Sango, continuava a fissare il suo
volto, mentre avvertiva il tocco leggero e morbido delle mani di
Miroku accarezzarle il braccio nudo.
Avevano appena fatto l'amore, e lei se
ne stava accoccolata contro il torace del marito per godersi il
calore che quel corpo, tanto amato, le infondeva.
C'era qualche cosa che non andava
però......lo avvertiva bene.
Miroku aveva lo sguardo assente,
assorto....si capiva che stava pensando a qualche cosa che lo
preoccupava.
“Miroku?”
“Mhu?....” Il monaco
abbassò lo sguardo su Sango.
“Che succede Sango?”
“Lo chiedo io a te” Rispose
lei, spostandosi da quella posizione per mettersi seduta.
“Sono preoccupata per te Miroku.
Sono giorni che sei strano.....hai sempre quella sguardo assente e
pensieroso.”
Miroku allungò una mano verso di
lei per accarezzarle il viso dolcemente. “Ti chiedo scusa
Sango. Hai ragione, in effetti c'è un pensiero che continua a
tormentarmi....e non so come parlarne a Inuyasha”
Sango spalancò gli occhi,
confusa da quelle parole, ma per facilitare a Miroku la confessione
della pena che tanto lo affliggeva, gli prese la mano, che le aveva
appoggiato, sul viso e la baciò.
“Parlane con me allora.....sono
certa che troveremo una soluzione”
Miroku sorrise debolmente; sapeva che,
se avesse parlato, avrebbe trovato appoggio in Sango.
Lei era cento volte più in gamba
di lui, di questo ne era assolutamente convinto, ma non voleva
scaricarle addosso le sue preoccupazioni senza avere prima avuto
delle prove concrete, che i suoi sospetti fossero giusti.
Ora però, Sango si era accorta
che qualche cosa lo tormentava, e lui si era ripromesso che mai, in
vita sua, avrebbe mentito alla donna che amava.
Con un gesto delicato, ma deciso allo
stesso tempo, fece distendere la donna ancora contro di se, per
poterla tenere forte fra le braccia.
“Io credo di sapere, Sango......”
“Sapere cosa?”
“Quell'aura....il cielo che
cambia colore....e ora, tutti questi demoni che stanno spuntando allo
scoperto vicino al villaggio.....”
Sango avvertì i muscoli delle
braccia di Miroku, appoggiati contro il suo corpo, tendersi.
“Credo che tutto questo....sia
dipeso da Atreju, ma non posso dimostrarlo”
Come se fosse stata una corda di
violino, particolarmente tesa, Sango schizzò dritta a sedere,
sfuggendo da quell'abbraccio.
“Di che cosa stai parlando
Miroku? Che centra il figlio di Kagome?”
Lo sguardo di Miroku divenne
improvvisamente più cupo, i suoi occhi più seri e
profondi.
“Di Kagome....e Inuyasha, Sango.
Questo è il punto. Un Aura che non pareva essere ne demoniaca,
ne benigna......un insieme perfetto fra luce e tenebre....fra potere
demoniaco e spirituale.”
Sango avvertì il suo cuore
iniziare a battere più velocemente, mentre avvertiva che anche
in lei, si faceva strada la sconvolgente verità di cui parlava
Miroku.
“Un grande potere spirituale,
unito a quello magico di un demone....che coesistono perfettamente”
Continuò Miroku.
“Esattamente come avviene nel
corpo di un mezzodemone” Disse Sango, abbassando la testa.
“Esatto.....ecco perchè
non riuscivamo a darle una collocazione: quella era un aura di un
mezzodemone, ma ancora più speciale.”
“Inuyasha era troppo preso da
Kagome, per potersi concentrare su ciò che stava accadendo
fuori da quella capanna.” Continuò Sango.
Miroku annuì. “Atreju, non
è solo il discendente di una delle più grandi stirpi di
demoni mai esistiti, il che lo avrebbe reso molto forte anche come
semplice mezzodemone.....basta guardare Inuyasha no? Ma dentro di lui
c'è anche la grande forza di Kagome....il potere della custode
della sfera dei quattro spiriti. Un evento del genere non si era mai
verificato prima.”
Sango era senza parole, ma dove
ammettere che tutti i pezzi erano andati nel posto giusto, e che
tutto ora, aveva un senso.
“Dobbiamo dirlo a Kagome e
Inuyasha”
“Lo so Sango.....ma preferisco
prima parlare con Inuyasha. Penso che sia lui la persona più
adatta per parlare poi con Kagome.”
Sango tornò ad appoggiarsi
contro la spalla del marito.
“Si....hai ragione.”
“Cicatrice del vento!!!” Il
poderoso fascio di energia, scaturito da Tessaiga, tagliò in
due il demone, uccidendolo all'istante.
Il mezzodemone si passò una mano
sulla fronte, prendendo un respiro profondo, per poi rinfoderare la
spada.
“Ben fatto”. La voce di
Miroku, giunse alle sue spalle.
“Questo è il quinto in
pochi giorni. Era un bel po' che demoni così pericolosi non si
avvicinavano al villaggio” Disse Inuyasha, decisamente
preoccupato.
“In effetti non è
normale.” Disse Miroku, con la voce che gli tremava
leggermente, ben consapevole ormai della verità.
“Comincio a pensare che tu avessi
ragione su qull'aura strana, Miroku. Forse sta attirando i demoni in
questa zona” Disse Inuyasha, voltandosi verso l'amico.
“ Qualunque cosa fosse, sta
agendo da attira demoni. Vorrà dire che mi rimetterò
sulle sue tracce, dato che l'altra notte, non ho concluso nulla”
Disse Inuyasha, stringendo forte la presa sull'impugnatura di
Tessaiga.
Miroku prese un respiro profondo:
doveva dire a Inuyasha ciò che aveva scoperto, ma doveva prima
trovare le parole giuste.
“Ormai anche Kagome sa di questa
faccenda, vero Inuyasha?” Gli chiese infine.
Inuyasha incrociò lo sguardo del
amico, crucciando un poco il suo.
“E come facevo a tenerglielo
nascosto? Quando l'altra notte mi ha visto rientrare ho dovuto
parlarle. Inoltre, al villaggio sono tutti terrorizzati, e lei si è
ormai è una sacerdotessa. Contano sul nostro operato.”
Miroku strabuzzò gli occhi alle
parole di Inuyasha: forse aveva inteso male?
“Intendi dire che la lascerai
andare a caccia di demoni?”
“Ma certo che no!!” Urlò
Inuyasha, facendo sobbalzare il monaco.
“Non ho mai detto nulla di
simile!! Piuttosto la lego a un albero, giuro! Lei deve stare
tranquilla per ora. Ci penserò io ai demoni!”
“Certo, e io ti aiuterò.
Non dimenticare che non sei l'unico a dover proteggere la propria
famiglia.”
A Inuyasha però, non sfuggì
la strana espressione dipinta sul visto di Miroku: sembrava che si
stesse sforzando nel pronunciare quelle parole.
“Miroku? C'è qualche cosa
che dovrei sapere?” Chiese Iniyasha, facendo un passo avanti
verso l'amico, che lo fissò serissimo, dritto in volto.
“Sai qualche cosa che io ignoro?”
Miroku abbassò il capo: era il
momento, non poteva tacere oltre.
Tornò a incrociare lo sguardo
del mezzodemone. “Inuyasha senti......”
All'improvviso, Inuyasha distolse lo
sguardo da lui, alzando il viso verso il cielo, prendendo ad annusare
l'aria: un odore familiare gli era arrivato dritto alle narici.
“Che c'è Inuyasha?”
“Stiamo per riceve compagnia”
La perplessità di Miroku durò
ben poco; un attimo dopo infatti, una voce ben nota a entrambi,
giunse, dall'alto, alle loro orecchie.
“Signorino Inuyasha!!!!!!”
La vecchia pulce saltò giù
dal suo fedele amico corvo, atterrando proprio sul naso del
mezzodemone che subito, lo schiacciò con la mano, usando la
sua solita delicatezza.
Il povero Miyoga, ancora dolorante per
la sberla ricevuta, atterrò sulla mano del suo padroncino.
Scosse un paio di volta la testina
tonda, per riprendersi.
“Signorino Inuyasha, che gioia
vedervi!!!!”Saltellò “ Sono venuto appena saputa
la notizia!!!Che felicità, signorino Inuyasha!!”
Il mezzodemone lo guardò storto,
alzando un sopracciglio.“Se eri tanto entusiasta...come mai ti
fai vivo solo ora?”
La pulce abbassò lo sguardo,
incrociando le zampette al petto, avvertendo un brivido percorrergli
la schiena.
“Bè....signorino
Inuyasha....veramente io.....” balbettò.
Inuyasha lo additò, alzando la
voce. “Di la verità.....hai avvertito delle auree
demoniache e sei rimasto nascosto per tutto questo tempo!”
Myoga si sentì letteralmente
sprofondare: di auree demoniache ne aveva sentite molte, questo era
vero. Tutta via, un altro fu l'incontro che proprio non si aspettava.
Come dirlo a Inuyasha?”
“Site ingiusto signorino
Inuyasha!!” Urlò, agitando le zampette tutte insieme.
“Ho sfidato la morte per venire
fino qui, a trovare il vostro erede!”
“Su, su vecchio Myoga....non fare
così” Intervenne Miroku, per evitare la solita lunga e
inutile discussione: Inuyasha doveva averci preso in pieno, ma tanto
era inutile discutere.
“Inuyasha non voleva offenderti.
Su coraggio, andiamo da Kagome ora....sarà felice di vederti”
Miroku fece salire la pulce sulla sua
spalla e, insieme, si incamminarono verso il villaggio, seguiti da
Inuyasha ancora pensieroso.
Il mezzodemone però, non era il
solo ad essere assorto nei suoi pensieri: anche Miroku e Myoga
portavano un peso dentro di loro, e non sapevano come parlarne
proprio a Inuyasha.
La vecchia pulce, continuava a
saltellare entusiasta attorno ad Atreju, che seguiva quegli strani
movimenti, con i suoi occhioni ambrati ed emettendo degli strani
versetti felici.
“Ohhh è proprio un
amore!!!” Ripeteva Myoga, facendo sorridere Kagome orgogliosa.
Ennesimo salto a destra e sinistra da
parte del piccolo demone.
“Signorino Inuyasha, non
immaginavo proprio che sarebbe stato così tenero e carino,
avendo preso tanto da voi”
“Che intendi dire con questo?!”
Disse Inuyasha, facendo pulsare la vena sulla sua fronte.
Myoga, troppo intendo a saltellare
attorno al piccolo, non si rese conto dello sguardo omicida che gli
stava rivolgendo il suo padroncino.
“Dai non fare così
Inuyasha, il vecchio Myoga sta solo facendo un complimento ad Atreju”
Provò Kagome, che a differenza
del demone pulce, aveva capito perfettamente in che guaio si stava
cacciando.
“Nulla. Solo che...non me lo
aspettavo tanto carino, immaginando che avrebbe preso da voi.”
Continuò infatti Myoga, facendo una faccia da pesce lesso,
quando Atreju gli sorrise, muovendo verso di lui le manine.
La vena sulla frante di Inuyasha pulsò
ancora di più. “Come hai detto, dannata pulce?!!”
La mano di Inuyasha era già
protesa in avanti con intento poco amichevole, quando, credendo che
fosse un gioco, Atreyu anticipò il padre, colpendo la pulce in
pieno, e facendolo finire contro la parete della capanna.
Kagome rimase stupefatta e arrossì
mortificata, mentre una sonora risata si levò da tutti i
presenti, soprattutto da Inuyasha, che si sentì molto fiero
del figlio.
La giovane sacerdotessa prese le mani
del figlio fra le sue, come per nasconderle. “Atreju ma che
fai?! Non è un giocattolo”
Il piccolo la guardò con i suoi
grandi occhi ambrati, senza capire cosa stesse accadendo, e sorrise
soddisfatto.
“Lascialo stare Kagome, ha difeso
suo padre....è proprio un bravo bimbo” Disse Inuyasha
carezzando un orecchio del figlio.
“Non voglio che scambi il vecchio
Myoga per un giocattolo, Inuyasha....poteva fargli male”
Inuyasha alzò le spalle.
“Figurati.....”
La povera pulce si rimise in piedi con
una certa fatica. “Mi sbagliavo....ha preso anche troppo da
voi, signorino Inuyasha....è già manesco a questa età!”
“Se preferisci la prossima volta
di picchio io, così impari a offendermi!”
“Ma io ho solo detto che, essendo
vostro figlio, me lo aspettavo già tutto imbronciato, non
tanto dolce e carino”
Sottolineò con una certa nota
sarcastica le parole dolce e carino, per via del accaduto.
“Va bene, va bene....vogliamo
cambiare argomento” Disse Kagome. “Vecchio Myoga come mai
qui? Sei venuto per Atreju o c'è dell'altro?”
Chiese Kagome, nella speranza che la
pulce rispondesse: sono qui solo per vedere il vostro bimbo, in
modo da addolcire Inuyasha.
“A dire il
vero....c'è anche un'altra ragione, Kagome” Rispose il
demone, diventando improvvisamente serio.
Tutti lo
osservarono curiosi e pensierosi; solo Miroku intuì subito a
cosa si poteva riferire il demone pulce.
“Qualche
notte fa, si è verificato un evento molto strano” Iniziò
a raccontare Myoga.
“Un aura
veramente strana ha attirato la mia attenzione e quella di Totosai,
così mi sono messo in viaggio per venire ad avvertire il
signorino Inuyasha. Poi ho saputo della nascita di vostro figlio e
così mi sono precipitato qui!”
“Quindi anche
voi....avete avvertito quell'aura.” Disse serio Miroku.
La pulce strabuzzò
gli occhi. “Anche qui? Signorino Inuyasha lo sapevate già?”
“Si
purtroppo.....” Rispose serio, incrociando le braccia al petto.
“E come te, anche altri demone ne sono stati attirati.
Purtroppo però nessuno sa di chi sia, o che cosa l'abbia
provocata”
Sia Miroku che
Sango avvertirono una sorta di strappo allo stomaco.
“In effetti
nemmeno io ho saputo riconoscerne il proprietario.....tanto più
che da quella notte, è scomparsa nel nulla” Continuò
Myoga.
Kagome strinse
forte a se il figlioletto, sospirando preoccupata; questa storia si
era spinta troppo in là......se perfino Totosai e Myoga,
avevano avvertito l'esigenza di avvisare Inuyasha, forse la cosa era
più seria del previsto.
“Vecchio
Myoga, pensate che si tratti di un demone che ora si è
nascosto, aspettando il momento migliore per colpirci?” Chiese
Shippo.
La vecchia pulce
abbassò lo sguardo, incrociando le zampe.
“No....non
penso. Quella non era l'aura di un demone. Somigliava più a
quella del signorino Inuyasha”
“Alla mia? In
che senso?!”
“Che non era
quella di un demone completo...ma magari.... di un mezzodemone”
Intervenne Miroku,
attirando l'attenzione di tutti su di se.
“Un....mezzodemone....?”
Disse Kagome, con la voce che le tremò leggermente.
“Miroku.....che
cosa ne sai tu?” Domandò brusco Inuyasha: ormai aveva
capito che Miroku stava nascondendo qualche cosa.
Gli occhi blu del
monaco, si scontrarono con quelli ambra e terribilmente seri del
mezzodemone, che attendeva una risposta.
La risposto però
non arrivò; in quel momento infatti, l'attenzione di Inuyasha
fu attirata da un odore a lui ben noto, e stranamente tanto vicino al
villaggio.
Voltò di
scatto il volto verso l'ingresso della capanna, assumendo un
espressione crucciata.
“Che succede
Inuyasha?” Chiese Kagome, stringendo a se il figlioletto.
Inuyasha si alzò.
“Kagome.....resta dentro” Disse con voce piatta, prima di
uscire all'esterno.
Con un piccolo
urlo, Myoga si nascose fra i capelli di Kagome.“Questo è
l'odore del signorino Sesshomaru!!”
“Sesshomaru?”
Domandò Sango.
“Non si è
mai spinto tanto vicino al villaggio.....di solito è Rin che
si allontana un po', quando viene qui a trovarla.” Continuò
Miroku.
“E' venuto
per quello che gli ho detto!! Povero me....il signorino Inuyasha mi
ammazzerà!” Continuava a piagnucolare il demone pulce,
sempre nascosto su Kagome.
“Ma perchè?
Cosa gli hai detto?” Chiese quest'ultima, ora turbata dalla
strano nervosismo del piccolo demone: fino ad ora, le cose fra
Inuyasha e Sesshomaru erano andate bene, al meno dal suo punto di
vista.
Sesshomaru aveva
rinunciato a Tessaiga, e veniva solo per visitare Rin.
Perchè
dunque tutto questo timore?
“Sango, io
vado fuori da Inuyasha....prima che faccia qualche sciocchezza.”Disse
Miroku alzandosi.
“Che sia qui
per la stessa ragione degli altri demoni?”
Miroku annuì
gravemente.
“Per
quell'aura?...Ma insomma mi volete spiegare una volta per tutte che
succede?!!!!” Questa volta Kagome aveva urlato, incapace di
trattenersi un secondo di più.
“Gli ho detto
del bambino.......”
“Sango, voi
rimanete dentro”
Miroku raggiunse
Inuyasha, mentre ora lo sguardo di Kagome, vagava perso fra Myoga e
Sango, in cerca di risposte.
Inuyasha se ne
stava fermo davanti alla capanna, con la mano destra poggiata
sull'elsa di Tessaiga, guardando fisso davanti a se.
“Inuyasha?......”
“Si sta
avvicinando...lo sento.”
“Il vecchio
Myoga gli ha detto di Atreju”
A quelle parole,
tutti i muscoli del corpo del mezzodemone si irrigidirono, mentre i
suoi occhi si fecero ancora più scuri.
Un istante dopo
una sfera luminosa comparve nel cielo, proprio sopra le loro teste, e
calò verso Inuyasha e Miroku.
Sesshomaru ne
emerse, in tutto il suo glaciale splendore.
I due fratelli si
fissarono cupamente per qualche attimo, prima che Inuyasha si
rivolgesse al demone cane. “ Che sei venuto a fare Sesshomaru?
Di solito non ti avvicini mai tanto a questo posto?”
La voce di Inuyasha
era ferma e terribilmente dura.
“Nemmeno a me
fa piacere trovarmi in un posto simile, Inuyasha.....ma a quanto pare
non mi hai lasciato altra scelta.” Rispose Sesshomaru
impassibile.
“Allora dimmi
subito cosa diavolo vuoi da me!”
“Da te
proprio nulla.....piuttosto sono molto interessato a ciò che
mi ha detto quel vecchio demone pulce.”
“Ah si? E
sarebbe?” Chiese Inuyasha, fingendo di non sapere.
“Da quanto ne
so.....hai ben pensato di insudiciare ulteriormente il sangue di mio
padre, generando con quella umana un altro inutile mezzodemone come
te. Non è forse vero Inuyasha?”
Inuyasha digrignò
i denti furibondo: poteva accettare tutto da Sesshomaru, anche che
continuasse ad insultarlo, ormai alle parole di quello spocchioso di
suo fratello ci era abituato....ma non doveva permettersi di
insultare suo figlio.
“Questi non
sono affari che ti riguardano Sesshomaru. Vedi di accettare un buon
consiglio: fai tacere la tua spocchia e vattene di qui!”
“Ti sbagli
Inuyasha. Questi sono eccome affari miei. Vedi di non farmi perdete
tempo inutile mezzodemone, e mostrami quel cucciolo.”
Miroku ebbe
purtroppo la tremenda conferma dei suoi sospetti: il fatto che
Sesshomaru fosse li per Atreju, era la prova più evidente.
Inuyasha sfoderò
Tessaiga, puntandola contro il fratellastro, il quale però
rimase impassibile.
“Che cosa
vuoi da mio figlio? Rispondi maledetto!” Tuonò.
“Qualche
notte fa, un incredibile aura luminosa si è spigionata in
cielo.....un aura veramente strana, ma non era la prima volta che ne
avvertivo una simile. Sapevo che dovevi esserci tu dietro....poi
quella stupida pulce mi ha rivelato di tuo figlio. E' chiaro che solo
lui può essere la causa di ciò che ho visto.”
Spiegò il demone cane, avanzando di un passo.
Istintivamente
Inuyasha protese Tessaiga in avanti, avanzando anch'egli di un passo.
“Se proverai
ad avvicinarti a mio figlio Sesshomaru, ti giuro che finirò
ciò che tu stesso hai iniziato tempo fa.....” Serrò
forte la presa attorno a Tessaiga, fulminando con gli occhi il
fratello maggiore. “Ti ammazzo con le mie mani.....”
Jaken, che fino a
quel momento era rimasto in disparte, si fece avanti. “Come osi
rivolgerti così al sonno Sesshomaru! Fa come ti dice e
mostragli il bambino!”
“Jaken......taci.....”
Il demone verde
abbassò il capo e si ritrasse indietro, dopo il rimprovero
del suo padrone, ma gli si gelò il sangue quando vide il viso
di Sesshomaru, attraversato da un leggero e terrificante ghigno,
quasi di scherno.
“ Vedi di non
ostacolarmi Inutasha.....la mia pazienza si sta già
esaurendo”.Disse il demone avanzando verso il fratellastro.
“Mostrami quel bambino.....”
Inuyasha negò
con il capo. “Dovrai passare sul mio cadavere!”
“Qui finisce male.....”
Si ritrovò a pensare Miroku, che non riusciva a capire per
quale motivo Sesshomaru volesse tanto vedere il figlio di Inuyasha.
Lo sguardo del
monaco però, cadde su una fanciulla dai capelli neri e l'aria
gentile, che si stava avvicinando di corsa.
“Signor
Sesshomaru!!!” Rin raggiunse la capanna della vecchia Kaede.
Si bloccò di
colpo, vedendo Inuyasha con la spada sguainata e puntata contro il
demone cane.
“Signor
Sesshomaru...che succede?”
Nello stesso
momento anche Inuyasha fu distratto da qualche cosa; qualche cosa che
gli fece tremare il cuore.
Kagome era uscita
dalla capanna, con Atreju fra le braccia, e li stava osservando
sconcertata.
“Kagome
maledizione! Ti avevo detto di restare dentro!!”
Lo sguardo della
ragazza si posò su Sesshomaru, che invece, stava fissando il
piccolo mezzodemone.
Inuyasha distese il
braccio destro davanti alla sua compagna, in segno di protezione.
“Rimani dove
sei Sesshomaru! Non osare avvicinarti a loro!!” Tuonò.
“Inuyasha....ma
che succede?” Domandò Kagome.
Sesshomaru fece un
passo avanti. “Vedo che quella femmina..... ha pensato bene di
evitarmi il fastidio di doverti togliere di mezzo...ed è
uscita allo scoperto”
Inuyasha si voltò
verso Kagome. “Kagome, torna subito dentro, muoviti!!!
Sesshomaru vuole Atreju non l'hai ancora capito?!!”
Per un breve, ma
intenso momento, gli occhi di Kagome si incontrarono con quelli di
Sesshomaru; non si spiegava perchè, ma non avvertiva nel
demone una minaccia.
“Sesshomaru
tu.....perchè sei venuto qui? Che intenzioni hai?”Domandò
restando calma.
“C'è
bisogno di chiederlo Kagome?!” Inuyasha intervenne prima di
tutti, non lasciando spazio al fratello per rispondere.
“Lui non
sopporta il fatto che Atreju sia nato, semplicemente perchè è
un mezzodemone! Per questo sei qui vero?”
Sesshomaru
continuava a fissare suo fratello minore, restando impassibile alle
sue parole.
“Sei venuto
per lavare l'onta!”
“No!....No,
non può essere!” Kagome questa volta tremò,
sentendo il suo cuore pulsare velocemente, quasi da recarle dolore.
Miroku e Sango
scattarono in avanti, pronti a difendere la giovane sacerdotessa e il
piccolo, al più piccolo segnale di pericolo.
“Kagome resta
dietro di noi!” Le disse l'amica.
“Non
permetteremo che si avvicini a te, credimi!” Urlò il
monaco, afferrando saldamente il suo bastone.
Kagome strinse fra
le braccia il figlio, così forte, che il piccolo si svegliò
iniziando a piangere.
“Io....non ci
credo...” Balbettò, alzando poi il viso verso il demone
cane. “Sesshomaru questo è tuo nipote.....non posso
credere che tu voglia fargli del male”
Il volto di
Inuyasha fu attraversato da un amaro sorriso. “E invece è
proprio la ragione che lo ha spinto qui, Kagome. No? Sesshomaru! Dopo
tutto....ci hai già provato in passato!”
Kagome fissò
il marito confusa. “ Di che parli, Inuyasha?” Pensò.
“Basta con le
chiacchere....non ho altro tempo da sprecare con voi!”
Sesshomaru balzò
fulmineo in avanti, scattando verso Kagome, che si fece indietro
rapidamente, proteggendo il figlio con il corpo.
Inuyasha non perse
tempo; a sua volta alzò Tessaiga al di sopra della sua testa.
“Cicatrice del vento!!”
Il colpo partì
rapido verso Sesshomaru, che però, non ebbe problemi a
respingerlo con la sua Bakusaiga.
“Smetti di
infastidirmi Inuyasha! O sarò costretto a passare con la
forza....” Disse con gli occhi ridotti a due fessure.
Inuyasha non fu
nemmeno sfiorato dalle parole del demone cane. “Questo lo dico
io a te....sparisci Sesshomaru, o sarò costretto a farti
fuori!!”
Sesshomaru sorrise
divertito. “Tu.....fare fuori me?....Non farmi ridere,
fratellino.” Ghignò alzando la spada.
“Oh no!”
Urlò Kagome. “Se userà la Bakusaiga, distruggerà
l'intero tempio!”
“Shippo e il
vecchio Myoga sono nella capanna con i bambini!!” Disse
disperata Sango, correndo verso la capanna.
“Signor
Sesshomaru si fermi!!” Urlò Rin, che ancora non si
capacitava di ciò che stava accadendo.
Inuyasha balzò
contro Sesshomaru, alzando Tessaiga e calando un fendente proprio su
Bakusaiga.
Le due lame si
incrociarono, provocando un rumore sordo nell'aria e scintillando
come diamanti.
In questo modo,
Inuyahsa aveva impedito che Sesshomaru usasse la sua potente arma.
“Me la
pagherai Sessshomaru!”
“Non mi
intralcerai!” Sesshomaru, con una forza incredibile, respinse
Inuyasha, facendolo sbattere contro il tronco di un albero.
“Inuyasha!”
Senza attendete
oltre, il demone cane si materializzò davanti agli occhi
increduli e terrorizzati di Kagome.
“Kagome
attenta!!” Urlò Miroku.
Kagome vide
Sesshomaru alzare il braccio verso di lei; non aveva scampo ormai.
Si piegò sul
figlio per tentare di fargli scudo con il suo corpo, e chiuse gli
occhi.....aspettando il colpo.
Non successe
nulla.....Sesshomaru non la stava colpendo.
Kagome aprì
piano gli occhi e tutto ciò che vide, fu la mano di
Sesshomaru, sospesa verso il corpo del piccolo Atreju, che piangeva a
pieni polmoni.
“Sesshomaru.....?”
Un istante dopo
però, vide il demone cane balzare lontano da lei, e una sorta
di scia luminosa passare davanti al suo volto.
Sesshomaru aveva
evitato gli artigli di Inuyasha, che ora stava davanti a Kagome, con
gli occhi più rossi del fuoco.
“Inuyasha si
è trasformato!” Disse sorpresa Sango.
Anche Miroku
osservò bene l'amico, sperando che ora le cose non
precipitassero del tutto; mentre Sesshomaru osservava serio la
trasformazione del fratello.
“Sesshomaru.....sei
solo un bastardo e un vigliacco!” Urlò Inuyasha, facendo
vibrare gli artigli della mano destra.
“Ora le
pagherai tutte.....”
Prima che il
mezzodemone potesse avventarsi sul fratello, Kagome lo prese per la
veste.
“Aspetta
Inuyasha, non colpirlo”
“Ma che stai
dicendo Kagome?!”
“Non penso
che voglia farci del male.” Disse avanzando di un passo. “Non
è così Sesshomaru?...Tu non sei qui per uccidere
Atreju”
Sessshomaru non le
rispose, si limitò ad osservarla.
“Kagome ma
sei impazzita?! Vi ha attaccati!”
“Poteva
ucciderci, ma non l'ha fatto!”
Inuyasha tentennò:
era vero......perchè non aveva provato a colpire Kagome?
I due fratelli
tornarono a fissarsi, ma Inuyasha avvertiva ancora il suo corpo,
pulsare di rabbia.
“Kagome....tu
non lo conosci.....a Sessshomaru non importa che Atreju sia un
cucciolo....a lui importa solo salvare il nome della sua
famiglia.”
L'ennesimo sguardo
di fuoco attraversò gli occhi dei due fratelli.
“Ti prego
Inuyasha calmati......io non penso” Continuò decisa
Kagome.
“Inuyasha sei
veramente uno stupido” Finalmente Sesshomaru si rivolse al
fratellastro.
“Il danno è
stato fatto ormai molti anni fa. Non mi interessa minimamente
uccidere la tua progenie. Non siete così importanti per me.”
Inuyasha allargò
gli occhi per la sorpresa.
“Se avete
deciso di mettere al mondo un altro inutile mezzodemone, sono
soltanto affari vostri!”
Inuyasha digrignò
i denti, furioso per come Sessshomaru stava parlando di suo figlio.
“Sta zitto
Sesshomaru!”
“L'unica cosa
che volevo era scoprire a chi appartenesse quell'aura....ora l'ho
fatto”
Detto ciò
Sesshomaru voltò le spalle al fratello.
“Andiamo via
Jaken!”
“Se così
volete....obbedisco mio signore” Disse il demone verde,
inchinandosi al suo padrone.
Inuyasha, ora
tornato un mezzodemone, fece un passo avanti, alzando nuovamente la
spada.
“Se ti
avvicinerai ancora una volta alla mia famiglia, non la passerai
liscia!”
Sesshomaru si
fermò, dando però le spalle a Inuyasha. “Invece
di preoccuparti di me, faresti meglio a tenere i demoni lontano da
questo posto.”
Detto ciò il
demone cane, avvolto dalla sua aura luminosa, sparì nel
nulla.
Con mille pensieri
che gli affollavano la mente, Inuyasha rinfoderò Tessaiga,
puntando lo sguardo verso il punto in cui era sparito Sesshomaru.
Kagome si sentiva
più confusa che mai, mentre osservava il suo piccolo che
singhiozzava.
Gli baciò la
fronte, prima di posare lo sguardo su Inuyasha, che stava stringendo
così forte l'elsa della sua spada, che la mano era diventata
quasi bianca.
Era arrabbiato,
oltre che molto turbato, questo glielo si leggeva in faccia.
Il mezzodemone
evidentemente, avvertì lo sguardo della ragazza su di se,
perchè si girò verso di lei e poi le andò
vicino.
Posò una
mano sulla testolina di Atreju, accarezzandogliela dolcemente, mentre
anche Sango e Miroku osservavano il cielo, travolti da mille
pensieri.
Salve
a tutti!! Chiedo perdono se ci ho messo tanto ma il capitolo era un
po' impegnativo da scrivere, e volevo fosse il meglio possibili.
Sinceramente
non mi convince tantissimo, però mi sono impegnata per coloro
che mi seguono e non voglio deluderli.
Siete
stati tutti meravigliosi, anche chi ha letto solamente la fic o chi
ci ha dato solo una sbirciatina.
ThePirateS:Grazie
mille per aver letto e commentato anche il secondo capitolo! Le tue
parole mi hanno fatto veramente piacere e sapere che i miei
personaggi rispecchiano, per quello che è ovviamente
possibile, l'originale mi fa molto molto piacere!! Spero che questo
capitolo non ti deluda....ce l'ho messa tutta!!!
fmi89:
A te che dire? Come faccio a rendere omaggio alla tua gentilezza? Mi
fa un bene leggere le tue parole che manco immagini. Grazie!!!! Mi
dai veramente molto sostegno!
Non
vedo l'ora di leggere un nuovo capitolo della tua fic!!
NightAlchemist93:
Grazie mille anche a te per il tuo sostegno e le tue parole! Sono
contenta che anche Sango e Miroku ti piacciano.
Io
li adoro, anche se in questa fic non hanno lo spazio che meritano, ma
spero di avergli riservato momenti carini. Grazie ancora di tutto!
Nueblackcrowfriend:
Grazie mille!Sono contenta che ti piaccia!! Per rispondere alla tua
domanda....si, il nome l'ho preso da li, e la spiegazione l'ho data,
in parte, attraverso le parole di Kagome. Quando ero piccola amavo
quel film e lui era il mio personaggio preferito.....il vero eroe che
comunque si fa il mazzo e poi alla fine, povero, è costretto a
lasciare la gloria all'altro! Mi piace un sacco il suo nome e così
l'ho usato. Grazie ancora!
Achaori:Anche
a te che dire? Sei stata gentilissima e ti ringrazio moltissimo!! Ti
è piaciuta anche l'altra? Bene! Sono lusingata!! Quindi hai
visto che Atreju non è solo....ahahah..
Grazie
mille di tutto, e spero che questo cap sia all'altezza delle tue
aspettative.
Grazie
a tutti di cuore!! Alla prossima con...l'ultimo capitolo.
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