LaRusso vs Nichols

di littlepink6690
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I'm fine! ***
Capitolo 2: *** You are jealous ***
Capitolo 3: *** Sam ***



Capitolo 1
*** I'm fine! ***


I'm fine!

1

Dannazione – era l’ennesima volta che mi svegliavo nel cuore della notte per quel sogno ricorrente. Non poteva essere, ogni volta si concludeva come sapevo non fosse. Rivivevo le lotte con quella stronza della LaRusso, perché poi? Perché mi aveva sconfitto per ben due volte? Beh, al dire il vero, la seconda volta era stato Miguel a fermarmi. Che rammollito, a stare con una come lei. Mi rigirai nel letto e cercai di riprendere sonno, senza poi tanto successo.

~

Ehi- disse Miguel raggiungendo Sam davanti scuola.

Ehi- sorrise in risposta la ragazza guardandolo.

Tutto bene? Hai una faccia! – disse circondandole un braccio intorno al collo.

Nottataccia, poi passa! Ho preso un caffè, vediamo se fa effetto -disse circondando la sua schiena con un braccio.

Dovresti prendere qualcosa per dormire, tipo l’intruglio di mia abuela Rosa – ridacchiò guardandola.

Si potrei provarci- rise a sua volta.

El Serpiente – disse Hawk raggiungendoli.

Ehi bro – sorrise Miguel vedendolo – Avuto qualche problema?

Macché, ricordati che so difendermi! – sorrise.

Ragazzi possiamo non parlare di questo? – disse Sam, ripensando al casino che ancora aveva a casa e di quello che era successo nuovamente per colpa di Tory.

Ehi, Sam se vuoi una mano, per ripulire casa, conta su di noi – disse Chris arrivando davanti a loro con Bert e Mitch.

Grazie ragazzi, davvero, adesso vado in classe – Sam aveva già intravisto Tory in lontananza e voleva davvero evitare di incontrarla.

 

Che hai? Non ne hai abbastanza? – disse Kyler guardando Tory.

Sta zitto, rammollito. Sto solo guardando la LaRusso, che ha ancora paura di me – ridacchiò appena.

~

Svegliati, Tory, svegliati – il piccolo Luke stava scuotendo sua sorella da qualche minuto, perché era stato svegliato proprio dal fatto che la stessa lo stesse chiamando, nel sonno.

Cosa? – Tory si svegliò di soprassalto e lo guardò – Ehi stai bene? – si passò l’avambraccio sulla fronte sudata.

Mi chiamavi nel sonno, hai fatto un incubo, sorellona? – la guardava assonnato e un po’ spaventato.

Uhm no, va tutto bene piccolo! Vieni qui, dormiamo insieme – sorrise sdraiandosi nuovamente e accarezzandogli i capelli scuri.

Sicura di stare bene? – chiese girandosi verso di lei.

Sì, Luke sto bene, tranquillo – sorrise.

No, perché stai tremando – si strinse alla sorella e appoggiò la testa sul petto dell’altra, che continuò ad accarezzargli i capelli.

Adesso passa con le tue coccole -Tory chiuse gli occhi, ma neanche quella notte dormì più.

~

Hawk, hai visto Tory? Ha una faccia! – disse Miguel guardando verso il gruppetto dei loro vecchi compagni di dojo.

Beh, vedo le sue occhiaie di qui, sembrano quelle di Demitri, quando gioca tutta la notte alla PS – ridacchiò.

Vedi che te l’ho già tirato un calcio Eli – disse risentito il ragazzo.

Fortuna, Demitri – ridacchiò il ragazzo con la cresta.

Ehi, che fate? – disse Sam sedendosi accanto a loro, mentre riponeva il vassoio sul tavolino alla mensa all’aperto.

Ehm, niente – sorrise Miguel dando completa attenzione alla sua ragazza.

Vi saluta Aisha – sorrise mentre giocherellava con la forchetta nel piatto, i ragazzi ricambiarono.

Io vado, il signor LaRusso mi vuole far lucidare il pavimento del dojo, me lo merito – sorrise Hawk – E Sam, io dico che dovresti parlare con Tory, da persone civili.

Ma sei matto? – chiesero insieme gli altri ragazzi.

Perché lo dici? – chiese la ragazza.

Beh, non ti toglie gli occhi di dosso – ridacchiò e Miguel lo guardò male.

Il gel ai capelli ti da alla testa, cretino – disse il ragazzo ecuadoregno.

Però aspetta che ci sia io, così almeno mi godo lo spettacolo di un terzo round tra voi due – rise ancora.

Sì, Miguel ha ragione, cambia gel – disse Demetri mentre lo mandava via a calci affettuosi – Vado ho laboratorio di chimica.

Si salutarono, anche Miguel rientrò e in tutto il giardino rimasero sole Sam e Tory. La castana sospirò e guardò l’altra, non perché la fissasse, notò le sue occhiaie, sperò non stesse male per le botte che si erano date. Si incamminò verso di lei, con una fifa nera, ma tanto sapeva difendersi, non aveva più paura di lei.

Ehi – sorrise sedendosi poco distante.

LaRusso, che vuoi? – si voltò scontrosa.

Volevo sapere come stessi, non sembra tu sia bene – la guardò attentamente. Per quale motivo non lo sapeva!

Non sono affari tuoi – disse alzando lo sguardo su di lei mettendosi in piedi, barcollò e Sam fu lesta a sostenerla.

Tory, stai bene? – la guardò negli occhi erano lucidi.

Levami le mani di dosso – si scostò bruscamente e perso quel sostegno, perse l’equilibrio svenendo.

Tory, oddio – Sam si chinò al suo fianco.

~

Aprendo gli occhi, fu colpita da quel fascio di luce, e richiuse gli occhi: Dannazione – disse cercando di mettersi seduta.

Nichols, stia giù ha avuto un calo di zuccheri – disse l’infermiera scolastica.

Sto benissimo – disse guardandola male – Chi mi ha portato qui?

I tuoi amici, sono qui fuori – disse indicandole oltre la tendina.

Non sono miei amici… -disse e vide spuntare Miguel.

Che diamine vuoi? – disse scocciata voleva mettersi in piedi, ma le girava la testa.

Adesso te ne torni a casa, e riposi, quanto tempo è che non dormi? – chiese l’infermiera.

Non sono affari suoi! Non tutti hanno paparino che guadagna – disse vedendo apparire la LaRusso.

Bastava un semplice grazie – sbuffò l’altra – Forse avrei dovuto lasciati sulla ghiaia del giardino.

Sam – disse contrariato Miguel – Ti ha portato lei fin qui! Io sono arrivato due minuti fa! Ha ragione però sei un’ingrata.

Tory guardò Sam, e una fitta le colpì la testa: Dannazione queste luci devono essere così forti?

Ragazzi qualcuno la può accompagnare a casa? – chiese gentilmente la donna.

Miguel e Sam si guardarono, e la castana sbuffò: Certo la riaccompagno io! – disse sorridendo alla donna, ma non degnando di uno sguardo Tory.

Uscirono di lì poco dopo e camminarono in silenzio verso la macchina della LaRusso.

Sbrighiamoci con questa pagliacciata – disse continuando a guardare l’infermiera che l’aveva accompagnata in carrozzina fin lì.

Riposo, Nichols, in tre giorni, con cambieranno le pareti di questa scuola – disse perentoria.

Non vi ammazzate in macchina okay? – disse Miguel mentre chiudeva la porta di Sam, Tory era già a bordo, stravaccata sul sedile.

Se lei sta buona – rispose Sam e mise in moto.

Ovviamente nessuna proferì parola, ma data la radio accesa tennero il ritmo della canzone, Tory tamburellando le mani sulle ginocchia, mentre Sam sul volante.

Ecco qui- disse Sam arrestando la macchina nei pressi di casa di Tory -Hai bisogno di una mano? -chiese incerta.

No, me la cavo da sola, sono dieci passi – disse scendendo lentamente. Chiuse la porta e poi si affacciò al finestrino: Grazie LaRusso, non dirlo in giro! – disse andando via.

Prego…-era rimasta stupita che glielo avesse detto.

~

-Sei ancora viva? – scrisse Miguel, in un messaggio a Sam.

-Si sono viva, non abbiamo neanche parlato- ammise la ragazza rispondendo.

-Pensavo di dovervi separare di nuovo. Quindi neanche una parola? –

-Mi ha detto solo grazie- decise di non dirgli dell’avvertimento.

-Secondo me sareste amiche, se non ci fosse tutta questa faida-

-Miguel lascia stare- scrisse poi aggiunse- Ti va di uscire un po’? –

-Certo, passo per le 20-

~

Tory, sicura di stare bene? – chiese la madre guardandola in viso.

Sì, mamma tranquilla – sorrise.

Non hai mangiato nulla – disse ancora.

Non ho molta fame – disse mentre iniziava a sparecchiare – Lo porto domani a scuola tranquilla! -le accarezzò una spalla andando in cucina. I sogni adesso erano immagini ad occhi aperti e odiava quella situazione, odiava Samantha LaRusso, perché sapeva fosse tutta colpa sua. Da quando l’aveva vista la prima volta al club, poi aveva baciato Miguel, poi le due lotte. Ne aveva piena le tasche di lei. Dopo aver pulito tutto, se ne andò a dormire, o almeno ci provò, senza successo.

~

Oh, allora sei viva – Demitri la guardò per bene – Non vedo segni di colluttazione! – disse osservando Sam.

Piantala Dem – disse scostandosi.

Non sarai mica diventata amica di quella- disse guardandola.

Non dire sciocchezze – no, non avrebbe detto niente di quello che era successo il giorno prima, a Tory. O la faida, come la chiamava Miguel non sarebbe mai finita.

Una settimana dopo…

Quindi adesso vai a spifferare i fatti miei? Eh LaRusso? – disse una seriamente incazzata Tory.

Cosa? – erano nel giardino della scuola – Io non ho detto un bel niente! – rispose Sam, guardando prima lei e poi Miguel, che scosse la testa.

E chissà come mai, tutti sanno che mi sono sentita male…- disse trucidando con lo sguardo chi glielo aveva riferito. E poi la ragazza di fronte a sé.

Tory senti davvero, non ho detto niente -continuò Sam.

Non inizieremo una nuova battaglia intenso? – disse Miguel mettendosi in mezzo alle due.

Levati Miguel – disse Tory guardandolo male.

Miguel, tu non centri nulla, è una cosa che è iniziata per colpa mia – ammise Sam.

Oh, finalmente lo ammetti – disse la biondina.

Sì, però finiamola oggi…vuoi combattere? Bene eccomi qui!

Non qui, al campo di football, sole io e te – disse Tory e se ne andò come era arrivata.

~

Dico ma sei ammattita? – disse Demitri.

Peccato non voglia il pubblico la Nichols – disse Hawk.

Sam, come ti è saltato in testa? Ci andrò io e la finiremo, è anche colpa mia, anche io ho risposto al bacio.

Quindi è vero…-disse Demitri.

Sei tonto allora -gli rispose Eli.

Ho iniziato io la faida e io la chiuderò, non ho più paura di Tory! – disse e si allontanò a grandi passi.

~

Oh, allora la sai mantenere la parola – disse strafottente Tory vedendola scendere dagli spalti.

Ti ripeto che non sono stata io, piuttosto, guardati le spalle dalle persone di cui ti circondi – disse. Aveva notato come se la ridevano Kyler e il suo amico Brucks.

Che vorresti dire? – disse lasciando lo zaino per terra.

È stato uno dei tuoi amici del Cobra Kai, io non ho parlato, e non per l’avvertimento che mi avevi fatto. Ma perché so come si sta a non sentirsi bene – ammise.

Io sto benissimo – digrignò i denti.

Certo e io dormo su sette materassi – sorrise appena.

Beh, sei la principessa sul pisello, ci sta – ma come le veniva in mente di fare una battuta, senza essere tagliente.

Tory, davvero non voglio combattere, sono stanca di questa storia. Io ti chiedo scusa per il bacio a Miguel, non dovevo, ero brilla, è vero, non sono giustificata, non l’ho fatto intenzionalmente – ammise.

Certo dicono tutte così LaRusso – disse provando a colpirla, ma Sam si scansò.

Certo civilmente con te non si può fare proprio un bel niente – disse provando a colpirla a sua volta. Iniziarono una lotta, senza mai colpirsi molto forte, finirono sotto gli spalti, dopo essere cadute. Rialzandosi si guardarono per un lungo istante, ma Tory l’atterrò con un calcio, fermandola con un braccio sul petto, pronta a colpirla, ma quella fitta alla testa, le impedì di farlo. Si scostò appena, ma poi afferratala con l’altra mano dalla giacca, impresse le labbra su quelle di Sam. Le mosse appena, poi si staccò come scottata e andò via senza dire nulla, neanche una minaccia, nulla.

Sam dal canto suo rimase senza un filo di voce, incapace di muovere un muscolo, come se l’avesse colpita in pieno stomaco, o immobilizzato gli arti.

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Capitolo 2
*** You are jealous ***


You are jealous


2

Sam non aveva chiuso occhio, così si alzò e andò a prepararsi una camomilla.

Ehi non era giorno di riposo oggi? – chiese sua madre mentre si versava del caffè.

Ehm, a dire il vero non ho dormito per niente… -disse mettendo a bollire l’acqua.

Come mai Sam? Qualcosa non va con Miguel? Altri litigi a scuola? Sei preoccupata per il Cobra Kai? – la canzonò Anthony.

Sta zitto Tony – lo guardò male.

Ehi – Amanda ammonì il figlio, mandandolo di là – Che succede? Sam puoi parlare con me!

È complicato mamma – ammise ripensando a come si era sentita dopo quello che era successo sotto agli spalti.

Sicura che non si possa rendere meno complicato? – la guardò.

Sam la guardò e sospirò mentre si versava l’acqua nella tazza: Hai mai baciato una ragazza? – chiese a brucia pelo.

Come…- quasi sputacchiò il caffè arrossendo – Al liceo durante un gioco, sì -ammise.

E cosa hai provato? – disse sedendosi difronte a lei.

Beh, le ragazze sono più delicate – ridacchiò – Perché mi chiedi questo? Fate ancora questi giochi? – chiese incuriosita.

No, cioè – sbuffò- Okay, Tory mi ha baciato!

Tory? Quella che ti ha sfregiata? – disse scioccata – Sam…? Perché mi hai fatto quella domanda?

Mamma…-abbassò lo sguardo poi la guardò nuovamente – Non avevo provato, neanche con Miguel o Robby, quello che ho provato quando lei mi ha baciato. Ma sicuro l’ha fatto solo per prolungare il tormento che già mi dà – ammise mettendosi in piedi.

Sam…- la osservò- Cosa hai provato?

Sbuffò: Mi batteva fortissimo il cuore, e non riuscivo a fermarlo.

E poi? Ne avete parlato? – chiese.

Certo che no, è partita a razzo! Si è allontanata velocemente – Amanda sorrise – Che c’è?

Beh, penso che non se lo aspettava neanche lei, tesoro – ammise. Era vero quella ragazzina aveva colpito sua figlia, sfregiandole il braccio per sempre, eppure quello che Sam le aveva appena raccontato la faceva sorridere – Dovreste provare a parlarne civilmente.

Era iniziato così il nostro discorso, civilmente, poi ci siamo di nuovo battute e poi mi ha baciata, non credo si possa fare qualcosa civilmente con Tory – ammise.

Sai dove abita? – chiese la madre- Sì, allora va da lei, in un ambiente familiare, magari è più affabile.

Grazie, mamma ma penso che passerò – rispose.

Non passerà se non l’affronti adesso che la cosa è ancora fresca.

Non ti passa per la testa, che non mi interessi nulla di lei? – ammise.

Uhm, Sam posso dirti una cosa? – disse guardandola e all’annuire della figlia continuò – Sei arrossita, quando parlavi di lei, cosa che prima non succedeva – ammise la madre e vide la figlia, sbuffare e andare via.

 

~

Ebbene le parole della madre l’avevano convinta, meglio affrontare le cose di petto, rimandarle, non sarebbe servito a nulla. Accostò la macchina come la volta in cui l’aveva accompagnata e scese dall’auto. Percorse il viale e trovando un uomo, chiese dove potesse trovare Tory e quello strafottente glielo indicò. Arrivata davanti alla porta bussò e attese, agitata lo era, ma non spaventata.

Chi è? – disse un bambino aprendo la porta- Oh ciao, chi sei?

Sono…- si fermò come dire al piccolo chi fosse – Un’amica di Tory.

Tory? C’è una tua amica alla porta – disse il ragazzino mentre andava in camera.

Chi…cosa… diamine ci fai qui? – disse mentre la spingeva goffamente fuori, chiudendosi la porta alle spalle – Che vuoi?

Ciao…- disse Sam per rompere il ghiaccio.

Ti ripeto… cosa vuoi? – disse fissandola.

Non credi che dovremmo parlare dell’altro pomeriggio? – chiese.

Non c’è nulla da dire… -sospirò.

Mi hai baciata…come minimo una spiegazione! – disse Sam.

Sta zitta, vuoi che ci sentano? – disse stringendole il polso. Poi si accorse della stretta e la mollò – Scusa!

Wow, grazie e scusa dalla tua bocca non li avevo mai sentiti – disse Sam stupita.

LaRusso, che vuoi? – chiese ancora.

Dimmi perché mi hai baciata e me ne vado…- la fissò.

Era uno scherzo! – ammise.

Ah, dovevo immaginarlo, un nuovo punto per prendermi di mira? Che stupida…

Perché cosa pensavi che fosse? Che tu mi piacessi? – disse strafottente.

Cosa hai provato? – chiese a brucia pelo.

Cosa vuoi che abbia provato? Niente… -disse ma Sam la vide arrossire.

Okay, come non detto, sciocca io che volevo parlare civilmente – ammise dandole le spalle e iniziando a camminare.

Tory la vide allontanarsi, e provò di nuovo quella sensazione avuta dopo il bacio, che lei le aveva dato alla fine, Sam non aveva fatto nulla. Era ormai davanti alla sua macchina, quando la raggiunse.

Mi batteva forte il cuore – ammise -Non smetteva! E lo stesso sta facendo adesso – sperò che si girasse – Non so perché l’ho fatto, dimenticalo Sam! – si stupì di essere riuscita a chiamarla per nome.

L’altra si girò lentamente e la fissò: Cosa significa? – chiese.

Non è difficile, dimentica, è stato uno stupido scherzo! – rispose.

Intendevo che ti batte il cuore anche adesso – le si fece più vicina.

LaRusso, non avvicinarti di nuovo – la fissò immobile, che diavolo stava succedendo?

Un attimo fa mi chiami con il mio nome e adesso di nuovo per cognome? – Sam non si fece intimorire. Anche il suo cuore era impazzito nel petto, era un caos di emozioni il suo corpo. Così fece l’unica cosa che avrebbe chiarito le cose una volta per tutte, afferrò il bavero della giacca della biondina e l’attirò a sé. Impresse le labbra su quelle dell’altra e le mosse piano, affinché l’altra facesse la sua mossa, che non tardò ad arrivare. La strinse dai fianchi e schiuse le labbra per accogliere la sua lingua che si scontrò con quella della castana. Sussultarono assieme e iniziarono un lento bacio, calmo ma intenso, si staccarono per mancanza di ossigeno.

Sam…che diavolo stiamo facendo? – disse non abbandonando i fianchi dell’altra.

Non lo so, sono confusa, ma sto bene -ammise poggiando la fronte su quella dell'altra.

Dovresti andare a casa, qui non è sicuro! – ammise crogiolandosi in quel loro stare così. Il cuore non smetteva di battere e non le importava in quel momento.

Forse adesso so perché mi odiavi tanto- ammise Sam- Sei gelosa di me!

LaRusso, quanta importanza ti dai – disse e arrossì di nuovo.

Sei arrossita, ed è inutile che neghi – la strinse in un abbraccio.

Sam – era la prima volta che si sentiva bene, con una persona, davvero tranquilla – Adesso vai! – la scostò.

Okay, ma non finisce qui! – ridacchiò Sam.

Vuoi farti sotto per caso? – mosse i pugni.

Non correre Nichols – rise mentre le dava le spalle e andava via.

Idiota – Tory era rimasta a fissarla per un tempo indecente.


Sono felice che abbiate letto, non siate timide/i lasciate anche solo un cuoricino per farmi sapere se la storia vi piace! xoxo

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Capitolo 3
*** Sam ***


Sam?


3

Avete notato, che Sam e Tory non si guardano più male? – disse Demitri.

Chissà cosa è successo quel giorno della lotta – disse Hawk – Non ti ha detto nulla? – chiese rivolto a Miguel.

Cosa? No, no – purtroppo lui sapeva benissimo cosa fosse successo, le aveva viste a Reseda tutte e due, ma Sam non era ancora andata da lui a dirgli tutto.

Ehi – Sam arrivò in quel momento – Dobbiamo parlare!

Oh, era ora – disse strafottente Miguel – Puoi dirlo davanti ai miei amici, su!

Miguel che ti prende? – aveva già vissuto una scena del genere – Andiamo parliamo a quattr’occhi.

Come hai parlato a quattr’occhi con Tory, eravate molto vicine eh!

Ma che ti prende? – Tory in lontananza li vide e sospirò, cavolo non pensava che subito si venisse a sapere. Ma non le importava, da quando ci era stato quel bacio con Sam, i suoi sogni erano tornati tranquilli e beh, non si vergognava mica se le piacesse una ragazza.

Okay Miguel prenditela con me su – disse Tory arrivandogli davanti.

Basta, nessuno se la prenderà con nessuno -ammise Sam dividendoli -Mi dispiace Miguel, io non sapevo come dirtelo, stavo cercando le parole giuste per fartelo capire. Io e Tory ci siamo baciate, e ho capito che beh, credo di provare qualcosa per lei.

Tory le strinse la mano, senza indugio: E io ho capito, che le davo il tormento perché ero gelosa di lei! – ammise a sua volta – Non volevamo dirtelo così.

Porca pu… -Demitri schiaffeggiò la testa rasata di Hawk.

Sta zitto, idiota! – disse Dem.

È stato con tutte e due, e adesso loro stanno insieme, figo – disse Hawk.

Non so che dire…-Miguel era senza parole – Buona fortuna?

Quindi ti metti con gli sfigati Nichols? – disse Kyler. Tory con un giro gli piantò un calcio nello stomaco.

Questo è per aver fatto il pappagallo in giro, idiota! -disse la bionda.

Andiamo, dai -Sam la tirò per la mano. Alla fine, avevano fatto tutto in una volta. Dirlo a Miguel e forse a tutta la scuola.

 

~

Non pensavo saresti stata così cazzuta – disse Tory entrando in camera da letto di Sam.

Ehi stai parlando con una LaRusso – disse chiudendo la porta e appiattendocela contro.

Che vuoi fare LaRusso? – sorrise prendendole i polsi.

Uhm ringraziarti, per essere venuta in mio aiuto – sussurrò sulle sue labbra.

Sarei venuta prima, se avessi saputo del trattamento che mi aspettava – sfiorò le sue labbra.

Chiudi la bocca Nichols -sorrise.

Chiudimela tu LaRusso – disse stringendole il sedere. E Sam non se lo lasciò ripetere due volte e avidamente iniziò a baciarla, portando le braccia intorno al collo dell’altra, che però con uno scatto ribaltò le posizioni e portò le braccia di Sam sulla sua testa. Continuò per diverso tempo il bacio, poi iniziò a scendere con la mano a sfiorarle il seno, il cuore nel petto era completamente fuori controllo.

Tory – sussultò – Io non…

Neanche io – sorrise – Con una ragazza, intendo – la guardò -Solo se sei sicura!

 

Sam? Sei in casa?

 

Merda – disse Tory staccandosi alla svelta.

Ehi – le prese la mano – Doveva succedere no!

Beh, mi aspettavo un po’ più in là, tuo padre mi odia – ammise.

Mia madre no -sorrise.

Tua madre sa di noi? Da quando? – chiese scioccata.

Dall’inizio. È stata lei a mandarmi da te! – ammise.

Uhm, okay!

 

Sam? Allora? Dove sei?

 

Eccomi papà devo presentarti una persona – sorrise stringendo la mano di Tory e uscirono dalla camera.

 

 

To be continued…?

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