Hot Days, Hot Nights.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Arrivo In Città. ***
Capitolo 2: *** At Work! ***
Capitolo 3: *** Festa in spiaggia. ***
Capitolo 4: *** A Violent Man. ***
Capitolo 5: *** Live with me. ***
Capitolo 6: *** And it starts... ***
Capitolo 7: *** Tesori. ***
Capitolo 8: *** Mi Piaci. ***
Capitolo 9: *** The First Date. ***
Capitolo 10: *** Bello. ***
Capitolo 11: *** Missing You. ***
Capitolo 12: *** Amandoti. ***
Capitolo 13: *** Incidente. ***
Capitolo 14: *** At the end of the day. ***
Capitolo 15: *** E anche noi... ***



Capitolo 1
*** Arrivo In Città. ***


Era una giornata di inizio Giugno e, dopo aver conseguito il diploma, alcune ragazze si stavano trasferendo alle Hawaii dopo aver trovato lavoro sull'isola come guardaspiaggia.

Le ragazze si ritrovarono a Honolulu, nella sede dei guardaspiaggia, a pochi metri dalla spiaggia e lì vennero accolte da Gibbs, Pride e Hetty, i responsabili della zona.

"Buongiorno e benvenute, signorine." Le accolse l'Omega di bassa statura.

"Appena arriverete in spiaggia capirete subito quanto c'è da lavorare e, soprattutto, stare attente." Disse Gibbs, serio.

"I vostri nomi? Cosi controllo se ci siete tutte..." Concluse Pride.

"Sono Tammy Gregorio, vengo da NY."

"Mi chiamo Maggie Bell, anch'io sono di NY."

"Kensi Blye, sono di LA."

"Io sono..."

"Tu sei Kara Danvers, giusto? La sorellina di Alex..." La interruppe Hetty "Ha una foto di voi due nella sua torretta..."

Kara sorrise "Sono io, esatto!"

"Mi chiamo Zari Tomaz, sono di Denver, Colorado."

"Sono Ziva David da Washington."

"Bene, ci siete tutte... Allora andate pure a O'Hau. La persona che vi accompagnerà vi mostrerà anche i vostri cottage, a pochi metri dalla spiaggia..."

Le sei giovani annuirono e poi la persona che avrebbe dovuto accompagnarle arrivò "Alex!!" Disse subito Kara, abbracciando la sorella.

"Ehi... Che bello vederti!" Sorrise, abbracciandola a sua volta "Pronte ad iniziare?" Chiese, dopo essersi presentata alle altre matricole.

Le ragazze, tutte Alpha, annuirono e, preso il rispettivo borsone, se ne andarono con la rossa Alpha, dopo aver salutato i tre boss. Alex fece salire le ragazze sul retro del pick-up che, essendo aperto, permetteva alle giovani di vedere il panorama e la lunga distesa di sabbia bianca che si perdeva a vista d'occhio.

O'Hau non era molto lontana e, in dieci minuti, vi arrivarono e la rossa lasciò il pick-up, usato dai guardaspiaggia per andare sulla sabbia in caso di emergenza, sul tratto di strada che separava la zona coi cottage dalla spiaggia.

"Abiteremo qui?? Stupendo!"

"Si... Qui abitano solo guardaspiaggia. Le altre persone sono più nell'interno..."

"È una zona tranquilla allora..."

Alex rise di gusto all'affermazione di Ziva "Non direi proprio! O'Hau è la meta principale del turismo e vedrete... Non sapete cosa vi aspetta!"

Le Alpha deglutirono, poi Alex diede loro la chiave del rispettivo cottage "A che ora iniziamo?"

"Subito!" Rispose la rossa "In casa troverete due divise ciascuna e l'alta uniforme. Mettete la divisa e prendete la chiave col numero della vostra torretta, attraversate la strada, cercate la vostra postazione e buon lavoro!"

Alex le salutò, prima di andarsene, così le Alpha raggiunsero il rispettivo cottage, vi entrarono e si prepararono subito, uscendo poi in ciabatte o infradito e in uniforme, ovvero polo bianca e calzoncini blu, poi tutte avevano uno zainetto nel quale c'erano oggetti personali e creme varie, in caso fossero servite.

"Ehi, siete le ragazze nuove?"

Le giovani videro due ragazze, due Alpha, entrambe bionde "Si..." Rispose Kensi e tutte si presentarono.

"Io sono Sara Lance, lei è mia sorella Laurel." Disse quella che aveva parlato poco prima.

"In quali torrette siete?"

Kensi aveva la 9, Zari la 17, Kara la 3, accanto alla 4 di Alex, Ziva la 22, Tammy la 12 e Maggie la 1.

"Wow... La 1 è impegnativa." Disse la sopraggiunta Carol Danvers.

"Perché?"

"Hai la visuale sugli scogli... Vedrai molti idioti che cercheranno di buttarsi da lì!"

"Grazie per l'avvertimento!"

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Capitolo 2
*** At Work! ***


Arrivate alla spiaggia, le Alpha raggiunsero la rispettiva torretta e, depositate le loro cose all'interno, si posizionarono all'esterno di essa col binocolo in mano, scrutando l'orizzonte con attenzione.

Ma non erano le sole a prestare attenzione.

Infatti le varie Omega e Beta in spiaggia, tra ragazze e donne, tenevano sott'occhio le nuove arrivate ed era soprattutto Maggie ad avere molto successo.

"Bagnina... Bagnina mi scusi!"

Maggie distolse lo sguardo e vide tre ragazze in bikini "Serve aiuto?"

"Si.. Potrebbe visitarmi? Sento un fastidio al petto..." Disse una di loro, con fare molto civettuolo.

"Mi spiace, ma io non sono un medico... Non posso visitarti."

"Allora possiamo vedere i tuoi muscoli?"

Maggie sorrise e scosse il capo, ma le tre tipe vennero comunque accontentate perché la castana vide dei bagnanti in difficoltà, così tolse polo e calzoncini, restando in boxer del costume e reggiseno sportivo, prese il salvagente appeso al suo posto alla torretta, lo mise in spalla e corse verso l'oceano, tuffandosi senza esitazioni "Tranquilli. Aggrappatevi al salvagente..." Disse la castana, raggiunti i tre ragazzi.

Li portò tutti in salvo e poi la ragazza del trio l'abbracció "Grazie... Grazie mille!"

"Di nulla."

Maggie non amava stare molto senza fare nulla e, come facevano anche Kara e Tammy alle loro torrette, prese e fece un po' di sano esercizio fisico.

"Ehi, Maggie!"

La ragazze la vide Carol, sua vicina alla torretta numero 2 "Dimmi."

"Se continui così dovremo chiamare un'ambulanza..."

"Perché?"

Carol le indicò un nutrito gruppo di ragazze alle spalle di Maggie, che sbavavano dietro il bel fisico dell'Alpha "Fai attenzione..." Disse Carol, avvicinandosi per sussurrare "Ci sono molte Omega e Beta che vengono qui per acchiappare noi guardaspiaggia e... Chissà, magari portarci a letto..."

Maggie sbattè più volte le palpebre "Ho... Ho capito..."

"Stai già stressando la nuova arrivata?"

Carol sorrise alla mora Omega appena giunta alle sue spalle e l'Alpha si voltò, abbracciando e baciando l'altra "Maggie, questa è Diana Prince, la mia compagna. E qui c'è il nostro primo erede... O eredi..."

"Congratulazioni!" Sorrise la castana, stringendo la mano a Diana per presentarsi.

"Non fare caso a Carol... È una bacchettona come Alex e le Lance! Segui sempre il tuo istinto."

"Lo faccio sempre!" Ribadí Maggie e Diana le sorrise, lasciò la vaschetta col pranzo alla sua amata e poi se ne andò, così che le due potessero tornare al lavoro.

Ma, prima di mezzogiorno, un salvataggio vide tutte le guardaspiaggia impegnate in una grande operazione, visto che un motoscafo si era scontrato con una moto d'acqua e vi erano stati feriti, inoltre i resti dei due mezzi andavano portati via. "Bel salvataggio! Brave."

"Siete delle pivelle molto capaci..." Se ne uscì Gibbs.

Tornate a terra, le guardaspiaggia vennero applaudite da qualche bagnante lì presente, poi tornarono alla rispettiva torretta e fecero tutte una doccia, installata all'esterno di ogni struttura.

Ma Maggie trovò la sua torretta imbrattata di vernice all'esterno, sul retro, così chiamò la sede e fu Hetty ad arrivare "Che succede, signorina Bell?" Chiese la donna.

"La torretta..."

Hetty e Jubal Valentine, uno degli Analisti, andarono con Maggie sul retro della torretta, ove capeggiava una scritta piuttosto ovvia "Beh, signorina Bell... È già molto apprezzata!"

Maggie arrossí, tuttavia Jubal comunicò la disposizione per far pulire la torretta e fece diramare un annuncio, ovvero che ci sarebbero state multe salate per chiunque avrebbe imbrattato le torrette.

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Capitolo 3
*** Festa in spiaggia. ***


Il giorno dopo, le guardaspiaggia erano giunte tutte al lavoro alle nove precise ed ognuna di loro trovò un biglietto fuori dalla rispettiva torretta.

E Carol andò da Maggie, la quale era alle prese con la pulizia della torretta, visto che ogni guardaspiaggia doveva essere responsabile della propria.

"Ciao! Vuoi una mano?"

"No, tranquilla..." Sorrise un poco la castana, senza smettere di usare lo spazzolone "Per fortuna la vernice viene via, pian piano..."

"Già... Beh, te lo dicevo io, che quelle ragazze si erano innamorate di te..."

Maggie sorrise un poco "Può essere, ma sono troppo civettuole... Non sono il mio tipo!"

Anche Carol sorrise "Capisco ciò che vuoi dire! Sai, prima di conoscere Diana sono andata con qualche ragazza e... Beh, vogliono solo tutto ciò che puoi dare loro!"

"Non sono per me!"

"Davvero? Cosa vorresti?"

"Una compagna per la vita." Rispose sicura Maggie "Le cose di una notte non mi interessano."

Carol le sorrise "Già! A proposito, hai ricevuto il mio biglietto?"

"Si... Questo?"

"Esatto! Stasera faremo una festa in spiaggia, per festeggiare l'arrivo del mio piccolo o piccola... O piccoli. Verrai?"

"Certo."

"Bene... A stasera allora!"

Maggie salutò la collega e, per fortuna, le ragazze non furono impegnate in interventi particolarmente difficili, anche se Kara dovette usare il defibrillatore portatile che ognuna aveva nella torretta per rianimare l'uomo che aveva salvato, riuscendoci e lasciandolo poi ai paramedici.

Finito il turno di lavoro, le ragazze andarono ciascuna alla rispettiva casa, così da prepararsi per l'imminente serata, visto che la prima festa in spiaggia per tutte, venendo da città e non da luoghi con spiagge.

Tutte loro optarono per una doccia veloce e poi il problema era trovare qualcosa di adatto da indossare e, manco a farlo apposta, scelsero tutte di mettere calzoncini, infradito e canottiera o maglietta con camicia hawaiana.

Si trovarono tutte sulla spiaggia e fecero la conoscenza con Andrea Rojas, la compagna di Alex, che solo Kara conosceva, con Dinah Drake e Ava Sharpe, compagne di Laurel e Sara Lance.

"Ecco la festeggiata!" Se ne uscì Andrea, abbracciando Diana, arrivata di mano a Carol "Tutto bene?"

"Benone! Qualche giorno e sapremo, finalmente..."

"Non avete voluto sapere?"

"No... È più bello, con la sorpresa!" Se la rise Carol.

Poi le ragazze videro un piccolo che, gattonando, si aggrappó alla gamba destra di Maggie, cercando, un po' goffamente, di mettersi in piedi "E tu chi sei, cucciolo? Ti sei perso?" Chiese la castana, prendendolo in braccio.

Il bimbo succhiava il ciuccio e guardava Maggie coi suoi occhietti vispi, toccandole la faccia "Ehi... Hai fatto conquiste!"

Maggie sorrise e lo culló un po' "Ti sei allontanato dalla mamma? La cerchiamo insieme?"

"Vuoi una mano?" Chiese Kara.

"No, tranquilla... Godetevi pure la festa..."

"Dylan! Dylan!" Chiamava una ragazza dai corti capelli mori, vedendolo poi in braccio a Maggie "Per fortuna ti ho trovato!"

Maggie stessa era presa dalla ragazza "È suo figlio?"

"Mio nipote..." Rispose l'altra, assai colpita da Maggie "Grazie per averlo ritrovato."

"È lui che ha trovato me..." Sorrise la guardaspiaggia, col piccolo che non voleva saperne di lasciare l'Alpha.

"Mi dispiace... Non so cosa gli prenda... Di solito è obbediente..."

"Per me non è un problema! Gli prendo un succo... Venga anche lei."

"Mi chiamo Isobel."

"Maggie." Sorrise la castana, sedendosi di fronte a Kara che, al tiki bar, stava parlando con una bellissima mora e sembravano molto prese l'una dall'altra.

Ed anche Maggie, come anche l'Omega, erano molto prese l'una dall'altra.

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Capitolo 4
*** A Violent Man. ***


Il mattino seguente, le guardaspiaggia si trovarono, mentre si recavano alla spiaggia, dopo la festa in onore dell'imminente arrivo del piccolo o piccola di Carol e Diana.

"Allora? Com'è andata con quella ragazza?"

Kara arrossí abbastanza "Beh... È andata bene! Ci siamo scambiate i numeri!" Sorrise la bionda "Dopo Lena verrà in spiaggia con le sue amiche!"

"Bene... Così la conosco!" Disse Alex.

Arrivate alla spiaggia, le ragazze aprirono la rispettiva torretta e si prepararono, scrutando l'orizzonte, controllando i bagnanti, finché Maggie non vide Kara avanzare verso un gruppetto di ragazze.

La castana capí che quella doveva essere Lena con le sue amiche e sorrise, felice per Kara, mentre lei decise di scendere dalla torretta per fare un po' di esercizio.

E, dopo aver fatto un po' di piegamenti, sempre tenuta d'occhio da qualche Omega presa dai suoi muscoli, Maggie notò lo stesso bambino della sera prima "Piccolo..."

La ragazza si avvicinò, gli si inginocchió davanti e lui tese le manine verso di lei, che lo prese in braccio e lo portò sulla torretta, gli mise il cappellino che i guardaspiaggia avevano in dotazione e gli carezzó le guanciotte "Dylan!"

Maggie vide la ragazza della sera prima con indosso una camicetta ed un pareo blu e gli occhiali da sole e la invitó a salire sulla torretta "È qui e sta bene, stava gattonando qui vicino." Spiegò Maggie "È un cucciolo molto avventuroso!"

Isobel sorrise "Si... Lo è!" Rispose l'Omega, prendendo in braccio il nipotino "Su, dalle il cappellino..."

"Può tenerlo tranquillamente!"

Il bimbo, però, nel voltarsi verso Maggie, fece cadere gli occhiali di Isobel e l'Alpha vide un livido violaceo sotto l'occhio destro.

"Eccoti!" Ringhió un uomo dall'aria presuntuosa e arrogante, salendo sulla torretta e prendendo Isobel per un braccio, strattonandola e rischiando di far cadere Dylan "Andiamo, muoviti! Sempre in spiaggia con questo maledetto moccioso!"

Attirati dal tono della voce del tipo, qualche bagnante filmó la scena coi cellulari "La lasci! Fa male alla ragazza e rischia di far cadere il bambino!"

"Fatti gli affari tuoi, idiota!"

"Sono affari miei! Sono sulla mia torretta su mio invito e lei, invece, è entrato senza permesso su una proprietà privata! Quindi se ne vada."

Lui le tirò un pugno allo stomaco, ma Maggie non si scompose e lo atterró con un pugno allo stomaco, mentre arrivavano Carol e Kara "Che succede qui??" Domandò la prima.

"Quell'uomo ha colpito la vostra collega!" Disse uno dei bagnanti.

"Esatto! Lei stava difendendo la ragazza e il bambino... Ho ripreso tutto!" Avanzó un altro ragazzo.

"Kara, chiama la sede! Che mandino qualcuno." Disse Carol e l'altra bionda annuì, prendendo la radio portatile per chiamare la sede.

Dopo pochi minuti arrivò Gibbs con due poliziotti ed il boss sentì a sua volta la versione delle sue guardaspiaggia e anche i testimoni, mentre i poliziotti si fecero inoltrare i video fatti dai testimoni.

"Lei è in arresto per aggressione e lesioni personali!"

"Voi siete pazzi! Vi faccio causa!!" Sbraitó il tipo, cercando di vincolarsi dalla presa dei due poliziotti e, quando ci riuscì, diede una spinta ad Isobel, facendola cadere e il piccolo Dylan pianse, spaventato.

Fu Maggie a placcarlo, cadendo con lui dalla torretta e battendo la testa sulla parte bassa della scaletta "Adesso ti tengo io, bastardo!" Disse Kara, mentre Carol e Gibbs si erano avvicinati a Maggie, che era svenuta.

Allora Gibbs stesso chiamò un'ambulanza e, stavolta, i poliziotti riuscirono a mettere le manette al tipo ed a portarlo via.

Ora l'attenzione di Gibbs, Kara e Carol era tutta rivolta a Maggie, mentre Isobel piangeva e faceva di tutto per calmare Dylan e non fargli vedere la scena "È colpa mia... Tutta colpa mia!"

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Capitolo 5
*** Live with me. ***


Arrivò un'ambulanza, che portò Maggie, ancora svenuta, in ospedale, mentre, con Kara che andò con lei.

Invece Gibbs portò Isobel ed il piccolo Dylan in centrale, vicina alla sede dei guardaspiaggia.

"Chi è quell'uomo per lei?"

"James Colburn e... E sarebbe il mio ragazzo..."

"La picchia? Picchia il bambino?"

Isobel chinò il capo e pianse "Si... Si, lo fa! Lo fa..."

"Perché non l'ha lasciato?" Chiese allora Pride.

"L'ho denunciato non so quante volte! E nessuno mai mi ha presa sul serio... E poi ho rinunciato!"

Gibbs e Pride si guardarono in faccia, col primo che fece chiamare Jubal nel suo ufficio e, quando l'Analista entrò, salutò Isobel e poi Pride lo mise al corrente di tutto "Faccio subito una ricerca!"

"Mi scusi..." Disse Isobel.

"Mi dica pure."

"Dylan..."

Jubal sorrise subito "Tranquilla, è controllato da alcuni colleghi e mostra a tutti il cappellino da guardaspiaggia!"

Isobel sorrise subito, poi fissò Gibbs e Pride "Vorrei andare in ospedale da Maggie... Si è fatta male per colpa mia..."

"Non è stata colpa tua!"

"Ti facciamo accompagnare... Dai seguito alla tua denuncia?"

"Si!" Rispose decisa Isobel "Voglio farlo per me, per Dylan e per Maggie, che ci ha coraggiosamente protetti."

I due boss sorrisero, quindi Pride fece chiamare Chris LaSalle "Mi hai chiamato, King?" Gli chiese costui, appena entrato.

"Si... Accompagna Isobel e il suo nipotino in ospedale da Maggie."

"Sarà fatto!" Rispose il ragazzo.

"Grazie per avermi creduto. E per il vostro aiuto!" Disse l'Omega, fissando i due boss.

Nuovamente i due le sorrisero poi, una volta fuori, la ragazza vide il piccolo Dylan, ciucciotto in bocca, mostrare il cappellino a Hetty e G Callen "Diventerai un guardaspiaggia molto bravo, quando sarai grande!" Se ne uscì proprio Callen.

"Speriamo... Ma dovrà impegnarsi molto anche nello studio." Disse Isobel, prendendolo in braccio.

"Sono d'accordo con lei." Sorrise Hetty, poi Isobel, prima di andare, li salutò e ringraziò per aver badato al nipotino.

Chris la portò in ospedale e, una volta lì, trovarono Kara "Ehi..."

"Ehi!" Salutò la bionda "Come sta Maggie?"

"Sto bene..."

I tre si voltarono e videro Maggie avanzare con una fasciatura attorno alla testa e Dylan agitava le mani e verso la castana, ma Isobel lo passò a Kara, che la fissò, nel panico e abbracciò Maggie.

"Grazie... Grazie..." Sussurró l'Omega "Ti sono debitrice!"

"Ho fatto solo il mio dovere, non mi devi nulla!"

Isobel le sorrise, poi riprese Dylan che, invece, voleva andare da Maggie e fu accontentato.

"Cosa farete ora?" Chiese Kara.

"Porterò via le mie cose dalla sua casa e... Non so, staremo in albergo finché non troverò un lavoro."

"Venite da me." Disse subito Maggie "C'è posto e sarà bello vivere insieme!"

"Lui... Lui è molto vivace e..."

"Sono perfettamente in grado di prendermi le mie responsabilità." Se ne uscì Maggie, con un piccolo sorriso, guardando poi Dylan, che la fissava a sua volta "E poi noi due andiamo già molto d'accordo! Mi ha trovata sia alla festa che stamattina..."

Prima che Isobel potesse rispondere, arrivò un'infermiera "Eccola qui! Venga a farsi visitare, se vuole proprio essere dimessa!"

Maggie annuì e passò Dylan ad Isobel, seguendo poi la donna e Gibbs si avvicinò all'Omega "È una brava ragazza. Si prenderà cura di voi due, vedrai..."

"Non ne dubito!" Rispose Isobel, felice e lievemente imbarazzata all'idea di vivere con Maggie.

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Capitolo 6
*** And it starts... ***


Maggie venne dimessa dall'ospedale, contro il parere medico e venne messa a riposo per un paio di giorni, con Gibbs che glielo ordinò letteralmente.

L'Alpha teneva in braccio il piccolo Dylan, mentre LaSalle le accompagnava a casa "Io ho tutte le mie cose nella vecchia casa..."

"Tranquilla, andiamo io ed Omar, a prenderle!" Offrì proprio Chris.

"Ecco... I miei vestiti, la mia biancheria intima preferirei prenderla io..."

"Ok, allora vieni con me!"

"Guardo io, il piccolo... Tranquilla." Offrí Maggie.

"Tu devi riposare..."

"Certo, ma non sarà faticoso prendersi cura di lui. Vero?"

Dylan sorrise a Maggie, nonostante il ciuccio, mostrandole poi il cappellino che lei stessa gli aveva regalato.

Arrivarono poi a destinazione e Maggie scese dall'auto col piccolo e lo prese per mano "Fai il bravo, capito?"

Il cucciolo le sorrise e Maggie avanzó "Lo porto a passeggiare in spiaggia... Ha allergie alimentari?"

"No... Non ne ha nessuna." Rispose la mora, salutandoli e poi se ne andò con Chris, visto che dovevano passare alla sede dei guardaspiaggia a prendere Omar, anche lui bagnino.

Intanto, Maggie e Dylan erano arrivati alla spiaggia e incontrarono Diana, che era andata a portare il pranzo a Carol "Ciao!" La salutò la mora.

"Ciao! Eri da Carol?"

"Si, le ho portato il pranzo." Rispose l'Omega, notando Dylan "E lui? Se non sbaglio è il nipotino di Isobel! Carol mi stava raccontando l'accaduto..."

"Già... Se avessi potuto, avrei pestato quel tipo!"

"E avresti fatto bene!"

Poi, però, la mora si piegó su sé stessa, tenendosi una mano sul ventre "Ehi... Stai bene?"

"U-Una fitta... È già la quarta in dieci minuti..."

Diana era piuttosto sofferente e Maggie la fece poggiare a sé, accompagnandola ad una vicina panchina e lì la fece stendere, togliendosi la maglietta per mettergliela sotto la testa.

"Credo che tu sia in travaglio..."

La castana chiamò prima un'ambulanza e poi Carol che, manco a dirlo, arrivò di corsa in pochi minuti e, mentre era lì con la compagna, la bionda avvisó la sede, perché avrebbe dovuto assentarsi.

La povera Diana, preda dei dolori, mandò sproloqui piuttosto pesanti verso Carol, con Maggie che coprí le orecchie al piccolo Dylan.

"Vai pure... Devi stare a riposo e hai lui, a cui pensare."

"Ok... Tienimi aggiornata."

"Certo... Grazie!" Rispose Carol, così la castana se ne andò col piccolo, prendendolo in spalla, mentre arrivava l'ambulanza.

Maggie iniziava a sentirsi affaticata, così tornò a casa con Dylan e si sedette con lui sul divano "Ti piacciono i cartoni?" Chiese e, quando lui le sorrise, lei accese la tv.

Il bimbo si accoccoló accanto a lei e presto, succhiando il ciuccio, pian piano si appisoló, anche perché poi Maggie si era distesa, facendolo sdraiare vicino a sé.

Isobel tornò con due trolley un paio d'ore più tardi e sorrise istintivamente, vedendo i due addormentati e vicini così, lasciati i trolley vicini alla porta, si avvicinò e scattò una foto.

Poi la castana si svegliò "Ciao... Bene arrivata..."

"Grazie!" Sorrise lei "È stato bravo?"

"Bravissimo." Rispose Maggie, sorridendo a sua volta "Mentre andavamo in spiaggia abbiamo incontrato Diana, che era appena entrata in travaglio..."

"Davvero?"

"Si... Poi siamo tornati perché sentivo un po' di stanchezza..."

"Hai preso gli antidolorifici?"

"Ancora no... Mancano pochi minuti allo scadere dell'effetto di quelli che mi hanno dato in ospedale."

"Ok... Ti porto io la compressa, con un bicchiere d'acqua."

"Tranquilla, non disturbarti... Faccio io." Sorrise la castana "Poi... Per cena... Cosa preferisci?"

"Io mangio di tutto... Almeno posso ordinare?"

"Va bene... Sorprendimi!"

Isobel sorrise e prese il suo cellulare, allontanandosi un poco.

Come si aspettava, la convivenza con Maggie era iniziata nel migliore dei modi e già le piaceva molto, abitare con l'Alpha.

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Capitolo 7
*** Tesori. ***


In attesa della cena, le due ragazze fecero a turno la doccia, con Maggie che diede la precedenza ad Isobel e Dylan, svegliatosi nel mentre.

Maggie ci mise un po' di più, dovendo stare attenta alla fasciatura attorno alla testa.

Tornata di sotto, la castana venne raggiunta da Dylan, che stava gattonando sul pavimento e l'Alpha gli sorrise, prendendolo in braccio e mettendolo seduto accanto a lei.

Poi il campanello suonò.

"Buonasera!" Salutò il fattorino "Ecco a lei..."

"Dia pure a me!" Rispose Isobel, che aveva aperto la porta.

"Sono ventisei Dollari e trenta centesimi."

"A lei... E tenga il resto!" Avanzó Maggie, pagandolo ed il ragazzo ringraziò e salutó, prima di andare.

Isobel aveva preparato la tavola e sistemó Dylan nel seggiolone, che aveva portato da casa, mettendogli davanti due mousse alla frutta.

"Pronto a mangiare, tesoro?" Chiese l'Omega ed il piccolo sorrise.

Solo che il piccolo Dylan, ridendo a crepapelle, schizzó Isobel ed un po' Maggie con la mousse "Su, ometto... Ti faccio tenere il cappellino, ma adesso mangia la pappa!"

Dylan aprí la bocca e Maggie lo imboccó "Guardalo... Ruffiano!"

"Io e lui andiamo molto d'accordo... È stato amore a prima vista." Sorrise l'Alpha e Dylan emise vocalizzi felici.

Finite le due mousse, il piccolo venne lasciato nel seggiolone, mentre le due ragazze cenavano e Maggie gli diede un poco di purè.

"Vieni... Andiamo a fare il bagnetto e ci prepariamo per la nanna."

Isobel andò di sopra con Dylan, mentre Maggie sparecchió e mise i piatti nella lavastoviglie, notando poi un messaggio sul cellulare.

Lo aprí e vide che era una foto di Carol, la quale teneva in braccio un fagottino e, sotto la foto, lesse il nome del piccolo, Jayden.

Istintivamente sorrise, perché adesso anche lei viveva con un bambino e gli voleva così bene che avrebbe tanto voluto riconoscerlo.

Salí così le scale e fece una doccia veloce, visto che il bagno era vuoto, poi entrò in camera sua a mettere intimo e calzoncini corti.

Infine andò nella stanza che sarebbe stata la cameretta di Dylan e lì trovò Isobel, che aveva appena fatto addormentare il cucciolo, dopo avergli cantato una ninna nanna.

"È un bambino dolcissimo..."

"Lo è!" Sorrise Isobel, carezzando i capelli del nipotino "E devo dire che è davvero innamorato di te e del tuo cappellino."

Maggie sorrise, notando che Dylan lo teneva stretto tra le manine, come se fosse il suo tesoro più prezioso.

"Volevo chiederti una cosa..."

"Certo... Chiedi pure."

"Ecco, se a te va bene... Io vorrei riconoscere Dylan. Vorrei crescerlo come figlio mio!"

Isobel non credeva alle sue orecchie "Io... Veramente..."

"Scusa... Non volevo... È solo che..."

"Mi piacerebbe molto!" Sorrise Isobel "Sai... Il mio ex non l'ha mai considerato... Non ha mai nemmeno proposto di riconoscerlo..."

"Io non sono lui." Rispose Maggie, seria e decisa "Io ho promesso che mi sarei presa cura di voi. E... E non pretendo che tu possa amarmi, perché è giusto che tu scelga... Ma io voglio farlo. Voglio crescere Dylan come si deve!"

Istintivamente Isobel abbracciò l'Alpha, cercando di non dare a vedere quanto l'avesse ferita la parte del scegliere l'amore "Ne sarei felice! Certo che voglio crescere Dylan con te. Non potrebbe avere madre migliore!"

Maggie era felicissima e strinse Isobel a se "Farò del mio meglio, te lo prometto!"

"So che lo farai."

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Capitolo 8
*** Mi Piaci. ***


Il mattino seguente, Isobel si svegliò alle sette e mezza, trovando vuota l'altra metà del letto.

Si stiracchió un poco e poi andò nella stanza di Dylan che, svegliatosi, giocava con l'orsacchiotto di peluche che Maggie gli aveva comprato.

E proprio alla guardaspiaggia stava pensando Isobel, ovvero quella ragazza tanto gentile ed altruista, oltre che bellissima, che aveva accolto in casa sua un'estranea e suo nipote.

Ed era impossibile non innamorarsi di lei, sotto ogni punto di vista.

Isobel cercò Maggie, mentre andava a farsi la doccia dopo aver sistemato Dylan nel box giochi in soggiorno e, dopo essersi vestita, lo portò in bagno.

Maggie non c'era e, di certo, era andata in ospedale da Diana, visto che i suoi capi, al lavoro, l'avevano lasciata a riposo fino a Lunedì.

L'Alpha tornò a casa qualche minuto dopo, in calzoncini e canottiera "Ciao, buongiorno!"

L'Omega, che stava preparando la colazione, per se stessa, Dylan e Maggie, molló tutto e corse da lei, abbracciandola "Buongiorno!"

Maggie non si aspettava un abbraccio, tuttavia sorrise e la strinse a sua volta, baciandola sul capo "Dormito bene?"

"Benissimo. Ho preparato uova e bacon... Spero possa piacerti!"

"Mi piacerà sicuramente!"

Poi la sua attenzione fu per Dylan che, nel box, si era messo pian piano in piedi, aggrappandosi alla rete e chiamava la guardaspiaggia a modo suo, con dei vocalizzi "Ti cercava."

"Ed eccomi qui..." Sorrise la castana, prendendolo in braccio "Il mio cucciolo preferito!"

Dylan si strinse subito al collo di Maggie e le indicò il cappellino nel box, così l'Alpha lo prese e glielo mise.

Isobel adorava vederli interagire e non smise di guardarli nemmeno mentre serviva la colazione.

La castana teneva il piccolo in braccio e lo imboccava, dandogli la mousse alla pesca "Sei andata a correre?"

"Si... Lo faccio ogni mattina, prima di andare al lavoro. Ma ora che sono a riposo, ho corso mezz'ora in più e ho fatto stretching."

"Ho capito..." Rispose la mora, incapace di smettere di guardare l'altra.

"Va tutto bene? Ho la bocca sporca?"

"N-No... No, affatto. Stavo solo pensando... C'è un pensiero che non riesco a togliermi dalla testa..."

"Posso aiutarti?"

Isobel la fissò e prese un respiro profondo "Voglio che riconosci Dylan come tuo figlio..."

Maggie sorrise subito "Assolutamente si! Ed è questo a preoccuparti?"

"No..." Rispose l'Omega, prendendo un altro respiro profondo "Continuo a pensare a quando mi hai detto che non sono obbligata ad amarti ma che posso amare chi voglio..."

"Non volevo turbarti... Mi dispiace."

"No no, è che... Che tu mi piaci, Maggie. Mi piaci molto!"

La castana la fissava e le posó la mano sulla sua, sorridendole dolcemente quando i loro occhi s'incontrarono "Se è per questo, puoi stare tranquilla. Anche tu mi piaci molto!"

"Davvero?"

"Certo! Io ti trovo bellissima e mi piacerebbe uscire con te, per vedere se tra noi funziona..."

"Non vorrei altro!"

"Faremo tutto ciò che piace a te, perché io voglio che tu sia felice."

Isobel sorrise "Sei dolce... Ma non è giusto... Almeno una volta devi scegliere anche tu."

Anche Maggie sorrise "Come vuoi... Una volta sceglierò anch'io! Ma stasera la scelta è tua."

"Cinema e gelato?"

"Aggiudicato!"

"Bene!" Sorrise Isobel "Dobbiamo solo trovare una babysitter per Dylan..."

"Non serve. Basterà dirlo a Kara..."

"A Kara?" Ripeté Isobel.

"Esatto. Adora i bambini... Provo a scriverle." Disse la castana.

Prese il cellulare e scrisse, ricevendo la risposta dopo pochi minuti, con la bionda che accettò di badare al piccolo, così le due potevano uscire insieme per la prima volta.

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Capitolo 9
*** The First Date. ***


Maggie ed Isobel, nel pomeriggio, fecero una passeggiata assieme a Dylan, visto che poi sarebbero uscite insieme per il loro primo appuntamento.

Verso le otto, le due ragazze iniziarono a prepararsi, dopo aver cenato e, poco dopo, qualcuno suonò il campanello.

"Ciao!"

"Ciao!" Sorrise Kara, abbracciando l'amica "Come stai?"

"Meglio! Ho ancora domani, come giorno di riposo, poi Lunedì ritorno al lavoro!"

"Ottimo! Anche Carol torna Lunedì, dopo che avrà accompagnato a casa Diana e la loro piccola."

Maggie sorrise, facendo accomodare l'amica ed arrivò Isobel dalla cucina "Ciao!"

"Ciao! Ti trovo bene..."

"Grazie." Sorrise la mora e Kara fece altrettanto "Grazie anche per aver accettato di badare a Dylan..."

"Figurati! Quando vi serve, chiamatemi."

Entrambe le sorrisero, mentre il piccolo, nel box giochi, attiró la loro attenzione con dei vocalizzi "Ti ha vista..."

"Ciao, piccolo! Pronto a mangiare la pappa, giocare e poi fare la nanna?"

Dylan, ciucciotto in bocca e cappellino indosso, sorrise a Kara, ma tese le manine verso Maggie "Ama farsi prendere in braccio da lei."

"Vedo!" Ammise la bionda "Voi andate pure... Lui è in buone mani."

"Ha mangiato la pappa, ma prima di fare il bagnetto mangia sempre una mousse di frutta." Iniziò Isobel "Fagli vedere pure i cartoni animati, prima di metterlo a nanna."

"Ricevuto! Ci penso io."

Poi Isobel corse di sopra a cambiarsi, mentre Maggie sarebbe rimasta in calzoncini di jeans, sneakers e camicetta nera, coi capelli raccolti in un'alta coda di cavallo.

Quando l'Omega scese di sotto, Maggie rimase a bocca aperta innanzi al vestito bianco, lungo fin sopra le ginocchia, che Isobel indossava, assieme a sandali dello stesso colore e ad un golfino giallo "Sono pronta."

Le due salutarono Kara e Dylan, poi uscirono di casa e Maggie offrí il braccetto alla mora, incamminandosi verso il centro, così da raggiungere il cinema.

"Sai già che film vuoi guardare?"

"Più o meno... Vedrò quando arriveremo!"

E, giunte al cinema diversi minuti dopo, Isobel scelse un film romantico e Maggie comprò i biglietti, un sacchetto di popcorn e due bottigliette di aranciata, poi entrarono in sala e presero posto, sistemandosi nelle ultime file.

Il film iniziò, con le due ragazze che si gustarono i loro popcorn e, presto, la mora poggió la testa sulla spalla di Maggie che, quando la sentí singhiozzare, le circondó le spalle col braccio destro.

Si sorrisero ed assieme guardarono il film, anche se qualche altra donna e ragazza presente in sala non trattenne le lacrime alle scene più commoventi.

Quando il film finí, le due buttarono il contenitore e le bottigliette vuote, poi lasciarono il cinema, dirigendosi verso una gelateria poco distante.

Entrarono ed aspettarono il loro turno, poi un ragazzo le serví "Salve! Cono o coppetta?"

"Per me una coppetta con crema e limone!" Disse Isobel.

"Anche per me una coppetta con crema e menta." Avanzó Maggie.

Le due ragazze si sedettero ad uno dei tavolini e gustarono il rispettivo gelato poi, dopo diversi minuti, passati tra gustare il dolce e chiacchiere, Maggie pagò il conto e lasciarono la gelateria.

"È stato un primo appuntamento molto bello!"

"Anche a me è piaciuto molto!" Sorrise la castana, fermandosi poi ed Isobel si fermò con lei, restando occhi negli occhi "Non ti ho ancora detto quanto sei bella... Sei stupenda."

Isobel arrossí molto "Lo sei anche tu."

E, perse l'una negli occhi dell'altra, si avvicinarono e le loro labbra diedero vita al primo bacio.

Si sorrisero e poi, mano nella mano, si incamminarono verso casa.

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Capitolo 10
*** Bello. ***


Il weekend passò tranquillo ed arrivò il Lunedì, giorno in cui Maggie avrebbe ripreso a lavorare.

Le piaceva stare a casa con Isobel e Dylan, ma la sua amata spiaggia le mancava, così come il nuotare e lo stare al sole.

"Ho preparato la colazione..."

"Grazie." Sorrise la castana, sorseggiando il suo succo alla pesca e deliziandosi con un toast preparato da Isobel "Sei un'ottima cuoca!"

"Grazie!" Rispose la mora, sedendosi di fronte a lei, mentre Dylan giocava sul tappeto.

Dopo qualche minuto, Maggie si avvicinò al piccolo e lo prese in braccio, dandogli un bacetto sulle guanciotte "Fai il bravo, cucciolo! Hai capito?" Chiese ed il bimbo si strinse a lei, che lo coccoló un po'.

Lo rimise sul tappeto, vicino ai peluches, carezzandogli i capelli mori e poi si fermó da Isobel "Gli mancherai... Poi verremo a portarti il pranzo!"

"Ok... E anche voi mi mancherete!" Se ne uscì, posando le mani sui fianchi di Isobel e rubandole un bacio tenero, poi la salutó e se ne andò.

Tra le due si era creata una certa complicità, ma non erano ancora andate oltre i semplici bacetti.

Maggie lasciò la sua casa e si incamminó per la stradina, arrivando presto alla spiaggia e raggiunse la sua torretta, aprendola e preparandosi a fare il suo dovere.

"Ehilà!!"

La castana, ovviamente in maglietta bianca e calzoncini rossi, guardò verso sinistra e vide Carol che l'aveva chiamata a gran voce per salutarla, con la bionda che scese dalla sua torretta per andare dall'amica.

"Carol... Come stai? La bimba?"

"È un vero amore! Tu come stai?"

"Bene... Non vedevo l'ora di tornare! La mia testa va meglio." Rispose, sorridendo "Ma non dovevi andare a prendere Diana e la bambina?"

"Si, ma ha preferito chiamare Lena e le altre... Mi ha letteralmente cacciata!" Ammise, sorridendo divertita "Mi ha detto che ero diventata troppo mielosa!"

Anche Maggie se la rise divertita "L'hai già fatta impazzire?"

"Abbastanza! Ma dimmi di te... Come va con Isobel ed il bambino?"

"Dylan è fantastico, un bambino dolcissimo e molto bravo. E con Isobel... Beh, c'è una certa intimità. Siamo uscite insieme Sabato sera e, da allora, solo qualche bacetto..."

Carol la fissò con interesse "Però! È un buon inizio. Ti piace?"

"Moltissimo! È molto bello stare con lei e sarebbe ancora più bello se, un giorno, scoperto se siamo compatibili, accettasse di sposarmi!"

"Hai davvero le idee chiare! E, se vuoi sapere la mia, accetterà eccome... Tu sei una brava persona ed è questo ciò che conta." Rispose la bionda e Maggie le sorrise con gratitudine.

"Mi piacerebbe molto passare tutta la vita con lei."

"E poi chissà, avrete bambini belli come la mia!" Ammise Carol, tirando fuori il cellulare e mostrando le foto della piccola a Maggie, poi baciò quella in cui la teneva in braccio.

"Mi piacerebbe molto... Sarebbe perfetto."

Nuovamente Carol sorrise e poi, salutata l'amica e collega, tornò alla sua torretta.

Il primo intervento per Maggie arrivò un'oretta più tardi quando, aiutata proprio da Carol, portò in salvo quattro ragazzi che, ubriachi a nemmeno mezzogiorno, si erano capovolti al largo, dopo essere usciti con due pedalò.

E, come il regolamento imponeva, le due chiamarono la Polizia ed i soccorsi, perché andavano presi i dovuti provvedimenti.

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Capitolo 11
*** Missing You. ***


Arrivò l'ora di pranzo e, prima di questa, Maggie compí un altro salvataggio, traendo in salvo una bambina, andata troppo al largo col suo materassino.

E, mentre si asciugava, sempre ammirata da qualche Omega che, guarda caso, passava proprio in quel momento innanzi alla sua torretta, arrivò Isobel con Dylan, che indossava l'amato cappellino regalatogli proprio da Maggie.

"Ciao!"

La castana sorrise subito, al suono di quella voce che tanto amava e scese dai cinque scalini della torretta, inginocchiandosi sulla sabbia per accogliere il piccolo Dylan tra le braccia.

"Ciao, cucciolo!" Disse lei, prendendolo in braccio e baciandogli le guanciotte, poi fissò Isobel "Ciao..." Sussurrò, avvicinandosi e baciandola dolcemente.

"Ci sei mancata..."

"Anche voi... Tanto!"

"Ti abbiamo portato il pranzo..." Disse la mora, dando all'Alpha un contenitore con della pasta al formaggio al suo interno ed un'altro con della frutta tagliata a spicchi.

"Grazie!" Rivolse Maggie al piccolo che, sorridendo, si strinse al suo collo e poi tese il braccio verso Isobel, per poterla stringere a sé "Grazie..."

Le due si guardarono e si scambiarono un bacio dolce e molto languido "Ehi ehi! È ora di pranzo, non ora di pomiciare!" Le beccó Carol, passando vicina alla torretta della collega con la figlioletta in braccio.

"È la tua bambina?" Chiese Isobel.

"Si... È la mia Katherine... O Katie!"

"Beh, è bellissima! Complimenti a te e Diana..."

"Grazie! Ora tocca a te, farmi diventare zia!" Scherzó la bionda, facendo un'occhiolino a Maggie, che sorrise un poco, mentre Isobel arrossí abbastanza.

"Sarà meglio che tu vada..." Se ne uscì la castana, avendo notato l'imbarazzo della mora.

"Certo e... Buon appetito!"

Carol se ne andò e Maggie prestó la totale attenzione ad Isobel "Lei non sa trattenersi... Mi dispiace..."

"N-No, è che... Ecco..."

"Tranquilla, va tutto bene." Sorrise l'Alpha "Pranzate con me?"

"Si... Mi piacerebbe!"

"Bene allora! Venite." Disse Maggie, aprendo la torretta per far entrare Isobel e Dylan.

Ma la mora si fermò a guardarla, appena furono dentro.

Maggie era forte e molto bella, gentile e amava i bambini ed Isobel l'aveva notato subito.

Lei sarebbe più che perfetta, come compagna.

"Meaa!" Disse Dylan, riportando Isobel sulla Terra, così gliene diede uno spicchio.

"Stai ancora pensando alle parole di Carol?"

"Io, ecco... Si, decisamente si."

"Ne vuoi parlare?"

"Mi piacerebbe, ma non voglio darti fastidio..."

"Nessun fastidio!" Ammise Maggie ma, vedendo che Isobel non diceva nulla, decise di lasciar cadere il discorso "Me ne parlerai quando vorrai, tranquilla. E non pensarci troppo!"

Isobel sorrise un poco, annuendo ed insieme pranzarono poi, verso l'una, la mora prese in braccio il nipotino e uscì con Maggie dalla torretta.

"Ci vediamo a casa..."

"Certo!" Rispose l'Alpha, baciando sulla fronte il piccolo, piuttosto assonnato "Mi mancherete..."

"Anche tu!"

La castana si sporse e regalò un dolce bacio ad Isobel, che lo corrispose senza indugio "Stasera, quando finisco il turno alle sei e mezza, andiamo a fare la spesa..."

"Va bene, d'accordo." Sorrise anche la mora "Ma io non so se verrò... Sto per entrare nel mio periodo del calore..."

Maggie sgranó gli occhi "Capisco... Vuoi che chieda a Kara se può ospitarmi?"

"No... Io... Io vorrei..." Iniziò Isobel, ma senza finire, visto che due bagnanti stavano chiedendo aiuto dopo essersi ribaltati con la moto d'acqua.

E Maggie, chiamata proprio Kara di rinforzo, si congedó da Isobel e Dylan, prese il salvagente, lo mise in spalla e corse verso l'acqua per prestare aiuto.

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Capitolo 12
*** Amandoti. ***


Maggie ed Isobel andarono a fare la spesa col piccolo Dylan e, mentre erano al supermercato, la castana guardò male altri Alpha, ringhiando leggermente, visto che erano attratti dall'odore della mora, quasi nel suo periodo del calore.

"Tieni, ti ho preso una bottiglietta d'acqua fresca al bar..." Disse Maggie, lasciando Isobel seduta su una delle tre panchine vicine al parcheggio.

"Grazie..." Rispose l'Omega, mentre Maggie si allontanava, così da portare via il carrello, assieme a Dylan.

Poi si incamminarono verso casa, con Isobel che stava abbastanza male ma, per fortuna, la loro casa non era lontana.

"Mettiti a letto... Sistemo io, la spesa."

"Maggie... Anche tu..."

"Si..." Rispose la castana, sentendo che, il calore di Isobel, stava scatenando il suo "Chiamo Kara e le chiedo se può tenere Dylan..."

"D'accordo..."

Allora Maggie scrisse a Kara, che accettò di prendersi cura del piccolo per i prossimi tre giorni, poi sistemó la spesa, mentre Isobel preparava uno zainetto col cambio per il piccolo e gli spiegò che sarebbe stato con Kara per tre giorni.

La bionda arrivò pochi minuti dopo, con Maggie che le diede lo zainetto di Dylan e, come aveva fatto Isobel, baciò il cucciolo sulle guanciotte, mentre lui le sorrise e mostrò a Kara il cappellino.

"È bellissimo, quel cappellino... Vieni, andiamo! C'è un bel gelato che ci aspetta." Disse Kara, salutando le due amiche e andando via col bimbo.

Rimaste sole, Maggie ed Isobel si guardarono, con la prima che sorrise e si avvicinò alla mora, posandole le mani sui fianchi e sporgendosi per darle un bacio molto dolce.

L'effusione venne corrisposta ed Isobel carezzó le forti spalle dell'Alpha, che approfondí il bacio e issó l'Omega tra le sue braccia.

Presto i baci si fecero infuocati, tra ringhi e miagolii, con Maggie che passò poi a baciare il collo della mora.

"Ti voglio, Isy..."

"Anch'io ti voglio!" Rispose sicura l'Omega e Maggie non ebbe bisogno di sentire altro, così prese e la portò in bagno, così da poter fare la doccia.

E, dopo essersi spogliate, s'infilarono sotto il caldo getto d'acqua, senza smettere di baciarsi ed accarezzarsi.

Poi bastò loro uno sguardo per capirsi e la castana prese l'Omega, facendola sua, con Isobel che si strinse alle spalle dell'altra, che l'aveva ripresa in braccio, mentre Maggie iniziava a muoversi in lei.

"Ti amo... Ti amo tanto!"

"Anch'io ti amo!" Rispose in un sussurro la mora "E non vedo l'ora di avere i tuoi cuccioli..."

A quelle parole, Maggie venne come animata da un nuovo vigore perché, da quando la conosceva, sperava di poter fare di Isobel la sua compagna ed avere una famiglia, con lei e, ovviamente, col piccolo Dylan.

"Non c'è cosa che vorrei di più!" Ribadí Maggie, portando la mora oltre l'apice del piacere ed Isobel le graffió le spalle "Ma ora ti porto a letto..."

Maggie uscì dall'altra e la prese in braccio, a mo di principessa e la portò in camera, stendendola piano sul letto.

Isobel ansimava, tuttavia tese le braccia verso Maggie, che le sorrise e si stese sopra di lei, baciandola dolcemente "È stato bellissimo..."

"Già!" Se ne uscì la castana "Saranno tre giorni pieni e molto interessanti..."

"Lo credo anch'io!" Rispose semplicemente Isobel, prima di baciare Maggie e ribaltare le posizioni.

Erano pronte per il secondo round.

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Capitolo 13
*** Incidente. ***


I tre giorni del calore passarono, con Maggie ed Isobel che, a parte pranzo e cena, non avevano mai smesso la loro dolce attività.

Purtroppo per loro i tre giorni erano finiti e dovevano tornare alla loro routine quotidiana.

"A che ora arriva Kara, a riportare Dylan?"

"Tra mezz'ora..."

"Allora abbiamo tempo per una bella doccia e qualche coccola..." Disse Maggie ed Isobel sorrise, così lasciò che la castana la prendesse in braccio per portarla in bagno.

Lì Maggie la mise a terra ed aprì l'acqua della doccia, infilandosi sotto il caldo getto ed iniziarono a baciarsi e coccolarsi, anche se avevano finito di fare l'amore poco prima dell'alba.

Dopo la doccia, le due si asciugarono e vestirono, scambiandosi qualche bacetto ed infine scesero di sotto.

Maggie si mise ai fornelli per preparare la colazione, visto che poi avrebbe dovuto andare al lavoro e, puntualmente, dopo pochi minuti, il campanello suonò ed Isobel aprì "Ciao!"

"Ciao!" Rispose la mora, mettendosi poi in ginocchio per accogliere il piccolo Dylan "Ciao, amore! Sei stato bravo, con Kara?"

"Shi!" Se ne uscì il piccolo Alpha, abbracciando la zia.

"È stato bravissimo!" Ammise la bionda "E Lena l'ha portato in biblioteca ieri, ove gli ha comprato questo libro sugli animali!"

"Dopo le scrivo e la ringrazio! Devo chiederle quanto è costato..."

"Tranquilla, non c'è nessun problema!" Sorrise Kara "Adesso ti saluto, devo andare a prepararmi! Ci vediamo."

Isobel la ringraziò ancora e poi la bionda se ne andò, mentre la mora ed il piccolo entrarono in casa "Ciao, cucciolo!" Disse Maggie e Dylan corse, un po' goffamente, tra le sue braccia.

I tre fecero colazione insieme e Maggie sorrise, nel vedere che Dylan non toglieva il cappellino che lei stessa gli aveva regalato.

Maggie se ne andò qualche minuto dopo, baciando Dylan sulla guancia sinistra ed Isobel sulle labbra, leccando il marchio che le aveva lasciato "Ci vediamo dopo... Vengo a portarti il pranzo!"

La castana, arrivata alla spiaggia, venne raggiunta da Carol, Kono ed Alex, la sorella maggiore di Kara "Ehi... Allora com'è andata?"

"Molto bene, Carol." Rispose Maggie, mostrandole il marchio che le aveva lasciato Isobel.

"Bene, mi fa piacere!"

"Allora, tra qualche mese, Dylan potrebbe avere fratellini o sorelline... O entrambi!" Sorrise Kono.

"Lo spero! Non vorrei altro... Una famiglia con Isy è tutto ciò che desidero."

"Io e Catherine ne avremo! È in dolce attesa." Rivelò Kono.

"Anche Andrea!" Se ne uscì Alex.

"Sono molto felice per entrambe!" Rispose solo Maggie, poi si salutarono ed ognuna andò alla rispettiva torretta.

Maggie, Kara e Frankie, poco prima di mezzogiorno, fecero un intervento congiunto, visto che si erano scontrati un motoscafo ed una moto d'acqua.

Ovviamente intervennero anche la Guardia Costiera ed i Paramedici ma, purtroppo, su sette persone, solo due erano sopravvissute e versavano in gravi condizioni.

"Non potevate fare di più..." Disse Pride, cercando di rincuorare le tre ragazze, che si limitarono ad annuire.

Le tre Alpha ritornarono al lavoro e, a mezzogiorno preciso, Isobel arrivò con Dylan a portare il pranzo a Maggie.

"Ciao!" Salutò l'Omega, notando lo sguardo di Maggie "Che succede?"

La castana si sedette sulla scaletta, così da far sedere Dylan sulle sue gambe e raccontò tutto alla mora "Questo è quanto..."

"Capisco... Mi dispiace tanto." Disse la mora, sporgendosi per abbracciare Maggie, che le diede un bacio sulla guancia, prima di iniziare a mangiare il delizioso pranzetto.

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Capitolo 14
*** At the end of the day. ***


Nel corso del pomeriggio, purtroppo, le nostre guardaspiaggia vennero a sapere dalla sede che anche i due superstiti dell'incidente avvenuto quella stessa mattina erano deceduti.

"Non ci voleva..."

"Già..."

"Ehi, perché siete tutte qui?" Chiese Alex, avvicinandosi alla torretta numero 1 e fissando Maggie, Kara, Frankie e Carol.

"Quei due ragazzi di stamattina sono morti... Nove persone coinvolte, nove vittime."

Alex poteva capire benissimo come si sentivano "So cosa vuol dire... Lo scorso anno persi tre bagnanti, due dei quali erano bambini. Purtroppo gli incidenti capitano... Fa parte del lavoro."

"Si ma... Fa male..." Disse Kara "Fa male sapere che non abbiamo salvato nessuno..."

"Non si può salvare tutti..."

"Già."

La rossa le fissava, non sapendo come consolare la sorella e le amiche "Ho un'idea... Stasera, a fine turno, verrete tutte da me e faremo una piccola festa."

"Vuoi festeggiare? Davvero?"

"Dovete ritrovare un po' di spirito, oppure ne risentirà anche il vostro lavoro... E direi evitarlo, se non volete che qualcuno possa morire davvero per colpa vostra!"

Allora tutte e tre accettarono, così Alex diede loro appuntamento da lei per le otto e poi se ne andò, così da avvisare Andrea, che avrebbe pensato a ordinare pizze e altro.

Anche le altre quattro Alpha scrissero alla rispettiva compagna, così da avvisarle.

E, alla fine del turno, tutte furono contente di essere a casa.

"Sono a casa!"

"Ciao, bentornata!" Disse Isobel, avvicinandosi a Maggie e baciandola "Stai bene?"

"Devo stare bene..." Rispose solo la castana, dandole un altro bacio e guardando poi in basso, ove Dylan si era messo in piedi dopo essersi attaccato alla sua gamba destra "Ciao, amore! Fatto il bravo?"

Dylan le sorrise e annuì, tendendo le manine per stringersi all'Alpha e Maggie trovò sollievo, conforto, nell'abbraccio tenero e spontaneo del piccolo ed in quello di Isobel, che le faceva le fusa, ricambiate.

La castana mise poi a terra il piccolo, che tornò a guardare la TV e baciò nuovamente Isobel "Ti amo."

"Anch'io!" Rispose la mora, lasciando poi andare Maggie, che doveva fare la doccia e prepararsi.

Una decina di minuti e Maggie fu pronta, quindi uscirono di casa e la castana chiuse la porta, prendendo per mano Isobel e Dylan in braccio, incamminandosi verso la casa di Alex.

Arrivarono insieme a Kara e Lena, con costei che si avvicinò al piccolo Dylan che, dopo averle sorriso, le mostrò il cappellino da guardaspiaggia, che non toglieva quasi mai.

"Quando questo tesoro sarà grande, vi ruberà il lavoro!" Scherzò Lena, vedendo quanto Dylan adorasse il cappellino.

"Sicuramente!" Sorrise un poco Kara.

Fu proprio costei a suonare e Andrea aprì, sorridendo loro "Benvenute! Entrate... Alex è nel giardino sul retro, sta sistemando le pizze..."

Allora le quattro ragazze e Dylan entrarono, notando Carol seduta sul divano, intenta a cullare la sua piccola Katie sotto lo sguardo vigile di Diana.

Ed anche loro capirono il reale motivo dietro la festa organizzata da Alex, ovvero il far capire loro che, quando capitavano incidenti con vittime, era importante il sostegno della famiglia.

Le Alpha si abbracciarono, Maggie baciò Isobel e coccolò Dylan, Kara baciò Lena e Frankie, arrivata poco dopo, baciò Trudy.

Ovviamente Alex era felice di vedere che il suo messaggio era stato recepito.

Ora la festa poteva iniziare.

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Capitolo 15
*** E anche noi... ***


Passarono un paio di settimane ed il lavoro delle guardaspiaggia procedeva, per fortuna senza più vittime, al massimo con alcuni feriti.

Ed anche le relazioni procedevano molto bene.

Trudy aveva scoperto di essere i dolce attesa, così come Lena, per la grande gioia di Kara.

"Io sarò madre! Ve ne rendete conto??" Chiese felice Kara, ritrovatasi a pranzo con Maggie, Carol e Frankie.

"Lo sappiamo!" Disse proprio la rossa Alpha, con ironia "Da quando Lena te l'ha detto, c'è lo dici praticamente ogni volta che ci vediamo!"

"Beh... Che male c'è? Sono troppo felice! Non vedo l'ora di conoscere il mio piccolo o piccola, così potrò dipingere la cameretta!"

"Io l'ho fatta tutta rosa." Disse Carol.

"Evviva la fantasia..."

Tutte risero divertite, finché non videro arrivare LaSalle col quad "Ehi, Maggie!"

"Chris... Tutto bene?"

"Io si, ma tu devi correre al Pronto Soccorso. Isobel è svenuta mentre era a fare shopping con Lena, Diana e Dylan, così l'hanno accompagnata lì."

Allora Maggie mise la canottiera, le ciabatte e Chris le lasciò il quad, mentre le amiche le chiesero di tenerle informate sulle condizioni della mora.

Grazie al quad ed al traffico quasi assente, Maggie non ci mise molto ad arrivare in Pronto Soccorso e, una volta lì, chiamò Diana.

"Maggie... Eccoti!"

"Ciao! Sta bene? Cos'è successo?"

"Non lo sappiamo... È svenuta ed abbiamo chiamato un'ambulanza poi, una volta qui, le hanno fatto le analisi."

Diana accompagnò poi Maggie alla stanza in cui era stata portata Isobel, nella quale vi erano Lena con Dylan ed il passeggino nel quale riposava Katie, la figlia di Carol e Diana.

"Maggie..."

La castana si lasciò abbracciare dalla compagna "Stai bene?"

"Meglio... Avrò avuto un calo di zuccheri."

"Senti..." Se ne uscì Lena "Se vuoi porto a casa Dylan, che sembra stanco. L'autista è già qui fuori, coi nostri acquisti in auto..."

Isobel annuì e diede un bacio a Dylan, come fece anche Maggie, poi le due Omega se ne andarono, con Dylan e Katie.

Rimaste sole, Maggie si sporse, così da baciare Isobel e farle le fusa, ovviamente ricambiate e, diversi minuti dopo, arrivò la dottoressa Price, che aveva soccorso la mora, assieme ad un'infermiera, che portava un ecografo.

"Salve! Ho i risultati delle analisi... Lei è la compagna?"

"Esatto. Sta bene?"

"Si! E... Congratulazioni!"

Le due si guardarono in faccia "Per cosa?"

"Lei è incinta! Adesso facciamo l'ecografia per confermarlo."

Nuovamente la coppia si guardò e si presero per mano, mentre la dottoressa iniziava la visita e, ad un certo punto, sorrise, indicando il monitor.

"Quello..." Tentò Maggie.

"Si! Questo è il vostro bambino!" Sorrise la dottoressa "O meglio... Bambini! Qui se ne vede chiaramente un altro..."

Le due innamorate si abbracciarono, felici e continuavano a guardare il monitor, poi la dottoressa stampò le foto e le diede ad Isobel, assieme ad una prescrizione di vitamine prenatali.

Isobel venne dimessa e Maggie chiamò LaSalle affinché venisse a prenderle, così avrebbero potuto tornare a casa in auto e lui si sarebbe preso il quad.

E, mentre lo aspettavano, le due innamorate si scattarono un selfie, con Isobel che teneva in mano l'ecografia e così diedero la notizia ad amiche e amici.

Adesso anche loro avrebbero avuto i loro primi eredi, con Dylan che sarebbe stato il fratello maggiore.

E non potevano desiderare altro.

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