You're Not Alone.

di fulmineo
(/viewuser.php?uid=85629)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Congedata. ***
Capitolo 2: *** Guardare. ***
Capitolo 3: *** Attività. ***
Capitolo 4: *** Trauma. ***
Capitolo 5: *** Carezze. ***
Capitolo 6: *** Singing to you. ***
Capitolo 7: *** Voices. ***
Capitolo 8: *** Baci... ***
Capitolo 9: *** Out. ***
Capitolo 10: *** Amandoti... ***
Capitolo 11: *** Luce. ***
Capitolo 12: *** Insieme Noi. ***
Capitolo 13: *** Live Again. ***



Capitolo 1
*** Congedata. ***


Era una giornata tranquilla a LA e, in una clinica per veterani, uno dei capi, ovvero Dwayne Pride, stava dando disposizioni allo staff per accogliere alcuni militari feriti più o meno gravemente e qualcuno di loro aveva anche la DPTS.

"Vi voglio tutti pronti! Dobbiamo accogliere questi soldati e prenderci cura di loro al meglio."

Tutti annuirono e poi le porte si aprirono, lasciando che i Paramedici portassero dentro le barelle sulle quali vi erano i militari feriti più gravemente, mentre qualcuno riusciva a camminare.

"Maggie... Maggie!"

Kara Danvers avanzó verso un'Alpha dai lunghi capelli castani legati in un'alta coda di cavallo, che pareva essere spaesata, con lo sguardo perso.

"Kara..."

"Ehi... Ti hanno mandata a casa!" Disse, tentando di abbracciarla, ma la castana si tirò indietro.

"Non toccarmi!!"

"No no... Ok... Tranquilla. Vieni."

"Hai bisogno d'aiuto?" Offrí Amelia Shepherd.

"Si... Lei è Maggie Bell, una mia amica. Eravamo insieme al fronte... Non so che problema potrebbe avere."

Amelia annuì e mosse la mano, attirando l'attenzione di Maggie "Vieni con me, facciamo qualche test... Ti va?"

"Si... Ok..."

Allora Kara, che faceva la guardia di sicurezza alla clinica, fece strada a Maggie e, così come Amelia, cercava di non toccarla.

"Tutto bene?" Chiese Miranda Bailey.

"Posso aiutare?" Tentò Owen Hunt.

"Ci pensiamo noi." Rispose Amelia, mentre Kara venne fermata da alcune ragazze, ovvero Alex, sua sorella maggiore, Kensi Blye, Carol Danvers, Diana Prince, Talia del Campo, Lonny Sleeves, Tammy Gregorio e Hannah Khoury, sue colleghe.

"Ehi, è Maggie??"

"Si... È lei, è tornata!" Rispose la bionda, felice di aver ritrovato la sua migliore amica.

Nel cercare una stanza libera, Amelia, Maggie, Kara e la Bailey videro un soldato strattonare una dottoressa "Io non prendo le medicine!!"

Ma, prima che l'uomo potesse colpirla, Maggie si frappose tra loro e fermò il pugno, colpendo il tipo più e più volte, finché Kara, Alex e Kensi non le si buttarono addosso "Un calmante, presto!" Ordinó la Bailey e un'infermiera lo iniettó alla castana che, pian piano, perse le forze e si addormentó, così le quattro guardie la sollevarono per stenderla su una barella e, purtroppo, una volta trovatale una stanza, dovettero assicurarla con le cinghie.

"Stai bene? Ti ha ferita?"

"No no... Ma lei? Chi è?"

"L'hanno portata qui prima con gli altri soldati... Posso tranquillamente dire che soffre di una forma acuta di DPTS..." Disse Amelia.

"Ma cosa le è successo?"

"Non so... Quando sono tornata, due anni fa, stava bene..." Iniziò Kara "Era la persona più allegra e sorridente che avessi mai conosciuto! Un soldato integro e impeccabile, una ragazza d'onore."

"Chissà cosa le è successo poi..."

"Quando si sveglierà lo sapremo." Disse la Bailey "Tenetela d'occhio e chiamateci, appena si sveglia."

"Dormirà per quattro ore minimo..."

"Ci penso io, a tenerla d'occhio." Offrì Kara, avvicinandosi alla stanza.

"Lei è quella che ha picchiato Sandoval?" Chiese Maggie Pierce.

"Esatto... Come sta?"

"Meredith lo sta portando in sala operatoria, gli ha spappolato la milza!" Rispose, scioccando tutte.

"Ehm... Resto a darti una mano a tenerla d'occhio."

"Non serve, Tammy... So cavarmela da sola!"

"Lo so, ma se dovesse servire almeno hai supporto!"

"Non servirebbe, sai? Maggie stenderebbe tutte noi ad occhi chiusi!"

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Guardare. ***


Il giorno dopo, quando la Bailey entrò nella stanza di Maggie, la trovò già sveglia "Ehi... Stai meglio?"

Maggie era tranquilla, come in uno stato di trance ed entrò anche Amelia, assieme a Kara e all'infermiera aiutata dalla castana il giorno prima.

"Come sta?"

"Non so... Sembra in uno stato di sollievo, di calma..."

"Ehi..." Disse l'infermiera, avvicinandosi con cautela, nonostante Maggie fosse legata con le cinghie "Devo farti un prelievo di sangue... Sentirai un pizzico."

Ed Amelia, così come la Bailey, notarono qualcosa "Isobel, parlale ancora... Ti segue con lo sguardo..."

Isobel annuì, mentre le faceva il prelievo "Volevo dirti grazie per ieri... Mi hai aiutata..."

"Non volevo che ti facesse del male."

La mora Omega sorrise "Io mi chiamo Isobel Castille, ma gli amici mi chiamano Isy... Tu?"

"Maggie Bell... Tenente degli Stati Uniti d'America. Numero di matricola..."

"Va bene così." Sorrise Isobel, passando le provette col sangue alla Bailey "Sei sposata? Fidanzata?"

"No... Non ho mai avuto nessuno... Non ho mai trovato una brava Omega."

"Anch'io sono single. Ma ho un figlio... Mio nipote. L'ho adottato lo scorso anno dopo la morte di mia sorella e suo marito."

"Mi dispiace... Mi piacciono i bambini... Mi sarebbe piaciuto averne..."

"Un giorno ne avrai..."

"Non so, volete anche un prete per sposarvi?" Chiese ironica la Bailey.

"Lei è troppo per me... Io sono un casino. Non vado bene, per lei..."

Ad Isobel facevano male quelle parole, dette da una ragazza che aveva la sua stessa età "Non dire così! Vedrai che tornerai te stessa... Ne uscirai. Sei un soldato, sei abituata a combattere e lo farai ancora."

Maggie voltò il capo verso l'Omega e annuì "Si... Io combatto."

"Esatto!" Sorrise Isobel "Senti, la dottoressa Shepherd vuole farti dei test... Che ne dici?"

"Test?" "Si." Rispose Amelia "Voglio vedere quanto è grave la tua DPTS e aiutarti a trovare un'attività che ti tenga impegnata..."

Allora Kara e Amelia aprirono le cinghie e Maggie si mise seduta, fissando Isobel "Sei bellissima. Se non fossi tutta un casino ti avrei sposata davvero..."

Isobel arrossí molto "G-Grazie..."

"Su, Latin Lover! Andiamo." Disse la Bailey, mentre Kara sorrideva, divertita dalla situazione.

Le due dottoresse, Isobel e Kara accompagnarono Maggie verso una stanza ove si facevano test fisici e mentali, ma la soldatessa si fermò.

"Un piano... Musica..."

Maggie entrò nella stanza ove c'era un pianoforte, donato alla clinica da colei che l'aveva voluta e fondata, ovvero Lena Luthor.

"Ti piace suonare?" Tentò Amelia.

"Ho suonato da piccola..." Rispose l'Alpha, sedendosi sullo sgabello e iniziando a suonare qualcosa a caso.

"Finalmente qualcuno che suona!" Se ne uscì Meredith Grey dal ciglio della porta, assieme a Maggie Pierce.

E, quando Maggie ebbe finito, ricevette gli applausi di chi assisteva, poi la castana raggiunse il gruppetto "Molto brava!" Sorrise Isobel.

"Grazie."

Andarono poi nella stanza per i test e lì trovarono Owen e Nathan Riggs "Togli l'uniforme, gli anfibi e sali sul tapis roulant."

Maggie andò dietro il separee e si spoglió, presentandosi davanti al gruppetto ed iniziando a camminare sul tapis roulant "Ehi..."

Isobel fissò la Bailey "Si?"

"Guarda che muscoli, nonostante la canottiera... Se ti capitasse l'occasione con lei e non ci provi, puoi considerarti licenziata già da ora!"

"Si... Ok..."

"Mi sa che ha già visto tutto da sola..." Sussurró Amelia, con un filo di malizia, alla dottoressa di bassa statura, che annuì.

Infatti ad Isobel il bel fisico scolpito di Maggie non era affatto sfuggito.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Attività. ***


I test durarono una buona mezz'ora e Maggie era in ottima forma fisica, a parte la disidratazione ed il suo unico problema era la DPTS.

"Tieni... Sei molto disidratata..." Disse Isobel, passandole un bicchiere di limonata fresca "Bevi piano, c'è anche la cannuccia..."

"Non devi servirmi... Non voglio che tu lo faccia."

Isobel sorrise alla castana "Non devi vederla in questo modo... È il mio lavoro." Rispose l'Omega.

"Va bene."

Poi entrò Amelia "Vieni, ti portiamo nello spogliatoio.

Lì potrai fare una bella doccia e ci sono tre armadi con dei vestiti puliti... Puoi scegliere ciò che vuoi."

Maggie annuì e si alzó dal letto, seguendo la Neurochirurga, assieme ad Isobel ed arrivarono allo spogliatoio "Ciao! Vuoi che ti aiuti?" Offrí Kara, avanzando.

"No." Se ne uscì Maggie, entrando nello spogliatoio e andando poi sotto la doccia, dopo essersi spogliata.

Ma presto, nello spogliatoio, fuori dalle docce, si radunó una piccola folla "Lo schianto è sotto la doccia?" Chiese Arizona che, stranamente, aveva con sé tutte le specializzande.

"Si... E non vuole aiuto."

"Che peccato..." Disse con ironia la Pediatra, fissando con ovvietà Isobel.

E Maggie, quando uscì pochi minuti dopo con l'asciugamano avvolto solo attorno alla vita, tutte si maledirono per essere state distratte, perdendosi quindi il fisico scolpito della castana che, dando loro le spalle, mise il reggiseno sportivo e una canottiera, poi prese boxer, calzoncini e tornò alle docce.

"Ehi! Devi darci dettagli!"

Kara fissò interdetta Arizona "Dettagli? Su cosa?"

La Pediatra e le specializzande circondarono Kara, che alzó le mani "Su com'è Maggie sotto la canottiera!"

La bionda Alpha sbattè un paio di volte le palpebre, scioccata, ma decise di stare al gioco "Oh, è forte e muscolosa! Avete presente Maciste?" Chiese, certa del fatto che le Omega stessero sbavando mentalmente.

"Fatto." Disse Maggie, riportandole tutte sulla Terra ed Amelia le si avvicinò.

"Bene! Torniamo in stanza..."

Le due se ne andarono, ma Maggie si fermò in corridoio e Meredith la notò dalla stanza nella quale la soldatessa guardava, così la raggiunse "Ciao!" Sorrise Meredith "Vuoi entrare?"

Maggie la seguì e si guardò attorno, notando molti disegni e giocattoli "Pittura..."

"Esatto. Vieni, siediti..."

Meredith stava attenta a non toccarla e, anche se tavoli e sedie erano piccoli perché erano per i cuccioli di Chirurghi e staff, la soldatessa riuscì a sedersi "Posso?" Tentò, guardando una matita.

"Certo!" Sorrise Meredith "In quel mobile ci sono fogli, matite, colori... C'è di tutto."

"Va bene. Grazie." Rispose la castana, andando a prendere qualche foglio e una scatola di pennarelli, quindi si mise a disegnare e la Chirurga la lasciò sola.

Solo all'ora di cena, quando chi non era di turno passava a prendere i propri figli, Maggie smise di disegnare e raggruppó tutti i suoi fogli.

"Coraggio, Bell, è pronta la cena! Andiamo in mensa." Se ne uscì Cross, uno specializzando.

Maggie incroció Isobel, che stava andando via con Maggie Pierce, Amelia, Meredith, Alex Karev, Kara, Alex e Jo Wilson "Per te."

Isobel prese i fogli e li guardò, notando che, su tutti, era raffigurata lei "Che dire... Le piaci molto!"

L'Omega arrossí molto e guardò verso Maggie, che si stava dirigendo alla mensa, col cuore pieno di emozioni.

"Penso proprio di aver trovato le attività per lei... Piano e pittura." Disse Amelia.

"Io direi anche un'altra cosa..."

"Cioè?"

"Piano, pittura e Isy!"

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Trauma. ***


Il giorno dopo, quando Sam Bello, una delle specializzande, andò nella stanza di Maggie per portarla a fare dei test fisici, non la trovò e andò subito nel panico.

La ragazza chiamò specializzandi e Chirurghi già presenti "Come hai fatto a perderla??" Chiese Cristina Yang.

"Non lo so! Sono passata davanti alla sua stanza mentre le portavano la colazione ed era lì..."

"Forse l'ha rapita la Robbins!" Tentò Cross.

"Ricordami di farti pulire i bagni per una settimana!" Disse proprio Arizona.

Tutti cercarono Maggie, finché Meredith, Isobel e Nina Cassady, un'altra guardia di sicurezza, non si fermarono innanzi alla stanza della pittura, nella quale i cuccioli disegnavano e si divertivano.

E le tre videro proprio figli e figlie di Chirurghi e staff, tutti di età compresa tra i sei mesi e i cinque anni, attorno a Maggie che, seduta a terra, si stava facendo dipingere il viso dai più grandicelli, visto che i piccoli ancora riposavano su alcuni materassini messi per terra.

"Portate via da lei i bambini!" Avanzó Owen "Non è stabile e potrebbe fare loro del male!"

"Io non credo." Rispose Webber, incrociando le braccia "Guardali... Ti sembrano forse in pericolo?"

Meredith notó i suoi piccoli Bailey ed Ellis, mentre Zola, la più grande, era a scuola, invece Isobel vide il suo nipotino Andy stretto al collo di Maggie, sorridente, nonostante il ciucciotto.

"Quasi quasi mi dispiace disturbarli..."

"Già... Sono davvero carini!"

Qualcuno scattó loro delle foto che avrebbero poi appeso sul muro della stanza e fu Amelia, a malincuore, ad avanzare "Ciao! Mi spiace disturbarti, ma devi fare un paio di test... Poi se vuoi suoni un po' e torni qui..."

"Si... Va bene."

I piccoli non volevano lasciarla andare, ma Meredith propose loro di fare ciascuno un bel disegno per Maggie, da regalarle al suo ritorno.

L'Alpha salutò tutti ed Isobel le diede un bacio sulla guancia, ringraziandola per i disegni che le aveva regalato la sera prima "Disegni proprio bene!"

"Grazie... Dopo ne faccio ancora."

Isobel sorrise ed annuì, con Amelia che la portò nella stanza dei test per un'altra camminata sul tapis roulant e poi andarono a fare un test di stimolazione visiva.

Maggie, indossato il visore, vide diverse immagini di bambini, animali, paesaggi, ma anche scene di guerra e queste resero anomalo il suo tracciato di onde cerebrali "Incredibile... È traumatizzata... È... Tutto!" Disse Callie.

"NO!!" Gridò la castana, lanciando a terra il visore.

"Va tutto bene! Calmati." Tentò Owen e, con lui, Amelia, Callie, Teddy e Nathan, oltre a Kara e Carol ed Isobel, ovviamente.

Maggie di sedette in un angolo, rannicchiata su sé stessa e tremó come una foglia "Maggie... Maggie, va tutto bene, ci sono io! Mi vedi?"

L'Alpha, dopo diversi minuti, sollevò piano lo sguardo e vide Isobel "Isy..."

"Si..." Sorrise l'Omega "Sono io..."

"Isy!" Ripeté Maggie, prendendola per il polso e tirandola a sé per abbracciarla "Portami via..."

"Ok... Torniamo in camera?"

Maggie annuì, così Carol e Kara aiutarono l'infermiera a tirare su la castana, che venne accompagnata in camera e fatta stendere.

"Diamole un leggero sedativo..." Disse Amelia ed Isobel annuì.

"Povera... Chissà quante ne ha passate! È la forma di DPTS più grave che mi sia mai capitata."

"Le servirà molto tempo, per uscirne..."

"Già, ma il tempo non sana mai completamente le ferite." Disse Meredith, sopraggiunta "Io ne so qualcosa, di traumi, anche se non gravi come questo!"

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Carezze. ***


Maggie si riprese nel primo pomeriggio e, nonostante si sentisse ancora un po' stordita, si mise seduta sul letto, ricordando ciò che era successo durante l'ultimo test.

La castana prese e, pian piano, scese dal letto, andando nella stanza della pittura, per la gioia dei vari cuccioli, che si strinsero alle sue gambe.

Maggie sorrise, carezzandoli tutti sul capo e si sedette con loro, ma stavolta si mise a disegnare.

Tutti assieme disegnarono ed i piccoli amavano stare con lei.

E Cross, passando davanti alla sua stanza, si accorse della sua assenza "Il dottor Hunt mi ucciderà!! Ma perché non è in grado di restare a letto??"

"Cross, che ti succede?"

"Oh, dottoressa Bailey... È Maggie! È sparita di nuovo!"

La donna ringhió letteralmente "Voi matricole avete solo un compito, a parte fare i lavori più noiosi, e cioè tenerla d'occhio! Perché non sapete fare niente??"

"Cosa succede?" Chiese Nina.

"Questi stupidi si sono ripersi Maggie!"

"Vi aiuto a cercarla!"

"Avete guardato coi bambini?" Domandò Kara, raggiungendole.

E, arrivate alla stanza della pittura, trovarono Maggie intenta a disegnare ed i piccoli che, felici, le mostravano i loro disegni.

"È davvero qui..." Disse la Bailey, mentre arrivavano Isobel, Meredith, Amelia e Carol.

"Si, lo faceva anche al fronte..."

"In che senso?" Domandò Meredith, cercando di capire.

Kara sorrise con un po' di nostalgia e la sua mente parve vagare a tempi lontani, ma nel suo sguardo era apparsa come un'ombra.

"Maggie aveva conosciuto una ragazza, che dirigeva un istituto per orfani... Li aiutava come meglio poteva quando non era in servizio e tutti quei piccoli si erano affezionati, a lei..."

"Ma?" Avanzó Amelia, sapendo che c'era altro, in arrivo.

Kara prese un respiro profondo "Un giorno dei ribelli assaltarono l'edificio e... E uccisero Shani e tutti e trenta i piccoli ospiti."

"È... Orribile..." Disse Nina.

"Maggie non ne uscì mai e, quando vennero trovati i ribelli, li uccise tutti, uno dopo l'altro... Tagliò la gola a tutti quanti. Sembrava posseduta!"

Le ragazze deglutirono e guardarono la soldatessa interagire coi bambini e sorrisero nel vedere Maggie dare carezze ai piccoli e riceverne a sua volta, per la loro gioia.

"È davvero dolce... " Sorrise all'improvviso Isobel "Sapevo che la vera Maggie è ancora lì... Sapevo che non è scomparsa chissà dove."

Le altre le diedero ragione "Sapete... Non accadrà mai, ma se questa clinica venisse presa d'assalto, quei bambini sarebbero al sicuro... Lei li proteggerebbe anche a costo della vita!" Disse Kara.

La Bailey fissò la bionda Alpha "Senti ti andrebbe di svolgere un compito?"

"Ma certo, dottoressa! Di cosa si tratta?"

"Visto che queste matricole sanno a malapena i loro nomi, ti andrebbe di tenerla d'occhio?"

"Certo, volentieri! Non batterò ciglio, la terrò d'occhio."

La Bailey le sorrise, poi Amelia entrò nella stanza "Altri test?" Chiese Maggie, che aveva in braccio Andy e la piccola Ellis.

"No... Ma volete un po' di cioccolata calda?"

I piccoli annuirono, tutti contenti, così Amelia andò fuori dalla stanza e, diversi minuti dopo, un'infermiera portò un carrello sul quale vi erano bicchieri di carta con la cioccolata ed i biscotti, che posò sul tavolo dopo che ciascun bimbo e bimba si sedette.

"Tieni... Ho anche una cioccolata calda e dei biscotti per te." Rivolse la donna a Maggie, che si limitò a sorridere un poco, ma poggió il bicchiere ed il piattino coi biscotti a terra e si alzò.

Prima consegnò i suoi disegni ad Isobel, perché voleva evitare di sporcarli.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Singing to you. ***


Il giorno dopo, quando Maggie si svegliò, vide un pacchetto sul comodino e poi Jo che stava aprendo le tende nella stanza.

"Buongiorno..."

"Ehi... Buongiorno!" Sorrise la specializzanda "Come ti senti?"

"Bene... E quello?"

"L'ha lasciato Isobel per te... Non so cosa sia..."

"Ok. Grazie."

"Tra qualche minuto ti portano la colazione..."

"Io vado dai bambini..."

"Va bene, allora dirò di fartela portare lì." Sorrise Jo, salutandola e lasciando la stanza.

E Maggie aprí il pacchetto lasciatole da Isobel, trovandovi dentro una maglietta blu e andò nel bagno interno alla camera per farsi una doccia, quindi si cambiò e mise proprio l'indumento che la mora le aveva regalato.

Era attillata ed i suoi muscoli erano in risalto.

"Ciao!"

Maggie si voltò e vide Kara "Ciao... Che hai fatto all'occhio?"

"Un veterano ha avuto un incubo ed ho cercato di aiutarlo... Non sapevo avesse deliri causati da psicosi e mi ha tirato un pugno sull'occhio."

"Mi dispiace..."

"E tu? Dove stai andando?"

"Dai bambini..."

Kara sorrise, aspettandosi quella risposta "I piccoli dormono, ci sono passata prima dalla stanza... Li svegliano sempre attorno alle otto."

"Ho capito..."

"Io vado a farmi medicare. Vuoi venire con me?"

Maggie si limitò ad annuire ed entrò in infermeria con Kara e lì trovarono Meredith, Miranda, Stephanie ed Isobel "Ciao!" Salutò la specializzanda di colore.

"Ciao..."

"Ciao, sono venuta a farmi medicare!" Disse Kara e Meredith le fece cenno di sedersi sul lettino e Stephanie chiamò Jackson, visto che era un bravo oculista e serviva vedere se la bionda avesse riportato danni o meno.

"Grazie per questa." Se ne uscì Maggie ed Isobel sorrise, cercando di non notare troppo quanto la maglietta stesse bene alla castana.

"Di nulla! Ti sta davvero bene."

Maggie la fissò, mentre arrivava Jackson, che fece la visita oculistica a Kara e, all'improvviso, la castana iniziò a cantare, tenendo le mani di Isobel nelle proprie.

Maggie scelse di cantarle All of Me e, quando finí, la performance venne molto apprezzata e non solo da Isobel e dalle presenti, oltre che da Jackson "Però... Complimenti!" Disse proprio costui, mentre Maggie baciava le nocche della mora.

Ed Isobel l'abbracció "Sei stata bravissima..."

"Grazie."

"Sei una sorpresa continua!" Se ne uscì Amelia, rimasta sul ciglio della porta, applaudendo.

"Grazie... Devo fare dei test?"

"No, nessun test."

"Vado dai bambini... Sono le otto e un quarto..." Disse la castana, guardando l'orologio appeso sopra la porta.

Prima che Maggie uscisse, però, Isobel si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia e l'Alpha, d'istinto, la strinse a sé per pochi minuti, prima di andare.

"Mi... Mi ha abbracciata..."

"Sei la sua unica medicina, Isy." Disse allora Meredith "Lei sembra essersi molto affezionata a te..."

"Farò quanto in mio potere." Rispose solo Isobel, che provava sentimenti davvero forti per la soldatessa.

"A chi apparteneva quella voce bellissima??" Chiese Arizona, entrando in infermeria.

"Era Maggie a cantare..."

La bionda Omega sgranó gli occhi "Oh mio Dio... Che voce! La signorina Luthor dovrebbe farla cantare alle serate di gala."

"Non so se lo farebbe... Chi soffre di DPTS difficilmente riesce a stare davanti a molte persone."

"Ma lei ci è riuscita..." Disse Stephanie, non capendo "Insomma... Ha cantato e c'eravamo anche noi..."

"A parte esserci noi... C'era lei." Disse allora Miranda "Lei ha cantato tranquillamente perché c'era Isobel. E cantava per lei!"

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Voices. ***


Il giorno dopo, quando Maggie si svegliò, vide Kara nella sua stanza, che tirava su la tapparella.

"Come mai sei qui?"

"Buongiorno!" Rispose la bionda "È che... C-Che oggi verrà qui Lena Luthor per la sua visita mensile e... E sono tesa!"

"Ti piace?"

"Come?"

Kara arrossí molto, mentre Maggie prendeva intimo e vestiti puliti, per poi entrare in bagno "Diglielo e basta."

La bionda rimase spiazzata da quelle parole, poi la castana, uscita dal bagno dopo aver fatto la doccia, si vestí e poi prese i suoi abiti per portarli nella lavanderia del seminterrato per lavarli e stenderli, con Kara che andò con lei.

E, uscite dalla stanza, le due incrociarono una ragazza dai lunghi capelli mori e gli occhi verdi assieme a Richard, Bailey e Catherine Avery "È... È lei!" Disse Kara.

Maggie la fissò ed i quattro si avvicinarono "Buongiorno!" Salutò Richard "Come andiamo oggi?"

"Buongiorno... Io sto bene..."

"Io sono Lena Luthor." Si presentò la mora, sorridendole dolcemente "Sono la padrona di questa clinica e, se ti servisse qualcosa, non esitare a farmelo sapere."

"Io non ho bisogno di nulla... Ma lei si." Disse, indicando Kara.

Il quartetto fissò la bionda che, invece, guardava nel panico Maggie "Fammi la tua richiesta..."

Kara sgranó gli occhi "I-Io..."

"È innamorata di lei, Miss Luthor... Vorrebbe uscire con lei." Ammise a cuor leggero Maggie, come se fosse priva di vita.

La bionda se la diede letteralmente a gambe con la scusa di un compito da eseguire, lasciando tutti di sasso "Io... Mi aspetto di vederti alla festa di oggi..." Disse Lena "Ho sentito dire che canti molto bene."

"Adesso ho questo da fare... E poi vado dai bambini." Rispose e Lena annuì, poi la castana andò di sotto per raggiungere il seminterrato.

Una volta lì, Maggie mise i panni in una delle lavatrici libere, mise il detersivo e l'azione "Sei qui..."

L'Alpha vide un'infermiera "Si..."

"Ti stanno cercando, per la colazione."

"Ho i miei vestiti in lavatrice..."

"Te li porto io, vai pure a mangiare." Offrì gentile la donna e Maggie se ne andò, lasciando lì la sua cesta.

Salì allora e andò dai bambini, i quali erano felicissimi di vederla e lì trovò anche Lena, Richard, Bailey e Catherine "Ecco chi stavano aspettando..." Sorrise Miranda.

L'Alpha li accarezzó tutti e si sedette con loro, poi arrivarono Amelia, una Kara più che imbarazzata, Alex e Carol, convocate da Richard "Ha bisogno di noi, signore?"

Webber fissò Alex e le altre "Cantate."

Tutte sgranarono gli occhi, incredule "Perché?"

"Per le serate di gala... Mi avete dato voi l'idea e la trovo eccellente!" Disse Lena, guardando soprattutto Kara di tanto in tanto.

"E Lexie Grey?"

"Sentita prima, assieme alla Torres."

Allora, senza scelta, le ragazze si dilettarono con una canzone a testa ed anche Maggie, una volta arrivata Isobel, cantó "Eccellente!" Sorrise Lena, applaudendo con entusiasmo "Le serate di gala saranno un successo!"

"Sono rimasta sorpresa anch'io..." Ammise Catherine "E non è facile sorprendermi."

"Kara, giusto?" Rivolse poi Lena, facendo deglutire e sussultare la bionda guardia.

"Si... Si esatto!"

"Posso parlarti in privato?"

La bionda seguì Lena sino alla stanza del medico di guardia e la mora chiuse la porta "Mi... Mi dispiace, io..."

"Vuoi davvero uscire con me?" Chiese Lena, avvicinandosi molto.

"Si... Più di ogni altra cosa."

"Con questa voce... Uscirei volentieri con te!" Disse Lena, dandole il numero.

"Esci con me solo perché canto bene?"

"Chi può dirlo, Alpha..." Sussurró sensualmente Lena, sfiorando il petto di Kara, coperto dalla camicia della divisa "Sorprendimi."

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Baci... ***


La sera arrivò e presto sarebbe iniziata la festa di gala per la raccolta fondi e le nostre ragazze erano un po' tese, all'idea di cantare.

Solo Maggie non lo era, perché lei avrebbe concentrato la sua attenzione su Isobel, bellissima nel suo abito rosso.

"Ciao! Stai... Davvero bene..." Disse l'Omega, avvicinandosi a Maggie, che indossava jeans scuri ed una camicia nera.

Lei e gli ospiti stabili della struttura potevano partecipare alle serate di gala, utili per socializzare.

"Anche tu stai bene..." Rispose la castana "Dylan?"

"I bambini sono al nido..."

Ma Maggie ed Isobel non erano le sole a scambiarsi sguardi evidenti, visto che Diana, Lena ed Arizona si mangiavano letteralmente con gli occhi rispettivamente Carol, Kara ed Amelia.

"Signori e signore!" Iniziò Lena, salendo sul palco, avvicinandosi al microfono "Innanzitutto grazie per essere qui stasera, per sostenere una buona causa..."

La mora continuò il suo discorso e poi introdusse Maggie e le Chirurghe che avrebbero cantato.

Avrebbero iniziato Callie e Lexie, con la prima applauditissima dalla fidanzata Penny Blake, poi fu il turno di Carol. Kara fu la penultima ed avrebbe cantato Moon River.

"Posso?" Chiese Amelia, invitando Arizona a ballare.

"Certo!"

Diana balló con Carol e Lena, invece, rimase a guardare con un certo interesse Kara.

Anche Maggie si avvicinò ad Isobel e le tese la mano, che l'Omega strinse e la castana la strinse a sé, muovendosi sulle note delicate del lento, che Kara stava interpretando.

Isobel cinse il collo di Maggie e costei le poggió le mani sui fianchi, con la prima che si sentiva benissimo tra le braccia dell'Alpha.

Kara terminò la canzone tra gli applausi e Maggie sollevò piano il mento di Isobel e la sorprese, posandovi un piccolo bacio sulle labbra, facendo arrossire l'altra.

"Questa è per te..." Sussurró Maggie contro le labbra dell'altra, andando poi verso il palco.

"Lei, signori e signore, è una delle nostre pazienti." Disse Lena "Ed il fatto che, nonostante le difficoltà abbia deciso di cantare, dimostra l'eccellente lavoro che viene fatto qui." Concluse l'Omega e venne applaudita, mentre le note di All of Me riempivano la stanza.

Maggie iniziò a cantare, con Isobel che la guardava ammalata, rapita dal fascino dell'altra e capí di provare qualcosa di forte, nei confronti della castana.

Invece, poco più indietro, Lena si avvicinò a Kara e la prese per mano, portandola fuori dalla sala conferenze e cercarono di entrare nella stanza del medico di guardia "Occupato!" Gridò Arizona, da dentro la camera.

Allora Lena, trascinando letteralmente Kara con sé, voltò un angolo e si poggió al muro, stringendo il colletto della camicia della bionda nelle mani "Hai una voce incredibile... Un corpo perfetto..." Iniziò Lena, guardando Kara, specialmente i muscoli che si intravedevano dalla camicia attillata "Se cercavi di sedurmi ci sei riuscita..."

Kara le posò le mani sui fianchi "Non era mia intenzione... Io voglio fare le cose per bene."

"E sono d'accordo... Ma ora baciami!"

"Sissignora." Rispose la bionda, catturando le labbra di Lena con le proprie e la mora si strinse a lei.

"Usciremo insieme, Kara. Io... Credo di avere una cotta per te..."

"Una cotta?"

"Io non mi sono mai sentita così prima..."

"Nemmeno io... Non vedo l'ora di uscire con te!"

Le due si baciarono ancora, mentre la serata, che si rivelò un successo, volgeva al termine.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Out. ***


Il mattino seguente, Amelia uscì di soppiatto dalla stanza del medico di guardia, una volta certa che non ci fosse nessuno in corridoio.

Non ebbe la stessa fortuna Arizona, diversi minuti dopo.

"Tu e la Shepherd..."

La bionda sgranó gli occhi nel vedere la Bailey, ma non si scompose più di tanto "Cosa vuoi che ti dica... È bella, sexy e mi piace!"

"Buon per te!"

Invece Maggie si era già svegliata, o meglio, era stata Kara a farlo, entrando nella sua stanza.

"Ehi..."

"Buongiorno!" Sorrise la bionda "Ieri sera sei stata davvero brava!"

"Grazie... Anche tu."

"Io e Lena ci siamo baciate..."

"È quello che volevi, no? Se ti piace..." Disse Maggie, prendendo intimo, maglietta e calzoncini ed entrando poi in bagno per fare la doccia.

"Si... E stasera usciremo insieme!"

"Sono contenta... Se ora non ti dispiace..."

"Oh no no no, certo! Tu ed Isobel?"

"L'ho baciata... Mi piace!" Ammise, con un piccolo sorriso "E... E spero che anche lei provi qualcosa..."

"Sarà di certo così!" Rispose la bionda, salutando l'amica per iniziare il suo giro di guardia.

Maggie volle prendersi il suo tempo per fare la doccia, in quanto aveva sempre in mente il bacio che aveva dato ad Isobel.

Uscì qualche minuto dopo, trovando la colazione sul comodino, così si asciugó e poi, mentre si vestiva, sentí bussare "Avanti."

"Ciao..."

La castana si voltò, rischiando di far venire un infarto ad Isobel, data la camicetta aperta e l'addome scolpito in parte in mostra "Ciao."

Isobel entrò dopo aver chiuso la porta e si avvicinò "Io... Volevo chiederti se dopo ti andrebbe di venire a pranzo con me..."

"Mi piacerebbe, ma non credo di poter uscire."

"Chiederemo il permesso."

La mora sorrise e Maggie fece lo stesso, prendendole le mani tra le proprie "Mi è piaciuto baciarti..." Sussurrò, vicina alle labbra dell'Omega, che deglutí mentre le passava le braccia dietro al collo.

"Anche a me è piaciuto."

Allora Maggie si sporse e la baciò dolcemente, con tutta la delicatezza di cui disponeva ed Isobel corrispose l'effusione, gemendo.

"Sei bellissima..."

"Lo sei anche tu! Ma... Sarà meglio che vada o non uscirò più di qui..." Rispose, lasciando che Maggie l'accarezzasse "Vado a chiedere per il pranzo..."

"Va bene."

Isobel le diede un piccolo bacio e lasciò la stanza, così Maggie poté fare colazione e, quando ebbe finito, prese il vassoio, sul quale vi erano tazza e cucchiaino, portandolo nella cucina, che stava al piano inferiore e dopo sarebbe andata dai bambini.

Verso le undici e mezza, arrivò Isobel a svegliarla, visto che si era appisolata "Ciao! Puoi uscire, per il pranzo... Ma non puoi restare fuori per più di un'ora."

"Va bene."

Allora le due lasciarono la struttura e Maggie si portò una mano sugli occhi per proteggersi dal sole "Ti mancava il sole sulla pelle?"

"Si... Molto."

Insieme raggiunsero un fast-food e lì Isobel ordinò, mentre Maggie guardava il menù, scegliendo cheeseburger e patatine con una Cola fredda "Ti piace?"

"Mi piace... Grazie..."

"Di nulla!"

Le due si sedettero su una panca vicina e si godettero il loro pranzo, con Maggie che, notato qualcosa sul viso di Isobel, si sporse e le diede un bacio, passandole la punta della lingua sul lato destro della bocca.

"Un po' di maionese..."

"Capisco... Tolta tutta?"

"Si... Ma se vuoi che ti baci..."

"Lo vorrei sempre, ma non saprei fermarmi... Tra poco entrerò nel mio periodo del calore..."

"Anch'io." Rispose semplicemente la castana ed entrambe si guardarono con molto interesse, prede di chissà quali pensieri.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Amandoti... ***


Rientrate dal pranzo, Isobel accompagnò Maggie alla sua stanza, con la castana che la strinse a sé per baciarla.

"Dopo torni?"

"Certo..." Sussurrò Isobel, che già sentiva l'odore di Maggie cambiare, perché stava per entrare nel suo periodo del calore.

Ed anche Maggie sentiva quello di Isobel che cambiava, visto come la stringeva a sé "Isy..."

"Lo so... Devo andare da Webber a prendere tre giorni di riposo... Poi torno da te!"

"Cosa devi dirmi?" Chiese l'uomo di colore, fermandosi ed entrando nella stanza della castana.

"Sto per entrare nel mio periodo del calore... Mi servirebbero tre giorni."

"Certo... Vado a segnarlo sul tabellone!" Disse lui, fissando poi Maggie "Anche tu, da quel che sento..."

"Sissignore."

"Passerete questi giorni insieme?"

"Si!" Risposero assieme le due ragazze.

"Allora, Castille, organizzati per tuo nipote e prepara una delle stanze speciali..."

"D'accordo!" Disse la mora, uscendo dalla stanza.

"Cosa sono le stanze speciali?"

"Camere in cui vengono rinchiusi gli ospiti che entrano nel periodo del calore... Ne abbiamo tre!"

"Capisco..." Rispose Maggie, sempre con uno sguardo strano.

L'uomo la salutò e se ne andò, quindi Maggie si distese, in attesa del ritorno di Isobel.

La mora ritornò un'oretta più tardi e Maggie le si avvicinò subito, per abbracciarla e l'Omega fece lo stesso.

"Vieni... La stanza è pronta."

Si presero per mano ed uscirono dalla stanza, andando in fondo al corridoio nell'ala Est e poi entrarono in una camera con la porta rossa, che Isobel chiuse poi a doppia mandata.

Maggie vide un piccolo frigorifero ed un letto matrimoniale, la luce era soffusa per creare l'atmosfera.

Ma a lei interessava Isobel.

Si avvicinò alla mora e la prese in braccio, stendendola sul letto e salí a sua volta "Isy..." Ringhió appena.

La mora deglutí, sentendo gia chiaro il desiderio che si faceva largo in lei sempre con più forza, così si strinse a Maggie e lasciò che l'Alpha inspirasse il suo odore.

La castana la voleva, Isobel poteva sentirlo chiaramente e, quando Maggie la baciò, le sembrò di vedere le stelle, così si strinse alle forti spalle dell'altra.

"Ti voglio..."

"Anch'io." Ringhió la castana "Dylan è al sicuro?"

"Si... Amelia, Meredith e Maggie baderanno a lui..."

"Bene." Rispose Maggie, iniziando piano a spogliare Isobel, che fece altrettanto, fermandosi, finalmente, a toccare quegli addominali scolpiti che aveva intravisto quella stessa mattina e che bramava di accarezzare.

Le due ragazze si baciavano e accarezzavano, esplorando il rispettivo corpo, restando ad ammirarsi quando furono entrambe senza veli.

"Oddio Maggie..."

L'Alpha ringhió e si distese su Isobel, baciandola con passione, poi le bastò uno sguardo per capire e la prese con un po' di forza, con la mora che sgranó gli occhi e gemette, stringendosi alle forti spalle della castana.

E raggiunsero poi insieme l'apice del piacere, marchiandosi a vicenda e restando strette l'una all'altra, cercando di regolarizzare il respiro.

"È stato bellissimo..."

"Si, lo è stato davvero!" Sorrise la mora, baciando la castana, che si girò, lasciando l'Omega stesa sopra di lei.

"Adesso siamo legate per la vita e... E farò di tutto, per renderti felice."

"Mi hai marchiata, mi ami... Già mi rendi felice!"

E Maggie si limitò a baciarla, promettendo più volte a sé stessa che sarebbe guarita il prima possibile, così da poter essere un'ottima compagna per Isobel e, magari, anche una buona madre per Dylan.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Luce. ***


I tre giorni del calore passarono piuttosto in fretta, con Maggie che, all'alba del quarto giorno, si svegliò presto e carezzó la schiena di Isobel, stesa accanto a lei.

"Ciao... Buongiorno..."

Maggie sorrise alla mora e le bació le spalle con tenerezza "Buongiorno..."

Isobel si godette qualche bacetto e poi si voltò, prendendo tra le mani il viso dell'Alpha, baciandola dolcemente.

"Purtroppo dobbiamo fare la doccia e lasciare la stanza..."

"Si..." Rispose Maggie, carezzando il fianco destro di Isobel, provocandole piccoli brividi di piacere "Aspetterò con ansia la sera..."

"Anch'io!" Sorrise l'Omega, rubando un bacio alla sua Alpha, poi insieme fecero la doccia, amandosi e coccolandosi poi, dopo un ultimo bacio, si vestirono e lasciarono la stanza speciale, sistemata da un paio di infermieri.

Isobel ritornò al lavoro e venne avvicinata da Jo e Stephanie, due specializzande "Ciao! Allora? Com'è andata col Soldato Sexy?"

"Quando le avete dato quel soprannome?"

"Beh, ce l'ha da quando è arrivata e l'abbiamo vista fare esercizio in reggiseno sportivo e calzoncini!" Ammise Jo.

Isobel sorrise un poco, perché in effetti Maggie era molto sexy. Ed era tutta sua.

"Allora?"

"Beh... Benissimo direi!" Ammise la mora, mostrando il marchio alle due amiche.

"Grande! Sono felice per te."

"Ti sei trovata un esemplare fantastico!"

"Grazie... Ora scusatemi, vado a trovare Dylan all'asilo."

Nuovamente Isobel sorrise, perché era davvero felice di essere diventata la compagna di Maggie, perché l'amava moltissimo.

Anche Maggie, nella sua stanza, venne raggiunta da Kara "Ciao! Vedo che hai passato bene il calore..."

"Beh, anche tu hai un marchio... Lena?"

"Si!" Ammise Kara, sorridendo felice "È stato bellissimo e non vedo l'ora di avere una famiglia e dei cuccioli, con lei! Tu?"

Maggie chinò il capo "Certo che lo vorrei... Ma io sono un casino e non voglio rovinare la vita di Isobel. Io ne sono innamorata!"

"Lo so... Si vede da come ne parli!"

"Non sei un casino! Non devi pensarlo."

Le due videro Meredith sul ciglio della porta "Dottoressa Grey..."

"Meredith va bene." Sorrise la donna e, ad un suo cenno, Kara se ne andò per lasciarle sole.

"Perché non devo dire o pensare di essere un casino? È vero..."

"Perché quello che hai è un disturbo che ti è stato causato dalla guerra... Non hai nulla che non va, capito? Tu sei la luce in fondo al tunnel, per Isobel e lei lo è per te."

"Come?"

"Sai... Io la conosco da un anno e mezzo e non l'ho mai vista sorridere tanto. Poi sei arrivata tu ed ora è felice... E si vede!" Disse, notato il marchio.

"Grazie... Lo apprezzo molto."

"Sei una brava ragazza, Maggie, ed Isobel l'ha capito... O non ti avrebbe permesso di marchiarla."

La castana sorrise alla dottoressa, che se ne andò, mentre arrivava Amelia "Ciao... Intanto congratulazioni!"

"Ciao... Grazie!" Sorrise un poco Maggie "Devo fare dei test?"

"Si! Perché se starai bene, potrai iniziare a pensare al reinserimento..."

"Reinserimento?"

"Esatto!" Sorrise Amelia "Non starai qui per sempre... Quando ti sentirai meglio potrai essere dimessa!"

"Io... Io non credo di essere pronta!"

"Secondo me lo sei! Un po' di paura è normale... Ma ricorda che ora c'è Isobel, con te, ed anche Dylan. Sarai responsabile anche per loro..."

"È questo che temo."

"Cosa? Il vivere con un bambino?"

"No... Il deluderli entrambi!"

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Insieme Noi. ***


Dopo un paio di giorni, Maggie ricevette la visita di Webber, Catherine ed Amelia, che sembravano avere qualcosa da dirle.

"Cosa dovete dirmi?"

"Aspettiamo Isobel..." Sorrise Richard "È la tua compagna ed è giusto che senta anche lei."

Isobel arrivò quasi subito e si sedette sul lettino, accanto a Maggie, che le regalò un bacio dolcissimo.

"Adesso Isy è qui... Cosa dovete dirmi?"

"Sei ufficialmente pronta per tornare alla vita di tutti i giorni!" Sorrise Richard "Potrai essere dimessa dalla clinica."

Maggie chinò il capo "Io... Io non credo di essere pronta."

"Certo che lo sei... Perché non dovresti?" Chiese Isobel.

"Perché sono un casino... Non avrei nulla da offrirti! Come posso prendermi cura di te e Dylan?"

"Vi lasciamo sole..." Disse Catherine "Avete molto, di cui parlare e... Tesoro, comunque Miss Luthor ti ha offerto un lavoro qui, come guardia di sicurezza."

"Va bene... Grazie..."

"Le dico che accetti?"

"Si... Accetto." Rispose la castana "Quando dovrei essere dimessa?"

"Tra un'ora..." Disse Webber, andando via con Catherine.

"Non hai nulla, che non vada. Sei in perfetta forma!" Se ne uscì Amelia, andando via a sua volta.

E Maggie rimase col capo chino, incapace di guardare Isobel, finché costei non le carezzò le spalle.

"Amore mio... Cosa non va?"

La castana sospirò "Tutto mi preoccupa."

"Vuoi parlarne? Dopotutto sei la mia compagna e, se posso, voglio aiutarti."

"Io lo dicevo anche alla Grey... Non posso vivere fuori di qui! Io... Io sono un casino. Come posso prendermi cura di te e Dylan?"

"Non devi preoccuparti! Certi passi si fanno poco alla volta... E poi sono certa che faresti un ottimo lavoro!"

Maggie sorrise un poco "Lavoro... Ne ho accettato uno..."

"Ho sentito!" Sorrise Isobel "E sono felicissima per te! Almeno lavoreremo insieme..."

Nuovamente la castana sorrise e circondò le spalle di Isobel, tirandola a sè "Io ti prometto fin da ora che cercherò di fare l'impossibile, per renderti felice e di essere una brava madre per Dylan."

"Già lo sei! Quando ti vede, ti adora..."

"D'accordo allora... Aspetto il foglio di dimissioni!"

Il foglio le venne portato pochi minuti dopo dalla Bailey "Ecco qui..."

Maggie, sempre insieme ad Isobel, prese il foglio "Grazie..."

La donna di colore, abbastanza commossa, all'improvviso abbracciò la castana e le carezzò la schiena "Sono tanto, tanto felice... E ho saputo dei tuoi dubbi, ma non devi averne!" Disse la donna, prendendole poi il viso tra le mani "Meriti tutte le gioie che la vita ti offre, capito?"

"Grazie, dottoressa Bailey."

Poi la Bailey se ne andò e Maggie entrò in bagno per cambiarsi, mentre Isobel era andata a prendere Dylan all'asilo.

La mora tornò pochi minuti dopo col piccolo, che subito abbracciò la castana, tutto contento.

"Catherine mi ha dato i giorni liberi fino a Lunedì, così possiamo fare un po' di cose insieme... E posso aiutarti con l'ambientamento."

Maggie annuì e mise il suo borsone in spalla, prese in braccio il piccolo e poi lasciò la stanza con Isobel, trovando tutto il personale schierato, ad applaudirla.

"Sono fiera di te." Disse Amelia, avvicinandosi ad abbracciarla, così come fecero Arizona, Meredith, Teddy e Maggie Pierce in primis.

"Grazie per avermi aiutata..."

"Ehi, collega!" Avanzò Kara, abbracciandola a sua volta "Ci vediamo Lunedì... Non vedo l'ora di lavorare con te, come ai vecchi tempi."

La castana annuì, con un piccolo sorriso, poi ringraziò e andò via, assieme ad Isobel e Dylan.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Live Again. ***


Maggie passò il fine settimana ad ambientarsi alla vita normale, con Isobel e Dylan che l'aiutavano in tutti i modi possibili.

La castana riscoprì il bello della vita e la bellezza di avere una famiglia ed un lavoro che le piaceva, assieme ad amici ed amiche.

La sua vita andava per il verso giusto ed aveva anche iniziato a pianificare il suo matrimonio con Isobel e decisero di sposarsi assieme a Kara e Lena, che sarebbero diventate presto madri.

Erano passati due mesi.

"Sono tornata!"

Dylan, contento, uscì dalla cucina e si strinse alle gambe di Maggie "Ciao!"

"Ciao, piccolo!" Sorrise la castana, dandogli un bacetto e, sollevato lo sguardo, vide Isobel che le stava sorridendo.

Maggie mise a terra Dylan, che tornò in soggiorno a giocare, avvicinandosi alla sua mora preferita, che le sorrise, buttandole le braccia al collo.

"Ciao... Bentornata!"

Maggie le sorrise, ricambiando il bacio e stringendo a sè la sua mora preferita, ricambiando il bacio.

"Ciao... Scusami, ma un paziente ha dato un po' di problemi, così l'ho scortato alla TAC assieme a Carol."

"Certo... Non devi spiegarti, stai tranquilla."

Maggie la baciò ancora, poi andò in bagno per farsi una bella doccia rilassante, prima di mettersi a tavola con la sua famiglia.

Infatti aveva riconosciuto Dylan come suo figlio.

Fatta la doccia, Maggie raggiunse Isobel e Dylan in cucina, sedendosi a tavola con loro, gustando la pasta prosciutto e formaggio preparata dalla mora "È ottima!"

"Grazie!"

La cena passò in tutta tranquillità, poi Maggie sparecchiò e lavò i piatti, visto che Isobel andò di sopra a fare il bagnetto a Dylan e mettergli il pigiamino.

Ritornata in soggiorno, si sedette sul divano col nipotino, accanto a Maggie e le sorrise, poggiandosi alla castana.

"Mi piace molto, questo momento..."

"Il guardare la TV?"

"Si... L'essere qui con voi due, il guardare la TV, l'averti accanto... È tutto perfetto."

"E presto lo sarà ancora di più!"

Maggie la fissò "Cosa intendi?"

Isobel sorrise "Ricordi che dovevo andare dal medico perché mi sentivo male da un paio di giorni?"

"Si... Sei andata?"

"Ho chiesto ad Arizona e mi ha detto di fare alcune analisi... Stamattina ho avuto i risultati, così mi ha fatto una visita ginecologica per confermare..."

"Confermare?" Ripeté Maggie, non capendo ed Isobel le prese le mani per posarsele sul ventre "Isy..."

Maggie parve capire e sorrise un poco, mentre Isobel la carezzava "Sono incinta di sei settimane!"

Il sorriso di Maggie si ampliò ed abbracciò tutta felice Isobel, che fece altrettanto "Diventerò madre..."

"Si! Si, diventerai madre."

"Ti amo... Ti amo così tanto..." Disse, visibilmente commossa, con le lacrime agli occhi.

"Anch'io ti amo tanto!" Sorrise Isobel, accettando il bacio appassionato di Maggie, ricambiandolo.

E dopo due mesi, in una cappella non molto distante dalla clinica, le due ragazze si unirono in matrimonio, assieme a Kara e Lena, promettendosi amore eterno.

Ma la loro gioia aumentò qualche mese più tardi quando, alla clinica, Isobel diede alla luce due gemellini, maschio e femmina, chiamati Lukas e Kayla.

E Maggie ringraziò ogni divinità mentalmente, perché da quando aveva incontrato Isobel era tornata alla vita, era riuscita a riprendersela.

Ed era il momento di viverla appieno.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3957475