Passarono alcuni giorni. Nick tentò diverse volte di entrare in contatto con il suo angelo custode, senza riuscirci. Ogni viaggio nel suo subconscio risultava un buco nell’acqua.

La sua mente era stranamente divisa in due parti: una parte era un mondo simile a quello in cui viveva, mentre l’altra era un labirinto pieno di porte che contenevano segreti e ricordi appartenenti ad un’altra vita.
Per il giovane era impossibile orientarsi là dentro: ad ogni porta che apriva, ne trovava altre ed altre ancora.
Cosa significasse quella strana ripartizione era un mistero a cui il giovane non era ancora riuscito  a dare risposta.
Decise di tornare nel Fantasy e chiedere consiglio a Merlin.

 

Giunto al castello si diresse nella parte più alta, verso la torre principale, in cui il mago aveva dimora.
Con suo rammarico, Merlin non c’era; lo stesso valeva per Armor King e gli altri soleani.
Mentre stava scendendo la scalinata della torre, fu chiamato da una voce familiare.
“Ciao Nick. Bentornato!” disse Anemone.
“Ciao Anemone! È bello rivederti” rispose Nick.
La ragazza dagli occhi smeraldo si avvicinò a lui e lo abbracciò.
Dopo l’abbraccio gli chiese: “Come mai sei venuto qui?”

“Stavo cercando Merlin. Avevo una cosa molto importante da chiedergli. Ma non lo trovo da nessuna parte”.
“E’ naturale che non riesci a trovarlo: è partito insieme ad Armor King e Luce proprio stamattina”.
“Partiti” disse Nick stupito “E dove sono andati?”

“Sul Sole. Sono stati chiamati da re Alan per una questione urgente. Se tutto va bene torneranno fra qualche giorno”.
“Capisco” disse Nick “Chissà com’è il Sole. Sarebbe bellissimo andarci”.
“Ma tu puoi” gli disse la ragazza “Ricordati che sei un soleano e, cosa più importante, sei il figlio del re del pianeta. Verresti subito accolto”.
“Già” disse sognante il giovane. “Ma, se sono stati chiamati per motivi importanti, dubito che Merlin potrà ascoltarmi. Inoltre ci sono alcune questioni da risolvere prima.
Credo che per oggi lascerò perdere”.
“Ti riferisci ai generali infernali?”.
“ Si. Proprio a loro.” disse Nick “A proposito. Che fine hanno fatto gli altri?”

“Sono in missione” rispose Anemone “Persino re Galax non è disponibile. Questo è un periodo al quanto impegnativo. Anche io ho delle cose da fare. Stavo proprio uscendo”.
“Davvero” disse Nick imbarazzato “Allora non ti trattengo oltre. Vai pure.
Ci vediamo in un’altra occasione. Salutami tutti”.
“Sicuro” disse la ragazza “Ciao ci vediamo” e corse via.

 

Il giovane sospirò. Aveva scelto proprio il momento sbagliato per andare a fare visita ai suoi compagni. Le domande su Alan avrebbero dovuto aspettare.
“Sembra proprio che oggi non sia stato il tuo giorno fortunato, vero?” disse una voce in lontananza.
Nick si voltò.

Da un angolo apparve un uomo alto vestito con abiti signorili e grigi, portava un sottile bastone da passeggio e aveva un viso giovane e bello, ma gli occhi  erano privi di  luce.
“Dorian Gray” disse Nick “Era da un  pezzo che non la vedevo signore”.
“Vero!” disse gentilmente Dorian “A quanto pare sono l’unico tuo maestro che oggi non si è volatilizzato nel nulla. Ma dimmi: qual buon vento ti riporta qui a Fantasy?”
“Non sono cose che la riguardano maestro” disse riluttante il giovane. La parola maestro gli era uscita forzatamente.
“Quanto sei gentile, ragazzo” disse Gray senza scomporsi. “Dopo tutto quello che ho fatto per te, mi tratti ancora così? Non ti fidi di me?”
“Non è questo.” disse il giovane “In qualunque caso quello che ero venuto a chiedere era una cosa a cui solo Merlin poteva rispondere. Ora, se volete scusarmi, devo tornare nella mia dimensione. Arrivederci.”
“Arrivederci” rispose Dorian “Torna a trovarmi, quando puoi sono a tua disposizione”.
Nick non rispose e si incamminò verso le scale, desiderando solo allontanarsi il più possibile da quell’uomo.

 

Ma da dove derivava quel dissapore?
Per capirlo è necessario fare qualche passo indietro a prima della sconfitta di Abominon.
Nick aveva conosciuto Dorian il giorno dopo il suo ritorno dalla foresta del pensiero. Aveva sentito dire che il gentleman inglese era un abilissimo spadaccino, la cui abilità superava quella dei migliori maestri. Inoltre si diceva fosse immortale.
Dorian lo aveva fatto lavorare a ritmi impossibili e folli. Ma non erano gli allenamenti a cui si era sottoposto che avevano reso il giovane sospettoso, bensì il comportamento ambiguo che aveva avuto.
Quello strano comportamento non era reso evidente agli altri, i quali non sapevano nemmeno molto sul suo conto.
Nick aveva deciso allora di tenerlo d’occhio per scoprire il suo segreto e, con grande sgomento, aveva scoperto una cosa orrenda: Dorian Gray non aveva  un’anima.
Essa era stata imprigionata in un dipinto che lo raffigurava.: invecchiando al posto suo e ricevendo tutti i danni causati in combattimento.
La cosa non avrebbe dovuto sorprendere il giovane, visto che aveva letto il libro e quindi conosceva la storia. In qualsiasi caso, Dorian nascondeva qualcosa.
Per questo motivo, era sempre controllato e, per maggior sicurezza, il suo dipinto era stato sequestrato e portato i un luogo segreto, tutt’ora tale.
Nick si era sempre chiesto perché non lo avessero semplicemente distrutto, ma se Galax aveva deciso così, non poteva fare altro che essere d’accordo, sperando di non pentirsene.

Fatta questa breve e sintetica spiegazione, torniamo alla narrazione.

 

Il giovane scese velocemente le scale e giunse al portone, poi si librò in volo verso il cielo, salutato da tutti gli abitanti.
Prima di andarsene, decise di fare una capatina nel suo luogo preferito: quindi si diresse all’altopiano in cui si trovava il suo albero dei pensieri.
Forse lì avrebbe trovato una risposta pensò.
Quando giunse lì, il giovane respirò l’aria di quel luogo, rievocando i ricordi legati a quel luogo. Riaperti gli occhi, si diresse verso il suo albero: diventato ancora più rigoglioso.
Nick poggiò la mano sinistra sul segno lasciato molto tempo prima dal suo alter ego e sorrise.
Chiuse gli occhi e cercò di entrare in contatto con la pianta, dicendogli: “Mio albero del pensiero. Ho bisogno di sapere. Ti prego: mostrami la risposta e colma i miei dubbi”.
La sua mente fu percorsa da immagini di ricordi che gli mostravano sprazzi di eventi rinchiusi nelle porte chiuse della sua mente. Alla fine vide una porta illuminarsi.

Quando i suoi occhi si furono abituati alla luce, si rese conto di tessere in una sala immensa, piena di ritratti e tende che coprivano il muro. Il pavimento era ricoperto da un lungo tappeto azzurro che andava verso il fondo.
Il giovane vi si diresse. Lì, ad aspettarlo c’erano tre donne che indossavano delle armature d’argento su cui erano raffigurati dei draghi dorati.
Vicino a loro c’era anche Alan che lo osservava silenzioso e imperscrutabile.
Il giovane giunse davanti a loro e, sorridendo, disse: “Ti ho trovato Alan”.
“La verità è che io ti ho permesso di trovarmi” rispose l’angelo.

“E’ finalmente giunto principe Nick” disse una delle donne.
“Scusate” disse Nick “Ma voi chi siete?”
Le tre donne abbassarono la testa come se colpite da un macigno.
“Scusatemi. Probabilmente vi conosco, però.. ecco” cominciò a dire imbarazzato
“Non riesci a ricordarle vero?” disse Alan.
Nick annuì imbarazzato.

Alan continuò: “Non c’è da stupirsi se non ti ricordi di loro. Loro sono le tre custodi dei sacri amuleti del Sole. Sono il principio dei Sun’s Warriors di cui tu sei membro.
A pensarci bene, non le hai mai viste realmente. Perché non vi presentate?”

La prima che aveva parlato si alzò e fece un inchino: “Salve a te Nick. Io sono Malys e sono la speranza, radiosa ed ardente come il fuoco” i suoi capelli erano rossi, proprio come il fuoco.
Quella alla sua destra si alzò: “Salve a te. Io sono Beryl e sono la luce che da la vita e il coraggio” i suoi capelli erano biondi.
L’ultima di loro si inchinò: “Salve a te Nick. Io sono Sable e  sono la stella che brilla nella notte come la giustizia brilla nella corruzione” i suoi capelli erano neri con tratti dorati.

“Ma certo. Ora ho capito!” disse Nick “Voi eravate le creature che il mio alter ego della dimensione N incontrò agli inizi della sua storia.
Da quello che mi aveva detto: eravate state liberate dal vostro vincolo dopo il ritorno del suo gruppo. Siete andate nel mondo degli spiriti se non sbaglio”.
“E’ così” disse Malys “Lì siamo state purificate dalla forma in cui eravamo imprigionate e rese libere”.
“Ma il nostro compito non era ancora finito” disse Beryl “Finché ci saranno altri Sun’s Warriors da risvegliare non potremo avere la pace tanto desiderata”.
“E questo andrà avanti fino alla fine del’oscurità vera” concluse Sable.
“Capisco!” disse Nick “Quindi siete costrette a restare in questo mondo a causa mia. Mi dispiace di avervi causato questo problema”.
“Non devi preoccuparti Nick” lo rassicurò Malys “Eravamo consce che il nostro compito sarebbe stato arduo”.
“Abbiamo accettato questa condizione” disse Beryl.
“Siamo disposte a rimanere qui anche per l’eternità, se questo servisse a concludere lo scopo che i grandi antenati si sono prefissi agli inizi dei tempi.” terminò Sable.
“Beh!” esclamò Nick “Farò in modo che sia l’ultima volta: è una promessa”.
“Attento alle promesse che fai Nick.” Lo riprese Alan “Un soleano del tuo rango la mantiene sempre”.
“Lo so Alan” rispose Nick .
“Ora che ti sei chiarito, devi tornare nel tuo mondo. Ci sono molte cose che devi fare”.

“Aspetta!” lo interruppe Nick “Io ero venuto qui per cercarti e chiederti delle cose”.
“Avrai risposta a tutte le domande a tempo debito” continuò Alan fermo “Ora che mi hai trovato, potrai accedere a questo luogo quando lo vorrai.
Adesso è tempo che tu torni a casa.
Ma prima che tu te ne vada ti do un consiglio: riunisci i Sun’s Knights e gli altri Sun’s Warriors. Per trovarli segui il tuo istinto. Devi addestrarli e prepararli al conflitto finale, ancora molto lontano, ma inesorabile.
Torna alla dimensione in cui hai sconfitto Hao e costruisci il gruppo più potente e numeroso che sia mai esistito. Buona fortuna”.
“Buona fortuna Nick” risposero in coro le tre custodi.

La sala si allontanò e la porta si chiuse.
Nick aprì gli occhi ansimante.
 Si guardò intorno: il tempo era rimasto immutato all’esterno, non era passato nemmeno un minuto dal suo viaggio interiore. Ma quell’esperienza gli aveva indicato i passi da percorrere.
Nick toccò il suo albero un ultima volta e poi prese il volo ed attraversò il portale che lo ricondusse nella sua dimensione.

 

Tornato nel suo appartamento, il giovane fece un inventario di tutto quello che gli servisse, raccolse il tutto in uno zaino e lo mise nel suo porta tutto.
Fatto questo, si assicurò che tutto fosse in ordine e, alla fine, aprì un altro portale che lo portò nella dimensione in cui avrebbe trovato molti compagni.

 

Giunto nella dimensione I.N.A., Nick accese il suo navigatore per localizzare uno dei posti in cui era sicuro di trovare potenziali alleati. Si accorse di trovarsi  nuovamente nel territorio del Villaggio della Foglia e, da quello che percepiva, c’era molto movimento in quel momento.
Il giovane cercò l’energia interiore dell’unico ninja che avesse incontrato al momento, ossia Shikamaru.

Quando l’ebbe localizzato, volò rapidamente verso la sua direzione: il ragazzo era in guai seri.
In quel momento, il giovane ninja stava combattendo, insieme ai suoi compagni di gruppo, contro due colossi al quanto arrabbiati.
Al momento i tre erano riusciti a bloccarli, combinando le loro tecniche migliori, ma ormai erano al limite.
Percepiva, inoltre, un’altra grande forza che si stava dirigendo verso di loro per soccorrerli, ma, da come si stavano mettendo le cose, non avrebbe fatto in tempo.

In quel momento, i due energumeni ruppero la presa e si apprestarono ad attaccarli, ma furono fermati dall’arrivo del giovane, che si frappose tra loro e i tre ninja esausti.
Shikamaru, spalancò gli occhi nel vedere di nuovo lo strano essere che, esattamente, come quella volta, era apparso dal nulla salvandolo.
“Ma tu guarda!” disse Nick ironico “Sembra sia destino che ti debba salvare la pelle ogni volta che ci incontriamo. Come va Shikamaru?”.
Il giovane ninja sorrise amaramente: “Potrebbe andare meglio. A quanto pare sei tornato, come avevi promesso”.
“Già!” rispose Nick “E questa volta resterò. Farei volentieri la conoscenza dei tuoi compagni, ma non credo sia il momento ideale”.
“E tu chi sei?” chiese uno dei due giganti.
“Chiunque sia, non ha importanza. Vero fratello?” disse l’altro , praticamente identico a lui, solo poco più basso.
“Hai ragione fratello. Ehi tu ragazzino, togliti di mezzo oppure dovremo farti un  po’ male”.

Nick li osservò attentamente: i due erano molto alti, di carnagione scura, con capelli castani legati da un codino alto e avevano un sorriso bambinesco. Erano i fratelli Vento e Fulmine, evasi dal carcere di massima sicurezza e manipolati facilmente da Mizuki: a causa della loro ingenuità.
Nick sorrise: “Giusto per curiosità: perché ce l’avete con loro?”
I due giganti alzarono la testa stupiti. Vento chiese al fratello: “Giusto. Perché li vogliamo prendere a pugni. Te lo ricordi fratello?”
Fulmine si grattò la guancia e, dopo “averci pensato” disse: “Non me lo ricordo.”

Una goccia scese dalla testa di Nick che pensava solo una parola per descriverli: “Cerebrolesi”.
Poi Fulmine appoggiò il pugno destro sul palmo della mano: “Ora mi ricordo. Ci hanno fatto scappare il moccioso che, facendoci giocare a super-nascondino, ci ha fatto perdere la merenda”.
“Hai ragione fratello, tu si che sei intelligente.” Disse Vento. Poi si voltò verso uno sconvolto Nick e gli disse sorridente: “Hai capito perché. Ora spostati se non vuoi farti la “bua””.
Il giovane sorrise forzatamente a quell’ingenuità e rispose: “No ragazzoni! Anzi vi invito ad arrendervi, altrimenti sarò io a farvi molto male”.
“E’ forse impazzito quel tipo?” disse Choji Akimichi, il migliore amico di Shikamaru.
“Io direi che è fichissimo!” disse Ino Yamanacha, unico membro femminile del gruppo e alquanto isterica.
“Fidatevi” disse il giovane Nara “Non è un avversario che quei due possono battere”.

I due fratelli, sentito il discorso dei tre compagni si lanciarono furiosi verso il giovane.
I loro pugni furono fermati dalle mani del giovane che disse: “Tutto qui?”
Al giovane bastò una leggera spinta in avanti per scaraventare i due a venti metri di distanza.
I tre videro stupiti la scena, completamente ammutoliti.
I due energumeni si alzarono doloranti, ma ancora interi e più arrabbiati, fecero esplodere la loro energia, piegando il suolo sotto i loro piedi.
Il giovane non si scompose: “Volete una prova di forza? Molto bene!” e sorrise.

Un istante dopo, la terra intera cominciò a tremare come scossa da un terremoto. L’aria intorno al giovane si elettrificò e i suoi occhi, anche se calmi, sprigionavano una forza  da far tremare chiunque.
La giovane Ino guardava Nick stupita: “Oh cavolo! Non ho mai percepito un chakra simile. È così grande da squarciare il cielo. Shikamaru, perché non me lo hai presentato prima?”
Il giovane Nara non riusciva a parlare. Era concentrato sullo spettacolo che aveva davanti.

 

Il giovane si avvicinò ai due giganti che lo guardavano terrorizzati.
I due si inginocchiarono davanti a lui chiedendogli: “Ci dispiace. Per favore non ci fare male”.
“Ci dispiace? Non ci fare male?!” ripeté Nick freddo “Sapete che cosa vi dico?”
Il giovane allungò le mani verso i due giganti, che, treamanti, chiusero gli occhi.

I tre ragazzi sudavano freddo al pensiero di ciò che stava per succedere.

Le mani del giovane toccarono le spalle di entrambi: “Vi bastava dire solo “ci arrendiamo”” disse Nick sorridente.
I giganti e i tre giovani ninja caddero a terra con gli occhi sgranati e la bocca aperta.
Nick, nel vedere la scena che aveva creato, scoppiò a ridere.
Tra una risata e l’altra disse: “Pensavate davvero che avrei ucciso due ingenuotti come loro. Non sono il tipo”.

“Accidenti” gridò Ino isterica “Ci hai fatto prendere un colpo. Ed io che pensavo di svenire”.
Nick, ripresosi, le rispose: “Non era mia intenzione far svenire una dolce fanciulla dai capelli splendenti più dell’oro e dagli occhi color del cielo”.
La ragazza cambiò subito espressione, diventando rossa e ammaliata dallo sguardo dello straniero che li aveva salvati.
“Femmine!” esclamò Shikamaru “Si lasciano ammaliare con parole così semplici.”

 “A proposito amici” disse Nick rivolto ai due giganti “Credo sarà lei a decidere della vostra sorte” e indicò loro un albero.
Sul ramo dell’albero indicato era in piedi una donna bionda e con occhi castano rossiccio, con un fisico da far girare la testa a qualsiasi uomo che non la conoscesse. Altri non era che Tsunade, il quinto Hokage del villaggio della Foglia, uno dei tre ninja supremi, nonché una donna dal carattere al quanto irascibile.
“A quanto sembra sono stata preceduta!” disse Tsunade “Ti ringrazio per aver salvato questi giovani ninja del mio villaggio. Ora, per favore, fatti da parte.”
La giovane donna si avvicinò ai due giganti tremanti e disse: “Vento, Fulmine, ne è passato di tempo.
Ora mi chiedo che cosa ci fate voi due qui?” e, senza nemmeno farli rispondere, li sfiorò con gli indici, facendoli volare di una decina di metri.
I tre giovani ninja rimasero stupiti, mentre Nick non si scompose.
I due giganti piangevano dicendo: “Ci dispiace! Ci dispiace!”.

 

In pochi minuti i due raccontarono a Tsunade tutto quello che sapevano: rivelando che Mizuki li aveva convinti all’evasione e promesso di dar loro tanto cibo.
Mentre Tsunade li sgridava, come una madre fa con i figli monelli, Nick ne approfittò per presentarsi ai compagni di Shikamaru, dando loro le  pillole  di Amor.
Ino era ammaliata da lui: la sua faccia era tutta rossa ed era in contrasto con i suoi capelli biondo chiaro, legati da un fermaglio. Vestiva in viola con abiti alla moda.
Choji sorrideva compiaciuto dalla forza del nuovo amico. Era un ragazzo obeso (Tratto  che non bisognava mai accennare in sua presenza), con capelli castano chiaro e vestito con una maglietta verde.
Shikamaru era serio e guardava Nick intensamente. Aveva i capelli scuri  legati da una coda alta ed era vestito con un uniforme verde scuro; ciò che più risaltava di lui era lo sguardo, sempre attento ad ogni particolare.

Nick sapeva bene che questi si stava chiedendo quando si sarebbe presentato completamente.
Nel frattempo Tsunade aveva lasciato andare via i due fratelli che stavano correndo verso il penitenziario per “non perdersi la cena”.
La donna si voltò poi verso Nick dicendogli: “A quanto pare hai fatto colpo su di loro. Vuoi dirmi chi sei?”
“Certamente signorina” disse Nick rispettosamente “Il mio nome è Nicola, ma gli amici mi chiamano Nick. Fate lo stesso anche voi”.

Tsunade sorrise compiaciuta: “È un piacere conoscerti. Io sono Tsunade Senjiu, Hokage del villaggio della Foglia.
Ora Nick, come mai ti trovi qui?”.
Nick sorrise: “Le spiegazioni a dopo. Se non sbaglio avete una situazione di emergenza e credo che una mano in più vi farà comodo. Dovremmo andare a dare una mano ai vostri compagni. Con permesso, vi precedo”.
Senza aspettare la risposta, volò via, lasciando tutti inebetiti.

In pochi secondi raggiunse il luogo dello scontro e vide che ormai tutto si era concluso: Naruto aveva appena colpito Mizuki con un rasengan che, dopo un piccolo volo, era finito a terra e non riusciva più ad alzarsi.
“Niente male ragazzo. Lo hai davvero demolito!” disse Nick quando fu atterrato.
“Cheeee! E tu chi accidenti sei? Come fai a volare?” disse il giovane ninja.
“Io sono Nick. Molto piacere. A quanto sembra non avevi bisogno di me per sistemare questo tipo” disse Nick.
In quel momento il corpo di Mizuki, simile a quello di una tigre, divenne grigio e scheletrico.
“Ma cosa è successo?” chiese Naruto.
“Direi che ha subito gli effetti collaterali della formula che ha ingerito:” rispose Iruka Umino, primo maestro di Naruto e uomo dalla grande saggezza.
“E’ tutta colpa tua moccioso. Hai distrutto il corpo che mi aveva dato Orochimaru.” Rantolò Mizuki.

“Naruto non c’entra niente. La colpa è stata tua” rispose la voce di Tsunade appena arrivata e leggermente ansimante. “La formula che hai ingerito non era stata sperimentata e tu ti sei lasciato tentare da Orochimaru. Ringrazia il cielo che sei ancora vivo.”
“Però. Sei davvero veloce!” commento Nick.
“Beh! Non quanto te. E’difficile che una ragazzino riesca a battermi in velocità” rispose Tsunade.
“Ehi Nonna Tsunade! Tu conosci questo tipo?” disse Naruto col suo solito tono alto.
“Naruto! Non chiamare così il quinto Hokage. Abbi un po’ di rispetto!” esclamò Iruka.

 

Ormai il sole stava tramontando e la squadra medica aveva raggiunto il luogo dello scontro, eliminato la formula e prestato le prime cure mediche.
Tutto andava come era stato ordinato, ma una cosa non quadrava: la presenza di un ragazzo dai tratti occidentali, apparso all’improvviso e ammantato da un velo di mistero.
“Allora! Vuoi dirci chi sei?” gli chiese Tsunade.
“Tranquilli, mi presenterò come si deve. Ma preferirei farlo davanti a tutti quanti. Solo allora vi dirò tutto” rispose Nick.
“Io sono L’Hokage del villaggio della Foglia e ti ordino di dirmi chi sei!” disse Tsunade innervosita.
“E allora?” rispose semplicemente il giovane.

Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. La donna si lanciò verso il  giovane e sferrò un potente pugno, che fu parato dal giovane con un dito.
Tutti i presenti rimasero senza fiato, tutti tranne Shikamaru, per niente sorpreso.
“Sei davvero forte amico” disse il giovane Nara “Ho l’impressione che, se lo volessi, potresti scaraventare la nostra Hokage dall’altra parte del globo, se non oltre, vero?”
“Bella pensata” commentò Nick “Ma non sono il tipo che picchia le donne. Per questo mi sto trattenendo.”
“Che gentilezza!” esclamò la diretta interessata “Sono colpita”.

La donna si ricompose: “Shikamaru, tu lo conosci?”.
“L’ho incontrato nella missione precedente. L’ho anche menzionato nel rapporto” rispose il chunin.
Tsunade spalancò gli occhi mentre riportava alla mente ciò che aveva letto nel rapporto: si trovava davanti ad un essere simile ad un rapace e si chiedeva che cosa fosse nuovamente venuto a fare lì.
“Avrai le tue risposte Principessa Tsunade” le disse Nick sorridente “Ma prima ho una richiesta da farti. Devi convocare tutti i ninja del villaggio della Foglia e poi vi spiegherò tutto”.
“D’accordo!” rispose lei.

 

Mentre tornavano al villaggio i giovani ninja fecero un sacco di domande a Nick, il quale rispose loro : “Tutto a tempo debito”.
Nel frattempo il sole stava tramontando lasciando un spazio alla luna, che inevitabilmente, avrebbe restituito il cielo alla stella che ora tramontava.
Mentre vedeva il tramonto, il giovane pensava che avrebbe vissuto in quei luoghi per molto tempo: e sapeva che avrebbe dovuto lavorare moltissimo per preparare quei ragazzini a qualcosa che nemmeno immaginavano.

Nel prossimo capitolo: fanno la loro apparizione i Sun's Knights di Konoha. Per sapere chi sono non perdetevi  il prossimo capitolo.
Alla prossima

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Capitolo 15
*** Konoha's Sun's Knights ***


15. Konoha Sun's Knights Caio a tutti. Ecco a voi il prossimo capitolo della storia. Credetemi: vi entusiasmerà.
Prima di presentarlo, voglio farvi una piccola comunicazione. A seguito di alcune dritte, ho cominciato a rivedere e correggere i capitoli precedenti. Mi ci vorrà un po’ per aggiustarli tutti, ma sono già a buon punto.
Detto questo, raccomandandovi di commentare, vi auguro buona lettura.



Erano le sette del mattino: il cielo, libero dalle nuvole, si era tinto di un azzurro acceso, simile a quello degli occhi di Marina, pensava Nick.
Allontanò dalla sua mente l’immagine della ragazza e si voltò verso le fila dei ninja del villaggio, tutti radunati sul tetto dell’ufficio dell’Hokage e incuriositi dalla presenza di uno straniero.

“La richiesta che hai fatto è stata accolta” disse Tsunade “Ora siamo davvero curiosi di sapere chi sei e che cosa vuoi da noi”.
“Con le parole impiegherei troppo tempo” disse Nick “conosco un metodo più rapido per farlo Ma ho la vostra autorizzazione?”
“Farà male?” chiese l’Hokage
“No!” rispose lui.
“Allora procedi”.
“Bene. Vi avviso che ci vorrà qualche minuto perché capiate tutto!” disse Nick “Detto questo: SCANNING MENTALE”.

Le menti di tutti i presenti furono investite da un flusso d’immagini e di ricordi, legati all’identità di Nick e al suo passato.
Durò un istante, ma per loro sembrò un’eternità.
Poi, quando finì, tutti si accasciarono in ginocchio, tenendosi la testa, come se stesse per scoppiare.

“Fate lunghi e profondi respiri, vi aiuteranno a rilassare il corpo e faciliteranno l’assimilazione” disse Nick.
Dopo alcuni minuti, tutti riuscirono a rialzarsi e guardarono Nick con stupore senza riuscire a dire una parola.

“Tu sei riuscito a battere Orochimaru” disse Naruto che a stento riusciva a trattenere l’emozione.
“E sei in grado di richiamare draghi” disse Kakashi Hatake, maestro di Naruto.
“E hai fatto un viaggio dimensionale” disse Shikamaru.
“Sei un super eroe!” disse Ino con i cuoricini agli occhi.
“Esatto” rispose Nick “E ho fatto molte altre cose. Ora sono qui perché ho bisogno del vostro aiuto. Siete disposti ad aiutarmi e a superare il confine tra possibile e impossibile?”
“E’ davvero possibile?” chiese Tsunade “Ovviamente senza troppi giri di parole?”.
“Certo!” rispose Nick.

Nessuno parlò, ma era evidente che avessero accettato di buon grado la missione che Nick aveva loro esteso.
“C’è un altro motivo per il quale vi ho chiesto di essere tutti presenti” continuò il giovane “Alcuni di voi possono aiutarmi più degli altri. Questi si chiameranno Sun’s Knights, che tradotto, significa cavalieri del sole, ma anche guerrieri degli spiriti.
Prima che me lo chiediate, vi rispondo che alcune persone hanno un legame con un particolare spirito, il quale nasconde dei poteri speciali.
Per diventare Sun’s Knights è necessario lo sblocco di questo spirito, che può essere fatto da uno come voi o simile.”

“E dove lo andiamo a trovare un tipo simile?” disse Kiba Inuzuka.
“Non è necessario cercarlo” disse Nick “Posso pensarci io. È un trucchetto semplice per me. Ora se non avete domande, procederò al risveglio dei vostri spiriti.”
Tutti tacquero.

“Bene. Allora comincio” disse il giovane. Estrasse la spada e la calò davanti a se dicendo: “Spirit Scan”.
A queste parole si accese una forte luce che investì tutti i presenti. Quando essa si estinse, dai piedi di alcuni di loro si staccarono delle ombre, che volarono alte nel cielo e si posero davanti a Nick.

“A quanto sembra abbiamo undici candidati” disse Nick “E i loro spiriti sono i seguenti: Neji  Hyuga il tuo spirito è il Ninja bianco, custode di grandi segreti.
Rock Lee il tuo spirito è il Mega Cyber Demone, forte, esplosivo e molto versatile.
TenTen il tuo spirito è l’amazzone ostile, un po’ nervosa ma fedele e abile in ogni arma.
Shino Aburame, il tuo spirito è Mushi King il re di tutti gli insetti, è uno scarabeo ercole e la sua forza non ha eguali.
Kiba Inuzuka il tuo spirito invece è Cerberus il cane a tre teste, custode degli inferi e dei più grandi misteri.
Choji Akimichi il tuo spirito è Garuda guardiano del vento, agile e snello, ti guiderà nella tua lunga strada.
Ino Yamanacha il tuo spirito è la regina della foresta, bella e fedele, la natura è al suo servizio. 
Shikamaru Nara il tuo spirito è il Ninja nero, intelligente e rapido sia nella mente sia nel corpo, sarà un ottimo amico.
Sakura Haruno il tuo spirito è l’Angelo infuocato, irascibile e ambiguo per via della sua doppia personalità, ma sempre al servizio della giustizia.
Hinata Hyuga il tuo spirito è Rayearth, uno dei tre grandi spiriti della natura, signore del fuoco e custode del coraggio e del futuro.
Naruto Uzumaki il tuo spirito è la Volpe dalle Nove Code (o Kuubi), il demone del fuoco e signore di tutti i demoni.
Ora che vi ho presentato i vostri spiriti è necessario materializzarli: dite la frase “ Sun’s Knight Battle Armor Go!””.

Quasi all’unisono, gli undici ragazzi dissero la frase. Gli spiriti divennero armature e subito ricoprirono i corpi dei padroni, che stupiti si sentirono invasi da una nuova forza.

Gli altri ninja guardarono senza aprire bocca, ma tutti erano concentrati sull’armatura di Naruto: la volpe dalle nove code era stata sigillata nel corpo del ragazzo dodici anni fa e questo aveva causato al giovane ninja un’infanzia molto difficile e maggiore difficoltà nel farsi degli amici. Anche se questa condizione era migliorata, molti vedevano il giovane con paura e adesso lo erano ancora di più a causa dell’apparizione del demone sottoforma di armatura.

Intuendo i pensieri degli altri, Nick li tranquillizzò dicendo loro: “Ragazzi, queste sono le vostre armature. Gli spiriti sono in grado di comunicare con voi e con chiunque abbia capacità simili. Ovviamente non avranno libertà di movimento se non sarete voi a concedergliela.”
Sentendo questo, tutti tirarono un sospiro.

“Inoltre” continuò Nick “Avete dei piccoli regali legati agli spiriti: provate a togliervi l’elmo e a cercarvi dentro”.
“Che cosa dovremmo trovarci” chiese Shino.
“Lo vedrete” rispose Nick.

I ragazzi si tolsero gli elmi, che corrispondevano alle teste degli spiriti, i quali, per la prima volta parlarono dicendo frasi come “Ahi!”; “Mi gira la testa”; “Sto per vomitare” e altre frasi così.

Da citare è sicuramente quello che disse la volpe a Naruto: “Piccolo microbo. Ti avverto: non farmi arrabbiare, altrimenti ti ammazzo”.
“Sta zitta volpaccia della miseria” e gli diede un pugno, che seguì un’imprecazione dello spirito.

“Attenti a non maltrattare troppo il vostro spirito, rischiate di incrinare il contatto che vi lega e saranno poco propensi a darvi retta” li richiamò Nick.
Naruto capì che si riferiva, principalmente a lui ed evitò al demone un secondo pugno.

I ragazzi infilarono la mano negli elmi i quali si mossero, come se sentissero il solletico. Cercando di ignorare le risate che uscivano, i ragazzi cercarono al loro interno con il palmo della mano e, dopo qualche minuto, tirarono fuori delle carte in cui erano riprodotte le loro immagini con indosso le armature.
“Bellissimo” disse Rock Lee “Guardi maestro Gai questo sono io.”
Il suo maestro dalle grosse sopracciglia (tratto comune che aveva col suo allievo) esplose in lacrime e tra un singhiozzo e l’altro diceva: “Oh Lee! Sono così contento per te. diventerai uno dei migliori, ne sono sicuro”.
I due si abbracciarono piangendo.

La scenetta causò l’ilarità di alcuni degli spiriti, tra i quali la volpe che rideva come un pazzo.
Gli altri guardarono Naruto con uno sguardo da paura e gli dissero: “Riempi di pugni quella bestiaccia”.
“Volentieri. Mi date una mano?” disse Naruto.
Tutti gli si avvicinarono e guardarono con cattiveria la testa del demone che ricambiò con aria di sfida.

“Finitela” ordinò Nick “Ci penserà Naruto a dargli un valido castigo, ma in un secondo momento. Potrei riavere la vostra attenzione adesso?”
Tutti si misero sull’attenti e risposero “Si”.
“Grazie! Le carte che avete trovato sono il contratto che vi lega agli spiriti. Nonostante la forma, esse non possono essere distrutte in nessun modo e nemmeno cedute. Ora che gli spiriti sono liberi, cresceranno e si evolveranno con voi.
Altro regalo degli spiriti sono delle armi: avete uno scudo e una spada in dotazione, escono fuori con la volontà del padrone. Provate a farlo”.

I giovani si rimisero gli elmi e provarono a tirare fuori le armi, chiedendo anche la collaborazione degli spiriti, che si dimostrarono disponibili. Alla fine tutti riuscirono a estrarre le spade e lo scudo, tranne Naruto, che non riusciva ad estrarre la spada.
Gli altri gli dicevano di concentrarsi e lo incitavano, ma la spada non veniva fuori.
“Ehi volpaccia! Tira fuori la tua spada” urlò Naruto al suo spirito.
“Spiacente ma non posso.” Rispose seccamente quello.
“Cosa!” disse Naruto “Se è per prima, mi sono già scusato, ora aiutami a tirarla fuori”.
“E’ inutile che ci provi. Io non ho una spada” disse il demone.
Tutti furono colpiti da quella rivelazione.
“Quindi sono l’unico a non averne una? la mia solita fortuna!” disse il biondino.

Nick si grattò il mento, pensando a come risolvere la situazione.
Ebbe un’idea: “Se tu non hai una spada, te ne procureremo una”.
Tutti si voltarono verso di lui.

Nick continuò: “E’ raro che uno spirito non abbia una spada, ma non impossibile. C’è un modo per averne una, ma è alquanto rischioso. Sei disposto a provare Naruto?”
“Certo” disse lui, senza neanche pensarci.
“Stupido!” disse Sakura che gli menò un pugno alla guancia e lo fece volare per qualche metro “Non hai sentito quello che Nick ha appena detto? Potresti rischiare chissà cosa!”
“Sicuramente rischia di più se rimane senza un’arma” disse Nick.
“Che vuoi dire?” chiese Shikamaru.

“Avete visto cosa combatto io di solito” disse Nick “Senza una valida arma di attacco non potrete difendervi. Sicuramente siete forti, ma le vostre abilità da sole non bastano.
Se Naruto dovesse combattere contro un demone di Abhadon, non avrebbe scampo. Spetta a lui scegliere.”

Naruto si rialzò e senza esitazione disse: “Per me va bene. Aiutami a prendere questa spada. Un giorno diventerò Hokage e sono disposto e a tutto.”
“Ne sei sicuro?” gli chiese Nick.
Gli occhi del ragazzo non mostravano esitazione o paura.
Nick sorrise: “Sappi che rischi di rimetterci la pelle. Ci saranno delle prove che dovrai superare per avere la tua arma”.
“Non m’importa” disse Naruto “Non ho intenzione di tirarmi indietro. Qualunque siano le prove che dovrò affrontare, le farò e prenderò a calci tutti quelli che proveranno a fermarmi. Io dico le cose così come stanno: questo è il mio credo”.

Nick sorrise ancora di più: “Molto bene. Allora indicatemi un posto isolato. Vediamo se riuscirai a rendere vero quello che dici”.

 

 

I ragazzi, seguiti dai loro maestri e da Tsunade, guidarono Nick in un campo di allenamento molto ampio.
Nick si guardò intorno, poi si voltò verso i ninja e disse: “E’ perfetto! Restate qui e aspettatemi!”

Il giovane si allontanò da loro di circa una cinquantina di metri, poi aprì il suo magico porta oggetti e prese il castello che il Maggiore gli aveva dato. Depose il piccolo castello a terra e poi, tesa la mano destra su di esso, disse: “Liberati”.
Una luce invase il campo. I ninja della foglia si coprirono il volto a causa del forte bagliore. Quando esso si dissolse, tutti spalancarono gli occhi e la bocca dallo stupore: davanti a loro era apparso un castello medievale, che si stanziava alto nel cielo. Era di un castano dorato; i tetti erano rosso chiaro, dalle cui guglie pendevano delle bandiere dorate che svolazzavano al vento.

Nick si lanciò dalla torre più alta e atterrò tranquillamente davanti ai ninja stupefatti.

“Cavolo “ disse Tsunade “Mi sembra di essere finita in una favola”.
“Questa non è una favola” disse Nick “è la pura realtà. E se credete di aver visto tutto vi sbagliate. Ci sono molte altre cose che dovete scoprire. Vi anticipo che la parola “impossibile” non esiste nel mio vocabolario”.

     

Le porte del castello si aprirono e tutti entrarono.

Un ruggito esplose da un punto imprecisato e si sentì il rumore di artigli che graffiavano il pavimento, unito a quello di zoccoli e di latrati che si avvicinavano.
I ninja si prepararono a combattere, ma Nick li fermò con un cenno: “Tranquilli. Sono semplicemente i guardiani del castello”.
“I guardiani del castello?” ripeté Shikamaru “Che diavolo sono!”.

La sua domanda ebbe una risposta pochi istanti dopo.
Davanti a loro apparvero due esseri immensi: un minotauro e una bestia simile a un leone.

Le due fiere si avvicinarono velocemente agli intrusi, pronti ad attaccarli, ma poi rallentarono la corsa e si fermarono.
I presenti, Nick escluso, indietreggiarono
pronti a vendere cara la pelle.
Nick si avvicinò alle due creature alzò la mano in segno di saluto dicendo tranquillamente: “Salve ragazzi. Come va?”
I ninja lo guardarono inebetiti: aveva salutato due mostri come se fossero in grado di capirlo. Pensarono tutti la stessa cosa “E’ pazzo!”.

“Ciao Nick. Alla grande e tu?” risposero i due tranquillamente.

I ninja spalancarono la bocca stupiti e dissero all’unisono: “Cheeeeeeee! Hanno parlato!”.

“Certo che parliamo” rispose il minotauro “Chi credete che siamo: degli idioti?”
Il gruppo restò inebetito.

Nick sorrise: “Vi avevo detto di stare tranquilli”.
I ninja lo guardarono con sguardo vuoto e gridarono: “Perché cavolo non ci hai detto che sono addomesticati!”
“Addomesticati?” chiese la bestia “Noi non siamo animali”.
“Come sarebbe a dire che non siete animali” esplose Kiba “Vi siete visti allo specchio di recente?”
“Calmi ragazzi” disse Nick “Vi spiegherò brevemente la loro condizione, se mi concedete un minuto di attenzione”:

Il gruppo lo guardò fisso. “Bene!” disse Nick “Quelli che vedete in realtà non sono mostri, ma umani che hanno ricevuto una maledizione. Ora ve li presento.
La bestia si chiama Filippo e appartiene a una famiglia nobile. La sua trasformazione è stata causata da una strega che lo rese così. Rimarrà così fino a quando non incontrerà qualcuno che lo amerà e che gli insegnerà ad amare.
Il minotauro si chiama Tauros: era un abile cacciatore, noto in tutto il mondo. Un giorno, però, si trovò di fronte ad una bestia maledetta che gli passò la sua maledizione, affinché capisse il rispetto per le altre creature. La sua metamorfosi è stata modificata a causa delle radiazioni che hanno reso il suo DNA instabile e mutevole in base alle emozioni, ma non ha perso la sua natura.
Il mio alter ego si è ripromesso di aiutarli a tornare normali e loro, per sdebitarsi, sono diventati i custodi di questo castello. Si materializzano solo quando esso si rivela e se ne vanno quando li congedo. È stata chiara la spiegazione?”

Gli altri annuirono e Nick sorrise.
Filippo e Tauros risero nervosamente e si scusarono per averli spaventati.
“Bene ragazzi.” Disse Nick “Adesso vediamo di risolvere il problema per il quale siamo venuti qui. Seguitemi”.

 

Il giovane condusse il gruppo in giro per il castello, mostrando loro ogni stanza: un laboratorio, una biblioteca, una cucina, un magazzino ben rifornito e molte altre stanze.
Nick li condusse nell’ala est dove, secondo le sue spiegazioni, si trovava la parte più preziosa del castello: le stanze delle grandi prove.
Per giungere a queste stanze era necessario scendere attraverso una piattaforma che funzionava come un ascensore.
“Ascolta"
disse Nick a Naruto "Devi scendere là sotto da solo. Una volta che sarai arrivato a destinazione, ti troverai di fronte un lungo corridoio pieno di porte. Entra nella porta che s’illuminerà al tuo passaggio, solo in quella. Una volta dentro, ti troverai davanti ad un labirinto: esso è sorvegliato da due creature, dovrai affrontarle e sconfiggerle per andare oltre. È chiaro?”

“Certo!” disse il biondo “Una cosa soltanto: che succede se fallisco?”.
Nick si fece serio e, con tono lugubre, rispose: “Se fallirai, morirai”.
Tutti inghiottirono amaro.
“Ti avevo detto che saresti potuto morire. Che cosa mi rispondi adesso Naruto” disse Nick.
Il biondo abbassò il capo e respirò, poi lo risollevò e, con sguardo determinato disse: “Non ho intenzione di rimangiare quello che ho detto. Non mi tirerò indietro e non morirò: io diventerò il prossimo Hokage del villaggio della Foglia. Per questo non ho la ben che minima intenzione di tirarmi indietro, altrimenti che cosa sarei!”

“Sei uno stupido. Ecco cosa sei!” gli gridò in faccia Sakura.
“Stai tranquilla Sakura. Non morirò. E poi ho ancora molte cose da fare” disse Naruto con un sorriso.
La ragazza lo guardò con occhi commossi, perchè sapeva quali erano le altre cose.

Kakashi le appoggiò unna mano sulla spalla dicendole: “Conosci Naruto! Non è il tipo da farsi battere così”.
“Naruto” disse Shikamaru “Vedi di tornare intero, altrimenti non te la perdono”.
In tutta risposta, il giovane sollevò il pollice e disse: “Tranquilli. Tornerò!”
Dopo questo breve dibattito, il risoluto ninja si diresse verso la pedana e scese.
“In bocca al lupo ragazzo” disse Nick.
Dopo che la pedana fu scesa, il giovane si rivolse agli altri: “Forza seguitemi. Lo vedremo combattere nella stanza di osservazione” e si incamminò.

 




Nel prossimo capitolo.
Naruto si appresta ad entrare nel labirinto e, dopo i dubbi iniziali, è pronto a combattere. Cosa succederà? Tutto nel prossimo capitolo.



Spazio dell’autore: prima parte.

Io: "Perfetto. Assolutamente perfetto".
Nick: "Scusa se te lo dico, ma hai ancora molto lavoro da fare".
Io: "Lo so! Dammi, almeno la soddisfazione di complimentarmi con me stesso".
Naruto: "Fammi il favore!"
Io: "Non dirmi che sei offeso".
Naruto: "Si e parecchio! Perché non mi hai introdotto prima? Una leggenda come me, merita un posto di rilievo".
Sakura: "Che testa quadra! Nel prossimo capitolo sarai protagonista assoluto e ti lamenti."
Naruto: "Sai, mi è capitato di leggere l’altra storia che il signor autore ha fatto. Il protagonista, anche se mi fa schifo, è presentato al primo capitolo, in più si racconta in prima persona".
Sakura: "A me, invece, sembra così carino!"
Naruto: "Che ci troverai mai in uno come quello, senza parlare del nome che ha!".
Sakura (sguardo pericoloso): "Hai detto qualcosa?"
Naruto (spaventato): "No!"
Io: "Guarda che, in futuro, lo incontrerai. Ops! Ho fatto uno spoiler!"
Nick: "Considerando che già hai fatto uno spoiler anche in quella storia, direi che è un vizio".
Io: "… Che sbadato!"
Tutti: "BACAERO!"
Io: "Mi dite questo eh? Allora niente più ramen!"
Naruto: "NOOOO!"
Nick: "Capirai!"
Io (col sorrisetto): "Guarda che spiffero alcune cosine che ti sono avvenute nel Fantasy!"
Nick (suda freddo): "Non.. vorrai mica dire?"
Io: "Esatto! Muahahahah!"
Nick (occhi stralunati e mani in avanti): "E’ un ricatto. Voglio il mio avvocato!"
Io: "Spiacente; storia mia, decisioni mie".
Nick: "Sono il protagonista, accidenti!"
Io: "Chissà se sarà sempre così!"
Nick: "Cheeeeeeeee!"

E dopo questa piccola sceneggiata,  vi saluto e alla prossima.


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Capitolo 16
*** La prova di Naruto ***


16. la prova di Naruto

Ehilà! Ben ritrovati. Sono lieto di presentarvi un capitolo dove Naruto inizia una prova incredibile. Prima di presentarlo, però, rispondo a una recensione che, finalmente mi è arrivata.

DK86: ti ringrazio per avermi indicato i problemi e le imprecisioni che ho commesso. Ti prego, se mai ne rilevi delle altre, fammelo sapere.

Detto questo, chiedendovi di commentare, vi auguro buona lettura.                                                    
Unì’ultima cosa: il capitolo sette è stato completamente rinnovato, se volete, leggetelo.

 

 

La pedana stava scendendo e Naruto cercava di calmarsi (ma lo sanno tutti che è difficile che stia calmo).

Si chiedeva che cosa avrebbe dovuto affrontare e, al solo pensiero sudava freddo.                                     
“Ah ah ah!” rise la volpe, materializzatasi alle sue spalle.                                                                           
“Cosa!” fece Naruto stupito “Come diavolo hai fatto a comparirmi dietro?”                                                 
 
“Non ti stupire Naruto” disse la volpe “Ora che sono diventato il tuo spirito posso apparire davanti a te tutte le volte che voglio. Ovviamente sono ancora sigillato e non posso uscire completamente se non lo vuoi tu”.                                                                                                                                  
“Ah ho capito” disse Naruto “Si può sapere che vuoi?”                                                                                
“Niente!” disse la volpe “Volevo vedere la tua faccia terrorizzata all’idea di affrontare l’ignoto. Prima eri così sicuro di te: hai detto di non aver paura e altre scemenze del genere..  dov’è finita la spavalderia di prima?”

Il giovane strinse i pugni: “Non ho paura. E poi che ne sai tu stupida volpe. Anche se avessi paura, affronterei qualsiasi cosa. E sai perché? Io devo fare ancora molte cose e, soprattutto, salvare un amico”.

Mentre diceva queste parole, ripensava a Sasuke, il suo compagno di team e migliore amico, scappato dalla Foglia per avere il potere da Orochimaru e soddisfare il suo desiderio di vendetta verso il fratello.                                                                                                                                          
Il suo principale obiettivo, in quel momento era riportare il suo amico a casa e, per farlo, doveva diventare più forte a qualsiasi costo.

Mentre pensava a questo, la pedana si fermò e il giovane si riscosse dai suoi pensieri. Si rivolse nuovamente alla volpe: “Se mi vuoi aiutare in questa sfida, sei la benvenuta; se vuoi criticarmi, tornatene da dove sei venuta.  Mi sono spiegato?”                                             
“Perfettamente” disse la volpe “E visto che so che non riusciresti a fare niente senza di me, ti sarò di supporto. Sono, comunque obbligato a darti una mano, visto che sono il tuo spirito”.              
“Bene!”

 

Il giovane scese dalla pedana e s’incamminò per un lungo corridoio pieno di porte.                             
La cosa aveva dell’incredibile: ogni porta distanziava l’una dall’altra pochi centimetri, quasi come se fosse magia.

Anche se poco sveglio, il ragazzo capiva che era impossibile che ogni stanza avesse un labirinto in cui affrontare una prova. Poi ricordò la frase detta da Nick: “Nel mi mondo, niente è impossibile”.                                                                                                                                    
“Che sia davvero possibile?” mormorò.

Camminò per alcuni minuti e, alla fine, una porta alla sua destra s’illuminò. Il giovane ricordò quello che gli aveva detto Nick e, dopo aver deglutito, prese la maniglia della porta e la aprì.                                                                                                                                                                   
Davanti a lui apparve uno spiazzo e, a pochi metri, un enorme labirinto.

“Sai volpe” disse Naruto “Forse, adesso ho un po’ paura!”                                                                                  
“E’ naturale!” disse il demone “Ti confesso che me n’è venuta un po’ anche a me”.                    
“Davvero?” chiese lui senza distogliere gli occhi dal labirinto.                                                          
“No!” disse la volpe con una risata.                                                                                                              
Il demone smise di ridere e osservò il labirinto. “Beh! Che stai aspettando? Entra!”.                               
Naruto deglutì di nuovo ed entrò nella stanza.

La porta si chiuse con un tonfo, facendolo saltare all’indietro.                                                                   
Il ragazzo afferrò la maniglia e cercò di riaprirla, ma non ci riuscì.                                             
“Cavolo!” disse “Siamo chiusi dentro”.                                                                                                       
“Te ne stupisci!” disse la volpe “E’ probabile che non si riaprirà fino a quando non avrai superato la prova o sarai morto. Ora spetta a te decidere quale delle due opzioni ti aggrada di più”.                                                                                                                                                                 
Naruto si voltò verso il labirinto: “Non è ovvio? Devo superare la prova e lo farò”.

Non era convinto di quello che diceva, ma non poteva permettersi di perdere tempo in quel modo, perciò decise di farsi forza e di andare avanti.

 

Nel frattempo, nell’ala est, Nick aveva condotto i ninja della Foglia in una stanza, in cui c’era un enorme schermo che mostrava quello che stava accadendo a Naruto. Tutti erano preoccupati per il loro amico.

“Accidenti. Naruto è davvero messo male” disse Kiba “Si trova dentro un labirinto e non può più uscire. Poteva dirglielo signor Nick. Almeno gli avremmo fatto l’ultimo saluto”.                               
“Smettila!” disse Sakura furiosa “Non fare il pessimista in questo modo. Signor Nick ce la può fare?”                                                                                                                                                           
“Questo dipenderà solo da lui” rispose Nick.                                                                                      
“Allora dovremo dire addio a un amico” fece Kiba serio.                                                          
“Andiamo Kiba, smettila di essere così pessimista” disse Hinata spaventata.                                       
“Non sono pessimista, ma realista. Guardate come trema dalla paura!” disse Kiba.

“Adesso!” disse Neji “Ma come si comporterà quando entrerà?”                                                               
“Allo stesso modo” disse Kiba secco.                                                                                                           
“Non obbligatoriamente” disse Shikamaru “Conoscendo Naruto,  non si lascerà prendere dal panico ancora per molto. Inoltre credo di aver capito il significato del labirinto”.                         
“Cosa!” dissero tutti.

“Andiamo. Persino un bambino ci arriverebbe” continuò lui “Il labirinto rappresenta la vita dell’uomo. La vita è piena di alti e bassi, di curve e controcurve, che si districano in una marea infinita di strade spesso senza uscita. In un simile intrico, l’uomo può perdersi senza la giusta risolutezza. Tuttavia, se riesce a mantenere la lucidità, la strada gli appare chiara e dritta ed è in grado di vederne la fine. Non è forse così signor Nick!”

Nick sorrise compiaciuto e annuì: “Il tuo ragionamento è giusto, ma c’è una cosa che hai mancato. Il labirinto è una prova per crescere e dimostrare la propria maturità e anche qualcos’altro, che solo Naruto potrà scoprire. Ma credo che sappia già cosa sia”.                                   
“E che cosa sarebbe?” chiese Shikamaru.                                                                                                   
Nick non rispose e osservò lo schermo.

 

Naruto si picchiò le guance e, con un sorriso risoluto disse: “Ok! Basta lagnarsi. Sto arrivando e guai a chi mi ferma” ed entrò nel labirinto.

Al suo interno il silenzio era assoluto, l’aria stessa diffondeva questa sensazione.                                                   
“C’è troppo silenzio” disse la volpe “E non mi piace!”                                                                                        
“Neanche a me! Restiamo all’erta”.                                                                                                                        
“Va bene!”.

Per un tempo indeterminato, il giovane camminò in silenzio, facendo attenzione al troppo rumore e concentrando ogni senso su ciò che lo circondava.

Ogni volta che Naruto si trovava a un bivio, segnava il percorso preso con un taglio del Kunai. Molte volte, a causa di vicoli ciechi, si vedeva costretto a tornare indietro e prendeva altri percorsi, facendo lo stesso segno.                                                                                                            

Dopo l’ennesimo vicolo cieco, svoltò verso la sua sinistra e, dopo pochi metri, si ritrovò in una radura.                                                                                                                                                             
Il ragazzo vi entrò e la osservò: sembrava un posto tranquillo e apparentemente calmo. Al suo centro era piantato un grande albero: una quercia secolare con la cima ben oltre le frasche che formavano quell’intrico di strade.                                                                                
“Quell’albero capita a fagiolo. Non credi?” disse Naruto alla volpe.                                                   
“Già” disse il demone “Potrebbe essere un’idea salirci sopra e vedere dove ci troviamo, ma fai attenzione”.

“Tranquilla volpaccia” disse lui.

Usando il chakra, salì l’albero fino alla cima e osservò il labirinto.                                                            
Rimase stupito nel vedere che aveva percorso solo una cinquantina di metri dall’ingresso e che il labirinto era grande almeno il triplo della distanza percorsa.

“Accidenti!” disse il giovane “Abbiamo camminato così tanto e non abbiamo percorso nemmeno la metà di questo dannato labirinto. Uffa!”

“Naruto! Guarda laggiù, verso il centro” disse la volpe con voce agitata.                                                            
“Cosa c’è. Hai visto qualche pericolo” disse il ragazzo.                                                                                      
Naruto posò lo sguardo verso il centro e capì cosa voleva dirgli la volpe: da lì si diffondeva una luce bianca che impediva di vedere cosa ci fosse all’interno.

“Se vuoi una mia opinione” disse la volpe “dobbiamo dirigerci verso il centro. È lì che troveremo ciò che stiamo cercando, qualunque cosa sia”.                                                                              
“Si hai ragione” concordò Naruto.                                                                                                                        
Il ragazzo pensò che con un bel salto avrebbe fatto metà percorso e recuperato tempo.                 
“Con un bel salto guadagneremo del tempo. Tu che dici volpe!”                                                             
“E’ un idea!”                                                                                                                                                              
“Io direi che è una pessima idea” disse una voce alle loro spalle.

Naruto fu spinto di sotto da un forte vento.                                                                                             
Riuscì a non schiantarsi, usando alcune copie che ammorbidirono la caduta. Rialzatosi, alzò la testa per cercare il colpevole.                                                                                                                
“Cerchi inutilmente, io sono qui!” disse la stessa voce.

 

Nella stanza di osservazione tutti fecero un passo indietro per la sorpresa.                                                        
“Che diavolo è quello” disse Kakashi.                                                                                                                   
“E’ la prima parte della prova” rispose calmo Nick “Buona fortuna Naruto”.

 

Naruto spalancò gli occhi dalla sorpresa: un essere dalle sembianze semi-umane gli si era parato davanti.

Era bianco come un lenzuolo; le gambe e le braccia erano nere, con lunghi artigli che scendevano fino alle mani; il suo volto era segnato da strane righe nere, simili a lacrime, che attraversavano gli occhi gialli con la sclera verde scuro, fino alle lunghe orecchie a punta che gli spuntavano sopra la testa; dietro la schiena aveva delle grandi ali nere da pipistrello e una lunga coda, anch’essa nera, gli spuntava da dietro.

Naruto lo osservò tremante per lunghi istanti, poi recuperò il controllo di sé stesso e, puntandogli il dito contro gli disse: “E tu chi accidenti sei?”

“Dovrei risponderti?” disse l’essere con voce atona.                                                                                         
“Certo che dovresti” gli gridò Naruto “Non è buona educazione non presentarsi a un primo incontro!”

“Devi scusarmi” disse l’essere, senza mutare il tono di voce “Non sono abituato a ricevere visite e a rispondere a immondizia come te”.                                                                                            
“COSA!” gridò Naruto “Io non sono immondizia. Tacimi pure il tuo nome se vuoi, ma io mi presenterò comunque e memorizza il mio nome, perché un giorno sarò..”                                        

L’essere si era voltato e, preso un innaffiatoio, aveva cominciato a bagnare i fiori vicino la quercia, ignorandolo completamente.                                                                                                   
“EHI!” gridò Naruto “Guarda che non è educato voltare le spalle ad uno che ti parla. Chi diavolo ti ha insegnato le buone maniere!”

“Gridi troppo Naruto Uzumaki e la cosa disturba la quiete dei fiori di cui mi prendo cura” disse l’essere continuando ad annaffiare i fiori come se niente fosse.

“Che faccia tosta! Tu…” il giovane s’interrupe e poi riprese con tono più calmo “Un attimo. Come fai a sapere il mio nome?”

“La cosa non ti riguarda: lo so e basta, Naruto” disse l’essere che si voltò verso di lui “In qualunque caso, hai ragione nel dire che sia scortese non presentarsi.                                                                            
Poiché morirai credo sia giusto che tu sappia chi sarà il tuo aguzzino. Il mio nome è Ulquiorra il Murcielago”.                                                                                                                  
“Ulquiorra?” disse Naruto “Che nome strano!”                                                                                     
“E’ spagnolo se la cosa ti può interessare e significa pipistrello” disse Ulquiorra “Ma adesso, non è più il caso di parlare. Ora devi solo morire!”

Naruto richiamò la sua armatura e con tono di sfida disse: “Non illuderti. Io non morirò. Non posso: ho ancora troppe cose da fare”.

“Che sciocchezze!” disse Ulquiorra e si lanciò verso di lui.                                                                          
Naruto si preparò a un attacco frontale, ma questo non arrivò mai: Ulquiorra, con velocità assurda, si era spostato di lato, lo aveva preso per la testa e lanciato via come un peso inutile.

Naruto fu schiantato verso il muro che resse all’impatto, causandogli una lussazione al braccio.

“Com’è veloce e forte” pensò Naruto.                                                                                                            
Non ebbe il tempo di muovere un muscolo che la coda di Ulquiorra lo colpì ai fianchi, scaraventandolo verso il lato opposto.                                                                                                              
Naruto riuscì a fermarsi appena in tempo e a mettersi in piedi, ma il suo avversario gli era già vicino, pronto a colpirlo di nuovo.

Il colpo fu fermato dallo scudo della volpe, attivato appena in tempo dalla volontà del demone.

“Grazie volpe” disse Naruto.                                                                                                                       
“Di niente” disse il demone “Ma fa attenzione, non so se potrò reggere un altro colpo”.                       
“I miei complimenti” disse Ulquiorra, apparsogli dietro “Hai una buona difesa. Tuttavia.”                     
Un pugno colpì Naruto alla schiena, facendolo andare a sbattere contro la quercia.                            
“Una buona difesa non basta a fermare un attacco superiore” terminò Ulquiorra.                                      
“Sta zitto!” disse Naruto che si alzò dolorante “Ti faccio vedere io un bell’attacco”.

Il ragazzo eseguì la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo, circondando l’avversario di numerose copie e poi, con la voce di tutte le copie, disse: “Adesso è il mio turno!” e si lanciò verso di lui.

Ulquiorra non si scompose e, senza battere ciglio, sconfisse tutte le copie in poco tempo, lasciandone solo tre integre.                                                                                                                    
“Un buon trucchetto, ma completamente vano” disse Ulquiorra.

Naruto preparò il rasengan: “Questo è il mio vero attacco!”                                                                
Le copie lo lanciarono con tutta la forza che avevano e il giovane colpì lo stupito avversario all’addome scaraventandolo contro il muro.                                                                                                            
“Ti è piaciuto?” disse trionfante Naruto “A questa tecnica non sfugge nessuno. Ho vinto”

La sua euforia si spense, nel momento in cui vide l’avversario rialzarsi e completamente incolume.

“Ammetto che questa era una tecnica molto potente, ma per chi è dotato di rigenerazione accelerata, non è un problema.                                                                                                                                    
È tutto qui quello che sai fare? Ti ci vuole qualcosa di più per battermi. Peccato!” disse Ulquiorra.                                                                                                                                                                       
Alzò un dito e da esso uscì un punto nero circondato da un bagliore verde scuro: “Ora lascia che ti mostri il mio di attacco. Cero Oscuras!”                                                                                                               
Un raggio partì dal dito e colpì in pieno Naruto che riuscì a sopravvivere grazie allo scudo, che si infranse.

“Notevole!” commentò Ulquiorra “Sei sopravvissuto grazie al sacrificio dello scudo. Tuttavia hai solo ritardato l’inevitabile. Non sopravviverai al prossimo” e ne lanciò un altro.                                              
Per cercare di difendersi, Naruto eseguì un’altra moltiplicazione: fu investito dalla potenza del colpo, ma riuscì a salvarsi di nuovo, perdendo l’armatura e riscontrando diverse ferite in tutto il corpo.

 

Nella stanza tutti osservavano senza fiato.

Neji, recuperando per primo la parola disse a Nick: “Signor Nick, dovete fare qualcosa o Naruto morirà”.                                                                                                                      

“Mi dispiace” disse Nick “Ma non posso fare niente.  Vorrei andare ad aiutarlo, ma non posso. Solo chi è scelto può andare nel labirinto; nessun altro è ammesso. Non possiamo fare niente per Naruto se non pregare per lui”.                                                                                                 
“Pregare!” disse furioso Kiba “Accidenti è lei il padrone del castello. Deve essere in grado di fare qualcosa”.                                                                                                                                                     
“Non nell’ala est” disse Nick “Se provo a entrare, mi ritroverò espulso dal castello fino alla fine della prova”.                                                                                                             

“Fino alla fine” continuò Kiba “Questo vuol dire che non possiamo fare niente?”                                          

“No. Mi dispiace” rispose Nick.                                                                                                                       
“E’ inammissibile!” disse Tsunade “Non permetterò che un mio ninja sia ucciso senza fare niente!”                                                                                                                                                               
“Ciò che possiamo fare è solo sperare nella sua vittoria” disse Nick.                                                                    
 
“E a che scopo?” disse Neji “Le preghiere non serviranno a salvarlo. È impossibile”.                                  
“La parola “impossibile” non esiste” disse fermo Nick “La usano solo gli ignoranti per giustificare la loro ignoranza e Naruto ne è la dimostrazione vivente che nulla è impossibile”.                   
Tutti lo fissarono colpiti senza riuscire a dire una parola.                                                                             
“Forza Naruto! Vinci!” disse debolmente Hinata a mani giunte.                                                                            
Gli altri si voltarono verso di lei e la guardarono stupiti.                                                                              
“Che cosa hai detto Hinata?” fece Shino.                                                                                                            
Hinata abbassò il volto poi, dopo alcuni istanti, gridò con tutta l’anima: “Forza Naruto!”

 

Nel labirinto, Naruto era a terra incapace di rialzarsi.                                                                          
“Maledizione! Maledizione! Non posso arrendermi. Non posso. Io... io devo vincere, per andare avanti e per salvare Sasuke da Orochimaru. Non ho intenzione di fermarmi qui” disse il giovane.

“Sono impressionato!” disse Ulquiorra “Ti ho colpito due volte con il mio Cero Oscuras e sei ancora vivo. Sei davvero duro a morire. Sarai un concime perfetto”.                                               
“Concime!” disse Naruto.

“Esattamente!” disse Ulquiorra mentre lo prendeva per la colletta “Vedi: tutti coloro che sono venuti qui hanno perso contro di me. Per non sprecare i loro corpi, li ho seppelliti in delle fosse attorno a questa radura, rendendola fertile e permettendo la crescita di questi fiori. Non fraintendermi, faccio questo per onorare la morte dei coraggiosi, o dovrei dire, degli sventurati che hanno tentato questa prova. La quercia che vedi è la pianta sotto cui ho seppellito più individui: dai loro corpi essa ha preso nutrimento ed è cresciuta fino a raggiungere le dimensioni attuali. Quando avrò posto fine alla tua esistenza ti seppellirò vicino ad essa e il tuo corpo diventerà concime per questa pianta e per le altre che verranno, consolando la mia malinconica solitudine fino alla fine dei tempi”.

Naruto strinse i denti furioso: “Ma quale solitudine. La tua è solo una scusa.”                                  
“Prego?” disse Ulquiorra.                                                                                                                             
“Vuoi onorare le morti di coloro che hai ucciso, seppellendoli qui? Tu fai questo solo per soddisfare un tuo desiderio egoistico. È questo il tuo obiettivo? Mi fai schifo Ulquiorra. ” gli disse Naruto con disprezzo.                                                                                                               
“Desiderio? Obiettivo?” fece lui “No ragazzo. Io non ho alcun desiderio o obiettivo. Sono una creatura vuota, che non prova emozioni o interesse per nessuno né per se stesso. Sono qui perché sottostò al volere di chi mi è stato superiore e mi ha imposto di stare qui dandomi uno scopo: che è impedire l’accesso alla seconda parte del labirinto a tutti i deboli che si avventureranno qui. Ora hai capito Naruto?”

Ulquiorra fissò il giovane con sguardo inespressivo, ma sembrò trapassarlo da parte a parte, tanto forte ne era l’intensità.                                                                                           

Naruto digrignò nuovamente i denti: “Non mi importa quale sia il motivo per cui ti trovi qui, né chi ti ha gettato qua dentro. So solo una cosa: io ti sconfiggerò, a qualsiasi costo. A differenza di te io ho un sogno, un obiettivo, un’aspirazione; pertanto non posso morire per nessun motivo”.

Lo sguardo di Ulquiorra cambiò per pochi istanti, poi tornò inespressivo come sempre: “Che sciocchezze! Porrò fine alla tua vita qui e subito”.                                                                                                     
Con suo stupore, vide Naruto alzare il braccio destro e stringergli il polso con una forza incredibile, costringendolo a lasciare la presa e ad arretrare.                                                                                
Con suo immenso stupore, vide le ferite di Naruto rimarginarsi a velocità incredibile e il suo corpo si circondò di un’aura rossa.

Naruto alzò lo sguardo, rivelando il potere della volpe.                                                                                
“Ma cosa sta succedendo? Chi è questo ragazzo in realtà?” pensò.                                                                         
“Si può sapere chi sei?” disse Ulquiorra.                                                                                                             
 
“Quello che ti prenderà a calci!” disse minacciosamente il ragazzo.

Dopo questa frase sparì agli occhi della creatura e gli apparve davanti, colpendolo con un pugno.                                                                                                                                                            
Ulquiorra fu scagliato contro la quercia che, a causa della potenza, fu spezzata e cadde a terra con un tonfo.                                                                                                                                                                  
Una volta rialzatosi, Ulquiorra, osservò la scena con rabbia negli occhi: “Come… come hai osato!”

Non ebbe il tempo di muoversi che Naruto gli si parò davanti e cominciò a colpirlo con una serie di colpi.                                                                                                                                                      
Con un rapido movimento, Ulquiorra riuscì ad allontanarsi dal ragazzo e col suo solito tono disse: “Sei più forte di quanto pensassi. Mi complimento. Finalmente c’è qualcuno con cui vale la pena impegnarsi davvero”.

“Impegnarti?” fece Naruto.                                                                                                                   
“Esatto!” rispose lui. “Lascia che ti mostri la mia vera forza”.                                                                        
Dopo quelle parole, l’aria tremò e dal suo corpo uscirono tracce di energia.; dopodiché si lanciò all’attacco.                                                                                                                                                          
I due si scambiarono una rapida serie di colpi, senza arretrare. { per darvi un'idea pensate allo scontro Lucci Rufy alla fine del loro incredibile scontro}                                                                         
Ulquiorra si scansò e lanciò il suo Cero Oscuras. Naruto rimase immobile e gridò.                                           
Il colpo di Ulquiorra si annullò e una raffica investì l’essere alato trascinandolo indietro.

“Notevole!” commentò lui “Credo valga la pena mostrarti la mia tecnica più potente”.               
Ulquiorra avvicinò le mani e poi spalancò le braccia: da quel movimento uscì una lancia di energia verde che lui chiamò “Lanza del Relampago”. Afferrò la lancia con la destra e, presa la mira, la lanciò verso Naruto.                                                                                                                     
Il giovane ninja rimase fermo; poi, quando la lancia era a pochi centimetri da lui, inclinò la testa. La lancia gli passò a fianco e andando a colpire la parete del labirinto che esplose con un boato assordante.

Naruto fu investito dall’onda d’urto e per alcuni istanti scomparve dalla vista dell’avversario.             
“Come pensavo!” disse Ulquiorra “Non sono ancora capace di maneggiarla bene”.                         
“Dunque è per questo che non mi hai colpito” disse Naruto non ancora visibile.                                     
“Non lancio un colpo a vuoto” rispose Ulquiorra “E’ solo uno spreco di energia” e, dal nulla ne fece apparire una seconda.

Gli occhi di Ulquiorra ebbero un altro sussulto: quando Naruto riapparve, il suo corpo fu avvolto da una strana energia rossa che prese la forma di una volpe. Era quello che si definiva “Strato del demone”.                                                                                                                                                   
“Hai un potere davvero curioso ragazzo” commentò Ulquiorra “Non ti chiederò come ce l’hai ma è evidente che si attiva con le forti emozioni. Ma non illuderti: il risultato finale sarà la tua morte”.                                                                                                                                                           
Naruto, in tutta risposta, alzò un braccio e il manto si allungò verso l’avversario.                                    
Ulquiorra lo scansò e cercò di avvicinarsi a lui, ma fu bloccato dalla proiezione del braccio che, tornato indietro, lo aveva afferrato e gettato via.                                                                                       
Il primo guardiano fu schiantato contro il muro, ma si rialzò immediatamente senza un graffio.                                                                                                                                                                       
“E’ inutile ragazzo. Ti ho già detto che sono dotato di rigenerazione accelerata. Hai davvero una testa dura”.                                                                                                                                                           
“E’ una mia caratteristica!” rispose il biondino ringhiando.

Dopo queste parole, il braccio sinistro del ragazzo si afflosciò e cadde come un peso morto.

“Questa non ci voleva” pensò “Come allora, non lo riesco più a sentire”.                                                        
“A quanto sembra il tuo potere comporta dei limiti Naruto Uzumaki” disse Ulquiorra “E’ evidente che il tuo corpo non può reggere a lungo quel potere. Sei già al limite, a quanto sembra, che peccato!”

“Non illuderti. Anche se non posso usare un braccio, me ne resta un altro e, all’occorrenza, ti prenderò a calci e a testate. Non mi arrenderò tanto facilmente!”                                                                         
“Che sciocchezze! Cerchi solo di rinviare l’inevitabile. Ma adesso basta trattenersi”.

Nel dire queste parole, Ulquiorra creò un altro giavellotto, con la differenza che aveva lo stesso colore del suo raggio nero                                                                                                     

“Questa è una tecnica che non ho mai sperimentato: è l’unione tra il mio Cero Oscuras e la mia Lanza del Relampago. L’ho chiamata “Lanza della Muerte”. Addio” e la lanciò.

Naruto riuscì a scansarsi, ma il colpo atterrò a pochi metri da lui, generando una terribile esplosione.

 

Nel prossimo capitolo.                                                                                                                                                               
Lo scontro tra Naruto e Ulquiorra sembra giunto a conclusione. Naruto deve fare qualcosa o morirà.                                                                                                                                                                              
Non perdetevi il prossimo capitolo. Alla prossima e buona Immacolata Concezione.

 

Angolo dell’autore.

Naruto: “Ehi Ulquiorra posso chiederti una cosa”.                                                                          
Ulquiorra: “Cosa c’è?”                                                                                                                       
Naruto: “Da dove vieni?”                                                                                                          
Ulquiorra: “Non lo so!”                                                                                                                  
Naruto: “Hai perso la memoria?”                                                                                                              
Ulquiorra: “No!”                                                                                                                                  
Naruto: “E allora come fai a non sapere da dove vieni?”                                                               
Ulquiorra: “Non lo so!”                                                                                                                        
Naruto: “MA SAI SOLO DIRE QUESTO?”                                                                                  
Ulquiorra: “Si!”                                                                                                                            
Naruto: “Autore ma da dove accidenti lo hai tirato fuori questo qui?”

Io: “Quello che vedi è una versione leggermente modificata di uno dei personaggi del manga di Bleach. All’Ulquiorra che ho presentato manca il buco da Hollow e la resurection, inoltre, come si può vedere, ha il pollice verde”                                                 
Naruto: “Cosa! Cosa accidenti sarebbe ‘sto Bleach?”                                                        
Ulquiorra: “Un manga molto interessante direi”                                                                    
Naruto (faccia incavolata): “Allora lo sapevi!”                                                                              
Ulquiorra: “Si!”                                                                                                                                      
Naruto: “RICOMINCI!”                                                                                                                         
Ulquiorra: “Cero Oscuras” colpisce Naruto in piena faccia.                                                            
Naruto: “Ahia!”                                                                                                                                   
Io: “Naruto, credo valga la pena che cominci a leggere questo fumetto”.                         
Ulquiorra (prende il fumetto dalla mie mani): “Leggete Bleach. Chissà: in futuro potrebbe apparire. Vero signor autore?”

Si guarda intorno per cercarmi, ma non mi trova. Allora si siede su Naruto e comincia a sfogliare il fumetto.                                                                                                          
Naruto: “Levati di dosso!”                                                                                                        
Ulquiorra: “Mi dispiace, sono in pausa fino al prossimo capitolo”.                                                 
Naruto (in lacrime): “Qualcuno mi aiuti!”

 

Alla prossima e buona settimana.  

 

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Capitolo 17
*** Un nuovo amico ***


17. un nuovo amico

Ciao a tutti. Oggi vi faccio vedere la conclusione della prima parte del labirinto, sperando che non sia troppo scontata.
Prima di presentare il capitolo rispondo a chi ha recensito.

 

LETTORE 01: Grazie per l’apprezzamento e per la pazienza che hai portato. Continua a seguire e grazie.

 

Detto questo, chiedendo un commento, vi auguro buona lettura.

 

 

 

 

“No!” gridò Sakura.
“L’ha ucciso” disse Ino sconvolta.
“Dannazione!” disse Shikamaru.
“Che cosa intendi fare Nick! Rispondi” urlò Tsunade.
“Tranquilli! Non è ancora finita. Lo sento” rispose Nick.
“Ma che diavolo dici!” urlò Kiba “Quella cosa è saltata in aria a pochi metri da lui. Non può essere sopravvissuto”.
“Quando ho detto che lo sento, vuol dire che percepisco ancora la sua energia. È debole, ma c’è ancora, spero che abbia un asso nella manica anche lui, oppure” Nick si bloccò.
“Oppure?” chiesero i ragazzi in coro.
“Oppure morirà!” disse Kakashi atono “Quel potere che ha avvolto Naruto è tipico della volpe: ma ora che questo e l’armatura sono andati distrutti, non c’è più speranza”.
“Non è detto” riprese Nick “L’armatura in realtà è uno spirito e gli spiriti non possono morire. Inoltre, quello non è il vero potere di Naruto”.
Tutti si voltarono verso di lui senza capire.
Nick, senza staccare gli occhi dallo schermò continuò: “Naruto, così come tutti voi, ha un potere latente, che adesso è stato risvegliato. Deve solo scoprirlo e vincerà!”
“Ne sei sicuro” chiese Sakura.
Nick annuì.

 

 

La nube di fumo, provocata dall’esplosione, si diradò a seguito dell’aura di Ulquiorra, completamente illeso ma ansante.

“Mi hai fatto davvero faticare ragazzo. Nessuno, tranne chi mi ha chiuso qui, ci era mai riuscito. Sono davvero sorpreso nel vedere che sei sopravvissuto all’esplosione. Evidentemente quella strana forza ti ha protetto. Mi complimento, ma adesso è finita”.
Naruto era a terra esanime e incapace di muoversi. Sembrava giunta la sua fine.

 

“Avanti. Alzati!” si ripeteva “Non puoi andartene così. Hai molte cose da fare: devi dichiararti a Sakura, devi diventare Hokage, devi salvare Sasuke.
Sasuke, devo riportarti a casa: l’ho promesso ed io mantengo sempre le mie promesse”.

Tuttavia, per quanto ci provasse, non riusciva ad alzarsi e sentiva Ulquiorra avvicinarsi sempre di più.
“Sembra davvero finita!” pensò il giovane “Che ne sarà delle promesse che ho fatto e di tutte le cose che ho detto? Non posso e non voglio rimangiarmi le mie stesse parole. Non me lo perdonerei mai!”
“Allora rialzati!” disse una voce sconosciuta.

Naruto aprì gli occhi: non si trovava più nel labirinto, ma in un luogo che la parola "immenso" non bastava a definire.

Sembrava fluttuasse in un cielo pieno di stelle e strane nuvole.
“Nuvole?” urlò spaventato “Quelle non sono nuvole ma galassie!”
“Esatto ragazzo! Noto con piacere che qualcosa la sai!”
Naruto si voltò verso la voce e si sentì mancare il suolo sotto i piedi (che, ovviamente, non c’era): davanti a lui era apparso un uomo anziano vestito di bianco e con un copricapo bianco su cui era raffigurato il simbolo del fuoco.
Era il terzo Hokage, morto da poco a causa di Orochimaru.

“Terzo Hokage!” disse.
Il vecchio saggio sorrise: “Non proprio. Ai tuoi occhi appaio come il terzo Hokage, ma in realtà non sono lui!”
“Cosa! E allora chi sei?” chiese Naruto spaventato.
“Sono l’universo”.
“L’universo?” ripeté Naruto.
“Esatto” rispose “Ora ti spiego tutto, se mi concedi un po’ del tuo tempo”.
“Lo farei volentieri, ma adesso sto combattendo” rispose lui.

“Di questo non ti devi preoccupare: ho fermato il tempo per poterti parlare, Naruto”.
“Davvero? Forte! Allora sono tutt’orecchie”.
“Bene!”
Si schiarì la gola e cominciò: “Come ti ho già detto, io non sono il terzo Hokage, ma appaio così per un motivo preciso. Quest’umano è stato per te una persona importante e tu, a modo tuo, lo hai amato ed ammirato.”

“Eh! Eh!” sorrise Naruto “Chi non ammirerebbe il terzo Hokage?”
Poi, il ragazzo abbassò lo sguardo: “Inoltre mi ha insegnato qualcosa di molto importante. Forse è per questo che sei apparso così”.

“Esatto ragazzo” rispose l’universo “Ma sai perché ti sono apparso adesso? Perché questo è forse il momento in cui hai raggiunto la massima disperazione.
So benissimo che la tua infanzia non è stata rose e fiori, ma hai trovato un modo per risollevarti, cosa che non riesci a fare ora.
Inoltre io non appaio a chiunque, ma solo a coloro che sono degni di usare il mio potere”.
“Usare il tuo potere?” chiese Naruto.
“Esatto. Tra tutti i miliardi di esseri viventi che vivono nelle varie galassie, solo quattro in ogni generazione sono scelti per questo. Nick stesso è uno di questi”.

“Davvero?” disse il ragazzo sorpreso “Ecco perché è riuscito a battere Orochimaru”.
“Ti sbagli Naruto. Nick ha sconfitto Orochimaru, quando non aveva ancora quel potere.
Lui appartiene alla vecchia generazione: ora è tempo che la nuova avere la facoltà di usare il mio potere.
Tu sei il primo di questi quattro che io ho reputato degno. Bada: non è qualcosa che si eredita: solo io a decido a chi concederlo”.
“Ho capito!” disse Naruto “Però perché lo fai? È vero mi sento onorato, ma non capisco il perché”.

“La tua è una giusta curiosità.
Io concedo il mio potere perché so che un giorno: sarà proprio uno di voi a dissipare per sempre il male dal tutto e a creare un nuovo equilibrio.
Creare un nuovo equilibrio è il sogno di Nick, ma ritiene di non essere lui quell’eletto; per questo sta cercando altri “guerrieri universali” in grado di farlo.
Tu sei uno di questi guerrieri: in questo momento  lui sta pregando per te, sperando in un miracolo e non è il solo. Ascolta”.

Delle voci giunsero alle orecchie del giovane: erano quelle dei suoi amici che facevano il tifo per lui e pregavano perché si rialzasse.
“Ti amo!” disse una voce che non riuscì a distinguere a chi appartenesse.
“Di chi era quella voce?” chiese Naruto.
“Non te lo posso dire ragazzo” rispose l’universo “Ma lo potrai scoprire se vincerai. Non lasciarti andare Naruto. La battaglia è appena cominciata: ora ci sono io a darti una mano.
Ricordati: tu sei un guerriero universale e io ti aiuterò sempre”.

 

Naruto aprì gli occhi: era tornato nel labirinto e Ulquiorra era davanti a lui, stupito.
“Impossibile!” disse Ulquiorra “Come hai fatto a rimetterti in piedi?”
Il ragazzo, inconsciamente, si era rialzato e adesso guardava l’avversario risoluto.
“Un mio amico mi ha detto che la parola “impossibile” non esiste” disse calmo.

Ulquiorra non rispose.
“C’è una cosa che ti devo dire, prima di riprendere” fece un lungo respiro e disse “Scusami”.
“Scusarti? E per cosa?” disse Ulquiorra stupito.
“Per averti detto quelle cose. Non le pensavo davvero.” Rispose lui “Sai: ho il brutto vizio di non calibrare bene le parole quando perdo la calma. E, di solito, la perdo sempre!”
“Capisco!” disse Ulquiorra “Il cosiddetto senso di colpa alla fine ha avuto la meglio sulla tua stupidità.
Di solito non do retta alle offese. Tuttavia, visto che me lo chiedi, accetterò le tue scuse. Questo sarà l’unico gesto che farò in tuo favore. Da adesso non mi fermerò fino a quando i tuoi occhi non si saranno chiusi per sempre”.
“Non illuderti Ulquiorra” disse Naruto “Sarò io a vincere. Ti batterò qui e adesso”.
“Invoca il mio nome Naruto” disse l’universo.
“Basta parole. Passiamo ai fatti. UNIVERSAL POWER!” gridò il giovane.

Una colonna di luce arancione si alzò dal corpo del giovane, scomparendo oltre il soffitto.

 

Nella sala d’osservazione tutti osservarono senza fiato la scena., tutti tranne Nick, che era euforico.
“SIIIIII!” gridò “Era questo quello che speravo. FORZA NARUTO! Libera il tuo vero potere!”

 

“Che cos’è questa energia” disse Ulquiorra.
L’essere alato ebbe un altro colpo: l’armatura, che era stata distrutta, si ricompose nuovamente, assumendo una forma nuova.
“Che sia questo ciò che Nick intendeva per legame più saldo?” Pensò Naruto, mentre si osservava.
“Ehilà! Eccomi di nuovo.” Disse la volpe “Che mi sono perso?”
“Parecchio!” disse Naruto “Ma adesso non ho tempo per dirtelo. Devo andare avanti”.

“Non illuderti. Ti fermerò qui e subito” disse Ulquiorra con una seconda lancia nera in mano che lanciò.
Naruto la prese con una mano e la lanciò lontano, facendola esplodere.
“Impossibile. A mani nude” esclamò Ulquiorra.
“Te l’ho detto” fece Naruto “Non esiste la parola Impossibile!”

Il ragazzo, con un rapido movimento, gli fu davanti e lo colpì con un destro.
Ulquiorra fu scaraventato contro il muro e si rialzò ansante.

“Arrenditi è finita!” disse Naruto.
Ulquiorra si alzò: “MAI!”

“Allora prendi questo”. Il ragazzo si lanciò verso di lui con il pugno chiuso e gridando: “KYUUBI EXPLOSION!”
Un’incredibile energia, con le sembianze della volpe, colpì Ulquiorra in pieno petto, lanciandolo in aria e facendolo sbattere, con un tonfo, contro la parete.

 

Ormai senza forze Ulquiorra cadde verso il suolo. Sotto di lui si trovava una trave di metallo, dimenticata dal tempo, ma molto affilata.

Fu solo grazie a Naruto, che lo prese al volo, se non finì trapassato.
Il giovane cercò di riscuoterlo e, alla fine ci riuscì.
“Perché mi hai salvato!” gli chiese.
“Come perché? Non ha senso che tu muoia. Per questo ho cercato di trattenermi” rispose lui.

“Cosa?” disse Ulquiorra scosso.
“Non è giusto che tu muoia perché qualcuno ha deciso così. Chi ti ha chiuso qua dentro ha deciso così solo per un proprio fine. Nessuno deve essere usato come un giocattolo, pertanto non ti permetterò di morire qui Ulquiorra” disse il ragazzo, mentre lo Universal Power si dissolveva.
“Capisco!” disse debolmente Ulquiorra “Dunque è questo ciò che voi chiamate rispetto?”.

“Si ed è anche amicizia!” disse Naruto sorridente “Io te la offro e spero che l’accetterai” e gli tese la mano.
“Stai decidendo per me, così come fece lui, per darmi uno scopo”.
“Io ti do una mano: lo scopo lo troverai da solo” gli disse Naruto.
“Una mano? Uno scopo mio? Non so se sia possibile. Ma voglio crederci questa volta” e prese la mano del ragazzo.

In quel momento Ulquiorra fu ricoperto da una strana luce e scomparve lasciando una carta nelle mani di Naruto che lo riproduceva perfettamente.
“Ulquiorra!” disse Naruto.
“Tu mi hai dato pace Naruto Uzumaki e, per questo veglierò su di te, per sempre.” Disse l’immagine con un leggero sorriso.
“Io, Ulquiorra il Murchielago, riconosco la mia sconfitta e dichiaro la prima parte della prova del labirinto superata”.

Il labirinto si aprì, liberando la strada verso il suo centro.
“Ora va Naruto” gli disse Ulquiorra e si avvolse nelle ali.

Il ragazzo, seppur confuso, sorrise, mise la carta in una tasca e si diresse verso il centro.

 

Nella sala tutti esultavano, contenti per Naruto.

“Evvai” disse Kiba “Sapevo che l’avrebbe fatta!”
“Ma se eri tu quello più pessimista” disse Shino.
“Non è vero!” disse Kiba “Ero solo” s’interruppe.
“Preoccupato?” finì per lui Neji.
“Esatto!” confermò lui.
“Come no?” disse ironica Ino.
“Ha parlato quella che è svenuta!” disse Shikamaru.
“Cosa!” disse lei.
“Andiamo calmatevi!” disse Choji “L’importante è che Naruto ce l’abbia fatta. Comunque è vero che sei svenuta Ino. Dovresti mangiare qualcosa tieni” e le porse il sacchetto di patatine.
“Non mangerò mai simili schifezze come te: ciccione” rispose lei furiosa. {Ops!}
Tutti si allontanarono da Choji che fece cadere il sacchetto.

Un momento di silenzio e: “IO NON SONO UN CICCIONE” urlò Choji “Proiettile umano travolgente”.
Il ragazzino, sottoforma di una palla gigantesca, si diresse a tutta velocità alla cieca. Per puro caso, la direzione era verso Nick che rimase immobile.

“Svelto! Spostati!” gli gridò Shikamaru.
“E perché dovrei. È da un po’ che non prendo a calci un pallone” disse asciutto.
Nick sollevò la gamba e, con un tiro di punta, calciò la palla umana verso il muro.

La palla umana rimbalzò sul muro e Choji, tornato normale atterrò con la faccia sul pavimento.
“Ahi!” disse Choji.
“Devi imparare a controllarti ragazzino” disse Nick “Altrimenti potresti fare male a qualcuno ed io non sarei più così delicato: mi sono spiegato?”
Choji sollevò tremante il pollice in alto.
“Bene!”

I ninja rimasero senza parole {E’ un vizio!}.

“Ora basta con queste buffonate: vi ho portato qui per vedere Naruto combattere.
Non ammetterò scenate simili fino a quando la prova non sarà finita!” disse secco.

“Sissignore!” dissero tutti di scatto.

 

 

 

Naruto si fermò un istante.

“Perché ti sei fermato Naruto?” chiese la volpe.
“Mi stavo chiedendo una cosa!” rispose.
“Che cosa?”
“I colpi che Ulquiorra ha lanciato erano devastanti; allora perché il labirinto non è stato distrutto?”
“Credo si tratti di una magia molto potente”.
“Dici?”
“SI! Ho vissuto abbastanza da capire che cose inspiegabili come questo posto sono il frutto della magia. Non so quale sia la sua natura, ma, di sicuro, ha uno scopo preciso”.
“Quando uscirò da qui, me lo farò dire da Nick; se necessario lo pesterò a sangue”.
“Ah! non vedo l’ora!”
“Forza andiamo avanti: abbiamo delle cose più importanti da fare adesso!”
“Tu hai una cosa da fare: io sono solo uno spettatore di rilievo”.
“Stupida volpe!” e riprese il cammino.

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Naruto prosegue nella prova del labirinto e incontra il secondo guardiano. Quali saranno i suoi poteri? Riuscirà il giovane ninja a vincere? Ci vediamo alla prossima.

PS: Scusate ma non so cosa mettere per l’angolo dell’autore. Cercherò di farlo la prossima volta.

 

 

 

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Capitolo 18
*** Prova-Segreti-Partenza ***


18. Prova e partenza

Salve a tutti ragazzi! Quello che vi sto per presentare è l’ultimo capitolo dell’anno: quindi dovrete aspettare due settimane per il seguito. Spero di non farvi soffrire troppo.
Prima di presentarlo, rispondo più che volentieri al commento che mi hanno fatto nel precedente capitolo.

 

Lettore 01: Come ho detto all’inizio, ho in mente di dividere la storia in stagioni; esattamente, se non cambio idea, dovrebbero essere cinque.
La prima è questa e si affronteranno i primi dieci generali infernali.
La seconda è ambientata nella serie Shippuden: aggiungerò personaggi di altri anime e alcuni originali e si affronteranno gli ultimi dieci generali infernali.
La terza è una sorta di intermezzo, in cui Nick andrà in diverse dimensioni e, affrontando vecchi e nuovi avversari, riunirà altri Sun’s Knights.
La quarta sarà un po’ particolare: con diverse forze schierate contro Nick i Sun’s Knights e alleati.
La quinta sarà lo scontro finale.
Ogni stagione prevederà almeno una quarantina di capitoli e tenderà a concludersi con un viaggio.

Mi rendo conto che questo è uno spoiler esagerato e va oltre la domanda che mi hai fatto, ma ritengo che sia un perfetto regalo di Natale per chi è curioso.

 

Detto questo, sperando che esprimiate un vostro giudizio, ecco a voi il capitolo. Buona lettura.

 

 

 

 

 

 

Il ragazzo, dopo aver camminato a lungo, giunse in un’altra radura: al di là di questa si stagliava una luce bianca; era quasi arrivato al centro.

“Ci siamo quasi” disse il ragazzo.
“Non abbassare la guardia. Ricorda che nel labirinto ci sono due guardiani. L’altro potrebbe attaccarci in un qualsiasi momento” lo riprese la volpe.

“Attaccare all’improvviso non è nella mia natura” disse una voce profonda.

Naruto saltò all’indietro e si mise sulla difensiva: “Fatti vedere chiunque tu sia!”
“Non è necessario che ti guardi attorno, io sono qui” disse e apparve pochi metri davanti a Naruto.

Il suo aspetto era completamente diverso da Ulquiorra: era un uomo alto, sulla trentina; aveva un viso sottile, con una leggera barbetta; il naso era aquilino e gli occhi erano coperti da un paio di occhiali da sole a mezza luna; i suoi capelli castano chiaro svolazzavano ribelli sul suo volto. Il resto del suo corpo era ricoperto da un lungo abito bianco con finimenti azzurro cielo.

“Cavolo! Mi aspettavo qualcuno di diverso” riuscì a dire.
“Forse fisicamente sono umano, ma la mia forza è superiore a quella di Ulquiorra, Naruto” rispose lui.
“Come accidenti fate entrambi a conoscere il mio nome?” disse lui istericamente.
“La volpe ha già dato la risposta.” Disse lui.
Naruto spalancò gli occhi.

“Questo luogo è circondato da una potente magia. È questa che ha impedito la distruzione del labirinto; è questa che ha aperto parte del labirinto stesso per lasciarti passare; è questa che permette a noi guardiani di sapere l’identità di chi entra per tentare di prendere la mistica spada di luce. Ora hai capito Naruto?” disse.
“Credo di si!” disse lui poco convinto. Ebbe poi uno scatto e riprese: “Hai detto spada di luce?”

“Esatto!” confermò “Sin dai tempi più antichi, la spada di luce è stata una degli oggetti di distruzione più potenti. Solo chi ha un cuore puro e un’anima forte potrà prenderla” .
“Cavolo!” fece Naruto allegro “Questo vuole dire che sono davvero un tipo forte”.
“No, vuole dire che hai le qualità per impugnarla. Ma la condizione è che tu mi batta, Naruto”.
“Se devo fare questo va bene. Ti batterò e mi prenderò la spada di luce.
A proposito, posso sapere come ti chiami?”

“Vuoi sapere il mio nome? Battimi e lo saprai!” rispose.
“Andiamo, Ulquiorra me l’ha detto quasi subito!” protestò Naruto.

“Io non sono Ulquiorra ragazzo!” l’aria vibrò e la terra sotto i suoi piedi si piegò.

Lo sconosciuto sollevò la mano destra e comparve una grossa e lunga spada bianca: la lama era stile occidentale e una striscia dorata la attraversava; la guardia era a forma di sole e l’impugnatura legata da una fascia bianca che pendeva verso il basso.
“Che bello spadone!” commentò Naruto.
“E non hai visto niente” disse lo sconosciuto. Abbassò la lama e ne uscì una luce bianca a mezzaluna che andò verso il giovane.
Naruto usò lo scudo per parare e ne uscì senza un graffio.

“Sei diventato più forte Naruto; complimenti. Dovrai, però, impegnarti ancora di più se vorrai battere me o Sasuke”.
“Come fai a sapere di Sasuke?” chiese Naruto.

In tutta risposta, l’avversario lanciò un secondo colpo che scheggiò lo scudo della volpe.
“Accidenti. È forte questo qui” commentò la volpe.
Un altro colpo fu nuovamente lanciato e lo scudo si ruppe.

“Se resti fermo ed esiti, ti ucciderò. Vedi di impegnarti, Naruto” disse  l’avversario.
Naruto eseguì la moltiplicazione del corpo e si lanciò contro di lui.
Senza il minimo cenno, l’ignoto avversario, lanciò un altro strano colpo: il taglio non era più unico, ma si sparpagliò in tre direzioni diverse, spazzando via tutte le copie.
“Tutto qui?” disse.
Si accorse che il ragazzo era sparito.

“Ho capito” disse “Hai usato quelle copie per distrarmi e preparare il tuo vero attacco. Tuttavia...”
La terra sotto i suoi piedi cedette e Naruto apparve dal basso, pronto a colpirlo con un rasengan.
“… Sei troppo prevedibile!” terminò, scansandosi e colpendolo con il manico della spada.
Il giovane finì a terra.

“Un trucco vecchio come questo non mi può battere. Devi cambiare inventario ragazzo”.
“E’ proprio quello che ho fatto amico” disse e scomparve.
“Era una copia!”

Il suolo si aprì di nuovo, questa volta con più buche e da esse uscirono diverse copie.
L’ignoto avversario saltò in alto e lanciò il colpo di prima.

“Guarda che io sono qui!” disse Naruto dall’alto.
“Quelle copie servivano solo a distrarmi. Dannazione!”
“KYUUBI EXPLOSION” gridò il ragazzo.

L’altro riuscì a girarsi e a ridurre i danni con un rapido fendente, ma fu spinto all’indietro e si sfracellò al suolo.
Naruto atterrò a pochi metri da lui. “Non mi sottovalutare amico. Direi di aver vinto”.

L’altro si alzò da terra e, con estrema rapidità, si portò davanti al ragazzo e lo colpì con un fendente obliquo che infranse completamente l’armatura e, senza aspettare una reazione, colpì di nuovo con l’attacco a mezzaluna.
Naruto fu investito in pieno e lanciato all’indietro contro il muro.

“Non avresti dovuto abbassare la guardia: lo si fa solo quando l’avversario non è più in grado di muoversi. Sei tu che mi sottovaluti. Per punizione disintegrerò il tuo corpo con quest’ultimo e potente attacco” e lanciò un colpo a forma di tornado azzurro e dorato.
Il colpo andò a segno e distrusse una parte del labirinto, senza che la magia che lo proteggeva potesse fare nulla.

“A quanto pare mi sono lasciato andare. Ma questo è stato il prezzo per la tua…” si bloccò.
Era apparsa una colonna di luce arancione che si stagliava alta fino al soffitto, con Naruto ansimante al centro di essa.
“Scusami universo, se sono dovuto ricorrere di nuovo al tuo potere: questa volta l’ho rischiata davvero grossa” disse Naruto.
“Non fa niente Naruto” disse la voce dell’universo.
“Notevole. Quindi è questo il tuo potere speciale!” commentò l’avversario.
“Già!” disse Naruto.
La colonna si dissipò nel nulla, lasciando il giovane scoperto.

“Avresti dovuto continuare ad usare quel potere ragazzo. In questo stato non puoi fare nulla per battermi!” disse.
“Spiacente, ma non sono abbastanza forte per poterlo usare troppe volte.E poi neanche tu sei messo benissimo” ribatté il ragazzo.

“Hai ragione: ho commesso l’errore di usare più energia del previsto e sono già a corto.
Finiamola con un ultimo colpo. Chi resta in piedi vince!” disse l’altro.
“E quello a vincere sarò io” disse sfacciatamente Naruto.

Il biondino fece una copia e preparò un rasengan, mentre l’avversario caricò nuovamente il colpo azzurro e dorato e si lanciarono l’uno verso l’altro.

Ci fu un’esplosione che fece tremare l’intero labirinto.

Quando tutto cessò, Naruto era inginocchio mentre l’avversario era in piedi a pochi passi da lui.

“Sei davvero forte Naruto. Hai fatto l’impossibile e, alla fine hai vinto. Complimenti: hai superato la prova del labirinto” disse il guardiano e cadde a terra sparendo con fioco bagliore.
“Alla fine te ne sei andato senza dirmi il tuo nome. Comunque ti ringrazio di tutto: questo scontro mi è servito a capire tanto. Grazie guardiano bianco” disse Naruto.

 

 

 

“Accidenti.” Disse Naruto “Non trovo la carta di quel tipo. Dove diavolo è. Ehi volpe la vedi?”
“No. Ma a che ti serve?”
“Mica posso lasciarlo qui, non credi?”
“Non è necessario cercarmi Naruto!” disse la voce del guardiano.

Il giovane si guardò intorno, ma non riuscì a vederlo.
“Naruto. Io sono la proiezione della spada di luce: il suo spirito”.

“Davvero? Quindi mi sono battuto contro la spada di luce stessa?”
“Esatto. Il secondo guardiano è la proiezione dell’oggetto sorvegliato nel labirinto. Solo se si riesce a battere l’oggetto stesso, esso accetta il nuovo padrone e tu lo hai fatto.
Ora non perdere tempo: dirigiti verso il centro. Da adesso in poi io sono la tua arma, usami con saggezza”.

Il labirinto si aprì e una luce bianca si propagò verso Naruto.
Il ragazzo corse verso la luce e, abbagliato, fece un passo indietro.

“Non aver paura. Tendi la mano e prendimi. Da adesso, sarò sempre con te. Buona fortuna!”
“Grazie!” disse il ragazzo.

Naruto si avvicinò e tese la mano. Mentre lo fece ci fu un ultimo bagliore e poi, da esso, conficcata nel terreno, apparve la leggendaria spada di luce.
Era una spada magnifica: la lama bianca di tipo occidentale scendeva con perfetto equilibrio verso l’elsa a forma di croce romana fatta di oro bianco, su cui erano incastonate uno zaffiro sulla parte sinistra e un rubino su quella destra.

Meravigliato, Naruto alzò la spada in alto e vide la luce investirla e farla brillare con i colori dell’arcobaleno.
“Wow!” disse.
“Vero!” confermò la volpe “Non dimenticare di prendere il fodero: è là a terra”.
Naruto spostò lo sguardo verso il fodero riccamente decorato con finimenti dorati e argentati che raffiguravano il sole e la luna.
“Uno wow anche per il fodero” dissero i due nello stesso momento e si scambiarono un’occhiata.
“Forza usciamo di qui?” propose la volpe, dopo un po’.
“Ottima idea” disse Naruto.

 

 

Nella sala d’osservazione tutti stavano esultando per il loro amico.
“Evviva! Ce l’ha fatta!” disse Sakura.
“E ha preso anche un’arma niente male” continuò Kakashi.
“Ehi ragazzi che ne dite di andargli incontro?” propose Nick.
“Ottima idea!” risposero tutti.

 

 

Pochi minuti dopo tutti si stavano complimentando con Naruto per la sua vittoria e per lo spettacolo che aveva offerto.
Naruto ringraziò e andò verso Nick.
“Hai intenzione di colpirmi Naruto?” chiese Nick.
“Era la mia intenzione!” disse il ragazzo.
“Te ne darò l’occasione durante l’allenamento” gli disse “C’è solo un’ultima cosa che devi fare adesso: scegliere un castello”.
“Scegliere un castello?” disse il ragazzo stralunato, seguito dai suoi compagni.
“Esatto!” disse Nick “Chi supera la prova del labirinto ha il diritto ad avere un castello. Venite con me!”e s’incamminò.

 

 

Il giovane condusse i ninja in una stanza vicina a quella di osservazione.
Quando entrarono, si trovarono davanti due grandi tavole: su una erano depositate diverse boccette, sull’altra invece c’erano delle statuette che raffiguravano varie creature.

“Naruto scegli quello che più preferisci e poi vedi di prendere anche un paio di quelle statuette. In realtà sono mostri-guardiani la cui specialità è la protezione dei luoghi magici. In pratica sono come Filippo e Tauros.”.
“Capisco” disse Naruto “Però, credo che me ne basterà uno solo per il castello, qualunque esso sia”.
“E chi sceglierai?” gli chiese Shikamaru.
“Non è ovvio” disse il ragazzo mentre metteva una mano in tasca e tirava fuori una carta “Io scelgo Ulquiorra come guardiano del mio castello. Forza amico vieni a fare la conoscenza dei miei compagni”.
La carta s’illuminò e da essa uscì il primo guardiano del labirinto. Tutti fecero un passo indietro.
“Tranquilli, non farà del male a nessuno” li rassicurò Naruto “Ulquiorra ti presento i miei amici”.
“Onorato di fare la vostra conoscenza ragazzi” disse Ulquiorra calmo “E altrettanto onorato di poter fare questo per te Naruto”.
Naruto sorrise.
“Bene, il guardiano è scelto: ora scegli un castello” disse Nick.

 

 

Passarono diversi minuti ma Naruto non riusciva a decidere quale castello scegliere e chiese un parere ai suoi compagni.

“Perché non prendi questo: si addice al mio modo di essere” disse Ulquiorra indicandogli un castello stile gotico.

“Non dire scemenze: non piacerebbe a nessuno. Prendi questo sembrerà di andare nel futuro” disse Kiba indicando un castello simile ad una città futuristica.
“E’ eccessivo per lui. Perché non prendi questo: mi sembra alla moda” disse Ino indicando un castello romanico.
“No, non ci si troverebbe a suo agio. Prendi questo stile romano” disse Shikamaru indicando una fortezza romana.
“Così è troppo all’antica. Perché non prendi questo: ha dei bellissimi colori” disse Sakura indicandogli un castello seicentesco con colori molto vivaci.
“Così passerà per un effeminato. Prendi questo che esprime pienamente la forza della giovinezza” disse Rock Lee indicando un castello a torre con disegnata una tigre.
“Mi state facendo confondere ancora di più le idee. E poi questi li avevo quasi tutti scartati” disse Naruto.
“Mm.. N-Naruto. Perché non prendi questo? Secondo me è quello che meglio esprime la tua personalità” disse Hinata indicandone uno molto simile ad una villa giapponese: circondato da un giardino pieno di alberi e attraversato da un piccolo laghetto.

Tutti osservarono il castello e cambiarono la loro opinione.
“Allora è deciso” disse Naruto “Questo sarà il mio castello” e lo prese.
“Evviva!” dissero tutti.

“Grazie Hinata: hai davvero occhi per le cose belle. Saresti da sposare” disse Naruto sorridendole.
“Da sposare!” disse lei rossa in volto e svenne.
Non cadde a terra perché fu presa dal suo spirito che se la caricò sul dorso.
“Mia piccola Hinata, dovrai imparare molto. Ti aiuterò io in questo, promesso” disse Rayearth.
“Grazie infinite signor Rayearth” disse Hinata, ripresasi.
“Di niente, ma, per favore, chiamami solo Rayearth, va bene?” disse lui.
“Va bene!” disse lei.

“Ma tu guarda: Rayearth! Non ti avevo visto” disse d’un tratto la volpe.
“Come al solito vedi solo quello che vuoi vedere. Non sono comunque sorpreso di rivederti” disse Rayearth.
“Io invece lo sono e molto. Dopo allora speravo di non doverti più vedere. Che scherzo crudele che ha fatto il destino” commentò la volpe.
“Già!” Disse l’altro.

“Scusate se v’interrompo”, disse Shikamaru “Ma voi due vi conoscete?”
“Da circa settecento anni” rispose Rayearth.
“Evita di parlare! Non mi va di ricordare il passato” disse la volpe.
“E la promessa fatta? Che ne è di ciò che le avevi giurato?” disse Rayearth.
“Promessa?” fecero tutti.
“Non sono affari vostri!” disse la volpe “Ciò che promisi lo manterrò fino alla morte. Non credere di potermi dire ciò che devo fare: sono più forte di allora e non mi lascerò battere una seconda volta”.
“Chee!” dissero tutti stupiti.
“Accidenti alla mia bocca. Me la svigno!” e sparì.

“Che voleva dire con “non mi lascerò battere una seconda volta”?” chiese Shino.
“Quello che ha detto!”rispose Rayearth “Io e la volpe, un tempo, ci siamo affrontati e, alla fine, riuscii a batterla e a salvare la terra che proteggevo”.

Tutti rimasero colpiti dalla cosa.
“Questo vuole dire che, se ti fossi materializzato prima, la volpe non sarebbe riuscita ad attaccare il villaggio?” disse Tsunade.
“Non posso dirlo con certezza ma credo che avrei potuto fermarla” rispose calmo lo spirito dalle sembianze di un lupo infuocato e dal lungo corno sulla testa.
Tutti deglutirono.

“Scusate!” intervenne Nick “Mi dispiace dover interrompere la cosa, ma c'è qualcos’altro che vorrei dirvi, se non vi dispiace”.
Gli altri si destarono da quella rivelazione e si concentrarono su Nick.
“Bene!” disse lui “Naruto, guarda verso la cornice della porta”.

 

Il ragazzo alzò lo sguardo verso la direzione indicata: sopra la porta c’era una ruota con disegnati diversi omini colorati e, cosa incredibile, uno di questi era identico a lui.
“Questa ruota indica tutti i proprietari di un castello. Quando gli omini sono spenti, vuole dire che il castello è dentro la boccetta; se invece è acceso, vuole dire che il castello è libero.
Infatti, il mio omino è illuminato, segno che il castello è sbloccato.
Questa ruota è presente in tutte le stanze dell’ala est di ogni castello e rappresenta il punto comune di tutti loro. Semmai ti capiterà di notare che i nostri omini sono entrambi illuminati, ti basterà girare la ruota portando il mio omino verso l’aghetto che sta qui in basso e accederai nel mio castello.
Ricorda di non farlo mai quando è spento: rischieresti di trovarti contro i miei guardiani. Quindi fa sempre attenzione”.
“Ho capito” disse Naruto “Quindi è questo il motivo per cui ci sono i guardiani. Bene lo terrò a mente”.

“Toglimi una curiosità Nick” chiese Shikamaru “Tu sapevi sin dall’inizio che Naruto avrebbe vinto vero?”
“Chi lo sa?” disse enigmatico.
“SHANNARO!” gridò Sakura mentre si lanciava verso Nick.
La ragazza fu bloccata da un’ala di Nick e chiusa nella sua morsa.

“Ti avverto ragazza: anche se non sono solito colpire le donne, sono favorevole all’uguaglianza tra i sessi. Lo dico anche a te controlla i tuoi impulsi” disse Nick calmo e la lasciò andare.
“S-Sissignore!” disse lei rigida.
“Ehi! Guarda che sei un ospite qui al villaggio della foglia e non ti permetto di fare i tuoi comodi” lo riprese Tsunade.

“Le ho semplicemente dato un consiglio. Spetta a lei accettarlo o meno!” rispose Nick.
“Comunque potevi farle male” fece Naruto “Sai che ti dico: ti picchierò a sangue per questo”.
“E non sarai da solo. Ci sono anch’io” proruppe Rock Lee.
“E una sfida eh! Va bene: raccolgo il guanto. Seguitemi” disse Nick e s’incamminò.

 

I ninja seguirono Nick per i corridoi del castello salendo le scale fino a raggiungere una terrazza squadrata in mezzo alle torri più alte.
Da lì si vedeva un bel panorama, ma non era quello il motivo per cui erano andati lì.
Nick si mise in mezzo alla piattaforma e si girò verso di loro: “Questo è il ring principale del castello. Bello vero?
Approfitto della sfida lanciatami per battermi contro tutti voi. Fatemi vedere di che cosa siete capaci”.

I ragazzi si stupirono. Shikamaru fece un passo avanti: “Anche se combattessimo tutti insieme, non avremmo alcuna possibilità. Allora perché vuoi combattere?”
“Semplice: voglio vedere quali sono i vostri poteri nascosti. Con il combattimento si manifestano più velocemente e lo avete visto. Ora basta con le chiacchiere, fatevi sotto” disse Nick e si trasformò in soleano.

Tutti si bloccarono di fronte a quell’apparizione: avevano visto che Nick era "particolare”, ma, a parte Shikamaru, nessuno degli altri lo aveva mai visto in quella forma.
“Allora! Volevate combattere, o sbaglio? Oppure avete cambiato idea” disse con tono di sfida.
“Chiudi il becco!” disse Naruto innervosito.
“Spiacente, ma uso questo per parlare!” disse provocante.

Il ragazzo si lanciò verso Nick, incurante della stanchezza, ma fu bloccato dall’ombra di Shikamaru.
“Non agire d’impulso Naruto. Se lo attacchi senza un piano non ne esci vivo”.
“E allora che cosa suggerisci?” chiese il ragazzo.
“Lasciami ragionare un attimo e te lo dico subito” rispose.

“E’ inutile che ci ragioni Shikamaru” disse Nick.
“Che vuoi dire?” chiese il giovane Nara.
“Qualunque cosa tu penserai, io la saprò in anticipo. Vi avviso che userò tutti i miei poteri senza eccezione e, tra questi, rientra anche la telepatia. L’unico vantaggio che posso darvi è che non userò le braccia. Forza, venite ad attaccarmi”.
“Forza ragazzi. All’attacco!” disse Naruto, anticipando gli altri.
Nick sorrise e incrociò le braccia.

“Vediamo se questa ti piace” disse Naruto “Tecnica seducente”.
Il biondino usò la tecnica della trasformazione e si trasformò in una ragazza bionda e nuda.
“Salve bel pennuto!” disse il ragazzo con voce sensuale.
“Non provarci nemmeno” disse Nick “Non sei il mo tipo”.

“Stupido!” disse Sakura colpendo Naruto con un pugno.
“Sakura, così mi ammazzi!” piagnucolò lui.
“Sta zitto!” gli gridò lei.

“All’attacco. Impeto della giovinezza!” gridò Rock Lee, lanciandosi contro Nick, che lo bloccò.
“Accidenti!” pensò Shikamaru “Sarebbe davvero un tipo interessante da affrontare a scacchi. Direi che non abbiamo altra scelta”.
“Ragazzi, attacchiamolo insieme” disse ai compagni.

“Va bene!” dissero tutti e si lanciarono verso Nick.

 

 

Il sole cominciò a tramontare. Tutti i giovani ninja erano a terra esausti, senza forze: nessuno di loro era riuscito a colpire o danneggiare Nick.
Il Sun’s Warrior aveva bloccato ogni loro attacco e sfondato ogni loro difesa, senza lasciare tempo di reagire, dimostrando la sua incredibile forza.
“Non male come primo giorno” commentò Nick “Avete tutti risvegliato i vostri poteri nascosti, ma vi ci vorrà ancora del tempo per padroneggiarli”.
“Non credi di aver un po’ esagerato?” disse Kakashi “Questi ragazzi sono ninja, non tipi come te, capaci di fare quelle cose. Avresti dovuto insegnargli qualcosa”.
“Quello di oggi era un test valutativo. Volevo vedere il loro livello, ma loro l’hanno trasformato in una vera e propria battaglia” disse Nick.
“Avresti potuto fermarti prima. Guarda come è ridotto il mio pupillo!” disse Gay in lacrime.
“Tranquillo: si riprenderà dopo un buon pasto e una dormita. A proposito di pasto.” Nick sentì il suo stomaco brontolare, anzi, lo sentirono tutti “Non abbiamo neanche pranzato”.

Gli adulti rimasero inebetiti.
“Se avevi fame, allora perché non hai interrotto prima?” disse Tsunade con la venetta.
“Ecco… diciamo che me ne sono dimenticato” fece Nick mettendo una mano sulla nuca.

“CHEEEEE!!!” gridarono tutti.
“Nessuno è perfetto!” disse Nick ridacchiando.

 

 

Tutti quanti si riunirono presso un locale e fecero una mangiata incredibile, lasciando di stucco tutti i camerieri.  {ingordi}
“Ah che abbuffata!” disse Naruto accarezzandosi la pancia.
“E’ vero! Non ho mai mangiato così tanto” dissero Sakura ed Ino insieme.
“Il cibo che preparano qui è davvero ottimo” disse Nick soddisfatto “Grazie per aver offerto signor Asuma”.
“Di niente!” disse un ninja di carnagione scura con i capelli neri alzati dal copri fronte mentre osservava il portafogli vuoto.

“Non ti saresti dovuto accollare tutta la spesa Asuma. Sei al verde amico” disse Kakashi.
“Ha pagato lui, perché era l’unico che, stranamente, aveva i soldi: cosa che non avevate voi” lo riprese Kurenai, una donna mora con occhi rossi.
“Touchè!!” disse Kakashi. {Non ci credo}

“Signor Asuma, vedrò di sdebitarmi per quello che avete fatto oggi!” disse Nick dispiaciuto.
“Non preoccuparti: riceverò lo stipendio domani, quindi avrò di nuovo il portafogli pieno, pronto per essere svuotato di nuovo la prossima volta” disse Asuma mentre si accendeva una sigaretta.
“Mi scusi comunque signor Asuma!” disse Nick, che represse il desiderio di tagliare la sigaretta, per non fare la figura dello stupido.
“Magari puoi smettere di chiamarmi signor Asuma e darmi del tu” disse lui.
“Come vuole... cioè, come vuoi Asuma-san” disse Nick.
“Cominciamo ad andare meglio!” disse lui.

“Ehi Nick! C’è una cosa che vorrei chiederti: come mai hai la doppia voce?” gli chiese Shikamaru.
“Doppia voce?” chiese Nick non capendo.
“Si: quando sei umano, come adesso, hai una voce più da ragazzo; mentre, quando sei in quel modo, la tua voce è diversa, direi più adulta e ispira calma” e bevve del tè.
“Sai che non me ne’ero mai accorto? Forse dipende dalla diversa età che ho in base alla forma che assumo”disse pensieroso.
“Età?” fece Shikamaru.
“Già! Vedi: all’anagrafe, come umano ho solo 19 anni, mentre, come soleano ne ho 5039” disse. {°_°}

Ci fu un attimo di silenzio, prima di un ennesimo: “CHEEEEEE!!!!!!!!!”

 

Nick si fermò al villaggio della foglia per circa dieci giorni, durante i quali insegnò ai giovani ninja a controllare le loro abilità di Sun’s Knights.
Quando, soddisfatto, vide i loro miglioramenti disse loro: “Ottimo lavoro ragazzi. Avete un discreto controllo dei vostri nuovi poteri. Sarà compito vostro adesso accrescerli.
Ricordate sempre questo: in un combattimento non sono necessari solo corpo e mente, ma anche il cuore. Dovrete imparare a controllare queste energie, ma ve le insegnerò in seguito”.

“Perché non lo fai adesso, signor Nick?” chiese Neji.
“E’ ancora troppo presto. Inoltre ho deciso di fare un giro per il pianeta alla ricerca di altri potenziali Sun’s Knights. Vi insegnerò il resto dopo che li avrò trovati” rispose Nick.
“E lei crede che ce ne siano altri?” chiese Shikamaru.
“Ne sono sicuro!” rispose lui “Continuate con la vostra professione e non tralasciate gli allenamenti. Fra non molto avremo visite da parte di un generale infernale, quindi fatevi trovare pronti”.
“Sissignore!” risposero tutti.

“Prima che tu te ne vada” lo chiamò Tsunade “Voglio che tu prenda questo. Ti permetterà il libero accesso al villaggio” e gli diede un copri fronte del villaggio della foglia. {Sogno o son desto!}
“Grazie infinite Tsunade. Lo prendo con piacere!” disse Nick e lo indossò.
“Non ti sta male” disse Sakura “Ora sei, a pieno titolo un ninja della foglia”.
“E per questo, dovrai obbedirmi, che tu lo voglia o no” disse Tsunade con un sorrisetto.

“Villaggio tuo, regole tue” commentò Nick “Sappi comunque che non starò sempre qui. Quando potrò tornerò nella mia dimensione”.
“Fino ad allora: il villaggio sarà come casa tua e dovrai impegnarti a fondo per proteggerlo!” disse Tsunade.
“E sia!” esclamò Nick “Sono sicuro che ti troverò altri potenziali Genin da tirar su. Prepara altri di questi: te lo consiglio.
A presto ragazzi” e volò via, salutato da tutti.

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Il viaggio di Nick si prospetta lungo e pieno di sorprese. Chi saranno gli altri Sun’s Knights? Riuscirà insieme con loro a sconfiggere i generali infernali?
Tutto questo e altro al prossimo capitolo.

 

 

Angolo dell’autore: Special di fine anno.

 

Io e tutti i personaggi della storia riuniti che brindiamo.
Tutti: “Salute!”

Naruto: “E’ un peccato che non abbiano mostrato lo scontro contro il signor Nick; Sarebbe stato eccezionale”.
Sauron: “Non ti montare la testa, zucca vuota. Neanche un esercito potrebbe battere il signor Nick”.
Naruto: “E tu che ci fai qui? Questa non è la tua storia!”
Sauron: “Lo so, ma il signor autore ha deciso di riunire tutti personaggi della sua storia che sono comparsi e che compariranno. Così ci conosciamo prima”.

Ragazzo vestito con un kimono nero: “Bah! Che rottura!”
Naruto: “Perché scusa? E poi, tu chi sei?”
Ragazzo col kimono: “Uh?”
Sauron: “Guarda che stiamo parlando con te!”

Ragazzo col kimono (con la venetta): “Tappatevi la bocca, mocciosi. Trovo assurdo dover comparire nella terza stagione di questa stupida storia! Che accidenti!”
Naruto e Sauron: “Non siamo dei mocciosi. E poi senti chi parla: uno che si tinge i capelli di arancione”.
Ragazzo col kimono (esplode): “Avete davvero voglia di morire zucche vuote?”
Naruto e Sauron: “Adesso basta!”
Nick: “Calma ragazzi! Non vi agitate! Ricordate che siamo qui per divertirci non per combattere. Persino i demoni di Abhadon stanno buoni e chiacchierano senza fare casini”.
Naruto: “Ha cominciato questo tipo qui a rompere”.
Ragazzo col kimono: “Guarda che io ho un nome”.

Nick: “Che non devi dire al momento. Quelli che compariranno in futuro dovranno usare nomi fittizi per non farsi riconoscere”.
Ragazzo col kimono: “Il nomignolo Arancio mi fa schifo”.
Si avvicina un ragazzo con gli occhiali: “Smettila di lamentarti Arancio. Neanche a me piace il nomignolo che mi hanno dato. Bianchino si addice ai miei abiti ma non ai miei capelli. Concordi con me Mexico-san?”

Si avvicina un ragazzo alto e di carnagione scura: “Huh!”
Naruto: “Cavolo, sei altissimo”.

Sakura (appena arrivata): “Ma che ti hanno dato da mangiare?”

Sauron: “Direi che è messicano. Li concimano bene i ragazzi lì”.
Arancio: “Che bravo! Ci sei arrivato da solo o ti hanno passato un foglio sotto il banco?”
Arriva un ragazzo con uno strano cappello: “Ehilà! Io sono Gom! Non è che sapete dirmi dove posso trovare della carne? Io e il signor Scimmione abbiamo una fame da lupo!”
Naruto: “Signor Scimmione? E chi è?”

Si avvicina un uomo muscoloso con i capelli neri e una casacca arancione: “Ciao ragazzi! Deduco che voi siate i futuri Sun’s Knights. Che ne dite di mangiare tutti qualcosa di buono?”
Gom: “Tanta buona carne!”
Naruto: “Ramen!”
Sauron: “Alette di pollo!”
Arancio: “Ma state zitti! Non comportatevi come dei bambini”.
Arriva una ragazza con i capelli ramati e con un seno spropositato: “Ciao Io sono Princess. Ho sentito la parola “mangiare”? Avanti Arancio-kun, Bianchino-kun e Mexico-kun, uniamoci a loro” e si agita allegra.
Naruto e Sauron (estasiati): “Ah! Che bomba!”

Io: “Ehi ragazzi che ci fate lì? Dobbiamo iniziare il buffet e mancate solo voi. Forza venite”.
Tutti: “Arriviamo!”

 

Io: “Ragazzi, prima di cominciare, propongo un brindisi all’inizio della storia e del suo proseguimento”.
Tutti: “Salute!”

Nick: “Non credi valga la pena salutare tutti i lettori e dare loro gli auguri?”

 Io: “Giusto hai ragione.
Per voi tutti, ragazzi e ragazze che sperate nel futuro: auguro a tutti voi Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Spero di rivedervi numerosi il prossimo anno e che Dio vi benedica!”

Tutti: “Ciao e buone feste!”

 

 

E, sperando di avervi divertito, vi saluto e vi auguro buone feste. Ci vediamo a Gennaio. Ciao e tanti auguri.

 

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Capitolo 19
*** Viaggio verso l'accademia ***


19. Viaggio verso l'accademia

Ciao ragazzi! Ben ritrovati a tutti voi. Spero che le vacanze natalizie siano andate bene e mi auguro che abbiate apprezzato questa storia.
Spero proprio che sia così e me lo potete dimostrare o col commento o continuando a leggere.

 

Lettore 01: Lieto di essere riuscito a suscitare il tuo interesse. Per sapere cosa è successo tra il Kyuubi e Rayearth dovrai aspettare un po’, ma darò qualche piccolo indizio per stimolare te e gli altri lettori. Continua a leggere e sarai accontentato.

 

Detto questo, ringraziandovi per l’attesa, vi auguro buona lettura.

 

 

 

Nick girò in lungo e in largo il globo, trovando, come aveva previsto, molti altri ragazzi con gli attributi giusti per diventare Sun’s Knights.
Andò nel paese del vento e lì, nel villaggio della Sabbia, reclutò Gaara, con spirito il demone tasso, Kankuro, con il maestro burattinaio e Temari, con la regina Arpia.
Dopo tre giorni di permanenza, partì nuovamente dirigendosi verso il Giappone: lì fece la conoscenza dei due cartomanti Shaoran Li e di Sakura Kinomoto (Card Captor Sakura). I loro spiriti furono: il Mago Nero per Shaoran e Windam, il secondo dei tre spiriti sacri della natura, insieme a Rayearth, rappresentante il vento e il presente.
Allenò i due ragazzini per due settimane e poi riprese il viaggio, promettendo loro di tornare presto.
Dal Giappone si spostò in America, dove incontrò i due duellanti Zane Truesdale, che ebbe il cyber drago finale come spirito e Aster Phoenix, con Plasma eroe del Destino. Dopo due giorni li salutò e ripartì.
Aster gli consigliò di recarsi all’Accademia del duellante, sicuro che alcuni degli studenti avrebbero avuto le qualità giuste per diventare Sun’s Knights.
Nick accettò il consiglio, ma prima doveva recarsi in un altro posto.

Da alcuni giorni, aveva localizzato la presenza di un altro potenziale, ma, anche se aveva deciso di aspettare a risvegliare i suoi poteri, si recò ugualmente da lui.
Questo potenziale era Sasuke Uchiha, l’ultimo sopravvissuto del suo clan al massacro del fratello e desideroso di vendetta.
Per realizzare la sua vendetta e avere il potere, aveva lasciato il villaggio della Foglia e si era unito a Orochimaru.

Nick era perfettamente conscio che avrebbe potuto distruggere il ninja traditore in pochi secondi e riportare Sasuke al villaggio: era anche un suo compito come ninja della Foglia, ma decise di fare un’eccezione alla regola, perché sapeva che quello era un compito che avrebbe assolto Naruto in seguito.
Non immaginava che da lì a tre anni se ne sarebbe pentito amaramente.

 

Sasuke era solo all’aperto, intento a maneggiare una katana e a imprimervi il suo chakra.

Nick scese davanti a lui e alzò la mano in segno di saluto.
Per niente stupito o spaventato Sasuke disse: “Che vuoi da me?”
“Sono venuto a darti una cosa importante” e gli lanciò una carta.

Sasuke la prese e la osservò: era una carta di duel mosters su cui era rappresentata la Sacra Fenice di Nephris (una fenice dorata che risorge dalle ceneri).
“Che vuoi che me ne faccia di uno stupido disegno riprodotto su una carta” e gliela lanciò, ma, magicamente, la carta gli tornò in mano.
“Che diavolo..” fece lui.
“E’ inutile che me la ridai. Quella non è una semplice carta: è parte della tua essenza Sasuke, quella che vuole tornare a Konoha e abbandonare la vendetta. È stata quella creatura a venire da me e a chiedermi di venire qui per consegnartela” disse Nick.
“Non ho più niente da spartire con i ninja della foglia e non ho intenzione di rinunciare alla vendetta.” Disse lui e tagliò la carta con la spada.

“E’ inutile!” disse Nick.
Davanti allo sguardo stupito di Sasuke, la carta ritornò intatta, senza un graffio.
“Come diavolo è possibile?” disse.
“Come ho detto, quella carta è parte di te e, pertanto, non può essere distrutta. Dovresti morire per sbarazzartene, ma dubito che sia tra i tuoi progetti vero?” disse Nick.
“Perché sei venuto qua?” disse Sasuke con lo sharingan attivo.

“Attento ragazzo; non ti conviene giocare col fuoco” disse Nick facendo tremare l’aria
“Se sono venuto qui è  solo per darti quella carta.
Inoltre c’è una cosa che voglio dirti: torna alla fFoglia e abbandona la vendetta. Il potere che cerchi non ti porterà da nessuna parte. Hai un destino molto diverso da quello che credi e lo troverai solo tornando a casa” disse Nick calmo.
Sasuke ribatte: “Io non possiedo una casa e se cercherai di ostacolarmi, ti ucciderò” e gli puntò la spada al petto.
“Uccidermi” disse Nick asciutto “Ragazzino, io vengo da un’altra dimensione e lì ho disintegrato la serpe a cui ti sei affidato per ottenere il potere a cui ambisci. Credi di avere qualche possibilità? Metti giù quell’appunta spilli o ti costringerò io”.

I due si fissarono a lungo con sguardo freddo. Alla fine Sasuke abbassò la spada e, con tono atono, disse: “Sei un ninja di Konoha?”
“Si!” rispose Nick “Ma non sono qui in veste ufficiale. E comunque è compito di Naruto riportarti a casa.
Fossi in te, tornerei a Konoha. Se lo farai, ti mostrerò il tuo potere nascosto. Altrimenti fa come vuoi”.
“Tornare vuol dire abbandonare la mia vendetta, che è la mia ragione di vita.
Tieniti pure la tua offerta e questa carta e dì a Naruto che se ci rivedremo non avrò esitazioni ad ucciderlo” disse minaccioso.

“Uccidere Naruto eh? Non ci riuscirai mai: la sua forza deriva da te e da ciò in cui crede.
Inoltre ti darò un secondo avvertimento: prova solo a torcergli un capello e niente e nessuno m’impedirà di trovarti.
Per oggi non ti farò nulla, ma la prossima volta ti riporterò personalmente a Konoha”.

“Allora perché non ci provi adesso?”
Nick gli voltò le spalle e fece qualche passo poi voltò il capo: “Per due motivi. Primo adesso vado di fretta, quello che ti dovevo dare te l’ho dato.
 Secondo: sei troppo debole per confrontarti con me”.
Nel dire quelle ultime parole, Nick aveva cambiato sguardo, facendolo diventare gelido.
Sasuke si sentì raggelare il sangue, cosa che mai gli era capitata.

Nick si girò e concluse: “E’ inutile. Non riuscirai a fermare la voce della tua coscienza, rappresentata da quella carta. Bruciala, tagliala, fulminala; fa ciò che più ti aggrada: essa ricomparirà sempre nella tua mano e lo spirito che la abita ti farà tornare alla ragione.
Non ha importanza quando, ma tornerai al villaggio e lì ritroverai te stesso.
Fino ad allora, ti saluto” e si librò in volo verso l’orizzonte.

 

Sasuke rimase a lungo fermo a osservare il cielo. Ripresosi, osservò di nuovo la carta e si rese conto che anch’essa lo stava fissando.
“Sasuke!” disse una voce alle sue spalle.
Il giovane Uchiha trasalì e si voltò di scatto, trovandosi un ragazzo dai capelli grigi e con degli spessi occhiali, cioè Kabuto che apparve molto sorpreso.
“Cosa c’è? Non ti senti bene?” disse lui.
Sasuke trasse un profondo respiro e, dopo aver osservato di nuovo la carta, disse: “Sto bene. Sono solo un po’ stanco”.
“Capisco! Allora va a riposarti” disse Kabuto.
“Non dirmi ciò che devo fare” ed entrò in una galleria sotterranea.

 

 

Nick aveva deciso di dare a Sasuke il suo spirito, ma non di sbloccarlo: sapeva che lo avrebbe usato per soddisfare il suo desiderio di vendetta. L’unica cosa in cui poteva sperare era il suo ravvedimento.
Allontanò quei pensieri dalla testa e si diresse verso l’accademia del duellante.

 

Facciamo un salto temporale di alcune settimane.

Nel paese delle risaie, in una locanda due individui vestiti con un mantello nero e con nuvole rosse, aspettavano che arrivasse una persona che aveva chiesto di loro per svolgere una missione.
“E’ in ritardo!” disse uno dei due con lisci capelli neri.
“Il committente è una donna signor Itachi. Farsi aspettare è un loro vizio” disse l’altro con il volto simile ad uno squalo {avete già capito chi è?} e bevve un sorso di tè.
“Non sono abituato ad aspettare le donne” disse Itachi Uchiha, il fratello maggiore di Sasuke e oggetto della sua vendetta.
“Lo prenda come un appuntamento a tre!” disse Kisame Hoshigaki, membro dei sette spadaccini della nebbia e compagno di team di Itachi.
Itachi stava per bere un sorso dalla sua tazza, quando si bloccò e osservò Kisame, con sguardo inespressivo.
“Le mie scuse.” Disse l’altro. {ma a che stavi pensando}
Itachi riavvicinò la tazza e bevve.

La locandiera si avvicinò ai due e comunicò loro un messaggio: “Il vento sta soffiando verso la Persia” e si allontanò.
“Andiamo!” disse Itachi e si alzò insieme a Kisame.
La frase che la locandiera aveva detto era la parola d’ordine che il committente aveva deciso di usare per segnalare il suo arrivo.
I due ninja uscirono sul retro della locanda: lì li stava aspettando una donna in rosso, con l’abito aderente che si apriva in mezzo mostrando il prosperoso seno e scendeva fino all’ombelico e un cappello rosso le copriva il volto.

“E’ in ritardo signorina” disse Itachi freddo.
“Lo so! Ho dovuto fare attenzione alle possibili spie” disse la donna.
“Ha una missione per noi vero? Di che cosa si tratta?” chiese Kisame mentre osservava la donna.
“Evita di fissarmi troppo intensamente pesciolino, potrei mangiarti” disse lei.
“Nessuno ci è mai riuscito. Ammetto comunque che lei è davvero un ottimo bocconcino! Potrei anche voler vedere se sotto l’abito c’è qualcosa di più!” disse Kisame.
“Kisame” lo riprese Itachi “Non siamo qui per fare le avance, ma per ricevere le istruzioni della missione. Dicci che dobbiamo fare e perché hai espressamente chiesto noi!”
 “Sei sempre così gentile o sono fortunata? Prima, però, permettetemi di presentarmi” si tolse il cappello rivelando un viso dai lineamenti morbidi, incorniciato da lunghi e capelli neri; ciò che colpiva di più di questa splendida donna erano gli occhi verde smeraldo, che trasparivano una strana luce. “Molto piacere io sono Kaeleena Sandtimes” disse.

 

Era cioè uno dei guerrieri che avevano addestrato Nick nel Fantasy, ma il quesito ora è: che cosa ci faceva in quella dimensione con gente poco raccomandabile come due membri dell’organizzazione Alba?

 

“Piacere di conoscervi Signorina Kaeleena” disse Itachi “Sapete già chi siamo, quindi andiamo al sodo!”
“D’accordo” disse lei.
Kaeleena prese una valigetta da dietro un albero e la consegnò ai due.
“In questa valigetta ci sono tutte le informazioni che vi servono, più il 70% del pagamento, come stabilito”.
“Che cosa dobbiamo fare?” disse il moro, fissandola negli occhi.

“Che sguardo intenso, mi piace.   
Dovete cercare e tenere d’occhio un uomo di nome Telonius Viper” disse Kaeleena.
“Eh? Così tanti soldi per spiare un uomo. Che ha fatto? Programma un colpo di stato?” chiese Kisame.
“Ha con se qualcosa su cui abbiamo messo gli occhi da molto tempo. Sfortunatamente è difficile vederlo con quella cosa appresso. Dovrete tenerlo d’occhio e, in caso di novità, avvertirmi. Usate i telefonini dentro la valigetta per contattarmi” disse lei.

“E se lo coglieremo con quello che cercate?” chiese Itachi.
“Chiamatemi e vi dirò cosa fare e le precauzioni da prendere” rispose.
“La natura dell’oggetto qual è?” chiese Itachi.
“Sei curioso eh?” e gli si avvicinò “E’ qualcosa di molto potente, in grado di rivaleggiare con la volpe a nove code”.
I due ninja la guardarono stupiti.

“Non sarà mica una delle nove bestie codate, vero?” chiese Kisame.
“No. Non lo è!” disse lei calma “E’ comunque qualcosa che ci serve e che, in futuro, potremmo anche divedere con voi.
Devo chiedervi di non far trapelare la notizia, almeno per il momento. Posso fidarmi di voi?” chiese calma.
“Aspettate un momento!” disse Itachi e fece un segno al compagno.
I due indietreggiarono e discussero a bassa voce.

Dopo alcuni minuti tornarono da lei.
“Allora?” chiese.
“Terremo per noi l’informazione, ma abbiamo bisogno di sapere qualcosa di più” disse Itachi fermo.
“Naturalmente” disse Kaeleena e, sotto lo sguardo stupito dei due, prese una pennetta Usb nella parte sinistra del reggiseno {immaginate la faccia dei due ninja?} “Dovete scusarmi: non ho tasche. Qua dentro ci sono tutte le informazioni che volete. Quando le avrete viste, distruggete la pennetta.
Adesso devo andare. Vi chiamerò io ogni giorno a mezzogiorno, quindi fatevi trovare. A presto ragazzi” e, davanti ai loro occhi, si librò in volo e sparì all’orizzonte.

I due osservarono il cielo per alcuni minuti poi fu Kisame il primo a parlare: “Che donna misteriosa e sexy. Potrebbe essere l’ideale per voi signor Itachi”.
“Non scherzare! Sarà attraente ma non è il mio tipo” disse lui.
“Da come vi fissavate, sembrava il contrario. Scusate se sono indiscreto!”
“Anche se fosse, non ho tempo per stare dietro alle donne. Non ho interesse a stringere relazioni. Adesso andiamo: vediamo che cosa nasconde questo Viper”.
“Va bene! Prendo io la pennetta!”
“La tengo io: è a me che l’ha data. Andiamo adesso”. {*_*}
“D’accordo!” disse sconsolato l’Hoshigaki.
I due si incamminarono verso la strada in completo silenzio.

 

 

Nick intravide l’isola, dove era stata fondata la sede centrale dell’accademia del duellante.

Era assurdo costruire una scuola su un’isola sperduta: in realtà quella, oltre ad essere una scuola, era anche il luogo in cui erano state rinchiuse e sigillate tre bestie dalla potenza inaudita, perfettamente in grado di competere con il Kyuubi, le terribili Bestie Sacre, opposti oscuri delle divinità egizie.
Nick scese sul molo ed osservò l’edificio futuristico che gli si stagliava davanti pensando: “Sarebbe davvero forte se anche nella mia dimensione esistessero cose simili. I patiti del gioco di carte yu-gi-oh impazzirebbero. Accidenti! Mi sento come un bambino a Natale. È un sogno che si realizza”.
Con questi pensieri, il giovane s’incamminò verso l’accademia.
Seguendo il consiglio di Aster, si diresse verso il ponte ovest che portava al dormitorio Slifer Rosso.
Nick, già sapeva com’era organizzata l’accademia del duellante: era formata da tre dormitori, ognuno portante il nome di una delle tre divinità egizie.

Il dormitorio più lussuoso, in cui erano sistemati i più bravi e i più raccomandati, era l’Obelisk blu; quello con gli studenti con abilità e risorse medio – alte erano nel dormitorio Ra giallo;  quelli che erano un po’ mediocri con gli studi erano nello Slifer rosso. 
Quando arrivò a destinazione, Nick osservò sconsolato l’edificio: aveva l’aspetto di una casa comune, dipinta di giallo e rosso.
Sapeva già com’era il posto, ma non si sarebbe mai aspetto di avere una simile reazione. Tuttavia, nonostante  il titolo del dormitorio, vi abitavano i migliori studenti dell’accademia.
Tra questi gli era stato indicato un ragazzo di nome Jaden Yuki, esperto nell’uso degli eroi elementari e delle creature del neo-spazio.
Nella sua dimensione, le avventure di Jaden e dei suoi compagni erano viste da tutte le nuove generazioni, ispirando molti a rifarsi al loro modo di giocare, Nick compreso.
“Vediamo come posso fare a conoscerli. Certo: un duello. Dove ho messo i miei deck, devo scegliere quale utilizzare” e mise la mano nel porta tutto e cominciò a vedere quale dei suoi numerosi mazzi scegliere. {ma quanti gliene ho messi}

Mentre faceva questo, dalla porta della mensa, uscirono gli studenti del dormitorio: tra questi c’era appunto Jaden, che si sgranchì le braccia.
Era un ragazzo di circa 15 anni vestito con un pantalone grigio, una maglietta nera e una giacca rossa; era snello ed atletico e aveva capelli e occhi castani.
“Che bella giornata; non credete?” disse Jaden.
“Si certo! Vorrei sapere perché perdo il mio tempo a mangiare con te” disse un ragazzo vestito in nero e con una strana acconciatura, cioè Chazz Princeton, detto {di cosa? Delle gare con i funghi?}
“Se davvero non apprezzi la nostra truppa, sei libero di andartene soldato!” disse un Ra giallo con un copricapo che raffigurava un T-rex, cioè Tirannus Hassleberry esperto di mostri di tipo dinosauro e dotato di un forte senso della disciplina militare. {si vede}
“Figurati se Chazz lascia il gruppo per andare al dormitorio degli Obelisk, non ci sono io a tenergli compagnia” disse un ragazzo basso con capelli azzurri e gli occhiali, cioè Syrus Truesdale, il fratello minore di Zane e migliore amico di Jaden.

“Siete solo gelosi della mia abilità. Ecco tutto!” ribatté Chazz  altezzoso.
“Andiamo ragazzi, non litigate, la giornata è appena iniziata. Non la rovinate così” disse Jaden.
Chazz fece una smorfia e si allontanò.
“Fa sempre così?” chiese un ragazzo con capelli e occhi verdi  e vestito con un’uniforme blu chiaro, cioè Jessie Andersen, studente dell’accademia del Nord e utilizzatore del deck bestia cristallo.
“In pratica sempre” dissero tutti e tre insieme.
“Non farci caso. Prima o poi ti ci abituerai” disse Alexis Rhodes, l’unica ragazza del gruppo e membro del dormitorio blu, bionda e con dei bei occhi castani.
“Alexis! Ti ci metti anche tu!” esclamò Chazz con i lacrimoni agli occhi.
Tutti scoppiarono a ridere.

 

Nick, che aveva assistito alla scena, non poté fare ameno di sorridere e di sentirsi emozionato: non per niente si trovava nel luogo in cui si teneva una delle sue serie animate preferite.
Ebbe un sussulto improvviso. “Oh cavolo! Perché non mi sono sentito così anche a Konoha. Eppure adoro quella serie animata tanto quanto questa. Che cos’ho che non va?” {Una delle poche volte in cui il personaggio si auto deprime!? Beh! Lo farei anch’io se fossi al suo posto}

 

Nell’auto deprimersi, non si era accorto di aver parlato ad alta voce e tutti lo avevano sentito.
“Ehi amico! Cosa c’è che non va?” chiese Jaden.
“Penso a quanto sia difficile la vita” disse Nick con le lacrime che gli penzolavano come due pendoli dal viso.
“E’ vero!” disse Chazz “Quanto è difficile vivere” e si rannicchiò con Nick vicino al muro.
“A quanto sembra c’è una nuova recluta!” disse Hassleberry.
“E’ vero! Non mi sembra di averlo mai visto prima. Scusa come ti chiami, matricola?” chiese Syrus.
Nick, recuperò la sua lucidità e si alzò in piedi: “Scusatemi! Io sono Nick molto piacere. Comunque non sono uno studente dell’accademia”.
“Cosa?” disse Chazz “E allora perché sei qui? A meno che tu non sia un ospite speciale, non puoi rimanere!”
“Ecco, diciamo che mi ha indirizzato qui Aster Phoenix” disse Nick, ricordando ciò che gli aveva detto Aster, in caso di quella domanda.
“Cosa?” fece Jaden “Tu sei un amico di Aster?”
“Esatto. E conosco anche Zane! Pertanto so già chi siete voi” disse Nick.
“Conosci mio fratello?” chiese Syrus.
“Abbastanza” rispose Nick.
“E come mai sei venuto qui?” chiese Jessie.
“E’ un po’ difficile da spiegare. Sono venuto per cercare delle persone e anche per duellare” disse Nick.
“Beh! Sei nel posto giusto!” fece Jaden “Lo dicevo che sarebbe stata una giornata divertente. Che ne dici di duellare contro di me?” propose.
Nick lo fissò un istante e poi disse: “Ci sto!”

 

Davanti al dormitorio si sollevò una strana atmosfera. Tutti gli Slifer si erano radunati per vedere Jaden, il loro miglior duellante, duellare contro uno sconosciuto, curiosi di sapere chi fosse.
“Hai intenzione di duellare o no? Tira fuori il tuo duel disk” disse Jaden.
“Va bene” disse Nick.
Osservò il suo porta tutto e desiderò che diventasse un duel disk: così fu.
“Io sono pronto!” disse Nick.
“Forte il tuo trucchetto. Anche io sono pronto!” disse Jaden.
I due inserirono i loro deck nel duel disk e dissero all’unisono: “COMBATTIAMO!”

 

“Visto che sono l’ospite, comincio per primo. Pesco!” disse Nick.
Il giovane osservò per un attimo le carte che aveva in mano e annuì soddisfatto.
“Attivo la carta magia continua Fusione Futura.
Adesso mando al cimitero i mostri necessari per evocare un mostro fusione. Ovviamente dovrò aspettare due turni per evocarlo, ma ne varrà la pena, perché il mostro che scelgo è Paladino Oscuro e quindi mando Mago nero e Combattente delle lame al cimitero. Adesso, metto due carte coperte e un mostro in posizione di difesa. Tocca a te!”

“Cominci alla grande eh? Allora ti seguo a ruota!” disse Jaden.
“Pesco! Attivo Anfora dell’avidità, grazie alla quale posso pescare altre due carte.
Adesso attivo Polimerizzazione. Con questa carta anch’io posso evocare un mostro fusione, solo che lo posso fare subito. Fondo Avian e Burstinatrix Eroe Elementale per creare a Uomo Alato della Fiamma Eroe Elementale (ATK 2100 DEF 1600). Vai Uomo Alato, attacca il suo mostro coperto”.
La creatura appena evocata, dalle sembianze di un angelo dalla pelle verde e con il braccio destro simile alla bocca di un drago, si lanciò verso il mostro coperto di Nick e lo distrusse.
“E adesso si attiva il super potere speciale d Uomo Alato, che ti toglie punti pari al l’attacco del mostro. Vai attacca”.

Il mostro puntò il braccio destro contro Nick, ma non ne uscì alcuna fiamma.
“Ehi! Che stai facendo Uomo Alato? Attaccalo!” lo incitò Jaden.
“Spiacente Jaden ma non perdo niente” disse Nick “Il mostro che mi hai distrutto non aveva punti di attacco. Il suo nome è Garda Fantasma (ATK 0 DEF 1900). Il mio amico si attira tutti gli attacchi dei mostri dell’avversario, inoltre, quando è distrutto in battaglia, toglie al mostro attaccante 1000 punti di attacco fino alla fine del turno. Direi che hai finito, no?”

“Cavoli! Non avevo mai visto quel mostro. È davvero utile.
Comunque non ho ancora finito. Attivo De fusione, così scindo il mio mostro in quelli necessari per la fusione.
Ora che sei senza difese, sei un facile bersaglio. Avian(ATK 1000 DEF 1000) Burstinatrix((ATK 1200 DEF 800) attaccatelo direttamente!”
“Non così in fretta. Attivo Chiamata del Posseduto: una carta trappola che mi permette  di riportare in vita un mostro dal mio cimitero in posizione di attacco ed io scelgo Mago Nero (ATK 2500 DEF 2100)”
“Accidenti! Non me lo aspettavo. Metto due carte coperte e passo la mano”.

I due si fissarono per alcuni istanti, poi si misero a ridere.
“Scusa! Non mi sono riuscito a trattenere” disse Jaden.
“Lo stesso vale per me. È davvero emozionante battersi con te. Ti ringrazio per il divertimento” disse Nick.
“Anche io ti devo ringraziare. Questo duello è a malapena agli inizi, ma già si preannuncia incredibile”fece l’altro.
“Già! Allora andiamo avanti!” disse Nick. 

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Il duello tra Nick e Jaden continua senza esclusione di colpi. Chi vincerà?
Tutto nel prossimo capitolo.

Per la presentazione ufficiale degli altri Sun’s Knights dovrete aspettare qualche capitolo: ne varrà la pena, fidatevi.

 

Angolo dell’autore. Enciclopedia del Fantasy

 

Eric(fa un inchino): “Ciao! Oggi parleremo dei Sun’s Knights!
Un Sun’s Knight è una persona che ha un legame con uno spirito: quando qualcuno che è in grado di sbloccare questo legame, lo spirito si stacca dall’ombra della persona affine e si materializza, prima nella sua forma originale e poi come un armatura.
Quando l’armatura si rivela, essa ricopre il corpo del suo “padrone” e gli fornisce, oltre a spada e scudo, un potere speciale, sigillato nell’anima dell’individuo stesso.
Finora, abbiamo visto solo quello di Naruto, ma ce ne sono altri, classificabili in vari modi. Ovviamente, c’è anche una carta in dotazione, che rappresenta questo legame.
L’autore si scusa per non aver descritto meglio le loro caratteristiche, ma, secondo il copione, metterà in chiaro altri elementi”.

 

Kaeleena: “ERIC!”
Eric (scosso): “Ah! Ciao Kaeleena?”
Kaeleena: “Che cosa ci fai nella mia stanza?”

 

Scena più ampia: lo studio è stato montato nella stanza della mora che, adesso, è incavolata nera.

 

Eric (suda freddo): “Vedi, lo studio per l’enciclopedia del Fantasy non è ancora ultimato e, poiché sei andata in missione, ho pensato di usare temporaneamente la tua stanza”.

Kaeleena (venetta pulsante): “Dunque è così! Lascia che ti dica una cosa”.
Eric (ingoia): “Non ti preoccupare. Levo subito le tende e ti rimborso i possibili danni”.
Kaeleena (esplode): “FUORI DÌ QUIIII!”­­­
Eric (capelli rizzati): “Subito!” raccoglie tutto e si lancia dalla finestra.

 

Kaeleena (in lacrime): “Ma perché sono così sfortunata! Uffa!”

 

Caliamo un velo pietoso sulla scena che è meglio.
Appuntamento alla prossima! Ciao.

 

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Capitolo 20
*** Duello universale ***


20. duello universale

Ben ritrovati! Oggi il menù è ricco: un duello pieno di colpi di scena e di qualche risata. Ringrazio tutti voi per la lettura: già i primi capitoli sono stati letti da circa 300 persone e continuano ad aumentare. Sono molto soddisfatto.
Prima di presentare il capitolo, angolo dei commenti.

 

Lettore 01: ero sicuro che ti sarebbe piaciuto.
Devo deluderti, ma il duello occuperà solo questo capitolo; nel prossimo ci sarà altro. Continua a seguire e vedrai.

 

Detto questo, con la solita richiesta di un piccolo commento, ecco a voi il capitolo.

 

 

Il duello tra Nick e Jaden continua.

 

“Pesco. Perfetto. Attivo la carta magia “Anfora dell’Avidità” e quindi pesco due carte.
Adesso attivo un’altra carta magia "Riduzione del costo” per suo effetto ho la facoltà di ridurre di due il livello di un mostro che ho in mano e di evocarlo più facilmente. 
Adesso evoco Giovane Maga Nera in posizione di attacco (ATK 2000 DEF 1700)”.
“Cavolo, me li trovo di nuovo davanti!” esclamò Jaden.
“Perché? Hai già combattuto contro i miei due mostri?” chiese Nick.
“E’ una lunga storia” fece Jaden.
“Capisco! Torniamo al duello. Mago Nero e Giovane Maga Nera attaccate Avian e Burstinatrix” disse Nick.
“Non così in fretta!” disse Jaden “Attivo la carta trappola “Emerge un Eroe”. Adesso sei obbligato a scegliere tra le carte che ho in mano e se la carta scelta sarà un mostro, io potrò evocarlo. Se non te ne sei accorto, ne ho una sola: quindi la tua scelta è obbligata.
Evoco “Neos Eroe Elementale” (ATK 2500 DEF 2000). Che te ne pare?”
“Niente male! Anch’io attivo una carta trappola che si chiama “Compare un Antagonista”. Posso attivare questa carta solo quando il mio avversario evoca un mostro: per effetto di questa carta posso evocare un mostro dello stesso livello dalla mia mano. E, guarda caso, ho proprio un mostro di livello 7 nella mia mano e, cosa ancora più curiosa, è lo stesso che hai appena evocato: evoco il mio “Neos Eroe Elementale”” disse Nick.

 

Coloro che assistevano al duello osservarono inebetiti la mossa di Nick.
“Quel tipo ha Neos nel deck? Non ditemi che usa anche lui eroi elementali!” disse Syrus.
“Non sarebbe male la cosa” disse Jessie “Potremmo assistere a uno scontro tra controllori di eroi elementali e vedere chi dei due è il più bravo”.
“Capirai!” fece Chazz.

 

“Ehi! Come fai ad avere Neos?” chiese Jaden.
“L’ho trovato!” disse semplicemente Nick “Adesso basta chiacchiere, perché vincerò io.
Neos, Mago Nero e Giovane Maga Nera concludete l’attacco”.
“Questa non me l’aspettavo. L’attacco, però si. Attivo la carta trappola “Waboku” che manderà a vuoto l’attacco e, quindi, manterrà i miei life points intatti” disse Jaden.
“Bella mossa! A questo punto attivo la carta di santità che ci permette a entrambi di pescare dal deck fino ad avere in mano sei carte” {in realtà questa carta è un fregatura bella e buona}.
Bene, termino il turno mettendo due carte coperte. Tocca a te!”
“Pesco!” il castano osservò la carta “Ottimo! Attivo la carta magia “Doppia Fusine”: rinuncio quindi a 500 life points per fare due fusioni al costo di una. Per prima cosa fondo di nuovo Avian e Burstinatrix per dar vita a Uomo Alato della fiamma; dopo di ché, fondo il mio Uomo Alato con Sparkman Eroe Elementale per dar vita a “Uomo Alato Della Fiammata Lucente Eroe Elementale” (ATK 2500 DEF 2100). Il mio mostro si potenzia di 300 punti per ogni eroe elementare presente nel cimitero (ATK 3700).
E non finisco qui: attivo la carta magia terreno “Neo-spazio”, grazie ad essa Neos guadagna 500 punti in più. Adesso evoco “Muschio Luminoso neo-spazio” e lo fondo con Neos tramite fusione- contatto per dar vita a “Neos Luminoso Eroe Elementale””.
“Ehi! Non vorrai mica fare ciò che penso io” disse Nick.
“E invece si! Quando è evocato Neos Luminoso può distruggere una carta del mio avversario. E il tipo di carta distrutta ne determina il potere speciale. E la carta che scelgo di distruggere è Fusione Futura. Vai Neos distruggila”.

Il luminoso eroe distrusse la carta.
“Adesso posso effettuare un attacco diretto ai tuoi punti. Neos Attacca”.
“Non così in fretta. Attivo la carta trappola “Spirito Vendicativo del Silenzio”. Per effetto di questa carta: posso annullare l’attacco del tuo mostro e obbligare un altro dei tuoi ad attaccare e, visto che c’è Uomo Alato della Fiammata Lucente, scelgo lui”.
“Visto che insisti, ti accontento: Uomo Alato della Fiammata Lucente attacca il Mago Nero”.
“Non scappare! Attivo un’altra carta coperta “Armatura Sakuretsu”. Grazie a questa carta scelgo uno dei tuoi mostri e lo distruggo senza troppi complimenti: e il mostro che scelgo è proprio Uomo Alato”.
“Lo salverò con una seconda carta “De fusione” e riottengo Uomo Alato e Sparkman in posizione di difesa.
Per un pelo non ho rischiato grosso. Posiziono due carte coperte e ti passo la mano”.

 

“Accidenti” disse Alexis “Questo ragazzo è davvero bravo: riesce a fermare tutti gli attacchi di Jaden all’ultimo momento. Il nostro amico ha trovato un degno avversario”.
“Non dire sciocchezze” la riprese Syrus “Jaden lo batterà aspetta e vedrai”.
“Speriamo che sia così” disse lei.

 

“Che forza! Sai Nick avrei voluto incontrarti prima. Ci saremmo divertiti un mondo insieme” disse Jaden.
“Non lo metto in dubbio! Che ne dici di portare il duello ad un livello superiore?” propose Nick.
“Ci sto! Fami vedere di che cosa sei capace”.
“Come vuoi. Pesco!” Nick guardò e sorrise “Proprio quello che stavo aspettando. È stato divertente, Jaden, ma il duello finisce qui.
Scarto una carta, per evocare specialmente un mostro molto speciale “Pistolero Synchron” (ATK 700 DEF1400)”.
“Che mostro strano. Non l’avevo mai visto!” commentò il ragazzo.
“Naturale che tu non l’abbia mai visto. Quello che vedi è un mostro nuovo e si chiama anche Tuner. La particolarità dei Tuner è effettuare un‘evocazione nota con il nome di “Evocazione Synchron”, che si basa sul livello di stelle dei mostri impiegati”.
“Dunque è come se fosse un evocazione tramite rituale, solo che per non necessita di una carta magia rituale, ma di questi mostri Tuner giusto?”.
“In pratica è così. E adesso ti mostro subito questo nuovo tipo di evocazione. Sintonizzo Pistolero con Giovane Maga Nera. Il loro numero complessivo di stelle è 11, ma a me ne bastano 8.
Entriamo in azione “Drago Polvere di Stelle” (ATK 2500 DEF 2000)”.

“Galattico! È magnifico!”
“Ti piace eh? Aspetta di sentire il suo potere speciale e poi potrai dire “galattico”.
Come immagino avrai notato, la carta ha sfondo bianco. I mostri Synchron si trovano in una zona simile a quella del fusion deck, quindi sono come mostri fusione, piuttosto che mostri rituale.
Quando il mio avversario attiva un effetto che potrebbe arrecarmi danno, non devo fare altro che sacrificare il mio mostro per annullare l’effetto della carta e distruggerla. Se uso questo effetto il mio drago torna sul terreno alla fine del turno”
“Mi correggo: è Super Galattico. Che ne dici di scambiarlo?”
“Mi dispiace ma non lo scambio con nessuno!”
“Andiamo. Ti darò tutte le carte che vuoi!”
“Non me ne interessa nessuna. In qualsiasi caso, ho evocato il mio drago per un altro scopo.
Per quanto mi dispiaccia dovrò sacrificarlo insieme a Neos e al Mago Nero”.
“Cosa! Perché fai una cosa simile? I mostri potrebbero offendersi”.
“Non preoccuparti ho già detto loro la mia intenzione”.
“Già detto? Puoi parlare con gli spiriti delle carte?”
“Esatto. Proprio come puoi fare tu.
Come stavo dicendo, mi dispiace ma devo farlo.
Sacrifico i miei tre mostri per evocare il fiore all’occhiello del mio deck. Evoco “Nick Nibbio Blu Ultimo Sun’s Warrior” (ATK 5000 DEF 3000)” {questa è l’unica carta inventata del momento}

 

Da una colonna di luce blu, apparve Nick trasformato. Nell’osservare se stesso, Nick ebbe uno strano brivido: forse dipendeva dal fatto che quella era una delle poche carte che la sua mente aveva creato e che mai avrebbe potuto giocare. Tuttavia, in quel momento era lì, pronta a combattere e mostrare le incredibili capacità che lui stesso gli aveva dato.

 

“E quella carta da dove è uscita?” fece Jaden “E’ davvero fortissima!”

“Vero!” disse Nick “Vedi, per poterla evocare è necessario che io sacrifichi tre mostri il cui ATK sia pari o superiore a 2500 punti. Ora hai capito perché ho sacrificato i miei tre mostri?
Se t’interessa saperlo, questa è una carta ultra rara segreta, che Pegasus ha deciso di assegnare a un torneo, tenutosi tempo fa.
Come immagino tu abbia capito, ho vinto io quel torneo. Ora vedremo quanto sei abile a giocare. 
Il mio mostro ha quattro effetti: primo, annulla tutti i poteri speciali dei mostri del mio avversario; secondo, guadagna un bonus di 1000 punti per i mostri di livello 10, presenti sul tuo terreno; terzo, scartando delle carte dalla mia mano, posso distruggere lo stesso numero di carte magia e trappola che hai messo sul terreno; quarto posso pescare una carta dal deck, quando viene evocato un mostro tramite evocazione speciale.
Posso attivare questi effetti anche tutti insieme, a condizione che rinunci a 500 punti nel turno in cui decida di attivarne uno.
Attivo il primo e il terzo potere speciale, quindi rinuncio e 1000 punti e annullo i poteri speciali di Uomo Alato e di Neos, infine scarto le due carte che ho in mano e distruggo neo-spazio e una delle tue carte coperte.
Nick Nibbio Blu attacca Neos Luminoso”.
“Eh no! Non te lo permetto. Attivo “Barriera dell’Eroe” Questa carta mi consente di annullare il tuo attacco, a condizione che ci sia un eroe Elementale in campo. Il tuo attacco èandato a vuoto!”
“Così sembra! Ti passo la mano, ricordandoti che adesso puoi usare gli effetti dei tuoi mostri, sempre se io non deciderò di rinunciare a 500 dei miei punti per attivare uno dei quattro effetti”.

“Lo terrò a mente! Pesco!”
“Cavolo” pensò Jaden “Chi si sarebbe mai immaginato che esistesse un mostro tanto forte? Devo distruggerlo al più presto. Ma come?
I suoi punti di attacco sono troppo elevati, inoltre può annullare gli effetti dei miei mostri. Mi serve una strategia.
Un momento: per attivare i poteri speciali del suo mostro Nick deve rinunciare a 500 punti a ogni turno. Se riuscissi a ridurli al minimo, potrei bloccarlo. Adesso non ha più carte in mano, quindi posso usare tranquillamente le carte magia e trappola e usare i miei mostri migliori. Proviamo”.

 

“Accidenti! Jaden è in una situazione complicata: il suo avversario ha davvero alzato il livello del duello. Che cosa credete che farà?” chiese Syrus.
“L’unica cosa possibile: indurre l’avversario a usare i poteri speciali del suo mostro per ridurre i suoi punti.” disse Jessie.
“Tranquilli soldati. Il generale Jaden è il più forte di tutti. Lo sistemerà per le feste” disse Hassleberry.
“Speriamo!” disse Syrus.

 

“Attivo “De contatto”, in questo modo faccio tornare Neos Luminoso nel fusion deck e recupero Neos e Muschio Luminoso dal deck”.
“Questo vuole dire che effettui un’evocazione speciale, quindi pesco due carte dal deck. Per farlo rinuncio a 500 punti e vado a 2500 life points”.
“Fra poco dovrai rinunciare ad altri, perché evoco “Delfino Acqua neo-spazio” (ATK 900 DEF 1100) e ne attivo il potere speciale, che mi permette di distruggere una carta dalla tua mano scartandone una dalla mia, infliggendoti un danno di 500 punti per carta”.

“Mi vuoi togliere le carte di mano? Spiacente, ma non ci sto. Rinuncio ad altri 500 punti per negare l’effetto del tuo mostro e di tutti gli altri durante questo turno.
Guarda che ho capito il tuo piano: vuoi farmi perdere punti e impedirmi di attivare gli effetti del mio mostro. Ammetto che non è male come piano, peccato che ho già la strategia giusta per batterti”.
“Sai che non ci credo. Metto tutti i miei mostri in difesa e metto una carta coperta. La prossima mossa è tua”.
“E sarà l’ultima. Pesco! Attivo la carta magia equipaggiamento “Amuleto del guerriero”.
Questa carta è stata creata proprio per il mio mostro: infatti, mi permette di tenere sempre attivi i poteri speciali del mio mostro senza pagare ogni volta 500 life points. Per attivarla mi basta scartare una carta dalla mia mano.
Adesso attivo una seconda carta magia equipaggiamento: “Spada Corona Solare”. Questa carta, per un solo turno, mi permette di attaccare più volte in una stessa fase di attacco. Inoltre, per ogni mostro che distrugge, ti infligge 500 punti di danno”.
“Hai detto 500 punti di danno. Il mio terreno è pieno. Quindi perdo 2500 life points!”
“E non solo: anche la carta coperta, che hai messo, verrà distrutta questo perché ho dovuto scartare una carta dalla mia mano: non hai nessun modo di difenderti. Nick Nibbio Blu distruggi tutti i mostri dell’avversario”.

Il mostro lanciò l’attacco spazzando via tutti i mostri di Jaden e infliggendogli il danno.
La potenza del colpo fu tale da spazzare via anche Jaden che finì a terra svenuto.

 

“JADEN!” gridarono i suoi compagni correndo verso di lui.
“Non preoccupatevi. Sta bene. È solo svenuto!” disse Nick “Anche, se dubito che resterà a terra per molto”.
“Ma che stai dicendo?” disse Syrus.
“Non avvicinarti. Il duello non è ancora finito!” lo riprese Nick.
“Ma sei impazzito? Certo che è finito! Lo hai messo K.O.” disse Chazz in cagnesco.
“Di solito non mi sbaglio mai quando dico una cosa. Vedrete che si rialzerà!” disse Nick.

 

Mentre quella discussione era in atto, lo spirito di Jaden si ritrovò sdraiato nel nulla.
Il ragazzo si alzò e si guardò intorno.
“Dove mi trovo?” si chiese.
“Questo posto non ti ricorda niente Jaden?” disse una voce.
Il ragazzo si voltò e si trovò davanti un uomo alto con capelli neri che scendevano fino alla schiena e un paio di occhiali quadrati coprivano gli occhi chiusi: era il professor Banner, il cui spirito era finito dentro il corpo di Faraone, il suo gatto.

“Professor Banner? Ma dove mi ha portato?” chiese il ragazzo.
“Devo deluderti Jaden. Io non sono Banner: ho assunto la sua forma per esserti visibile” disse lui.
“ Se non sei Banner, allora chi sei realmente?”
“Diciamo che contengo il neo-spazio e molto altro ancora”.
“Il neo-spazio e molto altro? Non sarai mica...”
“Ci sei arrivato!”
“La costellazione di Neos!”
La figura simile a Banner perse la sua compostezza e saltò all’indietro.
“No? Allora sei...”
La figura si ricompose.
“La Via Lattea!”
La figura abbassò pesantemente la testa: “No ragazzo mio. Mi hai davvero ucciso!”

“Scusami, ma non sono bravo a indovinare le cose salvo il cibo”.
“Poco male! Allora mi presento direttamente. La costellazione di Neos, che non esiste e la Via Lattea sono parte di me, ma io sono qualcosa di molto più grande. Io sono.. l’universo!”
“CHEEEEE!” fece Jaden.
“E’ comprensibile che tu non riesca a crederci. Facendo mente locale, nessuno dei giovani a cui mi presento, ci crede all’inizio”.
“Veramente ti credo. Solo che non mi sarei mai immaginato che ti piacesse trasformarti in altre persone”.
“Capisco. Non lo faccio mai salvo quando mi rivelo ad un eletto!”
“Un eletto?”
“Certo. Tu dovresti capirlo meglio di tutti, no? Un anno fa mi hai salvato dalla Società della Luce e hai fatto altro ancora. In qualunque caso, mi sono rivelato a te per farti carico di qualcosa di molto più importante”.
“Cioè?” chiese Jaden sedutosi.
L’universo sorrise: “Io ti ho scelto come portatore del mio potere Jaden”.
“Portatore del tuo potere? Galattico!”
“L’espressione è un po’ fuori luogo. Direi universale!” e rise.

Tornò serio e continuò: “Ascolta. Io ti ho scelto insieme ad altri due ragazzi, per svolgere un compito fondamentale: distruggere il Male puro e solo con il mio potere è possibile”.
“Certo: e questo potere è concesso a solo quattro esseri in tutto l’universo ogni generazione; giusto?” continuò Jaden.
“Esatto! E..” l’universo si interruppe e lo guardò stupito “Come fai a saperlo?”.
“Me lo hai detto tu, poco fa”.
“Non ti ho ancora menzionato questa cosa. Aspetta: non è che sei telepate?”
“No, non mi pare, anche perché non so che significa” disse ridendo.

L’universo sospirò: “Vuol dire essere capace di leggere nella mente altrui”.
“Davvero?” chiese Jaden.
“Sì, anche se non ne sono sicuro, ma credo che tu stia cominciando a risvegliare i tuoi poteri di Sun’s Knight”.
“Poteri di cosa?”
“Poteri di Sun’s Knight. Sono capacità speciali che hanno persone che stabiliscono un forte legame con gli spiriti. Puoi anche chiamarli Cavalieri degli Spiriti”.
“Quindi: io sarei un Sun’s Knight?”
“Non ancora. Un Sun’s Knight materializza uno spirito cui è legato come se fosse un’armatura, che si sviluppa con la crescita del Sun’s Knight stesso. È questo quello che Nick cerca”.

“Quindi Nick cerca tipi come me? Perché?”
“Te l’ho appena detto: per poter distruggere il male. Ti interesserà sapere che anche Nick è un guerriero universale, ma appartiene ad una generazione differente dalla tua, quindi non rientra tra i quattro citati di quella a cui appartieni tu”.
“Cavolo! Ma allora chi è in realtà?”
“Posso solo dirti che la sua vera forma è quella contro cui ti stai battendo. Il resto dovrai chiederlo a lui”.

“La sua vera forma è quella contro cui mi sto battendo?” spalancò gli occhi “Non mi dire che, in realtà è la creatura che ha evocato!”.
“Esatto. Non completamente, ma è come hai appena detto”.
“Galattico! Sto duellando contro un alieno. Per fortuna questo è buono”.
“Non sei spaventato da lui?”
“Neanche un po’. Inoltre, se devo salvare l’universo, lo farò. È diventato il mio talento sai?”
L’universo lo guardò prima incuriosito, poi con un sorriso: “Sei davvero speciale Jaden. Non so cosa riserva il futuro, ma spero che sia tu quello che farà la differenza.
Ora vai Jaden: hai un duello da vincere e una prova da superare”.
“Certo. Solo una cosa Universe: come lo batto?”
“Ci sono molti modi per vincere: niente è impossibile.
Comunque il nomignolo mi piace. Vedi di usarlo spesso. Buona fortuna Jaden”.
“Grazie!” disse con un sorriso.

 

Il ragazzo si risvegliò e, con un colpo d’anca, si rimise in piedi.
“JADEN” dissero i suoi compagni.
“Ragazzi come va?” disse tranquillamente.
“Come sarebbe a dire come va, idiota. Ci hai fatto preoccupare” disse Chazz.
“Eh eh! Scusatemi. Avevo proprio bisogno di fare una pausa. Infatti, adesso mi sento pieno di energia e sono pronto a vincere.
Nick finiamo questo duello”.
Nick guardò Jaden, poi disse: “Se proprio vuoi. Al prossimo turno finirò il duello. Quindi preparati”.

“Fossi in te, mi preparerei a cadere bene. Adesso gioco io. Pesco!”
Jaden osservò la carta ed ebbe un sussulto.
“Questa carta non l’ho mai avuta! Come è possibile!” pensò tra se.
“Ti avevo detto che ci sono molti modi di vincere no?” gli disse Universe tramite la carta.
“Mi vuoi dare una mano a vincere?” gli chiese il ragazzo.
“Certo. Dai il tuo meglio”.

 

Jaden annuì.
“Ehi Nick. C’è una cosa che voglio dirti prima di continuare”.
“Che cosa vuoi dirmi?”
“La prossima volta, se vuoi vedere se sono un Sun’s Knight, mettimi alla prova mostrando il tuo vero volto”.
Nick spalancò gli occhi: “Come fai a..”

“A saperlo? Me l’ha detto Universe e l’ho capito anche un po’ da solo.
Adesso finiamo il duello.
Per prima cosa attivo “Resuscita Mostro” e riporto in vita Neos Eroe Elementale in posizione di attacco”.
“Scusa se te lo dico, ma non cambia molto, anzi mi aiuti a guadagnare una carta: infatti, grazie al potere speciale del mio mostro, ne pesco subito una”.
“Dubito che potrai utilizzarla perché attivo l’ultima carta magia del duello “Universal Power”".
“Cosa! Non è possibile. Non puoi avere quella carta.
Un momento: per caso Universe è quello che io chiamo Universo?”

“Esatto! Torniamo a noi, vuoi?
Grazie a Universal Power: seleziono un mostro sulla mia parte del terreno e quel mostro diventa immune a tutti gli effetti dei tuoi mostri, inoltre ottiene un potere infinito”.
“Ci hai provato! Ma hai dimenticato che ho una carta da scartare, in questo modo sono salvo”.
“Io non direi. La carta magia è immune agli effetti di qualsiasi mostro. Inoltre è richiesto un prezzo molto elevato per attivarla. Devo rinunciare a tutti i miei life points, tenendone uno soltanto, inoltre devo anche rimuovere dal gioco tutte le carte  presenti nella mia mano, dal mio deck e dal cimitero. In questo modo, il mio mostro guadagna tutti i punti di attacco dei mostri e gli effetti di tutte le carte”.
“Ehi! Non vorrai mica dire che...”
“Esatto che adesso Neos è perfettamente in grado di battere il tuo mostro. Tieniti pronto perché adesso la lezione la do io. Neos attacca”.

Il mostro di Jaden fu avvolto da una colonna di luce che si alzò fino al cielo e si lanciò verso quello di Nick distruggendolo e segnando la fine del duello.
Nick fu spinto all’indietro dalla potente onda d’urto, ma resistette e strisciò di pochi centimetri.

 

“EVVIVA! JADEN HA VINTO” gridò Syrus.
“Ne dubitavi pure” disse Jessie ridendo.
Jaden fece il suo segno tipico con le due dita in avanti verso Nick e gli disse: “Ho vinto, ma fammi sapere quando vuoi la rivincita”.
“Senz’altro” disse Nick con il pollice alzato.

 

Poco dopo, sotto insistenza di Jaden, Nick raccontò a lui e ai suoi amici la sua storia, senza tralasciare nulla.
Quando terminò di raccontare, tutti rimasero stupiti.

“E tu pensi che crederemo a tutte queste fesserie?” chiese Chazz.
“Non sono fesserie Chazz: è quello che accade realmente intorno a noi e che pochi hanno la possibilità di vedere” disse Nick.
“Ignoralo: Chazz non riesce a credere a niente, nemmeno se glielo sbatti in faccia” disse Syrus.
“E tu sei quello che se la fa sotto ogni volta” lo punzecchiò Chazz.
“Non è vero!” disse lui.
“E invece si!” disse l’altro ghignando.
“Avanti ragazzi” fece Alexis “Dimmi una cosa: se quello che ci hai raccontato è vero, vuole dire che stai cercando altri come Jaden vero?”
“In questo mese ho fatto il giro del mono alla ricerca di tutti i potenziali Sun’s Knights. E ne ho trovati diversi: tra questi ci sono anche Aster e Zane” disse Nick.

“Cosa!” fece Syrus “Mio fratello è un Sun’s Knight?”
“Proprio così e ho buon motivo di credere che anche tu lo possa essere. Così come lo credo anche per voi altri” disse calmo.
“Quindi potremmo esserlo tutti? Forte! Come facciamo a scoprirlo?” chiese Jessie.
“Semplice, bisogna che vi sottoponiate allo Spirit Scan: mediante questo, potremmo vedere se è così o no” rispose Nick.
“Che buffonata!” disse Chazz alzandosi “Se volete fate pure, io me ne vado!”

“Dimmi una cosa Chazz” chiese Nick.
“Che c’è!” disse lui.
“Hai mai pensato di avere una parte di te che non conosci?”
“No, mai”.
“Questo non è vero!” disse Jaden “Hai gli Ojama con te, ma non li consideri mai, inoltre, da quando ci siamo conosciuti, sei diventato più simpatico”.
“Non è vero! Sono sempre stato così” disse lui.
“Diglielo che sei il migliore, capo!” dissero gli Ojama apparsi alle loro spalle.
“Sparite voi tre” gridò Chazz.
“Chazz!” disse Nick “Non ti obbligo a  fare niente. Se pensi che ti stia prendendo in giro, vai pure. Ma se ho ragione, butterai via una grande occasione. Che cosa decidi. E voi invece? Cosa volete fare?”
Chazz si fermò e abbassò la testa, meditabondo. Il silenzio cadde nella stanza: Jaden, Chazz, Syrus, Hassleberry, Jessie e Alexis avevano una scelta da fare.

“Comprendo che vogliate pensarci ragazzi. Vi lascio qualche ora di riflessione.
Ci rivediamo all’ingresso dell’accademia questa sera dopo cena. Vi auguro una buona giornata” così dicendo, Nick si alzò e si diresse verso la porta.
“Aspetta un attimo” lo richiamò Chazz “Dimmi una cosa: se accettiamo, potremmo tornare indietro?”
Nick si voltò verso di loro serio: “Una volta che si fa una scelta, non si può tornare indietro. È una cosa che ho imparato da qualche tempo. A più tardi” e uscì.

 

 

 

Nel prossimo capitolo.

Tutti i ragazzi, dopo alcune titubanze, accettano la richiesta di Nick.
Il Sun’s Warrior provvede, quindi, a insegnare loro le basi della lotta.
Sfortunatamente, le cose non vanno mai come si vuole.
Itachi e Kisame giungono all’accademia.
Qual è la loro missione? Che cosa succederà?

 

Maximilian Pegasus è il creatore del gioco nel manga. Anticipo che comparirà.  

 

 

Angolo dell’autore.

Naruto: “Ehi autore. Quando ricomparirò?”
Io: “Devi aspettare Naruto”.
Naruto: “E’ una noia! E poi sono io il più grande; su questo non ci piove!”
Chazz: “Un bambino sarebbe il più grande? Ma per favore: non hai lo stile!”
Naruto: “Sempre meglio che andarsene in giro con quella giacca puzzolente!”
Chazz: “Come ti permetti! Il mio cappotto è il migliore che ci sia in circolazione. La tua è solo invidia”.

Jaden(con il naso tappato): “Ehi Chazz, guarda che il ragazzino ha ragione. Da quanto tempo non lo lavi?”
Chazz: “Non sono affari che ti riguardano. E poi io non puzzo”.
Jaden gli indica i presenti: hanno tutti il naso tappato.
Io (con una molletta sul naso): “Qualcuno sa usare una tecnica d’acqua? Chazz deve fare un bagno”.

Chazz: “Signor autore, non la facevo così ingenuo. Questo è il profumo di un mito!”
Ojama Giallo: “Diglielo capo! Non c’è nessun migliore di te. Anche se, in effetti, puzzi un po’”.
Ojama Nero: “Sicuramente meno di noi, ma puzzi!”
Ojama Verde: “Non ti preoccupare, se fai come noi, ti ci abitui!”
Chazz (esplode): “Fatela finita e sparite, mostriciattoli!”

Nick: “Scusa Chazz, ma è l’ora del bagnetto. Arte  dell’acqua: ESPLIONE ACQUATICA”

 

Una grande massa d’acqua appare e travolge Chazz che è fiondato verso il muro, rompendolo.
Il curioso moro si trova in una vasca gran cinque metri e dentro c’è solo una persona, a parte lui: Marina, nuda.
Chazz (apre gli occhi estasiato): “Oh mia dea!”
Marina (esplode): “PICCOLO PERVERTITO!”

Scena troppo violenta per essere descritta.

 

Nick: “Oh beh! Ha trovato un altro ammiratore, sempre se sopravvivrà!”
Tutti scoppiano a ridere.

 

Chazz (disperato): “AIUTOOO!”

 

 

Aspetta che vengo quando lei ha finito.
Alla prossima.

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Capitolo 21
*** Scelta e imprevisti ***


21. decisione e imprevisti

Ciao!  Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto poco tempo in questa settimana.
Ecco a voi il capitolo tanto atteso.
Prima, però, angolo dei commenti.

 

Lettore 01: Grazie per la tua attesa ed eccoti accontentato.

 

Prima di presentarlo, un’ultima cosa: c’è la possibilità che la prima stagione sia più lunga di quaranta capitoli.
Detto questo, chiedendo a sempre un piccolo commento, ecco il capitolo. 

 

 

 

 

 

 

 

Per tutto il giorno, i ragazzi continuarono le loro attività, ma con maggiore leggerezza: erano intenti a prendere una decisione.
Jaden era andato sul tetto dell’accademia a pensare su cosa fare. Chazz era sdraiato sul suo letto e fissava il soffitto. Syrus osservava il mare. Hassleberry era seduto nella sala mensa. Jessie si era seduto su un masso e fissava il cielo. Alexis andava avanti e indietro nella sua stanza. 

 

Mentre i ragazzi prendevano questa decisione, in un edificio, in mezzo al verde, un uomo gigantesco e dallo sguardo di ghiaccio, osservava le riprese dell’ultimo duello di Jaden.

“A quanto sembra il nuovo arrivato ha messo Jaden in grossa difficoltà, portandolo a fare una scelta estrema. Questo ha permesso al bio-bend che aveva al polso la possibilità di assorbire una grande quantità di energia. È un peccato che quel tipo non sia uno studente, mi avrebbe fatto comodo prendere anche la sua.
Poco male, con questo duello abbiamo imparato diverse cose”.
“Si hai ragione Viper!” disse una voce con doppio tono “Sarà davvero bello giocare con Jaden. Non vedo l’ora”.

L’uomo in questione era proprio Telonius Viper, l’uomo che i due dell’organizzazione alba dovevano spiare. Ma chi era la creatura a cui apparteneva la voce?
Una cosa era sicura: era ciò che Itachi e Kisame avrebbero dovuto prendere.

 

Il sole calò e giunse l’ora di cena.
I ragazzi si ritrovarono nella mensa dello Slifer Rosso; si sedettero e, in silenzio, mangiarono.

Fu Syrus a rompere il silenzio: “Ragazzi, basta con quelle facce. Non stiamo mica per andare al patibolo”.
“Hai ragione soldato” confermò Hassleberry.
“Anche se fosse, non sappiamo che ci aspetta” disse Jessie “E’ per questo che dobbiamo scegliere. Voi che avete deciso?”
“Universe mi ha concesso la sua fiducia, quindi io vado” disse Jaden “Anche i miei amici del neo-spazio sono d’accordo”.
“E’ una scelta difficile, ma ne ho abbastanza di stare a guardare le cose. Vengo anch’io” disse Alexis.
“Vengo anch’io” disse Jessie.
“Se Zane ha accettato e Jaden va, allora andrò anch’io. Non voglio più piangermi addosso” disse Syrus.
“Anch’io sono con voi” disse Hassleberry.
Tutti fissarono Chazz, che era rimasto muto.
“Tu che decidi Chazz?” chiese Syrus.

Lui non rispose, si alzò e uscì.
 “Secondo me, non ha ancora deciso” disse Jaden.
“Se verrà lo rivedremo all’ingresso. Forza incamminiamoci” disse Jessie.
“Va bene!” confermarono tutti.

 

L’ingresso dell’accademia era deserto: nessuno era lì a quell’ora, nessuno tranne Nick, che osservava il cielo.
“Sai bene che accetteranno” disse Alan, apparsogli a fianco “L’ignoto porta sempre la curiosità”.
“E’ vero, ma la cosa cambia a seconda dell’individuo. Inoltre, questa è una scelta che cambia per sempre la vita. Preferisco lasciarli scegliere, piuttosto che obbligarli. Se non vogliono non insisterò”.

“Così è lui il tuo spirito!” disse Chazz da lontano “Lo cambierei volentieri con gli Ojama”.
Nick sorrise: “Quello più schizzinoso, alla fine, è stato il primo a venire. Sono contento che tu abbia accettato”.
“Non fraintendermi! Sono qui solo per osservare” disse Chazz.

“Osservare è solo un altro modo per dire che accetti. Lo dimostra il fatto che sei qui!” disse calmo.
“Se è questo il tuo modo di pensarla. Aspettati l’arrivo anche degli altri” disse Chazz.
“Ne sono contento!” sorrise Nick.

 

Pochi minuti dopo, tutti erano presenti.

“Dunque accettate. Non so dirvi se sia la scelta giusta, ma preferisco lasciarvi quella libertà che a me è stata negata. Siete pronti?” chiese Nick.
Tutti annuirono.

“Bene! Cominciamo.” Ed estrasse la spada avviando lo Spirit Scan.
I ragazzi furono colpiti dalla luce scaturita dalla spada, materializzando gli spiriti che volarono in alti nel cielo e poi si posarono davanti a loro.

Nick presentò loro gli spiriti: “Alexis il tuo spirito è Ceres l’ultimo dei tre spiriti custodi della natura, signore dell’acqua e della giustizia.
Syrus il tuo invece è fortezza Vercroid, mutevole nell’attacco e nella volontà.
Hassleberry, il tuo è Tiranno Oscuro il re dei dinosauri, dubito di dovertelo presentare, lo conosci meglio di me.
Jessie le tue bestie cristallo sono la tua armatura, ognuna di loro è una sua parte. Credo potremmo chiamarla “Armatura dei Sette Cristalli”.
Chazz hai un altro spirito, contento? Hai il La Bestia dell’ombra, dotata di poteri che mai ti saresti aspettato.
Jaden il tuo spirito è scontato. Hai Neos e dubito di dover dire qualcosa su di lui.
Ragazzi, da adesso siete tutti Sun’s Knights, il mio benvenuto. Adesso indossate l’armatura con la frase che vi ho detto, poi cercate la carta dentro l’elmo e provate ad tirare fuori scudo e spada”.

“Forza ragazzi” disse Jaden.
“Si!” risposero tutti.
“Sun’s Knight Battle Armor Go!”
Gli spiriti divennero armature e si disposero sul corpo dei ragazzi.
Dopo quest’operazione, i sei presero le carte, con le relative lamentele degli spiriti e provarono a tirare fuori scudo e armi.

Tutti ci riuscirono, tranne Jaden.
“Neos, perché non tiri fuori la spada?” disse Jaden.
“Scusami Jaden ma credo di non esserne dotato!” disse lui.
“Cosa!” si lamentò lui.
“Proprio com’è successo a Naruto!” commentò Nick.
“E chi sarebbe?” chiese Jaden.
“E’ un altro Sun’s Knight ed è un ninja” disse Nick “Per risolvere il problema, dovrai affrontare la prova del labirinto”.

“Vuoi dire che devo rischiare la vita per ottenere una spada?” disse Jaden.
Nick aveva raccontato la particolarità della prova del labirinto e aveva fatto venire il terrore a tutti: era proprio quello uno dei motivi per il quale gli altri avevano avuto qualche dubbio.
“Temo non ci sia altra scelta!” disse Nick.
“Un momento!” disse Chazz “Non vorrai mica farlo andare lì adesso, quando non sai nemmeno sferrare un pugno”.

“So bene in che condizione si trova Jaden: per questo inizierà subito un allenamento intensivo. Se i miei calcoli non sono errati: potrai fare la prova fra tre giorni!” disse Nick.
“Tre giorni?” disse Jaden “Non saranno un po’ pochini?”
“Se seguirai alla lettera le mie istruzioni, saranno più che sufficienti. Cominceremo subito, va bene?” disse Nick.
“Aspetti un attimo Signore “ disse Hassleberry “Se allenerà Jaden, faccia lo stesso anche con noi. Così non dovrà fare doppia fatica”.

“Se vi allenassi tutti insieme, non potrei concentrarmi su Jaden. Tenete a mente che ognuno di voi ha un diverso potere. Ci vuole comunque del tempo per prepararvi. Quindi meglio rinviare il vostro allenamento in un secondo momento.” Disse Nick e si rivolse a Jaden “Se sei pronto, vieni con me, ci alleneremo in un posto isolato”.
 “Direi di non avere scelta” si rivolse ai suoi compagni “Ci vediamo fra tre giorni ragazzi. Conservatemi il pesce fritto ok? Ciao!” e seguì Nick.
“Che tipo!” fece Alexis “Voi che dite: riuscirà ad essere pronto?”
“Nick non è il tipo da fare false promesse: credetemi” disse Alan.
“E tu chi sei?” disse Syrus terrorizzato.
“Io sono Alan e sono l’angelo custode di Nick. Ha pensato di lasciare me per allenare voi. Vediamo di cominciare subito va bene?”
“Che forza: un angelo come maestro. Sarà emozionante ragazzi” disse Jessie.

 

 

Passarono due giorni e mezzo: i cinque giovani duellanti, agli studi, alternavano gli allenamenti con Alan. Jaden e Nick, invece, avevano fatto perdere completamente le loro tracce.

In realtà i due si erano accampati nelle vicinanze del vulcano che stava vicino l’accademia: lì Nick aveva rapidamente insegnato a Jaden come controllare i suoi poteri e dato gli insegnamenti base sull’uso delle varie energie. A mezza giornata dalla fine dei tre giorni, il ragazzo era pronto e, a breve, avrebbe tentato la prova del labirinto.

Gli altri invece avevano ritmi diversi: Syrus si deprimeva subito e Hassleberry lo riprendeva sempre.  Jessie aveva imparato a controllare i suoi compagni spiriti con maestria. Alexis aveva qualche problema a interagire con Ceres, ma stava migliorando. Chazz se ne andava sempre in giro con una molletta sul naso e con paio di cuffie.
Le sue caratteristiche erano più problematiche: infatti, i suoi sensi si erano acuiti di botto, dandogli fastidio, inoltre sentiva l’odore delle emozioni, persino quelle degli spiriti. Aveva, inoltre, cominciato a far muovere la sua ombra e, spesso, a fondersi con essa, divenendo ombra egli stesso e scoprendo il lato positivo: la particolarità delle ombre è che riprendono perfettamente le sembianze delle persone, ma non i loro abiti.
Questo voleva dire che, quando si fondeva con la sua ombra, vedeva le persone nude e, per questo, preferiva non usarla, pensando “No! Non sono un pervertito”.

{Un pervertito darebbe chissà quanto per poter essere al suo posto},

 

Le cose sembravano andare liscio. Almeno fino all’ora di mezzogiorno.

A quell’ora, due individui, camminando sull’acqua, misero piede sull’isola con lo scopo di svolgere la loro missione.
“Dunque sarebbe questa l’Accademia del Duellante” disse Kisame “Ce né voluto di tempo ma siamo arrivati! Che ve ne pare signor Itachi?”
“Trovo alquanto strano costruire una scuola su un’isola lontana diverse miglia dalla costa. Ma, considerando le informazioni che quella Kaeleena ci ha dato, è il luogo ideale per nascondere quelle creature” disse Itachi.

“Potremmo anche cercarle e prenderle. Il loro potere potrebbe servirci” disse Kisame.
“Non voglio rischiare la fine del mondo. Hai visto anche tu i danni che quelle creature hanno causato due anni fa in tutto il globo. E il bello è che sono state risvegliate e poi risigillate nell’arco di un’ora. Concentriamoci su questo Viper e basta” disse l’Uchiha.

“D’accordo! Allora troviamo un posto per accamparci” propose l’altro.
“Ottima idea!”
Kisame si fermò di colpo.
“Cosa c’è?”
“La mia Samehada (pelle di squalo) ha captato una chakra molto forte e lo vuole”.
“Da dove viene?”
“Si trova ai piedi di quel vulcano”.
“Dalle informazioni, non risultava esserci un ninja. Potrebbe essere una seccatura. Troviamolo e sbaraziamocene”.
“Molto bene. Seguitemi”.
I due si diressero, rapidi verso il vulcano.

 

Nick percepì due presenze che si stavano dirigendo verso di lui.

“Cosa c’è Nick” chiese Jaden seduto davanti a lui.
“Abbiamo visite poco gradite” disse lui.
“Non dirmi che sono loro” fece allarmato.
“No, non sono accoliti di Abhadon, ma sono molto forti. Jaden, nasconditi”.
“Cosa! Io posso combattere”.
“Devi risparmiare le forze per la prova. Comunque, se sono chi penso, sono fuori dalla tua portata, soprattutto uno di loro”.
“Non posso proprio aiutarti?”
“Sono criminali di livello S. ti ho detto che vuole dire. Corri dagli altri. Adesso”.
Jaden, un po’ contrariato, si allontanò, prendendo un sentiero nascosto dalla vegetazione.

 

In quel momento apparvero i due ninja ricercati.

“E così sei tu che la mia Samehada ha fiutato” disse Kisame.
“Che cosa ci fa un ninja in un posto come questo?” chiese Itachi.
Nick si alzò e si voltò calmo verso di loro: “Dovrei fare la stessa domanda a voi due, ma, considerando che siete due criminali, direi che state cercando qualcosa di importante.   
Non è che puntate alle Bestie Sacre?”
“Quelle creature non ci interessano. Siamo qui per un altro motivo” disse Itachi freddo “E tu che interesse hai verso di loro?”
“Nessuno!” disse Nick “Sono qui per altri motivi, come voi. Anzi, credo di sapere per quale motivo siete qui: dovete spiare una certa persona vero?”
“Oh signor Itachi, questo tipo sa. Che sia un altro che ha ricevuto la nostra stessa missione?” disse Kisame.
“Avete preso un granchio, se pensate questo” disse Nick “Come ho detto, sono qui per altri motivi, che non mi attarderò a spiegarvi.
Ciò che farò ora? Vi pesterò come si deve e vi porterò a Konoha per essere giudicati come meritate”.
“Sei un ninja di Konoha?” chiese Itachi.
In tutta risposta, Nick estrasse il copri fronte, datogli da Tsunade e se lo mise.
“In tal caso, non abbiamo scelta. Kisame uccidiamolo” ordinò Itachi.
“Con piacere!” disse l’altro e si lanciò verso il giovane, con la spada sguainata.

Nick estrasse la sua e parò il colpo.
“Però, bella la tua spada: tutta blu!” commentò divertito lo spadaccino.
“E non è solo bella, pesciolino troppo cresciuto” disse Nick e, con uno scatto improvviso, spostò in avanti la lama.
Kisame se ne accorse appena in tempo e arretrò.
“Interessante!” disse Kisame “Signor Itachi, non vi dispiace se ci penso io a lui?”
“Fa come vuoi, ma sbrigati: se ti dilunghi, saremo scoperti” disse Itachi.
"Lasciate fare a me”.

“Scusa se t’interrompo” disse Nick mentre calava la spada “Ma fai male a sottovalutarmi”.
Kisame evitò e la spada si conficcò nella roccia, creando un buco nel terreno.
“Sempre più interessante!” commentò Kisame allegro “Ora capisco perché la mia Samehada ti vuole triturare a dovere” e saltò in alto.

Dopo aver fatto una serie di sigilli, disse: “Arte dell’Acqua ONDA ESPLOSIVA” e sputò un enorme quantità d’acqua dalla bocca, sommergendo tutta la zona, fino a i piedi del vulcano.
“Questa non ci voleva!” pensò Nick “ Se quella massa d’acqua raggiunge il mare tutto ciò che attraverserà verrà distrutto”.
“Ti vedo preoccupato!” disse Kisame, atterrato sulla superficie “Se stai pensando ai ragazzini che abitano questo posto, non ti devi preoccupare. La mia tecnica ha ricoperto solo 200 metri di questo posto e non scenderà a fondo valle. Preparati sto arrivando!” disse e corse verso di lui.
Sollevato, Nick respinse l’attacco dell’avversario e commentò: “In un certo senso mi hai fatto un favore. Non mi riferisco all’accademia, sto parlando di questa tecnica. E sai perché? Non me la cavo male con l’arte dell’acqua”.
“Allora ci divertiremo un mondo” disse Kisame.

Nick fece rapidamente dei sigilli e disse: “Arte dell’Acqua TECNICA DEL DRAGO ACQUATICO”.
Una quantità considerevole di acqua si alzò e prese la forma di un drago e si abbatté contro l’avversario.
“Rispondo con questa: TECNICA DEL MURO ACQUATICO” e altra acqua si alzò proteggendo Kisame dall’attacco.
“Non finisce qui. Arte del fulmine SCOSSA ELETTRICA”. Nick scagliò una saetta nell’acqua e centrò l’obiettivo.
Kisame si rialzò subito con una risatina: “E così sai usare anche l’arte del fulmine. Che piccola peste che sei. Pensavo di giocare equamente con te!”
“Equamente?” disse Nick “Non hai visto niente di quello che so fare”.

Con queste parole, il giovane cominciò a muovere le mani a una velocità assurda.     
Itachi osservò tutti i segni spalancando gli occhi e avvertì il compagno: “Kisame sta attento!”.

“Troppo tardi” disse Nick “Prendi questo: TECNICA DEI CINQUE DRAGHI”.
Sembrò che la natura si fosse schierata dalla parte del giovane: cinque draghi, formati dalle principali arti elementari, apparvero dietro Nick e, all’unisono, si lanciarono verso Kisame.
“ Quel tipo può usare tutte le arti elementari?” pensò Kisame sorpreso.
Ci fu una grande esplosione e Kisame fu lanciato in aria, atterrando a una decina di metri da dove si trovava prima.

“Sei ancora vivo, vedo! Si vede che non mi sono impegnato abbastanza”.
Lo spadaccino si rialzò ansimante ma allegro.
“Impegnato abbastanza? Ti sbagli: se non mi fossi difeso con la mia Samehada, che assorbe il chakra, sarei sicuramente morto. Con te vale la pena mettersi d’impegno. Ti mostrerò il motivo per cui mi chiamano il demone senza coda” disse Kisame.

Le bende che ricoprivano la Samehada si sciolsero e si rivelò il vero aspetto della spada: una sorta di squalo senza occhi. Dopo che fece questo, lo spadaccino della nebbia si fuse co la spada, assumendo sembianze di uno squalo umanoide, poi eseguì un’altra tecnica, la Danza dello Squalo.
Con questa mossa, il lago formatosi in precedenza si chiuse a bolla, circondando i due contendenti.
“Se stati usando quella tecnica, Kisame, significa che il tipo è davvero forte” commentò Itachi mentre osservava.

 

“Preparati moccioso, sto venendo a sbranarti!” disse Kisame e si lanciò verso di lui
“Per quanto sia forte” pensò lo spadaccino” nessuno può sopravvivere in uno scontro in un’immensa vasca di squali. Ho la vittoria in pugno”.
Era a pochi metri da Nick, quando notò che stava sorridendo.
“Pensi davvero di potermi battere così” disse Nick, suscitando lo stupore dell’avversario.
Senza attendere una risposta, il giovane colpì Kisame con un pugno, spingendolo all’indietro.
“Com’è possibile?” disse Kisame.
“Ti svelerò un segreto: non sono quello che potresti definire un tipo comune” disse Nick mentalmente.
“Stai usando un’illusione!” disse Kisame preoccupato.
 “Questa non è un’illusione: è telepatia” disse Nick “E questo invece, è quello che definirei un colpo di scena”.
Nel dire questo, il giovane si trasformò, suscitando lo stupore sia di Kisame sia di Itachi, che osservava.
“Hai perso pesciolino” disse Nick e colpì Kisame con un’ala, scagliandolo fuori dalla bolla e facendolo finire contro la parete del vulcano.

 

Itachi osservò senza parole la creatura che gli era apparsa davanti completamente sbigottito.
“Sei stupito Itachi Uchiha!” disse Nick con un tono di voce diverso {proprio come aveva detto Shikamaru} “Non hai ancora visto nulla!”.
“Ma tu che cosa sei?” riuscì a dire l’Uchiha.
“Guarda e stupisciti” disse e applicò lo Scanning mentale su di lui.
La mente di Itachi fu percorsa da una miriade d’immagini che lo bombardarono senza tregua: per un tempo che gli sembrò non avere fine.

“Che cosa diavolo mi hai fatto?” disse lui, quando tutto fu finito mentre si teneva la testa.
“Ti ho fatto vedere la mia storia Itachi. Ovviamente, io ho visto la tua, come compenso” disse il Sun’s Warrior.
Nel sentire questo, Itachi fu preso da un moto omicida e attivò lo Sharingan ipnotico, usando Tsukuyomi, la più potente tra le arti illusorie.

Nick si ritrovò legato in un mondo fatto di luci rosse e nere, circondato da un esercito di Itachi armati di spade.
“Hai commesso un errore a provocarmi” disse Itachi con voce spietata “Ti ucciderò trafiggendo la tua mente per un anno intero” e avvicinò le spade al petto di Nick.
Nick sorrise beffardo: “Sciocco; usa pure tutte le tecniche che vuoi. Non basteranno a sconfiggermi, soprattutto le illusioni”.

Con una potente onda psichica, Nick distrusse l’illusione e intrappolò un incredulo Itachi in una sua illusione personale: la prigione della mente.
Itachi si ritrovò sospeso a mezz’aria legato da numerose catene che venivano da una serie di colonne raffiguranti strani esseri.
“Cosa? Non è possibile. Nessuno può distruggere la mia arte illusoria senza avere lo Sharingan e imprigionarmi così!” disse lui senza fiato.

“Ti dirò un segreto Itachi: niente è impossibile” disse Nick a pochi metri da lui “La parola impossibile la usano solo le persone limitate, che danno un nome alla loro limitatezza.
Mi sorprendi: pensavo che tu non fossi limitato. Oppure la tua sorpresa è dovuta da quello che ti ho detto prima e dal relativo shock? Puoi stare tranquillo: non aprirò bocca su quello che ho visto nella tua mente.
Inoltre ti rispetto e molto: questo è il motivo per il quale ti ho fatto vedere la mia storia”.
“Mi rispetti?” disse Itachi stringendo i denti “Ti stai solo crogiolando per avermi battuto”.

“Ti sbagli! Non sono quel tipo di persona. Se ti concentrassi un attimo su quello che ti ho inviato lo capiresti da solo”.
Itachi fu scosso da un brivido, mentre vedeva le immagini che lo avevano percorso: si rese conto che anche Nick aveva molti segreti e misteri che nemmeno cento vite potevano contenere.
“Ma tu chi sei?”
“Io sono Nick Nibbio Blu, detto il Trasformista e, come hai visto, ho una vita colma di segreti che nemmeno io conosco pienamente.
Il mio obiettivo è distruggere il male puro e i suoi seguaci e creare un nuovo futuro per tutti.
E tu invece Itachi? Hai uno scopo?”.

 

Nick sciolse l’illusione: aveva avuto la risposta che voleva.
“Sei davvero un tipo strano” disse Itachi, ora calmo “Forse non riuscirò mai a comprendere pienamente ciò che mi hai mostrato. In qualunque caso hai davvero molto da scoprire su te stesso, questo sono riuscito a capirlo”.
“Così sembra!” rispose Nick.  

 

 

I due si stavano fissando, quando, all’improvviso, una lama si avvicinò alla testa di Itachi.
L’Uchiha fu rapido a evitarla e ad arretrare.

“Complimenti! Sei davvero in gamba Itachi Uchiha” disse una voce profonda.
Dal cielo scese un ragazzo alto con capelli verde petrolio e vestito completamente in nero, Zane Truesdale, il fratello maggiore di Syrus con un sorriso sul volto.

 

 

Nel prossimo capitolo.
Zane sfida Itachi, creando a uno scontro mozzafiato, se posso dirlo.
Come andrà a finire? Chi vincerà?
Questo e altro al prossimo capitolo.

 

Angolo dell’autore: profili dei personaggi.

Nome: Nick Nibbio Blu.
Razza: umano/soleano.
Nazionalità: italiano.
Capelli: castano.
Occhi: verde chiaro.
Gruppo sanguigno: 0+.
Data di nascita: 20 gennaio.
Altezza: 185 cm.
Età: 19/5039 anni.
 Poteri: manipolazione della natura, potere dell’universo, telepatia, telecinesi e altro.
Tipo di soleano: nibbio reale blu mare.
Armi: spada blu.
Spirito: Alan e tre custodi.
Formazione: team del Fantasy.

Motto: Niente è impossibile.
Anime di riferimento: originale.

 

Se non mi verranno in mente dei bei finali, farò una piccola descrizione dei personaggi, almeno ci provo.
Alla prossima.

 

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Capitolo 22
*** Geni a confronto Zane vs Itachi ***


22. Zane vs Itachi

Ciao a tutti. Ecco a voi il nuovo capitolo che tanto aspettavate, pieno di azione allo stato puro.

Prima di presentarlo vi comunico che la prossima settimana non potrò mettere il prossimo e quindi vi toccherà aspettare due settimane per leggere il seguito.

In qualsiasi caso, vedrò di farmi perdonare pubblicando non solo un altro capitolo di questa storia, ma anche un altro dell’altra che sto scrivendo e che ho quasi ultimato.
Angolo dei commenti

 Lettore 01: Il motivo per cui Nick l’ha fatto ti sarà chiaro fra qualche capitolo, devi solamente aspettare, così come per il resto; non ne rimarrai deluso. 

Detto questo, sperando di poter rispondere ad altri commenti, vi auguro buona lettura.

 

 

 

Zane è apparso sul campo di battaglia che cosa vorrà?

 

“Come mai vi stavate fissando?” disse il nuovo arrivato a Nick “Non mi dire che sei caduto in un’illusione”.
“Che cosa ci fai qui?” chiese Nick.
“Al posto tuo avrei esordito con un grazie, ma poco importa.
Sono venuto a combattere” disse fissando Itachi.
“Combattere?” fece Itachi “Non vedo un motivo per battermi con te! E, in qualsiasi caso, stavo battendomi con Nick”.
“Stavate solo giocando a fare le belle statuine. Non è nello stile di nessuno dei due. Giusto?” ribatté Zane “E comunque per combattere non ci deve essere un motivo, se non quello di vincere. Fatti sotto Itachi Uchiha” e si lanciò verso di lui.
Nick non poté fare niente per fermarlo, aveva capito bene il suo carattere: Zane non era il tipo che ascoltava ragioni quando voleva combattere.
Ciò che però aveva colpito Nick era l’incredibile forza del ragazzo.
Mentre pensava a questo, vide Zane sferrare un pugno a Itachi che, prontamente, lo schivò.

 

“Ti avverto” disse Itachi “Non sono di buon umore oggi”.
“Se è per questo, non lo sono nemmeno io” rispose Zane.
Zane estrasse la spada e cercò di colpire Itachi, il quale, bloccò il colpo con un kunai.
I due si scambiarono una rapida serie di colpi, senza che nessuno andasse a segno; poi, con un salto, indietreggiarono per riprendere fiato.

{per immaginare lo scontro tra i due, vi consiglio di vedere il duello di questo sito, rimarrete stupiti www.youtube.com/watch?v=tZWLpxTfnB8}

“Complimenti, non te la cavi male” disse Itachi “Non ho afferrato come ti chiami!”
“Non mi sono presentato: sono Zane Truesdale, molto lieto”.
“Ti conosco! Sei un duellante professionista. Non immaginavo che sapessi combatterei”.
“Mi sono solo riscaldato. Adesso ti mostrerò la mia vera forza: cioè la mia abilità innata”.
Itachi ebbe un sussulto nel sentire quelle parole.
“Preparati: Nyugan” disse Zane. I suoi occhi cambiarono colore: divennero giallo chiaro, da essi fuoriuscivano le vene e le tomoe tipiche dello Sharingan.
“E quella che diavolo è?” chiese Itachi stupito.
“Si chiama Nyugan ed è un’abilità innata molto particolare: in essa i poteri di Biakugan e Sharingan si fondono perfettamente. Quest’abilità si è manifestata nella sua forma latente.
Ti avverto: ho sviluppato quest’abilità molto precocemente, tanto da eguagliare la tua” e si lanciò di nuovo all’attacco.
“Non farmi ridere: la tua abilità, per quanto sorprendente sia, non potrà mai battere la mia” e si lanciò anche lui.

 

I due prevedevano l’uno le mosse dell’altro con precisione assoluta, creando una situazione di stallo.
Allora si allontanarono con un salto e fecero una serie di sigilli: Itachi eseguì la tecnica della Palla di Fuoco suprema, mentre Zane effettuò una tecnica di fulmine, chiamata Palla Elettrica suprema.
Le due tecniche si scontrarono annullandosi a vicenda, lasciando la situazione immutata.
“Usi l’arte del Fulmine Zane e sembra essere abbastanza forte da rispondere alla mia arte del Fuoco. Non male”.
“Lo stesso posso dire di te, però non è abbastanza: nessuno di noi due si sta impegnando veramente. Non ci stiamo battendo da acerrimi nemici e la cosa non mi piace. Vediamo di dare una svolta” disse Zane e si tolse il cappotto, che aveva tenuto per tutto il tempo.
“Normalmente non mi lascio prendere così, ma con te ho la sensazione di battermi contro una mia vecchia conoscenza” e si tolse il mantello di Alba.

 

Cosa i due intendessero per dare una svolta lo scoprirono entrambi pochi istanti dopo.
Itachi, conscio del pericolo del suo utilizzo, attivò lo Sharingan Ipnotico dicendo: “Porrò fine allo scontro in pochi istanti”.
L’Uchiha rimase scioccato quando vide Zane: questi aveva attivato un’abilità identica alla sua, persino la forma della pupilla era identica, cioè a forma di shuriken.
“Che diavolo è quello?” chiese visibilmente colpito.
“Non mi va di ripetere la stessa cosa due volte. Ti avevo detto che ho sviluppato precocemente la mia abilità. Questo è il Nyugan Ipnotico: il livello massimo del mio potere. Adesso vedremo quale dei nostri poteri prevarrà”.

“Assurdo” pensò Itachi “Come è possibile che qualcuno che nemmeno è un ninja sia dotato di simili abilità e di un potere identico al mio. Che si tratti di un’illusione? No: se lo fosse, me ne sarei accorto.
Una cosa è certa: non ha la mia stessa esperienza. Sarà questo elemento a fare la differenza”.
“Che stai facendo Itachi? Stai ragionando sulle possibilità di vittoria e sui miei punti deboli? Illuso: non ho punti deboli e l’esperienza non mi manca; ho avuto un buon maestro che ha colmato quella lacuna” disse Zane pensando agli allenamenti che  aveva fatto con Nick.
“Davvero? Vediamo se hai imparato la lezione” ed estrasse numerosi shuriken, lanciandoli verso Zane.
Il Sun’s Knight li schivò tutti, ne afferrò uno e lo lanciò verso Itachi.
L’Uchiha schivò.

Zane approfittò dell’attimo per teletrasportarsi sopra di lui e lanciargli una tecnica di nome Fulmine Volante, schivata, per un soffio.
Zane non si arrese e gli sferrò un pugno all’altezza della guancia sinistra, che fu bloccato dal ninja che ricambiò, che fu bloccato.
I due erano vicinissimi: potevano quasi toccarsi con la fronte, talmente era forte la presa che esercitavano.
“E’ finita” pensarono entrambi “Tsukuyomi”.
Le due illusioni furono lanciate contemporaneamente e si scontrarono l’una contro l’altra annullandosi nuovamente a vicenda.
I due si staccarono e si allontanarono tenendosi l’occhio sinistro con la mano.
“Non mi dire che puoi eseguire le stesse tecniche dello Sharingan Ipnotico! È impossibile!” disse Itachi.
“Aggiorna il tuo vocabolario: la parola “impossibile” non esiste; non per tipi come noi!” rispose Zane.

Itachi si sentì attraversare da un fulmine: quella frase l’aveva sentita poco prima da Nick, intuendo il rapporto maestro –allievo che c’era tra i due.
“Capisco” disse osservando prima Zane e poi Nick “Hai un maestro davvero in gamba. Non ti chiederò come ti ha allenato. Quello che farò sarà sconfiggerti”.
“Provaci” disse Zane con tono di sfida.
I due eseguirono le tecniche delle Palle di Fuoco ed Elettrica, senza risparmiare il loro chakra e imprimendo una forza maggiore al colpo.
Né l’uno né l’altro potevano vedere cosa stavano facendo: entrambi avevano chiuso l’occhio destro da cui cominciò a scendere del sangue.
“Amaterasu!” dissero insieme.
Due fiammate nere apparvero dal nulla, divorando fuoco e fulmine e scontrandosi tra loro.

Le due fiammate controllate dai due combattenti, si scontrarono a mezz’aria senza permettere all’altra di andare oltre e aumentando d’intensità.
“Anche Amaterasu è una sua tecnica” pensò Itachi “Se può usare anche questa, temo sappia utilizzare anche l’altra”.
Le due fiammate così com’erano apparse, scomparirono nel nulla. I due avversari avevano il fiato mozzo, inoltre si premevano la mano all’occhio destro dolorante.
“A quanto sembra, anche tu risenti degli effetti collaterali del tuo potere. Vero?”
 “Ti sbagli. Da quanto ho sentito, il tuo potere ha un difetto: più si usa, più la vista si azzera.
Nel mio caso non avviene. Mi si brucia solo la cornea. Non è un problema per me: i miei occhi si riprendono in fretta, mi basterà una notte di riposo.
In qualunque caso siamo pari e uno scontro non può finire così. Ti finirò con la tecnica finale del mio Nyugan”.
“Vediamo se è quella che penso!”

Dietro le spalle di entrambi apparve una figura gigantesca coperta da un’armatura e armata di scudo e spada: Susano’o la tecnica finale dello Sharingan Ipnotico e, come sembrava, del Nyugan ipnotico, utilizzabile solo con l’attivazione dell’abilità a entrambi gli occhi.
Quello di Zane differiva da quello di Itachi: era dorato e dotato di un paio di ali; mentre quello dell’Uchiha era rosso simile ad un Rohim {cioè un guerriero giapponese errante].
“A quanto sembra i nostri due Susano’o non si somigliano. Meglio così almeno non abbiamo tutto in comune. Finiamo questo scontro Zane!”
“Come vuoi”.
Lo scontro tra le due entità fece tremare l’intera isola, suscitando il panico di tutti gli studenti dell’accademia.

 

Presso il dormitorio rosso, i giovani Sun’s Knights osservarono la scena senza parole.
Fu Chazz a recuperare il controllo per primo dicendo: “Che diavolo sta succedendo laggiù?”
“E’ uno scontro tra due guerrieri molto forti” disse Alan “Se non sbaglio, uno di loro è Zane. Percepisco perfettamente la sua energia”.
“Cosa?” disse Syrus “Zane sta combattendo?”
“Così sembra” disse Alan “L’entità gialla è controllata da lui”.
Nel sentire quelle parole, Syrus ebbe uno scatto e corse verso il luogo dello scontro.
“Syrus torna qui!” gli gridò dietro Jessie.
“E’ inutile” disse Chazz “Quando sente il nome di suo fratello non capisce più nulla. Il suo odore lo dimostra. Dobbiamo seguirlo o si caccerà in grossi guai”.
Gli altri furono d’accordo e si lanciarono al suo inseguimento.

 

Correndo, Syrus ebbe un secondo scatto sentendo l’adrenalina scorrergli a fiumi.
“Zane. Non ti lascerò da solo” disse.
Il suo corpo ebbe una strana metamorfosi: s’ingrandì di alcuni centimetri, i suoi capelli si rizzarono, come una criniera e il suo volto divenne affilato, le sue pupille verticali, facendo trasparire un istinto selvaggio che non aveva mai avuto.
Era questo il potere di Syrus: il Guerriero Selvaggio, mutevole ed imprevedibile come quello di una bestia.
Mentre correva, incrociò Jaden, che si era fermato a guardare lo scontro.

“Jaden!” lo chiamò con voce gutturale.
Il ragazzo si voltò e, davanti all’apparizione di quella strana creatura, ebbe uno scatto indietro.
“Jaden. Calmo! Sono io Syrus”.
“Syrus? Tu saresti Syrus. Ma che ti è successo?” chiese Jaden.
“Ti spiegherò dopo. Andiamo a dare una mano a Zane”.
“A Zane? Pensavo fosse Nick a fare tutto questo. In qualunque caso è meglio muoversi”.
“Aspettate!” li raggiunse la voce di Chazz.
“E voi che ci fate qui?” chiese Jaden.
“Chiedilo a Syrus” disse Jessie.
“Non abbiamo tempo per questo. Muoviamoci” disse Syrus rimettendosi a correre ed inseguito dagli altri.

 

Lo scontro tra i due Susano’o si terminò nello stesso modo delle tecniche precedenti: in perfetta parità.
I due contendenti, esausti, annullarono la tecnica.
Entrambi avevano il volto tirato e sembravano sul punto di crollare a terra, ma per orgoglio, restavano in piedi.
“A quanto sembra” disse Itachi ansimante “Non ti vuoi arrendere eh?”
“Nemmeno tu vero?” disse Zane “Credo che proverò un’ultima mossa, se finirà in parità anche questa credo proprio che dovrò accettare la sconfitta!”
“Sconfitta? Pareggiare vorrebbe dire la stessa cosa anche per me. Vediamo di finirla”.
A fatica, i due riattivarono la loro abilità, materializzando la spada ridotta di Susano’o e animandola con la natura elementare del loro chakra.
“Finiamola qui Zane Truesdale!”
“Finiamola qui Itachi Uchiha!”
I due si lanciarono uno contro l’altro con la spada in pugno facendole scontrare.

{per questo ultimo attacco mi sono rifatto all’ultimo scambio tra Ace e Barbanera di One piece}

Una luce rossa e azzurra illuminò l’intera isola, generando una terrificante onda d’urto.

 

Nick che era a pochi metri di distanza, non riuscì a vedere l’esito; anzi fu spinto via dalla potenza del contraccolpo. L’unica cosa che potesse sperare era che entrambi fossero sopravvissuti.
Quando il bagliore svanì, i due avversari erano a terra privi di conoscenza, l’uno vicino all’altro.

Nick corse verso di loro, preceduto da Syrus e dagli altri, appena giunti sul posto.
“Zane” gridò Syrus.
“Come sta?” chiese Jaden a Nick.
“Ha solo perso conoscenza. Sta bene, così come sta bene anche l’altro” rispose Nick.
I ragazzi osservarono Itachi a pochi passi da loro, chiedendosi chi fosse.
“Tranquilli! Non è un demone di Abhadon: è un ninja ricercato. Il suo nome è Itachi Uchiha ed è autore di un vero e proprio massacro” disse Nick.
“E’ una fortuna che Zane sia sopravvissuto allora!” disse Alexis.
“Non sono riuscito a vedere l’ultimo attacco, ma direi che è finita in parità” rispose Nick.
“Se il tipo è un criminale, dobbiamo assicurarlo alle autorità” disse Chazz “Forza. Aiutatemi a legarlo”.
“Spiacente, ma non ve lo posso permettere” gridò Kisame, appena giunto.
“O cavolo” esclamò Jaden “e questo chi è?”.
“E’ un compagno di Itachi e si chiama Kisame Hoshigaki. Anche lui è un ricercato” disse Nick.
“Allora pensiamo anche a lui!” disse Hassleberry, pronto a combattere.
“Eh eh! Mi fermerei volentieri a giocare con voi, ma non posso lasciare Itachi in queste condizioni, così come voi non potete lasciare il vostro amico in quello stato” disse Kisame “Ci rivedremo presto. Questo ve lo garantisco” e, dopo aver preso Itachi, sparì.

“E’ scappato. Maledizione!” disse Hassleberry.
“Avrete una seconda possibilità di incontrarlo. Ora dobbiamo pensare a Zane” disse Alexis “Portiamolo dalla signorina Fontaine è il medico dell’accademia”.
“Dubito che abbia i mezzi necessari per curarlo” sentenziò Nick “Dobbiamo portarlo altrove”.
“E dove?” chiese Syrus.
“Al villaggio della foglia” disse Nick.
Con queste parole si morse il dito ed eseguì la tecnica del richiamo. Chiamato Drako, Nick fece delle rapide presentazioni e ordinò all’amico di volare a tutta velocità verso Konoha.
“Ricevuto!” disse Drako “Tenetevi forte piccoli umani” e si librò in volo, sparendo in un attimo. 

 

 

Spero vi sia piaciuto.

Nel prossimo capitolo.
Kisame si mette in contatto Kaeleena e chiede spiegazioni e soccorso, che verranno dati.
Nel frattempo Zane è portato a Konoha e messo sotto i ferri.
Nick approfitterà dell’occasione per riunire tutti i Sun’s Knights in un unico luogo e presentarli.

Questo e molto altro al prossimo capitolo.

 

 

Angolo dell’autore: Enciclopedia del Fantasy

 

Eric (inchino): “Ciao e benvenuti nel nostro studio.
Oggi parleremo dell’abilità innata di Zane e la metteremo a confronto con quella di Itachi.
L’abilità oculare di Zane si chiama Nyugan: la pupilla diventa gialla come un topazio e viene ricoperta dai tomoe tipici dello Sharingan e dalle vene del Biakugan del clan Hyuga.
Ciò che questa abilità oculare può fare è ancora poco chiaro: a detta di Zane stesso, è l’unione tra le abilità sopracitate, ma forse può fare altro.
Finora abbiamo visto che Zane è riuscito a svilupparla tanto da ottenere un potere simile a quello del micidiale Sharingan Ipnotico: usando tecniche potenti come Tsukuyomi, Amaterasu e Susano’o, anche se questo è di colore e forma diversi da quello di Itachi.
Adesso proviamo a confrontare queste due abilità e vediamo che succede”

 

Zane: “Ma smettila. Lo sanno tutti che la mia abilità è la più forte di tutte. Non per niente ho vinto io”
Itachi: “Davvero?”
Zane: “Certo!”
Itachi: “A me risulta che è stata la mia abilità innata a batterti. Inoltre non si è mai sentito parlare del tuo Nyugan. Posso batterti quando e come voglio”.
Zane: “Vediamo se ci riesci!”

 

Eric (si frappone tra i due): “Calma ragazzi! Perché non ammettete che le due abilità si equivalgono e la smettete di litigare?”
Itachi e Zane: “Mai!”
Eric: “Allora che ne dite se vi propongo io una sfida per decidere chi delle due è la migliore?”
Entrambi: “Sarebbe?”

 

Eric bisbiglia qualcosa.
Entrambi: “No!”
Eric: “Andiamo è una buona idea”.
Itachi: “Non so se definirla una bambinata o peggio”.
Zane: “E’ vero, c’è solo un modo per vedere chi tra di noi due è più forte”.
Itachi: “Hai ragione”

 

Entrambi attivano le loro abilità ed Eric suda freddo.
Alzano la mano e la calano.
Zane e Itachi: “Sasso, carta, forbici! Sasso, carta, forbici”.

 

Eric (con la gocciolina in testa): “E sarebbe questo il modo? E poi dicevano che la mia idea era una bambinata! Uff!”

 

 

In effetti, anch’io temevo il peggio. Chissà quanto durerà questa folle morra cinese.
Alla prossima e tante buone cose.

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Capitolo 23
*** Gruppo al completo ***


23. Gruppo al completo

Ed eccomi di nuovo! Mi dispiace avervi fatto aspettare, ma sono stato impegnato.
Non so voi ma mi sento incredibilmente carico e pronto a esplodere. Spero che questo capitolo faccia esplodere anche voi, però dalle risate: perché ci saranno diverse scene da farvi cadere dalla sedia, quindi reggetevi forte.

 Angolo dei commenti.

 Lettore 01: In effetti, avevo pensato a un nome migliore, ma mi hanno detto che era troppo scontato. Quindi mi sono arrangiato diversamente.
Per quanto riguarda l’incontro: ora lo vedrai se ci sono o no.

 Detto questo, con la solita richiesta di un piccolo commento, ecco il capitolo.

 

 

 

 

 

Kisame portò Itachi su un’isola vicina e lo mise al riparo. Dopodiché chiamò Kaeleena.
“Pronto?” rispose lei al telefono.
“E’ sorto un problema! Itachi è ferito e ci sono diverse spiegazioni che devi darci!” disse Kisame alterato.
“Dove vi trovate?” disse lei.
“Dammi un motivo perché non debba chiudere il telefono e gettarlo in acqua!” rispose secco.
“Se vuoi delle spiegazioni e soccorso dimmi dove siete” rispose lei autoritaria.
“Su un’isola a 8 kilometri dall’obiettivo, vicino alla spiaggia. ”
“Mi trovo nelle vicinanze sul mio yacht privato: si chiama Clessidra. Ci vediamo tra poco” e chiuse.
“Si è messa a fare villeggiatura quella là!” disse tra sé lo spadaccino “Resisti Itachi!”.

 

Pochi minuti dopo lo spadaccino avvistò lo yacht e segnalò la sua presenza.
Una barca attraccò sulla spiaggia; a bordo era seduto un uomo con il volto coperto.
“Lady Kaeleena mi ha detto di condurvi sullo yacht” disse.
“Allora andiamo!” disse Kisame.

 

Giunto a bordo con Itachi in spalla, lo spadaccino fu subito condotto nella cabina privata della donna.
Nella sua sontuosa cabina Kaeleena stava passeggiando nervosamente intorno al tappeto persiano, cercando di capire che cosa avesse sbagliato.
Fu interrotta dai suoi pensieri dall’ingresso dello spadaccino.
La donna indicò il suo letto e Kisame vi adagiò Itachi.
“Dovrai raccontarci un sacco di cose” disse Kisame.
“Prima pensiamo a lui!” disse lei.
La donna si diresse verso un armadietto, vi tirò fuori una scatolina e prese una pillola sferica.
“Quella roba non sarà sufficiente!” disse Kisame innervosito.
La donna non lo ascoltò, si avvicinò al letto e infilò la pillola dentro la bocca di Itachi.

Il corpo dell’Uchiha fu scosso da improvvise convulsioni. Dopo poco tornò rilassato.
“Che diavolo gli hai fatto?” disse lo spadaccino con la spada in mano.
“Tranquillo! Gli ho dato una pillola della vita: questo speciale tonico ricostituisce tutte le energie e sana le ferite. Fra poco si riprenderà” disse lei.

Infatti, dopo poco, Itachi si alzò di scatto con lo sguardo stranito.
“Dove sono? Dov’è Zane? Come è finita?” disse agitato.
“Calma!” lo tranquillizzò Kaeleena “Sei sul mio yacht. Ero abbastanza vicina all’isola: non posso di certo lasciare da soli dei collaboratori”.
“Com’è finita?” chiese di nuovo Itachi rivolto a Kisame.
“Non ne ho idea. Quando sono arrivato era già tutto finito e voi due eravate a terra. Se fossi arrivato appena un secondo più tardi quell’essere, insieme a dei ragazzini, ti avrebbe dato il colpo di grazia.” Si rivolse poi a Kaeleena “Adesso vogliamo delle risposte e subito”.
“Va bene! Mettetevi comodi: sarà una lunga storia” disse lei.
“La storia d Nick e della sua impresa? No grazie la conosco già” disse Itachi.

Gli altri due si voltarono verso di lui.
“Tu sai?” disse Kaeleena.
“Si! Me l’ha mostrato lui stesso! Non so che cosa volessi facessimo, ma so chi sei e qual è stato il tuo ruolo in quella guerra” disse lui.
Kaeleena sorrise: “E così era Nick quello contro cui ti sei battuto. Non immaginavo che sarebbe andato lì. Se sai già la storia, è meglio che riposi un po’. Ti darò un sonnifero, così potrai riprenderti meglio”.
“Oramai il danno è fatto!” disse lui “Ho usato troppo lo Sharingan Ipnotico e la mia vista si è abbassata più di quanto pensassi”.
“Per questo piccolo problema, risolvo io” disse lei e mise la mano sugli occhi di Itachi “Sabbie del Tempo: Ricordo Controllato”.

Dalla mano di Kaeleena apparve della sabbia che coprì la parte superiore della testa di Itachi.
“Che diavolo stai facendo?” disse Kisame con la spada di nuovo in pugno.
“Riporto i suoi occhi indietro di qualche anno: in questo modo la sua vista tornerà quella di prima senza che i suoi poteri regrediscano. È il minimo per farmi perdonare” disse lei concentrata.
Dopo un interminabile minuto, la donna allontanò la mano dagli occhi dell’Uchiha, che li aprì colmi di luce.

“E' dunque questa la tua abilità innata” disse Itachi mentre si toccava gli occhi incredulo.
“Esatto: la manipolazione del tempo tramite le Sabbie del Tempo. In certi casi è una benedizione, in altri è una vera maledizione” disse lei.
“Che vuoi dire?” chiese lui.
“Chi usa le Sabbie del Tempo vede anche nel corso del tempo: vede i destini degli altri e anche il suo. Sapere il giorno in cui morirai o in cui perderai qualcuno d’importante, è la peggiore delle maledizioni. Capisci?”
“Si lo capisco fin troppo bene” disse Itachi.
“Ora bevi questo. Ti farà dormire per qualche ora. Meriti un sonno tranquillo” disse lei porgendogli una fialetta dorata.
“Non potrò mai avere un sonno tranquillo: è così da anni” disse lui, mentre prese la fialetta. Poi la bevve e si coricò cadendo tra le braccia di Morfeo.
“Adesso veniamo a noi” disse Kisame, che era rimasto zitto “Raccontami tutto!”.
“Va bene! Come ho detto prima, mettiti comodo” disse lei e cominciò a raccontare la storia che già conosciamo.

 

 

 

Dopo circa mezzora di volo, Drako cominciò ad abbassarsi verso terra.

“Ci siamo quasi!” gridò Nick, per farsi sentire “Fra poco arriveremo al villaggio. Pronti a scendere”.
“Si!” dissero tutti.
Dopo poco, Nick, con Zane in spalla, ordinò ai duellanti di lanciarsi.
Il gruppo atterrò davanti all’ingresso e fu subito accolto dai due ninja alle porte: Izumo e Kotetsu.
“Svelti! Chiamate Tsunade. Ditele che è un’emergenza” disse Nick.

 

Pochi minuti dopo i ragazzi erano seduti nella sala d’aspetto davanti alla sala operatoria, al cui interno stavano operando Zane.
Syrus era chino sulle ginocchia in un mondo completamente a parte.
“Siamo sicuri di poterci fidare di questi tipi?” chiese Chazz per rompere il silenzio tombale che si era creato.
“Puoi stare tranquillo, Tsunade è uno dei maggiori specialisti in questo campo” disse Nick “Le affiderei la mia vita!”.
“Buono a sapersi”.      

 

Dal fondo del corridoio cominciarono a sentirsi rumori di passi e un forte vociare.
“Chi diavolo è che fa tutto questo casino” disse Chazz tenendosi le orecchie.
“Un tipo imprevedibile” disse Nick sorridendo.
Dal corridoio apparve Naruto che chiamò Nick ad alta voce.
“Stupido siamo in un ospedale!” disse Sakura mentre lo colpiva con un pugno.
“Sei sempre il solito Naruto” disse Kiba appena apparso.
“Guardate: ecco Nick” disse Rock Lee con un tono troppo alto e colpito da Tenten.
“Ragazzi, siamo in un ospedale!” disse Nick “E’ comunque un piacere rivedervi tutti!”
“Anche per noi” disse Naruto sorridente “Sono diventato davvero troppo forte per te adesso”.
“Ma smettila idiota!” gli disse Sakura, facendolo deprimere.

“Accidenti!” esplose Chazz “La volete finire di rompermi i timpani con questo casino?”.
Nick lo colpì in testa: “Comincia a smettere tu per primo va bene?”
“Ahi!” disse Chazz, portandosi le mani alla testa.
“Che faccia tosta!” disse Ino “Se non lo sai buffone, sei ospite qui, quindi sii più rispettoso”.
“Ci mancava solamente la predica da parte di una mocciosa isterica” disse Chazz mentre tornava ritto.

Un pugno gli arrivò sulla mascella mettendolo KO.
“Chi diavolo sarebbe l’isterica  ANIMALE!” gli fece lei di rimando.
“Scusatelo! Si lamenta sempre di tutto” disse Hassleberry.
“Avete finito con queste scenate o devo menare un pugno in testa a tutti voi” disse Nick.
Tutti si ammutolirono.

“Bene. Credo valga la pena presentarvi. Sun’s Knights di Konoha vi presento i Sun’s Knights dell’Accademia del duellante: Jaden Yuki, Alexis Rhodes, Chazz Princeton, Jessie Andersen, Tirannus Hassleberry e quel ragazzino lì seduto è Syrus Truesdale, mentre il paziente di Tsunade è Zane il fratello maggiore di Syrus.
 Sun’s Knights di dell’Accademia vi presento quelli di Konoha: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Hinata Hyuga, Kiba Inuzuka, Shino Aburame, Shikamaru Nara, Ino Yamanacha, Choji Akimichi, Neji Hyuga, Tenten e Rock Lee.
Avevo in mente di presentarvi tutti insieme una volta riuniti, ma le cose non vanno mai come pianifichi”.
“Nulla va mai come si pianifica” disse Chazz ripresosi “Comunque Nick ti sei dimenticato di chiamarmi col mio soprannome “Il Campione””.
“Quanto sei modesto Chazz”, disse Jaden ridendo.
“Non ho mica chiesto il parere di un dilettante” disse lui imbronciato.
“Forse te lo sei dimenticato soldato ma Jaden è il miglior duellante dell’accademia, quindi tappati la bocca” lo riprese Hassleberry.
“Evita di gridare. Mi fischiano le orecchie” disse lui.

“Fatela finita” disse furiosa Sakura.
I due, spaventati, si ripararono dietro Nick.
“Ma dove ci hai portato?” chiese Chazz.
“In un posto complicato!” rispose Nick.

“ Comunque è un piacere conoscervi” disse Naruto “E’ da un po’ che ti volevo conoscere Jaden” disse avvicinandosi a lui.
“Lo stesso vale per me Naruto” e si strinsero la mano.
“Come mai lo volevi conoscere?” chiese Kiba.
“Semplice: Jaden ha lo stesso potere di Naruto e di Nick, il potere universale e tra di loro c’è una strana connessione” spiegò Shikamaru.
“E tu come lo sai?” chiese Jessie.
“Me l’ha detto Naruto stesso” rispose lui.
“Ovvio. Perché non ci ho pensato prima!” disse lui con la mano sulla testa.
 

Nick si voltò verso Syrus, che era rimasto immobile.
Gli si affiancò e, delicatamente gli mise una mano sulla spalla: “Forza Syrus. Non ti preoccupare. Tuo fratello è forte, lo siete tutti e due, sono sicuro al mille per mille che si riprenderà presto”.
Syrus alzò lo sguardo verso di lui: “Ne sei sicuro?”
“Ho appena detto al mille per mille, non ti basta?” disse Nick.
“E’ vero, scusami” e si alzò finalmente in piedi “Salve a tutti. Io sono Syrus Truesdale”.
“Avanti, non ti preoccupare” disse Rock Lee, mentre gli si avvicinava “La quinta Hokage è la migliore. Lo dico per esperienza personale: se non fosse per lei non starei qui in piedi davanti a te!”
“Mi fido” disse lui timidamente.
“Che cos’è questo bisbiglio. Avanti fai esplodere la tua forza. Vai con l’ardore della giovinezza” disse il ninja.
Syrus apparve un po’ titubante e, timidamente, alzò il braccio.
“Avanti Syrus. Sii più contento” disse Jaden “Diciamolo insieme: Ardore della giovinezza!” disse alzando le mani, insieme a Jessie e ad Alexis.
“Forza soldato: esplodiamo insieme” disse Hassleberry, seguito meccanicamente da Chazz.
“Il tuo amico ha ragione. Sii più allegro!” gli disse Naruto “Forza ragazzi: facciamolo insieme”.
I ninja furono un po’ titubanti, ma vedendo il volto sconsolato di Syrus ebbero pena e si unirono al gruppetto di duellanti.
Anche Nick alzò le braccia e, come se non bastasse, le ali al cielo per incoraggiarlo.
{Il gruppo sembra essere davvero compatto}

 

In quel momento la luce della sala operatoria si spense e uscì Tsunade.
Tutti si voltarono verso di lei, in attesa di un responso.
La donna sorrise: “Tranquilli si riprenderà. Ha qualche frattura e la cornea danneggiata, ma recupererà presto. Anche oggi ho fatto un lavoro impeccabile” e si sgranchì.
Syrus si avvicinò e le chiese: “Sta davvero bene?”
“Certo! Per adesso non potrà fare passeggiate, ma si riprenderà” disse lei.
A questo punto il ragazzo, dopo un leggero tremolio gridò: “GRAZIE!” e, suscitando lo stupore di tutti, le saltò addosso abbracciandola e affondando la faccia nei suoi due enormi seni.
 “Quando si dice la gratitudine!” fece Tsunade rossa “Ora ti dispiacerebbe staccarti, mi stai soffocando!”
“Oh mi scusi” disse lui staccandosi dalle forme sinuose della donna. {sarei voluto essere al tuo posto}
“E’ proprio questo il più grande premio di un medico: la gratitudine degli altri” disse Nick con un sorriso.                                                            
“Non vorrei rovinarti la giornata Tsunade, ma dovrei parlarti in privato”.
“Ehi Nick! Ci stai provando con lei?” chiese Chazz alzando il mignolo.
Nick sorrise: “Assolutamente no! Da una parte è troppo vecchia per me, dall’altra è troppo giovane”.
“Quanto sei gentile Nick” disse Tsunade sorridendo “Va bene. Andiamo nel mio ufficio. Vi consiglio di far riposare Zane. Passate più tardi a trovarlo. A dopo”.
“Grazie ancora” le gridò Syrus.
Tsunade si voltò e salutò.

 

Duellanti e ninja uscirono dall’ospedale e andarono in giro per il villaggio.
“Ma voi vivete qui?” chiese Chazz.
“Secondo te dove viviamo? Nelle caverne!” disse Kiba.
“Dal tuo odore, direi di si” fece lui, mentre si tappava il naso.
“Come ti permetti, disgraziato. Akamaru attacca” ordinò Kiba al suo cane.
Il cucciolo ninja non se lo fece ripetere e attaccò Chazz acchiappandogli il fondoschiena.

“AHIAAAAAAA!” gridò lui, correndo come un pazzo per la strada e cercando di toglierselo.
“Ottimo lavoro soldato Inuzuka. Era quello che si meritava” disse Hassleberry dandogli il cinque.
“TOGLIETEMI QUESTA BESTIACCIA DALLE CHIAPPE!” gridò Chazz e Akamaru strinse ancora di più facendolo imprecare.
“Ah ah ah! Se lo continui a offendere, non si staccherà mai. Sii più gentile” disse Kiba.
“Avanti cucciolo! Lascia il posteriore di Chazz prima che glielo stacchi” disse Jaden provando ad accarezzarlo.

Akamaru lo guardò curioso, poi mollò la presa e si lasciò accarezzare dal ragazzo.
“Non mi sento più le chiappe!” disse Chazz toccandosi i pantaloni lacerati dai denti del cucciolo.
“E’ incredibile” disse Kiba “E’ raro che Akamaru si lasci accarezzare così da una persona che non sia il sottoscritto. Hai davvero un grande carisma”.
“E non hai visto niente” disse Alexis “Jaden si è fatto amico anche una femmina di alligatore”.
“Che? davvero?” dissero i ninja stupiti.
“Già. Abbiamo messo la mano con un salsicciotto dentro la bocca di Shelley e lei ha mangiato solo quello” disse Jessie.
“E’ vero! È stato fortissimo” disse Syrus.
“Sì ma non avvicinatevi a lei quando è arrabbiata” disse Hassleberry “Le mie retrovie ne sanno qualcosa”.
“Retrovie?” fece Choji, ingoiando una patatina.
“Cioè il suo fondoschiena” disse Syrus con un piccolo ghigno.
Choji, immaginando la scena, lasciò cadere il sacchetto spaventato.

“Guarda che non c’è niente da ridere soldato” lo riprese Hassleberry.
“Non stavo ridendo per quello: confrontavo la tua reazione con quella di Chazz” disse il ragazzo “Ti sei lamentato di meno”.
“”Naturale” disse lui vantandosi “Io sono un militare e sono abituato al dolore”.
“Fatela finita voi due. Non è divertente” disse Chazz.
“E invece lo è!” dissero entrambi.

Gli altri stavano ridendo sotto i baffi, persino Shino, che è poco propenso al riso.
“Sapete che vi dico” disse Naruto “Tutto questo ridere mi ha fatto venire fame che ne dite di provare il ramen di Ichiraku? È il migliore in assoluto”.
“Se dici che è buono lo voglio assaggiare. “ disse allegro Jaden.
“Anch’io” dissero Jessie, Syrus e Hassleberry.
“Beh! Proviamo questo ramen” disse Alexis.
“Allora, anche se non ne ho voglia, vi facciamo tutti compagnia” disse Shikamaru.
“Si!” dissero tutti.
“C’è una domanda che vorrei fare: chi offre?” chiese Ino.
“Ovvio Chazz!” dissero tutti i duellanti.
“Chi? Io?” disse lui, alzandosi di botto.
“Grazie infinite Chazz!” dissero tutti.
Il ragazzo abbassò la testa.

“Chazz non è il tipo da offrire facilmente” disse una voce.
Tutti si voltarono verso chi aveva parlato.
Appoggiato a un muro, c’era un ragazzo con capelli argentati e gli occhi azzurri, vestito con un elegante giacca grigio metallizzato: Aster Phoenix un altro Sun’s Knight.
“Aster!” disse Jaden “Che piacere rivederti, ma che ci fai qui!”
“Che fusto!” dissero le ninja, tranne Hinata.
“E lui chi sarebbe?” chiese Naruto.
“Il mio nome è Aster Phoenix, duellante professionista e Sun’s Knight di Plasma eroe del Destino” disse presentando il suo spirito.
“Anche tu sei un Sun’s Knight? Da quanto?” chiese Syrus.
“Lo sono diventato insieme a Zane. A proposito come sta?” chiese lui.
“E’ in ospedale a riposarsi” disse Jaden “Piuttosto. Perché sei qui?”
“Semplice: per presentare il resto della banda” disse Aster indicando un gruppetto di ragazzi alla sua destra.

Al lato del gruppo vi erano tre bambini, circa di undici anni, uno strano pupazzo volante e un ragazzo alto con gli occhi azzurri e distanti.
“Salve è un piacere conoscervi” disse una ragazzina con i capelli castani e gli occhi verde smeraldo “Io sono Sakura Kinomoto e Windam è il mio spirito”.
I ninja della foglia ebbero una reazione esagerata: come potevano non averla, c’era un’altra Sakura (molto più carina e gentile dell’altra secondo me).
“Che nome bellissimo” disse Rock Lee  emozionato “e che viso incantevole. Sei davvero un piccolo angelo”.         
La piccola Sakura sorrise imbarazzata.
“E’ vero! È così adorabile” disse la ragazzina al suo fianco, dai lunghi capelli neri e gli occhi azzurri come il cielo “Per questo sta bene con tutti gli abiti che le faccio. A proposito io sono Tomoyo Daidoji e sono un’accompagnatrice”.
“Una ragazzina così carina che piacere conoscerti. Io sono Rock Lee” disse Lee prendendo le mani della piccola Kinomoto.
Il ninja ricevette un calcio in faccia e fu allontanato da un ragazzino castano, vestito con un abito cinese.
“Stai lontano da lei” disse lui.
“E tu chi saresti?” chiese Rock Lee, in tono di sfida.
“Il suo fidanzato” rispose lui “Sun’s Knight del Mago Nero e discendente di Clow Reed, Shaoran Li”.
“Oh!” fece Rock Lee “In tal caso mi scuso. Per punizione farò cento giri del villaggio correndo all’indietro”.
Tenten gli assestò un pugno in testa: “Smettila di dire cretinate fai la figura dello scemo!”

Sakura Haruno si avvicinò a Sakura Kinomoto tendendole la mano: “Ciao è un piacere conoscerti S-Sakura”.
“Perché fai così?” chiese lei guardandola incuriosita.
“E’ la prima volta che incontro qualcuno che.. ecco: che si chiami come me” disse lei.
Gli altri rimasero leggermente stupiti.

“Ma tu guarda due ragazze con lo stesso nome” disse il peluche volante.
“QUELLA COSA HA PARLATO!” disse Naruto stupito e seguito dallo stupore generale.
“NON SONO UNA COSA” disse lui “IO SONO KERBERUS, UNO DEI GUARDIANI DELLE CARTE CLOW! Potete anche chiamarmi Kero-chan ” e fece il broncio
“Approfitto della presentazione di Kerberus per presentarmi. Io sono Yuè secondo guardiano delle carte di Clow”.
"Molto piacere" dissero i ragazzi.

“Siete sempre i soliti voi della foglia” disse una voce familiare.
A pochi passi dal gruppo, i tre ninja della sabbia erano fermi a guardare. A parlare era stato Kankuro.
“Cosa!” disse Naruto “E voi che ci fate qui?”
“Non è ovvio?” disse Gaara “Anche noi siamo Sun’s Knights!”
“Davvero!” dissero i ninja della foglia.
“Avete bisogno della prova?” disse Temari “Eccola!” e mostrò il suo spirito.
“Beh! allora è un piacere avervi nel gruppo” disse Naruto con un sorriso.
“Lieti di saperlo” disse Gaara accennando a un sorriso.

 

Dopo che tutti ebbero fatto le presentazioni, Naruto rinnovò l’invito ad andare tutti a mangiare il ramen di Ichiraku.
“Ramen?” disse la piccola Kinomoto con le stelle agli occhi “Che buono!”
“Ti piace il ramen?” disse Naruto “Allora devi assolutamente assaggiare quello di Ichiraku, non riuscirai a trovarne di più buono”.
“Bello!” disse lei sognante “Lo fa il ramen ai frutti di mare?”
“Certo!” disse lui “Chiedi come lo vuoi e te ne farà uno da sogno”.
“Che stiamo aspettando?” chiese Jessie “Andiamo!” disse alzando il braccio destro.
“SI!” dissero tutti.
“Poiché oggi mi sento veramente generoso, offrirò a tutti il ramen. Siete contenti?” disse Chazz.
“SIIIIIIIIIIII!”            
{Ve li immaginate tipi come Gaara e Shino o Aster e Yuè che dicono in questo modo? Io stesso, che sto scrivendo la storia, fatico a crederlo}

 

 

Nel prossimo capitolo.

I ragazzi, dopo aver pranzato col ramen, vanno a fare visita a Zane e Nick darà una classifica particolare.
 Kaeleena decide di ospitare i due membri dell’alba sul suo yacht e, al tramonto, succederà qualcosa d’inaspettato.
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

 

Angolo dell’autore.

 

Chazz: “No i miei pantaloni, sono tutti rovinati”
Kiba (con un ghigno): “Te la sei cercata! Così impari a offendermi. Poi quegli stracci li trovi dovunque”.
Chazz (lo guarda storto): “Hai idea di quanto costino?”
Kiba (spallucce): “Chi se ne frega!”
Chazz (esplode): “Piccolo moccioso arrogante e puzzolente. Te la faccio pagare cara!”
Kiba (esplode anche lui): “Adesso ti faccio vedere io. Akamaru attacca”.

 

Il cucciolo salta addosso a Chazz, che cerca di evitarlo, ma riceve morso in un punto molto sensibile: i gioielli di famiglia.
Chazz (occhi stralunati): “AAAAAAAAAAAHHHIAAAAAAAAAAAA!”
I maschi fanno un passo indietro stringendo i denti.

 Kiba (paonazzo): “Oh cavolo! Akamaru mollalo subito!”
Il cucciolo si stacca e Chazz cade a terra stecchito.

 

Naruto (non so come descrivere la sua faccia): “Kiba ma che cosa hai fatto?”
Kiba (mani in avanti): “Non volevo farlo femmina!”
Hassleberry: “Fatto sta che hai esagerato soldato Inuzuka. Spero solo che stia bene”.
Gaara (impassibile): “Immagino che faccia molto male”.

 
Tutti i ragazzi (tranne Aster e Yuè): “SCHERZI! FA UN MALE CANE”.
Gaara: “Scusatemi”.

 

Sakura Haruno (che ha valutato le condizioni del malcapitato): “Tranquilli si riprenderà”.
Sospiro generale.
Chazz (si rialza a fatica, tenendosi la parte dolorante): “La fate facile voi!”

 

Ino aiuta Chazz a rialzarsi: “Anche se è scontata la risposta, stai bene?”
Chazz (respiro profondo ed esplosione): “SECONDO TE POSSO STARE BENE PICCOLA MOCCIOSA ISTERICA!”
Ino(esplode): “MALEDUCATO! E’ QUESTO IL MODO DI RINGRAZIARE!” e gli mena un calcio che lo colpisce nuovamente lì.
Chazz: urlo di Munch.
Tutti: mani sulla bocca.

 

Ino (sbianca): “Ops!”
Tutti a terra.

 

Chazz (quasi un sussurro): “Ma allora è un vizio!”
Ino (dispiaciuta): “Scusami! Non volevo colpirti lì”.
Gaara (un occhio chiuso): “Fa davvero male”.
Naruto (occhi piccoli): “Puoi dirlo forte! persino Orochimaru crollerebbe per una cosa simile!”

 

 

In uno dei covi di Orochimaru.
Orochimaru: “Etcchuuu!”
Kabuto: “Maestro Orochimaru, non vi sentite bene?”
Orochimaru (mentre  si sfrega il naso): “Tranquillo, sto bene! Probabilmente qualcuno mi ha citato. Quando scoprirò chi è, prima di ucciderlo, gli chiederò che cosa ha detto di me”.

 

 

Secondo me Orochimaru non ha questo problema, ma non si sa mai.
Povero Chazz: non ho nulla contro di lui, ma se le cerca sempre.
Dal prossimo capitolo vedrò di trattarlo meglio: non lo voglio mica martoriare.
Ciao.

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Capitolo 24
*** Ramen, classifica e rivelazioni ***


24. classifica e rivelazioni

Ciao ragazzi, ben ritrovati a tutti voi. Spero siate pronti: questo capitolo sarà pieno di sorprese . Sono sicuro che vi farò saltare dalla sedia, sempre se ci riesco.
Mi raccomando, ditemelo con un commento: voglio sapere la vostra opinione.
 

Lettore 01: Per quanto riguarda quello che mi hai detto nel capitolo precedente, presenterò  il team fantasy dopo il prossimo attacco dei demoni di Abhadon e sarà molto presto.
 

Detto questo, vi auguro buona lettura.

 

“BUON APPETITO!” dissero tutti.

Tutti mangiarono avidamente il ramen, deliziati dal sapore celestiale.
“Hmm! È così buono!” fece la piccola Kinomoto.
“Lieto che ti piaccia signorina” disse allegro il signor Teuchi, proprietario e gestore del chiosco “Naruto, mi hai davvero fatto pubblicità: non avevo mai avuto tante persone in una volta, nemmeno dei divi” disse rivolto ad Aster.
“E se tutto va bene, ci vedrà molte volte” disse lui.
“E’ davvero ottimo!” disse Syrus “Mi piacerebbe farlo assaggiare anche a mio fratello. Sono sicuro che lo apprezzerebbe moltissimo”.
“Allora devi portarlo qui. Gli preparerò una porzione speciale” disse Teuchi.
“lo farei volentieri, ma adesso è in ospedale e non so quando uscirà” disse lui.
“Capisco! In questo caso, so come rimediare: ti preparo una porzione da portar via. Mi raccomando, non farla vedere a nessuno” disse premuroso e si diresse al fornello.
“Non vorrei rovinarti il progetto Syrus” intervenne Sakura “Io mi alleno con la nostra Hokage per diventare medico. Anche se l’hai abbracciata, affondando nel suo seno –arrossendo- non puoi mica”
“E smettila!” la riprese Ino “Non è proibito portare qualcosa ad un malato! Sono sicura che si riprenderà subito”.
“Tranquillo Syrus. Ti copriremo noi” disse Naruto.
“Naruto!” fece Sakura guardandolo storto “Introdurre cibo in ospedale è proibito”.
La faccia della ragazza fece indietreggiare tutti gli altri. Era meglio non farla arrabbiare.

“Suvvia non c’è nulla di cui preoccuparsi” disse Ayame, la figlia del signor Teuchi, una giovane brunetta“Se c’è un’ordinazione possiamo portare il nostro ramen dovunque!”
“Davvero?” fece Sakura.
Ayame annuì.

“Beh! Allora va bene!” disse.
“Quasi quasi me ne faccio portare una a casa mia. Sono sicura che a papà e a mio fratello piacerà un sacco” disse la piccola Kinomoto “Tu che ne pensi Shaoran?”.
“Ecco..” fece lui.
“E’ un’ottima idea!” disse Kero-chan “Mi piacerebbe mangiarne in gran quantità”.
“Ehi! Non esagerare. Sai quanto ci vuole per raggiungere casa nostra?” fece il cinesino.
“Noi ci abbiamo impiegato solo pochi minuti!” disse Kero-chan.
“Dimentichi che abbiamo volato, altrimenti chissà quanto ci sarebbe voluto per arrivare qua” lo riprese Yuè.
Kero-chan si bloccò sul tavolo. Tutti lo fissarono per alcuni secondi.
Poi, di scatto, si girò: “Stavo scherzando!” con la zampa sulla testa.

Tutti caddero a terra.
“Ti sembra questo il modo di scherzare” lo riprese Chazz alzatosi per primo.
“Ci hai fatto cadere tutti!” continuò Hassleberry.
“Per di più mi è caduto il ramen. Come intendi rimediare” disse Naruto.
“Scusate!” disse lui imbarazzato.
Fu preso dalla piccola Kinomoto, che cominciò a strattonarlo: “Mi sono fatta male accidenti a te”.
Il piccolo guardiano le fu rubato dalle mani dall’altra Sakura, parecchio imbestialita.
“Calma! Sakura!” disse Naruto.
Lei lo guardò con sguardo assassino, facendolo rabbrividire.
“Falla finita ragazzina” disse Gaara acido.
“Hai detto qualcosa?” ringhiò la ragazza.
Lui non si scompose e la guardò fissa.
Tutti rimasero paralizzati dalla scena.
Gaara tese la mano sinistra {guarda che quella, anche se sei protetto, ti prende tutto il braccio}  indicandogli Kero-chan che, nel frattempo si era fatto blu.       
La ragazza se ne accorse e, spaventata, mollò la presa.
“Tutto bene?” chiese lei.
“Promemoria” disse lui “Mai farti arrabbiare” {e tienilo bene a mente}.
“Ragazzi, che ne dite di tornare composti? Così posso fare un altro giro” disse il signor Teuchi, per calmare l’atmosfera.

 

I ragazzi tornarono composti e continuarono la loro consumazione in silenzio.
“Scusate ragazzi!” chiese Naruto“C’è una cosa che vorrei tanto sapere”.
“Sarebbe!” disse Jessie.
“Come ha fatto il vostro amico Zane a ridursi così?” chiese.
Syrus stava per mettere in bocca alcuni spaghetti ma s’interruppe.
“Che c’è?” chiese Naruto “Ho forse detto qualcosa di sbagliato?”
“No, non è per quello” disse Alexis “Il punto è che neanche noi lo sappiamo”.
“Se è questo il problema, posso risolvere io” disse Jaden.
“E come?” chiesero gli altri.
“Vedete: durante l’allenamento con Nick, ho imparato a controllare i miei poteri. Tra questi, anche se ancora poco sviluppata, rientra la telepatia. Mentre stavamo aspettando in sala d’attesa Nick mi ha fatto vedere tutto e mi ha incaricato di farlo vedere anche a voi”.
“E aspetti adesso per dircelo” fece Chazz.
“Non sapevo quando dirvelo” si giustificò “Comunque adesso posso farlo. Va bene?”.
“Che aspetti?” disse Chazz nervoso.
Jaden guardò gli altri che fecero si con la testa.
“Vi dico sin da subito che mette i brividi. SCANNING MENTALE”.
Le menti dei ragazzi furono invase dalla scena del combattimento e, quando la interiorizzarono, un brivido li percorse.

“Assurdo” disse Neji per primo “Come può esistere un’abilità innata come quella?”.
“Io lo trovo interessante!” disse Gaara “Mi piacerebbe battermi con uno dei due, ne varrebbe la pena”.
“Stai forse scherzando?” disse Yuè calmo “Non metto in dubbio le tue abilità, ma sia Zane che Itachi sono decisamente al di sopra della tua portata”.
“Vuoi forse dire che nessuno di noi è al loro livello?” chiese Aster.
“Non ho detto questo: qualcuno abbastanza forte c’è, ma preferisco non aggiungere altro”.
“Avanti non farti pregare” gli disse Rock Lee “Non mi offendo mica se non sono ancora abbastanza forte!”
“Infatti, non lo sei”.
Rock Lee si mise nell’angolo depresso.
“Meno male che ha detto che non si sarebbe offeso!” fece.
“Non fate caso a lui!” disse con un sorrisetto Tenten.
“Andiamo ragazzi” disse Jaden “Evitiamo di parlarne, almeno al momento”.
“Perché?” chiese Naruto.
Jaden indicò uno sconsolato Syrus che fissava la sua ciotola mezza piena.
“Avanti! Non ti deprimere così” gli disse dolcemente Tomoyo “Non so che tipo sia tuo fratello, ma sono sicura che tu sei forte quanto lui”.
Il ragazzo non rispose, si limitò ad alzare gli occhi e fissarli nell’immensità azzurra di quelli di lei.
Per un momento si sentì mancare la terra sotto i piedi e la cosa, invece di spaventarlo gli piaceva: lo faceva stare bene.
Dopo quella sensazione fece un debole sorriso.

“Sento un buon profumo nell’aria” disse Chazz “Non so ancora cosa significhi, ma direi che hai fatto colpo Syrus. Complimenti”.
Ricevette un pugno in testa da Ino, che gli era seduta accanto e gli gridò: “Stupido! Cose come questa non si dicono in pubblico! Sei davvero un idiota!”
“Ti prendi troppa confidenza, per i miei gusti, mocciosa! Impara a tenere le mani a posto, o ci penso io” disse lui.
“Provaci!” disse lei in cagnesco.
“Suvvia ragazzi non litigate: siamo tra amici!” disse Choji.
“STA ZITTO CICCIONE!” dissero insieme.
“IO NON SONO CICCIONE SONO BASSO DÌ TORACE!” gridò di rimando e cominciò a rotolare.
La sua corsa fu fermata dalla piccola Kinomoto che, prontamente, aveva attivato la carta del “rimpicciolimento” riducendo Choji.
“Ma cosa gli è successo?” dissero tutti.
“Semplice” disse Kero-chan “Per evitare possibili danni, Sakura ha usato una delle carte di Sakura: cioè quella del rimpicciolimento, che riduce le dimensioni. In questo modo Choji è diventato piccolo quanto un dado. Bella pensata!”
“Non per offenderti, ma metti paura” disse Tenten.
“Hai davvero un potere anomalo ragazzina. Sei da tenere d’occhio” disse Gaara. {a cosa pensi ragazzo?}
“Fatemi tornare normale” gridò Choji “Non voglio diventare cibo per gli insetti”.
“Tranquillo, ti farò tornare normale, ma devi promettermi una cosa” disse Sakura.
“Qualsiasi cosa!” disse Choji.
“Che non ti offenderai più sei ti chiameranno ciccione. Me lo prometti?”
Il “piccolo” Akimichi sembrò offeso dall’insinuazione, ma vedendo il viso sorridente della ragazzina ne fu abbagliato e promise. Pochi secondi dopo era tornato alla sua solita altezza.
“Sei stata incredibilmente dolce Sakura!” disse Tomoyo con la videocamera in mano “Questo evento meritava davvero di essere ripreso”.
La piccola Kinomoto fece un sorrisino imbarazzato.

“Sapete ragazzi: credo valga la pena riprodurvi con una magnifica foto di gruppo. Che ne dite?”
Tutti ebbero un attimo di esitazione, tutti tranne Jaden, Naruto e Jessie che dissero: “Avanti con una bella foto!”
“State scherzando?” disse Chazz “Non sono nelle condizioni ideali per fare una foto, soprattutto non voglio essere ripreso con voi”.
“Andiamo Chazz!” disse Jessie “Sarà divertente!”.
“Aspettate” intervenne Aster “Se vogliamo fare una bella foto di gruppo, è necessario che ci siamo tutti. Mi sembra manchi qualcuno all’appello”.
“E’ vero!” disse Syrus, come se si fosse appena svegliato “Manca Zane!”.
“Allora andiamo in ospedale a vedere come sta!” propose Naruto.
“Non siate stupidi! Zane ha bisogno di riposo. Non possiamo andare da lui così!” intervenne Sakura Haruno.

“Sono curioso di incontrare questo Zane!” disse Gaara “Voglio vedere se è davvero forte come lo descrivono”.
Kankuro e Temari lo guardarono preoccupati.
“Tranquilli: mi basterà solo vederlo in faccia!” disse per tranquillizzarli.
“Allora è deciso!” disse Jaden “Andiamo a trovare Zane!”.
“Un momento ragazzi!” intervenne Ichiraku “Avete dimenticato qualcosa direi”.
“A giusto!” fece Chazz “Accetta le carte di credito?”
“Certo!” disse tirando fuori la macchinetta.
Chazz tirò fuori una Black Card, la inserì nell’apparecchio e pagò il conto.
“Hai una Black Card?” disse la piccola Kinomoto “Ma quanto sei ricco?”
“La mia famiglia gestisce una multinazionale, quindi ho sempre parecchio da spendere!” disse semplicemente.
Tutti i ninja (tranne Gaara) e i cartomanti spalancarono la bocca con il classico “Cheeeeeee!” 
“Non per vantarmi: ma sono sopra voi mortali” disse lui con calma.
“E’ modesto eh?” chiese Shikamaru ad Alexis.
“Molto!” esclamò.

 

 

Giunti nell’ospedale di Konoha, i ragazzi si recarono nella stanza di Zane.

Lo trovarono in piedi appoggiato sul davanzale della finestra e senza bende.
“Che diavolo hai fatto?” disse Sakura Haruno allarmata “Rimettiti subito a letto!”
“Non ho bisogno di dormire. Sto bene” disse lui “Dove mi trovo?”
“Sei nell’ospedale di Konoha Zane” disse la voce di Nick dall’ingresso.
Tutti si voltarono verso di lui.
“Come diavolo ci sono finito?” chiese Zane.
“Ti ci ho portato io!” rispose Nick “Le tue condizioni erano alquanto critiche e ho pensato di portarti da una specialista per farti curare”.
“Com’è finita?” chiese l’altro.
“Non lo so non sono riuscito a vedere l’esito. In qualsiasi caso è stato davvero uno scontro eccezionale. Ora , però devi riposarti,torna a letto” disse Nick imperioso.
“Non darmi ordini oppure..”
“Cosa?”

I loro sguardi si scontrarono per alcuni istanti.

“Niente!” disse Zane e si sedette sul letto.
Ci fu qualche attimo di silenzio, poi qualcuno si decise a parlare.
“Tu devi essere Zane” disse Gaara “E’ un piacere conoscerti, io sono Gaara”.
“So chi sei!” disse Zane “Nick mi ha parlato di tutti voi.
Al momento sono poco propenso a parlare con dei mocciosi, quindi andatevene”.
“Ehi! Che modi sono!” disse Naruto innervosito “E’ questo il modo di rispondere a qualcuno che si presenta?”
“Tu devi essere Naruto, giusto?” disse Zane “Si vede che sei una testa quadra!”
“Cosa?” disse nervoso.
“Calmati Naruto”, lo fermò Nick “Zane è fatto così!”
“Me ne frego!” disse Naruto “Non m’importa chi ti credi di essere, ti ci faccio rimanere un anno intero su quel letto”.
“Calmati Naruto!” intervenne Jaden.
Il biondino non ascoltò l’amico e si avvicinò furente a Zane ma Syrus gli si parò da vanti.
“Naruto” fece il ragazzo “Lascia che ci pensi io, ho un conto in sospeso con lui”.
Per lunghi istanti, i due si fissarono negli occhi e, alla fine, Naruto acconsentì.
Syrus si voltò verso il fratello: “Zane, falla finita!”
Il fratello maggiore rise: “Tutto qui? Pensavo avresti detto qualcosa di più!”
“Te lo ripeto: falla finita” disse Syrus “O passerò a misure drastiche!”

“E quali?” chiese Zane senza interesse.
“Non ti conviene saperlo” intervenne Nick.
Zane spostò lo sguardo su Nick: “Ti riferisci al suo potere nascosto per caso?”
“Già!” confermò Nick “Non ho avuto modo di vederlo, ma a detta di Alan potrebbe rivaleggiare con quello di un guerriero universale”.
“Rivaleggiare con il potere di un guerriero universale?” chiese Shikamaru.
“Esatto” disse Nick “Giacché ci siete tutti, vi farò una rapida elencazione dei vostri poteri e farò una classifica”.

Il giovane entrò nella stanza e materializzò una lavagna dal suo porta tutto, suscitando lo stupore dei ragazzi e si schiarì la gola e iniziò.
“Dovete sapere che, tenendo conto dei poteri, ci sono sette categorie di guerrieri che vanno dal basso verso l’alto.
La settima categoria sono i guerrieri base: i loro poteri si limitano alla capacità di volare e combattere con le energie di cui vi ho dato i rudimenti. Vi appartengono Sakura Haruno, Tenten, Kiba, Choji e Kankuro.
La sesta categoria sono i guerrieri elementari: che, come dice il nome, sono in grado di manipolare gli elementi della natura a loro piacimento. Voi ninja potete essere messi in questa categoria. A questa appartengono Ino e Temari.
La quinta categoria è quella dei guerrieri metamorfici: dotati della capacità di modificare il proprio aspetto con sembianze simili a quelle di un animale, oppure di modificarne la struttura molecolare. Hassleberry, Zane, Aster, Shino, voi appartenete a questa.
La quarta è quella dei guerrieri-luce e dei guerrieri-ombra: dotati della capacità di manipolare la luce e l’ombra a livelli che superano la normale immaginazione. Shaoran, Shikamaru, Neji e Chazz, che è una sorta d’intermezzo con la categoria precedente, appartengono a questa.
La terza è quella dei guerrieri spirituali: sono in sintonia con spiriti del mondo antico, che rappresentano un lato della natura o una particolare virtù. In questa rientrano: Hinata, Alexis, Sakura Kinomoto, Jessie e Gaara e, anche se impropriamente, Naruto.
La seconda è quella dei guerrieri selvaggi e dei materializzatori: i primi sono dotati di un istinto particolare capace di piegare le forze della natura, di sensi sviluppati e rapidità nell‘apprendimento; i secondi possono materializzare il loro spirito sottoforma di armi, dandogli la forma che più preferiscono senza alcun limite o concretizzare poteri di oggetti. Rock Lee e Syrus sono due guerrieri selvaggi, mentre Jaden è un materializzatore.
La prima e ultima categoria è quella dei guerrieri universali: che possono entrare in contatto con l’universo e usarne il potere. Quest’ultima è una categoria extra che può essere raggiunta da pochi guerrieri, appartenenti alle altre.
Oltre al sottoscritto, ne fanno parte anche Naruto e Jaden.
Prima che qualcuno di voi possa dire qualcosa, v’informo che i poteri extra che avete: sono classificabili in altri modi nella cosiddetta classe dei poteri mutanti, ma si svilupperanno con la vostra crescita e quindi, al momento, preferisco non dirla.
Detto questo, ho concluso la mia spiegazione e, con permesso, mi bevo un bicchiere d’acqua” e si servì.

 

Per qualche minuto regnò il silenzio totale, poi tutti esplosero e cominciarono a parlare tra di loro e a fare domande a Nick.

 

La porta della stanza si aprì ed entrò Ayame con un vassoio di ramen e annunciò: “Ramen Ichiraku! Se non avete mai provato il nostro ramen, non sapete cosa vi perdete. Confezione speciale per i signor Zane Truesdale offerta dalla casa”.
I ragazzi smisero di parlare e la lasciarono passare.
“Ecco a lei!” disse la ragazza, porgendogli il ramen con un sorriso.
Per la prima volta nella sua vita, Zane non sapeva che cosa dire: forse era il posto, oppure erano state le troppe scoperte, oppure erano gli occhi di quella ragazza, così semplici e allegri, che gli erano apparsi all’improvviso a lasciarlo di sasso. {la terza è impossibile}
“G-Grazie!” disse lui e prese il vassoio.
“Forza, lo assaggi, non se ne pentirà” disse la ragazza.
Con gesto meccanico, il ragazzo prese le bacchette e, pizzicati alcuni fili, li assaggiò.

 

Tutti osservarono muti la scena, aspettando un responso.
“E’ ottimo!” disse lui con voce tremante “Non ho mai mangiato niente di così buono in vita mia” e continuò a servirsi.
Tutti tirarono un sospiro di sollievo.

 

Finito il ramen, Zane porse la ciotola vuota ad Ayame sfiorandole un dito e arrossendo in volto {non mi dite che è l’opzione numero tre? }
Chazz percepì un forte odore di fragole, simile a quello che aveva sentito prima con Syrus: giungendo alla verità.
“Da non credere!” pensò il ragazzo “Uno come lui si innamora di una cuoca? Questa sembra la scena di un racconto romantico. Che schifo!” {Ehi!}

 

“Lieto che ti sia piaciuto” disse Nick “Il ramen di Ichiraku fa meraviglie. Grazie per essere venuta qui Ayame”.
“Nessun disturbo, è stato un piacere” disse la ragazza e poi si rivolse a Zane con un sorriso “Spero di rivederla al nostro chiosco”.
Il Truesdale maggiore si sentì percorso da un brivido e, forzatamente, annuì.
“Bene, adesso vado. Buona giornata a tutti” disse e se ne andò.
Zane la seguì con lo sguardo anche dopo che fu sparita dietro la porta, rimanendo imbambolato.

 

“Ehi sveglia!” disse Naruto agitando la mano davanti alla sua faccia.
Zane si riprese e disse: “Che cosa c’è?”
Tutti quanti sorrisero.
“Che avete da sorridere!” disse Zane imbronciato.
“No, niente!” disse Shikamaru “Comunque ti conviene stare attento, amico: sarà difficile che il signor Teuchi vi faccia avvicinare!”
“Che vuoi dire?” fece Zane “Quella ragazza non m’interessa!” e si voltò imbronciato. {Non ci credo: è cotto!}
“Come no?” rise Jaden “Si vedeva lontano un miglio che non riuscivi a staccarle gli occhi di dosso”.
“Ti ci metti anche tu?” disse Zane.

 

“Andiamo ragazzi!” disse Nick “Non mettete il dito sulla piaga, non è divertente.
Comunque ho una notizia buona e una cattiva. Quale volete sentire per prima?”
“Prima la buona” disse Jaden.
“Va bene!” disse Nick “La buona notizia è che voi duellanti e cartomanti siete stati nominati a pieno titolo ninja della foglia”.
“Cosa?” fece Shikamaru “Era questo che volevi dire alla quinta Hokage?”
“Esatto. Ragazzi ecco a voi il vostro lasciapassare” e tirò fuori dieci copri fonte.
“Grande!” fece Jaden “Questo vuol dire che adesso potremo venire qui quando vorremo vero?”
“Proprio così” disse Nick.
“Immagino che la cattiva sia che dovrete prendere ordini dalla nostra Hokage e compiere missioni” disse Shikamaru.
“Sei davvero perspicace Shikamaru.
Ovviamente alternerete le vostre missioni con gli impegni che avete di solito.
 Vi avverto che non sarà una passeggiata” concluse Nick.       
“Sarà davvero divertente!” disse Jaden.
“Aspetta e vedrai fratellone Jaden” gli rispose Naruto.
“Perché?” chiese il castano.
“Lo vedrai!” rispose semplicemente il biondino.
“Ragazzi, per oggi resterete qui: così approfondirete la conoscenza con gli altri” disse Nick.
“E la mia prova?” chiese Jaden.
“Quale prova?” chiesero i ninja.
“Ecco..” cominciò Jaden “Io non ho una spada!”

 

I ragazzi capirono al volo e inghiottirono.
“La faremo domani mattina” rispose Nick “Per oggi avete la giornata libera”.
“Un momento” intervenne la piccola Tomoyo.
“Cosa c’è piccola Tomoyo” chiese Nick.
“Ci siamo tutti, no? Allora facciamo una bella foto di gruppo: così potremo ricordare questo momento” disse lei.
“Una foto? Adesso?” fece Ino “Non sono in ordine” si lamentò.
“Tanto non ci sarebbe differenza” disse Chazz e ricevette un ennesimo pugno della ragazza. {ma non eri tu a dire di non essere nelle condizioni giuste?}
“Allora che ne dite?” chiese la ragazzina con un dolce sorriso.
“Non ho mai fatto una foto di gruppo” disse Gaara “Tuttavia, credo valga la pena immortalare un momento come questo”.
“Per me va bene!” disse euforico Naruto.
Alla fine tutti furono d’accordo e si misero in posa con Nick al centro.
“Un bel sorriso!” disse la piccola.
Tutti sorrisero e immortalarono la loro prima foto di gruppo.

 

Il sole tramontò e Kaeleena terminò di raccontare a Kisame la storia di cui aveva fatto parte.
“Cavolo!” disse lo spadaccino stupito “Ed io che pensavo di essere un mostro”.
“Credimi” disse la donna “A confronto dei demoni di Abhadon, sei un bravo ragazzo”.
“Consolante!” esclamò “C’è solo una cosa che non capisco!”
“Sarebbe?”
“Perché Nick ha raccontato a Itachi la sua storia? Sia io che lui siamo dei criminali di livello S”.
“Devi chiederlo a lui non a me” rispose la donna.
“Il motivo è semplice” disse Itachi.

 

I due si voltarono verso il letto e videro l’Uchiha mettersi a sedere.
“Sei sveglio?” chiese Kisame.
“Sì, da alcuni minuti” rispose lui.
“Capisco” fece Kaeleena “Hai dormito bene?”
“Non dormivo così da tanto tempo” disse lui guardandola intensamente “Mi sento come se fossi tornato indietro”.
“Ne sono contenta” disse lei “Piuttosto: perché Nick ti ha fatto vedere la sua storia?”
Il moro si alzò dal letto e, barcollando, si avvicinò alla finestra e la aprì: “Perché si è fidato di me”.
Kisame e Kaeleena lo guardarono senza capire.
“Lui ha visto la mia storia, le scelte che ho fatto, le mie emozioni e mi ha premiato facendomi vedere le sue. È da anni che mi porto tutto dentro: pensavo che nessuno sarebbe mai riuscito a vedermi dentro, ma lui l’ha fatto ammirando la mia volontà”.
“Quel pennuto ti ammira?” fece lo spadaccino “Da quello che mi avete detto non c’è nulla di ammirevole in voi se non la vostra forza”.
“Forse non sono tutto da buttare!” disse lui e osservò il cielo tinto d’arancio.

 

Kaeleena si alzò e fece un profondo respiro: “Coloro che si portano appreso un pesante fardello si riconoscono sempre tra di loro.
Non so che cosa Nick abbia visto nel tuo cuore, ma se lui si è fidato, lo farò anch’io.
Che ne dite di restare qui per questa notte? Mi sono stancata di stare da sola, con la sola servitù a farmi compagnia”.
“Ci ospiteresti per la notte!” disse Kisame divertito “Se ospiti dei ricercati rischi parecchio ragazza”.
“Niente che possa risolvere. Allora?”
“Per me va bene” disse Itachi.
“Se Itachi è d’accordo, lo sono anch’io” disse lo spadaccino.
“Bene, ho giusto qualche cabina per gli ospiti. Sono singole, tirate a lucido e perfettamente ammodernate. Vi accompagno” disse la donna e si avviò alla porta.
Kisame si alzò e seguì la donna, ma l’Uchiha maggiore rimase immobile a fissare il cielo.
“Che cosa fate Itachi? Non venite?” chiese lo spadaccino.
“Tra un momento” disse lui rimanendo di spalle.
Lo spadaccino capì che voleva restare da solo e uscì dalla stanza con la donna.

 

Kaeleena guidò lo spadaccino per il corridoio adiacente e, dopo pochi minuti gli aprì una porta.
L’arredamento della cabina era identico a quello della padrona dello yacht: il muro era giallo ocra, il pavimento era ricoperto da un pregiato tappeto persiano e delle tende cremisi coprivano la finestra e il letto a baldacchino a due piazze.
“Che lusso!” commentò Kisame “Non so se riuscirò ad abituar mici!”.
“La cena, di solito, viene servita in camera. Fra poco passerà un domestico per prendere l’ordinazione: chiedi tutto quello che vuoi” disse la donna.
“Ottimo!” sorrise l’altro.
“Bene, vado a prendere Itachi”.
“Quando è in quel modo: resta immerso nei suoi pensieri per ore e nessuno lo smuove. Mi sa che dovrai cambiare stanza”.
“Lo terrò a mente. Buona notte” e chiuse la porta.

 

Kaeleena aprì la porta della sua cabina e osservò sognante il moro che fissava il sole tramontare completamente.
“E’ uno spettacolo incredibile vero?” disse lei, avvicinandosi a lui.
“Il più bello che ci possa essere” rispose lui.
Il volto di Itachi era sereno e rilassato, i suoi occhi neri brillavano e il suo respiro era lento e regolare.
“Da quanto tempo non vedevi il tramonto?” chiese la donna.
“Non lo ricordo più! Mi sembra la prima volta. Devo ringraziarti per questo: ora vedo di nuovo”.
“Io non ho fatto niente: ti ho solo curato”.
“Hai fatto molto di più!”
La donna si voltò verso di lui, perdendosi nell’intensità di quegli occhi. Scostò lo sguardo e tornò a vedere il mare.

 “Scusami!” disse Itachi “Non volevo..”.
“Al contrario! Mi stai facendo sorridere: sono in pochi a riuscirci. La verità è che nessuno mi aveva mai guardato in quel modo.
Vedere il momento della morte che si avvicina e la solitudine non mi permettono di godere quei piccoli piaceri della vita”.
“Allora non pensarci” disse Itachi “Non pensare a quello che verrà, ma a quello che c’è adesso.
Credimi quando ti dico: che ti capisco”.
“Ti credo: siamo entrambi due creature il cui futuro è segnato dalla morte. Non si può sfuggire al destino: è impossibile”.
Il moro sorrise: “Sai, qualcuno mi ha rivelato che niente è impossibile”.
“Il credo di Nick ti ha contagiato?” chiese lei con un dolce sorriso.
“Mi ha lasciato un messaggio che non dimenticherò mai!”
“E quale sarebbe?” disse voltandosi verso di lui.
I loro occhi si incrociarono, perdendosi nelle rispettive immensità.
“Che il biglietto per il futuro è sempre bianco” e si avvicinò a lei.
“Allora, ti prego: mostralo anche a me”.
I loro volti si avvicinarono sempre di più, i loro cuori battevano come se fosse uno e le loro labbra si unirono in un lungo e intenso bacio.
Il sole lasciò spazio a una splendida luna che, radiosa, salutò un nuovo amore.          

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Adesso è il turno di Jaden fornire una prova delle sue capacità.
Il ragazzo se la vedrà contro il primo guardiano, mostrando le sue capacità.
Riuscirà a sconfiggere il suo gigantesco avversario e ad andare avanti?
Questo e molto altro al prossimo capitolo.

 

 

Angolo dell’autore: enciclopedia del Fantasy 

Eric (inchino): “Oggi dovremmo parlare della classificazione fatta dal nostro Nick, ma l’ha spiegata così bene che non saprei aggiungere altro.
Per questo oggi, presentiamo le attuali e possibili coppie, viste finora.

1)    Chazz - Ino. Io dico che è impossibile, ma può darsi che mi sbagli.

2)    Syrus – Tomoyo. Per loro tutti dicono sì.

3)    Zane – Ayame. Uno come lui, con una ragazza semplice come lei? Al massimo, potrebbe durare un mese.

4)    Itachi – Kaeleena. Che è pazza lo so, ma non pensavo fino a questo punto. Valle a capire le donne.

5)    Shaoran – Sakura. La coppia più dolce che abbia mai visto.

6)    Rombo d tamburi. Nick – Marina.”

 

 

 
 

La prima coppia piomba nello studio fiondandosi sul povero Eric.
Ino: “Non dire assurdità! Io e questo idiota non abbiamo nulla da spartire”.
Chazz: “Per una volta le do ragione. E poi, anche se fosse vero, non puoi gridarlo ai quattro venti, sfigato!”
Eric: “Sulla prima parte dovrei darvi ragione, ma è troppo divertente auspicare a una vostra accoppiata. Sulla seconda ho qualcosa da ridire: la donna che amo è morta!” e mostra loro la sua foto.
Ino e Chazz (imbarazzati): “Scusaci!” e se ne vanno in silenzio.

 

Eric sospira: “Spero davvero che si mettano insieme, almeno potrò dire di aver fatto il ruolo di Cupido”.

 
Due pugni gli arrivano in testa: Kaeleena e Marina sono parecchio irruenti.
Kaeleena (venetta pulsante): “Che bastardo che sei! Primo: Shelley qui è viva e te la sei sposata.
Secondo: io sarei pazza?”
Marina (furiosa): “Sono d’accordo con Kaeleena, stupido e poi chi ti ha detto che io e Nick stiamo insieme?”

 

Eric si fa piccolo e non sa a chi rispondere per prima. Prova a indietreggiare, ma si trova dietro Zane, Itachi e Nick con le braccia incrociate.
Eric (tic nervoso): “Ciao ragazzi!”

 

Scena troppo violenta

 

Lo studio è distrutto ed Eric è a terra dolorante.
Eric (vede le stelle): “Per oggi è tutto ragazzi! Ci rivediamo alla prossima.
Ricordate questo: mai spettegolare sulle coppie. Ciao!” e sviene.

 

Credo che prenderò alla lettera il suo consiglio, sapete! Alla prossima.

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Capitolo 25
*** La prova di Jaden ***


25. La prova di Jaden

Ciao a tutti! Come ve la passate? Oggi ho sfornato per voi un nuovo capitolo con un bel po’ di azione e qualche piccola sorpresa. Spero la gradirete e me lo potete sempre dimostrare o con un commento, oppure continuando a leggere (anche se mi piacerebbe sentire la vostra opinione).
Prima di presentarlo passo ai commenti.

 

Lettore 01: In effetti hai ragione, potevo evitare la lavagna, ma mi sono sempre chiesto come ci sente a fare il professore che spiega una lezione e ti dico che non lo farò mai.
Per quanto riguarda la prova di Jaden: credo che sarò più rapido, sennò rischio di non farla finire mai questa prima stagione, mi limiterò a un paio di capitoli belli lunghi, come piacciono a te, contento?

 

Detto questo, sperando di non annoiarvi, eccovi il capitolo.

 

 

 

 

 

“NO BRIAN! Resisti! Ti prego resisti” disse un giovane Nick disperato.
“Mi… dispiace,,, Nick. La morte è venuta  a prendermi” disse un giovane soleano color rosso fuoco, messo in risalto dalla profonda ferita che aveva sul petto.
“Ti prego!” disse “Non mi lasciare solo”.
“Tu.. non sarai mai da solo” disse il giovane soleano sputando sangue “Sei… un Sun’s …Warrior  e un… principe.
Ti... prego: COFF! Proteggi Luce. Proteggi… mia sorella. Giuramelo!”
“La proteggeremo insieme. Tu guarirai!”
“Giuramelo!” disse sputando altro sangue dalla bocca.
“Te lo giuro. Non permetterò a nessuno di farle del male” disse il giovane Nick stringendo la mano insanguinata dell’amico.
“Lei ti ama, ti… amerà sempre” e chiuse gli occhi per sempre.

 “Finalmente sei morto giovane Nibbio di Fuoco. Era ora” disse una voce fredda che veniva dall’alto “Ora tocca a te, piccolo ladro. Il potere del Sun’s Warrior è mio di diritto e, ora me lo prenderò”.
Il piccolo soleano osservò tremante le sue mani coperte di sangue, poi lanciò un grido.

 

 

Nick si alzò di botto dal letto.
“Di nuovo quel sogno” disse ansimante “Che
cosa significa!”
Il giovane si alzò e si affacciò alla finestra del suo monolocale, datogli da Tsunade.
Fuori il cielo era chiaro e luminoso e il sole splendeva alto.
Nick si appoggiò sul davanzale della finestra e osservò il cielo.
“E’ da quasi un mese che faccio questi sogni. Che siano ricordi del mio passato di soleano?
Tu che dici Alan”.
“Direi di si” rispose l’angelo apparsogli al lato “I ricordi d una vita passata si rivelano sempre come sogni. Finché non capirai come riottenere i ricordi della tua vita precedente: continua a guardare avanti e a pensare al futuro”.
“Già!” disse Nick “Il futuro. Come posso andare avanti senza conoscere il mio passato?”
“Tu hai un passato: ricorda che hai vissuto 19 anni come umano” lo riprese l’angelo.
“I precedenti 5000, però, che ho vissuto come soleano sono coperti dall’oblio”.
“Non so come eri un tempo, ma sono sicuro che non sei cambiato molto. Le persone cambiano, ma mai in modo radicale”.
“Spero tu abbia ragione”.

 

 

Immerso in un profondo stato di concentrazione, Nick cercò di scavare nei suoi ricordi, ma, come tutte le altre volte, il passato gli appariva buio.
“Signor Nick!” gridò una voce.
Nick aprì gli occhi e voltò la testa verso chi l’aveva chiamato.
A una decina di metri da lui, la piccola Sakura Kinomoto, accompagnata dall’inseparabile Kero-chan, stava correndo verso di lui.
Quando la ragazzina fu abbastanza vicina, si fermò rossa in viso.

“Cosa c’è piccola Sakura? Perché sei rossa?” chiese Nick.
La ragazzina non riusciva a non alzare lo sguardo verso di lui.
Nick abbassò lo sguardo e capì: era a torso nudo.
Il giovane guerriero, una volta alzatosi, era andato in un luogo tranquillo e si era tolto la maglietta per sentirsi a suo agio e prendere un po’ di sole.
“Scusa!” disse lui mentre raccoglieva una maglietta rossa con il segno della Nike all’altezza del cuore.
“Accidenti!” disse Kero-chan “Di solito gli occidentali hanno il corpo peloso. Come mai lei non ne ha nemmeno uno signor Nick?”
Quella domanda fece salire un brivido alla schiena del giovane: quel corpo senza peli lo doveva a uno scherzo notturno di Marina, che si era vendicata alla grande sul povero ragazzo, distrutto da una giornata estenuante di allenamenti, facendogli una ceretta completa.

 

Una notte la ragazza si era intrufolata nella sua stanza e, sorpresolo, l’aveva legato al letto e sospeso a mezz’aria: poi lo denudò quasi del tutto e fece una ceretta completa in tutto il corpo.
Dopo quella tremenda tortura, Nick si era fiondato in bagno e si tuffò nella vasca piena d’acqua, ma l’acqua fredda era stata bloccata e uscì solo la calda. {immaginate le grida di 
dolore}
In più Marina rincarò la dose scattandogli foto e Nick riuscì a vendicarsi trascinandola completamente vestita nella vasca e dando avvio a una battaglia di schizzi roventi.

 
Allontanò quei pensieri e disse: “E’ una lunga storia! Piuttosto perché siete venuti a cercarmi?”
“Se lo è dimenticato?” disse la piccola Kinomoto “Jaden deve conquistare la sua arma”.
“Giusto!” disse lui “Allora andiamo!”

     

 

 Nick fece apparire il castello e, dopo la presentazione dei guardiani, condusse il gruppo dei Sun’s Knights nell’ala est e, date le dovute spiegazioni, invitò Jaden a scendere.
“Ci vediamo più tardi” disse il castano.
“Fratellone Jaden sta attento” gli gridò Naruto.
“Tranquillo!” rispose lui, mentre la pedana scendeva.
Dopo che il ragazzo scomparve dalla loro vista, Nick guidò tutti nella sala di osservazione.

 

 

Mentre la pedana scendeva, Jaden ripensò a quello che Nick e poi Naruto gli avevano detto; la sua mente era incredibilmente rilassata e il respiro regolare.
“Sei pronto Jaden?” gli chiese Neos, apparsogli alle spalle.
“Certo: sono pronto ad entrare in scena. Sei con me Neos?” disse il ragazzo.
“Certo e ci sono anche tutte le creature del neo-spazio e gli eroi elementali a sostenerti”.
“Grazie amici”.

 

La pedana giunse nel fatidico corridoio pieno di porte e il ragazzo cominciò a percorrerlo, guardandosi intorno.
Camminò per diversi minuti, arrivando vicino al fondo: quando la porta alla sua sinistra s’illuminò.
“Ci siamo!” pensò “E’ il momento di vedere quanto valgo” e aprì la porta.

 

 

Nella sala di osservazione, tutti osservarono tesi la strada del ragazzo.
“Chissà quale oggetto è contenuto in quel labirinto” chiese Syrus.
“Nessuno sa cosa custodiscono i labirinti” rispose Nick “Solo i guardiani lo sanno”.
“Speriamo che sia un oggetto semplice” disse la piccola Kinomoto “Se Naruto c’è riuscito, anche Jaden dovrebbe farcela”.
“Non è semplice come pensi piccola Sakura” disse il biondino “Quando ci ho provato io ho rischiato di morire e temo che anche il fratellone Jaden dovrà farlo”.
“Io non lo direi” sorrise Zane, che si era completamente ristabilito in una notte.
“Che vuoi dire?” fece Naruto stizzito: più ci parlava, più lo trovava antipatico.
“C’è una cosa che Jaden ha avuto e tu no: parlo dell’allenamento” rispose il Truesdale maggiore “Il nostro amico è stato allenato personalmente da Nick e sembra aver ottenuto dei buoni risultati”.
La porta della sala fece un trillo e poi si aprì, facendo entrare Ulquiorra.
I duellanti, i cartomanti e i ninja della sabbia si misero sulla difensiva ma Naruto li tranquillizzò:
“Tranquilli è il guardiano del mio castello”.

“Il guardiano del tuo castello?” ripeté Gaara “Da quando hai un castello?”
“Da quando ho ottenuto la spada di luce” rispose lui “Lui è anche il primo guardiano del labirinto che ho affrontato: si chiama Ulquiorra e ha il pollice verde”.
“E’ un piacere conoscervi” disse la creatura alata con un inchino “Gli amici del mio Master, sono i miei”.
Tutti ricambiarono con un leggero cenno della testa e poi tornarono a vedere sullo schermo.
“Ulquiorra” lo chiamò Nick “Dimmi una cosa: sai quale oggetto è rinchiuso nel labirinto in cui il nostro amico è entrato?”
La creatura alata si avvicinò e, dopo aver visto il labirinto, spalancò: “E’ impossibile!”
“Cosa c’è?” chiesero in pratica tutti.
“In quel labirinto” disse rabbrividendo Ulquiorra “E’ custodita la leggendaria lancia di luce”.
“La lancia di luce?” disse Nick, anche lui scosso.
“Scusate” intervenne Shikamaru “Che cos’è la lancia di luce”.
Senza voltarsi, Nick rispose: “La lancia di luce, appartiene alle cinque mistiche armi di luce. Queste armi sono tra le più potenti che siano mai state create e sono incredibilmente pericolose. Per vostra informazione: anche la spada di luce è una di queste armi leggendarie”.
“Anche la spada di luce?” chiese Naruto “Quindi ho davvero una potenza nelle mie mani. Ma perché  l’arma ha scelto me”.
“Nemmeno noi guardiani lo sappiamo” disse Ulquiorra.
“Se tutto va bene, avremo un altro potente manufatto del mondo antico dalla nostra parte, speriamo bene” disse Nick.
“Scusate” intervenne Chazz “C’è una cosa che vorrei tanto sapere: quali sono le altre armi di luce?”
“Mi dispiace ma ne conosco solo tre, le altre due sono un mistero” rispose Nick “In qualunque caso, solo la spada e la lancia sono custodite nei labirinti; le altre si trovano in luoghi sperduti. Comunque la terza è l’arco di luce e sembra essere molto potente”.
“Speriamo ch Jaden sia all’altezza di quell’arma” disse Zane.

 

 

Nel frattempo, Jaden era entrato nell’enorme labirinto e si muoveva nella fitta e selvaggia vegetazione del luogo.
“Jaden più avanti c’è una radura” lo avvertì Neos.
“Indicami la strada amico” disse il ragazzo.

 

Pochi minuti dopo, si ritrovò in un’immensa radura.
“Ma quanto è grande questo posto?” disse il ragazzo.
“Parecchio ragazzo. Parecchio” disse una voce tonante.
Il ragazzo si voltò verso la direzione e lanciò un urlo: a parlare era stato un gigante di colore di dieci metri, con almeno sei paia di gambe che reggevano una montagna di muscoli.
La testa del gigante era in parte coperta da un elmetto osseo di colore nero come i capelli, che portava legati a coda di cavallo e, i suoi occhi, dello stesso colore, erano verticali.
“Ehi! non mi dire che sei tu il guardiano” disse il ragazzo.
“Esatto ragazzo” disse il gigante con un sorriso a trentadue denti “Mi presento: sono Yammy Ira, molto lieto”.
“Piacere mio, io sono Jaden Yuki” disse il ragazzo col tic nervoso “Beh credo che dovremo combattere, vero?”
“Direi di si” disse lui “Ma a stomaco vuoto non riesco a impegnarmi. Ti va di farmi compagnia con la colazione?”
“Colazione?” disse Jaden.

 

Incredibile ma vero, il gigante stava preparando un’abbondante colazione a base di ogni ben di dio: pane tostato, uova e pancetta, marmellata, frutta, salsicce, verdure cotte e molto altro.
“Tu, di solito, mangi così?” chiese il ragazzo incredulo.
“Certo” rispose l’altro “A pranzo e cena, poi, cucino piatti eccezionali. Non per niente, tra i vari guardiani: dicono che sono un cuoco con la C maiuscola” e rise.
“Galattico!” disse il ragazzo “Poiché me lo chiedi, va bene!”
“Allora siediti” disse il gigante, indicandogli un cuscino a misura di uomo “Di solito viene un amico a farmi compagnia, ma da quando è stato sconfitto se ne sono perse le tracce.
Buon appetito ragazzo”.
“Buon appetito anche a te” rispose Jaden e cominciò a mangiare.

 

 

Nella sala d’osservazione, tutti osservarono sbigottiti la scena.
“Che diavolo sta facendo?” fece Syrus “Dovrebbe attaccarlo e non fargli compagnia con la colazione!”
“E’ vero, ma che ha Jaden in testa?” esclamò Naruto.
“Yammy è sempre il solito” disse Ulquiorra.
I ragazzi si concentrarono su di lui.
“Che vuoi dire?” chiese Aster che gli era vicino “Lo conosci?”
“Si” rispose “Sono io l’amico di cui parlava prima”.

“Davvero?” dissero tutti.
“Sì, i guardiani possono spostarsi da un labirinto a un altro per incontrarsi e farsi compagnia, ma possono farlo solo in alcune occasioni e poi non siamo tutti molto aperti.
Io e Yammy ci conosciamo da parecchio tempo: il nostro è più un reciproco rispetto che una vera amicizia, ma non disprezziamo le occasioni in cui possiamo incontrarci. Mi chiedo se Jaden sarà capace di batterlo”.
“Ora lo vedremo” disse Nick con un leggero sorriso.

 

 

Terminata la colazione, i due, con la pancia gonfia, si alzarono e si spostarono verso il centro della radura, pronti a dare battaglia.
“Ti ringrazio per avermi fatto compagnia ragazzo, ma adesso devo schiacciarti” disse il gigante e, dall’addome, srotolò una lunga coda che finiva con una mazza.
“Mi spiace doverti deludere, ma non ho la minima intenzione di fermarmi qui! Sun’s Knight Battle Armor Go!” disse Jaden.
L’armatura di Neos ricoprì il ragazzo dando inizio allo scontro.

 

Yammy, con inaspettata velocità, piombò verso di lui e menò un poderoso pugno.
Jaden se ne accorse appena in tempo e scansò, saltando sull’enorme mano e, con uno scatto, colpì il gigante alla mascella.
Yammy rimase in piedi e, approfittando dello spostamento d’aria, colpì il ragazzo con una gigantesca testata.
Jaden fu schiantato a terra e scomparve sotto la pianta del piede di Yammy.

 

“Ahia, che male” disse il gigante, massaggiandosi la mascella “Ammetto che non te la cavavi male a colpire, ma ti saresti dovuto impegnare di più. Che peccato!”
“Allora vedrò d’impegnarmi di più!” disse il ragazzo.
“Cosa!” esclamò il gigante.
L’enorme piede di Yammy fu sollevato e Jaden, con solo un graffio sul viso, riapparve: la cosa incredibile era che lo aveva sollevato con una sola mano.
“Come diavolo hai fatto!” disse il gigante.
“Ho avuto un buon maestro” disse il ragazzo e spinse il avanti il piede sbilanciando completamente Yammy facendolo cadere a terra con un tonfo.

 

 

“CHEEEEE!” dissero tutti i ragazzi con la bocca spalancata.
“Quello è davvero Jaden?” disse Syrus senza fiato.
“E’ fortissimo!” disse Kiba, incredulo.
“Incredibile” disse Gaara senza aggiungere altro.
Nick sorrise compiaciuto: “Posso davvero dire di aver fatto un ottimo lavoro”.
“Che razza di allenamento gli avete fatto fare? È impossibile che Jaden, che ha appena imparato a combattere, possa aver raggiunto simili livelli!” disse Shikamaru.
“Che cosa vi ho sempre detto?” fece Nick.
Zane, ripresosi dalla sorpresa, sorrise: “E’ proprio vero che con voi la parola “impossibile” non esiste!”

 

 

Il gigante si alzò furioso da terra e, guardando rabbioso il ragazzo, fu avvolto da un’enorme aura rossa che piegò il terreno.
“Accidenti, fai davvero paura” disse il ragazzo mettendosi in posizione difensiva.
“Mi hai fatto male, piccolo moccioso; adesso te la faccio pagare” disse il gigante e, spalancata la bocca, sparò un enorme raggio rosso che investì Jaden e parte del labirinto.

 

Yammy contemplò la distruzione che aveva creato e poi scoppiò a ridere: “Hai visto Jaden? Non puoi battermi: io sono il più potente dei guardiani; nessuno, tranne il maledetto che mi ha rinchiuso qua dentro, è mai riuscito a battermi. Che c’è? Non dici niente?”
“Se sei davvero il più forte dei guardiani, allora posso stare tranquillo!” disse la voce del ragazzo.

Una folata di vento disperse l’enorme nuvola di polvere sollevata dall’esplosione e Jaden riapparve completamente incolume.
“Che cosa?” fece il gigante “Come diavolo sei riuscito a non farti nemmeno un graffio!”
“Semplice, grazie a questa” disse il ragazzo, alzando una carta del suo deck “Ti presento la carta trappola “Barriera dell’eroe”: il suo effetto consiste nell’annullare un attacco dell’avversario se sul mio terreno c’è un eroe Elementale”.
“Sei riuscito a fermare il mio attacco con una stupida carta da gioco? È impossibile” ribatté Yammy.
“Il duel monsters non è no stupido gioco, esso può salvare il mondo intero e poi non ho semplicemente usato la carta: quello che ho fatto è stato materializzare il suo potere.
Se non hai capito, te lo spiego con parole più semplici: posso rendere reale  un gioco e le sue regole semplicemente pensandolo; ecco un mio potere”.

Il gigante digrignò i denti: “Potere interessante il tuo, ma, come tutti, ha un limite mentre io non ne ho. Assaggia questo: BALA” e lanciò una serie di pugni, avvolgendoli con la sua energia rossa.
Jaden evitò tutti i colpi spostandosi rapidamente da un posto all’altro, cercando una breccia nella difesa dell’avversario.
Mentre si allontanava, si accorse che l’energia rossa in realtà, erano proiettili energetici, lanciati ad alta velocità e non gli davano sosta.
Il ragazzo cominciò a girare intorno al gigante, cercando di avvicinarsi, ma lo spostamento d’aria, creato dai colpi, era troppo forte e glielo impediva.
Stava cercando di trovare un modo per uscire da quella situazione, quando l’enorme coda del gigante gli si parò davanti e lo colpì violentemente, schiantandolo verso il muro.

 

“Ah ah!” rise il gigante “Pensavi davvero che ti avrei lasciato fare i tuoi comodi! Sei finito!”
Il ragazzo scomparve in una nuvoletta di fumo, lasciando Yammy senza parole.
“Hai sbagliato amico! Quella che hai colpito era solo una copia” disse il ragazzo, apparsogli davanti e formando una sfera rotante sul palmo della mano “eccoti il colpo finale: RASENGAN!”

Il colpo andò a segno, colpendo il gigante in pieno petto e facendolo volare verso il muro.
“Evvai!” disse il ragazzo facendo il suo segno di vittoria.

 

 

“COSA!” gridò Naruto “Come diavolo fa il fratellone Jaden a conoscere il rasengan?”
“Semplice: gliel’ho insegnato io” disse Nick con il segno di vittoria.
“Cheee! Lei conosce il rasengan?” disse stupito il biondino.
“Esatto!” confermò Nick.
“Grandioso!” disse Jessie “La prego, mi insegni quella tecnica!”
“Anche a me” dissero insieme i fratelli Truesdale e Aster.
“La voglio imparare anch’io” disse Chazz “Non ho intenzione d farmi superare da lui!”
“La insegni anche a me, la prego!” chiese Shaoran.
“Ehi!” fece Naruto “Guardate che non è mica una passeggiata e poi ce ne vuole di tempo per poterlo usare. Come accidenti fa a conoscerlo, signor Nick?”
“Devo ringraziare i miei maestri e la mia cocciutaggine nel volerlo imparare” rispose Nick “E’ davvero una tecnica che vale la pena imparare: quindi la insegnerò a chi se la sentirà”.
“Evvai!” dissero i ragazzi.
Naruto si appoggiò depresso all’angolo.
“Avanti non ti deprimere” lo consolò la piccola Kinomoto “Sono sicura che nessuno riuscirà mai a usarla come te” e sorrise dolcemente.

Quel dolce sorriso riscaldò l’animo del biondino che, di nuovo energico si rialzò e disse: “Si è vero! Vi avverto che non riuscirete mai a superarmi nell’uso del rasengan, mettetevi il cuore in pace.
Grazie piccola Sakura, sei davvero dolcissima” e le sorrise, suscitando la gelosia, quasi meccanica dell’altra Sakura.
“Accetto la tua sfida!” disse Zane “Vedrai come ti farò cadere dal piedistallo!”
“Sarà divertente” disse Jessie.
Gli otto ragazzi si fissarono con un sorriso di sfida, sicuri delle loro capacità.
“Fossi in voi, rimanderei la questione a più tardi” li riprese Gaara “Sembra che il nostro amico non abbia ancora finito!” 
“Che vuoi dire?” chiese Syrus.
“Guardate” disse lui.

 

 

Jaden stava per andare oltre, quando sentì un rumore alle sue spalle.
Non ebbe il tempo di voltarsi, che fu colpito da un poderoso pugno e schiantato contro il muro.
“Maledizione! Maledizione! Maledizione!” urlò furioso il gigante “Nessuno è mai riuscito a farmi arrabbiare come te! Ti ridurrò in briciole e ti userò come condimento”.
Nel punto in cui Jaden era caduto il muro, si sgretolò e il ragazzo, alzatosi, avanzò con passo deciso.
“A quanto sembra sei coriaceo” disse il ragazzo serio.
“Certo! Quella porcheria mi ha solo fatto il solletico” .
Nel punto in cui Yammy era stato colpito, era possibile vedere il segno del colpo di Jaden, ma era solo superficiale.
“Basta parlare!” tuonò Yammy “Adesso ti distruggerò con la mia vera forza”.

Il corpo del gigante fu nuovamente ricoperto dalla sua energia e, sotto lo sguardo di Jaden, raddoppiò di dimensioni.
“Oh cavolo!” riuscì a dire il ragazzo.
“La mia forza deriva dalla mia ira” tuonò Yammy mentre inclinava il suo immenso capo in cui comparvero delle lunghe corna “Più mi arrabbio, più divento forte! Muori, piccolo insetto” e calò il destro verso il ragazzo.
Il terreno fu spezzato da quella forza straordinaria e parte del labirinto crollò, senza che la magia che lo avvolgeva potesse fare niente.
“Ah ah! Ho vinto!” urlò il gigante.
“Non così in fretta amico” disse Jaden.

Il gigante, anzi, il titano rimase incredulo nel vederlo ancora vivo, sul dorso della sua mano.
“Moccioso, come hai fatto a salvarti” disse Yammy.
“Sai ammetto per un momento ho pensato di essere spacciato, ma poi mi sono detto: “Che figura farei a non schivare un pugno così lento?” E’ vero che sei diventato più forte, ma la tua velocità si è notevolmente ridotta” spiegò il ragazzo “Ora scusa ma tocca a me”.
“Non montarti la testa per così poco Moccioso!” tuonò il titano.
Il suo braccio s’illuminò diventando scarlatto e, con un movimento, lanciò l’attacco di prima ingrandito di parecchi metri.
Jaden riuscì a schivarlo, ma si vide arrivare l’enorme coda, da sopra ed entrambe le braccia dai lati.
“Prendi questo: BALA EXTREMA”.
Una devastante onda d’urto si propagò per tutta l’area circostante, causando profonde crepe al soffitto e al muro, seguita da una gigantesca esplosione.

 

“Direi di essermene sbarazzato” disse Yammy ansimante “Sono sicuro che quel suo strano potere non sia riuscito a salvarlo. Era un ragazzo in gamba, ma è stato sfortunato a trovarsi contro uno come me!”.
Le sue enormi mani erano ancora chiuse su quello che doveva essere rimasto del ragazzo, quando qualcosa dall’interno cominciò a spingere e poi, con un improvviso rilascio di energia le fece spalancare.
“Che Diavolo” ciò che stava per dire rimase sospeso.
Incredibile ma vero, Jaden era ancora vivo, l’armatura di Neos era stata quasi frantumata, ma aveva protetto il corpo del ragazzo, lasciandolo quasi del tutto illeso.
“COSA? COME DIAVOLO FAI AD ESSERE ANCORA VIVO” urlò Yammy e, senza aspettare una risposta, sferrò un poderoso destro.
Jaden alzò la mano e, con incredibile stupore del titano, bloccò l’attacco e spinse il pugno, facendolo indietreggiare.
“Pensi davvero che la vera forza risieda nella rabbia? Ti sbagli di grosso!” disse Jaden serio “Si è veramente forte solo quando si ha qualcuno da proteggere. La mia forza deriva da coloro che voglio proteggere e, pur di farlo, non mi fermerò di fronte a niente. Adesso ti darò una prova della mia forza” e, con incredibile velocità, colpì il titano allo stomaco.
Il colpo fu devastante: il gigantesco corpo di Yammy fu spazzato via e schiantò contro il muro.
“Prima mi ero trattenuto” disse Jaden “Preferisco conservare la mia forza per il secondo guardiano, ma sono stato costretto a impegnarmi di più con te”.

 

Yammy, per qualche momento, rimase immobile, poi esplose: “E’ IMPOSSIBILE! SONO STATO BATTUTO DA UNA DANNATA FORMICA!” e si lanciò verso il ragazzo attaccandolo come una furia, imprecando verso di lui.
Jaden, da parte sua, schivò e parò tutti i colpi senza battere ciglio; alla fine, stanco di essere preso di mira, disse: “Se non vuoi arrenderti con le buone, sarò costretto a usare le maniere forti. Prendi questo: NEOS FLASH!”
Una luce abbagliante, che prese la forma di Neos, colpì Yammy al petto sollevandolo da terra e facendolo schiantare contro il soffitto.
L’enorme corpo di Yammy si staccò dal soffitto e cadde, ma fu preso al volo da Jaden e depositato delicatamente a terra.
“Yammy!” lo chiamò preoccupato Jaden.

Gli occhi del gigante si aprirono a fatica: “Complimenti Jaden! Mi hai battuto. Ora puoi andare avanti!”
“E’ vero amico, ma tu vieni con me” disse il ragazzo “Non posso lasciarti qui!”
“Vorresti portarmi con te? Non disturbarti, sarei solo un peso” disse lui.
“Non ti considererei mai un peso” disse il ragazzo “Tu sei un mio amico”.
“Amico?” disse stupito il gigante “Ci siamo appena conosciuti e mi reputi un amico?”
“Certo!” rispose “Sei sempre stato solo vero? Non hai mai avuto un vero amico a causa del tuo carattere e hai sempre confidato nelle tue sole forze. Devi sapere, però, che ci sono cose che solo con gli altri puoi fare: ridere, piangere, amare e tante altre bellissime cose.
Vieni con me e diventa mio amico, ti prometto che ti aiuterò a vedere la vita con una nuova prospettiva” e gli tese la mano.
Il gigante sorrise: “In tutta la mia vita, non ho mai incontrato un tipo strano come te Jaden Yuki, ma sono persone così che possono cambiare la vita degli altri, quindi ci sto!” e, allungando un dito, toccò la mano del ragazzo e poi scomparve entrando in una carta.
Jaden prese la carta e sorrise: “Vedrai che non te ne pentirai!” e se la mise dentro la tasca, per lasciar riposare il suo nuovo amico.


Le rimanenti mura del labirinto si aprirono e liberarono la via al ragazzo verso la seconda parte della sua prova.
“Neos è meglio che ti riposi un po’”.
“Ne sei sicuro Jaden?” gli disse Neos.
“Tranquillo!” e sorrise.
“Va bene! Se dovessi avere bisogno di me, non esitare”.
Il ragazzo annuì e s’incamminò.

 

 

Nella sala d’osservazione tutti erano rimasti senza parole, non si sarebbero mai aspettati di vedere una simile forza da parte dell’amico.
“E’ stato incredibile!” riuscì a dire Shikamaru.
“E’ vero!” disse Aster “Non mi sarei mai immaginato di vedere una cosa simile”.
Naruto sembrava essere quello più scosso: aveva capito che Jaden era molto forte, ma non fino a quel punto. Erano entrambi guerrieri universali, ma la differenza di livello era fin troppo evidente e questo lo faceva stare male.
“Non abbatterti in quel modo Naruto” gli disse Nick mettendogli una mano sulla spalla.
“Mi dica una cosa: a quale allenamento lo avete sottoposto?” chiese il biondino tenendo lo sguardo basso.
“Lo stesso cui intendo sottoporre anche te e gli altri” rispose “Comunque non ti sottovalutare: anche tu sei forte, forse anche più di me”.
Il ragazzo alzò la testa verso Nick e lo guardò fisso: “State scherzando?”
“Assolutamente no!” rispose “Se lo crederai veramente e ci metterai tutto te stesso: diventerai davvero il più forte di tutti, questo spetta a te deciderlo”.
Terminato il discorso con Naruto, Nick si rivolse agli altri ragazzi: “Quello che ho detto a Naruto vale anche per tutti voi, nessuno escluso. Non arrendetevi per nessuna ragione e andate avanti con tutta la passione che avete in corpo: allora diventerete così forti ce nemmeno io riuscirò a starvi dietro”.
Tutti guardarono Nick e poi, dopo aver chiuso gli occhi e fatto un profondo respiro dissero insieme: “NON TI DELUDEREMO!”
Nick sorrise e annuì; poi tornò a guardare lo schermo.

 

 

Nel frattempo, Jaden aveva raggiunto una seconda radura più a “misura d’uomo”: ampia un centinaio di metri e segnata da profondi solchi.
“Che siano stati causati dallo scontro di prima?” pensò il ragazzo.  
“Benvenuto Jaden” disse una voce.
Il ragazzo si guardò intorno, ma non riusciva a vedere nessuno: dov’era il secondo guardiano?

“Sono qui!” disse e si materializzò davanti a lui.
L’aspetto di questo guardiano era di un ragazzo sulla ventina, fisico atletico, vestito blu, con tinte rosse; il volto aveva lineamenti leggeri, di carnagione chiara, aveva capelli azzurri, lunghi fino alle spalle e tenuti da una fascia nera sulla fronte; i suoi occhi erano verde acqua, simili a specchi, dai quali non sembrava uscire nessuna emozione.

“Tu devi essere il secondo guardiano vero?” disse il ragazzo.
“Esatto, puoi chiamarmi Lancer” disse lui.
“Immagino che non sia il tuo vero nome, giusto” chiese Jaden.
“Se lo vuoi sapere, dovrai battermi” rispose “Solo così potrai brandire la lancia di luce”.
“E’ un oggetto simile alla spada di luce di Naruto?”
“Esatto! Le due armi appartengono alle cinque armi sacre, il solo averne una ti rende un eletto”.
“Ho capito. Allora cominciamo: non so te, ma io ho molta fretta”.
“Il tempo è qualcosa che ho in abbondanza, ma, visto che insisti: ti finirò in poco tempo” detto questo, tese la mano in avanti e apparve una lunga lancia: da cui uscivano diverse lame azzurre, dalla punta fino a pochi centimetri dall’impugnatura; era bianca e intarsiata di striature nere che l’attraversavano obliquamente.
“Sono pronto” disse Jaden, evocando la sua armatura leggermente incrinata.
“Arrivo!” disse Lancer
 

Fu un istante: il guardiano si mosse velocemente e fece un affondo. Jaden, con la coda nell’occhio, la schivò e si allontanò, portandosi sulla difensiva.
Il labirinto fu attraversato da un solco che colpì il muro frontale all’attacco di Lancer, sgretolandolo, inoltre il fianco sinistro di Jaden perse la sua parte di armatura e cominciò a sanguinare.
“Incredibile” pensò il ragazzo “L’ho completamente schivato, eppure è riuscito a ferirmi. Questo tipo è davvero forte!”

 

 

Nel prossimo capitolo.
Il nostro Jaden verrà messo a dura prova dalla forza di Lancer e dovrà dare fondo a tutte le sue energie per batterlo.
Nel frattempo, nubi oscure cominciano ad avvicinarsi.
Questo e altro al prossimo capitolo.

 

Angolo dell’autore: Enciclopedia del Fantasy

 

Blade (piccolo inchino): “Salve! Per oggi sostituisco Eric che ha qualche problemino tecnico.
Oggi, anche se è una rottura, presentiamo i membri del cosiddetto Team Fantasy.
L’autore si scusa per non aver inserito delle foto, ma abbiamo poco spazio oggi, quindi sarà per un’altra volta.
Tornando a noi, i membri del Team sono:

-         Io, Blade, dell’omonimo fumetto della marvel;

-         Eric Draven, del fumetto e film “il Corvo”;

-         Dastan, il Principe di Persia, dell’omonimo videogioco;

-         Kaeleena Sandtimes, del videogioco Prince of Persia lo Spirito guerriero e del seguito;

-         Buffy Summers, della serie televisiva “Buffy the Slayer”;

-         Jen Tate, del videogioco di Primal;

-         Gabriel Van Helsing, del film di Hugh Jackman;

-         Luce, Marina e Anemone di Rayearth;

-         Armor King e Merlin, due personaggi originali.

Ce ne sono altri, ma presentarli tutti equivarrebbe a fare una lista per la spesa, quindi direi che per oggi…”

 

Irrompe Marina che spinge Blade.
Blade (innervosito): “Ma che diavolo fai”
Marina (imbronciata): “Sei davvero noioso lo sai?”
Blade (…...): “Prego?”
Marina: “Mi hai capito. Se ti rompe presentarci, fai qualcosa di più allegro, no?”
Blade la guarda impassibile.

 

Marina (scuote il capo): “Così non va bene. Spostati che ti faccio vedere io come si fa”.
Blade si sposta e la lascia mettere a centro.

 

Marina: “Grazie. Visto che questo è un fuori programma, vi racconto nei dettagli dello scherzetto che ho fatto a Nick, scoppierete dal ridere”.

 

“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” urla una voce.
Appare Nick che le tappa la bocca e cerca di portarla via.
Marina (furiosa): “LASCIAMI O TI SCOTENNO”
Nick (cerca di tapparle d nuovo la bocca) : “Meglio essere scotennato che umiliato in questo modo”.

 

La telecamera si sposta su Blade: “Ragazzi per oggi abbiamo finito! Ci vediamo alla prossima”.
 Cala il sipario.

 

Marina (rompe il sipario): “NO NON ANDATEVENE”.

 

Preferisco risparmiarvi quello che succede dopo, ragazzi. A proposito, qualcuno sa dirmi quali sono le altre due armi di luce?
Per le cinque armi di luce mi sono ispirato all’anime The Slayers, ma non sono riuscito a trovare i nomi delle altre due.
Yammy è un personaggio modificato che viene dalla serie di Bleach, ovviamente, come Ulquiorra, non ha il buco nel petto.
Alla prossima.

 

 

 

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Capitolo 26
*** La determinazione di Jaden ***


26. La forza del cuore

Ciao a tutti e ben ritrovati. Spero che siate pronti ad assistere a un mix di scontri e risate. Siete mitici, tutti quanti: i primi capitoli sono stati visitati da quasi 400 lettori. per favore, continuate così.
Angolo dei commenti.

 

Lettore 01: Dici che Nick si è fatto pigro? Aspetta il prossimo capitolo e ti ricrederai.
Per quanto riguarda Marina: è solo molto vendicativa, tutto qui.
Nella mia storia s’incontrano personaggi e caratteristiche di diversi anime; se, poi, nel capitolo precedente, hai pensato a Dragon ball, non so cosa dirai di questo (eh eh!).

 

Fria: Sono contento di averti tra i miei lettori; anch’io seguo alcune delle sue storie, ma il genere delle mie è completamente diverso. Spero di continuare a farti divertire.

 

Detto questo, sperando di avere tanti altri commenti cui rispondere e lettori che seguono, vi auguro buona lettura.

 

 

 

 

 

Jaden strinse i pugni e decise di attaccare con un attacco rapido all’altezza del busto.
Si lanciò, ma l’avversario era sparito e riapparso alla sua destra.
“Se sai fare solo questo, allora hai perso” disse Lancer e lo colpì con la parte bassa della lancia, infrangendo ciò che restava dell’armatura e fiondando Jaden contro il muro.

 

Il ragazzo sbatté violentemente e si ferì sulla fronte.
Jaden si rialzò in piedi e osservò ansimante l’avversario; poi, in maniera imprevedibile, si mise a ridere.
“Che cosa ridi?” chiese Lancer.
“Ti chiedo scusa” disse il ragazzo “Vedi: quando combatto o duello mi diverto;  misurarmi con un avversario forte mi spinge a dare il massimo. Per me combattere significa questo: rilassarsi e divertirsi”.
Lancer chiuse gli occhi e scosse la testa: “Il tuo modo di fare è incomprensibile per me. Non c’è nulla di divertente nell’uccidere qualcuno. In questo mondo ridere è sciocco: ciò che facciamo porta solo sofferenza a qualcun altro, niente di più, niente di meno”.
“Accidenti, che visione pessimistica della vita, che hai!” disse il ragazzo “Non so da dove derivi, ma ti farò vedere che la vita non è solo sofferenza”.
“Dici questo perché non hai mai visto guerra e distruzione, non hai mai visto membra dilaniate e volti contorti dalla paura. La tua ignoranza è qualcosa di penoso” mentre diceva questo, Lancer calò la lancia verso Jaden, creando una luce che si abbatté su di lui.
“Attivo la trappola “Forza riflessa”” gridò Jaden “Grazie a questa carta, l’attacco torna al mittente. Assaggia il tuo stesso colpo”.
La trappola si attivò, ma fu infranta dalla forza del colpo e investì in pieno il ragazzo.

 

“Un potere interessante il tuo” commentò Lancer “Tuttavia non può competere con un potere superiore. La tua esperienza è…” s’interruppe.
L’attacco fu deviato verso l’alto e ruppe il soffitto, rivelando l’esterno, cioè spazio vuoto.
“Come hai fatto?” chiese Lancer.
Il ragazzo si rialzò e mostrò il braccio sinistro, sul quale era apparso lo scudo.
“L’esperienza non mi manca” disse “Ho avuto un buon maestro che ha colmato questa lacuna.
Dici che non so cosa significhi la guerra? In effetti, è vero: non so cosa significhi, ma voglio diventare forte per proteggere i miei compagni. Per questo combatterò con tutto me stesso. “Carta magia spada laser” attivazione” nella mano di Jaden apparve una spada laser dalla lama azzurra e si lanciò verso l’avversario.
“E’ inutile!” disse Lancer facendo ruotare la sua arma e generando un mini tornado.
“Così mi aiuti!” disse Jaden e concentrò la sua energia nella spada “Arte del Fuoco: DANZA DEL FUOCO DIVINO”.
Una colonna di fuoco si abbatté su Lancer e, potenziata dal tornado, investì metà del labirinto.

 

Jaden s’inginocchiò ansimante, ma gli bastarono pochi respiri profondi per recuperare anche perché non era finita.
Infatti, totalmente incolume, Lancer riapparve davanti a lui.
“Buon attacco” commentò “Forse non sei completamente da buttare, ma non mi hai ancora fatto nulla”.
“Se posso evitarlo, preferisco non fare del male: quindi, per favore arrenditi” disse il ragazzo.
“Ora capisco: tu non combatti per uccidere ed è questo il tuo più grande difetto” disse scuotendo la testa “In uno scontro non ci sono regole; è il più forte a vincere e non ci sono altre opzioni” disse puntando la lancia verso di Jaden.
“Già hai ragione!”
“Mhmm” fece Lancer.
“Sono consapevole di cosa significa combattere.
Di una cosa, però, sono convinto: la vera forza non sta nei muscoli o nell’arma, ma nella volontà di proteggere coloro che ami”.
“Nobili parole le tue” fece il guardiano “Vediamo se riesci a concretizzarle!”
“Certo che ci riesco” disse Jaden e si lanciò all’attacco.

 

Il ragazzo attaccò con decisione, senza cedere il passo e usando tutte le energie che aveva, ma Lancer non era per niente facile da battere: ogni suo attacco era devastante distruggendo tutto ciò che colpiva.
Jaden si allontanò con un balzo e materializzò un’altra carta: “Carta magia Boomerang Ciclone. Prendi” e lo lanciò.
Lancer lo schivò, ma riportò un leggero graffio sulla guancia destra.
“Cominci a impegnarti, vedo” disse.
“Fossi in te, non mi distrarrei” gli disse di rimando il ragazzo.
Lancer spalancò gli occhi: era circondato da tutti gli eroi elementali e dalle creature del Neo-spazio al completo, pronti ad attaccarlo.
“Niente male” disse Lancer.

 

Le creature del Neo-spazio si lanciarono per prime, seguite dai mostri fusione, mentre gli eroi elementali rimasero indietro.
Lancer saltò e fece illuminare tutta la lancia: “Sparite, GOKURIUHA!”
Una potente esplosione di energia investì tutte le creature di Jaden facendole sparire e creando un cratere.
“Alla fine erano solo carte” disse Lancer.
“Attento a quello che dici” gli disse Jaden saltando verso di lui “Gli eroi elementali sono miei amici e non sono facili da battere come credi tu. Arte del fulmine: DANZA DELLA TEMPESTA NERA”.
La lama di Jaden s’illuminò di luce ed esplose un’autentica tempesta di fulmini neri che investirono Lancer.
Il guardiano non rimase fermo a guardare e lanciò un secondo attacco che soppresse quello del ragazzo e lo investì, ma questo sparì in una nuvola di fumo.
“Era una copia!” disse Lancer.
Fu circondato dagli eroi elementali che erano rimasti indietro, pronti ad attaccarlo.
“Gli attacchi frontali non funzionano contro di me. Inventati qualcosa di nuovo Jaden” disse Lancer.
“Per questo sto per attivare questa” disse il ragazzo a pochi metri da terra “Attivazione carta trappola “Esplosione elementare”. Questa carta prende gli attributi dei mostri sul mio terreno e li trasforma in una potente esplosione che spazza via tutti quelli dell’avversario. Vai!”
Gli eroi elementali si trasformarono in elementi e attaccarono Lancer, che riuscì a resistere al colpo, riportando delle ferite superficiali.
“Non ho ancora finito” disse Jaden “Arte dell’acqua: DANZA DELLA CORRENTE OCEANICA”.
Un’enorme massa d’acqua travolse Lancer e numerose lame acquatiche lo investirono.
“Quella che ti ha appena colpito: è una delle tecniche più potenti che esistano.” disse Jaden “Non è una semplice corrente marina: in realtà sono lame d’acqua che colpiscono il corpo a livello cellulare, causando un continuo processo osmotico che, alla lunga, viene meno e causa l’alternarsi degli ambienti isotonico, ipotonico e ipertonico. In pratica il tuo corpo sta per dissolversi completamente. Mi dispiace Lancer”.    

 

Per alcuni secondi Lancer non si mosse, poi spalancò gli occhi e la corrente d’acqua fu spazzata via e toccò terra davanti ad uno stupito Jaden.
“Come hai fatto a liberarti?” disse Jaden sorpreso.
In tutta risposta, Lancer roteò la lancia e formò un tornado che investì il ragazzo e lo schiacciò contro il soffitto.
“Non è più tempo di parlare” disse Lancer.

 

 

Nella sala d’osservazione nessuno riusciva a parlare.
Il solo rumore che si sentiva era il respiro affannoso dei ragazzi ma Nick non aveva cambiato espressione, anzi: masticava dei Mikado con un leggero sorriso.
“Come diavolo fa a restare così calmo?” lo riprese Naruto che era vicino a lui.
“Potete stare tranquilli, ragazzi” disse Nick, dopo aver ingoiato un bastoncino “La partita è tutt’altro che terminata”.
“Che diavolo state dicendo generale” lo attaccò Hassleberry “Ha visto cosa quell’essere gli ha fatto? Dobbiamo intervenire”.
“Non possiamo” disse Nick “Vi ho già spiegato che, una volta iniziata la prova non è possibile fare niente se non pregare”.
“Non siete voi a dire che la parola “impossibile” non esiste?” disse Naruto.
“Infatti” rispose Nick “E vi posso assicurare che Jaden è tutt’altro che sconfitto: anzi direi che, adesso viene il bello” e prese un altro bastoncino.
“Cosa?” fecero quasi tutti.
“Guardate e basta” fece Zane “Qualcosa mi dice che sta per succedere l’imprevedibile”.
Gli altri tornarono a vedere lo schermo.

 

 

Jaden cadde sul terreno e, per lunghi istanti, rimase immobile; poi lentamente cominciò a rialzarsi.
“Continui a rialzarti, nonostante la tua debolezza? È tutto inutile” disse Lancer “Alla fine la tua forza non vale nulla” e alzò la lancia, pronto a colpire.
“Cavolo, che forza!” fece il ragazzo alzando la testa con un sorriso stampato in faccia “Quasi quasi lo faccio di nuovo”.
“Che cosa?” fece Lancer stupito “Che ci trovi di tanto divertente”.
Il ragazzo si rialzò e si sgranchì: “Ti chiedo scusa” e rise.
“Non hai risposto alla mia domanda” disse Lancer.
“E’ semplice” rispose il ragazzo “Mi sto divertendo da matti!”
“Ti stai divertendo?” fece Lancer stupito “Devi aver perso qualche rotella”.
“Guarda che te l’ho detto: combattere significa rilassarsi e divertirsi, indipendentemente dalla posta in gioco”.
“Ancora con queste sciocchezze. Ti ho già detto... ”
“Basta chiacchiere: riprendiamo. Ricomincio alla grande, attivando la carta magia terreno “Neo-spazio”, che potenzia tutte le creature ad esso appartenenti e ci trasporta in un'altra parte dell’universo”.
Il labirinto sparì e i due contendenti si trovarono sospesi all’interno di un’area piena di vari colori.
“Cambiare scenario non ti serve a niente” disse Lancer “Le regole del labirinto continuano a persistere”.
“Hai ragione” rispose Jaden “ma il motivo per cui ti ho portato qui è: perché in questo modo posso scatenarmi senza problemi”.
“Fa pure, non cambierà nulla”.
“Vediamo se cambi idea”, disse il ragazzo e unì le mani a coppa verso Lancer “KA-ME” e le spostò indietro.
“Qualsiasi cosa intendi fare, non funzionerà” e si lanciò in avanti, ma si trovò la strada sbarrata dalle creature del Neo-spazio “Toglietevi di mezzo”
“HA” continuò il ragazzo.
Lancer, intuendo il pericolo, cercò di liberarsi degli ostacoli il più rapidamente possibile.
“ME”.
Lancer, con un affondo ripetuto, spianò la strada e puntò il ragazzo ma Jaden si teletrasportò dietro di lui.
“Non te lo permetterò” disse Lancer e, alzata la lancia, la puntò verso Jaden “GOKURIUHA”.
“HAAA!” e lanciò il potente colpo energetico.

 

Il Neo-spazio fu invaso da una luce azzurra che esplose oltre i limiti estremi: al suo interno Jaden e Lancer si stavano confrontando con i loro colpi migliori.
“E’ tutto inutile” gridò Lancer “Non riuscirai a battermi” e incrementò l’energia, riducendo il raggio d’azione del colpo di Jaden.
Il ragazzo strinse i denti: doveva fare subito qualcosa o avrebbe perso.
Nella sua mente riaffiorò un ricordo dell’allenamento con Nick.

 

I due si erano distesi sull’erba.
“Senti Nick, c’è una cosa che vorrei chiederti” disse Jaden.
“Chiedi!” disse Nick.
“Quale potrebbe essere il momento giusto per usare il potere dell’universo?”
“Non affidarti sempre al potere dell’universo” disse Nick “E’ vero che la sua energia è illimitata, ma è rischioso usarlo sempre”.
“Perché scusa?” chiese il ragazzo, messosi a sedere.
“Un guerriero universale usa il suo potere solo quando capisce che è il momento”.
“E come faccio a capirlo?”
Nick si mise a sedere e, allungata la mano, l’appoggiò sul petto del ragazzo: “Sarà il tuo cuore a dirtelo. Quando sentirai la sua voce, allora dovrai usarlo”

 
“Il cuore” pensò Jaden, percependo una strana scossa “Lo sento”.
“Preparati a sparire Jaden” disse Lancer e aumentò ancora la sua energia.
“Ora ti farò vedere la vera forza” gridò Jaden “Universal Power!”
La colonna di luce, portatrice di vittoria, apparve in tutto il suo splendore e avvolse Jaden dei colori dell’arcobaleno: era questo il suo potere universale.
L’onda energetica fu caricata da quell’incredibile energia e travolse Lancer.      

 

“Alla fine, avevi ragione” disse Lancer con un leggero sorriso “La vera forza viene da coloro che si vuole proteggere” e sparì nella luce.
Il Neo-spazio sparì e Jaden si accasciò a terra ansimante.
“E’ fatta!” disse “HO VINTO” e lanciò un urlo liberatore.
“Sì, hai vinto Jaden” disse la voce di Lancer.
“Lancer?” fece Jaden “Avanti vieni fuori e dimmi il tuo vero nome. Credo di meritarmelo”.
“Un giorno te lo dirò” rispose “Adesso, hai qualcosa da prendere. Io ti riconosco come mio nuovo padrone: da adesso in poi veglierò sempre su di te”.
Le ultime mura del labirinto si aprirono e una luce invase l’intera radura.
“Galattico!” disse Jaden.
 “Tendi le mani Jaden. Buona fortuna”.
Il ragazzo tese le mani in avanti e la luce si depose su di esse, poi si dissolse, rivelando l’oggetto: la lancia di Luce.
Era un’arma magnifica: un lungo bastone bianco, decorato di simboli neri in rilievo; all’altezza dell’impugnatura, c’erano sette pietre che giravano tutt’intorno a essa; finiva con una lama simile a una partigiana, bianca e splendente come il sole stesso.
 

“Un’arma incredibile” disse Neos, apparso al fianco del ragazzo.
“Già!” confermò lui “Forza, usciamo da qui”.
“Lascia che ti aiuti” fece Neos.
“Grazie!”

 

 

Naruto accumulò aria e gridò: “EVVIVA! IL FRATELLONE JADEN CE L’HA FATTA!”
“SIIII!” gridarono gli altri e, tranne i più seri, saltarono con le braccia alzate.
“Ottimo lavoro, Jaden” disse Nick sorridendo.
“Jaden sei stato mitico!” disse Jessie “Dobbiamo festeggiare, che ne pensate”.
“Sì, festeggiamo” dissero i più turbolenti del gruppo.
“Prima andiamogli incontro e poi ne parliamo” disse Nick “E Chazz offre il banchetto”.
“COSA!” fece il ragazzo con il tic.
“Grazie Chazz” dissero tutti.
“Perché sono nato ricco?” disse il ragazzo abbassando la testa.

 

 “Ehilà!” disse Jaden appena uscito dalla pedana.
Il ragazzo fu travolto da un contentissimo Syrus che pianse a dirotto su di lui.
“Sono felice di rivederti” disse tra i singhiozzi.
“Dai Syrus, togliti: mi stai bagnando la giacca” disse il ragazzo.
“Forza Syrus, togliti” disse Naruto “Così lo abbraccio io”.
“Non vorrai mica piangermi addosso anche tu?” fece il ragazzo con un sorriso imbarazzato.

 
Syrus fu sollevato di peso da Nick che, poi aiutò Jaden a rialzarsi.
“Ben fatto!” disse Nick.
“Grazie!” ricambiò il ragazzo con un sorriso.
“Prendi questa, ti aiuterà a riprenderti” disse Nick e gli diede una pillola della vita.
“Molte grazie” disse il ragazzo e la ingoiò, recuperando le forze.
“E quella che cosa sarebbe?” chiese, curiosa Sakura Haruno.
“E’ una pillola della vita” spiegò Nick “Permette di ricostituire tutte le energie perse durante un combattimento: è circa tre volte superiore a un tonico da guerra”.
“Mi deve passare la ricetta” disse la ragazza dai capelli rosa.
“Nessun problema” disse Nick; poi si rivolse a Jaden “Andiamo a scegliere un castello e un guardiano e poi festeggiamo con un banchetto, gentilmente offerto dal nostro Chazz”.
“Allora diceva sul serio signor Nick” esclamò Chazz con gli occhi sgranati.
“No, per finta”.
“Quanto è dura la vita” fece Chazz e si mise all’angolo, generando uno scoppio d’ilarità.

 

 
Giunti nella sala dei castelli, Nick disse a Jaden di scegliere il suo guardiano e il ragazzo scelse Yammy, tirando la carta fuori dalla tasca.
In proporzioni ridotte di circa tre metri, fece la sua comparsa il gigante della prima prova: “Come va? È un piacere conoscere gli amici di Jaden. I suoi amici sono anche i miei” e rise allegro.
“Sei sempre il solito, vecchio mio” disse Ulquiorra, accennando a un sorriso.
“Ulquiorra, sei avvero tu? Pensavo fossi stato sconfitto” disse Yammy.
“E’ così!” confermò Ulquiorra “Ma il qui presente Naruto, mi ha scelto come suo guardiano ed io ho accettato, tutto qui”.
“Ottimo! Ho la compagnia del mio vecchio amico” fece Yammy festoso.
“Che tipo!” bisbigliò Alexis alla piccola Kinomoto.
“Già, ma è simpatico!” rispose lei con un suo dolce sorriso.

 “Bene Jaden, adesso scegli il castello” lo invitò Nick.
“Credo che prenderò questo” disse il ragazzo, sollevando un castello futuristico, simile alla carta magia terreno “Grattacielo 2- città dell’eroe”.
“Almeno hai le idee chiare” disse Nick.

 

“Ehi Jaden” lo chiamò Shikamaru “C’è una domanda che vorrei farti”.
“Cioè?” chiese il ragazzo curioso.
“Durante la seconda fase, hai usato ben tre arti elementari: fuoco, fulmine e acqua. Quale delle tre è il tuo elemento base?”
“Veramente non lo so” disse Jaden alzando gli occhi “Comunque so usare anche vento e terra. Credo di essere limitato”.
“Cheeeeeeee!” fecero i ninja “Ma che cavolo dici: nessuno può usare tutte le cinque arti elementari”.
“Davvero?” fece il ragazzo e gli altri annuirono “Allora sono un mito” si corresse.
I ninja, tranne Naruto, scossero la testa: “E’ senza speranza”.
“Che cosa c’è di tanto strano nel sapere usare tutti gli elementi?” chiese la piccola Kinomoto.
“E’ una cosa impossibile” disse Shikamaru “Anche se qualcuno ci ha detto che quella parola non esiste” e guardò Nick.
“Infatti, non esiste”, confermò Nick “V’informo che anch’io so usare tutte le cinque arti della natura e anche la piccola Sakura e Shaoran possono farlo”.
“Che seccatura!” disse Shikamaru “Forza, andiamo a mangiare”.
“Un attimo” lo fermò Alexis “Anch’io ho una cosa da chiedere al nostro Jaden”.
“Chiedi pure” disse Jaden.
“Come facevi a sapere degli effetti di quella tecnica d’acqua?”
“Me l’ha spiegato il signor Nick” disse Jaden con una mano sulla testa “Anche se non ci ho capito niente: ho solo imparato a memoria e basta”.
“Ed io che pensavo ti fossi fatto intelligente” disse Alexis con la gocciolina.

 “E’ impossibile!” disse Nick depresso all’angolo “Allora sono un disastro come maestro!”
{No: ha fatto deprimere Nick}
I ragazzi cercarono di consolarlo.
“Non se la prenda signor Nick” disse Syrus “Lei non c’entra niente: è Jaden che è senza speranze”.
“E’ vero generale” disse Hassleberry “Non se la prenda”.

 

“L’hai combinata grossa” disse Aster al ragazzo.
“E’ vero!” disse Kero-chan sdraiatosi sulla sua testa “Si può sapere che hai nella zucca, segatura?”
“No” disse il ragazzo “Duelli” e rise.
“Sei senza speranze” disse Kero-chan con la gocciolina.
“Scusate!” disse Chazz, schiarendosi la gola per richiamare l’attenzione.
Tutti si voltarono verso di lui, compreso Nick con le lacrime a pendolo.
“Io avrei un po’ di fame, quindi muoviamoci ad andare, altrimenti non offro niente”.
“Grazie Chazz!” dissero tutti, compreso Nick, leggermente ripresosi.
“Ci sono cascato di nuovo” pensò il ragazzo “Perché sono ricco?” e abbassò leggermente la testa.

 

 

 

 

Nel frattempo, su una montagna, a pochi kilometri da Konoha, cinque figure osservavano il villaggio.
“Finalmente siamo arrivati” disse uno con il volto coperto da una maschera di ferro e vestito con un cappotto nero strappato e con una gemma incastonata nel petto “Li attacchiamo subito?”
“Non c’è fretta” disse un uomo alto con i lunghi capelli argentati e vestito con un lungo giubbotto di pelle con un’altra gemma sul petto “Concediamo loro l’ultimo pasto”.
“Che idea” disse il primo “In questo modo mi riempirò lo stomaco con le loro membra belle ingrassate”.
“Sai, trovo strano che tu, un generale infernale, mio pari, abbia pazientato tanto: conoscendo il tuo appetito per il sangue, pensavo avresti attaccato subito” disse l’altro.
“Volevo che si riunissero tutti nello stesso posto, così potevo raderlo al suolo insieme con loro e quale tomba migliore potevano scegliere per seppellirsi da soli” rispose.
“Sei un tipo strano” disse l’altro “Allora? Come ci organizziamo?”
“Poiché ti ho fatto venire prima del tempo, ti lascio uccidere Nick, ma i ragazzini sono tutti miei, soprattutto Naruto: voglio mangiarmi di nuovo il suo cuore” rispose.
“Come vuoi” disse l’altro “La mia Masamune trapasserà il cuore di Nick.
Lascia, almeno che i miei tre vice ti aiutino con gli altri, così non saranno inutile zavorra”.
“E sia, ma non tocchino le mie prede o faranno la loro stessa fine” disse l’altro.
I due si voltarono verso i tre uomini, rimasti in silenzio fino a quel momento.
“Non temete quarto generale infernale, non vi rovineremo la cena” disse quello al centro, poi si rivolse all’altro “Non la deluderemo nostro generale”.
“Bene” disse il generale mascherato “Fra poco pranzerò con tutto il villaggio. Non vedo l’ora”.
“Anch’io” disse il generale dai capelli argentati.

 

Nubi oscure si stanno per abbattere su Nick e i Sun’s Knights: due generali infernali sono pronti ad attaccarli. 

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Konoha è sotto attacco di ben due generali infernali.
Mentre Nick affronta il quinto fuori dal villaggio, i ragazzi si trovano contro i suoi tre vice e il quarto.
Come se la caveranno i nostri giovani eroi?

 

 

Angolo dell’autore.

 

Marina e Nick sono seduti da soli nella sala del cast.
La ragazza scoppia dalle risate e indica Nick.

 

Nick(venetta): “Che hai da ridere?”
Marina (lacrime agli occhi): “E’ troppo forte vederti depresso” e dà delle pacche sulla schiena del ragazzo.
Nick (doppia venetta): “La vuoi smettere vecchia befana”.
La ragazza continua a ridere e cade dalla sedia.
Nick (tic nervoso): “Continui eh?”
Marina: “Non ha prezzo!” ride ancora “Non riesco a respirare”.
Nick: “Che aspetti ad affogarti?”

 

A un certo punto Marina smette di ridere.
Nick: “Hai smesso finalmente befana” e si volta verso di lei.
La ragazza è a terra e non respira più.
Nick( allarmato): “ Avanti Marina, riprenditi” e la scrolla, ma non ha risposta “Perché a me?”
La mette dritta e, rosso in viso, fa la respirazione bocca-bocca.

 

Entrano Eric e Jen e vedono la scena senza parole.
Nick, sentendo che il respiro è tornato si alza e nota due e con le mani in avanti: “Non è come pensate!”
Eric: “Se volevate limonare, potevate dirlo subito, non vi avremmo disturbato”.
Jen (sorriso complice): “Continuate tranquilli, noi ce ne andiamo e chiudiamo la porta”.

 

Nick (faccia stranita): “Ve lo giuro, non è come” sente un brivido attraversarlo.
Marina (sveglia e indiavolata): “Come ti sei permesso di baciarmi piccolo moccioso”.
Nick (gocciolone): “Non è come credi, figurati se ti bacio”.
Marina (Esplode): “NON SEI ALTRO CHE UN PERVERTITO”

 

 

Passano Jaden, Naruto e Shikamaru.
Shikamaru: “Che accidenti sta succedendo lì dentro?”
Naruto e Jaden: “Boh!”
Eric (dal corridoio): “Ragazzi non entrate lì dentro”.
I tre: “Perché?”
Eric: “Nick e Marina stanno approfondendo il loro rapporto” e avvicina i due indici.
Naruto e Jaden (pollice alzato): “Capito!”
Shikamaru (annoiato): “Alla fine ci è caduto anche lui. Che seccatura!”

 

Nick, gridando come un pazzo, esce dalla porta di gran carriera inseguito dalla ragazza.
Jaden: “Forse non sono fatti l’uno per l’altra”.
Naruto: “Oppure sono partiti con il piede sbagliato”.
Shikamaru: “Che seccatura!”

 

Corri Nick o Marina ti scotenna e poi come la continuo la mia storia?
Dovrò inventarmi un altro personaggio.
Alla prossima.

 

PS: se qualcuno si ricorda quali sono le altre armi di luce, me lo faccia sapere. Grazie

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Capitolo 27
*** I due generali infernali ***


27. i due genrali infernali

Ed eccomi qui! Oggi ho tirato fuori un capitolo bello pieno ma che definirei quasi un preliminare di quello che avverrà nel prossimo. Ok ho fatto un piccolissimo spoiler, ma io stesso sono emozionato nel pensare a quello che tirerò fuori la prossima settimana senza però sminuire questo, che sarà molto forte.
Angolo dei commenti.

 

Lettore 01: direi che non c’erano dubbi su chi fosse, considerando poi gli indizi che ho dato era quasi ovvio. L’altro generale invece è un personaggio abbastanza originale, ma sono sicuro che avrai un colpo quando leggerai chi è.

 

Fria: grazie per il complimento ed eccoti accontentata, spero ti piacerà.

 

 Detto questo, incitandovi a commentare e a continuare a leggere, vi presento il nuovo capitolo.

 

 

 

“BUON APPETITO A TUTTI” dissero i ragazzi e cominciarono il banchetto, gentilmente offerto da Chazz.
“Ottimo” fece Jaden “Questa carne è deliziosa”.
“Lieto che ti piaccia” disse Choji, mentre ingurgitava dei bocconcini di carne “Non per niente è uno dei locali migliori di Konoha: per questo l’ho consigliato”.
“C'è un posto dove fanno anche dolci?” chiese Kero-chan, mentre ingoiava un pezzo.
“Certo” rispose Choji “Dopo vi ci porto. Che ne dici Chazz, ci offri anche il dolce?”
A Chazz andò storto il boccone e cominciò a tossire.
“Dalla sua reazione, direi che il dolce dovremo pagarcelo da noi” fece Jessie, mentre gli dava un bicchiere d’acqua.
“Cosa c’è di più dolce del ramen?” disse Naruto “Che ne pensate di andare da Ichiraku dopo?”
“Ci sto!” disse immediatamente Zane.
Tutti si voltarono verso di lui e lo fissarono.
“Che c’è?” chiese lui.
“Allora è vero” fece Aster, che gli era più vicino “Ayame ti piace eh?”
“Che diavolo stai dicendo?” ribatté il Truesdale maggiore, rosso in viso “Mi piace solo la cucina”.
“Come no?” fecero tutti, anche i più seri, tranne Nick.
“Signor Nick gli dica qualcosa” fece Zane.
Stranamente, Nick sembrava assente, non aveva quasi toccato cibo e non era normale: di solito mangiava più di Choji.

 

“Signor Nick” lo chiamò Sakura Haruno “Non vi sentite bene?”
Nick alzò la testa, come se si fosse appena svegliato: “Come?”
“Si sente bene?” chiese Ino.
“Certo, sto benissimo” disse Nick e, senza aggiungere altro ingoiò una porzione tripla.
“Ne siete sicuro” gli chiese la ragazza dubbiosa.
Nick fece un profondo respiro: “La verità è che ho una strana sensazione”.
“Sensazione?” chiese Jaden “Quale?”
“Sento che sta per arrivare qualcosa di terribile” rispose Nick.
I ragazzi lo guardarono in silenzio.
“Beh! qualsiasi cosa stia per arrivare, gliela faremo vedere noi” proruppe Naruto.
“Giusto!” disse Jaden “Siamo pronti a farci valere, vero ragazzi”.
“Spero che arrivi presto” fece Gaara “Non sopporto le attese”.

 

 

Alle porte del villaggio, entrò un gruppetto di cinque persone.
“Benvenuti a Konoha” disse Izumo alzatosi dal suo posto “Posso esservi utile in qualche modo?”
“Sì” disse il quinto generale infernale “Dai l’allarme”.
“Come, scusi?” fece il ninja.
“Si comincia” disse il quarto estraendo un forcone.
Il quinto estrasse una lunghissima spada e la calò verso la guardiola.
“IZUMO ATENTO” gridò Kotetsu e saltò in avanti per difendere l’amico, ma fu spinto via dalla forza del colpo.

 

 

Nick spalancò gli occhi e si alzò di scatto.
“Cosa c’è?” chiesero i ragazzi.
“Svelti!” disse Nick estraendo la spada “Seguitemi!”
“Che cosa succede?” chiese Shikamaru.
“Sono arrivati!” rispose con sguardo preoccupato.

 

 

I due ninja furono sbattuti contro il muro e persero i sensi.
“Che delusione” disse uno dei subordinati del quinto “Non vale neanche la pena ucciderli”.
“Potrebbero essere un ottimo antipasto per lei quarto generale” disse un altro con lunghi capelli argentati e un sorriso diabolico.
“Grazie del pensiero Kadaj” disse l’interpellato “ma mi rovinerebbero solo l’appetito”.
“Allora, perché non provi con me” urlò Naruto.
“Questa voce” fece il quarto generale, voltandosi verso la sua ambita preda.
“A quanto pare, sono arrivati Malfork!” disse il quinto generale.
“Già!” disse l’altro facendo tremare la voce.

 

“Deduco che voi siate i membri della quarta armata infernale vero?” disse Nick con un leggero sorriso “Era ora che veniste: mi stavo annoiando”.
“Hai indovinato solo a metà, Nick” disse il quinto.
Solo allora Nick capì cosa fosse quella sensazione: di fronte a lui c’erano due generali e uno lo aveva riconosciuto.
“E così sareste voi i fantomatici generali infernali” disse Zane, schioccando le nocche.
“Esatto” disse il quarto “Mi presento: io sono Malfork, quarto generale infernale dell’armata del sommo Abhadon” sul suo petto era incastonata una gemma rossa come il sangue.
“Molto lieto” disse l’altro, con una gemma bianca “Io sono il quinto generale infernale: mi chiamo Sephiroth. Loro sono i miei tre vice: Kadaj, Loz e Yazoo”.
“Molto piacere” dissero i tre: avevano i capelli argentati e gli occhi azzurri e vestivano in nero.
Kadaj sembrava avere
all'incirca sedici anni, era magro ed esile, i capelli argento gli giungevano fino alle spalle.
Loz
aveva all'incirca 20 anni, i capelli corti pettinati col ciuffo sopra la testa, fisicamente massiccio.
Yazoo, come Loz, sembrava avere una ventina di anni, i capelli molto lunghi che gli superavano le spalle.

 

“Cavolo!” pensò Nick “Ci mancava solo che ne venissero due”.
“Tu sei mio Nick” disse Sephiroth “Il resto, lo lascio a te Malfork”.
“Uccidilo lentamente: deve sentire le urla di dolore dei suoi compagni, prima di morire”.
“E pensare che sono io che rappresento la disperazione” fece Sephiroth con un sorriso e si lanciò su Nick.
“Ragazzi state attenti” disse Nick ai suoi compagni e si lanciò all’attacco.
“Andiamo, forza” disse Jaden.
“Si!” risposero tutti “Sun’s Knight Battle Armor Go!”.
Gli spiriti si materializzarono, ricoprendo i corpi dei ragazzi.
“Preparatevi a morire” disse Malfork e si lanciò all’attacco.

 

 

Per evitare di provocare danni al villaggio, Nick, seguito da Sephiroth, si spostò all’esterno e poi si voltò verso l’avversario.
“Perché non ti sei trasformato?” disse Sephiroth “Con gli altri lo hai sempre fatto.
“Con gli altri l’ho sempre fatto, perché non volevo essere riconosciuto da qualcuno” rispose Nick “Tanto, anche se resto così, non cambia niente. Piuttosto, perché mi sembra che ti abbiano sottovalutato?”
“Sottovalutato?” fece Sephiroth “Ti riferisci al mio grado?”
“Già!” disse Nick “Avendo sentito parlare di te, credevo che ti avrei trovato molto dopo”.
“Dimmi: chi meglio di me può rappresentare la disperazione?” rispose “E poi, non lasciarti ingannare dal mio grado, sono sempre un generale” e attaccò.
“Vero!” fece Nick e attaccò anche lui, scontrando la sua spada con quella dell’avversario.

 

 

“Rasengan” gridò Naruto e puntando a Malfork, che schivò e lo colpì con un calcio.
“Maledetto” urlò Sakura Haruno calando un poderoso pugno sull’avversario che fu evitato.
“Tutto qui?” disse il demone mascherato “Mi aspettavo qualcosa di più”.
“Grande vento della Foglia” gridò Lee vibrando il suo “biglietto da visita” che fu bloccato.
“Quante volte ripeterai quest’attacco?” fece Malfork con una vena di sarcasmo.
“Maledetto” disse il ragazzo e calò un altro calcio che colpì l’avversario al petto.
“Colpito!” disse il ragazzo vestito di verde.
“Mi hai fatto il solletico” disse il generale e lo colpì al volto, scheggiando l’armatura.
Rock Lee fu fiondato all’indietro, ma fu salvato dallo schianto dalla carta del rimbalzo della piccola Kinomoto.
“Bella presa!” fece il demone.
“Avanti Lee, facciamogli vedere di cosa siamo capaci” disse Syrus, trasformandosi in guerriero selvaggio.
“Mi hai tolto le parole di bocca” disse l’altro, seguendo il suo esempio: diventando più alto e muscoloso, con il volto più appuntito, le pupille verticali e capelli alzati a mo di cresta.
I due guerrieri selvaggi si lanciarono all’attacco e, con un rapido movimento, evitarono la risposta del demone e lo colpirono con un calcio incrociato.
“ATTACCO COMBINATO: CALCIO SELVAGGIO INCROCIATO” gridarono i due.
Malfork fu schiantato contro il muro, ma si rialzò completamente incolume.
“Niente male” fece “Ora tocca a me!” e, teletrasportatosi davanti a loro, li colpì con un calcio rotante, fiondandoli contro una casa.
“PROIETTILE UMANO TRAVOLGENTE!” gridò Choji abbattendosi su di lui.
“Tu sarai la prima portata, ciccione” disse il demone che lo bloccò con una mano.
“IO NON SONO CICCIONE” gridò il ragazzo furioso.
“Si che lo sei”, disse Malfork “Proprio per questo ti mangerò per primo”.
“Non te lo permetterò” disse Shikamaru che usò la tecnica del controllo dell’ombra per bloccare l’avversario.
Malfork lanciò via il povero Akimichi e si scansò: “Troppo lento”.
“Vediamo se ti ricredi”, gli disse Chazz da dietro “ARTIGLI D’OMBRA” e allungò la sua ombra, trasformandola in artigli, trafiggendo Malfork.
“Ottimo colpo” disse il giovane Nara, poi si bloccò.
Ciò che Chazz aveva colpito era un tronco e Malfork gli era apparso dietro, pronto a trapassarlo; fu solo grazie a Shino che non accadde. Il membro del clan Aburame, infatti, aveva allungato un braccio fatto interamente d’insetti, proteggendo il compagno dall’attacco.

“Salvato dagli insetti”, fece Chazz con un leggero ribrezzo “Che schifo”.
“E’ questo il tuo modo di ringraziare?” chiese Shino.
“Avrei preferito qualcos’altro” ribatté il ragazzo.
“Forza ragazzi” li richiamò Jaden “Attacchiamolo tutti insieme”.
“Mi hai tolto le parole di bocca” disse Naruto, rialzatosi.
“Fate pure” disse Malfork “Vi schiaccerò più facilmente”.

Il generale infernale sentì qualcosa salirgli sulla gamba destra e, abbassatosi, vide una radice avvinghiargliela.
“E questa che cos’è?” fece Malfork.
“E’ il mio potere” disse Ino con un sorrisino “Ti presento la pianta tranello del diavolo: vediamo se riesci a liberarti”.
 “Hai una lingua bella lunga” disse il generale “Credo mangerò quella, come antipasto”.
“Il menù del giorno lo faccio io” disse Temari aprendo il ventaglio “Bistecche di demone alla griglia. PIUME DI’ VENTO” e generò una tempesta di piume affilate.
“Spiacente signorina, ma non lo gradisco” fece Malfork e ruotando il forcone deviò l’attacco e si liberò dalla pianta “I tuoi occhi, però mi piacciono, credo mangerò quelli”.
“Prima devi batterci” disse la piccola Kinomoto prendendo due carte “carta del Vento e dell’Ombra in azione”.
Le due carte si materializzarono, chiudendo in una doppia prigione il demone.
“Accidenti, non me l’aspettavo” disse Malfork.
“Allora non ti aspetterai nemmeno questo” disse Shikamaru imprigionandolo nella tecnica del controllo dell’ombra “Adesso, ragazzi”.
“Arrivo” dissero insieme Naruto e Jaden “DOPPIO RASENGAN” e colpirono in pieno il demone, che, però rimase in piedi.
“Tecnica delle 64 chiusure luminose” disse Neji attaccando e distruggendo i punti di fuga del nemico, che continuò a restare in piedi.
“Proviamoci di nuovo Syrus” disse Rock Lee.
“Va bene” disse il ragazzo.
“Ci sono anch’io soldati” disse Hassleberry trasformandosi in uno spino sauro umanoide.
“Non dimenticatevi di me e Akamaru” disse Kiba lanciandosi all’attacco con il suo fedele cagnolino.
“VENTO SELVAGGIO DELLA FOGLIA” disse Rock Lee, usando una versione più potente del suo colpo.
“IRA DELLA BESTIA” disse Syrus illuminando i suoi pugni di energia.
“SPINO SEGA” disse Hassleberry, ruotando su se stesso.
“TRIPLO ATTACCO SATANICO” disse l’Inuzuka lanciando un triplo colpo rotante.

 

“E mo basta!” disse Malfork e fece esplodere la sua energia, liberandosi dalla prigione e lanciando un raggio nero che contrastò l’attacco dei quattro ragazzi.
“Hinata Sakura, proviamoci noi” disse Alexis.
“Va bene” risposero le due ragazze.
“Le tre custodi degli spiriti della natura vogliono provare ad attaccarmi?” fece Malfork con sarcasmo “Allora devo impegnarmi”.
“Guarda che ci sono anch’io” disse Jessie “CRISTAL EXPLOSION” e attaccò con tutte le bestie cristallo.
Il generale infernale, però, non si scompose e vibrando la sua arma, generò una corrente d’aria che investì in pieno il ragazzo, facendolo schiantare contro una parete.
“Adesso” fece Alexis “DRAGO D’ACQUA” e lanciò una corrente marina che prese la forma di un drago.
“URAGANO DI’ GIADA” disse la piccola Kinomoto lanciando un vortice verde.
“LINGUE INFUOCATE” disse Hinata lanciando una serie di frecce infuocate.
“Bel tentativo” disse Malfork lanciando una sfera nera annullando l’attacco.
“Spostatevi” gridò Ten ten “TEMPESTA DI’ LAME” e lanciò un’autentica tempesta di armi da taglio ma Malfork le evitò tutte quante e si teletrasportò alle spalle della ragazza, pronto a trapassarla.
“LANCIA DEI MILLE CONGEGNI” gridò Kankuro e, trasformate le sue marionette in infiniti pezzi affilati, li lanciò contro il demone costringendolo ad arretrare.

 

Malfork scese a terra e li osservò: “Siete così tanti, eppure non riuscite a fare niente. A quanto sembra Nick ha preso un granchio”.
“Vediamo se cambi idea”, gridò Shaoran dall’alto “INCANTESIMO NERO” e lanciò una luce identica al Mago nero.
Malfork allungò una mano e afferrò il colpo restituendolo al mittente: “Riprenditi la tua porcheria incapace!”
“CARTA DELLO SCUDO” gridò la piccola Kinomoto, salvando il suo ragazzo dall’impatto.

 

Il gruppetto di giovani eroi si riunì e si mise in guardia.
“Non lo volete capire che è inutile?” disse il generale “Le vostre abilità non sono nemmeno paragonabili alle mie”.
“Questo lo dici tu” disse Jaden di rimando “T’informo che abbiamo appena iniziato e non ci arrenderemo”.
“Che sciocchezze!” fece Malfork.
“Adesso lo vedrai” ribatte il ragazzo e, insieme ai suoi compagni si lanciò all’attacco.

 

 

Nei cieli del villaggio Zane Aster e Gaara, aiutato da Kero-chan e Yuè, stavano affrontando i tre vice di Sephiroth.
“E’ tutto qui quello che sai fare  Zane Truesdale” disse Kadaj “Sai mi aspettavo di più”.
“Credi davvero che stia facendo sul serio sbruffone” ribatté Zane con la sua abilità innata attiva “Ora ti faccio vedere di che cosa sono capace” e si trasformò in un drago umanoide di acciaio vivo.
“E’ questo il tuo potere?” disse l’altro “Lo trovo penoso”.
“Ora vedremo se è così” rispose Zane e si lanciò all’attacco con la spada sguainata e gli artigli pronti a ghermire, scontrandosi con la spada a doppia lama di Kadaj.

 

Intanto Aster se la stava vedendo contro Loz e la sua incredibile forza fisica.
“Niente male” disse il ragazzo trasformando il suo braccio in una bocca a forma di drago e sparando proiettili rossi.
Loz schivò i vari attacchi e, con un movimento rapido, si avvicinò ad Aster e lo colpì con un destro micidiale.
Il giovane Phoenix fu schiantato verso il vuoto, ma sparì in una nuvola di fumo.
“Una copia?” disse l’energumeno.
“Esatto”, gli disse Aster da dietro “REGNO VENDICATIVO” e attaccò con una tempesta rossa.
Loz si voltò e colpì l’aria con il pugno destro, generando una potente onda d’urto e scontrandosi con il pugno di Aster.
“Non male” disse il demone e, inspiegabilmente cominciò a piangere.
“Che hai da piangere?” chiese il Phoenix.
“Non sto piangendo” rispose.
“Fatti dare una controllata, ti conviene” disse Aster facendo esplodere la sua energia e generando una potente esplosione.

 

 

A poche centinaia di metri di distanza, Gaara stava attaccando Yazoo con la sua sabbia.
Yazoo schivò e, puntate le sue pistole a forma di lama sparò. Il colpo fu bloccato dalla protezione assoluta del ragazzo che attaccò di nuovo.
“Questa sabbia è davvero fastidiosa” disse il demone “Credo proprio che me ne dovrò sbarazzare”.
“Prima pensa a noi” disse Kero-chan, trasformatosi in un’enorme tigre alata e lanciando una palla di fuoco.
“Nessun problema!” fece Yazoo e, dopo aver evitato l’attacco, puntò le pistole verso il guardiano delle carte di Clow, ma fu bloccato da Yuè che lanciò una miriade di cristalli azzurri.
“Spostatevi” disse Gaara ai due guardiani e, tese le mani in avanti “PROIETTILI D’ARIA CONGELATA” e lanciò delle sfere d’aria verso l’avversario.
Yazoo era intento a schivare gi attacchi dei due guardiani, ma riuscì a rispondere all’attacco di Gaara.
“Tutto qui?” fece Yazoo sarcastico.
“Non abbassare la guardia, non ti conviene” riprese Gaara e usò la sabbia per creare una miriade di armi che gli lanciò contro.
“Forse ci siamo” ribatté lui sparando in varie direzioni. 

 

 

 

Nick calò un fendente e Sephiroth lo parò.
“Niente male Nick” commentò Sephiroth.
“Ti ringrazio del complimento e lo ricambio” rispose Nick “Devi scusarmi ma vado di fretta”.
“Non mi dire: sei preoccupato per i tuoi ragazzi?” fece Sephiroth.
“Vedi un po’ tu!” rispose e spinse la spada in avanti.
“Mi dispiace dovertelo dire, ma i tuoi amici sono spacciati: Malfork li divorerà tutti, dal primo all’ultimo”.
“Più ti sento parlare, più mi dai sui nervi, sai?” e si lanciò all’attacco.
I due spadaccini si spostarono da un punto all’altro della zona, scambiandosi potenti fendenti e colpi energetici.
“Non sai fare di meglio?” provocò Sephiroth.
“Dovrei essere io a dirtelo” la spada di Nick s’illuminò di una luce nera “arte del fulmine: DANZA DELLA TEMPESTA NERA” e lanciò la stessa tecnica di Jaden, solo che era in quantità maggiore.
Il quinto generale infernale mosse rapidamente la spada e creò delle lame d’aria che trapassarono la tecnica di fulmine e si avvicinarono a Nick che le parò con la sua.
Sephiroth si spostò rapidamente verso Nick e calò un fendente, ma il ragazzo parò.
“Mi sembri un po’ distratto, Nick”.
“E tu sempre più brutto!”.
“Divertente!” e avvicinò la mano libera creando un raggio elettrico “scintilla!”
“Non ci contare” rispose Nick circondandosi di una strana energia gialla “Mente: difesa”.
L’attacco del generale infernale fu bloccato e lo stesso spinto via.

Sephiroth riuscì a fermarsi e a riprendere equilibrio, poi osservò Nick con un sorriso: “Interessante, hai usato una delle quattro energie base”.
“Lieto che tu le conosca” fece Nick “In qualunque caso, so utilizzarle tutte e quattro e, con il tuo permesso, procedo a una rapida spiegazione.
 
Le quattro energie sono l’essenza del tutto e solo un grande guerriero può manipolarle alla perfezione: Corpo, Mente, Spirito e Cuore.
Il Corpo è la piattaforma che ognuno manipola come vuole per ciò che fa nella vita.
La Mente è la forza del pensiero, che solo un’adeguata preparazione psichica permette di rendere concreto.
Lo Spirito è la manifestazione stessa della propria forza combattiva che combatte al tuo fianco.
Il Cuore, il più difficile da apprendere, prende forza dai singoli battiti del tuo cuore, simbolo dell’ardore e del coraggio: e, con esso, non esistono ostacoli che si possano rimuovere”.
“Bella spiegazione” commentò Sephiroth “ma potevi evitarla: le conosco anch’io”.
“L’ho fatto per quelli che seguono la storia” spiegò Nick “Se non la davo che cosa avrebbero pensato?”
“Che sei patetico” rispose Sephiroth facendo illuminare la sua gemma e ricoprendo il suo corpo di tre strati: uno giallo, uno bianco e l’ultimo rosso cremisi.
“Senti chi parla” disse Nick facendo la stessa cosa “Vediamo di riscaldare l’ambiente”.
“Ti sto aspettando” disse il generale invitandolo ad attaccare.
“Prima dimmi una cosa. Chi è Malfork?”
“Sono sorpreso” fece Sephiroth “Davvero non l’hai riconosciuto?”
“Non l’ho mai visto” rispose.
Il generale rise divertito: “Si vede che sei agli inizi. Visto che far disperare gli altri è la mia specialità, te lo dirò in poche parole: lui viene dall’ormai scomparsa dimensione A”.
“La dimensione A?” fece Nick dubbioso, poi spalancò gli occhi “Non dirmi che lui è”.
“Esatto” fece il generale “Malfork è nato dall’unione di un demone assimilatore e un ragazzo che dovresti conoscere molto bene”.
“Dannazione!” pensò Nick “Se è davvero lui, i ragazzi sono in grave pericolo. Devo sbrigarmi a finirlo”.

“Spero di averti fatto disperare Nick” disse Sephiroth “Consolati nel fatto che presto sarà tutto finito” e, con un movimento che lasciò la scia, si avvicinò a Nick e calò, ma Nick parò.
“Allora dovrò fare davvero in fretta. Mi dispiace per te” disse Nick e la spada s’illuminò di una potente luce blu “FOLGORE BLU”.
Il colpo che aveva distrutto gli altri demoni fu lanciato, ma Sephiroth fu rapido e lo scansò portandosi a distanza di sicurezza.
“Non credere che sarà così facile battermi” disse lo spadaccino demoniaco e si lanciò all’attacco.
“Come ho detto, non ho tempo da perdere con te” fece Nick e rispose all’attacco.

 

 

 

 

Alle porte di Konoha quasi tutti i ragazzi erano ansimanti mentre il generale infernale era perfettamente a suo agio.
“Sbaglio o avevate detto che avreste fatto sul serio” li schernì Malfork.
“Sta zitto sfregiato!” gridò Naruto estraendo la spada di luce e lanciandosi all’attacco.
Malfork non reagì all’offesa e, dopo aver schivato alcuni fendenti, diresse la mano verso il cuore del ragazzo, ma la sua intenzione fu resa vana da Jaden che riuscì ad allontanarlo con la lancia di luce.
“Grazie fratellone” disse il biondino facendo grossi respiri.
“Per così poco!” fece lui.
“Commovente” disse il demone “sarebbe quasi divertente se non fosse così penoso”.
“Che sbruffone” disse Jaden “Avanti Naruto”.
“Si!” rispose lui e si lanciarono insieme contro il demone che, incredibilmente, parò le armi a mani nude.
“Tutto qui?” fece il demone “Ed io che mi aspettavo qualcosa di” ma un potente pugno lo colpì alla mascella, fiondandolo verso il muro.
A colpire era stata Tsunade che, insieme ai membri della squadra speciale, era giunta in soccorso dei ragazzi.
“Nonna Tsunade” disse il biondino “che ci fai qui?”
“Non è ovvio?” rispose lei “Proteggo il mio villaggio”.
“Faccia attenzione signorina” la avvertì Jaden “Quell’essere non è un tipo da prendere con le pinze”.
“Già, me ne sono accorta!” rispose lei e cominciò a ordinare agli altri ninja.

 

“A quanto sembra sono arrivati rinforzi” disse Malfork alzandosi in piedi e avvicinandosi.
Il colpo della quinta Hokage aveva spezzato la parte bassa della maschera del demone, mostrando il viso dal naso in giù: era appuntito e di carnagione pallida.
“Maledetto!” ringhiò Tsunade “Come hai osato attaccare il mio villaggio e ridurre in questo modo alcuni dei miei ninja. Te la farò pagare cara” e si lanciò preparando il pugno.
“Levati dai piedi, nullità” disse Malfork bloccando il pugno con l’indice sinistro “Il tuo sapore mi disgusta” e spinse in avanti, facendo volare via la donna.
“Carta del rimbalzo” fece la piccola Kinomoto e grazie a essa bloccò la donna a mezz’aria, salvandole la vita.
“Grazie piccola Sakura” disse la donna, una volta scesa a terra.
“Che grande salvataggio” disse il demone con vena ironica “Tuttavia non cambierà le cose: io vi mangerò tutti una seconda volta”.
“Una seconda volta?” ripeté Jessie, avvicinatosi “Che accidenti vuoi dire”.
“Quello che ho detto” rispose il demone.
“Si può sapere chi diavolo sei?” gli gridò Naruto.
Sul volto del demone si disegnò un sorriso: “Proprio tu me lo chiedi Naruto? Tu che mi conosci più di chiunque altro?”
“Che diavolo stai dicendo?” ribatté il biondino.

 

Ci furono tre schianti, poi Zane, Aster e Gaara scesero a terra, accompagnati da Kero-chan e Yuè.
“Tu guarda!” fece Zane ancora ricoperto d’acciaio “non avete ancora finito?”
“Se è per questo, nemmeno noi abbiamo finito” fece Aster con alcuni tagli sul viso.
“E’ vero” disse Gaara con una vistosa ferita sulla fronte “questi tipi sono davvero duri a morire”.

 

Sul punto degli schianti ci fu una piccola scossa e i tre vice della quinta armata uscirono con qualche ammaccatura.
“Ci state mettendo troppo tempo, generale” disse Kadaj “non mi dite che questi ragazzini vi stanno dando filo da torcere”.
“Niente affatto” rispose Malfork “Me la sto solo prendendo un po’ comoda. Avete interrotto solo una piccola chiacchierata tra vecchi amici”.
“Che diavolo dici?” fece Jaden “Noi non ti conosciamo, non ti abbiamo mai visto. Si può sapere chi sei?”
“Chi sono?” fece Malfork e, in modo orribile, cominciò a ridere.
“Generale non avrete intenzione di togliervi la maschera spero” disse Yazoo con un leggero sorriso.
“E perché no!” disse Kadaj “Toglietevela e fateli cadere nella più pura disperazione”.
“Non darmi ordini o ti uccido” disse il demone voltandosi verso di lui.
Sentendo lo sguardo del suo superiore trafiggerlo come infinite lame, il vice abbassò lo sguardo e si scusò.
“Bene” fece Malfork mentre si voltò nuovamente verso i ragazzi “Volete sapere cosa si nasconde dietro questa maschera? Vi accontento” e messa una mano sulla maschera, se la tolse.

 

 

 

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
La vera identità di Malfork lascia tutti senza parole e scatena la rabbia di molti dei ragazzi.
Quando sembra che le cose si complichino ulteriormente, fanno la loro comparsa dei rinforzi inaspettati e metteranno in crisi il generale infernale che prenderà una decisione estrema.
Durante lo scontro, Hinata rivela il suo vero potere suscitando lo stupore di tutti, in particolar modo di Kyuubi che avrà un flash back del suo primo incontro con Rayearth.
Questo e molto altro ancora nel prossimo capitolo.
PS: sarà quasi del tutto dedicato allo scontro con il quarto generale e, per la gioia di alcuni di voi, abbastanza lungo.

 

 

 

Angolo dell’autore: Enciclopedia del Fantasy.

 

Eric (ha un cerotto sulla fronte): “Oggi parliamo di molte cose e speriamo che non vengano scocciatori.
Cominciamo con le quattro energie.

Le quattro grandi energie, che riassumono in se le altre sono:

1)   Corpo;

2)   Mente;

3)   Spirito;

4)   Cuore.

Il Corpo è l’energia fisica che sviluppiamo quotidianamente e permette la nostra crescita.
Per le altre tre energie è necessario seguire un programma preciso: atto a svilupparle.
Il nostro prossimo argomento è un riepilogo sui primi cinque generali infernali, con le relative caratteristiche.
Un generale infernale è un demone con apparenti sembianze umane ed è riconoscibile da una gemma incastonata nel suo petto. Ogni generale infernale rappresenta qualcosa di particolare: i primi dieci gli aspetti con i quali si giunge alla morte; gli altri sette i peccati capitali e gli ultimi tre i giudici dell’inferno.
Finora, Abominon escluso, ne abbiamo conosciuti cinque:

1)    Venom, dell’universo Marvel e rappresentante l’aspetto della morte della solitudine. La sua gemma era azzurro opaco;

2)    Voldemort, il cattivo del libro Harry Potter, che rappresenta l’aspetto della vecchiaia. La sua gemma era verde;

3)    Hao Hasakura del manga di Shaman King rappresenta la morte per sacrificio. La sua gemma è gialla.

4)    Malfork di lui non si sa nulla, se non che proviene dalla dimensione A ed è nato dall’unione tra un demone assimilatore e un misterioso ragazzo. Per la cronaca: un demone assimilatore è la creatura che compare nel film “il canto del diavolo”. L’aspetto che rappresenta è il nichilismo e la sua gemma è rosso sangue.

5)    Sephiroth antagonista del video gioco Final Fantasy VII e rappresenta la disperazione. La sua gemma è bianca.

Per quanto riguarda le identità degli altri generali infernali non sappiamo ancora nulla, anzi se qualcuno dovesse avere qualche informazione ce lo faccia sapere al più presto, ok?
Accidenti! Sono riuscito a dire tutto senza che nessuno intervenisse, chissà perché!”

 
Entra Malfork: “Semplice, volevo sentire la tua spiegazione e commentarla. Verdetto? Passabile al 2%”.
Eric: “Sei davvero delicato sai?”
Malfork: “Certo, così come so di essere più fico di chiunque altro”.
Eric: “Non me ne sorprendo, mangi tutti quelli che incontri. Sei disgustoso!”.
Malfork: “Non ce la faccio ad aspettare il prossimo capitolo per mangiare qualcosa. Vuoi essere la mia merenda?” e si avvicina famelico.
Eric (si arrotola le maniche): “Vediamo se ci riesci”.

 

Scena troppo violenta.

 

Alla fine Malfork è steso a terra ed Eric gli mette un piede sul petto. Corre un arbitro e conta fino a tre.
Arbitro (solleva il braccio di Eric): “Finito! Il vincitore”.
Grande acclamazione per Eric che si vanta tutto.
Eric: “Chi è che pensava non sapessi combattere?”
Malfork (rotelle al posto degli occhi): “Non è giusto!”

 

 

Grande Eric, sono fiero di te amico.
Speriamo di vedere davvero Malfork con il sedere per terra.
Alla prossima.
     

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Capitolo 28
*** Verità, ricordi e volontà ***


28. Verità, ricordi e volontà

Ciao a tutti! Come vanno le cose? Spero bene e ora, con grande piacere vi presento questo nuovo ed incredibile capitolo. Vi avviso che resterete incollati alla sedia.

Angolo dei commenti:

 

Fria: Tranquilla, adesso lo scoprirai. Posso solo dirti che è uno dei quattro che hai citato.

 

Ciccio85: Ciao! Lieto di averti tra i miei lettori. L’anime di xxxholic non lo conosco e credo che non lo metterò. In qualunque caso sì adoro le storie delle Clamp quindi credo che, se ci riesco, ne trarrò ispirazione. Grazie ancora per la tua recensione.

 

 

Lettore01: Spero di non averti fatto aspettare troppo, per il capitolo. Come ho detto resterai inchiodato alla sedia (eccome se lo sarai) e potrai goderti un capitolo bello lungo.

 

 

Fatto questo, sperando in altri commenti, vi auguro buona lettura.

 

 

 

Tutti i presenti, di fronte a quella visione, rimasero senza parole: il volto del demone era identico a quello di una persona che i ninja di Konoha conoscevano molto bene.
“Non è possibile!” disse Naruto completamente rigido “Non può essere vero!”
“E invece è così Naruto, sono proprio io” disse Malfork con un sorriso diabolico.
“E così sei tu il quarto generale infernale” disse Gaara “Tu, l’ultimo membro del tuo Clan: Sasuke Uchiha”.
“Finalmente qualcuno che ha avuto il coraggio di chiamarmi col mio vecchio nome” disse il demone.

 

Si, avete capito bene: Malfork in realtà è Sasuke Uchiha, solo che proviene da un’altra dimensione, la A.
Ora vi starete ponendo un sacco di domande, di questo sono sicuro. Adesso ascoltate bene quello che dirà e capirete.

 

“So che state pensando” disse Malfork “A questo punto, credo valga la pena dare una valida spiegazione, prima di uccidervi tutti. Vi direi di mettervi comodi, ma odio le formalità, quindi aprite le orecchie e non fiatate.
Io vengo da un’altra dimensione: la dimensione A, che ora non esiste più. Il motivo? L’ho distrutta tutta io senza risparmiare nessuno.
La dimensione A era futura rispetto a questa: là erano già passati tre anni e gli eventi sono andati normalmente, senza intoppi esterni, a parte il mio, ovviamente.
In quella dimensione Sasuke, per ottenere più potere, ha ucciso Orochimaru e ne ha assorbito i poteri, diventando molto forte e poi, dopo aver riunito un piccolo gruppo, è andato alla ricerca di Itachi.
Durante il tragitto, capitò in una caverna, che era la mia dimora. Sono stato subito attirato dal suo odore e ho cercato di attaccarlo per mangiarmelo, ma non ci sono riuscito e, nonostante gli innumerevoli cuori di cui mi sono nutrito, sono stato ucciso.
Ora vi starete chiedendo com’è possibile che io sia qui: ebbene Sasuke pensò mangiare il mio cuore, fonte della mia essenza; in questo modo divenimmo un tutt’uno con lui come entità dominante.
In seguito uccise il fratello e pensò di aver realizzato ciò per cui era nato, ma poi venne a sapere una verità sconvolgente che gli fece perdere la ragione.
Lentamente ho cominciato a farmi avanti nel suo corpo e, alla fine, ho divorato Sasuke dall’interno, assimilando ogni sua abilità e conoscenza.
Una volta completato il processo, ho cominciato a uccidere e divorare tutti quelli che mi trovavo davanti: i membri del team formato da Sasuke, Alba, Konoha, Suma e poi tutto il resto.
La mia fame era insaziabile e allora decisi di fare le cose in grande e divorai l’intera dimensione con tutti i suoi abitanti.
Non contento, sono andato in altre dimensioni e ho continuato a fare quello che volevo, ma poi mi sono trovato contro un alter ego di Nick e sono stato distrutto.
Per colpa sua, ho perso gran parte del potere che avevo assimilato, quindi decisi di vendicarmi e mi unii al sommo Abhadon, diventando generale infernale.
Adesso avete capito ragazzini? Preparatevi a diventare parte di me e nuova fonte del mio potere” e scoppiò in una maligna risata.     

 

In quel momento, il più scosso era Naruto. Nella sua mente riaffiorarono i ricordi del Team 7: di quando lui e Sasuke dovevano cooperare per realizzare una missione, di come s’impegnassero per diventare più forti, dei loro continui battibecchi e del loro duello nella Valle della Fine.
Quello di fronte a lui era Sasuke? No, l’aspetto era il suo ma non l’anima, non il suo sogno, anche se contorto: di fronte a lui c’era un mostro che lo aveva divorato e sostituito, indossandone la pelle.
“Maledetto mostro” disse, digrignando i denti.
“Come, scusa?” fece Malfork “Hai detto qualcosa?” e tese l’orecchio.
“Sei un mostro” gridò il ragazzo “Non ti perdonerò mai per quello che hai fatto al mio amico, mai e poi mai”.
“Non mi perdonerai mai?” disse il demone trattenendo le risate “Se sono qui: lo devo unicamente a Sasuke e al suo folle desiderio di vendetta. Ciò che ho fatto è stato semplicemente prendere il suo posto, il suo nome e tutto il resto.
Se la cosa ti potrà consolare gli starai nuovamente vicino come parte del mio corpo”.

 

“Non ci contare” disse Naruto “Sarò io a farti a pezzi” e furioso si lanciò contro di lui, ma fu fermato da Jaden e Gaara.
“Fermati, Naruto” gli urlò l’amico “Se lo attaccherai da solo morirai e allora, come farai a salvare il tuo amico e tutti i tuoi compagni?”
“E’ vero Naruto” fece Gaara “Che cosa puoi fare in quello stato? Niente. Devi calmarti”.
“Calmarsi, non lo aiuterà” fece il demone “Avanti, fatelo venire da me: è lui la mia preda. Forza Naruto attaccami e rincontra Sasuke”.
“Non osare pronunciare il suo nome!” ringhiò il ragazzo.
“Allora fermami, se ci riesci, perché poi sarà il turno dei tuoi amici” disse Malfork alzando famelico lo sguardo verso gli altri Sun’s Knights “Allora che fate? Non venite a prendermi?”
“Maledetto, ci sta provocando” disse Kiba, digrignando i denti “Cazzo, come lo voglio ammazzare”.
“Calmati, Kiba” lo riprese Shino “Se rispondi alla provocazione rischi la vita”.
“E’ più facile a dirsi che a farsi” rispose.

 
“Queste inutili chiacchiere mi stanno annoiando” disse Kadaj “Generale Malfork, la prego ci permetta di ucciderli tutti. Ovviamente Naruto e quelli che vi interessano sono vostri”.
“Nostro fratello ha ragione” fece Yazoo “Non mi va di stare qui a piantare le radici, anche Loz è d’accordo, anche se adesso piange”.
“Non sto piangendo” rispose lui asciugandosi gli occhi “Deve essermi entrato qualcosa nell’occhio”.
“Come no?” fece l’altro.
“Fatela finita” disse Malfork “Volete ucciderli? Fate pure, ma Naruto e Jaden sono miei”.
“E’ stato chiarissimo, generale” fece Kadaj sorridendo malignamente “E’ tempo di finire i giochi” e, insieme ai suoi fratelli, si lanciò verso i ragazzi.
Un muro di sabbia si alzò e bloccò la loro avanzata.
“Che cosa?” fece Kadaj.
 “A quanto sembra, Gaara vuole proteggerli” disse Yazoo.
“Credete davvero che solo quel ragazzino possa usare le sabbie?” disse una voce di donna.
Tutti si voltarono verso la direzione dalla quale proveniva e, impugnando due spade serpeggianti, videro Kaeleena.
“E quella chi sarebbe?” fece Chazz.
“Tu guarda” disse Malfork, facendo un leggero inchino “Finalmente ho il piacere di conoscerti Kaeleena Sandtimes, eroina del Fantasy”.
“Che!” fecero tutti i presenti “Quella sarebbe un’eroina del Fantasy?”
“Esatto ragazzi” fece lei “E, per l’occasione, sono in piacevole compagnia”.
“Divertente!” fece il demone “I rinforzi del Fantasy sono venuti a salvare la situazione”.
“Chi dice che siamo del Fantasy” rispose una voce familiare e, da dietro una parete apparvero Itachi e Kisame.

 
Nel vederli tutti furono invasi da una scossa.
“Quello… ” fece Naruto sudando freddo “è Itachi Uchiha”.
“Esattamente” disse lui “ma per oggi non sono vostro nemico” e fissò Malfork.
Il quarto generale infernale non riusciva a muoversi: qualcosa dentro di lui gridava disperatamente e cercava di farsi strada nell’oscurità.
“I-ta-chi” fece Malfork come se fosse paralizzato “fratellone”.
“E così, tu saresti un demone che, in un’altra dimensione, ha divorato mio fratello” disse lui, senza staccargli gli occhi di dosso “Come hai osato rovinarmi i piani!”
“Sta zitto, misero umano” disse Kadaj ripresosi dallo shock “Come osi parlare in quel modo a un generale infernale? Ti ucciderò per questo”.
“Fermati” ordinò Malfork.
Kadaj stava per lanciarsi contro l’Uchiha, ma sentendo l’ordine si bloccò e guardò il suo superore: “Generale Malfork, non permetta alla sua debole parte umana di comandarla. Se si oppone a lei, la cancelli definitivamente”.
Lanciando un grido, il demone cadde inginocchio tenendosi la testa: quel grido era sempre più forte e cominciava a vedere la luce, ma il demone lo afferrò e lo trascinò nuovamente nelle tenebre, e questa volta non lo avrebbe lasciato più andare.
Malfork smise di agitarsi e si alzò: i suoi occhi non erano più neri, ma risplendevano di una sinistra luce azzurra e il suo volto era contorto in un diabolico sorriso.
“Finalmente l’ho messo a tacere” disse il demone “Ora posso mangiarvi tutti. Voi tre uccidete i nuovi arrivati, agli altri ci penserò io”.
“Si nostro generale” dissero i tre insieme e si lanciarono verso i tre che decisero di allontanarsi.

 

 

“Che tipo” fece Zane “Viene e si prende la roba d’altri. Quando avremo finito qui gli andrò a dire quattro paroline”.
“Non illuderti” disse il demone folle in volto “Prima che il sole tramonti, questo villaggio non esisterà più” e lentamente si avvicinò al gruppo.
“Ti fermeremo a qualsiasi costo” disse Naruto e, ripresosi, si alzò.
Il biondino stava per avanzare, quando si trovò la strada sbarrata da qualcuno che non si sarebbe mai aspettato.

 
“Hinata!” fece il ragazzo “Che cosa fai? Spostati”.
“No, non lo farò” rispose “Non voglio che tu ti faccia del male. Non lo sopporterei”.
Il ragazzo rimase colpito dal tono della sua voce: era fermo eppure tranquillo e sereno.
Era quasi come se la ragazzina timida e strana che aveva sempre conosciuto fosse scomparsa e sostituita da un’altra.
“Oh che belle parole” fece Malfork per niente spaventato “Credo proprio che di te mangerò … Cosa?” e indietreggiò.
Sotto lo sguardo di tutti, il corpo della piccola Hyuga fu avvolto da una strana energia rossa che la avvolse completamente, facendola momentaneamente sparire e poi riapparire.
Quando la ragazzina riapparve, sembrava un’altra persona: il corpo era lo stesso, ma i capelli e gli occhi avevano cambiato colore, diventando rossi come il fuoco.

 

“Che accidenti è successo?” fece il demone, sentendosi a disagio “Perché sei cambiata in quel modo?”
“Che cosa ti è successo?” fece Naruto senza parole e sentendo una strana sensazione.
“Riconosco questa sensazione!” fece la volpe spalancando gli occhi “Non può essere! È impossibile”.
“Ora te la vedrai con me” disse la ragazza, mettendosi in posizione.

 

“Che diavolo è successo” pensò Malfork “Non è più quella di poco fa. Che cosa significa? Perché mi sento paralizzato”.
La ragazza fece un leggero salto e colpì l’immobile demone al petto e lo scaraventò con inaudita forza fuori dalle mura.
 I ragazzi osservarono la scena senza fiatare: che cosa era successo alla piccola Hyuga?
Hinata si voltò verso i suoi compagni e sorrise con dolcezza.
“Come fa a sorridere in quel modo?” chiese Syrus abbagliato.
“Non lo so, ma il suo odore è qualcosa d’incredibile: non ho mai sentito nulla di così buono in vita mia” fece Chazz.
“Perché mi state osservando tutti in quel modo?” disse la ragazza con una voce simile a quella di un angelo “Abbiamo una missione da compiere. Alexis, Sakura affrontiamolo insieme”.
Le due ragazze la fissarono colpite, quasi come se non riuscissero a capire cosa dicesse.
“Alexis” la richiamò Ceres “Che cosa stai aspettando?”
“Sakura” fece Windam “Perché non vai?”
“Ma che cosa dite?” fece la bionda “Noi non abbiamo la forza per batterlo”.
“Vi sbagliate” disse Ceres “Voi siete le custodi dei sacri spiriti della natura, se avrete fiducia in voi stesse, non c’è niente che non possiate fare”.
“E’ vero” fece Rayearth “Ricordate cosa vi ha detto Nick: voi potete diventare anche più forti di lui se lo vorrete davvero”.
Le due ragazze ricordarono ciò che Nick aveva detto loro poche ore prima e della promessa che si erano fatti.
“Certamente riuscirò se davvero lo vorrò!” disse la piccola Kinomoto.
“Hai dannatamente ragione” disse Alexis poi si rivolse agli altri “Restate indietro e riposatevi: adesso ci pensiamo noi”.
“Che accidenti stai dicendo?” fece Jaden, ma lo sguardo della ragazza lo fulminò e trattenne le parole che stava per dire.

 
“Forza ragazze” disse Sakura “Facciamo vedere a quel brutto mostro di che cosa siamo capaci”.
Le carte di Sakura circondarono la ragazzina e s’illuminarono formando una piccola sfera che entrò nel suo cuore e, poco dopo, tre paia di ali piumate spuntarono dalla sua schiena.
“Non so se riesco a tirare fuori una cosa simile, ma voglio dare tutta me stessa in questa battaglia” disse Alexis e anche lei fu avvolta da un’intensa luce azzurra e, quando si estinse, si ritrovò con le braccia coperte di squame azzurre e con un paio di ali di drago anch’esse azzurre.
“Wow!” fecero gli altri senza parole.
Malfork fece esplodere il muro e si avvicinò furente alle tre ragazze e vedendole serrò i pugni: “E così sarebbe questo il vostro vero potere! Lo distruggerò insieme a questo villaggio”.
La gemma rossa del generale brillò di una luce scarlatta e il corpo del demone subì una terribile metamorfosi: i vestiti si strapparono rivelando il corpo color terra, coperto di segni neri, delle grandi ali di pipistrello uscirono dal suo corpo e sulla testa spuntarono delle corna che scesero verso il collo, la sclera degli occhi divenne nera e gli occhi rossi come il sangue.
“Che ve ne pare mocciose?” fece il generale scrocchiando il collo “Ecco a voi il mio vero aspetto: solo la testa e gli occhi sono quelli del fu Sasuke Uchiha, il resto è tutto mio” e attivò il terribile Sharingan Ipnotico “Ah dimenticavo! Sasuke era riuscito ad ottenere il potere dello Sharingan ipnotico. Adesso si comincia” e si lanciò all’attacco.
Le tre ragazze non furono da meno e attaccarono.

 
Grazie alla trasformazione che aveva subito, Malfork era diventato molto più forte e riusciva a tenere testa alle tre ragazze, inoltre lo Sharingan gli permetteva di prevedere tutte le mosse delle ragazze, salvandolo molte volte da colpi che in condizioni normali avrebbero potuto distruggerlo.
Le tre ragazze non erano da meno.
 Hinata, grazie al Byakugan prevedeva gli attacchi del demone e il potere del suo coraggio, che alimentava il suo spirito, potenziavano la sua vista e i suoi attacchi, avvolgendoli in potenti lingue di fuoco.
Alexis aveva ottimi riflessi e destrezza di movimenti e il potere della sua volontà e sincerità, inondavano la sua anima come un vortice infinito.
Sakura riusciva a usare all’unisono i poteri delle sue carte e quello della verità e della bontà che scaturivano dal suo cuore si abbattevano come un turbine infinito sul demone.

 
“Incredibile!” fece Jessie “E’ davvero questo il loro potere?”
“Mi ero sbagliato!” disse Gaara, mentre aveva gli occhi sgranati “Non è solo una ma tutte e tre sono da tenere d’occhio”.
“Che figuraccia!” fece Zane “Messo da parte da delle ragazze”.
“Beh! tipe come quelle non s’incontrano tutti i giorni” fece Kankuro mentre sudava freddo.
“Sakura, sei davvero fortissima” disse Shaoran.

 

Quella che però non parlava e rimaneva ipnotizzata dalla battaglia era la volpe a nove code: la sua attenzione era tutta verso Hinata. Più la guardava, più rievocava la notte che cambiò la sua vita.

 

 

Più di settecento anni fa, la volpe attaccò una terra lontana per il puro gusto di distruggerla.
Le prime case della periferia erano state distrutte e molte vite erano già state spente dalla sua sete di sangue e la volpe si crogiolava nella distruzione che aveva creato.
Una fiamma si alzò vero il demone e lo colpì, spingendolo lontano dalle case.
“CHI HA OSATO” ruggì il demone alzatosi.
“Sono stato io!” disse una potente voce e Rayearth in versione gigante fece la sua comparsa.
“E TU CHI DIAVOLO SEI, MALEDETTO!” ringhiò la volpe.
“Colui che ti sconfiggerà una volta per tutte, Kyuubi” rispose lo spirito del fuoco “Sono proto mia principessa”.
“Ti ringrazio Rayearth” disse la voce di una ragazza.
La volpe spalancò gli occhi: sulla testa dello spirito era in piedi una bellissima fanciulla dai lunghi capelli e dagli occhi rossi come il fuoco, il suo corpo snello e sinuoso era coperto da un kimono bianco, tenuto chiuso da un lungo nastro rosso.
“E TU CHI DIAVOLO SARESTI MOCCIOSA” ringhiò la volpe e la fissò con odio.
“Ti prego, smettila” chiese la ragazza con una candida voce.
“AH AH AH!” rise divertito il demone volpe “CHE COSA DIVERTENTE. PENSI DAVVERO CHE SUPPLICANDOMI IO SMETTA DI’ DIVERTIRMI?”
Improvvisamente, si sentì strana, quasi come se la sua ferocia stesse svanendo e vide negli occhi della ragazza una luce ardente e piena di pace.
“Ma tu chi sei?” chiese la volpe sentendosi mancare, poi capì “Tu sei colei che placa i demoni. Allora esisti davvero”.
“Sì” rispose la ragazza con un sorriso capace di sciogliere anche il cuore più duro “Io sono Nefertari Fuuma”.
Quella rivelazione scosse la volpe, ma poi esplose in tutta la sua ira: “SE PENSI DI’ DOMARMI TI SBAGLI. IO SONO IL RE DEI DEMONI” e si lanciò all’attacco.

 

Alla fine, dopo una lunga battaglia, la volpe a nove code fu sconfitta e rimase esanime a terra.
“E’ dunque questa la mia fine?” pensò la volpe.
“No, non puoi andartene così” rispose la principessa a quella muta domanda “Puoi essere migliore di così, ne sono sicura” e dopo essere salita sulla testa del demone, gli accarezzò dolcemente la testa.
“Non dire sciocchezze!” ringhiò la volpe, ma sentendo il tocco così delicato e gentile, percepì una calma che mai aveva trovato.
Fu allora che fece a se stesso una solenne promessa: avrebbe protetto quella meravigliosa creatura e tutta la sua discendenza per l’eternità e l’avrebbe fatto con quello che credeva di non avere mai avuto, il cuore.

 

 

 

 “Naruto” disse la volpe “devi intervenire”.
“Che cosa hai detto?” chiese il ragazzo stupito.
“Mi hai capito bene: devi combattere. Usa tutto il potere di cui dispongo, fai tutto quello di cui sei capace, ma proteggi quello che resta della discendenza della fiamma del coraggio”.
“Che vuoi dire?” chiese il ragazzo.
“E’ una lunga storia” rispose Kyuubi “Adesso non perdere tempo e fai quello che ti ho detto e supera i tuoi limiti”.
Il ragazzo si alzò in piedi e abbassò lo sguardo: nella sua mente turbinavano infiniti pensieri senza un ordine preciso. Non capiva cosa dovesse fare.

 

In quel momento Malfork, furioso attivò un nuovo potere e creò un immenso Susano’o nero, munito di corpo che, lentamente si concretizzò fino a ricoprirlo interamente.
“Ma che cosa è successo?” chiese Alexis stupita.
“Malfork ha attivato il potere della creatura che nasce dallo Sharingan e l’ha trasformato in un mana guerriero” rispose Ceres.
“Un mana guerriero? E che cosa sarebbe?” chiese nuovamente la ragazza.
“E’ la vera forma di uno spirito della natura, che è animato dal cuore del suo cavaliere” disse Windam “Se volete batterlo, dovete fare lo stesso”.
“Come?” chiesero all’unisono le tre ragazze.
“Con la forza del vostro cuore” rispose Rayearth.
“Con la forza del nostro cuore” fece Hinata, poi pensò alla persona cui avrebbe voluto rivelare ciò che provava, allora capì e si voltò verso Naruto.
Il ragazzo sentì lo sguardo della ragazza e alzò gli occhi verso di lei e, senza capire cosa volesse dire, sentì il cuore leggero e la mente sgombra.
Hinata si voltò verso le amiche: “Avete qualcuno d’importante da proteggere? Pensate a quella persona con tutto il vostro cuore”.
Le due ragazze capirono al volo che cosa l’amica volesse dire e ascoltando la voce del loro cuore, pensarono alle persone che amavano.
“Sacri spiriti” dissero le tre “Liberazione”.

 

Una potente luce invase la zona e quando sparì, le tre ragazze erano scomparse: al loro posto erano apparsi tre immensi robot con sembianze simili a quelle di un lupo rosso, una fenice verde e un drago blu.

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{Quest'immagine è leggendaria, ma la metto per chi non conosce l'anime}


“INTERESANTE!” fece Malfork da dentro il suo Susano’o “FINALMENTE SI COMINCIA A FARE SUL SERIO” e si lanciò all’attacco.

 

Dalle mura del villaggio gli altri Sun’s Knights osservarono senza parole lo scontro: non si sarebbero mai immaginati una cosa simile.
“Galattico” fece Jaden stupito “Gli spiriti possono diventare degli enormi robot e inglobare i loro cavalieri, proteggendoli. Anch’io voglio fare una cosa simile” e ci provò senza riuscirci.
“E’ inutile fratellone Jaden” disse Naruto facendo qualche passo in avanti “Credo che quella sia una prerogativa unica dei guerrieri spirituali, ma adesso non ha importanza non me ne resterò a guardare con le mani in mano”.
“Che vorresti fare?” chiese Jaden.
“Non è ovvio, voglio combattere e sconfiggere Malfork definitivamente, così potrò avvicinarmi a Sasuke” fece Naruto.
“Sei per caso impazzito?” gli disse Sakura Haruno “Non puoi aiutarle: tu sei” poi si bloccò, ricordando a quale categoria appartenesse.
“Non serve usare un Kyuubi versione robot” disse serio il ragazzo “Io basto e avanzo”.

 

 

In quel momento Malfork, stanco di avere quelle ragazzine tra i piedi, afferrò il suo forcone e lo avvolse nell’Amaterasu e poi colpì, insieme le tre che persero il controllo sui loro spiriti e caddero.
“ALEXIS, HINATA, SAKURA” gridarono tutti.
Gaara riuscì a salvarle prendendole con la sabbia e le adagiò delicatamente a terra.
I ninja medici corsero subito in loro soccorso e praticarono immediatamente delle cure di emergenza.
I ragazzi corsero verso le amiche e videro impotenti che versavano in condizioni critiche.
“Hinata!” fece Naruto senza fiato, seguito dagli altri ninja.
“Alexis!” dissero Jaden e i duellanti.
“Sakura” dissero Shaoran, Kero-chan e Yuè.

 

“A QANTO PARE SONO ANCORA VIVE” fece Malfork dall’alto “HO COMMESSO UN PICCOLO ERRORE, MA MI’ ASSICURERO’ CHE NON ACCADA DI’ NUOVO” e si lanciò in picchiata.
“Non ti perdonerò mai” dissero Naruto e Jaden voltatisi insieme “Te la farò pagare cara” e, illuminate le armi di luce, lanciarono un potente colpo incrociato verso il demone che fu investito in pieno.   
Il mana guerriero del generale infernale fu distrutto, ma lui riuscì a salvarsi riportando solo qualche graffio e perdendo u occhio.
“Niente male!” commentò Malfork “Se vi ci mettete d’impegno sapete fare qualcosa. credo proprio che” le parole gli morirono mentre osservò lo spettacolo che gli si parò davanti.

Naruto e Jaden, sotto gli occhi stupiti dei presenti, avevano subito un’incredibile trasformazione: Naruto fu circondato da un’energia rossa, i suoi capelli si drizzarono facendogli cadere il copri fronte  e l’elmo, i suoi occhi divennero scarlatti e la pupilla non s’intravide più; Jaden fu circondato dalla stessa energia, solo che era azzurra e i suoi capelli, rizzatisi, si erano tinti di azzurro e gli occhi erano dello stesso colore.
“No! È impossibile!” fece Malfork “Non potete aver già raggiunto quel livello: non è possibile che vi possiate trasformare in un lasso di tempo così ridotto”.

 

Cosa era successo? I fan di un certo anime l’hanno già capito, immagino: i due ragazzi si erano trasformati in una versione personalizzata di super guerriero {non dico la parola giusta sennò è troppo facile} e adesso chi li avrebbe fermati?

 

 

“Che accidenti è successo a quei due?” fece Sakura Haruno senza fiato.
“Non ne ho idea” disse il Truesdale maggiore “ma l’energia che emanano è dieci volte quella che avevano prima. La cosa si fa interessante!”
“Qualunque cosa abbiano fatto, spero riusciremo a raggiungerli: non mi va di stare in seconda linea” fece Shaoran. Era chiaro che anche lui voleva vendicare la sua ragazza e voleva farlo a tutti i costi.
“Shaoran” disse Jaden senza voltarsi e con voce ferma “Hai la nostra parola: lo distruggeremo anche per te. Avanti Naruto andiamo”.
“Non aspettavo altro” disse il biondino.
“Maledizione” disse Malfork, mentre si cavava l’occhio sinistro, ormai inservibile e lo sostituiva con un altro azzurro “Sono davvero sorpreso: non per nulla siete anche due guerrieri universali e, ora che ci penso, è naturale che possiate progredire così rapidamente.
Tuttavia questo trucchetto non cambierà le cose: morirete comunque” e senza aggiungere altro si lanciò all’attacco.

 

 

Nick si fermò un attimo e guardò verso Konoha.
“Sono già arrivati a quel livello?” disse stupito “Da tipi come loro me lo sarei dovuto aspettare”.
“Ti vedo distratto” disse Sephiroth, mentre calò un potente fendente che, anche se parato, generò un profondo solco “Stai forse pensando che con l’arrivo dei rinforzi e la trasformazione di quei due ragazzini, i tuoi Sun’s Knights riusciranno a salvarsi? Malfork li ucciderà tutti e tu li seguirai nella tomba”.
Nick lo guardò fisso: “Sempre che non sia dotato della diablomanzia, direi che è la cosa è ancora tutta da vedere”.
“Diablomanzia hai detto?” sorrise Sephiroth “Sei fortunato: Malfork non sa ancora usarla, ma io si” e si allontanò dall’avversario.
“Tu puoi usare la diablomanzia?” disse Nick con un filo di voce.
“Certo! Anzi: considerando come sta andando lo scontro, credo valga la pena mostrartela” disse il generale con un sorriso e puntò in avanti la spada “guida i tuoi figli JENOVA”.
Il generale infernale fu avvolto da una nube di fumo e, quando si diradò, era cambiato drasticamente: i suoi abiti erano rimasti invariati, due ali nere erano comparse dietro le sue spalle, i capelli sulla testa si erano alzati, lasciando spazio a un paio di corna a mezzaluna e i suoi occhi erano azzurri con sclera nera.
“Avevo ragione a dire che ti avevano sottovalutato” fece Nick “Dovrò impegnarmi seriamente con te” e si trasformò in super soleano (per chi non si ricorda gli occhi e i capelli sono blu mare), e tirò fuori le sue ali.
“Ora si che si fa sul serio” disse Sephiroth e si lanciò all’attacco.                
Nick non fu da meno e rispose lanciandosi all’attacco.

 

 

 
Nel villaggio di Konoha i due giovani super guerrieri attaccavano senza sosta ma il generale infernale riusciva a tenere il passo dei due.
“Cominciate a farmi annoiare!” disse Malfork.
“Vediamo se questo ti fa cambiare idea” disse Jaden, facendo un cenno all’amico che annuì “NEOS FLASH”
“KUUBY ESPLOSION” gridò Naruto.
I due potenti attacchi investirono in pieno il generale che ne uscì ustionato e furente.
“Adesso basta giocare” disse minaccioso il demone facendo brillare la sua gemma “Ora vi farò vedere cosa significa affrontare un demone assimilatore”.
L’intero corpo di Malfork si riempì di arti e volti in pose orribili e contorte.
“Che mostruosità” pensarono insieme i due ragazzi.
“Ecco a voi ciò che resta delle mie vittime” ghignò il demone “Ce n’è una in particolare che ho mangiato con desiderio e tu Naruto dovresti conoscerla bene”.
All’altezza dell’ombelico era apparso un viso contorto dal dolore, le cui guance erano segnate da tre solchi per ognuna e s’intravedevano dei capelli sparati in aria.
Nel vederla Naruto sentì salirgli la nausea e anche gli altri rimasero schioccati.
“Lo hai riconosciuto?” chiese malignamente il demone “Se la tua testolina non c’è ancora arrivata, t’illumino io: sei tu, Naruto e adesso ne avrò un altro nella mia collezione” emessa la mano su quella testa ormai senza vita fu circondato dall’energia della volpe a nove code contenuta in esso, dopodiché si lanciò all’attacco.
I due ragazzi cercarono di reagire, ma furono colti alla sprovvista e colpiti violentemente.
“Che delusione!” esclamò malignamente il demone “E pensare che ho tirato fuori solo un terzo”

 
Naruto e Jaden tornarono in aria e fissarono Malfork in cagnesco.
“Che vi prende? Non mi attaccate più?” li provocò il demone.
“Adesso basta” urlò Naruto e, brandita la spada di luce, si lanciò contro l’avversario.
“Devo aiutarlo”e, estratta la lancia di luce, si lanciò all’attacco.

 

 

Nel frattempo gli altri Sun’s Knights assistevano immobili lo scontro consci di non poter fare nulla.
“Quei due stanno sbagliando tutto” fece Zane “Se continuano così, moriranno”.
“Hai ragione” disse Gaara “Se si decidessero ad usare il potere universale potrebbero vincere, ma non lo stanno facendo. Perché?”
“Deve esserci un valido motivo” fece Shikamaru “In qualsiasi caso, anche se non ne ho voglia, non possiamo lasciare da sole quelle due teste bacate. Credo di avere un’idea su come possiamo aiutarli”.
“Davvero?” fecero gli altri.
“Certo” rispose “Adesso ascoltatemi bene” e cominciò a spiegare il suo piano.

 

 

I due ragazzi arretrarono e, ansimanti, fissarono l’avversario del tutto illeso.
“Tutto qui?” fece lui.
“Maledetto, ci prende pure in giro” fece Naruto nervoso.
“Non ascoltarlo” lo riprese Jaden “Dobbiamo diventare più forti o non ce la faremo”.
“E chi ce lo può dare? L’universo forse?” fece il biondino “Sbaglio o hai detto che non posiamo sempre affidarci al suo poter?”.
“Infatti, è così!” confermò il celeste “Tuttavia un’altra carta da giocare c’è?”
“Davvero?” disse stupito Naruto “E quale sarebbe?”
“La fusione, Naruto” rispose Jaden “In questo modo potremo batterlo. Preparati amico!”

 

“Voi due!” fece il demone “Pensate davvero che vi lascerò fare i vostri comodi? Non vi lascerò fare una cosa simile, piuttosto vi ammazzo subito” e si lanciò all’attacco.
La sua corsa, però fu fermata: il suo corpo era stato immobilizzato.
“Tecnica del controllo dell’ombra completata” fece Shikamaru.
“Tu, dannato!” fece il demone.
“Shikamaru” fecero i due ragazzi.
“Non perdete tempo” disse Zane frappostosi tra il generale e i ragazzi “Fate questa fusione e in fretta. Noi lo terremo occupato”.
“Zane!” fece Jaden.
“Piccole formiche!” disse Malfork furioso “Vi ucciderò senza alcuna pietà”.
“Non se riusciamo a tenerti buono” disse Ino “Capovolgimento Spirituale” e prese possesso del corpo del demone.
“Ci sono anch’io” fece Chazz “GABBIA D’OMBRA” e unì la sua ombra a quella del giovane Nara, creando una gabbia nera.   
“TECNICA DELL’ESPANSIONE PARZIALE: BRACCIA” gridò Choji e prese Malfork in una morsa d’acciaio.
“Maledetto mostro” gridò furiosa Sakura Haruno che colpì il demone con un poderoso pugno al viso “Ti pentirai amaramente di aver preso le sembianze di Sasuke”.
Tutti i ragazzi cominciarono a usare i loro attacchi sul demone per distrarlo, ma non avrebbero resistito ancora per molto: il tempo a loro disposizione stava per esaurirsi.

 
 “Allora?” chiese alla fine Naruto “Come facciamo a unirci?”.
“Con questa” disse Jaden mostrandogli la carta della polimerizzazione.
“Sei sicuro che funzionerà?” chiese il biondino dubbioso.
“Deve funzionare o siamo nei guai” rispose l’altro “Vieni, dobbiamo usarla insieme”.
“Va bene!” disse Naruto e si avvicinò.

 

 

“Adesso mi avete seccato, mocciosi!” gridò Malfork e fece esplodere la sua energia, liberandosi dalla quadrupla prigione.
“Accidenti!” pensò Shikamaru.
Shaoran si lanciò all’attacco accompagnato da Jessie e Temari: la ragazza lanciò un attacco di vento che spinse in avanti i sette cristalli come fossero proiettili e il castano lo potenziò con un incantesimo. Il demone ne fu investito, ma riapparve incolume e, seccato lanciò in avanti gli arti extra che immobilizzarono tutti i Sun’s Knights senza escluderne nessuno.
“Molto bene. Penserò a voi dopo. Ora ho da fare” disse il demone.
“Non così in fretta” disse Zane apparsogli davanti, insieme a Gaara e Aster “Ti sei dimenticato di noi”.
“Toglietevi di mezzo, pidocchi” ringhiò il demone.
“Se siamo pidocchi, schiacciaci, sempre se ci riesci” lo provocò il rosso e sollevò tutta la sabbia che aveva, generando un’enorme inondazione di sabbia che investì il demone.
“Sei finito” disse Gaara e avvicinate le mani sulla sabbia disse “SUPREMO FUNERALE DEL DESERTO”.
La sabbia esplose e il demone, furioso lanciò un raggio nero al ragazzo che non riuscì a difendersi e precipitò.
“Chi è il prossimo” ringhiò Malfork.
“Entrambi” disse Aster che aprì le ali della sua armatura e le mani, trasformate in tenaglie rosse.
Zane si limitò ad attivare la sua abilità innata e il suo Susano’o e a ricoprirlo con il suo Amaterasu, dopodiché lui e Aster attaccarono. 
Con l’unico occhio che aveva ancora lo Sharingan attivo, il generale usò le fiamme nere e le potenziò con l’energia oscura proveniente dalla volpe che aveva inglobato, investendo i due, che riuscirono a salvarsi grazie allo scudo dei loro spiriti unito a quello di Susano’o.
“Complimenti” commentò Malfork “Siete più duri degli altri ecco perché vi mangerò per intero” e, teletrasportatosi dietro di loro, li colpì con un potente calcio alla schiena, scaraventandoli verso il basso.

 

 
“ADESSO!” gridarono Naruto e Jaden “ATTIVAZIONE POLIMERIZZAZIONE” e furono avvolti da una luce dorata.
“Maledizione” ruggì il demone e si lanciò verso la luce, ma una potente onda d’irto lo spinse all’indietro.
La luce sciolse il controllo sugli arti lanciati contro i ragazzi che dopo essersi liberati e aver soccorso i compagni feriti, osservarono incrociando le dita.

 

La luce dorata si diradò: Jaden e Naruto non c’erano più, al loro posto era apparso un nuovo super guerriero.
Il suo corpo era avvolto da un’armatura rossa dotata di un paio di ali e nove code dietro la schiena; i suoi capelli erano bianchi come la neve e sul viso aveva i segni di Naruto e il sorriso di Jaden.
“E tu chi diavolo sei?” fece Malfork.
“Dici a me?” rispose il guerriero aprendo gli occhi azzurri come il cielo “Il mio nome è Naden e sono qui per sconfiggerti”.       

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Il guerriero nato dalla fusione dei due ragazzi mette in difficoltà il terribile Malfork e alla fine, dopo uno scontro estenuante, riesce a sconfiggerlo.
La battaglia tra Nick e Sephiroth continua senza esclusione di colpi e sembra che quest’ultimo stia per sopraffarlo, ma quando sembra tutto perduto uno dei regali dei suoi amici salva il Sun’s Warrior.
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

Considerando le dimensioni del capitolo, salto “l’angolo dell’autore” e lo rinvio al prossimo.
La fusione, anche se differente, è un mio omaggio a dragon ball: avviso che ne userò tre modelli differenti (la tradizionale sarà immancabile).
Alla prossima.

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Capitolo 29
*** Il regalo della vittoria ***


29. I due guerrieri invincibili

Ciao a tutti e ben ritrovati. Oggi ho sfornato un altro bel capitolo pronto per essere letto tutto d'un fiato. Spero di riuscire a coinvolgervi tutti.
Angolo dei commenti.

 

Fria: Speriamo che nel manga il signor Kishimoto sia più gentile di me, ma ti anticipo che farò faticare Naruto e compagni nel recupero di Sasuke. Mi raccomando non perderti nemmeno un capitolo.

 

Ciccio85: Sono contento che il precedente ti sia piaciuto. Era mia intenzione riempirlo di colpi di scena e sembra ci sia riuscito perfettamente.
La diablomanzia l’ho spiegata nel rinnovato capitolo 7 della storia, ma non preoccuparti: darò una spiegazione più in là.

 

Lettore01: oh beh ci ho voluto provare, sarà per la prossima volta.
Spero che questo ti faccia restare incollato allo schermo.
Ti avviso che anche questo è bello lungo, quindi mettiti comodo.

 

 

Detto questo, sperando in altri commenti e lettori, eccovi il capitolo.

 

 

 

 

 

Malfork osservò il suo nuovo avversario: “E così saresti qui per sconfiggermi eh?”
“Ne hai qualche dubbio?” rispose il guerriero con la voce a doppio tono.
“La cosa si fa interessante” ghignò il demone e, messa la mano sulla testa della sua vittima preferita, si circondò di un denso strato di chakra “Visto che ci sono, userò tutto il potere di cui sono dotate le mie vittime e poi ti aggiungerò alla mia collezione. Sei pronto a diventare parte di me?”
“Sei davvero ripetitivo” fece Naden sfoderando un sorriso di sfida “Devo ricordarti che anch’io ho il potere del Kyuubi aggiunto a quello degli eroi elementali?”
“Fra poco sarà tutto mio” ghignò il demone e si lanciò all’attacco.

 


La fusione dei due ragazzi rimase immobile e attese che l’avversario si avvicinasse, poi ad altissima velocità lo colpì e lo fece volare via.
Malfork si fermò a circa una decina di metri e si pulì il naso dal sangue che era uscito.
“E’ strano che ti esca solo un po’ di sangue dal naso dopo che ti sei beccato due pugni” disse Naden.
“Come sarebbe a dire due pugni” ringhiò Malfork “Me ne hai dato solo uno”.
“No ti sbagli, erano due. E se vieni più vicino, te lo faccio vedere a rallentatore” fece il guerriero e gli fece segno di avvicinarsi.
“NON M PRENDERE IN GIRO!” ruggì Malfork e si lanciò all’attacco.
Quando fu a pochi centimetri da Naden, fu colpito da due rapidissimi pugni e, per chiudere in bellezza, ricevette una ginocchiata sul naso che lo scaraventò in aria.
“Visto?” fece divertito Naden.
“Come hai osato” disse il demone a denti stretti dopo che si fu fermato “TI FACCIO A PEZZI!” e si lanciò nuovamente all’attacco.

 

 

All’ingresso del villaggio gli altri Sun’s Knights osservavano lo scontro, ammirando la forza del loro compagno.
“Cavolo! È bellissimo!” disse Ino con un urlo acuto “Spero che quei due rimangano sempre così!”
“Datti una calmata” la riprese Zane “La fusione durerà fino a quando le loro energie non saranno esaurite. Speriamo che la smettano di giocare e facciano sul serio”.
“Sono incredibili!” fece Shaoran, senza ascoltare i commenti degli altri.
“Hai ragione!” disse Yuè accostatosi a lui “Dimmi la verità: vorresti essere insieme a loro vero?”
“Sì, lo vorrei” rispose il castano “Per questo, però, dovrò diventare molto più forte, altrimenti non ci riuscirò mai”.
“Sono d’accordo con te amico” disse Jessie “Che ne dici di diventare forti insieme e di provare a raggiungere quel livello?”
“Ne sarei onorato” rispose il ragazzo.
“Che seccatura” disse Shikamaru e si sdraiò per gustarsi meglio lo scontro.

 

 

 
A diverse miglia di distanza Kisame e Loz si stavano affrontando in un combattimento terrestre, senza darsi tregua.
“Ah che bello!” gioì lo spadaccino “Mi sto divertendo un mondo a battermi con te amico. Mi dispiace solo che debba fare in fretta, altrimenti giocherei di più in tua compagnia” e calò la spada che fu bloccata dall’arma del colosso.
“Se proprio ci tieni, finirò questo scontro in fretta” disse l’altro, spingendo e piangendo.
“Che carino: hai già le lacrime agli occhi” rise lo spadaccino.
“Non sto piangendo” ribatté lui creò un’onda sonica che spinse via Kisame.
“Non fa niente!” ghignò l’Hoshigaki “Fra poco potrai piangere quando vorrai, le tue lacrime si confonderanno con l’acqua”.
“Che vuoi dire?” fece Loz.
“Ammira!” disse lo spadaccino e si fuse con la Samehada “DANZA DELLO SQUALO”.
In pochi secondi, i due furono inglobati in un’incredibile massa d’acqua e Kisame senza aspettare, si lanciò all’attacco.
Loz, che riusciva a respirare anche in acqua, non si lasciò impressionare e ricambiò gli attacchi dell’avversario, sicuro della sua superiorità, ma lentamente cominciò a perdere colpi  a subire gli attacchi dello spadaccino.
“Mi sembri stanco amico” lo schernì Kisame.
“Che accidenti mi hai fatto?” disse Loz mentre ansimava.
“Assolutamente niente” rispose lo spadaccino “Se sei ridotto in quel modo è solo colpa tua.
Hai commesso l’errore di toccarmi e mi hai permesso di assorbirti lentamente il chakra”.
“Che cosa?” fece l’energumeno confuso.
“Non ci arrivi?” rise Kisame “La mia spada assorbe il chakra dell’avversario e me lo passa.
Se posso esprimere un parere: direi che è molto saporito, ma adesso me lo prendo tutto quanto e ti ammazzo”.
“Ucciso da un verme. Che fine ingloriosa” disse Loz.
“Io sono uno squalo amico” ribatté lo spadaccino “Adesso piangi pure: sei finito” e lanciatosi verso di lui, lo trapassò al petto.

 
“E uno è andato!” sorrise Kisame “Meno male che ho seguito il consiglio di Kaeleena e ho assorbito lentamente il suo chakra: se lo avessi preso tutto in un solo colpo sarei esploso.
Ora basta chiacchiere: andiamo a vedere cosa fanno quei ragazzini” e si diresse verso il villaggio.

 

 

In una zona poco distante Yazoo era impegnato con Kaeleena e ci stava prendendo gusto.
“Non male, bellezza!” commentò lui, poi percepì la scomparsa del suo fratello e chiuse gli occhi.
“Che c’è bello! Sei triste per la perdita del tuo amico?” disse la donna.
“Un po’” fece Yazoo “Tuttavia non me ne preoccupo. Fra non molto verrà resuscitato”.
“Che cosa hai detto?” fece la donna.
“Il sommo Abhadon detesta perdere pedine preziose: per questo sta creando un modo per recuperarle, ma ha bisogno di tempo e pazienza e quello non manca mai” rispose Yazoo.
“E me lo dici pure?” disse la donna, mentre serrava le mani sulle armi.
“Prima o poi lo sareste venuti a sapere, quindi meglio dirlo adesso e farvi già tremare” rispose lui.
La donna fu percorsa da un brivido: se quello che il suo avversario stava dicendo era vero, si sarebbero presto ritrovati contro i nemici più potenti del passato e soprattutto avrebbero dovuto riaffrontare Abominon. il solo pensiero le mise i brividi.
“Se pensi al supremo generale Abominon, puoi stare tranquilla” disse Yazoo “Il sommo Abhadon l’ha relegato in una zona dalla quale non potrà più tornare: chi tradisce la sua fiducia è severamente punito e messo da parte come un qualsiasi rifiuto”.
Nel sentire questo la dona fu sollevata, ma non poteva ancora rilassarsi: doveva distruggere quel ragazzino chiacchierone, prime che lo facesse lui.
“Allora carina?” disse Yazoo “Non vieni ad abbracciarmi?”
“Odio i chiacchieroni” fece Kaeleena “E, per la cronaca, ho già il mio uomo” e, attivate le sabbie del tempo, si teletrasportò dietro l’avversario.
“Così sei troppo vicina piccola” fece Yazoo sparando all’indietro alla velocità della luce.
La donna si allontanò e continuò a schivare gli attacchi spostandosi rapidamente.
“Allora gattina?” fece lui “Non vieni a pre… Cosa?” improvvisamente i suoi movimenti rallentarono e i suoi colpi si fermarono a mezz’aria.
“Ti ho fregato” disse la donna, mentre si avvicinava tranquillamente “Sei ti stai chiedendo cosa è successo: ho usato il potere Occhio del ciclone dell’arte delle Sabbie del Tempo. Con questa mossa il tempo scorre ancora più lentamente e la vittima diventa impacciata” e calò le sue doppie spade sulla testa di Yazoo, decapitandolo.
“Nessuno può chamarmi gattina e sopravvivere” disse la Sandtimes verso il corpo decapitato “Ti ringrazio per le preziose informazioni: le userò al meglio.
Ora via: verso il villaggio” e anche lei corse verso Konoha.

 

 

A una decina di kilometri di distanza, lo scontro tra Kadaj e Itachi era ormai agli sgoccioli.
L’Uchiha maggiore aveva approfittato dei momenti di distrazione dell’avversario e l’aveva attaccato con potenti tecniche di fuoco, mancandolo di poco.
“Attacchi mentre sono distratto” disse Kadaj con tono superiore “Non sei degno del nome che porti!”
“Le tue accuse non mi toccano minimamente” fece Itachi.
“Davvero?” disse Kadaj con un ghigno “Non ti senti per niente schifato di te stesso? Ciò che hai fatto è riprovevole”.
“Il mio passato non è affar tuo” disse l’Uchiha mentre posizionò le mani “arte del fuoco: PIOGGIA DI’ FUOCO”.
Kadaj lanciò un incantesimo che si scontò con la tecnica di Itachi e la annullò.
“Io so tutto di te” disse lui “Il generale Madara ti ha sempre descritto come un piccolo ingrato”.
Itachi spalancò gli occhi e fissò senza scosso l’avversario: “Che cosa hai detto?”
“Mi hai sentito!” disse con ghigno diabolico “Il tuo mentore è un nostro generale” e si teletrasportò davanti a lui colpendolo con un calcio.
Itachi riuscì a fermarsi, ma s’inginocchiò ansimante.
“Ti ho colpito nell’orgoglio direi” fece il vice “Ebbene sì, Madara Uchiha è un generale infernale, o meglio era. Ha commesso un errore che è stato fatale e ha ricevuto una piccola punizione, perdendo tutti i suoi poteri. Conoscendolo, però, sarà reintegrato molto presto: non vedo l’ora che torni.
Sai: noi della quinta eravamo suoi sotto posti, quindi lo conosciamo benissimo e non vediamo l’ora di rivederlo. La tua testa sarà un perfetto regalo di bentornato: quindi gioisci fratello”.
“Se le cose stanno così, sarà un piacere ucciderlo” disse l’Uchiha e, attivato lo Sharingan ipnotico, materializzò il suo Susano’o.
“Pensi che quello basterà a fermarmi?” fece Kadaj con tono provocatorio “Non puoi battermi con una tecnica che conosco bene” calò la spada incrinando lo scudo della creatura.
“Pensi davvero che sia questa la mia mossa?” disse l’Uchiha senza perdere la sua freddezza.
Kadaj capì subito e si teletrasportò, evitando per un pelo le fiamme nere di Amaterasu.
“Che vile!” fece il vice “Una mossa come questa non è degna di te”.
Improvvisamente Itachi e Susano’o sparirono.
“Cosa? Dove è andato” fece l’altro guardandosi intorno.
Percepì uno spostamento d’aria e si voltò appena in tempo per parare l’attacco della spada della creatura nata dallo Sharingan, ma non riuscì a evitare il kunai che lo colpì allo stomaco.
“Interessante questa tecnica” disse Itachi mantenendo la sua freddezza “Devo ringraziarti per avermi permesso di capirla bene”.
“Maledetto!” fece Kadaj mentre sputò sangue dalla bocca, “Hai copiato il teletrasporto e la levitazione”.
“Esatto. Ora morirai soffrendo: Tsukuyomi” disse Itachi e portò l’avversario nella sua illusione.
“Stupido!” disse beffardamente Kadaj “Pensi che non sappia come ... COSA”.
L‘illusione era stata attivata, ma non era la solita: era la prigione della mente di Nick, migliorata con lo Sharingan Ipnotico.
“Le esperienze precedenti sono servite” disse Itachi gelido “Adesso verrai stritolato da quella catena per tre mesi di fila. Gioisci fratello”.

 

Quando l’illusione svanì, il vice precipitò a terra e tossì sangue.
Itachi scese verso di lui e, con un calcio, lo girò: “Sei ancora vivo, vedo, ma ne avrai ancora per poco”.
Kadaj rise malignamente: “Goditi pure questa vittoria. Quando sarà il momento, tornerò in vita e ti verrò a cercare”.
“Fa pure” disse l’Uchiha “Non cambierà nulla”.
“Questo lo vedremo” rise Kadaj ormai prossimo a spirare “Augurati che venga io per primo, altrimenti sarà il generale Madara o nostro padre a farti sparire per sempre”.
“Parli troppo. Amaterasu” e le fiamme nere avvolsero e consumarono il corpo dell’avversario senza lasciarne traccia.
Itachi s’inginocchiò tenendosi gli occhi: “Se sei davvero tra di loro, Madara, sta pur certo che ti farò fare la stessa fine.
Adesso è meglio raggiungere gli altri” e, alzatosi, si librò in volo verso il villaggio.

 

 

 
Malfork attaccò Naden con ferocia, ma il nuovo Sun’s Knight parò ogni colpo con le ginocchia e mantenendo il sorriso.
“Smettila di prenderti gioco di me!” gridò il demone e lanciò un raggio nero.
“Sei troppo debole per i miei gusti” disse Naden e, presa una carta, l’attivò “Carta trappola “forza riflessa” attivazione”.
La carta si attivò e l’attacco tornò al mittente colpendolo in pieno, ma il demone se la cavò con qualche graffio.
“Se è tutto qui quello che sai fare, sei davvero scarso” lo schernì Naden.
“Piccolo moccioso impertinente” ringhiò il demone “Parli tu che sei nato dalla fusione di due rammolliti che non sono capaci di fare niente”.
“Le tue chiacchiere non mi sfiorano, amico” rispose il Sun’s Knight e si teletrasportò davanti a lui colpendolo in faccia con un destro.
Malfork fu fiondato verso la foresta che circondava il villaggio, abbattendo diversi alberi. Dopo poco, salì furente verso il cielo.
“Hai la pelle dura, complimenti” fece Naden “Tuttavia non ti salverai. Hai i minuti contati” detto questo estrasse la sua arma, nata dall’unione tra spada e lancia di luce: un’alabarda con due lunghe lame bianche, la cui linea dorata era percorsa da una fila di sette pietre preziose.
“Non credere di avermi battuto” ringhiò il demone che prese il suo forcone e si lanciò all’attacco.

 
Le due armi si scontrarono con violenza inaudita e i due le mossero come se stessero ballando una letale danza. Alla fine il forcone cedette e si sgretolò.
“COSA” ruggì Malfork.
“La tua arma era davvero deboluccia, amico” disse Naden divertito “Oppure sei tu a essere diventato debole?”
“ADESSO BASTA!” ruggì Malfork e fece brillare la sua gemma “Ti farò vedere di che cosa è capace un generale infernale”.
Davanti a lui cominciò a formarsi un’enorme sfera rossa con contorno nero e, lentamente, si ridusse fino a raggiungere un paio di metri.
“Wow!” fece Naden.
“Adesso ti spazzerò via insieme a questo misero pianeta” disse Malfork con un sorriso diabolico “All’interno di essa è stata concentrata la mia stessa essenza. Se non ci arrivi te lo dico più semplicemente: MUORI MISERABILE!” e lanciò la sfera.

 

 

“OH NO!” gridò Zane “SE QUELLA SFERA COLPISCE IL PIANETA SALTEREMO TUTTI IN ARIA”.
“COSA!” gridò il giovane Nara.
“Svelti dobbiamo fermarla” gridò Shaoran.
“Non temete” intervenne Gaara calmo “Ci penseranno Naruto e Jaden a fermarla”.

 

 

Naden era fermo e teneva gli occhi chiusi: sembrava quasi in uno stato di trance.
“E’ FINITA” gridò esultante il demone.
“Sei noioso” disse Naden aprendo gli occhi.
Il Sun’s Knight fece esplodere la sua energia concentrandola nella sua arma e si lanciò contro la sfera.
“NON FARE IL GRADASSO!” ruggì il demone che tese le mani in avanti e aumentò il potere distruttivo della sfera.
“Sei tu che non devi fare il gradasso” disse Naden “FOLGORE BLU”.
Il colpo che era sempre stato il biglietto da visita di Nick, fu lanciato anche da Naden e si scontrò con la sfera tagliandola in due e investendo anche il demone.

 
“Non è ancora finta!” pensò Naden.
La luce della folgore blu si estinse e Malfork riapparve parecchio danneggiato: il suo corpo era pieno di ustioni e l’occhio destro era andato.
“Non ti sbarazzerai tanto facilmente di me, maledetto verme” ringhiò il demone.
“A quanto sembra non sono ancora molto bravo a usare questa tecnica” fece Naden “Puoi stare tranquillo che adesso ti finisco”.
“NON TE LO LASCERO’ FARE” gridò il demone e, avvolto dal chakra della volpe, si lanciò all’attacco.
“Finiamola qui” disse il Sun’s Knight “UNIVERSAL POWER!”
Dal cielo scese una colona di luce bianca e ricoprì il corpo del guerriero e poi si lanciò all’attacco.
“Non mi batterai” ruggì il demone e fece brillare di nuovo la sua gemma “Vi distruggerò tutti”.
“Hai superato il limite amico” disse Naden “Non ti permetterò più di toccare nessuno dei miei compagni. Sparisci per sempre: KYUUBI-NEOS BLAST”.
Una potente onda di energia che assunse la forma di un Neos alato con nove code esplose verso Malfork e lo colpì in pieno facendolo sparire definitivamente con un urlo agghiacciante, lasciando solo la gemma che finì nelle mani di Naden.
“E’ fatta!” disse il Sun’s Knight.
“SI!” esultarono gli altri “CE L’HANNO FATTA!”
In quel momento la fusione si sciolse e Naruto e Jaden caddero sfiniti e furono presi al volo dalla sabbia di Gaara.

 

“Siamo stati mitici” disse Naruto tutto contento, mentre stringeva la gemma nella mano.
“Non mitici” disse Jaden.
“Siete stati Galattici” terminò Shaoran.
“Già è vero” dissero i due mettendosi a ridere e accompagnati dagli altri.     

 

 

 

Nick sorrise e guardò Sephiroth trionfante.
“A quanto sembra sei rimasto solo tu” disse Nick.
“Così sembra” disse il generale infernale “Tuttavia non mi preoccupo. La morte dei miei sottoposti non mi ha danneggiato: anzi mi ha reso più forte”.
“Che vuoi dire?” chiese Nick.
“Kadaj, Loz e Yazoo, in realtà, sono parte della mia essenza: uccidendoli essa è ritornata da me, restituendomi la forza che avevo prima” rispose Sephiroth.
“E’ una balla” disse Nick “Se così fosse: saresti molto più forte, ma non noto miglioramenti”.
“Adesso li vedrai” rispose lui e la sua gemma brillò di nuovo, dopodiché partì all’attacco.
Nick parò ma fu spinto via dall’incredibile potenza dell’avversario e perse il controllo delle quattro energie.
“Accidenti! Allora non mentiva” pensò il Sun’s Warrior.
Non ebbe il tempo di fermarsi che si ritrovò Sephiroth davanti che lo colpì con un calcio rovesciato e fu scaraventato contro una montagna distruggendola completamente.  
“Ti avevo detto che adesso ho di nuovo la mia antica forza” fece Sephiroth con un sorriso compiaciuto.

La montagna fu lanciata contro il generale che la tagliò in due e si lanciò contro Nick.
“Non sai fare di meglio” lo schernì il demone allato.
“Dovrei essere io a dirlo” ricambiò Nick teletrasportatosi in alto “Tre sferzate: SFERZATA DI’ TERRA” e si lanciò verso l’avversario con la spada in avanti.
Sephiroth scansò all’ultimo momento e la spada di Nick colpì il suolo lesionandolo con profonde crepe.
“Hai fatto cilecca” disse il generale.
“Davvero?” rispose Nick con un sorriso.
La terra si aprì e si lanciò contro il demone chiudendolo al suo intero, ma fu distrutta da un semplice fendente.
“Niente male” commentò Sephiroth “Ora tocca a me” concentrò i tre strati nella lama e calò un fendente.
“SFERZATA DI’ CIELO” disse Nick e lanciò un altro colpo che annullò gli effetti di quello avversario.
Nick non si fermò e, volato sopra l’avversario usò un altro attacco “Tre sferzate: SFERZATA DI’ MARE” e lanciò un fendente sottoforma di lama marina.
Sephiroth non si lasciò intimidire e rispose con un fendente nero che annullò l’attacco e investì Nick che usò le ali per proteggersi.
“Tutto qui?” disse Sephiroth.
Le ali di Nick si aprirono e con uno schiocco, il giovane si dette una poderosa spinta verso l’avversario.
I due avversari continuarono ad attaccarsi con potenti colpi di spada senza risparmiarsi, ma era fin troppo evidente che il demone stava cominciando ad avere la meglio sul Sun’s Warrior.
Nick si distanziò dall’avversario e respirò affannosamente: “Sei forte, complimenti!”
“Neanche tu scherzi” commentò l’altro “Se, però, sai fare solo questo allora non hai più speranze”.
“Mi prendi in giro?” fece Nick “Devo ricordarti che ho ancora un asso nella manica?”
“Parli del potere dell’universo vero?” disse Sephiroth “Allora perché non lo stai utilizzando?”
“Scusa, ma non credo siano affari tuoi” rispose secco Nick “E poi chi ha parlato del potere dell’universo?” {Nick non usa lo Universal Power per un motivo che spiegherò successivamente}
“Non dirmelo” sorrise Sephiroth.
“Ora ti faccio vedere” e chiuse gli occhi appellandosi alle forze della natura che risposero animandosi.
“Interessante” fece il generale.
“E non hai visto niente” fece Nick.
La natura si lanciò contro Sephiroth che si difese tagliando ogni cosa, ma Nick non mollò e attaccò anche lui usando le ali ricoperte dei tre strati, rendendole simili a lame.
“Sei davvero patetico” disse Sephiroth e, teletrasportatosi alle sue spalle, calò un fendente che tagliò in due la foresta della morte e investì Nick.
Il Sun’s Warrior riuscì a salvarsi, ma fu ferito all’addome.
“E’ davvero forte!” pensò Nick mentre si tamponava la ferita “Ehi Alan! Hai qualche buon consiglio?”
“Non arrenderti Nick” rispose il suo angelo custode “affronta la disperazione con la determinazione”.
“Meglio di niente!” esclamò Nick amareggiato.

 

“Mi sembri messo male” disse Sephiroth mentre si avvicinava “E’ giunto il momento di porre fine alle tue sofferenze, ma non temere: presto avrai la compagnia dei tuoi amici e delle donne che ami”.
“Attento a quello che dici” fece Nick stringendo la spada con più forza “I miei amici non si toccano”.
“Mi assicurerò che soffrano prima di ucciderli” disse il generale alzando la spada “Addio! È stato un piacere”.
“Non ci sto!” disse Nick “Ho fatto una promessa e voglio mantenerla”.
E così sia!” disse una voce.

 

Una luce uscì dal porta tutto di Nick e costrinse Sephiroth a fermarsi e ad arretrare.
“Che cosa succede?” disse il generale.
“Di chi era quella voce?” pensò Nick.
La luce si estinse e, sospeso davanti al Sun’s Warrior, apparve l’occhio di Odino.
“L’occhio di Odino!” esclamò Nick prendendolo in mano “Il regalo di Luce”.
Esatto Nick” disse di nuovo la voce.
“Chi ha parlato?” disse il ragazzo scosso.
Io sono lo spirito di Odino” rispose “E il mio compito è proteggere il custode del mio vecchio occhio”.
“Proteggere il custode del tuo occhio?” ripeté il giovane, mentre rievocò le parole di Luce quando glielo diede.
Io proteggo coloro che sono degni di usare il mio potere e tu sei uno di loro” continuò lo spirito di Odino, ancora non visibile “Ora basta parole Nick, passa ai fatti e sconfiggi questo demone” e la voce sparì.
“Posso davvero usare il potere di una divinità?” si chiese Nick e strinse il ciondolo “Devo essere impazzito, ma ora come ora non ho tempo per i dubbi. Avanti: facciamola finita”.

 

 

“Si può sapere che cosa hai fatto?” chiese Sephiroth “Non che m’interessi, ma voglio assicurarmi che non succeda di nuovo una cosa del genere”.
“Le mie scuse” disse Nick “Non ho tempo da perdere in chiacchiere” e alzò il ciondolo al cielo “Io invoco il potere di Odino: che giunga in mio aiuto”.
L’occhio magico s’illuminò e avvolse Nick in un’accecante luce azzurra.
“Che diavolo stai facendo?” disse il generale mentre si coprì gli occhi.
“Che cosa faccio?” rispose Nick, mentre la luce cominciò a diradarsi “Mi sto apprestando a sconfiggerti”.
La luce sparì e Nick apparve con un nuovo aspetto: era interamente ricoperto da capo a piedi da un’armatura color notte  decorata con fulmini dorati; un lungo mantello blu copriva la sua schiena ed era tenuto fermo dall’occhio stesso;  la sua testa era protetta da un elmo che terminava con due lunghe corna di daino, lasciando scoperto il volto.
“Che cosa pensi di fare” disse Sephiroth dopo lunghi istanti di silenzio “Credi che una semplice armatura possa proteggerti?”
“Si vede che non ci sei ancora arrivato” disse Nick “Quella che vedi è l’armatura di Odino.
Il suo spirito mi ha avvolto e mi ha trasmesso i suoi poteri per incrementare i miei. Ora sono pronto a batterti”.
“Pensi davvero che un dio senza un occhio possa aiutarti a vincere?” chiese il generale “Povero sciocco”.
“Adesso vedremo se hai ragione” rispose Nick ed estrasse una nuova spada blu: intarsiata con sette zaffiri e con l’elsa che finiva con delle ali bianche.
   

I due si lanciarono all’attacco, generando una potente onda d’urto che modificò il paesaggio circostante e tagliando le nuvole.
Nick praticò un affondo che fu schivato dall’avversario che rispose con un fendente obliquo, anch’esso schivato e poi le lame s’incrociarono di nuovo.
I due combattenti continuarono a colpirsi senza sortire alcun effetto e a spostarsi da una zona all’altra della regione, suscitando lo stupore di tutti quelli che assistevano.
“Tutto qui!” disse Sephiroth “Mi aspettavo qualcosa di più”.
“A dire la verità, sono io che mi aspettavo qualcosa in più da te: mi sto a mala pena riscaldando” rispose Nick con tono provocatorio.
“Ti chiuderò la bocca per sempre” disse il generale dai capelli d’argento e, allontanatosi, alzò la mano libera e lanciò una serie di raggi neri.
“Ma fammi il favore!” rise Nick e calò la spada generando un potente fendente che distrusse l’attacco di Sephiroth e proseguì dritto verso di lui.
Il generale non si scompose e bloccò il colpo alzando la sua spada.
“Ti sei distratto” disse Nick apparsogli davanti e alzando la mano libera su cui si era formato il rasengan “Questo è tutto tuo”.
“Declino il tuo regalo. Scintilla” e caricò la mano libera con un colpo elettrico che si scontrò con la sfera rotante, generando un ennesima onda d’urto.
I due furono nuovamente allontanati, ma Sephiroth si fermò per primo e si lanciò all’attacco.
Nick si fermò poco dopo e parò il colpo dell’avversario generando una potente luce.
“Pensi di accecarmi?” disse divertito il generale.
“Mi ritieni capace di fare una cosa simile?” chiese Nick calmo “Bene, facciamo sul serio” e spinse via l’avversario.
Il generale riuscì a fermarsi, ma si ritrovò Nick davanti che calò nuovamente la spada e spinse così forte da trascinarlo verso il suolo.
“Impossibile!” disse Sephiroth, stupefatto “Come fai a essere così forte?”
“Te l’avevo detto che mi stavo solo riscaldando” rispose Nick e fece illuminare la sua spada.
Percependo il pericolo, Sephiroth si allontanò con lo Spirito e calò una rapida serie di fendenti che si abbatterono verso Nick che, senza battere ciglio, li bloccò e rispose con un fendente aereo.
Il generale riuscì a scansarlo, ma si ritrovò Nick davanti, pronto a colpirlo di nuovo.
Questa volta, però, il generale non si fece trovare impreparato e rispose all’attacco con due rapidi fendenti: uno parò il colpo, l’altro colpì Nick allo sterno.

 

Un fiotto di sangue uscì dalla bocca del Sun’s Warrior che abbassò la testa verso la ferita.
“E’ finita” disse Sephiroth trionfante “Mi hai deluso, Nick”.
“Uh Uh Uh!” rise Nick “Veramente sono io a dirlo” e sparì in una nuvola di fumo, rivelandosi essere una copia.
“Cosa?” fece stupito il generale.
Non ebbe il tempo di dire altro che vide Nick piombargli dall’alto e, con un fendente luminoso, tagliò la spada dell’avversario.
“NO! La mia spada” gridò il generale.
“Finalmente ti ho visto agitato” disse Nick illuminando nuovamente la sua spada “Adesso è davvero finita”.
“Non illuderti” ruggì il generale lanciandosi all’attacco a mani nude “Finirà solo quando uno dei due sarà morto”.
“In questo caso addio” disse Nick calando la spada che formò un colpo simile a un luminoso albero bianco a tre radici “FENDENTE DEL VHALALLA”.
L’attacco investì Sephiroth che, con un urlo, sparì lasciando solo la sua gemma.

 

Il Sun’s Warrior prese la gemma e sorrise: “Ora è finita!”
“Ottimo lavoro Nick” disse Alan.
“Grazie amico mio” rispose Nick ansimante “Alla fine il tuo consiglio mi ha salvato. Ora come faccio a togliermi quest’armatura di dosso? Devo assolutamente curare la ferita che ho al’addome”
“Non chiederlo a me: non so togliere una cosa simile” rispose l’angelo.
Stacca l’occhio e l’armatura sparirà” disse la voce di Odino.
“Odino?” fece Nick “Dove sei amico? Devo parlarti”.
Tutto a suo tempo, giovane eroe. Per il momento mi congedo. A presto” e la voce sparì di nuovo.
“Accidenti!” fece Nick e, preso il ciondolo, lo tolse dall’armatura, facendola magicamente sparire e curando la ferita.
“Niente male come trucco!” commentò Alan.
“Sì, hai ragione” disse Nick mentre fissò ciondolo “Grazie per il tuo aiuto, Luce” e lo rimise dentro il suo porta tutto.

 

“Sei stato grandioso Nick. Complimenti!” disse Kaeleena appena arrivata.
“Ti ringrazio amica mia” disse Nick voltandosi verso di lei “anche tu e i tuoi amici siete stati in gamba”.
“Ti ringrazio!” disse lei con un sorriso.
“Allora? Come hai fatto a portarteli dalla tua parte?” chiese il ragazzo.
“E’ un segreto!” rispose lei.
“Va bene!” disse lui “Almeno sai dirmi dove sono andati?”
“Avevo detto loro di andare a Konoha per aiutare i ragazzi, ma quando siamo arrivati, era già tutto finito; adesso ho detto loro di andare a riposare” rispose, poi il suo volto s’incupì “Piuttosto, c’è una cosa importante che devo dirti”.
“Non è necessario che tu parli” disse Nick abbassando gli occhi “Ho appena visto tutto con uno scanning mentale”.
“Me lo dovevo aspettare” disse lei senza alzare la testa “Che cosa facciamo?”
“Nulla” rispose Nick “Se quello che Yazoo ha detto è vero, li affronteremo e li sconfiggeremo di nuovo. Ringraziamo il cielo che Abominon non tornerà a perseguitarci”.
“Ma Nick” fece Kaeleena “Se Abhadon resusciterà i generali infernali sconfitti fin’ora, non ne verremo mai fuori”.
“A quanto ho capito, ha bisogno di tempo per fare questa manovra” disse Nick “Ciò che dobbiamo fare è essere più veloci di lui e sconfiggerlo prima che ci riesca”.
“La fai facile” fece la donna.
“Non lo è, ma possiamo solo sperare” poi le sorrise “Ora basta piangersi addosso: fammi un sorriso e poi torna dal tuo uomo”.

 

La donna lo guardò rossa in viso senza riuscire a spiccicare parola.
“Tranquilla, non lo dirò a nessuno” disse Nick con l’occhiolino “E poi è un ottimo partito: scommetto che tuo padre sarà contento di conoscerlo”.
“Sei tremendo!” disse la donna dopo un po’ “Beh Io vado. Se ti serve qualcosa, mi trovi in questa dimensione”.
“D’accordo!” rispose Nick.
Kaeleena recuperò il suo sorriso e, dopo averlo nuovamente salutato, sparì.
“Avanti, torniamo al villaggio” e si avviò.

 

 

 

Nella dimensione di Oblivion, lo scontro era stato seguito con attenzione da tutti i demoni infernali tramite una grandissima sfera.
“Che incapaci” disse un demone bianco “Se ci fossi stato io, li avrei spazzati via senza troppi complimenti”.
“Due generali infernali sono stati sconfitti e i piani del sommo Abhadon rivelati prima del tempo” fece un altro avvolto da un mantello “Meritano di restare morti per sempre”.
“Quei due hanno commesso un errore imperdonabile” disse un essere simile ad un rettile “Non mi riferisco al segreto che hanno rivelato, ma alla loro strategia di attacco; avrebbero dovuto attaccare quando erano separati. Si sono fregati con le loro mani.
Non è d’accordo sommo Abhadon?”.

 

La terribile entità primaria era rimasta in silenzio per tutto il tempo senza battere ciglio.
“Hai ragione Raptomort” disse poi l’entità “Quei due erano troppo sicuri di sé, ma non importa: ci hanno permesso di raccogliere nuove informazioni e quindi saranno perdonati. Tuttavia ciò che ha fatto Yazoo è imperdonabile e sarà Sephiroth stesso a rispondere quando verrà resuscitato e lo farà con gli interessi” e poi tacque.
“Non si preoccupi mio signore!” disse il demone incappucciato inginocchiatosi “Provvederò a rimediare all’errore commesso da Malfork e Sephiroth, distruggendo Nick e quei mocciosi”.
Abhadon fissò il demone che si era inginocchiato davanti a lui e poi disse: “Allora vai sesto generale infernale e portami le loro teste”.
“Sarà fatto!” disse il demone con un ghigno “Mi dia solo il tempo di organizzare i membri della mia armata e andrò a distruggerli tutti”.
“Attento a quello che fai amico” lo riprese Raptomort “Se li attaccherai quando sono insieme, rischierai di fare la stessa fine degli altri”.
“Ho già in mente un piano” rispose il sesto generale infernale “Aspetterò che tornino alle loro rispettive dimore e poi attaccherò”.
“Buona idea” commentò Raptomort “E come la metti con Kaeleena?”.
“Per lei ho già un bel programmino” rispose “Nessuno si salverà”.

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Nick e i Sun’s Knights, dopo essersi ripresi, ricevono una visita inaspettata dai membri del team Fantasy che porteranno un regalo a tutti e nuove informazioni.
Nel frattempo il sesto generale infernale si prepara ad attaccare Kaeleena e i due membri di alba.
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

Visto che anche questo capitolo è particolarmente lungo, evito di mettere l’angolo dell’autore; vedrò di rifarmi al prossimo. Ciao.

 

Raptomort è un personaggio originale che farà la sua comparsa ufficiale solamente nella seconda stagione, ma verrà più volte citato.

 

L’occhio di Odino è ispirato a quello del cartone Gargoiles, solo che l’ho ridefinito con nuovi poteri.

 

La diablomanzia è un potere di cui solo i demoni più potenti sono dotati.
Esso consiste nel sigillare la vera forma e i poteri del demone all’interno della loro arma che prende il nome di Zampakutò e viene rilasciata pronunciando un comando e il suo nome.
L’anime che mi ha ispirato per questa particolare forma è quello di Bleach, anche se l’ho modificata a modo mio.

 

Alla prossima.

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Capitolo 30
*** Amici, sorprese, proposta ***


30. amici, sorprese e proposte

Ed eccomi qui! Ben ritrovati a tutti voi e buon San Francesco a chi si chiama così.
In questo capitolo, come al solito, mi sono sbizzarrito e spero di riuscire a farvi rimanere incollati allo schermo.Avviso che ci sono scene molto comiche all’inizio, mentre alla fine una delle più commoventi che abbia mai scritto.
Angolo dei commenti.

 

Fria: si hai ragione, Jaden e Naruto sono stati grandiosi, ma nemmeno gli altri hanno scherzato, vero? Vediamo se oggi riesco a farti commuovere.

 

Lettore 01: Grazie per il complimento. Ho sempre adorato i colpi di scena e quindi ne troverete sempre qualcuno in questi capitoli. Dimmi se quelli di oggi ti piacciono. Ciao!

 

Detto questo, augurandomi sempre di avere sempre più lettori e commenti, vi auguro buona lettura

 

 

 

Passarono due settimane dall’attacco dei due generali infernali: durante questo periodo i giovani eroi si erano ripresi perfettamente e avevano iniziato un programma di allenamento intensivo e assai vario, che aveva impedito loro di allontanarsi da Konoha.
Per non far preoccupare l’accademia e le famiglie di Sakura e Shaoran, i ragazzi si erano serviti della tecnica superiore della moltiplicazione del corpo in modo da essere in due posti nello stesso momento.
Inoltre i ragazzi si erano perfettamente integrati all’interno del villaggio e hanno a loro volta dato una ventata d’aria fresca a tutti gli abitanti: introducendo i loro capi di vestiario e i duelli.

 

Inizia un nuovo giorno e Nick si alzò da letto in un bagno di sudore.
“Ancora questo sogno” disse ansimante “Perché la mia memoria è fissa su questo Brian?”
“Buon giorno Nick” disse Alan davanti a lui “Sempre lo stesso sogno?”
“Già!” rispose il giovane “E’ quasi come se volesse ricordarmi qualcosa, ma non riesco a capire cosa”.
“Porta pazienza, alla fine lo capirai” disse l’angelo.
“Sì, hai ragione” disse Nick.
“Avanti, in piedi. Hai molte cose da fare oggi”.
“Come sempre! Vediamo se oggi riesco a concludere gli allenamenti e a far tornare i ragazzi a casa per un po’” e si alzò.

 
“Ben arrivato, signor Nick” lo salutarono i ragazzi in coro.
“Buon giorno a tutti” ricambiò Nick arrivato al campo di allenamento “Allora? Che cosa stavamo facendo ieri?”
“Ci ha promesso d’insegnarci il rasengan” disse Shaoran deciso.
“Giusto!” disse Nick “Prima, però voglio vedere come procede l’allenamento con i pesi e il controllo delle energie. Forza: provate ad attaccarmi. Chi riuscirà a colpirmi salirà di livello. Lee cominci tu”.
“Si!” gridò l’energico ragazzo dalle spesse sopracciglia “E se non riuscirò a colpirvi farò trecento giri del villaggio con le mani”.
“No!” lo bloccò il castano “Se non ci riesci, farai piegamenti sulle gambe per mezzora”.
“SISSIGNORE” fece mettendosi sull’attenti “NE FARO’ PIU’ DI’ MILLE”.
Nick aveva capito che con uno come Rock Lee era d’obbligo imporre una sanzione, altrimenti se le auto imponeva personalmente.
“Forza!” lo invitò Nick messosi in posizione.
“Arrivo!” e si lanciò all’attacco.

 

Alla fine dal piccolo incontro Lee, così come la maggioranza degli altri, era salito di livello, cioè i suoi pesi erano stati aumentati di cinque chili.
L’allenamento di Nick prevedeva d’insegnare a usare le quattro energie, ma perché fosse possibile, era necessario un severo ed equilibrato allenamento fisico che abituasse il corpo allo sforzo; a questo poi seguiva l’allenamento mentale e spirituale, basati sulla meditazione e sul contatto con il proprio spirito {per il momento vi basti sapere questo; spiegherò in seguito le fasi vere e proprie}.
Per quanto riguarda l’energia del cuore, Nick decise che l’avrebbe insegnata in un secondo momento.

 

“Evvai!” gridò Jessie due ore dopo “Ce l’ho fatta!”
Tutti si voltarono verso il ragazzo dai capelli verdi che trionfante teneva nella mano una sfera vorticante, cioè il rasengan.
“Ottimo lavoro Jessie” commentò Nick.
“Sei stato grande” disse Jaden battendo la mano all’amico.
“Non è possibile!” fece Naruto sconsolato “Anche lui ha imparato a usarlo in poco tempo”.
“Suvvia, non te la prendere” disse Aster “Non possiamo farci niente se siamo a un livello di apprendimento superiore al tuo”.
“CHE HAI DETTO!” gridò l’Uzumaki puntandogli il dito contro.
“Mi hai sentito” fece il ragazzo con un sorriso.
“Però …” disse timidamente Hinata “E’ Naruto che lo sa usare meglio di tutti”
Gli altri la fissarono e lei arrossì: ormai quasi tutti avevano capito che la ragazza era innamorata del biondino, ma la sua timidezza le impediva di dirlo apertamente. Ovviamente tra quelli che lo ignoravano c’era Naruto stesso {e ti pareva}.
“Che cosa sono tutti questi sguardi?” fece Nick che cercava sempre di spingere Naruto tra le braccia della ragazza “Riprendiamo gli allenamenti e poi andiamo a fare una bella mangiata a base di Ramen”.
“SI!” gridarono Naruto, Jaden, Jessie, Sakura Kinomoto e Zane attirando l’attenzione degli altri.
“Che avete da guardare?” disse col solito tono e si allontanò.

 
“Si può sapere quando si dichiarerà a d Ayame?” chiese Syrus “Mi piacerebbe vederlo stare con lei”.
“Non lo sai?” gli disse Kiba con l’occhiolino “Zane si è dichiarato pochi giorni fa e il signor Teuchi, dopo un’accesa discussione con la figlia, ha dato il suo consenso”.
“CHE! DAVVERO?” il Truesdale minore non ne sapeva niente.
“Certo!” confermò Gaara che aveva cominciato ad amare il ramen {miracolo!} “Ha imposto solo una condizione: che Zane impari a preparare il ramen alla perfezione”.
“Allora faremo tutti il tifo per lui” disse Choji “Sarà eccezionale vederlo all’opera”.
“SI!” gridarono tutti.
Avete capito che gruppo affiatato?

 

Dall’ingresso del campo venne di corsa Shizune, segretaria e allieva di Tsunade: era una donna alta, sulla trentina, con capelli e occhi castani e sempre molto attiva, il motivo? Tenere a bada una furia come Tsunade era un’impresa da “dodici fatiche d’Ercole”.
“Ragazzi, correte immediatamente all’ufficio della signorina Tsunade” disse la donna.
“C’è qualche problema?” chiese Nick.
“Venite e lo capirete” disse Shizune agitata.
“D’accordo! Forza ragazzi, andiamo!” disse Nick ai ragazzi.

 

 

Pochi minuti dopo, i ragazzi giunsero nell’ufficio dell’Hokage e rimasero stupiti dalla scena che gli si presentò davanti: la donna stava facendo una sfida a braccio di ferro con una 
ragazza che non avevano mai visto.
La ragazza in questione era una bionda con tratti occidentali, vestita con un paio di jeans e una camicia bianca aderente e sembrava essere parecchio forte, visto che stava pareggiando con Tsunade.
“Non credere di riuscire a battermi, ragazzina” fece Tsunade paonazza in volto “Ne devi potare di cactus per avere la mia forza”.
“Fammi il favore” disse la ragazza altrettanto paonazza “Quelle come te me le mangio a colazione”.
“Piccola impertinente” esplose Tsunade.
“Brutta befana” esplose lei.
La donna, provocata fece maggiore forza, incrinando leggermente a suo favore.

 
“Ehi!” fece Naruto “Chi diavolo è quella! Riesce a tenere testa a nonna Tsunade”.
“Se vanno avanti così, la maestra le spezzerà le ossa” disse Sakura Haruno.
“Conoscendo la tipa, direi che è molto difficile” fece Nick con un sorriso.
“Lei conosce quella ragazza?” chiese Jaden.
“Certo è stata uno dei miei maestri” rispose e andò verso la scrivania e, preso un lungo respiro gridò “DA QUANTO TEMPO BUFFY!”
Le due donne sobbalzarono e guardarono Nick ansimanti.
“Allora conosci davvero questa piccola impertinente” fece Tsunade furiosa “Esigo che si scusi immediatamente per avermi offeso”.
“Prima devi scusarti tu” disse Buffy con il broncio “Sei stata molto offensiva”.
 “Suvvia, non litigate” cercò di calmarle Nick “Perché non vi riappacificate con una bevuta?”
“Ottima idea!” disse Tsunade “Ovviamente paghi tu vero?”
“Direi di non avere scelta” fece il Sun’s Warrior senza ribattere.
“Ottimo” dissero insieme le due bionde mentre continuarono a fissarsi in cagnesco.
“Comunque è un piacere rivederti Nick” disse alla fine Buffy “Non sei cambiato neanche di una virgola ed è meglio così”.
“Già!” fece il ragazzo sconsolato.
“Che cosa incredibile” fece Tenten avvicinatasi “Dica la verità signor Nick, questa è la sua fidanzata?”
Ci fu un attimo di silenzio, poi Nick e Buffy scoppiarono a ridere.
“Che ho detto di tanto divertente?” chiese la ragazza.
“Semplicemente hai sbagliato tutto” disse Chazz “l’odore che emanano è di cioccolata: vuol dire che sono grandi amici” il ragazzo aveva imparato a controllare il suo particolare olfatto e aveva capito che ogni sentimento era abbinato a quello di un frutto o di dolci, più era forte, più il sentimento era intenso.
“Ah! davvero?” fece la ragazza imbronciata e avvicinandosi minacciosa al moro con la buffa pettinatura “E adesso che odore senti?” e fece scricchiolare le nocche.
“Odore di vomito” disse tappandosi il naso e facendo fermare la ragazza disgustata “Scherzetto!” e tutti caddero a terra.

 

Nick e Buffy, nel vedere la scena non riuscirono a trattenere un secondo scoppio di risate.
“INSOMMA ADESSO BASTA!” gridò Tsunade, facendo tornare tutti con i piedi per terra “Finalmente! Si può sapere chi è questa ragazzina e come fai a conoscerla”.
“La ragazza si chiama Buffy Summers: è una degli eroi del Fantasy e membro del Team Fantasy e mia maestra nelle armi bianche” disse Nick.
“CHEEEEEEEEEEE!” fecero tutti.
“Fanno sempre così?” chiese la ragazza.
“Ogni tanto!” rispose lui.

 

“Finalmente conosco uno dei maestri del signor Nick” fece Rock Lee commosso.
“Ed è una maestra d’armi bianche” esplose Tenten emozionata “Chissà se insegnerà qualcosa anche a me!”
“Chissà se è single!” esclamò Kankuro.
“Spiacente ragazzino, sono già fidanzata” disse la ragazza “A proposito: Nick non dirmi che non ne hai ancora trovata una” e dette qualche piccola gomitata al braccio dell’amico.
“Ecco …” fece leggermente rosso in viso “Non ho avuto molto tempo di recente”.
“Ah Ah! Sei sempre il solito, non cambierai mai” disse Buffy dandogli qualche sonora pacca sulla schiena.
“Cosa!” fece Ino “Il signor Nick è single?”
“Certo!” disse la ragazza, che non sapeva proprio starsene zitta e attirò le attenzioni di molte delle ragazze.
“Grazie infinite” esclamò uno sconsolato Nick: chi si sarebbe mai aspettato che fosse timido?
“Figurati!” disse la ragazza divertita.
“Signor Nick, vorrebbe mettersi con me!” chiese la piccola Yamanacha.
“No, si metta con me!” fece Tenten.
“Siete troppo piccole per lui!” intervenne Temari “Io invece credo di essere perfetta”.
“Non ti azzardare” esplosero le altre due e cominciò una piccola zuffa tra ragazze cui solo tre non parteciparono.
“Che seccatura le donne!” fece Shikamaru e molti annuirono.
“Calma ragazze” intervenne Nick e le litiganti si fermarono pendendo dalle sue labbra “Anche se volessi, nessuna di voi è il mio tipo”.
“COSA!” e caddero in depressione.
“Ah Ah Ah!” rise Buffy “Non cambierai mai!”
“Ora andiamo sul ridicolo” disse Tsunade “Questo è un ufficio non un localino, dove fare gli appuntamenti al buio”.
Sentendo il richiamo dell’Hokage, le ragazze si rialzarono e tornarono serie.
“Finalmente!” fece Tsunade “Piuttosto, mi sono incuriosita: Nick quale sarebbe il tuo modello di donna ideale?” chiese chiudendo un occhio “Non che sia interessata a te, ma vorrei saperlo”.

 
La domanda di Tsunade spiazzò tutti i presenti, Nick in particolare: ormai era diventato l’oggetto della discussione.
“Devo proprio rispondere?” chiese Nick.
“Certo: così faccio una lista delle possibili ragazze che ti possono interessare. È raro trovare un ragazzo come te: ben piazzato, straniero, con capelli castani e occhi verde chiaro, intensi come i tuoi. Il villaggio otterrebbe molte entrate”.
Nick sudò freddo: “Che accidenti stai dicendo? Non sono un fenomeno da baraccone”.
“Sicuramente no” disse Buffy “ma uno come te ha di sicuro qualche particolare preferenza. Avanti non essere timido”.

 

I ragazzi dietro guardavano la scena senza spiccicare parola, alcuni avevano addirittura fatto le classiche pose: Jaden si era chiuso gli occhi, Jessie le orecchie, Naruto la bocca, Chazz aveva le mani in testa, Rock Lee si parava i gioielli di famiglia {ma che c’entra}, la piccola Kinomoto aveva giunto le mani in segno di preghiera e Tomoyo riprendeva il tutto con la videocamera. {°_°}

 

“E va bene, però lascia perdere la lista” disse Nick sconsolato e prese un lungo respiro.
Tsunade si limitò ad annuire.
“Non chiedo molto: deve essere gentile, premurosa, fedele, ma anche combattiva” {state prendendo appunti?} “E se il colore dei suoi capelli è particolare mi va anche bene”.
“Scusi” chiese Sakura Haruno “Di che colore dovrebbero essere i suoi capelli”.
“Rossi come il fuoco” disse Nick annuendo “ma anche quelle con i capelli azzurro mare non sono male, anche se l’unica che ho conosciuto con quel colore è una vera racchia”.

 “COME TI PERMETTI MOCCIOSO!” gridò una voce che lo fece rabbrividire e poi un poderoso pugno lo colpì in faccia {per darvi un’idea, il primo pugno che Sakura ha menato a Naruto quando questo torna dall’allenamento di due anni} e il poverino fu schiantato con la faccia al muro.
Tutti i ragazzi sbiancarono e si attaccarono al muro opposto: davanti a loro era apparsa una ragazza dai capelli lunghi e azzurri, cioè Marina, particolarmente indiavolata.
La ragazza con passo pesante si avvicinò al muro e cominciò a scrollare Nick come uno zerbino: “E così sarei una racchia? Sei davvero cieco moccioso viziato”.
“Mi vuoi lasciare” le disse Nick leggermente alterato.
“Non ti azzardare a ordinarmi” disse la ragazza con la venetta pulsante.
“E chi da ordini a un’isterica come te” ribatté il ragazzo guardandola storto.

“INSOMMA VOLETE FINIRLA!” gridò Tsunade imbestialita.
“NON ROMPERE!” gridarono i due all’unisono e la donna restò di sasso.
“Come si vede che sono fatti l’uno per l’altra” disse un’altra voce familiare cioè quella di Eric.
“Se la smettessero di comportarsi come bambini potrebbe anche funzionare” disse Blade al suo fianco.
“E quelli chi sono?” chiese stupito Syrus.
“E che ne so! Non ci capisco più niente” rispose Naruto che gli era vicino.

 

“STATE ZITTI VOI DUE” gridarono Nick e Marina agli altri due eroi del Fantasy.
“Non fate i modesti” disse Gabriel appena apparso “Vi abbiamo visto baciarvi appassionatamente e con la lingua per giunta”.
I Sun’s Knights e le due ninja spalancarono la bocca e spostarono lo sguardo su Nick.
“PRIMO, NON SONO COSE DA DIRE DAVANTI A DEI RAGAZZI; SECONDO NON ERA CON LA LINGUA” gridarono i due rossi in viso.
“Come no!” dissero insieme i quattro eroi “E domani sarà Pasqua!”
“CHE DIAVOLO STATE DICENDO!” gridarono i due.

 

“Avanti smettetela di litigare” disse una voce familiare a Nick e, poco dopo, fece la sua comparsa, la bellissima Luce e molti rimassero abbagliati dal suo sorriso.
“Luce!” esclamò Nick rosso.
“E poi” continuò la donna aprendo gli occhi con un tono di voce tagliente “Non è educato gridare”.
Bastò quell’occhiata storta per far accapponare la pelle a tutti i presenti, facendoli mettere con le spalle al muro e, come chicca finale, Nick e Marina si erano abbracciati per lo spavento. Pochi secondi dopo, si accorsero di essere avvinghiati l’uno all’altra e, rossi come peperoni, si staccarono e si chiesero scusa a vicenda.
“Ecco, così va molto meglio” e Luce recuperò il suo splendido sorriso, facendo calmare gli altri.
“Come è possibile” pensò Tsunade con occhi sgranati e immobile sulla scrivania “Nick ha paura di quella ragazzina con i capelli rossi quando cambia tono di voce! Deve essere davvero forte, se riesce a mettergli paura”.

 

 

Dopo lunghi momenti di silenzio, finalmente qualcuno si decise a parlare e chi poteva essere se non l’imprevedibile biondino?
“Salve!” disse con voce roca “Voi siete amici del signor Nick?”
“Esatto!” risposero in coro.
Nick fece un lungo sospiro e, ringraziando il cielo che esistesse uno come Naruto, si rivolse al gruppo: “Ragazzi, credo valga la pena fare le presentazioni.
Questi che vedete sono alcuni dei miei amici e maestri del Fantasy: Buffy la conoscete già.
Il tipo tenebroso con gli occhiali da sole si chiama Blade: è un mezzo vampiro e mio maestro di armi da fuoco e da taglio.
Questo tipo strano con la faccia dipinta è Eric Draven: è un immortale e devo a lui la mia parlantina e flessibilità mentale.
Lui è Gabriel Van Helsing, un cacciatore di mostri, abile nell’uso di tutte le armi.
La ragazza isterica qui vicino a me è Marina ex padrona di Ceres e maestra di scherma.
Lei invece è Luce ed è l’ex padrona di Rayearth, maestra di Kendo, abilissimo medico e moglie del mio defunto alter ego del Fantasy”.
I ragazzi tacquero per alcuni secondi, poi lanciarono un potentissimo “CHEEEEEEEEEEEEEE!” e caddero col sedere per terra.
“Che ragazzi carini” commentò Luce “Sono il gruppo che hai formato?”
“Già!” rispose Nick guardandola nei suoi intensi occhi rossi “Sono la nuova generazione di Sun’s Knights e ne vado molto fiero”.
“Buono a sapersi” commentò Blade “Vedo che li stai allenando come abbiamo fatto noi: ottimo lavoro”.
“Modestamente” disse Nick.

 

“Scusate!” intervenne Tsunade facendo un colpo di tosse “E’ un piacere fare la vostra conoscenza eroi del Fantasy: gli amici di Nick sono anche i nostri amici” poi si rivolse a Luce “Da quello che ho potuto sentire, sei una mia collega, piacere di conoscerti, sono Tsunade Senjiu, quinto Hokage di Konoha”.
“Piacere mio!” disse la ragazza facendo un leggero inchino “Sono contenta di vedere che sei riuscita a curare come si deve il mio piccolo Nick”.
“E’ stato un gioco da ragazzi” disse la donna con un sorrisetto compiaciuto.
“Guarda che non sono un bambino!” disse Nick, mettendo una mano sulla testa.
“Certo, ma sei una delle persone cui tengo di più” disse la ragazza e, avvicinatasi, gli accarezzò una guancia commuovendo tutti.

 

 

Pochi minuti dopo, si unirono Anemone, Dastan, Merlin e Amor, dopodiché i membri del team spiegarono la situazione ai presenti: Abhadon aveva deciso di potenziare i suoi demoni, dando alla maggior parte di loro il potere della diablomanzia e stava cercando di attivare un incantesimo capace di ridare la vita ai suoi seguaci, ma richiedeva molto tempo, quindi dovevano affrettarsi a battere i generali infernali.
Infine rivelarono il significato delle venti gemme incastonate nel petto di ogni generale: in realtà erano delle chiavi per la dimensione di Oblivion; raccoglierle voleva dire accedere nella base del nemico e dare lo smacco finale.

 
“Capisco!” disse Nick “Quindi è fondamentale recuperarle tutte e avremo la possibilità di finirla una volta per tutte. Qual è la fregatura?”
“La fregatura è doppia” ripose Blade “La prima parte consiste nello sconfiggere i rimanenti generali infernali e molti di loro sono molto pericolosi: quelli da tenere principalmente d’occhio sono il decimo, il quattordicesimo, il diciassettesimo e il ventesimo. La seconda parte è la necessaria presenza di alcuni eventi precisi che avvengono una volta ogni dieci anni: le gemme dovranno essere riunite in un luogo imperniato di magia nera la notte di Halloween con un eclissi lunare pochi minuti prima della mezzanotte.
A parte questo, non ci sono altre fregature”.
“Consolante!” esclamò Nick “Quanto tempo abbiamo a disposizione?”
“Accadrà in tutte le dimensioni esistenti fra sei anni” rispose il mezzo vampiro “Per il resto dobbiamo ancora indagare”.
“E’ un passo avanti!” fece Nick “Avete capito ragazzi? Abbiamo sei anni per diventare più forti e allargare il gruppo. Ce la faremo!”
“Può starne certo!” disse Jaden carico.
“Prenderemo a calci i demoni di Abhadon e ci prenderemo le loro gemme” continuò Naruto.
“E ne approfitteremo per cercare nuovi amici” terminò Jessie.
“Non ci fermeremo davanti a niente, vero ragazzi” disse la piccola Kinomoto alzando il pugno.
“SI!” gridarono tutti.

 

“Ora che abbiamo detto ciò che dovevamo, abbiamo un piccolo regalo per te e i tuoi ragazzi Nick” disse Merlin.
“Un regalo?” chiese Nick “Sarà ben accetto. Anzi, devo ringraziarvi per quelli che mi avete fatto quando ho lasciato il Fantasy: quelli che ho usato sono stati molto utili”.
“Lieti di questo” disse Buffy mentre si avvicinò a Nick e gli porse un pacco “Eccoti il nostro nuovo regalo”.
“Che cos’è?” chiese curioso.
“Aprilo!” lo incitò la ragazza.
Nick prese il pacco e lo scartò, rimanendo stupito da ciò che conteneva: in mano teneva la cotta di maglia che aveva indossato nel Fantasy.
Era un lungo abito blu senza maniche che arrivava fino al linguine, sul petto era disegnato un cerchio dorato con un rapace nero stilizzato, simbolo del casato dei Nibbio Blu; insieme ad esso c’era una camicia nera fatta di un materiale molto leggero e un pantalone dello stesso tipo, entrambi decorati con delle linee azzurre e dorate. Erano anche presenti scarpe nere e delle polsiere bianche su cui era disegnato un sole e una cintura di pelle borchiata.

 

“Wow!” fece Nick commosso “E’ forse il più bel regalo che poteste farmi”.
“Se ti piace, indossalo subito” disse Dastan “Usa le ali per non farti vedere nudo”.
“Ottima idea!” disse Nick.
Nick tirò fuori le sue enormi ali e le chiuse come una tenda e, preso dalla foga, cominciò a lanciare in alto i vari indumenti: la maglietta verde della ragno, i vecchi jeans, le scarpe, i calzini, le mutande “No, queste mi servono” e le riprese al volo; poi riprese gli abiti gettati via e, dopo averli messi nel porta tutto, ritirò le ali.

 

“Magnifico!” fece Naruto con gli occhi luccicanti.
“Mitico!” esclamò Rock Lee.
“Galattico!” disse Jaden.
“Bellissimo!” esclamò sognante la piccola Kinomoto.
  “Incredibile!” fece stupito Shaoran.
“Che ispirazione!” disse sognate la piccola Tomoyo puntando la telecamera.
 Gli altri non riuscirono a dire altro, tanto era lo stupore: quell’abito era davvero stupendo, aderente alla corporatura del giovane e anche molto comodo.
“Ora che l’hai messo, potrai farlo apparire e scomparire tutte le volte che lo vorrai, ti basterà schioccare le dita della mano sinistra” spiegò Merlin “Inoltre è fatto con una stoffa ricavata dall’elemental, il minerale indistruttibile proveniente dal Sole. Adesso sei perfetto” poi si voltò verso i Sun’s Knights “Ovviamente abbiamo lo stesso regalo anche per voi, ragazzi”.

“Davvero?” fecero i più turbolenti “Allora che aspettate a darcelo”.
“Eccovi accontentati” e schioccò le dita.
Gli abiti dei ragazzi cambiarono e divennero simili a quello di Nick, mancava solo la cintura che era interna.
Per Jaden era rosso con pantaloni e camicia blu notte e scarpe e polsiere erano grigie.
Per Naruto era arancione e blu scuro, con pantaloni e camicia neri e scarpe e polsiere rosse.
Per Jessie era blu ai lati e bianco in mezzo, mentre pantaloni e camicia erano dorate e scarpe e polsiere metallizzate.
Shaoran ne aveva una dorata con un leggero verde e non mancava il simbolo del suo casato al petto, i pantaloni e le scarpe erano color terra e la camicia bianca, mentre le polsiere erano nere.
Chazz era completamente vestito di nero mentre le polsiere erano indaco.
Shikamaru nero ai lati e ambrato al centro, con pantaloni e camicia neri e scarpe e polsiere bianche.
Choji ne ebbe uno rosso e nero, con pantaloni e camicia grigi, scarpe azzurre e polsiere nere.
Kiba se lo ritrovò grigio con il simbolo di un artiglio nero sul petto, mentre scarpe e polsiere erano nere.
Shino mantenne un colore completamente grigio, senza eccezione salvo il disegno stilizzato di uno scarabeo ercole su petto e spalle.
Neji si ritrovò completamente vestito di bianco con le polsiere dorate e le scarpe nere, mentre sul petto era stilizzato il simbolo del clan Hyuga.
Rock Lee lo ebbe interamente verde, salvo i pantaloni color terra, le polsiere arancioni e le scarpe marroni.
Gaara ne ebbe un color terra e con pantalone e camicia rosso sangue, mentre polsiere e scarpe erano nere.
Kankuro ebbe lo stesso abbigliamento di Chazz, solo che le polsiere erano viola.
Syrus ne ebbe un’azzurra che scendeva a coda di rondine, mentre pantaloni e camicia erano giallo canarino, scarpe e polsiere erano color argento.
Hassleberry ne ebbe un giallo scuro con colletto alto e pantaloni mimetici e scarpe e polsiere nere e la camicia mancava.
Zane ne ebbe uno bianco e blu con pantaloni e camicia nere, le scarpe erano dello stesso colore e le polsiere rosso chiaro e striate di bianco.
Aster ne ebbe una interamente argentata, pantaloni, camicia e scarpe nere e le polsiere argentate e rosso sangue.
Le ragazze invece indossavano delle lunghe vesti occidentali con una lunga gonna, che arrivava fino alle scarpe bianche: Sakura Haruno l’aveva rossa con un cerchietto bianco; Ino viola e argento; Hinata rosso fuoco e il simbolo del suo clan sulle braccia; Sakura Kinomoto verde chiaro; Alexis blu mare; Tenten rosa; Temari nero e giallo.            

 

“Grandioso!” fece Jaden mentre si osservava.
“Forte!” fece Naruto.
“Che belli” disse la piccola Kinomoto.
“Niente male” commentò Aster.
“Senza offesa, ma preferisco indossare i miei vecchi abiti: mi sento, come dire, più me” disse Zane e i più seri annuirono.
“Schioccate le dita e riavrete i vostri abiti” disse Merlin.
I ragazzi fecero come detto e recuperarono i loro vecchi vestiti.
“Se vorrete indossarli nuovamente, vi basterà schioccare le dita dell’altra mano” spiegò Merlin.
“E’ stato chiarissimo!” disse Jessie.
“Bene! È stato un piacere fare la vostra conoscenza ragazzi” disse Dastan “Adesso, però, dobbiamo andare. Se volete qualche lezione, pronunciate il mio nome per tre volte e verrò subito. Ciao a tutti!” e, aperto un portale sparì.
“Lo stesso vale per me” disse Eric “Ciao cuccioli” e sparì anche lui.
“A presto” disse Gabriel, seguito da Blade che si limitò a fare un cenno e a stringere la mano di Nick.
“Se vi serve qualche lezione di tiro con l’arco o qualche ripetizione, sono a vostra disposizione” disse Anemone e se ne andò.
“Ciao e fate i bravi” disse Luce con un sorriso solare.
“Ci vediamo” disse Marina salutando con la mano e menando un pugno sul braccio di Nick.
“Se avete voglia d’imparare un po’ di magia, ci sono sempre.  A presto!” fece Merlin.
“Resterei volentieri a vedere i vostri allenamenti, ma ho da fare, quindi ci vediamo la prossima volta” e anche Amor se ne andò.
“A questo punto resto solo io” disse Buffy “Resterei volentieri a fare la bevuta di cui abbiamo parlato, ma ho dei vampiri da uccidere. Tornerò presto “lumacona”, bye bye” e se ne andò.
“CHI SAREBBE UNA LUMACONA, PICCOLA CIVETTA!” tuonò Tsunade “SE TORNI TI FACCIO VEDERE IO”.
“Avanti, Tsunade rilassati” cercò di tranquillizzarla Nick, ma vedendo la sua faccia, capì che era meglio levare le tende “ragazzi: GAMBE!” e si fiondò via dall’ufficio insieme a tutti i ragazzi e Shizune.
Appena usciti, videro una sedia volare dalla finestra, accompagnata dal tavolo e dai mobili.

 

“Devo ricordarmi di chiamarla quando trasloco” disse spontaneamente Chazz.
“Augurati che sia di umore migliore o ti fa saltare in aria tutta la casa” fece Ino terrorizzata.
“Quando nonna Tsunade si arrabbia, è meglio non starle vicino” esclamò Naruto “Non oso immaginare che cosa farebbe se qualcuno entrasse adesso nel suo ufficio”.
In quel momento si sentì la porta aprirsi e un grido: poco dopo un povero malcapitato fu scaraventato giù dalla finestra.
“AAAAAAAAAAHHHHHHHHH !” gridò Naruto “L’EREMITA PORCELLO E’ STATO COLPITO”.

 
E sì, quello che era stato fiondato fuori dalla finestra era proprio l’eremita porcello, alias Jiraya uno dei tre ninja leggendari e maestro di Naruto: un cinquantenne con lunghi capelli bianchi, legati a coda di cavallo, una giacca rossa e pantaloni verde chiaro {scusate, ma non conosco i termini giapponesi}.
“Vai carta del rimbalzo” disse la piccola Kinomoto e, grazie alla sua carta, bloccò il ninja leggendario a mezz’aria e poi fu preso al volo da un’ala di Nick.
“Starà bene?” chiese Jaden.
“Ci vuole ben altro per mettere fuori gioco un pervertito come lui” disse Naruto.
“Chi è senza peccato, scagli la prima pietra” disse Nick, mentre appoggiò Jiraya a terra “Comunque non meritava di prenderle”.
“Dice così, perché non lo conosce!” fecero Naruto e Sakura insieme.
“Può darsi!” fece Nick e si avvicinò “Tutto bene?”
“Qualcuno sa dirmi dove sono andate quelle belle ragazze di prima?” fece Jiraya mentre vedeva le stelle.
“Pervertito!” fece Alan, materializzatosi, e lo colpì in testa con un pugno a martello.
“AHI!” gridò il ninja “Chi si è permesso!” e scattò in piedi.
“Sono stato io, idiota!” disse Alan guardandolo storto “ex quarto arcangelo Alan Nikkò, molto lieto” {traduzione: Nikkò significa Luce del sole}.
“Come ti sei permesso, bastardo” grugnì Jiraya “Ora ti faccio vedere io come ci si presenta”.
“Per favore!” esclamarono i ninja della Foglia.

 
Alla fine Jiraya, che era stato lontano dal villaggio, fu informato della situazione e fece la conoscenza di Nick e dei Sun’s Knights, ma esigeva le scuse di Alan che si rifiutò categoricamente di chiedere scusa a un “moccioso depravato” e questo lo fece imbestialire.
“CHI SAREBBE UN MOCCIOSO?” gridò Jiraya “HA PARLATO QUELLO CHE SEMBRA UN RAGAZZINO SBARBATELLO. MI’ CHIEDO COME FACCIA QUESTO RAGAZZO A SOPPORTARTI”.
“Io mi chiedo come un tipo mediocre come te possa essere definito un ninja leggendario” disse Alan senza nemmeno guardarlo in faccia e questo fece imbestialire ancora di più il ninja.
“Avanti ragazzi, smettetela di fare i bambini e scusatevi a vicenda” cercò di placarli Nick.
“Neanche per sogno!” dissero i due mentre si guardavano storto.
“Che ne dite di risolvere la cosa con un piccolo buffet?” propose Choji “Si ragiona meglio a stomaco pieno”.
I due osservarono il piccolo Akimichi, facendo venire a quest’ultimo un brivido lungo la schiena, poi alla fine dissero: “Va bene, ma offre lui” e s’indicarono a vicenda.
*So che me ne pentirò, ma meglio fare qualcosa * pensò Chazz “Sentite, offro io, ma voi fate ammenda?”
“Solo se berrà un’intera cassa di sakè in mia compagnia” disse Jiraya con un piano diabolico in testa.
“Bere è la cosa peggiore che si possa fare, ma non mi tiro indietro: t’insegnerò cosa significa il rispetto” fece Alan serio e pensando a un bel piano per dopo.
“Che amicizia curiosa” pensò Nick sospirando.
“Forza andiamo a mangiare!” disse Naruto alzando il pugno.
“SII!” dissero tutti.

 

 

 

Alla fine il pranzo andò tranquillamente e sia Jiraya sia Alan riuscirono a chiarirsi, ma solo dopo che si furono bevuti oltre una ventina di bottiglie di sakè a testa, uscendone entrambi leggermente ubriachi
“Sai *hic*, non è che ti consideri un moccioso *hic*!” disse Alan dondolando barcollando per strada “Sei ancora inesperto della *hic* vita!”
“Figurati! *Hic*” rispose Jiraya mentre barcollava al lato “Me lo *hic* diceva anche il mio maestro, ma *hic* con più delicatezza”.
“Allora *hic* la prossima volta *hic* sarò più delicato” disse Alan.
 

“E vedrai che mal di testa domani mattina” esclamò Nick mentre camminava dietro di loro.
Vedendo com’era andata la giornata, Nick aveva deciso di interrompere gli allenamenti e consigliato a duellanti e cartomanti di tornare per un po’ alle loro vite: aveva dato loro le basi, adesso toccava a loro continuare ad allenarsi.
In quel momento i due caddero a terra addormentati e Nick, poiché era solo, se li caricò sulle spalle e li portò nel suo appartamento.
“Speriamo che si riprendano per cena” pensò Nick “darò loro una bella dose di caffè, ma adesso meglio andare a farsi un giro” e uscì.

 

Il giovane giunse presso il monte degli Hokage e si sedette a osservare il villaggio nella sua pace.
“Che tranquillità!” esclamò Nick “Vorrei che non finisse mai”.
“Se lo vuoi davvero, impegnati e non fermarti mai” disse la voce di Luce alle sue spalle.
“Si hai ragione” rispose Nick “E’ quello che voglio fare!”
Le braccia della rossa si cinsero attorno al petto del giovane e la sua testa si appoggiò sulla spalla e Nick poté sentire la dolce flagranza dei suoi capelli, mischiata a quella del vento.
“Mi sei mancato” disse lei avvicinando la guancia a quella di Nick.
“Anche tu e tanto” rispose il giovane accarezzandole la mano “C’è una cosa che dovrei chiederti”.
“Tutto quello che vuoi!” rispose lei.

 

 

 

Il sole stava per tramontare e lo yacht clessidra risplendeva nell’immenso oceano tinto di arancio.
Itachi, con una scusa, aveva appena lasciato Kisame nella sua cabina e stava camminando spedito verso quella di Kaeleena: ciò che doveva dirle avrebbe spezzato il cuore di entrambi, ma ormai era tempo di svegliarsi da quel sogno che, seppur così breve, aveva rischiarato la vita del moro.
Quando fu davanti alla cabina della donna, sentì della musica: leggera e semplice, in cui si sentiva un forte sentimento.
L’Uchiha prese un respiro e aprì la porta e si ritrovò davanti la donna che si muoveva a passo di danza in mezzo alla stanza.
“Di solito si bussa” disse la donna con un sorriso.
“Scusami” disse Itachi abbassando il capo “C’è una cosa che dovrei dirti”.
“Allora entra” disse lei.
L’Uchiha entrò e le si avvicinò, poi la strinse a sé, riempiendosi le narici del suo profumo: “Devo dirti addio!”
“Lo so!” disse lei stringendoselo con tutta la forza che aveva “Anche se ti vorrei avere qui per sempre”.
“Lo desidero anch’io!” disse lui “Eccezion fatta per mia madre, sei stata la prima e unica donna che abbia mai amato, ma non voglio farti soffrire ulteriormente, non me lo perdonerei mai”.
“E se lasciassi tutto alle spalle: Alba, i tuoi progetti per tuo fratello, il tuo dolore?” chiese lei e poi fece la sua proposta “Se te lo chiedessi verresti a vivere con me, nel mio mondo? Lì nessuno ti giudicherebbe o ti odierebbe: potremmo vivere per sempre insieme e creare una famiglia”.
“Non sai quanto lo vorrei, ma non posso” rispose l’Uchiha “Il mio destino non può cambiare e saperti al sicuro è l’unico desiderio che chiedo alla vita. Ti amo con tutto il cuore”.
“Anch’io ti amo e tanto” rispose mentre amare lacrime scendevano dai suoi luminosi smeraldi.
“Non piangere!” disse lui asciugandole le lacrime con il dito “Voglio vederti solo sorridere, così potrò ricordarti sempre così”.
Kaeleena gli accarezzò il viso e sfiorò le sue labbra con il pollice, sentendone la morbidezza: “Balleresti con me questa canzone” chiese.
“Ne sarei felice!” disse lui cingendole la vita “Come si chiama?”
“E’ una canzone d’amore famosa: s’intitola Can’t Smile Without You”.
“E’ bellissima! La ballerò volentieri con te!”

 

Accompagnati dalla leggera melodia di questa canzone, i due, mentre si muovevano lentamente, ricordarono ogni momento felice che quel piccolo periodo aveva regalato loro: dei sorrisi delle danze, dei baci che si erano scambiati, delle notti che avevano passato abbracciati sotto le coperte, di tutto il resto.
Quella serie di ricordi s’interruppe con la fine della musica, ma loro continuarono a restare abbracciati e muoversi lentamente.
“Quando ve ne andrete?” chiese Kaeleena adagiando la testa sul petto dell’uomo che le aveva rubato il cuore.
“Domani mattina” rispose Itachi sfiorando la testa della donna con le labbra.
“Resterai con me questa notte?”
“Sì, non ci rinuncerei per niente al mondo!”
“Grazie!” e lo baciò con tutta la passione che aveva nell’anima.
Lentamente, gli abiti cominciarono a scivolare dai loro corpi e con passi leggeri si avvicinarono al grande letto che, quella notte, li avrebbe ospitati insieme per l’ultima volta.

 

 

A parecchi chilometri di distanza, un manipolo di demoni uscì da un portale e atterrò su una piccola isola deserta.
Il sesto generale infernale fece qualche passo avanti e osservò la luna.
“Che serata magnifica” disse mentre i suoi occhi brillavano in modo sinistro “Sarà perfetta per cacciare”.
Il mantello che lo ricopriva sparì: mostrando il suo aspetto: era una creatura tutta nera, il cui corpo era attraversato da segni dorati; il suo volto era nero, quasi bruciato, gli occhi gialli senza pupille brillavano malignamente e i capelli vibravano alti come un fuoco nero; il suo braccio sinistro era avvolto da una lunga catena e sul suo petto era incastonata una gemma bluastra.
“Quali sono i suoi ordini, generale dark Dastan” lo richiamò un suo sottoposto.
“Ci divideremo in vari gruppetti” rispose l’alter ego malvagio del principe di Persia “Dark Sartorius, visto che ci tieni, ti lascio distruggere l’isola del duellante in compagnia dei cavalieri delle tenebre a nostra disposizione. Visir recati con i tuoi due uomini a Sumo. Imperius va a Konoha con i tuoi. Vito va a fare visita ai ragazzini delle carte e manda loro i miei saluti. Mente Nera vai a fare visita al potenziale e distruggi anche quella serpe di Orochimaru”.
“E lei generale?” chiese Dark Sartorius, anche se conosceva la risposta.
“Vado a trovare Kaeleena e il suo nuovo compagno” rispose malignamente il generale “E anche Nick mi farà compagnia. Non muovetevi fino a quando non sentirete la sua energia venire verso di me.
Detto questo, ragazzi, vi auguro una buona caccia. Andiamo” e s’incamminò verso le sue prede.

 

 

 

Nel prossimo capitolo
Una delle armate infernali più numerose si muove e tutti i Sun’s Knights, tornati alle loro case, danno fondo a tutte le loro energie per proteggerle. Ce la faranno?
Anche Sasuke sarà costretto a combattere contro un terribile avversario. Riuscirà l’Uchiha minore a tenergli testa anche senza la sua armatura?
Riuscirà Nick a sconfiggere Dark Dastan e a proteggere i suoi allievi?
Questo e altro al prossimo capitolo.

 

Dark Dastan, il visir e i suo seguaci vengono dal videogioco di Prince of Persia i due troni.

 

Dark Sartorius e i cavalieri delle ombre sono i cattivi della seconda stagione di Yu-gi-oh Gx.

 

Imperius e Vito sono due personaggi della serie televisiva Power Rangers Mystic Force e Mighty Morphin Power Rangers.

 

Mente Nera è il cattivo della serie animata Dragon Flyz.

 

 

NB: il personaggio di Nefertari Fuuma ricomparirà nella seconda stagione di questa storia durante una missione speciale in cui parteciperanno Naruto e Hinata insieme ad altri due personaggi.

 

Poiché il capitolo è più lungo del previsto, salto di nuovo la scenetta finale, ma vi lascio con un quesito: chi mai sarà la donna che ruberà definitivamente il cuore di Nick e Itachi riuscirà a trovare serenità?

 

Detto questo vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana.
PS: Siete grandiosi, il capitolo uno ha superato le 420 visite. Ciao!   

 

 

 

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Capitolo 31
*** la sesta armata (prima parte) ***


31. la sesta armata infernale (prima parte)

Ciao a tutti! Eccomi qui per presentarvi un nuovo e avvincente capitolo, che anticipa una nuova battaglia. Avviso che questo capitolo è meno lungo dei precedenti, ma nel prossimo mi scatenerò in lunghezza e colpi di scena, come se non ce ne fossero già abbastanza.

Angolo dei commenti.

 

Lettore01: La tua curiosità sta per essere sanata e vedrai che botto ne uscirò..
Per quanto riguarda le tue risposte, dico solo: chissà se sarò così prevedibile (eheh).

 

Fria: Vero! Anch’io che l’ho scritta sono crollato a terra dalle risate mentre scrivevo la scena. È questo uno dei segreti per essere scrittori no? Immedesimarsi nella scena stessa. Spero che questo capitolo ti piaccia allo stesso modo.

 

Detto questo, con il solito augurio di nuovi lettori e recensioni, vi auguro buona lettura.

 

 

In un piccolo ristorante di Konoha Nick, in compagnia di Tsunade, Buffy, Jiraya e Alan, stava “tranquillamente” cenando.
“Fai pena ragazzina: non riesci neanche a bere un intero bicchiere di sakè” diceva Tsunade all’altra bionda.
“Di sicuro ho bevuto più di te lumacona e sono ancora sobria a differenza di te” ribatté l’altra.
“A quanto sembra dovrò dartele di santa ragione moscerino” disse la ninja leggendaria “CAMERIE UN ALTRO GIRO”.
“E’ una vergogna!” disse Alan, mentre ingoiava un pezzo di carne.
“Dovrai farci l’abitudine amico” fece Jiraya dopo aver bevuto un sorso dal suo bicchiere “A proposito, ma perché mangi? Gli spiriti non mangiano o sbaglio!”
“Se vogliono, possono” rispose lui “E poi io sono un angelo non uno spirito e ho bisogno di una fonte di sostentamento particolare, ma preferisco mangiare qualcosa per togliermi il sapore di sakè dalla bocca”.
“Andiamo, non dirmi che non lo reggi” fece il ninja leggendario con un sorrisetto.
“La bevuta di oggi mi è bastata per troncare definitivamente con l’alcol e dovresti farlo anche tu: un guerriero come te dovrebbe essere più serio” gli rispose Alan.
“Un goccio ogni tanto non guasta” rispose il ninja “E poi m’ispira per il mio libro”.
“Ho letto romanzi nettamente migliori dei tuoi” rispose Alan.
“Vorrei vedere te a scrivere un libro” lo punzecchiò Jiraya.
“Ne scrissi qualcuno, a suo tempo ed erano molto più seri dei tuoi” disse asciutto.
“Chissà perché non ci credo” disse Jiraya.
“Sei davvero noioso”
“Tu di più!” e i due si guardarono storto.
“Non pensateci e beveteci su!” disse Buffy riempiendo i loro bicchieri “Alla salute” e bevve.
“Non sei stata leale, dovevamo bere insieme” ribatté l’Hokage.
“Se sei lenta, non posso farci niente” poi si rivolse a Nick”Forza ragazzo bevi in nostra compagnia”.

 
Nick era immerso nei suoi pensieri e ripensava a quello che si era detto con Luce quel pomeriggio, ma sentendo la voce dell’amica tornò con i piedi per terra: “Preferisco astenermi grazie. Piuttosto, perché sei tornata qui?”
“Per due motivi: primo farti un po’ di compagnia e darti qualche dritta; secondo perché avevo una beuta in sospeso” disse la ragazza mentre gli riempì il bicchiere “Avanti fai compagnia a queste due belle ragazze e unisciti a noi nella bevuta”.
“Dovresti saperlo che non mi piace bere, soprattutto durante i corsi all’università” ribatté Nick.
“Ma qui sei in un’altra dimensione, no? E poi hai bisogno di rilassarti un po’” disse la ragazza con un sorriso.
“Avanti non fare storia e bevi un bicchierino” lo invitò l’altra bionda.
“Non cambierete mai” disse il ragazzo e, preso il suo bicchiere, diede un sorso e subito dopo cominciò a tossire “Accidenti: è troppo forte”.
“Andiamo, non mi dire che non reggi l’alcol” disse Jiraya.
“Preferisco la birra o il vino rosso” disse Nick “Il sakè non l’ho mai bevuto” e quella era un’ottima scusa per interrompere la cosa sul nascere.
“Tranquillo, ti ci abituerai presto” disse Tsunade con un sorriso birichino “A partire da stasera berrai sempre con noi”.
“Preferisco passare, grazie” disse Nick “E poi non credo che Alan sia d’accordo vero?”
“Devi essere tu a decidere per te stesso” rispose l’angelo custode mentre beveva anche lui un goccio.
“Ho capito” disse il giovane “In questo caso decido di non bere e, con vostro permesso, vi lascio alla vostra serata alcolica” e sparì col teletrasporto.
“EHI!” dissero i due ninja e la cacciatrice.
“Ottima decisione” commentò Alan continuando a sorseggiare il suo sakè.

 

 

“Tu guarda che tipi” disse uno sconsolato Nick mentre camminava per le strade del villaggio “Andiamo a cena e vogliono farmi ubriacare: come se non avessi altri pensieri per la testa.
Meglio andare a mangiare un po’ di ramen, almeno sarò in buona compagnia”.
Mentre andava verso Ichiraku, ricordò ciò che si era detto con Luce, pensando che c’erano ancora molti punti vuoti nella sua memoria.
Fu distolto dai suoi pensieri dalla voce di Hinata che gli corse intorno.
“Buonasera signor Nick” disse la piccola timidamente.
“Buonasera Hinata, dove stai andando?” chiese gentilmente, anche se sapeva già la risposta.
“Ecco… io” ma non riuscì a dire altro.
“Avanti, andiamo insieme” disse Nick “Quand’è che ti deciderai a dirglielo?”
“Non lo so” rispose lei “La verità è che ho paura”.
“No sei semplicemente timida” la corresse Nick “Devi scrollarti di dosso quest’inutile timidezza e mostrare le unghie o perderai l’occasione. Rayearth non ti ha detto di essere più coraggiosa?”
“Si, ma non ci riesco” disse lei.
“Allora ti do una dritta” disse lui “Ricorda ciò che hai provato quando ti sei messa di mezzo e hai affrontato Malfork da sola: che cosa hai provato in quel momento?”
“In quel momento” disse la ragazza, mentre abbassava lo sguardo “ho sentito un forte calore che mi veniva dal cuore, ma non capisco da cosa derivi”.
“Sciocchezze! Lo sai benissimo, ma non riesci farlo tuo” rispose Nick “Cerca di capire come fare e non ci sarà niente che ti potrà fermare” e le mise una mano sulla testa.
“Grazie” disse facendo un dolce sorriso.
“Di niente” disse Nick con un sorriso “Forza andiamo, o non lo troveremo più”.
“Si!” e s’incamminò al suo fianco.

 

 

Nella cabina di Kaeleena la donna e Itachi erano teneramente abbracciati sotto le coperte e si guardavano.
“Quanto vorrei che il tempo si fermasse in eterno e immortalasse questo momento” disse la Sandtimes.
“Lo vorrei anch’io” rispose l’Uchiha maggiore mentre le accarezzava i capelli.
“Hai reso questa notte davvero magica”.
“Sei tu che me lo hai permesso. È il primo momento sereno che vivo dopo tanto tempo”.
“Allora rendiamolo ancora più magico” fece la donna “Che ne dici di un bagno di mezzanotte nella piscina sul ponte?”
“Che magnifica idea” disse Itachi sfiorandole le labbra con un bacio.

 

Pochi minuti dopo i due innamorati erano saliti sul ponte con indosso delle vestaglie nere e, stretti per mano, fissarono la luna di quella notte.
“Che notte magnifica” disse l’Uchiha maggiore.
“Davvero splendida” fece lei.
“Già! Davvero splendida per cacciare” disse una voce roca alle loro spalle.
I due si voltarono di scatto e, sulla cabina del capitano, videro una figura nera che li fissava con sguardo diabolico.
“Da quanto tempo Kaeleena” disse il Dark Prince e saltò davanti a loro “E così lui sarebbe la tua nuova fiamma!”
“Dark Dastan!” disse la donna con un filo di voce.
“Esatto!” disse lui con un ghigno diabolico “Sesto generale infernale Dark Dastan e sono qui per distruggere la tua vita, mia cara”.
La donna cominciò a respirare in maniera agitata e cadde all’indietro, ma Itachi la prese con una mano e la mantenne in piedi.
“Che cavalleria!” fece divertito il demone.
“Non so che legame hai avuto con lei” disse l’Uchiha, guardandolo con lo Sharingan attivo “ma non ti permetterò di torcerle nemmeno un capello” e si frappose tra i due.
“Che cosa divertente!” fece Dark Dastan leccandosi le labbra “vediamo quanto durerai contro di me”.
“Ti sorprenderai amico” disse Itachi e si lanciò all’attacco.
“Ah Ah Ah!” rise il demone e rispose all’attacco.

 

 

Nel frattempo, a Konoha Nick percepì una potente energia negativa proveniente da un punto molto lontano.
“Che succede Signor Nick” chiese Hinata.
“Hinata, chiama gli altri e dì loro di muoversi; io vado avanti” e senza aggiungere altro prese il volo lasciando la piccola Hyuga da sola.
“Che siano loro?” disse la ragazzina.
“Hinata che stai aspettando?” la richiamò il suo spirito.
“Andiamo” e corse verso Ichiraku.

 

 

A poche centinaia di metri dal villaggio un gruppo di demoni si fece e vanti e Imperius una mummia dall’eterno ghigno diabolico e un manto grigio sulle spalle disse al suo gruppo: “Andiamo!”
Sentito l’ordine, i demoni corsero verso le porte del villaggio pronti a raderlo al suolo.

 

 

Nel villaggio di Sumo, Gaara era seduto sul tetto del palazzo del Kazekage e fissava il cielo.
“Stanno arrivando” disse.
Fu raggiunto da Temari e Kankuro pronti a dare battaglia.
“Che vengano, troveranno solo la morte qui” disse Kankuro con un ghigno.
“Eccoli lì” disse il rosso serio.
Dal cielo notturno apparvero tre creature mostruose, pronte a distruggere tutto: uno era un gigante con la pelle bianca e gli occhi gialli; un altro era una donna vestita di viola con abiti simili a quelli di un ninja; l’ultimo era un essere dalle ali di grifone e con un occhio rosso in mezzo alla fronte.
“Deduco che voi siate demoni di Abhadon vero?” disse Gaara.
“Precisamente” disse l’essere con le ali di grifone “Terzo vice della sesta armata infernale Visir Zervan, piacere di conoscerti, loro sono dei miei servi e siamo qui per prenderci le vostre teste”.
“Non sarà così facile come credi” disse Kankuro “Forza fratelli, facciamoli a pezzi. Il gigante è roba mia”.
“La donna è mia” disse Temari.
 “Che gentili” disse il Visir “Mi avete lasciato proprio quello che volevo io. A noi due Gaara Sabaku, Sun’s Knight del demone tasso”.
“Sono a tua disposizione” disse il ragazzo e lo scontro ebbe inizio.

 

 

In un nascondiglio di Orochimaru l’Uchiha minore era seduto su un colle e osservava le stelle.
“Pensi alla tua famiglia?” disse lo spirito della fenice racchiuso nella carta.
“Non sono affari che ti riguardano” disse lui freddo.
“Non puoi nascondermi niente ragazzo, io so cosa pensi” disse tranquillamente lo spirito.
“Sta zitto e lasciami in pace!” disse lui.
“Davvero una bella notte” disse una voce cavernosa.
L’Uchiha minore si volto verso chi aveva parlato e si trovò di fronte Mente Nera: un essere interamente rosso, vestito con un’armatura nera e con una strana escrescenza sulla testa.
“E tu chi saresti?” fece Sasuke senza scomporsi.
“Che ragazzino interessante, sei di fronte a un demone e non ti scomponi minimamente” fece divertito, mentre lo fissava con i suoi occhi gialli “Sono il quinto vice della sesta armata infernale Mente Nera e sono qui per la tua testa Sasuke Uchiha”.
“Se vuoi la mia testa” disse gelido con lo Sharingan attivo “vieni a prenderla”.
“Accetto l’invito” disse il demone e lo scontro ebbe inizio.  

 

 

Nella cittadina in cui abitano la piccola Kinomoto e, i suoi amici, accompagnati da Kero-chan e Yuè, erano seduti nel piccolo parco giochi a vedere le stelle.
“Che foto magnifiche” disse Tomoyo “I nostri amici ninja sono davvero tutti molto carini: credo proprio che farò dei bei costumi anche a loro, ci staranno benissimo”.
“Come mai nella maggior parte delle foto vedo Syrus?” chiese curioso Kero-chan seduto sulla spalla della ragazzina “Non è che ti piace?”
“Ha sempre il musone e mi piacerebbe vederlo sorridere” disse lei con un sorriso “Sono sicura che sia perfetto per alcuni costumi maschili che ho in mente”.
“Perché non li fai indossare al cinesino allora?” chiese il guardiano del sole con un sorrisetto.
“Non sono un modello” rispose secco Shaoran “E poi credo che Syrus sarà contento di avere un po’ di attenzioni”.
“Come ti sei fatto tenero cinesino” rise il finto peluche.
“Adesso ti faccio vedere io” disse il ragazzo rimboccandosi le maniche, ma poi si fermò di botto e alzò gli occhi al cielo.
“Che sta succedendo” fece la piccola Kinomoto che si alzò in piedi e osservò anche lei il cielo.
“Qualcosa non va?” chiese Tomoyo.
“Avverto delle forti energie negative sparpagliarsi in varie direzioni” disse Shaoran preoccupato.
“E una molto forte è diretta verso il villaggio” fece la piccola Kinomoto “Dobbiamo andare immediatamente ad avvisarli”.
“Spiacente piccolini, ma non ve lo permetterò” disse una voce roca e fece la sua comparsa una creatura interamente grigia, simile ad uno scheletro pieno di punte e con un elmetto in testa.
“Un demone di Abhadon” disse Yuè.
“Esatto” disse lui “Mi presento: sono il quarto vice della sesta armata infernale e mi chiamo Vito” e mentre si presentava alzò le braccia al cielo e, senza nessuna grazia, si annusò le ascelle.
“Che tipo disgustoso” fece Kero-chan.
“Evita di parlare Kero-chan e porta Tomoyo al sicuro” ordinò Yuè “E’ un essere molto pericoloso”.
“State scherzando?” disse la piccola mora “Non mi perderei questo scontro per niente al mondo.” ma fu presa immediatamente da Kero-chan e portata via.
“E adesso veniamo a noi” disse Shaoran.
“Sono pronta” fece la piccola Kinomoto.
“Allora piccolini, balliamo” disse Vito e lo scontro ebbe inizio.

 

 

Nell’accademia del duellante quasi tutti gli studenti dormivano beatamente, ma un piccolo gruppetto era ancora sveglio e guardava preoccupato il cielo.
“Questa non ci voleva” fece Jaden “Proprio adesso che abbiamo lasciato il villaggio”.
“E Zane è rimasto lì a fare pratica” disse Syrus.
“Ne stanno venendo alcuni verso di noi e temo di sapere chi siano” disse Chazz stringendo i pugni “Schiacciamoli alla svelta e andiamo ad aiutare i nostri amici”.
“Finalmente cominci a preoccuparti per gli altri” sorrise Aster.
“Sta zitto!” ribatté lui.

 

Dopo pochi secondi, atterrarono un gruppetto di demoni, capitanati da Dark Sartorius: dalle sembianze umane, vestito interamente di bianco e con capelli neri alzati a mo di ali di pipistrello.
“Quanto tempo ragazzi” disse divertito il demone.
“Sartorius!” fece Aster digrignando i denti.
“No Aster, io sono Dark Sartorius, il comandante della sesta armata infernale” disse lui con un sorriso diabolico “Loro li conoscete già, vero?” disse indicandoli.
“Sarà un piacere distruggervi come si deve” disse un uomo alto con il volto coperto da una maschera “E questa volta non vi salverete”.
“Titan!” fece Jaden.
“E di me ti sei dimenticato?” fece un ragazzo con una maschera nera che gli copriva il viso.
“Night Shraud” disse Alexis “Come poteremmo dimenticarci di te?”.
“Che fine ha fatto Zane?” disse una donna con lunghi capelli verdi e un abito rosso molto scollato “Bramo il suo collo”.
“Non ti permetterò di toccare mio fratello nemmeno con un dito Camula” disse il Truesdale minore.
“A questo punto non manca nessuno” disse Dark Sartorius “Che la festa abbia inizio” e lo scontro ebbe inizio.

 

 

Un forte boato colpì Konoha e Imperius e i suoi seguaci attaccarono il villaggio con l’intenzione di distruggerlo.
“Che accidenti sta succedendo” esplose Tsunade che corse fuori dal ristorante.
“Dannazione! Siamo sotto attacco” disse Buffy “I demoni di Abhadon sono qui”.
“Finalmente potrò sgranchirmi un po’” disse Jiraya.
“E’ da qualche secolo che non combatto più, ma direi che è giunto il momento di rimettersi in moto” e, preso un ciondolo che aveva in tasca, l’angelo fece apparire una katana bianca.

 

I Sun’s Knights di Konoha si riunirono davanti al palazzo dell’Hokage e guardarono cosa stava per arrivargli contro.
“Che accidenti succede” gridò Naruto “Proprio ora che volevo mangiare qualcosa”.
“Idiota! Questo non è il momento” gli gridò contro Sakura.
“Vediamo di fare a pezzi questi bastardi” disse Kiba con un ghigno.
“Che seccatura!” disse il giovane Nara “Dov’è il signor Nick quando serve?”
“Il signor Nick ha percepito un’energia negativa ed è volato via” disse la piccola Hyuga.
“Allora è compito nostro fermare questi demoni e salvare il villaggio” fece Neji.
“Facciamoli a pezzi!” gridò Rock Lee.
“Andiamo!” gridò Naruto.
“Si!” gridarono tutti “DUN’S KNIGHTS BATTLE ARMOR GO!” le armature ricoprirono i loro corpi e poi corsero verso il nemico.

 

Un’orda di demoni corse verso un gruppetto di bambini che poco prima stavano giocando, ma furono fermati da un solo fendente della spada di Alan.
“Niente male” fece Jiraya poi si rivolse ai bambini “Svelti piccoli scappate” e loro ubbidirono.
“Sono un po’ arrugginito” disse l’angelo “E’ da quando ero a capo della Soul Society che non affrontavo una simile emergenza”.
“E che sarebbe?” chiese Jiraya.
“Il paradiso in cui hanno sede gli Shinigami” rispose Alan “Adesso direi di occuparci di questi tipi e poi parleremo con calma”.
“Hai ragione” disse il ninja leggendario “Diamo inizio alle danze” e i due si lanciarono contro i demoni.

 

“Che noia!” fece Imperius “Nessuno di questi umani riesce a tenermi testa: cadono come mosche” e lanciò un raggio nero dal suo ventaglio contro i ninja.
In quel momento, apparve un enorme scudo che deviò il colpo verso l’alto e salvò la vita dei ninja.
“Finalmente siete arrivati ragazzini. Cominciavo ad essere annoiato” disse il demone.
“Maledetto!” gli urlò contro Naruto “che diavolo sei mummia rinsecchita”.
“Che sbadato! Secondo vice della sesta armata infernale Imperius, molto lieto” e fece un leggero inchino “Ora, chi di voi vuole morire per primo?”
“Quando avremo finito con te, avrai bisogno di bende nuove amico” disse Kiba facendo schioccare le dita.
“Illusi!” disse una voce femminile e fece la sua comparsa, una creatura nera con la testa a forma di pipistrello “Io Necrolai vi farò compagnia”.
“Nessuno ha chiesto il tuo intervento Necrolai, regina dei vampiri” la ammonì Imperius.
“VAMPIRI!” gridarono i ragazzi con i capelli rizzati.
“Che c’è? Qualche problema?” disse la vampira.
“Sì il fatto che esisti” disse Buffy in compagnia di Tsunade.
“La cacciatrice è qui!” fece la vampira “Sarà un piacere schiacciarti insieme alla tua nuova amica”.
“Le donne combattano con le donne, gli uomini contro gli altri uomini, ma che l’onore rimanga sempre inalterato” disse una voce a doppio tono e comparve un guerriero ricoperto da un’armatura viola e con in mano uno scodo simile alla testa di un lupo.
“Cavolo! E quello chi è!” fece Tenten.
“Io sono Korag il Lupo e sono pronto a schiacciarvi” disse il guerriero.
“Tra tutti i membri dell’armata sei quello più noioso Korag” disse Imperius “Spero che ti distruggano il prima possibile”.
“Lo stesso faccio io” rispose Korag ed estrasse la sua spada dallo scudo.
“Tu sembri forte” fece Zane con un sorriso “Se hai il coraggio, veditela con, me”.
“Volentieri” disse calmo Korag.
“Forza ragazzi, facciamoci valere” disse Naruto ed estrasse la spada di luce dando inizio allo scontro.

 

 

Sul ponte dello yacht Itachi e Dark Dastan continuarono ad attaccarsi a vicenda, intenzionati a chiudere la partita.
Itachi, servendosi dello Sharingan, aveva materializzato la spada del suo Susano’o e attaccava l’avversario senza sosta, che si serviva di un pugnale nero e di una catena appesa al suo braccio.
Kaeleena, invece non riusciva a muoversi e guardava impietrita lo scontro.
Le due lame si scontrarono e i due si guardarono negli occhi.
“Maledetto!” fece Itachi “Che cosa vuoi da Kaeleena!”
“Non è ovvio?” disse il demone con un ghigno diabolico “Voglio farla soffrire oltre ogni limite e poi ucciderla con le sue stesse budella”” e spinse.
“Non te lo lascerò fare” disse l’Uchiha maggiore mentre del sangue stava uscendo dal suo occhio destro “Amaterasu!”.
Le fiamme nere avvolsero la testa del generale infernale e ricoprirono anche il resto del suo corpo. Il demone lanciò un urlo lancinante e si agitò come un folle.
“La fine che ti meriti bastardo!” disse Itachi.
Il Dark Prince, un certo punto smise di agitarsi e gridare e si mise dritto: “Stavo scherzando!” e, sotto lo sguardo allibito dell’Uchiha, le fiamme nere si estinsero completamente lasciando incolume il corpo del demone.
“Com’è possibile?” disse Itachi senza parole.
“Stolto!” disse il demone “Davvero credevi bastasse così poco per distruggermi? Io rappresento la morte per distruzione e non posso essere distrutto per così poco” e scoppiò in un’oscura risata.
“Allora vediamo come reagisci se ti trituro con la mia spada” disse la voce di Kisame alle sue spalle che calò la sua pelle di squalo.
La spada fu fermata con la punta de pugnale e la catena colpì lo spadaccino allo stomaco costringendolo ad arretrare.
“Due contro uno” fece il demone “Divertente!”.
“Ih ih ih ih!” rise lo spadaccino “Sarà davvero uno spasso farti fuori”.
“Lo spasso sarà tutto mio” ricambiò il demone.     
I due ninja attaccarono il demone in coppia, ma i loro attacchi non sortirono alcun effetto e, alla fine, furono disarmati e spinti sul ponte della nave.
Kaeleena corse da Itachi e lo aiutò ad alzarsi, ma l’Uchiha la spinse via dicendole: “Vattene! Non voglio vederti soffrire per me”.
La donna lo guardò con occhi stupiti, ma poi capì cosa le aveva detto e corse verso le cabine.
“Dove credi di andare?” disse il Dark Prince apparsole davanti “Non devi perderti nemmeno un secondo di questo massacro, perché dopo voglio sentire le tue urla” e la colpì con la catena fiondandola contro il muro e facendole perdere i sensi.
“Kaeleena” gridò l’Uchiha e si gettò verso di lei, ma la catena lo prese alla caviglia e lo lanciò contro l’albero maestro.
“Ho detto che deve soffrire fino alla fine e così sarà” ghignò il demone.
“Arte dell’acqua: PROIETTILI MARINI” disse l’Hoshigake dopo aver fatto una serie di sigilli e dal mare, uscirono dei proiettili acquatici che si fiondarono sul demone, ma furono tutti evitati e la catena colpì anche lui gettandolo nella piscina.
“Che scena penosa” fece il demone disgustato “Allora chi ammazzo per primo” e, dopo essersi guardato intorno, scelse la sua vittima.
Il demone si avvicinò all’Uchiha incapace di muoversi e alzò il suo pugnale: “Fa buon viaggio!” e calò.
Il colpo fu fermato all’ultimo momento da una lama che costrinse il demone ad allontanarsi.
“Chi ha osato?” disse il demone mentre atterrò sul ponte, ma quando alzò gli occhi, ghignò divertito “A quanto sembra sei arrivato Nick”.

 

Ebbene sì: Nick era arrivato appena in tempo e aveva salvato Itachi da morte certa.
“E così sei tu il sesto generale infernale” fece il castano stringendo il pugno “Tu il lato oscuro del mio amico Dastan: il Dark Prince”.
“Esatto!” disse Dark Dastan “Ti vedo sorpreso. Forse non ti aspettavi che fossi tra i servitori del sommo Abhadon?”
“Un parassita come te non può fare altro per sopravvivere” disse Nick con tutto il disprezzo che aveva.
“E così sarei un parassita!” disse Dark Dastan socchiudendo un occhio “Sbagliato sono io il corpo dominante e te lo dimostrerò distruggendo te e questo inutile mondo insieme a tutti i sui abitanti”.
“Alla fine è solo questo quello che sai fare, sei disgustoso” disse Nick e gli voltò le spalle guardando Itachi.
“Come osi voltarmi le spalle” ringhiò il demone.
“Un secondo e sono subito da te” rispose il Sun’s Warrior e si chinò sull’Uchiha maggiore “Riesci a muoverti?”
“Le mie gambe non rispondono” disse Itachi digrignando i denti.
“Prendi questo, ti farà stare meglio” e, aperto, il suo porta tutto gli diede una pillola della vita.
“Grazie!” fece lui un momento dopo “Sta molto attento: quell’essere è fortissimo”.
“Lo so!” disse Nick e gli diede altre due pillole della vita “Queste sono per il tuo amico e Kaeleena: dagliele e trovatevi un riparo. Fra non molto questa nave salterà in aria”.
“Ti prego: allontanalo da qui. Non voglio che questo yacht sparisca” disse l’Uchiha.
Nick vide nella mente del’Uchiha, tralasciando i momenti intimi e poi annuì: “Ci proverò, ma non prometto niente. Ah mettiti qualcosa addosso: l’accappatoio non copre le tue parti intime.” poi si voltò verso il suo avversario “Andiamo a combattere da un’altra parte?”
“Un posto vale l’altro” disse il demone “ma voglio essere gentile e lasciare un piccolo regalino d’addio a questi idioti” e appoggiò la mano sul pavimento “Chiamata oscura”.
Una densa nube di fumo nero si alzò e, quando si diradò, apparvero due enormi e terribili creature: una era un enorme grifone con la testa coperta da un elmetto e un collare al collo; l’altra era una figura nera con le sembianze di un diavolo e due occhi tinti di rosso e anche lui aveva un collare al collo.
“Ti presento i miei animaletti: Grifone e Dahaka” disse il demone con un sorriso diabolico.
“Lurido verme” lo attaccò Kaeleena appena ripresasi “Come hai osato asservire i due guardiani della mia famiglia”.
“In guerra tutto è concesso” ribatté Dark Dastan “Morirete per mano delle creature che custodivano la tua casa e poi sarete raggiunti da quei mocciosi che Nick ha reso suoi sottoposti”.
“Ti sbagli” ribatté Nick “I Sun’s Knights non sono sottoposti ma amici e compagni e non ti permetterò far loro del male”.
“Davvero?” fece il demone “Allora perché li hai lasciati al loro destino, in balia dei miei uomini? La verità è che sono pedine sacrificabili”.
“E invece ho piena fiducia in ognuno di loro” fece Nick “Qualcosa mi dice che saranno i tuoi demoni a prenderle di santa ragione: dopo l’allenamento che gli ho impartito, sono diventati molto più forti di un normale demone”.
“E di quell’altro moccioso Uchiha che mi dici?” fece il demone con un ghigno “A lui non hai pensato?”
Nick e Itachi, nel sentire quelle parole, sbiancarono e strinsero i pugni.
“Bastardo!” fece Nick.
“Ah ah ah!” rise il demone “Non m’importa se può combattere o no: lasciarlo vivere è un rischio che non vogliamo correre, per questo morirà come tutti gli altri mocciosi e gli abitanti delle loro terre” e scoppiò in una maligna risata.
“Sei un autentico mostro” ringhiò Nick “Non solo ti vanti di essere chissà chi, ma osi attentare alla vita di persone innocenti. Mi fai schifo”.
“Come ho detto in guerra tutto è permesso” rise il Dark Prince, poi si rivolse alle creature che aveva dietro di se “Adesso, miei animaletti, fate pia… Che cosa?” fece bloccandosi di botto.
Nick si era trasformato in super soleano, ma stava cambiando ancora: i suoi capelli blu si erano rizzati ancora di più, lasciando la fronte completamente libera salvo che per un ciuffo; sulla sua schiena erano spuntate due paia di ali blu e il suo corpo era stato avvolto da un’intensa luce azzurra.
Cosa era successo? Si era trasformato in super soleano di secondo livello e il processo di trasformazione era stato favorito da due elementi fondamentali: in primo luogo l’allenamento cui si era sottoposto insieme con gli altri e poi a modo suo; in secondo luogo a un forte scatto di rabbia, generato dalle parole del demone.

 

Una particolarità di Nick è che non si arrabbia mai, ma quando accade, è meglio non trovarselo contro, perché diventa molto pericoloso, per l’avversario ovviamente.

 

“Che accidenti è successo!” pensò il demone “Come ha fatto ad aumentare la sua energia in questo modo? Secondo quello che abbiamo visto, non aveva raggiunto un simile livello.
Anche se non vorrei farlo, devo ricorrere alla diablomanzia e sperare che non usi l’occhio di Odino o non riuscirò a tenergli testa”.
“Hai paura?” disse Nick freddo “Fai bene ad averne, perché non avrò pietà!”     

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Nick, trasformatosi in super soleano di secondo livello, si scatenerà contro il suo avversario costringendolo ad usare la sua diablomanzia.
Nei vari luoghi, gli scontri continuano e i Sun’s Knights mostrano i risultati dell’allenamento fatto con Nick.
Sullo yacht clessidra Kaeleena, Itachi e Kisame si troveranno in seria difficoltà contro le due creature evocate dal Dark Prince, ma interverrà un guerriero che salverà la situazione.
Questo e altro al prossimo capitolo.

 

 

Angolo dell’autore: Enciclopedia del Fantasy.
Eric(inchino): “Ciao ragazzi, da quanto tempo.
Oggi parliamo della sesta armata infernale.
A detta dell’autore, è una delle più numerose ed eterogenee che ci sia tra le file di Abhadon.
il sesto generale infernale è il Dark Prince, il demone interiore del nostro amico Dastan: è dotato di tutte le capacità del nostro amico a cui si aggiungono anche i poteri della diablomanzia, anche se non si capisce perché sembri restio a mostrarla”.
Dark Dastan (entra nello studio): “Semplice è vergognoso doverla usare. La mia poi ha un piccolo problema”.
Eric (gli si avvicina e gli parla con una mano che copre la bocca): “Zitto! Non devi spoiler are o rischiamo di essere cestinati: abbiamo già ricevuto un paio di richiami per eccessivi spoiler” e mostra una serie di carte.
Dark Dastan: “Non prendermi in giro! Riceveremmo un messaggio e-mail o un richiamo dai programmatori di questo schifo di sito di fan fiction e poi io parlo quanto mi pare”.
Nick (è trasformato): “Non osare offendere il sito di EFP con la tua lurida lingua. Tanto al prossimo capitolo ti disintegro come si deve, ma prima ti forzerò a chiedere perdono in ginocchio a tutti quelli che seguono la fic”.
Dark Dastan (ghigno bastardo): “Voglio proprio vedere come farai!”.
Nick: “Non mi tentare!”
Eric (si frappone tra i due): “Ragazzi basta. Calmatevi e tornate nei vostri camerini è quasi ora di cena e non voglio sentire scuse. Forza, via di qui!”
Nick (fissa il Dark Prince glaciale): “Ci rivedremo presto!” e va via.
Dark Dastan: “Non vedo l’ora!” e anche lui va via.

 

Eric (sospiro): “Uff! Meno male che non è successo niente. Beh ragazzi, direi che per oggi abbiamo finito. Speriamo di rivederci presto”.
Itachi (entra prima che Eric faccia il saluto): “Ehi Eric! Hai per caso visto Kaeleena? Non la trovo da nessuna parte e nessuno mi risponde”.
Eric lo guarda col tic nervoso.
Itachi: “Che c’è?”
Eric: “Quelli a cui lo hai chiesto erano donne” l’Uchiha annuisce “Allora è naturale che nessuna te lo sia riuscito a dire. Se non fosse per l’accappatoio saresti completamente nudo e guarda che la bestia là sotto è visibile”.
Itachi (si guarda in basso e poi guarda Eric): “Ecco la “sfortuna” di essere un Uchiha, non puoi mai indossare roba troppo aderente”.
Eric (capelli completamente rizzati): “CHEEEEEEEEEEE!”
Itachi: “Ci vediamo al prossimo capitolo”.
Un gruppo di ragazze che passano di lì lo vedono e svengono.

 

Eric (rimasto solo): “Hai capito Kaeleena, si è trovata un maschio coi fiocchi. Mi sento minorato.
Va bene! Ragazzi è stato un piacere. Alla prossima. Ciao!”

 

 

 

Per le lettrici: ci siete ancora o siete svenute anche voi?

Comunque tranquilli il prossimo capitolo sarà bello lungo e potrete leggere le peripezie di Itachi che combatte con solo la vestaglia da notte addosso.
Ovviamente io adoro questo sito, quindi farò in modo che Dark Dastan la paghi molto cara.
Detto questo, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo.

la Suol society è un omaggio all'anime di Bleach. Gli appassionati sappiano che anche i personaggi di quest'anime faranno parte del gruppo.      

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Capitolo 32
*** la sesta armata (seconda parte) ***


32. la sesta armata (seconda parte)

Ciao a tutti quanti e ben ritrovati per un nuovo capitolo di questa bellissima storia.
Come promesso, questo capitolo è pieno di azione e di qualche piccola rivelazione ed è bello lungo quindi mettetevi comodi e magari sgranocchiate un po’ di pop corn.
Angolo dei commenti.

 

Lettore01: Il capitolo precedente era lungo solo otto pagine, mentre questo arriva a tredici e non ho nemmeno finito di descrivere tutti gli scontri.
Qui il Dark Prince mostra un po’ della sua bastardaggine, ma dovrai aspettare il prossimo per vederla completamente, così come lo scontro di Sasuke e di altri Sun’s Knights. Goditi il capitolo.

 

Fria: Se il precedente ti è piaciuto, questo ti farà venire il batticuore, specialmente quando leggerai di Itachi e Zane. Buona lettura.

 

Detto questo e sperando sempre in più lettori e recensioni, vi auguro buona lettura.

 

 

 

 

Dopo l’iniziale stupore, il Dark Prince recuperò l’autocontrollo e puntò Nick: “ Pensi davvero di spaventarmi? Illuso: ti distruggerò immediatamente.
Dahaka, Grifone attaccate!”
Le due creature obbedirono e si lanciarono all’attacco verso i quattro.
“Muro delle sabbie del Tempo” gridò Kaeleena e una barriera fatta di sabbia apparve e respinse la carica delle due creature “Nick, sconfiggi Dark Dastan anche da parte mia. Non avere pietà!”
“Hai la mia parola!” fece Nick.
“Non crederai mica di poter fermare i miei servi con questo misero muro” ghignò il Dark Prince e, alzata la sua catena, la calò verso il muro perforandolo e dirigendola verso la donna.
“Non ci provare nemmeno!” tuonò l’Uchiha maggiore e attivò Susano’o che difese la donna.
“Mio eroe” lo schernì il Dark Prince “Vediamo come te la caverai contro di loro. Uccidete quei tre, ma Nick e mio!” e si lanciò verso il Sun’s Warrior spingendolo fuori bordo.
“Adesso ci divertiamo!” ghignò Kisame riprendendo la sua Samehada “Fatevi sotto bestiole”.
“Distruggete i collari” disse Kaeleena “Solo così si libereranno dal controllo di Dark Dastan!”
“D’accordo!” dissero i due ninja e si lanciarono all’attacco.

 

 

Lasciando la scia sull’acqua, i due contendenti continuavano a combattere sulla superficie dell’oceano vibrando fendenti e colpi a mani nude.
Il Dark Prince alzò la sua catena e la diresse verso Nick, sfiorandogli la spalla e ferendolo, ma il Sun’s Warrior ignorò il dolore e calò la sua spada verso l’avversario, tagliando in due l’oceano, ma non riuscì a colpire l’avversario.
“Niente male!” fece Dark Dastan mentre atterrò sulla superficie marina “Il tuo potere distruttivo è davvero notevole. Io e te non siamo poi tanto diversi”.
“Non prendermi in giro” disse Nick mentre si mise in posizione “Tu ed io non abbiamo niente in comune”.
“Sì invece!” ribatté il demone “Entrambi combattiamo per soddisfare la nostra sete di potere; entrambi ci circondiamo di pedine che possiamo manovrare a nostro piacimento e sacrificarle quando vogliamo; entrambi pensiamo solo a noi stessi”.
“Ti sbagli: io non abbandono gli amici!” disse freddo Nick.
“E allora perché te ne sei andato dal villaggio di Konoha senza avvisare gli altri e prenderti il tuo angelo custode? Perché non ti sei fermato ad aiutare i tuoi compagni?
Tu dici di fidarti di loro e delle loro capacità; in realtà non te ne importa niente di loro: pensi solo a te stesso e al tuo egocentrico desiderio di onnipotenza. Quei mocciosi sono solo giocattoli che, quando non servono più, si buttano come immondizia” disse il Dark Prince “Se fossero davvero tuoi amici, saresti rimasto ad aiutarli, avresti preso i miei servi e, completamente da solo, li avresti disintegrati e invece li hai abbandonati al loro destino. Che grande capo che sei!”
Il Sun’s Warrior strinse maggiormente le mani sull’elsa: “Ti ripeto che ti sbagli! Se fossi davvero come te li avrei lanciati allo sbaraglio senza dare loro una guida, ma non è così: ognuno di quei ragazzi ne ha una; io mi sono solo limitato ad indicargliela, il resto dipende da loro”.
“Balle!” fece il Dark Prince “Stai solo cercando di giustificarti, niente di più. Non vuoi ammettere che ormai sono finiti. Molto presto morirete tutti e tu sarai l’ultimo a cadere: così vedrai che ho ragione”.
“Non ti facevo così chiacchierone” disse Nick “Sei solo bravo a parlare tutto qui: persino un bambino potrebbe batterti”.
“Dovrei essere io a dirlo” fece il demone alzando il pugnale “A questo punto ti distruggerò molto lentamente. Ottieni il potere SPODESTATORE”.
Una nube nera avvolse il demone mentre Nick si tenne pronto.
Quando si diradò il Dark Prince, apparve nella sua vera forma: un paio di ali di pipistrello uscivano dalle sue spalle, la pelle nera era ricoperta di tatuaggi gialli in continuo movimento e un paio di corna a corona coprivano il suo capo, il suo pugnale era diventato una spada ricurva con la punta bianca e la catena si era legata al suo polso sinistro cadendo in tutta la sua lunghezza.
“Che bella diablomanzia” fece Nick.
“Non è solo bella, ma anche pericolosa” disse il demone con un ghigno “Io stesso preferisco non usarla: mi da qualche piccolo problema. Tuttavia non mi hai dato scelta” e alzò l’indice sinistro dove si formò una piccola sfera nera “Darkos!”
Un’onda nera d’incredibile potenza fu lanciata verso il Sun’s Warrior che fu rapido a scansarla, ma così facendo il colpo andò verso una piccola isoletta distruggendola completamente con un fungo atomico.
“Che potenza!” fece Nick, mentre si coprì con le ali per ripararsi dall’onda d’urto “Meno male che era deserta”.
“Non hai ancora visto niente” disse il Dark Prince e si lanciò all’attacco.

 

 

 

Nell’accademia del duellante lo scontro tra i Sun’s Knights e i demoni della sesta armata infernale continuava senza esclusione di colpi.
I vari combattimenti erano questi: Jaden contro Dark Sartorius nei pressi del dormitorio rosso; Syrus contro Camula all’ingresso dell’accademia; Alexis contro Titan vicino alla foresta; Aster, Jessie, Chazz e Hassleberry contro Night Shraud vicino al vulcano.

 

Syrus fu colpito e schiantato contro le pietre dell’ingresso e ne uscì con qualche piccola ammaccatura.
“Maledetta!” fece il Truesdale minore digrignando i denti.
“A quanto sembra hai imparato a tirare fuori gli artigli Syrus, me ne compiaccio” disse la vampira mentre si avvicinò a passo lento “Però ne hai ancora di strada da fare per uscire dal guscio”.
“Sta zitta!” fece il ragazzo mentre si alzò in piedi “Una come te non dovrebbe nemmeno parlare”.
“Che gentilezza” disse lei alzando la mano e creando una sfera nera “Eccoti il biglietto da visita dei demoni al servizio del sommo Abhadon, la sfera nera nota con il nome di Darkos” e la lanciò verso di lui.
Syrus si difese con lo scudo, ma fu spinto all’indietro e andò a schiantarsi contro il vetro d’ingresso ferendosi alle spalle.
“Quell’armatura è davvero fastidiosa, non fa altro che prolungare la tua agonia” disse Camula apparsa davanti al ragazzo e presolo per il collo leccò la sua guancia “Che buon sapore che ha la tua pelle. Sono sicura che il tuo sangue sarà squisito”.
In tutta risposta, il ragazzo le sputò in faccia.
“In questo modo mi stimoli ancora di più orsacchiotto” disse lei mentre si leccò la faccia “Berrò il tuo sangue fino all’ultima goccia e poi mi divertirò con il tuo corpo senza vita come una marionetta senza fili” e avvicinò i denti aguzzi al collo del ragazzo.
“Puoi scordatelo” ringhiò Syrus e avvolse il suo corpo di energia elettrica folgorando la vampira e spingendola all’indietro.
“Piccola peste!” fece Camula alzatasi di scatto “Non è educato colpire una signora”.
“E tu saresti una signora?” disse Syrus sarcastico “Non farmi ridere” e divenne un guerriero selvaggio.
“Carino!” fece la vampira leccandosi le labbra “Sarà divertente pren…” ma non riuscì a terminare la frase, perché qualcosa la travolse, schiantandola verso il muro opposto.

 

“Syrus!” gridò Alexis “Stai bene?”
“Alexis!” sorrise il ragazzo “Si sto bene, non ti preoccupare! Che fine ha fatto il tuo avversario?”
“Non lo so! È volato da questa parte e non l’ho più visto” disse la ragazza avvicinandosi a lui per vedere le sue condizioni.

 

Da muro opposto Titan e Camula si azarono in piedi con qualche graffio.
“Ma come!” fece Titan “Non ti sei ancora sbarazzata di quel moccioso Camula? Eppure non dovrebbe essere un problema per te”.
“Lo avrei fatto se non fosse stato per un energumeno che mi si è schiantato addosso come un sacco di patate” lo puntò la vampira.
“Non incolpare me per la tua incapacità” la riprese l’uomo mascherato.
“Sta zitto!” fece la vampira.

 

“A quanto sembra non vanno molto d’accordo” disse Alexis mentre fece apparire le sue ali di drago.
“Dovrebbero fare terapia di gruppo: così risolverebbero i loro problemi” disse il ragazzo.
“Non siete spiritosi” disse Camula facendo apparire un paio di ali nere dietro la sua schiena.
“Pagherete per la vostra insolenza!” disse Titan seguendola a ruota.
“Forza Syrus, facciamo vedere a questi due cosa significa fare lavoro di squadra” disse la ragazza.
“Ci sto” disse lui.

 

I due Sun’s Knights attaccarono insieme i due demoni che fecero altrettanto, generando delle potenti onde d’urto e danneggiando l’ingresso dell’accademia.
Camula vibrò un potente colpo verso Syrus ma Alexis si frappose tra i due e, bloccato il colpo, rispose con un calcio rovesciato in piena faccia.
Nel frattempo Syrus bloccò un attacco di Titan che mirava ad Alexis e lo colpì allo stomaco con un potente pugno avvolto di energia elettrica.
I due demoni attraversarono il muro e finirono nella foresta senza riuscire a fermarsi.
“Chi pagherà i danni che abbiamo fatto?” chiese Syrus.
“Tranquillo: ci penserà Chazz a risolvere la cosa” rispose lei.
“Lo stiamo sfruttando troppo!” fece il Truesdale minore.
“Dici?” chiese la ragazza.

 

“Come avete osato” gridarono insieme i due demoni alzando la mano verso i due ragazzi, ma non ebbero il tempo di caricare il colpo che se li trovarono davanti e furono colpiti da un calcio volante perfettamente sincronizzato.
Syrus e Alexis non si fermarono e, dopo aver compiuto una doppia giravolta, li colpirono alla spalla con un calcio in rovesciata e poi con un pugno al petto.
“Maledetti!” tuonò Camula e sollevando le ali evocò una miriade di pipistrelli “Stormo Oscuro”.
“Morite: Raggi Ottici” e Titan lanciò loro un raggio che partiva dagli occhi.
“Insieme” fecero i due ragazzi lanciandosi all’attacco “TUONO FURENTE DEL DRAGO DEI MARI” e combinarono i loro attacchi generando un drago d’acqua avvolto da una scarica elettrica che si scontrò con i due attacchi avversari, surclassandoli e investendo i due demoni.
“AAAAARRGGHH!” gridarono i due e sparirono senza lasciare traccia.
“Evviva! Abbiamo vinto!”dissero i due e Alexis strinse a se il Truesdale minore.
“Alexis che fai?” disse Syrus mentre diventava completamente rosso.
“Ti stringo come un orsacchiotto” rispose lei “Non so perché, ma sei davvero tenero”.
“Davvero?” fece lui completamente rosso.
“Sì, sembri proprio un orsacchiotto di pezza che vuole solo essere abbracciato” rispose lei senza lasciarlo.
“Alexis!” fece lui, anche se avrebbe voluto continuare a restare in quel modo “Non abbiamo ancora finito”.
“Vero!” disse la ragazza lasciandolo a malincuore “però è strano, non mi sei mai sembrato così “tenero”!”
“Vuole forse dire che ho fatto colpo su di te?” chiese il ragazzo speranzoso.
“No! Direi che m’ispiri solo tenerezza” rispose lei.
“Cheee!” fece lui e si rannicchiò depresso “Allora non ti piaccio!”
“Chissà, forse è il tuo potere speciale: potremmo chiamarlo “orsacchiotto”!” disse la ragazza pensierosa.
“Se per te va bene, allora lo è anche per me” rispose lui e si alzò “Forza, andiamo ad aiutare gli altri”.
“Giusto!” disse lei e corsero verso il vulcano.

 

 

“Coda del T-rex” e Hassleberry si lanciò all’attacco contro Night Shraud che parò il colpo a mani nude.
“Grazie! Stavo cercando questo pezzo per completare il modellino che sto costruendo” fece sarcastico il cavaliere mascherato.
“Fai meno lo spiritoso” gridò Aster alla sua destra.
“Se ne hai bisogno, te lo do volentieri” disse Night Shraud e gli lanciò contro il guerriero dinosauro.
Aster prese al volo l’amico e quella distrazione gli costò cara: perché l’avversario si teletrasportò dietro di lui e gli lanciò un Darkos a distanza ravvicinata.
“Vai tartaruga Smeraldo” gridò Jessie e usò uno dei suoi spiriti per proteggere i due amici.
“Mio eroe!” esclamò Night Shraud “Non so se baciarti i piedi o staccarti la testa”.
“Ti concedo la prima possibilità” fece Chazz apparsogli davanti “ma prima assaggia questo: MORSA D’OMBRA” e ampliò la sua ombra fino a formare un’enorme bocca, ma il cavaliere demoniaco lo evitò con un salto e corse verso la cima del vulcano.
“Non ci scappi” disse Hassleberry e, trasformatosi in un velociraptor umanoide, corse al suo inseguimento.
“Addosso!” disse Aster seguito dagli altri due.

 

Night Shraud arrivò sulla cima del vulcano e si fermò ad aspettare le sue vittime.
“Ce ne avete messo di tempo” disse quando arrivarono “Per punizione sarete colpiti da questo mio nuovo amico” fece una serie di sigilli con le mani e poi “TECNICA DEL DRAGO DI’ LAVA”.
Dal cratere fumante del vulcano si formò un enorme drago fatto di lava incandescente che si lanciò verso il fianco del vulcano.
“Oh no!” fece Aster “Dobbiamo fermarlo o colpirà l’accademia”.
“Ci penso io” disse Hassleberry facendo una serie di sigilli “PARAMENTO TERRESTRE” e un’enorme scogliera apparve dal nulla e bloccò l’avanzata della lava.
“Adesso entro in scena io” fece Jessie “arte dell’acqua: SOFFIO DEL DRAGO MARINO” e lanciò dalla bocca un potente getto d’acqua che raffreddò e solidificò istantaneamente la lava.

 

“Che bravi” fece il cavaliere oscuro alzando tanto di cappello.
“Risparmia i complimenti per dopo” gli disse Aster alle spalle.
“E augurati di essere ancora tutto intero” disse Chazz davanti a lui.
“Come dice il detto: se non puoi batterli, unisciti a loro” fece il demone spostandosi dalla loro traiettoria e i due si colpirono in pieno volto con un doppio pugno spacca molari.

“Ho fatto bingo!” sorrise Night Shraud.
“Non ancora” disse Jessie mettendo le mani in un gesto tipico di un biondino di nostra conoscenza “TECNICA SUPERIORE DELLA MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO” e un’infinità di Jessie si lanciarono contro il demone.
“Credo che avrò bisogno di prendere un paio di occhiali” scherzò Night Shraud e fatte spuntare un paio di ali nere, si lanciò a gran velocità verso le copie del ragazzo.
“Ti sono mancato” disse Hassleberry apparsogli davanti con le sembianze di uno pterodattilo.
“Sì, per il pranzo” fece il demone dalla battuta pronta.
“Eccoti il conto!” fece il dinosauro “URLO SONICO” e lanciò un potente attacco sonoro che investì in pieno il demone “Jessie adesso”.
“Sono pronto” dissero tutte le copie armate di un rasengan per mano.
“Non così in fretta” fece l’altro con in mano delle sfere di fuoco nero “Attacco del fuoco oscuro inf… CHE COSA!” fece poi.
“Tecnica del controllo dell’ombra riuscito” fece trionfante Chazz.
“Maledizione” fece Night Shraud “Fregato da un moccioso”.
“Il lavoro di squadra è sempre la cosa migliore” disse Aster apparsogli al lato e con in mano un rasengan color sangue.
“INSIEME” gridarono i tre Sun’s Knights “RASENGAN GEMMA DEL DINOSAURO ROSSO SANGUE” Jessie e Aster lanciarono i loro attacchi e Hassleberry, che non sapeva ancora usare quella tecnica, usò un raggio arancio.
“AARRRGGGH!” Night Shraud fu investito in pieno e spinto dentro il fiume di lava e non riuscì ad attivare una barriera a causa di Chazz che gli tagliò l’ombra facendogli perdere i sensi. Alla fine la sua energia sparì, segnando la sua sconfitta.
“VITTORIA!” gridarono i quattro.
“Questo si che si chiama lavoro di squadra” fece Hassleberry.
“Niente male” commentò Chazz “Io, però, sono stato il migliore”.
“Sì e domani è Pasqua” gli risposero i tre in coro.
“Tsk!” fece il moro.
“Avanti ragazzi, andiamo ad aiutare gli altri” disse Jessie.
“Manca solo Dark Sartorius” disse Aster dopo un momento “Andiamo ad aiutare Jaden”.
“Sì!” risposero gli altri e corsero in supporto dell’amico.

 

 

Sul ponte che conduceva al dormitorio rosso, era in corso la battaglia tra il giovane Yuki e il demone bianco che aveva tirato fuori delle enormi ali nere striate.
“E quelle da dove escono” chiese il ragazzo curioso.
“Questo è un piccolo regalo che il sommo Abhadon ha fatto ai vice delle varie armate” spiegò il demone con il suo orrendo sorriso “Quando le tiriamo fuori i nostri poteri, raddoppiano e abbiamo la possibilità di usare attacchi più potenti, come questo” e alzò entrambe le mani verso il ragazzo “DARKOS REALE BIANCO” e lanciò un enorme raggio bianco.
“Barriera dell’eroe attivazione” fece Jaden prendendo la carta in mano e restituì l’attacco al mittente.
“Non credere di avermi battuto” gridò Dark Sartorius e respinse l’attacco che finì in mare, ma poi rimase a bocca aperta.
Intorno a lui erano apparsi i mostri del deck del ragazzo ed erano pronti ad attaccarlo.
“Ma quando?” fece esterrefatto.
“Nel momento in cui ti sei concentrato sul tuo attacco” rispose il ragazzo con un sorriso “Attivazione carte trappola “Ragazzo miracoloso” e “Esplosione elementare” vediamo come reagisci” e attivò la sua particolare combo.
Il demone fu investito in pieno e precipitò malconcio in mare.
“Non credere di sfuggirmi” fece il ragazzo inseguendolo.

 

Quando Jaden s’immerse, vide che il demone aveva preparato una controffensiva con i fiocchi: sul fondo erano depositati una miriade di Darkos pronti a essere lanciati, inoltre era apparsa la creatura Energia Arcana Extra Sovrano delle Luce e il demone era tranquillamente seduto sulla sua testa.
“Quando accidenti ha fatto tutto questo” pensò il ragazzo, poi capì “Certo! Ha separato il suo colpo gigante quando è caduto in mare e poi ha aspettato il momento buono. Ci sono cascato come un allocco.
Dark Sartorius alzò la mano e le sfere luminose si lanciarono verso il ragazzo e si aggiunse l’attacco della creatura del demone.
Jaden, per difendersi prese la lancia di Luce e lanciò un attacco luminoso.
Ci fu un’enorme esplosione che sconvolse l’intera isola, svegliando tutti gli studenti.

 

Jaden emerse dall’acqua con una spalla lussata e diversi graffi e Dark Sartorius lo seguì a ruota con diversi tagli sul viso e un’ala bucata.
“Niente male!” fece il demone soddisfatto “Sei migliorato Jaden! Tuttavia la tua ora è segnata: distruggerò te e quest’isola in pochi secondi” e, alzate le mani, creò un vortice grigio che cominciò ad ampliarsi e a esercitare una grande forza di gravità “Devi sapere che questo vortice è un misto di un buco bianco e di un buco nero,. Quando avrà raggiunto le dimensioni di un paio di chilometri, risucchierà tutta la regione e poi la espellerà completamente distrutta. Facendo un calcolo, hai solo cinque minuti per poterla fermare, ma io non ci conterei, visto che non arriverai ai prossimi due” e si lanciò contro il ragazzo.
“Sei sleale!” gridò il ragazzo lanciandosi all’attacco.
I due si scambiarono una rapida serie di colpi ma Jaden non riuscì a prevalere: a questo punto si trasformò in Super Jaden.
“Non cambierai niente” gli gridò contro il demone.
“Non ci contare” disse il ragazzo illuminando la sua arma “GOKURIUHA!” e lanciò l’attacco.
“Non credere che lo lascerò passare” urlò il demone e lanciò un altro Darkos enorme che annullò il colpo “Sei un illuso!”
“Sei tu l’illuso” gridò Jaden mentre si lanciò verso il demone con il rasengan nella mano libera.
“Muori!” gridò il demone lanciandogli contro una miriade di colpi bianchi.
Il ragazzo mise avanti la lancia di Luce squarciando tutti gli attacchi e giunse davanti a lui “Questo è per tutte le persone cui hai cercato di rovinare la vita” e lo colpì con la tecnica vorticante “RASENGAN!”
“AAAAARRRRRGGHHH!” e Dark Sartorius fu lanciato verso il suo stesso vortice, finendone risucchiato.
“JADEN!” gridarono i suoi amici appena arrivati.
“Ragazzi datemi una mano” disse il castano “Dobbiamo fermare il vortice o l’accademia sarà distrutta”.
“Attacchiamo insieme” gridò Jessie, per sovrastare la corrente che si era creata.
“Sì!” dissero tutti e, concentrate le loro energie le lanciarono sottoforma di raggio energetico che si scontrò con il vortice distruggendolo completamente.

 
I giovani duellanti si scesero a terra ansimanti.
“Ce l’abbiamo fatta!” disse Jaden “L’accademia è salva, ma siamo a corto di energie e non possiamo aiutare i nostri amici”.
“Non se ci sono queste” disse Alexis tirando fuori un sacchetto pieno di pillole della vita “Me le ha date il signor Nick prima di lasciare il villaggio”.
“Sei grande Alexis” fece Jessie “Forza, prendiamone una e andiamo ad aiutare i nostri amici”.

 

 

A Konoha la battaglia continuava senza interruzione di colpi: Alan e Jiraya tenevano a bada i demoni più deboli e un enorme drago apparso dal nulla nei pressi del parco; Naruto, Hinata, Rock Lee e Shikamaru stavano affrontando Imperius; Zane era alle prese con Korag; tutti gli altri aiutavano Buffy e Tsunade contro Necrolai.

 

“Non sapete fare di meglio mocciosi!” disse la vampira.
“Vediamo se questo ti piace” disse Tenten tirando fuori i suoi rotoli “DRAGHI DI’ CARTA DELL’AMAZZONE GEMELLA” e lanciò una miriade di spade e pugnali normalmente brandite da un’amazzone.
La vampira aprì le sue ali e deviò la loro traiettoria senza troppi problemi, ma era solo un diversivo: infatti, si trovò i piedi bloccati dall’edera rampicante.
“E questa da dove sbuca!” fece Necrolai cercando di mantenersi in equilibrio.
“E’ un mio piccolo omaggio floreale” disse Ino “EDERA D’AGLIO”.
“CHE COSA!” disse la vampira mentre si ritrovò coperta da una grande quantità d’aglio.
“Ottimo colpo Ino” fece Buffy “L’aglio è il punto debole dei vampiri, ma con lei non basta”.
“Provvediamo noi” dissero Kiba e Shino “ZANNE DELLO SCARABEO LUPO” e combinarono le loro abilità creando un vortice fatto d’insetti che investì Necrolai.
“Tocca a me!” disse Neji con Byakugan attivo “STILE HYUGA DELLE 128 CHIUSURE STELLARI”.
“UNITO A PUGNO DELL’ANGELO ESPLOSIVO” gridò Sakura e i due colpi colpirono in perfetta sincronia Necrolai, danneggiandola in modo serio.
“Choji sei pronto?” gli disse Tsunade.
“Quando volete”, disse il giovane Akimichi chiuso a palla.
“Vediamo di fare gol” disse Buffy sollevando il piede destro.
“Questo è da parte nostra” disse Tsunade alzando la gamba sinistra.
Le due donne colpirono Choji come se fosse un pallone da calcio che si diresse verso la vampira “SUPER PROIETTILE ENERGETTICO TRAVOLGENTE” gridò l’Akimichi investendo la vampira che fu travolta e spazzata via.
“E una è andata, avanti il prossimo” disse la Summers.
“Il prossimo lo stendo tutto da sola” si vantò l’Hokage.
“Con la lentezza che ti ritrovi, arriverai a battaglia conclusa” fece Buffy.
“Questo lo vedremo” e le due bionde corsero via verso il prossimo scontro.
“Ma quelle due sono instancabili!” fece Kiba col tic nervoso.
“E’ solo sana rivalità” fece Tenten estasiata “Quanto vorrei avere una rivale che mi stimoli a tanto” {il gene di Gay l’ha contagiata}.
“Ci mancava solo questo” esclamò sconsolato Neji “Avanti seguiamole” e si avviò seguito dagli altri.

 

 

Intanto Jiraya e Alan erano davanti a un enorme drago apparso dal nulla: si reggeva a due zampe ed era verde e ambra.
“Wow!” fece il ninja leggendario “Non avrei mai immaginato di poterne vedere uno”.
“Sai che Nick può richiamarli?” fece Alan “In qualunque caso io ne ho già incontrato qualcuno”.
“CHE COSA!” gridò Jiraya a bocca aperta “Si può sapere da dove venite voi due?”
“Da un mondo speciale!” rispose Alan “Allora, vogliamo abbatterlo? Ho sentito dire che la carne di drago ha proprietà incredibili”.
“Davvero?” fece Jiraya tornando serio “Allora che aspettiamo?”
Il drago, dopo aver abbassato la testa, vide i due e li attaccò.
“Dobbiamo puntare agli occhi: è il suo punto debole” gridò l’angelo.
“Lascia fare a me!” disse il Sannin mordendosi il dito “Gamabunta sarà felice come una Pasqua. TECNICA DEL RICHIAMO” .
Apparve una grande nuvola di fumo e poi fece la sua comparsa un gigantesco rospo color arancio, vestito con una casacca nera, una spada ninja e con una grande pipa in bocca.

“Wow!” fece Alan “Ora capisco perché t chiamano l’eremita del rospo”.
“JIRAYA, PERCHE’ MI’ HAI CHIAMATO IN MEZZO AL VILLAGGIO?” disse il rospo con un potente vocione.
“Guarda un po’ chi c’è lì!” disse Jiraya, indicandogli il drago a pochi metri da lui.
“MA QUELLO E’ UN DRAGO!” fece il rospo con un ghigno “FINALMENTE HO LA POSSIBILITA’ DI’ FARNE A FETTE UNO.
QUEI LUCERTOLONI TROPPO CRESCIUTI SI CREDONO CHISSA’ CHI!
SARA’ UN VERO PIACERE DARTI UNA MANO” ed estrasse la sua spada.
Il drago, quasi provocato dall’affermazione di Gamabunta, spalancò le fauci e sputò fuoco, ma il rospo fece un grande salto, salvandosi dall’arrostimento.
Il drago non si fermò e sputò un’altra fiammata contro di lui.
“Avanti amico prepara l’olio” urlò il Sannin mentre faceva una serie di sigilli.
“DETTO FATTO” rispose il rospo si riempì la bocca di olio.
“Drago alla griglia in arrivo!” fece Jiraya al suo nuovo amico “ARTE DEL FUOCO: FIATO INCENDIARIO DEL ROSPO” e, sputò una potente fiammata che, unitasi con l’olio, esplose in un’onda travolgente.
Il drago intensificò il suo alito infuocato e le due fiammate si scontrarono per diversi secondi.
“Adesso tocca a me!” fece Alan e saltò verso le fiamme.
“ALAN” gridò Jiraya.

 

Mentre scendeva verso l’inferno di fiamme, Alan avvicinò la mano libera alla lama della sua katana: “E’ passato molto tempo dall’ultima volta che abbiamo combattuto insieme amico mio. Torniamo ai vecchi tempi. Illumina l’intero creato di pura luce HIKARU NO TSUME” {traduzione: Artiglio di Luce}.
La lama s’illuminò di un’intensa luce bianca e si allungò di alcuni metri, estinguendo le fiamme.
“Che diavolo è quella luce” fece Jiraya stupito.
La lama fu calata sul drago e lo tranciò in due parti perfette in un secondo, dichiarando la fine dello scontro.
Abbattuto l’enorme drago, l’angelo fece apparire tre paia di ali e scese a terra, seguito dal rospo e dal suo cavaliere.
Jiraya, ancora senza parole, scese da Gamabunta e osservò Alan a bocca aperta.
“Allora sei davvero un angelo!” fece il Sannin.
“COSA!” fece il rospo stupito “QUELLO SAREBBE UN ANGELO?”
“Devo correggerti amico mio, io sono uno Shinigami promosso alla guardia del re degli spiriti e sono il quarto in potenza” disse Alan “In teoria, io sono un arcangelo” e ritirò le sue ali.
“Cavolo!” fecero il Sannin e il rospo.
 “Se vuoi chiedermi qualcosa, fallo dopo, adesso abbiamo da lavorare”.
Jiraya risvegliatosi dal torpore annuì e, dopo che Gamabunta si fu ritirato, i due corsero verso gli altri scontri.

 

 

Intanto, alla porta est del villaggio, Zane era impegnato contro Korag che si era rivelato un avversario davvero molto forte e la cosa rese felice il Truesdale maggiore.
“Ti vedo soddisfatto, Zane Truesdale!” commentò Korag.
“E’ così!” fece Zane leggermente ansimante “Sono scontri come questo che mi permettono di dare il meglio di me”.
“Hai il fiatone e parli di dare il meglio di te?” fece il guerriero viola “A me sembri già battuto!”
“Non è niente” disse “Sono uno che si riprende in fretta”.
“Non ho mai visto un ragazzo più cocciuto di te” fece Korag “E’ un peccato che ti debba distruggere” e alzò lo scudo verso il ragazzo “ATTACCO DEL LUPO” e una pioggia di energia viola a forma di lupi si lanciò all’attacco.
“Non ci contare. TRIPLA FIAMMATA TONANTE” e alzata la sua spada fece esplodere un’onda di energia elettrica che prese forma di drago.
I due attacchi vennero a contatto e si scontrarono senza che nessuno dei due prevalesse sull’altro.
“Adesso” pensò Zane “Ama… “ ma in quel momento una fitta al cuore gli provocò un forte dolore che gli fece perdere la concentrazione e l’attacco dell’avversario lo investì in pieno.
“E’ finita!” disse Korag e si voltò, ma sentì un rumore alle sue spalle.
“Dove credi di andare!” disse il Truesdale maggiore mentre, ansimante si rimise in piedi “Non mi hai fatto niente!”
“Sei davvero coriaceo, ” commentò Korag “Tuttavia non c’è disonore ad ammettere la sconfitta”.
“Io non mi arrendo per nessun motivo” disse Zane e, con una mano sul petto, si lanciò contro l’avversario.
Korag, senza aspettare il suo arrivo, si teletrasportò davanti al ragazzo e lo colpì all’addome con un calcio facendolo rovinare a terra.
Zane cercò di rialzarsi, ma Korag lo costrinse a terra mettendogli il piede sul petto.
“A quanto sembra ho perso” fece il ragazzo.
“Così sembra” rispose l’avversario preparandosi a un affondo “Le tue ultime parole?”
Davanti al ragazzo passarono le immagini della sua vita e, con un sorriso, disse: “Mi dispiace di non essermi potuto battere di nuovo contro Itachi e di non aver detto ad Ayame che la amo dal profondo” e chiuse gli occhi.
“Molto toccante” disse Korag “Vorrei evitarlo, ma non ho scelta, addio!” e calò la spada.
“Addio!” fece Zane, pensando a tutte le persone che stava per lasciare.

 

La lama colpì una roccia e il piede fu tolto dal petto.
“Ma cosa?” fece Zane aprendo gli occhi.
“Sei ancora giovane, figliolo e la tua ora non è ancora giunta” disse Korag con una voce a un solo tono e tendendo la mano al ragazzo.
Meccanicamente, Zane afferrò la mano e fu aiutato ad alzarsi.
“Che significa Korag!” disse senza capire.
“Korag non è mai esistito ragazzo” spiegò “In realtà era un guerriero giusto e votato al bene la cui mente fu manipolata dal male, ma non ha mai smesso di lottare per riemergere. Io ho solo preso in prestito il nome e l’armatura per infiltrarmi all’interno delle armate infernali”.
“Infiltrarti?” chiese Zane “Vuoi dire che sei “.
“Esatto, sono un guerriero del Fantasy” e l’armatura cadde rivelando il suo vero aspetto: era un essere simile a una mummia, ricoperto di sabbia; una strana maschera gli copriva il volto di cui si potevano vedere solo gli occhi verde smeraldo. “Mi presento: il mio nome è Yaphisan Sandtimes” e fece un inchino.
“Sandtimes?” fece Zane mentre rievocò lo scontro contro Malfork “Sei un parente di quella donna in rosso”.
“Conosci mia figlia Kaeleena, ne sono contento” disse Yaphisan.
“Tua figlia?” fece stupito il Truesdale.
“Esatto! Ti racconterei volentieri la mia storia, ma non ho il tempo materiale per farlo: devo adempiere al ruolo di padre. Tuttavia voglio fare qualcosa per alleviare il tuo dolore” e appoggiò una mano sul petto del ragazzo “Sabbie del Tempo: Ricordo controllato”.
Una luce avvolse il corpo di Zane e lo attraversò interamente, finché non s’inginocchiò a terra ansimante.
“Ecco fatto!” disse Yaphisan.
“Che cosa mi hai fatto?” chiese il ragazzo senza capire.
“Ho riportato il tuo cuore indietro di un anno e due giorni, nell’attimo precedente all’inizio del tuo primo duello clandestino. Adesso sei come nuovo”.
Zane si alzò incredulo: non sentiva più dolore al petto e il fiatone era sparito.
“Ora non perdere tempo: raggiungi i tuoi amici e aiutali a sconfiggere Imperius. Prendi questo ti sarà molto utile” e gli diede lo scudo di Korag “Sono sicuro che saprai come utilizzarlo. A presto ragazzo” e sparì in una nube di sabbia.
Zane rimase immobile per diversi minuti ad osservare lo scudo, poi sorrise e corse verso l’ultimo scontro in atto.
“Grazie Yaphisan!” disse mentre correva.

 

 
Sullo yacht Clessidra , il trio stava dando il meglio di se per fermare le due creature manipolate dal Dark Prince, ma non era molto facile battere il Dahaka e il Grifone in coppia.
“Accidenti!” fece Itachi mentre atterrò sulla paratia “Anche se le colpiamo le loro ferite si rimarginano velocemente. Chi è il folle che ha dato un simile potere a queste creature?”
“Personalmente, non me ne importa signor Itachi” rispose Kisame a pochi passi da lui “Io mi sto divertendo troppo e poi come fate a combattere con addosso solo l’accappatoio?”
“Questi non sono affari tuoi!” rispose secco Itachi coprendosi le sue nudità.
“Per rispondere alla tua domanda Itachi” fece Kaeleena mentre si voltò verso i due “Queste creature erano al servizio del mio clan e avevano il compito di sorvegliare dei potenti manufatti: il Grifone la maschera dello spettro, il Dahaka la clessidra in cui sono contenute le sabbie.
Quel maledetto di Dark Dastan le ha affrontate e… MA CHE VI’ PRENDE” gridò.
I due ninja erano rossi in viso e perdevano sangue dal naso.
“Si può sapere che avete?” chiese la donna, poi, seguendo i loro sguardi, abbassò la testa e capì: il suo petto era completamente scoperto mostrando l’enorme seno e, rossa in viso, si coprì.
“ITACHI PUO’ ANCHE PASSARE, MA A TE KISAME TI AMMAZZO!” gridò furiosa.
“Le mie scuse!” fece lo spadaccino, mentre si tamponò il naso.
La scenetta comica fu bruscamente interrotta dal Dahaka che tornò all’attacco con i suoi enormi tentacoli che si avventarono su Kaeleena e la presero.
“KAELEENA!” gridò l’Uchiha che si teletrasportò davanti a lei e la prese per le braccia “Resisti!”
“La fai facile!” disse la mora “La prossima volta mi metto il costume da bagno”.
“Lo fai apposta!” esclamò Itachi mentre cercava di non distrarsi.
“Devo sempre fare tutto io!” gridò Kisame lanciatosi in avanti e pronto a tagliare i tentacoli della creatura, ma il Grifone lo intercettò e, con una testata, lo fece sbattere contro l’albero maestro “Adesso ti cucino come un tacchino” ruggì lo spadaccino dopo essersi alzato.

 

“Non mi mollare!” urlò Kaeleena mentre cercava di liberarsi dai tentacoli del Dahaka che continuava a tirare.
“Non ci penso nemmeno a lasciarti!” fece l’Uchiha mentre attivò lo Sharingan ipnotico e puntò l’occhio destro sul Dahaka “Amaterasu!”
Le terribili fiamme nere colpirono in pieno l’enorme mostro, ma non sortirono alcun effetto sul suo corpo di sabbia. L’unico lato positivo fu che perse la presa sulla donna che finì tra le forti braccia dell’Uchiha.
“Stai bene?” chiese lui.
“Divinamente!” rispose lei mentre avvicinava le labbra a quelle del moro, ma la loro attenzione fu richiamata alla realtà dalle imprecazioni dello spadaccino “Continuiamo dopo!”
“Sì! Sperando che ci sia il dopo” disse lui.
La donna non ebbe il tempo di rispondere che si trovarono davanti l terribile Dahaka che, furioso, si era lanciato contro di loro.

 

“Quante volte devo salvare la situazione!” fece una voce.
Tutto avvenne in una frazione di secondo: il Dahaka fu colpito con un poderoso pugno e scaraventato via e il Grifone afferrato per un’ala e lanciato contro il compagno.
“Che cosa è successo!” fecero i tre stupiti.
Davanti alla coppia apparve Yaphisan di spalle che si rivolse tranquillamente alla figlia: “Da quanto tempo Kaeleena!”
“E quello chi è!” fece Kisame stupito.
“Lo conosci?” chiese Itachi.
“Padre!” disse la donna con gli occhi sgranati.
“Padre?” ripeterono i due ninja stupiti.
“Le presentazioni a dopo ragazzi” disse Yaphisan “Adesso mettetevi qualcosa addosso: fa un po’ freddino stasera” e schioccò le dita.
I corpi dei tre furono avvolti da una luce giallognola e quando scomparve, si ritrovarono con i loro vestiti addosso.
“Adesso va meglio, vero?” fece Yaphisan poi s concentrò sulle due creature “Adesso restate fermi: ci penso io a fermare le mie creature” e avanzò.
“Le sue creature?” fece Itachi stupito.
“Si” rispose Kaeleena “Il Dahaka e il Grifone sono sue creazioni. Lui è Yaphisan Sandtimes: il patriarca del mio Clan, uno degli precedenti eletti delle sette chiavi dell’apocalisse e mio padre e maestro”.
“Ed io che pensavo di avere una famiglia curiosa?” disse Itachi “si vede che è destino” {XD}.

 

 

Yaphisan si avvicinò al Dahaka e al Grifone e disse loro: “Mi si spezza il cuore a vedervi così, mie creature, ma adesso vi libererò con l’unico modo che conosco”.
Le due creature ruggirono e si lanciarono contro di lui.
“Antichi poteri del tempo” fece il Sandtimes giungendo le mani “FUOCO INFINITO DELLA FENICE” e una fiamma dorata apparve dal nulla avvolgendo interamente le due creature.
Quando il fuoco si estinse, le due creature erano a terra e completamente incapaci di muoversi.

 

“Le ha uccise?” chiese lo spadaccino.
“No, le ha liberate del controllo del Dark Prince” rispose la donna.
Le due creature si rimisero a fatica in piedi, ma il loro sguardo non era più feroce e selvaggio e i collari erano completamente spariti.
“Ben tornati amici miei” disse Yaphisan.
Le due creature lo fissarono e poi s’inchinarono rispettosamente davanti al loro creatore.
“Non inginocchiatevi: lo sapete che non voglio simili riverenze” disse Yaphisan, poi si rivolse al trio “Adesso dobbiamo dividerci e aiutare gli altri”.
“Ehi!” fece Kisame “Solo perché sei il padre di... “ ma Itachi lo fermò con un gesto.
“Dove dobbiamo andare?” chiese l’Uchiha.
“Scegliete voi” rispose il Sandtimes “Io andrò altrove” e sparì insieme al Dahaka e al Grifone in una nuvola di sabbia.
“Sempre il solito: viene, prende ciò che deve e poi se ne va!” esclamò Kaeleena, poi si rivolse ai due ninja “Andiamo!”
“Ci vediamo dopo piccioncini” disse Kisame e volò via.
“Dove andiamo?” chiese l’Uchiha guardandola intensamente.
“Dove vorresti andare?” chiese la donna avvicinandosi a lui e ricambiando lo sguardo.
“Dovunque purché ci sia anche tu!” e dopo averla abbracciata, la baciò appassionatamente {Ah! L’Amore!}

 

 

A diversi chilometri di distanza, il Dark Prince si fermò e si voltò nella direzione della nave.
“Vedo che te ne sei accorto” fece Nick “I tuoi soldati stanno cadendo e tu stai perdendo punti”.
“Ah! Pensi che me ne importi qualcosa?” disse Dark Dastan “Che muoiano tutti, non batterò ciglio o verserò lacrime. Ciò che conta è il mio obiettivo, nient’altro”.
“Sei un autentico mostro” fece Nick “Pensi solo a te stesso”.
“Esatto e tu fai lo stesso” rispose il demone.
“Dici?” fece Nick con un ghigno “Se davvero fossi come te, non avrei allenato personalmente quei ragazzi, preparandoli a battersi contro tipi mostruosi come te e poi non avrei chiamato rinforzi”.
“Cosa?” fece il Dark Prince.
“Non te ne sei accorto? Ci sono ben tre alleati che sono giunti in aiuto dei ragazzi e hanno la mia piena fiducia. Ora posso concentrarmi pienamente su di te!” e si mise in posizione.
“Non illuderti” rise Dark Dastan “La partita non è ancora finita” e fece schioccare la sua catena.

 

 

“Vento selvaggio della Foglia” fece Rock Lee dirigendo l’attacco verso Imperius.
“Illuso!” disse il demone sventolando il suo ventaglio e generando un raggio nero e colpendo il ragazzo.
“LEE !” fecero i tre compagni.
“Perché non lo raggiungete”, disse Imperius lanciando un altro raggio.
“ATTACCO DEL LUPO!” gridò Zane e fermò il raggio con il colpo di Korag.
“Cosa!” fece il demone girandosi verso di lui “Tu guarda! A quanto pare sei stato in grado di battere Korag. Per ricompensarti lo raggiungerai. COSA!” fece il demone senza riuscire a muoversi.
“Finalmente la tecnica del controllo dell’ombra è riuscita” disse il giovane Nara.
“Come osi fermarmi, moccioso” ruggì il demone “Me la pagherai molto cara”.
“Comincia con questo!” gridò Naruto col Rasengan nella mano sinistra e la spada di Luce nella destra “RASENGAN” e colpì il demone che fu spinto verso il muro.
“Ottimo colpo!” fece Rock Lee appena alzatosi “Ormai stiamo per vincere”.
“Meglio non cantare vittoria troppo presto” disse Zane.
“Hai detto bene!” urlò il demone che fece esplodere la sua energia e avanzò furioso “Avete osato colpirmi e adesso la pagherete. È il momento di mostrare il mio vero potere” e fu avvolto da un’aura negativa che lo inghiottì.
Quando riapparve, il suo aspetto era cambiato: indossava un’armatura blu e in testa aveva un elmo raffigurante uno sciacallo, poi tirò fuori delle grandi ali pelose e nere.
“Che accidenti gli è successo!” fece Naruto.
“Si è trasformato” disse Hinata che poteva vedere il suo cambiamento col Byakugan “E la sua forza è cresciuta a dismisura”.
“Esattamente” rispose il demone “Questa è la mia vera forma e adesso la userò per distruggervi.” E si lanciò all’attacco.
“Arrivo!” disse il biondino trasformatosi in Super Naruto e lanciandosi all’attacco.
“Ci sono anch’io” esplose Rock Lee.
“Che seccatura!” fece Shikamaru e seguì gli amici.
“Non crederete di lasciarmi indietro!” disse Zane che corse in avanti.

 

I quattro ragazzi attaccarono senza sosta il demone ma non riuscivano a farlo cedere; inoltre all’appello mancava una persona.
Hinata era rimasta ferma a guardare, sentendosi incapace di muoversi.
“Perché? Perché non riesco a muovermi?” si disse “E’ la paura?”
“Hinata!” le disse Rayearth “Perché non combatti?”
“Non riesco a capirlo!” fece lei stringendo le mani “Sento che c’è qualcosa che mi manca”.

 

“Non c’è niente che ti manca piccola Hinata: è solo una tua impressione” disse una voce.
La ragazza spalancò gli occhi: il villaggio era sparito e tutto era buio.
“Dove mi trovo?” fece la Hyuga spaventata.
“Questa è la tua illusione” disse di nuovo la voce e poi apparve una luce rossa che si avvicinò alla ragazza.
La luce si affievolì e, avvolta da fiamme rosso vivo, apparve una ragazza di circa sedici anni: il suo viso era identico a quello della Hyuga, ma illuminato da un dolce sorriso e gli occhi erano rossi come il fuoco così come i capelli che si muovevano come l’elemento stesso di cui avevano il colore.
"Chi sei?”fece la ragazza.
“Mi chiedi chi sono?” disse la ragazza “Io sono il calore che porti nel cuore Hinata!”

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Hinata capirà da dove viene il calore che ha dentro e tornerà più agguerrita che mai e pronta a sconfiggere Imperius insieme ai suoi compagni.
Gli altri scontri continuano: Gaara e i suoi fratelli mostreranno al Visir e ai suoi seguaci di che cosa sono capaci; Shaoran mostrerà i suoi progressi e Sasuke scoprirà in cosa consistono parte dei suoi poteri.
Lo scontro tra Nick e Dark Dastan prosegue e quest’ultimo rivela il suo terribile potere.
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

Yaphisan Sandtimes è una mia personale creazione e il suo personaggio resterà quasi sempre nascosto nel mistero, così come Alan.
Ringrazio Michiuzumachi per il nome della spada di Alan e per il suo cognome.

 

Anche se mi dispiace, la prossima settimana non posso postare il capitolo, quindi ci rivediamo il 30 aprile.
Buona Pasqua ciao!

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Capitolo 33
*** la sesta armata infernale (terza parte) ***


33. la sesta armata infernale (parte terza)

Ciao a tutti e ben ritrovati! Scusate se vi ho fatto aspettare: ho avuto tante idee e poco tempo per scriverle, ma adesso il capitolo è pronto e spero che vi piaccia.
Informo, per il piacere di alcuni di voi, che è molto lungo, quindi mettetevi comodi e divertitevi.
Angolo dei commenti

 

Fria: Grazie infinite, anche se in ritardo, ricambio gli auguri. Spero che anche questo sia di tuo gradimento.

 

Ciccio85: E’ un piacere averti ancora qui. Sono contento che Alan ti sia piaciuto ed ecco accontentata la tua curiosità.

 

Lettore01: La tua pazienza è stata ricompensata, eccoti il capitolo. Spero non ti deluda.

 

Detto questo, con la solita speranza di avere altri commenti e lettori, vi auguro buona lettura.

 

 

Nel sentire quelle parole, la giovane Hyuga spalancò gli occhi stupefatta: “Come... Come hai detto?”
“Io sono il calore che hai dentro”, ripeté lei poi le si avvicinò “Ti sono vicino sin dal giorno della tua nascita e ho sempre cercato di aiutarti a credere in te stessa” e le sorrise dolcemente.
“Hai sempre cercato di aiutarmi?” chiese lei timidamente.
“Certo!” rispose.
“Allora perché non riesco mai in quello che faccio?” chiese Hinata.
“Guardati intorno” disse lei senza perdere il sorriso “Che cosa vedi?”
“Vedo tutto nero” rispose lei.
“Esatto! Sai perché?” chiese.
Hinata scosse la testa.
“Questo è il tuo mondo interiore: una volta era luminoso e variopinto, ma lentamente ha cominciato a coprirsi di questo triste e cupo colore” spiegò “E’ successo perché hai cominciato a disperarti e a smettere di credere in te stessa. Io sono quella piccola luce che è rimasta accesa e ha continuato a chiamarti, ma non sono mai riuscita a raggiungerti”.
“Hai sempre cercato di aiutarmi” disse tristemente “e non me ne sono mai accorta, che stupida che sono”.
“Non è così!” la contraddisse “In realtà ci sono state delle volte in cui ti ho raggiunto e in quei momenti sembravi una leonessa”.
“Davvero?” chiese lei “E quando?”
“Quando sentivi la voce di Naruto” rispose lei “La sua energia, la sua determinazione, il suo sorriso hanno squarciato le tenebre di questo posto, rivelando l’illusione”.
“Illusione?” chiese Hinata.
“Sì! Questo immenso spazio nero è solo un’illusione: un sottile velo nero che può essere squarciato, ma per farlo devi credere in te stessa e affrontare le tue paure. Credi di poterlo fare?”
“Come posso …” ma si bloccò. Nella sua mente risuonarono le parole che Nick le aveva detto poche ore prima: solo lei aveva la risposta.
“Allora?” chiese la ragazza avvolta dalle fiamme.
“Naruto” sussurrò Hinata “Io voglio essere come te!” poi guardò di nuovo la rossa “Qual è il tuo nome?”
“Un tempo mi chiamavo Nefertari” rispose lei “Sono vissuta in un’epoca molto diversa dalla tua e adesso la mia anima si è reincarnata in te”.
“Reincarnata?” disse stupita la Hyuga.
“Esatto!” rispose Nefertari “E ora che sai il mio nome che cosa vuoi fare?”
Hinata respirò profondamente e poi aprì gli occhi simili a perle e guardò la rossa con un dolce sorriso: “Voglio illuminare questo mondo interiore e per farlo crederò sempre in me stessa senza arrendermi mai. C’è un’altra cosa che voglio fare: dire la verità alla persona che amo”.
“Questo è bellissimo progetto” disse Nefertari con un sorriso solare “Riuscirai a mandarlo avanti?”
“Se ho la volontà, posso fare qualsiasi cosa: niente è impossibile” rispose lei sorridendo.

 

Quelle parole risuonarono in quel nero luogo come un’onda anomala e poi qualcosa avvenne: tutto cominciò a tremare e poi ci fu un boato.
“Che cosa sta succedendo?” urlò Hinata per contrastare il forte rumore.
“Adesso lo vedrai” rispose Nefertari.
Poco dopo quel luogo nero cambiò divenendo un immenso e sterminato campo fiorito illuminato da un luminoso sole.
“….” La ragazza non aveva parole: era questo ciò che aveva sempre avuto dentro?
“Hinata”la richiamò la ragazza avvolta dalle fiamme, “Adesso sei pronta” e avvicinatasi a lei, la abbracciò.
Hinata fu avvolta dalle fiamme ma non fu bruciata anzi si sentì rinascere.
“Ci rivedremo?” chiese la Hyuga dopo che Nefertari si allontanò da lei.
“Un giorno ci rivedremo” rispose la rossa “Adesso hai una cosa da fare, dico bene?”
“Sì” rispose “Grazie!” e tutto sparì.

 

 

La ragazza aprì gli occhi e si ritrovò sul campo di battaglia. Davanti a lei c’erano i suoi compagni che combattevano contro Imperius.
“Hinata!” la richiamò Rayearth “Perché non ti muovi?”
“Scusami Rayearth” disse lei “Ora sono pronta a combattere”.
Mentre diceva questo, la sua armatura cambiò forma, segno della sua evoluzione.
“Direi proprio che sei diventata più forte” disse Rayearth.
“E’ vero!” rispose lei e fu avvolta dalle fiamme del suo cuore.

 

 
“Allora mocciosi?” li schernì Imperius “Non sapete fare meglio di così?”
“Attento a come parli amico” disse Naruto con un sorriso di sfida “Non hai ancora visto niente”.
“E’ una seccatura, ma direi che è il momento di fare sul serio, altrimenti chi lo sente il signor Nick” fece Shikamaru.
“Forza ragazzi” disse Zane “Facciamolo a pezzi!”
“LA FORZA DELLA GIOVINEZZA MI’ PERVADE! SONO RPONTO!” esultò Rock Lee.
“Siete solo tutto fumo e niente arrosto” fece sarcastico il demone “Adesso vi… Che sta succedendo?” disse d’un tratto.

 

“Ragazzi, lasciate che ci pensi io!” disse la voce di Hinata.
“Hinata” fece Naruto voltandosi verso di lei “dov’eri…” ma le parole gli morirono in bocca.
La ragazza che aveva davanti era davvero Hinata? I suoi occhi erano diventati rossi e vivi come il fuoco e i capelli del medesimo colore lunghi fino alle ginocchia.
“Wow!” fece Rock Lee abbagliato “Quella è davvero Hinata? Sembra un angelo infuocato”.
“Che accidenti le è successo?” fece Shikamaru “Sembra diventata un’altra persona. Non ci capisco più niente”.

 
“Che accidenti è successo” pensò Imperius “Un momento fa era mora e tremava dalla paura, ma adesso emana un’energia nuova. Sento il mio corpo rilassarsi e non è un buon segno.
È questo: quello che ha sentito il generale Malfork quando se l’è trovata davanti? Devo fare qualcosa o rischio di fare la sua stessa fine”.

 

La ragazza attraverso i compagni e si trovò davanti al demone: “Adesso te la vedrai con me!” e, senza dargli il tempo di reagire, gli apparve davanti e lo colpì al petto col pugno gentile avvolto da un chakra rosso.
“Che cosa!” fece il demone stupito e fu scagliato all’indietro contro il muro.
“Non ho ancora finito” disse la ragazza e corse verso di lui.

 

Nel frattempo i quattro rimasero immobili senza parole.
“E’ davvero identica a lei” pensò Kyuubi “Anzi è lei! Solo lei era capace di infondere un simile senso di pace anche nelle situazioni più pericolose. Ormai non ne ho più alcun dubbio”.
“Ragazzi!” li richiamò la voce di Tsunade seguita da Buffy.
I quattro si voltarono e videro il gruppo di ninja correre verso di loro.

 

“Allora?” chiese Jiraya “Che fine ha fatto il cattivo?”
I quattro, senza cambiare faccia, indicarono il punto in cui Imperius e Hinata erano scomparsi.
“Ehi!” fece Buffy schioccando le dita su di loro “Si può sapere che avete? Sembra abbiate visto un fantasma!”
“Dov’è Hinata?” chiese Neji.

 

Fu un forte schianto a rispondere alla sua domanda.
Poco dopo la ragazza atterrò davanti ai presenti lasciandoli di sasso.
“Quella sarebbe Hinata?” fece Kiba stupito “E’ diventata di nuovo rossa ma i suoi capelli sono diventati più lunghi”.
“Si può sapere che diavolo le è successo?” fece Ino “Comincio a essere gelosa”.
“Direi che si è finalmente convinta!” commentò Alan poi si rivolse agli altri “Smettetela di restare lì impalati come dei baccalà: andiamo ad aiutarla!”
“Giusto!” dissero gli altri svegliatisi dal torpore.

 
“Maledetta mocciosa!” ringhiò il demone lanciando un raggio nero verso di lei, ma fu evitato.
“ATTACCO DEL LUPO” gridò Zane e lanciò l’attacco di Korag che costrinse il demone ad arretrare.
“Ehi Hinata! Non vorrai mica prenderti tutto il divertimento” fece Naruto avvicinandosi a lei “Comunque hai davvero dei bellissimi capelli”.
I presenti si voltarono verso il biondino e lo fissarono esterrefatti.
“Che c’è?” disse il ragazzo “Ho solo fatto un complimento!”
“Idiota!” fece Sakura colpendolo in testa con un pugno “Non è il momento di fare le avance!”
“Scusa!” disse il ragazzo tenendosi la testa dolorante.
“Ragazzina mi hai fatto male” fece Kyuubi guardandola storto.
“Non ti ci mettere anche tu, stupida volpe” disse la rosa innervosita.
“Piccola insolente” ringhiò il demone.
“Come mi hai chiamato?” urlò la ragazza con la vena pulsante.
“Sakura non è il momento” la riprese Tsunade e la ragazza si fermò.

 

“Che scena spassosa” fece Imperius “Peccato che non avrete modo di farne altre. Richiamo oscuro” e poggiò la mano per terra e, dopo che il fumo nero sparì, apparve una creatura mostruosa con pezzi di diversi animali “Vi presento la Chimera ragazzi: l’unione di tutte le creature sconfitte dai guerrieri magici della mia dimensione. Sono sicuro che vi saprà fare un’ottima compagnia. Distruggi quei mocciosi”.
In tutta risposta, la creatura ruggì e si lanciò all’attacco del gruppo.
“Adesso ci divertiamo” fece Jiraya mentre scrocchiava il collo.
“Sei pronta lumacona?” fece Buffy a Tsunade.
“Mangerai la mia polvere” rispose la donna.
“Questa la spazzo via in pochi minuti” fece Alan sguainando la spada.
“Facciamoci valere!” disse Zane ai compagni “Naruto Hinata, voi pensate a Imperius. Prendete questo vi sarà utile!” e consegnò lo scudo alla ragazza.
“Grazie! Te lo riporteremo tutto intero!” disse la ragazza.
“Vedi di tornare tu tutta intera” disse il Truesdale “E non cambiare di nuovo: altrimenti sveniamo”.
“EHI!” urlarono Naruto e Kyuubi e poi si guardarono.
“Che hai detto scusa?” chiese Naruto.
“Dovrei chiederti la stessa cosa, ma adesso non abbiamo tempo” disse la volpe “Facciamo quel demone a pezzi”.
“Giusto! Andiamo Hinata” disse il ragazzo.
“Sì!” rispose lei e corsero all’attacco.

 

 

“Avanti!” gridò Kiba.
“Restatene fuori” disse Zane “Ci pensiamo noi cinque a sistemare questa bestiaccia”.
“Ottima idea!” dissero Tsunade, Jiraya, Buffy e Alan e si lanciarono all’attacco.
“Non è giusto” si lamentò l’Inuzuka.
“Gli adulti comandano” disse Shino “A noi spettano i pesci più piccoli” e indicò un gruppetto di demoni tutti uguali tra loro.
“All’attacco!” gridò Lee e si lanciò contro di loro.

 

L’Hokage saltò e calò un potente tacco destro, ma il mostro lo bloccò e prese la gamba della donna.
“Le donne non si toccano nemmeno con un dito” fece Jiraya “Rasengan!” e colpì il mostro allo stomaco ma non sortì alcun effetto.
“Vediamo se questo funziona”, fece Zane “Fiammata stridente” e lanciò il suo attacco che spinse via il mostro liberando così donna che finì tra le braccia di Alan.
“Tutto bene?” chiese l’arcangelo.
“Si!” disse la donna imbarazzata.
“EHI! NON ACCALAPPIARTI UNO DEI POCHI MASCHI DISPONIBILI” le gridò contro Buffy.
“Gelosa!” disse la donna mentre faceva la linguaccia.
“Con permesso!” disse Alan e, dopo averla deposta a terra, attaccò il mostro “Incantesimo numero 31: Fiamma rossa” e lanciò una potente sfera di energia rossa che colpì in pieno la chimera.
“Non credere che ti lascerò fare tutto!” disse Jiraya e, dopo essersi morso entrambi i pollici, appoggiò le mani sulle sue spalle ed effettuò una doppia evocazione, richiamando due piccoli rospi vestiti da anziani.
“Jiraya-chan!” disse il rospo sulla spalla destra con dei capelli bianchi e la barbetta “Perché ci hai chiamato qui?”
“Ci hai disturbato durante la cena giovanotto” disse l’altro rospo simile a una signora.
“Scusatemi, ma ho bisogno di voi per sistemare un pessimo cliente” disse il Sannin indicando il mostro.
“Allora che aspettiamo!” dissero i due rospi.
“Alan spostati!” disse Jiraya lanciandosi contro il mostro e subendo un cambiamento fisico, diventando simile ad un rospo e assestò un pugno che scaraventò via il mostro.
“Però!” disse Alan “Te la cavi, ma dovrai impegnarti di più! Hikaru no Tsume” e calò un fendente che trapassò il mostro.
“Non ho ancora finito!” disse Jiraya che creò una sfera di una cinquantina di metri “assaggia questo brutto mostro: RASENGAN TITANICO” e colpì in pieno la chimera che riportò diversi danni, ma non era ancora sconfitta.
“Adesso tocca a me!” disse Zane con la spada in mano “SPADA FULMINANTE DEL DRAGO” e colpì il mostro carbonizzandolo.
“Ehi! così non vale!” protestò Jiraya.
“Beata gioventù!” fece Alan.
“Uffa! L’hanno già battuto!” si lamentò Buffy.
“Maschi!” fece Tsunade imbronciata.

 

 
Nel frattempo Naruto e Hinata continuarono ad attaccare il demone senza sosta, ma Imperius non era così facile da battere e rispondeva agli attacchi.
“Prendete questo” e lanciò un Darkos verso i ragazzi, ma la combinazione tra lo scudo della volpe e quello del lupo annullarono l’attacco.
“Adesso tocca a noi” disse il biondino “SPADA DI’ LUCE” e calò un fendente luminoso.
“LINGUE DI’ FUOCO” fece la Hyuga e i due attacchi si combinarono investendo in pieno il demone.
“Colpito!” fece Naruto.
“Non abbassare la guardia!” disse la ragazza con il Byakugan attivo.
Il ragazzo si voltò verso di lei rimanendo stupito da tutta la sua determinazione, poi con un sorriso tornò a vedere l’avversario.
“Adesso mi avete davvero seccato” ruggì il demone e attivò un sigillo magico sotto i suoi piedi e poi…
“O cavolo!” fece Naruto con gli occhi sgranati.
“E’ immenso!” disse la ragazza facendo un passo indietro.
Con l’incantesimo che aveva usato, Imperius era diventato gigantesco.
“ADESSO SPARITE!” tuonò il demone e calò il piede contro i due ragazzi, ma fu fermato da un vortice di sabbia dorata che lo spinse all’indietro e Yaphisan fece la sua comparsa.
“Salve ragazzi!” disse il Sandtimes ai due.

“E tu chi sei?” fece Naruto strabuzzando gli occhi.
“TU!” tuonò Imperius “DANNATO YAPHISAN SANDTIMES”.
“Salve Imperius da quanto tempo” disse tranquillamente il Sandtimes “Sono desideroso di prenderti a calci sai?” e schioccò le dita.
Da un vortice di sabbia fecero la loro comparsa il Dahaka e il Grifone che si misero dietro il loro padrone.
“E quelle che cosa sono?” fecero i due ninja con la bocca spalancata.
“IMPOSSIBILE!” fece stupito il demone “QUELLE CREATURE..”
“Sono tornate libere e adesso desiderano vendicarsi” disse Yaphisan giungendo le mani “Dahaka Grifone FUSION SPIRIT!”
Le due creature divennero due sfere luminose che si unirono in una: generando un grande drago dorato con le ali di grifone e un’armatura d’argento su cui era inciso lo stemma dei Sandtimes, una clessidra con la sabbia che fuoriusciva e saliva in alto, chiusa in un cerchio d’oro.
“Wow!” fecero i due ragazzi.
“Sono lieto di rivederti vecchio mio” disse Yaphisan al drago “E adesso forma mana guerriero”.
Il drago s’illuminò nuovamente e divenne un titano dorato di dimensioni simili a quelle del demone e inglobò Yaphisan al suo interno.
“STO ARRIVANDO IMPERIUS!” disse il Sandtimes e si lanciò all’attacco.
“NON ILLUDERTI, MALEDETTO!” e anche il demone rispose all’attacco.

 
I due titani si affrontarono in un incredibile scontro aereo, generando lo stupore generale.
“Incredibile!” fece Naruto “Non so chi sia quel tipo ma è fortissimo. Come diavolo ha fatto a creare quel mana guerriero?”
“Combinando gli spiriti” spiegò Rayearth “Se due creature sono affini o sono controllate da uno stesso padrone possono fondersi in uno solo ottenendo un potere eccezionale. Per farti capire è molto simile alla fusione tra te e Jaden, solo che sono gli spiriti a fondersi”.
“Credo di aver capito!” disse il biondino “Che ne pensate: ci proviamo anche noi?”
“Naruto vuoi davvero fare una cosa simile?” chiese Hinata agitandosi.
“Perché no!” fece il ragazzo “Siamo entrambi due guerrieri spirituali no! Inoltre abbiamo spiriti affini che si conoscono. E poi non mi va di farmi soffiare il nemico da una mummia appena arrivata. Che ne dite?”
“Per me va bene!” disse Rayearth.
“Anche per me” disse la ragazza cercando di controllare l’emozione.
“Non sono il tipo da fare cose simili, ma la maggioranza vince: quindi va bene” disse Kyuubi “Se volete fondere me e Rayearth dovete sincronizzare la vostra anima, cioè dovete essere sulla stessa lunghezza d’onda”.
“Non immaginavo sapessi così tante cose Kyuubi!” disse stupito il ragazzo “Comunque facciamo come hai detto tu, forza!”
“Prendetevi per mano e cercate di sincronizzare le vostre anime. Non abbiate fretta” disse Rayearth.
“Va bene!” dissero i due e, con un leggero imbarazzo da parte di entrambi, si presero per mano.
“Gli sto tenendo la mano” pensò la ragazza emozionata “Non mi era mai capitato. Devo riuscirci: me lo sono ripromessa”.
“Non so a cosa possa servire” pensò il ragazzo “ma devo riuscirci: me lo sono ripromesso”.
“Io” pensarono i due nello stesso istante “Non mi arrenderò mai”.
In quel momento sentirono una vibrazione percorrerli e le loro armature brillarono.
“Adesso ragazzi!” dissero i due spiriti.
“Va bene!” dissero i due ragazzi “KYUUBI RAYEARTH SPIRIT FUSION!” {immaginatevi la DNA digi evoluzione tra due digimon se l’avete presente}.

 

I due spiriti si unirono e, sotto una luce abbagliante, fece la sua comparsa uno spirito infuocato dalle sembianze di un grande leone alato con nove code e un elmo simile ad una corona di rubino.
“Eccomi a voi” disse il nuovo spirito “Io sono il Grande Re Lexus e sono pronto a servirvi”.
“Wow che ficata!” fece Naruto meravigliato poi, si rivolse alla ragazza “Pronta?” e lei annuì.
“A ME GRANDE MANA GUERRIERO” dissero insieme.
Una colonna di luce avvolse la creatura e poi apparve un immenso mana guerriero con la spada di luce nella mano destra e lo scudo del lupo, diventato rosso, nella mano sinistra; i due ragazzi invece si ritrovarono dentro di esso all’interno di una sfera luminosa con il simbolo di un cuore di fuoco.
“Wow! È sempre così?” chiese Naruto.
“Già!” rispose la ragazza sentendo una calma innaturale per lei “Sei pronto?”
“Lo sono sempre!” rispose lui “Ehi vecchia mummia spostati!”

 

Yaphisan sentendosi chiamato in quel modo si voltò leggermente offeso: “Guardate che io ho un nome, mi chiamo Yaphisan Sandtimes e non sono una mummia” poi pensò tra se * Sapevo che mi avrebbero seguito a ruota, ne sono contento. Ora posso lasciare il resto a loro * e sparì col suo mana guerriero.
“DANNATI MOCCIOSI!” ruggì Imperius “NON VI’ LIBERERETE COSI’ FACILMENTE DI’ ME!”
“Volgiamo scommettere?” fece Naruto e con Hinata gridò “ALL’ATTACCO!” e il mana guerriero si lanciò all’attacco.

 
I due titani si scontrano generando una potente onda d’urto che sconvolse il panorama circostante.
“PRENDETE QUESTO” tuonò il demone allontanandosi e lanciando una sfera nera a forma di luna “DARKOS LUNARE”.
“ATTACCO DEL LUPO” gridarono i due ragazzi e lo scudo lanciò un attacco di lupi rossi che annullò il raggio.
“Non abbiamo ancora finito” disse Naruto mentre la spada di luce si tinse di rosso “SPADA DI’ LUCE INFUOCATA” e fu calato un fendente che investì in pieno il demone.
“CI’ VUOLE BEN ALTRO PER DISTRUGGERMI!” tuonò il demone uscendone con alcuni danni.
“Vediamo se questo ti piace!” dissero i due lanciandosi all’attacco e inserendo la spada nello scudo “LEXUS SWORD!” e calarono un ennesimo fendente.
“NON ILLUDETEVI!” tuonò di nuovo Imperius e si lanciò all’attacco.
La spada di Naruto e Hinata si scontrò con quella del demone infrangendola e distruggendolo definitivamente.

 

“EVVAI!” gridarono gli altri “SIETE STATI GRANDIOSI!”
Il titano sparì e i due ragazzi scesero a terra tenendosi ancora per mano.
“Quei due formano una bella coppia!” fece Alan.
“E’ vero!” fece Buffy con un sorriso “Se si sposano, saranno la coppia più bella delle terre ninja”.
“Spiacente dover rompere il momento” disse Neji “ma è impossibile che avvenga una cosa del genere”.
“Se ci fosse Nick, ti riprenderebbe alla grande!” disse Buffy.

 
I due atterrarono davanti ai loro amici e fecero il segno di vittoria, poi i capelli di Hinata tornarono del colore e della lunghezza naturale, così come avvenne agli occhi.
Quando tornò normale, la ragazza lasciò la mano di Naruto e gli voltò le spalle.
“Che c’è” chiese Naruto “E poi perché sei tornata normale? Quei capelli ti stanno benissimo”.
“Ecco io…” fece la ragazza poi cambiò discorso “Davvero ti piaccio con quei capelli?”
“Certo!” disse il ragazzo “Non che tu non sia carina anche così, ma quei capelli rossi mi piacciono molto”.
“CRETINO!” lo riprese Sakura colpendolo con un pugno in testa “Che modi sono?”
“Già che modi sono!” disse anche Ino.
“Ma io ho fatto solo un complimento!” disse il ragazzo.
“Che gran complimento” dissero le due.
“Adesso basta” tagliò corto Tsunade “Torniamo al villaggio e cominciamo e riparazioni” e si avviò “Comunque Hinata, i capelli rossi ti stanno davvero bene!”.
La ragazza sentendo il complimento s’inchinò timidamente e ringraziò.

 

 

 

Nel villaggio di Sumo lo scontro stava entrando nel vivo: Kankuro era uscito dal villaggio per limitare i danni e stava vincendo contro il gigante, Temari e la donna in viola erano impegnate in uno scontro aereo, Gaara era rimasto nei pressi del palazzo del Kazekage e se la stava vedendo contro il Visir.

 

Kankuro arretrò leggermente e osservò divertito il gigante.
“Sei di poche parole, ma è uno spasso battersi con te” disse il ninja.
Il gigante si limitò a grugnire e calò la sua mazza ferrata che fu prontamente schivata.
“Kankuro, non perdere tempo” lo riprese il Maestro burattinaio.
“Tranquillo, uno come questo me lo mangio a colazione” rispose il ninja.
Sentita l’offesa, il gigante ruggì e tirò fuori delle ali di pipistrello bianche, dopodiché lanciò un Darkos dalla bocca.
Kankuro non stette fermo e schivò l’attacco.
“Cavolo! Niente male amico!” fece il ninja “Adesso tocca a me” e mosse le mani.
Il gigante, però, si teletrasportò sopra d lui e calò la mazza su di lui che, non aspettandoselo, ricevette il colpo.
Ci fu un’esplosione e nel punto in cui la mazza aveva colpito, si formò un cratere.
Il bestione sollevò la mazza e, dopo aver contemplato il lavoro compiuto, lanciò un grido trionfante.
“Non cantare vittoria troppo presto amico” fece Kankuro.
Il gigante si bloccò e vide il ninja apparirgli davanti che lo colpì con un destro devastante facendo finire a terra.
“Mi hai davvero stancato bestione” disse Kankuro innervosito “Adesso ti finisco davvero!”
Il ninja concentrò il suo chakra nella mano destra avvolgendola con fili dorati.
“Assaggia questo: SPETTACOLO FINALE, FILI DEL RE MARIONETTISTA” e si lanciò all’attacco.
Il gigante si alzò furioso e calò la sua mazza verso il ragazzo.
Ci fu una potente onda d’urto poi una luce dorata circondò Kankuro e distrusse la mazza, dopodiché trapassò il gigante al cuore disintegrandolo.
Il ragazzo scese a terra e s’inginocchiò ansimante: “Mi hai fatto faticare amico. Non sono il tipo da scontri ravvicinati, ma quando sono nervoso, non mi ferma nessuno. Beh! Direi che posso concedermi qualche minuto di riposo” e si sdraiò sulla sabbia a contemplare il cielo.

 

Sulle mura di Sumo Temari stava usando il ventaglio per schivare gli attacchi della donna ninja. “Allora signorina, che stai facendo?” la schernì la demone “Mi sembri un po’ passiva”.
“Passiva?” fece la bionda con un ghigno “I tuoi attacchi sono così deboli che mi sta venendo sonno” e fece uno sbadiglio.
“Spiritosa!” fece l’altra col tic “Poiché hai sonno, ti metterò a nanna per sempre” e, tirate fuori le ali, assestò un colpo che spinse via Temari.
“Adesso comincio a svegliarmi!” disse la ragazza allegra “vediamo di fare sul serio, vuoi?” e aprì il ventaglio “TRIPLE LAME DI’ VENTO” e lo agitò tre volte generando tre forti correnti d’aria.
La demone schivò gli attacchi senza troppi problemi e lanciò una serie di Darkos verso Temari che si mosse rapida, portandosi vicino a lei.
“Scacco matto!” disse la ragazza e girando il ventaglio creò un piccolo tornado orizzontale che investì in pieno la donna in viola.
“Credi davvero che basti così poco a mettermi fuori gioco?” fece sarcastica.
“Se lo dici tu!” fece Temari portandosi dietro di lei “TEMPESTA DI’ PIUME VOLANTI” e investì la demone con un’autentica tempesta di piume taglienti come rasoi che la trapassarono da parte a parte.
“Ma - maledetta!” rantolò la demone.
“Non quanto te!” rispose la ragazza e la tagliò di netto col ventaglio avvolto di chakra, disintegrandola “E questa è fatta! Manca solo Gaara e abbiamo finito. Forza fratellino fatti valere!”.

 

 
Il visir si muoveva rapidamente schivando tutti gli attacchi del rosso, mente lui non riusciva a difendersi con la sua sabbia dagli attacchi del demone.
“Com’è possibile?” si chiese Gaara tenendosi il braccio ferito “Perché la mia sabbia non riesce a difendermi?”
“Te lo spiego subito” disse Zervan adagiandosi sul tetto “Io controllo le sabbie del Tempo: reliquie magiche capaci di modificare gli eventi  e cambiare l’essenza stessa delle cose. Può sembrare della comune sabbia, ma non è così: è qualcosa di molto più potente. Nemmeno tu, che usi della sabbia particolare, puoi difenderti da me!”
“Capisco!” fece Gaara “In questo caso userò qualcosa di diverso” e si tolse la giara di sabbia e si portò dietro l’avversario “Ti schiaccerò con la mia volontà” e assestò un pugno che fu però parato dal demone.
“Povero stolto!” ghignò Zervan “Attacchi come questo non mi fanno nulla”.
“Mente: attacco” fece Gaara.
“Cosa?” fece stupito il demone scansandosi prima di essere colpito da una luce dorata a forma di lama.
“Quando ho detto di volerti battere con la mia volontà intendevo questo” disse il rosso impassibile.
“Dannato!” disse il demone “Da quando hai imparato a usare una delle quattro energie?”
“Da un po’ di tempo!” rispose il ragazzo “Il signor Nick ci ha dato le basi per apprenderle. T’informo che ne so usare tre su quattro: quindi stai attento. Spirito!” e il suo corpo fu avvolto da una luce bianca.
“No! Quella no!” fece Zervan.
Gaara si mosse con una rapidità assurda, lasciando la scia del suo corpo e colpì il visir all’addome e, senza fermarsi, colpì di nuovo numerose volte {immaginate movimenti tipo Matrix}.
Il demone non fu colpito solo all’esterno, ma anche la sua anima corrotta subì dei danni che lo costrinsero ad arretrare.
Gaara si fermò e osservò l’avversario senza abbassare la guardia.
“Dannazione!” imprecò il demone mentre sputò sangue “Le quattro energie sono davvero fastidiose. Adesso, però basta giocare: ti finirò immediatamente”.
“Si vede che non hai capito!” disse Gaara “Sarò io a finirti e lo farò mostrandoti un nuovo potere” e rese visibile la sua energia.
“Che cosa?” fece Zervan senza parole mentre assisteva.
“Esattamente come Naruto e Jaden, anch’io ho raggiunto una nuova trasformazione, solo che non l’ho ancora mostrata a nessuno” disse Gaara fissandolo con i suoi occhi rossi.

 
Si avete capito bene: anche Gaara può trasformarsi. La sua trasformazione? I capelli restano rossi ma si alzano completamente e gli occhi, da verdi, diventano dello stesso colore dei capelli.

 

“E’ giunta la tua ora” disse Gaara e avvolse le mani di energia “SFERA DEL DEMONE TASSO”e lanciò il suo colpo.
“Non cantare vittoria, moccioso! DARKOS REALE” gridò il demone lanciando una sfera nera dal petto.
“E’ inutile!” disse il rosso “La mia sfera è caricata anche con le tre energie che conosco, quindi non può essere fermata tanto facilmente” e alzò la mano destra, incrementando la potenza del colpo che surclassò quello dell’avversario e lo investì in pieno spazzandolo via.
“Ho vinto!” fece Gaara mentre tornava normale.         

 

“GAARA!” gridarono Kankuro e Temari appena giunti.
“Non preoccupatevi sto bene!” disse “Andiamo ad aiutare i nostri amici”.
“Considerando come stanno andando gli scontri, direi che possiamo stare tranquilli” fece Kankuro “Sono stati anche più veloci di noi”.
“Sakura e Shaoran sembrano in difficoltà” fece Temari “Dobbiamo aiutarli”.
“Non è necessario” disse Gaara “Loro sono molto difficili da battere”.
“Come fai a dirlo?” chiesero insieme i suoi fratelli.
“Sakura è l’unica ragazza che riesce a mettermi i brividi” rispose Gaara {per fargli venire i brividi ce ne vuole} “E Shaoran… nessuno lo ferma quando protegge qualcuno che ha a cuore”.

 

 

 

Nella cittadina dei due cartomanti la battaglia con Vito stava proseguendo senza esclusione di colpi, inoltre in suo aiuto erano giunte delle strane creature simili a mummie che facevano un fastidioso suono gutturale; di quelli se ne stavano occupando Yuè e Kero-chan.
“Si può sapere quanti sono?” chiese seccato il guardiano del sole.
“Non ne ho idea, ma mi sto davvero seccando di vedere le loro brutte facce” e lanciò contro di loro una miriade di cristalli azzurri.
“Ben detto!” disse Kero-chan che lanciò una sfera di fuoco dalla bocca.

 

Nel frattempo i due cattura carte erano impegnati contro il demone che, con i suoi strambi modi di fare, evitava i loro attacchi.
“Accidenti!” esclamò il castano “Se andiamo avanti così, non ne usciremo mai!”
“Allora ragazzini, vi arrendete?” disse Vito dondolando su se stesso come se fosse ubriaco.
“Ci prendi in giro!” rispose la piccola Kinomoto “Non lo faremo mai” e si fuse con le sue carte attivando le ali.
“Così non vale” si lamentò il demone “Hai più ali di me, non è giusto!” e mentre lo diceva, tirò fuori le sue completamente scheletriche e grigie “Hanno anche più piume delle mie! Oh io non ce le ho! Yohohohohohoh! ” {Scusate non ha saputo resistere}.
“Adesso basta!” fece Shaoran innervosito “Mi hai davvero seccato!” e si lanciò all’attacco.
Il demone schivò gli attacchi del ragazzo e poi lo colpì con una ginocchiata facendolo schiantare contro il muro.
“Shaoran!” fece la piccola Kinomoto e corse verso di lui e s’inginocchiò per vedere le sue condizioni.
“Che nullità!” fece il demone “Tanto non mi aspettavo niente da te: il vero avversario è la ragazza”.
“Sei un vero maleducato!” fece la ragazzina mentre si alzò in piedi, “Meriti una punizione con i fiocchi”.
“Che paura!” fece il demone e, dopo essersi avvolto di energia, divenne gigantesco “MI’ BASTERA’ UN PIEDE PER FINIRTI”.
“Oh cavolo!” fece la ragazzina stupita.
“Sakura, non preoccuparti per me” disse Shaoran “vai e battilo”.
“Shaoran!” disse Sakura girandosi verso di lui, ma vedendolo negli occhi annuì “D’accordo! Resta qui!” e, attivato il suo mana guerriero, si lanciò all’attacco.

 

“Sono davvero uno zerbino!” disse il castano “Non riesco ad aiutare nessuno!”
“Non dire così” fece una voce.
Il ragazzo aprì gli occhi e si trovò davanti a Yaphisan che lo guardava intensamente.
Si alzò di colpo e si mise in posizione.
“Calmati ragazzo”, disse il Sandtimes “Non sono tuo nemico, mi chiamo Yaphisan Sandtimes e sono un guerriero del Fantasy”.
“Tu sei del Fantasy?” fece il ragazzo stupito.
“Già!” rispose l’altro “Mi vedi così perché sono sotto una maledizione, ma non devi preoccuparti. Sono qui per aiutarti”
“Aiutarmi?” fece Shaoran mentre abbassava la spada “Non è me che devi soccorrere, ma Sakura e i guardiani della luna e del sole”.
“C’è già qualcuno che lo sta facendo” rispose Yaphisan “Quello che, però ha bisogno di aiuto sei tu ragazzo mio” e gli mise una mano sulla spalla “Hai un grande potere dentro di te, ma non ne sei consapevole”.
“Io ho un grande potere?” fece il ragazzo stupito guardandolo negli occhi.
“Esatto ragazzo!” rispose “Io lo vedo e anche Nick l’ha visto quando ha risvegliato il tuo spirito. Tu sei un portatore di luce”.
“Un portatore di luce?” ripeté Shaoran confuso.
“Shaoran” lo richiamò il Mago nero “Tu hai un grande potere, per questo io sono il tuo spirito. Se solo potessi vedere quello che i miei occhi vedono dentro di te, lo capiresti”.
“Il tuo spirito ha ragione” disse Yaphisan “Ciò che davvero blocca quel grande potere sono i tuoi dubbi. Liberatene e niente potrà fermarti” detto questo sparì.
“Aspetti!” disse il ragazzo.
“AAAAAH!” gridò una voce alle sue spalle.
Shaoran si voltò e vide Sakura precipitare e, senza esitare, la prese al volo e la adagiò a terra.
“Sakura, stai bene?” chiese preoccupato.
“Non ti preoccupare” disse la ragazza con un dolce sorriso “Mi sono solo distratta un momento, ma sto bene”.
“CHE BUFFONATE DICI” sbraitò Vito “TI' HO COLPITO IN PIENO” e saltò esultante come un pazzo.
“Mi sono preoccupata per te, Shaoran” disse la ragazzina accarezzandogli il viso “Non riesco a vederti in questo stato. Se sono forte, lo devo a te e al tuo amore. Che ne è di quel timido e intraprendente cinesino che mi ha permesso di trasformare il nulla in speranza?”
“E’ vero!” disse il ragazzo mentre si perdeva in quei luminosi occhi verdi “Che fine ho fatto? Perdonami! Vedrò di tornare quello che ero” e presala in braccio, la depose vicino ad un albero.
“Oh che scena commovente!” disse Vito tornato normale e con i lacrimoni agli occhi “Questa armata infernale non fa proprio per me! Mi commuovo subito!”

 

“Shaoran” disse Sakura porgendogli una carta “Prendila, ti aiuterà!”
Shaoran prese la carta e quando la vide sorrise dolcemente: “La Speranza, l’ultima carta di Clow che abbiamo catturato e trasformato insieme. Come ho fatto a dimenticarla” poi si voltò verso Vito.
“Ok! Basta scherzare!” disse il demone tornando serio “Vediamo di finire questa inutile farsa” e puntò la spada verso Shaoran.
“Già!” fece il castano “Finiamola definitivamente” * I miei dubbi sono inutili. Devo liberarmene per vincere questo buffone e solo la carta della Speranza può aiutarmi. Mi affido a te. *
La carta s’illuminò e ricoprì Shaoran di una candida luce bianca facendolo sparire in essa.
“I giochi di luce non ti aiutano ragazzino!” fece Vito.
“Le mie scuse” disse la voce del cinesino alterata dalla luce “Ora sono pronto a combattere veramente. Grazie carta della Speranza”.
La carta magica tornò dalla piccola Kinomoto, mentre la luce che avvolgeva Shaoran si aprì rivelando un incredibile cambiamento: delle grandi e candide ali bianche erano cresciute sulle sue spalle, l’armatura si era tinta di bianco e i capelli erano diventati biondi.
“Però!” fece Vito “carina questa trasformazione”.
“Non è una trasformazione” disse il ragazzo aprendo gli occhi divenuti azzurri come il cielo “Questa è la mia vera forma”.

 

“La tua vera forma?” chiese Vito stupito “Che vuoi dire: sei nato così?”
“Spiacente, ma non ho né il tempo né la voglia di spiegartelo” disse Shaoran puntando la spada in avanti “Cominciamo!”
“Mi farò un piumone con le tue piume!” disse il demone e si lanciò all’attacco.
Non ebbe però il tempo di fare un passo che si ritrovò il ragazzo davanti e la spada, con un sibilo sinistro, lo colpì al petto.
“Che accidenti è successo?” fece il demone mentre cadde in ginocchio.
“Non ci arrivi?” disse il ragazzo alla sue spalle “Ti ho colpito alla velocità della luce senza darti il tempo di difenderti. Avresti fatto bene a impegnarti per davvero”.
“Capisco!” disse Vito ancora in ginocchio “Ora che ti guardo meglio, il tuo potere non è qualcosa che appartiene a questo mondo.
Ecco cosa volevi dire con vera forma: tu sei un angelo”.
“Non oserei mai paragonarmi ad un angelo” disse Shaoran “tuttavia non hai tutti i torti: questo è un potere ancestrale. Non so nemmeno io quanto sia forte, ma adesso lo userò contro di te”.
Vito si alzò di scatto e menò un fendente che fu parato dal ragazzo: “Sai ho sempre sognato di affrontare un angelo e adesso posso farlo. Non mi deludere!” e, allontanatosi, lanciò un Darkos ma Shaoran lo deviò e salì in cielo.

 

I due avversari iniziarono un duello aereo senza esclusione di colpi praticando affondi e fendenti in rapida successione. Vito aveva deciso di fare sul serio e si stava dimostrando molto forte, ma Shaoran non si scompose e continuò a combattere.
“Fulmine, guida la mia spada” disse il ragazzo prendendo una pergamena e avvicinandola alla sua lama, generando una vera tempesta che si abbatté su Vito che schivò e si lanciò in picchiata su di lui calando la spada, che fu parata non senza fatica.
“Complimenti!” disse Vito “Sei davvero forte ragazzo. Mi scuso per averti chiamato nullità”.
“Scuse accettate” rispose il ragazzo “ma questa è l’unica gentilezza che ti concedo”.
“Non te ne chiedo altre” disse Vito e spinse.
Il biondo recuperò l’equilibrio e salì inseguito dal demone che gli lanciò Darkos a ripetizione.
“Sei un po’ ripetitivo” disse il ragazzo.
“Vediamo se questo ti piace” rispose Vito teletrasportatosi sopra di lui e creando un’immensa sfera di energia “Finirò questo duello in un solo colpo. È stato bello finché durato. ADDIO” e lanciò l’enorme sfera contro il ragazzo.
“Shaoran, se quella sfera toccherà terra, distruggerà tutta la città” gli disse il Mago nero.
“Lo so! Per questo la fermerò” e si lanciò verso di essa puntando la spada in avanti.
All’impatto con la sfera, il ragazzo concentrò tutta la sua energia nella spada e continuò a spingere.
“E’ inutile!” gridò Vito “Non vincerai mai” e incrementò la potenza della sfera.
“Non sono il tipo che si arrende per così poco!” gridò Shaoran mentre la spada brillò di luce propria, “LAMA DELLO SPIRITO” e usando una delle quattro energie, squarciò e distrusse la sfera.
“Che cosa!” fece Vito “Impossibile!”
“Aggiornati!” disse il ragazzo creando il rasengan nella mano libera “Non esiste la parola “impossibile”! Arrivo” e si lanciò contro il demone che tentò un affondo.
Sfera e spada si scontrarono, ma quest’ultima non resse il confronto e fu distrutta insieme al braccio del demone e parte dell’addome.
“Complimenti giovane angelo: hai vinto” disse Vito soddisfatto.
“Grazie!” disse il ragazzo “Adesso va in pace” e un fascio luminoso li avvolse facendo sparire il demone per sempre.

 

A terra lo scontro con quelle creature era finito. In aiuto dei guardiani era arrivato Kisame che, in poco tempo aveva fatto piazza pulita, dopodiché aveva assistito allo scontro tra Shaoran e Vito.
“Wow!” fece Kisame stupito “Quel ragazzino è davvero in gamba” e sorrise compiaciuto.
“Perché ci hai aiutato con quei cosi” chiese Yuè serio.
“Pensavo aveste bisogno di aiuto, ecco tutto” rispose lo spadaccino “Beh! Ho fatto la mia buona azione. Ora posso andare. Tanti saluti” e volò via.
“Non so che abbia in mente, ma forse è meglio così!” disse il giudice della luna “La prossima volta, però, dovrò catturarlo” poi si voltò verso la piccola Kinomoto.
“Sakura” disse Tomoyo appena arrivata “Come stai?”
“Sta bene, è solo svenuta” rispose Kero-chan.
“Dov’è Shaoran” chiese di nuovo la piccola mora.
“Eccolo che arriva” disse Yuè.
Una volta atterrato, i tre faticarono a credere ai loro occhi: il loro amico era cambiato.
“Cosa c’è?” chiese il ragazzo.
“Wow!” disse Tomoyo “Shaoran sei magnifico con le ali” e lo riprese con la videocamera.
“Tu guarda!” fece Kero-chan “Allora non sei così male cinesino”.
“Zitto micino!” lo riprese il ragazzo.
“Questa è guerra!” ruggì il guardiano del sole e provò a saltargli addosso, ma fu preso per la coda da Yuè.
“Direi che adesso possiamo rilassarci” fece il guardiano.
“Sì! MA MOLLAMI LA CODA!” sbraitò Kero-chan.

 

 

 

Sasuke arretrò ansimante e cercò di organizzare le idee: fino a quel momento le aveva solo prese.
“Tutto qui!” fece Mente Nera “Mi aspettavo di più da te, Sasuke Uchiha!”
“Sta zitto!” rispose lui.
“Toglimi una curiosità” disse il demone “Che fine ha fatto quella serpe di Orochimaru?”
“E’ andato in un altro rifugio a prendere dei composti” rispose secco “Mi ha lasciato qui a non far niente”.
“Povero ragazzo, tutto solo alla mercé dei lupi” disse ironico il demone “Chissà che faccia farà quando tornerà e vedrà il tuo corpo senza vita”.
“Chi se ne frega!” fece l’Uchiha minore attivando il mille falchi “Fatti sotto”
“Non me lo faccio ripetere due volte” e, alzata la mano destra, lanciò un Darkos.
Sasuke non si scompose e, attivato il secondo livello, lo evitò volando.
“Allora sai volare eh?” disse Mente Nera divertito mentre aprì le sue ali rosse “Ma quella forma non ti aiuterà!” e si teletrasportò davanti a lui e lo colpì allo stomaco.
L’Uchiha piegò la testa e sputò del sangue dalla bocca.
“Che delusione!” fece il demone “Sei l’umano più debole che abbia mai visto. Almeno i miei compagni sono morti contro tipi forti, ma tu non vali niente”e lo prese per il collo “Mi fai pena, moccioso”.
Sasuke cercò di liberarsi da quella presa, ma ogni suo tentativo fu inutile.

 

“E’ dunque questa la mia fine?” si chiese “Morire per mano di un altro? Il mio odio vale davvero così poco?”
“Sasuke!” lo chiamò la fenice “Perché ti ostini a combattere con l’odio?”
“Sta zitto!” fece Sasuke “E’ tutto quello che mi resta”.
“Non è vero!” lo contraddì lo spirito “C’è dell’altro”.
“E che cosa sarebbe?” disse nervoso.
“Hai la vita e, anche se vaga nelle tenebre, hai un’anima” rispose lo spirito.
“Che grandi cose!” sbraitò l’Uchiha.
“Non sottovalutarne il valore” disse la fenice “Sono la cosa più preziosa che si possa avere. Sono la fonte di un grande potere: usale e liberati dalle catene che attanagliano il tuo cuore”.
“E come diavolo faccio?” chiese schizzinoso.
“Lascia che t’indichi la via” disse lo spirito e lo avvolse nelle sue ali.

 

“Misero!” disse Mente Nera mentre stava per lasciare la presa.
“Chi sarebbe misero?” chiese il ragazzo e una luce dorata lo avvolse.
“Che cosa sta succedendo?” fece il demone stupito.
Quando la luce sparì, Sasuke era sempre in secondo livello, solo che la forma non era la solita: il suo corpo era diventato d’oro, i capelli rossi, le ali erano piumate, una coda di fenice era cresciuta e la sclera dei suoi occhi era dorata, mentre il suo Sharingan era diventato verde smeraldo.
“Adesso tocca a me” disse l’Uchiha e colpì il demone allo stomaco, spingendolo all’indietro.
Il demone riuscì a fermarsi, ma non ebbe il tempo di alzare lo sguardo che si trovò Sasuke davanti e fu colpito e scagliato al suolo.
“Notevole!” disse Sasuke “Mi sento rinato. Non mi sarei mai aspettato niente di simile”.
“E questo non è niente” disse la fenice apparsa al suo fianco “Questa è solo una minima parte del tuo vero potere”.
“Una minima parte?” chiese stupito l’Uchiha.
“Esatto!” rispose lo spirito “Deve essere completamente sbloccato e solo il ragazzo che ti ha dato la mia carta può farlo. Ovviamente conosci la condizione”.
“Ammetto di essere tentato” fece Sasuke con un sorriso diabolico “Con un simile potere, potrei battere Itachi in pochi secondi”.
“Questo potere non serve per la vendetta, ma per la difesa del genere umano” lo riprese la fenice.
“E allora perché me lo stai facendo provare?” chiese il ragazzo.
“Se non lo avessi attivato, saresti morto” rispose la fenice “Usalo bene e sconfiggi il demone”.
“Ah già! Il demone” disse Sasuke.
“Prendi questa e usala per squarciare le tenebre nei cuori altrui” e una katana dalla lama rossa fece la sua comparsa nella mano destra del ninja.
“Ottimo” fece soddisfatto “Che la festa abbia inizio”.

 

“MALEDETTO!” ruggì Mente Nera lanciandosi a tutta velocità verso di lui.
“Vieni!” disse l’Uchiha “Ti farò a fettine”.
Il demone alzò un pugno per colpire Sasuke, ma sparì.
“Dove dia…” ma non terminò la frase che si ritrovò il petto trapassato dalla spada del ragazzo.
“Sai devo ringraziarti” fece l’Uchiha “Se non fosse stato per te, non avrei mai scoperto questo potere. Adesso sparisci verme” e delle fiamme partirono dalla spada incenerendo completamente il demone.
“Ah Ah Ah!” rise Sasuke “Eccezionale! Questo potere è eccezionale! Molto presto avrò la mia vendetta!” e continuò a ridere.
“Non mi lasci scelta”, disse la fenice e la trasformazione si annullò.
“Che cosa?” fece Sasuke.
“Ricorda che io ho attivato questo potere e sempre io posso annullarlo” disse la fenice e sparì.
“Maledetta fenice!” urlò l’Uchiha “Prima o poi tornerai fuori e allora ti obbligherò a restituirmi il potere che mi hai fatto saggiare. E quando questo avverrà, compirò la mia vendetta!”

 

 

 

Nick arretrò di qualche passo e, dopo aver percepito la fine dei vari scontri, sorrise.
“I tuoi demoni hanno perso!” fece il Sun’s Warrior.
“E’ assurdo!” fece il Dark Prince “Sono alcuni tra i più potenti, eppure si sono fatti sconfiggere da un branco di mocciosi”.
“Hai sottovalutato i miei ragazzi, direi” rispose Nick “Te l’avevo detto che sono forti”.
“Poco male” fece Dark Dastan “Mi basta distruggere te e vagheranno come pecorelle smarrite”.
“Finora ti è andata male” commentò Nick “E’ vero che non posso leggere nella tua mente, ma i tuoi attacchi sono abbastanza prevedibili”.
“Sono prevedibile?” disse il demone “Allora credo sia giunto il momento di porre fine a questa farsa, anche perché la mia diablomanzia è assai instabile” mentre diceva questo, le sue ali cominciarono a evaporare “Essendo una creatura di sabbia, la mia energia vitale si consuma rapidamente, quindi usare questo potere, mi danneggia in maniera irreversibile”.
“Facendo il conto sei così da circa un’ora” disse Nick “Quanto puoi resistere ancora?”
“Al massimo altri quindici minuti” rispose il Dark Prince “ma saranno sufficienti. Ammira il mio potere più devastante e muori distrutto dai tuoi ricordi”.
“Che vuoi dire?” fece Nick mettendosi in posizione.
“Adesso lo vedrai” e fece ruotare la catena, generando un vortice nero che andò a collocarsi sopra di Nick “Il mio potere è la distruzione tramite le memorie” e il vortice investì il Sun’s Warrior.
“Accidenti!” fece Nick mentre cercava invano di liberarsi “Che diavolo sa succedendo”.
Si sentì mancare la terra sotto i piedi e cadde in un baratro senza fondo.
“Che scherzo è questo” pensò “Non riesco a fermarmi” poi ci fu una luce e…

 

“Dove mi trovo?” disse.
Era in una chiesa e vide due giovani soleani piegati vicino a una bara.
Preoccupato, li chiamò, ma loro non rispondevano.
“I ricordi non parlano” pensò e si avvicinò, ma quando fu abbastanza vicino, si bloccò di colpo: uno dei due era lui da giovane mentre l’altro era Brian.
Nella bara aperta era contenuta la salma di un altro soleano molto simile a Nick.
“Questo deve essere mio nonno!” disse Nick “Il Sun’s Warrior di cui ho preso il posto. Non sono arrivato a questo momento, ma perché sono qui? Dovrei combattere contro Dark Dastan e invece mi ritrovo nella mia vita precedente. Un momento!”
Nick ricordò le ultime parole che il Dark Prince aveva detto: “La distruzione tramite le memorie!
Oh no! Vuole uccidermi facendomi rivivere i momenti più brutti della mia vita. Maledetto”.
“Mi hai chiamato?” chiese divertito Dark Dastan apparendo come uno spettro.
“Tu, sei sleale!” lo accusò Nick.
“Sleale?” fece il demone “E chi se ne frega! Te l’ho detto: ciò che conta è trionfare sull’avversario. Se questo ricordo non ti spaventa, andiamo più avanti”.
“Non farlo!” cercò di fermarlo Nick, ma lo scenario cambiò di nuovo e il Sun’s Warrior si trovò di fronte alla scena che aveva sempre visto in sogno.
“Oh! Tu guarda!” disse ghignante il Dark Prince “A quanto sembra hai la morte di un’innocente sulla coscienza. Vediamo come reagisci adesso” e schioccando la frusta tutto sparì eccezion fatta per il corpo di Brian che, ricoperto di sangue, si alzò e fissò Nick con occhi vitrei.
“Perché non mi hai salvato?” lo accusò con voce atona.
“Brian!” fece Nick.
“E ora come fai?” lo schernì il Dark Prince “Brian uccidilo!”
Il soleano rosso annuì e si avvicinò lentamente a Nick che era incapace di muoversi.
“Che c’è Nick? Non reagisci?” ghignò il Dark Prince “Quanto sei debole!”.

 

Mentre Brian si avvicinava, Nick ricordò ciò che Luce gli aveva detto quel pomeriggio.
Quel soleano, vissuto quasi 5000 anni prima, era uno dei più promettenti di tutto il Sole: proprio per le sue abilità, era stato nominato guardia del corpo del giovane Nick con cui aveva stretto un forte legame di amicizia. A quei tempi, Nick era figlio unico e vedeva in Brian una sorta di fratello maggiore, un esempio da seguire in ogni cosa, una figura con cui confrontarsi.
Oltre a questo era il fratello maggiore di Luce e il motivo per il quale i due si erano conosciuti e, successivamente, innamorati.
Quando morì Nick era presente: lo vide mentre la vita abbandonava il suo corpo e i suoi occhi si chiudevano per sempre. In quel momento, Nick gli aveva fatto una promessa che avrebbe mantenuto per tutta la vita.
“Te lo promisi” sussurrò Nick “E ho mantenuto il mio voto fino a oggi!”
In quel momento, la mano di Brian trapassò il torace di Nick.
Il Sun’s Warrior sputò un grumo di sangue e cadde sulla spalla del suo amico fraterno.
“Se devo morire per mano tua, allora va bene!” disse Nick “Me ne andrò con il cuore sereno”.
“Che idiota!” fece Dark Dastan “Invece di attaccarlo, preferisce farsi ammazzare da un suo ricordo. Che sciocchezza” e sparì.

 
“Come sta mia sorella?” chiese Brian come se un altro soffio di vita lo avesse pervaso.
“Bene!” rispose Nick “Si preoccupa sempre per me e spera di non vedermi mai soffrire. Ha preso il suo carattere da te, amico mio”.
“E tu invece?”
“A parte il petto trapassato, direi bene” rispose “La promessa che ti feci allora l’ho mantenuta e sto andando avanti anche per te”.
“Ne sono felice” disse l’altro e tolse la mano dal petto di Nick prendendolo per la spalla “Perdonai: il mio corpo è controllato da quel demone”.
“Te l’ho detto no? Se devo morire per mano tua, allora va bene” rispose Nick.
“Non potrei mai ucciderti fratellino” in quel momento gli occhi rossi di Brian recuperarono la loro antica luce “E non t’incolperei mai per la mia morte: è stato un onore morire per te”.
“No, il vero onore è stato conoscerti” disse Nick.
“Grazie!” disse il soleano rosso “Adesso colpiscimi e rompi questa tecnica”.
“Sai che non potrei mai farlo” disse Nick.
“Se non lo farai, rischio di colpirti di nuovo e non voglio questo” disse tristemente il soleano.
“C’è un modo per evitarlo” disse Nick e poi chiuse gli occhi “Universal Power!”

 

Nel mondo reale una grande colonna di luce blu scese verso il vortice nero.
“No! Maledizione” fece Dark Dastan “Non quello! Devo fare qualcosa o si libererà dalla mia tecnica” e lanciò la catena verso il vortice.

 
“C’è qualcosa che vuoi mandare a dire a Luce?” chiese Nick mentre la tecnica si stava rompendo.
“Dalle un bacio da parte mia e abbi cura di te” rispose Brian “Sei diventato un grande Sun’s Warrior, sono fiero di te” e con un sorriso sparì.
“Ecco quello che mi mancava” sorrise Nick.

 

 

Il vortice fu spazzato via e una potente onda investì il Dark Prince che fu spinto indietro.
“Dannazione!” fece il demone.
“Le cose non vanno mai come vorresti, vero?” disse Nick completamente trasformato e avvolto dalla colonna di luce.
“Così non vale, non è leale!” protestò il demone.
“Dovrei dire la stessa cosa a te, ma non lo farò” rispose Nick “Anzi ti ringrazio per avermi permesso di rivedere il mio vecchio amico e per farlo come si deve ti distruggerò con lo stesso potere che ho usato contro Abominon, contento?”
“Non mi posso lamentare!” fece il Dark Prince facendo brillare la sua gemma “Ti distruggerò con tutto il mio potere” e si lanciò all’attacco.
“Vediamo se ci riesci!” disse Nick e si lanciò anche lui.

 

L’oceano fu aperto in due dalla potenza del colpo e poi tornò nella sua quiete.
I due combattenti erano immobili uno dietro l’altro e rimasero così per alcuni istanti.
Poi Dark Dastan si mosse: “E’ un vero peccato che non sia riuscito a batterti. Si vede che non ho usato il ricordo giusto”.
“Al contrario” ribatté Nick rizzandosi “Hai usato quello giusto, ma hai sbagliato la modalità”.
“Capisco!” Fece il demone “Se ne avrò la possibilità, la prossima volta agirò diversamente” dette queste ultime parole, saltò in aria lasciando solo la gemma che fu presa da Nick.
“E con questa siamo a sei!” disse Nick “Ne restano altre quattordici!”
Della sabbia lo avvolse e la ferita al petto sparì.
“Adesso va meglio?” chiese Yaphisan davanti a lui.
“Direi di si” rispose Nick “La ringrazio per l’aiuto signor Yaphisan”.
“E’ stato un piacere” disse mentre cominciò a dissolversi “Abbi cura di te. A presto!” e sparì.
“Grazie ancora” disse Nick “E adesso torniamo al villaggio” e spiccò il volo.

 

 

Nel prossimo capitolo.
Dopo alcuni giorni di convalescenza e riparazioni, il gruppo dei Sun’s Knights si riunisce all’accademia del duellante e tutti faranno la conoscenza dei vari professori.
Ma Viper approfitterà della cosa per mandare avanti il suo progetto e Abhadon darà un preciso ultimatum ai suoi generali infernali.
Questo e altro nel prossimo capitolo.
Ciao e buon primo Maggio.

 

L’incantesimo 31 è un attacco usato da quasi tutti gli Shinigami dell’anime di Bleach.

Il personaggio di Brian è una mia personale creazione: ne sentirete parlare altre volte.

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Capitolo 34
*** Ritorno all'accademia del duellante ***


34. ritorno all'accademia del duellante

Ciao a tutti, vi sono mancato? Scusate per la scorsa settimana, ma ho avuto troppi impegni che mi hanno impedito di completare il capitolo.
Beh mi farò perdonare alla grande con questo e con il prossimo.
Angolo dei commenti.

 

Lettore01: Dark Dastan ha dimostrato la sua malvagità, spero sia stato abbastanza cattivo per te. Per quanto riguarda Hinata e Naruto: qualcosa ha cominciato a muoversi, ma rimarrò quasi del tutto fedele al manga, quindi dovrai aspettare la seconda stagione per sentire quelle tre parole che hann fatto esplodere i fan della coppia, me compreso. Spero che questo capitolo ti piacerà.


Fria: lieto di essere riuscito a stupirti. Scusa ancora se ti ho fatto aspettare più del dovuto, ma vediamo se questo capitolo e il prossimo riusciranno a stupirti ancora di più.

 

Ciccio85: Spero che tu sia pronto a leggere il capitolo perché è molto ricco.

 

Detto questo, con la solita richiesta di esprimere un commento e avere sempre più lettori, vi auguro buona lettura.
Ps: Questo capitolo fornisce degli indizi su personaggi che compariranno in futuro, leggetevelo bene.

 

 

 Erano passati tre giorni dall’attacco della sesta armata infernale: i feriti erano stati curati, i danni, grazie al gentile contributo di Chazz e di Merlin, riparati e i ragazzi si erano riuniti nuovamente al villaggio di Konoha.
“BUON APPETITO!” fecero i ragazzi.
Naruto, Jaden, Gaara, Jessie e Sakura Kinomoto si fiondarono sulle loro ciotole di ramen preparate dal nuovo aiuto cuoco di Ichiraku, ossia Zane che, col cuore in mano, attendeva la risposta.
“Allora?” chiese il Truesdale maggiore trepidante vestito come un cuoco giapponese.
I cinque ragazzi posarono la ciotola sul tavolo e chiusero gli occhi facendo passare diversi secondi che sembrarono secoli.
Aprirono all’unisono gli occhi e risposero: “Ci metto la lode!”
Zane tirò un sospiro di sollievo.
“Ottimo lavoro, ragazzo!” gli disse il signor Teuchi poggiandogli una mano sulla spalla “Hai passato la prova: quindi acconsento al tuo fidanzamento con la mia Ayame”.
“Grazie!” disse il Truesdale maggiore sentendosi realizzato.
“Evvai!” esultò Jaden “Il nostro Zane ha trovato la sua anima gemella e ha imparato a fare un ottimo ramen. Peccato che Syrus non sia qui”.
“Piuttosto, dov’è finito?” chiese Naruto.
“A quanto sembra, il nostro amico ha tirato fuori un potere molto particolare che ha effetto su tutte le ragazze!” rispose Gaara dopo aver vuotato la sua ciotola “L’amore ha molti modi di manifestarsi. Posso averne un’altra?”
“Nessun problema!” rispose Zane e ne preparò un’altra “Noto che apprezzi il ramen, ne sono contento”.
“Mangiarlo mi fa riflettere sulla mia vita” rispose il rosso mentre prese la nuova ciotola “e finalmente credo di cominciare a capire cosa significhi amare le piccole cose”.
“Quanto sei tenero!” disse la piccola Kinomoto con gli occhi dolci.
“Il ramen ha fatto il suo ennesimo miracolo” disse contento Naruto.
“Già! Dobbiamo festeggiare” disse Jessie “Forza con un altro giro”.
“Eccovi serviti!” disse Zane.

 
“Ah! allora eravate qui!” disse Aster sollevando la tenda del chiosco.
“Ehilà Aster!” fecero Naruto e Jaden.
“Finitela di riempirvi lo stomaco e venite.” disse il ragazzo dai capelli argentati “Dobbiamo andare”.
“Ok!” dissero i cinque.
“Io passo!” disse Zane “Ho una cosa da fare: ditelo voi al signor Nick, va bene?”
“Tranquillo!” fece Aster “Salutaci la tua fiamma!” e messa una banconota sul tavolo pagò il conto per i cinque ingordi di ramen.

 

“Grazie per averci offerto il pranzo, ti siamo debitori!” fece contento il biondino mentre si avviava con gli altri al luogo dell’appuntamento.
“Figurati, non è nulla” rispose il Phoenix “A proposito di fiamme: come vanno le cose tra te e Hinata?”
“Tra me e Hinata?” chiese Naruto confuso “Che vuoi dire?”
“Siamo venuti a sapere di come avete battuto quel mostro gigante” fece Jaden menandogli una pacca sulla schiena “Avete fatto un eccellente lavoro di squadra: avete agito come una vera coppia”.
“Che accidenti dici?” fece il biondino leggermente rosso “Hinata è solo un’amica. È vero che le ho fatto quel complimento, ma alla fine tutti gliel’hanno fatto”.
“Tu però sei stato il primo e gli altri ti hanno semplicemente copiato.” disse la piccola Kinomoto “Voi due andreste davvero bene insieme”.
“MA CHE DICI!” fece Naruto con gli occhi sgranati.
“Mi sa che dopo quello di Zane e Ayame, dovremo preparare il matrimonio tra Naruto e Hinata” disse allegro Jessie.
“NON DIRE SCEMENZE SIMILI!” gridò l’Uzumaki rosso come un pomodoro “TRA ME E HINATA NON C’E’ NIENTE!
“Il tuo viso dice il contrario!” fece Gaara secco.
“Non ti ci mettere anche tu!” disse il biondino cercando di controllare la voce “E’ vero: è una ragazza carina, ma non sono interessato a lei. Per me è un’amica”.
“Se lo dici tu!” fece Jaden decidendo di non girare il coltello sulla piaga * Ancora non ci siamo: Naruto non se né ancora accorto. Sarà dura! *
“Va bene: non ne parliamo più” dissero sconsolati gli altri, mentre pensarono all’unisono * E’ senza speranze! Ma non è ancora detta l’ultima parola! *

 

 

Tutti i Sun’s Knights si riunirono davanti alle porte del villaggio e, assicuratosi che non mancasse nessuno tranne Zane, Nick spiegò la sua intenzione.
“Ragazzi, adesso ci sposteremo in un altro posto” annunciò Nick.
“In un altro posto? E dove?” chiese Temari che era la più vicina al Sun’s Warrior.
“Andremo nel luogo in cui vivono Jaden e i suoi amici: ossia all’accademia del duellante” rispose Nick “In questo modo avrete la possibilità di vedere nuovi posti e ottenere nuove esperienze. In primo luogo dovrete cambiare vestiario, in questo modo vi potrete confondere con le persone normali”.
“In pratica dovremmo vestirci come Jaden e gli altri!” disse Neji “Dove ci procureremo gli abiti che ci servono”.
“Di questo non dovete preoccuparvi” intervenne Chazz a mani giunte “Troverete ciò di cui avete bisogno nella mia stanza all’accademia”.
“Cominci a guadagnare punti Chazz!” fece Ino che gli era affianco.
“Faccio volentieri a meno della tua ammirazione ragazzina!” fece lui con sguardo indifferente.
“…” la bionda non se la tenne e gli calpestò il piede con tutta la sua forza.
“AHIA!” gridò il moro con gli occhi fuori dalle orbite.
“Così impari l’educazione!” fece la Yamanacha voltandosi imbronciata.
“Questa me la pagherai cara brutta mocciosa” fece Chazz mentre si teneva il piede dolorante.
“IO NON SONO UNA MOCCIOSA!” ruggì la bionda e gli menò un pugno sulla testa bacata.
“Ahia!” e Chazz crollò a terra con un bernoccolo fumante sulla testa “Tu sei malata: in questo modo non troverai mai un ragazzo!”
“STA ZITTO!” ruggì nuovamente la ragazza e cominciò a dargliele di santa ragione.
“Se continuano così, non arriveranno alla fine della storia” pensò Nick sconsolato e decise d’intervenire “Per favore voi due smettetela o sarò costretto a ricorrere a misure drastiche”.
La ragazza, sentendosi richiamare, dette un ultimo calcio a Chazz e si mise sull’attenti.
“Scusa, aiuteresti anche me!” chiese Syrus con voce stranamente soffocata.
Nick si voltò verso il Truesdale minore e rimase senza parole: il “poverino” era circondato da quasi tutte le ragazze del gruppo che se lo stavano spupazzando senza tregua.
“Questa capacità è davvero curiosa” pensò Nick senza cambiare espressione “Devo assolutamente farmi spiegare come ci riesce: così la prossima volta non rischio il pestaggio di Marina” e nella sua mente vide la scena di lui tra le braccia della ragazza che se lo spupazza, seguita a ruota da Luce e da un’altra ragazza particolare; il solo pensiero lo fece surriscaldare.
“Signor Nick, tutto bene?” chiese Sakura Haruno muovendogli una mano davanti alla faccia.
“Sì tutto bene!” fece il castano allontanando quei pensieri e placò le ragazze.

 
“Fate buon viaggio” disse Tsunade alzando la mano “e vedete di non combinare guai”.
“Tranquilla non succederà!” rispose Nick.
“Vedi di tornare presto Nick” gli disse Buffy “Hai una bevuta in sospeso”.
“Sì, va bene!” fece Nick “Hai deciso di piantare le radici Buffy?”
“Resterò qui fino a quando non avrò dato una bella lezione a questa lumacona!” fece la bionda.
“Adesso ti faccio vedere io, piccola impertinente” sbottò Tsunade e cominciò un’ennesima sfida a braccio di ferro tra le due.
“Tornate presto!” disse Jiraya e poi si rivolse a Naruto “Ricordati che quando torni inizieremo l’allenamento”.
“Tranquillo Eremita porcello, mi troverai pronto!” fece il ragazzo col pollice alzato.
“Forza ragazzi che stiamo aspettando?” fece Jaden “L’accademia del duellante ci aspetta. Siete pronti all’avventura?” e alzò il pugno in cielo.
“SIIIIIIII” gridarono tutti.
“Allora andiamo!” disse Nick e si alzò in volo seguito dagli altri.

 

 

Nel frattempo a Oblivion…
I terribili generali infernali, richiamati da Abhadon, si erano riuniti nella sala del trono e stavano commentando l’esito dell’ultimo scontro.
“Anche Dark Dastan è caduto” disse un demone “Che incapace!”
“Ci fossi stato io, quei mocciosi sarebbero già spariti dalla faccia di quest’universo” disse un demone bianco “Comunque non importa: essendo il settimo generale infernale rimedierò agli errori di quegli idioti”.
“Tu vorresti rimediare ai loro errori?” rise Dark Marik “L’unico che può distruggere Nick sono io: ho un conto in sospeso con lui”.
“E’ chiaro che attaccarlo per ordine è controproducente” disse un demone rosso con corna e occhi verdi “Smettiamola di attaccarlo in base al grado e mandiamo un generale infernale di rango più elevato”.
“E sono sicuro che voglia offrirti volontario, vero Inferno?” lo puntò il demone bianco.
“E perché no!” rispose il demone di nome Inferno “Come quindicesimo generale infernale non avrei problemi a fare a pezzi quei mocciosi”.
“No!” disse un altro demone alato completamente avvolto nell’ombra “La cosa non è assolutamente fattibile!”
“Oh, hai qualcosa da ridire Cancer!” lo ammonì Inferno “Sono pronto a scommettere che tu, il diciassettesimo generale infernale, voglia essere il primo. Quanto sei avaro!”
“Solo perché rappresento il peccato dell’Avarizia, non vuole dire che sono così” rispose Cancer senza cambiare tono “In qualsiasi caso, ritengo sia meglio procedere per gradi senza eccezioni.
Se facessimo come hai proposto, daremmo l’impressione di temerli e questo non è assolutamente così!”
“Chi se ne importa!” disse il demone dalle corna verdi “Se questo ci permetterà di vincere, allora facciamolo”.
 “Mio malgrado, sono d’accordo con il generale Cancer” disse un demone vestito in divisa militare nera.
“Si lo sono anch’io!” fece un secondo demone vestito in modo simile ma con la divisa grigia.
“Che codardi!” fece Inferno.
“Bada a come parli, essere infimo, nato da un misero focolare” disse il primo dei due avvicinandosi pericolosamente a Inferno.
“Che paura!” fece il demone “Sai, credo sia ora che tu vada in pensione: hai vissuto troppi anni da umano per capire come si fa legge qui!”
“E’ vero, un tempo ero un umano, fatto di carne e di ossa, ma ho quasi unito il mondo mentre tu che cosa hai fatto?”
“Più di quanto tu possa credere” rispose il demone pronto a colpirlo.

 

“Che maschi focosi” fece una demone dai lunghi capelli rosa con delle lunghe corna.
“Tu sta zitta Lucyferia” disse Inferno “Anche se sei un generale infernale, impara a stare al tuo posto”.
“Gentilissimo!” disse lei con un sorriso sadico e poco dopo i due demoni si ritrovarono sospesi a mezz’aria con gli arti pronti a essere staccati dal corpo “Ditemi, cosa volete che vi strappi per primo?”
“Adesso basta” ordinò Abhadon stesso.
Sentendo l’ordine del suo signore, Lucyferia lasciò la sua invisibile presa e sui due e s’inchinò.
“Maledetta!” ruggì Il demone dalla divisa nera alzando una pistola verso di lei “Pagherai per la tua insolenza”.
“Non fatemi ripetere due volte la stessa cosa” disse Abhadon.
“Mi scusi, mio signore” disse il demone con un riverito inchino, seguito da tutti gli altri.
“Cancer ha ragione” disse l’entità del male “Mandare un generale infernale più potente vorrebbe dire mostrare un segno di debolezza e noi non lo siamo.
Continueremo ad agire seguendo il metodo tradizionale: andremo per ordine di grado. Se qualcuno di voi vorrà attaccare in compagnia di un altro generale, faccia pure, ma è avvisato che se perderà, verrà cancellato insieme a tutta la sua armata.
Il prossimo generale infernale sei tu Li Sheron: agisci come meglio vuoi, ma distruggi Nick”.
“Come desidera mio signore!” disse il demone bianco con un ghigno rivolto ai suoi colleghi.
“Belazur, Uncinato: se Lì Sheron fallirà, toccherà a voi.” continuò Abhadon “Però vi avverto: eliminate Nick a qualsiasi costo; non rendete necessario l’ingresso del decimo generale altrimenti subirete la stessa sorte di Abominon”.
“Sì, mio signore” dissero insieme un demone pieno di aculei neri e sembianze abominevoli e un altro dalla pelle ocra piena di crepe con due corna a forma di uncino.
“A questo punto non ho più niente da dire” concluse Abhadon “La riunione è finita, tornate nei vostri alloggi e preparatevi” dopodiché sparì.

 
“Molto bene!” fece Li Sheron “Miei cari colleghi restate pure tranquilli: Nick morirà per mano mia. Ora, con permesso, mi ritiro, ho molte cose da fare” e si teletrasportò via e così fecero gli altri eccezion fatta per tre di loro.
“Povero sciocco!” fece Dark Marik “Nessuno, tranne me, può uccidere Nick: deve pagarla per ciò che mi ha fatto!”
“Ancora con questa storia?” fece un demone con fattezze umane con capelli bianchi e occhi castani in cui si poteva leggere pura follia “Pensavo avessi deciso di lasciar perdere generale!”
“Sta zitto Bakura!” lo ammonì l’altro “Questi sono affari miei e non chiamarmi generale: solo perché lo sei anche tu non vuole dire che tu possa parlarmi così!”
“Le mie scuse grande satana!” fece Bakura con un ghigno “Dopotutto quello che abbiamo passato come Dark Warriors, pensavo di poter parlare più spontaneamente con te”.
“Evita di ricordarmelo, per favore: non ho voglia di rivangare il passato” disse Dark Marik.
“Va bene, va bene!” esclamò l’altro “Piuttosto, spera che non sia io a distruggere Nick: dopotutto vengo prima di te come numero”.
“Tanto morirai” rise Dark Marik “ma non temere: vendicherò la tua scomparsa. Non per niente rappresento il peccato della vendetta/superbia”.
“Quanto sei superbo!” fece divertito Bakura “Dopo di Nick sarà il tuo turno, quindi preparati a cedermi il tuo trono. Ci vediamo” e sparì.
“Non ci contare” ghignò l’altro, poi puntò lo sguardo sull’unico dei generali che non se n’era ancora andato “Che cosa vuoi Cancer!”
“Solo fare una domanda” rispose schifato il diciassettesimo generale infernale “Sono il prossimo della tua lista?” e fece un passo verso di lui.
“Naturalmente!” rispose divertito il demone “Tu appartieni alla stessa razza di Nick, anzi sei proprio come lui: il solo vederti mi dà il voltastomaco”.
“Bene!” fece l’altro voltandogli le spalle “Ti auguro di morire nel peggiore dei modi!” e si allontanò.
“Dannato soleano traditore del tuo popolo, ti meriti una lezione con i fiocchi” ruggì di demone.

L’altro si bloccò e tornò sui suoi passi: “Voglio proprio vedere” ed estrasse la sua spada che brillò in modo sinistro “Eterno illuso!” e si lanciò all’attacco, dando avvio a un duello che avrebbe avuto termine due ore dopo con un doppio KO.

 

 

Dopo circa trenta minuti dalla partenza da Konoha, il gruppo di giovani eroi era giunto sull’isola in cui sorgeva l’Accademia del duellante.
Appena arrivati, ninja e cattura carte erano stati portati al dormitorio rosso, esattamente nella suite di Chazz e avevano tutti ricevuto delle uniformi da indossare.
“Che forza!” fece Naruto mentre si osservava: per lui era toccata l’uniforme dello Slifer rosso, scarpe chiuse rosse, pantaloni grigi, maglietta a mezze maniche nera e una giacca rossa nuova fiammante.
“Dunque è così ce vi vestite  voi!” disse Kiba mentre si sentiva stretto nella sua uniforme dello Slifer, con lo stesso abbigliamento del biondino.
“Certo, idioti!” fece Chazz annoiato “e ringraziate che vi abbia procurato quelle uniformi, altrimenti andreste in giro completamente nudi”.
“Che gentile” fece Shikamaru mentre sprofondava nel divano “Comunque non capisco perché indosso un’uniforme diversa” infatti, a lui era toccata l’uniforme del Ra giallo: scarpe gialle, pantaloni neri, maglietta bianca e giacca giallo canarino completamente aperta.
“Perché credo tu sia più sveglio di questi idioti” disse Chazz con la sua solita gentilezza.
“Bastardo!” gridarono Naruto e Kiba.
Per quanto riguarda gli altri tutti avevano ricevuto un’uniforme che, a detta di Chazz era perfetta per loro:

-          Naruto, Kiba, Rock Lee, Choji e Sakura Haruno erano vestiti da Slifer;

-          Shikamaru, Neji, Kankuro e Shino erano dei Ra giallo;

-          Nick, Shaoran, Gaara, Yuè e le ragazze, invece erano degli Obelisk Blu.

 

“Si può sapere perché mi avete dato questi stracci rosso pomodoro?” ringhiò Sakura “Voglio vestirmi anch’io come le altre”.
“A voi ragazze ci ha pensato Alexis, quindi prenditela con lei” fece Chazz tirandosene fuori.
“Perché!” fece la rosa all’amica.
“Vedi, blu e rosa non vanno molto d’accordo” spiegò la bionda.
“Non è giusto!” e la rosa cadde in depressione.
“Perché non posso indossare la mia uniforme?” si lamentò Rock Lee “Non riesco a starci senza: mi sento nudo e indifeso”.
“E smettila!” fece Chazz disgustato poi, si rivolse a Nick con tono più gentile “Spero che le piaccia quest’uniforme!”
“E’ da quando ho cominciato ad appassionarmi a questo gioco che desidero indossarne una” disse Nick contento “anche se, secondo me, non è il colore che qualifica l’abilità del duellante”.
“Avete ragione!” disse Chazz scattando in piedi “Sono assolutamente d’accordo!”
“Se fino a poco fa dicevi che chi indossa l’uniforme rossa è il più idiota di tutti!” fece Ino, sempre troppo vicina a lui.
“Sta zitta mocciosa!” disse il Princeton a denti stretti.
“Insensibile!” ruggì la bionda e gli menò un ennesimo pugno a martello, seguito da una chiave articolare alla testa “Vediamo se cambi idea una volta che ti avrò strozzato”.
“Ehi calma!” dissero tutti e cercarono di fermare lo strangolamento, più che meritato, di Chazz.
“Adesso ci penso io” disse Nick e, tirate fuori le ali, li prese e li allontanò “La volete finire voi due? Sembrate quasi due innamorati che litigano per la minima sciocchezza”.
“MA STATE SCHERZANDO” gridarono all’unisono i due ragazzi “Non potrei mai stare con un tipo simile”.
“Parlate all’unisono” fece Nick “Questo vuole dire che siete sulla stessa linea d’onda. Credetemi: so che significa” e gli balenò l’immagine di lui e Marina che facevano allo stesso modo.
“Dunque questo è uno dei modi in cui si esprime l’amore” fece Gaara annotandolo su un’agendina “Lo terrò a mente”.
Nel frattempo gli altri se la stavano ridendo sotto i baffi.
“Che avete da ridere!” sbottò Chazz “Non è per niente divertente!”
“Dovresti vedere la tua faccia” disse Kiba trattenendo le lacrime “Sei rosso come un pomodoro e nemmeno Ino ci scherza”.
I due ragazzi si guardarono in faccia e, alla fine esplosero: “QUESTA E’ GUERRA!” e, liberatisi dalle ali di Nick, inseguirono il gruppo per tutta la stanza.

 

Dopo circa venti minuti d’inseguimento, Chazz e Ino si gettarono stremati sul divano e ci rimasero per un bel po’.
“Mi sa che abbiamo esagerato” fece Gaara.
“Di sicuro” confermò Yuè.
“Però è stato divertente!” disse Kero-chan allegro.
“Beh!” esclamò Aster “ragazzi è stato un piacere: adesso devo andare”.
“E dove?” chiese Naruto confuso.
“Ho un appuntamento col mio manager fra dieci minuti per discutere di una cosa importante” spiegò Aster “Piuttosto, perché non andate a fare un giro dell’Accademia? Magari potete seguire anche qualche corso: sarebbe utile per qualcuno di voi! a presto” e si teletrasportò via
“Saranno una seccatura!” fece Shikamaru “Comunque vedere il posto non mi guasta”.
“Allora è deciso: portiamo i nostri amici a fare il giro dell’accademia” dichiarò Jaden.
“Ci sto!” disse Syrus prendendo Tomoyo sottobraccio “Vi divertirete un mondo!”
“Chissà se troverò ispirazione qui!” disse la ragazzina con gli occhi luccicanti “Tu, però, sei una delle ispirazioni migliori dopo Sakura” e si appoggiò al Truesdale minore, suscitando l’invidia delle ragazze.
“Grazie!” disse lui felice e fece il segno della vittoria agli amici che ricambiarono.
“Ecco un altro modo per esprimere amore” disse Gaara con l’agendina in mano “A questo punto devo solo fare pratica”.
“Devi solo essere più naturale!” disse Jaden mettendogli una mano sulla spalla.
“Per il resto sei apposto” disse la piccola Kinomoto con un dolce sorriso.
“Lo terrò a mente” rispose il rosso.
“Ok!” fece Chazz rialzandosi dal divano “Andiamo a fare questo giro. E tu Ino stammi lontana almeno dieci metri”.
“Troppo pochi” ribatté lei “Facciamo un kilometro!”
“Bene!” disse lui “Bene!” ripeté lei e girarono la testa dall’altra parte, mentre gli altri trattennero un ennesima risata.
“Forza ragazzi” disse Nick seccato “vediamo di farcela entro oggi e andiamo!”
“Ok!” fecero gli altri.   

 

 

I duellanti condussero i loro amici e Nick in giro per l’accademia: mostrarono loro i dormitori giallo e blu, poi toccò al porto, dove si poteva respirare aria di mare, alla foresta e alle rovine in cui erano custodite le bestie sacre, spiegando cosa fossero e infine, toccò all’accademia vera e propria.
“Wow!” fece Naruto “Voi studiate qui?”
“Già!” rispose Jaden “E dentro ci sono un sacco di belle cose. Venite”.
“C’è un posto, dove poter osservare le nuvole?” chiese il giovane Nara mentre fece uno sbadiglio.
“Il tetto all’ultimo piano” disse Jessie “Se vai quando tramonta il sole, puoi ammirare un incredibile spettacolo”.
“Quanto sei romantico” disse la piccola Kinomoto.
“Potrebbe essere un bel posto per osservare” disse Shaoran poi si rivolse ad Alan “Signor Alan dovrei chiederle una cosa in privato”.
“Vuoi chiedermi qualcosa?” disse l’angelo apparso al fianco di Nick “D’accordo, allora saliamo sul tetto: a quest’ora non ci sarà nessuno”.
“Ci vediamo più tardi allora” disse il giovane castano e, dopo aver fatto un inchino, volò verso il tetto con Alan.
“Che gli vorrà chiedere?” disse Kiba.
“Qualunque cosa sia, deve essere importante” fece Nick.
“Forza entriamo, sono troppo curioso” fece il biondino.
“Non sei il solo!” disse il rosso.
“Non l’ho mai visto così” pensò Kankuro “Si vede che questa compagnia gli piace” e in cuor suo ringraziò di aver incontrato Nick.

 

“Ehilà ragazzi!” disse una voce “Come ve la passate”.
Il gruppo si voltò e si trovò di fronte un ragazzo particolare: alto, carnagione abbronzata, pantaloni neri, camicia bianca e gilè marrone, cappello da cow boy sulla testa che copriva l’occhio destro avvolto da delle bende mentre il sinistro era azzurro scuro e con un grande zaino verde dietro la schiena.
“Jim!” fece Jaden e gli andò incontro.
“E quello chi è?” chiese fece Rock Lee “Che tipo strano”.
“E’ bellissimo!” disse Sakura con gli occhi a cuoricino.
“Hai ragione!” disse Ino con la stessa faccia “Cavolo, quanti ragazzi carini che ci sono qui!”
“Non c’è che dire” fece Temari “Chissà s’è impegnato”.
“Femmine!” esclamò Shikamaru “Che seccatura!”
“Salve a tutti!” disse il nuovo arrivato appoggiando la mano sul cappello “Noto delle facce nuove, quindi credo sia educato presentarsi: mi chiamo Jim Crocodile Dundee, mentre lei è Shelley” e indicò lo zaino che si mosse facendo alcuni suoni.
“Quello è un alligatore!” fece Naruto con la bocca spalancata.
“E’ quello di cui vi abbiamo parlato” disse Hassleberry.
“Tranquilli: non farebbe male a una mosca” li rassicurò Jim e la fece scendere.
“Che carina!” fece la piccola Kinomoto accarezzando la testa dell’enorme rettile che le lasciò fare “Non ne avevo mai visto uno da vicino”.
“Questa è da immortalare!” disse Tomoyo con la videocamera in mano.
“E’ un piacere incontrarti Jim” disse Nick avvicinandosi a lui “Io sono Nick, molto piacere” e tese la mano.
“Piacere mio!” disse il ragazzo stringendola “Dì la verità: tu e questi ragazzi non siete degli studenti, vero?”
“Non negherò l’evidenza!” affermò Nick “Ti sarei, però grato se non lo dicessi a nessuno”.
“Non ti preoccupare, sarò muto come un pesce, però mi piacerebbe sapere chi sono gli altri”.
“Hai ragione!” disse Nick e presentò rapidamente il gruppo.

 
“Allora avevo ragione a pensare che foste voi i ragazzi che hanno fermato quegli strani tipi qualche giorno fa” disse Jim.
“Sei un tipo perspicace, me ne complimento” disse Nick “Uno come te sarebbe un ottimo Sun’s Knight”.
“Potrei diventare come loro?” chiese il ragazzo.
“Se ne hai le qualità, sì!” rispose Nick “Vuoi provare?” ed estrasse la spada pronto ad avviare il processo.
Jim chiuse l’occhio buono e fece un profondo respiro: “No, lascia perdere!”
“Cosa?” fecero tutti “Perché?”
“La mia strada è un’altra” rispose “E comunque non credo di avere quello che serve per diventare come voi”.
“Che dici?” disse Jaden “Se non ci provi non potrai mai saperlo. Signor Nick gli dica qualcosa”.
“Non posso!” rispose il Sun’s Warrior rinfoderando la spada “Se Jim non vuole, non l’obbligherò! Tuttavia, se cambierai idea, fammi un fischio”.
“Dubito che lo farò, ma va bene” rispose il ragazzo poi cambiò discorso “Beh! Che cosa ci facciamo ancora qui? Non vogliamo far vedere l’accademia ai nostri ospiti?”
“Ottima idea” disse Jaden mentre ingoiava il rospo “Dovrebbe esserci una lezione adesso, vi va di seguirla? Dopo mangeremo qualcosa e gireremo per il resto del pomeriggio”.
“Tu chi sei? Che fine ha fatto Jaden” disse Syrus stupito.
“C’è la lezione di concetti del duello” disse Jaden “In questo modo i nostri amici capiranno meglio come funziona il Duel Monsters e, se vorranno, potranno costruirsi un deck tutto loro”.
“Che pensiero gentile” disse Nick “Per me va bene, così faccio una ripassata delle regole e mi aggiorno. Voi che volete fare” rivolgendosi agli altri.
“E’ chiaro che veniamo” disse Naruto “Voglio imparare a duellare come il fratellone Jaden e anche riuscire a batterlo”.
“Ora non montarti la testa soldato” lo riprese Hassleberry “Nessuno può battere il generale Yuki, nemmeno il signor Nick c’è riuscito”.
“Che? Davvero?” disse Shikamaru.
“E già!” disse Nick col sorrisetto imbarazzato “Proprio per questo credo che seguirò un paio di corsi e rivedrò i miei deck, così la prossima volta non perderò” e s’incamminò verso l’entrata.
“I tuoi deck?” chiese Chazz “Quanti ne hai?”
“Ne ho nove Chazz: cui aggiungo una serie di carte ultra rare molto speciali” rispose ed entrò.
“…” tutti rimasero senza parole “CHEEEEEEE!”

 

 

“E così sono tornati!” disse il terribile Viper mentre osservava il monitor “E sono anche in compagnia. Non so chi siano quei mocciosi ma sembra abbiano un notevole quantitativo di energia: soprattutto il biondino, il rosso e il castano che si è battuto contro Jaden.
Credo proprio che estenderò l’invito anche a loro. Sei d’accordo con me, amico?”
“Certo Viper” rispose la voce a doppio tono proveniente da un cilindro nero “Inoltre sono persone cui Jaden sembra tenere molto, quindi devono soffrire oltre ogni limite”.
“Molto bene!” fece Viper con un sorriso “E’ un peccato che Axel si sia ribellato, altrimenti sarebbe stato perfetto per testare le abilità di quei ragazzi. Credo sia giunto il momento di fare un giro per le aule” e alzatosi si avviò all’uscita.

 

 

La lezione fu molto interessante: Naruto si dimostrò essere il più attento. L’interesse era tale che fece qualcosa che nessuno si era mai sognato di fare prima: applaudì Krauler alla fine della lezione lasciando il professore in questione (praticamente un vecchietto, con capelli biondi, faccia piena di rughe e labbra con lucida labbra, che si atteggiava a chissà chi) molto commosso.
“Il nostro Naruto sa come accattivarsi i professori” fece divertito Jim “Lo conosco da solo un’ora ma credo proprio che sarà un piacere essere suo amico”.
“E’ sicuro che, se entra per davvero qua dentro rischia di surclassarti Jaden” disse Kero-chan, comodamente seduto sul banco del biondino “Ha preso parecchi appunti”.
“Quasi non lo riconosco” disse Sakura Haruno senza parole, mentre vedeva anche lei cosa aveva scritto.
“Chissà cosa sarebbe successo se Naruto si fosse realmente iscritto all’accademia del duellante” pensò Nick “Non sarebbe stato un ninja, ma di sicuro il carattere non sarebbe mai potuto cambiare!” il solo pensiero lo divertì.

 

 

Dopo la lezione, i ragazzi uscirono dall’aula discutendo del più e del meno e Naruto non finiva di chiedere informazioni a Jaden sui vari professori e sui tipi di deck che si potevano costruire.
“Accidenti, Naruto” fece Syrus “Sai, mi chiedo cosa sarebbe successo se ti fossi iscritto qui!”
“Sicuramente sarei stato il migliore!” disse il biondino allegro.
“Non dire scemenze” fece Chazz “Ne devi fare di strada per arrivare al mio livello”.
“Per favore!” fece Ino questa volta a cinque metri da lui “Secondo me sei il più scarso dell’accademia: lo dimostra che non indossi la regolare uniforme”.
“Se non indosso l’uniforme, è perché…” ma non finì la frase.
“Buon giorno ragazzi” disse una voce molto potente.
Tutti si voltarono e si trovarono Viper davanti.
“E questo chi è?” pensarono insieme tutti i ninja.

“A quanto sembra abbiamo delle matricole belle fresche” disse l’uomo puntando le sue tre vittime “Mi presento: sono il professore Telonius Viper e vi do il benvenuto all’accademia.
Poiché siete nuovi, sarete aggiornati sull’attuale situazione di quest’accademia: le lezioni che seguirete sono solo teoriche, se davvero volete dimostrare le vostre abilità come duellanti, dovrete duellare contro i vostri compagni e vincere più incontri possibili.
Per valutare i vostri progressi vi fornirò degli speciali apparecchi che, a fine corso, mi permetteranno di giudicare i vostri progressi.
Ho giusto con me qualcuno di questi apparecchi, si chiamano bio-bend e dovrete tenerli per tutto il semestre senza toglierli mai, nemmeno quando andrete a lavarvi.
Tu biondino avvicinati”.
Naruto ubbidì meccanicamente all’ordine e ricevette il suo bio-bend e, dopo di lui, toccò a Gaara, Nick, la piccola Sakura, l’appena tornato Shaoran, Hinata, Neji e Shikamaru gli altri per il momento erano al sicuro.
“Riceverete il vostro a breve” disse ai ragazzi che non l’avevano avuto “Consideratelo un regalo personale. Vi saluto” e se ne andò.

 

“Quel tipo metteva i brividi” fece Ino “Perché vi siete fatti mettere questi cosi addosso? Non potevate semplicemente dirgli di no!”
“Se lo avessimo fatto, avrebbe avuto dei sospetti” disse Nick mentre osservava il suo nuovo braccialetto “Inoltre nasconde qualcosa di così particolare da suscitare l’interesse di Alba, quindi è meglio stare al suo gioco per il momento”.
“State attenti a non usare troppe energie” li avvertì Jim “Questi cosi la assorbono e la raccolgono in un posto qui vicino”.
“E’ vero!” disse Neji col Byakugan attivo “Questo strano apparecchio si è collegato al sistema circolatorio del chakra: basta un minimo di sforzo per attivarlo”.
“Per nostra fortuna, però, assorbe solo l’energia prodotta da un duello, non quella di un combattimento reale, altrimenti saremmo messi male”.
“Scusate” intervenne Tenten “Se sapete che fa queste cose, perché non cercate di fermarlo?”
“Ci abbiamo provato” disse Jaden “ma non siamo riusciti a localizzare con precisione il luogo in cui viene raccolta: inoltre l’energia assume carica negativa, quindi indebolisce i nostri spiriti”.
“Per il momento non pensiamoci” disse Nick “le nostre priorità sono altre e non abbiamo tempo da perdere con lui”.
“Già! Adesso dovremo duellare per forza” disse il giovane Nara “ma dove le troviamo le carte per costruire un deck?”
“A questo risolviamo noi” disse Jessie “Qua sotto c’è un negozio di carte. La proprietaria è una nostra amica e sono sicuro che saprà darvi le migliori che ha”.
“Allora andiamo subito!” disse Naruto “Non vedo l’ora di costruire un deck”.

 

“Tu non vai da nessuna parte nanetto” disse una voce poco gentile.
“Come mi hai chiamato bestione?” rispose il biondino.
“Si vede che hai bisogno di una sonora lezione microbo e lo stesso vale per le altre matricole” disse un altro dietro il primo, seguito da altri due.

Erano quattro Obelisk Blu attacca brighe e poco educati: alti e robusti, faccia da bullo e ghigno poco raccomandabile.
“A quanto sembra i quattro idioti di turno sono venuti a dare fastidio” disse Chazz “Fatevi da parte che li sistemo in due secondi”.
“Spiacente Campione, ma la mia preda è questo moccioso chiacchierone” disse il primo ad aver parlato “Non sopporto gli adulatori. E dopo di lui voglio vedermela contro il tipo alto, quel rosso e quello con la coda. Le ragazze non m’interessano al momento”.
“A quanto sembra hai già le idee chiare” disse Nick “Perché non cominci con me? Se vinci ti darò una carta a tua scelta, ma se vinco tu farai altrettanto”.
“Offerta interessante la tua, ma il primo che voglio avere la soddisfazione di schiacciare è quel biondino, quindi fatti da parte e aspetta il tuo turno”.
“Come vuoi, io però ti ho avvertito” poi si voltò verso Naruto e gli mise una mano sulla spalla “Fallo a pezzi”.
“Ma io non ho un deck, come faccio a duellare?” chiese il ragazzo.
“E’ vero!” disse Sakura avvicinatasi ai due “Inoltre, anche se ne avesse uno, non saprebbe come giocare le carte”.
“A duellare sono capace” la corresse il biondino “grazie alla lezione e a quello che ho appreso dal fratellone Jaden, penso di potercela fare, ma senza un deck non ho speranze”.
“A questo risolvo io” disse Nick e, aperto il suo porta tutto, tirò fuori uno dei suoi deck “Per uno come te, questo sarà perfetto” e glielo diede.
“Grazie! Farò del mio meglio” disse il ragazzo e vide le carte che vi erano contenute “Ma questo deck è incredibile” fece con gli occhi sgranati.
“Te l’avevo detto che è perfetto per te!” sorrise Nick e Naruto ricambiò.
“Tieni!” e Jaden gli porse il suo Duel disk “Senza di questo non si duella” e gli strizzò l’occhio.
“Grazie fratellone!” disse Naruto.
“Allora moccioso, hai finito di raccomandarti?” disse il bullo a braccia incrociate.
“E tu invece?” ricambiò il biondino “Quando avrò finito con te, sarai costretto a dartela  gambe”.
“Questo lo vedremo” rispose il bullo.

 

“Voi che dite, ce la farà?” chiese Tenten.
“Dobbiamo solo sperare” disse Neji “Di sicuro ne vedremo delle belle”.
“Dai del tuo meglio Naruto” disse Gaara.
“Fagli mangiare la polvere” disse la piccola Kinomoto.
“Dai Naruto!” sussurrò Hinata.
“Questo non è un combattimento” disse Chazz “il nostro amico non ha nessuna esperienza. Temo che perderà!”
“Smettila di essere pessimista e fai il tifo per lui, idiota!” gli urlò contro Ino.
“Io ho detto solo la verità!” ribatté lui.
“Ora vedremo se hai ragione o no!” disse Nick “In bocca al lupo Naruto, usa bene quel deck e vincerai”.      

 

“Basta chiacchiere, passiamo ai fatti” disse il bullo.
“Su questo almeno siamo d’accordo” disse Naruto e inserì il deck nel contenitore del Duel disk.
“COMBATTIAMO!”     

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Dopo i dubbi iniziali, il nostro biondino preferito da prova di essere in gamba come duellante e riesce a sconfiggere il bullo dell’Obelisk Blu, mettendolo in fuga con la banda.
Durante il giro dell’accademia, i ragazzi incontreranno altri amici di Jaden e compagni e, dopo diverse peripezie, cercheranno di rintracciare Viper e sconfiggerlo.
Nel frattempo il settimo generale infernale comincia a programmare l’attacco contro il gruppo dei Sun’s Knights.
Questo e altro, nel prossimo capitolo.

 

Bakura è il cattivo finale della serie precedente di Yu-gi-oh, mentre gli altri sono originali, salvo Belazur che viene dal videogioco di Primal.

 

A questo punto, vi lascio ponendo un quesito sul deck che userà Naruto, quale sarà tra queste possibili scelte?

1)    Deck incantatore;

2)    Deck gemello;

3)    Deck drago unità;

4)    Deck zombie;

5)    Deck drago;

6)    Deck rottame;

7)    Deck demone.

 

Chi risponde correttamente, avrà, tramite messaggio privato, un piccolo indizio sul seguito o sui personaggi della storia, badate che sarà piccolo, quindi scegliete bene.
Ciao!

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Capitolo 35
*** Duello e nuovi amici ***


35. Duelli e nuovi amici

Ciao a tutti e scusate per il ritardo.
Il capitolo di oggi è quasi interamente incentrato sul duello di Naruto, ma non mancano molte altre scene e azioni. Spero che vi piacerà.
Angolo dei commenti.

 

Lettore01: grazie del complimento.
Dici che InoxChazz è strana? Gioco il tutto sul loro carattere: lui è montato e apparentemente menefreghista, ma tiene ai compagni e vuole aiutarli, lei è reattiva e perde subito la pazienza, ma ritiene di doversi prendere cura dei suoi amici vecchi e nuovi senza sentirsi inferiore; quindi è naturale che, anche se lentamente, nasca un certo feeling tra i due che può diventare qualcosa di più.
Per quanto riguarda Naruto è incuriosito dal nuovo ambiente e vuole apprendere qualcosa di nuovo: chiunque farebbe allo stesso modo, no?
Sul deck, lo scoprirai leggendo il capitolo e, per quanto riguarda una wiki sulla storia: direi di sì, ci sarebbe davvero molto da dire.

 

Fria: lieto che il precedente ti sia piaciuto, ora spero che anche questo sia di tuo gradimento.
Per quanto riguarda il deck, leggi e lo scoprirai.

 

Detto questo, con il solito augurio, ecco a voi il capitolo (avviso che è bello lungo), buona lettura.

 

 

 

“Visto che sono gentile, lascio che sia tu ad iniziare, moccioso!” disse il bullo “Consideralo un regalo” e ghignò.
“Grazie per il pensiero, ma te ne pentirai! Pesco” e Naruto dette inizio al duello * il deck che il signor Nick mi ha dato è incredibile. Mi chiedo se riuscirò a usarlo come si deve. Spero di esserne all’altezza *.
“Che succede? Non sai da dove iniziare?” lo schernì il bullo “Non dirmi che questo è il tuo primo duello”.
“Idiota, sto pensando. Quello che ti ha fatto l’esame doveva essere ceco per dichiararti Obelisk” rispose il biondino.
“Piccolo moccioso, come osi!” ringhiò l’altro “Ti ridurrò in briciole!”
“Sempre se ci riesci” rispose il biondino “Metto un mostro coperto e una carta coperta sul terreno. Fammi vedere di cosa sei capace!”
“Ora vedrai! Pesco!” disse il bullo “Bene! Ho mancato le buone maniere, io sono Max e non conosco rivali!”
“Sei solo un pallone gonfiato amico” rispose Naruto “Io sono Naruto Uzumaki, tienilo bene a mente”.
“Sicuro” rise Max “sarà il nome del mio cane, quando me ne prenderò uno. Adesso evoco Gilgarth in posizione di attacco” fece la sua comparsa un mostro di tipo demone, simile ad un robot con ATK 1800 e DEF 1200 “Attacca il suo mostro” e partì all’attacco, distruggendo il mostro coperto che apparve simile a un robottino.
“Grazie, hai distrutto Truppa della Carta” disse Naruto “Quando è distrutto, io posso pescare una carta dal deck” e così fece.
“E bravo!” fece Max “Il mio turno, però, non è ancora finito: attivo la carta magia Camera Oscura dell’incubo. Questa carta continua ti infligge un danno di 300 punti ogni volta che subisci un danno da effetto”.
“Carta interessante, ma non resterà a lungo sul terreno” rispose Naruto “Attivo la trappola Risucchio Magico: adesso sei obbligato a scartare una carta magia dalla tua mano, se non lo farai posso distruggere la tua carta che hai appena giocato. Allora che fai?”
“La tua carta non mi fa né caldo né freddo” rispose il bullo “Spedisco una carta magia al cimitero e rendo vana la tua carta. Adesso metto una carta coperta e ti passo la mano”.
“Se insisti, va bene!” e Naruto pescò la sua carta * Questa non va bene, è troppo debole per contrastare Gilgarth, mentre questa richiede un sacrificio per poterla evocare. Inoltre che carta sarà quella coperta? Accidenti: sono messo male. Ed io che pensavo fosse una passeggiata! *

 

“Così non va bene!” disse Chazz “Il nostro amico non sa che fare!”
“E’ davvero messo così male?” chiese Sakura.
“Le carte che ha in mano sono buone, ma non sa come usarle” rispose Nick “Se non recupera il controllo perderà di sicuro”.
“Sarà molto difficile!” disse Kiba “Naruto non è mai calmo”.

 

“Per il momento, metto un altro mostro coperto e passo la mano” disse Naruto.
“Tutto qui!” fece il bullo deluso “Si vede proprio che sei una schiappa! Pesco! Evoco Melchid la bestia dai quattro volti” apparve una testa con quattro facce (ATK 1500 DEF1200) “Adesso svelo la mia carta coperta: Buco Trappola Acido. Adesso ho la facoltà di scoprire un mostro sul tuo lato del terreno e di controllarne la DEF. Vediamo chi è!!” la carta fu scoperta e si rivelò essere un mostro di tipo guerriero cioè Comandante di campo Rahz (ATK 1600 DEF 1200) “Che idiota: avresti potuto usare il suo potere speciale che ti permette di mettere un mostro guerriero di livello 4 in cima al deck e non l’hai fatto. Peggio per te. Avendo un DEF inferiore a 2000, il mostro viene distrutto e spedito al cimitero” e il mostro venne distrutto.
“Cosa!” fece il biondino col fiato mozzo “Chi diavolo lo dice?”
“La mia carta e inoltre perdi 300 punti a seguito della mia carta magia ” rise Max “E ora beccati questo: Gilgarth e Melchid attaccate direttamente i suoi life points”.
I due mostri partirono all’attacco e colpirono Naruto, infliggendogli un danno complessivo di 3600 punti, lasciandogli solo 400 life points.
“Ancora un turno e sarai finito” disse trionfante Max “Preparati a mangiare la polvere”.

 

“Così non va bene!” disse Hassleberry a pugni stretti “Se il soldato Uzumaki non si da una mossa rischia di perdere”.
“Forza Naruto, non farti prendere dal panico” lo incitò Jaden “Puoi farcela”.
“Dai!” fece Jessie “Abbi più fiducia in te stesso”.
“Non mollare fratellone Naruto” lo incitò anche la piccola Kinomoto.
“Avanti Naruto” tuonò Rock Lee “Mostra a quel gradasso quanto è forte l’ardore della giovinezza”.
“Vai Naruto!” lo incitarono tutti gli altri.
“Ti prego Naruto” fece Hinata con un sussurro “Abbi fede”.
“Sono tutti con te” disse Nick “Vedi di non deluderli”.

 

“Ragazzi!” fece Naruto voltandosi verso di loro “Io non… “.
“Smettila di piangerti addosso” disse una voce nella sua mente.
“Di chi è questa voce?” chiese il ragazzo colto alla sprovvista.
“Non esitare, Naruto” continuò la voce “Confida nelle tue forze, come hai sempre fatto e crea un legame con questo deck: ogni carta vuole essere giocata, non deluderle”.
“Chi sei?” chiese il ragazzo.
“Pesca la prossima carta e lo saprai” rispose la voce.
“La prossima carta?” fece Naruto.
“Ehi moccioso!” lo richiamò il bullo “Ti sei incantato? Non è che stai pensando di dartela a gambe?”
Naruto, provocato da quelle parole non se la tenne: “Adesso ti faccio vedere io! Pesco!
Non ci posso credere!” fece stupido.
La carta che aveva pescato era {rullo di tamburi} la Sacra Fenice di Nephtys (ATK 2400 DEF 1600) e la sua immagine stava brillando.
“Allora eri tu!” disse il biondino.
“Esatto ragazzo!” rispose la carta “Sono qui per darti il mio aiuto anche in nome di Sasuke!”
“Di Sasuke!” fece il ragazzo senza confuso.
“Sì! Anche se non ne è consapevole” rispose la fenice “Naruto, io sono lo spirito che si è legato a Sasuke e rappresento quella parte che desidera tornare al villaggio. In questo periodo sono apparso numerose volte davanti a lui, ma non vuole ascoltare le mie parole. Quel ragazzo ha la testa più dura del cemento.
Adesso ascolta: nella tua mano hai tutto quello che ti serve per vincere e il deck che ti ha dato Nick, ossia il deck Gemelli, è pronto a seguirti. Forza ragazzo, fatti valere”.
Il ragazzo chiuse gli occhi e trasse un profondo respiro: “Accidenti! Allora anche Sasuke ha le qualità per diventare Sun’s Knight. Questo è un motivo in più per riportarlo a casa” e aprì gli occhi con una nuova luce “Fenice, farò del mio meglio: riporterò a casa il mio amico è una promessa”.
“Bene! Forza, fai vedere a quell’idiota del tuo amico di cosa è capace la tua determinazione”.
“Con piacere” disse il biondino.

 

“Ehi! quanto ci vuole?” chiese Max sbadigliando “Non ho tutto il giorno per te”.
“Scusa per l’attesa!” disse il ragazzo risoluto “Adesso sono pronto a vincere. Gioco la carta magia Anfora dell’Avidità, con cui pesco due carte.
Adesso gioco la carta magia Fardello del potente: grazie ad essa, ogni tuo mostro perde ATK pari al suo livello di stelle moltiplicato per 100”
“Cosa!” fece Max “Questo non vale!”
“Aggiornati che è meglio!” disse Naruto “E adesso attivo la carta magia continua Potere Erculeo.
Per effetto di questa carta: se tu hai mostri sul terreno e io invece no, posso evocare specialmente un mostro gemello di livello 4 dalla mia mano ed io scelgo Samurai futuro in posizione di attacco” fece la sua comparsa un giovane vestito con un abito azzurro aderente al corpo, con maschera azzurra sul volto e armato di spada laser (ATK 1600 DEF 1200)

 

“Carino il tipo!” disse estasiata Ino.
“Stupida!” la riprese Chazz “Ci provi pure con le carte? Sei proprio disperata”.
In tutta risposta il Princeton ricevette un pugno in testa e fu messo al tappeto.
 

“Non ho ancora finito” disse Naruto “Adesso evoco Cavaliere Evocatore” e apparve uno spadaccino coperto da un’armatura rossa, avvolto da un mantello con piume bianche e armato di una spada ricurva (ATK 1900 DEF 900).
 

“Quello è il mio tipo” fece estasiata Tenten.
“Allora è un vizio” fece Kiba “Che cosa avranno quei tipi che noi non abbiamo!”
“Classe!” rispose Temari senza mostrare particolare interesse ai commenti.
“Da tenere a mente!” disse Gaara mentre lo appuntò sull’agendina.

 

“Adesso Max, ti restituisco il favore di prima e attivo il potere speciale di Samurai”.
“Potere Speciale?” fece Max “Che diavolo dici? Quei tipi hanno poteri speciali?”
“Sì!” rispose il biondino “Possono essere considerati mostri normali, ma anche mostri con effetto, spetta a me deciderlo. Come stavo dicendo, attivo il potere speciale di Samurai Futuro: rimuovo dal gioco un mostro dal mio cimitero così distruggo un mostro sul tuo terreno ed io scelgo Gilgarth” e il mostro scelto fu distrutto “E adesso ragazzi all’attacco! Samurai distruggi Melchid e tu Cavaliere attacca direttamente”.
I due mostri partirono all’attacco, distruggendo quello avversario e infliggendo un attacco diretto, riducendo così i suoi life points a 1600.
“Maledetto!” ringhiò Max “Te la farò pagare cara”.
“Accetti gli assegni?” disse Naruto mostrando un magnifico sorriso “Adesso metto una carta coperta e passo la mano”.

 

“Adesso mi sono stancato! Pesco!” disse furioso il bullo, poi, dopo aver guardato la carta appena pescata, sorrise in malo modo “Al momento giusto. Ehi moccioso, sto per farti un bel regalino: un mostro di otto stelle noto col nome di Golem di Lava”.
“Sei ceco per caso?” disse Naruto “Sul tuo terreno non ci sono mostri, quindi non puoi evocarlo”.
“Lo so! Però voglio regalartelo” disse lui con ghigno che non prometteva niente di buono.
I mostri di Naruto sparirono e il biondino si trovò rinchiuso dentro un’enorme gabbia tenuta a mo di collare su un gigantesco mostro fatto di lava (ATK 3000 DEF 2500).
“Ehi! da dove esce fuori questa roba!” fece il ragazzo senza parole.
“Il mio regalo non ti piace?” fece divertito Max “Beh ora te lo tieni. Se non sai qual è il suo effetto, te lo spiego io: Golem di Lava è evocato sul terreno del mio avversario, sacrificando i suoi mostri e a ogni tua fase di attesa ti toglie ben 1000 punti. Se la memoria non m’inganna, a te ne restano solo 400, quindi quando sarà il tuo turno perderai automaticamente il duello. Ti ho fregato, moccioso”.
“Maledetto baro” ringhiò il biondino.

 

“Ehi, ma che accidenti è successo?” chiese Kiba.
“Semplice, Max ha tirato fuori un mostro molto pericoloso che danneggia i punti dell’avversario ad ogni turno” spiegò Jim “Quando Naruto inizierà il suo turno sarà spacciato”.
“Questo non è leale!” disse nervoso Shaoran.
“Sfortunatamente lo è!” rispose Nick “Ma non è ancora finita: se Naruto pesca la carta giusta, potrà liberarsi di quel mostro. Speriamo bene!”

 

“Bene direi di aver concluso” fece Max “ma la prudenza non è mai troppa, quindi metto una carta coperta e gioco la carta magia Gabbia d’acciaio dell’Incubo: per effetto della quale nessuno dei due potrà attaccare per due turni. Forza fai la tua ultima mossa”.
“Non me lo faccio ripetere due volte” disse Naruto sicuro e pescò, dopodiché il Golem cominciò a sciogliersi e la lava cadde nella gabbia “AAAHH! BRUCIA!” e il biondino fu ricoperto dal magma. 
“Ah Ah Ah! Hai perso moccioso” fece il bullo.
“NARUTO” gridarono gli altri preoccupati.
“Tranquilli, non è mica morto” li rassicurò Max “ma ha trovato pane per i suoi denti. Chi è il prossimo?”
“Fossi in te, non mi distrarrei” disse Nick “Il duello non è ancora finito!”
“Che vai dicendo” fece il bullo “Ho azzerato i suoi life points, quindi ho vinto”.

 

“Perché non guardi meglio!” fece la voce del biondino.
“Cosa!” e il bullo si voltò di scatto e vide Naruto ancora in piedi e con 1100 punti “Ehi, ma che diavolo è successo?”
“Merito di questa carta” disse il ragazzo, mostrandogliela “Ti presento Provviste d’emergenza: che mi fa guadagnare 1000 life points per ogni carta magia o trappola che decido di mandare al cimitero”.
“E quando diavolo hai giocato quella carta!” fece stupito il bullo.
“Nel mio turno precedente” disse il biondino “Avevo pensato a una mossa simile e mi sono preparato in anticipo e questo vuol dire che sono ancora in campo”.
“Accidenti a te!” gridò Sakura “Mi hai fatto prendere un colpo idiota! La prossima volta avverti!”
“Così non ci sarebbe stato gusto” fece Jaden sorridente.
“Possiamo dire che Naruto resta sempre il più imprevedibile” fece Nick con un sospiro “Meno male che aveva quella carta, altrimenti erano dolori”.

 

“Sai, Max” disse Naruto allegro “Mi sto divertendo da matti a duellare. Grazie infinite!”
“Ti stai divertendo eh?” fece il bullo col tic “Fra poco piangerai!”
“Lo vedremo” disse Naruto “Ti ringrazio per il regalo ma credo che dovrò rifiutarlo e metterlo da parte, quindi lo sacrifico”.
“Non ci contare!” disse l’altro “Anch’io ho pensato al possibile seguito, che ti credi! Svelo la carta trappola Maschera della limitazione, che t’impedisce di sacrificare i mostri,quindi che tu voglia o no, il mio mostro te lo tieni”.
“In tal caso attivo una carta magia: Tifone Spaziale Mistico e distruggo la tua carta trappola” disse Naruto e una tromba d’aria spazzò via la carta appena attivata.
“Si può sapere che hai in mente?” fece l’altro “Perché non hai usato la carta magia per distruggere la gabbia invece della trappola”.
“Perché non voglio vincere con un mostro non mio” disse semplicemente lui “E adesso sacrifico Golem per evocare il mio Freed il Generale senza avversari” e apparve un cavaliere dai lunghi capelli biondi e ricoperto da una splendente armatura d’argento e intarsiata d’oro (ATK 2300 DEF 1700).

 

“Si può sapere che ha al posto della testa?” fece Chazz con una mano sulla testa “Perché ha distrutto la carta trappola invece della carta magia. È davvero un idiota!”
“Quel ragazzo è l’imprevedibilità fatta persona” disse Nick con la goccia sulla testa “Poteva pure risparmiarsi una cosa simile”.
“Quell’idiota!” ringhiò Sakura “Quando questo duello finisce, mi sente”.
“Può darsi che Naruto abbia in mente di giocare un mostro particolare” disse Gaara.
“E quale sarebbe?” chiese la piccola Kinomoto.
“Lo vedremo presto” rispose il rosso.

 

“Naruto, posso sapere che hai in mente?” chiese la Fenice.
“E me lo chiedi?” disse il biondino “Voglio evocare te”.
“Vuoi vincere con me?” fece la Fenice “Sono commosso!”
“Ringraziami dopo che avremo vinto” disse il ragazzo, poi si rivolse a Max “Per il momento ho finito. La prossima mossa è tua!”
“Come vuoi, ma ti pentirai di non avermi sconfitto quando potevi” fece il bullo mentre pescò “Gioco Anfora dell’avidità e pesco altre due carte. Ottimo! Adesso metto due carte coperte sul terreno e poi evoco Bowganian in posizione di difesa” e apparve una macchina verde armata di balestra e con un grande occhio (ATK 1300 DEF 1000) “Il mio mostro t’infligge 600 punti di danno ad ogni mia fase d’attesa quindi vedi di muoverti o perderai prima del tempo. Passo il turno”.
“Terrò a mente quello che hai detto” disse il biondino e pescò “Proprio quello che mi serviva. Adesso gioco la carta magia Doppia Evocazione che mi consente di compiere una doppia evocazione addizionale, quindi evoco Mago sintonizzato in posizione di attacco” e apparve un mostro incantatore vestito come un giglio e avvolto da un cerchio magico (ATK 1800 DEF 1600) “Dopodiché sacrifico il mago e Freed per evocare il mostro che ti darà il ben servito. Evoco Sacra Fenice di Nephtys” e fece la sua comparsa la mitica creatura alata.

 

“Quello sarebbe il mostro che voleva evocare?” fece stupito Shaoran “E’ magnifico!”
“Da non credere!” fece Chazz “Quella carta ultrarara è inserita in un deck come quello? È una cosa che ha dell’incredibile”.
“Ti avevo detto che ho diverse carte rare con me” disse Nick “E di quella ne avevo due!”
“DUE!” fecero i duellanti senza fiato.
“Già, ma una l’ho data a qualcuno che aveva bisogno della sua guida, mentre questa è rimasta con me!” spiegò Nick “Adesso vediamo come la userà”.

 

“Da quando in qua un moccioso ha una carta come quella!” fece senza fiato il bullo.
“E’ un regalo di un mio caro amico!” disse il biondino “E la userò per sconfiggerti”.
“Non ci contare!” disse Max dopo essersi ripreso dallo stupore “Non ti darò il tempo di usarla” * Per il momento sono protetto dalla gabbia, ma quando il moccioso finirà il suo turno, lo sistemerò come si deve *.
“Avanti!” lo provocò Naruto “Fammi vedere di che sei capace, la mossa è tua”.
“Pesco!” fece il bullo e digrignò i denti “Adesso subisci il danno del mio Bowganian e perdi 600 punti a cui si aggiungono i 300 della mia carta camera oscura dell’Incubo” e Naruto rimase con 300 punti “Adesso gioco la carta magia Spade Rivelatrici, in questo modo ti blocco per tre turni e, per maggior sicurezza svelo trappola Poltiglia Rifletti – metalli” la carta si sollevò e rivelò una palla fatta di poltiglia “Questa carta è sia una trappola che un mostro: il ATK è 0 ma il DEF arriva a 3000 ed è più che sufficiente per bloccare il tuo mostro. Tocca a te”.
“Pesco!” e Naruto sorrise “Ottimo! Evoco Forza Esiliata in posizione di attacco” apparve un gruppo di mercenari (ATK 1000 DEF 1000) “E ora ne attivo l’effetto: la offro come tributo e distruggo un tuo mostro ed io scelgo Bowganian. Dì addio al tuo amico dall’occhio vispo” e i due mostri sparirono.
“Maledetto!” ringhiò Max.
“Tocca a te!” disse Naruto.
“Ora ti faccio a pezzi!” e pescò “Si vede che è destino che debba farti dei regali, ma tranquillo questo non ti danneggia. Attivo Carta di Santità grazie alla quale peschiamo dal deck fino ad avere sei carte in mano”.
“Che gentile!” fece Naruto “Questo l’accetto volentieri!” e i due pescarono dai loro deck.
“Questa è proprio ciò di cui avevo bisogno” ghignò  “Adesso gioco ricerca della pietra magica, grazie alla quale recupero una carta magia dal mio cimitero scartandone due dalla mia mano. Io scelgo di recuperare Sepoltura Prematura, ossia la carta che mi hai costretto a scartare per salvare la Camera Oscura e la uso immediatamente. Rinuncio a 800 punti e riporto in vita Pomodoro Mistico” e apparve un enorme pomodoro con una lunga lingua (ATK 1400 DEF 1100)
“Che schifo!” fece il biondino disgustato “Sembra la copia vegetale di quel mostro di Orochimaru”.
“Chi, scusa?” chiese Max.
“Un tipo che è meglio non incontrare mai.” Tagliò corto Naruto “In qualsiasi caso, come hai fatto a resuscitarla se non era presente nel cimitero”.
“E’ una delle due carte che ho mandato al cimitero per recuperare Sepoltura Prematura” disse “Immagino che adesso tu ti stia chiedendo perché l’ho evocato vero? Quando pomodoro Mistico è mandato al cimitero, posso evocare un mostro oscurità di ATK 1500 dal mio deck e lo faccio immediatamente: lo sacrifico per evocare Demone Leggendario”e fece la sua comparsa una creatura azzurro scuro, con quattro braccia piene di artigli e un paio di ali da pipistrello (ATK 1500 DEF 1800) “Il mio nuovo amico guadagna 700 ATK ad ogni mia fase di attesa. Non finisco qui: grazie a pomodoro Mistico ne evoco un secondo dal mio deck e, non contento, rimuovo dal gioco tre mostri demone ed evoco la micidiale Paura Oscura” e apparve una un elfo nero vestito con un abito pieno di borchie e avvolto da un’aura nera (ATK 2200 DEF 2800) “Fra poco vedrai di che cosa è capace. Il mio turno si conclude qui”.

 

“Così non va bene” fece Nick preoccupato “Quel mostro è uno dei peggiori contro cui Naruto potesse mai trovarsi. Se lo attaccherà, sarà spacciato”.
“Perché?” chiese Kiba “Che cosa fa quella carta?”
“Qualcosa di mostruoso!” disse Chazz sudando freddo “Chi si sarebbe mai immaginato che Max l’avesse”.

 

“Adesso tocca a me!” disse Naruto completamente inconsapevole di quello che il suo avversario gli aveva preparato “Metto un mostro in posizione di difesa e passo la mano”.
“Non puoi fare altro” disse l’altro “Questa non mi serve, ma non fa niente. Paura Oscura attacca il mostro coperto” e la carta venne distrutta.
“Hai distrutto piumizzatore (ATK 700 DEF 110), per effetto del quale posso mandare un mostro gemello dal mio deck al cimitero, in questo modo pesco una carta”.
“Fa pure, tanto non cambierai nulla” disse il bullo “Passo la mano”.
“Ora tocca a me!” disse il ragazzo “E’ tutto pronto per schiacciarti amico. Adesso gioco la Carta magia Tempesta Potente, grazie alla quale ripulisco il terreno da tutte le carte magia e trappola”.
“Che cosa hai detto!” fece mezzo svampito Max.
“Se non avessi pescato questa carta ci avrebbe pensato la mia Fenice. Sono sicuro che la carta coperta mira a distruggere i miei mostri: se fosse accaduto questo la Fenice sarebbe risorta dopo un turno e avrebbe distrutto tutte le carte magia e trappola sul terreno” spiegò il biondino “ma adesso ci pensa Tempesta potente a fare pulizia”.
“No!” fece Max, ma vide tutte le sue carte spazzate via.

 

“Ottimo colpo” fece Nick “Però resta ancora Paura Oscura sul terreno. Il nostro amico è messo male”.
“Avanti Naruto” fece Jaden incrociando le dita.

 

“Mi avrai anche tolto tutte le carte magia e trappola, compresa poltiglia e Camera Oscura, ma mi restano ben tre mostri con ATK 2200 ciascuno”.
“Lo so!” disse Naruto “Presto, però non ci saranno più. Attivo la carta magia Controlla Mente e prendo il controllo della tua Paura Oscura”.
“No!” sudò freddo l’altro.
“Guarda che non sono così stupido da non capire che quella carta è molto pericolosa” disse Naruto “Però non posso usarla per niente, quindi la rimuovo dal gioco per un turno con Buco Dimensionale” e giocò una carta che risucchiò il mostro al suo interno.
“Maledetto!”

 

“Ottimo lavoro Naruto” fece Nick stringendo il pugno.
“Questa si che è una mossa da campione” disse Chazz che stava per esplodere.
“Bravissimo!” sussurrò Hinata.

 
“Non ho finito qui” continuò il biondino “Adesso gioco la carta magia Simboli del dovere, grazie alla quale posso resuscitare un mostro normale dal cimitero e io scelgo di evocare GEARFRIED FENICE” e apparve un guerriero dall’armatura bianca con un mantello rosso e l’elmo di una fenice (ATK 2800 DEF 2200) “Se ti stai chiedendo da dove spunta fuori è merito di Piumizzatore e del suo utilissimo effetto.
E ora chiudiamo in bellezza: Gearfried Fenice e Sacra Fenice di Nephtys distruggete i due demoni leggendari”.
Le due creature ubbidirono e, lanciatesi all’attacco, annientarono i due demoni, togliendo a Max 800 life points, cioè quanto gli rimaneva, segnando la vittoria definitiva del biondino.   
“EVVIVA! NARUTO HA VINTO!” gridarono i suoi amici.
“No!” fece Max “E’ impossibile! Non posso aver perso”.
“E’ stato divertente duellare con te” disse il biondino col pugno alzato.

 

“Bravissimo fratellone Naruto” disse la piccola Kinomoto mentre gli saltò sulle spalle, “Sei un campione”.
“Piccola Sakura” fece il biondino stupito.
“E’ vero amico, sei stato in gamba” gli sorrise Jim “Non male come primo duello”.
“Hai davvero del talento” gli disse Jessie “Dovresti davvero iscriverti qui!”
“Eh eh!” fece imbarazzato il biondino “Adesso non esageriamo!”
“Sei stato grande Naruto” fece Sakura Haruno “Mi hai fatto spaventare, accidenti, ma alla fine hai vinto alla grande”.
“Andiamo!” fece di nuovo Naruto rosso in viso per tutti quei complimenti.
“Sei e sarai sempre il migliore Naruto” intervenne la giovane Hyuga che, con sorpresa di tutti, lo abbracciò {che vi aspettavate, per il bacio ce ne vuole} 
“L’ha abbracciato!” pensò Nick depresso “Perché non ha osato di più?” {sei sordo? Ho detto che ce ne vuole di tempo per il bacio}
“Ehi! Hinata” fece Naruto imbarazzato “Sto soffocando!”
“Oh Scusa!” fece la ragazza allontanandosi di colpo.
“Allora è vero che c’è qualcosa tra voi!” fece Gaara.
“MA CHE DICI!” gridò Naruto “NOI DUE SIAMO SOLO AMICI”
“Ok!” fece la maggior parte * Cavolo Hinata! Avresti dovuto baciarlo, non abbracciarlo *.
“Ahi!” fece Naruto.
“Naruto, tutto bene?” dissero Shaoran e la piccola Kinomoto sorreggendolo.
“Improvvisamente mi sento un po’ stanco” fece Naruto ansimante “Ho bisogno di sedermi un po’”.
“D’accordo!” dissero gli altri e lo aiutarono a sedersi sulla colonna.

 

 

“Davvero incredibile!” ghignò Viper “L’energia di quel ragazzino è davvero notevole”.
“Non è solo notevole!” fece la creatura contenuta dentro il cilindro “Nel suo corpo è contenuta una forza sovrannaturale: è così intensa che faccio fatica a mandarla giù, ma presto ci prenderò la mano e allora anche Naruto Uzumaki sarà una perfetta fonte di nutrimento”.
“Noto con piacere che ti sta piacendo. Allora aspetta di vedere il seguito” disse Viper.

 

 

I quattro bulli furono sotto torchio da Nick e poi arrivò Crowler {scusate per l’errore del capitolo precedente} che impose loro di scusarsi e di ritirarsi.
“Quei ragazzi sono davvero seccanti certe volte” fece il professore, poi s’inginocchiò per vedere le condizioni di Naruto “Allora ragazzo come stai?”
“Crowler che si preoccupa per le condizioni di qualcuno?” fece Chazz sottovoce mentre si teneva il naso “Ed è sincero! Questa è l’accademia o no?”
“Ehi, ma che gli prende al dottor Crowler?” disse Alexis stupita “Non si è mai preoccupato per uno studente, soprattutto per uno Slifer”.
“Beh! che volete” fece il diretto interessato “Un professore ha l’obbligo di sincerarsi delle condizioni di un suo allievo, soprattutto di uno dei migliori”.
“DEI MIGLIORI?” gridarono tutti i duellanti, tranne Jaden e Jessie.
“Certo!” confermò Crowler “E’ vero che è ancora uno Slifer e ha ancora molto da imparare, ma sono sicuro di una cosa: ha l’arte del duello nelle vene!”
“CHEEEEEEEEEEEEEE!” gridarono tutti, questa volta.
“Direi che hai fatto colpo su Crowler, complimenti” gli disse Jaden, sottovoce, mettendogli una mano sulla spalla.      
“Ah Jaden!” fece Crowler notandolo “Devo dedurre che questo ragazzo è un tuo amico?”
“Eh già!” disse il castano “E anche gli altri lo sono” indicando i presenti.
“Ah bene! Ora capisco da chi ha preso la sua esuberanza e passione” fece Crowler “Spero solo che non abbia preso i tuoi difetti”.
“Eh eh!” rise il ragazzo imbarazzato.
“Adesso devo andare ragazzi, ci vediamo più tardi” disse il professore e s’incamminò verso il corridoio, ma si fermò a pochi passi “A proposito biondino, qual è il tuo nome?”
“Io sono Naruto Uzumaki, molto piacere professore” disse il ragazzo con un sorriso.
“Naruto Uzumaki” ripeté Crowler “Terrò a mente il tuo nome: farò di te il miglior duellante del mondo” e se ne andò {°___°}
Queste ultime parole lasciarono tutti allibiti: avevano sentito bene?
“Ehi: quello era davvero il dottor Crowler?” fece Syrus “Non gli ho mai sentito dire nulla di simile”.
“Beh! Si vede che cominciamo a stargli simpatici” fece Jaden “Soprattutto tu Naruto. Hai a mala pena fatto un duello e ti sei già accattivato Crowler. Sarà davvero divertente questa nuova vita”.
“Già” fece Naruto e, seguito da tutti, si mise a ridere.

 

“Ehi ragazzi!” fece Shikamaru “Non so voi, ma io ho davvero voglia di provarlo questo duel monsters”.
“Questo è il massimo: mister “che seccatura!” ha voglia di fare qualcosa nella sua vita!” disse Ino divertita.
“Mi sono incuriosito e voglio approfondire meglio questo gioco, almeno fino a quando ne avrò voglia” fece lui.
“Allora andiamo al negozio che c’è qui sotto, così potremo costruire dei deck per tutti voi” disse Jessie.
“Ottima idea” disse Naruto, poi si rivolse a Nick porgendogli il deck “La ringrazio per avermelo prestato, signor Nick. Eccovi il vostro deck”.
Il castano osservò il biondino e poi sorrise: “Perché me lo stai dando? Quel deck è tuo!”
“Che cosa!” fece il ragazzo “Ma è uno dei vostri deck”.
“Era uno dei miei deck” chiarì Nick “Adesso è tuo. Ogni singola carta di quel deck ti ha riconosciuto come suo padrone, quindi non mi appartiene più!”.
“Che state dicendo, signor Nick!” fece Chazz “Non potete rinunciare a un deck simile con carte così potenti: la Sacra Fenice di Nephtys è praticamente impossibile da trovare e…”
“Ne troverò un’altra” tagliò corto Nick “e costruirò un secondo deck gemello, il problema non c’è!” e si avviò.
Naruto osservò il suo primo deck e poi sorrise: “Te lo prometto Sacra fenice di Nephtys, riporterò Sasuke a casa anche per te” e vide la carta brillare.
“Ehi ti sei incantato?” gli fece Kiba “Avanti! Andiamo a conoscere meglio questo gioco!”
“Si hai ragione” rispose Naruto con un sorriso e si avviò verso il gruppo.

 

 

Dopo aver fatto la conoscenza della simpatica signorina Dorothy, una donna cicciottella con capelli castani legati a treccia e occhiali tondeggianti e padrona del negozio di carte, ninja e cattura carte presero diverse carte e, sulla base dei loro gusti, costruirono i loro deck: Gaara se ne fece uno con mostri di tipo macchina, Shikamaru di tipo guerriero noti col nome di “Gladiatori”, Shaoran e la piccola Kinomoto di tipo Incantatore, Kiba di tipo bestia, Hinata e Sakura fata, Ino pianta, Shino insetti, Temari bestia alata, Kankuro zombie, Choji e Rock Lee di tipo Drago, Tenten amazzone.  
“Che bello: ho il mio deck personale” disse commosso Rock Lee “Maestro Gai la renderò fiero di me!”
“Il tuo deck sarò bello, ma il mio non lo batterai mai” gli disse Tenten sbattendogli le sue carte in faccia “Grazie ai consigli del signor Nick, ho costruito il più forte che ci sia in circolazione”.
“Non montarti la testa” rise Ino “Il mio deck di tipo pianta se lo mangia a colazione il tuo ammasso di donne tutto muscoli e niente cervello”.
“Come ti permetti” esplose la castana “Ti farò vedere di che cosa sono capace sconfiggendoti”.
“Fate come volete”, disse la rosa con un ghigno “ma il mio deck è il più forte di tutti”.
“Sta zitta fronte spaziosa” la schernì la bionda.
“Sta zitta tu Ino - maialino” ricambiò la rosa “Ti farò mangiare la polvere”.
“Ah davvero!” disse Tenten “Allora facciamo un duello triplo: chi vince sarà la migliore e avrà un bacio dal signor Nick”.
“Ci sto!” dissero insieme le due.
“Io no!” protestò Nick “Se volete duellare fate pure, ma non mettetemi di mezzo. E ricordate di non impegnarvi troppo o perderete energia”.
“Uffa!” fecero le tre sconsolate “DIMOSTRERO’ DI’ CHE COSA SONO CAPACE” e iniziarono il loro duello.

 

“Donne! Che seccatura!” fece come al solito il giovane Nara “Prendono le cose troppo seriamente!”
“Ignorale!” disse Chazz mentre osservava la scelta dell’amico “Queste carte non sono male, ma mi sembra manchi qualcosa”.
“E cosa?” chiese Shikamaru.
“Mi sembra ti manchi una carta adatta per attuare la combo tra questi due mostri. Aspetta un attimo che forse posso aiutarti” e cercò nelle sue tasche “Ah eccola! Direi che con questa sei a posto”.
“Grazie!” disse il giovane Nara.
“Di niente!” fece il moro “In cambio mi concederai un duello”.
“Mi sta bene!” rispose lui.

 

“Ottimo deck!” fece Jim a Shino “Non male per un novellino”.
“Grazie: merito della mia passione per gli insetti” rispose l’Aburame, mentre alcuni gli uscivano dalla maglietta.
“Ehi vedi di non farlo in pubblico” disse Syrus, leggermente schifato “Gli altri lo considererebbero strano”.
“Lo terrò a mente” rispose secco.

 

 

“Ciao Jaden” gridò una voce femminile dal fondo.
“Chi è?” fece la piccola Kinomoto.
“Direi che è un’altra nostra amica” fece il castano leggermente imbarazzato poi rispose al saluto “Ciao Blair, come va?”
“Arrivo!” disse la ragazza e corse verso il gruppo.
Quando arrivò, tutti la osservarono stupiti: era una ragazzina dello Slifer, lunghi capelli neri le scendevano liberi lungo la schiena, gli occhi erano castano chiaro, vicino all’ambrato; la giacca rossa era aperta e mostrava una maglietta gialla ocra e i pantaloni erano neri e coprivano intermante le gambe.
“Ciao a tutti ragazzi” salutò la ragazza e prese Jaden per il braccio “Quanto mi sei mancato”.
“Ah!” fece il ragazzo imbarazzato “Avanti Blair non esagerare!”
“Non me lo dire fratellone Jaden: lei è la tua ragazza” disse Naruto alzando il mignolo.
“No Naruto, hai frainteso!” cercò di spiegarsi Jaden.
“Quella è solo una ragazzina impertinente ma battagliera, delle elementari entrata qui per le sue “abilità” tutto qui” fece Chazz schizzinoso.
“Sbaglio o hai quasi perso contro di lei” fece il Truesdale minore sempre pronto a punzecchiarlo.
“Questa è una menzogna” sbraitò il moro “Ho sempre avuto la situazione sotto controllo”.
“Come no!” fecero Syrus, Hassleberry e Kiba.
“E tu che c’entri?” fece Chazz col tic.
“Ci sto prendendo gusto a sfotterti!” rise l’Inuzuka.
“Oh che bel cagnolino” fece Blair notando il piccolo Akamaru e si avvicinò al castano “Scusa lo posso prendere in braccio”.
“Eh!” fece stupito lui “Chiedilo a lui, non a me” e indicò il cucciolo che, in tutta risposta saltò dalla maglietta del padrone e si avvicinò alla piccola mora.
“Quanto è morbido” disse la ragazza mentre se lo spupazzava “Che amore! Come si chiama?”
“Akamaru ed è un cane ninja!” rispose prontamente Kiba “Sono sorpreso sai: sono in pochi a piacergli”.
“Non te ne sorprendere, gli animali hanno un sesto senso molto sviluppato e capiscono subito l’animo di una persona” spiegò Jim “Sono sicuro che il cucciolo ha capito che Blair è una ragazza tranquilla”.
“Già! Quel cucciolo è davvero intelligente!” disse Nick accarezzandogli il musetto “Ed è anche molto sensibile, vero?” e il cucciolo scodinzolò allegro.

 

“Che mi prenda un colpo: ho il piacere d’incontrare il nuovo fenomeno dell’accademia del duellante” disse una voce maschile.
Gli altri si voltarono. Appoggiato all’uscio, si trovava un ragazzo alto, vestito con un’uniforme marrone e sbracciata, come ornamento aveva una collana di perle nere; i capelli rossi erano alzati a punta, come fossero delle fiamme, gli occhi castani erano messi in risalto da un paio di occhiali che si reggevano sul naso aquilino.
“Tu non lo sai, ma sono conosciuto come il campione” intervenne Chazz vantandosi tutto.
“Veramente io mi riferivo al biondino” disse il misterioso ragazzo rosso e si avvicinò a lui tendendogli la mano “E’ un piacere conoscerti: se non sbaglio, ti chiami Naruto, io sono Adrian Gecko, molto lieto”.
Il biondino, dopo la sorpresa iniziale, strinse la mano e sorrise: “Piacere mio Adrian! Posso sapere come fai a conoscermi”.
“Diversi studenti hanno assistito al duello di prima, ma nessuno s’è avvicinato a causa di Crowler” rispose il rosso.
“Che adulatore!” fece Nick “Scommetto che vorresti sfidarlo a duello: ho indovinato”.
“Che dici!” fece il ragazzo mettendo le mani in avanti “Non voglio di certo fargli troppo male. È vero che è stato bravo, ma ha ancora parecchio da imparare per arrivare al mio livello”.
“Montato!” sbraitò Chazz “Perché non duelli contro di me, così vedrai di che cosa è capace un vero Campione”.
“Aspetta Chazz” intervenne Gaara “Vorrei avere o il piacere di confrontarmi con lui. c’è una cosa che voglio appurare”.
“Spiacente ragazzi, ma sarà per un’altra volta: ho delle cose da fare” disse Adrian “comunque, terrò conto della vostra sfida” e si avviò verso l’uscita.
“Vai di fretta?” fece Nick “Allora veditela contro di me: mi basterà solo un turno per batterti”.
Adrian si fermò di colpo e si voltò verso Nick: “Hai detto che mi batterai in un turno? Voglio proprio vedere se ci riuscirai”.
“Allora è deciso” disse Nick con un sorriso beffardo “Fammi vedere di cosa sei capace”.
“UN MOMENTO!” esplose Chazz “Così non vale: sono stato io a…”.
“Chazz, sta zitto!” lo interruppe il castano e lo guardò dritto negli occhi.
Il moro sentì un brivido percorrergli la schiena: gli occhi del Sun’s Warrior erano freddi come quelli di un rapace.
“Se non ci sono altre obiezioni, direi di iniziare subito” fece Adrian per niente intimorito * Quel tipo è forte! Potrebbe essere un ottimo diversivo per Viper *.

 

 

I due sfidanti erano uno davanti all’altro, mentre gli altri osservavano senza fiatare.
“Poiché sono un gentiluomo, ti lascerò iniziare per primo, Adrian”.
“Visto che ci tieni, va bene. Sai mi chiedo se riuscirai davvero a battermi in un turno”.
“Ora lo vedrai. A proposito io sono Nick, Nick Guarino, piacere”.
“Piacere mio. Adesso basta parole, passiamo ai fatti”.
“COMBATTIAMO!”

 
“Sarà un duello rapido” disse Jaden “Chissà quali carte tirerà fuori il signor Nick”.
“Sicuramente saranno molto forti” disse Shikamaru “comunque ha fatto una cosa nuova: ha detto anche il suo cognome e non l’ha mai fatto”.
“E’ sempre buona educazione presentarsi completamente” disse Gaara “La cosa, però, è irrilevante: ciò che conta adesso è vederlo all’opera”.
“Già hai ragione” confermò il giovane Nara.

 

“Pesco!” fece Adrian “Molto bene. Gioco la carta magia Evoca Nuvola: grazie alla quale posso evocare specialmente un mostro Nubiano sul terreno. Il mostro che scelgo è Nubiano – Nuvola Pecorella” apparve una semplice nuvola grigia (ATK 0 DEF 0) “Poi gioco la carta magia Nuvola esplosiva, grazie alla quale posso distruggere un mostro sul mio terreno, ma subisco un danno pari ai suoi punti d’attacco e visto che la mia Nuvola ha 0 punti non perdo niente.
Suppongo che ti starai chiedendo perché ho fatto questa mossa vero?”
“Vuoi attivare il suo potere speciale che ti permette di evocare due segnalini nuvola sul tuo terreno” rispose calmo Nick “Conosco il potere speciale di quella carta: non per niente sono un Obelisk!”

“Giusto!” rispose Adrian “Vediamo se sai battere il mostro che tirerò fuori.
Come hai detto, evoco due segnalini nuvola e li sacrifico per evocare Nubiano Occhio del Ciclone in posizione di attacco” apparve un mostro di dimensioni considerevoli con un solo occhio in mezzo alla testa (ATK 3000 DEF 2500) “Per il momento è tutto. Metto due carte coperte e ti passo la mano”.
“Molte grazie. Pesco!” disse Nick e sorrise “Sto per mantenere la promessa che ti ho fatto: tieniti pronto. Gioco la carta magia Richiamo del quartetto demoniaco: questa carta magia mi permette di evocare in una sola volta quattro mostri di tipo demone di ATK 1500 e DEF 1200 dotati di due poteri speciali a testa, la condizione è che li rimuova dal gioco alla fine del prossimo turno ma conto di finire prima di allora. Adesso evoco i quattro re del mondo dei demoni: Re Ferai, Re Undine, Re Wrait e Re Dijin” e apparvero quattro mostri vagamente simili a degli umani. Il primo era un demone dalle grandi corna che si chiudevano intorno alla testa come una corona, era vestito come un vichingo e brandiva  un grande bastone di ferro; il secondo sembrava un tritone bianco con striature rosse, armato di un uno strano tridente a quattro punte; il terzo sembrava un vampiro aristocratico, vestito con un lungo abito blu e capelli viola raccolti dietro la schiena ed era armato di spada; il quarto sembrava un falco con sembianze umane, vestito come un egiziano e armato di due spade infuocate.
“Che mi prenda un colpo” fece Adrian stupito “Da dove escono fuori quei mostri? Non li ho mai visti prima”.
“Naturale che tu non li abbia mai visti: sono un gruppo di carte ultrarare che Pegasus ha prodotto in edizione limitata e messo come premio per un torneo” spiegò Nick “Adesso passo a spiegarti i loro effetti. Innanzitutto ognuno i loro può rendere inutilizzabile un tipo particolare di carta, Re Ferai annulla gli effetti dei mostri, Re Undine delle carte magia, Re Wrait delle carte trappola, mentre Re Dijin quelli che si attivano nel cimitero; perché possa usarli, però, devo rinunciare alla mia fase di battaglia e a metà delle carte che ho in mano e questo al momento non voglio farlo”.
Adrian tirò un sospiro di sollievo * Meno male, ma temo voglia usare l’altro potere speciale: chissà qual è! *
“Passiamo al secondo potere speciale: esso si attiva quando tutti i membri del quartetto sono presenti sul terreno. In cosa consiste? Per ognuno di loro, ogni Re guadagna un bonus di 500 ATK a testa e questo non causa nessun danno” sorrise Nick “Facciamo due conti: adesso ci sono tutti e quattro, quindi ognuno di loro riceve 500 punti per il singolo Re, ma visto che ci sono tutti i punti salgono a 1500”.
“Allora ognuno di loro adesso ha…” fece Adrian senza riuscire ad andare avanti.
“Esatto: 3000 punti a testa” rispose Nick “Più che sufficienti per permettermi di evocare la punta del diamante del mio deck”.

 

“Un momento” fece Syrus sgranando gli occhi “Non avrà mica intenzione di usare quel mostro”.
“Temo di si!” fece Jaden “Evocherà se stesso!”

 

“Adesso che ho dei mostri con un ATK di 2500 o superiore, mi è possibile evocare immediatamente il mio mostro più forte”.
“Prego fa pure” lo invitò Adrian “Lo spazzerò via in pochi minuti”.
“Ne dubito” rispose Nick “Sacrifico Re Undine, Wrait e Dijin per evocare NICK NIBBIO BLU ULTIMO SUN’S WARRIOR” e una luce abbagliante avvolse i presenti.
“Che diavolo sta succedendo!” fece Adrian coprendosi gli occhi.

 

“Ehi, ma che diavolo di mostro sta evocando?” chiese Jim mentre si copriva gli occhi.
“Lo vedrai presto!” gli rispose Jaden.

 

 

“Eccezionale!” fece Viper “Ora il duello entra nel vivo”.
“Quanta energia che sta emanando” disse la creatura nel cilindro “Non vedo l’ora di nutrirmene”.

 

 
La luce si diradò e apparve Nick stesso in versione carta (ATK 5000 DEF 3000).
“E quello da dove sbuca” fece Adrian senza parole.
“E’ un altro regalino di Pegasus” disse Nick “Adesso, però, non perdiamo tempo. Attivo la carta magia Distruggi Carte: per effetto della quale mandiamo le nostre mani al cimitero e peschiamo lo stesso numero dal deck. In questo modo si attiva uno dei poteri speciali del mio mostro, grazie al quale posso distruggere carte magia e carte trappola pari al numero di quelle che scarto; normalmente dovrei rinunciare a 500 punti per attivare questo effetto, ma avendo giocato distruggi carte posso anche evitarlo” e le carte di Adrian furono spazzate via.
“No! Così non posso difendermi dai suoi attacchi”.
“Questo è l’ultimo dei tuoi problemi” disse Nick “Attivo la carta magia Spade gemelle irradianti – Tryce ed equipaggio Re Ferai. Adesso scarto una carta e il mio mostro guadagna 500 punti ATK e la possibilità di attaccare due volte nello stesso turno. È finita Adrian è stato un piacere. Nick Nibbio Blu e Re Ferai attaccate” e i due mostri si avventarono sul rosso che, in pochi secondi, vide azzerarsi tutti i suoi life points.    

 
“Ha vinto!” fece Jaden senza parole.
“E in un solo turno!” terminò Jessie.
“Non saprei come descriverlo: se eccezionale o terrificante” fece Blair.
“Non ho parole per dirlo” fece Shikamaru * Che gli è venuto in mente? Perché s’è accanito in questo modo su quel tipo? Che nasconda qualcosa? *

 

“Davvero notevole!” fece Adrian “Metti i brividi sai?” poi sentì un forte dolore al braccio destro, segno che il bio-bend aveva preso la sua energia, ma per fortuna era stata minima.
“E non hai visto niente” rispose Nick avvicinandosi a lui senza fare smorfie “Tieni a mente una cosa: se proverai a usare qualcuno dei miei compagni per portare a termine la tua missione, diventerò il tuo peggiore incubo”.
“Lo terrò a mente” disse alzandosi a fatica, poi ebbe un sussulto “Un momento: tu sai della mia missione”.
“Esatto!” rispose Nick senza togliergli gli occhi di dosso “Se devi fare quello che devi, evita di servirti degli altri o te la vedrai di nuovo con me!”
“Va bene, farò il bravo” disse Adrian recuperando il controllo “E’ stato un piacere duellare con te, ma la prossima volta avrò la mia rivincita. Ci si vede Nick” e si allontanò * Le sue carte sono davvero potenti, soprattutto quello strano essere alato. Credo sia meglio indagare un po’ su di lui *.

 

“Signor Nick!” urlò Naruto mentre gli andava incontro “Poteva evitare di essere così duro: Adrian voleva solo fare amicizia”.
“Quel tipo nasconde qualcosa, quindi è meglio tenerlo d’occhio” si limitò a rispondere il castano.
“Piuttosto state bene?” chiese la piccola Kinomoto preoccupata.
“Sto benissimo, tranquilla” rispose Nick “Ho controllato la mia energia e il bio-bend ne ha assorbita solo una minima quantità”.
“Ne siete sicuro?” chiese Neji col Byakugan attivo.
“Sicuro” rispose Nick “Ora credo valga la pena andare a fare una visitina a Viper: non mi piacciono quelli come lui”.
“Allora che stiamo aspettando” disse Jaden “Andiamoci subito”.
“Uffa, il giro è saltato” si lamentò Choji “Volevo vedere la mensa”.
“Scusatemi ragazzi, ma devo andare: c’è un amico che mi aspetta” disse Blair mettendo a terra Akamaru e dandogli un ultima carezza “Spero di rivedervi presto. E tu amico, evita di vantarti troppo, perché ti batterò”.
“Allora ti aspetterò” rispose Nick “E’ l’obbligo di noi uomini aspettare le donne”.
“Che tipo galante” fece la piccola mora “Se non fosse che adoro Jaden, tu saresti perfetto, così come lo sarebbero Naruto o Gaara. Ciao” e se ne andò, lasciando gli interessati di sasso.
“L’amore si manifesta davvero in un sacco di modi” disse il rosso appuntando la cosa sull’agendina.
“Ragazze, che seccatura!” terminò Shikamaru “A proposito di ragazze, che fine hanno fatto Sakura, Ino e Tenten?”
“Sono rimaste indietro a duellare tra di loro” fece Chazz “Conoscendole, direi che stanno ancora duellando”.
“Andiamo a vedere come stanno, dopodiché cercheremo Viper” disse Nick.
“Non sarebbe meglio se prima ci riposassimo un po’?” propose Yuè “La prudenza non è mai troppa”.
“In effetti, hai ragione” disse Nick “Ok ragazzi, il giro dell’accademia continua”.
“SIIIII!” fecero i ragazzi.
“Sarà davvero divertente stare con voi” disse Jim e li seguì.

 

 

“Com’è possibile?” si chiese Viper mentre guardava il computer “Quel ragazzo ha sprigionato una grande quantità di energia, allora perché il bio-bend non l’ha raccolta? Che lo abbia manomesso in qualche modo?”
“No amico mio” rispose la creatura nel cubo “Quel ragazzo è riuscito a trattenerla, impedendo così che al tuo giocattolo di assorbirla del tutto. Tuttavia ho potuto sentirla e posso dire che è di ottima qualità: i cosiddetti amici di Jaden saranno la chiave per la mia rinascita”.
“Dici? Allora cerchiamo di aumentare il ritmo” rise Viper.

 

 

A Oblivion un enorme portone fu spalancato e un gruppo di demoni entrò nella stanza del loro generale.
“Ci hai fatto chiamare Lì Sheron?” chiese un demone dalle sembianze umane, alto, vestito nero a spalle scoperte, capelli corvini tirati all’indietro e occhi azzurri.
“Esatto ragazzi” rispose il generale “Sedetevi e facciamo la nostra strategia”.
“Strategia?” fece un demone bianco con una lunga coda dello stesso colore e la testa perfettamente lucida con la parte alta violacea “Tipi come noi non hanno bisogno di strategie: solo i pivelli le elaborano”.
“E’ vero, ma avere qualche idea prima della battaglia non guasta mai” disse un altro simile a un insetto umanoide con pelle verde, ali nere e occhi rosa “Allora che cosa ci proponi capo”.
“E’ molto semplice! Gli altri generali infernali hanno fallito perché hanno attaccato dei gruppi. Se vogliamo distruggere quei mocciosi, dobbiamo separarli completamente, allontanarli gli uni dagli altri il più possibile” spiegò il generale infernale “La settima armata infernale è la terza più numerosa delle venti armate, quindi ognuno di voi dovrà affrontare singolarmente un avversario: sceglietene uno che ritenete sia alla vostra altezza e, quando tutto sarà pronto, attaccheremo, ma ricordate che Nick è mio”.
“Non vedo l’ora che questa buffonata abbia fine” disse il demone bianco “In questo modo, non solo avremo adempiuto al nostro dovere, ma vedremo realizzato il nostro desiderio di vendicarci su quel dannato scimmione che ci distrusse anni fa”.
“Puoi stare tranquillo, il sommo Abhadon è sempre stato di parola: gli abbiamo giurato fedeltà per questo no?” disse un demone simile al primo, ma col corpo viola “Molto presto saremo liberi di aprire il portale verso la dimensione dalla quale veniamo e quel dannato scimmione ce la pagherà cara per aver rovinato i nostri piani”.
“Molto bene!” disse il drago “La nostra piccola riunione è finita. Tornate nei vostri alloggi e preparatevi: molto presto entreremo in scena”.
“Non vedo l’ora!” fece il demone simile a un insetto e, alzatosi, si allontanò con tutti gli altri.
“Prima Nick e poi Goku” fece il drago, ormai rimasto da solo “La vendetta è davvero un piatto che va servito freddo” e scoppiò a ridere.         

 

 

Nel prossimo capitolo.
Viper decide di accelerare il suo piano e intensifica le quantità di energia da prendere, ma questo sarà l’ultimo dei problemi dei Sun’s Knights: la settima armata infernale sta per entrare in azione e anche Itachi e Kisame torneranno a far parlare di loro.
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

Goku è il protagonista della serie di Dragon Ball e i membri della settima… lo avete capito no?

Le carte di Nick sono una mia piccola creazione, anche se ho visto che una di queste c'è realmente, ma non l'ho mai vista.

Come avete potuto vedere, il deck di Naruto è quello gemello, quindi, in teoria, nessuno ha dato la risposta giusta. Tuttavia, poiché avevo omesso di dire che era anche di tipo guerriero, fornirò comunque un’anticipazione sulla storia.
L’anticipazione la darò sulla seconda stagione, giacché sarà parecchio lunga e piena di sorprese: Nick affronta da solo i generali che vanno dall’undicesimo al quattordicesimo insieme alle loro rispettive armate e tra questi ci sarà una persona che ha già incontrato in questa stagione.
Per il quindicesimo, Nick torna a Konoha, ritrovando i suoi compagni e si aggiunge il figlio di Itachi e Kaeleena che sarà introdotto nel team 7 (vi lasco immaginare che succederà) e troverà in Naruto un vero amico.
Inoltre Naruto e Jaden, così come altri compagni, sapranno il nome delle loro armi, rivelandone il potere nascosto e poi la stagione si dividerà in cinque mini serie che vedranno come protagonisti Jaden, Naruto, Jessie, Sauron (cioè il figlio di Itachi) e Nick.
Direi che, come anticipazione possa bastare, il resto lo conoscerete leggendo.

 

Ragazzi è periodo d’esame: quindi per questo mese non garantisco la puntualità nel postare la storia. Inoltre, da adesso, risponderò ai vostri commenti per via privata quindi non siate timidi e se avete dei suggerimenti, li ascolterò.

Vi lascio con un’ultima sorpresa: al rientro dalle vacanze estive, posterò una nuova storia con un bel mix di personaggi provenienti da un film e otto anime e lo intitolerò World Cronicles. In questo nuovo crossover Nick non compare, ma introdurrò nuovi personaggi e non mancherà il figlio di Itachi e Kaeleena, cioè Sauron completamente diverso rispetto a come l’ho presentato nella sua storia e nemmeno i personaggi di Naruto, One Piece, Card Captor Sakura e Inuyasha; gli altri anime credo vi stupiranno.

 

Ok, ho finito le sorprese, a questo punto non posso fare altro che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima. Ciao!

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Capitolo 36
*** La battaglia ricomincia ***


36. Scherzo, Confessione e nuova battaglia

Ciao a tutti e ben ritrovati. In primo luogo mi scuso per averci messo così tanto tempo a postare questo capitolo, ma ho degli esami da dare all’università e il tempo di scrivere è molto poco; per questo, anche se mi piange il cuore a dirlo, per altre due settimane non riuscirò a postare altri capitoli.
Una cosa, però, posso garantirvi: questo capitolo vi piacerà molto e il prossimo sarà pieno di sorprese e anche bello lungo (forse il più lungo che abbia tirato fuori), quindi vi chiedo di pazientare un altro po’ e vedrete che sorprese.
A questo punto, sperando in tante recensioni e in altri lettori che mi danno la soddisfazione di scrivere questa storia, vi auguro buona lettura.

 

 

 

 “Tipico delle donne!” esclamò Nick mentre osservava la scena “Non si fermano mai! Che seccatura!”
“Quella battuta è mia” fece Shikamaru “ma concordo con voi signor Nick. Che seccatura!”
“Non vi facevo così maschilista signor Nick” disse Temari.
“Non sono maschilista: mi chiedo semplicemente come fate a essere tutte così!” esclamò il castano.

Che cosa era successo?  Sakura, Ino e Tenten stavano ancora duellando, ma erano a quota quattro duelli con un pareggio (incredibile ma vero) e tre vittorie a testa e, in quel momento stavano per iniziare il quinto duello.

“Almeno non hanno il bio-bend addosso, così non perdono energie!” fece Chazz con le mani dietro la testa “Se non le fermiamo, queste vanno avanti per altre tre ore”.
“Ok, ci penso io!” fece Naruto con un sorrisetto e si avvicinò a loro.
“Ehi, non vorrà mica usare la…” fece Shikamaru.
 “TECNICA SEDUCENTE!” fece Naruto.

 

“AAAAAAHHHHHHHH!” fecero tutti: davanti a loro apparve una ragazza bionda, formosa e nuda e i duellanti caddero all’indietro causa emorragia nasale.
“Che tecnica!” fece Syrus mentre si tamponava il naso.
“Poteva avvertire accidenti!” fece Chazz con il cuore che gli batteva a mille.
“Ora le prende” fece Nick rimasto composto * Pensa ad altro, pensa ad altro *.
“La prima volta che vedo una donna nuda” fece Jim coprendo l’occhio buono “Per fortuna che non c’è nessuno nei paraggi”.

 

“IDIOTA!” ruggirono le tre.
“Questo è…” fece la piccola Kinomoto “LA COSA PIU’ BRUTTA CHE POTESSI FARE”.
“FEMMINE ALL’ATTACCO!” tuonò Alexis e tutte le ragazze, tranne Hinata, che era svenuta, si lanciarono contro il biondino.
“Ho pensato anche a questa possibilità” disse Naruto con un sorriso “TECNICA SEDUCENTE VERSIONE SIGNOR NICK IN BOXER” {CHEEEEE! NON CI’ PROVARE!} e divenne una copia perfetta del Sun’s Warrior con addosso solo un aderente boxer nero e in una posa sexy.
Di fronte ad un simile spettacolo le ragazze si bloccarono e svennero estasiate.
“Salvo!” disse Naruto con il segno della vittoria.
“Colpo di scena: Naruto ha evitato il pestaggio di gruppo” disse Kiba “Poteva evitare di fare in quel modo”.

“Naruto!” sibilò Nick con la faccia da Oni “Come ti sei permesso!” e avanzò lentamente verso di lui.
“Oh oh!” fecero i ragazzi.
“Anche per voi una bella TECNICA SEDUCENTE” disse il biondo sperando si salvarsi.
“Pensi che sia così cretino da cascarci?” fece Nick mentre avanzava minaccioso.
“ADESSO!” fece il ragazzo e si trasformò in Luce e Marina completamente nude e abbracciate.
Nick si fermò di botto e sgranò gli occhi e poi…

 

SPLUFF!

 

Il Sun’s Warrior cadde a terra con una tremenda emorragia nasale, lasciando tutti di stucco {Anche io sono saltato}

 

Nel vedere la scena della trasformazione Viper era  rimasto senza parole.
“Assurdo! Come diavolo ha fatto a cambiare aspetto? Che trucco ha usato?”
“Quel ragazzo può manipolare la sua energia e usarla come arma” fece la creatura “Davvero molto interessante”.
“Hai ragione” disse Viper dopo averci riflettuto “E’ un peccato che il bio-bend non possa assorbirla. Credo che dovrò modificare leggermente il programma, non sei d’accordo?”
“D’accordissimo, amico mio” rispose l’essere “Quanto ti ci vorrà?”
“Mezza giornata dovrebbe bastare” rispose lui “In questo modo avremo un quantitativo di energia superiore” e rise freddamente.

 

 

Naruto era stato pestato a dovere, prima da Nick, ripresosi dal trauma e poi dalle ragazze in massa: ci vollero tre pillole della vita per farlo recuperare completamente.
“Giuro che non lo faccio più!” si scusò il biondino.
“Va bene, ti perdono” fece Nick con due fazzoletti nel naso “ma non provarci più a fare quella cosa, altrimenti le prenderai da qualcuno che mena molto più forte di me e delle ragazze”.
“Promesso!” disse il biondo sudando freddo.
“Ragazzi è ora di pranzo, che ne dite di seppellire l’ascia di guerra e andare a mettere qualcosa sotto i denti?” propose Jaden per calmare le acque.
“OK!” dissero i più golosi “E Chazz offre!”
“Siamo in una scuola tonti qui la mensa è gratuita e libera” rispose il moro.
“Chissà se servono la pizza!” fece Nick.
“Vi piace la pizza?” chiese Shaoran.
“E’ una delle cose che adoro di più” disse sconsolato {non dirlo a me}  “non ne mangio una da mesi”.
“Se non sbaglio, oggi la servono!” fece Alexis “Vi piace la mista?”
“Altroché!” fece Nick con gli occhi a forma di pizza.
“Andiamo allora!” disse Jaden alzando il pugno “Prossima tappa del tour, la mensa”.
“SI!” risposero tutti e si avviarono.

 

 

La Clessidra era ormeggiata su una piccola isola a qualche chilometro dall’accademia. Sul ponte stava per concludersi l’ultimo atto di una breve ma intensa convivenza.
“Allora hai deciso?” chiese Kaeleena mentre guardava Itachi “Te ne vuoi davvero andare”.
“La mia strada è un’altra, mi dispiace!” rispose l’Uchiha maggiore mentre la guardava serio.
“Che scena toccante” fece divertito lo spadaccino e si allontanò “Itachi io vado avanti, ti aspetto sulla costa” e saltò giù lasciando i due da soli.
“Ti avrei voluto conoscere prima” disse lui accarezzandole il viso “Forse tutto sarebbe stato diverso”.
“Anch’io lo credo!” rispose la donna e lo abbracciò e lui fece altrettanto.

Dopo lunghi e interminabili momenti, i due si staccarono e si scambiarono un ultimo intenso bacio.
“Ti prego, non lasciarti cambiare dal tempo” disse la donna dopo essersi staccata da lui.
“Non succederà!” rispose lui “Anche se dovessi morire, non dimenticherò mai ciò che ho vissuto con te!” e cominciò ad allontanarsi.
“Aspetta” lo chiamò lei “Vorrei darti un’ultima cosa” e dopo essersi staccata, un capello lo trasformò in un medaglione d’oro raffigurante un grifone “Ti porterà da me, dovunque tu sia”.
Il moro si avvicinò a lei e lo prese “Lo conserverò per tutta la vita che mi resta. Mi dispiace di non avere niente da darti!”.
“Me lo hai già dato!” rispose lei con un dolce sorriso.
Itachi non capì, ma sorrise anche lui e poi pronunciò la parola che nessuno vorrebbe mai dire alla persona amata: “Addio!”
“Addio, mio unico amore!” rispose lei trattenendo le lacrime.
L’Uchiha saltò giù dallo yacht e raggiunse l’isola, dopodiché un portale dimensionale si aprì e la nave vi si diresse lentamente.
“E’ un peccato!” fece lo spadaccino serio “Quella donna era perfetta per te”.
“Lo so” rispose lui “ma credimi: è meglio così!” ma mentre lo diceva il suo cuore piangeva.

 

Mentre lo yacht si avvicinava al portale, Kaeleena continuò a guardare verso l’isola ancora cercando di trattenere le lacrime.
“Itachi, non sono riuscita a dirtelo” sussurrò “ho guardato nel corso del tempo e ho visto il tuo ricordo che vale più di qualsiasi tesoro. Io… io…” e, mentre l’imbarcazione cominciò a varcare il portale, le lacrime scesero senza più freno “Io sono incinta” e con un ultimo sorriso, tornò nel suo mondo.

 

Un improvviso fremito percorse il corpo dell’Uchiha, facendolo ansimare.
“Stai bene?” chiese l’Hoshigaki preoccupato.
“Sì, sto bene.” rispose lui * Cos’è questo calore? Mi sento così bene *
“Chissà! Forse voleva dirti qualcosa d’importante” fece Kisame.
“Probabilmente!” disse Itachi “Ma credo che non lo saprò mai e forse è meglio così”.
“Se lo dici tu!” fece lo spadaccino “Adesso?”
“Torniamo alla nostra vita” rispose l’Uchiha “Prima, però, saldiamo il nostro ultimo debito. Andiamo all’accademia”.
“D’accordo!” disse Kisame “Il divertimento continua” e si avviarono.
“Kaeleena!” pensò Itachi “Ti amerò per sempre, quindi ti prego: continua a vivere e, se ti ho fatto soffrire, perdonami. Addio!” {se solo sapessi quello che ti ha detto la seguiresti senza pensarci due volte}

 

 

“Ah che mangiata!” fece Nick toccandosi la pancia.
“Già! Era tutto buonissimo” lo seguì Naruto con un sorriso a trentadue denti.
“Per fortuna che ci sei tu Alexis, altrimenti non saremmo potuti entrare nella mensa degli Obelisk” disse Shikamaru, anche lui molto soddisfatto.
“Figuratevi! Ci avrebbero pensato Syrus o Chazz a farvi entrare” rispose la ragazza con un sorriso imbarazzato.
“Di sicuro qui le ragazze sono molto carine” fece Kiba “Quando hanno visto Akamaru sono state tutte tentate dal desiderio di prenderlo in braccio. Per fortuna che ti ho pulito amico, altrimenti avresti fatto brutta figura” e il cucciolo abbaiò allegro.
“Mi piace questo posto” disse Gaara “Le persone qui sembrano molto gentili”.
“Allora perché non t’iscrivi veramente qui?” propose Chazz “Tipi come te diventerebbero degli ottimi duellanti, ma non potrai mai battere il sottoscritto”.
“Sempre il solito!” fece Ino “Più ti conosco, più penso che tu abbia bisogno di consultare lo psichiatra” e lo disse con voce maliziosa.
“Se ci andassi tu, ti direbbe che sei una racchia col cervello andato” rispose Chazz secco.
“Maleducato!” sbraitò la ragazza e gli assestò un pugno in faccia.
“Manesca” sbraitò il moro dopo essersi fermato e cominciò una piccola rissa verbale tra i due.

 

“Quei due sembrano amarsi” bisbigliò Jim all’orecchio del giovane Nara.
“No, sono solo due che non la smettono di punzecchiarsi: sono una seccatura!” rispose Shikamaru senza voltarsi {Sono senza speranza, direi io}.
“Suvvia, non parlate a bassa voce” li riprese Nick “Non è educ…” poi si fermò di colpo.
“Che cosa ti prende?” chiese Jim preoccupato.
“Sono già qui!” disse Nick a denti stretti.
“Cominciano a essere davvero sfibranti” fece Jaden “Ce ne sono davvero tanti stavolta”.
“Ehi si può sapere che cosa sta succedendo?” chiese Jim.
“Jim va via e dì a tutti quelli che incontri di mettersi al riparo” ordinò Nick.
“Cosa!” disse lui, poi si fermò e annuì “Fate attenzione!” e corse via.

 

“Svelti ragazzi, usciamo da qui!” disse il castano agli altri.
“Non è necessario” disse una voce fredda “Noi siamo già qui”.
Il gruppo si voltò e si trovò davanti il terribile Li Sheron: un drago bianco come il latte e pieno di aculei neri, sul petto aveva incastonate sette sfere blu scuro, mentre la sua gemma era viola incastonata sulla fronte.
“E così sei tu il prossimo!” fece Nick.
“Esatto, settimo generale infernale Li Sheron” rispose con un ghigno “E loro sono i membri della mia armata” e apparvero i demoni del suo gruppo .
“Salve!” fece il tipo alto vestito di nero “Io sono il Cyborg perfetto: sono Super C-17”.
“Piacere di fare la vostra conoscenza” disse un essere azzurro con delle lenti blu che gli coprivano gli occhi “Io sono Baby!”
“Finalmente possiamo farvi a pezzi” rise l’essere bianco “Io sono Freezer, molto piacere e questo qui a fianco è mio fratello Cooler”.
“Evita di presentarmi, non ne ho bisogno” rispose il diretto interessato.
“Anche se ci presentiamo, non cambia niente” disse l’essere simile a un insetto “tanto moriranno tutti; comunque io sono Cell, l’essere perfetto, molto lieto!”
“Ditemi: chi di voi è il moccioso che ha il Kyuubi dentro di se? Voglio distruggere quella misera volpe e farmici una bella pelliccia” disse un uomo gigantesco con dei lunghi capelli biondi sparati in aria e gli occhi senza pupille “Il mio nome è Broly e sono l’unico distruttore assoluto”.
“Ah! Che bella presentazione” disse un mostro rosa con un codino dietro la schiena piccolo come un bambino “ma sono io quello che distrugge tutto: io sono Majin Bu”.
“Janemba li vuole distruggere tutti senza lasciarne vivo nessuno” disse una creatura diabolica violacea con il volto rosso e un sorriso diabolico “Janemba li fa tutti fuori senza problemi”.
“Silenzio, li terminerò io questi miseri umani” disse un essere enorme con la pelle blu e capelli rossi a cresta “il cyborg C-13 è pronto a distruggere tutto”.
“Che cosa buffa, non sei d’accordo Radish?” disse un energumeno calvo e pizzetto nero con una strana corazza rivolto a un altro con dei lunghi capelli neri che scendevano fino alla schiena “Ci ritroviamo a combattere contro delle misere pulci umane”.
“Non commettere lo stesso errore che ho fatto io Napa o morirai” disse il diretto interessato.
“Gli umani sono davvero delle creature curiose, per questo devono essere spazzate via” disse un altro tipo vestito con la stessa corazza e con una strana capigliatura “Io sono Turles mocciosi, memorizzatelo per bene”.

“Parlate troppo voi Sayan” disse un essere completamente verde con una testa a forma d’uovo e con delle antenne sulla testa “Io sono Slug, molto lieto”.
“Squadra Ginew in posizione” disse una creatura viola con delle corna nere sulla testa.
“Rikoom!” fece un tipaccio con i capelli rossi e corazza bianca mettendosi in posa.
“Butter!” fece un alieno blu vestito allo stesso modo.
“Jeeth!” fece un altro con la pelle rossa e i capelli bianchi.
“Guldo!” fece un mostro verde con due occhi ai lati della testa.
“Ginew” fece infine l’alieno viola e poi insieme con gli altri gridò “SQUDRA GINEW PRONTI ALL’AZIONE!”
“Perché ho preso questi idioti con me?” si lamentò Li Sheron mettendosi una mano sulla testa. Poi tornò serio “In qualunque caso, vi presento la mia armata e non possono mancare cinque dei miei sei fratelli draghi malvagi: Ryan Sheron, San Sheron, Uuh Sheron, Ryu Sheron e Chi Sheron” e apparvero altre creature temibili un drago verde simile a un rospo, un altro azzurro ghiaccio, uno piccolo quanto Akamaru con il volto appuntito, uno più simile ad una donna con un vestito verde e uno enorme con due code che avvicinò il muso al vetro.

 

“Ma quanti sono!” fece Shikamaru ingoiando amaro.
“Sono solo numerosi” disse Kankuro sicuro di sé “Li schiacceremo come vermi”.
“Non li sottovalutate” li avvertì Nick “Questi esseri in un’altra dimensione hanno più volte cercato di distruggere l’universo, se non fosse stato per un guerriero molto forte ci sarebbero riusciti eccome”.
“Lo terremo a mente” fece Jaden pronto “Forza ragazzi, insieme”.
“SUN’S KNIGHT BATTLE ARMOR GO!” urlarono tutti e le loro armature apparvero più splendenti che mai.
”Non sono da meno” disse Nick trasformandosi in soleano e raggiungendo subito la trasformazione di secondo livello “Dì un po’ Lì Sheron, sei capace di usare la diablomanzia oppure no?”
“Ah Ah! No, ma non mi serve per distruggerti” rispose il drago “Che la distruzione di massa abbia inizio”.

 

I vetri dell’accademia s’infransero e gli scontri ebbero inizio:

-          Nick contro Lì Sheron

-          Jaden contro Super C-17

-          Naruto contro Broly

-          Gaara contro Cell

-          Chazz contro Majin Bu

-          Jessie contro Baby

-          Shaoran contro Janemba

-          Hinata contro San Sheron

-          Alexis contro Cooler

-          Sakura Kinomoto contro Ryu Sheron

-          Syrus contro Freezer

-          Hassleberry contro Chi Sheron

-          Tenten Yuè e Kero-chan contro Uuh Sheron

-          Kankuro contro Radish

-          Temari contro Napa

-          Neji contro Slug

-          Ino contro Ryan Sheron

-          Shikamaru contro Turles

-          Sakura Haruno, Choji, Kiba, Shino e Rock Lee contro la squadra Ginew

 

Il demone che era rimasto senza avversario era C-13 che sembrava aspettare il suo arrivo.
“Era me che stavi aspettando?” disse Aster apparsogli davanti.
“Non solo te!” rispose lui.
“Hai il pacchetto migliore allora!” e apparve anche Zane “Allora vogliamo iniziare?”
“Con piacere!” rispose il demone blu e lanciò contro di loro una sfera rossa che fu prontamente schivata.

 

 

Nei cieli sopra l’accademia, stava avendo luogo lo scontro tra Nick e Lì Sheron anche se al momento nessuno dei due aveva iniziato a combattere.
“Ti vedo pensieroso Nick” fece divertito il drago “Non sarai mica preoccupato per i tuoi compagni”.
“In effetti, lo sono un po’” rispose Nick “ma sono sicuro che alla fine vinceranno loro”.
“Molto divertente. Non temere: li rivedrai all’inferno”.
“Che battuta scontata! Piuttosto ho una domanda prima di cominciare: come mai un mostro del tuo livello è ridotto al grado di settimo generale infernale?”
“Mi stai dicendo che merito un grado superiore a quello che ho? Ti ringrazio per il complimento e per farlo, ti rispondo subito.
Quelli di grado più elevato sono nettamente più forti di me e, ahimè, devo accettarlo”.
“Davvero?” fece il Sun’s Warrior “Non è che hai perso credibilità dopo la tua disfatta contro Goku? Oppure sei più debole di quello che pensassi? Si vede che chi non ha la diablomanzia è retrocesso ai livelli più infimi”.
“Hai detto anche troppo, verme insignificante” ringhiò il drago bianco facilmente suscettibile “Quando avrò finito con te, questo misero pianeta sparirà per sempre”.
“Vediamo se riesci a farlo” lo sfidò Nick e lo invitò ad avvicinarsi.
“PREPARATI A MORIRE PIVELLO!” ruggì e si lanciò all’attacco.

 

 

Jaden si schiantò contro un albero mandandolo in frantumi e riportò qualche graffio.
“Cavolo! Questo è davvero forte” ansimò il ragazzo “Anzi, più lo colpisco e più lo diventa”.
“Che c’è ragazzino?” fece il cyborg mentre avanzava lentamente “Hai già esaurito le frecce del tuo arco? Beh se è così la finisco subito BOMBA DÌ LUCE!” e lanciò una miriade di raggi luminosi contro il ragazzo.
“Non montarti la testa” e si teletrasportò sopra di lui trasformato in super Jaden, ma se lo trovò davanti e fu colpito di nuovo.
“Pensi davvero che questo inutile trucco sia sufficiente e battermi? Sei davvero ridicolo” lo schernì super C-17.
“Ehi! si può sapere come hai fatto?” chiese ansimante il ragazzo.
“Non mi ci vuole niente a trovarti: mi concentro e percepisco i movimenti dell’aria, in questo modo posso localizzarti dovunque tu sia”.
“Ah però!” fece stupito il ragazzo alzandosi tanto di cappello “Sei un tipo in gamba sai?”
“Ti ringrazio per il complimento” disse lui e puntò le mani in avanti creando una sfera nera vibrante di energia elettrica “ma adesso è tempo di finirla” e lanciò il colpo.
“Mente: difesa!” fece il ragazzo e apparve uno scudo dorato che lo difese.
“Avevi ancora un asso nella manica allora!” fece il cyborg “Perché ci hai messo così tanto a tirarlo fuori?”
“Come posso spiegartelo” disse il ragazzo alzando leggermente la testa “L’avevo dimenticato” e fece una leggera risatina.
“Cosa!” fece l’altro col tic “Vuoi per caso prendermi in giro?” e si lanciò contro di lui.
“Non sono il tipo” poi tornò serio “Mente: Attacco” e lo scudo divenne una miriade di frecce dorate che si lanciarono contro il cyborg che si fermò e alzò le braccia * Che gli è venuto in mente *.
Le frecce di energia colpirono il cyborg, ma ne uscì completamente illeso.
“Ora ho capito” fece il castano stringendo i denti “Assorbi l’energia dei colpi che ti vengono scagliati contro”.
“Ottima deduzione!” commentò super C-17 “E’ questa la mia più grande abilità e per questo devo ringraziare il mio defunto creatore.  Ora che hai capito quali sono le mie capacità devo distruggerti subito: non voglio avere noie” e tirò fuori le sue ali.
“Tipico di voi demoni” fece il ragazzo * Contro di lui gli attacchi basati sull’energia sono inutili. La mia unica possibilità e colpirlo direttamente, spero solo di esserne all’altezza *.
“Preparati moccioso, sto venendo a prendere la tua testa” disse il cyborg demoniaco e si lanciò verso di lui.

 

 

A poche centinaia di metri Naruto cercava di attaccare il terribile Broly, ma ogni sua mossa risultava inefficace.
“Come, tutto qui?” fece l’essere gigantesco “E’ tutta qui la forza del micidiale Kyuubi? Davvero patetico” e lanciò una sfera verde contro il ragazzo.
“Devo fare qualcosa” pensò il ragazzo e usò lo spirito per evitare l’attacco, ma si ritrovò il gigante alle spalle che lo prese in una morsa d’acciaio.
“Che mi tocca fare per avere un avversario decente” e cominciò a stritolare il ragazzo che gridò dal dolore.

 

“Avanti Naruto” lo incitò il Kyuubi “Usa il mio potere e liberati da questo energumeno”.
“STA ZITTAAAAA!” gridò il ragazzo per cercare di sovrastare il dolore e si trasformò anche lui riuscendo a liberarsi dalla presa.
“Interessante” commentò Broly “ma ancora non ci siamo” e lanciò una miriade di sfere energetiche contro il biondino che si difese con lo scudo.
“Che dolore” disse Naruto a denti stretti “Quel mostro mi ha strizzato come un limone: sento ogni osso del corpo fuori posto. Se non faccio qualcosa questo mi ammazza”.
“Se sei così malridotto usa il mio chakra” gli consigliò la volpe “In questo modo recupererai le forze e guarirai rapidamente. Serviti del mio potere per aumentare di livello”.
“Da quando in qua sei così disponibile?” fece il super biondino mentre stava per cedere.
“Te l’ho detto allora: proteggi la vita dell’ultima fiamma del coraggio. Pur di farlo sono disposto a darti tutto il mio potere senza chiederti nulla in cambio”.
“Sei davvero strana volpe” disse Naruto “ma, poiché insiti, farò come desideri” e senza esitare, richiamò il potere del demone.
“Finalmente ti sei deciso a fare sul serio” disse soddisfatto il terribile Broly “Avanti, scatena tutta la potenza del Kyuubi e combatti”.
“Non credere che ti stia facendo un favore” disse il biondino di rimando mentre fu circondato dall’incredibile energia del demone “Sto semplicemente acconsentendo a una richiesta che ancora non capisco bene, ma non sono il tipo da rimangiarmi la parola data”.
“Forza vieni” disse Broly pregustando il momento.
“Eccomi!” e corse verso di lui a velocità inaudita, colpendolo in pieno petto.
Broly fu spinto all’indietro e si schiantò contro la parete del vulcano, ma ne uscì con solo un graffio.
“Ora si che cominciamo a ragionare” ghignò Broly e aumentò la sua energia trasformandosi ulteriormente: diventando un super Sayan di quarto livello col pelo rosso sangue e lunghi capelli neri che gli scendevano selvaggi fino alle natiche, “Vediamo quanto vali”.
“Si può sapere quanto è forte?” pensò Naruto “Devo sconfiggerlo il più presto possibile: non riuscirò a mantenere questo potere ancora per molto”.
“Non dire scemenze” lo rimproverò la volpe “Non limitarti: continua ad aumentare il tuo potere o non ce la farai mai”.
“Smettila di dirmi quello che devo fare” tagliò corto il ragazzo “Lo sconfiggerò in un lampo”.
I due avversari si lanciarono uno contro l’altro generando una grande esplosione.

 

 

Gaara saltò all’indietro per riprendere fiato: era già trasformato, ma la sua forza non era sufficiente a tenere a bada un avversario del calibro di Cell.
“E’ tutto qui quello che sai fare?” lo schernì Cell avvicinandosi “Mi aspettavo di più da quello che è riuscito a battere quel montato di Zervan. Peccato” e alzò un dito da cui partì un raggio energetico che fu scansato dal ragazzo.
“Tu parli troppo” disse Gaara e si teletrasportò dietro di lui, ma lo perse di vista.
“Pensi di battermi con n trucco vecchio come il mondo?” disse Cell alle sue spalle e lo colpì con un calcio.
Gaara rovinò a terra e si alzò ansimante: “Non sei solo forte, sei anche molto veloce”.
“Naturale ragazzino” disse il cyborg “Io sono l’essere perfetto e non conosco rivali”.
“La perfezione non esiste” disse Gaara “Così come nemmeno la parola impossibile”.
“Davvero un bel modo di pensare” commentò Cell “Vediamo se riesci a concretizzarlo” e si teletrasportò davanti a lui cominciandolo a colpire ad alta velocità.
“Devo fare qualcosa o ci rimetto le penne” pensò il ragazzo.
“Usa il mio potere Gaara” disse Ichibi.
“Che cosa hai mente?” chiese il ragazzo, mentre cercava di evitare i colpi.
“Non mi va di essere eliminato da un insetto come questo che si pavoneggia troppo” rispose il demone “Avanti, schiaccialo come si deve”.
“Su questo sono d’accordo” fece il ragazzo e riuscì a distanziarsi dal nemico “ma questa sarà la prima e ultima volta” e materializzò il suo potere sottoforma di energia dorata.
“Dunque è questo il potere del demone da una coda” commentò Cell “Davvero molto interessante! Avanti: fammi vedere di che cosa sei capace” e si lanciò all’attacco.

 

 

“Dannazione!” ringhiò Chazz “Si può sapere di che cosa sei fatto?”
“Uh Uh!” fece il mostro rosa cominciando a battere i pugni sul petto come se fosse una scimmia.
“Mi sta prendendo in giro” pensò nervoso il ragazzo “Devo cercare di rilassarmi o non riuscirò mai a batterlo”.

 

Fino a quel momento, Chazz aveva cercato di colpirlo in tutti i modi, ma ogni danno veniva assorbito da quel corpo che sembrava fatto di gomma e i danni sparivano; come se non bastasse, il mostro rosa poteva allungare il suo corpo a piacimento, persino staccarlo e usarlo come arma.
“Rifletti” pensò il ragazzo “Il suo corpo è elastico e assorbe colpi su colpi, inoltre può rigenerare gli arti perduti come nulla fosse e forza e velocità sono inaudite. Sono in netto svantaggio: la mia forza non è sufficiente per batterlo, se solo sapessi trasformarmi come Naruto e Jaden avrei qualche possibilità.
Accidenti è una situazione disperata: è impossibile uscirne fuori”.
Stanco di aspettare una reazione, il mostro rosa attaccò il moro con un pugno che gli distrusse la parte superiore dell’armatura e, senza fermarsi, continuò a colpirlo senza tregua.
“Dannazione” ringhiò Chazz mentre cercava di difendersi “E’ davvero tutta qui la mia forza?”
“Non arrenderti capo!” lo incitarono gli Ojama “Sei il più forte di tutti, non arrenderti. Tu sei un campione”.
“State zitti!” gridò Chazz “Non ho tempo per ascoltare i vostri piagnistei” ma perse la concentrazione e il mostro rosa ne approfittò per colpirlo con un pugno al collo.
“No capo” gridò l’Ojama giallo che si frappose tra lui e il pugno, ricevendolo in pieno.
“FRATELLINO!” gridarono gli altri due Ojama.
Vedendo la scena, Chazz prese lo spiritello al volo e si allontanò con lui in braccio.
“Come ti senti” chiese preoccupato, ma nel vedere lo stato in cui era ridotto, cioè con le ossa completamente spappolate e un occhio sanguinante, capì che quella era la domanda meno appropriata da fare.
“Non ti preoccupare capo, io sto bene” rispose la piccola creatura mentre tossiva “l’importante è che tu sia vivo”.
“Fratellone” piansero i due inginocchiati davanti a lui.
“Ojama giallo” fece Chazz stringendo i denti “Sei uno stupido, perché ti sei messo di mezzo? Che senso ha frapporsi se rischi la pelle! Rispondimi”.
Ma il piccolo mostriciattolo giallo aveva perso i sensi.
“Ojama giallo” fece il ragazzo inginocchiatosi.
“Non preoccuparti, è solo svenuto” disse il nero.
“Avanti capo, dai una bella lezione a quel brutto mostro che ha fatto male al nostro fratellino” lo incitò  il verde.
“Perché!” fece Chazz “Perché non mi odiate. Il vostro fratello è stato ferito per colpa mia e voi non accennate nemmeno a un minimo di disprezzo!”
I due Ojama si guardarono in faccia, poi rispose il verde: “Non potremmo mai odiarti. Noi siamo una famiglia e i membri della famiglia si proteggono a vicenda”.
“Tu sei un membro della famiglia e ti proteggeremo sempre, anche se ci disprezzi e ci getti via, perché è questo che fanno i buoni fratelli”.
“I buoni fratelli!” fece Chazz stupito, poi la sua attenzione fu attirata alle sue spalle: Majin Bu lo stava attaccando.
“Eccoti qui!” fecce divertito il mostro rosa e attaccò con un pugno, ma un muro nero si frappose tra i due costringendolo ad arretrare.

 

“Siete solo dei piccoli idioti” fece Chazz voltandosi verso il mostro rosa “ma avete ragione: una famiglia va protetta sempre.
Io non sono stato fortunato con la mia ma, lentamente, ne ho trovata una nuova che mi ha accolto. Mi ha sorriso, consolato, apprezzato per quello che sono e non per quello che fingo di essere. Per questo adesso, combatterò per proteggere la mia famiglia, voi compresi”.
Una colonna nera avvolse il ragazzo, innescando un nuovo processo di trasformazione.

 

“GRROAARRRRR!” ruggì un essere ignoto dentro la colonna e poco dopo si dissolse.
Chazz era sparito, al suo posto era apparsa una creatura alta quasi due metri: era completamente nera, priva di pelo, il corpo era nudo e definito al millesimo, sulla sua schiena crescevano delle placche ossee giallo cupo che finivano sulla lunga coda con quattro punte, la testa era lunga e appuntita con orecchie appuntite, gli occhi erano neri come la notte e le fauci erano piene di zanne affilate come rasoi.
“Dov’è finito il capo!” fece spaventato l’Ojama nero “che cosa gli hai fatto brutto mostro”.
“Vuoi stare zitto per una buona volta” ringhiò la creatura con una voce familiare.
“Questa voce” fecero entrambi “E’ QUELLA DEL CAPO”.
“Avete fatto bingo ragazzi, sono proprio io” rispose la creatura mentre si osservava “Chi si sarebbe mai aspettato una cosa simile! Ora si che si ragiona” e puntò Majin Bu.
Il mostro rosa era rimasto a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettato una simile trasformazione.
“Inizia a recitare le tue preghiere mostriciattolo” ringhiò il nuovo Chazz “Sto venendo a distruggerti”.
“Distruggermi?” fece Majin Bu prima stupito e poi fu preso da una crisi di risate.
“Fossi in te, non riderei” disse Chazz “ma piangerei” e si mosse verso di lui.
“Davvero pensi di battermi con una simile trasformazione? Allora vediamo se sei più bravo di me” e lanciò un potente urlo che fece tremare il paesaggio circostante e tirò fuori le sue ali rosa e la sua massa muscolare aumentò di botto.
“Puoi usare tutti i trucchi che vuoi” disse la bestia nera “ma questo non ti salverà dalla mia furia” e si lanciò all’attacco.
Il mostro rosa si mosse rapido e gli fu subito addosso e lanciò una sfera di energia che creò un enorme cratere.
“Non ho ancora finito” rise il mostro preso dalla follia distruttiva e cominciò a bombardare il paesaggio circostante.
“CAPO!” gridarono i due Ojama disperati.

 

Dopo lunghi e interminabili minuti di bombardamento, Majin Bu smise di attaccare e scese in mezzo al cratere per contemplare la sua opera.
“AH AH AH! HO VINTO!” esultò il mostro rosa “Sono il primo dell’armata ad aver finito lo scontro. Quel moccioso non valeva davvero niente. AH AH AH!”
“Non valgo niente dici?” fece la voce di Chazz.
Majin Bu s’interruppe e si guardò intorno cercando l’energia dell’avversario.
“I tuoi colpi non mi hanno nemmeno sfiorato” continuò Chazz con la voce simile al rimbombo “Fai davvero pena”.
“Dove sei moccioso!” disse agitato “DOVE DIAVOLO SEI FINITO!”

“Qui!” fece e una mano nera squarciò il petto del mostro rosa “No, sono qui” e, prima che potesse girarsi, la coda di Chazz colpì lo stomaco dal basso.

Majin Bu si allontanò spaventato e cercò di trovare il punto preciso dal quale era stato attaccato.
“E’ inutile che mi cerchi” disse Chazz “Io non sono più sul tuo stesso piano. Mi sono fuso con la mia ombra e adesso mi muovo nel mondo- ombra.
All’inizio ero poco pratico ad accedere in questo diverso piano dimensionale ma adesso, grazie agli allenamenti, sono capace di accedervi senza problemi e raggiungere un nuovo stadio: quello della bestia ombra”.
“Non capisco niente di quello che dici” ringhiò il mostro rosa “Avanti esci fuori e combatti”.
“Devo ringraziarti” disse di nuovo Chazz senza rispondere alla provocazione “E per farlo ti distruggerò qui e subito” e una grande macchia nera cominciò a estendersi a vista d’occhio.
Il mostro cercò di distruggere quella strana poltiglia, ma senza alcun risultato.
“E’ inutile, non puoi distruggere un’ombra, mettiti il cuore in pace” rise Chazz “Sparisci dalla mia vista, gelatina rosa mal formata. FORESTA NERA”
In una frazione di secondo da quella macchia apparvero infiniti spuntoni neri che si alzarono alti nel cielo trapassando un incredulo Majin Bu che non era riuscito ad allontanarsi in tempo.
“Piccolo bastardo” ringhiò il mostro rosa “Come hai osato ridurmi così!”

“Sparisci!” fece di nuovo Chazz e gli spuntoni divennero enormi tentacoli che avvolsero completamente il mostro rosa e cominciarono a tornare da dove erano venuti.
“Che cosa stai facendo, lasciami” sbraitò Majin Bu e cercò di liberarsi, ma non riuscì a uscire dalla presa di quei tentacoli che non gli permettevano di muovere neanche un dito.
“Quei tentacoli sono fatti d’ombra, quindi non solo il tuo corpo, ma anche la tua ombra è bloccata: per questo non puoi più muoverti e scappare allungandoti. È finita” e la pozza si aprì come un enorme bocca.
“NOOO!” gridò il demone rosa “NON E’ POSSIBILE CHE IO, IL GRANDE MAJIN BU, SIA BATTUTO IN QUESTO MODO DA UN MOCCIOSO” queste furono le sue ultime parole poi la bocca d’ombra lo inghiottì facendolo sparire definitivamente.
“Chi viene inghiottito dalle fauci dell’ombra perde la sua stessa ombra che viene distrutta come polvere” disse Chazz mentre riaffiorò da quella pozza che si stava restringendo “E, una volta che viene distrutta, anche il corpo sparisce senza lasciare traccia. Hai perso Majin Bu” e tornò al suo aspetto umano, poi si accasciò a terra.
“CAPO!” gridarono i due Ojama correndogli incontro mentre si trascinavano il loro fratellino svenuto.
“Tranquilli sto bene: sono solo un po’ stanco” disse lui col fiatone “Queste tecniche prosciugano rapidamente le energie. Piuttosto, voi come state?”
“Stiamo bene” risposero i due con le lacrime agli occhi “Sei un Campione!”
“Ne sono felice” e sorrise debolmente “ma, per favore, smettetela di chiamarmi Campione. D’ora in avanti io sono Chazz Princeton il Predatore Ombra e proteggerò tutte le persone a cui tengo”.
“Va bene capo” disse l’Ojama verde mentre si asciugava l’occhio.
“Sei un grande” disse l’altro.
“Vi ringrazio!” disse il ragazzo “Ora scusate, ma svengo per un po’” e cadde a terra privo di sensi, ma con un sorriso sereno, che mai aveva mostrato. 

   

 

“Che cosa è successo!” fece Jessie, voltandosi in direzione dello sconto appena conclusosi “L’energia di Chazz si è ridotta drasticamente”.
“Non temere è solo svenuto” rispose Aquila Cobalto “Ha usato molte energie”.
“Ah! meno male” sospirò il ragazzo.
“Fossi in te, non mi distrarrei” lo avvisò Baby che ne approfittò per attaccarlo, ma il ragazzo si spostò schivando l’attacco.
“E tu invece? Non sei preoccupato per la sorte del tuo compagno?” chiese Jessie.
“Perché dovrei esserlo” rispose secco lo strano essere “Anche se siamo della stessa armata, non ho niente da spartire con lui. l’unica cosa comune è che siamo stati creati artificialmente”.
“Artificialmente?” fece il ragazzo.
“Proprio così!” rispose l’alieno “Majin Bu è il frutto degli esperimenti di un mago che lo creò per conquistare l’universo; io invece sono un organismo parassita creato dall’ormai distrutta popolazione degli Tsufuru con lo scopo di vendicarla”.
“Sai, mi fai davvero pena” disse Jessie.
“Le tue lagne non ti salveranno dalla morte” rispose l’alieno azzurro “Preparati a sparire!” e si lanciò contro di lui.
“NON PERDERO’ MAI CONTRO UN MOSTRO COME TE!” gridò il ragazzo lanciandosi all’attacco.

 

“Sciocco!” fece Baby e le lenti s’illuminarono, fino a creare un potente flash che abbagliò il ragazzo.
“Che diavolo vuoi fare!” gridò il ragazzo mentre si copriva gli occhi.
Senza rispondergli, Baby si lanciò verso di lui e, sottoforma di poltiglia grigiastra, entrò nel corpo del ragazzo.
“Dov’è andato?” fece il ragazzo senza capire.
“Sono qui!” disse trionfante l’alieno.
“Dove!” il ragazzo si guardò intorno ma non riuscì a vederlo.
“Dentro di te, moccioso!” ripose.
“Cosa!” fece il ragazzo, mentre sentì il corpo tremare come preso dalle convulsioni.
“Uh Uh Uh!” rise Baby “Te l’ho detto no?
Io sono un organismo parassita che invade i corpi altrui e ne prende il controllo per svilupparsi”.
“Questo è sleale!” fece Jessie mentre cadde in ginocchio.
“E’ inutile cercare di resistermi: il tuo corpo è già sotto il mio controllo” rise l’alieno “Mi sto solo godendo la tua agonia. Gioisci nel fatto che presto sarai in compagnia: servendomi del tuo corpo, ucciderò tutti i tuoi amici e poi ti farò esplodere dall’interno”.
“Non ti permetterò mai di fare una cosa del genere!” disse il ragazzo cercando di opporsi.
“Ormai puoi solo parlare ragazzo, tra poco non sarai capace nemmeno di pensare. Arrenditi: ormai sei nelle mie mani” fece trionfante l’alieno.
“Non lo farò mai” rispose il ragazzo “Fosse l’ultima cosa che faccio, ti fermerò!”
“Che ragazzo cocciuto!” fece Baby divertito “Finiamo questo inutile teatrino”.

 

Baby si diresse verso il cervello di Jessie, pronto a occuparlo completamente.
“Ci vorranno solo pochi istanti e poi non sentirai più dolore. Non sono un tipo misericordioso?”
“Uno sporco parassita come te non merita di vivere” disse una voce e poi una luce di sette colori esplose e investì l’alieno.
“Che diavolo sta succedendo!” fece Baby senza parole.
“E’ arrivata la cavalleria!” disse di nuovo la voce e poco dopo, in tutto il loro splendore, apparvero le sette bestie cristallo.
“Che cosa!” fece Baby stupito “Come diavolo è possibile!”
“Tu sottovaluti il potere di noi spiriti” disse Pegasus Zaffiro “Non ti permetteremo di prendere il controllo del corpo del nostro amico”.
“Ti schiacceremo come un verme” intervenne l’enorme Mammut Ambra.
“Non la passerai liscia” disse Gatto Ametista, l’unica bestia cristallo femmina “Ti faremo a pezzi”.

 

“Questa non me l’aspettavo” fece Baby “E va bene: vorrà dire che prenderò anche le vostre menti tanto non siete molto forti”.
“Ahimè, devo darti ragione” rispose Pegasus Zaffiro “Tuttavia abbiamo un modo per batterti. Forza amici uniamoci” e si ricoprì di una densa energia blu.
“SI!” risposero le altre bestie cristallo, ricoprendosi della medesima energia delle loro gemme.
“Che cosa sperate di fare stupide bestie” ghignò Baby “Qualunque cosa sia, vi distruggerò” e si lanciò all’attacco.
“FUSION SPIRIT!” gridarono le sette creature e le sfere si unirono in una sola e quando si dissolse…
“Impossibile” fece Baby senza parole “Tu non sei la loro fusione”.
“GGRROOAARR!” ruggì la nuova creatura apparsa. Il leggendario Drago Arcobaleno aveva fatto la sua apparizione.
“AAHHHHH!” gridò la creatura azzurra e, senza nemmeno accorgersene, fu espulsa dal corpo di Jessie.

 

“Come è possibile!” fece Baby “Nessuno è mai riuscito e liberarsi eppure lui c’è riuscito! Chi diavolo è questo ragazzo?”
Mentre diceva questo, il corpo di Jessie subì un’incredibile trasformazione: sulla sua schiena apparvero delle enormi ali bianche tinte dei sette colori dell’arcobaleno, sulla sua testa spuntarono un paio di corna dorate, i fianchi furono ricoperti da delle macchie colorate e una lunga coda bianca con striatura arcobaleno era spuntata dietro la sua schiena.
“Che diavolo è successo!” fece l’alieno scosso.
“Baby!” fece l’Andersen aprendo gli occhi con pupille verticali “Nessuno è mai riuscito a farmi arrabbiare in questo modo!”

 

“A quanto sembra non posso impossessarmi del tuo corpo” fece l’alieno “VORRA’ DIRE CHE TI DISTRUGGEERO’ e, tirate fuori le sue ali, si lanciò all’attacco.
Jessie rimase fermo e incassò il colpo senza battere ciglio: “E’ tutto qui quello che sai fare?”
“NON MI’ PRENDERE IN GIRO!” ruggì Baby e continuò a colpirlo a ripetizione senza però sortire alcun effetto.
“E’ inutile” disse Jessie “I tuoi colpi non mi stanno facendo niente”.

Baby si allontanò per riprendere fiato * Com’è possibile? Non riesco a fargli nemmeno un graffio!  Ma certo! Deve dipendere dall’espulsione improvvisa: non so come ma quel drago mi ha indebolito e non sono nemmeno riuscito a impiantargli il mio uovo.
Se non faccio qualcosa sono spacciato *.
“Ti vedo pensieroso” disse Jessie “Non dirmi che non hai più idee. Allora vengo io a dartene qualcuna”.
Con uno scatto fulmineo, il ragazzo-drago apparve davanti all’alieno e lo colpì allo stomaco e poi al volto con un calcio alto sollevandolo da terra.
“ARGH!” ringhiò l’alieno mentre fu spinto verso l’alto. Riuscì a fermarsi a mezz’aria e fissò Jessie furente.
“Allora!” fece il ragazzo rimasto a terra “Che cosa pensi di fare adesso?”
“MALEDETTO MOCCIOSO!” ruggì Baby e sollevò le mani al cielo “TI DISTRUGGERO’ SENZA ALCUNA PIETA’” dette avvio alla creazione di una sfera nera.
“Che cosa ha in mente di fare?” si chiese Jessie.

 

In pochi istanti apparve un’immensa sfare nera che brillava in maniera sinistra.
“Assurdo!” pensò il ragazzo “Quella sfera ha un potenziale distruttivo troppo elevato. Devo fermarla o l’accademia rischia di essere distrutta insieme a parte del pianeta”.
“AH AH AH!” rise esultante l’alieno “Hai osato prenderti gioco di me e per questo verrai distrutto insieme a quest’inutile isola. Sparisci dalla mia vista SFERA DI’ VENDETTA!” e lanciò.
“NON TI PERMETTERO’ DI’ FARE UNA COSA SIMILE” gridò il ragazzo e caricò una sfera dei sette colori dell’arcobaleno “SFERA RIFRAZIONE ARCOBALENO” e lanciò anche lui.
I due attacchi si scontrarono l’uno con l’altro, generando una potente onda d’urto che si ripercorse sull’isola.
“Cosa? Perché la mia sfera non ha distrutto l’isola” disse Baby e poi se ne accorse “Dannato moccioso! PENSI DI’ SALVARTI IN QUESTO MODO? SPARISCI” e incrementò la potenza della sfera.

 

“Non ho alcuna intenzione di arrendermi” pensò Jessie “Non posso permettere che i miei amici spariscano in questo modo”.
“Allora non arrenderti” disse una voce alle sue spalle e una mano gli toccò la spalla.
“Chi è!” disse il ragazzo vedendo una mano con un guanto nero.
“Sono un amico” rispose il proprietario della voce “Forza! Dimostra a quello scherzo della natura di che cosa è capace il potere di un vero drago” e la mano si staccò dalla spalla.
“Non so chi tu sia” disse Jessie “ma ti ringrazio per il sostegno. AAAAHHH!” e con quel grido la sfera arcobaleno spinse via quella nera.

“COSA? E’ IMPOSSIBILE” gridò l’alieno.
“Niente è impossibile se ci si mette il cuore” rispose il ragazzo e si lanciò verso Baby con un rasengan nella mano destra.
“Che diavolo vuoi fare!” ruggì l’alieno.
“Non è ovvio?” rispose Jessie “Sconfiggerti!” e la sfera rotante venne a contatto col colpo lanciato prima, fondendosi con esso e, dopo essersi scontrato con la sfera nera, la distrusse e la diresse verso Baby “prendi questo RASENGAN DELL’ARCOBALENO!”
“ARRRGHHH!” Baby, non prevedendo la cosa, fu colpito in pieno dalla sfera e distrutto completamente.

“Ce l’ho fatta!” disse esultante Jessie e atterrò ansimante a terra.
“Complimenti Jessie ottimo lavoro” disse di nuovo la voce alle sue spalle.
Il ragazzo si voltò verso chi gli aveva dato la giusta fiducia, ma ebbe un improvviso mancamento e svenne.
“E’ naturale che tu sia svenuto” continuò l’individuo davanti a lui “Hai fatto uno sforzo sovrumano e hai attivato un nuovo potere. Ora riposati, te lo meriti”.

Il drago Arcobaleno apparve e si scisse nelle sette bestie cristallo che osservarono il nuovo arrivato: era ricoperto da un’armatura nera che rappresentava il Drago Nero Occhi Rossi e il suo volto era coperto da una maschera.
“Tu chi sei?” fece Pegasus Zaffiro.
“Come ho detto, sono un amico” rispose lui “Devi perdonarmi, ma per ragioni che non posso spiegare, non posso dirti chi sono; sappi solo che sono un possibile rinforzo”.
“Un possibile rinforzo?” fece la creatura “Sei un Sun’s Knight?”
“Chissà!” rispose lui in modo enigmatico “Scusate ma devo andare, fra non molto verrà qualcuno a soccorrere il vostro amico. Se il fato vorrà, ci rivedremo. A presto!” e sparì.
“Non so chi sia, ma la sua energia è positiva quindi deve essere un nostro alleato” disse Pegasus “Forza amici, vegliamo su Jessie”.

 

 

Nel prossimo capitolo.
Gli scontri continuano: Rock Lee si trova contro Ginew e il loro duello comincia in modo assai “particolare” ^^ e poi parte con tutta la sua violenza.
In soccorso dei nostri giovani eroi giungeranno altri misteriosi cavalieri mascherati e anche guerrieri provenienti da un’altra dimensione e amici di Nick.
Jaden, Naruto e Gaara si troveranno insieme a dover fronteggiare i tre temibili demoni di Dragon Ball e decideranno di ricorrere all’unica carta possibile: una fusione tripla, ci riusciranno?
Anche Itachi e Kisame si uniscono alla partita e tra l’Uchiha e il Truesdale inizierà un ennesimo duello.
Nick continua il suo scontro con Lì Sheron che sfodera nuove terribili tecniche dandogli molto filo da torcere: riuscirà a tenergli testa?
Questo e molto altro nel prossimo capitolo

 

A questo punto vi lascio con un paio di domande per ammazzare il tempo durante l’attesa del prossimo capitolo.

La prima è: Chi sono questi misteriosi cavalieri?

La seconda invece: Chi sono esattamente gli avversari di Kiba, Shino, Choji e Sakura?

 

Le scommesse sono aperte: chi azzecca alla seconda avrà uno spoiler^^.

 

Detto questo vi saluto. Alla prossima.  

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Capitolo 37
*** la forza dei sentimenti ***


37. la forza dei sentimeenti

Ciao a tutti e ben ritrovati.
Mi dispiace di non aver postato regolarmente in questi mesi, ma ci sono stati diversi problemi che mi hanno impedito di scrivere regolarmente (un po’ di mare, gli esami all’università, il computer da aggiustare e un lutto).

 

Ora che sono tornato non ho più intenzione di fermarmi, se non per la prima settimana di settembre, ma per il resto cercherò di andare spedito.
Ringrazio chi di voi ha pazientemente aspettato che postassi di nuovo capitolo e ora lo soddisferò con un bel capitolo abbastanza lungo (non so quanto sarà il prossimo, ma cercherò di trattenermi^^).
A questo punto vi auguro buona lettura e spero di avervi ancora più numerosi di prima.

 

 

Dall’altra parte dell’isola, stava avendo luogo lo scontro tra Rock Lee e Ginew: una battaglia di “balletti” {ma, dove le trovo}.
“E TU QUELLA LA CHIAMERESTI POSA DA COMBATTIMENTO?” gridò Ginew disgustato “MANCA DÌ ELEGANZA!”
“COME TI PERMETTI!” gli rispose il ragazzo “QUESTA E’ LA MIGLIORE IN ASSOLUTO!”
“MA FAMMI IL FAVORE!” rispose l’alieno viola “Ora ti faccio vedere io una posa degna di nota” e alzò il ginocchio sinistro seguito dal braccio destro teso verso il cielo, mentre quello sinistro in avanti “Niente male eh?”
“E QUELLA LA CHIAMI POSA?” gridò Rock Lee con gli occhi stralunati “Non ho mai visto nulla di più disgustoso”.
“COSA!” ruggì Ginew “Io sono il miglior ideatore di pose da combattimento”.
“SEI UN AUTENTICO MEDIOCRE” gli urlò contro Rock Lee.
“ADESSO E’ TROPPO! TI FACCIO A PEZZI” e Ginew partì all’attacco.
“ECCOMI!” e anche il ragazzo dalle spesse sopracciglia partì all’attacco.

 

I due si colpirono con tutta forza che avevano in corpo, determinati come non mai, insultandosi per ogni colpo che l’altro assestava.
“FAI SCHIFO!” gridò Ginew.
“TU DÌ PIU’!” gli urlò contro il ragazzo.
Si presero anche a capocciate: una due  tre, quattro volte, poi si fermarono e fecero un giro tenendosi la testa. Si appoggiarono uno all’altro per fermare il mondo che girava e poi, quando si fermò si allontanarono spaventati con un salto e ripresero a combattere con una serie di calci volanti.

 

Si allontanarono di nuovo per recuperare fiato e si fissarono.
“Niente male!” fece Ginew “Il tuo stile di combattimento è davvero interessante”.
“E’ merito dell’ardore della giovinezza che mi rugge dentro”, spiegò il ragazzo “Nemmeno tu sei male, però!”
“E’ merito dell’enorme esperienza che ho alle spalle” spiegò l’alieno viola “E finalmente credo di aver trovato un corpo perfetto per continuare a viverla”.
“Che vuoi dire?” fece Rock Lee.
“Che adesso mi prenderò il tuo corpo” e senza dire altro alzò le mani e concentrò la sua energia.
“Non so che cosa tu voglia fare, MA IO NON SONO DELL’ALTRA SPONDA” gridò il ragazzo imbarazzato e si preparò ad attaccare, ma il suo corpo non rispose “Ehi ma!”
“GINEW SDOPPIAMENTO!” gridò l’altro e una luce partì verso il ragazzo.

 

“AIUTO!” gridò una voce e qualcuno si frappose tra i due e fu investito dal raggio.
“Ma che è successo?” si chiese il ragazzo.
“Rock Lee!” Gridò Kiba e gli apparve al fianco “Tutto bene amico?”
“Kiba, sei tu?” fece il ragazzo.
“Certo che sono io e c’è anche Akamaru” e il cucciolo uscì dall’elmo “Che diavolo stavi combinando? Stavi rischiando di essere colpito da quel tipo strano. Per fortuna che ci sono io”.
“Sei intervenuto a salvarmi?” fece Rock Lee commosso.
“Già: ho lanciato il mio avversario contro il raggio” si vantò tutto il castano.
“Davvero? allora ce né uno di meno” disse il ragazzo.

 

L’avversario di Kiba era Rikoom ed era stato investito in pieno dall’attacco del suo capo e…
“Ma che diavolo è successo?” disse Rikoom e si guardò le mani “AHHHH! SONO DIVENTATO VIOLA!”
I due ragazzi guardarono l’avversario che avevano davanti senza capire.
“RIKOOM” gridò Ginew “CHE CAZZO HAI FATTO!” e il rosso si avvicinò all’alieno viola e gli menò un pugno a martello in testa.
“Capo, che cosa è successo?” disse l’altro mentre si teneva la testa dolorante.
“E ME LO CHIEDI” sbraitò l’altro, “SEI STATO INVESTITO DALLA MIA TECNICA E CI’ SIAMO SCAMBIATI IL CORPO”.
“COSA!” fece l’altro con la bocca spalancata “CHE COSA TREMENDA CHE HO FATTO! Mi perdoni signore, non volevo. Per punizione farò il balletto della vergogna” e cominciò a mettersi in posa.
“NON COL MIO CORPO IDIOTA!” gli gridò Ginew.

 
“Ma che è successo?” fece Rock Lee “Perché stanno litigando in quel modo?”
“Non chiederlo a me!” fece l’Inuzuka confuso, poi annusò l’aria e batte il pugno sulla mano destra “Forse ho capito! Quei due si sono scambiati il corpo: i loro odori si sono invertiti”.
“Scambiati il corpo?” fece il sopraciglione, poi ricordò le parole di Ginew “Ho capito! Ecco cosa voleva dire col prendersi il mio corpo: voleva scambiarlo col suo”.
“E’ una tecnica davvero tremenda, persino più potente del Capovolgimento spirituale di Ino” commentò Kiba “Per fortuna che sono intervenuto in tempo, altrimenti rischiavi di grosso”.
“Hai ragione!” fece Rock Lee con un sospiro “Chiudiamo questa storia prima che Ginew lo rifaccia”.
“Mi hai tolto le parole di bocca amico” disse Kiba con un ghigno “FORZA ALL’ATTACCO!” e i tre si lanciarono contro i due demoni che stavano litigando.

 

Ginew e Rikoom se li trovarono davanti senza accorgersene e, in pochi minuti, furono pestati e sbattuti come due panni dai due ragazzi, mente Akamaru si divertì ad azzannare il loro fondoschiena fino a quando non uscirono le lacrime dai loro occhi.
“E BASTA ADESSO!” gridò Ginew che riuscì ad allontanarsi  con Rikoom in spalla “ADESSO VI’ SISTEMIAMO NOI.  SDOPPIAMENTO” e tornò nel suo corpo.
“Grazie capo” fece un Rikoom dolorante “lei è sempre il migliore”.
“Non sarei un buon leader se non mi prendessi cura dei sottoposti” ricambiò l’alieno viola “Adesso basta giocare, facciamoli a pezzi” e tirò fuori le sue ali.
“Si signore!” rispose il rosso e sfoderò le sue “ADDOSSO!”
“Ora ci divertiamo” fece l’Inuzuka mentre ingoiava un tonico da guerra e ne dette uno al suo cucciolo.
“Sono pronto!” esplose Rock Lee diventando un guerriero selvaggio “IMPETO DELLA GIOVINEZZA!” e lo scontro ricominciò.

 

Fu dura: i due demoni, tornati nei loro rispettivi corpi, si scatenarono e misero i due ragazzi con le spalle al muro.
“Cavolo!” fece Kiba “Questi non scherzano: mi sa che abbiamo esagerato un po’”.
“Niente affatto” ribatté Rock Lee senza battere ciglio “Tipi così poco aggraziati meritano un trattamento peggiore. È il momento di dare il 100%”
“Ancora osi offendere le mie pose?” disse Ginew nervoso “Adesso ti faccio a pezzi per davvero”.
“Vedremo!” ribatté di nuovo il ragazzo e avvicinò le braccia alla testa “Apertura delle otto porte difensive”.
“Cosa!” fece Kiba sgranando gli occhi “Non farlo amico o rischi di brutto”.
“A questo punto è meglio farlo” disse il ragazzo.
“E no!” fece Rikoom teletrasportatosi davanti al ragazzo “Non voglio altre grane da te moccioso. RIKOOM FIAMMATA FINALE!” e spalancò la bocca dalla quale partì un potente raggio rosso.
“ATTENTO!” gridò Kiba e si mise in mezzo e venne colpito in pieno.
“Non ho finito!” fece il rosso senza mostrare un briciolo di pietà “RIKOOM BOMBE” e lanciò una miriade di sfere rosse contro i due ragazzi.
“Non osare mettermi in secondo piano” gli urlò contro Ginew che preparò un suo attacco “GRANDE ESPLOSIONE GINEW” e lanciò il suo attacco.
I due demoni continuarono a bombardare i ragazzi senza sosta per lunghi e interminabili minuti fino a quando non decisero di chiudere.
“Direi che va bene così!” fece Ginew soddisfatto “Un attacco simile li avrà ridotti in poltiglia, inoltre scommetto che quel moccioso dalle sopracciglia spesse non avrà avuto il tempo di usare quella tecnica”.
“Ha ragione signore: le loro energie si sono abbassate e fra poco riceveranno il colpo di grazia” fece Rikoom mentre si leccò le labbra.
“Facciamola finita e andiamo a sistemare gli altri” disse Ginew preparando un Darkos “SPARITE” e lanciò l’attacco.

 

“Che buffoni” disse una voce nuova e l’attacco fu respinto verso l’alto.
“Cosa!” fece Ginew stupito “Chi ha osato”
La nube creata dal bombardamento fu spazzata via da una potente folata interna e rivelò l’impossibile: Kiba e Rock Lee erano indenni e davanti a loro era apparso un misterioso guerriero mascherato con indosso un’armatura che rappresentava il Drago Bianco Occhi Blu.
“Incredibile!” pensò Kiba “E’ apparso un momento prima che quell’attacco rosso ci colpisse e ci ha protetto dagli altri. Chi diavolo è?”
“Che sia un nuovo Sun’s Knight?” si chiese Rock Lee.

 

“E tu chi diavolo sei?” fece Ginew digrignando i denti “Sei per caso uno di quei mocciosi con le armature?”
“Chi sia io non ti riguarda” rispose gelido il guerriero bianco “Ti basti solo sapere che sono davvero molto nervoso. Voi dannati demoni state causando troppi danni in questo posto; dovrei farvi pagare tutti i danni che avete causato, ma dubito che abbiate contanti, quindi mi assicurerò personalmente che spariate dalla faccia del pianeta insieme ai vostri odiosi compagni” poi sii rivolse ai due ragazzi “State a vedere come si getta la spazzatura e prendete appunti”.
“Ehi!” fece Kiba offeso “Guarda che noi…”
“Sta zitto e guarda come si fa” lo interruppe secco il misterioso guerriero.
“AH AH AH!” rise Rikoom “Un nuovo moccioso pronto a ricevere una bella lezione. Ora si che mi diverto. RIKOOM ALL’ATTACCO” e si preparò a lanciarsi contro di lui ma…
“Zitto immondizia” disse l’antro apparsogli davanti e lo colpì con violenza inaudita allo stomaco lasciando tutti senza parole.
Rikoom strabuzzò gli occhi e non riuscì a dire nulla.
“E ora sparisci” e con una sfera bianca, il glaciale guerriero disintegrò Rikoom.
“RIKOOM!” gridò Ginew “MALEDETTO MOCCIOSO” e si lanciò contro il nuovo avversario.
Non ebbe nemmeno il tempo di muoversi che se lo ritrovò davanti con una mano aperta, verso la faccia.
“Va all’inferno!” e un potente raggio bianco colpì in pieno uno stupito Ginew che fu disintegrato senza poter fare nulla.

 

“Assurdo!” fece Rock Lee “Li ha sconfitti in pochi secondi senza esitazioni”.
“Quel tipo è un vero mostro” disse Kiba digrignando i denti.
Il guerriero bianco si teletrasportò davanti a loro e li guardò fisso da dietro la sua maschera: “Un avversario lo si distrugge senza pietà, sia in battaglia sia in un azienda.
Spero che abbiate imparato la lezione mocciosi. Ora scusate, ma ho altre cose da fare, ci si vede” e sparì.
“Che velocità” disse Rock Lee “Non so chi sia, ma è meglio fare attenzione a quando lo rivedremo”.
“Se mi ricapita tra le mani quello, lo faccio a fettine” ringhiò Kiba.

 

 

Shino si fermò un attimo e spostò la sua attenzione verso lo scontro appena conclusosi.
“Di chi era quel chakra?” si chiese l’Aburame “Non l’ho mai sentito prima d’ora. Dopo questa battaglia sarà meglio chiederlo al signor Nick”.
“TI SEI DISTRATTO “ urlò Jeeth e gli lanciò contro una sfera rossa che fu bloccata dalla barriera d’insetti di Shino.
“Mushi King, sai dirmi chi era quel tipo?” chiese Shino al suo spirito senza tenere conto dell’avversario.
“Non lo so” rispose lo spirito “Comunque non è da solo: poco fa ne è apparso un altro e poi è sparito senza lasciar traccia”.
“Un altro?” fece Shino dubbioso “Questo vuole dire che c’è qualcuno dietro le quinte, ma chi sarà mai”.
“EHI MOCCIOSO” sbraitò Jeeth “NON E’ EDUCATO IGNORARE L’AVVERSARIO”.
“Le mie scuse, non volevo” disse calmo il castano “Piuttosto, non sei preoccupato per la sorte dei tuoi compagni?”
“Certo che lo sono. Il capitano Ginew e Rikoom sono miei compagni da una vita e anche Butter e Guldo. Quando avrò finito con te, andrò a vendicare i miei amici una volta per tutte”.
“Mi dispiace ma non posso permetterti di farlo: anch’io devo proteggere i miei amici” disse l’Aburame e fece uscire una quantità sproporzionata d’insetti “Scusami, ma non ho altro tempo da perdere qui”.

“Se è per questo nemmeno io” disse l’alieno rosso tirando fuori le sue ali “ADESSO TI FINIRO’ MOCCIOSO. JEETH COMETA PALLA DI’ FUOCO” e creò un’enorme sfera rossa che cominciò a espandersi come una nebulosa e poi la lanciò.
Shino rimase immobile e creò di nuovo la sua barriera per proteggersi, ma si accorse troppo tardi che la sfera si era chiusa intorno a lui e bruciava tutto quello con cui veniva a contatto.
“Non te l’aspettavi vero?” disse trionfante l’alieno “Grazie ai poteri che ho ricevuto dal sommo Abhadon sono in grado di manipolare i miei attacchi e di renderli incandescenti come il fuoco. Hai perso moccioso”.
“Quello che ha perso sei tu” disse Shino alle sue spalle “Hai colpito solo una copia d’insetti“.
Jeeth si voltò e cercò di allontanarsi per evitare di essere catturato, ma era troppo tardi: gli insetti lo avevano già sommerso “MALEDIZIONE!”
“Non si attacca mai senza prima avere un asso nella manica, non lo sapevi?” disse il ragazzo “Inoltre tendi a lanciarti senza riflettere e naturalmente hai perso Jeeth. I miei insetti detestano il sapore del chakra di voi demoni, quindi adesso ti finirò io” e si avvicinò.
“NON ILLUDERTI! TORNA A ME COMETA DI’ FUOCO” urlò l’alieno rosso, ma non accadde nulla.
“E’ tutto inutile! Con i miei insetti ho assorbito l’attacco” disse Shino a un palmo da lui “Sei finito CORNO DELLO SCARABEO ERCOLE” e colpì in pieno l’avversario che fu spazzato via senza lasciare traccia.
“Eri forte, ma non dubitavi e questo è il peggiore errore che un guerriero possa fare. Addio Jeeth. E adesso vediamo di aiutare gli altri” disse il ragazzo e si diresse in aiuto di Choji.

 

 

L’Akimichi era impegnato ad affrontare il velocissimo Butter che aveva già sfoderato le sue ali e stava continuando a colpirlo con i suoi attacchi rapidi.
“Cavolo!” pensò il ragazzo mentre continuava a proteggersi “Se non faccio qualcosa, rischio di rimetterci le penne”.
“Avanti Choji, reagisci” lo incitò Garuda “Fai vedere a questo pallone gonfiato quanto sai essere forte e veloce”.
“Ma che stai dicendo?” disse il ragazzo “Non riesco nemmeno a vedere i suoi attacchi e dovrei reagire?”
“Non lo vedi perché non sei convinto” rispose il suo spirito “Tira fuori la grinta che hai dentro e sconfiggilo. Dimostra di essere un degno Akimichi”.
“Anche tu ti ci metti?” fece il ragazzo mentre sentiva che stava per cedere.
“Sono legato a te da quando sei nato ragazzo, quindi so cosa hai dentro” rispose Garuda “Avanti battilo come hai fatto con Jirobo e proteggi i tuoi amici”.
“I miei amici?” fece il ragazzo mentre rievocò la missione di recupero di Sasuke.

 
“Adesso mi hai seccato moccioso” disse l’alieno blu “Ti schiaccio come un moscerino” e girò intorno a lui iniziando un bombardamento rapidissimo.
Choji fu investito e alla fine cedette e cadde a terra dolorante. Butter non esitò e lo colpì con un calcio al petto.
“Tsk! Mi aspettavo molto di più da te moccioso” lo schernì Butter “Alla fine mi sei capitato tu. Sei davvero una nullità: ti schiaccerò come una misera mosca e poi farò lo stesso con quei microbi che hai per compagni” e alzò la mano al cielo, pronto a colpirlo con un potente raggio “MUORI PICCOLO CICCIONE!” e calò la mano.

 

“AAHHH!” gridò il ragazzo e fece esplodere la sua energia sbalzando via l’avversario.
“Ehi! che pensi di fare”disse Butter seccato, ma vide un fenomeno strano.
Reagendo alle parole del suo spirito, Choji aveva nuovamente sbloccato il potere segreto del suo clan, ma questa volta senza usare i tonici segreti: sulla sua schiena erano spuntate delle ali di farfalla e il suo grasso si era considerevolmente ridotto.
“Ehi, che cavolo hai fatto!” disse l’alieno scioccato.
“Ho reagito alla tua provocazione” rispose il ragazzo e si teletrasportò davanti a lui colpendolo allo stomaco.
“ARGH!” fece l’alieno incredulo.
“Questo è per avermi chiamato ciccione” disse il ragazzo e poi ne assestò un altro che schiantò Butter a dieci metri di distanza “Questo invece è per aver offeso i miei amici. Nessuno offende coloro che mi hanno reso quello che sono e dato fiducia”.
“Dannato moccioso” ringhiò Butter che si rimise in piedi e con rapidità inaudita assestò un potente calcio al ragazzo, ma con sua enorme sorpresa, vide che era stato parato con due dita “Assurdo!”.
“Mentre questo è per chiudere le danze” disse il ragazzo avvolgendo il pugno destro di energia che cominciò a produrre scintille “E’ stato un piacere. LITTLE BOY!” e colpì l’avversario generando una potente onda d’urto che lo spazzò via. {se questo è il Little, cosa potrebbe fare il Big Boy?}
“Ho vinto!” disse il ragazzo e cadde in ginocchio ansimante.
“Ottimo lavoro, sapevo che ce l’avresti fatta” disse il suo spirito.
“Grazie!” disse semplicemente l’Akimichi mentre tornò normale.
“CHOJI!” gridò Shino appena arrivato.
Quando fu vicino, vide che tutto si era concluso e tirò un respiro di sollievo: “Meno male! Credevo non ce l’avresti fatta”.
“E invece ho vinto io” rispose il ragazzo facendo il segno di vittoria.
“Ottimo lavoro” disse l’Aburame “Adesso è meglio andare ad aiutare gli altri. Andiamo”.
“Si!” disse il ragazzo e, dopo aver ingoiato un tonico da guerra, si alzò e seguì l’amico.

 

 

Syrus fu schiantato contro un albero e si rialzò tenendosi il braccio dolorante.
“Cavolo!” pensò.
“Uh Uh Uh!” rise Freezer avvicinandosi a lui con molta calma “Sai, mi aspettavo di più da te e invece sono profondamente deluso.
Sei davvero patetico moccioso”.
“Evita di farmi tutti questi complimenti” disse il ragazzo mentre a fatica si rialzò in piedi “o potresti ricrederti”.
“Sei solo bravo a parlare, ma con le parole non si vince” disse l’alieno alzando un dito “Sparisci!” e lanciò un raggio contro di lui, ma il Truesdale minore riuscì a evitarlo e ad allontanarsi.
L’alieno non si scompose e, con un passo rapido, si portò dietro di lui e lo afferrò con la coda.
“ARGH!!”fece il ragazzo mentre sentiva le ossa scricchiolare pericolosamente.
“Che misero bamboccio. Ed io che speravo di divertirmi di più” e Freezer continuò a stringere “Credo che dopo averti ucciso, cercherò tuo fratello e gli consegnerò la tua testolina vuota e senza vita. Sono sicuro che lui mi darà una maggiore soddisfazione”.
“Adesso basta” disse il ragazzo con un filo di voce.
“Come scusa? Non ti sento?” e avvicinò l’orecchio “Puoi ripetere? Non riesco a sentire bene, forse dipende dal tuo collo che sta per rompersi”.
“BASTAAA!” ruggì il ragazzo e la sua energia esplose strappando la coda all’alieno che, colto alla sprovvista, fu costretto ad allontanarsi.    

 

“Hai fatto il passo più lungo della gamba” ringhiò il Truesdale minore mentre divenne un guerriero selvaggio “Non solo hai offeso me, ma hai osato citare mio fratello ed è una cosa che non sopporto proprio. Ti farò a pezzi molto lentamente” dalle sue mani uscirono degli artigli, tre a mano e si mise in posizione. 
“Divertente!” disse Freezer dopo lo stupore iniziale “Vorresti farmi a pezzi? NON FARMI RIDERE AHHHH!” e fece ricrescere la coda mozzata, dopodiché tirò fuori le sue ali e raggiunse in un istante il pieno potere gonfiando le spalle  “Sono lieto di presentarti il Grande Freezer al 100%”.
“Non noto grandi differenze” disse Syrus con un ghigno “tranne che adesso hai tre angurie invece di una!”
“Angurie?” fece l’alieno con la faccia stranita.
“Certo!” disse il ragazzo e si spiegò meglio “La tua testa è grande quanto un’anguria matura o dovrei dire come un uovo di struzzo: ora ne hai tre”. {nessuno ha mai avuto quest’impressione la prima volta che l’ha visto?}
L’alieno bianco abbassò la testa e strinse i denti e poi esplose: “ADESSO TI FACCIO VEDERE IO!” e si lanciò all’attacco.
“SONO A TUA DISPOSIZIONE!” urlò Syrus e si lanciò anche lui.

 

Il micidiale demone sferrò un pugno verso il ragazzo, ma un attimo prima di colpirlo, quest’ultimo sparì.
“Cosa!” fece Freezer.
“Sono qui!” e Syrus lo colpì con un calcio allo stomaco che fece indietreggiare l’avversario.
“Piccolo moccioso!” ringhiò l’altro e lo colpì con un calcio rovesciato che fu prontamente parato e l’alieno sentì un forte dolore “AHI!” e si allontanò.
“C’è una cosa che devi sapere su d ime” disse Syrus rimanendo immobile “Quando divento così, il mio scheletro si ricopre automaticamente di un metallo indistruttibile noto col nome di adamantio: questo mi rende molto più duro”.
“Tsk!” fece l’alieno “Piccolo moccioso: sei un Wolverine da bambino ed io odio quel dannato animale!”
“Non so chi sia questo Wolverine ma credo che mi sia molto simpatico” disse il ragazzo e puntò alla testa di Freezer, ma questo non rimase fermo ed evitò di essere decapitato dagli artigli del ragazzo e poi iniziò uno scontro molto rapido.    

 

I due si confrontarono alla velocità della luce senza darsi tregua, fino a quando non si allontanarono per prendere fiato.
Entrambi avevano qualche ferita leggera, ma queste si richiusero in un istante.
“A quanto sembra abbiamo entrambi la rigenerazione rapida eh?” fece l’alieno bianco “di questo passo andremo avanti all’infinito”.
“Che c’è? Hai un treno da prendere?” fece Syrus con tono di sfida “Se vuoi possiamo chiuderla subito”.
“Mi hai tolto le parole di bocca” ghignò Freezer e alzò un dito da cui si formò una piccola sfera “e chiuderò con una bellissima esplosione che coinvolgerà tutto il pianeta”.
“Che hai detto?” fece il ragazzo colto alla sprovvista.
La sfera si ampliò all’improvviso raggiungendo un diametro di oltre 500 metri: “Sparirete tutti in un istante” rise l’alieno.
“Aspetta!” fece Syrus “Così rischi di coinvolgere anche i tuoi compagni e tuo fratello”.
“Sai quanto me ne importi: per me possono anche crepare, NON ME NE IMPORTA NULLA DI’ LORO” e, senza aggiungere altro, lanciò la sfera.

 

Il ragazzo si trovò con le spalle al muro: non era capace di bloccare un simile attacco, ma doveva fare qualcosa o tutto il pianeta sarebbe scomparso nel nulla.
“VAI ANNULLA ATTACCO!” gridò una voce femminile e la sfera fu bloccata e annullata.
“CHE COSA!” fece stupito Freezer “Chi ha osato!”
“Io!” e apparve una ragazza mascherata con indosso l’armatura della Giovane Maga Nera.
“Quella è…” fece Syrus con le palpitazioni “LA GIOVANE MAGA NERA! UN SOGNO CHE SI AVVERA!”
La ragazza si voltò verso Syrus e lo guardò stupita: “Un sogno che si avvera hai detto?”
“CERTO!” e il giovane Truesdale le girò intorno come un cagnolino “Io ti adoro e sapere che sei venuta a salvarmi mi riempie di gioia”.
Guarda che io non sono la Giovane Maga Nera, ne indosso solo l’armatura” disse la ragazza leggermente imbarazzata.
“Anche se è così sono felicissimo. Esiste un Sun’s Knight che è legato al suo spirito che bello!” esultò il ragazzo.
“Ecco io…” cercò di spiegare la ragazza, ma capì che le parole erano inutili con un fan del suo spirito e si limitò a sorridergli.

 
“Scusate se interrompo la scena” fece Freezer col tic nervoso “ma non tollero che qualcuno mi rovini i piani in questo modo. Vi distruggerò entrambi” e scagliò un raggio contro la ragazza, ma Syrus si frappose e deviò il colpo.
“Non ti permetterò di sfiorarla nemmeno con un dito” disse il ragazzo carico come non mai “Adesso chiudiamo la partita” e si lanciò all’attacco.
“ADESSO MI’ HAI STUFATO” tuonò l’alieno e rispose all’attacco.
Syrus si abbassò e lo colpì con un calcio alto e, senza fermarsi assestò un poderoso pugno in quell’odiosa faccia a forma d’anguria.
Freezer cercò di reagire, ma i suoi attacchi furono bloccati da due rapide artigliate alle articolazioni e ricevette una bella testata in pieno petto.

 
“Come diavolo fai ad essere diventato così forte” ringhiò l’alieno che sentiva ogni osso scricchiolare “Nessuno era mai riuscito a farmi ballare le ossa in questo modo”.
“Mi chiedi come faccio?” e Syrus alzò la testa e, incredibilmente, stava sorridendo allegramente “Ho incontrato la diva dei miei sogni e non posso perdere davanti a lei. Ti ringrazio infinitamente per avermi sfidato amico a tre angurie, ma adesso è il momento di chiudere”.
“NON MONTARTI LA TESTA MOCCIOSO” ruggì l’alieno furioso da tutta quella baldanza e tirò fuori la sua letale lama laser.
Syrus si allontanò, ma notò che quella lama lo stava inseguendo.
“PRENDITI ANCHE QUESTA” e freezer ne lanciò una seconda verso il Truesdale minore.
“Il ragazzo è in difficoltà” pensò la ragazza mascherata ma quando vide quello che era successo restò senza parole.

 
Senza pensarci due volte, Syrus aveva sfoderato gli artigli e tagliato di netto le due lame rosse.
“Che cosa?” fece uno stupito Freezer “Come diavolo ha fatto!”

“QUESA E’ LA FORZA DELL’AMORE” urlò Syrus e si lanciò verso l’alieno “E adesso chiudiamo in bellezza. BEAST RAIN” e gli artigli furono ricoperti dall’elettricità e si mossero velocissimi.
“NON FARE IL GRADASSO MOCCIOSO!” ruggì Freezer e si lanciò anche lui all’attacco circondato da una sfera rossa.
Ci fu una luce e un forte boato che invase l’area circostante.
“SYRUS!” gridò la ragazza preoccupata.
Quando il bagliore si estinse, i due avversari erano immobili uno dietro l’altro e non si capì chi avesse vinto.
Dopo un istante, Freezer fu circondato da un colpo energetico e, dopo aver lanciato un urlo, fu disintegrato.
“EVVAI! HO VINTO” esplose  Syrus e corse dal la ragazza mascherata con un sorriso.
“Sei stato davvero in gamba” disse lei con un sorriso “Meriti un premio” e gli dette un bacio alla guancia.
Per Syrus quello fu il paradiso: si sentiva carico e pronto a esplodere.
“Devi scusarmi, piccolo Syrus, ma adesso devo andare. Se il destino vorrà, ci rivedremo. A presto” e sparì.
“Spero che sia molto presto” fece il ragazzo sognate “Mi sento incredibilmente fortunato: ho incontrato la Giovane Maga Nera  e ho avuto un bacio da lei. Quando gli altri lo sapranno, moriranno d’invidia. Chissà s Tomoyo…” si bloccò e tornò con i piedi per terra “Già! Anche lei è davvero dolce. Ok diamo del nostro meglio” e lasciando il pensiero in sospeso, corse verso gli altri scontri.    

 

 

 

Cooler allontanò Alexis con un colpo di coda e guardò nella direzione in cui era scomparso il fratello.
“Quell’idiota ha commesso una leggerezza” fece freddamente “e di conseguenza si è fatto distruggere da una pulce”.
“Syrus non è una pulce” intervenne Alexis “anzi: è uno dei migliori del gruppo”.
“Uno dei migliori dici?” fece l’alieno viola e bianco “E’ forte come te oppure ho scelto di affrontare un moscerino insignificante”.
“Attento a come parli amico” disse la ragazza leggermente offesa “Non lo sai che le ragazze si trattano con maggior gentilezza? E poi parli con quella che ha schiacciato Titan della sesta”.
“Titan hai detto? Allora non vali niente”.
“Come scusa?”
“Quell’idiota di Titan non è nato combattente. All’inizio della sua misera esistenza era solo un misero umano che si serviva di semplici illusioni per ingannare le sue vittime.
Una volta che è diventato in demone, ha cominciato a darsi manie di grandezza, ma uno scarafaggio resta uno scarafaggio.
Ti vanti di aver battuto una simile nullità? Allora non vali nulla”.
“Manchi di tatto sai?” fece la bionda innervosita.
“Tatto?” disse Cooler freddo “Quelli come me non hanno nulla del genere: sono solo delle inutili fesserie che non hanno alcun valore.  Mi schifano oltre il limite: il potere non ha bisogno di sentimenti”.
“Mi hai davvero seccato amico!” tagliò corto Alexis “Ti dimostrerò la forza dei sentimenti” e attivò il suo potere tirando fuori le sue ali blu mare.
“Vediamo se ci riesci” e l’alieno si trasformò assumendo la quarta trasformazione (la testa fu ricoperta da un elmetto cranico con corna, il corpo s’ingrandì e il viso fu coperto da una sorta di visiera) e poi tirò fuori le sue ali.
“ARRIVO!” e la ragazza si lanciò all’attacco e Cooler non fu da meno.

 

I due si scambiarono colpi a rapida velocità senza però riuscire a penetrare le difese dell’altro.
Alexis cercò di colpire Cooler con un calcio in rovesciata, ma l’alieno schivò e si teletrasportò sopra di lei scagliandosi in picchiata con le mani chiuse, ma l’attacco fu schivato.
Alexis si spinse lontano cercando una soluzione *E’ forte! Anzi credo che non abbia ancora tirato fuori il massimo potere, mentre io…* i suoi pensieri furono interrotti da uno spettacolo sconvolgente: Cooler aveva creato un enorme sfera e l’aveva appena lanciata verso di lei.
Alexis usò lo scudo per deviare l’attacco verso l’alto, ma il contraccolpo la spinse via facendola finire in mare.
“Patetico!” fece Cooler librandosi in volo sulla superficie “Quella mocciosa non vale davvero niente!”

 

“Che potenza!” pensò la ragazza mentre affondò verso “Non ho niente per sconfiggerlo, mentre lui sta solo giocando con me!”
“Alexis non ti arrendere!” disse Ceres “Non è ancora finita!”
“Signor Ceres! Come posso battere un essere simile?” chiese la ragazza.
“Rifletti: sei nel tuo elemento naturale Alexis! L’acqua è l’elemento a cui siamo entrambi legati: usala”.
“Usarla?” fece stupita la ragazza “Come faccio? Non so da dove cominciare”.
“Allontana il dubbio e credi in te stessa” rispose lo spirito “Se il tuo cuore è forte, anche io lo sarò e nessuno potrà fermarti. Ricorda: la mia forza deriva dal tuo cuore e si abbatte contro il tuo avversario come un gigantesco tsunami. Forza Alexis, scatena i tuoi sentimenti”.
“I miei sentimenti… come un enorme tsunami” pensò la ragazza quasi ipnotizzata, poi i suoi occhi recuperarono la luce “Avanti ce la posso fare”.

 

“Mi sono stancato di aspettare” disse Cooler “Finiamo questa buffonata” e alzò la mano verso il mare.
Di botto il mare cominciò a ribollire e poi enormi colonne d’acqua si alzarono verso l’alto.
“Che cosa!” fece Cooler.
“DRAGO D’ACQUA!” gridò Alexis e un’enorme massa d’acqua con le sembianze di un drago si abbatté sull’alieno.
“Stupida mocciosa!” ringhiò l’alieno “Pensi davvero che un po’ d’acqua possa farmi paura?”
“Non un po’ d’acqua” disse la ragazza mentre stava riemergendo dal mare “MA TUTTA QUELLA DEL PIANETA”.
“Che cosa?” fece Cooler senza fiato nel vedere la scena.
Alexis era riemersa e mostrava un nuovo aspetto: i suoi capelli, da biondi, si erano tinti di un leggero azzurro acqua e i suoi occhi sembravano rispecchiare l’immensità del mare stesso, senza considerare che era avvolta da una misteriosa energia azzurra.
“Sto arrivando” disse la ragazza e alzò la mano sinistra. L’acqua rispose al suo comando e si alzò tutta insieme diventando una creatura enorme.
“Un Leviatano!” fece l’alieno incredulo, ma cercò di riprendersi “Che cosa speri di fare?”
“Non è ovvio? Sconfiggerti!” rispose la ragazza.
“Prego fatti avanti” disse Cooler recuperando la sua aria gelida “Ma se mi mancherai, colpirai l’isola”.
“Perché non ti volti?” sorrise la ragazza.
Cooler inclinò leggermente il capo per vedere dietro di se e rimase senza parole: un muro d’acqua si era alzato alle sue spalle come barriera protettiva per l’accademia.
“Non può essere” fece l’alieno “Non puoi essere arrivata a questi livelli in così poco tempo. È impossibile!”
“Anch’io lo pensavo” disse la ragazza mentre la creatura continuava a crescere “ma poi ho ricordato due cose importanti: la prima è che sono sempre stata una brillante studentessa in tutto”.
“E la seconda?” fece Cooler mentre cercava una soluzione.
“Che se il cuore è forte e credo sempre in me stessa, NON C’E’ NULLA D’IMPOSSIBILE” rispose la ragazza con tutta se stessa.
“Credere in te stessa!” fece l’alieno col tic “NON DIRE SIMILI SCIOCCHEZZE” ed esplose di collera “E IO CHE CREDEVO CHISSA’ CHE COSA! ORA SI CHE MI’ SONO INCAZZATO!”
“Lo credi davvero così stupido?” disse la ragazza.
“NON  FARMELO RIPETERE” ruggì l’alieno “I SENTIMENTI E IL CUORE NON SERVONO A NULLA! SOLO IL POTERE E’ CIO’ CHE CONTA!” e fece vibrare l’aria intorno a lui.
“ORA VEDRAI QUANTO TI SBAGLI” e lanciò il suo attacco “WORLD PROTECTOR GREAT LEVIATHAN”.
“SPARISCI DALLA MIA VISTA!” e creata un’enorme sfera arancio scuro la lanciò contro la ragazza.

 

I due attacchi si scontrarono uno contro l’altro: l’acqua sembrò cedere di fronte all’incredibile potenza che Cooler aveva tirato fuori.
“AH! hai visto?” disse l’alieno trionfante “Nemmeno tutta l’acqua del pianeta può nulla contro il mio potere”.
“Scusa! Ho detto una piccola bugia” sorrise Alexis “Quello che ti ho lanciato contro è solo un mezzo oceano”.
“Che cosa!” fece Cooler col tic.
“Questo è il mio vero attacco” e si lanciò contro di lui con la spada in pugno e carica di energia.
“Illusa! Speri che una spada possa fare qualcosa contro di me?” e incrementò il potere della sua sfera.
“Ora vedrai!” e calò la lama verso la sfera che, al solo contatto, si dissolse.
“COSA!” urlò Cooler.
“Questa è la vera forza” disse la ragazza lanciandosi verso di lui “Distruzione dei demoni! RYUJIN (traduzione Lama del Re Dragone)”.
L’attacco fu calato e la ragazza alle spalle dell’alieno tornò normale.
“N-Non ci posso credere!” fece Cooler con gli occhi sgranati “S-Sono stato b-battuto d-da una donna. Anch’io ho c-commesso una l-l-leggerezza” e si liquefò.
“Te l’avevo detto!” fece la ragazza mentre si alzò raggiante “Il cuore vince sempre!”.        

 

 

La piccola Kinomoto volò inseguita da Ryu Sheron che lanciava ripetutamente sfere d’aria compressa.
“Non riesco a rispondere ai suoi attacchi” pensò la ragazzina “Come faccio?”
“Allora? È tutto qui quello che sai fare?” la schernì il drago simile a una donna “Sai mi aspettavo di più! Non è che non hai più il coraggio di combattere dopo che le hai prese da quell’idiota Vito?”
“Questo non c’entra niente” fece la piccola Kinomoto mentre continuava a schivare.
“A no?” fece Ryu Sheron aumentando la velocità “FAMMI IL FAVORE, RAGAZZINA!”
Sakura fu investita in pieno dall’attacco e fu spinta verso il mare. Riemerse boccheggiando e prendendo lunghi respiri.
“Divertente” sorrise l’avversario e cominciò a ridere di gusto.
“Mi sta prendendo in giro da troppo tempo” pensò la piccola Kinomoto poi rifletté su pochi minuti prima “Ho più volte tentato di attaccarla frontalmente ma, ogni volta, una strana barriera mi spingeva via. Inoltre gli attacchi di energia non hanno effetto su di lei e dubito che le mie carte possano avere qualche effetto su di lei. Che cosa posso fare? Shaoran, Tomoyo fratelloni Naruto e Jaden, dove siete?”
“Sakura, perché invochi i loro nomi?” la riprese Windom “Anche loro stanno combattendo e ce la stanno mettendo tutta e tu non devi essere da meno”.
“E’ vero, ma io non so che fare!” rispose la ragazzina.

 

“Beh, non attacchi?” fece Ryu Sheron “Allora ci penserò io” unì indici, mignoli e pollici “TURBINE DEL MARE IN TEMPESTA!” e lanciò l’attacco.
Sakura vide l’attacco e si spostò in aria per schivarlo.
Per un istante, il tempo sembrò fermarsi e la piccola Kinomoto vide l’avversario mentre attaccava.
“Eh?” vide qualcosa d’incredibile: l’avversario ruotava su se stesso come fosse una trottola.
Il tempo tornò a girare normalmente e fu spinta via procurandosi alcuni graffi.

 

“Allora è questo il suo segreto!” pensò la ragazza “Come ho fatto a non accorgermene prima?”
“Perché dubitavi, piccola mia” rispose il suo spirito “Hai visto il suo movimento perché, in quel momento, l’istinto di sopravvivenza ha avuto la meglio sul dubbio. Non devi lasciarti intimorire o perdi in partenza”.
“E’ vero signor Windom, ha assolutamente ragione. Non devo dubitare troppo” rispose lei poi si rivolse all’avversario “Finalmente ho capito. Ruoti su te stessa come una trottola vero?”
“Uh Uh Uh! Complimenti hai capito la mia tecnica” disse il drago poi il suo volto di donna sparì e mostrò un aspetto mostruoso: un drago blu alato grande quanto una persona “Faccio girare il mio corpo creando una barriera protettiva”.
“Quindi sarebbe questo il tuo vero aspetto” fece la ragazza stupita.
“Già!” rispose il drago e poi tornò alle sembianze femminili “E’ stato il mio premio. Sai sei la seconda persona a capire la mia tecnica e adesso ti distruggerò come si deve. TURBINE DEL MARE IN TEMPESTA, MASSIMA POTENZA”.
“Questa volta non funzionerà” disse Sakura ed estrasse due delle sue carte “CARTA DEL VENTO E DEL FUOCO COMBINATEVI INSIEME” le due carte ubbidirono e si lanciarono come un enorme tornado infuocato verso Ryu Sheron che ne fu travolta.

 
“Piccola mocciosa, questa me la paghi cara” ringhiò il drago quando uscì dall’attacco con diverse ustioni sul corpo.
“CARTA DELLA FORZA” e Sakura si lanciò verso  l’avversario.
“Non credere di potermi battere così facilmente” fece il drago rimanendo fermo, ma fu colpito con inaudita violenza e schiantato contro uno scoglio “ARGH!”
“Pensavi davvero che ti avrei attaccato frontalmente senza prendere una valida contromisura?” disse Sakura “E non ho finito qui!” attivò le sue ali e si lanciò contro l’avversario, colpendolo di nuovo.
“Accidenti!” fece il drago mentre si allontanò “Anche tu hai capito come usare la mia tecnica. Davvero niente male” disse poi con un sorriso.
“Non è poi così difficile da capire” disse la ragazzina “Basta solo fare come te e il gioco è fatto. ARRIVO!” e si lanciò all’attacco.
“NON ILLUDERTI! NON RIUSCIRAI A TENERMI TESTA A LUNGO” e anche Ryu Sheron si lanciò all’attacco.

 

Le due donne si scontrarono a lungo senza che nessuna riuscisse a prevalere sull’altra, quando Ryu Sheron decise di finirla.
“Sei davvero forte, ma adesso basta giocare. Vediamo se riesci a stare dietro alla mia VELOCITA’” e aumentò bruscamente la rotazione spazzando via tutto quello aveva intorno, Sakura compresa “E ora finiamola. TORNADO NERO SPRIGIONA LA TUA FORZA”.
Si formò un grande tornado con tratti neri che travolse la piccola Kinomoto impedendole di muoversi.
“Accidenti non riesco a muovermi” fece la ragazza mentre vide che il tornado cominciava a far evaporare tutto quello che la circondava e stava anche cominciando con lei.
“Questa è una versione ancora più potente del mio attacco migliore” spiegò Ryu Sheron raggiante “Quando sono diventata demone il sommo Abhadon mi ha fatto dono del Vento Nero: un potere in grado di corrodere qualsiasi cosa con cui venga a contatto. Sii onorata nel sapere che sei la prima vittima di questo mio nuovo attacco”.

 

“Non riesco a fare nulla!” pensò Sakura “E’ davvero tutto qui quello che posso fare?”
“Sakura non lasciarti prendere dallo sconforto” disse Windom “Tu sei più forte di quanto credi: devi solo credere in te stessa. Guarda nel tuo cuore: tu sai che è così”.
“Signor Windom io…”
“Non dubitare. Ricordi quello che hai detto quando hai attivato il tuo potere la prima volta? Lasciati invadere da quelle parole e mostra a quest’essere che inganna gli altri chi è la vera padrona del vento”.
“La vera padrona del vento?” fece la piccola Kinomoto.
 “Io sono lo spirito protettore del vento e della verità e, il giorno della tua nascita, ho scelto te come padrona. Avanti Sakura, mostrami che la mia scelta è giusta”.
“Credere in se stessi! Vento! Verità!” fece Sakura come se fosse in coma, poi sorrise dolcemente “E’ vero! È questo che quello che devo fare. Carta della Speranza, dammi il tuo aiuto”.
Sakura fu avvolta dall’energia della sua carta e, pochi istanti dopo, un vento ancora più forte di quello del drago spinse via Ryu Sheron.
“Che cosa sta succedendo!” fece Ryu comprendoni il volto “DA DOVE DIAVOLO ARRIVA QUESTO…. Vento?” rimase scioccata/a da quello che vide.

 
La piccola Kinomoto, proprio come Alexis, aveva subito un cambiamento fisico: i suoi occhi erano di un verde brillante e anche i suoi capelli si erano tinti di quel colore ed erano cresciuti fino ad arrivarle alle cosce e la sua armatura brillava di luce propria.
“Che diavolo è successo!” fece Ryu “Fino a un attimo fa, sembrava spacciata, ma adesso sembra un’altra persona. Cosa diavolo nascondono questi ragazzini dentro di loro!”

 

“Mi dispiace, ma devo sconfiggerti” disse Sakura con voce angelica e alzò la mano sinistra al cielo “e lo farò con una nuova carta”.
“Una nuova carta?” fece confuso il drago malvagio “NON PRENDERMI IN GIRO! URAGANO NERO” e lanciò un nuovo attacco, ma a contatto con la ragazzina si estinse come se nulla fosse “COSA!”
“Questa nuova carta la chiamerò Convergenza Magica!” disse Sakura come se nulla fosse accaduto “E sarà in grado di richiamare unire insieme qualsiasi cosa, anche ciò che 
sembra incompatibile per natura” si formarono tre cerchi di diverso colore: azzurro, verde e rosso. Questi si unirono insieme e divennero un tutt’uno formando la nuova carta.
“Che hai in mente di fare ora!” disse Ryu Sheron.
“Voi venti, che soffiate in questo mondo, vi prego: riunitevi qui e aiutatemi a sconfiggere il male” invocò Sakura.
“Stai invocando tutti i venti di questo pianeta?” fece stupito il drago “Non scherzare, una cosa del genere è impossibile!”

“Impossibile dici?” ripeté la piccola Kinomoto con un dolce sorriso che spiazzò l’avversario “Questa parola non esiste”.
Poco dopo il cielo cominciò a oscurarsi e, come per magia, le nuvole scesero verso Sakura e l’avvolsero in un caldo abbraccio.
“Ryu Sheron. Ho una domanda da farti! Perché ti sei unito ad Abhadon”.
“Perché mi chiedi?” fece stupito il drago, poi sorrise ambiguamente “Perché ho un desiderio da realizzare. Il sommo Abhadon ci ha riuniti, perché ognuno di noi vuole qualcosa: lui ci ha promesso di realizzarlo, in cambio della nostra anima”.
“Sei diventato un demone, per esaudire un tuo desiderio? E quale sarebbe, se non chiedo troppo?” domandò Sakura.
“Io sono nato o nata a causa di un altro desiderio, anzi di una bambinata” rispose Ryu “Non ho mai mandato giù questa cosa e ciò che desidero di più è far sparire dalla faccia di questo mondo coloro che l’hanno fatto. Ecco cosa voglio”.
“E hai rinunciato alla tua anima per questo desiderio?” chiese di nuovo Sakura.
“A dire il vero, non ho mai avuto un anima” rispose Ryu “Io sono un drago malvagio, sono un concentrato di pura energia negativa che ha raggiunto il suo culmine ed è diventata una coscienza libera e distruttrice. Anche Lì Sheron e gli altri draghi malvagi sono così.
L’unico di noi che sembra essere diverso è il drago Suu Sheron: ha scelto di stare dalla vostra parte e di unirsi a un altro gruppo di guerrieri di un'altra dimensione. La cosa è davvero inspiegabile per noi”.
“Lui l’ha capito!” disse Sakura.
“Capito?” fece Ryu Sheron stupito “Che cosa vuoi dire?”
“Questo Suu Sheron ha capito che c’è sempre una scelta” spiegò Sakura “Non ha importanza come si viene al mondo: abbiamo sempre la possibilità di scegliere e questo determina ciò che siamo.” poi tese la mano in avanti “Anche tu puoi farlo, non è mai troppo tardi per cambiare idea”.
“Cambiare idea?” fece Ryu Sheron e abbassò il volto. “Eheh! AH AH AH!” scoppiò in una fragorosa risata e poi guardò Sakura in cagnesco “NON PRENDERMI IN GIRO! IO NON HO INTENZIONE DI’ CAMBIARE IDEA. CIO’ CHE VOGLIO E’ DITRUGGERE TUTTO E NULLA POTRA’ FARMI DESIDERARE DIVRSAMENTE” e preparò il suo vento nero.
“Ne sei convinto?” chiese Sakura “Lo credi dal profondo del tuo cuore?”
“NON FARMI RIPETERE CIO’ CHE HO DETTO” tuonò Ryu Sheron seccato dalle parole della piccola Kinomoto “E ADESSO SPARISCI! VENTO NERO MASSIMA POTENZA”.
“Inganni solo te stesso” disse Sakura mente il vento intorno a lei divenne dorato “VENTO DELLA SPERANZA!” e lanciò il suo attacco.

 

I due potenti turbini si scontrarono, ma era fin troppo evidente che quello di Sakura era superiore e, alla fine trionfò e Ryu Sheron fu spazzato via, ma non distrutto.
Ormai senza più forze, il drago cadde in mare e tornò alle sue mostruose sembianze.
Sakura gli si avvicinò e s’inginocchiò davanti a lui.
“Vuoi vedermi morire, ragazzina?” fece il drago ormai morente “Sei davvero spietata”.
“Che hai capito!” disse Sakura con un dolce sorriso “Voglio aiutarti a realizzare il tuo vero desiderio”.
“Il mio vero desiderio?” fece Ryu Sheron “Te l’ho detto il mio desiderio e tu non lo puoi cambiare”.
“Non è vero!” disse Sakura “Quello è solo un inganno di cui ti sei auto convinto. il tuo vero desiderio è un altro: lo hai sempre nascosto agli altri e a te stesso, ma io l’ho visto ed è tutt’altro che malvagio e distruttivo”.
“Davvero?” chiese il drago “E quale sarebbe?”
“Tu lo sai meglio di me!” e gli accarezzò il muso.
Quel gesto penetrò nel profondo del cuore del drago: una parte che non aveva mai creduto di avere e lì vide il suo desiderio.
“Che sia vero?” chiese alla fine Ryu Sheron “Desidero realmente questo?”
Sakura si limitò a sorridergli.
“Buffo!” disse il drago “Ciò che volevo era davvero scegliere un’altra vita e un altro scopo ed è stata una ragazzina a farmelo capire.
Suu Sheron, ora capisco cosa ti ha spinto a lasciarci” il suo corpo cominciò a dissolversi “Sembra proprio che per me sia finita, non tornerò più in vita. Almeno sono contento: ho capito cosa volevo davvero. Grazie infinite Sakura Kinomoto, padrona del vento: grazie per avermi mostrato la verità”.
Dalle guance della ragazzina scesero due lacrime che bagnarono il viso del drago, illuminandolo.
“Cos’è questo calore?” chiese lui “E’ così bello” e s’illuminò diventando una nuova carta di Sakura: l’immagine era quella della forma umana del drago con gli occhi chiusi, sul basso c’era la parola “THE TRUTH: VERITA’”.
“La verità è sempre dentro il nostro cuore. Per alcuni sembra irraggiungibile, ma è solo un’illusione: essa è sempre davanti a noi” disse Sakura con un dolce sorriso “Benvenuto in una nuova famiglia Ryu Sheron”.

 

 

San Sheron si fermò e fece il conto dei compagni caduti.
“Tsk!” fece schifato “Nove! Quegli idioti si sono fatti battere come dei pivellini da dei mocciosi. Fossi stato al loro posto non ci avrei impiegato un secondo a schiacciarli”
“Secondo me parli troppo” disse Hinata, mentre avanzava già trasformata e anche lei con un dolce sorriso “Non hai nemmeno idea di cosa sono capaci i miei amici”.
“Tutte stupidaggini!” tagliò corto il drago del ghiaccio “Voi umani dite che il cuore e altre buffonate simili ti rendono un leone. Ciò che conta davvero è vincere, signorina: non ha importanza in che modo è questa l’unica regola”.
“Non c’è proprio modo di farti cambiare vedute?” disse la ragazza mettendosi in posizione.
“Smettila di parlare mocciosa; non ho tempo da perdere con inutili lagne” ringhiò San “Vediamo di chiudere questa buffonata al più presto, così rimedierò agli errori di quegli idioti che hanno il fegato di chiamarsi demoni” e aumentò la sua energia cominciando a congelare tutto quello che gli era intorno.  
“Ha ricoperto il terreno di uno spesso strato di ghiaccio” pensò Hinata mentre si alzò leggermente da terra “E’ uno specialista dell’arte del ghiaccio. Anche se c’è qualcosa che non mi torna: non lo crea semplicemente impastando il chakra”.
“Che c’è mocciosa? Il mio potere ti ha lasciato senza parole?” la schernì il drago.
“Per così poco!” rispose lei prontamente “Se non sai fare di meglio, ti dico subito che hai perso!”
“DAVVERO SPIRITOSA!” ruggì San Sheron e si lanciò all’attacco.

 

La giovane Hyuga schivò il suo attacco e contrattaccò, ma il drago, con un rapido movimento, creò uno scudo di ghiaccio.
“Illusa, pensi davvero di potermi colpire?” fece ghignante il drago.
“Uno come te lo batto in cinque secondi” rispose la ragazza.
 “Questa l’ho già sentita” rise San Sheron “Vediamo se ci riesci: conto io!”
La ragazza non dette peso alla provocazione e, avvolgendosi di energia rossa colpì il drago in pieno petto scagliandolo a terra.

 

“Uno!” fece il drago.
Hinata gli fu addosso e lo colpì con un calcio, scagliandolo in alto.
“Due!” fece il drago.
La ragazza lo colpì con il “pugno gentile” e lo scaraventò proprio verso l’ingresso dell’accademia.
“E con questo siamo a tre” disse il drago con grugnito, poi alzò leggermente lo sguardo e sorrise malignamente.
“Sto arrivando per il colpo di grazia” disse la ragazza lanciandosi all’attacco col braccio avvolto dalle fiamme.
“AAHHH!” gridò una voce.
Hinata si fermò appena in tempo: con la coda nell’occhio aveva visto il drago farsi scudo con qualcuno.

Quando la polvere alzata dallo schianto si diradò, Hinata poté vedere che San Sheron teneva per il collo la piccola Blair.
“BLAIR!” fece Hinata scioccata.
“I famosi cinque secondi sono passati ed io sono ancora qui mi sembra” ghignò il drago.
“Così non è leale” disse Hinata trattenendo la rabbia “Non ci si fa scudo con una persona innocente”.
“Oh, io non faccio caso a queste cose” disse semplicemente il drago “Ciò che conta per me è vincere, tutto qua” e accarezzò il viso della ragazza.
“Ti prego aiutami” fece Blair terrorizzata.
“Che bella voce” rise il drago e alzando la mano ricoperta da artigli di ghiaccio “sarebbe un peccato che si spegnesse così giovane, vero?”
“Lasciala andare, lei non c’entra nulla” fece Hinata stringendo i pugni.
“Te l’ho detto: vincere è quello che conta” dagli occhi del drago partì un raggio azzurro che investì in pieno la ragazza e, dopo un istante, la congelò fino alla testa.
“Che cosa!” fece Hinata.
“Eh Eh Eh!” rise freddamente il drago “Ecco a voi una bella statua, pronta per essere mandata a allo sfascio. Ho deciso di lasciarti la testa libera per togliermi la soddisfazione di vedere la tua faccia prima di sparire”.
“Sei un vigliacco” disse Hinata, mentre cercava di liberarsi.
“Cominci a darmi sui nervi ragazzina” disse il drago e alzò il braccio sinistro da cui cominciò a formarsi un raggio energetico “Sparisci!”
“MIAO!” e faraone, il gattone mascotte dello Slifer rosso, calò i suoi artigli sul drago colpendolo a un occhio.
“ARGH!” fece il drago perdendo la presa su Blair “Dannata palla di pelo! Come fa un misero gatto ad avermi graffiato!”
“A questo rispondo io nya!” disse una voce all’interno del gattone e una piccola sfera dorata uscì dalla sua bocca “E’ merito mio se Faraone può ferirti nya”.
“Una lucciola?” fece stupito San Sheron.
“Veramente sono uno spirito” lo corresse “Sono ciò che resta del professor Banner, molto piacere nya”.
“Ed io sono uno che non se la cava male a domare gli animali” e una frusta bloccò il braccio sinistro del drago.
“Chi ha osato!” fece San Sheron.
“Mi chiamo Jim Crocodile Dundee, molto piacere” e il duellante australiano si fece vedere “Per fortuna che passavo da queste parti”.

 

“Peccato che tu sia solo una misera pulce” disse San Sheron “NON EE’ UN PROBLEMA SCHIACCIARTI” e tirò il braccio verso di sé insieme a Jim.
“Cazzo!” si lasciò scappare il ragazzo.
“Hai dannatamente ragione” ghignò San Sheron con gli artigli chiusi “Sparisci insetto”.
“FLAME ARROW!” gridò Hinata e il drago fu colpito in pieno.
“COSA!” fece il drago incredulo.

 

“Hai commesso un grave errore!” disse Hinata mentre si avvicinava “Hai dimenticato che sono la custode di Rayearth, lo spirito del fuoco e la sua forza è proporzionale a quella del 
mio cuore; inoltre sei il primo che mi ha davvero fatto arrabbiare oltre ogni limite”.
“Assurdo! Il mio blocco di ghiaccio è indistruttibile!” esclamò San Sheron “Nessuno è mai riuscito a liberarsene” {davvero? A me non risulta}
“Questa volta non avrò riguardi” disse Hinata mentre il potere di Rayearth la ricopriva come una seconda pelle, rendendola luminosa come un sole “Ti distruggerò completamente!”
“Hinata!” fece Jim stupito “Sei davvero Hinata?”
“Jim, prendi Blair e mettiti al riparo” disse Hinata mentre lo sorpassò “Qui fra poco farà molto caldo”.

 
“Ehi aspetta!” disse San Sheron supplicante “Non è necessario che... ARGH!” la sua spalla fu solo sfiorata e si bruciò.
“Hai parlato anche troppo” disse Hinata stringendo la spalla dell’avversario e lanciandolo all’indietro, portandolo all’esterno dell’accademia “ORA BASTA PAROLE”.
San Sheron finì di faccia contro un albero, non ebbe nemmeno il tempo di rialzarsi  che si ritrovò la ragazza di fronte.
“A-Aspetta un attimo” piagnucolò il drago, sperando di prendere tempo “Possiamo parlarne”.
“Hai parlato anche troppo” disse Hinata “e le tue labbra di codardo non hanno più nulla da dire. HEART EXPLOSION” e colpì il drago.
Si generò una potente esplosione di fiamme e il drago ne fu investito in pieno, sparendo definitivamente.

 

“HINATA!” gridò Jim venendole incontro con Blair sulle spalle.
“State bene?” chiese la ragazza, voltandosi verso di loro.
“Noi si, ma tu? Cosa ti è successo?”
“E’ un po’ difficile da spiegare, adesso” rispose lei “Ora scusami, ma devo andare ad aiutare i mie compagni. Trovati un posto sicuro e mettiti al riparo. Ci vediamo dopo” e corse via.
“Chi se lo sarebbe mai aspettato che quella ragazza fosse così forte” disse Jim “E io che pensavo fosse molto timida. Le apparenze ingannano”.

 

 

“REGNO VENDICATIVO” gridò Aster e lanciò il suo attacco.
“FIAMMATA STRIDENTE” e anche Zane lanciò il suo attacco.
C-13, creò una barriera e annullò l’attacco.
“Tsk!” fece Zane “Comincio a innervosirmi: gli altri hanno quasi finito e, noi, che siamo in due, stiamo faticando a sconfiggere questo tipo”.
“Sembra essersi preparato proprio per questo” disse Aster “La cosa comincia ad andare troppo sulle lunghe”.
C-13 osservò i suoi avversari senza dire nulla: alzò un braccio e sparò una raffica di raggi di energia contro i due che schivarono.
“Ancora con questa roba” fece Aster “E’ una strada a senso unico per caso? È da un’ora che ripete sempre quest’attacco. Che diavolo avrà…. ZANE STA ATTENTO”
Il Truesdale maggiore si voltò di scatto e vide l’androide dietro di lui con un raggio in mano.
“Tu sei il primo, Zane Truesdale!” disse il cyborg.
“Non così in fretta” disse una voce e, poco dopo, qualcuno colpì C-13 con un calcio, allontanandolo da Zane.
“Tsk! Vieni ancora a togliermi l’avversario, Itachi?” disse Zane con una smorfia.

 

Ebbene si: il salvatore di Zane, altri non era che Itachi stesso e lo guardò con un sorriso di sfida.
“Dalla tua faccia deduco che non sei contento di vedermi, vero Zane?” disse Itachi.
“Avrei preferito mille volte essere colpito che essere salvato da te” rispose Zane.

 
“Accidenti, quanti complimenti che vi date ragazzi” rise Kisame a pochi metri da loro “Si vede proprio che siete grandi amiconi”.
“Sta zitto!” risposero i due in coro.
“Voi due siete quei tipi dell’altra volta” disse Aster avvicinandosi “Che cosa siete venuti a fare qui?”
“Non chiederlo a me, io ho solo seguito Itachi” rispose lo spadaccino “Comunque, poiché ci siamo, vi aiutiamo a schiacciare questo tipo, che ne dite?”
“Nessuno vi ha chiesto niente puffo mal uscito” disse Zane senza guardarlo “A questo tipo ci penso da solo”.
“Puffo mal uscito?” ripeté Kisame col tic “Quante…”.
“Finiscila Kisame” ordinò l’Uchiha maggiore “A questo ci penso io”.
“Finalmente i bersagli sono tutti riuniti” disse C-13 “La vera battaglia comincia ora”.

 

I quattro si voltarono verso di lui confusi.
“Che vuoi dire?” chiese Aster.
“Sapevo che Itachi Uchiha e Kisame Hoshigaki sarebbero venuti qui” disse il cyborg demoniaco “Il mio obbiettivo è distruggervi tutti e quattro e togliere delle valide guide al gruppo dei Sun’s Knights. Ora che siete tutti presenti, posso combattere sul serio” dalle sue spalle uscirono le ali e il suo corpo s’irrobustì considerevolmente.
“E così stavi solo aspettando eh?” ghignò Zane “Potevi dircelo subito, così avremmo fatto un po’ di salotto, ma poco male il mio riscaldamento è finito. Sarò io a distruggerti da solo”.
“Ti dai troppe arie Zane” lo riprese Itachi “Scommetto che non sei riuscito a colpirlo nemmeno una volta, mentre il sottoscritto lo ha fatto appena è arrivato”.
“Che c’è? Hai fretta di venire preso a calci?”
I due si sfidarono con lo sguardo per interminabili secondi con le loro abilità oculari attive.

 

“Per voi è finita. Sparite!” e lanciò un Darkos contro il gruppo.
Kisame alzò la sua pelle di squalo e assorbì il colpo, ma la spada cominciò a fare i capricci.
“Oh! A quanto sembra la mia spada non apprezza questo chakra, ma non posso darle torto.
I demoni hanno davvero un chakra orrendo” sentenziò lo spadaccino.“E anche un pessimo alito” scherzò Aster “ma vanno comunque sconfitti, o non te ne liberi più. Che dici pesciolino, lo facciamo a pezzi”.
“Perché no! Così la finiamo con questa storia a ce ne torniamo per i fatti nostri” ghignò lo spadaccino.
“Un momento!” dissero Zane e Itachi “Voi restatene fuori. A lui ci pensiamo noi”.
“Andiamo Itachi non mi puoi togliere questa soddisfazione!” si lamentò lo spadaccino, ma lo sguardo dei due era irremovibile “Ok! Ok! Fate pure”.

“Ma evitate di cacciarvi nei casini” disse Aster rassegnato “Noi andiamo a dare una mano agli altri. Ci vediamo dopo” e seguito dallo spadaccino si diresse verso uno dei variscontri.
“Voi non andate da nessuna parte” fece il cyborg teletrasportatosi davanti a loro “Morirete qui!”
“AMATERASU!” fecero i due rivali e il cyborg fu costretto ad allontanarsi.
“Strada libera, si va!” e l’Hoshigaki partì verso l’isola.
“Buona fortuna” disse Aster ai due e andò anche lui.  

 

“Dannazione!” fece C-13 “Detesto deludere le aspettative del mio generale in questo modo, ma sono ancora in tempo per rifarmi. Adesso vi distruggerò e poi sarà il turno dei vostri compagni”.
“Ehi Uchiha!” disse Zane a Itachi senza ascoltare l’avversario “Che ne dici di fare una gara? Chi lo distrugge per primo è il migliore, ci stai?”
“Mi hai tolto le parole di bocca” disse l’Uchiha maggiore.
“Sparite mocciosi” disse il cyborg offeso e lanciò un raggio rosso ad alta velocità.
I due schivarono l’attacco con non curanza e si teletrasportarono davanti a lui.
“Che velocità!” pensò il cyborg.
“Arte del fuoco: TECNICA DELLA PALLA DI’ FUOCO SUPREMA” e Itachi lanciò la tecnica marchio di fabbrica del suo clan.
“Arte del fulmine: TECNICA DELLA PALLA ELETTRICA SUPREMA” e anche Zane lanciò il suo attacco.
C-13 non rimase fermo: si teletrasportò sopra di loro e preparò una sfera rossa avvolta nella sua proiezione. “Assaggiate questa” e lanciò il suo attacco.
“Patetico!” dissero i due e attivarono Sharingan e Nyugan Ipnotico.
“La vostra fine è segnata” disse C-13 convinto e la sfera esplose a poca distanza da loro.

 

“Anche se sembra piccola, la mia sfera è capace di distruggere metà del pianeta” disse soddisfatto “Ora sarà meglio pensare agli altri due” e s apprestò ad andare.
Un’enorme mano rossa uscì dal fumo e lo afferrò.
“Che cosa!” fece stupito il cyborg.
“Hai detto che quest’attacco può spazzare via metà del pianeta vero?” disse la voce di Itachi “Allora perché non ha spazzato via questo?”.
Quando il fumo creato dall’esplosione si diradò, C-13 poté vedere ciò che lo aveva preso: il Susano’o dell’Uchiha maggiore e anche Zane aveva attivato il suo.
“Assurdo!” fece C-13.
“Cosa c’è di assurdo?” chiese divertito il Truesdale “Forse credevi di averci sconfitto con così poco, oppure non sapevi che possiamo usare questa tecnica? INGENUO!” tirò fuori lo scudo che gli aveva dato Yaphisan “Assaggia questo. ATTACCO DEL LUPO” e la tempesta di lupi si abbatté sul cyborg che ne uscì con diverse ammaccature.
“Hai la pelle dura a quanto sembra” commentò Itachi “ma quanto sarai in grado di resistere allo stritolamento del mio Susano’o?” e l’enorme mano aumentò la presa su C-13.
“Non illudetevi che ci voglia così poco a fermarmi!” ringhiò il cyborg e fece esplodere la sua energia riuscendo a liberarsi poi si lanciò verso i due “MORIRETE NEL PEGGIORE DEI MODI”.
“Stavo pensando la stessa cosa per te” disse Itachi.
“Ed io non sono da meno” rise Zane.

 

“TSUKUYOMI!” dissero nello stesso momento.
“Che cosa!” e il Cyborg si trovò imprigionato da catene che uscivano da un cielo rosso e giallo.
“A quanto sembra le nostre due illusioni si sono unite in una” fece Zane.
“E’ vero, sembra che l’abbiamo lanciata nello stesso istante” rispose Itachi “Allora vediamo quale delle due riuscirà a piegare questo buffone”.
“Non illudetevi, non vi dirò nulla” dichiarò il cyborg mentre cercava di liberarsi “e quando sarò libero da questa porcheria, vi farò a pezzi”.
“Vediamo se ci riesci!” dissero i due con voce fredda e cielo e terra si riempirono di lame.
“Ora verrai trapassato da queste lame per due settimane e poi vedremo se farai così tanto lo spaccone” disse Itachi e la tortura ebbe inizio.

 

L’illusione si sciolse e C-13, privo di forze, precipitò in mare.
“Non ci posso credere…” pensò il cyborg mentre riaffiorò in superficie “Sono stato battuto da dei ragazzini che giocano con le illusioni. Che vergogna tremenda” e, a fatica, alzò lo sguardo verso di loro.

 
“Abbiamo ottenuto le informazioni che volevamo, ora posso distruggerlo” disse Zane allungando una mano.
“Non credere che te lo lascerò fare” disse Itachi “Il colpo di grazia è mio”.
“Non se ne parla” disse Zane.
“Allora facciamo così: attacchiamolo insieme, chi lo distrugge per primo vince. Che te ne pare?”
“Mi gusta!” rispose Zane poi si rivolse a C-13 “Niente di personale, ma sei il premio per la mia vittoria” {che gusti!}.
“Questo è da vedere” disse Itachi materializzando la spada del suo Susano’o e caricandola col suo chakra.
“Ne ho la certezza assoluta!” disse risoluto Zane e anche lui materializzò la spada del suo Susano’o caricata col suo chakra.

 

“GRRR!” ruggì C-13 e si lanciò all’attacco “ADESSO MI’ AVETE DAVVERO SECCATO!”
“Che gentile” dissero i due rivali “VIENI PROPRIO INCONTRO ALLA TUA FINE” e anche loro si lanciarono all’attacco.
Ci fu uno squarcio rosso e azzurro e poco dopo i due atterrarono sulla superficie cristallina del mare, mentre il cyborg fu tagliato in due e disintegrato.
“Tsk! Un altro pareggio” fece seccato Zane.
“Quel tipo non valeva proprio nulla” disse Itachi disgustato.
 “A quanto sembra, dovremo pensare a un altro modo per vedere chi di noi due è il migliore” disse Zane guardando fisso l’Uchiha.
“Così sembra” rispose l’altro “Vorrà dire che ti batterò nella maniera tradizionale”.
“Sempre se ci riesci” rispose Zane e i due si lanciarono l’uno contro l’altro dando inizio a un nuovo duello. 

 

 

 

 

A diversi kilometri di distanza dall’isola, Nick e Lì Sheron si scambiarono una rapidissima serie di pugni senza che nessuno riuscisse ad andare a segno {immaginate uno scontro di Ken il guerriero e ci siete molto vicino}
Nick si allontanò dal drago tenendo stretti i pugni insanguinati a causa degli artigli che Lì Sheron aveva sulle nocche delle mani.
“Ti vedo messo male Nick” rise il drago malvagio “Non è che non riesci più a continuare?”
“Per taglietti come questi? Fammi il favore” rispose a tono il Sun’s Warrior “Piuttosto, non sei preoccupato per come stanno andando i tuoi compari contro i miei ragazzi?”
“Tsk! Quegli idioti hanno commesso fin troppe leggerezze, senza contare che stai giocando sporco”.
“Sporco?” fece Nick quasi indispettito “Parla quello che in un’altra dimensione e un altro tempo ha attaccato alle spalle un suo compagno e ha peccato di superbia sottovalutando un guerriero accecato”.

“Hai davvero una bella faccia tosta, moccioso” ringhiò il drago bianco “Sarà un immenso piacere farti esalare l’ultimo respiro e dopo di te toccherà ai tuoi compagni”.
“Ai miei compagni dici?” rise il Sun’s Warrior “Ti sbagli! Non riuscirai a toccarli nemmeno con un dito, perché io te lo impedirò. E poi ho ancora qualche asso nella manica, in caso di mia assenza”.
“Che vuoi dire?”.
“Prima hai detto che sto giocando sporco vero? Ti stai riferendo ai misteriosi guerrieri che sono apparsi per aiutare quelli più in difficoltà. Loro sono una piccola sorpresa che ho preparato contro di voi” ghignò Nick.
“Una sorpresa?” disse il drago poi gli balenò in mente un sospetto “Non avrai mica creato degli altri Sun’s Knights e tenuti nell’ombra per il momento giusto”.
“Chissà!” rispose Nick enigmatico “Comunque loro saranno l’ultimo dei tuoi problemi: fra non molto verranno alcuni guerrieri di altre dimensioni e tra questi ce né uno che è desideroso di fartela pagare per averlo eliminato due volte”.
“Uno che ho eliminato due volte?” fece Lì Sheron poi “Non dirmi che sta venendo…”
“Proprio lui!” confermò Nick “Quando lo incontrai, mi chiese di fargli un fischio nel momento stesso in cui mi sarei battuto con te ed è quello che ho fatto”.
“Dannato pennuto!” ringhiò il drago “SEI SLEALE!”
“Parla quello che pur di vendicarsi ha venduto l’anima al diavolo diventando una creatura ancor più spregevole di quanto non lo fosse prima” disse Nick “Per proteggere i miei compagni sono disposto a tutto e non accetto le critiche di uno come te”.
“A si?” fece il drago “Allora assaggia il mio nuovo potere” la gemma sul suo mento s’illuminò e le sfere sul suo petto cominciarono a girare vorticosamente.
“Che cosa sta facendo?” si chiese il Sun’s Warrior.

“SETTE VIE DEL DEMONE” gridò Lì Sheron e il suo corpo fu avvolto da una luce grigia.
Quando si estinse, Nick si fermò stupito a quello che era appena accaduto: davanti a lui erano apparsi sette Lì Sheron, ognuno con una sfera rotante sul petto.
“E questa che tecnica sarebbe?” chiese Nick messosi in posizione “Non dirmi che hai imparato la moltiplicazione del corpo”.
“Ah Ah Ah! Questa non è una semplice moltiplicazione del corpo” spiegò ghignante il drago “E’ una scissione spirituale. Il mio nuovo potere mi permette di dividere i poteri che mi derivano dall’energia negativa dei sette draghi malvagi e immetterla in altrettanti corpi”.
“In pratica ognuno di voi può utilizzare il potere di uno dei sette draghi malvagi” disse Nick “Non è poi così eccezionale dopotutto. Basta solo fare attenzione per capire quale potere usa ognuna delle tue versioni”.
“Pensi che sia così facile” dissero i sette draghi indicando la sfera rotante “Allora perché non ci provi?” e si lanciarono all’attacco.
“Non capisco dove tu voglia andare a parare” disse Nick pronto “Ma non montarti la testa” e anche lui partì all’attacco.

 

Lo scontro tra i due riprese, ma questa volta Nick era in svantaggio numerico: i sette Lì Sheron si rivelarono molto forti e, contrariamente a quanto aveva detto, il Sun’s Warrior non riusciva a capire quale potere ognuno di loro avesse.
“Assurdo!” pensò Nick mentre si lanciò in picchiata verso il mare “Ogni volta che penso di aver capito il potere di uno dei sette, vengo subito messo fuori strada perché ne usa un altro. A che gioco sta giocando!” poi ricordò un particolare indicatogli prima dallo stesso drago “Un momento! Perché la sfera che ognuno di loro ha incastonata nel petto ruota in continuazione? Che voglia evitare di farmi capire quali stelle vi sono riportate? Certo! Contro Goku la sfera corrispondente a uno dei draghi s’illuminava al suo utilizzo. Quel bastardo le sta facendo roteare per non farmi capire quale sia.
Resta ancora in sospeso il fatto su come uno riesca a utilizzare più di un potere. Se avessi la vista più acuta e movimenti più rapidi, forse potrei capirlo”.
“Che diavolo stai dicendo Nick” lo riprese la voce di Alan “Tu disponi di queste qualità”.
“Alan!” fece Nick “Che stai dicendo? Io dispongo di queste qualità”.
“Certamente!” disse con pazienza “Rifletti Nick:  tu sei un soleano, ma quale tipo esattamente?”
“Scusa ma non è il momento per giocare agli indovinelli” lo riprese il Sun’s Warrior “Se non hai qualche buon consiglio, è meglio…”.
“Nick!” lo interruppe il suo angelo custode “Che tipo di soleano sei?”
“Che insistenza!” fece Nick mentre si mosse rapido per non essere colpito “Sono un nibbio reale appartenente alla famiglia dei falconidi e allora? Sono un rapace, è vero, ma questo non…” s’interruppe un attimo e rifletté su quello che aveva appena detto.
“Ci sei arrivato finalmente!” disse Alan “Poiché rapace tu disponi di una vista tridimensionale, che ti permette una visuale trilaterale di 180°. I rapaci possono vedere una preda a miglia di distanza come se ce l’avessero a un centimetro dal becco e lanciarsi in picchiata su di loro prevedendone i movimenti. Questo è l’enorme pregio di un soleano rapace; questo si chiama Rapax Eye, Occhio del Rapace”.
“Rapax Eye!” ripeté Nick “E’ vero, me n’ero dimenticato. Il primo problema è risolto, ma il secondo?”
“Dovresti arrivarci da solo” disse Alan “Voi soleani avete anche capacità metamorfiche, molto particolari: siete capaci di trasformarvi e diventare dei potenti predatori terrestri dotati di sensi, agilità e riflessi incredibili. La chiamate forma bestiale ed è la vostra forma alternativa per la caccia”.
“La forma bestiale?” disse Nick “Oh cavolo! Ecco cosa era quell’istinto di correre a quattro zampe di qualche tempo fa! Grazie per avermi illuminato Alan. Ora c’è solo un altro problema e poi il gioco è fatto: come faccio a trasformarmi?”
“Abbandonati a quel desiderio di correre e di cacciare” ripose Alan poi tacque.

 

“Ora ho i mezzi per risolvere il problema Lì Sheron” pensò Nick “Vediamo se funziona. RAPAX EYE” e concentrò tutto sulla sua  vista.
In quel momento il Lì Sheron alla sua destra sollevò una mano e un’enorme massa d’acqua si sollevò verso Nick.
“Acqua!” fece Nick “Se non ricordo male è il drago con la sfera a due stelle che usa quell’elemento. Vediamo subito.” Ampliò la usa vista e osservò la sfera rotante fino a quando non vide a rallentatore e “Bingo! Avevo  ragione. Allora: TECNICA DEL DRAGO DI’ TERRA!” e diresse l’attacco verso l’avversario ma…
“COSA!” fece stupito il Sun’s Warrior.
L’attacco di quel Lì Sheron cambiò diventando una massa di elettricità e vide anche la sfera cambiare numero di stelle.
“Ha cambiato il numero!” pensò Nick, poi spostò lo sguardo verso gli altri e poté vedere lo stesso fenomeno “E POI SARE IO LO SLEALE! Questa tecnica non scinde i poteri, ma li alterna a seconda della volontà dell’utilizzatore: ogni volta che capisco quale attacco usa, lo cambia e mi mette in confusione.
Ora basta stare sulla difensiva: è il momento della forma bestiale” e si lasciò invadere da quel desiderio di correre.

 
“SPARISCI PIVELLO!” gridarono insieme i sette draghi e lanciarono l’attacco.
“NON CREDERE DI’ AVERMI BATTUTO COSI’ FACILMENTE” ruggì Nick e si teletrasportò lontano.
“Scappare non ti aiuta” disse il drago sicuro di se.
E chi ti dice che sto scappando!” disse una voce roca alle spalle di quest’ultimo.
Il drago si voltò e sgranò gli occhi. Davanti a lui era apparsa una creatura mostruosa: era enorme, lunghi artigli, lunga coda appuntita, muso lungo e pieno di denti aguzzi e due paia di ali e il colore del suo corpo era blu scuro.
“Che diavolo…” fece Lì Sheron, poi riconobbe l’energia che la creatura emanava “Assurdo!”
Vedo che ci sei arrivato!” disse la creatura calando gli artigli e colpendo in pieno l’avversario “Sono sempre io! Solo che ho cambiato forma”.
“Stento a crederci” disse il drago “Come diavolo hai fatto a cambiare aspetto!”
Se dovessi spiegarti tutto, impiegherei troppo tempo, non credi? E io di tempo da perdere non ne ho”rispose Nick in versione bestia “ADESSO FACCIAMOLA FINITA!” e si lanciò all’attacco.

 

La nuova trasformazione si rivelò portentosa: Nick era diventato velocissimo e, grazie al Rapax Eye, capì subito il potere del momento di ogni Lì Sheron, reagendo di conseguenza.
Alla fine riuscì ad ammassarli tutti nello stesso punto, proprio come il cacciatore fa con la preda.
E’ una mia impressione o sei con le spalle al muro?” disse il soleano con un ringhio di scherno “Ed io che speravo in qualcosa di meglio!”
“Qualcosa di meglio eh?” disse Lì Sheron poi ghignò “Visto che me lo chiedi, ti accontento immediatamente. UNIONE DELLE SETTE VIE DEL DEMONE” e i sette draghi tornarono ad essere uno solo, ciò che cambiò era che le sfere continuavano a girare vorticosamente.
Cosa credi di avere fatto!”disse Nick.
“Ora lo vedrai!” rise il drago mentre il suo corpo subì una metamorfosi: i suo aculei raddoppiarono di altezza, il suo volto si allungò e sulla schiena crebbero due ali nero pece.
“Nick voglio presentarti la mia forma finale” disse Lì Sheron alzando le braccia “Ora la mia forza non conosce più limiti e non può essere contenuta. Per te è finita”.
Sto tremando di paura” rispose Nick serio “Fatti sotto!”

 

 

 

Nelle vicinanze del vulcano Sakura Haruno era alle prese con Guldo, ultimo membro della squadra Ginew ancora in vita.
“Che schifo!” fece disgustata la rosa, mentre vedeva gli occhi laterali muoversi come fossero impazziti “Perché mi doveva capitare una cosa del genere!”
“BADA A COME PARLI MOCCIOSA” disse l’alieno verde facendo un passo avanti “Se sono così, non è colpa mia, anzi non ho proprio nulla in contrario”.
“Si può sapere da quale buco sei uscito fuori” fece l’Haruno nauseata “Sei la cosa più brutta che abbia mai visto”.
“CHE COSA!” gridò l’alieno guardandola storto “COME TI PERMETTI! IO SONO IL PIU’ BELLO DI’ TUTTA MIA RAZZA E NON ACCETTO CRITICHE DA UNA CHE SEMBRA UNA COZZA ANDATA A MALE!”
“CHE COSA HAI DETTO!” gridò anche lei col tic nervoso “IO NON SONO UNA COZZA {si come no?}. E POI HA PARLATO L’INVOLTINO DI’ VERMI TROPPO CRECIUTO”.
“ADEESO BASTA MOCCIOSA CON I CAPELLI STRAMBI” urlò l’alieno offeso {gli do ragione} “Ora ti finisco per davvero”.
“NON CI’ CONTARE” e come una furia, Sakura si lanciò all’attacco “Prendi questo: STRANGE WINGS” e lanciò un attacco fatto di un’infinità di angeli con ali di forma diversa {come dice il nome}.
“STOP!” urlò Guldo e ciò che lo circondava si bloccò come se il tempo si fosse fermato.
“Ehi! Che accidenti è successo!” fece la ragazza paralizzata “Perché non riesco a muovere un muscolo!”
“Te lo spiego io signorina” disse l’alieno trionfante “Il mio potere è quello di bloccare il tempo, o completamente o in una determinata zona. Ora sei in una gabbia spaziale e non puoi più muoverti. Sei finita” alzò le mani e lanciò un raggio verde verso di lei.
“Che qualcuno, mi aiuti” pregò la ragazza.

 

“SAKURA!” gridò una voce e poco dopo fu presa al volo e, insieme al suo salvatore, rotolò a terra; si ritrovò distesa e sentì il respiro di qualcuno sul suo viso.
La ragazza aprì gli occhi e rimase stupita: “Jaden? Sei davvero tu?”
“E chi altri!” rispose con un sorriso il ragazzo trasformato in super guerriero.
“SAKURA, JADEN!” gridò Naruto.
“State bene?” chiese Gaara appena giunto.
“Si stiamo bene!” disse il ragazzo alzandosi in piedi e tendendo una mano alla ragazza che lo fissò imbambolata.
“Cos’è questa sensazione?” pensò la rosa sognante “Perché il mio cuore sta battendo così forte? E’ come se…”
“Ehi Sakura tutto bene?” le chiese Naruto scrollandola.
La ragazza si riscosse: “Si tutto bene!” e prese la mano del ragazzo.
“A quanto sembra sei arrivato appena in tempo amico” disse Gaara rivolto Jaden.
“Così pare!” rispose il ragazzo “Come siete messi?”
“Guarda tu stesso e capirai” disse il rosso.

 

Dopo pochi istanti apparvero anche Super C-17, Cell e Broly senza un graffio, mentre i tre ragazzi mostravano diverse ferite e crepe sulle loro armature.
“Sei ancora vivo Guldo!” fece super C-17 “Sembra che tu sia più resistente dei tuoi compagni vero?”
“Non per niente sono uno dei migliori” si vantò l’alieno verde “Se non fosse siccome non sono un bravo leader, potrei anche essere un generale infernale”.
“Ah Ah Ah! Questa è il massimo” disse Cell piegandosi in due dalle risate.
“E’ vero” disse anche Broly ridendo di gusto.
“CHE DIAVOLO AVETE DA RIDERE?” sbraitò Guldo “QUEI MOCCIOSI POTREI SCONFIGGERLI TUTTI DA SOLO CON UNA MANO LEGATA DIETRO LA SCHIENA”.
“Se lo dici tu!” fece super C-17 tenendo una mano sulla bocca “Se davvero ci riesci me ne vado in giro nudo!”
“Ed io faccio un tatuaggio con scritto “potere ai piccoli”” rise Cell.
“Se davvero ci riesci, mi taglio la coda” disse Broly.
“MI’ PROVOCATE EH? ORA VI’ FACCIO VEDERE IO!” urlò l’alieno ora diventato rosso di rabbia.

 
“Ehi, ma che stanno facendo quelli!” disse stupito Jaden.
“Fanno salotto!” rispose Gaara leggermente schifato.
“Che roba!” disse Naruto.
“….” Sakura non riuscì a dire nulla {meglio!}
“RAGAZZI!” gridò una voce e poco dopo scesero Kiba, Lee, Syrus, Shino, Choji, Alexis Sakura Kinomoto e Hinata.
“State bene?” chiese preoccupata la Hyuga.
“Più o meno!” risposero i tre.

 

“Tu guarda: sono arrivati i rinforzi” disse Cell.
“Sono solo degli scarafaggi, non ci vorrà molto a distruggerli” disse Broly.
“Badate a come parlate” li riprese Shino offeso “Lo scarafaggio è uno degli insetti più forti del mondo”.
“Grazie per la lezione amico, l’annoterò sulla mia agendina col tuo sangue come inchiostro” disse Cell.
“Basta chiacchiere, facciamoli a pezzi” disse Broly.
“Allora andiamo, molto lentamente” disse super C-17 e, insieme ai suoi tre compagni, si diresse a passo lento verso i ragazzi.

 
“Quelli ci stanno provocando” disse Kiba digrignando i denti “Ho davvero voglia di farli a pezzi”.
“Frena i tuoi bollenti spiriti amico mio, o rischi grosso” gli disse Gaara mettendosi davanti a lui.
“E allora che facciamo?” chiese sempre il castano.
“Un’idea ce l’avrei” rispose il rosso “Ricorriamo alla fusione”
“Alla fusione?” fece Naruto, poi il suo volto s’illuminò “Si hai ragione! In questo modo li battiamo in un colpo solo”.
“Frena l’entusiasmo, Naruto” lo interruppe Shino “Dubito che quei quattro vi lasceranno il tempo di effettuarla e poi non è sicuro che Naden possa batterli. A giudicare dalla loro energia, quei tre sono molto forti”.
“Ha ragione” confermò Jaden “Quelli sono davvero molto forti: quello che o affrontato io, poi, è anche capace di assorbire l’energia lanciatagli contro e può anche prevedere i movimenti degli altri”.
“Mentre Broly è una furia di sola potenza” disse Naruto “Inoltre la sua forza non accenna a diminuire, anzi sembra aumentare”.
“Mentre Cell è velocissimo ed è capace di rigenerarsi all’infinito” disse Gaara.
“Singolarmente sono molto forti, ma ora che sono tutti insieme sembrano invulnerabili” fece Syrus dopo aver ascoltato il discorso.
“Non tutto è perduto” continuò Gaara attirando le attenzioni degli altri “Ricorriamo a una fusione a tre: io, Naruto e Jaden, non c’è altra possibilità”.
“Vuoi fonderti anche tu?” fece stupito Jaden, poi notò l’aspetto di Gaara e capì “D’accordo proviamoci, ma abbiamo bisogno di un po’ di tempo”.
“Nessun problema!” disse la piccola Kinomoto “Ci pensiamo noi a tenerli impegnati”.
“Che bella idea” acconsentì Alexis “Così metteremo in mostra i nostri nuovi poteri”.
“E’ il momento di riscattarsi” disse Rock Lee avvolto dal fuoco della giovinezza.
“ANDIAMO!” gridò Syrus e il gruppetto partì all’attacco.

 

“Vogliono attaccarci tutti insieme eh?” disse Cell divertito “Meglio così! Faremo prima”.
“Schiacciamoli come gli insetti che sono” disse Broly tendendo la mano in avanti.
“Andiamo!” disse super C-17 con un freddo sorriso.
“Vi farò vedere quanto valgo” ringhiò Guldo e anche i quattro demoni si lanciarono all’attacco.

 

“Ma allora, siete degli stupidi” disse una voce sconosciuta.
I due gruppi si fermarono e alzarono la testa verso l’alto.
Sopra di loro c’era un guerriero mascherato con una sfavillante armatura dorata che raffigurava un faraone e, dopo un secondo, ne apparvero altri.
C’erano il guerriero con l’armatura del drago Nero Occhi Rossi, quello del Drago Bianco Occhi Blu, della giovane Maga Nera, un altro con indosso quella di Cyber Comandante, uno con quella di Orgot l’implacabile e un altro con quella di Lady Arpia.

 

“E quelli chi sono?” fece Cell stupito “Non risultano nelle nostre informazioni.”
“Quel tipo lì” disse Kiba digrignando ancora i denti.
“Dunque sono loro i misteriosi guerrieri che ci stavano osservando” disse Shino.
“Che bellezza!” disse Syrus mentre vedeva la sua maghetta preferita.
“Se avete bisogno di un po’ di tempo per il vostro numero, ci pensiamo noi a darvelo” disse quella con indosso Lady Arpia “Ho proprio voglia di sgranchirmi un po’ le ossa”.
“Sei sempre la solita” la riprese il guerriero col drago nero occhi rossi “ma questa volta ti do ragione, rompiamo qualche osso”.
“Simili scherzi della natura meritano di essere distrutti subito” disse il cavaliere bianco rivolto a Guldo.

 

“COME OSI OFFENDERMI, SCIOCCO UMANO” gridò l’alieno “ORA TI SISTEMO IO! STOP!” e usò di nuovo il suo potere.
“Ehi! non riesco a muovermi” fece il guerriero dorato “Ci ha bloccato nella sua gabbia temporale”.
“Esatto mocciosi!” disse trionfante Guldo “E adesso vi AARRGHH!” un raggio rosso lo colpì in pieno, disintegrandolo senza scampo.
“CHE COSA!” fecero tutti.

 

“Il metodo di combattimento di Guldo è uno dei più sleali che abbia mai visto” disse una voce.
Sulla cima di una roccia apparve un altro drago: era identico a San Sheron, ciò che variava era il colore del corpo color oro.
“Non è possibile” disse Hinata “Quello è San Sheron. Credevo di averlo eliminato”.
“Hai detto San Sheron?” chiese il drago rivolto alla ragazza “Ti sbagli, io non sono San. Mi chiamo Suu Sheron e sono un membro dei guerrieri della dimensione R. sono dalla vostra parte, ragazzi”.
“Cosa? un drago buono?” fece stupita Alexis “Incredibile!”
“Allora è lui quello di cui parlava Ryu Sheron” disse la piccola Kinomoto “E’ lui che ha deciso di scegliere”.
“GRR!” fece super C-17 “Tu, dannato traditore! Come osi venire qui!”
“Traditore?” disse il drago dorato “Io non ho mai servito Abhadon e vado fiero della famiglia che mi sono fatto e degli amici che ho trovato. Loro non ti attaccano alle spalle. Vero Lucian?”
Con un salto, atterrò un altro guerriero: era un uomo alto, fisico muscoloso e atletico, un giubbotto di pelle aperto metteva in mostra il petto, un ciondolo dorato con un rubino al centro gli pendeva sui pettorali, un aderente pantalone nero gli copriva le gambe; il volto era incorniciato dai lunghi capelli nero notte che scendevano selvaggi fino alla schiena, aveva un pizzetto sul mento e gli occhi erano due intense gemme nere.

 

“E quello chi è?” fece Shino smarrito.
“Non lo so!” disse Kiba annusando l’aria “Ma ha un forte odore di lupo”.
“Dunque voi siete gli amici della dimensione R” disse il guerriero dorato “E’ un piacere conoscervi”.
“Piacere nostro” disse Suu Sheron.
“Ehi, ragazzi!” disse Lucian ai giovani Sun’s Knight “Restate indietro e coprite le spalle ai vostri amici mentre si fondono. Quando saranno pronti li lasceremo fare. Voi tre muovetevi!”
Naruto Jaden e Gaara si erano fermati stupiti a osservare la scena, ma furono richiamati alla realtà e assentirono.

 
“Ora vediamo di scaldarci” disse Lucian toccando il ciondolo “Tiriamo un po’ fuori la mia licantropia. Danza Sonja!”.
Una nube avvolse Lucian e quando si diradò, apparve cambiato: una lunga pelliccia gli ricopriva completamente gli avambracci fino al gomito, le mani erano ricoperte di peluria, e non mancavano artigli affilatissimi. I pettorali, e il ventre muscoloso, erano completamente glabri, tranne le costole ricoperte di peluria nera. La pelliccia scura gli ricopriva completamente le gambe scolpite, e al posto dei piedi c’erano delle possenti zampe da lupo fornite di artigli. I suoi lunghi capelli formavano un tutt'uno con la peluria della schiena fino ad arrivare alla folta coda nera e non mancavano le orecchie nere da lupo sulla testa. In mano aveva una coppia di lame nere con sfumature rosse.

 

“E quello che cos’è?” dissero le ragazze stupite e abbagliate allo stesso tempo “Sembra un sogno”.
“L’odore di lupo si è fatto più forte” disse agitato Kiba “sembra quasi un…”.
“Licantropo?” terminò Lucian “Hai indovinato ragazzino, io sono un licantropo, ma non avete nulla da temere da me; tanto non mordo, non molto almeno”.
I ragazzi furono percorsi da un brivido, ma il drago dorato si voltò verso di loro con un dolce sorriso.
“Non temete ragazzi, lui non farebbe mai del male a degli umani. Quindi state tranquilli”.
 

“Ora mi sono davvero seccato!” fece super C-17 innervosito “FACCIAMOLI A PEZZI!”
“CON PIACERE!” risposero gli altri due demoni e lo scontro ebbe inizio.

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
I tre ragazzi riescono a fondersi con successo e nasce un nuovo incredibile Sun’s Knight, chiamato Naaraden, che spazza via i tre demoni.
Sconfitti i tre più potenti, il gruppo si sparpaglia per il resto dell’isola per aiutare i loro compagni, mentre i misteriosi guerrieri mascherati spariscono di nuovo.
Pur avendo scoperto altri poteri, Nick si trova in seria difficoltà contro il drago bianco e in suo aiuto giungeranno i doni dei suoi amici del Fantasy. Quale sarà quello che lo aiuterà questa volta e cosa faranno Suu Sheron e Lucian per aiutare i Sun’s Knights?
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

L’attacco Little boy è una mia modifica personale di quello di Momojy Teruyama dell’anime di Needless.

 

L’attacco usato da Alexis è un omaggio a Kurogane del manga di Tsubasa Chronicle.

 

Lucian è un personaggio della trilogia horror di Underworld.

 

La licantropia è la trasformazione finale dei licantropi nella mia fic e in futuro ce ne saranno altri che la useranno. Per chi le segue le fic dell’autore Alextintura, questo è il nome che ho deciso di dare alla trasformazione dei miei licantropi.

 

Un ringraziamento particolare a miciuzumachi che mi ha dato alcune idee per gli scontri di Sakura e Alexis e ha sopportato le mie chiacchiere (ti adoro cuginetta^^)

 

Il primo capitolo della mia fic ha le 550 visite. Vi adoro ragazzi, grazie infinite.     

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Capitolo 38
*** Guerrieri imbattibili ***


38. Guerrieri imbattibili

Ciao a tutti e ben ritrovati. Scusate il ritardo, ma ho impiegato più del previsto a scrivere questo capitolo.

Salvo contrattempo, aggiornerò ogni sabato e v’informerò prima in caso di ritardo o non possa farlo.
Il capitolo di oggi è molto ricco, quindi mettetevi comodi e leggetelo con calma.
Auguro a tutti voi buona lettura.

 

 

 

 

Lo scontro tra i misteriosi guerrieri mascherati, Lucian e Suu Sheron contro i tre demoni si rivelò assai duro.
Super C-17 aveva deciso di distruggere personalmente il drago, Broly era alle prese con Lucian, mentre Cell aveva la parte più sostanziosa del gruppo.

 

“Solo perché siete di più, questo non vuol dire che possiate battermi” fece Cell divertito.
“Sciocco!” fece il guerriero bianco alle sue spalle colpendolo alla coda “Se volessimo davvero batterti, l’avremmo fatto già da un pezzo. Non abbiamo interesse a distruggerti: quello è il compito dei ragazzini là in fondo”.
“Bastardo!” disse Cell offeso “EVITA DI’ PRENDERMI IN GIRO!”
“Non ho né tempo né voglia per farlo” rispose freddo lui.
“Non è detto, però, che non possiamo tagliarti qualcosa” disse il guerriero nero calando la sua arma, un’ascia nera con lama rossa che mozzò di netto il braccio dell’androide.
“ARGH!” fece Cell allontanandosi poi ghignò “Se pensi che sia così facile ti sbagli. AHHHH!” e il braccio ricrebbe “Ho alte capacità rigenerative dalla mia parte. Non vi sbarazzerete mai di me!”
“Fossi in te, non ci conterei molto!” disse la guerriera di Lady Arpia lanciandogli contro una tempesta di piume “Non hai idea di quello che sappiamo fare”.
Cell fu investito in pieno dall’attacco, uscendone con qualche graffio che cominciò subito a rimarginarsi: “Se questo è il vostro massimo, credo che non ve ne andrete vivi di qui”.
“Il nostro massimo?” fece il guerriero dorato “Non ci stiamo nemmeno impegnando” illuminò la sua mano destra e lanciò un attacco luminoso.

 

“DANNATO TRADITORE!” ruggì super C-17 lanciando contro Suu Sheron una miriade di sfere dorate.
“Evita quella parola, che è meglio per te!” disse il drago mentre schivò tutti gli attacchi senza fatica “Io non ho mai servito Abhadon e non gli ho nemmeno mai giurato fedeltà. Io ho scelto liberamente la mia nuova vita”.
“Tu non hai nessuna vita!” ringhiò il cyborg “NON HAI MAI AVUTO NIENTE!”
“Lo dici a me o a te stesso?” chiese il drago.
“Basta parlare, è ora di morire” si staccò il braccio sinistro tirandone fuori un mitra e sparò una miriade di raggi energetici ma Suu Sheron li parò tutti e poi si lanciò in avanti.
“Una cosa come questa non basta a battermi!” disse il drago mentre lanciò un suo attacco di fuoco che fu subito assorbito dal cyborg.
“E’ tutto inutile! Su di me gli attacchi energetici non hanno effetto!” disse con un ghigno.
“Vediamo se questo funziona”, continuò il drago e si teletrasportò davanti a lui pronto a colpirlo, ma il colpo fu parato.
“Anche questo non serve!” ghignò il cyborg “Posso prevedere tutti i tuoi attacchi e non puoi fare niente per evitarlo”.
“Davvero!” disse il drago con un sorriso e si portò dietro il Cyborg che fu pronto a parare l’attacco.
Il drago, con un movimento improvviso, si abbassò e lo colpì con un calcio al viso.
“Che cosa!” fece super C-17 con del sangue che gli uscì dal labbro.
“Potrai anche prevedere gli attacchi veloci percependo l’aria, ma ti ricordo che in velocità non ho rivali” rise Suu Sheron “Allora! Vogliamo vedere come te la cavi a prevedere i miei attacchi?”
“Accetto la sfida!” disse super C-17 digrignando i denti.

 

Broly assestò un pugno devastante colpendo in pieno l’avversario e spedendolo contro la parete del vulcano.
“Tutto qui?” fece il leggendario super sayan “Dopo quel giochino, mi aspettavo di meglio da te”.
“Non temere!” disse Lucian uscendo incolume dall’attacco “Ora faccio sul serio” puntò le sue spade in avanti ed esse s’illuminarono di una luce nera e rossa.
“Che speri di fare?” rise Broly.
“Ora lo vedrai” rispose il licantropo.
“COSA! NON RIESCO A MUVERMI!” disse Broly sentendosi bloccato.
“Perché non provi a guardarti le spalle?” propose Lucian.
“Che diavolo hai fatto!” ringhiò Broly guardandosi intorno senza parole: intorno a lui erano apparse strane creature simili a chimere che gli avevano bloccato ogni movimento.
“Caro Broly, ti presento il potere che deriva dal mio lupo interiore” disse Lucian “si chiama Caos. Grazie ad esso posso creare il tutto dal niente e vice versa e non solo, lo posso usare anche per attaccare ciò che voglio”.
“Dannato! Questo è un colpo basso!” fece il super sayan esplodendo di rabbia.
“Considerati fortunato che non abbia ancora fatto niente, altrimenti avresti altro cui pensare” disse Lucian con sguardo gelido.
In tutta risposta, Broly fece esplodere la sua energia e riuscì a liberarsi dalla presa di quelle creature, dopodiché si lanciò all’attacco.
“Così mi piaci: grosso, stupido e folle!” disse il licantropo calando le sue spade creando una potente esplosione.
“NON TI ILLUDERAI DI’ AVERMI FATTO QUALCOSA EH?” ruggì Broly emergendo dall’esplosione con qualche graffio.
“Se avessi voluto, ti avrei cancellato da questo mondo” rispose Lucian “Non hai ancora capito che sto solo giocando con te!”
“DANNATO MOSCERINO!” ruggì di nuovo il super sayan.

 

“Che potenza assurda!” disse Rock Lee osservando sbigottito.
“Hai ragione, mai visto nulla di simile” commentò Shino “Non sono nemmeno paragonabili a quelli che abbiamo affrontato noi! Temo che siano tra i seggi dell’armata”.
“Lo credo anch’io” disse Kiba continuando a digrignare i denti “Che rabbia!”
“E sono anche più forti di Malfork!” commentò Syrus “Speriamo che i nostri amici ce la facciano”.

 

 

“ADESSO!” gridarono i tre super guerrieri e una potente luce li avvolse interamente.
“COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO” fece super C-17 sgomento.
“Missione compiuta!” disse Suu Sheron e si teletrasportò lontano da lui.
“Dannato, dove credi di andare!” ringhiò il cyborg.
“Mi sono semplicemente scelto un bel posticino, dove godermi lo spettacolo” rispose il drago con un sorriso “Vediamo quanto resistete”.
Anche Lucian e i guerrieri mascherati si allontanarono e si misero in un buon punto di osservazione.
“Dove pensate di andare!” disse Cell offeso “Non abbiamo ancora finito con voi”.
“Infatti, sarò io a finire con voi” disse una voce a triplo tono.
“Chi ha parlato!” fece Broly guardandosi intorno.
“Perché non guardate davanti” disse Hinata raggiante “Il vostro avversario è appena apparso”.

 

La luce sparì e apparve un nuovo incredibile guerriero: la sua armatura era di puro oro bianco con tratti azzurri; sulla schiena c’erano delle grandi ali piumate e dieci code spuntavano all’altezza del bacino. Il nuovo guerriero, nato dalla fusione di Jaden, Naruto e Gaara, mostrava dei lunghi capelli dorati che si alzavano verso l’alto, mentre gli occhi erano di puro argento.
“Piacere di conoscervi” disse “Il mio nome è Naraaden e sono pronto a chiudere la partita definitivamente”.

 

I tre demoni lo osservarono sbigottiti per un tempo interminabile, poi scoppiarono in una fragorosa risata.
“Divertente!” disse Broly tra una risata e l’altra.
“Tu vorresti chiudere la partita?” rise Cell piegandosi in due.
“Basta per favore o scoppio!” rise super C-17 mentre si teneva la fronte.
“Riderete ancora per poco!” disse Naraaden con un sorriso beffardo e sprigionò la sua potenza, dopodiché sparì dalla vista di tutti.
“COSA! DOV’E’ ANDATO!” fece Broly riprendendo il sangue freddo.
“ATTENTO E’ DIETRO DI’ TE!” gli gridò il cyborg.
Il super sayan ebbe solo il tempo di voltarsi e vide Naraaden assestargli un pugno in faccia che lo scaraventò contro la parete del vulcano sfondandola come se nulla fosse.
“E uno è andato, sotto a chi tocca?” disse il Sun’s Knight d’oro bianco.
“Non crederai che basti così poco per battere uno come Broly” disse ghignante Cell mettendosi spalla contro spalla col compagno.
“AAAHHHH!” tuonò una potente voce e la parete esplose, dopodiché Broly ne uscì con alcuni tagli, ma con sguardo allucinato.
“Sembra che Broly si sia arrabbiato” ghignò super C-17 “Ora sono guai per te”.

 

“DANNATO MOCCIOSO!” ruggì il super sayan e si lanciò furente contro l’avversario calando un potente pugno.
Ci fu una potente onda d’urto che attraversò l’intera area e spazzò via la zona alberata.
“Che potenza!” fece Kiba “E Naruto se la stava vedendo contro un mostro simile?”
“NARUTO, JADEN GAARA!” gridò ‘Haruno.
“Naruto!” sussurrò Hinata.

 

“Sembra che Broly abbia vinto” commentò Cell.
“Tre seccatori in meno, molto bene” disse super C-17.
“ARRGGHH!” gridò il super sayan tenendosi il braccio destro.
“BROLY!” fecero i suoi due compagni senza parole.
“Tutto qui!” disse Naraaden da dentro il polverone “Mi aspettavo di più da te. ORA TOCCA A ME!”.
Il Sun’s Knight d’oro bianco uscì dalla nube e colpì Broly all’addome (proprio dove lo colpì Goku nel movie) e la sabbia di Gaara lo trapassò da parte a parte.
“AAAARGGGH!” gridò Broly.
“E ora sparisci!” e lanciò un potente attacco energetico che disintegrò l’avversario senza lasciarne traccia.
“IMPOSSIBILE!” gridò Cell “Nessuno era mai riuscito a battere Broly con una simile facilità. Come diavolo ha fatto!”
“Non distrarti idiota o morirai!” lo riprese il cyborg e si mise in posizione.
“Ora tocca a voi!” disse Naraaden con un sorriso e, in un battito di ciglio, fu davanti ai due che si allontanarono col teletrasporto.
“Non credere di batterci così facilmente, moccioso” fece Cell “Ne devi percorrere di strada per poterci… COSA!” se lo ritrovò davanti con la lancia nella mano destra e la spada nella sinistra.
“Tu sei il prossimo” disse Naraaden e, con un movimento rapido, trafisse l’avversario alla testa e con la spada calò un fendente energetico che lo distrusse interamente.
“Non ci posso credere!” fece super C-17 senza parole “Ci sta distruggendo uno dopo l’altro”.
Naraaden si volse verso l’ultimo avversario e, dopo un istante, gli fu davanti.
“NON CREDERE DI’ POTERMI BATTERE! BOMBA DI’ LUCE!” e il cyborg lanciò il suo attacco “da questa distanza non puoi fare niente”.
“Niente dici?” rispose il Sun’s Knight “Ricorda che c’è anche Gaara dentro di me e la sua difesa non può essere scalfita da così poco”.
“COSA!” fece il cyborg nel vedere che il suo attacco era stato parato da della sabbia.
Dopo averlo difeso, la sabbia partì in avanti e bloccò super C-17.
“Tu assorbi l’energia alzando le braccia giusto? Ma cosa succede se non puoi muoverle?” fece Naraaden mentre ripose la lancia dietro la schiena e creò un rasengan “Questo è tutto per te! RASENGAN D’ARGENTO!”e la sfera rotante si tinse di una luce argentata.
“ARRGHH!” super C-17 fu investito in pieno e distrutto completamente.
“E’ fatta!” disse Naraaden.

 

“BRAVISSIMO!” gridarono tutti.
Il Sun’s Knight scese verso di loro e sorrise tranquillamente, emozionando le ragazze presenti.
“Bellissimo!” fece Alexis osservando il viso.
“Ipnotico!” disse la piccola Kinomoto abbagliata dai suoi occhi argentati.
“….” Hinata si sentì come sempre: incapace di dire una parola, ma gli occhi dicevano tutto.
“NON ME L’ASPETTAVO PRORPIO!” disse l’Haruno con occhi sgranati e una linea di sangue che usciva dal naso.
“E’ un ragazzo che colpisce” disse la guerriera di Lady Arpia “Se fossi un po’ più giovane, ci proverei più che volentieri”.
“MAI!” le gridò il cavaliere nero per poi tapparsi la bocca; per fortuna nessuno dei ragazzi lo aveva sentito.
“Sei un impiastro!” lo schernì il cavaliere bianco “Con la tua bocca larga fai solo casino. Per fortuna che tua sorella non è così!”
“BASTARDO!” gli gridò l’altro “SE LA FAI SOFFRIRE TI SPACCO LA TESTA!”
“Farla soffrire?” disse il cavaliere bianco “Non ci penso nemmeno ed è l’ultima cosa che può venirmi in mente”.
“GRRR!” fece il cavaliere nero, seguito da quello del Cyber Comandante e di Orgot.
“Siete solo gelosi della mia popolarità!” rise il cavaliere bianco poi tornò a prestare attenzione ai ragazzi “Non se la sono cavata male, ma hanno ancora molta strada da fare”.
“E’ vero!” confermò il guerriero dorato “Ci sono ancora tredici generali a cui si aggiungono i loro seggi e Abhadon stesso. Dovranno migliorare ancora di più o non ce la faranno”.
“Diamo tempo al tempo” disse la guerriera della Giovane Maga Nera “E’ anche possibile che, in futuro, supereranno anche Nick”.
“Chissà!” fece il guerriero bianco “Per il momento, faremo come ci ha detto Nick e osserveremo ma prima o poi, dovremo entrare in scena anche noi”.
“E’ per questo che Nick ci ha scelto no?” disse il guerriero dorato “Per il momento ritiriamoci e osserviamoli da lontano. Penseremo in seguito al resto”.
“Ok!” risposero gli altri e, senza salutare, scomparirono.

 

“Ehi!” fece Kiba accortosene per primo “Dove sono finiti quei tipi mascherati?”.
“Semplice, se ne sono andati” rispose Lucian.
“E voi invece che farete?” chiese Shino.
“Resteremo con voi e vi aiuteremo fino alla sconfitta della settima armata infernale” rispose Suu Sheron “Ora sarà meglio dividerci. Ci rivediamo a battaglia conclusa”.
“Ottima idea!” disse Naraaden “E io continuerò a restare fino alla fine. Ora andiamo”.
“ALLORA ANDIAMO!” ruggì Rock Lee “ESPLOSIONE DELLA GIOVINEZZA AL MASSIMO”.
“SII!” risposero gli altri, Lucian e Suu compresi e partirono.

 

 

“Incredibile” disse Viper mentre osservava dai suoi monitor sparsi per tutta l’isola “Non avrei mai immaginato una cosa del genere. Ognuno di quei ragazzi ha un’energia immensa e riescono a reprimerla con la sola forza di volontà. I miei bio band non riusciranno a reggere una simile quantità”.
“Non temere amico mio” disse la voce dentro il cilindro “Io reggerò. E poi sarà ancora più divertente!”
“Si hai ragione!” rispose Viper con un ghigno “Non so chi siano quelle strane creature con cui i ragazzi si stanno battendo, ma ci stanno aiutando parecchio. Devo affrettarmi a modificare il programma o da questa battaglia non otterremo nemmeno un briciolo di energia” e riprese il suo lavoro.
“E quando avrò ottenuto abbastanza potere, Jaden giocherà con me!” rise la creatura.

 

 

Vicino alla costa nord, Shaoran era impegnato in un duello con Janemba che aveva sfoderato una spada nera e le ali viola.
Il mostro riusciva a prevedere tutte le mosse del giovane castano e a disperdersi in piccole particelle per attaccare all’improvviso da un’altra parte.
“Tutto qui!” disse il mostro annoiato “Janemba sperava in uno scontro più acceso contro di te. Dopo aver visto quello che hai fatto contro Vito, Janemba era desideroso di battersi con te e ha insistito tanto con i suoi compagni. Perché non assumi quella bella forma? Voglio sconfiggerti in quel modo!”
“Perché dovrei accontentarti!” disse il castano “Se vorrò ricorrere a quella forma, lo farò solo quando lo deciderò io”.
“Non è giusto!” si lamentò il mostro “Janemba vuole battersi con l’angelo e vuole farlo adesso”.
“Costringimi se ci riesci!” lo provocò Shaoran.
“COME VUOI! AAAHHH!” e il mostro fece esplodere la sua energia che travolse la zona, dopodiché cominciò a lanciare fendenti aerei.
Shaoran evitò tutti quegli attacchi per un soffio, ma il mostro viola si portò davanti a lui e, aperta una crepa spazio temporale, gli assestò un calcio allo stomaco.
“ARGH!” il castano finì a terra e Janemba gli fu subito addosso.
“Se vuoi fare i capricci, allora Janemba ti finisce subito e basta!” e alzò la spada “Addio!”.
“Che cosa vorresti fare al mio amico?” disse una voce a triplo tono e Naraaden fece la sua comparsa alle sue spalle.
Janemba se ne accorse appena in tempo e si allontanò con un balzo.
“E’ arrivato un altro avversario!” disse il demone poi ghignò “Bene, Janemba distruggerà te per primo”.
“Vediamo se ci riesci!” disse il Sun’s Knight d’oro bianco, ma la mano di Shaoran gli prese una caviglia.
“Aspetta Naden! Ci voglio pensare io a finirlo” disse il castano.
“Innanzitutto io sono Naraaden, sono nato dalla fusione di Naruto, Jaden e Gaara” disse lui “e poi vedo che hai qualche difficoltà contro di lui. lascia che ti dia una mano”.
“Non ti preoccupare” disse Shaoran “E’ tutto sotto controllo. Ora chiuderò la partita” e una luce bianca lo avvolse.
“Che sta succedendo!” fece Naraaden stupito.
“EVIVVA! EVVIVA!” esultò Janemba “Finalmente ti sei deciso. Janemba è molto felice”.
“Lieto di averti soddisfatto!” disse la voce del castano da dentro la luce bianca “Ora mi chiedo quanto durerai adesso” e la luce svanì permettendo così di vedere lo Shaoran versione angelo.
“Wow!” fece stupito Naraaden “E’ questo il tuo vero potere?”
“Esatto!” rispose il ragazzo diventato biondo “Ora fatti da parte e goditi lo spettacolo. Sono da te fra poco!”

 

“JANEMBA ALL’ATTACCO!” e il mostro viola si lanciò contro Shaoran che aprì le sue ali verso di lui.
Le due lame s’incrociarono creando una potente onda d’urto che incrinò il terreno sotto i loro piedi.
“Non hai idea di quanto Janemba sia contento” disse il mostro “Janemba ha sempre desiderato affrontare un angelo e ora il suo sogno si è realizzato. Grazie infinite”.
“E’ stato un piacere” rispose Shaoran “Ma io non sono un angelo, non ancora almeno” sulla sua fronte apparve uno zaffiro che cominciò ad illuminarsi “Ho ancora molte cose da imparare, ma so già fare qualche trucchetto, come questo. RAGGIO ANGELICO!”
Janemba fece in tempo ad allontanarsi e vide che dalla fronte del ragazzo era partito un fascio di luce che generò una piccola esplosione.

 

“Bellissimo!” disse emozionato il demone “Janemba sapeva che si sarebbe divertito”.
“Non ti distrarre, altrimenti perdi prima del tempo” disse Shaoran dietro davanti a lui, ma il demone si sgretolò in piccole particelle e si ricompose alle sue spalle calando la sua spada.
Shaoran alzò la spada e bloccò l’attacco senza voltarsi.
“Ih Ih Ih! Anche tu puoi prevedere gli attacchi come fa Janemba vero?” disse il mostro.
“Se ti dicessi di no, mentirei” rispose Shaoran roteando la spada verso l’avversario.
Janemba si scompose di nuovo e apparve sopra di lui, ma vide che quella del giovane angelo era solo una finta: infatti, puntò la spada verso il demone e la spinse in avanti.
Janemba fece in tempo ad allontanarsi e poi, con stupore, vide che in cielo, all’altezza della leggera spinta,  si era aperto un buco di quasi cento metri.
“Wow!” fece il mostro dopo un po’ “Sei davvero forte giovane angelo. È proprio vero che voi angeli potete fare tutto”.
“Non saprei!” rispose Shaoran che gli apparve davanti e vibrò un nuovo fendente “Ci sono così tante dicerie, che non so nemmeno io quale sia il vero e quale il falso”.

 

FLASH BACK DÌ QUALCHE ORA PRIMA.

 

Shaoran e Alan salirono sul tetto dell’accademia per parlare.
“Che cosa vuoi chiedermi Shaoran!” disse Alan serio.
“Signor Alan” cominciò lui “Vorrei chiedervi di farmi da maestro”.
“Maestro?” disse stupito l’angelo “E per quale motivo me lo stai chiedendo?”
“Perché ho scoperto di essere dotato di un potere che non credo appartenga a questo mondo” disse Shaoran e gli raccontò com’era andato lo scontro contro Vito.

 

Dopo che ebbe finito Alan lo osservò meditabondo per lunghi minuti.

“Allora! Che cosa mi risponde signor Alan?” chiese Shaoran teso.
L’angelo sorrise: “Chi se lo sarebbe mai aspettato! Nemmeno nelle più fortunate ipotesi mi sarei mai aspettato di trovarmi di fronte un angelo reincarnato”.
“Angelo reincarnato?” fece confuso il ragazzo.
“Esatto!” confermò Alan “Persino nel nostro mondo è raro trovarne uno: è quasi considerata una leggenda.
Si dice che gli angeli più forti, vissuti molto prima di noi, abbiano avuto il dono di tornare in vita una seconda volta. Ho vissuto a lungo, ma non avevo mai visto di persona un angelo reincarnato.
Se quello che dici è vero, tu sei il primo che abbia mai visto”.
“Questo vuole dire che mi farete da maestro?” chiese il ragazzo speranzoso.

 

L’angelo tacque per alcuni secondi, poi rispose: “Non sarò semplicemente il tuo maestro Shaoran, ma la tua guida. Ogni angelo o shinigami deve averne una”.
“Davvero!” disse il ragazzo sorridendo.
“Certo! “ rispose Alan “E poi, sei il secondo che in settemila anni di vita, me lo abbia chiesto direttamente e solo agli inizi della sua strada. So già che sei un piccolo talento Shaoran ed io farò del mio meglio per renderlo ancora più grande. Però ti avverto: non ammetterò lagne”.
“Non la deluderò, maestro” disse Shaoran sull’attenti “Allora quando cominciamo?”
“Immediatamente!” rispose Alan sguainando la sua spada “Provvederò subito a svezzarti come si deve”.
“Sono pronto!” disse il ragazzo estraendo la spada e mettendosi in guardia.
“Ricorda sempre questo, Shaoran: un angelo non ha limiti nei suoi poteri e ciò che colpisce è l’anima non il corpo”.
“Sissignore!” rispose il ragazzo “Sono pronto!”
“Cominciamo!” e Alan corse verso di lui.

 

FINE FLASH BACK

 

 

 

“Ciò che so è che non ci sono limiti nei miei poteri e lentamente li apprenderò” disse Shaoran e iniziò un duello aereo.

 

Janemba assestò numerosi fendenti ma Shaoran li parò tutti senza battere ciglio e restando immobile.
“AVANTI ATTACCAMI!” ruggì il demone preso dalla follia distruttiva, “FAI VEDERE A JANEMBA LA TUA FORZA”.
“E’ una cosa che preferirei evitare” disse Shaoran “ma poiché me lo chiedi, ti accontento” la sua spada si mosse rapida e tagliò quella del demone come se fosse burro.
“CCHHEEE!” fece il demone restando stupito.
“Forse non posso ancora battere uno dei generali infernali” disse Shaoran “ma con te è un altro paio di maniche” e si lanciò verso di lui.
“JANEMBA NON E’ FACILE DA BATTERE!” urlò il demone lanciandosi all’attacco a tutta potenza “ORA JANEMBA TI FINISCE!”
“Forza dell’anima: PUGNO TRAPASSANTE” e l’angelo colpì il demone e gli apparve alle spalle (per farvi capire, ricordate l’attacco di Devil/Angel di Tekken).
“Cosa credi di avere fatto!” rise Janemba “Non ho sentito nulla”.
“Ho colpito la tua essenza e fra poco sarai distrutto senza più possibilità di ritorno” rispose il ragazzo.
“Che cosa…” il corpo di Janemba fu invaso da una potente scossa violacea che lo attraversò interamente “AARRGGHHHH!” e sparì distrutto dall’interno.      

 

“Cavolo!” fece Naraaden stupito “Sei davvero forte amico. Complimenti!”
“Grazie” rispose il ragazzo apparendogli davanti “ma ho ancora molto da imparare, prima di poter battere un generale infernale. Chissà: forse posso battere te!”.
“Non esserne tanto sicuro!” sorrise Naraaden “Non mi ci vuole niente a batterti!”
“Rinviamo questa sfida a un’altra volta.” sorrise Shaoran “Ora abbiamo altre cose da fare”.
“Hai ragione!” disse il Sun’s Knight d’oro bianco “Dividiamoci e aiutiamo i nostri compagni in difficoltà. Ah! Ci sono altri due amici che sono venuti ad aiutarci”.
“Lo so, li ho percepiti” disse Shaoran “Ora andiamo” e sparì.
“Che tipo!” disse Naraaden e sparì anche lui.

 

 

“TECNICA DEL CONTROLLO DELL’OMBRA” e Shikamaru lanciò la sua mossa preferita contro Turles.
“Ancora con quella porcheria, ma non hai niente di nuovo!” fece il sayan mentre schivò l’attacco.
“Tirerò fuori qualcosa di nuovo non appena ti prendo” rispose il ragazzo.
“E allora ti finisco qui seduta stante prima che faccia notte” disse Turles e attivò le sue ali, dopodiché lanciò un raggio contro il giovane Nara.
“Che cosa credi di avere fatto amico” e Shikamaru si abbassò per schivare l’attacco.
“Finora ha lanciato la sua ombra all’attacco per memorizzare i miei movimenti” pensò il sayan “Secondo le informazioni che abbiamo, è uno dei migliori strateghi del gruppo. Devo agire in fretta, prima che elabori una strategia in grado di mettermi i bastoni tra le ruote. È il momento di tirare fuori il mio nuovo potere” e batté i pugni.
“Cominciamo!” e il giovane Nara estrasse un Kunai a cui era appesa una sferetta marrone.
“Non illuderti che basti un misero coltello per sconfiggermi” e Turles lo deviò, ma in quel momento la sferetta esplose e una luce accecante invase la zona “CHE DIAVOLO…”. “Fregato!” disse Shikamaru “TECNICA DEL CONTROLLO DELL’OMBRA RIUSCITA”.
Turles non riuscì più a muovere un muscolo e, quando la luce si diradò, si trovò l’ombra allacciata a quella del giovane Nara.

 

“Dannato moccioso” fece il sayan cercando di liberarsi.
“Nel gioco degli scacchi la prima mossa è sempre un Bluff, non lo sai?” disse il ragazzo “Il kunai era solo uno specchietto per le allodole e ora sei catturato”.
“Ne sei sicuro!” disse Turles con un sorriso.
“Cosa!” qualcosa gli prese i piedi e, abbassando lo sguardo, vide che l’avversario era sbucato fuori dalla terra e lo aveva preso.
“Eh Eh Eh!” rise Turles “Sapevo che avresti usato una mossa simile contro di me e mi sono preparato di conseguenza. Poco fa ho battuto i pugni, ricordi? In quel momento ho usato una mia tecnica personale simile alla moltiplicazione del corpo che usate voi ninja e ho mandato la mia copia sottoterra per prenderti di soppiatto”.
Una tecnica davvero notevole” commentò Shikamaru “ma sia tu che la copia ora siete bloccati dalla mia. E ora TECNICA DELLO STRANGOLAMENTO D’OMBRA” e attivò un’altra tecnica.
“ARGH!” fece Turles mentre vide l’ombra del giovane Nara salire su di lui come una mano “E questa da dove esce fuori!”
“Non sei stato attento amico” disse Shikamaru “Ti ho detto che la prima mossa è sempre un bluff. Avevo già pensato a una possibile contro mossa e mi sono preparato di 
conseguenza”.
“Sei davvero furbo!” disse Turles “MA IO LO SONO ANCORA DI’ PIU’!”
Dai lati uscirono altri due Turles che colpirono Shikamaru con un calcio devastante allo stomaco.
“ARGH!” fece Shikamaru e perse il controllo della sua tecnica.
“Eh Eh Eh!” rise Turles libero “Hai detto che la prima mossa è un bluff vero? Lo sapevo anch’io. Mi sono preparato apposta per batterti moccioso”.
Shikamaru si alzò a fatica, tenendosi la pancia dolorante.
“Riesci ancora a stare in piedi eh?” fece Turles avvicinandosi con le sue varie copie “Mi chiedo per quanto potrai andare avanti”.

 

Il giovane Nara, inaspettatamente, si lanciò all’attacco verso i vari Turles, ma loro lo evitarono e lo scagliarono all’indietro.
“Ammiro la tua tenacia” disse Turles accerchiando Shikamaru con le sue tre copie “ma ormai non hai più carte da giocare. SEI FINITO!”
“Si vede che non hai studiato abbastanza” disse Shikamaru.
“COSA!” e il sayan e le sue copie si sentirono bloccate.
“Tecnica del controllo dell’ombra riuscita alla perfezione!” disse il giovane Nara.
“Che diavolo!” fece Turles stupito.

 

“Ti faccio vedere dietro” e inclinò leggermente la testa.
Turles, con suo enorme stupore, vide che l’ombra del ragazzo era passata dentro le fosse create da lui stesso.
“Piccolo verme!” ringhiò Turles “Ti sei servito delle fosse per fregarmi”.
“Già e adesso finisco l’opera” disse e l’ombra si unì formando un cerchio nero.
“Che diavolo stai facendo” disse Turles.
“Ecco a te qualcosa di nuovo” disse Shikamaru “TECNICA DELLA GABBIA D’OMBRA”.
L’ombra divenne una spessa gabbia piena di spuntoni che si chiuse sui vari Turles, distruggendo le copie e imprigionando quello vero in un groviglio nero.

 

“DANNATO MOCCIOSO! SE SPERI DI’ RIUSCIRMI A BATTERE IN QUESTO MODO TI SBAGLI!” ruggì Turles cominciando a fare esplodere la sua energia “Mi ci vorranno pochi secondi per liberarmi”.
“Non credere che te lo permetterò” fece Shikamaru usando lo Strangolamento dell’ombra “Ti strangolerò come si deve” e cominciò a premere con l’attacco.
“Tsk! Non illuderti” e anche Turles continuò a resistere.

 

Alla lunga le forze di Shikamaru cominciarono a ridursi e il ragazzo lo sentiva benissimo.
“Accidenti!” pensò “Comincio a perdere le forze! Devo cercare di resistere”.
“Ancora poco e ti farò fuori” disse Turles percependo il graduale abbassamento della forza della tecnica.
“ARRIVANO I RINFORZI!” gridò l’inconfondibile voce di Kiba proveniente insieme al suo cucciolo dall’alto “ZANNE PERFORANTI!”
“COSA!” urlò Turles e alzò a fatica le braccia per difendersi dall’attacco “NON PENSARE DI’ CAMBIARE QUALCOSA MOCCIOSO”.
“IMPETO DELLA GIOVINEZZA!” gridò Rock Lee alla destra del sayan “GRANDE VENTO DELLA FOGLIA”.
“CAZZO!” imprecò Turles e alzò si parò dall’attacco usando l’ala destra.
“ECCOMI. CORNO DELLO SCARABEO ERCOLE” e anche Shino partì all’attacco alla sinistra del demone.
“CHE DIAVOLO PENSATE DI’ FARE!” ruggì Turles alzando l’ala sinistra.
“Ragazzi!” disse Shikamaru sorpreso.

 

“Anche se siete in cinque, non riuscirete a battermi. Basta liberarsi di uno di voi e il gioco è fatto” ringhiò Turles cercando una breccia.
“Ti sbagli amico” disse Shino “Non siamo cinque ma sei”.
“CHE COSA!” fece Turles.
“ECCOMI!” ruggì Choji davanti a lui con il pugno carico “LITTLE BOY!”
“NOOO! ARRGHHH!” e Turles fu colpito in pieno e disintegrato completamente.

 

“Cavolo! Ragazzi vi devo un favore” disse Shikamaru ansimante.
“Non dirlo nemmeno per scherzo” disse Kiba porgendogli una mano “Gli amici servono a questo no?”.
“Già!” rispose il giovane Nara afferrandola e guardando gli altri con un sorriso.
“Muoviamoci!” disse Rock Lee “Ci sono altri amici da aiutare”.
“Giusto. Andiamo!” disse Shino e il gruppetto si avviò.

 

 

In un’altra parte dell’isola, Hassleberry era alle prese col gigantesco Chi Sheron che continuava a lanciare all’attacco le sue due code come fossero fruste.
“Allora moccioso! Vuoi affrettarti a fare qualcosa o devo essere io a chiudere” disse il drago aumentando la velocità degli attacchi.
“Non prendermi in giro, scherzo della natura” disse offeso il guerriero dinoforme mentre continuava a schivare.
“Preparati a sparire” e il drago alzò l’enorme zampa destra da cui cominciò a formarsi una sfera.
“ADEESO!” disse Hassleberry e prese le due code al volo.
“COSA” fece Chi Sheron.
“E ORA VOLA!” e Hassleberry tirò le code dietro di se sollevando il drago da terra e schiantandolo dall’altra parte.
“AHIO!” disse il drago dolorante.
“E NON HO FINITO!” Hassleberry cominciò a sbattere il gigantesco drago come un panno da una parte all’altra generando forti scosse.
“Dannato moccioso! Non credere di potermi battere con così poco” disse Chi Sheron e appoggiò una mano sul terreno, dopodiché una colonna violacea investì in pieno Hassleberry.
“CHE DIAVOLO HAI FATTO” urlò il ragazzo proteggendosi tempestivamente con lo scudo.
“AH AH AH!” rise il drago “E’ una mia tecnica speciale: trasferisco la mia energia nel terreno e poi attacco dal basso e grazie al sommo Abhadon posso fare anche altro” il fascio di energia tornò verso il basso e attaccò Hassleberry.
“Non credere che sia così facile sorprendermi” e il ragazzo divenne un velociraptor cominciando a correre ad alta velocità.
“Ora vedrai di che cosa sono capace!” fece Chi Sheron e, sempre controllando il fascio di energia, si lanciò all’attacco verso il ragazzo.
“Vediamo se riesci a prendermi” il ragazzo trasformò il piede destro nella zampa di un T-rex e la batté a terra sollevando una roccia che lanciò contro il drago.
“Mi aspettavo di meglio” disse Chi Sheron rompendola, ma si ritrovò Hassleberry davanti che lo colpì con la sua Spino sega, ferendolo ad una spalla “ARRGHH!”.
“E ORA IL COLPO DI’ GRAZIA!” e il ragazzo si lanciò in picchiata verso di lui, ma si ritrovò il raggio contro e dovette allontanarsi e il drago ne approfittò per colpirlo con una zampata schiantandolo contro una parete.
“SARO’ IO A DARTI IL COLPO DI’ GRAZIA” il drago mise le zampe a coppa “ONDA ENERGETICA!” e lanciò il potente attacco.

 

“CARTA DELLO SCUDO!” si alzò uno scudo dorato che bloccò l’attacco e lo deviò verso l’alto.
“CHE COSA!” fece Chi Sheron “Chi è stato!”
“Io!” rispose la piccola Kinomoto ponendosi davanti al drago.
“Piccola Sakura” disse Hassleberry stupito “Che ci fai qui! E che cos’è successo ai tuoi capelli?”
“Sono venuta ad aiutarti amico” disse la piccola con i capelli verde chiaro “Non preoccuparti per i capelli: sono passata a un livello superiore”.
“Capisco!” disse Hassleberry mentre si rialzò.
“Ora ho capito chi sei!” fece Chi Sheron “Tu sei la mocciosa che Ryu ha scelto di affrontare.  Se sei qui, vuol dire che l’hai sconfitto. A quanto sembra dovrò fare io tutto il lavoro”.
“Ti sbagli, non ho sconfitto Ryu” disse la piccola Kinomoto mentre prese una carta e la mostrò al drago “Gli ho permesso di scegliere una nuova vita”.
“Piccola mocciosa” ringhiò il drago osservando la carta “Questo significa che Ryu ci ha traditi. In questo caso, vi distruggerò entrambi ad ogni costo” e si lanciò all’attacco, ma Hassleberry lo anticipò e lo colpì con un calcio che lo schiantò in mare.
“Il tuo avversario sono io!” disse il sergente dinosauro “Se vuoi farle del male, prima dovrai passare sul mio cadavere”.
“Hassleberry” disse la piccola Kinomoto, ma l’amico la bloccò con un cenno della mano.
“Ti ringrazio per essere venuta ad aiutarmi, ma questa è una mia battaglia e la chiuderò da me!”.

 

“MOLTO COMMOVENTE!” ruggì Chi Sheron emerso dalle acque “VORRA’ DIRE CHE TU SARAI IL PRIMO!” e, tirate fuori le ali, si lanciò all’attacco.
“Arte della terra: PARAMENTO TERRESTRE!” un’enorme scogliera apparve, bloccando l’avanzata del drago.
“Non credere che basti così poco per fermarmi” disse il drago mentre tranciò di netto la scogliera.
“LO SO GIA’, MA QUESTO E’ SOLO UN DIVERSIVO!” urlò il ragazzo che gli apparve davanti e lo colpì con un potente calcio all’addome, spingendolo in aria.
“ARGH! CON CHI CREDI DI’ AVERE A CHE FARE!” ruggì il drago fermandosi a mezz’aria e lanciandosi all’attacco con l’onda energetica “SPARISCI” e lanciò il colpo.
“NON SOTTOVALUTARMI AMICO!” urlò il ragazzo assumendo le sembianze di uno pterodattilo “SUPER URLO SONICO!” e lanciò il suo attacco che riuscì a deviare l’attacco energetico.
“CHE COSA!” ruggì Chi Sheron.
“E QUESTO E’ IL COLPO DI’ GRAZIA” Hassleberry sollevò la gamba destra che divenne come quella di un Velociraptor e l’artiglio a mezzaluna s’ingrandì di venti metri.
“NON CREDERAI MICA DI’ BATTERMI CON COSI’ POCO VERO?” e il drago si lanciò all’attacco con gli artigli affilati.
“ORA VEDRAI. PRENDI QUESTO: TAGLIO RAPTOR!” e calò l’artiglio con un calcio in rovesciata.
Gli artigli di Chi Sheron furono tagliati di netto e lo stesso accadde al drago che fu aperto in due dopodiché esplose.

 

“Missione compiuta!” disse Hassleberry atterrando davanti a Sakura.
“Sei stato bravissimo!” disse la piccola Kinomoto.
“Gi’à!” rise il sergente “Ora non perdiamo tempo e andiamo ad aiutare gli altri”.
“Non preoccuparti! Ognuno di noi si è già sparpagliato”.
“Bene! Allora andiamo a soccorre i feriti” e i due volarono verso Jessie.

 

 

Vicino alla centrale elettrica Tenten, aiutata da Kero-chan e Yuè, era alle prese con Uhu Sheron, il quale si era dimostrato più pericoloso di quello che sembrasse: infatti, aveva lanciato dei tentacoli verso i cavi ed era cresciuto a dismisura.
“Assurdo!” fece Yuè “Da dove diavolo ha attinto tutta quella forza!”.
“Quel mostro usa l’energia elettrica, quindi questo posto è l’ideale per uno come lui” disse Kero-chan mentre volò via.
“PERCHE’ TOCCANO SEMPRE A ME LE COSE MOSTRUOSE!” si lamentò Tenten mentre cercava di non vomitare.
“IHIHIHIH!” rise il drago diventato enorme “NON AVETE IDEA DI’ CHE COSA SONO CAPACE DI’ FARE ORA! PRENDETE QUESTO” e lanciò contro i tre una serie di tentacoli rosa.
“Ehi!” fece Kero-chan avvolto da quella sostanza “Toglimi di dosso questa roba o sono cavoli tuoi” e cominciò a lanciare sfere di fuoco ma furono bloccate e rinviate al mittente.
“IHIHIH! I VOSTRI ATTACCHI SONO INUTILI” rise Uhu Sheron “IL MIO CORPO E’ ELASTCO E NON VIENE NEMMENO SCALFITO DAI VOSTRI MISERI ATTACCHI!”
“ACCIDENTI” fece Yuè che fu imprigionato poco dopo.
“AHH!” e anche Tenten presa da quella sostanza elettrica.
“E ORA MORIRETE INCENEERITI DALLE MIE SCOSSE” disse trionfante il drago che si avvicinò alle sue prede “FULMINE DEL DRAGO!”
“AARGGH!” i tre furono attraversati da potenti scosse elettriche che alla lunga li avrebbero ridotti a un colabrodo.
“SIETE RESISTENTI, MA COME VE LA CAVERETE CON L’ENERGIA AL 50%?” e il drago aumentò il potere del colpo.
I tre gridarono ancora più forte e Tenten fu la prima a perdere i sensi, seguita da Kero-chan.
“DANNAZIONE!” pensò Yuè mentre cercava d resistere “Se non faccio qualcosa, ci rimettiamo le penne”.
“I MIEI COMPLIMENTI, SEI IL SECONDO CHE RIESCE A RESISTERE FINO A QUESTO PUNTO” rise Uhu “VEDIAMO SE RIESCI A RESISTERE A QUESTO: SE CE LA FAI ENTRERAI NEL GUINNES DEI PRIMATI. ENERGIA AL MASSIMO DELLA POTENZA”.
“AAAAARRGGHH!” urlò l’angelo azzurro e sentì che le forze lo stavano abbandonando.

 

“Accidenti, che roba” disse una voce.

Uhu Sheron si voltò verso la direzione della voce e vide Kisame che lo guardava ghignante.
“TU SEI QUELLO CHE C-13 AVREBBE DOVUTO DISTRUGGERE INSIEME AGL ALTRI TRE. SE SEI QUI, VUOL DIRE CHE L’AVETE FATTO FUORI”.
“Non proprio! Zane e Itachi lo stanno affrontando insieme “ rispose lo spadaccino della nebbia “Ora ci penserò io a te”.
“PRENDI QUESTO!” e il drago gli lanciò contro uno dei suoi tentacoli, avvolgendolo “IHIHIH! VEDIAMO QUANTO RESISTETE!”
“Illuso!” disse lo spadaccino alzando la sua Samehada “Sarò io a vincere contro di te!”
“CHE COSA!” fece il drago, poi con orrore capì cosa stava succedendo “DANNATO, STAI ASSORBENDO LA MIA ENERGIA”.
“Già!” rispose ghignante Kisame “E ora ti batterò con l’unico elemento che può farlo. Arte dell’acqua: ONDA DISTRUTTIVA” e lanciò il suo attacco che attraversò rapidamente il canale del tentacolo.
“NOOOO! QUESTO NO! AAAARRGGH!” Uhu Sheron andò immediatamente in corto circuito ed esplose.

 

Yuè, una volta libero, prese al volo i suoi compagni e li scosse.
“Ragazzi, state bene?” chiese l’angelo azzurro.
“Mhmm!” fece la castana e quando si svegliò ebbe le palpitazioni {trovarsi di fronte uno come Yuè non capita tutti i giorni}.
“Hai fatto colpo amico!” disse Kero-chan alzandosi.
“Non scherzare” lo riprese l’amico.
”A quanto sembra sono capitato di nuovo con voi due. Che coincidenza!” rise Kisame.
“Le coincidenze non esistono: si vede che è destino che tu ci debba aiutare” rispose secco Yuè.
“Cosa? Questo ninja ricercato vi ha aiutato?” disse Tenten alzandosi di scatto e guardando furente lo spadaccino.
“Già, contro gli sgherri di Vito” rispose Kero-chan “Ora però vediamo di finire l’avversario, prima che si riprenda”.
“Voglio avere io il privilegio di ridurlo in polvere!” e Tenten si lanciò verso le macerie.

 

“O no! Si sono accorti che sono ancora vivo!” pensò il drago tornato alle sue dimensioni minuscole “Devo allontanarmi e riprendermi o rischio di essere distrutto per davvero”.
“DOVE CREDI DI’ ANDARE!” urlò la castana apparsagli davanti con sguardo furioso “Ora tocca a me dartele di santa ragione” e tirò fuori i suoi rotoli.
“Aspetta!” disse il draghetto arretrando spaventato “Possiamo trovare un accordo non credi!”
“Sì, possiamo trovarlo” disse Yuè alle sue spalle con in mano i suoi cristalli “Ti facciamo a pezzi in tre”.
“E così siamo tutti contenti!” disse Kero-chan pronto a saltargli addosso.
“Oh Oh!” fece Uhu Sheron.
“PRIMA IO! TECNICA DEI DRAGHI GEMELLI!” e Tenten lanciò il suo attacco migliore.
“TEMPESTA AZZURRA!” e anche Yuè non fu da meno.
“ASSAGGIA LA MIA SFERA DI’ ENERGIA!” e il guardiano del sole attaccò per ultimo.
“ARRGH!” Uhu Sheron fu distrutto e i tre tirarono un sospiro di sollievo.
“E uno è sistemato!” disse Tenten “Ora pensiamo al membro di Alba”.
“Aspetta!”la bloccò il giudice delle carte “Prima pensiamo ad aiutare i nostri amici, poi ci occuperemo di lui. non so perché ma anche lui ci sta aiutando”.
“Avete capito eh?” disse l’Hoshigaki “Non so perché ma Itachi vuole darvi una mano e io, visto che ci sono, faccio altrettanto. Ora è meglio andare agli altri. Risolviamo dopo la questione ok?”
“E va bene!” disse Tenten dopo aver sospirato “Allora andiamo, ma guai a te se fai un passo falso”.
“Sarò un angioletto!” fece lo spadaccino e si avviarono.

 

 

“ROTAZIONE SUPREMA!” Neji ruotò su se stesso e riuscì a deviare l’attacco di Slug.
“Niente male, ragazzino” disse il namecciano “Il tuo livello non è davvero male, ma adesso è l’ora di finirla. Non ho voglia di dover affrontare altri mocciosi” e concentrò il suo potere crescendo a dismisura e attivando le sue ali.
“Assurdo!” pensò lo Hyuga “Il suo chakra è aumentato vertiginosamente. Con quello che ho a mia disposizione, non potrò fare molto. Avrei davvero bisogno di aiuto. Però non mi posso arrendere: ne va del mio orgoglio”.
“PRENDI QUESTO!” e Slug calò la sua enorme mano ad alta velocità ma Neji riuscì a saltare in alto e atterrò palmo e corse verso la testa.
“CHE COSA CREDI DI’ FARE!” disse il titano allungando il braccio sinistro verso il ragazzo che riuscì a schivare anche quello e a proseguire.
“Forse ho una possibilità” pensò il castano “Se riesco a colpire il centro nervoso posso bloccarlo e sconfiggerlo per davvero”.
“DANNATO!” Slug lanciò all’attacco la sua mano libera e anche i suoi raggi ottici ma Neji riuscì a prevederli e ad arrivare alla meta.
“ADESSO!” e con tutta la forza che aveva, colpì l’avversario in mezzo alla fronte “Ce l’ho fatta!”
“AARRGGHH!”urlò Slug mentre cadde all’indietro.
“E NON HO ANCORA FINITO!” urlò Neji forzando se stesso “Posso contare su di te ninja bianco?”
“Non hai nemmeno bisogno di dirmelo” rispose il suo spirito “Io sono sempre con te!”
“BENE! PRENDI QUESTO: 64 CHIUSURE LUMINOSE” e lanciò il suo attacco contro il titano verde che ne fu investito in pieno, dopodiché cadde in ginocchio esausto “Ho dato tutto me stesso. Ho vinto”.

 

“PICCOLO VERME!” ruggì Slug rimettendosi in piedi a fatica “COME HAI OSATO SFIDARE UN RE!”
“IMPOSSIBILE!” fece Neji con gli occhi sgranati “TI HO COLPITO UN PUNTO NEVRALGICO DEL SISTEMA NERVOSO! COME FAI A RIALZARTI!”
“AH AH AH! PENSI DAVVERO CE BASTI COSI’ POCO PER BATTERE UN GUERRIERO COME ME!” tuonò Slug “INGENUO” e calò la mano verso il ragazzo.
“NO! Non riesco a muovermi!” pensò Neji “Per me è finita!”.
“RESISTI!” e Syrus apparve davanti all’amico salvandolo da morte certa.
“TU GUARDA, UN’ALTRA MOSCA E VENUTA A DARE FASTIDIO!” fece Slug.
“Hai parlato anche troppo” disse il Truesdale minore “Neji, resta qui e riposati. A questo ci penso io!”

 

“Syrus, non fare pazzie!” disse Neji “Questo è”.
“Troppo forte per me?” fece lui “Non ti preoccupare, uno come lui me lo mangio a colazione!”
“PREPARATI AD ESSERE SCHIACCIATO!” e Slug lanciò la sua enorme mano contro di lui, ma il ragazzo la bloccò con la sua venti volte più piccola “COSA! IMPOSSIBILE!”
“Allora siete davvero scemi, voi demoni di Abhadon” disse il ragazzo alzando lo sguardo verso di lui “Questa parola non esiste” e spinse l’enorme mano via.
“DANNATO!” e Slug cercò di contrattaccare, ma fu bloccato da una visione che rievocò una sua memoria: Syrus si era lanciato verso di lui avvolto da un’energia rossa.
“IL TUO REPERTORIO E’ MONOTONO! CAMBIALO” urlò il ragazzo lanciandosi all’attacco e assestando un potente pugno allo stomaco del titano.
“NO! NON TI PERMETTERO’ DI’ BATTERMI DI’ NUOVO!” ruggì Slug resistendo a cominciando a lanciare attacchi contro il ragazzo.
“Non ricordo di essermi mai battuto contro di te” disse Syrus “ma una cosa è certa: ORA TI BATTERO’. BEAST RAIN!” e lanciò il suo attacco definitivo.
“AAARRGHH! NON MI’ BATTERAI” ruggì Slug mentre sputava sangue, calò le mani per schiacciare il ragazzo.
“Sei duro eh?” fece Syrus bloccando le due enormi mani “MA IO LO SONO ANCORA DI’ PIU’” si avventò sull’avversario e prese le sue enormi antenne “Ora ci facciamo un giretto!” e lo sollevò portandoselo in alto.
“Che cosa ha in mente” si chiese Neji.
“Vuole dargli il colpo di grazia” rispose il ninja bianco “ormai è fatta!”

 

“CHE DIAVOLO HAI IN MENTE DI’ FARE” urlò Slug incapace di reagire.
“QUESTO!” con tutta la forza che aveva nel corpo, Syrus lanciò l’enorme avversario “E ORA IL COLPO DI’ GRAZIA!” concentrò la sua energia sui suoi artigli e si lanciò.
“CHE COSA DIAVOLO E’ QUELLO” fece Slug stupito: davanti a lui era apparso un enorme drago giapponese color rosso elettrico.
“QUESTO E’ IL MIO ATTACCO MIGLIORE! METALLIC RED DRAGON!” e Syrus investì l’avversario.
“AAAAARRGGHHH!” Slug, incapace di muoversi a causa della pressione, fu colpito in pieno e distrutto definitivamente.

 

“VITTORIA!” urlò il ragazzo e si lanciò in picchiata verso Neji, atterrandogli davanti.
“Sei stato incredibile!” disse Neji “Hai un talento nascosto amico mio”.
“Non esagerare!” disse il ragazzo con un sorriso “Ho solo finito quello che tu hai iniziato. Se non l’avessi paralizzato tu, non sarei riuscito a fare la mia mossa”.
“Paralizzato? Ma che dici!” fece il castano stupito.
“E’ la verità!” disse Syrus “Ora basta chiacchiere, andiamo dagli altri. Ormai siamo agli sgoccioli”
“Giusto!” disse Neji “Dammi una mano, sono un po’ acciaccato” e si lasciò prendere in spalla dall’amico che lo portò via.

 

 

“PRENDI QUESTO!” Radish diventato biondo lanciò il suo attacco contro Kankuro che riuscì a parare l’attacco con molta fatica.
“Tsk! Ed io che pensavo che il cambio di capelli fosse solo un trucchetto” pensò il ragazzo “E invece la sua energia è aumentata di botto. Come faccio adesso? La mia armatura è quasi del tutto andata ed io sono al limite. Che magra figura!”
“SEI FINITO!” disse il super sayan e si lanciò verso il ragazzo pronto a distruggerlo.
“E’ finita!” fece lui con un sorriso amaro “Peccato!” e chiuse gli occhi rassegnato.

 

“Smettila di lagnarti!” disse una voce.
“Cosa!” il ragazzo aprì gli occhi e vide Aster davanti a se che parò l’attacco.
“TU!” fece scioccato Radish “Come diavolo è possibile. C-13 avrebbe dovuto schiacciarti”.
“A lui ci stanno pensando Zane e Itachi” rispose il ragazzo dai capelli d’argento e lo spinse via.
“Vorrà dire che ci penserò io a schiacciarti!” decise Radish.
“Sempre se ci riesci amico!” disse Aster poi si rivolse all’amico “Non preoccuparti! E’ già molto che tu sia ancora vivo. Avrai modo di rifarti”.
“Così sembra. Non aspettarti che ti ringrazi!” disse Kankuro.
“Non ce né bisogno” rispose Aster e si lanciò contro l’avversario.

 

“ASSAGGIA LA MIA FURIA!” e Radish lanciò un potente raggio rosso verso Aster, che lo bloccò e lo deviò verso l’alto “Sei forte non c’è che dire! MA IO LO SONO ANCORA DI’ PIU’” e si lanciò nuovamente all’attacco.
“Vediamo che sai fare!” disse il Phoenix per niente intimorito e si lanciò anche lui all’attacco dando inizio ad un duello rapido.

 

“TUTTO QUI!” fece Radish sarcastico “Mi aspettavo di meglio da te!”
“Lo stesso dovrei dire io!” rispose lui e bloccò le braccia dell’avversario.
“Dannato! Lasciami!” fece il sayan mentre cercò di divincolarsi.
“Scusami, ma non ho tempo da perdere. Quindi adesso ti finirò!” disse gelido e colpì Radish allo stomaco con un  calcio.
“ARRGH!” Radish sputò sangue “Che cosa credi di avere fatto!”
“Questo è niente. Ora viene il bello!” Aster si buttò all’indietro e colpì nuovamente l’avversario con un calcio lanciandolo in aria “ E ora URLO DI’ PLASMA!” lanciò un attacco sottoforma di urlo sonico che investì l’avversario spezzando la sua corazza.
“CREDI CHE BASTI UN ATTACCO SONICO PER BATTERMI!” urlò il sayan completamente denudato “ILLUSO!”
“Quello che volevo fare era toglierti quella roba fastidiosa” disse Aster teletrasportandosi davanti a lui “E’ con questo che ti batto. RASENGAN!” e colpì l’avversario allo stomaco.
“AAARRRGHH!” Radish fu sbalzato via.
“E per finire REGNO VENDICATIVO!” e Aster lanciò il suo ultimo attacco che distrusse definitivamente l’avversario “Ecco fatto!”

 

“Sei stato forte amico!” disse Kankuro alzandosi a fatica “Credo proprio che dovrò mettermi sotto con gli allenamenti. La prossima volta sarò io a darti una mano”.
“Se quel giorno avverrà, sarò ben lieto di ricevere il tuo aiuto” rispose Aster “Adesso andiamo dagli altri. È il momento di finire la partita con gli ultimi due”.
“D’accordo!” e i due s’incamminarono verso gli ultimi due scontri.

 

 

“GRANDI LAME DI’ VENTO!” e Temari lanciò il suo ennesimo attacco verso Napa.
“Un po’ di vento non può farmi altro che bene” rise il colosso trasformatosi in super sayan (nel suo caso, giacché è calvo, sopracciglia dorate e occhi verdi) “Assaggia un vero attacco” aprì la bocca e lanciò un raggio energetico.
“Scudo!” la bionda si difese, ma la sua protezione s’infranse e fu spinta all’indietro * Accidenti! Questo tizio è davvero forte. Come faccio a batterlo?*
“Sei finita!” rise Napa alzando le dita e generò una potente esplosione che invase tutta l’area circostante.

 

“Tsk! Guarda che avversario scarso mi doveva capitare” si lamentò Napa “Mi è bastato trasformarmi per finirla. Che noia. Sarà meglio andare a trovare qualcuno di più divertente”.
“Non devi fare molta strada amico” disse una voce a triplo tono “Sono già qui”.
“Interessante!” rise Napa mentre osservò la scena.
Naraaden era apparso appena in tempo e aveva salvato Temari che in quel momento era tra le sue braccia.
“Tu chi sei!” fece lei mentre osservava il suo salvatore.
“Sono la fusione nata tra Jaden, Naruto e Gaara, mi chiamo Naraaden” rispose il Sun’s Knight.
“Allora, tu sei in parte mio fratello!” disse Temari stupita e affascinata.
“Esatto!” disse lui atterrando e mettendola giù “E da buon fratello sono venuto a darti una mano, sorellona”.
“Che scena patetica!” disse Napa annoiato “Sei solo un altro pivello da distruggere. Adesso ti… COSA!”
“Se qui c’è un pivello, quello sei solamente tu, pallone gonfiato” disse Naraaden apparsogli davanti e gli assestò un potente pugno.
“AARRGHHH!” Napa sgranò gli occhi incredulo.
“Sei troppo sicuro di te amico. FUNERALE DEL DESERTO!” senza lasciargli il tempo di muovere un muscolo, Naraaden avvolse l’avversario nella sua sabbia e lo fece esplodere dall’interno.

 

“Grazie per l’aiuto, anche se non ne avevo bisogno” disse lei “Avevo ancora una carta da giocare!”
“Beh, la userai la prossima volta!” disse Naraaden “Ora vieni con me. Dobbiamo riunirci agli altri prima che la fusione si sciolga”.
“Ti sono dietro” disse la bionda ed io due s’incamminarono.

 

 

“TI PRENDO MOCCIOSA!” urlò Ryan Sheron, mentre inseguiva Ino.
“STAMMI LONTANO MOSTRO!” gridò la bionda mentre scappava via, spaventata dall’aspetto dell’avversario.
“QUANDO TI PRENDO, TI MANGIO!” urlò di nuovo il drago col fiatone.
“NOOOOOO!” la Yamanacha accelerò il passo, ma qualcosa attirò la sua attenzione, davanti a lei c’era “CHAZZ!” e corse verso di lui.

 

Giunta davanti a lui, s’inginocchiò e lo scosse: “AVANTI SVEGLIATI PELANDRONE, NON E’ IL MOMENTO DÌ METTERSI A DORMIRE!”
“Sorellina Ino!” dissero i due Ojama.
“Che diavolo state facendo qui!” disse lei, mentre cercò di svegliare il moro, poi notò il paesaggio circostante e anche l’Ojama giallo ferito al fianco di Chazz “Che cosa è successo qui”
“Il capo ha battuto il suo avversario” disse l’Ojama verde.
“Ma dopo averlo fatto è svenuto e non ha ancora aperto gli occhi” completò quello nero “E il nostro fratellino giallo si è lanciato nella mischia per salvare il capo”. 
“Chazz!” fece Ino guardandolo con occhi diversi “Sei uno stupido: perché lasci che i tuoi spiriti facciano tutto al posto tuo? Sei un idiota cronico però sei davvero molto forte! Ora ti proteggerò io: sta a vedere!”

 

“Anf! Anf! Finalmente ti sei fermata” disse Ryan Sheron col fiatone “Bene, adesso ti finisco e… Ehi perché piangi? Non ti ho ancora fatto nulla”.
La giovane Yamanacha si alzò e si asciugò gli occhi: “Non è nulla! Mi sono solo sfogata un momento. Adesso, però, è il momento di fare sul serio”.
“Eh Eh Eh! Ho capito: quel tipo dietro di te è qualcuno cui tieni vero?” fece il drago con un ghigno “Chissà cosa potrebbe succedergli. Stai tranquilla: vi seppellirò insieme”.
“Hai parlato troppo!” disse la bionda avvolgendosi di energia “ORA TI CHIUDERO’ QUELLA FOGNA! TRANELLO DEL DIAVOLO!”
“Ehi che pensi di… CHE DIAVOLO E’ QUESTA ROBA!” il drago si ritrovò ai piedi una strana pianta che lentamente cominciò a salire verso le ginocchia.
“Ti presento una delle piante più insidiose del mondo!” disse la ragazza “Quando ti prende non ti molla più. Prendi anche questo LIANE AVVOLGENTI!” e dal terreno emersero una grande quantità di liane verdi che avvolsero interamente il drago.
“AAAAHH! Questo vuol dire avere il pollice verde!” fece Ryan tirato da tutte le parti “Ma anch’io ho qualche trucchetto in serbo! ENERGIA NEGATIVA DELL’ACQUA SCATENA IL TUO POTERE” e la terra cominciò a marcire rapidamente trasformandosi in un puzzolente pantano.
“Che schifo!” disse la ragazza disgustata, ma poi vide cosa stava realmente succedendo: le sue piante si stavano sciogliendo.
“Sorpresa!” disse il drago ghignate “E’ questo il mio potere: indebolire ogni essere vivente e poi distruggerlo con calma!”
“Dannato baro, così non vale” disse Ino mentre cominciò a non sentirsi più le ginocchia.
“Lo so, non è molto leale usare questo trucchetto, ma è quello che ho a mia disposizione e lo uso come meglio voglio. Preparati a sparire mocciosa. RYA SHERON SOFFIO DEVASTANTE!” e sparò dalla bocca un potente colpo di vento.
“Non ti permetterò di battermi!” disse la ragazza alzando il suo scudo per proteggere più Chazz che lei stessa “AAAAHHH!” ma fu investita in pieno dall’attacco e spedita proprio vicino a lui.

 

“Eh Eh Eh! Ormai ho vinto io” disse il drago avvicinandosi trionfante “Preparatevi a sparire”.
“E’ davvero tutto qui quello che posso fare!” pensò Ino “Chazz, perdonami!” e appoggiò la testa sulla sua spalla “Non sono riuscita a proteggerti!”
“E’ LA FINE PER VOI!” ruggì Ryan Sheron e si lanciò su di loro pronto a finire la battaglia.
“Un misero rospo non può sperare di vincere contro un lupo!” disse una voce e poi il drago fu colpito da un potente calcio.

 

“AARRGHH! Che botta” disse il drago massaggiandosi la mascella “CHI SI E’ permesso!”
Davanti al drago era apparso Lucian che lo guardò con occhi feroci.
“TU! COME FAI AD ESSERE QUI!” fece il drago sgranando gli occhi.
“Sono qui insieme a Suu” rispose il potente licantropo “E sono il peggiore avversario per te. Cominciamo a far sparire questa schifezza” usando il suo potere avvolse il pantano e lo fece sparire in un battere di ciglio.
“NO LA MIA MAGNIFICA PALUDE!” sbraitò il drago “Ora non ho più nulla per difendermi!”
“Esattamente!” disse Lucian avvicinandosi minaccioso a lui “Un codardo come te, non merita di vivere. Torna nell’abisso dal quale sei venuto e restaci per l’eternità CHAOS BLADE!” le spade si avvolsero di energia e furono calate verso il drago.
“AAARRGGHH!” Ryan Sheron ne fu investito in pieno e sparì completamente.

Ino, rimase senza parole: spaventata e allo stesso tempo affascinata da quell’essere che era venuto in suo aiuto come un prode cavaliere, anche se non ci somigliava per niente.
Lucian si avvicinò a lei e piantò le sue spade davanti a lei, dopodiché le tese una mano: “Tutto bene, ragazza?”
“S-Si!” riuscì a dire lei e prese la mano “Ma tu chi sei!”
“Mi chiamo Lucian e sono un licantropo proveniente da un’altra dimensione. Non temere, non hai nulla da temere da me!”
“Un licantropo!” pensò la ragazza “Mi trovo di fronte una creatura della notte. Eppure perché sento di essere al sicuro?”
“So cosa stai pensando, ma non devi avere paura di me” disse Lucian guardandola intensamente “Anzi, ti sei guadagnata il mio rispetto: pur consapevole della situazione, hai cercato di proteggere quel tuo amico e per un guerriero è segno di un incredibile forza di volontà”.
“Forza di volontà!” disse la ragazza con un sorriso amaro “A che serve se non riesco a vincere contro un avversario e rischio di morire insieme a un compagno?”
“Hai avuto una seconda chance ragazza! Usala e diventa più forte” disse Lucian.
Ino osservò prima lui, poi Chazz e poi rispose: “Ce la metterò tutta!”
“Bene!” disse Lucian “Adesso prendiamoci cura del tuo amico!”

 

“RAGAZZI!” gridò Syrus con in spalla Jessie e poi vennero tutti gli altri.
“A quanto sembra ce l’abbiamo fatta tutti!” disse Naraaden contento “Ora posso sciogliere la fusione” e dopo che fu avvolto da una luce abbagliante, i tre ragazzi tornarono normali.
“E’ fatta!” disse Jaden cadendo in ginocchio ansimante.
“Che forza!” disse Naruto anche lui a terra.
“Ora si che mi sento bene!” disse Gaara con un leggero sorriso mentre cadde in ginocchio.
“A quanto pare la battaglia è finita” disse Kisame annoiato “Che peccato, speravo di divertirmi un altro po’”.
“AAAHHH UN MEMBRO DI’ ALBA!” gridarono i ninja e si rimisero in posizione.
“Tranquilli ragazzi, per oggi ho combattuto dalla vostra parte !” li rassicurò lo spadaccino della nebbia “Con vostro permesso, mi ritiro, speriamo che Itachi abbia finito di giocare con Zane!”
“Cosa! Itachi sta combattendo contro mio fratello!” fece Syrus preoccupato.
“Non ti preoccupare!” disse Aster “Ormai avranno finito anche loro. Guarda: stanno arrivando!”.

 

Poco dopo i due in questione atterrarono davanti al gruppo: entrambi erano feriti e pieni di tagli ma, per orgoglio, non volevano cedere.
“ZANE!” urlò il fratellino e gli corse incontro.
“Non ti avvicinare!” lo bloccò Zane “Non ho bisogno di aiuto. Sono ancora in piedi!”
“Come no?” fece Itachi mentre stringeva i pugni “Faresti bene a lasciarti aiutare dal tuo fratellino, Zane”.
“Non se prima non cadi tu!” rispose il Truesdale maggiore guardandolo storto.
“Ok, basta così!” disse Kisame avvicinandosi ai due “Solo perché avete pareggiato di nuovo smettetela di fare i duri. Riposate un po’” e con un movimento rapido, li colpì allo stomaco, tramortendoli.
“EHI!” gridarono gli altri.
“Prendetevi cura di questo qui e smettetela” disse loro Kisame caricandosi Itachi sulle spalle, poi prese dalla tunica una pennetta USB e la lanciò ad Aster che era più vicino a lui.
“Che cosa c’è dentro?” chiese il Phoenix.
“Informazioni utili su Telonius Viper” rispose l’Hoshigaki “Eravamo venuti qui per spiare quel tipo. Lì dentro c’è tutto quello che abbiamo raccolto su di lui. Ora, con permesso, mi ritiro con Itachi. A presto ragazzini!” e senza dire altro, sparì in una nuvola di fumo.

 

“Accidenti ci sono scappati” disse Kiba digrignando i denti.
“Non fa niente, vi rifarete in un’altra occasione!” disse Suu Sheron “Ora riposatevi e recuperate le forze. I servi di Abhadon non impiegheranno molto a farsi rivedere”.
“C’è ancora uno di loro qui” disse Lucian “Sarà meglio andare ad aiutare Nick” e s’incamminò.
“Aspetta!” lo fermò il compagno “Uno come lui è duro da sconfiggere. Vedrai che lo batterà da solo!”
“Giusto! Il signor Nick!” disse Jaden “Speriamo che stia andando tutto bene!”
“Vedrete che ce la farà!” disse Shaoran “Lui è il migliore al momento!”

 

 

 

Nick in versione bestia continuò a volare in picchiata verso il mare per evitare gli attacchi di Lì Sheron.
“E’ diventato più veloce !” pensò il Sun’s Warrior “Se non fosse per il Rapax Eye e i movimenti rapidi della forma bestiale, rischierei grosso. Però non capisco: perché continua a far muovere le sfere in quel modo ora che è tornato in un solo corpo? E quella trasformazione? È davvero diventato più forte?”
“Prendi questo. FULMINE DEL DRAGO” Lì Sheron lanciò il suo attacco elettrico avvolto da un velo d’acqua.
“COSA! Combina gli attacchi!” pensò Nick cercando di schivare l’attacco, ma si ritrovò il drago davanti che gli assestò un potente pugno che gli graffiò il muso dopodiché fu colpito da una colonna di energia violacea che, a contatto con il suo corpo, lo congelò parzialmente.
“TORNADO NERO SPRIGIONA LA TUA FORZA VIA!” e il terribile drago lanciò l’attacco di vento avvolto dal fuoco, investendo in pieno il Sun’s Warrior.
ACCIDENTI!” ringhiò Nick che ne uscì con qualche piccola ustione superficiale “Dannato puoi combinare insieme gli attacchi di due sfere del drago e lanciarle insieme!”
“Ah Ah Ah! Indovinato. Tuttavia hai fatto un piccolo errore di valutazione” disse il drago “Non mi limito ad usarne solo due, posso usarli anche tutti quanti”aprì le mani e creò una sfera a sei strati e la lanciò contro Nick.
Mente: difesa!” Nick attivò lo scudo dorato e l’attacco fu parato, ma solo in parte: infatti si fece strada e lo colpì.
“E’ inutile che tenti di difenderti” disse il drago trionfante “Non puoi bloccare tutti questi attacchi insieme con la sola mente. PRENDI QUESTO!” e lanciò una serie continua di sfere di avvolte di energia elementare.
Nick cercò di schivarle, ma molte lo colpirono in pieno ferendolo.
CAZZO!” si lasciò scappare Nick “Devo inventarmi qualcosa o qui ci rimetto le penne. Un momento! Forse l’occhio di Odino può aiutarmi!”

 
“Non illuderti!” disse Lì Sheron apparsogli di sopra “Non te ne darò il tempo” e lo colpì con una potente testata, poi sparò un raggio energetico proprio sul porta tutto di Nick rompendolo.
O NO!” urlò Nick e cercò di prenderlo, ma il drago lo colpì con un calcio e prese l’oggetto.
“Se speri che te lo lascerò riprendere ti sbagli” ghignò il drago stringendo l’oggetto nel pugno destro “Ora lo distruggerò insieme a tutto quello che contiene così… COSA! AARRGGGH!” sentì una potente energia lacerargli la pelle e fu costretto a lasciare il braccialetto bianco che volò verso Nick.
Ehi! Che cosa significa!” disse il Sun’s Warrior stupito.

 

Il braccialetto si fermò a un metro da lui, dopodiché si aprì e i doni che conteneva s uscirono tutti insieme: l’occhio di Odino, gli occhiali di Blade, la sfera di Merlin, il pugnale del tempo, il crocefisso si Gabriel e la chiave dei re.
I doni dei miei amici. Manca solo l’anello di Anemone e ci sono tutti” disse Nick “Volete aiutarmi tutti vero?
Come per rispondergli, gli oggetti magici brillarono e si avvicinarono a lui.
D’accordo amici!” disse il Sun’s Warrior mentre riacquistò le sue normali sembianze “Se tutti voi, volete aiutarmi, allora siete i benvenuti. VINCIAMO INSIEME!” e fu avvolto d  una luce dorata.

 

“CHE DIAVOLO STAI FACENDO!” fece Lì Sheron stupito.
“Lì Sheron!” disse Nick mentre era avvolto dalla luce “Tu ti servi del potere congiunto delle sfere del drago. Io sto per fare altrettanto: ti batterò col potere congiunto di tutti i miei amici del Fantasy” la luce sparì e Nick mostrò un nuovo aspetto.
Il busto era ricoperto dall’armatura di Odino, al cui centro era incastonato l’occhio, all’altezza del cuore partiva una croce dorata che scendeva fino alla gamba sinistra, un lungo giubbotto di pelle gli copriva le spalle lasciando dei buchi per le sue quattro ali, le gambe erano coperte da degli aderenti pantaloni di pelle che arrivavano fino ai piedi artigliati scalzi. Sul braccio sinistro si era formata una serie di linee dorate che arrivavano fino a un guanto su cui era incastonata la sfera del mago e la mano era chiusa sul pugnale che era diventato una scimitarra. Nella mano destra, avvolta da un guanto, teneva ben salda la sua spada blu la cui elsa continuava con uno scettro dorato che finiva con un sole. I suoi occhi erano coperti da degli occhiali da sole. L’ala alta di destra teneva in pugno la spada di Odino, quella sinistra alta quella di Blade e le ali basse due lame rotanti con una “V” stilizzata.

 

“Ora sono pronto a combattere!” disse Nick.
“Ah Ah Ah!” scoppiò a ridere il drago bianco “Pensi davvero che, cambiando look, tu possa avere la meglio su di me? ILLUSO!” e si lanciò all’attacco.
“Ora vedrai!” e Nick alzò il braccio sinistro senza fare altro.
Lì Sheron chiuse il pugno e lo calò verso il Sun’s Warrior, ma in quel momento la sfera s’illuminò e una barriera magica si alzò bloccando l’attacco.


“CHE COSA !” fece stupito il drago allontanandosi “Da quando in qua usi la magia per difenderti!”
“Non lo sapevi? I soleani usano la magia per natura. La nostra è una delle più forti dell’universo” disse il soleano sorridendo * Ora è tutto chiaro: le sfere ruotano in continuazione in tutte le varie direzioni e, quando vengono a contatto, possono combinare più attacchi. Prima non me n’ero accorto a causa della poca dimestichezza col Rapax Eye, ma grazie agli occhiali di Blade ora posso vederne il rapido spostamento in tutto il torace. Se voglio evitare che combini gli attacchi, devo fermare la rotazione, oppure… *.
“Prendi questo pivello!” il drago lanciò una scarica di sfere coperte di energia naturale contro Nick.
“Lo stesso attacco non funzionerà due volte!” disse Nick usando di nuovo la barriera.
“QUESTO LO VEDREMO!” il drago si teletrasportò sopra Nick e si preparò a colpirlo, ma il Sun’s Warrior alzò il braccio destro girando la spada dalla parte dello scettro che s’illuminò.
Un fascio luminoso si abbatté verso il drago che fu investito in pieno.

 

“Un primo passo è fatto!” disse Nick soddisfatto.
Lì Sheron uscì dal polverone creato dall’attacco puntando Nick, ma lui parò l’attacco con la spada di Odino e poi usò quella di Blade per colpirlo, ma il drago riuscì ad allontanarsi in tempo.
“Dannato moccioso!” ringhiò il drago con uno squarcio nel petto “Come hai osato ridurmi così! Per mia fortuna è un danno a cui posso porre rimedio” usando il potere di Uhu Sheron, il drago bianco si ricompose, tornando nella sua interezza.
“La cosa non cambia” disse Nick “Ciò che ho realmente colpito è ancora danneggiato”.
“Che intendi dire!” fece il drago non capendo.
“Guardati il petto” e Nick lo intimò a farlo.
Lì Sheron abbassò lo sguardo e sgranò gli occhi: “No non è possibile!” la rotazione delle sfere era calata e ora non giravano più “Dannato che cosa diavolo hai fatto!”
“Ho combinato il potere delle sabbie del Tempo con quello della chiave dei Re, creando così un fascio blocca-tempo” disse Nick “E’ vero, le sfere continuano a girare, ma il loro movimento è irrimediabilmente calato e non puoi fare nulla per rimediare al danno: non si può contrastare la magia con la sola forza bruta”.
“QUESTA TE LA FACCIO PAGARE CARA!” ruggì il drago e si lanciò all’attacco.
“Troppo prevedibile!” e Nick diresse all’attacco le sue due lame rotanti avvolte di un’energia bianca che si chiusero a mo di forbici verso il drago.
Lì Sheron non si fece trovare impreparato e si parò con gli artigli dei gomiti, ma sentì un forte dolore: “Maledetto! Stai usando lo Spirito per danneggiarmi”.
“E non solo quello!” e Nick si lanciò verso l’avversario come una fionda assestandogli un doppio calcio in pieno muso, dopodiché alzò le quattro spade e le calò, ma il drago usò le sue ali e gli spuntoni dorsali per difendersi.
“Non illuderti: non mi farò colpire così facilmente!” ghignò il drago “SEI MIO FULMINE DEL DRAGO!” e lanciò il suo attacco.
“L’illuso sei tu!” la sfera s’illuminò di nuovo e la spada del tempo si caricò di energia “Sabbie del Tempo: VENTO DEL DESTINO!” e fu lanciata una potente onda d’urto che spazzò via il drago.

“AARRGGGH!” non aspettandosi una simile mossa, la prese in pieno e perse la concentrazione per il suo attacco.
“Non ho finito!” la sfera s’illuminò di nuovo e si formò una stella a cinque punte colorate: una blu, una rossa, una verde, una gialla e l’ultima bianca “SIGILLO MAGICO: COMETA INCANTATA!” e l’attacco colpì in pieno il drago.
“COSA SPERI DI’ AVERE FATTO!” ruggì Lì Sheron che ne uscì con solo qualche danno “VENTO NERO ATTACCA!” e lanciò il suo attacco avvolto dalle fiamme.
La spada del tempo brillò e le fiamme si estinsero e anche il vento calò di forza.
“CHE COSA!” fece il drago stupito.
“Se il fuoco brucia per troppo tempo e non metti della legna per ravvivarlo esso si estingue” disse Nick, poi alzò la spada destra che si avvolse di fiamme “arte del fuoco: DANZA DEL FUOCO DIVINO!” e una colonna di fuoco fu lanciata e, venendo a contatto col residuo di vento, si trasformò in un vortice abbattendosi sul drago.
“AAAAARRRGGHH!” il drago si difese, ma il fuoco colpì l’origine del vento, cioè la sfera a sei stelle, spezzandola “CHE COSA!”

“Ti romperò ogni singola sfera così non potrai più usare nessun attacco!” disse Nick e si lanciò verso il drago.
“Che vile! NON CREDERE CHE SIA COSI’ FACILE FARLO. SFERA DI’ FUOCO!” e il drago lanciò un attacco dalla sfera con quattro stelle, potenziata col ghiaccio.
“Bel tentativo!” commentò Nick * Può anche usare elementi che, per natura sono incompatibili eh? Marina, tu mi hai dato un altro bellissimo regalo e, anche se non è visibile, io lo conservo con tutto me stesso * dall’oceano si alzò una colonna di acqua che bloccò l’attacco del drago.
“CHE COSA!” fece il drago incredulo “COME PUO’ L’ACQUA BLOCCARE DA SOLA SIA FUOCO CHE GHIACCIO!”
“Tu hai bisogno di fare ripetizioni di fisica” lo schernì il Sun’s Warrior “’L’acqua del mare spegne il fuoco e con estrema lentezza scioglie il ghiaccio. Con un piccolo aiuto dello scettro dei Re l’ho resa rovente e così ho accelerato i tempi. Ora tocca a me: DRAGO D’ACQUA!” e proprio come la ragazza dai capelli blu, che gli aveva rubato il primo bacio, lanciò l’enorme massa d’acqua contro il drago, colpendo la sfera con quattro stelle.

 

“ARRGGH!” urlò il drago “DANNATO! COME HAI…. COSA SUCCEDE? PERCHE’ NON RIESCO A MUOVERMI!”
“Sabbie del Tempo: Occhio del ciclone!” disse Nick “Ho rallentato il tempo intorno a te e ora sei alla mia mercé” si lanciò verso il drago con le quattro spade puntate.

 

Ci fu un lampo e Nick si ritrovò dietro Lì Sheron che gridò di dolore: altre quattro sfere erano state colpite e distrutte,
“Ora ne manca solo una!” disse Nick con un sorriso e alzò la spada di Blade, pronto per l’attacco finale.
“NON ILLUDERTI PIVELLO!” ruggì il drago per superare il dolore e si voltò verso Nick pronto per un altro attacco, ma… “CHE COSA!”
“Alla fine si è attivato!” sorrise Nick.
Intorno a Lì Sheron si era attivato un doppio sigillo: uno più grande a forma di sole, l’altro più piccolo che altri non era che la stella a cinque punte lanciata precedentemente.
“Che diavolo è questo?” fece il drago incapace di muoversi.

 

“L’ho chiamato sigillo delle stelle!” disse Nick “Pensavi davvero che gli attacchi magici di prima non avessero sortito alcun effetto? Li ho lanciati e ho aspettato che si attivassero nel momento giusto, cioè quando tu ti saresti indebolito abbastanza. Ormai sei finito! Arte del vento: DANZA DELL’URAGANO VOLANTE” e fu lanciato il micidiale attacco che, tempo addietro, distrusse il gigantesco serpente a otto teste di Orochimaru.
“NON TI DARO’ QUESTA SODDISFAZIONE!” ruggì il drago facendo illuminare la sua gemma e riuscendo a liberarsi con uno sforzo sovrumano.
“Complimenti!” disse Nick con tono sarcastico “Non per niente sei un generale infernale no?”

 

Il drago lo fissò furente: nessuno era mai riuscito a prendersi gioco di lui in quel modo, nemmeno lo scimmione che odiava tanto.
“Come ha osato!” pensò furioso il drago “Con il potere datomi dal sommo Abhadon, dovrei essere invincibile, eppure lui mi sta danneggiando più di quanto pensassi”.
“Che c’è amico? Non sai più che pesci pigliare?” disse Nick con ghigno bastardo “Se non hai più carte da giocare, allora finiamola!”.

 

“ADESSO BASTA!” esplose Lì Sheron facendo brillare la sua gemma e ciò che rimase delle sfere del drago distrutte “TI DISTRUGGERO’ INSIEME A QUESTO MALEDETTO PIANETA!” e cominciò a formarsi una gigantesca sfera rosso cremisi.
“Ops! Credo di averlo provocato un po’ troppo!” fece Nick messosi in posizione “Devo fermare la sfera o la Terra di questa dimensione sarà distrutta”.
Con sguardo stralunato, il drago bianco fissò Nick: “Hai fatto il passo più lungo della gamba. Con questa sfera in cui sono contenute le energie di tutti i draghi malvagi e della mia gemma, spazzerò via te e questo inutile pianeta. SPARISCI!” e lanciò l’enorme sfera.

 

Nick incrociò le sue quattro spade formando un fiocco di neve: “E’ il momento di chiudere le danze” le spade s’illuminarono di un’intensa luce blu vibrando tutte insieme “ORA VEDRAI COSA VUOL DIRE COMBINAZIONE. FOLGORE BLU MANJI DEL GHIACCIO!” e lanciò il suo attacco contro la sfera.

 

I due attacchi si scontrarono, generando una potente onda d’urto, ma alla fine la potenza del colpo blu ebbe la meglio sulla sfera, tranciandola di netto e puntando verso un incredulo Lì Sheron.
“AAAAARRRGGGHHH!” urlò il drago e sparì nella luce abbagliante.
“Qualcosa mi dice che non è ancora finita!” pensò Nick.
Infatti, pochi istanti dopo, il drago riapparve pieno di ammaccature e ferite.

 

“Non ti sei ancora sbarazzato di me, misero pennuto!” disse il drago ghignando.
“Hai la pelle dura, non c’è che dire!” commentò Nick “ma adesso basta giocare, finiamo questa buffonata definitivamente” avvicinò le quattro spade e le puntò verso il drago.
“PREPARATI A SPARIRE AAAHHHHH!” e Lì Sheron si lanciò all’attacco avvolto da energia nera.
“Addio, Lì Sheron” le spade s’illuminarono e partì un fascio di energia bianco latte che lasciò una scia azzurra “ZANTEBLITZ!”

 

La sfera andò verso Lì Sheron e lo attraversò, come se fosse uno spettro.
“Non…. Ci posso credere!” fece il drago col volto sgranato “Da dove è uscita una tecnica simile” e il suo corpo fu tranciato in tanti piccoli pezzi che alla fine si disintegrarono, lasciando solo la gemma.
“Anf! Anche questa è fatta!” disse Nick e, dopo aver respirato profondamente, lanciò un potente urlo liberatore.

 

 

“E’ finita!” disse Suu Sheron alzandosi e osservando il cielo.
“E già! Con questo siamo a quota sette, ne mancano altri tredici” disse Lucian.
“Il signor Nick ha vinto” disse Naruto allegro.
“Già, ma non possiamo ancora stare tranquilli: ci sono altri generali infernali e non sappiamo quando verranno” disse Aster.
“Non ha importanza!” disse Jaden “Se rimarremo sempre, uniti ce la faremo”.
“Certo!” risposero gli altri convinti.
“Bene! Direi che possiamo andarcene!” fece Suu Sheron.
“Cosa? Ve ne andate così?” chiese Syrus.
“Sì! Dobbiamo” rispose il drago “Non preoccupatevi: se ci sarà la possibilità ci rivedremo!”
“Buona fortuna ragazzi!” disse Lucian tornando normale “Diventate più forti e andate avanti. A presto!” si aprì in portale e dopo che i due lo ebbero attraversato, si chiuse.

 

 

“Uff!” fece Nick e si tolse i doni dei suoi amici che cominciarono a ruotare intorno a lui “Grazie a tutti voi! Se non mi aveste aiutato, probabilmente avrei perso” disse con un sorriso e aprì il porta tutto che attirò gli oggetti dentro di se.
“Bel giochetto!” disse una voce alle sue spalle.
Nick si voltò e si trovò davanti ai guerrieri mascherati.
“Da quando eravate qui?” chiese il Sun’s Warrior mentre tornò alle sue sembianze umane.
“Il tempo di vedere la fine di quel drago” rispose il guerriero dorato “Questa volta hai davvero rischiato grosso eh?” e si tolse l’elmo, mostrando una capigliatura curiosa a forma di stella viola e con saette dorate mentre il viso era sereno e gioviale illuminato da un paio di occhi viola.
“Ci hai fatto prendere un colpo lo sai?” disse il guerriero nero mentre si tolse il suo elmo mostrando dei corti capelli biondi che scendevano sulla fronte e due occhi castano chiaro illuminavano il volto.
“Tutte sciocchezze! Uno come lui non perde tanto facilmente” disse il guerriero bianco mentre si tolse il suo elmo mostrando degli ordinati capelli castani e due occhi azzurri come il ghiaccio.
“Sei la simpatia fatta persona!” disse il guerriero di Cyber Comandante dopo essersi tolto l’elmo: i suoi capelli castani spararono dritti sulla fronte, formando una punta e non scendevano sul volto ambrato illuminato da occhi dello stesso colore.
“Tu parli perché sei solo geloso!” disse il guerriero di Orgot con l’elmo in mano: aveva lunghi capelli neri raccolti in una coda che gli scendevano anche sulla fronte e mettevano in risalto gli occhi verde smeraldo.
“Smettetela voi due. Lo sappiamo tutti che siete entrambi gelosi di lui!” disse la guerriera di Lady Arpia senza elmo: i lunghi capelli biondi scendevano fino alle natiche e gli occhi viola mettevano in risalto il suo bel viso da diva.
“Secondo me ce l’hanno con lui perché alla fine è lui che ha sposato Serenity” disse l’ultimo componente del gruppo mostrando il suo bel viso, incoronato dai lisci capelli castani e gli occhi azzurro cielo.
“NON E’ VERO!” dissero i due insieme “CHI PUO’ ESSERE MAI GELOSO DI’ MISTER SIMPATIA!”
“Alla fine è il signor “mister simpatia” che ha preso la ragazza migliore no? “ disse il guerriero bianco ghignante “E il fratellone non ha potuto fare niente per impedirlo”.
“Guai a te se fai soffrire la mia sorellina, altrimenti ti ammazzo!” disse il guerriero nero col tic.

 

“Siete sempre i soliti ragazzi!” rise Nick “Yugi, Seto, Joey, Tristan, Duke, Tea, Mai grazie per essere venuti prima del tempo”.
“Figurati!” disse Yugi.

 

Avete capito bene, i guerrieri mascherati, altri non sono che: Yugi Mutou, Seto Kaiba, Joey, Wheeler, Tristan Taylor, Duke Deblin,  Tea Gardner e Mai Valentine, i personaggi del primo anime di Yu-gi-oh.

 

“Quei mocciosi non sono un gran che!” fece Seto “Se non fossi intervenuto io, due di loro sarebbero morti. Vale la pena creare un gruppo se molti di loro non sanno nemmeno da dove iniziare?”
“Guarda che nemmeno noi sapevamo da dove iniziare quando Nick ci ha riunito più di un mese fa!” disse Joey “e poi eri tu il più schizzinoso o sbaglio?”
“Evita di rompere Joey, sei avvisato!” lo riprese il castano.
“Sennò che cosa mi fai eh?” disse il biondo pronto a menare le mani.

 

BONK! BONK!

 

I due furono colpiti in testa da un colpo di scettro di Tea che non riusciva più a sopportarli.
“AHIA!” fece Joey mentre si tenne la testa da dove era uscito un bernoccolo fumante.
“Tsk!” mentre Seto strinse il pugno, ma non fece nessun’altra smorfia.

 

“Tipico di voi due!” sospirò Nick “Non cambierete mai! Piuttosto, non vedo gli altri. Che fine hanno fatto?”
“Loro sono rimasti a casa!” disse Duke “Avevano un paio di cose da fare”.
“Capisco!” disse Nick.
“Comunque ora che facciamo?” chiese Yugi “I servitori di Abhadon hanno visto che ci sono altri guerrieri usciti dal nulla. Dubito che riusciremo a rimanere nascosti”.
“Non dovete preoccuparvi di loro!” disse Nick “Visto che anche Suu Sheron e Lucian sono venuti qui, probabilmente penseranno che veniate da qualche altra dimensione.
Considerando le misure che abbiamo preso, dubito che capiranno molto presto che voi siete di questa dimensione. Per il momento tornate alle vostre vite e rimanete all’erta. Quando si verificherà la condizione che abbiamo deciso insieme, mostratevi ai ragazzi”.
“E se quella condizione non si verificasse mai?” chiese Yugi.
“Allora vi chiamerò io!” rispose Nick.
“Visto che insisti!” fece Seto “Vedi comunque di non causare altri danni alla mia accademia altrimenti, oltre al duello che mi devi, ti farò riparare da solo l’intera isola!”
“Afferrato!” fece Nick con un sorrisetto.
“Bene, possiamo andarcene” disse Yugi “Se hai qualche problema faccelo sapere. Mi raccomando: aiuta Jaden e i suoi amici a crescere. Ragazzi come loro s’incontrano di rado in questi tempi”.
“Farò del mio meglio!” rispose Nick.
“E se ti senti solo e vuoi un po’ di compagnia, fammi un fischio” disse Mai con l’occhiolino.
“MAI!” fece Joey.
“Me lo ricorderò!” disse Nick con la gocciolona in testa.
“ APRESTO NICK!” e il gruppo sparì.

 

“Che tipi” pensò Nick “ma alla fine il mondo è bello perché è vario. Forza torniamo a casa!” e il Sun’s Warrior si diresse verso l’isola.

 

 

 

A Oblivion, tutti i generali infernali avevano assistito alle battaglie e ora tirarono le somme.
“Anche Lì Sheron è stato battuto” fece Dark Marik con un ghigno “E i Sun’s Knights hanno anche avuto un aiuto esterno dei guerrieri delle altre dimensioni: persino Yugi e 
compagni si sono scomodati dalla loro dimensione per andarli ad aiutare”.
“Questo vuole dire che temevano per la vita di quei ragazzi!” disse Inferno “E’ possibile che ce li ritroveremo contro. Non credete sia meglio andare a dare il colpo di grazia a quei mocciosi? Adesso sono deboli e non si aspettano un attacco!”
“Questa decisione spetta a Belazur!” disse Abhadon in persona “Che cosa hai in mente di fare?”

 

L’enorme demone guardò il suo signore: “Potrei anche attaccarli ora, ma c’è il rischio che qualcuno interferisca. Preferisco aspettare un po’, prima di muovermi”.
“Se aspetti, rischi che quei mocciosi diventino più forti: la prossima volta potrebbero essere loro a batterti!” disse Dark Marik con un ghigno “Non è che hai paura?”.
“Non montarti troppo la testa, amico!” rispose Belazur “So già come liberarmi di loro!”.
“A si? E cosa pensi di fare?” chiese l’altro curioso.
“Userò i Dark Knights!” rispose il demone.
I generali infernali tacquero per alcuni secondi, poi risero malignamente.
“Ottima pensata Belazur!” disse Abhadon “Quanto ti ci vuole per convocarli?”
“Tre settimane dovrebbero bastare!” disse il demone “Cercherò di ridurre i tempi, ma non posso confermare. Spero solo che siano disponibili a entrare in scena prima del previsto!”.
“Fa con calma ma assicurati di vincere!” disse Abhadon “E ricorda che i Dark Knights non possono essere resuscitati tutte le volte”.
“Non si preoccupi mio signore” disse Belazur con un inchino “Se tutto andrà secondo i piani, non avrà più bisogno d resuscitare gli altri generali”.
“Molto bene, ritiratevi generali infernali. Ci rivedremo per la prossima riunione” disse Abhadon e sparì e poco dopo anche gli altri demoni seguirono il suo esempio. 

 

 

Nel prossimo capitolo.

I ragazzi si riprendono nel giro di qualche giorno e molti di loro riflettono sullo scontro contro la settima armata, mentre altri s’immergeranno in proprie riflessioni.
Nick prende una saggia decisione e chiede l’aiuto di alcuni amici del Fantasy per allenare i Sun’s Knights e renderli più forti.
Chi saranno questi suoi amici? Che cosa dirà ai ragazzi per tirarli su?
E chi sono questi Dark Knights? E Itachi e Kisame si faranno risentire?
Questo e molto altro nel prossimo capitolo.

 

Yugi, Seto, Joey, Tea, Tristan, Duke, Mai, sono personaggi del manga di Yu-gi-oh!

 

L’attacco liane avvolgenti è un mio omaggio al cartone dei Gormiti.

 

Un ringraziamento particolare a Miciuzumachi per gli attacchi Artiglio Raptor, Manji del ghiaccio e Zanteblitz e per aver sopportato le mie farneticazioni^^  

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Capitolo 39
*** nuovi maestri ***


39. nuovi maestri

Ciao a tutti e ben ritrovati. Scusate il ritardo, ma ho impiegato più del previsto a scrivere questo capitolo.
Quello di oggi, più che altro è solo uno stacco dai combattimenti che riprenderanno nel prossimo.
Avviso che la prossima settimana non posterò il capitolo: ho una piccola gita in programma.
Per questo capitolo vi consiglio di mettervi comodi e gustarvi un po’ di pop corno, perché ci sono parecchie scenette comiche. Vi auguro una buona lettura.

 
Dallo scontro con la settima armata infernale era passata una settimana.
I ragazzi si erano tutti ripresi dalle loro ferite e i danni causati all’Accademia erano stati rapidamente riparati grazie al preventivo intervento della Kaiba Corporation.

 

“ARRIVO!” Rock Lee si lanciò contro Jaden “GRANDE VENTO DELLA FOGLIA”.
“Zanne perforanti!” Kiba si lanciò dall’alto verso l’amico con il suo attacco migliore.
Il castano si spostò all’ultimo momento e i due si colpirono a vicenda, finendo K.O.
“AHIA!” fu il loro lamento collettivo.
“Come dice il saggio: “Se non puoi batterli, unisciti a loro!” Anche questa volta siete stesi” rise Jaden.
“COSI’ NON VALE ACCIDENTI!” protestò l’Inuzuka “DEVI COMBATTERE NON SCAPPARE!”
“NON E’ IL MOMENTO DI’ LAGNARSI” e Rock Lee si rialzò, pronto a ricominciare “STO ARRIVANDO JADEN!”
Il castano si fece trovare pronto e parò l’attacco dell’amico e anche quello successivo.
“Scusa se te lo dico, ma così mi fai solo aria” disse lo Yuki mentre schivava “Impegnati di più amico!”
“ORA VEDRAI!” il ragazzo dalle spesse sopracciglia finse un calcio in rovesciata e si spinse con il piede ancora a terra riuscendo a sorprendere e colpire Jaden che finì col sedere per terra.
“Niente male amico!” ma Jaden si rialzò subito con un sorriso allegro “Ma ci vuole ben altro per battermi!” e si lanciò contro l’amico.

 

“Uffa!” sospirò Tenten “Perché Jaden gli ha dato corda? Qui finisce che vanno avanti fino all’ora di cena!” la castana sapeva di non sbagliarsi.
“Il motivo è semplice, alla fin fine” le rispose Neji “Rock Lee e Kiba vogliono diventare più forti o non riusciranno a tener testa agli altri demoni delle armate infernali”.
“Si può sapere dov’è finito il signor Nick? Ci vorrebbe una delle sue ramanzine per quelle teste calde” si lamentò di nuovo la castana.
“E non solo lui!” disse lo Hyuga “Dove sono finiti gli altri?”

 

 

Su una piccola altura, Sakura Haruno contemplava il cielo, assorta nei suoi pensieri.
“Perché mi sento così?” si  chiese la rosa: nella sua mente continuava a farsi strada il volto di Jaden quando l’aveva salvata da Guldo  e non se ne voleva più andare “E’ vero, è un bel ragazzo, ma non può competere con Sasuke. Eppure… “
“Ecco dov’eri finita!” e la testa di Ino le comparì davanti.
“WWWWAAAA!” la rosa si alzò di scatto e…

 

BONK!

 

Sbatté la testa con quella della bionda “AHIA!”
“AHIA DOPPIO!” Ino si tenne la fronte dolorante “SI PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO TI E’ VENUTO IN MENTE!”
“DOVREI ESSERE IO A DIRTELO INO-MAIALINO” urlò la rosa tenendosi la fronte “MI’ SEI APPARSA DAVANTI, ACCIDENTI A TE!”
“SE SEI SORDA NON E’ COLPA MIA!” ribatté la bionda “TI HO CHIAMATO PER OLTRE CINQUE MINUTI E NON RISPONDEVI!”
“Cosa!” fece Sakura stupita “Davvero mi hai chiamato?”
“Certo!” rispose Ino nervosa “Si può sapere dov’eri con la testa?”

 

DOPO ALCUNI MINUTI

 

“E così stavi pensando a un ragazzo eh?” disse Ino “E quale sarebbe lo sfortunato?”
“Spiritosa!” Sakura ebbe il tic “Almeno io ci penso a qualche ragazzo, cosa che non fai tu!”
“Io ho le idee chiare, a differenza tua!” rispose Ino con la linguaccia.
“Sì! Tu e Chazz siete fatti l’uno per l’altra!” rise la rosa.
“CHE DIAVOLO DICI! IO QUELLO MANCO LO PENSO!” sbraitò la bionda “L’unico uomo della mia vita è Sasuke!”
“FAMMI IL FAVORE! SASUKE E’ SOLO MIO!” ruggì Sakura.
“ANCORA CON QUESTA STORIA, FRONTE SPAZIOSA!” Ino disse la parola che per Sakura era sempre stata tabù!
“ADESSO BASTA!” e la rosa s’imbestialì.

 

PAFF! PAFF!

 

“SPIRIT CHOP!” ma i due spiriti delle ragazze non rimasero fermi a guardare e decisero d’interrompere la rissa sul nascere.
“AHIA!” le due si tennero la testa dolorante “MA CHE ACCIDENTI FATE!”
“Siete una cosa tremenda!” disse sconsolata la regina della foresta “Ci sarà mai una volta che eviterete di gridarvi contro!”
“E’ vero!” disse l’angelo infuocato “Non avete idea di quanto ci secchi sentirvi sbraitare. Per una volta, siate sincere con voi stesse e dite chi vi piace veramente!”..
Le due ragazze furono completamente spiazzate: i loro spiriti le avevano detto la sacrosanta verità.
“Ecco…” Sakura non sapeva come cominciare.
“Beh!” e nemmeno Ino era da meno.
“Se non volete parlare voi, lo faremo noi” s’impose la regina “Sei d’accordo Angelo Infuocato?”  
“Lascio a te l’onore!” rispose lo spirito rosso.
“Bene!” la Regina si schiarì la gola “A te Ino comincia a piacere Chazz, mentre tu, Sakura, cominci a vedere Jaden sotto una luce diversa. Gli altarini sono stati messi alla luce, ora parlatene con calma e non seccate. Con permesso, ora andiamo nel nostro mondo interiore a prendere il the! Bye!” e  due spiriti sparirono.

 

“Da non credere!” disse Sakura incredula “Chi si sarebbe mai immaginata degli spiriti simili!”
“E li avevamo sempre dentro eh?” anche Ino era altrettanto incredula, poi tornò a prestare attenzione all’amica “E così ti piace Jaden!”
“E a te Chazz!” disse lei con un sorrisetto.
“E’ vero, ci penso, ma non sono affari tuoi!” disse Ino con una smorfia.
“Lo stesso dico io!” e Sakura fece altrettanto.
Rimasero col broncio per pochi secondi poi…

 

“Allora?” fece Sakura voltandosi verso l’amica “Gliel’hai già detto?”
“E cosa dovrei dirgli! Non ho ancora deciso niente” rispose lei “E tu?”
“Ecco…” Sakura non sapeva che dire “No! Nemmeno io sono sicura!”
“Allora siamo in due!” disse Ino.
“UFF!” sbuffarono le due e si sdraiarono sull’erba a guardare il cielo.

 

IN UN’AULA VUOTA DELL’ACCADEMIA

 

“Scacco matto!” e Shikamaru concluse la partita “Spiacente amico mio!”
“Accidenti!” si lamentò Chazz “Come diavolo fai ad essere così forte!”.
“Diciamo che me la cavo” rispose il giovane Nara “Comunque non sono un gran che: a differenza tua non sono riuscito a battere il mio avversario da solo!”
“Almeno tu non sei rimasto svenuto per diversi giorni e, al risveglio, hai saputo di aver rischiato le penne insieme con un’amica senza poter fare niente” disse il Princeton “Senza contare che ho quasi rischiato di perdere uno dei miei Ojama!”

 

“Capo!” fece l’Ojama giallo commosso con un cerotto “Ti sei davvero preoccupato per me!”
“Sparisci!” Chazz lo allontanò con la mano.
“Che tipo strano che sei!” disse Shikamaru “Ti preoccupi per gli altri, ma non lo dai a vedere: forse è questo il motivo per il quale hai tirato fuori un nuovo potere”.
“Se però perdo i sensi ogni volta che lo uso a che serve” disse Chazz “ACCIDENTI CHE SITUAZIONE!”
“Smettila di fare tutto questo casino” Shikamaru si mise una mano sulla testa * Ha una voce persino più squillante di Naruto, che seccatura! *
“Evita di pensare male di me” disse Chazz mentre si strofinò il naso “L’odore di critica è disgustoso!”
“Allora evita che ti critichi e smettila di lamentarti con simili scemenze” lo riprese il giovane Nara “Piuttosto, puoi usare il tuo olfatto per trovare il signor Nick!”
“In questo momento è sulla costa nord” disse Chazz “Chissà a cosa sta pensando!”
“E chi lo sa!” disse Shikamaru.

 

La porta dell’aula si aprì e Choji, Jessie, Syrus e Hassleberry entrarono con diversi vassoi.
“Ragazzi che ne dite di uno spuntino?” suggerì Jessie con una torta di riso in mano “Ecco a voi un gentile omaggio della signorina Dorothy” e lanciò loro un sacchetto.
“Che gentilezza!” Shikamaru lo prese e l’aprì “Un assaggio lo faccio volentieri, così dopo ti batto anche a Duel Monsters!”
“Non ci contare!” rispose Chazz “Io sono il migliore amico; non posso perdere contro un pivellino”.
“Hai detto la stessa cosa prima di giocare a Shogi” disse il giovane Nara “Hai affermato di essere bravissimo ma sei solo alle prime armi”.
“Tsk!” Chazz si limitò a prendere una tortina di riso senza dire altro.
“Avanti ragazzi, andiamo a cercare gli altri” li incitò Syrus “Alzate le chiappe e venite con noi!”
“Avanti marche, soldati” e Hassleberry dette l’ordine.
“OK!” i due si alzarono di malavoglia “Che seccatura tremenda!”
“Forza andiamo!” e anche Choji incitò gli amici.

 

 

“ARRIVO!” Shaoran corse verso Alan con la spada pronta a colpire.
“Sei pieno di aperture Shaoran!” Alan sparì e apparve al fianco del castano colpendolo con un calco “Devi impegnarti di più!”
Il castano si rialzò e, stringendo i denti, si lanciò di nuovo all’attacco.
“Devi essere più concentrato” disse Alan bloccando il fendente con la punta della sua spada “o non riuscirai mai a scoprire il nome della tua Zampakutò”.
“Sto facendo del mio meglio, maestro!” rispose Shaoran.

 

FLASH BACK DÌ POCHI MINUTI PRIMA

 

“Zampakutò?” chiese il ragazzo confuso “Che cosa sarebbe?”
“La Zampakutò è la proiezione delle’anima di uno shinigami o di un angelo” rispose Alan “Essa è una parte di noi rappresenta il potere che abbiamo dentro. Per accedere a quel potere, devi conoscerne il nome, così otterrai lo shikai. Tuttavia, questo è solo il primo livello di una Zampakutò: essa dispone di un secondo livello che si ottiene impossessandosi della sua vera forma, il bankai”.

 

“Shikai e Bankai!” ripeté Shaoran “Che differenza c’è tra l’uno e l’altro?”.
“Come ho detto, lo shikai è la forma prima che si ottiene quando scopri il nome della tua Zampakutò, mentre il bankai è un livello nettamente superiore: la quantità di potere è dieci 
volte superiore quello dello shikai” rispose Alan.
“Dieci volte superiore!” Shaoran ebbe un sussulto e poi osservò la sua spada “Quindi è possibile che io abbia una Zampakutò!”
“Non “possibile”, è certo al 100%” lo corresse Alan “Tu sei un angelo reincarnato e ce l’hai di sicuro. E non sei il solo: anche gli altri hanno una propria Zampakutò. Se stai per chiedermi chi: posso dirti che è sopita dentro di voi ed è diversa dagli spiriti delle vostre armature.
Esempi di possibili Zampakutò sono sicuramente le armi di Naruto e Jaden: il secondo guardiano del labirinto in realtà era la Zampakutò stessa che ha deciso di mettere alla prova l’eletto. Ecco la verità!”
“Quindi anche Naruto e Jaden sono…”
“No, non lo sono”lo anticipò Alan “Hanno il potenziale per risvegliare le loro Zampaktò, ma non sono angeli reincarnati. Tu sei l’unico, almeno al momento!”

 

“Credo di aver capito!” e Shaoran si alzò pronto a ricominciare “C’è solo un’altra domanda che vorrei farle, maestro Alan. Lei dispone di shikai e bankai e, se si, come ha fatto ad ottenerli?”
“Sei curioso ragazzo” anche Alan si alzò “Sì, dispongo di entrambi. La mia Zampakutò si chiama Hikaru No Tsume ed è uno degli esemplari più rari e forti di tipo luce. Ho ottenuto lo shikai molti millenni fa, poco dopo che il mio maestro mi prese in custodia; mentre il bankai l’ho appreso cinque secoli dopo e mi ci vollero sei mesi per controllarlo. Di norma, è questo il tempo necessario per ottenere quest’ultimo, ma ci sono state diverse eccezioni alla regola. Chissà, forse tu potresti essere una di queste rare eccezioni?”

“Allora vediamo di scoprirlo subito!” il castano fu pronto a cominciare.

 

FINE FLASH BACK       

 

 

Shaoran continuò ad attaccare con tutta l’energia che aveva in corpo, ma non riusciva a sentire nessun cambiamento.
“La strada è ancora lunga, ragazzo e solo il tempo potrà dire cosa diventerai” fece Alan “Non cercare di bruciare le tappe: ti faresti solo del male”.
“Lo so, ma il tempo non è mai abbastanza” disse Shaoran “Ed IO NON NE VOGLIO PERDERE NEMMENO UN PO’!”
Alan osservò stupito il suo giovane allievo negli occhi: * Quello sguardo è pieno di determinazione. È proprio questa qualità che determina la vittoria * e sorrise.
“ARRIVO!” il castano si lanciò all’attacco.
“SHAORAN!” gridò la voce della piccola Kinomoto.
Sentendo la voce della sua fidanzata, Shaoran si distrasse e scivolò sul pavimento.
“Ops!” Sakura vide la scena si scusò.

 

“Per il momento finiamo qui” disse Alan “Riprenderemo gli allenamenti dopo una piccola pausa. Va a riposarti Shaoran, ci vediamo dopo” e andò da Nick.
“Sissignore!” Shaoran lo vide andare via e abbassò il capo sconsolato.
“Scusami, non volevo disturbare” disse Sakura.
“No, non devi preoccuparti” le rispose lui “Forse è meglio che mi riposi un po’. Piuttosto, perché sei venuta qui?”
“Vieni a fare uno spuntino con tutti gli altri? La signorina Dorothy ha preparato delle ottime torte di riso” gli sorrise dolcemente.
“Ah! Va bene” rispose il ragazzo un po’ imbarazzato e andò con lei.

 

 

Sulla costa nord, Nick era entrato in un profondo stato di concentrazione: avviando così un allenamento mentale.
“Ancora non ci siamo!” disse il Sun’s Warrior aprendo gli occhi “Anche se sto migliorando, non è ancora sufficiente” si alzò e guardò il cielo “Devo ridurre i tempi per poter battere i prossimi generali infernali, ma devo fare qualcosa anche per gli altri. Credo sia giunto il momento di avviare un nuovo programma di allenamento personalizzato”.

 

“Ancora problemi con il controllo dei tuoi poteri?” chiese Alan.
“Più o meno!” rispose Nick “E a te? Come va con Shaoran?”
“E’ un ragazzo in gamba” Alan si avvicinò e si sedette su uno scoglio “ma ci vuole tempo per farlo migliorare e i servi di Abhadon non sono i tipi da volercelo concedere!”
“Così sembra!” Nick continuò ad osservare il cielo “Credo sia il momento di fare un fischio a qualche vecchio amico. I ragazzi devono migliorare, tanto quanto me!”
“E’ una saggia decisione” disse Alan, poi si alzò “Vieni, andiamo dagli altri, non ti vedono da un pezzo”.
“Comincia ad andare. Io faccio una piccola telefonata” rispose Nick prendendo il telefonino.
“Fa in fretta” e Alan andò via.

 

Fu digitato un numero e poi Nick attese una risposta.
“Pronto qui Blade!” rispose.
“Ciao Blade, sono io! Avrei bisogno di un favore. Puoi aiutarmi?”
“Salve Nick. Sai che puoi chiedermi tutto” rispose il mezzo vampiro.
“Allora ne approfitto!” e Nick fece la sua particolare richiesta.

 

 

Tutti quanti si erano riuniti nella stanza di Chazz e stavano consumando una sostanziosa merenda a base di tortine di riso e succo di frutta.
“Ottimo!” Naruto aveva appena addentato la sua e se la stava gustando con gusto.
“Fragola, una delle mie preferite” e Jaden ne addentò un’altra “A proposito, Naruto tu, dove sei stato?”
“A farmi un giro con Gaara, Shino, Alexis e Jim. Abbiamo visto un po’ il posto!” rispose sorridente l’Uzumaki.
“Che cosa! Perché non l’hai chiesto a me? Ti avrei fatto vedere qualche bel posto” disse il castano un po’ imbronciato.
“Tu eri impegnato con Kiba e Rock Lee, per questo lo abbiamo chiesto a loro!” rispose il rosso mentre si gustava la tortina “Questa è cioccolata. Davvero buona!”
“Va bene! Non fa niente” disse il castano con un sorriso.

 

“Come fanno a essere così calmi, quando sanno che potrebbero attaccarci da un momento all’altro” Temari era stupita.
“Semplicemente non ci pensano” rispose Kankuro mentre bevve un sorso di succo “E poi è bello vedere Gaara così rilassato”.
“Già è vero!” concordò la bionda.

 

“Che noia mortale” Zane si lamentava come suo solito “Un altro pareggio e nulla da fare in questi giorni! Si può sapere che diavolo stanno aspettando i servi di Abhadon? E che fine ha fatto Nick!”
“Andiamo, non te la prendere” lo rassicurò Aster “Vedrai che ti rifarai. E poi, un po’ di calma non guasta mai! Vero ragazzi?” e si rivolse  a Kero-chan e Yuè.
“Buonissimo!” il guardiano del sole si stava gustando una tortina di riso al cioccolato, accompagnata ai suoi amati dolci “Meglio riposare e schiarirsi le idee e, soprattutto, riempirsi il pancino come si deve”.
“Sei sempre il solito!” lo riprese Yuè mentre osservava la finestra “E’ la quiete prima della tempesta: è solo questione di tempo, prima che arrivino” poi si rivolese al Phoenix “Cosa c’è dentro quella pennetta Usb?”
“Alcune informazioni molto interessanti su Viper” rispose Aster.
“Del tipo?” chiese Yuè.
“E’ meglio che ci siano tutti, così parlerò solo una volta” rispose Aster.
“Manca solo Nick” disse Zane “Vediamo dov’è finito! NYUGAN” attivò la sua abilità innata e cominciò a cercarlo “E’ qui!”

 
La porta della stanza si aprì e Nick, dopo diverso tempo, fece la sua comparsa.
“Ciao ragazzi!” iniziò sorridente “Vi sono mancato!”

 

“NO! ASSOLUTAMENTE NO!” fu la risposta di tutti.
“….” Nick ci rimase di sasso e si mise depresso al muro “No! Nessuno ha sentito la mia mancanza!”

 

“…” i ragazzi ovviamente stavano scherzando, ma non avrebbero mai immaginato una simile reazione.
“SCHERZETTO!” Nick si alzò di botto con la linguaccia “Modestamente, sono un attore nato!”
“BASTARDO!” i più turbolenti non se la tennero e cominciarono a inseguire il castano per tutta la stanza.
“Ah Ah Ah! Tanto non mi prendete!” Nick saltava da una parte all’altra senza farsi prendere dal gruppetto.

 

PAFF! PAFF! PAFF! PAFF! PAFF! POFF!

 

“ALAN CHOP!” ma il suo angelo custode interruppe quel gioco da bambini menando un ceffone a tutti quanti e Nick non fu escluso.
“AHIA!” Nick, Naruto, Kiba, Hassleberry, Syrus e Chazz lo dissero insieme mentre si tenevano la testa dolorante.
“Smettetela di fare i mocciosi” li riprese Alan “Soprattutto tu Nick: Hai quasi vent’anni, da una parte e 5040 dall’altra e ti metti a giocare come un bimbo!”
“Eh Eh! Scusa” disse Nick mettendosi una mano sulla testa.
Poi tornò serio: “Dunque! Ragazzi, mi scuso per essere stato via per tutto questo tempo, ma avevo bisogno di riflettere su un paio di cose. Ora che siete tutti svegli: vediamo di tirare le somme dell’ultima battaglia.
Sicuramente vi sarete chiesti chi erano quei misteriosi guerrieri, vero? Vengono da un’altra dimensione e hanno risposto a un S.O.S.  lanciato poco prima che iniziassimo a combattere contro la settima!” in questo modo, Nick sperò di aver messo da parte possibili domande.
“Si può sapere perché avete lanciato un S.O.S. ?” chiese Shikamaru “Avevate forse paura che non ce l’avremmo fatta?”
“Ne avevo il sentore!” rispose Nick abbassando gli occhi.
“E allora perché non siete intervenuto voi a salvarci!” ribatté Kiba.
“E correre il rischio che Li Sheron entrasse nella mischia e vi ammazzasse?” disse serio il castano “Scusa se adesso sei vivo e tutto intero. Non fraintendetemi, non ho mai dubitato delle vostre capacità, ma ho preferito non correre rischi.
E poi Suu Sheron mi aveva espressamente chiesto di chiamarlo nel momento in cui fosse apparso Lì Sheron, perché sapeva della sua pericolosità. Se poi sono intervenuti altri guerrieri in vostro aiuto non è con me che ve la dovete prendere!”.
“Ma..” Kiba stava per ribattere, ma Shino gli mise una mano sulla spalla.
“Si è preoccupato per noi e ha cercato di darci una mano. Non abbiamo nulla da ribattere” disse l’Aburame e gli altri concordarono.
“Uffa! E va bene!” si lamentò l’Inuzuka.

 

“Ora che abbiamo chiarito questo piccolo problema, direi di passare al prossimo punto: mi risulta che la nostra Sakura abbia trasformato Ryu Sheron in una carta” Nick prestò attenzione alla piccola Kinomoto.
“Subito!” rispose lei e attivò la carta della Verità.

 

La carta s’illuminò e Ryu Sheron apparve con le sue vere sembianze, solo che i colori del suo corpo erano diversi: il blu scuro era diventato brillante, il mento era dorato mentre le ali erano di un leggero verde acqua.
“E quel coso chi è?” disse Naruto stupito.
“Quello è il drago Ryu Sheron” rispose tranquillamente Nick “Di solito inganna le persone mostrandosi con le sembianze di una donna per timore di essere giudicato, ma ora non ha più questo problema vero?”
“E’ come dici!” rispose il drago “Immagino che mi abbiate chiamato per dirvi tutto quello che so su Abhadon e i suoi demoni, vero?”
“Esattamente!” rispose Nick “Ora che sei una Sakura Card il vincolo che ti legava a d Abhadon è stato spezzato, quindi non sei più tenuto a nascondere nulla. Te lo chiedo gentilmente: dicci tutto quello che sai!”
“Bene, lo farò!” rispose calmo il drago “Vi avverto, però, che so ben poco di tutto: solo i generali infernali più vicini ad Abhadon sanno i suoi segreti, mentre i sottoposti vengono informati di rado”.
“Allora dicci quello che sai!” lo incitò Nick calmo “Per esempio chi sono gli altri generali infernali e i membri delle loro armate!” gli avvicinò un bicchiere di succo all’arancia rossa e attese che lo finisse.
“Davvero buono! E sì, si vede che sono libero, altrimenti non avrei potuto nemmeno berlo.” Le parole del drago incuriosirono tutti “Ecco… la verità è che i demoni non si nutrono e non risentono degli altri bisogni primari”.
“Davvero!” fece Naruto stupito “Quindi, non vi scappa mai!” tutti si piegarono all’indietro.

 

“E… Esatto!” Ryu Sheron parve imbarazzato “A momenti non abbiamo nemmeno bisogno di dormire. La nostra fonte di energia è sempre Abhadon: finché c’è lui non abbiamo bisogno di niente!”
“Già questa è un’informazione utile!” commentò Nick “Ora capisco perché siete sempre così nervosi!”
“Che ti posso dire!” rise nervosamente il drago “Comunque, tornando serio: non so molto dei vari generali infernali. Molti di loro si chiudono nei loro alloggi e i loro seguaci girano di rado: la maggior parte del tempo la si passa ad aspettare il proprio turno per combattere contro di voi o ci si allena lo stretto indispensabile con i propri superiori!”
“In pratica non v’incontrate mai vero?” chiese Nick.
“Non è proprio così! Ci sono volte in cui anche noi sentiamo il bisogno di cambiare aria e di fare un giro. La mistica Oblivion è molto grande e noi siamo liberi di girarci, salvo casi particolari. Poiché non mi piace stare fermo, ho avuto modo d’incontrare diversi demoni, alcuni erano anche generali infernali. Tra quelli che ho potuto incontrare, ricordo bene l’ottavo generale Belazur!”
“Belazur hai detto?” Nick parve scosso.

 

“Lei lo conosce signor Nick?” chiese Syrus.
“Solo di nome. È uno dei killer più pericolosi di Abhadon: si annida nell’ombra e appare all’improvviso come un fantasma. Sono in pochi quelli che gli sono sfuggiti” Nick sentì un brivido attraversare tutti i presenti “E se è lui il prossimo generale, dovremo stare attenti. Ha dei seguaci?”.
“Di solito agisce da solo” rispose Ryu Sheron e più di qualcuno ne fu sollevato “Tuttavia ci sono state delle volte in cui si è servito di collaboratori molto particolari: i cosiddetti Dark Knights!”
“Dark Knights!” ripeté più di qualcuno.
“E così appartengono alla sua armata” tutti si voltarono verso Nick.
“In genere stanno tutti per conto loro ma, quando sono chiamati, si schierano tra le file dell’ottava armata!” rispose Ryu Sheron.
“Scusate un attimo!” chiese Jaden in nome di tutti “Chi sono questi Dark Knights?”
“In parole povere: sono il lato oscuro degli spiriti!” e Nick dette questa semplice spiegazione.
“Che vuol dire?” chiese di nuovo il castano.
“Non è ovvio!” intervenne Zane alzandosi “Sono tipi come noi, solo che controllano la parte oscura degli spiriti. È questo quello che voleva dire signor Nick?”
“Vuoi dire che questi Dark Knights sono Sun’s Knights come noi, solo che i loro spiriti sono cattivi?” chiese Naruto.
“A dir la verità usano i vostri stessi spiriti, solo che rappresentano la loro parte più oscura!” chiarì Nick.
“COSA!” molti sgranarono gli occhi “I nostri spiriti hanno un lato oscuro?”
“Certo!” rispose Nick “Non c’è individuo che non ne abbia uno e gli spiriti non sono da meno. I Dark Knights condividono diverse cose con voi, oltre agli spiriti: aspetto, voce, spesso anche il carattere, ma sono freddi e distaccati e, salvo poche eccezioni, non hanno alcun riguardo verso i gli altri!”
“Può farci un esempio” Jessie voleva capire contro chi se la sarebbero dovuta vedere.

 

“Vediamo!” Nick rifletté un momento “Ah! per esempio la nostra Sakura ninja: come tutti ormai abbiamo capito, lei è molto lunatica quindi….” S’interruppe.
“Che cosa avete detto?” la rosa non aveva preso bene le parole di Nick “Mi avete chiamato lunatica!” e già cominciò a schioccare le nocche.
La ragazza si bloccò perché si trovò davanti un cartellino giallo, tirato fuori da Nick versione arbitro {questo è il colmo vero?}: “Sei stata nominata Sakura. Alla prossima sei fuori!”
“….” La ragazza non seppe che dire e si sedette depressa.

 

“Quindi, ce la possibilità che mi trovi ad affrontare un altro me con il gusto per i massacri di massa!” disse Gaara.
“C’è questa possibilità!” rispose Nick “Anche se non posso confermare al cento per cento che vi troverete ad affrontare voi stessi”.
“E non è nemmeno detto che ci saranno tutti” intervenne Ryu Sheron “Quando sono inattivi, se ne vanno dove vogliono e fanno perdere completamente le loro tracce e contattarli tutti richiede molto tempo: forse è per questo che Belazur non ha ancora attaccato, perché li deve trovare. A essere sincero non so nemmeno chi siano: li ho sempre visti coperti da lunghi mantelli!”.
“Bene, quindi c’è la possibilità che siano anche altri che noi non conosciamo” Shikamaru incrociò le braccia “C’è un’ultima domanda che vorrei fare su di loro, anche se credo di conoscerne la risposta: perché si legano proprio all’ottava armata infernale?”
“L’ottava armata infernale rappresenta la morte per follia e loro sono il lato oscuro degli spiriti: in parole povere, la follia che avete dentro” rispose Ryu Sheron.
“Ecco: proprio la risposta che pensavo. Che seccatura!” si lamentò il giovane Nara.

 

“Tornando all’argomento generali infernali, sai se Belazur ha qualche particolare potere o se è dotato di diablomanzia?” chiese Nick.
“Mi dispiace ma non lo so!” rispose il drago “In qualunque caso vi consiglio di fare sempre attenzione a lui”.

 

“D’accordo!” disse Nick bevendo un sorso di succo “Per quanto riguarda gli altri? Sai qualcosa?”
“Il nono generale infernale si chiama Uncinato ed è solo nella sua armata!” continuò il drago.
“Hai detto Uncinato!” Nick parve scosso “Abhadon se li è scelti davvero bene i suoi generali!”
“Lo conosce?” chiese Jaden.
“E’ un assorbi anime” spiegò Nick “un demone che si potenzia con le anime dei guerrieri morti, acquisendone le caratteristiche. È davvero un pessimo cliente, dovremo pensare a qualcosa per lui! Va avanti Ryu Sheron”.
“Il decimo generale non mostra mai il suo volto: è sempre coperto da un cappuccio, ma indossa una strana armatura color notte. Di lui e della sua armata, altro non so.
Forse questo potrà rallegrarvi un po’: l’undicesimo generale infernale non c’è!”
“Che vuoi dire?” tutti parvero confusi.
“Quello che ho detto: l’undicesimo è stato sollevato dal suo incarico e il posto è vacante da molto tempo, stessa cosa per il sedicesimo e la sua armata!”
“Quindi, mancano due generali infernali!” concluse Aster “Perché?”
“Hanno deluso Abhadon e sono stati sottoposti al rito dell’antidemificazione!” rispose il drago.
“Anti cosa?” chiesero tutti.

 

“Antidemificazione!” ripeté calmo “E’ un rito che viene usato per punire un demone privandolo di tutti i suoi poteri e del titolo stesso di demone: chi vi viene sottoposto, viene flagellato per ore e ore fino a quando ogni centimetro del corpo, petto escluso, non è ricoperto di sangue e altro; poi Abhadon stesso s’inginocchia davanti al condannato e gli strappa la gemma, in caso di generale, o l’essenza stessa. Nessuno è mai sopravvissuto a questo rito e ciò che resta del corpo martoriato viene scagliato nelle viscere dell’inferno dove viene… meglio non andare avanti!”

 

Al solo pensiero del rito tutti impallidirono, Nick stesso sentì la nausea.
“E’ terribile!” disse la piccola Kinomoto stringendosi a Shaoran e Naruto “Come potete fare una cosa del genere ai vostri compagni!”
“Anch'io ho paura al solo pensiero e molti altri demoni preferiscono saltare l’argomento” anche Ryu Sheron stava tremando “Il peggio è che siamo obbligati a d assistervi senza obiezioni: è l’avvertimento per chi osa tradire Abhadon”.
“La vostra situazione è peggiore di quello che pensassimo!” disse Nick recuperando il sangue freddo “Ti prego, va avanti!”
“Non so altro!” rispose il drago ancora scosso “Vorrei aiutarvi di più, ma non ho altro da dire!”
“D’accordo! Grazie comunque!” e Nick sospirò * Il solo ricordare quel rito, deve averlo spaventato oltre ogni limite. Per il momento è meglio non insistere oltre *.

 
“Se lui non ha più nulla da dire, allora parlerò io!” s’impose Zane.
“Come? Tu sai qualcosa?” chiese Nick stupito.
“Sì! Quando io e Itachi abbiamo affrontato C-13, lo abbiamo rinchiuso in un’illusione congiunta e, dopo averlo torturato un po’, ci siamo fatti dire tutto quello che sapeva!” un ghigno bastardo si formò sul suo viso.
“Capisco!” Nick sentì i brividi nel vedere quel ghigno, ma non lo dette a vedere “Allora? Cosa ha detto?”
“Non molto!” rispose il Truesdale maggiore “La maggior parte l’ha già detto Ryu Sheron. Posso aggiungere solo qualche altro dettaglio.
La decima armata è la più numerosa: i membri sono in tutto 112 e indossano corazze che hanno uno strano nome. Dovrebbe essere Surprice o qualcosa del genere!”
“Surprice!” Nick lo guardò scosso “Allora sono guai!”
“Perché?” chiese Zane.
“Credo di aver capito chi sia il decimo generale infernale, ma prima voglio una conferma di un amico” disse Nick “Va avanti!”
“C-13 ha detto che è in buoni rapporti con un demone della quattordicesima: un vampiro se ho capito bene”.

 

“COSA!” dopo pochi secondi, questo fu l’urlo collettivo di tutti i Sun’s Knights.
“V-Va-Vampiro!” Naruto divenne pallido come l’intonaco “Ci sono vampiri nelle armate di Abhadon!”
“E non solo!” chiarì Nick “Ci sono anche dei licantropi nelle file di Abhadon e sono molto più pericolosi del nostro amico Lucian” usò un tono lugubre apposta per spaventare un po’ gli altri “E gli zombi non sono da meno!”

 

“AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!”         
Questo fu l’urlo generale.
“ALAN CHOP!” ma il suo angelo custode non apprezzò la scenata e dette la sua personale punizione a Nick.
“AHIO!” e Nick si massaggiò la testa.
“Vi voleva mettere paura ragazzi, non pendete sempre dalle sue labbra!!” li avvertì Alan “Comunque è vero: ci sono anche vampiri e licantropi tra le fila di Abhadon!”
“Ah Ah! Scusate ragazzi.” sorrise Nick “Comunque, Zane: sai come si chiama quel vampiro?”
“Non sono riuscito a farmelo dire però sembra parlasse sempre di onore e rispetto e di guerriero” rivelò Zane.
“Onore!” Nick ebbe un flash “Rispetto!” un’immagine cominciò a disegnarsi nella sua mente “Guerriero!” si definì un volto e un nome “Che sia lui” il suo sguardo si fece cupo.
“Ha capito chi è?” Zane fremeva dalla curiosità.
“Temo di sì” alla fine Nick capì anche chi era il quattordicesimo generale infernale “E ora so chi è il quattordicesimo!”

 

Gli altri lo guardarono preoccupati.
“E’ un demone forte?” riuscì a chiedere Gaara.
“Forse uno dei più pericolosi di tutti!” rispose Nick “Dovrò essere pronto per lui!”
“Beh lo saremo anche noi vero?” Jaden ruppe l’atmosfera tesa.
“Certo! Ce lo mangeremo a colazione!” disse Naruto.
“E prenderemo a calci tutti quei bastardi!” anche Kiba non fu da meno.
“BAU BAU!” anche Akamaru s’impose.
“Faremo vedere loro la forza della giovinezza!” Rock Lee lanciò qualche calcio volante.

 

Nick li guardò tutti confuso: non sapevano nemmeno contro chi se la sarebbero dovuta vedere, eppure non volevano darsi per vinti e incitare il loro “leader” a non amareggiarsi.
“Che scemo che sono, certe volte!” pensò “Ho ancora molte cose da imparare per crescere” e sorrise a tutti.

 

“Allora Zane! Qualcos’altro?” chiese Jessie.
“No, non ho altro da dire” concluse Zane “Il resto è un’incognita che dovremo risolvere tutti insieme!”

 

Aster si fece avanti: “Anch’io qualcosa da dire; solo che è qualcosa di più “normale” rispetto a quello che abbiamo detto e meno confuso!”
“Sarebbe?” chiese Nick che addentò una tortina di riso.
“Informazioni su Viper!” e ottenne l’attenzione che voleva “Dunque! Nella pennetta Usb dataci da Kisame abbiamo ottenuto queste informazioni.
Viper è soldato pluridecorato, un berretto verde di alto rango. Si è diplomato presso l’accademia militare con il massimo dei voti e ha subito preso servizio militare nelle zone di guerra, riducendo al minimo le perdite dei reggimenti di cui era capo…”
“Cavolo! Ma chi è? Rambo due?” a Nick venne spontaneo.
“Rambo?” chiese Jaden e ci pensò “Sì, forse hai ragione!” e rise.
“Scusate!” Aster cercò di richiamare l’attenzione su di se “Stavo ancora…”

 

“Rambo? Berretto verde? Cosa sono?” chiese Naruto curioso.
“Ehi!” ma ormai Aster non era più ascoltato.
“Johnny Rambo è il protagonista di una serie di film di guerra ed è interpretato da Silvester Stallone” spiegò Jaden all’amico.
 “Mai sentito!” Naruto ci rifletté su ma alla fine dette questo responso “E voi ragazzi?” chiese agli altri ninja.
“No, non ho mai sentito questo film” disse Kiba “E pensare che adoro quel genere!”
“Tu vedi film di guerra?” chiese Nick stupito.
“Certo! A casa vediamo quel genere e documentari sugli animali” rise l’Inuzuka “soprattutto quelli sui cani!”
“BAU BAU” e il piccolo Akamaru confermò.
“Io preferisco i film di combattimento!” e anche Rock Lee espresse le sue preferenze “Anche quelli d’azione con la A maiuscola sono i miei preferiti!”

 

“Ehi!” Aster provò ad alzare un po’ la voce, ma niente.

 

“Che sorpresa!” Hassleberry lo disse con tutta l’allegria che aveva in corpo “Anch’io adoro questi generi: a casa ho ben dieci scaffali!”
“Davvero!” Kiba ebbe un brivido “Se ne hai qualcuno che mi manca, me lo presteresti?”
“E non dimenticarti di me!” anche Rock Lee lo chiese speranzoso.
“Tra buoni cameratii ci si divide tutto!” e Hassleberry fece capire di non avere problemi.
“Film d’azione e di guerra! Che seccatura! Io preferisco i polizieschi” e anche Shikamaru, con sorpresa di tutti, espresse i suoi gusti in fatto di film.
“Guardi polizieschi? “ Ino rimase scioccata dalla rivelazione del compagno di Team “E io che credevo di conoscerti bene”.
“Il poliziesco è uno dei più seri in assoluto” anche Chazz espresse il suo parere “e se lo mischi con gialli e commedie, è ancora più bello”.
“Così s’incasina solo la trama” Shino non era d’accordo “E’ meglio vederne uno alla volta, magari con un bel piatto d’insalata mista davanti”.
“No! Così non si gusta come si deve: ci vogliono pop corn e patatine” anche Choji volle dire la sua “E poi le commedie sono il massimo da vedere con tutta la famiglia”.
“Io preferisco i film d’avventura” Jaden non poteva che amare quelli no?
“Anche a me piacciono un sacco: quando ne vedo uno vado a letto sognante” e Naruto scoprì di avere un'altra cosa in comune con l’amico.
“Scherzi, anche a me piacciono” Jessie e Syrus lo dissero insieme.
“Voi maschi ragionate sempre con simili cose” Alexis sospirò sconsolata “Non sapete proprio cosa voglia dire il romanticismo!”
“Romanticismo?” fecero quasi tutti “Che genere è?”
“Diciamo che è il genere rosa!” spiegò Zane con un sorriso “Oppure è proprio un modo di essere”.
“Oppure è il genere letterario sviluppatosi a fine ‘700 e inizi ‘800 in Europa” spiegò Nick “Uno dei miei preferiti”.

 

“Voi avete un genere letterario preferito?” chiese Naruto.
“Esco dal liceo classico ragazzi: è più che naturale che adori un genere letterario, anche se ho molti gusti in fatto di libri e film” il castano fece capire di avere più preferenze “Di recente mi sono appassionato molto il genere storiografico!”
“Le opere di quel genere sono delle buone letture” ammise il Truesdale maggiore “Come film invece che genere preferite? Io adoro i thriller e gli horror!”
“Che gusti ci troverai mai fratellone” ma Syrus non apprezzava particolarmente quei generi.
“Sono fonte d’incredibile ispirazione” e Gaara entrò nel discorso “soprattutto le scene di massacro. C’è stato un tempo in cui emulavo alcuni killer” e molti ebbero la tremarella.

 

“COFF COFF!” Aster cominciò a perdere la pazienza.

 

“Io adoro quasi tutti i generi” Nick espresse i suoi gusti “Quelli troppo sdolcinati, però, non riesco proprio a reggerli!”
“Confermo!” dissero tutti i ragazzi.
“Come fate a non apprezzare le storie d’amore così passionali, in cui lui esprime il suo amore eterno” Sakura Haruno adorava quel genere.“E le dolci serenate al chiaro di luna!” sospirò Ino “Quanto vorrei essere al posto delle fanciulle corteggiate in quel modo!”
“Vi consiglio di leggere William Shakespeare” commentò Nick “Magari v’innamorerete di Romeo”.
“Lei ha letto Shakespeare?” chiese la piccola Kinomoto stupita.
“Alcune opere!” rispose il Sun’s Warrior “Più per studio che per vero interesse anche se, alla fine mi sono piaciute parecchio: soprattutto Amleto, Otello e Sogno di una notte di mezza estate”.
“Sbaglio o una volta ci fecero un film animato su uno dei libri di quest’autore” Jaden lo disse meditabondo.
“Non me lo ricordo!” Nick ci pensò su “Forse non l’ho mai visto!”
“Ma sì: quello in cui il principe diventava una bestia e doveva trovare il suo vero amore” lo intimò Jaden.
“IGNORANTE! QUELLA NON E’ UN OPERA DI’ SHAKESPEARE!” lo gridarono tutti, Nick compreso {quella è la bella e la bestia di
Jeanne-Marie Leprince de Beaumont che ha ispirato il celebre film della Disney}
“Scusate!” Jaden sorrise con una mano sulla testa.

 

“INSOMMA, VOLETE ASCOLTARE QUELLO CHE HO DA DIRE O NO!”
La pazienza del Phoenix aveva raggiunto il limite.
Tutti lo guardarono stupiti, poi annuirono.

 

“Finalmente!” Aster sospirò “E chi parla lo scuoio vivo!
Dunque,  stavo dicendo che è un berretto verde, cioè un vero esperto nell’arte della sopravvivenza e della guerriglia: è paragonabile a un membro della squadra speciale per farvi capire.
Durante una di queste campagne militari, salvò un orfano di guerra e lo adottò, diventando più tenero”.
“Quindi ha un figlio!” commentò Nick “Come fa a sopportare la sua lontananza?”
“Il figlio è morto alcuni anni fa a causa di un incidente” spiegò Aster con una nota di tristezza e tutti capirono “Da allora, Viper si è concentrato sul lavoro chiudendosi in se stesso.
Tornò da una delle missioni con uno strano oggetto. Nessuno sa cosa fosse, fatto sta che Viper non ne ha mai fatto parola. Scoprire la natura di quell’oggetto e prenderlo era la missione di Itachi e Kisame!” e si sedette soddisfatto.

 

“Bene, ora abbiamo un quadro generale della situazione e sappiamo qualcosa di più” disse Nick soddisfatto “A questo punto passiamo alla fase numero due: cioè la preparazione ad accogliere l’ottava armata infernale!”
“La domanda è: quando arriveranno!” chiese Yuè “Sicuramente Belazur sta riunendo i Dark Knights e non sappiamo nemmeno quanti sono”.
“Ci vuole del tempo per richiamarli tutti” disse Ryu Sheron pronto a riparlare “Se ha già iniziato, come minimo gli ci vorranno dieci giorni o più. Il tempo non è molto, ma dovremo farcelo bastare”.
“Ottimo! Allora cosa aspettiamo. Signor Nick cominciamo gli allenamenti” e Jaden, dopo essersi schiaffeggiato, si alzò.
“Devo deludervi ragazzi, ma non sarò io ad allenarvi questa volta” i ragazzi, sentendo la cosa, lo guardarono increduli “Pensando a una simile urgenza, ho deciso di ricorrere al piano B: cioè chiamare un maestro per ognuno di voi e farvi apprendere un nuovo stile di combattimento personale. In questo modo i Dark Knights non saranno in grado di prevedere tutte le vostre mosse”.
“Ha davvero pensato a questo?” chiese Jessie stupito.
“Da molto tempo!” confessò il Sun’s Warrior “Ho preso la decisione finale solo oggi e ho già contattato un paio di amici: fra mezzora potrete incontrare i vostri nuovi sen-sei. Sono sicuro che rimarrete sorpresi”

 

I ragazzi tacquero per diversi minuti poi…
“EVVAI!” la prima voce a farsi sentire fu quella di Naruto “Stanno per arrivare dei nuovi maestri per noi!”
“Chissà come saranno!” anche Jaden si sentì emozionato.
“Speriamo che c’insegnino qualche potente tecnica di combattimento” e Rock Lee, al solo pensiero s’infervorò tutto.
“E magari che ci diano qualche nuova arma!” Tenten pensava solo a quelle alla fin fine.
“Chissà se sono dei bei tipi!” per Ino questa era la cosa più importante * Forse riuscirò a dimenticare quello stupido ci Chazz *
 “Chissà se qualcuno di loro ama gli insetti!” si chiese Shino, sperandolo con tutto se stesso.
“Chiunque sia il mio maestro, gli dimostrerò la mia bravura!” anche Kiba era euforico.
“Speriamo solo che non ci sia qualche pervertito tra di loro!” Sakura Haruno si preoccupava di questo.
“Chissà se sanno giocare a Duel Monsters!” Jessie si chiese questo.

 

“Lo scoprirete presto” li calmò Nick “Comunque, potete stare tranquilli: sono tipi molto seri” * Beh non proprio tutti! * “Non sono pervertiti” * per fortuna * “E saranno degli ottimi maestri e amici. Alcuni di loro lo sono stati anche per me!”

 

“COSAAAAAAA!”
Quello fu il grido collettivo di tutti.
“Si avete capito! Alcuni di loro sono stati miei maestri del Fantasy, quindi sentitevi onorati di questo. Per il momento dobbiamo solo aspettarli, nell’attesa fate quello che volete ok? Tempo trenta minuti e li conoscerete”.

 

“Allora ne approfitto per fare una bellissima cosa” e la piccola Kinomoto si alzò in piedi raggiante e prese il suo mazzo “Carte magiche, uscite tutte insieme e mostrate il vostro vero aspetto a tutti quanti. AZIONE!”
In una miriade di luci colorate, le 54 Sakura Card s’illuminano e apparvero i piccoli spiriti che svolazzarono allegramente da una parte all’altra.
“E questi chi sono!” Naruto era stupito, non aveva mai visto le carte della piccola Kinomoto.
“Amici miei, sono orgogliosa di presentarvi le carte del signor Clow Reed, ora convertite in Sakura Card”.
“Belle, ma quante sono?” intanto Jessie provava a farne avvicinare una per vederla meglio.

 

“In totale sono 55!” spiegò Kero-chan orgoglioso della sua padroncina “Le nuove arrivate sono, Speranza, Convergenza magica e Verità”.
“A proposito, non hai ancora deciso a chi affidare le nuove due carte!” Yuè la guardò serio “Ricordati che tutte le carte devono avere un loro guardiano”.
“E’ vero, l’avevo dimenticato” Sakura ci rifletté un po’ su, mentre la carta della Speranza era comodamente seduta sulla sua spalla “Ci sono! Yuè, ti affido Ryu Sheron, Kero-chan Convergenza è sotto la tua responsabilità”.
“Va bene ho capito” il guardiano del sole non si fece troppi problemi.
“E sia!” anche Yuè acconsentì.
“Quindi, adesso, sono alle tue dipendenze vero?” chiese Ryu Sheron per essere sicuro.
“Ora sono la fonte del tuo potere” gli rispose il giudice della luna “D’ora in avanti la tua esistenza è legata alla mia, ma non temere non te ne pentirai!”
“In tal caso va bene!” e il drago ne fu felice: finalmente aveva trovato una nuova famiglia.

 

“PRESA!” Naruto aveva preso in mano la carta del vento e la stava osservando curioso “Ciao! Io sono Naruto Uzumaki, tu invece!”
Ciao Naruto, io sono la carta del Vento. È un piacere conoscerti!” rispose la creatura con voce dolce.
“Piacere mio, carta del Vento. Sai che sei davvero carina!” al biondino piaceva un sacco il dolce viso di quella carta.
La carta del vento non rispose, ma arrossì imbarazzata.

 

“Sei un piccolo adulatore Naruto Uzumaki. Molte di noi adorano i complimenti” un’altra carta si avvicinò a lui e si appoggiò sulla sua spalla sinistra “Io sono la carta della Luce, è un piacere conoscerti!”
Naruto guardò stupito l’altra carta: una bellissima donna con una abito bianco, capelli dello stesso colore e occhi azzurri “Sai che anche tu sei molto carina!”

“Ti ringrazio per il complimento!” gli sorrise la carta.

 

“Ehi Naruto! Guarda: ho trovato delle nuove amiche!” Jaden gli si avvicinò e gli mostrò altre tre carte “Loro sono Acqua, Buio e Scudo!” le tre carte fecero un inchino.
“Ehi tu ne hai tre!” protestò il biondino.
“Guarda che tu ne ha quattro con te!” gli disse l’amico.
“Quattro?” Naruto sentì qualcosa toccargli la testa e l’altra mano. Quando le vide, rimase stupito: sulla testa c’era una piccola fatina, mentre sull’altra mano un piccolo angelo rosso.

“Ciao bel ragazzo, io sono la carta del Fuoco e so essere molto cattiva se provocata!” si presentò la carta sulla mano.
“Ecco… io sono la carta del Sonno. Molto piacere!” la piccola fatina si presentò timidamente.
“E’ un piacere conoscervi!” Naruto sorrise a entrambe, lasciandole di stucco.

 

“Anche voi avete attirato le attenzioni di qualche carta eh?” anche Jessie si fece avanti con altre tre carte “Loro sono Terra, Cerchio e Legno!” anche loro fecero un inchino.
“Avete tutte un bellissimo nome e siete anche molto carine, sapete?” anche Jaden rimase affascinato da quelle piccole creaturine.

“Grazie per il complimento Jaden, sei molto gentile ed educato!” la carta del Buio sembrava apprezzare molto la presenza del castano.

 

 

“WWWAAAHH!” Hassleberry cadde di lato e si tenne il braccio dolorante “Accidenti soldatessa Forza non ci scherzi proprio a braccio di ferro!”
“Nemmeno tu ci scherzi Hassleberry!” disse la creaturina divertita “Ci proviamo di nuovo?”
“Sono a tua disposizione!” e Hassleberry fu pronto al re mach.

 

“Che tipo!” Syrus lo guardava senza parole, mentre teneva tra le mani la carta dello Specchio “Tu non sei come lei vero?”
“No, sono molto più tranquilla!” rispose la carta “Posso abbracciarti?” questa fu la richiesta della carta attratta da Touya Kinomoto, fratello maggiore della piccola Sakura.
“Certo che puoi!” e il Truesdale minore assentì con un sorriso e la carta si aggrappò felice al suo petto.
“Guarda te che conquistatore!” gli disse Kiba con un ghigno “Ti sei conquistato una carta eh?”
“E tu invece? Mi sembri da solo!” lo riprese Syrus.
Kiba si girò e alzò il pugno: “NO!” pensò “E’ possibile che nessuna carta voglia conoscermi?”
Una palla gli saltò sulla testa e l’Inuzuka la vide stupito.

“Scusami, non volevo farti male!” disse la carta allegra “Io sono Rimbalzo, tu?”
“Uh! Ciao, io sono Kiba Inuzuka!” rispose lui.
“Piacere!” disse con tono allegro e rimbalzò festosa intorno a lui.
“Beh! almeno ho un nuovo amico” pensò Kiba e si voltò verso Syrus, ma sgranò gli occhi: altre cinque carte si erano avvicinate a lui e stavano giocando con lui “Ma come fa!”

 

Da un’altra parte, Gaara era sotto le attenzioni delle carte della Sabbia e del Tempo che gli giravano attorno curiose.
“Scusatemi, posso sapere perché mi ruotate, intorno”chiese il rosso alla fine.

“Ti stiamo osservando giovanotto! Emani un’aura di tristezza!” gli rispose la carta del Tempo “Sei triste per caso?”
“Forse un tempo ma ora non lo sono più!” rispose lui con calma.
“Che ne dici se giochiamo insieme a fare un castello di sabbia?” gli propose la carta della Sabbia guardandolo fisso negli occhi.
“Potrebbe essere un’idea, ma voglio godermi questi momenti ancora un po’” rispose lui impassibile.

“D’accordo, quando vuoi!” disse la carta.

 

“Cos’hai da guardare!” Zane era infastidito dallo sguardo delle carta della lotta, che lo guardava con insistenza.
“Voglio sfidarti!” e la carta finalmente rispose “Accetti o ti tiri indietro!”
“Accetto l’invito. Usciamo che ti sistemo per le feste” e Zane uscì seguito dalla carta della Lotta desiderosa di combattere.

 
“Che tipo!” Shikamaru lo guardò andare via mentre la carta del Lucchetto e dello Splendore gli si avvicinarono “Che volete voi!”
“Semplicemente sono rimaste abbagliate dal tuo fascino amico!” gli disse Chazz, mentre aveva la carta dell’Ombra che gli scompigliava i capelli e saltava da una parte all’altra “Ehi, la finisci! Mi sento male!”

“Scusa!” disse la carta ma continuò imperterrita il suo giro, passando anche sulla testa del giovane Nara.
“Ehi! attenta alla coda!” Shikamaru cercò di divincolarsi, ma la carta gli prese il fermaglio e lo tolse “Accidenti!” e i capelli gli caddero sulla schiena.
“Non ci stai male in quel modo!” rise Chazz con i capelli tutti appiattiti.
“Almeno non mi sento come una piattaforma aerea!” rispose il ragazzo, vedendo i suoi capelli.
“Capo stai davvero bene così!” gli Ojama si erano messi sulla testa e saltavano allegri.
“Piccole pesti! Venite qui!” e Chazz cercò di prenderle, ma una bolla gli scoppiò davanti facendolo sobbalzare “Ma che…!”

“Ciao, io sono la cara della Bolla, molto piacere” e cominciò a ricoprirlo di tante candide bollicine.
“Ehi! ho capito che ti piaccio, ma adesso non esagerare” si lamentò il moro “Shikamaru mi puoi dare una mano?”
“Spiacente, ma anch’io ho da fare” il giovane Nara doveva sorbirsi la carta dello Splendore che lo abbagliava e di quella del Lucchetto che saltellava allegramente sulla sua testa insieme a quella dell’Ombra “Che seccatura!”

 

“Siete davvero dispettosi voi due!” Nick era sotto le attenzioni della carta dei Gemelli che gli tiravano amorevolmente le guance “Non esagerate o rischio di avere le labbra di un pesce.
“Labbra di un pesce?” dissero i due gemelli “Eh Eh! Saresti troppo buffo!”
“E dopo le userò per baciare le vostre testoline” Nick sorrise: aveva sempre amato i bambini.
“Come sei buffo zietto!” dissero insieme i gemelli.
“Così mi fate sentire vecchio!” si lamentò il Sun’s Warrior col musone, poi qualcosa si adagiò sulla sua testa.

“Vuoi scrivere qualcosa sulle mie pagine?” chiese la carta della Fantasia simile a un libro di favole “Sono sicura che ti piacerebbe!”
“Magari in un’altra occasione piccolina, ma ti prometto che metterò una bella storia nelle tue pagine!” sorrise Nick, era tentato ma il tempo non era molto {e poi sono io che scrivo, così mi offendo >-<}.

“Non vedo l’ora che tu lo faccia. Intanto posso giocare con te?” chiese il libro magico.
“Non hai neanche bisogno di chiedermelo!” rispose il castano e cominciò a giocherellare anche con quella carta.

 

“Da non credere, anche il signor Nick sta giocando con le carte di Sakura” pensò Alexis mentre prestava attenzione alla carta del Canto “Tu puoi riprodurre le voci vero?”
“Se vuoi, posso riprodurre la tua” le propose la carta “Sai che mi piace molto!”
“Ti ringrazio per il complimento!” sorrise la bionda.

 

“KAWAI!” Ino si stava spupazzando la carta del Fiore e del Sogno, mentre Sakura Haruno accarezzava quella della velocità.
“Sei davvero carino, vorrei davvero stringerti sempre” disse la rosa alla curiosa creatura.

“Kiù!” fece la carta che era una delle poche a non saper parlare.
“Quanto sei dolce!” la rosa se lo abbracciò teneramente.

 

 

Passò mezzora e Nick, dopo aver controllato l’orologio, si alzò e disse a tutti di andare fuori, perché era ora.
I ragazzi ubbidirono, salutarono le carte che tornarono nel mazzo e si avviarono.
Quando uscirono, videro che Zane era a terra ansimante.
“ZANE!” Syrus gli corse incontro per sincerarsi delle sue condizioni “STAI… bene!”
“Che succede!” tutti corsero verso i due fratelli e, quando arrivarono, non ebbero parole.
Zane era a terra con la maglietta nera strappata e sul petto glabro c’erano i segni di graffietti e morsi e la cintura era slacciata.
“Ehi, ma che hai fatto!” Nick lo chiese stupito “Sembra quasi che tu abbia…”
“Sta zitto che è meglio!”  e il Truesdale maggiore si alzò sistemandosi poi si rivolse alla piccola Kinomoto “Quella dannata delle carta della Lotta è una masochista incallita. Tienitela buona o la prossima volta la scanno!”

 

Gli altri lo guardarono increduli: era davvero successo quello che pensavano?
“Ecco perché ti osservava in quel modo!” Shaoran non si sarebbe mai aspettato che la carta della Lotta avesse un simile carattere.
“Meglio non parlarne per favore!” e Zane troncò l’argomento “Piuttosto, è ora?”
“Ecco… Sì è ora!” Nick non sapeva se ridere o piangere, ma preferì anche lui evitare di aggiungere altro “Forza ragazzi, andiamo” e svegliò gli altri dal loro torpore improvviso.     

 

 

Viper osservò la scena dai suoi monitor: era riuscito a modificare il programma dei suoi  bio band ma non in tempo per assorbire l’energia dei combattimenti.
“Dove diavolo stanno andando?” si chiese “E che diavolo era quella strana creatura che ha messo sotto Zane Truesdale!”
“Penso che sia una creatura magica” rispose la creatura nel cilindro “Non so come ma sembra che quella bambinetta di nome Sakura Kinomoto abbia il potere di dar vita alle carte che ha con se. Potrebbe essere interessante assorbire la sua energia!”
“Non ne dubito, ma c’è qualcosa che non mi torna” Viper sentiva che stava per succedere qualcosa.
“Ora lo vedremo!” la voce nel cilindro era fremente.
“COSA! CHE DIAVOLO E’ QUELLO!” Viper sgranò gli occhi incredulo.

 

 

Davanti al ponte del dormitorio rosso si era aperto un grande portale dimensionale e da esso ne stavano uscendo diversi guerrieri: Blade, Dastan, Jen, Buffy, Eric, Gabriel, un alto ragazzo biondo e con gli occhi azzurri con una grossa spada dietro la schiena e vestito con un abito nero e una mantella rossa; un moro con i capelli che si alzavano dritti vestito nello stesso modo del biondo ma senza la mantella e con due spade; una ragazza dai capelli castani e gli occhi verdi e vestita con un abito rosa; un castano con una cicatrice che gli attraversava il viso e vestito con un abito nero; un uomo con occhiali da sole e capelli neri vestito completamente di rosso e con dietro una grossa spada; un uomo anziano su una sedia a rotelle che si muoveva da sola; un castano con gli occhi coperti da uno strano visore rosso a linea orizzontale; un canadese con sguardo selvaggio e capelli simili alle orecchie di un lupo;  quattro tartarughe umanoidi con il volto coperto da una benda colorata; un ragazzo vestito con pantalone nero aderente e canottiera bianca che metteva in risalto il fisico muscoloso, capelli neri tenuti corti e un pizzetto sul volto; un ragazzino con un lungo abito bianco dello stesso colore dei capelli e un lungo bastone di osso; un motociclista vestito in nero.

 

“Sono contento di rivedervi tutti amici miei” sorrise Nick “Noto con piacere che siete in molti.
“Ne dubitavi forse?” disse Blade calmo “Ho radunato i migliori che sono riuscito a trovare nel poco tempo che mi hai dato. Che te ne pare?”
“Ottime scelte!” rispose il castano. Si voltò verso i Sun’s Knights “Ragazzi voglio presentarvi i vostri maestri. Blade, Dastan, Jen, Buffy, Eric e Gabriel già li conoscete, gli altri sono: Cloud Strife, Zack Fair, Aerith Dissidia, Squall Leonhart, Auron , il professor Charles Xavier, Scott Summers detto Ciclope, Logan o Wolverine, Leonardo, Raffaello, Donatello, Michelangelo, Lewis, Cleff e Johnny Blaze. Tutti loro sono miei amici e maestri e ora vi affido alle loro cure”.

 

“Che forza!” Jaden era euforico “Avremo per maestri dei tipi molto particolari”.
“Non hai idea quanto amico” disse Zack e lo indicò “E io sarò il tuo maestro. Ti avverto che non ci andrò leggero!”
“Non ti deluderò!” Jaden sperava proprio di avere lui come maestro.
“Vi dirò gli abbinamenti, quindi aprite le orecchie” s’impose Blade e si schiarì la voce.
“La serie maestri e allievi è:

1) Zack – Jaden;

2) Cloud – Naruto;

3) Squall – Gaara;

4) Dastan – Jessie;

5) Gabriel – Chazz;

6) Cleff – Hinata, Alexis e Sakura Kinomoto;

7) Auron – Shino;

8) Eric – Kiba;

9) Io – Neji;

10) Buffy – Tenten;

11) Ninja Turtles – Rock Lee;

12)  Lewis – Hassleberry;

13) Wolverine – Syrus;

14) Scott – Aster;

15) Professor Xavier – Zane, Shikamaru e Choji;

16) Jen – Ino;

17) Johnny – Temari e Kankuro;

18) Aerith – Sakura Haruno.

 

Spero abbiate capito ragazzi!”

 

“Cavolo, abbiamo davvero dei tipi curiosi” Kiba pensò subito a Eric.
“Non preoccuparti: vedrai che non resterai deluso!” lo tranquillizzò Eric.

 

“Ho solo una domanda” Shino si rivolse al suo nuovo maestro “Adora gli insetti?”
“Ogni creatura ha una sua storia, anche gli insetti” rispose enigmatico Auron.
“Ho capito!” rispose l’Aburame.

 

“Ho dei maestri che sono verdi come me!” disse Rock Lee emozionato.
“Tecnicamente è il contrario” lo corresse Donatello.
“Ti metteremo sotto amico, sei informato” disse Leonardo già pronto.
“Preparati a diventare un maestro del guscido!” lo avvertì Raffaello.
“E un gran divoratore di pizza!” e Michelangelo ne tirò fuori una capricciosa e la lanciò a Nick “Eccoti una delle tue preferite!”
“Ti ringrazio amico!” Nick se la mangiò con gusto.

 

“Sono un po’ dubbioso signore” Shikamaru espresse subito i suoi pensieri “Riuscirà ad allenarci tutti e tre?”
“Non preoccuparti. E’ vero, sono costretto su una sedia a rotelle ma so il fatto mio” rispose calmo il professor Xavier.
“Lo spero bene per lei” Zane lo attaccò aggressivo.
“Quando avrò finito con voi, potrai vederlo da te!” gli rispose tranquillamente.
“Spero non ci faccia stare a digiuno” per Choji era questo l’unico pensiero.
“Non sarà un problema: non salterete nessun pasto” e Xavier lo rassicurò.

 

“A che serve quello strano visore?” chiese Aster curioso.
“E’ un problema che ho dall’infanzia non preoccupartene” gli rispose Scott “Avrai modo di vederlo da te!”

 

“E così tu saresti il cocco che ha schiacciato quella pulce di Freezer” disse Logan mentre lo osservava attentamente.
“E tu sei quel Wolverine che quel mostro ha citato: ha detto che gli ricordavo te” affermò il Truesdale minore.
“Andremo molto d’accordo allora!” sorrise lui.

 

“Non deluderò le sue aspettative generale” Hassleberry si mise sull’attenti.
“Non siamo mica in guerra amico, quindi rilassati un po’” gli disse Lewis leggermente confuso.
“T’insegnerò a controllare come si deve il tuo potere di trasformazione”.
“Non vedo l’ora signore!” e Hassleberry era fremente.

 

“Sei informata ragazza: ti dovrai adattare subito al mio stile o non uscirai incolume dal mio allenamento” avvertì Jen alla povera Yamanacha.
“Non la deluderò signorina!” disse pronta Ino.
“Chiamami Jen, ok?”
“Si Jen!” si corresse Ino.

 

“Che bellezza!” Tenten era euforica “Avrò la signorina Buffy come maestro. Sono la ragazza più felice del mondo!”
“Chissà se avrai lo stesso entusiasmo quando inizieremo l’allenamento” disse Buffy.
“VEDRA’ CHE NON LA DELUDERO’” al solo pensiero Tenten fremeva.

 

“Farò del mio meglio per non deluderla!” Neji andò subito al punto.
“Vedi di non rimangiarti la parola!” rispose Blade.

 

“Siamo sicuri che un bambino riesca ad allenarci?” chiese Alexis dubbiosa nel vedere Cleff.
“Non giudicarmi dall’aspetto, sono più forte di quello che credi” rispose il mago.
“Il mago Cleff è forse il miglior maestro che potesse capitarvi” rassicurò Rayearth.
“E’ uno dei più potenti maghi di Cefiro e anche uno dei più antichi guardiani della magia” continuò Windom.
“I precedenti cavalieri magici hanno tratto enormi giovamenti dai suoi insegnamenti” aggiunse Ceres.
“Se è così, allora non ho altri dubbi” disse Hinata con un timido sorriso.
“Un momento ma Shaoran non ha un maestro” disse Sakura preoccupata “Chi si occuperà di lui!”
“Io ho già il mio maestro” disse Shaoran “e ho già iniziato gli ad allenarmi”.
“E chi è?” chiesero le tre curiose.
“Sono io!” e Alan si fece avanti “Vedrete che non sarò da meno”.
“Wow!” Sakura fu colpita nel sapere la cosa.

 

“Riuscirai a starci dietro?” chiese Temari dubbiosa al loro presunto maestro.
“Lo vedrete da voi!” si limitò a rispondere Johnny.

 

“Farò del mio meglio per starle dietro” Sakura Haruno non voleva essere considerata da meno di Ino.
“Allora lavoreremo a fondo!” le sorrise Aerith.

 
“Hai del potenziale come cacciatore di mostri” ammise Gabriel “T’insegnerò a farne fuori migliaia in pochi secondi!”
“Cacciatore di mostri?” ripeté Chazz con un brivido “Non credo di avere quelle potenzialità”.
“Di solito non sbaglio mai una previsione” ribatté Gabriel “vedrai che ho ragione!”

 

Cloud si rivolse direttamente e Nick: “Ho saputo che hai sconfitto Sephiroth! Complimenti!”
“So bene che l’avresti voluto sconfiggere tu, ma il destino, a volte, è imprevedibile. Abbi cura di Naruto: avete diverse cose in comune oltre a capelli e occhi” disse Nick.
“Se lo dici tu!” rispose il biondo.
“Non credo che riuscirò a sopportarlo” disse Naruto dopo averlo squadrato bene.
“Andiamo. Sarà sicuramente un grande” lo incitò Jaden.
“Se lo dici tu, mi fido!” rispose Naruto.
“A me sarebbe tanto piaciuto conoscere Yaphisan Sandtimes!” intervenne Gaara “Zane mi ha detto  che  molto forte. se non sbaglio ha lo stesso cognome con quella donna che stava insieme a Itachi vero?”

 

“Stai parlando di Kaeleena vero?” disse Nick “E’ la figlia di Yaphisan e i due sono sempre molto impegnati. Yaphisan ha dei seri problemi a stare in un luogo per molto tempo mentre Kaeleena... Ecco, non so cosa dire”.
“A proposito di Kaeleena, c’è una cosa che devi sapere” Blade gli si avvicinò e gli bisbigliò a un orecchio.
Nick sgranò gli occhi e guardò Blade con faccia stupita: “Dici sul serio!”
“Mai stato così serio!” rispose il mezzo vampiro “Luce si sta occupando della situazione!”
“Che roba!” Buffy si avvicinò a loro con le mani sulla testa.
“Considerando il tipo, potrebbe anche funzionare!” anche Jen volle dire la sua.
“Chissà che cosa ne uscirà fuori da una simile unione!” si chiese Cloud.
“Vedrai che la nostra Kaeleena se la caverà alla grande” lo rassicurò Zack.
“Dovremo tenerlo d’occhio, non credete?” propose Squall “Può darsi che non sarà capito o altro!”

 

“Scusate, ma di che state parlando?” chiese Jaden curioso.
“E’ successo qualcosa a quella bella donna?” chiese Naruto “Cosa le ha fatto quel mostro di Itachi!”
“Niente di serio, non preoccuparti!” lo rassicurò Nick * Se si viene a sapere c’è il rischio che attenteranno alle loro vite. Già la situazione è complicata: questa notizia è sconvolgente e sorprendente allo stesso tempo *.
“Sono pronto a scommettere che lei e Itachi hanno fatto qualcosa di molto particolare, vero?” Zane ne era convinto.
“Acc!” fu il pensiero di tutti i guerrieri del Fantasy e di Nick.
“Allora ho ragione?” chiese Zane con un ghigno.

 

“NO, HAI SBAGLIATO IN TUTTI I SENSI!”
Questa fu la risposta collettiva dei guerrieri del Fantasy.
“E invece ci ho azzeccato” pensò Zane, ma preferì tenersi il pensiero per se.

 

“Comunque!” Nick cercò di cambiare discorso “Ora dovrebbe toccare a me, giusto? Non posso allenarmi senza un valido compagno di allenamento”.
“Hai ragione” confermò Blade “Abbiamo pensato anche a te. Il tuo compagno di allenamento sta per arrivare!”
“Spero che non sia Dorian!” nel dire quel nome, Nick usò tutto il disprezzo possibile.
“Sei fortunato, Dorian è impegnato!” lo rassicurò Eric “Comunque lo conosci molto bene!”
“Ottimo!” disse il Sun’s Warrior * Spero che sia Marina! Abbiamo un sacco di cose da dirci. *

 

Un portale si aprì e una figura cominciò a definirsi e poi apparve il compagno di allenamento di Nick.
“A questo punto, Dorian era meglio” si lamentò Nick nel vedere chi era uscito dal portale.
“E quello chi è?” Naruto e Jaden lo dissero nello stesso momento.
“E’ BELLISSIMO!” le ragazze lo gridarono insieme “LUI E IL SIGNOR NICK SONO MAGNIFICI!” {adulatrici! XD}

 

Il nuovo arrivato era un alto moro, vestito con un’armatura nera e un lungo mantello grigio gli arrivava fino alle ginocchia, i suoi occhi erano due intense perle nere in cui si poteva vedere la sua incredibile forza.
“Come sempre è un piacere rivederti Nick!” disse calmo il nuovo arrivato.
“Il piacere è tutto mio, Lantis!” rispose Nick contrariato.

 

“Non sembra anche a te che quei due non vadano tanto d’accordo?” bisbigliò Naruto a Jaden.
“Tu dici? Secondo me sono grandi amici” rispose il castano.
“Ma dove li hai gli occhi?” lo riprese Shaoran unendosi alla discussione “Quei due si guardano storto!”
“Io sono d’accordo con Jaden” intervenne Jessie “Quei due sono grandi amici, ma anche rivali!”
“Rivali?” ripeterono Naruto e Shaoran “E in che cosa?”
“V’illumino io!” ed Eric li fece sobbalzare “Scusate! Il motivo della loro rivalità è una donna!”
“Una donna?” ripeterono tutti i ragazzi che si erano avvicinati “E chi è?”
“Luce, ecco chi!” rispose il corvo.

 

I ragazzi ebbero un flash.
“Lei!” esclamò Naruto “Che è carina, non ci sono dubbi, ma non è un po’…”.
“Non pensarlo nemmeno” lo riprese Eric “Luce non è il tipo che si arrabbia: è il suo modo per calmare le teste calde!”

 

“Volete finirla di fare comunella” li riprese la voce Nick “I vostri bisbigli mi danno i nervi!”
“Scusate non vole….” I ragazzi non riuscirono a terminare la frase: Nick li fissava con un solo occhio, ma bastò per farli rabbrividire.
“Mai parlargli alle spalle, è una cosa che non sopporta!” disse calmo Blade “Questo lato del suo carattere è sempre qualcosa che stupisce. Anche il suo alter ego lo aveva”.

 

“Magnifico!” pensò Zane con un sorriso compiaciuto * Anche lui ha un rivale e sa mettere i brividi col solo sguardo. *
“Scusatemi!” Nick tornò al suo solito sguardo “Non volevo spaventarvi! Beh, ora che avete conosciuto i vostri maestri, potete andare. Auguro a tutti voi buona fortuna”.

 

“Non la deluderemo signor Nick!”
Questo fu il grido collettivo dei ragazzi e Nick sorrise.

 

“Bene, se non avete più nulla da dire, possiamo andare!” e Blade dette il via “Vi alleneremo in luoghi diversi, quindi salutatevi”.
“Ci rivediamo presto ragazzi, buona fortuna!” e anche il Sun’s Warrior salutò tutti con lo sguardo.
“Forza Yuè, seguiamo Sakura” Kero-chan si pose sulla testa della piccola Kinomoto.
“Certo!” e anche il giudice delle carte si unì a loro.
“Nick, Lantis! Date del vostro meglio” disse loro Cleff e i due annuirono.
Si aprirono alcuni portali e i ragazzi li attraversarono, mentre altri volarono verso un altro luogo, lasciando soli i due.

 

“Non sei cambiato, Nick” il cavaliere di Cefiro ne era certo.
“Esteriormente no” rispose Nick “ma dentro, la sostanza è migliorata parecchio!”
“Voglio proprio vederne la natura!” Lantis schioccò le dita e il paesaggio cambiò.
I due si trovavano in un altro luogo: la terra era completamente bruciata e il cielo era buio e senza stelle, tinto da una linea d’argento all’orizzonte.
“Quanti ricordi” Nick estrasse la spada e la puntò verso l’avversario.
“Hai ragione, è qui che la nostra faida è iniziata” anche il moro estrasse la sua spada avvolta da una luce bianca “e sarà qui che la finiremo!” e anche lui la puntò verso il rivale.
“A questo punto è inutile parlare” Nick si mise in posizione “saranno le nostre spade a risolvere la questione”.
“E sia!” anche Lantis si mise in posizione.

 

I due si fissarono per lunghi istanti e poi gridarono insieme: “COMINCIAMO!” e corsero in avanti uno contro l’altro. E così l’allenamento di Nick e dei Sun’s Knights ebbe inizio.

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
Passano due settimane e i ragazzi tornano presso l’accademia del duellante: alcuni sono visibilmente cambiati altri invece non lo danno a vedere.
In questo intervallo anche se non completamente, Belazur ha riunito i Dark Knights e da inizio alle danze.
Chi saranno i Dark Knights? Quali saranno i risultati dell’allenamento? Questo e altro al prossimo capitolo.

 

Cloud, Zack, Aerith, Auron e Squall sono personaggi provenienti dal videogioco di Final Fantasy e da quello di Kingdom Heart.

 

Il professor X, Ciclope e Wolverine vengono dal cartone X-men.

 

Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo sono le Ninja Turtles.

 

Lewis è un personaggio del videogioco di Primal.

 

Johnny Blaze è il Ghost Rider.

 

Cleff e Lantis sono personaggi del manga di Rayearth.

 

La spiegazione di Alan è un sunto proveniente dal manga di Bleach.

 

La SPIRIT CHOP E LA ALAN CHOP sono un mio omaggio a Soul Eater^^

Un ringraziamento particolare a Miciuzumachi per i dialoghi e per avermi sopportato ^^

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Capitolo 40
*** ritorno e ombre ***


40. ritorno e ombre

Ciao a tutti e ben ritrovati per quest’ennesimo capitolo.
Scusate se non mi sono fatto sentire in questo mese: ho avuto un piccolo blocco creativo, inoltre non ho avuto molto tempo per stare al PC e si aggiunge che sto pensando alla fic World Chronicle che deve partire fra breve e anche a un’altra che mi sta frullando in testa; in pratica c’è stato un blocco totale^^.
Ora però ho risolto e sono tornato più attivo che mai per presentarvi questo nuovo capitolo: ci saranno un sacco di sorprese ve lo posso garantire soprattutto all’ultimo.
Non vi dico cosa o vi rovinerei la sorpresa. Direi di non farvi aspettare oltre quindi ecco a voi il capitolo. Buona lettura.

 

 

Nella mistica Oblivion l’ottavo generale infernale era in attesa…
“Sono passate due settimane ma ancora niente” Belazur era preoccupato “Che tutti i Dark Knights siano spariti?”
Quando ormai aveva deciso di muoversi da solo, le porte delle sue stanze si aprirono ed entrarono delle figure incappucciate.
“Era ora!” il demone tirò un sospiro di sollievo “Benvenuti Dark Knights”
Le figure incappucciate si fermarono davanti al generale e fecero un leggero inchino.
“Un momento!”Belazur aveva fatto rapidamente la conta e qualcosa non andava “Dovreste essere di più e invece vedo che ci sono degli assenti. Che fine hanno fatto!”
“Desolato generale Belazur, gli altri non verranno. Sono spariti molto tempo fa!” rispose quello più vicino a lui “Siamo in diciotto, ma possiamo garantirvi che nessuno sopravvivrà!” un ghigno diabolico si sparse tra i presenti.
“Molto bene!” Belazur si alzò “Preparatevi: stiamo per entrare in scena”.
“SISSIGNORE!” risposero in coro le figure incappucciate.

 

“Davvero credi di poter vincere contro di loro con le forze ridotte?” riecheggiò una voce all’entrata.
I membri dell’ottava armata si voltarono.
A parlare era un demone dalle sembianze umane: era alto, il corpo muscoloso era coperto in parte da un’armatura di metallo brunito, la testa era rasata, anche se si potevano intravedere che i capelli erano neri e gli occhi erano rossi come il sangue.
“Terzo seggio della quattordicesima armata infernale Drake osi forse insinuare che non siamo abbastanza forti!” Belazur lo guardò dall’alto in basso “I miei poteri piegheranno facilmente Nick e i Sun’s Knights saranno schiacciati dai miei Dark Knights. Non importa se non ci sono tutti: nessuno può batterci”
“Se ne sei così sicuro!” Drake alzò le spalle e si voltò “Vedi di fare attenzione: un guerriero come Nick non si lascia piegare con tanta facilità, è per questo che merita tutto il rispetto che si possa dare ad un nemico!” e se ne andò.

 

“Odio i suoi discorsi!” Belazur tremava dalla rabbia ogni volta ce lo vedeva “E odio le arie che si da : avrà anche 6000 anni e avrà combattuto chissà quanti avversari, ma deve smetterla di rompere con queste scemenze di onore e rispetto. Quando avrò ucciso Nick, lui sarà il prossimo”.
“Non dategli retta generale” lo riprese uno dei Dark Knights “Master Drake ha le sue idee esagerate. Ignoratelo”.
“Hai ragione! Beh, basta inutili chiacchiere: preparatevi perché fra breve scenderemo in guerra!”
“SSSIGNORE!” risposero nuovamente i Dark Knights.

 

Nell’accademia del duellante la vita procedeva tranquilla: tutti gli studenti svolgevano tranquillamente le loro attività, ma stranamente sembrava mancasse sempre qualcuno. Chi?
Jaden e i suoi compagni: nessuno aveva loro notizie da quindici giorni e molti si chiedevano dove fossero finiti.
La piccola Tomoyo si era recata all’accademia con la speranza di rivedere la sua amica Sakura, ma non era riuscita a trovarla e nemmeno Syrus era presenta.
“Chissà dove saranno finiti!” si chiese la piccola mora mentre sorseggiava un po’ di te ed era in compagnia di Blair e Jim.
“Anch’io sono un po’ preoccupata: non abbiamo loro notizie da parecchio” Blair non nascondeva la sua ansia.
“Tranquille! Sono sicuro che stanno tutti bene” il Dundee ne era sicuro mentre era sdraiato sul dorso di Shelley * Però quando tornano? *

 

Un istante dopo qualcosa avvenne: una serie di portali si aprirono tutti insieme.
“Ehi, ma che succede!” la prima a scattare in piedi fu Tomoyo.
“Quei portali! SONO TORNATI!” Blair lo gridò con tutta la gioia che aveva in corpo.
“Era ora!” Jim sollevò la visiera del cappello mentre Shelley si mosse.

 

Dai portali uscirono i ragazzi e molti sfoggiavano un look diverso.
Ino aveva il suo abito ninja, ma era aperto dietro mettendo in mostra le spalle su cui c’era un piccolo tatuaggio a forma di fiore.
Chazz aveva un giubbotto di pelle più lungo mentre il volto era coperto da una maschera nera e da un cappello.
Zane, Aster, Shikamaru e Choji avevano una tuta nera molto aderente che li copriva interamente.
Kankuro aveva una giacca di pelle, mentre Temari aveva mantenuto il suo solito abbigliamento.
Tenten aveva in più solo un gilè nero e i capelli erano leggermente più lunghi.
Neji sfoggiava un paio di occhiali da sole e un giubbotto di pelle.
Rock Lee era sempre lo stesso salvo per la presenza alla cintura di due nunchaku e di due tridenti mentre una katana e un bastone erano dietro la schiena.
Hinata, Sakura e Alexis erano vestite nello stesso modo con cui erano andate: l’unica novità era un guanto sul dorso della mano sinistra, dove era visibile una gemma.
Shino aveva solo una grossa spada dietro la schiena e non aveva cambiato altro.
Gli altri erano in sostanza riamasti gli stessi salvo per altre piccole differenze.

 

“EHILA’!” fu la prima cosa che dissero tutti.
I tre corsero ad accoglierli.
“Ce ne avete messo di tempo ragazzi!” disse Jim “Vi stavamo per dare per dispersi!”
“Ah ah! Scusate ragazzi!” Jaden si mise le mani sulla testa, aveva un colletto alto e un paio di guanti neri “Abbiamo avuto molte cose da fare”
“Già!” anche Naruto era raggiante mentre teneva la spada appesa dietro la schiena “Non avete idea di cosa abbiamo dovuto fare!”

 

“Ragazzi!” li richiamò Blade “Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo, ora tocca a voi mettere in pratica i nostri insegnamenti” i ragazzi annuirono “Bene, a questo punto possiamo anche andarcene”.
“Ve ne andate così presto?” Jessie parlò a nome di tutti, aveva un medaglione addosso.
“Sì ci dispiace! Nick arriverà tra breve: salutatecelo” rispose il mezzo vampiro e aprì un portale.
“Buona fortuna!” e tutti i maestri, dopo aver detto la cosa insieme, se ne andarono.

 

“Allora? Dove siete finiti?” chiese Blair curiosa mentre teneva Akamaru in braccio.
“E’ un po’ difficile da spiegare!” nel ripensarci, Jaden non sapeva come descrivere il luogo in cui era stato.
“Ognuno di noi è stato portato in un posto diverso” precisò Chazz “Io, per esempio, sono andato ad allenarmi nella foresta nera!”
“Nella foresta nera?” nel sentire le sue parole, Jim fu incredulo “E sei sopravvissuto!”
“Se sono qui, vuol dire di sì!” rispose secco il Princeton.
“Scusate: cosa c’è di tanto particolare nella foresta nera?” Tomoyo era molto curiosa.
“La foresta nera è un luogo totalmente inospitale per l’uomo. Solo chi regge delle condizioni estreme può viverci!” spiegò Chazz “Questa è la versione ufficiale, ma la verità è che è abitata dai cosiddetti Hunter: dei cacciatori di mostri molto abili”
“Cacciatori di mostri?” Blair ebbe un brivido “Ma che dici? I mostri non esistono!”
“Sbagliato! Esistono eccome!” Chazz lo disse con tutta la serietà di cui era dotato e più d qualcuno ebbe i brividi “Ce ne sono di ogni tipo, ma quelli che popolano il nostro pianeta più di qualunque altro sono i vampiri e i licantropi e io li ho visti”.

 

“AAAAAAAHHHHHHH!”
Questo fu il grido della maggioranza dei ragazzi.

 

“Ecco perché nessuno dovrebbe saperlo!” concluse Chazz coprendosi il volto col cappello.
“E PERCHE’ CAVOLO CE L’HAI DETTO!” esplose Naruto.
“Perché voi non siete persone normali” rispose calmo il moro e poi un ghigno bastardo gli si disegnò sul volto “E poi perché non vantarsi di avere avuto una simile esperienza?”

 

“Io non me ne stupisco” incredibilmente a parlare era stata Hinata “Dove siamo state noi, c’erano creature mostruose che erano generate dalle paure che ognuno aveva dentro”.
“E’ vero! Alcune non erano neppure corporee” confermò Alexis.
“E altre erano gigantesche e molto pericolose” finì la piccola Kinomoto “Ci sono state delle volte in cui siamo dovute ricorrere ai mana guerrieri”

 

“Vampiri hai detto?” Neji rise di gusto “il maestro Blade è un mezzo vampiro e ammazza vampiri dalla mattina alla sera e io ho imparato come fare!”
“Stessa cosa posso dire io” anche Tenten sorrise “la maestra Buffy ammazza ogni sorta di creatura delle tenebre come se nulla fosse. Anch’io ho fatto pratica!”
“Tsk!” fece Chazz nervoso.

 

“E voi non avete visto i mutanti delle X Manson” intervenne Shikamaru “Anche loro sono particolari, spesso anche mostruosi ma cercano di usare i loro poteri a fin di bene!”
“E sono anche dei bravi ragazzi” al solo ricordarli, Choji era al settimo cielo.
“I nostri poteri, spesso, sono molto simili a quelli che hanno loro” Zane stesso ne era rimasto stupito.
“Ma alcuni sono più problematici di altri!” Aster ricordò quello del suo maestro.

 

“Alla fin fine ognuno di noi è venuto a contatto con realtà e mondi che nemmeno avremmo potuto immaginare” Gaara mentre metteva a posto una spada vicino alla sua giara ne era convintissimo “Grazie al maestro Squall ho davvero ampliato i miei orizzonti!”

 
“Anch’io ho visto cose incredibili!” Jaden non era da meno “Pensate: alcune creature si possono evocare con la sola forza del pensiero!”
“Anch’io l’ho visto!” confermò Naruto “Alcune le ho dovute fare a pezzi!”

 

“Fare esperienza! Era questo l’obiettivo principale del vostro allenamento ragazzi!” disse una voce familiare.
I ragazzi si voltarono verso la direzione e poterono rivedere…
“SIGNOR NICK!” gridarono in coro.
Il Sun’s Warrior era tornato e sfoggiava un nuovo look: l’abito era strappato e rendeva evidente il corpo scolpito, i capelli si erano allungati fino alle spalle e sul viso era cresciuta la barba.

 

“Come va, ragazzi!” Nick li salutò e si avvicinò.
“E’ bello rivederla signore!” Hassleberry scattò sull’attenti “Ciò che ho appreso non lo dimenticherò per tutta la vita!”
“Riposo soldato!” rispose il Sun’s Warrior con un sorriso e si sedette “Ah! Qualcuno può darmi un po’ d’acqua? Sto morendo di sete!”
“C-Certo! Ecco a voi!” anche se non lo conosceva bene, Blair aveva capito che quel castano era molto forte e ne era terribilmente attratta.
“Grazie!” e il castano bevve.

 

“Ma che vi è successo signor Nick?” chiese Naruto “E come mai avete barba e capelli lunghi?”
“Diciamo che non ho avuto molto tempo per prestare attenzione all’aspetto fisico” rispose Nick “Il mio allenamento con Lantis ha avuto solo delle brevi pause”.
“Comunque anche così non avete perso il vostro fascino” Tenten lo disse mentre lo guardava sognate “Quell’aspetto più “selvaggio e bellicoso” vi dona molto”.
“E’ vero! Non siete davvero male!” Temari se lo stava mangiando con gli occhi.
“Un bel sorriso” Tomoyo non voleva perdersi un secondo.

 
“Guarda come ti sei ridotto!” e poco dopo apparve anche Alan in compagnia di Shaoran che era l’unico a non essere ancora arrivato.
“E’ belo rivederti amico mio!” lo accolse Nick “Shaoran è bello vedere anche te!”
“Il piacere è tutto mio” il ragazzo fece un riverito inchino.
“Ehi, ma come ti sei vestito Shaoran!” Kiba che aveva una maglia nera fu il primo a notarlo.

 

Il castano era vestito con un lungo kimono bianco, ricamato con merletti dorati e sotto di esso, si poteva vedere una camicia a rete nera.

 

“Vi piace come sono vestito?” chiese Shaoran con un sorriso.
“Altro che!” Sakura gli si avvicinò e lo guardò meglio notando un altro particolare “Ehi, anche i tuoi capelli si sono leggermente allungati. Dove sei andato tu?”
“Ecco…” il castano non sapeva da dove iniziare.
“Sul monte Olimpo!” rispose Alan “Lì c’è un cancello che collega il vostro mondo con quello dell’aldilà. Ho portato Shaoran lì!”
Tutti guardarono increduli il ragazzo.

 

“Davvero sei stato in paradiso?” quello più curioso fu Neji.
“Non proprio. Sono stato nelle vicinanze. Perché me lo chiedi?”
“Nulla!” lo Hyuga non aggiunse altro: chissà cosa gli era frullato in testa.

 

“In qualunque caso, ora siamo tutti riuniti e questo è l’importante” concluse Nick con un sorriso “Direi che possiamo tornare a Konoha”.
“Tornare a Konoha e perché” chiese Jaden “Qui stiamo bene no?”
“Non lo nego, ma qui ci sono dei civili che non sanno né combattere né hanno un posto dove nascondersi, mentre a Konoha è anche possibile spostare gli scontri in un altro luogo isolato” rispose Nick.
“Ma così rischiamo che qualcuno che passa per caso si faccia del male” Naruto sollevò questa giusta obiezione.
“Qui il rischio è peggiore!” rispose Zane che aveva capito il ragionamento del Sun’s Warrior “L’intera isola è abitata da studenti: se venisse distrutta da un attacco non ci sarebbe scampo, mentre nelle terre ninja il rischio è ridotto del 80% circa. Lì sanno quasi tutti come mettersi al riparo e, bene o male, anche noi abbiamo imparato a muoverci lì”.
“Vedo che hai capito, Zane” Nick se ne compiacque “Almeno fino a quando non ci saremo sbarazzati dei generali infernali, consiglio di spostarci tutti a Konoha!”
“In questo modo, però, sarà il nostro villaggio a rischiare di essere distrutto” Sakura sollevò questo problema “E poi ci sono ben altri tredici generali infernali da sconfiggere”.
“Questo è vero ma Tsunade mi ha informato che ci sono delle buone difese per situazioni particolari, inoltre se i generali infernali continuano ad attaccarci con la stessa frequenza di adesso, non…” di colpo Nick si bloccò e il suo sguardo si perse nel vuoto.

 

“Signor Nick!” la piccola Kinomoto si alzò preoccupata verso di lui, ma si fermò a metà strada con lo sguardo perso nel vuoto.
“Sakura!” Shaoran si alzò preoccupato verso di lei.
“Che cosa sta succedendo!” anche Hinata sentì qualcosa di diverso e il suo sguardo si perse nel vuoto.
“Ehi Hinata!” Naruto e Kiba la presero insieme.
“Che cosa sta succedendo?” Aster si avvicinò per osservarli meglio.
“Si chiama Chiaroveggenza!” spiegò Alan.

 

Gli altri si voltarono verso l’angelo e lo guardarono sorpresi.
“Ha detto Chiaroveggenza” Shaoran sgranò gli occhi “Ha anche questo potere in comune con lui!”
“Non l’aveva mai manifestato da sveglia eppure ora è successo” Kero-chan ricordò i vari sogni premonitori della sua padroncina.
“Scusate, ma che cosa significa?” come suo solito Naruto non aveva capito cosa volesse dire.
“MA SEI DAVVERO UNA TESTA QUADRA!” lo sgridò Sakura “SIGNIFICA…. Ecco. Che vuole dire?”
E tutti caddero a terra: qualcosa che l’Haruno non sapeva allora c’era.
“Significa previsione di eventi futuri” intervenne Yuè “Chi ne è dotato, attraverso sogni o visioni improvvise, può vedere pezzi degli eventi futuri. La loro nitidezza permette di capire se sono certi oppure no”.

 

“Vuoi dire che il signor Nick, Sakura e Hinata hanno questo dono?” Zane parve davvero colpito e Yuè assentì “Ma si può sapere quanti poteri ha questo tipo”.
“I soleani sono esseri magici, ognuno di loro ha un legame con un elemento della natura e anche un potere ausiliario, ma non è sempre così” Alan decise di rivelare un importante dettaglio “Alcuni di loro sviluppano altri poteri che si manifestano nella loro forma latente in quanto li possedevano i loro antenati. Chi è dotato di simili capacità, è inserito in un’elite che ha il compito di proteggere le massime autorità del Sole o qualcosa di molto più importante di un semplice pianeta. Questi ultimi sono i Sun’s Warriors di cui Nick fa parte”.
“Quindi ci sono altri come lui?” nel sentirlo Aster fu incredulo.
“Certo che ce ne stanno, ma non temete: come Nick sono esseri pacifici e calmi”li tranquillizzò l‘angelo “Inoltre hanno a cuore questo pianeta e non farebbero mai del male a nessun suo abitante”.
“Chissà come sono?” si chiese Naruto.

 

“Rispondo io alla tua domanda!” e anche Neos fece la sua comparsa per dare una spiegazione “Sono creature ibride: in parte umane, in parte animali e la loro pelle ha un diverso colore. Il colore della pelle determina l’elemento naturale a cui sono legati e che possono controllare”.
“Wow!” fece più di qualcuno.

 

“Ma se sono per metà animali e metà umani e, per di più, di diverso colore le loro scelte di accoppiarsi sono limitate no?” essendo un esperto del regno animale Jim fece notare questo.
“L’aspetto è diverso ma non il resto: i soleani non si fanno questi problemi” rispose Alan lasciando più di qualcuno senza parole “ma la loro devozione alla compagna di vita non è paragonabile a quella che conoscete voi. una volta che si uniscono a sacre nozze sono legati per sempre fino alla morte se non oltre” {in pratica non c’è divorzio}.
“Ecco perché devono scegliere con attenzione chi sposare” continuò Alan “Per fortuna non hanno il problema del tempo”.

 

“Per favore Alan, evita di sbandierare ai quattro venti queste cose” disse Nick che era uscito dallo stato di trance “Anche se posso trasformarmi, non sono un soleano ma un ragazzo umano che ha avuto una chance di cambiare le cose, tutto qui” era questo che aveva sempre pensato anche se * Che strane immagini del futuro! Avrò davvero molte cose da fare! *
“Non sminuirti ragazzo: sei più di quello che credi!” lo riprese Alan.

 

“Allora signor Nick, che cosa ha visto?” chiese Shikamaru che preferì cambiare discorso.
“Alcune cose che mi succederanno in futuro” disse il Sun’s Warrior “ma ho visto che ci sarò solo io quindi non preoccupatevi me la caverò. Piuttosto cosa hanno visto Sakura e Hinata?”
Gli altri lo guardarono storto: quando si teneva le cose dentro era davvero una rottura.

 

“Ecco…” la piccola Kinomoto guardò i presenti “Io ho visto la battaglia contro l’ottava armata infernale: ci saranno diciotto Dark Knights e saranno molto forti, poi il paesaggio è cambiato e ho visto il fratellone Naruto avvolto da una luce splendente e poco dopo un nuovo spirito dorato”.
“Uno spirito dorato?” Naruto la fissò incredulo “Ma io ho Kyuubi come mio spirito. Chi è questo spirito dorato?”
“Non lo so, non ho sentito il suo nome: so solo che è apparso come d’incanto” rispose la piccola Kinomoto e continuò “Poi ho visto un duello del fratellone Jaden contro Viper e poi una strana luce che ha avvolto tutta l’isola e poi… un deserto. Non ho più visto altro”.
“Uno spirito dorato, un duello e un deserto!” rifletté Jaden e poi sorrise “Scommetto che ci sarà da divertirsi!”
“Non esaltarti tanto!” lo riprese Chazz annoiato “Hai solo una scena provvisoria tutto qui. Se la piccola Sakura avesse visto me in azione a quest’ora sarebbe ai miei piedi”.
“Ai tuoi piedi eh?” Shaoran non aveva nulla contro il Princeton ma certe volte gliele toglieva di bocca e…

 

BONK!

 

Gli assestò un bel pugno in testa.
“AHIA!” Chazz si alzò di scatto mentre si teneva la testa dolorante “MA CHE ACCIDNETI FAI! STAVO SOLO SCHERZANDO!
“Dal tono della tua voce non credo proprio!” rispose il castano.
“Calmatevi ragazzi!” Shino decise d’intervenire e, velocemente, li bloccò con i suoi insetti “Non costringetemi a fare altro!”
I due rimasero immobili.
“Ora che ci penso, ho visto di sfuggita Chazz” la piccola Kinomoto rise “L’ho visto che baciava Ino!”

 

“CCCCCCCHHHHHHHHEEEEE!”
Questo fu il grido collettivo di tutti.

 

“CHE DIAVOLO DICI! NON HO INTERESSE PER UN TIPO SIMILE” gridarono i due diretti interessati.
“Rispondete nello stesso momento ragazzi” sorrise Alexis “Siete davvero fatti l’uno per l’altra”.
“MA CHE DICI!” risposero di nuovo insieme.

 

“STOP!” intervenne Hassleberry frapponendosi “Queste sono cose private che i due devono risolvere in intimità! Ora sentiamo cosa ha visto la soldatessa Hinata”.
“E STA ZITTO PER UNA VOLTA DANNATO SOLDATO!” i due lo puntarono incavolati.
“Finitela per favore” Nick si massaggiò le tempie doloranti “Voglio andare a farmi una doccia e una dormita prima di partire e vorrei farlo entro oggi, per favore”.
I due si ammutolirono e assentirono.

 

Tutti concentrarono la loro attenzione su Hinata che ebbe un fremito.
“Ho visto una battaglia” disse la Hyuga con tremore “E a battersi erano Naruto e un cavaliere nero con occhi gialli e spietati” le lacrime uscirono dai suoi occhi “E… N-Naruto è stato ferito a morte ed è caduto in un fiume di lava”.
Tutti guardarono stupiti la ragazza.
“Naruto morirà?” Sakura Haruno ebbe un fremito.
“Chi è questo cavaliere nero!” Nick ebbe un fremito di rabbia: non avrebbe mai permesso che uno dei ragazzi venisse ucciso senza fare nulla.
“Non lo so: il suo volto era irriconoscibile” la ragazza era ancora più scossa “ma l’immagine della caduta non era molto nitida. Ho rivisto Naruto sul dorso di Kyuubi, ma aveva una fasciatura” a quelle parole, tutti tirarono un sospiro di sollievo “Poi ho visto Jaden, Naruto, Gaara Shaoran e Zane combattere contro cinque guerrieri che indossavano delle strane armature nere, forse dei Dark Knights, ma poi ho visto altri come loro e tutti eravamo impegnati a batterci a accezione del signor Nick che era da un’altra parte e ho visto lui contro un uomo alto e bellissimo con occhi puri ma spietato oltre ogni dire”.
“Aveva una gemma incastonata al petto o da qualche altra parte?” chiese Nick dubbioso.
“Sì ma era quasi invisibile” rispose la ragazza “perché dello stesso colore della sua corazza”.
“Ho capito!” rispose il Sun’s Warrior “C’è altro?”

 

“Ho visto anche un futuro prossimo! Eravamo più grandi, più o meno sui quindici anni” rispose la ragazza.
“CHE DAVVERO?” disse più di qualcuno “CHE HAI VISTO?”
“Ho visto Jaden, Naruto e uno ragazzo che non conosco combattere contro un demone dall’aspetto mostruoso un generale infernale. E poi ho visto Naruto con in mano una nuova spada: era identica a quella del secondo guardiano del labirinto e poi… “ nel ricordare questo particolare ebbe un sussulto “Ha un nuovo abito, tutto bianco e ha sconfitto da solo un cercoterio”.

Più di qualcuno ebbe un sussulto poi…
“EVVAI! SARO’ FORTITSSIMO!” il biondino esplose dalla felicità.
“Cavolo! Affronteremo un generale infernale” Jaden si controllò con la voce, ma anche lui era euforico.
“Ma chi è questo ragazzo?” a sollevare il quesito fu Neji “Puoi descrivercelo?”
“Ecco.. è un ragazzo alto dai tratti un leggermente occidentali, carnagione ambrata, occhi verdi e penetranti, capelli neri con delle saette dorate ai lati e poi…” la ragazza si fermò qualche secondo per riportarlo alla memoria “Aveva un simbolo sul petto: identico a quello sull’armatura del drago di quello strano essere che ci ha aiutato contro Imperius!”
“Quale drago?” chiese Jaden.
“Imperius? Chi è?” chiese Kero-chan.
“Certo! Era quel demone della sesta che ha attaccato il villaggio della Foglia e quel drago è stato evocato da una strana mummia. Com’è che si chiamava?” Shikamaru cercò di ricordare il nome.
“Yaphisan Sandtimes!” rispose Zane attirando l’attenzione su di sé “Si era infiltrato tra le schiere dei demoni di Abhadon per ottenere delle informazioni. Che sia lui quello che vi aiuterà?”
“No ragazzi!” intervenne Nick “Yaphisan Sandtimes è stato maledetto molto tempo fa e poi il suo aspetto non è quello di un ragazzo: credo sia un suo discendente! Lo so perché le saette dorate sono un segno distintivo dei maschi del clan”.
“Può darsi che sarà un Sun’s Knight come noi!” ragionò Aster.
“Lo scopriremo in seguito!” disse Nick pensieroso * Il futuro riserva delle sorprese incredibili *.

 

“Siete sicuro di non sapere niente su questo misterioso Sandtimes? E poi che cosa avete visto?” chiese insistente Shikamaru.
“Un sospetto ce l’ho ma prima voglio una conferma” Nick rispose alla prima domanda ma alla seconda “Scusate, adesso ho proprio bisogno di farmi una rinfrescata. Fatevi trovare pronti per quando torno così partiamo subito per Konoha!” e andò in bagno.

 

“Possibile che ci debba sempre nascondere qualcosa!” si lamentò Kiba “Che cosa gli costa dirci che cosa ha visto e che gli frulla nella testa!”
“Evidentemente ha qualche dubbio che vuole risolvere da se” rifletté Aster “Come quello che Alan ha sollevato poco fa! Forse non sa ancora chi è veramente!”
Buona parte dei ragazzi lo guardarono confusi: non capivano cosa volesse dire.
“Allora non possiamo fare altro che stargli vicino e aspettare che si confidi con noi” Gaara capiva benissimo cosa volesse dire Aster e non solo lui.
“Vedrete che alla fine ci dirà tutto quello che pensa” anche Naruto capiva benissimo la situazione del loro comune amico. 
“Forza, diamoci una mossa!” Jaden si alzò pimpante “Abbiamo molte cose da fare no?”

 

 

“Konoha?” ripeté Viper mentre osservava le immagini “Intende portarli in un altro posto: così non riuscirò a rubare la loro energia. Ma, considerando quello che è successo qualche settimana fa, credo di capire cosa sta pensando: anch’io avrei fatto lo stesso”.
“Non devono lasciare l’isola” la creatura nel cilindro s’impose “La loro energia è molto ricca e a me ne serve tanta o non potrò accontentarsi amico mio”.
“Lo so! Devo pensare subito a qualcosa o qui rischiamo di non riuscire mai nel nostro intento” dopo averci pensato su, un sorriso maligno si stampò sul suo volto “Forse è il momento di accelerare il mio piano”.

 

“Ecco fatto, come nuovo!” Nick si osservò allo specchio: non aveva nemmeno più un pelo sul viso e i capelli erano stati rapidamente tagliati “E ora facciamoci una bella doccia!”
Dietro di lui apparve Alan che aveva qualcosa da dirgli.
“Nick, perché ti comporti così?” gli chiese il suo angelo custode.
“Ti riferisci a prima vero?” disse il castano mentre entrò nella doccia “Quello che ho visto nel futuro non li riguarda. Non fraintendermi, non li reputo una seccatura, ma nelle visioni che ho avuto loro non compaiono”.
“Non compaiono eh?” Alan si appoggiò al muro “Almeno dirai a me cosa hai visto!”

 

Per alcuni secondi ci fu silenzio poi Nick parlò: “Ho visto eventi che vanno molto avanti nel tempo. Nel primo pezzo mi sono visto mentre salvavo qualcuno che stava precipitando in mezzo alla piazza del mio paese: era una ragazza dai lunghi capelli rossi ferita in tutto il corpo; non ho visto il volto ma credo di avere un qualche legame con lei.
Nel secondo mi sono visto entrare in una grotta e mi sono trovato di fronte due enormi e mostruose creature del passato: Scilla e Cariddi della mitologia greca.
Nel terzo mi sono ritrovato seduto sulla torre di Pisa con te e un altro spirito a fianco: non so chi fosse, ma aveva un copri fronte con un curioso simbolo e io avevo uno sguardo triste. Il quarto e ultimo pezzo è una miriade d’immagini che scorrono rapide in cui mi vedo andare in altre dimensioni spesso anche in compagnia di persone che non conosco ancora e di trovare altri Sun’s Knights. C’è un volto che continuo a vedere sempre, quello di una creatura metà umana e metà falco ma non è un soleano.

Questo è tutto quello che ho visto!”

 

“Capisco! Hai avuto una visione a lungo raggio del futuro. È probabile che ti capiteranno di nuovo quindi sta attento a possibili cambiamenti” Alan sembrò sollevato “La tua Chiaroveggenza è davvero molto sviluppata come quella del tuo lontano antenato!”
“Chiariamo subito questo punto” s’impose Nick mentre era sotto la doccia “Sono un soleano solo perché questo era il mio sogno. È vero non ho fatto obiezioni e non ho detto nulla agli altri per motivo di rispetto ma non mi piace mentire a me stesso: io sono un umano”.
“Lo dici a me o a te stesso?” gli chiese il suo angelo custode “ Come fai a dire che sei solo un umano e non anche qualcosa di più”.
“E cosa sarei!” chiese il castano mentre usciva dalla doccia.
“Questo lo devi capire da solo” rispose Alan.
“Alla fine te ne esci sempre in questo modo. Si può sapere chi sei veramente e come fai a sapere dei miei poteri!” questa domanda Nick la voleva fare da molto tempo.
“Quello che so dei tuoi poteri mi è stato detto dalle guardiane dei sacri amuleti altrimenti non saprei nulla” rispose Alan “Per quanto riguarda l’altra domanda, io ho il compito di vegliare sulla tua anima e proteggerla dalla mia controparte”.
“La tua controparte?” Nick ci pensò un momento poi capì “Vuoi dire il mio diavolo interiore vero?”
“Esatto! Tutti ne hanno uno, ma nel tuo caso è qualcosa di terribilmente potente: per questo sono stato scelto io. Augurati che questo demone interiore non si faccia mai sentire o saranno guai grossi” lo avvertì “Ora scusami ma devo tornare a svolgere il mio ruolo di angelo custode. Affronta la follia col coraggio!” e sparì.

 

“Come sempre, vai e vieni” Nick sorrise amaramente poi fece un pensiero più serio “Chi sarà mai questo mio demone interiore? Alan ha detto che è stato scelto proprio per questo motivo. Chissà che tipo è! Beh non preoccupiamoci di questo, ora ho altro da fare!”

 

 

Dopo alcuni minuti, Nick uscì dalla stanza e vide che tutti erano pronti ad andare, ma c’era qualcuno che si era aggiunto.
“E voi che volete fare?” chiese il castano.
“Mi sembra ovvio, vi seguiamo” rispose Jim con addosso Shelley “Questa scuola non è divertente senza Jaden e i suoi compagni”.
“Anch’io voglio venire” Blair aveva lo zainetto in spalla ed era pronta a seguirli.
“Ci sono un sacco di cose che dovete fare e vogliamo starvi vicino” Tomoyo non era da meno.
“Guardate che non staremo sempre via e poi rischiate di farvi male” Nick cercò di convincerli a parole “E poi non sapete volare, come pensate di poterci seguire?”
“E’ inutile! Ci abbiamo già provato a dissuaderli” Zane si massaggiò la testa dolorante “Temo che dovremo portarceli appresso”.
“Accidenti!” il castano si grattò la testa “E va bene, potete venire, ma non fate casini. Allora andiamo!”

 

“Ve ne andate così presto?” ghignò una voce cavernosa.
Tutti si voltarono e poterono vedere l’ennesimo demone: Belazur!
“C’incontriamo finalmente!” il demone non riusciva più ad aspettare “Sono l’ottavo generale infernale Belazur, molto lieto” la sua gemma era viola e incastonata sul petto.
“E’ mostruoso!” Sakura Haruno aveva la tremarella.
“Che energia terrificante” Neji strinse i pugni.
“Finalmente si entra in scena!” Kiba si schiaffeggiò le guance son molta soddisfazione.

 

“Nick, tu sarai la mia miliardesima vittima: cerca di non deludermi!” Belazur puntò subito il Sun’s Warrior “E voi mocciosi divertitevi con loro”.
Come ombre, fecero la loro comparsa diciotto figure incappucciate: i fantomatici Dark Knights.
“Finalmente c’incontriamo” disse la figura più vicina a Belazur “E chi s’immaginava che foste dei mocciosi del cazzo!”
“Mocciosi!” tutti i ragazzi non reagirono bene a quella parola “BASTADO! PROVA A RIPETERLO A VOLTO SCOPERTO!”
“Nessun problema stronzetti!” rispose lo stesso e, al suo comando, tutti si tolsero i mantelli.

 
“No!” Naruto fu incredulo.
“Non ci posso credere!” Kiba era rimasto a bocca aperta.
“Com’è possibile!” anche Jaden non aveva parole.

 

I Dark Knights erano alcuni dei Sun’s Knights, solo che erano più grandi di qualche anno (per farvi capire, sono i ragazzi nella serie Shippuden) ed erano: Naruto, che aveva parlato, Hinata, Neji, Kiba, Rock Lee, Jaden, Jessie, Chazz, Alexis, Syrus, Zane, Aster, Hassleberry, Shaoran, Sakura, Gaara,  Shikamaru e anche Sasuke.
“Tu guarda che iella: l’unico giovano che manca è proprio u picciotto che ha il mio spirito” il Sasuke Dark Knight si lamentò così per la mancanza dell’Uchiha minore “Fortuna della minchia!”
“E smettila di usare questo cazzo di dialetto siciliano, non si capisce niente” lo riprese il Dark Knight di Naruto molto sboccato “Ne ho le palle piene di sentire queste cazzate da mattina a sera!”
“Hai scassato picciotto!” gli rispose l’altro “Fatti i cazzi tuoi oppure t’appiccico allo muro con le tue budella; n’ha capito!”
“Devi solo provarci, pezzo di…” il Dark Naruto stava per rispondere ma...
“Finitela con queste buffonate: risolverete dopo. Ora pensate a distruggere questi mocciosi!” li riprese il generale infernale seccato da tutte quelle parole “Ed evitate di dire troppe parolacce, o ci censurano” come minimo.

 

“AAAAAAHHHHH! MA CHE SIGNIFICA!” il più incredulo di tutti era Naruto “Io non sono mai stato così sboccato. Non mi è mai nemmeno saltato per la testa di dire cose simili”.
“E Sasuke non ha mai parlato in un simile modo” anche Sakura Haruno era senza parole.
“Spero solo che voi parliate normalmente”al solo pensare che la sua versione Dark Knight fosse sboccata o altro, Shikamaru sentiva male alla testa.
“Potete stare tranquilli su questo: noi siamo più normali, se così possiamo definirci” rispose il Dark Knight di Jaden “Ovviamente, non abbiamo i vostri stessi gusti”.
“E non siamo dei mollaccioni come alcuni di voi” a rispondere era stata la Dark Knight di Hinata e guardava la Hyuga con un ghigno (riuscireste a immaginarvi Hinata che ghigna? Io stesso che scrivo faccio fatica).
La Hyuga sentì un fremito salirle su per la schiena: “Tu hai…”
“Si esatto!” rispose l’altra “E dopo che ti avrò eliminato, mi farò una bella scopata sul tuo corpo senza vita!”

 

“Basta con le chiacchiere” Nick s’impose “Ragazzi è il momento di vedere se gli allenamenti hanno dato i loro frutti. Date del vostro meglio. ANDIAMO!” e si trasformò.

 

“SI ANDIAMO! SUN’S KNIGHT BATTLE ARMOR GO!”
Questa fu la risposta collettiva dei ragazzi e il nuovo scontro ebbe inizio.

 

 

A 10 kilometri di distanza dall’isola, in un piccolo arcipelago disabitato, Nick si trovò di fronte Belazur.
“Non ti sei fatto aspettare” il Sun’s Warrior lo fissò con sguardo di sfida.
“Non sono il tipo che fa aspettare le sue vittime” rispose il demone e tese i suoi enormi artigli in avanti “Ti strapperò il cuore dal petto: preparati a morire Nick Nibbio Blu!”
“Non ci contare!” il Sun’s Warrior alzò la spada e parò un attacco silenzioso del demone.
“Notevole!” commentò il generale infernale allontanatosi “Credo proprio che mi divertirò con te!”
“Vedi d’impegnarti sin da subito o non mi batterai” lo sfidò Nick “ARRIVO!” e si lanciò contro l’avversario.
“PREPARATI A MORIRE!” e il demone non fu da meno.

 

 

Hassleberry squadrò la sua controparte, sicuro di se.
“Sono sorpreso sai? Non mi sarei mai aspettato di dover combattere contro me stesso”.
“La vita riserva sempre un sacco di sorprese” rispose la sua controparte Dark Knight “Vediamo che sai fare!” e si lanciò all’attacco.

 

I due si affrontarono con tutte le loro forze, alternando le loro trasformazioni in guerrieri dinosauri ma il risultato era sempre parità.
“Niente male sergente nero!” col suo solito tono Tirannus parlò al suo avversario.
“Usi ancora quel linguaggio disgustoso” la sua controparte lo guardò schifato “Non lo capisci proprio che è solo una perdita di tempo!”
“Questo è il mio modo di fare” rispose Hassleberry “Se non ti piace non me ne importa. ORA SMETTILA DI’ PARLARE E COMBATTI SERIAMENTE!”
“COME VUOI!” la sua versione Dark Knight assunse una forma ibrida in cui tutte le più potenti razze preistoriche erano state inserite: il muso del T-rex, le corna del triceratopo, la coda dell’anchilosauro, la cresta dello spino sauro, gli artigli del velociraptor, le zampe del
Deinonychus e le ali dello pterodattilo.

“Allora che te ne pare?” il Dark Knight ghignò con i suoi denti aguzzi.
“Non male ma io sono più bravo” Hassleberry si trasformò ma a differenza dell’avversario, divenne un Utharaptor.
“COSA! AH AH AH!” il suo avversario scoppiò a ridere di gusto “CHE PENSI DI’ FARE EH?  TRASFORMARTI IN UN SOLO DINOSAURO NON TI SERVIRA’ A NULLA!”
“Ora vedrai di cosa sono capace!” rispose semplicemente il ragazzo e, con un passo rapido, gli fu davanti.
“NON PENSARE DI’ FREGARMI COSI’!” il Dark Knight si scansò all’ultimo momento evitando un’artigliata che tagliò il terreno “MANCATO!”
Hassleberry non rispose e gli fu di nuovo davanti assentando un altro colpo che fu nuovamente mancato * Ancora uno * pensò.
“COSI’ MI’ FAI SOLO ANNOIARE!” lo schernì l’altro “A questo punto, tocca a me!” e si lanciò contro il ragazzo ma questo evitò il colpo all’ultimo momento “Tsk! Quella forma ti rende più veloce eh? Ma non potrai mantenerla all’infinito”.
“NEMMENO TU!” rispose Tirannus e rapidamente saltò in alto per poi lanciarsi in picchiata.
“IO SONO MOLTO PIU’ DFORTE DI’ TE!” rispose l’altro e si preparò a colpirlo al volo ma… “COSA!” non riuscì a spiccare il balzo.
“TI HO FREGATO AMICO!” Hassleberry lo colpì in pieno petto con una potente artigliata “ARTIGLIO RAPTOR”
“AAAARRGGHH!” il Dark Knight ricevette in pieno il colpo e crollò a terra.

 

“Come hai fatto!” riuscì a dire sputando sangue “Come diavolo hai fatto a bloccarmi a terra!”
“Invece di guardare me, perché non osservi il terreno!” gli consigliò Hassleberry tornato normale.
Il Dark Knight inclinò la testa e sgranò gli occhi: sul terreno c’era una strana sostanza nera che emanava un forte odore acre.
“Che roba è quella!” il Dark Knight non riusciva a capire.
“E’ catrame!” rispose Hassleberry e l’avversario lo guardò stupito “Se ti stai chiedendo da dove esce fuori, la risposta è le buche che ho fatto. Pensavi davvero che volessi colpirti? Ti sbagli.
Quando ho visto le tue sembianze, ho capito il tuo punto debole: tu punti tutto sulla potenza e hai dovuto aumentare il tuo peso per adattare il corpo alla nuova forma. Per batterti dovevo puntare su velocità e effetto sorpresa, così ho usato l’arte della terra per creare del catrame che, quando si attacca a qualcosa, lo rende appiccicoso”.
“Tsk! Che roba: battuto in un modo così semplice” si lamentò il Dark Knight.
“Se ci fossimo affrontati qualche settimana fa, forse avrei pensato lo stesso” nel frattempo Hassleberry si avvicinò con la levitazione per assestare il colpo di grazia “ma il maestro Lewis mi ha insegnato che la forza non è tutto: ci vuole altro. TIRANNUS SMASH!” e colpì l’avversario in pieno stomaco sconfiggendolo definitivamente e creando una grossa voragine.
“Bene! E ora andiamo ad aiutare gli altri!” e Hassleberry si diresse verso sud.

 

 

“PRENDI QUESTO!” il Dark Knight di Rock Lee, colpì lo stesso con un potente calcio spedendolo a terra “ALLORA TI E’ PIACIUTO IL MIO CALCIO!”
Il ragazzo dalle spesse sopracciglia si alzò in piedi ed estrasse il nunchaku pronto come non mai a ricominciare “Ora vedrai di che cosa è capace la forza della giovinezza!”
“Ancora con quella storia!” il suo avversario sospirò deluso “E io che speravo in un cambiamento. Scommetto che ti vesti ancora in verde vero?”
“Più che naturale: la tuta che indosso mi ricorda gli insegnamenti del maestro Gai” il solo ricordare il volto dell’amato maestro lo fece avvampare.
“Ah, ho capito!” l’avversario si grattò la testa quasi seccato “Segui ancora i suoi consigli eh? Capisco che abbia fatto molto per te MA EMULARLO ALLA PERFEZIONE E’ UNA VERA SCEMENZA. LUI E’ ASSOLUTAMEENTE ANACRONISTICO!”
“COME TI PERMETTI DI’ OFFENDERE IL MAESTRO GAI!” Rock Lee fu molto offeso dalla cosa “Lui mi ha reso quello che sono e quindi non lo deluderò mai!”
“Si, si ho capito! Renderlo fiero di te è sicuramente molto commovente ma copiarlo in tutto è pura idiozia” rispose il Dark Knight “Prova ad essere più originale: per esempio spuntandoti quelle odiose sopracciglia!”
“COSA!” urlò il ragazzo lanciò incredulo “COME PUOI DIRE UNA COSA DEL GENERE!”
“Vedrai quanto sarai più fico dopo. Guarda: io me le sono ridotte” e gli si avvicinò mostrandogli le sue sopracciglia.
“A me sembrano le stesse!” Rock Lee le guardò più volte ma lo spessore gli sembrava lo stesso delle sue.
“CHE DIAVOLO DICI!” sbraitò l’avversario e prese uno specchio da una tasca per guardarsi e…  “COSA! SONO RICRESCIUTE!”.
“Andiamo, non lo sai che i peli strappati ricrescono più folti se li tagli?” Rock Lee gli fece questa semplice lezione.

 

“Dannate sopracciglia, vi odio!” il Dark Knight, in preda a un moto di rabbia cominciò a strapparsele con le mani.
“EHI MA CHE FAI!” Rock Lee cercò di fermarlo ma l’avversario lo colpì con un calcio e continuò a tirarsi le sopracciglia.
“ODIO QUESTE SOPRACCIGLIA SPESSE COME UNA TESSERA SANITARIA, ODIO QUESTO VISO TONDO COME UN UOVO, ODIO QUESTI CAPELLI A CASCHETTO E ODIO IL VERDE!” tuonò il Dark Knight furioso “PER CCOLPA DI’ QUESTA SCHIFEZZA CHE MI’ RITROVO ADDOSSO NON HO MAI POTUTO AVERE UNA RAGAZZA E NESSUNA SI E’ MAI AVVICINATA A ME!” poi si voltò verso Rock Lee “Ti vanti di essere migliore così eh! TI AMMAZZO!” e si lanciò contro il moro.   

 

I due si scontrarono in un rapido combattimento di arti marziali quasi come se facessero una letale danza la cui pena per l’errore era la morte certa.
Rock Lee lottò con le armi che aveva imparato a usare con le Ninja Turtles mettendo a dura prova la resistenza dell’avversario ma non abbastanza da sconfiggerlo.
“ADESSO MI’ HAI SECCATO!” ruggì il Dark Knight trasformandosi in un guerriero selvaggio e distrusse le armi del ragazzo.
“O CAVOLO!” Rock Lee rimase sorpreso e anche spiazzato per un istante.
Il Dark Knight non si fece sfuggire l’occasione e “BLACK DEMON CANNON” lanciò un pugno intriso di energia nera che generò una potente esplosione.

 

Rock Lee riuscì a cavarsela con qualche graffio ma la sua armatura era stata danneggiata.
“Mega Cyber Demone, stai bene” Rock Lee si preoccupò subito per il suo spirito.
“Sono stato meglio” rispose lui “ma non ti lascerò da solo”.
“Ti preoccupi del tuo spirito invece che di te?” il Dark Knight non mancò di riprenderlo “Sei davvero patetico: gli spiriti sono solo armi nient’altro!”

 

Di fonte a una simile mancanza di rispetto, Rock Lee si alzò alterato: “Come ti permetti di offendere così gli spiriti. Loro non sono armi ma nostri amici che ci sono sempre stati vicino e, come tali, dobbiamo preoccuparci d loro. Hai passato il limite della sopportazione” anche lui attivò la versione guerriero selvaggio “Le tue lagne mi hanno davvero seccato: ti farò vedere di che cosa è capace la forza della giovinezza unita a quella della vera amicizia”.
“NON FARMI RIDERE!” ruggì l’altro e lo accolse a braccia aperte.

 

“AAAAAAHHHHHHH!” dal cielo si sentì qualcuno gridare e poco dopo Syrus piombò a terra vicino al ragazzo dalle spesse sopracciglia.
“OH NO! SYRUS!” Rock Lee corse subito a sincerarsi delle condizioni de compagno ma vide che si stava rialzando.
“Non ti preoccupare, sto bene” lo rassicurò il Truesdale minore mentre si teneva la testa, “Ho solo un leggero capogiro”.
“Reggiti a me” Rock Lee lo prese per una spalla.

 

“Che scena commovente” disse il Dark Knight di Syrus mentre scendeva a terra, “Sarebbe quasi divertente” ghignò.
“Che diavolo ci fai qui!” lo riprese il compagno “Il piano era di separarli e distruggerli uno a uno”.
“Non è colpa mia se questo qui si muove rapido e mi ha fatto innervosire più del dovuto” rispose l’altro massaggiandosi le tempie “Tu piuttosto dovresti aver già finito e invece è ancora vivo. Scommetto che ti stai ancora auto ledendo vero?”
“Tappati la bocca nanetto infame” rispose l’altro disgustato “Me la sono solo presa comoda altrimenti avrei già finito da un pezzo”.
“Come mi hai chiamato scusa!”per  il Dark Syrus quella parola era tabù “Mi hai chiamato nano! MA IO TI AMMAZZO FRANGIA SPORGENTE DELLA MISERIA!”
I due cominciarono ad azzuffarsi e a tirarsi i capelli.

 

“Ehi, ma che fanno!” Rock Lee osservò incredulo la scena.
“Litigano come due ragazzini” ma nemmeno Syrus era da meno e i due si guardarono stupiti.
“A quanto pare, le nostre controparti non vanno molto d’accordo”.
“Secondo me è il loro modo di esprimersi la loro amicizia!” questo era il pensiero di Rock Lee.

 

I due Dark Knights si voltarono verso di loro e li guardarono storto.
“Ho sentito bene?” iniziò il Dark Syrus.
“State dicendo che ci mostriamo la nostra amicizia a pugni?” il Dark Rock Lee concluse la frase con una vena pulsante.
“Perché? Non è vero!” i due lo dissero insieme.
“ASSOLUTAMENTE NO!” le due controparti lo gridarono insieme e s’indicarono a vicenda “CI’ ODIAMO DAL PROFONDO DEL CUORE!”
“Ma che dite, se v’intendete benissimo!” il moro dai capelli a caschetto lo aveva notato subito.
“Siete due amiconi inseparabili” continuò Syrus e prese Rock Lee per la spalla “Proprio come lo siamo noi!” e non poté mancare il pollice alzato da parte di entrambi.

 

I due Dark Knights li osservarono con la bocca spalancata poi….

“AAAAAAAHHHH! ORRORE!”
Lo gridarono traumatizzati.

 

I due ragazzi li guardarono increduli.
“CHE AVETE DA GUARDARE” gli urlò contro il Dark Syrus “QUELLA ROBA E’ OBRIOBRIOSA!”
“PER UNA VOLTA SONO D’ACCORDO CON TE!” gridò anche l’altro “ANZI E’ TERRIFICANTE!” e i due caddero a terra disgustati.

 

“Ma che hanno da gridare in quel modo?” Syrus non ci capiva più niente.
“Mi sa che non si sono chiariti come si deve” di questo Rock Lee ne era certo poi si rivolse all’amico “Forza amico, facciamogli vedere che cosa vuol dire avere un amico”.
“Mi hai tolto le parole di bocca” il Truesdale minore si staccò dall’amico e divenne un guerriero selvaggio, poi abbassò il tono di voce “Sta attento! Il mio avversario può tirare fuori gli artigli da qualsiasi parte del corpo ed è molto veloce nei movimenti”
“Ha un’abilità molto simile a quella di un ninja che affrontai un po’ di tempo fa” Rock Lee riportò alla mente lo scontro con Kimimaro, uno dei seguaci più pericolosi di Orochimaru “Il mio invece è agile come me nei movimenti, inoltre attacca avvolgendo il corpo con una strana energia nera”.
“Sono due tipi forti allora” terminò Syrus “Forza, chiudiamo la partita”.
I due Dark Knights li guardarono con un ghigno.
“Davvero pensate di poterci battere? Poveri illusi, anche se non andiamo molto d’accordo, sappiamo comunque cooperare tra di noi” il Dark Rock Lee era sicuro della vittoria.
“Senza contare che i nostri poteri sono superiori ai vostri” Dark Syrus si leccò le labbra “Rassegnatevi, ormai siete solo carne da macello. È impossibile per voi sopravvivere”.
“Ehi Syrus, lo hai sentito?” Rock Lee guardò l’amico con un sorriso.
“Già! Quanto si sbaglia!” rispose il ragazzo dai capelli azzurri.

 
“Perché scusate? Che cosa starei sbagliando?” il Dark Syrus li guardò con il tic “Per favore, illuminateci”.
I due Sun’s Knights presero un profondo respiro e insieme gridarono: “LA PAROLA IMPOSSOILE NON ESISTE. SOLO I LIMITATI LA USANO!” e quest’insegnamento non lo avrebbero mai dimenticato. Poi, senza dare il tempo agli avversari di ribattere, si lanciarono all’attacco.

 

I due saltarono in perfetta sintonia contro le loro controparti e si prepararono a colpire con un calcio volante.
“ILLUSO! LO VUOI CAPIRE CHE E’ TUTTO INUTILEE!” il Dark Rock Lee era stanco di quel modo di combattere.
“NON MI’ FARAI NEMMENO UN GRAFFIO!” mentre il Dark Syrus era pronto e bloccare l’attacco frontale ma…
“ADESSO!” con un movimento rapido, i due cambiarono la traiettoria dell’attacco e puntarono verso l’altro avversario.

 

KAPOOM!

I due Dark Knights furono spazzati via dall’attacco improvviso.
“Colpito!” Syrus era soddisfatto della cosa.
“Ormai ci capiamo con uno sguardo” Rock Lee era contento di aver trovato un amico con cui riusciva a intendersi quasi alla perfezione (quasi perché i gusti in fatto di vestiario e di modi di fare erano leggermente differenti^^).

 

I due Dark Knights, non aspettandosi una simile mossa, furono colpiti in pieno e spazzati in due direzioni diverse, mentre Syrus e Rock Lee si misero spalla contro spalla.
“Ottima mossa amico!” si complimentò il Truesdale minore.
“Stesa cosa vale per te” il ragazzo dalle spesse sopracciglia sorrise all’amico “Ora schiacciamoli insieme”.
“Mi hai tolto le parole di bocca!” Syrus tirò fuori gli artigli e fu pronto.
I due Dark Knights si alzarono infuriati: “COME AVETE OSATO! VI’ FAREMO A PEZZI!” e si lanciarono verso i due amici.

 

“Arrivano!” Rock Lee vide il Dark Syrus che tirò fuori artigli affilati da tutto il corpo.
“Aspetta ancora un po’” mentre Syrus osservò il Dark Rock Lee avvolto dall’energia nera.
“Non ancora!” Rock Lee spostò il piede in avanti.
“Ci siamo quasi” anche Syrus spostò il piede in avanti.
I due Dark Knights furono a soli due metri di distanza e….
“ADESSO!” i due ragazzi si spostarono lateralmente e i Dark Knights si colpirono in pieno da soli.
“AAARRRRGGGHH! Questo fu il loro urlo.

 

“E ora, in perfetta sincronia” Syrus e Rock Lee si lanciarono contro gli avversari e colpirono “CALCIO DEL LOTO INFINITO!” scivolarono sotto di loro e lanciarono una serie di calci rotanti alla mascella degli avversari sollevandoli da terra nello stesso momento.
“AAARRGH! MALEDETTO!” ringhiarono i due nello stesso momento e anche se sollevati in aria lanciarono il loro attacco.
“BLACK DEMON CANNON!” il Dark Rock Lee si lanciò contro Syrus “DARK METALLIC DRAGON!” mentre il Dark Syrus su Rock Lee.
“NON CI’ PRENDERETE TANTO FACILMENTE!” i due amici si spostarono dalla traiettoria dell’attacco e, con tutta la loro forza, colpirono allo stomaco gli avversari.
“AARRGH!” il colpo fu così forte che i due sputarono un fiotto di sangue.
“E ORA IL COLPO DI’ GRAZIA!” i due amici si lanciarono in picchiata e colpirono insieme “KONOHA WILD DRAGON STORM!” e lanciarono una rapidissima serie di attacchi che formarono un enorme drago.
L’attacco andò a segno e i due Dark Knights che tentarono difendersi furono spazzati via dalla potenza del colpo.

 

“VITTORIA!” i due saltarono dalla gioia e si dettero il cinque.
“Siamo stati fortissimi” Rock Lee era tutto gasato “E abbiamo tirato fuori una tecnica potente quasi quanto la Tigre del Pomeriggio del maestro Gai”.
“Davvero incredibile” anche Syrus era emozionato “Abbiamo fatto vedere a quei due complessati quanto vale la forza dell’amicizia”.
“Hai ragione” Rock Lee confermò.

 

“La forza dell’amicizia!” disse una voce che fece accapponare la pelle ai due.
“CHE ENORME STRONZATA!” ci fu un terremoto e, poco dopo, i due Dark Knights uscirono pieni di ferite e con le loro armature mezze distrutte.
“Sono ancora vivi!” Rock Lee era incredulo.
“Come diavolo hanno fatto a sopravvivere” Syrus era stupito.
“Come abbiamo fatto?” il Dark Syrus sollevò la testa ghignante “Abbiamo collaborato come avete fatto voi e siamo riusciti a salvarci”.
“Non vi sbarazzerete mai di noi” il Dark Rock Lee avanzò lentamente e il compagno fece altrettanto.
“Questa non me l’aspettavo proprio” Syrus si rimise in posizione.
“Vorrà dire che dovremo andare sul pesante” Rock Lee non chiedeva di meglio.
“Vi faremo a… COSA!” improvvisamente il Dark Syrus non riuscì più ad alzare il piede.
“CHE DIAVOLO E’ QUESTA ROBA!” il Dark Rock Lee abbassò lo sguardo e vide che c’era una grossa macchia nera su terreno.
“Ehi, ma quello è catrame” Syrus l’osservò incredulo “ma come fa ad esserci del catrame qui”.

 

“Rispondo io!” disse una voce dall’alto e Hassleberry fece la sua entrata “L’ho creato io”.
“HASSLEBERRY!” i due amici lo gridarono insieme.
“Cosa! Come fai ad essere qui!” il Dark Syrus era incredulo.
“Non dirmi che hai sconfitto il nostro compagno” il più incredulo di tutti era il Dark Rock Lee.
“E invece l’ho fatto” Tirannus scese a terra col segno della vittoria “Ho usato qualcosa di nuovo e ho vinto subito!”

 

“CHE DAVVERO!” i due amici lo guardarono stupiti.
“Ehi non guardatemi in quel modo e poi anche voi avreste potuto battere questi due con maggiore facilità” Hassleberry si batté la tempia destra “Bastava usare un po’ di più la testa”.
I quattro lo fissarono con occhi vuoti.
“Che c’è?” al ragazzo non sembrava di aver detto niente di strano.
“E quello sarebbe Hassleberry?” Syrus non lo riconosceva “ma cosa ha fatto con quel Lewis?”
“Boh! Non ne ho idea” anche Rock Lee non riusciva a riconoscerlo.

 

“E SMETTETELA DI’ OSSERVARMI IN QUEL MODO SOLDATI!” li riprese Hassleberry e i due sobbalzarono “FINITE IL LAVORO E ANDIAMO A DARE UNA MANO AGLI ALTRI”.
“Ora lo riconosco!” Syrus sorrise “Forza Rock Lee, non perdiamo tempo”.
“OK!” e i due si voltarono verso i loro avversari “Avete visto? Questo significa avere un amico!”
I due Dark Knights digrignarono i denti e cercarono di liberarsi sollevando il terreno.
“E’ LA FINE!” i due ragazzi si lanciarono all’attacco insieme e “WILD RED DRAGON” e lanciarono un nuovo attacco congiunto che, questa volta distrusse veramente i due avversari.

 

“Missione compiuta!” Hassleberry si avvicinò ai due compagni con un sorriso “Ora dobbiamo cercare di aiutare gli altri!”
“Hai ragione! Dividiamoci e andiamo a prestare aiuto” propose Syrus.
“OK! Andiamo” e i tre si diressero in direzioni diverse.

 

 

In un’altra zona Shaoran era impegnato con la sua versione Dark Knight.
“Che ti prende? Perché non t’impegni di più?” Il suo Dark Knight lo provocò “AVANTI FAMMI VEDERE DI’ CHE COSA E’ CAPACE UN ANGELO REINCARNATO!”
“Siamo la stessa persona o sbaglio? Anche tu dovresti essere un angelo reincarnato” il castano squadrò per bene il suo avversario.
“La stessa persona dici?” il Dark Knight ghignò “E’ vero solo in parte: io rappresento ciò che tu nascondi nel tuo subconscio e lo metto in mostra alla luce del sole”.
“In pratica, voi Dark Knights siete le nostre paure nascoste che prendono vita e cercano di soppiantarci” questa fu la conclusione di Shaoran.
“Più o meno è così, ma c’è anche dell’altro: anche noi abbiamo delle aspirazioni” il Dark Shaoran rivelò questo punto.
“Davvero? E qual sarebbero” ora il castano era curioso di saperlo.
“Lo vuoi davvero sapere? Allora dammi la tua vita” il Dark Knight fu avvolto da una luce nera e ne uscì cambiato: sulla sua schiena erano spuntate delle grandi ali da pipistrello, una coda nera usciva del busto, gli occhi erano rosso sangue, i capelli nero pece, un paio di corna nere erano cresciute sopra la sua testa e una gemma rossa era spuntata sulla fronte.
“Tu sei un diavolo reincarnato” Shaoran lo fissò incredulo.
“Esatto!” rispose con tono glaciale “Forza fammi vedere di cosa sei capace Shaoran Lì!”
“Ho capito!” il castano, dopo lo stupore iniziale tornò serio e fu avvolto dalla luce bianca diventando un angelo “Tu vuoi distruggere la tua parte buona così come farebbe un diavolo interiore con la sua controparte”.
“Vedo che hai compreso” disse compiaciuto il Dark Shaoran “E voglio fare lo stesso con quello di Nick”.
“Come!” Shaoran non capì cosa volesse dire l’avversario.
“Anche Nick cela un demone dentro di se!” il Dark Shaoran sguainò la sua spada e la puntò in avanti “Ho un enorme debito verso di lui!”
Shaoran, al solo pensare che Nick avesse un demone interiore, sudò freddo * Che sia questo il compito del maestro Alan? Se lo è davvero, allora devo dare anch’io il mio contributo * e alzò anche lui la spada in avanti “Non te lo permetterò mai. Ti fermerò qui e subito”.
“ALLORA FATTI SOTTO!” e il dark Shaoran si lanciò all’attacco.

 

Le due spade s’incrociarono generando una potente onda d’urto e i due si allontanarono di qualche passo.
Il Dark Knight lanciò un fendente orizzontale verso il vuoto tranciando tutto quello che lo circondava, ma Shaoran alzò una mano e creò uno scudo celeste che bloccò l’attacco.
“Niente male!” il Dark Shaoran puntò un dito verso l’angelo e lanciò un Darkos.
Anche Shaoran alzò un dito e ne uscì un lampo azzurro che, scontrandosi col Darkos, si annullò.
“Sai usare gli attacchi degli angeli eh?” il Dark Knight ne fu compiaciuto.
“Si chiama Kido” chiarì Shaoran “Sono una serie d’incantesimi numerati da 1 a 100 cha hanno un effetto distruttivo notevole. Quello che ho lanciato si chiama Byakuran: incantesimo distruttivo numero 4!”
“Molto interessante” il Dark Knight sorrise compiaciuto “Sarà molto più divertente ucciderti” e si lanciò all’attacco.

 

Il Dark Knight attaccò Shaoran con una serie di rapidi fendenti che danneggiarono il paesaggio man mano che andava avanti.
“Che c’è? Non riesci a reagire?” lo provocò il Dark Knight “Se non fai qualcosa rischio di distruggere tutto”.
“Ah davvero?” il ragazzo rimase impassibile “Secondo me non lo farai mai e ti spiego anche la ragione: Sakura è qui”.
Il Dark Knight sorrise: “Già è qui! Forse una delle poche cose che abbiamo in comune è che teniamo entrambi alla nostra ragazza: non rischierei mai la sua vita. In qualunque caso sono tranquillo, lei è piena di risorse”.
“Una cosa che le nostre ragazze hanno in comune” aggiunse Shaoran “E allora che cosa intendi fare?”
“Non è ovvio? Ti distruggerò e poi andrò a soccorrere la mia ragazza” il Dark Knight aveva le idee chiare “E, dopo che avremo eliminato la tua, andremo a dare man forte al generale Belazur per liberare il demone interiore di Nick”.
“Non dirmi che Belazur mira a questo” questa era la preoccupazione dell’angelo.
“Lui nemmeno sospetta dell’esistenza del Sommo Chaos” il Dark Knight rivelò il nome del demone interiore.

“Chaos!” ripeté Shaoran “Quindi è questo il nome del demone interiore del signor Nick. Una cosa che non capisco è come tu faccia a conoscerlo”.
“E’ inutile che te lo spieghi: perderei solo del tempo prezioso” tagliò corto il Dark Knight “Ti basti sapere che devo a lui la mia intera esistenza” toccò la punta della sua spada “E gli devo anche questo: Porta la Fine EL DIABLO NEGRO!”una nube lo ricoprì interamente.
“Quella è la diablomanzia!” Shaoran osservò la scena incredulo “Io pensavo che solo i generali infernali disponessero di quel potere”.

 

“In teoria è così!” rispose il Dark Knight ancora avvolto dalla nube “Ma nelle armate che superano la decima ci sono diversi sottoposti che ne sono dotati. Dell’ottava io sono l’unico sottoposto a saperla usare”.

La nube si diradò e il ragazzo poté vedere il nuovo aspetto dell’avversario: l’armatura era sparita e aveva lasciato il petto diventato nero pece completamente nudo, le ali erano cresciute di dimensioni e lo stesso valeva per le corna che ora puntavano in avanti, la coda si era allungata diventando due volte più lunga, gli occhi ora erano bianchi e la pupilla nera era l’unica cosa che faceva capire se c’erano ancora.
“Vuoi dire che anche i subordinati hanno la diablomanzia” Shaoran voleva esserne certo.
“Esatto ma solo quelli delle armate che superano la decima” chiarì il demone “Ora basta parlare, E’ TEMPO DI’ MORIRE!” e si lanciò contro il ragazzo.
Shaoran si mise in posizione ma, perse di vista l’avversario e poi sentì una mano prenderlo alla testa e lanciarlo via.

 

Il ragazzo si schiantò su una roccia rimanendo incredulo a una simile velocità.
“Ti piace come mi sono mosso?” il Dark Knight gli fu davanti in una frazione di secondo “E mi sto solo riscaldando!” alzò un dito per trapassare il ragazzo ma Shaoran fu più veloce di lui “COSA!”
“Incantesimo distruttivo numero 33: SOKATSUI!” fu lanciato un potente lampo azzurro che costrinse il demone ad allontanarsi.
“Niente male davvero!” il Dark Knight lo disse con tutta la soddisfazione possibile.
“E non hai visto ancora niente” Shaoran gli apparve davanti e vibrò un fendente ma la sua controparte riuscì a scansarlo e ad allontanarsi.
“Ora c’è un maggiore gusto a farti fuori!” il Dark Knight demoniaco calò la mano aperta verso Shaoran, ma questi non rimase fermo e si allontanò.

 

L’angelo alzò la mano sinistra e si preparò a lanciare un altro incantesimo ma il demone fu più veloce e la sua mano destra lo colpì a una spalla.
“Ti ho graffiato” rise il demone e puntò le dita verso il ragazzo, dai polpastrelli si formarono delle sfere nere “Darkos quintuplo”.
Cinque attacchi furono lanciati nel medesimo istante investendo Shaoran ma questo, all’ultimo momento, riuscì ad attivare uno schermo di luce che attutì il danno.
“Davvero notevole” si complimentò il demone “Sei riuscito a difenderti all’ultimo momento usando il Kido. Com’è che si chiama questo ?”
“E’ l’incantesimo di difesa numero 81: Darkui” spiegò Shaoran ansimante “Tecniche del genere richiedono una notevole quantità di energia ma per me non è un problema”.
“Quanto siamo spacconi”, lo schernì il Dark Knight “Vediamo come te la cavi con questo” alzò le mani e generò lo stesso attacco da tutti i polpastrelli “DARKOS A RIPETIZIONE!” e lanciò una serie infinita di attacchi.

 

Shaoran riuscì a prevedere gli attacchi ma l’avversario poteva fare la stessa cosa e il ragazzo dovette deviare i raggi neri fino a quando qualcosa gli afferrò un piede.
“Ti ho preso” disse il Dark Knight esultante.
Shaoran era stato preso dalla coda dell’avversario “Accidenti!”
“Vero!” il demone giunse le mani a mo di preghiera “E ora SPARIRAI!”.

 

Dal terreno intorno a Shaoran uscirono quattro colonne nere che si alzarono verso il cielo e poi cominciarono a unirsi e a formare una torre.
“Che diavolo stai facendo!” Shaoran osservò la cosa con preoccupazione.
“Sto sfoderando la mia tecnica migliore” disse trionfante l’altro “Si chiama TOMBA NERA! Al suo interno l’oscurità regna sovrana e chi vi è imprigionato, è distrutto dalla sua immensa forza di gravità. È finita!”
Le colonne si chiusero intorno a Shaoran inghiottendolo completamente.
“E’ fatta!” disse trionfante il demone “Ora vediamo di andare dalla mia Sakura. Ne approfitterò per giocare un po’ con lei” e cominciò a incamminarsi.

 

All’interno dell’oscurità Shaoran cercava di muoversi ma la gravità lo stava piegando a ogni minuto che passava.
“Dannazione! Se non faccio qualcosa, qui ci rimetto le penne” poi ricordò un particolare del suo allenamento e sorrise “Maestro Alan è il momento di renderla fiera di me” strinse la mano sulla spada e chiuse gli occhi “Entriamo in azione amico mio. Squarcia le tenebre ANGERU!”

 

La torre nera cominciò a creparsi e poi fu distrutta e sostituita da una colonna di luce.
“COSA!” il Dark Knight si voltò incredulo “Che diavolo è successo! Come ha fatto a liberarsi”.
Dalla colonna di luce emerse Shaoran con la sua spada in pugno: la guardia era formata da quattro ali alzate ognuna per i quattro lati, l’elsa era dorata mentre la lama era avvolta di luce purissima.
“Che diavolo è quella spada!” disse incredulo il Dark Knight poi ebbe un brivido “Non sarà mica?”
“Esatto! Questa è la mia Zampakutò” rispose Shaoran avanzandola lentamente “Si chiama Angeru {traduzione Angelo } ed è un raro esemplare del tipo Luce”.
“Hai la Zampakutò! Impossibile! Sei troppo giovane per averne una” il Dark Knight era incredulo.
“Non pronunciare quella parola, perché non esiste” Shaoran con un passo rapido si avvicinò all’avversario “Ora tocca a me”.

 

La spada fu calata ma il demone riuscì ad allontanarsi e a portarsi a distanza di sicurezza da dove cominciò a sparare Darkos verso Shaoran ma, a pochi metri da lui, sparirono nel nulla.
“Come! Che diavolo succede” anche se il tono di voce era calmo, il Dark Knight era stupito oltre ogni dire.
“La mia Zampakutò è pura luce e le tenebre non possono nemmeno sfiorarla” Shaoran dette quest’ennesima spiegazione e arrivò davanti al Dark Knight “E voi demoni non siete da meno” alla velocità della luce vibrò un fendente che colpì un incredulo obiettivo.
“AAARRRGGHHH!”quell’unico colpo fece stramazzare il Dark Knight a terra e il suo corpo fu percorso da un dolore lancinante “Cos’è! Cos'è questo dolore!”
“E’ naturale, la luce di Angeru ti è entrata dentro e ti sta lentamente consumando” spiegò Shaoran “Ora che stai per andartene, vorrei che tu mi spieghi una cosa: chi è Chaos in realtà e qual è il tuo legame con lui!”

“Vuoi sapere del sommo Chaos eh?” rise il demone “E va bene: ascolta la verità e poi trema!
Lui è l’entità originale dal quale tutto è nato: è il vero creatore di tutto, nessuno forse solo il sommo Abhadon può niente contro di lui COFF! COFF!” sputò un fiotto di sangue.
“Cosa! Stai dicendo che quest’essere è anche più potente di Abhadon!” Shaoran ebbe un brivido al solo pensiero.
“Non sono completamente sicuro di questo: non si sono mai confrontati” continuò il Dark Knight “Lui, però, ha posseduto qualcosa che il sommo Abhadon brama dall’origine dell’eternità, la piuma dell’Oblio il primo manufatto magico che sia mai esistito in tutte le dimensioni”.
“La piuma dell’Oblio” Shaoran ripeté il nome sudando freddo.
“Esatto! Questa piuma è nata dal primo scontro tra le due entità primarie cioè Abhadon e Arella che è la sua controparte: in essa è contenuto il massimo potere di entrambe queste entità” il Dark Knight sputò altro sangue e poi continuò “Il sommo Chaos usò il potere di quest’oggetto per creare il tutto dal niente e divenne il primo Dio che sia mai esistito”.
“Il primo Dio!” ripeté Shaoran incredulo “Se è un Dio perché è il demone interiore del signor Nick?”
“Perché fu sigillato”  rispose il Dark Knight ormai allo stremo “E a farlo furono le stesse divinità che lui creò tempo addietro, troppo timorose del suo potere. Lo sigillarono dentro una gemma magica e poi la gettarono nelle viscere della terra. Il caso volle che degli esseri inferiori trovassero la gemma magica e, per errore la ruppero e il sommo Chaos fu liberato.
Una volta libero, il sommo Chaos decise di porre fine a tutto quello che aveva creato e scatenò la guerra dell’Abisso.
Tutte le divinità si riunirono per affrontarlo e sigillarlo nuovamente e riunirono tutte le forze magiche esistenti.
Il sommo Chaos aveva bisogno di alleati e creò da una cometa delle entità a lui fedeli cioè noi Dark Knights” Shaoran, a quella rivelazione, sgranò gli occhi.

“Sei sorpreso e non hai ancora sentito niente” ghignò il Dark Knight “Il Sommo Chaos creò un esercito di un miliardo di noi e ci dette un potere immenso. Stavamo per distruggere tutto ma un mago dalle abilità superiori riuscì a penetrare le nostre difese, e ferì il sommo Chaos. Il suo sangue fu raccolto dentro la stessa gemma che lo aveva imprigionato e fu creato così un nuovo sigillo che separò anima e corpo: quest’ultimo fu scagliato nei meandri del cosmo mentre l’anima rimase imprigionata nella gemma.
Prima di andarsene, però, il sommo Chaos aprì un portale dimensionale e vi scagliò dentro la piuma dell’oblio in modo che nessuno potesse impossessarsene e la sua anima sparì dentro la gemma grigia, la pietra neutra.
Le divinità, per evitare che il sommo Chaos si liberasse di nuovo, decisero di sigillare la gemma in un luogo nascosto impossibile da trovare.
Noi Dark Knights superstiti decidemmo di ritrovare la gemma ma, quando la trovammo, scoprimmo che era un guscio vuoto: l’anima del sommo Chaos era sparita chissà dove.
Ormai senza più una meta, accettammo di servire Abhadon e di aiutarlo a ritrovare la piuma dell’oblio.
Fu un caso ma riuscimmo a scoprire che l’essenza del sommo Chaos era riuscita a scappare dalla gemma grigia e, non avendo un corpo, entrò in un’anima pura e ne divenne il demone interiore. Indovina chi è quell’anima pura?”
Shaoran fu percorso da un brivido.
“Hai capito: Nick è il contenitore del sommo Chaos. Il nostro obiettivo e farlo crollare per permettere la rinascita del nostro signore. Quando sarà libero il sommo Chaos, si riprenderà ciò che gli è stato tolto e soppianterà Abhadon e Arella come nuova entità suprema.
Spera che il sommo Chaos non si liberi mai perché, se avverrà, tutto sarà cancellato e noi torneremo in vita e vi distruggeremo. AH AH AH!”

Shaoran, ormai stanco di sentire quella voce, alzò la spada e vibrò il fendente finale che distrusse definitivamente il Dark Knight.

 

“Non riesco a crederci!” Shaoran s’inginocchio a terra ansimante “Davvero il signor Nick cela un simile mostro dentro di se” non riusciva a capacitarsi della cosa e il dubbio era impellente “Devo chiederlo al maestro Alan e sperare di sbagliarmi. Ora però ci sono altre cose da fare. Fa che quello che mi abbia detto non sia vero” il ragazzo aprì le ali e spiccò il volo per prestare aiuto agli altri compagni.

       

 

 

Nel prossimo capitolo
Gli scontri con i Dark Knights proseguono.
I ragazzi scoprono che le loro versioni oscure hanno altri punti differenti con loro. E le sorprese non finiscono: una delle premonizioni di Sakura si avvererà ora bisogna vedere quale; provate a indovinare.
Lo scontro tra Nick e Belazur continua: il diabolico generale infernale usa il suo potere nascosto e il Sun’s Warrior rivivrà tutte insieme le sue più profonde paure e qualcosa d’inaspettato farà la sua comparsa.
Per scoprire questo e molto altro, non perdetevi il prossimo capitolo.
Alla prossima^^

 

Drake è il vampiro di cui ha parlato Zane ed è il personaggio di Blade Trinity.

 

Chaos è un personaggio tratto dal libro appartenente alla serie Fantasy dragon Lance di Jean Rabe e vi anticipo che farà il suo debutto nella terza stagione e poi sarà uno dei peggiori avversari nella quarta (questo solo un piccolo spoiler per stuzzicarvi un po’^^).

 

Un ringraziamento a miciuzumachi per avermi consigliato i nomi delle Zampakutò di Shaoran e del suo Dark Knight^^  

 

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Capitolo 41
*** Il risveglio del Demone ***


41. Il risveglio del Demone

Ciao e ben ritrovati.
Lo so: sono in ritardo di una settimana.
Devo chiedervi scusa ma non ho previsto che la stesura di questo capitolo avrebbe impiegato tanto tempo.

Ho una notizia buona e una cattiva: la buona è che fra non molto posterò una nuova fic chiamata World Chronicle e anticiperò parecchi dei progetti che ho per la fic Millennium Falcon; la cattiva è che non potrò aggiornare le due fic ogni settimana a causa dell’inizio del nuovo anno accademico che si è già rivelato molto duro; quindi potrete leggere i nuovi capitoli ogni due settimane. Se riuscirò a postare un capitolo a settimana, ve lo farò sapere subito.

 

Date queste notizie, direi di presentare questo nuovo ed entusiasmante capitolo, ne rimarrete sorpresi^^
Buona lettura.

 

A qualche chilometro di distanza Shikamaru e Choji erano impegnati a combattere contro la versione Dark Knight del giovane Nara.
“PRENDETE QUESTO!” il Dark Shikamaru lanciò la sua ombra all’attacco e formò delle enormi fauci ma i due riuscirono a evitarle.
“Che seccatura!” si lamentò Shikamaru come suo solito “Ed io che pensavo di trovarmi contro uno che la pensava come me!”
“Oh ma io la penso come te!” rispose il Dark Knight incrociando le braccia “Anche io detesto fare troppo movimento: preferisco guardare le nuvole e dormire. Ma che ci posso fare se devo lavorare?”
“Allora abbiamo qualcosa in comune per fortuna” si consolò Shikamaru “Non è che ti piace anche giocare a Shogi?” questo era l’unico gioco che amava fare.
“Shogi?” chiese il Dark Knight pensoso “Ti riferisci a quel gioco da tavolo simile agli scacchi vero? No, non sono un grande patito di quel gioco. Io adoro l’allegro chirurgo!” e un ghigno diabolico si formò sul suo viso “Mi piace smembrare i miei avversari su un tavolo e giocare con le loro interiora”.
“Oh cavolo!” il povero Akimichi nel solo immaginare la scena si sentì male.
“Hai dei gusti orribili!” Shikamaru stesso si sentì male.
“Che vi posso dire: i gusti sono gusti” rise il Dark Knight “Il Dark Choji era uno dei pochi con cui andavo davvero d’accordo; alla fine mangiava anche gli scarti dei miei giochini”.
Choji ringraziò che non ci fosse o avrebbe vomitato per davvero.
“Che roba!” anche Shikamaru ci rimase di stucco “Beh! direi di aver capito che io e te non potremo mai andare molto d’accordo, quindi vediamo di farla finita subito ok?”
“Non chiedo di meglio ragazzi: ho un sacco di cose da fare” rispose il Dark Knight * Ma quanto ci mette Belazur a usare il suo potere! Non ne posso più di questa farsa! * nella sua mente balenò questo pensiero, anche lui voleva tornare a servire Chaos. 

 

“E va bene! Anche se non ne ho alcuna voglia, dovrà eliminarti” concluse il giovane Nara “Non avermene a male, ma sei troppo folle per i miei gusti”.
“Vuoi uccidermi? Accomodati!” il Dark Knight scese dal masso su cui si era appoggiato e fu pronto.
“Choji, fatti da parte” disse Shikamaru rivolto all’amico.
“Cosa?” l’Akimichi era incredulo “Dici sul serio?”
“Si amico mio” rispose il ragazzo “Se vuoi restare mettiti in un posto rialzato ma non intervenire per nessun motivo. Questa è una mia battaglia”.
Choji osservò l’amico per lunghi istanti poi disse solo: “Buona fortuna” e saltò verso una roccia alta.
“Anch’io farei in questo modo” commentò il Dark Knight con un ghigno “Almeno abbiamo questo in comune”.
“E già!” il giovane Nara giunse le mani “MA IL RESTO NO!” la sua ombra si sollevò e si lanciò all’attacco.
“VEDAIMO COME TE LA CAVI!” il Dark Knight fece altrettanto e le due ombre si scontrarono.

 

Le due ombre si confrontarono a lungo ma nessuna riusciva a sopraffare l’altra, perché i due mori pensavano nello stesso identico modo.
Shikamaru si morse il labbro * Così non va bene! Se continuo a fare in questo modo, non riuscirò a vincere. Sono sicuro che lui stia pensando la stessa identica cosa * poi un pensiero gli balenò in testa * Un momento! Se ragioniamo allo stesso modo, significa che stiamo pensando la stessa identica cosa nello stesso momento. Forse ho capito come vincere, ma questo vorrebbe dire rimangiarmi la mie parole * Choji era sopra la roccia e osservava senza fare niente * E’ l’unica strategia che mi viene in mente al momento. A questo punto non posso che… COSA! * i suoi pensieri furono interrotti da un movimento alle sue spalle: il Dark Knight si era portato dietro di lui.
“PENSAVI DAVVERO CHE PENSASSI COMPLETAMENTE COME TE!” il Dark Knight preparò il suo attacco “PREPARATI A… AAARRRGGGHHHH!” ma fu colpito alle spalle da un potente pugno.
“NON TI PERMETTERO’ DÌ FARE DEL MALE A UN MIO AMICO!” urlò Choji entrato in azione poi, si rivolse a Shikamaru “Perdonami ma non sono riuscito a resistere!”
“Non fa niente amico!” lo rassicurò il giovane Nara “A dirti la verità, stavo per farti un fischio!”
Un bel sorriso si disegnò sul volto pacioso di Choji: ormai s’intendevano senza nemmeno guardarsi in faccia.

 

“Dannato verme!” ringhiò il Dark Knight alzandosi in piedi “Questo è un colpo basso!”
“Potrei darti ragione” rispose Shikamaru “ma farsi aiutare da un amico è tutt’altro che disonorevole”.
“Tsk! Sei una vera e propria seccatura! Ti farò a pezzi insieme al tuo ami... COSA!” il Dark Knight si bloccò di colpo, non riusciva a muoversi.
“Ti sei distratto eh?” disse semplicemente il giovane Nara “Ed è una cosa che non faccio tanto facilmente!”
Il Dark Knight abbassò lo sguardo e, con suo stupore, vide che la sua ombra era puntellata da degli aghetti “Aghi di adamantio fusi col metallo compatibile al chakra dell’utilizzatore”.
“Esatto!” rispose Shikamaru “Te li ho attaccati nel momento in cui ti sei rialzato con la mia ombra. Se ci sono riuscito devo ringraziare Choji che ti ha colpito”.
“E’ stato un piacere amico mio” disse Choji con un sorriso.
“Come hai fatto a procurarteli, non crescono sugli alberi” questo passaggio sfuggiva al Dark Knight.
“E’ stato il professor Xavier a darmeli” rispose Shikamaru “E anche a Choji, Zane, Syrus e Aster ne hanno una scorta”.
Il Dark Knight sgranò gli occhi: “Come è possibile? Lui non è stato qui, non ci è giunta nessuna segnalazione!”
“E’ stato qui solo per qualche minuto, poi ci ha portato con se alla X-Mansion. Ognuno di noi ha ricevuto lezioni speciali da diversi maestri” Choji concluse la spiegazione.
Il Dark Knight sudò freddo * Allora non sono rimasti fermi in questi giorni! Ecco perché sono più forti del previsto! *

 

“Scusa ma non abbiamo altro tempo da perdere con te” Shikamaru si avvicinò all’avversario “A darti il colpo di grazia ci penserò io. ADDIO! SHADOW KUNAI!” il ragazzo lanciò il suo attacco.
“AAAAAAARRRRRRGGGGGGHHHH!” e il Dark Knight fu sconfitto.
“E questa è fatta!” alla fine Shikamaru si sedette un momento.
“Ora che facciamo?” chiese Choji avvicinandosi all’amico.
“Andiamo a dare una mano agli altri” rispose il giovane Nara con sguardo serio “Non so dirti perché ma ho un brutto presentimento: il peggio deve ancora venire” e si alzò.
“Allora andiamo!” e i due si avviarono.  

 

 

“ZANNE PERFORANTI NERE!” il Dark Knight di Kiba diresse l’attacco verso l’Inuzuka e l’Aburame che lo evitarono all’ultimo momento “Non male mocciosi!”
“E quello sarebbe la mia versione oscura?” Kiba era davvero incredulo “Attacca alla ceca senza tenere conto del paesaggio o della presenza degli altri”.
“Guarda che anche tu fai così la maggior parte delle volte!” lo corresse Shino “Su questo siete molto simili!”
“MA CHE DIAVOLO STAI DICENDO!” Kiba gli gridò contrariato “IO NON HO NULLA IN COMUNE CON QUESTO TIZIO!”
“Invece, per quanto lo trovi assurdo, siamo i più simili” lo corresse il Dark Knight “Praticamente condividiamo gli stessi gusti e le stesse passioni, abbiamo persino un cane che abbiamo chiamato Akamaru”.
“Cosa davvero?” Kiba lo guardò stupito “Allora perché non lo vedo con te?”

“Lo chiamo subito, ma dopo non sorprenderti” il Dark Knight si morse un dito e, dopo aver fatto i sigilli “TECNICA DEL RICHIAMO!”
Si alzò una nuvola di fumo e, quando si estinse, apparve un enorme cane nero grande quanto un cavallo della stessa razza di Akamaru.
“Beh che ve ne pare?” disse soddisfatto il Dark Knight “Vi piace il mio cucciolone?” e gli accarezzò la testa.
“O mamma! Quanto è grande!” Kiba sgranò gli occhi e osservò il suo cucciolo “C’è la possibilità che otterrai la stessa stazza!”
“Kai!” il piccolo Akamaru guaì leggermente spaventato.
Mentre Shino non aprì bocca.
“GGGGGRRR!” invece l’enorme cane ringhiò in modo famelico.
“Si concordo con te amico mio” disse il Dark Knight che capiva il suo linguaggio “c’è un Akamaru di troppo! Eliminiamo questi buffoni” i due furono avvolti da una strana energia nera.
“E quella roba che diavolo è!” Kiba fu in allarme.
“Non ne ho idea ma sta per succedere qualcosa di molto pericoloso” anche l’Aburame si mise in allarme.
“Qualcosa di molto pericoloso? Si avete ragione!” rise il Dark Knight “Ora vedrete il vero potere che posso raggiungere!” e l’energia nera lo ricoprì interamente.

 

Quando l’energia nera si estinse, i due ninja e il cagnolino rimasero senza parole: davanti a loro era apparso un’enorme creatura dalle sembianze canine alta oltre dieci metri e aveva ben cinque teste fameliche che ringhiavano contro di loro.
“E quello che diavolo sarebbe!” fece Kiba senza parole.
Volete saperlo davvero?” rispose la testa centrale “Quella che vedete è la tecnica della Chimera nera a cinque teste. Mi sono fuso col mio Akamaru e il mio spirito oscuro e ora sono pronto a venirvi a prendere per sbranarvi!” e l’enorme creatura si lanciò all’attacco.

 

“Pazzesco!” Kiba in primis era stupito “E’ davvero possibile fare una cosa simile? Sembra la tecnica del lupo a due teste solo che è molto più grande e mostruoso”   
“Non è il momento di pensare a questo” lo riprese Shino “Ora dobbiamo trovare un modo per batterlo o siamo spacciati!”
Hai detto bene pulce troppo cresciuta!” ghignò la testa centrale “Anche se è impossibile per voi uscire da questa situazione. MORITE OSCURE ZANNE DELLA CHIMERA!” la creatura cominciò a ruotare su se stessa formando una spirale e si lanciò al’attacco verso i due.
“SHINO SALTA!” l’Inuzuka avvertì subito l’amico.
“Non ce né bisogno!” rispose lui e fece alcuni segni con le mani “BARRIERA D’INSETTI!” gli insetti uscirono dal suo corpo e si disposero a cupola bloccando l’attacco avversario.
I miei complimenti, hai bloccato il mio attacco” disse il Dark Knight “Ma non funzionerà di nuovo!” e la spirale nera fece un altro giro.

 

“Sta arrivando!” Kiba si tenne pronto “Forza Akamaru, sfruttiamo l’occasione”.
“BAU!” rispose il cucciolo bianco e saltò in alto girando su se stesso “MARCATURA DINAMICA!” e cominciò a rilasciare i suoi bisogni tutt’intorno, sfiorando anche il Dark Knight.
Usi ancora quella schifezza?” disse il Dark Knight disgustato “Io non ne ho più bisogno: posso usare il mio attacco speciale anche senza eseguire la marcatura dinamica”.
“VEDIAMO SE E’ VERO!” rispose Kiba saltando in alto con Akamaru “TECNICA DEL LUPO A DUE TESTE!” e furono avvolti da una nuvola bianca.

 

Quando la nuvola si estinse, apparve un enorme cane a due teste che puntò famelico l’avversario.
Sei davvero limitato Kiba Inuzuka. Non sai proprio fare di meglio!” lo schernì il Dark Knight.
Solo perché sei più grosso e hai più teste, non significa che sei tu il più forte” gli rispose la testa di destra “Ti farò vedere i miei progressi, amico” concentrò la sua energia avvolgendo tutto il corpo con uno strato di chakra e poi.
“Che sta succedendo!” Shino osservò incredulo la scena.
Che cosa diavolo hai fatto!” il Dark Knight osservò incredulo la nuova trasformazione.

 

Il lupo a due teste si era evoluto: la sua coda era diventata a punta e di colore rosso, le possenti zampe anteriori erano diventate nere e artigliate e un paio di ali da corvo erano cresciute sulla sua schiena, mentre due linee nere scendevano dagli occhi delle due teste.

Da dove è uscita quella trasformazione?” chiese il Dark Knight colpito dal nuovo aspetto dell’avversario.
Si chiama Tecnica del Lupo corvo bicefalo” rispose il ragazzo “Ho sviluppato questa mossa insieme al maestro Eric. Non sono ancora molto bravo a padroneggiarla ma posso comunque usarla. TIENITI PRONTO!” e si lanciò all’attacco.

“NON ILLUDERTI!”
il Dark Knight canino si lanciò all’attacco girando su se stesso “OSCURE ZANNE DELLA CHIMERA!”
“ZANNE DEL LUPO ALATO!” anche Kiba si lanciò all’attacco formando una spirale bianca.
Le due spirali si scontrarono ad alta velocità ma nessuna delle due riuscì a prevalere sull’altra.

 

Nel frattempo Shino osservò lo spettacolo * E bravo Kiba: hai deciso di usare subito una tecnica nuova. Però c’è un punto ceco vero? Per eseguirla, hai dovuto prima usare la marcatura dinamica e poi ti sei trasformato nel Lupo a due teste. Hai impiegato troppo tempo per eseguire la tecnica e hai usato più chakra del dovuto; inoltre già la tecnica normale ha un limite di due colpi: quanti ne avrà questa! * l’Aburame, dopo aver fatto la sua riflessione, pensò a come intervenire * Maestro Auron è giunto il momento di tirare fuori i vostri insegnamenti. * ed estrasse il suo spadone.

 

Le due spirali si scontrarono di nuovo e poi si fermarono.
“Davvero notevole amico! Ritiro quello che ho detto prima: sei più bravo di quanto pensassi”
si complimentò il Dark Knight.
“Anche tu sei un tipo in gamba”
ricambiò Kiba “Ma ora è il momento di finirla” mentre disse questo, cominciò a sentire gli effetti collaterali della tecnica * Dannazione! Il mio corpo comincia a cedere. Ho al massimo un altro attacco a disposizione: se fallisco, sono spacciato *.
“Kai!” si lamentò il piccolo Akamaru.
“Lo so amico mio: alla fine è lo stesso limite delle Zanne del Lupo” rispose il castano “Ma dobbiamo farcela o non ce lo perdoneremo mai”.

 

E’ una mia impressione o hai il fiatone” rise il Dark Knight “Non dirmi che sei già al limite per così poco!”
Preoccupati per te stesso che al resto ci penso io” ribatté l’Inuzuka.
“Scusami amico ma è ora che anch’io entri in gioco” Shino apparve davanti a Kiba “Sono o no un tuo compagno di squadra”.
Shino!” Kiba lo guardò incredulo, poi la testa destra sorrise “D’accordo amico! Facciamolo!” e l’Aburame annuì.
Che scena commovente!” commentò sarcastico il Dark Knight “Volete battervi insieme? Allora venite pure. VI’ FARO’ A PEZZI!” e si lanciò all’attacco.

 

“Non così in fretta” Shino puntò lo spadone in avanti e…
COSA!” il Dark Knight si trovò davanti ad uno sciame di insetti enormi “E questi da dove spuntano!”
“Nel luogo in cui mi sono allenato col maestro Auron, ho trovato una gran quantità d’insetti le cui dimensioni superano la stazza di un cane” spiegò Shino “Seguendo gli insegnamenti del mio maestro, ho imparato ad ascoltare le loro storie e loro mi hanno dato la loro fiducia. Ora ti mostrerò di che cosa sono capaci. SCIAME INFINITO!” e gli enormi coleotteri si lanciarono all’attacco.
Confidi in degli stupidi insetti!” il Dark Knight lo disse con tutto il disgusto possibile “LI’ RIDURRO’ TUTTI IN POLVERE!” e formò di nuovo la spirale nera.
“Sei caduto nella mia trappola!” disse Shino freddo.
La spirale si fermò di botto e il Dark Knight si sentì qualcosa addosso “Che diavolo sta succedendo!” poi con orrore vide che sulle sue zampe si erano attaccati dei piccoli insetti “E questi da dove escono fuori!”
“Poco fa hai commesso l’errore di fermarti” spiegò Shino mentre gli enormi insetti formarono un cerchio intorno al Dark Knight “ed io avevo ricoperto la zona d’insetti assorbi chakra che si sono attaccati al tuo corpo senza che te ne accorgessi”.

“Dannato!”
gli ringhiò contro il Dark Knight “Ora mi libero subito di questa porcheria e ti faccio a pezzi” e con forza si scrollò di dosso buona parte degli insetti ma sentì le energie venirgli meno.
Nel frattempo gli insetti scrollati di dosso volarono verso Kiba e si attaccarono a lui “Ehi, ma che diavolo fate!” che cercò di liberarsene.
“Non ti muovere, ti stanno passando il chakra che hanno rubato all’avversario” lo rassicurò l’Aburame “ma il processo richiede un po’ di tempo, quindi ci penserò io a dare il colpo di grazia a questo copione” avvolse lo spadone di un chakra rossiccio e anche gli insetti cominciarono a risplendere di quel bagliore.
Bastardo!” il Dark Knight cadde in ginocchio “Non riesco a muovermi!”
“Più che naturale: ho assorbito la maggior parte del tuo chakra e ora tocca ai miei insetti giganti” l’Aburame alzò la spada “SCIAME CREMISI!”.
Gli insetti si lanciarono contro il Dark Knight trafiggendolo “AAAAARRRRGGGHHHHH!”

 

Il Dark Knight ormai senza più forze, tornò alla sua vera forma insieme al suo enorme cane nero.
“Questa non ci voleva!” riuscì a dire il Dark Knight mentre sputò sangue “A quanto sembra non riuscirò a vedere realizzato il nostro obiettivo. Ragazzi lascio il resto a voi” e poco dopo il suo corpo s’incenerì e stessa cosa accadde al suo Akamaru.

 

“E’ fatta!” Shino ritirò gli insetti e si avvicinò a Kiba “Come ti senti?”
L’Inuzuka tornò normale e chiuse i pugni “Molto meglio, grazie amico. La prossima volta, però non togliermi tutta la scena”.
“Scusa, cercherò di essere meno invasivo in futuro” rispose l’amico poi lo guardò serio “Hai sentito anche tu quello che quel tizio ha detto prima?”
“Certo che ho sentito” rispose Kiba “Non so cosa i Dark Knights abbiano in mente ma dobbiamo fermarli”.
“Sono d’accordo con te!” confermò Shino “Andiamo ad aiutare qualcun altro e riduciamo il loro numero il più possibile. Ho un  brutto presentimento”.
“Non sei il solo!” rispose il castano e, dopo ce Akamaru gli fu salito sulle spalle, i due corsero in aiuto dei loro compagni.

     

 

“DRAGHI GEMELLI!” Tenten sfoderò la sua tecnica migliore contro il Dark Knight di Neji lanciandogli contro una miriade di armi.
“Tutto qui!” disse il Dark Knight calmo “ROTAZIONE SUPREMA!” e ruotò su se stesso creando una barriera che deviò tutti gli attacchi.
“Quella è una mia tecnica!” Neji si lanciò contro la sua controparte con Byakugan sfoderato “PUNTO BIANCO!” unì indice e medio destro e attaccò ma il Dark Knight riuscì a prevedere la mossa e la bloccò.
“Bel tentativo!” disse il Dark Knight “Ma non è abbastanza!” e scagliò via il castano.

 

“NEJI!” Tenten corse a sincerarsi delle condizioni del compagno.
“Non ti preoccupare, non è niente” la rassicurò lo Hyuga poi si rivolse all’avversario “Me ne sono accorto sai? Tu non sei come gli altri tuoi compagni: non sei più umano”.
“Come?” Tenten osservò stupita lo Hyuga.
“I miei complimenti, hai indovinato!” rispose il Dark Knight e alzò gli occhi che si tinsero di rosso e i suoi canini si allungarono.
“Un vampiro!” Tenten lo guardò incredula.
“Esatto, io sono un vampiro” rispose il Dark Knight con un diabolico sorriso “Se sono così devo ringraziare Master Drake: anche se non eravamo della stessa armata, lui mi salvò la vita rendendomi un vampiro e facendomi da maestro. Io sono uno dei pochi che abbia allacciato un qualche rapporto con gli altri demoni”.
“Drake hai detto?” Neji si alzò e osservò serio l’avversario “Per caso è Drake della quattordicesima?”
“Conosci il mio maestro?” chiese il Dark Knight.
“Esatto! Il mio maestro, invece è stato Blade” rispose Neji.
“Davvero?” un folle ghigno si disegnò sul volto del Dark Knight “Questa si che è una sorpresa! Darò a Master Drake un’enorme soddisfazione nel portagli la tua testa”.
“Sempre se ci riesci” il ragazzo si alzò e si rivolse alla’amica “Tenten, fatti da parte, a questo ci penso io!”
“Cosa, ma…” vedendolo negli occhi decise di lasciarlo fare * Ma se poi sei in difficoltà non esiterò a darti una mano *.

 

Il Dark Knight estrasse la sua spada la cui elsa era a forma di testa di drago: “Sei pronto a morire?”
Neji si fermò a pochi metri da lui e, dopo aver estratto la spada e dato una scricchiolata al collo disse le stesse identiche parole del suo maestro: “Sono nato per morire figlio di puttana!”
Il Dark Knight sorrise compiaciuto: “Le stesse parole eh? Mi piace!” e con un urlo da guerriero si lanciò all’attacco e altrettanto fece Neji.
Le due lame s’incrociarono e poi i due si allontanarono di qualche passo e lo Hyuga si mise gli occhiali da sole regalati dal maestro e il duello ricominciò (questo è un mio omaggio a Blade Trinity).

 

Nacque un autentico spettacolo elegante e letale allo stesso tempo in cui i due si affrontarono con incredibile maestria.

 

Tenten osservò con attenzione il duello * La loro abilità è incredibile! E’ chiaro che Neji si è allenato molto nell’usare la spada, ma ora basta guardare: anch’io so uccidere i demoni * prese un rotolo e lo aprì.
Da uno sbuffo di fumo, uscì una grande falce: la lama era di puro argento, le estremità rosse affilate come una spada emanavano un potere che trascendeva il tempo * Maestra Buffy, userò al meglio l’arma che mi avete dato * (questo è un mio omaggio alla serie finale di Buffy the Vampire Slayer) e anche lei si gettò nella mischia.

 

Il Dark Knight, quando vide la falce, sgranò per un attimo gli occhi e si allontanò di qualche metro.
“Che diavolo fai!” la riprese lo Hyuga con la sua solita calma “Ti avevo detto…”
“E smettila!” lo interruppe la castana “Me ne frego se è il tuo Dark Knight o un vampiro: anch’io voglio prendere arte ai giochi” e lo guardò con gli occhi luccicanti.
Lo Hyuga conosceva bene quello sguardo e, alla fine, non poté fare altro che acconsentire.

 

ANCH’IO SONO DELLA PARTITA!”
Esplose una voce dall’alto fin troppo familiare ai due ninja.

 

“ROCK LEE!”
Gridarono i due.

 

Il ninja dalle spesse sopracciglia estrasse la sua spada e la calò verso il Dark Knight che la scansò all’ultimo istante.
“Se tu sei qui, vuol dire che hai sconfitto quello stupido” fece col tic il Dark Knight.
“Esatto e ora sono qui per dare man forte ai miei compagni” rispose il ragazzo che sprizzava energia da tutti i pori “FORZA RAGAZZI, BATTIAMOLO!”
“Sei tremendo!” si lamentò Neji “Ma hai ragione! Forza facciamogli vedere di che cosa siamo capaci” alla fine non poteva dire di no ai suoi compagni di squadra.
“Volete affrontarmi in tre eh?” il Dark Knight li squadrò per bene “E sia, vi mostrerò di che cosa sono capace” allungò il braccio sinistro in avanti che si trasformò in una falce a mezzaluna rosso sangue.
“Ehi, ma che diavolo ha fatto?” disse incredulo Rock Lee.
“Ha attivato il suo potere!” rispose Neji.
“Vedo che ne sei al corrente, me ne compiaccio” rispose il Dark Knight “Ebbene sì, quello che vedete è il mio potere speciale: si chiama FALCE. Grazie ad esso posso trasformare qualunque parte del mio corpo nella lama di una falce”.
“Che diavolo sta dicendo? Non capisco!” Rock Lee non riuscì a seguire il discorso.

 

“Devi sapere che ci sono diverse razze di vampiri” cominciò a spiegare Tenten “Alcune di loro, dopo un determinato periodo, acquisiscono poteri sovrannaturali unici nel loro genere: comunemente sono chiamati poteri base”.
“Poteri base!” ripeté Rock Lee.
“Anche alcuni licantropi hanno questa capacità ma è sigillata nel loro lupo interiore.” spiegò Neji “Per ottenere questo potere devono domare il loro lupo interiore e scoprirne il nome: in questo modo ottengono la Licantropia o Licantogenesi. Ti ricordi di Lucian? Lui ne era dotato!”
“Ecco una cosa che non sapevo!” esclamò Rock Lee.
“E QUANDO MAI!” gli gridarono contro i due compagni.

 

“AH AH AH!” il Dark Knight scoppiò in una fragorosa risata “Cavolo! Quanto mi mancavano queste scene. Da quando la Dark Tenten è sparita, se né andata anche questa ilarità! È davvero un peccato dovervi eliminare” dal suo corpo uscirono una grande quantità di lame a mezzaluna “Mi consolerò bevendo il vostro sangue fino all’ultima goccia e tu Tenten sarai la prima” e si leccò le labbra.
“Grazie per il pensiero ma rifiuto” la ragazza gli puntò la sua falce contro “Mi spiace ma non ho voglia di essere morsa da un vampiro. Preparati a diventare cenere”.
“Tutte queste attenzioni mi stanno facendo leggermente ingelosire” Neji non apprezzava che qualcuno puntasse alla vita di un compagno, soprattutto se era un vampiro “Ti trapasserò con immenso piacere”.
“Il fuoco della gioventù sta per esplodere. ARRIVO A PRENDERTI” e anche Rock Lee, a modo suo era pronto.
“FATEVI SOTTO!” e lo scontro ricominciò.

 

 

In un’altra parte dell’isola Chazz, aiutato da Ino, era alle pese con la sua versione Dark Knight.
“PRENDETE QUESTO MOCCIOSI!” il Dark Chazz creò dei tentacoli fatti di ombra e li diresse verso i due.
“INO STA ATTENTA!” gridò Chazz mentre schivò gli attacchi.
“SMETTILA DI’ ROMPERE! LI’ HO GLI OCCHI!” gridò lei innervosita * Ma perché doveva capitarmi proprio lui come partner? * pensò sconsolata.
“SE TI PRENDONO POI DIRE CHE NON TI AVEVO AVVERTITO!” gridò di rimando il Princeton.
“E CHI TI HA CHIAMATO!” rispose la bionda con la vena pulsante.
“MA PERCHE’ SEI VENUTA A ROMPERE PROPRIO ME!” si lamentò il moro “POTEVI ANDARE A SECCARE QUALCUN ALTRO!”
“DOVRESTI RINGRAZIARMI INVECE DI’ GRIDARMI CONTRO” ruggì Ino con una doppia vena pulsante “SE NON CI’ FOSSI STATA IO, A QUEST’ORA SARESTI GIA’ AL TAPPETO!”
“IO AL TAPPETO?” anche a Chazz gli si gonfiò la vena “CON CHI CREDI DI’ PARLARE MOCCIOSA! IO SONO IL CAMPIONE INDISCUSSO: NON C’E’ AVVERSARIO CHE NON POSSA BATTERE!”
“Che c’è ragazzi? Non riuscite a mettervi d’accordo?” li riprese il Dark Knight ghignante “Non è il momento di litigare come due innamorati”.

 

“TU NON ROMPERE!” gli gridarono insieme i due.
“Che coppia affiatata!” commentò il Dark Knight sull’orlo di una crisi di risate “Rispondete persino nello stesso momento!”
“STA ZITTO!” ruggirono i due “ E POI NON E’ COLPA MIA SE PARLO NELLO STESSO MOMENTO CON QUESTO/A QUI!” e si fissarono storto.
“AH AH AH!” alla fine il Dark Knight scoppiò piegandosi in due dalle risate “Cavolo che nostalgia! È da quando ho perso la mia ragazza che non mi facevo risate simili!”
“COSA!” i due sgranarono gli occhi “NON VORRAI MICA DIRE CHE…!” al solo pensiero sentirono un brivido che saliva su per la schiena.
“Esatto ragazzi, io e la Dark Knight della biondina stavamo insieme” confermò lui con una nota di tristezza “Non avete idea quanto mi manchi: era così simpatica e sexy!”

 

“CCCCCCHHHHHHHEEEEEEEE!”

I due crollarono zampe all’aria: quello era stato il colpo di grazia; allora era destino (sono cattivo secondo voi?)
“Che c’è di tanto male?” disse confuso il Dark Knight “Dove la trovi una così? Già ti anticipo che da grande quella ragazzina diventerà un autentico schianto”.
“STA ZITTO” Chazz si mise le mani tra i capelli: già sapere che in futuro avrebbe baciato quella ragazzina isterica, lo aveva sconvolto, sapere che la sua versione Dark Knight era stato con quella di Ino lo stava facendo impazzire.
“STA ZITTO TU, ACCIDNETI!” anche Ino era sconvolta: già sentiva qualcosa per il moro, poi sapere del bacio e ora quello, la stava facendo impazzire.
“Mamma mia, quanto casino che state facendo per così poco!” il Dark Knight si massaggiò le tempie doloranti “ORA MI’ AVETE STUFATO! SHADOW MASTER!” e usò la micidiale tecnica che fondeva corpo e ombra insieme “ARRIVO!”
Nel vedere la tecnica, Chazz tornò serio “Ino sta attenta: se ti colpisce l’ombra, subisci un danno tremendo”.
“E ORA ME LO DICI, CON QUEL TONO CALMO PER DÌ PIU’!” gli sbraitò contro la bionda.
I due dovettero allontanarsi per evitare che le loro ombre fossero colpite ma il Dark Knight era terribilmente veloce.
Chazz lo notò subito * Dannazione! Non ho altra scelta! Spero solo che non mi ammazzi * e si rivolse alla Yamanacha “INO PRENDIMI IL BRACCIO!”
“COSA E PERCHE’ DOVREI!” gli rispose la ragazza.
“FALLO E BASTA!” ribatté il Princeton.
“SIETE FINITI!” il Dark Knight allungò il braccio verso le loro ombre.

 

La Yamanacha decise di fidarsi del compagno e gli afferrò il braccio chiudendo gli occhi.
“SHADOW MASTER!” e anche Chazz attivò la sua tecnica e le ombre dei due si fusero con i loro corpi.

 

La ragazza aprì gli occhi e osservò incredula il mondo-ombra: in pratica era un mondo invertito, la terra era sopra la sua testa mentre il cielo in alto e i suoi piedi nudi si poggiavano sul vuoto.
“Che strana sensazione!” disse la ragazza “Ho quasi la sensazione di essere…” poi se ne accorse “NUDA!” e si coprì con le braccia.
“Ehm sì! Questo è il lato negativo” disse Chazz di spalle: anche lui era come mamma l’aveva fatto^^

 

“DANNATO PERVERTITO!” Ino non si trattenne e spaccò la testa del moro con un poderoso pugno “ALLORA ERA QUESTA LA TUA IDEA!”
“AHIA!” si lamentò Chazz mentre si tenne le mani sulla testa dolorante “E QUESTO SAREBBE IL TUO MODO DÌ RINGRAZIARMI!” si voltò verso di lei dimentico del fatto che la ragazza non aveva niente addosso “E IO CHE… mi sono preoccupato!” e si coprì gli occhi.
“AAAAHHHHHH! MA ALLORA SEI DAVVERO UN PERVERTITO!” la bionda gli assestò un altro pugno in testa: il motivo della sua reazione? Semplice: voltandosi Chazz aveva mostrato i suoi “attributi”^^.

 

“Non è colpa mia se le ombre non sono vestite” si lamentò il moro usando un tono agitato ma basso “Quando ho scoperto questa particolarità, mi sono ripromesso che avrei usato questa tecnica solo in casi di estrema necessità!”
“A CHI CERCHI DÌ DARLA A BERE!” gli sbraitò contro Ino con un pugno alzato “SCOMMETTO CHE USI QUESTA SCHIFEZZA TUTTE LE VOLTE CHE HAI L’OCCASIONE GIUSTA!”
“NON E’ VERO, IO NON SONO UN PERVERTITO!” rispose il Princeton senza voltarsi “NON RICORREREI MAI A UNA COSA DEL GENERE!”
Per cercare di risolvere la situazione, apparvero anche i tre Ojama, anche loro completamente nudi, infatti si coprivano le nudità con le minute mani “E’ VERO! IL CAPO NON FAREBBE MAI UNA COSA DEL GENERE! HA UN ONORE DA DIFENDERE E COSE COME QUESTE VANNO CONTRO LA SUA ETICA!”
“Per una volta, vi ringrazio con tutto il cuore” incredibilmente Chazz disse quelle parole che mai avrebbe pensato di pronunciare.
“GRAZIE CAPO!” la commozione fu così tanta che i tre fratelli lo abbracciarono, ma il moro li allontanò disgustato.
“METTEVI QUALCOSA ADDOSSO E POI NE RIPAARLIAMO!” gridò Chazz furioso.

 

Ino dopo aver sentito le parole degli Ojama, era rimasta in silenzio.
“Ecco... mi dispiace per averti chiamato pervertito” si scusò la ragazza “E’ che io…”.
“Non scusarti, ho capito cosa vuoi dire” rispose Chazz sempre di spalle “Avrei dovuto avvisarti!”
“Come minimo” poi la ragazza si guardò intorno “ma dov’è finito il Dark Knight!”
“Quando ci siamo fusi con le nostre ombre, mi sono allontanato il più possibile da lui” spiegò Chazz “ma non gli ci vorrà molto per trovarci”.
“Ho capito!” la ragazza annuì “Ora, dove sono finite le nostre armature?” avere qualcosa addosso era il suo principale pensiero in quel momento. 
Chazz si alzò in piedi “Anche se sono spiriti, le nostre armature non possono apparire come al solito addosso a noi: nel mondo-ombra non si usano vestiti”
“Quindi siamo costretti a rimanere così per tutto il tempo!” la bionda ebbe un fremito.
“Prima battiamo il Dark Knight, prima usciamo da qui” rispose il Princeton.
“ALLORA CHE STIAMO ASPETTANDO! ANDIAMO A PRENDERLO A CALCI NEL DÌ DIETRO!” ordinò la Yamanacha.
“Mai stato così d’accordo con te!” concordò il moro “Sta arrivando!”

 

 

Pochi istanti dopo il Dark Knight la sua comparsa.
“Finalmente vi ho trovato” ghignò poi notò Ino “Ma bene! Noto che anche se piccola sei messa molto bene: sono tentato dalla voglia di saltarti addosso!”
I due lo fissarono increduli e poi gridarono insieme (questa volta ci vuole): “PERVERTITO!”
“E che c’è di male!” il Dark Knight alzò le spalle come se la cosa fosse assolutamente naturale “A me piace vedere le ragazze nude: è così che mi sono invaghito di quella sexy bionda e lei c’è stata!”
“E poi vai a chiamare me pervertito!” la punzecchiò Chazz.
“Tu pensa a te!” rispose la ragazza rossa in viso.

 

“Basta parlare, ormai non serve più a niente” il Dark Knight fu avvolto da una colonna nera “Ora è tempo di morire!” disse con voce roca.
“Che sta succedendo!” Ino ebbe un brivido “Il suo chakra sta cambiando!”
“Mi sa che dovrò farlo anch’io” commentò Chazz “Ino ascolta: io ora lo attaccherò, cerca il momento migliore per bloccarlo con qualche tua tecnica, va bene?”
“Si può sapere che hai in mente?” la Yamanacha non capiva cosa il moro volesse fare ma non ebbe tempo di chiedere altro perché…

 

“GGGGGRRROOOOAAAAAAARRRR!” con un potente ruggito, il Dark Knight uscì dalla colonna nera mostrando il suo aspetto.
“E quello che diavolo è!” la ragazza lo disse con un filo di voce.
“Una bestia ombra” rispose Chazz “E’ questa la nostra abilità: ci trasformiamo in una creatura come quella e attacchiamo l’ombra dell’avversario.” Ino lo guardò incredula “Non temere, anche se ho un altro aspetto, sono sempre io” e anche lui fu avvolto da una colonna nera e, dopo pochi secondi, divenne una bestia.
“Chazz!” la bionda sgranò gli occhi “E’ questo il tuo vero potere?”

“Non temere: non ti farò del male, ma quel bastardo non potrà ritenersi così fortunato. STO VENENDO A PRENDERTI BASTARDO!”
e si lanciò all’attacco.
NON CHIEDEVO DÌ MEGLIO!” e anche il Dark Knight si lanciò all’attacco.

 

Le due creature nere si scontrarono con un potente impatto e iniziarono un violento duello senza darsi tregua.
Ino osservò la scena con attenzione, aspettando il momento giusto per intervenire ma c’era un problema * Quale dei due? Sono entrambi due mostri neri: non c’è nessun tratto fisico che mi permette di distinguerli. Anche se percepisco la differenza di chakra, i loro movimenti sono troppo rapidi. Se sbaglio e prendo Chazz, siamo nei guai; devo trovare una soluzione * e chiuse gli occhi per ragionare meglio poi * HO TROVATO! * anche se sapeva che dopo avrebbe riempito Chazz di pugni.
Le due bestie si afferrarono e si guardarono con ferocia.

“Arrenditi moccioso!”
disse il Dark Knight “Non hai nessuna possibilità di battermi!”
“Questo lo dici tu! Non ho ancora mostrato niente!”
gli rispose il moro di rimando.

 

“EHI RAGAZZI!” li richiamò la Yamanacha.
“CHE C’E’?”
gridarono i due e si voltarono e videro INO IN UNA POSA SEXY! “AAAAHHHHHH!” e ovviamente sgranarono gli occhi.
MA SEI PAZZA!” Chazz si voltò rosso in viso.

“AAAAAUUUUUUHHH!”
mentre il Dark Knight ululò e sbavò alla grande.
“TI HO TROVATO!” Ino mise le mani nella sua classica posa e “TECNICA DELLO STRAVOLGIMENTO SPIRITUALE!”colpì l’avversario che…
CHE DIAVOLO SUCCEDE! N-NON RIESCO A MUOVERMI!” si sentì bloccato.
“CHAZZ E’ IL MOMENTO! DAGLI IL COLPO DÌ GRAZIA!” gridò Ino.

“D’ACCORDO, MA LAPROSSIMA VOLTA AVVISA QUANDO FAI UNA COSA SIMILE!”
ruggì il Princeton e assestò un potente colpo di coda al Dark Knight.
“DANNATO!”
e lui fu spinto verso il basso cioè verso i meandri del mondo-ombra ma riuscì a fermarsi e cercò di liberarsi dalla tecnica “NON MI FARO’ FREGARE IN QUESTO MODO!” e concentrò la sua energia stravolgendo il paesaggio circostante che cominciò a diventare nero.
“OH NO! VUOLE ATTACCARCI CON TUTTE LE OMBRE DEL MONDO-OMBRA!”
gridò Chazz preoccupato e cercò di fermarlo ma si trovò un muro nero che gli impedì di passare “Accidenti!”

 

“Questa non ci voleva” Ino capì che la sua tecnica stava per essere spezzata e le ombre si avventarono su di lei ma Chazz si frappose davanti per fermarle “CHAZZ!”
“E smettila di gridare!”
rispose il Princeton “Qui rischiamo grosso. Ci serve un’idea o siamo morti: se le ombre ci raggiungono rischiamo di essere divorati dalle Fauci Ombra!”
“Già il nome non mi piace” la Yamanacha aveva un brutto presentimento * Dobbiamo fare qualcosa o ci rimettiamo per davvero la pelle * poi ricordò un particolare del suo allenamento e si guardò le spalle * A questo punto non ho altra scelta * e cominciò a concentrare le sue energie sul tatuaggio che aveva sulla schiena.

 

“VI SPAZZERO’ VIA INSIEME!” ruggì il Dark Knight dall’altra parte del muro d’ombra “PER VOI E’ FINITA... COSA!”  poi qualcosa lo avvolse e sgranò gli occhi “MA QUESTE SONO PIANTE!”
“EHI MA CHE STA SUCCEDENDO!”
Chazz osservò la scena incredulo: il muro d’ombra stava sparendo ed era stato sostituito da una selva di piante di ogni genere che avevano avvolto interamente il Dark Knight bloccandogli i movimenti.
“Ino questa è … MA CHE DIAVOLO!”
quando Chazz si voltò, sgranò ancora di più gli occhi: sulla schiena della ragazza era cresciuto un grande fiore viola che l’aveva avvolta.
“Chazz!” disse la ragazza mentre stringeva i denti “Non perdere tempo: da il colpo di grazia a quel pervertito. Non riuscirò a resistere ancora a lungo”.
Il ragazzo osservò la compagna per alcuni istanti poi annuì e si lanciò contro il Dark Knight “NON SO CHE COSA TU ABBIA FATTO, MA TI PROMETTO CHE NON SARA’ STATO VANO! ARRIVO BASTARDO!” chiuse le zampe a pugno e le diresse in avanti “HUNTER ESCLAMATION!” colpendo l’avversario in pieno petto con una potente onda d’urto.

“AAAAAAARRRGGGHHH!” il Dark Knight fu colpito in pieno e il suo corpo investito da potenti scosse; alla fine precipitò nel mondo-ombra dissolvendosi.
“E’ fatta!” sorrise debolmente Ino.
“Si è fatta!” confermò Chazz tornando umano.
La Yamanacha sorrise e poi svenne precipitando verso il terreno ma Chazz la prese al volo e la portò fuori dal mondo-ombra. 

 

Una volta tornati “con i piedi per terra”, il Princeton cominciò a scrollare la ragazza preoccupato.
“Ino! Forza Ino, svegliati” fece.
“Mhm!”fece lei e aprì gli occhi “Chazz!”
“Ah meno male, cominciavo a preoccuparmi!” sospirò Chazz.
“Non è necessario: io sono una roccia!” rise la bionda “Ah! Grazie per avermi difeso prima!”
“Non dirlo nemmeno, chiunque lo avrebbe fatto!” rispose lui arrossendo.
“Ecco un lato nascosto di te: sei timido” disse con calma la ragazza e lo abbracciò e poi gli dette un bacio sulla guancia “Questo è il mio ringraziamento!”
“Ecco… Ti ringrazio!” il moro era diventato rosso come un pomodoro: anche se non era niente di speciale, quello era stato il suo primo bacio poi…

“UN MOMENTO!” i due si guardarono increduli “LA PREVISIONE DÌ SAKURA ERA QUESTA!” e si misero una mano sulla fronte.
“Ed io che credevo in chissà cosa!” disse Ino.
“Vero! Poteva dircelo che sarebbe stato un semplice bacio sulla guancia da parte tua” rispose Chazz e poi si sfiorò la guancia in questione “Anche se… è stato il primo bacio che abbia mai ricevuto da una ragazza”.
“Non mi dire!” rise Ino “Ed io non ne avevo mai dato uno a un ragazzo!”

 

“Allora ve lo siete dati il bacio!” disse una voce dietro di loro e i due sobbalzarono.
“AAAHH! SHIKAMARU!”
Questo fu il loro grido.

 

“Si può sapere perché gridate sempre!” si lamentò il giovane Nara massaggiandosi le tempie.
“E’ il loro modo di fare!” disse Choji mentre mangiava un po’ di patatine.
“Potrebbero evitare però simili effusioni in pubblico!” si aggiunse Hassleberry.
“Ma se siamo appena arrivati!” chiarì Syrus.
“Alla fine, però il bacio se lo sono dato!” commentò Kiba.
“Anche se non è stato niente di speciale” anche Shino si aspettava chissà che cosa.

 

“MA VOI DA QUAND’E’ CHE ERAVATE QUI!” ruggirono i due rossi in viso.
“Da un minuto bello e buono, ma siamo stati a guardare” rispose Kiba con le braccia sulla testa.
“BASTARDI!” gridarono i due.

 

“RAGAZZI!” dall’alto si sentì la voce di Shaoran che scese a terra in versione angelo.
“SHAORAN!” tutti lo dissero stupiti “MA CHE TI E’ SUCCESSO!”
“Non è il momento di spiegare questo. Ora ascoltatemi” e il ragazzo raccontò in pochi minuti ciò che il suo Dark Knight gli aveva detto.

 

“Assurdo!” Kiba sgranò gli occhi.
“E’ orribile!” Ino era preoccupata per il loro comune amico.
“Se quello che ti ha detto è vero, consiglio di andare a dare man forte al signor Nick” disse il giovane Nara.
“Pensavo anch’io la stessa cosa, ma anche se andassimo cosa potremmo fare!” Shaoran espresse il suo dubbio “E poi è meglio andare con tutti gli altri”.
“Hai ragione!” confermò Shikamaru “Allora facciamo così: dividiamoci in due squadre, una andrà ad aiutare  compagni l’altra a dare una mano al signor Nick. Shaoran tu vai con Ino e Kiba dal signor Nick, noialtri penseremo a dare una mano ai nostri compagni”.
“D’accordo allora!” Shaoran si alzò “Siete pronti” disse rivolto ai due compagni e i due annuirono “Buona fortuna ragazzi” e i tre andarono.

 

“Forza ragazzi, andiamo dagli altri!” Shikamaru dette quest’ordine.
“OK!” risposero i rimanenti quattro e il gruppo si divise verso le varie direzioni. 

 

 

In una zona a nord dell’isola Jaden e Jessie si erano ritrovati a combattere insieme contro le loro versioni Dark Knight.
“Cavolo quanto sono forti!” commentò Jaden con alcuni graffi sul viso “E’ divertente non trovi?”
“Puoi dirlo forte” confermò l’Andersen sorridente.
“Scusate ma non riesco proprio a capire perché vi esaltate tanto” intervenne il Dark Jaden “Che ci sarebbe di tanto divertente nel battersi contro qualcuno che è identico a te?”
“Credo sia la loro filosofia di vita”, commentò il Dark Jessie “Patetica!”
“Andiamo, non riuscite proprio a capire quanto possa essere divertente?” li riprese Jessie “E’ un modo perfetto per capire se sei migliore di te stesso”.
“E non solo: ci si rilassa un mondo!” concluse Jaden.
“Divertirsi? Rilassarsi?” i due Dark Knights si guardarono in faccia increduli “E’ davvero così intrigante?” chiesero insieme.
“CERTO!” confermarono i due prendendosi a braccetto.

 

“Personalmente non ho mai combattuto per divertimento” commentò il Dark Jaden “ma chissà: forse mi sono perso le cose migliori”.
“Proveremo a divertirci a massacrarvi” ghignò il Dark Jessie “Se poi sbagliamo qualcosa, ce lo direte prima di morire”.
“E’ già un inizio!” commentò Jessie ed estrasse la spada “Allora cominciamo a fare sul serio?”
“Con piacere!” rispose il suo Dark Knight e si lanciò all’attacco.
“Arrivo!” anche Jaden corse verso il suo Dark Knight che non fu da meno.

 

Il ragazzo dai capelli verdi si mosse in modo acrobatico: grazie a Dastan era diventato molto più agile nei movimenti e nell’uso della spada, il suo stile fondeva quello del Principe di Persia e l’arte della katana samurai. Anche il Dark Jessie si rivelò molto abile con la spada, a volte i loro movimenti erano identici.
“Non male!” commentò il Dark Knight “Vediamo di aumentare il livello. VUOI!” e divenne un guerriero draconico, cioè un umano con caratteristiche di un drago.
“Questa si che è una sorpresa!” anche Jessie divenne un guerriero draconico: la forma era identica a quella dell’ultima volta, ciò che cambiava erano i capelli che ricadevano ribelli fino alla schiena “DIAMO INIZIO AL VERO DIVERTIMENTO!” e i due ripresero la battaglia.

 

Anche Jaden, trasformatosi, ricominciò le danze col suo avversario che aveva fatto altrettanto.
“Siamo davvero identici!” commentò il ragazzo “L’unica cosa che cambia è il colore dell’armatura e dei capelli: mentre la mia è bianca e i capelli ora sono azzurri, tu sei tutto nero!”
“Non potrei desiderare altro colore!” rispose il Dark Knight “Il nero è il colore del niente che genera il tutto e che poi torna alle origini. Lo vorrei ancora mille e mille volte!”
“Non capisco cosa tu voglia dire, ma poco importa! VEDIAMO CHI E’ IL PIU’ BRAVO!” il suo deck levitò in aria e il ragazzo attivò una carta “NEOS FORZA!” e le sue braccia, dopo essersi illuminate, incrementarono di forza.
“Notevole!” commentò il Dark Knight “MA IO SO FARE DÌ MEGLIO: CARICA CLAY E TEMPESTA DÌ PIUME VIA!” sulle sue spalle spuntarono delle ali e il braccio sinistro si coprì di argilla “LA COMBIANZIONE PERMETTE LA VITTORIA!” e calò il suo attacco che fu schivato.
“Hai ragione, ma non è mai tutto!” il ragazzo evocò i suoi eroi elementali e poi combinò i loro poteri con la carta trappola Tempesta Elementale “VEDIAMO COME TE LA CAVI!”
“UNA MOSSA SCONTATA COME QUESTA NON SERVIRA’ A NIENTE!” il Dark Knight si lanciò contro la tempesta e, con un colpo d’ala, la disperse ma “COSA! Dove diavolo è finito!”
“SONO QUI!” Jaden aveva usato la mossa come diversivo e dopo essersi teletrasportato, si lanciò in picchiata con un rasengan in una mano e lancia nell’altra.
“BELLA MOSSA, MA NON FUNZIONERA’!” e il Dark Knight rispose all’attacco che, a contatto con la sfera vorticosa, generò una potente esplosione.

 

 

A sud dell’isola Zane, Aster e Gaara si erano ritrovati insieme a Temari e Kankuro contro tre Dark Knights.
“DEMON BLOOD!” il Dark Aster lanciò una miriade di sfere nere verso il gruppetto.
“DARK THUNDER!” anche il Dark Zane lanciò il suo attacco in combinazione col compagno.
“BLACK SAHARA STORM!” il Dark Gaara, con sguardo impassibile aveva fatto altrettanto e il suo attacco aveva avvolto quelli dei compagni.

 

“Tsk! Una bella seccatura!” commentò Zane e attivò il suo Nyugan Ipnotico “Restatemi dietro” e il Susano’o dorato fece la sua comparsa bloccando gli attacchi.
“Grazie per l’aiuto!” disse Gaara giungendo le mani a preghiera “Ora lasciate fare a me. Teneteli a bada per un minuto e poi allontanatevi”.
“Non so che cosa tu abbia in mente di fare ma vedi di sbrigarti” rispose Aster mentre le sue mani si avvolsero di una luce rossa.
“Fa del tuo meglio!” Kankuro alzò le mani per dare l’ordine alle sue marionette.
“Vediamo di guadagnare punti stavolta!” Temari puntò in avanti il ventaglio.
“Andiamo!” ordinò il Truesdale e il gruppo si lanciò all’attacco.
“E ora diamoci da fare!”e Gaara chiuse gli occhi per concentrarsi.

 

Zane si lanciò contro la sua versione Dark Knight che lo accolse a braccia aperte.
“Sono un po’ amareggiato sai?” disse il Dark Knight “Se fossi rimasto quello di qualche tempo fa, l’avremmo pensata allo stesso modo!”
“Chi ti dice che io sia cambiato” ribatté Zane “L’unica differenza è che ora ho incontrato qualcuno da cui tornare. Scommetto che tu non ce l’hai!”
“Non ho bisogno d’inutili distrazioni come le ragazze, per me c’è solo una cosa che conta: vincere e non esiterò a farti fuori” rispose il Dark Knight con un ghigno “Presto distruggerò tutto quello che hai di più caro”.
“Ecco qualcosa che mi sta facendo arrabbiare” disse freddo il ragazzo e alzò lo scudo “ATTACCO DEL LUPO!”
“Non pensare di fregarmi con una mossa tanto banale” il Dark Knight si teletrasportò lontano e attivò il suo Nyugan “Con me non serve a niente!”
“A sì! Allora proviamo qualcosa di nuovo! ROMBO DEL DRAGO!” lo scudo s’illuminò di una luce azzurra e lanciò un potente fulmine.
“TUTTO INUTILE!” il Dark Knight attivò il suo Susano’o e bloccò l’attacco “Ti servirà qualcosa di meglio!”
“Guarda che il mio attacco non è nemmeno iniziato!” ghignò il Truesdale alzando la spada.
“Che diavolo!” il Dark Knight seguì la direzione della lama e vide che l’attacco respinto non si era annullato: salendo verso il cielo si era diviso e ora una decina di fulmini scesero verso il basso.
“Una mossa inutile!” continuò a dire “quella robetta non servirà a … COSA!” sollevò lo scudo appena in tempo per evitare un affondo della spada spirituale del Susano’o di Zane.
“E non ho ancora finito!” la spada divenne rossa e richiamò i fulmini dal cielo: la forza fu tale da incrinare lo scudo.

 

Aster diresse le mani in avanti e dalle dita partirono dei raggi laser.
“Però!” commentò il Dark Knight mentre alzava uno scudo rosso “Questa mossa non me l’aspettavo proprio. Sei migliorato davvero ragazzino: la tua collezione di poteri è davvero notevole!”
“Di che diavolo stai parlando: io non colleziono poteri!” rispose il ragazzo dai capelli argentati.
“Non dire scemenze: uno come te colleziona i tesori migliori per soddisfare se stesso”.
“Non mi sembra di essere mai stato avaro” disse Aster “Sei sicuro di essere il mio Dark Knight?”
“Che spiritoso!” ghignò l’altro “Il potere è la migliore arma per ottenere la vendetta su coloro che osano offenderci!”
“E io che speravo di avere un tipo sano di mente come avversario!” sospirò il Phoenix “Beh poco male! ARRIVO A DARTI UNA BELLA RIPASSATA!”
“VIENI CON LE TUE GAMBE MA TE NE ANDRAI COMPLETAMENTE STORPIATO!” e il duello tra i due iniziò.

 

 

Il Dark Gaara alzò una mano e la sua sabbia si lanciò in avanti come un enorme artiglio “Morite!”
Kankuro e Temari scansarono l’attacco muovendosi rapidi.
“Il volto inespressivo, la voce che non ha sentimento: questo è come il nostro Gaara prima d’incontrare i ninja della Foglia!” Kankuro ebbe un brivido.
“E’ solo lo spettro del nostro fratellino, prendiamolo a calci!” propose la bionda.
“Avrei tanto voluto affrontare qualcuno identico a me, in modo da sentire la mia essenza gioire, ma mi avete deluso parecchio” disse il Dark Knight “Sparite!” la sabbia divenne nera ed esplose come un fiume in piena verso i due.
“Cambiamo aria!” Temari aprì il ventaglio e lo mosse “ETERNAL DISTROSION!” generando un tornado orizzontale.
“Via le marionette, largo alle cose serie” Kankuro invece usò dei nuovi fili di colore viola “VIOLET TEMPEST!” e li lanciò in avanti insieme al tornado.
“Inutile!” la sabbia si ritirò e difese il suo padrone ma il tornado riuscì a penetrare la difesa di qualche centimetro mentre i fili tagliarono di netto lo scudo “Che diavolo significa!”
“Sei sorpreso vero?” disse Kankuro ghignate “Questi fili non possono essere tagliati o fermati in nessun modo, solo Dio può!” e li chiuse intorno al Dark Knight.

“Solo Dio dici?” il Dark Knight fece esplodere la sua energia e si liberò “Allora non li hai usati bene!” e usò la sabbia per creare una loro variante “Si fa così vero?” e diresse i fili di sabbia verso il castano che ne fu investito in pieno.
“KANKURO!” gridò Temari preoccupata.
“Non ti preoccupare, non è niente!” rispose il ragazzo uscendo leggermente ferito.

“Non riesco proprio a sentire niente con voi!” si lamentò il Dark Knight “Ho quasi voglia di mettermi a dormire!”
“Ehi, non fare lo sbruffone o rischi grosso!” disse Kankuro di rimando.
“Siete noiosi!” il Dark Knight si spostò rapido e, senza dare ai due il tempo di reagire, li colpì allo stomaco.
“AAARRGGHH!” questo fu il loro lamento collettivo.
“E ora morite!” il Dark Knight calò le mani verso i loro cuori ma prima di raggiungerli, questi sparirono, “CHE COSA!”

 

La stessa cosa capitò anche a Zane e Aster e i tre si guardarono spaesati.
“Dove diavolo sono finiti!” il Dark Zane si guardò intorno senza capire.
“Un momento fa erano qui!” il Dark Aster era agitato “Dove sono finiti quei codardi!”
“Che sia opera del rosso!” disse impassibile il Dark Gaara.

 
“Ci siamo!” era stato Gaara a farli sparire: ciò che stava per fare non era qualcosa che si vedeva tutti i giorni. Delle sfere di energia ruotarono intorno a lui e poi “POLVERE DÌ DIAMANTE!” anche lui sparì.

 

L’aria si raffreddò di botto, il terreno si ghiacciò e poi apparve una grande lastra di ghiaccio.
“E quella che diavolo è?” pensarono insieme i tre Dark Knight.
Dentro la lastra di ghiaccio, quasi come se stesse dormendo, era chiusa una donna: la sua pelle era bianca e candida come la neve, il corpo era completamente scoperto, le parti intime erano coperte de un topless blu elettrico, degli stivali dello stesso colore le arrivavano fino alle ginocchia, i luminosi capelli biondi erano raccolti da una morbida coda.
La donna aprì gli occhi azzurri e freddi come il ghiaccio e la lastra in cui era rinchiusa si ruppe: a quel punto unì le mani e un raggio bianco cominciò a caricarsi.

 

“STA PER ATTACCARE! FERMIAMOLA!” il Dark Zane lanciò in avanti la spada del suo Susano’o.
“Non so chi tu sia ma presto sarai mia!” il Dark Aster decise che quella creatura sarebbe diventata un suo tesoro.
“Sparisci insieme a tutti gli altri!” il Dark Gaara mosse tuta la sua sabbia.

 

Il raggio fu lanciato in un istante e annullò tutti gli attacchi dei Dark Knights investendoli in pieno.
I tre furono rinchiusi in delle lastre di ghiaccio che poco dopo si ruppero e sparirono insieme a quella misteriosa creatura.

 

I cinque riapparvero e i compagni del rosso chiesero una spiegazione.
“Quello che avete visto è un G.F. o Eone: il suo nome è Shiva e rappresenta lo spirito del ghiaccio!” spiegò Gaara “Il maestro Squall mi ha insegnato a evocare gli Eoni che sono la materializzazione della natura e nulla può fermarli. Direi che è finita”.
“Cavolo che roba!” commentò Temari “Si vede che sei un genio!”
“Ottimo lavoro fratellino!” Kankuro gli mise una mano sulla spalla.
“Che rottura: avrei voluto dare io il colpo di grazia al mio Dark Knight!” si lamentò Zane.
“Beh sei ancora in tempo!” sorrise Aster e Zane ricambiò.
I due alzarono le mani verso il cielo e lanciarono due raggi energetici.
“NON MI PRENDERETE!” il Dark Zane era mezzo congelato ma ancora vivo e deviò gli attacchi.
“Non è possibile, è ancora vivo!” fece incredula Temari.
“Quello ha la pelle dura!” commentò Kankuro.
“Ci è rimasto solo lui da battere, finiamolo insieme!” Gaara si mise in posizione e lo scontro riprese.

 

 

A ovest dell’isola Naruto, aiutato da Sakura, era alle prese con il suo Dark Knight e quello di Sasuke.
“Prendi questo picciotto!” il Dark Sasuke creò una sfera di fuoco nero e la lanciò.
“Assaggia questo rotto in culo!” e lo sboccato Dark Naruto calò un fendente nero.
“KYUUBI SCUDO!” ma il biondino non si fece trovare impreparato e bloccò gli attacchi grazie al potente scudo di cui era dotato.
“PRENDETE QUESTO!” una Sakura terribilmente nervosa lanciò il suo attacco “LIFE ANGEL!” e attaccò con un angelo tutto verde ma i Dark Knights deviarono l’attacco in cielo.

 

“Tutto qui racchia” la schernì il Dark Sasuke “Come a tua versione si n’a scarsona di prima categoria!”
“COME TI PERMETTI!” esplose l’Haruno al limite della sopportazione “ANCHE SE SOMIGLI A SASUKE SEI DAVVERO ODIOSO”.
“E lo Sasuke di qua un né lo stesso?” rispose il Dark Knight dal dialetto siciliano.
“E che cazzo! E smettila di usare questo dialetto” imprecò il Dark Naruto “Non basta un traduttore arabo per capire cosa cazzo dici!”
“Tappati a vucca tu scugnizzo!” rispose semplicemente l’altro “Come fa quella bella guagliona a sopportare ‘sto stono proprio non lo so!”
“Questo vuol dire essere maschio idiota” rispose il Dark Naruto “Ecco perché sono più popolare di te tra le donne”.
“Non dire stronzate picciotto, sei solo stato fortunato e basta” disse il Dark Sasuke.
“Oh beh anche questo è vero!” il Dark Naruto non poteva che essere d’accordo.

 

“Si può sapere che diavolo fanno!” esclamò Naruto incredulo “Non è il momento di fare salotto!” ma un brivido lo attraversò e chi mai poteva essere se non Sakura?
La rosa avvampava di una pericolosa luce rossastra: sembrava quasi un Oni talmente era arrabbiata. Quei due l’avevano ignorata completamente e anche offesa con nomignoli di ogni genere: ora voleva farli a pezzi^^
“Quei due li faccio a pezzi!” ringhiò la rosa e poi si voltò verso il biondino terrorizzato “Naruto massacriamoli!” e quello fu un vero e proprio ordine.
“V-Va bene!” riuscì a dire il biondino * Mamma che paura! *

 

Poi dal cielo cadde qualcosa che generò un bel polverone.
“Che è stato?” chiese Naruto mentre si copriva gli occhi.
“Non ne ho idea!” rispose Sakura tornata per un momento lucida.
“Chi è il cretino che ha fatto tutto questo fottutissimo casino!” anche il Dark Naruto se lo chiese.
“E che ne so!” rispose il Dark Sasuke.
Dalle macerie uscì qualcosa e, quando la polvere si diradò, uscì…
“KERO-CHAN!” gridarono i due ninja e corsero da lui per sincerarsi delle sue condizioni.
“Come stai?” chiese Sakura preoccupata.
“Ho avuto momenti migliori” rispose il guardiano del sole mentre si alzava.

 

Poco dopo scese Yuè e, insieme a lui, anche la piccola Kinomoto Hinata e Alexis.
“Naruto, Sakura state bene?” chiese la bionda.
“Non ci lamentiamo!” rispose l’Haruno.

 

Vicino ai due Dark Knights scesero le loro tre compagne.
“Non avete ancora finito!” disse la Dark Sakura “Si può sapere che diavolo fate voi due quando siete da soli?”
“Lasciali stare, tanto sai come sono fatti” rispose la Dark Alexis.
“Speravo che avessi già finito” disse la Dark Hinata al suo biondino “Sono in crisi di astinenza!”
“Non ti preoccupare bellezza mia: ora li schiacciamo subito e poi ti soddisfo come si deve!” rispose il Dark Naruto usando un linguaggio più tranquillo.
“Ehi guardate che non è ancora il momento di mettersi a parlare di sesso ninfomani che non siete altro” li riprese la Dark Sakura molto contrariata “Già mi sono arrabbiata perché il mio ragazzo è stato fatto fuori, mo non voglio sentire certi discorsi!”
“Se fossero questi i problemi della vita allora saremmo a posto” commentò la Dark Alexis tenendo il broncio “Se solo quel cretino del mio ragazzo fosse perverso come questo biondino, sarei la più felice dell’universo!”
“Se vuoi, risolvo io!” il Dark Sasuke si offrì volontario “Ti farò dimenticare quella minchia, non temere!”
“Non m’interessi!” rispose la Dark Alexis e il moro cadde in depressione.
“Quanti problemi che vi date!” si lamentò il Dark Naruto che lanciò la sua proposta “Facciamo così: dopo che ammazziamo questi idioti, vi soddisfo tutte e tre che ve ne pare?” che cavaliere^^.
“Mio eroe!” la Dark Hinata aveva le lacrime agli occhi “Hai un terribile cuore d’oro!” e già non vedeva l’ora di unirsi a lui.
“Una cosa a quattro? Potrebbe anche essere interessante” la Dark Alexis già fremeva all’idea.
“Non lo so!” la Dark Sakura era indecisa poi “E va bene ma se poi ci prendo gusto non ti lamentare”.
“Sono peggio della Big Sex Machine io!” si vantò il Dark Naruto.
“Che fortuna della miseria ‘sto picciotto!” si lamentò il Dark Sasuke.

 

I sette sentirono increduli.
“Stanno davvero dicendo quello che credo io?” Sakura Haruno aveva la mascella spalancata.
“Temo di sì!” Alexis non riusciva a capacitarsi di quello che aveva appena sentito.
“Mi sento male!” la piccola Kinomoto era sbiancata.
“Diavolo: sono cose da dire di fronte a dei minorenni?” Kero-chan non poteva tollerare una simile cosa.
“Non ho parole per descrivere una cosa così disgustosa” Yuè lo disse con tutto il ribrezzo che aveva.
Hinata non disse nulla ma era rossa come un pomodoro.
“SI PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO AVETE NELLA TESTA VOI IDIOTI! SIETE PEGGIO DÌ ERO-SENNIN!” e Naruto esplose (e ci vuole^^) “E POI CHE E’ QUESTA COSA! PENSAVO CHE TI PIACESSE UN’ALTRA RAGAZZA !” queste parole erano rivolte al suo Dark Knight.
“Quando dici altra ragazza, ti riferisci alla Dark Knight di quella cozza rosa vero?” disse il Dark Naruto e Sakura digrignò i denti “Ecco la mia risposta” e alzò il dito medio “Non me ne frega niente di lei!”
“Fossi in te, mi metterei con la mocciosa di Rayearth” intervenne la Dark Hinata “Almeno è già meglio di quella cozza rosa!”
“ADESSO BASTA!” l’Haruno non ci vide più dalla rabbia e colpì il terreno con tutta la sua forza creando un cratere “IO NON SONO UNA COZZA!”

 

“Ops! La cozza rosa si è arrabbiata!” la schernì il Dark Naruto.
“Non mettere il dito nella piaga” fece finta di riprenderlo il Dark Sasuke “Altrimenti diventa come la pantera rosa: una scemenza!”
“AAAAARRRRRGGGGGHHHHHH!” l’Haruno non sopportò oltre le loro offese e si lanciò all’attacco pronta a sferrare un potente pugno spacca molari alla versione nera del suo compagno di Team.
“NO SAKURA!” gridarono i compagni nel tentativo di fermarla.
“Oh oh! Ce l’ha con me!” rise il Dark Naruto e fu pronto ad accoglierla a braccia aperte ma…
“Mi spiace ma è meglio se non partecipi!” disse una voce dietro la rosa e poi fu tramortita con un colpo al collo e a farlo era stato.
“ULQUIORRA!” gridò Naruto.

 

Ebbene si: la creatura alata, guardiano del castello del biondino era sceso in campo ed era pronto a dare man forte al suo master e ai compagni.
Con un movimento rapido, Ulquiorra prese Sakura e la portò dai suoi compagni affidandola a Kero-chan “Per favore, abbi cura di lei!”
Il guardiano del sole annuì.
“Ulquiorra ma cosa ci fai qui!” chiese Naruto stupito.
“E’ mio dovere proteggervi Master” rispose lui “Permettetemi di combattere al vostro fianco”.
Il ragazzo lo fissò stupito poi sorrise e acconsentì “Allora diamoci da fare!”
“Sono pronto!” e la creatura alata tirò fuori la sua lancia di energia.
“Forza, combattiamo anche per Sakura!” Alexis fu avvolta dall’energia azzurra trasformandosi.
“Diamoci da fare” anche la piccola Kinomoto si avvolse dell’energia verde.
“Sono pronto!” Yuè tirò fuori i suoi cristalli.
Hinata guardò Naruto e sorrise “Si!” e anche lei fu avvolta dall’energia rossa.

 

“La partita si fa interessante!” commentò il Dark Naruto “Chissà quale di questi stronzetti cadrà per primo!”
“L’importante è che alla fine muoiano tutti!” disse il Dark Sasuke che aveva finalmente smesso di parlare in siciliano.
“Vediamo come moriranno!” le tre Dark Knights furono avvolte da un’energia nera e subirono una trasformazione identica a quella delle tre ragazze.

 E lo scontro riprese.

 

 

Belazur calò i suoi letali artigli verso il petto di Nick ma il Sun’s Warrior schivò e si allontanò.
“Che ti prende pulce non sai fare altro che schivare?” lo insultò il generale.
“Non sono solo bravo a scappare” rispose lui * Gli scontri dei ragazzi sono quasi agli sgoccioli: dei diciotto Dark Knights ne restano ancora nove e sembrano abbastanza forti.
C’è qualcosa che non mi torna però: perché Shaoran, Ino Kiba e Akamaru stanno venendo qui? Che si stiano preoccupando per me? Che premurosi che sono. È meglio che mi sbrighi a battere Belazur.
Non c’è che dire: è molto forte ma, anche se è un generale infernale, non mi sta dando molti problemi. È molto strano, sembra quasi che stia esitando nell’usare i suoi poteri. * 
“MI’ HAI SECCATO!” il generale infernale si lanciò di nuovo in avanti ma era una finta: infatti, si teletrasportò alle spalle del Sun’s Warrior e diresse gli artigli verso la gola.
“Non ci contare!” le ali di Nick si mossero e, come se fossero altre due braccia, bloccarono la mano artigliata e la spezzarono.
“AAAARRRGGHHH!” il demone cacciò un urlo lancinante mentre si tenne la mano spezzata.
Questo, però, fu l’ultimo dei suoi problemi: Nick gli apparve davanti e lo colpì allo stomaco con un poderoso pugno scagliandolo a terra con qualche costola rotta.
“Scusa se te lo dico, ma non sai proprio fare di meglio?” chiese Nick scendendo verso di lui “Mi aspettavo qualcosa in più sai?”
“Qualcosa in più?” ripeté il demone poi “AH AH AH” scoppiò in un a maligna risata e si alzò “Vuoi vedere il mio vero potere? Allora ti accontenterò!” e la sua gemma cominciò a brillare.
“Stai per tirare fuori la diablomanzia finalmente!” il Sun’s Warrior si mise in posizione pronto a ricominciare.
“Diablomanzia? Spiacente ma io non dispongo di quel potere.” rispose Belazur “Tuttavia sono dotato di qualcosa che nemmeno la Diablomanzia potrebbe superare” e il suo braccio tornò a posto.
“Puoi rigenerarti all’infinito vedo!” commentò Nick per niente stupito “E sentiamo, cosa sarebbe questo grande potere?”
“QUELLO DELLA FOLLIA!” ruggì il demone e tese le braccia verso Nick “GODITELO!”

 

Nell’attimo in cui le mani del demone si aprirono il paesaggio circostante si contorse e lo spazio perse i suoi contorni.
“Ehi ma che sta succedendo” Nick si sentì risucchiato in un vortice invisibile e, senza capire cosa gli stesse succedendo, cadde.

 

Si ritrovò in un mondo completamente bianco “Dove mi trovo!” si chiese mentre si guardava intorno.
Quel mondo era enorme, sembrava non avesse fine poi, a qualche centinaio di metri intravide qualcosa.
“Che cos’è?” si chiese e corse in direzione di quel qualcosa * Dunque sarebbe questo il potere di Belazur? Ha detto che è quello della follia. Deve avermi chiuso in una sorta di realtà alternativa in cui lui regna sovrano. Devo fare attenzione *.
“COME? UNA PORTA!”
Sospesa nel vuoto si trovava una porta di legno di quercia.

 

“Dove condurrà?”si chiese Nick “Beh c’è un solo modo per scoprirlo!” prese la maniglia e aprì la porta. Dentro c’era una stanza bianca: sembrava una sala d’attesa di un ospedale.
 Nick entrò facendo bene attenzione a tutto quello che lo circondava * Questo posto mi è familiare! Ma certo è il reparto di rianimazione dell’ospedale di Cosenza, ma che significa * si guardò intorno confuso, poi vide la porta della sala di aspetto aprirsi e a uscirne un uomo sulla cinquantina: una giacca grigia si chiudeva intorno alle spalle, dello tesso colore erano i pantaloni; gli occhi stanchi erano coperti dagli occhiali quadrati e i capelli neri erano scompigliati.
 “Papà?!” fece Nick incredulo e si avvicinò per toccarlo ma “Ehi papà, mi senti” lo attraversò come se fosse un fantasma.
“E’ un ricordo” capì Nick “ma di quando?” aveva visto la tristezza sul viso del padre, una forte preoccupazione e un senso d’impotenza “Non l’ho mai visto così! Che diavolo gli è successo” fece per raggiungerlo ma lo perse di vista “E’ sparito sotto i miei occhi”.

 

La porta della sala di rianimazione era rimasta aperta come se qualcuno volesse invitarlo a entrare “Lì dentro!” e il Sun’s Warrior non si fece desiderare e con cautela entrò nella stanza ma quello che vide lo scosse “Q-Quello…” non riuscì a dire altro tanto fu lo stupore misto a qualcos’altro.
Nella sala di rianimazione, proprio in mezzo ad essa, c’era un lettino e sopra di esso, coperto da un velo bianco, giaceva un ragazzo di non più di undici anni sul cui corpicino erano stati attaccati diversi tubi per permettergli di respirare.
Nick si avvicinò tremante a quel lettino, avrebbe voluto scappare da quel luogo ma qualcosa lo spingeva in avanti.
Il volto del ragazzo rivolto verso destra era coperto da una mascherina per respirare, gli occhi chiusi erano in parte coperti dai capelli castani chiari.
“Questo sono io” le lacrime scesero dagli occhi del Sun’s Warrior mentre si sentì il corpo pesante “Allora è quell’episodio che Belazur ha tirato fuori. NO NON DEVO PERMETTERGLI DÌ PIEGARMI! “ urlò con una nota disperata e si voltò ma si ritrovò in un altro luogo.

 

Era notte e si trovava su una piccola altura erbosa: sotto c’era un campetto di tennis e poi un piccolo convento.
“TI HO VISTO!” gridò la voce di un ragazzino.
Dalla piccola altura cominciò a correre un altro ragazzino vestito con una tuta nera.
“NO FERMATI! E’ PERICOLOSO!” Nick cercò di fermarlo ma anche questa volta fu attraversato.
“E INUTILE CHE CORRI, TANTO TI HO VISTO!” gridò ancora il ragazzino.
Ma lui continuò a correre finché mise un piede in fallo e cadde. Pochi istanti dopo la tranquillità della sera fu lacerata da un grido di dolore: il ragazzino si era rotto la gamba.
“OH NO!” Nick corse per cercare di aiutarlo ma anche lui sentì un forte dolore alla gamba destra e cadde “Che succede! Non riesco a muoverla” ogni volta che ci provava sentiva un dolore lancinante.
Il Sun’s Warrior cercò di alzare le ali a come se fossero un altro paio di gambe, ma le sentì pesanti così come tutto il resto del corpo “Ma cosa succede!” chiuse gli occhi per cercare di recuperare lucidità ma quando li riaprì, vide uno spettacolo sconvolgente.

 

Si ritrovò all’accademia del duellante, solo che tutto era distrutto e pieno di crateri.
Il Sun’s Warrior si guardò spaesato intorno poi i suoi occhi si fermarono e il terrore gli si disegnò sul volto: lì a terra giacevano i corpi di tutti i Sun’s Knights.
“No!” sussurrò Nick, cercò di chiamarli ma la voce non era più che un sussurro.
“NOOOOOO!” e pianse amare lacrime “Non ce l’ho fatta! Non sono riuscito a proteggervi. Che cosa ho fatto!” e tutto fu avvolto dalle tenebre “E’ la fine!”

 

 

“Molto bene” ghignò Belazur e abbassò le mani.
Nick era rimasto in piedi ma il suo sguardo era vuoto e spento: il suo corpo si piegò in avanti ma rimase in piedi.
“Io sono la Follia!” disse Belazur mentre si avvicinò calmo al Sun’s Warrior “Il mio potere non risiede nel corpo ma nella capacità di far rivivere alle mie vittime le loro esperienze più dolorose e le paure più profonde rendendole reali. Di fronte a questo persino il guerriero più potente collassa e la disperazione si trasforma in follia e rammarico” fu davanti a lui “Di norma il corpo crolla a terra ma tu riesci ancora a rimanere in piedi. Davvero una bella prova di resistenza. Ma ormai è finita” alzò la mano destra e la puntò al cuore di Nick “ADDIO MOCCIOSO!”

 

UH UH UH!” ma fu bloccata dalla mano sinistra di Nick “FINALMENTE LIBERO” disse una voce fredda proveniente proprio dal Sun’s Warrior.
“COSA!” Belazur sgranò gli occhi “Che diavolo succede!”
TI RINGRAZIO!” disse di nuovo quella voce fredda “FINALMENTE RESPIRO DÌ NUOVO ARIA FRESCA”.
“Tu chi diavolo sei!” disse Belazur mentre cercò di liberare la mano da quella presa che si rivelò fortissima.
VUOI SAPERE CHI SONO IO? UH UH!” rise questo strano essere “IO SONO IL CAOS!

 

STRAPP!

 

“AAAARRRRRGGGHHH!” il braccio di Belazur fu strappato dal corpo.
AH AH AH! E’ COSI’ BELLO ESSERE LIBERI!” gioì la creatura sollevando la testa e mostrò dei feroci e spietati occhi rossi e il corpo, da blu, si tinse di un nero cupo con linee rosse discontinue.
“Tu sei un demone!” fece incredulo Belazur.
DEMONE?” ghignò l’altro “NO! IO NON SONO UN DEMONE. IO SONO IL SIGNORE DÌ TUTTO E DÌ NIENTE: SONO CHAOS” e l’aria vibrò pericolosamente mentre uno strano liquido nero cominciò a ricoprire il terreno.
“C-Chaos!” ripeté incredulo il generale infernale “O no!”

 

 

Nei luoghi in cui stavano avvenendo i combattimenti, i Dark Knights si fermarono e si voltarono con verso il luogo in cui era apparso Chaos.
“Cos’è quest’energia!” disse Naruto incredulo e, come lui, anche i suoi compagni se lo chiesero.
“E’ tornato!” il Dark Naruto lo disse con volto folle.

 

“IL SOMMO CHAOS E’ TORNATO!”
Gridarono tutti i Dark Knights e, ignorando completamente i loro avversari, si alzarono in volo verso il loro oscuro signore.

 

“EHI MA DOVE VANNO!” gridò Alexis.
“Non lo so ma non dobbiamo farceli scappare” rispose Ulquiorra “Svelti muoviamoci!” e tutti si lanciarono al loro inseguimento.

 

“Cos’è questo chakra!” nel percepirlo Ino ebbe i brividi.

“Non ho mai sentito nulla di simile!” Kiba sudò freddo mentre Akamaru si era nascosto dentro l’armatura.
Anche i loro spiriti tremarono nel percepire quell’enorme massa di energia negativa.
“Allora è vero!” Shaoran strinse i denti “Siamo nei guai!”
A peggiorare la situazione, i tre Sun’s Knights percepirono che le energie dei Dark Knights sopravvissuti avvicinarsi.
“Oh no!” fecero i tre insieme.

 

“TOGLIETEVI DAI PIEDI!” gridò il Dark Sasuke e lanciò una sfera nera contro i ragazzi e proseguì con i compagni senza pensarli più.
Per fortuna Shaoran aveva bloccato l’attacco con un suo incantesimo salvando lui e compagni.
“Dove diavolo stanno andando!” Kiba non riusciva a capire perché stessero tutti correndo.
“Temo di saperlo!” rispose l’angelo.
“RAGAZZI!” la voce di Naruto richiamò le attenzioni dei tre e dopo un istante tutti i Sun’s Knights si riunirono.
“Ci siamo tutti, molto bene!” Shaoran fu sollevato di vedere che tutti stavano bene “Ragazzi inseguiamo i Dark Knights”.
“Questo l’avremmo fatto comunque” rispose Zane “Piuttosto, a chi appartiene quest’energia? Che sia Belazur?”
“Vi spiego durante il tragitto. Seguitemi!” e l’angelo partì per primo seguito a ruota dai compagni.

 

 

OH! A QUANTO SEMBRA I FIGLI AL PRODIGHI STANNO TORNANDO A CASA!” Chaos percepì la presenza dei suoi Dark Knights.
“Che diavolo stai blaterando!” Belazur era a terra in un lago di sangue nero: il terribile Chaos si era divertito a strappargli tutti gli arti e ora gli restava solo il busto.
LO CAPIRAI PRESTO!” ghignò il signore di tutto e di niente. 

 

Poco dopo i sopravvissuti dell’esercito del Caos scesero a terra e s’inginocchiarono dinanzi al loro sovrano.

 

“E’ UN PIACERE RIVEDERLA SOMMO CHAOS!”
Dissero i nove in coro.

 

MIEI DARK KNIGHTS! IL PIACERE E’ TUTTO MIO!” ricambiò Chaos “NOTO CHE SIETE MOLTI DÌ MENO!
Il Dark Jaden prese la parola “Molti di noi hanno perso la vita in questi millenni ma non abbiamo mai perso la speranza di ritrovarla!”
RITROVARMI?” fece Chaos poi una luce omicida balenò nei suoi occhi rosso sangue “E ALLORA PERCHE’ AVETE GIURATO FEDELTA’ AD ABHADON?  DATEMI UN BUON MOTIVO PER NON FARVI TORNARE NULLA!
“Non abbiamo mai giurato fedeltà ad Abhadon” continuò il Dark Jaden “Ci siamo solo serviti di lui per avere più possibilità di ritrovarvi. Mi creda quando le dico che avrei voluto trafiggere personalmente quell’informe ammasso di tenebra insignificante” anche gli altri Dark Knights annuirono.

 

“Voi, piccoli vermi insignificanti, come osate rimangiarvi la parola data” Belazur avrebbe voluto farli a pezzi.
“Taci, misero e vile essere” gli disse Dark Naruto schifato “La tua faccia di cazzo mi ha sempre dato il voltastomaco: non sai quante volte ho desiderato farti a pezzi”.
“Noi Dark Knights abbiamo deciso di entrare nell’ottava perché volevamo che tu usassi il tuo potere sul contenitore del sommo Chaos” disse il Dark Jaden mentre sorrise al suo compagno “Ci siamo serviti di te e basta!”
“Dannati bastardi!” il generale infernale digrignò i denti.

 

DAVVERO UN BEL PIANO!” commentò Chaos “O BEH! IN TAL CASO CI METTERO’ UNA PIETRA SOPRA. AVANTI DARK KNIGHTS RICOMINCIAMO DALL’INIZIO!
“CON PIACERE!” risposero i Dark Knights.
“Mi scusi mio signore, c’è una cosa che vorremmo chiederle” iniziò la Dark Sakura.
NON DIRLO NEMMENO, SO GIA’ COSA VOLETE TUTTI: CHE RIPORTI IN VITA I VOSTRI COMPAGNI!” rispose Chaos poi, guardandosi, strinse i pugni “I MIEI POTERI NON SI SONO ANCORA SVEGLIATI DEL TUTTO: CI VORRA’ UN ALTRO PO’ PRIMA CHE ACCADA. QUANDO AVRO’ RICARICATO LE BATTERIE RIPRENDERO’ IL MIO CORPO E LA PIUMA DELL’OBLIO: FATTO QUESTO RIPORTERO’ IN VITA GLI ALTRI DARK KNIGHTS, CONTENTI!
“FELICISSIMI!” risposero in coro.

 

 

In quel momento arrivarono i Sun’s Knights:.
“Che accidenti…” Naruto non riuscì a finire la frase.
“… è successo!” ma ci pensò Jaden a completarla per lui.

 

E QUEI MOCCIOSI CHI SAREBBERO!” nel vederli Chaos non li riconobbe subito poi “AH! ORA HO CAPITO: VOI SIETE IL GRUPPETTO CREATO DAL MIO CONTENITORE! DAVVERO MOLTO INTERESSANTE!
“Che diavolo sta dicendo signor Nick” uno dei più scossi era Gaara “Che cosa le è successo?”
SIGNOR NICK? DUNQUE E’ QUESTO IL NOME DEL MIO CONTENITORE MORTALE!” rise Chaos.
“E non è un comune mortale, mio signore” intervenne il Dark Neji “E’ l’ultimo dei Sun’s Warriors”.
DAVVERO!” Chaos  si stupì nel sentirlo “QUESTA SI CHE E’ UNA NOTIZIA INTERESSANTE! ECCO PERCHE’ CI STO IMPIEGANDO PARECCHIO A FARLO SPARIRE!

 

“TU!” Naruto non si smentì “CHE COSA HAI FATTO AL SIGNOR NICK! LIBERALO SUBITO!”
“Piccolo coglione, come osi ordinare al Sommo Chaos!” il Dark Naruto si alzò pronto a farlo tacere per sempre.
ASPETTA, MI PIACE IL SUO CARATTERINO!” Chaos lo fermò e prestò attenzione ai Sun’s Knights “VUOI SAPERE CHE COSA HO FATTO A NICK?” si toccò la tempia destra con un dito “LUI E’ QUA DENTRO A PRESTO SPARIRA’ DEL TUTTO. QUANDO QUESTO AVVERRA’, QUESTO CORPO SARA’ COMPLETAMENTE MIO” detto questo, gli balenò una bella idea “MA MORTO UN CAPO, SE NE FA SUBITO UN ALTRO. VOGLIO FARVI UN’OFFERTA: UNITEVI A ME SUN’S KNIGHTS!

 

Il silenzio calò tra i presenti.
“Che cosa hai detto!” Jaden strinse i pugni.
“Non credo di aver sentito bene!” Naruto digrignò i denti.

VI OFFRO L’IMMENSO PRIVILEGIO DÌ DIVENTARE MIEI FEDELI SEGUACI!” disse di nuovo Chaos “UNITEVI A ME E IO VI DARO’ UN POTERE INIMMAGINABILE. CHE COSA MI RISPONDETE?

 

I ragazzi tacquero per un istante poi, con una sola voce gridarono:
“CI RIFIUTUAMO!”

 

Chaos non si aspettava quella risposta: nessuno aveva mai rifiutato un suo diretto invito.
DUNQUE NON VOLETE UNIRVI A ME? PERCHE’?

 

“PERCHE’ SEI UN AUTENTICO MOSTRO!” ruggì Naruto.
“SEI SOLO UN PARASSITA PRIVO DÌ UN CUORE!” anche Jaden non si risparmiò.
“E HAI OSATO PRENDERE IL POSTO DEL SIGNOR NICK!” la piccola Kinomoto era buona e cara ma se qualcuno toccava un amico non si risparmiava.
“NON CI UNIREMO MAI A TE!” ma anche Hinata era fuori di se.
“CE LA PAGHERAI MOLTO CARA!” anche Shikamaru esplose.

 

“DOVESSIMO RIMETTERCI LA VITA, TI FERMEREMO E RIPORTEREMO INDIETRO IL SIGNOR NICK!”
Questo fu l’urlo collettivo dei Sun’s Knights.

 

I Dark Knights li fissarono increduli ma quello più incredulo era Chaos ma poi..
E ALLORA MORIRETE INSIEME A QUESTO MONDO!

Tuonò Chaos “DARK KNIGHTS DISTRUGGETELI!”

 

“ADESSO BASTA!” tuonò la voce di Alan e apparve ai presenti con la spada sguainata.
TU SEI L’AANGELO CUSTODE DEL MIO CONTENITORE VERO? CHE COSA CREDI DÌ FARE!” Chaos guardò Alan furente.
“Salvare la sua anima” rispose l’angelo e tese la spada in avanti “E per farlo ti rispedirò nell’abisso dal quale sei venuto senza trattenermi!”
Alan avvicinò la Zampakutò al petto e…

 

“BANKAI!”
La spada s’illuminò e un vortice di luce avvolse l’angelo.

 

“EHI MA CHE STA FACENDO!” gridò più di qualcuno.
“Maestro Alan: state facendo sul serio!” Shaoran osservò la scena col cuore in mano.

 


Quando il turbine di luce sparì, Alan apparve con un nuovo aspetto: la parte superiore del suo vestito era sparita e il fisico scolpito era messo in evidenza, sulla schiena erano spuntate ben tre paia di ali bianche, i capelli risplendevano come una stella, sulla fronte era apparsa una gemma dorata, mentre la spada era diventata una lancia di pura luce.

 

“TAYOMON HIKARU NO TSUME!” gridò Alan (Tayomon significa messaggero del sole).

 

SAREBBE QUESTO IL TUO VERO POTERE!” ghignò Chaos.
“Esatto e ora lo riverserò tutto contro di te!” rispose il Nikkò.
VIENI A PRENDERMI!“ e Chaos si lanciò all’attacco.

 

“FORZA RAGAZZI, DIAMOCI DA FARE ANCHE NOI!” gridò Naruto ripresosi dallo spettacolo.
“SI’” risposero tutti in coro.

 

“Pensate davvero di poterci battere stronzetti?” il Dark Naruto li guardò dall’alto in basso “Ora che il sommo Chaos è libero, i nostri poteri sono tornati quelli di una volta”.
“Vi conviene arrendervi e lasciarvi massacrare picciotti!” e il Dark Sasuke ricominciò a usare il suo dialetto siciliano.

 

“Ve lo potete scordare!” rispose Jaden.
“Arrendetevi all’idea che noi ci arrendiamo” aggiunse Naruto “PERCCHE’ NON LO FAREMO MAI E NON CI RIMANGEREMO LA PAROLA DATA!”
“Questo si che si chiama parlare Master!” Ulquiorra gli si affiancò “Ora sono certo di avere fatto la scelta gusta a seguirla!”
“ED IO NON SONO DA MENO!” anche l’immenso Yammy fece la sua comparsa “SPACCHEREMO LA FACCIA A QUESTI MOSCERINI CON IMMENSO PIACERE!”
“FORZA DIAMOCI DA FARE!” Shaoran attivò di nuovo il suo shikai.
E lo scontro tra Sun’s Knights e Dark Knights ricominciò.

 

NEL LUOGO IN CUI SI TROVAVA NICK

 

Nick era rannicchiato su se stesso in stato fetale.
“Io ho fallito” disse il Sun’s Warrior disperato “Non sono riuscito a proteggervi ragazzi. Sto per sparire per davvero!”

 

“No, non è ancora finita, Nick!” disse una voce.
 Lo sguardo di Nick tornò vivo e alzò la testa.
Di fronte a lui apparve una soleana: era un rapace come lui, il colore della sua pelle era blu chiaro, i suoi lunghi capelli d’oro scendevano lisci sulla schiena e gli occhi erano castano chiaro, una coda di delfino scendeva da dietro le sue gambe.
La soleana gli regalò un dolce sorriso.

 

“Tu chi sei?” chiese Nick. 

 

 

Nel prossimo capitolo.

Nick si troverà di fronte una soleana cui deve molto (non aggiungo altro altrimenti vi rovino la sorpresa^^) e capirà che quello che pensava della sua vita soleana era una scemenza.

Nel frattempo lo scontro tra Sun’s Knights e Dark Knights continua. I ragazzi uniranno le forze e faranno capire alle loro versioni oscure cosa significa non arrendersi mai.

Un’altra delle previsioni della piccola Kinomoto si avvererà: farà la sua apparizione, uno spirito dorato nato dall’unione di due potenti spiriti.
La creatura nel cubo, percependo il pericolo che Jaden corre, deciderà di dare il suo aiuto al castano.

 Il duello tra Alan e Chaos sarà pieno di scintille, come andrà a finire e che ne sarà di Belazur?

 
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

Un ringraziamento a Miciuzumachi per il nome del Bankai di Alan.

 

Gli attacchi di Temari e Kankuro vengono dall’anime di Needless e sono usati dal protagonista Adam Blade e dall’antagonista Adam Arclight.

I G.F.  o Eoni sono un mio omaggio a Final Fantasy VIII e X.

Il potere della FALCE è un mio omaggio a Soul Eater.

 

La scena della comparsa di Chaos è ispirata alla medesima proveniente dal manga di Bleach.

 

La scena finale del capitolo è ispirata al manga di Naruto^^ e gli episodi vissuti da Nick, se qualcuno lo sta per chiedere, sono solo vecchie cicatrici di guerra ormai sanate.

 

Alla prossima.        

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Capitolo 42
*** La forza che nasce dall'amicizia ***


42. Rivelazione- Forza che nasce dal cuore

Ciao a tutti voi e ben ritrovati.
Mi spiace di avervi fatto aspettare troppo ma, come ho detto nel capitolo precedente, il tempo scarseggia. Ragazzi vi avviso che insieme a questo nuovo capitolo che è anche bello lungo e pieno di sorprese, ho pubblicato il primo della mia nuova fic World Chronicle e spero che l’apprezzerete quanto questa.

 

Vi dico solo che n questo capitolo ci saranno un sacco di sorprese, altro non aggiungo.
Buona lettura a tutti.

 

 

 

 

“ARRIVO!” Naruto si lanciò all’attacco contro la sua controparte Dark Knight vibrando un potente fendente ma l’avversario bloccò il colpo.
“Tutto qui stronzetto!” lo schernì il Dark Knight “Mi aspettavo di meglio!”
“Ah si?” rise il biondino “Vediamo se questo ti piace! AAAHHH!” il suo corpo fu avvolto da un’aura dorata e, si trasformò ulteriormente “Ti piace: sono super Naruto di secondo livello”.

In questa trasformazione non cambiava molto: i capelli si erano drizzati ulteriormente mentre il taglio degli occhi si era fatto più freddo.
“Ora ci divertiamo!” ghignò il Dark Knight e subì una trasformazione simile, solo che capelli e occhi divennero neri “Sto venendo a prenderti!” e anche lui vibrò un potente fendente ma percepì un’altra lama a pochi centimetri da lui e si allontanò.
“Gaara, sei venuto a darmi una mano!” Naruto ne fu quasi commosso.
“Ne dubitavi?” rispose il rosso “Attacchiamolo insieme e mostriamogli di cosa siamo capaci!”
“D’accordo!” e Naruto acconsentì.
“Potete attaccarmi anche in cento, non cambia nulla: sono io il più forte, stronzetti!” il Dark Knight fece loro segno di attaccarlo.
“Attento a quello che dici, potresti pentirtene” Naruto mise le mani nella sua posa preferita e “TECNICA SUPERIORE DELLA MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO!” si alzò una nuvola di fumo e un esercito di biondini si lanciò all’attacco.
“NON MI’ SOTTOVALUTATE, MOCCIOSI!” tuonò il Dark Knight e si lanciò all’attacco.

 

 

A pochi metri dallo scontro del biondino e del rosso, Ulquiorra e Yammy aiutavano Shaoran contro il Dark Sasuke.
“BALA EXTREMA!” il gigante lanciò il suo potente attacco ma fu schivato dal Dark Knight e il colpo colpì una delle isolette facendola esplodere.
“Ammazza che botta!” commentò il Dark Knight senza voltarsi.
“Yammy non lanciare a casaccio i tuoi attacchi o rischierai di colpire qualcun altro!” lo ammonì Ulquiorra.
“E SMETTILA DI’ ROMPERE ANCHE TU! GIA’ MI’ STO CERCANDO DI’ TRATTENERE MA NON E’ FACILE!” urlò seccato il gigante.
“Lasciate fare a me!” Shaoran si lanciò in picchiata verso il Dark Sasuke e vibrò un potente attacco luminoso ma l’avversario riuscì a pararlo.
“Non male picciotto!” disse il Dark Knight.
“Se non sbaglio, tu sei il Dark Knight di un ragazzo di nome Sasuke Uchiha vero?” chiese l’angelo.
“E allora?” il Dark Knight non capì la domanda.
“Se tu sei qui, vuole dire che anche Sasuke è un Sun’s Knight” ragionò il ragazzo mentre continuò a vibrare fendenti “Allora perché il signor Nick non l’ha reso tale?”
“Lo stai chiedendo al moro sbagliato” rispose il Dark Knight “perché non lo chiedi alo signor Nick? Oh che sbadato! Nick non esiste chiù!” e rise malignamente.
“Non illuderti, niente è impossibile!” rispose Shaoran “NOI RIPORTEREMO IL SIGNOR NICK INDIETRO!” e la sua spada brillò ancora di più “ALA SPLENDENTE!” e lanciò il suo attacco.
“NON FARMI RIDERE! FIAMMA NERA!” ma il Dark Knight non rimase fermo e lanciò il suo attacco come risposta.

 

 

Jessie Hassleberry e Chazz si lanciarono contro il Dark Jessie.
“COMINCIO A CAPIRE COSA VOGLIA DIRE DIVERTIRSI!” urlò il Dark Knight con un ghigno bastardo mentre parava con le ali gli attacchi del guerriero giurassico e di quello ombra.
“Almeno una cosa positiva!” commentò Hassleberry.
Sarà il nostro regalo di addio per te!” disse la bestia ombra mentre calò la sua potente coda contro il Dark Knight.
“GENTILISSIMI” rise il Dark Knight e fece esplodere la sua energia, allontanando i due “MA QUELLI A MORIRE SARETE VOI!”

“NON CONTARCI!” Jessie si lanciò come un missile sulla sua versione oscura riuscendo a graffiarlo.
“GGHH!” il Dark Knight fece una smorfia “Questa me la paghi!” e cercò di colpirlo con la coda ma commise l’errore di voltare le spalle a qualcuno.
“MAI VOLTARE LE SPALLE AL NEMICO!” Hassleberry, in versione pterodattilo lanciò il suo attacco “URLO SONICO”.
Il Dark Knight ne fu investito in pieno ma riuscì a mantenere l’equilibrio e creò una sfera di sette colori molto scuri “DARK RAIBOW BALL!” e la lanciò contro Hassleberry.
NON COSI’ IN FRETTA!” ma Chazz sollevò la sua ombra e parò l’attacco e poi si lanciò in avanti con un a sfera in mano “ASSAGGIA QUESTO! RASENGAN!” e il Princeton tirò fuori una delle tecniche preferite di Naruto ma il Dark Knight riuscì ad evitarla e colpì il moro con un calcio.
“Peccato!” commentò il Dark Jessie.
“PECCATO DAVVERO!” gridò l’Andersen da sopra di lui con il suo rasengan in mano “RASENGAN!” e lo lanciò anche lui riuscendo a tagliare un’ala dell’avversario.
“AAARRRGHH!” il Dark Knight si tenne la spalla da cui cominciò a uscire sangue “Dannato verme!”
“Guarda che non ho ancora finito!” disse Jessie con un sorriso “Anzi sei caduto in trappola!”

“CHE COSA!” il Dark Jessie sentì qualcosa di appiccicoso ai piedi e abbassando lo sguardo vide “Catrame!”
“Funziona sempre!” commentò Hassleberry con un ghigno bastardo.
E ora sei finito!” Chazz non voleva farsi scappare l’occasione e si lanciò contro l’avversario “HUNTER ESCLAMATION!” e cercò di usare lo stesso attacco che aveva sconfitto la sua versione Dark Knight.
“NON CONTARCI! BLACK RAIBOW SHIELD!” ma il Dark Knight non era uno sprovveduto e creò uno scudo che bloccò l’attacco nemico e poi “E ora BLACK RAIBOW BLADE!” lo scudo divenne d’improvviso una spada che puntò alla gola di Chazz.
“NON CI’ CONTARE!” Jessie e Hassleberry si frapposero con i loro scudi e bloccarono l’attacco salvando l’amico.
Sono in debito con voi ragazzi!” questa volta aveva sudato freddo.
“Non dirlo nemmeno: avresti fatto la stessa cosa no?” gli sorrise Jessie.
Chissà!” il Princeton non lo avrebbe mai ammesso ma si sarebbe buttato in loro soccorso un’infinità di volte * Questa compagnia mi sta facendo bene * ghignò.
“Avete avuto solo fortuna. Non vi capiterà di nuovo!” il Dark Knight riuscì a liberarsi dalla pozza di catrame e li puntò ghignate “Forza, fatemi divertire un altro po’”
“Come vuoi amico!” rispose Jessie e lo scontro proseguì.

 

 

“INSIEME RAGAZZE!” Alexis ordinò e lei, Hinata e la piccola Kinomoto evocarono i loro mana guerrieri e li fusero in uno solo.
“CREDETE DI’ SPAVENTERCI? LO SAPPIAMO FARE ANCHE NOI!” ma la Dark Sakura non si lasciò intimidire e insieme alle sue compagne evocarono i loro mana guerrieri neri fondendoli poi in uno.

 

“Così non va bene!” disse Kero-chan preoccupato “Se non si fanno venire qualcosa in mente, rischiano grosso!”
“Allora aiutiamole!” propose Yuè “Uniamo i nostri poteri come quella volta con le carte del Buio e della Luce!”
“D’accordo!” il guardiano del sole acconsentì.
I due guardiani divennero delle sfere di luce e andarono a depositarsi sull’enorme spada del mana guerriero delle tre ragazze, trasformandola. L’elsa divenne un sole dorato con una gemma rossa al centro mentre l’impugnatura era una luna argentata, la lama si tinse di rosso e azzurro fino alla punta che fu avvolta da un fuoco d’argento.

 

“Ehi, ma che è successo!” Alexis osservò la nuova spada incredula.
“Questi sono Kero-chan e Yuè” Sakura n’era sicura.
“Vogliono darci una mano a vincere! Non deludiamoli” Hinata, che era in mezzo s’impose “ANDIAMO!”
“SII!” e il potente mana guerriero si lanciò all’attacco.
“NON MONTAVEVI LA TESTA MOCCIOSE!” gridarono le tre Dark Knights e anche loro si lanciarono all’attacco.

 

Le due spade s’incrociarono e il potere dei due guardiani si fece sentire: la nuova lama avvampò verso il nemico generando cristalli infuocati che si conficcarono in tutto il corpo del mana guerriero nero.
“AAARRGGGHH!” le tre Dark Knights dovettero indietreggiare.
“Maledette mocciose!” ringhiò la Dark Sakura “VI’ VOGLIO RIDURRE IN BRICIOLE” una carta nera uscì dalla mano sinistra del guerriero e “CARTA DEL FULMINE NERO!” fu lanciato un potente attacco.
“CARTA DELLO SCUDO!” ma la piccola Kinomoto bloccò l’attacco e ricambiò “VAI CARTA DELLA VERITA’!” e fece scendere in campo Ryu Sheron.
“SONO PRONTO!” il drago apparve in tutta la sua forza e lanciò il suo attacco migliore “VENTO DELLA VERITA’!” cioè un potente turbine dorato.

 

“UNA SIMILE SCEMEZA NON CI’ BATTERA’ TANTO FACILMENTE!” la Dark Hinata lanciò il suo attacco sfruttando anche la potenza dell’attacco nemico “BLACK FLAME ARROW!”
Si generò un tornado di fuoco nero che investì il mana guerriero delle tre ragazze.
“AARRRGGHH!” e le tre sentirono il colpo.

 

“NON HO ANCORA FINITO! DARK HEAT EXPLOSION!” e la Dark Hinata rincarò la dose.
“CI’ SONO ANCH’IO! BLACK LEVIATHAN!” la Dark Alexis lanciò una tromba marina.
“E ANCH’IO! BLACK WIND!” anche la Dark Sakura combinò lanciò il suo attacco.

 

“RAGAZZE!” Ryu Sheron si frappose per cercare di salvare le tre, ma fu allontanato dalla mano sinistra del mana guerriero.
“ASSAGGIATE IL NOSTRO ATTACCO COMBINATO! FULMINE UNIVERSALE!” ma le tre ragazze lanciarono insieme un unico attacco che ebbe la meglio su quello delle tre Dark Knights investendole di nuovo.
“QUESTA VOLTA NON RESTERO’ A SUBIRE! DARK SHIELD!” la Dark Sakura attivò un’altra carta nera che bloccò l’attacco.

 

“Accidenti a quelle carte!” disse Alexis “Qui ci vuole un’idea!”
“Sono sicura che la nostra nuova spada ha qualche altro potere: cerchiamo di usarla come si deve!” propose Hinata.
“Dubito che quelle tre si lasceranno avvicinare tanto facilmente” commentò Sakura “Ora che sanno di cosa è capace, cercheranno l’attacco a distanza!”
“Allora dobbiamo solo essere più furbe di loro!” concluse Alexis “Ci proviamo?”
“D’ACCORDO!” dissero le due ragazze.

 

“QUALSIASI COSA FARETE NON FUNZIONERA’ SU DI’ NOI!” tuonò la Dark Hinata “NOI SIAMO TROPPO FORTI PER VOI!”

 

SE E’ QUESTO IL PROBLEMA, ALLORA RIMEDIAMO NOI!” una spirale bianca si lanciò all’attacco dall’alto “ZANNE DEL LUPO CORVO!” e Kiba si lanciò alla’attacco.
“KIBA!” le tre ragazze lo dissero felici.
“E non è da solo!” anche Shino face la sua comparsa con i suoi insetti giganti “SCIAME CREMISI!” e anche lui lanciò il suo attacco.

 

“NON ILLUDETEVI” la Dark Alexis sollevò un tornado d’acqua che, come uno scudo, bloccò gli attacchi dei due Sun’s Knights.
“Proprio quello che volevamo!” disse Shino calmo.
Vi siete fregate da sole!” disse Kiba trionfante.

 

“CHE DIAVOLO ANDATE BLATERANDO!” la Dark Hinata non capiva cosa volessero dire poi “COSA! NON RIESCO A MUOVERMI!”
“Tecnica dello Strangolamento perfettamente riuscito” disse Shikamaru da sotto.

 

“COSA!” la Dark Alexis si voltò verso il giovane Nara incredula “COME DIAVOLO FAI A MANTENERE LA PRESA SU UN ESSERE COSI’ GRANDE!”
“A questo rispondo io!” Sakura Haruno, risvegliatasi, aveva dato il suo contributo “Grazie alla maestra Aerith ho imparato a controllare il flusso energetico della terra e, anche se per poco, posso evocarlo per aumentare la forza delle tecniche mie  e dei compagni!”
“Già! E indovinate a chi l’ha prestato!” il giovane Nara era avvolto da un’aura verde.
“E non è il solo!” anche Ino era della partita “TRANELLO DEL DIAVOLO!” e aveva tirato fuori una delle sue mosse migliori, bloccando l’enorme gigante.
“E non posso mancare io. TECNICA DEL GIGANTISMO!” Choji sfoderò una tecnica tipica del suo clan e, dopo essere diventato gigantesco, bloccò le braccia del mana guerriero nero.

 

“DANNATO CICCIONE TROPPO CRESCIUTO, LASCIACI!” le tre Dark Knights si dimenarono con tutte le forse ma l’Akimichi non mollò la presa, anzi strinse di più.
“IO NON SONO UN CICCIONE!” gridò furioso spaccando i timpani delle poverine.

 

“HINATA, ALEXIS, SAKURA COLPITE ADESSO!” gridò Shikamaru.
“VA BENE!” il grande mana guerriero si lanciò all’attacco con la sua spada che avvampò e “AKAH KAZE RYUJIN!” (tradotto significa Vento del fuoco rosso, Lama del Re Dragone) colpì in pieno il mana guerriero avversario.
“AAAARRRRGGGHHH!” e le tre Dark Knights furono investite in pieno dall’attacco e bruciate senza scampo.    

 

“COLPITE E AFFONDATE!” esultarono le tre ragazze.
“Non possiamo ancora rilassarci: il peggio deve ancora venire!” le ammonì Shikamaru “NON PERDIAMO TEMPO! ANDIAMO A DARE UNA MANO AGLI ALTRI!”

 

 

Il Dark Neji si voltò dove prima c’era il mana guerriero oscuro e sospirò sconsolato “Che peccato! Avrei davvero voluto essere io a uccidere quella mocciosa ninfomane. O beh, pazienza!”
“Che diavolo stai dicendo!” Neji guardò storto il Dark Knight “Hai ancora in mente di voler uccidere Hinata!”
“Si,  ma i motivi sono diversi da quelli che credi tu” rispose il Dark Knight “MA ORA BASTA PARLARE! E’ TEMPO DI’ MORIRE!” il suo corpo si ricoprì di lame a mezzaluna e si lanciò contro lo Hyuga.
“NON PENSERAI CHE CI’ SIA SOLO LUI DA AFFRONTARE!” ma Tenten intervenne e calò la sua falce bloccando il braccio destro del Dark Knight che si allontanò subito.
“Argh!” si lamentò il Dark Knight mentre si toccò il polso che bruciava “Quella falce ammazza demoni è dannatamente fastidiosa”.
“Eh Eh! Sapevo che ti saresti fatto male alla lunga!” la castana roteò la sua arma sopra la sua testa “E quando ti taglierò la testa saranno guai per te!”
“Non ci contare ragazzina!” il Dark Knight la puntò famelico “Quando ti avrò ucciso, mi farò una bella bevuta!”
“NON CI’ RIUSCIRARI MAI!” sia Rock Lee sia Neji si lanciarono all’attacco contro il Dark Knight decisi come non mai a chiudere la partita.
“FALCE OSCURA: TEMPESTA INFINITA!” ma il Dark Knight non si scompose e, aperte le braccia, divenne come un enorme porcospino di lame nere.
“TECNICA DEL CONTROLLO DELL’OMBRA!” ma non aveva fatto bene i suoi conti, perché il giovane Nara era entrato in azione con una delle sue tecniche preferite.
“NON MI’ PRENDERAI MOCCIOSO STITICO!” ma il Dark Knight riuscì a spostarsi all’ultimo istante.

“AAAAHHHHH!” ma dall’alto piombò Sakura Haruno con pronto un bel pugno spacca molari e Ino che usò un attacco di foglie simili a lame.
Il Dark Knight scansò l’attacco dell’Haruno e parò quello della Yamanacha “Altri scarafaggi da schiacciare eh? Bene mi farò un ottimo spuntino con voi!” e si leccò le labbra.
“Non contarci troppo!” Neji avvolse la sua spada con l’energia dello Juken e la calò verso l’avversario che parò con la sua.
“Bel tentativo, ma io sono più bravo di te!” lo schernì il Dark Knight.
“Ne sei sicuro?” gli rispose Neji con un sorriso bastardo.
Gli altri capirono il segnale e si lanciarono all’attacco.
“FATEVI SOTTO!” il Dark Neji non si spaventò “ASSAGGIATE QUESTO KARAKURI HENGE: DEMONE DI’ LAME!” e creò un’autentica foresta di falci a mezzaluna.

 

 

A qualche centinaio di metri di distanza Zane, Aster, Temari e Kankuro erano impegnati contro il Dark Zane.
“FATEVI SOTTO MEZZE CALZETTE!” il Dark Knight attivò la sua abilità innata.
“Abbiamo un tipo davvero duro da battere eh?” commentò Aster facendo schioccare le nocche delle mani.
“Sarà un ottimo modo per passare il tempo” commentò ironicamente Kankuro mentre le sue dita si avvolsero di fili viola e dorati “Darò del mio meglio questa volta!”
“Allora è meglio se ti do una mano fratellino” Temari impugnò il suo ventaglio, pronta a scatenarsi.
“Risparmiate le energie” Zane si fece avanti con il suo Nyugan attivo “Gli altri hanno bisogno di aiuto. Lui lasciatelo a me!” ed estrasse la spada.
“Credi davvero che li lascerò andare via?” ghignò il Dark Knight “Vi schiaccerò tutti in una volta!” in tutta la sua maestosità apparve un Susano’o nero con tre teste di un drago “VI’ PRESENTO LA VERA FORMA DELLA MIA CREATURA!”
“Chi pensi di spaventare perdente!” anche il Truesdale maggiore attivò il suo che assunse la forma di un guerriero con un’armatura dorata e con le ali di drago “VIEDIAMO QUANTO DURA QUELLA ROBACCIA!” e partì all’attacco.  
“NON T’ILLUDERE!” ma il Dark Knight non se la tenne e lanciò la sua creatura all’attacco.
Il drago nero a tre teste ruggì furioso verso il cavaliere dorato dalle grandi ali avvicinando le sue enormi fauci ma quest’ultimo alzò il suo enorme scudo respingendolo e calò la sua spada verso la testa di destra mozzandola di netto.

“AAARRRGGHH!” il Dark Zane non riuscì a trattenere il dolore mentre si tenne il braccio mezzo tagliato.
“A quanto sembra il tuo corpo risente dei danni che infliggo al tuo Susano’o eh?” rise Zane “VEDIAMO QUANTO RESISTI!” e la spada del guerriero dorato fu calata di nuovo verso un’altra testa ma il Dark Knight usò le ali del drago parando l’attacco.
“NON CREDERE DI’ POTERMI BATTERE!”

 

“ORA M’ SONO ROTTO DI’ STARE A GUAARDARE!” Kankuro non era il tipo che aspettava, soprattutto in momenti come quelli, quindi tirò fuori una delle sue tecniche “TEMPEST THREAD!” un’autentica tempesta di fili viola si avventò sul Dark Knight.
“CHE COSA!” il Dark Knight non si aspettava quella mossa e ne fu investito in pieno “AAARRRGGHH!” e fu sollevato in aria dalla forza del colpo ma riuscì ad atterrare usando il suo scudo.

 

“ED IO NON VOGLIO ESSERE DA MENO!” ma anche Temari non ce la faceva più ad aspettare e tese il suo enorme ventaglio “ETERNAL DISTORSION!” e anche lei lanciò il suo attacco.

 

“Non dimenticatevi di me!” Aster tirò fuori un altro dei suoi attacchi “BLOOD LASER!” e si unì all’attacco della bionda.

 

Il Dark Zane, anche se ferito, non si fece trovare impreparato e usò “AMATERASU!” le micidiali fiamme nere apparvero divorando così l’attacco e si diressero verso i tre ma…
“SI PUO’ SAPERE PERCHE’ NON MI’ ASCOLTATE MAI!” Zane intervenne col suo Susano’o e bloccò le fiamme.
“Che ti possiamo dire, non ci va di restare a guardare!” rispose il Phoenix.
“E non ci piace ricevere ordini!” aggiunse Temari.
“Capisco!” Zane ghignò “In tal caso vediamo di finirlo insieme. Vi va?” alla fine fece questa proposta.
“Ora cominciamo a ragionare” Kankuro fu pienamente d’accordo.
“Volete distruggermi insieme?” ghignò il Dark Zane “ALLORA FATEVI SOTTO! VI’ DISTRUGGERO’ TUTTI!”

 

“Non vi dispiace se ci uniamo alla festa, vero?” Kiba, Shino e Choji fecero il loro ingresso.
“E’ il momento di farla finita!” Shino puntò la sua spada verso il Dark Knight “Abbiamo altre cose da fare!”
“FORZA FACCIAMOCI VALERE!” l’Akimichi tirò fuori un potente vocione: anche lui voleva finirla alla svelta.
“ALLORA MORIRETE ANCHE VOI!” il Dark Zane non poteva chiedere di meglio: in questo modo avrebbe fatto un bel massacro.

 

 

Jaden e Syrus, a poca distanza, erano alle prese col Dark Knight dello Yuki che era alquanto furioso.
“ARRIVO! BEAST TEMPEST!” Syrus si lanciò contro il Dark Knight con la sua tecnica.
“FUORI DAI PIEDI!” il Dark Jaden parò l’attacco con la sua lancia nera e colpì il Truesdale minore con un potente calcio scagliandolo in mare.
“SYRUS!” Jaden corse subito a soccorrere il suo amico “Stai bene?”
“Non ti preoccupare, ci vuole altro per farmi male!” lo rassicurò il Truesdale minore uscendo dal mare.

 

“JADEN! SYRUS!” Alexis, insieme a Kero-chan e Yuè, corse in soccorso dei loro compagni “State bene!”
“Non ci lamentiamo!” rispose il castano ora con i capelli azzurri.

 

“Se tu sei qui, vuole dire che hai sconfitto la tua versione Dark Knight vero?” il Dark Jaden era nervoso per quel motivo “HAI OSATO ELIMINARE LA MIA COMPAGNA! TI RIDURRO’ IN BRICIOLE DANNATA!” e si lanciò verso la ragazza ma Jaden si parò davanti.
“Se vuoi farle del male, prima dovrai passare sul mio cadavere” Jaden dimostrò per l’ennesima volta quanto tenesse agli amici.
“E COSI’ SIA!” il Dark Knight avvolse la sua lancia nera di energia e lanciò un attacco.
“Non sarò passivo!” anche Jaden concentrò la sua energia nella lancia di luce e…

 

“GOKURIUHA!”

I due gridarono lo stesso attacco e lanciarono generando una potente onda d’urto.
“JADEN!” gridarono preoccupati i suoi compagni.
“NON PREOCCUPATEVI!” li rassicurò il ragazzo “QUESTO NON E’ NIENTE! AAAAAHHHHH!” con quell’urlo aumentò la potenza dell’attacco che ebbe la meglio su quello dell’avversario investendolo.

 

“Ce l’hai fatta?” Syrus lo chiese trepidante.
“Gli ho solo fatto qualche graffio!” rispose Jaden serio “E’ più forte di quanto pensassi!”
“Più forte di quanto pensassi dici?” il Dark Knight apparve quasi del tutto incolume e con uno sguardo allucinato “Non hai visto niente. Io sono fortissimo” un ghigno gli contorse il volto “Finalmente il processo è completato!”
“Processo completato?” fece Yuè fissando serio l’avversario “Che cosa vuoi dire!”

 

“Cosa voglio dire?” il Dark Knight esplose in una terribile risata “CHE ORA POSSO LIBERARMI DIA QUESTA FORMA PROVVISORIA E TORNARE AL MIO VERO ASPETTO! AAAAAGGGGGGRRRRHHHHH” fu circondato da un’aura nera.

 

In quello stesso momento, anche gli altri Dark Knights sopravvissuti fecero la stessa cosa.
“AH AH AH! FINALMENTE!” il Dark Naruto era euforico e folle allo stesso tempo.
“Ehi, ma che diavolo sta succedendo?” Naruto non riusciva a capire cosa stesse succedendo.
“Il suo chakra!” Hinata, giunta in aiuto di Naruto e Gaara sudò freddo.
“Che sta succedendo Hinata” Gaara aveva un brutto presentimento.
“Il Chakra sta aumentando!” il Byakugan della ragazza le stava mostrando un fenomeno mai visto prima “E sta anche cambiando in qualcos’altro”.
“Qualcos’altro!” i due ninja ripeterono quella parola con un brivido.
“Esatto stronzetti!” il Dark Knight fece sentire la sua voce che cominciava a diventare roca “Pensavate davvero che questo fosse il mio vero aspetto? Beh, vi sbagliate …”

 

“La forma umana è solo una copertura” a pochi metri di distanza il Dark Sasuke stava dicendo la stessa cosa “Quando siamo nati…”

 

“… il nostro aspetto era completamente differente” il Dark Jessie stava dicendo la stessa cosa ai suoi avversari.

 

“Una volta che il sommo Chaos è scomparso, abbiamo perso la nostra fonte di energia illimitata e anche il nostro vero aspetto.” Il Dark Neji chiarì questo davanti ai suoi avversari.

 

“A parte il Dark Shaoran che era riuscito a sigillarlo nella sua Zampakutò, nessuno di noi aveva conservato il suo vero aspetto nemmeno parzialmente” il Dark Zane spiegò la stessa cosa.

 

“Ma ora che il sommo Chaos è tornato, i nostri corpi hanno cominciato automaticamente a caricarsi come delle batterie ricaricabili” il Dark Jaden terminò la spiegazione con un ghigno.

 

“E ORA AVRETE L’ONORE DI’ VEDERE IL NOSTRO VERO POTERE! AAAAAARRRRRRGGGHHHHHHH!”

Con quell’urlo disumano, i sei Dark Knights scomparirono all’interno delle colonne nere e, quando riapparvero…

 

“Assurdo!” Naruto strabuzzò gli occhi dal terrore.

“Questo è un incubo!” Gaara non aveva mai lontanamente immaginato una cosa del genere.

“Che diavolo siete voi!” Shaoran non aveva parole per descriverli.

“Quello è davvero il tuo aspetto!” Jessie sentì i brividi lungo la schiena.

“Lo dicevo che il peggio doveva ancora arrivare” Shikamaru digrignò i denti.

“E pensare che avevi detto che eravamo simili!” Zane sudò freddo.

“E chissà che aspetto aveva il mio” Aster si morse il labbro fino a farlo sanguinare.

“Jaden dammi un pizzicotto!” Syrus sperò che quello fosse solo un brutto sogno.

“Temo che sia vero!” Kero-chan era così terrorizzato che orecchie e coda erano abbassate.

 

SIETE TERRORIZZATI? BENE!” il Dark Jaden ne era compiaciuto “FRA POCO CAPIRETE CHE QUESTA E’ LA PURA REALTA’!”

 

Il vero aspetto dei Dark Knights.

 

IL DARK KNIGHT JADEN: era un alto demone nero. La testa finiva con un corno rosso sangue che spuntava dalla fronte, le enormi ali erano di un pipistrello ma avevano delle piume bluastre, i piedi erano diventati dei potenti speroni artigliati, gli occhi erano gialli con pupilla verticale, i capelli erano rosso sangue.

 

IL DARK KNIGHT NARUTO: era diventato un Kyuubi in miniatura completamente nero, bipede con enormi ali scarlatte.

 

IL DARK KNIGHT SASUKE: era diventato una fenice umana alta due metri circa con colori che variavano dal nero notte al rosso sangue disegnando sul suo petto il volto di un Behemoth, le tre code nere erano più simili a tentacoli che a quelle di una fenice, sulla testa c’erano due corna viola con la punta rossastra.

 

IL DARK KNIGHT JESSIE: era diventato un enorme drago nero. Sul suo collo erano incastonate sette gemme con colori spenti e opachi; il petto era coperto da una spessa corazza d’argento, sulla testa era cresciuto un enorme corno dello stesso colore; le grandi ali avevano sette diverse tonalità di nero.

 

IL DARK KNIGHT NEJI: era un leone umanoide alto due metri. L’enorme corpo grigio sporco era completamente nudo, gli occhi perlati erano attraversati da una pupilla verticale e non mostravano nessun segno di pietà.

 

IL DARK KNIGHT ZANE: era un enorme centauro con le tre teste di un drago. La testa centrale era dorata e piena di gemme nere, quella di destra era nera con gemme rosse mentre quella di sinistra blu con gemme bianche; il busto era grigio metallizzato; le ali dello stesso colore erano piene di piume verdi  affilate come rasoi.

 

 

Il gruppo si riunì in un solo punto così come fecero i mostruosi avversari.
“Alla fine ci siamo tutti!” commentò Shikamaru sorridendo amaramente “ma i guai sono appena cominciati!”
APPENA COMINCIATI DICI?” lo schernì il Dark Neji “TI SBAGLI, ORA TUTTO STA PER FINIRE!” e dal suo corpo felino spuntarono altre lame che si chiusero sulle braccia fino a formare due bocche “KARAKURI HANGE SHISHIGUCHI!” (tradotto significa bocca del leone) che erano due leoni ruggenti.
SEI DAVVERO FISSATO CON QUESTA ROBA EH?” lo riprese il Dark Zane.
E’ UNA DELLE MIE MOSSE PREFERITE E ORA POSSO MOSTRARLA AL MASSIMO!” rispose l’altro “E POI IO NON TI DICO NIENTE PER LA TUA!
 BASTA CON LE CHIACCHIERE, FACCIAMOLA FINITA!” li riprese il Dark Sasuke “ORA CHE ABIAMO RECUPERATO IL NOSTRO VERO POTERE PER VOI NON C’E’ PIU’ SCAMPO MOCCIOSI!
PREPARATEVI AD ESSERE DISTRUTTI! NESSUNO RIFIUTA UN INVITO DEL SOMMO CHAOS E SOPRAVVIVE PER RACCONTARLO!” il Dark Naruto fremeva al solo pensiero.

 

CRASH!

 

In quel momento qualcosa si schiantò a terra sollevando un grosso polverone e quando si diradò ne uscì.
“MAESTRO ALAN!” Shaoran corse subito in soccorso del suo sen-sei.
“Non preoccuparti, sto bene!” cercò di rassicurarlo l’angelo mentre si teneva il fianco * Dannazione! È troppo forte per me! *

 

Pochi istanti dopo anche Chaos scese tra i suoi seguaci e osservò attentamente.
NOTO CHE CI’ SONO STATE DELLE ALTRE PERDITE!” disse l’oscura divinità “EVIDENTEMENTE AVETE SOTTOVALUTATO TROPPO QUESTI MOCCIOSI!
NON SI PREOCCUPI SOMMO CHAOS! VENDICHEREMO LE NOSTRE COMPAGNE E SACRIFICHEREMO QUESTI MORTALI SUL VOSTRO TEMPIO!” il Dark Jaden espose un macabro programma che il suo dio sembrò apprezzare.

 

“La situazione non è delle migliori!” commentò Gaara tenendo stretta la sua arma “Dobbiamo fare qualcosa o qui ci rimettiamo le penne!”
“Hai ragione soldato Gaara, ma cosa!” Hassleberry sollevò questo dubbio.
“A questo punto ci vorrebbe un miracolo!” Kiba digrignò i denti “Il loro chakra è diventato enorme e noi siamo ormai al limite e inoltre abbiamo perso il signor Nick!”
“Non è ancora troppo tardi!” li avvisò Alan “Io sono l’angelo custode di Nick e fino a quando sarò presente, vorrà dire che la sua anima non sparirà mai!”
“Allora cerchiamo di farlo tornare in se” propose la piccola Kinomoto “in un modo o nell’altro dobbiamo riuscirci. Lui è un nostro amico e dobbiamo aiutarlo come farebbe lui con noi!”
“Mai stato tanto d’accordo!” risposero gli altri.

 

HO SENTITO BENE? VORRESTE SALVARE NICK?” Chaos esplose in una fredda risata “E COME PENSATE DI’ FARE EH? INOLTRE PERCHE’ IMMOLARSI PER SALVARE UNA MSERA VITA CHE ESISTE SOLO PER CONTENERE ME! ARRENDETEVI CHE E’ MEGLIO PER VOI” il suo era più un ordine che un consiglio “E UNITEVI A ME! NON LO RIPETERO’ UNA SECONDA VOLTA!

 

SOMMO CHAOS PERCHE’ RINNOVARE LA VOSTRA OFFERTA SE HANNO OSATO RIFIUTARE UNA PRIMA VOLTA!” questo il Dark Jessie non lo capiva proprio.

 

E’ UNO SPRECO DISTRUGGERE VITE CHE POTREBBERO TORNARE UTILI PER SERVIRMI!” poi tornò a rivolgersi ai Sun’s Knights “UNITEVI A ME E DIVENTATE MIEI SERVI! INSIEME CONQUISTEREMO L’INTERO UNIVERSO E SCHIACCEREMO QUEI VERMI INSIGNIFICANTI DI’ ABHADON E ARELLA UNA VOLTA PER TUTTE! CORAGGIO, UNITEVI A ME!

 

I ragazzi abbassarono la testa e, dopo aver preso un lungo respiro…
“NON CI’ UNIREMO MAI A TE!”

E gridarono la loro risposta.

 

“NON SEGUIREMO MAI UN PAZZO COME TE NEMMENO SE CE LO CHIEDESSI IN PUNTO DI’ MORTE!” gridò Alexis.
“SE ACCETTAASSIMO DIREMMO ADDIO AL NOSTRO ORGOGLIO!” anche Syrus fece sentire la sua voce.
“ E ANCHE LA NOSTRA ANIMA!” e per Gaara era ancora qualcosa da scoprire.
“TIENITI LA TUA OFFERTA E VATTELA A FICCARE DOVE SAI TU, NOI NON ACCETTREMO MAI!” la piccola Kinomoto era buona e cara ma la sua pazienza era al limite.
“NOI NON CI’ ARRENDEREMO MAI!” gridò Naruto.
“SALVEREMO IL NOSTRO MONDO E IL SIGNOR NICK!” Hinata si lasciò travolgere da quel sentimento comune.
“E TI PRENDEREMO A CALCI INSIEME AI TUOI SERVI!” finirono insieme Chazz, Ino e Jessie. “FORZA RAGAZZI ! FACCIAMOGLI VEDERE DI’ CHE COSA SONO CAPACI I SUN’S KINGHTS!” e Jaden fece roteare la sua lancia.

 

“NON CI’ FERMERETE!”
Gridarono in coro tutti.

 

Chaos li guardò furente: avevano osato rifiutare la sua offerta una seconda volta.
E ALLORA SPARIRETE INSIEME A TUTTO IL CREATO!
Tuonò e dal suo corpo cominciò a scendere un’oscura energia nera che si estese a macchia d’olio.

 

 

Belazur osservò la scena senza muovere un muscolo “Questa non ci voleva! Chaos si è risvegliato e ora vuole cancellare tutto quest’universo. Se il sommo Abhadon lo viene a sapere sarò in guai seri!” ma rimase immobile completamente impietrito dal terrore (ed è lui che terrorizza eh?^^)

 

 

Nel suo laboratorio, Viper grazie ad un insetto spia, stava assistendo in tempo reale allo scontro e anche lui cominciò ad allarmarsi.
“Così non va bene!” disse mentre digrignava i denti “Quell’essere sta per distruggere tutto!” e non poteva fare niente per impedirlo “Dannazione! E pensare che ero così vicino al compimento del mio piano!”
La creatura nel cilindro, però, aveva un’altra preoccupazione “Jaden non deve assolutamente morire! Non posso permettere che sparisca prima di avermi rincontrato. NON POSSO!” il cilindro brillò di una luce dorata e il liquido al suo interno ribollì.
“Che stai facendo” Viper non riuscì a capacitarsi del comportamento del suo amico.

 

 

“Vi fermeremo costi quel che costi!” nel frattempo Jaden stringeva i denti di fronte a quello spettacolo quando…
Jaden!” una voce lo raggiunse.
“Cosa! Ma chi è?” il ragazzo capì subito che a chiamarlo non era stato nessuno dei suoi amici, poi vide la sua armatura che cominciò a brillare “Ehi ma cosa succede!”
“JADEN CHE STAI FACENDO” Naruto che gli era vicino lo gridò preoccupato.
“Sta succedendo qualcosa!” disse Yuè che gli era altrettanto vicino.

 

CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO A QUEL MOCCIOSO!” il Dark Jaden fu il primo ad accorgersene.
STARA’ PROVANDO A GIOCARE LA SUA ULTIMA CARTA!” il Dark Zane ne era sicuro.

 

“Sento una grande tristezza!” Jaden si sentiva soffocato da quella strana sensazione “ma anche qualcos’altro!”
“Non opporti Jaden!” gli disse Neos “Uno spirito esterno ti sta trasmettendo la sua energia: vuole aiutarti come tutti quanti noi!”
“Se lo dici tu allora mi fido!” lo Yuki cercò di rilassarsi e accolse l’aiuto del misterioso spirito “Non so chi tu sia ma ti ringrazio per l’aiuto che mi stai dando. SE UN GIORNO CI’ INCONTREREMO MI’ SDEBITERO’ SALVANDOTI! E’ UNA PROMESSA”
L’energia si rese visibile e Jaden subì una parziale metamorfosi: la sua armatura divenne color arancio scuro, sulla sua schiena spuntarono delle grandi ali nere mentre i suoi occhi divennero uno verde e l’altro giallo.
“WOW!” fecero gli altri.
Jaden respirò profondamente “Non so chi mi abbia aiutato ma sento di conoscerlo da molto tempo!” nei suoi occhi passò una strana nostalgia “ma non riesco a ricordarmi chi sia!”

 

CHE DIAVOLO GLI E’ SUCCESSO? COME HA FATTO A CAMBIARE ASPETTO IN QUEL MODO!” il Dark Naruto non ci capiva più niente.
QUALCUNO E’ INTERVENTUO A ROMPERE LE SCATOLE!” ringhiò il Dark Sasuke.  

 

“Non so che cosa ti sia successo fratellone Jaden ma adesso non abbiamo tempo da perdere: dobbiamo battere questi mostri e liberare il signor Nick e non ci fermerà nessuno!” Naruto, dopo essersi ripreso dallo stupore, tornò a prestare attenzione agli avversari mentre osservava la macchia nera che aveva ormai ricoperto quasi tutta l’isoletta “NON POSSIAMO ARRENDERCI!” e si tenne pronto a lanciarsi all’attacco.

 

“Ed è proprio per questo che ora entrerò in scena anch’io” dal fianco sinistro del biondino partì una luce e, in tutto il suo splendore, fece la sua comparsa la Sacra Fenice di Nephtys.
“Ma quella è la fenice del deck gemelli” Ulquiorra non sapeva come altro chiamarla.

 

TSK! QUEL DANNATO UCCELLACCIO E’ VENUTO A SECCARE!” il Dark Sasuke non ne poteva più di quella buffonata “FORZA FACCAIMOLA FINITA!” e s insieme ai suoi compagni si lanciò all’attacco.

 

“Stanno arrivando! Teniamoci pronti!” Alan alzò la spada, pronto a combattere “Questo sarà il mio ultimo spettacolo!” disse ad alta voce.
“Non dica così maestro! Non è ancora finita!” lo riprese Shaoran al suo fianco “Non è detta l’ultima parola!”

 

Kyuubi si staccò da un incredulo Naruto e, precedendolo, disse: “Non perdere tempo Naruto! Fa quello che devi per proteggere chi ti ho detto o devo presumere che quella promessa l’hai data così per dire!” e lo fissò serio.
“Non prendermi in giro volpe!” rispose Naruto “IO MANTENGO SEMPRE LA PAROLA DATA!” e si rivolse a entrambi gli spiriti “PRONTI!” i due annuirono “ALLORA FACCAIMOLO!” e sotto lo sguardo confuso di tutti gli altri, gridò….

“SPIRIT FUSION!”

 

Kyuubi e la fenice divennero due sfere di energia e poi si fusero generando una potente luce.
Tutti si coprirono gli occhi.

 

“CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO!” gridarono i Dark Knights mentre si coprivano gli occhi.
“AAAARRRRGGHHH!” QUESTA LUCE MI’ STA FACENDO MALE!” Chaos sentì che quel nuovo fenomeno stava rimbombando dentro di lui.

 

Quando la luce si estinse fece la sua comparsa un nuovo spirito dorato.
IL NUOVO SPIRITO DORATO: Era un uomo di due metri, la sua veste dorata era intarsiata con brillanti soli arancioni e gli ricopriva interamente tutto il corpo. Indossava un paio di alti stivali arancioni che gli arrivavano fino alle gambe e delle polsiere rosse gli proteggevano le mani. Una lucente armatura con i colori dell’oro su cui era disegnato un sole arancione gli proteggeva il petto e un bavero rosso gli copriva parte del viso. Gli occhi erano di un intenso verde smeraldo e rilucevano di luce propria. Per finire ben tre paia di ali dorate gli uscivano dalla schiena.  

 

“E quello chi sarebbe?” fece stupito Kero-chan.
“E’ bellissimo!” Sakura Haruno ne rimase abbagliata.
“Quello è…” la piccola Kinomoto lo osservò incredula “QUELLO E’ LO SPIRITO DORATO DELLA MIA VISIONE!”
Tutti si voltarono verso la ragazzina e poi fissarono increduli lo spirito.
“Ma perché tutte le fortune a Naruto!” si lamentò Kiba.
“Non sarebbe Naruto altrimenti!” rispose Shino (quanto è vero^^).

 

Lo spirito dorato si voltò verso il biondino e con voce calma disse “NARUTO UZUMAKI! Io sono Incanto di Luce cavaliere del Sole: lo spirito della volontà e del coraggio. Solo chi ha radicata nel suo cuore questa potente virtù è in grado di evocarmi. Tu hai una grande coraggio nel tuo cuore e io ho risposto alla tua chiamata!”
Naruto toccò il cuore e poi gli chiese: “Se sei qui per darmi una mano allora sei il benvenuto”.
“IO TI GIUTO FEDELTA’ FINO ALLA MORTE!” rispose lo spirito dorato e poi si voltò verso Dark Knights che erano rimasti immobili da quello spettacolo.

 

CHE DAIVOLO STATE ASPETTANDDO IDIOTI! UCCIDETELI!” li richiamò Chaos furioso dal nuovo arrivo.
“SI SOMMO CHAOS!” risposero in coro i Dark Knights e si lanciarono all’attacco.

 

ASSAGGIATE QUESTO! DEMON EXPLOSION!” il Dark Naruto lanciò il suo attacco.
FIAMMA NERA SUPREMA!” anche il Dark Sasuke lanciò il suo terribile attacco.
DARK UNICORN FLASH!” il Dark Jaden spalancò le sue ali che, dopo essersi illuminate, lanciarono una miriade di fasci neri.
KURO SHISHIMA: FALCE OSCURA!” anche il Dark Neji lanciò il suo attacco ricoprendo di lame il suo braccio già trasformato (traduzione dell’attacco è nera danza del leone)
BLACK RAIBOW BALL!” il Dark Jessie spalancò le fauci e lanciò il suo attacco.
BLACK LIGHT!” e il Dark Zane lanciò per ultimo il suo attacco.

 

“OH NO! STANNO ATTACCANDO INSIEME!” si allarmò Chazz.
I ragazzi si tennero pronti ma lo spirito dorato si frappose “Ci penso io!” e si lanciò contro gli attacchi.
“EHI MA CHE DIAVOLO VUOI FARE!” gridò Yammy.
“FERMATI! E’UNA FOLLIA!” ma nemmeno Ulquiorra si trattene come tutti gli altri.
 

Incanto di Luce si fermò a pochi centimetri dagli attacchi combinati e mise in avanti la mano sinistra “SCHERMO SOLARE!” e si creò una barriera di energia rossa che fu investita dagli attacchi.
“INCANTO DÌ LUCE!” gridò Naruto disperato ma poi “Che diavolo…”

 

Lo scudo resistette e annullò tutti gli attacchi avversari, lasciando più di qualcuno incredulo.
Non ci posso credere!” il Dark Jaden aveva la bocca spalancata.
Come cazzo ha fatto?” ma il Dark Naruto non era da meno.

 

“Ora tocca a me!” lo spirito dorato alzò la mano destra e la chiuse a pugno dopodiché “PUGNO SOLARE!” la lanciò avanti e una luce enorme partì rapida travolgendo gli avversari e anche Chaos.
“AAAAAAAAARRRRRRRGGGGGGHHHHH!”

Questo fu l’urlo collettivo degli avversari.

 

“Cavolo!” Naruto non aveva parole “Il mio nuovo spirito è una forza della natura!”
“So che non è il momento” intervenne Jaden “ma lo vorresti scambiare col mio?” (ma ti sembra davvero il momento?)
“No, lo voglio io!” Chazz non poteva farsi scappare un simile portento (siete scemi per caso?).
“Dubito che riusciate a tenerlo buono!” Jessie era più realista “Credo che solo Naruto possa tenerselo”.

 

Incanto di Luce si avvicinò a Naruto “L’oscurità nel cuore di Nick sta vacillando dall’interno. Non perdete tempo ragazzi: attaccate ora!” e ricoprì il corpo del biondino.
Alan sorrise: “Avete sentito? FORZA RAGAZZI ADESSO!”

 

“SSSIIIIIIIII!”
Gridarono i Sun’s Knights dopo essersi ripresi dallo stupore e si lanciarono all’attacco.

 

TOGLIETEVI DÌ DOSSO!” esplose Chaos che era finito sotto tutti i suoi servi.
“CI’ SCUSSI SOMMO CHAOS!” dissero i Dark Knights in coro.
ATTACCHIAMOLI!” tuonò il dio oscuro e si lanciò all’attacco insieme ai suoi seguaci.

 

La battaglia riprese e questa volta non si sarebbe più interrotta.
“SIGNOR NICK! SE CI’ SENTE SAPPIA QUESTO: STIAMO ARRIVANDO!” gridò Naruto.
CHE CAZZO DICI STRONZETTO, NON AVANZERAI OLTRE” il Dark Naruto lo attaccò con un’artigliata ma il biondino fu protetto dai suoi compagni “DANNATI INSETTI!
“RESISTA SIGNOR NICK! NON SI ARRENDA!” gridò Jaden seguito a ruota da tutti gli altri.

 

“SIGNOR NICK! NOI NON CI’ ARRENDEREMO NON LO FACCIA NEMMENO LEI!”

 

Mentre la battaglia stava infuriando, all’interno della sua mente Nick si trovava dinanzi una misteriosa soleana che continuava a sorridergli.
“Tu chi sei?” chiese di nuovo il Sun’s Warrior.
“Non ti ricordi di me?” chiese la soleana senza incrinare il suo dolce sorriso “Prova a indovinare!” propose.

 

Nick incrociò le braccia e cercò di rievocare alla mente quel volto * Lei dice di conoscermi ma io non mi ricordo proprio di lei! Accidenti! E poi dove mi trovo? * e si guardò intorno spaesato: sapeva di essere ancora imprigionato nella trappola di Belazur ma “UN MOMENTO!” appoggiò la mano chiusa sull’altra.
“Ci sei arrivato?” chiese la soleana.

 

Nick si mise in guardia e la fissò con sguardo severo “Sei davvero caduto in basso Belazur! Non avrei mai pensato che avresti usato un simile travestimento per attaccarmi alle spalle!”
In tutta risposta la misteriosa soleana scoppiò a ridere piegandosi in due.
“Quella non è una risata di una femmina, ti sei fregato da solo brutt…” non ebbe il tempo di terminare la frase che…

 

BONK!

 

“NO! HAI SBAGLIATO NICOLAUS ARTORIUS NIBBIO BLU!”
La soleana gli spaccò la testa con un bel pugno.

 

“AHIA!” Nick si tenne la testa dolorante “MA COME FAI A SAPERE IL MIO NOME SOLEANICO COMPLETO!” (nota dell’autore: Artorius è il nome di battesimo di Nick che si chiama in realtà Nicolaus. Chi vorrebbe avere un simile nome? NB: non ho questi nomi tranne Nicola).
“Mi sembra ovvio” rispose la soleana battendosi il petto “Te l’ho dato io!”
“Come? Tu…” Nick si bloccò di colpo: quella rivelazione lo sconvolse più di tutti i ricordi che aveva vissuto ma in positivo.

 

“Ops scusami!” la soleana imbarazzata si mise una mano sulla testa “Mi sono lasciata prendere e ti ho colpito. Spero che tu non abbia conservato questo brutto ricordo di tua…” s’interruppe perché fu abbracciata.
“Grazie al cielo! Non sei incorporea” le lacrime scesero senza vergogna dal viso del Sun’s Warrior “Anche se non so sia giusto usare questa parola, è bello conoscerti madre!”.
“Ma che dici sciocchino!” anche lei abbracciò il figlio (hai capito che fortuna eh?) “Non importa se hai un aspetto diverso: per me sarai sempre il mio bambino”.

 

Rimasero abbracciati ancora per molto tempo, fino a quando non fu Nick a staccarsi dall’abbraccio.
“Mi perdoni per quello che ho detto prima regina Alma! Mi sono lasciato prendere dal momento” Nick fece un riverito inchino.
“Perché mi chiami col mio nome? Io sono sempre la tua mamma” sorrise la regina del Sole “anche se sei in parte umano”.
“Io sono un umano” rispose Nick con sguardo basso “Sono così solo perché ho sempre desiderato essere ciò che non ero mai stato”.
“E che cosa non eri prima di diventare un Sun’s Warrior?” chiese lei senza incrinare il suo sorriso.
“Qualcuno che non riusciva ad aprire il suo cuore al prossimo” rispose.
“Allora non è cambiato niente” rispose la regina Alma.
Nick alzò lo sguardo e la fissò confuso.
“Quando eri piccolo dicevi di avere lo stesso problema: eri fissato con questo pensiero e ti auto convincevi di non riuscire a cambiarti. Ma poi, quando hai conosciuto Brian e Luce e poi tutti gli altri Sun’s Warriors, hai capito che non era vero: era solo una tua impressione”.
Nick abbassò di nuovo lo sguardo ma questa volta stava pensando a quelle parole * Era davvero così la mia versione inventata? Non ricordo di averla pensata così! *
“Ci sono cose che si prevedono, altre no!” disse la regina quasi come se avesse sentito il pensiero di Nick.

 

“Forse è vero!” Nick non poté fare altro che essere d’accordo “Però devo contraddirla regina Alma: anche se ho queste cose in comune con l’altro me, io sono umano; ho anche dei genitori che mi aspettano!”
La regina Alma alzò una mano facendo segno di no: “Tu credi di avere solo loro, ma non è vero. Una reincarnazione ha doppia fortuna: ha due madri e due padri e, se ci sono, anche più fratelli”.
Nick la fissò incredulo “Re-Reincarnazione?” non riuscì a connettere bocca e cervello.
“Tu credi davvero che basti semplicemente sognare e capire cosa serve per potersi trasformare come è successo a te?” chiese lei avvicinando il suo becco alla testa di Nick “La risposta è no! Solo una reincarnazione può farlo! Tu sei la reincarnazione del tuo stesso sogno e quando, per un attimo, hai capito di essere più di un semplice umano e hai messo da parte i tuoi dubbi: sei tornato quello che eri una volta” e gli dette una leggera beccata in testa.

 

“Io… Sono una reincarnazione!” il Sun’s Warrior non aveva nemmeno sentito il pizzico “Quindi, quella sensazione che provai allora, quei dubbi, quei sogni e tutto il resto non sono nati dalla mia eccessiva immaginazione ma ciò che resta della mia precedente vita?”
“Esatto Nick” la regina del Sole gli accarezzò la testa “Ora che cosa mi dici?”
Nick la guardò con occhi brillanti e disse: “Grazie per avermi aiutato mamma” e sorrise (se non ci fosse la mamma dove saremmo a quest’ora?^^).

 

“SIGNOR NICK!”
Una voce fin troppo familiare risuonò in quello spazio bianco.

 

“Questa voce è quella di Naruto!” Nick la riconobbe subito, poi sentì anche quelle degli altri “Ci sono anche loro qui. RAGAZZI DOVE SIETE!” li chiamò a gran voce.
“Loro non sono qui: ti stanno chiamando da fuori” rispose sua madre.
“Come? Da fuori?” fece Nick “Allora significa che non sono più imprigionato nella trappola di Belazur!”
“Ti sei liberato da solo dalla sua prigione di follia” rispose la madre e abbassò lo sguardo “ma inconsciamente, hai liberato qualcosa di terribile che era nascosto nei meandri della tua anima”.
“Che vuoi dire!” chiese Nick confuso.

 

La regina Alma si avvicinò al figlio e gli poggiò le mani sulle tempie “Guarda!” e inviò le immagini degli ultimi minuti.
Quando Nick le vide “Oh no! Che cosa sto facendo?” e si mise le mani in testa.
“Non è colpa tua: è il tuo demone interiore che sta facendo tutto questo” cercò di consolarlo la madre “Devi riprendere il controllo sul tuo corpo o l’intero universo e ogni suo abitante sparirà”.
“Ho capito!” rispose Nick “Allora vado!”

“Aspetta un attimo. Ho un piccolo regalo da farti prima che tu te ne vada” e nelle sue mani apparve uno strano strumento: un ocarina fatta con tre grandi conchiglie di mare.
“Quella è un’ocarina marina: è un oggetto molto raro” Nick la contemplò con lo sguardo.
La regina annuì “Quando eri bambino, ti piaceva sempre sentire il suono di questo strumento: quante volte mi chiedevi di suonarla perché non riuscivi a dormire e quante volte ti addormentavi sul mio grembo insieme ai tuoi due fratelli e a tua sorella”
“I miei due fratelli e mia sorella?” Nick tornò a prestare attenzione alla madre “Io ho altri fratelli?”

“Si e, in quanto fratello maggiore, hai il dovere di proteggerli insieme a quello umano” gli disse la madre con un sorriso “E’ più che probabile che non ci rivedremo più: io sono morta tanto tempo fa e ormai devo andare!”
“Che cosa? Tu sei morta?” Nick si bloccò “Come?” riuscì a chiedere.
“E’ meglio non saperlo” rispose la regina “ma ho pensato alla mia famiglia fino alla fine. Questa ocarina adesso è tua ma prima lascia che intoni una piccola melodia per te”.
Nick non disse niente ma annuì: non aveva il cuore di negarle questo favore.

 

La regina avvicinò il becco al tubetto dell’ocarina e cominciò la sua melodia.
Da quello strumento uscirono dolci note intrise di amore, speranza, coraggio, purezza, saggezza, amicizia, fratellanza e luce: non era una semplice melodia, era la storia di una vita passata che lentamente stava riaffiorando nella memoria di Nick e che ora capiva molto meglio. Le lacrime scesero di nuovo dai suoi occhi e si mise una mano sul petto.

“Come un sogno la vita mia è nata! Come un sogno ciò che ero io ora non son più: un bambino ero poco fa e un adulto sono già, Ma nel cuore mio come un bambino sperduto rimarrò…” Cominciò a cantare il Sun’s Warrior e quella melodia gli trasmise calma e serenità fino a quando non finì.

 

Alla fine sua madre gli porse l’ocarina “Ora puoi andare: il tuo animo è di nuovo sereno”.
“Sì è vero!” Nick prese l’ocarina e poi tornò a fissare la madre.
“Qualunque cosa accada non arrenderti mai” la madre gli regalò un ultimo sorriso “Qualunque cosa accada, affrontala con coraggio e determinazione e ricorda che non sarai mai da solo: la tua famiglia ti sarà sempre vicino. Proteggila sempre anche a costo della vita. Io credo in te e ti sarò sempre vicino, anche dal regno dei morti. Saremo sempre insieme!” e poi sparì.

 

“Te lo prometto!” Nick strinse l’ocarina “IO NON MI’ ARRENDERO’ MAI!”   

 

 

Nel mondo reale la battaglia era alle fasi finali: tutto stava per essere deciso.
ADESSO MI’ SONO STANCATO MOCCIOSI!” Chaos alzò la mano sinistra verso l’alto e un’enorme sfera nera cominciò a formarsi.
“NON PERMETTETEGLI DI’ LANCIARLA!” gridò Alan mentre cercò di volare verso di lui, ma il Dark Zane si mise di mezzo.
SPARISCI MISERO! PIUME STRIDENTI!” aprì le ali e lanciò le sue piume come dardi energetici ma Zane intervenne col Susano’o bloccando l’attacco.
“Non te lo lascerò fare!” il Truesdale maggiore lo puntò con il suo scudo.

 

“ANDIAMO RAGAZZI!” Aster dette l’ordine ai compagni che si erano liberati.
“ANDIAMO!” Kankuro, Temari, Kiba e Shino si lanciarono insieme al Phoenix per fermare Chaos.
DOVE PENSATE DI’ ANDARE ROTTI IN CULO!” ma Dark Naruto lanciò contro di loro le sue code nere investendoli in pieno.
“RAGAZZI!” Naruto vide che gli amici stavano precipitando “SCHERMO DI’ LUCE!” ma fermò la caduta grazie allo scudo di Incanto di Luce e poi si lanciò contro il suo avversario “TE LA FARO’ PAGARE CARA!”
FATTI SOTTO!” ma il Dark Naruto lo accolse a braccia aperte.
“CI’ SONO PURE IO!” Gaara con in mano la sua spada apparve alle spalle dell’avversario e calò un fendente intriso di chakra che fu evitato all’ultimo momento.
“HEAT EXPLOSION!” ma anche Hinata non si trattenne nel lanciare il suo attacco.
PICCOLA SGUALDRIN… AAAARRRGGHHH!” ma non continuò la frase che Naruto riuscì a ferirlo al petto e Ulquiorra gli assestò un potente pugno in pieno muso.
“Sei fastidiosa brutta copia del mio Master!” gli disse la creatura alata con tutta la sua calma.
DANNATO BASTARDO!” ma il Dark Knight non se la tenne e lanciò le sue code all’attacco.

 

 

“PRENDI QUESTO!” Syrus e Alexis si lanciarono insieme contro il Dark Jaden ma questo evitò il loro attacco e si apprestò a colpirli con la sua lancia ma…
“NON CI’ PROVARE NEMMENO!” Jaden si fece dare una piccola spinta da Yammy e si fiondò sull’avversario con un potente affondo.
NON SOTTOVALUTARMI MOCCIOSO!” ma il Dark Knight non rimase fermo e schivò pronto a rispondere all’attacco.
“BALA!” ma Yammy lanciò il suo attacco costringendo l’avversario a indietreggiare.
INUTILE BESTIONE TROPPO CRESCIUTO, TI FARO’ A PEZZI” ruggì il Dark Knight.
“Dovrai prima passare sui nostri cadaveri!” Jaden diresse la lancia di luce verso l’avversario e “PRENDI: COLPO IMPERIALE!” avvolgendola in un’aura blu la lanciò contro l’avversario.
AARRRGGHH!” il Dark Knight fu solo sfiorato alla spalla ma sentì un dolore lancinante “PICCOLO…” non finì la frase che si trovò davanti Syrus.
“TU E QUESTO PICCOLO MI’ AVETE DAVVERO SECCATO. RED METALLIC DRAGON!” e lanciò il suo attacco più potente contro il Dark Jaden.
“DRAGO D’ACQUA!” ma anche Alexis fece altrettanto alle spalle dell’avversario.
“CERO!” mentre Yammy lanciò una sfera rossa.
“NEOS FLASH!” e anche Jaden lanciò il suo attacco.

 

FRRRRAAAABBBOOOOOMMMMM!
Generando così una potente esplosione.

 

 

KARAKURI HENGE: FALCE DELLA GRU” il Dark Neji plasmò il suo braccio a mo della testa di una gru e calò un potente attacco che tagliò in due il terreno sotto i suoi piedi, ma mancò Neji e Rock Lee.
“LIFE ANGEL!” Sakura Haruno approfittò del momento per cercare di attaccarlo alle spalle ma il leone grigio si spostò all’ultimo momento portandosi al fianco sinistro della ragazza.
PECCATO!” il Dark Knight sollevò la mano sinistra e la calò sulla rosa ma una miriade di piante si lanciarono contro di lui costringendolo ad arretrare e anche l’ombra del giovane Nara fece la sua parte cercando di prenderlo.
“Accidenti è veloce!” pensò Shikamaru mentre cercava di prendere l’avversario “Qui, ci vuole un’idea!”.

“Perché non un diversivo!” Tenten con la mano libera prese un rotolo e lo lanciò verso Choji “USALO!” gli gridò.
“OK!” l’Akimichi non se lo fece ripetere due volte e, dopo averlo aperto, uscirono una miriade di paletti di legno che ricoprirono interamente il suo corpo “OTTIMO! PROIETTILE SPINATO TRAVOLGENTE!” e si lanciò verso il Dark Knight.
NON CI’ CONTARE!” il Dark Neji si preparò ad accoglierlo ma così perse di vista l’ombra del giovane Nara dal basso e la falce della castana dall’alto “ACCIDENTI!” per salvarsi alzò il braccio sinistro e allungò gli artigli costringendo i ragazzi a distanziarsi “E ORA FINIAMOLA KARAKURI HENGE ONI-MEN!” (che significa maschera demoniaca) il suo corpo fu ricoperto da una maschera di un Oni piena di lame di falci “ARRIVO MOCCIOSI!
“NON CI’ BATERAI!” il gruppo si lanciò all’attacco.

 

 

“RAIBOW RASENGAN!” Jessie caricò la sua versione personalizzata della tecnica del biondino e la diresse verso l’avversario.
NON MI’ FREGHI CON COSI’ POCO!” il Dark Jessie spalancò le fauci per contrattaccare ma si trovò Hassleberry davanti.
“SPINO SEGA!” il Tirannus si lanciò in picchiata verso l’avversario che usò la coda per bloccare l’attacco.
ADESSO TOCCA A ME. BOCCA OMBRA!” ma Chazz approfittò del momento per usare la sua ombra come un enorme bocca nera che si lanciò contro l’avversario.
BLACK RAIBOW SHIELD!” ma il Dark Jessie rispose all’attacco alzando uno scudo fatto con l’arcobaleno costringendo gli altri ad arretrare.
“ARRIVO!” ma Jessie non si fermò e, avvolto di uno strato di energia, si lanciò contro lo scudo riuscendo a distruggerlo ma il Dark Knight lo colpì con una potente testata che lo rovinò a terra.
“SOLDATO ANDERSEN STAI BENE!” Hassleberry corse a sincerarsi delle sue condizioni.
“MAI STATO MEGLIO!” ma Jessie si alzò subito con un sorriso “PROVIAMOCI DI’ NUOVO RAGAZZI!”
“OK!”risposero i due.
FATEVI SOTTO!” il Dark Jessie era pronto ad accoglierli a braccia aperte.

 

 

“LAMA ANGELICA!” Shaoran calò la sua spada tagliando di netto l’isoletta su cui si trovava.
NON MALE MOCCIOSO MA NON BASTA!” il Dark Sasuke lanciò contro l’angelo una serie di sfere nere.
“SCUDO!” ma la piccola Kinomoto intervenne a proteggere il suo fidanzato e poi “LUCE! ACCECALO E TU  LEGNO CATTURALO!”
SUBITO!” le due carte magiche si attivarono e si diressero verso l’avversario.
NON PRENDETEMI IN GIRO!” il Dark Sasuke lanciò una gigantesca palla di fuoco dalla bocca verso le carte ma Kero-chan intervenne con la sua sfera di fuoco annullandolo “DANNATO IMPICCIONE!   
“Lieto di esserlo!” rispose il guardiano del sole.
“E di me che dici?” Yuè gli comparve dietro e lanciò una pioggia di cristalli.
AAAARRRGGHHH!” e il Dark Knight ne fu investito in pieno “CAZZO FANNO MALE!
“Questo farà ancora più male!” Shaoran si lanciò insieme alle due Sakura Card con un incantesimo nella mano destra “Incantesimo numero 31: SHAKKA HO!” e lanciò una sfera rossa.
MALEDETTI!” ruggì il Dark Knight.

 

 

Nel frattempo Chaos aveva creato una sfera grande un kilometro: “PERFETTA!” commentò l’oscura divinità.

 

PER VOI E’ FINITA MOCCIOSI!

 

Chaos stava per lanciare la sfera quando…
C-C-CHE COSA DIAVOLO SUCCEDE!” il corpo di Chaos si fermò di colpo e la sfera si annullò.
“Ora basta! Tornatene da dove sei venuto!” la voce di Nick risuonò nella mente dell’oscura divinità.
TU!” Chaos non riuscì a capacitarsi della cosa “COME DIAVOLO HAI FATTO A RIEMERGERE!
“Non sono cose che ti riguardano!” rispose il Sun’s Warrior mentre il corpo cominciò a tornare blu “Ma sappi che non ti permetterò mai più di uscire!”.
NO! AARRRGGGHH! VATTENE!” Chaos cercò di opporre resistenza ma stava inesorabilmente perdendo il controllo della situazione.

 

Tutti notarono la cosa e capirono al volo.
“AVANTI SIGNOR NICK! NON SI FERMI!” Jessie incitò il loro amico.
“TORNI ALLA LUCE!” Shaoran lo gridò con tutta la voce che aveva in corpo.
“FORZA! CE LA PUO’ FARE!” la piccola Kinomoto si sentì avvampare dentro.
“FACCIA ESPLODERE IL FUOCO DELLA GIOVINEZZA!” Rock Lee non aveva altri consigli da dare^^.
“AVANTI! LA SUA STORIA E’ APPENA INZIATA!” e Shino, grazie ad Auron riusciva a capire cosa volesse dire.
“NON PERMETTA AL QUEL MOSTRO DI’ AVERLA VINTA!” anche Gaara gridò con tutta la sua forza: lui più di tutti sapeva cosa volesse dire riemergere dalle tenebre.

 

“FORZA SIGNOR NICK!”
Gridarono tutti insieme i Sun’s Knights.
“Dai ci sei quasi!” mantenendo la sua calma Alan incitò il suo protetto.

 

NO QUESTO NON DEVE SUCCEDERE!” il Dark Naruto lasciò stare lo scontro e volò insieme ai suoi compagni verso il loro Dio ma ormai era troppo tardi.

 

 

NOOOOOOOO!
Chaos lanciò quest’urlo dopo di che sparì, tornando nell’abisso da dove era venuto.

 

Nick tirò un lungo respiro: “Finalmente libero!” chiuse gli occhi e rilassò i muscoli “Te lo prometto madre: farò tutto quello che posso per proteggere la mia famiglia a partire da adesso!”

 

“ BEN TORNATO SIGNOR NICK!”
I ragazzi lo circondarono salutandolo con un sorriso.
Nick rispose con il suo sorriso “Ben ritrovati ragazzi miei! Ho sentito le vostre voci e ho trovato la strada per il ritorno”.
“Ci hai fatto preoccupare ragazzo!” lo rimproverò Alan.
“Scusatemi amici!” rise il Sun’s Warrior “Quando questa battaglia sarà finita, dobbiamo parlare: ho un sacco di cose da dirvi!”
“Cercheremo di non mancare!” rispose Jaden a nome di tutti poi alzò il braccio al cielo “FORZA RAGAZZI! VINCIAMO!”

 

“SIIIIII!”
Risposero gli altri e si lanciarono contro degli increduli Dark Knights.

 

“Nick è riuscito a recuperare il controllo” disse Belazur dal suo nascondiglio “Meglio così: ora posso ucciderlo per… COSA” ma il Sun’s Warrior si teletrasportò davanti a lui.
“Yo!” fece Nick “Come va?”
“Non so come tu abbia fatto a liberarti dalla mia prigione di follia ma adesso farò in modo che tu non ritorni mai più” e alzò le mani in avanti.
“E’ inutile” rispose Nick “Ora non ho più paura del mio passato e non ho più dubbi interiori. In effetti, devo ringraziarti sai? Grazie a te ho incontrato qualcuno che mi ha aperto la mente”.
“Com’è possibile!” il generale infernale sudò freddo “Com’è possibile che il mio potere non funzioni più? Perché la follia non ti attacca!”
“Perché ho trovato in me qualcosa di molto più potente che mi ha fatto diventare forte come un leone” strinse il pugno destro e lo alzò verso l’alto “E ora lo raccoglierò tutto qui dentro e ti colpirò con tutta la forza del coraggio”.
“CHE DIAVOLO DICI!” Belazur, ormai in preda al panico indietreggiò “CHE DIAVOLO PENSI DI’ FARE CON UN SEMPLICE PUGNO!”
“Non è un semplice pugno: in esso è raccolto il coraggio di tutti noi che combattiamo quotidianamente contro la paura e la follia” spiegò Nick “E’ la forza di tutti!”

 

“STAMMI LONTANO!” il generale infernale terrorizzato dall’ostentata sicurezza dell’avversario, colpì il suolo sollevandolo e poi cominciò a scappare lanciando Darkos a raffica.
“NON MI’ SFUGGIRAI!” ma Nick si lanciò all’inseguimento.

 

 

Nel frattempo i ragazzi, motivati dalla presenza di Nick, avevano ricominciato a combattere con nuova energia.

 

PIOGGIA STRIDENTE!” il Dark Zane lanciò a raffica i suoi attacchi con le piume e con sfere di energia dalle bocche.
“TEMPEST TREAD!” Kankuro lanciò il suo attacco verso la testa di destra e riuscì a imprigionarla nei suoi fili.
“BALLO DEL TAGLIA E TAGLIA!” e Temari lanciò il suo attacco verso la testa bloccata tagliandola di netto.
AAARRRGGGHHHH!” il Dark Knight gridò come un ossesso.
“GABBIA D’INSETTI!” Shino approfittò dell’occasione per attaccare tutti i suoi coleotteri al corpo del Dark Knight bloccandogli i movimenti.
ZANNE DEL LUPO CORVO!” e Kiba usò il suo attacco per tranciare un’altra testa.
AAAAARRRRGGGHHHH! MA COME DIAVOLO FATE AD ESSERE DIVENTATI COSI’ FORTI!” urlò il Dark Zane.
“Non è ovvio?” per Aster era semplicissimo “Prima eravamo preoccupati per un nostro amico ma ora che è tornato, non abbiamo più motivo di trattenerci. BLOOD LASER!” e colpì l’avversario al petto.
“E ora che Nick è tornato da noi, siamo più determinati che mai a non arrenderci per nessun motivo” Zane completò la spiegazione mentre caricò la sua spada col suo chakra “Addio! SPADA DEL DRAGO DEL TUONO!” e colpì l’avversario in pieno disintegrandolo.

 

 

KARAKURI HENGE: SEGA DELLA…!” ma il Dark Neji non riuscì a terminare il suo attacco.
“ADESSO MI’ HAI SECCATO!” Tenten gli fu addosso con la sua falce.
“Tu e queste dannate tecniche mi state facendo venire il mal di testa!” Shikamaru mantenne la calma e mentre era avvolto dall’energia del life stream, allungò la sua ombra oltre misura catturando l’avversario e…

 

ZACK!

 

Tenten ne approfittò per mozzargli di netto un braccio.
AAAAARRRGGGGGGHHH!” il Dark Knight non riuscì a trattenere il dolore.
“TAPPATI QUELLA BOCCA!” Sakura e Ino lo colpirono con un doppio pugno spacca molari sollevandolo da terra.
“SPADA JUKEN!” e Neji gli trapassò il petto con la sua arma.
“LOTO FRONTALE!” Rock Lee approfittò dell’occasione per catturarlo con le sue bende e lanciarlo a terra.
AAARRRGGGHHHHH!” ormai per il Dark Knight era finita.
“E ORA TOCCA A ME!” Choji si lanciò in picchiata verso l’avversario sollevando il suo enorme pugno “GIGANT BOY!” e usò la versione adulta del suo Little Boy polverizzando l’avversario.

 

 

BLACK RAIBOW ARROW!” il Dark Jessie lanciò una miriade di frecce colorate verso i tre avversari.
“SHADOW SHIELD!” ma Chazz bloccò l’attacco con la sua ombra e poi la diresse verso le ali dell’avversario immobilizzandolo.
DANNATO MOLLAMI!” il Dark Knight non riuscì a liberarsi.
“AASAGGIA LA POTENZA DELLA VERA AMICIZIA INCAPACE! SONIC BOOM!”e lanciò un urlo sonico ancora più potente del normale che ruppe i timpani al Dark Knight.
AAAARRRRGGGGGHHHHH!” e lui lo sentì eccome.
“E ora il colpo di grazia!” con l’aiuto del Tirannus, Jessie si dette lo slancio necessario “E’ STATO DIVERTENTE! CRISTAL EXPLOSION!” e colpì in pieno l’avversario che sparì del tutto.

 

 

CHE DIAVOLO SUCCEDE! PERCHE’ NON RIUSCIAMO PIU’ A TENERVI TESTA!” il Dark Sasuke non riusciva a capirlo.
“Perché ora abbiamo recuperato la volontà di combattere” rispose secco Shaoran “e quando si ha quella, non c’è cosa che non si possa fare”.
“E NOI NE ABBIAMO TANTA!” la piccola Kinomoto tirò fuori tutte le sue carte “CARTE MAGICHE, UNITE IL VOSTRO POTERE IN UN UNICO ATTACCO E AIUTATEMI A SCONFIGGERE IL MALE!”
“Ti do una mano Sakura!” Kero-chan dette il suo contributo lanciando una sfera di energia.
“Ed io non sono da meno” anche Yuè non si trattenne.
“Grazie amici miei!” Sakura attivò la carta che le serviva “CARTA DELLA CONVERGENZA MAGICA COMPI IL TUO MIRACOLO!” e la carta si attivò concentrando tutta la forza delle sue carte in una sfera luminosa che poi entrò nel corpo di Shaoran.
“Grazie Sakura, userò questa nuova forza al meglio!” e l’angelo si lanciò all’attacco.
NON PRENDERMI IN GIRO!” tuonò il Dark Knight lanciandosi anche lui all’attacco “FIAMMA DELLA FENICE OSCURA!” e lanciò una fiammata nera che assunse la forma di una fenice.
“Non funzionerà!” Shaoran andò contro l’attacco e tese la mano sinistra che annullò completamente la fiamma nera.
IMPOSSIBILE!” riuscì a dire il Dark Knight.
“Aggiornati! Non esiste questa parola! PUGNO TRAPASSANTE!” e il ragazzo usò lo stesso attacco che aveva sconfitto Janemba.
AAAAAARRRRRGGHHHHH!” e il Dark Knight ne fu investito in pieno e fu distrutto.

 

 

“FORZA ULQUIORRA, FACCIAMOLI A PEZZI!” Yammy concentrò il suo potere nei pugni pronti a colpire.
“Sono con te amico!” Ulquiorra invece caricò il suo Cero Oscuras in entrambe le mani.
NON ILLUDETEVI!” il Dark Jaden si lanciò all’attacco.
CONTRO NOI DUE NON AVETE SPERANZE!” anche il Dark Naruto si lanciò all’attacco.

 

“CERO OSCURAS EXTREMO!” i due guardiani lanciarono il loro attacco contro i due Dark Knights.
“HINATA IINSIEME!” gridò Alexis mentre teneva pronto il suo attacco “WORLD PROTECTOR GREAT LEVIATHAN!”
“ECCOMI!” anche la Hyuga usò una sua tecnica “FLAME DRAGON!” e tirò fuori un drago infuocato.
I due attacchi si lanciarono contro i due Dark Knights che erano usciti incolumi dall’attacco e…
AAAARRRRGGGHH!” ne furono investiti in pieno.
“Ora tocca a noi!” Gaara si lanciò all’attacco insieme a Syrus “ZANZEKEN!” e lanciò una serie di attacchi con la sua spada.
“BEAST FURY!” e anche Syrus tirò fuori una nuova mossa che consisteva nel ruotare come una trottola verso l’avversario.
QUESTA VOLTA NON CI’ FAREMO COGLERE ALLA SPROVVISTA!” ma il Dark Jaden riuscì a bloccare l’attacco del Truesdale minore.
NON PRENDETECI PER IL CULO!” il Dark Naruto non fu da meno con Gaara.
“NARUTO JADEN ADESSO!” gridò Syrus.

 

“AAAAAHHHHHHHHH!”    
I due ragazzi si lanciarono insieme verso i due avversari che erano stati bloccati dal rosso e dall’azzurro.
“CORONA IMPERIALE!” Naruto, avvolto da una luce dorata, si lanciò contro il suo Dark Knight colpendolo con una combo di attacchi volanti.
“COLPO IMPERIALE!” mentre Jaden usò l’attacco di prima colpendo l’avversario in pieno petto.

 

AAAAARRRRRRGGGGGHHHHH!
I due non ebbero il tempo di fare altro che furono disintegrati, ponendo così fine alla battaglia contro i Dark Knights.

 

 

Belazur continuò a lanciare a casaccio i suoi attacchi ma ormai non era più lucido e Nick continuò ad avvicinarsi.
“NON ESISTE FORZA AL MONDO CAPACE DI’ FERMARE LA PAURA!” gridò il generale infernale “NON E’ POSSIBILE CHE CI’ SIA QUALCOSA CHE POSSA BATTERLA!”
“Ti sbagli di grosso!” Nick continuò la sua corsa senza lasciarsi colpire.

“ANCHE SE M BATTI CI’ SARA’ UN ALTRO GENERALE INFERNALE CHE VERRA’ AD AFFRONTARTI E, SE FALLIRA’, NE VERRANO ALTRI E ALTRI!” Belazur continuò ad attaccare ma ormai era finita.
“CHE VENGANO! IO E I SUN’S KNIGHTS LI’ BATTEREMO TUTTI” gridò Nick e arrivò davanti al demone “E TU LI’ PRECEDERAI!” e lo colpì in piena faccia.
“AAAARRRRGGGGHHHHH!” quel pugno fu così forte che praticamente ruppe il demone come uno specchio mandandolo in mille pezzi lasciando solo la gemma.

 

“E’ FATTA!” gridò Nick alzando il pugno.
Poco dopo fu raggiunto da tutti i suoi compagni che lo circondarono.
“E un altro generale è andato!” Shikamaru si sedette a terra stanco “Ne mancano ancora dodici!”
“Che seccatura!” Chazz anticipò l’amico e si sdraiò a terra esausto “E chi si alza domani mattina!”
“Ho fame!” Choji cadde a terra con lo stomaco che brontolava come non mai.
“QUANTO HAI RAGONE!” anche Jaden, Naruto, Jessie, Kiba e Syrus caddero a terra con lo stomaco che brontolava.
“Sono troppo stanca per mangiare: voglio andare subito a letto e rimanerci per un mese intero!” Tenten fece uno sbadiglio.
“VERO!” anche le altre ragazze furono d’accordo “MA PRIMA CI’ VUOLE UN BEL BAGNO CALDO!”
“Non sono mai stato stanco come adesso!” Zane si sedette incrociando le braccia.
“A chi lo dici!” Aster si affiancò a lui.
“Dubito che riusciremo a tornare all’accademia in queste condizioni!” anche Shaoran si sentiva particolarmente stanco.
“Se ci fosse un’abitazione sarebbe tutto diverso!” Shino non era il tipo da lamentarsi ma la giornata era stata pesante.

 

“Forse possiamo risolvere noi!” intervenne Ulquiorra “Master Naruto tirate fuori il vostro castello: lì potrete riposare e recuperare le forze!”
“CHE IDEA! ULQUIORRA SEI UN GRANDE!” il biondino non ci aveva proprio pensato.
Prima che però potesse prendere il castello, la sua armatura si stacco da lui e Incanto di Luce fece la sua comparsa.
“E quello chi è?” chiese Nick che era tornato al suo aspetto umano.
“Sono Incanto di Luce cavaliere del Sole. E’ un onore conoscerti” fece lo spirito dorato con un inchino poi, si rivolse al biondino“Naruto, ho adempiuto al mio dovere, ora devo andare!”
“Andare? Dove?” chiese il biondino confuso.
“Da dove sono venuto!” rispose semplicemente lo spirito mentre fu avvolto da una luce “Se un giorno avrai bisogno di me non esitare a chiamarmi. Arrivederci!” e fu sostituito da Kyuubi e dalla Fenice.

 

“Non ho capito molto, ma va bene così!” disse Nick “Forza Naruto, tira fuori il tuo castello abbiamo molte cose di cui parlare e un buon pasto da fare. Che ne dite?”

 

“SIIIIIII! ANDIAMO A MANGIARE E DORMIRE!”
Risposero i ragazzi in coro e, dopo che Naruto ebbe tirato fuori il suo castello, si dette inizio a una piccola festa.

 

 

Nella mistica Oblivion, i demoni di Abhadon avevano assistito all’ennesimo fallimento.
“Accidenti!” Dark Marik digrignò i denti “Quei dannati mocciosi hanno osato usarci per i loro scopi. Odio essere usato!”
“E così Chaos è il demone interiore di Nick!” Abhadon osservò la sfera ormai diventata nera “Questo è un motivo in più per sbarazzarci di lui” poi si rivolse al nono generale infernale “Uncinato! Che cosa hai intenzione di fare?”
Il demone color terra incrociò le braccia per riflettere “A quanto sembra dovrò pensare a una valida soluzione. Poiché non ho sottoposti, sono in svantaggio numerico. Anche se il mio potere è particolare, sarà difficile vedermela contro tutti quei mocciosi. Per il momento non attaccherò sommo Abhadon: devo trovare una valida strategia per batterli”.
“Fa come meglio credi e prenditi tutto il tempo che ti serve, ma voglio un risultato mi sono spiegato?” fece Abhadon.
“Perfettamente mio signore” rispose calmo il demone.
“Molto bene!” Abhadon si alzò dal suo trono “Per il momento non c’è altro da dire. Tornate nei vostri alloggi e aspettate!” dopodiché sparì seguito da tutti gli altri.
Solo Dark Marik e Uncinato erano rimasti.

 

“Uh Uh Uh!” rise Dark Marik “Sbaglio o non hai idee Uncinato?”
“In effetti, no!” rispose il demone “Ma forse puoi aiutarmi a trovare una soluzione. Che ne dici?”
“E perché dovrei? Se tu batti Nick che cosa resterà a me?” rispose il demone dai capelli bianchi “Se proprio non hai idee, lasciami il posto e basta: sarà un piacere uccidere Nick anche per te” e se ne andò lasciandolo da solo.
“Te lo scordi! Non mi lascerò scappare una simile preda” poi ebbe un lampo di genio “Forse ho trovato. Vediamo di preparare il tutto!” e anche lui sparì.

 

 

Nel prossimo capitolo
I ragazzi si sono lentamente ripresi dallo scontro contro l’ottava armata infernale e ora cercano di risolvere un altro problema: Viper.
Nel frattempo Uncinato ha trovato una soluzione per attaccare Nick e i suoi compagni e comincia a preparare tutto. Che cosa avrà in mente?
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 

 

Le tecniche usate dal Dark Neji sono un mio omaggio al nuovissimo manga ULTIMO nato dalle geniali menti di Hiroyuki Takei (autore di Shaman King) e del leggendario Stan Lee.

 

L’aspetto di Dark Neji, Dark Zane e Dark Jaden è ispirato a quello dei personaggi del manga di CLAYMORE, rispettivamente di Riccardo il Re leone dagli occhi d’argento, Easley del Nord (la parte superiore del corpo di del Dark Zane è una mia invenzione)  e Priscilla l’Unicorno.

 

La scena del pugno in faccia a Belazur è un mio omaggio un po’ personalizzato al finale di Soul Eater.

 

 

Questo è l’aspetto di Dark Jaden.

 

http://www.animeclick.it/prove/upload/img/News19066.jpg

 

 

Questo è l’aspetto di Dark Neji

 

http://images2.wikia.nocookie.net/claymore/images/thumb/5/5a/RigardoAwakened.png/180px-RigardoAwakened.png

 

 

Questo è l’aspetto di Dark Zane.

 

http://img22.imageshack.us/img22/7946/15880305xq0.jpg

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Capitolo 43
*** Ospiti ***


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Ciao a tutti e ben ritrovati.

Lo so: sono in ritardo di oltre una settimana; credetemi quando vi dico che mi dispiace ma la vita di uno studente universitario non è facile da gestire.
Questo capitolo è molto più calmo rispetto al precedente anche se le sorprese non mancano mai^^

 

Un piccolo avviso: io e l’autore Alextintura abbiamo unito le forze nella sua fic di nome “Mondi Paralleli”.  Dal capitolo 18 fanno la loro comparsa alcuni personaggi inediti della mia storia, solo accennati nella mia nuova fic World Chronicle. Se qualcuno di voi è interessato a sapere qualcosa in più delle mie idee nel futuro e dell’introduzione di un nuovo personaggio, legga questa fic a partire dal capitolo 18. Un piccolo NB: l’autore Alextintura è uno scrittore di fic yaoi (tranquilli, non sono capace di scrivere quel tipo di fic).

 

Detto questo, sperando di avere tanti altri lettori e recensioni, vi auguro buona lettura.

 

 

 

Erano passate tre settimane da quando Nick e i Sun’s Knights riuscirono a sconfiggere l’ottava armata infernale. Alla fine il gruppo era rimasto all’accademia del duellante e, continuando a recitare la parte degli studenti, continuavano a seguire i corsi, alternati agli allenamenti.
Zane e Aster, dopo essersi ristabiliti, erano partiti subito ma avevano promesso che sarebbero tornati nel momento del bisogno.

 

“AAAAHHHHH! E ANCHE OGGI LA GIORNATA DI’ LEZIONI E’ FINITA!” Naruto lo gridò a pieni polmoni: non che la scuola non gli piacesse ma lui, come tutti sappiamo, non era il tipo da stare sui libri^^.
“HAI RAGIONE!” anche Jaden si stiracchiò.
“Davvero una bella lezione oggi!” Gaara si affiancò ai due, anche se non era il tipo da stiracchiarsi “Credo proprio che farò qualche modifica al mio deck!”
“Hai in mente di aggiungere qualche nuova carta?” chiese la piccola Kinomoto con un sorriso.
“E’ un pensiero!” si limitò a rispondere il rosso distogliendo lo sguardo.
“Quanto siete carini. Su fate un sorriso” con la sua inseparabile videocamera, Tomoyo non poté fare a meno di immortalare la scena mentre i due si limitarono a fare un timido sorriso, soprattutto Gaara^^
“Ehi, lasciali stare” Syrus si fece avanti “Se Shaoran se ne accorge, sono dolori!”
“Fai un sorriso!” la piccola mora spostò la sua attenzione sul Truesdale minore che fece il segno della vittoria.

 

“Ho una fame da lupi!” si lamentò Choji come suo solito^^.
“Non quanto me!” Jessie era sicuro che l’Akimichi non poteva batterlo per brontolio di stomaco.
“Tanto perdi amico!” lo informò il giovane Nara con la sua solita aria imbronciata “Che belle nuvole che ci sono oggi!”
“Ci fosse una volta che non tiri fuori questa scemenza!” lo riprese Chazz innervosito dalla sua tranquillità.
“Che ti posso dire? Mi piace la tranquillità! Piuttosto, oggi dobbiamo fare un piccolo duello per tenerci in forma!” Shikamaru gli ricordò cosa avevano deciso di fare.
“Non me ne sono dimenticato, tranquillo!” quando si trattava di duelli, il Princeton era sempre pronto.

 

“Come diavolo fanno a essere così tranquilli non lo so proprio!” nell’osservare i due, Ino non riusciva proprio a capacitarsi della loro calma.
“E’ tipico dei maschi!” si limitò a rispondere Sakura Haruno con un sospiro.
“Nessuno di loro si salva, nemmeno il signor Nick!” si lamentò Tenten.
“Lui però le cose le prende con maggiore serietà”Temari spezzò una lancia a favore del Sun’s Warrior.
“La volete smettere di criticare e a rilassarvi anche voi?” le riprese Kankuro un po’ seccato dai loro discorsi “Ho appena passato una giornata d’inferno con quel travestito di Crowler che ha cominciato a rompere me e il sopraciglione; sentire voi che vi lamentate, è l’ultimo dei miei pensieri”.
“Quel tipo non riesce a comprendere in cosa consiste il fuoco della giovinezza!” Rock Lee aveva le lacrime agli occhi “Se il maestro Gai fosse qui, gliela farebbe vedere lui”.
“A proposito, è da un po’ che non sentiamo i nostri maestri!” Kiba sollevò questo dubbio “Chissà che stanno facendo!”
“Chi lo sa!” rispose Shino mentre rivedeva il suo deck “Mi manca solo una carta e potrò fare questa potente mossa!”
Kiba lo guardò stranito * Ma che gli prende? Pensa al suo deck invece che ai maestri *.

 

“Ti serve una carta soldato!” intervenne Hassleberry “Dimmi quale e vedrò di aiutarti a trovarla”.
“Ti ringrazio per la cortesia” rispose l’Aburame.
“Da quello che vedo, ti manca una carta molto difficile da trovare!” col suo Byakugan Neji aveva osservato le carte dell’amico e aveva capito quale carta gli mancava.
“Evita di usare il Byakugan quando non è necessario: sei fastidioso!” lo riprese Shino leggermente offeso.
“Scusami!” Neji non poté fare a meno di dire questo.
“Beh! Perché non andare dalla signorina Dorothy a vedere se ha la carta che ti serve” propose Blair con il piccolo Akamaru in braccio “Se vuoi ti accompagno, anche perché devo andare a vedere anch’io per una carta!”
“BAU!” anche il piccolo cucciolo fece capire di voler venire: si era troppo affezionato alla mora.

Kiba sospirò sconsolato * A quanto sembra ci stai prendendo gusto con lei vero Akamaru? * si sentiva leggermente geloso del suo cucciolo.
“Vi accompagno! Anch’io ne sto cercando una!” intervenne Alexis “E tu Hinata? Vieni con noi?”
“Va bene!” la Hyuga voleva cercare di godersi quella nuova esperienza e, chissà, riuscire anche a dichiararsi al nostro biondino preferito^^.

 

“Ehi! ma dove sono finiti Yuè, Shaoran e il signor Nick!” nel guardarsi intorno, Temari si accorse che questi tre mancavano.
“Hanno detto che sarebbero rimasti un attimo indietro. Ci raggiungeranno dopo” li avvertì Jim.
“ALLORA ANDIAMO AL MIO CASTELLO AD ABBUFFARCI!” gridò Naruto: ormai il gruppo passava lì tutto il tempo e spesso ricevevano le visite di qualche curioso, soprattutto Jasmine e Mindy, amiche fraterne di Alexis e anche di Atticus, l’esuberante e festaiolo fratello della bionda e anche di un timido ragazzo francese di nome Marcelle amico di Blair. Alcune volte, senza però fermarsi troppo, passava anche il misterioso Adrian che osservava e poi, come un’ombra se ne andava.

 

 

Mentre il gruppo si dirigeva al castello del biondino, Shaoran e Yuè erano insieme a Nick sul tetto dell’accademia.
“E’ sicuro di stare bene signor Nick?” chiese il castano: da quando la battaglia era finita, glielo chiedeva ogni giorno.
“Sto benissimo non preoccuparti” rispose Nick per l’ennesima volta * Si preoccupa parecchio: ma non perderò più il controllo, è una promessa che ho fatto a me e a mia madre *.
“Signor Nick, quell’entità che ha dentro è molto pericolosa” Yuè andò subito al punto “Dobbiamo fare in modo che non si liberi più!”
“Di questo non dovete preoccuparvi: non perderò più il controllo” lo rassicurò Nick “E poi Alan non abbasserà più la guardia. Figuratevi che resta sempre con la spada in mano!”
“La prudenza non è mai troppa!” intervenne l’angelo custode * Devo diventare più forte o non riuscirò a proteggerlo * questo pensiero se lo tenne per se.

 

“Se abbiamo finito con la predica giornaliera, propongo di raggiungere gli altri” alla fine Nick si mosse.
“Signor Nick, deve in qualche modo imparare a domare quell’essere o rischieremo tutti!” Shaoran tirò fuori questo nuovo argomento.
“Per il momento è escluso!” tagliò corto Nick “Prima ci sono delle cose che dobbiamo fare. Ne riparleremo in un’altra occasione!”
Il ragazzo strinse pugni: il Sun’s Warrior voleva ancora nascondere i problemi ma il giudice delle carte gli mise una mano sulla spalla.
“Non ha tutti i torti!” gli disse Yuè “Dobbiamo aspettare ancora un po’: il tempo di diventare tutti più forti e capaci di tenere quel demone a bada”.
Shaoran osservò in silenzio il giudice delle Sakura Card e, alla fine, non poté che dargli ragione.

 

“Forza ragazzi, andiamo!” li richiamò Nick “Se non ci muoviamo, rischiamo di non trovare più niente e poi oggi abbiamo degli ospiti!”.
“Ospiti?” dissero i due “Chi?”
“Lo vedrete!” detto questo, il Sun’s Warrior si avviò.

 

 

Nel suo laboratorio, Viper osservava tutto dal monitor.
“Da quando quelle creature sono state sconfitte, la pace è momentaneamente tornata all’accademia ma questa è solo la calma prima della tempesta” e sorrise malignamente “E la tempesta saremo io e il mio amico!”
“Hai ragione Viper!” concordò la creatura nel cilindro “Sfortunatamente ho dato molta della mia energia a Jaden per permettergli di vincere contro quei mostri quindi devo recuperare le forze spese. Ho bisogno di energia per fare quello che abbiamo programmato”.
“Non temere: fra poco avrai tutta l‘energia che ti serve!” Viper aveva già in mente un piano preciso che presto avrebbe scatenato guai a tutti.      

 

 

Tutti si erano riuniti nel castello del biondino.
Ulquiorra e Yammy avevano unito le forze e preparato un ottimo pasto per tutti accompagnando il tutto con un po’ di musica: Ulquiorra suonava la chitarra mentre Yammy, incredibile ma vero, suonava alla perfezione il violino.
“Ehi, ma come fate!” il più curioso di tutti era proprio il padrone di casa che si stava gustando una fetta di pane con dell’ottimo miele.

“Ogni guardiano sa suonare uno strumento” rispose Ulquiorra mentre sfiorava le corde con le lunghe dita “Il tempo per esercitarci non ci manca e spesso ci riuniamo per fare una piccola orchestra!”
“Pensate che c’è anche qualcuno che riesce a suonare più di uno strumento” continuò Yammy col violino in mano.
“Quindi siete ancora in buoni rapporti con loro?” chiese Jaden anche lui incuriosito mentre si gustava una tortina di riso con fragole.
“Ogni tanto!” rispose Ulquiorra “Uno di loro, l’ultima volta, mi ha dato delle api che hanno fatto un alveare in giardino e il loro miele è particolarmente saporito. È quello che state mangiando voi Master!”

“CHE DAVVERO!” Naruto osservò la sua fetta di pane ormai quasi finita “Allora ti sei dato alla…. Come si chiama?” ma non sapeva il nome^^.
“Si chiama Apicoltura!” lo illuminò Shino mentre si serviva il miele “E’ davvero ottimo, complimenti!”
“Grazie infinite!” Ulquiorra fece un riverito inchino.

 

“Suvvia, evitiamo tutte queste formalità!” intervenne Neji “Siamo un gruppo e non devono esserci cose così eccessive!”
“Quanto sei palloso Neji!” lo riprese Kiba “Se Ulquiorra è abituato a fare in questo modo non dirgli come deve comportarsi!”
“Io ho solo detto il mio pensiero tutto qui!” si difese lo Hyuga.
“Capirai che pensiero!” lo punzecchiò l’Inuzuka.
“Basta ragazzi non litigate” Rock Lee cercò di sedare gli animi “Se il maestro Gai fosse qui direbbe la stessa cosa!”
“A proposito del maestro Gai, da quanto tempo che non lo sentiamo!” rifletté Tenten.
“E’ vero! Chissà come sta il maestro Kurenai” si chiese Hinata.
“Scommetto che il maestro Asuma non sa più come passare il tempo” anche Shikamaru pensò al suo maestro mentre era intento a fare una piccola partita a duel monsters con Chazz 

“E con questa mossa chiudo la partita. Hai perso!”
“CHE ACCIDNETI DICI!” il Princeton non ci aveva capito niente e osservò incredulo il suo terreno e poi sospirò “Ho perso!”
“Non te la prendere, capita a tutti!” il giovane Nara cercò di consolarlo.
“Sì, ma non venti volte di fila ogni volta che gioco contro di te” si lamentò Chazz^^.
“Hai davvero molta strada da fare” lo punzecchiò Ino mentre tratteneva le risate “In effetti, è da parecchio che non abbiamo più sue notizie!”
“Chissà come sta il maestro Kakashi!” si chiese Sakura “E chissà che sta facendo la maestra Tsunade!”
“Tranquilla!” la rassicurò Naruto “Sono sicuro che il maestro Kakashi sta ancora leggendo il suo libro mentre nonna Tsunade starà dormendo come un ghiro. E scommetto che Ero-sennin ne starà facendo qualcuna delle sue” aveva davvero imparato a conoscere le abitudini del suo maestro pervertito^^.

 

“Io invece mi chiedo come stiano mio padre e il mio fratellone!” la piccola Kinomoto sentiva la loro mancanza “Chissà che staranno facendo!”
“Quello spilungone starà facendo i suoi soliti lavoretti o sarà finalmente andato a donne” Shaoran non aveva molto in simpatia il fratello maggiore di Sakura.
“SHAORAN!” lo sgridò la piccola castana.
“Ehm… Scusami!” e il ragazzo si voltò dall’altra parte.
“Sapete ragazzi: ho ricevuto un messaggio da Meiling. Dice che sente la nostra mancanza!” li informò Tomoyo mentre si gustava del buon the.
“Sarebbe bello rivederla!” sospirò la piccola Kinomoto.
“Sapete, mi sto chiedendo che fine ha fatto Eriol: è da quando catturammo la carta del Nulla che non abbiamo sue notizie!” Kero-chan si ricordò della reincarnazione del signor Clow Reed.
“Quello, meno si fa vedere meglio è!” commentò di nuovo Shaoran.
“SHAORAN!” e la piccola Kinomoto lo riprese per la seconda volta.

 

“Si può sapere chi è questo Eriol?” chiese Temari curiosa “E perché avete citato ancora questo Clow Reed?”
“Perché il signor Clow Reed si è reincarnato in Eriol” spiegò Yuè seduto vicino a un albero “E’ un po’ come il signor Nick” aggiunse poi gli balenò un dubbio * Aspetta un attimo! Vuoi vedere che… * e spostò lo sguardo sul Sun’s Warrior che nel frattempo stava facendo la conoscenza di Atticus Rhodes.

 

Atticus era un ragazzo sulla ventina alto un metro e ottanta: indossava la normale uniforme dell’Obelisk Blu; gli occhi e i lunghi capelli erano castano scuro. Caratterialmente era molto allegro ed estroverso e, anche se era uno dei migliori studenti dell’accademia, adorava il quieto far niente.
In quel momento stava dando al Sun’s Warrior qualche lezione di stile.
“Se poi il metodo classico del baciamano non va a buon fine, prova a metterti in mostra: funziona sempre!” e dette quest’ennesimo consiglio.
“Grazie, lo terrò a mente!” rise Nick mentre lasciava corda al ragazzo “Sai, mi chiedo se tu possa essere un Sun’s Knight come la tua sorellina”.
“Se fossi un Sun’s Knight, sarei di sicuro il più forte di tutti” si vantò il castano “Nessuno potrebbe tenermi testa! Sono già fortissimo adesso, figurati se divento un Sun’s Knight”
“AH SI’?” la dolce sorellina si fece avanti e gli tirò un orecchio.
“AHI AHI AHI!” si lamentò il fratellone “Avanti Alexis lasciami l’orecchio!”
“Smettila d’importunare il signor Nick con le tue storielle. Lui è molto più serio di te!” lo sgridò la sorella come se fosse la madre.
“Hai preso tutto dalla mamma, sei tremenda!” come volevasi dimostrare il fratellone pensò proprio a questo^^.
“ATTICUS!” rossa in viso, Alexis gli tirò anche l’altro orecchio.

 

“AHI!” il poverino alla fine si ritrovò con due orecchie da Dumbo^^.
“AH AH AH!” Naruto nel vederlo scoppiò a ridere “Ci manca solo la proboscide e sei davvero Dumbo!” come volevasi dimostrare^^.
“Grazie per il complimento” disse ironicamente il castano.
“Suvvia ragazzi, non fate tanto casino” anche se lo diceva, Nick riusciva a stento a trattenere le risate.
“IL SIGNOR NICK STA PER SCOPPIARE A RIDERE!” urlò Jessie scattando in piedi “FORZA COL SOLLETICO DÌ GRUPPO!”
“COSA!” il Sun’s Warrior sgranò gli occhi.

 

“SIIIIII! ADDOSSO AL SGNOR NICK!”
E tutti si lanciarono su di lui.
“E NO! SOFFRO IL SOLLETICO!” Nick decise di darsi alla fuga ma qualcuno lo aveva anticipato “Eh! Che succede?”
“La carta del Cerchio non perdona!” la piccola Kinomoto aveva attivato in un lampo una delle sue carte migliori “ALL’ATTACCO!” e anche lei non ci scherzò.
“MA CHI HA AVUTO QUEST’IDEA?” urlò Nick mentre fu travolto “NO AHAHAHAH! BASTA! AHAHAHAH! BASTA!” e ricevette una bambinesca ma efficace tortura^^.

 

“Ma guarda te!” fece una voce “Non sapevo che ci fosse anche l’asilo nido qui!”
I ragazzi si bloccarono di colpo e, leggermente offesi, rivolsero la loro attenzione sul nuovo arrivato.

 

Era una pertica di moro, gli occhi neri erano molto intensi, vestiva con un paio di pantaloni color terra e una camicia bianca copriva il petto ambrato, mentre ai piedi aveva un paio di normali scarpe da tennis.

 

“No! Lui qui no!” si lamentò Shaoran.
“Guarda chi si rivede! Ciao pulce!” disse il moro rivolto al Lì.
I due si guardarono in cagnesco.

 

“Touya sei proprio tu?” la piccola Kinomoto invece era incredula.
“Scusa Sakura, tu conosci questo tipo?” chiese Naruto curioso.
“Certo!” sorrise la piccola castana “Lui è mio fratello”.

 

“CCCCCHHHHHHEEEEEEEEEEE!”
Tutti quanti, tranne Shaoran, Tomoyo, Yuè, Kero-chan e Nick sgranarono gli occhi.

 

“Quello sarebbe tuo fratello?” il primo che riuscì a riprendere la parola, fu Kiba.
“Cavolo è bellissimo!” Tenten ne era rimasta stregata.
“Salve Touya, è da un po’ che non ci vediamo!” si limitò a dire Nick.
“Vero!” rispose il ragazzo “Non immaginavo, però che avrei assistito a una scena così patetica da parte tua, tappo” e fissò il Sun’s Warrior con un ghigno bastardo.
“Ah Ah! Davvero divertente moccioso!” a Nick si gonfiò una venetta: tra lui e Touya c’erano solo cinque centimetri di differenza, ma il Kinomoto si vantava di superarlo almeno in questo.
“EHI! come ti permetti di parlare in questo modo al signor Nick!” il primo a scattare fu Naruto.
“Solo perché sei leggermente più alto di lui, non vuol dire che tu possa batterlo sugli altri fronti recluta” e Hassleberry fu il secondo a prendere le difese del suo generale.
“E poi che modi sono di offendere qualcuno in questo modo!” anche se parlava con voce calma, l’Inuzuka aveva voglia di farla a pezzi quella pertica.
“Meriti davvero una lezione con i fiocchi!” Rock Lee propose l’idea e gli altri.

 

“BEN DETTO AMICO!”
Furono favorevoli.

 

“Ehi aspettate!” la piccola Kinomoto, giustamente si mise di mezzo, “Il mio fratellone fa sempre così ma rispetta il signor Nick! Vero Touya?” e fissò storto il fratellone.
“Sì! È come dici tu, mostriciattolo!” rispose lui spostando lo sguardo da un’altra parte.
La piccola Kinomoto alzò un sopracciglio: odiava quella parola.

 

“Calmati Sakura!” Syrus notò subito la cosa e si avvicinò per calmarla e ovviamente.
“Grazie fratellone Syrus! Sei sempre il migliore!” si ritrovò abbracciato dalla piccola castana.
“No!” esclamò il Truesdale minore * Perché non riesco a controllare questa cosa? *
“EHI SAKURA! NON TE LO SPUPAZZARE TUTTO TU!” ma anche le altre ragazze si fiondarono sul puccio Truesdale che ricevette le coccole di quasi tutto il gentil sesso.

 

“Tu guarda che cosa curiosa: un nano che viene trattato come un orsetto di pezza!” il Kinomoto maggiore non poté fare a meno di non commentare la cosa “Si vede proprio che… EHI!” ma delle braccia lo presero alle spalle.
“Andiamo Touya non essere così geloso di tutte quelle attenzioni!” a parlare era stata una ragazza dai lunghi capelli castani, vestita con un gonnellino scuro e una camicetta bianca.
“Lasciami!” il Kinomoto non la sopportava proprio quella ragazza.
“Alla fine fai sempre questi commenti ma in realtà sei solo geloso” ai due si avvicinò una strana creatura: sembrava un cucciolo di pantera con grandi occhi verdi e con delle piccole ali sulla schiena.

 

“No! Ci sei anche tu!” quando Kero-chan lo vide, lo riconobbe subito.
“Quindi erano questi gli ospiti di cui parlava il signor Nick!” commentò Yuè.

 

“Scusate ma questi due chi sono?” chiese un curioso Jessie “Quella piccola pantera, poi, somiglia molto al mio Carbuncle Rubino”.
“E’ vero e poi chi è quella bella ragazza!” Atticus non poté non notare la castana^^. 

 

“Le mie scuse, provvedo immediatamente a presentarli” si fece avanti un altro ragazzino della stessa età di Sakura e Shaoran. Era un giovane moro, suoi occhi blu notte erano coperti da un paio di occhiali tondeggianti, indossava una tunica in stile orientale color blu che gli copriva interamente il fisico minuto.

“Ti pareva!” si lamentò Shaoran incrociando le braccia.
“ERIOL, SEI TU!” la piccola Kinomoto, dopo essersi staccata dall’abbraccio collettivo di Syrus, salutò calorosamente.
“Ciao Sakura, è un piacere rivederti!” sorrise lui, poi si rivolse ai presenti “E’ un piacere fare la vostra conoscenza Sun’s Knights, io sono Eriol Hiragizawa. Loro invece sono i miei guardiani del Sole e della Luna Spinel Sun e Rubby Moon!”
“Molto piacere!” il piccolo peluche nero venne avvolto da una luce dorata e, quando scomparve, mostrò il suo vero aspetto: cioè una pantera nera alata con gli occhi verde smeraldo.
“Eccomi!” anche l’esuberante ragazza venne avvolta da un luce dorata e mostrò il suo vero aspetto: indossava un lungo abito rosso che le copriva tutto il corpo, le mani erano coperte da dei fini guanti dello stesso colore mentre i capelli legati con due code erano rossi, sulla schiena erano apparse delle belle ali di farfalla.
“Allora? Vi piaccio?” la rossa fece l’occhiolino ai presenti.

 

“Wow!”
Fecero quasi tutti i ragazzi.

 

“Cavolo! Che forza!” esclamò Naruto.
“Che bellezza!” Atticus puntò subito Rubby Moon^^.
“Davvero incredibile!” Kiba aveva le stelline agli occhi.

 

“Yuè, toglimi una curiosità: anche tu puoi diventare così?” a fare la domanda era stato Gaara.
“Naturalmente!” rispose il giudice delle carte “Però il mio aspetto di copertura ha una personalità completamente diversa dalla mia: per questo non ne assumo mai le sembianze!”
“Capisco!” Gaara si limitò ad annuire.

 

“Ali di farfalla” commentò Shino avvicinandosi ai due guardiani “Non avrei mai immaginato che fosse possibile!”
“E non hai visto ancora niente!” lo avvisò Spinel Sun.
 

Eriol si avvicinò a Nick e, dopo aver fatto un inchino “E’ un piacere incontrarti!” lo salutò.
“Il piacere è tutto mio, rinato Clow Reed!” rispose Nick con un riverito inchino.

 

“TI PAREVA CHE VOI QUATTRO MI RUBASTE LA SCENA!” dall’ingresso risuonò una squillante voce femminile.
“Questa voce…” Shaoran ebbe un brivido.
“C’è anche lei?” il viso di Sakura s’illuminò.
“Ero certa che non sarebbe mancata!” Tomoyo sorrise dolcemente.
“Chissà se adesso dirà che sono bello!” Kero-chan non aspettava altro.

 

“Ma chi è?” chiese Jaden.
“E’ una vecchia conoscenza di Sakura e Shaoran!” rispose Eriol mentre gli tendeva la mano “Piacere conoscerti!”
Ovviamente il castano non fece attendere la sua mano “Piacere mio!”

 

Dal portone, nel frattempo, era entrata una ragazzina coetanea del gruppetto della cattura carte.
Era una piccola cinesina: i lunghi capelli neri erano raccolti in due code laterali, che mettevano in risalto la sua pallida carnagione, mentre i suoi occhi castani rossicci erano molto vivaci e attivi. Indossava un maglione arancio e un pantalone azzurro le copriva le gambe, ai piedi indossava dei sandali.

 

“E quella mocciosa chi sarebbe?” chiese Chazz con sguardo stranito.
“COME MI HAI CHIAMATO SCEMO?” come un piccolo uragano, la mora gli fu addosso e lo colpì con un calcio di karate all’addome.
“….” La faccia di tutti fu da manuale^^

 

“Sei sempre la solita Meiling!” Shaoran si mise una mano sulla fronte.
“Tu la conosci?” gli chiese Rock Lee.
“Naturale che la conosco: è mia cugina” rispose il castano.
I suoi compagni ci restarono di sasso.
“Che dolore!” il silenzio fu rotto solo dai lamenti di Chazz che era steso a terra^^.

 

“Ciao ragazzi: è da un pezzo che non ci vediamo!” la mora salutò calorosamente i suoi amici senza fare caso agli altri.

 

“EHI! DICO IO, CHEE MODI SONO DÌ FARE TUTTO QUESTO CASINO IN CASA D’ALTRI!” esplose Naruto avvicinandosi a Meiling (ma se lui è il più casinaro di tutti).
“PRIMA DÌ TUTTO NON GRIDARE, RAZZA DÌ SCEMO!” esplose a sua volta la ragazzina “E POI SE HO OFFESO IL PADRONE DÌ CASA MI SCUSERO’ DOPO!”
“ALLORA FALLO SUBITO!” il biondino si batté il petto “SONO IO IL PADRONE DÌ CASA!”

 

La ragazza lo guardò per un attimo in silenzio e poi scoppiò in una sonora risata.
“CHE C’E’ DÌ COSI’ DIVERTENTE!” Naruto cominciò a perdere la calma, come se già non l’avesse persa^^.

 

“Trova semplicemente assurdo che un microbo come te possa avere una casa come questa!” rispose Touya avvicinandosi con un sorrisetto.
“L’hai detta grossa!” Nick si mise una mano sulla bocca per trattenere le risate: ora erano dolori^^.
“Ora sono cavoli tuoi!” Shaoran già si sfregò le mani.

 

Naruto stava per esplodere come un vulcano in eruzione e aveva ragione^^.
“COME TI SEI PERMESSO, RAMOSCELLO MAL CRESCIUTO!”
Esplose Naruto e fece schioccare pericolosamente le nocche delle mani (Sangue! Sangue! Sangue!).
“Ra-Ramoscello mal cresciuto!” nessuno aveva mai offeso il Kinomoto in quel modo “Piccolo…” e la voglia di prenderlo a pugni era inaudita.
“Prova a sfiorare il mio Master con un dito e diventerai concime” come se non bastasse Ulquiorra si era portato dietro Touya e gli aveva puntato il lungo dito dietro la nuca.
“Suvvia datevi una calmata!” a questo punto Jaden cercò di calmare i bollenti spiriti.

 

“Tranquillo, mi calmo!” disse Naruto con voce controllata “PRIMA PRENDO A CALCI QUESTO BUFFONE E POI MI CALMO!” ma poi saltò addosso al Kinomoto.
“FATTI SOTTO MICROBO!” a questo punto nemmeno Touya se la tenne.

 

“EHI!” gli altri intervennero appena in tempo per fermare quei due che continuarono a insultarsi.
“E’ vero che non lo sopporto ma la faccia gliela voglio spaccare io!” disse Shaoran mentre tratteneva il biondino tenendogli un braccio.
“Piantala di lagnarti soldato e dammi una mano!” anche Hassleberry teneva salda la presa sul ragazzo.

 

“Perché finisce sempre così?” Chazz stava bloccando Touya.
“Dov’è Zane quando c’è bisogno di lui!” si lamentò Syrus.
“Perché i maschi sono sempre così stupidi!” si lamentò Sakura Haruno mentre bloccava la gamba del Kinomoto.
“Questo è un mistero!” rispose Ino che teneva l’altra gamba.

 

“Possibile che facciano sempre così?” Nick sospirò poi si rivolse a Sakura “Puoi fare qualcosa per calmarli?”
“Non saprei proprio!” sospirò la ragazza “Non so che carta usare!”
“Te ne consiglio una!” propose Eriol “Crea una carta adatta a placare simili situazioni!”
“Una carta per placare simili situazioni?” la piccola Kinomoto ci pensò un attimo.
“E falla in modo che possa fermare anche uno come me: così avrete un modo per fermarmi se perd il controllo” consigliò Nick.
“Ok!” fece la ragazza, poi ebbe un’illuminazione “Ci sono!” e attivò lo scettro.

 

 

“LASCIATEMI!” Naruto cercava di liberarsi da tutte quelle mani che lo bloccavano “LO PESTO E POI MI CALMO!”
“Pestare qualcuno non ti aiuta di certo!” lo rimproverò Neji.
“E pensare che ho causato io tutto questo casino!” Meiling non si sarebbe mai aspettata di causare una simile bufera.

 

“LASCIATEMI MOCCIOSI!” dall’altra parte anche Touya era deciso a dare una bella lezione quel piccolo moccioso insolente.
 “Naruto non te lo faccio toccare nemmeno con un dito!” Hinata non se lo sarebbe mai perdonata.
“Ben detto” Alexis, conscia dell’amore mai confessato della Hyuga, si era ripromessa di aiutare l’amica a conquistare il biondino.

 

“RAGAZZI SPOSTATEVI!” urlò Nick.

 

Tutti, tranne i due trattenuti, si voltarono e, quando videro l’ennesima creazione della piccola Kinomoto, impallidirono.
“Oh mamma!” Kiba, al solo vedere quella cosa enorme, sudò freddo.
“Ora capisco perché i maghi mettono paura” Shino aveva capito di che cosa fossero capaci con le loro diavolerie.
“Lo dicevo che Sakura è da tenere d’occhio!” anche Gaara sentì un brivido dietro la schiena.
“Promemoria: mai far arrabbiare la soldatessa Sakura!” e questo Hassleberry se lo sarebbe ricordato a vita.

 

“GAMBE!”
Tutti i ragazzi mollarono la presa e si allontanarono.
 

“SEI MIO!”
I due si lanciarono l’uno contro l’altro, pronti a darsele di santa ragione ma poi notarono un’ombra che si stagliò sopra di loro e, quando alzarono la testa, spalancarono la bocca.

 

Che cosa aveva fatto venire la tremarella a tutti? Semplice: la nuova carta che la dolce Kinomoto aveva creato per l’occasione. Era un enorme martello da cucina: il legno era di quercia, l’impugnatura rossa finiva con dei campanellini dorati, mentre su entrambi i lati era disegnata una stella dorata.

 

“Oh Oh”
I due non riuscirono a muoversi, tanto era lo stupore^^.

 

“Ecco a voi la mia nuovissima carta che assegno a Kero-chan. Vi presento la carta del Martello” la piccola Kinomoto ne era fiera “Signor Nick a lei l’onore di testarla!”
“Molte grazie!” e Nick prese tra le mani l’enorme martello cinque volta più grande di lui “Spiacente ragazzi, ma ve la siete cercata!” e sfoderò un grande sorriso.

 

“NOOOOOOO!”
I due, impietriti dal terrore, si abbracciarono e poi….

 

“NCIK CHOP!”

FRABOOOOOMMM!

 

E l’enorme martello fu calato sui due schiacciandoli.

 
“Tranquilli, non si sono fatti niente!” intervenne Sakura prima che qualcuno potesse parlare “Il martello non è letale: fa solo abbassare l’energia a chi viene colpito senza che gli venga rotto niente”.

 
“UFF!”
Questo fu il sospiro generale^^.

 

“Come sempre sei il solito Naruto!” si lamentò un’altra voce.
“Non cambierai mai!” se ne aggiunse un’altra.

 

Tutti i ninja si voltarono increduli verso l’ingresso e videro delle loro vecchie conoscenze.
“Ben venuta Lady Tsunade! Jiraya, signor Kakashi, Asuma, Gai, Kurenai” li salutò Nick con un sorriso.
E sì! Anche i ninja della foglia erano arrivati a fare un po’ di casino^^.

 

“MAESTRO GAI!” il primo a esplodere in lacrime fu Rock Lee che corse verso il suo adorato sen sei.
“ROCK LEE!” ma nemmeno il suo maestro fu da meno e i due si abbracciarono commossi^^ (ci vorrebbe una theme adatta).

 

“Maestra Tsunade!” Sakura Haruno la raggiunse e la salutò con un inchino.
“Se non veniamo noi a trovarvi, voi giovani siete capaci di rimanere qui in letargo!” la riprese la bionda.
“Ero-Sennin, da quanto tempo!” Naruto salutò così il suo maestro.
“Quante volte te lo devo dire Naruto: DEVI CHIAMARMI JIRAYA!” e tirò l’orecchio al suo imprevedibile allievo.
“Ciao!” Kakashi si limitò a salutare tutti con la mano.
“Che accidenti hai addosso Shikamaru? Sembri un secchione!” scherzò Asuma.
“E’ l’uniforme dell’accademia niente di più” rispose il ragazzo.
“Maestro Asuma che bello rivederla!” Ino fu felice di rivedere il suo viso.
“Ora si che siamo al completo!” anche l’Akimichi era felicissimo di rivedere il suo maestro.
“E’ un piacere rivedervi ragazzi!” la bella Kurenai salutò i suoi allievi con un sorriso poi notò un particolare “Kiba, dov’è Akamaru?”
“Ah ve ne siete accorta! È in braccio a Blair!” e indicò la ragazza.

“Salve!” la giovane Slifer salutò con un inchino mentre teneva in braccio il cucciolo.
Nel vedere la scena Kurenai sorrise divertita “Sembra che Akamaru apprezzi molto la sua compagnia!”
“Abbastanza!” commentò l’Inuzuka.
“Perché! Tu non l’apprezzi la mia compagnia?” Blair lo guardò storto.
“Perché dovrei apprezzare la compagnia di una mocciosa!” rispose il castano e “AHI!” ricevette un calcio dalla piccola mora.

“Sei antipatico lo sai?” lo sgridò lei.
“BAU BAU!” e il cucciolo le dette ragione.
“Sembra che Akamaru ti stia riprendendo!” Kurenai era molto sorpresa della cosa.

“Si è molto affezionato a Blair”rispose Hinata “ma chi non vorrebbe bene a una ragazza così simpatica!”
“Così mi metti in imbarazzo!” la piccola mora, paragonandosi alla Hyuga, non si sentiva così speciale “E poi non sono mica forte come te!” dopo lo scontro con San Sheron l’ammirava parecchio.
“Ci sono molte cose che dobbiamo dirci maestro Kurenai!” Shino non parlava con lei da parecchio tempo e ne sentiva la mancanza.

 

“Un momento, ma come hanno fatto i ninja di Konoha ad arrivare qui?” chiese Syrus stupito “E anche il fratello di Sakura e gli altri. Le distanze sono parecchio elevate!”
“E’ vero! Il tragitto è parecchio lungo!” confermò Jessie poi “Non è che ci ha pensato qualche amico del Fantasy?” e lo chiese direttamente a Nick.
“In effetti, è così!” ripose lui.
“Accidenti quante belle ragazze!” Atticus si stava rifacendo gli occhi nel vedere le nuove arrivate “Poi la bionda è magnifica!” nel vedere come vestiva Tsunade sentiva il cuore battere a mille^^.
“Davvero un gruppo molto interessante!” commentò Jim.
“Credo valga la pena dirtelo subito soldato Rhodes!” Hassleberry si avvicinò a lui e gli bisbigliò qualcosa all’orecchio (meglio non farsi sentire dalla diretta interessata^^).
Atticus, nel sentire la verità su Tsunade, sgranò gli occhi incredulo “Davvero?” Tirannus annuì “Peccato! Fosse stata più giovane sarebbe stata magnifica!”

 

“Ah! Che cosa state dicendo voi due!” ma Tsunade aveva l’udito fino.
I due rimasero fermi a guardarla senza riuscire a spiccicare parola.
“Semplicemente ti hanno fatto un complimento, solo che sono troppo timidi per dirtelo direttamente!” Nick salvò la situazione e i due annuirono nervosamente.
“Davvero?” la donna si avvicinò ai due e li squadrò per bene: Hassleberry si mise sull’attenti mentre Atticus mantenne la sua calma e riuscì a sorridere in maniera naturale “E sentiamo, che complimento mi avete fatto?”

 

Quelli che sapevano di cosa la Senjiu fosse capace sudarono freddo: qui ci voleva un’altra volta la carta del martello.
“Che è una donna molto forte e ammirevole generale Tsunade!” Hassleberry disse le prime parole che gli vennero in mente.
“Che è davvero una ragazza bellissima!” disse Atticus “E che è davvero magnifica!” nel vederla così da vicino, quasi non ci credeva che fosse una cinquantenne “E, ora che mi viene in mente, non ho nemmeno il piacere di sapere il suo nome signorina!”
“Che ragazzo educato!” commentò Tsunade “Sono il quinto Hokage del villaggio di Konoha, mi chiamo Tsunade Senjiu, mentre voi due siete…” e si rivolse anche a Jim.

 

“Io sono Atticus Rhodes” il castano fece un inchino “sono il fratello maggiore di Alexis!”
“Salve signorina, sono Jim Crocodile Dundee!” il duellante australiano si portò la mano sul cappello e poi indicò la sua inseparabile amica “E lei è Shelley!”
“Però! Portarsi indietro un alligatore non è da tutti!” commentò Tsunade.
“Anche qui ci sono dei ragazzi interessanti” commentò Kakashi avvicinandosi “Toglietemi una curiosità! Siete dei Sun’s Knights?”
“NO!” risposero i due.

 

“Insomma che cos’è tutta questa tensione? Non siamo qui per divertirci?” e si presentò un'altra persona.
“E quella chi è?” chiesero tutti estasiati.

 

A parlare era stata una ragazza: mostrava all’incirca 17 anni, aveva lunghi e lisci capelli biondi come il sole che le incorniciavano il candido viso illuminato da due bellissimi occhi castani e da un sorriso capace di sciogliere il ghiaccio. Indossava una lunga tunica azzurro mare con tratti bianchi senza maniche e chiusa alla vita con una fascia dorata che evidenziava le sue forme, le sue belle gambe erano coperte da una gonna verde acqua mentre i piedi erano scalzi.

 

“Bellissima!”
Questo fu il pensiero di tutti quanti tranne che per Nick che le sorrise.
“E’ bello rivederti Ariel!” la salutò Nick con un sorriso.
“E’ bello rivedere te, fratellone!” rispose lei e lo abbracciò.

 

“ CHE! FRATELLONE!”
Gridarono tutti increduli.

 

“Perché siete così sorpresi!” si stupì Nick “Non è strano che io abbia una sorella! Credevate che fossi figlio unico per caso?”
“E’ un piacere conoscervi!” la ragazza fece un riverito inchino  “Mi chiamo Ariele Claire Nibbio Blu e sono la secondogenita dei quattro figli del re Alan Nibbio Blu, ma tutti mi chiamano Ariel. Fate lo stesso anche voi per favore”.

 

“Non ci posso credere!” Chazz al solo pensiero si sentì avvampare “Il signor Nick ha tre sorelle! DAVVERO INCREDIBILE!”
“Hai ragione!” anche Jessie era incredulo “Chi si sarebbe mai aspettato una cosa del genere!”
“Guardate che vi sbagliate ragazzi! Ariel è l’unica femminuccia della famiglia e poi ho anche un fratello terrestre: per un totale di quattro, me escluso ovviamente” Nick ci tenne a chiarire quel punto “A proposito, che fine hanno fatto quei due?” e chiese alla sorella dei due fratelli mancanti.
“Non sono potuti venire ma ti mandano i loro saluti!” rispose Ariel.

 

“Quindi siamo stati accompagnati in quest’isola dalla sorellina di Nick. Da non credere!” disse stupita Tsunade “Da chi hai preso? Voi due non vi somigliate molto!”
“Ce lo dicono tutti” rise la bionda “Io ho preso quasi completamente dalla mamma”.

 

“Immagino di dover essere onorato di aver fatto la tua conoscenza!” Eriol, da piccolo gentleman, le fece il baciamano.
“Attento piccolo! Posso essere geloso della mia sorellina!” disse Nick.
“Non se la prenda e poi una ragazza così carina è difficile da trovare nei giorni nostri!” Eriol sorrise al Sun’s Warrior mentre faceva quel complimento alla bionda soleana.
“Dimmi una cosa: quanti anni hai?” Ariel fissò l’Hiragizawa e gli fece questa domanda.
“All’anagrafe dieci ma in realtà, come reincarnazione di un antico mago, ne ho quasi una quarantina” rispose calmo il ragazzo.
“Io ne ho 5030!” rispose la bionda e più di qualcuno spalancò la bocca.
“Di che vi stupite: noi soleani siamo come gli elfi: non invecchiamo e moriamo solo per ferita grave. Vi devo ricordare che io ne ho 5039” intervenne Nick per chiarire la cosa.
“Una domanda: ma vostro padre quanti ne ha?” chiese Jaden.
“11580 anni!” risposero i due all’unisono.

 

“Cavolo!”
Questo fu il pensiero generale.

 

Alan apparve al fianco di Nick “Basta con queste scemenze: siete qui per passare un po’ di tempo con i vostri amici e familiari, quindi fatelo!”
“Grazie per avermi risparmiato la fatica Alan” sorrise Nick.
“Di niente!” rispose l’angelo poi fece un leggero inchino alla nuova arrivata “E’ un piacere conoscerla Lady Ariel, io sono Alan Nikkò l’angelo custode di vostro fratello”.
“Molto lieta!” la bionda soleana ricambiò l’inchino e gli sorrise “Per favore, dammi del tu!”
“Come desideri!” rispose Alan ma poi…

 

TU- TUM TUM TUM TU-TUM TUM!
 
Nell’osservare il sorriso di Ariel, sentì il cuore battergli forte.
“Alan, tutto bene!” chiese Nick preoccupato “Non è che hai la febbre?” vedeva il suo angelo custode rosso in viso.
“N-No, tutto bene!” rispose l’angelo voltandosi e cercando di recuperare il suo contegno * Ma che diavolo mi sta succedendo? Perché sento il cuore battermi in questo modo? Un attimo! Che sia… *

Tra i presenti solo uno notò la faccia dell’angelo e gli si avvicinò con un sorrisetto e chi altri poteva essere se non quel “super pervertito” di Jiraya^^.
“E’ una mia impressione o ti vedo un po’ rosso, amico mio?” il ninja leggendario gli mise una mano sulla spalla “Non è che hai trovato la principessa a cui mettere la scarpetta di cristallo?” e rise ironicamente.

“CHE DIAVOLO DICI IDIOTA!” urlò Alan perdendo le staffe e ce ne voleva.
“Suvvia! Lo sai che a me puoi dire tutto!” lo punzecchiò Jiraya.
“Ehi! si può sapere che diavolo state dicendo?” a Nick stava venendo il tic nervoso: l’allusione alla scarpetta di cristallo gli aveva fatto venire in mente qualcosa^^.

“Devi sapere che..EH!” Jiraya non ebbe il tempo di finire la frase che fu preso di forza da Alan e portato sul retro del castello dove si poterono sentire imprecazioni e suonarono un sacco di mazzate^^.
“Ero-Sennin ne ha combinata un’altra delle sue!” si lamentò Naruto.
“Altrimenti non sarebbe lui” rise Jessie che trovava il ninja leggendario molto divertente.

 

E la piccola festa ricominciò.

 

 

Nel suo laboratorio Viper osservò con attenzione i nuovi arrivati.
“A quanto sembra è giorno di visite per quei marmocchi” ragionò Telonius incrociando le braccia “E ci sono anche dei fastidiosi adulti che possono rovinare i piani. Sarà meglio aspettare un po’”
“Non farmi aspettare troppo” intervenne la creatura nel cilindro “Se sarà necessario, anche loro diventeranno la mia fonte di energia!”
“Per il momento lasciamo perdere, tanto se ne andranno alla fine della giornata” rispose Viper e si alzò “Ora c’è un altro problema da risolvere: Adrian Gecko! Fino ad ora non ha fatto altro che osservare i miei movimenti, vediamo di stimolarlo un po’”
“Credo di aver capito a chi ti stai riferendo! Mi sta molto simpatico: vedi di non esagerare con lui” rise la creatura nel cilindro.
“Vedrai che cosa succederà!” rise Viper e uscì dalla stanza.
Rimasta sola, la creatura tornò a fissare lo schermo con un primo piano di Jaden “Ancora poco e ci rivedremo” e rise malignamente.

 

 

“Accidenti! Ho perso di nuovo!” Asuma sospirò sconsolato nel vedere la sua ennesima sconfitta al gioco di shogi.
“Si vede che si è arrugginito” rispose il giovane Nara poi si guardò intorno “E’ strano, non vedo Chazz che fine ha fatto?”
“Ha detto che doveva andare a fare una cosa importante” rispose Ino mentre aiutava Ulquiorra ad annaffiare i fiori “Scommetto che sarà andato da qualche parte ad allenarsi”.
“Ho visto che era diretto al dormitorio rosso, quindi starà andando a prendere qualcosa” intervenne Gaara mentre mostrava a Jim la sua combinazione di carte.

 

“A proposito, Viper non si sta facendo sentire da parecchio” Temari aveva notato questa particolarità “Dopo averci dato questi cosi non si è fatto più vedere” e osservò il suo bio-bend.

“Fossi in voi, me lo toglierei ragazzi” consigliò Neji a tutti i suoi compagni “Questi strumenti risucchiano il chakra usato nei duelli e lo immagazzinano da qualche parte”.

 

“Ora che quei mostri sembrano essersi calmati, vale la pena riprendere le ricerche” propose Jim “E’ meglio non perdere troppo tempo”
“AHI!” Rock Lee cadde a terra a seguito del calcio di Meiling “Se quel tipo con la faccia da cobra vuole prendersela con noi, allora ha trovato pane per i suoi denti”.
“Non ti distrarre frangetta” lo provocò la mora cinese “Se mi sottovaluti, perdi”.
“Non mi farò battere così facilmente” Rock Lee si rialzò e riprese il duello improvvisato con Meiling.

 

“Il mio pupillo ha compiuto un passo importante: sta conoscendo una ragazza secondo il metodo delle arti marziali” Gai era così commosso dalla cosa^^.
“Ma che dice?” Atticus guardò incredulo il maestro con la buffa frangia.
“Niente lascialo perdere” lo rassicurò Kakashi mentre gli faceva leggere una delle sue novelle preferite (ecco un altro futuro lettore della storie di Jiraya^^) “Piuttosto! Se questo Viper vi da tanti problemi allora vi daremo una mano”.
“Non si preoccupi maestro Kakashi, ce la caveremo da noi” lo rassicurò Jaden mentre mostrava alcune sue combo a Naruto e Jessie “Ecco la mia idea, che ve ne pare?”
“Davvero niente male, ma io ti batto!” rispose Naruto mettendo in gioco la sua combo “Comunque quel tipo non mi piace: ha troppe analogia con Orochimaru. Secondo me ha qualche rapporto con lui”.

 

“Se è così, allora dobbiamo muoverci anche noi” intervenne Tsunade.
“Non è necessario quinto Hokage” la fermò Shino “L’unica cosa comune con quel criminale è la faccia da serpente, nient’altro” anche se percepiva una strana sensazione.
“In tal caso lasciamo fare tutto a voi!” disse Kurenai fiduciosa mentre cercava di capire come funzionasse il gioco “Questa va qui vero?”
“Questa è una carta trappola e va messa coperta nella zona in basso” la riprese Kiba che ci stava prendendo gusto a fare il maestro.

 

“EHI RAGAZZI! PERCHE’ NON VENITE CON ME AL PARTY ORGANIZZATO AL DORMITORIO BLU!” Blair con in braccio Akamaru si fece sentire da tutti “L’ORGANIZZATORE HA FATTO ALLESTIRE UN GRANDISSIMO BUFFET!”
“VENGO CON TE!” esplose Choji: se c’era cibo allora non si faceva problemi^^.

 

“Tipico suo!” si lamento Asuma.
“Che seccatura!” si lamentò Shikamaru.
“Ma se ha appena finito di spazzolarsi tutto quello che avevo preparato!” Yammy non riusciva a capacitarsi del pozzo senza fondo che l’Akimichi aveva al posto dello stomaco.
“Se ci sono anche dei dolci, vengo anch’io” intervenne Kero-chan.
“Sei un autentico ghiottone!” si lamentò la piccola Kinomoto.
“Meglio di un mostriciattolo di mia conoscenza” ma Touya poteva evitarsela.

 

KAPOM!

 

Infatti, il Kinomoto fu raggiunto da un gancio destro di Shaoran che aveva superato il limite della sopportazione.
“AHI!” il Kinomoto si alzò nervoso “Sembra proprio che ti dovrò dare una lezione tappo!”
“Accomodati!” lo sfidò il castano ma…
“ALAN CHOP!”

 BONK! BONK!

I due furono fermati da Alan che, dopo essersi sfogato con Jiraya, aveva momentaneamente recuperato la calma.
“Datevi una calmata mocciosi!” li riprese l’angelo.

 

“Sai che ti dico!” Kiba, ignorando la rissa tra i due, si alzò per darsi una stiracchiata “Credo che verrò anch’io. Visto che ti porti appresso Akamaru devo venire anche io!”
“Sembra quasi un appuntamento” rise Blair.
“Che ti viene in mente, mocciosa!” disse stizzito Kiba “Vengo solo per tenere d’occhio il mio cane: le ragazze dell’isola se lo spupazzano troppo per i miei gusti” non ammetterà mai di essere geloso del suo cucciolo^^.

 

“Guardate che ci possono andare solo gli invitati” li riprese Alexis.
“Capirai! Ci saranno una marea d’imbucati là dentro” rispose l’Inuzuka “Maestro Kurenai, è stato un piacere rivederla. Ora vado a farmi un giro”.
“Tanto resteremo qui fino a domani mattina” rispose la sua sen sei “Non fare scemenze” conosceva fin troppo bene il carattere del suo allievo.
“Non si preoccupi, ci penserò io a tenerlo buono” la rassicurò Blair “Oppure mi tengo Akamaru per tutto il tempo” e se lo spupazzò ancora.
“Ricattatrice!” ringhiò Kiba.
“ANDIAMO! PANCIA MIA FATTI CAPANNA!” e Choji partì per primo seguito a ruota dal piccolo gruppetto.

 

 

La giornata passò tranquillamente: i ragazzi discussero amabilmente con i loro maestri e familiari fino a quando non scese la sera.

 “EHI RAGAZZI!” a un certo punto della serata Jaden si alzò in piedi e propose un’idea che gli stava frullando in testa “Che ne dite se andiamo a imbucarci anche noi a quel party?”
“Sai che è una bellissima idea!” Naruto si chiedeva perché non fosse stato invitato come Blair e Marcelle.
“Ora che mi viene in mente, chi è l’organizzatore della festa?” chiese Shino dubbioso.
“Vediamo un po’” Alexis prese il suo invito e scorse il dito sul nome “E’ Adrian!” alla fine lesse il nome.
“Allora sarà meglio muoversi!” Nick non perse tempo e corse subito verso l’uscita.
“ASPETTA NICK, MA PERCHE’ NON TI FIDI DÌ LUI?” questo Yuè non riusciva a comprenderlo.
“Nasconde qualcosa e non è niente di buono” rispose il Sun’s Warrior e corse via.
“Anche Kero-chan è andato con loro!” Sakura si alza preoccupata “Yuè andiamo!”
“Sarà meglio andare tutti!” Tsunade si alzò in piedi e ordinò “Muoviamoci!” e tutti corsero verso il dormitorio blu.

 

 

Le preoccupazioni di Nick si rivelarono fondate. Appena giunto al luogo della festa spalancò la porta e vide uno spettacolo agghiacciante.
“Oh no!” tutti gli invitati erano a terra privi di sensi compresi Blair, Choji e Kiba.
“BAU BAU!” il piccolo Akamaru corse verso Nick e guaì preoccupato.
“Signor Nick, ci aiuti!” anche Kero-chan volò verso di lui “Ho cercato di svegliarli ma non ci riesco. Non sarà che…”
“Se gli è successo qualcosa, giuro che ammazzo quei due bastardi!” Nick era buono e caro ma nessuno doveva toccare i suoi amici o lo faceva a pezzi.  

 

“NCIK!” anche Ariel arrivò e vide la scena “Oh Dio! Dobbiamo fare qualcosa!”
“Controlliamo i segni vitali!” dopo che Nick ebbe detto questo, scese le scale e andò a controllare tutti.

 

Non passò molto che arrivarono anche gli altri e Tsunade non perse tempo a visitarli.
“Come stanno?” chiese Shikamaru preoccupato per il suo amico.
“Sono vivi ma il battito è molto debole” alla fine l’Hokage dette la sua diagnosi “Bisogna prestare subito le prime cure mediche o li perderemo!”
“Farò del mio meglio per salvarli!” Sakura richiamò il Life Stream e lo passò gradualmente a un piccolo gruppetto di più gravi.
“Non sarò da meno!” anche Ino tirò fuori delle erbe mediche e le usò subito sui primi dieci che aveva davanti.
“Nick servono le pillole della vita!” Jiraya dette questo bel consiglio.
“Hai ragione!” il castano aprì il suo porta tutto e tirò fuori il sacchetto infinito di pillole “Datelo a tutti!” e, dopo aver preso qualche pillola della vita, lo lanciò agli altri.

 

“Che spettacolo orrendo!” nel vedere tutte quelle persone a terra Naruto strinse i pugni e guardò il suo polso “E’ tutta opera di questi aggeggi infernali. Adesso vi sistemo io” se lo strappò dal braccio e lo schiacciò a terra.

 

“Sono d’accordo con te!” Shino ne aveva abbastanza di tenersi quella roba al braccio e fece altrettanto e anche gli altri si sbarazzarono del bio-bend.
“Un momento! Dove sono finiti Jaden Jessie e Syrus!” Gaara non riusciva a vederli.
“Anche Alexis è sparita” Hinata e Sakura si guardarono intorno.

 

“Ehi! Cos’è questo rumore?” Kankuro tese l’orecchio cercando di capire da dove venisse.
“E’ un elicottero!” rispose Touya mentre stava aiutando alcuni studenti.
“Viene da fuori, andiamo a vedere!” Eriol finì di curare un piccolo gruppetto di studenti e corse fuori seguito da Naruto, Hinata, Sakura, Shaoran e Gaara.
“Vado anch’io!” Nick si alzò e corse vero l’ingresso.
“Io non ce la faccio più!” Ino aveva bisogno di una pausa poi sgranò gli occhi “Questo chakra! CHAZZ!” e anche lei corse fuori.
“Aspetta vengo con te!” e anche Rock Lee si staccò dal gruppo.
“Meglio andare a vedere!” Kakashi si sentiva inutile lì e seguì gli allievi.

 

 

Fuori dal dormitorio Blu si stava svolgendo un duello di Duel Monsters aereo tra Chazz e Adrian e sembrava essere giunto alle battute finali.
“Che diavolo sta succedendo!” Naruto e gli altri osservavano increduli il duello dell’amico.
“Che diavolo gli è saltato in mente e poi perché stanno duellando su quelle piattaforme!” nel vederle Shaoran non capiva che cosa volessero fare.
“E’ un duello estremo!” rispose Jaden cupo in viso “Chazz ha sfidato Adrian in questo duello. Fino a poco fa Chazz sembrava avere la vittoria in pugno ma ora ha perso i suoi mostri migliori e la stessa cosa vale per Adrian”.
“Di chi è il turno?” chiese la piccola Kinomoto preoccupata.
“Di Adrian!” rispose Jessie “Ha appena giocato una carta che l’ha costretto a mandare tutto il suo deck al cimitero per pescare tre carte. Questa è l’ultima mano del duello!”
“Dobbiamo fermarli o si faranno entrambi del male” Naruto voleva salvarli entrambi.
“Non perdiamo tempo!” Rock Lee era pronto a entrare in azione ma in quel momento…

 

“NUBIANO OCCHIO DEL CICLONE ATTACCA OJAMA GIALLO!” Adrian ordinò alla sua creatura simile a un titano nero che si abbatté sul piccolo mostriciattolo di Chazz.
“NO DANNAZIONE! HO PERSO!” Chazz si vide azzerati tutti i life points e perse l’equilibrio cadendo in acqua.

 

“CHAZZ!”
I suoi amici gridarono preoccupati il suo nome.

 

Per fortuna il ragazzo tirò la testa fuori dall’acqua ma poco dopo perse i sensi e affondò di nuovo.
“RESISTI ARRIVO!” Jessie si lanciò in suo aiuto e si tuffò seguito a ruota da Jaden, Naruto e Shaoran.
Anche Adrian crollò sulla pedana e perse i sensi.

 

“Questa situazione non mi piace!” Nick digrignò i denti “Non so che cosa tu stia programmando Viper ma ti prometto che te le farò scontare tutte!”

 

 

A Oblivion, il nono generale infernale osservava con attenzione tutto quello che avveniva nell’accademia.
“Molto bene!” ghignò Uncinato “La situazione comincia a farsi molto interessante: quei mocciosi stanno lentamente cadendo uno dopo l’altro a causa dell’avidità di questo Viper. Continua a tenerli impegnati e, se puoi, eliminane più che puoi così quando sarò pronto mi sarà molto più facile sistemare Nick e quei mocciosi!”.
Il demone tornò a sedersi sulla sua scrivania sulla quale erano sparse una grande quantità di carte e schemi “Il piano è quasi completo. Ancora poco e potrò entrare i scena e allora nessuno potrà battermi” ed esplose in una maligna risata.    

 

 

 

Nel prossimo capitolo.
I Sun’s Knights e alcuni dei loro maestri decidono di porre fine alla minaccia Viper e vanno al suo covo nascosto nella foresta dell’isola.
Lì troveranno molte insidie e altro ancora.
Nel frattempo Uncinato continua a preparare il suo piano aspettando il momento giusto per attaccare. Quando scenderà in campo?

Questo e altro al prossimo capitolo.

 

Alla prossima.

Ariel è ispirata alla sinrenetta.

 

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Capitolo 44
*** Nella tana di Viper ***


44. Nel covo di Viper

Ciao a tutti e ben ritrovati^^.
Lo so, in questo mese non mi sono fatto sentire ma sono stato impegnato per vari motivi e per farmi perdonare vi ho preparato un capitolo bello corposo e ricco^^.
Approfitto per darvi, anche se in ritardo, i miei migliori auguri di buon Natale e felice anno nuovo e spero che li trascorriate felicemente.
Avviso che verso l’ultima parte compariranno dei personaggi che non fanno parte della mia fic, gentilmente prestati da due miei amici autori quindi mettetevi comodi e gustatevi quest’ennesimo capitolo.

 

Il giorno dopo il party, molti studenti erano a letto in condizione di assoluta incoscienza: persino Kiba, Choji e Chazz erano fuori combattimento e non avevano ancora ripreso i sensi.
Tsunade aveva aiutato la signorina Fontaine, medico dell’accademia, a prestare le cure mediche ma nemmeno l’arte medica poteva fare miracoli.

 
Tutti erano andati al capezzale di un loro amico mentre Nick era rimasto da solo seduto sul divano della camera di Chazz.
“Per fortuna stanno tutti bene” la cosa consolava molto il Sun’s Warrior “però hanno rischiato grosso”.
“Dobbiamo evitare che succeda di nuovo una cosa del genere” Alan apparve e dette questo giusto consiglio.
“Hai ragione” confermò il castano sollevando la testa “E’ il momento di andare a fare una visitina a Viper”.
“Prima, però, è meglio riunire gli altri. Non puoi andare da solo” il suo angelo custode lo ammonì.
“E se anche gli altri finissero nelle stesse condizioni?” Nick sollevò questo dubbio “Che cosa potrei fare?”
“Non è detto che i tuoi compagni si facciano male” rispose Alan “E poi siete una squadra: dovete fare tutto insieme” e gli ricordò questo.
“Hai ragione!” concordò Nick: il suo angelo custode agiva sempre per il suo bene ed era meglio ascoltarlo sempre.

 

La porta della stanza si aprì e buona parte dei ragazzi e dei loro maestri rientrarono.
“Allora?” Nick si alzò e chiese novità possibilmente positive.

 

“Stanno ancora dormendo ma il respiro è regolare” rispose Tsunade.
“Meno male” sopirò Nick  “E gli altri?” vedeva benissimo che qualcuno mancava all’appello.
“Ino è rimasta a vegliare Chazz mentre Shikamaru è da Choji, Hinata invece è da Kiba e Blair” rispose Shino “I nostri amici se la caveranno ma qualcuno deve pagare per quello che gli è successo” l’Aburame non poteva vedere un compagno in quello stato.
“Non so chi sia ma questo Viper ma lo farò a pezzi” anche Asuma non poteva sopportare quella vista.

 

“E lo faremo!” rispose Nick alzandosi “Però è meglio che ci pensiamo noi a sistemarlo”.
“Cosa!” Tsunade guardò furiosa Nick “Vuoi forse estrometterci?”
“Ho un brutto presentimento e preferisco che siamo il meno possibile a rischiare di finire nella tana del leone” ma Nick rispose calmo “Non vi chiedo di andarvene e lasciar correre, ma di lasciare fare a noi”.

 

“Il signor Nick ha ragione: ne abbiamo passate tante in queste ultime settimane, che cosa potrebbe succederci di peggio?” Naruto non era di certo il tipo da rimanere fermo e non si sarebbe fatto togliere la scena.
“Viper è un problema dell’accademia e noi lo fermeremo in nome di tutti gli studenti che ora sono sul letto d’ospedale” Gaara voleva vendetta per quello che era successo a molti ragazzi con cui era riuscito anche a fare amicizia (l’accademia è proprio fatta per lui).

 

Tsunade osservò i ragazzi e poi decise di consultarsi con i maestri lasciando tutti in attesa.

 

Nick approfittò di quel momento per fare una comunicazione mentale alla sorella “Ho bisogno che tu mi faccia un favore!”
“Lo sai che puoi chiedermi qualsiasi cosa fratellone”
rispose la soleana.
Nick annuì “Dopo aver portato gli altri a casa, cerca Zane e Aster e di loro di tenersi pronti per un possibile intervento, poi contatta anche quelli che sai e dì loro di fare altrettanto” e fece questa richiesta.

“Non è necessario mobilitare tutta questa gente”
ma Ariel era leggermente dubbiosa.
“La prudenza non è mai troppa!”
rispose il castano e poi la bionda annuì.

 

Alla fine Tsunade si voltò verso il gruppo e, dopo aver dato un sospiro sconsolato, disse “Va bene, lasciamo tutto a voi ma vorremmo che almeno due Jonin restino a darvi supporto” e dette una condizione.
“D’accordo, altro non possiamo fare” rispose Nick “Allora resteranno con noi Kakashi e Asuma” e scelse subito i due.

 

“Cercheremo di starvi al passo” disse calmo il ninja-copia.
“Abbiamo un lavoro da fare” Asuma prese una sigaretta e se la portò alle labbra.
“EVVIVA! IL MAESTRO KAKASHI E’ DEI NOSTRI!” e Naruto non poteva che esserne felice.
“Con uno come lui e il maestro Asuma non perderemo di certo” Jaden aveva imparato che il Jonin con la barbetta non era un tipo da sottovalutare.
“Allora, siamo pronti a fare polpette di Viper?” Jessie sollevò il braccio al cielo.

 

“SIIIIII!”
E gli altri non fecero aspettare le loro voci.

 
“Bene, allora noi andiamo via” sorrise Eriol.
“Cosa!” la piccola Kinomoto gli si avvicinò “Perché te ne vai? Potresti fare molto con la tua magia!”
“Non in questa situazione” rispose il rinato Clow Reed “E poi è meglio che io resti nelle retrovie: ho in mente un piano di riserva” rispose con un sorriso.
“Ti pareva!” si lamentò Shaoran “E quale sarebbe”, ma la curiosità lo stava rodendo.
“Vedrai!” si limitò a rispondere il giovane moro “Forza ragazzi, torniamo a casa!” e si rivolse ai suoi due guardiani e alle persone senza poteri magici.
“Mi secca davvero essere una palla al piede” si lamentò Touya poi si rivolse al giovane cinese “Fai qualcosa di utile e proteggi la mia sorellina”.
“Non ti preoccupare!” rispose Shaoran guardandolo storto e il Kinomoto fece lo stesso.

 
“E’ meglio che anche tu vada con loro, potrebbe essere pericoloso qui” Sakura si rivolse a Tomoyo.
“Mi piacerebbe restare con voi ma non so cosa fare per aiutarvi” alla fine la piccola mora annuì poi si rivolse al Truesdale minore “Dai del tuo meglio”.
Syrus si sentì attraversare da un brivido “C-Ce-Certo! Non ti deluderò!” il sorriso di Tomoyo lo faceva sempre andare nel pallone.

 

“Vedi di non incasinarti chiaro” Meiling avvisò subito il cugino.
“Tranquilla!” rispose più calmo il ragazzo.
La giovane cinese annuì poi si rivolse a Naruto “Vedi di non farti troppo male biondino: dove lo trovo uno così divertente come te”.
“Devo ancora fare un sacco di cose quindi non mi fermerò mai” rispose Naruto “Avremo modo di rivederci tutti” e sollevò il pollice.
“E se vorrai concedermi la rivincita, sarò pronto a combattere” ma anche Rock Lee alzò il pollice: incredibile ma vero, aveva perso in una normale sfida di arti marziali (COSA 0_0).
“Ne sarò onorata!” rispose la ragazza.

 

“Forza, attaccatevi tutti a me!” Ariel si avvicinò e tese le mani “Vi riporto subito a casa vostra!” e sorrise dolcemente.

 

“OK!” e Jiraya non se lo fece ripetere due volte e fu pronto per una bella palpatina ma…

 

KAPOM! KAPOM! BONK!  

 

Ricevette due poderosi pugni in faccia da parte di Nick e Tsunade e un pugno a martello da Ariel^^.

 
“AHIO!” fece il povero eremita porcello con la faccia gonfia e un bel bernoccolo fumante^^.

 

“NON CI PROVARE PIU’!”
Gridarono i tre imbestialiti.

 

“Nota da ricordare: mai provare a fare simili cose” Gaara tirò fuori il suo block notes (ci stavamo tutti chiedendo che fine avesse fatto^^) e segnò questo particolare.
“Vero soldato!” confermò Hassleberry con la testa inclinata verso destra.

 

“Non cambierà mai!” si lamentò Naruto abbassando il capo.
“Cerca di non diventare mai come lui” Alexis gli dette un utile consiglio, poiché sapeva che quel pervertito era il suo maestro.
“E’ già su quella strada” la avvertì l’Haruno “ma non è ancora a simili livelli” almeno spezzò una lancia in favore del suo compagno.   
“Così mi ammazzi!” il povero biondino si appoggiò depresso in un angolo^^.
“Tranquille, non arriverà, mai a simili livelli” intervenne Jaden fiducioso.

 

 

Dopo quella scenetta, che ci voleva per rianimare l’atmosfera, Ariel prese tutti per mano e li riportò indietro augurando buona fortuna a tutti.
“Adesso muoviamoci!” Nick fu pronto a partire.
“C’è una cosa che devi sapere” intervenne Jim che era rimasto col gruppo “Siamo stati anche da Adrian e lui ci ha detto dove si trova Viper”.
“Almeno ha fatto qualcosa di buono” il castano spezzò una lancia in suo favore, poi si rivolse al Dundee “Sarà meglio che…” ma fu interrotto dal ragazzo.
“Non se ne parla, io vengo con voi” rispose determinato “Me la so cavare non ti preoccupare”.

 

Nick sospirò e, alla fine “Va bene puoi venire ma se ci saranno pericoli, torna indietro” acconsentì ma gli dette questo piccolo avviso.
“Non preoccuparti!” lo tranquillizzò il ragazzo.

 

“CHE DIAVOLO STIAMO ASPETTANDO? ANDIAMO A STANARE VIPER!”
Esplosero Naruto Jessie e Jaden insieme.

 

“SI ANDIAMO!”
Risposero gli altri in coro e l’operazione “stanare Viper” ebbe inizio.

 

 

Nella stanza di Adrian, il rosso si rialzò dal letto con un balzo completamente vestito in tuta mimetica che metteva in risalto il fisico atletico.
“Perfetto!” commentò mentre controllava l’equipaggiamento “Il mio piano di obbligare Viper a ridurre il livello di assorbimento dei bio-bend è riuscito alla perfezione. Mi dispiace per quei poveri ragazzi e Chazz ma avevo bisogno di qualche vittima sacrificale per evitare di tirarci le cuoia. E mentre Viper sarà impegnato a tenere a bada i suoi ospiti, io andrò dritto alla meta.
Scusate se vi uso ragazzi, ma non è colpa mia se siete così creduloni.
E ora andiamo!” aprì la finestra della stanza e, dopo essere atterrato agilmente, corse verso la base di Viper.

 

 

Il gruppo arrivò nei pressi di una struttura abbandonata a forma di bunker.
“E quello sarebbe il covo di quella serpe?” fece incredulo Naruto.
“Quello è il laboratorio in cui quegli scienziati facevano i test sugli animali” ricordò Syrus.
“Cosa? Test sugli animali?” la piccola Sakura guardò inorridita la struttura “Povere bestiole”.
“Non so chi fossero ma auguro loro ogni male” Shaoran non sopportava che qualcuno facesse del male agli animali.
“Ahimè, il mondo è fatto così” commentò Kakashi amareggiato.
“Guardate che non è come pensate” li avvisò Jaden “Usavano gli animali per vedere se erano capaci di duellare”.
“E’ comunque orrendo” tagliò corto Shino che avrebbe voluto distruggere quel posto fino all’ultimo mattone “gli animali non si usano in questo modo”.
“Concordiamo tutti, amico!” rispose Gaara a nome di tutti.
“Forza entriamo!” all’ordine di Nick tutti si mossero verso la porta.

 

SWISSSSHH!

Con quel suono, la porta principale si aprì rivelando un buio corridoio.

 

“Si è aperta! È un chiaro invito del nemico” Hassleberry era pronto a sfondare ma era stato anticipato.
“Quella vipera ci sta osservando, non facciamola aspettare troppo” detto questo, Neji corse per primo.
“Neji usa il Byakugan per individuare possibili trappole” ordino Kakashi.
“E avvisaci se c’è qualche movimento” terminò Asuma con le sue lame di chakra in mano.
“Ricevuto. BYAKUGAN!” lo Hyuga attivò la sua abilità innata e osservò l’ambiente circostante, poi abbassò lo sguardo “Sotto di noi c’è qualcuno”.
“E’ un nemico?” chiese Tenten pronta a trasformarlo in un punta spilli.
“No! È prigioniero in una stanza quadrata senza nessuna uscita” rispose il ragazzo “Sta cercando di arrampicarsi sulla parete con uno strano oggetto”.
“Deve essere qualcuno che ha provato a investigare su Viper ma è finito prigioniero
di una delle sue trappole. Forza liberiamolo” disse Nick.
“Ci penso io!” Yuè aprì la mano con i suoi cristalli pronti e li lanciò sul pavimento.

 

CRASH! 
Le mattonelle si ruppero e tutti poterono vedere che sotto di loro c’era uno spazio vuoto.

 

“CHIUQUE TU SIA NON PREOCCUPARTI!” gridò Naruto “ORATI GETTIAMO UNA CORDA E TI TIARMO SU!”
“NON E’ NECESSARIO!” rispose una voce maschile e poco dopo qualcosa uscì dal buco e si conficcò sul soffitto.
“Che diavolo è quell’affare” Rock Lee fu il primo a osservarlo curioso.
“E’ un arpione portatile” rispose Tenten che conosceva tutti i tipi di armi esistenti.
“Ma quello è di…” Jessie non ebbe il tempo di completare la frase che la corda fu ritirata e il prigioniero uscì dal buco.

 

Era un ragazzo di colore, alto e ben proporzionato. Indossava una giacca color rame che lasciava il petto scoperto e un grosso pendente d’oro a forma di aquila era in mezzo ad esso; le gambe erano coperte da pantaloni di pelle nera e che finivano con degli scarponi da scalatore dello stesso colore; intorno agli avambracci aveva dei braccialetti dorati e alcune polsiere mentre attaccata alla vita si trovava una fondina con dentro un duel disk versione pistola automatica (che forza).
I capelli neri e crespi erano tenuti dietro la testa mentre gli occhi color ambra erano seri e ardenti come il fuoco.

 

“Axel Brody!” fece Jaden stupito.
“Lo conosci?” chiese Naruto.
“Certo che lo conosciamo” intervenne Syrus “E’ uno scagnozzo di Viper. A causa sua per poco non diventavo cibo per i pesci” il Truesdale minore non sa nuotare^^.
“Ex scagnozzo” precisò il ragazzo di colore “Dopo il nostro ultimo incontro, ho deciso di troncare ogni rapporto con lui e di capire cosa volesse davvero”.
“E tu ti aspetti che ti crediamo?” Hassleberry aveva il prurito alle mani: voleva massacrare il Brody.
“Sta dicendo la verità!” intervenne Nick “Altrimenti perché l’avremmo trovato rinchiuso qui?”
“E poi è da parecchio che non lo vediamo!” aggiunse Jaden.

 

“Non me ne sorprendo!” rispose lui voltandosi “Sono venuto qua poco dopo che siete spariti con quegli strani tipi” cioè dopo che i Sun’s Knights andarono ad allenarsi con i loro maestri del Fantasy.
“Sei qui dentro da così tanto tempo” disse incredulo Kankuro “Come hai fatto a sopravvivere” se fosse stato lui a rimanere là sotto, avrebbe resistito al massimo due settimane.
“Sono abituato a sopravvivere” si limitò a rispondere lui “State cercando Viper vero? Allora verrò con voi: voglio fargliela pagare per avermi ingannato” e la sua vendetta sarà tremenda^^.
“Allora benvenuto nella barca” lo accolse Nick.
“FORZA ANDIAMO!” con la sua solita carica, Naruto corse in avanti e tutti lo seguirono.

 

 

Nel piano più basso della struttura, Viper osservava il gruppo.
“Alla fine Axel è stato liberato” commentò Telonius e sorrise diabolico “Vorrà dire che mi servirò anche di lui”.
“Che stiamo aspettando” la creatura nel cilindro non riusciva più a trattenere l’emozione “Giochiamo con loro!”
“Molto volentieri. Facciamo entrare in scena i miei colleghi” e digitò un numero sul suo palmare.

 

Il gruppo arrivò davanti a un ascensore e, con molta fatica, tutti entrarono.
“Ma perché devo rimanere spiaccicato” Naruto era uno di quelli che praticamente baciava il vetro^^.
“Ti faccio compagnia!” anche Jaden aveva avuto la stessa sorte e la stava buttando sul ridere^^.
“Almeno puliamo il vetro” Jessie era alla destra di Naruto.

 

“CHI E’ QUELL’IDIOTA CHE MI STA PALPANDO!” Sakura Haruno era a finita in mezzo a tutti e aveva sentito qualcuno mettere una mano lì (scena orribile).
“Scusa colpa mia!” si scusò Yuè che era finito proprio dietro di lei e non sapeva dove mettere le mani (proprio lì dovevano finire).
“Ora capisco l’espressione stare vicini, vicini” commentò Gaara che era praticamente abbracciato a Tenten.
“Si ma evita di muoverti per favore” disse la castana “e non spingere”.
“Non è colpa mia!” rispose il rosso leggermente imbarazzato.
“Potevi anche evitare di portarti appresso la tua giara, accidenti” fece Hassleberry che era schiacciato tra essa e le marionette di Kankuro^^.
“Non ti lamentare e sopporta per un po’” rispose il marionettista a sua volta schiacciato contro il muro.
“Ci fosse Pablo Picasso, dipingerebbe una seconda Guernica” commentò Nick mentre era nella posa a croce vicino a Naruto e Jaden “Chi è che tocca” ma sentì qualcosa che gli schiacciava la natica destra.
“Ops! Scusa non volevo” Kakashi tolse la sua mano sinistra (fosse una fic yaoi sarebbe normale ma non è di quel genere^^).
“Qualcuno prema il bottone per scendere” disse Syrus che era finito tra Temari e Alexis in mezzo a due fuochi incrociati^^.
“Proprio lì dovevi finire!” Temari si sentiva solleticare quella parte e sentiva che stava per dare di matto^^.
“Non è il momento di pensare queste cose” ma anche Alexis era messa male “Almeno Atticus non è qui a seccare” questo era il suo unico pensiero: il fratellone aveva deciso di tornare indietro perché si sentiva inutile.

 

Kero-chan, essendo l’unico libero, volò verso l’interruttore e premette il pulsante di discesa “Prossima fermata piano terra!” e fece la battuta.

 

“MOLTO DIVERTENTE!”
Gridarono tutti^^.

 

Poco dopo, l’ascensore scese in basso e tutti poterono vedere il contenuto del laboratorio: un’autentica giungla tipo foresta amazzonica.
“Ma come?” fece Naruto sbigottito “Perché c’è una giungla dentro questo posto?”
“Per studiare gli animali, gli scienziati hanno riprodotto il loro habitat naturale” rispose Alexis per cercare di ignorare il solletico che le facevano i capelli di Syrus “Dopo che sono stati scoperti hanno lasciato tutto così com’era!”
“E Viper se n’è impadronito!” commentò Gaara mentre osservò il posto.

 

 

In un corridoio della struttura Adrian aveva appena aperto un pezzo di parete, mettendo così allo scoperto alcuni cavi.
“Eccoci qua” il rosso occhialuto prese una forbice da una delle tasche della tuta “Vediamo di spegnere le luci” e tagliò un filo, spegnendo l’impianto elettrico.

 

Nella giungla tutti erano usciti dall’ascensore e respiravano profondamente.
“Non m lamenterò più di stare stretto” dopo quest’esperienza, Nick era sicuro che non avrebbe mai sofferto la claustrofobia^^.
“ARIA!” Syrus paonazzo in volto respirò a pieni polmoni per farlo tornare normale^^.

 
Poi la luce andò via.
“Ehi, ma che succede?” Rock Lee si mise subito in posizione.
“Deve essere opera d Viper” commentò Shino “Stiamo in guardia!”
“Formiamo delle squadre da due e rimaniamo in allerta” Kakashi si mise subito in posizione insieme a tutti gli altri.

 

 

“Accidenti alla corrente” si lamentò Viper che si ritrovò con gli schermi oscurati e attivò la batteria di riserva “Dovrò proprio fare due chiacchiere con l’elettricista!” e dopo quella battuta di spirito, tornò a osservare il gruppetto.

 

 

“Bene e ora scendiamo!” Adrian attaccò un cavo al soffitto e si affacciò verso una botola “Ci vorrebbe la musica adatta” e si lanciò (spiacente ma questa è una fic e non ho la suoneria di 007 a portata di mano^^).  

 

 
“Bene!” disse Kakashi soddisfatto “Restate sempre vicino al vostro compagno di squadra e non allontanatevi mai da lui”.
“Mi scusi maestro Kakashi!” la piccola Kinomoto alzò la mano come se fosse a scuola “Credo che manchi qualcuno”.
“COME!” l’Hatake pensò subito a Naruto ma il biondino era presente e affiancato a Shaoran “allora chi è sparito!”
“Temo di saperlo!” rispose Nick dopo essersi dato un’occhiata intorno “Jaden!” infatti, era l’unico che mancava all’appello.

 

“JADEN!”
Gridarono tutti.

 

 

L’irruente e imprevedibile castano stava correndo a perdifiato nella selva.
“Devo trovare Viper!” questo era il suo pensiero mentre correva.
“Jaden!” Neos gli apparve a fianco “Avresti dovuto aspettare gli altri” essendo uno spirito poteva vedere benissimo che tutti erano preoccupati per lui.
“Sta tranquillo, me la caverò!” rispose il ragazzo e aumentò la velocità.

 

 

“Accidenti a lui” si lamentò Alexis “Ed io che credevo fosse più riflessivo”.
“Non perdiamo tempo in chiacchiere” intervenne Asuma “Dividiamoci e cerchiamolo. Il primo che lo trova usi un fumogeno. ANDIAMO!” e tutti partirono in diverse direzioni.

 

“Perché diavolo è così irruente” si lamentò Kankuro mentre cominciò a saltare da un ramo all’altro.
“Ed io che pensavo fosse Naruto ad essere corso in avanti!” anche Temari aveva avuto lo stesso pensiero del ninja-copia.
“Non perdiamo tempo e troviamolo” disse Gaara mentre attivava l’occhio di sabbia.
“Ma voi siete sempre così movimentati?” chiese Axel che era finito in coppia col rosso.
“Non si nota?” si limitò a rispondere Temari e il gruppo andò alla ricerca di Jaden.

 

“JADEN! DOVE SEI!” chiamò Syrus preoccupato per l’amico.
“GENERALE DOVE SEI!” Hassleberry non perdeva l’occasione di farsi riconoscere.
“Deve essere qui vicino, lo sento!” Alexis aveva deciso di usare la testa e cercava di percepire la sua aura “ma dove diavolo è finito”.
“E’ inutile che ci provi” le disse Shino che era finito in coppia con Jim e la Rhodes “Questo posto è ricoperto interamente da un chakra molto potente”.
“Hai ragione” affermò Jim mentre si faceva strada “Forse non so percepire l’aura o il chakra ma sento perfettamente che qui c’è qualcosa di forte e terribilmente negativo”.
“Hai un buon sesto senso, me ne complimento” commentò l’Aburame.

 

“Per favore, smettetela con queste cose e fate attenzione a… AAAAHHHHHH!” Alexis stava per dire qualcosa ma poi i cinque la sentirono gridare.
“ALEXIS CHE SUCCEDE!” il Dundee fu il primo a voltarsi ma “Dov’è finita?” la ragazza era sparita.
“ALEXIS!” gridò Syrus preoccupato.
“Dove sei?” anche Hassleberry chiamò la ragazza.

 

“Dev’essere stata catturata” per Shino non c’erano altre possibilità “Mushi King, la vedi?” e si rivolse al suo spirito.
“L’energia qui intorno è troppo densa” rispose lo spirito “Non riesco a vedere niente!”
“Anch’io ho lo stesso problema!” disse Fortezza Vercroid “L’energia che aleggia qui intorno non ci permette di vedere bene”.
“Il mio olfatto però funziona” intervenne Tiranno Oscuro “Alexis è qua sotto. Deve esserci una botola qui da qualche parte”.
“Cerchiamola svelti!” i quattro ragazzi cominciarono a perlustrare l’intera zona.

 

 

“Accidenti che botta!” Alexis era finita in una stanza quadrangolare chiusa e poco illuminata “Come diavolo faccio a mettermi in simili pasticci non lo so proprio” e senza esitare si librò in volo verso il soffitto “Per fortuna che so volare” ma…

 

FRABOOOM! 
Una scossa la raggiunse all’improvviso facendole perdere il controllo e cadde perdendo momentaneamente i sensi.

 

Nella stanza più in basso, Viper ghignò malignamente “Visto che sapete volare ed evocare gli spiriti ho deciso di prendere qualche precauzione. Vi sarete anche tolti i bio-bend ma ora siete nel mio territorio e sono io che comando” e premette un pulsante.

 

 

Da un’altra parte della giungla, il gruppo formato da Naruto, le due Sakura e Shaoran stavano correndo alla cieca.
“Che diavolo significa!” il cinese era incredulo “Non riesco a percepire l’energia di Jaden e la bussola dei venti non funziona”.
“Qui dentro deve esserci un campo anti-magia” rifletté la piccola Sakura “ma come fa Viper ad avere un simile trucco?”
“Idioti!” intervenne Kyuubi da dietro Naruto “Questo non è un campo anti-magia ma l’energia di uno spirito parecchio potente”.
“E tu che diavolo ci fai fuori?” Naruto, anche se aveva accettato il suo aiuto non si fidava ancora del demone codato.
“Sono il tuo spirito idiota” rispose il demone “Ora state zitti e ascoltate: dobbiamo trovare lo spirito in questione o non riusciremo a muoverci come si deve qui dentro”.

 

“E come facciamo a trovare lo spirito?” chiese Sakura Haruno che non sopportava molto il demone.
“Se hai avuto la nostra stessa idea, allora dobbiamo collaborare” intervenne Angelo ambiguo insieme a Windom e il Mago Nero.
“Che cosa volete fare?” chiese Shaoran dubbioso.
“Noi spiriti siamo capaci di percepire la presenza di nostri simili anche se siamo dentro il loro flusso di energia” rispose Windom “ma per farlo meglio dobbiamo diventare concreti. Ragazzi dovete materializzarci”.

 

“Materializzarvi?”
Dissero insieme i quattro ragazzi.

 

“Esatto!” confermò il Mago Nero “Dovete renderci corporei come voi”.
“Ma sappiamo solo rendervi simili ad armature” disse ingenuamente Naruto “E poi come si fa a materializzare uno spirito grande come Kyuubi col rischio che sfugga al mio controllo “ e sollevò giustamente questo dubbio.
“Ti ho promesso che farò il bravo” ribatté il demone guardandolo storto “E poi sono in grado di ridurre le mie dimensioni. Tutti gli spiriti lo sanno fare!” chiarì ancora.

 

“E allora come facciamo?” chiese dubbiosa la piccola Kinomoto.
“Pensate semplicemente che siamo concreti” rispose il suo spirito “e dite la parola “materializzati” così tutti potranno vederci”.
“Per farci tornare alla nostra forma spirituale vi basta solo dirci di tornare come prima” concluse lo spirito dell’Haruno.

 

“Tutto qui?” fece incredulo il biondino.
“Che cosa credevi di dover fare? Meditare?” lo prese in giro Kyuubi.
“Dannata volpe! Se solo provi a fare casino, ti rispedisco da dove sei venuto” il biondino avvisò il suo spirito di stare buono o avrebbe preso seri provvedimenti.
“Tranquillo!” rispose il demone.

 

“Allora proviamoci!” consigliò Shaoran e disse “Mago Nero, materializzati!”
Lo spirito annuì e, un istante dopo, la sua figura da trasparente, divenne corporea.
“Incredibile!” il cinese ci rimase di sasso.
“Non sorprenderti” lo invitò il suo spirito ora corporeo.
“Materializzati!” anche la piccola Kinomoto ordinò questo al suo spirito che divenne corporeo e con le dimensioni di un cigno “Incredibile”.
“Come ha detto Kyuubi, noi possiamo variare le nostre dimensioni a piacimento” disse Windom.

 

“Forza Sakura facciamolo anche noi!” Naruto era elettrizzato dalla cosa.
“Va bene” rispose la rosa e…

 

“Materializzati”
I due lo dissero insieme ma solo uno spirito divenne corporeo, cioè l’Angelo Ambiguo.

 

“Ehi! che significa?” Naruto guardò Kyuubi incredulo.
“Non sei stato convincente” rispose lo spirito ghignante “Devi chiedermelo per favore o non mi materializzo”.
“DANNATA VOLPE TROPPO CRESCIUTA!” sbottò il biondino “MATERLIAZZIATI E DATTI DA FARE!” ma Naruto non era di certo il tipo da fare simili cose, tantomeno con il suo spirito.
“O lo fai, o resto così” rispose il demone tirando il broncio come un bambino^^.
“ORA TI SISTEMO IO!” se non lo faceva con le buone allora Naruto avrebbe usato le cattive.
“Prossima fermata infermeria” con un cappello da capotreno uscito chissà dove, Kyuubi cominciò a correre “PROVA A PRENDERMI!” lo schernì il demone.
“SE TI PRENDO TI FACCIO A FETTE!” con la spada di luce sguainata, Naruto partì all’inseguimento dello spirito disubbidiente.

 

“NARUTO!” gridò Sakura Haruno ma ormai il biondino non la sentiva più e poi esplose “POSSIBILE CHE DEBBA SEMPRE FARE LA TESTA QUADRA!” quando lo prenderà, lo ridurrà in poltiglia^^.
“Povero fratellone Naruto: ha uno spirito davvero problematico “ commentò la piccola Kinomoto sconsolata.
“Si vede che quello spirito non è facile da controllare” commentò Shaoran preoccupato * Come diavolo fa Naruto a convivere con lui? *
“A modo suo, Kyuubi ci sta conducendo dallo spirito che cerchiamo” intervenne il mago Nero attirando le attenzioni di tutti “Anche se non si è materializzato, deve averne percepito l’essenza in modo chiaro. Seguiamoli svelti!” e il gruppetto partì dietro a Naruto e Kyuubi. 

 

 

Nick era in compagnia dell’esuberante Rock Lee che saltava da una parte all’altra.
“Datti una calmata Lee” gli disse il castano con calma “Agitarsi in questo modo non aiuterà nessuno”.
“Mi perdoni signor Nick ma non riesco a trattenere il mio impeto di gioventù!” si giustificò come al solito il ragazzo dalle spesse sopracciglia “DOBBIAMO TROVARE IMMEDIATAMENTE JADEN E PRENDERE A CALCI QUEL DEMONE DÌ ABHADON!”
“Che stai dicendo scusa?” Nick non riuscì a capire cosa volesse dire il ragazzo.
“NON SE NE RENDE CONTO!” esplose con tutta a sua fiamma della gioventù in maniera esagerata “VIPER E’ IN COBUTTA CON ABHADON E ASPETTA SOLO IL MOMENTO GIUSTO PER ELIMINARCI TUTTI!” e le fiamme cominciarono a uscire dai suoi occhi^^.
“Guarda che non è come…” Nick stava per dire al ragazzo che stava prendendo un granchio ma…

 

“PREPARATI DEMONE DÌ ABHADON, LA RINATA BESTIA VERDE DEL VILLAGGIO DELLA FOGLIA STA ARRIVANDO”
E il ragazzo dalla spesse sopracciglia si lanciò di corsa verso il fitto, lasciando Nick con una faccia da manuale^^.

 

“Perché mi sento come se nessuno mi ascolti?” il ragazzo abbassò la testa sconsolato: odiava quelle scene^^ “Sarà meglio muoversi o lo perderò” e corse in avanti in cerca di Rock Lee.

 

 

“Da questa parte ragazzi!” Jessie indicò la strada al rimanente gruppo formato da Neji, Tenten, Kakashi, Asuma Kero-chan e Yuè.
“E’ un sollievo sapere dove dobbiamo andare” sospirò l’Hatake.
“Almeno questo!” commentò Asuma accendendosi una sigaretta.
“Non perdiamo tempo e andiamo!” Tenten corse in avanti seguita a ruota dagli altri “Voglio prendere quel brutto ceffo a calci!” e aveva le idee chiare^^.

 

 
“I gruppi si stanno muovendo in un unico punto” commentò Viper leggermente nervoso “I miei collaboratori stanno per entrare in scena ma sono appositamente preparati per Jaden e Jessie. Come devo fare per gli altri?” questo era il suo dubbio “Se solo Axel non avesse disertato, sarebbe stato un ottimo elemento”.
“Io avrei un’idea” intervenne la creatura nel cilindro “Penserò io a tenerli impegnati per un po’. Tu intanto approfittane per mandare avanti il piano”.
“Pensi di riuscirci?” chiese Viper dubbioso.
“Non preoccuparti: ti ricordo che stanno camminando nel mio alone d energia” e rise in maniera stridula.
“Ottimo! Allora fa in fretta e fa attenzione a Nick: è uno dei più problematici” consigliò lui.
“Non preoccuparti!” rise la creatura.

 

BOOOOMMM!

Ma in quel momento la porta della stanza esplose e, con un balzo felino, fece il suo ingresso Adrian.
“Guarda, guarda che bella sistemazione!” commentò sarcastico il Gecko “Scommetto che quando devi prendere il tè stendi una tovaglia a terra e dormi”.
“Una battuta davvero divertente” fece Viper calmo mentre si alzò lentamente “A cosa devo la tua visita signor Gecko?”
“Sono qui per prendermi la carta che hai con te” rispose il ragazzo puntandogli il dito contro “Quindi non fare resistenza e dammela subito o sarò costretto a usare la forza”.
“Divertente!” ghignò Telonius “Pensi davvero di potermi battere in un duello?” aveva davvero voglia di stracciarlo a Duel Monsters.
“Chi ha parlato di un duello” mentre lo diceva, Adrian si tolse la giacca nera rimanendo a petto nudo: mostrando un fisico scolpito e ben proporzionato (ragazze che leggete la fic non svenite).
“La cosa si fa ancora più intrigante” rise l’altro mentre si tolse la sua uniforme mostrando un fisico massiccio “Mi tornano in mente gli anni dell’esercito. Forza moccioso, divertiamoci alla vecchia maniera” e si mise in guardia.
“ARRIVO!” il ragazzo si lanciò all’attacco e lo scontro ebbe inizio.

 

 

Jaden arrivò nei pressi di una porta ma non riuscì ad aprirla.
“Accidenti, è bloccata!” fece il ragazzo “A questo punto non posso fare altro che usare la forza” stava per estrarre la lancia di luce, quando…
“Tu guarda che sorpresa” disse una voce alle spalle del ragazzo.
Jaden si voltò e vide un suo professore. Era un uomo alto, sulla trentina, lunghi capelli neri gli scendevano fino alle spalle ed era vestito di nero.
“Lei è un mio professore” Jaden lo riconobbe subito “Lei è… ecco!”
“Lascia perdere” lo interruppe il professore con voce quasi ipnotica “So bene che non hai una buona memoria sulla mia materia, considerando che hai sempre dormito durante tutte le mie lezioni. Io sono il professor Stein” tipico dello Yuki^^.
“Mi scusi professore!” il ragazzo sorrise imbarazzato, poi chiese “Ehi, ma lei come fa a essere qui?”
“Diciamo che sono qui per fare un favore a un amico” rispose Stein tirando fuori il suo duel disk “Mi dispiace Jaden ma ora dovrai duellare con me. Solo se riuscirai a battermi la porta si aprirà”.
“Che diavolo sta dicendo?” fece Jaden incredulo “Non mi vorrà forse dire che lei è in combutta con Viper”.
“Vedo che non sei così ottuso come pensavo ragazzo mio” rispose Stein con la sua voce quasi assonnata “Allora cominciamo!” e senza dare il tempo al ragazzo di aggiungere altro, dette inizio al duello.
“E va bene, non mi da altra scelta” e Jaden fu costretto ad accettare.

 

 

“TORNA QUI DANNATA VOLPE!” ruggì Naruto mentre correva a più non posso per prendere Kyuubi.
“Tanto non mi prendi!” lo provocò il demone, poi “COSA!” si fermò all’improvviso.
“TI HO PRESO!” il ragazzo le fu addosso ma anche lui si fermò “Che diavolo è quella cosa!” il nervoso era stato sostituito dalla sorpresa.
“NARUTO!” il resto dei compagni lo raggiunse.
“Che stai…” Shaoran, di fronte a quello spettacolo, si bloccò.
“Che diavolo è quello!” l’Haruno sentì un brivido salirle lungo la schiena.
“Qualunque cosa sia, è spaventosa!” la piccola Kinomoto non aveva altre parole per descriverlo.

 

Così come per tutti gli altri gruppi, davanti ai quattro ragazzi era apparsa un’enorme entità nera le cui sembianze non erano ben definite.
Giochiamo insieme!” disse la strana creatura e da essa uscirono una miriade di bolle che li colpirono tutti senza dare il tempo di reagire.

 

VISONE DÌ NARUTO

 

Naruto si risvegliò in un luogo che credeva non avrebbe mai più rivisto: la Valle della Fine.
Era una grande cascata ai cui lati c’erano le statue di due importanti figure del passato del suo villaggio ma essa aveva un altro significato per il biondino.
“BENVENUTO NARUTO!” disse una voce.
Il ragazzo alzò lo sguardo verso la statua sinistra e poté vedere qualcuno che credeva non avrebbe mai più voluto rivedere.

“MALFORK!” sulla cima della testa di Madara Uchiha c’era il letale quarto generale infernale privo di maschera che lo guardava con un ghigno diabolico.

“TI VEDO SORPRESO!” ghignò il demone scendendo e atterrando sulla superficie dell’acqua “Chi credevi di vedere eh?”
“Non è ovvio? Pensavo di rivedere Sasuke!” rispose il ragazzo estraendo la spada di luce .
“Ma io sono Sasuke e non lo sono allo stesso tempo” ghignò il demone prendendo il suo forcone “Io sono tutto ciò che mangio, compreso te”.
“Non sarai mai me!” il ragazzo si mise in posa da combattimento “Non so come sono finito qui ma ora non ho tempo da perdere. Fatti sotto!”
“Che parole grosse!” rise Malfork “Pensi davvero di potermi battere da solo? L’ultima volta hai miseramente fallito”.
“ORA VEDRAI!” Naruto si lanciò all’attacco. 

     

     

VISIONE DÌ SAKURA KINOMOTO

 

La ragazzina si ritrovò da sola sulla cima della torre della sua città.
“Ma cosa è successo!” la ragazzina osservò incredula la città o almeno ciò che ne rimaneva: dovunque si girasse, c’erano voragini e altri segni di devastazione.
Alla fine sei giunta!” disse una voce femminile “ma ormai è finita: tutte le mie sorelle sono con me e non le lascerò più andare via”
Davanti alla piccola Kinomoto, apparve una figura identica a una bambina, vestita con un lungo vestito bianco e con un diadema blu sulla fronte. Dietro la testa aveva un paio di ali.
Quando la vide, Sakura spalancò gli occhi incredula “La Carta del Nulla!” davanti a lei era apparsa la carta più potente e pericolosa del mazzo delle precedenti Clow Cards.

“Vedo che sai chi sono!” disse la creatura con un sorriso “A questo punto manchi solo tu, poi avrò finito!” e una miriade di sfera apparvero dietro di lei per poi essere lanciate tutte  insieme.
“SAKURA STAI ATTENTA!” Windom apparve e portò la sua padroncina e protetta al sicuro.
“Windom sei tu!” disse la ragazzina tirando un sospiro di sollievo.

“Ascoltami!” la bloccò il suo spirito “Non so come, ma l’entità che abbiamo incontrato, ci ha chiuso in un’illusione del vostro passato”.
“Cosa? un’illusione del nostro passato?” fece la piccola incredula.
“Esatto!” confermò lo spirito “Se vuoi uscire da qui, devi sconfiggere il tuo nemico e quando sarai libera, devi allontanare quell’entità così libererai tutti gli altri”.
“Non so se ce la posso fare. Io…” la piccola Kinomoto era un po’ incerta.
“Ricorda come l’hai sconfitta l’ultima volta” disse lo spirito “Io ti aiuterò!” e le fece capire di essere disposto ad aiutarla.

La piccola Sakura guardò lo spirito in silenzio per alcuni istanti e poi “Va bene!” dette segno positivo.
“Molto bene! Allora diamoci da fare!” e lo spirito si lanciò all’attacco contro la carta del Nulla.
“ANDIAMO!” motivata, la piccola Kinomoto estrasse lo scettro e fu pronta a sconfiggere per la seconda volta la più potente tra le Clow Cards.

 

 

VISIONE DÌ SHAORAN

 

Il ragazzo aprì gli occhi e si ritrovò sul tetto di una casa della cittadina in cui vivevano lui e la sua Sakura.
“Questo posto è…” il ragazzo lo riconobbe subito.
“Vedo che ricordi il posto” fece una voce e davanti a lui, con diablomanzia già attiva, apparve il suo Dark Knight “Salve giovane angelo!”
“Tu dovresti essere sparito!” fece incredulo il ragazzo.
“In teoria è così ma vedi: io sono solo un ricordo di una tua battaglia passata” spiegò il demone “L’entità che vi ha attaccato mi ha ridato temporaneamente vita per affrontarti. Trovo orribile: essere usato da qualcuno che non sia il sommo Chaos”.
“Quindi, questo è solo un sogno!” Shaoran ne voleva una conferma.
“Esatto!” rispose il Dark Knight “Hai due modi per uscirne: o mi sconfiggi, o ti auguri che qualcuno si liberi prima e rompa questo mondo fittizio, ma io non ci metterei la mano sul fuoco””.
“Questo lo dici tu” il ragazzo si trasformò in angelo e si preparò a combattere “Ti ho sconfitto una volta e lo farò di nuovo!”
“ALLORA FATTI SOTTO!” lo invitò il demone e lo scontro ebbe inizio.

 

 

VISIONE DÌ SAKURA HARUNO

 

“Ehi, ma dove sono finita?” la ragazza aveva riaperto gli occhi ma non capiva dove si trovasse.
“Tu guarda chi si rivede” fece una voce roca.
La ragazza dai capelli rosa si voltò ma avrebbe preferito essere cieca: davanti a lei era apparso Guldo, il demone della settima sconfitto a suo tempo dall’intervento di Suu Sheron.

“CHE SCHIFO!” gridò la ragazza.
“ANCORA CON QUESTA STORIA!” gridò l’alieno infuriato “ORA BASSTA! TI FACCIO A PEZZI!”
“AIUTO!” gridò la rosa e se la dette coraggiosamente a gambe e un buffo, quanto strambo inseguimento ebbe inizio.

 

 

VISIONE DÌ GAARA

 

Il ragazzo dai capelli rossi si ritrovò nel suo villaggio e si guardò incredulo attorno: era stato interamente distrutto.
“Che diavolo è successo!” il ragazzo non aveva parole.
“Chiedi che cosa è successo?” disse una voce fin troppo simile alla sua “Mi sembra ovvio: ho distrutto tutto!”
Gaara si voltò e vide ciò che sperava non potesse mai più apparire: il suo feroce e spietato passato, cioè il precedente Gaara.
“Ti vedo sconvolto!” ghignò la sua controparte “Ti sei rammollito parecchio in questo periodo”.
Gaara tornò serio e incrociò le braccia “Speravo che non ti avrei rivisto mai più, ma a quanto sembra il destino ha voluto così” la sua giara si aprì “Questa volta mi assicurerò che tu non tornerai mai più”.
“Nei sei così sicuro? FATTI SOTTO!”e la battaglia tra i due iniziò.

 

 

VISIONE DÌ TEMARI E KANKURO

 

I due fratelli si ritrovarono nel loro villaggio.
“Ma cosa…” il castano non riusciva a capacitarsi di quello che vedeva.
“No! È impossibile!” ma nemmeno la bionda riusciva a capacitarsene.
Il loro villaggio era completamente distrutto: le case ridotte a cumuli di macerie, le mura disgregate e le persone erano a terra con i corpi erano fatti a pezzi.
“Chi ha fatto una cosa simile!” Kankuro voleva la sua testa.
“Di sicuro non è stato Gaara” di questo Temari ne era sicura “ma allora chi?”
“Chi?” fece una voce dietro di loro.
“NOI!” esplose un’altra e partì un lampo verso i due.

 

FRABOOM!

 

Kankuro e Temari riuscirono a scansarlo ma il raggio colpì ciò che restava del palazzo del Kazekage.
I due si voltarono inferociti e videro chi aveva fatto una cosa simile: Napa e Radish (se vi ricordate, i due avevano combattuto contro i ninja di Suma).

 

“VOI!”

 

I due fratelli rimasero increduli.
“Esatto! Proprio noi” ghignò Napa “Credevate veramente che non saremmo tornati a vendicarci?”
“E invece siamo qui” rise perfidamente Radish “E ora seguirete i vostri compagni nella tomba!” e insieme al compagno esplose in una maligna risata.
“Bastardi!” Kankuro strinse i pugni fino a ferirsi “VE LA FARO’ PAGARE CARA!” ed era pronto a lanciarsi contro di loro, ma la mano della sorella lo fermò.
“Aspetta un momento!” Temari aveva intuito qualcosa “Questa non è la realtà ma una sorta d’illusione generata da quella strana creatura. Sta cercando di farci perdere tempo”.
“Se è così allora non dobbiamo fare altro che uscire da qui e basta” dopo aver sentito le parole della sorella, Kankuro giunse a questa conclusione.
“Bravi! Ci siete arrivati” disse Radish senza abbassare la cresta “Effettivamente, questa è un’illusione creata da quella strana creatura”.
“Volete uscire da qui? Allora dovete ucciderci” li avvisò Napa pronto a iniziare.

 

“Ah sì?” sul volto di Kankuro si disegnò un sorriso bastardo.

“In questo caso SARA’ UN VERO PIACERE!” esplose Temari.

“FATEVI SOTTO BASTARDI!”
E i due si lanciarono all’attacco.
“VENITE A PRENDERCI!” e anche i due sayan si lanciarono all’attacco.

 

 

VISIONE DÌ SYRUS, HASSLEBERRY, ROCK LEE, KERO-CHAN, YUE’ E JESSIE

 

“Ehi, ma dove ci troviamo?” il primo ad accorgersi del cambiamento del paesaggio fu il Truesdale minore.
“Non ne ho idea!” ma nemmeno Hassleberry riusciva a capire dove si trovassero.
“Deve essere una sorta d’illusione” mantenendo la sua serietà, il giudice della luna azzardò a quell’ipotesi.
“Sicuro, ma dove siamo finiti?” questo era quello che non riusciva a capire Jessie.
“Non abbassate la guardia!” Kero-chan assunse il suo vero aspetto e si mise in allerta * Dove sarà Sakura! * e pensò alla sua amica e padrona.
“Questo posto..” Rock Lee, invece sembrava averlo riconosciuto.
Si trovavano in un’enorme radura verde circondata da una foresta ed era giorno.

 

“Sai dove siamo?” gli chiese Syrus.
“Questo è il posto in cui ho affrontato lui” il ragazzo dalle spesse sopracciglia non aveva alcun dubbio al riguardo.
“Lui chi?” vedendo la faccia preoccupata dell’amico, Jessie capì che erano in pericolo.

 

“Stai forse parlando di me?” disse una voce.
Davanti al gruppetto apparve dal nulla un ragazzo di una ventina, alto, muscoloso.
Indossava un kimono bianco, chiuso in vita da una corda viola, le gambe erano protette da un pantaloncino nero e ai piedi aveva sandali blu. Il volto serio era incorniciato dai capelli bianchi che scendevano liberi fino alla schiena mentre gli occhi verdi erano freddi e scavati.

 

“KIMIMARO!” Rock Lee lo disse con tutta la voce che aveva in corpo.
“Lo conosci?” Jessie poteva anche evitare di chiederlo.
“State attenti!” li avvertì il ragazzo “Era uno dei più pericolosi seguaci di Orochimaru”.
“Orochimaru hai detto“ Yuè ricordò cosa gli avevano raccontato sul mortale sennin “Allora è un demone di Abhadon!”

 

“Devo deluderti ma non lo sono!” rispose Kimimaro senza cambiare espressione “E’ vero, sono morto ma una misteriosa forza mi ha richiamato e confinato in questa realtà fittizia. A quanto ho capito, è mio compito trattenervi qui e uccidervi!” l’ultima parola la disse con un tono sinistro.

 

“Non credere di metterci paura!” Hassleberry era pronto a menare le mani “Siamo più forti di quanto tu possa credere e poi siamo in sei mentre tu sei da solo”.
“Potrete essere anche in cento ma non riuscirete a sconfiggermi” Kimimaro tese le mani in avanti da cui uscirono delle lame bianche “Per me siete solo spazzatura da buttare via”.

 

“State attenti ragazzi! Quel tipo usa le sue stesse ossa per combattere” li avvisò Rock Lee.
“Come? Le ossa?” Syrus lo guardò incredulo.
“Deve essere la sua abilità innata” ipotizzò giustamente Kero-chan “Se è da solo, vuol dire che è molto forte”.
“E lo è!” confermò Rock Lee “Quando ho combattuto contro di lui, era malato ed è morto prima di darci il colpo di grazia, ma ora sembra in ottima forma”.
“Non ha importanza” intervenne Tirannus “Potrà essere forte quanto vuole, ma noi non siamo da meno”.
“Avanti ragazzi diamoci da fare” Jessie tirò fuori la sua spada.

 

“ANDIAMO!”   
E i sei si lanciarono contro il Kaguya.

 

 

VISIONE DÌ NEJI TENTEN e SHINO

 

I tre si ritrovarono all’esterno, esattamente vicino alla costa.
“Ehi, ma dove siamo finiti?” chiese Tenten “E dove sono gli altri?”
“Non lo so!” Neji osservò col suo Byakugan ma non riuscì a capire “Non riesco a vedere niente”.
“Ma come? Pensavo potessi fare di tutto con la tua abilità innata” la castana sapeva che il compagno era un tipo molto forte.
“Probabilmente siamo dentro una potente illusione o qualcosa del genere” intervene l’Aburame.
“E tu che ci fai qui?” solo ora Tenten si era accorta della presenza di Shino.
“Non so che dirti!” rispose Shino.
“Sarò meglio stare attenti!” consigliò Neji poi sentì qualcosa “Sta arrivando qualcuno!”
I tre estrassero le loro armi e si misero spalla contro spalla.

 

“Evitate simili scenate, non sono il tipo da attacchi a sorpresa” disse una voce e, poco dopo, apparve davanti a loro…
“Impossibile!” quando lo vide, Neji pensò di non vederci bene.
“Tu dovresti essere morto” ma anche Tenten era incredula.
“E’ davvero un’illusione ben fatta!” commentò Shino mantenendo la calma.

 

Davanti ai tre era apparso un avversario che il gruppo aveva sconfitto di recente: il Dark Knight dello Hyuga in versione leone antropomorfo.
“Questa non è un’illusione ma una realtà fittizia” rispose il Dark Knight “Se volete andarvene dovete sconfiggermi” e senza dire altro, si lanciò all’attacco sui tre.
“ALLORA FATTI SOTTO!” Neji non aveva bisogno di altro e si lanciò anche lui.
“Andiamo ad aiutarlo!” Shino non voleva correre rischi.
“Mi hai tolto le parole di bocca” rispose Tenten e anche i due si lanciarono all’attacco.

 

 

VISIONE DÌ NICK

 

Il Sun’s Warrior si ritrovò in una landa desolata: il terreno era nero e il cielo era tinto di rosso.
“Dove sono finito!” il castano non era mai stato in un posto del genere.
TI DO IL BENVENUTO NEL MIO MONDO!” fece una voce familiare.
Nick sgranò gli occhi “Chaos!” e sudò freddo.
INDOVINATO!” davanti a Nick apparve la micidiale entità: era identica a lui solo che i capelli erano neri e gli occhi rossi.
Indossava un abito nero con tinte rosse ed era avvolto da uno strano alone.

 

“Che razza di scherzo è questo” Nick guardò storto il suo demone interiore.
NON E’ UNO SCHERZO!” rispose il demone ghignante “GRAZIE A QUELLA CREATURA SEI CADUTO IN UNA SORTA DÌ TRANCE E ORA TI TROVI QUI DAVANTI A ME E ORA MORIRAI MOCCIOSO!” lo minacciò Chaos.
“Questo non accadrà mai” rispose il ragazzo mantenendo la calma “perché io ti batterò!”
DIVERTENTE!” Chaos estrasse una spada nera modello orientale con un enorme gemma viola sull’impugnatura “VEDIAMO SE CI RIUSCIRAI”.
“Lo farò di sicuro e ti metterò a cuccia una volta per tutte!”anche Nick estrasse la sua spada e fu pronto a combattere.
Chaos! Noto con piacere che abbiamo la possibilità di scatenarci!” fece una voce proveniente dalla spada.

 

Nick sgranò gli occhi “Che diavolo!”
HAI INDOVINATO SONGA!” rispose Chaos rivolto alla sua arma “ABBIAMO LA POSSIBILITA’ DÌ ESSERE DÌ NUOVO LIBERI!

Nick guardò incredulo il suo demone interiore “Tu parli con la tua spada!”
ESATTAMENTE!” Chaos puntò in avanti la sua spada “TI PRESENTO SONGA, LA MIA ARMA MIGLIORE! E LA USERO’ CONTRO DÌ TE!
Preparati a essere distrutto moccioso!” Songa brillò in modo sinistro nella mano del suo padrone.

 
“Lo vedremo!” Nick strinse la mano sulla sua spada e poi sorrise beffardo “Chissà quale delle nostre due spade reggerà!”

“FATTI SOTTO!”
il suo demone interiore si lanciò all’attacco e il duello interiore ebbe inizio. 

 

NEL MONDO VERO

 

“ATTACCA!” con le lacrime negli occhi, Jaden ordinò a Neos di attaccare il mostro di Stein ponendo fine al duello.
“Complimenti Jaden, hai vinto” si complimentò il professor Stein con un debole sorriso “Ora, ti prego, salva… AARRRGGGHHH!” il bio-bend che aveva al polso gli risucchiò l’energia. Incapace di reggersi in piedi, Stein perse l’equilibrio e precipitò nel vuoto.
“PROFESSOR STEIN, NO!” Jaden cercò di lanciarsi in picchiata per salvarlo ma anche lui sentì un mancamento e crollò a terra privo di sensi.

 

 

“Questa non ci voleva!” del gruppo Jim era l’unico a essere rimasto in piedi.
“Allora anche tu sei ancora sveglio!” davanti a lui apparve Axel con in braccio i suoi tre compagni “A quanto sembra siamo stati risparmiati da quella strana creatura”.
“Non eravamo noi i suoi bersagli” di questo Jim ne era certo “Puoi restare qui a proteggerli? Io vado a cercare Alexis”.
“Dov’è andata?” chiese il Brody preoccupato.
“E’ caduta in una botola qua sotto” rispose il ragazzo con l’occhio bendato indicando il terreno “Stavamo per aprirla ma è arrivata quella strana creatura e tutti sono svenuti”.
“Allora ti do una mano!” propose Axel pronto a sfondare la botola.

 

“Non disturbatevi ragazzi” rispose una voce.
I due si voltarono e videro i maestri Kakashi e Asuma farsi avanti con i rimanenti ragazzi in spalla.
“Per fortuna che li abbiamo trovati in tempo” sospirò Asuma “Questo posto è pieno di animali selvaggi: se fossero stati attaccati, sarebbero stati sbranati”.
“Già! Ora, però vediamo di svegliarli” l’Hatake fece una serie di sigilli e appoggiò la mano sulla fronte di Jessie ma “NON FUNZIONA!”
“Ne sei sicuro?” anche il Sarutobi ci provò ma anche lui fallì “Deve essere un tipo particolare di arte illusoria”.
“Ascoltate!” li richiamò Jim “Alexis è qui sotto, dobbiamo liberarla immediatamente”.

 

“Ci penso io!” Kakashi si alzò e sollevò il copri fronte tirando fuori il suo Sharingan “La vedo! Ha perso i sensi ma sta bene” gli altri tirarono un sospiro di sollievo “ma la stanza si sta riempiendo d’acqua. Dobbiamo liberarla subito e so come fare” la sua mano sinistra cominciò a crepitare di elettricità e poco dopo “RAIKIRI!”

 

FRABOOOOOM!
Affondò la mano nel terreno aprendolo in due.

 

“E ora tiriamola fuori” Asuma non perse tempo e saltò nella stanza ormai piena d’acqua, prese la ragazza e saltò subito fuori.
“Come sta?” chiese Axel.

 

“COFF! COFF!” a rispondere fu la ragazza stessa che, dopo aver dato alcuni colpi di tosse, si risvegliò “Ehi, qualcuno ha preso la targa di quel furgone?” e se ne uscì con una battuta da vecchia scuola^^.    
“Direi che sta bene!” sospirò Asuma mentre l’aiutava ad alzarsi.

 

“Ora pensiamo a svegliare gli altri!” propose Kakashi prestando attenzione al gruppo ancora addormentato.
“Che cosa è…” Alexis osservò tutti i suoi compagni quando poi notò “OH NO!” che Nick stava subendo un lento ma inesorabile cambiamento fisico.
“Che gli sta succedendo?” Axel guardò incredulo quello strano fenomeno.
“Quel demone che è dentro di lui, sta per uscire di nuovo” al solo ricordare quello che gli avevano detto Jim sudò freddo.
“Dobbiamo svegliarlo subito o siamo nei guai” Alexis cominciò a scrollarlo e a schiaffeggiarlo “Signor Nick, la prego si svegli”.
“Forza ragazzi, svegliatevi!” anche gli altri cercarono di far riprendere i loro compagni.

 

 

NELLA VISIONE DÌ NARUTO

 

Il biondo pieno di ferite era ormai esausto, sembrava che fosse giunta la sua fine “Accidenti!”
“Tutto qui Naruto?” lo schernì Malfork mentre ghignava beffardamente “Ormai sei giunto al limite, arrenditi e lasciati divorare. Ho una fame da lupo” e si leccò le labbra con fare goloso.

 

“Arrendermi?” il ragazzo si rialzò a fatica reggendosi sulla sua spada “Non ci penso nemmeno. Io non mi arrenderò mai!”
“Uhuhuhuh! Meglio così” ghignò Malfork “in questo modo prolungherò le tue sofferenze. Sei finito moccioso!” e si avvicinò molto lentamente a lui.
“Non è ancora finita!” Naruto alzò il viso mostrando una determinazione come mai “NON MI FARO’ MAI BATTERE DA TE! PERCHE’ IO SALVERO’ IL MIO SASUKE E DIVENTERO’ HOKAGE!” ruggì con tutta la sua voce e si trasformò in super Naruto secondo livello.
“Che mossa patetica!” commentò il demone “NON TI SERVIRA’ A NIENTE! AMATERASU!” e lanciò le micidiali fiamme nere dall’occhio sinistro.
“NON MI PRENDERAI!” ma Naruto riuscì a spostarsi appena in tempo e poi si lanciò contro di lui.

 

“Un attacco suicida? FATTI SOTTO!” Malfork fece altrettanto e.

ZACK!
Infilzò il biondino all’addome.
“COUGH!” Naruto sputò un fiotto d sangue dalla bocca.
“Hai perso moccioso!” ghignò trionfante Malfork.

 

“Uhuhuh!” rise il biondino “Ne sei davvero così sicuro?”

PUFF!

E sparì in una nuvola di fumo.
“COSA! ERA UNA COPIA!” Malfork era convinto che non avesse più chakra.

 

“SEI FINITO MALFORK!”
Una marea di Naruto avvolti da un’aura rossa si lanciarono contro il demone.

 

Il demone osservò incredulo la scena * Quel chakra…. È di Kyuubi! Come diavolo fa a usarlo? * non riusciva a spiegarselo.

 

“ASSAGGIA QUESTO! ZANZEKTEN!”
Tutte quelle copie lanciarono insieme lo stesso attacco verso il demone che ne fu investito in pieno.

 

“AAAAAAARRRRRGGGGHHHHHHH!” e gridò come un matto per l’enorme dolore.

 

Naruto si avvicinò all’avversario ormai sconfitto.
“Hai perso!” queste furono le sue trionfanti parole.
“Così sembra!” ghignò il demone mentre il suo corpo cominciò a sparire “ma non preoccuparti: molto presto tornerò e, quando questo accadrà, verrò divorerò te e tutte le persone che ami. Goditi questa pace momentanea perché dopo scatenerò l’inferno” e dopo aver detto quelle minacce  sparì del tutto.
“Vieni quando vuoi!” lo invitò Naruto “sarò pronto ad accoglierti!” e la visione si diradò.

 

 

Naruto si risvegliò di soprassalto e si alzò di botto.
“Naruto!” Jim gli si avvicinò per sincerarsi delle sue condizioni “Stai bene amico?”
“Sì, io sto bene, ma gli altri?” chiese il biondino preoccupato per i suoi amici.
“Stanno ancora dormendo” rispose Axel “Non ci resta che aspettare che si riprendano”.

 

 

VISIONE DÌ SAKURA KINOMOTO.

 

Ormai la cittadina della piccola Kinomoto era quasi del tutto sparita, divorata dal Nulla.
Non mi scapperai!” la carta del Nulla non dava alla ragazza un attimo di tregua e non le permetteva di attivare nessuna delle sue Sakura Card.

 

“Sakura, cerca di fermarla in qualche modo” la incalzò Windom che continuava a volare alla massima velocità.
“Cosa devo fare?” la ragazza non riusciva a trovare una soluzione: aveva già tentato di usare la stessa mossa della volta precedente ma si era rivelata inutile.
“Se non puoi batterla col vecchio modo, usane un altro!” consigliò lo spirito mentre volava ancora più veloce.
La ragazzina si spremeva le meningi ma non sapeva cosa fare * Nessuna delle mie carte può niente contro il Nulla. Se gliele lancio contro, verranno catturate e imprigionate e questa volta dubito che riuscirò a riottenerle. Cosa faccio? *
“Crea!” disse una nuova voce “Da vita a qualcosa che non possa essere fermato nemmeno dall’inarrestabile potenza del Nulla”.
La ragazza spalancò gli occhi “Chi ha parlato!” e si guardò intorno.
“Hai detto qualcosa Sakura?” chiese lo spirito mentre continuava a volare velocemente.
“Una voce ha detto di creare” disse la ragazza come se fosse in trance e poi fu avvolta da una candida luce verde.
“Sta per nascere un’altra Sakura Card a quanto pare” e di questo Windom ne fu felice.

 

Che cosa succede?” la carta del Nulla osservò incredula la scena “Che stai facendo?
“Carta del Nulla, tu sei solo un’immagine del mio passato radicata nel mio cuore, ma ora farò in modo che tu diventi per sempre una mia amica” disse la piccola Kinomoto con un sorriso.

 

Che diavolo stai dicendo?” il Nulla non ci capiva niente “CHE COSA VUOI FARE!” l’improvvisa sicurezza della piccola Kinomoto la rendeva nervosa.

 

“Carta della Convergenza Magica, compi il tuo lavoro” la piccola Kinomoto alzò in cielo la sua nuova carta capace di richiamare e fondere insieme più cose, armonizzandole tra di loro.
EHI, CHE COSA VUOI FARE?” la carta del Nulla si sentì risucchiata da quel vortice magico.

 

“Ora è il mio turno” dalla volta celeste scese una luce azzurra che si pose davanti a Sakura “Non sai da quanto tempo aspettavo di unirmi a te” e assunse le sembianze di una cometa “Io sono Polaris, la stella che guida le anime dei giusti. D’ora in avanti, sarò sempre al tuo fianco”.
“Ti ringrazio” sorrise la piccola Kinomoto e attivò la carta della Convergenza “POLARIS E NULLA, UNITEVI IN UNA SOLA ENTITA’ DÌ PURA LUCE E GUIDATE LA MIA VIA!”

 

NO! NON VOGLIO! la carta del Nulla tentò di opporsi ma invano.
“Rassegnati! Ora saremo una cosa sola e soppeseremo il fato per sempre” disse la stella azzurra avvolgendola nel suo caldo abbraccio.

 

Le due creature si unirono in una sola e ne nacque una nuova.
 La nuova carta aveva le sembianze di una luminosa fata: il minuto corpo argenteo, aveva delle striature nere, sei paia di ali si muovevano con grazia ed eleganza, mentre gli occhi bianchi osservavano la nuova padrona.
“Ti do il benvenuto” sorrise dolcemente la piccola Kinomoto.
La nuova carta fece un riverito inchino e, dopo un istante, divenne luce e assunse la sua forma di carta nelle mani nelle mani di Sakura: il suo nome era GUIDA.
“Spero che adesso le nostre vie saranno sempre illuminate dalla tua luce” sorrise la piccola Kinomoto mentre la visione si diradò. 

      

 

La piccola Kinomoto aprì gli occhi e girò la testa “Che cosa è successo?”
“Ti sei ripresa, meno male!” sospirò contento Naruto poi notò la carta nelle mani della piccola Kinomoto “E quella da dove spunta?”
Anche gli altri la notarono e si avvicinarono.

 

“Questa è una nuova amica” si limitò a dire la ragazza con un sorriso.
“Buono a sapersi!” disse Jim “Ora, però dobbiamo fare qualcosa per gli altri: sono ancora privi di sensi”.
“Forse la mia nuova carta può fare qualcosa!” disse Sakura e attivò la carta “Vi presento GUIDA e appartiene a Yuè” poi si rivolse al nuovo spirito “Puoi fare qualcosa per loro?”
La piccola fata, dopo essere apparsa, osservò i ragazzi a terra e poi “
Posso solo guidare la loro strada verso il ritorno ma non posso svegliarli” rispose “la creatura che li ha intrappolati dentro il mondo fittizio in cui si trovano è troppo forte” e aggiunse questo.

 

“Se è così, allora troviamola e fermiamola una volta per tutte” intervenne Naruto “Andiamo a prenderla a calci” propose.
“Non correre Naruto” ma il suo maestro fermò il suo entusiasmo “Dove credi di andarla a cercare? E poi non puoi di certo andare da solo”.
Per questo posso pensarci io” intervenne la carta della Guida “Io posso indicare la strada verso qualsiasi meta e creare contatti con chiunque vogliate”.
“Perfetto! Allora, prima di tutto, portaci dal fratellone Jaden e poi andiamo a cercare Viper” intervenne Naruto.
“Vengo con te” s’impose la piccola Kinomoto “la carta della Guida è più forte se sono vicino a lei”.
“Allora vengo anch’io” intervenne Axel “Ne ho abbastanza di stare a guardare” e i due annuirono.

 

“Accidenti che teste dure” sospirò Kakashi “Vorrà dire che verrò anch’io: è meglio che ci sia un adulto a controllarvi” sapeva perfettamente che quei due non sarebbero rimasti fermi.
“Allora noi resteremo qui a vegliare sugli altri” disse Asuma “Speriamo solo che gli altri si risveglino presto” e si preoccupò principalmente per Nick che stava lentamente cambiando aspetto nel suo demone interiore.

 

 

NELLA VISIONE DÌ SHAORAN

 

Il giovane angelo era ferito a una spalla mentre l’avversario lo guardava dalla’alto in basso.
“Direi che ormai è finita” ghignò il Dark Knight mentre avanzò trionfante “Anche se è ancora debole, percepisco la presenza del Sommo Chaos in un altro  mondo interiore. Adesso ti eliminerò e poi andrò ad aiutarlo: in questo modo ci riprenderemo ciò che ci appartiene!” 

 

Shaoran restò in silenzio per alcuni istanti poi “Ti sbagli!”
“Che cosa?” il Dark Knight lo fissò senza capire.
“Se credi che il signor Nick si farà battere tanto facilmente dal suo demone interiore ti sbagli” il ragazzo si alzò in piedi e fissò dritto l’avversario “E poi non hai ancora vinto contro di me” e mostrò un ghigno bastardo.
“Pensi davvero di potermi battere in quelle condizioni?” lo schernì il Dark Knight “Sciocco, io sono trop…. AAAARRRRGGGGHHHH!” non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che si ritrovò il braccio sinistro mozzato “CHE DIAVLOLO SIGNIFICA!”
“Ti ho già battuto una volta” la spada di Shaoran s’illuminò divenendo abbagliante “E lo farò di nuovo. Squarcia le tenebre Angeru” la lama divenne di pura luce.
“COSA! NON L’AVEVI ANCORA ATTIVATA!” il Dark Knight era incredulo.
“Si vede che sono migliorato allora!” commentò il ragazzo e…

 

ZACK!

 

Senza che l’avversario se ne accorgesse, lo decapitò.
“Io sono un angelo reincarnato amico” disse il ragazzo mentre il corpo del Dark Knight si accasciò a terra senza vita “Il mio obiettivo e proteggere le anime di questo mondo e le persone a cui tengo. Quindi non posso perdere tempo con te!” tornò normale e la visione si dissolse.

 

 

Il giovane Lì aprì gli occhi e si ritrovò nel bel mezzo della discussione tra Naruto e gli altri.
“Shaoran, ti sei risvegliato!” quando Sakura lo guardò negli occhi gli sorrise.
“Anche se tu sei stata più veloce!” rispose il ragazzo mentre si alzò “E quella chi è?” e notò anche lui la carta della Guida.
“E’ il nuovo acquisto delle Sakura Card” rispose la piccola Kinomoto “Ti presento la Carta della Guida nata dall’unione di una stella bianca e il Nulla!”
“Cosa! Hai affrontato e sconfitto di nuovo la carta del Nulla?” il castano la guardò stupito.
“Sì!” rispose la ragazza con un sorriso.

 

“EHI, NON PERDIAMO TEMPO!” intervenne Naruto “ANDIAMO A CERCARE JADEN!”
“Giusto!” disse Shaoran.
“Perché sono tutti così!” sospirò sconsolato Kakashi^^.
“Sono ragazzi!” gli disse Asuma.
“Forza non perdiamo altro tempo!” intervenne Axel “Guida, portaci da Jaden!” e si rivolse subito alla Carta magica.
Aspettate solo qualche istante!” rispose la carta e chiuse gli occhi. 

 

 

VISIONE DÌ SAKURA HARUNO.

 

“NO! STAMMI LONTANO!” la rosa aveva continuato a correre per tutto il tempo: manco aveva cercato di affrontare quella palla verde.
“TORNA QUI MOCCIOSA!” Guldo, ormai rosso per la corsa, continuò a seguirla ma quanto sarebbe durato? Si sa che la paura mette le ali no?^^.

 

“AIUTO! AIUTO!” Sakura Haruno aveva perso la voglia di combattere.
“Che diavolo stai facendo, stupida!” la riprese la voce del suo spirito “Fermati e combattilo!”
“MA HAI VISTO QUANTO E’ BRUTTO” gridò l’Haruno senza accennare a fermarsi.
“E ALLORA!” anche lo spirito gridò furente “SOLO PERCHE’ E’ BRUTTO, QUESTO NON VUOL DIRE CHE TU DEBBA SOLO SCAPPARE! SMETTILA DÌ SCAPPARE DALLA REALTA’ SCEMA!” aggiunse.

 

La ragazza ebbe quasi un tic e osservò  lo spirito “CHE VUOI DIRE! IO NON SCAPPO DALLA REALTA’!”
“E invece si!” rispose lo spirito con tono di voce più calmo “A parte poche volte, tu sei sempre scappata da quello che avevi intorno! Ti sei sempre affidata agli altri per risolvere i tuoi problemi: in pratica, sei una nullità Sakura!” e usò tutta la fermezza che aveva in quelle parole.

 

La ragazza si fermò con lo sguardo perso nel vuoto, rimanendo immobile.
“Finalmente Anf! Anf! Ti sei fermata!” Guldo arrivò pochi secondi dopo con un respiratore in mano “Non sono fatto per le maratone” e se ne uscì con questa battuta^^.

 

“Io… Io!” nel frattempo Sakura stava ripercorrendo la sua vita e non poté fare altro che dare ragione al suo spirito “Io non servo a niente!” e strinse i pugni.
“Sei sempre scappata Sakura” rispose lo spirito “Hai intenzione di scappare ancora o vuoi fare qualcosa di buono?” alla fine voleva solo aiutarla a svegliarsi.
Sakura chiuse gli occhi * Io voglio diventare forte! Voglio essere capace di aiutare i miei amici, salvare Sasuke e… * il volto del ragazzo che le era apparso come quello di un angelo * Voglio dirglielo! *

 

“STOP!”
Con quel grido, l’alieno verde fermò lo spazio intorno all’Haruno, bloccandola.
“Eheheheh! Ora non mi scappi più!” l’alieno si lanciò verso di lei pronto a trapassarla.

 

“Non scapperò più!” sorrise la ragazza dai capelli rosa “MAI PIU’! LIFE STREAM!” e scatenò la forza della natura.
“CHE SCHERZO E’ QUESTO!” fece Guldo incredulo! “Che diavolo è quella roba! COSA!” con stupore, vide che la ragazza avvolta da quella misteriosa energia verde era sparita.

 

KAPOM! CRASH! 

 

E poco dopo l’alieno fu colpito in pieno viso da un potente pugno spacca molari e schiantato al suolo.
“CHE DIAVOLO SIGNIFICA!” l’alieno si alzò a fatica e osservò incredulo la ragazza “NESSUNO PUO’ LIBERARSI DAL MIO BLOCCO SPAZIO-TEMPO, E’ IMPOSSIBILE!”
Con uno sguardo terribilmente serio, Sakura si avvicinò all’avversario “Il Life Stream è la fonte della vita di ogni mondo: nulla è più forte di esso, nemmeno il tempo. E, per la cronaca, la parola “impossibile” non esiste!” e anche lei se n’era convinta^^ “Ti devo ringraziare: grazie al tuo ritorno ho capito in cosa sbagliavo. Questa volta ci penserò io a finirti” e fu davanti all’alieno verde.
“Aspetta!” Guldo cercò di guadagnare tempo “Mi hai battuto, riconosco la sconfitta! Perché ora non m lasci andare?” sperava di riuscire a convincerla.
“Spiacente, ma non ho intenzione di farlo” la ragazza chiuse il pugno e vi concentrò il Life Stream “L’ultima volta mi hai offesa e io non dimentico” mai chiamare Sakura cozza^^ “Sparisci dalla mia vista involtino schifoso. LIFE ANGEL!” e lanciò un nuovo attacco creando un enorme angelo verde.

 

FRABOOOOMMMM!
La potenza del colpo fu devastante e l’alieno verde fu disintegrato senza lasciare traccia di se.

 

“Allora Angelo Ambiguo, ho superato la prova?” chiese la ragazza al suo spirito.
“A pieni voti!” rispose lo spirito “Vedi di non dimenticare la lezione!”
“Non lo farò!” sorrise la ragazza mentre la visione si dissolse.

 

 

Anche l’Haruno si svegliò e si alzò di scatto.
“Anche la nostra Sakura si è svegliata!” nel notarla Kakashi sorrise.
“Cosa sta succedendo?” chiese la ragazza e tutto le fu spiegato subito.

 

Poco dopo la ragazza annuì “Vengo con voi: se Jaden è ferito, lo curerò!” e decise di unirsi al gruppo.
“Non perdiamo altro tempo” Sakura Kinomoto si rivolse alla carta della Guida “Allora? L’hai trovato?”
Da questa parte!” la carta rispose subito e fece strada “Seguitemi!
“Noi andiamo, se qualcun altro si sveglia ci segua!” disse Shaoran e corse in avanti seguito dagli altri.

 
“Speriamo bene!” disse Asuma.

 

VISIONE DÌ GAARA

 

Lo scontro tra il rosso e il suo passato era in assoluta parità: i due usavano le stesse mosse basate sulla sabbia.
“Non c’è che dire: sei forte!” fece Gaara ansimante.
“Io sono te ed è normale che sappia usare tutte le tue mosse” rispose l’alter ego del rosso “C’è solo una differenza!” in quel momento la sua giara si ruppe e la sabbia l’avvolse interamente trasformandolo nel micidiale demone tasso ad una coda “IO NON HO PAURA DÌ USARE IL POTERE DEL MIO DEMONE!”

 

RUUUUBBBLLLLEEEEEEE!   

 
La parte malvagia di Gaara non si fermò e incrementò il suo potere diventando Ichibi stesso.

 
“E ORA FATTI SOTTO MOCCIOSO!” il gigantesco demone sollevò l’enorme zampa e la calò con inaudita violenza.

 

FRABOOM!

 

Generando una potente scossa di terremoto ma…
“Tutto qui il massimo che sai fare?” disse la voce di Gaara da sotto l’enorme zampa.

 

“COSA!” il demone osservò incredulo: Gaara aveva fermato la zampa con la mano “IMPOSSIBILE!”

“Devo ringraziare Naruto se sono diventato così forte!” disse Gaara spingendo la mano e sbilanciando l’enorme demone.

 

“CHE DIAVOLO INTENDI DIRE!” il demone non capiva cosa intendesse.
“Tu combatti solo per te stesso” spiegò Gaara “ma non hai un vero obiettivo da realizzare. Per diventare forte devi avere qualcosa da proteggere: questa è la vera differenza tra me e te”.
“CHE ASSURDA BUFFONATA!” tuonò il demone avvicinando la zampa sinistra allo stomaco “PROIETTILI D’ARIA CONGELANTE!” e sparò delle sfere d’aria.

 

“Mente: difesa!” ma Gaara usò una delle quattro energie ed estese lo scudo dorato per un raggio di oltre quaranta metri.
“CHE DIAVOLO E’ QUELLO!” il demone tasso non comprese cosa fosse apparso.
“Sbaglio o avevi detto di conoscere ogni mia mossa!” disse Gaara gelido “Oppure sono solo le mosse che uso con la sabbia che conosci bene? Allora hai perso in partenza!” il ragazzo estrasse la spada che portava sempre dietro la giara.
“CHE DIAVOLO DÌ FORMA ASSURDA HA QUELLA SPADA!” il demone notò subito l’arma di Gaara: la lama era bianca e a doppio taglio ma l’impugnatura era quelle di una’altra cosa.
“L’hai notata vero?” il ragazzo alzò la sua arma verso l’avversario “Questo è un Gunblade: la fusione tra una spada e una pistola. Mi è stata affidata dal mio maestro Squall Leonhart. Quella che vedi è la prova che io ho deciso di cambiare e di combattere per qualcosa di nuovo”.

 

“CHE SCEMENZE STAI DICENDO? NON CAPISCO NIENTE!” per il lato oscuro di Gaara quello era arabo.
“Questa è la fine del mio passato!” Gaara tese in avanti il Gunblade e ”COLPO IMPERIALE!”con un fendente verticale tranciò di netto l’enorme demone.
“CO-COSA!” senza essersene reso conto il demone Ichibi era stato sconfitto da un semplice attacco di spada.
“Hai commesso un grave errore a pensare che io fossi rimasto quello che ero una volta: le cose cambiano ed io non faccio eccezione!” dopo quella frase a effetto, la visione si sciolse.

 

 

Gaara aprì gli occhi e si mise a sedere.
“Ti sei svegliato anche tu, a quanto vedo” Asuma fu felice di vedere che un altro ragazzo si era rimesso in piedi * Più passa il tempo, più i ragazzi si svegliano velocemente. È chiaro che questa creatura non ha un controllo perfetto delle illusioni che crea *.
“E gli altri?” Gaara si guardò intorno e chiese dei compagni che non vedeva.
“Sono andati a cercare Jaden!” rispose Jim “Vuoi andare anche tu?”
“Prima devono riprendersi anche i miei fratelli!” rispose il rosso e si avvicinò a Kankuro e Temari “Avanti, battete l’avversario, qualunque esso sia!”

 

 

VISIONE DÌ TEMARI E KANKURO

 

I due fratelli erano alle prese con Napa e Radish che si stavano dimostrando temibili.
“Che noia!” si lamentò Napa tenendo le braccia incrociate “E’ davvero tutto qui quello che sapete fare?”
“Mezze cartucce come loro le battiamo anche con una mano” ghignò Radish.

 

“Quei due si stanno prendendo gioco di noi da tropo tempo, non li sopporto più” Kankuro tratteneva a stento il nervoso ma voleva davvero farli a pezzi.
“Mantieni la calma” fece la bionda “Forse ho trovato una soluzione”.
“Spara!” sorrise il fratello e la sorella gli bisbigliò alcune parole all’orecchio.

 

“Che diavolo stanno facendo?” chiese Napa.
“Secondo me hanno tirato fuori qualche idea” azzardò l’altro “Vediamo che cosa fanno!”

 

“Sei pronto!” Temari sollevò il ventaglio e per un attimo coprì lei e il fratello dalla visuale dei due nemici.
“PUOI DIRLO FORTE! KANDATA STRIFE!” e nel mentre in cui il ventaglio si era alzato, partirono una miriade di fili viola che si lanciarono contro i due formando la tela di un ragno.

 

“CHE BUFFONATA!” i due sayan saltarono ed evitarono l’attacco.
“CI SIETE CASCATI!” ma Temari aveva previsto la mossa e si era teletrasportata sopra di loro “DRAGO DÌ VENTO!” e lanciò un potente attacco di vento che assunse la forma di un drago.

 

“PENSI DAVVERO CHE BASTI COSI’ POCO PER BATTERE DUE GUERRIERI SAYAN COME NOI!” tuonò Napa che spalancò la bocca e sparò un raggio energetico verso la ragazza che fu investita in pieno.

 

“TEMARI!” Kankuro gridò il nome della sorella con tutta l’anima.
“Ti manca? Allora raggiungila nella tomba!” Radish gli apparve dietro e lo trapassò al petto.
“GH!” il ragazzo riuscì a fare solo quest’unico rumore e poi crollò a terra senza vita.

 

“Troppo facile!” ghignò Napa mentre scese a terra.
“Hai ragione” confermò Radish “Possiamo anche andarcene”.

 

“Ve ne andate così presto?” disse una voce alle loro spalle.
“COSA” i due si voltarono e…
“FILI DEL RE MARIONETTISTA!” apparve Kankuro che lanciò all’attacco i fili dorati che avevano sconfitto il gigante della sesta armata.

 

ZACK!

 
“AAAAARRRRGRGGGHHH!” e i due sayan furono investiti dall’attacco ma non erano ancora sconfitti.

 

“DANNATO! COME HAI FATTO A SALVARTI!” Radish pieno di ferite lo guardò furente.
“Non lo sapete che i ninja si muovono nell’ombra?” alle spalle dei due si sentì la voce di Temari “E attaccano quando meno l’avversario se l’aspetta? ARTE DEL VEENTO: DANZA DELL’URAGANO VOLANTE!” e lanciò un uragano di lame di vento che investì in pieno i due stupefatti sayan.

 

“AAAAAARRRRRGGGGHHHHHH!”
E questa volta furono sconfitti per davvero senza lasciare traccia.

 
“Sai che non mi sarebbe mai venuta in mente l’idea di usare la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo per distrarli?” Kankuro si levò tanto di cappello all’idea della sorella che era risultata vincente.
“Non ho fatto niente di particolare” si limitò a dire la bionda mentre la visione si diradava “Ho solo usato la testa. Chissà come avrebbe agito Shikamaru!”

 

 

I due fratelli si svegliarono insieme e si trovarono davanti Gaara.
“Ce l’avete fatta!” fece il rosso accennando a un sorriso.
“Puoi dirlo forte” Kankuro si sentiva come liberato: la precedente battaglia contro quei due gli aveva lasciato l’amaro in bocca e ora sentiva la vittoria così dolce.
“Ci siamo tolti due bei sassolini da sotto il sandalo!” rise la bionda poi vide gli altri che erano ancora a terra “Ce ne sono ancora molti!” commentò.
“Non perdiamo tempo e andiamo a prendere quel dannato di Viper” il castano si alzò in piedi e propose la sua idea.
“Allora andiamo!” disse Temari.
“Aspettiamo ancora un po’” intervenne Gaara “Gli altri si riprenderanno presto” e di questo era sicuro.

 
“Il signor Nick continua a peggiorare!” Alexis era rimasta vicino al Sun’s Warrior che continuava a cambiare sempre di più.
“Sono sicuro che sta combattendo con tutto se stesso” disse Gaara “Non si farà battere mai da quel mostro: sono pronto a scommetterci tutto me stesso”.
“Sì, ce la farà!” anche Temari ne era sicura.

 

 

NELLA VISIONE DÌ SYRUS, JESSIE, HASSLEBERRY, ROCK LEE, KERO-CHAN E YUE’

 

Il piccolo gruppetto continuava a battersi strenuamente contro Kimimaro ma il Kaguya era un avversario davvero formidabile.
“Dannazione!” Syrus digrignò i denti “Questo è davvero una forza della natura, altro che i nostri Dark Knights”.
“Se non fosse così, non staremmo faticando tanto a batterlo” rispose Jessie “Dobbiamo trovare il suo punto debole”. E chiese a Rock Lee “Hai detto che l’hai già affrontato vero? Allora come hai fatto a batterlo l’ultima volta?”

 

Il ragazzo dalle spesse sopracciglia chiuse un attimo gli occhi e rispose “Quando l’ho affrontato io era intervenuto anche Gaara ad aiutarmi o avrei perso di sicuro. Inoltre lui stesso aveva detto di essere malato ma ora sembra in forma smagliante”.
“Probabilmente la misteriosa creatura l’ha rivitalizzato ridandogli la salute” commentò Hassleberry che aveva sentito tutto.
“Questo però non spiega come faccia a essere così forte” intervenne Kero-chan “Sarà anche fortissimo ma sembra quasi al livello di un generale infernale”.
“E’ probabile che sia stato potenziato in qualche modo!” commentò anche Yuè.

 

“Potenziato o meno non ha importanza” Syrus divenne un guerriero selvaggio e tirò fuori i suoi artigli “Usa le ossa? Allora vediamo chi dei due è più bravo!” e senza dare il tempo agli altri di ribattere, si lanciò allo sbaraglio.

 

“IDIOTA CHE DIAVOLO FAI!” 
Gridarono in coro ma lui li ignorò.

 

Il Truesdale minore si lanciò contro il Kaguya e vibrò i suoi artigli contro di lui che parò l’attacco.
“Notevole!” commentò lui “Anche se la tua abilità innata è leggermente diversa, anche tu usi le ossa del tuo corpo come armi. Però non capisco di che materiale sono fatte”.
“Sono fatte di Adamantio” rispose il ragazzo “Una lega indistruttibile che ricopre interamente il mio scheletro e lo protegge dagli agenti esterni”.
“Davvero interessante, dico davvero” il Kaguya era visibilmente colpito dalla spiegazione “Questo vuol dire che tu non rischi come me di ammalarti a causa dell’apertura improvvisa del corpo. Credo proprio che con te dovrò usare un'altra mossa” rinfoderò le lame di ossa e fu la spalla ad aprirsi.
“CHE DIAVOLO!” Syrus guardò incredulo la cosa: la spalla si aprì e uscì l’omero che fu impugnato come una spada e poi la ferita si richiuse.
“Quest’osso ha raggiunto la calcificazione massima” mise avanti la sua “spada” “Vediamo se riuscirai a sopravvivere a questa mossa. BALLO DELLA CAMELIA!” e si lanciò in avanti..
“ORA VEDRAI!” ma Syrus non rimase inerte e rispose all’attacco.

 
“Ragazzi, dobbiamo aiutarlo” disse Jessie “E forse ho una soluzione”.
“Non dirla nemmeno! Abbiamo capito cosa hai in mente!” sorrise Hassleberry “Datemi venti secondi e ve lo cucino a dovere” e già aveva pronta la strategia giusta.
“Allora non perdiamo tempo” Yuè aprì le ali e andò ad aiutare Syrus.
“ANDIAMO!” Rock Lee seguì il suo esempio e andò a dare man forte ai suoi amici.
“E ora diamoci da fare!” rimasto solo, Hassleberry si preparò alla mossa vincente.

 

 

“Sei in gamba, lo ammetto” commentò Kimimaro “Ma non hai alcuna possibilità di vincere contro di me!”
“Ah davvero?” ghignò il ragazzo “ma se non ho ancora fatto niente”.
“Cosa!” il Kaguya rimase stupito dall’affermazione del ragazzo.

 

“ARRIVO!” il Truesdale minore tirò fuori tutte le sue ossa di adamantio diventando identico a un istrice “TORNADO DÌ LAME!” e si lanciò all’attacco.
Kimimaro dovette lasciar perdere la spada e fare altrettanto per evitare il colpo ma quando stava per farlo…

 

“ORA RAGAZZI!” Syrus si abbassò e Yuè lo sostituì.
“Prendi questo!” il giudice della luna lanciò i suoi cristalli azzurri a velocità considerevole contro il Kaguya che però non rimase fermo.
“PROIETTILI DIGITALI!” infatti, Kimimaro lanciò contro l’avversario le sue stesse falangi come se fossero dei proiettili.

 

“ASSAGGIA QUESTO!” ma Kero-chan fu sopra di lui e lanciò una sfera di energia contro di lui.
“Prevedibile!” commentò il Kaguya che si scansò all’ultimo momento, ma si accorse troppo tardi che qualcuno lo aveva anticipato.
“TI SONO MANCATO” Syrus aveva approfittato della sua momentanea distrazione e lo colpì con la mano rivestita di adamantio in pieno viso.

 

KAPOM!

Kimimaro fu lanciato in alto verso il cielo.
“TOCCA A ME! RASENGAN!” e anche Jessie contribuì lanciando la potente sfera turbinante contro di lui.
Kimimaro non si fece trovare impreparato e creò uno scudo con le ossa riuscendo così a ridurre i danni, anche se fu colpito.

 

“E ORA TOCCA A ME!” dietro il Kaguya apparve Rock Lee che, in versione guerriero selvaggio, assestò una potente combo di attacchi “CALCIO TEMPESTA!” scagliandolo contro il suolo.

 

CHASH!    

Kimimaro piombò a terra generando un piccolo cratere.
“Davvero un bel gioco di  squadra”commentò il ninja del suono “ma ora vi farò… Cosa!” provò a rialzarsi ma non ci riusciva.
“Ti ho fregato soldato!” e ultimo delle fila fu Hassleberry “Sei caduto in una pozza di catrame e ora i tuoi movimenti sono bloccati”.
“Dannazione!”Kimimaro capì subito che era stato giocato.

 

“ASSAGGIA QUESTO!” Tirannus alzò un piede che divenne un’enorme zampa artigliata “ZAMPATA DEL DINOSAURO!”

 

FRABOOOOOM!    

Fu generata una potente scossa e la zampa schiacciò completamente il Kaguya.
“E’ FATTA!” esultò Hassleberry.
“Questa si che è stata una trovata geniale” commentò Syrus “Distrarlo e stordirlo con attacchi potenti e poi bloccargli  movimenti per assestargli il colpo di grazia”.
“Se avessi aspettato un attimo, avremmo informato anche te” lo criticò Hassleberry “ma tu hai voluto fare tutto di testa tua”.
“Eheh! Alla fine però ho contribuito pure io” si giustificò Syrus.

 

“RAGAZZI, NON ABBASSATE LA GUARDIA!” gridò Rock Lee.
“Che stai dicendo?” chiese Jessie senza capire “Guarda che lo abbiamo battuto”.
“NO, NON E’ ANCORA FINITA!” continuò Rock Lee “QUEL TIPO HA….”

 

CRACK!
La terra si aprì e qualcuno uscì fuori.

 

“E QUELLO CHI DIAVOLO E’?”  

Gridarono tutti tranne Rock Lee.

 

Kimimaro era uscito fuori ma presentava un aspetto completamente diverso: la pelle era diventata grigia, gli occhi gialli con sclera nera mentre dietro la schiena erano spuntate delle protuberanze di ossa e una coda di rettile.

 

“Ora tocca a me!” come se fosse una frusta, Kimimaro estrasse la sua stessa spina dorsale e la lanciò contro i ragazzi.
“CI PENSO IO!” ma Hassleberry si riprese subito e afferrò la frusta d’ossa con le mani.

 

“ANDIAMO!” stufo di restare lì, Jessie divenne un guerriero-drago e…

 

KAPOM!

 

Colpì l’avversario con un poderoso pugno.
“ARGH!” a Kimimaro scappò questa smorfia ma non si fermò e creò delle trivelle d’ossa sulle braccia.
“NON TE LE LASCERO’ USARE!” ma Syrus intervenne e tagliò quella che era nella mano sinistra.
“QUESTA VOLTA NON RIMARRO’ A GUARDARE!” ma nemmeno Rock Lee rimase fermò e deviò con un calcio la trivella destra.
“Andiamo Kero-chan!” disse Yuè illuminandosi.
“Sono pronto!” anche il guardiano del sole fu pronto.
I due divennero due sfere di energia che si fusero insieme formando la spada magica che era stata brandita dalle tre Rayearth nella precedente battaglia e finì nelle mani di Jessie.
“Volete che la usi? Allora lo farò!” il giovane Andersen non se lo fece ripetere due volte e vibrò un fendente.

 

ZACK!

 

Il colpo andò a segno tranciando la coda dell’avversario che era riuscito a spostarsi in tempo.
“ARRRGHH! Che succede!” Kimimaro sentì un dolore lancinante dove era stato colpito che si propagava rapidamente “Sto bruciando!” sentiva il corpo come se andasse in fiamme.
“Mi dispiace ma non tempo a perdere” Jessie brandì di nuovo la spada e questa volta.

 

ZACK!

 

Sconfisse definitivamente Kimimaro.
“E’ fatta!” disse Rock Lee tornando normale.
“Già! Questa volta è finita!” anche Syrus sospirò “Era davvero un osso duro” e nel vero senso della parola^^.
“Se ci fossimo impegnati sin dall’inizio, forse l’avremmo battuto in poco tempo” commentò Hassleberry “Ora come usciamo da qui?”.
“Non preoccupatevi” Yuè tornò normale “Ora che il nostro avversario è stato sconfitto, torneremo presto a casa” infatti, il paesaggio cominciò a cambiare.
“Una volta che saremo tornati, corriamo subito a cercare Jaden” disse Jessie.
“Speriamo che gli altri stiano bene!” Kero-chan si chiedeva come stessero gli altri, soprattutto Sakura.

 

 

Il gruppo si svegliò e subito si alzarono.
“Ben svegliati ragazzi!” li salutò Asuma.
I sei si voltarono verso di lui e videro che ormai mancavano solo quattro persone che si dovevano svegliare.
“E gli altri dove sono?” chiese Jessie.
“Naruto, le due Sakura, Axel, Shaoran e il maestro Kakashi, sono andati a cercare Jaden” rispose Jim “il resto è qui”.
“Capisco!” disse il ragazzo * Speriamo lo abbiamo trovato * pensò.
Sulla sua spalla apparve il suo Carbuncle Rubino che gli disse qualcosa.
“Allora non perdiamo tempo andiamo subito!” disse il ragazzo.
“Che cosa ha detto?” chiese Gaara.
“Ha trovato Jaden e gli altri sono molto vicini. Io vado avanti. Ci vediamo” e senza dare agli altri il tempo di ribattere, Jessie volò verso il luogo in cui si trovava Jaden.

 

“E meno male che dovevamo andare insieme” si lamentò Syrus.
“E’ meglio restare qui e aspettare che gli altri si riprendano” consigliò Yuè “Il nostro aiuto potrebbe essere fondamentale qui!” e osservò Nick.

 

 

Il gruppetto guidato da Kakashi arrivò davanti alla porta e vide Jaden a terra privo di sensi.
“JADEN!” Naruto corse in avanti e lo sollevò.
“Come sta?” Kakashi lo chiese all’Haruno che si era inginocchiata a visitarlo.
“Ha solo perso i sensi” concluse la ragazza “ma ha bisogno di molto riposo: ha perso una grande quantità di energia”.
“Non capisco, perché ha perso energia se non ha il bio-bend addosso?” questo era il dubbio di Shaoran.
“Probabilmente è opera della strana creatura che si trova qua dentro: in qualche modo, assorbe l’energia anche senza quegli aggeggi” ipotizzò Kakashi.

 

“RAGAZZI!” Jessie corse verso di loro “COME STA JADEN!”
“Jessie, sei tornato anche tu!” Naruto fu contento di vedere che l’amico stesse bene.

 

“R-Ragazzi!” in quel momento Jaden aprì gli occhi e si trovò alcuni dei suoi amici davanti.
“Ben svegliato!” Sakura Haruno lo teneva stretto a se: avrebbe voluto avvicinarsi a lui ma quello non era il momento (Ehi! Non è ancora il momento!).
“Come stai?” chiese Naruto in nome di tutti.
“Ho passato momenti migliori” rispose il ragazzo poi scostò lo sguardo sulla porta “E’ aperta! Andiamo dentro!”
“E’ meglio aspettare gli altri” consigliò Kakashi “Non sappiamo cosa ci sia là dentro”.
“Non importa! Dobbiamo fermare Viper e lo faremo” Jaden si alzò a fatica ma crollò subito.
“Non ti sei ancora ripreso, lascia che ti aiuti” Jessie si offrì volontario per portarlo a spalla.
“Vieni, ti do una mano” anche Shaoran aiutò l’amico a restare in piedi.
“Ragazzi, perché non mi ascoltate mai?” si lamentò l’Hatake sconsolato.
“Siamo fatti così!” sorrise la piccola Kinomoto.

 

Il gruppetto entrò dentro: il laboratorio era completamente spoglio e buio, sembrava che non ci fosse nessuno.
“Che posto tetro” Naruto si guardò intorno quasi tremando “Ci manca solo che esca fuori un fantasma!”
“Tranquillo fratellone Naruto i fantasmi non esistono a parte i nostri spiriti” lo rassicurò Sakura Kinomoto.
“Figuratevi!” l’Haruno camminò spavalda senza troppi complementi “Non spaventatevi per così…!”

 

“BBOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!” 
Fece una voce potente proprio davanti ala rosa che crollò a terra come un sacco di patate.

“AAAAAAHAAHHHHHHHHHHHHH!”

Gridò dallo spavento.

 

“Stavi per dire “Così poco?” AHAHAHAH!” a fare lo scherzo era stato Kyuubi che aveva approfittato del momento per materializzarsi e far prendere un colpo alla ragazza.

 

“DANNATA VOLPE, COME TI SEI PERMESSA!” l’Haruno non se la tenne ed era pronta a colpire lo spirito pestifero con un bel pugno.

 

 

“Davvero molto divertente!” disse una voce nuova.
Tutti si voltarono e si tennero pronti.
Entrò in scena un uomo vestito da cacciatore.
Indossava una divisa da cacciatore africano color giallo ocra, pantaloni mimetici e stivali di pelle. I suoi capelli erano castani e alzati sopra la fronte mentre gli occhi dello stesso colore erano freddi; sul mento c’era un accenno di pizzetto.

 

“E tu chi saresti!” Kakashi tirò fuori il suo kunai pronto a un possibile scontro.
“Sono il cacciatore Trapper e le mie prede sono gli spiriti dei duelli” rispose l’uomo senza farsi troppi problemi.
“Cosa!” Jessie lo guardò storto “Allora sei tu”.
“Lo conosci?” chiese Naruto.
“E’ un ladro di spiriti altrui” spiegò l’Andersen “Sfida solo i duellanti che sono in contatto con gli spiriti e poi dopo averli sconfitti li ruba”.
“E’ una cosa terribile!” la piccola Kinomoto lo puntò furente “Come ti permetti di fare una cosa simile a coloro che hanno un legame con gli spiriti.

 

“Non devo di certo spiegare ad una mocciosa i motivi delle mie azioni” ribatté Trapper “Cosa interessante, però, è che vedo che avete tutti degli spiriti al vostro fianco. Ebbene li voglio  me li prederò anche con la forza se necessario”.

 

“TE LO PUOI SCORDARE!” urlò Naruto “NON TI DAREMO MAI I NOSTRI SPIRITI E POI SIAMO IN VANTAGGIO NUMERICO!”
“Questo è vero ma io ho un ostaggio con me” dalla tasca, il cacciatore, tirò fuori una carta che raffigurava Jerry l’uomo Fagiolo (ATK 1700 DEF 0) “In questa carta c’è uno spirito che ho rubato. Avvicinatevi e la strapperò”.
“DANNATO VIGLIACCO!” anche Sakura Kinomoto era furibonda.
“Ci sono diversi modi per risolvere la cosa” Kakashi mantenne la sua calma “Per esempio metterti K.O. prima che tu ti muova” ed era già pronto a entrare in azione.

 

“Aspetti maestro Kakashi” Jessie si fece avanti e si parò di fronte a Trapper “Io ti sfido a duello e, se vincerò, restituirai tutti gli spiriti ai loro legittimi proprietari” e attivò il Duel Disk.
“E se vincerò, mi prenderò i tuoi spiriti” il cacciatore accettò la sfida e attivò il suo Duel Disk.

 

“Non intromettetevi, a lui ci penso io” disse l’Andersen ai compagni “E’ il momento che mantenga una promessa” e il duello ebbe inizio.

 

 

 

NELLA VISIONE DÌ NEJI TENTEN E SHINO!

 
“KARAKURI HENGEI: ONI MEN!” il Dark Neji divenne mostruoso “PREPARATEVI A MORIRE MOCCIOSI!” e si lanciò all’attacco!

 
“DRAGHI GEMELLI!” ma Tenten non si fece trovare impreparata e lanciò una raffica di armi che però il Dark Knight evitò “Tutto come previsto!” ma la ragazza non si scompose.
“CARICA DEGLI INSETTI!” Shino lanciò all’attacco il suo sciame d’insetti giganti.

 

“SCIOCCHI, PENSATE DÌ POTERMI FREGARE COSI’!” il Dark Knight non si scompose e si lanciò contro gli insetti.

 

CRACK!

La terra sotto i suoi piedi si aprì!

 

“COSA!” il Dark Knight non si aspettava questa mossa e…

 

ZACK!

 

Fu trafitto dalla lama Juken dello Hyuga.
“Non te lo aspettavi vero?” sorrise beffardo Neji “La volta scorsa ho faticato parecchio a batterti ma ora so come fare!” 
“D-DANNATO!” ringhiò il Dark Knight mentre la trasformazione si era annullata.

 

“Sei finito: ho bloccato i tuoi punti di fuga!” questa era la mossa finale dello Hyuga.
“E ORA TOCCA A NOI!” Tenten tirò fuori la sua falce e si lanciò sopra di lui!
“CI SONO ANCH’IO!” anche Shino si lanciò alla’attacco con la sua spada.

 

“DE-DEVO SCAPPARE!” il Dark Knight tentò di muoversi ma il suo corpo non rispondeva.
“E anche i tuoi centri nervosi sono andati” disse trionfante Neji “Addio!”

 

ZACK! ZACK!

 

Tenten e Shino colpirono e tranciarono di netto la testa dell’avversario ponendo fine alle ostilità.
“E’ fatta!” disse Shino “Speriamo di riuscire a tornare indietro!”
“Sicuro!” rispose Tenten mentre il paesaggio cominciò a cambiare.
“Quando ci saremo svegliati, cerchiamo subito gli altri” intervenne Neji e la visione sparì.

 

 

I tre aprirono gli occhi (quelli di Shino non sono visibili per via degli occhiali).
“Anche voi siete tornati” disse Kero-chan “A questo punto, manca solo Nick e ci siamo tutti!”
“E gli altri?” chiese Neji.
“Sono andati a cercare Jaden” rispose Gaara “Forza signor Nick, mancate solo voi!” nel frattempo tutti potevano vedere che il corpo del Sun’s Warrior era quasi del tutto cambiato.

 

 

NELLA VISIONE DÌ NICK

 

Nick tentò un fendente ma il suo demone interiore parò il colpo e lo spinse via con un calcio.
TUTTO QUI QUELLO CHE SAI FARE?” lo schernì Chaos “NON MI STO PER NIENTE DIVERTENDO!
“Mi prendi in giro?” rispose il Sun’s Warrior rialzandosi con un agile salto “Con te mi dovrò impegnare” e si trasformò fino a raggiungere il secondo livello “Vediamo se adesso cambi idea”.

 

Con un movimento rapido, Nick gli apparve davanti e menò un potente fendente che fu parato.
PATETICO!” ghignò Chaos.
“Attento a quello che dici” ma Nick non ascoltò la provocazione infatti…

 

COSA!” Chaos si accorse che erano le ali del Sun’s Warrior il vero attacco.
Le ali di Nick si mossero rapide verso di lui e riuscirono a colpirlo.
“E non ho finito!” senza fermarsi, Nick si lanciò contro l’avversario usando tutti i suoi arti riuscendo a colpirlo e sbalzandolo via.
“Allora, ti è piaciuta?” Nick era sicuro di essere riuscito a danneggiarlo.

 

AH AH AH!” ma Chaos si rialzò completamente incolume “MI HAI FATTO SOLO IL SOLLETICO MOCCIOSO!
“Assurdo!” disse Nick * L’ho colpito con tutta la forza eppure non ne ha risentito nemmeno un po’. Come fa a essere così forte? *
SCOMMETTO CHE TI STAI CHIEDENDO COME FACCIO A NON ESSERMI FATTO NIENTE VERO?” ghignò Chaos.
“Tsk!” Nick fece solo quella smorfia.
ALLORA TE LO SPIEFGHERO’! CONSIDERALO COME UN REGALO D’ADDIO!” Chaos appoggiò Songa sulla spalla e fissò serio il Sun’s Warrior “IL MOTIVO E’ PERCHE’ SONO SOPRAVVENUTO PRIMA DEL TEMPO!
“Prima del tempo? Che vuoi dire?” Nick non capì questo passaggio.

 

VEDI: C’E’ UNA CONDIZIONE CHE MI VINCOLA A RESTARE DENTRO QUESTO POSTO SENZA POTER VENIRE A ROMPERTI” rispose Chaos “DEVI CONOSCERE IL NOME DELLA TUA SPADA!
“Il nome della mia spada?” Nick lo ripeté senza capire e osservò la sua arma.
TU PENSI CHE LA TUA SPADA SI CHIAMI SEMPLICEMENTE DESTINY VERO? “ continuò Chaos “LA RISPOSTA E’ NO! IN REALTA’ ESSA HA UN ALTRO NOME CHE NEMMENO IL SUO CREATORE CONOSCE. ANCHE LE ALTRE SPADE APPARTENENTI A VOI SUN’S WARRIORS NE HANNO UNO DIVERSO DA QUELLO CONOSCIUTO!
“La mia spada avrebbe un nome diverso da quello che conosco?” Nick non riusciva a credere a quello che sentiva.
ESATTO!” rispose Chaos “PER FARTI CAPIRE MEGLIO, HA LE STESSE CARATTERISTICHE DELLA ZAMPAKUTO’ DEL TUO ANGELO! CONOSCI IL NOME, NE OTTIENI I POTERI!
“Il nome nasconde il potere?” Nick osservò di nuovo la sua spada “E quale sarebbe il suo nome?”
TI PIACEREBBE SAPERLO VERO?” ghignò Chaos “CHIEDILO ALLA TUA SPADA! MA ORA HO UN’ALTAERNATIVA PER POTER USCIRE DA QUI!
“Non ti seguo!” il Sun’s Warrior stava ottenendo troppe informazioni in una volta ed era pieno di dubbi.
E’ SEMPLICE! SE TI BATTO ADESSO, IO TORNO LIBERO E COSI’ POTRO’ RICOMINCIARE A RICREARE TUTTO UNA VOLTA CHE AVRO’ CANCELLATO TUTTO IL CREATO!” nel dirlo Chaos si sentì pieno di boria “E QUESTO E’ TUTTO MERITO DELLA CREATURA CHE STA DIETRO QUELL’IDIOTA DÌ UN UMANO. NON CREDI CHE DEBBA RICOMPENSARLA?

 

“Scordatelo!” rispose Nick “Ti fermerò e tornerò dai miei compagni” decise di mettere da parte i dubbi e concentrarsi sul duello.
“DAVVERO CREDI DÌ POTERLO FARE?
” ghignò Chaos “SE NON TE NE SEI GIA ACCORTO, HO PRESO QUASI IL 70% DEL TUO CORPO, INOLTRE SEI NEL MIO MONDO INTERIORE E DA QUI NON ESCE O ENTRA NIENTE SE NON SONO IO A PERMETTERLO!
“In pratica io non posso uscire da qui senza prima di avere il tuo permesso” Nick giunse a questa conclusione.
ESATTO! IL TUO ANGELO NON PUO’ ENTRARE QUI E NON PUOI USARE NEMMENO IL TUO POTERE DELL’UNIVERSO!” completò il demone interiore “ORA BASTA PARLARE: E’ TEMPO DÌ MORIRE!” e sollevò la sua micidiale spada che venne avvolta da una luce sinistra.

 

“Io non morirò” rispose Nick mentre la spada s’illuminò “E poi non sarò mai da solo: i miei compagni sono sempre accanto a me!”

 

CHE SCIOCCHEZZE!” disse Chaos “GLI AMICI NON SERVONO A NIENTE! GLI ALTRI SONO SOLO UTILI PER SERVIRTI!
“E allora perché ci tieni tanto ai tuoi Dark Knights eh?” nel dirlo Nick sorrise beffardo.
NON HAI SENTITO QUELLO CHE HO DETTO?” tagliò corto Chaos “NON E’ PIU’ TEMPO DÌ PAROLE!

 

“E allora finiamola qui!” Nick alzò la spada “FOLGORE BLU!” e lanciò il suo attacco migliore.
E SARA’ ADESSO! GOKURIHUHA!” anche Chaos lanciò il suo attacco identico a quello di Jaden.

 

FRABOOOOMMM!

 

I due attacchi s’incrociarono e confrontarono per lunghi e interminabili istanti ma alla fine: fu l’attacco di Chaos a prevalere.

 

“COSA!” Nick fu investito in pieno dall’attacco e sparì dalla vista del nemico.
AH AH AH!” il demone interiore di Nick esplose in una feroce risata “E’ TUTTA QUI LA TUA FORZA?

 

BOOM!

 

Nick uscì dalle macerie ma era tornato normale”Assurdo!” disse mentre si guardò le mani * Gli è bastato un unico attacco per ridurmi così. Eppure ero riuscito facilmente a metterlo al suo posto l’ultima volta, che diavolo è successo *.
TI VEDO CONFUSO!” Chaos si avvicinò lentamente a ragazzo “LASCIA CHE CI PENSI IO A ILLUMINARTI PRIMA DÌ UCCIDERTI! SEI DEBOLE!
Il Sun’s Warrior spalancò gli occhi e fissò furente l’avversario “Che hai detto?”

 

NON HAI SENTITO?” ghignò Chaos ormai vicinissimo a lui “SEI DEBOLE! LA TUA FORZA VALE QUANTO UN MIO MIGNOLO. ARRENDITI E SUPPLICA LA MIA CLEMENZA E TI ELIMINERO’ SENZA CAUSARTI SOFFERENZE E POI SARA’ IL TURNO DEI TUOI MOCCIOSI!

 

Nick strinse i denti ma poi sorrise.
CHE HAI DA RIDERE EH?” Chaos si fermò un attimo nel vedere quella reazione inaspettata.
“Mi hai chiesto di arrendermi” disse Nick senza incrinare il sorriso “E perché dovrei?”
Fu il turno di Chaos sgranare gli occhi: possibile che Nick non capisse quanto fosse disperata la situazione.
“Io non mi arrenderò mai” con queste parole Nick si rialzò “Se sono quello che sono adesso lo devo a tutte le persone che ho conosciuto: la mia famiglia, i miei amici, i miei maestri e i miei Sun’s Knights. Grazie a loro, io sono diventato forte e ho acquisito sicurezza in me stesso. Se io mi arrendo, deluderò ognuno di loro.
Potrai anche distruggere ogni parte del mio corpo ma io non ti permetterò mai e poi mai di vincere” e puntò in avanti la spada “Fatti sotto!”

 

Il demone interiore osservò il Sun’s Warrior digrignando i denti poi sorrise beffardo “TI BATTI E SACRIFICHI PER GLI ALTRI EH?” alzò la sua micidiale spada in avanti…

 

NON FARMI RIDERE!
E si lanciò contro di lui.

 

“Io dico le cose così come stanno e non cambio idea” disse Nick riprendendo le parole preferite di Naruto “Combatterò per tutte le persone che credono in me e per tutti quelli che abitano nelle varie dimensioni” e si lanciò anche lui all’attacco “NON MI ARRENDERO’ MAI!”

 

E’ questo ciò che vuoi?” disse una nuova voce.
I due avversari si fermarono a pochi metri l’uno dall’altro.
NO!” ringhiò Chaos “TU NON DEVI VENIRE QUI!
“Chi ha parlato?” Nick alzò la testa verso quel cielo rosso cercando di capire da dove venisse quella voce.
E’ questo ciò che vuoi?” ripeté la voce.

 

Nick capì che la domanda era rivolta a lui “Certo! Non voglio venire  meno a quello che ho detto” e rispose calmo a quella voce che sembrava così calda e confortante.
Allora così sia!” il panorama fu avvolto da un’intensa luce dorata che tolse la vista per alcuni istanti.

 

NO! NON PUOI INTERROMPERMI!” ruggì Chaos “SONO IO IL PIU’ FORTE
“Che sta succedendo? Sento un calore incredibile!” Quella luce era entrata nel corpo del Sun’s Warrior dandogli un calore mai sentito prima.

 

Quando la luce si estinse, il paesaggio era cambiato: ora i due avversari si trovavano nel mondo interiore di Nick, una verde e idilliaca pianura proiezione stessa del Fantasy.
C’era solo una cosa che era cambiata: sopra le loro teste era apparsa una figura avvolta in una luce splendente.

 

COME OSI INTERVENIRE NEL MIO COMBATTIMENTO!” ringhiò Chaos rivolto alla luce.

Non è ancora tempo” rispose la luce “Per questo aiuterò Nick a rispedirti nelle tenebre da cui vieni fino a quando il tempo non giungerà”.

“Tu sei…” Nick osservò quella luce incredulo e poi spostò lo sguardo sulla sua spada.
Esatto Nick!” rispose la luce “Io sono la tua spada: sono giunto prima del tempo per aiutarti in questa battaglia e non sono solo!

 

Intorno a Nick apparvero tutte le persone che conosceva: tutti coloro che lo avevano reso quello che era e altre ne apparvero.
“E voi chi siete?” apparvero molte persone che lui non aveva mai visto.
Tra quelli che risaltavano di più: c’erano un uomo alto e tenebroso vestito in rosso con gli occhi coperti da degli spessi occhiali da sole rossi; un ragazzo con indomabili capelli arancioni e kimono nero; un ragazzino con un sorriso solare  e un cappello di paglia sulla testa; un ragazzo con capelli neri con delle saette dorate ai lati, occhi verdi e penetranti e col simbolo dei Sandtimes; una ragazza italiana con capelli castano rossiccio vestita come Cat Woman; un ragazzo vestito da motociclista con occhi blu come il cielo e indomabili capelli neri; una donna vestita da guerriero con lunghi capelli biondi e occhi d’argento e un dolce sorriso; Luce più giovane; un ragazzo vestito con un kimono rosso, capelli argentati da cui spuntavano orecchie di cane e occhi ambra e dietro di lui c’erano tipi simili a lui; un ragazzo con capelli rossi e occhi castani e vestito con una maglietta azzurra; un enorme leone con occhi verde smeraldo; Goku e Vegeta con tutti i loro compagni.

Insieme a loro comparvero altre persone e vari alter ego.
“Ma chi sono tutte queste persone!” disse incredulo Nick mentre vedeva persino dei suoi alter ego che non avrebbe mai pensato di avere.
Loro sono persone che ti hanno conosciuto, che ti conoscono e che ti conosceranno in futuro” rispose la luce “Sono tutti qui per te: perché sono loro la tua forza!

 

NO! NON LO PERMETTERO’!” ruggì Chaos lanciandosi all’attacco ma si trovò la strada bloccata da tutti “TOGLIETEVI DAI PIEDI!

 

Ormai hai perso Chaos!” disse la luce “E ora è il momento di mostrarti il vero potere di un Sun’s Warrior!
La spada di Nick s’illuminò “Che cosa succede!” disse incredulo Nick mentre fu avvolto anche lui dalla luce.
La luce si estinse e Nick apparve con un nuovo aspetto: il suo corpo aveva diversi colori, sulle spalle erano cresciute tre paia di ali, nove code di diverso tipo spuntavano dal suo fondoschiena, una lunga criniera scendeva fino alle natiche e aveva diversi ciuffi colorati e delle folte orecchie facevano capolino sulla testa, il becco era avvolto da una leggera peluria mentre delle grandi zanne erano spuntate dentro la bocca, i piedi erano potenti zampe di leone, gli occhi erano color arcobaleno.
A concludere il tutto, sulle spalle erano apparse delle spalliere dorate e un elmo gli avvolgeva la fronte.

 

Nick alzò le mani chiudendole e aprendole “Sento una forza incredibile dentro di me. Che cosa è successo?”
Il tuo corpo e quello di tutti gli altri si sono fusi insieme, dando vita a un unico ego” rispose la luce “Questo è il tuo potere nascosto: la scissione e l’unione dell’ego nato da tutti coloro che ti circondano!
“Il potere dell’Ego!” ripeté incredulo Nick “E’ dunque questo il potere che nasconde la mia spada?”
Non la tua spada: TU stesso.” chiarì la luce “Questo è il potere che nasconde la tua anima e la stessa cosa vale per tutti i tuoi compagni, la loro forza diventerà la tua e vice versa” .
Nella mano di Nick apparve una nuova spada: la lama era sempre blu ma più sottile, mentre l’impugnatura sembrava la testa di un falco e la guardia, le sue ali aperte.

 

“Che sia questa la vera forma della mia spada, anzi della mia anima?” si chiese Nick.
Tu sai come usare questo potere vero?” disse la luce che si fuse con la spada.
“Certo!” gli occhi del Sun’s Warrior si spostarono su Chaos.

 

Il demone interiore lo osservò furente “DANNATO IMPICCIONE!” ringhiò “NON IMPORTA SE ORA HAI RIVELATO IL TUO VERO POTERE, IO LO ELIMINERO’ LO STESSO! AVANTI SONGA, DISTRUGGIAMOLO!
Con piacere!” rispose la spada mente s’illuminò di una luce nera.

 

“Questa volta ti fermerò!” Nick illuminò la sua nuova spada “Insieme a voi, amici miei, presenti passati e futuri, VINCEREMO!” e si lanciò contro Chaos.

 

MUORI!” ruggì Chaos “GOKURIHUHA!” e lanciò il suo mortale attacco.

“FOLGORE BLU!”            

Insieme a Nick, lo gridarono anche tutti coloro che erano diventati parte di lui.

 

FRABOOOOMMM!
E questa volta fu l’attacco del Sun’s Warrior a prevalere, squarciando persino il cielo dietro Chaos.

AAARRRRGGGHHHHHH!
Chaos fu tranciato in due: di lui rimase solo parte del busto con il braccio destro mentre il resto sparì.

 

Nick contemplò incredulo ciò che aveva fatto “Incredibile!” riuscì a dire.
D-Dannato!” rantolò Chaos “C-Come è possibile che io abbia perso!
“Sei ancora vivo a quanto vedo!” Nick gli fu davanti con la spada in pugno “Vorrà dire che dovrò colpirti di nuovo”.
Non sarà necessario!” rispose il demone mentre il suo corpo cominciò a sgretolarsi “Per il momento mi ritiro ma ti do un consiglio: fatti trovare pronto perché, quando tornerò, esattamente come il cavallo che si rende conto che il suo cavaliere non è degno di cavalcarlo, ti disarcionerò e ti schiaccerò sotto i miei piedi” e con queste ultime parole, sparì.

 

“Non ci contare!” rispose Nick “Sarò qui ad aspettarti!”
La trasformazione si annullò e Nick si ritrovò circondato da tutti che lo guardavano sorridenti.
“Vi ringrazio” Nick fece un inchino a tutti “E’ vero, non conosco molti di voi ma quando ci incontreremo, mi sdebiterò”.

 

“Non faccia tutto questo baccano per così poco” disse una ragazza brasiliana dai capelli rossi e dagli accesi occhi verdi vestita come una ballerina “Anche perché gli idioti che fanno in questo modo mi stanno sui BIP!” (scusate ho dovuto censurare^^)
“Lo terrò a mente” rispose Nick voltandosi verso d lei “Posso almeno sapere il tuo nome? Così mi ricorderò di te e dei tuoi modi così “signorili?””.
La ragazza incrociò le braccia mettendo in evidenza il fisico snello “Io sono Kah Hitodama della dimensione G e si ricordi che ho il fuoco della danza dentro”.
“Me ne ricorderò!” rispose il Sun’s Warrior “Credo che dovrò concederti un ballo ragazza!” e la ragazza sorrise.
“Allora buona fortuna a meno che non ti pesti i piedi” disse una bella donna con capelli e occhi neri molto profondi e con ali da fata “Io sono Morugana regina delle fate della dimensione G e ti consiglio di fare attenzione a non provocarmi”
“Ricorderò anche questo my lady” rispose Nick.
“Tsk! Un’altra cosa!” disse la regina delle fate “Abbi cura di Sakura Kinomoto: io e lei condivideremo molto in futuro ed è un ordine” e, senza aggiungere altro, sparì insieme a Kah e a molti altri ragazzi.

 

“Ti chiederei anch’io di aver cura di Sakura” disse un uomo con un dolce sorriso: i lunghi capelli neri scendevano lisci fino alla schiena e gli occhi blu erano coperti da un paio di occhiali; il corpo era coperto da una lunga tunica color notte.
“Tu sei Clow Reed!” nel vederlo Nick non ebbe alcun dubbio.
“Esatto!” il grande mago creatore delle Clow Cards fece un leggero inchino “Sono Clow Reed della dimensione C, uno dei creatori di mondi e posso dire di essere colpito da te. Abbi anche cura di Naruto e dei suoi amici”.
“E vedi di far tornare indietro quello stronzetto di Sasuke altrimenti ci penserò io dopo averlo legato al letto” disse un ragazzo vicino a Clow Reed quasi del tutto identico a Yuè se non fosse poiché era molto più muscoloso e gli abiti avevano varie tonalità di verde così come i capelli, gli occhi e le ali.
“Come hai detto scusa?” Nick sperava di aver capito male.
“Hai capito benissimo” rispose l’angelo dai capelli verdi “Io sono Emerald Oz, creatore dei mondi della dimensione C e amante seme di Clow” e per dimostrarlo prese il mago e lo baciò.

 

“Ho afferrato!” disse Nick leggermente scosso per poi riprendersi “Non so come c’incontreremo, ma mi ricorderò delle vostre tendenze ma non vi giudicherò in nessun modo” il razzismo era una delle cose che Nick non aveva mai apprezzato^^.
“A dire il vero, io ti ho già incontrato” rispose Oz “Ho osservato alcune delle tue battaglie e ho deciso di creare una tua versione anche nel mio mondo parallelo in cui Naruto e i suoi amici sono vampiri; stessa cosa vale per te”.
“Chi se lo sarebbe ma immaginato che qualcuno mi osservasse” sorrise Nick “Se mi hai preso come modello non ti dirò niente. Solo una cosa: non rendermi incapace di difendere le persone a cui tengo” questa era la sua unica richiesta.
“Tranquillo non hai nulla da temere con me!” rispose l’Emerald alzando il pollice “Le mie creature sono tutt’altro che indifese e molli: sono dei leoni quando devono proteggere i loro amici”.
“Allora va bene così!” sorrise Nick.
“Avrei io una domanda da farti” disse Oz prima di andare “Quante coppie gay ci sono da voi?” non sapeva quasi nulla della dimensione di Nick.
“Nessuna al momento!” rispose il Sun’s Warrior calmo “Se, però, ce ne sarà qualcuna nessuno di noi li giudicherà.
“Vedi di mantenere la parola o ci penserò io a ricordartela” l’angelo dai verdi capelli gli puntò il dito contro.
“Come ho detto, io mantengo la parola data” si limitò a rispondere Nick.
“Molto bene, allora!” sorrise Oz.
“Buona fortuna Nick! Ci rivedremo” e dopo queste parole Oz e Clow insieme a molti altri dietro di loro sparirono.

 

“Sono sicuro che ci rivedremo tutti” disse Nick a tutti i rimanenti “Alla prossima!” e gli altri, dopo un cenno, sparirono.
Rimase solo la luce sopra Nick che era rimasta in silenzio.
“Ti ringrazio per avermi dato questo squarcio del futuro” disse Nick “Quando ci rivedremo?” e chiese questo.
Molto più in là” rispose la luce mentre tutto cominciò a dissolversi “Fino ad allora, sii sereno e diventa forte con i tuoi compagni. Ricorda chi sei Nick: la tua battaglia è solo all’inizio” e sparì.
“Lo ricorderò, è una promessa!” disse Nick e la visione sparì.

 

 

Nick aprì gli occhi e si ritrovò circondato da buona parte dei suoi amici.
“Perché mi guardate in quel modo?” Nick aveva notato che le loro facce era stupite.
“Che cosa le è successo?” chiese Alexis “Un attimo fa era diventato qualcosa di diverso”.
Nick sorrise “Neanch’io so come spiegarlo” rispose alla fine “Ciò che riesco a dire è che ho avuto una visione del futuro che costruiremo insieme” e si alzò.
“E’ sicuro di stare bene?” chiese Yuè preoccupato.
“Mai stato meglio!” rispose Nick capendo le preoccupazioni del giudice della luna “Per il momento Chaos è acqua passata” e molti tirarono un sospiro di sollievo “Forza andiamo dagli altri” e tutti andarono a cercare Jaden e compagni.

 

 

Nel laboratorio di Viper, il duello tra lui e Adrian era ancora nel vivo.
Adrian si era dimostrato un combattente eccezionale ma Viper era un vero osso duro.
“PRENDI QUESTO!” Adrian prese la rincorsa, saltò e…

 

KAPOM!

 
Colpì Telonius con un potente calcio volante.

 

“Non male ragazzo!” sorrise Viper alzandosi in piedi “Ma ora non posso più perdere tempo con te”.
“Questo lo dici tu” il Gecko si lanciò di nuovo all’attacco ma “COSA!” si ritrovò bloccato a mezz’aria.
“Come ho detto, non ho tempo da perdere!” Viper aveva alzato solo il pugno destro e poi lo spinse in avanti.

 

CRASH!
Adrian fu schiantato contro il muro e non riuscì a muoversi.

 

“E’ stato divertente!” disse Viper mentre si rimetteva la giacca “Ora scusami ma devo andare. Non preoccuparti, sarai in ottima compagnia!” e con quelle parole uscì.
“Dannazione!” Adrian cercò di muoversi ma il corpo non rispondeva.
“Resta con me” disse la voce nel cilindro “Ora giocheremo insieme”.

 

 

“PEGASO ZAFFIRO ATTACCA!” Jessie impartì quell’ordine e il suo mostro colpì il cacciatore di spiriti che fu sconfitto.
“Non è possibile!” disse Trapper “io, il grande cacciatore, sono stato battuto. E pensare che volevo avere anch’io degli spiriti”.
Kakashi gli si avvicinò con il kunai in mano “Capisco come ti senti, ma non si può avere tutto dalla vita!” e alzò l’arma ma….

 

“NO! GLI SPIRITI!” Trapper cominciò a gridare come un matto.
“Che succede!” l’Hatake cercò di farlo riprendere ma fu fermato da Shaoran.
“Gli spiriti che ha rubato si stanno vendicando su di lui” rispose il castano.
Poco dopo Trapper sparì nel nulla lasciando solo il suo duel disk e la carta dell’uomo fagiolo.

 

“E’ fatta! ARRRGGH!” Jessie si accasciò a terra privo di forze.
“Jessie, come ti senti” Jaden lo prese subito.
“Non preoccuparti mi riprenderò” lo rassicurò l’Andersen “Per favore, qualcuno può darmi la carta di Jerry?”
“Tieni!” Shaoran gliela porse “Non so che promessa tu debba mantenere ma spero che ora questo spirito potrà rivedere il ragazzo da cui è stato separato”.
“Sarà così!” rispose Jessie dopo averla presa.

 

“RAGAZZI!” gridò la voce di Alexis.
Il gruppo si voltò e vide gli altri compagni raggiungerli.
“Allora vi siete ripresi tutti” disse la piccola Kinomoto tirando un sospiro di sollievo.

 

“Non perdiamo tempo, andiamo a cercare Viper e finiamo questa storia!” alle parole di Jaden tutti furono concordi e s’inoltrarono nel laboratorio.  

 

 

Nel prossimo capitolo
Uncinato continua a elaborare il suo piano ma attirerà le attenzioni di un altro demone di Abhadon che, dopo una “lunga discussione” deciderà di dare una mano al diabolico generale infernale.

 

Nel frattempo i ragazzi si trovano davanti a Viper che sfiderà Jaden in un duello estremo (avviso che lo accenno solamente perché già trattato nell’anime).
Dopo il duello Viper impazzirà e a creatura sprigionerà tutto il suo potere coinvolgendo tutti gli abitanti dell’isola.

 Questo e altro nel prossimo capitolo.

Songa è la spada del padre di Inuyasha e Seshomaru nel movie "La spada del dominatore del mondo" 

 

Kah Hitodama e Morugana sono due personaggi della fic di Miciuzumachi (grazie per il presito^^).

Eccovi Kah

http://i52.tinypic.com/4r6gpe.jpg

 

Emerald Oz e Clow Reed sono due personaggi delle fic dell’autore Alextintura che ringrazio per la sua disponibilità^^ 

 

Per quanto riguarda gli altri personaggi, compariranno nella mia fic e nell’altra che sto scrivendo^^.

 

Sono commosso: la mia fic ha superato le mille visite^^ non sapete che enorme soddisfazione è per me^^.

 

Vi rinnovo i miei migliori auguri e vi do appuntamento al prossimo anno. Ciao.   

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Capitolo 45
*** Oscura alleanza ***


45. Oscura alleanza

Ciao a tutti e, finalmente, ben ritrovati^^.

Innanzitutto chiedo scusa per essere stato assente per ben due e passa mesi ma gli esami mi hanno costretto a mettere da parte la fic.
Non avete idea di quanto mi sia rammaricato nel non poter postare ma non ho avuto molto tempo.

Ora che sono tornato, cercherò di postare con più regolarità.
Spero solo che non abbiate appeso al chiodo la mia fic e che, anzi siate aumentati un po’^^ Più siete, più sono motivato a scrivere^^.
O beh, altro non posso dire se non augurarvi una buona lettura.

 

 

Il gruppo arrivò in una grande stanza: al suo centro c’era un macchinario che faceva uno strano ronzio.
“E quella che roba è?” chiese Rock Lee.
“Il sistema di funzionamento dei bio-bend”rispose Axel “Se vogliamo rovinare i piani di Viper, dobbiamo disattivarla”.
“ALLORA CHE COSA ASPETTIAMO!” Jaden corse verso il macchinario seguito dagli altri.

 

“Come si fa a disattivarlo?” chiese Jessie mentre guardava il pannello di controllo.
“Cavolo, quanti bottoni colorati” Naruto non ne aveva mai visti così tanti^^.
“Come si fa?” chiese Gaara dubbioso.
“Qui, da qualche parte dovrebbe esserci una leva” spiegò il Brody “Basta abbassarla e il sistema si disattiverà” e cominciò a cercarla.
“Non è più semplice distruggere tutto?” Asuma impugnò le sue lame di chakra.
“In questo modo questa macchina infernale si spegnerà per sempre” anche Kakashi era della stessa idea.
“ALLORA CHE COSA STIAMO ASPETTANDO” esplose Naruto “FACCIAMO A PEZZI QUESTO POSTACCIO!” e preparò il suo rasengan.
“DIAMOCI DA FARE!” Rock Lee fece ardere la fiamma della giovinezza e…

 

CRASH!

 

Con un calcio, abbatté una console che aveva avanti.
“Forza bruta e tecnologia: due pessimi compagni di letto” commentò Nick mentre tranciò un terminale davanti a lui (il bue che da del cornuto all’asino^^).

 

CRASH! CRACK!

 

Tutti si dettero da fare e, in un minuto, distrussero tutto.
“Abbiamo finito direi” commentò la piccola Kinomoto che non si era risparmiata.
“Avreste anche potuto evitare di fare tutto questo macello” Axel scosse il capo e indicò una grande pila che era ancora in piedi “La leva è lì!”

 

“E SOLO ORA CE LO DICI!”

Gridarono i più irruenti.

 

“Scusate!” si limitò a dire Axel senza cambiare espressione.
“Allora sistemiamo anche quella” Gaara si avvicinò alla pila e lanciò contro tutta la sua sabbia che la distrusse “Ecco fatto!”
“Bene! E ora troviamo Viper!” disse Jaden e iniziò ad avviarsi.

 

UUUUUUUUUEEEEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHHHHH!   

 

Ma all’improvviso risuonò l’allarme.
“CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO ADESSO!” gridò Syrus per superare quel forte suono.
“TEMO CHE ABBIATE FATTO QUALCOSA!” rispose Axel.

 

RUUUBBBLLLLEEEEE!     

E, come se non bastasse, tutto cominciò a tremare.

 

“SVELTI, USCIAMO DÌ QUI!” urlò Jessie e corse verso l’uscita ma…

 

SWISH!

 

“LE PORTE SI STANNO CHIUDENDO!” ma Hassleberry dette quest’altra brutta notizia.

“NON SE CI SONO IO!” disse Axel e…

 

ZOCK!

 

Lanciò il suo arpione sulla parete bloccando temporaneamente la chiusura della porta.
“SVELTI, TUTTI FUORI!” urlò Kakashi che dette il buon esempio.

 

I ragazzi cominciarono a scivolare sotto la porta uno dopo l’altro ma l’arpione cominciò a cedere.

“PRESA!” ma Axel afferrò la porta metallica e cercò faticosamente di sorreggerla “ANDATE!”
Gli unici ancora rimasti erano Naruto e Jaden.
“ASPETTA TI DO UNA MANO!” il biondino si avvicinò ma…
“CE LA FACCIO DA SOLO! VA AVANTI!” gridò Axel mentre digrignava i denti per lo sforzo “VI RAGGIUNGERO’!”
“Axel!” Jaden lo guardò disperato ma…
“Ho affrontato di peggio” lo rassicurò lui “Andate, vi raggiungo subito” e strinse i denti per tenere la porta ancora sollevata.
“Vedi di mantenere la tua parola, amico!” lo avvertì Naruto “Perché un guerriero come te mantiene sempre la sua promessa”.
Axel lo fissò con la coda dell’occhio e accennò a un sorriso.

 

“ANDIAMO!” Jaden e Naruto scivolarono sotto il portone e poi si voltarono per chiamare “AXEL!” ma il ragazzo aveva ceduto alla fatica e la porta si era chiusa.
“Oh no!” Jaden si alzò e fece per andare verso la porta chiusa ma Naruto lo bloccò.
“Dobbiamo avere fiducia in lui” disse Naruto sperando anche lui che Axel si fosse salvato “ANDIAMO, L’ALTRA PORTA SI STA CHIUDENDO!” e si trascinò l’amico fino al resto del gruppo.

 

 

I due ragazzi raggiunsero il gruppo e informarono gli amici di cosa era successo al Brody.

 “Quel ragazzo è un tipo in gamba, se la caverà” Kakashi aveva avuto modo di conoscere il Brody e sapeva che l’avrebbero rivisto.

“Il suo chakra c’è ancora” avvisò Neji col Byakugan attivo “Se la caverà” e questo fu molto consolante.

 

“GUARDATE!” Kero-chan indicò il centro della stanza in cui si trovavano.
Lì si trovava un ascensore e Viper era appena uscito.
“Sta salendo!” indicò Rock Lee mentre con gli altri vedeva che l’uomo stava accedendo al piano superiore.
“Vuole che lo seguiamo” disse Jim.
“E noi non lo deluderemo” rispose Hassleberry per tutti e il gruppo si avviò.

 

 

Dopo pochi minuti tutti arrivarono in una grande stanza a forma circolare: Viper li stava aspettando.
“Benvenuti ragazzi” li accolse Telonius. Aveva addosso una strana corazza di titanio e il duel disk “Siete in ritardo per la lezione”.
“ORA BASTA GIOCARE!” Naruto gli puntò il dito contro “ARRENDITI CHE E’ MEGLIO!”
“Naruto!” Kakashi si mise una mano sulla fronte ma tornò subito serio “Tu sei Viper vero? Hai superato il limite! A nome di tutti gli studenti ti dichiaro in arresto”.

 

“Non siete nelle condizioni per darmi ordini o gridarmi contro” rispose calmò Viper “Vi ricordo che siete ancora nel mio territorio”.
“Ancora per poco!” Jaden attivò il Duel disk e “Risolviamo la faccenda secondo il modus operandi dell’accademia” lo sfidò a duello (l’espressione latina gliel’ho messa io. Non credo che Jaden sappia cosa significhi^^) .
“Sai che mi hai anticipato?” Viper lo fissò dritto “Eri proprio tu che volevo sfidare. Che la partita estrema abbia inizio” prese un telecomando dalla tasca e lo premette.

 

“EHI! MA CHE SUCCEDE!” 

Tutti si sentirono elevarsi.
“Tranquilli è solo una pedana” Viper che era rimasto immobile.

 

Pochi istanti dopo, tutti si trovarono all’esterno a qualche centinaio di metri da terra.
“Aveva programmato tutto” Asuma era rimasto incredulo.
“Fosse un ninja, sarebbe un avversario davvero insidioso” anche Kakashi era rimasto incredulo da una simile mossa.

 

“Onorato di essere temuto” disse Viper attivando il Duel Disk “Possiamo anche iniziare”.
“Un momento!” ma Gaara intervenne “Perché ce l’ha con Jaden? Che cosa le ha fatto?”
“A me niente” rispose Viper “ma ho un amico che ha molte cose da dirgli” e aggiunse questo.
“Chiunque sia è un pazzo” intervenne la piccola Kinomoto “Che cosa può volere dal fratellone Jaden”.
“Se vuole Jaden si faccia avanti” Naruto avrebbe voluto riempire di pugni questo “amico”.
“Non ho nient’altro d dire” rispose Viper e puntò Jaden “Iniziamo ragazzino”.
“Non mi lascia altra scelta” il ragazzo fu pronto “Ragazzi lasciate fare a me”.
“Jaden, ne sei sicuro” l’Haruno lo guardò preoccupata.
“Andrà tutto bene” il ragazzo si voltò e le sorrise.

 

“COMBATTIAMO!”

E il duello iniziò.

 

 

A Oblivion, Uncinato era alle prese col suo piano.
“FINITO!” il demone uscì esultante da una pila di carte “E’ un piano a prova di bomba” e si complimentò con se stesso “Allora, diamoci un’ultima occhiata” e prese il primo foglio.

 

POCO DOPO

 

“NOOOOOOOOOO!” 

Il demone, in versione urlo di Munch, si mise le mani in testa “MI SONO DIMENTICATO DÌ NUMERARLE” anche i demoni commettono degli errori^^.

“COME DIAVOLO HO FATTO A NON ACCORGERMENE!” si lamentò il poverino (diciamo poverino^^) “COME FACCIO ADESSO!”

 

“E STA ZITTO!”

Tuonò una voce dietro di lui e…

 

BONK!

 

Uncinato ricevette un sonoro pugno in testa.

A colpirlo era stato un essere dalla forma ibrida. Appariva come un enorme Velociraptor umanoide dalla pelle nerastra, sulle spalle spuntavano enormi ali di pipistrello e sulla testa grandi corna di drago. Gli occhi rossi avevano pupilla verticale ed erano parecchio adirati col collega demone.

 

“AHIA!” fece lui mentre si massaggiò il bernoccolo fumante “RAPTOMORT MI HAI FATTO MALE!”
“Se non la smetti di gridare, te ne faccio ancora di più” disse l’altro.
A colpire Uncinato era stato proprio Raptomort che era parecchio arrabbiato per “essere stato svegliato”^^: infatti, aveva un cappello da notte in mezzo alle corna.
“Ma che ci fai con il cappello da notte?” Uncinato lo guardò incredulo “Noi demoni non abbiamo bisogno di dormire”.
“Sdraiarsi aiuta a riflettere idiota” rispose l’altro togliendosi il cappello dalla testa “E poi tu e la tua brutta abitudine di lasciare la porta aperta: le tue urla si sentono per tutto il corridoio. Perché diavolo ho deciso di avere le mie stanze vicino a te” si lamentò Raptomort, poi vide un foglio a terra e lo prese “E questo che sarebbe?”
“E’ il mio piano di battaglia” si vantò Uncinato “Geniale non è vero?”
“E tu chiameresti geniali questi scarabocchi” ma Raptomort non fu della stessa opinione e…

 

STRAP!

 

Strappò il foglio.

 

“NOOOOOO!” gridò Uncinato con i lacrimoni agli occhi (ve lo sapreste immaginare un demone che painge^^).

 

BONK!

 

“Finiscila!” ma Raptomort gli assestò un altro pugno in testa e lo mise a tacere “E tu ti definisci un generale infernale? Questo spiega perché nessuno vuole entrare nella tua armata” (ecco perché Uncinato è da solo^^).

 

“Sei cattivo!” si lamentò lui.
“Non sarei un demone sennò” rispose Raptomort e poi lo guardò fisso “Ora smettila di fare quelle false lacrime! So bene che sei una volpe”.
“E non sbagli” di colpo Uncinato recuperò la sua serietà “So già come agire: quelli erano solo un passatempo” (che bel passatempo).
“Mi sembrava strano” Raptomort lo fissò ghignante “Che cosa hai in mente?”
“Un duello contro Nick” il demone aveva intenzione di affrontare così il Sun’s Warrior “ma ci sono due cose che mi mancano: lo strumento per la sua disfatta e qualcuno che possa tenere a bada quei mocciosi fastidiosi”.
“E così hai pensato di chiedere al primo che sarebbe entrato qui a riprenderti e, giacché siamo da soli in questo corridoio, sapevi che sarei venuto io” terminò Raptomort “Perché dovrei aiutarti?” e incrociò le braccia.
“Perché solo tu puoi usare gli incantesimi adatti per aiutarmi a creare le condizioni necessarie per abbattere Nick anche se io perdessi” rispose Uncinato “E poi avrai tutti i mocciosi da sistemare. Non vorresti entrare in scena prima del tempo?” conoscendo il suo grado e la sua armata provò a tentarlo.

 

“La tua offerta è allettante ma non mi basta!” ma Raptomort gli dette risposta negativa “Preferisco aspettare il mio turno” e fece per voltarsi.

“Guarda che lo so che fremi dal desiderio di uccidere Nick da tempo” gli disse Uncinato “Non per niente sei stato tu a dare inizio alle danze” e sperò di averlo convinto.

 

Il demone si fermò “Anche se fosse?” e voltò solo una parte del muso di rettile.
“Non vorresti avere la tua rivincita su di lui e il suo gruppo di mocciosi?” il generale continuò a incalzarlo “Se perdo, potrai dare a tutti il colpo di grazia. Se poi il piano fallisce, potrai ritirarti senza troppi problemi” e sperò di averlo convinto.
Il demone si voltò verso il collega e lo fissò ghignante “Forse c’è una possibilità di metterci d’accordo!” gli rispose alla fine.
“Sapevo che non avresti detto di no!” sorride diabolico Uncinato e tese la mano.
“Facciamo così: io ti aiuto, ma se perdi, mi prendo la tua roba” ma Raptomort sollevò questa condizione.

 

“COSA!” Uncinato lo guardò con la bocca spalancata “CHE DIAVOLO POTREI AVERE CHE NON HAI TU!”
“Per esempio i numeri di Topolino che mi mancano” disse il demone con un ghigno (I DEMONI CHE LEGGONO TOPOLINO? MA DOVE LE TROVO?)
“La mia collezione no!” si lamentò Uncinato “Ho faticato sette camice per prendere tutti i numeri” e cominciò a piagnucolare.
“O accetti o vai a farti ammazzare senza di me” ma Raptomort fu irremovibile.
“UFFA! D’ACCORDO!” alla fine il generale infernale accettò il ricatto “Ma se ammazzo Nick esigo un risarcimento”.
“E sia!” lo stregone tese a sua volta la mano che fu stretta dal generale “E rispetta i termini, amico”.
“Sono un demone di parola, lo sai” rispose Uncinato con un ghigno.
“Allora, che cosa ti serve?” chiese Raptomort serio…

 

 

Mentre stava avvenendo quest’oscura alleanza, torniamo al duello tra Jaden e Viper.

 

“NEOS MAGMA ATTACCA!” dopo un duello sfibrante e che gli aveva riempito il cuore di dubbi, subito spenti dai suoi compagni, Jaden ordinò al suo Eroe Elementale di attaccare Venonminaga, il mostro di Viper ponendo fine al duello.

 

SRANG!

 

Con quel potente boato, il mostro fu sconfitto e i life points di Viper si azzerarono.

“SEI GRANDE FRATELLONE!”   

A gridarlo furono Naruto e la piccola Kinomoto che corsero subito verso di lui.

 

“Ottimo lavoro!” anche Nick si avvicinò calmo.
“Davvero interessante questo Duel Monsters” commentò Asuma “Ora capisco perché a Shikamaru piaceva”.
“Sarà utile capire come funziona in futuro” anche Kakashi era rimasto molto colpito dal gioco, anche se non aveva capito alcuni punti^^.

 

Ormai privo di forze, Viper cadde in ginocchio “Come ho potuto perdere! Dove sei figlio mio!” alla fine aveva fatto tutto questo per riavere il suo defunto figlio: questa era stata la promessa fattagli dalla creatura nel cilindro.

 

“Mi dispiace per te ma è impossibile” Alan gli si avvicinò e lo fissò dritto negli occhi “Non è possibile riportare in vita i defunti! Quella creatura ti ha ingannato” e disse quelle parole con tutta la fermezza che aveva.
“NO, NON E’ VERO!” ma Viper non volle accettarlo “LUI ME L’HA PROMESSO! MI AVREBBE RIDATO MIO FIGLIO!”

 

Ed io mantengo sempre le mie promesse” all’improvviso risuonò la voce della creatura.

 

“ATTENTI!” l’angelo indietreggiò subito e avvisò i compagni.
“Questa volta non ci faremo imprigionare in un’illusione” Shaoran non aveva proprio voglia di perdere altro tempo.
“Distruggiamo quella creatura prima che…” Gaara propose la sua idea ma si bloccò di colpo.

 

“Che diavolo è quell’essere!”

Dissero tutti.

 

Davanti a Viper era apparsa una creatura di pura energia con le sembianze di un bambino, mentre la mano sinistra era artigliata e nera.
Hai adempiuto alla promessa che mi avevi fatto amico mio!” la creatura si rivolse a Viper “E io farò altrettanto” e in un istante si trasformò in un bambino dai capelli scuri “Ciao papà!”

 

“Figlio mio!” le lacrime scesero dagli occhi di Viper “Sei torna…MMMHH!” ma il suo volto fu preso dalla mano sinistra della creatura.
Hai fatto un ottimo lavoro Telonius Viper!” disse la creatura “Ora raggiungi tuo figlio nel mondo dell’aldilà! Tante buone cose AHAHAHAH!” e lasciò andare l’uomo che…
“Sì, ti vedo figlio mio!” Viper si alzò e si diresse verso il bordo della piattaforma.

 

“E’ USCITO DÌ SENNO!” gridò Jim.
“DOBBIAMO FERMARLO!” Naruto cominciò a correre verso di lui ma “NON RIESCO A MUOVERMI!”

 

“Dannazione!” anche Nick tentò di muoversi ma una forza superiore lo teneva bloccato dove si trovava.
“E’ OPERA DÌ QUELLA CREATURA!” Yuè indicò la creatura che, nel frattempo, era tornata alla forma di pura energia.

 

Ormai è tardi! Lui vuole così!” ghignò la creatura.
“ARRIVO FIGLIO MIO!” e Viper si lanciò nel vuoto.

 

“NOOOOOOOOO!”

Gridarono tutti mentre erano impotenti.

 

“Dannazione!” Kakashi non avrebbe mai pensato di trovarsi in una simile situazione.
“SEI UN MOSTRO!” Naruto invece gridò subito contro la creatura.
“ASPETTA CHE CI LIBERIAMO E TE L FACCIAMO PAGARE!” anche la piccola Kinomoto era furiosa “COME HAI POTUTO FARE UNA COSA SIMILE!.
“Ho davvero il desiderio di tornare alle vecchie abitudini con te!” Gaara mantenne la voce calma ma il tono era gelido.

 

AHAHAHAH!” la creatura non si scompose e “E’ il momento di entrare in scena!” fu circondata da un’intensa luce bianca.

 

Tutto fu avvolto da una colonna di luce….
“CHE DIAVOLO STA SUCCEDNEDO!” Jessie non aveva mai visto nulla di simile.
“Sento un cambiamento di forze!” disse Shaoran mentre si copriva gli occhi.
“MA PERCHE’ MI SONO UNITA A QUESTO GRUPPO!” si lamentò l’Haruno.

 

L’energia scorre libera!” la creatura ne fu felice “ORA JADEN E TUTTI I SUOI COMPAGNI SARANNO TRAVOLTI DALLA MIA FURIA AHAHAHAHAHAH!” e anche parte dell’isola fu inglobata nella colonna di luce.
Quando la luce si estinse, la creatura era sparita ma c’era un altro problema.
“Dove diavolo siamo finiti!” il primo a parlare fu Hassleberry.

 

Il gruppo, così come l’accademia, era finito in un luogo diverso.
Si trovavano in una zona desertica: dune e dune di sabbia si vedevano all’orizzonte; nel cielo splendevano tre soli, mentre l’accademia era dietro una grande montagna.

 

“Che posto è questo!” Neji si guardò intorno incredulo “Di sicuro  non è un’illusione” il suo Byakugan non gli segnalava nulla di simile.
“Qualunque cosa sia, non mi piace!” l’Aburame aveva un brutto presentimento.
“Questa è un’altra dimensione!” Nick capì dove si trovavano.
“Un’altra dimensione? Come è stato possibile?” chiese Asuma che gli era vicino.
“Credo che sia opera di quella creatura” rispose il castano.
“Allora scoviamola e torniamocene a casa” Naruto tirò fuori questa bela idea.
“Si ma dove la troviamo? Qui non c’è” gli fece notare Rock Lee.

 

“Questo posto!” nel vederlo, Jaden ebbe un sussulto “Non può essere!”
“Che ti succede?” Yuè gli si era avvicinato per aiutarlo ad alzarsi, dopo il duello era crollato.
“Sarà meglio portarlo in infermeria” propose Kankuro prendendolo per una spalla “Ragazzi, andiamocene da qui e andiamo nell’Accademia” e richiamò gli altri.
“Ottima soluzione” concordò Temari. 

 

RRRRRRRUUUUUUUUBBBBBLLLLEEEEE

 

Ma la piattaforma cominciò a oscillare pericolosamente.
“E ORA CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO!” gridò Syrus.
“La piattaforma sta per crollare!” rispose Gaara calmo “Sarà meglio scendere!”

 

“GRANDE IDEA, GENIO!”

Gli gridarono tutti contro.

 

“Smettetela di fare casino!” disse Kyuubi che si materializzò da solo “Salitemi sopra!”
Gli altri non se lo fecero ripetere due volte e salirono sopra il grande demone che saltò giù.

 

TUMP!

 

Il Bijuu atterrò sulla sabbia e fece scendere il gruppo dalla sua testa.
“Per una volta ti ringrazio volpe” Naruto fu il primo a rivolgerle la parola “Ce la stavamo per vedere brutta”.
“Non ringraziarmi” rispose secco il demone “Ho solo pensato ai miei interessi” non l’aveva di certo fatto per salvarlo.
“E’ strano però” Shaoran sollevò un dubbio “Come hai fatto a materializzarti se Naruto non ti ha dato l’autorizzazione?” lo trovava strano.
“Mi sono materializzato da solo e basta” rispose di nuovo il demone “Non so come ho fatto, ma ci sono riuscito” neanche lui non riusciva a spiegarlo.

 

“Probabilmente questa è una dimensione in cui gli spiriti hanno forma corporea” ipotizzò Kero-chan “Qui, se parlate, vi vedono tutti”.
“Quindi vuol dire che…” Syrus s’interruppe un attimo e chiamò il suo spirito “Fortezza Vercroid ci sei?” volle fare una prova.
“Affermativo!” rispose lo spirito robotico materializzandosi di sua iniziativa “Per fortuna posso ridurre la mia mole” infatti, si ridusse a dimensione umana.
“Credo che resterò un altro po’ in vostra compagnia” Kyuubi ridusse le sue dimensioni a quelle di un pastore tedesco “ma non fateci l’abitudine” li avvertì.

 

“E’ meglio tornare all’accademia” propose Gaara preoccupato per gli studenti.
“Hai ragione” rispose Naruto “Speriamo che non gli sia successo niente”.
“Reggiti Jaden, ti aiuto io” Yuè prese il castano per una spalla.
“Ti aiuto!” anche Hassleberry si avvicinò allo Yuki prendendolo per l’altra spalla.
“Dove sarà finito Axel!” si chiese Jaden.

 

CRASH!

 

Qualcosa uscì da un cumulo di rocce e afferrò la gamba di Syrus.
“AAAAAAAAAHHHHHHHHH! AIUTO!” il povero Truesdale fu preso dai brividi.
“ATTENTI!” Kero-chan si mise in posizione pronto a colpire con una sfera di fuoco.

 

“Aspettate!” Naruto li fermò tutti “Non sarà che…” che quello non fosse un nemico?
Infatti, un attimo dopo uscì anche il resto del corpo: Axel era sopravvissuto.
“Potreste dare una mano anche a me per favore?”chiese debolmente il ragazzo.

 

Il gruppo, dopo aver soccorso il Brody, si avviò verso l’accademia sperando che i loro compagni stessero bene, quando….

 

“RAGAZZI!”

In lontananza arrivarono i rimanenti Sun’s Knights.

 

“Meno male, stanno bene” per Nick fu molto consolante.
“Meno male davvero!” anche Kakashi fu contento di vedere che i ragazzi stavano bene.
“Per fortuna Choji sta bene” Asuma era molto felice di rivedere il suo obeso allievo^^.

 

Poco dopo il gruppo si riunì e i duellanti chiesero notizie della situazione nell’accademia.
“Molti studenti sono finiti in questo posto” iniziò Shikamaru “Li abbiamo tutti riuniti nella palestra chiedendo loro di collaborare. Chazz è ancora in infermeria ma ormai sta bene. Per il resto, si può sapere che diavolo è successo?”
“Viper era solo una pedina” disse Kakashi “Dietro di lui c’era una strana creatura che ci ha portato qui, non prima di essersi sbarazzata di lui” e dette la tragica notizia.
“Di male in peggio” Kiba digrignò i denti “Come facciamo ad andarcene da qui?”
“A questo penseremo dopo” rispose Nick “Ora portiamo Jaden e Axel in infermeria. Andiamo” in quel momento bisognava pensare ai feriti e tutti si diressero verso l’accademia.

 

 

Il gruppo entrò nell’infermeria: una stanza abbastanza ampia con alcuni scaffali pieni di medicine, un computer e un paio di lettini.
Dentro, oltre a Chazz, c’era una donna sui 25 anni, vestita con l’uniforme dell’accademia e con un camice addosso. I capelli rossi erano corti e tirati all’indietro lasciando solo un ciuffo che scendeva sulla fronte, mentre gli occhi erano castano scuro.
“Signorina Fontaine, abbiamo bisogno di lei” disse Alexis appena fu entrata.

 

La donna vide le condizioni dei due ragazzi e “Metteteli nel lettino, ora li visito subito” disse questo.
“Usate anche il mio” Chazz si alzò dal suo lettino dando la possibilità di far sdraiare Jaden ma “E voi che ci fate qui?” vide i suoi Ojama corporei.
“Ciao capo” lo salutò quello giallo “Non sappiamo perché ma siamo corporei”.

 

“Ci troviamo in una dimensione satellite” disse Nick, attirando le attenzioni verso di se “Giusto, ho dimenticato di dirvelo: ogni dimensione  ha quelle che potremmo definire << dimensioni-satellite >> cioè spazi vuoti in cui le regole variano leggermente. In questa gli spiriti possono materializzarsi senza problemi e forse è proprio questo il motivo per cui è ridotta a un deserto”.
“Che vuole dire?” chiese Temari senza capire.
“E’ semplice no?” a rispondere fu Regina Arpia che si materializzò davanti a tutti “Alcuni spiriti sono tutt’altro che buoni e gentili e hanno preso il sopravvento, radendo al suolo questo posto”.
“Concordo!” anche Ceres fece la sua comparsa in versione ridotta “Spiriti come i mostri di tipo demone, sono molto distruttivi”.
“Non è che ti riferisci a me?” Ichibi fece la sua comparsa in versione mini e guardò storto il drago blu.

“Come se un piccolo tasso potesse fare qualcosa” ghignò Kyuubi.
“TU E LA TUA DANNATA FISSA PER IL NUMERO DÌ CODE IN PIU’” ma il demone tasso non se la tenne “SEI UN BASTARDO KUR…. MMMHHMM!” ma fu zittito dalla zampa dell’altro.
“Prova solo a dire altro e ti maciullo!” lo minacciò Kyuubi.

 

“Ma che ha?” chiese confuso Naruto.
“Non preoccupartene” ma Kiba lo invitò a lasciar perdere.
“Anche se non mi va a genio, è il mio spirito. Devo preoccuparmi di lui no?” ma il biondino gli ricordò questo.
“Non sono affari che ti riguardano” rispose il demone dalle nove code “Vado a farmi un giro, non seguitemi” e senza dare il tempo di replicare, se ne andò.
“Che caratterino” commentò l’Inuzuka.

 

“Tornando a quello che stavo dicendo, non sono solo demoni come Kyuubi o Ichibi a essere così distruttivi” Ceres riprese il discorso “Ce ne sono altri”.
“Scusate, ma cosa sono queste strane creature che sono apparse?” chiese la signorina Fontaine che era rimasta in silenzio.

 

“Semplicemente spiriti con cui siamo legati” rispose con naturalezza la piccola Kinomoto “Non si preoccupi, non fanno del male a nessuno” la rassicurò.
“Ragazzi, credo sia meglio lasciar riposare Jaden e Axel” il Dundee si era reso conto che lì non potevano fare niente al momento “Andiamo a vedere quanta gente è finita in questa dimensione”.

 

“Ottima idea!”

Fu la risposta di tutti e uscirono dall’infermeria tranne la signorina Fontaine e Hinata che era rimasta indietro.

 

“E tu perché non vai con loro?” la dottoressa e direttrice del dormitorio femminile Blu si rivolse gentilmente alla Hyuga.
“Non si preoccupi, vado subito” le rispose calma la piccola mora dagli occhi perlati “A più tardi” e uscì dalla stanza.

 

Una volta fuori, però Hinata prese per la direzione opposta alla palestra.
“C’è qualche problema Hinata?” Rayearth si materializzò davanti a lei “Cosa ti turba” nel guardarla negli occhi, vedeva che stava pensando a qualcosa.
“Ecco…” la ragazza abbassò lo sguardo: non sapeva da dove iniziare “Volevo cercare Kyuubi per ringraziarlo” la piccola mora aveva visto da lontano il gesto del demone codato e sentiva di doverlo fare.
“Capisco!”lo spirito dalle sembianze di un lupo infuocato annuì “Ora, però, credo sia un po’ nervoso! Lascia che vada io a parlargli: lo ringrazierò anche da parte tua” e si offrì di andare a parlare col demone.
“Sei sicuro di volerlo fare?” lo spirito annuì “Allora, puoi dirgli una cosa da parte mia?”
“Tutto quello che vuoi” lo spirito acconsentì alla richiesta della Hyuga che gli sorrise dolcemente.

 

POCHI MINUTI DOPO

Hinata raggiunse il gruppo dei suoi amici prima che entrassero nella palestra.
“Ehi, dov’eri finita?” le chiese Kiba.
“Dovevo fare una cosa!” rispose la ragazza con un sorriso.
“Ah sì e che cosa?” l’Inuzuka glielo chiese curioso e….

 

BONK!

 

Ricevette un poderoso pugno in testa da Sakura Haruno^^
“AHIA! CHE ACCIDENTI FAI!” protestò giustamente il ragazzo mentre si massaggiò la testa dolente^^.
“STUPIDO!” lo sgridò la rosa “NON SI CHIEDE A UNA DONNA COSA ABBIA FATTO SE RESTA INDIETRO!” lei credeva di aver capito.
“E CHE C’E’ DÌ MALE A CHIEDERLE DOVE FOSSE ANDATA A FINIRE!” protestò il castano senza capire.
“Forse è andata in bagno!” ipotizzò Ino con un tono stranamente calmo.
“Eh?” il ragazzo alzò un sopracciglio poi…

 

TAP!

Batté il pugno sulla mano aperta “Giusto!”

 

“IDIOTA!” 

Le due ragazze gli gridarono contro.

 

BONK! BONK! BONK! BONK!

Assestandogli un doppio pugno in quella testa bacata che si ritrovava^^.

“AHIA!” il povero Inuzuka si tenne la testa dolente!

 

“E io che c’entro!”

Ma anche Naruto, Chazz e Jessie avevano ricevuto un pugno senza un apparente motivo dalle due ragazze.

 

“COSI’ NON FATE QUELLE FACCE DA EBETI!”

Risposero le due con la venetta pulsante^^: anche se in realtà li avevano colpiti senza motivo (quando le ragazze sclerano…)

 

I tre si guardarono in faccia senza capire.
“Lasciate perdere e entriamo nella palestra” ma Shino li invitò a non pensarci e a entrare nella palestra con gli altri: erano davanti alla porta ormai e tutti entrarono.

 

Povero Naruto!” pensò Hinata che era rimasta di nuovo indietro “Certe volte Sakura è davvero tremenda!” ma preferì tenerselo per se.
“Ti do ragione!” ma Nick, anche lui rimasto indietro, aveva dato una sbirciatina nella sua mente “Lei e Ino hanno bisogno di un tranquillante” e la buttò sul ridere.
“Signor Nick!” la Hyuga lo guardò stupita “Non avrà mica…”
“Ciò che hai fatto quando sei rimasta indietro, sono cose tue e io non sono un guardone” ma il castano chiarì subito le cose “Sai? Spero che tu glielo dica al più presto” e fissò la mora con un sorriso.
“C-Cosa!” che andò nel pallone^^.
“Sono sicuro che tu e Naruto formiate una magnifica coppia” continuò lui “Faccio il tifo per voi” e, dopo quest’incoraggiamento, entrò nella palestra. 
Hinata rimase a fissare il vuoto per alcuni istanti poi “Grazie!” rispose alle parole del castano ed entrò anche lei.

 

All’interno della palestra erano riuniti un centinaio di studenti appartenenti ai vari dormitori e chiedevano cosa fosse successo.
“A quanto pare ce ne sono un bel po’” guardandosi intorno, Gaara ne vide diversi che aveva conosciuto.
“Come diavolo avrà fatto l’accademia a finire qui?” di chiese Shaoran dubbioso “Non ci sono incantesimi spazio-temporali così potenti da trasportare un’intera struttura in mezzo al nulla” non riusciva a capire come fosse stato possibile.
“Signor Nick, è sicuro che non possiamo fare altro per riportare indietro l’accademia?” la piccola Kinomoto si rivolse al castano con sguardo speranzoso.
“Temo di no”ma diede risposta negativa “Ho già provato ad aprire un portale ma è stato inutile! Se vogliamo lasciare questo posto con l’intera accademia dobbiamo trovare la creatura che ci ha portato qui” e spiegò cosa dovevano fare.

 

“Allora la sorellina Sakura può provare a usare la sua nuova carta per cercarla” propose Naruto speranzoso.
“C’ho provato, ma Polaris non riesce a localizzarla!” anche lei dette risposta negativa.
“Che seccatura!” Shikamaru se ne uscì con la sua solita frase “Ci toccherà setacciare questo posto da cima a fondo e dovremo farlo in gruppi” dopo aver saputo cosa era successo nel laboratorio, il giovane Nara stava pensando a una soluzione.
“Prima, però sarà meglio assicurarsi che gli altri stiano tutti bene” intervenne Kakashi preoccupato per possibili assenti tra gli studenti.

 

“Sono tutti qui” intervenne Blair con in braccio Akamaru “Se manca qualcuno, vuol dire che si trova al sicuro nella nostra dimensione” era sicura che non mancasse nessuno.
“In tal caso, vediamo come organizzarci” riprese Shikamaru.
“Hai qualche idea?” Gaara lo guardò con le braccia incrociate.
“Credo di sì!” rispose il ragazzo dalla coda alta.   

 

“INSOMMA! SI PUO’ SAPERE CHE DIAVOLO E’ SUCCESSO!” uno degli studenti fece sentire la sua voce “DOVE CAVOLO SIAMO!” ed era furioso e spaventato. Come non dargli torto?
“CHE COSA E’ SUCCESSO ALLA NOSTRA ACCADEMIA! SI PUO’ SAPERE!” un altro studente fece sentire la sua voce.

 

“Ragazzi, state calmi!” Nick cercò di sedare gli animi “Non sappiamo dove siamo finiti ma…”.

 

“NON VOGLIO FINIRE I MIEI GIORNI QUI! DANNAZIONE!” un altro ragazzo gridò ancora più forte e poi furono solo altre lamentele e niente più.

 

“La situazione non è delle migliori” nel vedere come i ragazzi si stavano agitando, Alan incrociò le braccia “Sono spaventati e non posso dar loro torto! Dobbiamo risolvere al più presto questo problema”.
“La domanda è come!” chiese Yuè “Non sappiamo dove cercare quella creatura; siamo confinati in una dimensione desertica dove non c’è la possibilità di approvvigionarsi e non sappiamo quanto potremo resistere in queste condizioni” ed elencò quelli più gravi.
“E’ una brutta situazione!” commentò Kero-chan seduto sulla spalla dell’amico “Ed io ho già fame!” ci mancava solo questa^^.
“Per fortuna la sala mensa e il magazzino sono qui nell’accademia” ma Hassleberry dette una buona notizia “Speriamo che ci siano abbastanza provviste per tutti”.
“Sarà difficile soddisfare tutti” e il maestro Asuma puntò subito qualcuno “Choji non resisterà a lungo senza cibo!” conosceva bene il suo allievo e sapeva che avrebbe dato di matto.

 

“OH NO!” l’Akimichi, infatti, cadde in ginocchio “COME FACCIO ADESSO!” e cominciò a piangere come una fontana^^.
“E FALLA FINITA!” gli gridò contro Ino “PER UNA VOLTA SII UOMO E NON LAMENTERTI PER IL CIBO!” quando faceva in quel modo non lo sopportava.
“Siamo alla frutta con te” Garuda si materializzò dietro il corpulento castano e gli mise una mano sulla spalla “Fatti forza Choji: se supererai questo momento, sarai migliore” e lo consolò in questo modo “E magari perderai qualche chilo!” ma quest’ultima frase poteva evitarseal^^.
“OOOOOHHHHH!” il povero Akimichi ebbe un mancamento e crollò a terra^^.

 

“Cavolo che casino!”  

Pensarono tutti insieme^^.

 

“RAGAZZI!” dall’altra parte della palestra uscì la signorina Dorothy con il suo staff “Se volete mettere qualcosa sotto i denti, noi siamo pronti!” e dette una buona notizia.
“Qualcosa di positivo c’è!” sospirò Syrus “Chissà quanto potremo resistere!”

 

“Lo vedremo subito!” rispose Jessie “EHI, SIGNORINA DOROTHY! QUANTO POSSIAMO RESISTERE?” e lo chiese immediatamente alla donna.
“Contando i presenti, circa una settimana” la donna dette questa risposta.

 

“Il tempo non è molto ma dovremo farcelo bastare” Jim non vedeva altra soluzione “Cerchiamo di metterci d’impegno” e fece capire che sarebbe stato della partita.
“Allora cominceremo dopo aver messo qualcosa sotto i denti” Shikamaru richiamò l’attenzione su di se “Per prima cosa dovremo…” stava per aggiungere altro quando.

 

“EHI GENTE!” dall’altra parte della stanza si sentì una voce familiare che fece voltare tutti.
“ADRIAN” Jessie lo riconobbe subito.
“E’ vero, c’era anche lui in infermeria” ricordò Jim.

 

In realtà, come sappiamo, Adrian era stato catturato dalla creatura nel cilindro e sottoposta a chissà cosa.
La creatura aveva letto nei suoi ricordi, vedendo com’era cresciuto e tutti gli sforzi che aveva fatto per diventare quello che era.
Dopo aver visto la memoria del Gecko, la creatura aveva prestato attenzione al duello tra Jaden e Viper e il ragazzo aveva approfittato dell’indebolimento del controllo mentale per attivare alcune bombe che aveva piazzato in dei punti nevralgici della struttura, causando una serie di esplosioni che gli dettero la possibilità di liberarsi e scappare.
Dopo essersi salvato, il ragazzo aveva rapidamente recuperato i suoi effetti e si era presentato davanti a tutti ma aveva anche lui delle novità.

 

“Ragazzi! Dove siamo finiti? Sapete qualcosa” iniziò il discorso in questo modo per non destare sospetti.
Non m’inganni amico!” ma Nick aveva letto nella sua mente e non si fidava molto di lui, anche se quello che stava per dire attirò la sua attenzione.
“Non ne abbiamo idea amico” rispose semplicemente Jim.
“Allora è meglio lasciar perdere” il rosso disse queste strane parole “Sono uscito fuori poco fa e ho visto qualcuno avvicinarsi all’Accademia”.

 

“Che cosa!”

Il gruppo dei Sun’s Knights lo guardò stupito.

“Non perdiamo tempo, andiamo a vedere chi è!” il primo a fiondarsi fuori fu Naruto.

 

 

FUORI DALL’ACCADEMIA

 

Reggendosi su un bastone fatto d’osso, uno sconosciuto si stava avvicinando all’Accademia.
Un mantello grigio sporco gli copriva le spalle e parte del petto, dove si vedeva una vecchia e strappata uniforme giallo canarino. I lunghi capelli neri scendevano incolti lungo il viso sporcato dalle intemperie mentre gli occhi azzurro cielo erano ormai stanchi.

 

“Non ci posso credere!” le lacrime uscirono dai suoi occhi arrossati “Quella è l’Accademia! Non è un miraggio, ne sono sicuro” poi vide che dall’ingresso stavano uscendo diverse persone “EHI RAGAZZI!” e non riuscì più a trattenere l’emozione e cominciò a gridare felice verso di loro ma…

 

“STAI ATTENTO!” Adrian si buttò verso di lui perché, in quel momento qualcosa era planato verso il povero ragazzo e…

 

GRAFF!

 

“ARRRGGH!” un paio di artigli graffiarono la schiena del rosso mentre era a terra.

 

“RESISTI ADRIAN” Jessie lo raggiunse in un lampo per sincerarsi delle sue condizioni.

“Non preoccuparti per me” il Gecko manteneva la voce calma ma stava trattenendo il dolore.

 

“QUELLA E’ IL MOSTRO LADY ARPIA!” Temari identificò subito la creatura che aveva attaccato il gruppo.

 

Sopra di loro si librava una creatura dalle sembianze di donna: il pallido e sinuoso corpo era coperto da un abito di piume blu che lasciava scoperte le braccia e le gambe che altro non erano degli artigli di rapace. Il viso appuntito era bianco come la porcellana ed era messo in evidenza dai freddi occhi verde acqua e dai capelli rosso scuro. Dietro la schiena aveva un paio di ali bianche.

 

“Abbiamo un tipo problematico” a fianco alla bionda apparve Regina Arpia che fissò la sua << sottoposta >>.
Regina Arpia appariva come una ragazza alta dai lunghi capelli azzurri e dagli occhi dello stesso colore. Il sinuoso corpo era rivestito da un’aderente tuta blu scuro con le estremità azzurre; mani e piedi erano artigli di rapace, mentre dietro le spalle aveva un paio di grandi ali bianche.

 

“CI PENSO IO” l’Andersen non esitò ad attivare il suo duel disk e pescò dal deck “EVOCO PEGASO ZAFFIRO!” richiamando uno dei suoi mostri più potenti “ATTACCA LADY ARPIA!”

 

La creatura dalle sembianze di un cavallo bianco alato con un corno fatto di Zaffiro si lanciò contro l’arpia ma...

 

FLASH!

 

Questa fu avvolta da una luce e poco dopo apparve con indosso una corazza dorata.

 

“Ha attivato una carta magia” Nick rimase fermo a guardare ma era pronto a intervenire “Temo che ora ne attiverà un'altra”.
“Quale?” chiese la piccola Kinomoto che gli era vicino.
“Se ho studiato bene, dovrebbe essere Egotista Elegante” a rispondere fu Gaara “Quella carta permette di evocare altre due Lady Arpia. Se Jessie non fa qualcosa, si troverà contro tre mostri con un valore di attacco di 1950 ciascuno”. Anche lui si tenne pronto a intervenire.
“Non perdiamo tempo e andiamo ad aiutarlo” capita la situazione, Shaoran corse insieme al rosso a dare una mano a Jessie.

 

FLASH!

 

In quel momento ci fu un’altra luce e al fianco di Lady Arpia ne apparvero altre due: una con i capelli rossi e corti, l’altra blu e sparati in aria.
Le tre creature si avventarono su Pegaso che fu colpito e anche Jessie ne risentì.
“Accidenti!” il ragazzo strinse i denti “Resisti amico, ora ti do una mano” e si preparò ad attivare un’altra carta.

 

“Mentre lo fai, ci penso io a dare una lezione a queste tre oche” la Regina Arpia non esitò a gettarsi nella mischia per aiutare Pegaso.
“Ti ringrazio per l’aiuto” il cavallo alato la guardò con uno sguardo d’intesa.
“Se non ci aiutiamo tra di noi, non saremmo migliori di loro” rispose la Regina indicando il trio che li guardava ghignante.

 

“Quei vostri sorrisetti stanno per sparire” dietro al trio apparve Garuda, lo spirito di Choji.
Era un essere metà umano, metà rapace con testa d’aquila. Il corpo ambrato era glabro e scolpito, la testa invece era rossastra e dello stesso colore erano le grandi ali dietro la schiena. Le sue nudità erano coperte da un paio di pantaloni rosso fuoco e tenuti in vita da una fascia dorata.
Lo spirito aprì le sue ali e lanciò una miriade di piume verso le tre…

 

FRABOOOM!

 

Colpendole in pieno.
“EHI, NON LASCIARCI A MANI VUOTE” la Regina non se la tenne e si lanciò all’attacco.
“ALLA BATTAGLIA!” ma nemmeno Pegaso Zaffiro fu da meno.

 

“CAVOLO CHE FORZA!”

Di fronte a un simile spettacolo erano tutti affascinati.

“E ora arrivano i rinforzi!” Jessie attivò una trappola “ATTIVO ALLEANZA CRISTALLO! VAI TIGRE TOPAZIO!”

 

FRABOOOOM!

 

Dalla sabbia fece la sua comparsa un’altra bestia cristallo dalle sembianze di una grande tigre bianca con corno rivestito di puro topazio che, con precisione millimetrica, colpì in pieno l’Arpia originale eliminandola e causando così la scomparsa delle altre due.

 

“Ottimo gioco di squadra ragazzi” si complimentò Garuda con i suoi amici spiriti.
“Grazie a te per essere intervenuto in nostro aiuto” Regina Arpia sorrise al suo compagno rapace “Potresti essere un fidanzato perfetto, sai!” e gli fece questa bella proposta^^.
“Spiacente ma non mi sento pronto per queste cose” ma lo spirito alato reclinò l’offerta “Choji impara dal maestro” e fece questa piccola raccomandazione mentale al suo protetto (hai capito che maestro^^).
“O-Ok!” L’Akimichi non seppe dire altro^^.

 

“Fammi vedere” Sakura Haruno s’inginocchiò a visitare Adrian e “Sono solo due graffi. Un po’ di pomata e ti riprenderai” gli comunicò questo.
“Meglio di niente” rispose il ragazzo.
“ARGGH!” Jessie fece quella piccola smorfia.

 

“Jessie, stai bene?” Gaara gli si avvicinò preoccupato.
“Non preoccuparti” lo rassicurò il ragazzo “E’ solo un piccolo pizzico che ho sentito dopo il duello. Piuttosto, vediamo di prenderci cura di lui” e indicò il ragazzo che al momento era svenuto.
“Portiamolo in infermeria, svelti!” Kankuro se lo caricò sulla spalla e si avviò.
“Vieni, ti do una mano” invece Choji aiutò Adrian.
“Ti ringrazio!” il Gecko accettò l’aiuto dell’Akimichi e il gruppo rientrò nell’Accademia.

 

 

SUL TETTO DELL’ACCADEMIA

 

“Alla fine non è stato necessario il mio intervento” Kyuubi tornò ad accucciarsi sul pavimento del tetto “Meno male” questa frase gli scappò, poi “Che cosa vuoi Rayearth! Mi è sembrato di aver detto di non voler essere seguito” senza voltarsi si rivolse al nuovo arrivato.

 

A pochi passi dal demone, era apparso lo spirito del grande lupo infuocato “Alla fine ti eri preoccupato. Vero Kurama” e lo chiamò con questo nome che…
“Chi ti ha detto di potermi chiamare per nome EH!” fece balzare il demone in piedi che guardò furioso l’altro.
“Non ci trovo niente di strano” rispose lo spirito per niente intimidito “Perché non ti fai chiamare col tuo nome?” che gli fece questa domanda.
“Taci!” ma la volpe, che abbiamo scoperto chiamarsi Kurama, lo puntò furiosa “Che diavolo vuoi da me!” e rizzò le sue code.
“Solo parlare con te e riferirti un messaggio” rispose Rayearth “Oppure preferisci combattere come allora? A te la scelta” nel dire quelle ultime parole, il tono della sua voce divenne glaciale.
“Tsk!” Kyuubi abbassò le code e si voltò “Dimmi questo messaggio e poi vattene” tornando ad accucciarsi.
“Non sei cambiato proprio, amico mio” Rayearth si avvicinò alla volpe “Anzi, forse ora sei un po’ più reattivo” e si accucciò a fianco a lui.

 

“Non ho voglia di rivangare i vecchi tempi, quindi muoviti a parlare e poi lasciami dormire” ma la volpe appoggiò la tesa sulle zampe.
Rayearth lo fissò per qualche secondo “In primo luogo, Hinata ti ringrazia per quello che hai fatto prima”.
La volpe aprì un occhio e lo puntò verso lo spirito “Tutto qui?” si limitò a dire.
“C’è dell’altro” rispose Rayearth “Credo che ti stupirai nel sentirle, io stesso non me l’aspettavo” e la volpe “Ha detto << Per me, tu non sarai mai un mostro! Io vedo la luce che illumina il tuo cuore, mio Kurama >> “ e fissò in silenzio la volpe che…

 

“H-Ha detto questo!” lo guardò incredulo.
“Sì!” rispose Rayearth “Per un attimo, ho visto la luce di Nefertari attraversarle gli occhi. Non c’è alcun dubbio: Hinata è la reincarnazione della nostra principessa”.
La volpe sentì un brivido attraversale tutto il corpo, dalla punta delle code, fino al capo “Allora non mi ero sbagliato, quella volta” e con occhi tristi, fissò il pavimento.
“Già!” confermò Rayearth “Contro Malfork c’è stata la prima apparizione: e ora questo!” anche lui fissò il pavimento “Io so cosa farò, ma tu Kurama?” e lo spostò verso la volpe.

 

“Non lo so!” Kyuubi, alias Kurama, sembrava distante “Non so più niente” e si appoggiò sulle zampe.
“Che cosa ti dice il tuo cuore?” gli chiese lo spirito dalle sembianze di lupo “Cosa ti sussurra?”
“E’ passato troppo tempo” Kurama (preferisco chiamare la volpe col suo bel nome^^) dette questa risposta “Non riesco più a sentirlo”.
“Un giorno tornerai a sentirlo di nuovo!” lo consolò il compagno “E quando accadrà, saprai cosa fare” di questo era sicuro.    

 

Passarono lunghi istanti di silenzio: i due spiriti erano assorti nei loro pensieri e invasi dai ricordi.

 

“Beh, io torno da Hinata” Rayearth alla fine s alzò e fece per andarsene.
“Aspetta un momento!” ma la voce di Kurama lo fermò “Non stiamo così da soli da molto tempo ormai!” quella frase lo fece ridere “Buffo, non è vero? Non avrei mai creduto di poterlo dire”.
“Non c’è nulla di cui sorprendersi” rispose Rayearth “La nostalgia di casa viene a tutti, anche se la nostra casa non esiste più” e alzò gli occhi al cielo.
“Una volta, lei ci disse che la casa è dove hai il cuore” anche Kurama alzò gli occhi al cielo “Ma dove si trova ora il nostro cuore?” non riusciva a trovarvi risposta.
“Ecco perché non riesci più a sentire la voce del tuo cuore” Rayearth spostò lo sguardo sul suo vecchio amico “Non hai più una casa”.
“Infatti!” si limitò a dire Kurama e si alzò “Io torno nel corpo di Naruto. Ti prego di non chiamarmi per nome davanti agli altri, almeno fino a quando non te lo chiederò io” e cominciò a sparire “Abbi cura di quella ragazzina”.

 

PUFF!

 

E sparì nel nulla.

 

“E tu abbine di Naruto e di te stesso” rispose lo spirito del fuoco e sparì anche lui.

 

 

NELL’INFERERIA

 

“E così sei finito qui a causa di un incidente scientifico” concluse la piccola Kinomoto sorpresa.
“Esatto! Più o meno è successo questo” rispose il misterioso ragazzo.
“Accipicchia, soldato Misawa hai davvero rischiato grosso!” Hassleberry guardò incredulo l’amico.

 

Chi era questo misterioso ragazzo che vagava nel deserto?
Il suo nome era Bastion Misawa: era uno studente del Ra Giallo appassionato di scienza, in particolar modo per la fisica, grande amico di Jaden e compagni.
Il ragazzo aveva passato i suoi primi due anni insieme al gruppo, affrontando i Cavalieri delle ombre e poi la Società della luce.
Nonostante fosse un ragazzo molto intelligente e avesse dei buoni amici, Bastion non riusciva a trovare se stesso: per questo, quando incontrò un noto luminare della fisica, e grande duellante di nome Aisenstin (nome sbagliato da tutti nella pronuncia^^), decise di seguirlo per apprendere i segreti dell’universo e su se stesso.
Dopo una serie d’indagini, l’equipe del professore costruì un macchinario dimensionale che individuò un collegamento tra la dimensione I.N.A. e altre dodici dimensioni che altro non erano che le dimensioni satellite della stessa. Il gruppo aveva tentato un contatto ma il risultato era stata una tremenda esplosione che aveva distrutto il laboratorio e trasportato Bastion in quella dimensione desertica. Il ragazzo era riuscito a sopravvivere e, ormai allo stremo elle forze, era riuscito a raggiungere l’Accademia trovandovi riparo.

 

“Accidenti, che situazione” commentò Shikamaru mentre si spremeva le meningi “Dimmi una cosa amico, hai una qualche idea su come sei finito qui?” e si rivolse direttamente al Misawa.
“Mi dispiace ma non so che dirti” rispose il ragazzo dopo che ebbe bevuto dell’acqua.
“ACCIDENTI A QUELLA CREATURA!” Naruto esplose nervoso “GIURO CHE QQUANDO LA PRENDO…”

 

BONK!

 

Ma ricevette un potente pugno in testa dall’Haruno^^.

“TESTA QUADRA, TI TROVI IN UN’INFERMERIA! PARLA A VOCE BASSA!” ma alla fine anche lei stava gridando^^.
“Guarda che anche tu ci stai rompendo i timpani sai?” il povero Axel ancora sdraiato se la trovava dietro.
“TAPPATI LA BOCCA TU!” ma la rosa ne ebbe anche per lui.
“O-Ok!” di fronte a una simile sfuriata il ragazzo preferì non aggiungere altro.
“Sakura, calma i bollenti spiriti” la riprese Kakashi appoggiato al muro.
“Mi scusi maestro” e per fortuna, l’ascoltò^^.

 

“Dunque siamo in una situazione davvero critica!” Asuma fece un tiro alla sua sigaretta “Non c’è davvero altro modo di andarcene di qui, se non trovare quella cosa?” sollevò questo dubbio.
“Non dobbiamo escludere nessuna possibilità” di questo Shikamaru ne era sicuro poi ebbe un lampo “Signor Nick, per caso avete provato a contattare i vostri amici del Fantasy?”
“Ci ho provato ma la linea è disturbata” rispose il castano guardando serio il giovane Nara “Però ci sono volte in cui il segnale è più forte!” ma aggiunse questo piccolo particolare.
“E cosa c’entra?” chiese Syrus senza capire.

 

“Che forse non tutto è perduto” rispose Bastion alzatosi dal letto “Forse c’è una possibilità di stabilizzare il segnale e tornare tutti a casa” attirando l’attenzione su di se.
“E come si fa?” chiese Gaara dubbioso.
“Questo dobbiamo scoprirlo” rispose il ragazzo “A proposito, voi tutti chi siete? Non vi ho mai visto all’Accademia!” poi si accorse di non averlo chiesto.
“Ti rispondo io!” Nick gli si avvicinò “Guardami fisso! SCANNING MENTALE!” e usò la telepatia per raccontargli la loro storia.

 

Il ragazzo sgranò gli occhi “Allora sei tu quell’essere che…” Nick annuì “E voi siete quei tipi in armatura” e si voltò verso i suoi compagni che annuirono.
“So che ti sembra incredibile ma è così” rispose Nick “Sono sicuro che adesso ti starai chiedendo se hai le potenzialità per essere un Sun’s Knight vero?” e guardò il ragazzo con un sorriso.
“Beh!” il ragazzo scostò lo sguardo “Sarebbe davvero una bella soddisfazione saperlo” forse non si sentirebbe inutile.

 

“Ehi, c’è la possibilità che abbiamo un nuovo compagno?” Naruto lo chiese ingenuamente, quando la risposta era ovvia^^.
“Può darsi” il Sun’s Warrior rispose a entrambe le domande^^ “Però vorrei chiederti di aspettare ancora un po’, almeno fino a quando non ce ne andremo da qui” ma gli fece capire che quello non era il momento.
“Nessun problema, posso aspettare” rispose Bastion leggermente deluso.

 

“Ragazzi, per il momento è meglio lasciar riposare i vostri tre amici” la signorina Fontaine entrò nell’infermeria e avvisò il gruppo “Credo che dopo una notte di riposo vi sentirete tutti meglio”.

 

“Si ha ragione signorina”                 

Risposero tutti in coro.

 

“Fratellone Jaden ora riposati un po’” Naruto si avvicinò allo Yuki “Domani avremo molte cose da fare”.
“Nessun problema” le sorrise il castano “Vedi di fare altrettanto”.
“Riprenditi presto” anche Hinata gli si avvicinò e “Anche voi, mi raccomando” si rivolse anche agli altri due (che ragazza dolcissima^^).
“O-Ok!” il Misawa fu abbagliato da tanta dolcezza.
“Nessun problema!” Axel rispose atono e si voltò dall’altra parte.

 

Anche gli altri, alla fine augurarono buon riposo e poi uscirono dall’infermeria per andare a riposare.

 

NELLA BIBLIOTECA DELL’ACCADEMIA

 

La misteriosa creatura aveva scelto la biblioteca come nascondiglio, perché al momento non vi entrava nessuno.
Mi serve un corpo per mantenere la mia essenza fino a quando non avrò fatto il pieno” la creatura era ancora sottoforma di entità di energia arancione “Devo trovare un candidato adatto, ma chi” era questo il suo dubbio “Beh, aspettiamo che cali la notte: è al buio che faccio gli affari migliori IHIHIH!” e si sedette in attesa di agire (per chi non l’abbia notato, l’ultima frase della creatura è un mio piccolo omaggio a mamma della banda Bassotti^^) .

 

 

La notte calò su quel mondo bianco.
Tutti gli abitanti dell’Accademie si arrangiarono al meglio all’interno delle aule e usarono delle coperte per stare al caldo.
Tutti erano sprofondati in un placido e tranquillo sonno, o quasi…

 

Nei pressi della palestra c’era qualcuno che non riusciva a chiudere occhio a causa della situazione.
“Questa ti metterà al tappeto” uno di questi era il nostro biondino preferito, impegnato a fare un duello con, rullo di tamburi, Hinata.
“Eh!” la ragazza non riusciva a prendere sonno e, con la scusa di un duello, stava in compagnia del ragazzo di cui era innamorata^^ “N-Non credo! Attivo questa carta che ti bloccherà per questa fase” e anche lei non se la cavava male col suo deck^^.
“Cavolo! Te la cavi” si complimentò il biondino con un sorriso che…
“Oh!” fece mancare la piccola Hyuga^^.
“Presa!” ma i due erano in compagnia di un altro paio di amici. A prendere Hinata era stata la piccola Kinomoto che le era a fianco.
“Grazie!” la Hyuga riaprì gli occhi e si rimise a sedere.
“Tutto bene Hinata? Vuoi interrompere?” chiese l’Uzumaki preoccupato.
“N-No, non ti preoccupare” rispose la mora riprendendo le carte “Non ora che sto per batterti” aggiunse con un sorriso.
“Ah sì! Vediamo che sai fare” il biondino accettò la sfida della ragazza “Vai” e la invitò a farsi avanti.

 

“Possiamo dire che Hinata si sta aprendo di più con questo gioco” insieme ai tre c’era anche Shaoran che osservava la scena a pochi metri di distanza.
“Ha ancora molta strada da fare prima di poter aprire il suo cuore” gli rispose il Mago Nero “ma se crederà in se stessa, ce la farà” anche lui aveva capito il forte sentimento della Hyuga nei confronti del biondino^^.

 

“Il destino è curioso, vero?” dall’altra pare della stanza Rayearth osservava il proseguire del duello ed era in compagnia di Windom, Ceres e Kyuubi.
“Ti riferisci a quei due?” la volpe era accucciata su se stessa e faceva finta di dormire “Non noto niente di particolare” però anche lui aveva capito i sentimenti della Hyuga (a questo punto manchi solo tu Naruto^^).
“I tuoi pensieri ti tradiscono” ma Ceres lo guardò fisso “Anche tu sembri tenere a quella ragazza”.
“Non dire scemenze” ma la volpe negò la cosa “Ciò che fa Naruto non m’interessa! Potrebbe anche farsi gay o chiudersi in un monastero di clausura. Non me ne importerebbe niente” con quelle parole sperò di aver ingannato lo spirito (c’è qualche autore yaoi che sarebbe d’accordo con lui sulla prima ipotesi, ma la seconda mai^^).
“Non puoi ingannarmi e lo sai” ma Rayearth fissò dritto il suo vecchio amico.
“Taci!” ma la volpe non voleva dargli una simile soddisfazione in presenza degli altri.
“Perché non dici la verità?” intervenne Windom prestandogli attenzione “Non c’è alcuna vergogna a farlo”.
“E SMETTETELA DÌ FARMI IL TERZO GRADO IDIOTI!” esplose la volpe ormai al limite della sopportazione attirando l’attenzione di tutti su di sé “AVETE QUALCOSA DA DIRE?” e puntò tutti con le code dritte.

Tutti preferirono tornare alle loro cose^^ Era meglio non farla innervosire oltre.

 

La volpe si calmò un po’ e tornò ad accucciarsi “E voi tre non rompete oltre” disse rivolta ai tre spiriti.
“Va bene!” Windom preferì lasciarlo un po’ in pace.
“Per questa volta non rispondo” Ceres capì di aver un po’ esagerato.
Perché non riesci ad aprirti con i tuoi compagni?”Rayearth tenne questo pensiero per se mentre si accucciò a fianco a Kyuubi.

 

 

Nel corridoio, qualcuno che non riusciva a dormire stava facendo una passeggiata serale.
“Grazie per la compagnia” la prima era la piccola Blair e a fianco a lei c’era..
“Prego, non c’è di che” Marcelle: un ragazzo proveniente dalla Francia, castano con tristi occhi azzurri e, mediamente alto; era Ra giallo del primo anno.
I due ragazzi si erano incontrati in una delle aule, o meglio era stata Blair ad andarlo a cercare e ora i due stavano andando tranquillamente in giro in compagnia del piccolo Akamaru che seguiva tranquillamente la mora.

 

“Questo simpatico cucciolo ti si davvero affezionato!” essendo un ragazzo abbastanza timido, Marcelle cercò di iniziare il discorso in quel modo.
“E’ vero! È davvero un amore!” rispose Blair e s’inginocchiò ad accarezzare la testolina del cucciolo che guaì allegro^^.
“Secondo me gli stai molto simpatica!” anche Marcelle s’inginocchiò e accarezzò il cucciolo che accettò quelle ennesime coccole (ma quanto è fortunato Akamaru^^).
“Comunque…” con un sorriso la ragazza tornò al discorso che voleva fargli “Riguardo a quella cosa…” non sapeva da dove iniziare ma….
“ GRRR!” Akamaru cominciò a ringhiare verso il corridoio davanti a loro.
“Che cosa succede piccolo?” Blair non l’aveva mai visto fare in quel modo.

 

 

Nell’infermeria le luci erano state spente ma qualcuno non riusciva a dormire.
“Ehi! Sei ancora sveglio?” Jaden chiamò Axel a bassa voce e lo vide girarsi dall’altra parte “Senti, volevo ringraziarti per averci aiutato!”
“Non farlo!” rispose freddo il Brody “Avevamo un nemico comune tutto qui!” Viper si era inimicato parecchie persone.
“Ti ringrazio comunque!” gli sorrise Jaden quando….

 

“AAAAAAAHHHHHHHHH!”

Il silenzio dell’accademia venne rotto da quell’urlo agghiacciante.

 

“COS’E’ STATO!”Jaden scattò subito in piedi.
“Non lo so, ma è il caso di scoprirlo!” senza troppi giri di parole, Axel saltò giù dal letto e con lo Yuki corse fuori dal corridoio.

 

“CAI! CAI!” poco dopo si sentirono anche i guaiti di Akamaru.

 

I due svoltarono l’angolo e videro Blair a terra con il piccolo Akamaru che le  era vicino.
“BLAIR!” Jaden corse verso la ragazza e la sollevò “BLAIR RISPONDI!” la scrollò leggermente.

 

“RAGAZZI!”

In quel momento arrivarono anche gli altri.

 

“AKAMARU COSA E’ SUCCESSO!” Kiba si avvicinò al suo cucciolo per chiedergli spiegazioni.
“La creatura ha fatto la sua mossa!” rispose Nick serio.
“Guardate il braccio di Blair!” il primo ad accorgersene fu Syrus che lo indicò preoccupato.
All’altezza del gomito sinistro era evidente un graffio profondo avvolto da una luce giallognola.
“Lasciate fare a me!” l’Haruno si avvicinò cominciò a curarla.

 

 

La sera passò al capezzale della piccola Blair. Sakura era riuscita a curarla ma la ferita era abbastanza grave: erano necessari dei medicinali.
“Non capisco!” l’Haruno osservava la ferita meditabonda “Questa è molto strana! Anche se l’ho curata, il chakra che l’avvolge non si è estinto”.
 “Che vuoi dire?” chiese Jessie che le era vicino.
“Vuol dire che, anche se l’ha curata, la ferita ha causato una reazione a catena” rispose Alan che era apparso nella stanza.

 

“Una che?”

Chiesero la maggior parte dei presenti!

“Ha la febbre alta, ecco tutto!” ma ci pensò la signorina Fontaine a rispondere mentre segnava un foglietto “Sfortunatamente la mia infermeria non è attrezzata per simili casi! Anche se Sakura ha curato Blair è necessario che le vengano somministrate queste medicine” e consegnò il foglietto a Jessie.
“E’ una bella gatta da pelare!” commentò Naruto “Dove le troviamo queste medicine in un deserto?” e sollevò un giusto dubbio.

 

“Forse posso aiutarvi io!” nell’infermeria entrò Bastion.
Dopo essersi riposato, il giovane moro si era dato una lavata e un cambio di vestiti: ora indossava l’uniforme del Ra Giallo perfettamente stirata e i capelli neri erano tirati all’indietro.

 

“Che vuoi dire amico” chiese Kankuro serio.
“Vedete, mentre stavo camminando per il deserto, ho visto un sottomarino in perfette condizioni” il ragazzo dette questa risposta.
“Che cose’è un sottomarino?” chiese curioso Rock Lee. Essendo un ninja, non sapeva cosa fosse.

 

“Ma dove vivi?” gli chiese il Misawa incredulo.
“Siamo ninja ragazzo!”a rispondere fu Kakashi appoggiato al muro “Sfortunatamente, non siamo aggiornati sulle cose del mondo moderno” cosa a cui dovranno porre rimedio.
“Tanto indietro non ci siamo, ma alcune cose non le conosciamo ancora” completò Asuma mentre fumava la solita sigaretta.

 

“Oh giusto!” Bastion capì al volo “Un sottomarino è un mezzo subacqueo, cioè permette di viaggiare sott’acqua!” e dette una risposta veloce.

 

“Forte!”

Commentarono i ninja presenti^^.

 

“Comunque” il Misawa tornò al discorso principale “Potremmo trovare le medicine che ci servono!” questo era il nocciolo della questione.
“Questa è un’ottima idea!” intervenne Jaden “Allora non perdiamo tempo: andiamo subito lì”
“Non così in fretta ragazzi” ma Jim frenò il suo entusiasmo “E’ meglio che vada solo un piccolo gruppo. Gli altri resteranno qui e cercheranno un modo per tornare indietro” e il ragionamento filava.

 

“Jim ha ragione” confermò Gaara “Camminare nel deserto non è una passeggiata: bisogna essere attrezzati a dovere” e lui che era cresciuto in un deserto ne sapeva qualcosa.
“Infatti!” rispose Axel “Ma non possiamo muoverci da soli: dobbiamo parlarne con il Cancelliere” prima di tutto era necessario informare gli adulti.
“E, come se non bastasse, bisogna ritrovare Marcelle” concluse Shino ricordando cosa aveva detto Akamaru al suo padrone “Sarebbe meglio organizzare anche un gruppo di ricerca e perlustrare tutta l’Accademia” e lui aveva già qualche idea in mente.
“Shino ha ragione. Bisogna trovare anche Marcelle  prima che quella creatura gli faccia qualcosa” concordò Hassleberry: il cucciolo aveva detto che il ragazzo era stato catturato della misteriosa creatura e portato via.

 

“Mobiliterò tutte le mie carte per cercarlo” la piccola Kinomoto era pronta a darsi da fare.
“Io userò la mia bussola dei quattro venti e il mio spirito!” anche Shaoran voleva trovare il giovane Ra giallo.
“C’impegneremo tutti a farlo” rispose Neji sicuro di trovarlo grazie al suo Byakugan “Ora non perdiamo tempo e diamoci da fare” era meglio muoversi.
“Ottima ide…” Nick stava per rispondere quando..

 

“NICK NIBBIO BLU! VIENI FUORI SE HAI IL CORAGGIO!”

Una potente e feroce voce si fece sentire da fuori.

 

“No! Non adesso dannazione!” il Sun’s Warrior digrignò i denti per il nervoso.

 

“Un generale infernale!”  

I ragazzi lo dissero insieme e si fiondarono fuori.

 

Fuori dall’Accademia Uncinato li stava aspettando fremente “Forza, venite fuori!” non stava più nella pelle di scatenarsi.

 

Il gruppo uscì al completo e rimase incredulo nel vedere che questo generale fosse da solo.
Uncinato, era un demone color terra completamene nudo: aveva quel nome per via di alcuni spuntoni a uncino che gli uscivano dalla testa e da dietro la schiena mentre la sua gemma rosa confetto risplendeva sul granitico petto.

 

“Come?” fece incredulo Naruto “Sei da solo?” sperava di poter menare un po’ le mani.
“Ahimè. sì!” rispose il demone leggermente sconsolato “Ma solo perché sono da solo, questo non vuole dire che non possa farvi tutti a pezzi!” e li fissò ghignate.
“Non ti lascerò toccare nessuno di loro!” Nick si trasformò e si fece avanti “Te la vedrai con me” non avrebbe permesso a quell’essere di fare del male ai suoi compagni.
“E infatti combatterò contro di te!” rispose Uncinato ghignante “Ma lo faremo usando un metodo diverso” e sfoderò un Duel Disk “Ti sfido a duello! Accetti o te la fai sotto?” era sua intenzione provocarlo a dovere.
“E perché dovrei accettare?” il Sun’s Warrior lo fissò storto “Anche se ti battessi, non cambierebbe nulla” dopo il duello, dovrebbero combattere per davvero.
“Questo sarà un duello delle ombre” rispose il generale con un luce diabolica negli occhi “Il vincitore vivrà, mentre il perdente verrà divorato dalle ombre” queste erano le sue intenzioni “Non avrai mica paura di perdere vero?” e cercò di stuzzicarlo nell’orgoglio.

 

“Non sono il tipo che rifiuta un duello!” rispose il Sun’s Warrior “La cosa che non capisco è perché tu voglia sfidarmi così e non affrontarmi direttamente” era questo il suo dubbio.
“Semplice: sono da solo nella mia armata e non ho trovato un dannato demone che volesse aiutarmi contro di te” Uncinato dette questa falsa versione ma non si scompose “Eliminare te è il nostro obbiettivo principale, i mocciosi che hai radunato non m’interessano! Allora cosa decidi!” sperava di averlo convinto.

 

“Qualcosa non quadra!” Gaara osservò serio l’avversario “C’è sicuramente qualcosa dietro!” di questo era sicuro.
“Non accetti signor Nick! Sconfiggiamolo insieme e pensiamo ad aiutare Blair!”  anche Shikamaru era della stessa opinione “Qui gatta ci cova!” aveva un brutto presentimento.
“Uno così nasconde qualcosa di losco è sicuro!” anche Hassleberry era d’accordo.

 

“EHI BESTIONE!” Naruto si fece avanti “VUOI UN DUELLO? ALLORA VEDITELA CON ME!” come suo solito non ascoltava gli altri^^ e…

 

BONK!

 

Ricevette un poderoso pugno in testa “AHIA!”
“STUPIDO! PERCHE’ NON ASCOLTI QUANDO SI PARLA!” lo sgridò Sakura Haruno.
“Se devi duellare contro qualcuno, veditela con me!” Jaden era bello che pronto a fargli mangiare la polvere.
“Jaden!” a lui ci pensò Alexis che gli tirò un orecchio.
“AHIA!” e anche lui si lamentò.

 

“Uhuhuh! Che scene spassose!” il generale infernale rise di fronte a quei battibecchi “Se volete sfidarmi, non ci sono problemi: visto che Nick non ha il coraggio di duellare contro di me, sistemerò voi due per primi e poi gli altri, fino a quando non ne resterà più nessuno” con questa provocazione sperava di aver convinto il Sun’s Warrior che…
“Vuoi duellare con me Uncinato? Allora va bene!” ci cascò in pieno “Preferisco rischiare le mie penne che quelle dei miei compagni” e si fece avanti.

 

“Aspetti signor Nick!” Shikamaru cercò di fermarlo “Non si è chiesto perché l’ha sfidata? Sta tramando qualcosa” ne era sicuro.
“Lo pensò anch’io!” rispose il Sun’s Warrior “Vuole che io duelli contro di lui ma non so che cosa vuole combinare!” e fissò dritto l’avversario “Qualunque cosa succederà, fatevi trovare pronti!” e tirò fuori il suo Duel Disk.

 

“Finalmente ti sei deciso!” ghignò il demone “Perfetto, ha abboccato! Ora non devo fare altro che indebolirlo e poi lo schiaccerò come si deve! Speriamo solo che Rap non faccia dietrofront all’ultimo!”
“Io sono pronto!” Nick infilò il suo deck nel Duel Disk e….

 

“COMBATTIAMO!”

I due contendenti iniziarono.

 

“Spero solo che il signor Nick sia conscio del rischio che sta correndo!” il giovane Nara sudò freddo.
“L’avversario è stato astuto: l’ha provocato per ottenere ciò che voleva!” anche Kakashi aveva osservato attentamente il modo di fare di Uncinato “Che cosa avrà in mente!”
“Di sicuro niente di buono!” rispose Chazz col cuore in mano “Ho una strana sensazione!” il Princeton percepiva un pericolo ma non veniva da Uncinato.

 

 

Uncinato pescò le prime cinque carte dal suo deck poi “Visto che sono lo sfidante, inizio io!” e pescò senza troppi complimenti “Proprio quello che volevo! Adesso attivo una carta magia molto utile: Designatore oscuro. Trema di fronte al potere di questa carta” e ghignò diabolico.
“Non mi sembra niente di eccezionale!” rispose il Sun’s Warrior “Che cosa speri di fare attivando una carta che ti permette di citare a caso il nome di un’altra e, se ce l’ho, di farmela aggiungere alla mano?” non capiva la mossa poi “Aspetta! Non vorrai mica…” aveva intuito cosa voleva fare.
“ESATTAMENTE!” esplose Uncinato “La carta che nomino è Nick Nibbio Blu ultimo Sun’s Warrior!” e pronunciò il nome della carta che voleva.

 

“Cosa!” Jaden non riusciva a credere alle sue orecchie “Che ha in mente di fare!”
“Non è ovvio?” Chazz aveva capito il piano del demone “Vuole privarlo delle sue risorse migliori, a partire da quella carta!” e strinse i pugni.
“Dannato! Questo non è leale!” Naruto non l’accettava.
“Sfortunatamente lo è!” Alexis fu costretta a contraddirlo “E, se Chazz ha ragione, ora distruggerà la carta!”

 

“Adesso continuo!” Uncinato prese una carta e “Metto questa coperta, dopodiché attivo Distruggi carte!” una carta davvero insidiosa se giocata nel momento giusto.
“Dannato”!  Nick sapeva benissimo cosa faceva.
“Sono sicuro che tu sappia già l’effetto di questa carta ma lo dico lo steso: costringe tutti e due a scartare la nostra mano al cimitero e a pescare lo stesso numero di carte dal deck!” ghignò Uncinato mentre scartò la sua mano e prese altre tre carte “Adesso scopro la mia carta coperta che è, signore e signori, Scavatore di tombe: una carta magia grazie alla quale posso rimuovere dal gioco due carte presenti nel cimitero del mio avversario e…” puntò Nick.
“Tra queste due è compresa la mia carta, vero?” Nick aveva compreso il piano dell’avversario.
“Esatto!” rispose il demone “Rimuovi dal gioco quella carta insieme a un’altra a tua scelta: non m’importa quale sia!”.
“Come vuoi” il Sun’s Warrior fu costretto a fare come detto “Non illuderti, anche se mi hai privato del mio mostro migliore, ne ho altri con me!”
“Li schiaccerò tutti, uno dopo l’altro!” rispose il demone “Ora metto un mostro in posizione di difesa e una carta coperta e ti passo la mano!” il demone aveva quasi raggiunto il suo piano “Povero Nick, non hai la ben che minima idea di quello che sto per farti! Uhuhuh! Potrai pescare tutte le carte che vuoi, ma io ho un paio di trucchi che ti metteranno in ginocchio. E fra poco, anche i tuoi amici verranno spazzati via da un io caro amico!”

 

“Anche se non ha attaccato, quel mostro ha fatto parecchi danni. Come farà ora il signor Nick!” si chiese la piccola Kinomoto.
“Non ti preoccupare, ce la farà” la confortò Naruto “Speriamo solo che lo batta alla svelta!”

 

“Pesco!” Nick prese la sua prima carta “Ho sette carte con me, mentre uncinato ne ha solo una! Non so cosa programmi, ma non gli lascerò fare i suoi comodi” dopo questo rapido pensiero “Evoco Richiama- Jinzo in posizione di attacco!” il Sun’s Warrior fece la sua mossa.
Sul terreno di gioco apparve una creatura umanoide con un lungo abito verde con spesse spalliere dorate che gli copriva il corpo alto e magro, mentre la faccia era rosa chiaro, la bocca era piena di denti aguzzi e aveva un paio di grossi occhiali verdi. Tipo macchina, Attributo oscurità, ATK 600 DEF1400.

 

“MAMMA MIA QUANT’E’ BRUTTO!” nel vedere il mostro tirato fuori, Ino ebbe i brividi.
“Ehi, non è che sta per tirare fuori quella mossa?” nel ripensare a una strategia che gli aveva visto usare, Gaara ebbe un sussulto.
“Se è quella, allora il danno è assicurato!” sorrise Shikamaru “Ovviamente sarà tutto di Uncinato!”

 

“E allora?” il demone non vide niente di particolare.
“Adesso attivo il potere speciale del mio mostro: offrendolo in tributo, posso far tornare un Jinzo dal cimitero! Guarda che fortuna, lo avevo in mano poco fa!” Nick tirò fuori un bel sorrisetto bastardo.
Il mostro scomparve e fu sostituito da uno più forte: ne apparve uno più grande, l’abito verde era molto più ampio mentre le spalliere erano appuntite, gli occhiali erano a lente rossa e la bocca era coperta da una maschera verde. Tipo macchina, Attributo Oscurità, ATK 2400 DEF 1500.
“Hai tirato fuori l’artiglieria a quanto vedo!” Uncinato fece una leggera smorfia.
“Questi sono solo i preliminari” lo avvisò il Sun’s Warrior “Perché ora lo sacrifico immediatamente per evocare Jinzo- - Supremo!” e questa mossa fece sgranare gli occhi dell’avversario.
Il mostro fu sostituito da un altro ancora più forte: questo indossava un lungo abito viola con spalliere spesse sotto le quali era disegnata una D mentre gli occhiali erano a tripla lente azzurra. Tipo macchina, Attributo oscurità ATK 2600 DEF 1600.

 

“Tsk! Ora capisco il passaggio!” rifletté il demone “A seguito dell’effetto di Richiama- Jinzo, Jinzo poteva restare in gioco per un solo turno ma, sacrificandolo come hai fatto, hai evocato specialmente la versione più potente” fece una smorfia “Bravura e fortuna non gli mancano. Tuttavia non può nulla contro di me. Mi sono premunito a dovere” e fissò la carta coperta.
“Ora che Jinzo- Supremo è in gioco, non puoi attivare nessuna carta trappola e ora può attaccarti” il Sun’s Warrior dette l’ordine “ ATTACCA IL MOSTRO COPERTO”.

 

Jinzo - Supremo caricò un attacco di energia viola e lo spedì sulla carta, distruggendola: rivelandosi essere.
“COMPLIMENTI! IDIOTA!” ghignò il demone “Hai appena distrutto Giara di mutazione 1!” davanti a lui apparve un’urna nera da cui uscì una creatura simile a un verme. Tipo roccia, Attributo terra ATK 600 DEF 700.
“Dannazione!” nel vedere il mostro, Nick digrignò i denti... Pardon il becco.

 

“Quella è una delle carte peggiori che possano capitare sul terreno!” anche Chazz digrignò i denti.
“Perché? Che effetto ha?” Gaara non l’aveva mai vista.
“Costringe entrambi gli avversari a scartare la loro mano e a pescare cinque nuove carte” rispose Axel “Quel mostro intende azzerare il deck di Nick prima del tempo”.
“Che vile!” Kiba vorrebbe tanto fare a pezzi quel bestione troppo cresciuto.
“Non è giusto distruggere in questo modo i deck degli altri!” anche la piccola Kinomoto non si trattenne nel vedere la cosa.
“Non è una cosa piacevole!” Jaden l’aveva provato sulla sua pelle e sapeva benissimo cosa significasse perdere il suo deck.

 

“Mi complimento!” Nick sorrise all’avversario “Non te la stai cavando male finora!”
“Che gentilezza!” ghignò Uncinato “E le sorprese non sono ancora finite. Avanti passa il turno, così ti distruggo ancora un po’” aspettava solo questo.
“Visto che ci tieni! Metto una carta coperta e passo la mano!” Nick altro non poteva fare.
“Era ora!” rispose il demone “E ora inizia il vero duello!” e ghignò diabolico mentre pescava “Uhuhuhuh! MUAAHAHAHAHAHAH!” nel vedere la carta che aveva appena pescato, scoppiò in una maligna risata.
“Che cos’hai da ridere!” Nick non capiva le sue intenzioni.
“Rido perché ora è la tua fine” rispose il demone con sguardo allucinato mentre aprì a zona carta magia terreno “ADESSO ATTIVO LA MIA ARMA SEGERETA: MARCHIO DELL’INFERNO!” tuonò alla fine.

 

“COSA!” Nick spalancò gli occhi “NO! E’ UNA TRAPPOLA! RAGAZZI ALLONTANATEVI!” e si voltò subito verso i compagni ma….
“NON SERVE A NIENTE!” esultò il demone “ORA SEI FINITO!” mentre la micidiale carta si attivò.

 

Intorno a Uncinato si formò un pentacolo rosso circondato da una corona di fiamme nere che ricoprì anche Nick, isolandolo dal resto del gruppo con una colonna nera.

 

“SIGNOR NICK!”

I ragazzi guardarono preoccupatissimi la scena.

 

 

“Uhuhuhuh!” rise Uncinato mentre sulla sua fronte si formò un marchio nero su cui era inciso un diavolo “Ora sei mio! Non hai alcun modo di uscire da qui. Solo battendomi potrai sperare di salvarti” e fissò l’avversario ghignante.
“Dannato!” Nick sentiva l’aria odorare di zolfo e gli occhi iniziarono a lacrimare “Alan! Aiuta gli al…ALAN!” si rivolse al suo angelo ma lo vide diventare una statua di pietra.
“AHAH! È inutile che gli chieda aiuto!” ghignò il demone “Tutto ciò che non gioca qui, diventa una statua di pietra e lo rimarrà fino alla fine del duello! Mi preoccuperei della mia pelle, fossi in te!”
“Non ho bisogno dei tuoi consigli lurido mostro!” rispose il Sun’s Warrior “Ti sconfiggerò in un lampo!”
“Belle parole” commentò Uncinato “Che ne dici di spostarci un po’? Fra poco là fuori ci sarà molto movimento!” e fissò l’avversario in modo diabolico “Raptomort si divertirà un mondo con i tuoi ragazzi!” ormai non aveva più senso nascondere la verità.
“Oh no!” nel sentire quel nome, il Sun’s Warrior impallidì “Devo uscire da qui il più presto possibile!” sapeva bene che Raptomort era anche peggio del nono generale.

 

 

Mentre avveniva questo, la colonna nera cominciò a muoversi rapidamente allontanandosi dall’Accademia.
“EHI! DOVE DIAVOLO STA ANDANDO!” Chazz non perse tempo e si lanciò all’inseguimento ma…

 

“Finalmente ci conosciamo mocciosi!”

Dal tetto dell’Accademia risuonò una potente voce roca che attirò le attenzioni d tutti.
“E quello che cos’è!” anche se non era un Sun’s Knight, Asuma era pronto a combattere.
“Ha un chakra spaventoso!” Kakashi aveva alzato il copri fronte e, con lo Sharingan vedeva che  il nuovo avversario era fortissimo.
“Un altro demone!” Rock Lee lo vide mentre scendeva con molta tranquillità verso di loro “Perfetto! Lo distruggerò con la forza della giovinezza!” era pronto ad accoglierlo a braccia aperte.
“Non fare stupidaggini Rock Lee!” ma Neji col Byakugan attivo stava sudando freddo “Quello è un avversario che va oltre la nostra portata!”
“Cai!” nel percepire quell’incredibile potenza, Akamaru si nascose dentro la maglietta del padrone.
“Hai ragione amico, quello è un mostro!” anche Kiba percepiva l’enorme potere di quel mostro.

“Non demoralizzatevi!” ma Jaden non perse la sua forza d’animo “Sarà anche forte ma, se saremo un gruppo, non perderemo!” e, per dare il buon esempio tirò fuori la sua armatura e la lancia di luce.
“Giusto! Venderemo cara la pelle!” anche Naruto seguì il suo esempio.
“Ragazzi, entrate nell’Accademia e mettetevi al riparo!” la piccola Kinomoto non perse tempo e avvertì Jim, Axel e Bastion “Questo è un avversario troppo forte!” mentre attivò lo scettro e le ali.

 

“Buona fortuna!” capendo la situazione, il Dundee fece come detto e si trascinò gli altri dentro.
“Tornate interi!” anche Axel si raccomandò mentre corse dentro.
“Contiamo su di voi!” altro il Misawa non poteva fare.

 

Gli altri tirarono fuori le armature e si prepararono ad accogliere l’avversario che, in quel momento, atterrò davanti a loro.
“Buongiorno a tutti!” salutò Raptomort mentre li osservava uno dopo l’altro “E così sareste voi i famosi Sun’s Knights!”
“Hai indovinato amico!” rispose Naruto col suo solito tono “E ora ti faremo a pezzi!”

 

Shikamaru osservò il nuovo arrivato da capo a piedi “Non ha gemme, quindi non è un generale infernale!” una piccola consolazione per il ragazzo ma…

“Certo che non ho gemme!” Raptomort rispose alla frase del Nara come se l’avesse pronunciata.

“COME!” ora il ragazzo era preoccupato “Sei telepate!” il suo intuito lo portava a quell’unica risposta.

“Indovinato!” rispose il demone, lasciando tutti senza parole “Permettetemi di presentarmi! Sono lo stregone oscuro più potente al servizio del sommo Abhadon, nonché suo consigliere” e già quella presentazione fu agghiacciante ma non era ancora finita “Vice della quattordicesima armata infernale, Lord Raptomort” e fece un leggero inchino.

 

“C-Come!” ora Naruto aveva perso la calma “Quello è il vice della quattordicesima!”

“Il maestro Blade ci aveva detto che il generale di quell’armata è uno dei più potenti” Shaoran sudò freddo al pensiero “Se lui è il vice, allora sarà potentissimo!”

“Ed è anche uno stregone!” la piccola Kinomoto non ne aveva mai affrontato uno ma sapeva che l’esperienza non le sarebbe piaciuta.

“Potrà essere ciò che vuole!” ma Gaara mantenne il suo tono fermo “Sarà un telepate, uno stregone o un vice o qualsiasi altra cosa ma ora lo distruggeremo seduta stante!” non era il momento di lasciarsi prendere dal panico.

“Giusto!” anche Jaden era col rosso “Se saremo compatti, non ci batterà nessuno!” e si mise in posa di combattimento.

“E’ vero, ho paura.” ammise Syrus “Ma non posso scappare, perché sono un Sun’s Knight” ma tornò serio.

“Forza soldati, facciamoci valere!” Hassleberry non fu da meno.

“Tsk! Alla fine devo darvi ragione!” anche Chazz decise si mettersi d’impegno “E’ come un duello: vince chi resta in piedi!”

“Ma sì! Vi farò vedere di cosa sono capace!” anche Alexis fu pronta a cominciare.

“Ed io non sono da meno!” fino a quel momento Jessie non aveva parlato, ma ora era il momento di dare la giusta carica ai compagni che dubitavano.

“Sarà anche uno stregone potentissimo, ma nessuno potrà mai battere Clow Reed!” di questo Kero-chan n’era sicuro e decise che avrebbe dato il meglio di se.

“Mostreremo a questa lucertola troppo cresciuta la vera forza!” anche Yuè non fu da meno.

“Maestro Alan, vi renderò fiero di me!” dopo lo spavento iniziale, Shaoran tornò serio e pronto a cominciare.

“E’ vero, non possiamo tirarci indietro! Il destino dell’Accademia e della nostra dimensione è nelle nostre mani ora!” se era insieme ai suoi amici, la piccola Kinomoto avrebbe combattuto fino alla fine.

“E non solo, anche tutte le altre dimensioni!” Hinata non fu da meno mentre si mise in posa di combattimento.

“Se le ragazze tirano fuori un simile fegato, allora noi che dovremo dire?” Kiba fissò i compagni con un sorriso.

“BAU!” il piccolo Akamaru si era calmato: anche lui voleva combattere.

“Come mi disse il maestro Auron, tutti hanno una storia e il loro incrocio genera risultati incredibili” con quelle parole, anche Shino era pronto.

“Combatterò con tutto me stesso! Non vi permetterò di lasciarmi indietro!” anche Neji era pronto a cominciare.

“Questo è lo spirito giusto!” Rock Lee fissò l’amico con un sorriso e si mise in posa.

“Per cena avremo carne di lucertola alla griglia!” Tenten non voleva rimanere di certo indietro.

“Che seccatura! Ma non mi tiro indietro nemmeno io!” il giovane Nara non si sarebbe di certo perdonato una cosa simile.

“E’ il momento di mostrare la forza dello schema Ino-Shika-Cho!” Choji era sicuro che il suo gruppo avrebbe fatto scintille.

“Dove credete di andare senza di me?” Ino non voleva di certo essere messa da parte.

“Non ho mai visto Gaara così determinato!” Kankuro era felice di vedere il fratello così pieno di vita.

“E per questo dovremo sempre ringraziare il signor Nick e questi magnifici amici!” anche Temari era contenta della felicità del fratello.

“Questa volta non mi farò mettere i piedi in testa da nessuno! L’ho promesso a me stessa!” anche Sakura Haruno aveva una gran voglia di combattere.

“Non sarò un Sun’s Knight, ma di certo non vi lascio da soli!” Asuma gettò la sigaretta a terra e si mise in posizione.

“Stessa cosa posso dire io!” rispose Kakashi “E tu Naruto, che farai?” e fissò il suo imprevedibile allievo.

Il ragazzo prese un bel respiro e “E ME LO CHIEDE! NARUTO UZUMAKI E’ PRONTO A MENARE LE MANI! ATTENTO MOSTRO, PERCHE’ STIAMO ARRIVANDO!” lanciò quell’urlo liberatore carico di coraggio e determinazione.

 

“SI! STIAMO VENENDO A PRENDERTI!”  

E il gruppo lo gridò insieme contro l’avversario che…

 

CLAP! CLAP!         

Batté le mani divertito “Davvero molto commovente!” commentò lo stregone “Non c’è che dire, siete davvero pieni d’entusiasmo. Vediamo di porvi rimedio!” e tese la mano destra in avanti “Ragazzi voglio presentarvi i miei assistenti!” che venne aperta verso l’alto.

 

L’aria intorno al demone cominciò a tremare: stava per fare qualcosa.
“In guardia ragazzi!” Yuè percepì qualcosa di strano “Sta per lanciare un incantesimo!”
“Quale mai sarà!” si chiese Asuma pronto.

 

Nella mano di Raptomort si formò una sfera nera grande quanto un pallone di calcio e poi…

 

ZOCK! ZOCK! ZOCK! ZOCK! ZOCK! ZOCK! ZOCK! ZOCK!

 

Da essa partirono otto fasci dello stesso colore che affondarono nel terreno.
“Oscuro re che governi nell’Ade, presta ascolto alla mia ode. Concedimi il tuo oscuro e nefasto potere! Che i caduti compagni risorgano dal fiume del dolore e portino con loro urla e stridore!” dopo questa frase, nei punti colpiti dai fasci si alzarono otto colonne di luce nera e quando si estinsero.

 

“Oh no!” Kiba sgranò gli occhi terrorizzato “Loro no!”
“Come diavolo ha fatto!” anche Neji non aveva parole di fronte a quello che era successo.
“Li ha riportati in vita!” già Naruto aveva i brividi “Ma non per questo ci arrenderemo!” avrebbe fatto una strage.

 

“Ma guarda che cosa divertente!” a parlare era stato VENOM!

“Stento a crederci! Siamo già alla quattordicesima e l’incantesimo di resurrezione non è ultimato!” a fianco a lui c’era VOLDEMORT.

“E guarda quanti ragazzini che ci sono”a fianco a lui c’era HAO “Scommetto che gli altri si stanno occupando di Nick!”

“Chi se frega di Nick! Ho finalmente la chance di mangiare un altro Naruto!” altro resuscitato era MALFORK.

“I ragazzini non sono cambiati molto! Che vergogna: siamo già arrivati alla quattordicesima. Quanto tempo sarà passato dalla nostra dipartita” con la sua letale katana in mano anche SEPHIROTH aveva fatto di nuovo la sua comparsa.

“Qualcosa non torna! Non possono essere ancora così piccoli!” altro riportato in vita fu DARK DASTAN.

“Dovremmo essere di più no?” a fianco a lui riapparve il mortale LÌ SHERON!

“Che cosa significa Raptomort!” anche BELARUR era risorto e si rivolse allo stregone.

“Ringraziate Uncinato: mi ha convinto a scendere in campo prima del tempo” rispose lo stregone con un diabolico sorriso.

 

Ebbene sì: Raptomort aveva riportato in vita i precedenti generali infernali distrutti dai ragazzi! Se prima la situazione era critica, ora era davvero disperata.
La battaglia era appena iniziata.

 

Nel prossimo capitolo

Raptomort sguinzaglia i precedenti generali infernali contro i Sun’s Knights mentre Nick è bloccato in un duello contro Uncinato: la battaglia non è mai stata così pericolosa.

 

Ma i buoni non sono mai da soli^^

Sasuke sarà convinto dalla fenice a intervenire in aiuto dei suoi ex compagni e, inaspettatamente faranno il loro ingresso un trio molto particolare proveniente da un’altra dimensione.

Sarà sufficiente il loro aiuto?

 

Questo e altro nel prossimo capitolo.

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Capitolo 46
*** Battaglia totale ***


46. Battaglia totale
Ciao a tutti e finalmente ben ritrovati^^
Sì, lo so: non mi sono fatto sentire per parecchio tempo e di questo mi dispiace.
Ho avuto parecchie cose da fare in questi due mesi e temo che gli impegni non siano finiti, ma lasciamo stare che è meglio^^.
Il capitolo di oggi è ricco e pieno di tante belle sorprese (è il minimo per avervi fatto aspettare tutti quanti^^).
Ah! Vi avviso che sto ancora collaborando con l’autore Alextintura e i miei personaggi sono comparsi nella sua fic Card Captor Naruto a partire dal capitolo 30 (già uscito insieme ai  seguenti) e nella nuova di nome Notte di Luna piena atto secondo, quindi non sono stato sempre in letargo^^.
Come potrete vedere, in questo capitolo ho usato il carattere senza il grassetto e, quando avrò più tempo, modificherò anche gli altri. Scusate ancora per l’inconeniente^^.
 
Detto questo, vi auguro una buona lettura. 
 
 

I ragazzi di fronte a quella resurrezione erano rimasti di sasso: mai si sarebbero immaginati una cosa simile.

“Quella è una tecnica di Orochimaru!” commentò Kakashi incredulo “Anche se ci sono delle differenze” e le aveva subito notate.

“E’ vero! Per esempio i loro occhi hanno lo stesso colore di quando erano in vita!” confermò Asuma “Inoltre non hanno crepe e non sembrano fatti di terra!” la resurrezione impura si basava sull’usare corpi di terra.

 

“AH! Non confondete quest’incantesimo con la schifezza che usa Orochimaru!” Raptomort aveva un buon udito e corresse subito i due “Questo incantesimo si chiama RINASCITA OSCURA e non necessita di corpi per essere usato” e dette questa piccola spiegazione mentre mostrò la sfera nera “Con questa io riporto in vita chi voglio, la condizione è che abbia un animo oscuro o sia un demone e questo non può morire” in pratica ora tutti i precedenti generali infernali erano immortali “Ma sono gentile e vi do un piccolo aiuto! Se riuscirete a distruggere questa sfera l’incantesimo si spezzerà!” senza troppi complimenti indicò il punto debole della sua mossa.

 

“Raptomort, sei un’idiota!” Belazur lo riprese subito “Perché hai rivelato loro il punto debole dell’incantesimo!” e pretendeva una valida spiegazione.

“Non è ovvio!” a rispondere fu Hao “Perché noi li annienteremo senza dar loro il tempo di avvicinarsi a Raptomort!” e già stava fissando i presenti per decidere con chi cominciare.

“E poi, anche se qualcuno riuscisse ad avvicinarsi a lui, il nostro << amico >> lo eliminerà senza troppi problemi!” marcando quella parola Voldemort fissò Raptomort.

“Altro vantaggio di quest’incantesimo è che noi non abbiamo nessuna costrizione!” Lì Sheron sapeva i pregi e i difetti della mossa del collega “Dico bene Rap?” e si rivolse al diretto interessato.

 

“Non ti sbagli!” confermò lo stregone “Avete carta bianca! Prendetevela con chi volete e poi distruggete quell’edificio!” gli ordini erano stati impartiti “Ma ricordate questo: se Nick dovesse battere Uncinato, sarà mio!” e non ammetteva repliche.

 

“Tsk! Fa come vuoi!” ghignò Malfork “A me basta avere… EHI!” stava per puntare Naruto ma vide che qualcuno lo aveva anticipato.

“A lui ci penserò io!” e quel qualcuno era Sephiroth che si era lanciato contro il biondino.

“BASTARDO! QUESTA ME LA PAGHI!” ringhiò il quarto generale.

 

“ALL’ATTACCO!”

All’ordine di Raptomort, gli altri sette fecero altrettanto.

 

CLANG! CLANG!

 

Sephiroth incrociò la sua letale spada con quella di Naruto.

“In te sento qualcosa di Cloud!” lo spadaccino aveva riconosciuto l’essenza dello Strife in lui.

“Hai indovinato!” rispose Naruto “Lui è stato il mio maestro!” e l’avrebbe reso fiero di lui.

“Ottimo!” rispose il generale “Allora lo precederai nella morte!” e spinse con maggiore forza.

“NON LA SPUNTI!” ma il biondino non fu da meno “Cacchio se è forte!”e ora capiva perché Cloud lo definiva un’autentica forza della natura.

 

 

“Dannato ruba preda!” Malfork guardò furioso il suo collega “Giuro che quando torno in vita lo ammazzo!” e meditava tremenda vendetta.

“JUKEN!” ma qualcuno lo attaccò subito.

 

KAPOM!

 

E il colpo fu così forte da staccare il busto dal resto del corpo.

A colpire il quarto generale era stata Hinata.

“Tu guarda!” ghignò il generale mentre si ricomponeva “Ora che ci penso ho un piccolo conto in sospeso anche con te! Sarà un piacere farti a pezzi!”

“Allora dovrai faticare parecchio amico!” la Hyuga fu affiancata da Kiba e il piccolo Akamaru “Ci siamo anche noi!”

 “Porremo fine alla tua esistenza mostro!” e anche Shino era della partita.

“Vi ringrazio amici!” Hinata sorrise a entrambi mentre fu avvolta dalla luce rossa “Combatteremo insieme!”

 

“Uhuhuh! ALLORA VI UCCIDERO’ PER PRIMI!” la versione demoniaca di Sasuke si lanciò all’attacco a fauci spalancate.

 

 

“Tu mi sembri un tipo in gamba!” Hao si trovava davanti a Gaara e lo fissava con un sorriso quasi dolce “Sono sicuro che mi divertirò un mondo con te!”

“Vedi di non essere tu a farmi annoiare” lo provocò il rosso mentre si trasformò “E poi non sono da solo!”

“Infatti, ci siamo anche noi!” fu subito affiancato da Kankuro.

“Di sicuro non lasciamo nostro fratello da solo!” anche Temari era della partita.

“Tre fratelli contro il terzo generale infernale“ l’Hasakura sorrise divertito “Suona davvero bene! VEDIAMO QUANTO RESISTERETE!” e dietro di lui apparve il micidiale spirito del fuoco: alto più di dieci metri e rosso come l’elemento da cui prendeva il nome.

“Sarai tu a perdere!” Gaara estrasse il suo Gunblade e la battaglia ebbe inizio.

 

 

“AVADA KEDAVRA!” Voldemort puntò la sua micidiale bacchetta contro la piccola Kinomoto e….

 

FRABOOOMM!

 

Da essa partì un potente raggio verde che esplose contro la cattura carte che…

“SCUDO!” si difese con la sua carta magica.

“Una difesa degna di nota mocciosa!” commentò il generale “Non per niente sei l’erede di Clow Reed, considerato uno dei maghi più potenti della storia. Ma con me non la spunti” aveva puntato lei per un valido motivo “Le tue carte saranno dei perfetti Horcrux” voleva usarle come contenitore per la sua marcia anima.

“Non so che cosa sia questo Horcrux, o come si chiama, ma non ti permetterò di mettere le mani sulle mie carte” la piccola castana non le avrebbe mai lasciate nelle mani di un simile mostro.

“E noi ti daremo una mano!” a lei si affiancò Kero-chan.

“Shaoran è impegnato ma noi ti daremo tutto il supporto che ti serve!” anche Yuè era giunto in difesa della sua padroncina.

“E ci sono anch’io!” anche se non capiva niente di magia, Syrus voleva dare una mano lo stesso.

 

“Commovente!” commentò lo stregone oscuro con un sorriso diabolico “Vediamo quanto sopravvivrete!” la sua bacchetta bramava sangue.

 

 

 

“PRENDI QUESTO!” Venom invece aveva puntato Alexis lanciandole contro le sue ragnatele.

“Tutto qui!” ma lei le schivava senza troppi problemi “Mi aspettavo di più da un generale infernale!” e lo fissava dall’alto in basso.

“Davvero credi che sia tutto qui!” il generale apparve dietro di lei con gli artigli pronti a strapparle il cuore.

“NON SE CI SIAMO NOI A FERMARTI!” con la sua voce dirompente, Rock Lee si lanciò contro l’avversario e….

 

KAPOM! CRASH

 

Lo colpì in faccia con un potente calcio spedendolo contro una roccia.

“Che ci fai qui!” ma Alexis non gradì molto il gesto “Ce la faccio da sola a batterlo!” uno così lo voleva stendere da sé.

“Sarà anche il primo generale infernale, ma un aiuto non guasta mai!” anche Tenten giunse in aiuto della bionda.

“Siamo o no compagni!” anche Neji fissò serio l’amica che…

“Ragazzi!” li osservò e poi sorrise loro “Avete ragione! Scusate: ormai mi sono abituata a collaborare con Hinata e Sakura ma anche voi siete dei grandi amici!”

“Non ti preoccupare!” le sorrise Lee “Gli amici si capiscono sempre!” questa era una vera amicizia.

 

CRASH!

 

La roccia esplose e Venom ne uscì particolarmente arrabbiato “Combattete in compagnia eh?” e li puntò con il dito artigliato “Allora morirete insieme!” e si lanciò all’attacco sui quattro amici.

 

 

ZACK!

 

Il Dark Prince calò la sua frusta contro Jessie ma lui riuscì a schivarlo con una capriola.

“Non male moccioso!” ghignò il generale “Si vede che sei stato allenato dal mio alter ego!” ecco perché aveva deciso di affrontare lui: voleva fare un dispetto a Dastan.

“Lieto che te ne sia accorto!” sorrise l’Andersen di rimando “Ah sì! Il maestro Dastan ti manda i suoi saluti!” che si trasformò in un ghigno bastardo.

“Ma che adorabile bastardo che sei” rispose il Dark Prince mantenendo il suo “Vediamo quanto durerai!” e ritirò la sua frusta “Ottieni il potere SPODESTATORE!” e attivò la sua Diablomanzia.

 

“Ora si balla!” Jessie si trasformò in guerriero-draconico e fu pronto a cominciare.

“Ci sono anch’io sergente!” e fu affiancato da Hassleberry già pronto a combattere.

Come con l’ottava eh?” anche Chazz si fece avanti già trasformato.

“Forza ragazzi, diamoci da fare” e Jessie li accolse col suo solito entusiasmo.

 

“Divertente! Vediamo come ve la caverete!” il Dark Prince avrebbe fatto un’autentica strage.

 

 

 

“PRENDI QUESTO MOCCIOSO!” Lì Sheron aveva deciso di puntare Jaden e gli sparò contro un raggio energetico che…

 

“ANNULLA ATTACCO!” fu bloccato dall’attivazione della carta trappola.

“Sei davvero grande!” insieme a lui c’era anche Sakura Haruno che aveva approfittato della cosa per stargli vicino.

“Ti ringrazio!” le sorrise il castano “Però sarebbe meglio se tu andassi ad aiutare Naruto” il ragazzo sapeva sia della cotta del biondino per la rosa sia quella di Hinata e proprio non capiva come facesse l’amico fraterno a non accorgersi delle attenzioni della Hyuga (ma se tu non ti accorgi di quelle di Sakura o Alexis!).

“Non preoccuparti per lui” la rosa spostò lo sguardo verso lo scontro del compagno di team e vedeva che se la stava cavando “E’ un tipo in gamba, come te” sperava di non essere allontanata da lui.

“Ora come ora non sappiamo proprio come organizzarci! Va bene restami vicino” alla fine fu questa la risposta dello Yuki.

“Ok!” e questa risposta “SI! MI FA STARE VICINO A LUI! SE NON FOSSE PER LA BATTAGLIA TI SALTEREI ADDOSSO!” scatenò la << vera Sakura >> che esplose di felicità (mazzate che personaggio complicato^^).

 

“AH AH AH!” il drago bianco osservò la scena ghignante “Che momento commovente, dico davvero! Beh spero ve lo siate goduto: perché non ce ne saranno altri!” dopo queste parole le sfere del drago cominciarono a brillare in modo sinistro “ASSAGGIATE QUESTO! SETTE VIE DEI DEMONI!” e attivò la tecnica che lo scisse in sette draghi ognuno con una sfera rotante.

 

“Oh cavolo!” lo Yuki osservò la cosa con sorpresa “Davvero niente male amico!” e alla fine gli fece i complimenti “Come hai fatto?”  lo chiese con tutta la curiosità che aveva.

“JADEN TI SEMBRA IL MOMENTO!” l’Haruno lo riprese e fece per colpirlo con un pugno ma “No! Non ci riesco con te!” si bloccò subito: anche se diceva scemenze, non riusciva a sfiorarlo (ma che culo!^^).

 

“Sei un tipo davvero strano moccioso!” ghignò il drago centrale “Diciamo che è una scissione del potere!” e dette questa spiegazione sommaria “ORA BASTA CHIACCHIERE! E’ TEMPO DÌ MORIRE!” e si lanciò all’attacco con gli altri sei.

 

“EARTH ANGEL!” ma l’Haruno non restò a guardare e….

 

KAPOM! CRASH!

 

Con un poderoso pugno colpì il terreno sabbioso che si sollevò come una tempesta.

“CHE SPERI DÌ FARE MOCCIOSA!”

Dissero i sette draghi nello stesso momento.

 

“ESPLOSIONE ELEMENTALE!” a rispondere fu la voce di Jaden che attivò una carta trappola che….

 

FRABOOOM!

 

Investì i sette avversari e lo scontrò continuò.

 

 

 

ZACK! ZACK! ZACK! ZACK!

 

Belazur calò i suoi artigli su Shaoran già in versione angelo ma non riuscì a colpirlo nemmeno una volta.

“Tsk! Te la cavi moccioso!” il demone digrignò nervoso.

“Non capisco” l’angelo osservò l’avversario con sguardo indagatore “Sei l’ottavo generale, eppure non sei molto forte! Senza offesa ma ti trovo leggermente noioso!” gli sembrava molto strano.

 

“Tsk! Io non mi baso sulla forza fisica per eliminare i miei avversari! Io manifesto la follia: quella è il mio potere!” il demone non si scompose e tese le mani artigliate “ECCOTI UN ASSAGGIO!” e attivò il suo micidiale potere ma “CHE COSA!” vide che non faceva effetto.

“Spiacente mio caro, ma il tuo potere non ha effetto sugli angeli!” Shaoran si avvicinò a lui con sguardo di fuoco “Sarai anche immortale ma con me non la spunti!” ed era pronto a farlo a pezzi.

“Dannazione! Tra tutti questi mocciosi doveva capitarmi proprio quello che è immune al mio potere! Vorrà dire che dovrò inventarmi qualcosa di diverso con te!” i suoi aculei si allungarono e partirono all’attacco.

“Arrivo!” ma il ragazzo non si fece trovare impreparato.

 

 

“Tsk! Che noia mortale!” Raptomort si era comodamene seduto su una roccia sporgente e osservava gli scontri annoiato “Avrei dovuto portarmi un fumetto per ammazzare il tempo” poteva anche pensarci prima^^.

“Ti annoi? Ci pensiamo noi a farti svegliare!” ma non tutti i Sun’s Knights erano impegnati a combattere: il team 10 era libero e in compagnia di Asuma e Kakashi.

“Te la vedrai con noi brutto mostro!” Ino avrebbe dato il meglio di se contro un simile avversario!

“Vediamo di finirla! Gli altri non resisteranno a lungo!” Asuma teneva pronte le sue lame di chakra pronto come non mai.

“Con un mostro simile dovrò impegnarmi al massimo!” Kakashi sfoderò lo sharingan e lo puntò sullo stregone.

“Sarà dura ma non mi tirerò indietro!” anche se titubante, Choji non si voleva essere un peso.

 

“Oh! C’è qualcuno che è venuto a farmi compagnia!” ghignò il demone senza alzarsi “Chissà quanto riuscirete a farmi divertire!” non si sarebbe impegnato molto con loro.

“Prima di cominciare me la togli una curiosità!” Shikamaru aveva una domanda cui voleva una risposta.

“Vuoi sapere come abbiamo fatto a venire qui vero?” lo stregone concentrò la sua attenzione su di lui “Per noi demoni è facile spostarci da un posto all’altro: a Oblivion, il luogo dal quale veniamo, ci sono portali di collegamento con qualsiasi posto anche dimensioni satellite.

Aprirli è una passeggiata: andata e ritorno non sono un problema per noi!” fece capire che i demoni non avevano limiti di spostamento.  

 

“Ecco spiegato il vostro arrivo qui!” il giovane Nara digrignò i denti “Scommetto che sai anche come farci andare via di qui vero?” se così fosse stato, lo avrebbe costretto con la forza a farli tornare a casa.

“Più che naturale!” rispose Raptomort ghignante mentre si alzava in piedi “Scommetto che lo vuoi sapere vero? Facciamo così: colpitemi anche solo una volta e vi dirò come fare ad andarvene via di qui” e fece questa proposta “Ovviamente dovrete anche battermi per potervela svignare!” altra condizione che sollevò.

“Se è questa la condizione…” Shikamaru mise le mani nella posa del Topo segno che era pronto a cominciare.

“Facciamolo!” Choji era pronto a menare le mani.

“Ora vedrai di che cosa siamo capaci brutta lucertola troppo cresciuta” Ino non si sarebbe risparmiata.

“Forza Kakashi, diamogli una mano!” anche Asuma voleva aiutare i suoi allievi.

“Non serve nemmeno chiederlo!” disse il ninja copiatore pronto a cominciare.

 

“Vediamo di passare un po’ il tempo” Raptomort alzò la mano libera e la puntò verso il gruppo “AVADA KEDAVRA!” lanciando il terribile incantesimo che uccide.

 

FLASH!

 

“SPOSTATEVI!” ma Shikamaru avvertì i compagni che lo evitarono all’ultimo momento.

 

“Complimenti!” in un battito di ciglia, Raptomort si portò dietro Asuma.

“Che cosa!” il Sarutobi ebbe solo il tempo d voltarsi che…

 

KAPOM!

 

Ricevette un potente pugno che lo spedì a terra privo di sensi.

 

“ASUMA!” Kakashi vide che fine aveva fatto ma…

“Tu sei il prossimo!” Raptomort apparve dietro di lui e…

 

KAPOM!

 

Lo mise al tappeto con un altro pungo.

 

“Questi due erano i più deboli!” senza preoccuparsi di loro puntò il trio “Con voi farò con calma!” voleva vedere di cosa erano capaci.

“Che velocità pazzesca!” Choji non era riuscito a seguire i movimenti del demone.

“Deve aver usato qualche tecnica spaziotemporale” la bionda ne era sicura.

“E’ uno stregone, chissà che altre diavolerie sa fare” il giovane Nara se lo aspettava “Qui ci vuole un’idea!” e unì i polpastrelli delle mani chiudendo gli occhi.

“Sta pensando a qualcosa!” Choji riconobbe subito il gesto dell’amico.

“Speriamo che trovi una buona soluzione!” la Yamanacha cercò di pensare in positivo.

 

Incredibile!” lo stregone aveva deciso di leggere nella mente del giovane Nara ma era rimasto visibilmente colpito “Sta pensando a un’infinità di cose nello stesso momento! Come fa a fare simili ragionamenti con una velocità simile! Non riesco nemmeno a seguirli!” persino lui che era un telepate non riusciva a muoversi in quella mente così attiva “Ci sarà da divertirsi!” e ghignò diabolico.

 

Il ragazzo aprì gli occhi e fissò l’avversario “Ragazzi ascoltate quello che sto per dirvi e cercate di pensare a più cose nello stesso momento” aveva capito che per battere un telepate era necessario fare questo.

 

“OK!” 

Risposero i due amici e si avvicinarono a lui.

 

“Quel ragazzo è davvero sveglio” commentò Raptomort “Nick deve aver notato subito le sue capacità: per questo l’ha scelto! Vediamo cosa s’inventeranno” vide che erano pronti a cominciare.

 

“FORZA RAGAZZI! ORA!” Shikamaru lanciò all’attacco la sua ombra.

“Mica resto fermo a guardare!” lo stregone si spostò dalla traiettoria ma “Tu guarda era un diversivo!” si trovò davanti l’Akimichi pronto a colpirlo “Sta cercando di chiudermi l’accesso alla sua mente!” mentre schivò l’attacco fece questo pensiero e spostò lo sguardo verso il Nara “Quel moccioso sa il fatto suo: deve aver avuto un abile maestro per capirl… COSA!” ma si rese conto che qualcosa lo aveva afferrato alla caviglia.

 

“Ti ho preso!” con le sue piante, Ino aveva afferrato l’avversario “E ora fatti una bella dormita! SPORE PARALIZZANTI!” e rilasciò del polline verso il demone.

“ETCHIU’!” ma Raptomort fece un semplice starnuto che fece appassire la pianta “Ho sempre avuto il pollice verde io!” fissando la ragazza con un sorriso diabolico.

 

“LITTLE BOY!” ma Choji approfittò del momento di distrazione dello stregone per cercare di colpirlo con un poderoso gancio destro.

“Troppo lento!” ghignò il demone che attivò una barriera magica difendendosi dall’attacco “Ora tocca a me!” abbassandola diresse la coda verso di lui.

 

“MURO D’OMBRA!” ma Shikamaru difese il suo amico usando la sua stessa ombra come uno scudo.

 

CLANG!

 

“E bravo!” Raptomort non si scompose mentre ritirava la coda “Ma on ci siamo ancora!” per poi apparire davanti al ragazzo “Tu sei quello che sa ragionare meglio, vediamo come se la caveranno se ti distruggo per primo!” e puntò i suoi artigli verso il Nara.

“Merda!” il ragazzo sudò freddo.

 

“SHIKAMARU!”

Ino e Choji si lanciarono in suo soccorso ma…

“Immobilus!” con questa semplice parola bloccò i loro movimenti e poi tornò a prestare attenzione a Shikamaru “Il gioco è finito!” e fece per calare la mano sul ragazzo.

“Vero, ma per te!” ma Shikamaru gli sorrise di rimando.

 

“C-Che cosa!” la sua mano si fermò a un millimetro dalla gola del ragazzo.

“Credevi davvero che non avessi previsto la tua mossa?” il ragazzo si allontanò leggermente e fissò serio l’avversario “Le ho previste tutte!” e come sempre aveva dimostrato di essere un passo più avanti.

“Piccolo moccioso, che diavolo mi hai fatto?” lo stregone non riusciva a muovere un muscolo e poteva solo fissare storto il giovane Nara.

 

“Ti faccio vedere!” e abbassò la testa e lo stregone imitò il movimento all’avversario.

“Ecco il trucco!” lo stregone notò che le ombre dei due erano collegate ma notò altro “E quelle che cosa sono!” delle punte erano conficcate sui suoi polpacci “Perché non mi fanno male!”

“Opera delle spore di Ino!” rispose il giovane Nara “Quando ti ha bloccato i movimenti ha usato una speciale pianta che secerne un veleno rendendo insensibile la parte toccata” una mossa davvero particolare “I chiodi di adamantio te li ha lanciati Choji un istante prima che ti attaccasse. Quei chiodi reagiscono al mio chakra e ti hanno bloccato a dovere: ecco perché non riesci a liberarti dalla mia tecnica del controllo dell’ombra che è perfettamente riuscita!” la sua strategia si era rivelata vincente.

 

“Davvero niente male!” ghignò Raptomort mentre fissò l’avversario “Mi complimento con te: nessun umano era mai riuscito a fregarmi in questo modo! Considero la mossa come un colpo andato a segno, quindi ecco il premio”

 

PUFF!

 

Davanti al giovane Nara apparve una piccola pergamena nera .

“Lì dentro c’è quello che vi serve per lasciare questo posto” lo stregone rispose alla muta domanda del ragazzo “Ora, però, è il momento di fare sul serio” e spalancò gli occhi “BLACK IMPACT!” e usò un incantesimo che…

 

FRABOOM!

 

Sbalzò un incredulo Shikamaru insieme ai suoi compagni annullando l tecnica del controllo dell’ombra.

 

“Accidenti!” il ragazzo si rialzò a fatica “Gli è bastato un semplice incantesimo per liberarsi! E’ davvero forte”.

“Ora abbiamo il mezzo per andarcene da qui ma come faremo a battere un simile mostro!” anche Ino non vedeva bene la facilità con cui il demone si era liberato.

“Qui rischiamo grosso!” Choji non voleva fare l’uccello del malaugurio ma la vedeva dura contro un simile avversario.

 

“AHIA!” lo stregone si tolse i chiodi e le ferite si richiusero all’istante “Davvero ingegnosa la tua mossa” disse mentre li gettò via “Con voi mi divertirò parecchio!” e fece schioccare pericolosamente le nocche delle mani.

 

 

DENTRO L’ACCADEMIA

 

Jim, Bastion e Axel osservavano preoccupati la piega che lo scontro stava prendendo.

“Questa non ci voleva proprio!” nel vedere l’astuzia usata dall’avversario, Jim strinse i pugni.

“Qui rischiamo di finire tutti male!” Bastion temeva che se ne sarebbe andato troppo giovane.

“Detesto essere impotente!” Axel avrebbe preferito mille volte combattere che rimanere lì a osservare “Ci serve aiuto o siamo spacciati!”

 

Al piano superiore apparve Marcelle con una mano artigliata al posto di quella sinistra.

“E così quei dannati demoni hanno fatto la loro mossa!” la creatura nel cilindro aveva preso possesso del corpo del ragazzo e usava la voce del ragazzo per parlare “Mi spiace Jaden ma ora non posso fare niente per aiutare te e i tuoi amici; non ancora al momento” non aveva abbastanza energia per intervenire “Vedete di sopravvivere. Scommetto che ora verrà qualcuno” era sicuro che presto sarebbero arrivati rinforzi.

 

 

A QUALCHE KILOMETRO DÌ DISTANZA

 

La colonna nera si fermò in mezzo al nulla permettendo così di ricominciare il duello.

 

“Eccoci qua!” Uncinato fissò ghignante l’avversario “Non sei contento di essere qui in mia compagnia?” notando la sua agitazione se ne compiacque.

“Sono felicissimo sai?” rispose sarcasticamente il Sun’s Warrior “Trovo semplicemente molto seccante il fatto di essermi lasciato fregare da un bestione senza capo ne coda che non è capace di fare le cose da se!” e usò un tono molto duro.

“Eheheh!” invece di essere offeso, Uncinato rise “Non ci posso fare niente se sei un allocco!” poi tornò al duello “Vediamo di andare avanti allora! Passo a spiegarti il potere della mia carta magia terreno: essa non può essere distrutta in nessun modo; sparirà solo alla fine del duello. Quando marchio dell’Inferno è in gioco tutti i mostri che evocherò diventeranno di tipo Demone e guadagneranno 500 punti ATK extra; inoltre, ogni volta che pescherò un mostro demone, potrò toglierti 500 punti” e quest’ultimo effetto sarebbe stato devastante.

“Quanti vantaggi!” commentò ironicamente Nick “E scommetto che se perdo il duello…”.

“Esatto! La tua anima verrà risucchiata dalla mia carta e sparirà per sempre” rispose il demone “Se vuoi evitare questo devi battermi!” e lo fissava ghignante.

“Proprio come il sigillo di Orikalcos!” commentò Nick, mentre ricordava le avventure di Yugi&co “Allora vediamo di finirla alla svelta. Avanti muoviti a fare la tua mossa!” non aveva tempo da perdere.

 

“Molto bene!” rispose Uncinato “Povero sciocco! Anche se mi batterai il Marchio dell’Inferno non si estinguerà! Resterai imprigionato qua dentro col sottoscritto fino a quando non avrai più la forza di respirare!” ma ghignò diabolico della bugia che aveva detto al Sun’s Warrior “Inoltre il mio deck è avvolto dalla magia di Raptomort: sono io a decidere quali carte pescare e non è necessario che le abbia qua dentro! Uhuhuh! La vittoria sarà mia!” aveva calcolato tutto nei minimi dettagli “ALLORA CONTINUO! Gioco la carta magia Anfora dell’avidità grazie alla quale pesco due carte” e sapeva già quali carte sarebbero uscite “Ma guarda! Sono due mostri di tipo demone!” e questo voleva dire solo una cosa…

 

“Accidenti!” Nick aveva capito cosa sarebbe successo e…

 

ZOCK! ZOCK!

 

Delle lame nere lo colpirono in pieno “TSK!” facendogli scappare quella smorfia.

 

“Non è abbastanza eh?” il generale a modo suo si complimentò per la resistenza dell’avversario “Vediamo come reagisci a questo! Gioco la carta magia << Santuario del demone >>!” e attivò un’altra pericolosa carta “Grazie ad essa, posso evocare un segna – Demone metallico in posizione d’attacco!” fece la sua comparsa una bambola metallica grande quanto un bambino. Tipo demone, attributo oscurità ATK 0 DEF 0.

“Hai intenzione di evocare qualche mostro per caso?” Nick sapeva che quella carta veniva giocata per due motivi: o avere una difesa che non poteva essere scalfita o un sacrificio.

“Indovinato!” rispose il demone mentre prese una carta dalla sua mano “Sacrifico il mio segnalino per evocare HELPOEMER in posizione d’attacco!”.

 

La bambola di metallo sparì e fu sostituita da una creatura umanoide dalla pelle blu e dalla bocca spalancata come se urlasse; indossava solo una gonna viola che copriva le nudità mentre all’altezza dello stomaco aveva un buco nero. Era legata a una lapide dorata. Tipo Demone, Attributo Oscurità, Livello 6, ATK 2000 DEF 1400.

 

“Accidenti! Quel mostro no!” nel vederlo Nick sudò freddo.

“Vedo che lo conosci, molto bene!” ghignò Uncinato “Questo mio nuovo mostro non può essere evocato specialmente dal cimitero. Quando viene distrutto, ti toglie a caso una carta dalla mano e te la spedisce direttamente al cimitero! Come pensi di fare eh?” ma non aveva ancora finito “E il mio mostro non è da solo: rimuovo dal gioco tre mostri di tipo Demone per evocare PAURA OSCURA!” e fece comparire un altro terribile mostro di tipo Demone.

 

“Anche quella carta!” Nick sudò freddo “Non ci voleva proprio!” quei due mostri, oltre ad essere rarissimi, avevano degli effetti devastanti.

“Vero!” disse di rimando il generale “Dalla tua faccia, posso capire che conosci l’effetto di questo mio mostro, quindi mi risparmio la spiegazione, almeno per il momento” e ghignò diabolico “I miei mostri ricevono 500 ATK extra (Helpoemer ATK 2500, Paura Oscura ATK 2700), è vero non bastano per sconfiggere Jinzo – supremo, ma ora hai una bella gatta da pelare vero?” la sua mossa era a prova di bomba “Qui comincia a fare freddino non credi?” prese un’altra carta dalla sua mano “Riscaldiamo un po’ l’aria con questa HINOTAMA che ti toglierà 500 punti dai tuoi già scarni life points!” e attivò la carta.

 

FRABOOOMMM!

 

Una meteora si scagliò su Nick causandogli un forte dolore “GGGGHHHH!” e questa volta dovette stringere i pugni per non gridare mentre i suoi life points erano ridotti a 2500.

 

“Siamo duri eh? Per il momento ho fatto abbastanza danni! Tocca a te!” e passò il testimone.

 

“Gentilissimo!” rispose il Sun’s Warrior “Sono in una situazione molto pericolosa!” pensò ansimante “Questo posto mi sta lentamente togliendo le forze. I miei amici stanno rischiando la vita contro Raptomort in persona ed io non poso fare niente per aiutarli. Uncinato ha subito evocato due mostri che non possono essere distrutti senza che io ne subisca danno. Come faccio a eliminarli?” non aveva idee su come fare quando “Un momento! Non è necessario che li distrugga: c’è una cosa che posso fare. Però ho bisogno di un mostro Tuner per attuare la strategia che mi serve.” forse aveva trovato una soluzione e guardò la sua mano “Al momento non ne ho nessuno in mano. Devo cercare di pescarlo adesso o rischio grosso! Ok o la va o la spacca!” chiuse gli occhi sperando in un miracolo “PESCO!” e… “Gioco la carta magia anfora dell’avidità, grazie alla quale pesco altre due carte” non aveva trovato quello che gli serviva ma il destino aveva voluto dargli una seconda chance e prese altre due carte “Niente da fare!” aveva pescato una carta magia e il mostro Cavaliere della regina “Aspetta!” e osservò la prima delle due “Perfetto!” e sorrise.

 

“Ehi, quanto ci metti?” nel frattempo Uncinato aspettava con le braccia incrociate “Avanti, sbrigati a fare la tua mossa: così ti batto e salvo la faccia con Rap!” per avere il suo aiuto, aveva dovuto rinunciare alla sua collezione^^.

 

“Tranquillo, ora ti faccio passare la noia!” rispose il Sun’s Warrior con un sorriso “Gioco Cavaliere della Regina in posizione d’attacco!”.

Sul terreno apparve un’alta donna bionda vestita con un’armatura rossa, armata di spada e scudo. Tipo Guerriero. Attributo Luce, Livello 4 ATK 1500 DEF 1600.

 

“Che mossa patetica!” commentò Uncinato “A che ti serve evocare un mostro se non puoi usarlo?” non afferrava l’improvvisa sicurezza dell’avversario.

“Ci sono modi e modi per usare i mostri, non lo sai?” rispose Nick mentre teneva pronta un’altra carta “Per esempio combinandoli con carte magia come questa: Sintonia Naturale!”la carta si attivò e ricoprì il cavaliere di un leggero strato verde “Il suo effetto è quello di trasformare un mostro normale di livello 4 o inferiore in un Tuner!” ed era proprio quello di cui aveva bisogno.

 

“Tuner?” Uncinato guardò bieco Nick.

“Esatto!” Nick stava per fare la sua prossima mossa, quando “Eh!” vide una scena che non si sarebbe mai aspettato dall’avversario “Ma che fai?”

Il demone aveva tirato fuori, chissà da dove, un’enciclopedia del duel monsters e stava cercando “Tuner… Tuner!” cosa fosse un mostro Tuner 0_0!

Nick lo guardò col tic all’occhio destro “Ehi! Si può sapere da dove hai tirato fuori quel libro? E POI CHE DIAVOLO STAI CERCANDO!” non riusciva proprio a capire cosa gli girasse per la testa.

 

Il demone alzò la testa dal libro con un paio di occhiali grossi come dei tappi di bottiglia e il cappello da contabile in “Scusa, mi sto aggiornando! Non so cosa sono i mostri Tuner!” e questa risposta….

 

TUMP! TUMP! TUMP! TUMP! TUMP!

 

Fece cadere a terra sia Nick sia i quattro mostri sul terreno: persino le creature del generale erano crollate dopo una simile rivelazione^^.

 

“Ma ci fai o ci sei?” Nick non sapeva se ridere o piangere “Mi sfidi e non sai nemmeno cosa sono i mostri Tuner!”

“E’ così grave?” chiese ingenuamente Uncinato.

 

“CERTO CHE LO E’!”

Rispose il Sun’s Warrior con la venuzza pulsante.  

 

“Ah, ecco perché non so cosa sono: questo è della serie Gx!” Uncinato guardò l’anno della copertina e capì perché il volume non gli diceva niente “Forse questo sa dirmi cos’è un Tuner!” e ne tirò fuori un altro cominciando a sfogliarlo come se niente fosse^^.

 

Questo è fuori!” pensò Nick con la gocciolona “Che soffra di doppia personalità?” non gli veniva altro in mente “Scusa ma sei schizofrenico?” non riuscì a trattenersi dal non chiederlo.

 

“MA COME TI VIENE IN MENTE!” Uncinato si rizzò subito in piedi con una faccia spaventata “Cazzo! Ecco perché non voglio nessuno nella mia armata: quando mi vengono questi sbalzi d’umore non mi controllo!” ecco spiegato perché la nona armata infernale non aveva demoni^^.

 

“Beh lasciamo perdere!” anche se era un nemico, il Sun’s Warrior non avrebbe di sicuro girato il coltello nella piaga “Visto che non lo sai te lo spiego io: i Tuner sono mostri che permettono di compiere delle Synchro evocazioni, cioè di sommare il livello di stelle dei mostri che ho sul terreno ed evocarne uno che abbia valore pari o inferiore” e dopo che ebbe dato questa rapida spiegazione “E ora ti faccio un caso pratico: unisco Cavaliere della Regina e Jinzo – supremo!” i due mostri si alzarono in aria e le stelle (in totale 12) si unirono insieme generando una potente luce “EVOCAZIONE SYNCHRO! VIENI A ME BRIONAC, DRAGO DELLA BARRIERA DÌ GHIACCIO!”

Da quell’esplosione di luce ne uscì una grande drago alato color ghiaccio. Tipo Serpente marino, Attributo Acqua, livello 6, ATK 2300 DEF 1400.

 

“Niente male!” si complimentò il demone abbagliato dall’imponente e magnifico aspetto della creatura “Ma non capisco perché tu l’abbia evocato!” tornando subito serio.

“In questo modo posso risolvere il problema dei tuoi mostri in un colpo solo!” rispose Nick con un sorriso.

“Non farmi ridere!” ma Uncinato non se la tenne “Il tuo mostro è troppo debole per poter fare qualcosa ai miei. Sei patetico!” e tornò a ghignare.

“Vedi, quasi tutti i mostri Synchro hanno un potere speciale!” rispose Nick senza incrinare il suo sorriso “E quello di Brionac è perfetto per risolvere il problema che hai causato!”.

“Che cosa!” ora Uncinato cominciò a preoccuparsi “E quale sarebbe il suo” se lo aveva evocato voleva dire che era devastante.

“Ti rispondo subito!” il Sun’s Warrior prese tre carte dalla sua mano e “Scarto queste al cimitero e attivo il potere speciale di Brionac: faccio tornare in mano lo stesso numero di carte che ho scartato” e detto questo.

“NO DANNAZIONE!” il generale esplose “QUESTO VUOLE DIRE CHE LE MIE CARTE MI TORNANO IN MANO!”

“ESATTO!” rispose Nick e così avvenne: salvo che per Marchio dell’Inferno, le altre carte tornarono nella mano avversaria “Ora sei senza difese! BRIONAC ATTACCO DIRETTO!” e dette l’ordine al mostro che…

 

“GRRRRROOOAAAARR!” con un potente ruggito spalancò le fauci e lanciò una sfera di ghiaccio contro Uncinato che….

“AAAAARRRRGGGHHH!” ricevette il danno arrivando a 1700 punti.

 

“Ora l’aria è più fresca, vero?” fece sarcastico Nick “Potrai usare tutte le mosse che vuoi ma io non perderò tanto facilmente contro di te!” e con queste parole recuperò la carica che gli serviva “Ora vediamo di finirla alla svelta!” non avrebbe perso altro tempo là dentro “E’ il tuo turno!” e il duello continuò.     

 

 

IN UNO DEI COVI DÌ OROCHIMARU

 

Sasuke aveva appena finito di fare il suo allenamento. Da quando Mente Nera lo aveva attaccato, non aveva più sentito la voce della Sacra Fenice di Nephtys ma questo non gl’importava.

“Anche oggi ho fatto un buon lavoro” l’Uchiha minore entrò nella sua stanza: era spoglia e in penombra, illuminata solo dalla luce di una candela che si trovava sopra un semplice tavolo di legno; al lato c’era un semplice letto con una coperta e un cuscino.

 

“Tuttavia non è ancora sufficiente!” Sasuke si sdraiò sul letto senza nemmeno spogliarsi “Per battere lui, devo diventare più forte!” e si addormentò subito.

 

Sasuke!” lo chiamò una voce.

L’Uchiha minore si ritrovò a galleggiare nel vuoto.

Per niente spaventato, il ragazzo si guardò intorno “Fatti vedere chiunque tu sia! Non ho tempo da perdere!” e chiamò chi aveva parlato.

La paura non ti sfiora nemmeno eh?” davanti a lui apparve la Fenice.

“Questo non è niente in confronto a quello che ho passato!” rispose l’Uchiha atono “Alla fine ti sei fatto rivedere. Che vuoi!” i suoi occhi neri scrutarono quelli verdi dello spirito.

La Fenice resse lo sguardo e parlò “Voglio che tu vada in aiuto dei tuoi compagni!” e attese la risposta del suo protetto.

“E tu hai disturbato il mio sonno per una simile scemenza!” il moro guardò quasi schifato il suo spirito “Non ho più nessun legame con i ninja della Foglia”.

Questo lo dici tu!” rispose lo spirito “Proprio come te anche loro hanno uno spirito solo che il legame che hanno instaurato è molto più forte” e sperava di essersi spiegato.

“La cosa non mi tocca!” ma il ragazzo poco se ne importava di questo “Io sono un vendicatore: ciò che voglio è vendicarmi di chi mi ha tolto tutto” ed estrasse la sua katana “E tu mi aiuterai a perseguire la mia vendetta oppure ti ucciderò” che puntò alla gola dello spirito che…

Non mi puoi uccidere!” rimase indifferente “Sono uno spirito e rappresento la parte di te che vuole risorgere. Potrai infilzami quante volte vuoi ma io non sparirò mai ragazzo” e mise le carte in tavola.

“Allora dovrò costringerti con la forza!” l’Uchiha ricordava perfettamente la sensazione che aveva provato quando lo spirito l’aveva aiutato e aveva compreso che era ciò che gli serviva per vincere.

Non è così che funziona ragazzo!” ma la Fenice lo guardò severamente “Io sono molto più forte di te e non mi stanco mentre tu hai i tuoi limiti. Se solo tu non fossi così testardo, potrei aiutarti a rimuoverli” alla fine voleva solo il bene del ragazzo ma lui rifiutava quell’aiuto che avrebbe potuto renderlo più forte di quanto non fosse.

“Mettimi alla prova!” il ragazzo sfoderò lo Sharingan pronto a cominciare.

 

Aspetta!” ma lo spirito non aveva intenzione di combattere “Prima di fare qualsiasi cosa, fammi spiegare la situazione!

“Quale situazione!” l’Uchiha non comprese.

Se ti sono apparso dopo tutto questo tempo, vuol dire che la situazione degli altri è davvero critica” lo spirito aprì le ali “Tu dici di non importartene nulla dei tuoi compagni vero? Vediamo se questo ti farà cambiare idea!” che cominciarono a brillare.

“Che cosa stai facendo!” Sasuke guardò lo spirito senza capire.

Supervisione!” rispose la Fenice “Uno dei miei poteri è quello di vedere cosa accade in un altro posto. Ora ti farò vedere che cosa sta succedendo ai tuoi compagni, poi fammi sapere” e tutto venne avvolto da un manto di luce.

 

“Ti ho detto che non… Ma cosa!” Sasuke perse in un attimo la sua freddezza e osservò la scena: si trovava in un mondo desertico illuminato da tre soli davanti a una strana costruzione ma…

 

ZACK!

 

Sentì un rumore dietro di se e si voltò.

“Naruto!” non riuscì a credere ai suoi occhi: il suo ex compagno di team indossava una strana corazza e stava combattendo contro un uomo dai capelli argentati “Che diavolo sta succedendo!”

Questo è quello che sta avvenendo in una dimensione alternativa alla nostra” la Fenice gli apparve davanti e lo informò “A causa di una creatura molto potente, i tuoi compagni sono stati trasportati qui. Ora stanno combattendo contro degli avversari dall’incredibile potenza e hanno bisogno di aiuto. Non provare ad intervenire ora: questa è una visione e sei intangibile”.

“Chi sono queste creature!” Sasuke osservò ogni scontro notando numerosi avversari e anche ragazzi che non conosceva ma poi “MA QUELLO SONO IO!” vide Malfork combattere contro Hinata, Kiba e Shino.

Quello è un demone di un’altra dimensione” lo informò la Fenice “Lì ti ha divorato dall’interno prendendo tutto di te. Ha distrutto e divorato tutto e ora vuole fare la stessa cosa con questo mondo e nemmeno gli altri demoni sono da meno”.

“Demoni!” questa parola on piaceva molto al giovane Uchiha.

 

 

LA BATTAGLIA

 

NARUTO VS SEPHIROTH

CLANG! CLANG!

 

Le spade di Sephiroth e Naruto si scontrarono rapide e i due si guardarono negli occhi.

“Non te la cavi male, Naruto” sorrise il generale “Cloud ti ha preparato davvero bene!”

“E di questo lo ringrazio!” rispose il biondino mentre spingeva “Ora metterò in pratica i suoi insegnamenti distruggendoti!” e si trasformò in super Naruto.

“Carino!” rispose calmo il generale “Sono sicuro che sai fare di meglio vero?” altrimenti per lui sarebbe stato troppo facile.

“ORA VEDRAI AAAAAAAAAAHHHHH!” il super biondino raggiunse il secondo livello e…

 

ZACK! FRABBOOOOM!

 

Calò un fendente così forte da tagliare in due il terreno per alcuni metri, per fortuna non era vicino all’Accademia.

 

“Complimenti!” Sephiroth ne uscì tagliato in due ma, in pochi istanti si ricompose “Peccato che io al momento non possa morire!” e tese la spada in avanti “Ora tocca a me trasformarmi. Guida i tuoi figli Jenova!” e attivò la sua Diablomanzia.

“Non mi fai paura!” il ragazzo si lanciò all’attacco pronto a colpire “ZANTAYO!” (alla lettera vuol dire Sole tagliente o Taglio del sole) e calò un potente fendente contro l’avversario che ricambiò e…

 

FRABOOOOMM!

 

Fu generata una potente esplosione.

 

CLANG! CLANG!

 

Da essa ne uscirono i due avversari che continuarono ad attaccarsi senza tregua.

“Scintilla!” il generale poi puntò la mano libera verso il ragazzo e…

 

FRABOOOMM!

 

Un potente fulmine colpì il biondino ma….

 

PUFF!

 

Si rivelò essere una copia.

“E bravo!” si complimentò Sephiroth mentre alzava la testa.

“PRENDI QUESTO! RASENGAN!” il ragazzo gli lanciò contro la sua sfera rotante.

“Darkos!” ma il generale rispose con l’attacco tipico dei demoni ...

 

FRABOOOM!

 

Che investì il ragazzo e lo spinse in aria.

“ACCIDENTI!” il ragazzo riuscì a fermarsi a mezz’aria ma si trovò davanti l’avversario.

“E’ finita!” Sephiroth fece per trafiggere il biondino quando…

“Cero Oscuras!” al suo lato destro si sentì una voce atona e…

 

ZOOOOOT!

 

Partì un raggio nero con contorno verde: Ulquiorra era entrato in azione.

“ULQUIORRA!” Naruto vide che il suo guardiano era intervenuto in un istante, salvandogli la vita.

“Sta bene Master!” la creatura alata gli volava a fianco e controllava le sue condizioni.

“Non ti preoccupare, non è niente!” lo rassicurò l’Uzumaki con un sorriso.

“Oh! Sembra sia venuto un tuo amico vero?” Sephiroth si ricompose davanti a loro e li fissò con un sorriso diabolico “Credo proprio che oggi mi divertirò a farti soffrire Naruto Uzumaki!” ormai era lui la sua preda.

 

“Non ti permetterò di toccarlo nemmeno con un dito!” ma Ulquiorra lo puntò con la sua lancia di energia “Master mi permetta di aiutarla!” e fece questa richiesta al biondino.

“Va bene amico!” rispose lui con un sorriso “Ma per favore non chiamarmi Master” lo faceva sentire male quel nome.

“Scusami Naruto, è abitudine!” Ulquiorra si corresse subito.

 

“Che amici che siete” commentò lo spadaccino “Vi seppellirò insieme!” e si lanciò contro di loro.

“NON CI CONTARE!”            

Ma i due risposero insieme e fecero altrettanto.   

 

 

HINATA, KIBA E SHINO VS MALFORK

 

“MUORI MOCCIOSA!” Malfork si avventò furioso su Hinata brandendo il suo forcone.

“NON CI CONTARE!” ma la Hyuga sguainò la sua spada avvolta dalla fiamme e…

 

CLANG! CLANG!

 

Bloccò l’attacco del generale infernale e “HEAT EXPLOSION!” con la mano libera lo colpì all’addome…

 

WAAAAMP!

 

Generando una potente fiammata che lo ridusse in cenere.

 

“Cosa credi di avere fatto!” ma in pochi istanti, Malfork tornò nella sua interezza “Kukuku! Potrai anche disintegrarmi un milione di volte ma io non morirò fino a quando Rap terrà attiva la sua sfera!” ecco perché non si era mosso per schivarla.

 

“MARCATURA DINAMICA!” dall’alto esplose la voce di Kiba e qualcosa di liquido e caldo finì da tutte le parti.

“MA CAZZO!” Malfork ricevette in faccia l’urina del cucciolo “INSEGNA AL TUO CANE A NON ANDARE IN GIRO A PISCIARE IN FACCIA ALLA GENTE!” questa non se la tenne.

 

“E TU IMPARA A CREPARE!” rispose di rimando il castano mentre il suo cucciolo si appoggiò sulla sua testa “TECNICA DEL LUPO CORVO BICEFALO!” e attivò una delle sue tecniche migliori diventando l’enorme cane a due teste con ali di corvo.

 

“OH MAMMA!” nel vedere quel nuovo aspetto il generale fece un balzo all’indietro “I CORVI NO! I CORVI NO!” e tremò come una foglia.

“Ma che ha?” chiese la Hyuga stupita.

Allora è vero! Malfork ha la fobia dei corvi!” la testa di destra osservò stupita la scena.

“Ha paura dei corvi? Perché?” Shino non capiva una simile fobia.

Il maestro Eric mi ha raccontato una storiella incredibile!” ghignò l’Inuzuka “Mi ha detto che Malfork è stato sconfitto dal cosiddetto Immortale, una versione Corvo del signor Nick di un’altra dimensione! Da allora questo bastardo, ogni volta che vede un corvo se la fa sotto dalla paura!”il solo pensiero lo faceva morire dal ridere.

 

“Non è bello usare le fobie dell’avversario per batterlo, anche se è un demone” lo riprese Shino “E poi da dove esce questa cosa della versione Corvo del signor Nick?” questa gli era nuova.

“Anch’io ne ho sentito parlare” rispose Hinata “Cleff ha raccontato a me, Alexis e Sakura che ci sono diverse versioni nostre e del signor Nick: ognuna ha una diversa caratteristica legata al soprannome” rivelando la particolarità delle altre dimensioni.

“Non lo sapevo!” all’Aburame suonò strano.

Andiamo, tutti i maestri ci hanno raccontato di queste versioni parallele, nostre e del signor Nick!” gli rispose Kiba “Non dirmi che Auron non ti ha raccontato niente!” e prestò attenzione all’amico. 

“Ora che mi ci fai pensare, mi accennò a qualcosa di simile ma non abbiamo avuto modo di riprendere il discorso!” rispose serio Shino “Dopo ne dovremo parlare meglio!” se anche gli altri lo sapevano, questo voleva dire che era rimasto indietro.

 

“NON ILLUDETEVI!” portatosi a più di venti metri di distanza, Malfork si fece risentire “NON SOPRAVVIVRETE AL TRAMONTO MOCCIOSI!” visto che aveva una fifa boia ad avvicinarsi a quella creatura così simile ad un corvo, decise di usare una mossa diversa “MORITE BRUCIATI! AMATERASU!” e scagliò le micidiali fiamme nere contro di loro.

 

“BARRIERA D’INSETTI!” ma Shino fu rapido e difese i compagni con il suo scudo di coleotteri.

“NON TI SERVIRA’ A NIENTE!” le fiamme nere divorarono interamente lo scudo “Sciocco! Amaterasu non può essere bloccato: incenerisce tutto quello che tocca! Siete finiti! Ora… COSA!” stava per andare a cercare un altro avversario ma si trovò davanti il suo incubo.

 

ZANNE DEL LUPO CORVO!” Kiba gli si lanciò addosso travolgendolo.

 

RRRUUUBBLLLEEEE!

 

Il generale fu fatto di nuovo a pezzi e finì un po’ dappertutto per poi rigenerarsi in un istante.

“MUORI DANNATO SCHERZO DELLA NATURA!” il generale non lo sopportava più e gli lanciò contro il suo forcone avvolto dalle fiamme nere.

 

PUFF!

 

Per salvarsi l’Inuzuka sciolse la tecnica e scansò l’attacco per un pelo.

“Uff!” sospirò Kiba.

“Questo lo dico io!” il generale infernale gli fu addosso per finirlo “MUORI!” ma…

 

“SCIAME INFINITO!” Shino sfoderò i suoi insetti giganti e costrinse l’avversario ad arretrare.

“LINGUE DÌ FUOCO!” Hinata fu pronta a intercettarlo con il suo attacco…

 

WAMP!

 

Investendolo in pieno.

 

“Così non risolviamo niente!”Shino sapeva che anche se lo avessero attaccato e distrutto all’infinito, non avrebbero concluso nulla.

“E’ vero, dannazione!” Kiba si rimise in piedi con un saltò “Dobbiamo fermarlo in qualche modo ma come!”

“Perché non lo sigilliamo!” propose Hinata “In questo modo non potrà più attaccarci!”

“E’ un’idea!” rispose Shino “Allora mettiamola in pratica!”

“Tsk! Altrimenti qui ci restiamo fino alle calende greche” fece ironicamente l’Inuzuka^^.

 

“NON ILLUDETEVI MOCCIOSI! NON VE LO LASCERO’ MAI FARE!” ma Malfork uscì furente dalle fiamme “VI AMMAZZERO’ PRIMA IO!” e tirò fuori il suo vero aspetto (per chi non se lo ricorda, veda capitolo 28) pronto a dare battaglia.

 

 

I FRATELLI DEL DESERTO VS HAO

 

“GRANDI LAME DÌ VENTO!” Temari impastò il suo chakra al massimo e lanciò il suo attacco.

 

WWWWWOOOOOOOOSSSSSSHHHHHH!

 

“E’ inutile!” ma Hao alzò semplicemente una mano annullando l’attacco “Mi spiace per te carina, non puoi usare gli elementi contro di me: io ci gioco.” stava per battere Nick proprio in questo modo.

“Accidenti!” la biondina digrignò i denti “E pensare che sono un guerriero elementale” la sua classificazione non l’aiutava contro un simile avversario.

“Se questo non funziona, allora PROVIAMO CON QUESTO!” Kankuro tirò fuori i suoi fili e li lanciò all’attacco “TEMPEST THREAD PLUS FILI DEL RE MARIONETTISTA!” combinando insieme i suoi attacchi migliori.

 

ZACK! ZACK! ZACK! ZACK!

 

Avventandosi verso l’Hasakura ma…

“Niente male!”commentò sorridente mentre il suo enorme spirito afferrò i fili e li mangiò “Peccato che nemmeno questa basti!” e sorrise nuovamente.

“Piccolo bastardo! Si sta prendendo gioco di noi!” Temari era con le spalle al muro ma quella faccia la voleva spaccare più di una volta.

“I nostri attuali poteri non servono contro uno come lui che manipola gli elementi!”

 

“Lasciate fare a me” Gaara aprì gli occhi dopo essersi concentrato “FIAMME INFERNALI!” e sparì con i suoi fratelli.

“Tu guarda, sa usare i G.F.!” sorrise Hao “Un avversario da tenere d’occhio” aveva fatto bene a sceglierli.

 

WWWWAAAAAAMMMPPP! TUMP!

 

Apparve una colonna di fuoco da cui ne uscì una creatura demoniaca alta più di cinque metri: il corpo proporzionato era completamente nudo e nero, mentre sulla testa aveva lunghe corna caprine che scendevano all’indietro come fossero una lunga chioma; appesi ai lobi degli orecchi c’erano alcuni orecchini dorati.

 

“GGGGRRRROOOOAAAAARRRR!” l’enorme creatura ruggì feroce e cominciò a battere violentemente i pugni sul suo statutario fisico facendo sorgere una grande montagna di fuoco che salì verso il cielo.

 

“IFRIT del fuoco!” commentò Hao “Vediamo quale dei due spiriti vincerà” e lo spirito del fuoco tese le enormi braccia verso l’alto.

 

Nel frattempo la potente creatura alzò le braccia al cielo e….

 

KAPOM!

 

Con un potente pugno, spedì la montagna verso Hao.

“ASSAGGIA QUESTO! POTENZA DEL FUOCO!” ma il generale lanciò un attacco di fiamme che si scontrò contro la montagna…

 

BBBBOOOOMMMM!

 

Annullando l’attacco.

 

“Sei forte!” Gaara e i suoi fratelli riapparvero davanti ad Hao.

“Più che naturale che lo sono, altrimenti non sarei un generale infernale!” rispose il castano “E così sai usare i G.F.! sei davvero in gamba ma, mi dispiace avvisarti che questi trucchetti non funzionano con me” controllando l’antico spirito del fuoco, per lui era facile resistere a questo tipo di attacchi.

 

“E’ un problema!” Kankuro digrignò i denti.

“A questo punto credo valga la pena usarlo” Temari si voltò verso il fratello “Applichiamo l’insegnamento di Johnny!” e gli fece capire che dovevano fare sul serio.

“Mi fa un po’ impressione doverlo fare ma non c’è altra scelta” il castano marionettista sorrise sarcastico “Gaara non spaventarti!” e avvisò il fratello di stare tranquillo.

“Che volete fare!” quelle parole lo preoccuparono.

 

“Lo vedrai!” Kankuro chiuse gli occhi “Pronta?” lo chiese alla sorella.

“Pronta!” rispose lei con gli occhi chiusi.

 

“SPIRITO DELLA VENDETTA!”   

Spalancarono di colpo gli occhi e….

 

WWWWAAAAAMMMMPPPPP!

 

Delle fiamme azzurre li avvolsero interamente.

 

“KANKURO! TEMARI!” e ovviamente Gaara si preoccupò.

“Non ditemi che…” Hao sentiva un tremito che lo attraversava per tutto il corpo.

 

Ora possiamo mandarti all’Inferno!” con un tono di voce doppio, Kankuro osservò l’avversario e lo puntò con un dito infuocato.

Brucerai all’Inferno!” anche Temari lo puntò con una voce a doppio tono mentre il suo ventaglio fu avvolto dalle fiamme diventando una nuova arma.

 

Cosa era successo ai due ragazzi! Avevano attivato un processo di trasformazione molto particolare: usando il fuoco che avevano dentro di loro erano bruciati dall’interno lasciando visibili, oltre ai vestiti e armature, le loro ossa. Cosa erano diventati? Due Ghost Rider! (NB: Johnny Blaze è il Ghost Rider della Marvel!)

 

“Ma cosa vi è successo!” Gaara sgranò gli occhi dallo stupore.

“Due!” negli occhi di Hao si poteva vedere la follia “Non uno ma ben due Ghost Rider! MAGNIFICO!” la sua felicità era tale che fece vibrare l’aria intorno a se.

 

Gaara, se non puoi combattere fatti da parte!” Kankuro si rivolse calmo al fratello “Sarà fuoco contro fuoco!”.

Spediremo questo demone nelle profondità dell’abisso dal quale è venuto!” nemmeno Temari era da meno mentre brandiva il suo ventaglio.

“FATEVI SOTTO!” preso dallo scontro, anche Hao si trasformò combinandosi con lo spirito del fuoco, assumendone i tratti.

 

“A TUO RISCHIO E PERICOLO BASTARDO!” 

Risposero i due fratelli che si lanciarono all’attacco.

 

“Che diavolo hanno fatto!” Gaara ancora non riusciva a capacitarsi di quella forma.

E smettila di domandarti queste cose” ma Ichibi lo ammonì subito “Non azzardarti a rimanere indietro” non aveva intenzione di farsi prendere in giro dalla volpe per non aver fatto niente “Usiamo il vero insegnamento di Squall e facciamo a pezzi quel bastardo!” quindi propose di usare la loro carta vincente.

“A questo punto non c’è altra scelta! Armor Down!” il rosso si tolse l’armatura e si rivolse al suo spirito “Sei sicuro di volerlo fare?” di sicuro non lo avrebbe forzato.

E me lo chiedi? Diamoci una mossa!” lo spirito non era il tipo da aspettare.

“Ok allora! Pronto Shukaku?” il rosso chiamò per nome il suo demone.

Come non mai!” rispose lui.

 

“SOUL RESONANCE!”   

I due gridarono insieme quella parola e avvenne qualcosa di unico nel suo genere: l’anima di Gaara del deserto si fuse con quella di Shukaku (per chi l’ha presente, pensi a Soul Eater nel momento del cd Eco dell’anima!^^).

 

“AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHH!”

 

FRABOOOMMM!

 

Da quell’unione si generò una potente luce e, quando si estinse, il rosso era cambiato.

Il suo corpo ora si era alzato raggiungendo il metro e 87; le gambe erano protette da dei leggeri pantaloni di lino color sabbia attraversati da linee azzurre, il busto scolpito al millesimo era coperto solo da un gilè nero che aderiva perfettamente ai fianchi. I capelli rossi ora scendevano liberi fino a toccare quasi terra con le punte leggermente ondulate; sulla testa facevano capolino due orecchie di tanuki (cioè cane procione) mentre sulla schiena erano spuntate un paio di grandi ali color terra e decorate con linee azzurre ondulate e per finire, da dietro il bacino usciva libera una coda dello stesso colore.

 

“Non avrei mai pensato di doverlo usare così presto!” il nuovo rosso aprì gli occhi ora privi delle occhiaie e splendenti oltre ogni dire “Vediamo di testarlo a dovere!” e con il Gunblade in pugno, si lanciò all’attacco.

 

ZACK! FRABOOOM!

 

Al rosso bastò un fendente per generare un profondo solco che attraversò il deserto tranciando anche l’avversario.

E questa dove la nascondevi?” nel vedere l’incredibile trasformazione del fratello, il Kankuro Ghost Rider lo fissò incredulo con le sue orbite fiammeggianti.  

Ora sei diventato bellissimo fratellino!” nel vedere il suo nuovo aspetto, Temari si sentiva avvampare, come se già non lo fosse^^.      

“Si chiama Soul Resonance!” rispose il rosso “Può essere eseguita solo chi ha un Bijuu dentro di se e ha una grande quantità di chakra. Adattissima per uno come me o Naruto” e si chiedeva come sarebbe stato l’amico con questa tecnica attiva.

 

“ASSOLUTAMENT MAGNIFICO!” Hao si ricompose e guardò estasiato i suoi avversari “Contro di me ci sono due Ghost Rider e un guerriero che ha attivato una tecnica che lo fonde col suo spirito VOGLIO GODERMI QUESTO SCONTRO FINO ALLA FINE!” non si sarebbe più trattenuto.

 

“Fatti sotto!”

I tre fratelli erano pronti ad accoglierlo. 

 

 

SAKURA KINOMOTO, SYRUS E GUARDIANI  VS VOLDEMORT

 

“AVADA KEDAVRA!” Voldemort lanciò il suo micidiale incantesimo contro il gruppo.

“SCUDO!” ma Sakura usò la sua magica carta e lo deviò verso l’alto.

“Ottimo colpo Sakura!” si complimentò Syrus “Ora tocca a me!” e si lanciò verso lo stregone.

 

“Illuso, speri di potermi fare qualcosa?” ma Voldemort non rimase fermo e schivò l’attacco del Truesdale minore “Assaggia un vero attacco pivello!” e…

 

KAPOM! CRASH!

 

Gli assestò un potente pugno che lo scaraventò contro la parete che stava dietro l’accademia.

“Cavolo che botta!” ma Syrus si rialzò subito, anche se leggermente dolorante “Ti ci vorrà ben altro per battermi brutta serpe” e tornò all’attacco.

“E così sarei un serpente eh?” ghignò lo stregone oscuro “Sbagliato! Io sono molto peggio!” si tolse il mantello nero e divenne una creatura in parte velociraptor.

“Ehi ma da dove esci fuori? Da Jurassik Park?” questa scappò al ragazzo.

 

“MUORI!” lo stregone in tutta risposta si lanciò all’attacco ma….

“COMINCIA TU!” Yuè si fece avanti e lanciò una pioggia di cristalli contro di lui.

 

“ILLUSO!” ma Voldemort tese una mano in avanti e quei cristalli mutarono diventando fiamme, si compattarono in un grande serpente dalla testa scarnificata che si avventò sul giudice della luna.

 

WAMP!  FRABOOOOM!

 

Ma Kero-chan lanciò una sfera di fuoco annullando l’attacco.

“Non dimenticare che ci sono anch’io” il guardiano del sole con in groppa la piccola Kinomoto era pronto a dare battaglia.

“Mi avete seccato mocciosi, vi eliminerò insieme” il secondo generale infernale tese le mani in avanti e attivò un nuovo potere “RESPIRA’!” e un fumo nero partì verso i ragazzi.

 

“ATTENTI!” Sakura attivò la carta della velocità fondendola con Kero-chan che prese al volo gli altri due compagni e volò via.

“Che diavolo è quella roba!” il Truesdale minore vedeva che tutto quello che veniva toccato dalla nube marciva.

“Temo che sia la Nebbia della Morte” Yuè non trovava altra risposta.

“Esatto!” Voldemort comparve ghignante davanti a loro “Io rappresento la morte per Vecchiaia! Nessuno può resistere alla signora morte che viene per vecchiaia!MORITE!” e lanciò di nuovo la nube nera.

 

“OH NO!” la piccola Kinomoto aveva capito benissimo.

“Questa non ci voleva!” anche Kero-chan sentiva i brividi.

“Il peggior avversario che potesse capitarci!” anche Yuè sudò freddo.

“Dite!” l’unico calmo era Syrus “ORA TI FACCIO VEDERE IO!” e senza alcun preavviso, si lanciò nella nube.

 

“SYRUS!”  

 Tre amici gridarono disperati.

 

“Folle!” ghignò Voldemort “Cosa credi di aver fatto morendo così!” uno era andato ma…

“Ho una brutta notizia per te amico!” la voce del ragazzo si fece sentire da dentro la nebbia “Io non ho il problema della vecchiaia!” e dopo quelle strane parole e…

 

WOOOOOOSSSSSHHHH!

 

Una forte folata spazzò via la nube e il Truesdale minore ne uscì indenne.

 

“CHE COSA!”

I presenti sgranarono gli occhi increduli.

 

Syrus in modalità guerriero selvaggio fissò l’avversario con sguardo feroce “Io ho un fattore rigenerante accelerato: la vecchiaia non mi colpisce proprio! BEAST RAIN!” e lanciò il suo attacco…

 

FRABOOOMMMMM!

 

Che colpì in pieno un incredulo stregone che non si sarebbe mai aspettato una mossa simile.

 

“Sakura!” Syrus si voltò leggermente verso l’amica “Non lasciarti prendere dal panico! Non c’è avversario che non possa essere battuto!” cercando di usare un tono di voce calmo, la riportò alla realtà.

La piccola Kinomoto lo guardò per alcuni secondi scioccata poi “Si hai ragione!” il suo sguardo divenne determinato e fu avvolta dalla luce verde tirando fuori le sue sei ali e i lunghi capelli verdi chiari “Ora sono pronta!” e le carte cominciarono a girarle intorno.

“Questa è la nostra Sakura!” sorrise Kero-chan.

“Se lei è forte, lo siamo anche noi” Yuè sentiva la forza della sua giovane padroncina scorrergli dentro.

 

“Ora facciamo sul serio!” sorrise Syrus “E tu che aspetti a farti vedere!” e tornò a concentrarsi su Voldemort che…

“A quanto sembra dovrò impegnarmi di più con voi” apparve con le braccia conserte “Non mi dispiace proprio!” i suoi artigli a falce s’illuminarono di una sinistra luce verde “ARTIGLI KEDAVRA!” e lanciò il suo incantesimo da essi.

“NON CREDERE DÌ POTERCVI BATTERE!” ma Syrus non fu da meno “METALLIC RED DRAGON!”

“ED IO NON SONO DA MENO!” anche Sakura volle contribuire “FORZE DELLA NATURA!” e scagliò un potente colpo di vento magico contro l’attacco del nemico.

“ANDIAMO YUE’!” Kero-chan non fu da meno e lanciò una potente sfera di fuoco.

“ECCOMI!” e anche il giudice della luna non si trattenne.

“CI SIAMO ANCHE NOI!” Ryu Sheron e le Sakura Card apparvero e dettero man forte alla loro padrona e amica.

 

FRABOOOMMM!

 

Generando una potente esplosione.

 

 

ALEXIS E TEAM GAI VS VENOM

 

BOOM! BOOM! BOOM!

 

Venom aveva sfoderato una nuova mossa e aveva reso le sue ragnatele erano potenti bombe.

“PRENDETE QUESTO! E QUESTO!” il primo generale infernale preso dalla foga incrementò gli attacchi.

 

“Ma questo è folle!” mentre schivava i colpi Alexis cercava una breccia in quell’attacco.

“Come diavolo ha fatto il signor Nick a battere un simile avversario!” questo Rock Lee non sapeva proprio come spiegarselo.

“Forse perché questo è il primo generale?” ipotizzò ironicamente Tenten.

“Probabilmente non ha tirato fuori questa mossa!” Neji ricordava quello che gli aveva raccontato il castano e quella mossa non era stata usata “Chissà perché!” non riusciva a trovare una risposta logica.

 

“CAMBIO!” Venom gridò quella strana frase e sparì.

 

“EHI! DOV’E’ ANDATO!”

 

I quattro ragazzi lo dissero praticamente all’unisono.

 

“Sono qui!” il generale apparve dietro di loro e….

 

KAPOM! KAPOM! KAPOM! KAPOM!

 

Li colpì tutti e quattro con un potente pugno.

 

“Cavolo! Ma come ha fatto!” Alexis si riprese per prima e “MA CHE SIGNIFICA!” vide una cosa assurda: il primo generale infernale sembrava essersi moltiplicato.

 

“Ahahah! Piaciuto lo scherzetto!” Venom li osservò ghignante “Questa è una mossa nuova che non avevo mai pensato di usare: con essa mi sostituisco con tutte le ragnatele che ho lanciato moltiplicandomi all’infinito! Così non mi sento mai solo!”

 

“Ha usato una strana tecnica di moltiplicazione con le sue tele! Come ha fatto?” il ragazzo dalle spesse sopraciglia non riusciva a capire la mossa.

“Quelle tele sono organiche: le produce dal suo stesso corpo!” col Byakugan attivo Neji poteva vedere l’incredibile attività cellulare nel corpo del demone “Non sono semplici copie ma cloni dell’originale” quindi era tutt’altro che una moltiplicazione del corpo.

“Meglio così!” ma Tenten non si scompose “Li trancerò tutti fino a quando non scoverò quello vero!” la sua falce antidemone era pronta a colpire.

 

“Povera sciocca! Non riuscirai mai a eliminarmi così!” i cloni di Venom la osservarono ghignanti “Anche se ci farai a cubetti, ci rigenereremo in un attimo” il generale era in una botte di ferro.

 

“Vediamo se sarà così!” Alexis estrasse la sua spada e affiancò alla castana “A chi ne fa a fette di più?” e le fece questa proposta.

“Ci sto!” e l’altra accettò lanciandosi all’attacco.

 

“ANDIAMO ANCHE NOI NEJI!” con la sua solita energia, Rock Lee si gettò nella mischia.

“Forse, se trovo il corpo vero, riuscirò a sciogliere la tecnica! Devo trovarlo subito!” con queste parole lo Hyuga si mosse verso l’esercito di Venom alla ricerca di un qualsiasi indizio che lo portasse a quello vero. 

 

JESSIE, CHAZZ E HASSLEBERRY VS DARK DASTAN

 

ZACK! FRABOOOM!

 

La frusta del Dark Prince si abbatté sul trio generando un potente boato.

“ MANCATO!” ma Hassleberry in versione Velociraptor aveva preso i suoi due compagni e si era rapidamente allontanato.

Non ti ho chiesto di aiutarmi stupido!” protestò Chazz che sapeva già come salvarsi.

“SCUSA SE ME NE SONO DIMENTICATO!” gli rispose il Tirannus offeso.

MODERA IL TONO O TI METTO IN RIGA!” ma la gentilezza non era una dote naturale del Princeton che non sapeva essere più educato di così^^.

“BASTARDO!” Hassleberry non se la tenne.

 

Sono incorreggibili!” pensò Jessie e si lanciò all’attacco contro il Dark Prince.

 

CLANG!

 

E la sua spada si scontrò con quella del generale infernale.

“Mi attacchi da solo? Pensavo venissero anche loro” ghignò Dark Dastan.

“Con te me la vedo io!” rispose il ragazzo “Renderò il maestro Dastan fiero di me!” e con incredibile agilità saltò sulla spalla dell’avversario e praticò…

 

ZACK!

 

Un fendente aereo ai danni dell’avversario.

“Ma davvero?” ghignò il Dark Prince che era rimasto immobile, tanto era immortale “ALLORA SARA’ UN PIACERE MAGGIORE UCCIDERTI!”

“SONO QUI CHE TI ASPETTO!” ma il giovane Andersen non fu da meno e rispose all’attacco.

 

CLANG! CLANG!

 

Le loro spade si scontrarono generando una piccola onda d’urto ma loro non arretrarono di un passo e incrementarono gli attacchi.

“PRENDI QUESTO!” il Dark Prince scioccò la catena verso il ragazzo.

 

SWISH! FRABBBBOOOM!

 

Ma Jessie evitò l’attacco con agilità e la usò come trampolino per lanciarsi “RAZZO DRAGO!” verso l’avversario.

“NON MI FREGHI!” ma il Dark Prince saltò evitando l’attacco.

 

HUNTER ARTIGLI!” ma Chazz gli arrivò sopra.

 

GRAFF!

 

Colpendolo con una potente artigliata.

“AAAARRRRGGHHHHH!” e Dark Dastan la sentì eccome.

 

“TOCCA A ME! ARTIGLIO RAPTOR!”  anche Hassleberry si lanciò nella mischia con una delle sue mosse preferite.

 

ZACK!

 

Tagliando l’avversario in due parti.

“NON TI ILLUDERAI DÌ AVERMI FATTO QUALCOSA!” ma questo si rigenerò in un lampo e fece ruotare la sua catena “VI FARO’ A PEZZI MOCCIOSI! BLACK DISTRUCTION!” creando un tornado che si abbatté sui tre.

 

SHADOW SHIELD!” ma Chazz si fece trovare pronto con la sua ombra.

 

 CLANG!

  

“Questo scontro è appena iniziato amico!” Jessie e i suoi compagni non si sarebbero trattenuti.

 

 

JADEN E SAKURA HARUNO VS LI’ SHERON

 

“FULMINE DEL DRAGO!” uno dei Li Sheron lanciò un attacco elettrico contro Jaden.

“JADEN STA ATTENTO!” Sakura impegnata con uno dei sette vide che il castano era di spalle.

 

“MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO!” ma lo Yuki usò la tecnica preferita di Naruto….

 

PUFF! PUFF! PUFF! PUFF! PUFF!

 

Creando cinque copie e una fermò l’attacco con lo scudo.

 

“ORA COMBATTEREMO ALLA PARI!” il vero Jaden lanciò all’attacco le sue copie contro cinque Lì Sheron.

“NON HAI SPERANZE CONTRO DÌ ME PIVELLO!” ma uno dei cinque usò il potere del ghiaccio investendo le copie.

 

“LIFE ANGEL!” Sakura usò il suo attacco verso quello contro cui combatteva ma…

 

KAPOM!

 

Anche se colpito non ne risentì minimamente “Tutto qui!” si limitò a dire il generale bianco.

La rosa sgranò gli occhi.

“Muori!” e tese la mano in avanti ma….

 

“BALA!” una potente voce partì dall’alto e…...

 

KAPOM!

 

Yammy fece il suo ingresso schiacciando il nemico col suo attacco.

“Ohi ragazza, tutto bene?” chiese il gigantesco guardiano.

“S-Si grazie!” rispose la ragazza “Ma come fai a…”.

“E’ mio compito aiutare il mio Master e i suoi amici no?” rispose Yammy “Vedi di non restare lì ferma o rischi grosso!” e le fece anche la predica.

“NON ROMPERE BISONTE TROPPO CRESCIUTO!” ma questa non fu apprezzata dalla ragazza che gli sbraitò contro.

“Ohi, datti una calmata!” ma il gigante non si scompose “Ora abbiamo da fare!”

 

FRABOOOOOMMMMM!

 

In quel momento una colonna di energia partì dal terreno dove si trovava Yammy  che fu investito in pieno “AAAARRRRGGGGHHHHH!”

“YAMMY!” l’Haruno corse subito in suo aiuto.

 

CRACK!

 

“SPARITE MISERABILI!” dal terreno sabbioso apparve la copia di Li Sheron che si scagliò verso i due.

“KAMEHAMEHA!” ma la voce di Jaden risuonò decisa e….

 

FRABBBBOOOOMMMMM!

 

La potente onda energetica investì in pieno il drago bianco.

“State bene ragazzi?” il castano apparve davanti a loro.

“Grazie Jaden!” gli sorrise l’Haruno.

“Master ma lei è ferito!” Yammy notò che il ragazzo aveva una ferita al fianco.

“COSA!” quando Sakura la vide corse subito a controllare “RESTA FERMO, ORA TI CURO!” e iniziò subito.

“E’ solo un graffio, non preoccuparti!” la rincuorò il ragazzo mentre stringeva i denti.

“Resta fermo, non lasciarmi!” la ragazza però agì subito accennando a qualcosa che…

“Che hai detto scusa?” il ragazzo la guardò stupito.

“N-No n-niente!” rossa in viso, la ragazza continuò a curarlo.

 

“Davvero una scena toccante!” commentò il drago uscito incolume dal colpo dello Yuki.

“E’ ancora vivo accidenti!” Yammy digrignò i denti rabbioso.

“Tecnicamente io sono morto.” Precisò il generale infernale “Sono qui solo grazie all’incantesimo di Raptomort” nel frattempo gli altri sei draghi scesero al suo fianco “Direi che questa tecnica non serve più. È il momento di affrontarvi al massimo della potenza. UNIONE DELLE SETTE VIE DEL DEMONE!” e i sette draghi divennero uno, la cui particolarità erano le sfere che ruotavano in tutto il corpo.

 

“Siamo alle battute finali” a questo punto, Jaden si trasformò raggiungendo il secondo livello “Sakura ce la fai?” e si rivolse alla rosa che…

“Non preoccuparti!” rispose lei mentre si avvolse di Life Stream.

“Sono con voi Master!” anche Yammy era pronto a menare le mani.

“Non avete idea di quello che vi succederà mocciosi!” ghignò Lì Sheron e lo scontro riprese.  

 

SHAORAN VS BELAZUR

 

BOOM! BOOM! BOOM!

 

Belazur lanciò i suoi aculei come se fossero boomerang che esplodevano quando toccavano qualcosa.

“Ehi, guarda che così mi annoio!” ma Shaoran li schivava agilmente senza sforzo “Non sai fare di meglio?” e sfidò l’avversario a farsi avanti.

“COME OSI PRENDERTI GIOCO DÌ ME MOCCIOSO!” ruggì l’ottavo generale di rimando e…

 

CLANG!

 

Con un movimento rapido cercò di colpire il giovane angelo ma l’attacco fu bloccato.

“Tutto qui?” chiese il ragazzo deluso “Mi aspettavo di meglio!” essendo l’ottavo generale credeva in qualcosa di più.

“GGGRRR!” il generale era impotente di fronte alla forza del ragazzo: le sue abilità non erano efficaci contro un angelo e nessun attacco riusciva a rompere le sue difese.

“Allora è vera la storia che metti solo paura e basta! Sarai l’ottavo generale ma non vali niente” Shaoran si era ricordato che era bastato un pugno per distruggerlo in mille pezzi.

 

“Tsk! Non mi sarei mai aspettato che avrei affrontato un angelo!” ringhiò il demone “MA NON ILLUDERTI! SONO PUR SEMPRE UN GENERALE INFERNALE!” i suoi artigli si allungarono a dismisura e….

 

ZACK! ZACK!

 

Con due rapidi colpi riuscì a colpire di striscio Shaoran.

“Niente male!” commentò il ragazzo “Vedi che quando ti metti d’impegno sai fare qualcosa?” e lo fissò ghignante.

“ORA VEDRAI MOCCIOSO!” il generale infernale si lanciò all’attacco e lo scontro continuò.

 

TEAM ASUMA E KAKASHI VS RAPTOMORT

 

“PROIETTILE UMANO TRAVOLGENTE!” con una delle sue vecchie tecniche Choji si lanciò contro Raptomort che…

“Una palla di lardo che mi viene contro?” ghignava beffardo “Torna a scuola asino!” e…

 

KAPOM! CRASH!

 

Con un calcio ben piazzato, spedì l’Akimichi contro il muro dell’accademia.

“Provateci quanto volete, non riuscirete mai a battermi!” il demone fissò il trio con un ghigno diabolico “Patetici umani, sparirete nel peggiore dei modi!” la sentenza era stata emessa.

 

“NON CI CONTARE AMMASSO DÌ SQUAME TROPPO CRESCIUTO!” ma Ino non se la tenne mentre concentrava il suo chakra “SARAI TU A SPARIRE!” e…

 

“Niente male!” Raptomort si ritrovò avvolto da una pianta rampicante che lo stava lentamente stritolando “Sei un erborista eh?” ma non incrinò il suo ghigno “Peccato che io sia uno stregone!” e con un semplice schiocco delle dita…

 

PUFF!

 

Fece essiccare la pianta che divenne polvere.

 

“Che cosa!” la giovane Yamanacha osservò incredula la cosa.

“E’ uno stregone, non te ne sorprendere!” ma Shikamaru non si stupì “Dobbiamo distruggere la sfera: solo così avremo il vantaggio numerico” e le ricordò il loro obbiettivo.

“Davvero molto perspicace” si complimentò Raptomort “Sono curioso, come pensi di fare a distruggere la mia sfera?” e la mostrò al ragazzo.

 

“CENERI INCENDIARIE!” da dietro il demone esplose questa voce.

“Cosa!” il demone si voltò e….

 

WAMP! FRABOOOOMMM!

 

Della cenere lo avvolse e prese fuoco.

A lanciare il colpo era stato Asuma che si era ripreso appena in tempo.

“MAESTRO ASUMA!” nel vedere che il suo sen-sei stava bene Ino tirò un sospiro di sollievo.

“Non abbassate la guardia!” a fianco a lui c’era anche Kakashi con tanto di Sharingan attivo “TECNICA DELLA PALLA DÌ FUOCO SUPREMA!” e dopo aver fatto i sigilli…

 

WAMP! FRABOOOOMMM!

 

Lanciò una sfera infuocata dalla bocca verso il punto dell’impatto.

“Ahi!” Raptomort si lasciò questo leggero lamento “Mi hai tolto l’effetto sorpresa!” e uscì completamente incolume dall’attacco.

 

“Assurdo! Non si è fatto nemmeno un graffio!” Shikamaru non riusciva a capacitarsi di una simile forza “Questo tipo è nettamente più forte del generale che sta affrontando il signor Nick! Ecco perché hanno descritto la quattordicesima come una delle più pericolose” ricordava perfettamente cosa avevano detto gli eroi del Fantasy.

 

“Non avete nessuna possibilità di battermi mocciosi! Il tempo dei giochi è finito!” lo stregone fissò i suoi avversari uno dopo l’altro e, inaspettatamente aprì la bocca “Vediamo di avere le mani libere! GNAM!” e ingoiò la sfera in un solo boccone.

 

“ACCIDENTI!”

Vedendo la scena, i cinque digrignarono i denti. 

 

“Volete distruggere la sfera?” ghignò lo stregone “Allora dovrete farmela sputare” e tese le mani in avanti “Morirete tra atroci sofferenze! Cruccio!” e pronunciò quell’unica parola.

 

“AAAAARRRRGGGGHHHHH!”

I cinque caddero a terra contorcendosi a causa di un dolore inaudito.

 

“CHE DIAVOLO CI STA SUCCEDENDO!” il povero Akimichi sentiva ogni parte del suo corpo urlare dal dolore.

“FA MALE!” Ino non riusciva a sopportare tutto quel dolore: sentiva che stava per impazzire.

“CHE DIAVOLO CI STAI FACENDO!” il Nara respirava a fatica tanto era il dolore.

 

“AH AH AH! Vi piace la mia tortura?” il demone era compiaciuto oltre ogni dire “E non mi sto nemmeno impegnando! ANCORA!” e incrementò la forza del’incantesimo.

 

“AAAAAARRRRGGGGHHHH!”

E il dolore aumentò ulteriormente.

 

“CHE QUALCUNO CI AIUTI!” in vita sua Asuma non aveva mai sentito nulla di simile.

“DANNAZIONE!” anche Kakashi sentiva la fine.

 

“MUAHAHAHAHAH! MORIRETE TUTTI!” godendo del dolore che stava causando, il diabolico stregone continuò a infierire col suo oscuro incantesimo.

 

 

NEL SOGNO DÌ SASUKE

 

“Questi tipi sono fortissimi!” nel vedere una simile ferocia, Sasuke perse leggermente la sua impassibilità “E Itachi avrebbe affrontato simili avversari!” stentava a credere una cosa del genere.

Questo è quello che sta avvenendo in questo momento in un’altra dimensione!” rispose la Fenice mentre la visione sparì “Di questo passo i tuoi amici soccomberanno e poi toccherà a tutte le altre possibili minacce alla loro avanzata: anche noi siamo nella loro lista!” e fissò dritto negli occhi il suo protetto “So che pensi di non avere più alcun legame con loro ma la tua anima sta vibrando e questo vuol dire che tieni ancora a loro!” aggiungendo anche questo.

“Sta zitta!” rispose l’Uchiha minore mentre sfoderò lo Sharingan “M hai mostrato queste immagini perché speri che correrò da loro? Ti sbagli di grosso” e fece capire le sue intenzioni.

Sei davvero cocciuto!” lo riprese la Fenice “Allora prendila in questo modo: se vuoi anche solo poter pensare di avvicinarti a tuo fratello, prova ad affrontare uno di quegli esseri. Fallo e ti prometto che ti donerò la mia forza” così decise di correre questo rischio.

 

“Tu faresti questo!” anche se tentato Sasuke, fissò lo spirito con sospetto “Qual è la fregatura?” di sicuro non avrebbe ricevuto i poteri gratuitamente.

Non dovrai mostrare né a Orochimaru né a Kabuto ciò che so fare e voglio che tu mi ascolti” queste erano le condizioni dello spirito “Accetti!” e tese la sua ala destra.

L’Uchiha osservò lo spirito per alcuni secondi, poi “Accetto!” decise di sottostare a quelle condizioni che poi non lo avrebbero danneggiato molto.

Molto bene!” lo spirito ne fu felice, almeno aveva fatto un passo avanti “Ma ti avverto: vieni meno a queste condizioni o usa il mio potere contro uno dei tuoi compagni e ti strapperò personalmente gli occhi” ma aggiunse una minaccia.

“Hai la mia parola di Uchiha!” rispose calmo Sasuke “Ora basta parlare: dammi il potere e dimmi come faccio a raggiungere il posto” alla fine voleva davvero affrontare i demoni per mettersi alla prova.

 

FLASH!

 

Lo spirito brillò e avvolse anche l’Uchiha minore che…

“Incredibile!” sentì una forza nuova scorrergli dentro “Ora si che ragioniamo!” poi…

 

Il ragazzo aprì gli occhi e si mise subito in piedi “Magnifico!” aprì e chiuse le mani sentendo una forza nuova.

Il nostro legame è saldato ma non è ancora completo!” al suo fianco apparve la fenice che si appollaiò sulla spalla “Devi diventare un Sun’s Knight perché ciò avvenga!

“Ne parleremo dopo” rispose il moro ed estrasse la spada “Interessante: puoi aprire varchi dimensionali e andare dove vuoi. Hai davvero dei poteri notevoli” e…

 

ZACK!

 

Tagliò l’aria aprendo uno squarcio rosso.

Ne ho diversi!” rispose lo spirito calmo “E se ti fiderai di me, te li mostrerò tutti!” quello era l’unico modo che aveva per avvicinarsi all’Uchiha vendicatore.

“Bene! Allora andiamo!” e attraversò lo squarcio.

 

 

NEL LUOGO DEL DUELLO

 

Era il turno di Uncinato che “Quella creatura è un problema!” stava riflettendo su come sbarazzarsene “Sfortunatamente ho commesso l’errore di farmi trovare impreparato di fronte a questo tipo di mostri. Se ora decidessi di evocarne uno, mi fregherei con le mie mani. E’ meglio cambiare tattica!” e pescò desiderando “Ottimo! Attivo la carta della Carità gentile che mi permette di pescare dal deck tre nuove carte ma poi dovrò scartarne due” e lo fece subito “E’ meglio rimpolpare un po’ i miei life points!” e ghignò nel vedere le carte che voleva.

 

“Non succede nulla o sbaglio?” fece Nick un po’ più sicuro di se “Vuol dire che non hai pescato mostri di tipo demone vero!” una buona notizia al momento.

“Per tua fortuna no!” rispose il demone ghignante “Ma non credere che abbia finito. Metto due carte coperte sul terreno, dopodiché attivo Provviste di Emergenza che mi fa guadagnare 1000 punti per ogni carta magia e trappola che decido di mandare al cimitero, cosa che faccio subito” in questo modo i suoi life points salirono a 3700.

 

“Bella mossa!” si complimentò il Sun’s Warrior “Ora dovrò faticare di più per vincere!” e fece la battuta.

“Di più?” ghignò il generale “Tu non vincerai mai contro di me. Adesso attivo a carta magia Tempio Dei Re!” e nel pronunciare quel nome.

“O no! Quella carta è micidiale!” ora le cose si mettevano male per il Sun’s Warrior.

 

RRRUUUBBLLLEEEE!

 

Dietro il generale fece la sua comparsa un enorme santuario egizio. Una grande scala dorata conduceva a un altare su cui era posata un’arca d’oro.

 

“Vedo che conosci il potere di questa carta, me ne compiaccio!” ghignò il demone “Tempio dei Re mi permette di giocare liberamente le carte trappola senza dover aspettare un turno per attivarle, inoltre mi permette di evocare tranquillamente un mostro noto come Bestia Mistica di Serket!” e il suo ghignò si allargò ulteriormente.

“Una bella mossa ma non credo tu abbia quella carta in mano!” almeno così sperava Nick.

 

“Ho solo una carta in mano ma è sufficiente a darmi la vittoria!” ghignò il demone “Attivo la trappola Eredità di Yatagarasu che mi permette di pescare due nuove carte dal deck” e grazie alla carta magia appena giocata, non era obbligato ad aspettare oltre “Magnifico! Ho pescato un’altra carta magia Santuario del Demone quindi ho un altro segna calamita” e ora avrebbe distrutto l’avversario molto lentamente “Per te è finita!” e scoprì l’ultima carta che aveva in mano.

 

“No!” nel vedere il mostro, Nick sudò freddo.

“EVOCO BESTIA MISTICA DÌ SERKET IN POSIZIONE DÌ ATTACCO!” il generale sacrificò il segna mostro ed evocò un'altra terribile carta.

 

Fece la sua comparsa un enorme scorpione color viola scuro. L’unico occhio era dorato e a forma di disegno egizio e la bocca era piena di zanne aguzze. Tipo fata, Attributo terra, Livello 6 ATK 2500 DEF 2000.

“Grazie al Marchio dell’Inferno, il mio nuovo mostro diventa un demone e guadagna 500 punti extra” ghignò il demone “Forse lo sai già, ma lo dico comunque: quando il mio mostro attacca e distrugge un mostro quel mostro viene rimosso dal gioco mentre il mio riceve 500 punti di attacco in più! BESTIA MISTICA DÌ SERKET ATTACCA!”  e lanciò la sua creatura all’attacco.

 

“GGGRRRROOOOAAAAARRRR!” l’immenso scorpione si lanciò contro Brionac e….

 

CRUNCH!

 

Lo divorò in un solo boccone mentre la sua forza da 3000 ATK salì a 3500.

 

“AAARRRRGGGGHHHHH!” e Nick subì il danno contorcendosi dal dolore mentre i suoi life points erano calati a 1800.

 

“Quanto è dolce sentire questi lamenti” rise il generale infernale “Vediamo come te la cavi!” e passò la mano. 

 

Il Sun’s Warrior si rialzò a fatica e osservò l’avversario “Questa dannata carta magia mi sta distruggendo!” pensò mentre boccheggiava “Devo andarmene subito da qui e aiutare gli altri!” e “PESCO!” estrasse una nuova carta dal Deck “Attivo Carta di Santità, grazie alla quale entrambi peschiamo dai nostri deck fino a quando non avremo in mano sei carte!” ma questa mossa era anche un rischio per lui.

 

“Vuoi farmi pescare?” ghignò Uncinato “E che succede se pesco un mostro di tipo demone?” questa mossa per lui voleva dire vittoria immediata.

 

“Scommetto che l’incantesimo che usi è quello del Triste Mietitore vero?” ma incredibilmente Nick lo osservò rivelando l’imbroglio.

 “Cosa!” e il generale sgranò gli occhi “Come osi accusarmi d’imbrogliare!” e guardò storto l’avversario.

“Mi c’è voluto un po’ ma alla fine l’ho capito!” rispose il Sun’s Warrior “Nonostante tu abbia perso buona parte delle carte, il tuo deck non si è ridotto e poi è strano che tu non abbia provato ad evocare di nuovo Paura Oscura o Helpoemer” e fece un paio di esempi “Scommetto che non stai nemmeno subendo danni dai miei attacchi vero?” e fissò l’avversario con sguardo serio.

 

“Uhuhuh! MUAHAAHAHAHAHAH!” alla fine il demone esplose in una sonora risata “I MIEI COMPLIMENTI: HAI INDOVINATO! E TU ORA STAI PER PERDERE!” e pescò le sue cinque carte “SARANNO TUTTI DEI DEMONI E COSI’…. COSA!” ma tra quelle prese non c’era nessun mostro demone “CHE DIAVOLO….” Non riusciva a credere di essersi sbagliato.

 

“Piaciuto lo scherzo?” con un sorriso bastardo, Nick gli mostrò la sua ala sinistra che teneva la sfera  del mago “L’incantesimo del Triste Mietitore è spezzato! UGH!” poi s’inginocchiò a terra “A quanto sembra ne ho prese troppe!” rendendosi conto di essere a corto di energia.

“Dannato!” Uncinato digrignò i denti ma “Peccato: sei già a corto di energia” tornò a ghignare beffardo “Avrai anche spezzato l’incantesimo che Rap mi aveva fatto ma ora per te è finita! Questo posto sarà la tua tomba!” ed esplose in una fragorosa risata.

 

“Ridi quanto vuoi” ma Nick si rialzò più determinato che mai “Perché l’ultimo a ridere sarò io!” e pescò sei carte che “Ottimo!” lo fecero sorridere “Svelo la mia carta coperta: Recupera Fusione!” attivò una carta magia molto particolare “Grazie ad essa posso recuperare una Polimerizzazione e un mostro materiale da fusione dal cimitero e aggiungerli alla mia mano!” e così fece.

 

“Che speri di fare! Non puoi nulla contro di me! Stai per perdere!” il generale cercò di scoraggiarlo il più possibile “Anche se perderò, questa carta non si disattiverà! Quando questa buffonata sarà finita, sarai alla mia mercé!” già s’immaginava lo sbigottimento dell’avversario una volta finito il duello.

 

“Adesso gioco Polimerizzazione” Nick usò la carta appena presa dal cimitero “In questo modo fondo Mago Nero e Combattente delle Lame per dar vita a PALADINO OSCURO!” e…

 

FLASH!

 

Da una luce accecante, fece a sua comparsa un guerriero coperto da una magnifica armatura nera con rifiniture dorate e tanto di copricapo a punta. Dietro la schiena indossava un lungo mantello blu nelle mani brandiva uno scettro nero che finiva con una lama. Tipo Incantatore, Attributo Oscurità, Livello 8, ATK 2900 DEF 2400!

 

“Bella mossa!” ghignò Uncinato “ma non ti servirà a nulla, il mio mostro è nettamente superiore al tuo” lo vedeva perfettamente che i punti di attacco della Bestia di Serket superavano quelli del mostro appena evocato.

 

“Ti sbagli!” ma Nick, nonostante le sue condizioni, sorrise beffardo “Il mio nuovo mostro è dotato di ben due poteri speciali: il primo gli permette di guadagnare 500 ATK per ogni mostro di tipo drago sul terreno o nel cimitero di entrambi” e alzò il suo duel disk “E io ne ho due qua dentro” quindi questo voleva dire che l’ATK del suo mostro era uguale a 3900.

 

“Dannazione!” il generale infernale digrignò i denti “Peccato, però che io non ne abbia nessuno! Alla fine sarò io a vincere!” gli sarebbe bastato pescare la carta giusta e avrebbe vinto.

 

“Ti sbagli di nuovo!” ma il sorriso di Nick non s’incrinò, anzi divenne un ghigno bastardo “Questo duello è finito: nella mia mano e nel mio terreno ho tutto quello che mi serve per batterti! Gioco una carta magia equipaggiamento, Spade irradianti –Tryce. Ora scarto una carta e il mio Paladino guadagna 500 ATK più la possibilità di attaccare due volte nello stesso turno!”  e questa era la mossa che avrebbe concluso il duello.

 

“C-Cosa!” Uncinato osservò incredulo la mossa dell’avversario “Dannato! Come fai ad avere quella carta e ad averla pescata al momento giusto! SEI UN BARO!” e lo accusò ma…

“Il bue che da del cornuto all’asino!” rispose Nick senza battere ciglio “Non ho bisogno di trucchi o incantesimi per vincere le mie battaglie: io mi fido del mio deck e per questo so che non mi abbandonerà! La prossima volta che vuoi sfidare qualcuno, fallo senza inganni, perché non si vince mai così!” e dopo questa bella lezione di vita “Paladino Oscuro ATTACCA!” e ordinò al suo mostro con 4400di sferrare il colpo di grazia.

 

“NON ILLUDERTI! SCARTO UN MOSTRO NOTO COME ENERGIA ARCANA XIV LA TEMPERANZA PER ANNULLARE IL TUO PRIMO ATTACCO!” prese una carta che aveva in mano e la mandò di filato al cimitero bloccando il primo attacco.

 

ZACK!

 

In questo modo ricevette solo un attacco che gli abbassò i life points a 2800.

 

“Non è finita!” ma Nick non si fermò “Ho ancora una mossa da fare! Rimuovo dal gioco un mostro Luce e un mostro Oscurità dal mio cimitero!” il ne prese due mettendoli via.

 

“Che hai in mente di fare ora!” quella mossa non piaceva per niente a Uncinato.

 

“Non lo sai che ci sono mostri particolari che possono essere evocati solo così?” prese una carta dalla sua mano “Evoco uno dei mostri più rari del gioco, Drago Imperatore Del Caos: Emissario della Fine!” e mise questa particolare carta sul terreno.

 

Sul terreno fece la sua comparsa un enorme drago. Le sue scaglie erano color dell’oro anche se leggermente opache mentre le ali verdi generavano una potente folata di vento. Sull’enorme testa vi era una criniera scarlatta dalla quale spuntava un paio di corna. Non mancava una grande e potente coda. Tipo Drago, Attributo Oscurità, Livello 8 ATK 3000 DEF 2500.

 

“E quello da dove spunta!” il generale infernale osservò sbigottito il nuovo mostro “Perché mi sembra di trovarmi davanti una figura gigantesca!” sentiva che quell’essere nascondeva qualcosa.

 

“Hai ragione a temerla!” disse calmo Nick “Questo mostro è stato bandito dai tornei perché il suo potere speciale non conosce eguali in tutta la storia del gioco. Ora rinuncio a 1000 dei miei life points e lo attivo immediatamente! AGH!” trattenne a stento il dolore a causa della perdita volontaria di punti che scesero a 800 “E ora è finita! Ora il mio drago distruggerà tutte le carte presenti nelle nostre mani e sui nostri terreni e poi infliggerà al mio avversario un danno pari a 300 per ogni carta distrutta!” ecco perché una carta simile era bandita (NB: anche nei nostri tornei non può essere usata!).

 

“NO! DANNAZIONE!” resosi conto del pericolo, Uncinato cercò nella sua mano ma non aveva più nulla che potesse salvarlo “A questo punto dovrò finirlo dopo!” il duello si duel monsters era finito ma il vero scontro non era nemmeno cominciato.

 

“DRAGO IMPERATORE DEL CAOS DISTRUZIONE ASSOLUTA!” all’ordine di Nick…

 

“GGGGRRRRRRROOOOAAAAAAAARRRRRRR!” il drago ruggì e…

 

FRRRRAAAAABBBOOOOOMMMMM!

 

Distrusse tutte le carte presenti più se stesso che in totale erano 13 per un totale di 3900 punti ponendo fine al duello.   

 

“Anf! Anf! Hai perso Uncinato!” il Sun’s Warrior s’inginocchiò esausto ma “CHE COSA!” notò un particolare che lo fece sobbalzare.

“Te ne sei accorto!” il generale infernale gli si parò davanti ghignante “Avrai vinto il duello ma sei un illuso se speri che il marchio dell’Inferno si scioglierà! È da quando è iniziato il duello che sto assorbendo tutti i danni senza battere ciglio, stessa cosa non si può dire per te! SEI FINITO!” e dopo aver ammesso di aver barato, si lanciò contro il Sun’s Warrior ma…

 

“GGGRRRRROOOAAAAAARRRRRR!”

Con un potente ruggito, fece la sua comparsa il Drago Imperatore del Caos.

 

“CHE COSA!” il generale infernale si bloccò e arretrò istintivamente “CHE DIAVOLO SIGNIFICA! DA DOVE ESCE QUEL MOSTRO, IL DUELLO E’ FINITO!” questo non riusciva a spiegarselo.

 

“GGGGGRRRROOOOAAAAARRRR!” a fianco al drago apparve anche Brionac, seguito dai tre Jinzo, il Mago Nero, Combattente delle Lame e tutte le altre creature del deck del Sun’s Warrior.

 

“Le mie carte!” Nick non si sapeva spiegare un simile fenomeno “Ma com’è possibile!” anche lui era incredulo.

Gli spiriti dei duelli sanno riconoscere il coraggio e il valore di chi li raccoglie nel loro deck!” davanti a lui apparve.

“Malys!” Nick osservò stupito una delle tre custodi dei sacri amuleti del sole.

E non è la sola!” apparve anche Beryl seguita anche da Sable.

Non permetteremo che un codardo vinca con l’inganno!” Sable puntò Uncinato “Ma da soli non possiamo vincere, per questo tutti noi condivideremo con te la nostra energia” e tese la mano verso il Sun’s Warrior.

 

“Ne siete sicuri? Volete davvero aiutarmi” e tutti gli spiriti annuirono alla domanda del Sun’s Warrior.

In cambio ti chiediamo solo una cosa: sconfiggi quest’essere immondo che non ha rispetto per quello che ha intorno” questa era l’unica condizione di Malys e di tutti gli altri.

 

“Miseri idioti! PENSATE DAVVERO CHE VI PERMETTERO’ DÌ INTERFERIRE!” ma Uncinato non rimase fermo  si lanciò all’attacco ma….  

 

KAPOM!

 

Fu raggiunto da un potente pugno che lo schiantò da dove era venuto.

Tu vorresti ucciderlo? Questo piacere spetta a me in futuro!” e a colpire il generale era stato niente meno che Chaos.


“Chaos!” Nick guardò incredulo il suo demone interiore che…

Cos’è quella faccia da ebete!” lo guardò ghignante “Se tu muori succede la stessa cosa anche a me!” e spiegò subito il perché era intervenuto “Tuttavia questo è il minimo per avermi sconfitto ieri! Consideralo un piccolo premio!” e tese la mano verso il Sun’s Warrior.

“Sai che non ti capisco!” ammise Nick “Beh, vorrà dire che ti batterò più spesso!” disse ironicamente mentre riceveva l’energia di tutte le sue carte.

 

“NO! NON QUANDO LO AVEVO IN PUGNO!” Uncinato si rialzò furente mentre vide che il processo di passaggio energetico era ormai concluso.

 

“Grazie a tutti amici!” ripresosi, il Sun’s Warrior si rimise in piedi “Vi prometto che non fallirò!” e concentrò la sua energia al massimo.

 

FLASH!

 

Il giovane eroe si trasformò in super soleano ma incredibilmente raggiunse un nuovo livello.

Il corpo era sempre blu scuro mentre gli occhi blu ora avevano l’iride nero, i capelli si erano allungati e ora scendevano liberi fino alle natiche mentre tre paia di ali erano spuntate sulle spalle.

 

“Che cosa!” Uncinato osservò scioccato la nuova trasformazione “Come è possibile! Tu non avevi raggiunto un simile livello!” non riusciva proprio a spiegarselo.

“Davvero?” ma il Sun’s Warrior lo guardò dall’alto in basso “T’informo che ho raggiunto questo livello da un po’ di tempo: esattamente poco prima dell’arrivo di Belazur!” e gli dette questa bella risposta “Ti presento il super soleano di terzo livello!” e fece un leggero inchino.

 

“Impossibile! Perché allora non l’hai usato contro…” ma poi il generale ricordò un particolare “Tu non ti sei trasformato contro di lui!”.

“Proprio così! Contro di lui non è stato necessario trasformarmi” confermò Nick “Ma con te non avrò riguardi! IN GUARDIA UNCINATO!” e si lanciò all’attacco.

“NON MI SCONFIGGERAI MOCCIOSO!” capendo il pericolo, il generale infernale liberò la sua mostruosa potenza e contrattaccò dando inizio a un nuovo scontro. 

 

 

NEL LUOGO DELLO SCONTRO SUN’S KNIGHTS VS RAPTOMORT E GENERALI

 

“Quanto è piacevole sentire queste urla di dolore” il mortale stregone teneva le sue prede in pugno, portandole lentamente alla morte “Aumentiamo un altro…” stava per infierire ulteriormente quando….

 

ZACK!

 

Intravide il riflesso di una spada e la evitò.

“Sei veloce eh?” fece il misterioso salvatore.

 

“Ehi…” il primo a riconoscerlo fu Shikamaru.

“Non è possibile!” anche Kakashi sgranò gli occhi.

“Quello è…” anche Asuma l’osservò incredulo.

 

“SASUKE!” 

Tutti quelli che lo conoscevano sgranarono increduli gli occhi.

 

“Impossibile!” altro leggermente incredulo era Raptomort “Come diavolo hai fatto a venire qui!” non sapeva trovare una risposta.

“Merito suo!” rispose il ragazzo indicando la Fenice che apparve al suo fianco “Tu sei il capo di questa marmaglia vero?” poi puntò lo stregone.

“E se anche lo fossi?” ghignò lo stregone mentre lo fissava insistente.

“In tal caso…” l’Uchiha attivò il suo sharingan che da rosso divenne verde smeraldo e….

 

WAMP!

 

Avvolse la sua katana di fiamme “Ti eliminerò!” e si lanciò all’attacco.

“Ma quanto siamo presuntuosi eh!” Raptomort ghignò diabolico mentre fece altrettanto.

 

 

“Sasuke!” Naruto vide che il suo amico era apparso dal nulla e li stava aiutando “ARRIVO!” ma lui avrebbe fatto lo stesso.

“E dove?” ma Sephiroth gli si parò davanti “Vedrai il tuo amico morire!” non l’avrebbe fatto passare.

“Lanza della Muerte!” ma Ulquiorra lanciò uno dei suoi attacchi migliori che fu schivato.

 

FRABBOOOOMMMM!

 

Generando una potente esplosione.

“Vai Naruto! Qui ci penserò io!” la creatura alata fece intendere che avrebbe fatto da solo e poi si lanciò contro il generale.

“ULQUIORRA!” Naruto lo vide che stava tenendo impegnato l’avversario “NON PERDERE!” e poi corse verso Sasuke e Raptomort.

 

“Pensi di potermi tenere testa piccolo pipistrello!” Sephiroth guardò ghignante il suo avversario.

“Non lo penso, ne sono sicuro!” rispose il guardiano a tono “Vedrai cosa ti farà questo piccolo pipistrello!” e iniziò un rapido scontro tra i due.

 

 

“Sasuke!” anche Sakura Haruno aveva visto il ragazzo che amava (ma non è Jaden adesso?) poi si voltò verso il suo compagno “Jaden io…” ma nell’incrociare i suoi occhi dubitò dei suoi sentimenti “Quanto è bello!” non riusciva a non pensare al castano ora.

“Vai da lui! a questo bestione ci pensiamo io e Yammy!” lo Yuki le dette il via libera.

“Vai e fatti valere mocciosa!” questo era l’unico consiglio dell’immenso Yammy.

“Grazie!” sorrise la ragazza.

 

“TU NON VAI DA NESSUNA PARTE!” ma Lì Sheron non voleva permettere alla ragazza di andare da un’altra parte “PRIGIONE DÌ GHIACCIO!” e sparò un raggio dagli occhi in direzione della rosa ma...

 

GLANG!

 

Fu bloccato dalla carta Scudo Prosciugante dello Yuki.

“Tu te la vedrai con me!” che si lanciò all’attacco.

“CI SONO ANCCH’IO!” e Yammy lo seguì a ruota.

“DANNATI SCOCCIATORI!” Lì Sheron odiava essere interrotto e li avrebbe distrutti per questo.

 

“Andiamo!” a malincuore anche l’Haruno corse verso il luogo dello scontro.

 

 

SCONTRO SASUKE VS RAPTOMORT

 

Il giovane Uchiha non tratteneva i colpi e attaccava senza tregua.

“Sei davvero in gamba marmocchio!” ghignò Raptomort mentre schivava gli attacchi “Ora capisco perché Dark Dastan aveva deciso di farti fuori” vedeva che era molto agguerrito.

“Hai finito con queste scemenze!” ma l’Uchiha gli rispose atono.

 

“Che sguardo!” commentò il demone distanziandosi “Davvero interessante quello che vedo!” e si leccò le labbra compiaciuto.

“Interessante? E cosa vedresti?” Sasuke puntò la sua katana infuocata verso lo stregone.

“La tua anima è piena di superbia!” rispose lui “Io, che sono un membro dell’armata che rappresenta questo peccato capitale, la vedo. Tu desideri il potere per vendicarti su chi ti ha privato dei tuoi affetti. LA SUPERBIA E LA VENDETTA SONO PADRONI DELLA TUA ANIMA!” e nei suoi occhi passò una luce sinistra “Meraviglioso! Assolutamente magnifico. Tutto quel desiderio di potere qui è sprecato: non riusciresti a esprimerlo nemmeno tra mille anni” e parlò con voce tentatrice “Perché non ti unisci a noi! Cedi la tua anima e la tua umanità al sommo Abhadon e otterrai il potere che cerchi. Io sono uno dei pezzi grossi: posso mettere una buona parola per te!” e fece la sua diabolica proposta “Avanti dimmi di sì!” bastava solo quella parola e il giovane moro avrebbe intrapreso la via del demone senza più poter tornare indietro.

 

“Che tentazione incredibile!” Sasuke ammise di essere terribilmente tentato ma…

NON FARLO!” la Fenice gli apparve a fianco e lo ammonì “Non rinunciare alla tua umanità per inseguire la vendetta. Che cosa speri di ottenere così?” e cercò di fargli aprire gli occhi.

 

“AH! Non ascoltare un misero spirito che non sa nulla di te” ma Raptomort non aveva intenzione di lasciarsi scappare una simile preda “Coraggio, unisciti a noi, la squadra vincente che distruggerà tutto e tutti. Non hai che da guadagnarci!” e avrebbe usato qualsiasi mezzo pur di prenderla “Non riuscirai mai a uccidere tuo fratello se continui così” e nel nominare quel nome….

“Non parlarne COME SE SAPESSI TUTTO!” Sasuke esplose e si lanciò furente verso lo stregone.

“Bravo, lasciati invadere dall’ira, desidera la morte, odia, vendicati: così facendo farai il passo necessario per diventare un vero demone” Raptomort stava per raggiungere il suo obiettivo quando….

 

SWISH!

 

“CHE COSA!” Sasuke si bloccò di colpo senza riuscire ad andare avanti.

“Tecnica del controllo dell’ombra riuscito!” e l’artefice di tutto è stato Shikamaru “Scusa amico ma non ti lascio da solo a farti ammazzare!” questo era l’ultimo dei suoi pensieri.

“Dannato, lasciami!” l’Uchiha cercò di liberarsi ma il giovane Nara non mollava la presa.

 

“Ti basta una sola parola moccioso!” nel frattempo Raptomort si avvicino lentamente a lui “Una sola parola per avere il potere di liberarti da quella patetica tecnica e ottenere la tua vendetta” e incalzò il giovane moro.

 

“SASUKE!”

Ma la voce dello stregone fu soppiantata da quelle di Naruto e Sakura che corsero verso il moro.

“Vero! Ci siete anche voi” fece l’Uchiha senza voltarsi.

 

BONK!

 

In tutta risposta ricevette un pugno in testa dal suo spirito “Vedi di essere più gentile con loro idiota!” che lo riprese molto allegramente.

 

“Ma guarda che bel quadretto!” ghignò Raptomort “Allora Sasuke, che cosa hai deciso!” ma tornò subito a tentare il moro.

 

“Che cosa vuoi da lui brutto mostro!” Sakura lo puntò nervosa.

 

“Ragazzi ascoltate!” Shikamaru richiamò l’attenzione dei suoi compagni “Raptomort sta cercando di tentare Sasuke: vuole farlo diventare un demone!” e rivelò le intenzioni dello stregone.

 

“CHE COSA!” Naruto fu il primo a reagire e si rivolse immediatamente al suo amico “SASUKE NON FARE UNA SIMILE MOSTRUOSITA’!” e cominciò a scrollarlo.

“NON LASCIARTI TENTARE!” anche l’Haruno fece sentire la sua voce.

“Tsk!” si limitò a fare lui infastidito.

 

“Ma sentili!” rise lo stregone “Ti vogliono dire cosa devi fare! Non lo trovi stupido?” e guardò ghignante i due “Lui non ha più alcun legame con voi: e poi è lui che deve decidere no? Avanti Sasuke Uchiha, che cosa aspetti? Unisciti a noi” e aspettò la sua risposta.

 

Il giovane Uchiha rimase in silenzio ma…

“SASUKE NON ASCOLTARLO” Naruto cercò di richiamare la sua attenzione “SE DIVENTI UN DEMONE RISCHI DÌ DIVENTARE COME MALFORK!” e indicò il quarto generale infernale che era alle prese con Hinata, Kiba e Shino “Non voglio vederti sprofondare nell’oscurità!” quella era diventata la sua peggiore paura.  

“Hai davvero intenzione di fare una simile follia pur di ottenere la tua vendetta?” l’Haruno altro non riuscì a dire mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime.

Sasuke!” la Fenice non disse altro.

 

“Siete fastidiosi!” rispose Sasuke mentre cercava di liberarsi “Non ho bisogno dei vostri consigli per decidere cosa devo fare!” poi si rivolse allo stregone che aspettava trepidante “E tu, sottospecie di lucertola, prenditi la tua offerta e sparisci dalla mia vista. Non mi servono simili scemenze per ottenere la mia vendetta” e gli dette una bella risposta negativa.

 

La risposta dell’Uchiha lasciò stupiti presenti finchè….

 

“EVVIVA!”

Naruto e Sakura non si trattennero e saltarono addosso al loro vecchio compagno di team.

“Ehi, lasciatemi!” che cercò di divincolarsi inutilmente^^.

 

“Uff! Almeno la testa gli funziona ancora!” commentò Shikamaru sollevato.

“Figurati se uno come Sasuke si lascia abbindolare da un simile mostro!” lo riprese Ino che ora riusciva a muoversi.

“A suo confronto Orochimaru è un angioletto!” disse ingenuamente Choji.

“Il paragone non regge ma posso darti ragione!” anche se non completamente, Asuma era d’accordo col suo allievo.

“Almeno sappiamo che Sasuke non diventerà mai un demone!” di questo Kakashi ne era sollevato “Ma lo spirito che lo accompagna da dove è sbucato?” e notò anche la Fenice.

 

“E così hai fatto la tua scelta!” dall’altra parte Raptomort strinse i pugni fino a conficcarsi gli artigli nelle carni “Sei solo uno sciocco! Se avessi accettato la mia offerta, saresti sopravvissuto al massacro ma tu hai deciso di tenerti la tua anima e ascoltare quei mocciosi che ti ronzano attorno. Che senso ha!” nei suoi occhi si poteva vedere un’ira funesta.

 

“E BASTA!” Sasuke riuscì a liberarsi dai due “Chi ti dice che io li abbia ascoltati! Io sono qui per eliminarti: in questo modo potrò misurare i miei progressi per ottenere la mia vendetta” e poi dette la risposta allo stregone.

“E così io sarei un test per misurare la tua forza!” questa fu la goccia che fece traboccare il vaso “NON PARAGONARMI A QUELL’IDIOTA DÌ MENTE NERA, MISERO UMANO!” e tese la mano in avanti “TU SARAI IL PRIMO A MORIRE! AVADA KEDAVRA!” e lanciò il micidiale incantesimo senza perdono.

 

Grazie allo Sharingan Sasuke riuscì a evitare l’incantesimo verde ma “CHE COSA!” improvvisamente si sentì bloccato.

“NON RIESCO A MUOVERMI!”     

Stressa cosa accadde a tutti gli altri ch furono bloccati.

 

“A quanto sembra hai deciso di eliminarli tutti eh?” nel vedere quel blocco di massa Lì Sheron osservò storto il suo collega.

“Di che ti sorprendi, quando il vecchio si arrabbia, è tremendo!” ghignò Dark Dastan “Nessuno si salva!” e questo preambolo era poco rassicurante.

“Nessuno a parte suo figlio adottivo e la sua sadica e divertente allieva” ma Sephiroth lo corresse subito.

“Quella meno la vedo, meglio sto!” Malfork aveva un’apatia particolare verso l’allieva dello stregone.

“E ci credo!” rise Hao “Sei una delle sue vittime preferite” ora si capiva perché non la sopportava.

“Dove diavolo l’ha trovata una come quella non lo so proprio” Voldemort proprio non si sapeva spiegare dove l’avesse trovata.

“E poi lei e quell’altra che fanno comunella con quello yaoi della miseria!” Venom, che aveva sciolto la tecnica, non capiva che gusto ci trovasse l’allieva dello stregone^^.

“Chi capisce lei e Lucyferia è bravo!” rispose Belazur incrociando le braccia “Ora basta vaneggiare. Finiamo il lavoro” ed era pronto a uccidere Shaoran.

 

“FERMI! LÌ UCCIDERO’ TUTTI IO! VOI GODETEVI LO SPETTACOLO!” ma Raptomort era deciso a fare tutto da se “ACCIO!” e dopo aver pronunciato quella parola, attirò tutti i ragazzi davanti a se.

 

“Questa non ci voleva!” completamente incapace di muoversi Yuè non sapeva cosa fare.

“Temo che quest’essere sia anche più forte del signor Clow” Shaoran aveva questa paura.

“Non dire simili scemenze cinesino, nessuno può battere in magia Clow Reed” lo riprese Kero-chan.

“Beh, sarebbe bello se potesse darci una mano!” intervenne Syrus.

“La vedo difficile! Siamo nei guai!” ma Chazz, suo malgrado, fece l’uccello del malaugurio.

“MA E’ POSIBILE CHE TU NON SAPPIA DIRE ALTRO!” gli strillò contro Ino che gli era a fianco.

“VORREI ESSERE PIU’ OTTIMISTA MA LA SITUAZIONE NON LO E’!” rispose di rimando il moro.

 

“MORITE MOCCIOSI!” gli artigli dello stregone si tinsero di una sinistra luce verde “AVADA KE..” ma in quel momento.

 

“EXPELLIARMUS!”

Una voce sormontò quella di Raptomort e….

 

FLASH! CRASH!

 

Raptomort fu investito da una luce dorata e scagliato contro una roccia.

 

“CHE COSA!” 

Tutti sgranarono gli occhi increduli.

 

“CHI HA OSATO!” Raptomort si rialzò immediatamente e fissò il nuovo arrivato e “NO! CHIUNQUE MA NON TU!” quando lo riconobbe la sua incazzatura aumentò.

 

“SHISHISHI! Da quanto tempo nonno Rap!” fece il misterioso salvatore con una curiosa risata (Non sarà mica…).

 

Il misterioso salvatore puntava lo stregone oscuro con una bacchetta nella mano destra. Indossava un’uniforme che consisteva in un mantello nero che copriva le spalle mentre in avanti aveva un gilè nero dove, all’altezza del cuore, era raffigurato un leone rampante rosso su sfondo dorato. Indossava poi un paio di pantaloni neri e Nike dello stesso colore col simbolo rosso. La cosa più curiosa era che il viso era coperto da un cappello di paglia con una striscia rossa (E’ LUI!).

 

“Ti sono mancato?” il misterioso salvatore alzò il viso e fissò lo stregone con i suoi occhi verde chiaro (Eh!) e fece scivolare il cappello dietro la schiena mostrando una lunga chioma splendente rossa come il fuoco (MA CHI DIAVOLO E’!).

 

“Ehi, ma chi è quel ragazzo!” Alexis non lo aveva mai visto prima.

“E’ bellissimo!” invece Tenten ammirò il viso del nuovo arrivato che mostrava tratti occidentali.

“E quell’uniforme da dove viene?” Yuè notò com’era vestito.

“E’ un mago, ne sono sicuro!” Shaoran percepiva un incredibile potere magico scorrere dentro di lui.

 

“Salve a tutti!” salutò il ragazzo con un sorriso solare “I rinforzi della dimensione N sono arrivati. Io sono Angel Nibbio Blu, molto piacere!” e si presentò a dovere mostrava 17 anni e arrivava a un metro e 82.

 

“Ha detto Nibbio Blu?” Jaden sgranò gli occhi.

“E’ lo stesso nome del signor Nick!” Naruto lo ricollegò subito a quello del Sun’s Warrior e loro mentore.

“Che sia un suo parente?” ipotizzò Sakura Kinomoto.

 

“A dire la verità, Nick Nibbio Blu è il mio nonnino!” rispose calmo il giovane rosso di soli 17 anni.

 

“CHE COSA!”

Tutti i Sun’s Knight spalancarono la bocca increduli.

 

“Quel dannato moccioso! È venuto a rompere le uova nel paniere!” Voldemort digrignò i denti.

“Tsk! ci mancavano solo i rinforzi da quella dimensione!” Li Sheron sapeva benissimo che la N era piena di potenti guerrieri.

 

“TUTTI POTEVANO VENIRE MA NON TU DANNATO MOCCIOSO!” nel frattempo Raptomort lo guardava furioso “TI DETESTO CON OGNI FIBRA DEL MIO ESSERE!” anche l’aria intorno a lui crepitava.

“SHISHISHI! Solo perché sono la tua reincarnazione buona non me ne puoi fare una colpa nonno Rap!” disse calmo il giovane rosso e quella rivelazione.

 

“CHE COSA! TU SEI LA REINCARNAZIONE BUONA DÌ QUESTO MOSTRO!”

Fece sgranare ulteriormente gli occhi degli altri.

 

“Qualche problema bei ragazzi!” disse una voce femminile e, un istante dopo da un vortice di sabbia, fece la sua comparsa una ragazza dalla pallida carnagione messa in risalto dai capelli neri che scendevano lisci fino alle natiche e dagli occhi simili a due gemme di ossidiana.

 

Indossava un abito rosso sangue molto aderente e corto con due spacchi laterali dove teneva nascosto l’armamentario ninja, col colletto a lupetto e senza maniche, lo stemma degli Uchiha capeggiava vicino al cuore e aveva anche quello dei Sandtimes sulla schiena cioè una clessidra spezzata con le sabbie che salivano dentro un cerchio bianco; indossava guanti lunghi di pelle neri, sandali neri che le arrivavano fino al ginocchio e un mantello nero sventolava dietro la sua schiena e non mancava un copri fronte del villaggio di Konoha. In pratica era una giovane ninja dal corpo snello e sinuoso che vestiva un nuovo tipo di uniforme del villaggio parecchio sexy (Wow!). Mostrava 17 anni ed era sul metro e 70.

 

“NO! TU NO!” a quel punto fu il turno di Voldemort che si mise le mani in testa “NON LA REINCARNAZIONE BUONA DELLA MIA SPOSA!” se parlava di Debonair allora la ragazza era molto meglio^^.

“Non paragonarmi a quella cessa. Io sono molto più bella e anche più sexy!” rispose la ragazza stizzita mentre fece una piroetta “Piacere bei ragazzi, io sono Mikoto Jasmine Sandtimes Uchiha, ma chiamatemi Jasmine!” e si presentò a dovere.

 

“U-Uchiha?” e quello più scosso fu Sasuke che perse di botto la sua freddezza.

“Ciao zio Sasuke!” la ragazza non perse tempo e gli si avvicinò “Per fortuna che anche qui sei in compagnia dello zio Naruto. Sia ringraziato che ti ha messo un po’ di sale in zucca!” e se l’abbracciò felice.

 

“EHI! LASCIAMI!” ma il giovane Uchiha ancora scosso cercò di liberarsi da quel tenero abbraccio ma c’era qualcosa nel profondo che glielo impediva.

“Ehi Sasuke, questa bella ragazza è una tua parente!” anche Kiba osservava incredulo la giovane ninja.

“Come? Non mi conoscete ancora?” la ragazza mollò la presa sullo << zio >>  e fissò stupita il gruppo.

“E’ più che naturale che non ti conoscano Jasmine: la nostra dimensione è futura rispetto a questa” la illuminò il giovane rosso che non staccava gli occhi di dosso da Raptomort e dagli altri demoni.

“Giusto, me l’ero dimenticata!” e si diede un buffetto sulla testa.

 

“Ma insomma, si può sapere chi siete e come avete fatto a venire qui?” chiese Shikamaru.

“Le spiegazioni a dopo amico!” disse un’altra voce femminile.

 

“NO! ANCHE LEI NO!”

Nel sentirla gli otto generali si misero le mani nei capelli, almeno chi li aveva^^.

 

“Ciao a tutti!” a fianco ad Angel apparve un’altra ragazza dai tratti occidentali, alta sul metro e 70, con lunghi e ricci capelli castani e occhi dello stesso colore.

 

 Indossava una camicia a scacchi nera e rossa con le maniche arrotolate sui gomiti e i lembi inferiori legati sotto il seno prosperoso come se fosse un top, un paio di cortissimi shorts di jeans blu e un cinturone di pelle di pitone, un paio di stivali da rodeo di pelle brunita con rifiniture dorate e un capello e guanti di pelle da cow-girl. In pratica una texana in tutto punto, mancava solo la frusta da rodeo e il puledro selvaggio ed era a posto^^.

 

“Io sono Oscar Kirgsley, sono la nuova allieva del signor Nick, reincarnazione buona della divinità oscura Takkinsis e la ragazza di Angel” e dopo aver fatto questa presentazione prese il rosso per un braccio.

“E-Ehi! Non è il momento di dire simili cose” il giovane cercò di divincolarsi dalla presa della ragazza ma…

“E DA QUANDO IN QUA SAREBBE IL TUO RAGAZZO!” a peggiorare le cose intervenne Jasmine “LUI E’ IL MIO RAGAZZO!” e lo prese per l’altro braccio.

“NO E’ IL MIO!” ma Oscar non mollò la presa e iniziò un curioso tiro alla fune (ma vi sembra il momento!)

“No, ancora con questa storia!” si lamentò Angel sconsolato.

 

“Stiamo scherzando vero?” Hassleberry osservò la scena col tic nervoso “Quelli sarebbero i rinforzi?” non lo credeva vero.

“Così sembra!” commentò Jessie, leggermente incredulo.

“Beato lui: ha due ragazze che gli fanno la corte” Syrus era leggermente invidioso.

“Scusa ma questo non è il momento per fare simili pensieri” lo riprese Gaara ancora con il suo aspetto speciale “Come ha detto quella ragazza d nome Oscar, le spiegazioni a dopo!” avevano altro da fare.

 

“Dannati mocciosi!” nel frattempo Raptomort digrignò i denti furioso “Vi distruggerò senza nessuna pietà” la sua rabbia era al livello massimo “VI DISTRUGGERO’ TUTTI” e alla fine esplose furioso.

“Rap ha deciso di fare sul serio eh?” ghignò Malfork.

“Vediamo di terminare questa farsa” anche Sephiroth aveva deciso di fare sul serio.

“Ah Ah! Eliminiamo questi mocciosi insieme ai nuovi arrivati, non li sopporto proprio” Hao aveva emesso la sua sentenza.

“Quanto sono d’accordo!” Voldemort fece sbattere la sua coda al suolo “La mocciosa Uchiha è mia!” e fece capire chi sarebbe stata la sua preda.

“Li ammazzeremo tutti senza pietà!” Venom si leccò le labbra con la sua orrenda lingua serpentina.

“Ora parliamo la stessa lingua!” ghignò Dark Dastan mentre fece schioccare la sua frusta.

“Non sopravvivrà nessuno!” Lì Sheron fece schioccare pericolosamente le nocche delle mani.

“Almeno non siamo risorti per nulla!” anche Belazur voleva compiere una strage.

 

 

“Qui la vedo brutta, ragazzi!” fece Kiba con una smorfia.

“Vediamo di uscirne!” intervenne Shino.

“La vera battaglia inizia ora” e Hinata non si sarebbe risparmiata.

“Diamoci dentro!” Rock Lee si mise in posa da combattimento.

 

“Anche se non siamo Sun’s Knights, cercheremo di dare il nostro contributo” Kakashi era pronto per il secondo round.

“Speriamo che questi nuovi rinforzi facciano la differenza!” Asuma si augurava questo.

 

“Potete stare tranquilli amici!” liberatosi dalla presa delle due, Angel si affiancò al gruppo “Ora faremo scintille!” era pronto a combattere.

“Risolviamo dopo la questione, ora pensiamo a questi qua!” Oscar preferì concentrarsi sui generali e su Raptomort.

“Puoi dirlo forte!” rispose la giovane Uchiha “Parliamo dopo, ok ragazzi” e fece l’occhiolino agli altri.

 

Lei appartiene al mio clan!” pensò Sasuke mentre non le staccava gli occhi di dosso “Ma chi è suo padre? E poi di quale clan è lo stemma che ha sulla schiena! No, che diavolo sto pensando! Io sono qui per testare le mie capacità e così farò!” ma allontanò quei pensieri dalla sua mente: i suoi obiettivi erano altri.

 

La battaglia stava per ricominciare.  

 

 

NEL PROSSIMO CAPITOLO

 

La battaglia riprende più feroce di prima ma i tre nuovi arrivati faranno la differenza?

 

Nel frattempo lo scontro tra Nick e Uncinato continua senza esclusione di colpi e, anche se con molta fatica, il Sun’s Warrior batterà il generale ma come farà a scappare dall’oscura carta magia?

 

Questo e molto altro nel prossimo capitolo.

 

 

Angel Nibbio Blu, Mikoto Jasmine Sandtimes Uchiha e Oscar Kirgsley sono tre personaggi di mia invenzione. In seguito racconterò qualcosa in più su di loro.

 

Un ringraziamento all’autrice Ladyash per gli abiti di Jasmine e Oscar. 

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Capitolo 47
*** contrattacco ***


47. contrattacco
Ciao a tutti e finalmente ben ritrovati^^
Si lo so: sono nuovamente in super ritardo.
Vi chiedo nuovamente scusa per non essermi fatto sentire ma che posso dire, ho avuto troppe cose da fare, tra esami (alla fine avevo la testa che mi scoppiava), vacanze (e dopo tutto ci volevano così come per voi no^^), il computer che mi si è rotto due volte (come diavolo è successo non lo so) e un piccolo blocco dell’autore (forse è durato troppo^^). Morale della favola: sono passati tre mesi in cui ho scritto poco, ma le idee per fortuna sono tornate^^.
 
Dopo un lungo periodo di silenzio totale, sono felice di presentarvi questo nuovo capitolo e, il successivo dell'altra fic che sarà pronto a giorni^^.
A questo punto non posso fare altro che ringraziarvi per la pazienza che avete avuto e presentare questo nuovo capitolo.
Ps: una cosa che volevo chiedere è quanti di voi hanno creduto che Angel fosse Rufy?  
 

Il gruppo era compatto pronto a rispondere all’attacco degli avversari.

“Scusate! Posso farvi una domanda?” Shikamaru si rivolse al rosso che aveva a fianco.

“Spara!” gli rispose schietto.

“Ce la fate a darci una mano?” ma Naruto la fece prima dell’amico.

“Guarda e stupisciti” gli rispose con un sorriso la Cow girl.

 

“ANNIENTATELI SENZA PIETA’ MA ANGEL E’ MIO!” dall’altra parte Raptomort dette l’ordine.

“Che il divertimento ricominci!” ghignò Dark Dastan facendo schioccare la sua frusta.

 

“ALL’ATTACCO!”

E i generali infernali partirono all’attacco.

 

“DIVIDIAMOCI GLI AVVERSARI VIA” il giovane Nara dette le disposizioni e il gruppo partì all’attacco.

 

CONTRO VOLDEMORT, HAO, SEPHIROTH E DARK DASTAN

 

“MUORI MOCCIOSA!” Voldemort aveva puntato Jasmine ma…

 

KAPOM!

 

Ricevette un poderoso pugno in faccia da Syrus.

“Non lo sai che le donne non si toccano neanche con un dito?” il Truesdale minore era il classico esempio della cavalleria in un momento del genere.

 

“Grazie per il pensiero Syrus ma io so cavarmela da sola!” sorrise la giovane Uchiha.

“Beh una mano lasciatela dare!” Yué affiancò la ragazza.

Ai tre si unirono anche la piccola Kinomoto, Kero-chan. Gaara e i suoi due fratelli, Hinata, Kiba, Shino, Ulquiorra, Jessie, Chazz e Hassleberry.

“Combatteremo con te e non sono ammesse repliche!” Gaara mise subito in chiaro le cose con la nuova arrivata.

“Come potrei dirti di no!” sorrise la ragazza e si voltò verso l’avversario che fu affiancato da altri tre generali “Allora cominciamo a fare pulizia!” nei suoi occhi si formò uno Sharingan completo “ANDIAMO!” e si lanciò all’attacco.

 

“Fate dei mocciosi quello che volete ma Jasmine è mia!” Voldemort s’impose sui suoi colleghi.

“E se io non volessi?” fece Hao per provocarlo.

“E poi chi ti da il permesso di darci ordini? Anche se siamo tutti generali infernali noi abbiamo un numero più elevato!” seguito a ruota da Sephiroth.

“In teoria dovrei essere io a dare ordini e non tu!” affiancato da Dark Dastan.

“Se non volete fare una fine orribile, non ostacolatemi!” ma lo stregone oscuro non ammise obiezioni e si lanciò all’attacco.

 

“Che paura!”

Fecero i tre con un ghigno bastardo.

 

CONTRO VENOM, MALFORK, LI’ SHERON E BELAZUR

 

“Non ti dispiace se collaboriamo con te vero?” Jaden si rivolse alla Cow Girl a nome dei compagni.

“Sarebbe un onore per me!” rispose la ragazza con un sorriso “Fatemi solo un favore: non spaventatevi!” e fu avvolta da un’aura nera che la fece sparire per qualche istante.

 

“Dannazione! Tra i tre mocciosi lei è forse la più problematica!” Lì Sheron sembrava sudare freddo.

“Può essere chi vuole, me la mangio in un solo boccone!” per Malfork la ragazza non valeva niente.

“Si vede che allora non sai chi è!” gli disse Belazur senza perdere di vista la ragazza che stava per riapparire “Possibile che fai il nostro stesso casino e non sai chi ti trovi davanti?” anche se guardò storto il collega.

“Quella è la reincarnazione di Takkinsis idiota!” e fu Venom a illuminarlo.

“C-Cosa!” nel sentire quel nome il quarto generale sgranò gli occhi “Non sarà mica la reincarnazione di quella Takkinsis, vero?” sperava di no.

 

“Si amico!” ma a rispondere ci pensò la giovane Kirgsley “Io sono la reincarnazione buona di Takkinsis la Regina delle Tenebre, quasi pari a Chaos!” e uscì dall’aura nera con un nuovo aspetto.

Ora la ragazza indossava un aderente abito bianco che le ricopriva interamente il formoso corpo, il collo aveva un pellicciotto tinto di nero e sfumature rosse che mettevano in risalto il viso diventato pallido incorniciato dai lunghi capelli neri che si muovevano ipnotici e dagli occhi rossi come il sangue (immaginate Gozer dei Ghost Busters).

 

“Incredibile!”

Tutti i ragazzi la osservarono increduli.

 

“Tu sei una reincarnazione di un essere potente quanto Chaos?” Shaoran era stato il primo a riprendersi dallo stupore.

“Non come lui ma si avvicina molto!” rispose la ragazza senza voltarsi “Spero che ora non abbiate paura di me!” ora si spiegava cosa volevano dire le parole di prima.

“E perché dovremo?” ma Jaden le mise una mano sulla spalla con un grandioso sorriso.

“Sei nostra amica ora e lo stesso vale per Angel e Jasmine!” seguito da Alexis.

“QUINDI EVITA DI FARE QUELLA FACCIA DA FUNERALE E DIAMOCI DENTRO!” a rompere ogni possibile dubbio ci pensò l’esuberante Rock Lee.

“E se sei un’allieva del signor Nick di un’altra dimensione, non abbiamo nessun motivo per negarti la nostra amicizia!” e nemmeno Tenten era da meno: l’emozione era tale che risplendeva di luce propria^^.

La ragazza non poté che sorridere “Allora facciamo a pezzi questi bastardi una volta per tutte, ci state?” quell’appoggio l’aiutava molto.

 

“SI ANDIAMO!”

Risposero i ragazzi e si lanciarono all’attacco.

 

“SARAI ANCHE LA REINCARNAZIONE DI TAKKINSIS MA NON CI FAI PAURA!” Malfork fece la voce grossa lanciandosi all’attacco.

“FACCIAMOLA A PEZZI PRIMA CHE LO FACCIA LEI!” Belazur altro non voleva: già aveva avuto una brutta esperienza con Chaos.

“TANTO SIAMO IMMORTALI!” anche Venom seguì i suoi compagni ricordando questo particolare.

“ALLA RAGAZZA CI PENSO IO, VOI SCHIACCIATE I MOCCIOSI!” essendo il più forte del gruppo, Lì Sheron riteneva di potercela fare.

 

CONTRO RAPTOMORT

 

“DANNATO!” Raptomort si lanciò furente verso il giovane rosso, deciso a eliminarlo.

“Non mi sopporti perché sono la tua reincarnazione buona o perché sono il nipote del tuo peggior nemico?” il ragazzo lo accolse mantenendo la voce calma.

“PER TUTTO!” ruggì lo stregone furioso mentre cercava di colpirlo “TU SEI LA PROVA DEL MIO FALLIMENTO IN UN’ALTRA DIMENSIONE E NON POSSO TOLLERARLO!” per il superbo demone questa era una grave offesa.

“Spiacente ma mi piace essere vivo” ma il ragazzo la pensava diversamente “QUINDI FATTENE UNA RAGIONE E ACCETTA LA SCONFITTA!” e anche lui esplose bloccando l’avversario per i polsi “ORA RAGAZZI!” e dette l’ok a due alleati del momento.

 

“ARRIVO!” Naruto si lanciò all’attacco insieme a Sasuke.     

“LO ELIMINERO’ CON UN SOLO COLPO!” che voleva fare tutto da se.

 

“NON ILLUDERTI DI POTERMI BATTERE ANGEL!” ma Raptomort non era il tipo di avversario che si faceva battere così facilmente “RICTUSEMPRA!” e lanciò un incantesimo causando un potente spostamento d’aria che spinse via i tre avversari “E ORA PENSIAMO AI MOSCERINI!” ma percepì la presenza di altri seccatori.

 

“STRADA D’ORMBRA!” Shikamaru diresse la sua ombra verso lo stregone che però la schivò agilmente “INO ADESSO!” ma questa mossa se l’aspettava.

“ECCOMI! FOGLIE LAMA!” la Yamacha non esitò e lanciò il suo attacco in massa.

“PATETICO!” ma lo stregone non si scompose e bloccò l’attacco con un dito “L’HO DETTO CHE HO IL POLLICE VERDE!” prendendosi gioco della biondina.

 

“ORA LO AVRAI DI UN ALTRO COLORE!” Sakura si lanciò in picchiata verso di lui “LIFE ANGEL!” col suo colpo migliore.

“CI SONO ANCH’IO! GIGANT BOY!” affiancata da Choji che scatenò tutta la sua forza.

 

“Patetici!” ma lo stregone era pronto ad accoglierli.

“DAVVERO!” ma fu sorpreso alle spalle dal giovane rosso che…

 

KAPOM!

 

Gli assestò un poderoso pugno sulla schiena.

“DANNATO MOCCIOSO!” lo stregone fu spinto proprio verso i due ragazzi.

 

“ADESSO!”

 

KAPOM! KAPOM!

 

Che lo colpirono in pieno.

 

“AAAARRRGGGGHHHH! DANNATI MOCCIOSI!” Raptomort si rialzò furente facendo crepitare il suo corpo di saette nere.

 

“ASSAGGIA QUESTO! SPADA DI LUCE!” ma Naruto non attese possibili reazioni e calò la spada.

“LUI E’ MIO! CHIDORI” neanche Sasuke non fu da meno calando il suo braccio sinistro.

 

CLANG! GRAB!

 

Ma Raptomort fu rapidissimo e bloccò gli attacchi dei due ragazzi.

“VOI DUE SARETE I PRIMI!” lo stregone demoniaco mosse rapidamente le labbra e…

 

FRABOOM!

 

Un fulmine colpì i due ragazzi.

“E ORA MORITE!” il letale stregone alzò la coda trasformandola in una lancia nera, pronto a trafiggere i due ragazzi ma…

 

“URLO DELLA MONTAGNA!” Asuma scattò rapido con le sue lame….

 

CLANG!

 

Bloccando l’attacco dello stregone.

 

“RAIKIRI!” mentre Kakashi apparve alle spalle del demone pronto a trafiggerlo ma…

 

FRABOOOMMM!

 

Senza nessuna esitazione, Raptomort usò un altro incantesimo per colpire i due Jonin.

“E altri due sono andati!” ghignò lo stregone “Vediamo di… DOVE DIAVOLO SONO FINIITI!” ma quando la nube generata dall’attacco si diradò vide che le sue vittime erano sparite.

 

“Cercavi loro?” la sua attenzione fu richiamata dal giovane Angel.

“Dannato moccioso! Come osi!” aumentando il nervoso dello stregone.

“Ehi ma che significa?” Shikamaru guardò incredulo il ragazzo “Non dovresti essere un nibbio reale interamente blu?” che si era trasformato in soleano.

 

Perché il Nara era stupito? L’aspetto di Angel era molto diverso rispetto a quello di Nick.

Angel Nibbio Blu era diventato un guerriero di circa due metri metà umano e metà animale ma l’aspetto anche se simile differiva leggermente. Sulla testa spuntavano due grandi corna di drago color dell’oro da cui scendevano ribelli i capelli rossi. Dietro la schiena si muoveva libera una coda di velociraptor; i piedi erano quelli di un rapace ma al centro spuntavano due artigli a mezzaluna che schioccavano in modo sinistro sul terreno. Sul becco c’era una dentatura aguzza; per finire il corpo muscoloso e completamente nudo era color dell’oro attraversato da linee blu notte.

 

“Siamo sicuri che tu sia il nipote del signor Nick?” chiese Sakura dubbiosa.

“Tranquilli ragazzi” rispose il giovane soleano con un sorriso “Come vi ho già detto, sono la reincarnazione buona di Raptomort e, per un soleano, questo vuol dire assumerne i tratti!” per lui quindi era normale essere così “E c’è di meglio sono un soleano dorato , un tipo molto raro! Conversione!” il ragazzo pronunciò quella strana frase e il suo corpo per un secondo fu illuminato da una luce azzurra “Shishshi! E ora ci divertiamo!” e alzò il braccio sinistro.

 

“Ma che ha fatto?” Naruto non aveva capito le intenzioni del ragazzo.

“Ha usato una tecnica che ha modificato il suo corpo, ma non capisco in cosa!” grazie allo Sharingan Kakashi vedeva il cambiamento del giovane Nibbio Blu ignorandone gli effetti.

“Credo che fra poco ci stupiremo!” Shikamaru aveva questa certezza.

 

“Moccioso! Che diavolo vuoi fare!” dall’altra parte Raptomort non abbassava la guardia.

“Ricorda che i soleani dorati hanno caratteristiche uniche!” disse il ragazzo con un ghigno bastardo “Gear Second!” Angel stese il braccio sinistro di lato che incredibilmente molleggiò verso l’esterno e dalla sua pelle cominciò a uscire fumo “Gomu Gomu no!” fece un passo avanti.

 

“NON MI SOTTOVALUTARE MOCCIOSO!” Raptomort non rimase fermo e si lanciò all’attacco ma….

 

KAPOM!

 

“ARRRGGGHHH!” ricevette un potentissimo pugno in pieno viso.

“JET PISTOL!” e l’artefice era stato proprio Angel che aveva allungato il braccio a velocità supersonica.

 

“INCREDIBILE E’ DIVENTATO DI GOMMA!”

Gridarono i presenti.

 

I soleani sono davvero incredibili!” fino a quel momento Kakashi aveva visto in azione solo Nick ma ora era sicuro che ognuno di loro fosse speciale.

 

“Dannato moccioso, come hai osato!” Raptomort si rialzò ancora più furioso “TI FARO’ A PEZZI!” e si lanciò all’attacco.

“Fatti avanti!” rispose Angel indossando il suo cappello di paglia “FORZA RAGAZZI ANDIAMO!” e incitò gli altri a combattere.

 

“ANDIAMO RAGAZZI!” e il primo a rispondere altri non poteva essere che Naruto.

“QUELLA LUCERTOLA E’ MIA!” Sasuke voleva testare le sue capacità e Raptomort gli sembrava l’ideale.

Che bello poter combattere di nuovo insieme!” pensò Sakura mentre vedeva sia Naruto sia Sasuke lanciarsi insieme all’attacco “CI SONO ANCH’IO!” e fece altrettanto.

Che nostalgia!” pensò Kakashi con un sorriso “Ora che è qui abbiamo una possibilità in più di farlo tornare!” e seguì il suo team ora riunitosi.

 

“Che seccatura!” commentò Shikamaru “Ma qui non c’è tempo per lamentarsi! FORZA!” e si mosse per primo.

“ALL’ATTACCO!” Ino era carica come non mai “ORA CHE SASUKE E’ DI NUOVO QUI TUTTO CAMBIA!” e pensava al giovane Uchiha ormai lontano anni luce^^.

“ARRIVO!” Choji non si fece problemi a seguire l’amico.

“Vediamo di fare un bel lavoro!” anche Asuma non rimase fermo e si lanciò all’attacco.

 

 

DENTRO IL MARCHIO DEL DIAVOLO

 

Nick e Uncinato si stavano confrontando in un duello senza esclusione di colpi ma erano ancora a un punto morto.

 

“PRENDI QUESTO DARKOS!” il nono generale infernale lanciò l’attacco tipico dei demoni contro il Sun’s Warrior che….

 

“Mente: Difesa!” senza battere ciglio, attivò una delle quattro energie creando un grande scudo giallo che bloccò l’attacco “Ti servirà qualcosa di meglio per battermi!” e osservò l’avversario con un ghigno bastardo.

“Davvero!” rispose il demone con un altro ghigno “Ma tu non hai ancora visto il mio vero potere: questo è solo un assaggio!” che rivelò di non star facendo ancora sul serio.

“E così sei dotato di Diablomanzia vero?” Nick capì subito dove il demone voleva andare a parare “Allora tirala fuori perché neanch’io sono al massimo” e lo sfidò apertamente.

“Uhuhuh! Credi davvero di potermi tenere testa moccioso? Contro il mio fratellino le hai prese di santa ragione prima di riuscire a batterlo!” rise il demone.

“Che intendi dire?” queste parole confusero il Sun’s Warrior.

“Guarda e capirai!” rispose Uncinato che prese i due uncini che aveva sulla testa e…

 

CRACK! CRACK!

 

Se li strappò senza emettere un lamento per poi avvicinarli. Un istante dopo era apparso un gladio nero con nervature color terra.

 

“Quella sarebbe la tua Zampakutò?” chiese Nick dubbioso.

“Esatto!” rispose Uncinato “E ora inizia lo show!” e ghignò diabolicamente “Ingloba APOKALIPTO!” e ingoiò la sua arma.

 

BOOOM!

Generando una grande esplosione di energia.

 

“CHE COSA!” nel sentire quel nome Nick ebbe un Flash back.

 

MICRO FLASH BACK!

 

Abominon cominciò a ridere e, alzatosi, esplose in una sonora risata.                                                            
“Che c’è? Di solito si piange quando ti menano lì”.                                                                                         
“Ah Ah Ah!” rise il demone e si voltò verso di lui “Non lo hai capito? Io adoro il dolore e trovare qualcuno che me lo può far provare è il piacere più grande”.

“Hai dei gusti orribili sai? Visto che ti piace così tanto, ti spedirò in un luogo di dolore eterno, proprio come desideri tu!”

                                                                                                                                  
“Davvero?” rise il demone “Allora lascia che ti ringrazi, mostrandoti il mio vero potere”.               
Abominon alzò la sua spada dicendo: “Terrorizza APOKALIPTO!” e la ingoiò.

 

 

FINE FLASH BACK

 

“Apokalipto!” ripeté incredulo “Com’è possibile!” già quel nome non diceva nulla di buono.

“Uhuhuh! Noto con piacere che hai buona memoria! Molto bene!” rise Uncinato da dentro la nube “Allora il mio aspetto sarà ancora più shoccante per te!” e avanzò mostrandosi.

“Assurdo!” lasciando Nick di sasso.

 

Il vero aspetto di Uncinato era molto nostalgico, se così si poteva dire.

Il corpo color terra del demone si era ingrandito fino a raggiungere i cinque metri di altezza, sulla schiena erano spuntati degli enormi aculei neri che lasciavano spazio a due grandi ali nere su cui sporgevano dei volti umani contorti dal dolore; un paio di enormi corna simili a torri facevano capolino sulla testa mentre sul petto a partire dalla gemma si era formato un simbolo tribale che raffigurava fiamme nere provenienti dal cielo e non mancava una lunga coda uscita dal fondoschiena.

Negli occhi gialli del demone si poteva vedere la soddisfazione di aver suscitato l’effetto voluto.

 

“Com’è possibile?” Nick non si sarebbe mai aspettato di trovarsi di fronte un demone quasi del tutto identico al supremo generale di Abhadon “Come fai ad essere così simile ad Abominon!” e chiese una spiegazione.

“Non ci arrivi?” ghignò Uncinato incrociando le braccia “Abominon era mio fratello minore!” e senza girarci troppo rivelò l’incredibile e agghiacciante verità.

“Fra-Fratello?” ripeté incredulo Nick “Abominon era tuo fratello! Ma come è possibile? Lui mi disse…” stava per ripetere ciò che sapeva.

“Che i demoni supremi o simili nascono dal fuoco infernale in cui si riuniscono i sentimenti negativi degli umani giusto?” ma Uncinato lo anticipò “Ciò che non ti disse allora è che ci sono casi in cui il fuoco non si estingue del tutto!” e decise di rivelargli un altro piccolo segreto “Apokalipto, il fuoco da cui è nato Abominon, ha generato in precedenza un altro demone, cioè io. I fuochi infernali assorbono i sentimenti negativi degli umani: più sono intensi, più questi s’ingrossano finché, raggiunte le adeguate dimensioni, si estinguono permettendo la nascita di noi demoni! Ma non succede sempre così: ci sono casi in cui il fuoco continua ad ardere e cresce di nuovo fino a dare vita a un altro demone!” spiegando accuratamente come nascono i demoni.

 

“In pratica tu e Abominon siete nati dallo stesso fuoco infernale: ecco perché dici che era tuo fratello!” Nick aveva compreso la spiegazione.

“Noto con piacere che hai capito!” ghignò il generale “Ora sono sicuro che ti stai chiedendo da quale evento sono nato vero? Io sono nato dall’evento che ha scosso il vostro mondo alla fine della seconda guerra mondiale: le bombe nucleari che distrussero le città di Hiroshima e Nagasaki” e con questa rivelazione aveva detto tutto sulle sue mostruose origini.

“Allora sei davvero un essere mostruoso!” Nick aveva studiato bene quell’evento e nello scoprire che l’avversario era nato proprio da questo, lo disgustava.

 

“Mostruoso dici?” ghignò il generale incrociando le braccia “Io sono nato dalla follia degli umani che volevano dimostrare al mondo intero chissà cosa di tanto speciale. Sin da quando esistete, voi umani non avete fatto altro che uccidervi a vicenda per motivi futili: avidità. rivalità, ricchezza, donne e altre idiozie varie. Se noi demoni infernali proliferiamo, è solo merito vostro che nel corso dei secoli avete agito come degli stupidi distruggendovi a vicenda. Nessuno di voi si salva: siete tutti dei deboli incapaci di agire da soli e facili da manovrare da chi è leggermente più astuto di voi e così sarà fino alla fine. MUAHAHAHHAH! DIVERTENTE NON TROVI? UN DEMONE CHE FA UNA CRITICA ALL’UMANITA’ QUANDO DOVREBBE RINGRZIARLA MUAHAHAHAHAH!” e dopo queste parole esplose in una maligna risata.

 

“Hai finito?” ma Nick era serio da morire “E’ vero: l’umanità ha fatto errori su errori che si sono sempre conclusi con tragedie, ma questo non vuol dire che non si possa rimediare e cambiare le cose! Ci sono persone che lottano perché le tragedie passate non si ripetano più e cercano di combattere la corruzione; ma non è così facile. Per questo ci sono coloro che possono cambiare le cose una volta per tutte e questi sono gli eroi che ispirano la gente!” e rispose a tono al generale.

“Tsk! Solo patetici umani che hanno fatto qualcosa in più e sono entrati nella leggenda tutto qui! Ma alla fine hanno fatto tutto per realizzare un loro obiettivo ai danni degli altri” rispose lui di rimando “Nessuno, salvo chi sappiamo noi, si è mai realmente immolato per redimere gli umani dai loro peccati!” e non aveva tutti i torti “Oppure credi di poterlo fare tu! Vorresti copiare il messia per caso?” e provocò il suo avversario.

“Io non sono ne un santo ne un profeta, tantomeno m’illudo di essere dio!” ma Nick non aveva mai pensato a nulla del genere “Non posso cambiare la storia ma farò in modo che non si verifichino più guerre! E ora fatti sotto!” dichiarando concluso il tempo delle parole.

 

“Povero sciocco! Tu morirai qui per mano mia!” rispose Uncinato per nulla intimorito mentre tese un dito in avanti “Il mio fratellino avrà la tua testolina come palla da biliardo per la sua collezione e il suo onore sarà vendicato!” da cui si formò un piccolo Darkos che si diresse lentamente verso il Sun’s Warrior “Nuclear Darkos!” e…

 

FRABOOOMMMM!

 

Generò una gigantesca esplosione che formò un fungo atomico.

“MUAHAHAH! MUAHAHAH! PIACIUTA LA SORPRESA?” il generale infernale proruppe in una potente risata “IL MIO ATTACCO PUO’ SEMBRARE MINUSCOLO MA IN REALTA’ E’ UNO DEI PIU’ DEVASTANTI NELLA STORIA DI NOI DEMONI! CI SEI ANCORA!” aspettava solo di vedere in che condizioni aveva ridotto l’avversario.

 

“Mente: ATTACCO!”” ma non dovette aspettare molto: cinque lame di energia gialla si lanciarono contro il generale.

“NON MI DIRE! HAI BLOCCATO IL MIO ATTACCO CON LA MENTE! E BRAVO!” si complimentò il generale “MA ANCH’IO SO USARLA CHE TI CREDI. MENTE: DIFESA!” e anche lui usò lo strato giallo per bloccare l’attacco del Sun’s Warrior.

 

“AAAAAHHHHHH!” Nick uscì dell’esplosione e si lanciò all’attacco ma…

 

KAPOM!

      

Questo lo colpì all’addome con un potente pugno.

“Davvero credi che una simile scemenza possa farmi qualcosa?” gli sussurrò Uncinato  ad un orecchio.

In tutta risposta il Sun’s Warrior provò nuovamente a colpirlo con le sue ali ma…

 

KAPOM! CRASH! KAPOM! CRACK!

 

Il generale non se ne restò fermo e lo colpì di nuovo schiantandolo prima contro la barriera del marchio e poi a terra crepando il terreno.

“Patetico!” ghignò il generale poggiando un piede sulla testa del Sun’s Warrior “Se penso che mio fratello è stato battuto da un simile citrullo mi viene da vomitare!” e fece maggiore pressione ma….

“Non credere che io sia così facile da battere!” Nick si oppose e sollevò le ali verso Uncinato che però le bloccò.

“Sei ali sono troppe non credi?” ghignò il demone “E’ ora di ridurle un po’” ed era pronto a strapparle dalle spalle dell’avversario.

“Non ci contare!” ma Nick non era tanto d’accordo “Mente: Ali gialle!” e usò una delle quattro energie sulle sue ali.

 

FLASH!

 

Che furono avvolte dallo strato giallo.

 

“CHE COSA!” Uncinato fu spinto via da quella luce e atterrò con le mani bruciate “Che diavolo significa?” non sapeva che l’energia della Mente potesse essere usata in un modo simile.

“Sei sorpreso vero?” Nick si rialzò “Diciamo che anch’io lo sono stato quando l’ho fatto per la prima volta. E questo ti lascerà a bocca aperta!” per poi stringere i pugni e concentrarsi.

“Che diavolo stai…” ma quando focalizzò, Uncinato rimase davvero stupito “Come hai fatto!” non avrebbe mai immaginato che fosse possibile una cosa del genere.

Cosa aveva combinato Nick? Aveva usato tutte le quattro energie ma c’era una particolarità: erano suddivise in diverse parti del corpo. Dalla vita in giù era apparso uno strato bianco cioè lo Spirito, sul busto fino ai pugni ce n’era uno scarlatto ossia il Cuore, mentre le ali erano rimaste avvolte dalla Mente.

 

“Questo è il risultato del mio allenamento con Lantis!” rispose il Sun’s Warrior “Il mio obiettivo, oltre a raggiungere e controllare il terzo livello, è stato anche quello di padroneggiare le varie energie e come puoi vedere eccone il risultato!” e si mise in posizione.

“Tsk! Me lo sarei dovuto aspettare da uno come te!” fece il generale corrucciato “Meglio così! Ci sarà più gusto a farti fuori! Morirai per mano dei poteri dei morti!” e gli avrebbe fatto un’altra bella sorpresa.

“Sto aspettando!” e si lanciò all’attacco “E’ meglio fare qualcosa per difendere Alan! In quelle condizioni rischia di essere distrutto!” ma non prima di aver pensato al suo angelo custode “Tecnica della Moltiplicazione del Corpo!” e usò una delle tecniche preferite di Naruto…

 

PUFF!

 

Per creare una copia che si mise in difesa dell’angelo pietrificato.

 

“FA QUELLO CHE TI PARE MA NON CAMBIERAI NULLA!” Uncinato poco se ne importava del gesto dell’avversario, lui pensava solo all’originale “Se sarà necessario, lo userò come scudo umano!” ma solo per il momento.

“VEDIAMO SE SARA’ VERO!” Nick non perse tempo con altre chiacchiere e chiuse il pugno destro avvolto dal Cuore “HEART PUNCH!” che lasciò una scia scarlatta diretta verso il generale che ne fu solo sfiorato continuando verso la barriera.

“Mi hai mancato!” ghignò il generale.

“Sicuro!” rispose Nick con un sorriso bastardo e un istante dopo…

 

BOOM! BOOM!

 

La barriera e il fianco di Uncinato esplosero.

“AAAARRRGGGGHHHH!” che si ritrovò col busto quasi completamente staccato dal corpo mentre la barriera si era scheggiata ma poi tornò alla sua interezza.

“Hai forse dimenticato che il Cuore non può essere fermato da nulla se non da se stesso e che fa esplodere tutto quello che incontra!” Nick rinfrescò la memoria al generale infernale “Per questo è considerata la più pericolosa delle quattro energie!” e il  motivo era ben evidente.

“In effetti, avevo scordato quanto fosse potente ma non importa!” rispose Uncinato con un ghigno diabolico  “Io sono invulnerabile!” e dopo un istante il suo corpo tornò alla sua interezza mentre…

 

PLICK!

 

Uno dei numerosi volti sull’ala destra si sciolse e cadde a terra.

“Mhm!” insospettendo il Sun’s Warrior.

“VEDIAMO DI CAMBIARE MUSICA!” il corpo del generale si gonfiò di botto e poi….

 

SPLUT!

 

A velocità inaudita sputò dieci strane sfere bianche dalla bocca che poi assunsero sembianze di mini Uncinato.

“Che?” Nick osservò incredulo quella mossa “Ma questa è…” non riusciva a crederci.

“ESATTO! TECNICA DEL SUPER FANTASMA KAMIKAZE!” rispose Uncinato pieno di boria “ALL’ATTACCO!” e lanciò le creature all’attacco.

“NON CREDERE CHE MI LASCERO’ COLPIRE!” il Sun’s Warrior sfoderò gli artigli che lanciò come frecce colpendone cinque che…

 

BOOM! BOOM! BOOM! BOOM! BOOM!

 

Esplosero generando delle deflagrazioni di media potenza.

“Come diavolo fai ad usare una delle tecniche di Gotenks di Dragon Ball!” Nick non rimase fermo mentre si allontanava dai cinque superstiti lanciando altri artigli.

 

“KAMEHAMEHA!” i cinque fantasmini gli lanciarono contro delle piccole onde energetiche che comandavano a  distanza.

“Mente: Difesa!” ma Nick si riparò con le ali avvolte dall’energia gialla bloccando gli attacchi “SPIRIT KICK!” e lanciò una serie di velocissimi calci verso fantasmini colpendone altri tre…

 

BOOM! BOOM! BOOM!

 

“Siete in gamba piccolini ma con me non la spuntate!” Nick si complimentò con i rimanenti ma ora non li sopportava più.

“Loro sono solo uno specchio per le allodole! Sono io il vero attacco!” ma  Uncinato gli apparve alle spalle con il pugno chiuso “PEGASUS RYUSEIKEN!” usando il micidiale << Fulmine di Pegasus >> ….

 

KAPOM! KAPOM!

 

Che era una serie di attacchi lanciati alla velocità della luce.

 

“ARRRGGGHHH!” Nick ne fu investito in pieno e fu anche colpito dai due fantasmini rimasti…

 

BOOM! BOOM!

 

Che esplosero.

 

“MUAHAHAHAH! PIACIUTA LA SORPRESA!” esplose Uncinato sicuro di se “ESATTAMENTE COME MIO FRATELLO, IO SONO PIENO DI SORPRESE!” era sicuro di aver danneggiato parecchio il suo avversario ma…

“ROZAN SHORYUUHA!” ma Nick gli apparve davanti colpendolo in pieno col << Colpo Segreto del Drago Nascente! >> caricato sul momento…

 

FRABOOOM!

 

Investendolo in pieno.

“Anf!” il Sun’s Warrior era uscito dall’attacco avversario con qualche danno ma aveva resistito “Come diavolo fai a saper usare simili attacchi!” questo non lo capiva.

“MUAHAHAH!” in tutta risposta, il generale uscì incolume dall’attacco e, come un pitone, strinse il suo avversario in una morsa d’acciaio.

“ARRRGGGHHH!” e Nick la sentì eccome ma cercò di resistere.

 

“Divora morte!” gli sussurrò il demone a un orecchio “E’ questo il mio potere!” e ghignò feroce mentre aumentava la stretta.

“Divora morte?” mentre cercava di liberarsi, Nick ripeté quelle parole.

“Già! Io mi nutro della morte degli esseri viventi” rispose Uncinato “Non importa se si reincarnano o resuscitano, una volta scomparsi io ne assorbo i poteri che diventano miei senza che lo sappiano. Non tutti ovviamente meritano la mia attenzione: solo guerrieri di un certo livello e con determinati poteri ma i demoni non vi rientrano. Tutti i volti sulle mie ali, oltre a simboleggiare l’evento delle bombe nucleari sono i guerrieri a cui ho mangiato la morte” e spiegò in cosa consisteva il suo terribile potere.

“Ti nutri della loro morte!” Nick strinse i pugni “Anche delle anime per caso!” e il suo corpo cominciò a vibrare.

“A che mi servono le anime? A me bastano i loro poteri dopo che muoiono. Per il resto possono anche finire dove vogliono!” il generale fu schietto facendo capire quanto gliene importava.

 

“Ah sì?” e a quella risposta Nick “AAAAAHHHHHHH!” scatenò la sua forza….

 

FRABOOOMMM!

 

Liberandosi e riducendo Uncinato in mille pezzi.

“E io che ti credevo più leale!” sul suo volto si poteva vedere la rabbia “Ti servi dei poteri di altri per i tuoi scopi! Mi fai schifo!” un simile modo di combattere non gli piaceva per nulla.

“Ognuno usa quello che la natura gli ha dato idiota!” rispose Uncinato mentre si ricomponeva come Majin Bu “Io non mi lamento assolutamente di questo mio potere, anzi me ne vanto! È merito suo se posso essere inserito nella nona armata infernale che rappresenta la morte per avidità!” fino a rigenerarsi completamente.

 

ZACK!

 

Ma un istante dopo si ritrovò tagliato in due dalla spada di Nick avvolta dai tre strati di energia.

“Per me invece è una cosa orrenda!” ribatté il Sun’s Warrior.

“Pensala come ti pare!” rispose il demone mentre riattaccava il suo corpo e un altro volto cadeva a terra “Io posso fare quello che voglio col mio potere come questo!” e sollevò la mano destra.

 

PUFF! PUFF! PUFF! PUFF! PUFF! PUFF!

 

Da una miriade di nuvolette apparvero dei corvi che circondarono in Sun's Warrior.

“Assaggia questa! TEMPESTA DEL DOLORE!” i corvi si lanciarono contro il Sun’s Warrior investendolo.

“AAAAAHHHHHH!” ma lui usò lo Spirito per creare un vortice che inglobò gli uccelli neri distruggendoli “Dannato! Come fai a usare anche una delle mosse dell’Immortale della dimensione R! Lui non è….” Stava per dire qualcosa ma si bloccò.

“Ahahah! Lo hai capito vero!” rise beffardo Uncinato “Il tuo alter ego di quella dimensione è morto e poi è risorto come Corvo e io ne ho approfittato divorando la sua morte e i suoi poteri!” poi spalancò gli occhi “E QUESTO NON E’ NULLA!” infatti….

 

FLASH!

 

Intorno a lui si formò una miriade di lame nere che furono immediatamente scagliate contro Nick.

 

CLANG! CLANG!

   

In tutta risposta il Sun’s Warrior le parò con la spada e le schivò usando lo Spirito.

“CREDI CHE NON SAPPIA DOVE VAI!” il generale gli apparve davanti tendendo la mano sinistra “SHINRA TENSEI!” usando una nuova tecnica che…

 

BOOM!

 

Investì in pieno Nick.

“NON HO ANCORA FINITO!” rise il demone “ASSAGGIA IL POTERE DEL CAPO ASSOLUTO DEGLI UCHIHA!” e nei suoi occhi si formò uno Sharingan su cui era disegnato un cerchio chiuso da tre linee nere.

“Che diavolo!” nel vederlo Nick rimase stupito poi “Cavolo!” sgranò gli occhi.

 

Dall’alto apparve un enorme meteorite che stava per schiantarsi contro di lui seguito da altri tre chiudendolo ai quattro lati.

 

GLANG! CLANG! CLANG! CLANG!

       

E non poté fare altro che bloccarli con tutti gli arti.

“Proprio lì ti volevo!” ghignò Uncinato mentre tirava fuori altri dieci fantasmini mentre dalle mani erano sbucate delle bocche che avevano sputato dell’argilla che compattatasi aveva formato dieci draghi d’argilla “Come direbbe un tipo molto simpatico L’ARTE E’ ESPLOSIONE!” e lanciò le sue creazioni all’attacco.

Questo qui gioca sul pesante!” pensò Nick mentre era impegnato a bloccare i meteoriti “Però credo di aver capito una cosa molto importante: i volti sulle sue ali sono anche il segreto della sua invincibilità! Finché ne avrà non riuscirò ad eliminarlo per cui devo fare in fretta!” e forse sapeva come uscirne ma avrebbe dovuto faticare parecchio “AAAAHHHHHHH!”.

 

FRABBOOMM!

 

Concentrando la sua energia, Nick distrusse i quattro meteoriti disperdendoli verso gli attacchi del generale annullandoli.

“Tsk! Dovevo essere più veloce!” Uncinato si rammaricò della sua lentezza.

“E avresti dovuto anche parlare di meno!” lo schernì Nick riattivando le quattro energie “FACCIAMOLA FINITA!” e si lanciò all’attacco.

“COME VUOI!” e Uncinato non fu da meno.

 

 

VICINO L’ACCADEMIA

 

SCONTRO CONTRO SEPHIROTH

 

“Cero Oscuras!” Ulquiorra lanciò il suo raggio verso Sephiroth che lo tagliò in due con un colpo di spada “Sei davvero forte!” si complimentò senza cambiare espressione.

“E non hai visto nulla!” rispose il quinto generale con un sorriso diabolico mentre concentrava l’energia della Mente sulla sua spada ma…

“Mente: Attacco!” fu anticipato da Gaara che intervenne nel duello.

 

ZACK!

 

Sephiroth tagliò l’attacco e prestò attenzione sul rosso “Ecco qui un nuovo avversario! Non te la cavi male con l’uso delle quattro energie ma non è ancora abbastanza “ avrebbe eliminato anche lui.

“Vorrà dire che farò qualcosa di più!” rispose Gaara serio.

 

RRUUUUMMMBBLLLLLEEEE!

 

La sabbia dieci metri sotto di loro si alzò dirigendosi verso Sephiroth che la schivò abilmente.

“Vuoi usare le forze della natura per sconfiggermi! Fa pure, non ti servirà a nulla!” fece il quinto generale per niente intimorito e chiuse la mano libera a pugno concentrandovi la sua energia ma…

 

“TEMPESTA D’INSETTI!” alla sua destra apparve Shino con il suo sciame d’insetti giganti pronto a colpire.

“LANZA DELLA MUERTE!” mentre da dietro c’era Ulquiorra che lanciò il suo attacco migliore.

“Colpo imperiale!” e Gaara colpì davanti col suo Gunblade avvolto dalla Mente.

 

“Colonne di fuoco!” ma Sephiroth non si scompose e rispose ai tre attacchi col suo….

 

FRABBOOOOMMM!

 

Generando una potente esplosione che tolse la visuale per alcuni secondi.

“Gli avremo fatto qualcosa?” chiese Ulquiorra.

“Ricordati che è un demone risorto con un incantesimo. Non  sparirà fino a quando la sfera che l’ha evocato continuerà ad esistere!” ma Shino tolse ogni possibile speranza.

 

WOSH!

 

“E bravo!” la nube fu spazzata via da un battito d’ali del generale infernale che osservò beffardamente i suoi avversari “Vi servirebbe un vero miracolo per vincere contro un guerriero che non può morire!” e puntò la sua katana verso Gaara “Tu sarai il primo a… COSA!” ma qualcosa attirò la sua attenzione.

I miracoli esistono non lo sai?” disse una voce mentre una nuvola coprì la visuale del generale.

“La carta della Nuvola è venuta ad aiutarci!” Gaara non se lo sarebbe mai aspettato.

E non è da sola!” un serpente fatto di sabbia s'infilò nella nuvola.

“La carta della Sabbia!” Gaara la riconobbe subito: era stata la prima ad avvicinarsi a lui “Le Sakura Card sono venute in nostro aiuto!” e questo era un vero miracolo.

Siamo capaci di questo e altro amico!” gli rispose la carta della Neve leggermente offesa. 

“Vi ringraziamo amici!” altro non riuscì a dire il rosso che accennò a un sorriso.

E-EHI! ORA NON FARMI AVVAMPARE!” che fece infuocare la fatina bianca (la neve che prende fioco? Questa è nuova^^)

 

ZACK! ZACK!

 

Quel momento fu interrotto da Sephiroth che menava fendenti alla cieca per cercare di liberarsi.

“I complimenti a dopo, ora abbiamo da fare!” intervenne Shino pronto a ricominciare.

“Sono con voi!” anche Ulquiorra si affiancò ai tre.

“Neve puoi darci una mano?” chiese Gaara alla carta.

Se me lo chiedi tu, non posso dire di no!” rispose la carta ancora rossa^^.

“Andiamo!” e all’ordine di Gaara, il gruppo ripartì all’attacco.

 

 

SCONTRO CONTRO DARK DASTAN

 

CLANG! CLANG!

 

Jessie e il Dark Prince incrociarono di nuovo le loro spade e si guardarono fissi.

“Mi stai facendo divertire sai?” confessò il sesto generale infernale con un ghigno.

“La cosa è reciproca allora!” rispose il ragazzo con un sorriso di sfida “Ma devo ricordarti che non sono da solo! ADESSO!” di colpo si spostò.

 

FAUCI OMBRA!” Chazz partì all’attacco allargando a dismisura la sua ombra che assunse la forma di un’enorme bocca.

“Patetico!” ma Dark Dastan schivò l’attacco con non curanza “Pensi davvero che ti lascerò mangiare la mia ombra? Sei davvero… COSA!” ma la sua provocazione fu interrotta …

NON OFFENDERLO CHE E’ MEGLIO PER TE!” dalla carta dell’Ombra che era sbucata da dentro la bocca dell’ombra del Princeton e aveva chiuso il generale in una morsa.

Era ora che veniste a darci una mano!” rise Chazz mentre si lanciava all’attacco “HUNTER ESCLAMATION!” che investì in pieno il generale.

Ottimo attacco amico!” si complimentò la carta dell’Ombra che si era staccata un istante prima che l’attacco colpisse il demone.

Modestamente ci so fare!” si vantò Chazz.

 

“MUAHAHAH! NON CREDERAI DI AVERMI FATTO QUALCOSA VERO?” ma la sua boria fu interrotta da Dark Dastan che uscì incolume dall’attacco “NON PUOI DI CERTO UCCIDERE CHI E’ GIA’ MORTO MA IO POSSO FARLO!” e fece roteare la sua micidiale catena.

“VEDIAMO SE QUESTO TI FA MALE!” ma Hassleberry l’afferrò e tirò verso di sé.

“MOCCIOSO IMPERTINENTE COSA CREDI DI…” il demone ne aveva anche per lui ma…

 

KAPOM!

 

Un potentissimo pugno lo ridusse in pezzi.

“CHE COSA!” fece la testa incredula.

“Io e la soldatessa Forza andiamo davvero molto d’accordo!” disse felice il ragazzo dinosauro.

Sempre lieta di aiutarti!” a fianco a lui apparve la piccola carta della Forza che fece l’occhiolino.

 

“Dannati! E così gli spiritelli delle carte hanno deciso di venire a dare fastidio eh?” il Dark Prince osservò le due carte al momento presenti mentre si ricomponeva “Bene sarà più facile distruggervi!” ghignando poi diabolicamente.

“Non ci contare amico!” ma Jessie non era dello stesso parere “FINCHE’ CI SAREMO NOI, NON POTRAI MAI FARLO!” lui e i suoi compagni avrebbero protetto le Sakura Card e si lanciò all’attacco.

“CHE CORAGGIO!” ruggì il generale “VEDIAMO SE LO AVRAI ANCHE AL MOMENTO DELLA TUA MORTE!” decise che l’Andersen sarebbe stato il primo.

 

RRUUUMMMBBBLLEEEE!     

 

Improvvisamente la terra sotto i piedi del Dark Prince tremò.

“CHE DIAVOLO SUCCEDE!” lasciando quest’ultimo sbigottito.

Non ti permetterò di fargli del male!” dal terreno emersero dei rami d’albero che si fiondarono sul demone.

“C’è anche la carta del Legno!” Jessie la riconobbe subito.

Ora si che si ragiona!” ghignò Chazz affiancato dalla carta dell’Ombra.

“Questa è la nostra controffensiva!” altro molto soddisfatto era Hassleberry.

 

“DANNATI MOCCIOSI!” l’unico che non era molto felice era Dark Dastan al momento impegnato a schivare i rami della carta del Legno “VI DISTRUGGO TUTTI!” non avrebbe avuto pietà per loro ma le sorprese non erano finite.

 

BONK! BIONK! BONK! GRAFF! GRAFF! GRAFF!

 

Altre due Sakura Card erano arrivate in aiuto dei ragazzi: quella della Velocità e del Rimbalzo che colpirono a ripetizione il Dark Prince.

“DANNATI SGORBI COME OSATE!” il demone era già impegnato con la carta del Legno e non aveva tempo per badare alle altre.

 

“FORZA RAGAZZI TUTTI INSIEME!” all’incitazione di Jessie tutti si lanciarono all’attacco.

 

 

SCONTRO CONTRO HAO

 

A pochi metri di distanza era in corso il duello tra Sakura Kinomoto, Hinata, Kiba, Temari e Kankuro contro Hao.

“Assaggiate questo babbei! ONDA DEL DRAGO SPIRITO DEL FUOCO!” il terzo generale infernale lanciò uno dei suoi attacchi migliori contro il gruppetto.

 

“Non così in fretta!” ma la piccola Kinomoto estrasse una delle sue Sakura Card “VAI SCUDO!” bloccando l’attacco nemico.

Tocca a noi Kankuro!” ancora in versione Ghost Rider, Temari aprì completamente il suo ventaglio infuocato.

Eccomi sorellina!” non era da meno il marionettista con le sue due marionette infuocate.

 

SFERE VENDICATIVE!

I due fratelli lanciarono un attacco combinato ai danni del generale.

 

“I vostri attacchi non mi fanno nemmeno il solletico!” che era calmissimo “SPIRITO DEL FUOCO E’ L’ORA DEL PASTO!” infatti invitò al suo enorme amico a mangiarsi l’attacco ma…

 

FRABOOMMM!

 

Lo spirito non aprì la bocca e l’attacco investì in pieno l’Hasakura.

“AAAAARRRGGGHHHH!” che anche se risorto, lo sentì.

“Ehi ma perché il bestione non ha ubbidito e poi perché quello ha sentito il colpo?” del gruppo l’unico confuso era Kiba.

Il Ghost Rider ha il potere di eliminare i demoni in qualunque forma si presentino!” Kankuro rispose fiero a uno dei due quesiti.

I demoni risorti le sentono eccome le nostre fiamme!” rispose Temari col teschio ghignante.

“Mentre il motivo per cui lo spirito non ha ubbidito è opera mia!” rispose la dolce Kinomoto.

“Eh!” l’Inuzuka non capiva.

“Guarda e capirai!” gli disse Hinata indicandogli il generale.

 

“SPIRITO DEL FUOCO PERCHE’ NON HAI… COSA!” Hao si stava lentamente rigenerando e fissava furioso il suo socio ma quando vide cosa aveva addosso sgranò gli occhi.

Lo Spirito del Fuoco aveva le fauci bloccate da un lucchetto verde erba al cui centro era disegnata una stella.

“Ma è la carta del Lucchetto!” Kiba era incredulo “Quando l’hai attivata!” e chiese una spiegazione alla piccola Kinomoto.

“Grazie a Cleff posso attivarle anche senza usare lo scettro e loro agiscono liberamente!” che non tardò ad arrivare “Ora si sono divise nei vari campi di battaglia. È il momento di vincere!” e incitò i suoi compagni a dare del loro meglio.

 

“OK ALLORA! ANDIAMO AKAMARU!” e Kiba non se lo fece ripetere due volte partendo all’attacco.

“BAU!” seguito dal suo cucciolo.

LUPO CORVO BICEFALO!” l’Inuzuka attivò la sua tecnica migliore in un istante “ZANNE DEL LUPO!” e partì all’attacco.

 

“NON CREDERE DI POTERMI BATTERE COSI’!” ma Hao era pieno di sorprese, infatti, manipolò il suo spirito che divenne uno scudo d’acqua bloccando l’attacco.

CAVOLO! Questo è un tipo davvero tosto!” l’Inuzuka ora capiva perché era un generale infernale.

 

“Ma lo siamo anche noi!” Hinata partì all’attacco con la spada avvolta della fiamme.

“Vuoi battere col fuoco colui che ha lo Spirito che lo manipola?” ghignò l’Hasakura mentre trasformò lo spirito in una katana dalla lama rossa “ALLORA VEDIAMO DI COSA SEI CAPACE!” e accettò la sfida dando inizio a un duello di spada.

 

“CI SONO ANCH’IO!” la piccola Kinomoto estrasse la sua spada che fu avvolta dal vento e combinata con la carta della Speranza “HOPE WIND!” e la calò…

 

ZACK! FRABBOOM!

 

Creando un solco di qualche chilometro.

“Due contro uno eh? NON MI BATTERETE NEMMENO IN CENTO!” ma Hao non si scompose e si batté anche contro la cattura carte.

 

KANKURO, KIBA ALL’ATTACCO!” Temari non fu da meno e si lanciò all’attacco col ventaglio infuocato in mano.

“GUAI A VOI SE MI LASCIATE INDIETRO!” disse di rimando Kiba pronto al secondo round.

CI SONO ANCH’IO!” e non poteva mancare il marionettista.  

 

“Le volete anche voi? ECCOVI ACCONTENTATI!” nel vedere altra gente venirgli contro, Hao creò un’infinità di sfere di fuoco che poi vennero lanciate contro i ragazzi.

 

CLANG!

 

Ma queste furono tutte bloccate dalla carta dello Scudo.

“Dannate carte magiche!” ringhiò l’Hasakura librandosi in volo “VI DISTRUGGO TUTTI!” e concentrò la sua forza sul suo spirito “Antico Spirito del Fuoco scatena la forza primordiale della natura contro questi miseri mocciosi e divora le loro anime!” che divenne dieci volte più grande tanto da inglobare al suo interno lo sciamano.

 

“Qui si gioca sul pesante!” commentò Kiba.

“Andiamo Hinata, battiamolo!” Sakura incitò l’amica…

“Sono con te!” che non se lo fece ripetere due volte “RAYEARTH!” e invocò il suo spirito sotto forma di Mana guerriero.

“WINDAM!” seguita a ruota dalla piccola Kinomoto.

“Due Mana guerrieri eh!” ghignò Hao sulla testa suo spirito “FATEVI SOTTO!” e si lanciò contro di loro iniziando la battaglia tra titani.

 

“Qui non possiamo fare niente! Le dimensioni non sono dalla nostra parte!” commentò Kiba un po’ amareggiato.  

Così non vale! Non mi piace rimanere in panchina!” anche Kankuro era contrariato.

Forse non tutto è perduto!” ma Temari era tranquilla.

Se volete posso aiutarvi io! Vi chiedo solo di aiutare Sakura!” infatti davanti a lei c’era la carta della Grandezza che poteva fare qualcosa.

Forza che aspetti?” la incitò Temari “Abbiamo un moccioso da prendere a sculacciate!” e avrebbe fatto Hao nero.

Allora eccovi accontentati!” la magica carta s’illuminò avvolgendo i tre rendendoli dei giganti.

 

“Ci mancava solo questo!” commentò nervoso l’Hasakura.

“Ora si che mi sento grande!” disse scherzosamente Kiba “ANDIAMO AKAMARU!” e attivò di nuovo la tecnica del Lupo alato Bicefalo solo che adesso era un vero colosso.

ALL’ATTACCO!” anche i due fratelli si lanciarono contro il generale.

“FATEVI SOTTO!” che li accolse a braccia aperte.

 

 

SCONTRO CONTRO VOLDEMORT

 

“AVADA KEDAVRA!” Voldemort lanciò il suo letale incantesimo verso il gruppetto che aveva davanti.

“Restate dietro di me!” ma Jasmine non mostrò alcuna paura e “Assaggia la forza del Clan Uchiha!” e il suo Sharingan cambiò.

 

FRABOOOOMMM!

 

Il letale anatema che non perdona aveva colpito il bersaglio sollevando un gran polverone.

“MUAHAHAHAHAH!” il secondo generale infernale rise compiaciuto “FINALMENTE MI SONO SBARAZZATO DI QUELLA MOCCIOSA! MUAHAHAHAH!” ed era sicuro della suo vittoria ma si sbagliava di grosso.

“Di chi ti saresti sbarazzato scusa?” infatti da dentro la nube risuonò la voce della ragazza e poco dopo.

“CHE COSA!” Voldemort sgranò gli occhi.

 

Jasmine aveva protetto il gruppo usando niente meno che Susano’o. La forma di questo scudo spirituale aveva le sembianze di un’entità femminile dagli occhi fiammeggianti: era possibile vedere un viso levigato incorniciato da un’elaborata tiara dai tratti medievali, mentre un lungo e aderente abito rosso con tratti neri copriva tutto il corpo; le mani lunghe erano messe in risalto dalle altrettanto lunghe unghie simili ad artigli.

Per evocare questa potente entità, Jasmine aveva attivato l’Eternal Sharingan: sull’iride rosso ora era evidente uno shuriken nero  chiuso in un pentacolo magico.

 

“Incredibile!” Syrus non si aspettava una cosa del genere.

“Se è la figlia di chi penso io, allora sa fare dell’altro!” dopo la scenetta di poco prima Yué aveva intuito chi fosse il padre della ragazza “Che sia nata anche qui?” si chiese il giudice della luna.

“Ora non abbiamo tempo per le chiacchiere! ANDIAMO!” carico come non mai, Kero-chan si lanciò all’attacco per primo sparando una sfera di fuoco.

 

“Patetico felino troppo cresciuto! Pensi che una misera sfera di fuoco possa farmi qualcosa?” lo stregone oscuro tese una mano artigliata afferrando l’attacco e poi lo manipolò trasformandolo in un gigantesco serpente dal teschio scarnificato “Assaggia la tua stessa mossa migliorata!” e gliela rivolse contro.

 

“Assurdo!” disse il guardiano del sole mentre volò via per scansare l’attacco ma “DANNAZIONE MI STA INSEGUENDO!” si rese conto che il serpente fiammeggiante gli era alle calcagna.

“RESISTI!” Yué non perse tempo e lanciò i suoi cristalli contro la creatura di fuoco e lo stregone ma…

 

“Anche se mi colpisci io non muoio!” questi si bloccarono a mezz’aria “Comunque non ti darò questa soddisfazione misero angelo malcreato” e schioccando le dita combinò tutti i cristalli trasformandoli in un altro serpente fatto di cristallo “’E’ tutto tuo!” e glielo restituì.

 

“Dannazione!” Yué non perse tempo e si allontanò.

“METALLIC RED DRAGON!” ma Syrus intervenne con uno dei suoi attacchi migliori distruggendo le due creature “Dove non riesce la magia, riescono i muscoli!” per poi uscirsene con una battuta fuori luogo.

 

“Non sei divertente!” lo riprese Kero-chan “Comunque grazie!”

“I nostri attacchi non funzionano contro di lui! Deve essere un abile mago!” Yué inquadrò subito le abilità dell’avversario.

“Infatti è così!” confermò Jasmine “Ma nemmeno io me la cavo male con la magia. Posso darvi un piccolo aiuto se volete!” e si offrì di aiutare i due guardiani.

 

“MOCCIOSA! PENSI CHE TE LO LASCERO’ FARE!” ma Voldemort non era della stessa opinione ed era deciso a farla finita “VI DISTRUGGERO’ DANNATI! ARTIGLIO KEDAVRA!” e concentrò il suo letale anatema sugli artigli a mezzaluna che aveva ai piedi.

 

KAPOM! KAPOM!

 

Ma un doppio calcio bloccò il suo attacco costringendolo a indietreggiare.

Non ti permetteremo di andare oltre!” disse la vocina di un bambino.

Te la dovrai vedere con noi!” cui se ne aggiunse una seconda identica.

“La carta dei Gemelli!” Kero-chan la riconobbe subito “Le Sakura Card sono scese in campo, perfetto!” ne era contento.

“Bene! Io e i Gemelli lo teniamo impegnato, voi fatevi potenziare!” Syrus avrebbe guadagnato tempo mentre i due guardiani avrebbero ricevuto un piccolo aiuto e si lanciò contro lo stregone.

 

“VI AMMAZZO DANNATI MOCCIOSI!” che non aveva gradito quel disturbo esterno.

“NON CI CONTARE!” ma il Truesdale minore avrebbe venduto cara la pelle “BEAST RAIN!” ed estratti gli artigli lanciò la sua combo di mosse.

“RESPIRA!” in risposta lo stregone lanciò la sua nube della vecchia…

 

WOSH!

 

Ma la forza dell’attacco del Sun’s Knight la disperse.

“ARRIVO!” il ragazzo si lanciò all’attacco.

“ILLUSO!” ma il generale lo accolse a braccia aperte iniziando un rapido scontro di calci e pugni.

ANDIAMO FRATELLO!” il primo Gemello si unì al duello.

SI!” e il secondo fece altrettanto.

 

“Una domanda: come pensi di aiutarci!” Yué aveva questo dubbio.

“Ovvio, userò la mia abilità delle Sabbie del Tempo dandovi un potenziamento definitivo!” rispose la mora con un sorriso “Tendi le mani!” e invitò il giudice della luna a collaborare.

“Vediamo che cosa combini!” che accettò di buon grado.

“Lo vedrai!” sorrise la ragazza chiudendo gli occhi “Rinforzo del Tempo!” e con queste parole toccò la mani di Yué che vennero avvolte da un’energia dorata.

“Cosa succede!” fece incredulo nel vedere cosa stava succedendo.

 

Quando l’energia dorata svanì sulle mani del giudice delle Sakura Card erano apparsi un paio di guanti dorati senza dita sul cui dorso erano incastonate due pietre argentate.

 

“E questa che roba è?” chiese curioso Kero-chan.

“Il Rinforzo del Tempo è un potere molto particolare!” disse la ragazza “Potenzia o rinforza gli oggetti o le creature viventi manifestandosi in vari modi. Io adoro la moda e credo che questi ti si addicano molto!” e sorrise al giudice che guardava incredulo le sue mani.

“Questo non è il momento di parlare di moda!” ma Kero-chan la riprese “Come fanno dei semplici guanti a potenziarci?” che non capiva in cosa consistesse quest’aiuto.

“Io… Io sento una nuova forza!” ma Yué non era d’accordo.

“Cosa? Che stai dicendo” l’amico non capiva cosa volesse dire.

“Ora lo capirai anche tu!” senza aspettare Jasmine appoggiò le mani sull’elmo del guardiano del sole “Rinforzo del Tempo!” e accadde lo stesso fenomeno.

 

Quando anche questo cessò, anche Kero-chan aveva ricevuto un piccolo cambio di look: il suo elmo ora era diventato di platino con disegni arabeschi su cui era incastonato un topazio.

 

“Ora sei molto più carino!” sorrise la ragazza compiaciuta dell’ottimo lavoro.

“Incredibile!” ora anche sul volto di Kero-chan era visibile lo stupore “Ehi! Yué, ci riproviamo?” e si rivolse al suo amico con sguardo d’intesa.

“Ci sto!” rispose lui con lo stesso sguardo e…

 

FLASH! FLASH!

 

I due guardiani partirono all’attacco come due schegge.

“Quant’è bello vedere i clienti soddisfatti!” disse la giovane Uchiha compiaciuta “Beh, vediamo di dare il nostro contributo!” e anche lei partì all’attacco.

 

 

“DANNATI MOCCIOSI!” nel frattempo Voldemort le stava prendendo di santa ragione per merito del Truesdale minore e dei Gemelli.

 

“PRENDI ANCHE QUESTO!”  

I tre colpirono insieme.

 

KAPOM! KAPOM! KAPOM!

 

Facendo rovinare a terra il generale.

 

“PENSATE DI AVERMI FATTO QUALCOSA EH?” che si rialzò più furioso che mai.

“VOLDEMORT!” ma Yué gli apparve davanti “Questo è per prima” e lanciò una miriade di cristalli che erano un mix di smerigli, diamanti e altre pietre.

“E questo è da parte mia!” e non fu da meno Kero-chan che gli lanciò contro una gigantesca palla di fuoco.

“E CHE CI VUOLE A RIMANDARVELE CON… COSA!” il generale tese la mano sinistra sicuro di poter bloccare di nuovo l’attacco ma questa volta…

 

FRABOOM! FRABOOOM!

 

Questo andò a segno colpendolo in pieno.

“Colpito!” esultò Syrus.

“E ora tocca a me!” Jasmine apparve sopra le loro teste “Arte del Fuoco: INFERNO DI FIAMME!”

 

WAAAMMPP!

 

Investendo il letale generale con un autentico fiume di fuoco.

 

“AAAAARRRGGHHHH!” lo stregone ne uscì con diverse ustioni che cominciarono subito a chiudersi “E’ OPERA TUA VERO!” e puntò la ragazza.

“Che c’è? Non ti è piaciuto?” lo sfotté la ragazza “Allora questo non ti piacerà nemmeno!” e attivò di nuovo il suo Susano’o combinandolo con le Sabbie del Tempo…

 

FRABOOOMM!

 

Generando una nuova esplosione.

 

“NON MI SOTTOVALUTARE MOCCIOSA!” ma lo stregone aveva attivato una barriera magica ed era nuovamente partito all’attacco.

 

“ANDIAMO!”

E il gruppo riprese le danze.

 

 

SCONTRO CONTRO VENOM

 

“RAGNATELE ESPLOSIVE!” il primo generale infernale, nuovamente moltiplicatosi, lanciò la sua letale ragnatela contro il gruppo che si opponeva a lui…

 

BOOM! BOOM!

 

Provocando diverse esplosioni.

“Cavolo! Qui andiamo sul pesante!” commentò Tenten mentre schivava i vari attacchi.

“E non sappiamo nemmeno dove si nasconde quello vero!” a fianco a lei c’era Alexis.

“Qui ci vorrebbe un piccolo aiuto non credete?” commentò Neji mentre cercava una traccia del vero Venom.

“NON SERVE! BASTA DISTRUGGERLI TUTTI!” ma l’esuberante Rock Lee non aveva bisogno di aiuto e assunta la versione selvaggia si lanciò all’attacco “VENTO SELVAGGIO DELLA FOGLIA!” partendo all’attacco.

 

FRABOOMM!

 

Generando una potente esplosione di energia.

“AAARRRGGHHH!” e scaraventando via diversi cloni del generale “Vuoi la guerra eh? ALLORA L’AVRAI!” che ne lanciò altri all’attacco.

 

“LEE!”

Gridarono gli amici preoccupati.

 

Non temete! Ci sono io!” ma una dolce voce li tranquillizzò e poi….

 

FRABOOOM! FRABOOMM! FRABOOOMM!

 

Una tempesta di meteoriti si abbatte sul campo di battaglia investendo tutti i cloni del generale.

“CHI HA OSATO!” ruggì Venom alzando la testa verso l’alto.

 

Eccomi qui!” vicino al ragazzo dalle spesse sopracciglia apparve in tutto il suo splendore la carta della Guida.

“Grazie Polaris, siamo in debito con te!” la ringraziò Alexis avvicinatasi.

Non dovete esserlo, l’ho fatto con piacere!” rispose la fusione tra la stella e il Nulla con un sorriso.

 

“Dannato pezzo di carta animata! Come osi intrometterti!” dall’altra parte Venom era molto contrariato “SPARISCI TELE ESPLOSIVE!” e lanciò una miriade di ragnatele contro la carta.

Sei molto delicato sai!” che gli rispose sarcasticamente “Portale-specchio!” e aprì un portale che inglobò l’attacco e poi lo rinviò al mittente.

 

“CHE COSA!” fece incredulo il generale mentre fu investito dalle esplosioni.

 

“E ora tocca a me!” lo Hyuga corse in sua direzione e “Tecnica delle 64 chiusure!” e attaccò l’alieno nero con il biglietto da visita di casa Hyuga.

“ARRRGGGHHH!” che sentì il colpo.

 

“Ottimo lavoro!” commentò Alexis “Così non potrà più usare quella mossa diabolica!” un problema in meno pensò.

“Ora facciamolo a fette così piccole che non potrà più ricomporsi!” propose Tenten con la falce pronta a colpire.

 

“ILLUSE!” ma Venom si rialzò furente “Non mi batterete tanto facilmente! Le mie abilità non sono ancora finite! Metamorfosi!” e tirò fuori una nuova tecnica.

 

Davanti allo sguardo incredulo dei ragazzi, il primo generale infernale assunse le sembianze di un enorme serpente nero con tre teste.

 

“Ehi che storia è questa? Sbaglio o non doveva avere più chakra?” chiese la Rhodes allo Hyuga.

“E’ un resuscitato non dimenticatevelo! È più che probabile che la mia tecnica lo abbia solo danneggiato!” la illuminò lui.

“Ora si capisce perché è un generale infernale!” commentò Tenten.

 

“MUAHAHAH! VI PIACE QUESTO NUOVO ASPETTO? ASPETTATE, MI AVVICINO COSI’ MI VEDETE MEGLIO!” il grande serpente spalancò le bocche piene di denti aguzzi verso i ragazzi ma…

 

“TAGLIO DELLA FOGLIA!” Rock Lee piombò dall’alto con la carta della Spada in pugno e…

 

ZACK! ZACK! ZACK!

 

Le tagliò con tre soli fendenti.

“Wow! Bel colpo!” fece la bionda col pollice alzato.

“Ecco dov’era finito!” commentò Tenten con la gocciolona in testa.

“In orbita!” rispose Neji^^.

Ce l’ho portato un attimo io!” rispose Polaris con un sorriso^^.

 

“Era una battuta!”

Dissero i due in coro.

Io invece dicevo sul serio!” rispose la carta della Guida lasciando i due increduli^^.

 

“DANNATO MOCCIOSO! COME HAI OSATO!” ruggirono le tre teste.

“E se questo ti è piaciuto, aspetta di vedere il resto!” senza aspettare oltre il ragazzo dalle spesse sopracciglia si lanciò all’attacco.

“ANDIAMO ANCHE NOI FORZA!” Alexis fu avvolta dalla colonna di luce blu e seguì il ragazzo.

“Ecco! Si è gasata” commentò Neji.

“ARRIVO!” ma anche Tenten lo era mentre si gettava nella mischia^^.

“Uff!” sospirò lo Hyuga e decise di seguire le compagne.

 

 

SCONTRO CONTRO MALFORK

 

CLANG! CLANG!

 

Jaden e Malfork bloccarono rispettivamente i loro attacchi e si guardarono fissi.

“Ma che bravo che sei!” rise sarcasticamente Malfork “Sarai altrettanto bravo nel momento in cui ti divorerò?” per provocare ancora di più il ragazzo.

“Non sarà così facile amico!” che non rispose alla provocazione “PREPARATI AD ESSERE SCONFITTO! GOKURYUHA!” e usò il suo attacco migliore con la lancia di luce.

 

FRABOOM!

 

Generando una grande deflagrazione che investì il generale ma…

“CREDI DAVVERO CHE BASTI COSI’ POCO A BATTERMI?” questo riemerse senza un graffio “BRUCIA JADEN, AMATERASU!” e lanciò le letali fiamme nere.

Il ragazzo si teletrasportò appena in tempo in alto ma…

 

CLANG!

 

Si ritrovò la strada bloccata dal forcone del demone.

“Dove credi di andare eh? Sei diventato prevedibile!” ghignò mentre lo fissava dall’alto in basso con lo Sharingan attivo.

“Non esserne così sicuro!” gli rispose il ragazzo “ORA YAMMY!” e dette l’ok al suo enorme amico che…

 

“ARRIVO!” piombò dall’alto con in mano la Sakura Card del Martello e…

 

KAPOM! CRASH!

 

Colpì in pieno il generale con una potentissima martellata.

“Ottimo colpo amico!” il ragazzo gli batté cinque.

“Eheheh! Modestamente ci so fare!” si vantò tutto il guardiano.

 

BOOOMM!

 

Ma non ebbe il tempo di dire altro che un’esplosione lo investì.

“AARRRGGGHHH!” facendolo rovinare a terra.

“Fuori dai piedi inutile sacco di carne!” e l’artefice di tutto era stato Malfork “E ora pensiamo a quel fastidioso martello!” per poi puntare alla Sakura Card ma…

 

“MALEDETTO!” Jaden si lanciò furioso verso di lui calando la lancia di luce.

 

ZACK! FRABOM!

 

Generando un grande solco sul terreno sabbioso.

“Che c’è? Sei arrabbiato?” ghignò Malfork mentre si rigenerava “Vuoi uccidermi? Non puoi! Io sono già morto!” e lo provocò ancora di più.

“Arrabbiato dici?” Jaden alzò la testa verso l’avversario “Sbagliato, sono furioso!” sfoderando occhi diventati gialli.

Cos’è questa sensazione!” nel vedere quegli occhi che non riflettevano altro che il desiderio di conquista, il quarto generale infernale fu preso da un brivido “E’ come se mi trovassi di fronte a un altro generale infernale! Ma questo sembra superiore al decimo! Che diavolo significa!” e non capiva la natura di una simile forza.

“GOKURYUHA!” il ragazzo non aspettò oltre e lanciò nuovamente il suo attacco.

 

FRABBOOOMMM!

 

Generando una potente esplosione.

 

“STOLTO! PENSI DI AVERMI FATTO QUALCOSA!” ripresosi dallo shock, il quarto generale infernale si lanciò verso l’avversario ma…

“RASENGAN!” lo Yuki lo anticipò….

 

CRACK!

 

Infrangendo il forcone.

“Di sicuro non posso ucciderti ma mi sfogherò a dovere dandotele di santa ragione!” come una furia, il ragazzo rinfoderò la lancia e cominciò a colpire ferocemente il demone.

“DANNATO! NON SONO UN CESTO PER LA BOXE!” che rispose con altrettanta ferocia.

 

Di sicuro però sei un’ottima pallina anti-stress!” rispose una voce dietro di lui e…

 

KAPOM!

 

Un potente pugno colpì il generale in piena faccia spedendolo a dieci metri di distanza.

“Tu sei la carta della Lotta!” Jaden la riconobbe subito.

Non lasciarti vincere dalla rabbia o ne verrai distrutto!” lo avvisò questa guardandolo fisso.

“Eh!” il ragazzo non capì mentre i suoi occhi tornavano normali.

Hai un grande potere dentro di te ma non lo sai ancora usare!” gli rispose la carta per poi concentrarsi sull’avversario che si era rialzato.

 

“Dannata carta! TI FACCIO A PEZZI!” e aveva puntato l’energica e aggressiva carta.

Prima pensa a me!” ma una voce dall’alto attirò la sua attenzione e….

 

ZOCK!

 

Una freccia lo colpì con precisione millimetrica in mezzo alla fronte.

Ottimo lavoro Bersaglio!” si complimentò Lotta con un sorriso compiaciuto.

Modestamente!” si vantò la carta.

 

“Siete venute in mio aiuto! Grazie!” Jaden non poteva fare altro che accoglierle a braccia aperte.

Credevi davvero che ti avremmo lasciato a combattere da solo?” gli si avvicinò anche Ryu Sheron “Fantasia, come sta Yammy?” poi si rivolse a un’altra Sakura Card che era vicina al gigante ferito.

“Tranquilli, io sto bene!” ma fu il gigante a rispondere “Piuttosto aiutate Jaden a battere quel dannato mostro!” e incitò le carte ad aiutare il suo protetto.

Puoi contarci!” rispose positivamente il drago.

“Non è necessario che veniate tutti ad aiutare me!” Jaden apprezzava l’aiuto ma gli sembrava esagerato “E poi tu non preferisci aiutare quella ragazza di nome Oscar a sconfiggere Lì Sheron?” per poi rivolgere quest’altra domanda.

Ci avevo pensato, ma credo che lei non abbia bisogno di aiuto!” rispose il drago “E poi gli amici si aiutano a vicenda no?” e squadrò il ragazzo con un sorriso d’intesa.

“Hai ragione!” rispose il ragazzo “Allora battiamolo insieme!” e fu pronto a ricominciare.

 

“I suoi occhi sono tornati normali, ma non devo abbassare la guardia!” nel frattempo Malfork era rimasto fermo “Devo eliminarlo senza indugi! Proprio come Naruto è una mina vagante!” deciso a farla finita, il generale infernale si lanciò all’attacco “VI DIVORERO’ TUTTI!” pronto a fare un banchetto.

 

 

SCONTRO CONTRO BELAZUR

 

“PRENDI QUESTO MOCCIOSO!” l’ottavo generale infernale partì come una scheggia sfoderando i suoi artigli.

“Non ti serve a niente!” ma Shaoran li schivò senza problemi “Non mi sfiori nemmeno!” e lo guardò impassibile.

 

“Ah davvero?” che fece adirare il generale “Allora vediamo se ti piace questo trucchetto!” e mise le mani a coppa all’altezza dell’ombelico.

“Non so cosa tu voglia fare ma sei un illuso se credi che ti lascerò fare i tuoi comodi!” senza perdere tempo, il giovane Lì si lanciò all’attacco.

 

“PRENDI QUESTO! RAGGIO DEL NEXUS!” ma il generale infernale non aspettò altro e lanciò un potente fulmine che fu evitato per un soffio ma…

 

FRABOOMM!

 

Distrusse un’intera montagna di sabbia senza lasciarne traccia.

“Quel colpo è pericoloso!” Shaoran capì che se fosse stato colpito avrebbe fatto la stessa fine di quella montagna.

“Ahahah! Piaciuto il mio attacco speciale!” ghignò Belazur “Di la verità, non te l’aspettavi!” e lo guardò dall’alto in basso.

“Lo riconosco, non sei poi così inutile, ma se sai usare solo quest’attacco non avrai vita lunga!” ma il ragazzo non gli dette la soddisfazione di mostrarsi spaventato.

“Non sottovalutare il potere nato dall’energia del Nexus il macchinario dell’equilibrio, commetteresti un gravissimo errore!” ma ora il generale sembrava molto più sicuro di se.

“Il macchinario dell’equilibrio? Che cosa sarebbe?” l’angelo reincarnato non capiva cosa fosse.

“Davvero non lo sai?” fece il generale con un ghigno “Allora si vede che nemmeno Nick sa tutto di noi. Visto che morirai, sanerò la tua ignoranza!” e incrociò le braccia “Ti sei mai chiesto perché noi demoni del male non dilaghiamo nelle dimensioni prendendo il sopravento su quelli del bene e i cosiddetti guerrieri dimensionali? La risposta è la presenza del Nexus e del sommo Chronos, il signore del tempo e dell’equilibrio! Sfortunatamente nessuno, nemmeno Abhadon e Arella, sua eterna nemica, possono opporsi al suo giudizio. Finché lui continuerà a vivere il Nexus continuerà a bilanciare le energie del bene e del male e questo non permetterà al sommo Abhadon di prendere il sopravvento!” e fornì una spiegazione dettagliata.

“Quindi esiste qualcuno che supera persino la vostra entità e quest’Arella. E allora perché non è mai intervenuto personalmente!” il ragazzo sollevò quest’altro dubbio.

“Il sommo Chronos è neutrale e non può allontanarsi dal Nexus altrimenti non avremmo questa libertà di movimento!” rispose Belazur “Ma se lo facesse il sommo Abhadon avrebbe qualche problema e la cosa si ripercuoterebbe anche su Arella!” che nel pronunciare quel nome ebbe un fremito.

“Arella? Chi è quest’entità!” che non sfuggì a Shaoran.

“Come non lo sapete?” ghignò beffardamente il demone “Lei è l’entità primaria del bene, colei che prende forza dalle azioni di quelli come voi!” e chiarì anche questo dubbio.

“Ho capito! Dunque lei è l’opposto di Abhadon!” ora il ragazzo sapeva molto di più “Grazie per le informazioni, ora so che anche a Oblivion abbiamo degli alleati!” e questo era molto rassicurante.

 

“Averlo scoperto non servirà a niente!” ghignò il generale “Preparati a conoscere il potere che tempo fa assorbii dal Nexus!” e concentrò la sua energia  diventando incandescente “Se ti stai chiedendo perché non l’ho mai tirato fuori… Ecco… è che me l’ero dimenticato!” uscendosene con questa rivelazione^^.

“CCHHHEEEEEE!” che lasciò Shaoran di sasso^^.

 

“ARRIVO!” e il generale si lanciò all’attacco.

E’ più veloce!” notò il ragazzo nel ritrovandoselo davanti.

 

CLANG! CLANG! CLANG!

 

E iniziò a bloccare tutti gli attacchi del generale “Ed è anche più forte!”.

“E QUESTO NON E’ NIENTE!” ruggì il generale infernale “RAGGIO DEL NEXUS!” e lanciò di nuovo l’attacco a distanza ravvicinata.

“INCANTESIMO DI DISTRUZIONE N. 81 DANKUN!” ma Shaoran non si fece trovare impreparato e attivò un incantesimo difensivo a cui aggiunse lo scudo della sua armatura….

 

FRABOOMMM!

 

Riuscendo a minimizzare i danni.

“Non male moccioso!” ghignò il generale.

“Anf! Anf!” anche se lo scudo e la parte sinistra dell’armatura erano andate “Accidenti!” e guardava fisso l’avversario.

“Cos’è quella faccia? Non dirmi che ti eri illuso di avermi in pugno vero?” rise il generale per poi lanciarsi contro di lui “SONO IO AD AVERTI IN PUGNO MOCCIOSO!” pronto a trafiggerlo con i suoi artigli.

“Non cantare vittoria tropo presto!” ma Shaoran avrebbe venduto cara la pelle “RAGGIO ANGELICO!” e alzò di colpo la fronte da cui partì una luce bianca…

 

ZOCK!

 

Che trapassò il generale dividendolo in due.

“Che cosa!” fece incredulo mentre fu spinto indietro.

“Talismano del fulmine!” Shaoran non si fermò e attivò una delle sue pergamene….

 

FRAAABBOOOMMM!

 

“AAAARRRGGGGHHHH!” investendo in pieno il generale che a fatica si resse in piedi “DANNATO MOCCIOSO!” e lanciò di nuovo il suo letale raggio del Nexus ma…

Lascia fare a me!” davanti a Shaoran apparve la carta dello Specchio che rifletté l’attacco rimandandolo al mittente.

 

“CHE COSA!” fece incredulo Belazur che venne investito in pieno.

“Come hai fatto?” chiese incredulo il ragazzo.

Merito mio!” rispose la Sakura Card della Speranza che si era fusa con quella dello Specchio.

“Ecco perché eri così forte!” sorrise il ragazzo “Grazie!” non sapeva proprio come bloccare l’attacco.

 

“GGGRRROOOAAAARR! COME AVETE OSATO RIFLETTERMI CONTRO IL MIO STESSO ATTACCO! LA PAGHERETE CARA!” ruggì l’ottavo generale infernale lanciandosi all’attacco.

E falla finita scarsone!” lo rimproverò un’altra Sakura Card e….

 

FRABOOMMM!

 

Un’autentica tempesta di fulmini si abbatté su di lui.

“Ci sei anche tu carta della Tempesta!” sorrise Shaoran nel vederla in azione.

Ne dubitavi? Non ti negheremo il nostro aiuto!” a lui si affiancò anche quella del Bagliore.

Nessuno di noi lo farà!” affiancata da quella del Tempo e da quasi tutte le altre.

 

“Grazie!” Shaoran non poté che ripetere questa parola “Forza allora! ANDIAMO SAKURA CARD!” e insieme a loro attaccò il generale.      

 

 

SCONTRO CONTRO LI SHERON

 

“FULMINE DEL DRAGO!” il letale generale lanciò l’attacco del drago a cinque stelle combinato a quello della terra.

“Non prendermi in giro!” ma Oscar tese la mano sinistra bloccando l’attacco “Ti ci vorrà qualcosa di meglio amico!” e glielo rispedì contro senza problemi.

 

FRABOOMM!

 

Investendolo in pieno.

“DANNATA MOCCIOSA!” ruggì il drago “TI FARO’ A PEZZI!” e si avventò su di lei assestando colpi su colpi che vennero tutti schivati.

“E io che mi aspettavo di più da te!” lo schernì la ragazza “Se penso che il maestro Nick qui ha faticato a batterti mi viene il nervoso!” lei lo considerava come un secondo padre “Ora lo onorerò io! GALAXIA EXPLOSION!” e concentrò un attacco dalla potenza devastante che…

 

FRABOOMMM!

 

Generò una potente esplosione di energia affiancata da un altrettanto potente onda d’urto.

“AAAARRRRGGGHHH!” e Lì Sheron la subì in pieno.

 

“E non ho ancora finito! Renderò fieri anche i miei amici Gold e Bronze Saint!” e la ragazza fece intendere che aveva ancora un sacco di frecce al suo arco.

“DANNATA MOCCIOSA! NON CREDERE DI ESSERMI SUPERIORE! SFERA DI ENERGIA NEGATIVA!” nel frattempo il drago bianco furioso oltre ogni dire, aveva preparato la devastante sfera in cui erano concentrate le cariche negative delle sfere del drago che lanciò contro la ragazza.

 

“Illuso!” ma Oscar non batté ciglio e “CRISTAL WALK!” creò un grandissimo muro che circoscrisse l’attacco riducendone i danni al minimo.

“No! Impossibile!” nel vedere una cosa simile il settimo generale infernale rimase impietrito.

“Non dovresti sorprenderti così tanto. Ti ricordo che io sono la reincarnazione buona di Takkinsis e posso fare questo e altro” rispose Oscar mentre si avvicinava a lui molto lentamente “Allora…” per poi apparirgli davanti “… Sei ancora convinto di potermi tenere a bada da solo?” sfoderando un sorrisetto bastardo “Assaggia questo ROZANHYAKURYUHA!” e lanciò il devastante attacco dei << Cento draghi nascenti >>.

 

“AAARRRRGGGGGHHHH!” che investì in pieno il generale infernale spendendolo in orbita.

“Che c’è? Mi sembri stanco!” seguito dalla ragazza.

“NON PRENDERMI IN GIRO!” ma il drago offeso nell’orgoglio si lanciò su di lei con un calcio volante.

“Catena di Andromeda disponiti a difesa!” e la ragazza reagì facendo comparire una lunghissima catena che….

 

ZOCK! ZOCK! ZOCK!

 

Trafisse l’avversario bloccandolo.

“Dannata mocciosa! Maledetta tu e quei mocciosi in armatura!” il drago strinse i denti insultando praticamente tutti.

“Mai offendere i Gold e Bronze Saint o i Sun’s Knights in mia presenza!” che non fu per niente apprezzato dalla ragazza “Ti farò rimpiangere questa tua affermazione!” e l’aura nera uscì dal suo corpo fino ad assumere parzialmente l’aspetto di un drago a cinque teste dai molteplici colori e allo stesso tempo di nessuno.

 

“Che diavolo vuoi fare!” fece incredulo Lì Sheron che nel frattempo si era liberato.

“Ovvio, ridurti in polvere!” rispose lei mentre le cinque bocche si spalancarono generando fasci di energia.

“Non illuderti!” ringhiò il drago bianco che decise di ricorrere a misure drastiche “Energie negative della natura venite a me!” facendo illuminare le sfere di un bagliore sinistro “DARK ELEMENTAL POWER!” e da esse uscirono le manifestazioni oscure delle forze della natura.

“Vediamo chi vince! ELEMENTAL GOD!” anche Oscar lanciò il suo attacco….

 

FRAAABOOOOMMM!

 

Generando un’esplosione di proporzioni gigantesche che spazzò via tutte le nubi.

 

 

SCONTRO CONTRO RAPTOMORT

 

“SPARITE DALLA MIA VISTA MOCCIOSI!” il letale stregone, stufo di essere ostacolato, lanciò una serie di sfere nere dalle dita artigliate.

 

“Figurati se ci beccano!” gli rispose di rimando Naruto che le schivò senza troppi problemi.

“Togliti dai piedi Naruto, lui è mio!” Sasuke voleva eliminare lo stregone tutto da solo.

“Mettiti in fila: l’ho visto prima io!” protestò il biondino di rimando.

“Se sono qui è per distruggere questa lucertola alata! Guai a te se ti metti di mezzo!” rispose secco l’Uchiha minore.

“La finite di rompermi i timpani!” protestò Sakura alquanto seccata di sentirli litigare.

“Non cambieranno mai!” rispose Kakashi che era contento di rivedere il team provvisoriamente riunito.

 

“Qui ci vuole un piano o non ne usciremo!” pensò Shikamaru mentre rifletteva sul da farsi.

“Nel frattempo guadagniamo un po’ di tempo!” mentre Asuma aveva le idee chiare “Choji serve un diversivo!” e si rivolse all’Akimichi.

“DETTO FATTO!” che rispose gettandosi in picchiata verso lo stregone “ASSAGGIA QUESTO! GIGANT BOY!” e menò un enorme gancio destro.

 

“Patetico! Reparo!” al quale bastò innalzare una barriera magica per bloccarlo.

“ORA! SEMITRAGLIA!” approfittando della momentanea distrazione, Ino concentrò il chakra nella bocca e sparò una miriade di semi come una mitragliatrice.

“Quella roba non mi sfiora nemmeno!” ma a Raptomort bastò tendere la mano sinistra per bloccare l’attacco.

“E questo invece!” ma Angel ancora in modalità Gear gli apparve davanti “JET BAZOOKA!” e….

 

KAPOM! KAPOM!

 

Gli assestò due potenti pugni in pieno stomaco.

 

“AAAARRRGGGHHH!” lo stregone sentì il colpo ma non si piegò “CREPA MOCCIOSO!” anzi spiccò un balzo verso di lui pronto a trafiggerlo con gli artigli a falce.

“Braccio di ferro!” ma il giovane soleano concentrò la sua energia nel braccio sinistro che divenne nero bloccando l’attacco.

“CHE COSA!” fece incredulo lo stregone.

“SHISHISHI! Peccato che tu non sappia usare l’Haki!” sorrise il soleano “Conversione parziale! Gomu Gomu no JET FIRE PISTOL!” e…

 

KAPOM!

 

Gli assestò un pugno infuocato in pieno stomaco.

“AAAAAARRRGGGHHH! NON SONO UN CESTO PER LA BOXE!” esplose Raptomort furioso “Vuole farmi vomitare la sfera a suon di pugni! Per chi mi ha preso questo moccioso!” e digrignò i denti.

 

“Ecco la soluzione giusta!” e quel piccolo duello aveva fatto capire a Shikamaru come battere lo stregone “A questo punto dobbiamo sincronizzare gli attacchi e potremo vincere! Il guaio è che quel lucertolone può leggerci dentro!” ma si rese anche conto che c’era il problema della telepatia.

Non preoccuparti per questo!” ma nella sua mente risuonò la voce di Angel “Anch’io sono un telepate e posso schermare le vostre menti! Serviti di me per parlare mentalmente con gli altri, per il resto lascia fare a me! ”mettendosi a sua disposizione.

“Ottimo!” il giovane Nara sorrise “Ragazzi, vi sto parlando mentalmente tramite Angel. Ascoltate attentamente ciò che sto per dirvi!” e iniziò a spiegare il suo piano.

 

“Che hanno in mente!” Raptomort cercò di leggere nelle loro menti ma si trovò ostacolato dalla sua reincarnazione “Dannato moccioso, mi sta impedendo di usare la telepatia su di loro. Allora dovrò puntare a lui!” ma sapeva come uscire da questa situazione.

 

“FORZA BATTIAMO QUESTO MOSTRO UNA VOLTA PER TUTTE!” Naruto fece sentire la sua voce e il gruppo partì all’attacco.

 

“NON ILLUDETEVI PIVELLI NON MI BATTERETE MAI!” lo stregone non perse tempo e puntò direttamente alla sua preda.

“Proprio come pensavo!” che era Shikamaru “Ha capito che non me la cavo male con le riflessioni, quindi ha deciso di eliminare me per primo!” ma il ragazzo aveva previsto questa mossa.

 

“CENERI INCENDIARIE!” infatti, Asuma lanciò una nube di fumo altamente infiammabile verso lo stregone coprendo la sua visuale.

“Tocca a me!” Kakashi compose i sigilli e “Arte del fuoco: TECNICA DELLA PALLA DI FUOCO SUPREMA!” lanciò la sfera di fuoco verso la nube.

 

BOOOMM!

 

Provocando un’esplosione.

“SCIOCCHI, PENSATE CHE BASTI COSI’ POCO A FERMARMI!” ma Raptomort ne emerse senza alcun danno “MUORI MOCCIOSO! AVADA KEDAVRA!” e lanciò il letale anatema senza perdono contro il ragazzo ma…

 

“REPARO!” Angel intervenne deviando l’attacco verso l’alto “Conversione!” e dopo aver disattivato il Gear, strinse il pugno per poi << colpire l’aria >> generando una frattura nel vuoto che….

 

RRRUUUUMMMBBLLLEEE!

 

Provocò un terremoto verso Raptomort.

“Pensi di mettermi paura!” ghignò lo stregone che tese la mano in avanti “Earthquake!” e pronunciò un incantesimo che provocò un’altra scossa che si annullò con l’altra “Ti ci vuole qualcosa di meglio per… COSA!” ma si accorse che un’ombra si stava dirigendo verso di lui e la scansò.

 

“Non mi sfuggi!” Shikamaru non si arrese e inseguì lo stregone con la sua ombra.

“MUAHAHAAH! PENSI DI SALVARTI CON UN’ESPEDIENTE COME QUESTO? ILLUSO!” ma non si accorse di essere stato chiuso ai lati.

 

“Tecnica dell’Espansione parziale: BRACCIO!” infatti, c’era Choji alla sua sinistra.

“Conversione! Gear Third!” e Angel alla sua destra che si morse il dito destro per poi soffiarci dentro e questo “PALLONE D’OSSA!” si gonfiò diventando enorme.

“CHE COSA!” fece incredulo lo stregone “DANNATO MI HAI FREGATO!” e puntò l’autore di tutto, cioè Shikamaru.

“GUARDA CHE CI SONO ANCH’IO!” Sasuke si lanciò in picchiata con la katana avvolta dalle fiamme.

“SIAMO NOI I PIU’ FORTI AMICO!” esultò Naruto mentre corse verso lo stregone.

 

“GIGANT BOY!” in quel momento l’Akimichi calò il suo enorme pugno verso lo stregone.

“GOMU GOMU NO GIGANT PISTOL!” stessa cosa fece Angel con il suo e…

 

KAPOM! KAPOM! CLANG! CLANG!

 

Raptomort fu attaccato in quattro punti diversi, anche se riuscì a bloccarli tutti usando ali e braccia.

“Dannati mocciosi! Toglietevi dai piedi!” e cominciò a pronunciare un incantesimo ma “CHE COSA!” si sentì paralizzato.

 

“Ha funzionato!” sorrise Shikamaru mentre era avvolto dal Life Stream.

“Sei sempre geniale!” disse esultante Ino mentre usava la tecnica dello stravolgimento spirituale potenziata dal Life Stream.

“Alla fine il mio aiuto è minimo ma meglio di niente!” fece Sakura sconsolata.

 

“Ottimo, l’abbiamo bloccato!” disse Asuma soddisfatto.

“A questo punto tocca a noi!” mentre Kakashi caricò il suo Raikiri “Andiamo Asuma!” e si lanciò all’attacco verso lo stregone.

“Eccomi!” stessa cosa fece il Sarutobi con le sue lame di chakra attive.

 

Dannato moccioso! Aveva pianificato di bloccarmi da tutti i lati con una prigione a sei lucchetti e poi di usare i maestri per sferrarmi il colpo di grazia!” nell’aver capito il piano Raptomort digrignò i denti “Ma, sfortunatamente per te, anche se non posso muovere un muscolo, ho un piccolo asso nella manica!” ma poi ghignò diabolicamente “ORA!” e….

 

CRACK!

 

Da sotto i suoi piedi uscì la coda che….

 

BOOOMMMM!

 

Rilasciò una gran quantità di energia spazzando letteralmente via gli avversari.

 

“COSA!” Shikamaru questa mossa non se l’aspettava proprio.

 

“E’ un mostro! Come è possibile che si sia staccato una parte di se e che questa si muova autonomamente?” altra spaventata era Ino.

“Ahimè può eccome!” ma ci pensò Angel a illuminare i presenti che si erano riuniti “Dovete sapere una particolarità sui soleani e i saturniani cui anche Raptomort appartiene: possono volontariamente staccare una parte del loro corpo e controllarla a distanza e, come se niente fosse, riattaccarla!” che fu molto chiara.

“Ma è una cosa assurda!” Sasuke nel sentirlo non aveva parole.

“Anche il signor Nick ne è capace?” chiese Shikamaru che cercava di mantenere la calma.

“Lo sanno fare tutti, nessuno escluso, anche se non è una mossa che si usa molto spesso!” rispose il soleano.

“E ci credo: è orribile da vedere!” ammise Choji “Mi ha fatto venire voglia di mettermi a dieta!” che tirò fuori un argomento fuori luogo^^.

 

“Ahahah! Piaciuta la sorpresa ragazzi?” ghignò lo stregone mentre la coda tornava al suo posto “Si vede che Nick non ha mai usato questo trucchetto o non ve ne abbia mai accennato. Ma chiunque eviterebbe un simile argomento: considerando che in questi casi si segue il detto << Vedere per credere! >>” sarebbe obbligatoria una dimostrazione pratica “Tuttavia è una mossa vincente se l’avversario non la conosce!” e si fiondò su di loro “HO CAMBIATO IDEA! VI UCCIDERO’ TUTTI QUANTI CON UN SOLO COLPO!” e caricò il suo letale incantesimo.

 

“STATEMI DIETRO!” Angel era pronto e bloccare l’attacco ma…

Lascia fare a me!” davanti a lui apparve un enorme felino avvolto da scariche elettriche che….

 

FRABBOOOMMM!

 

Usò per colpire lo stregone “AAAARRRRGGGHHH!” che ne fu investito in pieno.

“La Sakura Card del Fulmine!” Naruto la riconobbe subito.

E non è la sola!” a fianco al biondino apparve anche quella del Vento che gli sorrise e…

 

WOOSSSHHH!

 

Creò un tornado che investì lo stregone ancora scosso.

Tienilo fermo ancora per un attimo!” seguita dalla carta del Fuoco che col suo fuoco…

 

WWWAAAMMPP!

 

Avvolse l’intero tornado che divenne una gabbia di fiamme.

Ora tocca a me!” poi fu il turno della carta dell’Acqua che lanciò un piccolo spruzzo verso un punto preciso del tornado…

 

BANG!

 

Colpendo in pieno lo stregone scagliandolo fuori.

Tocca a me!” intervenne anche la carta della Terra che creò una montagna di terra che si abbatté sullo stregone seppellendolo.

 

“Incredibile! Le Sakura Card più forti sono venute in nostro aiuto!” un simile aiuto era quello che ci voleva per Ino.

“Sakura Card?” ripeté Sasuke “Ma cosa sono!” nell’osservarle con lo Sharingan vedeva chiaramente che non avevano nulla di umano.

 

CRASH!

 

Ma la sua attenzione fu richiamata dalla montagna che esplose dall’interno e Raptomort ne emerse con qualche ammaccatura.

“E così anche le mistiche carte create da Clow Reed sono scese in campo eh?” nei suoi occhi si poteva vedere un’ira crescente.

Già! E per tua iella siamo le più forti dopo quella della Speranza!” gli rispose una voce sopra di lui.

 

Sopra lo stregone levitavano le Sakura Card del Buio e della Luce, pronte a colpire.

“NON MI FARO’ COLPIRE DI NUOVO DANNATE!” Raptomort alzò le braccia ma…

 

“Mille fiori!!” Angel tirò fuori un’atra mossa e sul corpo dello stregone apparvero una miriade di braccia che lo bloccarono.

“DANNATO! NON MI FARO’ BLOCCARE COSI’!” ma lo stregone oppose resistenza.

 

Naruto ascolta!” la carta del Vento parlò a nome delle altre carte “Noi Sakura Card ora ti doneremo la nostra energia: usala per creare un rasengan che le contenga tutte!” esponendo il piano.

“Come? Un rasengan che contiene le vostre energie?” ripeté il ragazzo stupito.

“Mi spiace dovervi rovinare il piano, ma è impossibile fare un simile procedimento!” ma Kakashi dovette intervenire “Non è possibile combinare così tante arti elementari, per di più incompatibili, in un unico attacco. Inoltre il rasengan formatosi non reggerebbe a una simile quantità di energia!” esponendo il problema.

A questo posso risolvere io!” davanti al gruppo apparve la carta della Convergenza magica “Io posso combinare più elementi anche incompatibili!” facendo capire che un problema era risolvibile.

Anche se preferirei restare buono, vi aiuterò anch’io!” e intervenne anche la volpe “Aiuterò Naruto a reggere l’energia contenuta nel colpo!” decidendo di dare una mano.

 

“Come? Persino Kyuubi ha deciso di contribuire?” fece incredulo Asuma.

Non fraintendete: lo faccio solo perché non voglio rimetterci la pelle!” rispose secca la volpe.

Qualche altro problema?” chiese la carta del Fuoco con un sorriso.

 

Gli altri non sapevano che dire “E va bene! Proviamoci!” ma ci pensò lo stesso Kakashi a rispondere.

“Forza allora, guadagniamo tempo!” Asuma impugnò le sue lame e si lanciò all’attacco contro lo stregone.

“Andiamo!” e all’ordine di Kakashi gli altri, anche se un po’ titubanti, lo seguirono.

“Non ho capito bene cosa tu voglia fare Naruto!” l’unico che non si mosse era Sasuke che lo guardò fisso “Ma ti avverto: il colpo di grazia sarà mio!” poi si lanciò anche lui all’attacco.

 

“Sasuke, osserva cosa sono capace di fare!” ma l’Uzumaki sorrise “Cominciamo! TECNICA DELLA MOLTIPLICAZIONE DEL CORPO!” e creò una copia che preparò un rasengan.

Forza amici, iniziamo anche noi!” Convergenza chiamò a raccolta le sette Sakura Card presenti e iniziò a concentrare l’energia che queste le passavano.

 

 

“MOCCIOSI! CREDETE DAVVERO DI POTERMI FERMARE CON UN’ATTACCO FRONTALE!” nel frattempo Raptomort era alle prese col gruppo che lo attaccava sistematicamente da ogni direzione.

“Le idee spesso vengono sul momento!” gli rispose Angel avvolgendo il braccio destro di fiamme “PUGNO DI FUOCO!” e dirigendolo verso lo stregone.

“Figurati se mi faccio colpire da una simile scemenza!” che lo evitò senza problemi.

“Assaggia il filo della mia spada!” trovandosi davanti Sasuke che cercò di tagliarlo in due.

“Patetico!” anche questa volta lo stregone schivò “Avresti dovuto accettare la mia offerta e unirti a noi, ma ora morirai come tutti gli altri!” non avrebbe risparmiato nemmeno l’Uchiha ma fu distratto da un muro d’ombra che gli si stagliò davanti “Però! Te la cavi!” si complimentò con Shikamaru.

“E non hai ancora visto niente!” gli rispose il ragazzo concentrandosi al massimo.

“Non mi prenderai mai così!” ma Raptomort scansava agilmente l’ombra.

“ASSGGIA QUESTO!” ma da sopra si lui si lanciò Sakura con un poderoso pugno…

 

KAPOM! CRACK!

 

Colpendo però il terreno.

“Un’Ercole in gonnella eh? Divertente!” ghignò lo stregone che aspettava il momento buono per attaccare.

“FOGLIE LAMA!” mentre si ritrovò una miriade di foglie venirgli contro.

“Queste mi fanno solo il solletico!” ma lo stregone le bloccò con una mano.

“LITTLE BOY!” e Choji ne approfittò per colpire col suo attacco…

 

KAPOM!

 

Riuscendo a prenderlo in pieno.

“Questo l’ho sentito pochissimo!” ghignò lui “Dov’è il biondino? È strano che non mi abbia ancora attaccato!” poi si chiese che fine avesse fatto Naruto.

 

 

“Forza proviamoci!” in quel momento Naruto dette l’ok.

Reggiti forte!” Convergenza concentrò nei suoi tre anelli le energie delle sette Sakura Card e colpì il rasengan di Naruto.

“Cavolo!” che strinse i denti “Questo qui è pesantissimo!” percepiva l’incredibile energia che si stava accumulando dentro la sua sfera

Resisti Naruto! Ci sono anch’io!” e come promesso Kyuubi concentrò la sua forza nel braccio destro del biondino “Questo lo faccio anche per voi principessa Nefertari!” pensò tra se.

“Va un po’ meglio ma il peso si sente!” anche se la volpe lo stava aiutando, il ragazzo sentiva comunque la forza di quella nuova tecnica mentre questa assumeva la forma di una sfera a più strati colorati che tendevano a disperdersi “Ci siamo!” e capì che era pronto a colpire.

 

“Ottimo ha completato!” Shikamaru lo notò di sfuggita “RAGAZZI BLOCCHIAMOLO!” e dette l’ordine.

“CHE COSA SPERATE DI FARE MOCCISI!” ma Raptomort non si sarebbe fatto catturare tanto facilmente.

 

“Sicuro!” ma Angel gli si lanciò addosso col pugno chiuso “Questo lo dedico a te Goku-san! RYUKEN!” e scatenò tutta la sua potenza sotto forma di un drago dorato.

“NON MI FREGHERAI COSI’ FACILEMTE MOCCIOSO!” lo stregone rispose all’attacco concentrando la sua oscura energia nel pugno destro “ASSAGGIA UNA DELLE MOSSE PREFERITE DEL MIO RAGAZZO! FUOCO DEL DRAGO OSCURO!” e tirò fuori un attacco che prese la forma di un drago nero che…

 

FRABBBOOOMMM!

 

A contatto con l’attacco di Angel generò una potente onda d’urto.

 

“E’ IL MOMENTO ORA!” Shikamaru non indugiò e lanciò all’attacco la sua ombra.

“SONO PRONTA!” seguito a ruota da Ino.

“CHOJI LANCIAMI VERSO LA LUCERTOLA!” Sasuke si rivolse all’Akimichi imponendogli quest’ordine.

“E perché?” chiese il ragazzo senza capire.

Non è ovvio! Vuole assicurarsi che non si liberi staccandosi la coda!” ma ci pensò Garuda a spiegarglielo.

“OK!” il ragazzo senza perdere tempo ingrandì la sua mano a mo’ di trampolino.

“OTTIMO!” l’Uchiha vi salì e fu lanciato verso lo stregone.

 

“CHE DIAVOLO PENSI DI FARE MOCCIOSO!” che si accorse dell’azione compiuta dal ragazzo mentre era impegnato a fronteggiare Angel.

“CHE VUOI FARE!” anche il giovane soleano non capiva le sue intenzioni.

“Vediamo come reagisci se ti faccio questo!” portatosi alle spalle di Raptomort, il ragazzo immise il suo chakra nella katana rossa e…

 

ZOCK!

 

Infilzò la schiena dello stregone.

“COSA CREDI DI AVERE FATTO DANNATO!” ruggì Raptomort per superare il dolore.

“Non te ne sei accorto? Ho colpito la spina dorsale amico! Sarai anche un mostro ma il tuo corpo funziona proprio come quello umano! CHIDORI” e dopo aver fatto questa premessa…

 

FRABBOOOMMM!

 

“AAAAARRRGGGGHHH!” lo stregone fu attraversato da una potente scossa elettrica che lo paralizzò momentaneamente.

“OTTIMA PENSATA!” Angel si alzò tanto di cappello a questa trovata e, approfittando del momento

 

KAPOM!

 

Colpì lo stregone in pieno viso.

 

“ORA!”

Al grido di Shikamaru lui, Ino e Angel usarono la stessa tattica di prima bloccando definitivamente lo stregone.

“DANNATI LASCIATEMI!” che cercò invano di liberarsi.

 

“VAI NARUTO!” e al comando di Kakashi….

 

“ECCOMI!” il biondino fu lanciato dalle sette Sakura Card verso lo stregone “ASSAGGIA QUESTO! NEBULOSA RASENGAN!” e tese in avanti la sfera rotante che sembrava proprio una nebulosa…

 

SBRANG!

 

Colpendo l’avversario in pieno stomaco.

“NOOOOOOOO!” e quella potente pressione fece rigurgitare la sfera nera dalla bocca dello stregone che poi fu spinto via dalla potenza della tecnica e, dopo aver percorso un centinaio di metri…

 

FRRRABBOOOMMM!

 

Questa esplose in un potente bagliore.

 

“E ORA TOCCA A TE!” rialzatosi Naruto impugnò la spada di luce e…

 

ZACK!

 

Tagliò in due la sfera nera che si dissolse.

 

 

“NO DANNAZIONE!” in quel momento Voldemort vide il suo corpo evaporare.

“A quanto sembra il divertimento è finito! Peccato!” stessa cosa successe a Sephiroth che però la prese con filosofia.

“A quanto sembra abbiamo perso, ma non temete torneremo molto presto!” anche Hao capì che era finita ma avvertì gli avversari che sarebbe tornato.

“NON E’ GIUSTO!” protestò Dark Dastan mentre era ormai sparito.

“Mi consola che ci rivedremo presto mocciosi!” anche Venom accettò la cosa di buon grado.

“La prossima volta non riuscirai a fermarmi! Ti divorerò insieme agli altri!” prima di sparire completamente anche Malfork lanciò la sua minaccia verso Jaden e i suoi compagni.

“Ci rivedremo presto!” salutò Belazur senza dire altro.

“Non lo accetto!” protestò infine Lì Sheron ormai sparito.

 

Passarono alcuni secondi d’incredulità, poi…

“ABBIAMO VINTO!”

Tutti esultarono felici.

 

 

Il gruppo si riunì davanti all’Accademia e tutti si sedettero a terra.

“Ancora non riesco a crederci!” disse felice Syrus.

“Beh la cosa è reciproca amico, abbiamo vinto!” confermò Kiba battendogli il cinque.

“Cavolo se è stato difficile!” fece Gaara che si era sdraiato ansimante.

“Hai ragione! Questa ce la siamo sudata!” confermò Ulquiorra che gli era vicino.

“Abbiamo avuto un assaggio della forza della quattordicesima armata infernale! Teniamolo a mente!” Shikamaru aveva capito che avevano ancora molta strada da fare.

“Beh, abbiamo un po’ di tempo prima di doverla affrontare! Abbiamo altre cinque armate da sconfiggere prima!” gli ricordò Shaoran “Anzi, la nona non è ancora sconfitta! Il signor Nick è ancora impegnato!” poi si ricordò che il Sun’s Warrior era ancora impegnato nel suo scontro.

“Tranquillo! Nessuno può’ battere il nonno!” ma Angel tornato al suo aspetto umano era sicuro che Nick sarebbe presto tornato.

“’E’ vero! Anche se è di un’altra dimensione, il maestro Nick è uno di quelli che non si fa sconfiggere facilmente!” seguito a ruota da Oscar anche lei di nuovo vestita in stile Cow-girl.

“Forse solo il mio papà potrebbe batterlo!” sorrise Jasmine sicura di quello che diceva.

“Una volta forse, ora non più!” la corresse Oscar “Ne è passata di acqua sotto i ponti e ora la differenza è evidentissima!” spiegando anche il perché.

“Figurati se mio padre si lascia superare così facilmente! Un giorno batterà tutti i Sun’s Warriors messi insieme, vedrai!” ma la ragazza era sicura della forza del padre.

 

“Scusa, ma chi sarebbe tuo padre?” chiese curiosa la piccola Kinomoto.

“Eheheh! Uno dei migliori!” rise orgogliosa la ragazza “Lui è…” ma una lama le viene puntata al collo.

“Itachi Uchiha, vero?” fece Sasuke mentre era pronto a colpirla.

“Complimenti zio, hai indovinato!” rispose calma la ragazza senza preoccuparsi della lama.

 

“CHE COSA!”

Fecero tutti increduli.

 

“Quel bastardo ha avuto una discendenza!” a Sasuke bastò questo per avere la scusa di ucciderla ma…

“Smettila Sasuke!” Naruto bloccò la sua mano e lo guardò serio.

“Lasciami!” ma lui lo guardò inespressivo.

“Datti una calmata amico! Lei viene da un’altra dimensione e forse le cose sono andate diversamente lì!” ma anche Jaden gli si avvicinò serio.

 

“Altra dimensione?” ripeté l’Uchiha “Che vuoi dire?” e pretese una risposta.

“Semplice, noi tre veniamo da un’altra dimensione: la N che sta per Nike mentre voi siete della I.N.A. cioè Io Nascosto Assoluto!” rispose Angel voltandosi verso di lui rivelando i nomi completi delle due dimensioni “La nostra è futura e gli eventi sono stati leggermente diversi: per esempio tu sei tornato a casa di tua spontanea volontà dopo aver saputo della morte di tuo fratello e dello scioglimento di Alba” dando quest’informazione.

“Da voi Alba si è sciolta?” chiese incredulo Kakashi.

“Già! Diciamo che da noi si è risolto tutto con un duello!” rispose Oscar senza aggiungere altro.

“Ma se Itachi Uchiha è morto come fa lei a dire che diventerà più forte dei Sun’s Warriors?” chiese dubbioso Yué.

 

“Semplice, mio padre è tornato in vita e, per un certo periodo, è stato uno dei maggiori avversari del signor Nick e compagni!” rispose la giovane Uchiha “Diciamo che poi, dopo aver scoperto che dietro tutto c’era Abhadon, tutti si sono uniti sotto un’unica bandiera!” facendo capire che l’entità del male era stata all’origine di tutto.

 

“Il nome Nike è davvero molto azzeccato!” commentò Alexis dopo averci riflettuto “Se non sbaglio, viene dal greco antico e significa VITTORIA vero?” il nome diceva tutto.

“E’ un caso!” rispose Angel per poi rivolgersi a Sasuke “Allora vuoi abbassare la spada oppure devo pensarci io?” e attese una risposta.

“Tsk!” alla fine Sasuke rinfoderò la spada e s’incamminò.

“Ehi dove vai?” gli chiese Sakura Haruno.

 

“Mi sembra ovvio! Torno da Orochimaru!” rispose lui senza voltarsi “Da voi le cose sono andate così ma qui andrà diversamente! Io ucciderò Itachi!” disse poi rivolgendosi a Jasmine.

“Lo credi davvero?” sorrise lei calma “Chi dice che io o il mio fratellone non siamo già nati?” e questa rivelazione…

“Fratellone!” fece girare incredulo l’Uchiha “Vuoi dire che sei la secondo genita!” questo lo lasciò spiazzato insieme a tutti gli altri.

 

“Già!” annuì lei.

“Chissà che non ne salta fuori un altro!” azzardò Angel.

“Magari due gemelli!” propose Oscar.

“Se sarà così, sarò felicissima di aiutare la mamma a crescerli!” rispose la giovane Uchiha sognante.

 

“Non lo permetterò!” rispose Sasuke che riprese la sua marcia avvicinandosi alla pergamena nera “Ah! Credo che questa sia vostra vero?” e la raccolse da terra.

 

“Accio!” disse una voce che sembrava un sibilo.

La pergamena volò via dalla mano dell’Uchiha e fu attratta verso una meta diversa e afferrata da una mano artigliata.

 

“Non è possibile!”

Di fronte a un simile spettacolo tutti impallidirono di colpo.

 

“Pensavate davvero di esservi sbarazzati di me mocciosi!” sibilò RAPTOMORT!

 

Incredibilmente, lo stregone era sopravvissuto all’attacco lanciatogli da Naruto e fissava tutti con il suo unico occhio. L’esplosione lo aveva danneggiato parecchio: il suo corpo, infatti, era pieno di ferite e bruciature di terzo grado, il braccio sinistro era quasi del tutto staccato mentre la parte destra della testa era tutta bruciata (non dico il resto o ve lo sognate la notte).

 

“E’ assurdo! È sopravvissuto a un simile attacco!” fece incredulo Shikamaru.

“Anche se è ancora vivo, ormai è al limite. Finiamolo prima che faccia qualsiasi altra cosa!” intervenne Gaara pronto con le sue sabbie.

 

“Eheheh! Non illudetevi, ho ancora un asso nella manica! Finite Incantatem!” lo stregone pronunciò quest’incantesimo e…

 

PUFF!

 

La pergamena fu sostituita da un globo nero avvolto da una sinistra luce violacea.

“Quello è… SVELTI FERMIAMOLO!” nel vederla Angel sudò freddo e intimò tutti a lanciarsi all’attacco ma…

 

CRUNCH!

 

Lo stregone divorò il globo in un solo boccone.  

Un istante dopo il corpo di Raptomort si rigenerò completamente tornando in piena forma.

“Ottimo! Ora si che mi sento meglio!” rise diabolico.

 

“Ehi ma come ha fatto a riprendersi?” chiese incredulo il Nara.

“Ha ingoiato un globo oscuro!” rispose Oscar “E’ un puro concentrato di energia negativa che consente al demone che lo ingerisce di recuperare completamente. Ha le stesse proprietà delle pillole della vita!” dando una valida spiegazione.

 

“Ahahah! Credevate davvero che quel rotolo servisse a farvi uscire da qui? Non sono mica così folle da favorire i miei avversari!” ghignò lo stregone che rivelò di non aver mai pensato di aiutarli.

“Dannato imbroglione, ti sei preso gioco di noi per assicurati uno scacco matto sporco!” questo non andava giù a Shikamaru così come a tutti gli altri.

“Ah! Avevo capito subito che eri un tipo sveglio e difficile da raggirare: mi è bastato osservare le tue mosse durante gli scontri precedenti. Per questo ho pensato di usare questo piccolo trucchetto come ultima risorsa e ho fatto benissimo!” ma lo stregone si rivelò essere abile anche come stratega “Ora però è giunto il momento di finirla!” detto ciò fece pressione sul ventre…

 

BURP!

 

E dalle fauci uscì una bacchetta fatta con una misteriosa pietra verde che venne impugnata nella mano destra.

 

“CHE SCHIFO!”

Commentarono tutti disgustati.

 

“Che diavolo hai in mente di fare?” fece Angel messosi in posizione.

“Mi batterò con i massimi poteri!” rispose Raptomort con un tono che non prometteva nulla di buono mentre posò la mano sinistra sulla bacchetta “Maledici ANATEMA!” attivando così la sua Diablomanzia…

 

BOOOMM!

 

Il cui rilascio liberò una grande quantità di energia.

 

“Oh no! Anche lui ha una Zampakutò e non è nemmeno un generale!” Shaoran sentì un brivido attraversargli la schiena.

“Vorrà dire che lo batteremo di nuovo e questa volta definitivamente!” ma ci pensò Naruto a risollevare gli animi.

“Venderemo cara la pelle! Forza!” seguito a ruota da Gaara stimolando anche gli altri.

“E così nascondevi la tua vera forza, brutta lucertola troppo cresciuta!” sul volto di Sasuke si poté notare un sorriso compiaciuto “Vorrà dire che prima di andarmene ti farò a pezzi al massimo della tua forza!” e tese la spada in avanti.

 

“Uhuhuh! Poveri sciocchi! Vi distruggerò uno dopo l’altro!” Raptomort si mostrò con un nuovo aspetto.

Se prima il suo aspetto era mostruoso, ora lo era ancora di più: la sua pelle era diventata completamente rossa, sul corpo vorticavano ipnotiche una serie di antiche rune. Le corna color giallo spento gli incorniciavano la testa mentre gli occhi ora erano completamente neri come la pece, non si distingueva la sclera dalla pupilla. Sulla schiena erano spuntate tre paia di ali da pipistrello il cui battito provocava un potente vento; la lunga coda finiva con una freccia nera dalla punta verde. A finire questa trasformazione era la sua altezza ora superiore ai sette metri.

 

“Eccomi a voi più in forma che mai! Vi consiglio di recitare le vostre ultime preghiere mocciosi!” il letale stregone era pronto a finire la partita.

 

“TI SCONFIGGEREMO!”

Risposero in coro i ragazzi.

 

“Uhuhuh!” rise diabolico lo stregone.

 

SUL TETTO DELL’ACCADEMIA.

 

“La situazione è grave! Devo intervenire o quei ragazzi moriranno!” una misteriosa figura stava osservando lo scontro e aveva deciso di muoversi.

 
 
NEL PROSSIMO CAPITOLO
 
Raptomort si rivela essere un avversario troppo forte per i ragazzi ma, quando tutto sembra perduto, arriva un nuovo alleato che darà vita a uno scontro eccezionale contro lo stregone oscuro costringendolo a sfoderare una nuova mossa.
 
Nel frattempo lo scontro tra Nick e Uncinato giunge all’epilogo. Il generale messo alle strette ricorrerà al piano B. in cosa consisterà?
 
Questo e altro nel prossimo capitolo.
 
Un ringraziamento a Ladyash per il secondo aspetto di Oscar.
 
Gli attacchi usati da Ino, se li avete notati, sono quelli provenienti da Pokemon.
 
 
Ps: Non vi farò attendere a lungo promesso^^.
 
E per finire, vi faccio una domanda: quale tra le Sakura Card comparse nel capitolo vi sono piaciute di più?
 
Alla prossima. 




 

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Capitolo 48
*** Maghi e Draghi ***


48. Maghi e Draghi
Ciao a tutti e finalmente ben ritrovati^^
Si lo so: sono nuovamente in super ritardo.
Per chi se lo chiede, sì sono sopravvissuto al 21 dicembre^^ (per chi mi dava per morto, devo deluderlo^^).
Vi chiedo nuovamente scusa per non essermi fatto sentire ma che posso dire? Ho avuto troppe cose da fare, tra esami, un piccolo blocco dell’autore e la mia collaborazione con Alextintura per alcune delle sue fic.
Comunque ne ho approfittato per tirare fuori nuove idee e molti altri spunti che vedrete già in questo capitolo^^.
Dopo un lungo periodo di silenzio totale, sono felice di presentarvi questo nuovo capitolo^^ e spero di non farvi aspettare troppo per il prossimo^^.
 
 

 

Il letale stregone osservò i suoi avversari in attesa che  fossero loro a fare la prima mossa.

 

“Assurdo!” grazie al Byakugan Neji poteva vedere il flusso energetico scorrere nel corpo dell’avversario “Se prima era forte, ora non so più come definirlo!” ciò che vedeva era sconvolgente.

“Che vuoi dire?” gli chiese Jessie.

“Il flusso del suo chakra si è decuplicato!” a rispondere ci pensò Hinata che sudava freddo.

“Decuplicato?!” Shikamaru ripeté incredulo quella parola “E pensare che ci ha ridotto così  al minimo della sua forza!” capendo che ora erano in grossi guai.

 

“Uhuhuh! Finalmente vi vedo tremare dalla paura mocciosi!” ghignò Raptomort “Sarà un piacere farvi a pezzi!” e cominciò a muoversi verso di loro.

 

“NON ILLUDERTI!” ma Naruto non era il tipo da farsi spaventare“FORZA! FACCIAMOGLI VEDERE DI’ COSA SIAMO CAPACI!” e cercò di caricare i suoi amici.

“Naruto ha ragione! NON FACCIAMOCI INTIMIDIRE DA LUI!” anche Jaden era della stessa idea dell’amico.

 

“Non mi sarei mai aspettato che il vecchio Rap avesse sbloccato la Diablomanzia!” commentò Angel “Mi sa che qui dovremo faticare parecchio!” e si rivolse alle due ragazze con sguardo d’intesa.

“Perché no!” concordò Oscar.

“Anche se è diventato un po’ più forte, non cambierà niente: lo batteremo comunque!” anche Jasmine avrebbe dato il massimo.

 

“Uhuhuh! Quanta carica che avete!” ma Raptomort apparve proprio davanti a loro “Voi sarete i primi!” avrebbe eliminato i tre ragazzi per primi.

“Non ci contare!” Angel si voltò di scatto attivando il Gear avvolto dal fuoco e dal fulmine “Gomu Gomu no JET…” ma…

 

“Black Hole!” Raptomort tese la mano sinistra in avanti, una runa vorticò su di essa e…

 

WOSH!

 

Attirò il giovane soleano come una calamita.

“COSA!” fece incredulo lui che non si aspettava una simile mossa.

“Preso!” lo stregone afferrò l’avversario che cercò invano di liberarsi “Sbaglio o l’oscurità sigilla momentaneamente qualsiasi potere! Tocca a me! Dark Bang!” e…

 

FRABBOOMMMM!

 

Una gigantesca esplosione investì un incredulo Angel che fu scaraventato contro l’ingresso della scuola.

 

“ANGEL!”

Gridarono le due ragazze preoccupate.

 

“Non preoccupatevi, lo raggiungerete presto nell’aldilà!” con velocità inaudita, Raptomort apparve davanti a loro.

 

“SPARISCI DANNATO! ATHENA ESCLAMATION DOPPIO!”

Ma le due ragazze partirono al massimo dei poteri usando il devastante Urlo di Atena.

 

FRABBOOM! FRABOOMM!

 

Colpendolo ma…

 

“Tutto qui!” allo stregone bastò usare le ali per proteggersi “Ora tocca a me! Devil Sphere!” e creò due sfere nere avvolte da un’oscura energia color del sangue…

 

FRABOOM! FRABOOM!

 

Che generarono due potenti deflagrazioni che scagliarono via le due incredule ragazze.

 

“N-N-Non è possibile! Ha battuto i nostri amici in un attimo!” fece incredulo Syrus.

“E il suo chakra è rimasto intatto!” grazie allo Sharingan Kakashi poteva vedere che il demone non aveva perso niente.

 

“E ora tocca a voi!” ma non ci fu nemmeno il tempo di pensare che Raptomort apparve in mezzo al gruppo “Chi viene per primo?” provocando i presenti.

 

“DANNATO!” il primo a scattare fu Hassleberry diventato un mix di tutte le razze di dinosauri e, fusosi con la carta della Forza “ASSSAGGIA QUESTO!” calò un pesantissimo pugno che…

 

KAPOM!

 

Colpì lo stregone in pieno petto ma…

“Cos’era quello! Una carezza?” questi non ne risentì minimamente “Sparisci!” una runa si mosse verso il petto e…

 

BOOM!

 

“AAAARRRRGGGHHH!” una potente onda d’urto schiacciò il ragazzo dinosauro a terra.

 

“NO HASSLEBERRY!” Syrus si lanciò furioso verso lo stregone con gli artigli spianati.

“TE LA FAREMO PAGARE!” e anche Rock Lee lo seguì.

“Patetici!” ma lo stregone li afferrò al volo e la stessa runa di prima vorticò….

 

BOOM! BOOM!

Facendo fare ai due ragazzi la stessa fine dell’amico.

 

“DANNATO MOSTRO!”

Ruggirono i ragazzi che si lanciarono tutti all’attacco.

 

“Bene, mi prendo tutto il pacchetto!” ghignò lo stregone alzando la mano destra “Dark Explosion Zero!” facendo brillare tutte le rune sul suo corpo e…

 

FRABOOMM!

 

Generò una potentissima esplosione che investì tutti i presenti.

 

“MUAHAHAHAHAH!” mentre il letale stregone se la rise di gusto.

 

 

UN MINUTO DOPO!

 

“Ho già finito!” ghignò Raptomort mentre osservava compiaciuto l’ottimo lavoro svolto.

 

Tutti i suoi avversari erano a terra privi di conoscenza: allo stregone sarebbe bastato un niente per eliminarli definitivamente ma…

“N-Non credere di avermi battuto!” Sasuke si rialzò ansimante tenendosi sulla katana “Non mi hai fatto niente!” e lo guardò con lo Sharingan attivo.

“Oh! Riesci ancora a reggerti in piedi!” ghignò lo stregone.

 

“Non ci batterai mai!” ma anche Naruto si era rialzato, anche se l’armatura era in pezzi.

“Non ti daremo questa soddisfazione!” affiancato da Jaden che si reggeva con la lancia di Luce.

“E non ti permetteremo di fare del male ai nostri amici!” seguito da Jessie…

“Ci sono anch’io!” da Chazz che aveva un braccio lussato…

“Non te la caverai così a buon mercato!” seguito da Shaoran che si teneva il costato ferito.

“Siamo ancora un bel gruppetto!” affiancato dalla sua Sakura piena di graffi.

“Duri a morire!” e da Alexis anche lei ferita alla fronte.

“Non ci arrenderemo!” e da Hinata che nonostante fosse ferita a un ginocchio si reggeva ancora in piedi.

 

“Guarda che bella sorpresa: nove di voi sono ancora in piedi!” si complimentò lo stregone “Vorrà dire che vi ucciderò con molta calma!” e come premio avrebbe prolungato la loro agonia.

 

“NON CI’ CONTARE!”

Risposero i ragazzi in coro lanciandosi all’attacco.

 

“Che coraggio!” commentò sarcasticamente Raptomort che si limitò ad attivare una barriera che s’ingrandì di colpo sbalzando via i ragazzi “Quanto sono cattivo!” ghignò diabolico.

 

“NON ILLUDERTI!” ma Hinata fu la prima a rimettersi in piedi e si lanciò in avanti.

“Se non sbaglio, tu hai il potere di sedare i demoni, vero?” lo stregone la evitò con un salto “Allora sarà meglio toglierti subito di mezzo!” e calò la mano artigliata verso la Hyuga ma…

 

CLANG!

 

Naruto intercettò l’attacco bloccandolo con la spada di Luce “Non ti permetterò di fare del male a un mio compagno!” e lo sfidò con lo sguardo.

“Mio eroe!” rise beffardo lo stregone “Vorrà dire che la seguirai nella tomba!” li avrebbe uccisi insieme.

“NON CI’ CONTARE!” ma Jaden gli piombò dall’alto.

“SPARISCI DANNATA BESTIACCIA!” affiancato da Sasuke.

 

CLANG! CLANG!

 

Ma due delle sei ali dello stregone bloccarono i loro attacchi.

“Quanti moscerini fastidiosi che abbiamo qui!” commentò Raptomort accennando a uno sbadiglio.

 

“AAAAHHHHH!”

Mentre notò Jessie Shaoran e Chazz che lo attaccarono ai lati…

 

“ORA!”

E Alexis e Sakura frontalmente.

 

“Antina!” lo stregone pronunciò quella semplice parola….

 

ZOOOT!

 

Causando un risucchio magico che poi espulse violentemente i nove ragazzi che furono schiantati a terra.

“E anche questa è fatta!” fece soddisfatto lo stregone per poi guardarsi intorno “Vediamo… chi elimino per primo!” con l‘intenzione di mietere la prima vittima “Ho deciso, comincerò da te!” per poi apparire davanti a quella designata…

 

Naruto!

Pensarono i ragazzi ancora coscienti.

 

“Dannazione! Non riesco a muovere un muscolo!” il povero biondino non aveva più un briciolo di energia.

“Non temere, ti aiuto io ad alzarti!” la coda dello stregone si avvolse intorno al collo del ragazzo e lo sollevò fino a quando poté guardarlo negli occhi.

“Ggh!” a causa della forte pressione questo non riusciva a respirare.

“Ho sempre odiato quelli che si credono degli eroi! Per questo sarai il primo a morire!” mentre Raptomort gli spiegò il perché lo aveva scelto come prima vittima “Addio!” e incrementò la presa.

 

“NARUTO!”

Gridarono disperati i compagni mentre cercarono inutilmente di alzarsi.

 

Non voglio morire così!” sembrava giunta la fine per l’Uzumaki ma…

“Non temere! Non è ancora giunta la tua ora!” una voce familiare giunse a dargli forza e ”Sabbie del Tempo: PALMO DELLA MANIPOLAZIONE TEMPORALE!” davanti allo stregone apparve una misteriosa figura che…

 

KAPOM!

 

Lo colpì in pieno sbalzandolo.

 

“CHE COSA!”

Fecero increduli i ragazzi e Raptomort stesso.

 

Naruto fu preso al volo e delicatamente appoggiato a terra.

“Ci sei ancora bimbo?” gli disse una calda voce.

Il biondino aprì a fatica gli occhi e si ritrovò davanti a qualcuno d’inaspettato.

L’Uzumaki era stato salvato da una mummia grigia avvolta da sabbie dorate, dietro la schiena spuntavano delle escrescenze nere simili ad aculei, gambe e braccia erano interamente nere, mentre il volto era coperto da una maschera dorata da cui si potevano vedere due bagliori verdi all'altezza degli occhi. La corporatura era alta e snella.

 

“T-Tu sei il vecchietto di quella volta!” disse debolmente il ragazzo.

“Guarda che ho un nome piccolo!” gli rispose la mummia avvicinandogli alla bocca una pillola della vita “Io sono Yaphisan Saganon Sandtimes, l’ex imperatore del tempo!” presentandosi a dovere nonostante la situazione.

Il biondino sentiva di potersi fidare di quella creatura che aveva davanti e addentò la magica pillola che lo fece tornare come nuovo.

“Va meglio ora?” gli chiese Yaphisan aiutandolo ad alzarsi.

“Sì, grazie nonnino!” gli rispose Naruto.

“Meglio di vecchietto!” commentò lui “Prendi queste e dalle ai tuoi amici!” e gli dette un intero sacchetto pieno di pillole della vita.

 

“Yaphisan Saganon Sandtimes!” ripeté Raptomort con la voce che tremava “MUAHAHAHAHAH! QUESTA SI CHE E’ UNA SORPRESA!” per poi esplodere euforico.

“Non dovresti sorprenderti così!” gli rispose calmo il Sandtimes parandosi davanti a Naruto “Dovresti esserti accorto che li stavo osservando da quando sono finiti in questa dimensione!” facendo capire che era sempre stato lì a vegliare sui ragazzi.

“Sì, mi ero accorto che qualcuno stava osservando attentamente questa battaglia ma non mi sarei mai aspettato che fossi proprio tu, uno dei maghi più potenti che siano mai esistiti, a osservarci!” disse di rimando Raptomort “Se avessi saputo che un mago, considerato pari per potenza a Clow Reed fosse qui, avrei fatto più in fretta!” rivelando quest’incredibile verità.

 

“Un mago pari al signor Clow!” una dei più scossi era la piccola Kinomoto.

“Lui è un pari del mio antenato?” altro incredulo era Shaoran.

“Un pari del nostro creatore!” Yué non riusciva a crederci.

“Non riesco a crederci!” lo stesso valeva per Kero-chan.

 

“Allora anche quella donna, Kaeleena, è una maga!” altro incredulo era Gaara.

“Galattico!” altro non riuscì a dire Jaden mentre riceveva una pillola della vita da una copia di Naruto.

 

“Chi diavolo è questa Kaeleena!” Sasuke non ci stava capendo nulla.

“Ecco… E’ una bellissima donna che, tempo fa, è venuta con Kisame e Itachi a salvarci!” rispose il vero Naruto che gli aveva portato una pillola “E, da quello che abbiamo capito, è la figlia del nonno Yaphisan” aggiungendo questo particolare.

“Era con Itachi!” l’Uchiha minore ebbe un lampo “Quella ragazza ha detto di chiamarsi Mikoto Jasmine Sandtimes Uchiha. Quella mummia ha detto di chiamarsi Sandtimes: questo vuol dire che…” a questo punto non aveva più dubbi “No! Non può essere avvenuto anche qui! Itachi non può essere diventato padre!” ma si rifiutava di accettare una cosa del genere.

 

 

“NONNO!” infischiandosene della situazione, Jasmine, saltò addosso alla mummia e lo abbracciò forte.

“Mi hai chiamato nonno?” fece incredulo Yaphisan.

“Certo! Io sono Mikoto Jasmine Sandtimes Uchiha, la secondogenita della famiglia!” rispose lei con un sorriso mentre continuava a tenerlo stretto “E’ così bello rivederti nonnino!” segno che gli voleva molto bene.

“La secondogenita!” questa rivelazione scosse il Sandtimes nel profondo “Io sono doppiamente nonno!” come un fulmine a ciel sereno “Ora ho un motivo in più per combattere!” e strinse dolcemente la ragazza.

 

“Che scena toccante!” commentò Raptomort dall’altra parte “Hai detto di avere un motivo in più vero! ALLORA BATTITI CON ME! IN GUARDIA STREGONE DEL TEMPO!” e si lanciò all’attacco.

“Occhio del Ciclone!” ma Yaphisan usò i suoi poteri bloccando il tempo intorno allo stregone oscuro “Come ti chiamo di solito?” per poi rivolgersi alla nipotina con occhi sereni.

“Io adoro essere chiamata Jasmine, come la nonna!” rispose la mora con un sorriso.

“Allora vada per Jasmine!” sorrise lui dietro la maschera “Ora ascolta, proteggi i ragazzi con il tuo scudo spirituale. A lui ci penso io!” avrebbe terminato lui il lavoro.

 

“Ne è sicuro signor Sandtimes?” gli chiese Angel appena arrivato.

“Sicurissimo!” confermò il mago del tempo “Voi pensate a rimanere al sicuro!” ricordandogli questo.

“Forse noi possiamo aiutarvi e anche gli altri lo vorranno fare!” conoscendo il proprio carattere e quello degli altri ragazzi, Oscar sapeva che non sarebbero rimasti fermi.

“Non si può battere un simile avversario coi numeri!” rispose Yaphisan “Lasciate fare a me. Ora andate!” ed esortò i ragazzi ad allontanarsi.

“In bocca al lupo nonno! Dopo mio padre sei e sarai sempre il migliore!” Jasmine gli dette un piccolo bacio sul lato sinistro della maschera e si allontanò per prima seguita dai suoi compagni.

“E’ bello avere tanto affetto! Quanto sono contento!” sorrise l’ex imperatore del tempo rivolgendo un ultimo sguardo alla nipote di un’altra dimensione.

 

“AAAARRRGGGHH!” ma quel momento di calma fu interrotto dal letale Raptomort che riuscì a liberarsi dall’incantesimo e a lanciarsi contro di lui “IN GUARDIA!” e calò gli artigli.

“SONO A TUA DISPOSIZIONE!” rispose il Sandtimes dando inizio alle danze.

 

 

“Cavolo! Il mago che ci ha aiutato contro la sesta armata è venuto di nuovo ad aiutarci! Andiamo a dargli man forte!” Rock Lee voleva sdebitarsi nei suoi confronti ma…

“No!” Angel lo bloccò “Ora come ora, nessuno di noi può intervenire!” sperando di essere stato chiaro.

“Senti, quella mummia è davvero capace di tenere a bada quel mostro di Raptomort!” chiese Jessie al soleano.

“Il suo nome è Yaphisan Saganon Sandtimes ed è mio nonno!” ma intervenne Jasmine che lo guardò offesa.

“Scusami, non avevo capito il suo nome!” si scusò l’Andersen.

“Quel tipo è forte!” rispose Shikamaru ricordando cosa aveva fatto contro Imperius della sesta “Eppure non credo che allora abbia mostrato il suo vero potere!” sollevando questo dubbio.

“Perspicace come sempre!” commentò Oscar con un sorriso.

“C’è solo una cosa che non capisco: perché indossa quella maschera? È come se fosse parte di lui!” il Nara sollevò quest’altro dubbio.

“CHE IMPORTANZA HA!” intervenne Naruto “Di sicuro è la sua arma segreta! Vedrete che adesso…” ma venne bloccato da un gesto di Angel.

“Hai detto bene Shikamaru!” disse il rosso “Quella che il signor Yaphisan indossa è la Maschera dello Spettro ed è una maledizione!” aggiungendo queste parole.

“Una maledizione? Che vuoi dire?” chiese il Nara.

“Chi indossa la Maschera dello Spettro diventa lo Spettro del Tempo, una creatura condannata a vagare senza fine da un mondo all’altro, inoltre il 60% dei poteri viene sigillato!” rispose sempre il rosso “Essa non si può togliere a meno che non si verifichi la condizione necessaria, ovvero uccidere il proprio alter ego oppure, nel caso del signor Sandtimes, il creatore di quella maschera” aggiungendo altro.

“Che condizione terribile!” commentò la piccola Kinomoto “Come si fa a uccidere se stessi!” lei non avrebbe la forza di privare una persona della vita.

“Hai detto che è possibile liberarsi da questa maledizione anche uccidendo il creatore di quella maschera vero? Chi sarebbe?” chiese invece Kakashi.

“A creare quella maschera maledetta è stato uno dei tre discepoli del nonno!” rispose Jasmine “Fu lui a costringerlo a indossare la maschera e a tradire la sua fiducia!” nel ricordare il nome si morse il labbro.

“Mi suona familiare!” commentò Asuma “Esattamente come i tre Ninja Leggendari e mio padre!” forse identica.

“Non si sbaglia!” rispose la giovane mora.

 

 

NEL FRATTEMPO

 

“ASSAGGIA QUESTO!” Raptomort creò una sfera di energia magica mentre alcune rune si posizionarono sul dorso delle mani “AVADA KEDAVRA!” lanciando Il letale anatema che uccide.

“Sabbie del Tempo: RUGGITO DEL TEMPO!” ma Yaphisan non fu da meno e lanciò una sfera dorata di pari potenza che….

 

FRABOOMMM

 

Annullò l’incantesimo avversario generando una potente esplosione.

 

Se ho ben capito il suo stile: si serve delle rune che gli ricoprono il corpo per aumentare la forza degli incantesimi!” pensò il mago del tempo “Se le usasse tutte insieme, sarebbero guai!” era certo di questo.

“Mi stai studiando Yaphisan Sandtimes?” Raptomort gli apparve davanti tentando di trafiggerlo con gli artigli ma questi furono bloccati “Complimenti! Sei in gamba!” commentò ghignante.

“Deve ancora nascere il mago capace di tenermi testa!” fece provocatorio il Sandtimes mentre gli bloccava la mano “Anche se sei più alto di me, non batterai mai i miei 11000 anni di esperienza ragazzino!” specificando la sua età (complimenti per la longevità^^).

“Guarda che io sono più vecchio di te, moscerino!” chiarì Raptomort con sguardo superiore “Io ho più di 51000 anni!” facendogli capire di essere ancora più anziano di lui.

“Davvero?” fece stupito il Sandtimes “E’ la prima volta che  incontro un Matusalemme più vecchio di me! Ahahah!” buttandola sul ridere.

“NON PRENDERMI IN GIRO!” esplose l’altro liberandosi.

“Scusa, non ho saputo resistere” rispose Yaphisan “ma non cambia che, anche con il solo 40% dei miei veri poteri, ti batterò!” e lanciò il guanto di sfida.

“Non prendermi sottogamba, te ne pentiresti amaramente!” che fu raccolto dallo stregone che agitò la mano sinistra “BUCO VUOTO!” attivando un altro incantesimo che…

 

WOSH!

 

Aprì un’enorme voragine sotto i piedi e sopra le teste dei due che vi caddero dentro per poi uscire da sopra.

 

“SPERI DI’ BATTERMI CON QUESTA MOSSA? ILLUSO!” il mago del tempo non rimase fermo e si lanciò all’attacco.

“ORA VEDRAI! RAGNA BLADE!” Raptomort attivò un altro incantesimo creando una spada fatta di puro caos pronto a trafiggere l’avversario.

“SPADA DELL’ACQUA E DELLO SCORPIONE!” ma Yaphisan fece apparire due spade: una dalla lama azzurra che sembrava fatta d’acqua e una dalla lama rossa a forma di coda di scorpione e…

 

CLANG!

 

Con queste bloccò la spada dell’avversario.

“Bei giocattoli!” commentò Raptomort “Li spezzerò insieme alla tua vita!” e alzò la coda avvolta da energia magica che fu schivata.

“Non è così facile colpirmi!” il Sandtimes guardò fisso l’avversario.

“Davvero? Allora vediamo se questo ti piace! METEOR!” ma Raptomort usò un altro incantesimo che fece cadere una pioggia di meteoriti verso il Sandtimes.

“Non mi farò colpire!” che però li schivò tutti ma…

“Hai dimenticato che siamo in un buco vuoto?” ghignò l’avversario.

“DANNAZIONE!” capendo cosa volesse dire, Yaphisan si spostò evitando nuovamente la pioggia di meteoriti che era riapparsa nella voragine sopra le teste dei due.

“ARRIVO!” Raptomort ne approfittò per attaccare iniziando un duello di spade tra una meteora e l’altra.

 

Dannazione, Mi sta facendo sudare!” pensò l’ex imperatore del tempo.

“FORSE NON POTRO’ LEGGERTI NELLA MENTE MA I TUOI OCCHI MOSTRANO LA TUA PREOCCUPAZIONE!” lo stregone ne approfittò per calare i suoi artigli a mezzaluna avvolti dall’incantesimo Avada Kedavra ma mancò il bersaglio “Tsk! Questi è meglio trattenerli, non mi va di morire per mano della mia stessa mossa!” commentò lui mentre…

 

CRACK!

 

Con un’ala ruppe uno dei meteoriti che gli stava per finire in testa.

“Parole sagge!” rispose Yaphisan lanciandosi all’attacco mentre si avvolgeva con le sabbie del tempo.

“SPERI DI’ FARMI QUALCOSA!” Raptomort rispose all’attacco trasformando le ali e il braccio sinistro in lance di oscurità “MUORI!” per poi lanciarsi contro di lui.

“Sabbie del Tempo: VENTO DEL DESTINO!” ma il Sandtimes fu più veloce e rilasciò una grande quantità di energia magica che...

 

FRABOOOM!

 

Investì l’intera voragine di vuoto cancellandola.

 

“Uhuhuh! Questo è quello che bisogna aspettarsi da uno come te!” ghignò Raptomort uscito incolume dalla grande esplosione di energia.

“Aspettarsi da uno come me?” fece Yaphisan dall’altra parte osservandolo serio “Vediamo cosa dirai adesso!” e schioccò le dita.

“Interessante!” nel vedere cosa l’avversario aveva preparato, il ghigno sul volto dello stregone si allargò ulteriormente.

Raptomort si era chiuso in un triangolo magico che brillava di una luce dorata e a ogni lato c’era un fascio di energia di colore diverso: bianco, nero e rosso.

“Cancello spazio-tempo!” e dopo aver detto quelle parole….

 

FRABOOOM!

 

I tre fasci di energia magica brillarono e il triangolo esplose con ciò che aveva dentro.

“Se è come credo, ti ho solo scalfito!” ma Yaphisan era sicuro che l’avversario ne fosse uscito quasi illeso, infatti...

 

CLANG!

 

Bloccò l’attacco dell’avversario da dietro.

“Complimenti!” lo stregone era uscito con qualche ammaccatura “Era da tempo che non mi confrontavo con un avversario degno di nota! Ne sono molto felice!” nei suoi occhi interamente neri si poteva vedere la soddisfazione.

“Lieto di questo!” rispose il Sandtimes.

“Ora, però, è il mio turno!” Raptomort voleva dimostrare di cosa era capace “Assaggia questo « "È più oscuro del crepuscolo, è più rosso dello stesso sangue, è sepolto sotto la marea del tempo, in nome della pace e della giustizia faccio appello ai poteri più remoti dell'oscurità, ho bisogno di loro perché mi aiutino a sconfiggere i miei nemici e tutti coloro che saranno tanto sciocchi da osare ostacolarmi credendosi invincibili! DRAGON SLAVE »” e usò il letale attacco schiavizza draghi…

Devo fare in fretta! Time Alter: Triple Acel!” ma Yaphisan usò una contromisura adeguata che gli permise di allontanarsi muovendosi a una velocità tre volte superiore a quella del tempo mentre…

 

FRABOOMM!

 

L’incantesimo di Raptomort esplose coinvolgendo tutta l’area circostante ma l’Accademia era protetta dal Susanoo di Jasmine.

“E bravo Yaphisan! Sei stato bravo a scappare!” ghignò Raptomort lanciandosi all’inseguimento dell’avversario.

“Non sono solo bravo a scappare!” rispose il mago del tempo che tese la mano destra in avanti e “KEYBLADE!” apparve una nuova arma che….

 

ZACK!

 

Con un solo fendente provocò un profondo solco.

“Allora è vero quello che si dice su di te! Sei davvero un possessore di Keyblade!” fece stupito lo stregone osservando l’arma che era appena apparsa.

 

Nella mano destra del Sandtimes era apparso il leggendario Keyblade: era un’arma nata dall’incrocio tra una spada e una chiave (da qui il nome). Il manico quello di una chiave color oro e con rifiniture arabesche che erano un insieme di nero e argento; la lunga lama invece era di lucido oro bianco e finiva con una serratura.

 

“Non proprio!” rispose Yaphisan osservando l’arma “Quello che vedi è in realtà il primo Keyblade mai esistito. È un prezioso ricordo di Ansem il Saggio, uno dei miei tre allievi che creò nella prova finale del suo apprendistato e decise di darlo a me!” rivelando le vere origini dell’arma che aveva in mano.

“Allora è vero che Ansem il Saggio, il re del Radiant Garden è stato un tuo allievo!” commentò lo stregone interessato “Fossi stato al suo posto avrei tenuto quella meraviglia invece di regalartela; in fondo a che ti servirebbe?” e, dopo aver esposto il suo pensiero, pretese di sapere cosa volesse farsene del Keyblade.

“Diciamo che è legato a una promessa!” rispose l’ex imperatore del tempo toccandosi la maschera “Una promessa legata a questa, altra creazione del mio secondo allievo!” rivelando che ciò che indossava era opera di qualcuno di cui un tempo si fidava.

“Se la memoria non m’inganna, si dice che il tuo secondo allievo fosse ossessionato dal potere e che pur di ottenerlo non esitò a puntare un pugnale al petto della tua defunta moglie e di tua figlia di appena un anno!” commentò serio, Raptomort “Che trauma tremendo che deve essere stato per Kaeleena vero?” per la Sandtimes quel ricordo era ancora vivo.

“Non sono qui per parlare dei miei errori come maestro e padre, ma per sconfiggerti e poi riprendere la mia missione, in altre parole trovare e uccidere Daishi!” ma il Sandtimes tagliò corto rivelando il suo obiettivo e il nome del suo secondo allievo.

“Daishi, il signore delle bestie spettro, colui che ha tentato di invadere i mondi usando gli spiriti animali. Ha avuto davvero un ottimo maestro!”ghignò Raptomort “E non può mancare il tuo terzo allievo, l’unica donna del gruppo: Morgana, la Regina delle Fate!” rivelando anche il nome dell’ultima allieva dell’avversario “Chissà se uno di questi potenti maghi piangerà quando verrà a sapere della morte del loro mentore per mano di un avversario superiore!” già pregustava quel momento di gloria.

“Non illuderti, la battaglia è appena cominciata ed io ho molte frecce al mio vecchio arco!” ma Yaphisan non si sarebbe fatto sconfiggere facilmente mentre puntava il Keyblade in avanti. 

 

“Molto bene! ALLORA INIZIAMO A FARE SUL SERIO!” e il letale stregone si lanciò all’attacco “DRAGON SLAVE!” e lanciò di nuovo l’incantesimo schiavizza draghi.

“QUEST’INCANTESIMO NON TI SI ADDICE! ASSIMILA ESSENZA!”  a Yaphisan bastò puntare in avanti il Keyblade che risucchiò l’incantesimo.

“CHE COSA!” fece Raptomort incredulo.

 

“Rilascio!” il Sandtimes pronunciò quella semplice parola e…

 

FLASH!

 

Dal Keyblade si staccò una luce nera da cui ne scaturì un altro Keyblade.

Questo era completamente nero con alcune rune rosse come il sangue che decoravano la lama, la guardia invece erano due artigli a mezzaluna che si univano a un paio di ali dello stesso colore.

 

“Che diavolo hai fatto!” Raptomort non aveva mai visto nulla di simile.

“Non lo sapevi? È questa l’abilità del primo Keyblade: assorbire l’essenza altrui e convertirla in un altro Keyblade come questo!” il mago del tempo dette una rapida spiegazione “In altre parole, questo è ciò che hai nella tua anima!” tendendo in avanti il nuovo Keyblade.

“Interessante!” commentò Raptomort “E così quello sarebbe il Keyblade che tenevo serbato dentro di me! Allora me lo prendo subito se non ti dispiace! ACCIO!” e tese una mano richiamando a sé l’arma.

“Fa pure!” Yaphisan non si oppose e quindi il Keyblade andò dritto nelle mani dell’avversario.

“Ecco un ottimo potenziamento! Grazie infinite!” che non poté fare a meno di essere riconoscente “LO TESTERO’ SU DI’ TE!” e lo avrebbe usato per annientare l’avversario.

“C’è una cosa che ho omesso di dirti!” ma Yaphisan lo attese calmo “Tu non hai mai avuto un Keyblade dentro di te! Quello è solo il tuo attacco assorbito e trasformato temporaneamente. Ti sei fregato con le tue mani!” rivelandogli di aver detto una piccola bugia.

“CHE COSA!” ruggì lo stregone “ALLORA QUESTO… MERDA!” troppo tardi si rese conto che il suo cosiddetto Keyblade stava brillando e…

 

FRABOOOMMM!

 

Un istante dopo esplose provocando una tremenda esplosione.

“Spiacente! Non tutti possono ottenere un Keyblade, nemmeno con questo!” rispose il mago del tempo.

“DANNATO BASTARDO!” Raptomort uscì dall’esplosione con diversi graffi e puntò furioso il Sandtimes.

“Spirito del tempo: ONDA DEL GRIFONE!” ma questo rispose concentrando la sua energia magica facendole assumere la forma parziale di un Grifone che lanciò contro l’avversario.

“NON MI’ FREGHI!” ma questo attivò una barriera annullando l’attacco.

Come pensavo!” ma questa mossa era stata prevista dal Sandtimes “THUNDAGA!” che avvolse il Keyblade di un potente incantesimo basato sull’elettricità e lo calò…

 

CLANG!

 

Ma Raptomort lo bloccò usando una runa.

“La mia supposizione quindi era corretta: queste rune sono un potenziamento dei tuoi attacchi e incantesimi!” commentò Yaphisan mentre faceva pressione.

“Potenziamento?” fece Raptomort “MUAHAHAHAH! SBAGLIATO LE RUNE SUL MIO CORPO SONO TUTTI GLI INCANTESIMI DI’ CUI DISPONGO!” ma sorprese l’avversario con questa rivelazione e…

 

FLASH!

 

Da tutte le rune partirono dei fasci di energia che investirono il Sandtimes “AAAAARRRGGGHHHHH!” che fu ferito all’addome e a una gamba.

 

KAPOM!

 

Poi ricevette un potente pugno in faccia e fu sbalzato via.

“MUAHAHAHAHAH! PIACIUTA LA SORPRESA!” esplose lo stregone.

“Niente male!” rispose il Sandtimes che si rimise in piedi mentre le sabbie del tempo guarivano le sue ferite “Non mi sarei mai aspettato che quelle rune fossero tutti gli incantesimi di cui disponi!” commentando poi quello che aveva saputo.

“Vero!” rise Raptomort “Sono funzionali non solo per i miei scontri ma anche per il mio ruolo di guardiano!” aggiungendo queste parole.

“Guardiano?” che suscitarono l’attenzione di Yaphisan.

“Certo! Io sono colui che sorveglia una delle bestie dell’Apocalisse!” rispose Raptomort “Questi incantesimi rappresentano il mio vincolo con essa e anche la sua evocazione!” aggiungendo questo terribile particolare.

“Capisco!” ma Yaphisan non mostrò alcuna preoccupazione.

“Che c’è? Non hai nulla da dire?” fece lo stregone alquanto stupito.

 

“E perché dovrei!? Io ho un legame con una forza che non ha rivali nemmeno con le bestie apocalittiche e, se mi costringerai, la userò contro di te!” spiegò il mago del tempo.

“Ah si?” ghignò lo stregone “NON DARTI TANTE ARIE SANDTIMES!” e si lanciò all’attacco.

 

“Forza divina!” Yaphisan rispose all’attacco facendo roteare il Keyblade e creò un vortice di fuoco magico “MEGIDDO ARC!” per poi lanciarlo contro lo stregone.

“CHE PENSI DI’ FARE EH!” in risposta Raptomort attivò una barriera che bloccò l’attacco “Dannazione! Un incantesimo distruggi-demone! Per fortuna che l’ho bloccato o non ne uscivo illeso!” pensò tra se.

“RUNE STRIDE!” ma Yaphisan non si fermò e lanciò un altro incantesimo consistente in una potente onda di energia luminosa contro l’avversario che….

 

ZOCK!

 

Distrusse la barriera e lo ferì di striscio a una spalla.

“Dannato! QUESTA ME LA PAGHI!” ruggì Raptomort che concentrò alcune delle rune nelle mani “DRAGON SLAVE!” per poi lanciare di nuovo l’attacco Schiavizza Draghi.

“La metterò in conto!” rispose Yaphisan che usò le sabbie del tempo per deviare l’attacco verso l’alto “Dico e ripeto che il Dragon Slave non si addice per niente a uno come te! Tu non lo usi per portare giustizia!” e riprese l’avversario sull’uso del precedente incantesimo.

 

“Sai quanto me ne importa! Ciò che conta è il risultato!” rispose lo stregone digrignando i denti “Vediamo se questo riesci a bloccarlo! « È più oscuro delle tenebre, è più nero della notte più profonda, io invoco l'aiuto di chi governa lo sconfinato ed eterno mare del caos, in nome della pace e della giustizia faccio appello a tutti i poteri più remoti dell'oscurità, ho bisogno di loro perché mi aiutino a distruggere per sempre i miei nemici e tutti coloro che saranno tanto sciocchi da osare attaccarmi credendosi invincibili. Luce Nelle Tenebre!!! » GIGA SLAVE!” e usò un altro incantesimo potenziato dalla formula completa “MUORI!” scagliandolo contro il Sandtimes.

 

“Con questo dovrò faticare parecchio!” che si preparò a bloccarlo “VAS GLUUDO!” creando un piccolo scudo avvolto dalle sabbie del tempo che bloccò temporaneamente l’attacco “Sabbie del Tempo: RUGGITO DEL DRAGO INFINITO!” per poi concentrare la sua forza plasmandola sotto forma di un grande drago che si scontrò con l’attacco.

“ILLUSO! NON TI LASCERO’ LA SODDISFAZIONE DI’ FERMARE IL MIO ATTACCO!” ruggì Raptomort che intensificò la forza del suo incantesimo.

 

Dannazione!” di fronte a quest’aumento di forza, Yaphisan cominciò a cedere “No, non posso permettermelo! Non permetterò che i ragazzi vengano coinvolti!” ma nel vedere chi aveva dietro, capì di non potersi arrendere mentre sentiva che il suo corpo iniziava a sgretolarsi “Sto andando oltre il 40%!” segno che la maledizione della Maschera dello Spettro stava agendo “Ma non posso arrendermi!” e continuò a resistere.

 

 

“OH NO! IL SIGNOR YAPHISAN STA ANDANDO OLTRE IL 40%!” gridò Angel preoccupato “HA INTENZIONE DI’ SACRIFICARSI PER FERMARE L’ATTACCO!” capendo le intenzioni del Sandtimes.

 

“CHE COSA!”

Gridarono tutti preoccupati.

“NO NONNO!” Jasmine era pronta a correre in suo aiuto ma…

“No!” fu fermata da Oscar “Questo duello magico va al di là della nostra portata! Possiamo solo credere in lui!” non c’era altro da fare.

“MA CHE DAVOLO DICI! NON POSSIAMO LASCIARLO MORIRE!” la giovane Uchiha non si sarebbe mai perdonata un simile sacrificio.

“Credimi quando ti dico che vorrei lanciarmi anch’io in suo soccorso ma non so cosa fare!” ammise la Kirgsley col capo basso.

“E allora ci penso io!” intervenne Jaden risoluto.

“CHE DIAVOLO VUOI FARE!”” gli chiese Naruto che non capiva.

“Semplice! Userò la carta trappola Forza Riflessa per rispedire l’attacco al mittente! Così vediamo se la lucertola non ne risente!” ed espose un semplice, quanto efficacie piano.

“Ehi, è un’idea!” ammise Naruto.

“Devo deluderti, ma c’è un problema!” ma Shaoran intervenne a frenare l’entusiasmo dell’amico “La forza di quell’incantesimo è troppo grande! Non riuscirai a fermarlo!” esponendo il problema.

“Io ho un’idea!” ma Shikamaru si fece avanti convinto di aver trovato una soluzione “E se usassimo la forza congiunta delle Sakura Card e di tutti noi sulla carta trappola cosa succederebbe?” esponendola subito.

“Potrebbe funzionare ma poi resteremo senza forze!” rispose Shaoran esponendo quest’altro problema.

“Meglio essere prosciugati che morire senza fare niente!” rispose il Nara.

“Non possiamo fare altro!” concordò il Lì insieme con gli altri.

“Allora facciamolo!” rispose la giovane Uchiha.

 

FERMI NON FATE NIENTE!” ma la voce di Yaphisan li raggiunse mentalmente.

“MA CHE DIAVOLO DICI NONNO! VEDIAMO BENISSIMO CHE…” Jasmine stava per rispondere ma…

Abbi fiducia in me, nipotina mia!” fu interrotta dal nonno “Lo fermerò io!” e chiuse la comunicazione.

“COSA! MA CHE VUOLE FARE IL VECCHIETTO!” esplose Naruto.

“Di sicuro ha in mente qualcosa per ribaltare la situazione, ma un piano di riserva non danneggia!” rispose Shikamaru certo di questo “Se entro un minuto non fa niente, agiremo di testa nostra, siete d’accordo?” e si rivolse ai compagni che…

 

“SI’!”

Risposero quasi tutti positivamente.

Che diavolo vuole fare adesso!” quasi tutti perché Sasuke non aveva risposto e stava osservando l’evolversi dello scontro.

 

 

 

NEL LUOGO DELLO SCONTRO

 

Che ragazzi premurosi! Vogliono aiutarmi anche se il loro aiuto non è necessario!” pensò Yaphisan con un sorriso mentre il suo corpo si stava disintegrando sempre di più.

“ORMAI SEI FINITO!” ruggì Raptomort dall’altra parte.

“Non ci contare!” rispose di rimando il mago del tempo che concentrò le sue sabbie e poi “Teleport!” usò un incantesimo che…

 

PUFF!

 

Fece sparire l’attacco avversario, spedendolo altrove.

“Dannato!” nel vedere che il suo incantesimo era stato teletrasportato via, Raptomort digrignò i denti rabbioso.

“Di sicuro non ti lasciavo fare i tuoi comodi!” rispose Yaphisan ansimante mentre le sabbie del tempo curavano le sue ferite “A questo punto è il momento d’iniziare a fare sul serio non credi?” propose poi.

“Era ora che ti decidessi!” ghignò lo stregone “Mi chiedo però quanto durerai se non puoi usare più del 40% dei tuoi poteri! Avrei preferito batterti al massimo della tua forza!” rammaricandosi solo che non avrebbe potuto affrontare Yaphisan al massimo del suo potere.

“Non temere, ho un piccolo trucchetto in serbo!” rispose il mago del tempo per poi far sparire il Keyblade e giungere le mani.

“Allora tiralo fuori, io ti aspetto!” rispose Raptomort che incrociò le braccia.

“Grazie per la pazienza! Non verrai deluso!” rispose di rimando Yaphisan che “RICHIAMO DEL TEMPO!” appoggiò le mani a terra…

 

PUFF! PUFF!

 

 Generando due nuvole dorate da cui ne uscirono due creature ben note: il Dahaka e il Grifone.

 

Il Dahaka era una creatura umanoide alta più di cinque metri. L’enorme e possente corpo era interamente coperto da un’armatura nera che arrivava fino alla testa sulla quale spuntavano due corna ricurve da diavolo lasciando scendere liberi dei lunghi capelli neri. Il volto era interamente nascosto da pura oscurità e solo gli occhi bianchi erano visibili.

 

“UUUUUOOOOHHHHH!” ruggì il guardiano delle sabbie del tempo.

 

Il Grifone era una creatura dal corpo felino alto quattro metri e mezzo interamente grigio. La testa era coperta da un elmo nero che permetteva di vedere solo gli occhi rossi e le grandi corna dello steso colore. Le immense ali piumate erano giallo scuro mentre la coda finiva con un arpione. Le potenti zampe erano coperte da protezioni di ottone.

 

“GGGRRROOOOAAAARRR!” e anche la creatura alata lanciò un potente ruggito.

 

“Ma guarda che bella sorpresa! Il Dahaka e il Grifone: gli animaletti catturati e addomesticati da Dark Dastan. Era da parecchio che non li vedevo!” ghignò Raptomort “Se intendi usarli contro di me, sappi che non serviranno a niente!” e tese una mano verso di loro “Cham Imperius!” lanciando un altro incantesimo.

 

“GGGRRROOOAAARRR!”

Le due creature si accasciarono a terra in preda ad atroci sofferenze sia fisiche e mentali.

 

“Fra poco sarete di nuovo assoggettate a me!” ghignò Raptomort “Hai commesso un errore ad affidarti a loro! Non lo sai che sono uno specialista negli incantesimi di possessione?” e rivelò di essere l’artefice dell’assoggettamento delle due creature.

“Lo so bene! Ti ho spiato nei panni di Korag e so che il Dahaka e il Grifone sono vulnerabili alla tua magia oscura!” rispose calmo Yaphisan “Ed è per questo che ora i miei compagni si evolveranno!” e schioccò le dita.

 

GLANG! CLANG!

 

Della catene dorate apparvero dal nulla e imprigionarono le due creature che continuavano a contorcersi dal dolore.

“Evolversi? Che hai in mente?” Raptomort non lo seguiva.

“Specchio dell’Anima!” in tutta risposta il Sandtimes pronunciò queste parole e…

 

PUFF!

 

Nelle sue mani apparve uno specchio bianco di pregiata fattura, decorato con foglie di vario tipo e incorniciato da ali di farfalla. Il luminoso vetro di cristallo a forma circolare splendeva alla luce del sole.

“Non mi dire! Quella è la prima creazione di Morgana, la regina delle fate vero?” fece stupito lo stregone.

“Esatto!” rispose Yaphisan “Prima di venire qua, gliel’ho chiesto in prestito per fare un nuovo incantesimo: questo è il mio asso nella manica!” e lo alzò verso il cielo.

“Forza allora, tiralo fuori o sarai schiacciato dalle tue stesse creature!” detto questo il demone intensificò la forza dell’incantesimo sulle due creature.

 

Clow Reed, con questo ha inizio il nostro accordo!” il mago del tempo fece questo strano pensiero e poi “Iniziamo! << Portale dell’aldilà, io t’invoco! Con profonda umiltà ti chiedo di aprire le tue porte e permettere a me vivo l’accesso al tuo glorioso interno! >>” e in quel momento…

 

RRRRUUUMMMBBLLLLEE!

 

Dalle profondità del deserto emerse un grande portone fatto di una misteriosa pietra bianca e privo di serratura.

 

“La porta dell’aldilà! Incredibile, vuoi usare una formula di altissimo livello nonostante la tua maledizione!” di fronte a un simile spettacolo Raptomort rimase sbalordito.

 

“<< Ora ti prego, apriti per me! Io sono il custode di tutto ciò che è buono in questo mondo, che con la sua anima disperde il male dal creato. Concedimi di entrare dentro di te e, forte della mia primordiale promessa, permettimi di attingere alla tua forza per abbattere le forze ostili al creato! >>” Yaphisan continuò la sua formula e…

 

TLACK!

 

Come risposta a essa, l’enorme portone si aprì avvolgendo di candida luce tutto quel mondo desertico.

 

“AAAAARRGGGHH! QUESTA LUCE E’ TROPPO FORTE! MI’ STA FACENDO SENTIRE DOLORE!” essendo un demone del male, Raptomort sentì che quella forza positiva era letale per lui.

 

 

“Ehi! Mi sento benissimo!”

Vicino all’Accademia, tutti i ragazzi si sentivano leggeri come piume, come se quella luce li stesse facendo rinascere.

“Cos’è questa sensazione di calma?” uno dei più increduli era Sasuke “E’ come se fossi libero dalla vendetta!” e per fortuna sembrava essere molto illuminante per lui^^.

 

 

“Specchio dell’Anima, agisci! Ora che la porta è aperta, richiama in questo mondo le anime delle mie sorelle! Sara Sibilla Sandtimes e Jasmine Jade Sandtimes seguite la mia voce e tornate nel mondo dei viventi una seconda volta” lo specchio nelle mani di Yaphisan s’illuminò e…

 

FLASH!

 

Un raggio bianco partì da esso verso la porta per poi tornare dentro lo stesso e con questo il portone si chiuse e sprofondò di nuovo nel terreno.

“E ora il gran finale!” Yaphisan puntò lo specchio verso le due creature “Sara rinasci nel corpo del Dahaka e tu Jasmine rinasci in quello del Grifone! Che la vostra nuova vita cominci! RISURREZIONE!” detto questo...

 

FLASH! FLASH!

 

Due fasci di energia colpirono le due creature che furono circondate dal sigillo dei Sandtimes e quando questo sparì…

 

Ma cosa è successo?” il Dahaka si alzò tenendosi la testa.

Mi sento strana, come se mi fossi appena svegliata da un lungo sonno!” anche il Grifone si rimise in piedi sentendosi confuso.

Le due creature ora erano libere dalle catene e sembravano aver acquisito la capacità di parlare ma, cosa incredibile, la loro voce era femminile.

 

“Sara, Jasmine!” Yaphisan chiamò le creature con quei nomi e queste si voltarono.

Yaffy, sei tu? Ma cosa ti è successo?” il Grifone, alias Jasmine, osservò incredulo l’aspetto del Sandtimes.

Sei ancora sotto l’effetto della Maschera dello Spettro! Ma come mai sei così piccolo?” il Dahaka, alias Sara notò che Yaphisan sembrava un nanetto.

“Ecco... veramente sei tu che sei più grande Sara!” rispose il mago del tempo “Per favore ragazze non spaventatevi!” sapeva cosa sarebbe successo di lì a pochi secondi^^.

S-Sara?” fece Jasmine che si voltò verso il Dahaka.

J-Jasmine?” stessa cosa fece Sara.

 

Ci furono alcuni secondi di silenzio poi….

AAAAAAAHHHHHHHH! CHE COSA MI’ E’ SUCCESSO!

Gridarono le due creature con gli occhi sgranati.

 

PERCHE’ HO L’ASPETTO DEL DAHAKA! CHE DIAVOLO DI’ SCHERZO E’ QUESTO! NON POSSO PRESENTARMI A BRAD E SALADINO IN QUESTO MODO!” la povera Sara non sapeva cosa fare mentre pensava a questi misteriosi Brad e Saladino^^ (forse il secondo dice qualcosa).

CHE COS’E’ QUESTO ASPETTO! COME HO FATTO A DIVENTARE UN QUADRUPEDE! CHE FINE HA FATTO IL MIO CORPO E, SOPRATTUTTO DOV’E’ LA MIA PICCOLA KAELEENA!” anche Jasmine si disperava per questo nuovo aspetto.

 

“Sara, sorellina, Jasmine, moglie mia, prestatemi un momento di attenzione!” Yaphisan si fece avanti pronto a spiegare come stavano le cose.

Yaffy, dimmi che cosa ci è successo! Tutto ciò che ricordo è… No! KAELEENA STA BENE! DAISHI NON L‘HA UCCISA VERO?” nel ricordare gli ultimi attimi della sua precedente vita, Jasmine fu presa dal batticuore.

“Nostra figlia sta bene tesoro!” ma Yaphisan le dette subito una risposta rassicurante “Da quando sei morta sono passati diversi millenni e ora Kaeleena è diventata una donna bellissima e anche una madre eccezionale!” aggiungendo anche questo particolare.

Nostra figlia è sposata?” fece incredula la moglie e lui annuì “CHE BELLO!” e Jasmine non poté che esserne felice.

Sono di nuovo zia?” fece commossa Sara “Ma questo non è il momento! Ti prego Yaffy che cosa è successo ai nostri amici? Tutto quello che ricordo è di aver visto i loro volti disperati mentre una lama mi usciva dal petto!” e nemmeno lei ricordava felicemente i suoi ultimi momenti di vita.

“Quel maledetto e folle di un re narcisista ti ha trapassato il cuore, una parte che nemmeno le sabbie del Tempo possono curare. Brad ha dato di matto e l’ha impalato alle porte della sua città distrutta e poi è impazzito diventando una creatura della notte” rispose Yaphisan piegando tristemente il capo “Saladino è tornato nella sua terra ed è passato alla storia morendo in battaglia; Jor-El è tornato nel suo mondo; Sparda e Inu Taisho invece hanno fatto perdere le loro tracce, non so se sono ancora vivi o no!” e spiegò anche i destini di questi altri vecchi compagni “Mentre io, sono ancora imprigionato in questa maledetta maschera fino a quando Daishi non morirà!” e il suo.

Quel piccolo traditore, non avrei mai immaginato che desiderasse il potere!” disse Jasmine “Non so chi siano questi Brad, Saladino, Jor-El, Sparda e Inu Taisho ma se tenevi a loro allora mi dispiace per la loro scomparsa!” citando i cosiddetti amici che lei non aveva avuto la possibilità di conoscere.

Ora però passiamo a quest’altro problema: che diavolo è successo ai nostri corpi!” e Sara tornò all’argomento iniziale “Perché Jasmine ed io ci troviamo nei corpi del Dahaka e del Grifone?” ed esigeva una risposta.

Dahaka e Grifone?” chiese Jasmine che non capiva.

“Il Dahaka e il Grifone sono due creature nate dalla mia magia in un periodo successivo alla tua morte, ecco perché non li conosci!” rispose subito Yaphisan alla moglie “Per quanto riguarda la tua domanda Sara, devi sapere che i vostri corpi non ci sono più! Ormai sono ridotti in polvere e non possono più contenere le vostre anime. Per questo ho usato un incantesimo di Resurrezione combinato a uno di Trasmutazione, ma sfortunatamente non si è completato a causa di questa maschera che mi ha sigillato il 60% dei poteri e…” ma s’interruppe a causa di un forte attacco di tremarella provocato dalle due << ragazze >>….

 

Yaphisan Saganon Sandtimes! Facci tornare al nostro aspetto umano!

Che lo guardarono con una faccia da Oni sanguinario^^.

 

“N-Non posso!” rispose lui sentendosi improvvisamente piccolo come una pulce^^ “Solo i creatori di mondi possono fare qualcosa per voi!” e sperava di averle calmate ma…

 

NON PRENDERCI PER IL CULO!

Ruggirono le due e si avventarono sul povero mago del tempo che fu riempito di mazzate^^.

 

“AHAHAHAHA!” di fronte a quella scena Raptomort non riuscì a trattenere le risate “OH MAMMA! OH MAMMA! CHE RISATA DI’ GUSTO! DA QUANTO NON MI’ CAPITAVA DI’ ASSISTERE A UNA SCENA COSI’ DIVERTENTE!” tanto da rotolarsi a terra^^ “E’ IL COLMO! UN MAGO CHE VIENE PRESO A BOTTE DALLE SUE STESSE CREATURE! AHAHAAHAHAH!” e da avere le lacrime agli occhi^^.

 

TU STA ZITTO STUPIDA LUCERTOLA!

Ma le due << ragazze >> non apprezzarono la scenata dello stregone e…

 

KAPO M! KAPOM!

 

Con un doppio pungo lo spedirono in orbita^^.

 

“CHE FORZA!”

Questo fu l’unico commento dei ragazzi mentre le loro mascelle toccavano quasi terra^^.

 

Non so chi fosse quella bestiaccia ma di sicuro non gli permetto di fare commenti su di te Yaffy!” a Jasmine non piacevano quelli che criticavano il marito.

O beh! Ha avuto la lezione che si meritava!” fece Sara mentre si batteva le mani “E ora torniamo a te Yaffy!” per poi tornare ad occuparsi del Sandtimes.

 

“Ehi aspettate un attimo!” che si era rialzato con la faccia simile a una mongolfiera “Lasciatemi spiegare, ok?” e cercò la via diplomatica o finiva col prenderle e basta^^.

Hai un minuto!” Jasmine si mise in posa di gatto egizio in attesa di una valida risposta.

Calibra bene le parole o le prendi di nuovo!” mentre Sara chiuse le braccia.

“Bene! Come stavo dicendo, non mi è possibile completare l’incantesimo a causa di questa dannata maschera!” iniziò il mago del tempo “C’è solo un modo per restituirvi il vostro aspetto umano, a parte il riuscire a togliermi la Maschera dello Spettro: i creatori di mondi della dimensione C!” e spiegò l’unico modo per completare l’incantesimo.

Mai sentita nominare!” fece Jasmine.

Idem!” concordò Sara.

“Diciamo che è abbastanza recente!” rispose Yaphisan senza entrare nei dettagli “In quella dimensione ci sono maghi straordinari dotati di un grande potere magico noti col nome di creatori di mondi! Ognuno di loro ha dato la vita a miliardi di esseri viventi usando il principio dell’esistenza parallela, cioè esistono diversi alter ego della stessa persona lì!” spiegando anche questo “Un po’ di tempo fa, mi sono messo d’accordo con uno di questi creatori: lui e i suoi colleghi e amici vi ridaranno l’aspetto umano in cambio della mia collaborazione per risolvere un problema che hanno! L’unico aspetto negativo di questo accordo è che dovremo aspettare almeno quindici anni per poterlo realizzare!” aggiungendo sia l’accordo che la fregatura.

Cosa! Perché così tanto tempo?!” chiese incredula Jasmine.

“Questo creatore con cui mi misi d’accordo è morto alcuni secoli fa!” rivelò Yaphisan “Ma mi ha fatto sapere che sarebbe risorto durante una guerra che avverrà da qui a quindici anni e poi adempirà ai patti! Considerando la sua fama di veggente, gli ho dato fiducia!” facendo capire che la speranza non era svanita.

Resuscitare durante una guerra? Come? E poi perché non ti sei rivolto agli altri creatori?” Jasmine pose questa giusta sfilza di domande.

E poi chi sarebbe questo creatore con cui ti sei messo d’accordo?” anche Sara pose una giusta domanda.

“Uno dei maghi che ho sempre desiderato affrontare per capire chi è il migliore: Clow Reed!” Yaphisan rispose alla domanda di Sara “E poi l’accordo che abbiamo fatto deve restare segreto fino a quella data o saranno guai!” spiegando a Jasmine il perché non si era rivolto ai colleghi del grande mago creatore delle Clow Card ora catturate e convertite dalla piccola Kinomoto. (la guerra in questione è raccontata nella fic Card Captor Naruto di Alextintura. Chi lo segue sa già com’è andata^^.)

Se è lui che te l’ha chiesto, allora dobbiamo fidarci!” a questo punto Jasmine era soddisfatta.

Solo un’altra domanda: perché ci hai resuscitato a quindici anni di distanza da questi eventi!” per Sara questo punto non era chiaro mentre….

 

CRASH!

 

Raptomort tornò dal suo viaggetto in orbita finendo con la parte superiore del corpo sotto la sabbia^^.

 

“Ecco il motivo!” e Yaphisan indicò lo stregone che si stava dimenando per uscire da lì “Il suo nome è Raptomort ed è uno stregone demoniaco al servizio di Abhadon, l’entità primaria del male! Ahimè, anche se finora gli ho tenuto testa, non credo di poterlo sconfiggere definitivamente col solo 40% dei miei poteri. Per questo ho evocato il Dahaka e il Grifone e usato l’incantesimo della rinascita dall’aldilà servendomi dello specchio dell’Anima della piccola Morgana come catalizzatore per le vostre anime” e spiegò dettagliatamente il perché le aveva richiamate con un così largo anticipo.

Se è questo il motivo, allora va bene!” Jasmine si alzò e puntò lo stregone “I demoni di Abhadon sono solo feccia!” ed espresse il suo pensiero.

Salvo qualcuno, nessuno di loro si salva!” anche Sara era pronta a menare le mani “Un’ultima cosa: che ne è dei nostri poteri?” volle sapere se conservavano ancora le loro abilità o no.

“Sono rimasti invariati anzi, con i corpi del Dahaka e del Grifone sono aumentati esponenzialmente” rispose il mago del tempo “Jasmine, il tuo nuovo corpo è dotato di rigenerazione accelerata e, malgrado la mole, sei velocissima e resistente, mentre il tuo Sara è invulnerabile a qualunque attacco, inoltre sei dotata dei tentacoli del tempo che ti permettono di afferrare a distanza qualunque preda!” ed elencò rapidamente le nuove abilità delle due ragazze.

I poteri del Dahaka li conoscevo già e sono ottimi anche per la mia abilità come spadaccina!” fece Sara stringendo il pugno destro.

 

Non perdiamo altro tempo, andiamo a farlo a pezzi!” Jasmine si avviò per prima seguita dalla sorella e dal marito.

 

TLACK!

 

Nel frattempo lo stregone era riuscito a liberarsi e stava sputando un fiume di sabbia dalla bocca^^ “BLEAH! CHE SCHIFO!” e con un incantesimo fece apparire spazzolino e dentifricio per levarsi quel sapore dalla bocca^^.

 

La pianti di fare lo scemo e combatti?” fece Jasmine infastidita da quel comportamento.

“GLUP! Prova tu a ingoiare un quintale di sabbia in una volta e poi fammi sapere!” rispose lo stregone mentre sputava il dentifricio^^ “Ok, stop con le scene comiche e ricominciamo!” per poi tornare serio e pronto a riprendere il duello magico.

 

Scusa tanto lucertola troppo cresciuta ma io e mia sorella non abbiamo tempo da perdere con te! Quindi la faremo finita subito!” Sara non aveva tempo da perdere con lui.

“Il mio nome è Raptomort: tenetelo bene a mete perché sarà l’ultimo che sentirete nella vostra nuova vita!” ma lo stregone iniziò subito con le minacce “E ora troviamo anche per voi dei validi avversari!” e aprì le mani al cielo “Prima pensiamo a te mia cara cornuta! << Invoco il potere della più profonda oscurità! Che essa giunga in mio aiuto combinandosi col fuoco che nasce dal più profondo girone degli inferi! Forte del loro potere, io abbatterò ogni mio avversario che sarà tanto sciocco da sfidarmi! >> A ME GRANDE BALROG!”ed invocò un avversario per Sara….

 

BOOOMM!

 

Infatti, un’ombra giunse da chissà dove e prese forma davanti ai contendenti per poi essere in parte avvolta dalle fiamme.

Apparve una creatura da film dell’orrore: un grande demone alato dal corpo fatto di oscurità e avvolto dalle fiamme. Nella mano destra impugnava una spada fiammeggiante mentre nella sinistra una frusta fatta di fuoco (chi ricorda il Signore degli Anelli, conosce il suo aspetto).

“GGGGRRROOOOAAAARRR!” e lanciò un feroce ruggito in segno di saluto.

 

Ha usato un’arte proibita per evocare un demone del mondo di sotto! È terribile!” fece Sara stupita.

 

“E ora pensiamo alla quadrupede!” ghignò Raptomort “Sono sicuro che v’intenderete alla perfezione! << Oscurità che vieni dall’alto, scendi verso questa terra maledetta e spalanca le tue ali fatte dal vento che soffia nella Giudecca! Forte di questo potere, io abbatterò senza pietà gli stolti che mi si opporranno finché le loro membra non saranno ridotte in polvere! >> A ME ABISSO VOLANTE!” evocando un’altra creatura mostruosa…

 

BOOM!

 

Dal cielo piombò un’altra grande ombra che si compattò fino a formare una creatura che non aveva nulla di questo mondo.

Aveva l’aspetto di un grande rettile alato avvolto dalle tenebre. L’unica cosa realmente visibile erano gli occhi color rosso sangue che non trasparivano nessuna emozione (E’ simile alla creatura apparsa nel primo film di Eragon).

 

Tu guarda, ho un compagno di giochi tutto mio!” Jasmine la buttò sul ridere “Yaphisan ce la fai a tenerlo a bada per qualche altro minuto?” per poi rivolgersi al consorte.

“Puoi contarci! Ma fate in fretta!” che dette esito positivo mentre impugnò nuovamente il Keyblade.

“Finite le presentazioni, direi di dare inizio alle danze!” ghignò Raptomort “ALL’ATTACCO!” e ordinò alle sue creature di attaccare.

 

“ANDIAMO!”

I tre Sandtimes furono pronti ad accoglierli.

 

NEI PRESSI DELL’ACCADEMIA

 

“Questo duello magico è davvero incredibile!” commentò Shaoran che era uno dei pochi a capire cosa era successo.

“Non ci capisco niente di magia ma posso davvero dire che è qualcosa d’incredibile!” ammise Gaara che era rimasto impressionato da un simile spettacolo.

“E’ davvero roba forte la magia!” commentò Naruto senza parole.

“Di sicuro, ma non è qualcosa che va presa alla leggera!” li avvertì Angel “Abusarne provoca conseguenze a volte irreparabili!” che sembrava averne viste diverse.

“Quali sarebbero!” chiese curioso Shikamaru mentre era nella sua classica posa di riflessione “Devo sapere più cose possibili e trovare una giusta strategia!” infatti stava pensando a un metodo per battere lo stregone.

“Per esempio si diventa succubi della magia stessa senza accorgersene fino ad autodistruggersi!” rispose Oscar.

“Se poi non si è dotati della giusta esperienza e quantità di potere magico, l’incantesimo lanciato può rivoltarsi contro il suo utilizzatore!” anche Yué volle dire la sua.

“E’ vero, quando convertii la carta della Velocità ero a corto di energie e questa impazzi! L’ho praticamente dovuta catturare di nuovo!” e la piccola Kinomoto ne sapeva qualcosa.

“Quindi un mago deve essere davvero forte e conoscere tanti incantesimi per non lasciarsi sopraffare da un incantesimo sbagliato!” chiese Jaden.

“No! Non ha importanza quanti incantesimi si conoscano!” rispose Jasmine “Ciò che conta è qualcosa che conoscete anche voi: la forza di non arrendersi mai!” forza che praticamente tutti avevano in quel gruppo.

“Tsk! Ciò che conta è avere il potere! Non conta nient’altro!” ma Sasuke era di un’altra opinione.

 

“CHE DICI!”

Gli gridarono tutti in coro.

 

“Voi dite che non arrendersi mai serve a qualcosa! Non prendetemi in giro!” ma l’Uchiha rimase della sua opinione.

“Questo è il modo di pensare degli stregoni oscuri! Ma facendo così tralasciano le cose davvero importanti!” gli rispose Jasmine a tono “E se sei così scemo da non capirlo, rischi di perderti per sempre!” aggiungendo questo.

“In qualunque caso, noi non possiamo fare nulla in una simile situazione!” mentre Kakashi era concentrato su quello che stava avvenendo sul campo di battaglia.

“Non tutto è perduto!” ma Asuma era sicuro che il suo allievo avesse già trovato una soluzione.

“Avete ragione maestro Asuma! Ora andiamo da quel brutto stregone e gliele diamo di santa ragione!” intervenne Naruto carico e pronto a buttarsi nella mischia ma…

 

BONK!

 

“DOBE!”

Ricevette un sonoro pugno a martello in testa dall’Haruno e messo a tacere^^.

“Povero fratellone!” commentò la piccola Kinomoto.

“Certe volte se le va a cercare!” commentò Alexis con la gocciolona “Però ha ragione, non possiamo di certo stare qui a guardare! Ci serve un piano!” ma anche lei era d’accordo nel dover fare qualcosa.

“Il nostro avversario e uno stregone e anche parecchio forte; dobbiamo agire con cautela!” commentò Chazz col suo deck in mano “E ora ha tirato fuori due pezzi grossi per combattere!” e usò alcune carte mostro per riprodurre la situazione “E di sicuro ha in serbo qualche mossa.” seguita da alcune carte trappola e magia coperte “Mentre noi abbiamo il signor Sandtimes e le sue due creature ma non credo ci siano altri assi nella manica!” mettendo davanti solo tre carte mostro.

“Su questo ti sbagli!” intervenne Oscar “Il Dahaka e il Grifone ora sono i contenitori delle anime di due donne appartenenti al clan Sandtimes: la moglie Jasmine Jade e la sorella Sara Sibilla! Quelle due sono forti! E poi chi ti dice che non abbiamo qualche asso nella manica?” e gli fece quest’altra domanda con un sorriso.

“Non ditemi che non avete mostrato tutte le vostre carte!” fece incredulo Jessie.

“Sì hai indovinato!” confermò Jasmine con un altro sorriso “Abbiamo ancora diverse carte da giocare!” quindi non tutto era perduto.

“Allora esponetemele!” disse Shikamaru aprendo gli occhi “Credo di aver trovato una strategia!” dando questa bella notizia.

 

 

SCONTRO DAHAKA/SARA VS BARLOG

 

Il mostro fatto di fuoco e tenebra schioccò la sua frusta verso la Sandtimes che la schivò agilmente.

Wow! È strano muoversi così!” commentò la ragazza mentre faceva delle grandi capriole per schivare gli attacchi.

“GGRROOAAARR!” ma il Barlog non era della stessa opinione e si lanciò in picchiata su di lei calando la spada…

 

ZOCK!

 

Colpendola in pieno ma…

Sveglia! Io sono invulnerabile a qualsiasi attacco, ma tu…” la ragazza gli dette questa brutta notizia per poi…

 

KAPOM!

 

Colpirlo con un potente pungo in faccia che lo scaraventò via.

… No, non sei invulnerabile!” prendendolo in giro.

“GGGRRROOOAAARRR!” in risposta l’enorme bestia infernale si lanciò all’attacco contro di lei con frusta e spada sguainate.

OPS! Scusa ti ho offeso!” fece lei mentre i suoi occhi bianchi erano a forma di faccina comica.

 

CLANG! CLANG!

 

Nel frattempo parò l’attacco dell’avversario a mani nude.

Ringrazio di essere invulnerabile ma sento la mancanza di un’arma sai!” fece lei per poi “Vediamo se questi funzionano! TENTACOLI DEL TEMPO!” usare una mossa tipica del Dahaka.

 

SCHIAFFF! SCHIAFF!

 

Infatti, dal suo corpo uscì una moltitudine di tentacoli neri con punta bianca che colpirono in pieno l’avversario imprigionandolo.

Preso e ora tiriamo un po’!” la ragazza aveva deciso che lo avrebbe ridotto in pezzi ma….

“GRRROOAAARR!” il Barlog aumentò l’intensità delle fiamme che lo ricoprivano e…

 

BOOM!

 

Generò una piccola esplosione che fu sufficiente a liberarlo.

Non male! Se ti ci metti d’impegno non sei male!” commentò la Sandtimes “Oh! Oh!” per poi notare che l’avversario stava per fare un’altra mossa.

“GGRRR!” infatti, aveva spalancato fauci e mani generando delle sfere di oscurità e fiamme per poi lanciarle contro Sara.

E no! Non ti lascio la soddisfazione di colpirmi!” ma la Sandtimes, nonostante la mole, schivò agilmente tutte le sfere quasi come se ne prevedesse la direzione.

“GGGGRRRR!” e il fatto di non riuscire a colpirla fece innervosire il Barlog.

OPLA!” mentre invece Sara sembrava divertirsi un mondo “E’ inutile che ci provi amico! La mia abilità nelle sabbie del Tempo si chiama Visione Divina: posso prevedere il futuro in tutte le sue forme e questo include anche la previsione delle mosse altrui!” rivelando quale fosse la sua abilità “E ora!” per poi…

 

SCHIAFF! CRASH!

 

Far partire un tentacolo da sotto la sabbia che afferrò l’avversario alla gamba e lo gettò a terra.

ED ECCOTI SERVITO!” Sara gli saltò addosso e cominciò a riempirlo di pugni.

“GGGGRRROOOOAAAARRR!” ma il Barlog non rimase immobile e…

 

KAPOM!

 

Assestò un potente calcio all’addome della Sandtimes allontanandola.

Ehi! Non lo sai che le donne non si toccano nemmeno con un dito? Non sei per niente romantico!” commentò lei offesa.

“GGRR!” in risposta il Barlog concentrò oscurità e fiamme nella spada calandola a terra…

 

ZACK! FRABBOOMM!

 

Generando una potente deflagrazione.

ACCIDENTI! QUI MI’ CI’ VUOLE UNA SPADA!” la ragazza schivò l’attacco ma capì di aver bisogno di un’arma.

 

“Ehilà zia Sara!” la salutò Jasmine.

Eh!” la Sandtimes si voltò alla sua sinistra notando di essersi avvicinata all’Accademia o più precisamente davanti al Susanoo della giovane Uchiha “Bella forma!” commentò “Ragazzi, qualcuno di voi può prestarmi una spada? Due secondi e la restituisco subito!” per poi fare subito una richiesta.

“GGGRRROOOOAAARRR!” nel frattempo il Barlog si era lanciato all’attacco contro di lei.

SVELTI UNA SPADA!” insistette la Sandtimes.

“PRENDA LA MIA!” e il primo a rispondere fu Naruto che lanciò la Spada di Luce.

GRAZIE PICCOLO! TE LA RIPORTERO’ SENZA AMMACCATURE!” che fu subito afferrata dall’enorme mano di Sara “Che strana sensazione!” pensò poi mentre la maneggiava.

 

CLANG!

 

Per poi bloccare il fendente del Barlog.

Scusa amico ma ora devo farla finita!” disse Sara con uno strano sguardo negli occhi.

 

CLANG! CLANG! CLANG! CLANG!

 

Infatti, un istante dopo partì all’attacco lanciando una serie rapidissima di fendenti, dimostrando di essere una spadaccina eccezionale.

“GGRRR!” il Barlog riuscì a bloccare i fendenti e tentò un attacco con la frusta ma a contatto con la lama della spada questa evaporò e…

 

ZACK!

 

Giunta alla mano la mozzò di netto.

“AAAAAARRRGGGHHHHH!” il Barlog cadde in ginocchio mentre si teneva il braccio amputato.

Curioso! Una creatura come te dovrebbe essere dotata di autorigenerazione, eppure la tua ferita non si rigenera, quasi come se fosse stata colpita da purissima…” Sara interruppe il suo discorso per poi notare la lama della spada che stringeva nella mano destra: stava brillando “… Luce? Questa spada è fatta di luce! OTTIMO!” era perfetta per abbattere un demone del calibro del Barlog.

 

“GGGRRROOOAAAARRR!” nel frattempo questo si era rialzato e impugnava la spada nuovamente avvolta da tenebre e fiamme.

Questo è il gran finale!” capì la Sandtimes che si preparò a colpire “Tecnica segreta delle Sabbie del Tempo: TAGLIO DELLO SPAZIO TEMPO!” per poi lanciarsi all’attacco e stessa cosa fece il Barlog.

 

ZACK! FRABBOOMM!

 

L’impatto fu assordante. I due avversari erano uno dietro l’altro con le spade tese in avanti: per alcuni istanti non si capì chi avesse vinto quando….

 

CRASH!

 

Il busto del letale Barlog si staccò dal resto del corpo e cadde a terra segnando la vittoria della Sandtimes.

Vittoria!” esultò la ragazza mentre il corpo dell’avversario si dissolse “Grazie per il prestito ragazzino! Prendi!” per poi restituire la spada al suo proprietario lanciandogliela e questa…

 

ZOCK! CRACK!

 

Si conficcò a pochi centimetri dalle gambe dell’Uzumaki causando una piccola crepa^^.

Scusa!” disse imbarazzata Sara “Comunque, posso sapere il tuo nome?” e volle togliersi questa curiosità.

“TI SEMBRA IL MODO DI’ RESTITUIRE LE COSE! POI E’ UNA SPADA ACCIDENTI!” sbraitò di rimando il povero biondino che per un attimo aveva temuto per la sua virilità^^ “COMUNQUE IO SONO NARUTO UZUMAKI E UN GIORNO DIVENTERO’ HOKAGE!” per poi presentarsi.

Lieta di fare la tua conoscenza Naruto!” rispose lei con un sorriso (solo gli occhi lo facevano capire che sorrideva^^) “Hai davvero una bella spada, in tutti i sensi!” si complimentò lei per poi tornare ad aiutare Yaphisan e Big Jasmine.

 

“<< Hai davvero una bella spada, in tutti i sensi! >>” Kiba ripeté alla perfezione la voce della Sandtimes “Mi sa che là sotto è piccola!” prendendolo in giro.

 

“KIBA!”

Gli gridarono tutti^^

“Scusate, mi è venuta spontanea!” si giustificò l’Inuzuka^^.

 

CRUNCH!

 

“AHI!” ma il suo cucciolo non l’aveva gradita per nulla.

 

“VAI AKAMARU!”

E gli altri tifavano per il cucciolo^^.

 

 

NEL CIELO

 

Intanto sopra le teste di tutti era in corso un duello aereo tra Jasmine e l’Abisso volante.

Non te la cavi male amico!” lo sbeffeggiò la Sandtimes mentre volava sempre più in alto.

“GRRR!” intanto la creatura oscura la seguiva a ruota senza perdere terreno lanciando sfere ad aria compressa.

Ok, direi che il riscaldamento è finito! ADESSO TI AGGIUSTO IO!” raggiunta una certa quota Jasmine si voltò verso il basso e si lanciò in picchiata.

“GGRRR!” in risposta l’Abisso volante si scansò all’ultimo secondo evitando di essere ghermito dalla mossa avversaria.

E bravo ma non è abbastanza! “ la Sandtimes si aspettava una simile mossa infatti fece una rapida virata andando a scontrarsi contro l’avversario con un potente colpo di testa.

“GGGRRROOOAAA!” la creatura ruggì furiosa mentre cadde verso il suolo.

Non dirmi che ho già vinto!” Jasmine credeva che l’avversario fosse più forte ma….

 

SBRANG! SBRANG!

 

Si ritrovò colpita da due sfere di aria compressa.

E così stavi aspettando questo eh?” fece lei digrignando i denti mentre l’Abisso volante recuperava quota “Se speri di avermi fatto qualcosa ti sbagli di grosso! ARRIVO!” e con un colpo d’ala si lanciò contro la creatura che…

“GGGRRR!” fece altrettanto spalancando le fauci.

 

BOOM!

 

Generando una potente onda d’urto.

Cavolo che testata!” commentò la Sandtimes scuotendo la testa “Di questo passo non la finisco più! Devo darmi una mossa a battere questa bestiaccia!” pensò tra se “Yaffy ha detto che i miei poteri sono immutati, anzi sono anche aumentati! Allora vediamo di cosa sono capace con questa forma!” e concentrò le sabbie del Tempo intorno al suo corpo.

“GGGGRRROOOOOAAARRR!” l’Abisso volante si lanciò a tutta velocità verso il Grifone caricando una grande sfera di aria compressa potenziata con l’oscurità che aveva dentro di se e la sparò.

NON ILUDERTI!” ma Jasmine la evitò all’ultimo istante salendo più in alto.

“GGRROOOAARR!” la creatura oscura non cedette e continuò a lanciare le sue sfere di energia prontamente schivate dal Grifone.

ADESSO BASTA SCHIVARE! ARRIVO A PRENDERTI!” ma ora ne aveva abbastanza di stare sulla difensiva e si lanciò rapida verso l’avversario “ORA CHE HO CAPITO COME FUNZIONA QUESTO CORPO NON MI’ BATTI PIU’! RINFORZO DEL TEMPO: ALI TAGLEINTI!” attuando con un doppio colpo d’ala…

 

ZACK! ZACK!

 

Che tagliò in due il cielo della dimensione satellite e sfiorò l’Abisso volante.

“AAAAAARRRGGGHHHH!” la creatura oscura lanciò quello straziante urlo di dolore.

Ops! Non mi sono controllata!” fece la Sandtimes vedendo ciò che aveva combinato “Ecco perché preferisco armi a lunga distanza: sono più facili da controllare!” per poi tornare a prestare attenzione all’avversario “Ora però non ti manco più!” concentrando le sue sabbie sulle piume delle ali.

“GGGGGGGRRROOOAAAARRRR!” furioso per il ferimento, l’Abisso volante fece vibrare l’aria intorno a se.

Ti ho fatto arrabbiare? Meglio, così t’impegnerai di più!” la Sandtimes non si lasciò intimidire  e tese le ali in avanti “Sto diventando più veloce ma non basta!Assaggia questo! Sabbie del Tempo: DARDI DORATI!” e lanciò le sue piume come fossero infinite frecce.

“GGGGRRROOOOAAARRRR!” in risposta la creatura oscura lanciò una raffica di lame di aria compressa….

 

FRABOOM! FRABOOMM! FRABOOM!

 

Generando una serie di esplosioni che tolsero la visuale.

QUESTA E’ LA TUA FINE! RINFORZO DEL TEMPO: TESTATA ATOMICA!” ma Jasmine ne approfittò concentrando le sabbie del Tempo sulla testa e…

 

KAPOM! CRASH!

 

Assestò una potente testata all’avversario che fu schiantato direttamente al suolo.

Che colpo!” commentò Jasmine soddisfatta “E ora finiamo questa farsa!” per poi lanciarsi in picchiata contro l’avversario “Rinforzo del Tempo: BELLEROFONTE!” avvolgendosi interamente del suo stesso potere…

 

BBBOOOOOM!

 

“RRROOOOOAAARR!” investendo in pieno la creatura che fu distrutta sul colpo.

VITTORIA!” esultò la Sandtimes “E ora andiamo a dare una mano a Yaffy e Sara!” per poi volare in direzione dello scontro del marito.

 

RAPTOMORT VS YAPHISAN

 

“ASSAGGIA QUESTO! LANCIA OSCURA!” il letale stregone creò una lancia fatta di pura oscurità lanciandola contro il Sandtimes.

“SCUDO DEL TEMPO!” ma Yaphisan bloccò l’attacco con una potente difesa venendo però sbalzato.

 

“Non male Sandtimes!” fece lo stregone ghignante.

“E non hai ancora visto niente!” rispose a tono l’ex signore del tempo “Comincio a sentire la fatica!” pensò tra se, conscio che un avversario come Raptomort non era battibile con il solo 40%.

“Che ti succede? Sei stanco?” lo schernì Raptomort “Hai per caso bisogno di una pausa?”

“Non è che sei tu ad essere stanco?” gli rispose calmo l’altro.

 

YAPHISAN!

Sara e Jasmine giunsero insieme nel luogo dello scontro affiancandosi al loro compagno.

 

“Ve la siete presa comoda eh?” fece il Sandtimes alle due.

Scusa: abbiamo fatto un po’ di pratica con questi corpi!” gli rispose Sara.

Infatti! Ora so come muovermi!” della stessa opinione era anche Jasmine.

“Bene! Allora prepariamoci a chiudere le danze!” Yaphisan era pronto a concludere lo scontro.

 

“Avete sconfitto le mie creature!” Raptomort osservò le due Sandtimes con sguardo bieco “Non mi sarei mai aspettato che avrebbero sconfitto così facilmente il Barlog e l’Abisso volante! Ho commesso l’errore di sottovalutarle!” pensò tra se “Lo scontro tra Nick e Uncinato ormai è alle battute finali! Devo finire lo scontro immediatamente e c’è solo un modo per farlo!” e decise di porre fine alla battaglia “E va bene! Yaphisan è stato un piacere battermi con te ma ora la partita finisce qui!” e unì le mani a coppa incominciando a recitare una veloce cantilena.

 

“Ci siamo! È il momento di farlo comparire!” Yaphisan capì cosa stava per succedere e si voltò verso le sue ragazze “Sara, Jasmine è il momento di chiamare Arcano!” anche lui avrebbe fatto sul serio.

Chi?” chiese Jasmine confusa.

“E’ vero, tu non lo sai!” Yaphisan aveva dimenticato di dire la cosa più importante.

Lascia parlare me, farò in un attimo!” ma Sara si offrì volontaria.

“D’accordo ma fa in fretta! Non abbiamo molto tempo!” ma Yaphisan le fece capire che doveva fare in fretta.

 

Jasmine, devi sapere che il Dahaka e il Grifone sono nati dalla scissione di una potente entità che rappresenta la volontà dell’universo: la chiamiamo Arcano!” Sara disse subito la cosa più importante.

Cosa? Vuoi dire che noi due siamo diventate parte di un essere dai poteri divini!? Come avete fatto a scinderlo?” Jasmine non si aspettava una cosa del genere.

Ricordi i ruoli che io e Yaphisan avevamo no?” per poi ricordarle un loro segreto.

Certo, i ciondoli dei discendenti degli dei, voi…. Aspetta! Non mi starai mica dicendo che voi e i cinque guerrieri che avevi preannunciato con vent’anni di anticipo, avete dato…” Jasmine credeva di aver capito l’arcano.

Esatto!” confermò la sorella “Lasciarlo in quella forma era troppo rischioso, così lo scindemmo in gran segreto nelle due creature che ora ci ospitano! È possibile rievocarlo temporaneamente ma questo vuol dire che noi dovremo metterci da parte e lasciare tutto nelle mani di Yaffy!” e spiegò il lato negativo.

Cosa ne sarà di noi? E cosa succederà a Yaffy?” chiese la sorella preoccupata per il marito.

Le nostre personalità resteranno sopite dentro il corpo di questa creatura ma non si annulleranno mentre Yaffy, anche se per poco, riotterrà i suoi antichi poteri! Ciò che dobbiamo fare è solo confidare in lui e nei ragazzi che sono laggiù!” per poi indicare anche i Sun’s Knights che osservavano con il cuore in mano.

Se sei tu a dirlo, allora ci credo!” rispose Jasmine “Forza Yaffy, iniziamo!” per poi rivolgersi all’antico consorte.

“Molto bene!” fece lui soddisfatto.

 

“AHAHAHAH! FINITO DI’ DIRVI ADDIO? RALLEGRATEVI PERCHE’ FINIRETE ALL’INFERNO INSIEME!” Raptomort li fissò con un sorriso diabolico “ADESSO VERRETE SCHIACICIATI DALLA POTENZA DI’ COLUI CHE ANNUNCIA LA FINE DI’ TUTTO! PER VOI E’ FINITA!” e alzò le braccia al cielo che in un istante si tinse di rosso.

 

Che cosa sta succedendo!” Jasmine percepiva un’aura funesta che stava per abbattersi su quella terra.

Mi sento improvvisamente male!” Sara invece cadde in ginocchio respirando a fatica.

“Sta per arrivare una creatura apocalittica! Quale mai sarà!” mentre Yaphisan strinse i pugni.

 

“GGGGGRRRRRRROOOOAAAAAAAARRRRR!”

Poi un potente ruggito fece tremare la terra e il cielo e…

 

CRACK!

 

Quest’ultimo si crepò come uno specchio e s’infranse.

 

“Sta arrivando qualcosa di spaventoso!” ciò che Neji stava vedendo col suo Byakugan era indescrivibile.

“Che diavolo è quella creatura!” altro incredulo era Sasuke che, dopo anni, sentì una paura e una disperazione uniche.

“No-Non credo che sia alla nostra portata!” fece Syrus che aveva perso ogni sicurezza.

“Qualcuno mi dica che sto sognando!” fece Jessie che non sentiva più le gambe.

“Temo che questa sia la realtà!” ma Kakashi dovette deluderlo “Da quella crepa sta per uscire qualcosa di terribile e noi non possiamo fare niente per fermarla!” per la seconda volta nella sua vita si sentiva impotente.

“Qua ci vuole un miracolo, altro che un piano!” Shikamaru non riusciva ancora a vedere nulla ma aveva capito che le strategie in quel momento erano inutili: ci voleva qualcos’altro.

 

 

“GGGRRROOOOAAAARRRR!”

Dalla crepa nel cielo uscì un enorme zampa artigliata che fece pressione per poi…

 

ZAMP!

 

Poggiarsi sulla sabbia.

 

Dio del tempo aiutaci” Jasmine non aveva mai percepito nulla di simile.

Com’è possibile che quella lucertola possa domarlo!” Sara non riusciva a immaginare come fosse possibile.

“Non lo controlla, è merito di Abhadon se gli obbedisce altrimenti non esiterebbe a distruggere il suo stesso evocatore!” rispose Yaphisan che mantenne il sangue freddo “E così è arrivato: il Drago Rosso è qui!” per poi rivelare il nome della micidiale bestia che era uscita.

 

Dallo squarcio nel cielo era uscita la creatura che in sé era il simbolo della fine di tutto: il terribile Drago Rosso.

Era un immenso drago dieci volte più grande di un titano, capace di reggersi su due zampe  e quindi rendendo le sue dimensioni ancora più evidenti. Le scaglie del corpo brillavano di un rosso intenso come il sangue, le zampe anteriori sembravano essere capaci di afferrare le stelle mentre quelle posteriori facevano tremare il creato intero a un singolo passo. Le immense ali di pipistrello con un solo battito potevano spazzare via un’intera catena montuosa. La grande testa era incoronata da dieci paia di corna che variavano dal rosso sangue al nero pece mentre gli occhi rossi con pupilla nera riflettevano la fine. A completare questa terribile creatura era la sua lunga coda con la punta a freccia il cui semplice movimento provocava un potente uragano. Non mancavano zanne affilate nell’enorme bocca e grandi artigli.

Era colui che avrebbe segnato la fine di tutte le cose: l’inizio dell’inferno in terra e che poi sarebbe stato sconfitto dagli angeli guidati dall’arcangelo Michele e scagliato insieme alle altre bestie nel pantano infernale che lo avrebbe incatenato per sempre.

 

“MUAHAHAHAHAHAH! MUAHAHAHAH! PER VOI E’ FIINITA MOCCIOSI!” Raptomort si sollevò in volo fino ad appoggiarsi sull’enorme testa della creatura apocalittica pronto a dare l’ordine finale “DRAGO ROSSO EMISSARIO DELL’INFERNO IN TERRA CANCELLA QUESTO MISERO MONDO INSIEME A TUTTI GLI INSETTI CHE LO ABITANO!” che era tutt’altro che rassicurante.

 

“GGGGGRRRRROOOOAAAAAARRR!”

Il terribile drago lanciò quel ruggito pronto a distruggere tutto.

 

“Non illuderti IO NON TE LO PERMETTERO’!” ma Yaphisan era di tutt’altra opinione “SARA, JASMINE SIETE PRONTE?” per poi rivolgersi alle due rinate Sandtimes.

Pronte!” risposero le due.

“E allora DAHAKA E GRIFONE, SPIRIT FUSION!” e dette l’ordine.

 

Sara e Jasmine furono avvolte da due sfere di purissima luce che si alzarono verso il cielo.

 

FLASH!

 

E dalla loro unione si sprigionò un’intensa luce che abbagliò i presenti.

“AAAARRGGGHHH! CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO!” Raptomort non capiva cosa stesse succedendo “Che cos’è questa sensazione!” percepiva una forza incredibile paragonabile a quella della sua creatura.

 

“GGGGGGRRROOOOOOAAAAAARRRRR!”

Un nuovo potente ruggito scosse il creato e, in tutta la sua maestosità, fece la sua comparsa il Drago Arcano.

L’enorme corpo dorato potrebbe ricoprire una metropoli come New York city. Sull’immenso petto era posta una scintillante armatura d’argento, dove era inciso il simbolo dei Sandtimes; le ali di grifone che gli permettevano di librarsi in volo, avevano gli strati dell’arcobaleno. L’enorme testa era sormontata da grandi corna ricurve del colore del latte mentre gli occhi somigliavano a due grandi gemme color arcobaleno.

Questa immensa e potente creatura era la Volontà dell’Universo: colui che sceglieva gli eletti che custodiranno le chiavi del cancello della fine oltre il quale il caos regnava supremo.

 

“E’ enorme!”

Fecero i presenti.

 

“Non ci posso credere!” fece incredulo Raptomort “Quello non è il drago che evocasti contro Imperius.Che diavolo significa!” non capiva cosa fosse successo.

“Non è ovvio? Quella non era la  sua vera forma!” rispose Yaphisan librandosi in volo fino a poggiarsi sulla testa del nuovo drago “Quello che voi servi di Abhadon vedeste mesi fa era solo un frammento del vero drago che vedi davanti a te: sono stato io a sigillare il suo vero potere poco prima che Dark Dastan catturasse il Dahaka e il Grifone ma ora non è più necessario!” e dette la spiegazione che l’avversario voleva “Ciò che ti trovi davanti è colui che rappresenta la Volontà dell’universo: ti presento il grande Drago Arcano!” e presentò l’immensa creatura.

 

“E così avevi questo bell’asso nella manica eh!” dopo alcuni secondi d’incredulità, lo stregone oscuro recuperò il suo sangue freddo “MA NON SERVIRA’ A NULLA! IO E IL DRAGO ROSSO VI’ POLVERIZZEREMO E CANCELLEREMO IN UNA VOLTA SOLA L’INTERO CREATO! ALL’ATTACCO DRAGO ROSSO!” e lanciò all’attacco la creatura apocalittica.

“GGGGGGRRRROOOAAARRR!” che rispose con un feroce ruggito.

 

“Non illuderti, la partita è ancora tutta da giocare, sei d’accordo amico mio!” ma Yaphisan avrebbe venduto cara la pelle per poi rivolgersi al grande drago su cui si reggeva in piedi.

“Assolutamente!” rispose la creatura con gran sorpresa di tutti “Yaphisan Saganon Sandtimes, in quanto precedente Custode di una delle chiavi dell’universo, io ti concedo il mio aiuto, anzi non esitare a chiamarmi se sarà necessario combattere simili esseri!” dandogli la sua piena fiducia “SCONFIGGIAMO QUESTA MINACCIA INSIEME!” e si lanciò all’attacco verso la sua nemesi.

 

“DISTRUGGIAMOLI!” dall’altra parte anche Raptomort lanciò all’attacco il Drago Rosso dando inizio a un duello aereo unico nel suo genere.

 

 

VICINO ALL’ACCADEMIA

 

“Incredibile!” Naruto osservò senza parole lo scontro.

“Hai ragione amico!” confermò Jaden che gli era a fianco.

“Questo scontro va oltre la nostra portata, non c’è nulla che possiamo fare per aiutare il signor Sandtimes!” Gaara si rendeva conto della sua inutilità in quel momento.

“E’ vero, non c’è nulla che possiamo fare con i nostri attuali poteri. L’unica cosa è restare qui a fare da spettatori!” ammise Shaoran che però si sentiva inutile.

“E poi è uno scontro spettacolare, sfigureremo solamente!” Jessie non riusciva a staccare gli occhi da quel terribile quanto incredibile duello.

 

“Non vi facevo così arrendevoli ragazzi!” fece Angel incamminandosi verso lo scontro.

“Non siamo arrendevoli ma ci rendiamo conto che non possiamo fare nulla in una situazione del genere!” gli rispose Chazz che era già nervoso di suo.

“E voi sareste dei Sun’s Knights? Non dite scemenze: i nostri avrebbero tirato fuori qualcosa di nuovo per il solo desiderio di non stare fermi a guardare come dei baccalà!” lo riprese Oscar che seguì il rosso.

“E secondo voi che cosa potremmo fare? Non siamo mica in grado…” Shikamaru stava per dire la sua quando d’improvviso ebbe un’illuminazione.

“Quando fai in quel modo, vuol dire che hai appena pensato a qualcosa!” nel notare quello sguardo il suo maestro capì che il ragazzo aveva trovato una soluzione al problema.

“A cosa hai pensato?” gli chiese Syrus curioso.

 

“Qualunque cosa ti sia venuta in mente, ti consiglio di applicarla in fretta. Altrimenti vi perderete tutto il divertimento!” disse la giovane Jasmine avviandosi con gli altri due.

“Ehi, che avete in mente di fare voi?” chiese Sasuke che era rimasto in disparte.

 

“Ovvio, ci uniamo alla partita!” rispose Oscar “E’ vero, non abbiamo assi nella manica come il Drago Rosso o Arcano ma anche noi sappiamo il fatto nostro!” facendo capire che anche loro potevano fare qualcosa.

“Vedete di raggiungerci alla svelta o vi perderete tutto il divertimento!” sorrise Angel mentre si morse un dito.

“E se ci riuscite, tirate fuori un drago, così non vi sentirete soli!” stessa cosa fece Jasmine.

 

“Comincio prima io!” Oscar era pronta a partire per prima attivando la misteriosa aura oscura che l’avvolse interamente “TAKKINSIS ANDIAMO A FARCI VALERE!” per poi espandersi.

 

“CON IMMENSO PIACERE!”

Rispose una voce che non le apparteneva e….

 

“Un altro drago enorme!”

Fecero increduli i ragazzi.

 

Davanti al gruppo era apparso un altro immenso drago (non grande quanto Arcano e il Drago Rosso ma ci si avvicinava). Il suo corpo sembrava avere tutti i colori esistenti e, allo stesso tempo, nessuno. Cosa che stupiva per davvero, era la presenza di ben cinque teste tutte di colore diverso: a partire da destra, erano nera, blu, rossa, verde e bianca. Non mancavano un paio di enormi ali dai multiformi colori e una lunga coda.

Ciò che era apparsa era l’entità di cui Oscar era la reincarnazione: Takkinsis, la Regina delle Tenebre, una delle divinità dell’antico mondo di Kryum, seconda solo a Chaos stesso.

 

“Allora si parte!” sulla testa centrale uscì il busto Oscar che si dichiarò pronta a iniziare “Ragazzi fate in fretta!” e partì alla carica.

 

“TECNICA DEL RICHIAMO!”

Angel e Jasmine poggiarono le mani a terra e…

 

PUFF! PUFF!

 

Ne uscirono due grandi colonne di fumo che, quando sparirono…

 

“ALTRI DUE DRAGHI!”

Fecero increduli i ragazzi.

 

Nella loro immensità, erano apparsi un drago Blu e uno Rosso leggermente più grande del primo ma più piccolo di quello di Raptomort. Per entrambi occhi gialli, lunghe corna, coda, zanne e artigli.

 

“A quanto pare ti serve il mio aiuto moccioso!” fece il drago blu con voce maschile rivolgendosi ad Angel.

“Esatto Khellendros! Guarda chi c’è là sopra!” e gli indicò il luogo dello scontro.

“Guarda che sorpresa: Raptomort e il suo drago dell’Apocalisse!” ghignò lui “Sì, hai fatto bene a richiamare me e non mio fratello! Io e te faremo scintille!” per poi cominciare a crepitare realmente.

“Non credere che ti lascerò tutto il divertimento caro mio!” disse il drago Rosso con voce femminile “Io quei due me li pappo a colazione!” facendo capire che era una gran testa calda.

“Ed è per questo che sei la mia preferita Malystrix!” rise Jasmine comodamente seduta sulla sua testa “Allora socia, facciamo vedere a questi maschietti di che cosa siamo capaci?” per poi  usare un tono di voce più concitato.

“E me lo chiedi socia? Avremo chiappe di stregone demonico per cena!” la draghessa le dette corda e spalancò le ali “SI PARTE!” per poi lanciarsi nella battaglia.

 

“Femmine, si lasciano prendere troppo facilmente!” commentò Khellendros col gocciolone dietro la testa.

“Ehi, non vorrai mica stare qui a poltrire vero?” gli disse Angel determinato a non restare indietro “Guarda che altrimenti chiamo Drako eh?” punzecchiandolo a darsi una mossa.

“Ti farò vedere che valgo molto più di mio fratello! REGGITI FORTE!” e anche il drago Blu partì all’attacco.

 

 

“Porca miseria, anche loro sono forti!” fece Sakura Kinomoto che non si aspettava una cosa del genere.

“Anche loro possono richiamare dei draghi e sono belli grossi!” commentò incredula Alexis.

Quelli sono due dei sette signori dei Draghi!” disse Ryu Sheron che apparve davanti a tutti “Sono coloro che regnano incontrastati tra tutti loro: la draghessa è Malystrix, la regina del fuoco; mentre il secondo è Khellendros, il signore del deserto e grande saggio degli antichi poteri e, anche se non si somigliano, è il fratello di Drako, l’amico di Nick!” dando una spiegazione molto dettagliata.

“Cavolo, Drako ha un fratello! Non si somigliano per niente!” commentò Jessie.

 

“Scusate ragazzi!” ma Shikamaru non aveva tempo da perdere e interruppe qualsiasi commento “Credo di aver trovato una soluzione!” e sembrava sicuro che avrebbe funzionato.

“Allora che proponi?” chiese Temari curiosa.

“Una Spirit Fusion con tutti i nostri spiriti!” rispose il Nara e tale reazione…

 

“CHE COSA!”

Lasciò giustamente tutti increduli.

 

“Ma come possiamo fare una cosa del genere? Gli spiriti sono tanti e poi non siamo tutti in sintonia!” gli fece notare Hinata.

“Questo è vero, ma è l’unica carta da giocare!” rispose Shikamaru serio.

“E come pensi di fare una cosa del genere!” chiese Sasuke che non sapeva di cosa il Nara stesse parlando.

Semplicemente tutti noi spiriti ci fonderemo in uno, generando una nuova incredibile forza!” a rispondere ci pensò la Fenice stessa.

“Fondervi? È possibile una cosa del genere!” chiese l’Uchiha poco convinto.

“Eccome se lo è! Qualche tempo fa io e Hinata abbiamo unito i nostri due spiriti ed è nata una forza della natura!” gli rispose Naruto “Per me va bene! Forza ragazzi proviamoci!” e appoggiò l’idea dell’amico.

“Forza ragazzi, non perdiamo tempo: formiamo un cerchio e prendiamoci per mano!” che dette le direttive.

 

“Ok!”

Risposero i ragazzi tranne…

 

“Perché dovrei fare una cosa del genere!” Sasuke che ovviamente era riluttante.

Se non lo farai, non potrai mai battere quella lucertola!” gli rispose la Fenice “Non vorrai mica farti fregare la preda da tutti loro!” e sapeva come convincerlo.

“E va bene, ma bada: lo faccio solo perché voglio sistemare la lucertola!” alla fine il moro accettò e, riluttante si avvicinò al gruppo e “Dovevo aspettarmelo!” vide che già qualcuno gli aveva teso la mano.

“Come ai vecchi tempi!” sorrise Naruto che l’avrebbe sempre tesa per lui.

“E sia!” rispose lui prendendola insieme con quella di Sakura Haruno.

 

“Forza, sintonizziamoci!” e all’ordine di Shikamaru tutti chiusero gli occhi.

 

INTANTO NEL CIELO!

 

Il duello tra i due maghi a cavallo dei loro draghi continuava senza esclusione di colpi.

 

“NON ILLUDERTI SANDTIMES! NON BATTERAI MAI IL DRAGO ROSSO!” ruggì Raptomort mentre concentrava un incantesimo.

“GGGRRROOOAARR!” e il letale Drago Rosso stava creando una gigantesca sfera di fuoco.

 

“QUESTO E’ TUTTO DA VEDERE” rispose Yaphisan con il Keyblade in pugno “DOBBIAMO FERMARLI ARCANO!” rivolgendosi poi all’enorme drago che cavalcava.

“Non temere!” rispose il drago “E’ il momento di donarti le vestigia del cavaliere bianco! Usale bene!” per poi guardare il Sandtimes che fu avvolto da una candida luce bianca.

“Grazie amico mio!” rispose lui quando essa si estinse.

 

Ora il Sandtimes indossava un’armatura che raffigurava Arcano stesso solo che era interamente bianca. Il volto era improvvisamente diventato ambrato, anche se la parte superiore era coperta da una mascherina bianca che lasciava vedere solo gli occhi verde acceso.

 

“Che nostalgia!” fece il Sandtimes stringendo la mano sinistra che mostrava la pelle ambrata.

“Ah! E così hai recuperato momentaneamente il tuo aspetto eh!” ghignò Raptomort mentre la sfera magica era pronta ad essere lanciata “MA NON TI SERVIRA’ A NULLA!” per poi scagliargliela contro.

“GGGRRROOAARR!” e il Drago Rosso lanciò la sua letale fiammata.

 

“Arriva!” fece Arcano pronto a respingere l’attacco.

“Lascia fare a me!” rispose il Sandtimes che tirò nuovamente fuori lo Specchio dell’Anima “RIFLESSO!” per poi puntarlo in avanti inglobando l’attacco.

“CHE COSA!” fece incredulo lo stregone oscuro.

“Riprenditelo!” Yaphisan girò lo specchio magico e….

 

WAMP!

 

Da esso partì una fiammata magica che si abbatté sull’avversario.

“NON PRENDERMI IN GIRO!” ma Raptomort e il Drago rosso ne uscirono indenni “DEVI FARE DI’ MEGLIO!” lo schernì.

 

“Allora ci pensiamo io e la mia socia!” fece Oscar che gli apparve davanti.

“CHE COSA!” Raptomort non se lo aspettava.

 

“ELEMENTAL CRUSH!” l’enorme drago a cinque teste spalancò le fauci e…

 

WAMP! FRABOM! WOSH! SPLASH! FRUSH!

 

Da esse uscirono fiamme, fulmini, ghiaccio, acido e una nube verde.

“NON ILLUDERTI!” Raptomort attivò una barriera che annullò l’attacco.

 

“E tu che ci fai qui!” chiese Yaphisan.

“Mi sembra ovvio, siamo venuti a darti una mano” rispose Oscar.

“E CI’ SIAMO ANCHE NOI!” gridò Khellendros che spalancò le fauci facendone uscire una miriade di fulmini.

“COME DIAVOLO HAI FATTO A SORPASSARMI NON LO SO!” ruggì Malystrix rivolta al compagno mentre lanciò una sfera di fuoco.

 

“CI’ SIETE ANCHE VOI EH! VORRA’ DIRE CHE OGGI FARO’ UNA BELLA STRAGE! HOLE!” lo stregone non rimase fermo e creò un buco nero che assorbì gli attacchi.

 

“PROPRIO Lì TI VOLEVO! GOMU GOMU NO SMOKE JET BAZOOKA!” Angel gli apparve davanti e…

 

KAPOM!

 

Lo colpì con un doppio pugno in cui gomma e fumo bianco si erano combinati.

“ARRRGGGHHH! PICCOLO VERME” ruggì lo stregone che fu colto di sorpresa.

“E di me che dici? Arte del Fuoco: FIATO ARDENTE DEL DRAGO NERO!” Jasmine gli apparve di lato lanciandogli contro una potente fiammata fatta di Amaterasu.

“GGGRRROOOAARR!” ma il Drago Rosso spalancò le fauci e, anche se lo scontro avveniva sopra di lui, aspirò le fiamme inglobandole.

“MUAHAHAH! IL DRAGO ROSSO NON SI FA PROBLEMI A MANGIARE LE FIAMME! QUELLE NERE SONO LE SUE PREFERITE! GIGA SLAVE!” Raptomort non perse tempo e lanciò contro i ragazzi un letale incantesimo.

“SUSASNOO!” ma Jasmine attivò il suo scudo spirituale proteggendo lei e il rosso.

 

“SVELTA FILIAMO!” che la prese in braccio e la portò via dal corpo del Drago Rosso.

 

“QUANTO SEI CAVALIERE!” fece la ragazza tutta emozionata.

“Non fraintendere!” fece lui con la gocciolona dietro la nuca atterrando sul suo amico Blu.

“Ehi socia, vedi di tornare coi piedi per terra! Non dimenticare contro chi ci stiamo battendo!” l’ammonì la draghessa.

“AVADA KEDAVRA!” infatti, Raptomort non attese possibili reazioni e lanciò contro i ragazzi e i due draghi il letale anatema che uccide.

 

“REPARO!” ma Angel lo deviò con un incantesimo difensivo.

“ASSAGGIATE QUESTO MOCCIOSI!” lo stregone ne approfittò per caricare una sfera d’aria compressa…

 

BOOM!

 

Colpendo in pieno Angel Jasmine e i due draghi che furono spinti all’indietro.

“PRESI!” ma Oscar con il suo enorme corpo li prese al volo insieme ai due dragoni.

“Questa volta ti devo ringraziare!” fece l’Uchiha all’altra.

“Mica lascio gli amici nei guai!” rispose lei con sguardo d’intesa.

 

“ALLORA CREPA CON I TUOI AMICI!” ruggì Raptomort lanciandosi contro di lei.

“NON COSI’ IN FRETTA!” ma Yaphisan si frappose tra lo stregone e i ragazzi lanciandosi all’attacco col Keyblade in mano.

“E ALLORA MORIRAI PER PRIMO! ANDIAMO DRAGO ROSSO!” ruggì lo stregone lanciando all’attacco la bestia apocalittica.

 

“Khellendros, Malystrix state bene?” chiese Angel ai due dragoni che erano spariti.

“Tranquillo, è solo qualche graffio!” rispose il drago Blu che si alzò in piedi sulla mano artigliata di quello a cinque teste.

“Un attimo prima di schiantarci ci siamo trasformati in umani così abbiamo ridotto la mole ed evitato danni!” rispose la draghessa sull’altra mano.

 

Porca miseria che fichi che sono in forma umana!

Pensarono all’unisono i tre ragazzi tappandosi il naso.

 

L’aspetto umano di Khellendros era di un ragazzo sui diciannove anni dai capelli blu elettrico, occhi neri, carnagione chiara e sorriso bastardo. Indossava una canotta nera molto aderente che metteva in risalto il fisico slanciato e jeans strappati che gli arrivavano fino ai piedi protetti da stivaletti neri. Una giacca blu e bianca gli copriva le spalle. 

Malystrix invece era un’alta e formosa ragazza della stessa età dalla carnagione chiara, con lunghi capelli rossi e dai seriosi occhi neri.  L’alto corpo era coperto da un abito bianco a un solo pezzo che metteva in risalto la sesta di seno mentre i piedi erano coperti da scarpette bianche. Ai lobi delle orecchie aveva degli orecchini a goccia.

 

“Che adulatori! Smettetela di guardarci così o vi mangio!” fece Malystrix leccandosi le labbra con fare goloso.

“Sono ragazzi!” commentò divertito l’altro “Ah, quando sono in questa forma, chiamatemi Gerard Fernandes!” per poi dire ai ragazzi come chiamarlo.

“Tsk io invece sono Erza Scarlet!” anche Malystrix disse il suo nome umano.

 

“E ce lo dite solo adesso? Potevate mostrarvi prima no!” protestò Angel che osservava attentamente i due draghi in forma umana.

“Non ne abbiamo mai avuto modo!” rispose Khellendros incrociando le braccia.

“Porca miseria socia come sei sexy in versione umana!” fece Jasmine alla rossa “Come le hai maturate?” indicando l’enorme davanzale.

“Segreto socia!” rispose Malystrix con un sorriso da furbetta “Te lo dico un’altra volta!” di sicuro non le avrebbe tenuto nascosta la cosa in eterno.

 

“Scusate voi ragazzi ma questo non è il momento di mettersi a parlare del più e del meno! Vi ricordo che il nostro avversario è Raptomort affiancato dal Drago Rosso!” li ammonì Takkinsis con le sue cinque teste.

“Scusa collega ma non capita tutti i giorni di scoprire che degli amici draghi hanno un volto umano bellissimo!” rispose Oscar sulla sua testa “Chissà come sei tu in forma umana!” si chiese poi.

“Non è il momento!” le rispose l’enorme drago a cinque teste di cui faceva parte “E comunque anch’io sono uno schianto!” aggiungendo questo.

Basta parlare di aspetto umano, abbiamo il mio alter ego da eliminare definitivamente insieme al suo drago!” dietro Angel apparve un altro Raptomort solo che nei suoi occhi non si vedevano tracce di malvagità.

Rapty ha ragione! Abbiamo un lavoro da fare!” e dietro Jasmine apparve in << tutta la sua bellezza >> Debonair anche lei con occhi più umani.

 

“In effetti, avete ragione!” ammise Angel imbarazzato.

“Il nonno ha bisogno del nostro aiuto! Andiamo ad aiutarlo!” Jasmine non voleva perdere altro tempo e incitò gli amici a darsi una mossa.

“Ecco perché sei la partner adatta!” ghignò divertita Malystrix alias Erza “ALLA CARICA!” e si lanciò all’attacco riassumendo il suo reale aspetto.

“ANDIAMO ANCHE NOI RAGAZZI!” e alle parole di Angel…

 

“ANDIAMO!”

Risposero gli altri e il duello tra draghi ricominciò.

 

 

VICINO ALL’ACCADEMIA

 

“Non ho mai assistito a una battaglia simile!” commentò l’Hatake mentre osservava lo scontro con il suo Sharingan.

“Sono d’accordo con te amico. E noi non possiamo fare nulla!” concordò Asuma “Ma forse loro possono fare qualcosa!” per poi voltarsi verso i ragazzi intenti a sintonizzarsi tra di loro.

“Beh già abbiamo il vantaggio numerico no? Sono quattro draghi contro uno. Potrebbero anche non intervenire!” per Kero-chan la cosa era superflua.

“Ricordati che l’avversario ha a sua disposizione il terribile Drago Rosso, per cui non è da sottovalutare!” gli rispose Yué “Quanto diavolo vi ci vuole ragazzi!” per poi voltarsi verso il gruppo.

 

E’ davvero difficile entrare in sintonia con tutti!” pensò Shikamaru “Come facciamo!” non sapeva come risolvere il problema.

“Ragazzi, qui ci vuole qualcosa che abbiamo in comune o non ne tireremo fuori un ragno dal buco!” fece Chazz che non ce la faceva più a restare immobile.

“Ci servirebbe un punto in comune!” commentò Gaara.

“Non è sufficiente! Sono i nostri cuori che devono sintonizzarsi e ci sono alcuni che non lo vogliono capire!” ma Shaoran sollevò il vero problema indicando un ragazzo in particolare.

“Che vuoi da me!” fece Sasuke completamente indifferente.

Ci mancava solo lui!” pensò Neji “A lui non importa nulla della nostra attuale situazione: il suo cuore è ancora avvolto dalle tenebre!” e capiva benissimo quale fosse il problema.

“Non abbiamo tempo da perdere con queste cose soldati! Dobbiamo muoverci o ci perderemo tutto il divertimento!” li riprese Hassleberry.

“Sì ma come facciamo a sintonizzarci? Siamo troppi!” ma Jessie si rendeva conto che il loro numero non aiutava a risolvere il problema.

“In effetti, è vero!” confermò Syrus “Ci vorrebbe un miracolo divino!” uscendosene con queste parole.

“Mi sa che hai ragione!” ma Jaden non poté che essere d’accordo con l’amico.

“Non serve nessun miracolo! Ciò che serve è far risplendere la luce della nostra giovinezza!” ma Lee la pensava in modo completamente diverso.

“Miracolo… Luce…” queste parole fecero pensare l’unico biondino del gruppo.

“Che ti prende fratellone?” gli chiese la piccola Kinomoto.

“Non avrai mica pensato a qualcosa!” Alexis aveva capito che le idee dell’Uzumaki erano di solito una bambinata, anche se alcune erano geniali.

“Che cosa hai pensato?” gli chiese Hinata che gli stringeva saldamente la mano (sogno o son desto?).

“Che c’è qualcosa che ci può aiutare!” rispose il biondino sicuro di quello che diceva “Vi ricordate che prima, quando nonno Yaphisan ha aperto quella porta, tutti abbiamo percepito qualcosa di nuovo? Rievochiamo quella sensazione: sono sicuro che riusciremo a sintonizzarci tutti!” ed espose la sua idea.

“La porta dell’aldilà! Forse potrebbe funzionare!” Shikamaru sembrò appoggiare l’amico.

“Deve funzionare!” lo corresse Shino.

“Forza allora: rievochiamo quella sensazione!” e il Nara dette il buon esempio.

 

“Ok!”

Risposero tutti.

 

“Non so a cosa potrà servire, però…” quello più schizzinoso era ovviamente Sasuke ma, nel ricordare la sensazione sentì tutto sfumare.

 

(Ora sarà il pensiero di tutti che metterò in grassetto).

La porta!” i ragazzi rievocarono la sua apparizione “Non so cosa vi sia oltre ma di una cosa sono sicuro/a!” facendola apparire nelle loro menti “Quando si è aperta, io…” ricordando il rumore della sua apertura e “… Mi sono sentito/a leggero/a come una piuma! Io stavo bene!” la sua candida luce illuminò i meandri più bui delle loro anime e….

 

FLASH!

 

Tutti gli spiriti presenti furono avvolti da quella luce.

CI’ SIAMO, LA SINTONIZZAZIONE E’ RIUSCITA!” esultò Pegaso Zaffiro.

OTTIMO! NON PERDETE ALTRO TEMPO RAGAZZI!” Kyuubi li invitò a darsi una mossa.

Ahahah! Lo trovo divertente: sto per fondermi con te!” mentre Ichibi sembrava divertito dalla cosa.

Questa è e sarà l’unica volta!” gli rispose la volpe.

Avanti ragazzi non perdete tempo!” li incitò Rayearth.

Noi siamo pronti!” seguito da Ceres che parlò a nome di tutti.

Fate del vostro meglio!” e Windom li incitò a dovere.

FATELO!” ruggì la Sacra Fenice di Nephtys che considerava questa connessione come un passo avanti.

 

“ADESSO! FUSION SPIRIT!”

Dissero i ragazzi all’unisono e…

 

FLASH!

 

Tutti gli spiriti presenti si librarono verso l’alto e si unirono in un luminoso bagliore arcobaleno.

 

“GGGGRRRRROOOOAAAAAAAARRRRR!”

E da esso ne uscì un potentissimo ruggito.

 

“CE L’ABBIAMO FATTA!”

Esultarono i ragazzi.

 

“Vi porgo i miei omaggi, giovani eroi!” fece una potente voce proveniente dalla luce “In onore della vostra grande impresa, io vi soccorrerò contro questo terribile nemico. Il mio nome è PALADINE!” e la luce si estinse.

 

Davanti al gruppo apparve un enorme drago dalla scaglie color platino. Il suo immenso corpo brillava di luce propria ed era reso fiero dai grandi occhi color latte che risplendevano come il sole. Le grandi ali all’interno erano fatte di puro oro mentre le corna sembravano una corona reale.

Cosa che risaltava di lui era il sorriso così simile a quello umano.

 

“E’ il momento di scendere in campo ragazzi, unitevi a me!” il grande drago mutò forma diventando un imponente managuerriero che inglobò in sé tutti i ragazzi che lo avevano evocato.

 

“EHI MA CHE E’ SUCCESSO?”

Chiese la maggior parte dei ragazzi che era non mai entrata dentro un managuerriero^^.

“Questo è quello che succede quando si entra in uno spirito capace di diventare managuerriero!” li avvisò Alexis calmissima.

“Forza ragazzi SI PARTE!” e al grido di Naruto, Paladine partì veloce verso il luogo dello scontro.

 

Buona fortuna ragazzi!” fece Kakashi che non poteva fare altro che pregare.

“Ne avrete bisogno!” seguito da Asuma.

“Sakura, Shaoran, tornate vivi!” Yué non chiese altro.

“E anche tutti quanti voi amici!” ma Kero-chan non poteva non pensare a tutti gli altri Sun’s Knights.

“Fallo nero Jaden!” Yammy faceva il tifo per il suo amico.

“Non arrenderti mai Naruto!” Ulquiorra non poteva fare altro che incoraggiare il suo Master.

 

 

“CREPATE BASTA… CHE COSA!” Raptomort stava per lanciare l’ennesimo attacco contro Yaphisan e i tre ragazzi ma la sua attenzione fu attirata dalla vista del nuovo managuerriero.

“Ce l’hanno fatta!” disse contento il Sandtimes.

“Che ficata, sono riusciti a fondere i loro spiriti in uno!” Jasmine non lo credeva vero.

“Quello non è un semplice spirito!” sorrise Angel che lo aveva riconosciuto “Vero Takkinsis!” per poi rivolgersi al drago a cinque teste.

“Chi se lo sarebbe mai immaginato che un giorno io e Paladine avremmo combattuto insieme!” che confermò le parole del rosso.

“Stai dicendo sul serio? Quello è Paladine!” Oscar non l’aveva mai visto quindi non sapeva quale fosse il suo aspetto.

“Ora le possibilità di vittoria sono aumentate di parecchio!” rise compiaciuto Khellendros.

“Quante chiacchiere!” ma Malystrix non ne era convinta.

 

“NON ANDRA’ COME VOLETE! CANCELLERO’ QUEI MOCCIOSI PRIMA CHE POSSSANO AVVICINARSI TROPPO! DRAGO ROSSO DISTRUGGIAMOLI!” ma Raptomort non avrebbe permesso a quei pidocchi di rovinargli i piani e lanciò contro di loro un potente incantesimo potenziato dalle letali  fiamme del Drago Rosso.

 

“RAGAZZI!”

Il gruppo che lo stava affrontando cercò invano di bloccare l’attacco che si diresse verso il managuerriero…

 

WAMP!

 

Colpendolo in peno.

 

“RAGAZZI!”

Gridarono insieme i presenti.

“MUAHAHAHAAH!” mentre lo stregone esplose in una maligna risata “ANDATE ALL’INFERNO MOCCIOSI E PATITE LE… CHE COSA!” ma ciò che vide lo lasciò senza parole.

 

“CON CHI CREDI DI’ AVERE A CHE FARE AMICO!” gridò la voce di Naruto.

Paladine era uscito completamente illeso dall’attacco combinato dello stregone e del Drago Rosso per merito della combinazione tra la Sakura Card dello Scudo, lo scudo di Sabbia di Gaara e la Rotazione Suprema di Neji che l’avevano completamente annullata.

 

“Incredibile! Abbiamo annullato l’attacco di quella lucertola troppo cresciuta combinando le nostre abilità! Come è stato possibile!” si chiese incredula Ino.

“A questo rispondo io ragazzi!” Paladine intervenne subito per sanare il loro dubbio “Io sono apparso grazie alla fusione degli spiriti che controllate e quindi posso usare tutti i poteri che avete anche combinandoli. E questo è niente in confronto a quello che posso ancora fare!” fornendo una concisa spiegazione.

 

“Allora è così che stanno le cose eh!” fece Shikamaru che ebbe un’idea “Chazz via con lo sprint!” rivolgendosi all’altro moro capace di controllare le ombre.

“Ricevuto! TENETEVI FORTE!” e il Princeton capì al volo.

 

“SUPER STRADA D’OMBRA!”

Gridarono insieme i due e sotto i piedi del managuerriero si formò una scia nera che puntava lo stregone.

 

“CHE COSA!” fece incredulo lo stregone che se lo trovò davanti.

“SOLDATI INUZUKA, TRUESDALE E ROCK LEE, ORA TOCCA A NOI!” Hassleberry ordinò a tre compagni che…

 

“PRONTI!”

Risposero sicuri.

 

Il managuerriero fu ricoperto da un doppio strato di adamantio e sulle braccia apparvero diversi artigli di dinosauro e poi ruotò rapidamente su se stesso.

“ASSAGGIA QUESTO! ZANNE PERFORANTI DEL DINOSAURO SELVAGGIO!”

E questa nuova mossa…

 

SCRACH!

 

Colpì in pieno il Drago Rosso.

“GGGRRROOOAAAARRR!” che furioso lanciò una fiammata verso il managuerriero.

 

“PALLA DI’ FUOCO SUPREMA DELLA VENDETTA!”

Ma Temari Kankuro e, incredibilmente, Sasuke lanciarono una potente fiammata che annullò quella nemica.

 

“CHOJI, SHINO, INO ADESSO!” Shikamaru non perse tempo prezioso e indirizzò subito altri tre amici.

 

“TECNICA DELL’ESPANSIONE!” l’Akimichi usò la tecnica tipica del suo clan facendo diventare il managuerriero cinque volte più grande.

“Tocca a me! FORESTA DÌ SPINE!” la Yamanacha invece ricoprì l’enorme spirito di spine.

“BARRIERA D’INSETTI!” mentre Shino si servì dei suoi coleotteri per offrire al managuerriero un’ulteriore protezione.

 

“PROIETTILE D’INNSETTI SPINOSO TRAVOLGENTE!”

E la sfera così creata partì rapida verso il Drago.

 

“ILLUSI!” ma Raptomort attivò una barriera magica che bloccò l’avanzata dell’attacco “MORITE!” e fu pronto a colpirli a distanza ravvicinata.

 

“RIFRAZIONE ANGELICA!”

Ma fu anticipato da Shaoran e Jessie che attaccarono insieme con una sfera di luce bianca…

 

ZOOT!

 

Che spinse via drago e stregone.

“DANNATI INSETTI FASTIDIOSI!” che cominciava ad averne abbastanza di loro.

 

“Ma se abbiamo appena iniziato!” lo avvertì Alexis “SAKURA HINATA ADESSO!” per poi rivolgersi alle sue amiche.

“Sono pronta!” rispose la cattura carte.

“Andiamo!” e anche la Hyuga era pronta.

 

“FULMINE CELESTE!”

Le tre ragazze unirono le mani e…

 

FRABBOM!

 

Un raggio di luce partì verso il Drago Rosso.

“NON COSI’ IN FRETTA!” ruggì lo stregone che attivò uno schermo magico che deviò l’attacco verso l’alto.

 

“ORA NARUTO!” Jaden richiamò l’Uzumaki che era pronto.

“FORZA SASUKE DACCI UNA MANO!” e incitò anche l’Uchiha a contribuire.

“Non darmi ordini!” gli sbraitò contro questo mentre si preparò a dare il suo contributo.

“CHE DIAVOLO PENSATE DI’ FARE MOCCIOSI!” ma Raptomort non era il tipo da aspettare i comodi altrui, infatti, si preparò a lanciare una contro offensiva.

 

“EHI RAP!” ma la voce di Angel richiamò la sua attenzione mentre “CRUSH WORLD!” gli piombava addosso col pugno destro avvolto di energia e…

 

KAPOM!

 

“GGGRROOOAAARR!” colpì il Drago Rosso in pieno muso facendolo barcollare.

“DANNATO MOCCIOSO!” ruggì lo stregone.

“KHELLENDROS, MALYSTRIX ADESSO!” e al grido del rosso soleano…

 

“ASSAGGIA QUESTO BASTARDO!” il grande drago blu spalancò le fauci e sparò una scarica di fulmini.

“CREPA!” e non fu da meno la draghessa rossa con le sue fiamme.

“E A ME DOVE MI’ METTETE!” fece Oscar sulla testa centrale del drago che sparò diversi getti elementari nello stesso momento.

 

“SPECCHIO RIFLETTI-MAGIA!” ma Rap non perse tempo e usò un potente incantesimo che…

 

CLANG!

 

Deviò tutti gli attacchi verso i mittenti.

“OH NO!”

Che si prepararono all’impatto ma…

 

“VAI POLARIS!” Sakura attivò appena in tempo la carta della Guida che aprì un portale salvando i draghi.

“GRAZIE!” fece Jasmine che altro non sapeva dire.

“Di niente! ORA PERO’ ALLONTANATEVI!” la cattura carte ringraziò per poi avvisare gli amici di cambiare aria.

 

“CHE COSA SPERATE FARE EH MOCCIOSI!” ma Raptomort si diresse rapido verso di loro con l’intenzione di finirla.

“NON FINCHE’ CI’ SONO IO!” ma la sua corsa fu bloccata da Yaphisan che cercò di colpirlo col Keyblade.

“NON COSI’ IN FRETTA!” ma lo stregone evitò l’attacco “DRAGO ROSSO ORA!” e dette l’ok al suo amico.

“GGGRRRROOOAARR!” che si lanciò furioso verso Paladine ma…

“TU TE LA VEDRAI CON ME!” si ritrovò la strada bloccata da Arcano.

 

“ORA RAGAZZI!” al grido di Shikamaru i tre ragazzi partirono all’attacco combinando i loro attacchi grazie al grande managuerriero.

 

“ANDIAMO!”

Gridarono Naruto, Jaden e Sasuke.

 

“Ti saluto!” capendo che anche per lui era tempo di cambiare aria, Yaphisan si smaterializzò grazie alle sabbie del tempo e stesa cosa fece il Drago Arcano.

 

“DOVE CREDI DI’… COSA!” lo stregone oscuro stava per inseguirlo ma nel vedere cosa gli stava per arrivare contro, lasciò perdere il Sandtimes.

 

“Eccoci qui col nostro super attacco!” fece Jaden mentre il managuerriero si lanciò in picchiata verso lo stregone e il Drago Rosso.

“L’abbiamo tirata fuori all’ultimo momento ma il risultato non è venuto male!” l’Uchiha era abbastanza soddisfatto del suo operato.

“ASSAGGIA LA NOSTRA FORZA LUCERTOLA!” esplose Naruto con la sua energia.

 

“URAGANO DEL NEOSPAZIO, MILLEFALCHI RASENGAN!”

Gridarono i tre mentre sulla mano destra del managuerriero si era formata una luminosa sfera vorticante avvolta dal fulmine.

 

“ULLUSI!” ma Raptomort tese le mani verso l’alto e creò uno schermo di energia che…

 

CLANG!

 

Bloccò l’attacco ma non lo deviò.

“NON MOLLIAMO RAGAZZI!” li incoraggiò Naruto.

“DIAMOCI DENTRO!” continuò Jaden.

“E FATELA FINITA!” gridò contro Sasuke.

 

“VI’ DO UNA MANO! LIFE STREAM!” Sakura Haruno decise d’intervenire con la forza del Life Stream che avvolse il managuerriero aumentandone la potenza.

“DANNATI MOCCIOSI! MA NON L’AVRETE VINTA CONTRO DI’ ME! DRAGO ROSSO!” lo stregone non aveva intenzione di cedere e poi richiamò il compagno che…

“GGRROOOAARR!” si lanciò contro il managuerriero pronto a sparare fiamme contro di lui.

“NON SE CI’ SONO IO!” ma Tenten fu pronta a intervenire con i suoi rotoli “DRAGHI GEMELLI!” lanciando una miriade di armi contro la creatura al fine di rallentarla.

“GGRROOOAARR!” ma l’attacco non sortì l’effetto sperato.

 

ZAMP! ZAMP! ZAMP!

 

Ma ci pensarono tre potenti zampate a bloccarlo.

“GUARDA CHE CI’ SIAMO ANCHE NOI!” gridò Jasmine.

“TU TE LA VEDI CONTRO DI’ NOI!” ruggì Malystrix afferrando l’enorme avversario.

“E NON TI LASCEREMO ANDARE TANTO FACILMENTE!” seguita da Khellendros pronto a trapassare l’avversario.

“FATTI SOTTO!” ruggirono insieme le cinque teste di Takkinsis.

“GGRRROOOAARRR!” il letale Drago dell’apocalisse lanciò un incredibile ruggito che generò una potente corrente d’aria e spazzò via i tre avversari.

Il Drago Rosso non perse poi tempo e fece per colpire Paladine ma…

 

ZAMP!

 

La potente zampata di Arcano lo bloccò di nuovo costringendolo a indietreggiare.

“DANNATI MOCCISI!” ruggì Raptomort furioso oltre ogni limite che, con agilità fulminea, si smaterializzò sulla testa del partner.

“Dannazione, c’è sfuggito!” e la cosa non era piaciuta a Sasuke.

“Guarda che non sei il solo a essersela presa!” gli fece notare Shaoran che gli era vicino.

“Quello è davvero forte, se riesce a tenere testa a quattro draghi, un managuerriero e tre avversari liberi!” osservò Shikamaru.

“Non è il momento di elogiarlo! Dobbiamo sconfiggerlo o non ne usciremo più!” lo riprese giustamente Kiba.

 

 

“Siete in gamba mocciosi! Mi state facendo faticare più del dovuto!” si complimentò Raptomort mentre osservava gli avversari che aveva davanti.

“Nemmeno tu ci scherzi, Raptomort!” stessa cosa fece Yaphisan sulla testa di Arcano “Non è da tutti tenere testa a così tanti avversari e cavarsela con qualche graffio. Ma anche un demone potente come te è consapevole che alla lunga non riuscirà a proseguire!” ma sapeva che l’avversario non avrebbe retto a lungo con quei ritmi.

“Tu dici Sandtimes?” ma Raptomort lo guardò con uno sguardo che non prometteva niente di buono “Hai forse dimenticato con chi sto facendo coppia? Il gioco sale di livello!” ed era chiaro che aveva un piano in mente “Mio potente socio, è l’ora di unirci!” e dopo quelle parole…

“GGRROOAARR!” il Drago Rosso fu avvolto da una luce nera e, davanti agli occhi increduli dei presenti, divenne un gigantesco managuerriero.

 

“Oh cavolo!”

Pensarono tutti.

 

“Rimpiangerete di averci sottovalutato!” ghignò Raptomort che entrò nella creatura “ORA NON POTRETE FERMARMI IN NESSUN MODO!” e le sue parole erano una sentenza di morte.

“Non ci metterei la mano sul fuoco!” ma Yaphisan non perse tempo e fece altrettanto fondendosi con Arcano divenuto un imponente managuerriero “Diamo inizio al secondo round!” e si lanciò contro lo stregone.

“VUOI IL GIOCO DURO? ECCOTI ACCONTENTATO!” ruggì Raptomort ricambiando la sfida e…

 

BOOM!

 

L’impatto tra i due managuerrieri generò una potente corrente che spinse via gli altri.

 

“Cavolo che potenza!” fece incredulo Angel.

“Qui ci serve un Power up o non potremo fare nulla per aiutare il nonno Yaphisan!” Oscar era sicura di quello che diceva.

“Scusate se m’intrometto, ma non mi sembra che sia cambiato qualcosa!” Neji non era un esperto in materia ma non credeva che la situazione fosse così tragica.

“Ti sbagli di grosso amico! Si vede che questa è la prima volta che entri in un managuerriero!” fece Jasmine.

“Che vuoi dire!?” lo Hyuga non capiva cosa volesse dire.

“Ecco… fondersi con un managuerriero non significa solo servirsi di un robot gigante ma entri in sintonia con lo spirito acquisendo una forza maggiore!” cercò di spiegargli Hinata.

“E’ difficile da spiegare, ma più o meno ti senti quasi invincibile!” cercò di aggiungere Alexis.

“Sembra essere molto complicato!” fece Neji.

“E allora? Che cosa consigliate?” chiese a quel punto Shaoran.

“Voi siete a posto così! Siamo noi che dobbiamo fare qualcosa di meglio!” disse subito Khellendros.

“E allora che cosa consigli cervellone?” gli chiese Malystrix con un certo nervosismo.

“Ecco…” ma il drago blu non aveva nessuna idea al riguardo.

“Io invece ho la soluzione!” ma ci pensò Takkinsis a dare una risposta “Io sono uno spirito divino e posso diventare un managuerriero esattamente come Paladine!” che fu molto semplice.

“Faresti davvero una cosa del genere socia” chiese Oscar che non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere.

“Per aiutare te e i tuoi amici, questo e altro!” le rispose il drago a cinque teste.

“E pensare che un tempo era una divinità malvagia!” esclamò Angel incredulo.

Ma quando vieni purificato e ti reincarni tutto cambia ragazzo!” lo ammonì la parte buona dello stregone di cui lui era reincarnazione.

“Su questo hai ragione Rap!” sorrise il rosso.

Ora però evita questi nomignoli!” lo riprese questo.

 

“Scusate se interrompo il vostro discorso, ma non ho ancora finito!” ma Takkinsis attirò nuovamente l’attenzione su di se “E’ vero che posso diventare un managuerriero ma al vostro attuale livello non riuscireste a gestire il mio potere e rischiereste di morire e questo non voglio che accada!” avvisando che c’era anche un rischio.

“Ahimè non abbiamo altra scelta! Dobbiamo rischiare!” ma Malystrix non vedeva altre possibilità.

“Sono d’accordo!” e anche Khellendros era della stessa opinione. 

“Non abbiamo altra scelta quindi procedi!” intimò Angel.

“E’ vero rischiamo ma per aiutare il nonno farei questo e altro!” e anche Jasmine voleva farlo.

“Aspettate!” ma Oscar non era d’accordo “Vi rendete conto che rischiamo tutti e cinque di morire? Che cosa farebbero i nostri genitori e i nostri parenti se succedesse una cosa del genere?” e sollevò un giusto problema.

“Beh. Ecco!”

Fecero loro.

“Una soluzione ci sarebbe!” ma Takkinsis fece intendere di aver pensato anche a un modo per risolvere il problema “Le mie teste sono cinque, quindi sono necessari cinque di voi per bilanciare il potere!” anche se la cosa non sembrava molto chiara.

“Questo si può fare!” ma Khellendros aveva capito.

“Si vede che dobbiamo fare le cose insieme!” commentò Malystrix divertita “Forza bello, facciamolo!” per poi rivolgersi al compagno.

“A tua disposizione!” rispose lui.

“Che vogliono fare?”

Si chiesero i Sun’s Knights.

“Ora lo vedrete!” ma Angel pensava di aver capito.

 

“TECNICA DEL RICHIAMO!”

I due draghi abbassarono le zampe verso il vuoto e…

 

PUFF! PUFF! PUFF!

 

Da tre grandi sbuffi di fumo apparvero altri tre draghi.

Rispetto a Khellendros e Malystrix erano più piccoli ma comunque superavano la media.

Il primo era un drago bianco dalle squame fatte di ghiaccio e dagli occhi rossastri coda a mazza e corna dritte sulla testa.

Il secondo era un drago nero come la pece con grandi occhi gialli e corna ricurve ai lati dell’enorme testa.

Il terzo era un drago dalle squame di un verde molto acceso e dalle corna corte.

Ovviamente tutti e tre si librarono in volo grazie alle loro grandi ali.

“Wow! Che bel posticino che avete scelto per riunirci!” fece ironico il drago bianco con un sorriso sormione mentre si gustava un leccalecca tirato fuori da chissà dove.

“Sempre meglio dei posti che scegli tu fesso!” gli sbraitò contro il drago nero con una forte voce femminile.

“Drakondros non c’è?” chiese il drago verde con una voce femminile quasi titubante.

“Ragazzi, questa non è una riunione: è una battaglia! Guardate un po’ là!” Khellendros li riprese subito e indicò il motivo del loro richiamo.

“Ohoh! Sembra proprio che vi siate cacciati in un bel casino ragazzi!” fece il drago bianco con aria quasi assonnata “Potevate evitare di amoreggiare nei pressi della caverna di altri due draghi giganti con la luna storta!” equivocando tutto^^.

 

BONK!

 

Ma una poderosa zampata lo raggiunse in quella testa bacata che si ritrovava.

“STUPIDO! SI VEDE CHE HAI ANCHE IL CERVELLO GHIACCIATO! TI RENDI CONTO CHI SONO QUEI DUE DRAGHI, SE COSI’ POSSIAMO CHIAMARLI!” gli sbraitò contro il drago nero.

“Certo! Il drago Rosso e, se non sbaglio, il leggendario Arcano!” rispose calmo il drago bianco senza dar peso al bernoccolo che gli era spuntato sulla testa come un terzo corno^^ “Quella che non l’aveva capito eri tu Onysableth!” prendendo in giro il drago nero che sembrava chiamarsi Onysableth.

“BRUTTO FIGLIO DI’ UNA DRAGA BASTARDA COME…. Che vuoi tu!” e questa stava per fargli una strigliata unica ma fu interrotta dal drago verde.

“Non è il momento di prendersela con Frost!” l’ammonì questo “Ora abbiamo del lavoro da fare o il saggio Skiendros e Drakondros non ci rivolgeranno più la parola!” e menzionò nuovamente il drago Antico amico di Nick con un leggero rossore all’altezza delle guance (se di guance si poteva parlare^^).

“Tsk! E va bene!” il drago nero decise di dar retta alla collega “Allora ragazzi qual è il piano?” per poi rivolgersi al drago rosso e a quello blu.

“Vi spiego tutto io!” rispose Angel e “Scanning Mentale!” usò la telepatia per aggiornare i compagni della situazione.

 

“Tutto chiaro!” annuì il drago bianco di nome Frost che poi si voltò verso Paladine “E’ un piacere fare la vostra conoscenza Sun’s Knights di qui. Mi presento: io sono Frost, il signore delle terre ghiacciate ma da umano chiamatemi Xerxes Brake!” e poi cambiò aspetto diventando umano.

Il grande drago bianco era diventato un ragazzo di circa diciotto anni: la sua pelle pallida era messa in maggiore risalto dai corti capelli bianchi come la neve e dagli occhi rossi (di cui si poteva vedere solo quello destro mentre l’altro era coperto da un ciuffo). Indossava un cappotto bianco ottocentesco dalle maniche lunghe e viola, un’elegante camicia viola che arrivava fino ai calzoni neri mentre ai piedi aveva dei comodi stivali bianchi da cavallerizzo. Come curioso ornamento aveva una bambola di paglia simile a un cappellaio con un sorriso alquanto lugubre. Il viso del ragazzo era illuminato da un sorriso da furbetto che spesso era irritante.

 

“Esibizionista!” sbuffò il drago nero “Salve piccoli!” per poi rivolgersi gentilmente ai ragazzi dentro il managuerriero “Io sono Onysableth, signora delle paludi mentre il mio nome umano è Saeko Busujima!” e anche lei assunse sembianze umane.

Era diventata una bella ragazza di circa diciassette anni: la carnagione ambrata era messa in risalto dai lunghi e lisci capelli viola e dagli occhi blu e non mancava un bel sorriso. Indossava un’aderente canotta nera che evidenziava la sua quinta abbondante e degli shorts molto aderenti che arrivavano fino agli stivaletti anch’essi neri.

 

“Sei sempre fissata col nero eh!” fece Brake ironico.

“Meglio del tuo viola disgustoso!” gli rispose a tono la bella Saeko.

“Allora tingiti i capelli così sei Total Black!” incalzò il ragazzo dai capelli bianchi.

“Zitto spettro!” fece la ragazza leggermente stizzita.

“Che paura!” disse lui.

 

“Ehm… scusateli, le loro razze non vanno molto d’accordo!” disse il drago verde per non creare confusione “Comunque io sono Beryllinthranox, signora delle foreste ma chiamatemi più semplicemente Beryl.” Dicendo ai ragazzi di usare un diminutivo anche perché il suo era il nome più complicato del gruppo “Mentre il mio nome umano è Aruka Schilt!” e anche lei assunse sembianze umane.

Era diventata una bella ragazza di circa diciassette anni dai lunghi capelli verdi, pelle ambrata e occhi color topazio. Indossava un abito blu mare a un solo pezzo senza maniche e con scollatura generosa che evidenziava la sua quarta abbondante. Indossava dei corti shorts bianchi che arrivavano al linguine mentre i piedi erano protetti da stivaletti di pelle e alle mani aveva dei guanti neri senza dita.

 

“Basta perdere tempo!” disse Malystrix che divenne Erza con indosso un nuovo abito: una maglietta a mezze maniche bianca con colletto e bordi blu (che mettevano ancora di più in risalto la sua sesta abbondante), una corta gonna nera e stivaletti neri.

“Erza ha ragione, non possiamo aspettare oltre!” confermò Khellendros che divenne Gerard “Procediamo!” e si rivolse subito a Oscar e Takkinsis.

 

“Pronta socia?!” chiese la ragazza.

“Come non mai!” rispose lo spirito che divenne un enorme managuerriero con cinque teste e dai multiformi colori “Ora ragazzi!” e invitò i due giovani e i cinque draghi a entrare dentro di lei tramite la gemma centrale.

“Andiamo!”

E questi non aspettarono altro attivando il potente managuerriero con successo.

 

“Sembra strano Takkinsis!” commentò Paladine che fece sentire la sua voce.

“Vero! Noi due che siamo sempre stati avversari ma ora combattiamo dalla stessa parte!” confermò l’altro .

“Beh! C’è sempre una prima volta!” disse ironicamente il managuerriero di platino.

“Non posso dartene torto!” e Takkinsis non poté che essere d’accordo.

“Scusate ma non abbiamo tutto il giorno! Vediamo di muoverci o nonno Yaphisan fa tutto da solo!” li avvertì Angel che non voleva aspettare un minuto di più.

“L’amico ha ragione, riprenderemo il discorso più tardi! Ora andiamo!” e anche Jaden era d’accordo col rosso così come tutti gli altri ragazzi che erano dentro i due colossali managuerrieri.

“Sicuro, ma prima… DRAGON LANCE!” Paladine tese la mano libera in avanti e da essa apparve una grande lancia dorata dal bavero rosso su cui erano incisi bassorilievi di draghi e la consegnò a Takkinsis “Ti servirà!” ci voleva una buona arma.

“Ed io che pensavo che non l’avrei mai brandita!” fece questo con un ultimo commento.

 

“Basta aspettare gente! ANDIAMO!” ma Naruto non ce la faceva più ad aspettare e nemmeno gli altri.

“SI’ ANDIAMO!”

Gridarono tutti insieme e i due managuerrieri si lanciarono all’attacco.    

 

 

A un kilometro di distanza lo scontro tra Raptomort e Yaphisan stava continuando.

“Cancello Spazio-tempo!” e in quel momento il Sandtimes attivò l’incantesimo delle tre colonne di luce.

“Questa volta non mi freghi!” ma lo stregone non si fece trovare impreparato “Colonne di fuoco!” rispondendo all’offensiva avversaria con altre colonne di fuoco che l’annullarono.

“Sei un osso davvero duro!” commentò Yaphisan.

“E non hai visto ancora niente! Ora che sono un tutt’uno col Drago Rosso sono invincibile!” rispose lo stregone con voce calma ma gelida.

“Lo vedremo!” ribatté l’altro “Oh! Sembra che abbiamo compagnia!” per poi accorgersi dell’arrivo dei ragazzi.

“Sai che cambiamento!” ghignò Raptomort “Figurati se quattro mocciosi possono… CHE COSA!” ma quando vide che c’erano due managuerrieri sgranò gli occhi.

 

“SORPRESO RAP!” fece Angel dentro il grande drago a cinque teste.

“E NON HAI VISTO ANCORA NULLA!” 

Gridarono ragazzi e draghi che erano dentro di esso.

 

“Andiamo!” Erza dette il via e “Karyū no…” cominciò a caricare le sue fiamme.

Sandāryū no…” stessa cosa fece Gerard.

“Sanryū no…” seguito da Saeko.

Kōriryū no…” non poteva mancare Brake.

“Moriryū no…” e per finire veniva Aruka.

 

“….HOKO!

Gridarono insieme e…

 

FLASH!

 

Cinque potenti attacchi elementari partirono dalle cinque bocche del managuerriero.

“GOD LANCE!”

Mentre Angel, Oscar e Jasmine lanciarono un colpo in sintonia con quello dei draghi potenziato dalla Dragon Lance.

 

“NON PREDENTEMI IN GIRO!” ma Raptomort non perse tempo e bloccò l’attacco a mani nude.

“Proprio lì ti volevo!” ma questo era stato previsto da Shikamaru “Chazz ora!” per poi rivolgersi al moro.

“Pronto!” che sapeva cosa fare.

“Vi do una mano!” fece Sakura Kinomoto con la carta dell’Ombra in mano.

“STRADA D’OMBRA!”

E si avvicinarono immediatamente allo stregone.

“DANNATI!” ruggì Raptomort impegnato a bloccare l’attacco dei draghi.

“Carte della Speranza e della Verità, ora!” la Kinomoto non si fermò e attivò altre due Sakura Card che avvolsero Paladine.

“Life Stream!” e anche l’Haruno dette il suo contributo.

“Ora a voi che sapete usare il Rasengan!” ordinò il Nara.

“Via!” risposero Naruto, Jaden, Jessie, Chazz e Shaoran che combinarono le loro sfere vorticati.

“Andiamo Hinata!” ma anche Neji aveva un ruolo mentre avvolgeva la sfera col suo Juken .

“Sono pronta!” così come la Hyuga.

“Pronto all’attacco!” mentre Syrus concentrò la forza del guerriero selvaggio dentro la sfera.

“Forza della giovinezza esplodi!” così come fece Rock Lee anche se usò un nome diverso^^.

“Quattro energie!” mentre Gaara immise la forza di Corpo, Mente, Spirito e, anche se la sapeva usare poco, Cuore.

Che la fiamma della vendetta ti spedisca all’inferno!” dissero Kankuro e Temari in modalità Ghost Rider e davano il loro contributo nella sfera.      

“Va semplicemente all’inferno!” mentre Sasuke fu più sbrigativo.

“Beccati questo!”

Dissero tutti gli altri che contribuirono immettendo la loro energia dentro la sfera.

“SUN’S KNIGHTS RASENGAN!”

Chiamando in questo modo l’attacco creato che…

 

WOSH!

 

Assorbì anche l’attacco dei cinque draghi e…

 

FRABOOM!

 

Colpì in pieno il managuerriero infernale e generò una potente deflagrazione.

“Meno male che ci sono io, o venivate coinvolti anche voi!” mentre Yaphisan aveva preso all’ultimo momento i due managuerrieri e portati a distanza di sicurezza con le sue sabbie del tempo.

“Guarda che stavamo per smaterializzarci!” lo avvisò Angel.

“Troppo lenti!” li ammonì il Sandtimes.

“Grazie nonno Yaphisan!”

Dissero invece i Sun’s Knights al completo tranne Sasuke.

“Avrà funzionato?” si chiese dubbiosa Takkinsis.

“Forse non l’avremo ucciso, ma di sicuro lo abbiamo danneggiato parecchio!” rispose Paladine.

“Ho un brutto presentimento!” mentre Arcano percepiva che il peggio stava per arrivare.

 

“E AVETE RAGIONE!” ruggì la voce dello stregone sopra le loro teste.

 

KAPOM! KAPOM! KAPOM!

 

Infatti, questo con diversi graffi piombò sui tre managuerrieri e li colpì violentemente con tre poderosi pugni impregnati di energia oscura che li schiantò al suolo.

La fortuna volle che si fossero allontanati parecchio dall’Accademia che quindi non fu colpita.

“Ahi! Che botta!” commentarono tutti mentre si alzarono in piedi.

“Si può sapere come ha fatto a resistere a quell’attacco!” chiese Sasuke mentre si toccava la fronte sanguinante.

“Non chiederlo a me, ne so quanto te!” gli rispose Oscar dall’altra parte con diversi graffi sul viso.

“RAGAZZI STATE ATTENTI!” ma Yaphisan li richiamò alla realtà: aveva visto che lo stregone stava combinando qualcosa di terribile mentre…

 

RRRUUUBBLLLEE!

 

La terra cominciò violentemente a tremare e da essa usciva energia negativa che saliva verso l’alto.

 

<< Nera oscurità io t’invoco. Esci dall’essenza del tutto e vieni in mio aiuto! In nome dell’inferno in terra vieni a me! >>” era opera di Raptomort che stava creando una sfera gigantesca d pura oscurità “Ne ho abbastanza di voi e di questa dimensione! Vi cancellerò tutti in un solo istante!” le sue intenzioni erano chiare: voleva distruggere tutto.

 

“Oh no! Se quella sfera ci colpirà questo mondo sparirà completamente!” Yaphisan percepiva l’enorme pericolo che stavano correndo.

“Ma così eliminerà anche il suo compagno che sta combattendo contro il signor Nick!” disse Gaara incredulo.  

“Temo che non gliene importi niente di Uncinato! Ha perso il controllo!” Angel poteva vedere che negli occhi dello stregone c’era pura follia distruttrice.

“DOBBIAMO FERMARLA ORA!” gridò Jaden preoccupato per l’intera Accademia.

“Si’!”

Concordarono tutti e si lanciarono alla massima velocità verso lo stregone.

 

“E’ INUTILE NON POTRETE FERMARE IL MIO ATTACCO!” tuonò lo stregone “SPARITE PER SEMPRE! DARK NOVA!” e lanciò l’enorme sfera contro i tre managuerrieri.

 

“Oh no!”

E questi con orrore crescente si resero conto che era finita: non c’era modo di deviare o teletrasportare altrove quell’attacco.

“No, non lo permetterò!” ma Yaphisan non avrebbe permesso allo stregone di vincere e “AAAAAHHHH!” con un gesto disperato si lanciò contro la sfera con l’intenzione di bloccarla col suo corpo.

 

FRABBBOOOOMMM!    

 

Venendone investito completamente.

 

“NONNO!” gridò Jasmine disperata.

“NONNO YAPHISAN!” seguita fa tutti gli altri.

 

La sfera era stata fermata ma al costo del Sandtimes che si era sacrificato per ridurne i danni.

 

“MUAHAHAHAHAHAH!” e questo fece gioire il letale stregone che esplose in una maligna risata “ALLA FINE SEI MORRTO MALEDETTO! MA IL TUO SACRIFIO NON SERVIRA’ A NIENTE! NON M’I CI’ VUOLE NIENTE A RICREARE LA MIA SFERA!” ed era pronto a creare un’altra sfera per distruggere tutto ma aveva fatto i conti senza qualcuno.

 

“MALEDETTO MOSTRO! NON TI PERMETTEREMO DI’ RENDERE VANO IL SUO SACRIFICIO!”

Ruggirono i ragazzi al completo.

Vecchio, questo posso farlo subito: ti vendicherò!” e Sasuke non era da meno. Anche lui voleva farla pagare allo stregone.

I due managuerrieri si lanciarono all’attacco iniziando così una feroce battaglia contro Raptomort. 

 

NEL VUOTO

 

Yaphisan si ritrovò a galleggiare nel buio totale, ormai privo di forze. 

“Io sono morto?!” disse lui aprendo debolmente gli occhi “Ma almeno sono riuscito a salvarli!” ma sorrise sereno: sapeva che almeno aveva salvato la vita dei ragazzi.

“Jasmine, Sara… perdonatemi! Vi ho riportato in vita per farvi morire di nuovo poco dopo. Sono davvero uno sciocco!” per poi pensare a ciò che era successo alle due Sandtimes che avrebbe voluto vedere felici “Perdonami Clow Reed della dimensione C ma temo che il nostro accordo sia saltato!” rammaricandosi anche della promessa che non sarebbe mai riuscito a mantenere ma…

 

“Perché non dovresti mantenere una tua promessa?” ma una voce risuonò nel vuoto e davanti a Yaphisan apparve il creatore della Clow Card in persona.

“Perché io sono morto!” rispose lui alzandosi per poterlo guardare in viso.

“No amico mio!” rispose questo con un dolce sorriso “Non puoi perdere così! Ricorda che anche tu hai un partner che odia perdere!” riferendosi ad Arcano che apparve dietro di lui “E poi chi ti dice che questo sia l’oblio?” per poi fargli questa domanda.

Il Sandtimes si guardò intorno e si accorse di non trovarsi nel vuoto ma nello spazio aperto “Ma com’è…” ma poi ricordò anche lui con chi stava combattendo.

“Mi deludi Yaphisan! Pensavi davvero che fossi così debole?” gli chiese Arcano che lo guardò con i suoi grandi occhi arcobaleno.

“Già mi ero dimenticato di te!” ammise il Sandtimes.

“Non ricordavo che fossi così smemorato marito mio!” gli disse la voce di Jasmine che gli apparve a fianco.

 

La moglie del Sandtimes aveva temporaneamente recuperato il suo aspetto umano: cioè quello di una bellissima mora ambrata dal fisico snello e formoso con indosso abito arabesco color bronzo e dagli occhi verdi accesi.

“Jasmine, tu sei di nuovo umana!” fece Yaphisan incredulo.

“Guarda che anche tu sei di nuovo umano grazie al potere di Arcano!” gli ricordò la moglie con un sorriso.

“E non è la sola!” gli disse Sara anche lei con il suo aspetto umano.

Anche lei era una bellissima e ambrata mora dagli accesi occhi verdi, dal corpo  formoso coperto a stento da un peplo viola.

“Sara!” sorrise Yaphisan commosso.

“E non sono le sole!” disse una voce profonda.

 

Davanti al Sandtimes apparvero tutti coloro che lo avevano conosciuto.

A parlare era stato un alto uomo dai lunghi capelli neri e dagli occhi azzurri, interamente ricoperto da un'armatura nera. La pelle era pallida come la luna e non mancavano baffi e barba.

“Brad, amici miei!” fece incredulo Yaphisan rivolto a lui e a tutti gli altri.

“Tu sei il più forte nonnino! Non c’è nessuno che ti possa battere!” disse un bambino di circa nove anni dai capelli neri attraversati da saette laterali, occhi verdi, pelle ambrata e sorriso allegro.

“Sauron nipotino mio!” fece commosso il Sandtimes.

“Sei un grande nonnino, non puoi perdere così!” disse una sorridente bambina dai lunghi capelli rosé, accesi occhi dello stesso colore e pelle chiara. Cosa curiosa era che aveva delle corna simili alle orecchie di un elfo.

“Altrimenti non sarei fiera di essere tua figlia!” continuò Kaeleena.

“Piccola Selen, Kaeleena!” ci mancava poco e Yaphisan si sarebbe messo a piangere.

“Come puoi vedere, ci sono delle persone che ti stanno aspettando. Non vorrai mica deluderle!” gli sorrise Clow.

“Le mie scuse, mi ero dimenticato parecchie cose importanti!” rispose Yaphisan ricambiando il sorriso “Non posso di certo andarmene lasciando voi tutti e quei ragazzi da soli. Il mio viaggio non è ancora finito!” ed era risoluto a ricominciare.

“Così ti voglio!” sorrise Clow Reed mentre tutto cominciò a sfumare.

“Ti ringrazio Clow Reed!” fece il mago del tempo con un inchino “Forza Arcano, torniamo in scena!” per poi rivolgersi al grande drago.

“A tua disposizione!” rispose lui. 

 

NEL FRATTEMPO!

 

“MUAHAHAHAHAH! Come le muovete quelle armi! Così mi farete venire un raffreddore!” ghignò Raptomort mentre schivava tutti gli attacchi dei ragazzi

“DANNATO DEMONIO!” gridò Jasmine con tutta la rabbia che aveva in corpo: non riusciva a sopportare la perdita dell’amato nonnino.

“LA PAGHERAI CARA PER QUELLO CHE HAI FATTO!” seguita da Naruto che, anche se non lo conosceva, aveva preso molto in simpatia il Sandtimes.

E nemmeno gli altri erano da meno.

 

“Se sentite la sua mancanza, vi spedirò immediatamente all’inferno da lui!” ghignò lo stregone ma “Cos’è?” la sua attenzione fu catturata da una luce che cominciò a brillare nel punto in cui la sfera era esplosa.

 

“Non è necessario! Io sono ancora qui!” e da essa risuonò la voce del Sandtimes “ARCANO CONCEDIMI LA FORZA DELL’UNIVERSO!” per poi lanciare un potente grido.

 

“NONNO!” e quella voce tolse un gran peso dal cuore di Jasmine.

“E’ vivo!”

E anche da quello degli altri.

 

FLASH!

 

Poi il Sandtimes apparve avvolto da una colonna di luce argentata e “AAAAHHHHHHH!” con il Keyblade ben stretto si lanciò all’attacco.

 

ZACK!

 

“AAAAAARRRGGGHHH!” colpendo in pieno il malvagio managuerriero.

“Ma quello…!” Naruto lo riconobbe subito. 

“E’ l’Universal Power!” stessa cosa valeva per Jaden.

“Ma certo! Arcano è la volontà dell’universo: è più che naturale che sia sopravvissuto!” disse Oscar che se l’era appena ricordato.

“Tuo nonno è davvero un mito!” commentò Erza rivolgendo un sorriso a Jasmine.

“E ne vado fiera!” rispose la giovane mora.

 

“Naruto, questo è il momento giusto!” mentre Jaden si rivolse all’amico biondino.

“Hai assolutamente ragione!” confermò lui pronto a sfoderare il massimo potere.

“Che volete dire!” l’unico a non capire era Sasuke.

“Mettiti comodo amico!” gli disse semplicemente Jessie.

 

“Ora! UNIVERSAL POWER!”

I due si guardarono con sguardo d’intesa e…

 

FLASH! FLASH!

 

Una doppia colonna di luce color arcobaleno e arancio avvolse Paladine.

“Cos’è questa forza!”

 Che fu percepita da tutti i suoi occupanti.

“Cavolo! È così che vi sentite quando lo usate?” chiese Shaoran mentre sentiva la forza dell’universo scorrergli dentro.

“E’ incredibile!” Shino sentiva ballare gli insetti dentro il suo corpo.

“Mi sento come parte del mondo!” era una novità incredibile per Chazz.

“Incredibile!” disse Gaara mentre apriva e chiudeva le mani.

“Non è nemmeno paragonabile ai nostri poteri!” Kankuro si sentiva piccolo.

“Non mi sono mai sentita così!” la piccola Kinomoto non aveva mai percepito una simile sensazione.

Gli altri provavano sensazioni simili ed erano increduli.

Come fanno ad avere un simile potere!?” quello più incredulo era Sasuke “Naruto da dove hai tirato fuori tutta questa forza!” per poi guardare il biondino con un misto di meraviglia e invidia.

“Ehi! Avevate una mossa simile e non l’avete usata subito? Che diavolo aspettavate!” fece Kiba guardando storto i due.

“Non è qualcosa che si può usare sempre!” gli rispose lo Yuki “Ci sono delle condizioni per poterlo attivare e non si presentano sempre!” spiegando che quel potere non era sempre accessibile.

“Il signor Nick ce l’ha sempre detto di usarlo solo in situazioni davvero critiche!” continuò Naruto “E questa è una situazione critica in piena regola!” e quello era un caso in cui utilizzarlo.

 

“DANNATI!” nel frattempo Raptomort si osservava furioso i due managuerrieri avvolti dalle colonne di luce “AVETE IL POTERE DELL’UNIVERSO DELLA VOSTRA PARTE? NON CAMBIERA’ NULLA!” e si lanciò all’attacco con tutta la furia che aveva in corpo.

 

“Ragazzi! Questo è un piccolo prestito, usatelo bene!” mentre Yaphisan schioccò le dita verso Takkinsis e…

 

FLASH!

 

Anche questa fu avvolta da una colonna di luce dorata che saliva verso il cielo.

“Che forza incredibile!”

Dissero gli otto occupanti del managuerriero.

 

“DANNATI! VI’ FACCIO VEDERE IO COS’E’ LA VERA FORZA!” tuonò Raptomort ormai prossimo a colpire Yaphisan ma…

 

KAPOM!

 

Ricevette un poderoso pugno in faccia da Takkinsis.

“AAARRRGGGHH!” che fu catapultato verso il basso.

“QUESTO E PER AVER TENTATO DI’ UCCIDERE IL NONNO!” ruggì Jasmine.

“Così si parla socia!” concordò Erza.

“Forza ragazzi! Ora abbiamo il potere di finire la partita. Usiamolo!” con un discorso da vero leader Gerard intimò tutti a porre fine alla battaglia.

“E visto che ci siamo, chiudiamolo in grande stile!” sorrise Brake.

“Questa volta sono d’accordo con te!” che fu appoggiato da Saeko.

“Mostriamo a questo demone di che cosa sono capaci i Signori dei Draghi!” disse Aruka con determinazione.

Riuscisse ad avere quello sguardo quando vuole dichiararsi a Drakondros!“ pensò Angel “Forza ragazze chiudiamo la partita!” per poi rivolgersi a Oscar e Jasmine.

“Mai stata così d’accordo!” risposero le due ragazze.

 

“Forza ragazzi, dichiariamo lo scacco matto!” mentre Shikamaru intimò gli amici Sun’s Knights all’attacco finale.     

“ANDIAMO!”

Concordarono tutti.

 

“Seguitemi ragazzi!” e Yaphisan partì all’attacco per primo.

“ANDIAMO!”

Seguito a ruota da Paladine e Takkinsis.

 

“SPARITE MOCCIOSI! OSCURITAA’ SUPREMA!” lo stregone lanciò il suo ultimo oscuro incantesimo consistete in una grande sfera nera con contorni viola.

“SEI TU CHE SPARIRAI!”

Gli risposero di rimando i tre managuerrieri alzando semplicemente la mano distrussero la sfera.

“IMPOSSIBILE!” fece incredulo lo stregone.

 

“ASSAGGIA QUESTO! UNIVERSAL COMET!”

I tre managuerrieri puntarono le loro armi verso lo stregone e…

 

FRABBBBOOMM!

 

“AAAARRRRGGGHHHHH!” colpirono in pieno lo stregone e il Drago Rosso che furono schiantati al suolo.

 

“Groar!” la potenza del colpo era stata tale da sciogliere il legame tra i due e ora il Drago Rosso aveva riacquistato il suo aspetto originario. La creatura apocalittica era sofferente.

“Hai ragione. Per una volta è meglio battere in ritirata!” concordò Raptomort anche lui molto sofferente e…

 

PUFF!

 

Con uno sbuffo di fumo fece sparire il suo partner che tornò da dove era venuto.

 

“Avete visto? Il Drago Rosso si è ritirato!” fece incredula Aruka.

“Questo significa solo una cosa: è finita!” disse Gaara che non lo credeva vero.

“Non ancora! Raptomort è rimasto! Stiamo in guardia!” ma Yaphisan fece capire loro di non abbassare la guardia.  

 

“Tsk! Potete stare tranquilli!” disse Raptomort guardandoli con odio “Per questa volta sono costretto a ritirarmi.” Ammettendo la sconfitta “Ma non illudetevi! Quando sarà il momento, mi vendicherò su tutti voi! A presto mocciosi!” e sparì non prima di aver giurato vendetta.

 

Per alcuni secondi tutti tacquero increduli poi….

“VITTORIA!”

Tutti esplosero colmi di gioia abbracciandosi: la battaglia contro Raptomort della quattordicesima armata infernale era finita.

 

“NON LO CREDO VERO! CE L’ABBIAMO FATTA!” gridò Jaden al massimo della felicità.

“EVVIVA!” e nemmeno Naruto riusciva a trattenere l’emozione.

“VITTORIA! VITTORIA!” ruggì Syrus che saltava per la felicità.

“LA FORZA DELLA GIOVINEZZA HA TRIONFATO!” e del medesimo umore era Rock Lee che sprizzava energia da tutti i pori^^.

“IL GENEREALE NEMICO SI E’ RITIRATO!” e Hassleberry non poteva che esultare con tutto se stesso.

“NON MI’ SONO MAI SENTITA COSI’ BENE!” Tenten era così emozionata che si scatenò come non mai.

“Hai ragione!” concordò Neji che controllava il tono di voce.

“SIAMO DEI VERI CAMPIONI!” esplose Jessie alzando l’indice destro al cielo.

“MAI STATO COSI’ D’ACCORDO!” seguito a ruota da Kiba.   

“QUELLA E’ UNA MIA POSA!” gridò contrariato Chazz.

“CHI SE NE FREGA! ABBIAMO VINTO!” ma Ino non voleva di certo rovinare l’atmosfera, anzi abbracciò il Princeton e gli dette un bacio a stampo.

“O mamma!” e questo ci rimase di stucco^^.

“Questo sì che è un vero bacio!” commentò Choji quasi geloso^^.

“Rallegrati amico! Alla fine ti sei anche beccato un altro bacio e questo Sakura non l’aveva previsto!” disse invece Shikamaru.

“Veramente era questo il bacio che avevo visto nella mia visione!” lo corresse la piccola Kinomoto (0_0).

“CHE COSA!”

Fecero tutti con la mascella spalancata^^.

“S-Stai dicendo che quello che gli ha dato un po’ di tempo fa non era quello che avevi visto?!” le chiese un incredulo Shaoran.

“No, non era quello! Ricordo che c’eravamo tutti!” rispose la castana che allora non aveva specificato le condizioni del fantomatico bacio.

“Quello non era il bacio che avevi previsto?” Chazz non lo credeva vero: e lui che pensava di essersi buttato alle spalle quella visione.

“Che cosa ho fatto!” mentre la Yamanacha non aveva parole^^.

“Si vede che è destino ragazzi miei!” commentò Temari col gocciolone^^.

“Fra poco vi sposate!” Kankuro fu più drastico^^.

“Quando sarà la data?” chiese Gaara pronto ad annotarsela tra le cose da fare nell’agendina^^.

“SPOSARCI! MA CHE DIAVOLO VAI DICENDO!” gridarono i due rossi come peperoni^^.

“A questo punto auguri e figli maschi!” Shino non poteva dire altro^^.

“Sperando che non diventino come te Chazz!” questo era l’augurio di Alexis^^.

“Tuo padre sarà davvero molto contento!” commentò Sakura Haruno che “NO! COM’E’ POSSIBILE CHE SI SPOSERA’ PRIMA DI’ ME!” dentro di se gridava disperata^^.

“Siate felici!” a Hinata non venne in mente altro^^.

“NON DITE CAZZATE!”

Gridarono insieme i due.

 

“Un matrimonio? Chi si sposa?” chiese Angel che s’immischiò nel discorso.

“Ma non siete troppo giovani?” Oscar non sapeva chi fosse ma riteneva che quei ragazzi fossero tutti molto giovani.

“L’amore è proprio cieco!” se la rise Jasmine.

“A quando la cerimonia?” chiese Erza che divenne attentissima^^.

“Questi umani! Sono davvero molto precoci!” esclamò Gerard con la gocciolona^^.

“Se c’è l’amore c’è tutto! Non sei d’accordo Emily?” disse Brake alla sua bambola che...

“Sì hai ragione! Proprio come tra di noi!” rispose pure, ovviamente era stato il drago bianco a parlare^^.

“Stupido ventriloquo!” questo era uno dei motivi per cui non sopportava il collega “Bella ti consiglio di usare un po’ la frusta a letto! Sai come fai godere il maschietto!” per poi dare un consiglio un po’ esagerato alla << futura sposa >> ^^.

“Un matrimonio! Che cosa romantica!” fece Aruka tenendosi le guance “Chissà se un giorno io e Drakondros…” nell’immaginarsi la scena si sentì avvampare^^.

Sei senza speranze!

Pensarono all’unisono i suoi quattro colleghi^^.

 

“Chi di voi si sposa? Voglio officiare la cerimonia!” fece Yaphisan che seguì la corrente.

MA ALLORA LO FATE APPOSTA!”

Gridarono i due interessati nervosi.

 

“Sì! AHAHAHAHAHAH!”

Risposero tutti in coro^^.  

Ma che gabbia di matti è mai questa!” si chiese Sasuke col tic nervoso^^.

 

POCHI MINUTI DOPO

 

I tre managuerrieri atterrarono presso l’Accademia e poi fecero scendere tutti quanti e riassunsero le sembianze di draghi.

“Oggi avete ottenuto una grande vittoria! Fatene tesoro per il futuro!” consigliò loro Arcano.

“Per questo se sarà necessario, non esitate a chiamarmi!” Paladine si rese disponibile a un possibile aiuto a questi intrepidi ragazzi.

“Io temo che non sarò così disponibile! Se però Oscar sarà nei passaggi, contate pure su di me!” mentre Takkinsis fece capire che non sarebbe stata d’aiuto se la Kirgsley non era disponibile.

 

“Grazie infinite amici!”

I ragazzi non poterono dire altro.

“Buona fortuna giovani eroi!”

Ruggirono i tre draghi e scomparvero in tante particelle di luce scindendosi negli spiriti e nelle creature che li avevano formati (Takkinsis s limitò a tornare dentro il corpo di Oscar).

 

Cavolo che esperienza!” commentò per primo il ninja bianco.

Io la rifarei!” propose Garuda euforico.

Senza offesa, esimi colleghi, ma io preferisco la mia individualità!” mentre la bestia ombra preferiva non farlo più.

Sono d’accordo con te!” anche Kyuubi non ne voleva più sapere di una Fusion Spirit simile.

Ma se tu eri quello  che faceva più casino di tutti!” gli fece Rayearth.

IHIHIHIH! Sei stato uno show amico!” se la rise Ichibi rotolando sia terra.

Taci stupido tasso!” gli ringhiò contro la volpe.

Pensate a quello che siamo riusciti a fare insieme. Cosa succederebbe se ci fossero stati anche Plasma e Cyber Drago Finale?” chiese il Mago Nero che era molto curioso.

Di sicuro avremmo fatto molto più casino!” concordò il ninja nero.

E pensate cosa potrebbe succedere se al gruppo si uniranno altri Sun’s Knights!” mentre Windom guardava più verso il futuro.

Di sicuro ce ne saranno molti altri!” concordò Ceres.

Meglio, più siamo più ci divertiamo!” per T-rex oscuro più erano meglio era.

Chissà se ci saranno altri spiriti macchina!” Vercroid si chiese se lui e Cyber Drago Finale sarebbero stati gli unici.

Vedrai che ce ne saranno altri!” lo rassicurò Neos.

Magari ci sarà qualche altro insetto!” sperò Mushi King che era l’unico spirito di quella categoria al momento^^.

Se io sono unico, sono contento! Però un’altra fusione la voglio fare!” per Cerberus non c’erano problemi ad essere l’unico spirito canino nel gruppo e nemmeno per un’altra Fusion Spirit.

Speriamo che si presentino altre occasioni come questa allora!” Amazzone Ostile era fremente di tornare a combattere in quella forma.

Ci vorrebbe qualche spirito drago però! Sono praticamente assenti nel nostro gruppo!” fece notare Regina Arpia.

E a me dove mi metti?” chiese Ceres leggermente offeso.

Le mie scuse! Ti avevo dimenticato!” si scusò subito lo spirito.

Qualche spirito drago in più, però non guasterebbe!” commentò Regina della Foresta Verde degli Spettri.

E altri di tipo fata o pianta dove li metti?” chiese Angelo Ambiguo.

Però voi bestie cristallo potete risolvere il problema no!?” Marionettista Misterioso fece notare che gli spiriti di Jessie potevano in parte rimediare al problema.

E’ fattibile, ma per averlo sempre con noi sarebbe necessaria la sua carta!” rispose Pegaso Zaffiro.

E Jessie non ce l’ha!” ricordò Tigre Topazio.

Sarebbe tutto più facile se sapessimo dove si trova la sua stele!” per Gatto Ametista era quello il problema.

Vedrai che un giorno qualcuno la troverà e il nostro gruppo sarà completo!” la consolò Aquila Cobalto.

E allora sarà difficile batterci!” di questo Mammut Ambra ne era sicuro.

Credo che per quell’occasione cambierò guscio per la felicità!” commentò Tartaruga Smeraldo.

Wi?!” Carbuncle Rubino non capiva cosa potesse c’entrare^^.

Kiu!” ma Kuriboh alato gli consigliò di non curarsene^^.    

Ora si che mi sento a casa!” disse allegramente la Fenice.       

 

Sono davvero curiosi gli spiriti!” commentò Sara nel vederli parlare tranquillamente tra di loro.

Dopo uno scontro del genere è quello che ci vuole!” disse Jasmine che non ci vedeva niente di male.

 

“NONNO!” intanto la giovane Jasmine abbracciò felice Yaphisan.

“Com'è bello sapere di avere una nipotina!” disse contento il Sandtimes che ricambiò l’abbraccio.

“Ci hai fatto preoccupare nonnino. Per favore non farlo più!” gli disse scherzosamente Naruto.

“Ci proverò!” rispose lui.

“SAKURA CHE BELLO POTERTI RIVEDERE!” Kero-chan in forma ridotta si fiondò sulla cattura carte.

“Anche per me è bello potervi riabbracciare!” sorrise la Kinomoto che stringeva anche le mani di Yuè.

“Ehi pupazzo di pezza, cos’è quella cosa che hai in testa!” Shaoran invece notò che il guardiano del sole in testa aveva un piccolo elmo con al centro un topazio.

“Questi sono regali che ci ha fatto quella ragazza!” rispose Yué che oltre ai guanti aveva appeso al collo anche un medaglione su cui era raffigurato Paladine.

“E quello da dove esce?” chiese la Kinomoto che non l’aveva mai visto.

“Quando Paladine si è scisso, me lo sono ritrovato appeso al collo e non sono il solo ad averlo!” rispose il giudice della luna.

“Infatti, anch’io me lo sono ritrovato addosso!” disse Ulquiorra mostrandone uno uguale.

“Già, anch’io! Ma a che cosa serviranno?” anche l’enorme Yammy ne indossava uno e non sapeva come spiegarlo.

 

“Ve lo spiego io!” Aruka si fece avanti ai tre per dare una spiegazione “Quelli sono il simbolo dei chierici di Paladine. Lui vi ha ritenuto degni e ve l’ha donato. Quando sarà necessario, potrete chiedergli consiglio a nome dei ragazzi!” che fu molto chiara.

“Quindi noi siamo diventati un tramite tra di voi e Paladine. Interessante!” commentò Yué.

“EVVAI! Non ci sentiremo tanto inutili!” esultò Yammy che batté il pugno al suo Master.

“Indipendentemente da questo, non saremo mai inutili!” ma Ulquiorra non si era mai sentito inutile e ora aveva un altro motivo per aiutare e proteggere il suo Master.

 

“Di sicuro quei medaglioni un giorno saranno molto utili!” commentò Asuma tirando una boccata alla sua sigaretta.

“Già, speriamo!” concordò Kakashi: contro i demoni di Abhadon era necessario tutto l’aiuto possibile.

“Non si preoccupi maestro Kakashi! Vinceremo anche senza di lui! Ora che Sasuke si è unito a noi non ci batterà nessuno!” ora che l’Uchiha era tornato Naruto si sentiva col cuore sereno ma…

“Sbagli! Io non resterò con voi!” ma Sasuke non fu d’accordo mentre con la spada aveva aperto uno squarcio dimensionale.

“Sasuke!”

Fecero tutti increduli.

“Sono venuto qua per sconfiggere quella lucertola tutto qui!” si giustificò l’Uchiha “Ora che quell’essere è sconfitto tornerò al mio obiettivo principale. Fino ad allora non avrò pace!”  ed entrò nello squarcio che cominciò a chiudersi.

“Sasuke asp…” Naruto stava per correre verso di lui ma Jasmine gli mise una mano sulla spalla.

“Avrai la tua occasione, ne sono sicura!” gli disse la mora.

“E noi ti aiuteremo!” Jaden gli fece capire che non sarebbe stato da solo e anche gli altri erano d’accordo.

“Ragazzi!” il biondino ringraziò tutti con lo sguardo poi vide che la Fenice gli era davanti “Proteggilo ti prego e digli che, volente o nolente, lo riporterò a casa!” riferendogli questo messaggio.

Lo farò! Buona fortuna ragazzi!” rispose lo spirito per poi attraversare lo squarcio che si chiuse dietro di se.          

“Così quello era Sasuke Uchiha! Sarà una bella gatta da pelare!” commentò Jaden.

“A lui ci penseremo in seguito, ora dobbiamo trovare a un modo per uscire da qui!” per Gaara era quello il problema principale al momento.

“Ehi, ma dov’è il nonno!” disse Angel guardandosi intorno cercando Nick che per lui era il << nonno >>.

“Non mi dite che non ha ancora sconfitto Uncinato!” disse incredula Oscar.

“Tornerà, vedrete!” li tranquillizzò Yaphisan “La sua battaglia non è ancora finita!” e sapeva che il Sun’s Warrior non si sarebbe mai arreso.

“Se mio fratello di qui gli ha insegnato quella magia, allora vincerà di sicuro!” ma Gerard era fiducioso.

“Da noi non l’ha fatto, perché non era necessario ma qui forse sì!” commentò Erza.

“Un altro potenziamento in più!” sorrise Saeko.

“Chissà se anche noi potremo insegnarlo a qualcuno!” si chiese divertito Brake.

“Io dico di sì!” Aruka che, come si è capito, amava Drakondros, era sicura che lo avrebbe fatto anche lei un giorno. 

“Signor Nick, torni presto!” si augurò Sakura Kinomoto e con lei tutti gli altri.

  

      

            

   

     

NEL PROSSIMO CAPITOLO!
 
Lo scontro tra Nick e Uncinato è ormai giunto alle battute finali.
Il letale generale infernale si troverà alle strette e metterà in pratica un diabolico piano B. Quale sarà mai?
 
Nel frattempo Raptomort torna sconfitto a Oblivion e riceve una dura punizione da Abhadon.
 
Lo scontro contro lo stregone ha attirato le attenzioni di altri misteriosi individui. Chi saranno mai?  
 
Questo e altro nel prossimo capitolo.
 
 
Khellendros, Malystrix, Onysableth, Frost e Beryllinthranox sono ispirati dai volumi delle Dragon Lance, così come Paladine e Takkinsis o Takhisis.
Khellendros

http://ariakas.free.fr/dragonlance1/image/dragon/khellendros.jpg

 
Malystrix

http://winterstwilight.files.wordpress.com/2012/05/malystryx.jpg

 
Onysableth

http://ariakas.free.fr/dragonlance1/image/dragon/onysablet.jpg

 
Frost

http://www.angel.paixdesigns.com/week1/homework/images/ice%20dragon.jpg

 
Beryllinthranox

http://image.forumcommunity.it/2/5/3/8/0/2/6/1224664283.jpg

 
Paladine

http://image.forumcommunity.it/1/9/9/0/9/2/0/1223379699.jpg

 
Takkinsis/Takhisis

http://4.bp.blogspot.com/_7M5utwYWvpQ/SwQ0Re3sxQI/AAAAAAAAAzw/ylvWmFonvG8/s1600/20091118-Takhisis.jpg

 
 
Erza Scarlett e Gerard Fernandes sono due personaggi del manga/anime Fairy tail.

http://images2.wikia.nocookie.net/__cb20121007151021/fairy-tail/fr/images/e/ed/Erza_Scarlet_GMG.png

http://img15.hostingpics.net/pics/296935Gerard.png

 
Saeko Busujima viene dal manga/anime Hight School of Dead e avete capito che mi piace parecchio^^.  

http://static.metanorn.net/wp-content/uploads/2010/08/Metanorn2010-08-23-15h11m34s4-500x281.jpg

http://wallpaperscrunch.com/thumbs/14/highschool-of-the-dead-busujima-saeko-4-t3.jpg

 
Xerxes Brake viene dal manga/anime Pandora Hearts.

http://www.cosplayful.com/media/catalog/product/cache/5/image/5e06319eda06f020e43594a9c230972d/x/e/xerxes-break-pandora-hearts-cosplay.jpg

 
Aruka Schilt è un personaggio del manga/anime Needless.

http://media.animevice.com/uploads/0/3346/379211-aruka01_super.jpg

 
Gli incantesimi usati da Raptomort e da Yaphisan, per la maggior parte, vengono dal manga/anime di Slayers.
 
Il Keyblade è un mio omaggio a Kingdom Hearts.
I personaggi accennati nel discorso tra Yaphisan e Raptomort compaiono tutti nella mia one-shot di Halloween: Che Paura la maledizione della maschera dello Spettro.
 
A questo punto non posso fare altro che salutarvi tutti, con la promessa che sarò più regolare e, giacché oggi è 8 marzo, auguro a tutte le lettrici una buona festa della donna (se vi avessi davanti regalerei una mimosa a tutte voi^^).
Alla prossima.
 
 

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Capitolo 49
*** Altrove ***


48. Altrove Ciao a tutti e finalmente ben ritrovati^^.
Sì lo so che sono di nuovo in super ritardo ma già nel precedente capitolo vi avevo detto che vi avrei fatto aspettare un po’ ma non immaginavo che quel << un po’ >> sarebbero stati quasi quattro mesi XD!
In compenso ho tirato fuori questo bel capitolo che è molto ricco e pieno di sorprese, non aggiungo altro^^.
Detto questo, sperando che continuerete a seguirmi, vi auguro buona lettura.
 
 
Sconfitto Raptomort, rimaneva solo un altro avversario: il nono generale infernale Uncinato nonché fratello maggiore del terribile Abominon.
 
All’interno del Marchio del Diavolo lo scontro tra il Sun’s Warrior Blu e il nono generale continuava senza esclusione di colpi.
“SHINRA TENSEI!” in quel momento Uncinato attivò nuovamente la tecnica capace di respingere l’avversario.
BOOM!
“Non illuderti!” ma Nick resistette all’attacco affondando le ali nella sabbia.
Ora!” il generale infernale approfittò della distrazione avversaria per ricoprire il braccio destro di magma incandescente e calarlo “PUGNO DI’ LAVA!” facendolo diventare gigantesco.
“Mente: Difesa!” mentre il Sun’s Warrior si servì di una delle quattro energie per bloccare l’attacco.
“L’avevo prevista!” questo, però era stato calcolato dal generale infernale che gli apparve dietro e…
KAPOM!
Lo colpì con lo stesso attacco a distanza ravvicinata schiantandolo contro la barriera.
Nick si rialzò boccheggiando mentre si teneva la spalla sinistra ferita.
“Tsk! La tua natura di soleano ti permette di resistere anche al magma incandescente!” nel vedere che il corpo dell’avversario non aveva riportato ustioni, Uncinato digrignò i denti “Però noto con piacere che la tua spalla è malridotta e la tua forza comincia a sfumare!” ma notò che era comunque riuscito a ferire l’avversario.
 
“E’ solo un graffio, niente di più!” rispose Nick mentre disattivò le quattro energie “Ma noto che anche tu stai perdendo qualcosa!” e fece notare all’avversario un particolare.
“Tsk!” anche Uncinato aveva notato che le sue ali erano ormai prive di volti: gliene rimanevano solo due “Se mi distrugge anche questi, rischio davvero di essere sconfitto. È vero, anche senza di questi sono sempre fortissimo ma subirei comunque i danni che al momento ho evitato!” e capì che doveva chiudere la partita “Inoltre Rap si è ritirato! Ci mancava solo che il Drago Rosso si trovasse contro tre draghi divini. Potrei anche ritirarmi e riorganizzare tutto ma dubito che Rap sarà di nuovo disposto ad aiutarmi. Senza considerare che il sommo Abhadon non farà passare liscia la mia resa!” e, dopo aver fatto il resoconto mentale della situazione, pensò a un modo per uscire vincitore dallo scontro.
Ancora un piccolo sforzo: mi mancano solo due facce e poi Uncinato sarà vulnerabile!” dall’altra parte Nick stava stringendo i denti per restare cosciente “Sono al limite! Lo scontro e questa dannata carta mi stanno prosciugando le forze. Devo cercare di concludere alla svelta e filarmela da qui insieme ad Alan!” ed era preoccupato per il suo amico ancora trasformato in una statua di pietra “Se perdo, Uncinato lo distruggerà senza pensarci due volte!” ed era questa la sua paura “L’unica buona notizia è che gli altri hanno messo in fuga Raptomort!” anche se trovava una piccola consolazione nell’aver percepito la ritirata dello stregone oscuro.   
 
“E va bene! Poniamo fine a questa storia!” la voce del generale infernale riscosse Nick dai suoi pensieri.
“Era ora: cominciavo a prendere sonno, sai?” lo provocò il Sun’s Warrior anche lui pronto a chiudere la partita.
“Uhuhuh! Allora ti canterò la ninna nanna ideale!” ghignò il generale infernale “MMMHMM!” per poi iniziare a concentrarsi mentre…
 
SCRATCH! SCRATCH!
Gli ultimi due volti presenti sulle sue ali cominciarono a rompere la membrana.
“Che cosa sta combinando!” si chiese Nick confuso.
“MMHM!” nel frattempo Uncinato continuò a concentrarsi “AAAARRRGGGHHH!” per poi lanciare quel grido e…
 
CRACK! CRACK!
 
I volti uscirono dalle ali e si trasformarono in due grandi mostri neri.
“Ma che diavolo hai combinato!”Nick non capiva cosa avesse fatto l’avversario.
“Semplice mi sono momentaneamente liberato dei volti che mi rimanevano dando loro vita propria. Ora voglio proprio vedere come riuscirai a distruggerli!” rispose l’avversario trionfante.
“Avevi un simile asso nella manica e non l’hai tirato fuori prima. Perché?” Nick non capiva perché l’avversario non si fosse servito prima di questa mossa.   
“La cosa non ti riguarda: ora devi solo morire! ALL’ATTACCO!” ma Uncinato non gli concesse una spiegazione e lanciò all’attacco le sue creature per poi seguirle a ruota.
“Ci mancava questa!” commentò Nick che fece altrettanto.
 
Non ebbe nemmeno il tempo avvicinarsi che le due creature tesero le mani in avanti e…
 
BOOM! BOOM!
 
Si servirono di un doppio Shinra Tensei che colpì in pieno il Sun’s Warrior.
Dannazione!” che non si aspettava quella mossa ma le sorprese non erano finite “Ci mancava questa!” una gigantesca meteora gli stava piombando addosso mentre uno dei mostri era stato ricoperto da un Susanoo nero simile a un Oni a sei braccia e l’altro aveva fatto apparire dal nulla delle catene nere che gli bloccarono gli arti.
“VISTO! I MIEI CARI AMICHETTI SONO DOTATI DEI MIEI STESSI POTERI E LE SORPRESE NON FINISCONO QUI!” da sopra il meteorite Uncinato aveva preparato dieci Nuclear Darkos sui polpastrelli delle dita“Ora!” e li lanciò.
 
Merda!”Nick era bloccato di sotto dai due mostri mentre sopra c’era Uncinato.
 
FRABBBOOMMM!            
 
Una potente esplosione invase l’intera area provocando un profondo cratere nel deserto.
“MUAHAHAHAH! MUAHAHAAH!” nel vedere l’ottimo lavoro che aveva compiuto, Uncinato scoppiò in una maligna risata “Piaciuta la sorpresa! Non ti sento, sei morto? HAI PERSO SUN’S WARRIOR! MUAHAHAHAH!” e dopo aver di nuovo schernito l’avversario che riteneva ormai spacciato scoppiò nuovamente a ridere.
“RIDE BENE CHI RIDE PER ULTIMO!” ma dall’alto esplose la voce del Sun’s Warrior che piombò in picchiata sull’avversario avvolgendo le gambe dell’energia dello Spirito“SPIRIT STORM KICK!” e...
 
KAPOM! KAPOM! KAPOM!
 
Colpì l’avversario in piena faccia con una rapidissima serie di calci turbinanti, schiantandolo contro la voragine.
“AAARRRGGGHHH!” quando sbatté contro la sabbia, Uncinato si lasciò sfuggire questo lamento.
“Anf! Se stai per chiedermi come ho fatto a salvarmi, è stato grazie al teletrasporto!” sicuro che questa fosse la domanda dell’avversario, Nick gli dette subito una veloce risposta.
“Groar!” ma con sua sorpresa, vide che non aveva colpito Uncinato bensì uno dei mostri neri che dopo quel lamento si liquefò.
“L’ho mancato!” e questa scoperta non fu gradita.
 
RRRUUBLLEE!
 
Non ebbe nemmeno il tempo per digrignare i denti che la sabbia intorno a lui tremò e ne uscì una moltitudine di tentacoli neri con la punta a forma di testa di drago.
“Ecco l’altro!” Nick capì subito che l’ultimo mostro nero stava facendo la sua mossa che non tardò ad arrivare.
“GROAR!” dalle bocche partirono numerosi fantasmini, creature d’argilla, lame nere e getti elementari tutti diretti verso un unico punto.
“Arte del Fuoco: DANZA DEL FUOCO DIVINO!” ma Nick non si fece trovare impreparato e…
 
WAMP!
 
Attivò una colonna di fuoco che bloccò tutti gli attacchi e bruciò i tentacoli.
“DRAGO D’ACQUA!” il Sun’s Warrior non si fermò e lanciò l’attacco di Marina contro il terreno facendolo tremare.
 
CRASH!
 
Il mostro nero uscì dal suo nascondiglio pronto a lanciare una sfera nera contro Nick.
“Troppo lento! LINGUE DI’ FUOCO!” ma questo usò l’attacco di Luce che…
 
WAMP!
 
Colpì in pieno l’avversario bruciandolo.
“E con questo hai perso la tua assicurazione sulla vita Uncinato!” ormai rimaneva solo il nono generale infernale ed era fatta.
“Me ne sono procurata un’altra più vantaggiosa!” rispose Uncinato ghignante.
“Dannato bastardo!” e quando Nick vide che cosa questo teneva stretto nella mano strinse i pugni dalla rabbia.
 
Nella mano sinistra del nono generale infernale era stretta la statua di Alan.
“Uhuhuh! Pensavi davvero che quei servi fossero la mia arma segreta? Sbagliato, erano solo un diversivo!” il demone rivelò il suo piano senza troppi problemi “Se poi ti stai chiedendo che fine ha fatto la tua copia che faceva da guardia all’angioletto... è semplicemente sparita quando gli ho lanciato uno dei miei Darkos in piena faccia!” e anche di come si era liberato della copia del Sun’s Warrior impegnato ad affrontare i due mostri neri.
“Dannato, lascialo andare!” il Sun’s Warrior quasi ordinò all’avversario di mettere giù l’angelo.
“Sono io a tenere il coltello dalla parte del manico!” rispose il generale premendo leggermente sulla testa della statua “Disattiva la trasformazione!” per poi ordinare a sua volta all’avversario di gettare la spugna “Ora!” e strinse ulteriormente.
Merda!” Nick era con le spalle al muro e fu costretto a tornare normale (sempre soleano per capirci).
“Bravo!” ghignò Uncinato “Ora resta fermo!” ma non contento, volle infierire e…
 
BANG!
 
“Tsk!” colpì Nick alla spalla sinistra con un raggio laser.
“Ops! Scusa amico!” il ghigno sul volto del generale si allargò ulteriormente mentre...
 
BANG! BANG!
 
“AAARRRGGHHH!” con due raggi colpì l’attaccatura delle ali del Sun’s Warrior rendendole inutilizzabili e questo fece molto male.
“Ecco il lamento che volevo sentire!” rise diabolico il demone e...
 
BANG! BANG!
 
“AAAAARRRGGGHHH!” Colpì anche le gambe all’altezza delle ginocchia facendo crollare Nick a terra. 
 
SCHIAF!
 
Il generale, però, non era soddisfatto del lavoro svolto e afferrò il collo dell’avversario con la coda.
“Vieni qui! Non crederai che sia già finita!” il generale lo sollevò fino a quando poté guardalo negli occhi “Per sicurezza ti priverò di ogni energia residua! Ringrazio Jirobo la cui morte mi ha dato un interessante potere!” e con voracità, aspirò le forze di Nick fino all’ultima goccia.
“Ggh!” che sentì le sue energie completamente risucchiate.
“Ne avevi davvero poca!” commentò Uncinato un po’ deluso.
 
Il nono generale infernale allentò la presa sul collo del Sun’s Warrior facendolo crollare a terra e poi gettò via la statua come un inutile straccio.
“E’ giunta l’ora di dirci addio!” con un ghigno stampato sul volto, Uncinato si alzò in volo per poi fermarsi a circa trecento metri di altezza e cominciare a caricare il suo attacco finale.
 
“N-Non riesco a m-muovermi!” gemette Nick mentre tornò al suo aspetto umano “Finisce così?” si chiese mentre gli occhi cominciarono a chiudersi.
Alzati!” poi una voce risuonò nella sua mente mentre un ricordo riaffiorò nella sua mente prossima a spegnersi.
 
FLASHBACK DI’ QUALCHE MESE FA NEL FANTASY
 
“Ahi!” fece Nick durante uno dei tanti allenamenti sul Fantasy crollando esausto a terra.
“Forza tirati su!” lo incitò una voce alquanto impaziente.
“Non ce la faccio più Drako! Ti prego facciamo una pausa!” il castano chiese all’amico drago qualche minuto di riposo.
“Uff e va bene!” capendo che il suo giovane amico era al limite, il << drago >> acconsentì solo che il suo aspetto non era quello col quale si erano conosciuti all’inizio.
 
Drakondros o Drako, com’era stato ribattezzato dal castano, si presentava come un giovane ragazzo sui vent’anni circa e dalla corporatura alta e snella; la carnagione ambrata era messa in risalto dai lunghi capelli biondi tenuti in ordine da una treccia mentre davanti erano aperti ai lati; gli occhi erano simili a due topazi. Indossava un’aderente maglietta nera senza maniche che metteva in risalto il fisico, un paio di pantaloni grigi tenuti fermi da una cintura di cuoio. Ai piedi indossava semplici scarpe nere.
             
 “Comunque ti ricordo che, quando ho aspetto umano, devi chiamarmi Edward Elric, o più semplicemente Ed!” per poi ricordargli che quando era umano il nome cambiava.
“Non capisco perché voi draghi cambiate i vostri nomi quando avete aspetto diverso!” per Nick non aveva senso.
“Perché tutti noi draghi dobbiamo passare inosservati tra gli umani quando ci mimetizziamo tra di loro. Non possiamo mica dire i nostri nomi come se niente fosse!” gli rispose semplicemente il biondo sedendosi vicino all’amico.
“E allora perché non hai lo stesso cognome di tuo fratello che, tra parentesi, non ti somiglia nemmeno un po’!” fece il castano che proprio non capiva come Ed e Gerard fossero fratelli.
“Stai scherzando vero? Non voglio avere niente a che fare con Khellendros o Gerard, come si fa chiamare da umano. E poi, anche se siamo fratelli, apparteniamo a due razze diverse: lui è un drago Blu mentre io un Drago Antico!” gli rispose l’Elric accigliato.
“Non hai risposto alla mia domanda!” gli fece notare Nick.
“Lui ha il cognome che dovrebbe adottare nostro padre che è un drago Blu mentre io ho quello di nostra madre che era una draghessa Antica, contento!” rispose secco il biondo.
“Non c’entra niente che tu sei il più piccolo dei due, vero?” chiese il castano con un sorrisetto bastardo.
“MENZOGNA! IO NON SONO UN PICCOLO FAGIOLO MINUTO!” ma quella parola era tabù per Ed che reagiva sempre male quando la sentiva tanto da diventare paranoico^^ “E POI, SOLO PERCHE’ SONO USCITO DALL’UOVO UN NANOSECONDO DOPO DÌ LUI, NON VUOL DIRE CHE IO SIA IL MINORE!” e non sopportava nemmeno di essere trattato come il secondogenito^^.
“CHE BISOGNO HAI DI’ GRIDARE, SCEMO!” gridò Nick alzandosi in piedi^^.
“SEI TU CHE MI’ HAI FATTO INIZIARE, MOCCIOSO!” gli sbraitò contro Ed facendo altrettanto.
“MA FAMMI IL FAVORE NANO!” gli gridò contro il castano con la venuzza pulsante.
“CHI SAREBBE IL NANO, MICROBO!” ruggì di rimando il biondo con la doppia venuzza^^.
 “UN CERTO TIPO CHE MI’ TROVO DAVANTI!” gli rispose il castano che era pronto a menare le mani.
“ORA TI FACCIO VEDERE IO!” gridò l’Elric e…
 
FLASH!
 
Dopo un lampo di luce, tornò al suo vero aspetto.
“Ora chi è il piccolo?” ghignò il drago con l’enorme lingua all’infuori.
“Così non vale!” protestò il castano voltandosi dall’altra parte.
“Ok, la pausa è finita!” dichiarò il drago abbassando l’enorme testa verso il futuro Sun’s Warrior “Oggi t’insegnerò una magia unica nel suo genere che può essere insegnata solo da un drago!” e introdusse cosa avrebbero fatto in quel giorno.
“Una magia che può essere insegnata solo da un drago? E quale sarebbe?” chiese il ragazzo curioso.    
“Si chiama magia Ammazza - draghi, meglio nota come Dragon Slayer!” gli rispose il drago “Grazie ad essa gli umani possono parzialmente acquisire le caratteristiche di noi draghi, usarne i poteri e anche di tenere testa a uno di noi!” per poi fornirgli una spiegazione più dettagliata.
“Tenere testa a un drago?” Nick credeva di non aver capito bene.
“Esatto! In pratica, quando avrai appreso e padroneggiato questa potente magia, sarai capace di resistere meglio alla fatica, lanciare attacchi elementari più potenti, nutrirti dell’elemento stesso per recuperare le forze, proprio come facciamo noi draghi!” gli rispose Drako “L’elemento cambia a seconda del tipo di drago che ti alleva. Io, per esempio, posso nutrirmi della maggior parte degli elementi presenti in natura, ma quello che mi piace di più sono le nuvole!” per poi spiegargli che il potere cambiava a seconda del drago e poi i suoi gusti personali.
“Nuvole? Tu mangi le nuvole? Sbaglio o soffi sempre fuoco!” ma il castano non ricordava questa particolarità dell’enorme amico.      
“Potrei anche soffiare fulmini o altri elementi, ovviamente entro un certo limite. Non per niente sono un drago Antico, cioè uno degli antenati delle varie razze!” gli ricordò Drako.
“Già e poi tutti gli altri si sono formati successivamente!” continuò Nick che conosceva quella storia
 
Per essere più precisi, i vari draghi avevano come antenati comuni i draghi Antichi, che esistevano sin dall’epoca dei dinosauri. A seguito dei cataclismi che si erano susseguiti nel corso di milioni di anni, i draghi Antichi per sopravvivere si adattarono a numerosi ambienti, evolvendosi in maniera diversa tra di loro sia nell’aspetto che nel soffio che divenne singolo, dando vita a diverse razze: cromati, metallici, marini, terrestri e celesti. Tuttavia alcuni draghi Antichi riuscirono a conservare le loro caratteristiche ma, essendo pochi, s’incrociarono con le nuove razze continuando a preservare la loro specie e a far sviluppare la altre che non avevano problemi ad accoppiarsi con draghi di altri colori. Drako era uno degli ultimi esemplari ancora in vita e sapeva che era compito suo permettere la continuazione della specie, ma non si era mai accorto che Beryl aveva una cotta per lui sin da quando erano cuccioli^^ (non vi ricorda qualcosa^^).
 
“Toglimi unna curiosità: che sapore hanno le nuvole?” chiese il castano davvero curioso.
“Oh, variano: le normali sanno di pasta al forno per esempio!”e Drako non gli negò una risposta “Quelle temporalesche poi hanno il sapore del peperone ripieno!” e nel ricordarne il sapore si leccò le labbra.      
“Non farmi venire l’acquolina in bocca per favore!”e quelle pietanze stuzzicarono non poco l’appetito del ragazzo “Ma non capisco a cosa possa servirmi!” per poi sollevare un dubbio più concreto.
“Ci sono due validi motivi!”gli rispose il drago tornato con le << zampe per terra >> “Il primo è che questo potere ti renderà ancora più pericoloso per i demoni. Siamo noi draghi, non gli angeli, i nemici naturali dei demoni e un Dragon Slayer, che è un umano capace di usare la nostra forza, è ancora più pericoloso di un drago vero e proprio!” e già il primo motivo era molto vantaggioso “Il secondo invece è più funzionale. Il Dragon Slayer può mangiare l’elemento del suo drago e farlo vuol dire recuperare le forze nelle situazioni più impensabili. Potrebbe diventare la tua arma segreta contro un demone particolarmente forte!” e il secondo motivo era altrettanto vantaggioso.
“Wow, allora vale la pena apprendere questa magia!” al solo pensiero di poter fare le stesse cose del suo amico, Nick aveva gli occhi a stelline^^.
“C’è solo una piccola fregatura!” ma ovviamente un simile potere comportava anche un rischio “Un Dragon Slayer soffre di Cinetosi, cioè non può viaggiare su un mezzo di trasporto senza stare male!” e questo era un bel problema per Nick che viveva nel ventunesimo secolo dove tutti usavano mezzi di trasporto per spostarsi “Ma non devi preoccuparti: per fortuna c’è un metodo speciale che riduce gli effetti allo 0,01%” per fortuna, però, anche per quello c’era una soluzione^^.
“Cominciavo a sudare freddo!” e questo fece tirare un respiro di sollievo al castano “Però c’è una cosa che non mi va molto a genio!” per poi sollevare un dubbio.
“Cioè?” chiese il drago.
“Il termine Dragon Slayer non mi piace. Io non sono un Cacciatore di draghi, ma un vostro amico!” per Nick quel termine non andava bene.
“Il termine, indipendentemente dal significato, vuol dire anche qualcosa in più!” gli rispose Drako “E poi sarai costretto a uccidere dei draghi: alcuni di noi si sono uniti ai demoni e per noi sono reietti!” aggiungendo che c’erano anche dei suoi simili tra le fila dei demoni di Abhadon.
“In quel caso, userò questo nome ma per il resto no!” ma Nick continuò a rimanere della sua idea.
“E che nome avresti in mente?” chiese Drako molto curioso.
“Dragon Knight, Cavaliere del Drago: perché noi due siamo compagni di battaglia e gli altri draghi non fanno eccezione!” rispose il castano sicuro.
“Dragon Knight!” il drago Antico lo ripeté dubbioso per poi “AHAHAHAH! Mi piace! Vada per Dragon Knight: tu sarai il primo a usare questo termine!” ridere di gusto e accettare “Allora, cominciamo!” e dette inizio all’allenamento.
“Sono pronto!” rispose Nick con un sorriso.    
 
FINE FLASHBACK
 
“La mia arma segreta!” dopo aver ricordato di quel giorno, gli occhi di Nick tornarono a illuminarsi “Ehi, non me n’ero accorto, Uncinato ha dimenticato di colpirmi il braccio destro!” solo allora si ricordò che c’era un arto che non era fuori uso “E va bene, è il momento di usare il tuo insegnamento amico mio! Cominciamo a mangiare!” e si preparò a fare una bella scorpacciata di nuvole che attraversavano liberamente il marchio.
  
“Uhuhuh! Ci siamo!” intanto Uncinato aveva appena finito di preparare il suo letale attacco “LA TUA FINE E’ GIUNTA SUN’S WARRIOR! STAI PER CONOSCERE LA VERA POTENZA DEL MIO GIGA NUCLEAR DARKOS! PER TE E’... MA CHE DIAVOLO!” era pronto a lanciare una potente sfera quando si accorse che qualcosa non andava.
 
WOSH!
 
Dal basso si era alzata una forte corrente che stava attirando a se le nuvole e diversi elementi presenti sul campo di battaglia in un unico punto: esattamente dove si trovava Nick.
“Gnam… Gnam!” che stava ingurgitando tutto con una fame incredibile mentre le forze stavano rapidamente tornando.
“No! Non è possibile!” Uncinato non riusciva a credere ai suoi occhi “Tu non puoi essere un Dragon Slayer, non è assolutamente possibile!” eppure sapeva che ciò che stava accadendo poteva essere fatto solo da un drago o da un Dragon Slayer.
“Gnam! Ora che ho mangiato mi sento carico!” in quel momento Nick finì il suo spuntino e “AAAAAHHHHHH!” con quel grido si librò in volo verso il generale infernale “TI’ SEI DIMENTICATO UN BRACCIO AMICO!” e concentrò tutte le sue forze nel pugno destro.
 
“CHE COSA!” nel vedere che aveva dimenticato di colpire un arto Uncinato si morse un labbro “SPARISCI DRAGON SLAYER!” e furioso oltre ogni limite, lanciò il suo attacco contro Nick: ora aveva un motivo in più per eliminarlo.
“Temo di doverti deludere: non sono un Dragon Slayer. IO SONO UN DRAGON KNIGHT!” ma Nick lo corresse subito e “KODAI RYU NO… SUISEI!” e con tutta la voce che aveva in corpo, lanciò il suo attacco << Cometa del Drago Antico >> contro Uncinato.
 
FRABOM!
 
Il contatto tra il pugno di Nick e il Darkos di Uncinato causò un’altra potente esplosione, tuttavia i due attacchi non si annullarono.
“NON IMPORTA IL NOME CHE USI DANNATO, SEI COMUNQUE UN’AUTENTICA SPINA NEL FIANCO!” ruggì il nono generale infernale immettendo tutte le sue energie nell’attacco.
“LIETO DI’ ESSERLO!” rispose il Sun’s Warrior che continuò a spingere con tutte le sue forze.
“MUORI! MUORI! MUORI!” tuonò Uncinato folle di rabbia continuando a spingere il suo Darkos.
 
“GROAR!”
 
Poi un autentico ruggito partì dall’attacco di Nick.
“CHE COSA!” fece incredulo il demone mentre vide apparirgli davanti la forma di uno dei suoi nemici naturali.
“AAAAAAAHHHHH!” questa era la forma che il colpo aveva assunto sotto la spinta del Sun’s Warrior che, alla fine, ruppe l’attacco avversario e…
 
KAPOM! FRABOM!
 
Colpì il bersaglio in pieno stomaco.
“AAAARRRGGHH! DANNATO MOCCIOSO!” ruggì il generale ormai sconfitto.
“CHE TI SERVA DI’ LEZIONE UNCINATO: NESSUNO FA DEL MALE A UN MIO AMICO SENZA PAGARNE LE CONSEGUENZE!”per Nick questa era una vera e propria punizione “AAAAAAAHHHHHH!” e spinse per l’ultima volta.
“AAAAARRRRGGGHHHH!” per un istante a Uncinato parve di trovarsi davvero di fronte a un immenso drago. Infine quella forza straordinaria trionfò su di lui disintegrandolo completamente e lasciando solo la sua gemma che fu afferrata all’ultimo momento dalla mano del Sun’s Warrior ormai esausto.
 
“UUUUOOOAAAAAAHHHHH!”
 
Lanciando un grido liberatorio che esplose come un autentico ruggito mentre…
 
CRICK! CROCK! CRASH!
 
Il Marchio del Diavolo si frantumò e poi esplose in mille pezzi mettendo la parola fine alla battaglia contro il nono generale infernale.
 
“Uh!” in quel momento Alan riaprì gli occhi e si alzò in piedi “Ma cosa è successo!” tutto ciò che ricordava, era l’inizio del duello di Duel Monsters e poi il vuoto totale “Nick! NICK DOVE SEI!” per poi chiamare a gran voce il suo protetto. 
“ALAN!” la voce del Sun’s Warrior si fece sentire dall’alto.
L’angelo alzò la testa e vide che Nick stava precipitando esausto verso il suolo ma sembrava felice.
“NICK!” il Nikkò lo prese al volo “Ma che accidenti è successo?” e gli chiese che cosa fosse successo.
“Eheh! Un sacco di cose!” gli rispose il castano con un sorriso soddisfatto “Puoi darmi una mano? Sono esausto!” per poi chiedergli aiuto.
“Sì, nessun problema!” gli rispose Alan mettendo il braccio del castano sulla spalla “Ti curerò dopo, ora raggiungiamo gli altri!” e si librò in volo verso l’accademia.
“Tranquillo, loro hanno già finito la loro battaglia!” gli rispose Nick soddisfatto.
“Allora mi dovrete raccontare parecchio!” gli rispose l’angelo con un sorriso.   
 
Pochi minuti dopo Nick e Alan giunsero davanti all’accademia e ad accoglierli furono tutti i Sun’s Knights insieme ai tre ragazzi, Yaphisan con moglie e sorella e i cinque draghi.
 
“Questa si che è una sorpresa!” commentò Nick quando li vide tutti lì.
“Ben tornato giovanotto!” lo accolse il Sandtimes.
E così sei tu il famoso Nick. Io sono Sara Sibilla Sandtimes, molto piacere!” Sara si presentò al castano con un leggero inchino.
Io invece sono Jasmine Jade Sandtimes, la moglie di Yaphisan!” e la sorella non fu da meno.
“Il piacere è tutto mio signore!” rispose il Sun’s Warrior con un cenno del capo “Mi scuserete se non vi stringo la mano ma… EHI!” poi si ritrovò l’intero gruppo di ragazzi addosso.
“PER FORTUNA STATE BENE SIGNOR NICK!” il primo a esplodere fu Naruto che gli strinse forte il braccio sinistro.
“AHIA” e questo fece saltare il castano che era ancora ferito^^.
“SCEMO! NON LO VEDI COM’E’ RIDOTTO!” a peggiorare le cose ci si mise Sakura Haruno che nello strappare l’Uzumaki dal castano, tirò ulteriormente il braccio ferito.
“CHE DOLORE!” a danno del castano che temeva di perderlo^^.
“MA CHE DIAVOLO COMBINI!” Ino riprese sonoramente l’amica.
“CHE VUOI TU!” ruggì l’Haruno mentre stava sbatacchiando il povero biondino^^.
“NON VEDI COME E’ RIDOTTO IL SIGNOR NICK! GLI STAVI PER STRAPPARE UN BRACCIO!” le gridò contro la biondina.
“Va bene, però ora lasciatelo!” chiese gentilmente Jessie ma le due se ne stavano dicendo troppe per ascoltarlo^^.
 
“Lasciate fare a me!” Erza decise di farsi sentire “Ehi, voi due!” e si rivolse a Sakura e Ino.
“CHE VUOI!” gridarono le due insieme.
“Levatevi di torno!” rispose la rossa con sguardo fermo “Oppure…” ma quella parola cambiò improvvisamente sguardo “Vi metterò in castigo come solo noi draghi sappiamo fare!” che divenne gelido.
“IIIHHHHHH!”
Facendo venire i brividi a quasi tutti i presenti^^.
 
“Come sempre, sei la solita Erza!” commentò Nick con la gocciolona.
“Questa potrebbe essere la volta buona che ti mangio!” rispose la Scarlett con un sorriso.
“La prossima volta!” e il castano sembrava conoscerlo bene quel sorriso.
“Lascia che ti aiuti!” poi gli si avvicinò Aruka che lo prese per il braccio buono.
“Grazie!” e il castano la lasciò fare.
“Svelto ragazzo, prendi una pillola della vita!” nel vedere le sue condizioni, Asuma non vedeva altro modo perché il ragazzo si rimettesse subito.
“No, prima devo chiudere queste ferite!” ma la verde aveva in mente altro e…
SPLUT!
Sputò dalla bocca una sostanza verde che cominciò a spalmare sulle ferite.
 
“CHE SCHIFO!”
Commentarono tutti.
“Quella è una medicina!” ma Gerard li illuminò “Aruka è un drago verde delle foreste e la sua razza può riprodurre qualsiasi sostanza naturale legata alle piante: curative o tossiche!” che fu rapida e precisa.
“In altre parole lo sta curando!” concluse Shikamaru sollevato.
“Però fa impressione!” commentò Tenten leggermente disgustata.
“Tranquilli amici! Aruka sa quello che sta facendo!” disse Brake divertito mentre si gustava un lecca-lecca.
“Sei disgustoso!” a Saeko quel modo di fare la schifava.
“Detto da te è un complimento << baka >>!” rispose il ragazzo dai capelli bianchi mentre cominciò ad allontanarsi.
“CHE HAI DETTO DANNATO!”ruggì la Busujima che partì in quarta.
“Ma che hanno quei due?” chiese Gaara confuso.
“Secondo me sono innamorati!” commento Kankuro “E’ vero che è un drago ma da umana non è male!” facendo capire che un pensierino su Saeko lo farebbe^^.
“Allora, buona fortuna amico, ma sta attento alla sua saliva acida!” lo avvisò Angel mentre si avvicinava al nonno parallelo.
“Saliva acida?” e questo bloccò il marionettista del gruppo.
“Già, devi sapere che i draghi neri sputano acido e manipolano le ombre!” gli rispose Oscar con un sorriso bastardo “E si dice che siano sadici durante l’accoppiamento!” avvisandolo di una diceria sulla razza della draghessa^^.
“C-Credo che cercherò una più normale!” rispose allora lui che non apprezzava quel genere di accoppiamento^^.
“Ti avviso che io sono già impegnata!” la Scarlett si tirò fuori.
“Io amo solo Drakondros!” stessa cosa fece Aruka che nell’immaginarsi vicino a lui divenne rossa^^.
“Almeno deciditi a dichiararti!” la riprese Gerard col tic nervoso all’occhio destro “E, rispondendo alla tua domanda giovane Gaara, tra Saeko e Brake non c’è proprio niente: salvo poche eccezioni, draghi neri e bianchi non si sopportano!” e avvisò il rosso che aveva preso un abbaglio.
“Grazie per l’informazione!” rispose il rosso.
Potremmo diventare amiche!” nel notare il modo di fare della Schilt, Hinata era sicura che lei e la verde sarebbero potute andare d’accordo.
Un drago e un umano amici? Non è una cosa nuova!” commentò Rayearth che sapeva della storia dei Dragon Slayer senza però immaginare che il fondatore del gruppo dei Sun’s Knights fosse uno di loro.
 
“Ehi ragazzi, che cosa stiamo facendo ancora qui? Entriamo dentro e portiamo Nick in infermeria. Ha bisogno di riposo!” poi la giovane Jasmine consigliò a tutti di rientrare nell’accademia.
“Sì andiamo! Ci sono altre cose da fare adesso!” concordò Yaphisan ed entrò per primo seguito da tutti gli altri mentre…
 
“TORNA QUI!” Saeko continuava a inseguire Brake con un bastone di legno in pugno.
“Quant’è bello fare un po’ di footing!” mentre il drago bianco se la rideva di gusto^^.
 
Al secondo piano dell’edificio la misteriosa creatura impossessatasi del giovane Marcelle aveva osservato tutto e ora stava riflettendo sul da farsi.
“Davvero molto divertente!” commentò ad alta voce mentre cominciò ad avviarsi per il corridoio “Questi scontri hanno liberato una notevole quantità di energia e anch’io ne ho approfittato un po’. Sfortunatamente non sono riuscita a prenderla tutta ma ormai ci siamo quasi!” per poi aprire e chiudere la mano artigliata “Ancora poco e potremo risolvere la questione Jaden! E non temete voi altri: troverò dei buoni compagni di giochi anche per voi!” era quasi pronta a fare la sua mossa.
 
 
OBLIVION!
 
Raptomort era in ginocchio al cospetto del suo signore e padrone e attendeva il suo castigo.
“Raptomort, mi hai profondamente deluso!” iniziò a dire la suprema entità del male.
“Lo so mio signore! Non ho scusanti!” lo stregone non tentò nemmeno di dire qualcosa: sapeva benissimo che tutti avevano seguito lo scontro.
“Hai fallito su tutta la linea e per questo devi essere severamente punito!” Abhadon gli apparve davanti “Ora mi chiedo quale sia la punizione migliore per te!” era indeciso su quale fosse il miglior castigo da infliggere allo stregone.
“Scelga lei, mio signore. Sono pronto anche all’Antidemificazione, se necessario!” ma per lui sarebbe andata benissimo anche la morte.
“No!” ma Abhadon non era d’accordo “Avrai fallito, è vero, tuttavia sei uno dei guardiani delle bestie apocalittiche ed è difficile trovare dei rimpiazzi per loro! E poi questo scontro ha avuto una piega inaspettata!” c’era qualcosa che aveva attirato la sua attenzione.
“Si riferisce a Yaphisan Saganon Sandtimes?” chiese lo stregone non osando alzare lo sguardo.
“No, non a lui!” ma l’oscura entità aveva notato dell’altro “Quel Sasuke Uchiha ha del potenziale. Forse adesso ha rifiutato la nostra offerta ma sono sicuro che in futuro cambierà idea!” infatti, si riferiva all’Uchiha minore.
“In effetti, ha il cuore avvolto nell’oscurità, ma è ancora una patina ancora molto sottile. Dovremo aspettare parecchio prima di tentarlo di nuovo!” commentò Raptomort che concordava col suo signore.
“E allora aspetteremo pazientemente, tanto sappiamo già cosa succederà!” Abhadon sapeva aspettare “Per adesso puoi ritirarti Raptomort, non ho ancora pensato a una punizione adatta! Quando sarà il momento, sarai punito!” per poi congedare il suo servo “Quanto sono cattivo, la tua punizione ti sta già aspettando!” ma aveva già pensato al giusto castigo per lui.
“Sì, sommo Abhadon!” lo stregone si alzò e fece per correre via ma poi ricordò una cosa “Ah, forse c’è un’altra informazione interessante mio signore. Durante lo scontro ho percepito degli altri osservatori!” che riferì subito.
“Altri osservatori? Ti riferisci per caso alla creatura ossessionata da uno dei Sun’s Knights?” chiese Abhadon incuriosito da quest’altra entità di cui non conosceva la natura e le intenzioni.
“Non solo mio signore. Oltre a questa, c’erano altri due che osservavano!” rivelò lo stregone “Non so dire chi siano e dove si trovino, ma credo che abbiamo attirato l’attenzione!” poi, dopo un rapido inchino, corse via.
“Altri due eh! Sarà meglio essere pronti a dar loro il benvenuto!” commentò Abhadon “Decimo Generale ora è il tuo turno!” per poi rivolgersi a uno dei suoi demoni più potenti.
“Ho capito!” rispose questo completamente avvolto da una palandrana nera.
 
“Fossi in te, attaccherei adesso! Sono tutti stanchi e a corto di energie. Saranno delle facili prede!” commentò uno dei generali infernali presenti.
“Non ci sarebbe gusto a schiacciare dei vermi già infilzati all’amo!” rispose il decimo generale con tono superbo “Aspetterò un po’ prima di abbattermi su di loro!” avrebbe distrutto Nick e il suo gruppo al massimo delle loro forze “Creerò il rosso per eccellenza con il loro sangue!” e già lo scenario che si prospettava era assai macabro.
“Hai carta bianca ma non deludermi!” lo avvisò Abhadon.
“Vedrai che cosa ne farò di loro Abhadon. Aspetta e vedrai!” rispose il decimo generale che, non mostrava rispetto nei suoi confronti. Poi sparì.
“Uhuhuh!” ma all’oscura entità questo non importava affatto “Sarà meglio preparare una piccola sorpresa!” mentre la sua diabolica mente stava pensando a un piano alternativo.
 
NELLE STANZE DEL DEFUNTO UNCINATO

SLAM!

Le porte furono spalancate di botto e Raptomort vi entrò.
“E’ mia! E’ mia! La collezione di fumetti di Uncinato è… Eh!” ma la sua euforia fu bloccata da un panorama desolante: la stanza era stata interamente svuotata.
“SONO STATO FREGATO!”
Il povero stregone fece una faccia in stile Urlo di Munch^^.
“Diciamo che è stato solo troppo lento maestro!” rispose una voce femminile alle sue spalle.
“Tu…” lo stregone si voltò con sguardo allucinato verso la nuova arrivata “E’ opera tua vero Lady!” che aveva superato il limite^^.
Davanti allo stregone era apparsa una ragazza alquanto curiosa.
Indossava un succinto abitino di velluto rosso sangue, il corpetto aderente dalla scollatura a cuore era chiuso, dalla vita in su, da un nastro si seta rossa che terminava sulla profonda scollatura a cuore con un bel fiocco di seta nera; le maniche aderenti erano lunghe fino ai gomiti decorate con strati di pizzi neri tempestati di brillanti. Le calze nere autoreggenti con tanto di giarrettiere di pizzo rosse facevano capolino dalla gonna cortissima a campana orlate da raffinati merletti neri, un piccolo grembiulino di seta rossa a forma di cuore era legato in vita da un bel fiocco dietro la schiena; i piedini minuti calzavano stivaletti di lucidissima pelle nera con tanto di tacchi a spillo d'argento. Indossava ancora guantini di pizzo nero, un collarino di velluto dello stesso colore decorato con pendenti e orecchini a goccia di rubini. Dalla pelle candida del viso spiccavano due grandi occhi nocciola truccati di nero, labbra rosso sangue, i capelli scuri e ricciuti che le arrivavano fino alle spalle erano tenuti in ordine da una fascetta di pizzo rosso e nero usata come un cerchietto sui riccioli scuri.
Questa ragazza si chiamava Ladyash o più semplicemente Lady ed era allieva e segretaria di Raptomort. Anche se non sembrava, la ragazza era una potente strega appartenente alla razza delle Furie, i demoni vendicativi per eccellenza; solo che, anche se diabolica e sadica, aveva un piccolo difetto almeno per la sua razza: lei non uccideva le sue vittime, soprattutto se maschi e, come direbbe lei, << bonazzi! >>. Infatti, era una yaoista sfegatata e adorava fare giochini molto perversi con le sue vittime: più erano belli, più ci trovava gusto. Quando i demoni di Abhadon la reclutarono, ignoravano questa sua particolarità che manifestò non appena vide molti di loro dotati delle qualità che cercava^^. In molti chiesero che fosse mandata via ma Abhadon aveva notato l’incredibile potenziale della ragazza e obbligò Raptomort a fargli da mentore col compito di raddrizzarla. Lo stregone accettò il malaugurato compito e, dopo nemmeno un giorno voleva scappare da lei che lo aveva preso di punta: infatti, era l’unica in tutta Oblivion che lo fregava come un allocco facendogli firmare contratti magici inviolabili di ogni genere^^. Il povero stregone le provò tutte per liberarsi di lei ma fu tutto inutile e alla fine fu costretto a tenerla con sé.
Nonostante il suo sadismo, Lady aveva anche un lato dolce che manifestava solo con un’altra demone con cui aveva stretto un legame fraterno tale da volersi bene come sorelle! Ciò voleva dire che per i demoni di Abhadon era nata una minaccia peggiore di quella dei Sun’s Warriors: le cosiddette Diablo sisters i cui passatempi preferiti erano molestare i maschietti più sexy e torturare il povero Raptomort che agli inizi creò l’associazione dei Demoni Anonimi Maltrattati che chiuse per mancanza di fondi^^. Un’altra delle vittime preferite che la mora adorava torturare era il povero Malfork che aveva la fobia dei corvi e dei vestiti da cameriera anche a causa sua^^.
 
“Io?” fece la strega con occhi innocenti “Crede davvero che io abbia approfittato della vostra assenza e di quel cretino schizofrenico di Uncinato e fatto razzia di tutta la roba che c’era qui dentro? Ma non dite scemenze, non ne sarei mai capace!” mentre le spuntavano aureola e alette da angelo^^.
“NON PRENDERMI IN GIRO MOCCIOSA!” ruggì Raptomort che aveva molta rabbia repressa a causa della sconfitta “PENSI CHE SIA COSI’ CRETINO DA FARMI FREGARE DA TE IN OGNI OCCASIONE?” e con fare minaccioso la prese per le spalle “DIMMI DOVE HAI MESSO LA MIA NUOVA COLLEZIONE OPPURE…” ma…
KAPOM!
Ricevette un sonoro cazzotto in faccia dalla sua dolce allieva^^.
“Che mi fai? Mi spelli viva fino a quando non te lo dico? Mi sculacci fino a quando non sanguino? Mi bruci qualche arto?” che lo guardò con un ghigno bastardo “Spiacente bello, non puoi toccarmi! Ti ricordo che uno dei tanti contratti limitativi che ti ho fatto firmare ti proibisce di toccarmi con intenzioni omicide!” rinfrescandogli la memoria.
“Piccola Furia pestifera!” ringhiò Raptomort mentre si rialzava in piedi “Però non mi risulta che tu abbia il permesso di colpirmi o di rubarmi ciò che è mio. Sono sempre un tuo superiore!” rivendicando il suo ruolo di tutore e maestro.
“In teoria è così, ma non oggi!” rispose la mora con un sorriso bastardo mentre…
PUFF!
Un ennesimo contratto apparve nelle sue mani.
“Un altro dei tuoi dannati contratti! Questa volta non lo firmo!” per lo stregone non era giornata.
“Non è necessario: questo è un ordine immediato del Sommo Abhadon. Ha deciso una punizione adatta per te!” rispose lei e lo lesse ad alta voce.
 
PUNIZIONE

Io Abhadon, la pura entità dal male stabilisco la punizione per lo stregone Raptomort, vice della 14° armata infernale e guardiano del Drago Rosso.
Per una settimana sarai privato di ogni potere e ruolo all’interno della mia legione infernale e, come ciliegina sulla torta, per tutto questo periodo sarai il fedele servitore della qui presente Ladyash. Dovrai accontentare ogni suo desiderio senza discutere e soddisfare ogni sua perversione. Ti è proibito vendicarti su di lei o la sua << sorellina >> in qualsiasi modo sia durante sia dopo il castigo, pena l’Antidemificazione immediata per mia malefica mano.
Durante questa settimana, ogni tuo potere e ruolo saranno trasferiti a Lady che potrà usarli come meglio vorrà salvo servirsene per tradire (in tal caso la tua punizione verrebbe meno; ma io non ci conterei! KUKUU!).
La punizione avrà effetto immediato nel momento in cui ci sarà un qualsiasi contatto fisico tra te e Ladyash.

ABHADON, IL PURO MALE


Ps: I beni di Uncinato passano automaticamente a Lady e non potrai rivendicarne la proprietà.


Pps: Lady ora è autorizzata a farti assumere anche sembianze umane! Divertiti.

 
Dopo la lettura del contratto ci furono alcuni secondi di silenzio, poi…
NOOOOOOO! TUTTO MA NON QUESTO!”
Il povero stregone crollò in ginocchio pallido come un lenzuolo^^.
“MUAHAHAHAH!” se la rise nel frattempo Lady “Hai capito mio caro? Adesso sono io che comando per un’intera settimana!” e questa era una maledizione per lo stregone “ADESSO ASSUMI SEMBIANZE UMANE!” e dette l’ordine che Rap odiava di più.
FLASH!
Lo stregone fu avvolto da una luce nera e quando questa si estinse, fu sostituito da un giovane.
Si presentava come un alto moro dal fisico glabro e scolpito dalla pallida carnagione. Gli occhi normalmente gialli erano diventati due gemme di ossidiana ma erano sempre feroci. Indossava una semplice tunica nera aperta in modo da mostrare il petto e un pantalone di seta nera. Per il resto era scalzo. In realtà Rap era la versione aliena di Voldemort o, com’era conosciuto da giovane, Tom Orvoloson Riddle.
“NOOO! LA PEGGIORE DELLE UMILIAZIONI!” per un tipo orgoglioso come Raptomort era un’infamia assumere l’aspetto degli esseri umani^^.
“Zitto e non seccare: ti ricordo che non puoi opporti!” ghignò la mora che schioccò le dita “Questi abiti ti staranno benissimo!” e il ghigno si allargò…
PUFF!
“Sei meschina!” fece Raptomort sfoderando il musetto da cane bastonato^^.
Il povero stregone ora indossava un abito da cameriera:il suo corpo ora era rivestito da un abitino di seta color rosa. L'ampia gonna vaporosa era molto corta, infatti, s’intravedeva la sottana di pizzo bianco. Le delicate calze di velo bianche erano mantenute da un reggicalze di pizzo chiaro. Ai piedi scarpine di vernice nera lucida con tacco, alle mani guanti di pizzo bianco. In testa un cerchietto bianco. E per completare il tutto, aveva un grembiulino color rosa confetto a forma di cuoricino pieno di pizzi e trine.
“Ora si che sei il mio servo perfetto!” rise la mora mentre girava intorno al suo maestro in versione timida cameriera^^.
“Io non ti avrei mai fatto una cosa del genere!” fece lo stregone… Pardon la cameriera “ACCIDENTI! NON SONO MAI STATO OFFESO COSI’! WUAAAAAAHHH” per poi piangere come una fontanella^^.
“Kukuku! E non sai ancora cosa ti farò in questi sette giorni mio caro schiavetto!” rise diabolica Lady.
“CHESHIRE TI PREGO VIENI AD AIUTARMI!” capendo di essere nei guai, lo stregone si appellò all’unico che poteva aiutarlo.
“Mi dispiace padron Tom, ma non posso!” rispose una voce roca e da uno sbuffo di fumo comparve un gatto.
All’apparenza era un comune gatto nero con la testolina che aveva delle striature rosse e occhietti rosso acceso; al collo, tenuto da un nastro rosso sangue, indossava un campanellino d’oro e una giacchetta nera a coda di rondine. In realtà questa creatura era uno stregatto oscuro proveniente da una dimensione alternativa nota col nome di Abyss: i suoi abitanti erano conosciuti col nome di Chain. Cheshire era uno dei più forti del suo mondo ma, a seguito di eventi imprevisti, fu battuto da un umano e scagliato nel vuoto. Raptomort lo trovò per puro caso ormai agonizzante e privo dell’occhio destro. Lo stregone non era il tipo da salvare altre creature ma quella volta, un po’ per curiosità, un po’ per un suo antico desiderio, lo salvò, curandogli le ferite e creandogli un nuovo occhio. Da allora Cheshire divenne il famiglio del terribile stregone nonché unico che poteva chiamarlo col suo vero nome ed essere affettuoso con lui. Lo stregone si affezionò così tanto a lui da decidere di allontanarlo dal campo di battaglia e assegnargli sempre incarichi di spionaggio.
Dal canto suo Cheshire si era realmente legato allo stregone e rispettava ogni suo ordine. Anche se di meno, si era affezionato anche a Lady che gli portava sempre dell’ottimo tonno e dei bellissimi gomitoli, mentre odiava Abhadon. Ubbidiva ai suoi ordini solo perché era il suo padrone a dirglielo altrimenti era capace di soffiare contro la terribile entità.
 
“Cheshire vorrebbe davvero portarvi via ma il contratto vale anche per me. Se Cheshire vi aiuta, rischia di essere buttato nel pozzo del Nexus!” il piccolo famiglio gli spiegò quali sarebbero state le conseguenze per la sua intromissione che equivalevano a sparire per sempre.
“NO! TUTTO MA NON QUESTO!” e questo per il povero stregone era un’autentica condanna a morte: non poteva sopportare di perdere il suo gatto.
“Tranquillo Rap, mi prenderò cura io del piccolo Cheshire in questi giorni!” ma Lady si dimostrò più comprensiva verso lo stregatto che adorava quanto i suoi famigli.
“SORELLONA! E’ FATTA?” poi si sentì una nuova voce provenire dal corridoio.
“ECCOME!” rispose Lady “FORZA SORELLINA VIENI A DIVERTIRTI!” e la invitò a venire.
“No!” sapendo chi era Raptomort si fece piccolo, piccolo^^.
“Ed eccomi qua!” nella stanza fece il suo ingresso, la cosiddetta sorellina di Ladyash.
Indossava un semplice pantalone rosso tutto strappato mentre il petto era coperto da una semplice camicetta di seta che a stento copriva il suo prosperoso seno e in mezzo risplendeva una gemma rosa scura. I lunghi capelli rosé scendevano lisci fino alle natiche e le incorniciavano il pallido volto messo in risalto dagli occhi dello stesso colore. Cosa curiosa era la presenza di due lunghe corna simili a orecchie di elfo che le spuntavano ai lati. Era la già presentata Lucyferia, uno dei pochi generali infernali donna.
Davanti a tutti gli altri demoni era sadica e spietata ma con Lady sorrideva gioiosamente come una ragazzina. Con lei condivideva di tutto, passione per lo yaoi compresa^^.
 
“Ma che bel vestitino che hai!” rise la rosa avvicinandosi allo stregone che era più pallido dell’intonaco “Sei così carino che quasi, quasi ti do un bel bacino!” e aveva pronte le carnose labbra.
“Alt sorellina!” ma Lady la fermò “Prima di divertirci dobbiamo fare un giro di tutta Oblivion! È l’ora della nostra scorribanda tra i maschietti sexy! “ ricordandole che avevano un importante impegno^^ “E tu vieni con noi!” e prese di forza il suo maestro.
“Aiuto! Qualcuno che legge questa fic, può essere così gentile da venirmi a dare una mano? Prometto di esaudire un suo desiderio!” che si appellò al buon cuore dei lettori (C’è nessuno che si offre? No! Non sembra^^.).
“E’ VERO! ABBIAMO UN SACCO D’I MASCHIETTI DA MOLESTAREI!” rispose euforica Lucyferia “Cominciamo con la decima!” propose poi.
“Sì!” rispose Lady “Andiamo a caricare i nostri ragazzi prima che partano per il fronte!” avrebbero consolato i poveri sventurati^^.
“ALLORA ANDIAMO!”
Le due alzarono il pugno al cielo e partirono alla carica trascinandosi dietro il povero Rap.

“QUALCUNO MI’ AIUTI!”

Gridò il poverino disperato^^.
“Fatevi forza padrone!” Cheshire non poteva dire altro^^.
 
 
Nel frattempo, in un luogo lontano diversi anni-luce dalla Terra….

In una grande sala nota col nome di << Sala dei Giganti >>, dei misteriosi alieni smisero di vedere le immagini riflesse su un grande specchio che aveva mostrato lo scontro contro Raptomort.

 
“Se la memoria non m’inganna, quello era lo stregone saturniano Raptomort!” commentò uno di loro completamente all’ombra “Avevo sentito dire che era morto da più di sette secoli!” ma ciò che aveva visto, dimostrava che era solo una diceria.
“Non c’è che dire, è davvero un portento! Non è da tutti affrontare così tanti nemici e sopravvivere!” commentò un altro ammirando la forza dello stregone.
“Quel Raptomort è solo misera feccia! Avrei potuto battere lui e quei patetici umani con una mano legata dietro la schiena!” ma un altro non era d’accordo e fece l’arrogante.
“Gilgamesh, fratello mio, non dire idiozie!” ma una voce profonda lo riprese.
A parlare era stato un alieno seduto su un grande trono fatto di un materiale simile all’oro. Era un gigante di cinque metri e mezzo dal corpo imponente e definito e rosso come il sangue. Era in parte umano e per metà drago: aveva grandi ali membranose, coda, artigli, zanne, corna e testa lunga. I freddi occhi color verde acido, lo rendevano spaventoso. Il suo nome era Vorkie Drago del Sangue.
 
“Scusami fratello! Ho semplicemente detto la verità!”rispose l’altro di nome Gilgamesh. Identico a Vorkie, variava solo per il colore della pelle che era d’oro spento mentre gli occhi erano rossi (e sarebbero fratelli?).
“Allora non hai visto bene lo scontro!” gli rispose la creatura rossa alzandosi dal suo trono “Tre degli umani che hanno affrontato Raptomort erano guerrieri universali. È vero, sono ancora agli inizi, ma il loro potere non è da sottovalutare!” e spiegò il motivo del perché aveva ripreso il fratello.
“Non vedo nessuna differenza. Potresti batterli senza nessuna fatica!” ribatté l’altro senza cambiare tono di voce “Tu sei un guerriero universale anche migliore di loro!” rivelando un’incredibile verità: il fratello era uno dei quattro eletti dall’universo.
“Non vale la pena usarlo contro degli umani che non possono nemmeno venire qui sul Sole che IO ora controllo!” rispose freddo Vorkie rivelando il pianeta in cui si trovavano .
 
Sì, quello era il mondo di Nick: il Sole. La stella che illuminava il nostro sistema solare era stata conquistata diversi secoli fa da un gruppo di soleani sovversivi, di cui Vorkie era il capo.
Ora il Sole non era più il mondo che Nick e altri sui simili ricordavano: Vorkie aveva spodestato e incarcerato il re, preso forzatamente sua moglie, ucciso senza pietà tutti quelli che gli si erano opposti e instaurato una vera e propria tirannia.
    
“Ciò che mi da pensiero è l’umano che è giunto poco fa insieme all’angelo. Avete visto tutti quanti che aveva delle ali blu!” ma Vorkie sembrava preoccupato per il colore delle ali di Nick e non sbagliava. Per fortuna non aveva potuto vedere il combattimento all’interno del Marchio del Diavolo o sarebbero stati guai.
“Teme che possa essere un soleano blu, mio signore?” chiese un altro dei soleani lì presenti.
“Sciocchezze! I soleani blu sono stati sterminati da tempo: non ne esiste più nemmeno uno!” ghignò Gilgamesh sicuro di quello che diceva.
“E’ vero, i soleani blu sono stati uccisi tutti! Tuttavia non dobbiamo escludere la possibilità che ce ne sia scappato uno!” il tiranno voleva essere sicuro che quel colore non esistesse più.
“Chiedo perdono mio signore, ma perché temete a tal punto i soleani blu?” chiese uno dei presenti.
“Non è necessario che voi lo sappiate!” rispose secco Gilgamesh che non voleva far trapelare niente.
“Ritengo invece che sia giunto il momento di rivelare il motivo dei nostri timori, fratello!” ma Vorkie decise di rivelare questo segreto che solo lui e il fratello conoscevano.
“Sbaglio o avevamo detto che non ne avremmo mai parlato con nessuno!” ma il fratello non era d’accordo e cercò di dissuaderlo.
“E’ così, ma ora ritengo sia giunto il momento di spiegare a questa ristretta elite di guerrieri fidati il motivo dell’epurazione dei soleani blu!” gli rispose Vorkie che si sedette nuovamente sul suo trono “Ascoltatemi con attenzione e badate di non rivelare mai a nessuno questo segreto se vi è cara la vita!” e dopo questo preambolo “Tempo fa, dopo la nostra vittoria, decisi di consultare un indovino sul futuro del mio regno. Egli mi disse che c’era solo qualcuno capace di fermarmi e di farci crollare tutti: un soleano blu un giorno giungerà e solleverà il Sole intero contro di noi segnando la mia rovina!” per poi rivelare quest’incredibile quanto scioccante verità “Ora avrete tutti capito il motivo dell’epurazione di tutti i soleani blu. Poco importa se sono maschi o femmine, piccoli o anziani: uno di loro, un giorno, renderà vano ogni mio sforzo di conquista! Non deve rimanerne in vita nemmeno uno: questo è il mio ordine!” che stava dietro la morte di chissà quanti soleani che erano stati brutalmente uccisi solo per il colore della loro pelle.
 
“M-Mio signore! È dunque questa la verità?” chiese il primo dei soleani ad aver parlato dopo lunghi secondi di silenzio.
“Esattamente!” rispose Vorkie alzandosi in piedi “Hai forse qualcosa da obiettare!” e fissare questo con occhi glaciali.
“N-No, però…” stava per rispondere questo ma…
SCRATCH!
“Non esistono << però >> o altre obiezioni alle parole di mio fratello!” la testa di questo venne strappata di netto come carta dalla mano di Gilgamesh apparsogli dietro mentre il corpo si accasciò al suolo con un tonfo sordo.
“Che questo serva da monito a tutti voi: se direte a qualcuno questo mio segreto o vi opporrete, morirete nello stesso modo di Ivan. Mi sono spiegato?” lo spietato tiranno non batté ciglio alla morte di un suo sottoposto e poi si rivolse a tutti gli altri emanando un’aura funesta.
“Come desidera!” risposero tutti quanti inginocchiandosi.
“Molto bene!” fece soddisfatto il tiranno “Gatta Nera presentati al mio cospetto!” per poi chiamare uno dei suoi sottoposti.
“Comandi mio padrone!” rispose una femmina apparsa dal nulla.
Era metà umana e metà lince, dal corpo snello e proporzionato di circa due metri completamente nero, salvo per i lunghi e setosi capelli ramati; aveva inoltre una lunga coda che si muoveva ipnotica. Si notava un seno prosperoso nascosto da una membrana naturale tipica di tutti i soleani che avvolgeva le parti intime che si toglieva col semplice comando mentale. Era la migliore spia di Vorkie: se lui le dava un ordine, lei lo portava a compimento senza mai fallire.
 
“Vai sulla Terra e raccogli tutte le informazione possibili su di loro!” le ordinò il tiranno facendo apparire i volti di tutti i coloro che avevano combattuto contro Raptomort e anche quello di Nick “Hai carta bianca: scopri tutto quello che c’è da sapere e poi riferiscimelo. Hai due giorni di tempo!” stabilendo anche un termine entro cui eseguire l’ordine.
“Come desidera!” rispose questa alzando gli occhi color nocciola “E se qualcuno si oppone?” per poi chiedere come dovrà comportarsi con possibili scocciatori.
“Uccidi senza pietà l’inutile feccia umana che ti si opporrà!” rispose secco “Ora va!” per poi congedare la sua spia.
“Agli ordini!” e così com’era apparsa, allo stesso modo sparì.
 
“La riunione è finita, lasciatemi solo!” poi Vorkie si rivolse a tutti gli altri “E portate via quell’immondizia!” non prima di aver ordinato di far sparire il corpo del soleano brutalmente ucciso dal fratello.
“Sì!” gli altri eseguirono trascinandolo via e poi uscirono dall’enorme sala.
 
“Stai rischiando fratello!” disse Gilgamesh che era rimasto nella sala.
“Non temere, so quello che faccio!” gli rispose l’altro “Adesso scusami fratello, la mia regina mi attende!” e senza aggiungere altro, volò verso una porta laterale della sala.
“La tua regina?” ghignò beffardo il soleano ormai rimasto solo “Finché avrà quella fastidiosa cintura di castità, non potrai mai prenderla!” che era più che motivato “Però, per una soleana come lei, varrebbe la pena provarci all’infinito. Beh, andiamo a cercare qualche bel tesoro da aggiungere alla mia collezione!” e dopo quel commento sparì come un fantasma.
 
 
Nel frattempo Vorkie aveva già percorso un lungo corridoio che lo aveva portato in una piccola sala oltre la quale vi erano le stanze della regina del sole.
“Eccoci qua!” ghignò il tiranno che si fissò a uno specchio per qualche istante “Sempre splendido!” fece soddisfatto “Oggi ti conquisterò, mio fiore di rara bellezza!” ed entrò convinto nelle camere della regina “Eccomi mia… WUUAAAHHH!” ma il benvenuto fu tutt’altro che accogliente.
 
“GROAR!”
Infatti, si ritrovò accerchiato da tre ippogrifi grandi quanto elefanti e due sfingi delle stesse dimensioni.
“Come sempre fanno impressione!” commentò Vorkie, saltando all’indietro.
“Vattene, non voglio vedere nessuno!” disse secca una voce femminile dall’altra parte della stanza.
 
A parlare era stata la regina del Sole: Gatta Rubia Blazecharm Ieracosfinge Rossa.
Era un’alta soleana di quasi cinque metri e mezzo dal manto scarlatto. Il fisico alto e snello era simile a quello umano se non per i piedi felini, le mani artigliate, una lunga coda leonina e grandi ali piumate. Il viso identico a quello umano era incorniciato dai lunghi capelli rossi simili a una criniera e illuminato dagli accesi occhi verdi. Le parti intime ben sviluppate erano sempre coperte dalla membrana naturale che si levava a comando. Il fondoschiena era protetto da una cintura di castità che la proteggeva dagli attacchi dei maschi che non fossero il suo legittimo sposo. 
Era un raro esemplare di soleano Sfinge e, proprio per questo, venerata e ricercata da molti per la sua ipnotica bellezza e maestosità.
Vorkie la desiderava da millenni e voleva farla sua ma la cintura di castità che appariva magicamente in sua presenza gli impediva di farla sua (quando il tiranno era assente, spariva nel nulla). A rendere ulteriormente difficoltoso il suo desiderio era proprio Gatta che non si faceva complimenti a prenderlo a calci in faccia ogni volta che si avvicinava troppo.
 
“Suvvia mia bellissima regina, non siate timida e lasciate che vi abbracci!” imperterrito e con gli occhi a cuoricino, Vorkie tentò per l’ennesima volta di conquistarla ma…
 
KAPOM! CRASH!
 
“SPARISCI BASTARDO!” ruggì la soleana che, con uno scatto fulmineo, gli apparve davanti e lo colpì con un potente pugno che lo sfracellò contro il muro.
“Quanto adoro queste dolci carezze!” fece il tiranno con gli occhi a forma di cuore e la coda che scodinzolava felice^^. Si vedeva che aveva perso la testa per lei se scambiava i pugni per delle carezze^^.
“Ne vuoi delle altre!” ringhiò la rossa avvolta dalle fiamme che erano l’elemento tipico dei soleani rossi.
“QUANTE NE VUOI MIA AMATA!” esplose Vorkie al settimo cielo e…
KAPOM! KAPOM! KAPOM! KAPOM!
Fu accontentato con una scarica di legnate della regina che, non contenta, cominciò allegramente a strozzarlo^^.
 
“IHIHIHIH! Che stronzo!” una delle due sfingi di fronte a quella scena si rotolò a terra dalle risate.
“Hai ragione! IHIHIIH!” stessa cosa fece l’altra.
Queste due sfingi erano i famigli di Gatta (ogni soleano ne aveva sempre o due o tre): si chiamavano Frozen e Blaze.
Frozen era una sfinge dal manto bianco e dai folti capelli rossi mentre Blaze era nero e dai capelli dorati tutti all’indietro. Erano molto legati alla loro padroncina e non esitavano a proteggerla in qualsiasi situazione. Manipolavano rispettivamente il ghiaccio e il fuoco; ma il loro punto forte era la loro terribile parlantina sboccata capace di far infuriare anche la più pacifica delle creature^^.
 
“Mi piacerebbe tanto che lo ammazzasse!” commentò l’ippogrifo dal manto striato.
“Se fosse così facile, il nostro protetto sarebbe già libero a quest’ora!” gli fece notare l’altro dal manto nero e il petto bianco e sapeva che Vorkie non moriva per così poco.
“Se solo potessimo fare qualcosa, ma siamo confinati in queste stanze, ahimè!” concluse il terzo dal manto ramato.
Questi tre ippogrifi erano i famigli del legittimo Re del Sole: i loro nomi erano Tigre (il primo), Silvestro (il secondo) e Kyuubi (il terzo) e manipolavano la terra, il vento e il metallo.
Come detto, erano i famigli del vero re del Sole. Per volontà del loro protetto e di sua moglie, erano rimasti liberi e avevano l’ordine di proteggere Gatta fino alla morte, per questo motivo, nonostante fossero molto orgogliosi, collaboravano con Frozen e Blaze senza dire nulla.
 
“DECIDITI A CREPARE MALDETTO!” nel frattempo Gatta strinse con tutta la sua forza quel collo squamoso che avrebbe voluto vedere rompersi.
“Quanto siete tenera, mia bellissima regina!” ma Vorkie non sentiva nemmeno la pressione tanto era l’infatuazione che aveva verso di lei “Vi prego, concedetemi un bacio!” e attese fremente il contatto con le labbra della soleana dei suoi sogni^^.
KAPOM!
“Ah!” ma ricevette un potente calcio alle parti basse che lo fece crollare a terra dolorante^^.
“Ti è piaciuto!” fece lei con un ghigno beffardo “Se non ti basta, te li taglio!” aveva bisogno di rifare la manicure^^.
“Ho afferrato, mia amata, non siete ancora pronta a ricevere il mio immenso amore nei vostri confronti!” e quella prospettiva fece desistere il tiranno dal continuare e decise di ritirarsi.
“Bravo, vattene e non tornare mai più!” disse lei voltandogli le spalle.
 
Vorkie si alzò senza problemi e si avviò verso l’uscita ma prima di varcarla “E’ solo questione di tempo: prima o poi troverò la chiave che chiude quella dannata cintura e ti farò mia e allora diventerò il vero Re di questo mondo!” rivelò i suoi progetti futuri.
“Non ci riuscirai mai!” gli ringhiò contro Gatta con occhi felini “Il Sole non sarà mai tuo!” era sicura che un giorno sarebbe avvenuto il miracolo.
“Non sarà mai mio? Ma io lo comando già!” rispose beffardamente il malvagio soleano “Sia questa stella che Saturno sono miei, i ribelli sono stati sterminati, il Re è mio prigioniero e vostra figlia è la ricercata numero uno. È lei ad avere la chiave della mia vittoria finale e non ho nessuna fretta. Tanto non c’è nessuno che possa fermarmi!” sembrava che tutto fosse sotto il suo controllo, c’era solo un’ultima pratica da risolvere: trovare la figlia della regina che aveva la chiave della cintura di castità sparita da molto tempo.
“Non la troverai mai. Mia figlia è piena di risorse!” Gatta aveva piena fiducia in lei “Se solo i Sun’s Warriors fossero qui, loro...” e anche nel gruppo a cui Nick stesso apparteneva.
“I Sun’s Warriors!” quelle due parole fecero cambiare umore a Vorkie “E dove sarebbero? Perché non sono qui?” che divenne terribilmente serio e freddo “Loro non esistono più. Sono solo un lontano ricordo. NON SONO NIENTE!” ruggì poi furioso e…
ZOCK! ZOCK! ZOCK!
Delle lame rosse si conficcarono nel muro dietro la regina rimasta immobile.
“GRR!”
Quel gesto fece subito scattare in avanti i cinque famigli che si misero in sua difesa.
“Che c’è? Questo nome ti mette paura?” lo provocò Gatta mantenendo i nervi saldi “Fai bene a temerli! Quando loro torneranno, sarai tu a cadere!” e gli sbatté in faccia la cruda verità.
“Io non ci metterei la mano sul fuoco!” rispose secco il tiranno “Tornerò tra tre giorni! Spero che, per allora, mi accoglierete con dolcezza!” e se ne andò.
 
Un istante dopo, Gatta crollò in ginocchio presa dai singhiozzi.
“Gatta!” Frozen corse subito da lei.
“Non ascoltare quello stronzo con un manico di scopa infilato nel di dietro!” seguito da Blaze che la consolò a modo suo.
“Non pianga!” Tigre strusciò il muso sulla sua spalla.
“Altrimenti farà piangere anche noi!” disse Silvestro che tra i tre era quello più sensibile.
“Sia forte! Lo sia anche per la vostra famiglia!” cercò d’incoraggiarla Kyuubi.
 
“Perché!” singhiozzò la soleana “Perché non tornate fratelloni! Il vostro popolo ha bisogno di voi. Noi abbiamo bisogno di voi!” pregava ogni giorno che quello fosse solo un brutto sogno “Nick, Lello, Luce, fratelloni miei!” e rivedeva sempre i volti dei componenti di quel gruppo di cui quei tre facevano parte “DOVE SIETE!” per poi tirare fuori tutto il suo dolore.
“Torneranno!” le rispose Frozen.
“Vedrai che quei dieci coglioni ritorneranno!” Blaze ne era sicuro.
“E quando avverrà, Vorkie cadrà!” anche Tigre ne era sicuro.
“Insieme a tutti i suoi maledetti seguaci!” continuò Silvestro.
“E tutti noi torneremo a sorridere!” Kyuubi ne era convinto.
“Sniff!”quelle parole fecero calmare un po’ la rossa che sorrise debolmente “Grazie di essere qui con me!” e li abbracciò tutti.
 
SEGRETE DEL SOLE
 
In questo luogo erano rinchiusi tutti quelli che si opponevano al volere di Vorkie e, sempre che non gli giurassero fedeltà, erano condannati a restare lì in eterno.
Tra i prigionieri ve ne erano alcuni molto importanti che, se liberati, avrebbero potuto cambiare le cose sulla loro stella: il Re del Sole e la sua guardia reale.
“Maestà, come state!” chiese preoccupato uno dei prigionieri.
“Potrei stare meglio Ryo!” si limitò a rispondere un altro ormai abituato a quella domanda.
“E con questa, siamo a quarantaseimila ottocento novantadue volte che lo hai ripetuto quest’oggi!” fece ironicamente un altro prigioniero al primo.
“Che fai? Conti le volte che Ryo fa questa domanda?” chiese incredulo un altro.
“Ahimè, non abbiamo nient’altro da fare e queste catene che ci bloccano movimenti e poteri non aiutano a fare altro!” gli rispose questo.
“Quanto vorrei uscire da qui e prendere a calci qualcuno di quei bastardi!” si rammaricò un altro.
“Non sei il solo amico mio!” confermò un altro.
 
In un’unica cella erano rinchiusi sei soleani: erano incatenati da catene magiche che sigillavano i loro poteri e limitavano i loro movimenti. Costoro erano il Re deposto da Vorkie e i cinque capitani della guardia reale.
 
Il re si chiamava Alessandro Pericle Aquila d’Argento chiamato più semplicemente Alex.
Era un soleano di circa sei metri, dal corpo verde scuro striato con linee d’argento. Il corpo scolpito era umano mentre testa, piedi e ali erano quelle di un aquila reale. Il volto era messo in risalto dagli occhi nocciola mentre sotto il becco cresceva una barbetta incolta. Nonostante la lunga prigionia non aveva perso un briciolo della sua forza d’animo: era sicuro che presto sarebbe venuto qualcuno a salvare il suo mondo.
Era il legittimo sovrano del Sole e sposo di Gatta, tuttavia non era diventato Re per diritto di nascita, bensì per aver superato una prova speciale che si svolgeva solo in caso il precedente sovrano morisse senza aver avuto eredi: la cosiddetta prova del Nucleo. Tra i milioni di pretendenti al trono, solo lui era riuscito a completare quella prova consistente nello scendere fino al nucleo del Sole, attraversarlo << a nuoto >> e affrontare se stessi.
Nei cento anni successivi alla sua nomina aveva regnato con giustizia e temperanza ma, quando Vorkie fece la sua comparsa, perse in un istante tutto quello che aveva di più caro: la sua famiglia, i suoi amici, la corona e la libertà. Ciò che gli rimaneva era solo sperare in un aiuto esterno e, anche se aspettava da quasi tre secoli, non aveva intenzione di cedere.
 
Gli altri cinque soleani invece erano i capitani della guardia reale: le cosiddette tigri reali perché erano tutti dei soleani tigre.
Il primo ad aver parlato si chiamava Ryo Tigre Rossa: capo del gruppo e braccio destro del Re.
Era in parte umano e metà tigre reale dal manto rosso. Il fisico scolpito era alto quasi sei metri; gli occhi invece erano blu scuro.
Tra i cinque era il più anziano e impulsivo: sempre pronto ad aiutare i suoi compagni e il suo Re verso cui aveva piena fiducia. Anche lui tentò la prova del Nucleo ma fallì lasciando vincere Alex.
Quando Vorkie attaccò il regno, lui combatté strenuamente contro Gilgamesh ma fu inevitabilmente sconfitto. Da quando era rinchiuso, non faceva altro che preoccuparsi per la salute del Re e della Regina e anche per il suo famiglio, una grande tigre dai denti a sciabola di nome Fiamma Bianca che gli era stata portata via.
 
La seconda tigre si chiamava Sami Tigre Bianca.
Era un soleano tigre dal folto manto bianco dal fisico scolpito di cinque metri e mezzo a cui erano abbinati occhi azzurri.
Lui era il più riflessivo e ironico. Esattamente come Alex e Ryo tentò la prova del Nucleo ma fallì fermandosi a metà del percorso, anche se la prese con filosofia.
Quando Vorkie attaccò il regno, affrontò tre sottoposti del tiranno che riuscirono a batterlo dopo un duro scontro. Sami cercava sempre di tirare tutti su di morale e sperava che i suoi cari stessero bene.
 
La terza guardia si chiamava Kimo Tigre Verde.
Il suo manto era di un verde acceso abbinato a un fisico scolpito e a luminosi occhi blu che mostravano la sua incredibile forza d’animo.
Tra i cinque era il più tranquillo e accorto. Lui non aveva partecipato alla prova del Nucleo perché non interessato al trono: era diventato un membro del gruppo a seguito di una raccomandazione del suo defunto maestro.
All’attacco di Vorkie, lui combatté insieme a Shido contro un migliaio di intrusi avendo la meglio ma poi si trovò di fronte Gilgamesh che lo atterrò insieme a Ryo e Shido.
 
La quarta guardia era appunto Shido Tigre Ambra.
Il suo manto era color Ambra; non mancava un alto fisico ben piazzato e luminosi occhi blu notte.
Tra i cinque era il più ghiottone e allegro. Nemmeno lui partecipò alla prova del Nucleo perché troppo preso dal cibo^^.
Insieme a Kimo combatté contro un migliaio di intrusi avendo la meglio ma non poté nulla di fronte a Gilgamesh.
 
L’ultimo membro delle cinque tigri era Simo Tigre Indaco.
Il suo manto era di un acceso colore simile a quello blu ma molto più chiaro abbinato a un fisico scolpito di cinque metri e luminosi e sereni occhi azzurri.
Tra i cinque era il più giovane: lo dimostravano le sue dimensioni ridotte rispetto agli altri; per questo non partecipò nemmeno alla prova del Nucleo.
Simo ebbe la fortuna di nascere con un colore simile a quello blu mentre i suoi cari erano tutti soleani di quello sventurato colore.
Durante l’attacco di Vorkie lui portò al sicuro la figlia del Re affidandole tutte le speranze dei suoi genitori. Venne, poi catturato dai seguaci di Vorkie e rinchiuso.
Quando seppe dell’atroce fine della sua famiglia, pianse amare lacrime e giurò di vendicarli e di liberare il Sole.     
 
“Non temete maestà, presto usciremo da qui e cacceremo il tiranno!” di questo Ryo ne era sicuro.
“Già fremo al solo pensiero!” anche Sami non vedeva l’ora di poter uscire a scatenarsi.
“Non tema maestà, sono sicuro che vostra moglie e vostra figlia stiano bene!” sapendo che i pensieri del re erano principalmente rivolti alle due femmine, Shido cercò di consolarlo su questo.
“Sulla principessa ne siamo sicuri al mille per mille, mentre sappiamo tutti com’è la regina quando si arrabbia!” Kimo conosceva bene il carattere di Gatta e sapeva che una come lei non si sarebbe piegata facilmente a Vorkie e aveva ragione.
“E poi ci sono ben cinque famigli a proteggerla e nemmeno loro ci scherzano!” continuò Simo sicuro che Frozen, Blaze, Tigre, Silvestro e Kyuubi stavano facendo un ottimo lavoro.
“So bene come sono le mie donne!” rispose il re con un sorriso “Ciò che mi preoccupa è altro. Quando torneranno i Sun’s Warriors!” ma la sua preoccupazione era un’altra.
“Già!” ma anche Ryo si chiese dubbioso quando quel potente gruppo sarebbe finalmente tornato.
“Se loro fossero qui, sono sicuro che Vorkie e quel dannato di suo fratello scapperebbero con tutti i loro sgherri!” Sami era sicuro che nessuno potesse battere questo potente gruppo di cui Nick faceva parte.
“Se fossero stati qui, non sarebbe successo niente!” Kimo era sicuro che molte morti si sarebbero potute evitare.
“Sì, ma loro non ci sono e nessuno di noi sa dove siano finiti!” ma Shido fu più realista.
“Un giorno torneranno e allora, il nostro mondo sarà libero!” di questo Simo ne era sicuro.
“Hai ragione Simo. Per questo dobbiamo essere pazienti e attendere!” concordò il Re “Questo, però, non vuol dire che resteremo qui a battere la fiacca: dobbiamo farci trovare pronti per allora!” ma era anche consapevole che anche loro dovevano farsi trovare pronti.
“Ben detto!” concordò Ryo.
 
“Sprecate solo tempo, patetica feccia!” ma a frenare il loro entusiasmo ci pensò, niente meno che Gilgamesh stesso che stava facendo quattro passi.
“Che vuoi tu, infame!” gli ringhiò contro Ryo che tirò le catene che lo legavano con tutta la forza che aveva.
“Attento micino rischi di rovinarti quella bella pelliccia che ti ritrovi!” lo provocò il fratello del tiranno con un ghigno stampato sul volto “Parlavate dei Sun’s Warriors eh! Di sicuro sono tipi di una certa fama ma la feccia resta sempre feccia. Basteremmo io e mio fratello a farli fuori tutti quanti! Anzi, io sarei più che sufficiente!” per poi deridere il gruppo.
“Attento a come parli Gilgy, potresti pentirtene amaramente!” ma Alex lo provocò con un nomignolo e un sorriso bastardo.
“Come osi storpiare il mio grande nome, bastardo!” e quella provocazione ottenne l’effetto desiderato, provocando le ire del soleano dorato che alzò minacciosamente una mano verso l’alto.
“Oso eccome! Ti ricordo che sono il vero Re di questo pianeta e che al momento vi servo vivo!” gli rispose Alex alzandosi in piedi e fissandolo dritto negli occhi.
“E noi lo seguiremo sempre!” e fu affiancato da Ryo e compagni.
“Tsk! Consideratevi fortunati, inutile feccia!” rispose Gilgamesh che abbassò la mano “Ahimè, ci servite vivi tutti e sei. Ma non sperate di cavarvela in eterno: verrà il giorno in cui avremo ciò che vogliamo e allora vi ucciderò con le mie stesse mani!” e lui non aspettava altro.
“Spera che non saremo noi a farlo per primi!” gli rispose a tono la tigre rossa che desiderava vendicarsi.
“Divertente!” e quella provocazione fece ghignare il drago d’oro come non mai “Ci si vede feccia!” e senza aggiungere altro, se andò via.
 
“Vattene pure, vile traditore del tuo popolo. Noi non perderemo la speranza!” dissero compatti i sei.
“Questo è parlare!” fece una voce nuova che i sei non avevano mai sentito.
“Chi va là!” proprio come un felino, Ryo si mise in posizione.
“Non so chi tu sia ma sei avvertito: anche se siamo incatenati, venderemo cara la pelle!” seguito da Sami alla destra dell’amico.
“E se sei un seguace di Vorkie, sta pur sicuro che morirai!” ringhiò Simo alla sinistra di Ryo.
“Fatti vedere codardo!” lo provocò Shido con tutti i peli della coda dritti.
“Siamo qui!” anche Kimo era determinato a combattere.
“Calmatevi ragazzi!” ma Alex invitò le cinque tigri a rinfoderare gli artigli e sedersi e, una volta che lo ebbero fatto “Ti prego di scusarli: è molto difficile fidarsi delle voci misteriose che parlano all’improvviso in una cella!” si rivolse al misterioso interlocutore.
 
“Non ti preoccupare. Era una cosa che avevo già messo in conto!” rispose la voce e poi nel vuoto si aprì un portale dorato mostrando chi aveva parlato.
“Una femmina umana?” fecero tutti sbalorditi.
 
Era una donna di razza asiatica dal corpo alto e snello dalle tonalità della luna; lunghi capelli neri e brillanti occhi rossi. I lunghi capelli neri, erano acconciati in un'alta coda da dove spuntavano dei paramenti mistici bianchi con la mezza luna nera. Un lungo abito nero con lo strascico finale le fasciava il corpo alla perfezione. Le maniche lunghe e voluminose le arrivavano quasi per terra e sulle spalle aveva due occhi bianchi stilizzati, il profondo spacco frontale, nei cui bordi s'intravedeva l'occhio bianco, rivelava le lunghe e atletiche cosce avvolte da alti stivali neri con il tacco alto fin sopra al ginocchio, al collo indossava una collana con cristalli neri e un pendente di cristallo nero a forma di mezza luna.    
 
“Mi presento, il mio nome è Yuko Ichihara e sono una terrestre!” si presentò la mora con un leggero inchino.
“Yuko Ichihara, sei per caso una maga?” chiese Alex mantenendo la calma.
“Sì, re Alex e sono una delle migliori!” rispose la mora che tirò una boccata alla pipa che aveva in mano.
“Che cosa vuoi da noi maga di un altro mondo!” Ryo passò subito al punto e aveva già pronti gli artigli.
“Io sono una strega che esaudisce i desideri in cambio di un pagamento di egual valore!” iniziò la mora “Sono giunta da voi per esaudire il vostro desiderio!” per poi rivelare il motivo del suo arrivo.
“Esaudire il nostro desiderio? Vuoi dire che ci libererai in cambio di un pagamento?” chiese Sami che fu preso da un fremito che non provava da molto tempo: la possibilità di essere libero.
“Ma con che cosa vuoi che ti paghiamo: non abbiamo nulla da offrirti in cambio!” anche Simo sentiva il profumo della libertà ma si rendeva conto che non avevano nulla da poterle offrire.
“Io sono un ottimo cuoco: potrei cucinare qualsiasi cosa e in qualunque momento!” se ne uscì Shido che aveva la passione per la cucina.
“Se poi accetti anche i pagamenti in natura…” mentre Kimo pensò a questa possibilità, ma il solo pensiero lo fece diventare rosso come un pomodoro ed era color indaco^^.
“Sei ancora troppo timido amico!” gli dissero i suoi compagni.
“No!” ma l’Ichihara fermò altre possibili proposte “Non è necessario che voi mi vendiate questi servigi: il pagamento per aiutarvi è già stato eseguito!” e avvisò i sei che il prezzo di egual valore era già stato dato.  
“Sei già stata pagata? Da chi?” le chiese il re.
“Per rispetto della privacy dei miei clienti, non posso dirvelo!” rispose la mora “Tuttavia, il mio aiuto non consisterà nel farvi evadere da questa prigione col rischio che vi finiate nuovamente. Ciò che farò sarà indirizzarvi sulla giusta strada!” aggiungendo queste strane parole.
“Che cosa vuoi dire?” le chiese Ryo che, così come i compagni, non comprese le parole della mora.
“Voi non siete in grado di battere e cacciare il tiranno!” che fu più diretta “Almeno non al momento.” ma per evitare malintesi, fu più chiara.
“In parole povere, ci stai dicendo che ci fornirai un aiuto per battere Vorkie in un tempo futuro!”intervene Alex interpretando in questo modo le parole della mora.
“Vedo che siete acuto Re Alex!” si complimentò Yuko “Esatto, in virtù del pagamento ricevuto, vi fornirò un aiuto per migliorare le vostre capacità entro un periodo che in termini terrestri andrà da qui a tre anni, sei mesi e sette giorni. In questo periodo, vi allenerete in un'altra dimensione creata apposta per gli allenamenti mentre qui resteranno delle vostre proiezioni astrali che inganneranno i vostri carcerieri!” ed espose in cosa consisteva il suo aiuto.
“Tre anni e mezzo di allenamenti?” la cosa non dispiaceva per niente a Ryo “La vostra proposta è allettante ma non capisco il motivo dell’aiuto vostro e di questo misterioso benefattore. E poi, perché dovremo aspettare tutto questo tempo? Un anno di duro allenamento è più che sufficiente!” ma espose i suoi dubbi.
“Posso dirvi solo questo: allo scadere di questo termine il vostro mondo tornerà libero grazie a due guerrieri che conoscete bene e ai loro compagni!”rispose Yuko che rimase sul vago ma quelle parole…
“Vuoi forse dire che…” scossero il cuore del Re che trattenne il fiato.
“Tutto a suo tempo!” si limitò a rispondere l’Ichihara.
Sì, torneranno!” pensò sicuro l’Aquila D’Argento “Non so perché ci vorrà così tanto né se possiamo completamente fidarci di te. Ti chiedo solo una cosa: chiunque sia il benefattore, digli che gli sarò eternamente riconoscente!” che accettò l’aiuto.
“Sarà fatto!” confermò la mora “E ora cominciamo. Mokona!” per poi rivolgersi a qualcuno e…
 
“MOKONA MODOKI E’ COSI’ EMOZIONATO!” dal portale venne una curiosa creatura simile a un coniglio dal soffice pelo bianco, una gemma rossa incastonata sulla fronte e un orecchino dello stesso colore sull’orecchio destro che spalancò la boccuccia creando un portale celeste.
“E quello che cos’è?” fecero tutti increduli.
“Lei sarà la vostra guida nel vostro viaggio! Vi riporterà qui esattamente un minuto prima dello scoccare dell’ora X. Trattatela bene, mi raccomando!” rispose loro la mora raccomandandosi di aver cura della buffa creatura. 
“E così, quindi, che inizieremo il nostro viaggio. Meglio di niente!” commentò Simo che la buttò sul ridere.
“Spero solo che, dove andremo, ci sia tanto buon cibo!” per Shido era importante poter finalmente mandare giù qualcosa di buono.
“E va bene! Abbiamo aspettato per trecento anni, cosa saranno altri tre anni e mezzo!” disse Sami convinto.
“Ho sempre sognato fare un viaggio!” rise Kimo anche se non si aspettava di viaggiare in quel modo.
“Dovremo lasciare la nostra terra quindi?” mentre Ryo fissò intensamente il suo re.
“Non abbiamo altra scelta!” gli rispose lui.
“Vi posso assicurare che non ve ne pentirete!” li incitò Yuko che schioccò le dita facendo cadere le catene a terra liberando così i sei prigionieri.
 
“Ci fideremo di te Yuko Ichihara!” disse Alex e si avviò per primo verso il portale “Gatta, Nami tornerò presto!” rivolgendo quest’ultimo pensiero alle due donne e poi lo attraversò.
“Forza Tigri Reali seguiamo il nostro Re e diventiamo forti!” Ryo incitò i suoi compagni a fare altrettanto.
“Sì, andiamo!” risposero questi e attraversarono il portale che si chiuse dietro di loro.
“Mokona va! L’avventura inizia!” sulla schiena della piccola palla di pelo spuntarono due grandi ali piumate e, aperto un portale, lo attraversò.
“Buona fortuna ragazzi, ne avrete bisogno!” disse la mora che schioccò nuovamente le dita facendo comparire delle proiezioni astrali dei sei per poi chiudere il portale.     
 
Sulla Terra.

In una stanza buia si era appena chiuso il portale col quale la strega dimensionale stava parlando con il Re del Sole e compagni.

“Abbiamo fatto la nostra mossa signori! Ora dobbiamo solo aspettare il seguito!” la strega dimensionale si voltò soddisfatta verso i suoi interlocutori.
“Ottimo lavoro signorina Yuko!” si complimentò una donna mentre si accese un sigaro “Che ne dite di accendere la luce adesso. Non serve più nascondere la nostra presenza!” che ordinò di accendere la luce.
“Certo, nessun problema!” rispose una voce anonima che schioccò le dita e la serranda della finestra si aprì.
Yuko e i suoi misteriosi interlocutori si trovavano in un lussuoso appartamento sito al piano più alto di un importante albergo della città di New York City. Sedute nelle quattro poltrone della lussuosa stanza vi erano undici persone.
“Vale la pena fare il punto della situazione, miei cari e graditi ospiti!” disse un alto uomo la cui identità era celata da un soprabito nero con tanto di cappuccio che gli nascondeva la parte superiore del volto e si sedette su una poltrona bianca “Al momento Abhadon ha sguinzagliato nove dei suoi venti generali infernali più il vice della quattordicesima e al momento la vittoria del gruppo di Nick è stata schiacciante. Tuttavia, adesso sono imprigionati in una dimensione satellite dalla quale è facile entrare ma non uscire e la causa è una creatura che sembra avercela con uno dei ragazzi!” e riassunse brevemente la situazione dei Sun’s Knights e del Sun’s Warrior facendoci capire che erano loro gli altri osservatori di cui parlava Raptomort “Mentre sul Sole sembra essere avvenuto un colpo di stato che merita la nostra attenzione da qui ai prossimi tre anni e mezzo. Yuko c’è un modo per ridurre al minimo il contatto tra Terra e Sole fio alla scadenza del tempo che hai predetto?” per poi riassumere la situazione sul Sole e chiedere alla strega dimensionale una soluzione.
“Ci sono alcuni incantesimi che potremmo utilizzare, ma per questi è necessario un pagamento diverso rispetto a quello che mi avete fatto voi!” gli rispose la mora.
“Otto dei dieci sacri amuleti del Sole, simbolo dell’appartenenza al gruppo dei Sun’s Warriors non è un prezzo più che adeguato?” chiese la donna che si era accesa il sigaro rivelando quale era stato il pagamento di ugual valore per aiutare il Re Alex e compagni.
Era una donna di quasi trent’anni, vestita con un elegante abito verde scuro che le nascondeva le forme, i lunghi capelli platinati le scendevano lisci fino alle spalle e le incorniciavano l’ambrato volto su cui erano poggiati degli occhiali rotondi che mettevano in risalto gli occhi azzurro cielo.
 
“Questi oggetti hanno un valore inestimabile Sir. Integra Hellsing: già uno solo di essi equivale a un centinaio di servizi. Tuttavia ci sono pagamenti che nemmeno tutti e dieci insieme potrebbero raggiungere!” le rispose calma la strega dimensionale rivelando l’identità di uno dei suoi interlocutori.
“E allora che cosa servirebbe?” chiese un alto uomo dal sorriso quasi diabolico.
Era un alto moro di due metri e dal sorriso diabolico. Indossava un completo nero (Ovvero giacca a doppio petto e calzoni) camicia immacolata, un foulard scarlatto annodato al collo a mo' di farfallino, stivali da cavallerizzo di lucido cuoio nero, con sopra un impermeabile rosso sangue, guanti candidi su cui vi erano incisi alcuni antichi e intricati pentagrammi rossi, occhiali tondi gialli celavano i suoi occhi spaventosi mentre sui lunghi capelli neri vi era un grosso cappello rosso sangue.
 
“Un pagamento a parte nobile Alucard!” gli rispose la mora che nel fermarsi a guardarlo fu presa da un fremito che non aveva mai provato “Quant’è bello!” pensò tra se con le guance che divennero rosse^^.
“Evita di osservarmi in quel modo strega. L’unica donna alla quale sono devoto, oltre alla mia qui presente padrona, è Sara e, finalmente, è tornata in vita!” ma il moro, meglio noto come Alucard le fece subito capire che non aveva alcun interesse verso l’Ichihara ma pensava alla Sandtimes appena risorta.
“Se non sbaglio è stata la fonte della tua dannazione, vero zietto?” gli chiese sarcastico un altro dei presenti.
Era un uomo di trent’anni circa, alto sul metro e 86. I suoi capelli color argento scendevano liberi fino alle spalle e un ciuffo attraversava la fronte, mettendo in risalto i suoi occhi azzurri e la carnagione chiara. Indossava un cappotto rosso aperto che copriva un’aderente maglia nera, le mani erano protette da un paio di guanti dello stesso colore. Indossava dei pantaloni di pelle nera e molto aderenti, chiusi in vita da una cintura di cuoio, mentre ai piedi aveva degli eleganti stivali.
 
“Tu avresti fatto lo stesso per la tua donna Dante?” gli rispose Alucard fissando divertito l’uomo dai capelli bianchi.
“Io ho una donna? E da quando? Ho una ragazza e nessuno me l’ha fatto notare!” rispose ironicamente questo.
“Sei una lagna fratello!” lo rimproverò un altro uomo identico a lui che gli sedeva di fianco.
Era identico i tutto e per tutto a Dante salvo per il modo di vestire e come teneva i capelli, cioè all’indietro col gel. Indossava un lungo giubbotto azzurro all’interno foderato di rosso che copriva una camicia nera orientale; le gambe erano protette da aderenti pantaloni neri e non mancavano stivali di pelle dello stesso colore. Nella mano sinistra teneva stretta una katana dal manico bianco.   
 
“Siamo gemelli Vergil, dovresti esserlo anche tu!” gli disse l’altro.
“Credo di non avere questo punto in comune con te!” gli rispose secco l’altro.
“Cavolo fratelli, siete uno spasso!” li provocò un altro ragazzo dai capelli bianchi ma molto più giovane di loro.
Era un ragazzo di circa vent’anni dalla corporatura molto sviluppata. A differenza dei fratelli maggiori, lui portava i capelli a caschetto. Il braccio destro era avvolto da bende. Indossava un lungo giubbotto rosso e blu che quasi toccava terra, una camicia rossa, jeans scoloriti e stivali neri. Alle dita della mano sinistra aveva diversi anelli mentre al collo erano appesi degli auricolari.
“Grazie Nero!” gli risposero all’unisono i due.
 
“Ehm… Scusate! Vorremmo tornare all’argomento principale!” intervenne una giovane ragazza dai corti capelli biondi e dagli occhi azzurri come il cielo che indossava un’aderente uniforme rosso sangue con tanto di simbolo all’altezza del cuore che risaltava il fisico minuto e anche ben sviluppato.
“Seras ha ragione signori. Altrimenti il nostro arrivo in questa dimensione non servirebbe a nulla!” disse un’altra avvenente donna con voce suadente ma anche molto decisa.
Era una donna molto alta e dal fisico da urlo. Indossava una camicia nera aperta di qualche bottone in modo da mettere in mostra parte del sodo seno. Le sinuose gambe erano coperte da un pantalone nero a vita bassa molto aderente e delle scarpe con tacchi a spillo le coprivano i piedi. Per completare il tutto, il viso di questa “dea” era incorniciato da lunghi capelli biondi che scendevano lisci fino alle spalle e illuminato dagli occhi azzurri come il cielo mentre sulle labbra, con un leggero rossetto, era stampato un sorriso enigmatico. 
“Trish non ha tutti i torti! Siamo venuti qua lasciando a metà molto lavoro e i demoni non aspettano!” l’appoggiò un’altra donna dagli occhi di colore diverso.
Era una donna sulla trentina, carnagione chiara, alta, snella e molto sexy. I capelli neri erano tenuti corti, mentre gli occhi avevano la particolarità di essere di colore diverso: il destro verde smeraldo, il sinistro rosso sangue, una cicatrice orizzontale le attraversava il naso. Indossava una camicetta bianca tenuta un po’ aperta in modo da mostrare un ciondolo con attaccato un rubino che pendeva sul seno e un gonnellino verde scuro; non mancavano stivali neri.
“Tranquillizzati Lady! Il tempo della dimensione I.N. è fermo da quando siamo venuti qui!” la rassicurò l’uomo incappucciato rivelando che ne lui ne i presenti venivano da quella dimensione ma provenivano dalla stessa di Nick “Ora ci sono demoni molto più pericolosi da affrontare!” e sapeva che i servi di Abhadon erano a un livello superiore rispetto a quelli che molti dei presenti affrontavano normalmente.
“Però... c’è una cosa che non capisco: perché ci sono anch’io?” chiese timidamente l’unica ragazzina del gruppo.
Era una bimba di circa dieci anni. I sui lunghi capelli biondi erano legati dietro la testa da un’alta coda e il viso sempre solare era illuminato dagli occhi azzurro cielo. Indossava un abito a pezzo unico interamente bianco che la rendeva ancora più luminosa e scarpette azzurre leggermente rialzate. Sul petto pendeva un ciondolo a forma di cerchio alchemico al cui centro vi era un frammento di una pietra azzurra.
“Mi sembra ovvio, piccola Patty: anche tu avrai il tuo momento di gloria e l’occasione per sviluppare le tue capacità!” le rispose l’incappucciato usando un tono più solare “E poi non volevi fare la conoscenza di Millennium Falcon e di altri personaggi manga? In questa dimensione ce ne sono tantissimi e, quando sarà il momento, potrai conoscerli tutti!” dandole un altro motivo per spiegare la sua presenza.
“Non preoccuparti piccolina, ci penserò io a proteggerti!” la rassicurò la ragazza di nome Seras con un solare sorriso “E non ti mordo!” aggiungendo questo curioso particolare.
“Potrei affezionarmi a te sorellona!” le disse di rimando la piccola che vedeva nella bionda la sorella maggiore che non aveva mai avuto.
“Mi sa che dovrò farmi valere di più!” disse tra se Lady mentre Trish si limitò a sorridere.
 
“Tornando a noi, quale sarebbe il pagamento di egual valore necessario per attivare l’incantesimo che hai in mente?” l’incappucciato decise di riprendere il discorso che era stato interrotto e chiese all’Ichihara dei chiarimenti attirando nuovamente l’attenzione su di lei.
“Ciò che è necessario è al momento nelle mani di quattro persone sulle cui spalle pende un grande peso!” rispose la mora “Due di loro sono Sun’s Knights: mi riferisco a Zane Truesdale e Aster Phoenix mentre gli altri due appartengono al gruppo noto col nome di Alba, Itachi Uchiha e Kisame Hoshigaki.” Rivelando i nomi dei quattro in questione.
“Davvero un gruppo eterogeneo!” commentò Integra “Due sono nostri futuri alleati mentre gli altri due dei criminali con dietro una fedina penale tale da meritare la pena di morte immediata!” non capendo il legame che questi avevano tra di loro.
“Eppure sono tutti e quattro degli umani dotati di poteri niente male!” continuò Alucard che vide in loro questo punto comune “Senza considerare che uno dei criminali ha conquistato il cuore della piccola Kaeleena!” e fece notare il forte sentimento nato tra la Sandtimes e l’Uchiha maggiore.
“Inoltre Itachi e Zane hanno instaurato una forte rivalità creando un inevitabile contatto!” mentre Vergil trovò un altro punto in comune tra l’Uchiha e il Truesdale.
“Ma tra gli altri due? Che cos’è che hanno in comune?” si chiese Dante mettendo un dito sul mento.
“Ciò che tutti e quattro hanno in comune è che presto dovranno combattere e compiere una scelta!” e ci pensò Yuko stessa a rispondere alle domande dei presenti.
“Che tipo di scelta!” chiese l’incappucciato guardandola fissa da sotto il cappuccio.
“Lo capirai al momento giusto!” gli rispose la mora che non aggiunse altro.
“Ho capito!” l’incappucciato si alzò dalla poltrona e si avvicinò alla finestra “Di sicuro loro sono delle pedine che non possiamo muovere come vogliamo quindi lasceremo che sia il fato a decidere per noi!” e decise di dare tempo al tempo “Ora, però, c’è un problema che richiede la nostra completa attenzione signori miei: la spia di questo Vorkie Drago del Sangue!” ora c’era altro cui pensare “Se la lasciamo fare, delle persone innocenti potrebbero pagarne le conseguenze e questo non possiamo permetterlo. Dobbiamo tenerla d’occhio e ridurre al minimo il numero d’informazioni da raccogliere: non deve sapere nulla né dei Sun’s Knights né di Nick, tantomeno su di me!” e doveva proteggere a tutti i costi, le identità di molti, la sua compresa.
“Allora perché non la uccidiamo? Così ci togliamo il pensiero!” propose Alucard che si leccò avidamente le labbra con una lingua due volte più lunga del normale.
“E’ fuori discussione!” ma Integra scartò subito quest’ipotesi “Non sappiamo niente delle capacità di questa spia se non il nome in codice. Inoltre rischieremo di attirare le attenzioni non solo dei soleani guidati da Vorkie, ma anche di Abhadon e compagni e al momento non possiamo permettercelo!” ed elencò i motivi sul perché non potevano uccidere la spia.
“Aggiungiamo poi che è una soleana e il suo sangue è letale per quelli come te!” aggiunse l’incappucciato.
“E allora che si fa?” chiese Dante leggermente annoiato.
“Terremo d’occhio i movimenti della Gatta Nera!” gli rispose la Hellsing “Ognuno di noi andrà in un luogo in cui è sicuro che potrà raccogliere informazioni e l’anticiperemo con qualunque mezzo!” esponendo il suo semplice quanto efficace piano.
“Un’ottima strategia!” rispose Alucard che si levò tanto di cappello all’idea della sua signora “E tu sei d’accordo?” per poi rivolgersi al misterioso incappucciato.
“Sì, è fattibile!” rispose accennando a un sorriso da sotto il cappuccio “I luoghi da tenere sott’occhio sono i seguenti: i villaggi di Konoha e di Sumo, la città di Domino dove vi sono gli archivi dell’accademia, la cittadina dove vivono i Kinomoto e i luoghi in cui al momento si trovano i due Sun’s Knights!” che espose brevemente dove era possibile trovare informazioni sui membri del gruppo “Io andrò nella città dove vivono i Kinomoto, voi scegliete gli altri posti. Teniamoci sempre in contatto, mi raccomando!” e scelse il luogo dove sarebbe andato.
“Io penserò a tenere d’occhio l’archivio nella città di Domino!” Alucard scelse il suo.
“Io vado a Sumo a tenere d’occhio gli archivi!” Vergil invece scelse il villaggio della sabbia.
“Io penso a Konoha!” mentre Dante scelse il villaggio segreto della Foglia.
“Io andrò a cercare Zane Truesdale!” mentre Nero avrebbe pensato a tener d’occhio il fratello maggiore di Syrus.
“Mentre noi, con la scusa di fare un po’ di shopping, andremo da Aster Phoenix!” Trish parlò a nome delle ragazze presenti.
“Io resto qui a dirigere le comunicazioni. Ricordatevi, niente azioni che diano nell’occhio!” mentre Integra, come un abile capo, scelse di restare nell’appartamento per dirigere le operazioni.
“Io ho altro da fare. Con vostro permesso, vado a preparare ciò che serve per l’incantesimo!” mentre Yuko fece capire di non voler essere disturbata.
“Molto bene, andiamo!” dopodiché l’incappucciato dette il via all’operazione e tutti sparirono per mezzo del teletrasporto andando direttamente nei vari posti scelti.
“Sarà stata una buona idea seguirlo?” si chiese Integra riferendosi all’uomo incappucciato.
“Possiamo fidarci di lui. Sarà il tipo che agisce nell’ombra, ma di certo è dalla nostra parte!” la rassicurò l’Ichihara con uno dei suoi soliti sorrisi “Posso dirti che in seguito avrà un ruolo fondamentale: non per niente è l’unico, con Nick Nibbio Blu a poter ricostruire il gruppo dei Sun’s Warriors!” rivelando alla Hellsing che lui e Nick avevano un destino in comune.
“Spero che tu abbia ragione!” le rispose Integra “Così come mi auguro che tu non ci tradirai!” per poi guardare fissa l’Ichihara.
“Saranno le mie azioni a parlare per me!” si limitò a rispondere la mora e uscì dalla stanza lasciando Integra da sola.
“Lo spero!” si limitò a pensare questa ad alta voce.
 
In uno dei tanti nascondigli di Alba.

Itachi Uchiha era sdraiato a letto e dormiva profondamente.

“Tsk! Ce ne vuole prima che si riprenda del tutto!” commentò Kisame seduto al suo capezzale.
“Si può sapere che cosa è successo?” chiese un altro membro dell’organizzazione criminale più simile a una pianta carnivora che a un uomo, dal corpo in parte bianco e in parte nero e dai capelli verde erba.
“E’ solo il risultato dell’ultima missione, niente di preoccupante Zetsu!” gli rispose lo spadaccino che rimase sul vago.
E’ in questo stato da due mesi ormai e solo adesso sta iniziando a migliorare!” ma questo, usando un tono di voce completamente diverso, espresse il suo disappunto sulle condizioni dell’Uchiha “Abbiamo un importante progetto da realizzare, ricordi? Non possiamo fare a meno di lui al momento!” e rinfrescò la memoria dell’Hoshigaki.  
“Non ti preoccupare, tempo qualche altro giorno e tornerà come nuovo!” lo rassicurò questo mantenendo la calma.
“Lo spero!” rispose Zetsu che, dopo queste parole, sparì immergendosi nel sottosuolo.
“Uff!” Kisame si lasciò sfuggire questo sospiro e poi tornò a fissare Itachi “Mi avete chiesto di nascondere la faccenda e lo sto facendo ma non riuscirò a nasconderla per sempre. Spicciatevi a riprendervi o saranno guai molto grossi!” sperando che il moro si riprenda al più presto.
Da quando avevano contribuito a sconfiggere la settima armata infernale erano passati ben due mesi. In quel periodo Itachi aveva aperto gli occhi solo una volta e aveva chiesto al compagno di tenere segreta la faccenda dei demoni di Abhadon per poi assopirsi nuovamente dicendo di avere qualcosa d’importante da fare.
“I demoni di Abhadon sono davvero problematici. Non potremo nascondere per sempre la loro presenza ai nostri compagni, quindi vedete di svegliarvi alla svelta e decidere sul da farsi o sarò costretto ad agire da solo!” lo spadaccino della nebbia si rendeva perfettamente conto che gli avversari che avevano affrontato non erano semplici da battere ma sapeva anche che bisognava informare gli altri e lo avrebbe fatto al più presto, salvo che il compagno non decidesse diversamente.

Nella mente di Itachi.

L’Uchiha camminava ansimante attraversando un lungo e stretto corridoio. I suoi abiti erano completamente strappati e il petto nudo presentava segni di graffi e bruciature e il braccio sinistro era lussato.
Dove sei!” si chiese il moro guardandosi intorno con gli occhi privi dello Sharingan.
Non riesci ancora a vedermi con i tuoi soli occhi Itachi?” fece una voce profonda mentre qualcosa piombò dall’alto spaccando il pavimento dove si trovava il moro che si spostò all’ultimo momento.
“Ora non mi scappi! Arte del fuoco: Tecnica della Palla di Fuoco Suprema!” che cercò di approfittare del momento per colpire il misterioso avversario con una delle sue tecniche di fuoco.    
E’ inutile! Il fuoco non ha effetto su di me!” ma all’avversario bastò un movimento per spegnere le fiamme e poi un’enorme zampa artigliata fu tesa in avanti e afferrò l’Uchiha. 
“D-Dannazione!” che non riuscì a liberarsi.
Ormai ti ho preso Itachi, arrenditi!” e ciò che lo aveva preso gli ordinò di arrendersi mentre due enormi occhi rossi lo fissavano famelici.
“N-Non illuderti!” ma l’Uchiha non era il tipo da cedere così facilmente e continuò a resistere a quella potente presa.
Ma come era giunto a quella situazione? Perché si ritrovava davanti a una misteriosa creatura che cercava di ucciderlo? E soprattutto, perché non stava usando lo Sharingan per liberarsi?


FLASHBACK DI’ UN MESE FA!

Non era passato molto tempo dallo scontro con la settima armata infernale e dal secondo duello tra Itachi e Zane, conclusosi con un secondo pareggio. Da allora l’Uchiha non aveva ancora ripreso conoscenza.
In realtà il suo spirito era cosciente e vagava senza meta in uno spazio infinito rivivendo gli eventi che lo avevano portato a diventare quello che era adesso.
“Per quanto tempo ancora dovrò sopportare questo peso!” si chiedeva mentre davanti a lui comparivano i volti dei suoi cari che lui stesso aveva ucciso. Erano anni che viveva con quel grande peso nel cuore che lo faceva sprofondare sempre di più nel buio. Ormai c’era solo una ragione che lo teneva in vita, o almeno così credeva fino a poco tempo prima; ora se ne erano aggiunte altre due: la rivalità nata con Zane Truesdale e non meno importante, l’amore nei confronti di Kaeleena.
Per lui che si considerava un grande egoista, tutto questo era strano: i sentimenti contrastanti e anche così profondi che erano nati da quegli incontri erano così forti da spingerlo a volere qualcosa di più, qualcosa che qualcuno come lui riteneva di non meritare.
“Pensavo che avrei percorso una strada a senso unico e invece ho trovato un bivio e ora non capisco quale strada prendere!” davanti ai suoi occhi apparvero i volti di coloro che lo avevano fatto dubitare della sua  scelta e non riusciva a capire come ciò fosse avvenuto.
“Ti ho detto il mio scopo, Itachi Uchiha. Qual è invece il tuo!” in quel vuoto risuonò la voce di chi aveva permesso quegli incontri: Nick.
“Che cosa te ne importa!” rispose il moro più a se stesso che all’immagine del Sun’s Warrior che appariva e scompariva intorno a lui ripetendo la stessa domanda.
“Tu sei proprio come me Uchiha. In realtà vuoi dimostrare a tutti la tua forza!” a questa si aggiunse quella del Truesdale che lo guardava dall’alto in basso.
“Io non sono come te Truesdale. Tu non sai niente di me!” gli rispose Itachi cercando di rimanere impassibile.
“Stai cercando di convincere me o te stesso!” ma il volto di quello che ormai era diventato il suo rivale non la smetteva di guardarlo con un ghigno stampato sul volto.
“Sei molto più di quello che credi di essere!” gli disse Nick con uno sguardo comprensivo.
“Basta! Basta! BASTAAAAAA!” quelle parole per Itachi erano simili a pezzi di vetro che gli si conficcavano nella testa e alla fine gridò tutta la sua rabbia.
I volti dei due sparirono e lui si ritrovò da solo o almeno così avrebbe voluto: ce n’era un altro che il suo cuore rifiutava di rimuovere, quello di Kaeleena che fino a allora era rimasta in silenzio.
“Mi dicesti che il biglietto del futuro è bianco. Lo pensavi davvero oppure no?” le chiese abbracciandolo da dietro.
“Lo pensavo veramente!” rispose il moro senza voltarsi “Ora, però, c’è qualcosa che devo fare e mi chiedo se sia davvero quello che voglio!” ammettendo di essere roso da un dubbio che in quel mese si era rafforzato sempre di più “Fino a poco tempo fa, credevo che la mia vita si sarebbe conclusa nel modo che  avevo deciso io ma poi…”ma non riuscì a proseguire.
“Va bene così! Tutti abbiamo i nostri dubbi!” gli rispose la Sandtimes “Riuscire a superarli ci permette di migliorare noi stessi e svelare la verità!” e dopo quelle parole, si staccò dall’Uchiha e sparì.
“La verità!” sussurrò il moro rimasto completamente da solo “Qual è la mia verità? Che cosa voglio realmente? Fino a poco tempo fa, credevo di saperlo ma adesso non lo so più!” e giunse al nocciolo della questione “Che cosa voglio davvero!” e guardò verso il vuoto sperando di trovare una risposta.
Vuoi davvero saperlo?” e questa gli giunse da un punto imprecisato.
“Chi ha parlato!” Itachi non conosceva quella voce “Dove sei?” e si guardò intorno confuso.
Sono qui, davanti a te!” gli rispose la voce.
“Dove?” il moro seguì la direzione della voce ma non vide nulla salvo due fiochi bagliori rossi.
A quanto pare, non sei ancora in grado di vedermi!” concluse la voce con una certa delusione “D'altronde è comprensibile. Per tutti questi anni non hai fatto altro che mentire a tutti e soprattutto a te stesso. I tuoi occhi non sono più in grado di filtrare l’oscurità!” e sembrava conoscere bene la storia di Itachi.
“Tu mi conosci?” gli chiese l’Uchiha colto da una curiosità che non aveva più da tempo.
Ti sono sempre stato vvicino Itachi Uchiha e non c’è nulla che non sappia di te!” gli rispose la voce “La domanda giusta da fare è: tu sai tutto di te stesso?” per poi porgli questa domanda...
“No, non so nulla di me!” ammise a se stesso il moro.
E’ già un inizio!” rispose la voce misteriosa “Adesso conoscerai qualcosa di te!” e si dimostrò disponibile a illuminargli la mente.
“Che cosa vuoi farmi conoscere!” gli chiese il moro.
Lo vedrai da te ma c’è una condizione cui devi sottostare: dovrai batterti contro di me senza servirti dello Sharingan!” gli rispose il suo misterioso interlocutore senza girarci troppo.
“Perché vuoi che mi batta contro di te, che non riesco nemmeno a vedere e senza lo Sharingan per di più?” Itachi non riusciva a capirne il motivo.
Perché non serve un’abilità innata per vedere oltre le illusioni!” gli rispose la voce e poi il mondo vuoto cambiò diventando un lungo e interminabile corridoio “E’ probabile che ci vorrà del tempo, quindi avverti il tuo amico Kisame di vegliare su di te, io ti aspetto qui! Ti avverto che questo sarà un vero e proprio scontro per la vita e il fallimento equivarrà a morte!” per poi raccomandarsi con l’Uchiha di svegliarsi e avvisare il suo partner e avvisarlo poi delle conseguenze della sconfitta.
Itachi fece così, poi tornò in quel lungo corridoio ed ebbe inizio il suo combattimento contro un avversario invisibile.

FINE FLASHBACK!            



Non riesci davvero a fare nulla. Ed io che m’illudevo di aver trovato un degno protetto!” fece sconsolata l’enorme creatura a cui apparteneva la voce.
“P-Protetto!” riuscì a dire il moro mentre veniva stritolato da quella potente presa.
Esatto! Io sono lo spirito che celi dentro di te!” gli rispose questo “Ma non serve aggiungere altro: non riesci neanche a vedermi e questo è perché ti rifiuti di vedere oltre l’illusione. È molto meglio per te farla finita qui e adesso. Addio Itachi Uchiha!” e aumentò la stretta sul moro che…
“AAAARRRGGGGHH!” gridò il suo dolore con tutta l’anima “NON MI’ ARRENDERO’ PROPRIO ADESSO! HO ANCORA MOLTO DA FARE!” cercando inutilmente di liberarsi.
Ciò che devi fare adesso è aprire gli occhi!” sentenziò implacabile lo spirito.
“NO! IO… Ma dove?” Itachi stava per ribattere ma, quando riaprì gli occhi, si rese conto di essere libero e di trovarsi in un luogo che non conosceva.
Si trovava in una grande e buia prateria sferzata da un gelido vento notturno. Davanti a lui vi era una grande foresta da cui si stagliava un piccolo altopiano.
“Che sia questo l’aldilà?” si chiese il moro “Il mio viaggio terreno è quindi finito senza che potessi realizzare ciò che volevo!” e cadde in ginocchio “E’ finita!” per poi abbandonarsi completamente sul manto erboso “Mi dispiace Sasuke, ma non ci rivedremo mai più! Mi dispiace Zane, il nostro incontro non si concluderà mai più! Mi dispiace Kaeleena, non potrò mai più rivederti e dirti che ti amo!” e ripensò a ciò che aveva lasciato in sospeso e che non avrebbe mai più potuto terminare piangendo amare lacrime.
Era ormai rassegnato a restare lì immobile per l’eternità quando un fischio più forte del vento attirò la sua attenzione.
“Che cos’è!” e alzò leggermente la testa dal manto erboso e sgranò gli occhi.
Una meteora stava cadendo dal cielo e poco dopo, con un potente boato, s’infranse sul misterioso altopiano.
“Che cosa significa?” non capiva il perché ma sentiva ogni centimetro del suo corpo invaso da una strana energia “Che sia un segno a non arrendermi!” si chiese rialzandosi in piedi per poi aprire e chiudere le mani piene di fili d’erba “Forse…” poi la sua attenzione fu attirata da un rumore di passi.
Si voltò verso la sua destra e vide l’impensabile “Un bambino?” non riusciva a capire da dove fosse apparso.
Davanti a Itachi era apparso un bambino di circa cinque anni con indosso semplici pantaloncini neri e una maglietta a mezze maniche dello stesso colore. I capelli color dell’ebano con ai lati delle saette dorate coprivano parte del viso ambrato.
“Ma che cosa ci fa qui un bambino? Per di più vestito in quel modo!” l’Uchiha cominciava a non capirci più nulla.
Osserva!” poi nella sua mente risuonò la voce dello spirito con cui stava combattendo “Osserva e saprai qual è il tuo scopo!” che voleva mostrargli qualcosa.
“Sei tu! Allora questo non è l’aldilà!” e nel sentire la voce dello spirito Itachi capì che non era ancora morto.
Certo che no!Ti trovi in un’altra dimensione: una molto speciale in cui tutto ha avuto inizio! Qui sei solo un’ombra: puoi guardare senza essere visto e nient’altro. Quindi guarda!” gli rispose lo spirito.
“E che cosa dovrei… Cosa!” Itachi stava per ribattere quando si accorse che dal nulla era apparso un branco di lupi stava inseguendo il bambino “Dannazione!” e, seguendo l’istinto, corse verso il piccolo per proteggerlo ma “L’ho attraversato!” questo gli passò attraverso come fosse un fantasma e la stessa cosa fecero le belve.
Tu sei come un’ombra, ciò che puoi fare è solo osservare!” gli ripeté lo spirito.
“Ma così facendo quel bambino morirà!” l’Uchiha non riusciva a capire il perché ma sentiva di dover proteggere quel bambino a tutti i costi.
Lui sta perpetrando la sua scelta. Se non è abbastanza forte da perseguirla, allora morirà!” gli rispose lo spirito sbattendogli in faccia la cruda verità.
“La sua scelta? È solo un bambino, dannazione!” ma Itachi si rifiutava di permettere una cosa del genere.
Non importa l’età che hai: quando scegli il tuo destino, devi accettarne le conseguenze!” ma le parole dello spirito non ammisero obiezioni.
“Le conseguenze!” pensò il moro e ricordò che anche lui aveva fatto una scelta del genere e strinse i pugni.
In quel momento vide il misterioso bambino saltare in alto per evitare l’attacco di un lupo ma nell’atterraggio perse l’equilibrio e cadde a terra: la sua ora era giunta.
“Avrà anche fatto una scelta, ma per lui non è ancora il momento di arrendersi!” ma Itachi si rifiutò di restare lì inerme a vedere la fine di una vita così giovane e, conscio di questa scelta, sentì il suo corpo invaso da una strana energia che in qualche modo entrò in sintonia col bambino e questo…
SCRATCH!
Attivò nel piccolo una trasformazione: un’energia rossa lo avvolse completamente e, con un unico movimento della mano, tutti i lupi furono tranciati in due.
“Ma che cosa è…” per un istante negli occhi di Itachi si poté notare la sorpresa ma poi capì “Lui è una forza portante?” che quel bambino in futuro sarebbe stato una delle prede di Alba.
Così com’era apparso, lo strato rosso che ricopriva il corpo del bambino sparì. Il piccolo sporco del sangue dei lupi si girò debolmente verso Itachi e, quasi come riuscisse a vederlo, gli sorrise sussurrando qualcosa e poi cadde a terra privo di sensi.
“Che-Che cosa significa!” Itachi le aveva capite e non riusciva a credere a quello che aveva sentito.
E’ così difficile da capire?” gli chiese lo spirito “E’ la tua ultima sorpresa, la tua eredità che ha preso vita e che, in futuro, contribuirà a cambiare molte cose del tuo mondo. Quello che stai vedendo è realmente successo poco tempo fa, il resto lo scoprirai col tempo!” per poi fargli capire che quello che aveva visto era solo un frammento di quello che quel bambino avrebbe fatto in futuro.
“Io…Io dovrò dargli la caccia, o se non lo farò io, ci penseranno gli altri membri di Alba!” ma l’Uchiha, ancora incredulo, pensava a quello che avrebbe fatto Alba.
Non succederà!” gli rispose lo spirito “Adesso, però, è tempo di tornare al presente!” e tutto sparì.
“La mia eredità!” Itachi riaprì gli occhi e si ritrovò stretto nell’enorme zampa di un drago “E così sei tu il mio spirito!” capendo subito che era lo stesso essere che lo aveva portato fin lì.
 Era un grande drago dalle squame color del rame. Le ali da pipistrello capaci di creare un potente vento col semplice battito, all’interno erano blu elettrico, la lunga coda di lucertola potrebbe spaccare in due una montagna. Non mancavano lunghe corna, grossi artigli e zanne aguzze. Gli occhi erano interamente rossi con pupilla verticale.
Finalmente riesci a vedermi Itachi! Ebbene sì, io sono il Drago Tiranno, il tuo spirito!” gli rispose calmo l’enorme spirito “E noto con piacere che ora hai sbloccato il tuo vero potere!” e poteva vedere il cambiamento nel suo protetto.
“Il mio vero potere dici? Non mi sembra di essermi trasformato!” ma l’Uchiha maggiore non notava nessun cambiamento fisico “Adesso lasciami!” e, senza nemmeno aspettare una risposta, con un semplice movimento delle braccia si liberò dalla presa del drago.
Hai davvero voglia di fare sul serio eh? E non stai nemmeno usando lo Sharingan!” che non si sorprese minimamente dell’azione del moro.
“Non mi serve lo Sharingan per vincere le mie battaglie!” gli rispose il moro apparendogli davanti e appoggiando il palmo della mano destra sulla fronte dello spirito “Questo è per avermi fatto perdere tempo per un mese intero. U~ēbudoragon (che vuol dire << Onda del Drago >>)” e dette queste parole…
BOOM!
AAARRRRGGGHH!” il grande drago fu schiantato a terra completamente incapace di muoversi.
“Ho vinto!” si limitò a dire il moro che atterrò sul petto dell’enorme creatura.
Già ed era proprio quello che mi aspettavo da te!” gli rispose il Drago Tiranno che riuscì a inclinare la testa verso di lui “Hai sconfitto un drago con un semplice attacco: un’impresa non da poco. Ma ci sono due motivi per cui ci sei riuscito!” ma volle fargli capire che la sua vittoria non era dovuta alla semplice forza, c’era dell’altro dietro.
“Non dirle nemmeno, le conosco già!” ma in cuor suo Itachi aveva già compreso quali erano “C’è solo una cosa che non capisco: cos’è questo potere? Qual è la sua natura?” ma non capiva quale era il risultato.
I tuoi occhi!” gli rispose lo spirito “Tu sei il portatore del leggendario Occhio del Drago: un potere incredibile e allo stesso tempo molto pericoloso! Con esso sei capace di vedere e sentire ciò che avviene in qualsiasi posto presente o passato che sia, e questo accumula in te un enorme potere. Questo potere è, però, molto pericoloso: il suo troppo e sbagliato utilizzo fa perdere la coscienza di sé rendendo incapace di capire cos’è realmente importante!” spiegandogli in cosa consisteva il suo potere e quali erano i rischi.
“Occhio del Drago, è dunque questo il mio potere?” fece l’Uchiha che sentiva gli occhi avvolti dalle fiamme, talmente era grande il potere che vi fluiva.
Sì e vegliare su di te è il mio scopo e immenso onore!” gli rispose il Drago Tiranno che fu avvolto da una candida luce bianca “Sconfiggendo me, hai sbloccato i tuoi poteri di Sun’s Knight e anche ottenuto l’arma che ti permetterà di bilanciare l’enorme potere di cui sei portatore!” e avvolse il corpo del suo protetto diventando un’armatura.
“Aspetta un attimo, mi stai dicendo che io sono ufficialmente entrato in quel gruppo di ragazzini guidati da Nick!” nel vedersi l’armatura addosso si sentì confuso.
Non hai nessun obbligo a unirti a loro ma adesso anche tu dovrai combattere contro Abhadon e i suoi seguaci e questo non puoi deciderlo tu!” il suo spirito gli fece capire che non c’era alcun obbligo a unirsi a un gruppo se non lo voleva, ma non era la stessa cosa per quanto riguardava i demoni “Prendi, questa è la tua arma!” poi davanti al moro apparve un oggetto.
Era un’ascia bilama: le lame erano fatte di pura luce che poteva risplendere anche nelle tenebre più fitte, mentre l’impugnatura era fatta di legno bianco perfettamente lavorato arricchito con intarsi neri.
“Incredibile!” nel prenderla in mano e nel muoverla Itachi la ammirò senza parole: mai in vita sua aveva visto un’arma perfetta come quella.
Questa è l’Ascia di Luce, una delle cinque armi di luce. Non è solo un’arma con cui falciare vite ma anche un modo per controllare il tuo nuovo potere!” lo illuminò il Drago Tiranno “C’è una cosa che devi promettermi: non usare mai il tuo nuovo potere sugli umani o le conseguenze saranno molto pesanti!” e lo avvisò di essere cauto col potere dell’Occhio del Drago.
“Puoi stare tranquillo, non lo farò!” e Itachi acconsentì “Però… proprio su nessuno?” ma in quel momento gli era venuto in mente Zane e già s’immaginava che cosa gli avrebbe fatto^^.
Zane è l’unica eccezione! Anzi, se mi dai una mano a pestare il suo spirito mi fai un favore!” ma il Drago Tiranno la pensava allo stesso modo^^.
“Kukuku!” fecero insieme i due nell’immaginarsi che cosa avrebbero fatto a quei due^^.
Direi che ora puoi svegliarti Itachi!” e dopo quel momento di follia, il Drago Tiranno congedò il suo protetto.
“Certo! Ma ora?” gli chiese l’Uchiha mentre cominciò a sparire da quel mondo onirico.
Al momento molti dei Sun’s Knights sono imprigionati in un’altra dimensione!” e lo spirito lo avvisò dell’attuale situazione del gruppo.
“Hai qualche suggerimento?” a Itachi bastava sapere questo, poi avrebbe fatto il resto.
Sembra che qualcuno si sia già mobilitato per salvarli. Il lavoro nostro e dei Sun’s Knights ancora qui è un altro: una creatura aliena si sta avvicinando al nostro pianeta con intenzioni poco chiare e tutti gli spiriti ancora presenti se ne sono accorti. Dobbiamo trovarla e capire che cosa vuole!” ma il suo spirito gli fece capire che quello che dovevano fare era altro, cioè organizzare un comitato di benvenuto adeguato per un visitatore alieno.
“Allora non perdiamo tempo! Prima finiamo questa storia, meglio è!” anche se non lo dava a vedere Itachi era fremente e poi si svegliò del tutto.
 
Itachi si risvegliò sul letto in cui aveva dormito per più di due mesi e lentamente si alzò.
“Ben svegliato Itachi, hai fatto un bel sogno?” lo salutò Kisame che per ammazzare il tempo si era messo a leggere qualche pergamena.
“Direi di sì!” gli rispose l’Uchiha mentre fece scricchiolare tutte le ossa del corpo e si rimise in piedi.
“Lieto di questo. Ora, però, dovremo dire loro qualcosa!” lo avvisò lo spadaccino della nebbia e lo informò che Zetsu era venuto diverse volte per sincerarsi delle condizioni dell’Uchiha.
“Dopo, ora c’è un’altra cosa da fare!” ma Itachi aveva altro per la testa mentre afferrò l’Ascia di Luce nascosta tra le coperte.
“E quella da dove esce fuori?” Kisame non l’aveva mai vista e volle sapere come il partner se l’era procurata.
“Ora sono anch’io un Sun’s Knight!” gli rispose questo facendo apparire il Drago Tiranno dietro di lui.
“Incredibile, avete davvero un bell’animaletto con voi!” disse l’Hoshigaki dopo un attimo di stupore “Mi chiedo se ho la stessa fortuna!” e sperava di averne uno simile.
Spiacente Kisame Hoshigaki ma tu non hai uno spirito!” lo avvisò lo stesso Drago Tiranno che non volle creargli false speranze.
“Peccato!” si limitò a dire lo spadaccino sconsolato “Per quanto riguarda il lavoro che avete detto, in cosa consiste?” per poi cambiare argomento.
“Dobbiamo organizzare un piccolo comitato di benvenuto per un ospite inatteso. Se non hai niente da fare, puoi darmi una mano!” ed estese l’invito anche al partner.
“Perché no, ho davvero bisogno di un po’ di moto!” gli rispose lo spadaccino che era stanco di non far niente.
Allora andiamo!” disse il Drago Tiranno senza obiettare alla decisione del suo protetto e il terzetto scese in campo.
 
“Sun’s Knight? Che cosa sarebbe?” una volta che i tre furono usciti dalla stanza, Zetsu emerse dal terreno e la parte bianca lo chiese a quella nera.
Non ne ho idea: è la prima volta che lo sento!” gli rispose questa che per la prima volta non sapeva dare una risposta “La cosa ancora più strana è che Kisame stava parlando con qualcosa d’invisibile!” e non aveva nemmeno capito chi fosse << l’animaletto >> di cui l’Hoshigaki stava parlando.
“E poi chi sarà mai questo visitatore inatteso di cui Itachi stava parlando se è rimasto a letto per quasi due mesi?” e questa era un’altra domanda a cui non sapeva dare risposta.
Seguiamoli e lo scopriremo!” concluse la parte nera.
“Ottima idea!” concordò quella bianca e il membro di Alba s’inabissò di nuovo sotto terra.      
 
NEL PROSSIMO CAPITOLO
Nick e compagni fanno un rapido resoconto della situazione e a risolvere alcuni dubbi sulla decima armata ci penseranno gli anziani dei draghi.
La misteriosa Gatta Nera arriva sulla Terra e, sotto mentite spoglie, inizia la sua raccolta d’informazioni ma si troverà davanti diversi ostacoli.
Nel frattempo a Oblivion Abhadon programma qualcosa e poi si vedranno le mini avventure di Ladyash e Lucyferia con Raptomort alle calcagna^^.
 
Questo e altro nel prossimo capitolo.
Un ringraziamento ad Alextintura, Ladyash e Ninja 767 per la creazione del Re Alex, la strega Diabolica Ladyash e la Regina Gatta.

Questa è l’immagine a grandi linee di Lady.

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Lucyferia è un personaggio di mia invenzione ispirato al manga anime di Elfen Lied.

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EDWARD ELRIC E’ IL PROTAGONISTA DEL MANGA/ANIME FULL METAL ALCHEMIST

http://cdn1.cdnme.se/cdn/8-2/143002/images/2009/veryveryhat_27987424.png
Questo è il volto di Drako.
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20120402050737/dragonheart/images/4/40/Draco.jpg

Questo è il misterioso uomo incappucciato

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ALUCARD, INTEGRA E SERAS SONO PERSONAGGI DEL MANGA/ANIME HELLSING

http://wakpaper.com/large/Hellsing_wallpapers_125.jpg

DANTE, VERGIL, NERO, TRISH, LADY E PATTY SONO PERSONAGGI DEL VIDEOGIOCO DEVIL MAY CRY

http://fc08.deviantart.net/fs70/i/2013/240/e/1/dante_vergil_nero_by_mightyhamster-d6k4woq.jpg
http://images4.wikia.nocookie.net/__cb20130220031211/devilmaycry/images/f/f5/Trish_4.jpg
http://images4.wikia.nocookie.net/__cb20080218174628/devilmaycry/images/3/3e/Lady_3.jpg
http://www.pureanimegallery.com/d/4152-1/patty-say-that-again.jpg

YUKO ICHIHARA VIENE DAL MANGA/ANIME XXXHOLIC

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/9/91/Yuko_Ichihara.jpg

LE CINQUE TIGRI REALI SONO LE VERSIONI SOLEANIZZATE DEI PROTAGONISTI DELL’ANIME I CINQUE SAMURAI.

http://image.forumfree.it/1/9/6/9/0/0/5/1221586057.jpg

QUESTO E’ L’ASPETTO DEL DRAGO TIRANNO.
    
 http://www.cardgame-club.it/images/istore/11/11-3159.jpg
L’occhio del drago è ispirato al manga/anime di Tenjou Tenge.          
 
Ci sentiamo ad Agosto. Auguro buone vacanze a tutti voi che andate al mare o siete liberi.           

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Capitolo 50
*** Inizia la missione ***


50. La missione ha inizio Ciao a tutti e finalmente ben ritrovati.
Sì, lo so. Sono nuovamente in ritardo ma non ci posso fare niente: tra estate ed esami ho perso la cognizione del tempo^^.
Spero che con questo capitolo riuscirò a farmi perdonare poiché contiene un sacco di belle cosine, altro non dico^^.
Per il resto, vi auguro buona lettura.

 
 
NELLA DIMENSIONE SATELLITE
 
I ragazzi si erano riuniti nell’infermeria dell’accademia e avevano fatto mettere un malconcio Nick su un lettino.
“Non è necessario che mi facciate sdraiare! Basterà una pillola della vita e tornerò come nuovo!” il castano però era restio a restare in infermeria.
“Sdraiati e poche storie chiaro?” lo sgridò Angel come fa l dottore col paziente.
“Almeno riposa un po’ e non rompere!” seguito a ruota da Jasmine.
“Lo sappiamo che gli ospedali non vi piacciono, soprattutto se sei tu il paziente, ma per adesso avete bisogno di riprendervi!” mentre Oscar fu più diplomatica.
“Va bene, va bene mi sdraio!” alla fine il castano si lasciò persuadere e rimase fermo.
 
“Ecco perché ti reputo la mia degna socia!” si complimentò Erza con la giovane Uchiha.
“Se lo dici tu!” commentò Gerard col tic all’occhio destro.
“Comunque tra un po’ ti riprenderai; basta che ti riposi un po’!” lo tranquillizzò Aruka per poi notare l’altro paziente “E a lei che cosa è successo?” cioè la povera Blair.
 
“E’ stata ferita dalla creatura che ci ha portato qui e rapito un nostro amico!” le rispose Hinata.
“Ho provato a curarla ma la ferita è molto strana e non si rimargina normalmente!” aggiunse Sakura Haruno.
“Lei per caso è un medico?” chiese la signorina Fontaine che era sempre rimasta nella stanza a vegliare sulla giovane Flanningan.
“Non proprio. Lei è… ecco!” Ino cercò di dirle la verità ma non sapeva come avrebbe reagito la donna.  
“Aruka è un drago delle foreste signorina Fontaine!” ma ci pensò Nick a completare il discorso della Yamanacha.
“Un drago?” chiese la donna convinta che la stessero prendendo in giro.
“Mi creda signorina, è la pura verità!” confermò la ragazza dai capelli verdi.
“Beh, considerando dove ci troviamo e le cose viste finora, potrei anche crederci!” la donna ne aveva viste parecchie in quei giorni quindi ci credeva.
 
“Ha reagito meglio di quanto pensassimo!”
Pensarono tutti.
“Perdoni la nostra maleducazione signorina ma devo chiederle di uscire per un po’ da questa stanza. Ci sono delle cose di cui dobbiamo parlare tra di noi!” con tutta la sua educazione Kakashi chiese alla donna di uscire dalla stanza.
“Va bene! Credo che andrò a fare un giro.” che capì e uscì subito.
 
“Avete avuto molto tatto ragazzi” commentò Yaphisan che apparve da un vortice di sabbia insieme a Sara e Jasmine.
Di sicuro ha larghe vedute ma è meglio non metterla alla prova il più del dovuto!” disse Sara che concordava con la decisione dell’Hatake.
Comunque è una donna che sa fidarsi!” commentò Jasmine che si complimentò per come l’aveva presa.
 
“Eccoci qua! Che ci siamo persi?” un secondo dopo Brake entrò nella stanza come un autentico uragano, seguito a ruota da Saeko.
“TORNA QUI” che brandiva ancora la sua spada di legno.
“Saeko dacci un taglio!” la sgridò subito Erza con tanto di sguardo truce “Brake smettila di fare il cucciolo e resta fermo!” e ne aveva anche per il drago bianco.
“Ok!” risposero i due mettendosi sull’attenti.
 
“Questa qui è parecchio autoritaria!” commentò Jaden all’orecchio di Naruto.
“Mette leggermente i brividi!” confermò il biondino.
“Non dimentichiamo che ha messo a cuccia Sakura e Ino!” fece Jessie che si unì al discorso.
“Se entrasse nell’esercito farebbe subito carriera!” e anche Hassleberry volle dire la sua.
“Col fisico che si ritrova, potrebbe anche diventare una diva!” seguito a ruota da Chazz che se la mangiava con gli occhi (quando potrebbe essere lei a mangiarlo^^).
“Una così potrebbe fare di tutto!” disse Kankuro.
“Peccato che nessuna delle vostre idee mi piaccia!” rispose la rossa che non gradiva che qualcuno le parlasse alle spalle e…
 
BONK! BONK! BONK! BONK! BONK! BONK!
 
Menò i sei ragazzi con un pugno a martello a testa^^.
“AHIA!” facendoli crollare a terra con un bernoccolo fumante^^.
“Cascate male amici: i nostri sensi sono molto fini. Possiamo sentire un sussurro anche a un miglio di distanza!” li avvertì Gerard con un sorriso divertito.
“E nemmeno a vista siamo messi male!” li avvisò Aruka che aveva appena finito con Blair “La ferita è a posto!” e dette ai ragazzi una buona notizia.
“Grazie infinite signorina Aruka!” disse Alexis a nome dei compagni.
“Chiamami semplicemente Aruka!” le rispose la verde con un sorriso.
 
“Bene, direi che al momento non c’è più nulla da fare qui!” vedendo che stavano tutti bene, Saeko riteneva di potersene andare.
“Concordo, è meglio evitare di stare troppo qui e consiglio anche a voi di tornare a casa vostra!” seguita da Erza che si rivolse ai ragazzi.
“Lo faremo volentieri ma siamo bloccati in questa dimensione da una creatura misteriosa e dal grande potere.” rispose loro il castano “L’unica possibilità che abbiamo per andarcene da qui è sconfiggerla!” ed espose la sua idea.
“Allora buona fortuna. Se vi serve aiuto, sapete dove trovarci!” Gerard altro non disse e sparì.
“Buona fortuna amici!” salutò anche Saeko e sparì.
“A presto. Ci si vede socia!” seguito da Erza che prima di sparire salutò anche Jasmine.
“Ci vediamo amici. Nick, giovane Hinata!” anche Aruka la seguì non prima di aver salutato il Sun’s Warrior e la Hyuga.
“Break, prima che te ne vada, ho un favore da chiederti: puoi chiedere ai tuoi genitori e agli altri anziani di riunirsi in un solo posto? Ho bisogno del loro consiglio!” ma Nick fermò il drago bianco prima che se ne andasse chiedendogli questo favore.
“Sono già riuniti a consiglio, quindi non ti ci vorrà molto a richiamarli!” ma questo lo avvertì che gli anziani erano già riuniti“Ti auguro buona fortuna e lo stesso vale per tutti voi. Ciao!” per poi salutare tutti e sparire.
 
“Ehi ma come hanno fatto ad andarsene da qui?” chiese Rock Lee che non sapeva che cosa dire.
“I draghi sono creature dai grandi poteri. Non c’è incantesimo che possa bloccarli!” a rispondergli ci pensò Shaoran.
“Questo non è del tutto esatto!” lo corresse Nick che ne sapeva qualcosa “A parte il potere delle divinità, c’è un’antica magia capace di contrastarli e sai la cosa buffa? Sono loro stessi a insegnarla agli umani che ritengono degni. Si chiama magia Ammazza Draghi, meglio nota come Dragon Slayer. Lo so perché lo sono io stesso, ma preferisco il termine Dragon Knight!” e spiegò sinteticamente che cos’era.
“Q-Quindi lei signor Nick potrebbe affrontare e sconfiggere un drago!” gli chiede Kiba senza parole.
“In teoria sì ma, salvo lo scontro di poco fa contro Uncinato e gli allenamenti con Lantis non ho mai usato questa magia. Forse è per questo che non riesco a creare un portale per tornare indietro!” gli rispose il castano e si chiese se il non utilizzo di questa magia per molto tempo avesse influito sulla possibilità di aprire un portale.
“Non c’entra niente figliolo!” ma ci pensò Yaphisan a rispondere al suo quesito “Non importa se non usi un incantesimo per molto tempo. Esso resta sempre impresso nella tua anima!” facendogli capire che il motivo era un altro “E’ questa creatura che nasconde un qualche segreto che la rende capace di contrastare persino il potere di un drago. Se è come penso, deve possedere una qualche reliquia che può usare anche contro i draghi!” ed espose la sua teoria.
“Una reliquia capace di contrastare il potere dei draghi?” chiesero tutti i presenti.
 
“La mia è solo una supposizione ma, se dovesse rivelarsi giusta, l’unica soluzione è trovare un’entità capace di affrontare questa creatura!” continuò il Sandtimes “Vorrei potervi aiutare di più ma, ahimè, non so cosa fare e inoltre il mio tempo qui sta per scadere!” e fece capire che anche lui stava per andarsene.
“Che vuoi dire nonno Yaphisan!” Naruto non comprese quale fosse il problema.
“A causa di questa maschera, non posso restare per troppo tempo nello stesso luogo o rischio di scomparire!” gli rispose lui toccandosi la Maschera dello Spettro “Solo nel Fantasy posso fermarmi per più tempo, questo grazie alla potente magia che aleggia in quel mondo ma altrove posso rimanere solo per circa sei giorni!” che gli permetteva di stare in un posto per non più di una settimana.
“Sei giorni? Ma non sei stato qui per così tanto tempo!” e i conti non tornavano a più di qualcuno.
“Non è difficile capirlo!” ma Kakashi aveva compreso qualcosa “Lo scontro contro Raptomort e anche l’incantesimo per resuscitare Sara e Jasmine e poi l’uso del potere dell’universo hanno accorciato il tempo che aveva a disposizione!” ed espose la sua teoria.
“Noto con piacere che sei sveglio Kakashi Hatake!” si complimentò Yaphisan.
“Quindi, adesso te ne andrai per non tornare mai più?” gli chiese la giovane Jasmine quasi in lacrime.
“Non per sempre, solo per una settimana o due!” gli rispose il nonno accarezzandole la testa “Devo trovare un posto, dove riposare e recuperare energie. Quando avrò fatto questo, potrò tornare a darvi una mano!” il suo era solo un arrivederci.
E con noi come intendi regolarti?” gli chiese la moglie un po’ dubbiosa.
Che cosa faremo nei quindici anni che ci separano dalla guerra in questa dimensione C?” anche Sara voleva sapere che cosa avrebbero fatto in quel periodo.
“Mi sembra ovvio, aiuteremo questi ragazzi nelle loro battaglie e, nei periodi di calma, andremo a cercare gli ingredienti necessari per l’incantesimo che vi permetterà di tornare al vostro aspetto umano!” e Yaphisan non fece attendere una sua risposta “Per il momento ci salutiamo ragazzi ma non preoccupatevi: ci rivedremo presto!” poi fu avvolto da un vortice di sabbia e sparì insieme a Sara e Jasmine.
 
“A presto nonnetto!” ricambiò Naruto che lo aveva preso in simpatia.
“Grazie di tutto!” seguito da Jaden.
“A presto!” e da tutti gli altri.
 
“Beh, credo che anche per noi sia giunto il momento di salutarci!” disse Angel che si coprì il volto col cappello.
“E’ vero, abbiamo fatto quello per cui eravamo venuti, cioè salvarvi!” concordò Oscar molto dispiaciuta.
“Vorremmo restare ancora un po’ con voi ed aiutarvi a uscire di qui però…” anche Jasmine sarebbe voluta restare con loro.
“Non preoccupatevi amici, ce la caveremo da soli!” li consolò l’Uzumaki con un sorriso determinato.  
“Vi ringraziamo per averci aiutato contro Raptomort ma adesso è giusto che continuiamo per la nostra strada!” concordò Jaden.
“Saremo sempre in debito con voi!” disse loro Sakura Kinomoto con un sorriso.
“E se un giorno potremo restituirvi il favore, state certi che verremo ad aiutarvi!” quella di Gaara era una promessa.
“Grazie infinite per l’aiuto soldati!” fece Hassleberry mettendosi sull’attenti.
“Venite a trovarci quando volete!” seguito da Rock Lee.
“Magari in una situazione più tranquilla!” commentò Kiba con un sorriso.
“BAU!” concordò Akamaru.
“Grazie di tutto!” disse Shino inclinando la testa in segno di saluto.
“E non fate quelle facce incredule, siete nostri amici no?” sorrise loro Syrus mentre i tre li guardavano stupiti.
“Per favore evitate le scenate!” disse Chazz che non era il tipo da cose simili.
“A modo suo, vi sta salutando! Così come lo faccio io!” dice loro Ino.
“Salutateci i nostri alter ego paralleli della vostra dimensione!” si raccomandò Shikamaru.
“E non dimenticatevi dei loro spiriti!” sorrise Jessie.
“Tanti saluti anche da parte mia!” disse semplicemente Choji mentre sgranocchiò qualche patatina.
“E se c’è qualcuno che non conosciamo ancora, fate altrettanto!” disse loro Temari.
“Di sicuro li conosceremo anche noi!” concordò Kankuro.
“A presto!” li salutò Neji con un cenno del capo.
“Statemi bene!” stessa cosa fece Tenten.
“Un giorno ci rivedremo!” di questo Shaoran ne era sicuro.
“A presto!” disse Alexis.
“Grazie di tutto amici!” disse loro Sakura Haruno.
Hinata invece si limitò a fare un inchino: gli altri avevano già detto tutto “Ecco… spero che lì siamo sempre tutti insieme!” ma volle comunque dire qualcosa.
 
“C-Certo che lo siete!” le rispose Angel coprendo il viso col cappello per non mostrare i singhiozzi “Hinata anche qui sei sempre dolcissima. Spero che anche qui ti metterai con Naruto!” mentre le faceva quest’augurio.   
“E noi siamo felici di far parte del gruppo!” sorrise la castana coprendosi anche lei col cappello “Grazie per averci considerati degli amici!” e quelle parole l’avevano toccata nel profondo.      
“Grazie a voi per averci fato sentire a casa!” sorrise Jasmine che cercava di trattenersi dal piangere “Hinata, spero che anche qui non ti succeda niente!” e augurò alla Hyuga di non perdere mai la vita.       
 
“Salutate il maggiore da parte mia e grazie di tutto!” disse loro Nick.
“Certo!” risposero i tre insieme mentre un portale si aprì dietro di loro e andarono per attraversarlo.
“Ragazzi, vorrei sapere solo una cosa!”ma Naruto li trattene per far loro una domanda “Riuscirò a riportare Sasuke a casa?” e attese una risposta.
I tre non dissero nulla: si limitarono solo ad alzare il pollice per poi attraversare il portale che si chiuse alle loro spalle.
“Grazie!” e quel gesto era stato chiarissimo per il biondino.
 
Ci fu qualche secondo di silenzio.
“E così siamo tornati al nostro numero originale!” commentò Asuma “Una cosa che non capisco è come abbiano fatto ad aprire un portale se questa dimensione è sigillata!” per poi esporre il suo dubbio a Nick.
“E’ la nostra dimensione a essere sigillata, non la loro quindi gli è stato possibile andarsene!” rispose lui “Adesso dobbiamo trovare un modo per andarcene da qui ma prima c’è qualcosa che voglio verificare insieme a vo!” che si alzò lentamente dal letto.
“Non si sforzi, è ancora troppo debole per camminare!” lo riprese Sakura Haruno che cercò di rimetterlo a letto.
“Non ti preoccupare, c’è un modo per riprendermi subito, oltre alle pillole della vita!” le rispose  il castano “Kakashi potrei chiederti di lanciare contro di me una tecnica di fuoco per favore?” per poi fare questa richiesta all’Hatake.
“Vuoi che ti attacchi col rischio di bruciarti?” che non capiva che cosa volesse fare “Nelle tue attuali condizioni potresti rimanere ustionato se non peggio!” e cercò di farlo desistere.
“Non succederà!” gli rispose il castano “Lanciami una tecnica di fuoco e vedrà!” per poi fare nuovamente la richiesta.
 
“MA CHE VI’ SALTA IN MENTE!”
Gridarono tutti preoccupati.
“Non so che cos’hai in mente ma voglio fidarmi di te!” gli rispose il ninja-copia ancora poco convinto componendo i sigilli per la tecnica “Spero solo di non pentirmene!” pensò in cuor suo “Arte del Fuoco: TECNICA DELLA PALLA DI’ FUOCO SUPREMA!” e…
WAMP!
Lanciò una grande sfera di fuoco contro Nick che si limitò ad aprire la bocca e...
GNAM! GNAM!
La inghiottì in un solo boccone.
 
“CHE COSA!”
Fecero tutti increduli.
“Questo vuol dire essere un Dragon Slayer!” rispose loro Nick facendo schioccare il collo “E’ possibile nutrirsi dell’elemento soffiato dal drago e usarlo per recuperare le forze!” rivelando uno dei pregi della magia Ammazza Draghi.
“Incredibile!” commentarono tutti.
“In pratica lei può mangiare le fiamme per riprendersi vero?” chiese Sakura Kinomoto sperando di aver capito.
“Non solo quelle. Essendo stato tirato su da un drago Antico, posso nutrirmi di altri elementi naturali!” le rispose il Sun’s Warrior “Per la precisione, posso mangiare fuoco, nuvole, fulmini e, anche se mi fanno un po’ senso, rocce!” dicendo quali erano gli elementi che poteva mangiare.
“Di sicuro la vostra è una dieta molto naturale!” commentò Naruto che non sapeva immaginarsi un simile pasto^^.
“E gli altri elementi?” chiese Alexis molto curiosa.
“A parte l’acqua che può bere chiunque, non posso mangiarli: mi farebbero stare male!” rispose loro facendo capire che gli altri elementi erano non commestibili.
“Scommetto che, se potesse, si mangerebbe anche la luce!” disse scherzosamente Syrus.
“Se fossi stato cresciuto da un drago bianco di luce sì! Sono molti gli elementi esistenti e possono essere tutti mangiati dai draghi. Pensate che alcuni mangiano le ombre o addirittura il veleno!” e fece loro qualche esempio pratico.
“Che impressione!” fece Choji mentre gli passava la voglia di mangiare ^^.
“Non capisco, però, a cosa possa servire questo potere, oltre a riprendersi più in fretta!” e Shaoran pose un giusto dubbio.
“Perché i draghi sono i nemici naturali dei demoni!” gli rispose il Sun’s Warrior “Inoltre, so che un Dragon Slayer, anzi Dragon Knight ha più d qualche punto in suo favore!” ma non disse quali erano questi punti “Adesso allontanatevi di un passo. Stiamo per avere ospiti importanti!” poi si morse a sangue un dito e lo poggiò a terra “TECCNICA DEL RICHIAMO!” richiamando qualcosa.
 
PUFF! PUFF! PUFF!PUFF!PUFF! PUFF!
 
Si formarono sei nuvolette di fumo e, quando sparirono, apparvero in tutta la loro maestosità sei draghetti^^.
“Yoh! È arrivato il grande mito e adesso il gran divertimento è garantito. Forte io sono e i miei attacchi superano il suono. Chi sono io? Skiendros è il mio nome e agli dei se non di più arriva il mio vocione. Non mi credi pivello? Presto lo memorizzerai in quel tuo cervello: io sono il numero uno dei numeri uno e la mia parola col creato è un tutt’uno!” disse il primo di questi a suon di rima e mostrando di avere un certo caratterino.
Era un draghetto blu elettrico alto poco più di cinquanta centimetri. Indossava un gilè nero che teneva aperto sul petto con tanto di buchi per le ali; all’altezza del cuore aveva una cucitura chiusa con una lampo. Gli occhi gialli erano coperti da grandi occhiali da sole facendolo sembrare un piccolo teppista. Per il resto aveva artigli, zanne, coda, ali e corna.
 
“Le tue rime mancano assolutamente di simmetria Skiendros!” lo rimproverò un altro draghetto al suo fianco guardandolo con indifferenza “Salve cuccioli umani, il mio nome è Thuban e…. CAVOLO CHE MAGNIFICA SIMMETRIA AVETE VOI TRE E TU BIONDINO!” che si presentò per poi puntare estasiato Hinata, Sakura Kinomoto, Alexis e Naruto etichettandoli come simmetrici^^.
Questo aveva le squame di un magnifico verde smeraldo alto esattamente quanto il compagno, indossava un’elegante giacca che profumava di lavanda mentre sul lato sinistro del capo si notavano tre curiose linee orizzontali che si fermavano poco prima della fronte.
 
“Questi due non sono per niente fichi! Si vede che devo insegnare loro la giusta classe!” commentò un altro draghetto atteggiandosi a gran fico “Salve piccoli, io sono Aldibah e, se farete i bravi, vi darò qualche lezione di stile!” e salutare i ragazzi in questo modo^^.
Aveva le squame di un bianco acceso come il ghiaccio e le dimensioni e le caratteristiche erano le stesse dei due compagni. Indossava un giubbotto di pelle d’orso interamente bianco. Gli occhi erano di un rosso acceso.
 
“Zitto e smettila d’importunarli, sei patetico!” lo riprese il draghetto con voce femminile “Buongiorno Nick e buongiorno anche a voi ragazzi, io sono Kuma!” per poi presentarsi educatamente agli altri.
Lei aveva le squame bianche con un leggero tocco di azzurro cielo. I suoi occhi erano verde erba. Indossava un semplice mantello nero su cui erano legate delle chiavi d’oro, d’argento e di bronzo.
 
“Scusate per i loro modi un po’ infantili!” si scusò invece un altro draghetto femmina con un gentile inchino “Io sono Sableth, piacere di conoscervi!” per poi presentarsi con un sorriso.
Le sue squame erano nere come il carbone mentre i suoi occhi erano blu mare. Lei indossava un haori nero foderato di bianco.
 
“Che pezzi di merda che siete. Perché mi sono lasciato convincere a venire!” si lamentò invece l’ultimo un po’ corrucciato “Yo mocciosi, come va? Io sono Namor!” e a modo suo si presentò.
Le sue squame erano blu notte, molto più vicine al nero mentre gli occhi erano neri. A differenza dei suoi compagni non aveva ali e al posto delle zampe aveva grosse pinne. Indossava un vecchio giubbotto di pelle con le maniche strappate.
 
“EHI! MI’ LASCI ANDARE O NO!” si lamentava intanto Naruto con le guance prese dalle zampe di Thuban.
“Scusami ragazzo. È solo che sei troppo simmetrico. Hai due occhi di pari dimensioni e angolazione, due sopraciglia sottili e lunghe nello stesso identico modo e queste curiose cicatrici anche se dispari, prese insieme formano un bellissimo sei!” gli rispose il drago verde mentre continuava a osservarlo meravigliato.
“G-Grazie!” rispose il biondino  anche se sentiva le guance andare a fuoco^^.
“A me sembra solo uno stupido Dobe senza arte ne parte!” lo sfotté Kiba con un ghigno bastardo.
“ZITTO TU CAGNACCIO!” gli gridò contro l’Uzumaki che, come sapevano tutti, era molto reattivo^^.
“Orrore!” disse Thuban nel vederlo “SEI ASSOLUTAMENTE ASIMETTRICO!” per poi ruggirgli in faccia.
 
BONK!
 
“Kuma CHOP!” ma la draghessa dalle squame color cielo decise d’intervenire e, tirato fuori da chissà dove, un grosso libro di algebra quantistica, colpì con esso il draghetto verde che crollò a terra con un terzo corno^^.
“La mia simmetria è stata alterata. NOOOO!” si lamentò il poverino menandosi un pugno in testa “Ecco… così va meglio!” creandosi da solo un quarto corno^^.
 
“Ma questi sono pazzi o altro?” si chiese Shaoran con la gocciolona dietro la nuca^^.
“Non saprei che dirti!” gli rispose Gaara con la medesima espressione.
“Andiamo, sono divertenti!” disse Jessie convinto.
 
“Coff! Coff! Ragazzi, vorrei presentarvi dei cari amici!” Nick si fece avanti e schiarendosi la gola iniziò le presentazioni “I loro nomi ve li hanno già detti, ma non hanno specificato il loro ruolo. Inizio col dirvi che queste non sono le loro reali dimensioni: in realtà sono cinque volte più grandi dei draghi che avete salutato poco fa!” e questa premessa lasciò basiti tutti quanti “Loro sono gli anziani dei draghi, i Re e Regine di tutti loro e hanno più di trentatre mila anni. Il nobile Namor è il Re dei draghi acquatici, una delle maggiori autorità di questa razza. La venerabile e dolce Sableth è la Regina dei draghi neri ed è anche la madre di Onysableth, anche se è molto più gentile. La venerabile Kuma è una delle due Regine dei draghi celesti nonché custode delle ottantotto chiavi dello zodiaco. Il nobile Aldibah è il Re dei draghi del ghiaccio e anche compagno della nobile Kuma; per la cronaca, sono i genitori di Frost. Il venerabile Thuban è il Re dei draghi delle foreste e saggio custode del grande albero della vita ed è il padre di Beryl. Il nobile Skiendros, malgrado il suo modo un po’ curioso di presentarsi, è il Re dei draghi del fulmine nonché attuale Capo degli anziani e saggio dell’arte eremitica del drago ed è il padre di Khellendros e del mio amico Drakondros!” e presentò meglio i sei draghi.
 
“Sei stato gentile a presentarci figliolo, effettivamente il mio modo di fare è stato un po’ al vetriolo!” rise Skiendros che gli batte una zampa sulla spalla.
“Hai detto anche chi sono i nostri figli, quindi vuol dire che questi ragazzi li hanno già conosciuti vero?” gli chiese invece Thuban.
“Sì, se ne sono andati pochi minuti fa!” gli rispose il castano senza indugio.
“Bene. Spero che la mia piccola Beryl sia riuscita a dichiararsi a Drakondros questa volta!” esclamò il drago verde che augurava ogni bene alla sua unica figlia.
“Sfortunatamente Drako non c’era e nemmeno Brain era presente! Sono stati richiamati solo Khellendros, Malystrix, Beryl, Frost e Onysableth e hanno combattuto egregiamente contro il Drago Rosso!”gli rispose il Sun’s Warrior.
 
“CHE COSA I NOSTRI PICCOLI HANNO AFFRONTATO IL DRAGO ROSSO E NESSUNO CI’ HA CHIAMATO!”
Gridarono insieme i sei draghi alquanto preoccupati.
“Ehm... sì ma non hanno subito nessuna ferita: questo grazie all’aiuto del venerabile Yaphisan Saganon Sandtimes e al coraggio di questi ragazzi!” rispose lui sperando di calmarli.
 
“Loro? Loro hanno affrontato il Drago Rosso? E tu dov’eri finito Nick?” gli chiese Aldibah leggermente corrucciato.
“Io avevo la mia battaglia!” si limitò a rispondere lui.
“Scusate!” poi nel discorso intromise Kakashi che decise di parlare con voce pacata “Da quello che ho capito, voi siete i genitori di alcuni dei draghi che sono arrivati in nostro aiuto. Se siamo riusciti a salvarci lo dobbiamo anche a loro che ci hanno dato il loro aiuto senza chiederci nulla in cambio e questo non lo dimenticheremo mai!” e usando tutto il rispetto che aveva per quelle grandi creature “Ora, non sappiamo il perché Nick vi ha chiamato qui ma ci fidiamo di lui, quindi per favore ascoltatelo!” e chiese solo questo.
 
“Ok! Per stavolta ti salvi cucciolo!” Namor preferì passare oltre.
“Almeno nessuno si è fatto male quindi siamo più sollevati!” commentò Kuma che si era preoccupata subito.
“Avevi qualcosa da chiederci figliolo? Allora chiedi!” lasciando perdere le rime, Skiendros invitò il castano a parlare. 
 
“Prima di tutto, volevo presentarvi i miei amici!” rispose loro Nick indicando il gruppo “Poi volevo chiedere una cosa a voi somma Kuma!” e rivolgersi poi al drago celeste.
“Che cosa posso fare per te?” che si dimostrò disposta ad aiutarlo.
“In quanto custode delle 88 chiavi dello zodiaco, potrebbe evocare uno de vostri Saint per favore? C’è una cosa cui solo lui può rispondere!” e gli fece questa richiesta.
 
“Saint?” chiesero tutti i ragazzi senza capire.
“Scusate un attimo signor Nick. Possiamo sapere chi sono questi Saint e come potrebbero aiutarci?” gli chiese Shikamaru dubbioso.
“Certo! I Saint sono cavalieri come voi, solo che le loro armature o cloth non sono spiriti, bensì rappresentano le costellazioni dello zodiaco. In tutto sono 88 e si dividono in tre categorie: Bronze Saint, Silver Saint e Gold Saint. I Bronze indossano armature di vario colore e sono classificati come i più deboli, anche se alcuni si avvicinano molto ai più forti di loro. I Silver Saint invece indossano armature argentate e sono un gradino sopra i Bronze. Per finire i Gold Saint sono i più forti del gruppo: rappresentano le dodici principali costellazioni dello zodiaco!” e il castano spiegò rapidamente chi erano i Saint.
“In pratica sono persone come noi solo che, a differenza nostra, hanno una gerarchia precisa e ogni loro armatura rappresenta una costellazione, giusto?” gli chiese nuovamente il Nara sperando di aver capito.
“Esatto!” confermò il castano.
“Allora è una ficata!” commentò Kiba “Chissà che cosa bisogna fare per entrare nella cerchia!” e si chiese com’era possibile diventare  un Saint.
“Non credere che la vita dei Saint sia una passeggiata piccolino mio!” gli sorrise Kuma mentre venne avvolta da una candida luce bianca “Hanno molti più problemi di voi Sun’s Knights!” che quando si estinse si mostrò il suo aspetto umano.
Ora era diventata una donna di medie dimensioni. Il fisico snello e asciutto era coperto da una mantella nera a coda di rondine, mentre sotto di essa indossava una maglietta color terra; le gambe erano protette da una corta gonna che arrivava a metà coscia, infine indossava un paio di scarpe da tennis bianche mentre le mani erano protette da guanti bianchi con una leggera sfumatura azzurra. Il volto chiaro era incorniciato dai capelli biondo cenere chiusi da due codini laterali mentre gli occhi erano verde chiaro.
 
“E’ davvero una bella donna signora Kuma!” si complimentò Kakashi.
“Grazie per il complimento. Quando ho queste sembianze chiamatemi Maka Albarn!” rispose la draghessa per poi rivelare il suo nome umano.  
“Sì, sì non sei male tesoro ma sei sempre senza tette!” le disse il suo compagno mentre assumeva anche lui aspetto umano “Io invece sono Soul Evans Break Eater ma chiamatemi semplicemente Soul!”per poi presentarsi ai ragazzi.
Era un alto uomo dalla carnagione chiara. Indossava una giacca di pelle tenuta aperta mentre sotto aveva un’elegante camicia arancione, mentre alle gambe aveva dei pantaloni bianchi che si abbinavano alle scarpe dello stesso colore. I capelli bianchi come la neve erano alzati al lato sinistro mentre gli occhi erano rossi; la bocca aveva i denti aguzzi.
 
BONK!
 
“Soul!” la sua dolce metà lo guardò in malo modo per poi spaccargli la testa con un pesante libro di algebra quantistica di circa mille pagine^^.
“Che dolore!” si lamentò il poverino mentre vedeva le stelle^^.
 
“Si vede che sono fatti l’uno per l’altra!” sorrise un po’ forzatamente Kankuro.
“Davvero un bel modo per tenere i maschi al guinzaglio!” commentò Temari divertita.
“Nota importante: mai dire a una donna che ha il seno piccolo!” mentre Gaara annotò la cosa sul suo block notes personale^^.
“Afferrato!” concordò Rock Lee che fece altrettanto^^.
“Che cos’hai detto ragazzino?”chiese Maka al rosso mentre era avvolta da un’aura funesta^^.
“Niente signora, non mi permetterei mai di offenderla!” le rispose questo rimanendo impassibile.
“Mhm!” questa gli si avvicinò per fissarlo bene “Va bene, ti credo!” per poi sorridergli gentilmente.
 
“Che fortunato!” commentò Soul ancora a terra^^.
“Anche tu sei davvero molto simmetrico ragazzo, però dovresti tatuarti un altro simbolo anche a destra della fronte per essere perfetto!” gli consigliò Thuban assumendo anche lui sembianze umane “Piacere ragazzi, io sono Death the Kid, ma chiamatemi solo Kid!” e si presentò ai ragazzi.
Era un alto moro dalla pallida carnagione. Indossava un completo nero costituito da pantaloni, giacca chiusa e scarpe. Sulle spalline della giacca era possibile vedere tre linee bianche orizzontali equidistanti tra di loro. Dalla giacca faceva capolino una cravatta nera su cui era disegnato un teschio dorato con tre curiosi dentoni. I capelli neri erano perfettamente ordinati all’indietro, sul si notavano tre linee bianche orizzontali che gli attraversavano il lato sinistro della testa, mentre i seriosi occhi erano dorati.
 
“Scusateci per la figura che stiamo facendo!” si scusò nuovamente Sableth mentre assunse aspetto umano “Io sono Tsubaki Nakatsukasa Busujima! Piacere di conoscervi!” e presentarsi col suo nome umano.
Era un’alta e formosa mora dalla pallida carnagione. Indossava un’aderente uniforme ninja interamente bianca salvo per la gonna nera e gli stivaletti dello stesso colore. il pallido viso era incorniciato dai lunghi capelli neri tenuti legati da un alta coda lasciando che un ciuffo ricadesse libero sul viso; gli occhi invece erano blu mare. Aveva un sorriso innocente e non sembrava proprio appartenere alla razza dei draghi neri.
 
“Ehi, questa è la mamma di quella Saeko? Siamo sicuri che non ci sia stato un errore?” chiese Hassleberry incantato da un simile volto angelico.
“La mia piccola Saeko è cresciuta un po’ liberamente!” rispose la mora.
“Tsubaki è una delle poche eccezioni di draghi neri gentili e pucciosi ma non fatevi ingannare dal bel visino: sa tirare fuori gli artigli quando è necessario!” gli rispose Namor che seguì a ruota i compagni “Io sono Zenjiro Saotome e, se ve lo state chiedendo, no non sto con lei. Il suo compagno è morto tempo fa lasciandole ben tre cuccioli!” e dopo essersi presentato, chiarì di non avere nessun rapporto con Tsubaki per poi accendersi una sigaretta.
Era un alto uomo di quasi due metri dall’aria leggermente trasandata. Indossava un completo blu mare che gli copriva del tutto il corpo. I lunghi e indomabili capelli neri erano tenuti fermi da una bandana rossa mentre gli occhi castani erano indifferenti. Aveva un po’ di barbetta incolta.
 
“Scusi non si fuma qua dentro!” lo avvisò Nick che cercò di usare tutta la cortesia che aveva. Sapeva che il Saotome era un tipo davvero duro.
“E perché?” chiese lui fissandolo con tranquillità.
“Siamo in un infermeria signore e qui non si fuma!” gli rispose Asuma mostrandogli anche il cartello che diceva << Vietato fumare! >> lui stesso non aveva acceso una sigaretta.
“Ah, lo dice il cartello!” fece lui che con uno scatto fulmineo lo prese e lo gettò nella spazzatura “Ecco fatto, problema risolto!” per poi uscirsene in questo modo^^.
 
“Ma questo è un teppista!” fece la maggior parte dei presenti^^.
“Spegni quella sigaretta!” gli ordinò Maka con in mano il terribile volume di algebra^^.
“Guarda che quello non mi fa niente!” le rispose il Saotome per niente spaventato.
“Dalle retta!” gli consigliò Soul che sapeva di che cosa era capace la compagna^^.
“Per favore Zen!” chiese gentilmente Tsubaki.
“Evita di fare il maleducato e poi non sei per niente simmetrico!” lo riprese Kid che lo fissò storto.
“Suvvia, che cosa credete che possa fare un libro!” commentò il moro con assoluta tranquillità.
 
“Tu sai bene di che cosa è capace Maka se si arrabbia e poi se proprio vuoi fumare, vattene fuori!” lo riprese Skiendros che gli apparve dietro le spalle come un’ombra e aveva già assunto aspetto umano.
Era un alto uomo dalla pelle ambrata. Indossava il gilè nero tenuto completamente aperto e sotto non aveva niente mentre le gambe erano protette da candidi pantaloni bianchi; ai piedi calzava dei comodi stivali neri. Il volto ambrato era illuminato dagli occhi neri mentre i capelli a forma di stella erano blu elettrico. Alla spalla destra si notava un tatuaggio che raffigurava una stella nera. Per le mani aveva dei guanti neri senza dita.
 
“Guarda che così mi spaventi piccoletto!” gli rispose Zenjiro che lo superava di ben venti centimetri.
“Sarò anche più basso di te, ma ti ricordo che sono io che comando!” gli rispose Skiendros con un sorriso bastardo prendendo in un lampo la sigaretta che l’altro aveva in bocca.
“Bastardo, questa te la faccio pagare!” commentò Zenjiro mantenendo la calma.
“Accetti gli assegni stupido cretino!” fece Skiendros già pronto a menare le mani.
 
“ADESSO BASTA VOI DUE! MAKA-CHOP!” ma la mamma di Break ne aveva abbastanza di quella scena e tirò fuori un gigantesco libro con copertina rigida e…
 
KAPOM!
 
Lo usò per schiacciare i due litiganti che finirono spiaccicati come mosche^^.
“Ahi!” si lamentò il Saotome che aveva finalmente capito che i libri facevano male^^.
“M-Mi hai rubato la scena!” mentre Skiendros si lamentò di questo.
 
“Che tipi!” commentarono i ragazzi con la maxi gocciolona.
“A me il vecchio Skiendros sta simpatico. È un po’ esuberante ma è una forza della natura!” disse Jessie convinto.
“E’ un’autentica testa quadra!” fece Naruto sicuro.
“Senti chi parla!” commentarono gli altri^^.
 
“CCCHHHEEEE! IO NON HO NULLA DA SPARTIRE CON LUI!” gridarono insieme biondino e blu^^.
“Suvvia amico, potrebbe essere un tuo quarto figlio!” commentò Soul divertito.
“No, quel Naruto è molto più simmetrico di Black Star!” disse Kid convinto.
“BASTARDO! NON DIRE IL MIO NOME UMANO CON QUELLA FACCIA!” gli ruggì contro questo con una venuzza pulsante “Comunque sì, il mio nome è Black Star Fernandes e non c’è drago che sia migliore di me, perché io SONO UN DIO!” per poi fare la sua grandiosa presentazione con tanto di mano puntata verso l’alto^^.
 
Tutti lo guardarono senza parole.
“Signor Nick, questo qui è per davvero il padre di Gerard e di Drako?” gli chiese Chazz con una faccia da manuale.
“Drako si chiama Edward.” Chiarì il castano con un leggero tic“Sì, sono i suoi figli ma un po’ più calmi. Hanno preso dalla loro defunta madre!” facendogli capire che la compagna aveva un carattere un po’ più mite.
“Di sicuro è morta per….MHM!” il Princeton stava per aggiungere altro ma fu immediatamente bloccato dal Sun’s Warrior.
“Non una parola in più o le prendi!” che gli fece capire che la cosa era molto più seria.
Odore dolciastro!” pensò Chazz mentre percepiva l’odore che emanava Nick “Vuol dire che è morta in modo molto tragico!” e capì che stava per fare una scemenza.  
Il castano annuì “Non sembra ma soffre molto la sua perdita e quella cicatrice è il ricordo di quel triste evento!” gli bisbigliò il castano a un orecchio.
“Capisco!” rispose il moro che preferì non sapere altro.         
 
“Io sono il migliore, il numero uno colui che può battere un dio! Pensi di essere alla mia altezza piccolo!” nel frattempo Black Star stava litigando con Naruto^^.
“Fammi il favore! Che sei forte, può essere ma il numero uno ne dubito!” gli rispose il biondino sicuro di potergli tenere testa^^.
Ehi Naruto. Ti rendi conto che stai litigando con un drago? Se solo volesse ti mangerebbe in un boccone!” gli fece notare Kyuubi che ci teneva alla pelle.       
“Ehi, da quando in qua ti spaventi?” gli chiese incredulo l’Uzumaki.
Forse perché preferisco non fare a botte con un drago! Questi lucertoloni troppo cresciuti menano che è una meraviglia!” gli rispose il demone volpe che sembrava saperne qualcosa.
“Tranquilla volpina, non mangio i bambini!” gli rispose il padre di Ed e Gerard “Anche perché non mi arriverebbe nemmeno al gargarozzo!” per poi ghignare divertito.
“BLACK STAR!” gli ruggì contro Maka che…
 
BONK!
 
Gli menò un altro colpo di libro in testa mettendolo KO^^.
 
“Scusalo! Malgrado sia il capo degli anziani è un baka tremendo!” disse poi la biondina.
“A-Ah! Va bene!” annuì il povero Uzumaki con la tremarella alle gambe^^.
Questa me la sognerò la notte!” pensò Kyuubi con le code dritte^^.
“Se quell’Erza era pericolosa, lei è peggio!” sussurrò Ino a Sakura Haruno.
“Hai ragione. Meglio non farla arrabbiare!” concordò la rosa con la tremarella^^.
“Non parlate male degli altri quando li avete vicino!” le sgridò Zenjiro dietro di loro.
 
“AAAAHH! LE NOSTRE SCUSE!” gridarono insieme le due ragazze^^.
“Che hanno?” chiese Kid senza capire “Sono asimmetriche, una peggio dell’altra!” mentre dentro di sé era disperato nel vederle^^. 
“Lasciamo stare!” gli rispose il Saotome che preferì sorvolare “Piuttosto, Nick hai detto di voler parlare con un Saint che solo Maka può chiamare e allora perché hai chiamato tutti noi?” per poi porgli questa domanda.
“Perché abbiamo bisogno del vostro aiuto per andarcene da qui!” gli rispose il castano per poi attivare uno scanning mentale e spiegare loro in che situazione si trovavano.
 
“Dunque è questa la situazione!” commentò Kid dopo un po’ “Mi dispiace ma temo che non possiamo fare niente!” e gli dette subito risposta negativa.
“Se avessimo qualche informazione in più su questa creatura, forse potremmo darvi una mano, ma non sappiamo nulla di lei né delle sue origini. Inoltre non ci siamo tutti!” continuò Soul facendo capire che c’erano alcuni anziani che mancavano all’appello.
“Davvero? E chi sono?” chiese Nick che a parte la sorella di Maka, non sapeva ce ne fossero altri.
“Manca Pirite il Re dei draghi d’oro, mia sorella Grandine che non vedo da molto tempo e Igneel cioè il padre di Malystrix e Re dei Draghi di fuoco!” rispose l’Albarn elencando i tre mancanti.
“Aggiungiamo la mia prima figlia Seren che, se volesse, potrebbe prendere il mio posto!” aggiunse Zenjiro che avrebbe tanto voluto andare in pensione^^.
“Pirite, Grandine e Igneel. Non immaginavo ce ne fossero altri tre!” commentò Nick.
“Ed è inutile che provi a richiamarli: non risponderebbero mai e non sappiamo nemmeno dove si trovino!” Tsubaki gli fece capire che erano dei solitari “Infatti, Sourise il figlio di Pirite, l’ho accudito io e ora è un giovane e potente drago!” e citò un altro drago.
“AAAAHHH! QUELLA DANNATA CAROGNA DI’ IGNEEL!” ruggì il padre di Ed e Gerard alzandosi di botto “PER COLPA SUA, HO DOVUTO CRESCERE ANCHE MALYSTRIX! POSSIBILE CHE NON SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA’!” ed era furioso con questo suo vecchio amico che gli aveva lasciato anche la figlia da tirare su^^.
“Andiamo amico, lo sai che Igneel aveva una cosa importante da fare che gli aveva chiesto il precedente capo degli anziani, altrimenti avrebbe tranquillamente preso il tuo posto!” lo consolò il padre di Break con tanto di presa in giro.
“Non dire cavolate Soul! Se il vecchio Timaeus mi ha lasciato il comando c’era un motivo!” gli rispose il Fernandes con occhi a fessure.
“Mio padre ti ha lasciato il posto anche perché io avevo rifiutato!” gli fece notare Kid con calma glaciale “E visto che Igneel che era il figlio di Hermos aveva quel compito particolare, sei rimasto solo tu che, oltre ad essere il figlio del grande Critias, avevi un motivo in più per poterlo diventare!” elencando i motivi del perché il drago blu era diventato il capo degli anziani.
“E già!” commentò questo con un sorriso amaro mentre si toccò la cicatrice che aveva sul petto.
 
“L’atmosfera è improvvisamente diventata pesante!” commentò Neji.
“Ci stiamo incasinando troppo!” seguito da Syrus che cominciava a non capirci più niente.
“Personalmente non m’interessa sapere il loro passato, anche perché abbiamo i nostri guai adesso!” mentre Tenten preferiva tornare al presente.
“Concordo soldatessa!” e anche Hassleberry la pensava in questo modo.
 
“Scusate signori, ma adesso abbiamo una questione più concreta di cui discutere e solo il Gold di Libra può darci una mano!” anche Nick concordava con gli altri ragazzi. Quegli argomenti sarebbero stati discussi in un altro momento.
“Sì, hai ragione Nick. Scusaci se abbiamo divagato un po’!” concordò Maka che prese una delle chiavi dorate da dentro la mantella “Hai bisogno di parlare solo con lui?” per poi chiedere conferma ala castano.
“Al momento sì!” rispose il Sun’s Warrior.
“Bene! Ragazzi, preparatevi a vedere una cosa nuova!” sorrise l’Albarn per poi rivolgersi ai ragazzi “APRITI PORTALE DEL CAVALIERE DELLA BILANCIA! DOHKO!” per poi puntare la chiave in avanti e muoverla come per aprire una porta.
 
FLASH!
 
Una luce dorata partì dalla chiave e un portale si aprì per poi richiudersi dopo un istante.
Dal portale era uscito un alto uomo dalla carnagione ambrata, capelli ramati e occhi azzurri come il cielo. Indossava una scintillante armatura d’oro che gli ricopriva del potente corpo.
“Mi avete chiamato venerabile Maka? Sono a vostra disposizione!” disse il potente guerriero con un riverito inchino verso la draghessa celeste.
“Dohko di Libra c’è qualcuno che richiede il tuo consiglio!” gli rispose lei con un dolce sorriso per poi indicargli Nick.
 
“Questa sì che è una sorpresa: non avrei mai immaginato di poter essere d’aiuto al famoso eroe del Fantasy. È un onore conoscerti!” e nel vederlo, il Saint lo salutò con un riverito inchino.
“L’onore è tutto mio Dohko della costellazione di Libra, capo dei valorosi Saint!” gli rispose Nick facendo altrettanto e non nascondendo l’emozione di poter incontrare dal vivo una leggenda come lui.
 
“Dunque lui è un Saint” fecero i ragazzi osservandolo con gli occhi scintillanti.
“Che forza quell’armatura!” a Naruto piaceva molto e gli dava una forte emozione.
“Che chakra incredibile!” mentre Neji restò basito nel percepire la forza che il rosso stava emanando.
“Che armi bellissime!” invece Tenten stava impazzendo per tutte le armi che componevano l’armatura di Libra^^.
“Che fisico!” Ino invece, come quasi tutte le altre ragazze osservava i muscoli del rosso e il volto^^.
“Che roba!” commentarono quasi tutti i maschi.
“Shikamaru, senti anche tu una strana sensazione?” Shaoran si rivolse al Nara mentre era preso da uno strano brivido.
“Già, questo tipo è fortissimo!” concordò il Nara.
“Se fosse stato qui, non avremmo faticato nel battere Raptomort!” anche Gaara era d’accordo con i due amici.
 
“E’ un piacere conoscervi signor Dohko, io sono Jaden Yuki e sono il Sun’s Knight di Neos Eroe Elementale. Se non sono troppo indiscreto, potrei chiedervi come avete fatto a diventare così forte?” mentre Jaden tentò un contatto diretto col Gold.
“Il piacere è tutto mio Jaden!” ricambiò lui con un sorriso “Tutto merito di continui allenamenti, a letto presto e molte verdure!” per poi rispondere anche scherzosamente alla domanda dello Yuki.
Verdure! Che schifo!” pensarono insieme alcuni dei presenti^^.
“Scherzi a parte, sono stato scelto dall’armatura che indosso!” per poi rispondere più seriamente alla domanda dello Yuki.
“Per caso, c’è qualche altra armatura disponibile?” Naruto gli fece questa domanda tutto curioso.
“Mi spiace ma al momento sono tutte occupate. Voi comunque avete le vostre armature che, sotto diversi punti di vista sono meglio delle nostre. Per esempio non dovete trasportarle dentro grossi scrigni come dobbiamo fare noi!” e anche questa volta il Gold Saint dette una risposta facendo anche un’altra battuta.
“E per caso lei è disponibile?” chiese Ino con gli occhi a cuoricino^^.
“A questa domanda preferisco non rispondere!” ma qui dette un secco no comment^^.
“E quelle armi sono in dotazione con l’armatura?” chiese invece Tenten che, oltre al bell’aspetto di Dohko, ammirava le sei coppie di armi che componevano l’armatura.
“Tra i Saint sono l’unico cui è stato riconosciuto il diritto di maneggiarle e anche di concederle!” le rispose il rosso “Voi Sun’s Knights invece avete tutti una spada e uno scudo dico bene?” per poi fare lui una domanda.
“Proprio così!” gli rispose Rock Lee.
“Per essere precisi, solo Naruto e Jaden si sono trovati sprovvisti di spada ma hanno trovato degli ottimi sostituti!” continuò Alexis.
“Capisco! Posso chiedervi di farmele vedere?” e chiese ai diretti interessati di mostrargli le loro armi.
“Certo nessun problema!” Jaden si dimostrò disponibile a mostrare la sua lancia di luce.
“Eccola che arriva, comunque io sono Naruto Uzumaki e un giorno diventerò Hokage!” anche il biondino non si fece problemi a mostrare la spada di luce ma prima si presentò a dovere.
“Ottime armi!” commentò Dohko che le osservò attentamente per alcuni secondi “Comunque conosco già i vostri nomi: la nobile Maka me li ha comunicati mentalmente!” per poi avvisare tutti che li conosceva tutti grazie alla draghessa celeste.
 
“Direi che le presentazioni sono state fatte, adesso vediamo di andare alle cose serie!” commentò l’Albarn che invitò Nick a fare tutte le domande che voleva.
“Ah sì!” il castano si schiarì la gola “Ascolta Dohko, vorrei che mi dicessi tutto quello che sai su Hades!” e fece la sua richiesta.
“Hades!” quel nome fece rabbuiare il volto del potente Gold “Posso chiederti per quale motivo vuoi sapere di lui?” che voleva un valido motivo per poter rispondere.
“Perché temo che sia il decimo generale infernale delle armate di Abhadon!” e il castano non tardò a dargliela.
“Il decimo generale infernale?” fecero tutti deglutendo.
 
“Nick, abbiamo appena sconfitto Uncinato e già ti preoccupi del decimo che dici sia questo Hades?” Asuma non capiva tutta questa fretta.
“E’ probabile che tema un attacco di questo generale!” l’Hatake immaginò il pensiero del Sun’s Warrior.
“Questo motivo mi basta!” annuì Dohko serio “Ti dico sin da subito che non sarà un avversario facile, anzi potrebbe essere uno dei più pericolosi che ti troverai davanti. Per questo, se sarà necessario, non esitare a chiamare tutti noi Saint: vi aiuteremo in ogni modo!” e si dimostrò disponibile a un possibile aiuto.
“Grazie infinite!” fece il castano e insieme ai ragazzi e agli anziani ascoltò ciò che il Gold sapeva si questo Hades.
 
 
IN UNO DEI CORRIDOI DELL’ACCADEMIA
 
“A quanto sembra abbiamo nuovi ospiti!” la creatura che si era impadronita del corpo di Marcelle aveva percepito la presenza dei nuovi arrivati “Sei draghi e un guerriero dall’incredibile energia. E io che  pensavo di poter agire con maggior calma!” pensava che dopo che, una volta i primi se ne fossero andati via, avrebbe avuto maggiore libertà di movimento ma non era stato così “Bene, non importa, vorrà dire che comincerò a muovermi prima del previsto. Vediamo come se la cavano le mie nuove marionette!” ma sapeva già come muoversi.
“AAAAHHHHH!” un grido esplose dalle sue spalle e poi ci fu silenzio.
“Bene, un’altra vittima!” ghignò diabolica la creatura tramite il volto del ragazzo.
“Uh!” mentre da dietro di lui comparvero due studenti dell’accademia che camminavano come fossero in trance “Combatti” ripetendo sempre questa frase con un sorriso spento.
“Duellanti zombie!” sorrise la creatura “Una volta privati di tutta la loro energia, ogni avversario crolla a terra sfinito diventando come loro. E grazie ai Bio-bend tutta l’energia persa passa a me. Presto ne avrò abbastanza da realizzare il mio piano. MUAHAHAHAH!” chissà qual’era il suo obiettivo “E ora andiamo a cercare delle esche!” che avrebbe realizzato a qualunque costo.
 
“Eccolo lì!” nascosto dietro un angolo buio e non visto dai cosiddetti duellanti zombie, qualcuno osservava i movimenti di Marcelle “Non mi sfuggirai!” e questo altri non era che Adrian che continuò a pedinarlo.     
 
 
NEL FRATTEMPO SULLA TERRA, CITTA’ DI’ DOMINO
 
“Dunque è questa la Terra!” commentò la misteriosa Gatta Nera che dall’alto di un edificio, si guardava intorno “A tratti mi ricorda il Sole solo che sembra più variegata!” e il suo primo giudizio su questo mondo era positivo “L’aria ha così tanti odori nostalgici!” per poi respirare a pieni polmoni l’ossigeno terrestre “No, non lasciarti prendere dai ricordi. Hai del lavoro da fare qui!” ma tornò con i piedi per terra concentrandosi sulla sua missione.
La soleana aveva con sé una borsetta bianca che aprì e tirò fuori un GPS. Questo disegnò una mappa tridimensionale del globo su cui si trovava indicando con dei punti luminosi i luoghi che doveva visitare per raccogliere informazioni “Iniziamo da questa città.”decidendo di cominciare da Domino.
 
“Qui i terrestri hanno l’abitudine d’indossare abiti per non mostrare le nudità. Non capisco perché non facciano come noi soleani!” nel vedere che tutte le persone che passavano per strada avevano dei vestiti, era leggermente scossa “Vabbé Posto che vai, usanze che trovi!” ma preferì non pensarci troppo “Vediamo un po’ cosa vale la pena mettere!” e osservò con attenzione tutti quelli che passavano “Quella è perfetta!” e trovò il look che faceva per lei.
Fu avvolta da una luce dorata e quando sparì, aveva assunto aspetto umano.
Era diventata una bella ragazza dalla pelle vellutata. I lunghi capelli ramati erano legati da un’alta coda; gli occhi nocciola le illuminavano il bel viso. Il formoso e snello corpo da diva era coperto da una camicetta nera che metteva in mostra il petto dirompente mentre le spalle erano protette da una giacchetta bianca. Le gambe erano in parte coperte da un’aderente gonna nera; ai piedi invece calzava delle scarpe nere striate di bianco con tacco. Ai lobi delle orecchie aveva orecchini a goccia mentre al polso un orologio dorato. Le sue dimensioni si erano ridotte a quelle di una ragazza di altezza media.
 
“Ed eccomi pronta!” sorrise la Gatta Nera guardandosi in uno specchio “Non immaginavo di essere così carina in forma umana!” e fare questo commento “E adesso alla Kaiba Corporation!” per poi scendere per strada e avviarsi verso l’edificio che le sorgeva davanti senza che nessuno la notasse.
“Eccola lì!” ma qualcuno nell’ombra l’aveva notata eccome “Il suo sangue ha un aroma delizioso. Peccato che non possa berlo!” e altri non era che Alucard “Vediamo come se la cava!” e la seguì curioso di vedere che cosa avrebbe fatto l’aliena.
 
“Buongiorno, sono qui per parlare col signor Kaiba!” in quel momento la Gatta Nera si avvicinò a uno dei bodyguard che sorvegliavano l’ingresso dell’azienda presentandosi educatamente.
“Ha un appuntamento signorina!” chiese questo mantenendosi rigido.
“Sì, sono in leggero anticipo. Mi chiamo Nami Solaris!” rispose la ramata presentandosi con un nome fittizio “E’ facile entrare nel computer esterno, il difficile è la banca-dati!” e sapeva già che sarebbe entrata nella struttura senza problemi.
“Aspetti un momento per favore!” il bodyguard prese il suo palmare e fece un rapido controllo “Prego, da questa parte!” per poi  farle strada.
Troppo facile!” sorrise questa.    
“Furba la mocciosa!” ghignò Alucard mentre si appoggiò a una parete affondandovi dentro.
 
La Gatta Nera fu accompagnata all’ultimo piano dell’edificio fino all’ufficio del presidente dell’azienda: Seto Kaiba.
“E’ venuta prima, una cosa che apprezzo!” l’accolse il bruno seduto sulla sua scrivania.
Il glaciale Sun’s Knight del Drago Bianco Occhi Blu (nota: spero si fosse capito che era lui il suo spirito) al momento indossava un lungo cappotto blu chiuso e i classici pantaloni neri dell’uomo d’affari e scarpe di camoscio.
“Spero di non aver fatto male signor Kaiba!” rispose la ramata tendendo la mano.
“No, ha fatto benissimo. Avevo giusto un impegno che temevo di dover posticipare!” fece lui senza alzarsi ma ricambiando il gesto “Venga subito al punto!” e non perse tempo con altre inutili parole.
Quest’umano è davvero freddo ma so io come renderlo più malleabile!” la soleana capì subito che il bruno era molto controllato “Il mio capo, il presidente della VT è rimasto molto impressionato dal suo sistema di riproduzione digitale. È sua intenzione costituire un contratto con la sua azienda e acquistare alcune delle vostre azioni. Chiede solo una piccola condizione: vorrebbe vedere alcuni degli studenti dell’Accademia in un duello e possibilmente selezionarli lui stesso e questo vorrebbe dire permettermi di avere una copia di alcuni nominativi in modo da fare un’adeguata selezione!” e mentre diceva queste parole un intenso aroma cominciò a espandersi per la stanza.
“In questo momento non è possibile soddisfare né l’una nell’altra!” rispose Kaiba senza scomporsi “Cos’è questo strano odore? È troppo forte perché sia un profumo ed è improbabile che venga dall’esterno!” ma percepì l’aroma.
Sta attento! È un ferormone!” a rispondere ci pensò il suo spirito che gli apparve dietro “Questa femmina non è quello che sembra!” e poteva percepire l’essenza della donna che si trovava davanti.
Non è quello che sembra! Che sia un demone di Abhadon!” chiese il Kaiba pronto a scattare.
No, non è un demone ma non è comunque umana!” il drago gli dette esisto negativo.
“Si sente bene signor Kaiba?” chiese con un tono leggermente preoccupato la ramata “Perfetto, ormai l’ho in pugno!” quando dentro stava esultando.      
“Sto benissimo!” rispose il bruno recuperando la sua freddezza che lasciò spiazzata la Gatta Nera.
E’ assurdo! Nessuno aveva mai resistito ai miei speciali ferormoni mentre lui, un semplice umano, l’ha fatto!” ed era incredula nello scoprire che il suo trucco non aveva sortito l’effetto desiderato.   
“Nemmeno ieri la mia accademia e molti degli studenti che vi studiano sono spariti nel nulla. In questo momento mi preme scoprire che cos’è successo e come riportare indietro quei ragazzi!” con queste parole Seto fece capire che non aveva tempo da perdere con simili affari “E poi, mia cara Nami Solaris, o qualunque sia il tuo nome, hai commesso un grave errore: hai provato a sedurre un uomo sposato e questo lo considero inammissibile!” per poi scoprire le carte.
Che cosa? Se n’era accorto!” e queste parole misero in agitazione la ramata che….
 
BOOM!
 
“AAAAAHHH!” venne improvvisamente sbalzata via dalla poltrona “Non è possibile! Tu sei…” e nel rimettersi agilmente in piedi capì con chi aveva a che fare.
“E ora fammi vedere chi sei veramente! Sun’s Knight Battle Armor Go!” e la conferma gliela diede lo stesso Kaiba che evocò la sua armatura e premette un interruttore che fece sparire tutti i mobili della stanza.
“A quanto pare le informazioni su di voi non erano complete. Molto bene, vorrà dire che otterrò quello che voglio sapere una volta che ti avrò messo in ginocchio!” la spia soleana avrebbe usato la forza pur di ottenere ciò che voleva e tornò al suo vero aspetto.
“Quell’aspetto! Sei un soleano!” che fu subito riconosciuto dal cavaliere del Drago Bianco occhi blu.
“Esatto, sciocco terrestre e ora vedrai di  che cosa è capace la nostra razza!” detto questo, la spia si lanciò all’attacco.
“Non mi sottovalutare!” e Kaiba fece altrettanto.
 
“PRENDI!” la soleana allungò la sua coda e la usò come una frusta.
“Tsk!” ma Kaiba non si scompose e con un movimento rapido, apparve davanti all’avversaria e la colpì con un pugno.
“GH!” la soleana si lasciò sfuggire solo quel lamento “E’ forte! Ma con me non la spunta!” ma rispose subito con uno scatto fulmineo assestando una potente testata al bruno.
“Questa faceva male!” commentò questo toccandosi la parte colpita e accorgersi che l’elmo era stato frantumato “Le è bastato un solo colpo per fare una cosa del genere. Dannata, questa me la paga!” e lo considerava un terribile affronto.
Smettila di pensare a cose inutili e vedi di mettercela tutta!” lo riprese il suo spirito che tratteneva i denti per il dolore.  
“Hai la mia parola che la farò a pezzi! Nessuno offende in tal modo il mio partner!” gli rispose il Kaiba a voce alta.
“Sei forse uscito fuori  di senno? Si vede che ti ho colpito troppo forte!” lo sfotté la soleana “Resta fermo lì che ti faccio perdere il resto!” e dal suo corpo fuoriuscirono delle escrescenze color terra che vennero lanciate contro il bruno.
“NON COSI’ IN FRETTA!” che le schivò tutte agilmente “ATTACCO DELLA LUCE BIANCA!” e lanciò una potente sfera di energia contro l’avversaria.
“Doble Ganger: Scudo alla massima potenza!” che tese il braccio sinistro in avanti trasformandolo in una grossa placca di lucido metallo che bloccò l’attacco.
“Che cosa! L’ha bloccato!” e questo lasciò il Kaiba senza parole.
Ricorda che i soleani hanno poteri legati alla natura più uno o due addizionali!” il suo spirito gli rinfrescò la mente “E quel potere è davvero un problema!” e la speciale abilità dell’avversaria lo faceva preoccupare.
In che cosa consiste?” gli chiese il suo Sun’s Knight che voleva capire come muoversi.
“Non distrarti, non te lo puoi permettere! N-CANNON!” in quel momento la Gatta Nera gli si lanciò addosso mentre i pugni venivano sostituiti da due trivelle pronte a trapassarlo.
“Accidenti!” ma il bruno le schivò con precisione millimetrica.
Esattamente come la carta magia, il potere del Doble Ganger permette all’utilizzatore di trasformare totalmente o parzialmente il suo corpo in qualsiasi cosa o persona. È anche possibile rigenerare il proprio corpo o quello altrui!” gli rispose il suo spirito “Per poter fare una cosa simile è, però, necessario stimolare il processo proteinico bruciando una grande quantità di calorie!” e gli spiegò il funzionamento di questo particolare potere.      
In altre parole, il troppo utilizzo di quest’abilità equivarrebbe alla sua sconfitta perché s’indebolisce troppo!” e Seto giunse a questa conclusione.
Esatto! Ma c’è qualcosa che mi preoccupa. Sta usando attacchi a ripetizione eppure è ancora fresca come una rosa. Questo vuol dire che è abituata all’uso prolungato!” ma lo spirito gli fece capire che l’avversaria sapeva il fatto suo.
“E allora vediamo di portala al limite!” disse il bruno che riuscì ad allontanarsi e giunse le mani “Assaggia questo” per poi aprirle di botto e creare una lancia splendente “DETONAZIONE DELLA LANCIA BIONICA!” e lanciarla contro l’avversaria.
“Palmo del Tornado!” che rispose tendendo la mano destra in avanti formando una tromba d’aria orizzontale che si annullò insieme a quello del Kaiba.
“Ha bloccato anche questa!” fece questo incredulo “A suo confronto quei due della settima erano niente!” rendendosi conto che l’avversaria era molto più forte di Ginew e Rikoom messi insieme “Vorrà dire che dovrò impegnarmi di più stavolta!” e schioccò le ossa del collo.
“Impegnarti di più? Io mi sto a mala pena scaldando!” fece la Gatta Nera con un ghigno per poi stendere le braccia “Correnti ascensionali, confluite in me. Siate il mio braccio, la mia carne, le mie ossa, il mio sangue. Venite a me e spazzate via il mio avversario privo di rispetto!” e recitare questa formula mentre il braccio destro fu avvolto da una raffica di vento “Metallo prezioso che scorri liquido in me, che purifichi gli empi e dai loro la morte, sgorga come infinita fonte diventando parte di me!” mentre il sinistro fu ricoperto da un denso strato di un metallo scintillante.
“Un attacco elementare!” Seto capì che doveva fare qualcosa o rischiava grosso.
“Unitevi insieme e abbattete il mio nemico!” in quel momento la soleana incrociò le braccia “SILVER STORM!” e lanciò un uragano con all’interno infinite lame di argento.
“ANELLO DI’ DIFESA!” all’ultimo momento il Kaiba sfoderò una carta magia capace di ridurre a zero i danni subiti dagli effetti.
 
L’intero ufficio venne distrutto dalla potenza dell’attacco avversario: pavimento, soffitto, finestre erano interamente distrutti ma, grazie alla carta magia il piano dell’edificio non era saltato in aria.
 
Sono riuscito a contenere l’esplosione, ma me la sono vista brutta!” pensò boccheggiando il Kaiba che aveva impiegato molte delle sue energie per evitare danni peggiori.
“Mi complimento! Nessuno era mai riuscito a resistere a quest’attacco!” fece la soleana con un sorriso compiaciuto “Ma dimmi, pensi di riuscirci di nuovo!” per poi rimettersi nella stessa posa e preparare nuovamente l’attacco.
“Tranquilla, posso fermarne altri mille di questo!” rispose il bruno con un ghigno di sfida anche se era esausto.
Se te ne lancia un altro non riuscirai a fermarlo di nuovo. Anche se ti ho protetto, il tuo corpo ne ha risentito parecchio!” gli disse il Drago Bianco occhi blu preoccupato.
Lo so, non c’è bisogno che sia tu a dirmelo!” gli rispose telepaticamente il suo protetto “Mi serve qualche minuto di respiro!” per poi cercare un modo per riprendere fiato “Forse non funzionerà ma tentar non nuoce. C’è una cosa che continua a frullarmi in testa: che cosa volete voi soleani?” e provò a distrarre l’avversaria facendole questa domanda.
“Che cosa vogliamo?” ripeté questa senza smettere di caricare il suo attacco “Ottenere informazioni su voi umani che vi fate chiamare Sun’s Knights e sul misterioso ragazzo che vi ha riunito!” e decise di accontentarlo come per concedergli un ultimo desiderio.
Dunque non sanno che Nick è come loro!” pensò Seto mantenendo il sangue freddo “E perché?” e porre poi un’altra domanda.
“Mi sembra ovvio: per distruggervi senza pietà. Questa è la volontà del nostro sovrano!” rispose la Gatta Nera mentre un lampo le balenò negli occhi “Ti ho concesso abbastanza tempo per recitare le tue ultime preghiere. Una volta che sarai morto, prenderò il tuo posto e accederò a tutte le informazioni che mi servono. Sparisci! SILVER STORM!” e lanciò nuovamente l’attacco.
 
“Distruggerci senza pietà!” ripeté il Kaiba abbassando il capo mentre un ricordo riaffiorò nella sua memoria.
 
FLASHBACK!
CINQUE MESI PRIMA!
VILLA DÌ CAMPAGNA TEXANA

 
 
Due giorni dopo che aveva lasciato le cinque terre ninja, Nick era andato alla ricerca di Yugi e dei suoi compagni. Era prima andato a Domino ma al negozio del nonno del Mutou aveva saputo che il nipote in quel momento era andato in vacanza con i suoi amici nel Texas, dietro invito di Seto in persona.
Dopo aver trovato il posto, Nick aveva attaccato bottone con i ragazzi chiedendo di poter duellare con il re dei giochi ma aveva trovato la ferma opposizione del Kaiba che odiava essere messo in secondo piano in casa sua e davanti alla moglie e quindi si fece avanti dichiarando che lo avrebbe distrutto in un turno solo e Nick accettò la sfida.
Il duello tra i due fu molto acceso e alla fine si concluse con un pareggio che non piacque a nessuno dei due ma il destino aveva voluto così.
Yugi aveva subito notato che il castano nascondeva qualcosa e lo pregò di raccontare la sua storia, cosa che questo non si fece ripetere due volte.
Nick raccontò ogni cosa e poi fece loro l’offerta di diventare dei Sun’s Knights. Alcuni furono titubanti, in particolare Seto cui bruciava ancora l’aver pareggiato per la seconda volta in vita sua ma dietro incitamento della moglie Serenity che amava quanto il fratellino, non poté fare altro che accettare divenendo così un Sun’s Knight.    
 
“Da questo momento in poi sarete l’unità speciale che interverrà solo in casi di estrema urgenza o quando non mi farò vivo per almeno un mese!” disse soddisfatto il Sun’s Warrior dopo aver sbloccato gli spiriti del gruppetto che aveva davanti.
 
“Vuoi che restiamo nascosti come dei ladri! Che cosa hai in mente!” chiese il Kaiba guardandolo storto.
“Non è ovvio? Vuole che ci sia qualcuno che guidi i giovani Sun’s Knights in sua assenza e ha scelto noi!” gli rispose un ragazzo di colore dai lunghi e lisci capelli platinati e dagli accesi occhi celesti che altri non era che Marik Ishtar la parte buona del terribile generale infernale.
“E’ sempre meglio avere qualcuno che ti copra le spalle, soprattutto contro i demoni!” concordò un’alta donna di colore dai lunghi e lisci capelli neri e luminosi occhi azzurri, cioè la sorella maggiore di Marik, Ishizu Ishtar.
“Dovremo agire nell’ombra ma quando sarà il momento, potremo uscire allo scoperto!” disse un alto uomo di colore dagli occhi dorati e con uno strano tatuaggio culla parte sinistra del volto, lui era Odion Ishtar fratello maggiore acquisito di Marik e Ishizu.
 
“Considerando il vostro passato, per voi non sarà un problema ma noi non siamo abituati ad agire così!” ammise un ragazzo dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi scuri, cioè Bakura Ryo, il precedente possessore del terribile anello del Millennio.
“Ci basterà vivere come abbiamo sempre fatto, nascondendo le nostre vere identità fino al momento giusto!” ma a Yugi non sembrava così difficile.
“Allora non c’è problema. A casa ho sempre un sacco di cose da fare!” commentò Joey con la sua solita aria tranquilla.
“Sì, dormi ventiquattrore su ventiquattro e mangi come un esercito!” lo punzecchiò Mai che aveva avuto modo di vedere il suo stile di vita^^.
“Eh! Non è vero!” protestò lui con i capelli tutti dritti^^ “E poi non sono io quello che si chiude in bagno per ore a farsi la manicure e i capelli!” e fare altrettanto con la Valentine.
“Chiudi quella bocca o te la tappo col Duel Disk!” lo minacciò lei che ne era perfettamente capace^^.
Il biondo si coprì la bocca con entrambe le mani^^.
 
“AHAHAHAH!” se la risero tutti.
“Puoi stare tranquillo amico, faremo come ci hai detto!” disse poi Tristan col pollice alzato.
“Però non farci aspettare troppo!” Duke adorava la tranquillità ma anche entrare in azione per mettersi in mostra.
“E se ti serve qualcosa non esitare e chiamarci!” sorrise Tea.
“Vi ringrazio amici!” annuì Nick “Adesso è meglio che vada. Ci sono altri posti in cui devo andare e il tempo non è mai abbastanza! Ci vediamo presto!” e si alzò in volo.
“Aspetta!” ma Seto lo richiamò “C’è una cosa che devi dirci e voglio che tu sia sincero!” e aveva una domanda da fare “Perché stai formando i Sun’s Knights? Sai bene che non possono tenere testa ai generali infernali eppure li stai riunendo. Che cosa speri di dimostrare?” e in base alla risposta avrebbe agito di conseguenza.
“Perché credo nei legami!” gli rispose il Sun’s Warrior “Quello che siamo lo dobbiamo ai legami che abbiamo stretto con gli altri e che stringeremo in seguito: sono la nostra forza, il motivo che ci spinge ad andare avanti contro le avversità. I Sun’s Knights sono una famiglia in cui tutti, indipendentemente da quello che sono, stringono legami tra di loro e con altri e questo vuol dire ottenere una forza che niente e nessuno, nemmeno Abhadon è in grado di battere: Coraggio, Amicizia, Amore, Verità, Speranza!” spiegandosi meglio.
“Credo di non aver capito!” disse Joey alzando la mano come se fosse a scuola^^.
“In altre parole vuole creare una famiglia!” gli rispose Marik “E’ un bel progetto ma un po’ troppo utopistico secondo me!” per poi esporre il suo pensiero.
“E allora noi che cosa siamo?” gli chiese la sorella indicando tutti gli altri.
“Un gruppo ben assortito, se non di più!” continuò Bakura “E sono scuro che è questo che Nick ha in mente!” e la cosa gli piaceva.
“E’ vero!” sorrise l’Ishtar che ritirò le parole che aveva detto prima.
 
“E questo sarebbe il motivo? Scusa ma lo trovo assurdo!” ma Seto non era soddisfatto della domanda.
“Sei libero di pensarla come vuoi ma dimmi anche tu una cosa, hai un legame che vuoi proteggere?” gli chiese il Sun’s Warrior imperterrito.
“Qualcosa da proteggere!” ripeté il Kaiba e subito si voltò verso sua moglie e il suo fratellino.
“Vedi, il mio pensiero non è poi così assurdo!” gli sorrise il castano che si alzò in volo “A presto ragazzi! Statemi bene!” e allontanarsi salutando con la mano.
“CIAO NICK A PRESTO!” lo salutarono tutti.
I sentimenti! Sono davvero così forti?” si domandò il Kaiba mentre lo vedeva allontanarsi all’orizzonte.
 
FINE FLASHBACK
 
“Sì Nick! Io ho qualcosa da proteggere: LA FAMIGLIA DEI SUN’S KNIGHTS!” solo in quel momento aveva compreso le parole del Sun’s Warrior e questo era un altro motivo per cui si sarebbe rialzato.
 
FLASH!
 
Dalla sua armatura partì una colonna di luce che avvolse l’intero ufficio annullando l’attacco della Gatta Nera.
“CHE COSA!” fece questa senza parole.
“Hai commesso un altro errore soleana: hai minacciato la mia famiglia!” Seto la guardò furente mentre la sua armatura cambiava, segno di un’evoluzione interiore “E per questo ti distruggerò!” ed era pronto a riprendere la battaglia.
Adesso sì che si ragiona! Avanti Seto, facciamole vedere di che cosa siamo capaci!” e il suo rinnovato spirito lo incitò a scatenarsi.  
“Davvero! Allora fatti… Cosa!” la spia non ebbe nemmeno il tempo di provocare l’avversario che se lo ritrovò davanti.
“ALI SPLENDENTI!” e senza esitare la colpì con un doppio pugno avvolto di energia facendole sfondare il soffitto fino a quando questa si sfracellò sul tetto del palazzo.
“AGH!” la soleana si fece scappare questo lamento mentre cadde sul duro pavimento.
 
“Ecco fatto! Adesso vediamo di chiuderla qui!” disse il Kaiba atterrando a pochi metri dall’avversaria e cominciò a caricare un attacco.
“Dannato! Non credere di avermi battuto. Ho molte frecce al mio arco!” ma la Gatta Nera non si sarebbe fatta battere tanto facilmente e anche lei cominciò a preparare un attacco.
 
“Meno male, altrimenti non mi sarei potuto divertire!” rispose una nuova voce proveniente dal muro.
E quello chi è?” si chiesero i due nello stesso momento.
 
“Vi state chiedendo chi sono? Spiacente, non sono affari vostri. Chiamatemi solo Alucard!” si presentò il potente e letale vampiro staccandosi dal muro su cui era appoggiato.
Un altro seccatore che non conosco!” pensò la Gatta Nera corrucciata “Le informazioni che mi sono state date non sono precise, accidenti!” rendendosi conto che gli avversari potevano essere più di quanti gli erano stati indicati.    
Chi diavolo è quello! Non l’ho mai visto!” anche Seto lo vedeva per la prima volta.
Seto sta attento! Quell’essere è tutt’altro che umano!” lo avvisò il suo spirito allarmato.
“Ci mancava questa!” esclamò il Kaiba digrignando i denti.
 
“Tranquillo ragazzo, non sono qui per te ma per lei!” Alucard gli fece capire che il suo obiettivo era la soleana.
“Ah davvero! ALLORA SPARISCI!” che senza alcuna esitazione, creò numerose braccia extra e le diresse verso il nuovo arrivato trafiggendolo in più punti “Tsk! Alla fine non valeva niente!” e guardare schifata ciò che restava “Perché non le ha schivate? Speravo d’intimidirlo e farlo scappare!” ma dentro di se si chiedeva perché questi non avesse schivato.
“Dannato mostro! QUESTA TE LA FACCIO PAGARE! LUCE SPLENDENTE AL NEUTRONE!” Kaiba non tollerò oltre e lanciò il suo attacco consistente in un’enorme sfera azzurra contro l’avversaria.
“La metterò in conto! SILVER WIND!” e la soleana rispose con un altro attacco in cui vento e argento si combinavano.
 
“Non escludetemi per favore!” fece la voce del letale vampiro che s’inserì fra i due attacchi scagliandoli verso il cielo.
“Assurdo!”nel vedere una cosa del genere Seto rimase senza parole.
“Come diavolo ha fatto a sopravvivere!” ma quella più incredula era la Gatta Nera che era convinta di averlo ucciso “Che abbia un qualche potere rigenerativo?” si chiese.
“Toglimi una curiosità ragazzina: è tutto qui quello che sai fare? È un po’ pochino!” la provocò Alucard mentre tirò fuori dal cappotto due enormi pistole, una argentata e l’altra nera “Dai mostrami di che cosa sei capace!” e iniziò a sparare con precisione verso la soleana.
“NON PRENDERTI GIOCO DI’ ME!” che gli ruggì contro mentre schivava tutti proiettili all’ultimo momento e contrattaccava lanciando lame di argento e proiettili ad aria compressa “MA SEI PAZZO!” accorgendosi con stupore crescente che l’avversario non tentava nemmeno di schivarli e ne veniva colpito in pieno.
“Ahahahahah! Che piacevole solletico! Sto cominciando a divertirmi!” se la rise diabolico il vampiro mentre veniva colpito e nonostante questo restava in piedi e continuava a sparare.
 
“Ma chi accidenti è questo qua!” pensò incredulo il bruno che si era librato in volo per evitare gli attacchi “Sta ricevendo così tanti danni eppure non muore e la sua aura non accenna a diminuire. Che razza di mostro è?” non riusciva a capire chi fosse il nuovo arrivato “Un momento: ha detto di chiamarsi Alucard. E se fosse l’anagramma di… No, non voglio nemmeno pensare che esista per davvero! È impossibile!” ma nell’anagrammare il nome con cui si era presentato, non riuscì a credere a quello che stava pensando.
Ricorda che quella parola non esiste!” gli ricordò il suo spirito “Temo che tu abbia visto giusto. Quello è un vampiro e non uno qualsiasi!” e confermò i dubbi del suo protetto.
“Ma non può essere vivo. Ammettendo che esista per davvero, secondo il libro, lui è morto da oltre due secoli e poi siamo in pieno giorno e i vampiri non possono sopravvivere alla luce del sole!”che sollevò quest’altro dubbio.
Questo vuol dire solo una cosa: che il mito e il libro sono completamente errati!” e questa fu l’unica conclusione del Drago Bianco occhi blu “La domanda da porsi è un’altra!” ma anche lui aveva un dubbio.
“Già, come fa a essere qui e chi sta dietro questo mistero!” che era lo stesso del Kaiba.
 
“Non è possibile!” intanto la Gatta Nera osservava incredula l’avversario che nonostante fosse gravemente ferito in numerosi punti vitali, non era ancora morto “Chi diavolo è quest’essere!” e la cosa la spaventava.
“Uhuhuh! È da tanto che non mi divertivo così!” ghignò il vampiro con le braccia a penzoloni e ormai privo di cappello e occhiali “Scusa, come hai detto che ti chiami?” per poi alzare il pallido volto e fissare l’avversaria con occhi sanguigni.
“G-Gatta Nera. È questo il mio n-nome in codice!” rispose lei messa in soggezione da quello sguardo.
“In altre parole non mi vuoi dire come ti chiami ma non importa. D’altronde nemmeno io mi sono realmente presentato!” ghignò Alucard senza dare peso alla cosa e rimettendosi dritto e privo delle ferite “Adesso portiamo il divertimento al limite estremo. Preparati a vedere come combattono i veri vampiri!” facendo intendere che avrebbe fatto sul serio mentre rimetteva le pistole dentro il giubbotto “Rilevata situazione di livello A: rimozione dei sigilli 3, 2 e 1 secondo il patto di Cromwell. Sospensione temporanea fino al completo annientamento del nemico!” per poi pronunciare questa formula e venire avvolto da una sinistra luce rossa.
 
“Che cosa sta succedendo!” la soleana percepiva chiaramente un pericolo e la paura era tale che non riusciva a muoversi.
“Non ho mai visto nulla di simile in vita mia!” anche Seto sentiva i brividi salirgli lungo la schiena e meno male che era sempre stato schizzinoso su queste cose.
 
Sul corpo del letale vampiro si spalancarono una miriade di occhi dall’iride rosso sangue, dopodiché questo si squarciò dall’interno e da esso uscirono creature di ogni genere che si avventarono su un’indifesa avversaria.
“STAI LONTANO!” che terrorizzata da un simile potere lanciava a raffica attacchi su attacchi senza però bloccare l’avanzata di quelle creature che le furono addosso “AAAAHHHHH!” e l’istinto prevalse sulla ragione facendole fare l’unica cosa possibile: scappare da quell’inferno.
BANG! BANG!
Ma due colpi di pistola partiti da una delle innumerevoli bocche di quelle mostruose creature fermarono la sua fuga colpendola alle spalle “AAARRGGHH!” e provocandole un dolore lancinante.
“Che ti prende! Hai già deciso di ritirarti?” la schernì il vampiro che emerse da quelle creature e guardarla con uno sguardo da psicotico “Ti ho solo graffiato le spalle, niente di grave!” e riteneva di non averle fatto ancora niente quando aveva forato le spalle dell’avversaria che si rigeneravano molto lentamente “Avanti, rigenera le tue ferite, mostrami la tua forza. Sbrigati! Sbrigai! Sbrigati!” lui non desiderava altro che riprendere “La notte non è nemmeno calata e il divertimento è già alle stelle. Avanti, non farmi attendere oltre. Fai la tua mossa e prova ad abbattermi! Sbrigati! Sbrigati! Sbrigati!” attendeva solo la mossa avversaria.
“SEI UN MOSTRO!” gridò la soleana in preda alla disperazione e ai singhiozzi.
“Eh!” e queste parole fecero sgranare gli occhi del vampiro mentre le creature cominciarono a rientrare nel suo corpo “Capisco! Dunque è così! Sei solo inutile feccia priva di spina dorsale!” ed etichettò in questo modo la sua avversaria perdendo qualunque interesse a combattere.
“TACI DANNATO! NON OSARE OFFENDERMI IN QUESTO MODO! NON HAI LA BENCHE’ MINIMA IDEA CONTRO CHI TI STAI METTENDO CONTRO!” ruggì la Gatta Nera furiosa per essere trattata in quel modo.
“Silenzio!” ma bastò un semplice sguardo di Alucard per bloccare qualsiasi parola “Puoi dire quello che vuoi! Per me sei solo cibo per cani!” e dalla sua spalla uscì un enorme mastino nero con enormi occhi rossi che fissarono famelici la gattina.
“Sta per ucciderla! Devo… Non riesco a muovermi!” Seto voleva fermarlo ma il suo corpo era paralizzato dal terrore “Muoviti! Muoviti! MUOVITI!” cercando con tutte le sue forze di riprendere il controllo di sé.
 
“AAAAHHHH!” la Gatta Nera dette quell’urlo disperato. Sentiva che la sua ora era arrivata.
“Sparisci dalla mia vista!” con occhi da predatore Alucard diresse contro di lei il suo mostruoso cane ma…
“FERMATI SUBITO!” una voce potente e autoritaria s’impose su di lui.
“Tsk!” e questa bastò per far arretrare la mostruosa creatura che rientrò nel corpo di Alucard “Sbaglio o dovevi essere altrove?” che si rivolse corrucciato verso il proprietario della voce che altri non era che il misterioso uomo incappucciato.
“Se la memoria non m’inganna, avevo ordinato di non uccidere!” disse questo senza rispondere alla domanda del vampiro.
“Che sarà mai! Per me una vita in più o in meno è indifferente!” rispose il vampiro con un ghigno diabolico.
“Non per me!” ma l’uomo incappucciato non era della stessa opinione “Ritirati subito!” per poi ordinare al vampiro il suo rientro immediato.
“Osi darmi ordini? Non rispondo di certo a te. Solo la mia padrona può controllarmi, nessun altro!” ma Alucard rifiutò di eseguire un ordine che non venisse da Integra.
“Desideri essere estromesso dall’operazione per caso? Non mi ci vuole niente a rispedirti indietro!” il misterioso figuro non era però un uomo che si faceva intimorire.
“E perdermi tutto il divertimento? Non ci penso nemmeno!” rispose il vampiro che alla fine fu costretto a ubbidire “Per questa volta lascerò passare, ma non credere che sarò sempre così mansueto! Ci si vede!” e dopo aver chiarito questo con il suo capo, sparì nel nulla.     
“Bene e adesso… Uh! È scappata!” l’incappucciato rivolse le sue attenzioni verso la Gatta Nera ma questa aveva approfittato del momento per fuggire “Prevedibile!” ma non poteva darle torto, in pochi potrebbero continuare a combattere dopo aver visto Alucard in azione “Vediamo di dare una sistemata a questo posto!” e schioccò le dita…
PUFF!
E tutti i danni causati dallo scontro vennero riparati.
“Perfetto!” fece soddisfatto l’uomo incappucciato “E ora andiamo!” per poi avviarsi.
“ASPETTA!” ma fu richiamato da Seto atterrato a pochi metri da lui “Tu chi diavolo sei?” e gli pose questa domanda.
“Non è necessario che tu lo sappia pivello!” gli rispose questo senza considerarlo troppo.
“Come osi!” e quella risposta fece infuriare il Kaiba come poche volte nella sua vita.
“Oso eccome! Sei ancora troppo giovane per capire come ruota realmente il mondo e poi, guardati: stai ancora tremando. Che c’è? L’aver scoperto che lui esiste davvero ti ha terrorizzato?” lo provocò il misterioso figuro “Vuol dire che non hai ancora visto niente di questo mondo. Le sorprese sono a mala pena iniziate!” che sembrava saperla lunga.
“Che diavolo stai dicendo!” il Kaiba non riuscì a dire altro.
“Lo scoprirai presto!” gli rispose l’incappucciato mentre cominciò ad avvisarsi “Trai insegnamento da quest’esperienza e vedi di scrollarti di dosso la paura o non sopravvivrai a lungo a questo mondo. Resterei volentieri un altro po’ a darti qualche lezione ma adesso ho del lavoro da fare e il tempo non è mai abbastanza. Al prossimo incontro!” per poi sparire nel nulla lasciando cadere un bigliettino da visita.
 
“Dunque è lui a muovere le fila!” il bruno comprese che era il misterioso uomo incappucciato ad aver nascosto l’esistenza di Alucard e chissà di quante altre cose.
Se è come penso, lo rivedremo molto presto!” commentò il Drago Bianco occhi blu staccandosi dal suo protetto.
“Oh non vedo l’ora!” esclamò Seto prendendo il biglietto ma nel farlo “Sto tremando!” si rese conto che la mano tremava come una foglia “Io sto tremando come un moccioso? È assurdo!” per poi chiuderla forte e…
KAPOM! CRACK!
Colpire il pavimento del terrazzo lesionandolo.
“Dannazione!” non si era mai sentito così impotente e questo lo mandava in bestia.
Non è un male avere paura, è una cosa naturale: con essa conosci i tuoi limiti. Impara ad andare oltre di essi e diventerai ancora più forte di come sei adesso!” il suo spirito gli venne in aiuto dandogli un insegnamento di vita mentre prese il biglietto passandoglielo.
“Sì!” si limitò a rispondere il suo protetto prendendo quel pezzo di carta “La prossima volta non tremerò più!” facendo questa promessa a sé stesso.
 
 
A QUALCHE KILOMETRO DI’ DISTNAZA SOPRA UN PALAZZO
 
“Anf! Anf!” la Gatta Nera respirava affannosamente per calmare il cuore che pompava a mille “Sono viva. Sono ancora qui!” si disse per calmarsi “Padre, madre sono ancora viva!” per poi riportare alla mente il volto dei genitori, calmandosi “Ora va meglio!” per poi rimettersi in piedi “Non so chi fossero quei due sconosciuti ma la prossima volta dovrò stare attenta!” ripromettendosi questo.
La spia soleana accese il suo GPS e controllò gli altri luoghi da visitare “Andrò in Giappone a Tomoeda, lì non dovrebbe esserci nessuno!” e scelse la città dove viveva Sakura Kinomoto “Prima però è meglio riprendersi: la battaglia contro Seto Kaiba e quell’essere mi ha prosciugato!” ma prima doveva recuperare le forze in previsione di una prossima e imprevista battaglia così aprì la borsa che aveva sempre con se tirando fuori una scatola con dentro delle pillole della vita “Me ne rimangono solo tre. Dovrò fare rifornimento al più presto!” e ne ingoiò una riprendendosi “Bene e ora andiamo!” per poi alzarsi in volo verso la prossima destinazione.
 
“Oh! Davvero interessante!” commentò una voce e poi una ragazza uscì dal suo nascondiglio dietro l’antenna dello stesso tetto “Era così presa da quello che è successo prima che non ha notato la mia presenza. Che pena!” rimanendo delusa dalla poca attenzione della soleana.
Era un’attraente biondina dalla pallida carnagione. Indossava un abito nero alla Gotic Lolita con scollatura generosa che mostrava il petto ben sviluppato. Non mancavano guanti e stivali neri abbinati a un ombrello che teneva nella mano sinistra. I capelli biondi era legati dietro la testa da un’elaborata acconciatura ma lasciavano che un lungo ciuffo andasse in avanti coprendole l’occhio sinistro mentre il destro era verde.
 
La misteriosa donna prese un telefonino da sotto la gonna e compose un numero “Qui Hilda! Padroncino sta venendo nella vostra direzione!” e disse queste parole.
Ottimo, proprio come avevo previsto!”rispose la voce dall’altra parte del telefonino “Per il momento ritirati!” per poi dare quest’ordine alla sua subordinata e chiudere la chiamata.
“Come desidera padroncino!” e questa ubbidì senza fiatare e sparì nel nulla.     
 

VICINO A TOKYO

  

“Come immaginavo, ha scelto un luogo in cui è sicura di non trovare nessuno. Ha commesso un grave errore!” commentò divertito l’uomo incappucciato mentre osservava la capitale nipponica dall’alto della torre panoramica.
“E’ sicuro di voler scendere in prima persona padroncino?” gli chiese una ragazza dietro di lui.
Era un’alta e atletica ragazza dalla pelle ambrata e dai lunghi e lisci capelli blu notte che le scendevano fino alle ginocchia e gli occhi erano dello steso colore. Indossava un lungo mantello bianco, stile boss mafioso, mentre il petto era coperto da una stretta fasciatura. Le gambe erano protette da lunghi e aderenti pantaloni bianchi mentre ai piedi aveva morbide scarpe dello stesso colore.
“Se solo lo chiedesse, potremmo pensarci noi!” seguita da un’altra appoggiata all’antenna.
Si presentava come una bambina dalla pallida carnagione. Indossava un lungo abito nero a un pezzo che le copriva interamente l’esile corpo con tanto di guanti per le mani e scarpette nere. I lunghi capelli biondi erano legati a due code laterali da dei nastri neri che spesso si muovevano come orecchie mentre gli occhi erano rossi.
 
“Aoi, Mina c’è un motivo sul perché ho deciso di scendere in prima linea e voi due e Hilda in quanto miei famigli lo conoscete bene!” rispose loro l’uomo incappucciato voltandosi verso di loro.
“Non lo mettiamo in dubbio, ma è sicuro di voler affrontare un semplice sicario quando potrebbe schiacciare direttamente il capo?” gli chiese la ragazza di nome Aoi Kunieda.
“Non è nel suo stile affrontare i pesci piccoli; quelli li ha sempre affidati a noi. Lei ha sempre fatto secchi i boss!” Mina Tepes lo aveva sempre visto agire in questo modo.
“Quelli erano semplici umani ma gli avversari sono soleani e so bene di che cosa sono capaci!” rispose loro l’incappucciato “E poi saranno un ottimo passatempo per ingannare l’attesa di entrare realmente in azione contro i demoni di Abhadon!” e non vedeva l’ora scendere in campo.
“Perdoni la domanda, ma perché non scende in campo adesso contro Abhadon?” chiese di nuovo la blu.
“Perché i pesci non sono ancora abbastanza grossi!” le rispose questo mentre l’aria intorno a lui vibrò.
“Non sarà mica perché non vuole rivedere subito un suo vecchio amico!” ma Mina sembrava sapere il vero motivo.
“E’ un altro motivo!” che l’altro non negò “Adesso è tempo di andare! Voi tornate pure a casa!” per poi congedare le due ragazze.
“Si padroncino!” rispose Aoi senza battere ciglio “Aspettami Hilda, sto venendo a ridurti a un colabrodo!” perché voleva andare a risolvere un conto in sospeso con l’altro famiglio.
“Certo ma prima ci sono due cose che devo assolutamente comunicarle!” mentre Mina aveva delle comunicazioni dell’ultimo minuto.
“Sarebbero?” chiese questo concentrandosi sulla piccola bionda.
“La signorina Integra ha chiamato poco fa al suo numero privato. Sembrava furiosa per la vostra iniziativa di poco fa. Le ho risposto che le vostre regole non si discutono e che poteva mettersi le sue lamentele dove sapeva lei!” che comunicò la prima insieme alla risposta che aveva dato.
“Esattamente come avrei risposto io, ottimo lavoro!” rispose questo ridendosela da sotto il cappuccio “E la seconda?” per poi voler sapere l’altra novità.
“E’ un po’ brutta!” rispose la Tepes con tono più serio “L’animaletto che avevate adottato l’altro ieri è scappato dalla sua gabbietta!” e gliela disse con i lacrimoni agli occhi.
“CHE COSA!” fece l’uomo incappucciato crollando in ginocchio “Perché? Perché mi hai fatto questo Tiny. Pensavo mi volessi bene!” piangendo grosse lacrime^^.
“Si vede che non era un Pucci-pucci fedele padroncino!” cercò di consolarlo Aoi “Sfortunatamente i serpenti marini giganti non sono molto giocherelloni!” dicendo la sua sul cosiddetto Tiny^^.
“Ma mi piaceva. Quando l’ho visto da solo che cercava qualcosa da mangiare, ho pensato di portarmelo a casa per curarlo dai due piccoli pugni che gli avevo dato per farmelo amico!” si lamentò l’altro con i lacrimoni a palla che scendevano dal cappuccio^^.
“Suvvia padroncino ne troverete un altro più bello!” lo consolò Mina pronta a sostenerlo sempre.
“E questo sarà così contento di giocare con voi che non vi lascerà mai!” seguita da Aoi che non lo avrebbe mai abbandonato^^.
“Sniff! Sì avete ragione!” fece questo rincuorato.
“Adesso basta piangere! Mostrate a tutti di che cosa siete capace!” lo incitò la Tepes invitandolo a darsi una mossa.
“Siete o no il Boss?” e anche la Kunieda fece altrettanto.
“Sì avete ragione!” rispose questo rimettendosi in piedi “Devo smetterla di fare simili figuracce davanti a loro!” di sicuro non voleva apparire così davanti alle sue donne “Molto bene, andiamo a divertirci un po’!” per poi recuperare la sua freddezza e partire verso la cittadina della Kinomoto.
 
“Fissa per i Pucci-pucci a parte, è perfetto!” commentò Aoi che non vedeva difetti nel suo padroncino salvo quello^^.
“E’ una cosa di famiglia dopo tutto!” le rispose Mina che non ci vedeva niente di male “Andiamo e guai a te se uccidi altri animaletti mentre fai a botte con Hilda!” e riprese duramente la collega per quello che aveva combinato^^.
“Non è colpa mia se mi è partito un fendente che l’ha tagliato in due. Non farei mai un dispiacere al padroncino!” rispose l’altra offesa che era la causa della fuga/morte di Tiny^^.
“Mi hai costretto a dire l’ennesima bugia al padroncino e dici di non averlo fato apposta?” la sgridò Mina mentre i suoi occhi brillarono minacciosi “Hai la mia parola: se dovrò fare di nuovo una cosa del genere, ti dissanguo e ti lascio appesa a un palo per un mese intero senza cibo!” e sperava di essere stata chiara.
“CHE COSA! PUNISCI SOLO ME E NON HILDA? ANCHE LEI HA LA SUA PARTE DÌ COLPA!” gridò la poverina che non voleva fare la parte del capro espiatorio^^.
“Lo stesso discorso vale per lei. E ora andiamo!” la Tepes non avrebbe di certo risparmiato l’altra ragazza e poi se ne andò.
“Ehi, aspettami!” seguita di corsa da Aoi^^.

 
CITTA’ DI’ TOMOEDA
 

“Carina!” commentò la Gatta Nera in forma umana mentre si guardava intorno “Qui non dovrebbero esserci intoppi, o almeno spero. Vediamo, la casa dovrebbe essere da questa parte!” dirigendosi verso l’indirizzo indicato dal GPS “Eccola!” per poi fermarsi davanti a casa Kinomoto “Niente di particolare ma ha un certo fascino!” e il suo giudizio non fu negativo.

Bip! Bip!         
Il GPS si trasformò in un radar che verificò la presenza di segni vitali all’interno della casa.
“Nessun segno vitale, posso entrare tranquillamente!” la ramata capì che al momento non c’era nessuno ed entrò in casa Kinomoto.
 “Permesso!” fece lei sapendo che non avrebbe risposto nessuno “Questi terrestri hanno dei gusti semplici ma molto carini. Non riesco a emettere un giudizio negativo!” stupendosi di non riuscire a criticare negativamente il posto.
La Gatta Nera girò rapidamente il pian terreno facendo attenzione a non lasciare traccia del suo passaggio ma non trovò niente che le potesse essere utile, poi passò al seminterrato ma anche lì non trovò niente a parte diversi libri e album fotografici.
“I padroni di casa sono molto ordinati, non c’è nemmeno un dito polvere!” commentò questa sorprendendosi dell’ordine che aveva trovato.
Infine passò al primo piano e ì trovò le camere da letto, in particolar modo quella della piccola Kinomoto.
“Tombola!” la Gatta Nera entrò subito in questa cominciando a rovistare nei cassetti “Non c’è bambina che non abbia un proprio diario segreto. Sono sicura che… Eccolo!” e trovò quello che sperava di trovare: un diario chiuso da un lucchetto (no, non è il libro delle Sakura Card se qualcuno se lo sta chiedendo).
“Ecco qua!” le bastò un attimo e il lucchetto si aprì “Vediamo…” e cominciò a scorrere le pagine alla ricerca di quello che le serviva “Ecco. Questa è la data giusta!” e trovò quelle che le servivano.
 
20 Giugno.
Caro diario, finalmente la scuola è finita e posso iniziare le vacanze.
Da quando ho convertito la carta del Nulla in quella della Speranza, mi sento molto meglio perché la mia piccola famiglia si è ampliata ancora e non posso che esserne felice.
 
21 Giugno
Pensavo di poter trascorrere delle vacanze tranquille e invece mi devo ricredere! Uffa!
Ho solo il tempo di uscire e di incontrare le mie amiche e Shaoran che si è di nuovo trasferito qui che mi trovo davanti un tipo strano. Dai lineamenti posso capire che è straniero, forse europeo; sarà coetaneo di Touya credo; mi somiglia un po’ almeno per quanto riguarda colore di capelli e occhi. Per sbaglio mi scontro con lui e lo sporco col gelato che avevo appena preso. Non so quante volte mi sia scusata, ma lui ha preteso che facessi una cosa per lui: che gli offra solo una granita nel pomeriggio e, per dimostrare di non avere brutte intenzioni, ha detto che potevo portare tutte le persone che volevo. Sono rimasta sorpresa per due cose: parla molto bene il giapponese come fosse la sua lingua e sembra nascondere qualcosa. Non so come descriverlo, ma sembra diverso.
A questo punto non posso tirarmi indietro, andrò e offrirò una granita a questo ragazzo e porterò con me anche la mia famiglia e Shaoran (più che altro perché hanno insistito).
Speriamo solo che le vacanze non prendano una brutta piega.
 
22 Giugno
Caro diario…
Stento ancora a credere a quello che ho visto ieri pomeriggio.
Sono andata con i miei al bar indicatomi dallo strano ragazzo che ha detto di chiamarsi Nick… pensavo che avrei risolto tutto senza finire nei guai ma mi sbagliavo. Il signor Nick non è quello che sembra. Non voglio dire che sia una cattiva persona, anzi è gentilissimo e anche di buon cuore. Ha davvero una storia incredibile dietro di se e ora ha deciso di condividerla con più di qualcuno e tra questi ci siamo anch’io e Shaoran.
All’inizio non gli volevo credere ma, quando mi ha mostrato direttamente la sua storia, non ho avuto più dubbi: tutto quello che ci ha detto, è vero.
Non so se devo scriverlo su di te o meno. Per adesso devo pensare a una cosa importante: c’è una scelta che devo fare ed è una di quelle da cui non si può tornare indietro. Ti faccio sapere presto.
 
“Che cosa? Che storia ti ha detto?” fece la Gatta Nera interrompendo la lettura tanto era l’emozione “Chi è questo signor Nick? Dai che sono a un passo dallo scoprirlo!” e girò l’ultima pagina.    
“Spiacente ma la pacchia è finita!” disse una voce proveniente dall’ingresso della stanza.
La spia soleana trasalì e si voltò di scatto verso il nuovo arrivato.
 
Chi era? Ovvio Touya in persona appena tornato dal lavoro.
“Come hai fatto a mascherare la tua presenza!” chiese lei che non si era accorta del suo arrivo.
“Non ho fatto proprio niente. La colpa è tua che ti sei lasciata prendere dalla lettura!” rispose il Kinomoto con un ghigno bastardo.
Accidenti, mi sono distratta!” pensò la ramata digrignando i denti.
“Di sicuro non sei un ladro: non si attarderebbe a leggere un diario. Sei un servo di Abhadon?” intanto il Kinomoto giunse alla conclusione più logica cui potesse pensare ma aveva toppato alla grande.
“E se anche lo fossi?” chiese la Gatta Nera “Chi è questo Abhadon?” ma non sapeva di chi stesse parlando.
“Allora dovrei ucciderti!” rispose Touya con calma glaciale “Ma la tua energia non somiglia nemmeno lontanamente a quella di un demone, quindi escludo anche questa ipotesi!” ma nel percepire l’energia proveniente dal corpo della ragazza capì che anche quell’ipotesi era da scartare “Allora? Mi vuoi dire chi e che cosa sei? Potrei anche dimostrarmi gentile e offrirti una tazza di tè!” per poi porre gentilmente la sua domanda.
“Che gentile, sono quasi tentata sai!” rispose la soleana ricambiando il sorriso bastardo “Ma non ho tempo da perdere con te e non sei nemmeno il mio tipo!” liquidandolo con molta gentilezza “Ma la parte del parlare te la posso concedere. Solo che sarai tu a dirmi quello che voglio sapere e non il contrario!” e sparse per la stanza i suoi particolari ferormoni.
“Direi che le trattative sono finite e la stessa cosa vale per la trappola!” rispose il Kinomoto con un sorrisetto divertito.
“Trappola!” e quella parola non piaceva per niente alla spia.
“Ottimo lavoro Touya, ora puoi dartela a gambe!” dalla finestra della stanza entrò Ruby Moon che invitò il ragazzo a fuggire mentre nel palmo delle sue mani si formò un cristallo scarlatto che lanciò contro la soleana.
ZACK!
La Gatta Nera evitò agilmente l’attacco ma non si accorse che dietro di lei stava per arrivare un altro pericolo cioè Spinel Sun col suo vero aspetto.
KAPOM!
“Colpita!” che la prese in pieno con un colpo di testa.
“AGH!” la ramata non si aspettava un simile attacco e fu spinta verso l’esterno per di più perdendo la presa sul diario che stava leggendo.
 
“Ora puoi filare bellissimo!” mentre la guardiana della luna invitò il Kinomoto ad andarsene.
“Per chi mi hai preso? Guarda che so il fatto mio!” le rispose il fratello maggiore di Sakura schioccando le dita cambiando vestiti.
Ora indossava una divisa interamente nera salvo per il simbolo si un sole e una luna che s’incontravano dentro un cerchio magico. Comparvero inoltre un lungo mantello e una spada senza lama.
“Come hai fatto?” fece incredula la ragazza.
“Ma dov’eri quando ho chiesto a Eriol di rendermi un mago?!” le chiese lui incredulo.
“Mi stavo aggiustando i riccioli!” rispose lei con un sorriso innocente.
Ma questa c’è o ci fa?” si chiese il Kinomoto col tic nervoso^^ “Lasciamo perdere e andiamo fuori!” e preferì andare a dare man forte al guardiano del sole.
“Sì andiamo!” concordò la rossa.
 
Quando i due uscirono, videro che era in corso uno scontro aereo tra il guardiano del sole e la soleana tornata al suo vero aspetto.
“Cavolo quant’è brutta!” fece disgustata Ruby nel vedere il vero aspetto della spia.
“Non è brutta, è una soleana!” le rispose Eriol sopra il tetto di casa Kinomoto “Ecco fatto! Con questa barriera magica chi non ha poteri magici verrà spostato in un altro piano dimensionale!” mentre schioccava le dita attivando una barriera magica per proteggere città e abitanti.
“Una soleana? Sbaglio o Nick ci aveva assicurato che sono esseri pacifici!” gli chiese Touya con questo dubbio.
“Temo che non avesse considerato dell’altro!” gli rispose l’Hiragizawa con uno dei suoi enigmatici sorrisi.
Come al solito gli devi tirare le cose con la pinza!” pensò il Kinomoto con il tic nervoso. 
“Non dovremo andare a dare una mano a Spinel Sun?” chiese Ruby Moon indicando il suo amico anche se per il momento stava tenendo testa alla Gatta Nera.
“Non è necessario! Sta per arrivare qualcuno molto più preparato di noi!” ma la reincarnazione di Clow Reed sapeva che a momenti sarebbe arrivato qualcuno che avrebbe suscitato sorprese.
“E chi sarebbe?” chiesero insieme il Kinomoto e il guardiano della luna.
“Aspettate e vedrete!” si limitò a rispondere il moro con un altro sorriso.
“Cattivo! Almeno dammi un indizio!” si lamentò Ruby Moon con tanto di lacrimoni.
“Tsk! Figurati se lo fa!” ma il Kinomoto non ci sperava proprio^^.
 
Intanto nei cieli di Tomoeda stava continuando il duello aereo tra i due felini.
“Prendi questo!” Spinel Sun non si trattenne e lanciò contro l’avversaria una grande sfera di potere magico.
“Doble Ganger protezione massima!” ma la spia soleana bloccò l’attacco con la sua migliore difesa. “Tutto qui gattino troppo cresciuto?” per poi provocare l’avversario.
“Ha parlato la distratta!” le rispose a tono Spinel “Eriol ha detto che devo trattenerla per almeno cinque minuti e poi farmi da parte. Chissà chi sta per arrivare!” ciò che doveva fare era solo perdere tempo.
“CHI SAREBBE LA DISTRATTA!” gli ruggì la Gatta Nera con la venuzza pulsante.
“Tu! Ti sei fatta fregare per ben due volte in nemmeno due minuti da due persone diverse. Anche se io tecnicamente non sono una persona ma una creatura magica!” rispose tranquillamente il nero guardiano del sole “Solo altri dieci secondi!” e il tempo stava quasi per scadere. 
 
“Ora ti faccio vedere io chi è la distratta!” sibilò la Gatta Nera partendo all’attacco.
Tre, due, uno! Tempo scaduto!” intanto Spinel Sun ultimò il conto alla rovescia e si tenne pronto a cedere il posto a chi sarebbe arrivato dopo un secondo.
“Bello scontro, ma ora ci penso io se non ti dispiace!” e questo non tardò nemmeno di un istante bloccando il pugno della Gatta Nera.
Ma questo è quell’uomo in nero!” che lo riconobbe subito e sentì un brivido scorrerle lungo la schiena.
“E’ tutta tua. Stavo solo aspettando che arrivassi!” rispose il guardiano del sole all’uomo incappucciato.
“Mi stavi aspettando?” la cosa suonò assurda alle orecchie del misterioso individuo “Il tono della sua voce e l’odore non mentono. Come faceva a sapere che sarei arrivato!” e lo trovava davvero strano.  
“Parlane con Eriol dopo che hai finito. Con permesso!” gli rispose Spinel per poi scendere verso il suo gruppo.
Eriol Hiragizawa, la reincarnazione di Clow Reed! Non c’è dubbio, è uno che sa il fatto suo!” pensò l’uomo in nero “E ora pensiamo a te!” per poi rivolgere la sua completa attenzione sulla spia soleana.
“Non so chi sei ma se ti metterai sulla mia strada, morirai!” che malgrado usasse un tono fermo sentiva i brividi aumentare.
“Morire? Povera sciocca. Le tue mani non sanno di morte e i tuoi occhi mal celano la paura che stai provando!” ma l’uomo in nero non si fece ingannare “E poi so bene che non avresti fatto niente a Seto Kaiba: ti saresti solo limitata a tramortirlo e a prendere il suo posto per un po’. Mi sbaglio forse?” voleva vedere che cosa avrebbe risposto.
“Non dire fandonie. L’avrei ucciso per davvero e avrei fatto fuori anche quell’essere in rosso se non avesse usato quelle mostruosità!” che negò tutto.
“Io invece dico che tu speravi che Alucard schivasse l’attacco!” ma l’altro la sapeva lunga “Lui si diverte a lasciarsi colpire per distruggere l’avversario su tutta la linea e poi lo uccide senza pietà mentre tu sei stata titubante sin dall’inizio. Forse esteriormente lo nascondi ma il tuo cuore dice altro, vero?” e non si sarebbe fatto ingannare.
 
La Gatta Nera si liberò con uno strattone e si allontanò ansimante “Ma tu chi sei?” riuscendo a dire solo questo.
“Una leggenda sopravvissuta, se così posso definirmi!” rispose questo mentre venne avvolto da un’intensa luce nera con contorno bianco.
Quando si estinse l’uomo incappucciato era sparito. Al suo posto era comparso un essere metà uomo e metà leone dal corpo interamente nero. Il corpo scolpito era alto cinque metri e mezzo. I piedi erano possenti zampe leonine, il volto felino era incoronato da una folta criniera mentre dietro la schiena si muoveva ipnotica una lunga coda leonina mentre le parti intime risultavano assenti. Gli occhi color azzurro ghiaccio rispecchiavano l’istinto e la forza che questo guerriero celava dentro di se. Sui definiti pettorali pendeva un ciondolo con una gemma nera che risplendeva di luce propria.
 
“Un saturniano!” fece la Gatta Nera senza fiato ma i suoi occhi caddero sul ciondolo dell’avversario “Q-Quello è….” e non riusciva a credere a quello che vedeva.
“Che ti prende? Hai improvvisamente perso la voglia di combattere?” la provocò il guerriero nero che sembrava essere un saturniano “Se non vieni tu, vengo io!” e spalancò le fauci piene di denti aguzzi “San Ryu no Hōkō!” da cui partì un gigantesco vortice nero che si abbatté su un’incredula avversaria.    
 
“M-Ma che diavolo ha fatto!” fece Touya senza parole.
“Ha lanciato un alto concentrato di acido e buio dalla bocca!” gli rispose Spinel Sun con aria da sapientone.
“Sì ma che magia ha usato?” chiese Ruby Moon che non aveva mai visto nulla del genere.
“Magia Ammazza Draghi!” disse Eriol attirando l’attenzione dei tre compagni su di se “E’ un incantesimo molto raro che viene insegnato agli umani cresciuti dai draghi. Chi è in grado di usare questa magia ha il potere di abbattere un drago: è chiamato Dragon Slayer!” e dette una rapida spiegazione.
“Dragon Slayer?” ripeté il Kinomoto incredulo da quello che aveva appena sentito.
“Sì, per tua informazione anche Nick è un Dragon Slayer ma tempo fa mi ha detto di preferire un altro termine: Dragon Knight!” lo avvisò l’Hiragizawa con incredibile calma.
“Quindi, quel tipo è un po’ come Nick vero?” chiese Ruby Moon.
“Aspetto a parte!” completò Spinel Sun.
  “No, non un po’!” li corresse il giovane mago “Lui E’ come Nick e quel ciondolo ne è la prova: il simbolo dei Sun’s Warriors!” rivelando in parte l’identità del guerriero.
“Che cosa? Un altro Sun’s Warrior!” fecero i tre increduli.
“Esatto!” confermò Eriol.
 
“ARRGGHH!” la Gatta Nera aveva ricevuto in pieno l’attacco e il Doble Ganger le stava rigenerando le ferite molto lentamente.
“Ti credevo più dura di così ragazzina!” commentò il misterioso Sun’s Warrior con un ghigno bastardo.
“GH!” con quell’ultimo gemito la soleana si rimise in sesto ma era ansimante “Un solo attacco. Gli è bastato un solo attacco per ridurmi così! No, è anche la sorpresa a farmi quest’effetto. Lui è…” e il motivo era la sorpresa di essersi trovata avanti uno dei guerrieri che tutti credevano scomparsi.
“Oh, capisco! Sei sorpresa!” commentò il guerriero nero “Scommetto che adesso mi farai una domanda. Avanti fa pure!” e la invitò a chiedere quello che voleva.
“Tu… Tu sei un Sun’s Warrior?” e questa la fece col cuore in mano.
“Chissà!” rispose questo senza far trasparire nessuna emozione.
“Non voglio una risposta così vaga. Voglio la verità!” e quel modo di rispondere la provocò non poco.
“Che tono irrispettoso! Facciamo così prova a colpirmi. Se ci riuscirai, risponderò schiettamente!” e per provocarla ulteriormente questo la invitò con la manina.
“Dannato! NON MI’ PRENDERE IN GIRO!” e la Gatta Nera abboccò all’esca con tutto l’amo lanciandosi alla ceca sull’avversario.     
La spia soleana calò un pugno verso il guerriero nero ma questo fu fermato dalla coda di lui.
“Un po’ debole questo pugno. Riprovaci, sarai più fortunata!” la provocò il guerriero leone.
“DANNATO!” e questa iniziò a lanciare calci e pugni a raffica che furono tutti parati dalla coda dell’altro.
“La mia coda si era un po’ arrugginita, grazie per il buon risveglio muscolare!” la sfotté il guerriero nero mantenendo le braccia incrociate.
 
“SILVER STORM!” la Gatta Nera lasciò perdere gli attacchi ravvicinati e sfoderò uno dei suoi attacchi migliori.
“Quest’attacco non ha alcun effetto su di me. Muro del Buio!” in risposta il saturniano creò dal nulla un immenso muro fatto di ombra che bloccò l’attacco senza problemi.
“ERA PROPRIO QUELLO CHE VOLEVO!” la Gatta Nera apparve alle spalle del guerriero creando dieci braccia col Doble Ganger e ognuna di esse aveva in mano una sfera d’aria compressa “SFERE TEMPESTOSE!” e le lanciò tutte insieme.
Doble Ganger e potere del vento!” il guerriero nero si allontanò di qualche metro evitando gli attacchi “Per il primo è chiaro che si tratta di un potere ausiliario, ma quello del vento è tipico dei soleani verdi o dei loro discendenti, mentre lei ha la pelle nera. C’è qualcosa che non va!” perché stava riflettendo sul modo di combattere dell’avversaria.
“Che c’è? Ti sei addormentato?” lo provocò la ramata con un ghigno bastardo mentre rilasciò i suoi ferormoni nell’aria “Adesso è mio!” ed era sicura di avere la vittoria a portata di mano.
“Ci mancava anche questa!” commentò il guerriero nero “E va bene. Poniamo fine a questa farsa!” e decise di terminare questa battaglia.
“Fatti sotto. Ti farò a p…” la Gatta Nera aveva recuperato la sua sicurezza ma…
KAPOM!
“AAAARRGGHH!” non ebbe nemmeno il tempo di terminare la frase che fu violentemente colpita allo stomaco da un pugno.
Ora ho capito!” pensò il guerriero nero che era l’artefice del pugno e scoprire in qualche modo quello che voleva “Non so il motivo ma non m’importa. Sarò gentile e ti lascerò andare!” per poi afferrare la soleana per il collo e decidere di risparmiarla “Ma bada, la prossima volta non sarò così gentile. E adesso vattene!” per poi lasciarla andare.
“M-Mi lasci andare? Ma perché?” e questa non capiva che cosa l’altro avesse in mente.
“Non è necessario che tu lo sappia! Sparisci!” ma lui non dette nessuna spiegazione e le intimò di andarsene via.
La Gatta Nera non ci capiva più niente ma decise di cogliere l’occasione e volò via abbandonando la città di Tomoeda.    
 
“L’ha lasciata andare? Ma perché?” fece incredulo Touya.
“Forse gli è venuto il mal di pancia?” ipotizzò Ruby Moon^^.
“Questa non ha né capo né coda!” guadagnandosi un’occhiataccia di Spinel Sun^^.
“Il suo obiettivo non era ucciderla, ma di allontanarla con la forza!” ci pensò Eriol a dare la risposta giusta “E lei ha colto al volo l’occasione o sarebbe morta per davvero!” rendendosi conto che il guerriero nero era molto forte.
 
Il guerriero leone scese verso il gruppetto “Sei un tipo sveglio Eriol Hiragizawa, ma non hai colto le mie vere intenzioni!” rivolgendosi direttamente al moro.
“Ma come? L’ha sentito da quella distanza!” fece incredula Ruby Moon.
“E ho sentito anche il tuo commento signorina. Per la cronaca, non ho mai sofferto di mal di pancia!” le rispose il guerriero nero.
“Eheh! Stavo solo scherzando!” fece lei imbarazzata.
“Tipico tuo!” commentò Spinel con la maxi gocciolona sul capo^^.
“E allora dimmi, quali erano le tue vere intenzioni?” gli chiese il giovane mago senza incrinare il suo sorriso.
“Ottenere informazioni!” rispose il guerriero nero.
“E come di grazia?” e la risposta non convinse molto il Kinomoto.
“Mi spiace ma al momento preferisco non lasciar trapelare nulla su di me e sul mio gruppo, anzi vi chiederei di non dire niente a nessuno per il momento!” il grande uomo leone però non concesse ulteriori spiegazioni e chiese di mantenere il segreto.
“A una condizione: devi rispondere a due domande che ti farò!” Eriol si dimostrò disposto ad accettare ma impose una condizione.
“Non ho alcun obbligo a rispondere, ma considerando che non sono un telepate, acconsentirò. Fa bene attenzione alle domande che mi farai!” e questo accettò di buon grado.
“Bene! Non ti chiederò chi sei, perché credo di saperlo già!” l’Hiragizawa fece intendere che aveva un sospetto sull’identità del guerriero “Tu sei un come Nick, cioè un Sun’s Warrior e un Dragon Knight?” e fece la sua prima domanda che erano due in una.
Furbo il moccioso!” pensò il guerriero che aveva compreso il piccolo tranello “Il termine Dragon Knight è stato coniato da Nick perché non apprezzava quello originale ma considerando che nemmeno a me piace cacciare i draghi, l’ho adottato anch’io: sono il Dragon Knight di Onysableth la signora delle paludi e ufficialmente sono il secondo!” e rispose alla seconda parte della domanda quindi anche Saeko aveva un piccolo segreto “Per quanto riguarda il resto, io sono un saturniano, cioè un abitante di Saturno e solo i soleani possono diventare Sun’s Warriors. Anche se i saturniani sono lontani parenti dei soleani!” e in modo molto contorto, rispose all’altra parte della domanda.
“Perché fare un simile giro di parole?” si chiese Touya che non capiva quel giro di parole.   
“Per confonderci!” gli rispose Spinel Sun che aveva ascoltato con attenzione “Non ha né confermato né negato di esserlo!” e il motivo di quella spiegazione era stato chiaro.
“Mi ritengo soddisfatto!” sorrise l’Hiragizawa che aveva saputo ciò che voleva “E ora l’ultima domanda. Sei con noi o contro di noi?” e pose l’ultima domanda.
“Non sono contro di voi, se è questo che vuoi sapere, ma non sono nemmeno un vostro alleato, per il momento!” rispose il guerriero nero senza scomporsi “Ho risposto alle tue domande, ora spero manterrai il tuo impegno senza aggiungere altro!” e sperò di aver raggiunto l’accordo che voleva.
“Naturalmente!” sorrise il giovane mago “E non preoccuparti per loro, li convincerò io a non dire niente!” e garantire anche per i suoi tre compagni.
“Molto bene!” annuì soddisfatto il guerriero nero per poi librarsi in volo “A presto!” e sparire nel nulla.
 
“Ehi Eriol, si può sapere che cosa….” Touya stava per riprendere il suo maestro ma si bloccò di colpo e la stessa cosa successe a Ruby Moon e Spinel Sun.
“Perdonatemi amici ma per il momento è meglio che dimentichiate di aver assistito a questa conversazione!” l’Hiragizawa aveva attivato un incantesimo di memoria “Ricorderete tutto quando lo incontrerete di nuovo!” e schioccò le dita per renderlo effettivo e poi annullò la barriera che avvolgeva la città.
“Ehi che è successo? Dov’è finita quella donna?” come risvegliatosi da un improvviso torpore, il Kinomoto si guardò intorno confuso “E poi perché indosso l’abito a battaglia?” per poi notare il modo in cui era vestito.
“Donna? Quale donna?” chiese Ruby Moon “A parte la sottoscritta non ce ne sono altre!” e fece una piroetta per farsi notare.
“Di sicuro non si stava riferendo a te!” la riprese Spinel Sun tornando al suo aspetto di cucciolo “Comunque Eriol che ci facciamo qui a casa Kinomoto, per di più pronti a combattere?” e chiedere chiarimenti al suo creatore.
“Stavamo per allenare Touya ragazzi. Ve lo siete dimenticato?” rispose calmo il ragazzo senza incrinare il suo sorriso.
“Ah, allora che stiamo aspettando?” fece il Kinomoto che non chiedeva di meglio “Però è strano. Perché mi viene in mente il volto di una ragazza che non ho mai visto? Forse l’avrò sognata!” convincendosi che era stato solo un sogno.
“E dimmi com’era questa ragazza? Era bella come me?” chiese la guardiana della luna che si aggrappò alle spalle del ragazzo.
“Molto Meglio! Se esistesse davvero, potrei anche chiederle un appuntamento!” rispose il fratello maggiore di Sakura scrollandosela di dosso e scappare dentro casa^^.
“NUUUUU! SONO IO LA PIU’ BELLA E POI SONO REALE!” protestò lei seguendolo.
“Ah! Quanto casino che fa!” si lamentò il guardiano del sole entrando nell’abitazione.
“Magari un giorno potresti incontrarla per davvero e chissà!” sorrise Eriol seguendo il piccolo custode “Perdonatemi amici, ma per il momento è meglio così!” per il momento era meglio prepararsi per altro.              
 
PER I CIELI

La Gatta Nera stava volando a tutta velocità per allontanarsi il più possibile dal guerriero nero.
“Non ci sono dubbi: era un Sun’s Warrior!” disse certa “Questo vuol dire che loro sono più vicini di quanto pensassimo, ma perché non tornano a casa?” chiedendosi il perché il gruppo non aveva fatto ritorno sul Sole “E se gli umani che mi sono stati indicati avessero un qualche legame con loro?” si chiedeva se i Sun’s Knights c’entrassero qualcosa “Beh questo sarai tu a dirmelo Aster Phoenix e lo farai volente o nolente oppure sarai il primo che ammazzerò per davvero!” e aveva già scelto il suo prossimo bersaglio.
 
OBLIVION 
 
In tutta Oblivion c’era un luogo il cui accesso era consentito solo a pochi privilegiati: le stanze personali di Abhadon. Solo coloro che venivano ritenuti degni dall’oscura entità potevano accedervi: chi violava questo divieto ne pagava le conseguenze con la vita.
Si trovavano al limite dell’oscuro regno delimitate da un grande portone fatto di un misterioso materiale indistruttibile: era incorniciato da incomprensibili rune mentre al centro vi era una misteriosa immagine che mostrava due esseri di spalle davanti a un trono.
Oltre il portone vi era una semplice e spoglia anticamera.
Oltre l’anticamera vi era una grande stanza avvolta dall’oscurità: ai lati erano presenti diversi tavoli sopra i quali si trovavano oggetti di varia natura, cioè tutti i manufatti magici di cui l’oscura entità era entrata in possesso; al centro vi erano quattro teche di vetro, una era vuota mentre le rimanenti tre contenevano tre corpi chiusi nel ghiaccio. Chi mai erano costoro?
Alla fine della stanza vi era un trono fatto di ossa e sangue e su di esso vi era seduto proprio lui, Abhadon. Il suo volto era nascosto da una tenda.
“Ho deciso! È ora di fare un passo avanti!” l’oscura entità uscì dal suo momento di riflessione e aprì gli occhi “Cheshire compari al mio cospetto!” e convocò il famiglio di Raptomort.
PUFF!
“Che cosa vuoi da Cheshire, brutto Abhadon!” che rispose alla chiamata senza alcun rispetto.
“Voglio che tu vada in giro per le varie dimensioni esistenti. Trova persone o creature avvolte dall’oscurità e fanne una lista con particolare attenzione alla loro individualità e al loro modo di pensare. Sceglierò io i più idonei!” gli ordinò l’entità oscura.
“Come vuoi. Quanto tempo ha Cheshire?” gli rispose il famiglio con una certa riluttanza per poi chiedere il tempo che aveva a disposizione.
“Hai cinque anni!” gli rispose Abhadon facendogli capire che la missione era a lungo termine.
“Come mai così tanto?” chiese Cheshire che non capiva perché gli venisse concesso così tanto tempo.
“Limitati a eseguire il mio comando gattino!” ma Abhadon non aveva la voglia di discutere col famiglio.
“Attento brutto Abhadon, Cheshire ti obbedisce solo perché me lo ha detto padron Tom, altrimenti non esiterei un istante a cavarti gli occhi!PFFF!” gli soffiò contro il famiglio assumendo sembianze umane.
Era un giovane rosso dal volto pallido e di medie dimensioni. L’occhio destro era coperto da una ciocca di capelli mentre quello sinistro era rosso sangue; si potevano notare le orecchie feline che facevano capolino sulla testa. Indossava un lungo e aderente soprabito nero coperto da una giacca a coda d rondine mentre al collo indossava un sonaglio dorato. Non mancavano pantaloni rosso sangue che coprivano le gambe. Al posto di mani e piedi vi erano delle nere zampe feline: in particolar modo quelle anteriori erano grosse e attraversate da cuciture a X. Dietro il bacino si muoveva libera la coda che nel mezzo era divisa in due.
 
“Che paura!” fece Abhadon senza alcun timore “Ora vai. Se farai il bravo, sarai raggiunto dal tuo adorato padrone quando passerà il periodo di punizione!” e lo congedò dandogli questo piccolo incentivo.
“Certo che Cheshire va!” e il famiglio non poté fare altro che obbedire “Padron Tom lo faccio solo per voi! Forse potrà rivedere anche lei!” per poi fare questo pensiero e sparire.
“Seguilo. Tienilo d’occhio fino a quando non verrà raggiunto da Raptomort o da qualcun altro!” Abhadon si rivolse a qualcun altro che era dentro la stanza.
“Come desidera mio signore!” rispose una figura nell’ombra sparendo nel nulla.
“Uhuhuh! Vediamo fino a quando vi spingerete mocciosi!” per poi alzarsi dal trono e tendere una mano in avanti “Per il momento creiamone quattordici, poi vedrò se aumentare o ridurre il numero!” e usò un incantesimo creando delle misteriose vesti. Che cosa voleva fare?
 
 
Intanto per i corridoi di Oblivion.
“DOVE SONO I QUARTIERI DELLA DECIMA!” chiese Lucyferia euforica.
“PER DI’ QUA!” le rispose Lady mentre trascinava il suo povero maestro che affondava le unghie nel pavimento.
“CHE QUALCUNO MI’ AIUTI!” gridava il poverino^^ “E COMUNQUE STATE ANDANDO DALLA PARTE SBAGLIATA!” facendo anche da navigatore^^.
“Ma che dici! Io ricordo che per la decima bisogna andare da questa parte!” fece la strega diabolica.
“Sbagliato! Per di qua si va in un’altra direzione!” l’ammonì lo stregone che abbassò il tono di voce “Questa è la zona della nostra armata!” ed era chiaro il perché: non voleva farsi vedere ridotto in quello stato dai suoi compagni^^.
“La nostra… Oh cazzo, è vero! Ho preso il corridoio sbagliato!”e la mora capì di aver per davvero sbagliato strada^^.
“E qual è il problema? Torniamo indietro e basta!” Lucyferia non si preoccupò troppo della cosa.
“Certo, ma prima perché non passiamo a salutare qualcuno?” la mora era d’accordo ma propose di fermarsi un po’ e il tono che aveva usato non prometteva niente di buono^^.
“No, ti prego! Non farlo!” e Raptomort la pregò in ginocchio di non farlo.
“Spiacente Rap!” si limitò a dire la strega con un ghigno bastardo.
“Kukuku! Quanto sei diabolica sorellona!” ghignò la rosa.
“Posso fare di peggio sorellina!” rispose l’altra guardandola con sguardo d’intesa.
 
“E uno e due e tre! C’E’ NESSUNO! ABBIAMO UNA SORPRESA PER VOI RAGAZZI!”
Le due presero un grosso respiro e gridarono a pieni polmoni verso il grande corridoio ma nessuno dette loro risposta.
 
“Beh! Perché non viene nessuno?” si chiese la rosa piena di punti interrogativi.
“Forse non abbiamo gridato abbastanza forte!” disse la mora.
“No, vi hanno sentito ma dopo i casini che avete combinato, preferiscono starvi alla larga!” rispose loro Raptomort e questo lo sollevava parecchio^^.
 
“Dannati! Come osano ignorarci!” ringhiò Lucyferia con un diavolo per capello.
“E pensare che con loro ci siamo andate leggere!” stessa cosa per Lady che aveva pensato di fare meno danni nella sua armata.
“Se spiare i membri maschi durante i loro momenti di relax, legarli a letto nel sonno e spogliarli, scarabocchiare i loro attributi, fare foto, rubare le mutande di tutti per vedere chi è messo meglio e la frusta li chiamate andarci piano, non oso immaginare che cosa facciate agli altri!” al solo pensiero di quello che le due combinavano ogni volta facevano venire i capelli bianchi al povero stregone^^.
“Oh non hai idea di quello che facciamo agli altri!” gli rispose il dodicesimo generale infernale con un ghigno diabolico.
“Dovresti vedere che spettacolo ci lasciamo sempre dietro!” e quello della strega diabolica non era da meno.
“Preferisco non saperne niente!” il povero stregone aveva altri problemi di cui preoccuparsi^^.
 
“Zzz…Zzz!” in quel momento si sentì un leggero ronfare nel corridoio.
“Eh! Vuoi vedere che si è addormentato di nuovo in mezzo al corridoio?” fece Lucyferia che sapeva chi era il tipo.
“Peggio per lui. Gli daremo un bellissimo risveglio!” disse la mora con una bella idea in mente.
“No!” esclamò Rap mentre fu trascinato lungo il corridoio che conduceva alla sua armata^^.
 
Non appena il terzetto ebbe svoltato l’angolo, trovarono un particolare ostacolo che bloccava la strada: uno strano tipo che dormiva sdraiato a terra^^.
Era un alto uomo biondo dalla pelle chiara. I lunghi capelli color dell’oro gli incorniciavano il perfetto viso al momento rilassato. Indossava un lungo abito signorile tutto nero che copriva una camicia di pizzo bianca mentre degli aderenti calzoni neri gli coprivano le gambe. Sembrava un comune umano ma in realtà era il drago folle Jabberwocky, capo dei draghi facenti parte della quattordicesima armata infernale. Il suo nome umano era Vincent Nightray: intelligente, freddo e calcolatore nonché amante dei peluche di pezza che adorava tagliare con delle semplici forbici. Era uno dei draghi più temuti tra i suoi simili, non solo per i suoi poteri ma anche per ciò che aveva fatto in passato: aveva sterminato senza pietà dei cuccioli di drago e questo era considerato un crimine punito solo con la morte. Nonostante il suo potere, aveva un difetto: a causa di un suo potere secondario soffriva di narcolessia quindi in diverse occasioni chiudeva gli occhi di diverso colore (il destro era rosso mentre il sinistro era dorato) e iniziava a ronfare^^.    
 
“Ma guarda come dorme beato!” sorrise Lucyferia piegandosi verso di lui “Sono quasi tentata di dargli un bacino!” tanto da potergli sfiorare le labbra.
“Ma così non sarebbe divertente!” l’ammonì Lady con un ghigno bastardo.
“Hai ragione!” concordò la sua compagna di scorribande “Allora vediamo di svegliarlo per bene!” e già era pronta a farlo.
“Non vedo, non sento e non parlo!” mentre Rap si coprì la faccia e si tappò le orecchie con i pollici^^.
 
KAPOM! KAPOM!
 
“SVEGLIATI DISGRAZIATO!”
Le due lo svegliarono menandogli un potente pugno in testa.
 
“AHIA!” e il biondino si alzò di botto tenendosi la testa dolorante “NON STAVO DOR…. Oh ciao Lady, salve Lucyferia!” e nel vedere chi era stato a colpirlo, calò di colpo il tono di voce tirando fuori un sensuale sorriso.
“Ma quanto sei educato Vince! Non è che ci stai provando con noi?” gli chiese la rosa “Nuuuuu! Perché ha smesso di gridare? Volevo torturalo un po’!” mentre dentro di se si disperava^^. 
“Non attacca Vince, tuo fratello è molto più spontaneo!” lo riprese la mora.
“Suvvia Lady non essere così fredda con me, ormai sei di famiglia no?” sorrise il Nightray.
“Ma fammi il favore!” protestò la mora.
“Come sei fredda mia… E lui chi sarebbe? Un tuo nuovo giocattolo?” poi il biondo notò Raptomort che non riconobbe subito.
“Cazzo!” il povero stregone sudò freddo.
“Oh, è solo Rap durante il suo periodo di punizione!” gli rispose Lucyferia.
“Che cosa? Quello è Raptomort? Uhuhuh! Non lo facevo così mingherlino in forma umana!”e nel saperlo Vincent trattenne a stento le risate.
“Attento a come parli moccioso! Sarai anche un potente drago ma rispetto a me non sei nulla!” offeso nell’orgoglio lo stregone lo sfidò con lo sguardo.
“O per favore cameriera non mi faccia male. Anzi fai il tuo lavoro e servimi del tè!” lo sfotté l’altro per niente intimorito.
“Come osi!” gli ringhiò contro il moro.
 
“ALT!” tra i due si frappose la mora “Rap è il mio schiavetto adesso quindi vattene a cercare uno tutto tuo!” e s’impose sul Nightray “E tu Rap servici tè e pasticcini!” per poi cominciare a dare ordini al suo maestro.
“E non dimenticare di farci aria con un bel ventaglio!” seguita a ruota da Lucyferia^^.
“Che… CHE COSAAAAAAAAAA!“ e questo fece sgranare gli occhi del povero stregone “ANDATEVI A FICCARE TE’ E PASTICCINI DOVE SAPETE VOI!” per poi iniziare a sclerare di brutto^^.
“Ricorda che sei vincolato Rapty!” la sua allieva gli rinfrescò la memoria sventolandogli il contratto in faccia.
“E se non obbedisci, sono dolori!” rise diabolica la rosa sorellina.
“Ma... Ma... ” e il poverino non sapeva come ribattere.
“Uhuhuh! Com’è divertente!” se la rise Vincent “Perché non mi fate giocare un po’ con lui? Magari gli strappo accidentalmente qualche arto mentre mi serve!” e i suoi occhi brillarono di una folle luce assassina. Non per niente era Jabberwocky.
 
“Vincent falla finita e anche voi!” ma una nuova voce suonò alle spalle del biondo ed era molto nervosa. Chi era? Niente meno che Dark Marik.
“Oh figliolo! Meno male che ci sei tu!” e nel vederlo Raptomort tirò un sospiro di sollievo.
“Ciao fratellone come va?” lo salutò Lady con la manina.
“Ti vedo bene tesoro!” lo salutò invece Lucyferia.
“Andiamo, lo sai che scherzavo!” commentò invece Vincent.
“Ti conosco bene Vincent!” gli rispose il demone interiore dell’Ishtar che era il suo generale (sì, avete capito bene, Dark Marik è il quattordicesimo generale infernale) “Quanto a te Lady, togli immediatamente quello schifo dal mio Papy o ne pagherai le conseguenze!” per poi rivolgersi alla mora con tono raggelante poiché considerava lo stregone come il padre che non aveva mai avuto.
“Il mio ragazzo!” fece questo con le lacrime agli occhi^^.
“Fratellone caro, ti ricordo che il sommo Abhadon mi ha dato il compito di punirlo e non ho restrizioni al riguardo!” ma Lady non aveva intenzione di ascoltarlo, era lei ad avere il coltello dalla parte del manico.
“Ed è un ordine dato dal Sommo Abhadon. Anche se sei uno dei cinque più forti tra noi generali infernali, non puoi opporti!” e Lucyferia dette corda alla sorellona.
“Proprio perché sono uno dei cinque più forti, ho qualche privilegio rispetto agli altri!” ribatté Dark Marik “E ora fai come ti dico, o forse vuoi disubbidire a un ordine del tuo generale?”e s’impose nuovamente sulla mora.
Vediamo come risponde adesso!” si chiese Vincent in attesa della risposta della mora.
“Ma certo, non ci sono problemi fratellone!” rispose Lady con un solare sorriso.
Quel sorriso…” che non piacque al ragazzo di colore.  
“Prima, però, gustati un mio piccolo regalino!” la mora puntò un dito verso di lui e un fascio nero colpì la testa del suo generale.
“Che cosa speri di... Uh! Un i-Pod?” Dark Marik non temeva gli incantesimi della mora ma quando vide che cosa aveva alle orecchie la guardò confuso.
“E via!” la mora schioccò le dita e…
“Che cosa stai… Eh!” il generale infernale non capiva che cosa stesse per succedere ma poi l’I-Pod si accese e partì una canzone molto particolare “NO! UN! DOS! UN DOS TRES! CHOCOLATE” e un attimo dopo iniziò a ballare come un matto, il ballo salsa e merengue di Chocolate ^^.    
“MUAHAHAHAH! TROPPO DIVERTENTE!” la mora crollò a terra per le troppe risate.
“MUAHAHAHAH! FREGATO DA UN BALLO DI’ GRUPPO! E’ IL COLMO!” seguita a ruota da Lucyferia.
“CHHHEEEEE!” mentre Rap lo guardò con la mascella slogata^^.
“Ahahah! In effetti, è questo il suo punto debole: quando sente quella canzone la balla fino alla fine!” se la rise Vincent che conosceva bene i suoi vizi “Ma come farete quando finirà la canzone?” peccato che durava poco più di tre minuti.
“Tranquillo! La ripete all’infinito!” gli rispose la mora in un momento di lucidità.
“Capisco! Quindi basta togliere le cuffie o spegnere quel giocattolo per farlo rinsavire vero?” chiese il biondo che aveva capito il modo per far tornare alla normalità il suo generale.
 
“Guai a te se lo fai Vincent!” ma qualcuno gli si avvicinò furtivo puntandogli la lama di un fioretto alla gola.
“Ti avverto, anche se sei mio fratello, se disturbi il divertimento della nostra amata, non te la perdono!” e una pistola gli fu puntata alla tempia sinistra.
“Non intendevo fare questo fratellone. Non farei mai uno sgarbo alla cara Lady!” rispose il biondo voltandosi verso chi gli puntava la pistola.
 
A minacciare Vincent erano stati due ragazzi di circa venticinque anni.
Il primo ad aver parlato era un alto ragazzo dalla chiara carnagione e dai lunghi capelli verdi che ai lati finivano con delle curiose saette; la lunga chioma copriva parte del bellissimo viso e l’occhio destro mentre il sinistro era di un verde acqua e di esso sotto vi era un piccolo neo; indossava un lungo cappotto rosso chiuso da lucenti bottoni dorati e da una cintura di pelle; le gambe erano protette da aderenti pantaloni neri mentre ai piedi indossava degli stivali bianchi.
L’altro era un alto e pallido moro dagli occhi come topazi; indossava un elegante cappotto nero che teneva aperto in modo da mostrare una camicia bianca di pizzo, mentre le gambe erano protette da aderenti pantaloni di pelle nera e i piedi da stivali di pelle; non mancavano un paio di guanti bianchi e un cappello nero da lord in testa.
I loro nomi erano Fried Justine e Gilbert Nightray ed erano i famigli di Lady ed anche loro erano due potenti draghi.          
Il vero nome di Fried era Cyan Bloodbane ed era un drago delle foreste: era abile in tutti i campi e anche un eccellente maggiordomo. Serviva fedelmente la sua protetta ed era anche uno dei suoi amanti preferiti. Ogni desiderio della sua signora, anche contrario a quello di Abhadon stesso, era ordine per lui. Era composto e rilassato ma bastava un niente perché diventasse spietato. La sua unica debolezza erano le gomme da masticare: era ossessionato dal desiderio di creare il più grande palloncino dell’universo ma ogni volta falliva miseramente^^.
Gilbert invece si chiamava Raven ed era il fratello maggiore di Vincent/Jabberwocky e Saeko/Onysableth (sì la Busujima aveva due fratelli maggiori entrambi schierati dall’altro lato della barricata per disperazione sua e soprattutto della madre) ed era un drago nero. Anche lui serviva fedelmente Lady seguendo ogni suo ordine. Come quasi tutti gli esponenti della sua razza, era leggermente sadico ma verso le donne sapeva essere alquanto galante e finto timido soprattutto verso quelle che gli ricordavano la madre cui, malgrado la scelta che aveva fatto, continuava ad essere legato. Cosa incredibile da credere, aveva paura dei gatti: bastava che ne vedesse uno per bloccarsi come una statua e fumava sigarette^^.
Grazie a loro Lady, oltre ad essere una furia, era anche diventata una Dragon Slayer capace di usare sia la magia dell’acido sia quella della foresta e questo la rendeva un avversario davvero temibile. Questo spiegava anche il perché Vincent la chiamasse sorellina: era stata in parte tirata su dal fratello.  
 
“Oh i miei amori sono venuti a sostenermi. Non era necessario che veniste!” sorrise la boccolosa mora che adorava le attenzioni dei suoi amori.
“Sorellona vorrei avere la fortuna che hai tu!” mentre Lucyferia la invidiava unicamente per questo.
“Ma non devi invidiarla Lucyferia. Siamo disponibili anche per te!” le rispose Fried che, in quanto sorellina della sua amata, la riteneva una sua pari.
“Finiamo qui e poi ti consoliamo!” seguito da Gilbert che l’adorava quanto la sua Lady.
“Quanto siete galanti!” quelle attenzioni emozionarono non poco la rosa.
“Ne dubitavi sorellina!” le disse la mora.
“Come ho fatto a cadere così in basso!” si lamentò in silenzio il povero Raptomort che voleva diventare microscopico^^.
 
“Fratello, perché non mi levi quella pistola dalla testa? E anche tu Fried, per favore. Prendo il mio socio e me ne vado via senza dire niente!” intanto Vincent preferì essere diplomatico con i suoi due compagni. Del Justine non gliene importava nulla ma al fratello non avrebbe mai torto un capello.
“Fa pure. Prenditi quella schiappa del tuo padrone e vattene!” gli rispose il verde con tutto il rispetto che aveva verso il generale infernale.
“Attento Fried, lo sai che Dark Marik potrebbe ucciderti senza problemi. Oppure vuoi che ci pensi io?” ma al Nightray minore non piaceva quel tono e si difese il suo socio.
“Vincent!” ma la voce del fratello maggiore s’impose su di lui.
“Ve bene fratellone!” rispose lui cambiando modo di fare “Vediamo di… ma guarda si è addormentato in piedi!” e nell’andare a prendere il suo generale, vide che questo aveva preso sonno “Si vede che sei proprio… Zzz... Zzz…!” e un attimo dopo lo seguì a ruota^^.
 
“MUAHAHAHAH! SONO CROLLATI INSIEME!” se la rise Lady.
“Quanto sono pucciosi!” se la rise Lucyferia.
“Uff! Ti pareva!” sospirò Fried.
“Già! Ci toccherà portarli in spalla!” seguito da Gilbert “Scusateci ragazze. Ora dobbiamo occuparci di questi due!” che si scusò con le due ragazze.
“Dateci un paio di minuti e saremo subito a voi!” concordò Fried.
“Fate con calma, amori miei. Nel frattempo andremo a trovare i membri della decima!” disse loro la mora che decise di tornare al suo progetto iniziale.
“Nel frattempo sarà Rap a farci compagnia!” mentre Lucyferia indicò lo stregone.
“No, non c’entro nulla!” protestò lui^^.
“Allora ci vediamo tra un po’!” disse Fried mentre si caricò Dark Marik sulle spalle “E tu vedi di fare il bravo!” e rivolgersi minaccioso a Raptomort.
“E vedi di non far arrabbiare le nostre amate o ti faremo passare le pene dell’inferno. Capito, nostra timida cameriera?” e non fu da meno Gilbert mentre teneva in braccio fratello.
“S-Sì!” rispose il povero stregone che sapeva di che cosa erano capaci quei due “Se solo avessi i miei poteri, vi aggiusterei io!” ma dentro di se fumava di rabbia.   
“BENE ALLORA!” Lucyferia afferrò il loro schiavetto per un braccio.
“ANDIAMO DALLA DECIMA!” mentre Lady pensò all’altro e insieme si trascinarono il povero stregone lungo il corridoio da cui erano venute^^.
 
“Andiamo anche noi!” intanto Fried si diresse verso la parte opposta.
“E facciamoci trovare pronti per le nostre dee!” seguito da Gilbert che aveva già qualche bella idea in mente.



 
NEL PROSSIMO CAPITOLO!
 
Il gruppo dei Sun’s Knights ha capito chi sarà il loro prossimo avversario quindi comprendono di doversi dare una mossa a scappare dalla dimensione satellite. Intanto la misteriosa creatura comincia a muovere le pedine verso la vendetta.
 
La Gatta Nera raggiunge Aster ma si trova a combattere contro tre Sun’s Knights e un alleato molto agguerriti. La situazione degenererà a tal punto che arriverà un terribile rinforzo dal Sole: Gilgamesh farà la sua comparsa. Ma in difesa della Terra c’è anche qualcun altro e non esisterà a intervenire.
 
A Oblivion continuano le mini avventure di Lady e Lucyferia che si trascinano dietro il povero Raptomort^^.
 
Questo e altro nel prossimo capitolo.
 
Thuban, Aldibah e Kuma sono ispirati alla serie << La ragazza drago >> di Licia Troisi mentre Skiendros, Sableth e Namor sono mie creazioni personali.
 
Maka Albarn, Soul Eater, Death the Kid, Blackstar e Tsubaki sono personaggi del manga/anime di Soul Eater.
http://cdn.cinetivu.com/wp-content/uploads/2010/09/soul-eater.jpg
 
Zenjiro Saotome, Hilda e Aoi Kunieda sono personaggi del manga/anime di Belzebub.
http://images3.wikia.nocookie.net/__cb20111030172724/beelzebub/es/images/f/f5/320px-Saotome.jpg
 
http://media.animevice.com/uploads/1/12218/398757-beelzebub_episode_01__1_.png
 
http://media.animevice.com/uploads/1/18983/342077-be3.jpg
 
Dohko di Libra è uno dei migliori personaggi di manga/anime di Saint Seiya.
http://andromede91.a.n.pic.centerblog.net/o/6bf5842e.jpg
 
Igneel e Grandine sono personaggi del manga/anime di Fairy Tail. Compariranno anche loro? Non ve lo dico^^. Anche Fried Justine viene da questa storia. 
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20111116195316/fairytail/images/4/41/Igneel02.jpg
 
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20121014172147/fairytail/images/d/d4/Grandeeney_Prop.PNG
 
http://static.zerochan.net/Freed.Justine.full.984392.jpg
 
Mina Tepes è il protagonista femminile del manga/anime Dance in the vampire bund.
http://media.animevice.com/uploads/0/2262/190607-dance_in_the_vampire_bund_5_1680.jpg
 
Seto e Dark Marik sono personaggi del manga/anime di Yu-gi-oh.
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20130916035721/villains/images/1/12/SETO_KAIBA.png
 
http://images4.fanpop.com/image/photos/19500000/Dark-Marik-pictures-yu-gi-oh-19541406-454-351.png
 
L’idea dell’ossessione di Dark Marik per Chocolate mi è venuta in mente da un video che ho visto su youtube^^. Per chi lo volesse vedere, ecco il link^^
http://www.youtube.com/watch?v=lUPC-oLlbV4
 
 
Cheshire, Vincent e Gilbert Nightray sono dei personaggi del manga/anime Pandora Hearts.
 
http://tiger.towson.edu/~tgreen24/pandora%20hearts%20-%20cheshire.jpg
 
http://www.cute-factor.com/members/sunira-albums-pandora-hearts-odds-ends-artbook-picture20202-gilbert-nightray-raven-vincent-nightray.jpg
 

 

     

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Capitolo 51
*** Per la Terra - prima parte ***


51. per la Terra parte prima Salve a tutti e finalmente ben ritrovati^^.
Sì, so bene di essere in tremendo ritardo di molti mesi e credetemi quando vi dico che mi dispiace. Sono molti i motivi che mi hanno fatto ritardare.
Posso, però, dire una cosa per discolparmi: una parte del ritardo è anche dovuta a un paio di piccole sorprese che sto preparando per tutti quanti voi. Qualcosa di nuovo che sono sicuro vi piacerà molto quando lo posterò.
Per farmi perdonare della lunga attesa in questo capitolo ho inserito diverse sorprese che mi ero riservato di tenere nascoste fino alla seconda stagione, non dico altro per non rovinarvi la lettura.
Auguro a tutti voi una buona lettura.
 
NELLA DIMENSIONE SATELLITE
 
“E questo è tutto!” disse Dohko terminando di comunicare le informazioni che sapeva.
 
Ci furono alcuni attimi di silenzio e riflessione.
“Accidenti che seccatura!” e il primo a romperlo fu Shikamaru “Il nostro prossimo avversario è nientemeno che una divinità greca con al seguito un esercito di Spettri o qualcosa del genere e anche un altro paio di divinità minori!” e riassunse in poche parole la situazione.
“E’ davvero una brutta situazione!” confermò Chazz poggiato al muro “Ma c’è una cosa che trovo assurda: come può una divinità come Hades sottomettersi a qualcun altro?” e sollevò un giusto dubbio.
“Non credo che si sia sottomesso!” rispose il Gold della bilancia “A mio parere, deve aver stretto un qualche accordo con Abhadon o qualcosa del genere ma è difficile capirne la natura!” esprimendo il suo pensiero.
“A questo punto, sorge spontaneo chiedersi perché l’abbia fatto!” si chiese Alexis cercando di formulare un’ipotesi.
“E’ vero! Che cosa potrebbe volere una divinità capace di distruggere mondi interi da un essere come Abhadon?” concordò Yué che non sapeva che cosa pensare.
 
“Occorre che ci pensiate? È facile da capire!” ma Blackstar forse aveva compreso la natura di quest’accordo.
“Davvero? E quale sarebbe?” gli chiese Zenjiro, sicuro che il collega ne avrebbe sparata una delle sue.
“E’ riassumibile con una sola parola: Potere!” rispose il padre di Ed e Gerard “Quel tipo voleva invadere il mondo assoggettandolo al suo volere. Ci ha provato per ben tre volte fallendo miseramente. Adesso ha semplicemente deciso di superare se stesso e fare le cose in grande chiedendo a quel bastardo di Abhadon di dargli più potere e questo gliel’ha dato a condizione che diventasse un generale infernale!” ed espose la sua opinione.
 
“Non ci credo!”
Fecero insieme i suoi cinque compagni che lo guardarono con gli occhi sgranati.
“Tsk! Pensate che non sappia usare la testa? Di sicuro non posso diventare più grande di un Dio se non ragiono!” rispose l’azzurro con tono calmo “MA PER IL RESTO E’ TUTTA FORZA! AHAHAHAHAH!” per poi alzare il volume e fare il solito casino^^.
 
BONKX5
 
“E falla finita!” ma i suoi compagni lo misero a tacere con un poderoso pugno in testa^^.
“Ahia!” si lamentò il povero Fernandes con cinque bernoccoli in testa^^.
 
“Che abbia ragione?” si chiese Kakashi.
“E’ probabile!” commentò Asuma dubbioso.
“Fatto sta che ci troviamo davanti ad un nemico davvero difficile. Come faremo a sconfiggere una divinità?” si chiese Gaara mantenendo la sua solita impassibilità.
 
“Non è ovvio?” ma Naruto aveva la soluzione a tutto “LO PRENDIAMO A CALCI FINO A FARGLI CAPIRE CHI COMANDA!” e dette la sua risposta da dobe^^.
“Ben detto! Sarà anche una divinità ma combatte sempre dalla parte dei cattivi. Quando ce lo troveremo davanti, lo prenderemo a calci esattamene come abbiamo fatto con tutti gli altri generali infernali!” concordò con lui Jaden.
“Non fatevi troppi problemi. Vedrete che ce la faremo!” seguiti a ruota da Jessie che era sicuro delle sue capacità.
 
“MA SIETE SCEMI!” li sgridò Sakura prendendo per una spalla l’Uzumaki e l’Andersen allontanando Jaden (che fortunato^^) “VI’ RENDETE CONTO CONTRO CHI CE LA DOVREMO VEDERE?” cominciano a sbatacchiare i due poverini per sfogarsi “SIETE DEI… Uh!” ma una mano venne poggiata sulla sua spalla.
“Sakura, calmati!” le disse Nick.
“Ma… Ecco… Uff!” e la rosa, dopo alcuni attimi di titubanza, lasciò stare i due poverini.
 
“Hai qualche piano figliolo?” gli chiese Maka notando la calma del castano.
“A dire la verità no!” rispose sinceramente lui “Stavo ricordando alcune visioni!” uscendosene con queste parole.
“Che vuoi dire?” gli chiese l’Albarn che non lo seguiva.
 
“Si sta forse riferendo alle premonizioni che abbiamo avuto alcune settimane fa?” gli chiese Hinata attirata da quelle parole (per chi non ricorda, si guardi il capitolo 40).
“Sì, proprio a quelle!” rispose il Sun’s Warrior “Finora si sono avverate tutte le previsioni fatte da Sakura: dalla prima all’ultima!” riflettendo sulle parole usate dalla piccola Kinomoto per poi descriverle “La battaglia contro i Dark Knights, lo spirito dorato, il duello tra Jaden e Viper, il deserto e per finire il bacio. Si sono tutti verificati in perfetta sequenza in sole tre settimane. Ora dovrebbero esserci le tue Hinata!” e rifletté su quello che aveva visto la Hyuga “In questo momento, sono due le visoni che mi stanno preoccupando!” e iniziò a dire la sua.
 
“Il cavaliere nero con gli occhi gialli che ferisce a morte Naruto e noi che combattiamo contro altri cavalieri neri, vero?” ma ci pensò Shikamaru ad anticiparlo “Vi state chiedendo se tutto si verificherà nello stesso scontro oppure se sono separati!” rivelando i suoi pensieri.
“Sì, lo ammetto. Sono proprio queste due visioni che mi preoccupano!” rispose il castano.
 
“Scusate! Possiamo sapere che c’entra questo?” chiese Rock Lee alzando la mano come se fosse in classe.
“Non è ovvio? Si sta chiedendo chi sia questo misterioso cavaliere nero e da dove venga!” gli rispose Kakashi “Io, però, consiglierei di risolvere un problema alla volta. Adesso dobbiamo trovare un modo per andarcene da qui!” che poi consigliò di fare un passo alla volta.
“Non hai tutti i torti!” concordò con lui Asuma “In questo momento la nostra priorità è andarcene via da questa dimensione. Fatto questo, potremo concentrarci sugli altri problemi!” che pensava anche lui a come lasciare quel luogo desertico.
“Sì, dobbiamo trovare la creatura che ci ha portato qui, batterla e invertire il processo in modo da tornare a casa dopodiché penseremo al resto!” concordò il Nara con le idee ben chiare.
“E allora che stiamo aspettando! Andiamo a stanarla e torniamo a casa!” Temari altro non voleva.
“Ottima idea sorella! Vediamo di muoverci e alla svelta!” anche Kankuro era d’accordo.
“Per comodità sarà meglio dividerci in gruppi!” propose Chazz.
“E’ un’ottima idea soldato Princeton, in questo modo l’uno coprirà le spalle dell’altro!” concordò Hassleberry.
“Vi darò una mano!” intervenne Jim che non voleva rimanere in disparte.
“Contribuirò anch’io!” seguito da Axel.
“Nessun problema amici. Siete i benvenuti!” rispose loro Jaden.
 
“Io resterò qui a capire come invertire il processo!” Bastion invece se ne tirò fuori anche perché riteneva che fosse necessario dell’altro per tornare a casa.
“D’accordo allora. Forse è meglio che qualcuno rimanga con lui. Non si sa mai che cosa potrebbe succedere!” Nick non poté che seguire la maggioranza ma preferiva che qualcuno rimanesse con lui.
“Resto io in sua compagnia!” si offrì Kero-chan appoggiandosi sulla testa del Misawa.
 
“Molto bene!” sorrise Blackstar “Vi aiuteremo volentieri, ma credo che voi ragazzi siate perfettamente in grado di camminare con le vostre gambe vero?” che ritenne di non avere più nulla da fare lì.
“Concordo! Sono sicuro che sappiate come cavarvela da soli!” seguito da Kid.
“Non fraintendete ragazzi: non ce ne andiamo perché non ce ne importa niente di voi, ma perché siamo convinti che siate in grado pensare a voi stessi. Se però ve ne servirà, siamo a vostra disposizione!” e ci pensò Soul a spiegare il perché preferivano andarsene.
“Abbiamo una certa fiducia negli umani. Vedete di non deluderci mocciosi!” fece Zenjiro con calma.
“A modo loro, vi stanno incoraggiando!” sorrise loro Tsubaki che fece altrettanto.
“Quindi vedete di non mettervi a piangere eh!” concluse Maka “Dohko, tu che vuoi fare?” per poi rivolgersi a uno dei suoi Gold Saint.
“Anch’io devo tornare!” rispose il rosso “Ragazzi, per il momento le nostre strade si separano ma sono sicuro che presto ci rivedremo. Fino a allora, vi auguro buona fortuna!” per poi rivolgersi ai ragazzi che aveva davanti e sparì.
“A presto signor Dohko e grazie per il suo aiuto!” lo salutò Naruto alzando il pugno.
“Ringraziamo anche voi signori e speriamo di rivedervi presto!” fece Jaden rivolto agli Anziani.
“Speriamo solo di rivederci in un momento più tranquillo!” si augurò Alexis.
“Sarete i benvenuti!” li salutò Sakura Kinomoto con un sorriso.
“Abbiate cura di voi!” Hinata altro non riusciva a dire.
“Grazie di tutto!” fece Gaara con un riverito inchino.
 
“Arrivederci!”
Li salutarono insieme gli altri ragazzi.
 
“Salutatemi Ed!” mentre Nick chiese loro di porgere i suoi saluti al suo amico Drako “E vedete di aprirgli gli occhi sui sentimenti di Aruka!” aggiungendo questa piccola raccomandazione.
“Ahahah! Vedremo come fare!” gli rispose Blackstar col pollice alzato per poi sparire.
“Come padre dovrei essere geloso, ma per la felicità della mia piccola farei questo e altro!” seguito da Kid.
“Sarà un’impresa ma ci proveremo. Tu, però, vedi di fare altrettanto!” gli disse Soul per poi seguire i due amici.
“Che se la vedano da loro. Io ho i miei impegni!” fece il Saotome con uno sbuffo per poi sparire.
“Chissà se la mia Saeko riuscirà a trovarlo un compagno!” sospirò Tsubaki sparendo.
“Se fosse diversa, lei e il mio Xerxes farebbero una bellissima coppia!” concordò Maka che se ne andò per ultima.
 
“Che tipi!”
Commentarono tutti.
“E’ questo il loro particolare modo di fare!” li avvertì Nick che li conosceva bene.
“Forza ragazzi, diamoci da fare!” intanto Naruto incitò i suoi compagni a dare inizio alle ricerche della misteriosa creatura che li aveva portati lì.
“Sì, diamoci da fare!”
Concordarono tutti e iniziarono con le ricerche.
 
NELLA BIBLIOTECA DELL’ACCADEMIA
 
Questo posto era diventato la base della creatura che aveva già fatto la mossa successiva.
I sei draghi se ne sono andati, molto bene!” pensò la creatura “Allora? Era buono?” per poi rivolgersi ai suoi momentanei ospiti.
“Ah! Ora sì che mi sento pieno!” fece soddisfatto un anonimo studente dell’Obelisk Blu tenendosi la pancia piena.
“Ci voleva!” disse appagato un altro studente.
“Non è che hai anche del dolce con te?” chiese un terzo studente sperando in una risposta positiva.
“Mi dispiace ma non ho con me dei dolci!” rispose secca la creatura usando la voce di Marcelle “Ora che vi sentite pieni, avrei un favore da chiedervi. Ho trovato una cosa interessante dietro uno scaffale della biblioteca ma non riesco a spostarlo da solo. Potete darmi una mano? Vedrete che ne varrà la pena!” per poi rivolgere questa richiesta ai tre.
“Odio il lavoro manuale, ma sono in debito con te quindi vediamo di spostare questo scaffale!” disse il primo dei tre.
“E va bene, se è solo una cosa semplice come spostare uno scaffale, allora va bene!” anche il secondo si dimostrò disponibile.
“Magari è un modo per andare via da questo posto!” seguito dal terzo.
“Vedrete che non ve ne pentirete!” disse loro Marcelle con un sorriso diabolico e schioccando le dita.
 
I tre andarono nel punto indicato ma, appena svoltarono l’angolo, si trovarono davanti un’enorme carta Polimerizzazione che iniziò a brillare di una luce nera avvolgendoli senza dar loro il tempo di gridare.
“Uhuhuh! Grazie infinite signori. Vi userò bene!” ghignò la creatura per poi salutare i nuovi tre alleati “e ora pensiamo a creare lo scenario ideale per il mio trionfo!” poi prese una carta dal suo deck che raffigurava un mausoleo nel deserto “E anche a qualche amichetto per i più problematici!” e altre sei che raffiguravano dei mostri molto particolari “Diamo inizio alle danze!” e si avviò verso l’uscita con un piano ben preciso in mente.
 
 
NEL FRATTEMPO SULLA TERRA!
 
“Eccomi arrivata!” la misteriosa Gatta Nera atterrò nei pressi di uno stadio “Aster Phoenix dovrebbe essere qui!” e riassunse l’aspetto di una ragazza dai capelli ramati e con lo stesso vestito di prima “Questa volta non me ne andrò a mani vuote!” e si avviò all’ingresso mescolandosi alla folla.        
“E’ lei?” chiese Patty che si era sporta per vedere meglio l’obiettivo.
“Sì, non ci sono dubbi!” confermò Seras vicino a lei.
“È sorprendente che sia ancora in forma dopo averle prese sia da Alucard che dal capo!” commentò Trish compiaciuta.
“Secondo me ha usato qualcosa per riprendersi in fretta!” commentò Lady che trovava strano il rapido recupero della soleana “E tu che ci fai qui?” per poi rivolgersi a un compagno che aveva un altro compito, cioè Nero.
“Là dentro c’è anche Zane Truesdale. Quell’Aster è venuto a cercarlo per qualche motivo!” spiegò il ragazzo dai capelli bianchi che non aveva dimenticato qual era la sua missione.
“Allora mi sa che noi non faremo niente. Quei due sono parecchio forti!” commentò Patty un po’ delusa.
“Chissà se è così!” ma Seras non era convinta.
“Beh, entriamo e vediamolo con i nostri occhi!” disse Trish per poi avviarsi per prima.
“Perché no!” seguita a ruota da Lady “Visto che ci sei, tienici queste!” per poi dare all’unico maschietto una decina di buste.
“Cosa! Ma che c’è qui dentro!” fece Nero senza parole.
“Mi sembra ovvio: vestiti!” gli rispose la Rowell con naturalezza.
“Attento a non farli cadere!” lo avvisò la Victoria per poi seguire le altre ragazze.
“E-Ehi!” fece il poverino ma nessuno gli dette retta “Donne, perché sono fissate con lo shopping!” si lamentò per poi seguirle^^.
 
Intanto in un camerino.
“Tsk! Che situazione!” commentò Zane dopo aver sentito le parole dell’amico che lo aveva informato della situazione all’accademia.
“Già!” confermò il Phoenix “Abbiamo subito chiesto aiuto e forse c’è una soluzione !” per poi aggiungere altro “C’è una creatura che può far tornare i nostri amici indietro e sembra che l’abbiano trovata proprio pochi minuti fa!” informandolo dell’incredibile coincidenza che si era verificata.
Il problema è che bisogna inviarla nell’altra dimensione e serve energia per farlo!” continuò il suo spirito, cioè Plasma Eroe del Destino.
“E perché sei venuto a cercare me?” chiese Truesdale che non comprendeva il perché fosse stato scelto lui.
“Mi sembra ovvio: il tuo modo di duellare è aggressivo e immediato. Solo tu puoi aiutarci!” gli rispose Aster arrivando al nocciolo della questione.
“Capisco! Allora non ci sono problemi!” Zane non se lo fece ripetere due volte e accettò.
“Molto bene, allora andiamo. Prima lo facciamo, meglio è!” fece Aster che lo precedette alla porta.
 
I due duellanti attraversarono rapidamente il corridoio evitando i luoghi frequentati dai fan. Stavano per raggiungere l’uscita di sicurezza quando…
“Scusate!” una voce richiamò la loro attenzione. Altri non era che la Gatta Nera.
“Ci scusi signorina ma stiamo andando di fretta!” rispose Aster senza voltarsi.
“Ora non abbiamo tempo per gli autografi!” stessa cosa fece Zane.
“Per favore, vi chiedo solo qualche minuto!” insistette la ragazza iniziando subito a diffondere il suo particolare ferormone lungo il corridoio.
Cos’è quest’odore?” si chiesero i due fermandosi di botto.
State attenti. Questa donna non è quello che sembra!” li avvertì Plasma.
Potrebbe essere un demone. State in guardia!” disse loro Cyber Drago Finale. 
 
“Ehi Aster, credo che sia lei la nostra priorità!” fece Zane guardando l’amico con sguardo d’intesa.
“Sì, hai ragione!” rispose il Phoenix perfettamente d’accordo con lui.
“Quindi mi concederete qualche minuto?” chiese la Gatta Nera “Per fortuna hanno ceduto prima del previsto. Lo spazio chiuso e l’agitazione hanno permesso ai miei ferormoni di entrare in circolo più in fretta!” sicura di avere in pugno le sue prede.
“Siccome ce lo chiedi così gentilmente…” i due si voltarono verso la spia con occhi freddi “…Ci occuperemo subito di te!” e tesero le mani in avanti.
 
FRABOMX2
 
E lanciarono in contemporanea una sfera di energia verso la Gatta Nera.
“CHE COSA! HO FALLITO DI’ NUOVO!” fece incredula questa non riuscendo a capire come ben tre terrestri avessero resistito ai suoi ferormoni.
“Di nuovo, hai detto?” fece Aster che la fissò serio “Allora sei tu che hai attaccato la Kaiba Corporation circa un’ora fa e anche la città di Tomoeda circa mezz’ora fa, mi sbaglio forse?” e pretendeva una risposta.
“Non è necessario chiederglielo. Il suo chakra è lo stesso che ho percepito in quei luoghi!” mentre Zane con tanto di Nyugan attivo ne era sicuro.
Chakra? Che si a simile al Ki o Aura?” si chiese la spia soleana cercando di mantenere la calma “In pratica, sapevano che sarei venuta a cercarli. Questo pianeta ha più di qualche sorpresa!” rendendosi conto di non aver preso le giuste precauzioni.
“Lo tesso chakra hai detto? Bene allora!” sorrise il Phoenix soddisfatto “Però a chi apparterranno gli altri che abbiamo percepito?” per poi chiedersi chi erano stati gli avversari della spia.
“Non ne ho idea. Uno però, l’ho riconosciuto: era lo stesso di quel misterioso guerriero bianco che è apparso all’Accademia un mese fa!” mentre Zane si era fatto un’idea su chi fosse uno di questi “Ma è l’ultimo che ho percepito che mi ha messo i brividi!” e ce ne voleva perché gli succedesse una cosa del genere.
“Confermo! Era come celata da qualcosa ma la sua aura era enorme!” anche Aster aveva avuto la stessa sensazione.
 
“Ehi, state commettendo un grave errore a ignorarmi!” la Gatta Nera li fissò con occhi felini mentre fu avvolta da un’aura luminosa “Avete parlato abbastanza tra di voi. Adesso risponderete solo alle mie domande!” tornando al suo vero aspetto.
“Ma che diavolo è?” si chiese Aster incredulo.
“Di sicuro non un demone di Abhadon!” gli rispose Zane sicuro di quello che diceva.
State attenti! È una soleana!” li avviso Plasma.
La sua energia è simile a quella di Nick e non sembra molto amichevole!” continuò Cyber Drago Finale.
“Una soleana eh?” se la rise Zane mettendosi in posizione di combattimento “Sai Aster, mi sono sempre chiesto come me la sarei cavata contro uno di loro!” dicendo questo al suo attuale partner.
“Davvero? Anch’io me lo sono sempre chiesto!” gli rispose il ragazzo dai capelli d’argento.
 
“A quanto pare non avete intenzione di collaborare. Vorrà dire che vi farò parlare in un altro modo!” fece la spia soleana avvicinandosi minacciosa ai due.
“Eh! Non so perché tu sia venuta qua e che cosa vuoi, ma se sei qui per menare le mani, avrai pane per i tuoi denti!” ghignò Truesdale ricoprendosi con la sua armatura.
“Vedo che anche tu hai imparato ad attivare la tua armatura senza usare la solita frase!” fece soddisfatto Aster mentre anche lui fu ricoperto dalla sua “Spostiamoci! Qui rischiamo di mettere in pericoloso delle persone che non c’entrano niente!” per poi correre verso l’uscita insieme al compagno.
“Volete un appuntamento galante a tre? Non potevo chiedere di meglio!” sorrise la Gatta Nera per il buon senso del Phoenix per poi seguire i due.
 
I due Sun’s Knights uscirono dallo stadio e si librarono subito in volo allontanandosi dalla città seguiti dalla spia.
“Ehi, si spostano!” Patty fu la prima a uscire e a notare i tre allontanarsi.
“Accidenti!” esclamò Seras.
“Hanno fatto la scelta migliore, così non metteranno in pericolo i civili!” disse loro Trish.
“Ma così anche noi siamo bloccati. Non possiamo seguirli senza essere notati!” disse Lady.
“Voi, ma io posso seguirli senza problemi. Posso volare!” la corresse Nero che si era finalmente liberato di tutte le buste che aveva in mano.
“Non credere di essere l’unico a poterli seguire!” lo corresse Patty che giunse le mani a preghiera per poi poggiarle a terra.
 
RRRUUMBLEE! Crack!
 
L’asfalto sotto i piedi dei cinque tremò violentemente e poi si staccò verso l’alto.
“EHI! STIAMO SCHERZANDO!” fece incredulo l’unico maschio del gruppo fissando la ragazzina senza parole.
“Devo ringraziare la signorina Yuko se posso fare cose del genere, anche se ne devo ancora fare di strada per diventare una brava alchimista!” disse la piccola bionda senza perdere la concentrazione.
“Sei davvero in gamba sorellina!” si complimentò la Victoria con la piccola.
“Ecco un buon modo per risparmiare energie!” sorrise Lady.
“Forza Patty, seguiamoli!” la incoraggiò Trish.
“AGLI ORDINI!” rispose la Rowell e il pezzo di asfalto partì come una scheggia all’inseguimento dei tre.         
 
 
Intanto a diversi kilometri di distanza...
Zane e Aster stavano volando alla massima velocità seguiti a ruota dalla Gatta Nera che non li perdeva di vista.
 
Dobbiamo allontanarci ancora un po’!” pensò il Phoenix mentre scrutava il paesaggio sottostante “Il posto deve essere il più isolato possibile o rischiamo di coinvolgere delle persone innocenti!” per evitare di coinvolgere i civili.
Che strano! Ho la sensazione che qualcuno oltre a quella soleana ci stia seguendo!” mentre Zane aveva questa strana sensazione “E anche davanti a noi c’è del movimento!” e questo lo faceva pensare.
“Qualcosa non va?” gli chiese Aster avvicinandosi a lui per evitare di essere sentito dalla loro inseguitrice a poche decine di metri da loro.
“Credo che fra non molto avremo altra compagnia inaspettata!” gli rispose l’altro col Nyugan attivo “E sembra che sia un aiuto!” mentre sul suo viso si disegnò un sorriso compiaciuto.
“Sai chi è?” riconoscendolo Aster glielo chiese.
“Eccome!” gli rispose senza aggiungere altro “Scendiamo qui, non ci disturberà nessuno!” per poi indicare al compagno di atterrare.
“D’accordo!” gli rispose l’argentato “Mi chiedo chi sia questa compagnia indesiderata!” mentre si chiedeva questo.
 
Stanno scendendo, molto bene!” pensò la Gatta Nera che ne aveva abbastanza di assecondarli.
 
I tre avversari avevano scelto un piccolo altopiano come terreno di scontro: intorno c’era un paesaggio verde e silenzioso che si estendeva per un centinaio di kilometri. Il luogo era deserto.
 
“Diamo il via alle danze!” Zane non perse tempo con inutili chiacchiere e si lanciò all’attacco.
“Andiamo!” stessa cosa fece Aster.
“Noto che siete sbrigativi! Meglio! Anch’io non ho tempo da perdere!” la Gatta Nera era della stessa opinione e li accolse a braccia aperte.
 
I tre si scambiarono una rapida serie di attacchi in rapida successione senza che questi andassero a segno.
“Te la cavi bene bellezza, ma non credere che basti per batterci!” la provocò Truesdale mentre la sua spada cominciò a crepitare di elettricità.
“Non sottovalutarla, potrebbe avere qualche asso nella manica!” lo riprese Aster che era più controllato.
“Ammetto che siete in gamba ma io lo sono di più!” mentre la spia soleana giunse le mani “L’umidità è ai miei ordini, la foschia mi circonda nascondendomi in se. In essa io sono uno spettro senza forma e tutto ciò che è intorno, è una mia preda!” e con questa cantilena preparò un incantesimo.
Intorno a lei cominciò a condensarsi un fitto banco di nebbia che ricoprì quasi tutto il campo di battaglia.
“Che diavolo sta succedendo!” fece Aster incredulo.
“Ricordati che i soleani possono manipolare gli elementi naturali come se niente fosse!” gli fece notare Zane per niente sorpreso “Sta attento! Arriva!” e gli consigliò di tenersi pronto.
“SPIRALE DI’ NEBBIA!”in quel momento la Gatta Nera lanciò il suo attacco facendo turbinare la fitta coltre che aveva evocato.
 
Aster sta attento!” lo avvisò Plasma che essendo uno spirito, riusciva a vedere attraverso quella fitta foschia.
“Sono pronto!” rispose Phoenix. Non riusciva a vedere nulla oltre il suo naso, ma aveva altri quattro sensi da usare. La domanda era se sarebbero bastati.
La risposta arrivò un secondo dopo quando sentì che qualcosa di piccolo e sottile gli sfiorò il viso.
“Che diavolo era!” e non riuscì a capire che cosa lo aveva colpito.
Attento ne stanno arrivando altri da tutte le direzioni!” lo avvertì il suo spirito.
“Accidenti!” fece l’argentato nel sentire tutti quei fischi provenienti da tutte le direzioni per poi reagire d’istinto e..
 
ZACKX1000
 
Iniziare a schivare e bloccare quella serie di piccoli attacchi che si abbattevano su di lui.        
Dannazione non finiscono mai!” pensò il Phoenix mentre alcuni di questi lo colpivano causandogli delle ferite leggere “Sembrano aghi ma da dove sbucano!” chiedendosi come faceva l’avversaria ad averne così tanti.
ATTENTO E’ DAVANTI A TE!” gridò Plasma molto allarmato.
 
KAPOM!
 
“AGH!” ma fu inutile, infatti, un pugno aveva colpito il ragazzo in pieno stomaco.
“Ti ho preso!” fece soddisfatta la Gatta Nera che mirava a tramortirlo.
“Sbagli a sottovalutarmi!” ma Aster tirò fuori un tono di voce tranquillo e sparì in una nuvola di fumo.
L’ho mancato!” fece la spia digrignando i denti.
“IO SONO Qui!” gridò il Phoenix piombandole dall’alto.
“Hai dimenticato che qui comando io!” ma la Gatta Nera lo guardò con sufficienza mentre innumerevoli aghi apparvero da tutte le direzioni puntando l’avversario.
“Non questa volta! REGNO VENDICATIVO!” ma Phoenix rispose con il suo attacco contrastando quello dell’avversaria.
Lame di sangue! Un umano può davvero fare una cosa del genere?” si chiese la soleana con questo dubbio.
“Ti sei dimenticata di me per caso?” ma la sua attenzione fu attirata dalla voce di Zane alle sue spalle e poi una grande lama dorata fu calata verso di lei.
“CHE COSA!” fece incredula la soleana che riuscì a schivare l’attacco all’ultimo momento.
 
Davanti a lei si stagliò l’imponente figura dorata del Susano’o di Zane che partì all’attacco.
Che diavolo è quell’affare! Ha bloccato tutti i miei attacchi!” pensò incredula la Gatta Nera che vedeva il Truesdale dentro quell’essere e completamente incolume.
“Non hai tempo per stupirti!” Aster approfittò dal momento di distrazione dell’avversaria per piombarle nuovamente addosso e tentare di colpirla.
“Arrivo!” e anche Zane era pronto mentre lanciava all’attacco il suo potente scudo spirituale.
 
Questi due hanno dei poteri incredibili!” pensò la spia soleana che non si sarebbe mai aspettata simili sorprese “Devo passare al contrattacco o qui ci lascio le penne!” e incrociò le braccia “SFERA GIGANTE DELLA SPIRALE DI’ NEBBIA!” per poi spalancarle e generare una potente onda d’urto che si propagò per tutta la zona.
“STA ATTENTO!” Zane afferrò il compagno portandolo dentro il suo scudo spirituale un istante prima che venissero travolti.
 
BOOM!
 
Il banco di nebbia fu spazzato via da quell’attacco e i due Sun’s Knights si schiantarono contro la parete dell’altopiano.
“Stai bene?” chiese Zane al compagno.
“Sì, grazie a te!” gli rispose l’amico che se l’era vista brutta.
“Figurati!” rispose il Truesdale maggiore rimettendosi in piedi “Sai, mi sto divertendo!” e gli confessò questo.
“E ti pareva!” esclamò il Phoenix alzandosi “Vediamo di finirla alla svelta. Dobbiamo salvare i nostri compagni!” ricordandogli le loro priorità.
“In questo momento abbiamo altro da fare!” ma Zane gli fece notare che adesso le loro priorità erano altre.
 
 
Non si sono fatti niente. Quella strana entità dorata deve averli protetti altrimenti non sarebbero incolumi!” nel vedere che i suoi avversari erano illesi la Gatta Nera capì subito come i due si erano salvati “Ne ho abbastanza di tutte queste sorprese!” e la cosa la faceva alterare mentre l’aria intorno a lei cominciò a vibrare “Volete il gioco duro? VI’ ACCONTENTO!” e si lanciò all’attacco mentre sei sfere d’aria compressa apparvero intorno a lei.
 
“Arriva!” Aster si tenne pronto ad accoglierla.
“Forza, fatti sotto!” la provocò Zane con un sorriso di sfida.
 
“PRENDETE QUEST… CHE COSA!” la Gatta Nera stava per lanciare il suo attacco quando all’ultimo momento si accorse che qualcosa stava per piombarle addosso.
 
FLASH! CRACK!
 
Ebbe solo il tempo di scansarsi prima di essere colpita da una luce accecante che creò una profonda crepa sul terreno.
“Tsk! L’ho mancata!” si lamentò l’artefice del colpo avvicinandosi a Zane e Aster.
“Ce ne hai messo di tempo Uchiha!” lo rimproverò il Truesdale con un sorriso di sfida.
Ed era proprio lui: Itachi era arrivato sul campo di battaglia.
“Che c’è? Hai bisogno del mio aiuto Truesdale!” gli rispose l’Uchiha maggiore col medesimo sguardo.
“E ci sono anch’io signori!” dietro di lui c’era anche Kisame che fremeva dalla voglia di combattere.
Che cosa ci fanno loro qui?” si chiese Aster che non sapeva che cosa pensare.
“Se ti chiedi che cosa ci facciamo qui? Ti rispondo subito: siamo qui per contribuire al comitato di benvenuto!” Itachi rispose alla sua muta domanda.
Sarà un modo perfetto per metterci in mostra!” e dietro di lui apparve il Drago Tiranno che fissò con occhi provocatori Cyber Drago Finale.
Che c’è rudere? Cerchi grane?” fece lo spirito indispettito da quello sguardo di sfida.
E ho trovato te ammasso di bulloni!” gli rispose questo.
Ah sì? Vedremo che cosa ti farà quest’ammasso di bulloni dopo che avremo finito con la tipa là su!” e per l’altro spirito era una vera e propria dichiarazione di guerra.
“Uhuhuh! Questa sì che è bella: anche tu sei un Sun’s Knight!” mentre per Zane questa era un’ottima notizia.
“Sorpreso?” fece Itachi col classico ghigno provocatorio di casa Uchiha mentre indossava la sua armatura.
“Per niente, anzi, me l’aspettavo!” gli rispose Zane col medesimo ghigno.
“Scusate se vi disturbo. Continuerete il vostro scambio di complimenti un’altra volta, adesso abbiamo da fare!” ma ci pensò Aster a interrompere questo scambio di provocazioni “Sei un Sun’s Knight? Ne riparleremo più tardi, adesso abbiamo da lavorare. E tu ce la fai a starci dietro?” per poi rivolgersi a Kisame.
“Ci puoi scommettere!” gli rispose lo spadaccino della nebbia estraendo la sua Samehada.
“Bene! Allora diamo il via allo spettacolo!” e prendendo le redini del comando, il Phoenix partì all’attacco per primo.
“Ehi!” fecero i due rivali indispettiti.
“Vai col divertimento!” mentre Kisame non si fece problemi a rispondere all’ordine.
 
“Non so chi siate voi due MA VI’ FARO’ PENTIRE DI’ ESSERVI INTROMESSI!” intanto la Gatta Nera rimasta immobile per lo stupore, recuperò il suo vigore e partì all’attacco, anche se era in minoranza numerica.   
 
Intanto a qualche kilometro di distanza il gruppetto che stava tenendo d’occhio Aster e Zane osservava lo scontro.
“E’ incredibile! Sono fortissimi!” fece incredula Patty che non si sarebbe maia spettata nulla di simile.
“Riescono a tenere a bada un soleano con una simile facilità!” altra incredula era Seras che non si sarebbe maia spettata nulla di simile.
“Dove hai gli occhi? Quelli non stanno ancora facendo sul serio!” la riprese Nero convinto di questo.
“Infatti, sanno ancora studiando l’avversario!” concordò con lui Trish.
“Anche lei non ci scherza. Peccato che sia una nostra avversaria altrimenti saremmo andate molto d’accordo!” del medesimo pensiero era anche Lady.
“Allora è qui la festa?” chiese Dante atterrando vicino al gruppo.
“Sembra che siamo arrivati tardi!” commentò Vergil notando che lo scontro era incandescente.
“E voi che accidenti ci fate qui?” chiese Nero leggermente contrariato.
“Non è ovvio? Ci gustiamo lo spettacolo!” gli rispose Alucard che apparve di fianco ai due gemelli.
“Master!” fece la Victoria incredula.
“Sbaglio o il capo ti aveva detto di tornare alla base!” fece Vergil fissandolo storto.
“Sarà anche il capo della missione, ma io prendo ordini solo dalla mia padrona!” gli rispose il letale vampiro con assoluta tranquillità “E poi, tutto questo baccano farà muovere i pesci grossi!” e già rideva divertito.
“I pesci grossi?” gli chiese Dante con il medesimo sorriso “Bene, allora vengano pure. Siamo qui ad aspettarli!” e non vedeva l’ora di entrare in azione.
“Ora si che ragioniamo!” concordò con lui il fratello mentre una luce sinistra gli attraversò gli occhi.
“Ahahah! Siete i degni figli di Sparda!” si complimentò il letale vampiro.
“Q-Questi sono pazzi!” fece Patty spaventata.
“Benvenuta in famiglia sorellina!” le rispose l’altra biondina con un sorriso forzato.
 
 
Intanto il duello tra i quattro terrestri e la spia soleana stava continuando senza esclusione di colpi.
“PRENDETE QUESTO UMANI! SFERE DISTRUTTIVE!” la Gatta Nera creò una serie di sfere di aria compressa intorno a se e le diresse verso i suoi avversari.
 
“Lasciate fare a me!” Zane si fece avanti e tirò fuori lo scudo del lupo donatogli da Yaphisan in persona “ATTACCO DEL LUPO!” che si aprì a metà facendo partire il suo particolare attacco magico a forma di un branco di lupi.
 
FRABOMX10!
 
Che annullò l’attacco dell’avversaria.
“Niente male Truesdale ma è tutto qui?” lo provocò Itachi col classico sorriso di casa Uchiha.
“Prego, prova a sorprendermi!” gli rispose il Truesdale facendogli il segno di avanzare.
“Questi due stanno esagerando!” commentò Aster che ne aveva abbastanza di vederli provocarsi a vicenda.
“Non sai quanto sono d’accordo con te!” concordò Kisame anche lui leggermente annoiato da questo tira e molla tra i due “Vediamo di anticiparli!” e si lanciò per primo all’attacco.
“EHI!” gli gridò contro il compagno di team.
“Ti sei fatto fregare Uchiha!” se la rise Zane.
“E basta voi due. Siete noiosi!” li riprese il Phoenix che seguì lo spadaccino della nebbia.
“EH!” fecero i due con la venuzza pulsante.
 
“EHI BELLEZZA! VEDIAMO COME TE LA CAVI CON ME!” l’Hoshigaki si lanciò contro la soleana brandendo la sua terribile pelle di squalo.
“TI FACCIO A PEZZI STRANO UMANO!” gli ruggì contro la Gatta Nera.
“SARAI BELLA TU!” gli rispose lo spadaccino calando la spada.
 
CLANG!
 
Che fu parata da un braccio della spia.
“E brava, te la cavi!” se la rise Kisame facendo maggiore pressione.
Tsk! Questo qui non ci scherza!” pensò la soleana che sentiva il braccio leggermente graffiato “L’ho potenziato col mio potere, eppure lui mi sta anche ferendo!” e la cosa non le piaceva “Agh! Perché mi sento senza forze!” e sentì un acciacco che non aveva mai provato.
“Eheh! Ti piace il potere della mia spada? Raschia il chakra e lo fa suo!” le rivelò lo spadaccino.
“Dannato imbroglione!” sibilò la spia soleana “TE LA FACCIO PAGARE!” e allungò l’altro braccio diretto a colpire l’avversario in viso.
“NON SE CI’ SONO IO A IMPEDIRTELO!” ma dall’alto piombò Aster pronto a colpirla con la sua spada.
“MANCATA!” ma lei si scansò all’ultimo momento e poi salì verso l’alto.
“E ora che fa?” si chiese lo spadaccino che non capiva le sue intenzioni.
“Sta attento: è capace di manipolare i fenomeni atmosferici!” lo avvisò il Phoenix che aveva compreso le sue abilità.
“Eheh! L’avevo capito da un pezzo ma averne la conferma non guasta!” gli rispose Kisame mentre appoggiava la sua pelle di squalo sulla spalla.
 
Questi terrestri sono davvero problematici! Per fortuna le condizioni e il luogo isolato sono perfette per usare quella tecnica!” pensò la Gatta Nera che osservò il cielo con uno strano sorriso per poi prendere una grossa boccata d’aria e alzare le braccia al cielo “Vento distruttore, vieni in mio aiuto. Riunisciti dai quattro punti cardinali e dalle punte minori. Convergi il tuo potere nel centro della stella dalle quattro punte e vieni a me!” e recitò questa nuova formula magica.
 
Di botto il cielo si coprì di grosse nuvole e da esso scesero cinque grossi tornado che si riunirono in uno ancora più grande.
“Ehi! Stiamo scherzando?” fece il Phoenix che non riusciva a credere a quello che vedeva.
“Altro che controllo dei fenomeni atmosferici. Qui andiamo sul pesante!” del medesimo pensiero era l’Hoshigaki che non aveva mai visto nulla del genere.
 
“La tipa ha deciso di fare sul serio eh?” invece Zane osservava divertito quel fenomeno.
“Non male!” si limitò a commentare Itachi con la medesima espressione.
 
“TORNADO FORMARE!” gridò la Gatta Nera mentre fu avvolta da questo super tornado che si modellò a sua immagine e somiglianza “PRENDETE QUESTO!” e si scagliò contro i suoi avversari.
“E NO! NON MI’ FACCIO PRENDERE NEMMENO PER IDEA!” gridò Kisame che preferì la ritirata strategica.
“SONO D’ACCORDO!” concordò Aster che lo seguì a ruota.
“L’hai notato? Ha cinque punti di fuga!” fece Itachi con assoluta tranquillità mentre sondava con la sua arte oculare il grande attacco che si stava per abbattere su di lui.
“Il che vuol dire che bisogna colpire quei cinque punti per annullare la tecnica!” ipotizzò Zane con la stessa calma.
“Oppure basta puntare al punto debole di ogni tornado!” ma l’Uchiha sapeva che quelle grandi trombe d’aria avevano un punto in cui il vento soffiava con minor impeto.
“Ossia…” e già il Truesdale era pronto.
“L’OCCHIO DEL CICLONE!” gridarono i due e salirono verso l’alto.
“Ehi, che diavolo stanno facendo?” chiese Aster senza capire.
“Non chiederlo a me!” ma anche Kisame non sapeva che cosa frullasse nella mente dei due.
Stanno semplicemente per annullare il tornado!” rispose loro Plasma che invece aveva capito. “Tenetevi pronti a intervenire!” e avvisò ai due di muoversi.
 
Che diavolo stanno facendo?” si chiese la Gatta Nera mentre osservava i due salire “Certo! Vogliono raggiungere l’occhio del ciclone per attaccarmi da lì! Peccato che non ci arriveranno mai!” ma lei non avrebbe permesso ai due di fare i loro comodi. 
“OCCHIO CI’ HA PUNTATO!” Zane notò subito che le attenzioni della spia erano completamente rivolte verso di loro.
“RIESCI A TENERLA IMPEGNATA PER QUALCHE SECONDO?” gli chiese Itachi mentre continuava a volare più in alto.
“TI DO DIECI SECONDI, POI FACCIO DI’ TESTA MIA!” gli rispose Truesdale maggiore mettendo le cose in chiaro per poi pararsi avanti al grande tornado “VEDIAMO CHE COSA SAI FARE! SUPER FIAMMATA STRDENTE!” e lanciò il suo attacco migliore contro di esso.
 
“FIGURATI SE QUELLA ROBA MI’ FA QUALCOSA!” ma la Gatta Nera rispose alzando l’enorme braccio sinistro parando l’attacco.
Niente male!” pensò Zane con un sorriso divertito “Vediamo se questa nuova mossa funziona!” e mise la spada davanti a se immettendovi il suo chakra.
Che diavolo sta facendo?” si chiese la spia soleana “Beh, qualunque cosa stia preparando, non gli darò il tempo di portarlo a termine!” ma non sarebbe rimasta ferma a guardare.
“Hai aspettato anche troppo e hai perso di vista me!” ma la voce di Itachi attirò la sua attenzione dall’alto.
“Dannazione, mi ero completamente dimenticata di lui!” e si morse un labbro per quella sua distrazione.
 
“E’ il momento di finire la partita!” dichiarò l’Uchiha con il suo nuovo potere sfoderato “U~ēbudoragon!” e con la gigantesca mano del suo Susano’o toccò il tornado che…
 
BOOM!
   
Fu spazzato via con un colpo solo.
“C-Che cosa?” fece la Gatta Nera senza parole: non avrebbe mai creduto possibile che potesse accadere una cosa del genere.
“E le sorprese non finiscono qui!” ma anche Zane aveva in serbo una sorpresa nuova di zecca “STOCCATA DEL FULMINE STRIDENTE!” e puntò in avanti la sua spada carica del potere del fulmine….
 
FRABOOOM!
 
“AAAARRRRGGGHHH!” colpendo in pieno la spia soleana ancora incredula da tanta forza da parte di due terrestri.
“Presa!” dissero i due insieme mentre la vedevano precipitare al suolo.
 
“PRIGIONE ACQUATICA!” e Kisame la prese al volo rinchiudendola dentro la sua tecnica.
“INSIEME A NEGAZIONE DI’ PLASMA!” e anche Aster contribuì usando il potere del suo spirito mischiando il plasma all’acqua che bloccò i poteri dell’avversaria.
N-Non riesco a muovermi!” la soleana sentiva il suo corpo completamente paralizzato e non riusciva ad usare nessuno dei suoi poteri.
“E’ inutile che ti sforzi: la Negazione di Plasma ha bloccato il tuo sistema nervoso inoltre, fino a quando ti troverai là dentro, non potrai usare nessuno dei tuoi trucchetti. Hai perso!” la illuminò il Phoenix.
“Ottimo lavoro!” si complimentò Zane mentre scendeva verso di loro.
“Un bel gioco di squadra direi!” concordò Itachi seguendolo a ruota.
“Rispetto al vostro, quello che abbiamo fatto noi è insignificante!” ammise Kisame che non avrebbe saputo fare meglio dei due.
“Fermare una tecnica come quella e attaccare in perfetta sincronia è una collaborazione nettamente migliore della nostra!” ammise Aster che si complimentò del loro sangue freddo.
“Modestamente, sono stato perfetto!” si vantò Itachi.
“Guarda che ho fatto meglio di te Uchiha!” lo riprese Zane che non se la tenne.
“Come no! Se non c’ero io, non avresti fatto nulla!” se la rise il moro.
“E invece sì! Sapevo già che cosa fare!” gli rispose il Truesdale indispettito.
“Ma davvero? Io dico che non avresti saputo fare nulla!” lo punzecchiò l’Uchiha tutto pieno di sé.
“Figurati! Ho un paio di mosse ideate apposta per te!” gli rispose il fratello maggiore di Syrus con un ghigno bastardo in volto.
“Ma davvero!” fece il moro col medesimo sorriso.
“Ma questi due non la smettono mai?” si chiese Aster con la venetta pulsante^^.
“Direi proprio di no!” gli rispose l’Hoshigaki spiaccicandosi una mano sulla faccia^^.
Battuta da tipi del genere? Come diavolo ho fatto?” si chiese la Gatta Nera incredula^^.
 
“Quante inutili chiacchiere!” fece una nuova voce disgustata “Voi terrestri siete solo degli inutili spacconi!” e già si capiva che non li sopportava.
 
“Ma chi… UN ALTRO!”
I quattro alzarono lo sguardo e videro che c’era un altro soleano che aveva fatto da spettatore.
 
“N-No! Gilgamesh!” e nel vedere chi era la Gatta Nera fu presa da un brivido.
Ebbene sì, uno dei boss era sceso personalmente in campo e la sua presenza poteva significare solo una cosa: guai.
“Mi meraviglio di te Gatta Nera. Ti sei fatta battere da dei patetici umani. Che brutta figura che hai fatto!” la rimproverò il soleano dorato “Beh, puoi stare tranquilla bellezza! Adesso ci penserò io a fare pulizia!” che alzò una mano e...
 
SPLASH!
 
La bolla d’acqua che bloccava la spia si ruppe liberando così la prigioniera.
“L’ha liberata con una facilità assurda!” fece l’argentato incredulo.
“Questo qui non ci scherza!” di questo Kisame ne era sicuro.
“Il suo chakra è terribilmente alto!” grazie alla sua abilità innata Itachi poteva vedere il flusso del suo chakra e non era portatore di buone notizie.
“Ho un brutto presentimento!” mentre Zane sentiva un brivido che non aveva mai provato.
 
“Lord Gilgamesh io…” la spia stava per dire qualcosa ma fu bloccata da un gesto dell’altro.
“Torna sul Sole e riferisci a mio fratello ciò che hai scoperto!” le ordinò il suo superiore “A questi mocciosi e agli altri scocciatori ci penserò personalmente!” per poi rivolgere le sue attenzioni sui quattro.
“Io… Sissignore!” rispose la soleana dopo un’iniziale titubanza “Mi dispiace!” per poi voltarsi verso i quattro avversari rivolgendo loro questo pensiero prima di sparire nel nulla.
 
“E ora, vediamo di che cosa siete capaci, inutile feccia!” ghignò Gilgamesh puntando i quattro.
 
CLANG!
 
Per poi parare con la coda un attacco da dietro.
“Ci avete provato, ma mi ero già accorto di voi!” e rivolgere le sue attenzioni verso altri due.
“E così ti eri accorto di noi, eh?” fece Dante con un sorriso compiaciuto.
“Quello << altri scocciatori >> era sicuramente rivolto a noi!” gli fece notare Vergil sicuro di questo.
“Mi pare ovvio che mi rivolgevo a voi!” rispose Gilgamesh guardandoli dall’alto in basso “Anzi, per essere precisi, ce ne sono degli altri!” ma sapeva bene che i due non erano da soli.
 
“Ma che bravo che sei!”fece Nero piombandogli dall’alto con la spada nella mano sinistra.
“Hai indovinato!” mentre Lady lo attaccò dal fianco destro col suo particolare bazooka.
“Non accusarci di codardia, ma vogliamo essere sicuri di prenderti!” invece Trish pensò a quello sinistro mentre le sue mani erano avvolte da scariche elettriche.
“Vediamo come te la cavi!” lo provocò Seras puntandolo frontalmente mentre sulla sua schiena erano comparse delle ali scarlatte.
 
“Divertente!” ghignò il terribile soleano che accettò la sfida “SPARITE INUTILE FECCIA!” e rispose facendo esplodere la sua potenza…
 
BOOM!
 
Spazzando via tutti.
“Patetici terrestri!” ghignò il soleano.
“Non sottovalutare la nostra testardaggine, amico!” lo ammonì Alucard comparendogli davanti con le sue pistole pronte a far fuoco.
“Non valete niente vermi!” ma Gilgamesh restò della sua opinione mentre trafisse l’avversario al petto con la mano “E tu sarai il primo a crepare!” ed era pronto a ridurlo in brandelli.
“Non ci contare!” gli rispose il vampiro ghignante mentre il suo corpo si sciolse.
“Eh!” e la cosa lasciò sorpreso l’avversario.
“Noi terrestri siamo più vari di quanto tu possa pensare!” mentre questo gli riapparve al lato con gli occhi pieni di follia.
“Che speri di fare eh!” ma quello sguardo non spaventava per niente l’avversario.
“Dovresti spaventarti e molto!” gli rispose Dante mentre fu avvolto da un’aura rossa sangue.
“Perché noi siamo tutt’altro che facili da battere!” seguito dal gemello avvolto da un’aura blu scuro.
“E ora te ne accorgerai!” e da Nero mentre il gesso sul braccio destro si ruppe di colpo.
 
FRABOOMX4!
 
I quattro attaccarono insieme generando quattro deflagrazioni di media potenza beccando l’avversario in piena faccia.
“Wow! Hai fatto un cambio repentino di look zietto!” si complimentò Dante nel notare che Alucard si era praticamente trasformato.
“Tu non sei da meno, ragazzo!” gli rispose il letale vampiro.
Il letale vampiro ora indossava un’antica armatura nera in stile medievale mentre un mantello nero foderato di rosso gli copriva le spalle. Nella mano destra impugnava una grande spada a croce dall’elsa dorata. Sul pallido viso era apparsa una barbetta incolta.
 
“Non ti sembro fico?” chiese il Devil hunter pavoneggiandosi mostrando la cosiddetta modalità Devil Trigger.
Il suo corpo da demone appariva di colore rosso con delle corna più piccole, che partivano ai lati del cranio e si estendevano a un paio di centimetri dalla faccia. Il viso, palesemente umano, presentava una sorta di placca ossea sulla fronte che continuava fino alla nuca dalla quale spuntavano alcuni capelli, e dietro la schiena presentava delle ali simili a quelle di un pipistrello, che recavano dei solchi circolari azzurri sotto le attaccature delle falangi. Il resto del corpo, simile a un'armatura medievale fatta interamente di carne e pelle, era tracciato in ogni giuntura e muscolo da alcuni solchi di colore bianco, alcuni di colore bronzeo ed emetteva bagliori elettrici.
 
“Io sono meglio di te!” lo rimproverò Vergil con una punta d’orgoglio mentre anche lui aveva subito una nuova trasformazione Devil Trigger.
L'aspetto demoniaco di Vergil era quello di una creatura umanoide dal colore azzurro, dalle fattezze alquanto futuristiche: il corpo presentava dei generici ingrandimenti che terminavano con delle estremità acuminate in alcuni punti, e la testa presentava una sorta di calotta che copriva il viso, e una sottospecie di corna arricciate verso il basso. La Yamato gli si attaccava al braccio sinistro ,e come Dante, il corpo emetteva dei bagliori elettrici.
 
“Ne devo fare di strada per diventare fico come voi!” commentò Nero che a confronto dei fratelli e del vampiro era ancora poco pratico dei poteri che disponeva.
Il suo corpo restava umano salvo per gli occhi, ora interamente rossi e per il braccio destro che risplendeva di un’intensa luce azzurra e rossa. Dietro di lui era apparsa un’imponente figura demoniaca color azzurro. Era una creatura dalle canoniche fattezze diavolesche, dalla pelle coriacea sempre simile a un'armatura medievale. Le corna partivano dalla parte alta della testa e terminavano davanti al viso, presentavano un riverbero rosso e bluastro e alcuni solchi intermittenti tracciavano i muscoli della pelle, che era di colore argenteo. Al posto delle ali, la creatura aveva una sorta di mantello.
 
“Non prendertela ragazzo. Vedrai che in futuro diventerai molto più bravo!” lo consolò Alucard comunque impressionato dall’abilità del giovane.
“Io glielo dico sempre ma non mi ascolta!” commentò Dante “A proposito zietto, perché hai subito questo cambio di look?” per poi chiedere all’alleato perché aveva quell’aspetto diverso.
“Merito della mia padrona!” gli rispose il letale vampiro mentre tornava a prestare attenzione al loro avversario “Mi ha ordinato di rilasciare il sigillo zero e ora posso usare il mio pieno potere!” e non poteva essere più chiaro.
 
CRASH!
 
In quel momento il terreno sotto i loro piedi esplose e Gilgamesh riapparve senza alcun danno.
“Avete finito di fare salotto, miserabile feccia?” li schernì il soleano con occhi furiosi “DI’ VOI NON RESTERA’ NULLA!” e fece esplodere la sua voce adirata.
“Forza! Vieni a menarci se ci riesci!” lo provocò Dante per niente spaventato.
 
“Ma non ti dimenticare di noi!” gridarono insieme le tre ragazze del gruppo piombando addosso all’avversario.
“Non so chi siate, ma se volete darci una mano, siete i benvenuti!” intanto Aster, ripresosi dalla sorpresa iniziale, accolse di buon grado l’intervento di questi alleati.
“Ma sia chiaro, il colpo di grazia glielo daremo noi!” tese a precisare Zane mentre si lanciò all’attacco.
“Vorrai dire che glielo darò io Truesdale!” lo corresse Itachi che non gli avrebbe lasciato questo piacere.
“Eheheh! Ora si che si ragiona!” ghignò Kisame felice come una Pasqua. 
“FATEVI SOTTO! VI’ DISTRUGGERO’ SENZA PIETA’!” ruggì Gilgamesh attendendoli a braccia aperte dando inizio a un rapido scambio di attacchi.
 
“Devo tenermi pronta!” pensò Patty rimasta indietro per fungere da supporto e da attacco sorpresa.
 
“Assurdo! Si può sapere chi sono quegli strani tipi? E la creatura che stanno affrontando da dove è sbucata fuori?” intanto Zetsu osservava lo scontro senza perdere un singolo passaggio ma giustamente si la parte bianca si poneva un’infinità di domande.
Non chiederlo a me! Ne so quanto te!” gli rispose la parte nera che ignorava l’esistenza di simili creature “Una cosa, però, è ben chiara: quell’essere è un intralcio ai nostri piani. Credo che dovremo contribuire a farlo fuori!” anche se aveva capito che il soleano dorato era una minaccia anche per Alba.
“Ma no, aspettiamo ancora un po’. Sono sicuro che ne trarremo molti benefici!” propose invece la parte bianca. 
Non so a quali benefici ti riferisci ma spero che tu abbia ragione!” gli rispose la parte nera che decise di dargli ascolto e tornò a prestare attenzione allo scontro.   
 
“DANNATI TERRESTRI! LA VOLETE SMETTERE DI’ RONZARMI INTORNO COM DELLE MISERE MOSCHE!” ruggì Gilgamesh che veniva attaccato senza riuscire a colpire nessuno.
“In questo caso, le mosche vincono su tutta la linea sulla squadra ospite!” lo prese in giro Dante col suo solito modo di fare.
“Ancora un po’ e arriva il fischio di fine partita!” e anche Vergil gli dette corda.
“Siamo quasi al Touch Down signore e signori! Tenetevi pronti al colpo finale!” disse Nero mentre tese la mano destra in avanti che divenne gigantesca.
“Sono pronta a lanciare la palla vincente!” rispose Lady mentre si preparò a sparare un missile dal suo particolare bazooka.
“Ecco il passaggio che chiude i giochi!” fece Trish mentre dalle sue mani scaturì una scossa elettrica che diresse verso la compagna di squadra.
 
BANG!
 
Che sparò un colpo avvolto dall’elettricità.
“Contribuisco anch’io se non vi dispiace!” Seras volle dare il suo contributo e dal suo corpo partirono delle lingue rosse e nere che avvolsero il proiettile che divenne più grande e appuntito.
“CHE COSA CREDETE DI’ FARE DANNATE FEMMINE!” gridò furioso il soleano dorato già impegnato a bloccare l’enorme mano di energia che continuava a fare pressione e…
 
GRAB!
 
Afferrò il proiettile con la coda.
“Aprono un varco per me!” gli rispose Alucard che approfittò della sua distrazione per attaccarlo al fianco destro.
 
CLANG!
 
Ma la sua spada fu parata dall’ala destra del nemico.
“Complimenti per i riflessi, sottospecie di lucertola!” lo schernì il vampiro “Ma ora mi chiedo come farai a bloccare loro?” mentre i suoi occhi brillavano di una luce sinistra.
“Che cosa!” il soleano percepì una terribile sensazione che non aveva mai sentito “Cos’è questo freddo improvviso? Non ho mai provato nulla di simile!” stupendosi di ciò.
 
“Che cos’è?”
Anche gli altri percepirono questa terribile sensazione.
“ALLONTANATEVI DA QUI! IL MASTER STA PER SCATENARE L’INFERNO!” gridò Seras che sapeva benissimo che cosa stava per succedere.
 
I presenti ebbero appena il tempo di allontanarsi che poterono assistere a uno spettacolo unico nel suo genere.
Come un rosso fiume in piena dal corpo di Alucard emerse un flusso tumultuoso di sangue che invase la zona circostante.
 
“C-Che diavolo è questa roba!” fece Gilgamesh incredulo. Nella sua lunga vita non aveva mai visto nulla di simile. 
“Search and Destroy!” disse Alucard con un sorriso diabolico in volto “Questi sono gli ordini impartitimi dalla mia padrona. Nel momento stesso in cui ha rilasciato il sigillo zero, ha ordinato il tuo totale annientamento!” rivelandogli quale sarebbe stato il suo destino “Per via della tua natura di soleano, non posso bere il tuo sangue, ma considerando che il tuo nome e il tuo odore sono disgustosi, ne faccio volentieri a meno! Addio, infame nemico!” e lo salutò con queste parole mentre dal fiume rosso fuoriuscì una miriade di creature ormai morte da secoli che altro non erano che le anime di coloro di cui nei secoli aveva bevuto il sangue.
“Dannato! PENSI CHE SIA COSI’ FACILE FARMI FUORI!” ruggì Gilgamesh che cercò di difendersi dagli attacchi di quella moltitudine di morti viventi.
 
“S-Stiamo scherzando vero?” fece Aster scioccato.
“A me mi hanno sempre chiamato mostro ma lui allora che cos’è!” anche Kisame non aveva parole. Non avrebbe mai pensato d’incontrare qualcuno ancora più pericoloso e letale di lui.
“Non è umano, ma non è nemmeno un demone! Allora che cos’è lui?” chiese Itachi che manteneva a stento la sua freddezza.
“E soprattutto, chi siete voi!” mentre Zane fece la domanda più importante di tutte.
“Chi siamo ci chiedi?” fece Dante quasi divertito “Siamo esseri che camminano a metà tra due mondi: quello degli uomini e dei demoni. Siamo nati dall’unione proibita tra un demone e un umano!” e cominciò a rivelargli qualcosa.
“Nostro padre, un demone dal potere inimmaginabile, scelse di battersi per l’umanità e permise la separazione dei due mondi!” continuò Vergil guardandoli serio.
“Noi siamo la sua eredità per difendere l’umanità!” concluse Nero.
“Il termine con qui veniamo chiamati è Devil Hunter, cacciatori di demoni!” li informò Trish con uno dei suoi enigmatici sorrisi.
“Saremo umani ma abbiamo una certa esperienza nel far fuori i demoni!” si vantò Lady.
“Anche se la cosa è interessante, non era questa la mia domanda!” tese a precisare il Truesdale che voleva sapere altro.
“Veniamo dalla stessa dimensione del guerriero che vi ha riunito, cioè la I.N.!” ci pensò Seras a rispondere lasciando di stucco i quattro “Pensavate davvero che lui sia l’unico speciale da noi? La risposta è no. Lui è stato quello che ha rivelato al nostro mondo che c’è qualcuno che non può essere fermato con parole o minacce, ma non è il solo a poterlo fare!” e fece capire che c’erano cose che nemmeno Nick sapeva del suo mondo e della sua dimensione.
“Noi abbiamo mantenuto una certa discrezione restando nell’ombra, ma lui ha cambiato le cose e ora anche noi abbiamo deciso di uscire allo scoperto!” li illuminò Vergil.
 
Di fronte a quelle rivelazioni, i quattro restarono allibiti. Si trovavano di fronte qualcuno che veniva dalla stessa dimensione di Nick e che lui non aveva mai sospettato potesse esistere.
“Allora, come avete fatto a venire qui?” chiese Aster dopo essersi ripreso dalla sorpresa iniziale.
“E’ un segreto!” gli rispose Dante.
“Non siete per niente simpatico, sapete?” fece Kisame col tic all’occhio destro.
“Spiacente ma ci sono delle condizioni che dobbiamo rispettare, altrimenti verremo rispediti a casa!” rispose loro Trish facendo capire loro che c’era una sorta di contratto che permetteva loro di rimanere nella dimensione I.N.A.
“Almeno potete dirci come vi chiamate?” chiese Itachi, così li avrebbe chiamati per nome.
“Su questo non ci sono problemi. Io sono Trish e sono un demone dei fulmini. Tranquilli, sono dalla vostra parte!” gli rispose la bionda.
“Chiamatemi Lady. Io invece sono umana!” disse loro la mora.
“Piacere ragazzini, io sono Dante!” si presentò il Devil Hunter.
“Io Vergil, il suo gemello!” anche il fratello si presentò ma più freddamente.
“Io invece sono Nero, il più piccolo dei tre. Credo di essere vostro coetaneo!” e infine si presentò anche l’altro.
“Io sono Seras Victoria, agente dell’organizzazione Hellsing e sono una vampira. Mentre colui che sta combattendo contro quell’essere è il Master Alucard, il più potente della nostra razza!” anche la bionda si presentò e fece altrettanto col suo Padrone che in quel momento stava combattendo.
“Demoni, mezzi demoni, vampiri!” Zane disse queste parole con un tremito nella voce “Questo sì che è il massimo!” ma di divertimento e non di paura.
“Queste sì che sono delle cose interessanti!” del medesimo pensiero era anche Itachi.
“Eheheh! Come sono contento di fare simili scoperte!” e nemmeno l’Hoshigaki era da meno.
Come diavolo fanno a stare così calmi e anche emozionati?” si chiese incredulo Aster che non comprendeva il loro comportamento “Ehi, aspetta un momento! Se tu sei un vampiro, come fai a sopravvivere alla luce del sole?” ma poi gli balenò in mente questo pensiero e chiese alla biondina un chiarimento.
“Ecco… Diciamo che è questione di adattamento!” gli rispose la Victoria con un sorriso quasi da dobe^^.
Adattamento? Questa mi sembra un Naruto al femminile!” pensò il Phoenix dopo aver sentito la risposta “Mentre invece quell’Alucard è qualcosa di completamente diverso. Anzi, se quello che penso è vero, quello è una vera leggenda!” mentre per Alucard non sapeva che cosa pensare.
“Ehi, se restiamo ancora qui, lasciamo tutto il divertimento allo zietto!” fece notare Dante.
“E questo non possiamo permetterlo!” disse Vergil che non voleva essere messo in secondo piano.
“ALLORA ANDIAMO!” gridarono insieme Zane e Itachi lanciandosi nella mischia.
“Ma guarda questi ragazzini!” commentò Trish divertita che li seguì.
“Se non cambiano un po’, resteranno scapoli a vita!” esclamò Lady certa di questo.
“Veramente Zane si è ufficialmente fidanzato un mese fa!” le disse il Phoenix per poi lanciarsi in picchiata.
“Anche Itachi è a posto!” la illuminò Kisame seguendo i momentanei compagni.
“Hai capito i tipi! Mi sa che qui rimani zitella a vita solo tu Lady!” la prese in giro Dante per poi seguire i compagni insieme ai fratelli.
“C-Come?” la mora lo guardò col tic nervoso “MA VA ALL’INFERNO!” per poi gridargli contro e buttarsi nella mischia per sfogare il nervoso^^.
 
“Dannato! SMETTILA D’INSULTARMI CON QUESTE SCHIFEZZE!” ruggì Gilgamesh che ne aveva abbastanza di dover schiacciare quelle creature che definiva schifezze.
“Quel termine si addice di più a quelli come te, verme!” gli rispose Alucard con un tono terribilmente calmo “So che tra soleani e terrestri c’è una sorta di legame parallelo: quando assumete aspetto umano, diventate identici a un umano che esiste o è esistito nel passato, oppure che esisterà in futuro. Sono sicuro che il tuo volto umano sia identico a quell’infame che mi ha reso così!” e mentre diceva questo, nella sua mente balenò un lontano ricordo.
 
MICROFLASHBACK DI’ MIGLIAIA DI’ ANNI FA!
IN UN’ANTICA CITTA’ ASIATICA
 
“Osi pretendere da me, il sovrano di cielo e terra, che ti ceda questo mio tesoro?” chiese un uomo ricoperto da una splendente armatura d’oro mentre teneva stretta a se una donna dai lunghi capelli neri e occhi verdi “Non prendermi in giro, cane!” che etichettò in quel modo il suo interlocutore.
“Lei e le sette gemme non sono tue!” gli rispose l’allora umano Alucard, identico a come si presentava salvo per gli occhi azzurri.
“Rendi il maltolto re infedele o subirai l’ira di Allah!” di fianco a lui c’era un uomo avvolto da una lunga tunica arabesca nera che gli copriva interamente il volto.
“E non solo quella!” insieme a loro c’era anche Yaphisan il cui volto, almeno se fosse stato visibile a causa della maschera, era furioso.
“Anche senza le nostre gemme, siamo comunque in grado di batterti, quindi riflettici bene terrestre!” lo avvertì un alto uomo dai corti capelli neri e dagli occhi azzurri con indosso una tuta futuristica.
“Non te la caverai così a buon mercato. Un idiota come te deve ricevere la giusta punizione!” ma un altro compagno dagli occhi topazio e capelli argentati non era per niente d’accordo.
“Sono d’accordo con te amico. Non morirai ma avrai la lezione che ti meriti!” del medesimo pensiero era un altro alto uomo quasi del tutto identico a Dante e Vergil solo che indossava un pregiato giubbotto viola.
“Voi vi permettete di minacciare il re di questa terra che è pari a un dio? Stolti!” ma la risposta del re dorato era ben chiara.
“Non credere di avermi tanto facilmente. Non sono un giocattolo che puoi usare come vuoi!” gli disse la donna fissando il suo rapitore con tutto il disprezzo che aveva.
“Ecco perché devi essere mia: il tuo spirito indomito sarà per me fonte di grande piacere!” gli sussurrò questo leccandosi le labbra al solo pensiero “Sarai la mia degna sposa!” erano queste le sue intenzioni.
 
KAPOM!
 
“Ugh!”in tutta risposta ricevette una testata che gli fece perdere la presa sul suo << tesoro >>.
“Piuttosto è meglio la morte!” gli rispose la donna divincolandosi dalla sua presa e afferrando con i denti una gemma di puro zaffiro “BRAD!” lanciandola verso Alucard che la prese al volo.
“Ottimo! E ora… SARA STA ATTENTA!” Alucard si tenne pronto ma quando vide quello che stava per succedere, sul suo volto apparve il terrore.
“Tran…” la donna che altri non era che colei la cui anima sarebbe poi stata ospitata nel Dahaka non ebbe nemmeno il tempo di parlare che…
 
ZOCK!
 
Una lama nera concentrica le trapassò il cuore spegnendo la sua vita.
“E allora, se io non posso averti, nessun altro potrà!” disse freddamente il re dorato.
 
“SARA!”
Gridarono insieme i sei compagni.
“No! NOOOO!” quello più disperato era Alucard mentre dai suoi occhi le lacrime sgorgavano senza fermarsi.
“Peccato, era un tesoro degno del mio splendore!” si lamentò il suo assassino per niente turbato da quello che aveva appena fatto.
“Tu, dannato verme!” quelle parole furono la goccia che fece traboccare il vaso “TI UCCIDERO’ CON LE MIE MANI DANNATO MOSTRO SENZA CUORE!” e col cuore pieno di rabbia, Alucard si lanciò all’attacco verso colui che aveva spento la vita di colei che amava.
 
UN’ORA DOPO!
 
“Alza la testa verme! Il mio volto deve essere l’ultima cosa che i tuoi occhi devono vedere prima di chiudersi!” mentre la città bruciava Alucard era in piedi davanti al suo avversario ormai prossimo a spirare.
“Dannato pazzo! Che tu sia maledetto!” gli ringhiò contro il mostruoso re prima che…
 
ZOCK!
 
“Lo stesso lo ripeto a te mille volte!” gli rispose il cavaliere nero dopo averlo trapassato al cuore e visto spirare, ponendo così fine al regno di quel folle e allo stesso tempo alla sua umanità.
 
FINE FLASHBACK!
 
“Non so di che cosa tu stia parlando, MA ADESSO TI SCHIACCERO’ COME LA FECCIA CHE SEI! AAAAAHHHH!” ruggì Gilgamesh che, preso dalla furia, scatenò la sua terribile potenza spazzando via buona parte dell’esercito di morti che lo circondavano.
“Non è necessario che tu lo capisca! Ciò che devi fare è solo morire!” gli rispose Alucard per niente impressionato.
 
“E no! Non credere che ti lasceremo tutto il divertimento!” fece Zane mentre piombava dall’alto con la spada avvolta dai fulmini “Assaggia questo. SUPER TRIVELLA STRIDENTE!” e ruotò su se stesso formando un cono elettrico diretto verso la testa del nemico alieno.
“NON ILLUDERTI DI’ POTERMI FARE QUALCOSA!” che lo afferrò all’ultimo momento evitando di essere trafitto.
 
FRABOM!
 
“AAAARRRGGGHH!” ma così subì in pieno l’attacco elettrico sul suo corpo.
“Questo invece è da parte mia!” mentre Itachi si parò davanti al soleano alzando entrambe le mani “Baburu hakai-teki ryū!” che concentrò il suo chakra usando la tecnica << Bolla distruttiva del Drago >> che…
 
BOOM! BOOM!
 
Con una doppia esplosione di energia, scagliò l’avversario di diversi metri.
“AAARRRGGGH! DANNATI VERMI!” ruggì Gilgamesh uscendone con diverse ferite sul corpo.
“Sai, i vermi possono essere più pericolosi di quanto tu possa credere amico!” Aster non perse l’occasione di dare una piccola lezioncina all’avversario mentre “CANNONE DI’ PLASMA!” lanciò verso l’avversario il suo attacco a piena potenza.
“Bastardo! Pensi di potermi attaccare con l’elemento che controllo” fece il terribile soleano pronto a bloccare il colpo con una mano.
“Non se ci sono io a fermarti!” ma non aveva calcolato la presenza di Nero che approfittando della sua distrazione, tese la mano destra catturandolo nella sua ferrea presa.
“E di me che dici?” anche Kisame era pronto a colpire con una delle sue tecniche “MEGA SQUALO FAMELICO!” che sputò dalla bocca una quantità abnorme di acqua dandogli la forma di uno squalo gigante.
 
BOOM! BOOM!
 
I due colpi andarono a segno colpendo in pieno il nemico.
“E ora insieme fratelli!” poi Nero si affiancò a Dante e Vergil.
“Per questa volta proverò con i tuoi metodi fratello!” fece il gemello dai capelli dritti mentre impugnava la pistola nera del fratello.
“Ti ricordi che cosa devi dire?” gli chiese Dante con un sorriso divertito.
“Dovresti chiederlo a me!” gli fece notare il più piccolo mentre impugnò la sua immettendovi la sua energia demoniaca.
“Giusto!” disse Dante mentre si mise in posa.
 
“Che cosa sperate di fare vermi!” gli ringhiò contro Gilgamesh uscito quasi incolume dall’attacco di prima.
 
“Jackpot!”
Dissero i tre insieme e…
 
BANGX3! FRABOOM!X3!
 
Dalle loro pistole partirono tre colpi avvolti di energia esplosiva.
“NON SPERATE DI’ COLPIRMI!” ruggì il soleano che tese le mani in avanti bloccando il colpo.
 
“Ed è qui che ti sbagli, carino!”
Dissero le tre donne del gruppo dietro di lui puntandogli contro le loro armi: Lady il suo bazooka, Seras un cannone anticarro, Trish le sue pistole avvolte di elettricità.
“CHE COSA!” fece Gilgamesh incredulo.
 
“Jackpot doppio!”
Dissero le tre donne.
 
BANGX3!
 
Sparando il loro attacco combinato personale.
“CAZZO!” gridò il soleano.
 
FRABOOM!
 
Che fu colpito in pieno da una potente esplosione.
 
“Bel colpo!” commentò Aster tentato di applaudire a un così perfetto gioco di squadra.
“E che bel botto!” si complimentò Kisame.
“Non c’è che dire, sono in gamba!” commentò il Truesdale maggiore rimanendo impassibile.
“Se la cavano!” concordò l’Uchiha maggiore con la stessa espressione.
“Tsk! Esibizionisti!” commentò Alucard che voleva fare tutto da solo.
“Direi che la pratica ospiti alieni è chiusa, non credete?” fece Nero sicuro che il soleano fosse crepato.
“Andiamo a festeggiare da qualche parte con una bella pizza maxi, che ne dite?” propose Dante che sentiva un leggero languorino^^.
“Mi astengo!” ma Vergil non era della stessa opinione.
“E che roba sarebbe questa pizza?” chiese l’Hoshigaki che non l’aveva mai sentita.
“Non chiederlo a me!” ma Itachi ne sapeva quanto lui.
 
“Scandalo! Non sapete che cos’è la pizza!”
Fecero tutti, tranne Alucard, indicandoli con un dito.
“Che avrà mai di tanto speciale?” si chiese Kisame che proprio non capiva quegli sguardi.
“Tu la conosci Truesdale?” chiese Itachi al suo rivale guardandolo col tic.
“Certo che la conosco e mi sorprendo che tu non l’abbia mai assaggiata!” gli rispose Zane col medesimo tic.
“NON E’ GIUSTO!” protestò Seras che essendo un vampiro, non poteva mangiare cibi solidi e fece il musetto.
“Ehi voi!” li richiamò Alucard che a differenza degli altri non aveva disattivato la sua particolare trasformazione “Tenetevi pronti alla sua risposta!” perché certo che Gilgamesh non fosse ancora sconfitto.
“Ma che dici zietto? Dopo un attacco combinato come il nostro è sicuro che…” Dante stava per dire la sua ma le parole gli morirono in bocca quando percepì una potente folata che veniva da dentro il polverone che non si era ancora abbassato.
 
“Dannati vermi! Come avete osato ferirmi!” ringhiò la voce del soleano dalla nube che fu spazzata via in un attimo mostrando che il suo corpo era gravemente danneggiato e pieno di ustioni “Nessuno, a parte mio fratello, era mai riuscito a ridurmi così!” trovava oltraggioso essere stato ridotto in quel modo da creature che riteneva inferiori.
“C’era da aspettarselo. Ricordiamoci che i soleani sono davvero duri da far cadere!” Itachi aveva cantato vittoria troppo presto.
“Non è un problema. Considerando com’è ridotto, basterà un altro colpo per sconfiggerlo definitivamente!” ma Kisame vide il lato positivo, bastava un altro attacco ben piazzato per stenderlo.
“No, è tutt’altro che sconfitto!” gli rispose Aster certo di quello che diceva.
“I soleani hanno capacità di recupero che superano gli standard umani. Gli basta stare a contatto con l’elemento naturale che controllano sin dalla nascita per riprendersi!” e Zane fece capire che non era ancora finita.
 
“Oh! E così sapete questa piccola capacità della nostra razza!” ghignò Gilgamesh guardandoli con occhi infuocati “Avete indovinato: adesso tocca a me distruggervi! AAAAHHHH!” e dopo aver detto questo, il suo corpo fu avvolto dal suo stesso plasma tornando in forma perfetta.
 
“A-Assurdo!” esclamò incredula Seras.
“Si vede che è un mostro!” commentò Lady disgustata da quello che aveva appena visto.
“E temo che adesso vedremo qualcosa di ancora più mostruoso!” di questo Trish ne era sicura.
“Mostruoso dite?” fece il letale soleano con un freddo sorriso “Voi non avete idea di che cosa sono capace!” alzando il braccio destro al cielo “Di solito non uso questo mio potere contro feccia del genere ma voi meritate una punizione esemplare per aver osato ferirmi!” e una linea di luce partì da dietro di lui estendendosi a macchia d’olio “Gate of Babylon!” dandogli questo nome.
La linea di luce divenne una sorta di portale dorato che si estese a quasi tutto il cielo. Fu ciò che uscì da esso che rese tutti increduli: un’infinità di armi di vario tipo.
 
“C-Che cosa!”
Di fronte a una simile dimostrazione, i presenti non riuscirono a trattenere lo sgomento.
 
“Siete terrorizzati? Esattamente quello che volevo!” se la rise Gilgamesh guardandoli dall’alto in basso “E ora morirete come la feccia che siete!” ed era pronto a lanciare il suo attacco in massa.
“Non illuderti!” ma Itachi non ci stava. Non era da lui stare immobili ad attendere il fato, non se non era lui a volerlo “Bloccherò tutti i tuoi attacchi. Sta a vedere!” e attivò il suo Susano’o a tutta potenza.
“Non credere che ti lascerò fare tutto da solo!” ma neanche Zane aveva intenzione di morire “Ho ancora troppe cose da fare!” e seguì a ruota il rivale col suo Susano’o avvolgendo anche i compagni.
“Oh! Quello sarebbe il vostro scudo?” fece il soleano per niente sorpreso “Allora vediamo di che cosa è capace!” e diresse contro i due imponenti scudi spirituali due delle sue armi.
“Figurati se due stuzzicadenti come quelli fanno qualcosa al nostro...” i due erano sicuri di poter resistere a quel semplice attacco ma…
 
ZOCKX2! CRASHX2!
 
Bastò solo quello per infrangere i due Susano’o che crollarono come un castello di carta.
“CHE COSA!” di fronte a una simile verità, i due rivali rimasero senza parole.
“Debolucci i vostri gusci!” ghignò Gilgamesh “ADDIO!” e lanciò le sue armi in una sola volta.
 
“Non ci contare!” ma Alucard non intendeva restare fermo a guardare la sua fine e quella degli altri quindi diresse contro le armi il suo esercito di non morti creando uno scudo umano.
 
BOOM!
 
Ma fu tutto inutile. Bastò il semplice contatto con una di quelle armi per spazzare via quell’imponente esercito.
“E NO! NON E’ ANCORA GIUNTA LA MIA ORA!” Kisame approfittò di quel sacrificio per usare una delle sue tecniche d’acqua “MURO ACQUATICO!” creando la massima protezione di cui disponeva.
“TI DO UNA MANO! SCUDO DI’ PLASMA!” ma nemmeno Aster volle darsi per vinto e dette il suo contributo per salvare tutti quanti.
 
BLUBLUBLU!
 
E quella difesa liquida riuscì a bloccare l’attacco, salvando tutti da morte sicura.
“Tsk! Non ne volete proprio sapere di morire!” fece il soleano storcendo le labbra.
“Anf! Che ti posso dire! Ci tengo alla pelle!” gli rispose il Phoenix reggendosi sulle ginocchia.
“Anf! Non credo di aver mai faticato come adesso!” commentò l’Hoshigaki guardando il compagno dai capelli argentati con sguardo d’intesa.
“Impediamogli di farlo di nuovo o questa volta rischiamo per davvero!” Vergil prese le redini della situazione e incitò tutti ad attaccare ora prima che l’avversario si riorganizzasse.
“Diamoci dentro!” stessa cosa fece il gemello pronto a rispondere all’attacco del nemico.
 
“Pensate davvero che ve ne darò il tempo?” se la rise il soleano che aprì ulteriormente il suo Gate of Babylon “QUESTA VOLTA NON VI’ SALVERETE! MORITE!” e lanciò di nuovo il suo attacco.
 
“Oh no! Troppo tardi!” fece Nero che non aveva idee su come reagire.
“No!” e sfortunatamente anche gli altri erano dello stesso pensiero.
 
“NON CEDETE PROPRIO ORA!”
Ma una squillante voce femminile riaccese un piccolo barlume di speranza mentre….
 
RUUMBLE!
 
Il terreno si alzò formando una barriera di roccia che bloccò l’attacco del nemico.
“Che cosa!” fece Gilgamesh nuovamente incredulo.
 
ZOCKX4!
 
“AAARRRGGGHHH!” ma la sua sorpresa più grande fu quella di ritrovarsi infilzato da quattro grosse punte di pietra che gli trapassarono il corpo, impalandolo.
 
“Ma… Ma… Che è successo?” chiese lo spadaccino della nebbia senza parole.
“’E’ come se la stessa natura si fosse messa in nostra difesa!” altrettanta incredulità l’aveva anche Aster.
“Com’è possibile!” anche Zane non sapeva spiegarsi nulla del genere.
“Chi è stato a fare tutto questo?” si chiese Itachi che non credeva possibile un simile aiuto.
“Ha fatto questo tutto da sola?” mentre Seras sembrava sapere chi era stato.
“Dannazione! Uno sforzo del genere farebbe collassare chiunque!” anche Lady aveva capito chi li aveva aiutati ed era preoccupata per le sue condizioni.
 
“R-Ragazzi! State… State tutti bene?” chiese debolmente la piccola Patty mentre camminava boccheggiando verso di loro “N-Ne sono felice!” e nel vedere che tutti si erano salvati, crollò a terra.
“PATTY!” Dante corse al suo capezzale prendendola in braccio.
“Dannazione, ha fatto uno sforzo più grande di lei!” Vergil si avvicinò e poteva vedere benissimo che era pallida in viso.
“Forza piccola, vedi di non fare brutti scherzi, altrimenti che figura ci facciamo noi adulti a essere protetti da una bambina?” anche Nero era molto preoccupato mentre cercava qualcosa in tutte le tasche del suo impermeabile.
“Patty!” nel dire il suo nome Lady manifestò tutta la sua ansia.
“Ecco, dalle la mia pillola della vita!” Trish si avvicinò ai suoi compagni e tese ciò che poteva aiutare la piccola a riprendersi.
“Forza buttala giù!” Dante la prese subito e l’avvicinò alle labbra della piccola e coraggiosa alchimista.
“Ti prego sorellina!” disse Seras sperando che riuscisse a riprendersi.
“Guai a te se te ne vai ragazzina!” Alucard non voleva avere la morte di una così giovane vita sulla coscienza.
“Una bambina? Siamo stati salvati da una bambina?” la sorpresa maggiore era di Kisame che non si sarebbe mai aspettato una sorpresa del genere.
“Ha fatto tutto questo da sola, solo per salvarci?” altro davvero stupito era Aster.
“Mhm!” mentre Itachi e Zane rimasero in tacito silenzio.
“Una bambina?” altro senza parole era Gilgamesh che aveva sentito tutto “Io… Io sono stato ridotto così da una mocciosa che gioca con le bambole? Inammissibile!” e per lui questo era la goccia che fece traboccare il vaso “Inammissibile! INAMMISSIBILE!” facendo esplodere nuovamente tutta la sua rabbia.
 
CRACK!
 
E spezzò in un solo colpo i pali che lo bloccavano.
“Cazzo, si è liberato e sembra più furioso che mai!” notò Aster con un certo disappunto.
“La vedo dura!” commentò Kisame che non vedeva molte possibilità di salvarsi.
 
“Voi, miseri umani, avete osato oltraggiarmi oltre ogni limite!” ringhiò il soleano dorato mentre sollevò la mano destra “Avete ferito il mio corpo per ben due volte, resistito al mio potere!” e il suo sangue si raccolse sul palmo aperto formando una sfera rossa dai tratti dorati “E, come cosa più imperdonabile, una dannata mocciosa che puzza ancora di latte ha osato colpirmi! Assolutamente imperdonabile!” mentre i suoi occhi divennero ancora più rossi del normale.
 
“Dannazione!” Dante riuscì a far ingoiare la pillola della vita alla piccola Rowell ma ora c’era un problema peggiore di cui preoccuparsi “Seras, porta Patty al sicuro. Noi vi copriremo!” e affidò la piccola amica alla vampira.
“Sì, lascia fare a me!” che non esitò un momento a prenderla in braccio e a spiccare il volo a tutta velocità.
“Forza! Diamole più tempo per scappare!” Vergil avrebbe venduto cara la pelle ma almeno due vite si sarebbero salvate.
“Che avventura corta!” commentò Nero che non credeva che avrebbe perso la vita così presto.
“Non fare lo iettatore e continua a combattere!” lo riprese Lady che non avrebbe ceduto proprio adesso.
“Vediamo di finire in grande stile!” sorrise Trish.
“Finire? No, siamo appena agli inizi!” ma per Alucard quella non era la fine.
“Avanti, facciamolo nero!” disse Zane.
“Ottima idea!” concordò Itachi.
“Entriamo in scena un’altra volta!” Aster era pronto a concludere in grande stile.
“Balliamo ancora un po’ amico!” se la rise Kisame togliendosi il cappotto dell’organizzazione rimanendo così a torso nudo e impugnando la sua fidata Pelle di squalo.
 
“Finito di recitare le vostre ultime preghiere?” fece Gilgamesh tendendo in avanti la mano che reggeva la sfera scarlatta “Non illudetevi, questa è la vostra fine e non sperate che quelle due si salvino. Morirete tutti in un solo istante!” che cominciò a brillare intensamente “SPARITE DALLA MIA VISTA! BLOOD ESPLOSION!” e poi….
 
FRABBBBOOOM!
 
Una potente deflagrazione investì tutta l’area per un raggio di diversi kilometri.
“Oh no!” Seras si rese conto che sarebbe stata investita da quell’esplosione “Patty, mi dispiace!” e strinse forte la piccola ancora priva di sensi.    
 
Passò un minuto che sembrò un’eternità. La nube di detriti si diradò mostrando un paesaggio desolante. L’attacco di Gilgamesh aveva creato un cratere di una decina di metri e spazzato via tutti i suoi avversari che giacevano a terra infilzati da delle lance dorate. Sembravano ormai tutti morti.
“Se ci voleva così poco per spazzarli via, avrei usato questa mossa immediatamente!” commentò il soleano che aveva perso tempo inutilmente “Comunque è il risultato finale che conta!” non poteva che essere soddisfatto dell’ottimo lavoro svolto e scoppiò in una maligna risata.
 
Assurdo! Nemmeno la protezione assoluta del clan Uchiha è riuscita a contrastare quell’attacco!” Zetsu era riuscito a salvarsi e la parte nera commentava stupita l’esito di questo scontro.
“Perché? Itachi ha nuovamente usato Susano’o per caso?” chiese la parte bianca che non ci aveva fatto caso.
Non te ne sei accorto? Ha tentato di attivarlo un istante prima che la sfera esplodesse, ma si è rivelato del tutto inefficace!” gli rispose la parte nera che aveva osservato attentamente gli istanti precedenti all’esplosione. 
“Accidenti! E nemmeno Kisame è riuscito a fare qualcosa contro quell’essere: ho notato che ha tentato di usare il muro acquatico ma ha fallito miseramente!” gli disse la parte bianca con un certo sgomento nella voce.
Questo non è per niente positivo. Quell’essere è una forza della natura. Facendo un calcolo approssimativo, direi che è forte quanto un Bijuu se non di più!” la parte nera riteneva Gilgamesh un avversario davvero molto difficile da battere.
“Allora? Che cosa facciamo adesso?” chiese la parte bianca che non sapeva che pesci pigliare.
Nulla! Rimaniamo qui e continuiamo a osservare!” gli rispose quella nera senza obiezioni.
“Ottima idea!” concordò quella bianca.
 
“Mhm!” a pochi metri dal membro di Alba qualcuno fece un gemito “Ma che cosa è…” cioè Patty che aveva appena ripreso i sensi.
“Patty, stai bene?” le chiese Seras mentre la teneva stretta a se.
“Sorellona Seras!” nel metterla a fuoco, la piccola Rowell sorrise ma quando vide il suo viso sofferente “Perché ti esce sangue dalla bocca?” fu presa da un crampo allo stomaco.
“Non ti preoccupare, non è niente!” la rassicurò la vampira con un sorriso “L’importante è che tu stia bene!” per poi crollare di lato.
“Sorellona S…” la piccola bionda la sorresse ma quando vide che la schiena della vampira era infilzata da numerosi spuntoni, fu presa dal puro terrore “P-Perché l’hai fatto!” capendo che l’aveva protetta col suo stesso corpo.
“Non permetterò a nessuno di fare del male ai miei compagni, soprattutto a te!” riuscì a dirle la Victoria prima di perdere i sensi.
“Sorellona! Sorellona!” Patty la scrollò cercando di risvegliarla “SORELLONA!” ma quando vide che il suo corpo cominciava a evaporare gridò disperata la sua impotenza.
 
“Mhm” ma quelle grida furono udite dal letale soleano che si voltò nella sua direzione “Guarda te! quella mocciosa è sopravvissuta!” riconoscendo subito la bambina che l’aveva offeso “Adesso rimedio io!” e con un ghigno che non prometteva nulla di buono, s’incamminò verso di lei.
“N-Non così in fretta!” fece una debole voce mentre una mano afferrò il soleano per una caviglia. Dante era ancora vivo.
“Oh! Sei ancora vivo dopo il mio attacco!” fece leggermente stupito il soleano dorato “Mi complimento per la tua, anzi, per la vostra resistenza!” e notò che, nonostante le loro condizioni, anche gli altri erano ancora vivi “Tranquilli, sono subito da voi. Il tempo di far fuori quella mocciosa davanti ai vostri occhi!” avrebbe rimediato anche a quello ma prima voleva farli disperare oltre ogni limite e, liberatosi dalla debole presa del Devil Hunter, si alzò in volo verso la Rowell.
“N-No! Patty scappa!” incapace di muoversi a causa delle troppe ferite, questo cercò di gridarle di fuggire ma non aveva più voce.
 
“Sorellona Seras! Ti prego rispondimi! Apri gli occhi!” intanto Patty cercava con tutte le sue forze di far risvegliare la sua amica che considerava al pari di una sorella maggiore.
“Ah, ecco come sei sopravvissuta. Quella femmina ti ha fatto da scudo incassando tutto il danno!” commentò Gilgamesh atterrando proprio davanti a lei “Che gesto nobile e stupido!” ghignando alla stupidità della vampira e…
 
KAPOM! CRASH!
 
La allontanò con un calcio.
“SORELLONA!” nel vedere com’era stata trattata, Patty si alzò per tentare di soccorrerla.
“Dove credi di andare bambolina!” ma Gilgamesh si pose davanti a lei guardandola dall’alto in basso.
“Spostati!” disse lei debolmente.
“Come scusa? Non credo di aver sentito!” fece il soleano squadrandola con sguardo superiore.
“Ho detto SPOSTATI” con la forza della disperazione, la biondina batté le mani e poi le appoggiò a terra…
 
RUMLE! CLANG!
 
“Ora capisco, sei un’alchimista!” fece Gilgamesh che si ritrovò bloccato dalla roccia che aveva sotto i piedi.
 
CRACK!
 
Ma non gli ci volle nulla a liberarsi.
“Riconosco che il tuo livello non è male, ma sei ancora troppo debole per poter bloccare uno come me!” ghignò il soleano mentre aprì  leggermente la sua Gate of Babylon afferrando una lancia rossa “Hai osato infilzarmi come uno spiedino, ora ti restituirò il favore!” e le sue intenzioni erano fin troppo chiare.
“No!” la piccola Rowell cadde all’indietro tremando come una foglia.
“Uhuhuh! Quello è lo sguardo che adoro vedere sulle mie vittime prima di trucidarle!” e quello era un vero e proprio invito a nozze per il perfido Gilgamesh “Sai, la mia razza ha una sorta d’istinto di conservazione verso i piccoli, siano essi soleani o di altri pianeti: prendili finché sono giovani è il motto!” gli rivelò mente alzava la lancia al cielo “Ma io sono ben diverso da quella patetica feccia. Io godo nell’uccidere i bambini!” mentre i suoi occhi brillavano privi di pietà.
Che cosa faccio! Che cosa posso fare!” si chiese la piccola paralizzata dal terrore che quegli occhi le incutevano.
 
“Patty!”
Dissero debolmente i suoi compagni che cercarono di rialzarsi con tutte le loro forze.
“Non azzardarti a farle del male!” anche Aster cercò di rimettersi in piedi per soccorrere la piccola.
“Verme, non si uccidono i bambini!” gli ringhiò contro Kisame che, nonostante la sua indole, non avrebbe mai fatto del male a una bambina innocente. Le forze portanti erano un altro discorso.
“Che figura ci facciamo con noi stessi se non riusciamo nemmeno a salvare quella bambina!” Zane digrignò i denti per resistere al dolore che sentiva mentre cercava di rialzarsi.
“Non voglio un’altra morte sulla coscienza!” Itachi aveva già il suo fardello e non voleva che se ne aggiungesse un altro a esso.
 
“Qualcuno… Qualcuno mi aiuti!” balbettò debolmente la piccola biondina.
“E’ la tua fine mocciosa! SPARISCI!” Gilgamesh non intendeva aspettare oltre e calò la lancia verso il petto di Patty.
“AIUTATEMI!” gridò la piccola chiudendo gli occhi quando ormai la punta era prossima a trapassarla.
 
ZOCK!
 
Il tempo si bloccò come se l’intero creato stesse piangendo per quella vita innocente.
“Scusami Patty, sono arrivato con un leggero ritardo!” ma una voce ruppe quell’irreale silenzio.
“Eh!” la piccola Rowell riaprì incredula gli occhi: era ancora viva, la lancia era stata fermata proprio un istante prima che la trafiggesse.
“Che cosa?” quello più incredulo era Gilgamesh che si era ritrovato davanti una figura nera che aveva bloccato la sua lancia afferrando la lama “Chi sei tu?” e spostò lo sguardo verso colui che lo aveva interrotto.
“Adesso te la vedrai con me, feccia della peggior specie!” gli rispose il misterioso uomo incappucciato appena arrivato mentre la sua mano destra teneva stretta la punta della lancia che…
 
CRASH!
 
Venne spezzata con incredibile facilità.
“I-Impossibile!” fece il soleano senza parole per quello che aveva appena visto.
 
KAPOM! CRASH!
 
“AAARRRRGGGHH!” e questo fu un grave errore di distrazione, poiché ricevette un potente calcio in faccia e fu spazzato via di alcuni metri.    
“S-SIGNORE!” Patty non resistette più e si aggrappò al busto del suo salvatore.
“Tranquilla, ora ci sono io!” le disse questo mettendole una mano sulla testa per calmarla.
 
“BOSS!”
Dissero insieme tutti quanti recuperando la speranza.
“Boss? Quello sarebbe il loro capo?” fece Zane mentre cercava di metterlo a fuoco.
“Lui è il loro capo?” anche Itachi era senza parole.
“Non riesco a percepire niente da lui!” per quanto ci provava, Aster non sentiva nessuna energia come se la mascherasse.
“Io però qualcosa la percepisco eccome!” disse Kisame mentre la sua spada vibrava come se tremasse “E’ come se mi trovassi di fronte al vostro amico alato: parlo di Nick!” ed era molto chiara.
“Come se ti trovassi di fronte al signor Nick?” e quelle parole fecero venire un dubbio nella mente del Phoenix “Aspetta! Che quel tipo misterioso sia…” e gli venne in mente solo una soluzione.
“Un Sun’s Warrior!” dissero insieme Zane e Itachi che avevano pensato la stessa cosa.
 
“Patty allontanati un attimo da me!” il misterioso uomo incappucciato aveva in mente di fare qualcosa.
“Sì!” e la piccola non obiettò.
“Stringete i denti ragazzi, vi libero da quella roba!” dall’ombra del misterioso figuro partirono numerose fruste nere che raggiunsero in un attimo tutti quelli che erano stati colpiti dall’attacco del soleano e…
 
STRAP!
 
“AAAARRRGGGHHH!” con un solo strattone, tolse le lance dorate dai loro corpi provocandogli un dolore lancinante.
“Ehi, ti pare il modo di…” Dante si alzò con un certo nervosismo per protestare contro i modi del Boss ma si accorse subito di una cosa importante “Le mie ferite, si sono richiuse in un attimo!” cioè che era tornato in perfetta forma.
“E’ vero che siamo tipi che guariscono in fretta, ma ci sarebbe voluto comunque un minuto buono per riprenderci e invece siamo come nuovi!” anche Nero aveva notato questa cosa strana.
“Boss!” invece Vergil sembrava aver capito che cosa era successo.
“Già! Nel momento in cui ci ha estratto quegli spuntoni, ci ha fatto ingoiare una pillola della vita a testa!” e Trish confermò tutto.
“Potevamo soffocarci accidenti!” fece Lady, anche se non poteva che essere riconoscente al suo capo per averli aiutati.
“Tsk, io non ne avevo bisogno eppure me l’ha data lo stesso. Beh, grazie comunque!” fece Alucard con un certo nervosismo nella voce.
Anche i tre Sun’s Knights e lo spadaccino della nebbia erano stati salvati ma non riuscivano a dire nulla.
 
“Prendi!” intanto l’uomo incappucciato mise una pillola della vita nelle mani della piccola Rowell “Dalla subito a Seras o rischia di morire!” assegnandole questo compito.
“Sì, subito!” rispose la piccola correndo verso la sorellona.
 
CRASH!
 
In quel momento la roccia esplose e Gilgamesh si rialzò furioso guardando colui che l’aveva colpito.
“Dannato! Come hai osato colpirmi a tradimento!” sembrava prossimo a esplodere.
“Taci!” rispose l’incappucciato mentre l’aria intorno a lui divenne elettrica “Un verme come te, che osa uccidere i bambini merita solo la morte!” segno che era furioso come non lo era mai stato.
 
STRAP!
 
Tanto che si tolse il soprabito con un solo gesto rivelando così il suo volto.
Era un alto uomo dai corti capelli biondi e dalla carnagione chiara, tipica di chi cresceva nelle terre del nord Europa, mentre i suoi occhi erano azzurri ghiaccio.
Sotto il soprabito indossava un’aderente maglietta nera coperta da un lungo giubbotto dello stesso colore. Sul petto pendeva un ciondolo nero che brillava di luce propria.
“Che cosa!” nel vedere quel monile la rabbia di Gilgamesh si trasformò in stupore “Quel ciondolo!” ed era impossibile non riconoscerlo.
“Quel ciondolo!” anche Zane lo aveva riconosciuto.
“Salvo per il colore, è identico a quello di Nick!” anche Itachi lo aveva riconosciuto.
“Allora ce ne sono altri come lui!” Kisame non lo credeva vero.
“Allora è per davvero…” e nemmeno Aster era da meno.
 
“Un Sun’s Warrior!”
Dissero insieme i quattro e Gilgamesh.
 
“Quanto chiasso per una cosa così ovvia!” disse il biondo uomo con un sorriso bastardo “Ormai è inutile negarlo. Sì, sono un Sun’s Warrior!” che dette la conferma ai loro dubbi mentre fu avvolto da un’intensa luce nera con contorni bianchi “Il mio nome è Rafael Lancelot Leone Nero o più semplicemente Lello, ultimo erede al trono di Saturno e membro dei Sun’s Warriors!” assumendo il suo vero aspetto e presentandosi.
“Allora è vero. Voi siete ancora vivi!” e quella rivelazione fece tremare tutto l’essere di Gilgamesh che abbassò la testa “MUAHAHAHAHAHAHAAHH!” per poi scoppiare in una maligna risata “Magnifico! Non potevo chiedere di meglio!” il tremore era di puro divertimento “Ho davanti a me uno dei cosiddetti difensori di questo universo e posso ucciderlo con le mie mani!” e le sue intenzioni erano fin troppo chiare “Io sono Gilgamesh Drago del Sangue e mi prenderò la tua testa!” che rivelò senza alcun problema.
“Prego, accomodati!” lo invitò il Sun’s Warrior Nero “Non avrò alcuna pietà verso di te!” che non lo avrebbe risparmiato per nessun motivo.
“Ehi, sei in ritardo!” gli fece notare Dante con un certo disappunto.
“Mi dispiace!” gli rispose Lello senza staccare gli occhi dall’avversario.
“Fammi solo questo favore: uccidilo nel peggiore dei modi!” Alucard gli fece solo questa richiesta che era come una vera condanna.
“Tranquillo, è la mia intenzione!” gli rispose lui mettendosi in posizione di combattimento “Voi mettetevi al riparo. Da adesso entro in scena io!” facendo capire che non voleva nessuno tra i piedi.
 
“Mhm!” intanto Seras aprì debolmente gli occhi.
“Sorellona!” e il primo viso che vide fu quello di Patty che si strinse forte a lei.
“Patty? Ma che cosa sta… Eh!”la Victoria stava per chiederle che cosa ci facesse ancora lì ma quando vide l’imponente figura del Sun’s Warrior Nero, capì tutto “E’ arrivato!” e non poteva che esserne felice.
 
“Forza Gilgy, fatti sotto!” fece Lello provocando il suo avversario.
“CON IMMENSO PIACERE! PREPARATI A MORIRE!” gli rispose il soleano che si lanciò all’attacco verso il suo nuovo e inaspettato avversario.
“Questo è tutto da vedere!” ma il saturniano era di tutt’altro parere mentre fece altrettanto.
 
I due si trovarono a pochi metri l’uno dall’altro e calarono i loro pugni.
 
KAPOM! DOOOMM!
 
Generando una potente onda d’urto che investì tutta l’area circostante. La vera battaglia per proteggere la Terra era appena iniziata. 
 
 
NEL PROSSIMO CAPITOLO!
 
La creatura inizia finalmente a muoversi e sfida apertamente tutti coloro che si trovano all’interno dell’Accademia. Anche i Sun’s Knights si metteranno in gioco per salvare la situazione.
 
Intanto sulla Terra lo scontro tra Lello e Gilgamesh prosegue senza esclusione di colpi diventando tanto violento da attirare le attenzioni prima di Vorkye e dei suoi seguaci e poi quella dei due veri boss di tutta la storia.
 
E proseguono le piccole avventure di Lady e Lucyferia nel regno di Oblivion.
 
Questo e altro nel prossimo capitolo.
 
 
Una cosa che sicuramente avete notato è che manca proprio la scorribanda delle due ragazze per i corridoi di Oblivion ma l’ho fatto per evitare di allungare troppo il brodo. Rimedierò tranquilli!
 
Non posso fare altro che porvi un grossissimo saluto e augurare a tutti voi un buon carnevale. Ci vediamo presto e questa volta non tra mesi. A presto.
 
Ecco i nuovi volti dei personaggi che sono apparsi in questo capitolo.
 
DANTE IN VERSIONE DEVIL TRIGGER
 http://fc07.deviantart.net/fs45/f/2009/136/8/4/Devil_Trigger_____Dante_____by_The_Bone_Snatcher.jpg
 
VERGIL IN VERSIONE DEVIL TRIGGER
http://images.wikia.com/devilmaycry/images/archive/1/15/20120414183550!VDT_Beowulf.gif
 
NERO IN MODALITA’ MELO ANGELO
http://i465.photobucket.com/albums/rr13/darknovus_18/Devil%20May%20Cry/dmc4wp1full.jpg
 
ALUCARD CON SIGILLO ZERO RILASCIATO
http://img2.wikia.nocookie.net/__cb20110904172351/hellsing/images/d/d0/Trailer_3-1.jpg
 
Un primo piano ci vuole
http://fc00.deviantart.net/fs71/f/2012/116/b/4/alucard___count_dracula_by_spirit_of_laharah-d4xmj8g.png
 
ED ECCO A VOI IL VOLTO DI’ LELLO
http://static.tvtropes.org/pmwiki/pub/images/prince_schneizel.jpg

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Capitolo 52
*** Per la Terra- seconda parte ***


52. per la Terra- seconda parte Salve a tutti e finalmente ben ritrovati^^
Sì, lo so: sono nuovamente in maxi ritardo (e meno male che avevo detto che avrei fatto prima questa volta^^). Prevedevo di postare prima che iniziasse maggio, ma per diversi motivi, primo tra tutti il Comicon di Napoli e un improvviso blocco, non sono riuscito a postare prima.
Ok, stop con le scuse^^ vi lascio al capitolo sperando che vi piaccia. Buona lettura a tutti.
 
 
NELLA DIMENSIONE SATELLITE
 
I Sun’s Knights si erano divisi in gruppi da due e si erano sparpagliati per tutta l’Accademia alla ricerca della misteriosa creatura che li aveva portati in quel luogo desertico.
Uno di questi era formato da Chazz e Ino che, per uno scherzo del destino, erano stati messi in coppia^^.
“Perché proprio con te!” si lamentò la Yamanacha mettendosi una mano sulla faccia^^.
“E me lo chiedi!” fece il Princeton col medesimo gesto^^.
Suvvia capo, siete così carini insieme!” disse l’Ojama giallo.
Formate una coppia perfetta!” del medesimo pensiero era Ojama verde.
Potreste sposarvi anche subito!” tese a precisare l’Ojama nero convinto di quello che diceva.
 
“S-Sposarci!” fecero i due immaginandosi una cosa del genere.
 
KAPOMX3!
 
“SMETTETELA DI’ DIRE SIMILI SCEMENZE!” per poi menare un pugno in testa alle tre povere creature^^.
Quanto siete noiosi!” esclamò annoiata la bestia ombra.
Trovate così strana la possibilità di mettervi insieme?” chiese la regina verde degli spettri che non ci vedeva niente di male.
“FINITELA DI’ SPARARE SIMILI CAZZATE!” gli ruggì contro la biondina imbufalita come non mai.
“TRA ME E LEI NON C’E’ NULLA E MAI CI’ SARA’!” e con questo Chazz sperò di aver scritto la parola fine a questa storia.
Fate come volete!” commentò lo spirito del Princeton per poi prendere i piccoli Ojama e sparire.
Dovreste essere più sinceri con voi stessi!” consigliò loro quello della Yamanacha per poi seguire i compagni.   
“Ma che vogliono quelli!” fece Chazz girandosi dall’altra parte.
“Si facciano gli affari loro!” disse Ino facendo altrettanto.
“Già!” concordò il moro facendo qualche passo in avanti per poi fermarsi “Posso chiederti una cosa? Perché mi hai dato quel baco?” e rivolgersi alla compagna senza però voltarsi.
“C-Come!” che si voltò subito a guardarlo.
“Non fare la finta tonta, hai capito cosa ti chiesto!” la riprese Chazz continuando a rimanere di spalle.
“Che ti posso dire…” cominciò a rispondere la biondina “Mi è venuto e basta!” per poi uscirsene in quel modo.
“T-Ti è venuto e basta?” chiese lui voltandosi incredulo “Perché proprio me? Dentro quel managuerriero eravamo tantissimi, eppure hai baciato solo me. Là dentro c’era anche quel Sasuke che ti fa girare la testa, e invece l’hai completamente ignorato e hai baciato me. Che cos’ho di tanto speciale?” e dopo essersi sfogato, voleva una risposta.
“Lo vuoi davvero sapere?” gli chiese Ino.
“Sì, lo voglio sapere!” rispose Chazz.
“Beh…” disse la biondina arrossendo “Su due piedi, non so come dirlo, anzi non mi sento pronta a farlo!” uscendosene in questo modo.
“Come sarebbe a dire!” fece Chazz col tic all’occhio destro avvicinandosi a lei “Che cosa non saresti pronta a fare o a dire?” e a metterle le mani sulle spalle.
“Levami le mani di dosso!” gli ordinò lei recuperando la sua grinta.
“Eh! Scusa!”che fece arretrare il moro di qualche passo.
“La verità è che, da quando ci siamo conosciuti, ho notato subito il tuo modo di fare: ti pavoneggi dicendo di essere il migliore, ti auto convinci di essere un campione in tutto..” cominciò finalmente a rispondere con un certo nervoso.
“E allora?” chiese Chazz che non ci vedeva niente di strano “Dico queste cose perché è vero. È vero, ci sono delle volte che permetto agli altri di aiutarmi, ma sono perfettamente in grado di cavarmela da solo!” che non negò quello che aveva detto la bionda.
“Ed è qui che ti sbagli!” gli rispose lei “Anche se lo nascondi, tu ti senti solo. Quando combatti e gli altri ti aiutano, ti senti meglio perché non vuoi più stare da solo. Io... Io ho visto che cosa può fare la solitudine: rende tristi, genera rabbia e dubbi nel cuore, lo rende duro e allontana dagli altri. Quando Sasuke ha lasciato il villaggio, ho capito che, a differenza di Sakura e Naruto, non sapevo nulla di lui. Avrei potuto fare qualcosa? Sarei stata utile ai miei compagni per salvarlo? La risposta l’ho capita quando li ho visti tornare!” e dopo avergli detto tutte quelle cose, le lacrime cominciarono a uscirle dagli occhi “Poi, quando è apparso il signor Nick e voi duellanti siete giunti al villaggio, ho notato subito il tuo sguardo. All’inizio, non ti sopportavo perché mi rispondevi sempre male ma poi…” e non riuscì più a continuare.
“Poi mi hai visto sotto una luce diversa, vero?” l’aiutò lui mentre stringeva i pugni per trattenersi.
“No, ti ho visto dentro!” gli rispose lei mentre si asciugava le lacrime “Contro la settima, ho visto che tieni ai tuoi Ojama, anche se li tratti male; contro l’ottava che vuoi proteggere tutti i tuoi compagni e ti va bene anche che siano loro ad aiutarti; contro quello stregone, quando mi hai stretto la mano, ho sentito il tuo calore, il tuo desiderio di voler appartenere a questo gruppo e credere nei tuoi compagni. È questo quello che mi ha spinto a baciarti!” e alla fine dette la tanto attesa risposta.
“In pratica, io ti piaccio!” fece Chazz giungendo a questa conclusione.
“Direi di sì! Era solo questo quello che dovevo dire!” gli rispose Ino avvicinandosi a lui.
“Sei troppo complicata e vuoi dire sempre tutto tu!” la riprese il moro “Però, è questo che mi piace di te!” ammettendo questo mentre fece altrettanto.
“Quindi adesso non dire più nulla e baciami tu!” disse la Yamanacha chiudendo gli occhi e attendendo.
“Eh! O-Ok!” fece lui spiazzato da tanta franchezza mentre si avvicinò lentamente a lei.
 
“Oh!” ma un verso vicino ruppe quel momento.
“IIIHH!” facendo drizzare i due che si allontanarono subito l’uno dall’altra. 
“C-Che cos’è stato?” chiese Ino presa dalla strizza.
“Tsk! Solo uno studente che si diverte a fare scherzi!” gli rispose Chazz molto contrariato dall’essere stato disturbato “FATTI VEDERE CHE T’INSEGNO IO A INTERROMPERE DUE CHE SI DICHIARANO!” e già dalla voce si capiva benissimo che non gliela avrebbe fatta passare liscia.
“SCEMO! NON ANDARLO A SBANDIERARE AI QUATTRO VENTI!” gli gridò Ino rossa in viso^^.
“Combatti!” disse una voce rauca e poi uno studente del dormitorio blu si fece avanti.
“Eccoti qua piccolo verme!” sibilò il moro con la venuzza pulsante “Ora ti faccio vedere io che cosa succede a dare fastidio al Campione!” e attivò il suo duel disk.
“Che diavolo stai facendo? Così rischi di farti rubare l’energia!” lo riprese la bionda col tic nervoso.
“Ma che dici? Gli altri hanno distrutto il dispositivo di controllo dei bio-bend. Questi così non ci fanno più niente adesso!” le ricordò Chazz che sapeva che adesso non rischiavano più di perdere energia.
“Sei doppiamente scemo! Anche se quegli aggeggi non funzionano più, in questa dimensione si subiscono gli stessi effetti!” gli rispose lei ricordandogli questo.
“Ehi, questa non la sapevo!” ammise il Princeton che non era stato informato^^ “Vabbé, dammi un secondo che do una lezione a questo qui e poi riprendiamo da dove eravamo stati interrotti!” ma aveva comunque intenzione di continuare quello che stava facendo^^.
“Fa come ti pare, ma poi dopo non prendertela con me!” gli rispose la Yamanacha spiaccicandosi una mano sulla faccia.
 
“Combatti!” disse nuovamente lo studente che era rimasto immobile e in attesa.
“Sì, come vuoi! Forza, fatti sotto!” che fu subito accontentato dal Campione.
 
Un minuto dopo il tipo era a terra con i life points azzerati.
“Anf, Anf! Visto? Ecco che cosa succede a far perdere la pazienza al Campione!” fece Chazz mentre recuperava fiato.
“Baka!” disse Ino al compagno “Però, è strano. Non avverto nessun chakra provenire dal suo corpo!” per poi spostare la sua attenzione verso il duellante appena sconfitto.
“Nessun chakra? Guarda che non l’ho mica ucciso!” fece Chazz sicuro di non esserci andato così pesante.
“A dire la verità, non l’ho percepito nemmeno prima che arrivasse!” disse Ino e la cosa le sembrava strana.
“Guarda che questi non sono ninja e di sicuro non emettono chakra da usare!” le ricordò il moro sicuro che ora la compagna si stesse confondendo.
“Guarda che lo so, baka!” lo riprese lei “Per essere più precisi, non ho avvertito nessuna energia vitale. È quasi come se fosse in uno stato catatonico o qualcosa del genere!” per poi chiarire meglio quello che voleva dire.
“Non ci ho capito niente!” ammise il Princeton con tanti punti interrogativi in testa^^.
“Ma perché mi sono innamorata di un simile baka?” si chiese la poverina scuotendo la testa^^.
 
“Combatti! Combatti!” poi da tutte le direzioni vennero diverse voci e un attimo dopo, una ventina di studenti circondò i due ragazzi.
“Avete voglia di mangiare la polvere!” fece Chazz provocato da quell’attacco di massa.
“Chazz non fare pazzie. Questi qui sono esattamente come il tipo che hai… M-Ma si è rialzato!” Ino stava per riprenderlo ma poi si accorse che lo studente appena sconfitto si era rimesso in piedi e si era aggregato alla massa e la cosa la spaventava.
“Tranquilla! Adesso lo rimetto a nanna insieme a tutti gli altri!” ma il Princeton aveva la soluzione e iniziò a duellare con cinque in una sola volta “Datti da fare anche tu oppure vuoi perderti tutto il divertimento!” per poi invitare la ragazza a unirsi ai giochi.
“Tu sei scemo!” sibilò Ino “MA ADESSO ANCH’IO MI’ SONO ROTTA DI’ STARVI A SENTIRE! VOLETE LA GUERRA? ALLORA FATEVI SOTTO!” che decise di sfogare il nervoso con questi scemi che si trovava davanti e attivò il suo duel disk.
“Forza baby, vediamo se sei all’altezza del Campione!” la provocò Chazz mettendosi spalla contro spalla alla Yamanacha.
“NON CHIAMARMI BABY!” gli ruggì lei in modalità Oni sanguinario.
 
“WWWWAAAAAHHH!”
Pochi minuti dopo, risuonarono le loro voci per buona parte dell’Accademia.
 
 
Per un altro corridoio della scuola…
 
“Uff!” Syrus sospirò pesantemente.
“Che ti prende amico? Mi sembri giù di morale!” gli chiese Rock Lee che gli faceva da partner.
“Stavo solo pensando!” gli rispose il Truesdale minore depresso.
“Avanti, dimmi che cosa ti turba!” il ragazzo dalle spesse sopracciglia si offrì di ascoltarlo e di rincuorarlo.
“Beh… Stavo pensando a Tomoyo!” gli rispose Syrus leggermente rosso in viso “Chissà che cosa sta facendo!” facendo capire che il suo era un problema di cuore.
“Oh! Ma allora è vero che tra te e quella dolce ragazza c’è del tenero!” fece Rock Lee che aveva appena accertato che le voci erano vere “Come sei fortunato amico mio, sei così giovane e sei già invaso dal fuoco della passione, PROPRIO COME IO SENTO SCORRERE IN ME QUELLO DELLA GIOVINEZZA!” uscendosene col suo motto.
“Guarda che sono più grande di te!” gli fece notare il Truesdale che, anche se non li dimostrava, aveva quindici anni^^ “Mi stavo chiedendo se è giusto provarci con una bambina che ha quasi quattro anni meno di me!” ed era questo il suo dubbio.
“Al cuore non si comanda amico mio e poi chi se ne importa se è più giovane di te di quattro o cinque anni? L’amore non ha età!” lo incoraggiò Rock Lee dicendogli anche delle cose giuste.
“Sì, però…” iniziò Syrus con gli occhi bassi.
“Avanti, fatti sotto!” fece Rock Lee mettendosi in posa da combattimento “Vedrai che dopo una bella scazzottata tra amici ti sentirai molto meglio!” col preciso intento di farlo sfogare nell’unico modo che conosceva: una piccola rissa tra amici^^. 
“M-MA CHE STAI DICENDO! ABBIAMO ALTRO DA FARE ADESSO!” gli gridò contro il Truesdale ricordandogli che in quel momento avevano altro a cui pensare.
“Abbiamo tutto il tempo per pensarci dopo!” gli rispose il ragazzo dalle spesse sopracciglia “Forza piccoletto, fammi vedere di che cosa sei capace!” provocandolo con una parola che ormai era diventata tabù per il Truesdale minore^^. 
“P-Piccoletto!” fece quest’ultimo con la venuzza pulsante “Vuoi fare a botte? Come vuoi, ma poi non dire che non ti avevo avvertito!” e accettò subito la sfida dell’amico venendo avvolto dalle fiamme dell’ira.
“Lo vedremo! Ti mostrerò di che cosa sono capaci le fiamme della giovinezza!” gli rispose l’altro venendo avvolto da quelle della giovinezza^^.
 
“Combatti!” ma le loro grida avevano attirato un piccolo pubblico di spettatori che sembravano volersi gettare nella mischia.
“Questa sì che è una sorpresa. Altri avversari che hanno voglia di menare le mani!” fece Rock Lee al colmo della gioia ed e era pronto ad accoglierli a braccia aperte.
“Scemo, guarda che questi qui sanno al massimo duellare!” gli fece notare Syrus dandosi una calmata “Forse un paio di duelli mi aiuterà a pensare meglio!” ma adesso si sarebbe sfogato un po’ con questi studenti.
“Ottimo! Allora ti seguo a ruota” fece Rock Lee mettendo mano al suo deck “Ci sfogheremo insieme!” che avrebbe duellato fino allo sfinimento.
“Eheh! Vi volete sfogare? Allora combattete con me!” ma una voce fin troppo familiare attirò l’attenzione dei due.
“Chazz!” disse Syrus incredulo.
“Ma che cosa ti è successo amico?” seguito da Rock Lee che lo vedeva più strano del solito.
Ebbene sì, Chazz era tra quella folla di duellanti apparendo diverso dal solito: sul viso aveva un sorriso stanco mentre gli occhi persi nel vuoto erano attraversati da spese occhiaie, inoltre camminava molto lentamente quasi fosse un sonnambulo.
 
“Eheh! Combattete!” disse semplicemente lui alzando il suo duel disk.
“Eheh!Combattete!” di fianco a lui c’era anche Ino nelle medesime condizioni.
Dovete combattere!” fecero insieme gli Ojama anche loro molto strani.
Battetevi!” disse la bestia ombra ridotta nello stesso modo del suo protetto.
Combattete!” seguito dalla regina verde degli spettri col medesimo sguardo e sorriso.   
 
Ma che diavolo vi è successo!” fece preoccupato Mega Cyber Demone.
Sembrano in trance!” esclamò Fortezza Vercroid con la medesima preoccupazione.     
“Si può sapere che sta succedendo qua dentro?” chiese Rock Lee che aveva perso la voglia di combattere.
“Non ne ho idea ma la vedo brutta!” gli rispose Syrus mentre lui e l’amico venivano circondati da tutte le direzioni.
 
 
In un altro corridoio…
 
“E’ strano!” fece Shino alzando la testa.
“Puoi dirlo forte. Akamaru è rimasto a vegliare su Blair lasciandomi da solo!” gli rispose Kiba che trovava assurdo essere lasciato dal suo amico a quattro zampe che l’aveva mollato per la Flanningan.
“Non mi riferivo a questo!” gli rispose l’Aburame “Un attimo fa i chakra di Syrus e Rock Lee sono improvvisamente spariti!” informando il compagno della sua preoccupazione.
“Spariti?” chiese l’Inuzuka che non se n’era accorto “Andiamo, due come loro sono tutt’altro che facili da battere!” ma riteneva impossibile che i loro compagni potessero essere battuti da qualcuno.
“Anche quelli di Ino e Chazz sono spariti!” lo avvisò il ninja degli insetti che sembrava molto preoccupato.
“Tsk! Che diavolo sta succedendo in questo posto!” fece il compagno per poi mettersi in posizione di combattimento “Abbiamo compagnia!” e avvisò l’altro di tenersi pronto.
“Me ne sono accorto!” gli rispose Shino mentre gli insetti cominciarono a uscire dal suo corpo.
“Ihihih! Ma che bravi, vi siete già accorti di me! Bravi tesorini!” fece una voce femminile che risuonava da tutte le parti.
State attenti!” disse Mushiking apparendo a fianco del suo protetto.
Questa tipa non scherza!” seguito da Cerberus che grazie alle sue tre teste, cercava in tutte le direzioni. 
“E’ troppo tardi miei cari, siete già spacciati!” ghignò la voce mentre tutto fu avvolto dall’oscurità.
“Cavolo, non riesco s muovermi!” l’Inuzuka sentì il corpo che non rispondeva.
“E’ una trappola e ci siamo caduti come degli allocchi!” fece l’Aburame nelle medesime condizioni.
“Uhuhuh! E ora giochiamo un po’!” disse la loro avversaria mentre i suoi occhi brillavano in quelle tenebre. 
 
 
Intanto in infermeria
 
“Vediamo… Se sostituissi questa matrice, sarebbe possibile invertire il processo!” Bastion era immerso nei suoi calcoli alla ricerca di una soluzione per scappare da quella dimensione.
Accidenti, ha una mente molto scientifica. Non riesco a seguire nessuno dei suoi ragionamenti!” pensò Kero-chan che osservava in silenzio il lavoro del Misawa.
“Kai!” intanto Akamaru era al capezzale di Blair e ogni tanto sfregava il musetto sulla sua mano sperando che si svegliasse.
“Sta tranquillo piccolino, adesso sta bene. Vedrai che presto si sveglierà!” gli disse la signorina Fontaine cercando di consolarlo.
“Kai!” guaì il piccolo che spostò le sue attenzioni dalla donna alla ragazzina.
“Suvvia, non sentirti in colpa!” lo tranquillizzò il guardiano del sole che si avvicinò a lui “Grazie a Sakura e poi ad Aruka adesso sta meglio!” cercando di tirarlo su di morale.
“Kai, kai!” ma il cucciolo con alcuni guaiti gli disse che cosa stava pensando.
“Come sarebbe a dire che ti senti responsabile per quello che è successo a lei e Marcelle? Non è stata colpa tua, era inevitabile!” gli rispose Kero-chan sicuro di quello che diceva.
“Bau!” gli rispose il cucciolo col musetto afflitto.
“Se ti senti debole allora diventa più forte: in questo modo la prossima volta potrai proteggere tutti quanti. Trai insegnamento da quest’esperienza e usala per superare i tuoi limiti. Non c’è bisogno che sia io a ricordarti che nulla è impossibile!” lo rimproverò nuovamente il piccolo leoncino incitandolo a fare del suo meglio per la prossima volta.
“Mhm! Bau!” gli rispose il cucciolo convinto dalle parole dell’amico.
“Uff! Finalmente l’hai capito!” esclamò soddisfatto il guardiano del sole.
Ho appena assistito a una discussione tra animali! Non è una cosa che capita tutti i giorni!” pensò la signorina Fontaine che non se lo sarebbe mai più dimenticato.      
Almeno qualcosa è sistemato!” pensò Bastion fissando per un momento i due animali.  
“Scusi una cosa, per caso ha qualcosa da mangiare?” chiese poi Kero-chan col pancino che gli brontolava^^.
“Ecco… Mi dispiace ma non ho niente qui con me!” gli rispose la rossa dottoressa con un sorriso imbarazzato “Vado dalla signorina Dorothy a prendere qualcosa e torno!” ma aveva già la soluzione a tutto e si avviò verso l’uscita quando…
“Aspetti un momento!” lo stesso Kero-chan la fermò e si avvicinò alla porta.
“Che succede?” gli chiese la signorina Fontaine che non capiva perché l’avesse fermata.
“Avverto delle strane presenze avvicinarsi qui!” rispose lui per poi assumere le sue vere sembianze “E non mi piacciono!” tenendosi pronto a combattere.
“BAU!” stessa cosa fece Akamaru che ora che si era calmato, percepiva le stesse presenze.
“Che cosa sta succedendo là fuori!” fece Bastion che si allarmò immediatamente.
“Signorina, c’è un’uscita secondaria che possiamo usare per scappare?” chiese intanto Kero-chan che non staccava gli occhi dalla porta.
“N-No, quella è l’unica via che possiamo usare!” gli rispose lei presa dai brividi.
“In questo caso non abbiamo altra scelta che aprirci un varco. Prendete Blair e salitemi in groppa!” e non vedendo altre alternative, il guardiano del sole decise di passare a misure più drastiche mentre...
 
BOOM! BOOM!
 
Rumori di pugni uniti alla parola << Combatti >> cominciarono a sentirsi dall’altra parte della porta.
“Ma sono le voci degli studenti” fece Bastion che non riusciva a capire che cosa stesse succedendo.
“Sembrano posseduti da qualcosa, lo sento!” gli disse Kero-chan che spalancò le ali pronto a partire “Svelti salite!” per poi incitare i presenti a darsi una mossa.
“Ecco!” La signorina Fontaine avvolse Blair in una coperta e aiutata da Bastion, la mise sulla schiena dell’enorme felino “Sali!” per poi far salire anche il ragazzo e il cucciolo e infine se stessa.
“Bene! Tenetevi forte!” li avvisò Kero-chan per poi caricare una sfera di energia magica nella bocca e...
 
WAMP! CRASH!
 
Lanciarla e far saltare in aria la porta e sfrecciare fuori approfittando della confusione.
La sua idea ebbe gli effetti sperati: i duellanti zombie che si erano riuniti vicino alla porta erano stati sbalzati via e, grazie al fumo, non riuscivano a vedere niente permettendo così al guardiano del sole di scappare.
“REGGETEVI!” gridò loro Kero-chan mentre cominciò a correre a perdifiato per il corridoio “Dannazione, non riesco ad alzarmi in volo per il troppo peso, ma non posso permettermi di farli scendere o finiranno nei guai!” rendendosi subito conto della situazione che non era per niente a loro favore.
“DOVE STIAMO ANDANDO!” chiese Bastion mentre vedeva che i duellanti zombie si erano rialzati e li stavano inseguendo.
“IN UN POSTO CHIUSO CHE POSSIAMO SIGILLARE!” gli gridò Kero-chan sperando che ne conoscessero uno.
“VAI A DESTRA. LA PALESTRA E’ LA NOSTRA UNICA SPERANZA!” gridò la signorina Fontaine.
“RICEVUTO!” le rispose Kero-chan svoltando l’angolo ma “DANNAZIONE!” si ritrovò la strada sbarrata da un’altra schiera di duellanti zombie tra i quali c’erano anche Syrus e Rock Lee.
“Torna indietro svelto!” gli suggerì il Misawa che non vedeva altra soluzione ma “Dannazione!” vide che erano stati raggiunti dall’altro gruppetto.
“Siamo in trappola!” ringhiò Kero-chan che non sapeva che cosa fare.
 
KAPOM! CRASH!
 
Ma in quel momento il muro alla sua destra fu rotto da un pugno.
“DA QUESTA PARTE!” autore di quell’azione era Yuè che incitò l’amico.
“GRAZIE!” che non se lo fece ripetere due volte saltando per il varco “Ehi, mi sento più leggero!” per poi notare che si muoveva meglio.
“CHE COSA STA FACENDO SIGNORINA FONTAINE!” gridò Bastion che aveva visto cosa la donna stava facendo.
“Vi copro le spalle!” rispose la donna mettendosi davanti al buco creato da Yué con il duel disk in mano.
“Che diavolo sta dicendo signorina? Non faccia inutili gesti che potrebbero essere…” il giudice delle Sakura card cercò di dissuaderla ma quando vide gli occhi della donna, si fermò.
“Ci rivedremo. Ora andate!” disse lei voltandosi verso il muro.
“… Buona fortuna!” l’angelo dai capelli argentati altro non disse e corse via.
“CHE COSA! NO! SIGNORINA FONTAINE! SIGNORINA FONTAINEEE!” gridò Bastion con le lacrime agli occhi.
“HA FATTO UNA SCELTA! NON POSSIAMO FARE ALTRO CHE RISPETTARLA!” gli gridò Kero-chan che con le lacrime agli occhi riprese la corsa.
“AAAAUUUHH!” fece Akamaru dedicandole un ululato di addio.
“Salvatevi ragazzi e salvate anche noi!” disse la dottoressa dell’istituto tenendosi pronta ad accogliere i duellanti zombie.
 
 
Pochi metri più avanti.
 
“PERCHE’! PERCHE NON L’AVETE FERMATA!” gridò il Misawa disperato da quello che i due compagni avevano fatto.
“NON C’ERA ALTRO MODO!” gli rispose il giudice delle Sakura Card.
“CHE DIAVOLO STAI DICENDO! AVRESTI POTUTO FARE QUALCOSA!” gli gridò di rimando il Misawa.
“E COME!” gridò Yué di rimando guardandolo con occhi freddi. 
“FINITELA VOI DUE E USATE LA TESTA. ABBIAMO UN FERITO CON NOI E NON POSSIAMO PENSARE SIA A COMBATTERE CHE A DIFENDERE E POI SE RIUSCIAMO AD ANDARCENE DA QUESTO POSTO, POTREMO SALVARE TUTTI GLI ALTRI!” ma la voce di Kero-chan sovrastò quelle dei due mettendo le cose in chiaro “DOBBIAMO RAGGIUNGERE LA PALESTRA, LI’ SAREMO AL SICURO PER IL MOMENTO!” per poi dire all’amico cosa fare.
“Abbiamo pensato la stessa cosa. Gli altri sono già lì e hanno eretto una piccola barricata!” gli rispose Yué svoltando a destra.
“RAGAZZI!” Naruto corse verso di loro a più non posso.
“STATE TUTTI BENE?” seguito da Hinata che era dietro al biondino.
“MENO MALE CHE STATE BENE!” disse Sakura Kinomoto con il cuore più leggero.
“PIU’ O MENO!” rispose loro Yué raggiungendoli “Dov’è l’altra Sakura?” per poi notare che l’Haruno che aveva seguito la sua padroncina non era con loro.
“L’hanno presa quei duellanti zombie!” gli rispose la castana sentendosi colpevole di non essere riuscita a fare niente.
“Dannati! Ma si può sapere che diavolo sta succedendo qui?” si chiese l’Uzumaki che non ci capiva più niente.
Non è il momento di perdersi in chiacchiere, ragazzino. Diamocela a gambe!” lo riprese la volpe al suo fianco.
Kyuubi ha ragione, i duellanti zombie ci stanno per raggiungere!” li avvisò Rayearth che poteva vederli arrivare.
“Se ci circondano, rischiamo di diventare come loro. Anche gli spiriti subiscono quella strana trasformazione!” li avvertì Windom che copriva le spalle al gruppo.
“Di qua svelti!” capendo che non avevano tempo da perdere, il giudice della luna li guidò verso la palestra.
 
 
POCO DOPO NELLA PALESTRA!
 
Il gruppo si era rinchiuso all’interno della palestra portando con se tutti gli studenti che erano riusciti a salvare ma rispetto al numero iniziale, erano ben pochi.
“Non ci voleva proprio!” fece Temari molto scocciata “Non solo ci troviamo in una dimensione dalla quale non sappiamo come uscire, siamo anche costretti a nasconderci come topi per evitare di diventare come gli altri!” e la sua rabbia era più che giustificata.
“Calmati Temari. Per quanto sia d’accordo con te, non c’era altra soluzione!” Shikamaru cercò di farla ragionare ma non era una cosa facile.
“Come pensi che possa riuscirci. Uno dei miei fratelli è diventato uno di quei duellanti zombie e non sono riuscita a fare nulla per impedirlo!” infatti, la bionda era furiosa con se stessa per non essere riuscita a salvare un suo fratello.
“Kankuro ha cercato di proteggerci con le sue marionette, eppure…” altro inconsolabile era Gaara che piangeva per la sorte che era toccata al fratello maggiore.
“Non piangere Gaara. Sono sicura che lo salveremo insieme a tutti gli altri!” lo consolò Sakura Kinomoto mettendogli una mano sulla spalla.
“Lo spero anch’io!” fece il rosso confortato da quel dolce e caldo sorriso.
“Meglio fare il punto della situazione, non credete?” intervenne Kakashi che riusciva a mantenere la calma.
“Direi che non c’è molto da dire: siamo stati fregati da una creatura misteriosa che ha rapito un ragazzo, tramutato in qualche modo degli studenti in degli zombie desiderosi di duellare e ora siamo dentro una palestra in attesa della prossima mossa!” mentre Asuma riassunse rapidamente la situazione.
“E non sono solo i duellanti zombie il problema: ci sono anche delle creature di un certo livello che si aggirano per i corridoi della scuola con l’obiettivo di rallentare e catturare quelli che non duellano!” e Nick aggiunse degli altri dettagli “Inoltre, anche alcuni dei nostri sono finiti nelle grinfie del nemico: Chazz, Ino, Sakura, Kankuro, Syrus, Rock Lee, Kiba e Shino!” insieme ai compagni che avevano perso.
“Lei che dice? Possiamo recuperarli in qualche modo?” gli chiese Shaoran molto preoccupato per la sorte dei compagni diventati duellanti zombie.
“Non sono morti viventi e questo è rassicurante, inoltre, anche se solo durante i duelli, parlano e interagiscono con l’avversario. Possiamo salvarli ma per farlo dobbiamo fermare la creatura che ci ha portato qui!” il castano gli rispose positivamente.
“In pratica, prima troviamo quella creatura, prima riusciamo a salvare i nostri compagni e a tornarcene a casa, vero?” chiese Naruto che pensava di aver capito bene.
“Esatto amico!” gli confermò il Nara che stava pensando a una valida strategia “Però, c’è una cosa che non riesco  a capire: che cosa vuole quest’essere e perché ci ha portato qui?” e sollevò alcuni giusti dubbi.
“E’ una bella domanda! Dubito che voglia semplicemente giocare con noi. Ha un piano preciso in mente!” per quanto si sforzasse, Neji non riusciva a capire quale fosse l’obiettivo finale della creatura.
“Una cosa è sicura: vuole Jaden, ma il perché non si capisce!” mente Yué abbozzò qualcosa.
“Questo significa che la conosci vero?” a questo punto Kero-chan si rivolse al diretto interessato.
“Io… Io non ho idea di chi sia. Non so nemmeno perché è così ossessionata da me. Dovete credermi!” che dette esito negativo.
“Tranquillo, amico ti crediamo!” chiarì subito Jessie che non lo giudicava.
“Non ti stiamo mica dando del bugiardo fratellone!” seguito da Naruto.
“Siamo tornati al punto di partenza, non sappiamo niente e non abbiamo uno straccio d’indizio in mano. Che seccatura!” Shikamaru continuava a pensarci ma proprio non riusciva a capire le intenzioni di quella creatura.
“E se provassimo a catturare uno di quei duellanti zombie? Potremmo interrogarlo e sapere qualcosa da lui!” propose Hassleberry “Se ho capito bene, tutti quanti dicono le stesse identiche cose, quindi sono collegati alla creatura!” spiegando la sua idea.
“L’idea è buona ma non è fattibile, quelli girano in gruppo, inoltre le creature che si aggirano per i corridoi dell’Accademia sono imprevedibili. Anzi, dobbiamo fare attenzione a loro che potrebbero entrare in qualunque momento!” ma Alexis bocciò subito l’idea preoccupandosi invece per le misteriose creature che avevano catturato molti dei loro compagni.
“Di loro non vi dovete preoccupare: abbiamo alzato una barriera magica che impedisce loro di entrare!” la tranquillizzò Shaoran che aveva pensato personalmente a crearla.
“Potenziata con un’altra del mio clan!” aggiunse Asuma che aveva dato il suo contributo.
“E al loro limitare ci sono i miei cani ninja che pattugliano il perimetro!” anche il ninja-copia aveva dato il suo contributo.
“Meglio così! Risolto questo problema, adesso dobbiamo capire l’obiettivo della creatura!” fece Axel che per quanto ci riflettesse, non sapeva che cosa pensare.
“Tu eri il più vicino a Viper, quindi dovresti sapere qualcosa sui suoi piani e di quella creatura!” fece notare Jim guardandolo col suo occhio buono.
“Negativo, non ho la benché minima idea di che cosa nascondesse!” gli rispose il duellante dei mostri pyro che non mentiva.
“Confermo. Su sua richiesta ho sondato la sua mente per accertare che non ci nascondesse nulla, e non mente!” e a confermare tutto ci pensò Nick.
“E allora come facciamo a sapere che diavolo vuole questa creatura? Accidenti che casino!” si lamentò Tenten prossima ad avere i cinque minuti.
 
Forse io posso aiutarvi!” poi una voce risuonò vicino a loro attirando l’attenzione del gruppo.
“Chi ha parlato?” chiese Gaara guardandosi intorno.
“Non ne ho idea!” rispose Temari che ne sapeva quanto lui.
Sono qui-nya!” disse la voce dal basso.
“Faraone?” disse Alexis vedendo l’enorme e obeso gattone che era la mascotte del dormitorio rosso.
“Professor Banner, lei sa chi è quella creatura?” chiese Jaden che sapeva chi si nascondeva dentro il piccolo barilotto.
 
“Il professor Banner?”
Fecero i compagni guardandolo increduli.
 
“Ma certo, dentro Faraone dimora lo spirito del professor Banner!” fece Hinata che si ricordò del suo scontro contro San Sheron e di come questo l’avesse aiutata “La ringrazio per avermi aiutato contro la settima!” per poi rivolgersi al gatto.
Figurati signorina, è stato un piacere!” rispose lui mentre una piccola luce uscì dalla bocca del gattone e dopo essere salita di qualche centimetro, assunse le sembianze del famoso professor Banner “Salve a tutti-nya!” salutando gli altri con un sorriso.
“Questa mi mancava!” disse Kakashi che poteva dire di aver visto di tutto, tranne uno spirito umano uscire dalla bocca di un gatto^^.
“Professor Banner, lei sa dirci chi è la creatura che ci ha portato qui?” gli chiese Alexis che sapeva delle molte conoscenze del loro ex insegnante.
Su chi sia la creatura no, ma credo di aver capito qual è il motivo per cui ci ha portati tutti qui!” le rispose il simpatico professore dagli occhi eternamente chiusi “Innanzitutto, perché credete che cerchi di assorbire energia? Secondo me per acquisire forma corporea!” e disse una delle sue ipotesi.
“Acquisire forma corporea? Cioè materializzarsi davanti a tutti?” chiese Yué che credeva di aver capito bene.
Esatto! Raccogliere energia è un altro modo per gli spiriti dotati di un potere notevole per rendersi visibili e materiali senza che abbiano un legame con gli umani!” gli rispose Banner “Io, però, ritengo che ne abbia un altro o più. Quello che mi viene in mente è impossessarsi delle Bestie Sacre!” per poi arrivare al punto.
 
“Le bestie sacre! Ma è una follia!”
Dissero tutti i duellanti presenti in coro.
 
“Stiamo scherzando vero? Se ne prende il controllo sono guai!” disse Nick che sapeva quali erano i rischi.
“Scusate, potete dirci che cosa sarebbero queste Bestie Sacre?” chiese Choji che stava seguendo tutto il discorso in silenzio.   
Ah, è vero, voi ninja non ne sapete niente!” fece il professore con uno dei suoi sorrisi “Mhm, come potrei spiegarvelo?” e cercò il modo giusto per raccontare rapidamente la storia di quelle creature.
“Le Bestie Sacre sono creature dall’incredibile potenza distruttiva pari, se non superiore a quella dei Bijuu!” ma ci pensò Nick a dare la spiegazione che serviva.
 
“CHE COSA!”
Che fece sobbalzare tutti i ninja e anche i cattura carte.
 
Ehi, ehi, ferma un attimo! Vuoi forse dire che esistono creature che sono forti quanto noi?” e ovviamente Kyuubi volle far sentire la sua.
E’ impossibile che esistano altri nove come noi. Inammissibile!” Ichibi non lo credeva vero.
“A dire la verità sono tre!” chiarì Jaden “E posso confermare quello che ha detto il signor Nick: sono forti quanto voi. Ho potuto testare la loro forza sulla mia pelle!” e si ricordava bene del duello che aveva sostenuto due anni prima contro i cavalieri delle ombre e poi contro il loro capo ossia l’ex cancelliere dell’Accademia.
“Tre?” fece Kakashi assai stupito.
Sì, sono tre!” gli rispose Banner “Perché credete che la sede centrale dell’Accademia del duellante si trovi su un’isola sperduta?” ponendo questa domanda “Semplice, per sigillarle!” dando lui stesso la risposta.
“Ci sta dicendo che per tutto il tempo siamo stati sopra la prigione di simili creature senza saperne nulla?” chiese Shikamaru scioccato.
“Già ed è una fortuna che il sigillo abbia retto agli attacchi di ben tre armate infernali o sarebbero stati guai!” ammise Alexis.
“Guai di che genere?” le chiese Temari che voleva sapere che cosa avevano rischiato.
Avreste perso le vostre carte e i vostri spiriti!” rispose loro Banner mantenendo il sorriso “Le Bestie Sacre si nutrono degli spiriti privandoli di ogni energia. L’ultima volta che sono apparse, nell’arco di circa venti minuti tutte le carte di duel monsters e i relativi spiriti sono diventate bianche e prive di vita, inoltre in diverse parti del mondo si sono susseguiti diversi disastri naturali. Se il qui presente Jaden non le avesse sconfitte, a quest’ora nessuno di noi sarebbe qui a chiacchierare tranquillamente, probabilmente l’intera dimensione sarebbe già sparita!” e disse brevemente che cosa era successo l’ultima volta che erano state liberate.
“CHE COSA! FRATELLONE TU HAI BATTUTO MOSTRI DEL GENERE? SEI UN GRANDE-TEBAYO!” e nel sentire questo Naruto guardò l’amico con gli occhi a stelline^^.
“Hai davvero affrontato e sconfitto simili creature?” anche Sakura era senza parole ma lei controllò il tono della voce.
“Le hai sconfitte senza nemmeno avere i tuoi poteri di Sun’s Knight? Come hai fatto?” gli chiese Gaara che trovava assurda una cosa del genere.
Tsk! Se le ha battute senza i poteri, allora non valgono niente!” commentò Ichibi che si erra spaventato per niente.
Vero e poi cose simili come catastrofi naturali le sappiamo fare anche noi!” stessa cosa fece Kyuubi assai deluso.
“Veramente, le ho sconfitte in un duello e ci sono riuscito solo grazie alla carta Sabatiel la Pietra Filosofale che mi ha dato il professor Banner, altrimenti non ce l’avrei mai fatta!” ma Jaden non volle prendersi troppi meriti per quel duello.
“Questo non è vero Jaden. Eri l’unico in tutto il mondo, Yugi escluso a poterle sconfiggere!” gli disse Nick che ne sapeva qualcosa.
“Ora non esagerate. Ne devo fare di strada prima di potermi avvicinare a Yugi e al suo deck!” disse il giovane castano con un sorriso imbarazzato.
“Yugi? Vuoi dire Yugi Muto, il re dei giochi noto come il duellante più forte del mondo?” chiese Kero-chan alquanto curioso.
“E chi altri?” gli rispose Nick.
“Accidenti, una volta l’ho visto duellare dal vivo: è bravissimo. Anche senza le carte delle divinità egizie ha vinto incontri che sembravano impossibili!” commentò Sakura che era una fan del duellante.
“E la cosa incredibile è che emanava un potere magico incredibile!” concordò Shaoran che fece capire di saperne qualcosa anche lui.
“Scusate, chi sarebbe questo Yugi Muto? E le carte delle divinità egizie?” chiese Hinata ancora più confusa.
“Sakura e Shaoran l’hanno appena detto, Yugi è il duellante più forte di tutto il mondo nonché alter ego di un antico faraone vissuto più di cinquemila anni fa che salvò il mondo intero da una terribile forza maligna. Le carte delle divinità egizie invece sono altre tre creature dal potere incommensurabile, delle vere e proprie divinità che solo questo faraone riuscì a controllare e a usare per sconfiggere questa forza maligna!” rispose loro Nick “Il creatore di duel monsters riuscì a trovare le loro pietre e le mutò in carte ma il loro potere era troppo grande per poterle controllare, così le sigillò in Egitto. A seguito di diversi eventi, le divinità egizie vennero rubate e usate per scopi malvagi nel famoso torneo della città dei duelli ma Yugi riuscì a sconfiggere l’organizzazione criminale che le aveva rubate divenendo il legittimo padrone di quelle creature. Per la cronaca, i nomi dei tre dormitori vengono da loro e aggiungo quest’altro particolare: le Bestie Sacre sono le loro ombre!” e raccontò rapidamente la loro storia e un ulteriore significato dell’Accademia.
“Però, noto con piacere che, malgrado tu venga da un’altra dimensione, sei ben informato su di loro!” commentò Banner davvero colpito.
 
“S-Stiamo scherzando vero? Esistono simili creature e non lo sapevamo?” fece Tenten divenuta pallida.
“Stento a credere che un solo uomo possa controllare un simile potere da solo!” anche Neji non lo credeva vero.
“Se quello che dice Nick è vero, questo Yugi e il faraone di cui è alter ego, hanno permesso a noi tutti di essere qui ancora prima che nascessero i ninja!” disse Kakashi che mantenne la calma.
“Non mi sarei mai aspettato una simile scoperta!” commentò Asuma mentre faceva un lungo tiro di sigaretta.
“Stiamo scherzando vero? Questo faraone sarebbe apparso molto prima del nonno delle sei vie della trasmigrazione?” fece il tasso monocoda con la mascella spalancata.
Quindi il vecchio non era né il primo né l’ultimo di uomini capaci di fare cose come salvare il mondo o sconfiggere esseri dal potere divino!” anche Kyuubi era davvero incredulo.
“Che cosa state dicendo?” chiese Jim interessato al discorso dei due Bijuu.
Niente, solo un pensiero ad alta voce!” gli rispose il primo mantenendosi vago.
Fatti che non hanno nulla a che vedere con la situazione attuale!” stessa cosa fece l’altro con più code “Allora che cosa proponi tipo strano?” per poi chiedere direttamente a Banner che cosa fare.
“Non ne ho idea!” che dette esito negativo prima che…
“MIAO!” il gattone gli balzasse addosso e lo ingoiasse in un solo boccone.
“Ehm... mi sa che il professor Banner non aveva altro da dire per il momento!”ipotizzò Jaden.
“Tuttavia, il suo aiuto è stato fondamentale. Grazie a lui, adesso abbiamo una pista da seguire. Dobbiamo pensare a una soluzione per fermare la creatura prima che riesca a impossessarsi delle Bestie Sacre e causare la fine del mondo!” Shikamaru riassunse subito la situazione e cominciò a pensare con la sua classica posa.
“A questo punto, dobbiamo anticipare la creatura prima che faccia la sua mossa!” intanto Kakashi sapeva che cosa fare.
“Prima ci muoviamo, meglio è!” concordò con lui Asuma.
“Avete qualche idea?” chiese Yué tutt’orecchie.
“Credo di averne una!” ma fu Shikamaru a rispondere “La prima cosa da fare è…” e iniziò a spiegare il suo piano ma…
 
Attenzione miei cari!” in quel momento dall’alto parlante risuonò la voce di Marcelle, alias la misteriosa creatura.
“Tsk! Temo ci abbia anticipato!” fece il Nara digrignando i denti.
Sapete, mi sto divertendo a giocare con voi, ma ormai i tempi sono quasi maturi quindi vi contatto per fare un piccolo scambio con voi!” intanto la creatura riprese a parlare “Scommetto che molti di voi stanno morendo di fame vero? Ebbene, sono disposto a permettervi l’accesso alla dispensa in cambio di qualcos’altro: la centrale elettrica. Datemi la centrale e io vi cederò la dispensa!” e fece la sua proposta “Però ci sono delle condizioni che vi impongo. Primo: un duello tre contro tre all’esterno dell’Accademia; tre di voi duelleranno contro alcuni miei subordinati venuti apposta per questo duello. Secondo: in giro per l’Accademia si nascondono alcune creature che ho evocato come guardie; se volete il libero accesso alla dispensa, prima dovrete trovarle e sconfiggerle. Per darvi un piccolo vantaggio, vi dirò dove trovarle: nell’arena principale, nella biblioteca e nella sala professori. Terzo: tra di voi ci sono alcuni soggetti alquanto fastidiosi, ebbene per loro ho in mente un programma diverso. Nick Guarino, Naruto Uzumaki, Gaara Sabaku, Hinata Hyuga, Sakura Kinomoto e Shaoran Lì, voi dovrete recarvi presso la roccia che sorge sul retro dell’Accademia. Ho preparato una piccola sorpresa apposta per voi. Avete venti minuti per decidere. Buona giornata!” e dopo aver imposto le sue condizioni, chiuse le comunicazioni. 
 
“E ti pareva!” fece Shikamaru digrignando i denti.
“E’ furbo! Sarà un avversario difficile!” concordò Yué.
“E abbiamo anche una scadenza e delle disposizioni precise!” fece Gaara contrariato.
“Però, è strano: perché ci ha detto dove trovare i suoi sgherri?” si chiese Shaoran.
“Non è ovvio? E’ sicuro che andremo subito da loro perdendo tempo ed energie!” mentre Kakashi aveva in parte compreso le intenzioni della creatura “Allora, come ci organizziamo?”e chiese al Nara se aveva qualche idea.
“Tenendo conto che alcuni di noi sono forzati ad andare altrove e quindi devono essere esclusi, direi che dobbiamo dividerci in quattro gruppi: uno andrà all’ingresso per il duello mentre gli altri nei posti che ci sono stati indicati. Quelli che combatteranno devono essere almeno quattro per gruppo!” che cominciò ad abbozzare una strategia.
“Per il duello non è necessario essere uno del gruppo. Ne approfitterò per rendermi utile!” intanto Jim si offrì per affrontare uno dei misteriosi duellanti che li aspettavano all’ingresso.
“Contate pure su di me!” stessa cosa fece Axel.
“Voglio esserci anch’io!” per ultimo si offrì Jessie.
“Ne sei sicuro? Potresti aiutarci contro gli altri sgherri!” anche se Asuma non condivideva questa decisione.
“No, va bene così!” intervenne Shikamaru “Ritengo che anche Jaden, Hassleberry e Alexis debbano seguire i duellanti. La creatura potrebbe osservare da lontano e, considerando che è interessata a Jaden, concentrerà la sua attenzione nel luogo in cui si trova lui!” e spiegò la sua idea.
“In pratica, vuoi che faccia da esca!” fece il castano per vedere se aveva capito bene.
“Sì e no: se la creatura non farà come penso, dovrai essere tu a seguirla e accertarti delle sue intenzioni!” ma il Nara fece capire che non era quello che stava dicendo.
“Ma certo, farà da esca e allo stesso tempo sarà l’inseguitore!” fece Hassleberry che capì il piano dell’amico.
“Proprio così!” che dette conferma “Mentre il compito di Alexis e Hassleberry è quello di fare da supporto sia a Jaden che ai duellanti!” e spiegò ulteriormente la sua idea.
“Se è per questo, posso contribuire anch’io!” si offrì Bastion disposto a dare una mano.
“E ci sono anch’io!” e con sorpresa di tutti, anche una persona inaspettata si fece sentire, cioè Blair.
 
“Ti sei risvegliata! Meno male!”
Dissero tutti sollevati.
 
“BAU!” mentre Akamaru le saltò addosso festoso.
“Dai smettila, mi fai il solletico!” disse la ragazza mentre riceveva i bacini festosi del cucciolo.
“Sicura di riuscirti a muovere?” gli chiese il Nara.
“Sicurissima!” rispose la giovane mora rimettendosi in piedi “Ho sentito tutto e non serve che aggiungiate altro. Non potrò combattere ma farò la mia parte!” ed era determinata a dare il suo contributo.
“Bene, allora un gruppo è formato!” fece il ragazzo soddisfatto.
“Però, così facendo, togli elementi agli altri!” gli fece notare Temari che aveva contato i rimanenti “Togliendo quelli che devono andare sul retro, siamo solo sette e dovremmo essere dodici per le altre squadre!” facendogli notare questo particolare.
“E noi siamo invisibili?” gli chiese Kero-chan che non era stato contato.
“Vi aiuteremo anche noi!” anche Yué era con loro.
“Contribuirò anch’io in questa missione!” fece Ulquiorra apparendo davanti a tutti.
“Non sperate di lasciarmi al palo!” seguito Yammy che non si sarebbe fatto mettere in secondo piano.
“Combatterò anch’io contro questi tipi!” e anche Alan decise di scendere in campo.
“Qualcos’altro da ridire?” fece Shikamaru alla bionda.
“Bastardo! Avevi già calcolato tutto!” che lo guardò con un ghigno divertito.
 
“Bene, come ho detto prima, ci divideremo in tre squadre da quattro: io, Temari, Ulquiorra e Kero-chan andremo all’arena; Maestro Asuma, lei Choji, Yammy e Yué penserete alla sala professori; maestro Kakashi e signor Alan voi due, insieme a Neji e Tenten penserete alla biblioteca!” dopo aver ottenuto l’attenzione di tutti, il Nara dispose i team “Fate del vostro meglio e non demordete di fronte al nemico!” finendo con un degno discorso da leader.
“Benissimo! A questo punto direi di darci una mossa!” propose Naruto che ottenne l’approvazione di tutti.
“ANDIAMO!” e Jaden dette il via alla missione.
“Sì!”
Appoggiato da tutti.
 
 
INGRESSO DELL’ACCADEMIA!
 
Il gruppo dei duellanti, dopo una corsa e qualche aggiunta raggiunse il primo luogo dell’appuntamento. Ad attenderli c’erano tre duellanti che altri non erano che gli studenti catturati dalla creatura.
Indossavano tutti e tre delle corazze che variavano dal grigio al verde con l’aggiunta di giallo: la cosa che però risaltava immediatamente, era la presenza di una maschera sul capo di ognuno di loro.
“Finalmente vi siete decisi a farvi avanti! Cominciavo a perdere la pazienza!” fece uno dei tre con tono aggressivo. Rispetto ai due colleghi indossava un copricapo simile alla testa di un drago dove si trovava la maschera che raffigurava un volto irato.
“Ahahah! Allora, chi di voi vuole farsi avanti? Ahahah!” disse un altro con la maschera che raffigurava un volto che rideva come un matto.
“Mhm!” mentre il terzo non aprì bocca. La sua maschera raffigurava un volto serio e silenzioso.
“Eccoci!” disse Jim parandosi davanti all’iroso.
“E’ il momento di fare sul serio!” mentre Jessie scelse quello silenzioso.
“Avanti!” Axel invece scelse il folle “La cosa è sospetta. Se la creatura vuole la centrale, avrebbe potuto prenderla in qualunque momento, inoltre non c’è traccia di duellanti zombie ne fuori ne dentro. Che significa?” mentre pensava che fosse tutto troppo facile e forse c’era qualcosa’altro sotto.
 
“Buona fortuna soldati!” fece Hassleberry completamente concentrato sul duello.
“Ne avrete bisogno!” altrettanto fece Alexis ma così lei e Tirannus avevano dimenticato qualcosa.
“Ehi, ma dov’è finito Jaden!” e quello che se ne accorse per primo fu Bastion.
“Oh no!” anche Blair non se n’era accorta.
“BAU! BAU!” Akamaru fiutò subito la sua direzione.
Ha detto che Jaden sta andando verso est!” tradusse Tiranno Oscuro.
Che facciamo adesso?” chiese Ceres.
“Dobbiamo raggiungerlo, mi pare ovvio!” gli rispose Hassleberry pronto a inseguire il compagno.
“Aspetta, ci pensiamo io e Akamaru a seguirlo!” si offrì la giovane mora che senza aspettare una risposta corse verso est seguita dal cucciolo.
“Dobbiamo fidarci di lei. Credo che noi avremo un altro ruolo qui!” disse Alexis che aveva questo presentimento.
“Speriamo che sia così!” fece Bastion poco convinto mentre il duello a sei ebbe inizio.
 
 
Intanto Jaden, seguito da Faraone, stava correndo a più non posso all’inseguimento di Marcelle che aveva intravisto poco prima di uscire dell’Accademia.
Devo raggiungerlo al più presto!” pensò il castano senza rallentare.
“JADEN!” alle sue spalle risuonò la voce della Flanningan che lo stava raggiungendo.
“Blair! Ma come hai fatto a trovarmi?” chiese il ragazzo incredulo.
“Devo ringraziare lui!” gli rispose la ragazza appena lo raggiunse indicando Akamaru che non la perdeva di vista “Non credere che ti lascerò fare tutto da solo!” e gli fece capire che lo avrebbe seguito e non ammetteva obiezioni.
“Va bene allora! Su non perdiamo tempo!” il castano non poté ribattere e riprese la corsa insieme alla ragazza e ai due animali.
 
“Bene, ci siamo quasi! Fra poco avrò tutto quello che mi serve!” intanto la creatura avanzava per le dune di sabbia seguita da un gruppetto di duellanti zombie che gli faceva da scorta “Jaden, fra poco io e te ci incontreremo di nuovo!” e già pregustava il momento della rimpatriata col castano.
 
“Marcelle che cosa ti sta succedendo?” intanto nascosto sotto una duna, un curioso ometto dall’accento francese, seguiva da lontano il ragazzo.
Era un basso uomo dal corpo tozzo e tondo. Indossava larghi pantaloni grigi, abbinati a scarpe e giacca nere; dietro la schiena portava un duel disk tre volte più grande del normale che era quello che usavano i professori dell’Accademia. La testa rotonda era in parte calva e i pochi capelli neri che aveva erano ordinati ai lati della testa, inoltre aveva due grossi baffoni che sembravano uscire fuori dal naso a patata, mentre gli occhi tondi avevano la pupilla azzurra.
Questo curioso uomo era il vicecancelliere Bonaparte, eterno rivale di Crowler e innovatore fallito dell’Accademia. Dall’inizio del nuovo anno, non aveva fatto altro che tenere d’occhio il giovane Marcelle, quasi come uno Stalker, in realtà lo osservava perché riteneva che fosse il dovere di un buon padre tenere sempre d’occhio il proprio figlio. Forse era un po’ troppo protettivo nei confronti del ragazzo^^.
“Resisti figliolo, tuo padre è qui per salvarti!” e con molta attenzione continuò a seguire il figlio.
 
 
ARENA PRINCIPALE!
 
“Davvero un bel posticino!” commentò Ulquiorra che la vedeva per la prima volta.
“Peccato che probabilmente sarà distrutto dallo scontro col guardiano di qui!” esclamò Kero-chan che si dispiaceva per come sarebbe andata a finire.
“A proposito del guardiano, dove si troverà?” si chiese Temari guardandosi intorno.
“Temo che avremo una brutta sorpresa!” disse sicuro Shikamaru.
 
“Uhuhuh! I miei complimenti ragazzo, hai indovinato!” gli rispose una fredda voce maschile dall’alto dell’arena.
“Eccolo!” Ulquiorra lo individuò subito e avvisò i compagni di prepararsi.
“Ahahah! Non credere che ci sia solo lui a farvi compagnia!” rise diabolica una voce femminile alle spalle del gruppo.
“Quanto mi secca avere sempre ragione!” disse il Nara mettendosi spalla contro spalla con Temari.
“Meglio, così non ci annoieremo troppo con un solo avversario!” gli rispose lei divertita.
“Si comincia!” disse Kero-chan assumendo la sua forma da battaglia.
“Non vi deluderò!” mentre Ulquiorra fissò serio i due avversari che si avvicinavano lentamente a loro.
 
“Iniziamo con le presentazioni signori! Io sono il Signore dei vampiri e sazierò la mia sete col vostro sangue!” si presentò il primo scendendo dal soffitto con agilità felina.
Era un alto uomo dalla pelle pallida, quasi cadaverica e dai corti e ordinati capelli bianchi. Indossava un abito interamente nero con rifiniture che variavano dal rosso sangue al viola. Dietro le spalle indossava un mantello nero foderato di rosso da cui partivano alcuni spuntoni dorati. Gli occhi gialli con l’iride verticale guardavano famelici le prede che aveva davanti mentre i bianchi e affilati canini pregustavano il momento di affondare la loro tenera carne.
 
“Mentre io sono l’Elfo Oscuro. Vediamo se siete più resistenti dei vostri due amici!” altrettanto fece l’altra avversaria facendo intendere di essere stata lei ad attaccare due del gruppo.
Era un’alta e snella donna dalla pelle scura e dai lunghi capelli neri come l’ebano. Indossava un lungo e aderente peplo nero che scendeva sul suo formoso corpo fino a toccare terra, mentre sulla testa aveva una tiara dorata. Gli occhi neri fissavano divertiti i loro avversari.
 
“Quella bastarda ha attaccato due dei nostri compagni. Non gliela farò passare liscia!” e nel sentire quelle parole Temari la fissò furiosa.
“Temo che si tratti di Kiba e Shino, non vedo altra soluzione!” commentò il Nara che non vedeva altra soluzione.
 
“Eheh! Indovinato!” disse una voce fin troppo familiare mentre altre due figure si fecero avanti.
“Kiba!” Shikamaru lo riconobbe subito.
“Ciao ragazzi, è tempo di combattere!” disse l’Inuzuka con in volto un sorriso spento e le occhiaie mentre indossava un giubbotto interamente nero.
“Combattete e unitevi a noi!” seguito dall’Aburame anche lui nelle medesime condizioni e con lo stesso abbigliamento solo che gli occhiali da sole impedivano di vedere le occhiaie.
 
“A quanto pare sarà un quattro contro quattro! Diamoci dentro!” ancora più arrabbiata per la brutta sorpresa, Temari dette il via alle danze seguita a ruota dai tre compagni maschi.
 
 
SALA PROFESSORI!
 
“Il posto è questo!” disse Yuè aprendo la porta dell’ampia stanza.
“Uffa! Peccato che non ci sia del cibo qua dentro!” si lamentò l’Akimichi che cominciava ad avere fame^^.
“Non dirlo a me. Per colpa delle botte che ho preso qualche ora fa ho dovuto saltare il pranzo e la cosa mi ha fatto incazzare!” ma anche Yammy era nelle medesime condizioni del ragazzo^^.
“Allora fate del vostro meglio per finire alla svelta qui, così quando torniamo a casa, vi offro il pranzo!” disse loro Asuma facendo loro questa golosa offerta.
“MA IO TI ADORO!” esplose il gigante a dodici gambe risplendendo di luce propria^^.
“LEI E’ UN GRANDE MAESTRO ASUMA!” e Choji non fu da meno^^.
Ma questi due pensano solo al cibo?” si chiese il giudice delle Sakura Card con la gocciolona dietro la nuca^^.
 
“Ahahah! Divertente!” se la rise una voce dal fondo della stanza.
“E tu speri di riuscirci a battere? Povero illuso!” se la rise un altro che affiancava il collega.
Sono in due. Shikamaru ha fatto bene a pensare di fare squadre da quattro!” pensò Yuè concentrandosi sui due avversari.
“E voi chi siete?” chiese Asuma mettendo mano alle sue speciali lame di chakra.
 
“Sono lo spirito della Roccia e scaverò qui la vostra tomba!” disse il primo facendosi avanti.
Era un alto e imponente uomo dalla pallida carnagione vestito da soldato romano, con tanto di sandali, gonnellino ed elmo. Nella mano destra impugnava una grande lancia mentre nella sinistra uno scudo rotondo. Gli occhi rossi fissavano inespressivi gli avversari che doveva sconfiggere. Sul volto risaltava l’incolta barba marrone che sembrava un tutt’uno con i capelli che uscivano dall’elmo dorato.
 
“Io invece sono lo spirito del Fuoco e vi spedirò direttamente all’inferno!” si presentò l’altro mentre le nocche dei suoi enormi pugni schioccavano pericolosamente.
Era una creatura umanoide alta più di due metri dall’imponente corpo rosso vivo come le fiamme e dagli occhi interamente azzurri. Da braccia, gambe e dai lati della testa spuntavano degli spessi spuntoni che ardevano come torce roventi.
 
A quanto pare me la dovrò vedere contro due miei colleghi!” esclamò Garuda dietro Choji.
“Li conosci?” gli chiese il suo protetto che lo aveva sempre ascoltato.
Sì, esattamente come me, sono due spiriti che più degli altri, rappresentano un elemento della natura. State attenti, non sarà una battaglia facile!” gli rispose lui e avvisò anche gli altri di stare attenti.      
“Il tuo avviso non servirà a niente Garuda, spirito del Vento. Preparati a subire la nostra ira!” lo provocò lo spirito della Terra puntandolo.
“E non illudetevi di essere in vantaggio. Non batterete mai noi quattro!” li minacciò lo spirito del Fuoco con un sorriso diabolico.
“Quattro! La cosa si annuncia più complicata del previsto!” disse Asuma che non aveva apprezzato questa novità.
“Che problema c’è? Prendiamo a calci anche questi altri due e il gioco è fatto!” ma Yammy non ci vedeva nulla di così complicato.
 
“Eheh! Allora combatti!” disse il terzo avversario facendosi avanti, rivelando di essere nientemeno che Rock Lee in versione total Black.
“Combatti!” seguito da Kankuro nelle medesime condizioni del ragazzo dalle spesse sopracciglia mentre muoveva le sue due marionette.   
“Ecco che i problemi aumentano!” fece Yuè digrignando i denti mentre questo secondo scontro ebbe inizio.
 
 
NELLA BIBLIOTECA!
 
“Il posto è questo!” disse Neji mentre col suo Byakugan osservava ogni angolo della biblioteca.
“Però, ci sono davvero tanti bei libri!” commentò Kakashi mentre osservava il posto con tanto di Sharingan.
“Dove si trova il nostro avversario!” chiese Alan serio in viso.
“AVANTI FATTI VEDERE!” lo chiamò Tenten con la voce più alta che aveva.
“Shh!” la ammonì una voce mente qualcuno si fece avanti “Nella biblioteca non si alza la voce!” la riprese questo.
“Ops! Chiedo scusa!” rispose la ragazza imbarazzata^^.
“Per questa volta chiuderò un occhio. Ditemi, siete qui per ritirare o per restituire?” chiese il bibliotecario mostrandosi ai presenti.
“Nessuna delle due cose: dobbiamo sconfiggerti!” gli rispose Neji che capì subito che era il loro avversario.
“Capisco! Allora siete voi i nostri avversari. Molto bene, io sono T.G. Iper Bibliotecario, molto lieto!” fece l’avversario con un riverito inchino.
Era un alto uomo vestito interamente di bianco e con un mantello foderato di viola. Il volto era quasi del tutto nascosto dal copricapo bianco e da spessi occhiali azzurri. Nella mano sinistra teneva saldo un libro di magia con un simbolo magico inciso sulla copertina.
 
“Hai detto << nostri >> per caso?” gli chiese Alan con più di qualche dubbio.
“Esattamente, Noi siamo i guardiani della biblioteca, per cui vedete di combattere senza fare casino!” gli rispose un altro dietro di lui “Piacere, io sono il Mago della Fede!” e si presentò ai quattro.
Era una ragazza di media statura e dal fisico minuto e snello. Indossava una lunga tunica viola che scendeva fino a terra chiusa da una vecchia corda. I capelli viola erano chiusi da una coda dietro la testa. Nella mano destra stringeva un bastone di legno che finiva con una luna crescente fatta di oro.
 
“Ci dispiace doverlo fare ma dobbiamo sconfiggervi e assoggettarvi alla volontà di colui che ci ha evocato!” disse loro T.G. con una voce calma e pacata.
“Vi dispiace? Quindi state combattendo contro la vostra volontà!” disse Tenten assai scioccata.
“In un certo senso sì mia cara, ma non abbiamo altra scelta!” le rispose il Mago della Fede “Se riuscirete a batterci, loro saranno libere!” e poi indicò col bastone la scrivania centrale della biblioteca.
“Combatti!” chiusa in una boccetta di vetro si trovava Sakura Haruno in total Black che batteva i pugni contro la superficie.
“Combatti!” in un’altra era rinchiusa anche Ino nelle medesime condizioni.
 
“Dannati, li usate come ostaggi!” fece l’Hatake fissando i due con sguardo severo.
“A dire la verità, le abbiamo rinchiuse lì dentro per evitare che con un loro attacco distruggessero la biblioteca!” gli rispose l’Iper Bibliotecario facendogli capire che non aveva quelle intenzioni.
“Chi ci ha evocato, voleva che le usassimo per affrontarvi ma considerando la loro natura violenta e instabile, non potevamo permettere che creassero danni a questo luogo di conoscenza!” chiarì la maga dai capelli viola.
“Beh, per una volta il loro carattere ci ha salvato!” esclamò lo Hyuga che proprio non ce l’avrebbe fatta ad affrontare quelle due furie scatenate^^.
“Beh, suppongo che dovremo ringraziarvi!” commentò invece Alan che puntò la katana verso di loro “Proprio per questo, vi promettiamo che vi libereremo al più presto da questa costrizione!” facendo loro questa solenne promessa.
“Grazie per il pensiero!” gli rispose il mago bianco “Allora direi di iniziare. Batteteci e vi diremo come uscire da questa dimensione!” che si dimostrò disposto a fare quest’altra cortesia.
“Fareste davvero una cosa del genere?” chiese Tenten incredula da tanta disponibilità.
“Sì!” gli rispose la maga in viola impugnando il suo bastone con due mani.
“In tal caso, vi ringraziamo in anticipo. In un modo o nell’altro ci sdebiteremo!” promise Kakashi pronto a iniziare la battaglia.
 
 
SUL RETRO DELL’ACCADEMIA
 
“Vedi qualcosa?” chiese Sakura Kinomoto alla sua amica Hyuga.
“No, non c’è traccia di nemici!” le rispose la mora col Byakugan attivo.
“E’ strano, perché non percepisco nessuna energia magica?” fece Shaoran ragionando ad alta voce.
“Non sei solo tu, neanch’io ci riesco!” gli rispose Nick “In qualche modo la creatura ha bloccato le nostre percezioni quindi non abbiamo la minima idea della forza del nostro avversario, sempre che sia uno!” anche se mantenne la calma.
“Che siano due o più, non importa. Lo seppellirò sotto la mia sabbia e il gioco è fatto!” disse Gaara già pronto a usare l’intero ambiente a suo favore.
“Non prima di averlo riempito di botte!” mentre Naruto voleva prima sfogarsi un po’.
“Fratellone, tu non sei preoccupato per il tuo amico Ulquiorra?” gli chiese Sakura per cambiare discorso.
“Figurati. So di che cosa p capace e sono sicuro che non perderà per nessun motivo!” le rispose l’Uzumaki sicuro “Non mi dirai che sei preoccupata per i tuoi amici!” per poi rigirarle la domanda.
“In effetti, sì!” ammise la piccola castana che non nascondeva la sua ansia per Yuè e Kero-chan.
“Tranquilla, vedrai che se la caveranno alla grande!” la rassicurò il biondino.
“Naruto ha ragione: quei due sanno il fatto loro e lo stesso vale per il maestro Alan!” concordò il Lì che volle incoraggiare la sua fidanzata.
“Chiunque sia il loro avversario, i nostri compagni non perderanno. Vedrai che vinceranno e poi torneremo tutti quanti a casa e ci gusteremo un buon ramen dal signor Ichiraku!” disse Gaara sicuro.
“Sì, dobbiamo avere fiducia gli uni negli altri e vedrai che non perderemo mai!” la incoraggiò Hinata con un sorriso.
“Sì, avete ragione!” disse Sakura convinta dalle parole degli amici regalando loro un magnifico sorriso.
Ecco i legami che volevo tanto costruire!” pensò Nick contento di essere riuscito a creare un gruppo in cui tutti si sostenevano a vicenda e credevano gli uni negli altri “Spero di riuscirci anche nella mia vita di tutti i giorni!” augurandosi di riuscire in questo anche al di fuori delle battaglie.
“Qualcosa non va signor Nick?” gli chiese il rosso.
“No, niente. Mi stavo solo chiedendo quanto ancora dovremo aspettare il nostro avversario!” gli rispose il castano che stava pensando anche a questo.
 
“Detto fatto ragazzini!” rispose una voce dall’alto mentre un’ombra oscurò la visuale del gruppo.
“AAAAHHH! E’ UN DRAGO!” gridò l’Uzumaki con i capelli dritti.
“Non è un semplice drago: è il Drago Finale Occhi Blu!” gli rispose Nick che lo riconoscerebbe tra mille.
Sulle teste dei sei stava scendendo un enorme drago bianco con tre teste dagli occhi blu mare. Era il risultato della fusione di tre Draghi Bianchi Occhi Blu.
“Hai indovinato solo in parte ragazzo. Io sono il Cavaliere del Drago Finale Occhi Blu!” ma con grande sorpresa sulla groppa dell’enorme drago c’era qualcuno.
Sul dorso del Drago Finale si trovava un cavaliere ricoperto da un’armatura violacea e dorata armato di spada e scudo dorati mentre sull’elmo svolazzava una lunga chioma rossa.
 
“Questa si che è una sorpresa! Abbiamo un drago da abbattere e il suo cavaliere da sconfiggere!” commentò Shaoran pronto a fare sul serio.
“Noto che siete battaglieri malgrado la vostra giovane età e la cosa mi fa piacere. Mi dispiace solo di dovervi affrontare in compagnia di un altro!” disse loro il cavaliere che fece capire che avrebbe dovuto dividere la scena.
“E ti pareva! Chi ci troveremo ad affrontare ancora?” si chiese Shaoran con un certo disappunto.
“GGGGRRRROOAAARR!” a rispondere fu un potente ruggito mentre un’altra imponente figura atterrò poco distante da loro.
“Wow! Un altro drago da abbattere e questo non ci scherza nemmeno: abbiamo anche il Drago Mitico!” fece Nick soddisfatto.
 
Il nuovo avversario era un enorme drago color dell’oro con cinque teste di diversi colori e tipi. La prima a destra era quella di una salamandra avvolta dalle fiamme, la seconda era blu mare di un grosso serpente marino, la terza centrale dorata con grosse corna di un drago ordinario, la quarta nera e la quinta bianca e appuntita. Era uno dei mostri più potenti che potessero essere evocati nel gioco e anche quello più difficile da sconfiggere: infatti, solo un attributo luce poteva affrontarlo mentre gli altri erano inutilizzabili.
 
“Ragazzi, vi lascio il Cavaliere, al drago mitico ci penso io!” Nick dette subito disposizioni e decise che il nuovo arrivato sarebbe stato tutto suo.
“Ne è sicuro?” gli chiese Hinata avvolta dalle fiamme di Rayearth.
“Certo! Puntate al cavaliere e state attenti agli attacchi a distanza. Per il resto seguite il vostro istinto!” rispose il castano dando loro questi consigli prima di cominciare.
“Grazie per la fiducia! Non la deluderemo!” fece Gaara pronto a cominciare.
“FORZA RAGAZZI! ALL’ATTACCO!” gridò Naruto partendo all’attacco.
“ANDIAMO!” seguito da Sakura con lo scettro della stella in mano.
“ARRIVO!” seguita da Shaoran carico come non mai.
“INIZIAMO!” e da Hinata che partì all’attacco.
“FATEVI SOTTO!” li sfidò il Cavaliere a cavallo del suo drago a tre teste.
 
“Bravi ragazzi!” sorrise il castano girandosi con la coda dell’occhio “E ora pensiamo a te! Mi dispiace doverlo fare, ma dovrò eliminarti! In questo caso dovrò usare il termine Dragon Slayer!” per poi concentrare tutta la sua attenzione sul suo avversario e lanciarsi all’attacco iniziando così l’ennesimo scontro nella dimensione satellite.
 
 
 
SULLA TERRA
 
Nella dimensione INA intanto il duello mortale tra il letale Gilgamesh e il misterioso Lello continuava senza esclusione di colpi.
 
KAPOM! DOOM!
 
Dopo un altro potente scambio di pugni, i due avversari atterrarono l’uno a poca distanza dall’altro.
“Devo complimentarmi. A parte mio fratello, nessuno era mai riuscito a mettermi così in difficoltà!” si complimentò il soleano dorato fissando ghignante l’avversario.
“Ti sorprendi per così poco? Non ti ho ancora mostrato niente di quello che so fare!” lo avvisò il Sun’s Warrior Nero fresco come una rosa.
“Eh! Se è per questo, nemmeno io ti ho mostrato le mie vere capacità. Non ancora!” ghignò Gilgamesh mentre dietro di lui si aprì il Gate of Babylon raggiungendo la massima estensione possibile: circa tredici kilometri.
“Oh! Quindi puoi aprire quella roba fino a questo limite? Non male!” fece Lello senza scomporsi.
“Adesso vedrai di che cosa è capace il mio arsenale di tesori!” Gilgamesh lo guardò con un sorriso diabolico mentre da ogni angolo del Gate of Babylon spuntarono armi pronte a essere lanciate “SPARISCI!” per poi lanciarle tutte insieme.
“Tutto qui?” ma il Sun’s Warrior non si mosse mentre dal suo corpo fuoriuscì una strana aura nera.
“NON T’ILLUDERAI DÌ POTERTI DIFENDERE VERO!” gli gridò contro Gilgamesh sicuro della sua superiorità.
“E chi ha detto che mi voglio difendere!” ma queste non erano le intenzioni del Sun’s Warrior.
 
FRABOMX1000!
 
Tutte le armi esplosero a catena investendo Lello.
“Che cosa?” ma le esplosioni non erano state causate da Gilgamesh che osservava incredulo quello che era appena successo senza capire “Come diavolo hai fatto dannato gattaccio!” chiedendolo direttamente a colui che doveva essere l’artefice di tutto.
“Dici a me? Mi sono limitato a restituirtele tutte!” gli rispose il Sun’s Warrior ancora coperto dal polverone “O meglio, le ho prese e usate a mio vantaggio!” avanzando e provocando uno strano suono metallico.
“Hai osato toccare i miei tesori, dannato… Ma che cosa?” quando Gilgamesh vide il nuovo aspetto dell’avversario, rimase senza parole.
Il corpo del Sun’s Warrior era ricoperto da una strana armatura nera avvolta da una densa aura nera che lo rendeva spettrale.
“Black Knight Infection!” disse Lello rivolgendosi all’avversario “Questo particolare potere avvolge il mio corpo aumentando le mie capacità fisiche e donandomi un’abilità molto particolare: fare mio tutto quello che tocco e usarlo come voglio!” spiegando in che cosa consisteva questo suo potere “Ed è una delle due abilità che mi ha gentilmente insegnato la mia Onysableth!” ma era un potere acquisito grazie al suo drago.
“Come hai osato toccare i miei tesori. Questo è un affronto che può essere sanato solo con la morte. MUORI!” furioso per quello che aveva fatto alle sue armi, Gilgamesh scatenò nuovamente la potenza del suo Gate of Babylon scagliando a ripetizione altre armi.
“Sei duro di comprendorio eh? Su di me non hanno alcun effetto!”ma Lello non si fece trovare impreparato e con incredibile maestria, afferrò tutte le armi che gli venivano lanciate contro usandole per distruggere le altre o rispedirle al mittente.
 
“Non immaginavo che il Boss possedesse una simile abilità!” commentò Nero osservando il duello da un punto sicuro.
“Si vede che non hai fatto attenzione a quando ce l’ha spiegato!” lo riprese Vergil che gli era a fianco “Quando ci ha riunito, ha voluto che ognuno di noi conoscesse i poteri dell’altro e ci ha dato il buon esempio elencandoci i suoi!” ricordandogli quando il gruppo fu riunito tempo prima.
“Però ce lo aveva solo spiegato a parole, non aveva detto come si manifestava!” chiarì Dante che per una volta osservava lo spettacolo di cui non era protagonista.
“E lo stesso abbiamo fatto noi, ricordi?” gli fece notare Trish mentre non si perdeva un solo passaggio del duello.
“E’ incredibile. Il Boss è davvero una forza della natura!” fece Patty meravigliata dall’abilità del suo superiore.
“Guarda che tu non sei stata da meno Patty!” le disse Lady poggiandole una mano sulla testa.
“E’ vero, sei stata molto coraggiosa!” concordò Seras che non poteva che sorridere al coraggio della piccola bionda.
“Non riempitela di complimenti o ci farà l’abitudine!” se la rise Alucard mentre non staccava gli occhi dal duello.
“Quello è sicuramente un Sun’s Warrior, eppure c’è qualcosa che non mi convince!” fece Aster che insieme ai tre compagni era distaccato dall’altro gruppo.
“Già. Non è possibile che sappia fare solo questo!” concordò Kisame che non credeva che il nero stesse realmente facendo sul serio.
“Infatti, è strano: se è come Nick, la sua forza non può limitarsi solo a questo!” anche Zane trovava strano quel ritmo fin troppo calmo.
“Lo sta studiando!” se ne uscì Itachi osservando il duello con lo Sharingan “Se è come penso, fra poco li perderemo completamente di vista!” ed era sicuro che fosse questione di pochi secondi.
“Stiamo a vedere!” commentò Zane.
 
“MALEDETTO! SMETTILA DÌ TOCCARE I MIEI TESORI CON LE TUE SUDICE MANI!” ruggì Gilgamesh che stanco di vedere i suoi attacchi andare a vuoto, si lanciò contro l’avversario pronto a sferrargli un pugno che fu abilmente schivato.
“Tranquillo, adesso colpirò direttamente te!” gli rispose Lello disattivando il suo particolare potere “San Ryu no Tekken!” per poi passare al contrattacco e...
 
KAPOM! SWISSH!
 
“AAARRRGGHH!” colpire l’avversario in pieno stomaco con un pugno avvolto da una sostanza nera “Ma è acido!” che altro non era che acido.
“Indovinato!” gli rispose il saturniano distanziandosi “Io sono il San Ryu Lello (alla lettera Drago dell’Acido). Grazie a Onysableth, io posso usare tutti gli attacchi che si basano su questo elemento e sulle ombre per attaccare il mio nemico e scioglierlo nel dolore più atroce. Prova a resistere se ci riesci!” per poi lanciarsi all’attacco mentre l’acido e il buio si addensarono sui palmi delle mani “San Ryu no Rokugeki!” e tentare di colpire l’avversario una seconda volta con << l’attacco d’ala del Drago dell’Acido >>.
“AAAAHHHHH!” ma in risposta Gilgamesh fece esplodere la sua aura costringendo l’avversario a fermarsi “NON CREDERE DÌ ESSERMI SUPERIORE DANNATO! BLOOD GUN!” mentre dalla ferita allo stomaco fuoriuscirono diverse gocce di sangue che si solidificarono e partirono come proiettili di una pistola.
“Mancato!” che furono abilmente schivati da Lello.
 
“AAAAHHHHH!” ma Gilgamesh aveva altre sorprese a sua disposizione. Cominciò a concentrarsi e ad accumulare energia.
“Questa si che è una sorpresa. Puoi trasformarti eh?” per Lello era fin troppo chiaro che cosa volesse dire ma la cosa non lo spaventava per niente.
 
BOOM!
 
Un istante dopo, un‘esplosione di energia travolse la zona circostante.
Quando il polverone sparì, fu possibile vedere il nuovo aspetto di Gilgamesh. Aveva raggiunto lo stadio del super soleano di terzo livello: esattamente come per Nick il colore della pelle si era fatto più scuro, i capelli erano scesi fino alle natiche e tre paia di ali erano spuntate dietro le spalle.
 
“Ammira feccia. Questo è il vero potere del grande Gilgamesh!” dichiarò il soleano sicuro della sua vittoria.
“Ma guarda che sorpresa. Ed io che pensavo di essere un caso a parte!” ma incredibilmente anche Lello aveva subito la medesima trasformazione, ciò che variava era che la presenza di ben tre code leonine.
“Che cosa!” e questo lasciò l’avversario senza parole.
“Credevi davvero che non lo sapessi fare anch’io! Su, fatti sotto. Ti farò a pezzi!” lo provocò il Sun’s Warrior Nero mentre pugni e piedi vennero avvolti da acido e buio.
“Non sperare di essermi superiore!” gli rispose il soleano dorato per poi lanciarglisi addosso come una furia.      
 
Come previsto da Itachi, i due avversari sparirono alla vista di tutti: erano così veloci che nemmeno una potente abilità innata come lo Sharingan poteva seguirli, ciò che però si sentiva perfettamente era il rumore provocato dai colpi che si sferravano senza sosta.
La terra tremava, le rocce si spaccavano, le nuvole erano spazzate via dalle onde d’urto provocate dai potenti pugni e calci che venivano sferrati ad alta velocità.
Così com’erano scomparsi, i due contendenti riapparvero alla vista a pochi metri l’uno dall’altro. Sui loro corpi i segni di quel rapido duello erano ben evidenti eppure loro non mostravano il minimo segno di stanchezza.
“Tsk! Non ne vuoi proprio sapere di arrenderti, feccia!” ghignò Gilgamesh.
“Per un paio di colpi che hai mandato a segno? Non ci penso nemmeno!” gli rispose Lello col medesimo ghigno.
“Peggio per te. Vorrà dire che morirai dopo una lunga agonia!” gli rispose l’altro lanciandosi in avanti “Blood Sphere!” mentre sparò alcune sfere di plasma da una delle ferite che aveva sul corpo.
“Ma non farmi ridere!” in risposta Lello sollevò la sua ombra bloccando ll’attacco.
Adesso!” il soleano approfittò di quel momento per aprire un attimo il suo Gate Of Babylon e afferrare una spada dalla lama violacea per poi calarla verso lo scudo di ombra.
“Che speri di fare con quel puntaspilli? Non puoi di certo tagliare le om… Che cosa!” il Sun’s Warrior Nero era sicuro di poter bloccare la mossa avversaria con facilità ma con sua sorpresa vide la lama della spada attraversare lo scudo d’ombra e…
 
ZACK!
 
Tagliargli di netto l’indice e il medio della mano sinistra.
“Tsk!” ma strinse i denti resistendo al dolore.
“Complimenti per i riflessi. Se non ti fossi abbassato per istinto, ti avrei tagliato in due parti perfette!” se la rise Gilgamesh alle spalle dell’avversario “VEDIAMO COME TE LA CAVI COL SECONDO COLPO!” e calò nuovamente la spada con l’intenzione di decapitare l’avversario che in risposta alzò il braccio sinistro per parare l’attacco ma la lama attraversò l’arto come fosse fatto d’aria proseguendo verso la testa e…
 
CLANG! CRASH!
 
Per salvarsi, Lello usò le code per afferrare la lama bloccandola anche se la forza del colpo lesionò il terreno sotto i suoi piedi.
“Finalmente sei in ginocchio. Muori!” Gilgamesh approfittò del momento a lui favorevole per provare un affondo con la coda ma…
 
KAPOMX3!
 
Fu anticipato dall’avversario con tre pugni che lo colpirono contemporaneamente in viso, petto e stomaco costringendolo ad arretrare.
“Dannato come hai… Cosa altre due braccia?” il letale soleano rimase stupito nel vedere che dietro la schiena dell’avversario erano spuntate altre due braccia.
“Non credo sia necessario spiegarti di che cosa si tratta vero!” fece il saturniano mentre le braccia rientravano nel corpo.
“Doble Ganger!” disse Gilgamesh ancora più stupito per poi notare che le dita che aveva tagliato in precedenza erano ricresciute “Dannato, quanti altri sporchi trucchi stai nascondendo!” per poi accusare l’avversario di codardia.
“Ha parlato quello che ha tirato fuori una lama eterea!” gli rispose Lello a tono rimettendosi in piedi.
“Uhuh! Piaciuta la sorpresa? La mia Spectra è uno dei miei migliori tesori: non può essere bloccata se non con un attacco e attraversa qualsiasi cosa!” si vantò Gilgamesh tendendo in avanti la sua particolare spada.
“Smettila di pavoneggiarti idiota!” ma Lello non aveva tempo per ascoltare le sue parole “Non importa quanto quella spada sia speciale. Non potrà mai battere questa!” ed estrasse da chissà dove una lunga spada medievale interamente nera con una rifinitura bianca a forma di anello sull’lesa.
“Una delle leggendarie Sun’s Swords: le armi per eccellenza di voi Sun’s Warriors!” nel vederla gli occhi di Gilgamesh brillarono di gioia “Ho sempre desiderato avere una di queste potentissime spade tra i miei tesori e finalmente quel momento è arrivato!” e fece sparire Spectra nel suo Gate of Babylon per poi estrarre un’altra spada dalla lama conica e nera su cui risaltavano dei simboli verticali rossi “E per averla userò il mio tesoro migliore: Ea!” ed era pronto al secondo round.
“Non illuderti, non avrai mai questa spada!” ma il Sun’s Warrior, come tutti i membri del gruppo di cui faceva parte, teneva a spada e ciondolo più della sua vita.
“Staremo a vedere!” rispose Gilgamesh mentre la sua spada cominciò a vorticare “Svegliati Ea. Mostra la potenza infinita del tuo invincibile attacco. Enuma Elish!” e lanciare una potente stoccata di energia rossa verso l’avversario che lo schivò all’ultimo momento.
“Figurati se… Dannazione!” Lello stava per provocarlo ma quando vide di sfuggita dov’era diretto l’attacco avversario, capì che avrebbe fatto meglio a bloccarlo: dietro di lui c’erano i suoi compagni.
 
“AL RIPARO!” vedendo che il colpo di Gilgamesh era diretto verso di loro ed era troppo potente per cercare di fermarlo, Dante gridò a tutti di scappare.
“NON FAREMO IN TEMPO!” ma Vergil capì subito che stavano per essere investiti dall’attacco.
“TELETRASPORTIAMOCI SVELTI!” gridò Nero optando per questa soluzione ma…
 
ZACK! FRABOOM!
 
Prima che qualcuno dei presenti potesse fare qualcosa, Lello intercettò l’attacco tagliandolo con la sua spada.
“Tutto bene ragazzi?” chiese il Sun’s Warrior mentre respirava affannosamente per l’agitazione.
“Boss, Grazie mi… STIA ATTENTO!” Patty stava per ringraziarlo ma subito allarmò il suo superiore.
 
CLANG!
 
Infatti, un istante dopo Lello bloccò un attacco di Gilgamesh che voleva approfittare dell’occasione per colpirlo ma grazie alla Rowell, aveva fallito.
“Tsk! Dannata mocciosa, è la seconda volta che mi rovina i piani!” si lamentò il soleano guardando storto la biondina.
“E’ dura essere fregati da una bambina eh!” lo sbeffeggiò Lello per poi spingere con la spada e cominciare a scambiarsi una rapida serie di ginocchiate con l’avversario allontanandosi dal gruppo.
“Salvati per un pelo!” sospirò Seras.
“Brava piccola, hai fatto un’altra buona azione oggi!” mentre Alucard premiò la ragazzina poggiandole una mano sulla testolina.
“Anche questa volta sei stata grande!” stessa cosa fece Trish.
“Brava piccola!” si complimentò Lady.
“Suvvia, non ho fatto niente di speciale!” fece la piccola emozionata da quelle attenzioni.
“Questi complimenti te li meriti tutti piccola!” le disse Aster regalandole un sorriso.
“Eheh! Si vede che te la cavi!” se la rise Kisame.
“Ecco… Grazie!” alla fine la piccola bionda non poté che dire questo. 
 
“E ora che cosa prevedi Uchiha!” rimanendo distante dalla conversazione, Zane chiese al rivale un’altra previsione.
“Mi hai preso per un veggente per caso?” ma Itachi lo fissò con gli occhi a fessure.
“Poco male!” fece il Truesdale maggiore per poi tornare a prestare attenzione al duello.
 
“PRENDI QUESTO!” in quel momento Gilgamesh calò la sua spada verso Lello.
“Non ci contare!” ma questo rispose con la sua bloccando l’attacco dell’avversario “Dovrai fare di meglio contro di me!” per poi provocarlo.
“Guarda questo!” in risposta Gilgamesh si distanziò da lui e spalancò la bocca concentrandovi il suo sangue.
“Non mi dire che adesso soffi!” se la rise Lello mentre fece lo stesso “San Ryu no HOKO!” e lanciare il suo << Ruggito del Drago dell’Acido >>.
“BLOOD BLAZE!” ma Gilgamesh non fu da meno col suo attacco del tutto simile a quello avversario.
 
FRABBOOM!
 
Il risultato fu una potente esplosione che generò una densa nube di detriti che ricoprì l’area circostante azzerando la visuale.
“E bravo, il tuo attacco ha pareggiato col mio. Si vede che non mi sono impegnato abbastanza!” commentò Lello in mezzo alla nube “E ora dov’è andato a finire!” ma si rese conto di non riuscire a percepire la sua presenza “Dev’essere qui intorno. Vediamo un po’!”e non potendo usare né la vista né l’olfatto, chiuse gli occhi servendosi del suo fine udito rimanendo in attesa.
 
CRASH!
 
“E’ qua sotto!” per poi percepirlo sotto di lui, infatti un istante dopo, delle lance partirono verso di lui che vennero prontamente schivate “Cosa!” ma poi percepì qualcosa arrivare alla sua destra “Una spada!” che schivò all’ultimo momento “Vediamo dove diavolo ti trovi!” e stanco di continuare a schivare, rilasciò un po’ di energia per disperdere la nube.
 
WOSH!
 
“Dannato!” ma quando ciò avvenne, si ritrovò interamente circondato dal Gate of Babylon a forma di cubo che lo chiudeva in tutte le direzioni “ADESSO GUARDA E STUPISCITI!” ma sapeva già come difendersi.
“MUORI IN GABBIA FECCIA!” ruggì Gilgamesh al di fuori del cubo di luce lanciando tutte le sue armi in un unico punto.
“Ammira il secondo potere della mia Onysableth!” in quel momento l’ombra del Sun’s Warrior Nero si estese a vista d’occhio per poi alzarsi verso l’alto “GATE OF SHADOW!” da essa uscirono delle armi nere che partirono in risposta a quelle dell’avversario…
 
CLANGX1000! FRABOOMX1000!
 
Causando una serie di esplosioni che infransero il cubo di luce.
“Assurdo! Da dove ha tirato fuori quell’affare!” Gilgamesh era rimasto incredulo da quella scoperta.
“Gate of Shadow è il portale delle ombre. In esso sono contenute le ombre di tutte le cose esistenti. Capisci che cosa vuol dire? Non avrò le tue armi ma posso usarle lo stesso perché ho libero accesso alle loro ombre!” gli rispose Lello sopra di lui…
 
KAPOM!
 
“ARGH!” sferrandogli un pugno in pieno viso “Maledetto! COME OSI USARE LE OMBRE DEI MIEI TESORI CONTRO DÌ ME!” che ruggì furioso lanciando una scarica di sfere di energia con l’intenzione di colpirlo.
“Che vuoi fare? Usare delle bombe?” ma il saturniano le schivò abilmente senza alcun problema.
“UUUOOOOHH!” furioso oltre ogni limite, il soleano intensificò il suo bombardamento aumentando la distruzione che portava “BLOOD BOMB!” per poi lanciare un’enorme sfera di sangue verso il suolo…
 
BOOOM! 
 
Generando un’esplosione di media potenza e investendo un centinaio di metri.
“ECCOTENE UN ALTRO!” ruggì il soleano pronto a lanciare una seconda sfera.
“San Ryu no Dageki!” ma Lello rispose lanciando l’attacco << Colpo di Coda del Drago dell’Acido >> consistente in un calcio rotante ascendente che…
 
KAPOM! SWISH!
 
“AAARRGGHH!” colpì in pieno l’avversario “BLOOD GUN!” che rispose con i suoi proiettili di sangue...
 
BANGX4!
 
“Tsk!” che colpirono in pieno l’avversario che si morse il labro per non urlare dal dolore.
“SPARISCI!” approfittando della vicinanza Gilgamesh lo colpì con una sfera spazzandolo verso il suolo “E ora il gran finale!” e ritenne il momento di chiudere la partita.
“NON CREDERE DÌ AVERMI BATTUTOOO!” ruggì Lello che fece esplodere la sua aura e partì verso l’alto.
“DOVE PENSI DÌ ANDARE!” inseguito dall’avversario che non intendeva lasciarselo scappare.
 
“Stanno salendo troppo! Non riesco a seguirli!”
Pensarono insieme gli spettatori di quel duello.
 
“UUUUOOOOHHHH!” gridò Gilgamesh lanciandosi come una scheggia e iniziando un rapido scambio di attacchi con l’avversario mentre salivano sempre più in alto.
I due avversari uscirono dall’atmosfera terrestre senza nemmeno accorgersene ma, grazie alla loro natura, non sentirono cambiamenti e continuarono imperterriti a scambiarsi colpi.
“Se tu usi bombe! Allora anch’io farò qualcosa di simile a te!” Lello si distanziò per un momento per poi lanciarsi nuovamente all’attacco.
“Prego, non fare complimenti!” lo invitò Gilgamesh che non gli avrebbe lasciato vita facile tentando un colpo ma l’avversario sparì alla sua vista “Ma dove diavolo è andato a… COSA!” non ebbe il tempo di guardarsi intono che percepì l’aura del nemico dietro di sé.
“Assaggia questo! BIG BANG ATTACK!” il Sun’s Warrior caricò a tempo di record nientemeno che la tecnica finale di un certo Vegeta e gliela sparò contro.
 
FRABOM!
 
“Colpito!” fece lui soddisfatto.
“MALEDETTO!” ruggì Gilgamesh uscendo dall’attacco con più di qualche danno “NON PERMETTERO’ A UN SATURNIANO DÌ AVERE LA MEGLIO SU DÌ ME, IL GRANDE GILGAMESH!” e con occhi rossi riafferrò la sua Ea sovrastando l’avversario “QUESTA VOLTA NON MI TRATTERRO’ PIU’! USERO’ TUTTO IL POTERE DÌ CUI SONO DOTATO! PROVA ANCHE A SCANSARTI MA IL PIANETA SOTTO DÌ TE FINIRA’ IN MILLE PEZZI!”era così furioso che avrebbe distrutto anche la Terra.
“Dannato infame, non te lo permetterò. Fosse l’ultima cosa che faccio, proteggerò questo mondo!” ma Lello non lo avrebbe permesso “Non vedo altra possibilità, devo usare quella mossa. Mi farò notare ma non c’è altra scelta: se succedesse qualcosa a questo mondo non me lo perdonerei mai!” e recuperata la spada cominciò a immagazzinare al suo interno tutta l’energia di cui disponeva.
Lo spazio intorno ai due guerrieri cominciò a tremare: due incredibili forze stavano per confrontarsi e solo una avrebbe trionfato sull’altra.
“IO TI DISTRUGGERO’ INSIEME A QUESTO DANNATO MONDO! ENUMA ELISH!” Gilgamesh completò il suo attacco e lanciò un’enorme sfera di energia scarlatta verso la Terra.
“ABISSO SOSPESO!” in risposta Lello lanciò il suo consistente in una sfera di energia nera avvolta da un’intensa luce bianca e…..
 
FRABOOOMX2!
 
I due attacchi impattarono tra di loro confrontandosi.
“CHE COSA! PERCHE’ IL MIO ATTACCO NON RAGGIUNGE LA TERRA!” gridò Gilgamesh incredulo mentre continuava a immettere energia nell’attacco.
“NON TI FARO’ ANDARE OLTRE!” gridò Lello di rimando senza risparmiarsi.
 
Lo scontro tra i due attacchi fu ben visibile in buona parte del globo: il cielo si tinse di un cupo rosso e il vento iniziò a soffiare impetuoso spazzando via tutte le nuvole.
“E ORA CHE STA SUCCEDENDO!” gridò Seras mentre teneva stretta Patty per non farla volare via.
“QUESTO E’ IL BOSS!” gridò Vergil sicuro di quello che diceva mentre copriva le due ragazze col suo cappotto.
“STA FACENDO SUL SERIO IL TIPO!” seguito da Dante che faceva altrettanto.
“Uhuh! Un perfetto scenario apocalittico!” se la rise Alucard che si stava gustando lo spettacolo.
“NON E’ IL MOMENTO ZIETTO!” gli gridò Nero usando il potere del suo braccio destro per aggrapparsi alla roccia.
“CHE DIAVOLO STA FACENDO ADESSO!” gridò Lady che si era aggrappata al giovane per evitare di volare via.
“NON E’ OVVIO? CI STA PROTEGGENDO DA DISTRUZIONE SICURA!” le rispose Trish che la seguiva a ruota.
“CI MANCAVA QUESTA!” gridarono Aster e Kisame insieme mentre cercavano un appiglio per reggersi.
“UCHIHA COMBINIAMO I NOSTRI SUSANO’O! RIUSCIREMO A PROTEGGERLI TUTTI!” Zane ebbe quest’idea e la propose al rivale.
“ANDATA!” gli rispose Itachi che prese Zane per una mano e attivarono insieme i loro Susano’o combinandoli insieme, ricoprendo così l’intero gruppo.
 
“Che cosa sta succedendo adesso!” anche a Konoha si potevano percepire gli effetti di questo scontro titanico “SHIZUNE SUONA L’ALLARME! FA METTERE AL RIPARO TUTTI DENTRO LE GROTTE!” e Tsunade non perse tempo a dare ordini alla sua segretaria.
“SUBITO!” rispose lei che fece suonare l’allarme per tutto il villaggio.
“Nick, sei tu?” si chiese la Senju che non sapeva che cosa pensare.
Lo stesso allarme fu suonato in tutte le altre grandi terre ninja: gli abitanti dei villaggi furono immediatamente messi al sicuro, anche se la situazione era poco chiara.
 
“E ora che cosa sta succedendo?” si chiese Sasuke mentre osservava il cielo.
Fuori dall’atmosfera terrestre sta avendo luogo uno scontro mortale!” lo avvisò la Fenice dietro di lui “Se chi sta combattendo dalla nostra parte non ce la farà, questo pianeta sarà spazzato via!” dandogli la terribile notizia.
“Dannazione!” nel sapere questo l’Uchiha minore digrignò i denti per la rabbia “Fenice, andiamo a fermare questa catastrofe!” e decise di scendere nuovamente in campo.
Mi dispiace ma non è possibile. Al tuo livello attuale non puoi fare niente!” ma la Fenice di Nephtys gli fece capire che il suo intervento non sarebbe servito a nulla.
“Dev’esserci qualcosa che posso fare!” fece il moro digrignando i denti.
Puoi solo pregare!” il suo spirito altro non gli disse.
 
“CHE STA SUCCEDENDO!” Touya non riusciva a capire che cosa stesse succedendo.
“E LO CHIEDI A ME?” gli gridò contro Spinel Sun che non sapeva che cosa stesse succedendo.
“ERIOL CHE COSA SUCCEDE!” mentre Ruby Moon si rivolse direttamente al suo padrone sperando in una risposta.
“Vorrei saperlo anch’io!” ma nemmeno lui aveva una risposta “Ti prego, vinci!” ma in cuor suo sapeva che cosa stava succedendo.
 
“USATE TUTTE LE VOSSTRE ENERGIE PER DIFENDERE LA POPOLAZIONE!” intanto Seto stava dando tutte le direttive che poteva ai suoi compagni per proteggere le persone “YUGI VIENI SUBITO QUI!” per poi chiamare il suo eterno rivale.
“CHE COSA TI SERVE?” gli chiese il Muto avvicinandosi a lui.
“DOBBIAMO INNALZARE UNA BARRIERA PER TUTTO IL GLOBO! PIU’ POTENTE E’ MEGLIO E’!” gli rispose Kaiba che intendeva proteggere il mondo intero da quella catastrofe.
“D’ACCORDO! DIAMOCI DA FARE!” e il compagno/rivale fu d’accordo iniziando i preparativi con le sue carte.
 
“Fratello. Si può sapere che cosa stai combinando?” sul Sole Vorkye aveva percepito l’aura del fratello che si stava scontrando con un’altra di pari intensità “Accidenti a te! Mi fai sempre preoccupare!” e si alzò dal suo trono avviandosi verso l’uscita “Muoviamoci!” rivolgendosi a qualcuno che lo seguiva.
“Quest’aura appartiene a quel saturniano. Che sia in grado di battere Gilgamesh?” si chiese la Gatta Nera lasciata da sola e attendendo l’esito dello scontro “Ti prego fai in fretta!” per poi giungere le mani e fare questa preghiera.
 
“Quest’aura!” nel percepirla la Regina Gatta si rizzò in piedi e alzò il capo verso la finestra della stanza.
“Quel grandissimo coglione di Gilgamesh si sta scatenando!” Frozen percepiva perfettamente l’energia del fratello di Vorkye al massimo della sua potenza.
“Ma chi è quello che sta combattendo contro di lui?” si chiese Blaze che non riusciva a riconoscere l’energia dell’altro.
“Mi sembra familiare!” disse Tigre.
“Anche a me!” concordò il fratellino.
“Ma dove l’abbiamo già percepita?” si chiese Kyuubi che proprio non se lo ricordava.
“E’ lui! IL FRATELLONE LELLO STA FACENDO IL CULO A GILGAMESH!” esplose Gatta convinta e sul suo viso tornò il sorriso.
 
“Lello? Quel Lello?”
Chiesero insieme i famigli.
 
“Sì, è proprio lui! C’è ancora speranza!” disse la regina convinta.
“VAI GRANDISSIMO STRONZO!” capendo tutto Frozen iniziò a fare un tifo indiavolato per il Sun’s Warrior Nero.
“FAI A PEZZI QUEL BASTARDO!” seguito dal fratello.
 
“SIAMO TUTTI CON TE!”
Gridarono insieme i tre ippogrifi.
 
“Quest’aura!” in un altro punto del Sole, qualcuno aprì gli occhi di botto e corse all’aperto.
“Sì, è il piccolo Lello!” concordò una soleana al suo fianco.
“Se c’è lui, vuol dire che anche il padroncino Nick è…” fece un’altra soleana con la voce che le tremava.
“La speranza divampa!” disse il primo con un sorriso sulle labbra “AVANTI LELLO! MOSTRA A GILGAMESH DÌ CHE COSA E’ CAPACE UN SUN’S WARRIOR!” per poi gridare a pieni polmoni verso il cielo.
 
“VAI LELLO!”
Gridarono insieme le altre due soleane seguite a ruota da altre piccole voci.
 
Cos’è!” malgrado fosse in un’altra dimensione, Nick percepì ciò che stava succedendo “Di chi sono queste energie incredibili che si stanno scontrando? Una delle due mi sembra familiare!” sorprendendosi di conoscere una delle due.
“GROOAAR!” ma i suoi pensieri furono interrotti dal Drago Mitico che tentò di rifilargli una zampata.
“E no, non mi freghi!” ma il Sun’s Warrior Blu la evitò senza problemi “Dobbiamo muoverci a tornare. Ho un brutto presentimento!” e dopo questo pensiero, tornò a prestare attenzione al suo enorme avversario.
 
“Uhuh! E così ce né un altro!” Abhadon stesso da Oblivion aveva percepito la presenza del Sun’s Warrior Nero “Ma sì, andiamo a vedere lo spettacolo più da vicino!” e decise di scendere personalmente in campo “E’ un peccato che al di fuori di questo regno debba usare un aspetto fittizio e limitare i miei poteri al solo 30% ma poco male: basta e avanza per distruggere un’intera galassia!” mentre il suo corpo subì una drastica trasformazione diventando umano.
 
“Si sta per muovere. Non posso permettergli di fare danni al di fuori di Oblivion!” nel medesimo istante, in un’altra parte di Oblivion un’entità avvolta di luce decise di scendere in campo per intercettare Abhadon e anche questa subì una trasformazione ottenendo un aspetto angelico.
 
Tornando al luogo del duello, i due attacchi di energia continuavano a confrontarsi tra di loro senza cedere il passo all’altro.
“SPARISCI! SPARISCI!” ruggì Gilgamesh spingendo con tutte le sue forze.
“Non posso cedere! Non adesso!” disse tra sé Lello che stringeva i denti per resistere.
Mi sembri un po’ in svantaggio mio caro!” commentò una voce dentro di lui con un tono sarcastico “Vuoi un piccolo aiuto per caso?” che si offrì di dargli una mano.
Resta al tuo posto! Non è ancora il momento di farti uscire allo scoperto!” gli rispose il Sun’s Warrior senza perdere la concentrazione.
Quanto sei noioso ragazzino. Si può sapere perché non usi il mio potere e basta? Te ne basterebbe anche un briciolo per sopraffare questo idiota pieno di sé!” ma questo continuò a incalzarlo.
Proprio perché è un idiota pieno di sé, deve essere battuto nel modo che più gli si addice: per mano di un Sun’s Warrior!” gli rispose Lello.
Fa come ti pare, ma se poi muori non venire a piangere da me!” fece il suo misterioso interlocutore che lasciò perdere chiudendo le comunicazioni.
“Sta a vedere!” fece Lello mentre il suo ciondolo brillò più intensamente “Sento le vostre voci compagni miei. In quanto Sun’s Warrior io NON PERDERO’!” e con quel grido fu avvolto da una luce bianca che gli dette una forza maggiore “AAAAAAAAHHH!” e incrementò la potenza del suo attacco che cominciò a prevalere su quello avversario.
“CHE COSA!” gridò un incredulo Gilgamesh nel vedere quella cosa assurda “NON PUO’ ESSERE! UNA COSA DEL GENERE E’ IMPOSSIBILE!” che lo diceva più a se stesso che all’avversario.
“E INVECE, PURTROPPO PER TE E’ POSSIBILE! MAI SOTTOVALUTARE LA FORZA DEI SUN’S WARRIORS!” con tutta la forza che aveva in corpo, Lello dette la spinta finale e il suo attacco prevalse se su quello avversario.
“OH NO!” fece Gilgamesh prima di essere investito.
 
FRABOOM!
 
L’attacco del Sun’s Warrior esplose con un boato assordante investendo l’avversario che urlò come un pazzo per l’incredulità. Per sua fortuna, grazie al suo particolare potere del sangue, riuscì a salvarsi ma ormai aveva perso molte delle sue energie. Per questo precipitò verso l’atmosfera terrestre.
“Non è ancora finita!” anche se ansimante, Lello non aveva intenzione di fermarsi. Sapeva che se non avesse concluso, l’avversario si sarebbe ripreso e per questo si lanciò in picchiata al suo inseguimento.
 
Mentre precipitava al suolo Gilgamesh riprese i sensi e cercò con tutte le forze che gli erano rimaste di recuperare quota.
“Dannato! Non credere che sia finita! Finché avrò respiro, non mi fermerò mai!” ringhiò il soleano che riuscì a estrarre la sua Spectra dal Gate of Babylon “Eccomi!” e riuscendo a fermarsi partì verso l’alto pronto a continuare.
“AAAHHH!” Lello si lanciò in picchiata verso Gilgamesh pronto a concludere.
“MUORI” ma questo riuscì ad anticiparlo menando un fendente diretto alla gola dell’avversario riuscendo ad attraversare la spada nera “Ho vinto!” fece trionfante.
 
CLANG!
 
“CHE COSA!” ma all’ultimo istante una lama bianca parò l’attacco avversario respingendolo.
“SOPRESA!” fece Lello impugnando ben due spade: la sua nera e una bianca con una linea centrale verde “Staarbust Steam!” e dopo averla presentata…
 
ZACKX50!
 
“AAAAARRRGGGHHH!” colpì l’avversario con una rapida serie di fendenti causandogli altri danni “MALEDETTO!” ruggì questo tentando una reazione.
“TECNICA SEGRETA DEL DRAGON SLAYER: DANZA DELLE SPADE GEMELLE!” ma Lello non gli dette il tempo e utilizzò una mossa speciale….
 
ZACKX100! ZOCK!
 
Colpendo l’avversario con una rapidissima serie di cento fendenti seguiti da un affondo allo stomaco.  
“AAAARRRGGGGHHHHH!” Gilgamesh gridò dal dolore mentre la potenza dell’attacco aumentò drasticamente la velocità della caduta e lo fece schiantare al suolo con un incredibile boato.      
 
“Hai perso Gilgamesh!” dichiarò Lello ergendosi in piedi con le due spade in mano.
“D-Dannato! Da quando in qua un Sun’s Warrior usa una spada diversa dalla sua…” ormai al tappeto, Gilgamesh volle togliersi questa curiosità.
“Non c’è nessuna regola che ci vieti di usarne altre!” gli rispose il Sun’s Warrior per poi alzare la sua spada nera “E ora addio traditore della tua gente!” e la calò con l’intenzione di decapitarlo. 
 
KAPOM!
 
“AARRGHH!” ma prima di riuscirci fu raggiunto da un potente pugno che lo schiantò contro una parete rocciosa.
“Tsk! Possibile che ti debba sempre tenere d’occhio?” a colpirlo era stato nientemeno che Vorkye intervenuto per salvare il fratello “Mai una volta che tu faccia attenzione!” per poi riprendere il fratello come fosse un bambino.
“F-Fratello! Sei venuto a salvarmi!” disse incredulo Gilgamesh che a momenti piangeva come una fontanella.
“Altrimenti che fratello sarei, idiota!” gli rispose l’altro afferrandogli il braccio e rimettendolo in piedi per poi…
 
BONK!
 
“AHIA!” sfondargli la testa con un pugno “PERCHE’ MI HA COLPITO!” e questo protestò tenendosi la testa dolorante.
“COSI’ LA PROSSIMA VOLTA IMPARI A FARE DÌ TESTA TUA!” gli gridò contro Vorkye riprendendolo come un padre.
“CAZZO! NON SONO PIU’ UN BAMBINO! SO BADARE A ME STESSO!” gli rispose Gilgamesh mentre in testa era spuntato un altro corno.
“VUOI UN ALTRO PUGNO?” lo minacciò Vorkye già pronto a menargli un'altra sberla.
“MI VUOI AMMAZZARE PER CASO?” fece l’altro che, conciato com’era, rischiava la vita.
“Uhuhuh! Quanto siete spassoso lord Gilgamesh!” se la rise una voce femminile alle sue spalle.
“Quando litigate con vostro fratello, siete uno spasso!” seguita da un'altra maschile che sembrava coperta da qualcosa.
“Tsk! Dovreste ragionare meglio sulle vostre azioni!” lo riprese un altro con una voce fredda e distaccata.
“Beata e avventata gioventù!” esclamò un anziano con tono sarcastico.
“E ti pareva che ci foste anche voi!” nel sentire quelle voci, Gilgamesh si voltò verso di loro con occhi a fessure “Medusa, sei una bastarda, Arago tu devi stare solo zitto, Akainu vai all’inferno, Xehanort smettila di rompere!” salutandoli a modo suo^^.
Dietro Gilgamesh c’erano quattro soleani che altro non erano che i più stretti collaboratori dei due fratelli.
 
Medusa Serpe Bianca era una soleana in parte femmina, in parte serpente, con maggior precisione era una Black Mamba di circa cinque metri. L’alto e snello corpo bianco latte era coperto da una mantella nera con tanto di cappuccio che le lasciava scoperte le braccia sulle quali erano tatuati dei serpenti velenosi. Gli occhi dorati rispecchiavano la sua natura spietata così come il volto che sorrideva come un diabolico serpente contornato da corti capelli biondi.
Lei era uno dei due stregoni al servizio dei due fratelli. Adorava torturare le sue vittime fino allo sfinimento e poi impalarle al muro trafiggendole nei punti vitali fino ad arrivare al cuore.
 
Arago Tigre Nera era un alto soleano di cinque metri e mezzo in parte umano e in parte tigre dal manto nero striato di rosso. Era solito indossare una maschera rossa da Oni che gli celava il viso abbinato a una corazza violacea. Alla vita teneva legata una lunga katana dalla lama viola.
Lui era il nuovo capitano delle guardie ed era noto a tutti per la sua crudeltà e ferocia. Quando era tempo di riscuotere non si faceva scrupoli a uccidere qualcuno che non poteva pagare.
 
Sakazuki Cane Rosso, meglio noto come Akainu era un alto e serioso soleano rosso metà uomo e metà Doberman. Tra le appuntite orecchie indossava un berretto bianco su cui era scritto il suo nome con lettere nere mentre le spalle erano coperte da un mantello nero.
Era il terribile e spietato ammiraglio della flotta soleana. Nessuno lo aveva mai visto sorridere o mostrare pietà. La sua presenza significava solo una cosa: pericolo.
 
Xehanort Varano Nero era un anziano soleano di circa quattro metri dal corpo in parte umano e in parte quello di un varano. L’esile corpo piegato dal peso della reverenda età era coperto da un mantello nero abbinato a guanti bianchi; sul mento cresceva un lungo e curato pizzetto bianco mentre gli occhi erano dorati.
Lui era il secondo stregone al servizio dei fratelli e maestro di Medusa nonché uno dei soleani più anziani che esistessero. Malgrado il suo aspetto, era incredibilmente agile e dotato di un’incredibile potenza distruttiva sia fisica che magica ma ciò che davvero lo rendeva pericoloso era la sua intelligenza maturata da miliardi di anni di conoscenze. Era solito sbarazzarsi delle sue vittime strappando loro il cuore.
 
“Si vede che non ti hanno insegnato il rispetto per gli anziani!” lo riprese il vecchio soleano.
“Se vuoi ti ci mando personalmente. Fammi sapere com’è con tanto di cartolina digitale!” gli disse serio il cane rosso.
“E perché dovrei stare zitto? È troppo divertente sfotterti!” gli rispose la tigre mascherata.
“Oh! Ma quanto sei cattivo tesoro! E pensare che giochiamo molto spesso insieme sotto le lenzuola!” se la rise lei sputtanandolo davanti a tutti.
 
“Che!”
Fecero gli altri tre, insieme a Vorkye guardando prima lei e poi il soleano dorato.
“MENZOGNA! TRA ME E QUESTA STREGA NON C’E’ NIENTE!” gridò questo negando tutto.
“Ora capisco tutto!” annuì convinto il fratello maggiore.
“Anch’io!” concordarono gli altri tre.
“Uhuhuh!” se la rise la strega soleana.
“SMETTETELA CON QUESTI FILMINI MENTALI. QUELLO LI’ E’ TUTT’ALTRO CHE BATTUTO!” sbraitò Gilgamesh indicando loro il punto dove Lello era stato spedito.
 
CRASH!
 
A confermare quanto aveva appena detto, la parete rocciosa saltò in aria e il Sun’s Warrior Nero fece la sua ricomparsa.
Dannazione! È stato così veloce che non l’ho nemmeno visto!” pensò Lello mentre si reggeva con la spada “Dubito che mi permetteranno la fuga: distruggeranno l’intero pianeta pur di trovarmi e questo non posso permetterlo!” e fare un rapido pensiero “Devo fermarli!” giungendo a quell’unica soluzione. 
“E così sei uno dei famosi Sun’s Warriors. Sarà un piacere torturarti fino alla tua morte!” in quel momento Medusa gli apparve davanti per poi tendere in avanti la mano destra.
“Sempre se ci riesci bellezza!” le rispose il Leone Nero che…
 
KAPOM!
            
“AAARRGGHH!” colpì la strega alla testa spazzandola via.
“Ehi, non lo sai che le femmine non si colpiscono!” Akainu gli apparve alle spalle pronto a colpirlo con un pugno ricoperto di magma incandescente.
“E tu non lo sai che non si attacca alle spalle!” lo anticipò Lello attivando il Black Knight Infection bloccando il colpo dell’avversario.
“Cosa!” che rimase spiazzato nello scoprire che il suo pugno non aveva sortito nessun effetto.
“Ho bloccato colpi ancora più incandescenti di questo! San Ryu no HOKO!” gli rispose il Sun’s Warrior per poi usare il suo soffio a distanza ravvicinata.
 
FRABBOMM!
 
“AAAARRGGGHHH!” spazzando via anche quest’avversario.
“Interessante! Non è da tutti stendere Medusa e Akainu con un solo attacco!” si complimentò Xehanort apparendogli al lato destro mentre nella sua mano era apparso un lungo bastone a forma di chiave.         
“Con te bisogna fare subito sul serio amico!” mentre Arago pensò a quello sinistro calando la sua spada.
 
CLANGX2!
 
Ma con incredibile sorpresa dei due, le loro armi furono parate a mani nude.
“Con tipi come voi non mi serve nemmeno la spada per parare!” disse loro serio e…
 
KAPOMX2!
 
“AAAARRGHH!”
Con due calci, spazzò via anche loro.
“Te la cavi. Sei malridotto eppure riesci a tenere testa a quattro dei miei migliori uomini. Si vede che sei un Sun’s Warrior!” commentò Vorkye apparendogli davanti.
“E tienilo bene a mente!” gli rispose Lello afferrando entrambe le sue spade e avvolgendole di acido e buio con l’intenzione di decapitare l’avversario prima che facesse qualcosa.
 
CLANGX2!
 
“Cosa!” ma con sorpresa il suo attacco non sortì alcun effetto sul tiranno che non si era nemmeno mosso.
“Sei un po’ a corto di energie oppure sei debole!” fece Vorkye guardandolo impassibile “In fondo sei solo al terzo livello!” ma quelle parole.
“Solo al terzo livello? Non vorrai dire…” fecero venire un terribile dubbio nella mente del Sun’s Warrior.
“Esatto!” gli rispose il terribile soleano mentre la sua energia aumentò di colpo fino….
 
BOOM!
 
A investire tutta l’area circostante con una terribile onda d’urto.
“N-No!” quello che Lello vide era assurdo.
“Trema di fronte al potere superiore del Super Soleano di quarto livello!” disse Vorkye Drago del Sangue fissandolo con occhi freddi.
Il terribile tiranno era diventato ancora più imponente di prima: sulla schiena erano spuntate ben quattro paia di ali rosse, i selvaggi capelli rossi si erano allungati fino a toccare le squadrate spalle, gli occhi privi d pietà si erano tinti di un freddo giallo evidenziato da segni neri intorno ad essi, su braccia e gambe erano cresciuti grossi spuntoni affilati.
La sua aura è immensa!” pensò Lello incredulo “Ma questo non mi farà tremare!”ma riuscì a recuperare il sangue freddo e si lanciò all’attacco a testa alta.
“Sparisci!” ma Vorkye non gli dette scampo.
 
KAPOM!
 
“AAAARRRGGHHH!” con incredibile velocità e violenza, Lello fu colpito allo stomaco e spazzato via verso una montagna che gli crollò in testa.
 
“BOSS!”
Gridarono insieme i suoi compagni e dai quattro che corsero in suo soccorso.
 
“Oh! C’era qualcuno che stava osservando!” fece Vorkye tornando normale.
“Lasciali a me. Mi sfogherò su di loro con immenso piacere!” gli chiese Gilgamesh desideroso di vendicarsi.
“No! Salteranno in aria insieme a questo pianeta!” ma il fratello maggiore aveva un’idea più radicale.
“Ne sei sicuro capo?” gli chiese Xehanort apparendo al suo fianco.
“Non sarebbe meglio sterminare l’intera popolazione e usare questo pianeta come nostro parco giochi?” propose Arago che aveva in mente questa bella idea.
“Magari ne lasci in vita qualcuno, così ci giocherò un po’ io!” seguito da Medusa che voleva sempre giocare con nuove prede.
“Non dite idiozie. Un posto del genere non ci serve a nulla!” li riprese Akainu che concordava col suo capo “Come vuoi procedere?” per poi chiedergli come dovevano muoversi.
“Una semplice bomba di Elemental grigio sarà più che sufficiente!” gli rispose il tiranno prendendo da chissà dove una piccola sfera grigia per poi alzarsi in volo seguito dal suo gruppo.
 
“BOSS!” mentre toglieva freneticamente grosse pietre, Vergil continuava a gridare nella speranza che il Sun’s Warrior fosse ancora vivo.
“Avanti amico. Guarda che mio fratello di rado ai affeziona a qualcuno in questo modo!” aiutato da Dante che faceva altrettanto.
“Dannazione!” anche Nero era impegnato a scavare.
“Resisti Boss!” anche se più lentamente, anche Lady dava il suo contributo agli scavi.
“Fa che sia ancora vivo!” Trish altro non chiedeva.
“Boss!” anche Patty dava il suo contributo, anche se riusciva a spostare solo piccoli sassi.
“Avanti, vieni fuori gattaccio rognoso!” anche Alucard era intento a scavare a mani nude motivato come non mai.
“Guai a lei se fa piangere Patty!” fece Seras intenta a sollevare due massi per volta tanta era l’agitazione.
“Guarda che mi tocca fare!” protestò Kisame intento a dare una mano.
“Non lamentarti e scava!” lo riprese Itachi che faceva altrettanto.
“Avanti amico, non farci brutti scherzi. Sei un Sun’s Warrior no?” lo chiamò Aster.
“Che figura ci fai con Nick eh!” seguito da Zane che citò l’altro Sun’s Warrior che conoscevano loro.
“Nick! Sei sempre uno stupido pennuto!” e quel nome sortì l’effetto sperato.
“E’ qui, forza!” Vergil capì da dove veniva la voce del suo capo e scavò con maggiore lena.
“Ah! Spostatevi che ci penso io!” Nero ebbe un’idea e invitò gli altri a togliersi di mezzo “Apriti sesamo!” per poi usare il suo particolare braccio destro che divenne enorme e tolse tutte le pietre.
“Ottima pensata piccolo!” si complimentò Dante.
“BOSS!” Trish fu la prima a vedere il suo capo ma…
“Merda!” Lady prese Patty coprendole gli occhi.
 
L’aspetto del Sun’s Warrior non era dei migliori: il braccio sinistro era tagliato in due, la gamba destra staccata di netto, la guancia destra era quasi saltata, ma la cosa più macabra era che dal petto usciva un appuntito sperone d pietra. Il sangue che usciva dalle ferite era una marea.    
 
“Svelti una pillola della vita!” Alucard non vedeva altro modo per rimetterlo in sesto.
“L-Lasciate perdere me e pensate a fermali!” ma Lello rifiutò il loro aiuto e indicò la cricca di Vorkye che era a qualche centinaio di metri da terra.
“Ma se ne stanno andando no?” chiese ingenuamente Seras.
“Non ci credo. Hanno in mente qualcosa!” ma Zane non ne era così sicuro.
“Infatti, è così!” gli rispose il saturniano mentre sputava del sangue dalla bocca “Vogliono farci saltare tutti in aria con una bomba di Elemental grigio. È un tipo di minerale che amplifica i suoni ma può essere usato per altri scopi!ARGH! U-Una bomba di quel tipo assorbe l’energia naturale intorno ad essa e q-quando raggiunge il punto critico esplode riducendo la materia circostante a un ammasso gassoso!” e con molta fatica spiegò loro che cosa volevano fare.
“Merda!” Aster capì subito che cosa voleva dire.
“Se quella cosa esplode siamo tutti morti!” riassunse Kisame che aveva afferrato il discorso.
“E tu come diavolo fai a conoscere i loro intenti!” anche se non era il momento, Itachi volle levarsi questa curiosità.
“Li ho sentiti prima di perdere i sensi!” gli rispose il Sun’s Warrior ormai al limite “E ORA MUOVETEVI! SALVATE IL VOSTRO MONDO! IO VI RAGGIUNGO SUBITO!” per poi gridare con tutta la voce che aveva in corpo.
“Lasci fare a noi Boss, non la deluderemo!” Vergil non aveva bisogno di avere nessun altro stimolo e, senza dire altro “AAAAAHHHHH!” patì in quarta verso il gruppo di Vorkye.
“Non credere che ti lascerò andare da solo!” dissero insieme i suoi fratelli che lo seguirono a ruota.
“Andiamo! Sbrigati a raggiungerci o ti perderai tutto il divertimento!” Alucard non attese nessuna risposta e partì insieme a tutti gli altri membri del gruppo.
“E sia. Salviamo il mondo!” lo spadaccino della nebbia accettò questa sfida e seguì il gruppo.
“Anche se sarà dura, facciamolo!” seguito da Aster determinato a salvare il suo pianeta.
“Mhm!” Zane rimase fermo a guardare il Sun’s Warrior.
“Mhm!” ma anche Itachi non si mosse.
“Fidatevi delle sue parole. Il Boss non mente mai!” li riprese Patty che essendo troppo debole per combattere era rimasta indietro.
“Io sto arrivando!” confermò Lello sicuro di quello che diceva.
“Vedi di muoverti. Abbiamo bisogno di te per vincere questa battaglia!” lo avvertì il Truesdale maggiore seguendo i compagni.
“Se sei come Nick, allora non arrenderti!” lo incoraggiò l’Uchiha maggiore che partì per ultimo.
“Tsk!” ghignò il saturniano che trovava comico essere paragonato al suo vecchio amico “Patty mettiti al riparo!” per poi raccomandarsi con la piccola Rowell.
“Sì vado subito! Buona fortuna!” la biondina non disse altro e corse a mettersi al riparo.
 
“AAAAHHHHH!”
Gli undici terrestri si lanciarono all’attacco contro i sei soleani intenzionati a fermarli.
“Poveri sciocchi hanno firmato la loro condanna a morte prima del tempo!” se la rise Arago pronto ad accoglierli a braccia aperte.
“Questi terrestri sono davvero degli stupidi!” se la rise Medusa.
“Peggio per loro. Moriranno tra atroci sofferenze!” Akainu non avrebbe avuto pietà per nessuno di loro.
“Vediamo quanto è forte il loro cuore!” Xehanort li avrebbe privati del loro muscolo per poi analizzarlo con calma a casa.
“Dannata feccia. Pensano di poterci fare qualcosa!” ringhiò Gilgamesh pronto ad accoglierli.
“Considerando come sei ridotto, fratello, dovresti solo stare zitto!” lo riprese Vorkye che vedeva benissimo in che condizioni era il fratellino “Tenetemeli lontani per qualche secondo, il tempo di attivare la bomba!” affidando questo compito ai suoi sgherri.
 
“Con piacere!”
Risposero i cinque per poi iniziare uno scontro furioso con i terrestri che cercavano disperatamente di arrivare al loro capo.            
 
“Oh mamma! La situazione è degenerata ancora!” commentò Zetsu bianco che aveva sentito il discorso sulla bomba.
Hai ragione. Dobbiamo intervenire anche noi o tutti i nostri sforzi saranno stati vani!” concordò con lui quello nero che non vedeva altra soluzione.
“Allora vediamo di muoverci!” concordò quello bianco ma “Cos’è questa strana sensazione?” ma poi percepì qualcosa d’inspiegabile.
Che altro succede adesso!” fece quello nero voltandosi verso il punto da cui proveniva.
 
Devo farlo. Per il bene di tutti devo ricordare!” ancora sepolto dalle rocce, Lello fece questo pensiero “Devo sconfiggerli. Ricorda!” nella sua mente semicosciente riapparve un paesaggio desolato pieno di corpi di compagni, consanguinei, dei suoi genitori e poi un’esplosione e delle lacrime che uscivano da un giovane se stesso che non era stato capace di proteggere nessuno “Grrr!” quel ricordo risvegliò in lui una rabbia repressa da tempo che lo fece muovere “Sconfiggere? No, Uccidere!” tanto che riuscì a rimettersi in posizione supina.
Uhuhuh! Finalmente ti se deciso Lello!” se la rise la stessa voce che aveva parlato prima.
Sì!” gli rispose lui mentre il sangue zampillava dalla ferita sul petto “Non c’è tempo per stare a piangersi addosso! Pur di evitare che si ripeta, sono disposto a tutto!” ma lui non sentiva più dolore tanto era l’adrenalina che gli scorreva in corpo.
 
“Ecco! Addio terrestri!” in quel momento Vorkye attivò la bomba e con un sorriso diabolico sul muso, la lasciò cadere nel vuoto “Avete pochi secondi di vita!” ormai era troppo tardi per fare qualsiasi cosa.
 
“NO! NON TE LO LASCEREMO FARE!”
Gridarono gli undici all’unisono lanciandosi in picchiata per cercare di afferrare l’ordigno.
“Poveri sciocchi!” ma Vorkye e il suo gruppo si frapposero bloccando il passaggio.
 
Il mondo, anzi l’universo è crudele!” mentre Lello stava per fare qualcosa “UUUOOOAAAAARRRRRHHHHHHH!” e lanciò quel grido furioso.
 
FRABBBOMMMM!
 
Un fulmine squarciò il cielo illuminando l’intera area.
“Che diavolo succede adesso!” e quel fenomeno attirò l’attenzione di Vorkye.
“Sì!” mentre Vergil ghignò trionfante mentre….
 
WOSH! GRAB!
 
Qualcosa di enorme uscì dal fumo generato e afferrò la bomba di Elemental prima che toccasse terra assorbendone l’energia.
“CHE COSA! MA CHE DIAVOLO E’ SUCCESSO!” Gilgamesh osservò la cosa senza parole.
“TUTTI AL RIPARO!” gridò Dante afferrando i compagni che aveva vicino e seguito dagli altri.
“Questo chakra… è immenso!” Itachi non aveva mai percepito nulla del genere.
“E’ come lui!” Zane fu preso da una sensazione di Dejavù.
 
CRASH!
 
In quel momento qualcosa di enorme saltò verso i sei soleani.
“CHE DIAVOLO….” Che nel vedere che cosa stava arrivando sgranarono gli occhi increduli.
 
KAPOMX6!
 
E un istante dopo, furono colpiti da un gigantesco pugno che li schiacciò al suolo.
“Che cos’è quello!” fece Kisame che non aveva mai visto nulla di simile in vita sua.
“L’energia che emana è simile a quella di…Chaos!”nel dire quel nome, il Phoenix fu preso dai brividi.
“Ci sei andato vicino amico. Quello che vedete è il demone interiore di Lello!” gli rispose Alucard “O meglio, è la divinità che si è reincarnata in lui: Ymir il signore dei giganti!” presentandolo.
 
Ciò in cui si era trasformato Lello era incredibile e terrificante allo stesso tempo. Era un gigante di oltre duecento metri dalla carnagione azzurra. Il corpo statutario era nudo e anche privo di parti intime, l’unico indumento che aveva erano un paio di enormi parabraccia nere che coprivano le possenti braccia; i piedi giganteschi erano capaci di far tremare la terra. Il volto selvaggio era evidenziato da una fitta barba nero-azzurra che sembrava un tutt’uno con i lunghi capelli, mentre gli occhi bianchi erano privi di iride. Sulla fronte cresceva un paio di enormi corna rivolte verso il cielo.
 
“UUUOOOOAAAAAAHHHHHHHHH!”
Il gigante alzò la testa verso il cielo gridando la sua furia che finalmente poteva essere scatenata generando una potente onda d’urto che investì tutto quello che aveva intorno.     
 
 
INTANTO PER I CORRIDOI DÌ OBLIVION
 
Intanto il terribile duo della Diablo Sisters continuava la sua scampagnata per i corridoi di Oblivion con al lazzo il loro nuovo schiavetto^^ e, come tutti i demoni di quella dimensione, anche loro avevano percepito l’incredibile potenza del duello che era in corso sulla Terra.
“Wow! Che potenza!” commentò Lucyferia per prima.
“Però! Sono dei maschi davvero agguerriti. Chissà quando li incontreremo!” Lady non vedeva l’ora di trovarsi davanti questi nuovi avversari.
Quest’aura! Non c’è alcun dubbio: è lui!” invece Raptomort aveva capito chi si sarebbe trovato davanti in futuro.
“Te ne sei accorto anche tu vero? I nostri avversari sono più di quanto pensassimo!” disse una figura nell’ombra.
“Cancer!” che lo stregone riconobbe subito.
 
“AH! SEI VENUTO A SPIARCI!”
Gridarono di botto le Diablo Sisters tenendosi strette per l’emozione.
“Quanto chiasso che fate!” le rimproverò il misterioso generale della diciassettesima armata infernale senza muoversi “Veramente stavo facendo il solito giro della mia zona!” per poi chiarire il perché era lì.
“La tua zona?” chiese Lucyferia confusa.
“Non dovremmo essere vicino agli alloggi della decima armata?” seguita da Lady altrettanto confusa.
“La sede della decima armata è dall’altra parte!” chiarì il misterioso Cancer guardandole stranito.
“Ops! Ho sbagliato di nuovo strada!” fece la diabolica mora menandosi un buffetto sulla testa.
“Fa niente! Possiamo fare un piccolo cambio di programma. Che ne dici bel bocconcino? Non hai voglia di divertirti un po’ con noi!” la rosa decise di approfittarne per provarci col collega.
“Spiacente, ma non sono interessato!” che reclinò il gentile l’invito.
“Dai, facci un po’ di compagnia. Non sarai per caso timido!” lo provocò Lady avvicinandosi sensualmente a lui.
“Affatto! Ma la mia risposta resta sempre no!” le rispose il generale senza scomporsi.
“Nemmeno se Rap, mentre ci divertiamo, ci serve tè e biscotti?” insistette Lucyferia sganciando l’arma segreta.
“EH! STATE SCHERZANDO VERO! NON FARO’ MAI COSE DEL GENERE SOPRATTUTTO CON LUI!” ma Rap non era della stessa opinione^^.
“Guarda che non hai scelta Rap? Ti ricordo che devi ubbidire a ogni nostro ordine fino alla fine della tua punizione!” gli ricordò la sua dolce allieva con un sorriso da gran sadica.
“Nuuuuu! Perché a me!” si lamentò il povero stregone mettendosi depresso all’angolo^^.
“Ah, è vero! Raptomort per un po’ è il tuo schiavetto personale!” fece Cancer con tono sarcastico “Ammetto che la cosa mi stuzzica: non capita tutti i giorni di avere il piacere di giocare con te, ma sfortunatamente non m’interessa!” per poi reclinare nuovamente l’invito delle due diaboliche donne.
“Ma quanto sei difficile Cancer!” ghignò Lucyferia avvicinandosi a lui e prendendogli una mano “Non sei tentato di volerlo fare?” e appoggiarla sul suo florido seno.
“Hai due disponibili e diaboliche donne qui. Non sei curioso di provare un brivido insieme a noi?” seguita da Lady che pensò all’altra.
No! Ho la nausea!” fece il povero Rap chiudendo gli occhi violentati da quella visione^^. 
 
“Fuori dai piedi!” disse Cancer sfoderando una voce glaciale e un’aura oscura che non ammettevano obiezioni.
“Ops!” capendo di aver fatto il passo più lungo della gamba Lucyferia indietreggiò subito.
“Cavolo come sei freddo oggi!” anche Lady decise di lasciar perdere “Ok, sarà per un’altra volta. Ci vediamo tesoro!” e decise di levarsi di torno svignandosela insieme alla sorellina e al povero Rap che venne sbatacchiato da tutte le parti^^.
 
“Tsk!” fece Cancer decidendo di riprendere il suo giro.
Ma quanto sei stato cattivo amico!” lo raggiunse una voce “Potevi anche approfittarne no?” che voleva sapere perché aveva rifiutato le avances delle due.
“Te l’ho già detto: c’è solo una donna nella mia vita e solo con lei consumerò!” gli rispose il generale continuando a camminare nell’ombra.
Capisco che cosa vuoi dire ma ormai lei non c’è più e tu non sei più quello di un tempo. Ora sei un generale infernale, uno dei più letali per la precisione: sei il mio custode adesso!” gli ricordò il suo misterioso interlocutore mantenendosi vago.
“La cosa non cambia. Inoltre, adesso c’è altro cui pensare. E’ apparso un altro Sun’s Warrior che finora ha agito nell’ombra, inoltre il sommo Abhadon è andato a vedere da vicino!” ma Cancer gli fece notare che adesso c’erano altri problemi cui pensare.
La cosa si sta facendo divertente, non trovi?” ghignò l’altro divertito dalla situazione.
“Hai ragione!” gli rispose Cancer col medesimo ghigno “E lo sarà ancora di più quando finalmente scenderemo in campo!” e non vedeva l’ora che arrivasse il suo turno.
          
 
NEL PROSSIMO CAPITOLO!
 
Le battaglie nella dimensione satellite continuano senza esclusione di colpi.
Jaden intanto scopre un’incredibile verità e capisce che la situazione è davvero seria.
 
Sulla Terra continua la cruenta battaglia per proteggere il pianeta. Vorkye e i suoi seguaci saranno messi in difficoltà dal gioco di squadra di Lello e compagni tanto da obbligare il Tiranno soleano a sfoderare una terribile arma segreta.
Ma la vera sorpresa sarà la comparsa di due esseri dall’immenso potere. Chi sono? Sarà tutto da scoprire^^.
 
E continuano le piccole avventure di Lady e Lucyferia nei corridoi di Oblivion alla ricerca degli alloggi della decima armata^^.
 
Questo e altro nel prossimo capitolo.    
 
Il professor Banner è un personaggio comparso nella prima serie di Yu-gi-oh Gx!
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Questo invece è il vicecancelliere Bonaparte.
http://www.tv-tokyo.co.jp/contents/yugioh2004/images/chara/napo.gif
 
 
Queste sono le creature che i Sun’s Knights stanno per affrontare.
 
Il signore dei vampiri
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L’elfo Oscuro
http://images-00.delcampe-static.net/img_large/auction/000/141/468/632_001.jpg
 
Lo spirito della Roccia
http://www.cardgame-club.it/images/istore/10/10-94.jpg
 
Lo spirito del Fuoco
http://www.cardgame-club.it/images/istore/22/22-3022.jpg
 
T.G. Iper Bibliotecario
http://www.pianetahobby.it/contenuto/ecommerce/3107/Image/24610fotobase1.jpg
 
Mago della Fede
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Cavaliere del Drago Finale Occhi Blu
http://www.ilmondodimiky.net/prodotti/1273374267.jpg
 
Drago Mitico o a cinque teste.
http://www.cardgame-club.it/images/istore/18/18-1139.jpg
 
 
Questo è il volto di Ymir, il signore dei giganti.
http://cdn-images.9cloud.us/888/piccit_ymir_2029048436.1024x0.jpg
 
I quattro soleani apparsi al fianco di Vorkye sono ispirati a Medusa di Soul Eater, Arago dei Cinque Samurai, Akainu di One Piece e Master Xehanort di Kingdom Hearts. Questi sono i volti degli originali.
 
http://www.cosplayisland.co.uk/files/costumes/169/4656/medusa3.jpg
 
http://4.bp.blogspot.com/-s2f4GBnV-jE/TzKLXm_1zJI/AAAAAAAAAVY/7mPRFtLt3bc/s1600/st130.jpg
 
http://img4.wikia.nocookie.net/__cb20130716203658/onepiece/it/images/0/09/Sakazuki_ammiraglio.png
 
http://img4.wikia.nocookie.net/__cb20120221095354/kingdomhearts/images/7/7f/Master_Xehanort.png
 
Questo è l’aspetto di Lello quando attiva il Black Knight Infection ispirato al manga/anime Fate Zero.  
http://fdzeta.net/imgcache/610495dz.png
 
Nel duello tra Lello e Gilgamesh sono inseriti due omaggi a Dragon Ball Z e al nuovo anime Sword Art Online, mentre la scena della trasformazione in gigante è liberamente ispirata da Shingeki no Kiojin.  

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Capitolo 53
*** Per la Terra - terza parte ***


53. Per la Terra - terza parte Ciao a tutti e, finalmente, ben ritrovati^^.
Sì, lo so, non mi sono fatto sentire per tre mesi buoni e mi scuso. Diciamo che tra vacanze e studi, non sono riuscito a scrivere molto e quindi sono molto indietro rispetto a quanto volevo io.
Beh, spero che con questo capitolo riuscirò a farmi perdonare. Nel frattempo, sto preparando delle altre belle sorprese per voi.
Non posso fare altro che ringraziarvi per la vostra pazienza e augurarvi buona lettura.
 
 
NELLA DIMENSIONE SATELLITE
 
ARENA PRINCIPALE
 
“MUAHAHAH! Prendete questo! Stormo delle tenebre!” il Signore dei vampiri sollevò il suo mantello e uno stormo di pipistrelli venne lanciato contro il suo avversario.
“Non ci sperare!” ma Ulquiorra non batté ciglio e, alzato l’indice destro, caricò un Cero Oscuras che…
 
ZOOT!
 
Annientò senza problemi l’attacco avversario.
“Lo ammetto sei forte amico!” si complimentò il vampiro “Tuttavia, non hai la benché minima possibilità di sconfiggermi perché sono immortale!” ma era sicuro della sua netta superiorità.
“L’immortalità non esiste in questo mondo!” ma Ulquiorra non fu affatto stupito “Hai già perso nel momento stesso in cui ti sei imbattuto contro di me!” e partì all’attacco contro il vampiro.
“TI DAI TROPPE ARIE PER I MIEI GUSTI MOCCIOSO!” ruggì questo avventandosi su Ulquiorra…
 
KAPOMX2!
 
Scontrandosi a mezz’aria con lui.
“Tsk! Sei davvero una bella gatta da pelare!” commentò il guardiano del luogo.
“Perché tu sei troppo debole!” gli rispose il custode del castello per poi spingere ulteriormente col pugno e scaraventare l’avversario contro il muro.
“Debole?” e la cosa indispettì non poco il vampiro che si fermò a mezz’aria poco prima di sbattere contro la parete “NON ESSERE ARROGANTE LURIDO VERME!” e fu avvolto da uno strato di oscurità.
“Non sarà l’oscurità che hai nel cuore a farmi arretrare!” ma il custode del castello di Naruto non ne rimase intimorito e, tirata fuori la sua lancia di energia, partì all’attacco contro quest’avversario.
 
“LAME DI’ VENTO!” intanto Temari lanciò il suo attacco col ventaglio completamente spiegato.
“Sei ripetitiva ragazzina!” commentò l’elfo oscuro che evocò una barriera di tenebre bloccando l’attacco della bionda.
Tsk! Questa qui mi sta davvero sui nervi!” e il suo comportamento stava innervosendo la ninja della sabbia “Si serve dell’oscurità per attaccare e per difendersi. Contro un simile avversario, i miei attacchi sono inefficaci!” capendo che doveva cambiare strategia “Beh, in tal caso… SPIRITO DELLA VENDETTA!” e sapeva già che cosa doveva fare e…
 
WAMP!
 
Divenne una Ghost Rider.
“Sei diventata orrenda ragazzina!” la schernì l’elfo oscuro con un irritante sorriso bastardo.
Fra poco lo diventerai anche tu carina!” le rispose Temari con una voce che metteva i brividi “LAME DÌ VENTO INFERNALE!” e calò nuovamente il suo ventaglio diventato nero e scheletrico…
 
WAMP!
 
“Questa non me l’aspettavo proprio” ammise l’avversaria tendendo le mani in avanti e innalzando uno scudo di tenebra più spesso che non resse molto e “AAAARRGGHH!” venne colpita dal vento infuocato dell’avversaria.
Finalmente ti sento gridare. Non sai che soddisfazione!” se la rise Temari lanciandosi all’attacco sull’avversaria ustionata.
“DANNATA MOCCIOSA!” ruggì l’elfo oscuro venendo avvolta da uno strato di oscurità per poi evocare una coppia di spade corte e avventarsi sulla ragazza.
 
“Zanne perforanti!” intanto Kiba si avventò col suo attacco sul povero Kero-chan.
“Dannazione! Non posso colpirlo o rischio di fargli del male!” che aveva paura di infierire troppo sul corpo del giovane amico.
“Non pensarci troppo su o rischi g!” lo riprese Shikamaru alle prese con Shino e il suo stormo d’insetti giganti.
“Avanti, combatti!” lo invitò l’Aburame con un sorriso spento mentre lanciò all’attacco i suoi fidati insetti.
“Qui ci vuole un’idea!” disse il guardiano del sole prendendo il Nara in groppa e salendo verso il soffitto.
“Credo di averne una!” ma Shikamaru aveva già pensato a qualcosa “Prima, però, dobbiamo riunirci agli altri!” che era fattibile solo se erano tutti riuniti.
“Lascia fare a me!” fece Kero-chan confortato.
 
“TEMARI, ULQUIORRA SULL’ARENA!” con tutto il fiato che aveva in corpo, Shikamaru chiese ai compagni a riunirsi lì.
“Ok!” rispose Ulquiorra.
Arrivo!” seguito dalla biondina Ghost Rider.  
 
“Vi riunite? Uhuhuh! Così ci semplificate le cose!” se la rise il Signore dei vampiri che voleva proprio quello.
“Avete fatto proprio ciò che volevamo!” ghignò l’elfo oscuro.
 
“Che hai in mente?” gli chiese Ulquiorra curioso di conoscere l’idea del Nara.
Avanti, sputa il rospo!” lo incalzò Temari mentre venivano circondati.
“Siamo diventati un bersaglio troppo facile!” fece Kero-chan che sudava freddo.
“Fidatevi!” disse loro Shikamaru mentre prese qualcosa da una tasca.
“E’ la vostra fine, mocciosi!” ghignò il Signore dei vampiri mentre l’oscurità che lo ricopriva si estese.
“Vediamo come farete adesso!” stessa cosa fece l’elfo oscuro finché…
 
WOSH!
 
L’intera arena fu completamente oscurata.
Dannazione, non si vede niente!” fece Temari che riusciva a stento a vedere le sue dita infuocate.
“Per me non è un problema!” mentre Ulquiorra avrebbe combattuto anche al buio.
“Spero che tu abbia previsto anche questo!” disse Kero-chan al Nara.
“Meglio del previsto!” gli rispose lui lanciando qualcosa in alto “CHIUDETE GLI OCCHI RAGAZZI!” e gridato questo….
 
FLASH!
 
Una bomba luminosa esplose in alto illuminando l’arena a giorno.
“AAAARRGGGHH! I MIEI OCCHI!”
Gridarono all’unisono i quattro nemici.
“Tecnica del controllo dell’ombra riuscito con successo!” Shikamaru approfittò del momento per bloccare tutti i nemici con la sua ombra “Colpite adesso ragazzi!” dando quest’ordine ai compagni.
“Ottima pensata! Lanza della Muerte!” Ulquiorra preparò la sua arma più potente puntandola contro il Signore dei vampiri.
Bel colpo! BALLO DEL TAGLIA E TAGLIA!” e anche Temari ne approfittò per colpire la sua avversaria.
“Mi spiace ragazzi, questo farà più male a me che a voi!” mentre Kero-chan pensò a Kiba e Shino lanciando due sfere di potere magico in contemporanea.
 
FRABOOMX4!
 
“AAAARRGGGH!”
E i quattro furono colpiti in pieno.
 
La bomba luminosa si spense e l’arena tornò nuovamente visibile rivelando il risultato: l’Inuzuka e l’Aburame erano a terra inermi mentre i due guardiani erano stati spazzati via senza lasciare traccia.
“Vittoria!” disse Shikamaru soddisfatto.
“Non male piccolo!” si complimentò Temari tornando normale.
“Non percepisco più la loro presenza. Sì, abbiamo vinto!” confermò Ulquiorra tranquillo.
“Tutto secondo i piani eh?” fece Kero-chan all’amico dai capelli raccolti.
“Già! Avevo capito che intendevano chiuderci in un solo punto e poi attaccarci in qualche modo. Peccato che non abbiano capito che il mio era un bluff!” che spiegò di aver previsto a grandi linee le intenzioni degli avversari.
“Però, immagino non avessi previsto che ci avrebbero avvolto nell’oscurità!” gli fece notare la bionda.
“Era una possibilità. Quando ho visto quello strato di oscurità, ho pensato che non servisse solo a potenziarli ma anche a preparare una trappola. Per fortuna che avevo con me una bomba luminosa per accecare l’avversario ed estendere la mia ombra!” ma il Nara aveva previsto anche questo.
“Hai elaborato un’ottima strategia, complimenti!” disse Ulquiorra mentre prese Shino e Kiba caricandoseli sulle spalle.
“Modestamente!” gli rispose il Nara.
“Ora, però, non montarti la testa. Se non c’eravamo noi, non potevi fare nulla!” gli fece notare Kero-chan tornato alla sua forma mini.
“Infatti, mi sono completamente affidato a voi!” gli rispose il moro fissando tutti con occhi determinati “Se ce l’abbiamo fatta, lo dobbiamo al nostro gioco di squadra!” per poi avviarsi verso l’uscita “Forza andiamo!” e invitare i compagni a seguirlo.
 
 
 
NELLA SALA PROFESSORI
 
“Prendi questo!” lo spirito della Roccia calò la sua letale alabarda contro Yué che la schivò all’ultimo momento.
“Troppo lento amico!” lo provocò il giudice della luna alzando la mano destra e lanciando una tempesta di cristalli.
“Non sperare di battermi con così poco, ragazzino!” rispose l’avversario…
 
CLANGX100!
 
Deviando i cristalli con la sua arma.
“Proprio quello che volevo!” Yué ne approfittò…
 
KAPOM!
 
“ARRRRGGHH!” per colpire l’avversario in piena faccia con un pugno rivestito di cristalli.
“E non ho ancora finito!” ma l’angelo argentato era pronto a colpire di nuovo.
“Non questa volta!” ma lo Spirito della Roccia alzò lo scudo per difendersi dall’attacco...
 
KAPOM! CRACK!
 
Venendo frantumato in mille pezzi.
“Dannato era il mio preferito!” gli ringhiò contro il primo guardiano di quella stanza che decise di attaccare a mani nude.
“Spiacente ma non te lo ripago!” gli rispose il giudice della luna iniziando a prendersi a pugni con l’avversario.
 
KAPOMX2!
 
Poco distante Yammy era alle prese con lo spirito del Fuoco che si stava scatenando con i suoi pugni infuocati.
“AHI! FA MALE!” si lamentò il gigante con dodici gambe tenendosi la faccia con una mano.
“E ora farà ancora più male!” ghignò l’avversario pronto a calare un altro pugno incandescente ma…
 
KAPOM!
 
“AAARRGGHH!” fu lui a ricevere un gancio destro in piena faccia e crollare dall’altra parte.
“STAVO SCHERZANDO IDIOTA!” gli gridò Yammy con tanto di dito medio “RISPETTO AI PUGNI CHE HO RICEVUTO QUALCHE ORA FA, QUESTI SONO SEMPLICI CAREZZE! BECCATI UNA BALA IN PIENA FACCIA STRONZO!” per poi caricare un altro pugno gigantesco avvolto da una sfera rossa.
“NON PRENDERMI PER I FONDELLI!” gli ruggì contro lo spirito del Fuoco calando il suo pugno avvolto dalle fiamme.
 
KAPOMx2! DOON!
 
Che scontrandosi con quello del gigante generò un’onda d’urto di media potenza.
“Te la cavi, ma contro di me è tutto inutile!” il guardiano infuocato calò l’altro pungo che fu bloccato da quello avversario.
“Ora ti faccio vedere quant’è dura la mia testa!” Yammy inclinò il suo testone all’indietro e…
 
KAPOM!
 
“ARRGGH!” lo calò sulla fronte dell’avversario “ORA TOCCA A ME!” che non cedette e rispose con la sua di testata.
 
KAPOM!
 
“MI’ HAI FATTO IL SOLLETICO!” lo sfotté il gigante ricominciando a darsele di santa ragione col suo avversario.
 
“Combatti Choji!” intanto Rock Lee continuava ad attaccare l’Akimichi con mosse rapide e precise.
“Dannazione!” mentre Choji, a causa della velocità avversaria, non riusciva ad assestare neanche un colpo “Non ho neanche il tempo di reagire che mi attacca da un’altra parte. Non è il tipo di avversario che posso fronteggiare!” rendendosi conto che contro il ragazzo dalle spesse sopracciglia era svantaggiato.
Non importi stupidi autolimiti Choji! Sei perfettamente in grado di batterlo: devi solo convincertene!” lo riprese Garuda intento a tenere a bada Mega Cyber Demone e Mago del disco in una sola volta.   
Combatti!” disse lo spirito di Rock Lee attaccandolo alle spalle.
Devi combattere!” seguito da quello di Kankuro che attaccava davanti.
Detto fatto, amici miei!” rispose loro lo spirito del Vento alzandosi in volo..
 
KAPOMX2!
 
AGH!” facendo in modo che i due si scontrassero l’uno con l’altro.     
Se foste stati un po’ più svegli, non ci sareste caduti come degli allocchi!” li derise lo spirito dell’Akimichi che aveva preso due piccioni con una fava.
“Il mio spirito è davvero forte: ne ho di strada da fare per raggiungerlo!” si rammaricò il corpulento castano che si rendeva conto di non essere all’altezza di un simile spirito custode “Ma ha ragione: non posso permettermi di perdere! Espansione parziale: BRACCIA!” ma le sue parole lo avevano incoraggiato a non arrendersi e quindi attivò una delle tecniche tipiche del suo clan con l’intenzione di afferrare l’avversario.
“Non mi prendi!”che reagì iniziando a correre in cerchio sollevando un gran polverone.
“Questa tecnica la conosco!” facendo capire a Choji che non aveva più tempo da perdere “VEDIAMO COME REAGISCI COSI’! GIGANT BOY TORNADO!” e improvvisò cominciando a girare velocemente su se stesso con l’intenzione di prenderlo.
“Mancato!” ma Rock Lee interruppe la sua corsa saltando in alto evitando così di essere colpito.
Sicuro?” non tenendo, però, conto di Garuda che gli era alle spalle.
 
KAPOM!
 
“AGH!” che lo colpì con un potente pugno in pieno viso spedendolo contro il suo protetto.
“Bel colpo amico! E ora tocca a me. LITTLE BOY!” che non perse un istante e…
 
KAPOM!
 
“AAAHHH!” colpì il suo avversario con un potente pugno mettendolo K.O.
Ben fatto Choji! Visto che ce la potevi fare?” lo riprese Garuda come fosse suo padre.
“Eheh! Già!” il corpulento ragazzo altro non riuscì a dire.
Forza aiutiamo gli altri!” lo riprese il suo spirito ricordandogli che non avevano tempo da perdere.
“Va bene!” concordò l’Akimichi andando in aiuto di Yammy.
 
“Eheh! Sembra che Choji sia stato il primo a vincere. Ne sono contentò!” commentò Asuma soddisfatto mentre evitava gli attacchi della marionetta Karasu. 
“Combatti!” lo incalzò Kankuro lanciando all’attacco la sua prima marionetta mentre la seconda, cioè Koroari era pronta ad attaccare al primo momento di distrazione.
Accidenti! Uno come Kankuro è difficile da battere!” pensò il maestro del team 10 continuando a schivare i vari attacchi “Ma la debolezza della tecnica del marionettista, oltre all’utilizzatore, è trovarsi senza marionette!” anche se aveva trovato la soluzione al problema e, dopo aver composto alcuni sigilli “Arte del vento: CENERI INFUOCATE!” lanciò il suo attacco consistente in una nube di cenere che…
 
WAMP!
 
Una volta a contatto con le marionette, prese fuoco.
“Mi dispiace per le marionette, ma non c’era altra soluzione!” sistemate quelle, restava solo Kankuro da battere ma…
Convinto!” disse il marionettista con una voce cavernosa. 
“Merda!” e nel sentirla, Asuma si rimise subito in guardia mentre vide che le due marionette erano uscite incolumi ma avvolte dalle fiamme del Ghost Rider.
Ti sto venendo a prendere!” ghignò il ninja ora con il teschio infuocato dirigendo i suoi balocchi infernali.
Così non va! Ora queste marionette sono diventate problematiche!” il Jonin si rese conto di essere con piede nella fossa “Un momento!” ma qualcosa aveva attirato la sua attenzione.
Preparati ad assaggiare la mia tenda nera infernale!” ghignò Kankuro mandando all’attacco i suoi balocchi.  
“Non oggi ragazzo mio!” gli rispose Asuma lanciandosi contro le marionette evitandole con incredibile precisione mentre le sue lame di chakra si allungarono di colpo.
 
Zackx10!
 
Tagliando qualcosa che di solito non si poteva vedere a occhio nudo: i fili di chakra che controllavano i balocchi ora avvolti dalle fiamme.
CHE COSA!” fece il ninja della sabbia non aspettandosi una mossa del genere.
“Ricorda che il chakra può tagliare il chakra, anche se questo è avvolto dalle fiamme!” gli fece notare Asuma arrivandogli davanti e...
 
ZACKX2!
 
AAARRGGHH!” colpendolo con due rapidi fendenti mettendolo al tappeto.
“Di solito i fili di chakra che usi per manipolare le marionette sono invisibili ma, quando ti trasformi in Ghost Rider, i fili vengono avvolti dalle fiamme rendendoli perfettamente visibili. Peccato eh?” lo riprese Asuma accendendosi una sigaretta.
 
CRASH!
 
“AAARRGGHH!” che gli saltò subito dalle labbra a causa dello spostamento d’aria causato dallo Spirito del Fuoco e da quello della Roccia che furono schiantati contro il muro di fianco a lui per poi sparire nel nulla.
“Direi che abbiamo vinto!” commentò Yué facendosi avanti.
“Tsk! Non avevo bisogno del vostro aiuto!” fece Yammy col broncio.
“L’importante è che siamo riusciti a sconfiggerli!” gli fece notare Choji soddisfatto.
“Accidenti!” commentò Asuma prendendo un’altra sigaretta dal pacchetto “Mi sono perso un attacco combinato vero?” chiese poi con un sorriso.
“No, semplicemente un rapido scambio di colpi finito con due palloni gonfiati messi in riga!” gli rispose il giudice della luna senza entrare troppo nei dettagli.
“Eheh! Quei due si sono montati un po’ troppo la testa e non si sono accorti che io e Garuda eravamo a due centimetri da loro e li abbiamo colpiti con pugno, poi Yué e Yammy hanno fatto il resto!” mentre Choji spiegò rapidamente come erano andate le cose.
“Ripeto che non avevo bisogno de vostro aiuto! Il mio lo stavo per battere senza problemi!” fece il gigante ancora offeso mentre si caricò sulle spalle Rock Lee e Kankuro svenuti.
Questo è vero, ma un aiuto non guasta mai!” gli fece notare Garuda con Mega Cyber Demone e Mago del disco sulle spalle e ben legati.
“Tsk!” si limitò a rispondere Yammy.
“Beh, direi che qui abbiamo finito. Possiamo andare!” notando che avevano finito Asuma pensò bene di andare ad aiutare gli altri e i compagni furono d’accordo con lui.
 
 
NELLA BIBLIOTECA
 
FLASHX2!
 
I due incantatori lanciarono il loro attacco contro i quattro avversari.
“Accidenti non riusciamo ad avvicinarci a meno di mezzo metro!” per quanto ci provasse, Kakashi non riusciva ad avvicinarsi ai due avversari che li tenevano a debita distanza.
“E le mie armi non servono a nulla contro di loro!” Tenten si rammaricava di essere completamente inutile contro di loro.
E’ strano! Per quanto ci provi, non riesco a percepire il loro chakra! Che non lo abbiano?” mentre Neji aveva notato questa stranezza.
Anche gli spiriti emettono energia. Vuol dire solo due cose: o lo mascherano oppure quelli non sono i loro veri corpi!” lo avvisò il Ninja bianco.
Allora dove si trovano?” si chiese lo Hyuga usando il suo Byakugan per cercare i due avversari.
 
L’unico che era rimasto immobile era Alan che sembrava assorto nei suoi pensieri.
“SIGNOR ALAN STIA ATTENTO!” vedendo che stava per essere colpito, Kakashi corse verso di lui per cercare di allontanarlo ma…
 
ZACK!
 
All’angelo bastò un fendente della sua katana per tagliare l’incantesimo.
“Hai visto?” nel notare l’incredibile facilità con cui si era salvato, il mago della Fede rimase stupito.
“Sì!” si limitò a rispondere l’Iperbibliotecario concentrando tutte le sue attenzioni su di lui.
 
Cos’era quell’incredibile energia che ho percepito pochi attimi fa. Era lontana eppure molto nitida!” come il suo protetto, anche Alan aveva percepito una parte dello scontro che stava avendo luogo sulla Terra “Temo che stia succedendo qualcosa di grave. Dobbiamo tornare immediatamente a casa!” rendendosi conto che dovevano fare in fretta.   
“Signor Alan, c’è qualche problema?” gli chiese Tenten avvicinandosi a lui.
“No, tranquilla!” la tranquillizzò il Nikkò “C’è una cosa che ho notato: quei due non emettono energia, quasi come se fossero delle proiezioni!” avvisando i compagni di questa scoperta che aveva fatto da un po’.
“Sì, l’ho notato anch’io!” confermò Neji affiancandosi a lui “Sono nascosti qui intorno da qualche parte!” e continuava a cercarli con la sua abilità innata.
“E’ strano, però: i loro attacchi sono fin troppo reali!” disse l’Hatake notando che gli incantesimi lanciati causavano dei danni reali.
“Sì, ma c’è un trucco, anche se ben nascosto!” gli fece notare Alan “Anche se non si vede, intorno a noi c’è una rete magica resa invisibile e intangibile con incantesimi di alto livello che dirige gli attacchi facendoci credere che sia un attacco diretto! Un’abile mossa, non c’è che dire!” si complimentò fissando i due avversari.
“Davvero notevole. Hai capito subito che siamo solo delle illusioni!” si complimentò il mago della Fede.
“Si vede che sei ferrato nel campo magia!” stessa cosa fece T.G.
“Sono un esperto nell’uso delle arti magiche, quindi non è stato difficile capirlo!” rispose loro Alan mentre la sua katana iniziò a brillare “Spiacente, ma non ho più tempo da perdere con voi!” e la calò davanti a se.
 
ZACK! 
 
Tagliando qualcosa d’invisibile e causando anche la scomparsa dei due incantatori.
“Kakashi, Neji, adesso!” per poi dare l’ordine ai due ninja.
“Riesco a vedere il loro chakra!” Neji finalmente riusciva a vedere il flusso energetico dei due nemici.
“Sono ai lati della biblioteca a ore due e quattro!” avvisò il ninja copia che li aveva localizzati.
“Cioè sono nascosti nei libri!” Tenten aveva recepito il messaggio e aveva pronte le sue pergamene.
“Non ve lo permetteremo!” T.G. uscì nuovamente allo scoperto e lanciò un incantesimo contro la castana ma…
“Arte della terra: PARAMENTO TERRESTRE!” Kakashi fu più veloce e...
 
CRASH!
 
Innalzò un muro raffigurante delle teste di cani che bloccarono l’attacco avversario.
“Ti sei dimenticato di me!” ma il mago della Fede era pronto a concludere ciò che il collega aveva iniziato.
“ROTAZIONE SUPREMA!” ma fu anticipato da Neji che girò vorticosamente su se stesso…
 
FLASH!
 
Deviando l’attacco.
“Incantesimo difensivo numero 61: Rikujōkōrō!” dopo aver recitato ad alta velocità una formula magica lanciò contro i due incantatori un suo personale incantesimo che…
 
CLANGZ12!
 
Materializzò dodici pilastri di luce che bloccarono i movimenti dei due incantatori.
Cavolo se è forte!” pensò Tenten mentre spiccava un salto “Draghi Gemelli!” e lanciare il suo attacco migliore che…
 
ZOCKX2!
 
Colpì due libri che si trovavano ai lati opposti della biblioteca.
“Complimenti, avete scoperto l’enigma!” si complimentò T.G. ormai sconfitto.
“Grazie per averci liberato dal vincolo che ci obbligava!” fece invece il mago della Fede.
“Beh, ve l’avevamo promesso!” gli fece notare Kakashi coprendosi l’occhio sinistro col coprifronte.
“Però, non riesco a capire: perché eravate nascosti in dei libri e ci avete attaccato a distanza?” chiese loro Neji che non comprendeva il motivo di una simile azione.
“Perché è questo il significato della prova che abbiamo affrontato!” lo illuminò Alan “La biblioteca è un luogo di sapienza: studiando e apprendendo è possibile capire cosa sia vero e cosa falso!” dandogli la giusta interpretazione della loro sfida.
“Corretto! Le quattro prove che state affrontando nei quattro luoghi che vi sono stati indicati, sono delle prove di vita!” confermò T.G. mentre aprì il suo libro “Quella dell’arena è combattere contro l’oscurità che rende ciechi!” e tirarne fuori la sua carta.
“Quella della sala professori è la capacità di mantenere il cuore saldo di fronte alle catastrofi naturali!”continuò il mago della Fede togliendosi il cappello “Infine, quella che dei vostri amici fuori da questo luogo è quella contro il potere!” e prendere la sua carta.
“Accidenti! Quella creatura ha pensato davvero bene le sue sfide!” commentò Tenten che non si aspettava un simile significato nascosto.
“Si vede che sono cose che considera molto importanti!” commentò Kakashi.
“Ecco, prendi le nostre carte. Dalle a chi reputerai degno di far parte del gruppo. Fino ad allora ti supporteremo!” intanto l’Iperbibliotecario porse la sua carta al ninja dai capelli d’argento.
“Perché proprio io?” chiese l’Hatake onorato e sorpreso dalla cosa.
“Perché ci saranno delle scelte importanti che dovrai fare in futuro e noi vogliamo aiutarti a farle correttamente!” gli rispose l’altro incantatore senza entrare nei particolari.
“Beh, allora grazie!” disse Kakashi che accettò questo compito.
“Ci avevate promesso che ci avreste rivelato come andarcene da qui!” ma Neji ricordò loro la promessa che avevano fatto.
“Non l’abbiamo dimenticata!” gli rispose T.G. mentre iniziò a sparire “Dovete sapere che sopra quest’edificio c’è un varco dimensionale. Sfortunatamente è molto piccolo e serve una grande quantità di energia per aprirlo!” che rivelò loro la via d’uscita da quella dimensione desertica.
“Che solo uno scontro tra divinità può generare!” continuò il mago della Fede mentre spariva.
“Uno scontro tra divinità? Che tipo di divinità?” chiese loro Tenten fremente.
“Se raggiungerete i vostri compagni all’ingresso lo capirete!” le rispose T.G. sparendo del tutto.
“Per il momento, addio!” seguito dal mago della Fede.
“Beh, ci hanno dato un indizio. Ora spetta a noi arrivare alla soluzione finale!” commentò il ninja copia mettendo le due carte in una delle tasche della sua uniforme.
“Più che un indizio è stata una vera e propria rivelazione. Sappiamo come andarcene da qui, ma non i mezzi giusti per farlo!” lo corresse Neji.
“Ma sicuro: le Bestie Sacre!” e Tenten trovò la soluzione “Se ben ricordo, sono le ombre delle divinità egizie vero? Allora dobbiamo usare loro per andarcene da qui!” e la storia che aveva sentito un’ora prima nella palestra le aveva fatto venire la giusta illuminazione.
“Vero, ma c’è un problema: è necessario che si scontrino contro qualcosa che ha un potere pari al loro e non sappiamo quale sia!” le fece notare Alan mentre teneva le ampolle che imprigionavano Sakura e Ino “Di sicuro le hanno chiuse qua dentro per evitare che con i loro attacchi colpissero per sbaglio i libri in cui erano nascosti. Beh, possiamo proprio dire di essere stati fortunati!” e tirò un sospiro di sollievo: se avessero dovuto affrontare anche quelle due, avrebbero faticato parecchio.
“Credo che la risposta sia altrettanto ovvia, ma per esserne sicuri dobbiamo andare alla centrale elettrica!” ma Kakashi aveva trovato l’ago nel pagliaio.
“In pratica, sappiamo quasi tutto quello che ci serve, manca solo l’ultimo tassello!” e seguendo il ragionamento del Jonin, anche Neji lo aveva compreso.
“Allora andiamo dai nostri amici. Abbiamo un viaggio di sola andata per casa!” disse Tenten carica come non mai.
“Giusto, andiamo!” concordò Alan che uscì fuori dalla stanza insieme con gli altri “Nick, ragazzi, fate in fretta! Dobbiamo tornare a casa il più presto possibile!” per poi rivolgere questo pensiero agli altri ancora impegnati perché conscio che nella dimensione INA stava succedendo qualcosa di grave.   
 
 
RETRO DELL’ACCADEMIA
 
“GGRROOAAARR!” con quel quintuplo ruggito il Drago Mitico si lanciò nuovamente all’attacco sul Sun’s Warrior.
“Non mi prendi!” che schivò sbeffeggiandolo “Mi chiedo che cosa stia succedendo sulla Terra. Poco fa ho percepito due grandi forze che si stavano confrontando in un duello all’ultimo sangue!” chiedendosi anche lui che cosa stesse succedendo sulla Terra “Beh, ora ho un problema più urgente da risolvere: mettere a cuccia questo drago, peccato che sono un po’ a corto di energia!” ma tornò a concentrarsi sull’avversario del momento.
“GRROAAR!” l’immenso drago a cinque teste spalancò le fauci e sparò un quintuplo soffio contro il ragazzo.
“Un piccolo spuntino in arrivo!” se la rise il castano pronto a mangiare un po’ di fiamme.
 
“SIGNOR NICK STIA ATTENTO!” ma la voce di Shaoran lo avvisò di fare attenzione alle spalle.
“OPS!” il castano ebbe il tempo di saltare evitando così un colpo di coda dell’altro drago “Cavolo mi sono avvinato troppo all’altro!” capendo di non aver calcolato bene le distanze mentre…
 
FRABBOMMX5!
 
Il soffio del Drago Mitico lo investì in pieno.
“Sta bene signor Nick?” gli chiese la piccola Kinomoto che lo aveva protetto con la carta dello scudo.
“Ti devo un favore, piccola Sakura!” le rispose lui con un sorriso.
 
“AAAHHH!” intanto Naruto, insieme a Gaara e Hinata, era alle prese col Cavaliere del Drago Finale.     
 
CLANGX3!
 
“Mi complimento ragazzini: siete in gamba!” disse il cavaliere parando gli attacchi dei tre ninja “Tuttavia, vi ci vuole di più per battermi!” ma non cedeva sotto i loro colpi.
“ORA TI FACCIO VEDERE IO-TEBAYO!” gridò Naruto partendo all’attacco con la spada di luce che iniziò a brillare.
“Che strana parola!” commentò il cavaliere che non aveva mai sentito quell’espressione mentre si preparò a intercettare l’attacco del biondino.
“Sei scoperto!” Gaara ne approfittò per attaccarlo alle spalle col suo Gunblade.
 
CLANG! CLANG!
 
“Chi ha detto che ti avevo perso di vista!” disse il cavaliere bloccando il suo attacco con lo scudo e quello di Naruto con la spada.
Ora che è distratto!” Hinata si fece avanti col Byakugan attivo.
“Spiacente, pulzella ma non sono il tipo da perdere la concentrazione!” ma l’avversario si rivelò più veloce del previsto e, afferrati i due ragazzi, li lanciò contro la mora.
“ATTENTA!” le gridò Naruto che le cadde addosso per primo, seguito dal rosso.
N-Naruto è sopra di me!”e quello fu un tuffo al cuore per la poverina prossima a svenire.
Riprenditi Hinata. Non è il momento di pensare a cose del genere!” la sgridò Rayearth che non lo considerava il momento adatto per perdere i sensi.
“Sì, scusa!” gli rispose la ragazza che tornò con i piedi per terra.
“Una scena alquanto strana!” commentò Gaara che non aveva perso un istante del momento.
“Che stai dicendo scusa?” gli chiese Naruto che non aveva notato nulla^^.
“Scusate l’intromissione, ma non credo possiate concedervi il lusso di distrarvi!” li riprese il cavaliere dall’armatura purpurea calando la sua spada verso di loro ma…
 
CLANG!
 
Questa fu parata dalla sabbia di Gaara.
“Non se ci sono io a proteggere i miei compagni!” gli disse il rosso.
“Ok, iniziamo il secondo round! Tecnica superiore della moltiplicazione del corpo!” mentre Naruto decise di ricorrere alla sua tecnica preferita…
 
PUFFX100!
 
Creando un centinaio di copie che si abbatterono sul cavaliere.
“Questa è nuova. Davvero niente male!” commentò il cavaliere del drago finale combattendo contro le varie copie.
“Allora vediamo che mi dici di questo!” mentre Gaara usò la sua sabbia “Pioggia di sabbia!” lanciando il suo attacco.
 
ZACK!
 
Che fu però respinto dall’avversario con un colpo di spada che spazzò via anche tutte le copie di Naruto.
“Un ottimo attacco, non c’è che dire ma avete dimenticato una cosa fondamentale: il terreno di scontro è il mio!” fece notare loro il cavaliere mentre…
“GGGGRROOOAAARR!” una delle tre teste del Drago Finale Occhi Blu puntò i tre ragazzi.
“AIUTO!” gridò il biondino con i capelli tutti dritti.
“Lasciate fare a me! Tecnica protettiva delle 64  chiusure!” Hinata si frappose tra il drago e i suoi compagni facendo ruotare il suo chakra in tutte le direzioni.
 
DOON!
 
“GGRROOAR!” riuscendo a respingere l’enorme testa anche se non subì alcun danno.
“Complimenti, ragazza. Si vede che non sei una semplice donzella!” si complimentò il cavaliere approfittando del momento per tentare un attacco.
“Incantesimo difensivo numero 8: Seki!” ma si trovò davanti Shaoran che generò una piccola sfera di energia..
 
CLANG!
 
Che respinse l’avversario all’indietro.
“Svelti giù da qui!” il castano dette il buon esempio saltando dalla groppa del drago.
“E MENO MALE CHE TU E SAKURA DOVEVATE TENERE A BADA IL BESTIONE!” gli gridò contro Naruto seguendolo insieme ai due compagni.
“L’idea era questa ma abbiamo avuto un intoppo!” gli rispose Li mentre evitava gli attacchi del drago bianco.
“Cioè?” gli chiese Gaara seguendolo a ruota.
“Per quanto ci abbiamo provato, non siamo riusciti a scalfirlo neanche di striscio! Serve un’altra idea!” gli rispose il castano raggiungendo la rupe dietro l’accademia.
“Dove stiamo andando?” gli chiese Hinata che non capiva perché stessero salendo la rupe diventando dei bersagli facili per il drago a tre teste e il suo cavaliere.
“Sakura e il signor Nick sono in cima e lui forse ha un’idea!” le rispose il ragazzo quasi arrivato in cima.
“Speriamo che sia rapida!” commentò Naruto mentre vedeva sia il Cavaliere del Drago Finale che il Drago Mitico che li stavano puntando.
“Speriamo bene!” concordò Gaara.
“Ma che…” Hinata fu la prima ad arrivare in cima e quando vide che cosa stava succedendo rimase senza parole.
“Ma vi sembra il momento!” fece Gaara incredulo.
“PERCHE’ STATE MANGIANDO LE CARTE DI’ SAKURA!” gridò Naruto con gli occhi sgranati. 
“Non sta mangiando le carte ma le loro proprietà!” lo corresse Shaoran.
Appena arrivati in cima, i quattro assistettero a uno spettacolo alquanto singolare: Nick stava ingurgitando una gran quantità di fuoco, nuvole, terra, acqua e fulmini che venivano direttamente da alcune Sakura Card.
“Ecco… mi ha detto che aveva bisogno di ricaricarsi e quindi mi ha chiesto di usare alcune delle mie carte per riempirsi lo stomaco!” ammise la piccola Kinomoto un po’ imbarazzata.
 
“GNAM!” con quell’ultimo boccone, Nick smise d’ingurgitare elementi “Ora va meglio!” per poi fissare i quattro “Guardate che ero a corto di energia e il modo più veloce per riprendermi e abbuffarmi in gran quantità di elementi!” facendo notare loro questo.
“Beh, è un po’ disgustoso!” ammise Naruto con lo stomaco in subbuglio.
“I gusti sono gusti!” disse Gaara col tic.
“Chissà che sapore hanno!” si chiese Hinata dubbiosa.
“Ne riparliamo un’altra volta!” le disse il Sun’s Warrior “Preparatevi a ballare ragazzi ma la prima portata è tutta mia!” che si gettò nel vuoto in direzione dei due draghi.
 
“CHE COSA!”
Fecero i cinque ragazzi con la mascella che toccò quasi terra^^.
 
“Arrivo, belli miei!” disse Nick per poi prendere un grosso respiro “Kodai ryū no Hōkō!” e poi lanciare il suo << Ruggito del Drago Antico >> a piena potenza.
 
FRABBOOMM!
 
Sparando dalla bocca un potente soffio che costrinse i due avversari a scansarsi per non essere colpiti.
“Grazie per la collaborazione signori!” fece il castano prossimo a toccare terra mentre giunse le mani “Drako grazie per avermi insegnato l’Alchimia!” per poi poggiarle sulla sabbia appena la toccò e…         
     
RRUUMMBLLE! CLANGX8!
 
Il terreno sabbioso tremò e si compattò chiudendo i due draghi e il cavaliere in una prigione di roccia.
“Ma che cosa ha fatto!” fece Sakura senza parole.
“Alchimia!” le rispose Shaoran che l’aveva riconosciuta “In pratica è una scienza opposta alla magia basata su quello che si chiama scambio equivalente! Chi la usa manipola a piacimento ciò che ha intorno cambiandogli anche la forma! Non pensavo che il signor Nick la sapesse usare!” spiegando rapidamente in che cosa consisteva.
“In pratica, può usare tutti gli elementi che vuole scambiando quelli che ha intorno?” chiese Hinata che non conosceva la materia.
“Sì e non solo quelli, può anche creare oggetti da qualsiasi cosa o anche cambiare la struttura di un essere vivente!” le rispose il castano aggiungendo altro.
“Finalmente ho capito!” fece Gaara attirando l’attenzione dei compagni “Mi sono sempre chiesto come facesse a usare tutte le arti elementari per di più in una sola volta e finalmente ho capito: prima di comporre i sigilli giunge sempre le mani!” comprendendo il trucco che usava per combinare più arti elementari.
“Non ci ho capito molto, ma è una grande ficata! Forza RAGGIUNGIAMOLO!” li incoraggiò Naruto lasciando perdere i discorsi complicati e gettandosi in picchiata.
“Aspettami fratellone!” seguito da Sakura.
“Aspettatemi!” e da Hinata.
“Dimmi una cosa: questo scambio equivalente può essere usato anche per riportare in vita i morti?” ma Gaara prima di seguirli volle sapere questo dall’amico.
“Non è possibile fare una cosa del genere!” gli rispose Shaoran senza girarci troppo intorno.
“Va bene. Andiamo!” fece il rosso soddisfatto e gettandosi nella mischia.
“Sì!” seguito dal castano “Chissà a che cosa pensava!” chiedendosi perché gli avesse fatto quella domanda.   
 
“Ora che sono immobilizzati ragazzi!” intanto Nick dette disposizioni ai tre compagni mentre corse in direzione del Drago Mitico con i pugni avvolti dalle fiamme “Kodai ryū no suisei no ame!” da cui partì << la Pioggia di Comete del Drago Antico >> consistente in una serie pugni a ripetizione.
 
KAPOMX1000! WAMP!
 
“GGRROOOAAR!” che furono tutti incassati dal terribile drago a cinque teste e spinto all’indietro.
“L’ho colpito ma non sconfitto! Mi sa che devo dargliene di più dure!” commentò il castano partendo nuovamente all’attacco.
 
“BECCATI QUESTO! RASENGAN!”
Gridarono le copie di Naruto abbattendosi come una pioggia incessante sul cavaliere e il suo drago.
 
FRABOMX1000!
 
“NON SPERARE DI’ AVERCI FATTO QUALCOSA!” ruggì il cavaliere del tutto incolume insieme al suo drago ormai libero dalle catene di terra e partendo all’attacco.
“NON GLI HO FATTO NIENTE!” e nel vedere che non l’aveva nemmeno scalfito, il biondino preferì battere in ritirata.
“NON MI’ SCAPPERAI MOCCIOSO!” ma il cavaliere del Drago Finale lo avrebbe finito per primo.
 
“GIU’ LE MANI DA LUI!” ma si ritrovò la strada sbarrata da Rayearth in versione managuerriero che…
 
KAPOM!
 
Assestò un potente pugno infuocato al drago a tre teste riuscendo a respingerlo.
“Sei stata grandiosa Hinata!” si complimentò il biondino elettrizzato.
“G-Grazie!” disse la Hyuga imbarazzata da dentro il suo managuerriero.
“Ottimo! Allora questa forma riesce a fargli qualcosa. Meglio così!” disse Sakura anche lei dentro Windam in versione managuerriero “Forza Hinata! Facciamogli vedere di che cosa siamo capaci!” e incitò l’amica a combattere.
“Puoi contarci!” concordò la Hyuga carica come non mai, lanciandosi in avanti contro il drago finale.
“Se quella forma è in grado di tenergli testa, allora forse anche quella del mio Bijuu può farlo!” disse Gaara preso da questa bella idea.
“E-EHI! ASPETTA!” Naruto cercò di fermarlo ma…
 
BOOM!
 
Un istante dopo ci fu un’esplosione di energia e Shukaku, il tasso monocoda fece la sua apparizione in tutta la sua maestosità.
“Resistete ragazze, sto arrivando!” disse il rosso tramite la voce del suo immenso partner.
“Troppo tardi!” esclamò il biondino depresso.
“Dai, non perdere tempo e fallo anche tu!” lo incalzò Shaoran che non capiva quale fosse il problema.
“Ecco… io non so come fare!” gli rispose Naruto che non aveva la benché minima idea di come fare.
“Ah!” fece Li incredulo.
Smettila di piangerti addosso e vai in modalità managuerriero!” lo riprese la volpe che gli apparve alle spalle.
“MA CHE DICI! NON SONO IN GADO DI’ FARLO!” gli gridò contro il biondino con i cinque minuti in corso.         
Grullo! Ti ricordo che sei un guerriero spirituale come quei tre: puoi farlo eccome!” lo riprese la volpe ennacoda che cominciava a perdere la pazienza “E’ vero che non puoi trasformarti in Bijuu perché comunque io non te lo permetterei, ma quella forma è un’altra storia!” chiarendo che quella modalità non gli era negata.
“E ME LO DICI SOLO ADESSO!” gli sbraitò contro il biondino “E VA BENE FACCIAMOLO! FORZA KYUUBI!” per poi usare un tono più determinato e passare all’azione.
Ora sì che si ragiona!” ghignò la Kyuubi mentre cominciò a cambiare forma diventando un immenso managuerriero.
 
Il corpo metallico umanoide era di un acceso ramato tendente a tratti al dorato e attraversato da linee azzurre mentre le nove code si erano materializzate come delle lingue di fuoco che si muovevano liberamente dietro la schiena. Il volto era una maschera che raffigurava un viso ghignante con tre cicatrici simili a baffi per guancia.
 
“ANDIAMO!” gridò Naruto da dentro il managuerriero.
“Mi sento un po’ fuori posto. Tutti questi giganti e non posso unirmi a loro!” commentò Shaoran nel vedere che i quattro compagni si stavano scatenando contro l’avversario “Anzi, posso eccome, solo che penserò all’avversario più piccolo!” ma cambiò subito umore venendo avvolto da una candida luce divenendo un angelo e partire anche lui all’attacco.
 
“Bravi ragazzi!” disse Nick fissando gli altri con la coda dell’occhio “Sono davvero felice di aver riunito questo gruppo!” e non poteva che essere soddisfatto del loro gioco di squadra.
“GGROOOAAR!” ma i suoi pensieri furono interrotti dal Drago Mitico che calò una delle sue enormi zampe.
“Ops! Scusami se non ti ho prestato attenzione!” fece il castano ironico schivando l’attacco “E’ più duro di quanto pensassi. I draghi sono davvero una bella gatta da pelare!” rendendosi conto che era un’impresa riuscire a stenderlo “E’ vero, mi sono ripreso ma non abbastanza da trasformarmi, eppure dovrei riuscire a stenderlo. Si vede che non sono ancora molto pratico nell’uso della magia ammazza draghi!” capendo che non padroneggiava perfettamente quella magia che non aveva mai usato “E se usassi l’Anima del Drago?” per poi essere preso da quest’idea mentre nella sua mente riaffiorò un ricordo del Fantasy.
 
 
FLASHBACK DEL FANRTASY!
 
Era sempre lo stesso giorno in cui Nick si stava allenando col suo amico Drakondros.
“Anima del Drago?” chiese il castano al suo drago.
“Proprio così!” confermò il mastodontico drago antico “E’ una magia assai particolare che di solito nessun drago insegna al suo umano, ma nel tuo caso direi che potrebbe essere fondamentale, inoltre è il metodo di cui ti parlavo per ridurre al minimo gli effetti della cinetosi!” spiegandogli che  era quella l’idea che aveva avuto sin dall’inizio.
“Come mai non viene insegnata? Per caso comporta qualche rischio?” gli chiese Nick assai dubbioso.
“Nulla del genere. Dipende semplicemente dalla preparazione dell’umano!” gli rispose il drago senza troppi giri di parole “In pratica, con questa magia potrai evocare la mia stessa anima che ti sosterrà nei combattimenti. Si presenta in due modalità: una ridotta in cui ti avvolgo col mio corpo spirituale e una gigante con la quale mi evochi nella mia interezza. Per farti un esempio, diventerai come una forza portante, solo che io non sarò sigillato dentro di te!” spiegandogli in che cosa consisteva e facendogli anche un esempio pratico.
“Quindi diventerò tipo Naruto o Gaara! Forte!” e la cosa stuzzicò non poco il ragazzo “E come farò ad apprenderla?” che volle sapere come doveva fare.
“Devi conoscere il mio terzo nome!” gli rispose il drago.
“Terzo nome? Che vuoi dire?” gli chiese Nick confuso.
“Devi sapere che quando un drago nasce riceve tre nomi: il primo è quello che gli viene dato dai genitori, il secondo è quello che adotta quando assume aspetto umano mentre il terzo è quello dato dalla natura stessa!”aspettandosi quella domanda, Drako gli da la risposta che cerca “Il terzo nome è la fonte della nostra essenza, ciò che non ci viene dato dai parenti ma dal creato. Tuttavia non è qualcosa che si possa rivelare verbalmente. Se provassi a dirtelo non lo capiresti in nessun modo!” spiegandogli l’importanza di questo nome.
“Credo di aver capito!” ammise Nick che aveva afferrato il succo della cosa “Allora come faccio a conoscere il tuo terzo nome? Me lo scrivi sul terreno?” chiedendo come doveva fare a conoscere questo terzo nome.
“Sarebbe troppo facile!” gli rispose il drago facendogli capire che non sarebbe servito a nulla “Per conoscerlo e farlo tuo devi unire la tua anima con la mia!” rivelando il metodo giusto.
“In pratica dovrei sposarmi con te! Scusa ma sono troppo giovane e poi i maschi non li penso in quel modo!” ma nel saperlo al castano passò la voglia di fare una cosa del genere. Non era così disperato da mettersi con un drago per di più maschio^^.
“Che hai capito idiota!” lo riprese Drako con un’occhiataccia “E’ vero, l’unione delle anime equivale al matrimonio ma questo solo tra draghi e non tra noi e voi umani!” chiarendo il malinteso.
“Vuoi dire che tra umani e draghi non vuol dire sposarsi mentre tra draghi e draghi sì!” e la cosa suonò davvero strana alle orecchie del giovane.
“Esatto!” confermò il drago cercando di non perdere la calma “Devi sapere che quando due draghi decidono di diventare compagni si scambiano il loro terzo nome: in altre parole tra loro s’instaura un legame tale che per voi umani equivale al matrimonio. Tra draghi e umani invece è diverso: semplicemente diventate membri della famiglia, un po’ come figli o fratelli minori!” spiegando la differenza tra le due cose in base alla razza.
“Quindi diventeremo fratelli!” fece Nick e il drago glielo confermò annuendo “Interessante! Invece, se lo facessi con un altro drago, ad esempio con Beryl, vorrebbe dire che la sposeresti giusto?” facendo un esempio di matrimonio tra draghi.
“Esattamente!” gli rispose Drako “Scusa, ma perché hai citato proprio Beryl?” ma volle sapere perché avesse usato proprio la draghessa verde invece delle altre.
“Ho pensato fosse la più azzeccata per te!” gli rispose Nick senza darci peso “Se solo sapessi che è cotta di te sin da quando siete dei cuccioli, ci rimarresti di sasso. Come cavolo fai a non accorgerti dei suoi tentativi di dichiararsi!” ma in cuor suo voleva aprire gli occhi dell’amico in modo che si accorgesse delle intenzioni della draghessa.
“La più azzeccata dici? Con tutte le draghesse che ci sono!” fece il drago alquanto dubbioso.
Ho attirato la sua attenzione! Vai!” esultò mentalmente il castano “Certo! È gentile, intelligente, bellissima sia come drago sia come umana, dolce, sincera e leale. Dubito che tra te e Onysableth possa funzionare. Sarà anche lei uno schianto in forma umana e avrà molti requisiti positivi ma tu e il suo sadismo non andreste molto d’accordo. Per quanto riguarda Malistryx, si vede lontano un miglio che è innamorata di tuo fratello Khellendros. Non menziono nemmeno la figlia di Namor perché troppo grande e poi con un carattere impossibile per uno come te!” elencando le qualità della draghessa e confrontandola poi con le altre.
“Su questo sono d’accordo, però non ne sono molto convinto!” ammise il drago antico facendo una faccia da dobe^^.
“Se lo dici tu!” fece Nick “Stupido di un drago! Hai una testa davvero dura. Ce ne vorrà di fatica per aprirti gli occhi!” deprimendosi interiormente per la cretinaggine del suo amico^^ “Tornando a noi, come facciamo a unire le nostre anime?” per poi tornare all’argomento principale.
“Semplice!” gli rispose Drako alzando la zampa destra e chiudendola pugno davanti a lui “Unendo le nostre energie battendoci il pugno!” rivelando che il procedimento era più facile di quanto pensasse.
“Tutto qui? Pensavo fosse più complicato!” ammise il castano fissando l’amico.
“Lo sarebbe se non ci fosse fiducia reciproca o non ci conoscessimo ma tra di noi c’è un forte legame di amicizia, no?” gli rispose il drago con un sorriso complice.
“Hai ragione!” rispose Nick col medesimo sorriso e alzando il pugno sinistro battendolo con quello del drago.
 
Fu questione di un istante, poi qualcosa successe.
“Eh! Davvero un bel nome!” sorrise il castano verso l’amico.
“E da ora è anche il tuo fratellino!” gli rispose Drakondros.
“Che impressione ma suona bene fratello!” ammise Nick mentre sulla sua fronte si formò un simbolo azzurro raffigurante un cuore che brillava.
“Quello è il Cuore del Drago: il simbolo della nostra unione. Quando esso brillerà sulla tua fronte, io verrò!” gli disse il drago soddisfatto “E ricorda, si può attivare solo quando non sono presente!” chiarendo questo punto importante.  
“Perché anche se lontani, saremo sempre insieme! Grazie infinte Almos!” fece Nick chiamando il drago col suo nome segreto.
 
FINE FLASHBACK!
 
“Già!” disse il Sun’s Warrior tornando in se “Facciamogli vedere di che cosa siamo capaci!” mentre sulla sua fronte apparve il simbolo dell’Anima del Drago.
 
“ADESSO NE HO ABBASTANZA!” gridò il Cavaliere del Drago Finale con più di qualche ammaccatura alzando la sua spada in alto.
“ATTENTI STA PER ATTACCARE!” Shaoran allarmò subito i suoi compagni allontanandosi dal cavaliere e dal drago.
“Accidenti sta per lanciare il suo soffio!” Gaara notò che stavano per rischiare grosso.
“E anche l’altro sta per farlo!” notò Sakura con un fremito nella voce.
“Possibile che il signor Nick non sia riuscito a fermarlo? Mena i demoni mentre fatica con i draghi!” fece Naruto incredulo.
Grullo! Una cosa è affrontare un demone di dimensioni simili alla tua e un’altra sono i draghi!” lo riprese Kyuubi sorprendendosi sempre dell’ingenuità del suo umano.
“Ma cosa?” mentre Hinata, grazie al suo Byakugan aveva visto qualcosa che l’aveva lasciata senza parole.
Che ti prende Hinata?” le chiese il suo managuerriero che aveva notato il suo stato.
“Il signor Nick è…” iniziò a dire la ragazza.
“Ragazzi restate fermi!” ma fu anticipata dal Sun’s Warrior stesso che si teletrasportò davanti a loro.
 
“Ma che…”
Dissero i ragazzi in coro.
         
“SPARITE MOCCIOSI!” ruggì il cavaliere del Drago Finale calando la sua spada in contemporanea con i soffi dei due draghi.
 
FLASHX2!
 
“AIUTO!”
Gridarono i cinque ragazzi.
“Non finché ci siamo noi!” disse Nick e….
 
FLASH! FRABOOMM!
 
Una luce partì dalle sue spalle e i due soffi furono deviati altrove generando un boato assordante.
“Assurdo!” esclamò Gaara per poi fissare incredulo il loro maestro che sfoderava un nuovo aspetto.
 
Il castano era avvolto da capo a piedi da uno strato di energia color bronzo con tratti dorati. Le spalle erano coperte da un mantello dorato con punte bianche mentre delle grandi ali membranose erano spuntate dietro la schiena e una lunga coda di energia si muoveva liberamente. Sul capo facevano capolino un paio di lunghe corna dorate e gli occhi erano diventati color dell’oro con iride verticale azzurro.
 
“Che forza!” fu l’unica cosa che riuscì a dire Naruto.
“Wow!” seguito da Sakura incantata.
“Non ho mai visto nulla di simile!” Shaoran non riusciva a credere ai suoi occhi.
“E’ davvero il signor Nick?” fece Gaara stupito.
“N-Non lo so!” ammise Hinata che non riusciva a riconoscere il suo chakra.
 
“Non distraetevi ragazzi. Arrivano!” li riprese il Dragon Knight nel notare che i due avversari stavano per tornare alla carica “Andiamo Almos!” rivolgendosi al suo drago.
“Che cosa ha detto?” si chiesero i ragazzi che non erano riusciti a capire che cosa avesse detto il loro amico.
 
FLASH!
 
“GGRRROOAAARR!” poi ci fu un lampo di luce e apparve Drakondros nella sua forma spirituale col Sun’s Warrior sulla testa.
“Avanti, fatevi sotto!” li invitò Nick alzando la mano destra in avanti.
 
“GGGRRROOOAARR!” ruggì provocato il Drago Mitico lanciandosi all’attacco.
“PAGHERAI PER LA TUA INSOLENZA!” seguito dal Cavaliere del Drago Finale che spronò la sua cavalcatura ad attaccare.
“Non ho molto tempo da perdere con voi! Perciò scusatemi se farò in fretta!” disse Nick alzandosi in volo seguito dai due avversari.
 
KAPOMX2!
 
Colpendoli con un potente pugno a testa.
“E ora fatevi un bel volo in compagnia!” per poi afferrarli e scaraventarli contro il terreno.
“Dannato ragazzino!” disse il Cavaliere del Drago Finale inferocito alzando nuovamente la sua spada al cielo.
“GRRROOAAR!” mentre i due draghi spalancarono le loro fauci concentrando i loro soffi in un solo punto.
 
“Oh no! Se quella sfera ci colpisce, ci distruggerà insieme a tutta l’accademia!” nel percepire l’energia che emanava quella sfera, Hinata fu presa dai brividi.
“Che cosa facciamo adesso!” fece Sakura spaventata.
“Solo sperare in un miracolo!” le rispose Shaoran.
   
Nick non si limitò a sollevare le braccia mentre Drako spalancò le fauci e…
 
FLASH!
 
Una sfera d’identica potenza si formò a super velocità.
 
“Sta per rispondere con un attacco di pari potenza!” fece Gaara senza parole.
“Può davvero fare una cosa del genere?” si chiese Naruto.
“Speriamo bene!” rispose Shaoran incrociando le dita.
 
“Doragonbōru!”
Con quella parola i due lanciarono il loro attacco << Sfera del Drago >>.
 
BOOM! BOOM!
 
Che si scontrò con l’attacco avversario provocando un potente vento.
 
 
“CHE STA SUCCEDENDO!”
Dissero quelli che si trovavano nell’accademia.
“CHE SUCCEDE ADESSO!” gridò Shikamaru per superare la potente onda d’urto che stava lesionando la struttura.
“VIENE DAL RETRO DELL’ACCADEMIA!” gridò Neji che grazie al suo Byakugan aveva individuato il punto da cui era partito.
Questo deve essere Nick!” pensò Alan certo.
 
 
“TENETEVI!” gridò Axel ai compagni che, dopo aver facilmente sconfitto i tre avversari, si stava dirigendo con gli altri verso la centrale elettrica.
“CHE DIAVOLO STA SUCCEDNEDO ADESSO!” fece Jim coprendosi l’occhio buono.
“QUESTO DEVE ESSERE IL SIGNOR NICK!” gridò Jessie certo.
“IL GENERALE SI STA SCATENANDO!” disse Hassleberry convinto.
“Non avrei mai creduto potesse fare qualcosa di simile!” ammise Alexis più a se stessa che agli altri.
 
“REGGITI!” Jaden coprì Blair con la sua giacca mentre teneva stretti Akamaru e Faraone.
“MA CHE STA SUCCEDENDO!” chiese la mora spaesata.
“VORREI SAPERLO ANCH’IO!” le rispose il ragazzo.
 
 
“Ho fatto bene a usare due draghi per contrastare tipi come loro!” commentò la creatura soddisfatta “Anche se non mi aspettavo un simile potere distruttivo!” anche se non aveva previsto una simile esplosione di energia.
 
 
Le due sfere di energia si scontrarono per altri interminabili secondi finché…
 
BOOM!
 
Esplosero creando un boato assordante.
“Dannato ragazzino è riuscito a contrastare il nostro attacco!” fece alterato il Cavaliere del Drago Finale.
“Non sembra ma ho più di 5000 anni. Perciò, sei tu il ragazzino amico!” gli rispose Nick a tono lanciandosi all’attacco e…
 
KAPOM!
 
“GGRROAAK!” colpì in pieno il Drago Mitico allontanandolo.
“ORA RAGAZZI! E’ TUTTO VOSTRO!” per poi dare l’ok ai suoi compagni.
 
“Ok!” rispose Gaara ancora trasformato Bijuu sollevando la zampa destra.
 
CLANGX4!
 
“GRROOOAR” bloccando il Drago Finale nella prigione di sabbia.
“Ora ragazzi!” per poi incamerare aria e “PROIETTILI D’ARIA CONGELATA!” e sparare dalla bocca il suo attacco.
“LINGUE DI’ FUOCO!” seguito da Hinata con le sue fiamme.
“URAGANO VERDE!” e da Sakura con forte colpo di vento.
 
BOOM!
 
“GGROOAAR!” colpendo in pieno il grande drago a tre teste che barcollò all’indietro.
“DANNAZIONE! NON MOLLLARE!” lo riprese il suo cavaliere.
“CONTRO DI’ NOI NON AVETE SCAMPO!” ma le sue attenzioni furono attirate da Naruto che stava cadendo in picchiata su di lui.
“Se ci mettiamo d’impegno, nemmeno un dio può farci qualcosa!” mentre Shaoran volò a tutta velocità verso il cavaliere “Squarcia le tenebre Angeru!” attivando la sua Zampakutò e…
 
ZACK!
 
“GH!” colpendo l’avversario con un colpo luminoso.
“E ORA TOCCA A ME! RASENGAN!” e fu il turno dell’Uzumaki che colpì con la sua sfera rotante ...
 
FRABOOM!
 
Colpendo in pieno il drago abbattendolo del tutto.
“Sconfitto da dei ragazzini!” fece il cavaliere che era riuscito a salvarsi ma ormai agli sgoccioli “Eheh! Questa nuova generazione di eroi promette proprio bene!” per poi accasciarsi soddisfatto a terra e sparire nel nulla insieme al suo drago.
 
“VITTORIA!”
Gridarono i cinque in coro.
 
“Ottimo! Resto solo io!” fece il Sun’s Warrior soddisfatto lanciandosi in avanti contro il Drago Mitico.
Nick l’Anima del Drago sta per annullarsi! Si vede che sei a corto di energie!” gli disse l’anima di Almos.  
“Lo so! Mi basta solo una piccola spinta. Posso contare su un ultimo aiuto?” gli rispose il castano mentre incrociò le braccia avvolte da fiamme celesti.
Non c’è nemmeno bisogno di chiedermelo!” gli rispose il drago inclinando la testa all’indietro e poi spingerla in avanti di botto “Buona fortuna!” e sparire augurando questo al compagno.  
“Grazie socio!” gli disse di rimando Nick tornando normale e partendo come una scheggia.
“GGRRROOOAARR!” nel notarlo il Drago Mitico recuperò la sua sicurezza lanciandosi all’attacco.
“Troppo tardi!” disse il Sun’s Warrior con le fiamme celesti che brillarono più intensamente “Tecnica segreta dell’ammazza draghi: TEN HINOTSUBASA!” usando la tecnica << Ali del fuoco Celeste >> che formarono delle ali di fuoco celeste...
 
WAMP!
 
“GGGRRROOOAAARR!” che si abbatterono sul drago incenerendolo in pochi secondi.
“E’ fatta!” fece Nick soddisfatto per poi scendere a terra.
 
“SIGNOR NICK!” esplose la voce di Naruto che gli piombò addosso.
“Ehi, vacci piano!” gli disse il castano con un sorriso.
“E’ stato un grande! Ha battuto un drago potentissimo tutto da solo!” si complimentò Sakura tutta euforica.
“Ma che dite, non l’ho sconfitto da solo. Se l’ho battuto, è stato per merito di Drako che è venuto in mio aiuto e anche grazie a voi!” la contraddisse Nick che non volle prendersi nessun merito “E poi siete stati voi a sconfiggere l’avversario più potente: il Cavaliere del Drago Finale è considerato uno dei mostri più forti dopo le divinità egizie. Persino il drago Mitico gli è inferiore!” chiarendo questa cosa importante. 
“C-Ci sta dicendo che abbiamo sconfitto l’avversario più forte tutto da soli?” gli chiese Hinata senza parole.
“Esatto e siete stati davvero in gamba!” si complimentò con loro il Sun’s Warrior.
“Ma se lo sapeva perché ha voluto che lo affrontassimo noi?” gli chiese Shaoran confuso.
“Non è ovvio? Si è fidato di noi!” gli rispose Gaara che aveva capito.
“Esatto e la mia fiducia è stata ben riposta!” disse Nick con un sorriso.
“Quindi abbiamo sconfitto l’avversario più forte? EVVIVA!” esultò Naruto abbracciando i suoi compagni tutti in una volta.
Naruto mi sta abbracciando!” pensò Hinata diventando rossa e prossima a svenire^^.
Che bella sensazione, l’abbraccio di un amico!” pensò Gaara godendosi quel momento.
“Siamo stati grandi!” mentre Sakura contribuiva all’abbraccio con un dolce sorriso.
Sto per svenire!” mentre Shaoran, tra l’esuberanza di Naruto e la dolcezza di Sakura stava per crollare^^.
Che bella soddisfazione vederli sorridere!” pensò Nick soddisfatto ancora più convinto di aver fatto bene a riunire questi ragazzi “Ehi, vi ricordo che dobbiamo ancora tornare a casa! Forza, raggiungiamo gli altri!” per poi dover a malincuore interrompere quel momento e richiamarli alla realtà.
“E’ il momento di tornare a casa!” disse l’Uzumaki tutto pimpante correndo per primo dentro l’edifico e seguito da tutti gli altri.
Dobbiamo muoverci! Sento che sulla Terra sta per succedere l’irreparabile!” pensò Nick mentre corse dentro l’accademia affrettando il passo.
 
 
INTANTO SULLA TERRA
 
“UUUUOOOOOAAAAHHHH!”
Gridò l’immenso gigante facendo esplodere la sua furia.
    
“Stiamo scherzando vero? Quel dannato aveva un simile asso nella manica!” più che spaventato Gilgamesh era furioso di trovarsi di fronte a un avversario che non ne voleva sapere di arrendersi.
“Questa sì che è una bella gatta da pelare!” commentò Arago rimettendosi in piedi.
“Temo di non avere idee su come batterlo!” per la prima volta nella sua lunga vita Xehanort non sapeva che cosa fare.
“Non mi dire maestro!” Medusa non lo credeva vero.
“Ho io la soluzione, liquefarlo e il problema è risolto!” mentre Akainu aveva la soluzione.
“A lui ci penso io. Se spera di spaventarmi solo perché è diventato così grosso, ha fatto male i conti!” ma Vorkye decise di occuparsene personalmente mentre in un lampo si ritrasformò in super soleano di quarto livello “ADESSO TI AMMAZZO!” per poi lanciarsi contro il colossale nemico.
“Questa volta non mi farò battere da te Vorkye. Sarai tu a morire!” che con un potente vocione fece sentire la sua mentre….
 
KAPOM!
 
Ricevette un potente pugno in mezzo agli occhi ma questo non sortì alcun effetto.
“Impossibile!” e la cosa lasciò Vorkye incredulo.
“Ti restituisco il favore, verme!” il gigante non gli lasciò il tempo di ribattere e…
 
KAPOM! CRASH!
 
Lo colpì con un potentissimo pugno spedendolo a più di un kilometro di distanza.
“COMBATTETE!” gridò il gigantesco Ymir e poi si lanciò verso il cratere in cui si trovava l’avversario appena colpito.
“DANNATO MOSTRO! NON SPERARE DI AVERE VITA FACILE CON ME, IL GRANDE VORKYE!” ruggì il soleano di sangue attaccando a sua volta dando inizio a un rapido scambio di colpi tra lui e il gigante.
 
“Scherziamo vero? Nessuno era mai riuscito a rispondere agli attacchi di mio fratello mentre lui ci sta riuscendo perfettamente!” e la cosa non piacque per nulla a Gilgamesh.
“Tu ora preoccupati di te stesso!” ma un Itachi molto vendicativo aveva deciso di restituirgli il favore di poco prima attaccandolo.
“Recita le tue ultime preghiere!” seguito da Zane che non si sarebbe fatto sfuggire una simile preda.
“Osate attaccarmi di nuovo quando sapete che io sono…” il soleano dorato li guardò dall’alto in basso sicuro di se.
 
KAPOMX2!
 
“AAARRGGHH!” ma un paio di pugni lo fecero barcollare e sputare sangue dalla bocca.
“Dimentichi una cosa amico, sei al limite, quindi sei una preda facile!” gli fece notare l’Uchiha fissandolo con sguardo superiore.
“E ora come la mettiamo?” seguito dal Truesdale col medesimo sguardo.
“SARO’ AL LIMITE MA CON FECCIA COME VOI MI BASTA MUOVERE UN SOLO DITO PER SCONFIGGERVI!” ruggì Gilgamesh lanciandosi all’attacco.
 
“Che idiota! Doveva farsi curare!” se la rise Arago.
“Fossi in te, non mi distrarrei amico!” Nero gli saltò addosso col suo braccio destro teso in avanti.
“Ne vuoi ancora pivello?” ma il capo delle guardie non si mosse di un millimetro.
“Sei troppo sicuro di te!” errore che Vergil non gli avrebbe fatto passare e…
 
KAPOM!
 
“AGH!” colpì Arago in pieno petto facendolo arretrare di diversi metri “Niente male umano. Forse potrò divertirmi un po’ con te!” che si rimise subito in piedi pronto a cominciare un duello due contro uno
“Quello che si divertirà a massacrarti sarò io verme!” gli rispose il padrone della Yamato in modalità demone mentre braccia e gambe vennero ricoperte da un’armatura nera avvolta dalla luce “Vediamo se Beowolf ti farà cambiare idea!” ed era pronto a cominciare.
“Così si parla fratello!” sorrise Nero mentre sulle sue spalle apparve una corazza nera con grandi ali da cui uscirono delle lame rosse “Vediamo di fare pratica con Lucyfer! Let’s Rock!” e anche lui era pronto a cominciare.
“Sembra divertente!” ghignò il soleano nero da sotto la maschera estraendo la sua spada “Giochiamo!” e si lanciò contro i due fratelli.
 
“Tsk come al solito si lascia prendere dalla foga e dimentica le cose importanti!” Akainu fissò storto il compagno che aveva iniziato a combattere senza riflettere sulle loro priorità.
“Gioca un po’ con me e poi ne riparliamo!” Kisame gli si parò davanti con la sua Pelle di Squalo in mano.
“Sciocco umano, pensi di potermi toccare e sopravvivere!” l’ammiraglio della flotta soleana non aveva nemmeno bisogno di muoversi mentre il suo corpo fu ricoperto da magma incandescente.
“Sei davvero uno che scioglie i cuori, amico!” se la rise Dante in modalità Devil Trigger.
 
KAPOM!
 
“Cosa!” colpendo un incredulo nemico con un pugno che lo fece piegare in due “Come hai fatto a non scioglierti!” che lo fissò mostrando i denti aguzzi.
“Non mi hanno fatto niente le fiamme dell’inferno, figurati se un po’ di lava mi fa qualcosa!” gli rispose il Devil Hunter col suo solito modo di parlare mentre un’armatura nera avvolta di tenebre lo ricoprì interamente “Caro Gilgamesh è il momento di tornare in scena!” ed era pronto a scatenarsi.
“Speri di farmi qualcosa con quella roba! Povero sciocco!” il cane rosso lo avrebbe distrutto senza pietà.   
“Ti sei dimenticato di me amico. Arte dell’acqua: DANZA DELLO SQUALO!” l’Hoshigaki ne approfittò per usare la sua arma segreta fondendosi con la sua spada e sparando una grossa quantità di acqua dalla bocca che divenne una gigantesca bolla con i tre al centro.
“Che speri di fare? Affogarmi? Io non ho problemi a sopravvivere nell’acqua!” ma Akainu non ci vide nulla di straordinario.
“Ma così la tua cara lava farà fatica a prenderci!” gli rispose lo spadaccino lanciandosi all’attacco a velocità inaudita.
Mi tocca combattere in apnea ma poco male, mi divertirò comunque!” se la rise Dante che aveva anche impugnato la sua spada “I absolutely crazy for it!” e si gettò nella mischia acquatica.
 
“Scommetto che volete provare a sconfiggermi vero umani?” se la rise Xehanort lisciandosi il pizzetto mentre fissava i due che aveva davanti.
“Non provare, ti faremo secco vecchietto!” gli rispose Aster pronto a cominciare.
“E per la cronaca, io non sono umano da più di sei secoli!” ci tenne a chiarire Alucard per poi lanciarsi contro l’anziano.
“La cosa non cambia, morirai comunque!” che non si fece troppi complimenti e dette inizio al duello.
 
“Uhuhuh! Volete un duello al femminile? Molto volentieri!” Medusa vide che aveva ben tre avversarie da fronteggiare e la cosa la divertiva.
“Vediamo come te la cavi!” disse Trish con uno dei suoi sorrisi lanciandosi all’attacco con le pistole in pugno.
“Qui ci vuole un piccolo potenziamento!” mentre Lady decise di tirare fuori qualcosa di nuovo, cioè una valigia nera con uno stemma dorato sul dorso “Pandora, attivazione!” che aprendosi divenne una postazione missilistica armata di missili, mitragliatrici e bazooka funzionanti con energia demoniaca “Beccati questi!” e dette fuoco alle polveri.
“Bel giocattolo Lady!” si complimentò Seras che mostrava un aspetto leggermente diverso: aveva i capelli più lunghi con tanto di nastrino e il ciondolo di Patty al collo.
 
Cosa le era successo? Semplice: la Rowell le aveva proposto di fare una fusione alchemica; infatti, la specialità della sua famiglia era domare i poteri dei demoni per un certo periodo. Patty aveva fatto questo: si era fusa con la sua sorellona preferita creando così una nuova creatura dotata sia dei poteri della vampira sia capace di usare l’alchimia anche se le personalità delle due erano separate.
 
Forza sorellona, scateniamoci anche noi!” disse Patty dentro la bionda più grande.
“Con piacere!” concordò lei che si lanciò come una scheggia all’attacco della comune nemica.
“Se non ricordo male, un attimo fa eri diversa!” commentò Medusa che se la ritrovò davanti.
“Esatto! Mi sono data una sistemata apposta per te! BALLIAMO!” le rispose la vampira alchemica scatenandosi con le sue punte rosse e nere.
“Non credere di potermi fare qualcosa con quelle cose. Vector Arrow!” in risposta lei fece apparire dal suo corpo delle frecce nere e viola che si scontrarono contro le punte avversarie bloccandole.
“Vediamo se questo ti fa abbassare la cresta!” sorrise la biondina giungendo le mani per poi toccare il terreno che, come se avesse vita propria, si lanciò contro la soleana.
“Alchimia! Niente male!” fece lei con un sorriso serpentino.
“Ti sei dimenticata di me cara!” ma la sua attenzione fu attirata da Trish che le scagliò contro una scarica elettrica.
“Vector Way!” ma questa rispose facendo comparire una freccia nera sotto i suoi piedi che indicava la destra e un istante dopo fu spedita lì “Uhuh! I miei poteri mi permettono di fare questo e altro!” mentre i suoi tatuaggi si animarono diventando due serpenti veri che…
 
BOOM! BOOM!
 
Furono subito fatti secchi da un colpo di Lady.
“Ops, scusa. Stavi dicendo?” la sfotté la mora con un sorriso bastardo sul volto.
“Dannate terrestri!” sibilò la strega mentre la demone e la vampira le si lanciarono addosso.
 
“DANNATO ESSERE INFERIORE! COME OSI OPPORTI A ME!” intanto Vorkye si avventava furioso sul Sun’s Warrior in versione gigante ma i suoi attacchi non sortivano nessun effetto.
“E’ inutile che ci provi. Sarai anche un super soleano di quarto livello ma non puoi competere contro la potenza di una divinità!” lo avvertì Lello da dentro il colosso.
 
KAPOM!
 
Per poi sferrare un potente pugno che centrò il bersaglio schiantandolo al suolo.
“GGGRRROOAAARR! TE LA FARO’ PAGARE DANNATO!” ruggì Vorkye riemergendo dalle macerie e scagliandosi come una furia contro il gigantesco nemico.
“Sei cocciuto eh!” commentò Lello che si spostò con incredibile velocità alla destra del tiranno pronto a colpirlo con un altro pugno.
“NON QUESTA VOLTA BLOOD ESPLOSION!” ma questo rispose lanciandogli contro la sfera di plasma usata in precedenza dal fratello.
“Questo sono io a dirlo!” ma Lello/Ymir afferrò la sfera prima che esplodesse e con incredulità dell’avversario, l’assorbì al suo interno “E le sorprese non sono finite!” e senza dare spiegazioni…
 
RUUBBLLE!
 
La terra sotto i suoi enormi piedi si sollevò e si scagliò contro Vorkye.
“Dannato! Questo è giocare sporco!” lo riprese il tiranno mentre bloccava tutto quello che gli veniva contro.
“Ha parlato quello che l’ha fatto sin dall’inizio col suo popolo!” gli rispose il gigante piombandogli addosso.
 
“MALDETTI UMANI! SPARITE!” stanco di essere insultato da due miseri umani come li definiva lui, Gilgamesh si preparò a lanciare di nuovo il suo Blood Esplosion ma…
“Non questa volta! Amaterasu!” in perfetta sincronia, Zane e Itachi lanciarono la micidiale fiamma nera che bruciò la sfera nemica.
“CHE COSA!” fece incredulo il soleano che non lo credeva vero.
“E le sorprese non finiscono qui!” Itachi non gli dette il tempo di riprendersi e “Tsukuyomi!” usò la potente tecnica della luna insanguinata sull’avversario.
“Oh!” che fu colpito in pieno senza riuscire a opporsi all’illusione.
“Se non sei un telepate, non puoi opporti a un’arte illusoria superiore!” se la rise Zane che aveva tratto le sue conclusioni “Adesso Uchiha!” per poi lanciarsi all’attacco con la sua spada sguaiata.
“Con piacere!” anche il moro era pronto a concludere con la sua ascia.
“D-Dannati!” fece Gilgamesh cercando di recuperare il controllo del suo corpo.
“ONDA DEL TUONO STRIDENTE!” dalla punta della spada del Truesdale partì un’onda di energia avvolta di elettricità.
“FIAMMATA LUCENTE TIRANNA!” mentre l’ascia di luce fu avvolta da fiamme bianche che partirono in avanti che si combinarono con l’attacco di Zane….
 
BOOOM!
 
“AAARRRGGGHHH!” investendo in pieno il soleano dorato che fu schiantato contro una parete rocciosa.
“E’ fatta. Diamogli il colpo di grazia e finiamo la partita!” Zane era sicuro che l’avversario non fosse ancora fuori gioco e volle assicurarsi che non si rialzasse più.
“Andiamo a finirlo!” concordò Itachi correndo verso le macerie che avevano ricoperto Gilgamesh.
 
“Dannati terrestri! Avete finito di giocare con me!” con suo enorme disappunto Arago si rese conto che i due fratelli gli stavano dando più filo da torcere di quanto pensasse.
“Certo, adesso ti stendiamo una volta per tutte amico!” gli rispose Nero impugnando le lame rosse generate da Lucyfer e iniziare a lanciargliele contro.
“NON CI CONTARE! FIAMMA DELL’OSCURITA’!” ma il soleano nero rispose avvolgendo la sua spada di fiamme nere che annullarono l’attacco del giovane e stavano per colpire anche lui.
“Questo fuocherello non mi farà nulla!” ma il ragazzo rispose tendendo in avanti il braccio destro che, dopo essersi illuminato, assorbì le fiamme “Eheh!” ridendosela di gusto.
“Dannato moccioso!” ringhiò Arago che gli si scagliò addosso.
“Che cosa vorresti fare al mio fratellino?” ma si trovò la strada bloccata da Vergil che…
 
KAPOM! CRASH!
 
Gli assestò un potente gancio destro in faccia spaccando in due la maschera.
“AAARGH!” causando a nemico un dolore lancinante.
“AAAAAAHHHH!” Vergil non si fermò lanciandosi all’attacco con la Yamato avvolta di energia elettrica.
“AAAAAHH!” seguito dal fratellino con la sua avvolta dal potere di Melo Angelo.
“NON VE LO LASCERO’ FARE!” Arago riuscì a riprendersi e rispose all’attacco lanciandosi a sua volta.
 
ZACK!
 
Lo scambio di attacchi avvenne a velocità pazzesca. I tre si ritrovarono immobili di spalle senza che nessuno si muovesse poi…
 
CRASH!
 
“AAARRRGGHH!” Arago lanciò quell’ennesimo urlo di dolore mentre la sua armatura fu ridotta in pezzi e crollò a terra.
“Eccoti sistemato!” disse Vergil tornando umano e con i capelli che erano scesi sul viso come quelli di Dante.
“Siamo un bel team eh!” se la rise Nero alzando il pugno destro verso il fratello.
“Mhm! Dire di sì!” rispose lui battendolo e risistemandosi i capelli all’indietro con un semplice colpo di mano.     
 
“Miseri umani, ne ho abbastanza di voi!” da un’altra parte Akainu era stanco di stare ammollo.
“Che c’è piccolo, non ti piace fare il bagnetto?” lo prese in giro Dante tra una boccata d’aria e l’altra.
“Si vede che l’acqua non è di tuo gradimento!” lo assecondò Kisame in versione uomo squalo “Allora vediamo di aumentare la temperatura che ne dici?” e fare la battuta contro il soleano rosso.
“Ora mi avete stancato!” disse il terribile soleano mentre il suo corpo fu nuovamente avvolto da magma incandescente che si trasformava lentamente in pietra “Quest’acqua potrà anche ostacolarmi ma non fermarmi! Cane Oscuro!” e tese in avanti la mano destra aperta verso lo spadaccino.
“Ops! Ora si che sta diventando troppo calda!” commentò l’Hoshigaki pronto all’impatto.
“Non se ci sono io amico!” ma il Devil Hunter si parò tra lui e l’attacco “CERBERO!” nelle sue mani comparve un nunchaku a tre bastoni che…
 
KAPOM! WOSH!
 
“Ghiaccio?” trasformò la mano di lava in ghiaccio lasciando il soleano senza parole.
“Esatto cucciolone! Sono pieno di sorprese eh!” se la rise Dante per poi afferrare il suo socio e uscire dalla bolla d’acqua.
“Ehi che diavolo combini! Guarda che quella bolla mi segue ovunque vada!” lo avvisò lo spadaccino.
“A me basta un secondo e poi ci puoi tornare!” gli rispose Dante attivando Demon Trigger “Il tempo di fulminarlo!” e nelle sue mani si formò una sfera di fulmine che lanciò verso l’acqua.
“Dannazione!” Akainu riuscì a dire solo questo.
 
FRABBOOM!
 
“AAARRGGHH!” prima di venire investito in pieno dalla scossa elettrica resa ancora più letale dall’acqua che lo circondava.
“Bel colpo!” si complimentò lo spadaccino ridendosela di gusto.
“Visto? “ se la rise Dante.
 
RRRUUBBLLE!
 
Ma la loro allegra discussione fu interrotta da un rumore alquanto preoccupante.
“Voi terrestri siete pericolosi, per questo vi eliminerò personalmente!” Sakazuki aveva deciso di fare terra bruciata intorno a se e avrebbe iniziato con quei due che osavano affrontarlo “Titano di lava!” e per questo ricoprì il suo corpo di magma che assunse le dimensioni di un vero e proprio gigante che lo riproduceva alla perfezione.
“Wow! Guarda come crescono i piccoli se li perdi d’occhio per due secondi!” commentò il Devil Hunter divertito.
“Alla faccia! L’hanno concimato bene!” anche lo spadaccino non poté non nascondere un certo sarcasmo.
“Fra poco non avrete più voglia di ridere!” Akainu mosse il terribile colosso dall’interno pronto a liquefarli.
“A te il sotto a me il sopra!” intanto Dante dette le disposizioni.
“Adoro pensare alle gambe: è un lavoretto facile!” rispose Kisame mentre tornava normale e fece alcuni sigilli con le mani “Arte dell’acqua: MEGA SQUALO FAMELICO!” e usando l’acqua che aveva intorno, generò un enorme pesce cane fatto d’acqua che….
 
SPLASH!
 
Investì in pieno il corpo dell’avversario dal basso ventre in giù.
“Che cosa speri di fare umano! Raffreddare le mie gambe non… Cosa? Perché mi sento così debole!” Akainu all’inizio non ci fece molto caso ma poi percepì le forze mancargli all’improvviso.
“Piaciuta la sorpresa? Il mio attacco non si limita ad attaccare l’avversario ma anche ad assorbirgli il chakra. Sei finito bel cagnolino!” e Kisame gli dette la spiegazione che cercava.
“E per finire alla grande eccoti il mio personale premio di consolazione!” Dante saltò in alto con le sue pistole avvolte di potere demoniaco “Jackpot!” e…
 
BANGX2!
 
Colpire il gigante di lava in piena faccia rompendolo.
“Impossibile! Due umani mi hanno fatto questo? ASSOLUTAMENTE IMPERDONABILE!” e un incredulo Sakazuki emerse dal suo titano per poi lanciarsi furioso all’attacco.
“Too Easy!” fece Dante con la sua fedele spada in mano e…
 
ZACK!
 
“AAAARRRGGHHHH!” colpire l’avversario con un fendente obliquo in pieno petto che crollò a terra sconfitto.
“A cuccia bello, hai abbaiato abbastanza!” commentò il Devil Hunter atterrando in posa da fico.
“Non male amico, sai il fatto tuo!” si complimentò l’Hoshigaki avvicinandosi a lui.
“Nemmeno tu ci scherzi. Se un giorno vorrai cambiare vita, fammi un fischio!” gli rispose Dante porgendogli il suo personale biglietto da visita.
“Grazie, lo terrò a mente!” gli rispose lo spadaccino prendendo il pezzo di carta promettendo di farci un pensiero^^.
 
 
“Gilgamesh, Arago e Akainu battuti da dei terrestri? Com’è possibile? Prima non erano così forti!” nel vedere che tre dei pezzi grossi del suo gruppo erano stati sconfitti facilmente, Xehanort fu preso da forti dubbi.
“Non sorprenderti lucertola. Noi terrestri possiamo fare questo e altro quando siamo alle strette!” lo avvisò Aster apparendogli sopra pronto a colpirlo con un fendente.
 
CLANG!
 
Che fu prontamente parato dal bastone dell’anziano.
“Davvero? Si vede che il vostro cuore deve avere qualcosa di diverso. Sarà un piacere vedere che cosa avete dentro!” gli rispose il soleano nero con un sorriso diabolico.
“Comincia a vedere questo!” Alucard approfittò del momento per lanciargli contro un’emanazione che aveva l’aspetto di un enorme cane nero.
“GGRRAAUUR!” che si avventò su d lui con le fauci spalancate.
“A cuccia bello!” ma Xehanort rispose tendendo la mano libera in avanti creando un globo nero che abbatté l’enorme emanazione.
Divertente!” e la cosa fece ridere il vampiro ancora più motivato a combattere.
“PLASMA BOMB!” il Phoenix ne approfittò per sparare una sfera di plasma a distanza ravvicinata.
“Usi un potere simile a quello di Vorkye e Gilgamesh eh? Peccato che sappia come neutralizzarlo!” ma Xehanort non si scompose e afferrò la sfera che fu congelata in un istante “Ecco, te la restituisco!” e la lanciò verso il ragazzo colpendolo allo stomaco.
 
KAPOM!
 
“AARRGH!” Aster sentì più di qualche costola incrinarsi mentre sputava sangue dalla bocca.
“E ora muori!” lo stregone afferrò il bastone con entrambe le mani e…
 
ZOCK!
 
Trafisse il ragazzo al cuore.
“Fuori uno!” sorrise diabolico il soleano.
“Convinto!” ma una voce dietro di lui non era della stessa opinione “RASENGAN!” e una sfera vorticante di nostra conoscenza partì con l’intenzione di colpire lo stregone alla schiena ma…
“Reflexia!” Xehanort non si fece trovare impreparato e con un incantesimo…
 
WOSH!
 
“CHE COSA!” respinse sia l’attacco che il Phoenix all’indietro.
“Preso!” però Alucard riuscì ad afferrarlo prima che il ragazzo fosse spazzato via e ad allontanarsi di qualche metro.
Interessante, è capace di moltiplicarti e usare attacchi basati sul plasma!” intanto lo stregone vide che il suo lungo bastone a forma di chiave aveva trapassato solo un tronco d’albero e non un corpo “Mi complimento, giovane umano: non è da tutti riuscire a sorprendermi. Ma adesso si cambia gioco!” per poi immagazzinare aria nella bocca e…
 
WOSH!
 
Lanciare una nebbia violacea verso i due avversari.
“Sta attento, è gas velenoso!” lo avvisò il vampiro che non fece nulla per coprirsi il viso.
“Ci mancava questa!” commentò Aster che abbassò la maschera del suo spirito sul viso “In questo modo sono protetto da quella roba ma non reggerò per molto!” almeno così avrebbe guadagnato un po’ di tempo mentre la nube velenosa lo investì insieme al partner improvvisato.
“Ehi ragazzo, puoi farmi un favore?” Alucard sembrava aver un’idea.
“Se ci permetterà di batterlo, puoi contare su di me!” gli rispose Phoenix.      
 
“Non male! Sono dentro quella nube tossica da quasi un minuto eppure sono ancora vivi. Davvero tenaci questi terrestri!” commentò Xehanort rimanendo immobile.
“Siamo anche molto testardi vecchia lucertola!” gli confermò Aster uscendo dalla nube con la spada in mano.
“Lo vedo con i miei occhi!” rispose il soleano nero mentre schivò la spada del ragazzo e…
 
ZOCK!
 
Lo trapassò col suo bastone.
“Tu sei solo una copia no? Quindi adesso...Uh!” lo stregone stava per girarsi quando si accorse che il ragazzo stava ridendo con un sorriso diabolico.
“Credo che tu mi abbia scambiato per qualcun altro vecchietto!” gli disse lui mentre il volto divenne quello di ALUCARD con indosso l’armatura di Plasma.
 
CRUNCHX4!
 
“CHE COSA!” fece incredulo il soleano che si ritrovò davanti quattro cani demoniaci che lo azzannarono agli arti.
“Uhuhuh! Piaciuta la sorpresa!” ghignò il letale vampiro mentre aveva afferrato il bastone “ORA RAGAZZO!” e gridare al Phoenix di darsi una mossa.
“Non c’è bisogno che sia tu a dirmelo!” gli rispose Aster sopra la sua testa, senza la sua armatura e con due fori sul collo “Beccati questa!” e tese una sfera scarlatta davanti alla faccia dei due.
“Ma questa è...” Xehanort non riusciva a credere a quello che vedeva.
“Esatto! PLASMA ESPLOSION!” gli rispose Aster prima di rilasciare la sfera che….
 
FRABOOM!
 
“AAAARRRRGGGHHH!” esplose proprio in faccia all’anziano che fu scagliato via per diversi metri e atterrare privo di sensi.
 
“Per un pelo!” esclamò Aster che era riuscito ad allontanarsi all’ultimo momento.
“Ottimo lavoro ragazzo!” si complimentò Alucard uscendo dai segni sul collo del ragazzo.
“Ugh! Che sensazione!” commentò Aster tenendosi il collo che tornò integro “Ancora non  riesco a capire perché hai proposto questo piano!” e fare questa domanda al vampiro.
“Semplice: quel vecchiaccio era sicuro che ad attaccarlo saresti stato tu e che avresti lanciato in avanti una copia per poi attaccarlo alle spalle. Non avrebbe di certo immaginato che invece sarei stato io a farlo. L’unico problema era che non potevo indossare la tua armatura: per questo ho dovuto bere un po’ del tuo sangue, così ho potuto prendere il tuo posto mentre tu lanciavi il vero attacco. Tranquillo, non sei diventato un vampiro: ho preso giusto una goccia di sangue!” e il vampiro non gli negò una spiegazione.
“Beh, non male come idea, ma non capisco perché mi sei uscito dal collo!”per il Phoenix era quella l’unica cosa non chiara.
“Uhuhuh! Ti ho mascherato con la mia presenza ragazzo!” gli rispose il vampiro per poi avviarsi.
“Mascherato?” fece Aster che “E-EHI! CHE DIAVOLO VUOI DIRE!” che preso da un dubbio atroce lo inseguì per avere conferma.        
 
 
Stiamo scherzando vero? Gilgamesh, Arago, Akainu e persino il mio maestro sono stati sconfitti da dei terrestri!” nel percepire la sconfitta dei quattro compagni Medusa non riusciva a capacitarsi di questo “E’ assurdo! Poco fa li avevamo messi in ginocchio e adesso la situazione si è capovolta!” trovava impossibile una cosa del genere.
“Che c’è tesoro? Mi sembri sovra pensiero!” la riprese Trish attaccandola dal lato destro.
“E non te lo puoi mica permettere sai?” seguita da Seras che pensò al sinistro.
“Noi non siamo così buone da lasciarti fare i tuoi comodi!” concluse Lady dopo aver trasformato il suo particolare strumento in una grande balestra nera. 
“Non ve l’ho chiesto terrestri!” rispose la soleana con un sorriso serpentino “Vector way!” facendo apparire sotto i suoi piedi una serie di frecce nere che puntavano in varie direzioni.
“Hai l’hobby delle freccette per caso? Non mi sembra il momento di… CHE COSA!” Lady bloccò la sua provocazione quando si ritrovò l’avversaria davanti.
“Tu sei quella che preferisce gli attacchi a distanza, vero? Allora sarai la prima a morire!” che allungò la mano destra pronta a trafiggere la mora al petto.
“NON SE CI SONO IO!” ma Seras fu più veloce della soleana e appoggiò le mani a terra...
 
RRRUUUUBBLLE!
 
“CHE COSA!” creando una colonna di roccia che si frappose tra la nemica e la mora.
“Grazie per l’aiuto!” ringraziò Lady puntando la balestra verso la parete e….
 
BANG!
 
Sparando un colpo che la perforò con l’intenzione di colpire l’avversaria.
“Ti sarebbe piaciuto vero?” ma Medusa si era già spostata portandosi al lato della mora “Muori!” pronta a trafiggerla a mani nude.
“Non così in fretta!” ma non aveva fatto i conti con Trish che impugnate le sue pistole…
 
BANGX2!
 
Sparò due proiettili elettrici in sua direzione.
“E’ inutile!” ma Medusa, grazie a quelle strane frecce, si allontanò dalla loro traiettoria portandosi al sicuro.
“Ma che razza di trucco sta usando?” si chiese Seras che non riusciva a capire come l’avversaria avesse fatto a spostarsi.
Sorellina quello è un incantesimo molto particolare!” le rispose Patty da dentro di lei “Quelle frecce a terra sono dei traccianti di spostamento: la loro direzione indica dove avverrà lo spostamento!” spiegandole velocemente in che cosa consisteva.
“Scusami sorellina ma non ho capito molto della tua spiegazione. Ti ricordo che non capisco un acca di magia!” ma la Victoria era ancora più confusa e con una faccia da Dobe fece capire di non aver capito nulla^^.
In pratica, si serve di quelle frecce per terra per spostarsi. Vedi dove sono puntate e capirai dove colpirla!” e la Rowell usò parole più semplici per farglielo capire.
“Grazie sorellina, ora ho capito!” rispose Seras giungendo le mani per poi poggiarle a terra.
 
RUMBLE!
 
Di nuovo il terreno tremò e poi si alzò bloccando ai lati la soleana.
“E così hai capito come funziona il mio incantesimo eh?” ghignò Medusa fissando la bionda vampira “Brava! Peccato che io possa usarlo anche sulle pareti!” per poi creare altre frecce che puntavano verso l’alto.
“Ecco perché sto venendo a prenderti!” le rispose Seras spiccando il volo verso la nemica.
“Ti aspetto piccolina! Vector Blade!” in risposta Medusa fece apparire una delle frecce dandole la forma di una spada e si lanciò all’attacco su di lei dando inizio a un rapido duello.
 
“Un duello di spada eh? Credo che parteciperò anch’io!” sorrise Trish mentre sulla sua schiena apparve una grande spada rossa dalla lama a forma di falce “Force Edge aiutami a vincere!” e dopo averla estratta, si lanciò nella mischia.
“Beh, io non sono molto pratica con le spade, quindi passo a un altro trucchetto!” Lady ritirò Pandora e prese mano a un altro particolare oggetto raccolto insieme con Dante ossia una chitarra elettrica che sprigionava fulmini viola “Inizia il concerto gente!” e….
 
TLAN! FRABBBOMMM!
 
Appena toccò le corde, un fulmine partì dalla chitarra in direzione di Medusa.
“CHE COSA!” la soleana ebbe solo il tempo di voltarsi che “AAAARRRRGGGHH!” fu colpita in pieno dalla scarica elettrica gridando come una matta.
“Piaciuta la sorpresa! ADESSO ASSAGGIA QUESTO!” approfittando del momento Seras fece partire le sue punte rosse e nere verso la nemica.
“E anche questo!” e Trish non fu da meno calando un fendente con la micidiale Force Edge.
 
ZOCKX 6! ZACK!
 
“DANNATE MOCCIOSE!” ruggì la strega che fu colpita da tutti gli attacchi perché paralizzata dall’attacco elettrico.
“Piaciuta la nota di riscaldamento? Adesso si parte col vero concerto!” intanto Lady era pronta a suonargliele ancora.
 
TLAN! FRAABBOOOM!
 
“NON SUCCEDERA’ UNA SECONDA VOLTA!” ma Medusa non si fece trovare impreparata e attivò una barriera che la difese dall’attacco elettrico della mora.
“Difenditi da questo!” Seras giunse le mani e poi le poggiò sul terreno…
 
RRRUUBBBLLE!
 
Rivoltandolo contro la soleana.
“Dannata alchimista!” che si alzò in volo per evitare di essere colpita.
“Ti sei dimenticata di me ragazza!” trovandosi davanti Trish pronta a colpirla con la spada impugnata a due mani.
“NON CI CONTARE!” ruggì Medusa calando un pugno con l’intenzione di spezzare la lama.
 
ZACK!
 
“AAAAARRGGHH!” cosa che non riuscì a fare ritrovandosi con l’arto destro tagliato in due.
“Figurati se un pugno potenziato con la magia può contrastare una spada come questa!” sorrise la bionda demone pronta a colpirla di nuovo.
“VECTOR ARROW!” ma dovette cambiare idea quando la strega fece apparire delle frecce che partirono verso le due avversarie.
“Ne hai di frecce al tuo arco!” fece la bionda con il suo solito sorriso schivando gli attacchi all’ultimo momento.
“Ma noi ne abbiamo molte più di te!” mentre la Victoria, incurante di quei dardi partì a tutta velocità verso l’avversaria.
“MUORI!” ruggì Medusa dirigendo il suo attacco sulla biondina.
“Spiacente ma non muoio una seconda volta per te, soprattutto ora che io e Patty siamo fuse insieme!” rispose lei mentre sulle sue mani apparvero dei guanti che furono avvolti alle fiamme “IFRIT ATTIVAZIONE!” e con velocità sorprendente, scansò tutti gli attacchi della strega arrivandole davanti “Checkmate!” e pronta a porre fine alla partita.
No, è impossibile! Battuti da un manipolo di terrestri!” pensò la strega con occhi sgranati…
 
KAPOM! WAMP!
 
“AAAAARRGGHH!” prima di essere violentemente colpita da un pugno rovente che le provocò un dolore lancinante.
“E NON E’ ANCORA FININTA!” gridò la bionda che non aveva intenzione di fermarsi.
 
KAPOMX50! WAMP!
 
“AAAAAARRRGGHHH!” che colpì l’avversaria con altri potenti pugni ardenti fino a farla schiantare al suolo “MALEDETTE UMANE!” ruggì questa rialzandosi furiosa.
“Ehilà!” non accorgendosi di essere a due passi da Lady che impugnava ancora la micidiale chitarra elettrica e…
 
TLAN! FRABBBOOMM!
 
“AAAAAARRRRGGGHHH!” pagò quest’errore a caro prezzo con una scarica elettrica che la fece gridare come non mai finché stramazzò a terra con le pupille girate all’indietro.
 
“E un altro punto per la squadra di casa! Vittoria sfolgorante!”
Dissero insieme le tre battendosi il pugno.
 
PUFF!
 
“Che-Che forza!” disse Patty separandosi da Seras e cadendo in ginocchio.
“Ti aiuto!” la bionda vampira la strinse tra le braccia aiutandola a rimettersi in piedi.
“Brava Patty, le lezioni di Yuko stanno dando i loro frutti!” si complimentò Lady poggiandole una mano sulla testa.
“Eheh! Sto diventando sempre più forte vero!” sorrise la Rowell facendo il segno della vittoria.
“Certo, ma non esagerare. Sei ancora giovane, ricordalo!” la riprese Trish per poi voltarsi verso un punto preciso “Adesso rimane solo lui!” dove era in corso l’ultimo scontro.
“Già!” concordò Lady seguendo ciò che poteva con lo sguardo.
“Ce la può fare. Non c’è nessuno più forte del Boss!” di questo Seras ne era sicura.
“Lui è il migliore!” anche Patty ne era sicura.
“Uhuhuh! Povere illuse!” ma a sorpresa la voce di Medusa si fece nuovamente sentire. Era a pezzi ma ancora viva.
“Sei tu l’illusa e te ne accorgerai presto!” le rispose Trish guardandola dall’alto in basso.
“Voi non avete la benché minima idea di quanto siano devastanti i poteri di Vorkye!” ma la strega era sicura di quello che diceva e il suo sorriso serpentino non prometteva nulla di buono. 
 
 
“DANNATO! MUORI!” Vorkye si lanciò furioso contro il gigantesco nemico…
 
KAAPOMX10!             
 
Calando una serie di pugni che, però, non causarono nessun danno al corpo di Ymir.
“E’ inutile!” disse Lello all’interno del gigante “Adesso nemmeno il quarto livello può farmi qualcosa! Hai perso nel momento in cui mi hai costretto a sfoderare questo potere Vorkye!” e…
 
KAPOM!
 
“AAAARRRGGGHH!” colpì il tiranno con una poderosa testata che lo schiantò al suolo “NON CREDERE DI AVERMI FATTO QUALCOSA!” ma questo si rialzò subito e “ENKI!” dal nulla fece apparire una coppia di spade color dell’oro dai tratti scarlatti “Non hai capito nulla saturniano: sono io a dirigere il gioco!” e piombò sull’avversario con l’intenzione di tagliarlo in due.
 
ZACK!
 
Riuscendoci perfettamente: tagliando il busto in due parti.
“Visto?” ghignò il tiranno guardando l’avversario con sguardo superiore.
“Che illuso!” ma il Sun’s Warrior non batté ciglio mentre…
 
WOSH! CLANG!
 
Le due parti del suo gigantesco corpo si avvicinarono e si riattaccarono come se niente fosse.
“Grrrr!” e la cosa irritò ulteriormente il tiranno “TI FARO’ A PEZZETTINI COSI’ PICCOLI CHE NON RIUSCIRAI A RIAGGANCIARTI!” e si lanciò di nuovo all’attacco con le spade sguainate mentre dal suo corpo uscirono delle fruste di sangue munite di lame.
“Povero sciocco!” il gigante alzò l’enorme mano destra e….
 
SWISH! CLANG!
 
“CHE COSA!” l’avversario si ritrovò bloccato dalla terra stessa che lo tenne stretto in una morsa mortale.
“Ymir è colui da cui è stato plasmato il creato. Non c’è nulla in questo mondo che non possa controllare e manipolare a mio piacimento!” e Lello rispose alla sua muta domanda “Anche l’energia prodotta da un attacco è parte di lui, quindi assorbirla non è un problema!” spiegando anche come era riuscito ad assorbire la bomba di Elemental “E adesso… San Ryu no HOKO!” per poi spalancare l’enorme bocca e lanciare un soffio cento volte più potente del normale.
 
FRABBBBOOOMM!
 
Investendo un’ampia parte del paesaggio circostante.
“Forse ho esagerato un po’ ma credo che non sia sufficiente!” il Sun’s Warrior era sicuro che l’avversario si sarebbe rialzato immediatamente e più furioso di prima.
 
CRASH!
 
“GGGGRRROOOOOAAAARRR!”
Infatti, pochi secondi dopo, Vorkye riapparve lanciando un feroce ruggito.
“Come pensavo!” commentò Lello che era ancora al punto di partenza.
“Come hai osato!” intanto Vorkye lo fissava con occhi collerici “Hai quasi ucciso mio fratello, i tuoi sgherri hanno sconfitto i miei soci e, cosa più imperdonabile, hai osato ferirmi. ADESSO TI DISTRUGGO!” e fece nuovamente esplodere la sua potenza distruttiva spazzando via tutto quello che lo circondava.
“Le tue minacce non mi toccano e la tua rabbia è niente in confronto alla mia!” gli rispose il gigantesco avversario mentre una potente aura circondò il suo corpo.   
“A quanto sembra, mi costringi a sfoderare la mia arma segreta, saturniano!” che fece decidere al tiranno di usare qualcosa di nuovo “Prima, però, voglio sapere il tuo nome!” ma non prima di aver chiesto al Sun’s Warrior di presentarsi.
“Sono il Sun’s Warrior Nero Rafael Lancelot Leone Nero, primogenito di Leonhearth Lago Leone Nero, ultimo re di Saturno!” che lo fece senza troppi complimenti “E libererò il Sole dal tuo ingiusto dominio!” rimettendosi in posa di combattimento.
“Il figlio dell’ultimo re di Saturno eh!” ghignò Vorkye mentre rinfoderò le spade “Fra poco lo rivedrai all’inferno!” per poi chiudere gli occhi.
“Non ci metterei la mano sul fuoco!” gli rispose Lello calando il suo enorme pugno destro verso l’avversario.
 
KAPOM!
 
“Che cosa!” ma con sua sorpresa, fu bloccato dalla mano del tiranno “Cos’è questa sensazione?” sentendo che qualcosa era cambiato.    
“Eh! È da quando ho conquistato il Sole che non lo uso, ma una sensazione piacevole come tenere l’universo nel palmo della mano non è qualcosa che si dimentica!” disse Vorkye aprendo gli occhi “UNIVERSAL POWER!” e gridò due parole che nessuno avrebbe mai pensato sentirgli dire….
 
FLASH!
 
Dal cielo scese una colonna di luce scarlatta che ricoprì il suo corpo rendendolo ancora più inquietante di quanto non lo fosse già.
 
“Che cosa? Lui è un guerriero universale? Uno come lui è uno dei quattro eletti!”
E questo fece salire i brividi a tutti i presenti, Lello compreso.
 
“E ora facciamo pulizia!” sul muso di Vorkye si disegnò un maligno sorriso e….
 
KAPOM!
 
“AAAARRRGGHH!” un istante dopo Ymir fu violentemente colpito allo stomaco tanto da sputare un enorme fiotto di sangue.
“E non ho nemmeno iniziato!” ghignò il tiranno.
 
KAPOMX4!
 
“AAARRGGH!” colpendo nuovamente il gigantesco avversario con altri quattro potenti pugni.
“E ora vediamo un po’ la tua vera faccia!” Vorkye puntò la mano destra verso il volto del gigante e sparò un raggio energetico…
 
FRABBOOOOM! 
 
Spazzando via la parte superiore.
Ora capisco: è così che ha detronizzato il vero re del Sole. Ma com’è possibile che l’universo gli abbia concesso il suo potere?” si chiese Lello mentre fu spazzato via dall’onda d’urto.
Non è difficile da capire!” gli rispose Ymir dentro di lui “Così come ogni essere vivente ha una parte di luce e una in ombra, anche l’universo ce l’ha. Lui controlla quella parte!” che aveva capito l’arcano.
“Luce e ombra dell’universo? Tsk! Mi vieni solo in mente tu come possibile avversario di questo bastardo, Nick!” capendolo, Lello si rese conto che solo il suo vecchio amico Sun’s Warrior poteva fare qualcosa contro di lui.
 
“BOSS!”
Nel vederlo cadere al suolo, i suoi compagni corsero preoccupati verso di lui, sperando che fosse ancora vivo.
“Dannazione!” Aster capì subito che la loro situazione si era ribaltata.
“Non ci voleva!” del medesimo pensiero era anche Zane.
“Si mette male!” Kisame non aveva mai sudato freddo come in quel momento.
“Temo che sia la nostra fine!” Itachi odiava ammetterlo ma non vedeva nessuna possibilità di scampo contro un simile potere.
 
“Bravi, radunatevi in un solo punto, così vi ucciderò con un solo colpo!” nel vedere che tutti stavano andando a soccorrere il Sun’s Warrior Nero, sul volto di Vorkye si disegnò un sorriso maligno.
 
“Tsk!” Lello si rialzò a fatica fissando il suo avversario “Anche se mi hai battuto in forma di gigante, non credere che mi arrenderò. Sfortunatamente per te, tutti noi Sun’s Warriors siamo testardi!” e pronto a combattere fino alla fine.
“Uhuhuh! Siete davvero uno spasso!” ma la cosa fece solo ridere il tiranno mentre tese una mano in avanti “Il vostro orgoglio vi spinge a combattere fino alla morte per portare avanti uno scopo stupido e privo di ragione. Ti accontento con immenso piacere. Va a raggiungere i tuoi antenati!” e…
 
FLASH!
 
Sparò un raggio energetico contro di lui potenziato dal potere dell’universo.
“BOSS!”
Gridarono i suoi compagni.
A quanto pare, è giunta la mia ora. Beh, non me ne andrò senza combattere, esattamente come ogni Sun’s Warrior!” Lello era pronto ad accettare la sorte ma l’avrebbe fatto a testa alta e, impugnate le spade, si lanciò verso il raggio energetico.
“Resta fermo!” ma di colpo una voce attirò la sua attenzione e poi…
 
KAPOM!
 
Qualcuno si mise in davanti al raggio spedendolo verso l’alto.
“Eh!” lasciando Lello senza parole.
“Che cosa?” ma anche Vorkye fu incredulo.
“Ma che cosa è successo?”
Anche tutti gli altri non riuscirono a spiegarsi come fosse stato possibile.
 
“Ora basta! Non usare più quel potere!” disse chi aveva respinto il raggio.
A farlo era stata una misteriosa donna. Vestiva interamente di bianco: un’aderente tuta chiusa da cinghie dello stesso colore che arrivava fino alle caviglie chiuse da stivaletti color neve. I lunghi capelli, bianco puro si muovevano ipnotici mentre incorniciavano il pallido e immacolato volto illuminato dagli occhi color dell’oro. La cosa davvero incredibile era la presenza di un paio di candide ali d’angelo dietro la schiena.
 
“Chi sei femmina e come osi darmi ordini!” dopo la sorpresa iniziale, Vorkye la fissò furente pretendendo si sapere chi fosse.
“Puoi chiamarmi Real Monad!” rispose il misterioso angelo “Ora ti prego di ritirarti prima di causare altri danni a questo mondo!” per poi parlare con voce dolce e pura.
“Non osare dirmi ciò che devo fare misera... CHE COSA!” stanco di sentirla, Vorkye stava per tranciarla in due ma, con incredulità, se la ritrovò davanti.
“Perdonami, ma dovrò farti un po’ male!” disse la misteriosa Real avvicinando la mano destra col medio fermato dal pollice.
 
KAPOM!
 
“AAAARRGGHH!” che una volta lasciato andare, colpì Vorkye sulla fronte causandogli un dolore tremendo “COM’E’ POSSIBILE!” per poi ruggire tutta la sua rabbia e fissarla con odio “NESSUNO HA MAI OSATO FARMI UNA COSA DEL GENERE QUANDO SONO COSI’! MUORI!” e calò il pugno intriso del potere dell’universo verso la sua faccia…
 
Pat!
 
Ma questo fu parato senza alcun problema dalla misteriosa donna.
“I-Impossibile! C’è qualcuno capace di contrastare il potere dell’universo!” e la cosa fece salire un brivido sulla schiena del tiranno che non aveva mai provato prima “NON PRENDETEMI IN GIRO!” ma durò poco e riprese ad attaccare senza tregua l’avversaria che schivò ogni attacco.
 
“Non ci posso credere!” una simile dimostrazione lasciò Lello senza parole.
“Ma chi è quella?” chiese Seras che osservava lo scontro per quello che riusciva a vedere.
“Vorrei davvero saperlo!” le rispose Alucard che non era mai stato sorpreso come in quel momento.
“E’ forte!” commentò Lady.
“E’ veloce!” continuò Trish.
“E’ sexy!” se ne uscì Dante^^.
“A parte questo, qualcuno sa quando è arrivata?” chiese Vergil mantenendo il sangue freddo.
“Non ne ho idea!” gli rispose Nero mentre seguiva lo scontro.
“Che sia un’altra alleata?” chiese Kisame che non sapeva chi ringraziare per aver salvato la pelle.
“Lo spero!” gli rispose Aster osservando lo scontro col cuore in mano.
“Ho una strana sensazione!” ammise Zane senza staccare gli occhi dallo scontro.
“Non sei il solo!” confermò Itachi che percepiva qualcosa di strano nell’aria.
“Quella donna…” Patty la osservò come se fosse ipnotizzata “Emana bene!” dicendo quelle strane parole.
“Bene?” nel sentire quella parola, Lello si voltò verso la piccola guardandola stupito.
Lo sento!” disse Cyber Drago Finale apprendo dietro il suo protetto.
Bene, purezza e virtù!” seguito dal Drago Tiranno.
E non solo quello!” e anche Plasma apparve quasi incantato da quel misterioso angelo.
Questa non me l’aspettavo proprio!” ghignò Ymir dentro Lello “Non l’hai ancora capito? Quella è l’eterna nemica di Abhadon, Arella l’entità pura del bene!” per poi rivelare la vera identità di colei che era giunta in loro soccorso.
 
“CHE COSA!”
E quella rivelazione lasciò i presenti senza parole.
 
“DANNATA STREGA! SI PUO’ SAPERE CHI DIAVOLO SEI!” ruggì Vorkye che, per quanto ci stesse provando, non riusciva a colpirla.
“Se ascoltassi il tuo cuore, lo avresti già capito!” gli rispose Real, cioè Arella con voce calma.
“SMETTILA CON QUESTE CAZZATE!” ruggì Vorkye ancora più furioso caricando a velocità inaudita un attacco speciale “BLOOD BLAZE!” e lanciarlo a tutta potenza contro l’avversaria.
 
FRABOMM!
 
Generando una potente esplosione.
“MUAHAHAHAH! FINALMENTE TI HO TOLTO DI MEZZO, ROMPISCATOLE!” e vedere di essersene sbarazzato fece esplodere il tiranno in una maligna risata.
“Mi spiace ma devo porre fine a questa scaramuccia!” ma la voce dell’entità del bene risonò all’interno della nube generata dall’attacco e…
 
KAPOM!
 
“AAAAARRRGGGHHH!” un pugno d’inaudita potenza, colpì Vorkye in pieno stomaco. Fu così forte da fargli perdere i sensi e dichiarare la fine della battaglia.
“Ora torna nel tuo mondo, Vorkye Drago del Sangue e attendi il giorno in cui sarai giudicato per i tuoi crimini!” sentenziò Arella…
 
WOSH!
 
Poi un potente vento si alzò all’improvviso e i soleani al seguito di Vorkye e lui stesso, furono spazzati via e rispediti nel loro mondo.  
Ci furono alcuni secondi di silenzio assoluto, persino il vento improvviso era sparito. Arella scese verso il gruppo di eroi che avevano difeso la Terra.
“Buongiorno a voi tutti!” disse lei con un dolce sorriso.
In risposta il gruppo si mise in ginocchio davanti a lei.
“E’ un onore poterla incontrare di persona, divina Arella!” disse Lello a nome di tutti.
“Real, per favore!” lo corresse l’entità del bene poggiando una mano sulla sua spalla “Alzati. Nessuno deve inginocchiarsi!” e fargli questa richiesta.
“Quale facezia! Sento che le forze stanno tornando!” rispose il Sun’s Warrior mentre sentiva che si stava riprendendo e lo stesso stava succedendo a tutti i suoi compagni.
“E-Ecco…” nel trovarsela davanti, Patty voleva chiederle qualcosa ma non sapeva come iniziare.
“Vuoi che ti abbracci piccolina? Non avere paura, vieni pure!” le rispose l’entità del bene aprendo le braccia.
Quell’invito era ciò che la Rowell aspettava e, presa dal momento, le corse incontro abbracciandola.
“Quanto sei tenera!” le disse Real accarezzandole la testolina “Oggi hai avuto molto coraggio. Non arrenderti mai!” per poi darle un bacio sulla fronte.
“Lo prometto!” disse la biondina con un dolce sorriso.
 
“Ehi, ma va bene che lo faccia? È il bene puro, potrebbe renderla troppo dolce!” se ne uscì Dante che si controllava di più.
I bambini non hanno questo problema!” gli rispose Cyber Drago Finale.
Non avendo ancora perso la loro innocenza per via della crescita, si sentono attirati da lei e questo è buono per loro!” continuò Drago Tiranno facendo capire che Patty, nonostante quello che aveva passato, era ancora innocente e aperta al bene.
“Se lo dite voi!” commentò il Devil Hunter alzando le spalle.
“Il bene puro. Sono davvero degno di trovarmi davanti a una simile entità?” si chiese Itachi mentre ricordava il suo tragico passato.
Col passato che mi ritrovo, dubito di potermi avvicinare più di così!” pensò Kisame che non osava alzare la testa verso l’angelo che si trovava davanti.
“Potete stare tranquilli, giovani guerrieri. In questo frangente, voi non siete criminali ma eroi che hanno combattuto per salvare il proprio mondo e lo avete fatto senza nessun doppio fine. Questo lava via molte delle colpe di cui vi siete macchiati, le altre dovrete essere voi a scrollarvele di dosso!” disse loro Arella che aveva percepito le loro emozioni.
“Non sarà mai possibile!” disse l’Uchiha maggiore continuando a tenere il capo basso “Ciò che ho fatto potrà essere perdonato solo con la morte!” che non vedeva altra soluzione ai suoi peccati.
“Capirai quanto ti sbagli nel momento in cui guarderai con i tuoi veri occhi!” gli rispose l’entità del bene certa di quello che diceva “E anche tu lo capirai!” per poi rivolgersi allo spadaccino della nebbia.
Di fronte a simili parole, i due membri di Alba furono presi da un tremito che non avevano mai provato prima di allora e che non avrebbero mai più dimenticato.
 
CLAP! CLAP!
 
“Quante belle parole Arella. Mi sono quasi commosso!” commentò una voce fredda poco distante dal gruppo.
Quella voce ruppe il momento di calma e fece calare un freddo terribile.
“C-Chi è?” chiese Patty che si strinse ancora più forte al petto di Arella che non aveva mai lasciato.
“Allontanati piccolina, sta per iniziare la vera battaglia!” le disse lei lasciandola andare per poi rivolgersi al misterioso osservatore “Alla fine sei venuto per davvero, Abhadon!” e chiamarlo per nome.
 
“CHE COSA!”
Che fece sobbalzare i presenti.
 
“Questa è musica per le mie orecchie!” se la rise lui compiaciuto dal panico che si era creato al solo pronunciare il suo nome “Quando ho questa forma, potete anche chiamarmi Vincent One!” per poi presentarsi con un altro nome.
Colui che era il nemico di tutte le dimensioni si presentava come un alto castano di oltre due metri. Indossava un lungo giubbotto rosso sangue a coda di rondine che copriva interamente la sua oscura persona. Sotto di esso, si potevano notare scarpe rosse abbinate a guanti dello stesso colore mentre per il resto indossava una tunica nera. Il volto nero era attraversato da un diabolico sorriso cui si abbinavano freddi occhi verdi da cui spesso partivano delle saette mentre sulla fronte spuntavano delle piccole corna. I capelli castani sparavano alti verso il cielo che cominciava a coprirsi di grosse nuvole nere.
 
“Che peccato. Ero venuto apposta per osservare questo scontro da vicino e tu sei intervenuta a interrompere tutto! Sei una guastafeste nata Arella!” si lamentò l’oscura entità rivolgendosi alla sua eterna nemica.
“Non sarei intervenuta se tu non avessi fatto la prima mossa!” gli rispose l’entità del bene guardandolo con occhi severi.
“Certo, come no!” rispose Abhadon di rimando “Sei così fredda che mi metti i brividi, mia cara!” per poi avanzare verso il gruppo con un sorriso diabolico “Finalmente ci conosciamo, Sun’s Warrior Nero. Sei pronto a sparire insieme a questo sistema solare?” facendo capire le sue intenzioni.
“Che c’è, gran capo, ti sei seccato di lasciar fare tutto ai tuoi amati generali infernali?” lo provocò Lello anche se sentiva i brividi salirgli lungo la schiena.
“Amati generali dici? Uhuh! Non hai capito niente moccioso: loro sono solo delle pedine poco più resistenti delle altre!” ma Abhadon fece subito capire come considerava i suoi servi “Sono solo dei semplici giocattoli che possono essere sostituiti in qualsiasi momento o riciclati fino a quando non mi seccherò di loro. Anche le bestie apocalittiche sono solo degli animaletti che mi secca allevare: per questo le ho lasciate alle amorevoli cure dei giocattoli che si rompono di meno!” in pratica erano solo un passatempo per lui.
“Sei davvero mostruoso, mi dai il voltastomaco!” gli ringhiò contro il Sun’s Warrior che non sopportava esseri del genere.
“Grazie, apprezzo questo complimento!” gli rispose l’oscura entità mentre sul suo volto si disegnò un sorriso diabolico molto più accentuato e gli occhi divennero bianchi mentre le unghie delle mani divennero dei lunghi artigli “Ora, però, è tempo di distruggervi tutti. Avanti, chi vuole morire per primo?” segno che il tempo delle parole era finito.
 
KAPOM!
 
Come risposta alla sua provocazione, ricevette un potente pugno in piena faccia dalla sua eterna nemica che lo spedì a diversi chilometri di distanza.
“Ti fermerò costi quello che costi Abhadon!” disse l’entità del bene risoluta a proteggere quel mondo.
 
“E’ stata così veloce che non sono riuscito a vederla partire!”
Pensarono tutti increduli.
 
CRASH!
 
“Speravo che fossi tu la prima Arella!” un istante dopo, Abhadon riapparve davanti alla sua eterna nemica e…
 
KAPOM!
 
Le restituì il favore, colpendola in viso e spedendola a chilometri di distanza.
 
CRASH!
 
Ma un istante dopo, lei riapparve con solo un graffio e poi scomparve alla vista di tutti, insieme al suo avversario. Lo scontro tra entità supreme era appena cominciato.
I loro movimenti erano così rapidi che si vedevano a stento delle proiezioni di un singolo passo mentre il terreno intorno all’immagine si frantumava, le nuvole squarciate, il cielo era attraversato da correnti di energia che generavano trombe d’aria e piovevano grosse saette.
 
“Dunque è questo ciò che si può definire, scontro tra divinità!” commentò Itachi senza parole senza nemmeno usare lo Sharingan perché incapace di seguire una simile battaglia.
“Non divinità: tra entità primarie!” lo corresse Zane, anche lui senza abilità innata attiva.
“La cosa non cambia: è comunque uno spettacolo unico nel suo genere!” disse Kisame che non si sarebbe mai aspettato nulla di simile.
“Forse anche qualcos’altro!” disse Aster, anche se non riusciva a trovare le parole giuste per descriverlo.
“Non ti sforzare, non esiste una parola in grado di descrivere una cosa del genere!” gli disse Dante che ne aveva viste fin troppe nel corso della sua vita.
“Già!” concordò Nero senza riuscire a dire altro.
“E il bello è che noi non possiamo fare nulla!” Vergil si rendeva perfettamente conto che il loro intervento non avrebbe cambiato nulla.
“E’ una seccatura, ma è così!” ammise Lady stringendo i denti mentre Trish osservava tutto in silenzio.
“Mi ricorda i bei vecchi tempi andati!” commentò Alucard con un sorriso sulle labbra.
“Ho paura!” fece Patty mentre si stringeva a Seras.
“Sì, l’ho anch’io!” rispose la bionda vampira che non avrebbe mai creduto di provarla nuovamente.
E’ dunque questa la potenza di un’entità primaria?” si chiese Lello mentre osservava ciò che aveva intorno.  
Non hai visto proprio nulla ragazzo!” lo avvisò Ymir “Al di fuori di Oblivion, per via di antiche regole, possono usare solo il 30% del loro reale potere. Finora si stanno limitando al 10%!” che gli fece capire che quello che stava avvenendo era una cosa da niente.
Come possiamo affrontare simili nemici!” e sapere questo gli fece digrignare i denti dalla rabbia.
 
“Stiamo scherzando vero? Esistono esseri simili e non ne sapevamo nulla?” a diversi metri di distanza, anche Zetsu stava osservando senza parole.
La cosa non mi piace. La loro presenza è un ostacolo ai nostri piani!” commentò la parte nera molto contrariata.
“E se questo non fosse nemmeno il loro massimo potenziale?” chiese la parte bianca molto preoccupata.
In tal caso la vedo brutta!” gli rispose la parte nera continuando a osservare “No! Impossibile!” ma poi percepì qualcosa che la terrorizzò.
 
Infatti, un istante dopo, la terra tremò e una colonna di magma incandescente salì verso l’alto.
“Assaggia un po’ di pura e indiscriminata distruzione!” a evocarla era stato Abhadon stesso che riapparve quasi del tutto incolume per poi dirigerla contro la sua avversaria.
“Non è nulla!” ma lei con giusto qualche graffio tese una mano e quel fiume di lava divenne acqua cristallina che partì verso l’avversario.
“Tsk!” che si limitò a schioccare le dita trasformandolo in uno sciame d’insetti che partì nuovamente all’attacco.
Lei rispose scioccando le dita trasformando lo sciame di insetti in farfalle che si dispersero in ogni direzione.
“Sei una vera guasta feste!” disse Abhadon tendendo un dito in avanti da cui partì una piccola sfera nera avvolta da scintille viola.
“In questo caso, ne sono felice!” gli rispose Arella che fece altrettanto sparando una piccola sfera bianca come risposta a quella avversaria.
 
FRABBOOMM!  
 
Generando un’esplosione gigantesca che investì tutta la zona.
Lello e il suo gruppo si salvarono solo grazie al Sun’s Warrior che aveva creato un enorme scudo d’ombra intorno a loro proteggendoli dall’impatto.
“State in guardia!” li avvisò Lello tornando a osservare lo scontro.
 
“AHAHAHAH! ALLORA ANCHE TU SEI CAPACE DI’ CREARE UN PO’ DI’ DISTRUZIONE QUANDO TI CI METTI D’IMPEGNO!” se la rise Abhadon disperdendo il polverone con un semplice movimento della mano.
“Non quanto fai tu!” gli rispose Arella rimanendo seria.
“E hai ragione!” le confermò l’entità del male apparendo dietro di lei e calando la mano destra a ghigliottina che…
 
CLANG!
 
Fu parata dal gomito sinistro dell’entità del bene.
“Tsk!” che strinse i denti per trattenere il dolore che percepì.
“Non mi dire, sei già al limite Real?” se la rise il suo avversario che aveva notato la smorfia e…
 
KAPOM!
 
“Agh!” le assestò un velocissimo calcio al fianco causandole un gemito di dolore.
“Sì, questa è musica per le mie orecchie!” e la cosa piacque moltissimo al suo avversario “Avanti, fammi sentire qualche altro lamento!” che ne voleva sentire ancora.
 
KAPOM!
 
“Eccoti accontentato!” disse Real colpendolo con una testata.
“Ahahah! Tu sì che sai come far girare la testa!” se la rise lui mentre un filo di sangue scese dalla fronte “Aumentiamo il ritmo. Ti va?” per poi ripartire all’attacco accelerando all’improvviso.
 
KAPOMX2!
 
Scambiandosi un pugno con l’avversaria e poi sparire nuovamente alla vista.
“E’ una mia impressione o c’è qualcosa di diverso?” chiese Seras che percepiva che qualcosa era cambiato.
“Non ti sbagli! È cambiato qualcosa!” le confermò Vergil continuando a osservare “Sembra… che stiano facendo sul serio!” e la cosa lo spaventava come mai nella sua vita.
“Vuoi forse dire che finora hanno solo scherzato?” Aster non lo credeva possibile.
“E continueranno a farlo!” li avvisò Lello “Da quello che mi ha detto Ymir, Arella e Abhadon non possono usare i loro pieni poteri al di fuori di Oblivion: possono limitarsi al solo 30%. Prima erano al 10%, mentre ora sono al 12% del loro potenziale” informando i presenti di quello che il suo demone interiore gli aveva detto pochi minuti prima.
“S-Stiamo scherzando vero?” nel sentire le energie che stavano usando, Nero rimase senza parole.
“Sono davvero così forti?” disse Lady sudando freddo.
“Questa non ci voleva!” ammise Trish.
“E voi vorreste affrontare uno di loro? State scherzando vero?” per Kisame una cosa del genere era una follia.
“E’ semplicemente impossibile!” concordò con lui Itachi.
“Impossibile?” ma quella parola fece sorridere di gusto Zane “Qualcuno di nostra conoscenza ci ha sempre detto che solo i limitati usano questa parola. In realtà non c’è nulla d’impossibile!” perché si era ricordato del credo del Sun’s Warrior che aveva riunito il gruppo di cui faceva parte.
“Uhuhuh! Questo si che mi piace!” ammise Alucard.
“Un bel modo di pensare!” concordò Dante.
“M-Ma che state dicendo? È fin troppo evidente che questa situazione è davvero impossibile!” li riprese Patty che non riusciva a condividere questo modo di pensare.  
“Tsk! Dannato pennuto! Dovunque tu passi riesci a influenzare tutti con le tue parole!” nel sentire quel discorso Lello sorrise ironico “Tuttavia, hai ragione: questo è il credo di noi Sun’s Warrior!” che si trasformò in un sorriso di sfida mentre impugnò le sue due spade.
“Boss!” nel sentirlo Vergil fu preso da un brivido.
“Stai a vedere Nick!” in un attimo, Lello raggiunse il terzo livello e…
 
FRABOM!
 
Partì come una scheggia verso un punto preciso.
“BOSS! NON FATELO!” gridò il possessore della Yamato visibilmente preoccupato per lui.
 
“BOSS!”
Seguito dagli altri compagni ma ormai era inutile: era già partito.
 
CRACK!
 
“Agh!” in quel momento era avvenuto un fatto terribile: il braccio sinistro di Arella aveva ceduto e si era spezzato come un ramoscello causandole un forte dolore.
“Finalmente sto per vincere. Muori insieme a tutto il creato Arella!”per Abhadon era il segno della vittoria e partì in quarta con l’intenzione di colpirla in viso con un pugno avvolto da una nefasta energia nera ma….
 
“ABHADON!”
La voce di Lello esplose attirando tutta l’attenzione su di se.
“Oh! Vuoi morire per primo? Per me va più che bene!” l’oscura entità tese la mano destra in avanti pronto a bloccare l’attacco del guerriero nero.
“PRENDI QUESTO!” ruggì Lello puntandogli contro le sue spade avvolte di acido e buio.
“No, non farlo!” lo pregò Arella tendendo la mano destra in avanti.
 
CLANG! DOON!
 
Le punte delle due spade impattarono con la mano destra dell’oscura entità che non si mosse di un millimetro.
“Patetico! Un simile attacco non mi raggiungerà mai!” se la rise Abhadon dando una semplice spinta in avanti che generò un’onda d’urto.
“Grr!” Lello però non indietreggiò e continuò a spingere “Dammi la tua forza BLACK LAGOON!” gridando con tutta la voce che aveva il terzo nome del suo drago e…
 
FLASH!
 
Esattamente come era successo a Nick nella dimensione satellite, anche sulla sua fronte apparve il simbolo del Cuore del Drago segno che anche l’anima del suo drago era scesa in campo: ciò che variava era il colore dell’energia che era nero notte.
“CHE COSA!” la cosa fece sussultare la sicurezza di Abhadon che cominciò a perdere terreno.
L’Anima del Drago! Possibile che sia il suo punto debole!” pensò Arella senza parole. 
“DANNATO MOCCIOSO! NON SPERARE CHE L’AIUTO DEL TUO MISERO DRAGO POSSA SCONFIGGERM!” gridò Abhadon aumentando la sua spinta.
Se quello non funziona, allora anch’io darò il mio piccolo contributo!” disse Ymir da dentro Lello “Anche, perché se muori tu, anch’io ci lascio le penne!” che lo faceva anche per salvare se stesso.
“AAAAAHHHHHH!” con la carica datagli dal suo demone interiore, Lello incrementò la spinta finchè…
 
Cric… Cric… CRASH! Zack!
 
Qualcosa avvenne: la Starbust Stream alla fine cedette e s’infranse sul palmo della mano del nemico mentre la Black Sun’s Sword superò la difesa raggiungendo il viso dell’avversario causandogli una piccola ferita alla guancia sinistra.     
“NON E’ POSSIBILE!” la cosa lasciò Abhadon senza parole ma…
 
KAPOM!
 
“AGH!” questo gli fece abbassare la guardia impedendogli così bloccare un pugno di Arella che lo centrò in pieno viso spazzandolo via di qualche metro.
“Divina Arella!” disse Lello prendendola per il fianco.
“Sei stato bravo Lello!” si complimentò lei regalandogli un debole sorriso “Ma adesso lui…” per poi fissare il comune avversario.
“Lo so!” rispose lui facendo altrettanto.
 
“AAAAARRRRRGGHHHHH!”
Il grido dell’entità primaria del male risuonò come un boato per tutto il cielo.
“Come hai osato!” ringhiò Abhadon in preda a una rabbia feroce mentre si toccava la guancia sinistra “COME HAI OSATO FERIRMI INSETTO!” per poi far esplodere la sua voce mentre un forte vento cominciò a soffiare.
 
“Che ha in mente di fare, spazzarci via?” fece Lello mantenendosi saldo.
“No, vuole distruggere il pianeta!” gli rispose Arella che conosceva bene il suo avversario e sapeva che cosa aveva intenzione di fare “E lo farà in questo modo!” per poi alzare la testa verso il cielo.
“E ti pareva!” fece Lello con un sorriso sarcastico.
Sopra la testa di tutti stava scendendo un enorme asteroide delle stese dimensioni della luna: il suo impatto con la Terra avrebbe causato la distruzione totale del pianeta.
 
“Figurati se te lo lascio fare!” ma Lello non aveva la benché minima intenzione di permettere una simile catastrofe mentre fece brillare ancora più forte l’Anima del Drago “Tecnica Segreta del Cavaliere del Drago!” fino a rendere Onysableth del tutto reale “Doragon no idai tamashī!” e lanciarla verso l’asteroide.
 
FRRRRAAAABBBBOOOMMM!
 
L’impatto fu devastante, ma ottenne gli effetti sperati: l’asteroide era stato completamente distrutto.  
“Eccoti sistemato!” ghignò il Sun’s Warrior mettendosi in difesa di Arella.
“Non dovevi farlo!” lo ammonì l’entità del bene che conosceva bene il carattere del suo eterno nemico.
“Resti dietro di me fino a quando non avrà recuperato l’uso del braccio. Al resto ci penserò io!” le rispose Lello che avrebbe guadagnato più tempo possibile per permetterle di riprendersi.
 
“E tu credi che io vi darò il tempo di fare i vostri comodi!” ma Abhadon non aveva la benché minima intenzione di assecondarli “Ne hai fermato uno ma dimmi, sei capace di fare altrettanto con cento?” passando subito a un nuovo devastante attacco.
Un istante dopo, il cielo fu coperto da una serie di asteroidi delle stesse dimensioni del primo. Se uno di quegli enormi massi spaziali avesse colpito la Terra, questa sarebbe saltata in aria.
“La vedo brutta!” pensò Lello sudando freddo.
“Oh no!” fece Arella preoccupata “Devo fermarlo a tutti i costi!” lei era l’unica in grado di fermare Abhadon e doveva farlo in fretta.
 
“La fine di questo patetico mondo è giunta e poi toccherà all’intero sistema solare fino all’intero universo. Sparite dalla mia vista mortali!” Abhadon aveva ormai pronunciato la sua sentenza condannando l’intero universo alla distruzione e sembrava che si stesse per avverare.
 
PUFFX100!
 
Ma all’improvviso i cento asteroidi, così com’erano apparsi, sparirono nel nulla e il cielo si rasserenò.
“Che cosa!” Abhadon in primis rimase senza parole.
“Che cosa è successo?” altro stupito era Lello che non aveva capito che cosa fosse successo.
“Ma che…” anche i compagni del Sun’s Warrior osservarono increduli quello che era successo.
“Chi sarà stato?” si chiese Arella che non aveva fatto nulla “Anzi, c’è solo un essere che può aver interrotto tutto!” ma poi capì che era intervenuto qualcun altro.
“N-No! Non è possibile che se ne sia accorto. Non ho nemmeno raggiunto il 30%!” anche Abhadon sembrava aver compreso chi era intervenuto e la cosa lo fece tremare.
 
“Abhadon!”
Poi una voce adirata risuonò in tutto il creato facendo tremare ogni cosa mentre nel cielo si aprì uno squarcio da cui uscì un’enorme mano ossuta e sulle tonalità del grigio cupo e a tratti viola.
“N-Non riesco a muovermi!” che si avvicinò inesorabile al’entità del male completamente paralizzata che alla fine fu afferrata e tirata verso il varco “NO! LASCIAMI DANNATO VECCHIO!” che cercò di dimenarsi come un ossesso per liberarsi.
“Dovresti saperlo, se io ti prendo, non puoi più scappare!” gli rispose il proprietario della mano con voce severa “Per ciò che hai fatto, sarai privato di parte dell’energia che ti destino per due secoli a cui aggiungo un volo diretto nel baratro fuori dal Nexus!” decidendo sul momento la punizione da applicargli.
“NOOOOO! LASCIAMI!” gridò Abhadon ormai prossimo a essere trascinato nella crepa “NON ILLUDETEVI DANNATI MORTALI! OGGI VI SIETE SALVATI, MA LA PROSSIMA VOLTA VI DISTRUGGERO’ SENZA POSSIBILITA’ DI RITORNO! E ALLORA VI TROVERETE DAVANTI ALLA VERA DISPERAZIONE! MUAHAHAHAHAH! MUAHAHAHAH!” e capendo di aver momentaneamente perso, lanciò le sue ultime minacce ai suoi avversari promettendo di tornare più forte che mai e poi il varco si chiuse.
 
Ci furono alcuni secondi si silenzio poi…
“OH YEAH! IT’S THE END!” Dante esplose con la classica scivolata dinamica dei rockettari^^.
“SALVI!” seguito da Nero che semplicemente crollò a terra alzando le braccia al cielo.
“Che bambini!” si lamentò Vergil spiaccicandosi una mano in faccia^^.
“SIAMO ANCORA VIVE! SIAMO ANCORA VIVE!” mentre Patty saltò felice tra le braccia della sua sorellona che fece altrettanto.
“Non so chi sia intervenuto ma gli dobbiamo la vita!” mentre Lady si sedette a terra e prese fiato.
“La domanda da porsi è chi è!” si chiese Trish poggiandosi un dito sul mento.
“Al momento non me ne frega nulla. Ciò che conta è che siamo salvi!” ammise Kisame poggiandosi la sua fidata Samehada sulla spalla destra.
“Sono d’accordo!” confermò Aster sedendosi su una roccia “Anche se trovo assurdo che esista qualcuno capace di far tremare quel mostro!” ma in cuor suo si chiedeva chi fosse l’essere che aveva portato via Abhadon senza la minima fatica.
Non ho percepito alcun chakra ma sono sicuro che la sua potenza era immensa!” pensò Itachi mentre ricordava la sensazione che aveva provato quando era apparso.
“Chi era quell’essere!” si chiese Zane mentre sentiva un fremito alle mani.
“Uhuhuh! E così Crhonos è apparso giusto in tempo!”se la rise Alucard che sembrava saperne qualcosa. 
“Come? Lei sa chi è intervenuto?” gli chiese Itachi guardandolo incredulo.
“Deve dirci tutto quello che sa!” seguito da Zane che ne voleva sapere di più.
 
FLASH!
 
“Crhonos è il signore del tempo e dell’equilibrio della dimensione di Oblivion: colui che canalizza l’energia alle due entità primarie che avete appena visto combattere. È l’unica entità suprema che Abhadon teme più di chiunque altro!” a rispondere alla loro domanda ci pensò niente meno che Yuko che apparve ai presenti grazie e a un cerchio magico “Salve ragazzi, sono la strega dimensionale Yuko Ichihara ed esaudisco le richieste che mi vengono fatte in cambio del giusto pagamento di egual valore!” presentandosi ai quattro.
“Da quello che mi ha appena detto Yuko, è Crhonos il motivo principale che impedisce alle due entità primarie di usare i loro poteri al di fuori di Oblivion. Se avessero superato il 30% dei loro poteri, sarebbe intervenuto lui e li avrebbe riportati da dove sono venuti !” affiancata da Integra che spiegò una parte del ruolo del signore del tempo “Io sono Integra Hellsing, molto lieta!” per poi presentarsi dando le minime informazioni.
“Oh! Ci hanno rubato la scena!” fece Hilda seccata mentre atterrò a pochi metri di distanza.
“Giustamente dobbiamo lasciar parlare chi ne sa di più!” commentò Aoi al suo fianco.
“Spero abbiate preso appunti, perché non lo ripeteremo un’altra volta!” seguite da Mina che rimase impassibile.
“E Quelle chi sono?”
Si chiesero i quattro che non capivano che cosa c’entrassero quelle tre ragazze.
 
“Loro sono i miei famigli: Mina Tepes, un demone pipistrello, Hilda Hildegarda, un raro tengu bianco e Aoi Kunieda, un guerriero bestia modello tigre. Perdonate i loro modi, sono molto riservate come me!” ci pensò Lello stesso a presentarle una volta che scese riassumendo sembianze umane.
“Padroncino, state bene?” Mina gli corse incontro per accertarsi che non avesse ferite.
“Siete stato formidabile!” si complimentò Hilda mentre controllava ogni punto del corpo del suo padrone per accertarsi che non fosse ferito.
“Non formidabile, eccezionale!” la corresse Aoi che faceva altrettanto.
“Sto bene, tranquille!” le rassicurò il Sun’s Warrior che sapeva bene quanto fossero apprensive.
“Boss, dov’è la divina Arella?” gli chiese Vergil avvicinandosi a lui.
“Guardate voi stessi!” gli rispose Lello indicando col pollice “E’ stato lui a contattare Crhonos!” facendo capire che era sopraggiunto qualcun altro.
 
“T-Ti dispiacerebbe mettermi giù per favore? Mi fai sentire in imbarazzo!” fece Arella che era tra le braccia di qualcuno che sembrava conoscere.
“Perdonami, ma non riesco a non desiderare di tenerti stretta a me, mia amata!” le rispose questo con voce amorevole.
Arella era tenuta in braccio da un misterioso uomo coperto da una lunga tunica nera munita di cappuccio che impediva di vedere il suo volto. L’unica cosa che si poteva vedere era l’alto e atletico corpo evidenziato dalla tunica e le mani pallide, inoltre si poteva vedere parte del viso perfetto e privo di barba, dove risaltavano i denti bianchissimi con i canini leggermente più lunghi del normale.
 
“Divina Arella, state bene?” la prima a correre verso la curiosa coppia fu Patty che era molto preoccupata per il braccio dell’entità del bene.
“Non temere, piccola lady, ho già provveduto a curare la ferita che deturpava il suo bellissimo corpo!” la rassicurò il misterioso figuro prestandole attenzione “E così sareste voi i grandi difensori di questa dimensione. Mi deludete parecchio se non di più: avete permesso che la mia Real venisse ferita. Imperdonabile!” e poi rivolgersi contrariato a tutti gli altri.
“Ma chi si crede di essere!”
Pensarono tutti innervositi dai modi dello sconosciuto.
 
“Parole grosse per qualcuno che è rimasto nascosto per tutto il tempo e che non mostra nemmeno il suo volto!” gli rispose Lello mantenendo la calma e guardandolo fisso.
“Un Signore non si mostra mai troppo presto sul campo di battaglia!” gli rispose questo senza scomporsi “Tuttavia, è vero: non è educato non presentarsi!” ammettendo di aver mancato quest’accortezza “Per motivi che non mi attarderò a dire, non posso mostrarvi il mio volto; per quanto riguarda il mio nome, potete chiamarmi << Il Maestro >> molto lieto!” per poi presentarsi in questo modo.
“Non hai fatto molto!” commentò il Sun’s Warrior incrociando le braccia e mantenendo la calma.
“Non fraintendere Lello. Non si rivela perché se si sapesse il nostro legame, si rischierebbe qualcosa di molto pericoloso!” gli disse Arella che riuscì a farsi mettere giù “Lui è un’entità assoluta come me solo che ricopre un ruolo diverso: è il guardiano della dimensione B, detta Torre di Babele, il luogo in cui sono custoditi i tomi della vita di tutte le dimensioni esistenti e dei loro abitanti!” e ci pensò lei a presentarlo “Lui veglia sulle vite di tutte le dimensioni sin dalla notte dei tempi: è il Maestro dei Mondi!” spiegando meglio il suo ruolo.
“In pratica, lui ha il controllo sulle nostre vite, vero?” chiese Lello che credeva di aver capito bene.
“Non fraintendere, non controllo la vita altrui: mi assicuro che l’esistenza continui a scorrere senza eccessive interruzioni!” chiarì il Maestro mentre tese la mano destra in avanti e ciò che restava della Starbust Stream si raccolse davanti a lui “Se anche una pagina dei tomi della vita venisse distrutta, ciò che vi è scritto scomparirebbe per sempre senza lasciarne alcuna traccia!” spiegando il suo ruolo mentre la spada si ricompose divenendo più splendente che mai “Ora non si spezzerà più!” e avvicinarla a un incredulo Lello.
“Grazie!” che la prese in mano “La sento più leggera e anche più forte. Incredibile!” e la maneggiò per misurarne l’equilibrio.
“Non possiamo fare altro che ringraziarla, allora!” disse Integra accendendosi uno dei suoi sigari “Possiamo considerarla come un nostro alleato?” e porgli questa domanda.
“No, non potete!” le rispose il misterioso Maestro spiazzando tutti “A parte un mio personale interesse, non ho alcun ruolo o scopo in quello che succede qui. Questa sarà la prima e ultima volta che mi vedrete. Siatene lieti signori!” facendo capire che lui non sarebbe mai più apparso.
“Però, ha appena detto di essere venuto qua per un suo interesse, giusto! Quale sarebbe!” gli chiese Lello mentre rinfoderò la sua nuova spada.
“Stai per vederlo!” gli rispose il Maestro e presa Arella per una spalla, la portò a se e iniziò a baciarla appassionatamente.
“Mhm!” lasciando l’entità del bene in primis senza parole che poi iniziò a collaborare.
 
“Che!”
Lasciando gli altri senza parole^^.
 
“Quanto mi mancavano le tue labbra!” ammise il Maestro quando si staccò.
“Anf! N-Non me lo aspettavo!” ammise lei voltandosi rossa dall’altra parte.
“C-Che scena!” ammise Patty toccandosi le guance rosse.
C-Che uomo!” pensò Seras tamponandosi il naso sanguinante.
“Davvero passionale e romantico!” commentò Trish con uno dei suoi sorrisi.
“Che invidia!” mentre Lady invidiava parecchio Arella^^.
“Wow!”
Mentre le altre donne non riuscirono a trattenere quest’esclamazione^^.
“Che grandissimo bastardo egocentrico!”
Pensarono all’unisono i maschi con la venuzza pulsante^^.
 
Uhuhuh! Che c’è Lello, sei geloso?” Ymir ne approfittò per punzecchiare un po’ il suo protetto.
Ma figurati!” gli rispose il Sun’s Warrior mentre recuperava il suo sangue freddo “A parte questo spettacolo fuori luogo, avete qualcos’altro da fare qui?” per poi rivolgersi calmo al Maestro.
 
“Non ho altro da spartire con voi ragazzini!” gli rispose questo con calma “Tuttavia, mi avete tutti mostrato uno spettacolo niente male: per questo vi ricompenserò fornendovi alcune informazioni fondamentali per la vostra avanzata!” ma decise di fare qualcosa per il gruppo.
“Quali di preciso!” gli chiese Lello con un certo fremito nella voce.
“Dei semplici consigli, magari anche utili per battere quel gruppetto di stupide lucertole che vi ha messo in difficoltà ancor prima di Abhadon!” gli rispose il Maestro che ottenne l’attenzione di tutti “Come avete avuto modo di vedere, quel Vorkye è un avversario straordinariamente pericoloso e il bello è che non appartiene al gruppo di Abhadon. Se volete avere qualche chance di batterlo, dovrete diventare più forti: tu, soprattutto, dovresti raggiungere il quarto livello o addirittura superarlo!” iniziando a consigliargli su come poter battere l’attuale tiranno dei soleani.
“Questo lo avevo già capito da me, grazie!” gli rispose Lello stringendo i pugni “Ma ho anche capito che non sarò io a dargli la lezione che si merita, bensì Nick!” e sapeva bene che solo l’altro Sun’s Warrior poteva fare qualcosa contro di lui.
“Effettivamente, è così!” annuì il Maestro sorridendo in modo bastardo “Ora, però, andiamo a cose più serie. Il vostro principale problema è Abhadon e i suoi seguaci. Se vorrete avere la meglio su di loro, dovrete necessariamente diventare più forti!” passando poi a un’altra questione “Per i generali infernali, non ho nulla da dire; per Abhadon invece sono necessari due requisiti fondamentali senza i quali non avrete nessuna possibilità di vittoria: il gruppo dei Sun’s Warriors deve essere riunito  e tutti i suoi membri devono aver raggiunto il quinto livello. Solo così avrete qualche possibilità di vittoria contro di lui!” e disse cosa era necessario per poter fronteggiare il vero nemico.
“A parole è facile ma non con la pratica!” gli rispose Lello “Abbiamo visto tutti di che cosa sono capaci le entità primarie del bene e del male quando usano il minimo dei loro poteri, figurarsi quando fanno sul serio. È un’impresa davvero impossibile da compiere!” trovava difficile fare una cosa del genere.
“Tu da tempo al tempo, poi mi darai ragione!” gli rispose il Maestro “Riunite il gruppo al completo e vedrete che non ci sarà nessuno in grado battervi!” rimarcando questa cosa importante.
“Finora, nella storia di tutte le dimensioni, non c’è mai stato nessun gruppo di Sun’s Warriors che abbia riunito i dieci membri al completo: ne sono sempre mancati due o tre; inoltre non sappiamo da dove iniziare per trovare gli otto membri mancanti, figuriamoci riunirli tutti!” ma Lello era fin troppo realistico al riguardo ed espose la situazione.
“Dimmi, quali sono le condizioni perché si possa diventare Sun’s Warrior?” gli chiese il guardiano della dimensione B con voce calma.
“Non sono condizioni che si verificano sul momento ma si manifestano sin dalla nascita o si sviluppano con la crescita e non è necessario essere un soleano o un saturniano per questo!” gli rispose Lello facendo quest’importante premessa “Colui che indossa il ciondolo blu, cioè Nick, manifesta a tutti il suo potere imponendo la sua volontà senza timore. Chi indossa il ciondolo nero, ossia io, agisce sempre nell’ombra celando il suo vero potere agli altri. Chi indossa il ciondolo rosso è colui che ogni volta affronta la morte ed è in grado di risorgere dalle sue ceneri più forte di prima. Chi ha il ciondolo verde è colui che sopporta in silenzio i sentimenti contrastanti che gli si parano davanti trasformandoli in forza. Chi indossa il ciondolo giallo, è portatore di una maledizione ma che la usa per il bene. Il portatore del ciondolo ambra è un figlio adottivo proveniente da un’altra terra che ha piantato radici e si è fatto accettare nella nuova. Chi detiene il ciondolo bianco è colui che ha sempre usato la luce che ha nel cuore per proteggere coloro a cui tiene anche se si trova nell’oscurità più pura. Il possessore del ciondolo rosso e nero è colui che, per tutta la vita, è vissuto nella distruzione ed è stato preda dell’orgoglio ma che ha saputo guardare oltre di esso e accettare una nuova vita. Il possessore del ciondolo indaco, finora mai apparso, è chi è nato nel male ma è risuscito a trovare un’ancora di salvezza verso il ciò che odiava di più. Per quanto riguarda il ciondolo viola, personalmente non ho idea di quale sia il requisito: gli scritti che si sono tramandati da miliardi di anni non lo specificano con chiarezza!” e spiegò dettagliatamente chi erano i Sun’s Warriors e il significato dei ciondoli che indossavano, anche se uno gli sfuggiva del tutto.
“L’ultimo è l’unione di tutti questi requisiti e allo stesso tempo di nessuno di essi!” ma ci pensò il Maestro stesso a dargli la risposta giusta sull’ultimo Sun’s Warrior.
“Tutti i requisiti e nessuno allo stesso tempo? Che vuole dire?” chiese Lello confuso.
“Lo capirai a tempo debito!” lo rassicurò il Maestro “I vostri futuri compagni sono più vicini di quanto possiate immaginare e ve ne accorgerete molto presto!” dicendogli anche questo “Ancora un ultimo avviso: state in guardia dai Caduti, i quattro signori capaci di soppiantare le entità primarie!” e dare quest’atra importante informazione.
“I Caduti? Chi sono?” gli chiese il Sun’s Warrior preso da un forte batticuore.
“Li incontrerete prima o poi. Anche se corpo e anima sono separati, loro vi osservano!” gli rispose il Maestro ch cominciò ad alzarsi in volo “Ciò che avevo da dire e da fare, l’ho fatto. Il resto spetterà a voi. Addio, non ci rivedremo mai più!” e con queste parole, sparì nel nulla.            
 
“Ehi, non avevamo ancora finito di parlare!” protestò Lello che non apprezzava lasciare un discorso a metà.
“Si vede che non sapeva altro o il suo tempo era finito!” ipotizzò il capo di Hellsing non facendoci troppo caso “Oppure ha dato per scontato che sarebbe stata la divina Arella a continuare il discorso!” per poi rivolgere le sue attenzioni sull’entità del bene.
“Real, per favore!” le chiese lei con un sorriso mentre accarezzava la testolina di Patty “Sui Caduti non c’è molto da dire: sono altre quattro potenti entità che desiderano prendere il nostro posto e dominare su tutte le forme di vita. All’inizio di tutto, tentarono di soppiantarci ma furono sconfitti e sigillati dentro degli speciali cilindri che Abhadon stesso ha deciso di custodire personalmente. È stata la prima e unica volta in cui abbiamo collaborato contro un comune nemico!” rivelando una parte del loro antico passato “Tuttavia, sigillammo solo tre di loro lasciando libere le anime mentre il quarto di loro ha perso il suo corpo e la sua autonomia molto tempo fa!” spiegando che fine hanno fatto.
“In pratica, avete separato l’anima dal corpo dei primi tre mentre l’ultimo è riuscito a scappare prima che ciò potesse succedere anche se poi è stato fregato lo stesso!” riassunse Alucard molto interessato alla cosa “E diteci, chi sono questi Caduti?” e chiedere ciò che tutti volevano sapere.
“Nel corso dei secoli sono stati chiamati in diversi modi. Due di loro li avete anche conosciuti!” rispose loto Real facendo questa premessa “Il primo siete stati voi tre fratelli a conoscerlo direttamente: si tratta di Mundus il principe dell’inferno!” rivelando il nome del primo puntando i tre figli di Sparda.
“Ma davvero!” e la cosa fece ghignare di gusto il Devil Hunter mentre nei suoi occhi si poteva vedere una luce sinistra.
“E così è uno di loro!” seguito dal gemello che accarezzò la sua katana.
“L-Lui è uno dei Caduti!” mentre Trish sudò freddo.
“Io non l’ho mai affrontato ma ho sentito parlare di lui!” mentre Nero non lo conosceva proprio.
“Allora il bastardo è già sistemato. Sia Sparda che i suoi figli l’hanno già sistemato una volta!” fece Alucard leggermente deluso dalla cosa...
“Solo perché non aveva il suo vero corpo e poi si trovava in un piano dimensionale che non riusciva a controllare come voleva!” ma Arella frenò la sua delusione.
“Capisco!” si limitò a commentare Lello “E per quanto riguarda l’altro Caduto?” più interessato a conoscere l’identità del secondo che avevano incontrato.
“E’ colui che è scappato prima di essere sigillato, nonché il più pericoloso dei quattro perché era in possesso di un oggetto estremamente potente: Chaos il Signore di Tutto e di Niente!” e altri non era che il demone interiore di Nick stesso.
“Stiamo scherzando vero?” e quella rivelazione fece sudare freddo Aster che non dimenticherà mai che cosa successe quando fece la conoscenza del tipo.
“E così è uno dei famosi Caduti, interessante!” commentò Zane divertito “Peccato per lui che il suo << contenitore >> sia uno parecchio duro da piegare!” ed era contento di sapere che il Sun’s Warrior che li aveva riniti aveva dimostrato di poterlo tenere a bada.
“Non fraintendere: Chaos è controllabile solo perché al momento è privo del suo corpo e della maggior parte dei poteri di cui dispone!” lo avvisò Yuko che ne sapeva qualcosa “Se dovesse liberarsi dalle catene che lo imprigionano all’anima che lo blocca e recuperare ciò di cui ha bisogno, potrebbe diventare l’avversario più pericoloso di tutti, anche di Abhadon stesso!” facendo capire che il signore di Tutto e di Niente, anche se sigillato, non doveva essere sottovalutato per nessun motivo.
“Eh! La cosa suona divertente!” commentò Alucard divertito.
“Puoi dirlo forte zietto!” e Dante era dello stesso parere.
“Che si facciano avanti, li farò a pezzi con la mia spada!” anche Vergil condivideva il pensiero dei due.
“Eh!” mentre Nero si limitò a sorridere.
“Maschi, pensano sempre con i pugni invece che con la testa!” fece Lady delusa.
“Ecco perché ci siamo noi a tenerli a bada!” le fece notare Trish.
“Interessante!” commentarono insieme Itachi e Zane.
“Quanta pazienza!” esclamò Aster sconsolato.
“Non te la prendere, lo sai come sono fatti!” se la rise Kisame.
“Ma loro che vogliono!” commentò Seras.
“Cercano solo grane!” disse Hilda sicura.
“Hanno bisogno di una ripassata!” commentò Aoi impugnando la sua spada di legno.
“Non prima di aver sentito le parole del padroncino!” le riprese Mina “E poi abbiamo un importante ospite che non possiamo assolutamente ignorare!” per poi concentrare le sue attenzioni su Arella.
 
“Perdoni la mia insistenza, divina Real: può dirmi chi sono gli altri Caduti?” intanto il Sun’s Warrior Nero pose un’altra domanda all’entità del bene.
“Mi dispiace, ma è meglio che per il momento vi concentriate su altre questioni più imminenti!” ma questa decise di non rivelare altro per il momento “Hai la mia parola che un giorno continueremo il discorso. Ora devo andare!” decidendo di tornare a Oblivion.
“Deve proprio andare via?”e la cosa rese Patty molto triste. Il calore che sentiva la stava facendo sentire bene.
“Sì, devo piccolina!” le rispose Real accarezzandole dolcemente la testolina “Ma non temere, ci rivedremo presto. Per allora, diventa più forte per le persone a cui tieni. Me lo prometti?” chiedendole di farle questa promessa.
“Sì, lo prometto!” che la piccola non esitò a fare.
“Brava!” facendo sorridere Arella che si librò in volo “Anche se da lontano, io veglierò sempre su tutti voi. Buona fortuna giovani eroi!” e dopo che fu avvolta da una candida luce, sparì.
 
E’ andata!” pensò Lello chiudendo gli occhi per un momento.
“Boss, state bene?” gli chiese Vergil che gli si era avvicinato.
“Sì, non preoccuparti!” lo rassicurò il Sun’s Warrior mentre e si voltò “Yuko, i preparativi per l’incantesimo sono ultimati?” per poi rivolgersi alla strega dimensionale.
“Certamente!” che dette esito positivo “C’è solo una cosa che manca: il pagamento di egual valore!” per poi voltarsi verso i quattro estranei.
“Egual valore?” chiese Zane confuso.
“Che cosa vuole dire?” seguito da Itachi.
“E poi che incantesimo vuole lanciare?” e da Aster ancora più confuso.
“E noi che cosa c’entriamo?” mentre l’Hoshigaki non capiva il loro ruolo.
“Avete tutti visto di che cosa sono capaci i soleani al servizio di Vorkye vero? In questo momento, nessuno di noi è in grado di affrontarli. Per questo motivo ho preparato uno speciale incantesimo che separerà il Sole dalla Terra, impedendone altri contatti!” e l’Ichihara iniziò a spiegare loro che cosa aveva fatto mentre i suoi compagni stavano combattendo “Tuttavia, per attivare quest’incantesimo è necessario un prezzo equivalente e solo voi quattro potete fornirlo!” spiegando il ruolo dei quattro.
“Capisco!” fece Zane “Però perché proprio noi?” ma volle sapere il motivo per cui dovevano essere loro a fare questo pagamento qualunque esso fosse.
“Le ragioni sono tante e dubito vogliate sentirle tutte!” gli rispose la strega dimensionale sviando il discorso.
“Ci dica la più importante allora!” insistette Itachi che voleva avere almeno una minima risposta.
“Siete i primi che hanno davvero iniziato a combattere per salvare questo pianeta e questo comporta la responsabilità di proteggerlo dando qualcosa in cambio!” che la strega dimensionale non esitò a dare.
“Suona più come un obbligo che come motivo!” commentò Kisame che non aveva molto apprezzato quella risposta.
“Pensatela come volete, ma l’ultima parola spetta a voi!” gli rispose Yuko.
“E di preciso, che cosa dovremmo dare in cambio e poi quali sono i rischi?” mentre Aster volle sapere le conseguenze della loro scelta.
“Questa è una giusta domanda!” commentò Yuko con un sorriso “Voi non correrete alcun rischio ma l’incantesimo, una volta lanciato, comporterà dei limiti. Il primo limite è il tempo: non resterà attivo per sempre; durerà per circa tre anni e quattro mesi. Il secondo limite è il contenimento: può resistere a una grande quantità di energia ma non a quella illimitata dell’universo. In altre parole, fino a quando l’incantesimo non si sarà dissolto, chi ne è in grado non dovrà attivare il potere dell’universo per nessun motivo!” ed espose i limiti di quest’incantesimo.
“Peccato, però, che quel Vorkye sia in grado di usarlo!” le fece notare Patty entrando nel discorso.
“Non lo userà mai se non sarà costretto. L’attivazione e l’utilizzo di quel potere comporta sempre un rischio!” le rispose Yuko facendo capire che aveva già considerato il caso del tiranno.
“Speriamo che sia così!” disse Lello entrando nel discorso “Allora, che cosa decidete: il destino di questo pianeta è nelle vostre mani!” per poi rivolgersi ai quattro.
“Non prima di sapere che cosa dobbiamo dare come pagamento!” ma Aster aveva chiesto anche dell’altro e non aveva ricevuto nessuna risposta.
“Ciò che dovete dare è un oggetto col quale avete un particolare legame: sarà fondamentale per permettere la riuscita dell’incantesimo!” gli rispose la strega dimensionale “So che potreste soffrire per questo, ma credetemi quando vi dico che ne varrà la pena!” comprendendo perfettamente che cosa avrebbe comportato fare una cosa simile.
“Se è per il bene di questo pianeta, posso anche accettare di separarmi dal mio deck!” e Zane fu disposto a dare quello che riteneva più prezioso.
“Non è il tuo deck quello che serve e nemmeno il legame con tuo fratello. Ciò che devi dare è lo scudo che ti ha donato lord Yaphisan!” ma l’Ichihara gli fece intendere che il pagamento era un altro.
“Lo scudo? Allora va bene!” e il Truesdale, dopo un iniziale titubanza, accettò di cedere quell’oggetto che fu illuminato da una bolla magica e levitò verso la strega.
“Ti ringrazio. In cambio avrai quest’oggetto che in futuro sarà fondamentale!” che a sorpresa tirò fuori qualcos’altro.
“E questo che cos’è?” lasciando Zane molto confuso.
Nelle sue mani era apparso un lungo bastone bianco dalla punta incavata. Su di esso erano intagliati antichi simboli di una civiltà perduta.
“Quello che stai tenendo in mano è lo scettro di luce, una delle cinque armi di luce. Fanne buon uso!” e la strega gli dette subito una risposta.
“Una delle cinque armi di luce. È simile alle armi di Naruto e di Jaden. Perfetto!” e la cosa piacque parecchio al Truesdale maggiore che fissò il suo rivale con un ghigno di sfida.
“Che c’è Truesdale, pensi di essere diventato più forte? T’informo che anch’io dispongo di un’arma di luce. Ti presento l’ascia di luce!” che col medesimo ghigno sfoderò la sua arma che subito iniziò a brillare.
“Bene, bene. Così ci sarà più gusto!” commentò Zane mentre la punta della sua nuova arma s’illuminò e ne uscì una lunga frusta fatta interamente di luce.
“Si vede che ha già iniziato a interagire con la sua arma!” sorrise la strega soddisfatta.
“Si può sapere perché gli hai dato quest’arma? Qual è la sua utilità?” le chiese Integra che non capiva perché gliel’avesse data.
“In futuro sarà necessario riunire tutte le cinque armi in un solo luogo. Sarà fondamentale!” le rispose la strega “Itachi, il prossimo sei tu!” per poi rivolgersi all’Uchiha.
“Certo, non ci sono problemi!” che accettò di dare il suo pagamento “Che cosa devo dare?” concentrando tutte le sue attenzioni sulla strega.
“Il medaglione che ti ha regalato Kaeleena. È questo il pagamento che devi darmi!” che non lo fece aspettare.
“Cosa!” ma la risposta fece sussultare il cuore del moro “Non è possibile cambiare?” che avrebbe preferito rinunciare ad altro ma non a quell’oggetto che significava molto per lui.
“Mi dispiace, ma non c’è altro oggetto che possa sostituirlo!” ma la risposta della strega fu negativa.
“Allora va bene!”sapendo che così avrebbe per sempre perso la possibilità di rivedere la donna che amava, Itachi decise di cedere quel monile cui teneva più del suo stesso orgoglio e tiratolo fuori, lasciò che fosse avvolto da una bolla magica e si avvicinasse alla strega.
“So che è stata una scelta molto dolorosa ma in cambio avrai un mio regalo!” e anche questa volta Yuko decise di premiare quel pagamento dando qualcos’altro in cambio “Questo è per te!” dal suo abito si staccò una farfalla che entrò nel corpo del ragazzo “Quando comprenderai chi sei davvero e lo accetterai, desidera qualsiasi cosa tu voglia ed essa si esaudirà!” che consisteva in un desiderio.
“Che cosa vuol dire?” chiese Itachi che non aveva compreso le parole della strega.
“Lo capirai quando sarà il momento!” che non gli dette una risposta precisa “Kisame Hoshigaki, ora tocca a te!” per poi rivolgersi allo spadaccino della nebbia.
“A parte la mia spada, non credo di avere qualcosa cui tenga davvero!” che indicò l’unico oggetto che riteneva importante e che difficilmente avrebbe potuto sostituire.
“Non è così. Ciò che devi dare è il primo ricordo felice della tua vita!” ma Yuko gli dette esito negativo facendogli capire che c’era qualcosa di ancora più prezioso che poteva dare.
“Quello!” e nel sapere il pagamento, lo spadaccino fu preso da un tremito “Ma così facendo, sarò un uomo completamente vuoto!” sapendo che era forse quello che lo manteneva per davvero umano.                      
“Non è vero. Anche se ora non te ne rendi conto, hai molti altri ricordi felici!” lo rassicurò Yuko “Sarà una forzatura ma farò in modo che quel ricordo non si perda e, quando l’incantesimo si scioglierà, esso torni da te!” e per lui avrebbe fatto un’eccezione.
“Allora va bene!” lo spadaccino altro non disse mentre vide una bolla uscire dal suo petto e dirigersi verso la strega “Addio!” pensò tra se chiudendo gli occhi.
“A questo punto, resto io!” commentò Aster rivolto alla strega “Che cosa devo darti?” e volle andare subito al punto.
“Il tuo pagamento è la carta Eroe del Destino Angelo Oscuro!” e la strega non lo fece aspettare.
“Q-Quella?” e nel sapere qual era il prezzo, il ragazzo dai capelli d’argento ebbe un tuffo al cuore: quella carta, anche se apparentemente debole, era l’ultimo regalo fattogli dal padre, per questo ci teneva in modo particolare.
“So bene che così ti privo di qualcosa di prezioso e credimi quando ti dico che la cosa mi rattrista molto, ma non c’è altra scelta!” capendo perfettamente come si sentiva, Yuko gli mise una mano sulla guancia rivolgendogli quelle parole.
“Non serve che aggiunga altro!” rispose il ragazzo prendendo la carta in questione e, dopo averla guardata per l’ultima volta, la consegnò alla strega “E’ vero, è l’ultimo regalo di mio padre, ma ne ho altri che conserverò per tutta la vita!” consolandosi con questo.
“Più questo!” gli disse l’Ichihara poggiandogli l’indice sulla fronte “Prima di prendere sonno, pensa a lui con tutto il cuore e lo vedrai nei tuoi sogni!” facendogli un piccolo regalo onirico.
“Vuole forse dire che…” Aster non riuscì a credere a quello che gli era stato detto ma gli bastò un sorriso della mora per capire quello che aveva fatto per lui “Grazie!” altro non disse.
 
“Bene, il pagamento è stato effettuato. Tutto è pronto!”ora che aveva ottenuto il giusto prezzo, Yuko era pronta a compiere l’incantesimo.
 
La strega dimensionale fece alcuni passi indietro e diresse i quattro pagamenti in corrispondenza dei punti cardinali mentre lei si mise al centro con in mano un ciondolo da cui pendeva una gemma viola che brillava di luce propria.
“Ma quello...” e nel notarlo, Lello fu preso da un fremito.
“Sì, l’amuleto del Sun’s Warrior viola sarà il tramite di quest’incantesimo e, un giorno, la via che porterà alla salvezza di questo mondo!” gli rispose la mora mentre alzò il ciondolo verso il cielo.
 
FLASH!
 
Una colonna di luce di un intenso viola partì verso l’alto mentre le quattro bolle magiche s’innalzarono lentamente.
“Boss è sicuro di volerla far continuare?” avendo notato l’espressione del suo capo, Vergil gli fece questa domanda.
“Vorrei interrompere tutto, ma mi rendo conto che in questo modo condannerei questo mondo!” gli rispose il Sun’s Warrior chiudendo gli occhi “Ma se quello che ha detto è vero, è un passaggio necessario per capire chi sia questo nostro misterioso compagno!” riaprendoli e sperando che quello che stava per succedere, in futuro li avrebbe aiutati.
“Sarà una terribile ubriacona e fumatrice incallita ma non ha mai sbagliato. Possiamo fidarci!” commentò Integra tirando una boccata al suo sigaro ormai certa di potersi fidare di lei.
 
Fu questione di pochi istanti: così com’era apparsa, la colonna di luce sparì e, insieme a essa, anche i quattro oggetti e il ciondolo. L’incantesimo era riuscito.
“E’ fatta?” chiese Alucard che voleva essere sicuro della riuscita del sortilegio.
“Sì, l’incantesimo è riuscito con successo!” gli rispose la strega dimensionale “Per il momento siamo al sicuro ma non dimenticate quello che ho detto prima di attivarlo!” raccomandandosi di rispettare le condizioni necessarie per mantenerlo attivo fino allo scadere dell’ora X.
“Scusate. In che cosa consiste esattamente quest’incantesimo?” non avendo capito che cosa aveva fatto la mora e non capendo un acca di magia, Kisame lo volle almeno sapere.
“In parole povere, è un vaso canopo gigante!” gli rispose la strega “Cioè un contenitore magico che non può essere distrutto dall’interno ma solo dall’esterno!” spiegando meglio che cosa aveva fatto “Inoltre allontanerà dalla mente dei soleani il desiderio di provare ad allontanarsi dal loro mondo. Tutto questo, a condizione che non venga scatenato il potere dell’universo né da dentro né da fuori questo contenitore o sarà stato tutto inutile!” raccomandandosi nuovamente su quello che era necessario fare per mantenerlo attivo.
 
“Va bene, ora possiamo andare!” ora che tutto era finito, Lello decise di ritirarsi con i suoi compagni ma…
“Un momento!” fu richiamato da Zane che aveva qualcosa da dirgli “Tu sei un Sun’s Warrior vero? Allora perché non ti unisci a noi? Combattiamo dalla stessa parte no!” e gli fece questa domanda.
“Il mio modo di agire è diverso da quello di Nick!” gli rispose il Sun’s Warrior Nero fissando sia lui sia gli altri tre con occhi freddi “Per il vostro bene, vi consiglio di tenere la bocca chiusa. Sarò io a rivelarmi al momento giusto!” e dare loro quest’avvertimento.
“Io avrei un’idea migliore, se me lo permettete!” facendosi avanti Itachi aveva qualcosa da proporre “Fateci entrare nel vostro gruppo. Aster e Zane sono membri ufficiali del gruppo dei Sun’s Knights e possono tenere d’occhio i compagni che possono usare il potere dell’universo e, all’occorrenza, avvertirvi di un possibile pericolo. Io sono un Sun’s Knight, è vero, ma non ho intenzione di unirmi effettivamente al loro gruppo anche perché sono un ricercato. Tuttavia, sia io che Kisame possiamo fare la nostra parte tenendo d’occhio Alba e avvertirvi sulle decisioni che vi riguardano svolgendo così il lavoro sporco!” esponendo la sua proposta che sembrava assai vantaggiosa.
“E’ una forzatura, ma dopo quello che abbiamo passato qui, direi che si può fare!” per lo spadaccino della nebbia era fattibile.
“Tsk! Detesto doverlo ammettere, ma è una buona idea!” fece Zane storcendo le labbra.
“Beh, lo facciamo per una buona causa!” gli fece notare Aster “Anche se nemmeno a me piace fare il doppio gioco!” ma in cuor suo non ne era molto contento.
 
“Avete sentito quello che ha detto il Boss!” ma Vergil non era d’accordo mentre estrasse la sua katana puntandola verso i quattro “Ci avrete anche dato una mano, ma il vostro aiuto non ci serve. Fareste meglio… Boss!” ma venne interrotto dallo stesso Sun’s Warrior che avanzò verso di loro.
“Lascia che sia io a decidere Vergil!” gli disse Lello “La tua proposta è alquanto interessante Itachi Uchiha, me l’aspettavo!” facendo capire che aveva previsto una simile proposta.
“Se lo aspettava? Vuol dire che aveva già preso in considerazione l’idea di arruolarci?” gli chiese il moro mentre sudava freddo “I suoi occhi sono più inquietanti dei miei!” per quanto si sforzasse, non riusciva a capire che cosa pensasse e lo sguardo gelido del Sun’s Warrior lo faceva sentire come un pulcino impaurito.
“Sono uno che studia accuratamente la situazione e ho sempre qualche piano di riserva!” gli rispose Lello con un sorriso freddo “Come ho detto, mi aspettavo questa proposta e credo valga la pena prenderla in considerazione. Ma la mia decisione sarà influenzata dal suo giudizio. Che cosa ne pensi Vincent!”e si rivolse a qualcuno d’ignoto mentre….
 
BLUB!
 
La sua ombra presa da vita propria, si alzò verso l’alto fino ad assumere sembianze umane.
 
Si presentava come un alto uomo dalla carnagione pallida come la luna. Il serioso e perfetto viso era privo di barba e messo in maggiore risalto dagli occhi scarlatti come il sangue mentre i lunghi e indomabili capelli neri erano tenuti fermi da una fascia rossa sulla fronte. Il fisico perfetto era coperto da una tuta nera; indossava inoltre un lungo giubbotto rosso leggermente bucherellato all’estremità che sembrava muoversi per fatti propri in questo modo era possibile notare la grande pistola e tre canne sul lato destro del busto e un guanto artigliato che proteggeva la mano sinistra del moro. Indossava poi un lungo pantalone di pelle nera tenuto fermo da una cintura dello stesso colore; ai piedi calzava degli stivali militari. All’apparenza non sembrava minaccioso ma la sua presenza incuteva una strana e primordiale paura.
 
Che cosa sta succedendo?” pensò l’Uchiha pervaso dai brividi.
Chi è quello e perché mi sento terrorizzato da lui?” anche Kisame non si sentiva a suo agio e percepiva ogni singolo muscolo del suo corpo tremare come una foglia.
Sento i brividi ma è qualcosa che posso sopportare!” Zane sentiva freddo ma era una cosa lieve.
Emana una strana sensazione ma non mi sembra pericoloso!” mentre Aster non percepiva nulla di particolare.
“Buongiorno ragazzi, mi chiamo Vincent Valentine: sono un guerriero ombra, la guardia personale del signorino Lello!” si presentò il moro facendo un leggero inchino.
 
“P-Piacere!”
Dissero i quattro rispondendo al suo saluto.
 
“Tu che cosa dici Vincent. Li ritieni affidabili?” gli chiese il Sun’s Warrior mentre osservava i quattro con la coda dell’occhio.
“Ho visto come hanno combattuto e il loro spirito. È vero, due di loro sono criminali e hanno un passato macchiato di sangue ma posso dire che sono affidabili: non tenteranno di attaccarci alle spalle. Gli altri due ragazzi sono puliti e, a modo loro, sinceri. Possiamo fidarci di loro!” e la risposta del guerriero ombra si rivelò positiva. 
“Mi basta!” disse Lello soddisfatto “Complimenti! Siete ufficialmente arruolati!” per poi rivolgersi ai quattro.
“Beh, ci voleva tanto a dire sì!” fece Kisame ancora preso dai brividi.
“La cosa ci rallegra!” ammise Itachi “C’è una cosa che però vorrei sapere: perché ci sentiamo così?” ma volle sapere il motivo della loro inspiegabile agitazione.
“E’ il potere dei guerrieri ombra: loro perseguitano coloro che si sono macchiati del sangue di innocenti. Finché avrete vita e lui sarà presente, dovrete convivere con la straziante sensazione delle vite che avete tolto!” il Sun’s Warrior non ci vide nulla di male a spiegarglielo “Adesso allungate il braccio destro!” per poi estrarre una stecca di legno dalla giacca e fare questa richiesta ai quattro.
“Che cosa intende farci?” gli chiese Zane che osservava dubbioso quel pezzo di legno.
“Nulla di cui dobbiate preoccuparvi: solo un semplice sigillo magico!” gli rispose Lello che con la punta della stecca sfiorò l’avambraccio dei quattro.
“E questi che roba sono!” chiese Aster vedendo che sul punto toccato stavano comparendo delle strane linee.
 
Sugli avambracci dei quattro erano apparsi degli strani tatuaggi consistenti in tre linee di diversi colori: verde, rosso e nero.
 
“E’ un tatuaggio magico ragazzi miei!” li informò Yuko avvicinandosi insieme agli altri e scoprendo il braccio destro “Come potete vedere ce l’abbiamo tutti quanti” rivelando lo stesso tatuaggio “Ogni linea ha una sua funzionalità: la verde è un richiamo per una riunione dei membri del gruppo; la rossa è un S.O.S. che farà correre i membri presenti in vostro aiuto; la nera è pericolo assoluto, cioè che sta per verificarsi una catastrofe senza precedenti, in quel caso basterà toccare questa linea per teletrasportare il gruppo al gran completo per evitare l’inevitabile!” per poi spiegare il significato di ogni linea colorata.
“In altre parole, la linea nera deve essere usata solo di fronte a un nemico quasi impossibile da battere da solo giusto?” chiese Itachi sicuro che la risposta era positiva.
“Sei sveglio ragazzino, complimenti!” se la rise Dante avvicinandosi insieme agli altri.
“Sei voluto entrare? Adesso ne pagherai le conseguenze!” mentre Vergil si rivelò molto comprensivo.
“Bah, almeno ho qualche coetaneo con cui scambiare due parole!” fece Nero con un sorriso bastardo.
“Carne fresca! Non potevo chiedere di meglio!” se la rise Alucard che adorava avere compagnia durante i suoi massacri.
“Non fatevi troppe illusioni ragazzi, non sono disponibile per appuntamenti!” chiarì subito Lady che era sicura che uno dei quattro ci avrebbe provato con lei.
“Due sono impegnati, te ne rimangono altri due da scegliere!” le fece notare Trish con uno dei suoi sorrisi.
“Non credo di essere così disperata da cercare un ragazzo al momento!” mentre Seras se ne tirò subito fuori.
“Sorellona, credo stessero scherzando!” l’avvisò Patty che aveva notato un certo sarcasmo.
“Non me n’ero accorta!” ammise la biondina più grande con una tipica faccia da Dobe^^.
“Quanta pazienza con voi!” sospirò Integra mettendosi una mano sulla faccia.
“Che gruppo squallido!” commentò Hilda disgustata da simili commenti.
“Sono molto variopinti!” mentre Aoi la pensava diversamente.
“Tra rifiuti ci s’intende sempre no?” la punzecchiò la biondina con un ghigno bastardo.
“Meglio rifiuti che schifo totale come te!” le rispose la blu col medesimo ghigno.
“Finitela voi due!” ma bastò un’occhiataccia di Mina per bloccare le due litiganti.
 
“C’è per caso qualche altro membro che dovremo conoscere?” chiese Zane preso da questo dubbio.
“Al momento no!” gli rispose Lello che sembrava avere molte frecce al suo arco “Siete ufficialmente dentro il mio gruppo Shadow Claw, per cui vi invito a rispettare tre semplici regole: non rivelare a nessuno della nostra esistenza fino a mio ordine, non nascondere mai nulla ai propri compagni e mai agire di propria iniziativa. Infrangete una sola regola e siete fuori!” e fece capire ai quattro come funzionava la baracca.
“Ricevuto capo!” fece Kisame che non aveva la benché minima intenzione di tirarsi fuori.
“Va bene!” stessa cosa face il Phoenix.
“Nessun problema!” rispose Itachi.
“D’accordo!” seguito da Zane “E ora che cosa dobbiamo fare?” per poi chiedere qual’era il programma.
 
“Al momento, la nostra priorità è far tornare Nick e i Sun’s Knights in questa dimensione. Se non sbaglio, voi due parteciperete attivamente a quest’operazione. Fate quello che dovete!” il Sun’s Warrior Nero non fece aspettare una risposta a lui e Aster “Voi due, invece, andrete in quest’area. Assicuratevi che ciò che contiene rimanga intatto fino all’arrivo della squadra di ricerca!” poi rivolse le sue attenzioni su Itachi e Kisame dando loro un GPS che indicava un luogo ben preciso.
“Che cosa c’è in quel posto?” chiese l’Uchiha maggiore prendendo l’apparecchio.
“Ciò che serve per riportare i ragazzi a casa!” gli rispose Lello “Per il momento, non c’è altro da dire. Sarò io stesso a comunicarvi il luogo in cui ci incontreremo. Ora potete andare!” per poi congedare il gruppo.
“Mi permetta un’altra domanda! Quando deciderà di rivelarsi?” ma prima Aster gli volle chiedere per quanto tempo avrebbero dovuto tenere la bocca chiusa col resto dei compagni.
“Quando ci saranno pesci molto grossi!” gli rispose il Sun’s Warrior per poi aprire un portale ed entrarvi seguito da Vergil e dai suoi tre famigli.
“Ci vediamo presto ragazzi!” li salutò Dante che seguì il suo capo e il resto dei compagni.
“A presto ragazzini!” altrettanto fece Alucard che chiuse la fila del variopinto gruppo e poi il portale si chiuse.
 
“Ci siamo messi in un bel casino eh?” ammise Aster massaggiandosi la testa.
“Ed io che credevo che la mia vita fosse abbastanza movimentata!” se la rise Kisame facendo stridere i denti aguzzi.
“Casini o no, ormai siamo in barca e non ci resta che remare!” disse Itachi accendendo il GPS.
“Sono d’accordo!” concordò Zane “Non abbiamo tempo da perdere. Ora c’è da lavorare!” e fece notare ai tre che avevano da fare “Ci vediamo presto Uchiha. La prossima volta ti faccio nero!” e lanciare questa frecciatina al suo rivale.
“Non se sarò io a farlo!” gli rispose Itachi con sguardo di sfida.
“Andiamo!” disse il Phoenix che preferì non aggiungere nulla e partì in volo verso sud.
“Ci si vede!” seguito dal Truesdale maggiore.
“Andiamo anche noi!” consigliò l’Hoshigaki al partner.
“Sì!” concordò l’Uchiha maggiore e volò insieme allo spadaccino verso ovest.
 
Passarono alcuni istanti poi Zetsu decise di uscire allo scoperto.
“Shadow Claw eh?” fece la parte bianca interessata da quello che aveva appena sentito.
E Itachi e Kisame hanno deciso di tradirci!” e la cosa non piaceva alla parte nera “Inoltre, ci sono molte altre informazioni interessanti: i soleani, le entità primarie, il Maestro e questi Sun’s Warriors!” ed elencare quello che avevano appena scoperto.
“Ma non abbiamo ancora informazioni sufficienti!” gli fece notare la parte bianca.
E’ vero, ma sappiamo che sono tutti ostacoli ai nostri piani. Andiamo subito a comunicarlo al leader!” concordò la parte nera ma avrebbero riferito quello che avevano scoperto.
“Ottima idea!” concordò quella bianca.
 
FLASH!
 
“Spiacente signori! I non addetti ai lavori non devono sapere nulla!” ma prima che potessero andare, apparve Yuko in persona che tese una mano in avanti e recitò velocemente una formula magica e poi, così com’era apparsa, sparì nel nulla.
 
“Ehi! Che ci facciamo qui?” si chiese la parte bianca confusa.
Non ne ho idea!” gli rispose la nera completamente spaesata.
“Forse stavamo seguendo qualcuno!” ipotizzò la parte bianca.
Non credo. Non siamo i tipi da perdere le tracce di qualcuno!” gli rispose la nera “Meglio tornare alla base e non farne parola con nessuno!” di sicuro non voleva essere preso in giro a vita dai suoi sottoposti.
“Vero!” concordò la parte bianca e poi s’immerse nel sottosuolo.        
 
 
INTANTO PER I CORRIODI DÌ OBLIVION!
 
“Wow! Hai visto sorellona?” fece Lucyferia estasiata dalle immagini riflesse nella sfera magica della collega.
“Davvero una bella battaglia e i bonazzi non erano da meno!” commentò Lady con la bava alla bocca per i tanti bei maschi che aveva visto.
“Sentiamo chi ti ha compito di più?” le chiese la sua cara sorellina molto curiosa.
“I due bei ragazzi tenebrosi con gli occhi che cambiano colore e quel gelido biondino!” e questa non si negò puntando il dito su Itachi, Zane e Lello.
“Ottimo gusto. Anch’io avevo puntato il biondino e quelli con i capelli bianchi!” mentre l’altra disse i suoi, cioè i tre fratelli e lo stesso Sun’s Warrior.
“Però, a parte il grande puffo, neanche gli altri sono da buttare!” le fece notare la mora che non poteva di certo mettere gli altri in secondo piano.
“Vero! Quell’Alucard, poi, è una macchina da guerra. Chissà com’è messo altrove!” si chiese la rosa con occhi da scolaretta innamorata.
“Che sogno proibito!” concordò Lady immaginandosi in mezzo a tutti loro.
“Voi due siete delle pazze!” le riprese Raptomort col tic nervoso “Soprattutto se vi prendete una sbandata per lui!” indicando il Sun’s Warrior in questione.
“Perché Rap, lo conosci?” gli chiese Lady molto curiosa.
“Eccome! È il figlio di quel dannato di Leonhearth Leone Nero, il re di Saturno nonché un membro dei Sun’s Warriors che per giunta ha osato ferire il sommo Abhadon. Dopo un simile affronto non vivrà a lungo!” le rispose lo stregone schiavizzato mostrando tutto il suo disprezzo verso il biondo.
“Kukuku! Allora vale la pena fare al più presto la sua conoscenza!” se la rise Lucyferia “Così, tra un colpo e l’altro, gli chiederemo qualche curiosità su di te!” e al solo pensarlo brillò di luce propria^^.
“E non dimentichiamoci qualche proposta indecente!” continuò Lady sognante^^.
“Smettetela di dire scemenze mocciose! Se mai ve lo troverete davanti, dovrete ucciderlo e basta!” le riprese lo stregone.
 
KAPOMX2!
 
Ricevendo un doppio pugno in faccia come punizione^^.
“Zitto e non interrompere i nostri pensieri sconci!” lo riprese Lucyferia.
“Se vorremo provarci con lui o ucciderlo saremo noi a deciderlo!” seguita da Lady “E poi è anche un Dragon Slayer come me. Sono sicura che avrà la foga di un vero drago!” e al solo pensiero andò in brodo di giuggiole^^.        
“Che sogno proibito!” fece Lucyferia che la pensava allo stesso modo.
“Voi siete pazze!” disse Rap mentre vedeva le stelle.
“Sai sorellina, mi è passata la voglia di andare a trovare i membri della decima. Andiamo da me a rilassarci un po’!” poi la mora fu presa da questa bella idea che propose subito alla rosa.
“Ci sto. Di sicuro avremo di nuovo sbagliato corridoio!” che fu d’accordo con lei “E poi dobbiamo pensare a qualcosa per tirare su il sommo Abhadon: dopo la batosta presa e la strigliata del vecchio sarà di sicuro giù di morale!” e anche preoccupata per il loro capo.
“Vero! Ci vuole un’idea davvero diabolica!” concordò Lady che cominciò a spremersi le meningi.
“Il sommo Abhadon sa come riprendersi da solo. Non vuole di certo essere consolato!” le riprese Raptomort rimettendosi in piedi.
“E che ne dici se ci facciamo servire un po’ di tè con pasticcini mentre torturiamo un po’ Rap facendogli ingoiare tanta buona cioccolata?” propose Lucyferia ignorando completamente lo stregone.
“Eh!” che nel sentire la parola cioccolata fu preso a un brivido: detestava quella roba più di qualunque altra cosa.
“Certo e poi lo gettiamo in una vasca di latte così ci viene qualche idea!” continuò Lady con quest’altra bella idea.
“N-No!” mentre il latte faceva venire il prurito al povero stregone^^.
“Che bellissima idea!” approvò la rosa.
“E allora andiamo!” disse Lady prendendo la catena che legava il povero stregone che…
“QUALCUNO MI’ AIUTI!” si aggrappò con tutte le sue forze al pavimento ma alla fine fu trascinato di forza verso gli alloggi della sua ingrata allieva^^.
 
“Dunque c’è un altro Sun’s Warrior!” commentò qualcuno facendosi avanti dopo che il corridoio fu vuoto “Non potevo desiderare di meglio!” sorrise questo mentre le fiamme delle torce illuminarono la gemma che aveva incastonata sul petto.
 
Colui che aveva parlato era nientemeno che il decimo generale infernale Hades. Era un alto moro dagli occhi azzurri simili a specchi. Il corpo statutario era coperto da una lunga tunica color tenebra che gli scendeva fino ai piedi e leggermente aperta sul petto in modo da mostrare la gemma viola scuro incastonata tra i pettorali.
 
“Nick e Lello, i Sun’s Knights e Shadow Claw. Informazioni molto utili!” commentò il terribile dio dell’oltretomba per poi voltarsi e tornare sui suoi passi “Vale la pena aspettare un po’. Così li avrò tutti freschi e pronti per essere distrutti. Ne approfitterò per chiedere a Raptomort qualche altra informazione!” e con questi propositi s’incamminò per i corridoi della sua oscura armata. 
 
 
NEL PROSSIMO CAPITOLO.
 
Il gruppo dei Sun’s Knights, tramite la centrale elettrica, viene a sapere come poter scappare dalla dimensione satellite e si mobilita subito per preparare tutto.
Ma la misteriosa creatura farà di tutto per ostacolarli e, alla fine, rivelerà il suo vero volto.
 
Questo e altro nel prossimo capitolo.

 
L’Anima del Drago è una mia idea originale.
Il Maestro è un personaggio gentilmente prestatomi dal mio amico Alextintura. E' la prima e unnica volta che comparirà nelle mie fic .

 
Questo è l’aspetto di Arella in forma umana.
http://media.animevice.com/uploads/0/6164/156644-monad2_proxy.jpg
 
Questo invece è quello di Abhadon.
http://1.bp.blogspot.com/-gosepRUFnzg/U10ivl1H6cI/AAAAAAAAKTY/Ce2Ub2V9WhE/s1600/4.png
 
http://statici.behindthevoiceactors.com/behindthevoiceactors/_img/chars/char_21977.jpg
 
 
Entrambi sono liberamente ispirati all’anime di Ergo Proxy.
 
Questo è il volto di Hades ispirato al manga/anime di Saint Seiya.  
http://img3.wikia.nocookie.net/__cb20111109180114/knightofthezodiac/images/9/9a/Hades_CDZ.jpg

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Capitolo 54
*** Fuga dall'Accademia ***


55. Fuga dalla dimensione satellite Ciao a tutti e ben ritrovati^^
Come promesso, eccomi qui con un bel capitolo per festeggiare con tutti voi il nuovo anno. Spero che vi porti bene a tutti^^.
Con questo capitolo, si chiude l’avventura dei nostri amici nella dimensione satellite. Spero che vi piaccia.
Auguro a tutti voi buona lettura.
   
 
NELLA DIMENSIONE SATELLITE
 
Il gruppo dei Sun’s Knights dopo essersi riunito all’ingresso dell’Accademia, si stava dirigendo di corsa verso la centrale elettrica.
“Voi che cosa dite? Che cosa scopriremo?” chiese Shikamaru a Nick che gli correva davanti.
“Non ne ho la benché minima idea!” gli rispose il castano che non sapeva davvero che cosa rispondergli.
“In tal caso, sarà meglio raggiungere Jaden e gli altri alla centrale!” consigliò il Nara che non vedeva altra soluzione.
“L’aura di Jaden non si trova alla centrale ma a est di qui. Deve aver inseguito Marcelle senza dire niente agli altri!” ma Nick lo avvisò che lo Yuki non aveva seguito il piano iniziale.
“Accidenti, che seccatura!” commentò il moro seccato.
“E’ meglio organizzare una squadra per andare a dargli supporto allora!” consiglio Kakashi “Tenten, Naruto, Neji venite con me!” che formò un gruppo sul momento dirigendosi verso la direzione indicata dal Sun’s Warrior.
“Resisti fratellone, sto arrivando!” Naruto non se lo fece ripetere due volte e seguì il maestro.
“Stiamo venendo ad aiutarti!” seguito dalla castana.
“Buona fortuna ragazzi!” Neji altro non disse e seguì i tre compagni.
 
“Forza, raggiungiamo la centrale!” Nick non disse altro e corse in avanti.
 
Ci volle meno di un minuto. Il gruppo raggiunse la centrale elettrica trovando tutti gli altri intenti ad armeggiare col pannello principale.
“Ragazzi!” li accolse Jessie intento a tenere un portellone di metallo.
“Avete finito?” chiese loro Jim che teneva l’altro portellone.
“Sì, nessun problema!” rispose loro Gaara “Piuttosto, che cosa state combinando?” e chiese che cosa stessero facendo.
“Abbiamo ricevuto una comunicazione dalla nostra dimensione, ma il segnale è troppo debole!” rispose loro Axel vicino al pannello.
“Bastion sta cercando di aumentare la tensione, in questo modo potremo riprendere la conversazione!” continuò Alexis indicando i due pali più alti su cui era apparso uno schermo elettrico.
“Forse hanno trovato un modo per farci tornare indietro!” Hassleberry dette la buona notizia sperando di potersene realmente andare da quel posto.
“Ce l’ho fatta!” in quel momento, il Misawa fece sentire la sua voce da dentro il pannello e poi si diresse verso lo schermo “Professor Haisestin riuscite a sentirmi?” e chiedere se dall’altra parte riuscivano a sentirli.
“Ora ci riesco, ottimo lavoro!” disse una voce anziana e dall’accento tedesco.
 
Sullo schermo comparve il viso di un uomo anziano sulla sessantina: gli occhi azzurri erano evidenziati dagli occhiali a mezzaluna che scendevano leggermente sul naso, il volto segnato dagli anni era ben curato, la serietà dello scienziato era evidenziata dai baffi grigi tenuti in ordine e dai lunghi capelli tenuti all’indietro mentre la parte superiore della testa era leggermente stempiata. Si poteva notare che indossava un lungo camice bianco.
 
“Oh, noto che sono arrivati altri ragazzi. Molto bene!” nel notare che erano presenti altre persone, il professor Haisestin ne fu compiaciuto “Ascoltate, abbiamo trovato un modo per riportare indietro tutti voi!” per poi dare la notizia che volevano tutti sentire.
“Grandioso! Allora fate in fretta e fateci tornare indietro!” disse Temari che ne aveva abbastanza di quel posto.
“Al momento non è possibile!” ma lo scienziato fermò il loro entusiasmo “Per permettervi di tornare indietro, oltre a un notevole quantitativo di energia, è necessaria una creatura speciale che faccia da tramite!” esponendo le condizioni necessarie per permettere di compiere il salto.
“Una creatura speciale? E quale sarebbe?” chiese Choji fremente.
“E’ la carta Bestia Cristallo Drago Arcobaleno!” gli rispose lo scienziato.
“Che cosa? Quella carta?” fece Jessie che le possedeva tutte tranne quella “Allora non ci sarà possibile, visto che non e l’ho!” disperandosi per questa sua mancanza.
“Non disperate ragazzi! Pegasus ha trovato la stele di pietra proprio pochi minuti fa!” ma Haisestin fu portatore di buone notizie “In questo momento lui e la sua squadra si stanno dirigendo sul posto: tempo mezzora e la carta sarà ultimata!” facendo capire che non ci sarebbe voluto molto.
 
“Perfetto!” fece Shikamaru soddisfatto “Prima ha detto che serve anche una grande quantità di energia, vero? Si può spiegare meglio!” ma aveva notato che c’era anche un’altra condizione da soddisfare.
“Proprio così! Dovete sapere che sopra l’Accademia si trova un portale dimensionale ma è un varco troppo piccolo per potervi accedere. Per questo è necessario ampliarlo con molta energia dei duelli ed è anche troppo piccolo per permettere alla carta di venire da voi!” e lo scienziato iniziò subito la sua spiegazione “C’è solo un modo per permettere il passaggio della carta: un duello che generi energia sufficiente per allargare il varco!” dicendo che cosa era necessario fare.
“Quindi dobbiamo fare un duello tra noi per allargare il varco vero?” chiese Shaoran sicuro di aver capito la spiegazione.
“Esatto! Ma non in un luogo qualunque. Nel campo da tennis dell’Accademia è presente una speciale apparecchiatura sperimentale: raggiungetela e scegliete un duellante tra di voi. Lo faremo duellare con uno scelto da noi!” Haisestin fece capire che c’era un posto preciso dove si dovevano dirigere per permettere la realizzazione del piano.
“In pratica, dobbiamo tornare dentro e cercare di raggiungere il campo da tennis?” e l’idea non piaceva molto a Sakura Kinomoto.
“Non c’è altra soluzione!” le fece notare Yué.
“Allora è deciso, andiamo al campo da tennis e torniamo a casa!” propose Asuma accendendosi una sigaretta.
“Non c’è altro da fare!” disse Nick che non vedeva altre soluzioni.
“Allora non perdiamo tempo. Ci vediamo dopo professore!” Bastion chiuse le comunicazioni e dette il buon esempio correndo verso l’ingresso dell’Accademia seguito dagli altri.
 
 
INTANTO ALLE ROVINE AD EST.
 
“Eccomi, il posto è questo!” fece soddisfatta la creatura pronta a cominciare.
“MARCELLE!” ma le sue attenzioni furono attirate dalla squillane voce di Bonaparte che gli corse incontro.
Chi è quell’idiota!” fece la creatura schifata.
“Figliolo che cosa stai facendo qui? Ero così preoccupato!” gli chiese il vicecancelliere, prendendolo per una mano.
Ah, ora capisco da dove deriva la tua tristezza!” pensò la creatura che con quel contatto aveva compreso la relazione tra il suo contenitore e quell’uomo.  
 
“Ehi, ma che sta facendo?” Jaden, appena arrivato, vide che il vicecancelliere aveva appena fatto una cosa folle e corse in avanti.
“Jaden aspetta!” seguito da Blair e dai due animali.
“Marcelle! Non so che cosa tu voglia fare ma non te lo permetterò!” il castano era determinato a fermare il piano della creatura sul nascere.
“Fermati Jaden, non osare torcergli un capello o te la farò pagare molto cara!” ma a sorpresa, si ritrovò Bonaparte a bloccargli la strada.
“Eh?” lasciando il giovane senza parole.
“E’ il mio compito di genitore proteggerlo!” disse il piccolo uomo rivelando una verità scioccante.
“C-Che... CHE COSA!” lasciando Jaden con la mascella spalancata.
“Sì, Marcelle è mo figlio!” confermò il vicecancelliere annuendo.
“Davvero?” fece il ragazzo ancora incredulo e voltandosi verso Blair che si limitò ad annuire “Cavolo! Non vi somigliate proprio!” che non sapeva che altro dire.
Ehi Jaden, non ti sembra che il posto sia familiare?” le sue attenzioni furono poi attirate dalla voce di Banner che era uscito dalla bocca di Faraone.
“AAAAHHH! UN FANTASMA!” e la sua entrata in scena fece spaventare non poco Bonaparte che arretrò spaventato.
Noi preferiamo usare la parola Spirito!” lo corresse il simpatico professore.
“Uno spirito!” commentò la creatura per niente sorpresa mentre iniziò ad alzare la mano destra.
“Professor Banner! Che vuole dire?” gli chiese lo Yuki non riuscendo a seguirlo.
Questo posto è il luogo dove sono sigillate le Bestie Sacre!” lo illuminò il simpatico professore.
“MIAO!” per poi essere nuovamente ingoiato dal suo adorabile gattone.
“Le Bestie Sacre? Allora era questo il tuo obiettivo!” il castano ricordò il discorso fatto un’ora prima e ricollegò tutto.
“Esatto! Ma ormai è troppo tardi!” gli confermò la creatura che appoggiò la mano sul suolo sabbioso…
 
RRRUUMMBBLLEE! 
 
Che iniziò a tremare. Dalla sabbia spuntarono fuori dei grandi obelischi di pietra e poi si aprì uno squarcio nel terreno.
“Tutto sta procedendo secondo i miei piani!” se la rise la creatura iniziando a scendere nella crepa.
“Marcelle aspetta!” Bonaparte cercò di fermarlo “E’ un ordine di tuo padre!” che decise d’imporsi come aveva sempre fatto quando faceva i capricci.
“Io non sono Marcelle, stupido omuncolo! Ho solo preso in prestito il suo corpo che lascerò quando non mi servirà più!” gli rispose la creatura sollevando il braccio sinistro verso di lui…
 
DOON!
 
“AAAAAHHHH!”
E rilasciando un’onda sonora che spazzò via lui e i due ragazzi dietro di lui e i due animali.
 
GRAB!
 
Ma qualcosa li afferrò all’ultimo evitando che si facessero male.
Finalmente ti ho trovato piccolo monello!” che erano le code di Kyuubi che puntò subito la creatura dentro Marcelle.
“La famosa Volpe dalle Nove Code, immagino! Lieto di fare la tua conoscenza!” fece questo senza battere ciglio “Spiacente ma adesso non ho tempo per giocare con te. Ci sono dei compagni che mi aspettano!” voltandosi verso la crepa nel terreno.
“KYUBBI DEVI FERMARLO!” gli gridò Naruto che stava correndo a tutta velocità insieme ai tre compagni.
Non c’è bisogno di dirmelo! Questo piccolo verme lo faccio a polpette!” il gigantesco Bijuu aveva già questa intenzione e calò la sua enorme zampa destra verso Marcelle.       
“NO KYUUBI NON FARLO!” gli gridò contro Jaden preoccupato per la vita di Marcelle.
“MARCELLE!” seguito da Bonaparte altrettanto preoccupato.
“NOOOO!” e da Blair.
“Fuori dalla mia strada!” ma ci pensò la creatura a proteggersi da sola tendendo la mano sinistra contro la zampa della volpe.
 
BOOM!
 
Rilasciando una grande quantità di energia che impattò contro il Bijuu spazzandolo via.
ASSURDO!” lasciando Kyuubi in primis senza parole.
 
“E’ fortissimo!”
E la cosa lasciò increduli anche gli altri.
 “Come ho detto, ora non ho tempo per giocare con te. Sarà per la prossima volta!” la creatura non perse altro tempo e scese nella fenditura.
Piccolo verme. Questa te la faccio pagare cara!” ma la volpe non gliel’avrebbe fatta passare liscia “Torna qui che ti schiaccio!”” e partì al suo inseguimento.
 
BOOMX3!
 
Ma tre potenti cannonate la colpirono alle spalle.
Come osi attaccarmi lurido pezzo di latta di quart’ordine!” e la cosa non piacque al Bijuu che si voltò furioso verso il mostro di tipo macchina che aveva osato tanto.
 
ZAMP! CRASH!
 
Riducendolo in mille pezzi con una zampata.
“Questa non ci voleva, ci hanno circondato!” Kakashi intanto notò che erano stati accerchiati dai duellanti zombie.
“Non possiamo fare sul serio o rischiamo di eliminare delle persone innocenti!” Tenten doveva trattenersi dal dover usare le sue armi e la cosa non le piaceva.
“Non possiamo fare altro che tramortirli!” Neji non vedeva altra soluzione e…
 
PAFFX10!
 
Usando i palmi delle mani, iniziò a colpire una decina di duellanti mettendoli al tappeto.
“E va bene!” seguito dalla castana che usò un paio di tonfa muniti d’imbottiture per stordire gli avversari senza ferirli.
“Naruto, Jaden voi andate avanti. Qui ci pensiamo noi!” intanto Kakashi dette disposizioni ai due ragazzi “Blair, tu torna dagli altri e da loro una mano. Li troverai nei pressi della centrale!” e fece lo stesso con la mora dicendole di tornare dal resto del gruppo.
 
KAPOM!
 
E lanciarsi in avanti per aprirle la strada.
“Va bene!” la ragazza capì di non poter fare molto lì e, seguita da Akamaru e Faraone, tornò sui suoi passi verso la centrale.
“Aspettatemi!” seguita dal vicecancelliere che preferì cambiare aria^^.
“Forza fratellone Jaden, andiamo a prendere a calci quella bestiaccia ruba corpi!” mentre Naruto si diresse dentro la fenditura.
“Va bene! Fate attenzione ragazzi!” Jaden accettò il piano dell’Hatake e seguì l’amico gettandosi nella fenditura.
 
“Diamoci dentro!”
Mentre il ninja copia e i due Genin si buttarono nella mischia.
 
 
DENTRO LA FENDITURA
 
“Ma quant’è profonda questa galleria!” fece Naruto correndo come un matto per la stretta galleria che lui e il castano stavano percorrendo.
“Vorrei saperlo anch’io!” gli rispose Jaden al suo fianco.
Ancora pochi metri e arriveremo a uno sbocco!” rispose loro Kyuubi che aveva ridotto le sue dimensioni a quelle di Akamaru per seguirli con comodità Quella cosa della miseria è ancora più avanti. Come accidenti ha fatto a guadagnare un simile vantaggio?” avvisando i due che Marcelle era molto più avanti rispetto a loro.  
“Non chiederlo a me!” gli rispose il biondino continuando a correre.
“Ci siamo!” in quel momento Jaden vide l’uscita della galleria.
I due ragazzi e il demone codato erano finiti in una grotta di sabbia che continuava a scendere per uno stretto corridoio e poi, dopo una piccola discesa, continuava per un’altra galleria.
“Ma dov’è Marcelle!” per quanto ci provasse, Naruto non riusciva ancora a vedere la creatura.
Quella cosa ha imboccato la galleria un attimo fa!” lo avvisò la volpe sempre più fremente di prendersi la rivincita sulla creatura che aveva preso il controllo su Marcelle.  
“Non perdiamo tempo, andiamole dietro!” Jaden non perse tempo e iniziò a correre.
 
“E invece, voi restate qui in mia compagnia!” ma la corsa fu interrotta nientemeno che da Chazz che apparve davanti a loro con un sorriso spento e il duel disk attivo.
“Cavolo, non ora che andiamo di fretta!” fece l’Uzumaki nervoso “LEVATI DI MEZZO CHAZZ O DOVRO’ FARTI MALE!” e gli si lanciò contro calando il pugno destro.
“Eheh! Vuoi combattere così? Per me non ci sono problemi!” il Princeton schivò abilmente il pugno e…
 
KAPOM!
 
“AAARGGHH!” colpì l’amico con un pugno gettandolo giù.
“NARUTO!” e la cosa preoccupò lo Yuki.
“TRANQUILLO, STO BENE!” ma il biondino era atterrato in piedi ed era incolume “GRAZIE PER AVERMI FACILITATO LA DISCESA CHAZZ! CI SI VEDE!” e corse in avanti imboccando la galleria.
Tsk! Che piccola peste. Si è fatto colpire apposta!” Kyuubi se la rise di gusto nel comprendere che il biondino, da ninja imprevedibile qual’era, si era lanciato all’attacco di proposito “Io lo seguo, tu pensa a sistemare Chazz. Ci si vede!” per poi affidare il resto al castano e seguire il suo protetto.  
Tu non vai da nessuna parte. Devi combattere contro di me!” ma si trovò la strada bloccata dalla bestia ombra.
E ci siamo anche noi!
Seguita dai tre Ojama.
 
KAPOMX4!
 
Ma fatemi il favore!” ma al Bijuu bastò un colpo delle sue codine per liberarsi di loro e andò avanti.  
“Aspettatemi!” Jaden fece per inseguirli.
 
ZACK!
 
“Tu resti qui con me Jaden!” ma si trovò la strada bloccata dal mostro Vorse il Predatore evocato da Chazz che lo sfidò a un duello.
“Accidenti!” costringendo il castano a concentrarsi su di lui.
 
 
NELLA GALLERIA
 
“Lo vedi?” mentre correva a perdifiato per la stretta galleria di tre metri di diametro, Naruto chiese al suo spirito se Marcelle era vicino.
Sì, è poco più avanti!” gli rispose il Bijuu che gli era a fianco “Sta per arrivare… ATTENTO!” avvisandolo appena in tempo.
 
KAPOM! CRASH!
 
“Per un pelo!” fece il biondino che si fermò un attimo prima di essere colpito da un pugno proveniente dall’alto.
“Ciao Naruto! Combatti con me!” artefice dell’attacco era Syrus che si avvicinò al biondino con un sorriso spento.
“Questa non ci voleva!” fece l’Uzumaki digrignando i denti trovandosi nuovamente la strada bloccata.
 
 
PIU’ AVANTI
 
“Uhuhuh! Finalmente sono arrivato!” la creatura arrivò in un’ampia caverna al cui centro si trovava una capsula che, altri non era che il sigillo delle terribili Bestie Sacre “Sono qui, compagni di sventura. È arrivato il momento di uscire dalla gabbia!” e si diresse verso il sigillo con mani desiderose.
“Non avvicinarti oltre a loro!” ma una voce attirò la sua attenzione.
“Ma guarda che sorpresa! Ciao Adrian, da quanto tempo!” lo salutò Marcelle voltandosi verso il rosso dal naso aquilino.
“Fin troppo direi!” gli rispose questo avvicinandosi minaccioso a lui “Non mi hai sentito? Allontanati da quelle carte!” e le sue intenzioni erano fin troppo chiare.
“E lasciartele prendere? Non se ne parla mio caro!” gli rispose la creatura guardandolo con un sorriso diabolico.
“Eh! Speravo che facessi resistenza. Vorrà dire che mi prenderò le carte dopo averti sconfitto!” Adrian capì che solo un duello gli avrebbe aperto la strada verso ciò che voleva.
“Un duello con te? Perché no! Sarà un piacere educarti alla mia maniera!” e la creatura accettò volentieri la sfida mentre sul suo braccio sinistro si formò un duel disk.
 
“Combattiamo!”
Con quella frase i due iniziarono il loro duello.
 
 
INTANTO SULLA TERRA!
 
Tre elicotteri erano diretti a tutta velocità verso lo scavo dove era stata scoperta la tavola di pietra che conteneva l’ultima bestia cristallo.
“Ci siamo quasi!” disse un uomo anziano con la testa completamente pelata e gli occhi ovali castani con indosso una giacca rossa. Altri non era che il cancelliere Shepard, cioè colui che dirigeva l’Accademia.
“Finalmente sto per completare la serie delle Bestie cristallo!” fece fremente il creatore di Duel Monsters Maximilian Pegasus.
 
Era un alto uomo dai lunghi capelli argentati che gli coprivano l’occhio sinistro mentre quello destro era castano rossiccio. Indossava un elegante completo rosso munito di colletto bianco chiuso con bottoni d’oro.          
 
“Stiamo per atterrare, signore!” lo avvisò il pilota mentre cominciò a scendere verso terra.
 
Pochi minuti dopo, lo staff di Pegasus era sceso a terra e si diresse verso lo scavo.
Appena scesero una rampa di scale, videro davanti a loro una lastra di pietra che raffigurava la creatura leggendaria.
“Ci siamo. Preparate subito l’attrezzatura!” Pegasus era pronto a lavorare personalmente alla creazione della carta ma...
 
“FERMI DOVE SIETE!” una voce femminile attirò l’attenzione dei presenti e, un attimo dopo sopra la lastra di pietra apparve una donna.
Indossava un’uniforme militare nera costituita di camicia e gonna che copriva a stento le ginocchia e scarpe nere. In testa indossava un cappello bianco da capitano. Era una mora dai freddi occhi azzurri. Il nome di questa donna era Echo ed era l’amica d’infanzia di Adrian.
 
“Se non sbaglio lei è la signorina Echo, un’amica dello studente Adrian Gecko. La pregherei di scendere da lì, per favore!” Pegasus la riconobbe subito e le chiese un po’ di collaborazione mentre fece qualche passo in avanti.
“Non ha sentito quello che le ho detto? Resti fermo dove si trova. Questo scavo è di proprietà della famiglia Gecko!” ma la donna si dimostrò inflessibile e, fissando tutti con occhi glaciali, impose a tutti di allontanarsi mentre dalla tasca tirò fuori un telecomando “Oppure questo posto salterà in aria!” che rivelò essere il detonatore di una bomba.
“Che cosa!” e la cosa fece trasalire il creatore del gioco di Duel Monsters.
“Signore, l’intera zona è disseminata di carte trappola Corto Circuito!” lo avvisò uno dei suoi uomini facendo notare la presenza di diverse carte piazzate sui mezzi e sulle pareti.
Ora capisco perché non c’era nessuno in giro!” pensò Shepard che aveva trovato strano il fatto di non aver incontrato nessun lavoratore.
“Aspetti signorina e cerchi di ragionare. Se farà detonare queste carte, condannerà delle persone innocenti!” a quel punto Pegasus usò tutto il tatto di cui disponeva, cercando di far ragionare la ragazza a mettere via il telecomando.
“Crede che la cosa m’interessi?” ma questa non era il tipo da commuoversi per così poco “E voi state indietro o aziono le bombe!” e puntare le guardie di Maximilian che si stavano avvicinando troppo a lei.
“Ma non pensa ad Adrian? Siete amici di lunga data. Se farà saltare in aria quelle bombe, condannerà anche lui!” a questo punto l’argentato si vide costretto a far leva sui sentimenti che questa provava nei confronti del rosso.
“Adrian!” nel dire il nome dell’amico, la mora fu presa da un momento d’esitazione “Sarebbe meglio per lui se rimanesse lì!” ma poi recuperò tutta la sua freddezza dicendo queste parole “In questo mondo non c’è più posto per lui. È nato per regnare ma il destino ha voluto che fosse soppiantato dal fratello minore. È meglio per lui che resti in quell’altro mondo e lo governi come il Re che doveva essere!” usandone altre deliranti.
“E’ uscita di senno! Non può fare una cosa del genere!” fece Shepard che la guardò scioccato.
“Sì! Per il bene di Adrian, sono disposta a fare qualsiasi cosa!” ma Echo non mostrò esitazioni mentre sollevò il telecomando e avvicinò il pollice al pulsante.
 
ZOCK!
 
“AAAHH!” ma all’ultimo momento, qualcosa fu lanciato verso il telecomando che cadde dalle mani della mora.
“Sei un egoista!” le disse una voce alle sue spalle “E non ho tempo per ascoltare i piagnistei di una come te!” che la fece girare di forza.
 
KAPOM!
 
“AGH!” e colpì Echo allo stomaco facendole perdere i sensi.
A colpire la ragazza era stato nientemeno che Itachi che, seguendo le coordinate segnate sul GPS, era arrivato in questa zona.
“Ecco fatto, le carte sono tutte disinnescate!” fece soddisfatto Kisame che uscì da dietro una gru con in mano diversi cavi che collegavano le carte.
“Ma che significa?” fece Pegasus senza parole.
“E’ tutto apposto. Siamo stati mandati qui per permettervi di realizzare la carta!” a rispondere al suo dubbio di pensò l’Uchiha maggiore che, dopo aver messo Echo a terra, si avvicinò all’argentato “Non perda tempo, l’Accademia deve essere riportata indietro!” e incitarlo a darsi una mossa.
“D’accordo! Avanti signori è il nostro momento!” Pegasus non se lo fece ripetere due volte e iniziò a dare disposizioni al suo staff “Posso almeno sapere come ti chiami ragazzo?” e rivolgersi al moro che lo fissava.
“Mi chiamo Itachi Uchiha e sono un ninja!” che rispose senza troppi problemi.
Nonché mio Sun’s Knight!” fece il Drago Tiranno che apparve dietro di lui.
“Io invece sono Kisame Hoshigaki, molto piacere!” fece lo spadaccino avvicinandosi ai due.
“Questa si che è una sorpresa. Hai uno spirito bello forte ragazzo!” commentò Maximilian con un sorriso “Mi piacerebbe saperne di più di voi Sun’s Knights. Ho già qualche idea al riguardo!” e sembrava sapere qualcosa su questo nuovo gruppo per poi andare dai suoi collaboratori per iniziare il lavoro.
“Sa dei Sun’s Knights e può vedere gli spiriti?” e la cosa stupì non poco il moro.
Non te ne sorprendere Itachi. Quell’uomo è il creatore del gioco di Duel Monsters ed è più che naturale che possa vederci: è stato lui a riprodurci sulle prime carte!” lo illuminò il suo spirito che sapeva il ruolo avuto da Pegasus.          
“La cosa è comunque sorprendente. Non è un Sun’s Knight eppure vede tranquillamente gli spiriti!” fece notare Kisame divertito dalla cosa.
Se è per questo, anche tu non sei un Sun’s Knight eppure riesci a vedermi!” gli fece notare lo spirito.
“Touchè!” commentò lo spadaccino scrollando le spalle.
 
 
INTANTO NELLA DIMENSIONE SATELLITE
 
 
SWISH!
 
“Eccoci arrivati!” Bastion aprì la porta del campo da tennis ed entrò insieme al resto dei compagni.
“Ehi, ma che significa? Da dove esce fuori questa roba?” nel vedere che cosa c’era dentro, Hassleberry sgranò gli occhi incredulo.
 
Dentro il campo di tennis era presente un’attrezzatura digitale sperimentale con dieci proiettori perpendicolari al campo.
 
“Questa è nuova. Come mai l’Accademia ha una simile attrezzatura?” chiese Alexis che non sapeva che ì da loro ci fosse qualcosa del genere.
“Ecco… Era un progetto fatto con l’Industrial Illusion!” le rispose Bonaparte che aveva raggiunto il gruppo poco prima che entrasse nell’Accademia.
“Speriamo che ci possa aiutare come ci avete detto!” Blair altro non si augurò.
“Come facciamo a farlo funzionare?” chiese Gaara che non era molto pratico di alta tecnologia.
“Innanzitutto, bisogna allineare i proiettori e poi aprire il tetto per poterci connettere!” risposta che gli fu data dal Misawa che si mise subito ai comandi aiutato da Blair e Alexis.
“Abbiamo capito!” a Nick non serviva sapere altro e si diresse verso i proiettori e iniziò a muoverli usando le sue ali.
“Vi diamo una mano!” seguito a ruota da Shaoran che spinse un’altro dei proiettori.
“Ti aiuto!” a dargli una mano ci pensò Sakura Kinomoto.
“Sono un po’ faticosi da spostare!” fece Hinata che non era pratica di lavori manuali.
“Torna a fare le corone di margherite che fai prima!” la riprese Temari aiutandola a spostare il suo proiettore.
“Che seccatura, odio i lavori manuali!” fece Shikamaru alle prese con l’ultimo proiettore.
“Per questo ci sono io a darti una mano!” ma c’era il suo amico Choji a dargli una mano.
“A momenti mi sento inutile, sapete!” fece Asuma dando loro una mano.
 
“Perfetto i proiettori sono allineati!” fece Bastion soddisfatto per poi avviare il sistema.
 
FLASH! TLACK!
 
Le luci sui proiettori s’illuminarono e poi il tetto si aprì mostrando la volta celeste.
“Professore siamo on line. È tutto pronto per il duello!” il Misawa cercò di contattare il suo mentore avvisandolo che era tutto pronto.
“Perfetto!” disse lo scienziato apparendo tramite lo schermo digitale presente sul tetto “A questo punto fate avanzare il duellante che avete scelto e iniziamo il duello!” dando le disposizioni necessarie per iniziare.
“Eccomi, sono pronto!” Jessie si fece avanti, pronto a cominciare.
“Chi sarà lo sfidante?” chiese Blair.
“Ragazzi!” sullo schermo apparve Aster.
“Aster, sarai tu a duellare contro Jessie?” gli chiese Bastion.
“No, non io!” gli rispose calmo il Phoenix “Per generare una gran quantità di energia è necessario che l’avversario di Jessie non abbia riguardi e che combatta fino al limite estremo!” facendo capire che l’avversario di Jessie sarebbe stato un altro.
“Sono io che dovrai affrontare!” un attimo dopo sullo schermo apparve Zane pronto a combattere il duello dimensionale.
 
“ZANE!”
Dissero tutti increduli.
 
“Ottima scelta!” disse il Misawa con un sorriso.
“Andersen, è necessario allargare il varco, quindi sappi che non ci andrò leggero. Ti affronterò secondo il mio stile!” Truesdale si rivolse al suo avversario con sguardo di sfida ed era pronto a cominciare.
 
“Un momento ragazzi!” ma prima di iniziare le danze, Nick si fece avanti “Zane, Aster, durante la nostra assenza è successo qualcosa sulla Terra?” perché voleva sapere se quello che aveva percepito era stato frutto della sua immaginazione o no.
“Ecco…” Aster non sapeva come rispondergli. Anche se avesse mentito, era certo che il Sun’s Warrior se ne sarebbe accorto.
“C’è stata una piccola invasione aliena che io e Aster abbiamo provveduto a evitare!” ma ci pensò Zane a dargli una risposta mantenendosi sul vago.
 
“CHE COSA?!”
Fecero i ragazzi spalancando la mascella per l’incredulità.
 
“Un’invasione aliena? Da parte di chi?” gli chiese il castano preoccupato.
“Non lo sappiamo. Ne parleremo quando sarà tutto finito!” gli rispose Aster reggendo il gioco del compagno.
“Va bene. Comunque ragazzi, avete fatto un ottimo lavoro!” a questo punto Nick non poteva che essere soddisfatto del lavoro di squadra dei due.
“La ringraziamo!” disse Zane contento di essere riuscito a guadagnare un po’ di tempo “Avanti Jessie, iniziamo il duello!” e attivò il suo Duel Disk.
“Sono pronto!” gli rispose Jessie attivando il suo e iniziando il duello.
 
“Qualcuno mi aiuta qui? I duellanti zombie stanno per entrare!” Hassleberry richiamò i suoi compagni a dargli una mano a fermare l’avanzata dei servi della creatura.
“Arrivo!” Axel corse a dargli man forte.
“Forza, aiutiamo anche noi!” Shikamaru dette disposizioni per fare maggiore resistenza fino alla fine del duello tra i due.
 
“Vediamo di rendere sicuro questo posto!” Nick giunse le mani e poi le poggiò a terra.
 
RRRUUBBLLEEE!
 
Creando delle spesse pareti che rafforzarono quelle del campo.
“Vi do una mano!” mentre Gaara usò la sua sabbia per rivestire ulteriormente le pareti appena create.
“Di sicuro non cercheranno di entrare dalle pareti!” Asuma fece notare loro che avevano fatto una mossa un po’ inutile.
“Non se usano dei mostri per aprirsi un varco!” ma Yuè gli fece notare che c’era la possibilità che i duellanti zombie avrebbero potuto usare quell’alternativa.
“In effetti, è vero!” ammise il Jonin accendendosi una sigaretta.
“BAU!” poi Akamaru fece notare qualcosa ai compagni.
“Hai ragione. Dov’è andato quel Bonaparte?” anche Kero-chan si accorse che qualcuno mancava all’appello.
“Anche Faraone è sparito!” notò la piccola Kinomoto guardandosi in tutte le direzioni per trovare il simpatico barilotto.
“Che siano andati fuori?” fece Hinata preoccupata attivando il Byakugan “Sì, sono fuori ma sembrano essere al sicuro!” grazie al quale poté vedere che si trovavano in un posto dove non c’erano duellanti zombie.
“Dove si trovano di preciso?” le chiese Temari curiosa di sapere dove fosse un posto sicuro.
“C’è un tunnel qua sotto. Devono aver usato quello!” le rispose la mora.
“Allora possiamo stare tranquilli!” disse Nick mantenendo la concentrazione al massimo sull’unica entrata del campo da tennis.
 
 
INTANTO SOTTOTERRA
 
BOOM!
 
“AAAARRRGGHH!” con quell’esplosione i life points di Chazz si azzerarono facendolo cadere di lato.
“NON FARLO CADERE NEOS!” ma Jaden ordinò al suo mostro di bloccare la caduta e questo ubbidì prendendolo per un braccio e depositandolo sulla parete per poi sparire “Mi dispiace amico, ma vado di fretta!” e dopo essersi sincerato delle sue condizioni fece per scendere.
“JADEN!” ma la voce di Kakashi richiamò la sua attenzione.
“Maestro Kakashi!” che il ragazzo riconobbe subito e si voltò verso di lui con un sorriso.
“Guarda che ci siamo anche noi!” gli fece notare Tenten che era dietro l’Hatake.
“E Naruto dov’è finito?” ovviamente c’era anche Neji che notò l’assenza del biondino.
“E’ andato avanti!” gli rispose lo Yuki indicando la galleria in basso “Spero che abbia raggiunto e fermato Marcelle!” sperando che l’amico avesse raggiunto la creatura.
“C’è solo un modo per scoprirlo!” gli fece notare il ninja copia saltando verso il basso.
“Vero!” concordò il castano seguendolo a ruota.
“Aspettateci!” protestò l’unica ragazza del gruppo che sperava di potersi riposare un momento.
“Non abbiamo tempo per prenderci una pausa!” le fece notare il compagno che aveva capito che cosa stava pensando e scese giù.
“EHI! NON LASCIATEMI INDIETRO!” protestò la ragazza seguendo i compagni.
 
“Neji riesci a vedere Naruto?” una volta scesi Kakashi chiese allo Hyuga se, tramite il suo Byakugan riusciva a vedere il compagno che era più avanti.
“Sì, lo vedo!” gli rispose il castano dalla lunga chioma “E’ poco più avanti ed è fermo. Syrus lo sta ostacolando!” spiegando che l’amico era tenuto occupato da un altro compagno reso un duellante zombie.
“Questa non ci voleva!” e la cosa non piacque molto a Jaden che corse in avanti.
“Aspetta Jaden!” il ninja copia cercò di richiamarlo ma non servì a nulla, ormai il ragazzo era partito “Andiamo!” e decise di seguirlo.
“Sì!” concordò Neji seguendolo.
“Voglio andare via da questo posto, uffa!” sbuffò Tenten che non ce la faceva più a correre^^.
 
 
POCO PIU’ AVANTI
 
“Prendi questo Naruto! BEAST RAIN!” il Truesdale minore si lanciò addosso al biondino calando i suoi artigli di adamantio.
 
CLANGX20!
 
Ma questi furono parati dallo scudo di Kyuubi che lo spinse indietro.
“Dannazione!” fece il biondino che non sapeva che cosa fare.
Colpiscilo e basta!” lo riprese la volpe che era stanca di essere bloccata lì.   
“Stai scherzando vero? Rischio di fargli del male!” ma il biondino non voleva rischiare di ferire un amico che al momento non era in sé.
Grullo! In questo momento è un nemico che ci blocca la strada, inoltre è capace di guarire in fretta: se lo colpisci con la giusta attenzione, potrai tramortirlo abbastanza da poter andare avanti!” ma Kyuubi gli fece notare che il Truesdale aveva molte frecce al suo arco e quindi non era necessario trattenersi.
“Questo lo so, però...” l’Uzumaki restava comunque titubante. Non se la sentiva di colpire un amico.
“Ti sei addormentato Naruto? Grave errore!” vedendo la sua esitazione, Syrus ne approfittò per lanciarglisi contro.
 
“JUKEN!” ma si ritrovò Neji davanti.
 
KAPOM!
 
“AAARRRGHH!” che lo colpì allo stomaco col palmo della mano stendendolo.
“Per un po’ non dovrebbe muoversi!” fece lo Hyuga soddisfatto.
“Neji!” ovviamente Naruto lo fissò stupito.
“Comprendo benissimo come ti senti, ma in questo momento non possiamo permetterci di esitare. Se vogliamo salvare i nostri amici, dobbiamo rimanere noi stessi e andarcene da qui!” rimanendo di spalle, lo Hyuga lo riprese, ricordandogli quello che dovevano fare per salvare tutti quanti.
“Questo lo so bene, però non riesco a colpire un amico, anche se so che non è in sé!” ma Naruto gli disse il suo punto di vista.
“Ti capisco, ma in questo momento non abbiamo molto tempo!” gli rispose Neji.
 
“Naruto!”
In quel momento arrivarono gli altri compagni.
“Ragazzi!” il biondino fu felice di vederli incolumi.
Era ora che arrivaste!” li riprese Kyuubi salutandoli a modo suo.
“Sempre gentilissimo!” fece ironico il ninja copia “Andiamo avanti!” che preferì riprendere l’inseguimento di Marcelle.
“Giusto!” concordò Jaden rimettendosi a correre.
“Sono con voi!” seguito da Naruto e dalla volpe.
“Corri Tenten. I duellanti zombie ci stanno inseguendo!” grazie al Byakugan, Neji poteva vedere che quelli che avevano stordito si erano rialzati e li stavano inseguendo.
“Quando torno a casa, voglio stare a letto per una settimana intera!” si lamentò la castana che non ce la faceva più a correre qua e la^^.
 
Dopo pochi minuti, i cinque arrivarono alla fine della galleria nel luogo, dove riposavano le Bestie Sacre, ma, con loro sorpresa, videro che non c’era nessuno.
“Ma dov’è Marcelle?” Naruto non riusciva a vederlo da nessuna parte.
“Che abbia imboccato un’altra galleria?” si domandò Tenten, anche se non vedeva altri passaggi.
“Lo escludo. Non vedo altri passaggi!” ma Neji confutò la teoria dell’amica. Infatti, grazie alla sua abilità innata, poteva vedere che non c’erano altri sbocchi neanche passaggi segreti.
“Questo vuol dire che è qui che si trovano le famose Bestie Sacre!” Kakashi comprese subito che erano appena entrati nella tana del lupo quindi dovevano stare in guardia.
“Oh no!” Jaden era corso verso il sigillo delle tre carte e, una volta controllato, sudò freddo “Siamo arrivati tardi: Marcelle ha già preso le tre carte!” e avvisò i compagni che non erano riusciti a fermare la creatura.
“Dannazione!” e la cosa fece stringere i pugni a Naruto.
Non prendertela! Se la cosa ti può consolare, anche se non avessimo trovato Syrus a bloccarci la strada, non avremmo fatto in tempo!” capendo che il suo protetto si stava per incolpare per non essere stato più veloce, Kyuubi spezzò una lancia in suo favore “Però, sono ugualmente incazzato anch’io. Quella dannata cosa mi è sfuggita un’altra volta!” anche se era furioso per essere arrivato tardi.    
“Ora abbiamo un altro problema da risolvere!” Neji richiamò i compagni con un tono allarmante “I duellanti zombie si stanno avvicinando. Dobbiamo andare via o rischiamo di essere accerchiati!” facendo capire loro che la situazione non era delle migliori.
“Ecco che tornano i guai!” si lamentò Tenten che non poteva fare altro che combattere.
“Prepariamoci a combattere!” l’Hatake non vedeva altra soluzione.
Kyu!” ma la vocina di Kuriboh alato richiamò l’attenzione dei cinque verso l’alto.
 
“Guardate, una botola!” nel vedere che sul soffitto c’era una via d’uscita, Naruto recuperò la speranza.
Ottimo lavoro piccolino!” si complimentò la volpe che non l’aveva notata.    
“Andiamo!” Jaden prese il volo e salì verso l’uscita seguito dai compagni mentre Kuriboh aiutò l’Hatake a salire.
 
Dopo pochi minuti, il gruppo arrivò in un’ampia stanza dove era presente sola scrivania e intorno ogni tipo di confort.
“Ehi, ma dove siamo finiti?” chiese Naruto che non aveva mai visto quella stanza.
“E’ l’ufficio del cancelliere!” gli rispose Jaden che ci era stato diverse volte con o senza invito del cancelliere.
“Questo vuol dire che Marcelle è qui da qualche parte. Dobbiamo trovarlo!” Kakashi consigliò di correre alla ricerca della creatura.
“Non lo vedo da nessuna parte!” ma Neji non riusciva a vederlo con la sua abilità innata.
“Uffa! Ci tocca andare a cercarlo!” si lamentò la povera Tenten^^.
 
SWISH!
 
In quel momento la porta dell’ufficio si aprì e Crowler vi entrò.
“Oh, ma guarda che bella sorpresa!” fece il professore rifatto con un paio di occhiaie e un sorriso spento che lo rendevano più inquietante del solito^^ “Vi ho trovato. È ora di combattere!” tirando fuori il suo enorme Duel Disk che teneva dietro la schiena.
 
“NO! CROWLER IN VERSIONE DUELLANTE ZOMBIE E’ INGUARDABILE!”
Gridarono i poveri ragazzi coprendosi gli occhi violentati da una simile visione^^.
“In effetti, mette i brividi!” ammise Kakashi che lo aveva visto di sfuggita quando era normale e lo spettacolo che si trovava davanti era duro da reggere^^.
 
“Che ragazzini insensibili! Mi avete offeso nel profondo!” disse il poverino avvicinandosi avvolto un’aura funesta “Per punizione, riceverete il mio trattamento speciale!” avrebbe dato loro una lezione che non si sarebbero mai dimenticati.
“MIAO!” ma in soccorso dei ragazzi intervenne Faraone che saltò addosso al professore zombie.
“AAAAAHHH! SALVATEMI DA QUESTO MOSTRO!” che nel vederlo se la dette a gambe terrorizzato, lasciandosi dietro il polverone^^.
 
“FARAONE, SEI IL NOSTRO EROE!”
Gridarono i quattro ragazzi abbracciandolo commossi.
 
“Beh, possiamo dire che siamo stati salvati da un gatto!” commentò l’Hatake tirando un sospiro di sollievo^^. Non sapeva se fosse stato in grado di cavarsela un simile avversario.
Ok ragazzi. Sia io che Faraone vi ringraziamo per il tripudio, ma adesso dobbiamo andare!” poi Banner fece sentire la sua voce da dentro il barilotto che in quel momento era in braccio a Tenten.
“Andare dove?” gli chiese Naruto che recuperò la serietà.
Al campo da tennis. Gli altri sono tutti lì!” gli rispose il professore dagli occhi eternamente chiusi “Abbiamo la possibilità di andarcene da qui!” dando loro la bella notizia.
“Ci faccia strada professore, la seguiamo!” Tenten non vedeva l’ora di andarsene da lì e mise a terra il gattone “E quando torniamo a casa, ti darò ben tre scatolette di ottimo tonno!” promettendogli una bella ricompensa.
“Miaoooo!” cosa che il barilotto apprezzò moltissimo e iniziò a correre per il corridoio.
“Seguiamolo!” Neji gli corse dietro insieme ai tre compagni.
“Credo che quando tornerò a casa, scriverò un libro!” dopo quello che aveva visto, il ninja copia era stato preso da una mezza ispirazione^^ “Chissà se diventerà un best seller come i libri di Jiraya!” magari avrebbe ottenuto un successo simile a quelli dell’Eremita porcello^^.
 
Passarono alcuni minuti. I cinque continuavano a seguire il gattone per i corridoi deserti dell’Accademia.
“Quanto manca professore?” Jaden stava diventando sempre più ansioso e chiese al suo prof quanto dovessero ancora correre.
Non dovete seguire Faraone. Ricordatevi che è un gatto!” gli rispose Banner con una certa preoccupazione.
“CHE COSA!”
Fecero tutti quanti sgranando gli occhi^^.
 
“Miao!” infatti, Faraone aveva puntato a un piatto di pesce che era stato messo proprio in mezzo al corridoio e, quando si fu avvicinato abbastanza...
 
WAP!
 
“PRESO!” Crowler uscì da un angolo e catturò il gattone con un retino da pesca.
“Oh cavolo!” Naruto si bloccò appena in tempo ma restò comunque incredulo.
“E’ una trappola, ci hanno accerchiato!” Neji si accorse solo in quel momento che erano stati circondati da un gruppetto di duellanti zombie.
“A questo punto, non abbiamo altra scelta che farci strada combattendo!” Kakashi non vedeva altra soluzione mentre alzò il coprifronte.
“Adesso torniamo alla punizione che volevo infliggervi!” liberatosi del gattone, Crowler era deciso a punire quei ragazzini maleducati.
“AIUTO!” il solo pensiero di che cosa gli avrebbe fatto fece drizzare i capelli a Tenten che…
 
KAPOM!
 
“AHIA!” senza pensarci troppo, colpì il povero Crowler con una bastonata mettendolo KO^^.
“Eh?” la ragazza aprì gli occhi che aveva chiuso per la troppa paura e “Ops! Non volevo colpirlo così forte!” si rese conto di aver un po’ esagerato, ma giusto un po’^^.
 
CRASH!
 
Facendo crollare tutti gli altri all’indietro.
“Ci sono volte che mi preoccupi più di Rock Lee!” fece Neji con la gocciolona dietro la nuca^^.
“Eheh! Bel colpo!” Jaden non seppe che altro dire^^.
“Speriamo che non ci faccia pagare le spese per la chirurgia plastica!” Naruto preferì buttarla sul ridere che era meglio^^.
“Eheh! Credo che il mio futuro libro dovrà aspettare!” dopo di questa, Kakashi aveva momentaneamente perso l’ispirazione^^.
“QUESTA NON TE LA FACCIO PASSARE LISCIA! SARAI LA PRIMA A RICEVERE LA MIA PUNIZIONE SPECIALE!” Crowler si rialzò con un bernoccolo fumante e gli occhi assonnati iniettati di sangue puntando la ragazza^^.
“N-N-NO!” che drizzò ulteriormente i capelli dalla paura^^.
 
Ma quanto sono scemi questi qua! Si spaventano per uno che potrebbero stendere in due secondi!” di fronte a una simile scena, Kyuubi si spiaccicò una zampa sul muso^^.
Diciamo che i ragazzi sono facilmente influenzabili!” gli disse Neos scrollando le spalle^^.
 
Tlack!
 
“Svelti per di qua!” ma in quel momento una porta si aprì alla loro destra invitando i ragazzi a entrare.
“Signor Bonaparte!” nel vedere chi li stava aiutando, Jaden si fidò subito e fu il primo a entrare.
“DENTRO!” seguito dagli altri spinti di forza da Tenten che poi chiuse la porta a quattro mandate^^.
 
“Accidenti che figura!” commentò Kakashi rimettendosi in piedi “Non sappiamo come ringraziarla signore!” per poi aiutare il buffo professore a rimettersi in piedi.
“E’ stato un piacere!” gli rispose Bonaparte accettando il suo aiuto.
“Scusi, ma, dove ci troviamo?” nel mettere meglio a fuoco il luogo, Neji non lo riconobbe e chiese spiegazioni.
“Siamo nella sala da cui partono i condotti di areazione. Se volete raggiungere gli altri, seguite quel condotto e arriverete sotto il campo da tennis tra meno di un minuto!” che gli vennero subito date dal buffo ometto.
“Dice sul serio? Grazie professore!” Naruto non poteva ricevere una notizia migliore “Ma lei non viene con noi?” poi notò che Bonaparte si era appostato vicino alla porta.
“Io resto qui a trattenere i duellanti zombie. Non ci metteranno molto ad aprire la porta, quindi andate!” il vicecancelliere si era addossato questa responsabilità “Andate e riportateci indietro. Jaden, ti prego, salva Marcelle!” affidando ai ragazzi quest’importante missione.
“Lasci fare noi. Buona fortuna!” gli rispose il castano che si avviò con i compagni verso la conduttura indicata.      
 
 
INTANTO NEL CAMPO DI TENNIS
 
BOOM!
 
Ci fu un’impressionante esplosione di energia che permise l’allargamento del varco. Questo era stato possibile grazie alla risposta immediata di Jessie all’attacco di Zane che aveva attaccato col suo Drago Supremo Chimeratech.
 
“Bell’incontro!” si complimentò il Truesdale maggiore mentre l’immagine del proiettore tremò.
“Missione compiuta ragazzi!” Aster apparve davanti a tutti rivelando che il duello aveva ottenuto gli effetti desiderati “Abbiamo messo la carta dentro un missile e l’abbiamo lanciato contro nel varco. Il resto spetta a voi!” affidando il resto ai compagni.
“Professore come facciamo a usare la carta?” Bastion non perse tempo e chiese al suo mentore come fare ad usare la carta.
“La carta... Bzz... dev’essere usata... Bzzz... Con l’energia… Bzzz!” lo scienziato stava per rispondergli ma in quel momento la connessione s’interruppe e la comunicazione cessò.
“Accidenti. Le comunicazioni si sono interrotte!” Alexis tentò di ristabilire i contatti ma non servì a nulla.
“Non ci voleva!” fece Temari digrignando i denti per il nervoso.
“Ora non abbiamo tempo per lagnarci. C’è altro cui pensare!” la richiamò il fratello che notò un problema.
 
“DANNAZIONE!” infatti, in quel momento, Hassleberry e Axel entrarono dentro inseguiti da un’orda di duellanti zombie.
“Qui si mette male!” Shikamaru vide che i duellanti zombie erano riusciti a entrare anche da dietro.
“Non abbiamo altra scelta che combattere!” Asuma non vedeva altra soluzione per uscire da quella situazione.
“Cerchiamo di non far loro del male!” si raccomandò Sakura Kinomoto impugnando il suo scettro.
 
CRASH!
 
Ma in quel momento un pezzo di pavimento saltò in aria e vi uscì Neos.
“Ehilà ragazzi!” e subito dopo vi uscì Jaden.
“Serve una via di fuga?” seguito da Naruto.
“Più che volentieri!” rispose loro Shaoran che scese nel buco seguito dagli altri.
 
 
POCHI MINUTI DOPO DENTRO LE CONDUTTURE
 
“Ehi, ma come avete fatto a trovare questo posto?” chiese Jim curioso mentre si guardava intorno.
“E’ stato il professor Bonaparte a indicarcela, salvandoci da Crowler e altri duellanti!” gli rispose Neji col Byakugan attivo.
“Non possiamo fare altro che ringraziarlo allora!” commentò Yué che non poteva che essergli riconoscente.
“Beh, ora abbiamo ciò che ci serve per andarcene da qui ma non sappiamo come usarla!” intanto Shikamaru stava riflettendo su come fare a scappare da quel posto.
“Vediamo….” Intanto il Misawa, con un taccuino in mano, stava provando a ricostruire quello che il professore gli stava dicendo.       
“Non è complicato!” ma Tenten intervenne attirando l’attenzione di tutti “Se ben ricordate, vi avevamo detto quello che i nostri avversari nella biblioteca ci avevano informato che è necessario uno scontro tra divinità: ossia tra le Bestie Sacre e il Drago Arcobaleno!” spiegando il ragionamento che lei e compagni avevano fatto dopo il loro scontro con i maghi nella biblioteca.
“Ma sicuro, le Bestie Sacre!” e nel sentirlo, anche Bastion giunse alla stessa risposta “Sei stata geniale signorina Tenten!” e si complimentò con la castana per l’illuminazione avuta.
“Ecco… C-Chiamami solo Tenten!” fece lei arrossendo di colpo^^.
 
“Grande!”
Fecero tutti gli altri sollevati senza considerare la reazione della ragazza^^.
Una BastionxTenten? Questa mi suona strana!” pensò Nick che, per un attimo si era immaginato una coppia davvero originale^^.
“In tal caso abbiamo tutto ciò che ci serve. L’unica cosa da fare è recuperare la carta e poi trovare Marcelle!” il Nara aveva riassunto alla perfezione che cosa dovevano fare.
“Sì, ma dove troviamo Marcelle?” gli chiese Blair con voce preoccupata.
“Se è come penso, sta per farci avere sue notizie!” Shikamaru era sicuro di questo.
 
Blizz!
 
Attenzione cari studenti!” infatti, quasi a farlo apposta, in quel momento risuonò la voce di Marcelle “Vi comunico che siamo arrivati alla fine dei giochi. Ormai ho tutto quello che mi serve, salvo una cosa: Jaden. Ti aspetto per la resa dei conti sulla costruzione che sorge all’esterno dell’Accademia. Se riuscirai a battermi, riporterò tutti indietro altrimenti tu e tutti quanti resterete qui e diventerete miei schiavi. Ah, non per metterti fretta, ma hai solo mezz’ora!” e dopo aver detto questo, interrupe le comunicazioni.
“Bene, ora sappiamo dove andarlo a trovare, manca solo la carta del Drago Arcobaleno e il gioco è fatto!” fece Shikamaru soddisfatto.
“Non abbiamo tempo da perdere, allora!” commentò Kakashi alzandosi “Mentre Jessie andrà a cercare la carta del Drago Arcobaleno, noi andremo all’appuntamento e cercheremo di guadagnare tempo!” ed espose a tutti il suo piano.
“D’accordo, lasciate fare a me!” annuì l’Andersen pronto.
“Verrò con te!” Axel si offrì di fargli da supporto.
“Vi aiuterò anch’io!” anche Hinata decise di seguirli in questa ricerca. Grazie al suo Byakugan avrebbe facilitato il tutto.
 
“A questo punto possiamo andare!” fece Jim soddisfatto “Un momento, non vedo quei due di nome Yammy e Ulquiorra. Che fine hanno fatto?” ma poi notò che mancava qualcuno.
“Li abbiamo mandati dentro i nostri castelli insieme ai nostri compagni resi dei duellanti zombie, così non dovremo preoccuparci di doverli affrontare di nuovo!” gli rispose Asuma che aveva consigliato di fare qualcosa per i compagni che, a causa della loro attuale condizione, li avrebbero ostacolati in ogni modo. 
“Se non ci sono altre domande, direi che potete andare!” fece Nick allontanandosi dal gruppo.
“E lei che farà signor Nick?” gli chiese Sakura preoccupata per lui.
“Vi coprirò le spalle dai tipetti che si stanno avvicinando!” le rispose il castano che li sentiva arrivare “Voi andate e, per favore, quando avremo finito qui, cercate di smetterla con questo signor Nick. Mi fa sentire un vecchietto!” invitando i compagni a darsi una mossa.
“Sarà un po’ difficile, ma cercheremo di accontentarla!” gli rispose Neji.
 
“Forza ragazzi. ANDIAMO!” Naruto non perse l’occasione per dare il via alle danze e partì per primo.
“Sì!”
Seguito dagli altri.
 
“Alan, va con loro. Avranno bisogno di aiuto!” il castano invitò il suo angelo custode a unirsi a loro per fornire maggiore protezione.
“D’accordo, ma sta attento!” si raccomandò con lui l’angelo custode per poi seguire il gruppo.
“Puoi contarci!” gli rispose Nick mentre vide arrivare qualcuno “Ma guarda che piacevole sorpresa. Non mi aspettavo di vederla qui signorina Fontaine!” e rivolgersi cordialmente a lei.
“Eheh! Io invece lo speravo proprio!” gli rispose l’infermiera dell’Accademia fissandolo con occhi stanchi e un sorriso spento.
“A quanto pare, avremo un incontro romantico. Sa una cosa? Non speravo in nulla di meglio!” commentò il castano ironico pronto ad accoglierla.
“Spiacente ma il nostro non sarà un ballo solitario. Anche loro vogliono ballare con te!” disse di rimando la rossa mentre dietro di lei avanzarono altri duellanti zombie pronti a duellare.
“Un appuntamento con tanto di platea e musicisti? Mi è andata davvero di lusso!” se la rise il Sun’s Warrior impugnando il suo duel disk “Non siate timida, fatevi avanti e iniziamo a ballare. Let’s rock!” e anche lui era pronto a dare il via alle danze.
 
 
INTANTO PIU’ AVANTI!
 
 
“Abbiamo compagnia!” Neji vide che davanti a loro c’erano degli avversari da sconfiggere.
“Lasciate fare a me!” Hassleberry corse avanti e, attivato il suo duel disk, evocò un mostro “Vai HYPER TESTA MARTELLO!” chiamandolo a gran voce.
“GGRROOOAAARR!” apparve un enorme dinosauro bipede con una testa a forma di martello che…
 
KAPOM! CRASH!
 
Batte la testa contro il muro al lato aprendo un’uscita verso l’esterno.
“Iniziamo l’operazione!” disse Shikamaru attivando il suo duel disk e lanciandosi nella mischia insieme agli altri.
“Da questa parte!” mentre Axel corse dalla parte opposta seguito da Jessie e Hinata.
“Buona fortuna ragazzi!” l’Andersen altro non disse e seguì l’amico.
“In bocca al lupo!” stessa cosa fece la Hyuga che fermò lo sguardo su una persona in particolare.
 
 
GRUPPO DI JESSIE
 
“Scusa se te lo chiedo, ma hai per caso un debole per Naruto?” dopo essersi allontanati un po’, Axel fece questa domanda alla ragazza. Aveva notato subito lo sguardo che rivolto verso il biondino e voleva capire se aveva fatto centro oppure no.
“Ecco…” di fronte a questa domanda, la Hyuga arrossì violentemente non riuscendo a rispondere.
“Eccome se è innamorata di Naruto!” ma la risposta gliela diede Jessie che ne sapeva qualcosa “L’abbiamo capito praticamente tutti che Hinata è cotta, ovviamente Naruto no!” facendogli capire che in molti nel gruppo se n’erano accorti.
“Ah davvero? Non immaginavo che Naruto fosse così ricercato!” ammise il Brody assai stupito dalla cosa “Beh ti auguro buona fortuna: con uno come lui ne avrai bisogno!” ma preferì sorvolare sulla cosa.
“Grazie!” si limitò a rispondere la ragazza per poi attivare la sua arte oculare “Ho trovato il missile: è… Ooh!” ma poi fu colta da un mancamento e cadde a terra.
“Hinata!” Jessie si fermò subito e le si avvicinò per sincerarsi delle sue condizioni.
“T-Tranquillo, sto bene!” gli rispose la mora rimettendosi in piedi.
“E’ comprensibile: hai usato troppe volte quell’occhio!” disse Axel prendendola per un braccio “Si vede che usarlo troppo, consuma molte energie!” capendo qual’era il problema.
“Mi dispiace di essere un peso!” fece la poverina deprimendosi per non essere stata all’altezza.
“Ma che stai dicendo? Non sei un peso!” la rassicurò Jessie con un sorriso “Anzi, sei una delle ragazze più forti che abbia mai conosciuto in vita mia e sono sicuro che anche Naruto l’abbia capito!” dicendole il pensiero che si era fatto su di lei.
“E’ vero! Non ho visto gli altri scontri, ma da quello che ho visto contro quel Raptomort, posso confermare le parole di Jessie!” e anche Axel era d’accordo con l’Andersen.
“D-Dite sul serio?” quei complimenti fecero arrossire violentemente la ragazza che non era abituata a simili lodi.
“Certo!” gli rispose Jessie che in quel momento era la bocca della verità.
“Affermativo!” concordò il Brody che la pensava come lui.
I tuoi compagni ti stanno dicendo la verità!” fece Rayearth apparendole al fianco “Sei più forte di quanto pensi, devi solo mettere da parte la tua insicurezza e vedrai che potrai fare qualsiasi cosa!” incitandola come aveva sempre fatto.
“Grazie amici!” rispose loro la ragazza con un magnifico sorriso.
Naruto Uzumaki, vedi di aprire gli occhi al più presto o giuro che sarò io a farteli aprire con la forza!” di fronte al quale, Axel giurò sul suo onore che avrebbe contribuito a dare una svegliata al biondino^^.
Dove la trovi una ragazza così? A momenti t’invidio amico!” pensò Jessie che sperava di trovare una ragazza che assomigliasse anche solo un po’ alla Hyuga^^.
Abbi fede in te stessa, piccola mia!” la incoraggiò il suo spirito mentre sparì nuovamente.        
“Allora, il missile è in direzione sud, sud-est a circa duecento metri!” rincuorata, la ragazza attivò, anche se non per molto, nuovamente la sua arte oculare indicando la direzione da seguire.
“Perfetto, allora muoviamoci !” Axel non perse tempo e corse verso la direzione indicata dalla mora.
“Vai Aquila Cobalto. Guidaci tu!” Jessie evocò una delle sue Bestie Cristallo e seguì i compagni.
Ricevuto! Lasciate fare a me!” gli rispose la grande aquila con una grossa pietra incastonata nel petto precedendoli.
 
 
INTANTO NELL’ACCADEMIA!
 
 BOOMX10!
 
All’esterno dell’Accademia era in corso un’autentica battaglia senza regole tra mostri che si scontravano tra di loro generando esplosioni a catena.
“VAI TIRANNOSAURO OSCURO!” Hassleberry lanciò all’attacco il suo mostro migliore contro uno dei tanti che si paravano davanti al gruppo.
Lascia fare a me!” ruggì l’imponente creatura lanciandosi contro l’avversario.
 
CRUNCH!
 
E distruggendolo chiudendo le fauci su di lui.
 
ZACKX100! FRABBOOM!
 
“Non male come conflitto finale!” commentò Asuma mentre con le sue lame di chakra tranciava un avversario dopo l’altro.
“Peccato che non finiscano mai!” gli rispose Kakashi mentre componeva una serie di sigilli “RAIKIRI!” e usò la sua tecnica migliore.
 
ZOCKX10! FRABOOM!
 
Trafiggendo numerosi mostri che gli bloccavano la strada.
“Non sfidate la collera divina ragazzini!” mentre Alan calò la sua spada tagliando in due diversi mostri che gli si pararono davanti. 
LEVATEVI DALLE SCATOLE SCHIAPPE!” anche Shukaku si stava scatenando calpestando senza troppi problemi gli avversari che gli si paravano davanti.
“Attento a non colpire gli studenti. Sono vittime innocenti!” si raccomandò Gaara mentre usava la sua sabbia per far saltare in aria più mostri possibili.
Sì, sì!” gli rispose secco il Bijuu mentre con un cazzotto spedì un mostro al creatore “HYAHAHAHAHAH! COME MI STO DIVERTENDO!” di sicuro non voleva che il divertimento finisse così presto^^.
 
Sfere d’aria veritiere, via!” intanto Ryu Sheron lanciò il suo attacco contro altrettanti mostri aprendo la strada “Andate! Qui me la sbrigo io!” e invitare i compagni a proseguire la loro corsa.
“Grazie Ryu!” lo ringraziò la piccola Kinomoto avanzando insieme ai compagni.
 
KAPOM!
 
Ma la strada del gruppo fu bloccata dal micidiale Golem Ingranaggio Antico.
“Ecco un mostro che richiede maggiore attenzione!” commentò Neji attivando il suo Byakugan.
Tsk! Levati di mezzo, ferraglia arrugginita!” ma Kyuubi non aveva tempo da perdere con quel coso e…
 
ZAMP! CRASH!
 
Con una semplice zampata, lo mandò in frantumi.
Forza avanziamo!” e senza aggiungere altro, corse al luogo dell’appuntamento che era sempre più vicino.
“Si vede che Kyuubi se l’è legata al dito!” commentò Naruto che non aveva mai visto il Bijuu così motivato.
“Meglio per noi. Seguiamolo!” Jaden non poteva sperare in un aiuto migliore e corse in avanti con tutti gli altri.   
 
BOOM!
 
Ma la loro corsa fu bloccata da un’esplosione davanti a loro e poi si fece avanti un enorme robot nato dalla combinazione di ben cinque mostri: il letale Drago Cannone Catapulta VWXYZ.
“Eheh! Ora combatterai contro di me Jaden!” a controllarlo era Chazz che puntava il castano.
 “E tu pensi di poterti avvicinare a lui?” ma prima che gli altri facessero qualcosa, Shaoran si mise in mezzo “Il tuo avversario sarò io!” ed era pronto a dargliele sia con le carte che con i pugni.
“Eheh! Se ti metti in mezzo, ne pagherai le conseguenze!” e il Princeton fu pronto ad accoglierlo.
“Andati ragazzi! Qui ci penso io!” senza voltarsi, Shaoran invitò i compagni a proseguire “Ponete fine a questo incubo!” e poi si lanciò all’attacco iniziando a battersi col moro.
“Buona fortuna Shaoran!” la sua Sakura non disse altro e andò avanti.
 
“Buona fortuna amico!”
Seguita dagli altri.  
 
“Non così in fretta ragazzini!” ma si trovarono la strada boccata da Bonaparte anche lui diventato un duellante zombie che evocò il suo Imperatore giocattolo.
“A lui ci penso io!” ma Bastion si fece avanti evocando il suo Drago Acquatico e iniziando a battersi con lui.
 
Tsk! Ora mi sono rotto di essere bloccato in continuazione!” Kyuubi aveva perso la pazienza e decise di ricorrere a misure drastiche…
 
CLANGX4!
 
“EHI! CHE MODI SONO!” protestò Naruto che si ritrovò catturato da una coda del suo spirito.
“Perché mi hai preso?” anche Jaden era finito catturato da una coda della volpe.
“E-Ehi, mettimi giù!” protestò Sakura anche lei presa da una coda del Bijuu.
“Ma perché anch’io!” anche Blair con in braccio Akamaru era stata presa da una coda della volpe.
 
Quella cosa vuole Jaden? Beh, glielo porterò insieme a qualche altro piccolo seccatore. Tenetevi forte!” Kyuubi li avrebbe portati personalmente a destinazione e, detto questo, partì di corsa verso una piramide di sabbia a fianco all’Accademia.
 
“Contiamo su di voi!” Neji non disse altro e, sfoderato il duel disk, dette man forte ai compagni.
“Avanti fatevi sotto!” seguito da Tenten pronta a cominciare.
“Sta attenta Sakura!” Kero-chan sperò che la sua padroncina ce la facesse.
DANNATA VOLPE! PRENDI A CALCI QUELLA COSA ANCHE DA PARTE MIA!” mentre Shukaku si raccomandò col collega Bijuu di fare una strage.
“Jaden, Naruto, Sakura, Blair, buona fortuna!” Gaara non disse altro e tornò a combattere.
 
“No, Jaden. Tu non andrai da nessuna parte!” ma Syrus non li avrebbe fatti avanzare oltre.
“Questo lo dici tu soldato!” ma si trovò Hassleberry davanti con una carta in mano “ATTIVO LA CARTA TRAPPOLA IMPATTO GIURASSICO!” che attivò immediatamente.
 
FFFFFFFFIIIII!
 
Dal cielo venne un potente fischio e poi una luce si avvicinò sempre più pericolosamente al suolo attirando l’attenzione di tutti.
“Ecco, andate ragazzi!” fece Tirannus soddisfatto mentre…
 
BOOOOM!
 
Un enorme meteorite piombò sul campo distruggendo all’istante tutti i mostri e mettendo KO praticamente tutti.
 
“RAGAZZI!”
Gli unici che si erano salvati erano stati i quattro ragazzi portati sull’edificio di sabbia dalla volpe. Nel vedere che cos’era successo, si preoccuparono per le sorti dei loro compagni.
State tranquilli, sono tutti vivi. Se la caveranno dopo un bel po’ di riposo!” li rincuorò subito il Bijuu che poteva percepire le loro energie.    
“Meno male!” fece Jaden sollevato.
 
“Ben arrivato Jaden. Sei in perfetto orario!” ma poi le sue attenzioni furono attirate dalla voce della creatura che era in mezzo alla costruzione e fissava i ragazzi con un ghigno perfido.
“Dannato!” gli ringhiò contro Naruto “Ti farò pagare tutto quello che hai fatto ai nostri amici!” gliele avrebbe date per tutti i suoi compagni.
“Mi spiace Naruto, ma non sei tu ad interessarmi. Quello che deve battersi con me è solo Jaden!” ma Marcelle lo liquidò senza troppi problemi.
“Prima rispondi a questa domanda. Perché sei così ossessionato da lui e chi sei veramente?” ora che se lo trovava davanti, Sakura poteva chiedergli quello che doveva e non esitò a porgli questa domanda.
“Perché Sakura? Eheh! Lo scoprirai con questo duello. Sarà molto interessante!” le rispose Marcelle mentre sul suo braccio sinistro si formò un duel disk “Il pubblico può accomodarsi e godersi lo spettacolo. Avanti Jaden fatti sotto!” ponendo fine alle chiacchiere e sfidando apertamente lo Yuki.
“E va bene. Se è me che vuoi, allora eccomi qui!” che accettò la sfida e attivò il suo duel disk.
“Buona fortuna fratellone!” Naruto tifava per lui.
“Fatti valere!” e anche la piccola Kinomoto era con lui.
Fallo nero!” malgrado tutto, anche Kyuubi faceva il tifo per lui.
Le speranze di tutti noi, sono nelle tue mani!” disse Windom affidandogli questo fardello.
“Metticela tutta!” anche Blair lo sostenne.
“Bau!” concordò con lei Akamaru mettendosi al lato della piramide insieme a tutti.
 
“Combattiamo!”
Con quella parola, il duello ebbe inizio.      
 
 
INTANTO NEL DESERTO
 
“Aquila Cobalto, vedi qualcosa?” mentre correva per le dune, Jessie si rivolse al suo spirito alato sperando in buone notizie.
Negativo, non vedo ancora niente!” gli rispose lo spirito che continuava ad aguzzare lo sguardo “Eh!” poi vide qualcosa che attirò subito la sua attenzione “L’ho trovata!”e iniziò a volare in cerchio.
“E’ riuscito a trovare il missile! Perfetto!” Axel non poteva chiedere di meglio.
“Ancora uno sforzo e ... ATTENTO!” Hinata interruppe il discorso e...
 
KAPOMX2!
 
“GGGGRRRAAAKK!” colpì col Juken un mostro che si stava per avventare sul Brody distruggendolo.
“Ti devo un favore!” la ringraziò il ragazzo di colore.
“Figurati!” gli rispose la mora ansimante.
“Ce la fai?” le chiese l’Andersen che notò la fatica dell’amica.
“Sì, andiamo!” lo tranquillizzò lei accelerando il passo.
“Ne stanno arrivando altri. State giù!” Axel impugnò il suo duel disk che era molto simile a un fucile a pompa e…
 
BANGX2! WAMP!
 
Sparò i suoi stessi mostri contro quelli avversari distruggendoli.
“Andiamo!” e corse verso un piccolo cratere generato dall’esplosione del missile.
“Ci siamo!” seguito da Jessie che aumentò la velocità buttandosi nel cratere.
“GGGRROOAARR!” proprio un attimo prima che un mostro lo ghermisse insieme ai suoi compagni.
 
BANGX3! WAMP!
 
Axel fece parlare il suo particolare fucile sparando carte a raffica.
“Corri Jessie, noi li teniamo occupati!” la Hyuga affidò le sue speranze al ragazzo mentre concentrò il poco chakra che le rimaneva in corpo per respingere le creature che tentavano di attaccarli.
 
Click!
 
“Sono a corto di munizioni!” nello stesso momento, il Brody si rese conto di aver esaurito le carte da sparare.
“VAI JESSIE!” mentre Hinata continuò strenuamente a battersi incitando il compagno a correre.
 
“OOOOOOOAAAAAHHHH!” che non se lo fece ripetere due volte correndo a più non posso verso la capsula che era uscita fuori dal missile.
“GGGRRR!” ma un mostro gli piombò addosso con l’intenzione di prenderlo.
“GEM EXPLOSION!” ma il verde rispose lanciando il suo attacco contro di lui distruggendolo e proseguì la corsa.
 
“GGGRRR!”
Ma altri tre mostri si frapposero tra lui e la capsula.
 
“Accidenti non adesso!” fece il ragazzo mentre vide le creature piombargli addosso.
 
FLASH!
 
Ma in suo aiuto, esplose una luce bianca e poi apparve un’imponente creatura che spazzò via i tre mostri e tutti quelli che erano nei paraggi.
“GGGGRRRROOOOAAARRR!” e lanciato quell’imponente ruggito, sparì.
 
“Incredibile!”
Dissero i tre ragazzi increduli da quello che avevano visto.
 
Ripresosi dallo stupore, Jessie si avvicinò e raccolse la carta che era uscita di forza dalla capsula in suo aiuto.
“EVVAI! DRAGO ARCOBALENO HA SCELTO ME!” ed esultò a pieni polmoni per aver ottenuto questa portentosa carta.
“Bravissimo!” si complimentò Hinata contenta per lui.
“Bene, abbiamo trovato quello che stavamo cercando. Ora torniamo indietro!” Axel non perse tempo e tornò verso l’Accademia seguito dai due compagni.     
 
POCHI MINUTI DOPO!
 
“Ma cos’è successo!”
I tre arrivarono all’Accademia e nel vedere la desolazione che vi regnava, rimasero senza parole.
 
La battaglia è stata davvero incandescente qui!” commentò Rayearth guardandosi intorno.
“E gli altri come staranno?” si chiese Hinata preoccupata.
“Guardate, sono lì all’ingresso!” Axel però li vide tutti lì appoggiati al muro.
“RAGAZZI! STATE BENE!” Jessie corse verso di loro sperando che non fosse successo l’inevitabile.
 
“Si, tranquillo generale!” gli rispose Hassleberry aprendo gli occhi anche se si poteva vedere benissimo che era esausto.
“La battaglia è finita ma siamo esausti!” continuò Alexis anche lei molto provata.
“Abbiamo portato dentro tutti quanti ma ora non ce la facciamo più!” terminò Jim appoggiato al muro con Shelley a fianco.
“Se cercate Jaden e gli altri, sono sulla costruzione laggiù!” li avvisò Yué completamente a terra.
“Andate a supportarli, noi ce la caveremo!” disse loro Temari molto provata.
AAAHH! Come mi sono divertito!” fece Shukaku steso a pelle di leopardo ma soddisfatto come non mai^^.
“Resto io con loro. Voi raggiungete gli altri!” il Brody si offrì di restare al capezzale dei compagni e lascò andare i due.
“Va bene. Resistete ragazzi, tra poco ce ne andremo via da qui!” Jessie lasciò tutto nelle sue mani e corse verso la piramide di sabbia.
“Abbiate fede!” Hinata non disse altro e lo seguì.
 
“Hinata, siete cresciuta parecchio!” fece Neji soddisfatto dalla fermezza delle parole della cugina.
“Che sia cresciuta o meno, ne dovrà fare di strada se vorrà farsi notare da quel dobe di Naruto!” commentò Tenten che sapeva quanto il biondino in questione fosse duro di comprendorio.
 
“Concordo!”
Dissero praticamente tutti^^
 
 
Nel frattempo i due ragazzi erano appena arrivati in cima alla piramide e videro che il duello tra Jaden e Marcelle stava procedendo a favore di quest’ultimo.
“Jaden, sono arrivato!” il verde si fece sentire dall’amico avvicinandosi a lui.
“Jessie!” che si voltò incredulo.
“Jessie, Hinata meno male!” Sakura era felice di vederli.
“Allora? Ce l’avete fatta?” chiese loro Naruto speranzoso.
“Eccome!” gli rispose l’Andersen col segno della vittoria.
“L’abbiamo trovata!” concordò con lui la Hyuga.
“Perfetto! Proprio al momento giusto!” sorrise Jaden che aveva recuperato la speranza.
 
Chi è quel tipo? E perché lui e quella ragazza sono così in confidenza con Jaden?” nel vedere che il loro arrivo aveva riacceso gli animi, la creatura fissò storto i due.
“Ehi, Marcelle mi aggiungo anch’io al duello. A seguito di questo, i tuoi life points aumenteranno di 4000 unità. Ci stai?” Jessie si rivolse alla creatura proponendo di entrare nella battaglia.
“Uhuhuh! D’accordo, sarà un piacere vederti strisciare ai miei piedi!” che accettò senza pensarci troppo mentre i suoi life points ancora intatti salirono a 8000 unità.
“Hinata va con gli altri e goditi lo spettacolo!” Jessie invitò l’amica a raggiungere Naruto, Sakura e Blair e attivò il suo duel disk.
“Buona fortuna!” la mora non disse altro e raggiunse i compagni.
 
“Combattiamo!”
E il duello a tre iniziò.
 
 
INTANTO NELL’ACCADEMIA!
 
BOOM!
 
Il muro di un corridoio dell’edificio saltò in aria e vi uscì Nick ancora alle prese con la sua gentile infermiera zombie.
“Eheh! Avrai battuto gli altri ma non me!” se la rise la signorina Fontaine mandando all’attacco il suo mostro.
“Non si preoccupi, due secondi e anche lei sarà sconfitta completamente!” le rispose il castano intento a evitare gli attacchi della creatura evocata dall’infermiera dell’Accademia “Le battaglie fuori sono finite. Mi chiedo come stiano gli altri!” era preoccupato per le condizioni dei suoi compagni.
“Non è educato non prestare attenzione su una donna!” lo riprese l’infermiera mentre il suo mostro partì nuovamente all’attacco.
“Le mie scuse, sono uno che si distrae facilmente!” le rispose il castano pescando una carta e mettendola sul duel disk “Vai Brionac!” e lanciò all’attacco il suo mostro Synchro preferito.
 
“GGGRROOAAARRR!” che spalancò le ali facendo tornare il mostro avversario nella mano della Fontaine.
“Che cosa? Da dove esce fuori quel mostro!” lasciando la rossa senza parole.
“E’ una lunga storia ve la racconterò un’altra volta!” le rispose il Sun’s Warrior apparendole alle spalle e…
 
Pat!
 
La colpì al collo col palmo della mano stordendola.
“Direi che qui ho finito!” commentò il castano prendendola tra le braccia e poi poggiandola al muro “Ora raggiungiamo gli altri!” e sfoderate le ali volò in aiuto dei compagni.
“Mi spiace ma non posso lasciarti andare avanti!” ma si trovò la strada bloccata da…
“Ma tu sei identico a me!” se stesso “Aspetta, sei me in versione carta!” capendo subito che cosa era successo.
“Proprio così. Quella creatura mi ha evocato per tenerti a bada. Dovrai sconfiggermi o non andrai avanti!” e si mise in posizione da combattimento.
“Battermi contro me stesso? Questa mi mancava!” gli rispose Nick trasformandosi e facendo altrettanto “La farò finita con un solo colpo!” per poi lanciarsi all’attacco.
 
KAPOM! CRASH!
 
I due si scontrarono generando un’onda d’urto che sfondò i vetri delle finestre e uscirono fuori continuando a combattere.
 
KAPOM!
 
“AAARRRGGHH!” ma dopo pochi istanti il vero Nick ricevette un pugno in piena faccia che lo scaraventò al suolo “Accidenti, credo di aver raggiunto il limite oggi!” capendo che questa volta avrebbe faticato parecchio.
“Mi spiace ma ormai sei a corto di energie. I combattimenti che hai sostenuto in questa dimensione ti hanno sfiancato e non hai avuto neanche un momento di tregua!” capendo perfettamente le condizioni del suo originale, il Nick carta era pronto a farla finita “Sei finito!” e gli si lanciò contro pronto a finirlo.
“Se sono al limite, posso sempre contare sui miei compagni!” gli rispose il Sun’s Warrior sicuro.
 
WOSH! CLANGX4!
 
“Eh?” infatti, un attimo prima di colpirlo, il Nick carta fu bloccato da quattro catene di sabbia.
“Serve una mano signor Nick? Basta chiedere!” autore del salvataggio in extremis era Gaara che aveva usato le sue ultime forze per salvarlo.
“Bel colpo, ma non basta. Mi sto per liberare!” lo informò la carta che stava per spezzare le catene.
“Non farai in tempo!” ma il rosso lo sapeva benissimo.
 
“Perché noi ti fermeremo!” Alan piombò sul prigioniero con la sua katana che brillava di luce.
“Beccati questo!” seguito da Shaoran che teneva ben salda la sua spada.
 
ZACK! ZACK!
 
I due colpirono l’avversario alle spalle che, sconfitto, sparì.
“Uff! Grazie ragazzi. Vi devo un favore!” ammise il castano rimettendosi in piedi usando la spada come appoggio.
“Ma figurati!” gli rispose il suo angelo custode che aveva solo adempiuto ai suoi doveri.
“Avreste fatto lo stesso per tutti noi!” commentò il Lì avvicinandosi a lui.
“Ci puoi mettere la mano sul fuoco!” gli confermò Nick poggiandogli la mano libera sulla spalla “E gli altri?” per poi chiedere come stesse il resto del gruppo.
“Al momento sono quasi tutti riuniti ed esausti all’ingresso, mentre Jaden, Jessie, Blair, Naruto, Hinata e Sakura sono andati al’appuntamento di Marcelle!” gli rispose Gaara avvicinandosi a lui.
“Che facciamo? Adiamo anche noi?” gli chiese Shaoran preoccupato per la sua Sakura.
“Nelle nostre attuali condizioni saremo solo d’intralcio. Lasciamo che siano loro a tirarci fuori dai guai!” lo riprese Alan che sapeva che in quel momento non potevano fare nulla.
 
FLASH!
 
All’improvviso una colonna di luce partì dal fianco dell’Accademia attirando le attenzioni di tutti.
“Che sta succedendo?” chiese Gaara che non sapeva se doveva essere contento o disperarsi.
“E’ il gran finale!” gli rispose Nick osservando il fenomeno stringendo i pugni.
 
 
SULLA PIRAMIDE DI SABBIA
 
Il duello tra Jaden e Jessie contro Marcelle stava per concludersi. Marcelle aveva perso più della metà dei suoi life points ma era riuscito ad evocare le tre terribili Bestie Sacre in una sola volta ed era sicuro della sua vittoria. Dall’altra parte, collaborando tra di loro, Jaden era riuscito a distruggerne una grazie al suo mostro fusione Neos Chaos mentre Jessie aveva evocato il suo mostro finale, il Drago Arcobaleno: un enorme drago bianco dalle grandi ali, munito di una chioma dorata dietro l’enorme testa da cui spuntava un grande corno celeste. I lati del suo collo erano decorati da sette gemme che avevano i colori dell’arcobaleno.
La creatura aveva attaccato una delle Bestie Sacre ma Marcelle aveva bloccato l’attacco e, un attimo dopo, aveva compiuto un’azione imprevista, aveva fuso le tre Bestie Sacre dando vita a una creatura dal potere immenso, Armitael Fantasma del Chaos: un mostro dalla potenza incalcolabile dall’aspetto demoniaco. Una volta evocata questa terribile creatura, era partita la colonna di luce che Nick e compagni avevano visto. 
 
“Ahahahah! Finalmente ho ottenuto ciò che volevo!” esultò Marcelle mentre il suo corpo iniziò a sdoppiarsi.
“Che vuoi dire? Che cosa stai facendo a Marcelle!” fece Jaden coprendosi gli occhi.
“Me lo tolgo come un giubbotto!” gli rispose la creatura che divenne corporea mostrando finalmente il suo volto mentre il povero Marcelle cadde a terra privo di sensi.
“MARCELLE!” e la cosa preoccupò non poco Blair che, se non fosse stata troppo spaventata, sarebbe corsa a prenderlo.
“Se lo vuoi eccotelo qui!” le rispose la creatura lanciandolo tra le braccia della mora come un sacco vecchio “Finalmente l’energia che ho sottratto a tutti voi grazie ai duellanti zombie e ai bio-bend di Viper ha raggiunto il livello massimo, permettendomi di rendermi corporea. Ahahah!” e mostrare a tutti il suo volto.
 
 Si presentava come un demone dal corpo androgino e dalla pelle violacea dove una striscia di pelle nera celava malamente il suo corpo nudo, mentre i corni neri spuntavano dalle sue spalle sulle spalle e sui fianchi. Celava una doppia natura: Infatti, era mezzo uomo e mezza donna; la parte destra, dove aveva i capelli grigi e arruffati, si vedeva un seno formoso; sulla parte destra, quella con i capelli blu si vedeva decisamente un petto più virile, il braccio e la gamba sinistra ricordavano gli artigli di un rapace, sulla fronte spiccava un occhio giallo con iride rosso. Gli occhi demoniaci erano di due colori diversi: uno dorato e l’altro azzurro. A completare il suo aspetto minaccioso erano le due enormi ali da pipistrello nero che spuntavano sulla schiena.
 
“Ma che razza di mostro è?” fece Hinata terrorizzata da una simile visione.
“E’ spaventoso!” Sakura non aveva mai visto un essere più strano e terrificante allo stesso tempo.
“Dunque è quello il suo vero aspetto!” nel vedere finalmente in faccia il nemico che li aveva portati in quel luogo, Naruto era pronto a fargliela pagare per tutto quello che aveva fatto.
E poi chiamano mostro a me. Questo che deve dire? Non si capisce nemmeno se è maschio o femmina!” fece Kyuubi disgustato.
Non ci scherzare sopra. È un nemico che non va sottovalutato!” lo riprese Rayearth tenendosi pronto ad intervenire in qualsiasi momento.
Sarà un avversario temibile!” anche Windom era pronto ad intervenire.      
                    
“Finalmente possiamo incontrarci faccia a faccia Jaden!” la creatura puntò ghignante il castano.
“Ma tu chi sei?” chiese lo Yuki che non sapeva chi fosse.
“Non ti ricordi di me? Eppure anni fa eravamo inseparabili!” fece la creatura con un certo disappunto “Ti ho sempre osservato. Ti sostenevo. Ti proteggevo da tutti coloro che si prendevano gioco di te. Ero come il tuo angelo custode!” facendo capire di essere sempre stata al fianco del ragazzo.
“No, non è possibile!” quella rivelazione fu come un fulmine per Jaden “Yubel!” che la chiamò per nome.          
“Finalmente te ne sei ricordato, tuttavia ci hai messo troppo e questo non posso perdonartelo!” Yubel lo avrebbe punito per questa sua dimenticanza “Preparati a subire il devastante attacco di Armitael che per ogni turno può infliggere un danno pari a 10000 punti. AVANTI ARMITAEL ATTACCA JADEN E COMPLETA LA MIA VENDETTA!” e mandò all’attacco il suo mostro che generò una grande sfera di energia oscura.
“NON TI PERMETTERO’ DI TORCERE UN SOLO CAPELLO AL FRATELLONE JADEN!” a quel punto Naruto decise di frapporsi tra il castano e l’attacco con l’intenzione di bloccarlo.
“NO NARUTO NON FARLO!” un gesto che fece preoccupare come non mai lo Yuki.
“Vuoi fare l’eroe Naruto? Allora sparirai per primo!” Yubel avrebbe accontentato questa sua follia.
“Non se ci sono io a impedirtelo!” ma Sakura si mise in mezzo pronta a combattere.
“Se vuoi fare del male ai miei compagni, dovrai prima passare su di me!” affiancata da Hinata che, anche se stremata, avrebbe combattuto fino all’ultimo.
“BAU!” anche Akamaru era intenzionato a combattere fino alla fine.
“Ragazze, Akamaru!” e la cosa fece uscire le lacrime al castano che temeva per loro.
“Non dovrete scomodarvi amici!” ma Jessie non avrebbe permesso che venissero coinvolti “Attivo il potere speciale di Drago Arcobaleno. Mando al cimitero tutte le mie carte bestia cristallo e per ognuna di loro, il drago guadagna 1000 punti!” e potenziò ulteriormente il suo drago conferendogli una potenza pari a 10000 punti, identica a quella del mostro avversario “VAI ATTACCA CON RIFRAZIONE DELL’ARCOBALENO!” e ordinò l’attacco.
 
“GGGRROOAAARR!” il drago non perse tempo. Generò una potente sfera color arcobaleno e la scagliò contro il mostro avversario che rispose lanciando la sua sfera di energia.
 
FRABBOOMM!
 
Generando una potente esplosione di energia.
“Dannato marmocchio. Questa me la paghi!” gli ringhiò contro Yubel spalancando le ali “TI DISTRUGGERO’!” e gli si lanciò addosso.
“NON SE CI SONO IO A FERMARTI!” ma Naruto la intercettò “PRENDI QUESTO! KYUUBI EXPLOSION!” lanciandole contro il suo attacco.
“FUORI DAI PIEDI!” gli ruggì contro la creatura calando il pugno destro contro l’attacco del biondino.
 
FRABBOOM!
 
Generando un’altra esplosione di energia che investì gli altri.
 
“NARUTO!”
Gridarono i suoi compagni preoccupati.
MOCCIOSO! NON SPERARE DI LASCIARMI A BOCCA ASCIUTTA!” gli gridò contro Kyuubi andando a sostenerlo.
Non sarai il solo a dargli una mano!” seguito da Rayearth che gli si affiancò.
Ci sono anch’io!” e anche Windom fu della partita.
 
Naruto fu avvolto dai tre spiriti venendo ricoperto da un’armatura rossa con tratti arancioni e verdi. I gambali rossi finivano con ali dalle piume verde acceso e arrivavano fino alle ginocchia per poi proteggere il bassoventre con una placca arancio con tratti rossi simili a fiamme che arrivava fino al petto, mentre le spalle erano protette da spalliere simili a zampe di volpe e le braccia erano coperte da protezioni ramate. Dietro le spalle erano spuntate tre paia di ali color smeraldo e nove code di volpe si muovevano libere all’altezza del bacino. Infine il capo era protetto da un elmo a forma di testa di leone che finiva con un corno dorato.
 
“AAAAAAHHHHH!” con questo nuovo look, il biondino spinse maggiormente contro il pugno di Yubel.
“E tu speri di battermi con così poco?” che resistette senza battere ciglio “Potrai anche contare sull’aiuto di qualche spirito, ma non potrai mai battermi ragazzino!” e aumentò la pressione guadagnando metri.
“ADESSO TI FACCIO VEDERE IO!” le rispose l’Uzumaki di rimando trasformandosi in un super biondino riguadagnando il terreno perso.
“MOCCIOSO INSOLENTE!” gli ruggì contro Yubel aumentando la forza.
 
“NARUTO!”
Fecero i compagni preoccupati per lui.
“GGGGHHH!” Naruto sentiva che stava per perdere terreno “Non glielo permetterò. NON TI PERMETTERO’ DI FARE DEL MALE AI MIEI AMICI!” ma la testardaggine e la determinazione che lo avevano sempre caratterizzato, unite al desiderio di proteggere i suoi compagni lo spinsero a non arrendersi “AAAAAAHHHH!” e a far fuoriuscire liberamente il suo chakra fino a quando…
 
FLASH!
 
Questo si tinse di un bagliore dorato che aumentò d’intensità.
“Che cosa speri di fare moccioso!” gli ringhiò contro Yubel che sentiva una maggiore pressione da parte del biondino.
“MI SEMBRA OVVIO! BATTERTI!” le rispose lui mentre il suo chakra arse come una fiamma che brillava nella notte.
 
La tua determinazione e il tuo coraggio sono la chiave per andare avanti Naruto!” e questo attirò la voce di qualcuno che aveva conosciuto poche ore prima.
Questa voce… DOHKO! DOVE SEI?” che il biondino riconobbe subito.
“Con chi diavolo stai parlando moccioso!” fece Yubel che non aveva sentito nulla.
Non sono lì fisicamente! Ti sto parlando dal mondo in cui vivo!” gli rispose il Gold Saint della Bilancia “Tuttavia la tua voce e il tuo Cosmo sono arrivati fino a qui attirando la mia attenzione!” facendogli capire di aver percepito la forza del cuore del ragazzo “Ed è per questo che ho deciso di concederti un privilegio raro. In quanto nato del mio stesso segno, io Dohko di Libra ti concedo in qualunque momento l’uso temporaneo del mio Gold Cloth. Usalo saggiamente nel nome della giustizia!” decidendo di offrirgli il suo aiuto.
 
FLASH!
 
E da una luce dorata, fecero la loro comparsa le sacre vestigia di Libra materializzandosi sottoforma di una grande bilancia d’oro.
 
“E quella da dove salta fuori!”
Pensarono tutti all’unisono.
 
“Grazie amico. Accetto il tuo aiuto molto volentieri!” tranne Naruto che ringraziò il rosso per il suo aiuto mentre.
 
FLASH!
 
Ehi!
I tre spiriti si staccarono dal suo corpo e furono sostituiti dal cloth d’oro.                           
    
I gambali dorati con dietro le else di due spade ricoprivano le gambe del biondino fino ad arrivare a metà cosce. Dal linguine in su partiva un unico pezzo dorato che arrivava fino al petto decorato con un gonnellino dorato in basso e una gemma circolare verde in mezzo al torace. Le spalle erano protette da una spalliera dorata rivolta verso l’alto a sinistra e da una rivolta verso il basso a destra, su quest’ultima si poggiava uno scudo circolare che forniva un’ulteriore protezione. Le braccia erano protette da due lucenti bracciali dorati che arrivavano fino al gomito e su quello sinistro vi era incastonato un altro scudo circolare. Dietro la schiena facevano capolino le aste di due nunchaku.  
       
“E quella cosa scintillante da dov’è saltata fuori!” sibilò Yubel che percepì l’incredibile potenza che emetteva l’armatura.
“E’ una lunga storia e non ho tempo per raccontartela! AAAAAHHHHH!” ma Naruto non aveva la testa per spiegare come l’avesse ottenuta e, con una forza rinnovata, spinse maggiormente facendo tremare l’aria intorno a sé.
“NON PRENDERTI GIOCO DI MEEEEEE!” gli ruggì contro la creatura che non aveva intenzione di cedere proprio ora che era a un passo dal raggiungere il suo obiettivo.
“SEI COCCIUTA EH! MA CON ME NON LA SPUNTI!” le gridò di rimando l’Uzumaki che non cedette il passo neanche di un millimetro mentre una forte folata di vento si formò dietro di lui.
“DANNATO MARMOCCHIO!” ma Yubel non avrebbe ceduto per nessun motivo e continuò a sprigionare energia per contrastare quella del biondino.
 
Non riesce a vincere nemmeno con l’aiuto di Libra? Com’è possibile?” nel constatare che nemmeno l’aiuto di Dohko era sufficiente a permettere la vittoria del giovane, Windom rimase senza parole. 
Quella creatura è davvero dotata di una forza spaventosa!” Rayearth aveva compreso che l’avversario era davvero molto forte.
Forza spaventosa eh? Allora vediamo se cambia qualcosa se do a Naruto un altro aiutino!” ma Kyuubi non intendeva darsi per vinto e decise di dare un altro aiuto alla sua forza portante “Siete con me?” e chiese la collaborazione degli altri due spiriti.
Ci puoi contare!” gli risposero i due.
 
FLASHX3!
 
I tre spiriti unirono le forze e le concentrarono sul biondino.
“AAAAAHHHHH!” che fece esplodere la voce spingendo maggiormente.
“NO! NON TI PERMETTERO’ DI OSTACOLARMI NEANCHE SE FARAI UN PATTO CON LE FORZE DELLA NATURAI!” ma Yubel strinse i denti e continuò a resistere dando fondo a tutta la sua furia.
 
Mi spiace per te ma noi forze della natura siamo già dalla sua parte!” ma a sorpresa, il vento che li circondava parlò e assunse nuove sembianze diventando un’imponente aquila dal piumaggio color erba e dalle punte azzurre.  
 
“E tu chi sei?”
Lasciando senza parole tutti quanti che non avevano mai visto nulla del genere.
 
Io sono uno dei grandi spiriti rappresentanti della natura: l’Aquila del Vento e tu Naruto Uzumaki, giovane dal cuore impetuoso, sei il mio prescelto!” lo spirito spalancò le sue ali e brillò di una candida luce color smeraldo. 
 
FLASH!
 
Che avvolse il corpo di Naruto come una seconda pelle diventando un cloth che si fuse con quello della bilancia dandogli un leggero colore verde, una tiara che terminava con una gemma a forma di testa di aquila e due grandi ali piumate dietro la schiena mentre gli occhi del ragazzo divennero di un azzurro brillante. A completare il tutto furono gli spiriti di Kyuubi, Rayearth e Windom che aleggiavano intorno al biondino. 
 
Che forza incredibile!” pensò Naruto che non aveva mai percepito nulla del genere “Non ho capito bene che cosa mi hai detto ma grazie per il tuo aiuto. E ORA VINCIAMO TUTTI INSIEME AAAAAHHHHH!” e decise di usare questo nuovo misterioso potere per sconfiggere Yubel.
“NO! IMPOSSIBILE! NON POSSO ESSERE SCONFITTA IN QUESTO MODO!” che fu spinta all’indietro senza riuscire a opporsi.
“Assaggia questo Tengoku Tsubasa!” spinto da questa nuova forza, Naruto unì i pugni usando l’attacco << Ali del Cielo >> generando un potente turbine di vento.
 
WOSH! KAPOM!
 
“AAAAAARRRRGGHHHH!” che colpì in pieno l’avversaria spendendola contro il suo stesso mostro.
“ORA JESSIE!” Naruto si rivolse all’Andersen dicendogli di attaccare.
“D’ACCORDO!” gli rispose questo “VAI DRAGO ARCOBALENO!” liberando tutta la forza del suo mostro.
 
“GGGRRRROOOOAAARRR!”
Che liberò tutta l’energia di cui disponeva….
 
FLASH!
 
Generando una colonna di luce che avvolse tutta l’Accademia.
“NO! DANNATO MOCCIOSO ME LA PAGHERAI CARA ANCHE TU!” ruggì Yubel che vide con orrore che il varco sopra l’edificio si era spalancato e stava riportando tutti indietro mentre la luce la fece sparire.
“Drago Arcobaleno, portali tutti indietro!” Jessie chiese solo questo al suo drago.
“Aspetta Jessie che cosa vuoi fare!” e nel sentire queste parole Jaden lo guardò preoccupato.
“Perdonami amico mio. Io resto qui a continuare!” gli rispose Jessie mentre iniziò a sparire “Ci rivedremo. A presto amici!” salutando tutti quanti.
 
“JESSIE!”
Gridarono tutti mentre…
 
FLASH!
 
Una luce abbagliante li riportò tutti indietro.  
 
Passarono pochi secondi, poi tutto cessò. L’Accademia era tornata nella giusta dimensione ma uno studente mancava all’appello: Jessie Andersen che si era sacrificato per tutti quanti.
 
 
 
NEL PROSSIMO CAPITOLO
 
È passata una settimana dal ritorno del gruppo dall’Accademia. Nell’ufficio dell’Hokage si cercheranno di chiarire alcuni punti oscuri di quello che è successo nella dimensione satellite.
Nick verrà poi informato di quello che è successo in sua assenza e si recherà direttamente sul posto in cui c’è stata la battaglia contro Vorkye ricevendo una visita inaspettata.
 
All’Accademia, Jaden non è ancora riuscito ad accettare ciò che è successo a Jessie. Che farà per mettersi in pace con se stesso?
 
Questo e altro nel prossimo capitolo.
 
 
MAXIMILIAN PEGASUS E’ IL PRIMO ANTAGONISTA DELLA PRIMA SERIE DI YUGIOH
 
http://www.animeyume.com/yu_gi_oh/pegasus.jpg
 
ECHO E’ UN PERSONAGGIO DI YUGIOH GX
 
http://vignette3.wikia.nocookie.net/yugioh/images/a/a0/Echo.jpg/revision/latest?cb=20130202195424
 
 
YUBEL E’ UN PAERSONAGGIO DI YUGIOH GX
 
http://vignette1.wikia.nocookie.net/yugioh/images/f/f3/Yubel_GX.jpg/revision/20130721183023
   
 
    
Ne approfitto per augurare a tutti voi buona Epifania. A presto^^

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Capitolo 55
*** Un incontro inaspettato ***


55. Un incontro inaspettato

Salve a tutti e finalmente ben ritrovati^^

Sì, lo so: è dall’inizio dell’anno che non mi sto facendo sentire. Vi chiedo scusa per avervi fatto aspettare così tanto. Ci sono stati diversi impegni che mi hanno completamente preso, quello più importante, è stata la laurea. A chi interessa, comunico che a febbraio ho ottenuto il titolo di dottore in Giurisprudenza. So che è un po’ tardi per dirlo, ma ci tenevo a farvelo sapere^^.

A questo punto non posso fare altro che lasciarvi al capitolo e auguravi buona lettura^^. 

 

 

 

 

VILLAGGIO DELLA FOGLIA

 

Era passata una settimana dal ritorno dell’Accademia dalla dimensione satellite. In quel periodo il gruppo si era momentaneamente separato: i duellanti erano rimasti all’Accademia, i due cattura carte erano tornati a Tomoeda mentre i ninja erano tornati ai loro rispettivi villaggi e sottoposti a delle visite mediche. Nick non era stato risparmiato e anzi, esattamente come tutti gli altri, era stato ricoverato per due interi giorni e sottoposto a diversi controlli.

Una volta dimesso, fu convocato insieme a Kakashi e Asuma nell’ufficio dell’Hokage per fare rapporto di ciò che era successo nella dimensione satellite.

 

“Capisco!” fece Tsunade una volta sentito l’intero resoconto “Non avrei mai immaginato che esistessero creature capaci di compiere simili azioni!” ed era rimasta impressionata da quello che aveva sentito sulle Bestie Sacre e sulla misteriosa Yubel.

“E’ vero! Tutto è successo perché ossessionata da Jaden, ma non sappiamo il motivo di questo!” commentò Kakashi che non riusciva a capire che collegamento ci fosse tra il castano e la creatura.

“Tu ne sai qualcosa?” mentre Asuma preferì chiedere a chi era più ferrato sui legami tra umani e spiriti.

“Poco e niente!” gli rispose Nick incrociando le braccia “Da quello che ho capito, Yubel è stata il primo spirito che Jaden abbia mai visto!” che al momento brancolava nel buio “Ecco che cosa succede a interrompersi dopo gli eventi del secondo anno!” rammaricandosi per non aver mai avuto la curiosità di vedere il seguito della serie Gx.

“Abbiamo provato a chiedere direttamente a Jaden, ma le sue condizioni non sono delle migliori al momento!” il ninja copia fece capire di aver provato a interrogare lo Yuki ma nelle condizioni in cui si trovava non poteva fargli domande.

“E’ comprensibile! La scomparsa di una persona cara non è facile da reggere per un ninja, figurarsi per un civile!” Asuma comprendeva perfettamente come si sentiva il castano.

“E’ vero, anche se abbiamo dato loro i coprifronte del villaggio, Jaden e compagni sono ninja solo di nome, inoltre non hanno esperienze di combattimento precedenti al loro incontro con te Nick. È una responsabilità che non ti sei accollato!” continuò la Senju fissando il castano.

“Il vecchio me stesso non avrebbe accettato una simile critica, ma ora devo riconoscere quest’errore!” ammise lui che si sentiva responsabile per quello che era avvenuto “Eppure continuo a credere che non sia tutto perduto. Può anche essere che Jessie sia sopravvissuto!” ma non voleva credere che l’Andersen fosse morto.

“Su questo sei tu a saperne più di noi, perciò possiamo anche provare a formulare un’ipotesi. È possibile che Jessie sia sopravvissuto in qualche modo?” Shizune gli chiese se ci fosse o meno una possibilità di ritrovare Jessie.

“I portali, per se, non sono letali. Lo sarebbero solo se fossero protetti da una qualche barriera o se conducessero in un luogo in cui non è possibile sopravvivere: un esempio è lo spazio. Io penso che Jessie e Yubel siano finiti in un'altra dimensione satellite. Ne sono sicuro all’80%!” che le rispose dicendo quello che sapeva.

“Quindi ci sono alte probabilità che Jessie sia sopravvissuto vero?” gli chiese Tsunade che voleva essere sicura di aver compreso le parole del castano.

“Sì ce ne sono, ma portali come quello sono delle incognite!” le rispose Nick sollevando dei dubbi.

“L’incognita peggiore è Yubel che, se come dici, è finita nella stessa dimensione satellite con lui, allora gli avrà fatto qualcosa!” l’Hatake non voleva essere critico ma sollevò questa possibilità.

“E se invece, dopo quell’esplosione di energia avesse perso le forze e non fosse più in grado di materializzarsi? Potrebbe anche pensare d’impossessarsi del corpo di Jessie come ha fatto con Marcelle!” mentre Asuma sollevò un’altra possibile ipotesi che non era da scartare.

“Può anche essere. In questo caso, se mai ritroveremo Jessie, dovremo fare attenzione a come si comporta e all’aura che emana!” che anche Nick non escluse.

 

“Per il momento, non abbiamo altre informazioni, quindi chiudiamo qui il discorso. C’è altro di cui bisogna discutere!” dopo alcuni attimi di silenzio, Tsunade decise di mettere da parte il discorso e iniziarne un altro “Da quello che mi avete detto, quando siete tornati sull’isola, avete visto Naruto con indosso un’armatura diversa da quella che indossa di solito e che pochi istanti dopo è sparita nel nulla. Era di un Gold cloth giusto? Che cosa sarebbe?” era curiosa di sapere che cosa fossero queste corazze dorate di cui le avevano accennato.

“Per farla breve, i Gold cloth sono le Sacre Armature che rappresentano i principali segni dello zodiaco: l’Ariete, il Toro, i Gemelli, il Cancro, il Leone, la Vergine, la Bilancia, lo Scorpione, il Sagittario, il Capricorno, l’Acquario e i Pesci. Chi indossa un Gold cloth è considerato un Guerriero dai poteri eccezionali e viene chiamato Gold Saint!” Nick iniziò a spiegarle che cosa erano questi cloth “Normalmente, per indossarne uno è necessario essere capace di bruciare il proprio Cosmo fino a raggiungere un livello che supera quello della percezione: il settimo senso!” per poi dire a cosa era necessario per ottenere quelle sacre vestigia.

 

“Settimo senso?”

Chiesero i quattro ninja confusi come non mai.

 

“Sì, lo so che è una cosa difficile da capire, ma è questo ciò che è necessario per diventare Gold Saint!” e Nick capiva perfettamente che il discorso fosse assai difficile da comprendere “Comunque, prima che me lo chiediate, il Cosmo è l’energia che usano i Saint. In parole povere, dentro di loro è presente un piccolo universo, ciò che fanno è sfruttare le potenzialità di quest’universo compiendo azioni che una persona comune non potrebbe mai realizzare!” e spiegò a grandi linee che cos’era il Cosmo.

“Per esempio? Che cosa potrebbero fare questi Saint rispetto a noi ninja?” gli chiese Kakashi che voleva un esempio pratico.

“Muoversi alla velocità della luce!” che gli fu subito dato “O anche usare con facilità poteri che voi definite abilità innate o Maggiori. Le divinità dell’antichità erano capaci di usare il loro Cosmo per compiere cose assurde: come muovere interi pianeti o anche andare avanti e indietro nel tempo!” e non si fermò con gli esempi che poteva dare.

 

“Q-Quindi questi Saint sono capaci di fare cose che un ninja normale non si può nemmeno immaginare!” e la cosa aveva lasciato Shizune senza parole.

“Proprio così!” le confermò Nick che preferì non aggiungere altro anche perché il discorso sarebbe diventato molto più lungo.

“E allora come si spiega che Naruto abbia indossato un Gold cloth?” gli chiese l’Hokage che non riusciva a capire come l’Uzumaki ci fosse riuscito.

“Semplice: i Sun’s Knights, grazie ai loro spiriti, sono in grado di convertire le loro energie originali in altre di diversa natura!” e Nick le fece capire che questa era un’abilità che avevano tutti i ragazzi “Naruto l’ha fatto inconsciamente e anche con l’aiuto congiunto di ben tre spiriti che gli hanno permesso di elevare le sue energie fino a raggiungere il luogo dove si trova Dohko, il Gold di Libra che avevamo incontrato alcune ore prima. La fortuna vuole che Naruto sia anche nato sotto il segno della Bilancia e questo ha permesso a Dohko di fornirgli in via temporanea il permesso di indossare il suo cloth!” e spiegò rapidamente che cosa era successo in quel frangente.

“Quindi ora Naruto può accedere temporaneamente ai poteri di questo cloth giusto?” gli chiese Kakashi assai colpito dalla spiegazione.

“Non con la sua attuale preparazione. Prima di poterlo fare per davvero, deve diventare più forte e imparare a controllare meglio i suoi poteri!” ma Nick gli fece capire che era ancora prematuro parlare di questo.

“Beh, vuol dire che, malgrado tutto, ha del talento da sbloccare!” commentò Asuma mentre si accese una sigaretta “E invece che cosa ci sai dire dello spirito verde che è scomparso poco dopo il nostro arrivo?” per poi sollevare un altro interrogativo che lo assillava da un po’.

“Era uno spirito rappresentane della natura, l’Aquila del Vento!” gli rispose Nick con un sorriso compiaciuto “C’è una cosa che dovete sapere: anche i Sun’s Knights hanno una sorta di ordine gerarchico, molto simile a quello dei Saint!” e iniziò a spiegare un’altra particolarità del gruppo che lui stesso aveva creato.

“Vuoi dire che i Sun’s Knights hanno classi come Bronze, Silver e Gold Saint? Pensavo che tutto si fermasse a quelle che esponesti qualche mese fa!” e la cosa stupì non poco Kakashi che aveva saputo solo dopo del discorso che il castano aveva fatto ai ragazzi nella camera d’ospedale di Zane circa due mesi e mezzo prima (per ricollegarvi, vedete il capitolo 24).

“Proprio così, solo che a differenza dei Saint, ne hanno solo due: i comuni Sun’s Knights e i Sun’s Knights Rappresentanti!” e Nick gli dette la conferma.

“Si può sapere perché non ce ne hai parlato prima?” gli chiese Tsunade che odiava sapere tutto all’ultimo momento.

“Le mie scuse. Ve lo avrei detto in un secondo momento, ma a questo punto, è meglio dirvi tutto!” Nick si grattò la testa imbarazzato: aveva fatto una figuraccia ma era pronto a rimediare dicendo loro tutto quanto “I Sun’s Knights Rappresentanti, come dice il nome, sono coloro scelti per rappresentare gli spiriti della natura. Da quello che so, in totale sono venti. Le loro forme sono variabili: di solito, però, assumono la forma di animali legati a quell’elemento!” e spiegò chi erano questi Sun’s Knights superiori.

“E Naruto sarebbe l’eletto di uno di questi spiriti?” gli chiese Tsunade colpita dalla cosa.

“Sbaglio o lui ha già Kyuubi come suo spirito!” e la cosa non tornava a Kakashi che non capiva come si potesse essere un Sun’s Knight Rappresentante se si aveva già uno spirito.

“Solo perché si ha già uno spirito, non vuol dire che non si sia destinato ad averne un altro. Vi faccio notare che Jaden, Jessie, Chazz e Sakura hanno più spiriti che li proteggono!” ma Nick non ci dette molta importanza, visto che c’erano diversi esempi di ragazzi che avevano più di uno spirito custode “Naruto non fa alcuna eccezione. Anzi gli spiriti rappresentanti appartengono a un livello completamente diverso rispetto a quello degli altri spiriti, persino dei Bijuu: prendono forza dalla natura, quindi possono contare su energie illimitate!” e aggiunse che questi spiriti potevano essere anche più potenti dei Bijuu stessi.

“Quindi Naruto, con i giusti insegnamenti, potrebbe diventare una delle chiavi per affrontare e sconfiggere definitivamente i demoni di Abhadon giusto?” gli chiese Shizune che deglutì al solo pensiero.

“Esatto!” le confermò il castano “Però, per quanto potrà diventare forte, Naruto non riuscirà mai a battere forze così grandi da solo: è necessario che siano presenti anche tutti gli altri Sun’s Knights Rappresentanti. Per questo è necessario trovarli tutti e non solo loro!” che aggiunse altro.

“A chi ti riferisci?” gli chiese Tsunade che pendeva dalle sue labbra.

“Al gruppo completo dei Sun’s Warriors!” le rispose il castano che disse rapidamente il numero e i requisiti che necessitavano per essere considerati tali.

 

“Capisco! Quindi la tua ricerca è più intricata di quello che pensassimo!” fece Kakashi che ora comprendeva meglio ciò che il castano stava realmente cercando.

“Dimmi, per caso ci sono altri Sun’s Warriors nei paraggi?” pensando subito a quello che era successo in loro assenza, Tsunade fece subito questa domanda.

“Che io sappia no, altrimenti ve lo avrei detto da tempo!” le rispose lui che non sospettava di non essere l’unico Sun’s Warrior in circolazione.

“Allora chi può essere l’artefice di quello che è successo una settimana fa?” si chiese Shizune riflettendo a voce alta.

“Perché? Che è successo?” le chiese Asuma che, come gli altri, non era ancora stato informato.

“E’ vero. C’è qualcosa che dovete sapere!” l’Hokage si rese conto che il discorso non poteva più essere rimandato.

 

Toc! Toc!

 

Ma in quel momento, qualcuno bussò alla porta.

“Avanti!” Tsunade decise di concentrarsi un attimo su qualcos’altro e invitò il ninja a entrare.

“Buongiorno maestra!” ad entrare fu Sakura Haruno seguita praticamente da tutti i compagni.

“Ragazzi! Che cosa ci fate tutti qui?” chiese loro Nick sorpreso di vederli tutti lì con uno zaino in spalla.

“Vorremmo chiedere il permesso di poter tornare all’Accademia del duellante!” a rispondere fu Shikamaru “Poco fa ci ha chiamato Syrus dicendoci che Jaden non si è ancora ripreso. Anche se non è molto, vorremmo stargli vicino. Anche Gaara e i suoi fratelli e Sakura e Shaoran andranno all’Accademia!” spiegando le ragioni che li spingevano a voler andare.

“Mi chiedete molto ragazzi. Capisco come vi sentite, ma vi ricordo che siete sempre dei ninja e, come tali, avete degli impegni!” Tsunade comprendeva bene le loro motivazioni ma ricordò loro che come ninja avevano anche degli impegni.

“Lo sappiamo ma non possiamo permettere che un amico si lasci andare in questo modo!” Neji sapeva bene che avevano dei doveri ma erano anche preoccupati per il loro compagno.

“Mmm!” a questa risposta, la donna preferì pensare bene alle parole da usare e poi spostò lo sguardo verso Nick.

“Sei tu il capo, lascio decidere a te!” che preferì lavarsene le mani.

“E va bene, vi autorizzo ad andare ma avete l’ordine di rimanere lì e di non fare nulla di avventato!” alla fine la Senju autorizzò i ragazzi a tornare all’Accademia “Nick vi raggiungerà tra breve. Ci sono delle questioni urgenti di cui dobbiamo discutere!” facendo capire loro che al momento sarebbero andati da soli.

“Ci vediamo dopo ragazzi. Portate i miei saluti agli altri!” li salutò Nick con un sorriso.

 

“Allora a dopo signor Nick. Veda di non metterci troppo!” ricambiò Naruto che poi uscì dall’ufficio seguito da tutti gli altri.

“Dopo, però, vorremmo sapere anche noi che cos vi direte!” gli fece notare il Nara che non voleva essere tenuto all’oscuro di nulla e uscì chiudendo la porta.  

 

Non gli sfugge mai niente!” pensò Nick divertito: apprezzava Shikamaru proprio per la sua perspicacia “Allora? Di che cosa ci dovevi parlare?” per poi concentrare tutte le sue attenzioni su Tsunade.

“Shizune, mentre spiego la situazione, va a prendere i campioni e i risultati delle analisi!” che prima d’iniziare a parlare, chiese alla sua assistente di andare a prendere qualcosa.

“Subito!” che non perse tempo e uscì dall’ufficio.

 

 

POCHI MINUTI DOPO!

 

La donna aveva rapidamente spiegato che cosa era successo la settimana prima e ora attendeva i commenti dei tre.

“E’ davvero successo quello che dite?” chiese Kakashi incredulo da quello che aveva sentito.

“Il cielo si è oscurato e ci sono stati diversi disastri naturali?” Asuma era rimasto così scioccato da far cadere la sigaretta che aveva appena acceso.

“Esatto!” gli confermò serio l’Hokage per poi fissare Nick.

“Mhm!” che aveva chiuso gli occhi e incrociato le braccia.

“Non hai nulla da dire?” gli chiese la donna che trovava strano il suo silenzio.

“Stavo solo pensando!” le rispose il castano dopo aver riaperto gli occhi “Anche se mi trovavo in un’altra dimensione, ho percepito quello che è successo. Ricordo bene la sensazione che ho provato: nostalgia!” per poi dire la sua.

“Spiegati meglio!” gli chiese Kakashi che non comprendeva le sue parole.

“Quando è avvenuto il fenomeno di cui ha parlato Tsunade, ho percepito due grandi forze che si stavano confrontando e una mi è sembrata molto familiare, quasi nostalgica. Eppure, più ci penso, più non riesco a ricordare a chi appartenga!” disse Nick per cercare di spiegarsi meglio.

“Quindi hai qualche sospetto su chi ci possa essere dietro?” gli chiese Asuma.

“No, non ce l’ho!” gli rispose il castano mentre prese il telefonino dalla tasca “Ma forse c’è qualcuno che può darci una mano!” e iniziò a comporre un numero.

“Stai provando a chiamare Zane o Aster?” gli chiese Kakashi curioso di sapere se stesse chiamando i due Sun’s Knights che erano rimasti indietro.

“Oppure qualcuno dei tuoi amici del Fantasy?” mentre Asuma pensò a qualcuno dei compagni di quel mondo magico che in molti erano curiosi di vedere.

“Nessuno di loro!” rispose loro Nick che poggiò il telefonino sul tavolo “Non capisco il perché ma Zane e Aster mi nascondono qualcosa e non riesco nemmeno a leggergli la mente per capire che cosa sia, mentre i miei amici del Fantasy svolgono indagini sui demoni di Abhadon e non su quello che succede qui!” che fece capire che c’era qualcun altro cui poteva chiedere.

“Allora chi stai chiamando?” gli chiese Tsunade incuriosita dalla cosa.

“Un Sun’s Knight delle retrovie!” le rispose il castano che sapeva già che avrebbe dovuto spiegare parecchie cose “Dovete sapere che il gruppo attuale non è l’unico presente in questo mondo. Ne ho creato un altro ma ho preferito mantenerlo dormiente come ultima carta da giocare!” e rivelò loro della presenza di altri Sun’s Knights.

“Che cosa? Hai creato un altro gruppo e ce l’hai tenuto nascosto!” e la cosa fece subito innervosire la donna che non si aspettava di avere una un’altra sorpresa del genere.

“Scusate se l’ho tenuto nascosto, ma ho preferito aspettare un po’ prima di parlarvene!” prima che potesse aggiungere altro, Nick cercò subito di pararsi le spalle dicendo che non voleva tenerlo segreto in eterno.

“E di preciso, quando avevi intenzione di dircelo?” gli chiese Kakashi che prima di dire qualcosa, voleva avere una risposta.

“Già dopo che abbiamo sconfitto Belazur, ma come sapete, ci sono stati diversi impedimenti che non mi hanno permesso di dirvelo!” gli rispose Nick che aveva intenzione di parlargliene molto prima.

“In pratica, ce lo volevi dire quando siamo stati invitati all’Accademia giusto?” fece Asuma che capì che l’invito a quel piccolo party era solo una scusa per informarli dell’esistenza del gruppo.

“Immagino che ce lo volevi dire a quattr’occhi mentre i ragazzi non ci sentivano vero?” gli chiese la Senju che si calmò subito.

“Proprio così!” le rispose il castano tirando un sospiro “Se non l’ho detto ai ragazzi, è stato per semplice precauzione. Si sarebbero presentati in momenti di urgenza o in caso di mia improvvisa assenza!” spiegando le sue motivazioni.

“Stai dicendo che questi altri Sun’s Knights sono più forti dei ragazzi?” gli chiese l’Hatake assai curioso.

“Sì, ma solo perché sono più grandi di loro e hanno avuto maggiori esperienze!” gli rispose il castano “E tra questi c’è anche Yugi Muto, il padrone delle Divinità egizie!” e per fargli un esempio, citò subito qualcuno di cui avevano parlato di recente.

“Vuoi dire che Yugi Muto è un Sun’s Knight?” e la cosa stupì non poco Asuma.

“Esatto. Per la cronaca, è uno dei due leader di questo gruppo. Quello che intendo chiamare è il secondo. Sto parlando di Seto Kaiba, cioè il suo più grande rivale e anche il fondatore dell’Accademia!” il castano fece capire che ora avrebbero conosciuto un altro membro.

“Yugi Muto e Seto Kaiba. Ho sentito delle voci su di loro. Sono noti come i duellanti più forti del mondo!” e questi nomi non erano nuovi a Tsunade che si era informata su di loro “E gli altri chi sarebbero?” ed era curiosa di sapere i nomi degli altri membri.

“Fanno tutti parte del gruppo di amici e vecchi rivali di Yugi!” le rispose Nick “I loro nomi sono Joey Wheeler, Tristan Taylor, Tea Gardner, Mai Valentine, Duke Deblin, Bakura Ryo, Marik, Ishizu e Odion Ishtar, Rafael, Alister e Valon. Dopo aver lasciato il villaggio della Foglia, ho pensato di cercarli e li ho trovati tutti riuniti in un singolo luogo. Ho fatto loro la mia proposta che hanno accettato!” che rivelò senza problemi i loro nomi.

“In totale sono quattordici. E alcuni di loro sono già comparsi vero?” gli chiese l’Hatake che aveva sentito che alcuni guerrieri sconosciuti erano apparsi durante la battaglia contro la settima armata infernale.

“Esatto. È stato dopo quello che è successo all’Accademia che ho deciso di parlarvene!” gli rispose il castano per poi premere il bottone della chiamata “Ora che sapete tutto, posso contattare Seto. Metterò il vivavoce quindi sentirete tutto anche voi!” e fatto ciò, attese una risposta mentre i tre ninja rimasero in silenzio.

Pronto, qui Kaiba!” e un istante dopo, una voce fredda rispose dall’altra parte.

“Salve Seto, sono io!” lo salutò Nick.

Tsk, dovevo immaginare che fossi tu. Sei uno dei pochi ad avere il mio numero privato!” fece il castano dall’altra parte del telefono.

“Come siamo freddi oggi. Non mi dire che hai avuto una pessima giornata!” fece Nick sarcastico che adorava punzecchiarlo.

Stai parlando in vivavoce vero? C’è qualcuno lì con te!” ma Seto ignorò la frecciatina e notò che la voce del suo interlocutore era lontana e dedusse subito tutto.

“Esatto. Qui con me ci sono tre persone di cui mi fido: dei ninja. Prego presentatevi!” gli confermò il castano per poi invitare i tre ninja a presentarsi.

“Piacere sono Kakashi Hatake!” il primo a presentarsi fu il ninja copia.

“Io sono Asuma Sarutobi, molto lieto!” seguito dal collega.

“Io invece sono Tsunade Senju, quinto Hokage del villaggio della Foglia. Tu invece sei il famoso Seto Kaiba di cui ho sentito parlare vero?” e infine si presentò la ninja leggendaria che voleva avere la conferma di parlare con Kaiba in persona.

Sì sono io. Lieto di fare la vostra conoscenza!” le rispose il castano dall’altra parte del telefono “Per quale motivo mi hai chiamato? Pensavo avessi detto che la nostra esistenza doveva restare segreta!” per poi rivolgersi freddo a Nick.

“Ho pensato d’informare alcuni intimi della vostra esistenza!” gli rispose lui tranquillo “Ti chiamo per avere informazioni riguardanti quello che è successo una settimana fa. Che cosa sai?” per poi andare subito al nocciolo della questione.

Non molto. Solo quello che si è detto nei notiziari!” gli rispose Kaiba senza farsi troppi problemi.

“Immagino che tu sappia che non si è trattato di un fenomeno naturale!” fece il Sun’s Warrior che sapeva bene con chi stava parlando.

Ovviamente! Però posso dirti che io e gli altri abbiamo avuto i nostri momenti di tensione!” gli rispose Seto non nascondendo che si erano mobilitati per evitare una catastrofe “Abbiamo subito eretto una barriera ma non è stata necessaria perché tutto si è risolto poco dopo!” dicendogli le misure che avevano adottato.

“Capisco. Quindi non sai chi può aver causato tutto questo!” fece Nick per poi chiedergli se aveva qualche sospetto

A dire la verità, un’idea ce l’ho!” gli rispose Kaiba lasciando i quattro senza parole “Qualche ora prima che si verificasse quello strano fenomeno, ho avuto delle visite inaspettate: una ragazza si è presentata nel mio ufficio dicendo di lavorare per un’azienda che ho scoperto non esistere. Non c’è stato nemmeno il tempo di capire chi fosse, che mi ha attaccato trasformandosi in un enorme felino bipede!” iniziando a raccontare quello che gli era successo.

“Un felino bipede? Non si sarà per caso trattato di un soleano!” e quella descrizione sommaria fece subito arrivare il castano a quella conclusione.

E’ quello che ho pensato anch’io!” gli rispose Seto che nel ricordare l’incontro avuto, fu preso dal nervoso “Ho fatto a botte con lei per un po’ finché, di punto e in bianco, è apparso uno strano tipo che posso dirti, mi ha fatto gelare il sangue nelle vene!” e ammise che quello che era successo dopo lo aveva spaventato come non mai.

“Non pensavo esistesse qualcuno capace di tanto. Chi era? Un venditore ambulante di carte false?” gli chiese sarcasticamente Nick.

Era un vampiro!” ma la risposta di Seto fu immediata e raggelante “E non un semplice vampiro, ma quello che tutti conoscono grazie a un certo romanzo dell’800!” rivelandogli chi era in realtà.

“Aspetta! Vuoi dire che hai incontrato LUI!” e la cosa lasciò Nick basito per non parlare dei tre ninja che non riuscivano a spiccicare una parola.

Sì. Si è presentato col nome di Alucard ma era fin troppo scontato capire quale fosse il suo vero nome e posso confermarti che ha dato una valida dimostrazione: in primo luogo camminava direttamente in pieno giorno e poi, per quanto venisse ferito, non accennava a morire! La soleana in questione è rimasta così terrorizzata che alla fine non riusciva più a muoversi ed io mi sono trovato nella medesima situazione!” Seto gli confermò tutto e continuò imperterrito a raccontare “Ma, proprio sul più bello, è apparso un misterioso tipo in nero col volto coperto che ha fermato il vampiro e l’ha mandato via!” e il solo ricordare quel misterioso individuo lo innervosì “Non so chi fosse ma posso dirti una cosa: era molto forte, forse anche più di te!” e disse al castano che cosa aveva pensato in quel momento.

“Questo è da vedere!” gli rispose Nick che non sapeva più che cosa pensare “Che cos’è successo dopo?” ma scacciò quella sensazione e chiese all’amico di andare avanti.

Nulla: la soleana è fuggita e poco dopo anche lui è sparito. Ciò che mi ha fatto innervosire è che si è permesso di darmi del pivello e ha anche lasciato un biglietto con scritta la medesima parola!” gli rispose Kaiba che cercò di trattenere il nervoso.

“Posso dire che hai avuto una giornata davvero movimentata!” commentò Nick sorridendo amaramente “Quindi sospetti che dietro quello strano fenomeno ci siano questi tre tizi?” per poi chiedere a Kaiba se sospettava di loro.

Esatto, in particolare sto pensando al misterioso uomo in nero!” gli rispose Seto esponendo la sua ipotesi “Hai qualche idea su chi possa essere?” e chiese se il Sun’s Warrior ne sapesse qualcosa.

“Al momento no, ma se avrò qualche idea, te la farò sapere. Fammi sapere se scopri altro e salutami Serenity e Mokuba!” ma Nick non aveva idee al riguardo e poi decise di chiudere la chiamata facendo i suoi saluti ai familiari di Kaiba.

Grazie. Aspetto tue notizie. Buona giornata signori ninja!” che chiuse la chiamata.

 

Passarono alcuni secondi di totale silenzio. Nessuno dei presenti sapeva come iniziare.

“Quanto siete diventati seri. E pensare che avete ricevuto diverse informazioni di cui discutere!” fece una voce sarcastica proveniente dalla finestra alla destra della scrivania di Tsunade. Fuori di essa c’era niente meno che Jiraya che da un po’ di tempo era andato fuori dal villaggio per raccogliere informazioni.

“Jiraya! Da quanto tempo sei lì?” gli chiese la sua vecchia compagna di team senza battere ciglio per la sua entrata.

“Da quando avete iniziato a parlare dei Sun’s Knights nascosti!” le rispose l’Ero Sennin con assoluta tranquillità.

“E si può sapere perché non ti sei fatto sentire prima?” gli chiese la Senju guardandolo con occhi a fessura.

“Il discorso mi sembrava troppo serio per un’entrata di scena esagerata!” le rispose il ninja che non si era fatto sentire perché voleva ascoltare il discorso.

“Beh, anche se non sei intervenuto, il discorso è comunque assai intricato!” gli rispose Nick guardandolo con un sorriso.

“Vero!” ammise Jiraya avvicinandosi a lui “Dunque non hai idea di chi possa esserci dietro?” e chiedergli un ulteriore conferma di quello che aveva detto a Seto.

“Nemmeno mezza!” gli rispose il castano mentre rimise il telefono in tasca “Posso solo fare delle ipotesi e nient’altro!” facendo capire che era molto confuso.

“Una cosa però è possibile dedurla!” commentò Kakashi che ci aveva pensato su “Tutto è iniziato con una misteriosa soleana che ha attaccato Seto, quindi possiamo dedurre che dietro a quello che è successo una settimana fa ci siano i soleani!” facendo un ragionamento per nulla sbagliato.

“In effetti, a parte te, non abbiamo mai incontrato altri soleani e non sappiamo praticamente nulla di loro!” fece notare Asuma che, salvo Nick, non aveva conosciuto nessun altro esponente della sua razza.

“Questo è vero. Che cosa puoi dirci della tua razza?” gli chiese Tsunade.

“Da quello che ricordo, i soleani sono esseri pacifici e non hanno mai attaccato i terrestri, figurarsi invaderli. Eppure, dopo aver sentito le parole di Seto, sono molto confuso!” le rispose il castano poggiando un dito sul mento.

“Se non sbaglio, tu vieni da un’altra dimensione, quindi è possibile che i soleani di qui siano diversi da quelli che conosci tu. Oppure è successo qualcosa che ne ha sovvertito il governo!” Jiraya fece alcune ipotesi che espose subito al castano.

“E’ vero, vengo da un’altra dimensione!” gli confermò lui abbassando lo sguardo “Eppure, ora che ci penso, non ho mai provato a informarmi della situazione che c’era lì e ho fatto lo stesso anche qui!” perché si vergognava di non essersi interessato alla situazione del Sole di cui era un figlio adottivo.

“In definitiva, non sai nulla della situazione sul Sole!” fece Asuma guardandolo fisso.

“Ahimè, no!” ammise il castano che era stato fin troppo superficiale.

“Beh, credo che da adesso cercherai d’informarti un po’. Pensi di andarci?” Tsunade preferì non girare ulteriormente il dito nella piaga ma pose comunque quella domanda al castano.

“Sul Sole? Penso di sì, ma prima voglio risolvere un paio di questioni ancora in sospeso!” che le dette esito positivo ma non prima di aver terminato quello che doveva fare lì.

“E credo che tu faccia bene!” gli rispose Ero Sennin incrociando le braccia “Però, evita di temporeggiare troppo!” che gli dette questo consiglio.

“E’ una buona idea!” concordò il castano.

 

Toc! Toc!

 

In quel momento qualcuno bussò alla porta e, senza aspettare che Tsunade rispondesse, fu aperta e Shizune entrò di tutta fretta.

“Signorina Tsunade è terribile! I campioni e i dati ottenuti sono spariti!” che comunicò un evento molto strano.

“Che cosa?” che fece subito alzare l’Hokage dalla sua poltrona “Com’è possibile?” ed esigeva delle risposte.

“Lo staff non sa come sia potuto succedere. Era stato tutto catalogato e messo in una stanza guardata a vista da due ninja. Ma quando sono andata a prendere ciò che mi avete chiesto, la stanza era completamente vuota e le guardie non hanno riferito nulla!” che le furono subito date dalla sua assistente che non sapeva come spiegare l’accaduto.

“Com’è stato possibile!” e la cosa non piaceva alla bionda.

“Scusate, si può sapere che cosa è successo?” chiese Kakashi che non ci stava capendo nulla.

“Penso stiano parlando di alcuni campioni che ho portato dal luogo che è stato l’epicentro di tutto!” a rispondergli ci pensò Jiraya che sembrava saperne qualcosa.

“Epicentro?” e quella parola attirò subito l’attenzione di Nick.

“Già!” gli confermò il Sannin “Immagino che Tsunade ti abbia parlato di quello che è successo una settimana fa. Ebbene, per puro caso, mi trovavo là vicino!” facendo capire che si trovava lì vicino.

“Che cosa hai visto?” gli chiese Nick con una certa agitazione nella voce.

“Non molto. Ho detto che ero lì vicino ma in realtà mi trovavo in un posto a circa un centinaio di kilometri di distanza!” gli rispose Jiraya entrando nei particolari “Ci sono state quattro cose che, però, hanno attirato la mia attenzione. La prima è stata la comparsa di un gigante!” e quella parola…

 

“Un gigante?”

Attirò l’attenzione di tutti.

 

“Esatto, un gigante!” confermò loro il ninja supremo “Da quello che sono riuscito a vedere, aveva aspetto umano, pelle azzurra e un paio di corna caprine in testa!” che descrisse sommariamente l’aspetto di quello che aveva visto “La seconda cosa è stata la comparsa di una gigantesca colonna di luce scarlatta e poi, circa quindici minuti dopo, ne è comparsa un’altra viola che è durata pochi secondi!” e continuò a dire quello che aveva visto “La terza è stato il verificarsi di un fenomeno anomalo che si è verificato nell’intermezzo della comparsa delle due colonne di luce: una serie di meteoriti grandi quanto una montagna che poi sono misteriosamente scomparsi. E la quarta è stata l’aver percepito tre presenze che emanavano un chakra spaventoso che sono poi sparite di botto!” terminando con questi altri particolari assai inquietanti “Quando poi la situazione si è calmata, sono andato lì a fare un primo sopralluogo. Non dimenticherò mai ciò che ho visto: il posto era pieno di crateri di varie dimensioni, il terreno arido e le montagne tagliate a metà!” e disse ciò che aveva visto una volta che tutto si era concluso.

“Ma che accidenti è successo in quel posto!” fece Kakashi deglutendo. Non aveva mai sentito nulla del genere.

“Me lo sono chiesto anch’io!” fece Jiraya che non sapeva che rispondergli “Mentre cercavo, ho trovato dei campioni organici, li ho raccolti e portati qui!” per poi continuare il suo racconto “Ma sapete la cosa davvero assurda? Ho avuto giusto il tempo di allontanarmi e dietro di me è apparsa una luce accecante. Mi sono voltato e, incredibilmente, tutta la devastazione presente era sparita nel nulla. Ogni segno della battaglia era misteriosamente sparito!” e lo terminò con questo particolare assai agghiacciante.

 

“Davvero assurdo!” commentò Asuma che non riusciva a immaginare qualcosa del genere.

“Allora Nick, hai avuto qualche illuminazione?” Tsunade chiese al castano se quel racconto poteva essere utile.

“Sì, magia!” le rispose lui che cominciava finalmente a capirci qualcosa.

“Vuoi dire che è stata opera di un mago?” gli chiese Jiraya assai dubbioso.

“E non di uno qualsiasi. Per aver riportato un paesaggio distrutto al suo aspetto originale, deve essere un mago eccezionale!” gli rispose il Sun’s Warrior “Se dovessi fare una lista di maghi capaci di fare una cosa del genere, me ne vengono in mente cinque: Eriol Hiragizawa, Yaphisan Saganon Sandtimes, Clow Reed, Merlin e Yuko Ichihara!” che elencò una serie di nomi che gli erano venuti in mente.

“Mhm! Il sommo Yaphisan, considerando la sua situazione, lo escluderei a priori, perciò ne resterebbero altri quattro!” ragionando sui nomi appena menzionati, l’Hatake ne escluse subito uno.

“Sbaglio o questo Yaphisan è quella mummia che è apparsa quando abbiamo combattuto la sesta?” Tsunade ricordava questo nome molto bene.

“Sì è proprio lui!” le confermò Nick “Comunque anche Clow Reed va escluso: era il precedente padrone delle Sakura Card ed è morto alcuni secoli fa ed Eriol è la sua reincarnazione. Merlin invece è un mago del Fantasy ed è anche stato un mio maestro; ma proprio perché vive nel Fantasy, va escluso!” che poi escluse altre due persone dalla lista.

“Restano Eriol e questa Yuko. Chi sarebbe?” Kakashi contò due persone e poi chiese informazioni sull’unica donna menzionata di cui non sapeva nulla.

“E’ nota con l’appellativo di Strega Dimensionale: in cambio del pagamento di egual valore, può esaudire qualsiasi richiesta. Però la conosco solo di nome!” ma Nick sapeva ben poco di lei “Ce ne sarebbero degli altri ma farei notte ad elencarli tutti. Piuttosto, vorrei sapere che cosa è sparito!” ma preferì cambiare argomento e chiedere che cosa Jiraya aveva portato al villaggio.

“Erano dei campioni di sangue, delle scaglie di vari colori e un dito!” gli rispose Shizune che, avendoli avuti sotto mano, li ricordava molto bene “Il dito era grande quasi quanto un braccio: dall’angolazione e dalla forma, era il mignolo sinistro di una mano parecchio grande, inoltre era nero e terminava con un artiglio spezzato. Avevamo iniziato ad analizzarli solo due giorni fa e avevamo già ottenuto dei risultati ma… ecco… non riesco a ricordarli!” ma aveva un vuoto di memoria sui risultati delle analisi fatte.

“Oblivion!” disse Nick attirando l’attenzione di tutti “E’ un incantesimo di medio livello che cancella o modifica la memoria di chi lo subisce. E’ probabile che ti è stato lanciato poco dopo che ti sei accorta di che cosa è successo!” e spiegò nel dettaglio che cosa era accaduto.

“Vuoi dire che il responsabile di tutto è ancora qui intorno?” gli chiese Tsunade che se avesse avuto esito positivo, avrebbe demolito intere mura pur di trovarlo^^.

“Se è un mago, penso che se ne sia già andato con un incantesimo di trasporto noto col nome di smaterializzazione!” ma Nick fermò subito i suoi bollenti spiriti “Jiraya ricordi ancora il luogo dove hai trovato quelle prove?” per poi fare questa domanda al Sannin.

“Certamente! Se vuoi ti ci porto subito!” gli rispose lui che gli avrebbe volentieri fatto da guida.

“Bene, allora cerca di focalizzarlo nella tua mente: userò il tuo ricordo come guida e ci teletrasporteremo lì!” Nick fece capire che avrebbe usato questa speciale tecnica per arrivare subito a destinazione.

“In tal caso, vengo con voi. La faccenda mi ha incuriosito e voglio venirne a capo!” Tsunade fece capire che sarebbe venuta con loro e non ammetteva obiezioni “Kakashi, Shizune verrete anche voi. Asuma, tu invece cerca i Jonin al comando dei team dei vari Sun’s Knights e informali di quello che ci siamo detti e raccomandati con loro di non aprire bocca con i loro allievi fino a mio ordine!” per poi dare disposizioni ai tre ninja presenti nel suo ufficio.

“Ricevuto!” Asuma non si fece problemi e si avviò alla porta “Peccato! Mi sarebbe piaciuto viaggiare con questa tecnica!” ma in cuor suo si lagnava della fortuna dei compagni^^.

 

“Ok. Se siamo pronti, attaccatevi a me!” Nick non perse tempo con altre chiacchiere e, dopo che i quattro ninja gli ebbero preso una spalla, mise due dita sulla fronte e “Ora!” focalizzato il posto da raggiungere si teletrasportò lì.            

   

 

 

POCHI ISTANTI DOPO.

NEL LUOGO IN CUI ERA AVVENUTO LO SCONTRO TRA LELLO&CO CONTRO VORKYE.

 

 

I cinque si ritrovarono nella zona che era stata teatro della battaglia per salvare la Terra e, come aveva detto Jiraya, non presentava alcun segno di lotta.

“Il posto è questo!” disse Ero Sennin che non lo aveva dimenticato.

“E’ incredibile. Ci siamo arrivati in un istante. Questa tecnica è davvero eccezionale!” Shizune non aveva mai visto e provato una tecnica del genere.

“E’ anche più efficace della dislocazione istantanea usata dal Secondo e dal Quarto Hokage!” commentò Kakashi che, suo malgrado, la riteneva ancora più rapida di quelle dei due Hokage della storia.

“Soprattutto perché non sono necessarie formule di nessun tipo!” concordò Tsunade che ricordava bene la particolarità di quella tecnica.

“Se ce ne sarà modo, quando vorrete, ve la insegnerò!” disse loro Nick per poi cominciare a guardarsi intorno e ad annusare l’aria “Mhm!” per poi pensare a qualcosa.

“Hai trovato qualcosa?” gli chiese il ninja copia che sperava in una risposta positiva.

“Me ne voglio accertare!” disse il castano ferendosi un dito e poi “Scanning mentale!” fissare i quattro ninja attivando una rapida sequenza d’immagini.

“Ehi, ma chi sono questi tipi!” fece Tsunade toccandosi la tempia destra.

“Cavolo che belle ragazze!” mentre Jiraya era rimasto estasiato dai volti femminili che aveva visto.

“M-Ma chi sono?” chiese Shizune confusa.

“Draghi!” le rispose Kakashi che aveva subito riconosciuto alcune immagini “Come mai ci hai inviato i loro volti?” per poi chiedere direttamente al castano.

“Perché sto per chiamarli tutti in una volta!” gli rispose lui “Ce ne saranno degli altri, perciò vi ho inviato anche i loro volti!” e poggiata la mano a terra “Tecnica del Richiamo!” usò quest’utilissima tecnica….

 

PUFFX10!

 

E dieci piccole nuvole di fumo si alzarono completando il richiamo.

“Ehilà, buongiorno fratello!” il primo a salutare fu Ed alias Drako che batté il pugno col suo umano preferito.

“E’ da una settimana che non ci vediamo!” seguito da Gerard alias Khellendros che si limitò ad alzare la mano in segno di saluto.

“Mi chiami proprio quando ero in compagnia di mia madre. Che bastardello che sei!” fece Erza cioè Malystrix che era stata interrotta in un momento particolare.

“Ero alle prese con un dolce gigante, ma poco male!” commentò Brake alias Frost intento a masticare un pezzo di torta di ciliegie con molta panna sopra.

“Sei disgustoso!” commentò Saeko alias Onysableth disgustata dalla sua golosità.

“Serve aiuto Nick?” chiese molto gentilmente Aruka cioè Beryl che, nel vedere Ed, s’irrigidì di botto^^.

“Calmati! Se farai sempre così, non potrai aiutare nessuno!” la tranquillizzò un sorridente biondino dalla lunga treccia e dagli occhi color smeraldo con indosso una giaccia verde chiusa da bottoni dorati e pantaloni azzurri abbinati a scarpe dorate e un paio di orecchini blu a goccia.      

“Zzz!” mentre un ragazzo dai corti capelli castani e con indosso una maglietta rossa e shorts neri stava dormendo nella grossa^^.

“Tatsumi!” ma una bella e alta ragazza dai capelli castani che gli arrivavano fino alle spalle con indosso un’aderente maglia nera abbinata a pantaloni del medesimo colore lo guardò in cagnesco^^.

 

BONK!

 

“AHIA!” e lo svegliò con un potente pugno a martello^^.

“Scusalo Nick, è sempre il solito cretino!” fece la castana rivolgendosi amichevolmente al Sun’s Warrior.

“No, non fa niente!” le rispose lui per poi grattarsi la guancia “Piuttosto, tu che ci fai qui Misaki? Non ti avevo richiamato!” che non capiva perché era comparsa anche lei.

“Semplicemente eravamo vicino ai nostri piccoli e siamo venuti anche noi!” gli rispose un’alta, formosa e bellissima ragazza dai lunghi capelli rossi e dagli accesi occhi acquamarina con indosso un’aderente camicia bianca che evidenziava le forme e una cortissima gonna nera abbinata a stivaletti dello stesso colore “E’ da un po’ che non ci vediamo piccolo Nick!” e abbracciò affettuosamente il castano.

“E-E’ vero, nobile Rias!” rispose lui diventando paonazzo in volto perché sentiva il petto di lei premuto sul suo^^.

 

“Ehi Nick, vorresti dirci chi sono queste persone?” ma fu richiamato alla realtà da Tsunade che lo guardò leggermente storto.

“C-Certo!” rispose lui voltandosi meccanicamente verso la bionda mentre la rossa gli cinse il collo “Ecco, loro ve li ho già presentati, mentre il biondo dietro Aruka si chiama Jack Vessalius, alias il drago d’oro Sourise; il dormiglione appena svegliato è Tatsumi Oga cioè il drago d’acqua Brain. Invece le due gentili signorine che sono venute senza che lo volessi sono Misaki Oga, la sorella maggiore di Tatsumi alias la draghessa Sirene mentre lei… per favore mi lasciate?” che presentò i nuovi draghi tranne l’ultimo che, per via delle troppe attenzioni, lo stava facendo diventare rosso come un peperone^^.

“Ihihih! Quanto sei tenero piccolo Nick. Ti adotterei volentieri!” disse lei dandogli un pizzicotto su una guancia per poi lasciarlo “Piacere umani, sono Rias Gremory, ma il mio vero nome è Flama, Regina dei Draghi del Fuoco e madre di Erza!” e presentarsi tranquillamente ai quattro.

 

“Piacere!”

Dissero meccanicamente questi con un leggero inchino.

 

“Allora Nick. Per quale motivo ci hai chiamato?” Gerard si rivolse al Sun’s Warrior chiedendogli il motivo del loro richiamo di gruppo.

“Spero che sia una cosa importante!” fece Erza assai nervosa per essere stata disturbata e soprattutto per le tante coccole che il castano stava ricevendo dalla madre^^.

“Non avrai mica pensato a fare un picnic qui vero?” gli chiese scherzosamente Break mentre prese qualcosa da una tasca “Ah, prima che me ne dimentichi, queste te le manda mia madre!” e tirò fuori delle chiavi che avvicinò al castano.

“Per favore nobile Rias!” che stava cercando di staccarsi gentilmente dalla bella draghessa.

“Va bene. Rinviamo le coccole a dopo!” disse la rossa che, con un sorriso birichino, lo lasciò andare.

Libero!” pensò Nick mentre faceva grossi respiri per recuperare il suo normale colorito^^ “Cinque chiavi di bronzo?” per poi prendere le chiavi che il drago bianco gli stava tendendo e osservare il loro particolare colore.

“Esatto! La mamma dice che loro sono i più adatti a darti una mano!” gli rispose Break mentre addentò un leccalecca^^.

“Fai schifo!” fece Saeko disgustata dai suoi gusti bambineschi.

“Ne vuoi uno?” disse Break avvicinandole un altro leccalecca che tirò fuori da una manica del suo grande cappotto.

“Neanche morta!” fece la viola voltandosi dall’altra parte.

“Yawn! Mi piacerebbe avere una crocchetta ma mi accontento!” disse Oga che aveva sgraffignato il leccalecca e se lo stava mangiando.

“Guarda che non l’avevo offerto a te!” lo riprese Xerxes con una leggera smorfia.

“Uh?” come risposta il moro lo guardò con sguardo annoiato e poi si voltò dall’altra parte “Io me ne torno a casa. Questo posto è una palla!” si era già scocciato di stare lì^^.

“Tatsumi, dove credi di andare!” ma la voce della sua dolce sorellona con tanto di occhi indiavolati richiamò il fratellino all’ordine^^.

“Ehm… Volevo dire… Diamoci da fare!” fece lui voltandosi a rallentatore con i capelli dritti per la paura^^.

“Bravo fratellino!” fece Misaki soddisfatta.

 

“Quei due sono davvero strani!” Kakashi fu colpito dai modi di fare dei due fratelli.

“Sono identici al loro caro padre Namor!” gli disse Rias divertita “Devi sapere che i draghi acquatici sono i nostri teppisti!” facendogli capire che gli esponenti di quella razza erano tutti molto particolari^^.

“Non lo mettevo in dubbio signora!” le rispose l’Hatake imbarazzato “Voi draghi rossi invece siete i più passionali, vero?” che cercò di attaccare bottone con la draghessa.

“No, noi siamo i più distruttivi!” gli rispose lei con un solare sorriso.

Oh mamma!” pensò Kakashi preso dalla tremarella^^.

 

“E’ raro vedere della donzella così bella e allo stesso tempo, tanto agguerrita! Ditemi, sareste disponibile per una passeggiata al chiaro di luna?” intanto Jack si era avvicinato a Shizune e, presa la sua mano, ci provò subito mostrandole anche un solare sorriso spezza cuori^^.

“E-E-Ecco…” la povera segretaria rossa in viso non sapeva come rispondere e poi…

 

SPRUZZ!

 

“Troppo bello!” crollò in ginocchio tenendosi il naso sanguinante mentre il suo cuoricino batteva all’impazzata^^.

“SHIZUNE RIPRENDITI!” le gridò Tsunade ficcandole due tamponi nelle narici e invitandola a riprendere il controllo^^.

“Ops, che maleducato. Non mi ero accorto anche di lei signorina!” nel vedere la Senju Jack si menò un buffetto sulla fronte “Spero mi perdonerà e mi concederà una cena a lume di candela!” e ci provò anche con lei^^.

“M-M-MA CHE VAI DICENDO!” gli gridò contro la ninja anche lei con un paio di tamponi nel naso^^ “PRIMO: CI’ STAI GIA’ PROVANDO CON LA MIA ALLIEVA E SEGRETARIA. SECONDO: SEI TROPPO GIOVANE PER ME!” che aveva due validi motivi per rifiutare un così gentile invito^^.

“Ma io posso fare più cose contemporaneamente signorina e poi credo che sia il contrario: non credo che lei abbia diecimila anni come il sottoscritto!” ma il Vessalius si rivelò essere un tipo pieno di risorse e anche molto più anziano di Tsunade di parecchi millenni^^.

“Ah!” lasciando la bionda senza parole^^.

 

“Mi dica signorina, vorrebbe fare un giro con me?” intanto Jiraya ci stava provando con Aruka che gli sembrava la più timida del gruppo^^.

“La ringrazio per l’invito ma non m’interessa per due motivi: c’è già qualcuno nel mio cuore e poi è troppo giovane per me!” che con un gentile sorriso gli dette un bel due di picche.

“Suvvia, che sarà mai mezzo secolo di differenza?” fece il Sannin che non si voleva arrendere.

“Guarda che abbiamo tutti diecimila anni, mentre mamma Rias ha ben trentatremila anni!” gli fece Break da dietro rivelandogli le loro vere età^^.

“Ah!” nel sentire quanto erano vecchi in realtà, Ero-sennin sgranò gli occhi incredulo.

“E, per la cronaca, se non sei capace di resistere a un minimo di undici volte, non puoi soddisfare un drago!” mentre Saeko gli fece capire che loro esigevano dei ritmi molto particolari per essere soddisfatti dagli umani^^.

“Ehm... mi sono appena ricordato di avere un impegno. Con permesso!” nel capire di non avere molte speranze, Jiraya decise saggiamente di cambiare aria^^.

“Siete stati parecchio cattivi!” fece Aruka fissando storto i due amici.

“Io non sono cattivo, lo è lei!” si difese Xerxes con sguardo innocente tendendo la mano sinistra a Saeko.

“Non sono cattiva ma diabolica!” fece lei battendogli il cinque “Mentre lui è scemo!” perché lo riteneva un bambino e basta^^.

“Sempre meglio che essere una baka col petto rifatto e l’alito che sa di fogna!” rispose Break a tono mentre cominciò a correre con le braccia alzate.

“IO NON SONO RIFATTA E IL MIO ALITO E’ PERFETTO!” gli ruggì contro la Busujima correndogli dietro ^^.

“Uff! Sempre i soliti!” esclamò Aruka sconsolata “Il dolce Edward sta parlando con Nick! Chissà che si staranno dicendo!” per poi osservare l’Elric da lontano e diventando rossa come un pomodoro^^.

 

“Mhm!” Ed stava osservando attentamente le chiavi che Nick teneva in mano.

“Mhm!” lo stesso faceva il castano.

“Si può sapere a che state pensando voi due? Sembrate due scemi!” li riprese Gerard fissandoli calmo.

 

KAPOMX2!

 

“AHIA!” ricevendo un doppio pugno a tradimento dai due che aveva appena chiamato scemi^^.

 

“Ha parlato quello che si crede chissà chi!”

Gli dissero i due insieme^^.

“Dannati!” fece il Fernandes con la venuzza pulsante “QUESTA VE LA FACCIO PAGARE!” e questa non gliela perdonava^^.

 

“FATTI SOTTO!”

Gli risposero i due pronti ad accoglierlo a braccia aperte^^.

 

BONKX3!

 

“AHIA!”

Ma tutti e tre furono raggiunti da un pugno in testa e messi a tacere^^.

“Smettetela di fare i baka al cubo e siate seri!” artefice del pugno era Erza che era già nervosa di suo^^.

“Sei manesca!” le disse Nick alzandosi con un bernoccolo fumante in testa “Comunque stavo pensando a questi cinque, soprattutto a lui!” e le mostrò una chiave in particolare che aveva la serratura a forma di cavallo alato.

“E allora? Cos’ha che non va?” gli chiese la Scarlet che non capiva che cosa stesse pensando.

“Semplicemente che quando lo evocherò, la prima cosa che farò, sarà menargli un calcio nel sedere!” le rispose il castano che sembrava avercela col Saint in questione^^.

“Dagliene uno anche da parte mia!” si raccomandò Ed che la pensava come il suo fratellino acquisito^^.

“Siete proprio dei bambini!” fece Erza sconsolata “Le chiavi sono quelle di Pegasus, Dragone, Cignus, Andromeda e Fenice. Se è come penso, sono i più adatti a combattere contro Hades!” per poi identificare le costellazioni cui appartenevano le cinque chiavi e fare un suo commento.

“E’ vero!” concordò Gerard osservando le chiavi “Anche se non ti sta simpatico, devi però ammettere che sa il fatto suo!” e dire la sua su uno dei Saint in questione.

“Non è che mi sta antipatico, semplicemente non sopporto alcuni suoi modi di fare!” gli rispose Nick per poi mettere le chiavi nel suo porta tutto “Ora veniamo a noi!” e decise di tornare al motivo per cui li aveva chiamati tutti lì.

 

“Allora? Che cosa ci vuoi chiedere?” gli chiese Jack avvicinandosi a lui.

“Siamo tutti orecchie!” disse Aruka avvicinandosi di pochi passi.

 

“Sentiamo!”

Fecero tutti i draghi curiosi.

 

“Muoviti a dirci perché mi hai chiamato, così me ne torno a dormire!” Oga aveva ancora molto sonno e non voleva perdere tempo a non far niente quando lo poteva impiegare per dormire^^.

“Tatsumi!” Misaki lo fulminò con sguardo bieco facendolo divenire piccolo^^ “Che cosa volevi chiederci?” per poi rivolgersi a Nick con un sorriso smagliante.

“Vedete questo posto? Da quello che mi hanno detto, una settimana fa è stato il luogo in cui si è tenuta una battaglia che, a detta del qui presente Jiraya, l’avrebbe devastato!” non girandoci troppo, Nick disse loro dove si trovavano e che cosa era successo in quel luogo.

“Una battaglia che l’ha devastato?” nel sentire quella premessa, Oga tirò fuori un sorrisino diabolico e si guardò intorno “E chi ha combattuto e non mi ha invitato?” tirando fuori la sua natura di teppista e rissaiolo.

“Non ne ho idea!” gli rispose il castano “Ma quello che è davvero strano è che qui non sembra esserci alcuna traccia di battaglie!” arrivando al nocciolo della questione.

“Una battaglia che ha devastato il posto!” Ed si chinò e toccò l’erba sottostante “Eppure non c’è traccia di lotta!” notando che il terreno era immacolato.

“Se è avvenuto una settimana fa, c’è stato tutto il tempo per nascondere tutto!” Gerard fece notare che c’era stato tutto il tempo per aggiustare il posto.

 

“Non è così. A battaglia finita sono stato il primo ad arrivare qua: ho avuto giusto il tempo di dare un’occhiata e raccogliere qualche campione e, un attimo dopo essermi allontanato, c’è stato un lampo di luce e tutto è tornato come nuovo!” ma Jiraya si fece avanti raccontando loro che cosa aveva visto una settimana prima.

“E come se non bastasse, i campioni che erano stati raccolti sono spariti nel nulla!” mentre Tsunade li informò di quello che avevano scoperto pochi minuti prima.

 

“Un bel mistero!” commentò Erza toccandosi il mento con l’indice sinistro “E’ sicuramente opera di un mago molto potente. Uno che sa nascondere bene le sue tracce!” facendo capire che chi c’era dietro era un professionista.

“Ed essendo passata una settimana, è assai difficile trovare delle tracce magiche!” commentò Jack guardandosi intorno con attenzione.

“Veramente percepisco delle tracce magiche, ma sono molto flebili!” ma Aruka sembrava avere una capacità di percezione migliore degli altri e aveva percepito qualcosa.

“Ottimo lavoro Aruka, sei davvero in gamba!” Ed si complimentò con lei regalandole un sorriso.

“E-Ecco... Grazie!” rispose lei voltandosi dall’altra parte rossa come un pomodoro^^.

“Eh? Che c’è?” le chiese l’Elric confuso.

“N-Niente!” rispose lei cercando di recuperare la calma^^.

 

Scemo!

Pensarono tutti nello stesso momento^^.

 

“Beh, ci avresti potuto chiamare prima, non credi?” con uno dei suoi sorrisi da furbetto Brake fece notare al Sun’s Warrior che se li avesse chiamati qualche giorno prima, avrebbero potuto fare qualcosa in più.

“L’ho saputo solo oggi. In più fino a due giorni fa ero ricoverato in ospedale!” Nick era d’accordo con lui ma in quei giorni era stato impossibilitato.

“Povero piccolo Nick. Potevi chiamarmi: ti avrei imboccato più che volentieri!” nel sapere questo, Rias gli si avvicinò facendo capire che avrebbe volentieri svolto il ruolo della dolce crocerossina^^.

“E-Ecco! Non mi è venuto in mente!” le rispose il castano voltandosi dall’altra parte^^.

“Avresti potuto chiamare anche me. Ti avrei preparato le mie crocchette speciali: ti saresti sentito subito meglio!” ma si ritrovò davanti Misaki che avrebbe volentieri preparato qualcosa per lui^^.

“Eheh! Mi dispiace!” fece Nick imbarazzato.

 

“E’ una mia impressione, o quelle due sono molto apprensive nei suoi confronti?” Kakashi aveva notato che le due draghesse sembravano avere un occhio di riguardo per il castano.

“Non è che ci provano con lui?” si chiese Shizune che non sapeva trovare una risposta migliore.

“Beato lui!” esclamò Jiraya che lo invidiava parecchio^^.

“Non è come pensate. Lo considerano come un membro della famiglia e, come tale, se gli succede qualcosa, si preoccupano per lui!” ma Saeko fece capire loro che avevano preso un granchio. Le due draghesse lo vedevano più come un cucciolo che doveva essere protetto.

“A me non sembra proprio!” ma Tsunade aveva un sesto senso su cose del genere ed era pronta a scommettere che le due draghesse erano interessate al castano.

“Anche volendo, non potrebbero fare niente: umani e draghi sono troppo diversi tra di loro, non nascerebbe nulla da una loro possibile unione!” Erza le fece capire che biologicamente parlando, non era possibile una vera accoppiata.

“Vi faccio notare che Nick non è un umano ma un soleano!” il ninja copia ricordò loro la diversa natura del castano.

“E’ lo stesso!” gli rispose la Scarlet che si avvicinò ai tre “Allora, vuoi continuare a fare lo scemo o ci dici che hai in mente!” per poi prendere il castano per un orecchio e tirarlo a se fino ad averlo a pochi centimetri dal viso e lasciarlo andare.

“Certo!” le rispose lui guardandola fissa “In parole povere, cercare delle tracce!” dicendo il motivo del loro richiamo “Anch’io avevo percepito delle tracce magiche ma forse qualcosa che potrebbe essermi sfuggito, per questo vi ho chiamato!” chiedendo l’aiuto di tutti loro.

 

“Nessun problema!” gli rispose Brake cominciando a fare qualche passo in avanti iniziando a fiutare l’aria.

“Ok, diamoci da fare!” Ed non era il tipo da tirarsi indietro e, insieme ai compagni, iniziò a cercare tracce di magia.

Accidenti!” Saeko sapeva benissimo chi c’era dietro e non sapeva come comportarsi.

 

“Qualcosa non va Saeko?” le chiese il castano che aveva notato una certa titubanza.

“No, niente. Stavo solo pensando che questo tipo di cose non sono la mia specialità!” rispose la viola che non mentiva su questo. Cercare tracce non era la sua specialità: lei distruggeva tutto e prendeva ciò che voleva.

“Beh, fai comunque del tuo meglio!” Nick le fece capire che si fidava comunque di lei.

“Ok!” rispose lei voltandosi imbarazzata dall’altra parte “E ora come faccio!” non sapeva come uscirsene.

“Che c’è Saeko cara? Sembri un pomodoro andato a male!” e nel notare il leggero rossore della viola, Brake la punzecchiò un po’.

“Parla quello che soffre di diabete cronico!” gli rispose la Busujima puntandolo nervosa.

“Dici? Eppure mi sembri tu quella un po’ malata!” ma Xerxes mantenendo il suo irritante sorrisino le rispose a tono.

“Ti faccio vedere io se sto male!” gli ringhiò contro Saeko per poi prendere da chissà dove un boken e puntarlo contro il drago bianco.

“Eheh! Va bene, giochiamo secondo le tue regole!” che tirò fuori un bastone da dietro la schiena e si tolse il cappottino per combattere meglio.

 

“Ma che… BRAKE NON FARE IL NUDISTA!”

Nel sentire tutto quel baccano, gli altri si voltarono verso i due e videro che Xerxes aveva leggermente esagerato: non si era tolto solo il cappottino ma tutto quello che aveva addosso restando con solo dei boxer bianchi^^.

 

“D-Dannato!” e quella visione, provocò in Saeko una leggera fuoriuscita di sangue dal naso. Non aveva interesse per lui ma adorava vedere i corpi nudi^^.

“AHI!” stessa reazione la ebbe la povera Shizune ancora più emozionata di prima^^.

“Ehi, ma perché si è spogliato?” Kakashi non capiva che senso avesse lo spogliarello quasi integrale.

“E’ un piccolo difetto dei draghi di ghiaccio: essendo abituati a climi rigidi, in forma umana hanno il brutto vizio di privarsi dei loro abiti senza accorgersene!” Nick gli fece capire che era una caratteristica dei draghi di ghiaccio in generale “Di solito si controllano mangiando dolci ma quando non ne hanno uno a portata di mano… ecco il risultato!” spiegando anche come facevano a controllare il loro piccolo problema.

“Sì, ma così si esagera!” commentò Jiraya che non si aspettava nulla del genere.

“Ops! Scusate!” fece Xerxes mantenendo il suo sorrisino innocente.

 

“SCUSA UN CORNO, PICCOOLO PERVERTITO!” gli ruggì contro Tsunade che poteva tollerare di tutto, tranne simili atti osceni in luogo pubblico^^.

 

KAPOM!

 

E senza pensarci due volte, gli si scagliò contro e lo colpì con un violento pugno spacca molari.

 

“Eh?”

Ma tutto rimase immobile: sia lei che i tre ninja si aspettavano di vedere Xerxes volare via ma non era successo nulla. Poi….

 

“AHIAAAAAAAAA!” ci fu un grido di dolore, solo che a lanciarlo non fu Brake ma Tsunade che si tenne il pugno destro dolorante.

 

“CCCCCHHHEEEEEEEEE!”

E la cosa lasciò senza parole i tre ninja che, per l’incredulità spalancarono la mascella fino a toccare terra^^.

“Avete dimenticato che Brake è un drago?” chiese loro Nick spiaccicandosi una mano sulla faccia “Possono anche sembrare umani ma il loro corpo è sempre ricoperto di scaglie!” a loro si poteva applicare il detto non lasciarsi ingannare dalle apparenze^^.

 

“Eheh! Scusa signorina cara, mi ero appena rivestito di un sottilissimo ma resistente strato di ghiaccio e la botta è stata ancora più forte!” a peggiorare le cose ci pensò lo stesso Xerxes che l’aveva fatta grossa^^.

 

BONKX10!

 

“AHIA!” e fu immediatamente punito dai nove compagni e da Nick che gli sfondarono la testa da baka che aveva con un pugno a martello ciascuno.

 

“SEI IRRECUPERABILE!”

Gli gridarono contro i compagni mentre la testa del poverino si riempì di una corona di bernoccoli fumanti.

 

“Che dolore!” si lamentò la povera Tsunade tenendosi la mano bella gonfia.

“Aspetti signorina. Mi faccia vedere!” la sua segretaria gli si avvicinò per controllare le condizioni della sua mano.

“Lascia fare a me!” ma fu preceduta da Aruka che sputò una sostanza vegetale che spalmò sulla mano della Senju “Tranquilla non è vomito: sono un insieme di erbe mediche che combino nel mio corpo!” tranquillizzandola sulla natura di ciò che le aveva spalmato.

“Va già molto meglio, grazie!” e Tsunade le fu molto grata: poteva sentire che la mano stava tornando come nuova.

 

“Uff!”

Sospirarono tutti quanti.

 

“Beh, dopo questo momento di distrazione, possiamo anche... Uh?” Ed voleva invitare i compagni a riprendere ciò che stavano facendo ma i suoi occhi si fermarono su qualcosa “Ehi Nick vieni a vedere!” e invitò il suo Dragon Slayer a controllare.

“Che hai trovato?” gli chiese il castano che si avvicinò a lui.

“Questo fiore. Un attimo fa non c’era!” gli rispose l’Elric indicando una margherita che aveva vicino.

“In effetti, è strano che sia da sola. Di solito crescono tutte insieme!” concordò il castano avvicinandosi e toccando il gambo del fiore “E’ finto!” e sentì che era fatto di carta.

“Nick!” Ed lo chiamò.

“Lo so!” fece il castano e….

 

ZACK!

 

Un attimo dopo i due si spostarono di lato evitando una lama che era stata calata alle loro spalle.

   

“Ma chi è?”

Si chiesero i compagni rimasti in disparte.

          

“Tsk! Li ho mancati!”si lamentò l’artefice dell’attacco a sorpresa, cioè una giovane ragazza dai capelli biondi legati da una treccia e occhi verdi, col sinistro coperto da un ciuffo, vestita con un abito alla Gotic Lolita mettendo in evidenza le forme ben sviluppate. In mano impugnava un ombrello bianco.

“Ma guarda che bella ragazza che abbiamo qui!” commentò Nick facendo una battuta “Ehi Ed è per caso una tua amica?” e si rivolse scherzosamente al suo drago.

“Mai vista prima!” gli rispose lui con un tono più serio.

“Capisco. Beh inizio io le danze. Tu aspettami un po’!” il castano gli fece capire che ci avrebbe pensato lui a sistemare la tipetta.

“Oh! Pensi di potermi intrattenere? Non farmi ridere rifiuto!” come risposta la misteriosa biondina gli si lanciò addosso e, afferrato il manico dell’ombrello, estrasse una spada a doppia lama che puntò sul castano.

 

“Bella spada ma ho visto di meglio!” commentò Nick schivando gli attacchi della biondina senza il minimo sforzo “Non riesco a leggere nella sua mente. Le ragioni sono solo due: o ha potenti difese mentali oppure qualcuno la protegge da lontano!” rendendosi conto di non riuscire a leggere nella sua mente.

“Vediamo che cosa dici della mia di spada!” ma le sue attenzioni furono attirate da una voce femminile alle sue spalle “Tecnica di Spada della scuola Shingetsu, Secondo Stile: Bufera dei mille petali di ciliegio!” che gli si lanciò contro.

   

GRAB!

 

“CHE COSA!” ma prima di calare il suo attacco, la sua spada fu afferrata da un terzo incomodo.

“Ehi, perché non combatti con me?” che era Oga che aveva in volto un sorriso diabolico.

“Ti ringrazio per avermi coperto le spalle Oga ma non era necessario!” gli disse Nick di rimando “E poi avevo detto che me la vedevo da solo!” ma aveva fatto capire di non aver bisogno di aiuto.

“E lasciarti tutto il divertimento? Nemmeno per sogno!” gli rispose il drago acquatico amante delle risse.

“A tuo rischio e pericolo ragazzino!” gli disse la sua avversaria cioè una bella ragazza dai lunghi capelli blu mare e occhi dello stesso colore vestita con una giacca bianca tenuta aperta mostrando il petto fasciato da bende mentre le gambe erano protette da pantaloni bianchi. In mano impugnava un boken.

“Contro di noi non basterebbe un esercito!” fece la biondina sicura delle sue capacità.

 

“Sciocche!” ma le due furono riprese da una terza ragazza che si fece lentamente avanti. Si presentava come una bambina di circa dodici anni dai lunghi capelli biondi legati da due lunghe trecce laterali e dagli occhi color del sangue, vestiva un abito signorile nero con gonna rossa.

“Un’altra!” fece Oga, divertito come non mai.

Anche le loro menti sono bloccate. Questo vuol dire solo una cosa: sono dei famigli!” intanto Nick capì che le tre avversarie non erano delle semplici umane.

“Non essere paranoica Mina. Questi due umani li sistemiamo senza nessun problema!” ma la blu era sicura di avere la situazione sotto controllo.

“Loro non sono semplici umani, anzi non lo sono per niente!” la riprese la bambina che si chiamava Mina “Aoi il tuo presunto avversario è un drago e per di più uno dei più forti!” informandola della vera natura di Tatsumi “E, per la cronaca, quelli la in fondo sono per la maggior parte suoi simili. Ma è l’avversario di Hilda quello più pericoloso: uno dei Sun’s Warriors!” illuminando l’altra collega circa la vera identità del castano.

 

“Ma davvero!”

Fecero le due leccandosi le labbra con fare goloso.

“Allora sarà un piacere testare le capacità di questo Sun’s Warrior!” commentò Hilda mentre dietro la schiena spuntarono due grandi ali bianche mentre sulle tempie ne comparvero due più piccole e l’occhio destro brillò di una luce sinistra.

“Vediamo di che cosa sono capaci!” sogghignò Aoi mentre dal fondoschiena uscì una coda blu con strisce nere, ai lati della testa spuntarono due orecchie feline e unghie e denti divennero più affilati.

 

“Forme ibride! Se non sbaglio, solo i famigli ne sono provvisti!” Oga non ne era molto sicuro ma sapeva che solo quelle determinate creature ne erano dotate.

“Direi di sì!” gli confermò Nick “E tu signorina? Non assumi la forma ibrida?” e fissare la piccola che si chiamava Mina.

“Io non ho forma ibrida: perché i demoni pipistrello non ne hanno bisogno!” gli rispose questa mentre fu avvolta da un aura funesta e cambiò forma.

In un istante divenne un’alta donna dal corpo ben sviluppato. La carnagione era diventata dorata e risplendeva più dei capelli ora diventati color dell’argento. Le parti intime erano coperte da un’armatura scarlatta che partiva dalla spalla destra e arrivava fino alla caviglia mentre la sinistra era completamente scoperta. Dietro la schiena erano apparse due grandi ali di pipistrello color del sangue.

 

“Hilda, Aoi discuteremo dopo della vostra punizione, ora vediamo di che cosa è capace questo Sun’s Warrior!”anche Mina aveva intenzione di testare le abilità del castano e invitò le due colleghe a fare altrettanto.

“Con piacere!”

Risposero le due con un sorriso diabolico in volto.     

 

“Tsk! Non mi prendono nemmeno in considerazione. Che stronze!” fece Oga corrucciato dall’essere completamente ignorato.

“Che ci vuoi fare! Certa gente non conosce la buona educazione!” commentò Nick con una certa ironia “Dammi un piccolo diversivo e tre secondi e poi potrai sgridarle quanto vuoi!” chiedendo a Oga questo piccolo favore.

“Tsk! Te le prendi tutte tu e poi mi lasci le briciole? Vabbé ma le seppellisco io!” che accettò e alzò il pugno destro che iniziò a brillare.

 

“Tre secondi? Pensi di poterci battere in soli tre secondi!” nel sentire questo limite di tempo, Mina ghignò divertita “NON PRENDERCI ALLA LEGGERA!” per poi urlare furiosa e lanciarsi contro di lui.

“PAGHERAI UNA SIMILE INSOLENZA!” e lo stesso fece Aoi provocata come non mai.

“TI FAREMO A PEZZI!” gli ruggì contro Hilda facendo altrettanto.

 

“Inizia il conto alla rovescia! ZEBUL BLAST!” Oga calò il pugno destro…

 

FLASH!

 

Generando una potente luce scarlatta che investì la zona.

 

“NON SPERARE DI’ ACCECARCI!”

Gridarono le tre saltando verso l’alto.

 

“E via!” ma furono precedute dal Sun’s Warrior blu che “Uno!” puntò per prima Hilda.

 

KAPOM!

 

“AAAARRRGGHH!” che fu colpita allo stomaco da un pugno che la fece gridare e perdere i sensi.

Che cosa?

Lasciando le due compagne senza parole che lo avevano, a mala pena, visto muoversi.

“Due!” un attimo dopo Nick apparve davanti ad Aoi e…

 

SCHIAFF!

 

La colpì col dorso della mano senza darle il tempo di reagire mettendola K.O.

Assurdo! Ci sta battendo per davvero in tre secondi! E’ persino più veloce del padroncino!”e la cosa lasciò Mina senza parole.

“Tre!” ma non ebbe il tempo di riprendersi che si ritrovò davanti il castano che…

 

KAPOM!

 

La colpì al petto con la mano aperta mettendola al tappeto senza nemmeno farle emettere un gemito.

 

CRASHX3!

 

Le tre avversarie caddero a terra nello stesso momento completamente prive di sensi e sconfitte.

 

“Le ha battute in pochi istanti!” fece Shizune senza parole che non aveva mai visto il castano in azione.

“E’ stato così veloce che l’ho a mala pena seguito con lo sguardo!” commentò Tsunade anche lei sorpresa di vederlo all’opera.

“Mhm!” mentre Jiraya si limitò a osservare tutto in silenzio.

“E’ la prima volta che l’ho visto combattere seriamente contro un avversario!” commentò Kakashi che non aveva nemmeno avuto il tempo di alzare il suo coprifronte.

“Seriamente? Guarda che non ha fatto sul serio!” lo riprese Gerard di fianco a lui.

“Se avesse fatto sul serio, le avrebbe battute in un secondo solo!” confermò Brake divertito dalla sorpresa del ninja copia.

“Non battute, le avrebbe disintegrate in un secondo!” lo corresse Erza calma.

“Si vede che vuole far loro qualche domandina!” Jack aveva capito subito le intenzioni di Nick ed era curioso di vedere come sarebbe andata a finire.

“Chissà perché non ha letto subito nelle loro menti!” fece Misaki confusa e non capiva il perché il castano non avesse usato subito la telepatia per leggere nella mente delle tre.

“Per un semplice motivo, mia cara: non può!” le rispose Rias incamminandosi verso il castano.

“Quelle tre sono famigli: cioè creature magiche al servizio di un mago e, se c’entra in quello che è successo qui, direi parecchio potente!” concordò Aruka avvicinandosi a Ed per sincerarsi delle sue condizioni.

Tsk! Era fin troppo chiaro che sarebbe andata a finire così!” pensò Saeko mantenendo un’aria distaccata per non farsi beccare “Solo LUI può realmente tenergli testa!”sapeva benissimo che c’era un solo guerriero che poteva realmente combattere alla pari con Nick.

“Mi sa che le sorprese oggi non sono ancora finite!” commentò Jiraya che aveva come il presentimento che il bello dovesse ancora arrivare.

 

 

Passò un minuto.

Nick aveva legato le tre ragazze tornate al loro aspetto umano con delle corde blu e ora stava per interrogarle.

“Bene signorine, vi farò solo due domande, dopo di che, se sarò soddisfatto, vi lascerò andare. Altrimenti dovrete fare i conti con Oga!” il castano si avvicinò alle tre e fece questa premessa “La prima domanda è: sapete che cosa è successo qui e, se sì, chi è stato?” e fece la sua prima domanda.

“Rifiuto!” ma Hilda lo insultò senza aggiungere altro.

“Va al diavolo!” stessa cosa fece Aoi.

“Lo scoprirai molto presto!” mentre Mina gli dette una risposta assai vaga.

“Anche se non lo dimostri, sembri essere molto più matura delle tue due compagne. Sei il famiglio più anziano vero?” e quel modo di rispondere fece capire a Nick che quella con cui doveva parlare era Mina.

“Esatto, sono io il famiglio più anziano!” gli rispose lei con un certo orgoglio nella voce “Ma non sperare di sapere altro! Non risponderò a nessun’altra domanda!” per poi far capire che sarebbe rimasta muta come un pesce.

“Vediamo se sarà davvero così!” le disse il castano “Passiamo alla seconda domanda: chi è il vostro padrone?” e decise di passare alla seconda domanda.

“Mi hai chiamato? Eccomi!” ma a rispondere fu qualcuno alle sue spalle.

Che cosa? Non l’ho sentito avvicinarsi!” pensò Nick allarmato dalla sorpresa che aveva avuto mentre si voltò velocemente.

 

KAPOM!

 

“AAARRGGH!” ma non ebbe il tempo per pensare ad altro che fu colpito da un pugno in viso che lo spedì lontano.

“PADRONCINO!”

Gridarono insieme le tre che furono liberate in un lampo dalle corde che le tenevano imprigionate.

“Tornate a casa, qui ci penso io!” ordinò loro un misterioso uomo in nero col volto coperto da un cappuccio.

 

“Eheh! Ecco un avversario interessante!” ghignò Oga divertito lanciandosi contro di lui.

 

KAPOM!

 

“AAARRGHH!” ma non ebbe il tempo di avvicinarsi che fu colpito allo stomaco da un violento pugno che lo schiantò al suolo.

“Levati di mezzo!” gli disse questo di rimando.

“Tu! Come hai osato colpire mio fratello!” ma questo fece arrabbiare non poco Misaki che lo puntò furiosa.

“Mi spiace ma non ho tempo da dedicarti!” ma questo le apparve alle spalle e…

 

PAT!

 

La colpì al collo stordendola.

“Ha sconfitto due draghi in pochi istanti? Ma chi è questo qui?”

Pensarono quasi tutti senza parole.

 

“MALEDETTO!” gli gridò contro Ed che non l’avrebbe perdonato per un simile affronto.

“Non metterti di mezzo!” ma l’incappucciato schivò senza problemi il pugno che stava per colpirlo e rispose con un calcio.

 

GRAB!

 

“Per chi mi hai preso!” ma questo fu bloccato dalla mano libera dell’Elric che non era mica nato ieri.

“RAGAZZI! SPOSTATEVI!” ma fu richiamato da Nick che si era rimesso in piedi toccandosi la parte colpita “E’ me che vuoi combattere vero? Vieni a prendermi!” e invitare il misterioso figuro a farsi sotto.

 

“Non chiedevo di meglio!” disse questo che in un istante fu davanti a lui “Il primo era per Hilda!” e…

 

KAPOM!

 

“Tsk!” colpì il castano con un potente calcio nello stomaco che lo fece arretrare di alcuni metri, ma non cadde.

“Questo era per Aoi!” ma si trovò l’avversario nuovamente davanti.

 

KAPOM! SWISH!

 

Che lo colpì con un pugno avvolto da una sostanza nera.

“AGH!” che fece scappare un gemito di dolore a Nick che si tenne il petto “Acido e Buio? Questa non è semplice magia!” capendo che l’avversario che aveva davanti non era un semplice mago.

“Questo invece era per Mina!” disse il misterioso incappucciato per poi inclinare leggermente la testa “E questo è per me! San Ryu no HOKO!” e lanciare il Ruggito del Drago dell’Acido.

“E no. Non ti lascio fare i tuoi comodi! Kodai Ryu no HOKO!” ma Nick rispose col suo Ruggito del Drago Antico.

 

FRABBBOOOOM!

 

Lo scontro tra i due attacchi generò un’esplosione controllata che investì i due e sollevò un forte vento.

 

“Ma quella è magia del Dragon Slayer di tipo Acido!” fece Gerard parandosi gli occhi con un braccio.

“E conosciamo solo un drago che può insegnarla!” Erza si voltò verso chi riteneva responsabile di tutto.

“E va bene, lo ammetto. È il mio Dragon Slayer o, come qualcuno dice sempre, Dragon Knight!” e Saeko decise di gettare la maschera. Tanto sapeva che era inutile mentire.

“Ma davvero? Non ti facevo così subdola!” commentò Break con un sorriso ironico.

 “E sentiamo, chi è quel tipo?” le chiese Rias assai curiosa.

“Un altro Sun’s Warrior!” le rispose la Busujima senza farla attendere troppo.

 

“CHE COSA!”

Facendo sgranare gli occhi di tutti.

“E quale di loro sarebbe?” le chiese Aruka che fu la prima a riprendersi dallo shock.

“Il Sun’s Warrior nero, Lello Leone Nero!” le rispose la viola senza farsi più problemi.

“Un altro Sun’s Warrior? Ce n’era un altro!” fece Ed che non lo credeva vero.

 

KAPOM!

 

Intanto i due avversari si erano lanciati uno contro l’altro e si erano scambiati un pugno.

“Te la cavi amico! Non ci siamo presentati!” fece Nick con un sorrisetto divertito provando a provocare l’incappucciato che non aveva ancora perso il suo cappuccio.

“Ci conosciamo benissimo. Sei tu che, come sempre dimentichi i volti e i nomi degli altri!” gli rispose questo con tono sarcastico.

“Ma davvero? Allora rinfrescami la memoria!” disse Nick di rimando.

 

KAPOM!

 

Dandogli una testata infuocata.

“Prova a indovinare!” ma l’altro gli rispose nello stesso modo con la fronte avvolta di acido e buio.

 

KAPOM!

 

Poi colpì il castano con un calcio allo stomaco distanziandosi da lui.

Riesce ad anticiparmi ed è anche molto forte. Inoltre mi fa sentire una strana nostalgia!” mentre era spinto all’indietro, Nick fu preso da questa strana sensazione di dejavù “Che cosa?” ma ogni pensiero si fermò quando se lo trovò nuovamente davanti con le braccia a X rivolte verso il basso e...

 

CLANG!

 

Un attimo dopo estrasse due spade che si scontrarono con quella del castano.

“Ma quella spada…” nel vedere la spada nera che l’avversario impugnava nella mano destra, Nick fu colto da un lampo.

“L’hai capito? Meglio tardi che mai!” fece l’incappucciato soddisfatto.

“Sei Lello!” rispose il castano che…

 

ZACK!

 

Con un rapido movimento, sbilanciò l’avversario e tagliò il cappuccio che gli copriva il viso.

“Ma guarda! Allora non sei così tardo come pensavo!” commentò il biondo Sun’s Warrior ormai smascherato e col volto scoperto “E da parecchio che non ci vediamo Nick!” salutandolo con un sorriso ironico.

“Già, fin troppo!” concordò il castano guardandolo fisso “Dimmi un po’ da quand’è che sai brandire due spade?” e la prima cosa che gli chiese concerneva la seconda spada che teneva con la mano sinistra.

“Da quasi due secoli!” gli rispose il biondo alzandola in avanti “Ti presento la mia Starbust Stream: la mia seconda compagna di battaglia!” presentandola con un certo orgoglio.

“Bella spada, non c’è che dire!” commentò il castano mentre poggiò la sua sulla spalla “Ci sono una montagna di domande che vorrei farti e non so da quale cominciare!” e si grattò la fronte per decidere che cosa iniziare a chiedergli.

“Non sforzare quella poca materia grigia che ti ritrovi, so già che cosa ti frulla per la testa!” ma Lello era un passo avanti a lui e sapeva già come rispondere “Tanto per cominciare, siamo della stessa dimensione. Sì, hai capito bene: veniamo dalla dimensione I.N. ma, a differenza tua, non sono andato in giro sbandierando il mio vero aspetto come se niente fosse senza verificare se ci fosse qualcun altro simile a me!” e iniziò dicendogli da dove veniva con tanto di predica.

“Davvero? Quindi non sono l’unico soleano presente nella I.N.? Questo mi consola parecchio!” ma Nick non se la prese anzi sorrise all’idea di non essere da solo nella sua dimensione “A questo punto, perché il signor genio non ha usato la sua grande materia grigia per contattarmi?” e porre questa domanda.

“Questi non sono affari tuoi!” gli rispose il biondo corrucciato “Tsk! Se gli dico che non ci avevo pensato mi prende in giro minimo per qualche secolo!” perché non aveva realmente pensato a fare una cosa tanto elementare^^ “Comunque, potevi usare quella famosa telepatia di cui ti sei sempre vantato per provare a cercarmi o magari per scoprire che nel nostro mondo ci sono più esseri straordinari di quanto tu possa credere e che hanno sempre agito nell’ombra!” e sviò il discorso dicendogli altro.

“Mea culpa!” ammise il castano che sapeva bene di essere stato troppo superficiale “Ora, però, c’è un’altra cosa che voglio sapere da te: che cosa è successo qui?” ma decise di passare a cose che in quel momento avevano maggiore importanza.

“Credi che te lo dirò così facilmente?” ma a questa domanda, Lello fece capire che non avrebbe aperto bocca tanto facilmente.

“Non mi rispondi? Va bene! Vorrà dire che ricorrerò alle maniere forti!” e Nick capì che avrebbe dovuto usare la forza per avere la risposta che voleva quindi si trasformò.

“Eheh! Non chiedevo di meglio!” gli rispose il biondo trasformandosi a sua volta “Però, potresti usare la telepatia per sapere quello che vuoi. Ops, che sbadato! Non puoi leggere nella mente di un altro Sun’s Warrior!” e gli lanciò questa frecciatina.

“Ti sbagli amico mio. Semplicemente non voglio!” gli rispose il Sun’s Warrior blu che raggiunse il terzo livello in un istante “Non mi va di vedere all’infinito la serie del Re leone!” rispondendogli a tono.

“Sempre meglio che essere Pollo che riprende Mucca!” fece il Sun’s Warrior nero raggiungendo anche lui il terzo livello.

 

“Che chakra immensi!” nel percepire l’energia che i due emanavano, Kakashi non aveva parole.

“La loro forza è paragonabile a quella dei ninja leggendari!” Shizune li paragonò alla sua maestra e a Ero Sennin che aveva a pochi metri di distanza.

“No, sono ben oltre il nostro livello!” la corresse Tsunade che percepiva una forza ben superiore alla sua e di Jiraya messi insieme.

“Credo che ci troviamo davanti a due autentici titani!” fece Ero Sennin osservando con attenzione i due.

“Ehi, ma fanno sul serio?” Aruka era preoccupata per quello che i due avrebbero fatto se si fossero scatenati lì.

“Dubito che due come loro si possano fermare così facilmente!” Break ne era sicuro.

“Ehi Saeko. Quant’è forte il tuo protetto?” Ed si rivolse alla viola ponendole questa domanda.

“Stai per vederlo!” le rispose lei con un sorriso compiaciuto.

 

CLANG! DOON!

 

I due Sun’s Warriors si lanciarono uno contro l’altro e le loro spade si scontrarono tra loro generando una potente onda d’urto.

“Niente male per un pollo troppo cresciuto!” fece Lello ironico mentre calò la spada bianca.

“Vediamo se ti ricredi Simba!” gli rispose Nick bloccandola con un’ala.

“Avevo dimenticato che hai le ali prensili!” Lello aveva dimenticato questa particolarità del compagno.

“Vediamo se ti ricordi come si combatte!” lo provocò Nick.

 

WOSHX2! DOON!

 

I due sparirono nel nulla e iniziarono un rapido scontro ad alta velocità. Ciò che si poteva vedere erano le numerose onde d’urto provocate dai colpi che si scambiavano.

 

“M-Ma è assurdo!” Shizune non aveva mai assistito a un simile spettacolo.

“Sono così veloci che nemmeno con lo Sharingan riesco a seguirli!” Kakashi ci stava provando ma il suo occhio sinistro riusciva a mala pena a distinguere le loro figure e nulla di più.

“Quindi è questo un duello tra guerrieri di questo livello!” commentò Jiraya che li seguiva percependo il loro chakra.

“Il loro livello va ben oltre quello di un ninja comune!” era la prima volta che Tsunade vedeva uno scontro del genere e non aveva parole.

“Guardate che non stanno facendo sul serio!” li avvisò Edward che li seguiva alla perfezione.

“Vero! Il loro è un duello amichevole. Stanno usando poco più della metà dei loro veri poteri!” Gerard fece capire loro che i due in realtà non stavano facendo sul serio.

“Lo fanno apposta!” fece Erza corrucciata mentre incrociò le braccia.

“Eheh! Tanto il mio Lello è il più forte!” ma Saeko era sicura che il suo protetto fosse una spanna sopra al collega.

“Dove hai gli occhi? Sono perfettamente alla pari!” la riprese Aruka che percepiva benissimo i loro livelli di forza.

“Al massimo, l’unica cosa che manca a Nick caro è più esperienza!” concordò Break mentre si gustava un leccalecca.

“Ahia! Spero che Nick lo riempia di botte anche da parte mia!” si lamentò Oga rimessosi in piedi e tifando per il Sun’s Warrior blu.

“Gli deve dare una bella lezione!” concordò Misaki mentre si massaggiò il collo dolorante.

“Però, così non c’è gusto. Per che cosa combattono adesso?” Jack non capiva il perché i due avessero iniziato a combattere tra loro.

“Semplice rivalità piccolo Jack!” gli rispose Rias continuando a osservare il duello tra i due.

 

 

CRASHX2!

 

I due Sun’s Warriors atterrarono pesantemente al suolo creando delle crepe e si fissarono un sorriso di sfida.

“Arrivo!” Nick rinfoderò in un attimo la spada e si lanciò in avanti.

“Eccomi!” stessa cosa fece Lello che lo seguì a ruota.

 

“AAAAAHHH!” Nick caricò il pugno destro che fu avvolto dalle fiamme.

“AAAAAHH!” mentre Lello caricò quello sinistro che fu avvolto da buio e acido.

 

KAPOMX2!

 

“GGHH!”

Il risultato fu che si colpirono in piena faccia e si spinsero all’indietro.

“Eh! Non c’è che dire. I tuoi pugni fanno male!” commentò Nick divertito toccandosi il becco dolorante.

“I tuoi invece mi fanno il solletico!” lo provocò Lello con la guancia sinistra ustionata.

 

“Davvero? Allora facciamo un po’ di più sul serio. Vuoi?” Il Sun’s Warrior blu estrasse nuovamente la sua spada e la puntò in avanti.

“Più che volentieri!” gli rispose il Sun’s Warrior nero estraendo solo la prima spada e facendo altrettanto.

 

WOSHX2!

 

Due vortici di energia partirono dai loro corpi per poi spostarsi nelle loro spade che brillarono intensamente.

 

Poi i due si lanciarono in avanti calando le loro spade.

“FOLGORE BLU!” Nick calò il suo biglietto da visita.

“ABISSO SOSPESO!” e Lello fece altrettanto.

 

FRABBBOOMMMM!

 

Il risultato dello scontro fu una colonna di energia che salì verso l’alto generando una forte onda d’urto e una voragine sotto i piedi dei due che si estese a macchia d’olio.

 

“ORA PERO’ ESAGERANO!”

Gridarono i presenti coprendosi gli occhi.

 

“Questo è un duello tra due Sun’s Warriors! Davvero pieno di scintille!” commentò una voce divertita.

“Ma chi è?” chiese Tsunade che non l’aveva mai sentita prima.

“Semplicemente quella che vi ha evitato di fare un bel volo nel vuoto!” le rispose la donna davanti a lei “Salve signori, mi chiamo Yuko Ichihara e vi ho gentilmente fatto salire sulla mia bolla da viaggio!” che altri non era che la strega dimensionale vestita nello stesso identico modo di una settimana prima.

“Yuko Ichihara? Allora l’incantesimo di cui parlava Nick è opera tua!” Kakashi ricordò il discorso che avevano fatto poco prima nell’ufficio dell’Hokage e ora aveva la conferma che lei c’entrava qualcosa.

“OOOHH! Che bella donna!” mentre Jiraya, da buon pervertito che era, si rifece gli occhi sulla mora appena apparsa^^.

“Troppo gentile, ma mi spiace non sono interessata a te tesoro!” che gli dette subito un bel due di picche^^.

“Hai la brutta abitudine di attirare tutte le attenzioni su di te eh?” la riprese una donna alla sua sinistra “Salve, sono Integra Hellsing. Piacere di conoscervi!” per poi presentarsi ai presenti.

“Piacere signorine!” Rias parlò a nome di tutti senza staccare gli occhi dal match dei due Sun’s Warriors “Sono davvero come due bambini ma hanno un potenziale notevole!” commentando divertita il risultato dello scontro.

 

Lo scontro tra i due attacchi aveva creato una profonda spaccatura nel terreno che si era allargata fino a dividere in due l’intera zona.

“Assurdo!” un simile spettacolo lasciò Shizune senza parole.

“Questo paesaggio mi ricorda un luogo che ho già visto!” Kakashi fu preso da un senso di dejavù che non avrebbe mai potuto dimenticare.

“E’ simile alla valle dell’epilogo che si dice sia nata dallo scontro tra il primo Hokage e Madara Uchiha!” che Jiraya non faticò a collegare al luogo in cui il primo Hokage e il patriarca degli Uchiha avevano combattuto per l’ultima volta e anche dove Naruto e Sasuke si erano separati poco tempo prima.

“Quei due sono al loro stesso livello!” e la cosa lasciò Tsunade senza parole.

“Sbagliato. Vi ricordiamo che quei due non stanno combattendo sul serio!” ma Erza le fece notare che i due, se lo volevano, potevano fare molto di più.

“Eheheh! Questo sì che è uno scontro divertente. Peccato che sia solo tra loro due!” mentre Oga si lamentò di non poter giocare insieme ai due.

“Chissà chi vincerà!” Misaki era curiosa di vedere chi dei due Sun’s Warriors avrebbe vinto.

“Mi sembra ovvio. Sarà il mio Lello a vincere!” Saeko era sicura che sarebbe stato il suo protetto a vincere.

“Non dire scemenze. Nick non si farà battere tanto facilmente!” ma Edward la pensava diversamente da lei.

“Ci scommetto quello che vuoi!” la viola ne era così sicura che era pronta a fare una scommessa.

“Ok, allora, se vince Nick, mangerai dolci per un mese!” che l’Elric accettò subito e pose la sua condizione.

“Sei tremendo fratello, lo sappiamo tutti che odia il dolce!” Gerard sapeva bene che la Busujima odiava il dolce.

“Ohohoh! Le farò compagnia!” Break fece capire che l’avrebbe torturata con la sua presenza.

“Tsk! Va bene. Se invece vince Lello, tu vai a letto con Aruka!” e Saeko fece la sua controproposta ossia una serata di passione tra l’Elric e la Schilt.

“CHE COSA!” lasciando il biondo con la mascella spalancata.

“M-Ma che ti viene in mente?” fece la verde rossa in viso.

“Fidati, non c’è modo migliore per sbloccare questo scemo!” le rispose a viola “Allora, accetti?” per poi sfidare Ed ad accettare.

“E sia!” che acconsentì girandosi dall’altra parte “Non capisco perché mi abbia proposto una cosa simile!” non capendo il motivo di una simile proposta^^.

Questa non me lo voglio perdere!” pensò Jack divertito.  

“Draghi! Fanno scommesse assurde!” commentò Integra accendendosi un sigaro.

“Eheh! E’ per questo che sono così divertenti!” le rispose Yuko tirando una boccata alla sua pipa.

“Mhm!” Rias non disse nulla e, come un predatore pronto ad attaccare la preda inerme, osservava il duello tra i due.

 

“Ma guarda quanto siamo forti!” commentò Lello ironico in piedi su una roccia del precipizio che lo scontro tra i due attacchi aveva generato.

“Mi aspettavo di meglio da te!” gli rispose Nick di rimando dall’altra parte della voragine.

“Se facessi sul serio, ti schiaccerei in due secondi!” Lello era sicuro della sua superiorità e l’avrebbe messo per iscritto se necessario.

“Smettila di dare aria alla bocca e dimostramelo!” ma Nick non se ne faceva niente delle parole: voleva i fatti.

“Se ci tieni tanto, ti accontento” il Sun’s Warrior nero decise di accontentarlo e iniziò a concentrare la sua energia.

“Finalmente!” altrettanto fece il Sun’s Warrior blu pronto ad attaccare.

 

I due si osservarono per alcuni istanti poi si lanciarono l’uno contro l’altro.

“Tecnica Segreta del Dragon Slayer!”

Preparando a colpirsi con le loro rispettive mosse.

 

“Adesso basta piccolini. È il momento di tornare composti!” ma Rias apparve davanti a loro e…

 

BONKX2!

 

“AHIA!”

Con un dolce sorriso, sfondò la testa dei due con un pugno^^.

“E ora riceverete la mia personale punizione!” la formosa rossa non intendeva di certo fermarsi lì e, presi i due per i capelli, schiacciò le facce tra i floridi seni^^.

“MHM!” il povero Nick si dimenò come un matto ma non riusciva a opporsi a quella ferrea quanto delicata presa^^.

“MHM!” nelle medesime condizioni era Lello mentre le sue code si erano drizzate di colpo^^.

 

“CHE COSA!”

Mentre gli spettatori rimasero senza parole.

“NOOOO! LA SCOMMESSA SALTA!” Saeko con le mani tra i capelli, capì che il suo tentativo di far aprire gli occhi a Ed era fallito^^.

“COSI’ NON VALE!” si lamentò il biondino^^.

“Q-Questa non è una mossa corretta!” disse Aruka coprendosi gli occhi^^.

“Non guardate!” mentre Erza coprì gli occhi di Gerard e Jack che li avevano sgranati^^.

“Ooooh! Che bel modo di punire gli altri!” se la rise Break voltandosi dall’altra parte^^.

“Vorrei ricevere io una simile punizione!” mentre Jiraya invidiava i due per il loro colpo di fortuna^^.

 

KAPOM!

 

“TACI!” gli ruggì contro Tsunade menandogli un pugno spacca molari^^.

“Ehi, ma così non vale!” protestò Tatsumi che si stava godendo lo scontro.

“Invece vale eccome fratellino!” gli rispose Misaki uscendo dalla bolla dell’Ichihara.

“Mi sa che dovrai ricominciare tutto da capo!” commentò Integra rivolgendosi alla strega dimensionale.

“Poco male, tanto il pagamento l’ho già ricevuto!” rispose la mora che aveva già ricevuto il giusto compenso^^.

 

 

POCHI MINUTI DOPO

 

Dopo aver calmato gli animi, i due Sun’s Warriors decisero di parlare pacificamente.  

 

“Allora? Che cosa è successo qui?” Nick non perse tempo e fece una domanda diretta al collega.

“Lo vuoi sapere davvero?” gli chiese Lello comodamente seduto su una poltrona di pelle bianca portata dai suoi famigli che ora stavano servendo a tutti del te.

“Certo!” gli rispose il castano senza girarci troppo “Ma prima di parlarne, ci sono delle persone che vorrei presentarti!” e spostò lo sguardo verso la sua sinistra.

“Non mi dire, il pivello e i suoi amichetti sono venuti a sentire i discorsi degli adulti!” fece Lello fissando chi era appena arrivato.

 

“Dannato! Allora sei tu quel tipo incappucciato!” sentendosi punto nell’orgoglio Seto fissò gelido il biondo che aveva davanti.

“Allora è lui il misterioso uomo in nero di cui ci hai parlato!”fissando il gelido biondo con una faccia da dobe, Joey finalmente aveva incontrato quello che aveva fatto arrabbiare mister simpatia in persona^^. Indossava jeans scoloriti abbinati a scarpe da tennis bianche e una maglietta nera a mezze maniche.

“Cavolo, ci sono anche delle ragazze molto carine!” mentre Tristan concentrò la sua attenzione sulle donne presenti^^. Aveva dei pantaloni marroni abbinati a scarpe dello stesso colore e una camicia bianca abbinata a una giacca di pelle di camoscio.

“Wow e hanno i capelli di tutti i colori!” fece Duke impressionato nel vedere che le ragazze presenti avevano diversi colori di capelli. Indossava una maglietta senza maniche rosso fuoco, abbinata a pantaloni di pelle e scarpe del medesimo colore e non mancava un dado appeso all’orecchio sinistro.

“Non ho mai visto tipi così strani!” ammise Bakura Ryo, un ragazzo dai lunghi e indomabili capelli bianchi abbinati a innocenti occhi scuri. Indossava una maglietta a righe azzurre e bianche abbinata a una giacchetta bianca senza maniche e a pantaloni dello stesso colore e scarpe azzurre.

“Maschi!” mentre Mai osservò annoiata il Taylor e il Deblin che considerava dei pervertiti^^. Il suo sinuoso corpo era protetto da una camicetta di lino bianco con i primi tre bottoni sbottonati per mostrare il bel seno, mentre una corta gonna viola le copriva parte delle gambe mentre ai piedi indossava dei morbidi stivali neri. Le labbra erano evidenziare da un filo di rossetto.

“Sono tremendi!” ammise Tea imbarazzata dalla magra figura dei due amici. Lei indossava un’aderente maglietta gialla abbinata a pantaloncini neri e stivaletti dello stesso colore.

“Ahahah! E chi si sarebbe mai immaginato di fare la conoscenza di tipi così simpatici!” commentò ironico Valon un ambrato castano dai lunghi capelli sparati in aria e occhi azzurri. Indossava un’armatura da motociclista rossa con tanto di spalliere nere, pantaloni di pelle nera e stivali marroni, le mani erano protette da guanti senza dita e al braccio sinistro scoperto teneva una fascia mentre sulla testa indossava degli occhiali protettivi per proteggersi mentre guidava.  

“Non mi sembrano niente di che!” commentò Alister, un alto e ambrato rosso dagli occhi grigi. Indossava una corta canottiera violacea che copriva solo il torace mentre alle spalle indossava un lungo giubbotto di pelle pieno di cinghie e vecchi jeans abbinati a stivali di pelle.

“Non li sottovalutare. Salvo poche eccezioni, sono tutti dotati di un’energia incredibile!” lo ammonì Rafael un alto omone dai corti capelli biondi con tanto di basettoni e occhi color acquamarina. Indossava una canotta nera che metteva in risalto il fisico scolpito al millesimo abbinata a un giubbotto di pelle e a pantaloni e stivali dello stesso colore.

“E’ vero! Molti di loro non sono nemmeno umani!” concordò con lui Odion Ishtar un gigante di colore dagli occhi color topazio e con la testa rasata salvo per una coda di capelli neri; la parte sinistra del viso era segnata da antichi geroglifici. Indossava una lunga tunica nera che arrivava fino ai piedi. Alle orecchie portava degli orecchini a forma di croce egizia.

“Dunque voi siete alcuni dei famosi ninja di cui Nick ci ha accennato. È un piacere conoscervi!” Ishizu Ishtar fece un leggero inchino in segno di saluto. Era un’alta donna di colore dai profondi occhi azzurri abbinati a lunghi capelli color ebano su cui era poggiata una tiara dorata. Indossava un lungo abito bianco senza spalle che metteva ancora di più in risalto il sinuoso corpo.

“E’ da tempo che non ci vediamo Nick!” fece Marik Ishtar, il lato buono del letale quattordicesimo generale infernale e precedente capo degli Assassini dei Demoni. Era un alto uomo di colore dai lunghi capelli biondi e dai seri occhi azzurri. Indossava un’aderente camicia bianca senza maniche e attillati pantaloni neri abbinati a scarpe nere mentre alle orecchie portava degli orecchini dorati a goccia.

“Scusa ma non abbiamo resistito e siamo venuti anche noi!” e non poteva mancare Yugi con uno dei suoi innocenti sorrisi. Indossava abbigliamento interamente blu e scarpe nere.

Appeso al collo, c’era uno strano monile d’oro che ricordava una piramide a rovescio su cui era inciso un occhio egizio: il leggendario Puzzle del Millennio.

 

“E quelli chi sarebbero?” chiese Tsunade confusa.

“Sono i Sun’s Knights che vi ho tenuto nascosti!” le rispose Nick inviando ai presenti uno scanning mentale in modo da fare le dovute presentazioni senza perdere tempo.

“Quindi sono loro i Sun’s Knights di cui ci hai parlato!” commentò Jiraya colpito “Che belle ragazze che ci sono!” puntando subito le tre donne presenti^^.

Allora è lui il famoso Yugi Muto. Dall’aspetto non si direbbe, ma emana un chakra incredibile. Ho come la sensazione che tra i presenti, draghi e ninja supremi esclusi, potrebbe essere l’unico a eguagliare la forza di questi due!” mentre Kakashi concentrò la sua attenzione su Yugi e capì subito che non era un tipo da prendere sottogamba.

“N-Non avrei mai immaginato di trovarmi di fronte a persone così importanti!” fece Shizune senza fiato.

“Mhm!” mentre i draghi presenti rimasero in silenzio.

    

“Quindi tu lo conoscevi e non mi hai detto niente!” Seto si fece avanti e fissò Nick accusandolo di avergli nascosto la verità.

“Guarda che non sapevo che dietro tutto questo ci fosse lui, altrimenti te l’avrei detto subito!” gli rispose Nick sperando di non dover iniziare a litigare anche con lui.

“Ah davvero!” fece Kaiba per poi voltarsi verso Lello “Dimmi come hai fatto a nascondere un simile essere agli occhi del mondo!” e ordinare al biondo di spiegargli come aveva fatto a nascondere la presenza dell’essere che aveva incontrato una settimana fa.

“Si vede che non hai ancora imparato la lezione!” gli rispose il Sun’s Warrior nero fissandolo con un sorriso freddo “Non ho né tempo né voglia per spiegare a un bambino come gira il mondo!” snobbandolo senza pensarci troppo.

“Dannato!” e una simile risposta fece imbestialire non poco Kaiba ora del tutto intenzionato a pestarlo “E voi toglietevi di mezzo!” ma si trovò la strada bloccata dalle tre serve di Lello.

“Oh, un rifiuto come te non può nemmeno sperare di riuscire a battere il nostro padroncino!” fece Hilda puntandogli contro la sua spada.

“A suo confronto non sei nulla!” concordò Aoi brandendo il suo boken.

“Voi due tornate al vostro posto!” ma Mina s’impose su di loro facendole tornare coi piedi per terra “Non abbiamo niente contro di voi, perciò vi prego di calmarvi e ascoltare ciò che il padroncino ha da dire!” per poi rivolgersi con fare più diplomatico a Seto sperando di farlo ragionare.

“Tsk!” in risposta Kaiba fece una smorfia e si voltò corrucciato.

“Ti capisco. Lello è un tipo davvero difficile!” Integra capiva bene come si sentiva, lei stessa in primis aveva avuto dei dubbi sul biondo “E comunque, è stata la mia famiglia a nascondere Alucard, non lui!” tenendo a precisare che erano gli Hellsing ad avere il controllo sul letale vampiro.

“Tsk!” ma Seto non aveva voglia di ascoltare altro.

 

“Grandioso amico. Sei il primo che fa infuriare Seto in questo modo. Posso stringerti la mano?” intanto Joey si era avvicinato a Lello sperando di farselo amico.

“Non concedo simili onori a chicchessia ma mi sei simpatico!” gli rispose Lello che si mostrò più amichevole nei suoi confronti accettando quel semplice gesto “E’ un piacere conoscervi Sun’s Knights nascosti, soprattutto voi Yugi e Marik!” per poi rivolgersi cordialmente agli altri e in particolar modo a Muto e Ishtar.

“Immagino di dover essere onorato di essere notato da un altro Sun’s Warrior!” fece l’ex capo degli Assassini dei Demoni mantenendo la calma.

“Piacere di conoscerti!” fece Yugi con un sorriso solare.

 

“Potete togliermi una curiosità? Come avete fatto a venire qui? Avevo eretto una barriera che isola il posto!” mentre Yuko non capiva come avevano fatto a raggiungere quel posto che aveva avvolto con un incantesimo per isolarlo dal resto del mondo e volle una spiegazione.

“Non crederai di essere l’unica a saper usare incantesimi come questo, vero Yuko?” a rispondere ci pensò qualcuno d’inaspettato, ossia Eriol che apparve ai presenti con i suoi abiti da mago e senza la compagnia dei suoi giudici.

“Già, è stato questo ragazzino a chiamarci, dicendo che era una richiesta di Nick!” confermò Rafael che fissò la mora che aveva davanti.

“Capisco! Beh, mi hai sorpreso caro Eriol!” ammise la strega dimensionale che non ci fece troppo caso e tirò una boccata alla sua pipa.

“Lieto di questo!” le rispose l’Hiragizawa con uno dei suoi sorrisi da furbetto per poi voltarsi verso Nick “Scusa se ho agito di mia iniziativa, ma ho ritenuto fosse importante!” e spiegargli le sue motivazioni.

“Tranquillo!” gli rispose il castano che non ci dette troppo peso “E tu invece? Perché non mi presenti il tuo gruppo?” per poi rivolgersi al collega sicuro che avesse più di qualche altro alleato.

“Non sono il tipo da mostrare subito le mie carte. Sarò io a decidere quando farteli conoscere!” ma questo non lo accontentò.

“Almeno dimmi se, oltre a noi due, nella dimensione I.N. ci sono altri soleani!” Nick gli fece quest’altra domanda alla quale sperava di avere una risposta.

“Sì, ce ne sono!” gli rispose Lello “Ma, ahimè, non siamo nemmeno una decina!” aggiungendo questo particolare.

“Che vuoi dire?” e quelle parole fecero passare un brivido lungo la schiena del castano che non prometteva nulla di buono.

“Quello che ho detto. Le razze dei soleani e dei saturniani sono quasi del tutto estinte!” gli rispose Lello chiudendo gli occhi “Non conosco il motivo, ma circa sei secoli fa i nostri mondi divennero improvvisamente invivibili: l’ambiente e le condizioni climatiche mutarono rendendo impossibile la continuazione della vita. I nostri popoli vennero lentamente decimati da una piaga che ci consumava lentamente. Iniziarono delle rivolte che causarono la rottura dell’armonia che esisteva da migliaia di anni. I pochi superstiti decisero di abbandonare i nostri mondi e rifugiarsi in un pianeta abitabile e fu scelta la Terra!” e raccontò a grandi linee che cosa era successo nella loro dimensione “Eravamo circa una quarantina di superstiti: abbiamo vissuto tranquillamente per diverso tempo ma poi… la maggior parte di noi è stata colpita da una misteriosa malattia che li ha portati alla morte!” aggiungendo questo tragico particolare.

“Mi dispiace!” Nick non riuscì a dire altro mentre tutti gli altri rimasero in riverito silenzio.

“Non devi. Anzi, è meglio che non ti sei informato: hai evitato di soffrire troppo!” gli rispose Lello che non gli dette nessuna colpa “Quando sarà il momento, ti presenterò gli altri!” promettendo che gli avrebbe fatto conoscere i soleani superstiti.

 

“D’accordo!” annuì il castano “Ora, però, dimmi che cosa è successo qui!” e preferì passare a un altro argomento che in quel momento era molto più importante.

“Soleani!” gli rispose Lello lasciando tutti senza parole “In questa dimensione i nostri popoli vivono ancora ma, da quello che ho scoperto, non sono liberi: un tiranno di nome Vorkye Drago del Sangue ha spodestato il Re e ha preso il controllo del Sole!” e spiegò meglio l’attuale situazione in cui si trovava il Sole.

“Ma com’è possibile? Non esiste che qualcuno possa spodestare mio padre come se nulla fosse!” ma Nick non riusciva a credere vero tutto questo perché sapeva che il padre non era un tipo da sottovalutare.

“Tuo padre è morto sette secoli fa a causa di una malattia cardiaca e i tuoi fratelli sono misteriosamente scomparsi nel nulla, probabilmente morti!” ma Lello gli spiegò che cosa era successo molto tempo prima “E anche mio padre il Re è scomparso prematuramente e mio fratello minore l’ha raggiunto poco tempo dopo!” facendo capire che anche lui aveva perso dei cari.

“Mi dispiace!” e una simile notizia addolorò non poco il castano. Entrambi avevano perso le loro famiglie e non avevano potuto fare niente.

 

“Ehi, ehi! Aspettate un attimo! Vorreste dire che i vostri padri erano i re del Sole e di Saturno e voi quindi siete dei principi?” Joey entrò nel discorso e volle avere qualche chiarimento.

“Tu sei un principe?” anche Jiraya non aveva parole e voleva una conferma.

“Lo ero, ho rinunciato a quel titolo il giorno in cui sono diventato Sun’s Warrior!” rispose loro Nick “O almeno è questo quello che ricordo della mia vita passata!” anche se non ne era del tutto sicuro: c’erano molte cose della sua vita da soleano che non aveva ancora scoperto.

“Più o meno è così!” gli disse Lello “Io invece non ho rinunciato al mio titolo ma, fino a quando non avrò portato a termine l’obiettivo dei Sun’s Warriors non potrò mai accettare di salire al trono!” facendo capire che aveva posto altre priorità prima di diventare Re del suo mondo.

 

“Che cosa è successo all’attuale Re del Sole?” ma Seto non era interessato a questi problemi di successione e andò dritto al punto sfidando Lello con lo sguardo.

 “Quando un Re muore e non lascia eredi, la tradizione del Sole vuole che il nuovo sovrano venga eletto attraverso la prova del Nucleo: un autentico viaggio nel nucleo nel nostro mondo in cui corpo, mente, cuore e spirito vengono messi alla prova e chi la supera risulta essere degno del titolo di Re. A vincerla è stato Alessandro Aquila D’Argento, in arte Alex o Alextinrtura per via del particolare colore delle sue ali!” Lello fece questa premessa importante per far capire a tutti come era stato scelto il nuovo Re “Alex è ancora vivo: è stato incatenato nelle prigioni insieme alle sue guardie mentre sua moglie è prigioniera di Vorkye. Lo scopo di Vorkye è prendere la Regina e ingravidarla in modo da legittimare il suo titolo di Re ma per fortuna la Regina, cioè la piccola Gatta Ieracosfinge Rossa non è il tipo da farsi mettere i piedi in testa!” e anche quali erano i piani di Vorkye.

“Da come ne parli, sembri conoscere molto bene i due regnanti!” commentò Tea colpita dal tono che aveva usato nel nominarli.

“E’ così. Sono nostri vecchi amici d’infanzia!” le rispose il Sun’s Warrior che non le negò questa semplice spiegazione.

“Quindi anche tu li conosci!” Mai fissò l’altro Sun’s Warrior sperando che confermasse quello che aveva detto il nero.

“Ricordo i nomi ma non i loro volti!” le rispose Nick tenendosi la tempia destra “E quindi Vorkye è venuto qui, vero? L’hai sconfitto?” e porgli queste due domande.

“No, non ci sono riuscito!” gli rispose il biondo generando lo sgomento totale “Ho affrontato e sconfitto ben cinque dei suoi uomini più fedeli tra cui suo fratello minore Gilgamesh ma lui… si è rivelato essere troppo forte per me!” e nel ricordare la cocente sconfitta che aveva subito, strinse i pugni fino a evidenziare i tendini “Ho provato di tutto ma non è servito a nulla: ha poteri che vanno ben oltre le mie capacità. Per farti capire, ha raggiunto il quarto livello e inoltre è un guerriero universale come te!” e disse anche il perché non era riuscito a batterlo.

 

“Che cosa?”

Lasciando tutti senza parole.

“Vuoi dire che questo Vorkye è un guerriero universale?” e questo Nick non poteva accettarlo.

“E’ così. Forse tu sei l’unico in grado di batterlo ma, al tuo attuale livello, non sei in grado di affrontarlo e noi tutti siamo impreparati per iniziare una guerra contro i soleani che guida!” gli confermò Lello sbattendo in faccia la cruda verità.

“Dannazione!” e la cosa fece arrabbiare Nick come poche volte nella sua vita.

“C’è una cosa che non capisco. Se hai detto che Vorkye ti ha battuto, allora perché non ti ha ucciso e, cosa più importante, chi ha causato il fenomeno che è avvenuto una settimana fa?” Marik si fece avanti e pose una giusta domanda alla quale sperava di avere una risposta esauriente.

“Il fenomeno di cui parlate è stato lo scontro tra gli attacchi di Lello e di Gilgamesh!” ma a rispondere ci pensò Eriol attirando l’attenzione su di se “Lui si è battuto strenuamente per evitare che il nostro mondo venisse distrutto. Come minimo lo dovremmo ringraziare!” chiarendo che se la Terra c’era ancora era merito del Sun’s Warrior nero.

“Grazie per i complimenti ma non me li merito!” fece Lello non prendendosi nessun merito “Per quanto riguarda come mi sono salvato, devo tutto all’intervento un angelo!” e raccontò ai presenti che cosa era successo dalla comparsa di Arella e Abhadon fino alla fine.              

 

“S-Stai dicendo che Abhadon è apparso per davvero?” dopo la spiegazione del biondo Seto fu il primo che riuscì a fare questa domanda mentre nei suoi occhi si poteva vedere lo sgomento.

“Esatto e sono contento di essere qui per portevene parlare !” gli confermò Lello con sguardo cupo.

“Stento a crederci. Quindi lui e Arella possono venire qua senza problemi!” e la cosa lasciò basito Marik che non riusciva a immaginare di sopravvivere a un simile incontro.

“Se ho ben capito, però, né Arella né Abhadon possono usare i loro poteri al massimo o quell’entità di nome Crhonos arriva e li riporta forzatamente a Oblivion!” mentre Rafael fece notare questo particolare che non era di poco conto.

“E poi c’è anche questo misterioso Maestro, chi potrà mai essere?” mentre Kakashi sollevò un dubbio sul misterioso individuo che aveva salvato la situazione e, da quello che avevano saputo, aveva un legame con Arella stessa.

“E’ una bella domanda ma credo che non lo sapremo mai. Ha detto che non comparirà mai più qui!” ma Yugi fece notare a tutti che questo misterioso individuo non sarebbe ricomparso mai più.

“Mhm!” Nick rimase in silenzio tenendo occhi chiusi “Yugi ha ragione. Comunque ci ha aiutato a trovare risposta a più di qualche quesito!” per poi riaprirli e far notare questo importante particolare.

“Già. Sappiamo cosa serve per battere Abhadon ma non abbiamo ancora i mezzi per realizzare quest’impresa!” concordò Rias mentre giocherellava con un ciuffo dei suoi capelli.

“Tuttavia restano molte altre domande cui dare risposta e la prima da fare è: tu Lello che cosa hai in mente di fare?” Tsunade però voleva che fosse chiarito un altro dubbio che la assillava e lo pose subito a chi poteva colmarlo.

“Io? Per il momento nulla!” le rispose il Sun’s Warrior nero alzandosi dalla sua poltrona “Fino a quando non ci saranno pesci abbastanza grossi, resterò a osservare nell’ombra!” ritenendo di aver detto tutto quello che doveva.

“Quindi hai intenzione di andartene e di lasciare a me e ai ragazzi tutto il lavoro? Sei davvero molto gentile signor Simba!” lo riprese Nick con tono ironico.

“Non ho mai detto che ti avrei aiutato, almeno non ufficialmente!” gli rispose Lello guardandolo con la coda dell’occhio “Se la situazione dovesse complicarsi, interverrò e questo è tutto!” e chiarito questo, aprì un portale davanti a se invitando Integra e Yuko ad attraversarlo.

“Molto gentile!” fece Yuko rivolgendogli un sorriso “Nick, c’è una cosa che devi sapere: per i prossimi tre anni non usare per nessun motivo il potere dell’universo!” per poi tornare seria e ammonire il castano di non usare quel potere.

“Per quale motivo?” le chiese lui che non capiva il perché non dovesse ricorrervi.

“Perché l’incantesimo di cui ti abbiamo parlato ha un punto debole: può essere spezzato prima del tempo solo se viene usato quel potere!” e a dargliela ci pensò Integra che sperava di essere stata chiara.

“Non che lo usi molto ma così mi tagliate le gambe!” commentò il castano che capì che non avrebbe potuto usare quel potere per molto tempo “Però è limitato solo a questa dimensione vero?” per poi porre questa domanda.

“L’incantesimo è sensibile a qualsiasi dimensione, l’unica eccezione è il Fantasy che è un mondo a parte!” ma la strega dimensionale gli fece capire che l’uso del potere universale era precluso a qualsiasi dimensione eccezion fatta per il regno del Fantasy che Nick conosceva molto bene.

“Capisco! In tal caso non posso far altro che accettare!” detto questo, il castano non aveva altro da dire.

“Un momento. Lo lasci andare così senza dirgli niente?” ma di fronte a un simile comportamento Jiraya ebbe da ribattere.

“Il vecchietto ha ragione. È pur sempre un Sun’s Warrior come te!” concordò Valon lanciando questa piccola frecciatina al ninja leggendario^^.

“A che serve? Tanto so che verrà comunque a darmi una mano!” rispose loro Nick spiazzandoli completamente “Comunque non dimenticare una cosa Lello; quando tornerò nella dimensione IN verrò a cercarti!” e chiarire questo punto col biondo.

“Fa pure. Ti aspetterò con ansia! A presto!” gli rispose lui per poi attraversare il portale insieme alle due donne e ai suoi famigli.

 

FLASH!

 

Poi la zona fu investita da un lampo e, una volta sparito, i segni del duello tra i due erano completamente spariti.

 

“Ehi, ehi ma che è successo qui!” fece Joey guardandosi intorno spaesato.

“Il paesaggio è cambiato!” disse Tea senza parole.

“Ma… Ma… cos’è successo?” disse Shizune incredula.

“Mi pare ovvio, Yuko ha rimesso tutto in ordine per evitare i curiosi!” rispose loro Eriol con uno dei suoi sorrisi.

“Roba davvero forte la magia!” commentò Tristan stupito.

“Ti do ragione amico!” concordò Duke.

“Però Nick, sei sicuro che vada bene così? Un aiuto in più non è mai male!” mentre Kakashi si rivolse al castano sperando che non avesse a pentirsene.

“Nessun problema!” gli rispose lui calmo “Vi ringrazio per essere venuti qua. Potere andare!” per poi rivolgersi ai suoi amici draghi e congedarli.

“Come ti pare. Ci vediamo fratellino!” Ed non si fece alcun problema e fu il primo ad andarsene.

“Sempre a disposizione!” seguito da Gerard.

“Guai a te se mi chiami quando sono in compagnia di mia madre!” mentre Erza lo guardò storto facendogli capire di rispettare la sua privacy.

“Suvvia tesoro, è stato divertente!” fece Rias mettendole una mano sulla spalla “A presto cari!” e sparire insieme a lei.

“Tanti dolci mi stanno aspettando! Bye!” seguite da Break che andò a fare merenda^^.

“Che schifo i dolci!” commentò Saeko andandosene.

“Che sonno!” disse Tatsumi crollando a terra e sparendo.

“Quando torno, ti faccio vedere io! Ciao a tutti!” seguito dalla sua dolce sorellona che gli avrebbe dato una bella strigliata^^.

“Senti Nick… io...” mentre Aruka ebbe qualche esitazione ad andarsene.

“Tranquilla Aruka, farò aprire gli occhi a quel testone!” Nick alzò il pollice verso l’alto rassicurandola “Jack puoi fermarti per favore? Devo chiederti un favore!” e rivolgersi al biondo drago chiedendogli di fermarsi.

“Certo! Che cosa posso fare per te?” gli chiese il Vessalius con un sorriso.

“Vorrei che ti prendessi un po’ cura di Yugi e dei suoi compagni. Lascio a te la scelta se renderli dei Dragon Slayer o no!” e il castano andò subito al punto affidandogli il gruppo nascosto di Sun’s Knights.

“Con piacere!” rispose il biondino.

“Come? Vuoi farci allenare da un drago?” e di fronte a questa rivelazione, Alister fissò stupito il castano parlando a nome di tutti.

“Un po’ di allenamento non può che farvi bene, non credete?” gli rispose Nick.

“Se non hai nulla da ridire, posso dargli una mano!” Aruka però non se n’era ancora andata e chiese di poter dare una mano.

“Va bene. Due draghi sono meglio di uno!” e il castano non si fece alcun problema.

“Vorrei poter contribuire un po’ anch’io. Posso?” ma anche Eriol chiese di poter essere inserito nel gruppetto dei maestri.

“Non ci vedo nulla di male. Mi raccomando, acqua in bocca con Sakura e Shaoran!” Nick accettò ma si raccomandò di non dire nulla ai due giovani cattura carte.

“Tranquillo!” gli rispose l’Hiragizawa con uno dei suoi sorrisi.

 

“Chi ti ha chiesto di darci dei maestri eh?” ma dall’altra parte Seto non fu d’accordo con l’idea del Sun’s Warrior e protestò.

“Perché voglio che siate preparati ad affrontare la decima armata infernale!” gli rispose il castano guardandolo fisso.

“Un momento. Non avevi detto che saremmo dovuti entrare in scena solo in caso di tua assenza?” ma Bakura gli rinfrescò la memoria sugli accordi presi a suo tempo.

“Fino a qualche giorno fa, la pensavo così ma dopo aver saputo chi e quanti sono i membri della decima, ho paura che i ragazzi non riusciranno a batterli facilmente!” a questo punto Nick espresse la sua preoccupazione e in pochi minuti riferì loro quello che Dohko di Libra aveva detto nella dimensione satellite.

 

“Stai scherzando vero? Il decimo generale infernale è un dio?” il primo che riuscì a dire qualcosa dopo la spiegazione, fu Joey che sperò che fosse solo uno scherzo.

“Magari lo fosse. Ho avuto più di qualche conferma che si tratta di Hades, il dio greco dell’oltretomba e non è uno da prendere alla leggera!” ma Nick gli confermò tutto senza battere ciglio.

“Oh cavolo!” e la cosa preoccupò subito il Wheeler.

“Se te la stai facendo sotto dalla paura, allora vatti a nascondere!” ma fu subito ripreso da Mai che lo guardò storto.

“E’ comprensibile che abbia paura. Affrontare una divinità non è qualcosa che si fa tutti i giorni!” fece notare Duke che comprendeva perfettamente i dubbi del biondino.

“Parla per te!” ma Seto non era d’accordo e si voltò dall’altra parte “Abbiamo già avuto esperienze con le divinità egizie. Che sarà mai un dio che si è abbassato a servire qualcun altro!” rinfrescando a tutti la memoria su quello che avevano affrontato nel corso degli anni.

“E’ vero. Abbiamo già affrontato minacce più grandi di noi e siamo riusciti a salvarci grazie alla nostra amicizia!” del medesimo pensiero era Yugi che non poteva mai dimenticare che cosa aveva affrontato e che cosa l’aveva sempre spinto ad andare avanti e lo ricordò ai suoi compagni.

“Non è che siamo tutti amici ma, ora che siamo Sun’s Knights, facciamo parte di una famiglia!” concordò con lui Rafael che, anche se non era uno di loro, li sentiva comunque come compagni.

“E credo sia compito di noi adulti aiutare i ragazzi, vero?” anche Marik era d’accordo e riteneva che fosse loro dovere dover aiutare i ragazzi.

“In definitiva, siamo tutti d’accordo: ci uniremo alla battaglia contro la decima!” Ishizu ritenne che erano tutti d’accordo.

“Uff! E va bene. Prendiamo a calci quest’altra divinità!” fece Joey annuendo convinto.

 

“Ma se fino a due secondi fa, te la stavi facendo sotto!” gli fece notare Tristan fissandolo dall’alto in basso.

“Eheheh! Non potete fare nulla senza Super Joey che vi sta accanto!” gli rispose il biondo atteggiandosi a grande eroe^^.

 

“Sì, per favore!”

Commentarono i compagni^^.

 

“Sono dei tipi davvero divertenti!” fece Jack divertito dalla loro compattezza “Bene ragazzi, sarà un piacere prepararvi alla grande battaglia!” per questo fu maggiormente motivato a prendersi cura di loro.

“E siccome non sappiamo quando inizierà, cominceremo gli allenamenti immediatamente!” seguito da Aruka che tirò fuori uno sguardo agguerrito “Vi avviso sin da subito che non ci andrò leggero e non accetterò scuse!” facendo capire loro che non avrebbe usato le pinze.

“Se vi preoccupate del tempo, so come risolvere il problema!” ma Eriol aveva in mente qualcosa “Vi alleneremo in uno spazio magico, dove il tempo è molto più veloce di quello terrestre!” che espose subito ai presenti.

“Quantifica!” gli chiese Seto voltandosi interessato verso di lui.

“Un anno in quel luogo, equivarrà a sette giorni sulla Terra!” lo accontentò l’Hiragizawa con uno dei suoi enigmatici sorrisi.

“E’ una sorta di stanza dello spirito e del tempo?” gli chiese Nick per capire se avesse qualcosa a che fare con quel luogo.

“Non so a cosa ti riferisci ma si trova in una galassia distante diversi anni luce dalla nostra!” gli rispose la reincarnazione di Clow “Con la mia magia non sarà difficile da raggiungere, il resto dipenderà da loro!” che fece capire di non avere problemi a raggiungerlo.

“Allora che stiamo aspettando? Portaci immediatamente lì!” Seto non volle perdere tempo e ordinò al quattrocchi di darsi una mossa.

“Come vuoi!” gli rispose questo alzando il suo scettro “Vi raggiungerò più tardi, iniziate pure senza di me!” facendo capire che li avrebbe raggiunti dopo.

“Allora ti aspettiamo!” gli disse Jack con un sorriso.

“Ehi, andiamo così, senza nemmeno un cambio d’abito!” ma Mai aveva qualcosa da ridire.

“E senza nemmeno portaci dietro qualcosa da mangiare?” ma anche Tristan aveva una sua protesta.

“Non serve che vi portiate niente!” rispose loro la draghessa verde fissandoli storto “Avrete altro cui pensare!” facendo capire che aveva più di qualche idea per allenarli.

 

“Che ne è della dolce e timida ragazza di poco fa?”

Si chiesero tutti presi dalla strizza.

 

“Guardate che è questo il vero carattere di Aruka. Solo quando c’è Ed diventa più insicura!” li illuminò Nick che la conosceva bene “Buona fortuna ragazzi!” altro non disse loro.

“Non iniziate senza di noi!” gli disse Yugi alzando il pollice in su.

“Ci proveremo!” gli rispose il castano col medesimo gesto.

 

FLASH!

 

Un cerchio magico si formò sotto i piedi dei Sun’s Knights presenti e poi sparirono dentro un bagliore dorato.       

 

“Ora mancate solo voi ninja. Vi riporterò io al vostro villaggio così Nick può andare direttamente all’Accademia!” fatto questo, Eriol si rivolse ai quattro ninja presenti mostrandosi disponibile a riportarli in dietro.

“Sei molto gentile. Affido a Kakashi e Jiraya il compito di badare ai giovani ninja. Se mai dovesse essere necessario il mio aiuto, non esitate a chiamarmi!” la Senju accettò il passaggio e poi dette le disposizioni ai due ninja che aveva davanti raccomandandosi anche di essere avvisata in caso di pericolo.  

“Sarà fatto!” le rispose l’Hatake sull’attenti.

“Lascia fare al sottoscritto!” disse Jiraya col pollice in su.

“Sarà meglio che ti tenga d’occhio o combini solo casini!”Alan lo affiancò decidendo di tenerlo d’occhio^^.

“EEEHHH! CON CHI CREDI DI’ PARLARE!” colpito nell’orgoglio, il ninja leggendario gli si avvicinò sfondandogli i timpani con la voce^^.

“Con un bambino pervertito!” gli rispose l’angelo senza troppi complimenti^^.

“EEEEHHH!” e questa risposta fece sgranare gli occhi al poverino^^.

“Pfff!” e quella reazione fece a stento trattenere gli altri dallo scoppiare dal ridere^^.

“IO NON SONO UN BAMBINO. SONO IL GRANDE JIRAYA, DELLA… EHI NON VOLTARTI DALL’ALTRA PARTE!” intanto il Sannin continuava a gridare in faccia all’angelo ma poi lo vide girarsi dall’altra parte ignorandolo completamente^^.

“Solo i bambini gridano come ossessi!” gli disse il biondo snobbandolo completamente.

“GGGRRR! Oh idea!” tale risposta fece incavolare ancora di più Jiraya ma, un attimo dopo, fu colto da un’illuminazione “E’ anche da bambini arrossire davanti a una ragazza e non riuscire a spiccicare una parola!” e gli lanciò questa frecciatina.

“EK!” che sortì gli effetti desiderati. Infatti, il Nikkò si bloccò di colpo.

“Che vuoi dire?” mentre Nick non capì quella reazione.

“Oh, niente. Devi sapere che…” Jiraya gli si avvicinò con un sorriso sormione e iniziò a dirgli qualcosa.

 

GRAB! CRASH!

 

“AHIA!” ma un secondo dopo, fu afferrato da Alan che lo sbatté faccia a terra.

“S-Semplicemente che sono un tipo riservato col gentil sesso. Salvo poche eccezioni, non sono molto bravo a parlare con le donne!” e il Nikkò s’inventò una balla da dirgli sul momento^^.

“Era solo questo? Beh, fa niente. So cosa significa: vorrà dire che me la caverò da solo con una possibile ragazza!” e Nick gli credette senza sospettare nulla. 

“Perdona questa mia mancanza!” fece Alan tirando un sospiro “Una sola parola e ti taglio la lingua!” per poi bisbigliare queste parole al Sannin con tanto di sguardo da Oni^^.

“Tu evita simili ramanzine ed io non apro bocca!” gli rispose questo con sguardo da furbetto.

“E va bene spia!” gli rispose l’angelo accettando questo piccolo ricatto.

 

“Beh, se non avete altro da dire, riporto le signorine al villaggio e poi raggiungo il gruppo!” disse Eriol facendo capire di avere una certa fretta.

“Molto bene, accompagnaci pure!” gli rispose l’Hokage.

“Buona fortuna!” Shizune non disse altro.

“Allora a presto!” Eriol sollevò leggermente il suo scettro e poi toccò il terreno con la punta.

 

FLASH!

 

Un cerchio magico circondò i tre e poi sparirono.

“Beh, direi che possiamo andare anche noi. Attaccatevi a me!” Nick invitò i due ninja e l’angelo a mettergli una mano sulla spalla e, messe due dita sulla fronte, sparì con loro.       

 

 

 

ACCADEMIA DEL DUELLANTE

 

Pochi istanti dopo, i tre si trovarono davanti al dormitorio rosso.

“Wow! Davvero bella questa tecnica e anche molto comoda. Dovresti insegnarla sai?” dopo averla provata un’altra volta, Jiraya propose al castano di insegnare il teletrasporto.

“Ci penserò su!” gli rispose Nick che non ci aveva mai pensato.

“I ragazzi sono qui?” Kakashi invece chiese al castano se anche gli altri erano qui.

“Sì, seguiteci!” gli rispose Alan portandoli direttamente nella stanza di Chazz.

 

Quando aprirono la porta, trovarono tutti i ragazzi tranne Jaden, ovviamente Jessie, Zane e Aster. Erano tutti seduti sui vari divani e sembravano parecchio depressi.

“Ehi! Mi assento per un po’ e vi trovo con quei musi lunghi?” Nick fece sentire la sua voce cercando di risollevare gli animi.

 

“Signor Nick!” il primo a voltarsi fu Shikamaru “E ci siete anche voi maestro Kakashi, signor Jiraya e Signor Alan!” e si avvicinò a loro.

“Benvenuti!”

Dissero tutti alzandosi e inchinando leggermente la testa.

 

“Siete un po’ mosci eh?” commentò il Sun’s Warrior avvicinandosi a loro “Beh, vi capisco, ma non riesco a vedervi in questo modo. Mi riferisco soprattutto ad alcuni di voi!” e concentrando le sue attenzioni su determinati ragazzi.

“Ecco...” una di questi era la piccola Kinomoto che non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi.

“Come dire!” e anche Hinata era particolarmente depressa.

“Se ne sorprende signor Nick?” e anche Naruto non si sentiva particolarmente in forma.

“No, lo capisco!” gli rispose Nick incrociando le braccia “So come vi sentite: perdere un compagno che avevate al vostro fianco, non è qualcosa che si supera così facilmente e immagino che Jaden si senta allo stesso modo!” e comprendeva perfettamente come si sentivano.

“A proposito di Jaden, come sta?” Kakashi era preoccupato per lo Yuki al momento assente.

 

“E’ nella sua stanza. Abbiamo provato a parlargli ma non siamo riusciti a farlo riprendere!” gli rispose Gaara facendo capire che avevano provato di tutto ma non era servito a nulla.

“E ora siamo qui a rimuginare!” disse Sakura Haruno depressa come non mai.

“Capisco!” fece Nick avviandosi verso l’uscita “Proverò io a dirgli qualcosa. Vediamo se riesco a farlo riprendere. Jiraya, Kakashi, Alan voi intanto aggiornate i ragazzi su quello che abbiamo scoperto. Non tralasciate nulla!” e aprì la porta.

“Gli dobbiamo dire TUTTO?” gli chiese Kakashi riferendosi ad alcune persone in particolare.

“Gli amici di Eriol non c’entrano nulla, potete anche non menzionarli!” gli rispose il castano, facendo capire che per il momento non dovevano dire nulla di Yugi e compagni.

“Amici di Eriol?” chiese Shaoran assai curioso.

“Capirai tutto quando avremo finito di raccontare!” gli rispose Alan senza girarci troppo.

“Bene ragazzi. Mettevi comodi e sentite quello che abbiamo da dirvi!” Jiraya si avvicinò a loro e iniziò a raccontare.

 

Li affido a voi!” pensò Nick mentre chiuse la porta e salì le scale che portavano alla stanza di Jaden.

 

Toc! Toc!

 

“Jaden, sono io!” un attimo dopo bussò alla porta dello Yuki ma non ottenne risposta “Sto entrando!”e aprì la porta entrando dentro.

“Salve signor Nick!” disse debolmente il ragazzo senza voltarsi. Era seduto a terra e teneva la testa bassa, sembrava l’ombra di quello che era sempre stato.

“Guarda come ti sei ridotto!” nel vederlo in quello stato, il Sun’s Warrior gli si avvicinò e, presa la sedia, si sedette a rovescio davanti a lui per poi tirare fuori le sue ali e prendere il ragazzo per le spalle facendolo sedere sul letto.

“Non doveva scomodarsi!” disse Jaden mantenendo lo sguardo basso.

“Per aiutare un amico, si fa questo e altro!” gli rispose Nick di rimando “So come ti senti. Non è facile accettare l’idea ma non devi lasciarti andare così e ci sono due validi motivi: hai altri amici e si stanno tutti preoccupando per te e poi non devi perdere la speranza!” per poi cercare di stimolarlo a reagire.

“Non sono riuscito a salvarlo. Ho lasciato che si sacrificasse senza riuscire a proteggerlo!” quelle parole lo scossero facendolo sfogare.  Jaden si sentiva responsabile e non riusciva ad accettare la perdita di un amico.

“E non pensi a Naruto, Hinata, Sakura e Blair? Anche loro si trovavano lì!” ma Nick gli fece notare che anche altri compagni erano stati presenti “Anche loro provano lo stesso dolore eppure perché sei solo tu a essere ridotto così?” per poi porgli questa domanda.

“Io… Io… Io, a differenza loro, non sono riuscito a fare nulla. Ero lì di fianco a lui e non..” lo Yuki cercò di parlare ma non riuscì a dire altro mentre le lacrime cominciarono a uscirgli copiose.

“Hai fatto quello che potevi!” gli disse Nick guadandolo fisso “Devi accettare quello che è successo altrimenti non riuscirai ad andare avanti, figurarsi ritrovare Jessie!” e gli dette il consiglio che riteneva servisse in quel momento insieme a una speranza.

“Ritrovare Jessie?” che Jaden colse immediatamente e finalmente alzò lo sguardo verso l’altro castano.

“Esatto!” gli confermò lui lieto di essere riuscito a scuoterlo e gli disse brevemente quello che lui e i ninja di Konoha avevano ipotizzato.

“Vuole dire che Jessie è ancora vivo?” Jaden si alzò in piedi e, con una fievole luce negli occhi, gli chiese di dargli una certezza.

“Come ti ho detto, non è sicuro al 100% ma le probabilità sono molto alte!” che Nick, anche se con qualche dubbio al riguardo, gli dette.

“In tal caso, non c’è tempo da perdere. Devo assolutamente trovarlo!” ma per Jaden era più che sufficiente ed era pronto ad andare a cercare l’amico.

“Non così in fretta!” ma Nick frenò il suo entusiasmo invitandolo tornare a sedersi “Prima di tutto, devi andare a scusarti con gli altri che sono ancora preoccupati per te!” dicendogli che prima c’era altro da fare.

“Ok, nessun problema!” gli rispose lo Yuki recuperando un po’ del suo carattere di sempre.

“E poi devi essere aggiornato su quello che abbiamo scoperto!” Nick non aveva finito di parlare. Intendeva metterlo al corrente di quello che era successo con Lello.

“Può usare uno scanning mentale per favore? Così facciamo prima!” capendo che il discorso sarebbe stato parecchio lungo, Jaden gli chiese di usare quest’altra strada.

“Era la mia intenzione!” gli rispose Nick che avviò subito il trasferimento delle sue memorie tralasciando quello che riguardava i Sun’s Knights nascosti.      

 

Passarono alcuni secondi di silenzio. Dopo aver assimilato quei ricordi, Jaden fissò Nick senza prole.

“C’è un altro Sun’s Warrior?” per poi riuscire a fare quest’unica domanda.

“Già!” gli confermò Nick.

“Questo vuol dire che lei non è né il primo né l’unico!” e la cosa lasciò lo Yuki senza parole.

“E’ stata una sorpresa anche per me!” gli rispose l’altro castano avviandosi verso l’uscita “So che hai una marea di domande da farmi ma preferirei che le facessi in presenza degli altri. Ma anche per quello c’è tempo. Adesso riposati un po’ e poi scendi a scusarti: il tuo comportamento ha fatto preoccupare più di qualcuno!” e gli fece capire che avrebbe risposto alle altre domande dopo che il gruppo si fosse nuovamente riunito e aprì la porta.

“Signor Nick!” ma prima che potesse varcare la soglia, fu richiamato da Jaden “Voglio ritrovare Jessie e riportarlo a casa esattamente come Naruto vuole fare come Sasuke. Mi aiuterà?” che gli disse le sue intenzioni e anche di aver bisogno di aiuto.

“Certo! Siamo tutti compagni!” che Nick gli avrebbe dato più che volentieri e uscì.

“Jessie. Io ti salverò!” rimasto solo, Jaden si lasciò cadere sul letto e poi chiuse gli occhi.

 

 

Nick entrò nella stanza di Chazz e trovò i ragazzi addormentati.

“Ehi ma che è successo qui?” chiese il castano senza parole.

“Erano semplicemente esausti!” gli rispose Kakashi mentre copriva Sakura che abbracciava Kero-chan.

“Abbiamo avuto giusto il tempo di dire loro quello che è successo in queste ore e poi sono tutti crollati!” Jiraya gli fece capire che erano riusciti a raccontare quello che dovevano e poi, per via della stanchezza accumulata, si erano tutti addormentati.

“Capisco! Meglio così: hanno bisogno di rimettersi in forze!” commentò Nick che li capiva.

“Com’è andata con Jaden?” Alan era curioso di sapere se lo Yuki si era ripreso oppure no.

“L’ho risollevato di morale e ora sta riposando!” gli rispose il suo protetto “La loro reazione a quello che è successo oggi?” per poi chiedere come avevano reagito nel sapere di Lello e di quello che era successo una settimana fa.

“Beh, i più sono rimasti senza parole, mentre i più irruenti hanno alzato un po’ la voce!” gli rispose Kakashi facendogli capire che tipi come Naruto erano stati quelli che avevano detto più di qualcosa^^.

“Invece Shikamaru e Gaara hanno fatto delle domande su questi Sun’s Knights Rappresentanti ma, sapendone poco, abbiamo rimandato tutto a quando saresti tornato!” mentre Jiraya gli fece capire che alcuni volevano saperne di più di questi Sun’s Knights Rappresentanti.

“Ne parleremo quando ci sarà anche Jaden!” lo tranquillizzò Nick.

“Usciamo fuori. Lasciamo che i ragazzi si riposino!” Alan invitò i tre a uscire fuori dalla stanza in modo da non disturbare il riposo dei ragazzi.

 

Passarono alcune ore. Ormai il sole era sceso permettendo alla luna di illuminare il cielo notturno. I ragazzi dominavano ancora nella grossa mentre gli adulti si erano riuniti nella mensa discutendo del più e del meno.

In quel momento la porta della mensa si aprì e nella stanza entrarono i due membri mancanti del gruppo.

“Buona sera!” Aster salutò educatamente i presenti. Nella mano destra teneva una valigetta di metallo.

“Salve!” stessa cosa fece Zane con un’altra valigetta nella mano sinistra.

“Benarrivati ragazzi. Ci stavamo chiedendo dove foste finiti!” li accolse Nick seduto all’incontrario sulla sedia.

“E’ da quasi una settimana che non ci vediamo!” commentò Kakashi che, dal loro ritorno dalla dimensione satellite, non aveva avuto modo d’incontrarli.

“Come ve la passate ragazzi?” chiese loro Jiraya mentre si beveva un bicchiere di sakè in compagnia di Alan.

“Immagino che abbiate avuto più di qualche impegno!” commentò l’angelo mentre sorseggiava il suo sakè.

“Le solite cose!” gli rispose Zane senza aggiungere altro.

“A proposito di quella questione di una settimana fa!” Aster sapeva che non era più possibile rimandare il discorso di quello che era successo sette giorni prima e si era preparato un discorso.

“Non serve che diciate niente. Sappiamo già tutto!” ma fu anticipato da Nick che, senza perdere tempo, mandò loro uno scanning mentale delle ultime ore senza tralasciare nulla, nemmeno dell’esistenza dei Sun’s Knights nascosti.

“Che cosa?” e nel ricevere queste informazioni, il Phoenix restò senza parole.

“Ci hai nascosto una cosa simile!” mentre Zane fissò storto il castano con tanto di abilità innata attiva.

“Voi mi avete tenuto all’oscuro di Lello e gruppo. Direi che così siamo pari!” gli rispose il castano per niente spaventato dagli occhi del Truesdale “A parte i presenti, solo l’Hokage e Shizune sanno dell’esistenza del secondo gruppo, pertanto vi chiedo di non parlarne con gli altri fino a nuovo ordine!” raccomandandosi con i due di non dire nulla ai più giovani.

“Tsk!” Zane si limitò a sedersi e tacque.

“Beh, un peso in meno!” commentò Aster sedendosi anche lui “Però Lello non vi ha detto chi sono i membri del suo team vero?” notando che nello scanning mentale non erano comparsi i volti di buona parte dei membri del gruppo del Sun’s Warrior nero.

“E’ così! Voi li avete visti vero?” gli confermò Nick che era curioso di sapere qualcosa in più dall’argentato.

“Mi spiace ma non possiamo aprire bocca sulle loro identità!” gli disse Zane secco che non avrebbe aperto bocca tanto facilmente.

“Ci dispiace!” ammise Aster che era obbligato a tenere il silenzio.

“Non serve che vi scusiate. Sono sicuro che li conosceremo presto!” commentò Nick che non glielo fece pesare.

“Ti va bene così? Pensavo che avresti usato la telepatia per saperlo!” e la cosa stupì non poco l’Hatake che era sicuro che il castano avrebbe usato dei mezzi estremi per ottenere informazioni.

“Non è necessario!” ma Nick gli fece capire che sarebbe stato il Sun’s Warrior nero a fare tutto “Cambiando discorso, perché avete quelle valigette?” per poi decidere di spostare la sua attenzione su quello che i due stavano portando con loro.

“Ah queste!” fece Aster prendendo la sua e mettendola sul tavolo.

“E’ un regalo da parte di Maximilian Pegasus, il creatore del gioco di Duel Monsters!” e a rivelare l’incredibile verità fu Zane e anche lui mise la sua valigetta sul tavolo.

“State dicendo sul serio?” e la cosa stupì non poco Nick che non si aspettava una simile sorpresa.

“Per niente!” gli rispose il Truesdale maggiore aprendo la sua valigetta.

“Non sappiamo come, ma è venuto a sapere dell’esistenza dei Sun’s Knights e di coloro che li circondano e questo è il risultato!” Aster altro non disse e, aperta la sua valigetta, mostrò il suo contenuto ai presenti.

“Delle carte?” nel vederne il contenuto Jiraya non capì se fosse uno scherzo o meno. Dentro la valigetta erano contenute delle carte di cui non capiva il significato.

“Non semplici carte: sono carte di Duel Monsters!” lo corresse Kakashi che aveva imparato a conoscerle “Ma questo… è Naruto!” e nel prenderne una, si accorse con stupore che raffigurava il suo allievo con indosso l’armatura di Kyuubi.

“E non solo lui. Ci sei anche tu!” gli fece notare Alan prendendo una carta che raffigurava l’Hatake mentre era in posizione da combattimento.

“Ehi, si può sapere che cosa significa?” Nick non ci capiva nulla e, da quando era lì, era la prima volta in assoluto.

“Per farla breve, due giorni dopo il vostro ritorno, siamo stati contattati da Pegasus stesso! Ci ha chiesto di recarci all’Industrial Illusion per ritirare un regalo, ossia queste carte!” Zane iniziò a raccontare che cosa era successo.

“Quando le abbiamo viste, siamo rimasti senza parole e poi ci ha detto qualcosa d’inaspettato!” mentre Aster iniziò a raccontare quello che era accaduto.

 

 

FLASHBACK! DI’ CINQUE GIORNI PRIMA!

 

“Immagino che vogliate una spiegazione, vero? Bene, accomodatevi!” con la calma che lo aveva sempre contraddistinto, Maximilian Pegasus invitò i due ragazzi a sedersi.

“Non credo che abbiamo altra scelta signor Pegasus!” commentò il Phoenix sedendosi alla poltrona di destra.

“Spero che sarà una spiegazione esauriente!” sbuffò Zane sedendosi a quella di sinistra.

“Come sei freddo giovane Zane. Ti serve un po’ affetto?” nel vedere la sua freddezza, il creatore del gioco di Duel Monsters gli si rivolse con tono scherzoso invitandolo a rilassarsi.

“No grazie!” gli rispose il Truesdale secco.

“Lo perdoni. Oggi aveva un appuntamento e ha dovuto rinviare tutto!” Aster fece capire a Maximilian che l’amico era nervoso per un mancato appuntamento.

“Ops! Allora l’ho fatta grossa. Mi dispiace spero di non essere la causa di un possibile litigio con la tua amata!” commentò l’argentato facendo la faccina dispiaciuta^^.

“Per favore si spieghi!” ma Zane non aveva né tempo né voglia di parlare di questo con lui.

“Ok, ok!” commentò Pegasus divenendo serio “Volete sapere come faccio a sapere del vostro gruppo? Ebbene ho avuto due fonti d’informazione: la prima sono le telecamere di sorveglianza dell’Accademia!” iniziando a spiegare come era venuto a sapere del gruppo.

“Le telecamere di sorveglianza?” e questa scoperta stupì non poco il Phoenix che non le aveva prese in considerazione.

“Già! Dovete sapere che, per merito di Viper, l’intera Accademia era disseminata di videocamere che hanno ripreso tutte le vostre battaglie dalla prima all’ultima!” gli confermò Maximilian che dette il merito di tutto all’uomo che aveva iniziato la serie di duelli estremi all’interno dell’Accademia “E volete sapere la cosa curiosa? Hanno continuato a funzionare anche nella dimensione satellite nella quale era finita!” rivelando che anche quello che era successo nell’altra dimensione era stato ripreso dalle telecamere.

“Com’è possibile?” e la cosa non tornava a Zane che non trovava una spiegazione logica a quello che aveva appena sentito.

“Ci abbiamo pensato parecchio e alla fine siamo giunti alla conclusione che tutto questo sia stato merito dell’energia dei duelli presente in quel luogo!” gli rispose Pegasus senza troppi giri di parole “Le battaglie erano tutte registrate su dei DVD che ho trovato e visionato personalmente e da solo!” facendo capire che nessuno a parte lui sapeva dell’esistenza del gruppo.

“E così ha deciso d’informarsi vero?” gli chiese Aster guardandolo fisso.

“Ovviamente!” gli confermò l’uomo “Ma la vera fonte d’informazioni, sono stati due ninja che hanno evitato la distruzione della tavola di pietra del Drago Arcobaleno!” passando alla sua seconda fonte.

“Due ninja sono intervenuti ad aiutarvi? Chi erano?” gli chiese Zane che non si aspettava una simile sorpresa “Aspetta! Non saranno stati loro!” ma un attimo dopo fu colto da un’intuizione che gli dette la risposta che cercava.

“I loro nomi sono Itachi Uchiha e Kisame Hoshigaki!” che fu confermata da Pegasus stesso.

“Che cosa?” e la scoperta lasciò Aster senza parole.

“Dopo aver disegnato la carta, ho chiesto loro di darmi qualche informazione e loro non si sono di certo negati!” il creatore del gioco raccontò rapidamente quello che gli era stato riferito dai due nukien “A quel punto avevo tutto quello che mi occorreva e così, una volta risolto il problema dell’Accademia, ho subito iniziato a disegnare queste carte creando la base del deck dei Sun’s Knights. Tuttavia non ho creato queste carte con l’intenzione di distribuirle sul mercato, bensì con l’intenzione di darle a voi e, salvo una condizione, non chiedo nulla in cambio!” facendo capire che aveva creato quelle carte unicamente per il gruppo e che gliele dava senza chiedere nulla, o quasi.

“Cioè?” gli chiese Zane curioso.

“Voglio essere informato dell’ingresso di altri elementi nel gruppo e avere il piacere di disegnare le loro carte e poi mi piacerebbe diffondere il mio gioco anche nelle Grandi Terre Ninja!” e Maximilian non si fece desiderare rivelando che cosa voleva e non era poco.

“Beh non è una decisione che dipende da noi, ma possiamo provare a parlarne con chi di dovere e farle sapere!” Aster gli fece capire che la decisione non spettava a loro ma promise che ne avrebbe parlato con chi poteva farlo.                       

“Va bene! Aspetterò una vostra risposta. Nel frattempo potete anche prendere le carte e consegnarle ai ragazzi con i miei saluti e il mio più sincero in bocca al lupo. E salutate anche Nick, mi raccomando!” ma questa risposta fu più che sufficiente per Pegasus che lasciò loro le valigette e li congedò con un sorriso.

 

FINE FLASHBACK!

 

 

“Da non credere!” fece Kakashi senza parole.

“Sono senza parole!” stessa cosa poteva dire Jiraya.

“Quell’uomo è davvero pieno di risorse!”commentò Alan che non si aspettava una simile sorpresa.

“E già, è stato inaspettato!” commentò Aster che non sapeva che altro aggiungere.

“Allora Nick? Qual è la tua risposta?” mentre Zane si rivolse direttamente al castano per avere una risposta.

“Di sicuro non posso non accettare un simile regalo e poi la richiesta del signor Pegasus non è poi tanto esagerata! Per me va bene ma dovrà essere Tsunade a decidere sulla diffusione del gioco!” che dette esito positivo “Direi che quando i ragazzi si sveglieranno, avranno una bella sorpresa!” e già immaginava la faccia stupita del gruppo^^.

“Davvero!” concordò Kakashi mentre conservò la sua carta “Beh, non sarò un Sun’s Knight ma questa me la prendo più che volentieri!” di sicuro non avrebbe rifiutato un regalo così gentile.

“E per quanto riguarda Itachi e Kisame? Quei due sanno troppe cose riguardo i Sun’s Knights. Potrebbero rivelarlo ai membri dell’organizzazione Alba!” mentre Jiraya fece notare che i due nukien sapevano fin troppo.

“Non apriranno bocca sulla faccenda!” gli disse Zane sicuro “E per due ragioni: anche loro hanno preso parte alla lotta contro i soleani e poi Itachi stesso è un Sun’s Knight!” e spiegando anche il perché.

 

“Che cosa?”

Lasciando i presenti senza parole.

“Ragazzi, credo che dovrete dirci qualcosa in più al riguardo!” Nick capì che era necessario avere altre spiegazioni e invitò i due a dire ciò che sapevano.

 

 

 

INTANTO VICINO ALLA COSTA

 

“Eccoci di nuovo qui!” commentò Kisame mettendo nuovamente piede sull’isola che ospitava l’Accademia.

“E’ vero, ma stavolta siamo qui con un obiettivo diverso!” gli fece notare Itachi mentre teneva l’ascia di luce legata dietro la schiena.

“Siete sicuro di volerlo fare Itachi? Non abbiamo alcun obbligo!” gli chiese lo spadaccino della nebbia ancora leggermente dubbioso.

“Certo che lo sono!” gli confermò il moro incamminandosi “E poi, che lo vogliamo o no, facciamo parte di questo teatrino!” facendo capire che avevano un motivo valido.

“Eheh! Anche questo è vero!” commentò l’Hoshigaki seguendolo a ruota.

 

“JESSIE!” lanciando quel grido Jaden si svegliò di colpo “Era solo un sogno!” per poi fare profondi respiri in modo da calmarsi ma l’ansia era troppa.

“Ha bisogno del mio aiuto. Devo trovarlo!” con quest’unico pensiero, il castano si mise in piedi e, preso deck e lancia, uscì dalla sua stanza “E’colpa mia se è sparito e devo essere io rimediare. Perdonatemi signor Nick ma questa è una mia responsabilità!” e con questi pensieri, s’inoltrò nel boschetto dell’isola.

Jaden aspetta. Dove stai andando?” Neos gli apparve di fianco cercando di farlo ragionare.

“A cercare Jessie, ecco dove sto andando! Ti prego di non fermarmi!” gli rispose lo Yuki continuando a correre.

E come vuoi fare se non sai dove cercarlo?” gli chiese il suo spirito facendogli notare che non sapevano dove cercare.

“Non lo so ancora ma…” il castano stava per rispondergli, quando percepì qualcosa “Quest’aura… è di Jessie!” e senza esitare, corse verso il luogo dal quale proveniva.    

 

“Jaden!” Nick si mise di colpo in piedi e corse fuori.

“Dove vai?” gli chiese Jiraya che lo seguì senza capire.

“E’ successo qualcosa a Jaden?” chiese Kakashi seguendoli a ruota.

“Sta correndo verso il bosco dietro l’Accademia!” gli rispose Alan che correva di fianco a lui.

“Accidenti a lui!” commentò Aster scattando in piedi e seguendo i quattro.

“Si ricomincia!” commentò Zane divertito uscendo per ultimo.

 

“Ehi… ma perché state correndo via?” per poco non urtò con Atticus che era appena arrivato a chiedere notizie.

“Scusa ma non è aria!” gli rispose il Truesdale correndo via.

“E no, questa volta vi seguo. Non mi faccio lasciare indietro anche da voi!” ma il fratello di Alexis non intendeva restarsene buono a guardare e li seguì.

“Hai detto << anche da voi? >>. Che significa?” ma Aster aveva sentito le ultime parole del castano e ne voleva sapere di più.

“Beh, un attimo fa ero entrato nella stanza di Chazz e, nemmeno il tempo di salutare, che tutti i ragazzi sono corsi via dicendo che dovevano raggiungere Jaden!” gli rispose il Rhodes correndo a più non posso.

“A quanto pare ci hanno anticipato!” commentò Jiraya divertito dalla cosa.

“Meglio così, almeno non si lamenteranno di essere stati lasciati indietro!” disse Nick che era in testa al gruppo “Sono nuovamente fiero di voi ragazzi!” ed era contento di vederli così compatti.

 

“Ma perché stanno tutti scappando?” si chiese Kisame che non capiva il motivo di tutto quel movimento improvviso.

“Andiamo a scoprirlo!” Itachi non perse tempo e corse al loro inseguimento “Ci sta ancora seguendo!” guardando con la coda dell’occhio una figura appiattita dietro un albero ma poi corse in avanti senza prenderla in considerazione.

“Adrian, sto venendo a prenderti!” che si rivelò essere Echo che ora voleva ritrovare il suo amico che risultava scomparso e inseguì i due nukien.

“Ehi, ma che succede questa sera?” e, per la serie passavo di lì per caso, Crowler vide tutto quel movimento e, senza pensarci troppo, si mise a correre per avere una spiegazione^^.

     

Jaden arrivò nei pressi di una piccola radura. Al suo centro si era aperto un portale azzurro.

“Viene da lì. L’energia di Jessie viene da lì!” il castano ne era sicuro al mille per mille.

Sì, percepisco anch’io l’energia di Jessie!” e anche Neos glielo confermò “Ma il portale è troppo piccolo: serve energia per allargarlo!”notando che, a causa delle sue dimensioni ridotte, era impossibile da varcare.

“E allora diamogli tutta l’energia che vuole!” lo Yuki estrasse la carta del suo spirito “Vai Neos colpisci!” e gli ordinò di attaccare.

Va bene!” che ubbidì lanciando la sua energia.

 

FLASH!

 

Creando un raggio blu che andò a scontrarsi col portale.

La mia energia non basta!” dopo poco, l’eroe del neospazio avvisò il suo protetto che la sua energia da sola non bastava.

“Accidenti!” e la cosa non piacque al castano che non se lo aspettava.

 

“Se ci vuole altra energia, allora contribuiremo anche noi!” ma a sorpresa qualcuno si offrì di aiutarlo.

“Ma… ragazzi!” voltandosi, Jaden si trovò davanti tutti i suoi compagni.

“E tu credevi che in un simile momento ti avremmo lasciato da solo? Non scherzare!” a parlare era stato Naruto che non intendeva lasciare da solo il suo fratellone.

“Siamo pronti ad aiutarti!” concordò la piccola Kinomoto che si era molto affezionata a lui e a tutti gli altri.

“Siamo tutti con te Jaden!” Shaoran era pronto a dare il suo contributo.

“Siamo tutti d’accordo in merito!” anche Gaara era della partita.

“E’ una seccatura ma, se è per aiutare un amico, tanto vale muoversi un po’!” commentò Shikamaru attivando il suo Duel Disk.

“Forza ragazzi, diamoci dentro!” anche se non era un Sun’s Knight, Jim non si sarebbe di certo tirato indietro.

“Tutti insieme!” Axel attivò il suo Duel Disk e fu pronto a cominciare.

“Forza gente diamoci dentro!” seguito da Bastion.

“Ragazzi… grazie!” Jaden li guardò commosso “Va bene, allora. Tutti insieme!” per poi voltarsi e dare il via.

 

“Fuoco!”

I ragazzi al gran completo evocarono i loro spiriti che lanciarono la loro energia verso il portale il quale iniziò ad allargarsi.

 

“Ma guarda che spettacolo!” commentò Jiraya.

“Stanno facendo un bel gioco di squadra!” concordò Kakashi contento di vedere lo spirito di squadra dei giovani.

“Beh, vediamo di non essere da meno!” Nick volle dare il suo contributo personale e, attivato il Duel Disk, evocò un suo mostro “Brionac Drago della Barriera di Ghiaccio da il tuo contributo!” ordinandogli di scagliare la sua energia verso il portale.

“GRRROOAAR!” la creatura di ghiaccio spalancò le fauci e scagliò il suo attacco verso il portale.

“Mi sa che stiamo per fare un bel viaggetto!” commentò Zane divertito dall’idea.

“Come se non viaggiassimo abbastanza!” commentò Aster con un sospiro sconsolato.

        

“Ci siamo Kisame. Tieniti pronto!” nel vedere che il varco stava per aprirsi, Itachi avvisò il suo partner di prepararsi.

“Sono prontissimo!” commentò lo spadaccino divertito.

 

“Ma che cosa succede?” si chiese Crowler che non riusciva a capire che cosa stessero facendo i ragazzi “AH.. MHMHM!” ma non ebbe il tempo di dire altro che qualcuno lo afferrò alle spalle bloccandogli la bocca.

“Zitto! Non fiatare o ti ammazzo!” artefice di ciò era Echo che non voleva intrusioni inutili.

“Dormite tutti e due!” ma a sorpresa Itachi apparve davanti ai due e, col suo potente Sharingan, li ipnotizzò facendoli cadere a terra addormentati.

 

FLASH!

 

In quello stesso momento, il portale si spalancò e avvolse i presenti al suo interno.

“JESSIE STIAMO ARRIVANDO!” Jaden si lanciò dentro di esso con queste intenzioni.

 

“STIAMO VENENDO A SALVARTI!”

Seguito dai compagni.

 

Fu questione di un istante, poi tutto cessò. L’intero gruppo si ritrovò su una catena montuosa completamente deserta e avvolta da un cielo plumbeo.

“Un’altra dimensione satellite!” commentò Nick sicuro di quello che diceva.

“Ecco qualcosa che non mi era mai capitato!” fece Jiraya gasato per la nuova esperienza che stava per vivere.

“Ci farete il callo!” lo avvisò Kakashi guardandosi intorno.

“Zane e Aster mancano all’appello. Dove saranno finiti!” per quanto li cercasse, Alan non trovava traccia del Truesdale e del Phoenix.

“Tranquillo, stanno bene. Hanno visto delle vecchie conoscenze e hanno deciso di andarle a salutare!” lo tranquillizzò il suo protetto che, con la coda dell’occhio, aveva visto che anche Itachi e Kisame erano entrati nel portale.

“Non è lo stesso luogo dell’ultima volta. Dove siamo?” guardandosi intorno, Neji si rese conto che il paesaggio era completamente diverso.

“Deve trattarsi di un’altra dimensione!” ipotizzò Yuè sicuro di questo.

“Già! Chissà che cosa ci troveremo ad affrontare!” si chiese Kero-chan con molti dubbi al riguardo.

“Non ha importanza. Ciò che conta è riuscire a ritrovare Jessie!” a Jaden non importava che cosa avrebbe dovuto affrontare, la sua priorità era una sola: ritrovare il suo amico. Con questa convinzione, s’incamminò per quella dimensione seguito dai compagni.

 

 

INTANTO AD OBLIVION!

 

SPLASH!

 

“Lavati! Lavati!” per l’ennesima volta Raptomort, finalmente libero dalla sua punizione, si gettò sul muso una gran quantità di acqua bollente. In questa settimana la sua indegna apprendista gliene aveva combinate di cotte e di crude e lui non aveva potuto fare nulla per opporsi. Il solo ricordare quello che lei e Lucyferia gli avevano fatto lo mandava in depressione^^.

“Questa me la pagheranno. Giuro che, prima o poi, me la pagheranno!” e mentre continuava a sfregarsi il corpo con una spugna, si ripromise che si sarebbe vendicato di entrambe e poi immerse l’enorme testa nel fondo della vasca.

 

“AHHHHH! Ora va meglio!” fece lo stregone soddisfatto e allungò la mano in cerca dell’asciugamano per asciugarsi gli occhi ma non riusciva a trovarlo.

“Prendi!” finché gli fu messo proprio sul muso con molta noncuranza.

“Sei coraggioso a parlarmi con tanta arroganza!” un modo di fare che non piacque allo stregone e, alzatosi si voltò verso il suo sgarbato interlocutore “Ma guarda che sorpresa. Che cosa vuoi da me Hades!” e nel metterlo a fuoco dopo aver pulito gli occhi, lo guardò con aria seccata.

“E’ questo il tuo modo di ringraziarmi per averti teso il panno?” fece l’oscuro dio completamente nudo per poi sedersi nella vasca “Davvero un buon profumo? Non pensavo che avessi simili essenze per il bagno!” commentando i gusti dello stregone.

“E’ il pregio di essere un collezionista di erbe di ogni tipo!” gli rispose questo sedendosi nuovamente “Per quale motivo sei venuto qua? Sbaglio o ora tocca a te provare a sconfiggere Nick e il suo branco di mocciosi!” e fissarlo con sguardo superiore.

“Parli proprio tu che hai perso contro di loro. Mi sorprendo che Abhadon non ti abbia distrutto con le sue stesse mani!” ma Hades gli rispose a tono senza dargli alcuna soddisfazione.

“No comment!” rispose Raptomort voltandosi dall’altra parte.

“Mi chiedi perché sono qui? Semplice: necessito di alcune informazioni che ritengo solo tu possa darmi!” il decimo generale infernale decise di parlare del motivo per il quale si era scomodato a venire da lui.

“Dipende dalle informazioni e, soprattutto, da quello che sei disposto a offrire in cambio!” e questo attirò subito le attenzioni dello stregone che si voltò verso di lui.

“Voglio che tu mi dica tutto quello che sai sul Sun’s Warrior nero Lello Leone Nero!” che gli fece subito la sua richiesta senza girarci troppo.

“Oh, vuoi sapere qualcosa su di lui eh? Beh, per questa informazione non c’è prezzo!” commentò lo stregone divertito.

“Quindi mi parlerai di costui senza chiedermi niente in cambio?” fece Hades sicuro di aver capito le parole dello stregone.

“Al contrario, non intendo aprire bocca!” ma la risposta di Raptomort fu secca e irremovibile. Anche se erano dalla stessa parte, non intendeva avvantaggiarlo in nessun modo.

“E se ti dicessi che so dove Lady conserva i vari contratti che ti ha fatto firmare e i tanti oggetti che ti ha sottratto nel corso di questi anni?” ma Hades non era andato lì impreparato e lanciò l’esca alla quale era sicuro lo stregone avrebbe abboccato.

“Come? Sai dove li nasconde!” infatti, Raptomort cambiò completamente opinione e concentrò tutta la sua attenzione sul dio dell’oltretomba.

“Certamente. Sono disposto a passarti l’informazione in cambio delle tue!” che confermò senza problemi.

Raptomort avvicinò il muso fin quasi a toccare il naso del dio “Ho la tua parola?” e gli chiese di giurarglielo.

“Sulla mia divina persona!” gli rispose Hades e, essendo un narcisista patentato, non mentiva mai quando giurava sul suo corpo.

“Andata!” fece Raptomort tendendo la mano destra che fu subito stretta siglando così l’accordo.

 

 

 

 

NEL PROSSIMO CAPITOLO

 

Vagando per la dimensione satellite il gruppo viene a sapere che gli abitanti del luogo sono stati schiavizzati da un’orda di esseri demoniaci che prendono ordini da un potente guerriero noto col nome di Sovrano Supremo.

I Sun’s Knights decidono di aiutare gli abitanti del luogo e anche di sconfiggere quest’ oscuro monarca ma Jaden fa tutto di testa sua.       

 

Questo e altro nel prossimo capitolo^^.

 

 

  

  

 

    

JACK VESSALIUS E’ UN PERSONAGGIO DEL MANGA/ANIME PANDORA HEARTS

http://images5.fanpop.com/image/photos/27400000/Jack-Vessalius-pandora-hearts-27495814-1280-720.jpg

 

TATSUMI OGA E’ IL PROTAGONISTA DEL MANGA/ANIME DI BEELZEBUB

http://4.bp.blogspot.com/-ikXkIA756-I/TVcZ8KeyvrI/AAAAAAAAFHA/gNVvRuocMGU/s1600/oga+tatsumi.png

 

MISAKI OGA E’ UN PERSONAGGIO DELLO STESSO MANGA/ANIME

http://vignette4.wikia.nocookie.net/beelzebub/images/d/d2/Misaki.jpg/revision/latest/scale-to-width/260?cb=20110906032111&path-prefix=es

 

Questo è quello che succede quando riprende il fratellino^^

http://media.animevice.com/uploads/1/18983/411190-yk73.jpg

 

RIAS GREMORY E’ IL PROTAGONISTA FEMMINILE DEL MANGA/ANIME HIGHSCHOOL DXD

    http://st-listas.20minutos.es/images/2014-09/387548/4538297_640px.jpg?1411701748

 

Ps: per chi lo chiede, compariranno anche gli altri personaggi di high school Dxd^^.   

        

               

QUESTO E’ IL VERO VOLTO DI MINA

    http://th04.deviantart.net/fs71/PRE/i/2010/208/6/b/Mina_Tepes_True_Form___DVB_33_by_ItachiElric.jpg

 

BAKURA, VALON, ALISTER, RAFAEL, ODION, ISHIZU E MARIK SONO TUTTI PERSONAGGI DELL’ANIME/MANGA DI YU-GI-OH.

 

   http://images4.fanpop.com/image/photos/19500000/Ryou-Dark-Bakura-yu-gi-oh-19541361-352-351.png

 

  http://fc00.deviantart.net/fs70/f/2013/014/5/4/deck_of_armor_by_valonniles-d5rjjz2.jpg

 

http://i.ytimg.com/vi/DO9OtRO8PnU/hqdefault.jpg

 

http://img4.wikia.nocookie.net/__cb20121214192712/yugioh2/de/images/1/17/Rafael.jpg

 

http://img3.wikia.nocookie.net/__cb20140329005939/yugioh/images/6/67/OdionMD.png

 

http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20130119015215/yugiohenespanol/es/images/9/96/Ishizu2.png

 

https://www.animecharactersdatabase.com/uploads/chars/5688-1555503675.jpg


 

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Capitolo 56
*** Un aiuto inatteso ***


57. Un aiuto inatteso

Salve a tutti e finalmente ben ritrovati^^

Come al solito, mi scuso per avervi fatto aspettare così tanto^^. Oltre ad essermi goduto un po’ troppo le vacanze estive, questo capitolo mi ha fatto penare come non mai: l’ho riscritto più di una volta perché non mi piaceva come l’avevo impostato e posso già anticiparvi una cosa, è pieno di sorprese e di nuovi personaggi, altro non vi dico^^.

Voglio inoltre farvi una piccola anticipazione. Vi avevo detto che vi stavo preparando alcune sorprese: ebbene, sabato 25 ottobre posterò l’inizio di una nuova fic che, aggiornerò regolarmente a partire dal 20 gennaio 2016 che è il giorno del mio compleanno^^.

 

Detto questo, non posso fare altro che auguravi buona lettura^^.

 

 

“Avanti! Più in fretta!” senza concedersi un momento di riposo, Jaden continuava a camminare per quella landa desolata senza una meta precisa.

“Aspetta Jaden. Non correre!” ma fu richiamato da Nick che gli si parò davanti guardandolo con sguardo severo.

“Non c’è tempo da perdere, signor Nick. Dobbiamo trovare Jessie!” ma il castano non volle sentire ragioni. Nella sua testa c’era solo un pensiero: trovare l’amico scomparso.

“Peccato che non sappiamo dove andare!” gli fece notare l’altro castano “Ma non puoi andare avanti senza pensare a chi hai dietro!” per poi fargli segno di voltarsi. 

“Eh?” lo Yuki seguì il suo consiglio e voltatosi, vide che la maggior parte dei compagni erano seduti a terra e col fiatone “Ma che stanno facendo?” e non capiva il loro comportamento.

“Facciamo una pausa!” gli rispose Nick “Stiamo camminando da almeno due ore e molti non riescono più a proseguire. Se non ci riposiamo un po’, non saremo capaci di affrontare i pericoli di questo luogo!” facendogli capire che era necessario fare una pausa.

“E allora dividiamoci in…” lo Yuki voleva cercare di averla vinta ma fu bloccato da uno sguardo raggelante del Sun’s Warrior che lo trapassò da parte a parte.

“Siamo venuti qui insieme e proseguiremo INSIEME!” che si impose senza ammettere repliche “Come ti ho già detto, non sei l’unico ad essere preoccupato per le sorti di Jessie, ma non puoi lasciare indietro i tuoi compagni perché vuoi egoisticamente cercare di salvarlo da solo!” riprendendolo sul comportamento che stava tenendo.

“Ecco…” di fronte a queste parole, Jaden non poté far altro che abbassare la testa “M-Mi dispiace!” ammettendo il suo errore.

“Lieto che l’hai compreso!” fece Nick sollevato per poi avvicinarsi a lui “Tieni sempre a mente che non puoi fare tutto da solo. Il solitario non capisce cos’è davvero importante e per questo si chiude nel suo illusorio castello di egoismo atteggiandosi a sovrano. Ma che cosa può mai comandare un re solitario? Né gli altri ne se stesso. Confida sempre nei tuoi compagni, perché sono la chiave per un futuro migliore!” impartendogli una lezione di vita.

SCHIAFF!

“E questo serve per tenerlo sempre a mente!” per poi dargli uno schiaffo sulla guancia come monito a non dimenticarlo mai.

“Sì, però non serve che me lo diate così forte!” protestò lo Yuki tenendosi la guancia arrossata.

“Scusa, è stata la foga del momento!” si scusò il castano che si era lasciato un po’ prendere “Forza, torniamo dagli altri!” e invitarlo a tornare indietro.

“Ehm… Perché avete usato la parola sovrano?” mentre lo seguiva, Jaden fu colto da questo dubbio che sperò gli venisse tolto.

“Sono le stesse parole usate dal mio maestro tempo fa!” gli rispose Nick “Mi disse che ognuno di noi è il Re di se stesso: nel suo mondo comanda su tutto. Ma un re non può difendere il suo mondo da solo: per questo deve aprirsi verso l’esterno e conoscere i reami che non può controllare e può farlo solo con l’aiuto dei compagni!” spiegandogli il significato delle parole appena dette.

“E in questo modo può ambire a un futuro migliore, giusto?” gli chiese Jaden con le braccia dietro la testa.

“Esatto!” annuì Nick con un sorriso.

“Davvero un bell’insegnamento!” commentò Jiraya che aveva sentito il discorso.

“E’ un ragionamento molto simile a quello di un buon Hokage sai?” concordò Kakashi facendo capire che quel modo di pensare era alla base per diventare il capo del villaggio.

“Questo lo terrò sempre a mente-tebayo!” con un sorriso solare, Naruto promise che non avrebbe mai dimenticato quelle parole.

“Parole sante!” concordò Gaara annotandole sul suo block notes.

“Non credo che serva scriverlo!” gli fece notare Sakura Kinomoto con un sorriso imbarazzato.

“Così un giorno potrà ricordarsele quando le rileggerà!” commentò Shaoran che invece non ebbe nulla da ridire sul suo modo di fare.

“Chissà quando lo farà!” esclamò Alexis che non era molto sicura di questo modo di fare.

Conoscere il reame di Naruto?” il solo pensarlo fece arrossire la povera Hinata che a momenti rischiò di svenire^^.

“Torna con i piedi per terra!” la riprese Neji mettendole una mano sulla spalla.

“Guarda che così non farai mai colpo su di lui!” le fece notare Chazz a bassa voce e non riusciva a capacitarsi della timidezza della mora^^.

“Ehi! Non mi direte che avete sentito tutto!” nel sentire quei commenti, Nick guardò incredulo i ragazzi e non capiva come avevano fatto a sentire il discorso.

“Gliel’ho detto io!” Alan alzò la mano facendo capire che aveva riferito lui le parole usate del protetto “Sono il tuo angelo custode ricordi? Non c’è nulla che non sappia di te!” ricordandogli che, per via del loro legame, non potevano avere segreti.

“Eheh! L’avevo dimenticato!” ammise Nick grattandosi la guancia destra “Beh, spero che abbiate capito il discorso ragazzi!” augurandosi che anche loro avessero imparato la lezione.

“Perfettamente!”

Gli risposero i ragazzi in coro.

“C’è solo una cosa che mi chiedo: conoscere vuol dire anche condividere i propri pensieri con gli altri vero? E lei signor Nick li sta condividendo con noi?” Shikamaru ne approfittò per affrontare un argomento lasciato in sospeso da parecchio e pose questa domanda al castano.

“Perspicace come sempre!” commentò Nick sedendosi davanti a lui “Ci sono diverse cose di cui dovremmo parlare. Lascio scegliere a voi da dove iniziare!” decidendo di far scegliere ai compagni che cosa chiedergli.

“In tal caso, perché non ci parla di questi Sun’s Knights Rappresentanti?” gli chiese il Nara curioso di saperne di più.

“Ci piacerebbe saperne di più sull’argomento!” ci tenne a chiarire Chazz anche lui molto interessato.

“Va bene!” e Nick non si fece problemi al riguardo “Come vi avranno già detto Jiraya, Kakashi e Alan, i Sun’s Knights Rappresentanti sono coloro che possono usare la forza degli spiriti che rappresentano la natura stessa. Per ogni elemento naturale c’è uno spirito: solitamente sono venti ma c’è la possibilità che il loro numero possa aumentare!” iniziando la spiegazione.

“Gli elementi naturali sono parecchi, non possono ridursi a soli venti!” sentendo il discorso, Syrus fece notare questa contraddizione abbastanza evidente.

“E’ vero. Basta prendere le Sakura Card come esempio!” concordò Yué facendo un esempio pratico, ossia le carte della piccola Kinomoto.

“Quindi ce ne potrebbero essere anche una cinquantina o più!” Kero-chan tenne in considerazione più di qualche elemento.

“No, al massimo potrebbero arrivare a una trentina se non di meno!” ma Nick escluse l’idea “Gli spiriti rappresentanti rappresentano gli elementi base. Salvo poche eccezioni, i derivati non c’entrano nulla!” facendo capire che l’idea di fondo era completamente diversa.

“E, di preciso, quali sarebbero gli elementi base?” gli chiese Shaoran con più di qualche dubbio al riguardo.

“I principali li conoscete tutti: Acqua, Fuoco, Vento, Terra, Fulmine, Luce e Buio. Tuttavia ne vanno aggiunti degli altri che, più che elementi naturali, sono l’espressione di virtù. Mi riferisco a quelle di Verità, Speranza e Visione!” che Nick chiarì facendo un primo elenco di elementi.

“Effettivamente, gli ultimi tre non hanno nulla a che vedere con gli elementi della natura. Che cosa c’entrano?” e gli ultimi tre non furono capiti da molti, ma ci pensò Kakashi a dar voce al pensiero collettivo.

“In altri termini, gli ultimi tre rappresentano il tempo, ossia Passato, Presente e Futuro!” Nick si aspettava questa domanda e usò altri termini per far capire loro a che cosa si riferiva “Questi primi dieci, si possono definire i principali!” fece una pausa in modo da far interiorizzare quello che aveva appena detto “Ma anche gli altri non sono da meno ossia: il Ghiaccio, il Legno, lo Spirito, la Luna, la Stella, la Combinazione, la Creazione, la Rinascita, la Magia e l’Unione!” per poi passare agli altri dieci che chiudevano la cerchia dei venti elementi noti.

“V-Vuole dire che sarebbero questi gli elementi base?” e la cosa lasciò Hassleberry senza parole, così come tutti gli altri.

“Però, ci sono elementi che non hanno nulla a che vedere con quelli della natura!” fece notare Temari che, nel sentire gli ultimi, aveva avuto più di qualche dubbio.

“Esatto, inoltre Combinazione e Unione sono due sinonimi, quindi non torna!” mentre Axel trovava strano che due elementi che volevano dire la stessa cosa, erano distinti tra di loro.

“Voi vi fermate a quelli che esistono in questo mondo, ma, al di fuori di esso, ce ne sono altri che rappresentano questi elementi!” ma il castano fece capire loro che bisognava anche considerare quelli che non erano presenti in questo mondo “Per quanto riguarda il dubbio che ha sollevato Axel, invece di Combinazione, usiamo Convergenza!” e far capire la differenza tra i due elementi indicati dal Brody usando un termine diverso.

“Una bella lista, ma ci sono elementi che non avete nemmeno menzionato: ad esempio il Ferro o la Sabbia!” Neji, però, fece notare che c’erano elementi che non erano stati menzionati dal castano.

“Che ci crediate o no, non c’è notizia di spiriti che rappresentino questi elementi e poi sono entrambi dei derivati!” che gli fece capire il motivo di tale esclusione “Come ho detto, ce ne possono essere degli altri, ma il loro numero è inferiore ai trenta e questo è quanto!” e ritenne di aver concluso l’argomento.

“E quindi, Naruto è uno di questi Sun’s Knights Rappresentanti vero?” capito il discorso, Sakura Haruno chiese conferma su quello che un po’ tutti avevano compreso.

“Esatto!” le confermò Nick voltandosi verso il biondino “Il nostro Naruto è a pieno titolo, il Sun’s Knight Rappresentante del Vento!” indicando anche il tipo di spirito che lo aveva scelto.

“EVVAI! SONO TROPPO FORTE-TEBAYO!” esultò l’Uzumaki gasato come non mai^^.

BONK!

“AHIA!” ma il suo entusiasmo fu immediatamente sedato da un poderoso pugno nella sua testa da Dobe^^.

“E SMETTILA DI DIRE SCEMENZE IDIOTA!” autrice del pugno, ovviamente, era Sakura^^.

“Bisogna comunque ammettere che è una sorpresa inaspettata!” commentò Shino mantenendosi impassibile “Quindi, ora che è stato scelto, Naruto potrà sempre usare questo spirito vero?” e chiese al Sun’s Warrior se poteva evocarlo in qualunque momento.

“Non al suo attuale livello!” ma questo negò subito sedando subito gli animi “Naruto è riuscito a evocare l’Aquila del Vento solo perché ha ricevuto un aiuto esterno, altrimenti non ci sarebbe mai riuscito da solo. In definitiva, dovrà allenarsi parecchio!” facendo capire che il biondino c’era riuscito per un caso fortuito e solo col giusto allenamento sarebbe riuscito a evocare lo spirito da solo.

“Uffa!” si lamentò il Dobe con tanto di muso lungo^^.

“Mi scusi signor Nick. Se Naruto è uno degli eletti, c’è la possibilità che anche qualcun altro dei presenti sia un Sun’s Knight Rappresentante vero?” colto da quest’illuminazione, Rock Lee pose subito questa domanda sperando in una risposta positiva.

“Certo! Sono sicuro che tra i presenti ce ne siano altri!” che Nick non tardò a dare.

“CHE COSA? E CHI SAREBBERO?”

E questo scaldò non poco i ragazzi che accerchiarono il castano chiedendo tutti la stessa cosa.

“E-Ecco… A essere sincero…” di fronte a quella reazione, Nick non seppe subito come rispondere “… Vorrei saperlo anch’io!” ma alla fine se ne uscì in questo modo grattandosi la guancia^^.

“CCCCCHHHHHEEEEE!”

E questa risposta lasciò i ragazzi senza parole facendoli poi deprimere^^.

“Ahahahah! Sei uno spasso ragazzo!” commentò Jiraya divertito da quella reazione.

“Beh, potevi dare una risposta diversa!” commentò Kakashi incrociando le braccia.

“Già!” concordò Alan^^.

“Guardate che non lo so per davvero! Sono sicuro che ci sono altri Sun’s Knights Rappresentanti ma non saprei chi indicare!” ma Nick fece capire loro che non poteva sapere tutto^^.

“Magari potrei essere io uno di loro. Non per niente sono uno dei duellanti migliori dell’Accademia!” pavoneggiandosi a gran fico, Atticus, era sicuro di avere alte possibilità di essere uno dei venti candidati^^.

“Ma se non sei nemmeno un Sun’s Knight!”

Gli fecero notare i quattro adulti fissandolo con occhi a fessure^^.

“Beh, allora che aspetti a farmici diventare? Mi raccomando, dammi uno spirito bellissimo!” ma il fratellone di Alexis non si fece troppi problemi e invitò il castano a farlo diventare parte integrante del gruppo.

“Guarda che non sono io ad assegnare gli spiriti, mi limito solo a risvegliare il legame che hanno col loro protetto!” guardandolo con occhi a fessure, Nick fece capire che non era mica una fabbrica di spiriti ambulante^^.         

“Mhm! Capisco!” esclamò il Rhodes leggermente deluso “Se avessi potuto scegliere, avrei tanto voluto Drago Nero Occhi Rossi!” che sapeva già su quale creatura far cadere la sua scelta.

“Eheh! Se devo dirti la verità, io ci vedrei meglio qualcun altro con quello spirito!” ma il castano non concordava molto con la sua idea.

“Davvero? E chi potrebbe essere più azzeccato di me?” chiese Atticus molto curioso mentre gli altri fissarono in silenzio Nick curiosi di conoscere il nome del possibile Sun’s Knight del Drago Nero Occhi Rossi.

“Se fosse un Sun’s Knight, direi che Joey Wheeler avrebbe come spirito il Drago Nero Occhi Rossi!” e il castano non gli negò una risposta che sapeva essere vera.

“In effetti, hai ragione!” e quel nome fece annuire il Rhodes convinto.

“A proposito di Joey Wheeler, come mai non lo avete reclutato come Sun’s Knight?” colto da questo dubbio, Syrus lo chiese subito al castano senza sapere che il biondo in questione era già un Sun’s Knight.

“E, oltre a lui, avreste potuto reclutare anche Yugi e il resto del suo gruppo!” mentre Hassleberry ne aggiunse altri che, in realtà, erano già membri del gruppo dei Sun’s Knights nascosti.

Ahia! Ti sei scavato la fossa con le tue stesse mani!” pensò Jiraya sicuro che il castano avesse commesso un errore a menzionarlo.

E ora come risponderà?” si chiese l’Hatake curioso di sentire la sua risposta.

“Uff! Sapevo che, prima o poi, ve l’avrei dovuto dire!” che fece un sospiro sconsolato “Ci ho pensato eccome e sono andato a cercarli. E sapete che cosa è successo? Non li ho trovati!” dicendo solo parte della verità “Avevo pensato di riprovarci in un secondo momento ma, ecco… alla fine me lo sono dimenticato!” e scusarsi con un sorriso imbarazzato con tanto di mano dietro la nuca.

“Accidenti! Si vede che nemmeno voi siete perfetto!” fece Temari sconsolata che lo credeva impeccabile sotto ogni punto di vista.

“Nessuno è perfetto ragazzi!” le rispose Nick con un sorriso imbarazzato mentre, di nascosto, fece il segno della vittoria ai due ninja^^.

Se l’era preparata bene!” pensò Kakashi con la gocciolona dietro la testa^^.

Potrebbe fare l’attore!” mentre Jiraya, in quanto a recitazione, gli dette un buon voto^^.

C’è qualcosa che non mi convince!” ma Shikamaru non era il tipo da farsi ingannare facilmente mentre si mise nella sua classica posa di riflessione “Anche se non lo dimostra, è un tipo testardo e non si arrende per così poco. Di sicuro ci sta nascondendo qualcosa e non solo riguardo al possibile coinvolgimento di Yugi e compagni!” e mentre pensava a più cose di fila, formulò una sua personale conclusione.

“A che stai pensando Shikamaru?” notando la sua posizione, Ino glielo chiese curiosa.

“A diverse cose!” le rispose il Nara vago per poi alzarsi “Ad esempio alla strategia da usare contro i membri della decima armata infernale!” e dire una cosa cui stava realmente pensando.

“Semplice: li accoppiamo tutti senza problemi e il gioco è fatto!” ma per Naruto non era un gran problema.

“Non questa volta. Le armate infernali che abbiamo affrontato si limitavano a poche unità mentre questa conta ben 108 nemici cui aggiungere il generale e i suoi secondi!” ma il Nara arrivò subito al nocciolo della questione che non era di poco conto “Inoltre, secondo quello che ci ha detto Dohko, sono tutti guerrieri di alto livello. Avremo anche sconfitto nove armate infernali ma questa è tutt’altro che facile!” esponendo anche i suoi dubbi.

“Ha ragione. Saremo davvero in grado di affrontare un simile esercito?” chiese Gaara leggermente dubbioso.

“Ehi, non fasciamoci la testa prima di essercela rotta!” ma Rock Lee cercò di sollevare il morale di tutti.

“Il soldato Lee ha ragione: se ci crediamo, possiamo battere chiunque anche una divinità!” concordò con lui Hassleberry che di sicuro non si faceva spaventare così.

“Già! Li pesteremo come si deve!” del medesimo pensiero fu Kiba che non vedeva l’ora di cominciare.

“Il vostro spirito è forte ma, contro avversari immortali come gli Specter non è sufficiente!” ma poi qualcuno alle loro spalle decise d’interrompere il momento.

“E quello chi è?”

Nel vederlo, tutti tranne Nick si misero in guardia.

Davanti al gruppo era apparso un alto moro di quasi due metri e dal volto freddo. L’alto corpo scolpito al millesimo era coperto da una giacca senza maniche interamente blu con tanto di spalliere che coprivano una felpa rossa; le muscolose gambe erano coperte da aderenti jeans scoloriti tenuti su da una cintura di pelle, mentre ai piedi calzava stivaletti neri. Al polso destro teneva una polsiera nera mentre quello sinistro era coperto da una fasciatura bianca. I freddi e felini occhi azzurri guardavano in avanti senza far trasparire nessuna emozione.

“E’ da parecchio che non ci vediamo maestro Amor!” messosi in piedi, Nick lo salutò con un riverito inchino.

“Sono lieto rivederti Nick!” gli rispose Amor abbozzando a un sorriso.

“U- Un momento! Signor Nick lo avete appena chiamato maestro?” il primo a riprendersi dallo stupore iniziale fu Shaoran che gli pose questa domanda.

“Certo! Ragazzi sono lieto di presentarvi il mio maestro Amor Kenshiro Pantera Viola, il più grande guerriero della storia del Sole!” che il castano confermò e poi lo presentò ai ragazzi.

“Lieto di fare la vostra conoscenza ragazzi!” salutò il grande maestro giungendo le mani in segno di saluto.

“Piacere di fare la sua conoscenza!”

Risposero tutti in contemporanea con un riverito inchino.

Quindi è lui il maestro dl signor Nick!” pensò Rock Lee osservandolo con attenzione.

"E' un onore fare la vostra conoscenza maestro Amor!" disse l'Hatake avvicinandosi a lui "Potremmo sapere il motivo del vostro arrivo?" e chiedergli il perché fosse arrivato lì.

"Come ho detto prima, gli Specter al servizio di Hades sono immortali, perché protetti dal loro signore e padrone!" e questo riprese il discorso di prima.

"Ci sta dicendo che i soldati al servizio del decimo generale infernale sono immortali?" e la cosa stupì non poco i ragazzi e Jaden parlò a nome di tutti.

"Ahimè, sì!" rispose loro Amor imperturbabile.

"Ecco una cosa che Dohko si è dimenticato di dirci!" commentò Nick incrociando le braccia "Quindi sarà una vera impresa riuscire a battere la sua armata!" rendendosi conto che battere la decima sarebbe stata una vera e propria impresa.

"Non è detto!" ma il suo maestro aveva una soluzione "Sono qui per consegnarvi qualcosa che vi permetterà un vantaggio!" e tirò fuori un rosario composto da numerose perle color terra.

"Un rosario? Che cosa ci dovremo fare?" chiese Chazz con più di qualche dubbio.

"Questo non è un semplice rosario!" lo ammonì Amor consegnandolo al suo allievo "E' un potente sigillo in grado di imprigionare le anime dei servi Hades: quando uno Specter verrà sconfitto uno dei grani si annerirà impendendone la resurrezione!" rivelandone il suo utilizzo.

"Questa sì che è una buona notizia!" commentò Shikamaru tirando un sospiro di sollievo.

“La ringrazio molto maestro!” Nick non poteva chiedere un aiuto migliore di questo “Mi dica, intende anche aiutarci in questa battaglia?” e sperava di poter contare sul suo aiuto che non sarebbe stato da poco.

“Mi dispiace ma non posso!” ma la risposta di Amor fu negativa “Salvo in casi del tutto eccezionali, nessun abitante del Fantasy è autorizzato a combattere al di fuori del regno!” spiegando anche il perché di tale rifiuto “E poi puoi contare sull’aiuto di questi ragazzi e ora anche di Lello e del suo gruppo!” e fargli capire che aveva già tutto l’aiuto che serviva.

“Un momento. Se quello che dite è vero, allora che cosa ci dite di Kaeleena e di Yaphisan Sandtimes? Sono entrambi abitanti del Fantasy eppure hanno combattuto insieme a noi!” ma Yué sollevò un’obiezione citando i due Sandtimes.

“E da quello che ci ha detto Nick stesso, siete intervenuti in suo aiuto contro il secondo generale infernale no? Come lo spiegate?” mentre Kero-chan fece notare quest’altra eccezione che non era da poco.

“Nel caso della seconda armata infernale e di Voldemort, eravamo autorizzati a intervenire perché rientrava nelle cosiddette eccezioni. Per quanto riguarda i membri del clan Sandtimes, loro non sono veri e propri abitanti del Fantasy: anche se vivono nel nostro regno, non hanno alcun obbligo a seguire le nostre regole!” però il saggio maestro aveva già la risposta pronta che spiazzò subito i due guardiani delle Sakura Card.

“Quindi non ci potete aiutare in nessun modo maestro?” gli chiese Nick assai deluso.

“Non ho detto questo figliolo!” gli rispose Kenshiro accennando a un sorriso “Non posso ufficialmente combattere contro i demoni di Abhadon ma posso allenarvi per prepararvi allo scontro e, se per voi va bene, aiutarvi a cercare il ragazzo che si è smarrito in questa dimensione satellite!” che poteva fare più di qualcosa per dare una mano al suo allievo e ai giovani ragazzi.

“Davvero?”

Lasciando tutti senza parole.

“Se è così, allora mi sento molto più tranquillo!” per Nick non poteva esserci una notizia migliore di quella.

“Quindi ci allenerà di persona maestro Amor?” al solo pensiero Rock Lee stava già avvampando come una torcia umana^^.

“Certamente!” gli rispose il potente soleano fissando tutti quanti “Vi avverto che non ci andrò leggero, perciò preparatevi a sudare!” e già la premessa era tutta un programma.

“Siamo sicuri di poterci fidare? Nick è già più che sufficiente!” Kakashi non era il tipo da rifiutare un aiuto ma riteneva che il castano potesse fare molto meglio del suo maestro.

“Ti sbagli Kakashi. Rispetto al maestro Amor, sono ancora un pulcino. Non oserei sfidarlo nemmeno ora che sono un super soleano di terzo livello!” ma fu Nick stesso a raccomandare il suo maestro “Il Maestro Amor è considerato uno dei guerrieri più forti del nostro mondo: nessuno, salvo i precedenti Sun’s Warriors è mai stato in grado di batterlo!” e spiegò anche il motivo di tale convinzione “Inoltre è uno dei pochi in tutto il Sole a poter usare il massimo potenziale del suo corpo senza alcun limite!” aggiungendo anche questo dettaglio che non era da poco.

“Un momento! State dicendo che il vostro maestro è capace di usare il 100% dei muscoli del suo corpo?” e la cosa lasciò Rock Lee incredulo. Non avrebbe mai immaginato di poter incontrare qualcuno in grado di superare i limiti dell’umano.

“Che vuoi dire Mr. sopracciglio?” con la sua migliore faccia da Dobe, Naruto chiese al compagno di spiegarsi meglio.

BONK!

“SEI UNA TESTA QUADRA!” ma quell’uscita gli fece solo guadagnare un pugno in piena testa da parte della compagna di team.

“Uff! Tipico suo!” esclamò l’Hatake scusandosi per l’ignoranza del suo allievo.

“Per quanto possano essere forti, gli esseri umani sono in grado di usare solo il 20% dei muscoli del corpo. Andare oltre questo limite causerebbe il collasso del fisico!” a chiarire il tutto ci pensò Jiraya illuminando tutti gli altri.

“Quindi voi soleani potete andare oltre i normali limiti umani?” chiese Shaoran molto curioso al riguardo.

“Veramente il comune limite dei soleani è del 40%!” ma Nick spiazzò tutti informandoli che i soleani avevano un limite ben diverso da quello umano.

“Tuttavia, con i giusti allenamenti, sia umani che soleani sono in grado di andare oltre i loro limiti e raggiungere il pieno e completo potenziale di cui è dotato il loro corpo!” mentre Amor fece capire che nemmeno agli umani era preclusa la possibilità di andare oltre il limite.

“Quindi, se verremo allenati da lei, saremo in grado di raggiungere il massimo potenziale del nostro corpo esattamente come lei e il signor Nick, vero?” e la cosa fece supporre a Jaden che anche il Sun’s Warrior avesse il pieno controllo di tutti i muscoli del suo corpo.

“Mi dispiace deluderti ma non è così. Posso arrivare fino al 70% del mio potenziale!” ma Nick lasciò tutti senza parole rivelando che non era agli stessi livelli del suo maestro.

“Stessa cosa si può dire per Lello e il resto dei miei precedenti allievi!” e lo stesso Amor fece capire che anche il Sun’s Warrior nero e altri erano allo stesso livello di Nick “Ho insegnato loro molte delle tecniche della divina scuola di Hokuto di cui sono l’ultimo discendente ma ci vuole ben altro per poter andare oltre i propri limiti!” ma non dava la colpa a nessuno di loro “Bene, direi che il tempo delle chiacchiere è finito. Inizieremo subito l’allenamento: come prima cosa, indosserete tutti dei pesi agli arti e al busto!” e schioccate le dita…

PUFF! CRASH!

“E-Ehi! Perché mi sento così pensante?”

Tutti i ragazzi crollarono a terra impossibilitati a muoversi.

“Il Maestro vi ha fatto indossare dei pesi su tutto il corpo. Vi saranno utili per potenziarvi!” rispose loro Nick con naturalezza.

“E LO DICE COSI’-TEBAYO!” protestò Naruto che faceva fatica persino ad alzare la testa.

“EHI! PERCHE’ ANCHIO INDOSSO DEI PESI? NON SONO MICA UN SUN’S KNIGHT!” protestò Atticus che era stato immischiato senza nemmeno essere stato avvertito.

“Hai detto di voler diventare un Sun’s Knight no? Allora ti allenerai esattamente come loro!” gli rispose Amor freddo “E lo stesso discorso vale per voi tre e vi informo che i vostri pesi sono di poco più leggeri di quelli degli altri!” rivolgendosi anche ad Axel, Jim e Bastion che erano nelle medesime condizioni del fratello di Alexis.

“Grazie per la premura!” gli rispose il Brody forzando se stesso di mettersi in piedi. Non era il tipo da farsi piegare in questo modo.

“Ma non deve preoccupare per noi. Non vogliamo essere da meno degli altri!” seguito dal Dundee che era determinato a non cedere mentre la sua Shelley si agitava convulsamente.

“Non fa male. Non fa male!” mentre il Misawa si stava sforzando di rimettersi in piedi.

“G-Giusto per curiosità, quanto peso stiamo sopportando?” chiese Jaden mettendosi forzatamente in piedi.

“Poco più di 150 chili!” gli rispose Amor soddisfatto nel vedere che tutti si stavano lentamente mettendo in piedi.

“Ugh! Però non è giusto! Noi dobbiamo mettere queste cose mentre il signor Nick è completamente libero!” Tenten non voleva lagnarsi ma pretendeva che anche il castano si allenasse come loro.

“Guarda che io indosso sempre dei pesi!” le rispose il castano sfilandosi la manica della giacca dell’Accademia “Per la cronaca indosso un equivalente di 500 tonnellate!” che aveva un peso assurdo da sopportare.

“CHE COSA!”

Lasciando tutti senza parole.

“Q-Quindi, hai sempre indossato i pesi?” Jiraya non aveva parole per la resistenza del castano che, nonostante i pesi, non aveva mai fatto una piega.

“Non mi dirai che li tieni persino mentre combatti!” Kakashi invece sperava che non li indossasse anche durante i combattimenti con i demoni di Abhadon.

“Certo che no. Mi basta uno schiocco di dita e spariscono subito!” gli rispose il castano che non era così stupido da combattere con dei pesi addosso “E li tengo anche sulle ali!” tirando fuori anche le sue ali avvolte da fasce scure che erano altri pesi.

“A proposito delle tue ali, togliti giacca e maglietta e fammi vedere in che condizioni sono i loro muscoli!” approfittando del momento, Amor chiese al suo vecchio allievo di privarsi di parte degli abiti.

“Nessun problema!” che non ci pensò due volte a mettersi a torso nudo davanti a tutti.

“AAAAHHHHH! CHE FISICO!”

Nel vederlo, quasi tutte le ragazze si rizzarono in piedi con gli occhi a cuoricino^^.

“MA CHE COMBINATE!”

Gridarono invece i ragazzi increduli. Non avrebbero mai creduto il castano così privo di pudore^^.

“Quanto casino che fate per uno che si toglie la maglietta e poi, quando mi trasformo, mi vedete sempre così!” li riprese Nick facendo notare che non facevano tutto quel casino quando si trasformava in soleano.

“Mhm!” intanto Amor era intento a osservare attentamente la schiena del castano “Bene, molto bene: si è ridotto ancora!” per poi annuire soddisfatto.

“Meglio così!” ammise Nick anche lui soddisfatto.

“Perché? Che cos’ha il signor Nick?” chiese Naruto dubbioso avvicinandosi molto lentamente a causa dei pesi.

“Guardate voi stessi!” senza farsi nessun problema, Nick si voltò mostrando le spalle.

“Ma i muscoli delle ali… sono deformati!” essendo l’allieva di Tsunade, Sakura Haruno notò subito che c’era qualcosa che non andava: i muscoli all’altezza dell’attaccatura delle ali erano irregolari quasi fossero deformati.

“Ora che ci penso, quando avete combattuto contro Uncinato, avevo notato che avevate qualcosa di strano dietro le ali!” da grande osservatore che era, Shikamaru aveva subito notato quella particolarità.

“E’ di sciuro opera dei pesi che hanno irrimediabilmente danneggiato i muscoli!” disse Kakashi convinto che fosse stato causato dall’eccessivo allenamento e dai troppi pesi.

“Ti sbagli Kakashi: non è un problema recente, ci sono nato con questi muscoli deformati!” ma Nick gli fece capire che si portava quel problema sin dalla nascita.

“Come?” lasciando l’Hatake senza parole.

“Noi soleani lo chiamiamo << Icaro >>. È una malformazione che si manifesta su un soleano alato su mille: chi nasce con questo problema è impossibilitato a muovere le ali!” Amor decise di rivelare loro questo segreto del suo allievo e anche i sintomi che non erano di poco conto.

“Non può muovere le ali? Vuol dire che il signor Nick non può volare servendosi delle sue ali?” e questa notizia fece preoccupare la piccola Kinomoto che non lo credeva vero.

“E’ assurdo. Esiste qualcosa che non puoi fare con le tue forze?” anche Gaara era rimasto spiazzato dalla cosa.

“Non è vero: abbiamo visto più volte come muoveva le ali sia a terra che in cielo. Questo vuol dire che esiste un trattamento per risolvere il problema!” ma Yué ragionò con più freddezza, sicuro che quello di Nick non fosse un caso incurabile.

“E non ti sbagli!” e la conferma gliela diede Nick stesso mentre muoveva tranquillamente le ali “Sono un Icaro ma posso volare con le mie ali grazie al trattamento Dedalo che consiste nell’allenarle come fossero braccia e gambe!” spiegando che c’era un modo per risolvere quel problema, ossia allenare le ali come fossero altri arti.

“Il trattamento richiede del tempo, ma alla fine le ali riescono a muoversi e i muscoli si rafforzano. L’effetto collaterale è che queste crescono in maniera anormale: circa otto volte l’altezza del soleano stesso!” concluse Amor che invitò il suo allievo a rimettersi la maglietta. 

“Otto volte?” nel sentire quella proporzione, Jiraya incrociò le braccia pensieroso “Se sei alto circa cinque metri, allora le tue ali hanno un’apertura di quaranta metri!” e fece un rapido calcolo delle dimensioni delle ali del castano.

“Sono alto cinque metri e cinquantadue centimetri: quindi la mia apertura alare è di quarantaquattro metri e sedici centimetri!” ma fu il castano stesso a informarlo delle sue misure che non erano poco.

“Siete bello alto signor Nick!” commentò Shikamaru quasi sorpreso “Però c’è qualcosa che non mi torna: quando ci ha reso dei Sun’s Knights, lei ci ha detto che è nato umano e poi è diventato un soleano quando ha combattuto per la prima volta contro i demoni. Perciò lei non dovrebbe essere nato come un Icaro giusto?” ma sollevò subito un’obiezione che non era di poco conto.

“All’inizio, nemmeno io lo ritenevo possibile. Dicevo a me stesso che ero diventato ciò che avevo sempre sognato essere ma che restavo sempre un essere umano in grado di diventare così!” che il castano non poté fare altro che sostenere “Però, quando abbiamo affrontato l’ottava armata infernale e Chaos è emerso, ho avuto un’illuminazione!” e iniziò a dire qualcosa che aveva sempre tenuto dentro di se sin da quando aveva scoperto di avere Chaos dentro di se.

“Ossia?” e quella premessa attirò l’attenzione di tutti ma fu sempre Shikamaru a parlare per loro. Nei suoi occhi si notava una certa ansia.

“Che cosa hai visto figliolo?” gli chiese Amor anche lui molto interessato dall’argomento.

“Ho visto mia madre, la regina Alma Sirena Nibbio Azzurro!” con gli occhi lucidi al solo ricordare il suo volto, Nick rivelò quello che aveva visto in quei momenti “Mi disse che i dubbi che avevo su me stesso erano gli stessi di quando ero un soleano, che sono sempre stato così, almeno fino a quando non ho incontrato qualcuno che me li ha fatti sparire dal cuore!” e finalmente poteva dire che cosa aveva provato in quel momento “In parole povere, sono una reincarnazione!” arrivando al nocciolo della questione.

“Ecco… esattamente che cosa ha capito?” ma ovviamente qualcuno non aveva capito e chi non poteva essere se non Naruto^^.

“Sei un Dobe all’ennesima potenza!” lo sgridò Sakura Haruno stringendo il pugno dalla rabbia.

“Tu l’hai capito?” le chiese il biondino mostrando la sua tipica faccia da Dobe^^.

“Certo che l’ho… Ecco… Veramente non ho capito bene neanch’io!” ma alla fine nemmeno la rosa aveva afferrato il discorso^^.

“E allora perché parli?”

Gli chiesero la maggior parte dei compagni in coro^^.

“Scusate!” fece lei con un sorriso imbarazzato.

“Per farla breve, Nick è esattamente come Eriol!” capendo che era meglio fare un esempio pratico, Kakashi comparò il castano all’Hiragizawa “Eriol ha ereditato l’anima di Clow Reed e, di conseguenza, i suoi poteri e le sue conoscenze. Lo stesso è successo a Nick che ha scoperto di essere la reincarnazione del se stesso soleano. Di conseguenza, Nick è a pieno diritto sia un umano sia un soleano. Spetta a lui decidere quale strada intraprendere!” riassumendo la situazione del castano.

“Oh, quindi è così!”

Fecero quasi tutti appoggiando il pugno sulla mano aperta^^.

“Beh, è comprensibile che non l’abbiano capito subito!” Sakura Kinomoto ci era già passata quindi era avvantaggiata.

“Ci siamo passati già!” concordò Shaoran che, a suo tempo, aveva avuto una reazione simile.

“Uff!”

Sospirarono insieme Yuè e Kero-chan che al solo ricordarlo, sentirono male alla testa^^.

“Beh, credo di aver finalmente capito!” Shikamaru alla fine si ritenne soddisfatto.

“Tornando al discorso un attimo, che cosa ha dissipato i dubbi che avevate nel cuore?” molto curioso al riguardo, Gaara volle sapere che cosa aveva permesso al loro amico e maestro di trasformarsi nel guerriero che era adesso.

“E’ una bella domanda!” commentò Nick guardandosi il palmo della mano destra.

“Non l’hai ancora capito Nick?” gli chiese il suo maestro con una punta di delusione nella voce.

“Al contrario, l’ho sempre saputo, sin dall’inizio!” ma il castano invece, lo sapeva da tempo “Sono state due semplici parole: << Ti amo >> e subito dopo un bacio che mi fece risorgere da quel baratro di disperazione in cui stavo per cadere!” e nel rivelarlo, il suo ciondolo per un istante brillò più intensamente “E ogni volta che lo ricordo, mi sento più forte che mai. Persino quando mi trasformo pensando a quel momento, mi sembra di essere molto più forte!” perché reagiva a quel sentimento che il suo possessore stava ricordando.

“Quindi è stato amore?”

Chiesero tutte le ragazze con gli occhi che brillarono per l’emozione^^.

“In parole povere sì!” rispose loro il castano con un sorriso imbarazzato.

“ROMANCE!”

Gridarono tutte le ragazze tranne Temari^^.

“Però, non mi aspettavo che avessi già fatto delle esperienze con delle belle ragazze. Dimmi un po’, come si chiama lei?” preso Nick per una spalla, Atticus gli si avvicinò curioso chiedendogli il nome della ragazza che si era dichiarata.

“Si chiama Marina Ryuzaki: carina, un po’ bassa e occhi e capelli azzurri come il cielo riflesso nel mare!” gli rispose il Sun’s Warrior facendogli anche una descrizione sommaria della ragazza in questione “Ora che ci penso, non le ho mai fatto un simile complimento!” ma poi si rese conto che non aveva mai pensato di descrivere i capelli della ragazza in quel modo^^.

“Che c’è?” gli chiese il Rhodes con un sorrisetto sormione “Non ti sarà per caso venuta in mente una fantasia esagerata su di lei!” e pensava di aver capito a che cosa stesse pensando^^.

“Niente del genere!” gli rispose Nick mettendo da parte questi pensieri “A questo punto ragazzi, vorrei presentarvi altri amici che ci daranno una mano in questa battaglia contro la decima!” e detto questo, prese dal suo porta tutto cinque chiavi di bronzo.

“Intendi chiamarli adesso?” nel vederle, Kakashi le riconobbe subito e gli chiese se fosse sicuro di quello che stava facendo.

“Certo! Così conosceranno i loro compagni!” rispose loro il castano per poi alzare le cinque chiavi al cielo “Apritevi portali dei cavalieri dello zodiaco: Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun, Ikki!” attivandole.

FLASHX5!

Le cinque chiavi brillarono di un’intensa luce azzurra e, quando scomparve.

“Ci hai chiamato? Eccoci qui!” da essa apparve per primo un ambrato castano dai profondi occhi nocciola con indosso una scintillante armatura bianca con bagliori azzurri che rappresentava la splendente costellazione di Pegasus.

“Direi che ci hai chiamato con largo anticipo!” facendo un passo avanti, un moro dai lunghi capelli che arrivavano fino alle natiche e dai profondi occhi verdi, notava che erano stati convocati prima del tempo. Indossava un’armatura color smeraldo che rappresentava la costellazione del Dragone.

“E’ probabile che volesse presentarci ai ragazzi!” ipotizzò un ambrato biondo dagli occhi azzurri come il cielo e con in indosso un’armatura bianca come la neve che rappresentava la costellazione del Cigno.

“In tal caso, è un piacere conoscervi!” fece un giovane ragazzo dal viso simile a quello di un angelo. Aveva lunghi capelli verdi e i luminosi occhi erano del medesimo colore e indossava un’armatura viola scuro dalle grandi spalliere e caratterizzata dalla presenza di un paio di grandi catene che partivano dai polsi. Essa rappresentava la costellazione di Andromeda.

“Tsk!” dietro di lui un alto uomo dai capelli e dagli occhi blu con una cicatrice verticale all’altezza della fronte, osservò i presenti con aria seria e musona. Indossava un’armatura bianca con gambali e protezioni per le braccia blu e dietro la schiena spuntavano tre lunghe code a piumate a forma di cuore che simboleggiava la costellazione della Fenice.

“FORTE!”

Nel trovarsi davanti questi cinque guerrieri, il gruppo non riuscì a dire altro.

“Ragazzi, sono orgoglioso di presentarvi i cinque Bronze Saint più forti che ci siano!” Nick si avvicinò ai cinque facendo questa premessa “Il musone qui dietro è Ikki e rappresenta la costellazione della Fenice. Tranquilli, non è asociale ma solo timido!” e presentò quello che se ne stava in disparte con tanto di frecciatina^^ “Questo ragazzo armato di catene è Shun di Andromeda ed è il fratello minore di Ikki. È un vero pezzo di pane ma in battaglia, quando vuole sa tirare fuori i denti!” per poi passare al sorridente verde che sorrise imbarazzato “Questo biondo guerriero si chiama Hyoga ed è il glaciale cavaliere della costellazione del Cigno. Non confondetelo con Naruto, fareste un grave errore!” passando poi al biondo del gruppo che si limitò a fare un cenno con la testa “Lui invece è Shiryu del Dragone ed è l’allievo di Dohko. Posso dirvi che è il degno allievo di Libra!” per poi presentare il moro che, al paragone fatto, sorrise “E infine lui è Seiya, il cavaliere di Pegasus. Che è forte lo ammetto ma è uno scemo che peggio non si può!” e arrivare infine al castano del gruppo che, come si poteva capire, non sopportava molto^^.

“Scemo a chi?” ma il diretto interessato non se la tenne e si voltò imbufalito verso il Sun’s Warrior.

KAPOM!

“AHIA!” in risposta ricevette un poderoso calcio nel sedere da quest’ultimo.

Finalmente gliel’ho menato!” esultò Nick mentalmente, contento per essere riuscito a menarlo^^ “Come ho detto, riconosco che sei molto forte, ma alcuni tuoi modi di fare mi fanno davvero innervosire. Dovresti prendere esempio da Shiryu che si è sistemato mentre tu stai sempre vicino a una certa persona!” per poi dargli la risposta che Pegasus voleva.

“Dannazione, non fare come al solito. E poi dovresti dire qualcosa anche a Hyoga o a Shun che sono single come me!” e ovviamente l’altro castano non la prese bene e, per cercare un capro espiatorio, indicò due dei suoi compagni che avevano il medesimo problema.

“Non mettermi di mezzo per favore. Non c’entro nulla!” ma Cignus preferì lavarsene le mani e ci teneva ad essere paragonato all’amico.

“Scusami Seiya. Sai che sono un amico, ma non credo che sia giusto mettermi di mezzo!” mentre Shun, con un innocente sorriso, gli fece capire di non voler essere immischiato.

“Evita di menzionarmi Seiya, perché non mi ritengo così disperato. E, per la cronaca Nick, non sono timido ma, al pari della Fenice, un guerriero solitario!” Ikki che si era finalmente deciso a proferire parola, invitò l’amico a non metterlo in mezzo e poi chiarì questo punto con Nick.

“Stavo solo scherzando. Sei uno dei Saint che più rispetto!” che gli fece capire di non stare parlando sul serio, anzi lo rispettava parecchio (come non dargli torto^^).

“Pff!” la Fenice si limitò a sorridere di gusto.

“Ehi, non comportarti come se non ci fossi. Noi due abbiamo due cose da chiarire!” ma Seiya si pose davanti al Sun’s Warrior blu con intenzioni molto chiare.

“Sai che stavo pensando la stessa cosa?” e su questo Nick fu d’accordo.

“Finitela tutti e due!” ma davanti a loro, come un’ombra silenziosa, apparve Amor che…

SCHIAFFX2!

“AHIA!”

Colpì i due castani con un poderoso ceffone alla nuca che, prima di cadere a terra, girarono ben cinque volte su loro stessi.

“Porca miseria!”

Di fronte a una simile dimostrazione, i presenti rimasero senza parole con tanto di occhi sgranati^^.

“Nick ricorda che il rispetto tra compagni è fondamentale indipendentemente dalle loro scelte. Tu invece Seiya sei troppo suscettibile alle provocazioni degli altri e questo in battaglia può costarti la vita!” mantenendo un’aria severa, Amor riprese entrambi invitandoli a correggere il loro modo di fare e, dal tono, non ammetteva repliche.

“Sì signore. Ha assolutamente ragione!” gli rispose Nick che non avrebbe mai osato contraddirlo^^.

“Siamo diventati grandi amici vede?” fece Seiya prendendosi a braccetto con l’altro castano^^.

“Aye Sir!” concordò Nick facendo un verso troppo comico^^.

“M-Ma che fanno?”

Di fronte a questa scena, tutti rimasero senza parole. Non si sarebbero mai aspettati una simile scenetta comica^^.

“In tal caso, vi perdono ma vi tengo d’occhio!” ritenendosi soddisfatto, Amor si voltò verso i ragazzi.

“Grrr!”

E i due castani ne approfittarono per guardarsi in cagnesco con tanto di saette agli occhi^^.

“Mhm!” Amor voltò metà del viso all’indietro con tanto di sguardo omicida.

“Siamo amici!”

Ma i due erano tornati a fare gli scemi^^.

“Va bene, ve la siete cercata!” ma Kenshiro non era di certo nato ieri e, voltandosi completamente verso di loro, fece schioccare le nocche delle mani.

“AIUTO!”

E quello significava solo una cosa: punizione alla vecchia maniera^^.

 

 

ALCUNI MINUTI DOPO

I due castani erano a terra con la testa piena di bernoccoli fumanti^^. Intanto il gruppo dei Sun’s Knights si era presentato ai quattro Bronze.

“Ora che le presentazioni sono state fatte, direi che possiamo iniziare con qualche esercizio!” Amor ritenne che poteva iniziare a preparare come di deve i ragazzi a combattere contro la decima.

“Permette una domanda maestro? Abbiamo tutti notato che il signor Nick conosce bene i Bronze Saint. Come mai?” Gaara però gli fece una domanda che lo incuriosiva da un po’, ossia la familiarità che aveva con i cinque.

“Non ti sbagli giovane Gaara. Anche se per poco tempo, abbiamo contribuito anche noi all’allenamento di Nick!” e la risposta gliela diede Shiryu facendo capire che lui e i suoi compagni erano stati alcuni dei tanti maestri che avevano allenato il castano durante la sua permanenza nel Fantasy.

“Anche se siamo dei Bronze, abbiamo avuto molto da insegnargli!” concordò Hyoga che ancora ricordava gli allenamenti cui aveva sottoposto l’allora potenziale Sun’s Warrior che non era capace di usare nessuna delle tecniche che sapeva adoperare adesso.

“E’ stato lui stesso a chiedere che fossimo noi a fargli da maestri!” Shun, cercando di ignorare gli occhi a cuoricino della maggior parte delle ragazze, invece informò il gruppo che era stato il castano stesso a volerli come maestri. Questo per capire quanto il castano ci tenesse a conoscerli^^.

“Allora era una frana: non valeva nemmeno una piuma delle sue belle ali. Ora invece è un guerriero di tutto rispetto!” Ikki non avrebbe mai puntato un soldo sul Nick che aveva allenato ma ora, salvo per certe scenette che poteva evitarsi, lo guardava con molto rispetto.

“Ma rimane sempre il solito!” commentò Seiya alzandosi senza peli sulla lingua.

“Sempre meglio di te, maestrello!” gli rispose Nick con un sorrisetto bastardo.

“Ehi!” che non piacque a Pegaso che lo guardò storto.

“Non ne avete avute abbastanza?” Amor li guardò con sguardo bieco ed era pronto a dar loro un’altra ripassata.

“Nossignore!” e pur di evitarla, i due preferirono metterci una pietra sopra^^.

“E io che credevo che almeno il signor Nick avesse la testa sulle spalle!” sospirò Ino leggermente delusa.

“Tutti hanno i loro difetti!” le fece notare Bastion mentre stava scrivendo delle equazioni sulla sabbia.

“Che combini?” Kiba non capiva perché stesse facendo tutti quei calcoli che non riusciva a comprendere.

“Forse sta programmando un qualche allenamento per tutti noi?” da gran patito degli allenamenti, Rock Lee era sicuro che stesse pensando a qualcosa per tutti.

“Sta semplicemente calcolando le coordinate spazio-tempo che ci hanno portato qui e le relative variabili per poter invertire il processo!” ma Yuè che aveva seguito ogni passaggio, li informò che stava facendo tutt’altro.

“Non c’è che dire amico, sei davvero in gamba!” ammise Kankuro colpito da tutti quei calcoli che lui personalmente non riuscirebbe a fare.

“Ho avuto un ottimo maestro!” gli rispose il Misawa che non si prese nessun merito mentre continuò a fare la sua equazione chilometrica.

“Se non avete altre domande, direi di iniziare subito!” Amor ritenne che non avevano altro tempo da perdere.

“Ecco… credo ch ci sia un problema!” ma Chazz alzò una mano come se fosse in classe “Dov’è finito Jaden?” facendo notare che lo Yuki era sparito di nuovo.

“CHE COSA!”

Fecero tutti increduli.

“E non è il solo ad essere scomparso. Anche Axel è sparito mentre Bastion è andato troppo oltre con le sue equazioni!” e Shiryu fece notare che c’erano altri due assenti.

“E ti pareva!” fece Nick sconsolato.

“Mi sa che dovremo cercarli!” fece Seiya altrettanto sconsolato^^.

Saranno come cane e gatto, ma si somigliano parecchio!” da grande osservatore qual’era, Shikamaru notò che i due, anche se non lo ammettevano, avevano diversi punti in comune e, voltandosi, notò che anche Gaara, Shaoran e Yuè lo avevano notato^^.       

“Dividiamoci. Se siamo fortunati, non sono andati troppo lontano!” Jiraya iniziò a dare disposizioni per iniziare le ricerche.

“Non è necessario, la mia catena li ha già individuati!” ma Shun lo avvisò che non era necessario. Intanto le catene che pendevano delle sue braccia avevano preso vita e, come se fossero delle frecce, indicavano una direzione.

“Wow! Come hai fatto?” nel vedere la cosa, Tenten glielo chiese incuriosita.     

“La catena di Andromeda è in grado di individuare la posizione del bersaglio ovunque egli sia!” a rispondergli ci pensò Ikki che, in passato, aveva avuto modo di testare personalmente quest’abilità.

“Allora? Dove sono?” gli chiese Kakashi preoccupato.

“Vediamo… Sono sotto di noi!” Andromeda non si fece desiderare e, dopo essersi rapidamente concentrato, indicò dove cercare.

 

 

SOTTO I PIEDI DEL GRUPPO

Jaden aveva trovato per puro caso un buco nel terreno e, incuriosito, era sceso di sotto trovandosi in un intricata serie di gallerie collegate da diverse rotaie.

“Dove accidenti sono finito?” per quanto si guardasse intorno, il castano non riusciva a capire dove andare “Uh!” poi sentì un forte rumore proveniente alle sue spalle “Chi sarà mai… EHI!” ma prima di poter vedere chi stesse arrivando, fu preso alle spalle e tirato in un angolo buio.

“Zitto!” a catturarlo era stato Axel che lo aveva seguito.

CRIINN!

In quel momento passò un carrello trainato da tre creature umanoidi simili a rapaci dalla pelle blu che andarono avanti senza accorgersi di nulla.

“Non so chi fossero ma non mi sembravano avere buone intenzioni!” nel vederli il Brody capì subito che non avevano buone intenzioni.

“E come se non bastasse, sono molto simili al signor Nick!” mentre lo Yuki aveva notato la terribile somiglianza tra quelle creature e il loro amico.

“Io sono molto più bello di loro!” ma questo apparve da sopra di loro chiarendo questo.

“WAA!” nel vederlo così all’improvviso, Jaden e Axel saltarono all’indietro spaventati.

“Ecco dov’eravate finiti!” commentò Amor dietro il suo allievo e poi seguito dal resto del gruppo.

“Che razza di posto è questo?” chiese Shaoran assai dubbioso.

“Sembra una miniera!” commentò Gaara mentre si guardava intorno.

“Attenti, sta arrivando qualcuno!” col Byakugan attivo, Neji mise tutti in guardia indicando la sua destra.

“Calma ragazzi, sono io!” ma la voce di Bastion calmò subito gli animi, però tutti notarono che dietro di lui c’era qualcuno.

“E quella invece chi sarebbe?” chiese Seiya già pronto a partire all’attacco.

“Tania?”

Ma a rispondere ci pensarono i duellanti che la riconobbero subito.

“La conoscete?” chiese Kakashi assai colpito.

“Però, muscoli a parte, è uno schianto!” mentre Jiraya non poté fare a meno di fare questo commento^^.

Dietro il Misawa c’era un’alta donna dalla carnagione ambrata. Il corpo mascolino e muscoloso era protetto da un abito striminzito grigio sporco che copriva il seno prosperoso mentre basso ventre e gambe erano protette da pantaloni neri; al collo indossava un collare dorato da cui uscivano delle punte, le mani erano protette da guanti neri senza dita. Il volto affilato era messo in risalto dagli occhi verde acqua con pupilla verticale mentre i capelli rossi erano legati da un’alta coda di cavallo. La guancia destra era attraversata da una cicatrice che arrivava fino all’occhio e le orecchie erano curiosamente a punta.

“Ma certo, ho capito chi è. E’ un ex cavaliere delle ombre che poi si è rivelata essere uno spirito dei duelli che cercava marito!” nel riconoscerla, Nick la introdusse molto rapidamente.

“Già e Bastion si era preso una cotta per lei!” commentò Chazz abbozzando a un sorriso bastardo.

“In pratica è la tua fidanzata?” facendo 2+2, Tenten arrivò a questa conclusione rimanendo senza parole.

“N-Non fraintendete ragazzi. Non è come sembra!” ma il moro alzò le mani imbarazzato dicendo che si stavano sbagliando di grosso.

“Infatti, è così!” confermò la stessa Tania che si fece avanti “Ci siamo appena incontrati e lo stavo portando in un posto sicuro. Sono contenta di rivederti Jaden e lo stesso vale per i tuoi compagi!” per poi salutare gentilmente tutti i presenti.

“Piacere nostro!”

Risposero i presenti con un leggero inchino.

“Senti sai dirci che cosa sta succedendo qui?” fatto questo, Alexis le chiese che stesse succedendo in quella dimensione satellite.

“Che cos’erano quelle strane creature alate?” mentre Axel le chiese chi fossero le creature che lui e Jaden avevano visto poco prima.

“Allora le avete viste!” fece l’amazzone abbassando il volto “Sono i nostri schiavisti!” per poi alzarlo e rivelare chi fossero.

“Schiavisti?”

E quella parola non piacque a nessuno.

“Esatto. Non molto tempo fa, siamo stati invasi da un’orda di creature oscure giunte da un’altra dimensione e in poco tempo ci hanno sconfitto e reso schiavi. Quelle creature alate sono rimaste qui e spadroneggiano in queste terre costringendoci a lavorare nelle miniere!” usando poche parole, l’amazzone spiegò loro la situazione in cui versavano lei e i suoi compagni.

“Hai idea del motivo per cui vi abbiano attaccato?” le chiese Shikamaru mentre iniziò a farsi un’idea della situazione.

“Ahimè no e non sappiamo nemmeno chi li comanda. Tuttavia abbiamo scoperto il loro punto debole: sono vulnerabili quando sono al buio. Per questo un manipolo di spiriti si sta preparando a un attacco!” ma la donna rispose negativamente, tuttavia fece capire loro che si erano organizzati per liberarsi da questa tirannia.

“Ma c’è qualcosa che dovete fare prima vero?” Ikki però capì subito che c’era qualcosa che era necessario fare.

“E’ così. Le miniere sono illuminate a giorno da un sistema di luci. Il circuito che le controlla si trova nella zona alta delle miniere ma, per poterci arrivare, è necessario superare la guardia alata e non è facile!” che Tania confermò specificando che c’era un avversario particolarmente ostico da sorpassare.

“Non so che tipo di avversario sia, ma per noi Saint non rappresenta un problema. Lasciate che me ne occupi io!” ma Seiya non ci vedeva nulla di così complicato e si offrì volontario per sistemare il tipo.

“Per favore!” esclamò Nick guardandolo di sottecchi.

“Evitate di litigare!” ma prima che potesse partire una rissa tra i due, Amor si fece avanti calmando subito gli animi “Credo sia chiaro che siamo tutti con voi e pronti ad aiutarvi!” parlando poi a nome del gruppo.

“Voi volete aiutarci?” e la cosa lasciò Tania senza parole.

“Ci puoi scommettere-Tebayo!” le rispose Naruto alzando il pugno.

“Se non vi dessimo una mano non potremmo mai definirci dei ninja!” seguito da Rock Lee pronto all’azione.

“E poi la schiavitù non dovrebbe mai esserci. Le persone sono nate libere e devono restare tali!” anche la piccola Kinomoto la pensava allo stesso modo ed era pronta ad aiutarli.

“Per farla breve, siamo con voi!” commentò Gaara pronto a dare una mano.

“Sì!”

Risposero tutti sicuri.

“Non so come ringraziarvi!” disse loro l’amazzone lieta di averli come alleati.

“Forza allora, portaci alla miniera!” con tutti i compagni pronti, Jaden invitò la vecchia nemica a far loro strada.

 

POCHI MINUTI DOPO

Il gruppo raggiunge un’ampia caverna illuminata a giorno da un grande impianto di luci. Al centro della caverna c’era una grande torre, mentre intorno c’erano diversi mulini che venivano mossi dalla forza di tanti poveri spiriti incatenati ai pali e guardati a vista dalle creature alate.

“E’ terribile!” di fronte a un simile spettacolo, Hinata non poté non sentirsi male per loro.

“Puoi dirlo forte!” concordò con lei Shun scosso da quella vista.

“Dividiamoci in due gruppi: uno andrà a spegnere le luci mentre l’altro si preparerà ad attaccare le creature alate!” con un piano in mente, Shikamaru propose ai compagni di seguire questa strategia.

“Sì, ma come facciamo ad avvicinarci senza dare nell’occhio?” gli chiese Choji assai preoccupato.

“Io ho la soluzione!” ma a rispondere ci pensò Nick che si trasformò davanti a tutti.

“Ma tu…” nel trovarsi davanti un essere simile a quelli che avevano assoggettato il suo popolo, Tania fece per attaccarlo.

“Non appartengo alla loro specie!” ma questo la tranquillizzò subito “I ninja e i Saint verranno con me: i primi useranno la tecnica della trasformazione per camuffarsi come me, i secondi si fingeranno dei prigionieri che, al momento giusto, si libereranno e aiuteranno gli altri nella lotta!” per poi esporre la strategia che il Nara aveva in mente.

“E intanto libereremo i prigionieri e diremo loro di ribellarsi al nostro segnale!” che espose la parte conclusiva.

“Ottima strategia!” commentò Amor soddisfatto.

“Allora facciamolo. Shun usa la tua catena per legare te e i tuoi compagni così non desteremo sospetti!” mentre usava la tecnica della trasformazione il Nara dette disposizioni al Bronze di Andromeda.

“E noi?” chiese Shaoran leggermente imbronciato per non essere stato inserito nel gruppo.

“Voi andrete con Tania a spegnere tutto. Mi raccomando, fate attenzione!” ma Shikamaru aveva già pensato sia a lui e Sakura che ai duellanti e, dopo essersi raccomandato con tutti, il gruppo si divise.       

 

“Che cosina interessante! Vediamo che cosa succede se c’è una piccola interferenza esterna!” ma qualcuno li stava spiando nell’ombra desideroso di partecipare attivamente allo spettacolo che stava per compiersi.

 

Il primo gruppo arrivò nei pressi delle miniere e, come Shikamaru si aspettava, non fu fermato.

“Ma guarda che sorpresa. C’era ancora qualcuno che si nascondeva nei paraggi!” commentò gracchiante una delle guardie alate che si avvicinò per dare un’occhiata “Metteteli subito alla ruota e fateli lavorare così si ambienteranno a dovere. Ihihih!” e dette subito disposizioni a Nick e compagni che ubbidirono.

Sparpagliatevi e avvicinatevi con circospezione ai prigionieri informandoli del piano!” servendosi della telepatia del Sun’s Warrior, Shikamaru dette istruzioni a tutti.

“Ricevuto!”  

Risposero questi per poi dividersi.

 

Intanto il secondo gruppo, grazie alla guida dell’amazzone, era arrivato quasi in cima. Erano arrivati a ci circa metà della torre quando, svoltato l’angolo, videro una guardia che sorvegliava il tutto dall’alto.

“Ecco la famosa guardia che ci avevi menzionato!” commentò Shaoran che, come gli altri, si era subito nascosto dietro la parete.

“E ora come facciamo?” si chiese Hassleberry che non sapeva che strategia usare.

“Bisogna distrarlo e non c’è modo migliore di sfidarlo a duello!” ma Jaden aveva già la soluzione al problema e, senza aspettare, uscì allo scoperto.

“No Jaden, non farlo!” ma Tania cercò di bloccarlo ma invano.

“EHI TU! TI SFIDO A DUELLO! FATTI SOTTO!” con tutta l’energia che aveva in corpo, il castano si avvicinò alla creatura alata che aveva di spalle e la sfidò apertamente.

“Ihihih! Ma guarda che sorpresa. Uno sciocco umano che mi sfida. Interessante!” commentò questa voltandosi divertita e attivando il suo duel disk senza attendere un istante. Era il mostro noto col nome di Fratello delle Arpie, un alto uomo alato dai corti capelli neri e dalla parte superiore coperta da una maschera rossa.

“No Jaden non farlo. In questo mondo perdere un duello significa rischiare la propria vita. Perdere significa andare tra le stelle!” Tania cercò di avvisare nuovamente lo Yuki ma ormai era troppo tardi. Il duello era stato accettato.

“CHE COSA!”

E la cosa lasciò i presenti senza parole.

“Ihihih! La vostra amica ha ragione ma ormai è troppo tardi. Il duello può avere inizio!” il Fratello delle Arpie confermò quanto detto dall’amazzone e iniziò subito a duellare contro il castano.

“No, non ci voleva!” e la cosa non piaceva per niente al guardiano del sole che non si aspettava una simile sorpresa.

“Ormai il danno è fatto. A questo punto, approfittiamone!” Axel non si demoralizzò anche perché credeva nelle abilità del castano e, preso il suo rampino, iniziò ad arrampicarsi lungo la parete per raggiungere la stanza di controllo.

“Aspetta veniamo con te!” Shaoran lo prese per le spalle e lo portò verso l’alto in volo.

“Buona fortuna fratellone!” seguiti da Sakura che non se la sentiva di lasciarli da soli.

“Ma quanta fretta ragazzi. Non sapete che non bisogna mai voltare le spalle al nemico?” ma dietro di lei suonò una voce fredda e roca che le fece accapponare la pelle.  

SCHIAFF!

“AAAHHH!” Sakura fu colpita da qualcosa di largo e schiantata contro il pavimento.

“SAKURA!”

Nel vedere che cosa le era successo, i compagni si allarmarono e fissarono furiosi chi l’aveva colpita.

A colpire la dolce ragazza era stato un alto uomo il cui aspetto era celato da un lungo mantello marrone scuro munito di cappuccio che gli celava la parte superiore del volto. Dal cappuccio uscivano delle ciocche di capelli rossi, mentre intorno alla sua figura aleggiava un’aura sinistra.

“MALEDETTO! COME TI SEI PERMESSO DI FARE DEL MALE ALLA MIA RAGAZZA!” furioso come non mai, Shaoran lasciò perdere il Brody e si lanciò in picchiata sul misterioso figuro.

KAPOM!

“Che cosa!” ma il pugno del ragazzo fu bloccato da qualcosa d’invisibile.

“Siete fidanzati? Chissà per quanto ancora!” se la rise il misterioso figuro e poi…

WAMP!

Una colonna di fuoco partì dal suo corpo investendo il Lì che fu scaraventato via.

“SHAORAN!”

Gridarono i compagni assai preoccupati.

“Oh tranquilli, l’ho solo affumicato un po’. Non c’è gusto a uccidere l’avversario troppo in fretta!” li tranquillizzò il nemico comparendo alle loro spalle.

KAPOM! WAMP!

“Tsk!” ma prima che potesse alzare un dito su di loro, fu colpito da un pugno infuocato da parte di un Nick molto arrabbiato. Tuttavia non subì nessun danno e afferrò il pugno avversario.

“Tu chi sei?” gli chiese il Sun’s Warrior che non riusciva a smuoverlo.

“Solo un curioso a cui piace mettere un po’ di pepe in più!” gli rispose questo con un ghigno bastardo stampato sul volto.

“Beh hai esagerato!” gli rispose Nick imprimendo maggiore forza e spingendolo via “Sei Hades vero?” e pensò all’unico avversario contro cui si sarebbe dovuto affrontare.

“No, non sono lui!” gli rispose l’avversario mentre dal suo corpo uscì una potente aura oscura “E non sono nemmeno un membro delle armate di Abhadon, se stai per chiederlo!” che cominciò ad assumere le sembianze di una creatura mostruosa simile a un diavolo “Io sono uno dei quattro che ambisce a spodestare le due entità primarie per prenderne il posto, sono il Primo: il male primordiale!” rivelando la sua oscura identità ossia che era uno dei quattro Caduti.

“Il Primo!” nel ripetere questo nome, Nick fu percorso da un brivido “Sei quello che è stato sconfitto da Buffy vero?” e lo ricollegò subito all’entità oscura che la sua amica e maestra Cacciatrice aveva sconfitto a suo tempo.

Uhuhuh! Noto con piacere che la Cacciatrice ti ha parlato di me. Molo bene! si compiacque l’avversario confermando la sua identità “Però non credere che sia facile sconfiggermi. In quell’occasione ho perso perché non sono potuto intervenire personalmente, altrimenti la tua amichetta non sarebbe sopravvissuta. Ma ora è diverso: ho un corpo tutto mio e sono perfettamente in grado di uccidere sia te che quel bastardo di mio fratello!” ma fece capire che non si sarebbe fatto battere così facilmente perché ora aveva un corpo che poteva contenere la sua intera essenza.

“Tuo fratello? E chi sarebbe?” ma le attenzioni del Sun’s Warrior furono attirate soprattutto dall’ultima parola usata dal Caduto. Si chiedeva chi fosse il fratello di cui stesse parlando.

Oh andiamo, sai bene di chi sto parlando. Ti do un indizio: io sono il Male primordiale ma lui si vanta di essere quello primario!” ma l’oscura entità gli dette un’aiutino che sembrava più un gioco di parole.

“Entità del male primordiale ed entità del male primario! Non sarà mica…” a Nick non ci volle molto per capirne il significato e, quando arrivò alla risposta, spalancò gli occhi per lo shock.

Hai capito finalmente. Mio fratello minore è QUEL BASTARDO DI ABHADON STESSO!” e la conferma gliela diede il Primo stesso rivelando di essere imparentato nientemeno che con l’entità primaria del male.     

“C-Che cosa? Abhadon ha un fratello!” e la cosa lasciò Alexis senza parole e paralizzata dal terrore.

“Q-Questa è una pessima notizia!” e non piaceva nemmeno a Syrus e agli altri.

Uhuhuh! Piaciuta la sorpresa Nick?” se la rise il Primo sicuro di averlo spiazzato completamente.

“Si e no!” gli rispose il Sun’s Warrior che, dopo la sorpresa iniziale, recuperò la calma.

Uh! Come fai a non tremare come una foglia? Dovresti essere terrorizzato e invece sei lì tranquillo. Non sei normale!” che lasciò il Primo stesso senza parole. Non capiva come facesse ad essere così tranquillo.

“Semplicemente perché so che quello non è il tuo vero corpo!” gli rispose lui mettendosi in posa da combattimento “Esattamente come Chaos, tu e gli altri due Caduti siete stati privati del corpo da Abhadon e Arella stessi. Di conseguenza, l’unica cosa che potete fare è impossessarvi di un corpo e usarlo come contenitore in attesa di recuperare quello originale!” spiegando il motivo che gli era stato precedentemente detto da Lello stesso.

Capisco. Quindi sei al corrente di questa nostra piccola debolezza. Oh beh non me ne dovrei sorprendere visto che tu stesso hai Chaos dentro di te!” capendo da dove veniva la sicurezza dell’avversario, il Primo si rese conto che non serviva aggiungere nient’altro al momento “Molto bene. Avanti, fammi vedere di che cosa sei capace!” e tornata nel corpo che possedeva, l’entità invitò il Sun’s Warrior a farsi sotto.

“Come vuoi!” che accettò la sfida dell’avversario.

“Non credere che combatterai da solo amico!” ma fu anticipato da Seiya che si scagliò contro l’avversario incappucciato “ASSAGGIA QUESTO PEGASUS RYUSEIKEN!” scagliandogli contro il suo mitico Fulmine di Pegasus.

KAPOMX1000!

Che era una serie di pugni scagliati alla velocità della luce.

“Vuoi unirti alla sfida anche tu? Non ci sono problemi!” ma il Primo schivò l’attacco volando verso l’alto mentre dalla sua schiena uscirono due grandi ali dal colore simile al fuoco “Assaggia questo VERO attacco Evil Blast!” scagliando contro i due una sfera di fiamme nere.

“Non così in fretta! Diamond Dust!” ma un attimo prima che l’attacco colpisse, Hyoga si mise in mezzo lanciando la sua Polvere di Diamanti che lo congelò all’istante.

CRASH!

“Mhm! Si vede che mi sono trattenuto troppo. Se mi congeli l’attacco con una tale facilità, vuol dire che devo metterci maggiore impegno!” vedendo che l’attacco era stato congelato con estrema facilità, il Primo capì di aver fatto un piccolo errore nell’usare troppa poca forza.

“Hai commesso un errore a sottovalutarci e ora ne pacherai le conseguenze. ROZAN SHORYUHA!” ma le sue attenzioni furono attirate dalla voce di Shiryu che si lanciò all’attacco col suo Colpo segreto del Drago del Monte Lu.

DOON!

Ma questo impattò contro una barriera oscura che lo deviò.

“Sono pronto a scommettere che sta per arrivare qualcun altro!” capendo che avrebbe avuto più di un avversario, il Primo era proprio curioso di vedere chi si sarebbe fatto avanti.

“Hai indovinato. Hai vinto il pacchetto completo. HOYOKU TENSHO!” altro che si unì allo scontro fu Ikki che gli scagliò contro le potentissima Ali della Fenice che erano un vero e proprio pugno di fuoco capace di distruggere tutto.

KAPOM!

“Wow! Questo si che mi ha scaldato!” se la rise il Caduto incassando il colpo per pura noia ma ne uscì senza un graffio.

“Attento a non provocare troppo la sorte. Te ne potresti pentire. NEBULA CHANG!” e non poteva mancare Shun che gli scagliò contro la sua Catena di Andromeda con l’intenzione di colpirlo ma l’avversario schivò l’attacco.

“Ho sempre odiato gli oggetti appuntiti!” commentò il Primo mentre si guardò intorno “Mi sfidate in sei eh? Bene, ho sempre adorato le sfide impegnative!” che accettò la sfida del Sun’s Warrior e dei cinque Bronze.

“Sarà più impegnativa di quello che pensi Primo!” gli rispose Nick trasformandosi in super soleano di primo livello.

“Preparati oscura entità. Ti rispediremo dall’abisso dal quale sei uscito!” di questo Seiya ne era sicuro e intanto il suo Cosmo iniziò ad brillare oltre il limite estremo.

“Ti scacceremo da questo regno, preparati!” seguito da Shiryu mentre il suo cloth brillò quasi come se stesse per esplodere.

“E faremo in modo che l’umano di cui ti stai servendo sia liberato!” sapendo per esperienza personale che cosa volesse dire essere posseduti da un’entità oscura, Shun era pronto a esorcizzare il Caduto dal corpo che scuramente stava occupando con la forza.

“Preparati a sparire!” anche Hyoga era pronto alla battaglia mentre Ikki mantenne il silenzio.

“Rispedirmi nell’abisso? Scacciarmi? Esorcizzarmi? Sparire?” ma il Primo non sembrò affatto preoccupato e ripeté alcune delle parole usate dai quattro Bronze “Pff... AHAHAHAHAHAH!” per poi scoppiare in una fragorosa quanto diabolica risata.

“Che ci trovi di tanto divertente? Sei forse fuori di senno?” gli chiese il cavaliere di Phoenix che non poteva che ritenerlo fuori di testa.

“Uhuhuh! Scusate. Era da tempo che non sentivo così tante fesserie tutte in una volta!” rispose il Caduto recuperando la lucidità “Ma la fesseria più grande sei stato tu a dirla Shun di Andromeda!” per poi indicare il Bronze armato di catena “Hai detto che io starei forzatamente occupando un corpo umano per i miei scopi. Hai ragione solo in parte: perché sai, questo mio involucro non è quello di un umano bensì di un soleano!” per poi rivelare questo suo piccolo segreto.

“Come hai osato!” e questa notizia fece inferocire Nick come poche altre volte. Quell’atto era imperdonabile.

“Non agitarti troppo o ti verranno i capelli bianchi!” lo provocò il Primo ridendosela di gusto “E poi, dovresti sapere che non sono l’unico ad aver scelto il corpo di un soleano come contenitore no? Anche Chaos ha fatto lo stesso con te e, per tua informazione, anche gli altri Caduti hanno deciso d’impossessarsi del corpo un soleano!” per poi sganciare la vera bomba, ossia che anche gli altri due Caduti avevano deciso di prendere possesso del corpo di un soleano.

“Dannati! Perché?” e questo irritò ulteriormente il Sun’s Warrior che non capiva il motivo di una simile scelta.

“E’ semplice mio caro: voi soleani siete dotati di una forza vitale unica, non siete toccati dalla vecchiaia e siete fin troppo buoni. Inoltre siete dotati, sin dalla nascita, di poteri incredibili che vi fanno quasi somigliare a divinità eppure li usate per scemenze come far nascere, crescere e proteggere le altre creature. È per questo che avete attirato le nostre attenzioni: siete delle prede troppo succulente!” l’oscura entità gli dette la risposta che voleva e poi dal suo corpo fuoriuscì una densa aura oscura segno che il tempo delle parole era finito.

“FATTI SOTTO!”

Capendo l’antifona, i sei si lanciarono all’attacco dando inizio a un acceso duello.

 

Mentre lo scontro tra i sette stava infuriando, la situazione nella miniera stava per cambiare.

“Ecco il dispositivo!” dopo una difficile arrampicata per la parete, Axel era infine arrivato in cima e aveva trovato il dispositivo che controllava l’impianto elettrico della miniera. Gli bastò abbassare la leva che si trovava davanti per spegnere tutto.

Nello stesso momento, tutte le luci della caverna vennero spente e questo mandò nel panico le creature alate già scosse dal duello che stava avendo luogo.

“ORA!” al segnale di Amor che aveva deciso di non intervenire, tutti i prigionieri ormai liberi, si gettarono addosso ai loro carcerieri.

“ADDOSSO!”

A supportali ci furono anche i ninja e il manipolo di spiriti che fino a quel momento era rimasto nascosto in attesa di quel momento.

Ci vollero pochi minuti e tutte le creature alate furono sconfitte e catturate.

“VITTORIA!”

Esultarono i ribelli che erano finalmente liberi.

“VAI NEOS!” in quello stesso momento, Jaden mandò all’attacco il suo potente Eroe elementale contro il Fratello delle Arpie ormai senza più difese.

KAPOM!

“AAAARRGGHH!” azzerando i suoi life points. Anche lì la battaglia era vinta.    

“GRANDE JADEN! HAI VINTO!” mentre teneva uno svenuto Shaoran per un braccio, Syrus esultò per la vittoria dell’amico.

“Ottimo lavoro generale!” si complimentò Hassleberry mentre aiutava il Truesdale a sorreggere lo svenuto castano.

“Sakura. Avanti riprenditi!” Alexis invece era completamente concentrata sulla piccola Kinomoto ancora priva di sensi.

“Avanti piccolina, non farci venire un infarto!” anche Atticus era molto preoccupato e scrollava leggermente la piccola castana sperando che si riprendesse.

“Sakura!” seduto sulla sua spalla c’era Kero-chan molto preoccupato per le sue condizioni.

“Sakura!” ma anche Yuè era molto preoccupato. Trovava assurdo che la sua padroncina fosse ridotta così a causa di un semplice attacco.

“Quell’essere è davvero mostruoso!” Jim non aveva altre parole per descrivere il Primo e in cuor suo sperava che Nick e i cinque Bronze gliela facessero pagare cara.

“Tania non puoi fare qualcosa per loro?” Bastion si rivolse all’amazzone sperando che disponesse di qualcosa che potesse aiutare i due cattura carte.

“Mi dispiace ma non so come aiutarli!” ma la donna non sapeva come poterli aiutare. Lei era una guerriera e non una guaritrice.

“Sakura, Shaoran!” nel vedere che i suoi compagni erano ancora svenuti, Jaden non sapeva che cosa fare e, intanto era al capezzale del nemico che, dopo avergli detto le sue ultime volontà…

Flash!

Sparì diventando luce.

“Dannazione!” e si sentiva impotente per non essere riuscito a fare niente per salvare ne lui ne i suoi due compagni “Maledetto Primo. Non la passerai liscia!” ed era del tutto intenzionato a fargliela pagare cara.

“Fermo!” ma fu bloccato dall’arrivo di Amor “Non sei in grado di tenere testa a un simile essere. Se ti lanci all’attacco senza pensare, rischi la vita e nient’altro!” che gli disse senza troppi complimenti che fine avrebbe fatto se si fosse unito alla battaglia.

“Ma io…” il castano si voltò verso di lui per ribattere “Dannazione!” ma alla fine cadde in ginocchio maledicendo la sua debolezza.

“Non affliggerti. Avrai la tua occasione di scendere in campo. Quello che devi fare adesso è osservare lo scontro e trarne esperienza!” capendo come si sentisse, Kenshiro lo invitò a non lasciarsi andare e ad alzare la testa verso lo scontro.

“S-Si!” il castano non poté fare altro “Ma Sakura e Shaoran sono…” anche se il suo pensiero andava ai due amici al momento feriti e privi di sensi.

“Non ti preoccupare, c’è la giovane Sakura Haruno che si sta prendendo cura di loro!” lo rassicurò il maestro indicando la rosa che era già all’opera.

“Come stanno?” in quel preciso momento Gaara chiese alla compagna come stessero i due feriti.

“Non riesco a capire: fisicamente stanno bene ma qualcosa non quadra!” l’Haruno aveva già curato le loro ferite eppure c’era qualcosa che sembrava impedire la loro completa guarigione.

“Il loro chakra scorre al contrario e si sta tingendo di un cupo nero. Che cosa significa!” grazie al suo Byakugan, Neji poteva vedere che l’energia dei due ragazzi stava cambiando.

“Che cosa vuol dire tutto questo?” e questo fece preoccupare Hinata che non sapeva che cosa stesse succedendo ai due amici.

E’ una maledizione!” a risponderle ci pensò il suo spirito che si materializzò davanti a tutti.

E oserei dire molto potente!” aggiunse Ceres assai preoccupato.

“Una maledizione? Che cosa volete dire?” e la cosa non piaceva molto a Naruto.

Significa che questi due stanno per essere divorati dall’oscurità e, se non invertiamo il processo, li perderemo per sempre!” a chiarire che cosa stesse succedendo ai due ragazzi ci pensò Kyuubi stesso che non era portatore di buone notizie.

“Vuoi dire che moriranno?” e la cosa preoccupò non poco il biondino.

Peggio, si trasformeranno in due burattini di quel bastardo!” ma la risposta del Bijuu fu agghiacciante e lasciò tutti pietrificati dal terrore.

“S-Se quello che dici è vero, saremo costretti a combattere contro di loro!” il solo pensiero di doversi scontrare con dei cari amici fece impallidire il povero Gaara che temeva quello che sarebbe potuto succedere.

“Dobbiamo fare qualcosa!” cercando di mantenere la calma, Shikamaru stava cercando una soluzione al problema.

“Maestro Amor potete fare qualcosa per salvarli?” Chazz pensò subito al maestro di Nick sperando che potesse fare qualcosa per i due ragazzi.

“Mi dispiace, ma non sono in grado di invertire il processo. Sarebbe necessario purificarli dall’oscurità e io non dispongo di un simile potere!” ma questi non era in grado di fare niente.

“No!”

E la cosa allarmò i presenti che non sapevano che cosa fare.

“Se per salvarli, bisogna purificarli, allora posso pensarci io!” ma a sorpresa qualcuno venne in loro aiuto e…

WAMPX2!

Delle fiamme bianche avvolsero i due giovani ragazzi.

“OH NO! STANNO BRUCIANDO!”

E questo allarmò i compagni che cercarono di spegnere le fiamme.

“Ma quelle sono le Fiamme del Bilanciamento dello Yin e dello Yang. Possibile che…” nel vederle, Amor sgranò gli occhi per l’incredulità per poi voltarsi a vedere il responsabile.

“E’ un onore rivederla maestro Amor!” gli disse con un riverito inchino un SOLEANO dalle sembianze di una grande tigre dal manto rosso e dai profondi occhi verde smeraldo.

“Dohko Libra Tigre Rossa!” e nel vederlo, il saggio maestro restò senza parole.

“Che cosa? Un Dohko soleano!”

Fecero tutti voltandosi increduli.

“Tranquilli amici, queste fiamme non sono letali: si limiteranno a estirpare il male che sta provando a impossessarsi di loro!” il grande soleano rosso li tranquillizzò sulla natura di quelle fiamme che lui stesso aveva lanciato.

“E per quanto riguarda le loro energie, ci penso io a ripristinarle!” poi le attenzioni di tutti furono attirate da una voce femminile sotto le enormi zampe del soleano e videro che a parlare era stata una curiosa cagnolina della razza di un volpino dal pelo bianco e marrone mentre sulla fronte aveva una voglia che riportava il kanji del sole.

“Tu sei Skye!” nel vederla, Kenshiro riconobbe anche lei.

“E’ bello rivedervi maestro!” disse lei per poi aprire la boccuccia ed emettere una delicata polvere azzurra che spense le fiamme bianche e fece brillare i copri dei due ragazzi e dei presenti.

“Le mie ferite… si stanno rimarginando!” Kankuro che, durante l’assalto, si era ferito a una mano vide che il taglio si era rimarginato subito.

“E anche il nostro chakra sta tornando al massimo!” nel vedere un simile prodigio grazie allo Sharingan, Kakashi non aveva parole.

“Mhm!”

In quel momento i due cattura carte fecero un gemito e riaprirono gli occhi.

“Sakura, Shaoran!”

Tutti si riunirono intorno a loro.

“Bene, qui abbiamo finito. Adesso andiamo ad aiutare gli altri!” soddisfatto del suo operato, il soleano rosso decise di andare in soccorso dei sei che si stavano battendo contro il Primo e non ci stava andando da solo: a lui si affiancarono altri sei compagni.

“Non lo credo vero. Siete ancora vivi?” Amor non riusciva a credere a quello che stava vedendo e, a momenti pianse lacrime di gioia.

“E invece può farlo maestro. A dispetto degli ordini di Lello, noi sopravvissuti della dimensione IN siamo venuti ad aiutare il padroncino!” ma la cagnolina gli confermò quello che stava vedendo chiarendo che erano della stessa dimensione da cui veniva Nick.

“Ottimo!” e la cosa non poté che fare piacere al grande maestro.

 

Intanto lo scontro tra il Primo e i sei guerrieri era più acceso che mai.

“Prendi questo!” l’oscura entità generò una sfera di fiamme nere e la scagliò contro il Sun’s Warrior.

KAPOM!

Ma a Nick bastò alzare il pugno per disperderle.

“Su di me le fiamme non hanno alcun effetto!” che poi si lanciò all’attacco scagliando in avanti le sue ali come fossero una mitragliatrice.

KAPOMX1000!

“Quelle non erano fiamme comuni. Peccato che tu non le abbia mangiate!” ma il Primo bloccò l’attacco usando le sue a mo di scudo.

KAPOM!

“Per quale motivo ti stai trattenendo? Non mi dirai che hai paura di seppellire i tuoi amichetti!” per poi lanciarsi a sua volta in avanti e scambiarsi una testata col Sun’s Warrior approfittando della vicinanza per provocarlo.

“La cosa non t’interessa!” gli rispose lui guardandolo fisso “E poi commetti un errore a pensare solo a me!” e sfoderando un sorriso bastardo.

“Mhm!” e questo fece allarmare il Primo che aveva effettivamente dimenticato che si stava battendo contro altri avversari.

“Sei bloccato amico. PEGASUS SUISEIKEN!” infatti, Seiya ne approfittò subito per scagliargli contro la sua Cometa di Pegasus.

KAPOM!

“Tsk!” ma l’avversario, allontanatosi da Nick deviò l’attacco in tutt’altra direzione “Non sai fare di meglio formica?” per poi fissarlo con un ghigno diabolico.

“Questo era solo uno specchio per le allodole. Sei scoperto! ROZAN HYAKKURYUHA!” ma si trovò dietro il Dragone che gli scagliò contro l’attacco dei cento Draghi Nascenti.

“Che spettacolo! Allora risponderò a tono! Great Vampa!” e l’avversario per premiarlo dello spettacolo che gli stava offrendo, stava per lanciandogli contro una grande sfera incandescente.

“Non dimenticarti di noi AURORA EXECUTION!” ma aveva perso di vista Hyoga che gli scagliò contro il colpo segreto della costellazione dell’Aquario, il Sacro Aquarius.

“Sparisci HOYOKU TENSHO!” a lui si unì anche Ikki che lanciò nuovamente il suo attacco migliore.

“NEBULA METEOR!” Shun invece scagliò la sua tecnica più potente, ossia una potente tempesta di onde rosate che prendevano il nome di Nebulosa di Andromeda.

“E non credere che io sia da meno PEGASUS RYUSEIKEN!” e Pegasus non poteva mancare col suo attacco migliore.

“Vediamo come te la cavi. Tecnica segreta del Dragon Slayer: Ten Hinotsubasa!” e Nick non poteva mancare scagliandogli contro una delle sue tecniche migliori.

“Accidenti!” nel trovarsi nel mirino di più attacchi, il Primo si rese conto che non ne sarebbe uscito indenne.

FRABOOM!

Il nemico fu investito dai sei attacchi  

“Evvai! L’abbiamo battuto!” di questo Seiya ne era sicuro.

“No, gli abbiamo fatto a mala pena qualche graffio!” ma Nick percepiva che l’energia del nemico era perfettamente intatta e capì che non gli avevano fatto grossi danni.

“Cosa peggiore è che ha usato alcuni dei nostri stessi attacchi per difendersi!” ma Ikki aveva notato che il nemico si era servito dello stesso attacco nemico per proteggersi.

“Ha usato i nostri stessi attacchi? È mai possibile fare una cosa del genere?” fece Hyoga incredulo mentre vide che la nube si stava diradando.

“Se la memoria non m’inganna, i soleani in base al colore della loro pelle, possono controllare un elemento della natura e usarlo anche per riprendersi. Quale sarà il colore che tiene celato!” analizzando freddamente la situazione Shiryu ricordò che i soleani avevano delle particolarità uniche ed era sicuro che il nemico le avesse usate per riprendersi.

“Mi sembra che abbia usato gli attacchi di mio fratello e di Nick, quindi può controllare il fuoco!” Shun aveva visto quali erano stati gli attacchi che erano stati controllati e capì che l’avversario poteva controllare le fiamme.

“Indovinato!” ma aveva abbassato la guardia e non si era accorto che il Primo era proprio dietro di lui.

KAPOM!

“AAARRGGH!” e lo colpì con un violento pugno che lo spedì al suolo.

“SHUN!”

Fecero i compagni preoccupati.

“Uhuhuh! Il vostro compagno ha detto bene: il mio contenitore è un soleano rosso e quelli come lui sono in grado di controllare le fiamme. E lui, soprattutto, è unico nel suo genere!” apparendo in mezzo a loro, il Primo rivelò di che colore fosse la pelle del soleano di cui si era impossessato.

WAMP!

Poi scatenò una potente tromba infuocata che investì i cinque.

“Allora sei sfortunato!” m Nick non si lasciò spaventare e schioccate le dita...

SPLASH!

Fece apparire un vortice di acqua cristallina che spense le fiamme salvando i compagni.

“Prima di essere un Dragon Knight Antico, io sono un soleano blu e quelli del mio colore possono controllare l’acqua!” rivelando che lui poteva controllare l’elemento opposto a quello avversario.

“Avevo dimenticato questa particolarità ma ho appena detto che questo soleano è speciale!” ma il Primo non si scompose mentre nella sua mano si formò una sfera arancione che fece evaporare l’acqua presente “Io dispongo anche del potere della Vampa che è in grado di far evaporare qualsiasi liquido come se nulla fosse. Forse tu potrai resistere ma i tuoi compagni non ne usciranno vivi!” rivelando questo suo asso nella manica che stava iniziando a far stare male i presenti.

“Peccato che ci sia io a fermarti!” ma qualcuno lo sorprese alle spalle.

WAMP!

“AGH!” e delle fiamme bianche colpirono la sua mano facendolo urlare dal dolore “Chi ha osato!” e furioso si voltò verso chi aveva osato tanto.

“Io amico e se le fiamme bianche dello Yang ti sono piaciute, vediamo che mi dici di quelle nere dello Yin!” a colpire era stato Dohko che teneva in avanti il braccio sinistro, dove si trovava la fiamma bianca, per poi spostare quello destro avvolto da fiamme nere.

WAMP!

Le fiamme nere mancarono il bersaglio ma resero nero e distrussero tutto quello con cui vennero a contatto.

“Che razza di potere è mai quello? Non l’ho mai visto!” il Primo non aveva mai visto un potere come quello ed era contento di non essere stato colpito in pieno.

“Una cosina molto simpatica amico!” gli rispose una voce femminile dal basso e una soleana dalle sembianze di un elasmosauro color verde petrolio gli si scagliò contro mentre impugnava una spada per mano e tra le fauci “Tecnica a tre spade: Le 300 passioni demoniache della Fenice!” che calò contro il nemico.

ZACK! BOOM!

Generando una potente onda d’urto che tagliò come un nulla l’intero soffitto mostrando la volta celeste.

“Cavolo!” il Primo era riuscito a salvarsi nuovamente ma nel vedere quello che cosa la nuova avversaria aveva combinato, capì che non era qualcuno di ordinario “COSA!” ma poi si sentì improvvisamente bloccato.

“Te ne sei accorto troppo tardi. Ormai sei prigioniero del mio campo di forza!” artefice di questo era un altro soleano di tipo drago dal lucido corpo interamente bianco e occhi azzurro ghiaccio.

ZOCKX20!

Poi il corpo del Primo fu infilzato da numerose lance argentee avvolte dal vento che le aveva rese più affilate.

“Così non ti muoverai più!” artefice di questa mossa era stato un soleano di tipo aquila verde acceso con striature argentate e occhi color nocciola.

“Dannati impiccioni ma non illudetevi di potermi fermare con cose del… come?” il Primo non era il tipo da farsi bloccare così e stava per liberarsi ma si accorse che le lance erano state avvolte da pura luce.

“Il mio è un potere di supporto ma è molto utile sai?” a dare man forte ai due compagni era stata una soleana rossa dal corpo di una sfinge mentre i suoi occhi erano verdi.

“Tsk! E’ solo qualche secondo di ritardo nulla di più!” ma per il Primo non era un problema.

“Bastano e avanzano per metterti fuori gioco!” disse una voce proveniente dall’alto e poi un soleano di tipo pantera color viola con un gli occhi castani gli piombò addosso “Tecnica della sacra scuola di Hokuto: Stelle dell’Orsa Maggiore!” e attaccò con un attacco marziale.

KAPOMX1000!

Colpendo l’avversario con una rapidissima serie di pugni che lo spinsero al suolo poco vicino a dove si trovava Shun che si era rimesso in piedi.

CRASH!

“Maledetti! Non illudetevi di avermi fatto qualcosa!” ma il Primo era quasi del tutto incolume e molto arrabbiato.

FLASHX4!

“Che cosa!” ma poi notò che era in mezzo a un quadrato ai cui lati brillavano delle carte dei tarocchi.

“Io dico che questa ti farà un po’ male. Magia delle Carte, quattro semi: quadrato luminoso!” a parlare fu una soleana lupo dal folto manto bianco e dagli occhi blu e dai lunghi capelli castani.

FLASH! BOOM!

Poi il quadrato brillò più intensamente e poi esplose.

“Incredibile!” nel vedere un simile gioco di squadra, Hyoga non aveva parole.

“Hanno fatto un gioco di squadra unico!” Shiryu non avrebbe saputo fare di meglio.

“Ma chi sono?” Seiya invece si chiedeva chi fossero e da dove arrivassero.

“Sono soleani. Li conosci?” Ikki aveva capito subito a che specie appartenessero e poi si rivolse a Nick chiedendogli se li avesse mai visti.

“Non li ho mai visti prima!” ammise lui sorpreso come tutti gli altri.

“E’ naturale che non sai chi siamo!” gli disse Dohko avvicinandosi a lui con un sorriso divertito.

“Noi, però, ti conosciamo bene!” che fu affiancato dalla soleana spadaccina mentre si tolse la spada dalla bocca.

“Come non conoscere Millennium Falcon, il misterioso super eroe che vuole salvare il mondo!” fece il soleano pantera ridendosela di gusto.

“Un momento! Voi sapete come mi chiamano i media da me quindi...” nel sapere che i sette conoscevano il nome con cui lo chiamavano tutti nella dimensione IN, Nick pensò di aver capito chi erano.

“Proprio così, veniamo dalla tua stessa dimensione!” gli confermò il soleano aquila con un sorriso.

“Siamo venuti a darti manforte Nick!” mentre la soleana sfinge gli fece capire le loro intenzioni.

“E pensare che Lello voleva proibirci di venire. Figurati se gli dobbiamo dare sempre retta!” commentò divertito il soleano drago che sembrava averlo fatto apposta a non ascoltare il Sun’s Warrior nero.

“E perderci così tutto il divertimento? Ma per favore!” se la rise la soleana lupo mentre teneva Shun per un braccio portandolo su.

“Ecco… non so come ringraziarvi amici. Io… ATTENTI!” Nick stava goffamente per ringraziare questi nuovi compagni che voleva tanto conoscere ma poi percepì un’improvvisa impennata di energia che lo allarmò.

“Dannati moscerini!” a causare tutto, era stato il Primo che, ripresosi completamente dall’attacco di gruppo, era salito sulle loro teste e stava creando una gigantesca sfera di energia oscura “Avete osato farmi arrabbiare e quindi pagherete con la vita tale affronto. Ora basta usare il misero 15% dei miei poteri, vi schiaccerò tutti senza lasciare nessuna traccia!” era così furioso che ora li avrebbe schiacciati tutti usando i pieni poteri.

“C-Che energia assurda!”

Nel percepire quell’improvvisa impennata, i suoi avversari capirono che il loro avversario era su un livello completamente diverso dal loro.

“SPARITE!” con la sfera ormai pronta, il Primo fece per lanciarla contro di loro.

“Non così in fretta bello. Ti sei dimenticato di noi!” ma davanti a lui c’era Skye che era diventata un lupo di oltre quindici metri dalle zanne aguzze.

“Questo è da parte mia e di Shaoran!” sulla sua testa c’era Sakura con in pugno la Carta del Martello pronta a colpire.

“Sciocca, che speri di fare con un martelletto da cucina? Rompere le noci?” ma il Primo non si spaventava per così poco.

“Te lo voglio spaccare in testa!” rispose la castana che saltò in avanti mentre il martello divenne venti volte più grande e lo calò.

“Guarda che le dimensioni non contano mocciosa. La mia barriera è molto… COSA!” il Primo però riteneva che il suo scudo fosse inespugnabile ma, poi si accorse con orrore che questo si era come dissolto e…

KAPOM!

“AAAAARRRRGGHH!” fu colpito in pieno precipitando al suolo.

“Peccato che la mia carta del Martello sia dotata di una protezione anti-magia che si attiva a quatto centimetri dal bersaglio!” ma la ragazzina era sicura che la sua carta avrebbe colpito senza errori anche perché l’aveva resa in grado di fermare autentiche forze della natura^^.

“C-Che figata!”

Dissero tutti increduli.

“A-Ahia! Che male!” rimettendosi goffamente in piedi, il Primo non aveva mai sentito un dolore del genere in vita sua “Mi sento anche terribilmente debole. Ora come ora, persino un bambino potrebbe battermi!” e, come ciliegina sulla torta, si accorse che le sue energie erano al minimo.

“Non te ne sorprendere. È questo l’effetto della mia carta del Martello: indebolire temporaneamente chi viene colpito per circa cinque minuti ma senza ucciderlo. Puoi considerarti fortunato a non essere svenuto!” lo informò la dolce Kinomoto al momento in modalità << Pestaggio da strada >> con la sua carta poggiata sulla spalla.

“Cavolo! Sei una la prima in assoluto a mettermi i brividi ragazzina!” commentò l’oscura entità che aveva capito di averla fatta arrabbiare^^ “Beh, posso ritenermi soddisfatto: il mio scopo era semplicemente testare le vostre capacità!” e ritenendosi soddisfatto, prese la saggia decisione di battere in ritirata.

“E tu pensi che ti lasceremo andare via? Illuso!” ma né Nick né i suoi compagni intendevano lasciarlo andare e lo circondarono pronti a finirlo.

“Uhuhuh! Con chi credete di parlare eh?” ma l’oscura entità si rivelò essere un passo avanti a loro e, preso qualcosa da sotto il mantello, la lanciò in aria.

FLASH!

E questa iniziò a brillare di una luce oscura.

“Non riesco a vedere niente!” per quanto ci provasse, Nick non riusciva a vedere oltre quella luce eppure era un soleano e la luce intensa non poteva abbagliarlo.

“Uhuhuh! Naturale che non puoi, questa è una speciale fiamma proveniente dalla bocca dell’inferno, mia dimora: funziona come la luce solare ma è in grado di celare chi vi è dentro!” gli rispose il Primo che lo informò della natura di quella luce “Hai del potenziale Nick ed è solo per questo che risparmio te e i tuoi compagni dalla mia furia. In cambio, continua a combattere contro i generali infernali ed eliminali tutti: in questo modo Abhadon sarà indebolito e potrò approfittarne per i miei scopi!” e far capire che li risparmiava solo perché in quel momento gli erano utili per indebolire il fratello.

“E tu pensi che ti asseconderò? Guarda che anche tu e gli altri Caduti siete nella mia lista delle cose da fare!” ma il Sun’s Warrior non avrebbe mai fatto un favore a un essere ripugnante come lui e anzi lo avrebbe sconfitto insieme agli altri due colleghi di cui non conosceva il nome.

“E non aspetto altro!” gli rispose il Primo con un sorriso diabolico “Non vedo l’ora che tutti i generali infernali siano sconfitti da te e compagni: solo allora mi mostrerò di nuovo!” facendo capire che quello di oggi era un semplice saluto e che si sarebbero rivisti molto più in là “Mi hai fatto divertire e, per questo, ti farò un piccolo regalo. Sappi che, a partire da Hades, inizierai a batterti contro quelli che sono considerati i top 5 delle armate di mio fratello: ossia coloro che sono stati in grado di domare le bestie dell’apocalisse che lui stesso gli ha donato!” e per premiarlo del divertimento che gli aveva dato, gli consigliò di prepararsi per bene alle battaglie successive.

“I top 5? E Hades sarebbe uno di loro?” chiese Seiya mentre teneva gli occhi chiusi.

“Precisamente! Lui è il guardiano di una delle bestie apocalittiche. Subito dopo vengono il quattordicesimo generale infernale Dark Marik, di cui avete già incontrato il vice, il diciassettesimo Cancer, il Ventesimo Mefisto e, infine, il supremo generale delle truppe infernali, Abominon!” il Primo dette la sua conferma e rivelò senza problemi i nomi degli altri quattro e l’ultimo era quello più agghiacciante.

“Abominon? Ma non è possibile: Nick l’ha già sconfitto!” ma Amor lo considerava assurdo, visto che il suo allievo l’aveva già sconfitto nel Fantasy.

“Uhuhuh! Se c’è riuscito è stato solo per due motivi: Nick ha usato il potere dell’universo che rende capaci di sconfiggere persino un dio e poi Abominon non ha potuto usare i suoi pieni poteri perché nel Fantasy la forza dei demoni viene ridotta di oltre il 51% e questo non gli ha nemmeno permesso di evocare la sua bestia apocalittica che, dopo quella che Abhadon stesso controlla, è considerata la più potente di tutte!” ma l’oscura entità rivelò una scioccante quanto incredibile verità, ossia che il letale demone era stato sconfitto perché non aveva potuto usare i suoi pieni poteri.

“Quindi mi troverò ad affrontarlo di nuovo!” e questo fece capire a Nick che Abominon sarebbe stato l’ultimo scoglio da superare prima di arrivare ad Abhadon.

“E chi lo sa! Può anche darsi che Abhadon deciderà di metterlo da parte ma dubito che possa permetterselo, dato che è considerato come il demone definitivo. Questo, però, dipende da lui. A questo punto, ho fatto la mia prima e unica buona azione della mia vita. Vi saluto!” fatto il suo personale commento, l’oscura entità decise di andarsene e, un istante dopo, la luce oscura sparì e di lui non rimase alcuna traccia.

“I top 5 dei generali infernali. E Abominon è quello più pericoloso. A quanto pare dovrò affrontarlo di nuovo!” capendo che invece se lo sarebbe trovato nuovamente contro e al pieno dei suoi poteri, Nick si rese conto che la battaglia contro Abhadon e le sue armate sarebbe stata più problematica di quanto pensasse.

 

ALCUNI MINUTI DOPO  

Tornata la calma, l’intero gruppo si era riunito intorno ai nuovi arrivati. Giustamente, Nick e Amor a parte, non avevano conosciuto altri soleani.

“Quindi voi… siete come il signor Nick?” fissandoli con curiosità, Shikamaru si decise a dire qualcosa ai nuovi arrivati anche se la risposta era scontata.

“Esatto ragazzo, siamo soleani proprio come lui!” gli confermò il soleano rosso incrociando le braccia.

“Non sarete mica sorpresi!” fece divertita la soleana dinosauro che in realtà si aspettava quella reazione^^.

“Quello che trovo sorprendente è che ci siano anche soleani di tipo dinosauro. È una forza generalessa!” ma per Hassleberry la cosa eccezionale era scoprire che tra i soleani c’erano persino quelli con sembianze simili a dinosauri. Per un amante dei fossili come lui era una scoperta eccezionale^^.

“E’ vero. Non ci saremmo mai aspettati una cosa simile!” concordò Jim anche lui patito dei fossili.

“Eheheh! Noto che avete occhio ragazzi!” se la rise la soleana che fu avvolta da una luce e assumendo sembianze umane “Lieta di fare la vostra conoscenza, mi chiamo Kuina Elasmo Corallo e sono una spadaccina che usa lo stile delle tre spade!” diventando una bella e alta ragazza dai corti capelli blu che le arrivavano fino alle spalle mentre gli allegri occhi erano dello stesso colore. Indossava una camicetta viola che teneva quasi del tutto sbottonata in modo da mostrare il prosperoso seno, mentre dei pantaloncini di jeans coprivano le sinuose gambe e un paio di stivali rossi le proteggevano i piedi. Al fianco destro potava tre spade dai foderi di diverso colore: bianco, rosso e blu.

“C-Che schianto!”

Commentarono la maggior parte dei ragazzi che non si aspettavano un simile aspetto.

“Ihihihih! Ecco la reazione che volevo vedere!” se la rise la blu che aveva ottenuto quello che voleva.

“Gluglu! Vi sorprendete troppo piccoli!” commentò la soleana lupo mentre si scolò una fiaschetta di sakè tutta d’un fiato per poi assumere sembianze umane “Io invece mi chiamo Cana Alberona Lupo Bianco. Piacere di conoscervi!” e diventare un’alta e bellissima castana dai lunghi e fluenti capelli che le arrivavano fin quasi ai glutei e dagli accesi occhi blu. Il fisico formoso era messo in bella mostra da un semplice reggiseno azzurro che a mala pena manteneva la sua quinta abbondante, mentre le gambe erano protette da un aderente paio di pantaloni a vita bassa rossastri mentre ai piedi calzava morbide scarpette nere. Al fianco sinistro pendeva una borsetta blu dalla forma simile a quella di un riccio dalla quale era possibile vedere spuntare delle bottiglie di liquori e diversi mazzi di carte. Infine, su braccia e polsi teneva diversi braccialetti azzurri.

“Altro schianto incredibile!”

Fecero i ragazzi tenendosi le mani sul naso prossimo a esplodere.

“Mhm! Io non volevo fare colpo in questo modo!” commentò la castana per poi buttare giù un intero barile di birra che si era portata dietro^^.

“Se ti vesti in quel modo, è più che naturale che fai colpo Cana. Peccato che tu sia una bevitrice incallita!” la illuminò la soleana rossa mentre assunse sembianze umane solo che non ci fu nessuna luce ma un forte ronzio metallico “E’ un piacere conoscervi, io sono Gatta Rubia Blazecharm Ieracosfinge Rossa!” trasformandosi in una rossa mozzafiato dagli accesi e felini occhi verdi. Il suo formoso corpo era rivestito da un abitino di seta color rosa. L'ampia gonna vaporosa era molto corta, infatti si intravedeva la sottana di pizzo bianco. Le delicate calze di velo bianche erano mantenute da un reggicalze di pizzo chiaro. Ai piedi calzava scarpine di vernice nera lucida con tacco, alle mani guanti di pizzo bianco. In testa teneva un cerchietto bianco, dove risaltavano delle pucciose orecchie bianche da gatto. E per completare il tutto, aveva un grembiulino color rosa confetto a forma di cuoricino pieno di pizzi e trine. I capelli rossi erano alzati in un morbido raccolto.

SPRUZZ!

“Troppo bella!”

E quella visione fece crollare la maggior parte dei poveri maschietti mentre dal naso era uscito qualche litro di sangue^^.

“EHI!”

Mentre le ragazze li guardarono scandalizzate^^.

“Ops, sembra che alla fine sia stata io a fare più colpo di tutte!” se la rise la rossa che aveva fatto praticamente una strage. Salvo Nick, i Saint, Amor, Gaara, Yuè e Shaoran, erano crollati tutti^^.

“Se ti vesti in quel modo, è più che naturale che fai perdere la testa ai maschi. E poi sei una rossa ed è difficile resisterti!” le fece notare il soleano aquila mentre anche lui assunse sembianze umane e anche lui emise uno strano ronzio metallico “Salve ragazzi, il mio nome è Alessandro Pericle Aquila Verde, ma tutti mi chiamano Alextintura, per via della particolare colorazione delle mie ali o più semplicemente Alex!” diventando un alto e ambrato moro dagli occhi color nocciola. Il fisico perfetto era protetto da un’aderente tuta nera che metteva in risalto ogni singolo muscolo mentre sul petto era presente il simbolo di un’aquila argentea e alle spalle sventolava un lungo mantello verde chiaro.

SRPUZZ!

“TROPPO BELLO!”

E ora fu il turno delle ragazze, tranne Hinata e Sakura Kinomoto, di crollare a terra tenendosi il naso sanguinante^^.

“Credo di poter dire, il bue che dà del cornuto all’asino!” nel vedere quella reazione, Alex si rese conto che anche lui aveva sbagliato ad apparire vestito in quel modo^^.  

“Pff! I terrestri si emozionano per poco!” fece ironico il soleano drago che assunse sembianze umane anche lui emettendo lo strano ronzio metallico “Credo che non sia necessario che mi presenti, ma lo farò lo stesso. Mi chiamo Seto Drago Bianco!” rivelandosi identico a Kaiba in persona. Esattamente come lui, indossava un’aderente maglietta nera con tanto di pantaloni e scarpe dello stesso colore il tutto coperto da un lungo cappotto bianco senza maniche, l’unica differenza era che all’altezza del colletto c’era uno strano simbolo che non si riusciva a leggere e poi i suoi capelli erano leggermente più lunghi di quelli della sua versione umana.

“Non ci credo. Tu sei identico a Seto Kaiba!” e di fronte a una simile sorpresa, Chazz non riuscì a trattenere l’incredulità.

“Ma come è possibile che tu sia identico a lui?” anche Axel era rimasto assai stupito e sperava di avere una spiegazione al riguardo.

“Dovete sapere che soleani e umani hanno uno strano legame: ognuno di noi ha un alter ego umano che è vissuto, vive o vivrà sula Terra e quando diventiamo umani, siamo identici a loro!” li illuminò il soleano pantera che assunse anche lui sembianze umane però tramite un bagliore di luce “Beh, neanch’io penso di avere bisogno di presentazioni, però vale la pena farle. Piacere amici, il mio nome è Joey Kenshin Pantera Viola e nella nostra dimensione sono il figlio del qui presente Amor!” rivelandosi identico al migliore amico di Yugi in tutto e per tutto. L’unica differenza era il modo di vestire: infatti, indossava un gilè viola che copriva un’aderente maglietta nera senza maniche mentre jeans scoloriti e strappati gli coprivano le gambe e calzava stivali di cuoio, ai polsi indossava delle polsiere scure su cui era disegnato il marchio di una gag. Altra differenza col Wheeler erano gli occhi ferini e poi sul lato destro nascosto dall’attaccatura dei capelli era visibile una strana cicatrice costituita da sette fori che formavano la costellazione dell’Orsa maggiore.

“Galattico! Salvo per alcuni dettagli, è identico in tutto e per tutto a Joey Wheeler!” Jaden aveva notato alcune piccole differenze ma, per il resto, la somiglianza era la stessa.

“E così, tu sei mio figlio!” avvicinandosi al suo presunto erede Amor lo osservò attentamente, poi “AH!” mosse il pugno destro a incredibile velocità verso il suo viso.

KAPOM!

Ma il biondo lo bloccò con altrettanta velocità quando il pugno paterno era a un centimetro dal viso.

“Ottimi riflessi!” si complimentò il grande maestro con un sorriso compiaciuto “Dimmi figliolo, quanti anni hai?” per poi chiedergli la sua età.

“Mille e trentaquattro padre. È un piacere rivedervi!” che il biondo non esitò a rivelare per poi fare un riverito inchino.

“Il piacere è tutto mio figlio. Sono contento di sapere che, in un’altra dimensione, sono riuscito a generare una vita!” gli rispose Amor con un sorriso sereno “Manchi solo tu Dohko Libra Tigre Rossa, altro mio caro quanto impetuoso discepolo!” per poi rivolgersi all’ultimo soleano che non si era ancora presentato.

“Si maestro, sono proprio io!” gli rispose questo diventando subito umano e con sembianze identiche al Gold di Libra. Vestiva persino nello stesso modo del potente Saint quando era in abiti civili, ossia una camicia cinese bianca con pantaloni dello stesso colore e sandali chiusi.

“Incredibile! Maestro!” nel trovarsi davanti qualcuno di identico al suo anziano maestro Shiryu non aveva parole.

“E’ identico in tutto e per tutto al Saint di Libra. L’unica cosa che gli manca è il cloth della sua costellazione!” Seiya fece notare che, salvo per l’armatura, il rosso e il maestro erano identici.

“E’ vero, persino lo spirito guerriero che emana e il portamento sono identici!” confermò Hyoga che non aveva parole.

“Non avrei mai creduto nulla si simile!” anche Shun era senza parole.

“A giudicare da questo, possiamo evincere che sei il più anziano del gruppo, dico bene?” mantenendo la sua aria distaccata, Ikki trasse le sue conclusioni che non si fece problemi a rivelare.

“Ti risponderei positivamente, giovane eroe, ma così facendo mentirei. In realtà sono coetaneo di Nick e Lello!” ma Dohko rispose negativamente facendo capire che aveva 5039 anni proprio come Nick e Lello.

“CHE COSA!”

E questo sorprese i giovani terrestri che non si aspettavano una simile sorpresa.

“Sono io il più anziano: ho 5050 anni!” alzando la mano come se fosse a scuola, Alex rivelò si essere lui il più anziano del gruppo.

“Io invece ho 5036 anni!” terza più anziana era Kuina che continuava a mantenere il suo sorriso birichino.

“Io ne ho 5025!” mentre Gatta era la quarta.

“Io e Joey siamo coetanei!” Seto fece capire che aveva la stessa età del biondo ossia più di mille anni.

“Io invece sono la più piccola e ho solo 703 anni!” e infine toccò a Cana che ammise di essere la più giovane dei sette solani.

“Porca miseria. Voi soleani siete davvero longevi!” per Shikamaru era sempre una sorpresa sentire con che naturalezza dicevano quanti anni avevano. Per un umano era una cosa impensabile.

“Vi siete dimenticati di me ragazzi. Mi avete offeso!” ma c’era un’altra soleana che non si era ancora presentata, ossia la cagnolina, ancora in versione gigante, che stava sfregando il muso sulla spalla di Nick.

“Ehi, sembra che le piaci!” nel vedere il comportamento della creatura, Seiya non poté che guardare l’amico con u sorriso divertito.

“Io e te ci conosciamo vero?” mentre le accarezzava il muso, Nick era percorso da una strana sensazione di déjà-vu che non riusciva a spiegare.

“Certo padroncino. Non c’è nessuno che mi conosca meglio di te e lo stesso vale per me!” gli rispose questa che aspettava solo di sentirsi chiamare per nome da colui che voleva bene sin da quando era una cucciola più piccola di Akamaru.

“Suona così nostalgico!” quella semplice parola fece aumentare la sensazione che il castano stava provando, poi nella sua mente si fece avanti un’immagine e poi un nome ad essa legato “Skye!” che disse subito.

“Indovinato padroncino. Sono proprio io!” gli rispose felice questa mentre venne avvolta da una candida luce assumendo aspetto umano e poi abbracciare il suo amato padroncino. Quella che era comparsa era una bella ragazza che non dimostrava nemmeno diciassette anni. Il volto chiaro era incorniciato dai lunghi capelli castani che scendevano lisci fino alle ginocchia ed era illuminato dagli splendenti occhi castani-rossicci. La cosa curiosa era la presenza di due orecchie canine che facevano capolino sulla testa e di una lunga e morbida coda rossiccia dalla punta bianca. Il minuto e delicato corpo era protetto da un elegante abito color porpora che arrivava fino a metà coscia, in modo da far uscire la coda, mentre sulla vita aveva una lunga fascia viola tenuta ferma da una spilla a forma di goccia. Non mancavano morbide scarpette di pelle e qualche braccialetto sulle caviglie. 

“Ma… Ma… Chi è quella ragazza. È bellissima!” nel vedere un simile angelo Jiraya non aveva parole. Salvo poche eccezioni, non aveva mai visto una ragazza così strana eppure incantevole.

“E’ vero. Emana un chakra davvero sereno!” concordò Kakashi che percepiva una sensazione di calma partire dalla castana appena apparsa.

“Non mi dite che è la ragazza di Nick!” Atticus voleva sperare che fosse single perché era davvero intenzionato a provarci con lei.

“Meglio che rinunci. Dall’odore che emana, ha occhi solo per il signor Nick!” ma Chazz che aveva tirato nuovamente fuori il suo particolare potere di percepire l’odore delle sensazioni, percepiva una dolce fragranza di fragole e aveva capito da tempo che quello era l’equivalente di amore.

“Veramente Skye è il famiglio di Nick!” a chiarire il malinteso ci pensò Dohko che rivelò la diversa natura della cucciola “A circa otto anni di età, noi soleani veniamo affiancati da uno o più famigli che diventano una parte integrante della nostra vita. Con loro creiamo un rapporto identico a quello di una famiglia!” specificando un’altra particolarità della loro specie.

“Con loro condividiamo di tutto: gioie e dolori, sorrisi e lacrime e cresciamo proteggendoci a vicenda!” continuò Kuina felice per la cucciola che aveva ritrovato la persona a cui teneva di più al mondo.

“Un tempo, anche noi avevamo i nostri famigli ma li abbiamo persi durante la nostra fuga dal Sole!” Alex fece capire che anche loro avevano i loro di famigli ma li hanno persi molto tempo fa.

“Ironia della sorte, solo Skye è riuscita a salvarsi, probabilmente solo per arrivare a questo momento!” nel vedere la felicità della cucciola, Gatta si rese conto che tutto era stato uno scherzo del destino ma alla fine era riuscita a ritrovare il suo padroncino. 

“Cavolo! Quindi lei lo conosce sin da quando era bambino!” e la cosa stupì non poco Naruto che non si aspettava una simile sorpresa.

“Allora lo conosce meglio di chiunque altro!” di questo Chazz ne era sicuro. Gli bastava sentire il loro odore per capirne il profondo legame.

“Ma cosa più importante, è di sicuro la prima con cui è andato a letto. CHE FORTUNA!” mentre Atticus se ne uscì con questa sparata mettendosi le mani nei capelli e ora si che lo invidiava.

“Eh?”

Ma la maggior parte dei presenti non capì questa sua uscita^^.

“Scusa, che vuoi dire?” essendo un somaro in materia, Seiya gli chiese di spiegarsi meglio^^.

“Forse è meglio che ne parliate in un altro momento!” ma Hyoga lo prese per una spalla consigliandogli di farlo in un’altra occasione.

“E perché?” cosa che il Saint di Pegasus non comprese^^.

“Perché sono discorsi vietati ai minorenni!” lo avvisò il suo amico Dragone che gli fece capire che quest’argomento in presenza di minorenni era tabù.

“EHI! A CHI HAI DATO DEI BAMBINI!” ma Naruto che aveva afferrato il riferimento, lo guardò offeso.

BONK!

“AHIA!” ma ci pensò un pugno in testa a frenare i suoi bollenti spiriti^^ solo che a darglielo non era stata Sakura bensì Ikki.

“Fidati, è meglio che facciate un passo alla volta o crescerete male!” che, malgrado il suo modo di fare distaccato, era molto premuroso con i compagni.

“Le capirete più avanti da soli, fidatevi!” appoggiato da Shun che li riteneva ancora troppo giovani per sapere di che cosa stesse parlando il Rhodes^^.

“Ecco… credo di aver capito e, sì è meglio non venirlo a sapere!” mentre la piccola Kinomoto che era più sveglia del suo fratellone, preferì non approfondire il discorso.

“Concordo!” stessa cosa fece Gaara che si mantenne distaccato.

“Ma che discorsi da ometti che fate!” se la rise Cana poggiando un braccio sulla spalla del fratello di Alexis “Scommetto che sei un single patentato!” lanciandogli questa frecciatina^^.

“Veramente sono un conquistatore nato!” le rispose il castano vantandosene^^ “Piuttosto, bellezza, saresti libera per un appuntamento galante?” e provarci subito con lei. Poco gliene importava se aveva sette secoli, era pur sempre uno schianto^^.

“Ahahah! Ecco un altro spasimante. E con te sono arrivata a 10500 uomini che ci provano con me!” e la cosa fece ridere di gusto la castana che rivelò quanti avessero provato a farle il filo “Certo che sono libera ma dovrai prima dimostrarti degno battendomi a una gara di bevute!” e gli impose la stessa condizione che richiedeva a tutti quelli che ci provavano con lei.

“Beh, non sono molto bravo ma, per te, posso fare un tentativo!” che il castano accettò ma non sapeva che cosa lo aspettava.

“Ehi amico, se non sei abituato a reggere l’alcol, getta la spugna immediatamente. Questa tipa potrebbe bere per un mese intero senza diventare brilla!” ma Joey lo invitò a rinunciare avvisandolo che la lupetta a bere era una vera forza della natura.

“Eh? Davvero?” e la cosa fece tentennare il poverino che non immaginava una cosa del genere.

“Fidati. Beve alcolici da mattina a sera e se li porta anche in bagno!” gli confermò Dohko che sapeva di che cosa era capace l’amica.

“Ed è assolutamente disgustosa!” commentò Seto con la tipica freddezza del suo alter ego umano.

“Oh mamma!” capendo che era una vera impresa titanica, Atticus pensò saggiamente di tirarsi indietro.

“Voi tre!” ma quei commenti non erano piaciuti a Cana che li guardò in cagnesco.

“Ops!”

Capendo di averla fatta grossa, Joey e Dohko se la dettero a gambe mentre Seto rimase immobile.

“TORNATE QUI!” infatti, la castana partì al loro inseguimento impugnando quest’ultimo come una mazza^^.

“EHI LASCIAMI ANDARE!” si lamentò lui ma non fu ascoltato e usato come una mazza che spaccava di testa tutto quello che incontrava^^.

“Che testa dura che ha!”

Commentarono tutti increduli^^.

“Ecco che cosa succede a.... Zzz… Zzz!” Kuina stava per dire la sua ma si addormentò di colpo rimanendo in piedi^^.

“Ma che ha questa? Si è addormentata di colpo?”

Lasciando i presenti ancora più increduli^^.

“Kuina è Narcolessica, cioè si addormenta all’improvviso!” li avvisò Alex che la conosceva bene^^ “Si addormenta per pochi secondi e poi si risveglia di colpo!” specificando la particolarità della blu.

“Zzz… Zzz… provocare una come Cana. Si finisce per prenderle!” un attimo dopo, questa si svegliò e terminò la frase che aveva cominciato prima di prendere sonno^^,

“Che tipa strana!”

Pensarono tutti che non si aspettavano una cosa del genere^^.

“E allora che cosa direte di noi?” chiese Gatta che, preso il braccio destro, se lo staccò di netto come se niente fosse.

“AAAAAHHH! SI E’ STRAPPATA IL BRACCIO SENZA MOTIVO!”

E questo fece rizzare i capelli alla maggior parte dei presenti.

“Calma ragazzi. Non vedete che non sanguina?” ma Amor li invitò a mantenere la calma e ad osservare con maggiore attenzione. Infatti, l’arto in questione non sanguinava.

“Ma che significa? Sembri quasi un robot!” commentò Nick che si era avvicinato con Skye che lo teneva stretto e paragonò la rossa a un robot.

“La definizione esatta è organismo cibernetico!” lo informò la rossa mentre avvicinò il braccio al corpo e dei fili di metallo partirono da esso ricollegandolo al corpo.

“Io, Gatta e Seto abbiamo perso i nostri corpi molto tempo fa, ma prima di morire, abbiamo digitalizzato le nostre menti in un particolare computer che ha permesso la nostra sopravvivenza. Poi, per essere in grado di muoverci al di fuori del mondo virtuale, abbiamo progettato degli organismi cibernetici fatti di Elemental, il minerale del nostro mondo, rendendoli in grado di cambiare forma e di adoperare anche i nostri poteri!” mentre Alex spiegò rapidamente la vera natura dei loro corpi.

“In pratica siete come Terminator solo che siete buoni e non uccidete le persone!” credendo di aver capito, Hassleberry fece un paragone che gli sembrava calzare a pennello.

“Possiamo dire di sì!” gli rispose il moro grattandosi la guancia con un dito.

“La differenza è che siamo vivi ma senza corpo e quindi abbiamo trasferito la nostra essenza in uno artificiale. Non possiamo fare cose come mangiare o dormire ma per il resto siamo noi!” terminò Gatta sperando di essere stata chiara.

“Che tristezza! In questo modo non potete mangiare più niente!” nel sapere che i tre non potevano più mangiare, fece piangere Choji. Al loro posto sarebbe morto^^.

“Non potete nemmeno mangiare del buon ramen!” seguito da Naruto che non poteva immaginare un supplizio peggiore^^.

“Poverini!” e a questo punto, anche la dolce Sakura Kinomoto pianse lacrime amare per loro tre.

“E’ tristissimo non poterlo provare. Da un senso alla tua esistenza!” concordò Gaara che, dopo averlo assaggiato, si sentiva una persona migliore.

“Poveri voi!” al gruppetto di disperati ci si aggiunse anche Jaden che si dispiaceva per loro^^.

 

 

“Ehm… Grazie per la comprensione!”

Dissero i due soleani robotici che non sapevano come rispondere a una simile reazione, mentre gli altri si spiaccicarono una mano sulla faccia^^.

“Che teneri che siete. Meritate un premio!” intenerita da queste parole così infantili quanto gentili, Skye si avvicinò a loro abbracciandoli teneramente uno ad uno dandogli anche un piccolo bacio sulla guancia.

“Sono in paradiso!”

Commentarono i tre ragazzi.

“C-Che tenerezza!” mentre Gaara che non aveva mai ricevuto nulla di simile, arrossì violentemente^^.

“Grazie!” le disse Sakura con un dolce sorriso.   

“Ihihih! E’ stato un piacere!” disse loro la castana con un sorriso da furbetta “Padroncino, per favore, mi riaccolga come suo famiglio!” per poi voltarsi verso Nick e chiedergli a mani giunte di ritornare ufficialmente il suo famiglio.

“Sei sicura di volerlo fare?” il castano fu indeciso sul da farsi ma volle prima chiedere alla cucciola se fosse sicura di questa scelta.

“Senza alcun dubbio. Non importa se siete diverso da quello che eravate un tempo: ai miei occhi siete sempre il mio amato padroncino che mi ha dato un nome e il suo affetto!” che fece capire di non avere alcun dubbio al riguardo e non lo avrebbe mai rifiutato.

“In tal caso, va bene Skye: torniamo a essere uniti!” e quella risposta convinse Nick che decise di accettare.

“EVVIVA!” e questo rallegrò come non mai la cucciola che non poteva chiedere di meglio.

“Scusate, ma come si fa a ottenere un famiglio?” alzando la mano come se fosse a scuola, Kankuro chiese a nome di tutti come avrebbe fatto Nick a prendersi Skye come famiglio.

“Niente di complicato: attraverso un giuramento siglato col sangue!” gli rispose Amor che, essendo un soleano anziano, aveva assistito più volte al rituale.

“Col sangue? Cioè… si dovranno unire col sangue?” ma quella parola fece impallidire la piccola Kinomoto che non ne sopportava molto la vista.

“Quindi uniranno il loro sangue come un matrimonio tribale?” giungendo a questa sua personale conclusione Jim era sicuro che la loro sarebbe stata un’unione simile a quella degli antichi indiani.

“CIOE’ SI SPOSANO!”

Gridarono i ragazzi e i quattro Saint più giovani che non si aspettavano una simile notizia.

“Ahahahah! Che spasso!” ma quella scenata fece crollare l’appena tornata Cana per le troppe risate^^.

“Avete preso un granchio ragazzi. Il rito per unirsi a un famiglio si basa sul pronunciare una formula e poi far bere una goccia del proprio sangue a famiglio. Tutto qua!” mentre Kuina che riuscì a trattenersi, spiegò loro come funzionava il rituale.

“Ops! Che errore!”

Commentarono tutti con un sorriso imbarazzato^^.

“Pff! Così imparate a non ascoltare gli altri fino in fondo!” li riprese Ikki che era stato l’unico dei suoi compagni a non lasciarsi prendere dalla foga e non chiedere ulteriori chiarimenti dimostrando di essere quello che usava di più la testa^^.

“I giovani hanno l’abitudine di non sentire mai fino in fondo!” commentò Dohko con la testa piena di bernoccoli incrociando le braccia “Avanti Nick, compi il rito e poi andiamo avanti tutti insieme. Abbiamo parecchie cose da fare!” per poi invitare l’amico a darsi una mossa.

“Lo so!” gli rispose il castano per poi mettersi davanti a Skye.

“Iniziamo!” che non aspettava altro mentre tutti si misero in cerchio introno a lei e al castano.

FLASHX2!

I due furono avvolti da un doppio cerchio magico colore blu e oro. Tutt’introno al cerchio, fasci di energia danzavano ipnotici verso l’alto.

“Io Nicolaus Artorius Nibbio Blu, dell’omonimo casato, scelgo te come mio famiglio. Diventa i miei occhi le mie orecchie e la mia voce nei luoghi in cui io non sarò presente!” il castano iniziò recitando questa frase e si avvicinò a Skye mentre, estratta la spada, si tagliò lievemente un dito “In cambio di ciò, io ti accolgo nella mia famiglia, ti accetto come mia fedele compagna e consigliera e m’impegno a non trattarti come uno strumento bensì come mia pari a cui non nasconderò mai nulla di me. Se accetti questo mio vincolo, rispondi!” che poi puntò verso di lei “A te affido la mia vita. Che il tuo cuore illumini la strada che ci attende!” ora doveva solo attendere la risposta di lei.

“Io accetto questi obblighi e m’impegno a rispettarli fino alla fine dei miei giorni e anche oltre… padroncino!” che prese delicatamente la mano del castano tra le sue e, avvicinato il dito insanguinato alla bocca, lo leccò.

FLASH!

Il cerchio magico si restrinse fino a circondare i due e, infine, sparì e poi Skye ne approfittò per abbracciare nuovamente il suo padroncino.

“Hanno già finito?” chiese Gaara che si aspettava qualcosa di più.

“Sì, è un rituale semplice!” gli rispose Amor per poi avviarsi “Siamo rimasti qui per anche troppo tempo. Procediamo con gli allenamenti e la ricerca di Jessie!” decidendo di ricominciare da dove avevano interrotto.

“Che lui ne sappia qualcosa?” nel sentire il nome dell’amico, Jaden si rabbuiò di colpo pensando a qualcuno.

“A chi ti riferisci?” ma i suoi compagni non riuscivano a seguirlo e Sakura Haruno gli chiese di essere più chiaro.

“Ecco... Dovete sapere che, quando ho sconfitto il guardiano della torre, lui mi ha rivelato il nome di chi comanda le creature che hanno invaso questa dimensione!” il castano non ci girò troppo e di rivelò ai compagni le ultime parole del Fratello delle Arpie “Il capo di queste creature si fa chiamare Sovrano Supremo!” dicendo il suo nome.

“Sovrano Supremo! Quindi è questo il nome del bastardo che dobbiamo prendere a pugni!” a Naruto non serviva sapere altro.

“Non so chi sia questo tipo, ma gli daremo una bella lezione!” concordò con lui Shaoran che non lo avrebbe perdonato per il male che aveva fatto.

“Il nome è già un programma. Sarà una passeggiata!” Chazz era sicuro che questo nuovo avversario non era niente rispetto ai demoni di Abhadon.

“Andiamo a cercarlo e facciamolo nero!” Rock Lee non stava più nella pelle e riassunse il pensiero dei presenti.

“Tania sai dirci da dove possiamo iniziare?” capendo che l’amazzone era la persona che forse poteva dar loro un qualche indizio da cui iniziare, Alexis le chiese se potesse aiutarli in qualche modo.

“Mhm… Forse sì. Seguitemi!” che, dopo averci pensato per qualche secondo, ricordò qualcosa e fece strada al gruppo.

 

POCHI MINUTI DOPO

 

Tania guidò il gruppo in una grande caverna circolare. Alla sua estremità, sospesa a pochi centimetri dal suolo, si trovava un’enorme porta di legno scuro.

“I nostri invasori sono usciti da lì!” indicandola, l’amazzone fece capire che gli invasori erano giunti lì attraversando quel portale.

“Conduce sicuramente in un’altra dimensione satellite!” di questo Alex ne era sicuro mentre…

Tlack! Zing!

La sua spalla si aprì e vi uscì una zanzara robotica che si diresse verso il portale.

“Ma come ha fatto!”

Di fronte a una cosa del genere, la maggior parte dei presenti ci rimase di sasso.

“Quanto siete chiassosi!” si lamentò Seto alzando la mano che si aprì a ventaglio e rilasciò una mini sonda che attraversò il portale.

“Ricordate che io, Alex e Seto siamo organismi cibernetici. Possiamo fare questo e altro!” mentre Gatta rinfrescò loro la memoria e intanto dal suo ventre uscì uno schermo a cristalli liquidi che proiettava dei dati “Analisi territorio estraneo completa all’ 60%!” rivelando quanto era stato analizzato fino a quel momento.

“Condizioni atmosferiche regolari. Temperatura variabile tra i 9 e i 39 gradi. Presenza di ossigeno identica a quella terrestre!” mentre Alex rivelò alcuni dati che erano stati appena rilevati.

“Struttura del territorio semidesertica. Rilievi scoscesi. Condizioni metereologiche ottimali!” stessa cosa fece Seto che diceva il tutto con voce quasi robotica.       

“Stanno analizzando il territorio della dimensione che stiamo per raggiungere. In questo modo sapremo come muoverci!” capendo che cosa stavano facendo Kakashi si rese conto che i tre erano dei professionisti.

“E’ abitata?” chiese Jiraya che si chiedeva se in quella dimensione ci fosse qualche abitante.

“Sì. Gli abitanti vivono in piccole fortezze stanziate nei territori più isolati. Rilevo circa quattro fortini militari con prigioni annesse. Di sicuro è lì che si nascondono i cattivi!” gli rispose Gatta mostrando una cartina geografica del territorio indicando con linee verdi le zone neutrali e con linee rosse quelle nemiche.

“Che altro stiamo aspettando? Andiamo a dare una ripassata a questo tipo!” Seiya non riusciva a stare più fermo e incitò i compagni a darsi una mossa.

“Sì, andiamo e poniamo fine al suo oscuro regno!” concordò con lui Shiryu pronto a combattere.

“E poi cerchiamo anche questo Jessie e torniamo a tutti indietro!” mentre Hyoga riassunse rapidamente quello che dovevano fare dopo.

“E prepariamoci ad affrontare anche Hades!” Shun non era un fan delle battaglie ma aveva un conto in sospeso col dio dell’oltretomba e non intendeva lasciarlo in sospeso.

“Andiamo ragazzini e vedete di non lasciarci le penne!” Ikki si avviò per primo dando a tutti la sua particolare raccomandazione.

“Andiamo!”

Dissero tutti i ragazzi avviandosi.

“Buona fortuna ragazzi!” Tania non poté che augurare loro questo.

“Ne avrete bisogno!” ma a sorpresa, anche Bastion fece lo stesso dell’amazzone.

“Vuoi dire che non ci segui?” capendo che il moro non voleva seguirli, Joey si voltò sorpreso verso di lui.

“Sì, credo che non sarò molto utile. Inoltre, qualcuno deve restare qui ad aiutare!” gli rispose il Misawa che si era reso conto che, rispetto ai compagni, non era molto forte e poi riteneva che in quel luogo poteva essere molto più utile.

“Ehi, non è che ti sei di nuovo innamorato di Tania vero?” avvicinandosi a lui con gli occhi a fessure, Syrus era sicuro che il vero motivo era un altro, ossia la bella amazzone^^.

“M-Ma che dici? Non è come sembra!” gli rispose Bastion leggermente imbarazzato.

“Sì, come no!”

Pensarono le ragazze in coro, sicure che il Truesdale minore ci avesse preso in pieno.

“Beh, in tal caso, non possiamo fare altro che augurarti buona fortuna. Stateci bene ragazzi!” Jaden non si oppose alla sua decisione e, insieme ai compagni varcò la soglia “Jessie, stiamo arrivando!” nella mente aveva solo un pensiero, ritrovare il suo amico scomparso.

 


INTANTO AD OBLIVION                

“Interessante strategia!” commentò Hades intento a giocare a scacchi con Raptomort “Dunque è questo quello che sai dirmi riguardo a questo Lello!” per poi tornare all’argomento principale e intanto mosse una pedina.

“Esatto! Questo è tutto quello che devi sapere su di lui!” gli rispose lo stregone mentre rifletteva sulla mossa successiva da fare “Piuttosto, si può sapere che aspetti ad attaccare quei mocciosi? Va bene che volevi informazioni sul Sun’s Warrior nero, ma mi sembra che stai rinviando troppo!” facendogli notare che il tempo che aveva deciso di lasciare agli avversari era ormai trascorso eppure non aveva ancora mosso loro guerra.

“Non sono tutti riuniti e questo non mi piace. Se devo schiacciarli, voglio farlo con una sola e unica mossa!” gli rispose il decimo generale infernale che non aveva ancora fatto la sua comparsa per il semplice fatto che voleva affrontare i suoi avversari tutti in una volta in modo da fare prima.

“Non ti capisco proprio!” commentò Raptomort per poi muovere una delle sue torri che mangiò un alfiere.

“E non devi!” gli rispose il dio che mangiò la pedina appena mossa col suo cavallo “Piuttosto, c’è un dubbio che mi attanaglia da tempo. Noi generali infernali siamo venti, eppure perché nelle nostre numerose riunioni siamo sempre stati in diciotto?” per poi porre una domanda che voleva fare da parecchio tempo.            

“Semplice: non ci sono!” gli rispose lo stregone che mosse il pedone ora libero di avanzare.

“Come sarebbe a dire?” e la cosa stupì non poco Hades che lo fissò intensamente in attesa di un chiarimento.

“Quello che ho detto!” gli rispose Raptomort mentre attendeva la mossa avversaria.

“Vuoi dire che sono stati sollevati dal loro gravoso incarico o già morti?” ma Hades insistette. Odiava non essere al corrente di quello che succedeva ad Oblivion. 

“L’undicesimo generale infernale non è mai stato nominato. Per quanto possa sembrare strano, non è mai stato trovato qualcuno di adatto a ricoprire quel ruolo!” Raptomort decise di soddisfare la sua curiosità e gli rivelò che non era mai stato trovato un demone degno di ricoprire la carica di undicesimo generale “Per quanto riguarda il sedicesimo, è stato sottoposto all’antidemificazione!” e poi passare all’altro assente che aveva subito la pena peggiore capace di far tremare di paura un demone.

“E così era costui il traditore che ha scatenato le ire di Abhadon fino ad arrivare a tale punizione!” capendo il destino che aveva subito il suo ex collega, Hades mostrò solo disgusto verso il demone che aveva subito questa pena “E dimmi, quale così grave peccato ha commesso per essere sottoposto a tale supplizio?” e mentre muoveva una sua pedina, gli pose quest’altra domanda.

“Non lo so!” ma Raptomort rivelò di non sapere il motivo di questa pena.

“Mi sorprendi. Credevo che tu sapessi tutto quello che succede qui!” e questo sorprese non poco il dio che riteneva lo stregone il più informato di tutti i demoni.

“Questo è l’unico di cui non ho nessuna informazione!” gli rispose Raptomort facendo avanzare la sua pedina “L’ex sedicesimo generale infernale era in stretta confidenza con Abominon e spesso svolgeva diversi lavori per lui e lui soltanto!” facendogli capire che l’unico che conosceva la verità era il primo dei top 5 tra i generali infernali.

“Una vera gatta da pelare!” commentò Hades mandando in avanti la sua Regina che mangiò il pedone che difendeva il Re “Scacco!” dichiarando di aver vinto.

“Convinto!” ma Raptomort mosse uno dei suoi alfieri mangiando la Regina avversaria.

“Tsk!” e questo non piacque al dio che cambiò strategia “A proposito di Abominon, ho saputo che il luogo in cui è stato rinchiuso è un vero inferno. Immagino che urla che stia lanciando!” e nel pensare al Supremo generale quasi provava pena per lui.

“Un masochista come lui? Non importa con che cosa gli fai: lui ride come una folle!” ma Raptomort fece sfumare quella convinzione perché conosceva bene i gusti del demone in questione.

“Avevo dimenticato che considera il dolore come un piacere!” commentò Hades disgustato da simili gusti.

“Già!” concordò lo stregone col medesimo disgusto “Piuttosto, ti ripeto la domanda di prima: quando intendi andare a combattere contro quei mocciosi? Se non ti darai una mossa, subirai la sua stessa punizione!” per poi tornare al discorso principale, ossia invitarlo ad andare a fronteggiare Nick e il suo gruppo di marmocchi.

“Ripeto quello che ho detto pocanzi!” ma il sovrano dell’oltretomba non intendeva cambiare idea “Ma non credere che non abbia fatto nulla!” ma poi un oscuro sorriso si disegnò sul suo volto.

“Che cosa stai tramando?” che attirò le attenzioni dello stregone che lo fissò incuriosito.

“Alcuni giorni fa un curioso personaggio ha bussato alla mia porta e mi ha chiesto di temporeggiare mentre lui avrebbe provveduto a fiaccare un po’ lo spirito dei miei avversari!” il dio degli inferi lo accontentò rivelandogli di aver preso questa decisione a seguito di una visita inaspettata.

“Cosa sento. E meno male che volevi batterti con i tuoi avversari nel pieno delle forze!” commentò lo stregone con un sorriso diabolico che non lo criticò “E dimmi: chi è questo tipo che ti ha consigliato così?” ma era curioso di sapere chi era questo misterioso individuo che aveva avuto un simile coraggio a proporgli di agire in questo modo.

“Un certo Demigra che mi è stato presentato dal braccio destro di Abominon!” gli rispose il dio mentre mosse una sua pedina.

“Mai sentito. Non è uno di noi ma se è stato accompagnato da LUI, allora bisogna dargli fiducia!” lo stregone capì subito che questo Demigra non faceva parte delle schiere infernali ma nel sapere chi lo aveva presentato, neanche lui si fece problemi “Quindi intendi lasciargli tutti i meriti senza nemmeno chiederti se questo tipo sia o no una spia?” e mentre fece la sua mossa lo riprese comunque per la sua superficialità.

“Mi credi uno sciocco? Lui e i suoi sottoposti mi saranno anche stati presentati da qualcuno di affidabile ma non nutro fiducia in loro: per questo ho ordinato a uno dei miei Specter più fidati di tenerli d’occhio e fare in modo che non si prendano meriti che non gli spettano!” ma Hades, mentre muoveva la sua pedina, gli fece capire di aver preso provvedimenti al riguardo mettendo uno dei suoi sottoposti alle calcagna di questo misterioso Demigra e compagni.

“In tal caso, ritiro quello che ho detto un attimo fa!” alzando una mano, lo stregone decise di scusarsi per aver parlato senza prima finire di ascoltare “Sono curioso, quale dei tuoi 108 guerrieri ha ricevuto quest’incarico? Scommetto che è Radamante della Viverna!” per poi chiedere chi fosse stato scelto anche se fece un nome perché era uno dei più spietati e leali servitori del collega.

“Sbagliato, non è lui!” Hades però lo sorprese rivelando che non era lui il cane da guardia che aveva scelto “E’ colui che tu hai scherzosamente rinominato Joker!” e poi dire il soprannome col quale lo stesso stregone era solito chiamarlo.

“Wow! Se hai mandato lui che è il più imprevedibile di tutti i tuoi soldati, allora ci sarà da divertirsi!” e nel sapere chi era, Raptomort ghignò maleficamente complimentandosi per la scelta presa e intanto mosse la sua pedina.

“Di questo ne sono certo. E non sarà da solo: sarà anche lo stesso braccio di Abominon a tenerli d’occhio perciò mi ritengo essere in una botte di ferro!” concordando con lui, Hades gli fece capire che oltre al misterioso Joker era presente anche il demone che era al servizio di Abominon e questo lo rassicurava molto. Intanto fece le sua mossa.

“Il colore della distruzione mescolato a un vortice dal motivo marmoreo: una combinazione assai particolare ma non invincibile, così come non lo sei nemmeno tu!” ma Raptomort lo invitò a non adagiarsi troppo sugli allori “Scacco matto!” e muovendo una sua pedina che aveva tenuto ferma apposta, pose fine alla partita di scacchi.

“Tsk! Non sperare che farò la stessa fine degli altri! Voglio la rivincita!” ma Hades non accettò quella critica tantomeno quella sconfitta e pretese un’altra partita.

“Ma certo! Tanto non ho nulla da fare per il momento!” che lo stregone accettò senza problemi mentre se la rideva sotto i baffi.      

 

   

 

              

 

 

NEL PROSSIMO CAPITOLO

 

Una volta arrivato nella nuova dimensione satellite il gruppo decide di dividersi in due per coprire il doppio delle distanze.

 

Non passerà, però, molto tempo che verranno a sapere che le armate del Sovrano Supremo hanno ripreso a muoversi più violente di prima e, a rendere la situazione più complicata, sarà anche la comparsa di nuovi terribili nemici che cercheranno di ostacolarli.

 

 

Questo e altro, nel prossimo capitolo.

 

 

Amor Kenshiro Pantera Viola è liberamente ispirato a Kenshiro del manga/anime di Ken il Guerriero.

 

http://ildiariosegretodicupido.altervista.org/wp-content/uploads/2013/11/kenilguerriero6386716.jpg

 

Seiya, Shiryu, Hyoga, Shun e il mitico Ikki (non so voi, ma lo considero un grande) sono i protagonisti dell’anime/manga di Saint Seiya.

 

http://www.pharaonwebsite.com/users/fagian/fanarts/existant/[FaGian]-Bronzes-V3.jpg

 

Tania è un altro personaggio della serie di Yugioh Gx.

 

http://vignette4.wikia.nocookie.net/yugioh/images/d/dd/Tania.jpg/revision/latest?cb=20100101141803

 

Il Primo è il principale antagonista della serie televisiva di Buffy the Vampire Slayer (non vi aspettavate che fosse lui eh? ^^).

 

http://www.btvsonline.com/wp-content/uploads/2012/09/buffy-the-first.jpg

 

Cana Alberona è un personaggio del manga/anime di Fairy Tail.

 

http://orig04.deviantart.net/a546/f/2013/120/c/e/__cana_alberona___by_0eka0-d63meuy.png

 

Kuina è un personaggio del manga/anime di One Piece (non sono riuscito a trovare un’immagine che mi soddisfasse e alla fine ne ho messa una di Tashigi che, salvo per gli occhiali, è identica a lei).

 

http://img1.wikia.nocookie.net/__cb20130619223308/onepiece/images/1/1e/Tashigi_Post_Enies_Lobby_Arc_Outfit.png

 

Skye è un personaggio di mia creazione liberamente ispirato a Holo del manga/anime di Spice and Wolf.

 

Il suo aspetto animale

 

https://lh6.googleusercontent.com/-tXsPYAINeJg/UAWl_i-mboI/AAAAAAAAAE4/cL0c3MP7u8Y/w800-h800/1233331177954_f.jpg

 

Il suo aspetto umano

 

http://sf.co.ua/14/07/wallpaper-1142334.jpg

 

Alex e Gatta sono le versioni cartacee dei miei amici autori Alextintura e Ninja767.

 

http://25.media.tumblr.com/tumblr_m941m4RKIg1ro2j0xo1_500.jpg

 

http://s18.postimg.org/fsbohqhwp/doodle_red_hair_by_ellir_pa_d3kw60x.jpg

 

Un ringraziamento a Ladyash per i costumi di alcuni dei personaggi comparsi in questo capitolo e a Soul of Kurama per avermi consigliato il nome del potere di Dohko. 

 

 

 

 

 

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Capitolo 57
*** Il Sun's Warrior Bianco ***


57. Sorge il Sun's Warrior Bianco Salve a tutti e, finalmente ben ritrovati a tutti quanti^^.
Si è passato davvero tanto tempo dall’ultima volta che ho aggiornato questa fic: ben cinque anni. Davvero un’eternità.
Sono avvenute così tante cose in questi anni che ho perso per davvero la cognizione del tempo: così tante che non basterebbe una pagina per riassumerle tutte. Posso solo dire che mi spiace di avervi fatto attendere e spero di riuscire a farmi perdonare con questo capitolo e con i prossimi che posterò più avanti.
 
Come mi è stato giustamente fatto notare, è da parecchio che non aggiorno e quindi è altamente probabile che molti di voi non ricordino la “trama” di questa storia. Ho messo la parola tra virgolette, perché in questi anni mi sono reso conto di non averla mai realmente elaborata come volevo e di aver usato anche personaggi che non conoscevo molto bene. In questi anni, sia per conto mio che grazie all’aiuto di altri autori/lettori, ho avuto modo di approfondire il tutto, modificare il mio stile di scrittura e di sviluppare nuove idee che inserirò nelle fic che seguiranno questa cercando nel frattempo di migliorare questi prossimi capitoli.
Detto questo, ora farò un piccolo riassunto in modo da rinfrescare a tutti la memoria.
 
Tutto inizia nel Fantasy, il regno dove i sogni di tutti diventano realtà. Questo magico regno viene attaccato dai demoni al servizio di Abhadon, l’entità primaria del male e guidati dal generale Abominon che fa strage dei migliori guerrieri a difesa del regno. Quando è ormai prossimo alla vittoria, il demone decide di ritirarsi momentaneamente e di concedere due mesi di tregua agli abitanti per aumentare la disperazione e l’impotenza dei sopravvissuti.
Disperato per la situazione, Galax sovrano del Fantasy decide di evocare un creatore di sogni ossia una persona comune che con i suoi sogni ha contribuito a creare alcuni degli abitanti di questo regno.
La scelta ricade sul diciannovenne Nick che si ritrova evocato nel Fantasy e costretto a combattere una guerra non sua che lo porterà alla fine a trasformarsi in quello che aveva lui stesso contribuito a creare: il Sun’s Warrior Blu Nick Nibbio Blu, un alieno umanoide con caratteristiche di un nibbio reale proveniente dal Sole, meglio noto come soleano.
Sconfitto Abominon, Nick torna nel suo mondo scoprendo di non aver perso nessuno dei suoi poteri e, sotto il nome di Millennium Falcon, decide di usarli per proteggere il suo mondo.
Tuttavia, le forze di Abhadon sono tutt’altro che sconfitte. Al servizio dell’entità oscura vi sono 20 generali che vengono incaricati del compito di eliminare il Sun’s Warrior in quanto problematico per i progetti di conquista.
Inizia così la battaglia del Sun’s Warrior Blu contro le armate infernali, durante le quali viene a conoscenza di cose di cui non immaginava l’esistenza.
Innanzitutto, scopre che lui non è l’unico Nick esistente, ma che ne esistono altri che e sono alla guida dei loro gruppi.
A questo segue la scoperta che la realtà che conosce è organizzata in diverse dimensioni classificate con lettere dell’alfabeto e che lui è della dimensione IN.
A seguito della sua battaglia contro i demoni, si sposterà poi nella vicina dimensione INA dove si troverà davanti a un vero e proprio crossover in cui personaggi di opere diverse vivono senza saperlo in uno stesso mondo.
Ispirato dai suoi alter ego, Nick decide di creare il proprio gruppo, dando origine ai Sun’s Knights, ossia ragazzi molto vicini agli spiriti che materializzano come armature in stile Saint Seiya. Tra questi vi sono personaggi appartenenti alle storie di Naruto, Yugioh e Card Captor Sakura che inizieranno a interagire tra di loro creando nuove storie.
Ma più passa il tempo, più Nick inizia ad avere ricordi e sogni non suoi che non riesce a comprendere se gli appartengono. Inoltre, scopre che dentro di lui risiede l’essenza di una divinità nota col nome di Chaos che mira a impossessarsi del suo corpo ma ciò gli viene impedito dal suo angelo custode Alan e da un’altra presenza senza nome che dimorano dentro di lui. Comprende quindi che in lui c’è molto più di quello che avesse mai pensato.
La situazione si complica ulteriormente quando Nick si trova davanti a un altro Sun’s Warrior, Lello Leone Nero, proveniente dalla sua stessa Terra che non solo gli rivela che non è l’unico soleano esistente ma che, a causa di un misterioso morbo, la specie di cui ormai fa parte è quasi del tutto estinta e i pochi superstiti vivono in totale anonimato mescolati tra i terrestri.
Inoltre, anche nella dimensione INA sono presenti i soleani ma sono sotto il regime tirannico di Vorkye Drago del Sangue che ha rivendicato il potere per sé e assoggettato l’intera stella.
Dopo aver incontrato Lello, Nick fa la conoscenza dei soleani ancora vivi nella sua dimensione che giungono in soccorso suo e dei compagni contro il Primo, un’altra entità maligna che mira a prendere il posto di Abhadon e a distruggere chi costituisce un ostacolo per i suoi piani.
In tutto questo, uno dei Sun’s Knights è sparito nel nulla e ora il gruppo è andato alla sua ricerca in una delle numerose dimensioni satellite presenti nella INA e restano in attesa dell’attacco della decima armata infernale guidata dal Dio Hades.
 
 
 
 
 
 
 
 
Valicata l’enorme porta, il gruppo si trovò davanti a un nuovo paesaggio. Era una desolata landa nera. La terra bruciata emanava un acre odore di morte, le montagne in lontananza parevano dei giganti sofferenti piegati su loro stessi. Nei dintorni vi era ciò che restava di abitazioni ormai ridotte a ruderi. Ma non era quel paesaggio a lasciare senza parole, bensì il cielo. La luna era completamente assente. Al suo posto vi era quello che sembrava una meteora che rilasciava una scia di colore azzurro. La sua fredda luce rendeva il panorama ancora più inquietante di quanto già non fosse.
 
Quando vide lo strano corpo celeste, Jim fu colto da un dolore all’occhio bendato.
“Tutto bene?” gli chiese Axel preoccupato.
“Si. È già passato!” gli rispose Dundee rimettendosi composto “Avverrà qui!” pensò mentre ricordava un evento del suo passato.
Il suo leggero malore fu notato da pochi. Gli altri stavano osservando il paesaggio che avevano davanti.
 
“Indubbiamente inquietante!” commentò Jiraiya mantenendosi impassibile. Durane la guerra dei ninja aveva già assistito a simili panorami ma quello che si trovava davanti aveva un qualcosa di più inquietante.
“Queste armate hanno lasciato terra bruciata intorno a loro. Davvero triste!” anche Kakashi non era nuovo a questo tipo di spettacolo ma sperava di non dover più assistere a un simile scenario. Suo malgrado, si era illuso.
I Bronze così come i soleani presenti non potevano che concordare. Nemmeno loro erano nuovi a quel panorama.
Nick stesso lo ricordava fin troppo bene. Era stata la prima cosa che aveva visto quando aveva messo piede nel Fantasy e, ancora una volta, vi stava assistendo.
Le armate del Sovrano Supremo non sono diverse dai demoni di Abhadon!” pensò il castano coi pugni stretti.
Ma ciò che ora lo preoccupava era la reazione dei ragazzi. Forse i giovani ninja avevano già visto quel panorama ma non gli altri.
“E’-È terribile!” esclamò la piccola Kinomoto stringendo i pugni tremanti. Il mondo di prima doveva averle da un’idea della guerra ma quello era anche peggio “Perché distruggere tutto quanto? Perché seminare così tanta morte e desolazione? Che senso ha fare tutto questo?” e pose tutte queste domande più a sé stessa che ai compagni.
Shaoran la strinse a sé. Avrebbe voluto darle una risposta ma non sapeva come risponderle. Anche lui era nelle sue stesse condizioni ma riusciva a controllarsi quel tanto che bastava per non farle trasparire.
“Non c’è mai una risposta sola e nemmeno una giusta!” le rispose Amor accarezzandole la testa “Quando scoppia una guerra, non importa chi sia nel giusto, ciò che provoca è sempre e solo questo e a pagarne le conseguenze sono sempre gli innocenti!” e lui, suo malgrado, aveva assistito molte volte a tutto questo.
“Non è giusto!” disse Naruto stringendo i pugni.
“La guerra non è mai giusta!” gli rispose Ikki iniziando a camminare “E non credete che questo sia il peggio. Finora voi avete combattuto solo i demoni che, per loro stessa natura, desiderano distruggere senza un motivo ma c’è qualcosa di peggio di loro: gli umani. Non c’è creatura peggiore che non desideri la guerra. Poco importa il motivo. Alla fine, ogni scusa è buona per combattere. E inevitabilmente anche chi interviene per fermare le guerre deve farlo. Anzi, la sua diventa una guerra doppia: contro gli altri e contro sé stesso!” e cominciò ad allontanarsi “Perciò fatevene una ragione. È il solo modo che avete per andare avanti!” e distanziandosi dal gruppo.
“Aspetta dove stai andando?” gli chiese Syrus confuso.
“A fare ciò che so fare meglio!” rispose il cavaliere della fenice per poi andarsene senza degnare gli altri di un saluto.
“Tipico suo!” esclamò Nick sospirando “Se li incontri, aiuta Zane e Aster. Ovviamente fa come preferisci!” ma gli mandò questo messaggio mentale. Sapeva come era fatto: solitario e duro come pochi ma, a modo suo, dotato di un grande cuore.
Se meriteranno il mio aiuto!” rispose il blu per poi chiudere il contatto.     
 
“Cioè, se n’è andato lasciandoci così. Ma che modi!” protestò Ino stringendo il pugno. Lo aveva considerato figo ma non così menefreghista.
“Mio fratello fa sempre così. Non è nel suo stile stare con gli altri!” commentò Shun giustificando il modo di fare del fratello.
“Ma potete stare tranquilli. Se il suo aiuto sarà necessario, non importa dove si trova, verrà a darci una mano!” di questo Seiya ne era sicuro.
“Se lo dite voi ci fidiamo!” commentò Shikamaru che preferì chiudere la questione “Piuttosto, come intendiamo muoverci?  Siamo un bel gruppetto e c’è più di qualche testa calda da tenere a bada!” con queste ultime parole si riferì in particolar modo a Naruto e Jaden che erano i tipi più imprevedibili del gruppo^^.
“Perché guardi me?” chiese il biondino in questione facendo la sua migliore faccia da dobe possibile.
“PERCHE’ SEI TU QUELLO CHE FA SEMPRE CASINI!” lo sgridò il confettino rosa col pugno già pronto a colpirlo in testa.
“Fermati subito Sakura!” disse Nick severo.
La rosa si bloccò di colpo. Non era stato solo il tono di voce del castano a bloccarla, il suo corpo era come paralizzato. Sembrava quasi fosse una statua di pietra.
La stessa Haruno non aveva parole. Per quanto ci provasse, non riusciva a muovere un muscolo.
 
“Ma che succede?”
Si chiesero tutti i ragazzi senza parole.
 
“Tu guarda! Non ricordavo usassi la telecinesi per fermare le ragazzine isteriche!” commentò Kuina rivolta al castano.
“Beh, se non lo avesse fatto lui, ci avrebbe pensato uno di noi o il maestro Amor stesso!” esclamò Dohko calmo.
I ragazzi fissarono stupiti il castano. Dal canto suo, lui fissava severamente Sakura ancora bloccata. I suoi occhi brillavano di una leggera luce azzurra. Quando essa sparì la ragazza fu di nuovo libera di muoversi e si voltò stupita verso di lui.
“Sappiamo tutti quanto Naruto sia imprevedibile ma non è una scusa perché venga sempre sgridato o colpito in testa. Non hai mai pensato che forse sono proprio i pugni che gli dai in testa a renderlo così?” le chiese Nick con un tono che non ammetteva repliche “È vero, siete ninja e siete allenati e abituati a reggere a subire danni ma anche le scorze più dure si rompono se colpite sempre in quel modo. Quindi te lo dirò chiaramente: picchia nuovamente Naruto o qualunque altro tuo compagno per motivi stupidi e riceverai una punizione dieci volte peggiore di quello che hai fatto!” e le disse chiaramente quale sarebbe stata la sua punizione se lo avesse fatto di nuovo.
“S-Sì!” rispose Haruno con aria colpevole.
Nick fece un respiro per scacciare tutto il nervoso e poi le poggiò una mano sulla testa “Dai, ora non fare questa faccia avvilita. Facciamo tutti i nostri errori. L‘importante è non ripeterli!” e provò a consolarla.
Un gesto che fece sorridere i compagni presenti, compresa la ragazza stessa.
 
“Disse il piagnucolone del nostro gruppo!” lo canzonò Kuina da dietro. Cosa che fece rizzare i capelli del castano.
“E che si arrabbiava e dimenava quando non riusciva in qualcosa di semplice!” seguita da Dohko. E la cosa fece socchiudere gli occhi a Nick.
“Non dimentichiamo della sua poca voglia di studiare e della sua timidezza che lo faceva balbettare!” ma anche Gatta volle dire la sua. E la cosa piombò come un macigno sulle spalle del castano.
“Per non parlare della sua pigrizia!” Alex rincarò la dose facendo calare un altro macigno sulle spalle di Nick.
“E che fosse un credulone? Non ce lo possiamo dimenticare!” e ci si mise anche Skye che doveva anche criticarlo.
Cosa che fece capire ai ragazzi che nemmeno il loro amico era impeccabile^^.
 
“Appunto.  Sono il bue che da del cornuto all’asino!” esclamò sarcasticamente il castano^^.
“Come avete potuto capire, ragazzi, anche lui ha i suoi difetti. Li ha ancora ma si è applicato e li ha corretti. Potete fare lo stesso ance voi!” concluse Amor ponendo fine a quella catena che sapeva sarebbe andata avanti per un bel po’ ma, in quanto suo maestro, sapeva bene gli sforzi che aveva fatto per migliorarsi.
“E no, volevo dire anche io la mia!” protestò Cana facendo il broncio. Esso fu sostituito da un sorriso triste “Anche se è solo un grazie... da parte di entrambe!”
Nick la guardò stupito. A che cosa si riferiva? E perché aveva usato la parola entrambe?
Avendo notato il suo stupore, Joey decise di illuminarlo “E’ legato agli eventi di quando lasciammo il sole... oltre sei secoli fa. In quell’occasione hai salvato la sua vita e quella di una piccola soleana che, ahimè non è più tra noi!”
“Cosa?” chiese stupito il Sun’s Warrior che osservò sia il biondo che gli altri compagni.
I soleani presenti abbassarono tristemente il volto. Ricordare quei momenti non era facile per nessuno di loro e se il castano non ne aveva nessun ricordo era meglio così.
“Come ha detto Joey è una storia di oltre sei secoli fa!” disse Seto cupo “Ma non è il momento di raccontarla. Ti basti sapere che in quell’occasione… sei morto per salvare tutti noi!” e preferì non aggiungere altro.
Il castano spalancò gli occhi per l’incredulità.
Alan lo guardò con apprensione e gli poggiò una mano sulla spalla destra.
“Comprendo che vorresti chiedere qualcosa di più ma Seto ha ragione. Non è né il momento né il posto adatto per rivangare il passato che non conosci!” il biondo rimarcò le parole del soleano robotico.
 
Il castano rimase per un po’ in silenzio e con le braccia incrociate. Rifletté su quello che aveva scoperto in quei giorni.
Da quando era diventato il guerriero che era, aveva scoperto di avere dei retroscena che nemmeno lui credeva di avere. All’inizio credeva che il suo aspetto e i suoi poteri fossero tutti frutto della sua immaginazione. Poi, da quando aveva iniziato combattere i generali infernali, si era reso conto che aveva abilità che non aveva mai pensato di possedere e una storia che non conosceva. Aveva pesino scoperto dell’esistenza di altre dimensioni e conosciuto alcuni suoi alter ego che, in un modo e nell’altro, erano come lui. Inoltre, ora aveva scoperto che i soleani non erano semplicemente il frutto della sua immaginazione e che vivessero solo e unicamente nel Fantasy. Esistevano veramente e, a seguito di una vera e propria pandemia, ora abitavano sulla Terra. Sulla sua Terra. E lui non lo aveva mai sospettato. In più, i soleani esistevano anche in quella dimensione insieme personaggi provenienti da diverse opere con cui lui e molte altre persone erano cresciuti. Aveva saputo di essere morto secoli prima e.… di essere rinato.
E infine c’erano Chaos e la misteriosa presenza che aveva incontrato una settimana prima.
Aveva un sacco di domande da fare ma non sapeva da quale iniziare. E la cosa iniziò a fargli girare la testa.
 
“Sicuramente in questo momento hai un sacco di domande da farci e questo lo comprendiamo. Vorremmo risponderti qui e ora ma non è il momento per farlo!” gli disse Skye osservandolo con occhi comprensivi.  
 
“Scusate se mi intrometto ma non sarebbe più semplice se Nick vi leggesse la mente?” si intromise Atticus con aria tranquilla.
“È vero. Lui è un telepate e, se glielo permettete, scopre tutto senza che dobbiate per forza aprire bocca e rivangare quei momenti!” concordò Axel che non comprendeva perché non si ricorresse a questa soluzione così semplice senza dover aspettare ulteriore tempo.
“Credo che non sia così facile amico mio!” commentò Jim osservando sia il castano che i nuovi compagni.
“Il ragazzo ha ragione!” concordò Kakashi “Nick non la vuole usare!” esprimendo il suo pensiero.
I ragazzi fissarono confusi prima il Jonin e poi il Sun’s Warrior. Non comprendevano quale fosse il problema a non voler usare un potere di cui si era dotati.
“E’ perché sono suoi compagni!” a rispondere alla loro domanda ci pensò Jaden “Se il signor Nick gli leggesse la mente dimostrerebbe di non fidarsi di loro!” e spiegò il motivo di questa scelta del castano.
“Allora come giustifichi tutte le volte che lo ha fatto con noi? Non ha un vero e proprio senso!” commentò Kankuro dubbioso.
“Se ben ricordi lui ci ha sempre chiesto il permesso!” gli fece notare Shikamaru con sguardo riflessivo “Quando ci ha reso i suoi Sun’s Knights ci ha chiesto il nostro permesso in modo da guadagnarsi la fiducia di tutti noi. E ha fatto lo stesso anche durante gli allenamenti in cui, alle volte, la usava per prepararci a fronteggiare avversari che al contrario non si fanno scrupoli a entrarci nella testa. Pensa a quando ce la siamo vista contro Raptomort!” e invitò lui e i compagni a ricordare tutte le volte in cui il castano aveva usato la sua telepatia su di loro.
“Shikamaru ha ragione!” commentò Shino “Probabilmente con sconosciuti o con qualcuno che ha incontrato una sola volta, non esita a usare questo suo potere. Ma con noi è diverso. Mi sbaglio forse?” per poi chiedere al diretto interessato.
Nick non parlò per più di dieci secondi. Infine, annuì “Sì è come avete detto voi. Non uso questo potere con leggerezza!” fissò poi i compagni soleani “Va bene, rimanderò le domande a un altro momento. Però, non fatemi attendere una vita!” dando loro piena fiducia.
“Puoi stare tranquillo!” gli rispose Dohko a nome di tutti sollevando il pollice.
Gli altri annuirono.
 
“Ora che abbiamo momentaneamente risolto la questione, direi che possiamo iniziare con il nostro allenamento!” Amor attirò l’attenzione su di sé decidendo per tutti che il tempo delle parole era finito.
 
“Si maestro!”
Dissero tutti quanti.
 
“A essere sincero mi sarebbe piaciuto sapere qualche altro dettaglio su voi soleani!” commentò Kakashi leggermente deluso.
“Durante le pause potrai chiederci tutto quello che vorrai!” gli disse Kuina con un sorriso “Se poi vuoi sapere le mie misure, ti dico subito di non provarci nemmeno a chiederlo!” che divenne inquietante in segno di avvertimento.
“Non ti devi preoccupare. Non era tra le mie curiosità!” gli rispose il ninja copia che percepì il pericolo.
“Tanto la tua quarta la notano tutti!” esclamò Dohko.
“Soprattutto mentre dormi in piedi!” concordò Joey con un sorriso da furbetto “Hai le misure più piccole del gruppo e lo sappiamo tutti!” dicendolo con molta convinzione.
La blu fissò i due con un evidente tic che convinse tutti ad allontanarsi dai due soleani.
“Cana posso prendere in prestito la tua mazza?” chiese poi la spadaccina.
“È tutta tua. Spaccagliela in testa!” rispose la castana lanciandogli Seto.
“Grazie!” disse lei afferrando al volo un confusissimo castano e poi lanciandosi all’inseguimento dei due che se la dettero a gambe^^.
“Quei due se la sono cercata!” commentò Jiraiya con occhi a fessure.
“Già!” concordò Alan con la medesima espressione.
“Ma usare quel poverino come mazza non vi sembra un po’ disumano?” chiese Sakura Kinomoto un po’ preoccupata per il soleano drago.
“Tanto non si fa niente!” la consolò Alex “Non con la testa dura che si ritrova!” e di questo ne era sicuro^^.
“Ricordate che è un organismo cibernetico!” e Gatta gli dette corda dato che Seto era come lei ed Alex.
“A questo punto non serve attendere ulteriormente. Possiamo iniziare la sessione intensiva di allenamento!” disse Shiryu avvicinandosi a Nick “Noi Bronze ci concentreremo sull’allenare Nick e a prepararlo allo scontro con Hades, mentre il maestro Amor e i soleani presenti penseranno ai ragazzi. Vi va bene?” e propose la sua idea sperando che venisse accettata.
“Non ho obiezioni!” rispose il maestro della Sacra scuola “Però è meglio alternarci. Ho diverse tecniche che devo ancora trasmettere al mio allievo!” stabilendo questa sua condizione.
“Nessun problema maestro!” gli rispose Nick stesso.
“A allora INIZIAMO!” proruppe Naruto per stimolare gli animi.
“Si facciamolo!” seguito da Gaara.
“Diventiamo più forti e troviamo anche Jesse!” concordò Jaden sempre deciso a salvare l’amico e a diventare più forte.
 
“Certo!”
Dissero i compagni dando così inizio agli allenamenti.
 
 
INTANTO A DIVERSI CHIILOMETRI DI DISTANZA
 
 Ikki si era ormai allontanato dal gruppo.
Avanzava con passo fermo quelle lande desolate consumate dalle orde delle tenebre.
“Di sicuro non sono alla nostra altezza ma non bisogna abbassare la guardia!” di questo ne era sicuro
Si trovò davanti un bivio. Quale delle strade era quella giusta?
Per il Bronze solitario non era un problema. Una valeva l’altra.  Lasciò fosse il suo istinto a guidarlo e prese per quella alla sua destra.  Era da lì che percepiva delle presenze degne di nota che era sicuro appartenessero ai Sun’s Knights mancanti. 
“Da come me li ha descritti Nick, sono tipi caratterialmente simili a me. Sarà interessante vedere se ha ragione o meno!” fu questo il suo pensiero. E la sua curiosità era molta.
Ma fu tale da non fargli notare che, a causa del movimento brusco, una delle code del suo cloth si era avvicinata al piede. Calpestò l’oggetto in questione ed essendo parte integrante della corazza provocò un effetto domino facendolo scivolare all’indietro
CRASH!
“AHIA! CAZZO!” imprecò Phoenix tenendosi la testa dolorante per la botta^^ “Come è possibile che faccia simili figure? Beh, almeno non succede mai in presenza degli altri!” e ringraziò il cielo che cose del genere non gli capitassero davanti ai compagni o avrebbe perso la sua dignità.
Contento di questa fortuna, Ikki si rimise in piedi e si incamminò verso l’ignoto e facendo attenzione a non calpestarsi nuovamente la coda^^        
 
 
 
 
 
 
INTANTO SU UN PIANETA SITUATO IN UNA GALASSIA LONTANA
 
Il pianeta Kyrin. Era un mondo assai diverso dalla Terra: il cielo era plumbeo e quasi sempre attraversato da dense nubi, la vegetazione presentava colori acidi che variavano dal verdastro al giallo, la fauna era costituita da creature tozze e molto robuste, mentre gli abitanti, per i pochi che si erano visti, erano bassi e tarchiati e ancora molto primitivi, la temperatura variava dai +30 ai -10 gradi, le giornate erano di circa 26 ore e la gravità era cinque volte superiore a quella terrestre.
Per il gruppo di Yugi non era stato facile adattarsi a quelle condizioni. Avevano impiegato diversi giorni a adattarsi e con non poche difficoltà e gli allenamenti che dovevano sostenere ogni giorno erano sempre estenuanti.  
Aruka e Jack non si trattenevano e non esitavano neanche ad assumere le loro vere sembianze per dare loro maggiori problematiche. Anche Eriol non ci scherzava: le sue lezioni teoriche erano piene di concetti complicati persino per i più intelligenti del gruppo e quelle pratiche non erano da meno.
Era ormai passato un mese da quando il gruppo era arrivato lì ma per loro sembrava passato molto di più.
E un altro giorno era appena iniziato
“Oggi voi tutti, Yugi escluso, ve la dovrete vedere contro di me!” annunciò Aruka fissando severamente i Sun’s Knights presenti.
“E per quale motivo Yugi sarebbe escluso dalla sessione di allenamento?” chiese Seto. Rispetto a un mese prima sfoggiava un look diverso. I pantaloni erano completamente strappati e graffiati, la camicia era a brandelli e il cappotto era stracciato ai lati. I capelli si erano allungati fino a toccare le spalle e sul viso era presente una folta barba. Tuttavia, i suoi occhi non avevano mai perso la loro freddezza.
Anche gli altri erano in condizioni simili, salvo le ragazze che, chissà come, riuscivano a mantenersi.
“Semplicemente perché Jack vuole sottoporlo ad una sessione speciale!” gli rispose la verde per poi assumere le sue reali sembianze di drago “Ora basta parlare e fatevi avanti!” e senza attendere, si scagliò contro di loro iniziando l’allenamento.
 
A un centinaio di metri di distanza Yugi si trovava davanti il grande drago dorato Sourise.
Anche il re dei giochi era cambiato parecchio: gli abiti erano del tutto stracciati, i capelli a stella si erano allungati a tal punto da cadergli lungo la schiena e non stavano più al loro posto e aveva anche un’evidente barbetta. Era cambiato anche fisicamente: aveva perso la sua tipica espressione infantile diventando molto più simile al suo alter ego Atem diventando anche più alto.
Muto aveva chiesto al drago d’oro di insegnargli a usare la magia del Dragon Slayer. Il drago aveva voluto sapere il motivo che lo spingesse a voler apprendere questa magia.
La risposta del viola era stata semplice: proteggere i suoi amici e anche non sentirsi più inutile come durante la tentata distruzione operata da Vorkye e la sua banda.
Per il drago non ci fu risposta migliore: era stata semplice e schietta, una cosa che aveva sempre apprezzato.
Muto aveva iniziato a padroneggiare abbastanza bene quella magia consistente nella manipolazione di fiamme dorate e dell’oro. Ma necessitava di molto allenamento e maggiore controllo del potere magico e, dato che il tempo non era dalla loro parte, dovevano fare in fretta.
 
Yugi era a terra ansimante. Aveva impiegato tutte le sue energie ma ancora non bastava.
“E’ tutto qui quello che sai fare Yugi?” gli chiese il drago con una punta di delusione “Con questa scarsa resistenza non riuscirai a proteggere nessuno e nemmeno a dimostrarti utile!” e rincarò la dose in modo da stimolarlo a rimettersi in piedi.
 
WAMP!
 
Nel mentre gli soffiò contro una fiammata che fu subito assorbita dal giovane che si rimise in piedi.
“Non serve che me lo ricordi. So anch’io che così non va bene!” gli rispose Muto tra un respiro e l’altro.
Anche se aveva recuperato le forze sentiva tutto il corpo dolorante.
“E pensare che Nick e Lello hanno imparato a padroneggiare questa magia in appena due giorni con Anima del Drago annessa!” commentò Sourise “Sarà forse che sono due guerrieri con più di cinque millenni a testa e con maggiore esperienza alle spalle. Anzi no, Nick ha appreso questa magia quando era ancora un semplice umano!” e si corresse sul castano. Ma anche così non poteva che sminuire il suo attuale allievo.
Yugi strinse i pugni. Era consapevole dei suoi limiti; eppure, stava cercando di applicarsi con tutto sé stesso per migliorare. Ma non era ancora sufficiente.
“Continuiamo!” disse trattenendo a stento la rabbia.
Sourise lo fissò serio senza parlare e si limitò a sollevare un dito artigliato invitandolo a farsi avanti.
Yugi non se lo fece ripetere due volte e, evocata la sua armatura di Sun’s Knight, si lanciò contro il drago.
 
Eriol stava seguendo a distanza le due sessioni di allenamento insieme ai suoi famigli. Le sue attenzioni erano concentrate su quello di Yugi.
“Ci si sta mettendo d’impegno!” commentò allegramente Ruby Moon intenta a servigli del tè.
“Ma non è sufficiente!” esclamò Spinel Sun raggomitolato su sé stesso “Nelle sue attuali condizioni non andrà da nessuna parte!” poteva facilmente prevedere come sarebbe andata a finire.
“Yugi è quello che ha il maggior potenziale dei suoi compagni. Tuttavia, non riesce a esprimerlo come realmente vorrebbe fare!” commentò Hiragizawa bagnandosi le labbra col tè appena servito.
“E che cosa glielo impedisce?” chiese dubbiosa Ruby Moon.
“Forse i suoi dubbi?” suggerì Spinel Sun anche se non era sicuro di quello che aveva appena detto.
“Quelli li ha superati da tempo. È altro che gli impedisce di farlo!” commentò Eriol continuando ad osservare Muto.
 
DIVERSE ORE DOPO
 
CRACK!
 
“ARRGHH!” Yugi si sfracellò a terra con l’armatura completamente distrutta.
I suoi assalti, per quanto forti non riuscivano a rompere le difese del drago. Nemmeno con la magia del Dragon Slayer era riuscito a ottenere qualche risultato e la sua armatura era stata sbriciolata da un semplice rilascio del potere magico del drago.
“Anche così non è servito a nulla!” commentò Sourise sconsolato “Per oggi interrompiamo!” e decise di porre fine a quest’ennesima sessione inconcludente.
“N-Non ancora!” sussurrò il viola stringendo i denti “Posso ancora continuare!” e si rimise a fatica in piedi.
“Non in quello stato!” commentò Sourise “Sei stanco, ferito e riesci a mala pena a reggerti in piedi. Se continui così rischi per davvero di morire!” lo aveva provocato abbastanza ma ora si era reso conto di aver tirato troppo la corda.
“E ALLORA!” gridò Yugi facendo spalancare le pupille del drago “Lo avete detto voi che il nemico non avrà nessuna pietà di noi. Non ci risparmierà nemmeno se lo imploriamo. Perciò smettila di trattarmi con i guanti e attaccami come se volessi uccidermi!” e detto questo si lanciò a muso duro verso di lui.
Sourrise sospirò “A quanto pare dovrò insegnarti un’altra cosa!” e spalancò gli occhi sfoderano un’espressione feroce.
L’aria intorno a lui si distorse e davanti a lui ad apparve una figura indistinta armata di falce.
 
ZACK!
 
Yugi fu colpito al petto da un profondo squarcio finendo spinto all’indietro e schiantato al suolo. Non riuscì nemmeno a urlare per il dolore che provava. Ormai non aveva più fiato nei polmoni.
“Ne hai avuto abbastanza o vuoi continuare dicendo queste fesserie?” gli chiese il drago avvicinandosi minaccioso a lui “Credi davvero che questo sia un gioco come quello che fai usando il tuo deck? Credi davvero di poter diventare più forte semplicemente volendolo?” fino a quando non gli fu praticamente a pochi centimetri “Questo non è un gioco e se muori non puoi resuscitare giocando delle semplici carte. Hai capito?” e fissarlo severamente.
“Cough!” in tutta risposta Muto fece un forte colpo di tosse sputando anche un corposo fiotto di sangue.
Forse ho un po’ esagerato!” pensò il drago. Poteva vedere che le condizioni del suo giovane amico erano pessime.
 
Lo so anche io!” pensò Yugi in uno stato di semi incoscienza “Quello che abbiamo deciso di fare non è un gioco. Non è un duello che deciderà le sorti di tutto come siamo abituati a fare. Non è semplicemente con le carte che possiamo vincere!” in cuor suo sapeva già che era totalmente diverso da quello che lui e i suoi compagni avevano affrontato fino a quel momento “Ma davvero non c’è nulla che possa fare? Come posso fare a proteggere i miei amici? Come posso fare… Faraone?” si chiese mentre iniziò a perdere conoscenza.
 
Tutto intorno a lui si fece buio. Tutto si fece silenzioso. Il suo corpo e la sua mente vagavano nel buio. Non c’era nulla.
Poi, da quel nulla, qualcosa squarciò il buio. Il nero fu sostituito da un caldo bianco.
“Che cos’è?” si chiese il viola mentre i suoi occhi iniziarono ad abituarsi a quel nuovo colore.
 
FLASH!
 
Sopra di lui ci fu un bagliore dorato e apparve la sua armatura di Sun’s Knight.
Yugi la osservò stupito.
Ora che ci pensava, quando Nick l’aveva sbloccata non aveva detto di che spirito si trattasse. Aveva solo detto il Faraone Senza Nome. In tutto quel tempo non si era mai chiesto quale fosse realmente il suo nome né i poteri che derivavano da essa. Non ne aveva nemmeno estratto la carta che era presente in tutte le armature degli altri compagni, non aveva trovato niente. Anzi, qualcosa era apparso: qualcosa che credeva non avrebbe più rivisto e che era tornato a pendere dal suo collo. Il suo Puzzle del Millennio.
Nei primi momenti aveva creduto che il suo amico faraone fosse tornato a dare loro una mano. Ma così non era stato. Per quanto avesse provato a chiamarlo, il suo amico non rispondeva più. Ormai era andato via e non sarebbe più tornato. Allora perché il Puzzle era tornato da lui? Che cosa voleva dire?
Sentì che il dolore che provava non c’era più. Le ferite e la fatica erano sparite e questo gli permise di rimettersi in piedi e di osservare la sua corazza personale.
Più la osservava, più pensava che le mancasse qualcosa. Ma che cosa?
Il suo sguardo cadde sul suo Puzzle. Non capiva perché ma sentiva che era quello il pezzo mancante. Era una sensazione strana, eppure sentiva che era la cosa giusta da fare.
Decise quindi di fare un tentativo e, sfilatosi il Puzzle, lo appese al collo dello dell’armatura.
Attese per diversi secondi ma non successe nulla.
“Mi sono illuso!” commentò abbassando tristemente lo sguardo “Per un attimo, ho veramente pensato che fossi qui davanti a me!” tanto che gli occhi iniziarono a inumidirsi.
Nella sua mente riaffiorarono i ricordi delle tante avventure affrontate con lui e i suoi compagni. Gli scontri, gli enigmi e le difficoltà affrontate insieme.
Ogni ricordo gli fece cadere una lacrima.
“Io… non so che cosa fare” sussurrò a sé stesso “Che cosa posso fare… Atem?” e chiamò il suo amico per nome.
 
FLASH!
 
Come a voler rispondere alla sua domanda, il Puzzle brillò e fu seguito dall’armatura che sprigionò una luce accecante.
Yugi si coprì gli occhi per non essere accecato.
“Continua ad essere te stesso!” disse una voce in mezzo a quella luce.
Il corpo di Muto fu attraversato da un brivido: riconosceva quella voce. Era lui. Il faraone era lì.
Quando finalmente la vista tornò a funzionare, fissò con gioia davanti a lui.
Lo stava osservando con sguardo sorridente. Il faraone Atem era lì davanti a lui.
Non proferì parola. Non era necessario: bastò il suo sguardo per far capire che cosa volesse dirgli.
Yugi comprese che era sempre stato al suo fianco. Era diventato lui stesso la sua armatura e il suo potere perché sapeva che avrebbe avuto bisogno del suo aiuto. Ma adesso era tempo che continuasse da solo per la sua strada. Se voleva diventare più forte e proteggere i suoi amici… doveva farlo da solo. E il faraone era sicuro che ce l’avrebbe fatta.
“Io credo in te!” furono queste le uniche parole che esternò poi la sua figura sparì insieme all’armatura.
Yugi fece un profondo respiro “Sì, mi ero dimenticato che cosa devo realmente fare: credere in me stesso!” era questo che aveva appreso grazie a lui e ai suoi amici. La sua vera ispirazione.
 
“E questo ciò che sei?” chiese una voce nuova.
Il viola si ritrovò di colpo in un luogo diverso: un mondo in cui tutti i colori erano confusi. Ovunque guardasse, non si vedeva una fine. Era come sospeso in esso.
“Dove mi trovo?” si chiese il giovane sempre più confuso.
Intorno a lui comparvero delle figure avvolte da una mistica luce bianca che ripeterono “E’ questo ciò che sei?”
Per quanto ci provasse, Muto non riusciva a metterle a fuoco. Sebbene le vedesse, non riusciva a comprenderne la fisionomia.
“E’ questo ciò che sei?” chiesero nuovamente le figure.
“Prima di rispondervi, ditemi chi siete e dove mi trovo!” si impose Yugi mettendosi in posa di combattimento.
Per lunghi istanti, le figure rimasero in silenzio. Era come se stessero pensando a come rispondere.
“Non serve che ti agiti giovane Yugi. Non hai nulla da temere da noi!” disse poi la figura che aveva davanti. Il suo tono di voce era strano, era come distorta e questo non gli permetteva di capire sé stesse parlando con un uomo o una donna.
“Su chi siamo, puoi considerarci come i tuoi predecessori!” disse un’altra figura alla sua destra con la medesima voce distorta.
“Mentre questo luogo, possiamo definirlo il santuario dell’investitura!” concluse un’altra alla sua sinistra con la medesima voce.
Predecessori? Investitura? Che cosa significava?
Erano queste le principali domande che Yugi si stava ponendo.
“Potete essere più chiari per favore? Non riesco a capire che cosa volete dire!” che chiese maggiori chiarimenti.
“Per dirla più semplicemente, noi siamo i residui di coloro che un tempo furono conosciuti come Sun’s Warrior Bianco e questo è il luogo in cui ognuno di noi è stato investito di questo titolo!” a rispondergli ci pensò la prima figura che aveva parlato rivelando una sconvolgente verità.
Una verità che lasciò Yugi basito “U-Un momento. State dicendo che io… sono candidato per diventare un Sun’s Warrior?” e formulare quelle parole si rivelò uno sforzo immane.
“Sì, esatto!” gli confermò la figura che aveva davanti.
Il ragazzo non aveva parole. Non riusciva a credere a quello che aveva appena sentito. Come poteva essere che lui, un umano, potesse essere stato << scelto >> per ricoprire un simile ruolo? Chi l’aveva scelto? E con quali requisiti?
E non sapeva da dove iniziare a chiedere.
“Ti stai chiedendo come sia possibile vero?” gli chiese la figura alla sua destra.
Il viola si limitò ad annuire. Non si sforzò nemmeno di chiedere come lo avesse compreso. Probabilmente la sua espressione mostrava il suo attuale stato d’animo.
“In effetti, è la prima volta che sia un non soleano ad essere stato scelto. Tuttavia, non c’è nessuna regola che lo proibisca!” gli rispose la stessa figura.
“Nessuno di noi ha mai saputo chi ci ha scelto. Sappiamo solo che una volta che ci siamo ritrovati qui, siamo stati investiti di questo titolo e poi… una volta usciti da qui, non abbiamo più ricordato nulla di questa esperienza a parte la consapevolezza di essere stati scelti dal sacro amuleto bianco!” seguita dall’altra alla sinistra di Muto.
“Quindi… mi state dicendo che, una volta che uscirò da qui, non mi ricorderò di questo luogo?” chiese Yugi e le figure annuirono “Eppure, ancora non riesco a capire. Chi ha deciso tutto questo? E perché ha scelto me?”
Le figure non seppero come rispondergli.
 
“A decidere queste regole, sono stato io!” disse una nuova voce. Tutte le figure avvolte di bianco sparirono come fiammelle e ne apparve una nuova.
Pareva umana avvolta da una lunga veste color diamante che lo ricopriva interamente. Il volto era nascosto da una sorta di velo iridescente che permetteva di vedere solo le labbra e gli occhi. Questi ultimi parevano simili a due galassie: sembrava che in essi brillassero miliardi di luminose stelle.
La sensazione che emanava era… pace.
“Voi chi siete?” chiese Yugi incantato da quella figura.
“Posso definirmi il creatore dei Sun’s Warriors!” gli rispose il nuovo arrivato che si fermò a pochi passi da lui. La sua figura era imponente: pareva qualcosa di irraggiungibile.
Il viola lo fissò incredulo “Il fondatore dei Sun’s Warriors?” ripeté “Mi state dicendo che siete voi ad aver…” non riuscì a dire altro. Lo stupore era troppo.
“Esatto giovane Yugi!” confermò la figura sorridente “Normalmente non vengo mai in questo luogo. L’ho reso autonomo perché scegliesse da solo chi nominare un Sun’s Warrior. Ma questa è un’occasione speciale: è la prima volta che qualcuno che non sia un soleano o una sua reincarnazione è stato scelto per ricoprire questo ruolo!” e spiegò con calma il motivo della sua presenza che non era di poco conto.
“La prima volta?” chiese Yugi ricevendo un cenno positivo da parte di questa figura “Allora… siete qui per spiegarmi qualcosa di importante?” gli chiese speranzoso.
“Sono qui per osservare il giovane umano che risulta essere degno di ricevere il titolo di Sun’s Warrior. Se anche volessi spiegarti qualcosa di importante, una volta uscito da qui non lo ricorderesti più!” ma la figura negò subito senza però cambiare espressione “So di darti una delusione ma credimi quando ti dico che non è ancora arrivato il momento di spiegare cosa ci sia realmente dietro la nascita di questo gruppo. Arriverà quando voi tutti sarete riuniti!” dicendogli tutto e niente.
“Perché tanta segretezza? Non vi fidate di noi?” gli chiese il viola sempre più confuso.
“Non è così figliolo. Il fatto che vi abbiamo affidato questi ciondoli è la prova della nostra fiducia!” controbatté la figura.
Yugi lo guardò stupito “Abbiamo?” voleva forse dire che vi erano altri, fondatori?
“Esatto giovanotto!” confermò la figura “L’idea di creare i Sun’s Warriors è nata da me ma non ho fatto tutto quanto da solo!” rivelando anche questo.
Yugi non sapeva che cosa dire. Aveva ricevuto così tante informazioni ma ancora non aveva avuto la risposta che voleva.
“Ditemi solo questo: perché io?” gli chiese il viola. Era questo che voleva realmente sapere.
Per alcuni momenti la figura lo guardò in silenzio “Che cosa ritieni più importante di te stesso? Rispondi sinceramente e avrai la tua risposta!” ponendogli questa domanda.
“I miei compagni!” gli rispose il giovane senza esitazione “Prima di ricomporre il Puzzle del Millennio, io ero solo, non avevo nessun amico. Quando poi riuscii a completarlo, ho espresso il desiderio di avere degli amici. E questo desiderio è stato realizzato!” si osservò poi la mano destra. Ricordava ancora il disegno dell’anello dell’amicizia disegnato da Thea, anche se l’inchiostro non c’era più, il simbolo era sempre lì.
“Sono diventati la tua luce vero?” gli chiese la figura.
“Sì e credo di essere la stessa cosa per loro. Per tutti loro!” rispose Yugi per poi pensare al faraone “E uno di loro mi ha insegnato a credere sempre in me stesso!” di cui ora non dimenticava più gli insegnamenti.
“Ed è questa la risposta che cerchi!” gli disse la figura “Il Sun’s Warrior Bianco è proprio ciò che sei tu in questo momento e non c’è nessuno più degno di te nell’indossare questo ciondolo!” dandogli un’ulteriore spiegazione.
Yugi lo fissò con occhi scioccati.
“E’ davvero così?” chiese ancora incredulo dalla spiegazione.
La figura gli poggiò una mano sulla spalla “Si figliolo e sono sicuro che sarai più che degno di questo onore!” gli disse con voce incoraggiante “Diventare un Sun’s Warrior è un onore che viene concesso a pochi e capirai presto il perché!” il suo semplice tocco era simile all’abbraccio di un padre. Era calda e pacifica.
Con queste parole la figura si allontanò da lui.
“Aspetti!” lo fermò Yugi. Non sapeva nemmeno che cosa chiedergli. Voleva semplicemente sentire nuovamente quel tocco.  
“Non serve che mi trattenga ancora qui mio giovane amico. Hai molto lavoro da fare e il tempo non è dalla tua parte!” gli disse la misteriosa figura che glielo dovette negare “Ora che ci penso, non mi sono presentato. Anche se non lo ricorderai, ritengo sia scortese rimanere ignoto!” che iniziò a brillare “Il mio nome è Dvast Calak’ant Kadmel Tartaruga di Diamante, soprannominato Ulysses. Ho 15.453.555.246 anni e la mia gente mi conosce come il primo dei giganti. Ho assistito alla morte e alla nascita di universi, camminato in mezzo agli dèi, messo piede su infiniti mondi, assistito alle più grandi guerre che si sono svolte nel corso della storia di questo universo e del precedente, partecipato agli eventi che hanno segnato la fine di grandi ere e l’inizio di nuove. E continuerò questo mio viaggio fino a quando la promessa fatta non sarà mantenuta!” iniziò a sparire “E spero che la tua generazione sarà quella che permetterà questa realizzazione. Buona fortuna Yugi Muto, nuovo Sun’s Warrior Bianco!” finché la sua presenza non svanì del tutto.
 
Quando ciò avvenne, Yugi sbatté confuso gli occhi. Era come se avesse avuto una sorta di << illuminazione >> anche se ora non ricordava come l’avesse avuta.
“Ci spiace non poterti essere ulteriormente d’aiuto!” disse la figura bianca nuovamente davanti a lui.
“Non fa niente. Troverò le mie risposte da solo insieme a tutti gli altri. Grazie!” disse il viola.
 
Le tre figure lo osservarono in silenzio. A loro si riunirono tutte quelle che si trovavano in quel luogo misterioso.
“Ora che sai, rispondi. È questo ciò che sei?” gli chiesero con una sola voce.
“Ciò che sono è solo e unicamente me stesso e lo sarò sempre anche per i miei amici!” rispose il viola “Io voglio essere la luce loro e di tutti coloro che incontrerò!” non sapeva da dove veniva questa sua consapevolezza ma ora l’aveva e si sentiva pronto.
 
“Allora che sorga il Sun’s Warrior Bianco!”
Il luogo mistico dell’investitura brillò di un intenso bianco e poi sul collo di Yugi apparve un ciondolo con appesa una gemma di un bianco splendente. Poi… tutto sparì.
 
 
 
“Credo di aver esagerato un po’!” commentò Sourise notando le condizioni del suo Dragon Slayer “Meglio che chieda a…” ma si bloccò quando percepì qualcosa di nuovo. E proveniva da Yugi.
 
FLASH!
 
Una colonna fatta da una splendente luce bianca partì dal corpo del viola. Fu così intensa da illuminare a giorno l’intera zona.
 
“Ma che cosa sta succedendo?”
Si chiesero tutti coprendosi gli occhi.
 
Al centro della colonna Yugi percepì che un cambiamento stava avvenendo sia dentro che fuori di lui. Era qualcosa che non comprendeva ma sentiva che la sensazione era piacevole. Per questo non oppose nessuna resistenza.
 
Quando la colonna di luce si estinse e tutti poterono finalmente riaprire gli occhi, stentarono a credere a quello che videro.
Davanti a loro era apparso… un soleano.
Era un soleano bianco di tipo Grifone di circa 4.90 metri. Le grandi ali piumate erano rivolte verso l’alto conferendogli così un aspetto più imponente, il viso era costituito da un lungo becco aquilino mentre gli occhi erano viola acceso. I piedi erano agili zampe feline mentre dietro il bacino la coda leonina si muoveva libera. Sui definiti pettorali pendeva il ciondolo bianco che risplendeva di luce propria.   
 
La sua figura lasciò tutti quanti senza parole. Persino Seto che manteneva sempre la sua compostezza era rimasto con gli occhi sgranati.
Osservarono il soleano mentre apriva e chiudeva le mani come se anche lui fosse stupito.
Quando poi percepirono la sua presenza, sgranarono ulteriormente gli occhi. Quello era il loro amico?
“Y-Yugi? Sei davvero tu?” chiese Joey con voce tremante.
Il soleano si voltò verso di lui e poi sorrise “Sì, sono proprio io!” rispondendogli positivamente.
 
Tutti quanti gli si avvicinarono increduli.
“Non mi fissate in questo modo. Mi fate sentire in imbarazzo!” esclamò Yugi toccandosi la testa imbarazzato.
“Scusa ma non riusciamo a farne a meno!” gli disse Marik esprimendo il pensiero di tutti quanti.
“Come hai fatto a diventare così?” gli chiese Sourise tornato al suo aspetto umano.
“Io… non lo so!” rispose Muto. Esattamente come gli era stato detto dai suoi predecessori, non aveva conservato nessun ricordo né del loro incontro né del luogo in cui era avvenuta l’investitura.
“Come sarebbe a dire che non lo sai? Vuoi forse prenderti gioco di noi?” fece Seto stringendo forte i pugni per il nervoso.
“E’ la verità. Non so come è accaduto ma so che da ora io sono il Sun’s Warrior Bianco!” disse Muto rivelando la sua nuova posizione.
 
“C-CHE COSA!”
Lasciando tutti quanti senza parole.
 
“COME È POSSIBILE CHE TU SIA DIVENTATO UN SOLEANO E PER DI PIU’ UN SUN’S WARRIOR!” gridò Tristan tenendosi la testa incredulo.
“E PER DI PIU’ NON SAI NEMMENO SPIEGARCI COME SIA AVVENUTO!” stessa cosa fece Duke che nel medesimo stato.
“Calmatevi voi due. Di sicuro deve esserci una spiegazione!” disse Thea cercando di calmare gli animi “Ce l’hai vero?” per poi chiedere speranzosa al suo amico di dargli una risposta.
Yugi scosse la testa “Per quanto ci stia provando, non riesco a ricordare come sia stato possibile!” facendo capire di non averne nessuna.
“Ma non ha alcun senso. Non è possibile che una persona diventi di colpo una creatura diversa affermando per giunta di ricoprire un ruolo come quello di Sun’s Warrior!” commentò Raphael cercando di riflettere razionalmente.
“Molto spesso la magia va contro quello che le persone definiscono sensato!” lo corresse Aruka “Tuttavia questa è la prima volta che assisto a qualcosa di simile e ammetto di non saperlo spiegare!” ma anche lei in quel caso si ritrovava incapace di dare una risposta adeguata.
“Forse posso aiutarvi io!” disse Eriol facendo qualche passo avanti e mantenendo il suo sorriso “E’ una fonte molto vaga ma, da quello che dice, l’investitura a Sun’s Warrior avviene in una singolarità nascosta dallo spazio, dal tempo e persino dalla memoria. Se la mia ipotesi è corretta Yugi è stato richiamato lì e ha ricevuto questo titolo per poi tornare qui totalmente dimentico di quello che ha vissuto. Ma questa esperienza ha risvegliato in lui una nuova natura, ossia quella che ci troviamo ad ammirare in questo momento!” e spiegò quello che ritenne fosse successo.
“E’ come ha detto lui?” chiese Seto fissando storto il << nuovo >> soleano.
Yugi abbassò per un attimo gli occhi “Non lo so!” rispondendo questo “So solo che ora sono così e questa forma e questa forza sono necessarie per la battaglia che si verificherà a breve. E devo imparare a controllarle al più presto!” di questo ne era sicuro.
“In tal caso, non serve perdere altro tempo!” commentò Jack riassumendo le sue sembianze di drago “Avanti Yugi, mostrami in che cosa consistono le tue nuove capacità!” invitandolo a farsi avanti.
“Con piacere!” gli rispose Muto con sguardo determinato.
 
“Yugi!” ma prima che potesse partire, fu chiamato da Joey “Sarai anche cambiato un po’ ma ricordati che non sei da solo!” e sollevò il dorso della mano destra.
“Certo siamo sempre con te!” concordò Tristan facendo il medesimo gesto.
“E lo saremo sempre!” e lo stesso fece anche Thea.
Muto annuì facendo altrettanto e poi partì in quarta contro il drago.
 
“Non vorrete mica battere la fiacca vero?” disse Aruka rivolgendosi agli altri Sun’s Knights.
“Certo che no. Anzi fai del tuo peggio!” le disse Seto con sguardo combattivo “Yugi può diventare quello che vuole. Non cambia nulla. Alla fine, il migliore resto io! alimentato dalla fiamma della rivalità che ora era diventata un vero e proprio incendio.
Te la stai prendendo troppo amico mio!” commentò il Drago Bianco Occhi Blu sconsolato^^.
“Direi che è arrivato il momento di unirmi alla vostra sessione di allenamento. Così lo renderò più incandescente!” Hiragizawa decise di unirsi a loro insieme ai suoi famigli pronti a menare le mani.
 
Nick, Lello… e anche voi Sun’s Knights: ci vedremo presto!” pensò Muto per poi lanciare un grido e ricominciare il suo allenamento con Sourise. Ora ne era sicuro: non lo avrebbe fermato più nessuno. Un nuovo Sun’s Warrior era nato.
 
 
NELLA DIMENSIONE INA
 
BASE DI LELLO
 
Il Sun’s Warrior Nero stava osservando il panorama dalla finestra del super attico che aveva affittato come base. Tuttavia, i suoi occhi non stavano ammirando nulla: stava pensando alle prossime mosse da fare. Quando era intento in questa operazione, era solito fumare una sigaretta della marca West Talk. Non era un fumatore ma da quasi sessant’anni tutte le volte che pensava a qualcosa di importante aveva preso questa abitudine. Anche se preferiva non farlo in presenza della figlia.
Si aveva una figlia che, anche se non era nata da lui, la considerava a pieno titolo come parte della sua famiglia. L’aveva adottata in condizioni del tutto particolari che erano state tali persino per uno come lui e le aveva considerate come un segno. E non se ne era mai pentito. Essere padre era uno stimolo in più per continuare a combattere. Per un attimo si chiese che cosa stesse facendo. L’aveva lasciata da sola ma era sicuro che sarebbe stata bene.
I suoi pensieri furono interrotti da un improvviso bagliore proveniente dal suo ciondolo. Non era mai avvenuto.
“Che cosa sta succedendo” si chiese prendendo il suo monile in mano.
 
Toc! Toc!
 
Poi sentì qualcuno bussare alla porta.
Il saturniano spostò leggermente lo sguardo “Avanti Yuko!” sapeva già chi fosse. L’odore che emanava e il suono dei passi gli aveva già detto tutto e sapeva già che si trattava della strega dimensionale.
Yuko entrò rapidamente nella stanza chiudendo la porta dietro di sé: aveva un’espressione meno composta del solito ma questo non impensierì molto Lello.
“Hai per caso finito il tuo amato sakè?” le chiese ironico.
“Non è quello a mancare!” gli rispose Ichihara cercando di calmarsi “E’ uno dei ciondoli che mi hai dato a essere sparito. Per la precisione quello bianco!” ciò che disse era scioccante.
Lello sgranò gli occhi “Che cosa?” le chiese voltandosi completamente per guardarla in viso.
“Un minuto fa è sparito nel nulla!” gli confermò la mora che era l’attuale custode dei ciondoli vacanti “E se è come stiamo pensando, sappiamo tutti che cosa significa!” e fissò seriamente il biondo.
Lello la osservò col medesimo sguardo misto a preoccupazione. Un attimo dopo la sua espressione cambiò del tutto: il suo sguardo serio e preoccupato fu sostituito da… un sorriso.
“È apparso!” disse “Il Sun’s Warrior Bianco è finalmente apparso!” non poteva esserci notizia migliore in quel momento. Ora aveva compreso che cosa voleva dire il bagliore del suo ciondolo: era un segnale della comparsa di un altro di loro.
“Non poteva succedere nulla di meglio vero?” commentò la mora sorridendo anche lei.
“Sì. Ora siamo in tre e questo cambia i nostri piani!” le confermò il Sun’s Warrior Nero soddisfatto “Chiama tutti a raccolta. Dobbiamo aggiornarci!” per poi dare queste disposizioni alla mora.
“Comandi capo!” rispose la mora mettendosi sull’attenti ma facendo di proposito il saluto nel modo sbagliato per poi uscire dalla stanza.
Lello non ci dette molto pensiero e tornò a guardare fuori dalla finestra.
“Non so chi tu sia ma ti do il benvenuto nel gruppo, nuovo compagno!” disse soddisfatto.
 
 
 
 
SPERO CHE QUESTO CAPITOLO SIA STATO DI VOSTRO GRADIMENTO.
Questa volta lascio perdere le anticipazioni, anche perché le ho già fatte nel capitolo precedente.
Cercherò di aggiornare il prossimo entro un tempo ragionevole. Fino ad allora al prossimo capitolo^^
 
Ieri era il mio compleanno. Volevo postare il capitolo ieri per festeggiare ma non sono riuscito a fare in tempo^^
 
 
    
     
LA FIGURA DI DVAST CALAK’ANT KADMEL È STATA INVENTATA DA ME E RINGRAZIO LA MIA AMICA AUTRICE ELARA VLAD TEPES PER AVERMI AIUTATO A CREARE IL SUO NOME.
Questa è la forma approssimativa con la quale si è presentato.
 
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Questa è la famosa armatura del Faraone Senza Nome, liberamente ispirata dal vecchio giocattolo di Ramses

 
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