Eroi ed indagini

di Shadow Doom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Top Ten ***
Capitolo 2: *** Un nuovo killer ***
Capitolo 3: *** Contatto ***
Capitolo 4: *** Identikit ***
Capitolo 5: *** Una notte da ricordare ***
Capitolo 6: *** Collaborazione tra vecchi amici ***
Capitolo 7: *** Salva per un pelo ***
Capitolo 8: *** Primi dettagli ***
Capitolo 9: *** Nubi oscure all'orizzonte ***
Capitolo 10: *** Movimenti sospetti ***
Capitolo 11: *** Il secondo pezzo ***
Capitolo 12: *** In trappola ***
Capitolo 13: *** Collegamento ***
Capitolo 14: *** L'origine del pugnale ***
Capitolo 15: *** La verità ***
Capitolo 16: *** La determinazione di Uravity ***
Capitolo 17: *** Battaglia sempre più intensa ***
Capitolo 18: *** Il ritorno del vero male ***
Capitolo 19: *** Dietro la maschera ***
Capitolo 20: *** Alta tensione ***
Capitolo 21: *** Evento inaspettato ***
Capitolo 22: *** Condividere l'onere ***



Capitolo 1
*** Top Ten ***


Top Ten

 

Nota: durante la storia non saranno presenti gli attuali pro heroes.

 

Gli arcangeli vennero bollati come dei semplici villain, la loro storia e la loro origine non venne divulgata temendo che, venire a conoscenza di tali informazioni, avrebbe generato solo panico tra la popolazione. Inoltre vennero catturati anche Dabi, Twice, Spinner e Toga, perlomeno le azioni di Morte avevano portato a qualcosa di buono.

 

Trascorsero quattro mesi da quella battaglia, periodo durante il quale non si registrarono azioni della league dei villain, cosa molto strana. E' vero che continuarono ad esserci degli attacchi di alcuni criminali, ma non sembravano rispondere a nessun nesso logico o schema. Questa situazione diede un po' di respiro alla maggior parte degli eroi che per la prima volta dopo tanto tempo, poterono prendersela con più calma. Fecero eccezione Midoriya e Mirio i quali stavano lavorando come non mai.

Il primo passò due mesi presso l'agenzia di Croco lavorando a stretto contatto con la sua ragazza Uraraka e questo gli permise di approfondire la loro relazione appena sbocciata. Di comune accordo decisero di mantenere segreto il loro rapporto, almeno per il momento. Ritennero più opportuno non dire niente fin a quando non si fossero conosciuti meglio anche sotto questo aspetto.

Ben presto però dovette abbandonare Kyoto visto che il suo valore, oltre ad essere riconosciuto da tutti, venne richiesto altrove. Infatti trascorse gli ultimi tempi in giro per tutto il paese dando sostegno ad ogni agenzia che lo richiedesse. Naturalmente ciò li fece piacere e lo riempì d'orgoglio, la società si stava fidando sempre di più delle sue capacità e sentiva di essere ogni giorno più vicino al suo sogno. Però, allo stesso tempo, la mancanza di Ochako iniziava a farsi sentire, provava un vuoto nel suo cuore che non riusciva a colmare con niente. Iniziò a capire il perché molti eroi professionisti non avessero una vera e propria relazione.

Non voleva né ridimensionare il suo obiettivo né rinunciare alla propria metà, doveva solo trovare il modo migliore per far convivere questi due importanti aspetti della sua vita.

 

Invece Mirio intraprese della indagini per identificare l'uomo in maschera che li aveva impedito di supportare Deku. A giudicare dalle cronache empiriche c'era una grande possibilità che quel misterioso essere fosse Samael, il quinto arcangelo. Sfortunatamente Lemillion non riuscì a trovare nessun indizio sull'identità di quell'avversario né alcuna traccia di una creatura alata. Nonostante non sembrasse esserci neanche l'ombra di una pista, il giovane continuò ad impegnarsi. Questo lo tenne estremamente occupato, ma riuscì a liberarsi per un evento molto importante, l'annuncio della nuova classifica degli eroi.

Visto che era stato convocato di persona certamente sarebbe stato tra i primi dieci, ma era curioso di sapere quale posizione ricoprisse.

 

L'evento iniziò di primo pomeriggio presso un lussuoso locale di Tokyo, in molti giornalisti accorsero entusiasti nel vedere chi fosse il nuovo numero uno ed anche perché una top del genere non venne stilata per diversi anni a causa di una sfiducia crescente nei confronti degli eroi, ma fortunatamente le cose stavano migliorando.

 

“ Finalmente siamo tornati! Scopriamo chi sono i migliori eroi in circolazione” iniziò la presentatrice, “ Come sapete la classifica tiene conto delle missioni compiute, i salvataggi effettuati e la popolarità. Fatte le dovute premesse, diamo inizio alle presentazioni”.

Il palco si illuminò permettendo così di mettere in evidenza gli eroi in fila. “ Partiamo dall'ultimo posto occupato da Momo Yaoyorozu, la sua versatilità ed il suo intelletto le hanno permesso di gestire numerose situazioni pericolose”, la ragazza abbozzò un timido sorriso.

“ Al numero nove abbiamo Ingenium. No ragazzi, non è quell'Ingenium tornato in attività, ma il suo fratellino Tenya Iida”, il ragazzo fece un inchino in segno di rispetto.

“ In ottava posizione troviamo Red Riot, il più celebre bulldozer di tutti i tempi”, Kirishima sorrise pieno di soddisfazione per l'importante traguardo raggiunto.

“ Settimo è Tsukuyomi, l'oscuro eroe. Sarebbe anche potuto essere più in alto, ma i suoi salvataggi sono stati davvero pochi quest'anno. Peccato, ti rifarai la prossima volta”. Fumikage annuì con la testa, si sarebbe impegnato ancora di più per ottenere un piazzamento migliore.

“ In sesta posizione abbiamo una giovane e stupenda donna, Nejire Hado”, la ragazza sorrise e salutò con la mano verso le telecamere.

“ La metà classifica è presieduta da Suneater. Coraggio giovanotto, ridi sei stato in gamba”. Nonostante l'incoraggiamento Tamaki non cambiò espressione, l'autostima rimase il suo punto più debole.

“ Quarto è l'esplosivo Bakugo Katsuki. Sai eri a pari merito con colui che ti precede sotto molti aspetti, ti ha fregato la popolarità, dovresti essere un po' più gentile” “ Sta zitta!” rispose l'eroe con il suo solito carattere burbero, “ OK, ho ricevuto il messaggio; non cambierai mai”.

“ Ai piedi del podio troviamo Shoto Todoroki, uno dei pochi a controllare due Quirk”, il giovane non fece alcun movimento, si limitò a rimanere dove era con un atteggiamento stoico.

“ Medaglia d'argento per Inasa Yoarashi. Sei l'unico a non essere stato studente della UA, sarai orgoglioso” “ Naturalmente, ma posso fare molto di più“ “ Ne sono certa”.

“ Prima di andare oltre devo fare una menzione onorevole all'incredibile eroe che ha sconfitto Michael, Deku. Non è stato inserito visto che è tornato in Giappone solo da pochi mesi, ma sono certa che la prossima volta sarà tra i primi. Torniamo a noi, medaglia d'oro a Lemillion. Allora, come ci si sente ad essere il nuovo numero uno?” “ Sono senz'altro orgoglioso, ma so che si tratta di un onere molto pesante. Farò tutto il possibile per essere lo stesso faro di speranza che era All Might, avete la mia parola” “ Noi tutti sappiamo che non ci deluderai. Il mio lavoro è finito, lascio lo spazio ai giornalisti, avranno molte domande”.

 

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Capitolo 2
*** Un nuovo killer ***


Un nuovo killer

 

L'evento che annunciò per la prima volta dopo tanti anni i migliori eroi venne seguito con trepidazione da tutto il paese. La mancanza di un vero simbolo della pace si sentiva sempre di più ogni giorno che passava, la popolazione aveva bisogno di una splendente luce in un momento buio come quello; anche se ultimamente la situazione sembrava essersi calmata.

Le dichiarazioni dei giovani eroi rispettarono le aspettative dei più, furono affermazioni sul dare il massimo per fermare la league dei villain e per proteggere i civili o perlomeno nove su dieci fecero così. Infatti Bakugo optò per una via comunicativa alquanto diversa, inveì contro tutti coloro che li fecero delle domande limitandosi ad affermare che avrebbe dimostrato di essere lui il numero uno. Come prevedibile non fu per nulla contento del suo piazzamento, in particolare stare dietro ad un ragazzo che non aveva neanche frequentato la UA lo fece infuriare terribilmente. Senza parlare per la dedica fatta a Deku, quella li fece venire voglia di fare saltare in aria tutta la struttura.

 

Chi invece era stupita e molto contenta della sua posizione fu Momo. Quando la convocarono per quella cerimonia non poteva credere ai suoi occhi, essere nella top era un qualcosa che aveva sognato da sempre. Però sinceramente non credeva di poterci entrare, soprattutto in così giovane età. Sapeva che a livello puramente combattivo non poteva reggere il confronto con altri eroi ed eroine ben più forti e preparati di lei, ma al contempo era consapevole di poter sopperire a tale mancanza con il suo ingegno e la grande versatilità concessagli dal suo Quirk e proprio queste abilità vennero premiate.

Sospettava che adesso, essendo la numero dieci, le sarebbero spettate incarichi ad alto rischio e l'idea l'elettrizzava e preoccupava contemporaneamente. Non era certa di essere pronta, ma non era il momento di farsi prendere dall'insicurezza, la società contava su di lei e non voleva deluderla.

 

Il giorno successivo Momo venne contattata da una prestigiosa agenzia di Osaka che le inviò il seguente messaggio: “ Signorina Momo Yaoyorozu le facciamo i complimenti per essere diventata l'eroina numero dieci. La preghiamo di raggiungerci in giornata, abbiamo bisogno del suo aiuto. Non possiamo dirle di cosa si tratta essendo una faccenda confidenziale, le daremo ulteriori informazioni una volta che sarà arrivata. Cordiali saluti”.

La ragazza rimase perplessa “ Osaka, è la terza città più popolosa del Giappone e perciò sorvegliata da molti eroi. Se hanno bisogno di me ci deve essere in ballo qualcosa di importante, magari la league dei villain. Basta fare pensieri inutili, quando sarò arrivata scoprirò di cosa si tratta. E' tempo di iniziare il mio primo lavoro da eroina nella top ten”.

 

Momo prese il suo jet privato per raggiungere Osaka il prima possibile. Una volta giunta rimase stupita dalla bellezza della città, il misto tra modernità e storicità le conferiva un aspetto unico. Inoltre i corsi d'acqua che la attraversarono, in particolar modo il celebre fiume Yodo, rendevano il tutto ancora più sorprendente.

Essendo una delle città più importanti per l'economia giapponese era sempre piena di persona che andavano di fretta e furia. Ciò si rivelò un problema per Momo, la quale impiegò molto tempo per arrivare a destinazione visto che venne fermata praticamente ad ogni passo da qualche fans che le chiedeva un autografo o un selfie.

Quando finalmente riuscì a raggiungere l'agenzia, situata in pieno centro, era già stanca, essere tanto famosi aveva dei lati negativi di tanto in tanto.

 

Una volta entrata venne accolta da un giovane, probabilmente uno stagista, che affermò entusiasta “ Lei è la celebre Yaoyorozu, è un vero piacere conoscerla” “ Grazie, ma dammi del tu” “ Come preferisci” “ Ora va meglio, avete una bella agenzia, una delle più grandi che abbia mai visto ” “ E' un vero gioiello, la migliore di tutta Osaka. Per questo ho deciso di fare il mio tirocinio qui” “ Sei un eroe con la licenza provvisoria?” “ Non proprio, mi occupo di creare attrezzature di supporto per eroi” “ Un ruolo fondamentale, come ti chiami?” “ Josh” “ Allora Josh, perché sono qui?” “ Giusto dimenticavo, devo portarti dal capo, sarà lui a spiegarti tutto” “ D'accordo”.

Il ragazzo condusse l'eroina presso l'ufficio del suo datore di lavoro, “ Eccoci arrivati, entra tranquillamente, ti sta aspettando” “ Ok, grazie per avermi fatto da guida” “ Di niente”.

La giovane aprì la porta, “ Salve, sono Momo” “ Sei arrivata velocemente, accomodati” esordì uno squalo antropomorfizzato, il famigerato pro heroes numero diciassette, Shark. Non appena lo vide l'eroina pensò che avesse sbagliato a contattarla, visto chi era e la morfologia del territorio si trattava probabilmente di un'agenzia specializzata in missioni acquatiche. Una come l'amica Tsuyu sarebbe stata più adatta alla situazione, ma i suoi dubbi vennero fugati rapidamente da Shark il quale, dopo averle offerto una tazza di tè, le spiegò il motivo della sua convocazione.

“ Momo so che sei una persona acuta, quindi avrai certamente intuito di cosa la mia agenzia si occupa di solito” “ Mi sono fatta un'idea” “ Bene, è proprio per questo che sei qui” “ La mia intelligenza?” “ Corretto, poco dopo l'incedente degli arcangeli qualcosa di inquietante ha iniziato a manifestarsi” “ Per caso si tratta di un'altra creatura alata?”.

Anche Momo era a conoscenza delle cronache empiriche, come tutti gli eroi che parteciparono alla missione di quattro mesi fa, e di conseguenza della mancanza di Samael all'appello degli arcangeli.

“ Niente del genere, perché ce ne sono delle altre?” “ No, sono solo diventata un po' paranoica dopo quello che è successo” mentì visto che aveva promesso di non rivelare niente su quell'argomento.

“ Ok, il problema di cui ti parlo riguarda un killer” “ Un altro imitatore di Stain?” “ Non posso dirlo con certezza, ma il mio istinto mi suggerisce che non stia seguendo il suo esempio. Lo sostengo perché le sue vittime non sono solo eroi, ma anche civili e persino alcuni villain” “ Non è per niente il modus operandi dell'hero killer, hai qualche foto di lui? ” “ Questo è il problema principale, non abbiamo nulla. Non lascia alcuna traccia dietro di sé, sappiamo di lui solo per i cadaveri che troviamo” “ Come fate a ricondurli ad un unico responsabile? Potrebbe essere opera di villain differenti” “ Tutti i corpi hanno dei segni in comune: ossa del torace frantumante ed un preciso taglio all'altezza della giugulare” “ Capisco, quindi mi hai chiamata per indagare sul suo conto?” “ Bravissima, so che non è il genere di compiti a cui sei abituata, ma credo che grazie al tuo fine intelletto riuscirai nell'intento” “ Accetto, per prima cosa vorrei analizzare le cartelle mediche dei cadaveri collegati al misterioso killer” “ Te le invierò immediatamente. Quasi dimenticavo, chiamiamo questo assassino il Fantasma” “ Perché non lascia tracce” “ Ho fatto centro a sceglierti, hai un ottimo intuito”.

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Capitolo 3
*** Contatto ***


Contatto

 

Come promesso, Shark inviò le informazioni sulle vittime del Fantasma che Momo iniziò immediatamente ad analizzare. Oltre ad aspetti prettamente tecnici c'erano in allegato alcuni commenti dei dottori. “ Vediamo un po', come diceva lo squalo tutti i corpi hanno il torace fratturato ed un preciso taglio alla gola. Per i medici il primo tipo di danno, a causa della mancanza di contusioni dovute a colpi diretti e la diffusione dell'area d'impatto, è dovuto ad un'incredibile pressione; dieci o forse dodici volte superiore a quella terrestre”. In quel momento Momo ebbe un'intuizione “ Forse è opera di un Quirk con effetto contrario rispetto a quello di Uraraka, lei è capace di togliere la gravità a qualsiasi cosa tocchi, invece questo Killer potrebbe generare un forza gravitazionale di molte volte superiore alla norma. Se fosse così perché tagliare la gola alle vittime, la sua unicità sarebbe più che sufficiente per uccidere una persona. Magari si tratta di una sorta di marchio, di firma, come fa un pittore su un quadro. E' plausibile, molti assassini hanno adottato strategie simili, cosa che trovo raccapricciante”.

In quel momento ricevette un'altra mail da Shark contenente i luoghi dove erano stati trovati i cadaveri. “ Gli omicidi sono avvenuti in luoghi diversi e lontani tra loro; hanno solo in comune il fatto di essere stati commessi in zone scarsamente frequentate. Osaka è una città molto popolosa quindi questo restringe il campo, potrei provare a cercarlo in uno dei pochi posti rimasti isolati non ancora macchiati da quel crimine orrendo. Però sarebbe un azzardo, forse c'è un filo logico dietro le sue azioni”.

 

Momo passò tutto il pomeriggio a studiare ogni documento inerente al Fantasma, cercando di comprendere quale fosse lo scopo del killer. Scoprì che la prima vittima riconducibile a lui risalì a tre mesi fa e che da allora aveva commesso ben venticinque omicidi; cinque eroi, quindici criminali che bazzicavano quelle zone ed i restanti appartenevano alla popolazione civile. Il fatto che i suoi attacchi fossero indiscriminati, unito all'assenza di testimoni e ad un'apparente mancanza di coerenza, non permisero alla giovane di individuare uno schema preciso. Quindi non ebbe altra scelta che percorrere la strada ipotizzata precedentemente.

 

La ragazza andò ad indossare il costume, non molto diverso da quello che aveva da studentessa, successivamente iniziò a lasciare l'edificio. A pochi metri dall'uscita venne chiamata dal ragazzo che l'aveva accolta “ Momo aspetta!” “ Che c'è Josh?” “ Dove stai andando?” chiese lo stagista imbarazzato per l'outfit della giovane il quale non lasciava molto all'immaginazione, “ A cercare il Fantasma” “ Da sola? Guarda che è molto pericoloso, dovresti farti accompagnare da altri pro” “ Non serve, è altamente improbabile che lo incontri” “ Ma rimane pur sempre una possibilità” “ Stai tranquillo, so badare a me stessa, sono nella top ten per un motivo” gli fece l'occhiolino in modo rassicurante, “ Già, ma prendi questo”. Il ragazzo le passò un piccolo telecomando con un bottone rosso che Momo guardò perplessa, “ Cosa dovrei farci?” “ Basta che premi il pulsante e sapremo la tua posizione, naturalmente devi usarlo solo in caso d'emergenza” “ Mi sembra logico, lo accetto, grazie” “ E' il mio lavoro” il giovane le sorrise con un leggero rossore sul viso.

L'eroina intuì che avesse un debole per lei, ma, seppure fosse carino a preoccuparsi per la sua incolumità, non era propriamente il suo tipo. Comunque non ci vedeva nulla di male nell'instaurare un rapporto amichevole con lui, anche perché sembrava essere preparato nel suo campo.

 

Si era fatta notte quando l'eroina numero dieci raggiunse una zona di periferia che ancora non aveva registrato l'attacco del Fantasma. Quel luogo era malmesso, i vicoli bui e scarsamente illuminati rendevano il tutto più inquietante. Fu molto colpita da come una città potesse cambiare percorrendo solo qualche chilometro.

Durante il tragitto incontrò una pattuglia di eroi intenta a fermare un paio di villain, non fu necessario il suo intervento visto che i colleghi avevano la situazione sotto controllo. Tuttavia quell'evento le diede da pensare “ Nonostante ci siano dei pro in giro, ho la netta impressione che sia la criminalità a fare da padrona in questa zona. Capisco perché la popolazione non ha più una grande fiducia in noi, si sentono in pericolo e perciò hanno molta paura. Adesso più che mai c'è bisogno di un simbolo della pace, spero che Lemillion sia all'altezza del compito. So che è forte e che farà tutto il possibile per rispettare le aspettative, ma dubito che possa eguagliare All Might”.

 

Improvvisamente sentì un rumore di uno sparo, per cui decise di recarsi con cautela verso la sorgente del suono. Si ritrovò in un edificio abbandonato e completamente al buoi, quindi fu costretta a creare un torcia grazie al suo Quirk. Dopo pochi passi udì un urlo agghiacciante che la fece rabbrividire, nonostante questo proseguì prestando però sempre maggiore attenzione.

In seguito entrò in una piccola stanza sul cui pavimento c'era un uomo assalito da dolori lancinanti e vicino a lui era presente un altro individuo. Momo gli puntò la torcia addosso per vedere chi fosse, sfortunatamente il tizio indossava una lunga vesta nera, con un cappuccio del medesimo colore, che nascondeva del tutto il suo corpo. L'unica cosa che spiccava era un pugnale che brillava di una strana luce viola, Momo intuì che aveva trovato il Fantasma e perciò iniziò ad elaborare una strategia per affrontarlo.

In quel momento si udì il rumore delle sirene della polizia le quali misero in allarme il killer che, senza perdere tempo, lanciò un fumogeno per poi volatilizzarsi.

Momo si diresse verso l'uomo a terra, nonostante fosse irritata per essersi fatta sfuggire il Fantasma. “ Sta bene?” chiese in tono rassicurante, “ No, la schiena...”. L'eroina lo sollevò il più delicatamente possibile, “ Non agitarti, ti porterò all'ospedale ed andrà tutto bene” “ Il Fantasma, devo fermarlo” affermò l'uomo con rabbia prima di perdere i sensi a causa del tremendo dolore.

 

Yaoyorozu uscì dall'edificio ed incontrò una squadra di polizia, probabilmente era stata chiamata dal ferito che portava in spalla. “ Detective!” esclamò un agente, “ Non può sentirti, ha perso conoscenza. Bisogna portalo in ospedale subito, meglio non rischiare complicazioni” “ Hai ragione, chiamate un'autoambulanza!” ordinò il poliziotto ad alcuni colleghi.

 

Momo non era l'unica ad occuparsi del caso, magari quel detective aveva delle informazioni utili che l'avrebbero aiutata a risolvere il mistero del Fantasma.

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Capitolo 4
*** Identikit ***


Identikit

 

Il detective venne portato immediatamente all'ospedale e sottoposto ad un intervento d'urgenza. Una volta terminato ci furono due notizie, una buona ed una cattiva. Da una parte non era in pericolo di vita, dall'altra invece i medici avevano riscontrato una lacerazione del midollo spinale nella parte inferiore della colonna vertebrale. Nonostante tutti gli sforzi i dottori non poterono fare nulla, l'uomo sarebbe stato costretto sulla sedia a rotelle a vita.

 

Momo fu tra le prime persone ad essere informata delle condizioni di colui che aveva soccorso. Le dispiaceva molto per lui, ma almeno era ancora vivo.

La ragazza decise di chiedere informazioni sull'identità dell'uomo misterioso, si trattava certamente di un tipo molto sveglio visto che era riuscito a rintracciare il Fantasma. Magari aveva scoperto qualcosa che le era sfuggito sul modus operandi del killer, anche se ne dubitava molto dato che aveva studiato a fondo ogni fascicolo inerente al caso. Forse invece aveva avuto accesso a documenti che lei non conosceva, qualcosa di estremamente confidenziale il cui accesso fosse precluso persino agli eroi. Me se le cose stavano davvero così, chi diavolo era quel tipo?

Questa domanda trovò risposta quando alcuni agenti di polizia permisero alla giovane di entrare nella centrale di polizia per poter visionare un fascicolo intitolato: “ Detective Castellanos”.

Momo iniziò a leggerlo attentamente: “ Sebastian Castellanos, 38 anni, maschio, origine statunitense, occhi neri, capelli spettinati neri di media lunghezza così come la barba. Parenti ignoti, stato civile single, altri caratteri distintivi: fumatore, fa spesso uso di alcol, privo di Quirk.

Fu il tenente più giovane della storia della polizia di Boston, ricoprì tale posizione a solo venticinque anni dopo aver arrestato e distrutto la cerchia criminale di un potente boss mafioso. Tuttavia si dimise dopo solo un anno per problemi con i suoi superiori, da allora intraprese la strada di detective privato che gli fruttò un ottimo successo sia economico che professionale tanto da spingerlo a ritirarsi per vivere di rendita. Almeno così si pensava, infatti ricomparve in Giappone qualche mese fa iniziando ad indagare su alcuni strani rituali di cui rimangono ignote le funzioni”,

Come la natura degli arcangeli restò sconosciuta ai più, la stessa sorte spettò ai rituali evocativi. La motivazione fu la stessa, evitare di generare panico. Però Momo era tra le poche persone a conoscenza di tutto e perciò trovò curioso che Sebastian fosse tornato in scena proprio con quell'evento, Forse qualcuno lo aveva convinto, ma chi? E perché?

L'eroina, dopo questo momento di distrazione, tornò sul documento “ Una settima fa si è presentato qui, senza alcuna autorizzazione, chiedendo di accedere ai file confidenziali sul Fantasma. Inspiegabilmente il capo della centrale, dopo aver avuto un breve colloquio con lui, gli ha permesso di visionarli e di usufruire liberamente di ogni risorsa della polizia. Nonostante il suo atteggiamento poco professionale, le sue doti deduttive si sono dimostrate eccezionali. Infatti è stato persino capace di prevedere un attacco del killer, ma impulsivamente, decise di catturalo da solo sebbene sia privo di un Quirk. Come conseguenza della sua azione sconsiderata è finito in ospedale e deve ringraziare la pro numero dieci Momo per essere ancora vivo. Tuttavia questo incidente potrebbe rivelarsi provvidenziale, ci sarà un motivo se il Fantasma non lascia traccia e forse, sopravvivendo, il detective è riuscito a scoprirlo”.

Il fascicolo terminò così, sicuramente si trattava di notizie importanti su Castellanos, però mancava ciò che più interessava all'eroina cioè come avesse fatto a capire dove si sarebbe trovato il Fantasma. Non poteva far altro che chiederlo direttamente a lui una volta che si sarebbe ripreso, quindi Momo lasciò la centrale con molti dubbi ancora irrisolti.

 

Trascorsero cinque giorni durante i quali non si riscontrò alcun omicidio riconducibile al killer. Yaoyorozu perlustrò le zone di periferia rimaste, senza però trovare nessuna pista utile.

Adesso si trovava nell'ufficio di Shark visto che era stata convocata d'urgenza proprio da quest'ultimo.

“ Allora, perché tanta fretta?” domandò curiosa l'eroina, “ Sinceramente non lo so neanch'io, la polizia mi ha detto di convocarti immediatamente e di aspettare con te” “ Aspettare cosa?” “ Notizie di cruciale importanza per il caso, così mi hanno detto” “ Quanto mistero, sarà qualcosa di grosso” “ Lo spero e mi auguro anche che si muovano, ho un'agenzia da portare avanti!”.

 

Dopo una decina di minuti Josh aprì la porta così da permettere ad un uomo sulla sedia a rotella di entrare, il quale senza indugiare affermò “ Salve, sono il detective Castellanos e da ora in avanti lavorerete per me” “ Non ti sei accorto che sei nella mia agenzia?” domandò Shark irritato.

L'uomo squalo odiava quando qualcuno minacciava la sua autorità, aveva impiegato tutta la vita per ottenere quella posizione e avrebbe fatto di tutto pur di mantenerla.

“ Lo so, ma il caso è di mia esclusiva competenza” “ Da quando?” il pro si stava arrabbiando sempre di più, “ Da adesso, ho l'ordine del capo di polizia e come saprai, è lui a stabilire come e quando gli eroi sono tenuti ad intervenire” “ Questa è una follia, non lo fermerai senza di noi e dovresti saperlo, sei quasi morto” intervenne Momo, “ Presta attenzione alle mie parole ragazza, non ho detto che siete tagliati, ma che siete alle mie dipendenze. In altre parole sarete i miei assistenti” “ Sostanzialmente dirigerai l'indagini” “ Vedo che hai capito Momo”.

“ Senti Castellanos, ho una domanda: come hai fatto a capire dove si sarebbe trovato il Fantasma?” chiese la giovane molto curiosa della risposta, “ Basandomi sulla densità demografica, il primo attacco del killer è avvenuto nella zona meno popolosa di Osaka e da lì in poi si sono verificati via via in zone sempre più abitate”. Momo si sentì una sciocca nel non aver fatto caso ad un elemento del genere, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione da qui in avanti.

“ Temo, purtroppo, che adesso ci ritroviamo al punto di partenza. Il fatto che l'abbia trovato avrà sicuramente messo il Fantasma in allerta, quindi cambierà il suo schema” “ Bel lavoro” commentò sprezzante Shark che stava iniziando ad odiare il detective. Quest'ultimo lo ignorò limitandosi a proseguire il suo discorso “ Il Fantasma indossava una lunga veste nera ed una maschera antigas del medesimo colore, perciò non posso dirvi quale sia il suo vero aspetto, ma un tizio del genere non dovrebbe passare inosservato. Inoltre impugnava un pugnale molto particolare, emetteva una strana luce viola pulsante. Non posso descrivere il suo Quirk, contro di me gli è basta la forza fisica per mettermi fuori gioco. Visto l'importanza del caso ho chiesto ad un pro di darci assistenza” “ Sei sicuro che fosse necessario, siamo già in due” commentò Momo, “ E' vero, ma nessuno di voi eccelle nel combattimento e per la pericolosità del killer abbiamo bisogno di qualcuno di decisamente più abile in questo campo. Entra!”.

Alla chiamata di Castellanos si fece avanti un volto famigliare, “ Todoroki!” esclamò sorpresa Momo, “ Ciao Yaoyorozu” “ Basta perdere tempo in chiacchiere, mettiamoci al lavoro” ordinò in modo scontroso Sebastian impedendo ai due vecchi amici di iniziare una conversazione.

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Capitolo 5
*** Una notte da ricordare ***


Una notte da ricordare

 

Passarono un altro paio di settimane durante le quali il Fantasma non diede alcun segno di vita, come se si fosse volatilizzato nel nulla. La cosa colse di sorpresa Momo e gli altri che non riuscivano a spiegarsi un comportamento del genere.

 

Comunque arrivò il ventisette dicembre, un giorno speciale per un'eroina.

Nonostante fosse il suo compleanno, Ochako aveva lavorato duramente per tutto il giorno come del resto aveva fatto nella precedente settimana. Sembrava quasi che i villain si fossero messi d'accordo per scatenarsi durante le feste, anche se fortunatamente nessuno poteva essere ricondotto alla temibile league dei villain. Uraraka fu capace di salvare tutti i civili in pericolo, oltre a fermare direttamente qualche criminale e naturalmente questo la rese orgogliosa di sé. Però il ritrovamento di due cadaveri con un netto taglio alla gola, ossa del torace fratturate ed organi interni gravemente danneggiati, iniziavano a preoccuparla. Sperava che fossero due casi isolati, ma il suo istinto le diceva che qualcosa di grosso stava per venire a galla.

 

I piani alti di Osaka stavano valutando se diffondere o meno la notizia del Fantasma, volevano che la cosa rimasse all'interno della città per non sfigurare davanti alle autorità centrali. Per cui ufficialmente non esisteva alcun killer, almeno per il momento.

 

Ochako stava tornando a casa, lungo la strada poté ammirare le decorazioni natalizie che abbellivano la città.

Seppure il Natale fosse una festa prettamente occidentale, anche in Giappone la si festeggiava con grande entusiasmo.

La ragazza adorava come Kyoto appariva in questo periodo, le numerose e diverse luci che la tappezzavano riportavano indietro con la memoria Uravity. Infatti quando era bambina si divertiva con i suoi genitori ad abbellire la loro abitazione con quel poco che potevano permettersi e per lei era qualcosa di speciale,

Avrebbe voluto fermarsi ad ammirare la bellezza di Kyoto, però il sole era sceso e l'aria invernale fece crollare di colpo le temperature. Quindi decise di riprendere il cammino verso casa per riposarsi un po', voleva farsi un bel bagno caldo e poi andare di corsa a letto. Era letteralmente a pezzi e, come se non bastasse, anche domani avrebbe dovuto lavorare, in fondo il crimine non va mai in vacanza.

 

Questo sarebbe stato un compleanno diverso, più triste del solito dato che l'avrebbe trascorso da sola. I suoi genitori abitavano in una città lontana, Tsuyu era partita da una decina di giorni al largo dell'oceano per occuparsi di alcune navi sospette che probabilmente trasportavano sostanze chimiche altamente inquinanti ed il suo ragazzo era impegnato a fermare criminali chissà in quale posto.

Si ricordò di controllare il telefono e per sua grande felicità trovò molti messaggi d'auguri, alcuni dei suoi parenti e altri dei suoi amici. Tuttavia mancava all'appello Midoriya, onestamente ciò la rattristava un pochino, ma sapeva che era dovuto al fatto che fosse impegnato in qualche operazione, forse pericolosa.

A quel punto la tristezza lasciò spazio alla preoccupazione, conosceva le abilità del suo ragazzo e perciò non doveva avere paura per la sua incolumità. Però non poteva fare a meno di essere in pensiero, la vita da eroe non era semplice e ogni giorno poteva essere l'ultimo.

Uravity scosse la testa cercando di togliersi quei pensieri angosciosi, non doveva dubitare di Deku. Se la sarebbe cavata, qualsiasi ostacolo fosse comparso sulla sua strada.

 

Vedendo in lontananza la propria abitazione, Uraraka fece un sospiro di sollievo, si sarebbe potuta finalmente riposare.

Presa dalla fretta di rientrare non si accorse di un giovane che si trovava proprio a pochi passo da lei e così gli sbatté accidentalmente. “ Mi scusi, non l'ho proprio vista. Mi dispiace, se posso fare” la ragazza si bloccò di colpo quando vide in faccia con chi stava parlando. “ Izuku!” esclamò mentre il suo viso si illuminava, “ Ciao Ochako, ti ho portato il tuo dolce preferito”.

L'eroina, non potendo resistere all'impulso, lo abbracciò il più forte che poteva. Inizialmente Deku venne colto alla sprovvista, ma ben presto ricambiò con piacere il gesto, ad entrambi era mancato sentire il calore ed il profumo dell'altro.

Quando i due si separarono Uravity chiese curiosa “ Izuku che bella sorpresa, ma che ci fai qui?” “ Non potevo mancare, è il tuo compleanno. A proposito, tanti auguri!” disse Midoriya con un sorriso leggermente timido mentre le porgeva i mochi che aveva comprato apposta per lei. Uravity prese il pacchetto e come ringraziamento diede un veloce bacio al ragazzo; in seguito domandò “ Vuoi entrare?” “ Sei sicura che sia una buona idea? C'è Tsuyu, potrebbe capire qualcosa” “ Non devi preoccuparti, è fuori per una missione” “ Davvero?” “ Sì” “ Allora va bene”.

 

L'azione impulsiva di Uraraka aveva dato il materiale necessario ad un paparazzo che l'aveva seguita fino a lì. Era già in possesso di un'ottima notizia che gli sarebbe valsa un bel po' di soldi, ma aveva il presentimento di avere già visto quel ragazzo. In particolar modo furono le lentiggini a ricordargli qualcuno che si stava affermando rapidamente nel mondo dell'eroismo. “ Forse il giovane dai capelli verdi è Deku, la corporatura coincide. Se ho ragione mi ricopriranno d'oro, le riveste di gossip adorano le storie d'amore tra eroi. Però vorranno delle prove più concrete, mi toccherà seguirlo” pensò il giornalista con un grosso sorriso.

 

Una volta entrati, Uravity fece cenno all'amato di accomodarsi mentre lei si sarebbe andata a fare una doccia ed a mettere qualcosa di diverso dal costume da eroe. Midoriya si sedette sull'ampio e comodo divano che gli riportava alla mente quando lui ed Uraraka si erano addormentati lì e soprattutto quando lei era letteralmente scappata da lui. In quel momento il suo cuore si era spezzato, ma per fortuna le cose si risolsero per il meglio.

Prese una piccola scatola dalla tasca dei suoi pantaloni casual, era di una gioielleria molto famosa, “ El Dorado”. Qualsiasi cosa avesse comprato era dannatamente costosa, come ogni cosa che provenisse da quel luogo. Più la guardava più si agitava e non appena sentì la porta del bagno aprirsi, la nascose di nuovo.

“ Il tempo di cambiarmi e arrivo” affermò la giovane “ Va bene”. Izuku, calmandosi un po', iniziò a guardarsi intorno. L'abitazione non era cambiato per nulla dall'ultima volta che era stato lì più di quattro mesi prima.

 

Pochi secondi dopo Uraraka uscì dalla sua stanza con indosso una felpa rosa ed un paio di pantaloni comodi.

“ Sono così contenta che sei venuto” affermò la ragazza avvicinandosi al divano velocemente. Le sue intenzioni erano quelle di coccolare l'amato, ma un brontolio dello stomaco le ricordò che stava morendo di fame. “ Scusa Izuku, è solo che ho saltato il pranzo” si scusò visibilmente imbarazza, “ Allora dovremo mangiare qualcosa, sai sono affamato anch'io” “ E' una buona idea, ma non ho molto. Se non ricordo male sono rimaste solo un paio di scatole di ramen confezionato” “ Va più che bene” rispose con un sorriso rassicurante il giovane.

Ochako mise sul fuoco la cena per un paio di minuti, dopo di che iniziò a mangiare con il giovane.

“ Allora Izuku, come va il tuo lavoro?” “ Benissimo, sono stato in giro per tutto il paese a combattere villain ed a salvare i civili. Non mi sono mai sentito più soddisfatto, anche negli USA sono stato impegnato in molte missioni, ma essendo alle dipendenze di Leo il mio agire era molto limitato. Adesso invece, sono libero ed è meraviglioso”.

Uraraka osservava estasiata l'amato, adorava vederlo tanto entusiasta e felice. Il giovane continuò con le sue storie per diverso tempo fino a quando non si accorse di aver monopolizzato la conversazione. A quel punto si scusò “ Perdonami Ochako, ho parlato solo io” “ Non ci fa niente, mi piace sentirti raccontare le tue avventure” “ Grazie, comunque so che stai andando alla grande. Sei spesso protagonista di notizie sul web, ho letto addirittura che hai protetto ben venti civili da un villain, sei stata bravissima”.

Al complimento Uraraka arrossì, vedere che Deku fosse fiero del suo operato le dava una strana felicità.

“ Quella è stata una giornata molto impegnativa, come tutte ultimamente. Da quando Tsuyu è andata in missione ho avuto il doppio da fare, è solo per questo che si è parlato tanto di me ultimamente” “ Sono sicuro che non è solo per quello, sei una grande eroina” “ E tu un fantastico eroe”.

I due si guardarono negli occhi mentre un crescente rossore apparve sulle loro guance, “ Che ne dici se smettiamo di parlare di lavoro e ci vediamo un bel film?” propose Uraraka rompendo il momento, “ Sì, è una buona idea”.

 

La coppia si accomodò sul divano dove tecnicamente avrebbero dovuto vedere una commedia romantica scelta a caso da una lunga lista. In realtà iniziarono immediatamente a recuperare il tempo perduto, si accarezzarono, si toccarono e si baciarono con crescente passione.

Prima che potesse perdere il controllo, Midoriya si allontanò leggermente dell'amata mettendo quest'ultima in allarme. La ragazza temeva di aver fatto qualcosa di sbagliato, dopotutto era ancora inesperta su cose del genere. Però venne ben presto rassicurata, infatti Deku tirò fuori dalla tasca quella piccola scatola di El dorado.

“ Cosa?” domandò curiosa e sorpresa la giovane, “ Questo è il tuo vero regalo, aprilo coraggio”. Uravity ubbidì e quando l'aprì trovò un bellissimo bracciale in oro bianco a forma di infinito, con su incisi i loro nomi. La giovane donna rimase senza parole, “ Ti piace?” “ E' stupendo Izuku, ti sarà costato una fortuna, non dovevi” “ Invece sì, è il tuo compleanno. Quando l'ho visto in vetrina ti ho subito pensata, ricordi il risultato che hai fatto durante uno dei test a scuola?” “ Certo, il lancio con la palla da baseball” “ Forse è un po' troppo sdolcinato, ma il mio amore per te è come quel punteggio, infinito”, Ochaco si avvicinò nuovamente a lui sussurrando “ Sì è sdolcinato, ma rispecchia anche i miei sentimenti”; detto ciò baciò con passione l'amato.

 

I loro baci divennero sempre più focosi e poi successe qualcosa che nessuno dei due si aspettava ed, a essere onesti, se ci avessero pensato su la timidezza e l'imbarazzo l'avrebbero fermati. Deku prese in braccio l'amata e si diresse verso la camera da letto di quest'ultima, trascorrendo in questo modo una notte speciale che nessuno dei due avrebbe mai dimenticato.

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Capitolo 6
*** Collaborazione tra vecchi amici ***


Collaborazione tra vecchi amici

 

La sveglia di Midoriya suonò alle sei in punto, aveva come suoneria la voce di All Might che gridava “ Wake Up!”. Nessuno sapeva come se la fosse procurata, comunque dimostrava che la passione per l'idolo della pace non era per nulla scemata, anzi se possibile era diventata persino più grande.

Il giovane la spense velocemente, non voleva svegliare Uraraka. Dopo averlo fatto si voltò verso di lei che stava tranquillamente riposando appoggiata sul suo petto, con un'aria così pacifica e persino un leggero sorriso sul volto.

A stento Deku riusciva a credere di aver trascorso la notte con lei, si trattava di una cosa che si vergognava persino ad immaginare. Infatti si stupì nel ripensare a come tutto fosse accaduto con naturalezza ed a come sembrava dannatamente giusto.

 

Il ragazzo accarezzò teneramente la guancia dell'amata, per poi darle un bacio sulla fronte. Uravity rispose agitandosi leggermente e abbracciandolo più stretto. Per quanto volesse restare accoccolato a lei, Midoriya aveva un importante lavoro da fare, quindi le sussurrò “ Ochako, devo andare”. A quel punto la giovane iniziò a svegliarsi senza però liberare la sua metà, che perciò fu costretto ad insistere “ Mi dispiace, ma dovrei proprio iniziare ad incamminarmi. Non posso fare tardi, è una questione che non può essere rimandata” “ Cosa devi fare?” chiese la ragazza tenendo ancora gli occhi chiusi, “ Devo incontrare Mirio, mi ha chiesto di aiutarlo con l'indagine di Samael. Claire dovrebbe mandarmi tra breve delle informazioni importanti su di lui, sta ancora lavorando sulla traduzione delle Cronache Empiriche” “ Non puoi rimanere con me un altro po'?”. Midoriya le sorrise calorosamente, ma era possibile vedere al contempo un velo di tristezza nei suoi occhi “ Scusami, però non posso. Bisogna mettere un punto su questa storia” “ Hai ragione, il lavoro ti aspetta”.

Uraraka lasciò andare l'amato con riluttanza, quest'ultimo si rivestì rapidamente e poi le diede un bacio. “ Mi farò perdonare” affermò l'erede del One for All, “ Non devi, in fondo non è colpa tua e sapevamo entrambi che non sarebbe stato facile mantenere una relazione come la nostra” “ Troveremo il modo per farla funzionare. Mi raccomando, stai attenta là fuori” “ Guarda che stai parlando con l'eroina numero tredici, quello che deve fare attenzione sei tu; non sei neanche nella classifica” scherzò la ragazza suscitando qualche risate da parte di colui che aveva davanti. Tuttavia dopo di ciò, Ochako tornò seria e prendendo il volto dell'amato disse con convinzione “ Sii prudente, non voglio perderti” “ Te lo prometto, ma solo se farai lo stesso” “ Va bene”, i due condivisero un ultimo bacio prima che Izuku lasciasse l'abitazione.

 

Normalmente Midoriya non vedeva l'ora di iniziare una giornata di lavoro, essere un eroe era tutto ciò che aveva sempre sognato. Però oggi era stato molto più difficile, lasciare Uraraka e chissà per quanto tempo gli faceva più male di quanto potesse immaginare. Questo lo convinse che quello che provava per lei, per quanto ancora poco approfondito, fosse qualcosa di veramente profondo. Questa consapevolezza ne portò un'altra, se voleva davvero fare le cose sul serio le avrebbe dovuto rivelare il segreto del One for All.

Inizialmente avrebbe voluto tenerla all'oscuro di tutto per proteggerla, ma era cosciente che sarebbe stata solo questione di tempo prima che qualcuno fosse venuto a conoscenza della loro storia facendo così di Uravity un bersaglio speciale da parte di Shigaraki e dei suoi seguaci.

Ormai aveva deciso di dirle tutto, doveva solo trovare il momento e le parole giuste.

 

Uraraka si voltò verso la sveglia e pensò “ Sono solo le sei e dieci di mattina, Mirio deve essere un tipo mattiniero. Ho un altro paio d'ore prima di dovermi preparare, credo proprio che mi rimetterò a dormire”.

La ragazza si voltò verso il lato dove aveva riposato Deku, era ancora tiepido “ Mi manchi già” sussurrò prima che il sonno prese il sopravvento.

 

Verso le otto Ochako si alzò, fece una rapida colazione e poi si preparò. Per sua fortuna il costume da eroina copriva perfettamente il suo corpo così da non far vedere il bracciale che Izuku le aveva regalato. Apprezzò tantissimo quel gesto e le piaceva tantissimo, ma se qualcuno l'avesse visto avrebbe certamente mangiato la foglia e questo non poteva accadere.

 

Una ventina di minuti dopo raggiunse l'agenzia di Croco, il quale era tornato in pista grazie alle cure ricevute da Nora.

Come ogni mattina entrò nel suo ufficio per sapere quale compito l'aspettasse. Sperava in una pattuglia visto che ancora non si era ripresa dai duri giorni precedenti e la notte appena trascorsa l'aveva appagata, ma anche stancata. Però le cose andarono in un modo molto diverso, infatti non appena aprì la porta della stanza del pro vide due sue conoscenze, Nejire e Iida. La prima stava toccando l'armatura di Tenya in preda alla curiosità, mentre Croco aveva uno sguardo di sconfitto; nessuno poteva placare l'esuberanza di quella ragazza.

“ Uravity!” esclamò Hado non appena vide la giovane amica, “ Ciao Nejire e ciao anche a te Iida, sono felice di vedervi” “ Uraraka, è un piacere anche per me” disse Ingenium in un modo troppo formale per il loro rapporto d'amicizia.

“ Uravity, ti starai chiedendo cosa ci facciano loro qui?” domandò il coccodrillo, “ Sì” “ Ho espressamente chiesto il loro aiuto per un'indagine” “ Quale indagine?” “ Ricordi di quei due cadaveri che presentavano le ferite identiche?” “ Certo, mi sono sembrati subito molto sospetti” “ Ed avevi ragione, questa notte sono stati ritrovati altre tre persone uccise con le stesse modalità” “ Credi che sia un killer?” “ Ne sono certo, inoltre ho ricevuto alcune informazioni da un mio amico di Osaka, in base alle quali anche lì ci sono stati omicidi identici a quelli di qui e la cosa è iniziata dalla sconfitta degli arcangeli” “ Da allora? Perché non l'hanno reso pubblico?” domandò Iida, “ Per motivi politici, se le autorità di Osaka avessero ammesso di non essere riuscite a fermare un killer, avrebbero perso credibilità” “ Ma avremmo potuto salvare quelle persone” intervenne Nejire, “ Non possiamo saperlo, comunque è inutile pensare al passato, dobbiamo concentrarci sul futuro” “ Giusto” affermarono i tre giovani.

“ Bene, inizieremo a pattugliare palmo per palmo la città, ognuno di noi quattro si occuperà di una zona ed in caso di contatto dovete avvertite gli altri a meno che non sia un'emergenza, intesi?” “ Sì!” “ Perfetto, mattiamoci all'opera”.

 

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Capitolo 7
*** Salva per un pelo ***


Salva per un pelo

 

Nejire iniziò l'ispezione della zona Nord di Kyoto.

Era rimasta molto incuriosita dall'atteggiamento di Uravity, le sembrava più allegra del solito e con la testa tra le nuvole. Se il suo intuito femminile non la ingannava, aveva trovato qualcuno di speciale e credeva anche di sapere chi fosse, il ragazzo dai capelli disordinati. Avrebbe voluto chiederglielo non appena usciti dall'agenzia, ma Iida la bloccò immediatamente affermando che non era tempo di chiacchierare. Nonostante avesse ragione Hado si infastidì, non le piaceva chi bloccasse la sua curiosità. Comunque adesso doveva concentrarsi per non farsi sfuggire neppure il minimo dettaglio utile.

 

Nel corso della pattuglia si imbatté in qualche villain che sconfisse senza alcuna difficoltà, ricevendo così l'applauso dei civili che avevano assistito alle sue gesta eroiche.

Non trovò nulla fino a quando non entrò in un vicolo estremamente malridotto, lì trovò uno squarcio sul muro molto profondo, Però la cosa più interessante fu che ai bordi di quel segno c'era una strana sostanza viola appena visibile ad occhio nudo. Intuendo che fosse qualcosa di particolare ed importante, l'eroina numero sei la raccolse e la mise in un piccolo contenitore non sterile sperando che ciò non l'avrebbe inquinata, però era l'unica cosa che aveva con sé.

 

Verso mezzogiorno completò la ronda. Sfortunatamente non trovò altro, per cui decise di tornare da Croco per vedere se gli altri avevano scoperto qualcosa. Tuttavia a metà strada sentì dei civili urlare, decise di controllare pensando che si trattasse di un villain, ma non fu così. Infatti trovò la sua amica Tsuyu con delle ferite su tutto il corpo, sorretta da alcune persone. Corse immediatamente da lei per accertarsi delle sue condizioni, era svenuta, ma non sembrava che fosse stata colpita in punti vitali. Comunque la prese con sé e la trasportò in ospedale per evitare rischi inutili.

 

Qualche ora prima...

 

La missione di Asui si era dimostrata più lunga e complessa del previsto, infatti le navi che trasportavano sostanze tossiche erano ben oltre la decina ed ognuna veniva strettamente sorvegliata da tipi ben poco raccomandabili. Per rendere possibile il completamento dell'incarico, Tsuyu venne affiancata da altri quattro eroi: Ron il numero venti, Jack il numero ventidue, Will il numero venticinque e Richard il numero trenta.

Grazie alla loro collaborazione ed alla ferma guida di Froppy, non a caso ricopriva il posto numero quattordici, la situazione si risolse quasi del tutto; ormai mancava solo un'ultima nave da fermare e poi sarebbero potuti tornare a casa.

 

Il gruppo usufruì della stessa tattica che avevano usato fino ad allora per catturare anche gli ultimi criminali. Tsuyu si sarebbe intrufolata nascondendosi sott'acqua e dopo aver liberato il ponte, avrebbe fatto cenno agli altri di unirsi. Tuttavia questa volta le cose andarono diversamente dato che trovò qualcosa che avrebbe tormentato i suoi sogni per molto tempo.

C'erano numerosi cadaveri brutalmente squartati, l'odore del sangue a terra unito a quelle delle loro viscere esposte, per giunta parzialmente mangiate da qualche uccello, la fecero quasi vomitare. In tutta la sua vita non aveva mai assistito ad uno spettacolo tanto orribile, chiunque fosse il responsabile doveva essere malato.

Superato il momento di sgomento iniziò ad analizzare l'area ed i corpi. Il sangue era ancora fresco, ciò voleva dire che il responsabile poteva essere ancora lì. Riguardo i cadaveri notò che tutti avevano un taglio sulla gola e le ossa fratturate, ciò le ricordò una cosa che Uraraka le aveva condiviso quando l'aveva chiamata il giorno prima. Quel genere di ferite erano identiche a quelle degli omicidi di Kyoto, seppure in quest'ultimi il killer non si era accanito così. Le opzioni erano due: o si trattava di un altro folle oppure l'assassino era lo stesso e per qualche ragione ignota si stava comportando in maniera più aggressiva.

 

“ Froppy, che diavolo?” esordì Jack il quale, insieme ai colleghi, era appena arrivato con preoccupazione visto che Asui non aveva ancora dato alcun segnale.

“ Non so chi sia stato, ma potrebbe essere ancora su questa nave, per cui dobbiamo stare attenti” spiegò a bassa voce l'eroina che subito dopo condusse i suoi all'interno dell'imbarcazione.

 

L'unica cosa che trovarono lungo il percorso furono altri corpi brutalmente uccisi e viscere sparse a terra o sbattute sul muro, non avrebbero mai dimenticato quell'orrore.

Con estrema cautela raggiunsero la sentina dove videro delle casse aperte in modo frettoloso, come se qualcuno stesse cercando qualcosa. Proseguirono ancora fin a quando non notarono un uomo incappucciato intento a passare uno strano coltello con la lama viola su una spada molto antica. Gli eroi rimasero molto sorpresi sia dall'uomo sia dall'arma, sulle altre navi avevano trovato solo sostanze tossiche.

“ Non è neanche questo, al diavolo!” esclamò l'uomo misterioso gettando violentemente a terra la spada. Will, agendo impulsivamente, uscì allo scoperto affermando in tono intimidatorio “ Non fare un passo, sono un eroe e devo farti qualche domanda”. L'incappucciato si voltò mostrando un volto coperto da una maschera anti gas macchiata di sangue, senza dubbio era lui il killer.

Senza dire niente l'assassino scattò con una velocità impressionante verso l'eroe tagliandoli la gola. A quel punto anche gli altri quattro si fecero vedere decidendo di affrontarlo frontalmente, scelta che si dimostrò un terribile errore.

Il killer fu capace di mettere in difficoltà i quattro senza il minimo sforzo, pesino Asui non ebbe alcuna possibilità, anzi rischiò seriamente di rimetterci la vita. Infatti, dopo essere stata colpita diverse volte, una fortissima pressione la schiacciò al suolo impedendole ogni movimento. Prima però che le sua ossa si sgretolassero e gli organi interni collassassero, Richard colpì alle spalle il nemico liberando così l'amica.

“ Andate, lo tengo fermo!” affermò colui che aveva appena salvato l'eroina “ Nessuno va da nessuna parte” rispose l'assassino con una voce chiaramente distorta da qualche strumento.

Nonostante gli sforzi degli eroi, che provarono di ottenere un vantaggio portando l'avversario all'esterno, il killer gli uccise uno ad uno, dando sfoggio di un'abilità combattiva eccezionale. Solo Froppy si salvò, ma esclusivamente perché Jack la spinse in acqua proprio quando l'avversario stava massacrando Ron. L'eroe affermò che Froppy doveva vivere per poter riferire a tutti quello che avevano scoperto sulle abilità dell'assassino. Asui fece proprio come l'amico voleva, seppure si sentisse uno schifo per aver lasciato gli altri a morire.

 

Tsuyu nuotò fino a riva dove riuscì a trovare un passaggio fino a Kyoto, ma proprio quando le mancava così poco per raggiungere l'agenzia di Croco, perse i sensi sopraffatta dal dolore e dalla stanchezza. Per sua fortuna era un'eroina molto amata, quindi venne soccorsa immediatamente da qualche suo fan fino a quando Nejire non la portò in ospedale.

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Capitolo 8
*** Primi dettagli ***


Primi dettagli

 

Ochako, Iida e Croco vennero avvertiti immediatamente su quello che era accaduto ad Asui.

I tre si recarono il prima possibile in ospedale per accertarsi delle condizioni dell'amica, temevano che versasse in condizioni disperate visto che il Fantasma era solito uccidere chiunque si imbattesse sulla sua strada. A dire la verità non erano certi che fosse lui il responsabile, ma visto che aveva fatto la sua comparsa a Kyoto, c'erano buone possibilità che si trattasse proprio di lui.

 

Una volta arrivati vennero rincuorati dal medico il quale affermò che Tsuyu stesse bene. Le ferite provocate dalla misteriosa lama del killer erano profonde, ma non aveva colpito alcun punto vitale ed inoltre le ossa erano intatte. Gli eroi avrebbero voluta vederla, tuttavia stava riposando e non sarebbe stato salutare risvegliarla. Quindi i tre, a cui si aggiunse Nejire che era già lì da un po', decisero di aspettare nella sala d'attesa.

 

Sfruttarono quel tempo per parlare di ciò che avevano scoperto durante le rispettive ronde. Purtroppo nessuno aveva trovato nulla, neanche il più piccolo indizio, eccezion fatta per Hado che mostrò la strana sostanza che aveva recuperato.

“ Ottimo lavoro Nejire, non appena torneremo la farò analizzare. Potrebbe essere molto importante è l'unica traccia, per ora” affermò Croco, “ Che vuoi dire?” domandò Iida incuriosito, “ Froppy è sopravvissuta ad un probabile incontro con il Fantasma, avrà scoperto sicuramente qualcosa. Quindi, non appena si sarà svegliata, gli chiederemo di dirci per filo e per segno cosa le è accaduto” “ Non dovremmo lasciarla tranquilla per un po', è stata sottoposta a fin troppo stress per oggi” obiettò con convinzione Ochako preoccupata per il benessere psicologico dell'amica, “ Capisco e condivido le tue emozioni Uravity, però non abbiamo tempo da perdere. Le sue informazioni potrebbero aiutarci a salvare delle vite”.

Uraraka non replicò, Croco aveva ragione, ma allo stesso tempo non voleva fare troppe pressioni su Asui.

 

Dato che le cose stavano andando per le lunghe, Ochako si allontanò dagli altri per prendere qualcosa da mangiare, dopotutto l'ora del pranzo era passata da un pezzo.

“ Chissà che avranno, spero in qualcosa di dolce”. Sfortunatamente le aspettative della giovane vennero disilluse, infatti non trovò altro che qualche panino dall'aspetto ben poco invitante. Tuttavia la fame si faceva sentire, quindi decise di prenderne uno sperando di non avere un'indigestione.

Con sua grande sorpresa il pasto non era male come sembrava, lo consumò da sola volendo restare con i suoi pensieri. La maggior parte di questi riguardavano le condizioni di Tsuyu ed il Fantasma, questo killer rischiava seriamente di diventare come Stain o forse peggio.

Il suo flusso di coscienza la portò inevitabilmente a pensare al suo amato “ Chissà cosa faresti al mio posto...” toccò il bracciale ben nascosto dal costume, “ Non vedo l'ora di riabbracciarti, questa faccenda di stare lontani per un tempo indeterminato mi sta distruggendo. Magari una volta che avrai finito con Mirio e con la faccenda degli arcangeli potresti essere assunto da un'agenzia, così non cambieresti città di continuo”. A quel punto sorrise leggermente, “ No, non succederà mai. Vuoi essere come All Might, aspiri a diventare il nuovo simbolo della pace e per farlo non puoi restare confinato in un solo luogo e non ho nessuna intenzione di ostacolare il tuo sogno. Tuttavia credo di aver trovato una soluzione...”.

In quel momento venne riportata alla realtà da Iida che gridò, “ Uraraka vieni, Tsuyu si è svegliata!” “ Che bella notizia, arrivo subito”.

 

I quattro eroi entrarono insieme e, vedendo Asui sana e salva, ebbero uno sospiro di sollievo.

“ Stai bene Tsuyu?” domandò Uravity, “ Sono stata meglio, ma poteva andarmi molto peggio” rispose l'eroina rana con la sua solita schiettezza.

“ Ci hai fatto preoccupare” intervenne Nejire stranamente seria, “ Sei stata brava a cavartela con quel killer” aggiunse Tenya, “ Se non fosse stato per gli altri, non sarei qui” la voce di Asui era colma di tristezza.

Sebbene si fosse accorto dello stato d'animo della sua dipendente, Croco non perse tempo e le chiese “ Froppy so che il momento non è dei migliori, ma devo sapere cosa ti è successo con precisione” “ Immaginavo che me lo chiedessi, è per questo che mi hanno salvata” ancora un volta il tono di Tsuyu si colorò di una profonda amarezza.

La ragazza raccontò quello che le era accaduto senza tralasciare alcun dettaglio. “ Quindi è probabile che stia cercando qualcosa di antico, magari un reperto storico” commentò al termine della storia Hado, “ Se fosse così perché non attacca i musei, sarebbe il posto migliore” affermò Iida, “ Magari lo fa, ma è talmente rapido da non farsi vedere” “ Ma non sono state trovate vittime tra le guardie notturne” “ Forse non ha bisogno di ucciderle limitandosi ad evitarle” “ Non mi sembra che si sia fatto scrupoli ad uccidere”.

La discussione tra i due venne interrotta da Croco che sostenne “ Basta voi due! L'idea dei musei non è male, per cui li terremo sotto controllo. Visto che il Fantasma ha passato la sua lama vicino all'antico oggetto, è probabile che questa reagisca in modo particolare davanti a quello che sta cercando. Forse il liquido trovato da Nejire potrebbe esserci utile in questo senso, se ci va bene anche quello dovrebbe avere una reazione. Senti Tsuyu, puoi dirci qualcosa sull'abilità del Fantasma?” “ Sicuro, ha capacità fisiche tanto eccezionali da surclassare le mie. Inoltre è dotato di un Quirk capace di creare una potente pressione gravitazionale, ma per attivarlo ha bisogno di toccare l'obiettivo” “ Quindi è molto simile al mio” intervenne Ochako, “ Non proprio Uraraka, tu hai bisogno di tutte e cinque le dita per azionare la tua unicità, invece al killer basta un tocco con qualsiasi parte del corpo. Inoltre tu alleggerisci i corpi, mentre lui agisce sulla forza gravitazionale intorno all'obiettivo. In sostanza non sei tu a diventare più pesante, ma è quello che ti circonda a schiacciarti” “ Un potere pericoloso, dovremmo tenerci a distanza” commentò Uravity perplessa.

“ Grazie Froppy, ora riposati. Voi altri andate all'agenzia e fate controllare il campione che ha portato Nejire” ordinò Croco, “ Tu che farai?” chiese Hado, “ Convincerò il mio contatto ad Osaka per obbligare le autorità di quella città a rendere pubblica la storia del Fantasma, non possiamo più prenderlo sottogamba”.

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Capitolo 9
*** Nubi oscure all'orizzonte ***


Nubi oscure all'orizzonte

 

Grazie alle pressioni di Croco la notizia del Fantasma divenne di dominio pubblico e questo, come era prevedibile, scatenò il clamore dell'opinione pubblica. I giornalisti fecero numerose speculazioni su chi fosse il misterioso assassino e soprattutto su cosa volesse, nonostante le fonti ufficiali non avessero ancora niente. Una minima parte di loro sostenevano che il nuovo killer stesse portando ad un altro livello le folli gesta di Stain, la maggior parte invece credeva che fosse un semplice pazzo psicopatico in cerca di fama.

 

La popolazione iniziò a sentirsi in pericolo, erano mesi che il Fantasma stava compiendo i suoi orrendi omicidi senza che nessuno fosse riuscito a catturarlo e per giunta non si sapeva neppure dove cercarlo. Questo fece crollare la poca fiducia che i pro avevano riguadagnato con tanta fatica, le azioni di Shigaraki prima ed adesso il Fantasma avevano minato alle fondamenta la società degli eroi.

In un contesto del genere la nuova generazione avrebbe ricoperto un ruolo fondamentale, le loro azioni avrebbero salvato o definitivamente distrutto il loro mondo.

 

Passarono altri tre giorni senza avere alcuna notizia sul Fantasma, probabilmente si stava recando in un'altra città per trovare qualsiasi cosa stesse cercando.

Nonostante ciò ad Osaka, come in tutto il paese, le indagini non si fermarono, in particolare Momo e gli altri si stavano scervellando per capire quale fosse l'obiettivo del killer. Se fossero stati capaci di scoprirlo, avrebbero potuto prevedere le sue mosse avendo così un bel vantaggio.

 

La mattina del primo Gennaio Sebastian convocò d'urgenza i suoi compagni del caso o come li definiva lui, i suoi sottoposti. Di conseguenza i tre eroi accorsero immediatamente nell'agenzia, speravano che il Detective avesse scoperto finalmente qualcosa visto che fino ad allora non era stato di grande aiuto; anzi la sua presenza aveva generato solo nervosismo durante il lavoro.

 

“ Eccoci, perché ci hai fatto chiamare?” domandò Shark, “ Devo dirvi urgentemente due cose, ascoltate con attenzione. Sapete che a Kyoto hanno trovato una sostanza viola di origine sconosciuta?”, il trio annuì, “ Oggi sono arrivati i risultati delle analisi” “ Ebbene?” domandò Momo speranzosa, “ Non c'è niente di simile in natura, è composta dal venti percento di mercurio, il cinque d'acqua ed il quindici da alcol etilico” “ Il restante sessanta percento?” chiese Shoto, “ Si tratta di una sostanza ignota”.

 

Momo pensò a cosa potesse trattarsi, i tre elementi individuati non erano soliti essere combinati ed inoltre la maggior parte della sostanza non era stata riconosciuta.

 

“ Quindi è solo un buco nell'acqua” commentò Todoroki, “ In sostanza sì, ma sappiamo che dovrebbe reagire a contatto con qualcosa di particolare e penso proprio di aver capito cosa sia quel qualcosa” affermò Castellanos con grande sicurezza, “ Ho notato che una settimana prima del primo omicidio ricollegabile al Fantasma c'è stato un furto in un museo. Per la precisione è stato rubato un vecchio pugnale chiamato Hyacinthum, cioè viola in latino” “ Come la lama dell'arma del killer” sussurrò l'eroina, “ Esatto e non finisce qui. L'arma è stata ritrovata sul fondale del fiume Yodo un paio di settimane fa, però non era completa; infatti era mancante proprio della lama” “ E' probabile che l'abbia presa il Fantasma, ma perché solo quella e non tutto il pugnale?” domandò Shoto, “ Proprio su questo dilemma ho lavorato praticamente fino ad oggi. Ho scoperto che la lama di quel pugnale proveniva in realtà da un'altra arma, una estremamente potente ed antica capace di rendere il più inetto degli uomini il più potente condottiero sulla faccia della terra. Proprio per il suo immenso potere venne divisa in un numero indefinito di parti, le quali vennero accuratamente nascoste per non essere più ritrovate”.

“ Non so dove tu abbia trovato questa storia, però mi sembra che sia solo una leggenda” commentò Shoto diffidente, “ Può darsi, ma sono sicuro che il Fantasma ci creda fermamente” “ Stai suggerendo che vuole ricostruire quell'arma per farci cosa? Dominare il mondo?” chiese Shark, “ Questo non lo posso sapere, non ancora almeno”.

“ Mettiamo il caso che tu abbia ragione, come facciamo a trovare gli altri pezzi?” domandò Yaoyorozu, “ Come ho detto prima la sostanza viola dovrebbe reagire in presenza dei frammenti di quell'arma. Perciò ho condiviso la mia scoperta con tutte le altre agenzie de eroi nel paese ed ho suggerito di inviare alcuni campioni di quella sostanza viola. Proveremo ad usarli su ogni attrezzo antico che riusciremo a trovare nei musei e in qualunque altra parte ci venga in mente” “ Quindi dobbiamo cercare un ago in un pagliaio” affermò Momo, “ Però adesso abbiamo il pagliaio” rispose Sebastian vincendo lo scambio verbale con l'eroina.

 

La squadra di Osaka partì alla ricerca dei pezzi della misteriosa e sconosciuta arma, prima di farlo però Shark si complimentò con il detective sostenendo “ Sarai testardo e presuntuoso, ma sai fare il tuo lavoro. Inoltre se non fosse stato per te le autorità di Osaka non avrebbero mai divulgato la notizia del Fantasma” “ Non è solo merito mio, un amico mi ha spinto a farlo” “ Chi?” “ Il pro numero undici” “ Croco! Non sapevo che lo conoscessi” “ Abbiamo condiviso una disavventura anni fa” “ Capisco, bene io vado, se trovi qualcosa chiamaci” “ Naturalmente”.

 

Intanto un uomo incappucciato aveva raggiunto un posto buio, tetro e nascosto in un posto molto lontano da Osaka.

Lì trovò Shigaraki, il quale quando lo vide gli chiese “ Ti conosco, sei il killer che chiamano il Fantasma. Che vuoi da me?” “ Una collaborazione” “ Perché dovrei allearmi con te, ho avute alcune divergenze con i killer in passato” “ Semplice, tu mi aiuti a trovare una cosa ed io aiuto te” “ Aiutarmi? Come pensi di fare?”.

A quel punto l'assassino fece una proposta capace di lasciare di stucco Tomura. “ Ti consiglio di non prendermi in giro o te la farò pagare” affermò il villain, “ Sono un uomo di parola, se dico una cosa è quella” rispose per nulla intimorito il killer, “ Lo spero per il tuo bene. La tua idea mi intriga...Va bene, accetto” “ Perfetto, quando avrò quello che cerco adempirò alla mia parte dell'accordo”.

 

Dall'alleanza tra Shigaraki e l'uomo che stava seminando il panico in Giappone non ci si poteva aspettare nulla di buono. La situazione si stava complicando ulteriormente per i nostri giovani eroi.

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Capitolo 10
*** Movimenti sospetti ***


Movimenti sospetti

 

L'idea del detective Castellanos venne seguita da ogni eroe del paese, sembrava essere l'unica pista praticabile. Quindi i pro iniziarono ad analizzare ogni reperto antico che riuscivano a trovare, nella speranza di scoprire qualcosa. Per il momento non ebbero fortuna, ma i reperti storici in Giappone erano tanti quindi avevano ancora una buona dose di speranza.

 

Un luogo estremamente importante per queste ricerche era certamente Nara, una città ricca di templi ed opere d'arte risalenti a molti secoli orsono. Tra i numerosi eroi che la presidiavano c'erano due vecchie conoscenze dalla UA, Jiro e Mina.

Grazie al loro fondamentale contribuito nella questione degli arcangeli, numerose agenzie prestigiose si interessarono a loro, soprattutto quelle di Nara. Alla fine decisero di accettare una delle offerte provenienti proprio da quella città, volevano dimostrare di non essere da meno rispetto a Todoroki e agli altri loro compagni di scuola.

La loro scelta iniziò a dare i suoi frutti, infatti si piazzarono in buone posizioni nella classifica dei pro. Per la precisione Kyoka era la numero quattordici e Ashido la sedici.

 

Le ragazze andavano molto d'accordo sia dentro che fuori l'ambito professionale, Earphone Jack riusciva a tenere a bada l'esuberanza di Pinky mentre quest'ultima spingeva l'amica ad essere più estroversa e sicura di sé. Oltre ad essere famose per il loro lavoro, erano conosciute per alcune esibizioni che facevano di tanto in tanto nei vari locali della città.

L'abilità con gli strumenti e la sublime voce di Jiro si sposava alla perfezione con le eccezionali capacità da ballerina di Mina. La fama di artiste eguagliava quella di eroine, ciò le valse un numero di fan esorbitante persino superiore a quella dei pro più famosi di loro.

 

Comunque sia tutto ciò non le distolse dal loro obiettivo, essere degli eroi e proprio per questo si stavano impegnando assiduamente nello scoprire se qualche arma rispondesse alla strana sostanza che avevano ricevuto dai laboratori di Kyoto.

 

Verso sera Ashido si stava quasi trascinando per la stanchezza, ebbene sì, la resistenza rimaneva il suo punto debole principale.

“ Basta, non ce la faccio più!” si lamentò Pinky, “ Forza Mina, non possiamo fermarci fino a quando non avremo finito la nostra zona di pattuglia” rispose Jiro con pragmatismo, “ Ma è dall'alba che camminiamo, non ci siamo neanche fermate per pranzare come si deve” “ Saresti più in forze se non ti fossi scatenata fino a tardi ieri ” “ Guarda che c'eri anche tu e non provare a dirmi che non ti è piaciuto e poi non è colpa nostra” “ Già, avremo dovuto avere il giorno libero” “ Esatto, quello da incolpare è questo Fantasma che ci ha sconvolto tutti i piani” “ Hai ragione, ma sono inconvenienti del mestiere” “ Allora quella pausa?” “ Non se ne parla Mina, ci mancano solo tre templi”. Ashido sbuffò prima di affermare “ Ho capito, un altro piccolo sforzo. Vediamo però di fare in fretta” “ Lo faremo rapido, ma preciso o sarà tutto inutile” “ Vero, però sei troppo coscienziosa” “ Devo esserlo, altrimenti ci avrebbero già licenziate”, Pinky fece una risata sarcastica per poi affermare “ Molto divertente, dai muoviamoci” “ Hai ritrovato lo spirito?” “ In un certo senso, prima lo facciamo e prima finiamo”.

 

Dopo un po' alle due mancava solo un luogo da perlustrare e dopo avrebbero potuto godersi un meritato riposo.

Una volta entrate nell'ultimo tempio ebbero la sensazione che ci fosse qualcosa di strano. I loro sospetti divennero più concreti quando, addentrandosi, notarono delle candele a terra ed alcuni altari depredati.

A quel punto Jiro utilizzò il suo Quirk per capire cosa stesse accadendo, “ Sono in quattro e si trovano a duecento metri davanti a noi” “ Quindi non si tratta del Fantasma, ma di semplici ladri” sostenne Ashido sollevata, “ Possibile visto che il killer agisce da solo, ma è meglio stare attente” “ D'accordo”.

 

In breve le due raggiunsero i criminali e come sospettavano erano intenti a trafugare tutti gli oggetti lì presenti. Mina voleva fermarli, ma l'amica la fermò facendole segno di restare nell'ombra ed ascoltare.

Sentirono i ladri lamentarsi sul loro compito, non capivano perché dovevano rubare quella che per loro era solo robaccia. Erano talmente seccati che stavano per lasciare tutto, quando un tizio grosso e muscoloso entrò dalla parte opposta rispetto a quella usata delle eroine.

Il tizio ordinò in fare minaccioso “ Basta lagnarsi! Dobbiamo solo prendere queste cose, portarle da lui e in compenso ci ricoprirà d'oro”. Sentendo questo Ashido e Jiro scelsero di seguirli rimanendo nell'ombra, probabilmente quei criminali avevano a che fare con il Fantasma per cui valeva la pena pedinarli.

 


I villain si recarono in un vicolo buoi all'estremo Ovest della città, dove fecero una particolare bussata su una porta ben nascosta da alcuni secchi dell'immondizia. Fatto ciò entrarono in un piccolo magazzino abbandonato al cui centro era seduto Shigaraki.

Le eroine non poterono seguirli lì dentro per non essere scoperte, ma furono vicine abbastanza da permettere a Kyoka di ascoltare la conversazione. I duri anni di allenamento le avevano permesso di captare con maggiore distinzione i suoni, anche a grande distanza.

 

Nonostante la strategia fosse buona, Tomura, sfruttando un Quirk capace di emettere ultrasuoni, si accorse immediatamente che i suoi seguaci erano stati seguiti. Quindi, dopo averli minacciati per la loro inettitudine, ordinò ai suoi di catturare le intruse così avrebbe potuto sistemarle con un trattamento speciale.

Fortunatamente Jiro si accorse in tempo che erano state scoperte, quindi ordinò all'amica di scappare; era ben consapevole di non avere alcuna possibilità contro il leader dei villain.

Sarebbe stato un problema sfuggire a quei tizi, soprattutto se anche Shigaraki si fosse messo sulle loro tracce, però caso volle che proprio in quel momento stesse passando una manifestazione di attivisti ambientali. Le eroine si mescolarono a loro riuscendo in questo modo a mettersi in salvo.


“ Allora Jiro, che hai scoperto?” domandò Pinky affannata per la fuga, “ Purtroppo niente, non hanno parlato avendoci scoperte praticamente subito. Tuttavia è interessante sapere che Tomura ha inviato i suoi scagnozzi per rubare degli oggetti antichi” “ Credi che sia in combutta con il Fantasma?” “ Può darsi, ma non abbiamo nulla di concreto” “ Spero di no, perché se le cose stessero così ci ritroveremo in guai seri” “ Comunque dobbiamo informare gli altri dei nostri sospetti, devono essere pronti ad ogni evenienza” concluse Kyoka con un'espressione molto preoccupata.

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Capitolo 11
*** Il secondo pezzo ***


Il secondo pezzo

 

I sospetti di Jiro e Mina vennero fatti circolare nelle varie agenzie. Alcuni pro non credevano possibile un'alleanza tra Shigaraki ed il Fantasma, altri invece temevano che il pericolo fosse reale e questo rischiava di gettare nel caso l'intero Giappone. Nonostante tutto le loro ricerche non si fermarono, l'unico modo per tendere una trappola al Killer era quello di impossessarsi di uno dei frammenti della misteriosa arma.

 

A Nagoya Kirishima e Bakugo stavano facendo i doppi turni per trovare qualcosa, anche se fino ad ora non avevano avuto particolare fortuna. Naturalmente ciò non fece particolarmente piacere all'eroe numero quattro la cui pazienza era già al limite, non adorava missioni del genere ed avrebbe preferito di gran lunga combattere direttamente con il Fantasma.

 

Da quando era stata annunciata la nuova classifica, Katsuki era diventato ancora più “esplosivo”. Non andava giù il fatto di essersi classificato dietro ad un eroe che neanche aveva frequentato la UA. L'unica cosa che lo consolava stava nel fatto che quel dannato nerd non vi era neppure rientrato, ma sapeva che con quel potere che si ritrovava sarebbe stata solo questione prima che ne entrasse a farne parte e magari anche in una posizione migliore della sua. Avrebbe fatto tutto il possibile per impedirlo, lui sarebbe diventato il migliore, persino superiore al grande All Might. Proprio perciò voleva essere proprio lui a fermare il Fantasma, così avrebbe dimostrato a tutti la sua superiorità.

 

Dopo aver perlustrato i celebri musei di Naka, il duo si diresse verso il famoso castello della città contenente oggetti risalenti all'epoca edo, perciò sarebbe potuto essere un bersaglio perfetto.

“ Senti Bakugo, una volta finito qui che ne diresti di andarci a fare una partita alle sale da pachinko (un gioco d'azzardo)? Ci farebbe bene distendere i nervi dopo tutto questo lavoro” chiese Kirishima speranzoso, “ No” rispose in tono seccato Katsuki, “ Perché no? Il castello è l'ultimo posto che ci resta da perlustrare, dopo non avremo nulla da fare” “ Se non ci sarà niente neanche lì, cercherò in altre città” “ Non puoi farlo! Siamo in uno stato d'emergenza che ci impone una collaborazione con tutte le altre agenzie del paese, quindi non possiamo muoverci liberamente. Dobbiamo avere fiducia nei nostri colleghi” “ Faccio quello che mi pare e se continui a seccarmi ti uccido” “ Certo, come no” rispose sorridendo Red Riot ben consapevole che le minacce dell'amico non si sarebbero mai trasformate in realtà.

 

A pochi passi dal castello gli eroi videro le guardie che lo pattugliavano di solito non c'erano e ciò era decisamente strano, soprattutto perché di notte qualcuno doveva proteggere le ricchezze storiche custodite all'interno.

“ Bakugo” “ Lo so” i due si scambiarono un cenno d'intesa, forse il killer era proprio lì.

 

Una volta dentro trovarono le guardie o per meglio dire ciò che ne rimaneva. “ Che diavolo è successo?” si domandò Red Riot inorridito dallo spettacolo che aveva davanti gli occhi: il sangue ancora fresco bagnava il pavimento, i corpi dei sorveglianti erano a pezzi e sparsi dovunque, in particolare le loro teste, separate dal corpo, erano infilzate sulle lance delle antiche armature lì presenti.

 

Il Fantasma stava diventando ancora più spietato, forse perché i pro lo stavano braccando o per un altro motivo ancora sconosciuto.

 

“ Sono stati uccisi di recente, è qui!” esclamò Kacchan pronto a sfruttare le sue esplosioni per farlo uscire allo scoperto, Tuttavia l'amico lo bloccò afferrandogli il braccio, “ Che fai?” chiese furioso Katsuki, “ Il tuo Quirk non è particolarmente adatto in ambienti del genere, se lo usassi distruggeresti tutto. Lascia che ci pensi io”.

Seppure l'idea non lo esaltasse, Kirishima aveva ragione, perciò fu costretto ad accettare la sua proposta.

 

Arrivarono rapidamente al secondo piano dove trovarono un tizio incappucciato intento a passare la sua lama viola vicino ad altre armi antiche. Prima che gli eroi potessero intervenire, il manico di un pugnale custodito in una teca iniziò a brillare di una luce viola molto intensa. Allora il killer sfondò il vetro e raccolse l'oggetto, ma proprio in quel momento Kirishima si diresse alle sue spalle affermando “ Sei difficile da trovare Fantasma, ma adesso che ce l'ho fatta non ti lascerò scappare”.

Red Riot si lanciò all'attacco assumendo immediatamente la sua forma più potente, non poteva prendere sottogamba l'avversario; il killer restò sul posto aspettando la mossa del ragazzo. Quest'ultimo sferrò un potente pugno che però il Fantasma schivò abbassandosi leggermente e mentre lo faceva tentò un colpo di lama all'altezza del ventre, il quale però non ebbe effetto.

“ Un colpo piuttosto debole” schernì l'eroe dai capelli rossi, successivamente mise a segno un gancio destro sulla maschera del nemico. Pensando di essere in vantaggio tentò di continuare il suo attacco, ma improvvisamente venne schiacciato a terra da un'impressionante forza di gravità.

“ La tua armatura è resistente, ma anche le rocce più coriacee si frantumano ad una certa pressione” sostenne il killer mentre si stava pericolosamente avvicinando al giovane che non riusciva a sollevarsi.

 

Per fortuna di Kirishima, Bakugo decise di intervenire. Il ragazzo sfruttò qualche esplosione controllata per colmare velocemente la distanza che lo separava dal Fantasma. Fatto ciò travolse il nemico con un'attacco tanto potente da sfondare una parate del castello riuscendo così a portare fuori l'assassino.

 

Una volta all'aperto Katsuki notò di aver danneggiato la maschera dell'avversario. Per la precisione la parte sinistra era danneggiata lasciando in mostra un occhio di colore marrone che però non aveva alcun segno particolare per capire la identità del misterioso killer,

 

“ Ammetto che la tua forza è impressionante, ma lascia che ti mostri qualcosa di eccezionale” sostenne il Fantasma mentre smontava l'arma appena trafugata. Kacchan non aveva idea cosa stesse facendo, ma non sarebbe rimasto lì a guardare, così si scagliò all'attacco. Tuttavia l'assassino attivò il suo Quirk bloccandogli lo slancio.

Ciò diede da riflettere all'eroe esplosivo “ Non mi ha colpito, quindi non dovrebbero essere capace di usare la sua unicità”. Alzando lo sguardo notò che la forza gravitazionale stava esercitando i suoi effetti anche sul Fantasma, “ Ho capito, il suo Quirk non funziona come quello di faccia tonda. Può usarlo come vuole, ma se non tocca il bersaglio lo subisci anche lui. Forse entrare in contatto con la vittima gli permettere di indirizzare con precisione il suo potere” dedusse Katsuki.

 

Intanto il Fantasma aveva messo il manico appena smontato al posto di quello del suo pugno. Non appena lo fece anche questa parte iniziò ad emettere una luce viola proprio come la lama, ma i cambiamenti non terminarono qui. Infatti l'occhio e la porzione di tempia visibile iniziarono ad essere attraversati da venature nere, proprio come quelle che aveva Gabriel. Ciò spinse Kacchan a supporre che ci fosse un collegamento tra quella strana arma e gli arcangeli.

 

“ Bene, diamo inizio alle danze” affermò il killer “ Ti sto aspettando!” rispose l'eroe che, grazie alla sua eccezionale forza fisica, riuscì a contrastare il Quirk nemico. Però prima che potessero iniziare a combattere seriamente, si udirono le sirene della polizia. Probabilmente le esplosioni di Bakugo avevano allertato i civili lì intorno che perciò avevano chiesto aiuto.

“ Sei fortunato, ma è solo rimandata” sostenne il Fantasma che, lanciando un fumogeno, si dileguò nel nulla.

 

“ Bakugo stai bene?” domandò Kirishima il quale era appena giunto, “ Sì, ma quel bastardo è scappato” “ Cavolo, ce l'avevamo quasi in pugno” “ Lo ritroverò” “ Se ne sei così convinto chi sono io per dire di no? Forza vediamo cosa ha rubato, magari scopriamo qualcosa”.

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Capitolo 12
*** In trappola ***


In trappola

 

Bakugo ebbe l'idea di vedere quale fosse il nome dell'arma trafugata dal killer, intuizione che si rivelò fondamentale per le indagini. Scoprì che quel pugnale era conosciuto come ion, cioè viola in greco antico. Anche la prima parte rubata si chiamava così, seppure in latino, questo non poteva essere un caso.

 

Katsuki si informò sull'esistenza di altre reliquie o cose simile che potessero avere una traduzione simile. Grazie ad una veloce ricerca sul web venne a sapere che sia un museo di Kobe che uno di Sapporo custodivano un'arma il cui nome giapponese antico poteva essere ricondotto proprio al viola.

Tale scoperta venne comunicata a tutte le agenzie del paese che inviarono prontamente i loro migliori pro in quelle città, sperando di riuscire finalmente a mettere in trappola quel maledetto killer.

 

I primi eroi che arrivarono a Kobe furono Momo e gli altri suoi colleghi, dato che Osaka era molto vicina a quella città. Gli eroi vennero accompagnati dal detective Castellanos e dallo stagista Josh, persone necessarie per attuare un piano elaborato proprio da loro due.

In particolare Sebastian aveva in mente di attirare il Fantasma in un edificio abbandonato, non molto distante dal luogo di cultura che custodiva l'arma sospetta, per catturarlo utilizzando un particolare dispositivo capace di emettere delle scariche elettriche, capaci di colpire il sistema nervoso del bersaglio così da immobilizzarlo.

Per fare ciò fu indispensabile il lavoro di Josh, il quale modificò il telecomando che aveva dato ad inizio collaborazione a Yaoyorozu. Adesso quello strumento era collegato allo strumento che avrebbe fermato il killer, Momo avrebbe dovuto semplicemente premere il pulsante rosso per dare avvio alle scariche.

Inoltre lo stagista diede ai colleghi un oggetto di forma ovale, color argento, utile per impedire agli eroi di subire la trappola preposta per l'assassino.

L'unica cosa che rimaneva da fare era adescare il Fantasma, cosa che sarebbe stata certamente difficile ed estremamente pericolosa. Perciò Momo venne assistita da Todoroki e Shark, mentre Castellanos e lo stagista preparavano la trappola.

 

Come primo passo Shoto prese l'arma ed insieme agli amici aspettò pazientemente il killer all'interno del museo.

Visto che non c'era traccia del pericoloso assassino, Momo iniziò a pensare allo strano comportamento adottato dallo stagista durante quel giorno. Todoroki, vedendola preoccupata, le chiese “ Stai bene?” “ Come? Sì, certo” “ Non devi temere il Fantasma, ci penserò io ad attirare la sua attenzione” “ Non sono preoccupata per quello o almeno non ci stava pensando adesso” “ Allora cosa c'è?” “ Non ti è sembrato che Josh si stia comportando in modo strano ultimamente, mi sembra teso” rispose Momo titubante, non voleva distrasse l'amico che sembrava estremamente concentrato. “ Mi pare ovvio il suo atteggiamento” “ Che vuoi dire?” “ Si è preso una cotta per te, è normale che sia agitato in tua presenza” “ Forse hai ragione”.

Nonostante questa risposta l'eroina non era convinta, aveva la sensazione che qualcosa non andasse con quel ragazzo.

“ Piuttosto mi insospettisce Castellanos” affermò Todoroki, “ So che ha un caratteraccio, ma ci ha aiutato” replicò Shark, “ Non lo metto in dubbio, ma sembrava troppo convinto che il killer si fosse presentato qui e non a Sapporo. Temo che ci stia nascondendo delle cose” “ Ho la tua stessa impressione, credo che avesse già intuito la prossima mossa del Fantasma già prima della scoperta di Bakugo” intervenne Yaoyorozu, “ E come avrebbe fatto?” domandò l'uomo squalo, “ Non lo so, ma non è un caso che abbia insistito tanto per venire con noi. Ho paura che voglia vendicarsi per quello che l'assassino gli ha fatto” commentò Momo, “ Già, riconosco quello sguardo di puro odio” ribatté l'eroe con il doppio Quirk, “ Non è da escludere, tuttavia non siamo vigilanti, non ci facciamo giustizia da noi. Se ha in mente una cosa simile, lo fermeremo” concluse Shark trovando il consenso degli altri due.

 

Verso inizio pomeriggio finalmente il Fantasma si palesò, Sebastian e Katsuki avevano ragione.

Non appena lo vide, Shoto notò che la guardia ( la parte che protegge le dita dalla lama) dell'arma che aveva preso stava iniziando a brillare di un viola sempre più intenso. Questo non passò inosservato al killer che si lanciò immediatamente contro il giovane, il quale tuttavia riuscì a difendersi con il suo ghiaccio. “ Se lo vuoi, vieni a prenderlo” sostenne Todoroki mostrando in segno di beffa l'oggetto che aveva.

Come prevedibile l'assassino si gettò al suo inseguimento, però grazie alla copertura di Momo ed al supporto di Shark, Shoto riuscì a raggiungere senza troppe difficoltà l'edifico, luogo della trappola.

L'eroe avrebbe anche potuto affrontarlo, ma il detective gli aveva espressamente ordinato di non ingaggiare battaglia visto che aveva in mente un piano sconosciuto a tutti gli altri.

 

Una volta che sia il killer sia gli eroi furono dentro, Momo affermò con sicurezza “ Sei in trappola!” e schiacciò il pulsante del telecomando. Non appena lo fece il suo oggetto ovale, come quello dei suoi amici eroi, iniziò a brillare. Subito dopo lei, Shark e Shoto vennero attraversati da potenti scariche che li immobilizzarono completamente. Ciò gli lasciò esterrefatti, cosa diavolo stava succedendo?

 

Proprio in quel momento Sebastian si mise a ridere, mentre si alzava dalla sedia a rotelle mettendosi perfettamente in piedi; seppure i danni alla colonna vertebrale non avrebbero dovuto permetterglielo.

“ Siete voi in trappola” affermò Castellanos con un oscuro sorriso sul volto.

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Capitolo 13
*** Collegamento ***


Collegamento

 

Qualche ora prima dell'incontro tra il killer e Momo...

 

Izuku stava collaborando con Mirio a Tokyo.

I due provarono a capire chi fosse l'uomo misterioso che bloccò Lemillion durante l'incidente degli arcangeli. Cioè credevano fermamente che si trattasse di Samael, l'unica creatura alata mancante all'appello, ma il vero problema stava nel capire dove fosse di preciso.

 

Le loro ricerche furono solo un buco nell'acqua e perciò chiesero alle autorità di essere riassegnati al caso del Fantasma, visto che rappresentava la vera minaccia al momento. Però la loro richiesta venne respinta, gli venne detto che c'erano già abbastanza eroi sulle tracce del killer e quindi il loro intervento non era necessario. Seppure la risposta non fu per nulla di loro gradimento, decisero di uniformarsene non volendo creare troppi problemi.

Perciò continuarono con la loro missione, a cui naturalmente aggiunsero la cattura di qualche sfortunato villain che si imbatteva nella loro strada.

 

Il tempo che Midoriya e Togata passarono insieme non fece altro che rafforzare il loro legame d'amicizia ed il sentimento di rispetto reciproco. A ciò però si aggiunse anche un vena di competizione, l'erede del One for All ambiva a diventare l'eroe numero uno, ma per esserlo doveva superare proprio l'amico, che attualmente ricopriva suddetta posizione.

 

Miro dal canto suo rimase decisamente colpito dai progressi fatti da Midoriya durante gli anni di addestramento negli USA. Le capacità combattive, l'intuito ed il raziocino del giovane dai capelli verdi si erano talmente sviluppati che persino Lemillion faticò non poco a tenere il passo.

 

Adesso i due stavano pattugliando il centro città e, visto che non sembrava esserci niente di pericoloso, iniziarono a conversare.

“ Lemillion hai qualche notizie su Eri? Avrei voluto rivederla, ma sono stato più che impegnato” domandò curioso Izuku, “ Non lo sai?” “ Cosa?” “ Sta frequentato il corso da eroi presso la UA” mentre diceva questo il viso di Mirio si illuminava di orgoglio e felicità.

“ Davvero?! Che bella notizia, non appena avrò finito con questa storia andrò a farle visita” “ Sai è in classe insieme a quell'altro ragazzino che hai salvato durante l'incidente nei boschi diversi anni fa” “ Kota?” “ Sì, proprio lui” “ Sono davvero contento per loro, non vedo l'ora di rivederli”.

“ A quanto pare sei in vantaggio” sostenne Togata, “ In che senso?” chiese Deku non capendo il punto di tale affermazione, “ Hai ispirato una persona in più di me” “ Non dire così, sono sicuro che in molti stanno seguendo il tuo esempio. In fondo non sei il pro hero numero uno per niente” “ Staremo a vedere”.

In quel momento sentirono delle urla terrorizzate dei civili provenire poco lontano da loro, “ Andiamo a controllare?” propose Mirio, “ Certo, è il nostro dovere” rispose l'eroe dai capelli verdi con uno smagliante sorriso.

 

Raggiunsero rapidamente la sorgente del rumore e proprio come pensavano si ritrovarono davanti ad un gruppo di villain intenti a rapinare una banca. Non sembravano essere particolarmente forti, ma avevano degli ostaggi. Questo significava che avrebbero dovuto escogitare un piano, tenendo anche conto dell'arrivo imminente della polizia.

Deku elaborò una strategia che comunicò immediatamente all'amico, “ Mirio, io li distraggo mentre tu usi il tuo Quirk per intrufolarti lì dentro, così potrai liberare i civili” “ Non è una strategia sbagliata, ma sono in sei e non credo che tutti si concentreranno su di te” “ Forse hai ragione” “ Però la tua idea non è tutta da buttare, potrei usare il tuo diversivo per mettere fuori gioco coloro che tengono sotto occhio gli ostaggi. Una volta che l'avrò fatto, sarai libero di catturare quelli che restano” “ D'accordo, facciamolo”.

 

Il duo mise in atto il loro piano: Izuku si diresse verso i criminali, mentre Lemillion entrava di soppiatto nella banca.

Come previsto solo metà dei villain si rivolsero verso Midoriya intimandogli di non andare oltre, altrimenti avrebbero iniziato a far fuori gli ostaggi. Prudentemente l'eroe si fermò ed iniziò a fingere di trattare con loro, infatti gli chiese cosa volessero. Il capo della banda, un uomo magrolino e dagli occhi spiritati, rispose che il loro intento era quello di emulare il più grande ladro di tutti i tempi, il celebre Thief.

Si trattava di un villain che era stato capace di sfuggire a chiunque gli desse la caccia grazie alle sue incredibili doti, ma era scomparso misteriosamente nel nulla tre anni fa.

 

Intanto che Midoriya ed i tre criminali stavano parlando, Togata riuscì con molta facilità a mettere fuori gioco i restanti villain che tenevano sotto tiro i civili.

Non appena lo fece, diede un cenno ad Izuku così da fargli capire che poteva intervenire in totale libertà. L'erede del One for All, una volta che lo vide, attivò il suo Quirk ed in un battito di ciglia sconfisse i nemici.

 

Furono talmente rapidi e bravi da risolvere la situazione prima ancora dell'arrivo della polizia. Naturalmente ciò generò il clamore delle persone lì intorno, le quali iniziarono ad applaudirli ed a chiedergli dei selfie o degli autografi.

 

Proprio in quel momento Izuku ricevette un messaggio da Claire, la bella consulente civile era riuscita a trovare altre informazioni importanti nelle Cronache Empiriche.

“ Mirio!” chiamò il ragazzo dai capelli verdi, “ Sì Deku?” “ Ho delle notizie importanti, ascoltami con attenzione. Secondo Claire Samael era conosciuto anche con un altro nome, Lucifer” “ Aspetta, Lucifer è il proprietario del famoso pub Lucy. Che sia proprio lui l'arcangelo mancante?” “ Non ci resta che tentare, non abbiamo nient'altro. Inoltre all'interno delle Cronache Empiriche si fa menzione di un pugnale viola, usato proprio per sconfiggere Lucifer. L'arma si chiama Azrael” “ Azrael? Ma nella religione cristiana non è una spada fiammeggiante?” “ Infatti, non ci sto capendo nulla” “ Andiamo al Lucy e speriamo di trovare delle risposte”.

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Capitolo 14
*** L'origine del pugnale ***


L'origine del pugnale

 

Izuku e Lemillion giunsero al celebre pub Lucy, il più grande di tutto il Giappone, il più velocemente possibile; ogni minuto avrebbe potuto fare la differenza.

 

Una volta lì si trovarono davanti un fila chilometrica. Non avendo nulla di concreto non potevano passare avanti sostenendo di stare seguendo un'indagine ed inoltre non volevano allertare Lucifer.

Trascorsa un'ora riuscirono finalmente ad entrare. “ Deku, cerchiamo Samael” “ Non sarà un'impresa facile, c'è una marea di gente” rispose Midoriya incredulo da quante persone ci fossero in un singolo locale e per giunta di pomeriggio.

 

Nonostante la baraonda furono capaci di trovare l'obiettivo agevolmente, infatti l'uomo era seduto in bella vista intento a suonare il pianoforte.

I due eroi si avvicinarono a lui, “ Che c'è? Non vi piace la musica? Oppure volete che vi suoni qualcosa in particolare” chiese Lucifer accorgendosi di loro, “ Niente del genere, ho solo bisogno di farti delle domande” rispose cortesemente Mirio, “ Ma davvero? Non sono dell'umore per questo genere di cose” “ So chi sei, Samael”.

A sentire quel nome il pianista si irrigidì per un attimo, ma subito dopo riprese il suo atteggiamento rilassato, “ Amico credo proprio che ti sia sbagliato, io sono Lucifer e non conosco nessuno con quel nome antiquato” “ Non serve mentire, sono anche consapevole che sei stato tu ad impedirmi di aiutare il mio amico contro Michael”.

A quel punto Lucifer si alzò ed iniziò ad allontanarsi affermando “ Senti, non ho nulla a che fare con questa storia, quindi di prego gentilmente di andartene” queste parole sapevano tanto di minaccia.

“ Siamo qui per Azrael, il pugnale viola!” intervenne Izuku, nell'ascoltare quel nome il proprietario del pub si congelò sul posto. “ Come conosci quell'oggetto?” “ Una mia amica ha decifrato un antico manoscritto in cui si parlava proprio di quell'arma. Devi dirci quello che sai, un killer sta seminando il panico usando proprio quel pugnale” “ Non mi stai prendendo in giro, vero?” “ Affatto, non hai sentito i telegiornali?” “ Vedi ho passato gli ultimi mesi tra uomini, donne, alcol e droga; il tempo così passa in fretta. Venite con me, dobbiamo parlare in privato”.

 

Lucifer condusse i suoi giovani ospiti all'ultimo piano del locale dove c'era una stanza privata finemente arredata. L'uomo si versò un bicchiere di whisky prima di iniziare a parlare, “ Sono disposto a raccontarvi tutto quello che so, ma solo se stringiamo un patto: non dovete fare parola a nessuno della mia vera identità e lasciare oscuro il mio coinvolgimento con la faccenda degli arcangeli”. Gli eroi si guardarono, non li esaltava l'idea di sottostare alle condizioni di Lucifer, ma il Fantasma doveva essere fermato. Per cui furono obbligati ad accettare, “ Affare fatto” affermò Mirio a malincuore, “ Perfetto” il volto del proprietario del pub si illuminò.

“ Quanti pezzi ha questo killer?” domandò Lucifer tornando serio, “ Pezzi?” chiese Izuku, “ Sì, pezzi. Azrael è stata divisa in tre parti: lama, guardia e manico” “ Ti riferisci alle parti viola?” “ Naturalmente, a cosa altrimenti?” “ Allora ne ha due: la lama e il manico” “ Male, molto male! Ne manca solo uno prima che Azrael ritorni completa” “ Scommetto che sarebbe un disastro” intervenne Togata, “ Ad essere ottimisti! Con quell'arma anche un bambino potrebbe diventare l'essere più pericoloso sulla faccia del pianeta” “ Non è per nulla confortante, ma che cosa è questo pugnale?” chiese Mirio curioso di conoscere la risposta.

“ Tutto risale a molti secoli fa” “ Secoli? Ma quanti anni hai? So che esseri come te sono fuori dal comune, ma non pensavo fino a questo punto” sostenne stupito Lemillion, “ Giovanotto, non sai che noi arcangeli non invecchiamo? Siamo creature eccezionali, ma non dobbiamo parlare di questo; ritorniamo alla questione principale. Dovete sapere che mia madre aveva la facoltà di rendere gli oggetti inanimati molto speciali, poteva conferirgli molto potere infondendo parte della sua essenza vitale. Questo processo faceva sì che anche la sua natura venisse trasferita. Per farvi capire, se in quel momento era felice l'oggetto avrebbe avuto un influsso positivo sull'utilizzatore, ma se invece era di cattivo umore gli effetti sarebbero stati negativi”.

“ Questo cosa ha a che fare con quello che ci interessa?” domandò Mirio, “ Se mi dai tempo, tutto sarà chiarito. Allora, dov'ero...Ecco! Un giorno mio padre e mia madre ebbero quella che chiamate crisi coniugale, durante la quale si sfidarono per avere il controllo sul regno che aveva creato il mio paparino” la voce di Lucifer era carica di ironia mentre diceva l'ultima parola. “ La lite terminò con la sconfitta di mamma che, tuttavia, non si diede per vinta. Infatti offrì un pugnale al vincitore in segno pace, ma in quell'arma aveva riversato tutto il suo odio ed ogni goccia della sua essenza vitale. Come risultato l'oggetto, cioè Azrael, avrebbe avvelenato la mente di chiunque l'avesse impugnato. Purtroppo mia madre non calcolò una cosa: mio padre consegnò il pugnale ai suoi figli come ricordo della madre scomparsa. Potete immaginare cosa accadde...”.

“ Ecco cosa è successo agli arcangeli e quelle venature nere sul loro corpo sono un effetto collaterale dell'influenza del pugnale?” chiese Izuku, “ Precisamente, inoltre più tempo passa più la follia generata da Azrael aumenta e con essa il potere di chi lo impugna o l'ha impugnato. Quando mio padre capì l'effetto di quel dannato oggetto tentò di eliminarlo, ma fallì miseramente e, vista la loro pazzia crescente, fu costretto a sigillare i suoi stessi figli. Inoltre per evitare che Azrael seminasse il panico nel mondo, lo divise in tre parti e le nascose. Mi avete detto che due pezzi sono stati ritrovati, quindi devo muovermi e rintracciare l'ultima parte prima che si scateni un bel caos” “ Possiamo aiutarti” propose Midoriya, “ Se insisti, restate qui mentre io contatto qualche amico per conoscere la posizione dell'ultimo frammento”.

Prima che Lucifer lasciasse la stanza, Togata gli chiese “ Perché ti sei intromesso quel giorno?” “ Ero in debito, tutto qui”.

 

Trascorsero diverse ore durante le quali Deku e Mirio rimasero nel pub con i nervi a fior di pelle, più tempo passava più possibilità c'erano che il Fantasma si impossessasse di Azrael al completo.

Come se non bastasse il giovane dai capelli pensava anche all'amata. Ochako l'aveva informato di quello che era accaduto a Tsuyu e sapeva anche della possibile collaborazione tra il killer e la league dei villain.

Sapeva che la sua ragazza era in gamba, ma non poteva a fare a meno di temere per la sua incolumità. Voleva essere al suo fianco, combattere con lei come ai vecchi tempi, ma sfortunatamente il suo lavoro da eroe non glielo stava permettendo.

 

Dopo diverso tempo finalmente Lucifer si fece vivo, portando delle buone notizie. “ Ci è voluto un sacco, ma so dove si trova quello che ci interessa. Forza, andiamo a Kobe”.

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Capitolo 15
*** La verità ***


La verità

 

“ Cosa vuoi dire?” chiese incredula Momo nel sentire le oscure parole del detective, il quale rispose con una tranquillità non appropriata per il momento “ Hai capito bene, siete finiti dritti in trappola”.

Castellanos si avvicinò a Shoto per sottrargli la guardia del pugnale che aveva con sé. Todoroki tentò di ribellarsi provando ad usare il suo Quirk, senza però avere successo.

“ Non sforzarti inutilmente, quello strumento che hai addosso, oltre a paralizzare, impedisce di attivare le unicità. Josh ha fatto un bel lavoro, in fondo è la sua specialità” spiegò Sebastian mentre recuperò l'ultimo pezzo mancante.

“ Anche tu Josh ci hai tradito?! Non posso crederci ed io che ti ho anche dato lavoro” affermò tra rabbia e rammarico Shark. Lo stagista non disse niente limitandosi a sorridere in senso di provocazione.

 

“ Avanti Fantasma, dammi il pugnale” ordinò il detective, il killer esitò per un istante, come se non volesse veramente separarsi dall'oggetto.

“ Non temere, non perderai la forza che hai acquisito, anzi continuerà a crescere. Inoltre solo se onorerai il nostro accordo potrò ricompensarti”. Il discorso di Castellanos convinse l'assassino a cederli il pugnale e non appena lo fece il detective rise compiaciuto.

 

“ Quindi tu ed il Fantasma eravate in combutta fin dall'inizio, ecco perché abbiamo avuto tutte quelle difficoltà con le indagini” sostenne Todoroki, “ Esattamente, siete sempre stati un passo indietro”.

Mentre diceva questo, Sebastian completò il pugnale. Dopo secoli Azrael era tornato al suo antico splendore.

“ Non capisco, secondi i reperti medici dovresti essere costretto a vita sulla sedie a rotelle” obiettò Momo, “ Non è evidente? Ho corrotto qualche dottore affinché foste convinti della mia immobilità” “ Perché l'hai fatto?” chiese la giovane donna, “ Per tenervi sotto controllo e capire il vostro modo di ragionare” “ Non intendevo quello” “ Capisco, vuoi sapere il mio piano, giusto Momo?” “ Precisamente” “ Va bene, ti racconterò tutto. In questo modo potrai capire cosa mi ha spinto ad assoldare questo mercenario, il quale si è ben prestato al ruolo del killer. Scommetto che siete informati sul mio conto, vero?” “ Sì, ho controllato il tuo fascicolo alla centrale di polizia” “ Astuta ragazza, peccato che anche quel documento sia falso, almeno in parte” “ Finiscila di girarci intorno e parla una buona volta” intervenne Shark furioso, “ Calmati, ti si alza la pressione”, lo squalo digrignò i denti ancora più arrabbiato.

“ Dovete sapere che non sono privo di Quirk e non sono single, bensì vedovo. Mia moglie e la mia bambina sono state vittima di un'incidente stradale, una decina di anni fa. Nonostante quel bastardo di pirata della strada sia stato processato e condannato, non sono riuscito ad andare avanti. Ho perso tutto il mio mondo in un istante, perciò ho iniziato ad annegare i dispiaceri nell'alcol e ho lasciato il mio lavoro. Proprio quando mi ero rassegnato ad una vita fatta nient'altro che da dolore e disperazione, ho trovato un antico testo che parlava di strani rituali, arcangeli e di un'arma tanto potente da rendere l'impossibile possibile. In un primo momento credevo che si trattasse solo di un mare di superstizioni e fantasie di uomini creduloni. Tuttavia quando ho saputo dei rituali di qualche mese fa e di quei villain alati che sembravano proprio essere degli arcangeli, ho capito che era tutto vero. Per cui ho iniziato a cercare quest'arma, ma non ebbi successo. Però al suo posto trovai un secondo manoscritto, all'interno del quale c'era scritto il nome dell'oggetto e la sua storia. Il pugnale si chiamava Azrael ed era stato diviso in tre parti, l'ubicazione del primo frammento era scritta, ma non quella degli altri due. Avrei potuto tentare di recuperarli da solo, ma, non essendo un criminale, mi sarei fatto scoprire subito. Quindi ho chiesto aiuto a questo mercenario che avete fantasiosamente nominato il Fantasma e per rendere le cose più semplici ho corrotto diverse personalità di spicco” “ Cosa vuoi farci con questo pugnale? Dominare il mondo?” chiese Shoto, “ Affatto, voglio riscrivere la storia, la mia storia” “ In che senso?” “ Prima di spiegarvelo devo dirvi un'altra cosa: il potere del mio Quirk. Sono in possesso di un'unicità molto particolare, si chiama Slow Down e mi permette di rallentare il tempo. Ho provato di tutto per potenziarla, persino delle droghe, ma niente ha avuto l'effetto sperato” “ Non mi dire che volevi tornare indietro nel tempo?!” affermò Momo che aveva intuito il punto del discorso di Castellanos, il quale infatti rispose “ Precisamente, se ci fossi riuscito avrei potuto salvare la mia famiglia. Però, come vi ho detto, non ci fu nulla da fare e persi ogni speranza; almeno fino a quando non seppi di Azrael” “ Credi che questo è quello che la tua famiglia avrebbe voluto? Quante vite sono andate perdute a causa tua?” accusò Shark, “ Sono consapevole di aver commesso delle atrocità, ma tutto verrà cancellato quando tornerò nel passato” “ Sei un folle! Nessuno conosce le conseguenze dei viaggi nel tempo. Potresti portare dei cambiamenti catastrofici oppure le tue azioni non cambierebbero nulla” sostenne Momo, “ No, andrà come dico io e poi arrivato fino a questo punto non posso non provare”.

 

Sebastian schioccò le dita, non appena lo fece il tempo rallentò per un raggio di trenta metri dal punto in cui si trovava il traditore.

“ Come immaginavo, Azrael ha bisogno di tempo per esplicare i suoi effetti” pensò Castellanos. Subito dopo Yaoyorozu domandò allo stagista, “ Josh, cosa ti ha offerto per stare dalla sua parte?” “ Parli di Sebastian?” “ Di chi altrimenti?” “ Capisco che sei arrabbiata, ma non fare tanto l'arrogante o potresti pentirtene... Comunque, mi permetterà di viaggiare nel tempo con lui” “ Perché vuoi farlo?” “ Ecco...”.

 

In quell'istante si sentì una forte esplosione che attirò l'attenzione dei presenti.

“ Deve essere opera dei nostri nuovi amici, vediamo cosa sa fare Azrael. Ehi Fantasma, ti va di mettere a ferro e fuoco questa misera città?” propose il detective, “ Me lo chiedi anche? Non vedo l'ora di spaccare qualche cranio”.

 

Castallanos ed il killer lasciarono l'edificio pronti a radere al suolo Kobe, mentre gli eroi stavano pensando ad un modo per liberarsi da quella dannata trappola.

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Capitolo 16
*** La determinazione di Uravity ***


La determinazione di Uravity

 

Ochako, Nejire e Iida erano giunti a Kobe nella speranza di trovare il Fantasma, così avrebbero potuto porre fine alla sua follia.

Tsuyu non era con loro, le sue ferite, seppure non gravi, non le permettevano ancora di muoversi in totale libertà, quindi saggiamente restò a Kyoto insieme a Croco. Quest'ultimo pensò che non fosse saggio lasciare la sua agenzia e la sua città, soprattutto adesso che Shigaraki si era rifatto vivo.

 

Uraraka, Hado e Tenya si stavano dirigendo verso il Museo che custodiva l'oggetto di probabile interesse del killer. Tuttavia non lo raggiunsero mai, infatti non appena arrivarono in centro città videro cinque mostruose creature, intente a distruggere tutto quello che trovavano sul loro cammino. Per la precisione si trattava di cinque Nomu, uno era dotato di ampie ali, altri tre erano dei colossi umanoidi, invece l'ultimo era identico a quello che mise alle strette Endeavor.

 

I tre eroi intervennero per salvare i civili, anche se la situazione non era delle migliori per via della loro inferiorità numerica. Però quello che li preoccupava maggiormente era il Nomu più grosso. Se la forza di quest'ultimo sarebbe stata pari a quello che spinse oltre il limite l'eroe delle fiamme, non avrebbero potuto fare niente. Tuttavia non era quello il momento per le esitazioni, dovevano agire tempestivamente oppure le vittime sarebbero continuate ad aumentare.

 

“ Uraraka, pensa a mettere in salvo i civili. Io e Nejire teniamo a bada i Nomu” ordinò Ingenium, “ Ne sei sicuro Iida? Affrontarli in due è un azzardo” obiettò l'eroina della gravità, “ Vai tranquilla, ce la caveremo e poi i pro di qui staranno per arrivare” “ D'accordo, ma non appena avrò messo tutti in salvo, tornerò a darvi una mano”.

 

Una di quelle creature mostruose si lanciò contro Uravity cercando di prenderla di sorpresa, ma Iida la fermò centrandolo in pieno volto con un calcio tanto potente da farlo volare via per diversi metri.

“ Tu, forte” sostenne il Nomu più grosso rivolgendosi a Tenya, che corse contro di lui volendo testare la forza del giovane.

 

Intanto Nejire se la stava vedendo con l'essere alato.

L'eroina sembrava in grado di gestirlo senza troppi problemi, non si trovava al sesto posto per nulla. In uno scontro normale avrebbe avuto certamente la meglio, ma non era questo il caso. Infatti era distratta dalla presenza delle altre creature, le quali si stavano scagliando con furia inaudita contro delle povere persone indifese. Doveva fare qualcosa, Uraraka da sola non avrebbe potuto salvare tutti.

Hado tentò di mettere fuori gioco l'avversario utilizzando una potente spirale di energia, subito dopo si diresse verso gli altri villain. Sfortunatamente la fretta di prestare assistenza all'amica le si ritorse contro, infatti il Nomu che aveva precedentemente colpito si riprese velocemente e la travolse con le sue ampie e possenti ali. Il colpo le procurò un bel taglio all'altezza del fianco destro, questo la costrinse a rivalutare la propria strategia. Un'altra distrazione del genere le sarebbe potuta costare molto caro.

Per sua fortuna in quel momento giunsero in soccorso i pro hero di Kobe, i quali iniziarono ad occuparsi dei nemici a terra; permettendo così ad Hado di concentrarsi esclusivamente sul proprio avversario.

 

Intanto Ochako era intenta a mettere in salvo i civili, impresa tutt'altro che semplice visto il caos che era scoppiato. Nonostante questo riuscì a gestire la situazione, essendo anche capace di tranquillizzare, per quanto possibile, le povere persone oggetto dell'attacco improvviso.

 

Purtroppo, proprio quando era a metà dell'opera, uno dei Nomu umanoidi le si palesò davanti ed iniziò ad attaccarla con furia inaudita. La ragazza fu capace di schivare i terribili pugni della creatura con destrezza, durante i suoi lunghi anni di addestramento non si limitò solo a perfezionare e rafforzare il suo Quirk, ma si concentrò anche sul migliorare la sua abilità nel combattimento corpo a corpo. Come risultato adesso padroneggiava una buona tecnica, basata su una combinazione di arti marziali ed uso della propria unicità.

 

Uraraka non si limitò ad evitare gli assalti, infatti toccò tutto quello che le capitava sotto tiro, preparando così la sua contromossa. Quando ritenne di essere pronta rilasciò la sua stranezza, travolgendo con un gran numero di macerie il Nomu. La strategia sfortunatamente non diede i frutti sperati: la creatura rimase sì ferita, ma si rigenerò all'istante.

“ Dovevo aspettarmelo, avrò bisogno di qualcos'altro” pensò l'eroina che in quel momento vide alcuni ferri acuminati rivolti verso l'alto. Le venne in mente un'idea, ma per attuarla avrebbe dovuto esporsi agli attacchi del nemico; tuttavia a volte correre dei rischi è l'unica soluzione.

 

Il Nomu non restò fermo a guardare, infatti si scagliò nuovamente contro di lei. Uravity evitò all'ultimo istante un terribile diretto, il quale se fosse andato a segno l'avrebbe danneggiata seriamente. Dopo di che si abbassò per sfuggire ad un possente gancio, ma non poté far nulla per schivare un montante che si diresse pericolosamente verso il suo volto. Seppure Ochako si fosse protetta con le braccia, quell'attacco le distrusse l'elmo e le procurò un profondo squarcio sopra l'occhio sinistro.

Però, durante l'impatto dell'ultimo colpo, la ragazza era riuscita a toccare la creatura con tutte e cinque le dita. In questo modo fece fluttuare il nemico proprio sopra i ferri che aveva visto prima, quindi rilasciò il proprio Quirk così che la creatura venisse infilzata da quegli oggetti. Tuttavia neanche questo fu sufficiente, il Nomu era ancora vivo ed iniziò ad agitarsi nel tentativo di liberarsi.

Uraraka sapeva che doveva agire adesso o per lei sarebbero stati guai seri. Perciò decise di usare la sua unicità sulle cose più pesanti e grandi che la circondavano: auto, camion e grosse macerie che si erano prodotte durante l'assalto dei Nomu. Si spinse tanto oltre che, non solo trattenne a stento il vomito, ma iniziò anche ad uscirle del sangue dal naso. Ma i suoi sforzi non furono inutili, visto che accumulò tanti oggetti da oscurare il cielo.

 

In breve il mostruoso essere si liberò da quei ferri e non appena lo fece si gettò ancora una volta contro l'eroina con rinnovata furia. Però Ochako era pronta, infatti rilasciò la sua unicità facendo cadere a terra tutto quello che aveva toccato precedentemente. La strategia si dimostrò perfettamente efficace, tutto il corpo del Nomu venne schiacciato ed il carburante nei veicoli causò un'esplosione tanto potente da far saltare in aria il villain; finalmente la creatura era stata sconfitta.

 

“ Sei stata bravissima” si sentì chiamare Uravity alle sue spalle, quando si voltò vide un bambina. “ Grazie piccolina, ma adesso devi metterti in salvo” “ Attenta!” esclamò la ragazzina indicando dietro di lei.

Il Nomu simile a quello che sconfisse Endeavor stava attaccando di sorpresa Uraraka, ma quest'ultima, grazie all'avvertimento della civile, riuscì a spostarsi appena in tempo.

“ Voglio forti, quello debole” affermò l'essere, l'eroina capì che si stava riferendo ad Iida, quindi lo cercò con lo sguardo. Quando lo trovò venne percorsa da una profonda preoccupazione, l'amico giaceva a terra, privo di sensi, in una pozza di sangue.

 

“ Lasciala stare!” urlò la ragazzina tirando un sasso sulla testa del mostro. Quest'ultimo non gradì il gesto, infatti si lanciò verso di lei volendo ucciderla.

Tuttavia Uravity intervenne, abbracciò la piccola facendole così scudo con il corpo; l'avrebbe protetta ad ogni costo.

Ochako chiuse gli occhi aspettando l'inevitabile. Però, invece di sentire il pugno del Nomu trafiggerle le carni, udì una voce che conosceva bene urlare ” Smash!”. La creatura venne travolta da un potente calcio che la fece volare via per diversi metri.

In quel momento Uravity aprì gli occhi capendo che il pericolo fosse passato, almeno per il momento. Non appena lo fece vide dei fulmini azzurri diffondersi nell'aria, il suo eroe l'aveva salvata di nuovo.

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Capitolo 17
*** Battaglia sempre più intensa ***


Battaglia sempre più intensa

 

Poco prima che Ochako e gli altri ingaggiassero i Nomu in una lotta all'ultimo respiro, Izuku, Mirio e Lucifer si stavano dirigendo rapidamente verso Kobe. L'arcangelo caduto aveva un'espressione preoccupata, la quale stonava con la sua indole solitamente spensierata ed inoltre il fatto che si fosse unito ai due eroi, dimostrava quanto temesse Azrael.

 

Midoriya non poté fare a meno di pensare all'incongruenze tra quello che c'era scritto nelle Cronache Empiriche e le parole di Samael. Quindi decise di esporre le sue perplessità “ Senti Lucifer, ci sono alcune cose che non tornano in quello che hai raccontato” “ Tipo cosa?” “ Ad esempio nelle Cronache Empiriche si faceva menzione ad una certa Corruzione, la vera responsabile della follia degli arcangeli. Inoltre secondo quel manoscritto era stata la tua ribellione a dare inizio a tutto” “ Non mi aspettavo che quel vecchio testo fosse sopravvissuto tanto a lungo e mi stupisce ancora di più il fatto che qualcuno sia stato capace a decifrarlo” “ Merito di un'amica, è molto brava in queste cose” “ Amica? Dimmi, è bella? Perché se lo è potrei offrirle qualcosa da bere per rendere lode alle sue capacità di esperta in lingue antiche” “ Sì, è molto bella, però non credo che accetterebbe. Vedi è innamorata persa del suo attuale compagno, il quale , tra l'altro, è il miglior eroe degli USA. Inoltre abita lontano, si trova negli Stati Uniti” “ Peccato, me ne farò una ragione. Per rispondere alla tua domanda, è normale che ci siano delle differenze tra quello che ti ho detto e le Cronache. Quest'ultimo è pur sempre un libro scritto da persone che non comprendevano appieno cosa stesse succedendo intorno a loro. Per farti capire, quando nel manoscritto si parla della Corruzione, questa non era altro che il pugnale. Dobbiamo prenderlo proprio per questo, altrimenti la pazzia portata da Azrael minaccerà ancora una volta la sicurezza di questo mondo”.

 

Le parole di Lucifer sembravano vere, ma Izuku aveva ancora delle perplessità. Non sapeva perché, però c'era qualcosa in quell'uomo misterioso che non lo convinceva. Tuttavia non era quello il momento per pensare a certe cose, bisognava concentrarsi sul Fantasma e su Azrael.

 

Quando i tre furono alle porte di Kobe, udirono una potente esplosione provenire dal centro città. Non appena la sentì, Midoriya attivò il Full Cowl al 100%, in questo modo raggiunse in un lampo la sorgente del rumore.

Non appena arrivò lì, vide la sua adorata Ochako che stringeva tra le braccia un bambina e alle loro spalle c'era una creatura mostruosa che stava per trafiggerle.

Si lanciò verso l'essere travolgendolo con un possente calcio circolare, riuscendo in questo modo a proteggere le due in pericolo.

 

“ State bene?” chiese l'eroe del One for All con un sorriso sul volto. nonostante la profonda preoccupazione per l'amata. “ Sì, grazie a te Deku” rispose Uraraka felice come non mai nel vedere il suo eroe, “ Ne sei sicura Ocha, ehm Uravity? Hai un bel taglio sopra l'occhio”. Mentre affermava questo Izuku passò con delicatezza il pollice sulla ferita della ragazza, provocando in quest'ultima un leggero imbarazzo che si manifestò in un rossore sulle guance.

Uraraka perse per un attimo la testa, le era mancato il tocco dell'amato anche se in questo caso non si trattava di un gesto puramente d'affetto.

 

Superato questo momento di beatitudine, Ochako rispose “ Non temere, è solo un graffio”.

In quell'istante il Nomu, precedentemente calciato via, si palesò davanti all'eroe verde sostenendo “ Mostrami di più, potere, potere!” “ Uravity portala in salvo, io pensi a lui” “ D'accordo Deku, ma sta attento. Quello ha sconfitto Iida molto velocemente” “ Certo, ora vai”; i due si scambiarono un sorriso prima di separarsi.

 

La bambina, che era stata salvata prima, notò il sorriso sul volto dell'eroina della gravità e un accentuato rossore sul suo viso. Per cui le chiese con una naturalezza tipica della sua giovane età “ Si tratta del tuo fidanzato?” “ Come?!” “ Deku, è il tuo ragazzo?”. Ochako divenne rossa come un pomodoro ” No, no! Siamo solo amici” “ Sarò anche piccola, ma non sono stupida. Ho visto come lo guardi”.

Uraraka, colta in fallo, non rispose. Se persino una bambina era riuscita a capire i sentimenti che provava verso il verde eroe, non ci sarebbe voluto molto prima che la cosa diventasse pubblica.

“ Accidenti! Devo riuscire a controllarmi o mi farò scoprire. Ma è così difficile!” pensò l'eroina mentre portava in salvo la piccolina.

 

Izuku analizzò il Nomu, esteticamente era simile a quello che mise alle strette Endeavor ed anche il suo modo di parlare ricordava tanto quella terribile creatura. Se le cose stavano davvero così, allora non sarebbe stato semplice sbarazzarsene. Tuttavia l'essere nerd si sarebbe rivelato ancora una volta utile, infatti il giovane aveva studiato a fondo il combattimento tra l'eroe delle fiamme e il Nomu. Di conseguenza sapeva esattamente cosa fare.

 

La creatura si lanciò contro l'eroe con una furia inaudita, però il ragazzo non rimase intimidito. Infatti rispose al colpo con altrettanta forza, mettendo a segno un potente calcio che ferì l'essere. Tuttavia quest'ultimo si rigenerò immediatamente, ma Deku notò una cosa molto importante: il Nomu non era dotato di un Quirk che gli consentisse di assorbire i colpi e ciò era senza dubbio una buona notizia.

“ Seppure assomigli a quello che ha quasi sconfitto Endeavor, non sei potente come lui” affermò con sicurezza il giovane che, sfruttando la propria incredibile rapidità, mise a segno uno Smash tanto potente da costringere la creatura a separare la testa dal corpo per non subire danni dai quali non si sarebbe ripreso.

Tuttavia Deku si aspettava una mossa simile, anzi la stava attendendo.

“ Sei mio, Manchester Smash!” il calcio ad ascia fu sufficiente a distruggere il capo del nemico, sconfiggendolo così con relativa facilità.

 

Izuku non ebbe molto tempo per festeggiare dato che piombarono sul campo di battaglia un uomo incappucciato con una maschera antigas sul viso ed uno che impugnava un pugnale completamente viola. A giudicare dall'aspetto quello in maschera rispondeva alla descrizione del Fantasma fatta da Tsuyu, ma allora perché Azrael non era in suo possesso?

Sfortunatamente il vero scontro doveva ancora iniziare.

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Capitolo 18
*** Il ritorno del vero male ***


Il ritorno del vero male

 

“ Molto interessante, hai sconfitto quell'essere mostruoso con una facilità incredibile. Mi hai davvero stupito, soprattutto perché non fai parte della classifica degli eroi” esordì Castellanos intento ad avvicinarsi al giovane dai capelli verdi. Quest'ultimo rispose “ Non devi sorprenderti, sono appena rientrato in Giappone. Presto tutti mi conosceranno e diventerò il numero uno” “ Hai un sogno molto ambizioso, ma non fuori dalla tua portata a quanto vedo”. “ Chi sei? E perché hai in mano quel pugnale” domandò Deku con fermezza “ Sono Sebastian Castellanos” “ Aspetta un attimo, sei il detective che collaborava con Momo e gli altri” “ Molto bene, hai indovinato”.

In quel momento lo sguardo di Midoriya divenne serio, successivamente disse “ Sei in possesso di Azrael ed al tuo fianco c'è il Fantasma. Questo può significare solo una cosa: sei in combutta con quel killer!” “ Tecnicamente è il contrario, ma complimenti per le tue doti deduttive” “ Dove sono gli altri che hanno lavorato con te? Non gli avrai fatto del male...” “ No, affatto. Anzi, sono molto più al sicuro loro rispetto a te”. Affermato ciò, Sebastian, che si era portato ad una decina di metri dall'eroe, schioccò le dita. Ciò ebbe l'effetto di rallentare il tempo, causando naturalmente lo stupore del giovane.

 

“ Deve essere l'effetto del suo Quirk, è molto pericoloso. Però ci dovrà pur essere un modo per contrastarlo, pensa Izuku, pensa” rifletté l'erede del One for All.

Intanto il detective era giunto ad un passo dal giovane, brandendo pericolosamente il pugnale. “ Sai, mi farebbe molto comodo averti dalla mia parte” “ Parli come gli arcangeli, Azrael sta già facendo effetto? Ti risponderò la stessa cosa che ho detto a loro, non se ne parla. Non mi unirò mai a dei criminali” “ Che parolone, non sono un criminale” “ Ma davvero? E tutti quelli che sono morti per mano del Fantasma? Sei un suo alleato, quindi sei anche tu responsabile di quelle orribili azioni” “ Non lo metto in dubbio, ma presto tutto verrà cancellato” “ Che vuoi dire?” “ Grazie al potere del pugnale, sarò in grado di tornare indietro nel tempo ed in questo modo tutte le vite che ho spezzato ritorneranno su questo mondo, come se nulla fosse successo” “ Sei pazzo, quello che vuoi fare è impossibile” “ Ti dimostrerò che ti sbagli, no, mi sono sbagliato. Non avrai tempo per vedere quello che farò”.

 

Castellanos si apprestava a pugnalare l'eroe, ma dal corpo di quest'ultimo iniziarono a fuoriuscire delle scariche elettriche azzurre che costrinsero il traditore a fare un balzo indietro.

Dopo di che Deku scattò verso Sebastian mettendo a segno uno smash sullo stomaco di quest'ultimo. Il colpo lasciò un segno, ma non era ancora abbastanza per porre fine alle ostilità. Gli effetti di Azrael erano già evidenti, in condizioni normali il detective non sarebbe mai potuto resistere ad un attacco del genere.

“ La tua forza è superiore al mio Slow Down, proprio quello che cercavo. Avanti, mostrami ciò che sai fare!” esclamò elettrizzato Sebastian. Izuku non comprese appieno quell'atteggiamento, ma l'unica cosa che contava era fermare quel traditore.

Tuttavia prima che i due potessero combattere, Midoriya venne avvolto da un warp che lo portò lontano per qualche centinaio di metri.

 

Nel frattempo Nejire se la stava vedendo con il Nomu alato.

La bella eroina si accorse di aver preso sottogamba il nemico, infatti non aveva calcolato le capacità rigenerative dell'essere.

I precedenti attacchi della ragazza non avevano lasciato nessuna ripercussione ed adesso era quasi a corto di energie. Voleva risparmiarsi per dare una mano agli altri eroi, ma non le era rimasta molta scelta.

Quindi decise di dare fondo a tutto il suo potere per potere abbattere il mostro che la stava mettendo sotto pressione. Per prima cosa incrementò la sua velocità di volo, allontanandosi apparentemente dall'avversario. Quest'ultimo si mise immediatamente al suo inseguimento con una velocità persino superiore a quella di Nejire; infatti non ci mise molto a raggiungerla. Tuttavia proprio quando stava per prenderla, Hado si voltò di colpo e lo centrò in piena testa con una potentissima spirale d'energia.

La strategia si dimostrò vincente visto che la testa del Nomu, il quale era stato preso di sorpresa, esplose in tanti pezzi, troppo piccoli per potersi rigenerare.

 

Hado emise un sospiro di sollievo, poi scese a terra scompostamente, la stanchezza si faceva sentire.

Dopo aver recuperato il fiato si guardò intorno, purtroppo le cose stavano andando proprio come aveva temuto: gli eroi di Kobe non erano abbastanza forti per poter tenere testa ai Nomu e molto presto sarebbero stati sopraffatti. Anzi, proprio in quel momento uno di quegli esseri mostruosi stava per uccidere un pro. Nejire tentò di soccorrerlo, ma era troppo lontana, non ce l'avrebbe mai fatta.

Fortunatamente intervennero Kirishima e Bakugo che sembravano essere sbucati dal nulla. I due colpirono con estrema ferocia i Nomu salvando così i loro colleghi in pericolo.

Ancora una volta l'eroina sospirò sollevata, poteva contare sull'aiuto di due eroi davvero qualificati e questo avrebbe potuto ribaltare le sorti dello scontro.

 

Izuku si ritrovò lontano dal campo di battaglia, ma non era questa la cosa peggiore. Infatti davanti al suo sguardo si stagliava la sua nemesi, colui che portava dentro di sé i semi del male.

“ Non ci si vede da un po' Deku” esordì Shigaraki, “ Mi non ero certo illuso che fossi sparito dalla circolazione, però il tuo tempismo è davvero pessimo” “ Sei preoccupato per i tuoi amici?” “ No, sono in gamba, se la caveranno. Temo per i civili”. L'eroe disse una mezza verità: naturalmente aveva a cuore la sicurezza dei cittadini, ma era in pensiero anche per i suoi colleghi.

“ Perché ti sei unito al Fantasma? Non ti bastava la tua lega dei villain?” domandò Midoriya, “ I suoi metodi possono aiutarmi con la mia causa, tutto qui. Scommetto che vuoi sapere il motivo per il quale ti ho portato qui” “ Certo” “ Mi chiedo cosa accadrebbe se ti uccidessi qui ed ora? Non hai ancora passato il One for All, quindi con la tua scomparsa anche il tuo Quirk scomparirebbe. In questo modo porrei rimedio all'unico errore, seppure inconsapevole, del mio maestro”. Tomura sorrise malvagiamente prima di continuare, “ La mia è solo una teoria, ma non costa nulla provare”.

Shigaraki si lanciò contro Izuku determinato più che mai ad eliminare il futuro simbolo della pace.

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Capitolo 19
*** Dietro la maschera ***


Dietro la maschera

 

Bakugo e Kirishima rimasero alquanto delusi dal fatto che Kobe fosse già sotto assedio. Speravano di arrivare per primi, così da poter gestire la situazione da soli.

Dato che le cose non andarono secondo i piani, dovettero adattarsi.

 

Vedendo alcuni pro alle strette, si precipitarono in loro soccorso allontanando i Nomu che stavano attentando alla vita dei colleghi.

“ Che bel macello, questi cosi non si smentiscono mai” sostenne Red Riot guardandosi intorno, “ Non distrarti, stanno tornando” rispose Katsuki pronto a far fuori una volta per tutte quelle creature mostruose.

Però entrambi gli esseri vennero trafitti da una spada lucente come la Luna piena durante una serena notte d'estate. Subito dopo i Nomu vennero sottoposti ad una forza gravitazionale tanto potente da ucciderli in pochi secondi.

 

“ Sapevo che ci saremo scontrati nuovamente” esordì con trepidazione il Fantasma, rivolgendosi all'eroe esplosivo. Quest'ultimo notò che il killer non stesse impugnando il fantomatico pugnale, ma un'arma diversa e questo lo rese titubante.

Il ragazzo sostenne in tono minaccioso “ Non hai in mano l'oggetto dell'ultima volta, quindi non sei tu il vero boss” “ Il fatto che non abbia in pugno Azrael non vuol dire niente. Salderò i conti che abbiamo lasciato in sospeso e questa volta niente e nessuno si intrometterà” “ Parli come se fosse solo lui il tuo nemico. Anche noi due dobbiamo terminare ciò che abbiamo iniziato” disse Kirishima pronto alla lotta, ma l'amico lo fermò affermando “ Questo è il mio scontro” “ Avanti Bakugo, non è il momento per farsi guidare dall'orgoglio, siamo in piena crisi” “ Sarà il mio avversario, tu dovrai occuparti di quell'altro e prestare soccorso al tizio con l'armatura”.

Red Riot, sentendo quelle parole, analizzò con più attenzione ciò che lo circondava. Così facendo si rese conto della presenza di un uomo con in mano il pugnale viola e poco distante da lui c'era, a terra ed in una pozza di sangue, il suo vecchio compagno di classe, Iida.

“ Non mi ero accorto di loro. Caspita, la tua vista laterale è eccellente. D'accordo, penserò io a loro” detto ciò Kirishima si diresse verso Tenya.

 

Castellanos rimase stupito quando vide Deku scomparire in un warp. “ Sono sicuro che il responsabile sia Shigaraki, non poteva aspettare un po' prima di affrontarlo. Se voglio raggiungere il mio scopo, devo diventare più forte e questo sarà possibile solo affrontando gente fuori dal comune”.

 

“ Ehi, tu! Dammi il pugnale!” urlò Red Riot che, dopo aver lasciato Iida alle cure dei pro di Kobe, si era portato a qualche metro del Detective. Quest'ultimo fece cenno di no con la testa, il giovane eroe capì che avrebbe dovuto usare le cattive per impossessarsi di Azrael.

Kirishima decise di non prendere alla leggera lo scontro, per cui usufruì immediatamente del massimo del proprio Quirk, diventando così molto più forte e resistente.

“ Ultima possibilità, consegnami l'arma”, ancora una volta Sebastian non diede retta al ragazzo, il quale di conseguenza fu costretto a passare all'attacco. Scagliò un possente pugno che, se fosse andato a segno, avrebbe arrecato dei seri danni a chiunque. Però proprio quando mancava un centimetro dal volto del nemico, il colpo del ragazzo rallentò bruscamente fino quasi a fermarsi.

 

“ Cosa sta succedendo?” pensò preoccupato l'eroe che non riusciva a muoversi. Il detective, intuendo cosa stesse frullando nella testa del nemico, disse “ Sei sotto l'effetto del mio Quirk, il quale mi permette di rallentare il tempo. Tuttavia, come dimostrato da Deku, qualcuno di sufficientemente forte è in grado di nullificare i suoi effetti. Quindi provaci, prima che questa lama ti trafigga e non pensare che la tua corazza possa proteggerti; Azrael può penetrare qualsiasi cosa”.

 

Intanto il Fantasma e Bakugo stavano per dare inizio al loro scontro. Colui che fece il primo passo fu l'eroe, il quale, utilizzando delle esplosioni controllate, scattò verso l'avversario. Quest'ultimo lanciò la sua spada con l'intento di trafiggere il giovane, che però la evitò con agevolezza spostandosi di lato. Dopo di che provò a mettere a segno un possente attacco esplosivo. Tuttavia il killer lo schivò muovendosi quel tanto che bastava per evitare di essere ferito.

Successivamente il Fantasma fece un balzo indietro, “ Cosa c'è? Scappi?” chiese irriverente Katsuki, ma parlò troppo presto. Infatti l'assassino fece uno strano gesto, come se stesse tirando qualcosa. Inizialmente Bakugo non capì quel movimento, per cui si lanciò di nuovo contro il nemico. Però a metà strada ebbe una strana sensazione, perciò si voltò. Quando lo fece vide la spada dell'avversario dirigersi contro di lui, fortunatamente fu capace di evitarla riportando solo un graffio sulla guancia destra.

 

Nonostante la confusione del momento, Kacchan notò un elemento importante: sul manico della spada era fissato un filo invisibile collegato alla mano del Fantasma. Così il killer era stato capace di manovrare la propria arma, inoltre tale trucchetto gli permetteva di ampliare notevolmente il suo raggio d'azione.

 

A quel punto fu l'assassino a passare all'attacco. Lanciò l'arma per poi muovere il filo che brandiva, imprimendo così al colpo una traiettoria difficile da prevedere. Tuttavia il killer non aveva calcolato il carattere del ragazzo, il quale infatti non optò per una schivata, ma generò un'esplosione di grandi dimensioni visibile a molti metri di distanza.

L'eroe sorrise, “ Adesso la tua arma non esiste più” “ Sei in errore” rispose il Fantasma richiamando a sé la spada. “ Vedi la mia arma ed il mio filo sono molto particolari, i materiali con cui sono stati creati li rendono praticamente indistruttibili”.

Questo avrebbe dovuto preoccupare il ragazzo, il quale però non sembrava per nulla intimorito. “ Loro potranno essere anche indistruttibili, ma tu non lo sei!”. Bakugo creò un'altra gigantesca esplosione, la quale venne schivata dal killer grazie alla sua grande agilità. Però l'assalto dell'eroe non era terminato, infatti, prevedendo i movimenti del nemico, si era portato proprio davanti all'assassino. “ Evita questo” Katsuki tirò via uno dei grilletti dai suoi guanti dando vita ad una nuova esplosione molto più grande delle prime due.

 

L'attacco andò a segno causando dei considerevoli danni al corpo del nemico. Inoltre l'azione aveva distrutto la maschera antigas ed il lungo mantello che copriva completamente il corpo del Fantasma.

Kacchan rimase di stucco, l'aspetto del killer era diverso da quello che ci si poteva aspettare. Infatti non si trattava di un uomo, ma di una donna sulla quarantina, con capelli corvini a caschetto ed occhi nocciola quasi privi di vita.

“ Tu sei” “ Una donna!? Pensavi che solo un uomo potesse fare certe cose? Che maschilista” “ Non intendevo quello, che tu sia maschio o femmina fa poca differenza. Semplicemente ti ho già vista da qualche parte... Ma sì, negli appunti del nerd. Eri un'eroina molti anni fa, ti chiamavi Scourge ed il tuo marchio di fabbrica era la spietatezza e brutalità verso i villain” “ Quello è stato molto tempo fa, adesso procediamo con il nostro scontro” affermò l'affascinante e allo stesso tempo inquietante assassina, mentre la parte destra del volto iniziava ad essere attraversata da piccole venature nere appena percettibili.

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Capitolo 20
*** Alta tensione ***


Alta tensione

 

Il Fantasma fece un respiro profondo, poi rinsaldò la presa sull'arma ed infine si lanciò contro Bakugo dando nuovamente sfoggio di un'abilità fuori dal comune. La sua velocità ed aggressività erano superiori rispetto a prima, ciò costrinse l'eroe ad impegnarsi seriamente.

I sospetti di Kacchan si dimostrarono fondati: quelle venature nere comparse sul corpo della nemica avevano avuto lo stesso effetto di quelle di Gabriel, cioè un improvviso incremento della forza. Tuttavia non sarebbe bastato così poco per intimorirlo, in fondo aveva affrontato e sconfitto l'arcangelo, non c'era motivo per il quale dovesse fallire adesso.

 

La donna si dimostrò tanto agile da schivare quasi tutti gli attacchi del ragazzo, il quale riusciva ad arrecarle qualche danno solo utilizzando delle esplosioni di grande portata. Però non avrebbe potuto continuare a seguire questa strategia visto che l'avversario non sembrava per nulla affaticata, mentre le sue braccia iniziavano ad avere qualche crampo. Per cui scelse di concludere lo scontro con il prossimo assalto, anche perché c'era l'altro nemico da sistemare.

 

Il ragazzo accorciò la distanza con la killer, schivando abilmente i colpi di spada di quest'ultima. “ Facciamola finita, Stun Granade!” in questo modo Katsuki accecò momentaneamente la nemica. Dopo di che fece qualche passo indietro prendendo la giusta distanza così da usare la sua mossa più devastante, Howitzer Impact.

Tuttavia, proprio mentre stava aumentando la sua velocità di rotazione, una possente forza gravitazionale lo schiacciò violentemente a terra.

“ Bel tentativo, ma ti sei dimenticato di un piccolo dettaglio” sostenne la donna toccandosi la guancia. In quel momento Bakugo ricordò di essere stato colpito dalla spada dell'assassina ad inizio incontro e ciò aveva messo quest'ultima nella condizione di poter usare il proprio Quirk senza rischi.

Il ragazzo provò a tirarsi su come aveva fatto durante il loro primo incontro, ma questa volta non ebbe successo, la pressione era troppa. “ Inutile che ti agiti, quando individuo con precisione il bersaglio posso usufruire al massimo della mia unicità. Non sei male per essere tanto giovane, un po' mi dispiace doverti uccidere” “ Sarò io farti fuori!” Katsuki utilizzò le sue esplosioni per scagliarsi contro la donna. Sorprendentemente la strategia funzionò, infatti l'eroe centrò in pieno l'avversaria.

 

“ Il tuo Quirk non è poi così pericoloso, puoi applicare quella forza gravitazionale solo se tocchi il tuo nemico e non è tutto qui. La pressione ha effetto solo su un'area molto ristretta, grande quanto il corpo del bersaglio. Una volta superata, puoi tornare a muoverti liberamente” affermò irriverente Bakugo che aveva abilmente dedotto le abilità del Fantasma, “ Sei più intelligente di quanto sembri, ma non ti salverà. Prima mi hai colta di sorpresa, non commetterò due volte lo stesso errore”; i due iniziarono nuovamente a scagliarsi l'uno contro l'altra.

 

Intanto Castellanos stava per pugnalare Kirishima dritto al cuore, ma l'eroe dai capelli rossi riuscì a spostarsi, compiendo però un enorme sforzo fisico. Nel vedere questo il detective sorrise, forse anche Red Riot poteva essere utile al suo scopo.

Sebastian continuò ad attaccare il giovane, il quale evitò sì i colpi, ma più tempo passava e più i suoi movimenti rallentavano. Allo stesso tempo Kirishima ebbe un sospetto, notò che il nemico tendeva a non allontanarsi troppo da lui. Ciò poteva essere dovuto allo stile di combattimento dell'avversario, ma c'era qualcosa in quel comportamento che non lo convinceva.

 

“ Che peccato, non sei abbastanza forte da poter resistere al mio Slow Down” sostenne Sebastian appena prima di trafiggere all'addome l'eroe. Però la corazza di quest'ultimo si dimostrò abbastanza resistente da salvargli la vita, infatti l'attacco del detective gli aveva lasciato solo un piccolo e superficiale buco.

Kirishima capì che questo era il momento di colpire, quindi sferrò un potente pugno, che tuttavia venne schivato con agevolezza dal nemico. Come se non bastasse l'effetto dello Slow Down stava diventando sempre più forte, conseguenza dell'influsso di Azrael.

 

“ Sono colpito dal tuo corpo, è molto coriaceo. Mi chiedo per quanto possa reggere ai miei assalti”. Castellanos mise a segno numerosi attacchi portando allo stremo il povero Red Riot che adesso non riusciva quasi a muoversi.

“ Non ti preoccupare, presto sarà tutto cancellato” sostenne il traditore pronto ad eliminare il giovane. Ma prima che potesse farlo, venne travolto da una combinazione di calci e pugni molto potenti che lo costrinsero in ginocchio.

“ POWER!” esclamò Mirio che era appena arrivato da solo, di Lucifer non c'era traccia.

“ Lemillion, grazie per l'aiuto. Stai attento a quel tizio, può rallentare il tempo” affermò Kirishima affaticato. “ Non ti preoccupare, a lui ci penso io”.

“ Sei l'eroe più in alto in classifica, ottimo!” sostenne Sebastian, che si era appena ripreso, impaziente di affrontare l'eroe numero uno.

 

Shigaraki e Izuku stavano combattendo al massimo delle loro potenzialità. Vista la ferocia dei loro scambi, era chiaro che solo uno ne sarebbe vivo.

Il leader dei villain aveva preparato bene lo scontro, infatti non si era solo dotato di un numero impressionante Quirk, ma molti di questi erano dei veri e propri counter al One for All. Nello specifico Tomura possedeva di varie unicità che gli consentivano di incrementare la propria velocità fino ad eguagliare quella del ragazzo, altre gli garantivano un'impressionante forza fisica e soprattutto una gli permetteva di assorbire gli shock fisici. L'unica nota positiva stava nel fatto che non sembrava avere Quirk che nullificassero gli attacchi corpo a corpo o qualcuno di inversione dell'impatto.

 

“ Cosa c'è Deku? Non riesci a tenere il passo?” schernì il villain, “ Non cantare vittoria troppo presto, non mi hai ancora battuto” “ Rimedierò subito”. Shigaraki lanciò una specie di onda d'urto estremamente pericoloso che tuttavia l'eroe contrastò con un Delaware Smash. Successivamente Midoriya disorientò il nemico sfruttando uno stile simile a quello di Gran Torino, ciò gli permise di mettere a segno diversi attacchi, i quali purtroppo non sembravano avere effetto.

“ Colpi del genere non mi fanno niente, sei ridicolo” sostenne un sorridente Tomura. Tuttavia quelle parole fecero venire un'idea all'erede del One for All, forse aveva capito il modo per poter superare il Quirk d'assorbimento del nemico. Però non sarebbe stato facile attuarla, il leader dei villain non sarebbe rimasto a guardare. Infatti quest'ultimo riprese la carica con più foga di prima.

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Capitolo 21
*** Evento inaspettato ***


Evento inaspettato

 

Mirio e Castellanos erano immobili l'uno davanti all'altro, come se si stessero studiando.

L'eroe notò immediatamente che il detective avesse in pugno il pugnale al completo e questa era tutto tranne che una bella notizia. Se fosse stato lì magari Lucifer avrebbe avuto qualche idea per recuperare l'arma, dopotutto sembrava saperne molto. Sfortunatamente l'arcangelo era caduto vittima di una trappola poco prima, infatti era stato avvolto ed inghiottito da un warp comparso dal nulla. Non sapeva dove fosse finito, ma non avrebbe potuto aspettarlo, c'era troppo in ballo.

 

“ Mostrami quello che sai fare eroe numero uno, vediamo se la tua forza tiene il passo di Azrael” affermò il detective prima di lanciarsi all'assalto.

Lemillion non ebbe particolari difficoltà, dato che evitò con agevolezza gli attacchi del nemico grazie al suo Quirk. Dopo di che mise a segno una combinazione di pugni capace di costringere in ginocchio Sebastian. Stranamente quest'ultimo non sembrava preoccupato, anzi stava sorridendo “ La tua unicità ti rende molto difficile da colpire, ma vediamo come te la cavi con questo” disse il traditore che subito dopo schioccò le dite. Non appena lo fece Togata si sentì rallentato, ma non subì gli stessi effetti pesanti di Kirishima. Proprio per questo fu capace di combattere tanto abilmente da rimanere superiore al nemico, il quale restò affascinato da tale forza.

 

Ormai Mirio era certo della vittoria, ma nel preciso momento in cui stava per lanciare l'attacco finale, il suo corpo si bloccò di colpo.

“ Incredibile non è vero? Azrael mi rende sempre più potente ad ogni minuto che passa ed inoltre più combatto più tale processo accelera. Sei stato utile alla mia crescita, adesso puoi morire” affermò con convinzione Castellanos che tentò di pugnalare l'eroe. Tuttavia la lama passò attraverso il corpo del ragazzo, il quale si allontanò per qualche decina di metri fino a quando non tornò a muoversi in totale libertà.

Ciò gli fece intuire il raggio d'azione del Quirk nemico, a occhio e croce era di quaranta metri. In pochi minuti era aumentato di ben dieci metri, questo dimostrava l'eccezionalità del pugnale.

“ Non pensare di scappare!” sostenne Sebastian tentando di accorciare le distanze così da aver un vantaggio. Però Mirio lo anticipò colpendolo con un calcio, successivamente, sfruttando la propria unicità, si allontanò ancora una volta. Il ragazzo attuò questa strategia di toccata e fuga in maniera impeccabile, così poté sconfiggere l'avversario.

“ POWER! Arrenditi, sei stato sconfitto” disse l'eroe pronto alla cattura dell'ormai villain, il quale rispose rimettendosi a fatica in piedi “ Eccedi il mio processo di evoluzione, stupefacente. Tuttavia non posso permettere che finisca tutto qui” un warp nero si generò alle sue spalle, “ Ci rivedremo presto”; detto ciò scomparve nel nulla.

Il tutto avvenne tanto velocemente da non consentire all'eroe di intervenire, purtroppo il piano d'emergenza del detective si dimostrò molto efficace.

 

Nel frattempo anche lo scontro tra il Fantasma e Bakugo stava per volgere al termine. Entrambi utilizzavano uno stile aggressivo, questo li portò a ferirsi abbastanza seriamente.

“ Ora ti faccio fuori!” urlò Katsuki pronto ad utilizzare la sua mossa più letale, “ Sarai tu a morire!” rispose la donna per nulla intimidita dall'aggressività dell'eroe.

Però prima che potessero scontrarsi, anche l'assassina scomparve in un warp lasciando stupito, perplesso ed alquanto irritato il ragazzo.

 

Intanto Momo ed i suoi amici avevano tentato di liberarsi, senza però avere successo.

“ Josh, cosa vuoi cambiare?” chiese la ragazza sperando di persuadere lo stagista che rispose con amarezza “ Tutto” “ Cosa?” “ La mia vita è stata costellata da soli fallimenti, voglio avere una seconda possibilità”.

Yaoyorozu intuì che sotto ci fosse qualcosa di grosso, ma il ragazzo non sembrava propenso a sputare il rospo. Quindi tentò di farlo ragionare “ Puoi averla, ma qui ed adesso. Inoltre sei uno sciocco se pensi che Castallanos ti consentirà di cambiare il tuo passato” “ Perché non dovrebbe?” “ Perché potresti alterare la linea temporale che vuole creare” “ No, mi fido di lui. Mi ha salvato” “ Da cosa?” “ Basta! Se parli ancora ti uccido” “ Non credo proprio!” esordì una voce femminile alle spalle di Josh. Quest'ultimo si voltò e vide Jiro e Mina, Pinky non perse tempo e lo colpì con un montante così forte da metterlo fuori gioco.

Le due stavano catturando lo stagista, però questo venne avvolto in un warp svanendo nel nulla. “ Ma che?” domandò Ashido stupita, “ Mina ci penseremo dopo, ora dobbiamo liberare loro” “ Giusto Jiro”.

 

Izuku si trovava in difficoltà nell'affrontare Shigaraki. Nonostante i progressi fatti durante i duri anni di addestramento, Tomura fu capace di tenergli testa con grande maestria.

“ Sparisci!” affermò il leader dei villain mettendo a segno un potente diretto allo stomaco dell'avversario, successivamente tentò di toccarlo per attivare il suo Decay. Fortunatamente Midoriya si difese attivando il Black Whip, ciò non solo gli permise di prendere le distanze, ma anche di trafiggere la nemesi in tre punti diversi, anche se non vitali.

Ciò non fece affatto piacere al villain che si scagliò contro l'eroe con inaudita foga. Deku non si tirò indietro, infatti rispose con altrettanta ferocia. I due si scontrarono pugno contro calcio, l'impatto fu talmente potente da frantumare il suolo. “ Ti sei dimenticato del mio Quake?” disse Tomura il quale diede origine ad una possente scossa sismica, la quale per poco non fratturò le ossa dell'eroe verde.

 

L'erede del One for All notò una cosa che gli diede nuova speranza: l'ultimo attacco aveva lasciato delle ripercussioni evidenti sul braccio di Tomura. Ciò voleva dire che aveva superato il potere del Quirk di assorbimento degli Shock di quest'ultimo. Ciò non passò inosservato neanche al villain, il quale decise di porre fine alle ostilità con un ultimo e conclusivo assalto.

 

Shigaraki attivò una combinazione devastante di Qurik: incremento della velocità, della forza esplosiva e di quella fisica. Dopo di che assaltò il rivale con una serie di attacchi davvero potenti. Tuttavia Izuku fu capace di ribattere colpo su colpo, almeno fino a quando il nemico non lo travolse prima con una bomba d'aria e poi con una serie di pugni a corto raggio che stavano per far soccombere l'eroe. Però quest'ultimo, ad un passo dalla sconfitta, sorrise per poi colpire Shigaraki con un calcio dalla forza inaudita. Successivamente si spostò sotto di lui sostenendo “ Ricordi queste parole? Sempre oltre il limite, PLUS ULTRA!”; Deku soprese l'avversario sferrando un pugno al posto di un calcio. L'attacco causò un'onda d'urto di ampie dimensioni ed un rumore assordante.

 

Seppure la mossa ferì gravemente Tomura, egli non era ancora sconfitto.

“ Ti strapperò quel sorriso dalla faccia” minacciò affaticato il villain, il quale tuttavia scomparve in un warp.

Midoriya rimase confuso e mise su un'espressione accigliata. Shigaraki non se ne era andato di sua volontà, bensì qualcuno l'aveva allontanato. Ma chi? E soprattutto perché?

“ Deku!” una voce che amava lo distolse dai propri pensieri, Uraraka stava correndo verso di lui. Vedere la sua ragazza bastò per fargli tornare il sorriso, in fondo non poteva sperare in una visone migliore.

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Capitolo 22
*** Condividere l'onere ***


Condividere l'onere

 

Izuku si stava dirigendo verso l'amata, moriva dalla voglia di riabbracciarla. Tuttavia un gruppo di giornalisti si palesò davanti a lui, nella foga dello scontro con Shigaraki non si era accorto della loro presenza. Uno di loro iniziò a lodarlo, dicendogli quanto eroico fosse stato nello sconfiggere quel Nomu mostruoso e nel combattere contro il leader dei villain; poi lo tartassò di domande riguardanti la crisi appena sventata.

Anche Ochako fu assalita da alcuni giornalisti, i quali le fecero i complimenti per il coraggio mostrato nel salvare i civili e nell'affrontare una di quelle mostruose creature geneticamente modificate.

A quanto pareva i due innamorati avrebbero dovuto rinviare quello che avevano in mente, non volevano che la loro storia diventasse pubblica, non ancora almeno.

 

Intanto Momo, Shoto, Shark, Mina e Jiro avevano raggiunto il centro città, attirati dal fumo proveniente proprio da lì.

Quando arrivarono videro dell'autoambulanze trasportare via i feriti, tra cui Iida, troupe televisive ed addetti stampa intenti ad intervistare gli eroi che avevano respinto Castellanos e gli altri.

Ormai la situazione era stata risolta senza che ci fosse il bisogno del loro intervento. Todoroki, Yaoyorozu ed il pro numero diciassette da una parte erano sollevati da questo, mentre dall'altra si rimproveravano per essere caduti in quella trappola tesa da Josh ed il detective.

 

Il giorno seguente sulle prime pagine dei giornali c'era ovviamente lo scontro di Kobe con tutti dettagli annessi: l'identità del Fantasma, il tradimento di Sebastian ed il coinvolgimento della league dei villain.

Però tale notizia fu affiancata e quasi oscurata da un'altra che fece letteralmente impazzire tutti i fan del romanticismo tra eroi. Infatti venne pubblicata una foto che non lasciava adito ad interpretazioni, quella di Uravity che baciava un Deku in abiti civili, scattata durante il giorno del compleanno della prima.

Il clamore per la formazione di questa nuova e giovane coppia fu incredibile, proprio come ci si poteva aspettare. Un evento del genere era più unico che raro e non ci sarebbe voluto molto prima che i due pro venissero convocati in alcuni programmi televisivi per raccontare tutti i dettagli della loro storia.

Ciò però avrebbe comportato anche delle ripercussioni negative. In primo luogo il duo avrebbe dovuto faticare per avere un momento di intimità e soprattutto Uraraka sarebbe diventata un bersaglio privilegiato per Shigaraki ed i suoi seguaci.

Perciò Izuku decise di raccontare la verità del One for All alla ragazza, ma prima avrebbe dovuto chiedere il permesso a qualcuno.

 

All Might stava facendo una corsa in mezzo alla natura. Amava posti del genere visto che poteva stare tranquillo con i suoi pensieri, senza venire assalito da qualche fan; nonostante il ritiro la sua fama non era particolarmente scemata.

L'ex simbolo della pace sentì qualcuno avvicinarsi, doveva trattarsi di qualche runner a giudicare dalla velocità dei passi.

“ All Might!” udì chiamarsi in lontananza, quando si voltò vide il suo erede dirigersi a grande velocità verso di lui.

“ Ciao giovane Midoriya” “ Ciao All Might, ti trovo bene” “ Cerco di tenermi in forma per quanto il mio fisico me lo conceda. Ho saputo di quello che hai fatto a Kobe, sei stato davvero in gamba” “ Grazie”.

Deku arrossì un po', i complimenti del suo idolo lo mettevano sempre in imbarazzo. “ Purtroppo Shigaraki, Castellanos ed i loro complici sono scappati, ma sono certo che li rintraccerai in men che non si dica” affermò Toshinori, il quale però aveva già intuito il motivo della visita del ragazzo. Infatti gli chiese “ Sei qui per la tua relazione con la giovane Uraraka?”, Izuku rimase per un attimo stupito prima di rispondere “ Sì, io...ecco...” “ Vuoi dirle tutto del One for All?”, il giovane annuì, “ So che è qualcosa di estremamente delicato, ma d'ora in poi Ochako sarà nel mirino della league of villains molto di più rispetto a prima. Credo che sia giusto informarla, ma volevo avere il permesso prima di farlo” “ Non dovevi chiedermelo, ormai sei grado di prendere anche decisioni così importanti. Comunque sono d'accordo, quella ragazza è meritevole di fiducia” “ Bene, grazie All Might. Vado subito a dirglielo” “ Buona fortuna”. Deku attivò il suo Quirk così da allontanarsi rapidamente.

 

All Might era molto orgoglioso del suo erede ed anche felice per lui dato che aveva trovato l'amore. Però allo stesso tempo era preoccupato, temeva che i villain attentassero alla vita di Uraraka, proprio come era successo al marito della sua maestra. Purtroppo non era nelle condizioni di fare nulla, poteva solo avere fiducia nella nuova generazione di eroi che, fino ad ora, non l'aveva mai deluso.

 

Midoriya raggiunse il più velocemente possibile la casa della sua ragazza. Ebbe fortuna visto che la trovò mentre stava per uscire, probabilmente voleva comprare qualcosa per la cena data l'ora.

“ Ochako” la chiamò, “ Ciao Izuku, che bella sorpresa” “ Per caso c'è Tsuyu in casa?” “ No, è in pattuglia. Perché me lo chiedi? Dovevi dirle qualcosa?” “ No, devo parlare con te, in privato, di una cosa molto delicata” “ Ok, andiamo dentro allora”.

Una volta entrati nell'abitazione i due si accomodarono sull'ampio divano. Uravity era un po' preoccupata, Deku aveva una strana espressione sul volto, temeva che fosse accaduto qualcosa di brutto.

Quando il ragazzo iniziò a parlare capì che fosse in grosso errore, ma non avrebbe mai potuto immaginare una storia del genere.

 

Una volta che ebbe finito di raccontare tutta la verità sul One for All, Izuku attendeva ansiosamente la reazione della ragazza. Temeva che fosse spaventata e che magari avesse deciso di lasciarlo, di certo non l'avrebbe biasimata.

“ Wow è davvero sorprendente. Chi altro lo sa?” chiese Uraraka, “ Pochissimi, sarebbe pericoloso se questa verità venisse a galla” “ Capisco, puoi stare tranquillo, manterrò il segreto” “ Lo so... Mi rendo conto che tutto questo è un onere estremamente pesante, quindi se vuoi farla finita con noi lo capisco” disse Deku abbassando tristemente lo sguardo. Uravity gli prese il viso fino a portarlo all'altezza dei propri occhi, “ Perché mai dovrei volerlo?” “ Perché a causa mia avrai addosso la league dei villain” “ Sai che novità, loro hanno nel mirino tutti gli eroi” “ Ma tu sarai il loro bersaglio privilegiato e ”. Il ragazzo venne fermato da un dolce bacio di Uraraka, la quale, dopo essersi separati, sostenne “ Io ti amo e questo non cambierà mai a prescindere da quello che accada. Non ho paura di quello che il futuro ha in serbo per me, basta che ci sia tu al mio fianco. Insieme possiamo affrontare tutto”.

Quelle parole rincuorarono Midoriya che, non riuscendo a dire niente, baciò a sua volta la ragazza. “ Cosa ho fatto per meritarti?” domandò Izuku con ritrovata felicità, “ Semplice, sei inciampato sui tuoi stessi piedi”. Con suddetta affermazione i due si misero a ridere di gusto, erano davvero grati di essersi trovati.

 

Extra

I warp che avevano avvolto i villain li condussero in un vecchio ed abbandonato magazzino,

“ Cosa è successo?” domandò irritato Shigaraki, il quale avrebbe voluto portare a termine lo scontro con Deku. “ Calmati, siete al sicuro” esordì un uomo alto, snello, con capelli neri di media lunghezza, occhi di un blu intenso ed una maschera nera che gli copriva il volto dal naso in giù. “ Chi sei? E vedi di rispondere come si deve, sono di pessimo umore”.

Tomura si stava innervosendo sempre di più, “ Lui è un alleato, vi ho portato qui io o per meglio dire, è stato un mio ordine” intervenne Castellanos prima che la situazione potesse degenerare, “ Perché?” “ Per mostrarti che sono un uomo di parola”.

Sebastian indicò un punto in lontananza in cui c'erano delle persone molto note al leader dei villain, si trattava della maggior parte degli ex membri della league che erano stati catturati durante gli anni, tra cui anche Kurogiri il responsabile dei warp.

“ Gli ho liberati come d'accordo. Che ne dici di prolungare la nostra alleanza?”, prima che potesse rispondere, Shigaraki vide un individuo che lo lasciò di stucco. Tale fu lo stupore che riuscì a pronunciare solo una singola e flebile parola “ Maestro...”.

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