-Il Mare e La Luna-

di Shun_84
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Princess Kaori ***
Capitolo 3: *** Kingdom of water ***
Capitolo 4: *** New sensations ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Nuse dei quattro elementi,

narrete  la storia del tempo che fu;

narrete la storia di tempi lontani ormai dimenticati,

di  storie perdute nel tempo

che nessuno può più tramandare;

narrate il ruggito dell'ultimo drago,

il battito d'ali dell'ulitima fata,

dell'unione dei regni di terra , acqua, aria e fuoco.

di coloro che lottarono contro perigli

ed immani ingiustizie .

Narrate , vi prego , la storia dei  regni incantati,

di intrighi di corte, di lotte di potere

e di amicizie tradite .

Narrate dell’amore che tutto conquista.

Del coraggio che nulla teme.

Della paura che rende più forti.

Narrate di un inizio che parve fine,

 di una storia che parve leggenda.

di una leggenda che fu realtà.

Narrate di coloro che osaron

sfidare le stelle

e lottaron per cambiare il proprio

Destino.

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Capitolo 2
*** Princess Kaori ***


L’aria di quel luogo sconosciuto le sembrava così diversa quasi ostile rispetto a quella del suo pacifico regno.

Ma forse era solo il senso di colpa per essere fuggita davanti ad un destino per lei avverso,contrario ad ogni suo principio e sogno, a farla sentire così.

Kaori , principessa del regno d’aria, era una giovane donna d’aspetto efebico e fragile , la cui grazia a nulla era pari, semplice e gentile nei modi, di acume ,sensibilità e saggezza elevatissime.



La vita l’aveva segnata con non pochi dolori ma nonostante ciò aveva conservato uno spirito umile ed un’immensa voglia di vivere.
Non aveva mai conosciuto sua madre,Elenie(nda:Stella), deceduta poche ore dopo il parto ;
una sorte avversa toccò anche a suo padre ,Meneldor(nda:Signore del cielo), ed al fratello maggiore Hideyuki che morirono durante un’esercitazione di volo su quelli che avrebbero dovuto essere Draghi Celesti , ma che in realtà erano draghi neri, creature bellicose che si scontravano continuamente nell’aria causando, con la loro energia,violente tempeste.
Tutti vollero far credere alla giovane ragazza che fosse stato un incidente, ma Kaori in cuor suo ne dubitava,aveva la certezza che le cose non potevano essere andate così, dato che, sia lei , che i suoi cari , in quanto discendenti della Stirpe Reale del Regno d’Aria,
erano addestratori di draghi e per nessun caso al mondo avrebbero potuto confondere i Dragoni guardiani del cielo con un drago nero della stirpe di Tiamat ,drago malvagio che generò un esercito di mostri da scagliare contro i figli degli dei.

La fanciulla ,per questo fu affidata alla tenera età di 12 anni alle amorevoli cure di una Balia di origine elfica di nome Colinde (nda:significa nutrice) e fu affiancata, per governare sul suo regno dal consigliere di suo Padre ,il conte Shin Kaibara,uomo fortemente assetato di potere e che cercava sempre di ottenere ciò che voleva facendosi pochi scrupoli.

Kaori crebbe in fretta e diventò una splendida donna e una perfetta sovrana per il suo regno mettendo in ombra, fin da bambina,con le sue doti, il fidato Shin con il quale spesso si scontrava .

La fama della bellezza e saggezza della giovane sovrana oltrepassò il regno d’aria ed arrivò alle pendici del monte vulcano ingresso del regno del fuoco,governato dal giovane re Mick,uomo dal bell’aspetto,dagli occhi di ghiaccio e capelli dorati,considerato , così come il suo regno , tendente alle forti passioni ed agli atteggiamenti goliardici, che ormai giunto in età da matrimonio stipulò , un patto con Shin ,affinché Kaori arrivata al suo 21esimo anno di vita convolasse a nozze per unire i due regni .

Kaibara voleva poter gestire da solo l'enorme potere designato al governetore del regno d'aria.


Fu questa notizia a sconvolgere totalmente l’esistenza della fanciulla;
lei che aveva sempre creduto nell’amore, che aveva sognato di condividere la sua intera esistenza con l’uomo che le avrebbe rubato il cuore,adesso non era altro che merce di scambio , fornita con un contratto, per unire due regni ed ampliare il potere e l’avidità di un uomo che nemmeno conosceva e con il quale avrebbe dovuto a breve condividere il talamo nuziale.



No questo fu troppo per la dolce principessa;

aveva rinunciato alla sua infanzia,all'adolescenza per il suo regno.
Aveva rinchiuso i suoi sogni in un cassetto ed aveva seppellito la chiave chissà dove.
Non aveva mai disubbidito alle leggi imposte dal protocollo sentendosi spesso stretta nella gabbia dorata del suo castello.
Aveva reso migliore il suo regno per fa si che in esso regnassero l’uguaglianza e la libertà, per rendere simili i tutti suoi sudditi ,perché per lei non era un titolo nobiliare a rendere migliori le persone ma era ciò che si porta nel cuore a fare la differenza.

Ed ora si rendeva conto che questo valeva per tutti ma non per lei.
Perché lei non era libera di vivere il suo amore.
Il destino non le aveva concesso nemmeno questo.. Forse…

Si forse…perché Kaori non credeva al destino, o meglio, se davvero c’era qualcosa di scritto per ogni creatura esistente lei l’avrebbe capovolto e preso in pugno trasformandolo in tutto ciò che desiderava il suo cuore.

Basta pensare solo a cosa fosse bene per gli altri , era ora di pensare anche a se stesse!!!

Così la bella Kaori decise di abbandonare per la prima volta il suo regno e di dirigesi verso terre sconosciute alla ricerca di ciò che avrebbe cambiato per sempre il sua esistenza.


Incurante dei pericoli e delle sfide che avrebbe affrontato, si spogliò delle vesti regali e indossò una lunga e leggera sottoveste di chiffon azzurra con ampie maniche, sormontata da un’enorme casacca di ciniglia blu cobalto, ornata con intagli dorati che formavano linee e curve intrecciate,che sottolineavano gentilmente le sue morbide forme.
Calzò ai piedi un paio di comode espadrillas dello stesso colore degli abiti , poi prese dal suo scrittoio il piccolo pugnale che usava come taglia carte e recise con un sol colpo i lunghi capelli ramati che appena pochi attimi prima le ricadevano come una morbida cascata di boccoli lungo la schiena e che ora arrivavano appena alle spalle.

Si guardò per l’ultima volta intorno e provò una lunga e dolorosa fitta al cuore.
Non era da lei fuggire dagli ostacoli ma questa volta in ballo c’era qualcosa di troppo grande ed era sicura che se i suoi cari fossero stati in vita avrebbero lottato con lei per impedire questo immane sopruso ed avrebbero approvato ogni sua scelta.

Chissà se avrebbe più rivisto le morbide distese di nuvole rosa dell’Aduial (nda: nome elfico dell’alba)o la luminosa vallata Elrond (nda:volta celeste) o tutti i luoghi che l’avevano vista bambina e poi donna.


Basta non poteva più attardarsi con questi pensieri malinconici .

Così prima di partire, raccolse un medaglione che conteneva le foto dei suoi cari, si avvolse in pesante mantello e salì in groppa alla sua fedele Saphirya, un piccolo drago femmina discendete della stirpe dei draghi spirituali , e partì alla volta di un mondo sconosciuto pregando che gli Herenvarno (nda:protettori della fortuna)l’assistessero.


Il viaggio fu lungo e tortuoso e dovettero affrontare non pochi pericoli e difficoltà ,come la Barriera dei Venti del Nord e la Grande Dorsale della Alagaesia, ma finalmente avevano toccato il suolo e un nuovo mondo le aspettava all’orizonte.


L’aria del posto però non era rassicurante .
Tutto era cupo e in lontananza si sentiva il lento scrosciare di un corso d’acqua.

Nemmeno la luna ,di solito a lei così cara e vicina, illuminava i suoi passi.

Provava un’immensa paura ed un forte senso di vuoto ed abbandono l'assaliva.

Che avesse sbagliato tutto?
Che fosse stata solo una povera, stupida, capricciosa ,egostista?
Ma un bagliore in lontananza la distolse da questi pensieri…


Kaori corse a perdifiato verso quello che sembrava il suo primo approccio con una nuova civiltà.

Giunta nel punto in cui aveva notato il lieve bagliore si fermò e facendosi aiutare dalla piccola Saphirya fece luce ……



REGNO D’ACQUA NOI SIAMO E DA ESSA PROVENIAMO E DIPENDIAMO,COME I FIUMI CHE SCORRONO LENTI E SI TENGONO PER MANO.
GOCCE CHE DAGLI OCCHI CALANO LIBERANDO EMOZIONI CHE BAGNANO PIAN PIANO IL CAMMINO DI CHI COME NOI SAFFRETA A CERCAR IL DESTINO DESIDERATO…. BENVENUTI NEL REGNO DELL'ELEMENTO SUL QUALE SISPECCHIA IL FIRMAMENTO,



La fanciulla ,lesse tutto d’un fiato le parole incise sulla porta d’ingresso e un gioia immensa le inondò il cuore …

Quelle parole erano come un augurio .

Un conforto mandato da chissà quale divinità a scaldarle l’animo .

Così prese il coraggio a due mani e varcò quella porta pronta ad affrontare tutto ciò che questo nuovo mondo aveva da offrigli .



-To be continued-

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Capitolo 3
*** Kingdom of water ***


Appena oltrepassato l’enorme portone ,
lo spazio circostante fu irradiato da una lieve luce soffusa
che permise alla fanciulla ed alla sua draghetta di orientarsi e percorrere il sentiero che le si poneva di fronte senza difficoltà.
Nella penombra Kaori poté notare che  le  pareti che  delimitavano il percorso, erano illuminate da lampade ad olio e decorate con mosaici composti da tasselli d’oro e pietre preziose, che rappresentavano varie scene di vita di un mondo sottomarino.
Alcune raccontavano di battaglie tra i vari popoli del mare,altre scene di feste , di celebrazioni, di pirati e tesori nascosti, ma l’attenzione di Kaori fu rivolta ad un’immagine che differiva totalmente dalle altre.
Era un dipinto dai colori scuri che mostrava un giovane uomo ,dall’aria malinconica , seduto su uno scoglio durante la notte.
Il ragazzo in perfetta solitudine, suonava un flauto di pan ed ammirava il chiarore della luna e delle stelle che si rispecchiavano sull’acqua cristallina.
Kaori si sentiva totalmente attratta da quell’immagine e lentamente , come spinta da una forza invisibile, si avvicinò ad esso e lo sfiorò con la mano.
Nel momento esatto in cui le dita della donna accarezzarono il quadro,la parete ed il pavimento si dissolsero e la fanciulla e Saphirya precipitarono in caduta libera lungo una sorta di tunnel verticale.
Kaori fu colta di sorpresa ed attanagliata da un forte senso di panico, poi man mano che avanzava  lungo quel cunicolo oscuro cercò di calmarsi e di concertarsi sui propi sensi per cercare di capire cosa accadesse intorno a  lei  .
Le uniche cose che riusciva a percepire erano i vari odori e i cambi repentini di temperatura. Non si udivano suoni e tutto intorno a lei era buio.
Ad un tratto  avvertì dell’aria gelida ed umida provenire dal basso,un forte odore di salsedine ,uno scoscio cadenzato ed degli strani luccichii .
Non ebbe il tempo nemmeno di riflettere che si ritrovò subito sott’acqua .

Per un momento, credette di affogare sotto il peso  del muro liquido che la schiacciava; poi notò  essere avvolta da un’enorme bolla d’aria che le permetteva di respirare e muoversi agevolmente.
Questo le permise di tranquillizzarsi e di lasciarsi trasportare serenamente dalla corrente d’acqua in
cui erano finite.
Kaori cominciò a guardarsi intorno e restò affascinata dallo spettacolo che questo nuovo mondo le offriva.
Tutto intorno a lei era un brulicare gioioso di vita.
Tartarughe , idra, Draghi marini,balene , squali, delfini ed ogni sorta di creatura marina nuotavano in un festoso e pacifico andirivieni.
Sirene e Tritoni chiacchieravano amabilmente al di fuori di edifici colorati fatti di corallo,circondati da Attinie,Gorgonie,Spirografi,Anemoni,Posedonie,Cymodocea, Zostera e fiori dai colori sgargianti.
In lontananza poi si poteva ammirare il castello reale del regno d’acqua che si ergeva in tutta la sua magnificenza .
Esso era un edificio costruito interamente di un luminosissimo corallo bianco ; era composto da nove torri ,ognuna delle quali sormontava un ingresso che conduceva al sala del trono. Ogni torre era collegata esternamente  all’altra tramite da alcune costruzioni che sembravano morbidi nastri che le avvolgevano per poi ricadere morbidamente sul fondale.
Kaori osservando la costruzione capì finalmente di essere giunta ad Atlantide capitale del regno d’acqua.
Il suo viaggio però sembrò non essere terminato.
Infatti, la bolla d’aria continuava ad allontanarla dalla città sottomarina e sembrava volerla condurre verso altri luoghi.

Così fu .
 
Arrivati in prossimità di una scogliera la bolla d’aria si dissolse come per magia e Kaori si ritrovò all’improvviso ad annaspare nell’acqua gelida .
Cercò di nuotare il più velocemente possibile verso la superficie , per potere riempire i polmoni della fresca aria della sera.
Ed ecco finalmente c’era ,poteva vedere attraverso il sottile strano d’acqua il cielo terso risplendere sopra di lei.
Kaori riemerse con un sonoro tonfo e respirò profondamente.
 
-Chi è la?-  domandò una profonda voce maschile -Ti ho sentito…Mostrati se non sei un codardo!-
La fanciulla e la sua cucciola spaventate uscirono velocemente dell’acqua e si nascosero dietro un’enorme scoglio sperando di non essere scoperte.
Da li Kaori poteva osservare l’intera baia e scorgeva chiaramente la figura dell’uomo dal quale si erano appena nascoste.

Era un giovane dall’aria nobile e baldanzosa che affascinò notevolmente Kaori  che si sorprese ad ammirare dettagliatamente l’aspetto dell’uomo….
I piedi erano nudi e sprofondavano leggermente nella sabbia;
 le  cosce muscolose e tornite ed il sedere alto e sodo erano fasciati in un pantalone che si stringeva al disotto del ginocchio ;
la vita stretta era fasciata da un nastro che faceva da cintura;
 l’addome piatto e ben scolpito , il pettorale ampio e definito ,le spalle larghe e possenti ,le braccia forti e muscolose erano ricoperte da una leggera camicia che sembrava di seta e tra le grandi mani ,dalle dita affusolate ,stringeva un flauto come quello visto nel dipinto.
Riusciva perfino a vedere  il bel viso del giovane sconosciuto.
Aveva lineamenti decisamente mascolini, anche se il volto era ben rasato e la pelle appariva morbida e curata,le labbra erano ben disegnate e carnose;
 ma quello che rendeva unico il viso del ragazzo erano gli occhi!
Due enormi pozze grigio scuro ricoperte da una miriade di pagliuzze blu ,che le rendevano magnetiche, il tutto era contornato da lunghe ciglia nere che aumentavano ulteriormente la profondità di quello sguardo.
Sul viso poi ricadevano alcune ciocche ribelli e nerissime di cappelli,sfuggite alla piccola coda forse a causa della leggera brezza che soffiava.

-Non ti illudere a costo di perlustrare l’intera baia ti troverò- ribadì il giovane un po’ irato
-Avverto chiaramente la tua presenza …non so se te ne sei accorto ma respiri in modo piuttosto rumoroso-.
Il ragazzo non terminò nemmeno di parlare che da dietro una scoglio si alzò una forte fiammata
-Accidenti a te Saphirya !!!Dovevi starnutire proprio adesso!?- sussurrò Kaori ammonendo severamente la piccola draghetta

Detto c’ho indossò la maschera che aveva portato con se per non farsi riconoscere ed uscì dal suo nascondiglio.
Lo sconosciuto restò incantato ad ammirare l’efebica creatura che lentamente gli si stava avvicinando….
gli argentei raggi della luna la illuminavano e lasciavano agli occhi dell’uomo il piacevole compito di scrutarla.
Era un angelo dalle forme generose, fasciate da una tunica che sfumava dal blu cobalto all’azzurro, ornata da ghirigori dorati che definivano maggiormente la morbidezza di quel corpo.
Ai piedi portava un paio di scarpette blu ricoperte quasi interamente di sabbia;
I capelli erano di colore castano ramato, raccolti in uno chignon che esaltava maggiormente il delicato collo da cigno;
il colorito della pelle era di un rosa pallido ma si imporporava incantevolmente sulle gote;
le labbra  erano di un rosso intenso ,sensualissime  e carnose lasciate leggermente dischiuse per inalare maggiormente l’aria fredda notturna.
Gli occhi poi erano enormi e caldi laghi nocciola che risaltavano maggiormente perché evidenziati dal colore turchese della leggera maschera di merletto che la donna indossava.
Il cuore del giovane sembrò incendiarsi maggiormente quando quella dolce creatura gli si fermò di fronte.
-Spero di non avervi spaventato,messere non era mia intenzione- esordì Kaori con voce soave e sicura.
-Ma no cosa dite? Anzi piuttosto una creatura delicata come voi non dovrebbe girovagare in luoghi isolati ed oscuri come questo! Potrebbe essere pericoloso - Ribadì  l’uomo.
-Fidatevi messere ,sarebbe piuttosto fastidioso per mio ipotetico aggressore ma non per me,credetemi  sono più pericolosa di quanto voi riusciate ad immaginare-disse Kaori infastidita dal commento superficiale dell’uomo.
-Mi scusi non vorrei essere maleducato nel contraddirvi ,ma non riesco proprio a crederci – Continuò l’uomo in tono ironico e divertito .
-Non vorrei essere costretta a dimostrarvelo perciò ritengo opportuno troncare qui la nostra conversazione, piuttosto messere sareste così gentile da dirmi con chi ho avuto il “piacere” di intrattenermi?- rispose la fanciulla infastidita dall’atteggiamento isolente del ragazzo.
- Ma certo madamigella !! Il mio nome è Ryo Sabea ,Principe ed unico sovrano del regno d’acqua- proclamo solennemente Ryo facendo un profondo inchino e portandosi la mano della donna alle labbra.
Kaori dal canto suo restò sconvolta dalla rivelazione ma non diede a vederlo di fronte a quel ragazzo così pieno di se, rispondendo con voce ferma:
-Se il destino vorrà ci rivedremo, addio maestà.-
Detto ciò  fece riverenza , richiamò a  se Saphirya con un fischio, salì in groppa alla draghetta e spiccò il volo ,lasciando un attonito Ryo osservarla dalla spiaggia mentre si allontanava all’orizzonte.
 

 

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Capitolo 4
*** New sensations ***


Non era piacevole volare nella fredda aria notturna;
Piccoli brividi le percorrevano frequentemente il corpo coperto dai vestiti bagnati ,
le goccie d'acqua che la ricoprivano ,spinte dal vento, la colpivano come piccoli pugnali ghiacciati.

Ma la mente ed il cuore di Kaori erano riscaldati dai ricordi del giovane principe e non si rese conto di tutto ciò.

Quanta insolenza nella sua voce, quanta passione nel suo sguardo e quanta sicurezza ostentava con il suo portamento;

nall'affrontarlo il cuore di Kaori aveva perso un battito, le sue guancie avevano bruciato
ed i suoi occhi erano come ipnotizzati dall'elegante figura del giovane;

Pur di non sostenere quelle sensazioni mai provate la giovane donna era fuggita via ,
ma nonostante la distanza percorsa quell'incontro la turbava e continuava ad offuscare la sua mente.

Voleva rivedere il giovane Ryo e riascoltare la sua profonda voce.

Voleva lasciarsi trasportare da quelle sensazioni sconosciute anche se sapeva,che quello,
non era di certo il momento opportuno.

Ma per la prima volta dopo lungo tempo, il cuore di Kaori non era più circondato da un alone di
rimpianto e tristezza, bensi era avvolto da una strana curiosità .

Immersa nei suoi pensieri La Principessa non si accorse di aver oltreppassato la spiaggia
ed essersi addentrata nella folta radura dell'Hertera.

Un suono di campanelli la fece destare e si rese conto di essere circondata da folti alberi,
dai quali rami non filtrava la luce delle stelle ne quella della luna.

Kaori non ebbe paura;
si sentiva stranamente al sicuro in quel luogo tanto da cominciare ad esplorarlo.

In lontananza intravedeva le colline e la radura che si estendeva a perdita d'occhio su di esse.
Al di sotto delle alture si espandeva un'immensa prateria.

L'erba cresceva incolta, ma gli alberi contornavano quella splendida vista come se fosse stato un parco curato.

Lucciole rendevano luminescente e brillante il paesaggio con il loro moto ondoso
creando giochi di luci ed ombre che s'infrangevano sui tronchi degli alberi,
i quali si stagliavano come torri verso il cielo colarato di un blu intenso, che avvicinandosi al sole in procinto di sorgere si schiariva in sfumature di rosato, arancio, indaco.

Kaori continuò a camminare come incantata da quel paesaggio fino a raggiungere il luogo da dove proveniva il suono dei campanelli.

Questo era uno splendido arco fatto in pietre grezze,che si elevava per circa 3 metri;

su di esso erano aggrovigliati rami di edera rossa intrecciati con campanellini ,i quali producevano quel dolce suono al soffiare del vento.

Il tutto faceva da cornice ad un'iscrizione che diceva:


-La Terra colei che tutti fa nascere, la madre di tutti noi,
che fa splendere il sole, germogliare e che ci fa vivere. Entrare in contatto con essa non a impossibile,
cammina a piedi scalzi nella foresta, annusa un fiore , guarda il battito d'ali di una farfalla e ti sentirai a casa.-


L'animo di Kaori fu invaso da un improvviso senso di serenità ;
così cullata da questa inaspettata sensazione si lasciò sopraffare dalla stanchezza,si distese al fianco della sua fedele Saphira e cullata dai ricordi e dalle emozioni di quella lunga giornata si addormentò.

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