Once upon a...LARRY!

di Agnes Fey
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 01 - CindaLou ***
Capitolo 3: *** 02 - Harry white ***
Capitolo 4: *** 03 - Il BelLou Addormentato ***
Capitolo 5: *** 04 - Riccioli Harold ***
Capitolo 6: *** 05 - Cappuccetto Rosso Styles ***
Capitolo 7: *** 06 - Harold e Gemma ***
Capitolo 8: *** 07 - I musicanti di Londra ***
Capitolo 9: *** 08 - Raperonzolo ***
Capitolo 10: *** 09 - ALouice nel Paese delle Meraviglie ***
Capitolo 11: *** 10 - I vestiti nuovi di Zayn ***
Capitolo 12: *** 11 - Il Re delle Nevi ***
Capitolo 13: *** 12 - Il guardiano di ochi ***
Capitolo 14: *** 13 - Il brutto anatroccolo ***
Capitolo 15: *** 14 - Barba bLou ***
Capitolo 16: *** 15 - MignoLouina ***
Capitolo 17: *** 16 - Harry miao con gli stivali ***
Capitolo 18: *** 17 - Il lago dei cigni ***
Capitolo 19: *** 18 - Harry e il vagabondo ***
Capitolo 20: *** 19 - Il Bello e il BestioLouino ***
Capitolo 21: *** 20 - I tre porcellini ***
Capitolo 22: *** 21 - Lou Pan ***
Capitolo 23: *** 22 - Il piccolo Fiammiferaio ***
Capitolo 24: *** 23 - Lou e il fagiolo magico ***
Capitolo 25: *** 24 - ALiamino ***
Capitolo 26: *** 25 - Pinocchio ***
Capitolo 27: *** 26 - ALou Babà e i 4 ladroni (circa) ***
Capitolo 28: *** 27 - Il principesso sul pisello ***
Capitolo 29: *** 28 - Il Sirenetto ***
Capitolo 30: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


E rieccoci di nuovo qui per un'altra avventura!!
(sottofondo con il rumore dei fuochi d'artificio, gli applausi e i coriandoli che vengono sparati direttamente addosso ad Agnes)
Prima di lasciarvi alla lettura, ci tengo a specificare che tutte le storie sono demenziali e riscritte con lo scopo di far ridere un po' la gente in questo periodo buio, di stenti e di sofferenze perenni. E ci tengo anche a precisare che le storie vanno lette in ordine di pubblicazione: il perché lo capirete man mano che andrete avanti.

Ho deciso che pubblicherò, (anzi pubblicherà ParoleNelCuore02 -beta, fidanzata e maga dell'html- visto che io è più le volte che ci litigo che altro) UNA NUOVA STORIA OGNI DOMENICA.
Fatemi sapere se vi piacciono lasciando una piccola recensione, io non vi tedierò più fino all'epilogo.

Buona lettura, buon divertimento e mi raccomando: rimanete in casa, mettete la mascherina e mantenete il distanziamento sociale! Ѐ per il vostro bene!

Un bacio,
Agnes Fey


 
Prologo 
 
 

 S-prologo

 


Princess Park. Anno 2020. Casa Tomlinson-Styles.
 
Louis sta frugando nello sgabuzzino, alla ricerca di qualcosa di utile per commettere l'ennesima malefatta nei confronti del povero Payno.
O per dar fastidio a Niall.
O anche solo per far fastidio al mondo intero. Ci sarebbe giusto qualche conduttore radiofonico che è stato troppo espansivo con suo marito su cui vendicarsi...proprio uno a caso...
Sbuffa mettendo un broncio adorabile: non è colpa sua se, tra la stesura di una canzone e l'altra, si annoia! Davvero!
Così, mentre Harry è impegnato con l'ennesima intervista, lui ha pensato bene di andare a cercare qualcosa da fare nello sgabuzzino del garage. Calcia una vecchia pallina di Clifford, dribbla il carrello con il Jenga versione Extreme, scivola sul suo vecchio skateboard e rischia di farlo pure sul carrettino di suo figlio. Fruga ancora un po' e alla fine il suo sguardo finisce su una scatola completamente nera con una grossa X rossa sul coperchio.
E una scritta.
Una semplice parola bianca scritta a caratteri cubitali e con la calligrafia netta e spigolosa di suo marito. Louis aggrotta le sopracciglia e davvero non ricorda perché Haz abbia scritto proprio quella parola, così innocente e carica di sogni, sotto quella X rossa.
Con un'alzata di spalle solleva il coperchio per fare chiarezza. Si aspetta di trovarla piena di libretti con racconti erotici o addirittura di storie dell'orrore.
E invece no.
Trova un semplice bigliettino con un messaggio lasciato in un corsivo disordinato e un inglese molto semplice. Louis lo legge, sgrana gli occhi e caccia un urlo disumano che viene udito sia dal marito -rinchiuso negli studi della BBC Radio One- che dal resto del mondo.
Finalmente si è ricordato perché  la parola "fiabe" è stata scritta sotto la X rossa!
Stringe di nuovo il bigliettino e guarda la scatola che dovrebbe contenere tutti i DVD con le riprese che hanno fatto a scopo benefico 5 o 6 anni fa. La guarda e finalmente il suo cervello registra che la scatola è vuota. Guarda il biglietto e realizza anche chi è stato a trafugare tutti i video.
In fondo, quel "Ti avevo detto che non ti saresti mai liberato di me" parla davvero chiaro. Troppo chiaro.
Estrae il cellulare dalla tasca e apre la chat "lads", quella che ha con i ragazzi. Con le ditina tremanti, digita velocemente un messaggio:

"Ragazzi, codice Despota. Ripeto: codice Despota. Agnes Fey è entrata nel nostro sgabuzzino e ha trovato quella scatola. Quella con le riprese delle fiabe! Siamo spacciati!".
 
Con lo sguardo perso nel vuoto, si rimette il cellulare nella tasca dei pantaloni e, sciabattando come un condannato al patibolo, ritorna a spaparanzarsi sul divano con la sigaretta nella mano sinistra e una birra nella destra, in attesa l'apocalisse imminente.
 
 
 
Princess Park. Casa Horan.
 
Il biondo proprietario di casa è comodamente slandronato sul divano, con birra e patatine strategicamente posizionate sul bracciolo del suddetto sofà.
Accanto a lui, pc già settato su Word, c’è Agnes Fey con una tazza di caffè fumante tra le mani e iL cRiCi già in fermento.
«Pronta?» le chiede Niall.
«Oh, sì.» risponde semplicemente la ragazza.
«Ne vedrai delle belle...» sorride «e ciò che non vedrai...».
Agnes gli lancia uno sguardo complice. «...mi darai i dettagli tu, ovvio.».
«Precisamente.». Il biondo preme play e parte il primo film. Agnes comincia a battere freneticamente sulla tastiera. 




NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.1 - CindaLou 

Appuntamento a...domenica




 

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Capitolo 2
*** 01 - CindaLou ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo I

CindaLou

 
s-Cinda-Lou
 

“Tanto tempo fa, nella ridente cittadina di Holmes Chapel, viveva un bambino di nome Louis con la sua famiglia.
I Tomlinson erano felici e il bambino cresceva amato e protetto, ma un giorno una tragedia si abbatté sulla famiglia: Marcus, il padre del bambino, morì in un incidente lasciando da sola Johannah e il piccolo Louis.
La donna visse per molti anni da sola, prendendosi cura del figlio e delle proprietà che aveva ereditato dal marito.
Poi, un giorno, quando ormai Louis aveva 16 anni, la donna incontrò Simon Cowell e, nel giro di poco, convolarono a seconde nozze.
Tutto procedette per il meglio, fino a quando…”
 
[Il narratore si interrompe e si volta verso la figura dietro di sé piegata in due dalle risate.
 -Ahahahahahahahahahahahah…no, scusate, non ce la posso fare…mia madre con Simon…Gesù Cristo…ahahhaha-
Louis si asciuga una lacrima e si fa aria con il copione che tecnicamente non dovrebbe più avere in mano.
Da fuoriscena tutti lo guardano male.
Jay alza un braccio e tira un coppino a suo figlio.
-La smetti di fare lo stupido? È la quarta volta che dobbiamo fermare le riprese per colpa tua!-
Louis si accarezza la parte lesa, rilegge ancora una volta il copione, lo arrotola e lo lancia fuori scena colpendo in faccia il povero Liam.
-Ahia!-
-Scusa, Leeyum! Bene bene, ci sono…riprendiamo.-
Il narratore si schiarisce la voce, ma non fa in tempo a riprendere che Harry irrompe in scena. Dà un bacino sulla nuca arrossata del castano, esce correndo, ruzzola a terra e si rialza trafelato.
Tutti lo guardano esasperati.
-Sto…sto bene!-
Il narratore si schiarisce di nuovo la voce e questa volta riprende da dove era stato interrotto:]
 
“Tutto procedette per il meglio, fino a quando Johannah non si ammalò.
-Louis, bambino mio…coff coff…-
Alzò una mano e accarezzò il volto triste del ragazzo inginocchiato vicino al letto.
-Promettimi che sarai forte e che andrai avanti...coff coff…io…sarò sempre al tuo fianco…-
Il ragazzo prese la mano della donna nella sua, mentre una lacrima gli cadeva dagli occhi.
-Mamma…non puoi lasciarmi…-
Un sorriso tenero, gli occhi si chiusero e la mano sfuggì dalla presa del ragazzo.
Un pianto disperato proruppe dal suo petto mentre si gettava sul corpo ormai senza vita della madre.”
 
[-Eeeee STOP! Perfetta. Finalmente ci siamo riusciti!-
Tutti che applaudono e il set viene sgomberato.
-Adesso dobbiamo girare la scena dove Simon, Ben e Nicholas iniziano a trattare male Louis.-
Harry abbraccia da dietro il compagno e si raccomanda con Nicholas e Ben:
-Mi raccomando, ragazzi: non trattate troppo male il mio Boobear! Anche se non sembra, è molto sensibile…-
Louis ne approfitta e si lascia coccolare da Haz, mentre tutto il resto della troupe scuote la testa sconsolata.
-Bene: si ricomincia! Qualcuno tolga Harry dal set.-
Si avvicina Anne che prende il figlio per un braccio e lo trascina via.
-Andiamo, Harold: le smancerie le fate dopo.-
Harry e Louis si salutano e si mandano bacini a distanza.
-Ciak! Si gira!-]
 
“Non era passato nemmeno un mese dalla morte di sua madre quando comparvero Nicholas e Ben sulla porta della sua camera.
I figli di Simon non lo avevano mai trattato bene e adesso -ne era certo- le cose sarebbero anche peggiorate.
-Bene, da oggi questa sarà la nostra stanza dei divertimenti! Quindi...sloggia, pidocchio!-
Louis li fissò ancora mezzo assonnato e con un sopracciglio alzato.
-E io dove dovrei andare, scusate?-
I due ragazzi si guardarono, sorridendo malignamente.
-In cantina! Con i topi tuoi simili, ovviamente!-
Il castano rimase a fissarli un attimo, sconvolto, prima di ribattere:
-Col cazzo! Questa è casa mia e voi stronzi potete anche andare a cagar…-
 
[-STOOOOP! NO NO NO! LOUIS! TU SEI ANCORA TRISTE E ADDOLORATO PER LA MORTE DI TUA MADRE! E UNO TRISTE E ADDOLORATO NON IMPRECA!-
Il castano sbuffa spazientito.
-Ma mi stanno cacciando da camera mia! Come cazzo dovrei reagire?!-
Il regista alza gli occhi al cielo.
-Tu attieniti al copione, per cortesia.-
Per Louis è un colpo basso.
-IO MI STO ATTENENDO AL COPIONE!-
Compare in scena il copione di Louis e il cantante lo scorre velocemente prima di lanciarlo fuori set quando si rende conto che -effettivamente- non era quella la battuta che avrebbe dovuto dire.
-Ok ok, colpa mia. Più sconvolto e addolorato. Ho capito. Ci sono.-
Si riposiziona e compare l’assistente di scena con il ciak in mano.
-Scena 2, seconda ripresa! CIAK! AZIONE!-]
 
“Non era passato nemmeno un mese dalla morte di sua madre quando comparvero Nicholas e Ben sulla porta di camera sua.
I figli di Simon non lo avevano mai trattato bene e adesso -ne era certo- le cose sarebbero anche peggiorate.
-Bene, da oggi questa sarà la nostra stanza dei divertimenti! Quindi...sloggia, pidocchio!-
Louis li fissò ancora mezzo assonnato e con un sopracciglio alzato.
-E io dove dovrei andare, scusate?-
I due ragazzi si guardarono, sorridendo malignamente.
-In cantina! Con i topi tuoi simili, ovviamente!-
Il castano rimase a fissarli un attimo, sconvolto, prima di ribattere:
-State scherzando, vero? Non potete farmi questo…è casa mia…non potete cacciarmi…-
La voce gli uscì flebile e tremante.
-E invece possono!- esclamò Simon comparendo alle spalle dei figli -Tu sei ancora minorenne e io, essendo legalmente il marito della tua defunta madre, ho pieno diritto di disporre dei tuoi averi.-
Alle parole dell’uomo un velo di lacrime di frustrazione bagnò i bellissimi occhi azzurri del ragazzo.
-Hai sentito: prendi le tue cose e scendi in cantina. La tua nuova camera è pronta per te.-
Il ragazzo avrebbe tanto voluto ribattere o anche solo tirare un pugno in faccia all’uomo, ma purtroppo Simon aveva ragione: sarebbe rimasto il suo tutore legale fino ai 18 anni e, prima di quella data, non poteva fare niente.
O se ne andava e perdeva tutto, oppure portava pazienza per un anno.
Ce la poteva fare.
Avrebbe ingoiato e fatto buon viso a cattivo gioco, poi si sarebbe ripreso quello che era suo.
In un attimo, Louis raccattò le sue cose e, scortato dai suoi fratellastri e da Simon, scese.
-È un po’ da pulire, ma è accogliente, no? E a proposito di pulire…da oggi ti occuperai tu delle faccende di casa. E ti occuperai anche dei pasti.-
Cucinare? Lui non sapeva nemmeno da che parte cominciare!
L’uomo sembrò leggergli nel pensiero.
-Ti do tempo un mese per imparare da chi vuoi tu. Per questo tempo verrà qualcuno da fuori. Scaduto il termine non tollererò qualcosa di cucinato male e non tollero da subito qualcosa di pulito male. Prima fai le faccende e poi quello che vuoi.-
L’uomo si voltò e fece per andarsene.
-Ah, dimenticavo: inutile dirti che non dovrai dire niente a nessuno, vero? E che dovrai dare ottimi risultati a scuola: l’apparenza prima di tutto.-
Louis annuì con lo sguardo basso, le lacrime che premevano per uscire e il labbro morso a sangue.
-Tutto chiaro?!-
-Sì…-
-Bene, e già che ci sei…dimenticati del pianoforte e delle chitarre. Ti sarà vietato entrare nella sala della musica, se non per pulire.-
L’uomo se ne andò lasciandolo solo con i due ragazzi più grandi.
-Hai sentito papà? Mettiti al lavoro, schiavetto!- e sghignazzando se ne andarono pure loro.
Louis crollò a terra prendendosi la testa fra le mani, disperato.
E ora cosa gli rimaneva?
Doveva parlarne con Zayn: con lui al suo fianco poteva farcela. ”
 
[-STOP! BENE! PAUSA DI 20 MINUTI!-
-BELLA MERDA, COMUNQUE! NON POSSO PIÙ FARE UN CAZZO SE NON SOFFRIRE IN QUESTO FILM! BELLA MERDA!-
Louis batte le mani verso la regia, mentre Harry corre sul set e va a consolare le finte lacrime del suo fidanzato.
-Louuueee, mi dispiace! Sono stati tanto cattivi.-
-Su su, Raggio di Sole: era solo recitazione! Sono stato bravo, vero?-
Haz annuisce come un bambino e aiuta Louis a rialzarsi mentre Niall, Zayn e Liam li raggiungono.
-Ragazzi, abbiamo venti minuti: direi che è ora di uno spuntino.-
Niall e Harry si battono il cinque e, come dei bambini, corrono verso la caffetteria degli studios, seguiti dagli altri tre e da Anne e Jay che chiacchierano amabilmente.
 
Venti minuti più tardi ritornano tutti sul set.
-Adesso c’è la scena dove Louis va da James al Late Late pub e impara a cucinare. Harry, Liam e Niall, tutti pronti perché voi andrete a mangiare al pub.-
I tre ragazzi sbiancano alle spalle di Louis, mentre il castano si sfrega le mani compiaciuto e si tira su i pantaloni facendo un saltello.
Il regista se ne accorge e specifica rassicurandoli:
-Ovviamente non mangerete il cibo cucinato in scena, ma ci sarà qualcosa di cucinato dai cuochi della mensa.-
I tre tirano un sospiro di sollievo collettivo, mentre Louis si affloscia e si gira con gli occhioni da cucciolo bastonato verso Harry.
-Ma io volevo cucinare per te…-
Harry si lascia intenerire e gli promette che a casa lo lascerà cucinare.
Liam e Niall gli danno piccole pacchette sulla schiena quando Louis si gira tutto contento.
La scena viene allestita e i ragazzi si preparano a recitare.]
 
“Zayn tentò in tutti i modi di far ragionare Louis.
Perché non registrava le conversazioni e li denunciava?
Ma il castano fu irremovibile e tutto ciò che il moro poté fare, fu consigliargli di chiedere aiuto a James, giù al Late Late.
Ovviamente lui sarebbe stato al suo fianco, sempre.
Ecco spiegato come mai, in quel momento, si trovavano nella cucina del locale.
-Ok, adesso taglia le verdure in modo sottile. Cerca di prendere il ritmo. Sei un musicista: dovresti capire bene il concetto di ritmo. Taglia a sedicesimi.-
Il castano annuì e impugnò il coltello iniziando a tagliare.
-NO NO, LOUIS! SEDICESIMI NON OTTAVI! DANNAZIONE: IL RITMO!-
L’uomo prese a pestare i piedi a terra mentre sbraitava, rosso in viso.
Zayn, seduto al banco da lavoro, si mise a sghignazzare.
James era così: gridava e pestava i piedi, ma era di una bontà infinità e Louis riuscì finalmente a prendere il ritmo giusto e a tagliare le verdure in modo decente.
-Ora segui passo passo la ricetta! Non fare di testa tua: non sei ancora abbastanza abile per queste cose, capito?-
Il ragazzo annuì ancora e finalmente, un’ora dopo, finì di preparare la sua prima cena completa.
-ZAYN! - gridò l’uomo a pochi passi dal moro che subito scattò sull’attenti -Tu assaggi con me e ti scarifichi per il bene comune.-
Il moro sbuffò e assentì: questo ed altro per il suo migliore amico. Con una forchetta in mano adocchiò la pietanza con fare sospetto, poi sospirò e prese un boccone, preparandosi al peggio.”
 
[-E ANCHE QUESTA È ANDATA!-
Zayn e James si scambiano un cinque per l’ottima scena girata, mentre Louis continua a spostare lo sguardo dalla sua mano al coltello.
-REGIA! SI POSSONO CHIAMARE I SOCCORSI?! STO MORENDO!-
Louis si appoggia con fare melodrammatico al bancone della scena.
Harry corre da lui, preoccupato, mentre Louis riprende a gridare:
-REGIA! C’È IL MIO SANGUE OVUNQUE! STO MORENDO DISSANGUATO!-
Il riccio afferra al volo il castano che si accascia fra le sue braccia.
-Harold…ti amo tanto…promettimi che andrai avanti…-
Harry lo guarda con un sopracciglio alzato mentre dietro di loro i tecnici smontano il set.
Johannah passa e, senza degnare il figlio di uno sguardo, esclama:
-Melodrammatico! Anne, tuo figlio vizia troppo il mio. Dovrebbe dargli due sberle.-
Harry continua a guardare Louis e la sua mano dove è presente un piccolo taglietto sull’indice sinistro.
-Boobear…è solo un taglietto! Non morirai, anzi...-
Harry da un bacino al dito di Louis e lo succhia leggermente.
-Ecco fatto: adesso guarisce!
-Oh, Harold! Mio eroe!-
I due si baciano mentre i tecnici allestiscono il nuovo set.
Il regista chiama il riccio per le riprese e Jay porta via Louis prendendolo per un orecchio.
Harry si alza e lo saluta mandandogli bacini, prima di spazzolarsi i jeans e prepararsi a girare.
-HAZ! MANGIA TUTTO! COSÌ DIVENTI GRANDE!-
Louis si libera dalla stretta della madre e corre incontro ad Harry. Il riccio gli fa pat pat sulla testa e gli lascia un tenero bacino fra i capelli (tanto ci arriva).
-Certo, Boobear, e ora lasciami recitare. Su su: fila in cucina!-]
 
“Quella sera, James si aspettava di vedere entrare chiunque nel suo locale, ma certamente non il ragazzo riccio che era comparso sulla porta.
-Non ci posso credere! Harold Edward Styles! Che cosa ci fai qui, ragazzo mio?-
Il ragazzo si avvicinò imbarazzato, grattandosi la nuca.
-Ciao, zio James! Ti trovo bene.-
Louis sbucò in quel momento dalla finestra della cucina e passò le ordinazioni a Zayn. Il suo sguardo venne catturato da quella bomba sexy dai capelli ricci comparsa in sala.
Un angelo sceso in terra a lenire le sue sofferenze.
Vide il suo amico ancheggiare con il vassoio verso il suo fidanzato e dargli un leggero colpo di fianco prima di passare oltre.
Vide Liam guardare Zayn con sguardo pieno d’amore, mentre Niall, il migliore amico del castano, scherzava con il moro e tentava di rubargli del cibo.
Poi il riccio sorrise e ai lati della sua bocca si formarono due adorabili fossette. Il povero cuoricino del castano si mise a battere all’impazzata e lui dovette appoggiarsi al bordo del bancone per non cadere.
Se non lo avesse ucciso Simon, lo avrebbe sicuramente fatto quell’angelo riccio.
Ne era certo.
-Ehi, Zy! Chi è quello splendore divino?-“
 
[-Ma questa battuta non c’era nel copione.-
Il regista mette una mano sulla bocca del suo assistente e lo fa tacere.
-Lascialo fare. Finché non si discosta troppo dalla scena madre va tutto bene.-]
 
“Zayn si girò verso il trio che stava parlando con James e fissò il ragazzo in questione per un istante.
-Ricordo che veniva all’asilo con noi quando eravamo piccoli, ma poi si è trasferito. In ogni caso è il figlio di Desmond Styles. È un musicista superbo e spopola in Europa.- un’alzata di spalle -Per i dettagli dovrai chiedere a James o ai ragazzi: so che le sorelle di Liam sono rimaste in contatto con quella di Harry, Gemma. Detto questo, torniamo al lavoro che devo andare a prendere le loro ordinazioni.-
Louis venne ricacciato in malo modo all’interno della cucina, riuscendo giusto in tempo a vedere i ragazzi che si sedevano al tavolo lì vicino. Inutile dire che il castano ci mise tutta l'anima nel preparare le loro ordinazioni. In fondo gli piaceva cucinare quando stava fra le mura del Late Late: lo rendeva felice e libero.
Si dimenticava di tutti i suoi problemi a casa e poteva pure cantare.
Come in quel momento.
-“...Shot me out of the sky...You're my kryptonite...”-
 
Quel cibo era squisito! Harry non aveva mangiato niente di così buono nemmeno mentre stava in Europa.”
 
[Fuori dal set qualcuno scoppia a ridere al pensiero di qualcosa di buono cucinato da Louis e il regista intima il silenzio.]
 
“Harry stava assaporando la sua carne quando alle sue orecchie arrivò quel suono celestiale e stranamente familiare.
-“... You keep making me weak...Yeah, frozen and can't breathe...”-
Si guardò un attimo intorno, senza successo.
-Voi non lo sentite?-
Liam e Niall lo guardarono alzando le spalle e negando con la testa.
E al riccio non restò altro da fare se non riprendere a mangiare, non sapendo che la fonte della sua curiosità era appena oltre la porta alla sua destra.”
 
[-STOOOP! BRAVI, RAGAZZI! DIREI CHE PER OGGI ABBIAMO FINITO!-
Harry corre incontro a Louis e lo solleva in braccio per baciarlo.
Louis si attacca tipo koala.
-Haz, sei stato bravissimo, amore! Eri così figo e sexy e bellissimo e tutto.-
Il riccio diventa bordeaux fino alle punte delle orecchie e balbetta complimenti al compagno.
Tutti alzano gli occhi al cielo.
-Bene, riprendiamo domani. Meglio non sfidare la sorte con la memoria di Louis e la sua voglia di improvvisare.- annuncia il regista.
Tutti lasciano gli studios e ritornano nelle proprie case.
 
La mattina seguente, Louis arriva agli studios con i capelli tutti spettinati. Harry, dietro di lui, si frega gli occhi come un gatto e fa bella mostra di un paio di succhiotti sul collo. Il castano sorride a trentadue denti, orgoglioso di aver lasciato lui quei segni.
Non che serva ricordare alla gente che il riccio è suo.
Ci mancherebbe.
-Oggi giriamo la scena in cui Harry porta gli inviti a Ben e Nick per il party. Mi raccomando: ricordatevi che Harry è gay e sta cercando un fidanzato.-
Louis tende le orecchie e il suo sorriso si spegne.
-Dovrete cercare di conquistare il vostro ospite, ok?-
I due ragazzi annuiscono e Harry entra in scena sexy più che mai: indossa una camicia di lino nera con le rose rosse, sbottonata fin sotto i pettorali, e un paio di skinny neri che slanciano le sue gambe. Ai piedi ha degli stivaletti di camoscio beige.
Tutti lo guardano a bocca aperta.
Il castano inizia a ringhiare e si gira verso Ben e Nick mentre fa scudo con il suo corpo al fidanzato.
-Voi due…attenti a quello che fate. Io vi osservo. Mi segno tutto. E poi agisco.-
Liam lo trascina nella sua posizione di partenza per la scena, mentre lui ancora grida:
-SONO QUI DIETRO! NON VI LIBERERETE MAI DI ME! MAAAIII! HAZ È MIO!!-
L’assistente della regia entra con il ciak e fa partire la scena ricordando a Louis che, se si attiene al copione, le riprese finiranno prima.]
 
“Louis uscì dalla stanza della musica giusto in tempo per sentire il campanello suonare.
Ormai, oltre ai cellulari e le sveglie, era l’unica cosa che suonava in quella casa.
E ogni volta gli piangeva il cuore quando vedeva le sue chitarre e il suo pianoforte muti.
Poi dei passi si avvicinarono e lui fece appena in tempo a nascondersi in cucina.
I suoi fratellastri entrarono in salotto con il loro ospite e Louis spalancò la bocca: la bomba sexy appena tornata in città.
Se Zayn non avesse convinto Liam a presentarglielo avrebbe dato di matto.
-Ehi, tu! Portaci del tè!–
Il ragazzo strinse i denti e tese le orecchie.
Stava letteralmente bollendo dalla rabbia nel sentire quelle due carogne che flirtavano con la Sua preda.
Poi il bollitore fischiò e lui dovette stamparsi in faccia il suo sorriso più bello (e falso) e portare il tè con i biscotti appena sfornati. Da lui, ovviamente.
-Ecco qui!-
Appoggiò il vassoio sul tavolino e poi i suoi occhi incontrarono quelli del ragazzo seduto sulla Sua poltrona: era a dir poco magnifico ed era felice ci fosse seduto lui e non uno dei due vermi.
Rimasero a fissarsi per qualche secondo, dimentichi di tutto e di tutti.
Poi qualcuno alle sue spalle, Faccia di Cavallo di sicuro, tossicchiò e fece tornare Louis alla realtà. Il ragazzo, allora, tornò alla cucina tendendo di nuovo le orecchie.
-È lui Louis, il terzo fratello? Quello che sa suonare e cantare?-
Come faceva a saperlo?
Poi un flash.
Lui bambino, seduto a quel pianoforte, e un bimbo riccio con la voce da angelo che cantava sulle sue note.
Era una scena che a Louis sembrava lontana anni luce.
Nell’altra stanza, attimi di silenzio imbarazzato, poi Ben Faccia da Schiaffi rispose:
-No, lui è il domestico. Il nostro fratellino è a Londra dai parenti materni. Tranquillo, se dovesse tornare in tempo gli daremo noi l’invito.-
Invito che -come Louis ben sapeva- sarebbe finito nelle mani di Simon, senza possibilità di essere recuperato.
Ma lui non si sarebbe arreso: non avevano ancora scoperto di cosa fosse capace Louis William Tomlinson quando si metteva in testa una cosa.”
 
[-Bella scena! Bravi tutti, ma adesso, Raggio di Sole, copriti che prendi freddo.-
Louis si avvicina e chiude la camicia di Harry, mentre il riccio alza un sopracciglio ghignando:
-Sei geloso, Boobear?-
Il castano alza gli occhi al cielo esasperato, dissimulando bene.
-Chi io? Mai! Quelli il mio fascino, la mia bravura e la mia belva- si indica con entrambe le mani le parti basse -se li sognano! Nemmeno fra cent’anni!-
-Ah, sì? E questa belva…-
-Questa sera, Splendore! E adesso vediamo di andare avanti con questa cagata da istituto di igiene mentale e finire in fretta.]
 
“Contro tutte le sue aspettative, quella sera le carogne erano usciti lasciandolo solo a casa.
Oddio, non era proprio da solo: Zayn arrivò a prenderlo per andare al lavoro, entrando in casa proprio mentre lui scovava il suo invito nel cassetto delle mutande di Cowell. Fu orrendo frugarci dentro e il ragazzo avrebbe di sicuro avuto gli incubi per i prossimi cent’anni, ma ne sarebbe valsa la pena.
Riuscì a recuperare l’invito, lasciando la busta per non destare sospetti. Fortunatamente il riccio era un perfezionista di merda e aveva nominato anche il biglietto all’interno.
Meglio per lui.
Arrivati al Late Late lo mostrò sia all’amico, che di sicuro ci sarebbe andato con il suo fidanzato, sia a James.
L’uomo prese in mano l’invito e sorrise dolcemente: se anche il giovane Harry si fosse dimenticato di Louis, sicuramente se ne sarebbe ricordata Anne.
-Louis, vieni qui!-
Il ragazzo lo guardò con un sopracciglio alzato.
-Cosa c’è, zio James?-
Uno schiaffetto sulla faccia.
-Hai ottenuto l’invito, ma…come pensi di andare alla festa? Ci vuole il vestito elegante e devi avere un mezzo…OH! ANDIAMO, LOUIS! LE BASI! LE BASI!-
L’uomo pestò i piedi come suo solito.
Il castano guardò nella direzione del suo migliore amico mentre si massaggiava la guancia lesa e il sorriso si spense quando lo vide fare segno di sì con la testa.
James lo guardò con fare paterno, cambiando repentinamente espressione: dopotutto lo aveva promesso a Johannah che avrebbe vegliato sul suo unico figlio.
-Per fortuna ci ho pensato io! Ho già preso il vestito e ti presterò la mia auto sportiva.-
Il ragazzo si mise a saltellare per tutta la cucina andando a battere il cinque al moro.
-Ma ricordati...- i due ragazzi si bloccarono a mezz’aria mentre si scambiavano l’ennesimo cinque -...devi essere a casa per la chiusura del locale e soprattutto devi evitare di farti riconoscere dai tuoi fratelli. Per fortuna è una festa in maschera. E ora su! Al lavoro! I clienti non si servono da soli!-”
 
[-YEEEAAH! FINALMENTE POSSO METTERMI IL VESTITO FIGO!-
Louis si mette a saltellare per la scena, mentre Harry gli si avvicina piano.
-A me piaci anche così, Lou.-
-Aww, amore! Anche tu sei bello sempre, ma quel vestito mi fa un culo pazzesco.-
Tutti vengono mandati al trucco e parrucco per la scena più importante di tutto il film.
Trenta minuti James e Louis tornano sul set.
Harry sbircia il suo fidanzato con sguardo adorante (e sbavante). Tutti giurano di vedere fiorellini e cuoricini che fluttuano attorno al ragazzo.
Lo scenario è quello del Late Late.]
 
“-Come sto, zio James? Pensi che potrò fare colpo?-
L’uomo lo guardò serio facendo sudare Louis che subito mise un dito tra collo e colletto cercando di allentare la tensione del papillon.
Poi scosse la testa.
-No, non ci siamo proprio…fai schifo…-
Il castano afflosciò le spalle, abbattuto: non sarebbe mai riuscito a farsi notare da Harry. Aveva perso in partenza…già lui non era proprio una bellezza…
-OH ANDIAMO, RAGAZZO! SEI SPLENDIDO!- un coppino tirato a tradimento -SECONDO TE IO TI COMPRO COSE CHE NON TI STANNO BENE! MI HAI PRESO PER UN PIRLA?-
Louis si nascose con le braccia aspettandosi un’altra sberla da parte di James, ma tutto quello che l’uomo fece, finito di pestare i piedi e strillare, fu di lanciargli le chiavi e una maschera di pizzo nera con piume di pavone.
-E questa dove l’hai trovata?-
Il ragazzo si rigirò la maschera tra le mani con un sopracciglio alzato.
-MA FATTI GLI AFFARI TUOI! E ORA SPARISCI! NON TI VOGLIO RIVEDERE PRIMA DELLE DUE!-
L’uomo gli fece segno di andarsene con la mano e Louis obbedì ringraziando e salendo in macchina.”
 
[Louis rimane seduto in macchina mentre lo sfondo dietro di lui scorre.
-Bella! Questa scena ha solo la musichetta stupida, quindi posso dire quello che mi pare.- ghigna compiaciuto e poi inizia -MERDA ALLA REGIA! FILM DI MERDA! BUDGET DI MERDA! NICK E BEN NON HANNO LA BELVA CHE HO IO NELLE MUTANDE E HAZ È MIO!-
Fuori scena, tutti sono in silenzio mentre Harry diventa bordeaux dall’imbarazzo.
Liam si avvicina a Zayn.
-Dovremmo dirgli che si sente tutto?-
Zayn fa segno di no con la mano, mentre Niall scoppia a ridere con la faccia rossa e le lacrime agli occhi.
Finalmente l’assistente di scena annuncia lo stop e Louis smette di sparare minchiate scendendo dalla macchina tutto soddisfatto.]
 
“Fu impossibile non trovare villa Styles.
Tutti, a Holmes Chapel, conoscevano la villa bianca che accoglieva i visitatori all’ingresso della cittadina.
Louis parcheggiò la macchina nel primo buco disponibile e si infilò la maschera. Un respiro profondo e scese.
-MA PORCA DI QUELLA PUTTANA BASTARDA!-”
 
[La scena si interrompe mentre Louis sbraita.
-MI SONO QUASI UCCISO! DI MUSO STAVO CADENDO! DI MUSO! SE BECCO IL PIRLA CHE HA LASCIATO QUI…oops…ehm...è il mio copione questo…-
Louis raccoglie il copione e lo lancia in macchina.
-Scusate, colpa mia! Riprendiamo pure.-]
 
“La stradina era illuminata e conduceva ad un’immensa scalinata di marmo. Louis la percorse con il groppo in gola, rigirandosi l’invito fra le mani.
Il cartoncino blu, con i riflessi verdi e la scritta argento, brillava e mandava riflessi colorati alla luce delle lanterne. Lo mostrò all’ingresso, poi le porte si spalancarono e la musica invase le sue orecchie.
Tutti stavano ballando un lento molto sensuale, abbracciati al proprio o alla propria partner. Intravide Zayn accoccolato fra le braccia di Liam e Niall, rigido come un paletto, che ballava con una ragazza castana. Assomigliava terribilmente alla sua bomba sexy, quindi quella doveva essere Gemma Styles. Stava per raggiungerli, quando il suo sguardo venne catturato dalla figura angelica che stava al tavolo dei dolci.
Harry era stupendo: indossava dei pantaloni neri eleganti, che gli fasciavano le lunghe gambe snelle, una camicia bianca con i volant sui polsini e le rouge che ricadevano dal colletto alto sul petto. Ai suoi piedi, degli stivaletti lucidi con un po’ di tacco e, tra i suoi capelli, erano incastrati dei diamantini rossi e arancio che facevano brillare e risaltare i suoi occhi verdi.
Louis rimase a bocca aperta.
La visione sarebbe stata perfetta se non fosse stato per i mosconi che ronzavano intorno al riccio: Ben e Nick continuavano ad assillarlo e, se non fosse stato per lo sguardo scocciato e bisognoso di aiuto che stava mandando Harry, il castano non si sarebbe nemmeno avvicinato.
-Ma...quindi Louis non è tornato e non ha ricevuto il mio invito?-
Ben alzò gli occhi al cielo mentre prendeva la mano del ragazzo.
-Purtroppo no. Ma cosa importa? Hai me e Nicholas, siamo meglio di quel ragazzetto…-
Una venina cominciò a pulsare sulla tempia del sopracitato...ragazzetto.
Guardò il suo orologio da polso: era già arrivato tardi, o agiva adesso o mai più.
Mosse un passo verso i tre ragazzi, fortemente intenzionato a dare una lezione ai suoi fratelli. Le parole di Zio James che rimbombavano nella sua testa. Non avrebbe dovuto farsi notare da loro, ma se non rischiava non avrebbe mai conquistato il bel festeggiato. Doveva solo sperare che i due fossero così stupidi da non riconoscerlo tutto in ghingheri e con la maschera.
Appoggiò le mani sulle loro spalle e li scansò in malo modo.”
 
[-BRAVO! BEL MODO PER NON FARSI NOTARE! BRAVO! OH, ANDIAMO: BISOGNA ESSERE PROPRIO STUPIDI!-
James sbraita dal fuori scena, mentre qualcuno tenta di farlo stare zitto e trascinarlo via.
La regia ringrazia di poter togliere le grida nel post-produzione senza dover rifare tutto.
La scena va avanti.]
 
“-Ciao, Splendore! È tutta sera che ti cerco e tu sei qui. Non mi starai tradendo con questi due, spero?!-
Harry alzò lo sguardo e rimase incatenato al blu liquido degli occhi dell’altro: aveva già visto quelle polle d’acqua limpida e pura, ma dove?
Il ragazzo mascherato lo prese per mano.
-Vieni, tesoro mio, andiamo in un angolo più tranquillo.-
Il riccio si lasciò trascinare fuori, fino alla fontana, incantato da quegli occhi e da quel culo.
Dio, quel culo…da morirci!
Harry si perse a pensare a come sarebbe stato bello stringere quelle natiche sode mentre con violenza veniva penetrato dal ragazzo davanti a lui.
-Ho il piacere di essere in compagnia di ...?-
Louis ridacchiò a quello.
-È ancora presto per questa domanda, mio Bellissimo. Mi concedi questo ballo e quello dopo e quello dopo ancora?-
Il riccio ridacchiò e i suoi tremori fecero brillare ancora di più i diamantini nei suoi capelli. Poi gli si avvicinò appoggiando le mani sui suoi fianchi e iniziando ad ondeggiare. Il castano gli gettò le braccia al collo lasciandosi condurre mentre piano iniziava ad accompagnare la melodia con la sua voce.
Harry sussultò: quella era la voce che aveva sentito da zio James. Era la voce che gli era sembrata familiare.
Appoggiò il volto fra i capelli soffici e profumati del ragazzo più basso e si perse. Rimasero così, non seppero nemmeno loro per quanto tempo, poi finalmente Louis alzò il suo volto e fece combaciare le sue labbra rosse e sottili con quelle piene e morbide del ragazzo più alto.
Era tutto magico.
-Harry, io sono…-
Il suo cellulare iniziò a suonare all’impazzata.
Louis lo estrasse velocemente dalla tasca e spense la sveglia.
-Merda, è tardi…Io…devo andare…mi dispiace…davvero…-
-Aspetta! Dimmi almeno il tuo nome!- urlò, ma il ragazzo misterioso era già lontano.
Harry lo vide inciampare e ruzzolare giù dagli ultimi gradini della scalinata in marmo.
Tentò di raggiungerlo, ma quando arrivò ai piedi della scala tutto ciò che rimaneva del ragazzo era una vans blu con le stringe argento.”
 
[-Gesù Cristo…sono ruzzolato veramente…-
Harry si avvicina a Louis e gli dà un bacino sul ginocchio dove il castano sostiene di essersi fatto male.
Liam entra in scena e ricorda a Harry che devono continuare con le riprese.
I due piccioncini si salutano come se uno dei due stesse per andare in guerra.
Tutti alzano lo sguardo esasperati, ansiosi che queste riprese finiscano in fretta e ripetendosi che lo stanno facendo per beneficienza.]
 
“Liam, Zayn, Niall e Gemma trovarono Harry seduto sul bordo della fontana che si rigirava la scarpa fra le mani.
La ragazza si sedette vicino al fratellino.
-Ehi, cosa c’è?-
-Gems, l’ho trovato! Ho trovato il ragazzo dalla voce d’angelo che ho sentito al Late! Mi stava per dire il suo nome, poi è suonata la sveglia ed è fuggito via...mi è rimasta solo questa!-
Harry mostrò la scarpa a sua sorella e ai ragazzi notando come si guardassero preoccupati con sguardo complice.
-Voi sapete chi è?-
Si alzò di scatto avvicinandosi a loro, la scarpa tenuta in mano come un oggetto prezioso.
Niall e Liam abbassarono lo sguardo colpevoli, prima di spostarlo su Zayn.
-Amore…- sussurrò piano il castano.
Il moro lo fissò titubante, per un attimo, poi si rivolse a Harry.
-Va bene. È arrivato il momento che io faccia qualcosa di concreto per il mio migliore amico, ma tu promettimi che lo aiuterai.-
Il riccio annuì solenne.
-Bene. Quella scarpa è di Louis. Louis Tomlinson. Non è vero che è a Londra, è qui a Holmes Chapel e...non se la passa bene da quando è morta sua madre…-“
 
[-Ottimo, ragazzi! Mancano poche scene e abbiamo finito. Louis, sei pronto?-
Il castano compare sulla scena in mutande.
Anne deve prendere per la collottola suo figlio e impedire che si fiondi sul fidanzato per violentarlo in scena.
-Ciak! Si gira!]
 
“Dall’altra parte della città, Louis aveva appena fatto in tempo a riconsegnare la macchina a James e a correre a casa, quando i suoi fratellastri rientrarono e si fiondarono a bussare alla sua porta.
Louis si spettinò i capelli e si rotolò nel letto finché non bussarono di nuovo.Aprì la porta con sguardo assonnato, sbadigliando rumorosamente.
-Avete bisogno di qualcosa?-
I due lo guardarono a bocca spalancata, come se si aspettassero di vederlo in completo elegante. Osservarono la stanza alla ricerca di indizi, poi Nick esclamò:
-Te l’avevo detto che non era lui! Era troppo figo e il vestito troppo costoso! Poi papà ha bruciato l’invito e senza quello non sarebbe potuto entrare.-
Ben annuì in direzione del fratello, poi si rivolse a Louis:
-Domani ci porterai la colazione a letto: è stata una giornata stancante.-
La porta si richiuse e il castano poté tirare un sospiro di sollievo e andare finalmente a dormire. Si addormentò pensando al bacio che aveva dato al suo Haz e sognando di quando erano piccoli e le loro madri scherzavano su come sarebbero stati belli insieme. Fra le mani, un diamantino rosso a ricordargli che non era stato un sogno.
La mattina seguente, tutto quello che rimase a Louis della festa, oltre al prezioso, fu l’amaro in bocca e una scarpa in meno.
Da bravo coglione aveva perso una scarpa e non se ne era nemmeno accorto. Sperava solo non l’avessero trovata uno dei due idioti a cui stava portando la colazione. Fu per quel motivo che aspettò che tutti se ne fossero andati prima di passare al setaccio casa alla ricerca della sua vans mancante. Niente: non l’avevano trovata loro. Meglio così. Questo non impedì ai suoi fratellastri, quando prese la scusa di averla rotta sul lavoro serale, di schernirlo per tutto il pranzo e le ore seguenti.
Louis non ce la faceva più. Voleva arrivare al Late Late il prima possibile e smettere di sentirli. Si concentrò sul pavimento che doveva pulire finché non venne interrotto dal suono del campanello.
-Vado io…-
Quando aprì la porta, la sua bocca si spalancò sorpresa: Harry era lì, con Liam, Zayn e Niall, e aveva in mano la sua vans mancante.
Si fissarono negli occhi e poi entrambi abbassarono lo sguardo sulla gemella che Louis aveva indosso.
-Ti ho trovato, Lou, e mi è stato detto tutto…-
-Shhh, volete che sentano tutto? Zayn, lo sapevi che era pericoloso! Ti avevo chiesto di non dire nulla! Era un segreto tra me, te e James…-
Il castano cercò di sussurrare tutto il suo disappunto e il moro abbassò lo sguardo colpevole.
Liam cercò di difendere il fidanzato.
-Perché non ci hai detto nulla? Potevamo aiutarti!-
-No, non potevate e non potete. E ora devo tornare dentro prima che gli idioti si accorgano di qualcosa. Dimenticati di me. Dimenticati di tutto, Haz!-
Il riccio sussultò, ma prima che Louis potesse chiudere la porta, dal salotto sbucò Ben Faccia da Schiaffi.
-Chi è, Sfigatello? Oh, ciao, Harry. Che piacere! Vieni, entra. E tu! Fila in cucina e portaci del tè con i biscotti!-
Louis lanciò uno sguardo severo a quelli che erano i suoi amici, poi annuì e si precipitò in cucina.
Lo avrebbero messo nei guai. Avrebbe perso tutto. Il lavoro e la pazienza di quasi un anno...sprecati. Mancava poco…mancava davvero poco ai suoi diciotto anni… E adesso rischiava di andare tutto a rotoli.
Si mise a canticchiare cercando di stare calmo e non spaccare tutto.
Si mise a canticchiare per cercare di non sentire le voci che provenivano dall’altra stanza.
Fu tutto inutile.
Harry, nel salotto, sorrise al riconoscere la voce che negli ultimi giorni aveva popolato i suoi sogni.
-Andiamo subito al sodo.- disse fissando i circa proprietari di casa -Ieri al party sono rimasto folgorato da uno di voi…fratelli…-
Ben e Nick si misero sull’attenti, proprio mentre Simon decideva di fare il suo ingresso nel salone.
-Buon pomeriggio, Harry, sono contento tu sia rimasto folgorato dalla bellezza e dalla grazia di uno dei miei figli. Ne sono davvero lusingato.-
Il riccio si alzò e -più per educazione che per altro- strinse la mano dell’uomo.
-Il piacere è solo mio, signor Cowell.-
In cucina, Louis strinse il bordo del tavolo talmente forte da farsi venire un crampo alle dita.
In salotto, quel viscido del suo patrigno continuò a blaterare:
-E quale dei miei figli ha rubato il tuo cuore?-
Harry sorrise: un sorriso furbo e uno sguardo complice nella direzione dei suoi amici.
-Ah! Questo non glielo so dire…eravamo tutti mascherati e io penso di essere stato un po’ brillo...- un altro sorriso -...ma sono sicuro che quella persona abbia perso...questa scarpa…-
Harry mostrò la vans e i due ragazzi sbiancarono nel riconoscere la scarpa di Louis.
Simon fissò la calzatura e poi, voltandosi verso i suoi figli, chiese:
-Di chi è?-
Entrambi sollevarono la mano.
Il riccio alzò un sopracciglio, dubbioso.
-Bene, visto che entrambi mi state dicendo che è vostra, non ci resta che provarla…oppure preferite dire la verità?-
Lo sguardo di Simon si alterò e scattò in piedi pronto a fronteggiare il ragazzo:
-Stai forse insinuando che i miei figli siano dei bugiardi?-
Harry sostenne il suo sguardo e l’uomo fu costretto a chiedere ulteriori spiegazioni:
-Che cosa sta succedendo, ragazzi?-
Nicholas e Ben abbassarono lo sguardo colpevoli, non trovando nessuna scusa convincente da propinare.
-Glielo dico io, signor Cowell: so bene a chi appartiene questa scarpa. Louis, per cortesia, lasci perdere il tè e vieni qui un secondo?-
Merda.
Il castano spalancò gli occhi e si morse un labbro: era fottuto. Simon lo avrebbe ucciso.
Tuttavia decise che sarebbe andato incontro alla sua fine a testa alta.
Quando Louis entrò in salotto, non ci fu nemmeno il bisogno di provare la scarpa: la gemella se ne stava ancora sul piede sinistro del castano a fare bella mostra di sé.
-Sarete contenti, adesso: grazie tante per aver segnato la mia fine.-
Il tono severo e tagliente face sobbalzare il riccio, mentre Simon ghignava vittorioso.
-Bravo, Louis, alla fine ti sei rovinato da solo. E pensare che tra poco saresti stato maggiorenne…stupido come la tua povera madre…pensava davvero che avrei potuto amarla e amare un figlio non mio…ma per favore! Ho sempre e solo amato le vostre proprietà. Voi eravate degli ostacoli…-
L’applauso di scherno e quelle parole fecero montare la rabbia nel castano.
-Sei un bastardo…-
 Liam fece appena in tempo ad afferrare Louis e a trattenerlo, mentre Harry si frapponeva fra loro.
-Qui l’unico stupido sei tu, Simon…-
Una voce femminile giunse dalla porta d’ingresso da dove fece la sua entrata una donna mora ed alta. Una bellissima donna che assomigliava a Gemma e Harry in maniera impressionante. In quel momento, sfoggiava lo stesso sorriso sicuro che Louis aveva visto poco prima ad Haz.
Louis la fissò incredulo e sbigottito, poi un nome si fece largo nella sua mente:
-Anne…-
La donna lo guardò con dolcezza.
-Sono contenta che ricordi il mio nome. Ti sei fatto proprio un bel ragazzo e non mi stupisce che il mio Harry si sia innamorato ancora di te e della tua voce.- una carezza gentile dopo la morte di sua madre -Io e Jay parlavamo sempre di come sarebbe stato bello vedervi insieme, da grandi, …mi dispiace non essere arrivata prima…- un’altra carezza e una lacrima scappò dagli occhi di Louis.
Come aveva potuto dimenticarsi di Harry?
Come aveva potuto dimenticarsi della loro promessa?
Come aveva potuto dimenticarsi del suo primo amore? Del loro amore?
Fissò il riccio negli occhi e vi trovò le sue stesse domande, ma, insieme a quelle, vide anche riflesso lo stesso amore, ritrovato dopo anni. Si sentì scoppiare il cuore di gioia e quello bastò per farlo sentire al sicuro.
-Liam…per cortesia…lasciami…sono tranquillo.-
Il ragazzo lo lasciò e lui raggiunse Harry. Prese la scarpa dalle sue mani e subito la infilò al piede destro. Si sorrisero, innamorati più che mai.
Anne li guardò commossa e soddisfatta.
 -Bene, da avvocato, so cosa va fatto in questi casi: James ha accettato di essere il tutore di Louis per i pochi mesi che gli mancano alla maggiore età. Tu, Simon hai due possibilità: o rinunci di tua spontanea volontà alla patria potestà e te ne vai; oppure parte una denuncia per maltrattamento su minore e…-
L’uomo strinse i denti sentendosi minacciato, ma non poté fare altro se non firmare i fogli che Anne gli mise davanti. Louis scoppiò a piangere dalla gioia e si fiondò fra le braccia del suo Haz.
Questa volta, era davvero finita.”
 
[-E ANCHE QUESTA È FATTA! LOUIS! HARRY! CAMBIATEVI PER L’ULTIMA SCENA E POI ABBIAMO CONCLUSO LE RIPRESE.-
Il castano prende per mano il riccio e si dirigono verso gli spogliatoi.
-Meno male che abbiamo finito con questa merda! Bella cagata, davvero! Un genio chi l’ha scritta!-
Louis continua a borbottare mentre Harry cerca di calmarlo.
La porta si chiude e sul set scende il silenzio totale, perché, come al solito, i due hanno lasciato tutti basiti.
 
Dieci minuti dopo, Louis torna in scena che sta ancora brontolando, ma perlomeno Harry è riuscito a farlo vestire per l’ultima ripresa. Il riccio si sistema al suo posto, accanto al compagno e l’aiuto-regista dà il ciak per l’ultima scena.]
 
“La loro  festa di nozze era finita.
Erano passati quattro anni dal giorno in cui Louis era tornato ad essere libero.
Da allora, erano successe un sacco di cose: Louis aveva finito gli studi e si era dedicato alla musica; Desmond lo aveva assunto nella sua casa discografica e lui era divenuto, insieme al fidanzato, uno dei musicisti più amati e famosi al mondo.
Adesso erano davanti alla porta di casa sua. Quella che era stata dei suoi genitori e che aveva rischiato di perdere.
Harry, al suo fianco, gli stringeva la mano e lo guardava con occhi pieni d’amore.
Insieme varcarono la soglia.
-Finalmente soli.- disse soltanto, il castano, prima che suo marito si fiondasse sulle sue labbra ed iniziasse a baciarlo con passione.”
 
[-FINE! COMPLIMENTI A TUTTI.-
Tutto il cast e lo staff battono le mani mentre sulla scena Louis e Harry continuano a baciarsi con trasporto. Il set viene sgomberato in via definitiva e tutti se ne vanno.
I due piccioncini continuano a baciarsi senza accorgersi di nulla.
Le luci vengono spente e solo allora Harry si accorge che sono rimasti completamente soli.
-Lou…credo ci abbiano abbandonati qui…-
Louis afferra il riccio per il colletto della camicia e lo riattira a sé.
-Peggio per loro…-
I due riprendono a baciarsi e finiscono a fare cosacce sul pavimento degli studios.
 
La mattina seguente vengono recuperati e rimproverati da Anne e Jay. Finita la lavata di capo, raggiungono gli altri in aula magna per visionare il film completo. Al termine, tutti applaudono soddisfatti per la buona riuscita. Pochi istanti dopo, si sente solo Louis che continua ad applaudire con faccia schifata.
-BELLA MERDA, REGIA! IO SEMBRO UN CRETINO PIAGNONE! E DAI! NON MUORE MALE NESSUNO! NESSUNO SI TAGLIA LE DITA DEI PIEDI PER FAR ENTRARE LA SCARPETTA! E DOV’È LA ZUCCA CHE DIVENTA CARROZZA? E I TOPINI? BELLA MERDA DAVVERO! DOVEVA ESSERE CENERENTOLA INVECE QUESTA Ѐ MERDARENTOLA! BELLO SCHIFO, COMPLIMENTI!-
Harry, stufo di sentirlo brontolare, lo prende in braccio tipo principessa e, baciandolo (o zittendolo con la bocca, dipende dai punti di vista), lo porta fuori.
-Louis a parte, siete stati tutti fantastici! Grazie per la collaborazione! Ci vediamo per il prossimo film di beneficienza! Sperando che l’anno nuovo ci porti idee migliori e...protagonisti migliori!- annuncia il regista.
Da un luogo indefinito fuori dall’aula, arriva il grido di Louis:
-NON VI LIBERERETE MAI DI ME! REGIA! NON VI LIBERERETE DI ME!-
Le sue urla vengono sovrastate dall’ennesimo applauso, poi tutti se ne vanno e gli studios vengono definitivamente chiusi fino al prossimo film.] 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.2 - Harry white 

Appuntamento a...domenica





 

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Capitolo 3
*** 02 - Harry white ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo II

Harry white
 
s-Harry-white
 

[La stanza è immersa nel buio e due figure dormono abbracciate l’una all'altra. Sul comodino del lato sinistro, s’illumina uno schermo e dal cellulare inizia a suonare una canzone rock. Un braccio si allunga fuori dalle coperte, prende il dispositivo diabolico e lo scaraventa da qualche parte nella stanza. Il proprietario del braccio aspetta di sentire il colpo secco del cellulare contro il pavimento, prima di tornare a dormire. Suono che però non arriva, perché il suddetto dispositivo è atterrato di fortuna sui vestiti che lui e il suo compagno hanno sparso per la stanza la notte prima.
Poco male: almeno ha smesso di suonare.
Si rigira e ritorna ad abbracciare la figura alla sua destra che ancora dorme beata. Giusto il tempo di riaddormentarsi e stavolta è lo smartphone sul comodino di destra che suona. Il proprietario mugugna, mentre il ragazzo di prima lo stringe più forte a sé.
-Raggio di Sole, ignoralo…- lo implora, ma è troppo tardi.
Il sopracitato Raggio di Sole allunga un braccio, mentre con l’altro tiene fermo sul letto il compagno che cerca di raggiungere anche quel telefono per poterlo scaraventare a far compagnia al gemello.
-Haz, non oserai…-
Il ragazzo lo fissa con aria di sfida e accetta la chiamata mettendo il vivavoce.
-Buongiorno, ragazzi!-
La voce squillante di Liam spazza via anche gli ultimi residui di sonno.
-Payno, giuro che mi vendico. Passerò una giornata intera a chiamarti mentre sei con il tuo fidanzato. Giuro che lo faccio. PAROLA DI TOMMO!-
Il ragazzo dall’altro capo ridacchia, mentre il riccio alza gli occhi al cielo, esasperato, e cerca di calmare il suo compagno.
-Ragazzi, ci hanno chiamato per un altro film di beneficienza.- una venina inizia a pulsare sulla tempia del castano, mentre l’amico continua -O meglio…è una serie di rivisitazioni delle fiabe più belle. Ci aspettano agli studios tra due ore, ok?-
Harry si gira di scatto verso il compagno, ancora avvinghiato a lui.
-Lou, hai sentito? Che bello! Reciteremo in altri film!-
-Io non ci vengo. Non con quella regia di merda…No, Haz, non mi convincerai…-
Harry intensifica il suo sguardo da cucciolo bastonato e fa sporgere il labbruccio. Louis è k.o..
-E va bene! Andiamo a farci scassare i coglioni con un’altra merda di film!-
 
Due ore dopo, Harry entra negli studios trascinando un Louis con le braccia conserte e il broncio che tocca terra. Finalmente ci sono tutti e il regista fa distribuire i copioni.
-Eccoci di nuovo qui, ragazzi. Bentornati! Visto il successo dello scorso film, ci è stato chiesto di girare un altro paio di pellicole il cui ricavato andrà in beneficenza a degli ospedali pediatrici.-
Harry batte le mani contento, mentre Louis sta fissando il suo copione con lo sguardo corrucciato.
-REGIA!- il regista alza gli occhi al cielo, già esasperato, mentre il castano continua la sua protesta con voce stridula -IL MIO HAZ È IL PROTAGONISTA...ALLORA PERCHÉ NON SONO IL PRINCIPE? PERCHÉ IO SONO UNO DEI NANI E FACCIA DI CAVALLO DEVE FARE IL PRINCIPE?!-
Tutti lo guardano come se la risposta fosse la più ovvia del mondo. Poi una voce, quella del sopracitato Faccia di Cavallo, sovrasta il silenzio:
-Perché sei un nano e non si è mai visto un principe più basso della sua principessa. Ecco perché hanno scelto me: sono il principe perfetto per Harry.-
Louis assottiglia gli occhi e un tic nervoso prende possesso del suo occhio sinistro. Harry lo afferra da dietro per le ascelle e lo solleva da terra, mentre il castano inizia a inveire e a scalciare agguerrito.
-VIENI QUI A DIRMELO, FACCIA DI CAVALLO CHE NON SEI ALTRO! TI FACCIO DIVENTARE FACCIA DA PONY SE MI ARRIVI SOTTO LE UNGHIE! TI DISTRUGGO!! HAZ È MIO! MIOO!-
Harry inizia ad accarezzare la testa di Louis mentre ancora lo trattiene.
-Su su, Boobear, va tutto bene…tranquillo.-
-Ma mi ha dato del nano…-
Il castano si gira e nasconde la faccia sul petto del riccio, mentre mette un broncio adorabilissimo e continua a brontolare.
-Hai ragione, ma sei il mio nano e io ti amo anche per questo.-
-Harreee…-
Una lacrimuccia abbandona gli occhi del maggiore e i due si fiondano l’uno sulle labbra dell’altro dando vita ad un bacio che di tenero e casto non ha proprio nulla. Il resto dei presenti li ignora. Come sempre.
-Bene, ragazzi, ci vediamo domani mattina. Lasciate pure qui i copioni che tanto li esamineremo insieme prima delle riprese. Buona giornata a tutti.-
 
Quella stessa notte, una figura tutta vestita di nero s’intrufola negli studios.
-Bene bene, regia di merda. Adesso ci penso io. Che la vendetta abbia inizio!-
La figura si sfrega le mani, si tira su gli skinny facendo un saltello, estrae una biro nera e, con la lingua fuori, tutto concentrato, inizia a scarabocchiare sui copioni.
 
La mattina seguente, Louis entra tutto pimpante, trascinando un Harry che ancora sbadiglia e si sfrega gli occhi. Tutti lo guardano straniti e lui, per tutta risposta sfoggia il migliore dei suoi sorrisi inquietanti. L’assistente di scena scrolla le spalle e distribuisce i copioni. A quel punto cala il silenzio mentre il castano continua a ghignare soddisfatto.
-OH! Ma guarda! Grazie, regia! Grazie! Vedo che avete cambiato idea e mi avete messo come principe! Siete adorabili, dei veri tesori!- si gira adorante verso il riccio -Haz, hai visto? Hanno deciso che nemmeno nel film ci separeranno. Sei contento, amore?-
Il minore annuisce tutto contento e adorante, mentre le altre persone lo guardano con fare sospetto.
-Ma scusate…questa non è la calligrafia di Tom-...-
Niall viene prontamente zittito dal copione volante di qualcuno.
-Zaynie! Che maldestro che sei: non ti sta in mano nulla!- afferma Louis mentre ruba il copione dell’amico e finge di leggerlo come se fosse il suo.
Zayn cerca di protestare, ma Liam lo blocca prima che si scateni una rissa.
-D’accordo, ormai è andata…penso che le parti siano chiare a tutti. Louis, visto che il principe ormai sei tu -chissà come mai-, dovrai fare anche la parte dello specchio parlante e…-
La mano del castano si alza e il regista gli concede la parola.
-Regia! Mancano due nani…-
-Sì, per quello abbiamo due guest davvero speciali…-
=Harreeeee…=
Johannah, entra accompagnata dalle gemelle che subito si fiondano ad abbracciare il fidanzato del fratello.
-Come avrete capito, i nani mancanti saranno Phoebe e Daisy.-
Il tic all’occhio sinistro di Louis riprende a pulsare con insistenza, mentre guarda le sue adorabili sorelle attaccate al SUO compagno.
-Ehi, pulci, siete qui per recitare, non per molestare il MIO fidanzato! Quindi sciò! Via!-
Per tutta risposta le bambine si girano e fanno la linguaccia al fratellone, mentre il riccio continua ad accarezzare le loro testoline biondicce.
-MAMMAAAA! PHOEBE E DAISY MI FANNO LE LINGUACCE!-
La donna alza gli occhi al cielo e ignora quello che dovrebbe essere il maggiore dei suoi figli. Il regista riprende la parola mentre i tre fratelli iniziano a litigare fra di loro per il possesso delle gambe del riccio.
-Allora, il budget è ancora quello che è, quindi...ci arrangeremo con quello che c’è già in giro. Le battute non sono troppo pretenziose da imparare e l’improvvisazione è ben accetta. Tranne per Louis! Tu ti devi attenere assolutamente al copione, anche perché le battute del principe sono poche e quelle dello specchio le puoi leggere. La storia la conoscete tutti, quindi adesso andate a fare le prove costumi e ad impararvi sommariamente le battute e poi ci troviamo qui e vediamo cosa si riesce a fare. I primi a girare sono Harry e Simon, con Louis che fa lo specchio. Buon lavoro a tutti! A più tardi.-
In un chiacchiericcio generale, tutti si allontanano e si dirigono verso i camerini. Anche Harry, che fatica visibilmente vista la presenza di Louis, avvinghiato alle sue gambe, che continua a mormorare:
-Mio! Haz è mio!-
 
Verso le dieci sono tutti sul set.
La scena allestita è quella di una sala da pranzo con il camino. Sopra il focolare è posto un enorme specchio con la cornice d’oro e di fronte, un pulsante dello stesso colore.
Simon è girato in contemplazione dello specchio quando Harry entra in scena. Louis è ancora avvinghiato alle sue gambe. Johannah interviene e, prendendolo per la collottola, deposita il figlio sullo sgabello dietro lo specchio in fuori scena. La narratrice, che ancora nessuno sa chi sia -nemmeno Louis che gli è seduto di fianco, ma che è troppo intento a fissare il SUO fidanzato- si schiarisce la voce ed inizia:]
 
“Tanto tempo fa, nel bellissimo e pacifico regno di Holmes Chapel, nacque un bellissimo bambino con la pelle di porcellana e i capelli ricci di uno splendido castano scuro. Re Desmond e la regina Anne erano così felici che indirono una settimana di festeggiamenti in tutto il regno.
Il piccolo Harold cresceva bello e aggraziato, nonostante la goffaggine dovuta alle sue lunghe gambe. Era un bambino molto buono, socievole ed ammirato da tutti. Era un bambino felice, ma poi, come succede in tutte le fiabe quando si è troppo felici, la disgrazia si abbatté sulla famiglia Styles. Des e Anne morirono e il piccolo Harry, ancora troppo giovane per regnare dall’alto dei suoi 14 anni -ma già molto più alto del principe che poi lo avrebbe sposato- venne affidato alle cure di quello psicopatico narcisista dello zio Simon.
L’uomo era sempre stato ambizioso e non si era fatto scrupoli ad assassinare la sua stessa moglie, sorella di Des, quando questa non gli aveva dato un legittimo erede ed ora, molti sospettavano che avesse fatto uccidere anche i due sovrani per avere il trono. Peccato per il piccolo Harry che era sopravvissuto, ma al ragazzo ci avrebbe pensato poi: se non fosse riuscito a plasmarlo a sua immagine e somiglianza, avrebbe trovato altre soluzioni.”
 
[Louis aggrotta le sopracciglia dall’alto del suo sgabellino e sbatte le palpebre guardando dritto davanti a sé.
-REGIA! - lo sguardo sempre fisso davanti per paura di scoprire che i suoi timori siano fondati -Ma questo Narratore non ha qualcosa di strano e familiare? Parla in modo strano!-
Tutti lo ignorano tranne la figura seduta vicino a lui che inizia ad insultarlo.
-Ma sta’ zitto, passivella! Io faccio quello che mi pare e piace! Sono io il narratore e se mi fai girare le palle -che non ho- ti faccio morire, sappilo!-
Louis deglutisce rumorosamente e, a scatti, come se fosse un robot, si volta alla sua destra.
I suoi più oscuri timori prendono vita.
-Ciao, Lulu!-
Gemma Styles. Il guardiano supremo del suo fidanzato. La Somma Cognata. La Signora dei Demoni.
Lei era seduta di fianco a lui.
-REGIA! PERCHÉ GEMMA È QUI?!-
La ragazza lo guarda con compassione e gli pizzica il naso.
-Perché sono il narratore. Cerca di ficcartelo in quel cervelletto da riccio che ti ritrovi. Ed ora, se me lo consenti, vorrei andare avanti-
Un altro pizzicotto e Gemma si schiarisce la voce per riprendere.]
 
“Per il giovane Harold non furono anni facili e, più si avvicinava il suo diciottesimo compleanno, più le cose si complicavano.
Quel giorno, Harry era nella sala della musica quando Simon lo aveva fatto chiamare. Il ragazzo aveva sbuffato e controvoglia aveva riposto la sua amata chitarra e aveva raggiunto l’uomo nella sala da pranzo. Quel megalomane narcisista si stava ancora specchiando ed era talmente immerso nella contemplazione del suo viso rifatto da non accorgersi dell’arrivo dei Harry.
-Oh, specchio specchio delle mie brame, sono io il più Figo e bravo di tutto il reame?-
Lo specchio aveva emesso qualche vibrazione e poi, con voce suadente, aveva risposto:
-Ma ciao, Raggio di sole, Splendida creatura, gioia per questa superficie riflettente, hai da fare questa sera?-
L’uomo arrossì vistosamente lusingato.
-Io…non mi aspettavo…-
-Ma stai zitto, vecchio rifatto! Stavo parlando con il Bellissimo dietro di te! Anzi, levati che mi copri la visuale!-
Solo allora, Simon si accorse della figura alle sue spalle. Con un colpo stizzito spense lo specchio e si girò per accogliere il giovane.
-Harry, mio adorato!-”
 
[Nel fuori scena si sente Louis gridare:
-HARRY È MIO! SOLO IO POSSO ADORARLO COME SE NON AVESSI FATTO ALTRO IN TUTTA LA MIA ESISTENZA! NON TU!-
-MA MI FAI FARE IL MIO LAVORO, PASSIVELLA CHE NON SEI ALTRO!?-
Il Narratore Supremo tira una gomitata al cognato e le proteste vengono prontamente interrotte. La storia riprende.]
 
“-Ti ho fatto chiamare perché ho una proposta da farti.-
Il ragazzo si mise a braccia conserte mentre tamburellava il piede spazientito.
-Sentiamo, che cosa vuoi? Sbrigati che non ho tutto il pomeriggio…-
L’uomo ghignò:
-È un’offerta che non puoi rifiutare. A febbraio compirai diciotto anni e ancora non hai trovato né moglie né marito. Quindi…-
-Quindi…? -
Il ragazzo era sempre più spazientito.
-Quindi tu ti sposerai con me. Regneremo insieme e io potrò finalmente aiutarti a gestire il regno al meglio. Devi solo dire di sì.-
Harry lo fissò per attimi interminabili con le sopracciglia alzate. Suo zio doveva essere diventato pazzo. Lui non lo avrebbe mai sposato! Eww, che schifo! Piuttosto sarebbe rimasto zitello!
-La mia risposta è…- l’aspettativa crebbe sempre di più dentro quel concentrato di viscidume di Cowell, mentre il riccio fingeva di pensarci -Assolutamente no! Piuttosto mi faccio castrare.-.
Il volto di Simon divenne paonazzo dalla rabbia.
-Tu ti sposerai con me. Che tu lo voglia o meno. Ben! Rinchiudi il principe nella sua stanza! Magari la solitudine lo aiuterà a schiarirsi le idee.-
Ben Winston, braccio destro di Simon, si caricò un recalcitrante Harry sulle spalle e lo portò fino alla sua stanza dove lo rinchiuse. Il principe batté ripetutamente i pugni sulla porta cercando di sfondarla. Alla fine si arrese e si sedette sul letto, stizzito: avrebbe dovuto inventarsi qualcosa, e alla svelta.”
 
[-Bravi! STOP!-
-HAAAAAZ! POVERO IL MIO CUCCIOLINO! TI HA FATTO MALE FACCIA DA SCHIAFFI? SE LO PRENDO, IO LO DISTRUGG-…-
Harry inizia a coccolare Louis e a placarlo.
L’assistente di scena annuncia la pausa-pranzo e tutti vanno a mangiare alla mensa degli studios.
 
Quando ritornano, in scena c’è allestita una camera da letto e accanto il telo verde del chromakey, per il bosco. Harry si guarda intorno accigliato e inizia ad aggirarsi per il set.
-Gems! Sei stata tu o mamma a portare qui la camera di quando ero piccolo?-
Gemma finge indifferenza e il riccio sbuffa arrendendosi. In quel momento, Louis esce dall’armadio con una pila di vecchie felpe del riccio strette al petto e corre trafelato verso il suo camerino, perdendo un paio d’indumenti per strada.
Gemma alza gli occhi al cielo e comincia a narrare la prossima scena.]
 
“Harry studiò tutto nei minimi dettagli: mise da parte un po’ di cibo ogni volta che gli veniva servito un pasto, studiò i turni di guardia e le vie d’uscita e controllò nei dettagli di avere tutto quello che gli serviva per poter sopravvivere ad una breve fuga. Per fortuna, da quando erano morti i suoi genitori aveva pensato bene di mettere da parte un po’ di contanti per qualsiasi evenienza. Mise tutto in uno zaino.
Peccato non poter prendere la sua chitarra, ma sarebbe tornato e avrebbe preso di nuovo possesso delle sue cose e del suo regno. Doveva pazientare fino a febbraio, per fortuna non mancava molto.
Harry era un ragazzo saggio, intelligente e anche molto attraente: aveva capito subito che il tirapiedi di suo zio gli aveva messo gli occhi addosso. Ed era proprio lui che avrebbe sfruttato per scappare.
Un leggero bussare lo fece riscuotere. Si sistemò velocemente i lunghi boccoli e si sbottonò la camicia fino ai pettorali.
-Avanti…-
La faccia da schiaffi di Ben fece capolino sulla porta con la colazione. Suo zio avrebbe dormito fino a tardi e lui poteva agire indisturbato.
-Ben, buongiorno! Sono contento che ci sia tu questa mattina...-
L’uomo gli sorrise appoggiando il vassoio sulla scrivania. Harry si sedette iniziando a mangiare.
-Resti a farmi compagnia? Mi sento così solo…-
Il lacchè di Simon sorrise sedendosi vicinissimo a lui.
-Mi dispiace Voi dobbiate stare rinchiuso, ma…-
Il riccio scosse la testa.
-Lo so, non è colpa tua, …ma non posso farci niente: Io non amo mio zio e vorrei sposare la persona che mi piace, solo…-
Ben gli si fece più vicino, incitandolo ad andare avanti, gli occhi a cuoricino e la mano che gli accarezzava il viso.”
 
[-GRRRRR-
-MA LA VUOI SMETTERE DI RINGHIARE?!-
Gemma tira una sberla a Louis che, accanto a lei, continua a grugnire verso Ben, troppo vicino al suo Haz.
-Fammi un favore, Lulu, stai accuccia qui vicino a me.-
-Ma è troppo vicino…-
Gemma alza gli occhi al cielo, mentre Louis si siede davanti alle gambe.
-Stai tranquillo, passivella, mio fratello sa difendersi e poi noi siamo qui pronti ad intervenire.-
Dà delle pacche leggere sulla testa dell’animale e riprende con la narrazione:]
 
“Il ragazzo si lasciò accarezzare mentre una finta lacrima gli scivolava lungo la guancia.
-Ben, io…io…sono innamorato di te da quando sono ragazzino... Non voglio sposare mio zio! Io voglio che sia tu il mio compagno, il mio re!- ora le lacrime scendevano copiose e il ragazzo si gettò fra le braccia dell’uomo che prese a coccolarlo -Ti prego, Ben: aiutami!-
Il maggiore si scostò leggermente, allontanandosi dal ragazzo. Harry non demorse, continuò con la sua recitazione e si lasciò andare a peso morto sulla sedia.
-Capisco…- disse facendo un sorriso amaro e nascondendosi il viso fra le mani -Tu non ricambi…sono stato un illuso…io credevo…-
-No no! Non è questo…- Ben gli si fece subito vicino e gli scostò le mani dal viso -Mio principe…anche io Vi amo. Stavo solo valutando come fare per…-
Harry si accoccolò nel suo abbraccio.
-E se…e se fingessimo che io ti abbia stordito e sia scappato?-
Ben lo guardò ammirato appoggiando le mani sul suo fondoschiena.”
 
[Gemma, in fuoriscena, mette il guinzaglio a Louis e lo imbavaglia per impedire che interrompa ancora le riprese.
-Stai accuccia, Lulu…- lo ammonisce, poi riprende.]
 
“Il giovane principe si schiacciò contro Ben, strusciandoglisi sul collo.
-Mio adorato, …Vostro zio è molto furbo, dovrete colpirmi veramente...-
Il riccio sussultò e celò un sorriso vittorioso.
-Ma così ti farò male, Benny, e io non voglio!-
-È necessario…poi farò in modo che Vostro zio chieda a me di darVi la caccia e Vi raggiungerò. Non Vi preoccupate: io starò bene.-
Il più piccolo annuì di nuovo.
-Colpitemi!-
Harry non se lo fece ripetere due volte: tirò una poderosa ginocchiata nei genitali dell’uomo e poi, per completare l’opera, gli tirò una testata.
-Sogni d’oro, Benny! Vienimi a cercare…ti sfido a trovarmi.-
Gli diede un bacio sulla guancia, un piccolo ringraziamento per esser stato il diversivo per la sua fuga, poi, zaino in spalla, fuggì nella foresta.”
 
[Gemma applaude al fratellino e gli consegna il guinzaglio con cui il fidanzato è ancora legato.
-Boobear…hai fatto il bimbo cattivo?-
Il castano abbassa lo sguardo e si libera della museruola.
-Ma ti stava troppo vicino! E la Narratrice Suprema non mi lasciava intervenire…-
Mette un broncio adorabile e il riccio si abbassa a baciarlo.
-Sai che amo solo te…-
-Oh, Harold…-
Intanto l’assistente di scena controlla che Winston sia ancora vivo e lo fa trascinare fuori per poter allestire il quartier generale dei N.A.N.I. . Compare sul set Charlotte Tomlinson, raggiunge Gemma Styles e insieme iniziano a confabulare.
Lo sceneggiatore, in un angolo, guarda tristemente il suo bellissimo copione che in meno di tre scene è stato già completamente stravolto. Sospira profondamente e versa il fondo della bottiglia di Whiskey -che si stava scolando con fare melodrammatico- sul copione originale. Con un fiammifero gli dà fuoco ed esce dagli studios per andare a buttare altre ore della sua vita su una nuova sceneggiatura che verrà ignorata. Prima che si scateni il panico tra i presenti, qualcuno spegne il fuoco e fa sparire le ceneri del cadavere.
Gli attori, ignari di tutto, prendono posizione e ricominciano le riprese.]
 
“Harry corse. Corse come non aveva mai fatto in tutta la sua vita. Corse come se non ci fosse un domani, senza mai guardarsi indietro. Inciampò, perché le sue lunghe e bellissime gambe non erano adatte alla corsa e ancor meno a coordinarsi col resto del corpo. Cadde, ruzzolò nel fango e si rialzò riprendendo a correre.
Poi finalmente vide una baita in mezzo ad una radura. Mosse ancora qualche passo incerto, poi la vista gli si appannò e, povero cucciolo, cadde a terra privo di sensi.
Quando si risvegliò era sdraiato fra lenzuola pulite e sentiva delle voci concitate intorno a sé. Sbatté piano le palpebre e fece per alzarsi.
-Ehi ehi, piano! Hai preso una bella botta... Hai fame?-
Harry guardò verso la porta dove un ragazzo biondo dall’aria familiare stava mangiucchiando delle patatine. Assottigliò gli occhi e lo fissò per qualche istante cercando di metterlo a fuoco: era sicuro di conoscerlo. Poi una lucina si accese nella sua testa e il volto simpatico di un bambino si sovrappose a quello del ragazzo che si era avvicinato al suo letto.
-Niall! Tu sei NIALL! Sei il bambino con cui giocavo da piccolo prima che…-
Il finto biondo scoppiò a ridere di gusto sedendosi vicino al riccio.
-Sono io: in carne ed ossa! Cosa ci fai qui, Harry? Non dovresti essere alla villa? Aspetta! Sei il principe! Posso darti del tu?-
Harry lo guardò sbigottito e poi, per la prima volta dopo tante giornate grigie passate a evitare le avance di Rifattowell, scoppiò in una risata sincera.
-Dio, come mi sei mancato! Certo che puoi darmi del tu.- poi il sorriso si spense leggermente -Sono scappato da palazzo perché Simon vuole costringermi a sposarlo. Ho fatto credere a Winston che amavo lui e l’ho usato come diversivo per fuggire. Se tutto va secondo i piani, mio zio manderà lui a recuperarmi e… lui lo posso gestire.-
Lo sguardo di Niall si fece triste.
-Mi dispiace averti lasciato solo con Viscimon…non ho potuto fare altrimenti...- un sospiro -Ma è anche per te che sono qui, amico mio.-
Solo allora Harry si rese conto che non sapeva dove fosse finito. L’amico sembrò leggerli nel pensiero.
-Sei al quartier generale dei N.A.N.I.: un’organizzazione segreta che è stata fondata da tuo padre e da re Tomlinson per evitare che gente come Simon prosperi e mandi in malora tutti i regni. Purtroppo siamo rimasti solo in 7…8, se consideriamo anche Naninson.-
Il riccio annuì comprensivo prima di porre la fatidica domanda:
-Perché... “nani”? Cosa vuol dire?-
Niall si tirò su tutto orgoglioso:
-N.A.N.I. sta per “No Army No Intelligence solo pagnottine”.-
Harry aggrottò la fronte:
-Ma allora non dovrebbe essere N.A.N.I.S.P.?-
-OH! ANDIAMO, NIALL! VEDI CHE AVEVO RAGIONE?! PURE IL PRINCIPE CI HA DETTO CHE È SBAGLIATO! UNA FIGURA DI MERDA ABBIAMO FATTO! DI MERDA!-
Un uomo fece il suo ingresso sbraitando e pestando i piedi a terra. Era un uomo strano, basso e tarchiato, con una zazzera di capelli biondi, ma, nonostante stesse sbraitando, il viso ispirava simpatia e fiducia. Si avvicinò a Niall e con un colpo secco tirò una sberla sulla sua guancia.
-ERA UNA COSA IMPORTANTE L’ACRONIMO! ERA IMPORTANTE! COSÌ NON SPAVENTIAMO NESSUNO! NON SIAMO CREDIBILI!-“
 
[-MA INFATTI, REGIA! CHE NOME DI MERDA È? MA SOPRATTUTTO: IL NARRATORE SUPREMO SI PRENDE TROPPE LIBERTÀ! REGIA!-
Louis si volta e trova Gemma seduta con al fianco Charlotte, sua sorella. Dietro di loro due assistenti alla regia tengono delle palme, con cui fanno aria alle due ragazze, e il regista stesso sta porgendo loro dei drink. Le due ragazze abbassano gli occhiali da sole e fissano male il povero nano.
-Hai delle rimostranze, Lulu?-
-Sì, hai delle rimostranze, fratellone?-
Louis deglutisce e fa segno di ‘no’ con la testa: a quanto pare si è instaurata una dittatura ed è meglio starsene zitto e buono, se vuole vivere. Con nonchalance torna a sedersi a bordo scena, mentre la Narratrice Suprema riprende:]
 
“Finalmente l’uomo smise di pestare i piedi e si girò verso Harry.
-Benvenuto nel nostro umile covo, principe Harold. Sei la fusione perfetta dei tuoi genitori.-
Gli scompigliò dolcemente i capelli e gli diede un bacio sulla fronte.
-James! Tu sei il James che faceva il cuoco alla villa! Tenevi sempre da parte qualcosa per me e Niall, quando giocavamo a nascondino per la casa. Ricordo le tue focaccine: divine! (Ma mai quanto quelle di ParoleNelCuore: quelle sono imbattibili! ndb)-
L’uomo sorrise.
-Sono proprio io! Sono dovuto fuggire quando Simon è salito al potere, ma sapevo di poter essere ancora utile qui, visto che avevo aiutato i tuoi genitori e i Tomlinson a fondare la società.- poi sembrò ricordarsi qualcosa -A proposito! Tieni: mangia una pagnocchina!-
-No, grazie, non ho molta fame…-
-PRENDI QUESTA DANNATA PAGNOCCHINA E NUTRITI! NON MORIRAI PERCHÉ IO NON TI HO NUTRITO! NIALL, SMETTILA DI MANGIARE IL CIBO CHE NON È TUO!-
Harry prese subito la brioche che l’uomo gli porgeva e in contemporanea Niall face ricadere la patata al forno nel piatto che James aveva portato per il principe. Con fare innocente arretrò di qualche passo. Mentre i due ragazzi fissavano James con un certo timore, Liam e Zayn entrano nella stanza. Dietro di loro, Phoebe e Daisy Tomlinson saltellavano felici.
-James, vuoi forse far scappare il principe o farlo morire dallo spavento?- disse il ragazzo più alto e castano, poi si rivolse ad Harry -Il mio nome è Liam e questo è Zayn, il mio compagno. È un piacere fare la Vostra conoscenza, principe Harold.-
Il principe sorrise.
-Il piacere è mio, ma datemi del tu, vi prego.- il suo sguardo poi si spostò sulle due ragazzine che lo stavano fissando incuriosite -Ciao, principesse! E voi come vi chiamate?-
Le bimbe lo guardarono con un sorriso da predatore che fece rabbrividire il riccio.
-Io sono la principessa Daisy...- -...e io la principessa Phoebe.- =Possiamo farti le treccine e rimetterti lo smalto?=
Il riccio le guardò serio.
-Certo! Ma solo se mi mettete nelle trecce dei fiorellini e lo smalto rosa con i glitter.-
Le gemelline batterono le mani tutte contente e corsero a prendere l’occorrente per far diventare il ragazzo ancora più sexy. James sorrise soddisfatto mentre i ragazzi ridacchiavano, poi il castano spiegò:
-Loro sono le ultimogenite di casa Tomlinson. Sono qui per il loro apprendistato. Averle conquistate, come hai fatto tu poco fa, vuol dire conquistare l’intera famiglia Tomlinson. Soprattutto il primogenito con la sindrome del “Fratello Maggiore Iperprotettivo”.-
Harry aggrottò le sopracciglia confuso, ma non fece in tempo a chiedere nulla perché in quel momento le principesse ritornarono nella stanza correndo.
-Ti faremo diventare bellissimo!- disse Phoebe. -Così sarai ancora più perfetto per Lou.- completò Daisy. =Sì, sarai la mogliettina perfetta per il fratellone!= trillarono insieme.
Niall scoppiò nella sua migliore risata sguaiata, mentre James si avvicinava ad un principe sempre più confuso.
-Forse non lo ricorderai, ma quando eravate piccoli, tu e il primogenito di casa Tomlinson siete stati promessi sposi. Poi gli eventi…-
Harry guardò l’uomo come se avesse davanti un pazzo.
-Scusa e se questo “Lou” non dovesse piacermi?-
Adesso, però, erano gli altri a guardare lui come se fosse pazzo.
-Ok, il fratellone è un rompiscatole…- -...e fa un sacco di casino…- dissero le gemelle.
-Fuma un po’ troppo…- precisò Liam.
-Ed è invadente…- aggiunse Zayn.
-Ed è nano! Ma davvero nano! Nel senso che è davvero basso!- finì Niall ridendo come suo solito.
-Ed è vero: molto probabilmente non ti piacerà. Inoltre è abbastanza spocchioso e antipatico...- quella frase fu accompagnata dall’ingresso in stanza di un ragazzo alto, moro e con gli occhiali -Piacere, sono Nicholas Grimshaw, al Vostro completo servizio, mio signore.-
Harry lo salutò con un cenno del capo, mentre le gemelle fissavano male il nuovo arrivato:
-Solo noi possiamo dare dell’antipatico al nostro fratellone!- gridò Daisy.
-E sei tu che non ci piaci! Hai la faccia da cavallo!- rincarò la dose, Phoebe.
Il principe si mise una mano davanti alla bocca per non scoppiare a ridere proprio in faccia al nuovo arrivato. Le gemelle avevano ragione: la faccia da cavallo un po’ ce l’aveva…
-Piacere mio.- disse invece prima di aggiungere -E sarò io a stabilire come sarà questo principe Tomlinson che i miei volevano che io sposassi. Ho già dato picche a Simon e sono fuggito, posso farlo ancora. O qualcuno di vuoi vuole obbligarmi a nozze che non voglio?-
Tutti fecero di ‘no’ con la testa prima che James aggiungesse:
-OH, ANDIAMO, HARRY! È ADORABILE COSÌ PICCOLINO ED ENERGICO! DAI RETTA A ME! E ADESSO TUTTI FUORI DI QUI A FARE IL VOSTRO LAVORO! QUESTO È UN POMERIGGIO TRA PRINCIPESSE! QUINDI VUOI ANIMALI FUORI!-”
 
[Gemma e Charlotte battono le mani, soddisfatte della loro conduzione delle riprese. Poi la bionda inizia a guardarsi in giro corrucciata e a dare di gomito alla castana.
-Tesoro?-
-Dimmi, cucciola.-
Lots deglutisce e guarda la più grande.
-Non ti sembra tutto troppo...silenzioso? Non ti sembra strano non ci siano state interruzioni per così tanto tempo?-
Gemma si porta una mano sotto il mento.
-In effetti hai ragione…che fine ha fatt-…- -Che fine ha fatto il mio Boooooooo?- chiede Harry, con i fiori fra le trecce e lo smalto rosa glitterato ancora fresco, interrompendo le elucubrazioni delle ragazze.
Le due lo fissano stranite e poi tutti e tre si guardano in giro preoccupati. Alla fine il riccio vede una figura rannicchiata nell’angolo più buio degli studios. Un’aura malvagia, familiare e diabolica, si irradia da quel punto, insieme alla risata isterica del castano.
- È SOLO MIO! HAROLD È IL MIO PRINCIPE! MIO! MIO, AMMOOOOREEE!-
Il riccio si avvicina cauto.
-Boobear..?-
Louis alza la testa di scatto e cerca di nascondere le bamboline voodoo che ci sono fra le sue gambe.
-Raggio di Sole! Sei stato bravissimo e mi sei mancato così taaaaaanto...-
Il castano si alza e si getta come una principessa fra le forti braccia del riccio.
-Oh, Lou, anche tu mi sei mancato tanto! Dai che tra poco tocca a te! Non vedo l’ora di recitare con il mio bellissimo principe!-
Harry batte le mani tutto contento come una vera principessa.
Louis casca sul pavimento.
Il liscio lo fissa a bocca aperta per un istante, profondamente contrariato, ma poi la luce che emana Harry è così limpida e pura che non può fare a meno di risaltargli addosso e baciarlo, tentando di farselo. Lì. Sul posto.
Johannah compare, lo rimprovera per atti osceni davanti a delle minori, e lo trascina al trucco tirandolo per la collottola.
Harry si alza ancora stordito e sospirante per quell’assalto, si spazzola i jeans e tenta di riprendersi.
Gemma e Lottie raccolgono le bamboline voodoo e decretano dieci minuti di pausa.
 
Quando la pausa finisce, Harry è da solo in scena.
Le gemelle e Niall lo controllano a vista d’occhio mentre Louis, ancora al trucco, grida improperi e ordini varie alle sue “guardie scelte”.
Gemma guarda Niall.
-Che state facendo?-
Il biondo alza le spalle con indifferenza addentando la sua pizza, imitato dalle gemelle.
-Tommo ci ha chiesto di controllare Hazza e noi lo facciamo.-
Lottie alza le spalle e Gemma continua:
-Fratellino! Questa è la scena dove ordini un tacos e Simon lo scopre. Visto che non è così tonto, Simon intercetta l’ordine e fa mettere all’interno del tacos dell’avocado che ti provoca un attacco di narcolessia. Tutto chiaro?-
Il riccio annuisce e si prepara.
-QUALCUNO FACCIA STARE ZITTO QUELLA PASSIVELLA ISTERICA!- aggiunge la Narratrice Suprema prima di far cominciare la nuova scena.]
 
“Quel giorno Harry era rimasto da solo al quartier generale e aveva una voglia matta di tacos.
Il principe era sempre stato un ragazzo saggio e coscienzioso, ma si sa: chi va con lo zoppo impara a zoppicare. A forza di essere circondato da idioti, anche lui era diventato un po’ citrullo. Quindi prese il cellulare e ordinò un menù tacos gigante dal suo messicano di fiducia su Just Eat (pubblicità non a scopo di lucro: non mi paga nessuno! ...purtroppo... nda). E fin lì tutto bene.
Se non fosse che, piuttosto che pagare in contanti come avrebbe dovuto fare, il caro ragazzo decise di pagare con carta di credito intestata alla casa reale. Dall’altra parte della città, a villa Styles, sul cellulare di Rifattowell arrivò una notifica di pagamento. L’uomo non ci mise molto a capire cosa fosse successo: era schifosamente viscido, ma non stupido!
-BEN!-
L’uomo corse subito dal suo signore e si inchinò con reverenza.
-Ben, pensi che io sia stupido?-
-Non capisco, signore…-
Simon si girò spazientito mostrando il cellulare.
-Quel grazioso e scaltro ragazzino, ...quello che sarebbe dovuto essere il mio futuro marito, ...quello che secondo te era annegato nel fiume, ...HA APPENA ORDINATO UN CAZZO DI TACOS DA ASPORTO!-
Ben sussultò leggermente.
-Per fortuna ci ho pensato io. Ho già rintracciato la consegna e gli ho fatto aggiungere dell’avocado: Harry si addormenterà e tu sarai pronto a questo indirizzo per prenderlo e riportarlo da me. Chiaro?!-
Il lacchè annuì e subito uscì di gran fretta dalla stanza.
 
Nella radura, Haz ricevette il suo ordine. Non ci pensò due volte: prese il primo tacos e lo addentò, godendosi la squisitezza e la piacevole sensazione che le sue papille gustative gli trasmisero. Solo quando scartò il secondo si rese conto della presenza di un insidioso frutto verde che lui proprio non sopportava: l’avocado.
Quel piccolo spalpognoso e infame frutto esotico!
Il principe fece appena in tempo a realizzare la cosa che subito cadde a terra addormentato.
Fuori dalla porta, Ben era pronto ad intervenire.”
 
[-PREPARATEVI A TORNARE TUTTI IN SCENA! PASSIVELLA, PURE TU! È ARRIVATO IL MOMENTO DELLA TUA GRANDE APPARIZZIONE!-
Louis saltella sul posto e si sfrega le manine.
-Sono pronto, Narratore Supremo!-
Lottie annuisce e alza i pollici nella direzione del fratello, mentre Gemma, sempre più soddisfatta, riprende con la narrazione.]
 
“Ben prese al volo il principe, evitandogli una bruta e rovinosa caduta. Lo stava per prendere bene in braccio, quando sulla soglia apparve Nick.
-Ehi! Dove stai andando con il mio futuro sposo?-
L’uomo si girò a guardare Faccia di Cavallo con sguardo truce ed interrogativo.
-A dire il vero questo è il mio futuro sposo…-
-OH, ANDIAMO! LUI È LO SPOSO DI LOUIS, NON VOSTRO! E ORA LEVATEVI TUTTI E DUE DALLE PALLE CHE DEVO VEDERE COSA È SUCCESSO!-
L’uomo si avvicinò notando la confezione di tacos e la presenza dell’avocado. Fissò prima il cibo e poi il principe addormentato sul divano.
-OH, ANDIAMO, RAGAZZO! SAI CHE L’AVOCADO TI PROVOCA SONNOLENZA! NON PUOI AVER DAVVERO ORDINATO TACOS CON GUACAMOLE!-
-Veramente è stata opera di Simon…l’unico errore del principe è stato quello di pagare con carta e non in contanti...-
Tutto fu subito più chiaro. I due N.A.N.I. si girarono verso Ben con sguardo assassino, costringendolo ad arretrare di qualche passo.
-Non voglio fare male al mio principe! Io lo amo! L’ho pure aiutato a scappare! Lo giu…-
-RAGAZZI, SONO TORNATO!-
In sala comparve un bellissimo ragazzo con gli occhi color del mare, così simili a quelli delle gemelle, e degli arruffatissimi capelli castani. Sembrava fosse stato punto da qualcosa: non stava fermo tre secondi e sprizzava energia da tutti i pori.
In sala comparve l’ottavo dei N.A.N.I.: il principe Louis William Tomlinson.
-Che state facendo? E chi è quest-…-
Il suo sguardo venne catturato dalla figura del ragazzo addormentato sul divano.
Subito corse verso di lui, passando attraverso -letteralmente- Nick e Ben che stavano litigando per il possesso del riccio, spingendoli a terra.
- Ma ciao, Raggio di Sole, Splendida creatura, gioia per questi occhi! Qual è il tuo nome?-
James sorrise e posò la coca aveva fatto bere al ragazzo addormentato, prima rispondere al giovane Tomlinson.
-Lui è il principe Harry. Adesso sta dormendo perché Simon ha tentato di avvelenarlo con dell’avocado.-
Louis aggrottò le sopracciglia non capendo.
-È allergico.- spiegò James -Gli provoca sonnolenza immediata e tutte quelle robe lì…-
Il castano annuì avvicinando il volto a quello del riccio e…
-BLURP!-
La coca aveva fatto effetto. Harry aprì gli occhi sbattendo le palpebre un paio di volte. I suoi occhi verdi incontrarono quelli blu dell’altro.
-Mi…mi dispiace, io…oops?-
Niall scoppiò a ridere come un pazzo dietro di loro, mentre il castano stiracchiava le labbra sottili in un sorriso.
-Ciao, principe Harry, io sono il principe Louis.-
Il cuore di Harry prese a battere velocemente, mentre le sue labbra sembravano muoversi da sole.
-Mio eroe…- esalò con gli occhi a cuoricino, già innamorato perso del castano.
-Ma io veramente…-
Tutti si avventarono su Louis tappandogli la bocca (si sa: meglio non affidarsi alle inesistenti doti oratorie del nano), mentre le gemelle lo stringevano una da una parte e una dall’altra e gli sussurravano nelle orecchie:
-Cretino, bacialo.- -Cretino, chiedigli la mano!-
Harry continuava a guardarlo adorante e in attesa. Louis fissò tutte le persone che c’erano nella stanza: tutti facevano cenni strani con la testa per incitarlo.
Deglutì e si schiarì la voce:
-Sì, sono io, mio adorato Harold! Ti prego: baciami e diventa mio sposandomi!-
Le loro bocche si avvicinarono, mentre le persone nella stanza uscivano in silenzio per lasciare ai due conigli un po’ di privacy. I ragazzi si amarono tutto il giorno e tutta la notte mentre fuori, davanti al falò, i N.A.N.I. e Ben progettavano come incastrare Simon.
 
-A dire il vero io ero venuto per dirvi che Fizzy ha trovato il modo per hackerare i sistemi di sicurezza del palazzo ed è riuscita a trovare una confessione di Simon fatta al suo adorato specchio…-
Tutti fissarono con sguardo neutro Louis ancora intento a coccolare il suo Haz. Poi James diede fiato ai pensieri comuni di tutti:
-OH, ANDIAMO, LOUIS! QUESTO CE LO DOVEVI DIRE SUBITO! SUBITO! CHE RAZZA DI AGENTE SEGRETO SEI! LE TUE SORELLE SONO MOLTO PIÚ IN GAMBA DI TE! E ADESSO TUTTI A PALAZZO! ABBIAMO UN RIFATTO DA ARRESTARE E DELLE NOZZE DA ORGANIZZARE!-
Le gemelle saltellarono felici, seguendo l’uomo, imitate a breve distanza anche dagli altri ragazzi.
Louis e Harry li guardarono uscire.
-Beh…visto che se ne sono andati…se la mia principessa lo vuole…- suggerì Louis.
Il riccio guardò il maggiore con sguardo pieno d’amore.
-La tua principessa vuole…-
Louis non se lo fece ripetere: si fiondò sulle labbra del più piccolo e ripresero a fare l’amore (sì: in pieno bosco, accanto al falò. Ma sono Louis e Harry: davvero vi stupite?).
 
Simon finalmente fu arrestato e mandato lontano dove non avrebbe più potuto nuocere. I genitori e le altre sorelle Tomlinson vennero a fare la conoscenza del principe -ora re- Harry che a breve sarebbe diventato la moglie del loro Louis.
Tutti ripresero le loro mansioni a palazzo e a Nick e Ben fu offerto un lavoro come stallieri (chissà su suggerimento di chi...).
Harry era finalmente felice accanto al suo nanetto personale e non avrebbe potuto chiedere di più dalla vita.”
 
[-EEEEEE...FINE!-
Gemma e Charlotte si battono il cinque soddisfatte, mentre tutti tirano un sospiro di sollievo per essere giunti al termine di quello scempio.
-Io comunque ve lo dico: questo a me sembrava tutto tranne Biancaneve. Poi...fate voi…-
Le due ragazze guardano male Louis che ancora si rifiuta di staccarsi da Harry.
-Poi ovviamente voi siete le Signore Incontrastate della Regia e io un umile passivella al vostro servizio…non oserei mai…- aggiunge il liscio con reverenza.
Gems sorride soddisfatta, mentre il resto del cast scuote la testa esasperata. Le gemelle si gettano su Harry e ricominciano a battibeccare con Louis.
-MAMMA! PHOEBE E DAISY MI FANNO I DISPETTI!-
Johannah lancia uno sguardo di sufficienza al figlio, poi riprende a parlare con James, Liam e Zayn, mentre i fratelli se le danno di santa ragione.
-Bene, Plebaglia! Tutti fuori dalle balle che io e Lottie dobbiamo occuparci del post-produzione con la vera regia. Ci rivediamo qui fra una settimana per girare il corto sulla Bella Addormentata. Fate i bravi e riposatevi! Addioooo!-
Harry afferra uno scalciante Louis e lo trascina a casa mentre il castano sta ancora lanciando improperi:
-SORELLE TRADITRICI! ME LA PAGHERETE! REGIA! ANCHE TU ME LA PAGHERAI! SENTIRETE ANCORA PARLARE DI LOUIS WILLIAM TOMLINSON! VI PERSEGUITERÒ!-
Poi finalmente la porta si chiude e la pace ritorna a regnare negli studios.]





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.3 - Il BelLou Addormentato 

Appuntamento a...domenica






 
 

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Capitolo 4
*** 03 - Il BelLou Addormentato ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo III

Il BelLou Addormentato
 
s-Il-Bel-Lou-Addormentato


[È uno splendido pomeriggio assolato e Harry ha deciso di uscire a fare la spesa, approfittando del fatto che Louis è a casa tranquillo a giocare ai videogames: almeno avrebbe potuto fare una spesa decente e il carrello avrebbe ringraziato per la poca presenza di schifezze.
Sta tornando a casa quando il suo cellulare squilla.
-Ciao, Lì, come stai?
-Harry, ti prego! Fai smettere Louis! Non lo sopporto più! Ha coinvolto anche le gemelle e mi sta chiamando in tutti i modi possibili e (in)immaginabili!-
Il riccio fissa il cellulare con sguardo accigliato.
-Liam, io sono a fare la spesa e sono sicuro che Lou sia a casa a giocare ai videogiochi. Comunque mantieni la calma e dammi un attimo: sono arrivato.-
Harry incastra il cellulare tra la spalla e l’orecchio. Con in mano le borse, apre goffamente la porta ed entra senza dire nulla. Louis è seduto al tavolo della cucina e continua a sghignazzare come il peggior cattivo dei film. Davanti a lui ha posizionati il suo PC, quello di Harry, gli iPad di entrambi, il suo cellulare e quelli delle gemelle.
-VENEDETTA PAYNO! VENDETTA!-
Il riccio lo fissa basito e interdetto, poi riprende la sua chiamata.
-Ok, Lì, è Louis. Adesso ci penso io. Sì, ci vediamo domani mattina agli studios. Salutami Zy.-
La chiamata viene chiusa.
-Louis William Tomlinson! Bambino cattivo! Non ti posso lasciare solo un attimo che tu combini guai! Ti sembra il modo di trattare i tuoi amici?-
Il castano si gira di scatto e lo fissa con gli occhioni da cucciolo bastonato mentre cerca di nascondere le prove.
-Ah, ah, ah. Ero al telefono con Liam e so cosa stavi combinando.-
Le spalle del maggiore si afflosciano e lo sguardo si abbassa colpevole.
-Ma anche lui ci aveva disturbato mentre eravamo a nanna…mi sono solo vendicato…-
Il riccio incrocia le braccia al petto e lo guarda severo.
-Va bene…mi dispiace…non lo faccio più.-
Mette via tutta la tecnologia e libera le gemelle rinchiuse e imbavagliate nella cabina-armadio, restituendo loro i cellulari. Subito le bambine si fiondano ad abbracciare le gambe di Harry che accarezza loro i capelli.
Louis sta per protestare, ma il riccio lo fulmina con lo sguardo zittendolo.
-E ora chiama tua madre, dille che le gemelle le portiamo a casa noi dopo cena.-
-Ma…-
-Niente “ma”: la prossima volta impari a comportarti bene!-
Le gemelle fanno la linguaccia al fratellone e Louis se ne va brontolando su sorelle traditrici, amici rompiscatole e punizioni ingiuste.
 
La mattina successiva Harry apre gli occhi con Louis in mezzo alle sue gambe che tenta di svegliarlo con un lavoretto di bocca. Piano mugugna di piacere a quelle attenzioni, poi all’improvviso si ricorda di una cosa e guarda la sveglia sul suo comodino.
Quel subdolo e adorabile nano: vuole farlo arrivare in ritardo agli studios!
Piano lo scosta e, prendendolo da sotto le ascelle, lo tira su e lo bacia.
-Mi dispiace, Boo, non riuscirai nel tuo intento. Per quanto mi dispiaccia adesso ci alziamo, facciamo colazione e poi andiamo agli studios.-
Il castano mette su un broncio adorabilissimo e incrocia le braccia per protesta. Harry si alza e lo guarda malizioso.
-Se vuoi rimanere lì, ok. Solo…pensavo di cucinare i pancake con il grembiule addosso…-
Lo sguardo di Louis si fa subito attento.
- ...con soltanto il grembiule addosso.- aggiunge il riccio con fare malizioso.
Louis non se lo fa ripetere due volte e, alzandosi di scatto, trascina il riccio in cucina.
 
Un'ora dopo raggiungono finalmente il set.
Harry guarda Louis come una mamma severa e fa cenno con la testa nella direzione di Liam. Il castano sbuffa e si avvicina all’amico. Gli tira la manica e aspetta che l’altro si giri.
-Mi dispiace…non lo faccio più…scusa, Payno…-
Liam ridacchia divertito e intenerito dalla scena, mentre Louis tiene lo sguardo basso. Harry alza i pollici soddisfatto e Payne arruffa i capelli di Louis.
-Sei perdonato, Tommo, ma la prossima volta lascio che Zayn venga a strozzarti.-
Dietro di loro, Zayn ringhia e qualcuno tossisce. Compare il regista accompagnato da Gemma, Charlotte e l’assistente che ha in mano i copioni (o quelli che dovrebbero essere i copioni, ma tanto si sa che nessuno li seguirà. Lo sa perfino lo sceneggiatore che è già nell’angolino a disperarsi per le ore della sua vita sprecate per quegli ingrati).
-Ben tornati a tutti. Pronti per le prossime riprese? Questo sarà un corto e lo gireremo tutto in un’unica giornata e, se ci riusciamo, anche in un'unica ripresa. Esaminiamo i copioni e poi iniziamo.-
L'assistente di scena distribuisce i fogli mentre Louis si avvicina a Gemma.
-Cognata Suprema.-
-Passivella. Hai portato quello che ti ho chiesto?-
Il castano annuisce serio e in stile pusher tira fuori un pacchettino 13 x 18 e lo passa a Gemma.
-Sono tutte quelle che sono riuscito a duplicare. Ma quindi…tu e Lottie…-
La castana fa scorrere il plico di fotografie di Lottie da piccola che gli sono appena state consegnate.
-Non è colpa mia…noi Styles abbiamo un debole per voi Tomlinson…quegli occhi…comunque bravo, Passivella: roba di qualità. Ti sei guadagnato la mia protezione e la mia benedizione.-
I due si bloccano quando Harry li raggiunge tutto contento.
-Oh, Lou! Non vedo l’ora di vedere che splendido principe sarai! E io sarò la tua Bella Addormentata in attesa di essere svegliata con un bacio!
Batte le mani come una vera principessa mentre Gemma alza un dito per bloccare il fratellino, ma il regista arriva prima di lei:
-Allora...Harry sarà il principe e Louis farà il Bello Addormentato. La narratrice ancora Gemma e Lottie farà la voce fuori campo della mamma di Louis, visto che Johanna non è potuta venire. Voi, ragazzi, sarete gli “impedimenti” di Harry. Tutto chiaro?-
Tutti annuiscono.
-REGIA! TI PREGO, REGIA! NON MI PUOI FARE QUESTO! REGIA! NON POSSO STARE FERMO E ZITTO PER TROPPO TEMPO! TI PREGO! TI PREGO!-
I presenti lo ignorano, tranne Harry che gli si avvicina cauto e tenta di calmarlo.
-Su, Boo Bear, se proprio ti annoi puoi schiacciare un pisolino. Poi ci pensò io a svegliarti con un bacio. E se farai il bravo…finite le riprese…-
Louis sorride come un ebete e poi, rinvigorito nello spirito e nel corpo, si mette a strillare:
-AVANTI, REGIA! COSA ASPETTIAMO AD INIZIARE?-
 
Mentre Gemma e Lottie tengono impegnato Louis facendogli vedere delle foto di Harry da piccolo, il riccio parla con il regista e i ragazzi come se stesse progettando una strategia militare.
-Allora, se riusciamo ad allestire tutto quello che ci serve mi sposto solo io tra una scena e l’altra. Potremmo agire così: Louis lo lasciamo a Princess Park, lo faccio addormentare davvero e dissemino le sveglie per casa. Sicuro si alzerà rompendole tutte e finirà per riaddormentarsi dove avrò posizionato l’ultima sveglia. Io sarò con lui quando riceverò la chiamata di Niall e quindi mi sposterò a casa sua, dove verrò raggiunto da Liam e Zayn. La troupe mi seguirà per tutto il tragitto. Regia, dici che può andare?-
Il regista annuisce prima che il riccio aggiunga:
-Ovviamente lascio Lottie con Louis, in caso di emergenza, mentre Gemma mi segue e narra. Le riprese interne delle telecamere di sicurezza vanno bene? Sono posizionate in tutte le stanze e i filmati finiscono su un hard disk di cui solo io e Louis conosciamo la collocazione…- si blocca e pensa un secondo alla memoria da pesce rosso del fidanzato -Ok, solo io.-
Tutti annuiscono e il riccio si gira verso il compagno.
-Louuu! Amore! Vieni, andiamo a casa: ci sono stati problemi e le riprese sono rimandate.-
Il castano gli corre incontro scodinzolando e, non appena i due escono, la troupe e il resto del cast si preparano per le riprese.
 
Un’ora dopo, Gemma entra in casa Tomlinson-Styles e, seguendo con l’iPad le immagini trasmesse dalle telecamere del fratello, inizia a narrare:]
 
“Questa è una fiaba moderna, ambientata a Londra nei giorni nostri, che narra le vicende del principe Harry e del suo Bello Addormentato.
Harry non era proprio un principe con un regno e la corona, ma era comunque uno dei principi della musica pop degli ultimi tempi. Lo stesso valeva per il suo tenero e piccolo compagno Louis e per i loro amici Liam, Zayn e Niall. I ragazzi, oltre ad essere buoni amici, erano gli One Direction e quel giorno avrebbero dovuto partire per una tournée in giro per il mondo.
Tutto era pronto e Harry era teneramente accoccolato al suo Louis quando il suo cellulare aveva iniziato a squillare impazzito.
-Pronto…- disse con la voce impastata.
-Hazza! È una tragedia una tragedia!-
Il riccio alzò gli occhi al cielo. 
-Niall, stai calmo e dimmi che cosa è successo.-
Dall’altro capo del telefono l’Irlandese continuava a strepitare e a disperarsi.
Harry sbuffò di nuovo:
-Niall, dammi dieci minuti che metto le sveglie per Louis -così spero di trovarlo sveglio quando torno- e sono subito da te.-
Il ragazzo si alzò delicatamente, depositando dei teneri baci sulle labbra e sulla fronte del suo compagno. Sostituì il suo corpo con un cuscino ed iniziò a disseminare sveglie in giro per casa, prima di recarsi dal biondo.”
 
[I fratelli Styles escono di casa, continuando a monitorare la situazione dall’iPad, lasciando un Louis placidamente addormentato in camera da letto, che sta brutalmente sbavando sul cuscino del riccio.
Lottie è in postazione per dire la sua frase. Arrivano a casa di Niall e sono pronti per riprendere con la scena successiva.
-Pensi che andrà tutto bene?-
Il riccio sorride alla sorella:
-Fidati, conosco i miei polli. Per le due saremo tutti a casa a pranzare.-
La sorella annuisce e riprende:]
 
“Harry fu accolto da un Niall nel panico più completo. Il riccio lo fece sedere preoccupato.
-Nì, cos’è successo?-
Il biondo lo fissò per qualche attimo prima di scoppiare a piangere.
-Hazza! Il mio kebabbaro di fiducia è chiuso! CHIUSO! IO NON POSSO VIVERE SENZA I MIEI FALAFEL PRIMA DI UN CONCERTO!-
Harry fissò l’amico basito, prima di schiaffarsi una mano sulla fronte con un sonoro ciaf.
-Nì…tu mi hai fatto correre qui per questa cosa? Per forza è chiuso il tuo kebabbaro di fiducia! Sono le 05:30 del mattino! Apre alle 6!-
Niall lo guardò a bocca spalancata, spostando l’attenzione all’orologio dietro di lui.
-Sono salvo…pensavo di non poter fare il pieno prima di partire. Grazie, Hazza, senza di te non so cosa avrei fatto.-
Il riccio gli dà delle tenere pacche sulla spalla e sta per alzarsi ed andarsene quando in casa si precipitano Zayn e Liam tutti inferociti. Guardano straniti il riccio -che non dovrebbe essere lì- prima di ricominciare a battibeccare fra di loro.
-Ehi, ehi, ehi! Cosa è successo?-
I due si guardano in cagnesco per un po’ e poi si danno le spalle.
-Succede che il signorino qui…- iniziò Liam puntando il dito verso il fidanzato -Passa ore ed ore al bagno a fissarsi allo specchio. Così poi io devo fare tutte le cose di corsa!-
-Non è vero che ci passo le ore!- rispose Zayn indignato.
Harry guardò nella direzione di Niall che subito si chiamò fuori scrollando le spalle. Allora il riccio sospirò ed alzò la mano per richiamare la loro attenzione.
-Scusate! Liam, perché non entri in bagno lo stesso? Anzi, potresti approfittare per fare i complimenti al tuo fidanzato. Louis lo fa sempre con me! Ho dovuto mettergli pure lo sgabellino così potevamo specchiarci in contemporanea e farci le facce buffe.-
Harry sorrise come un ebete, mentre gli altri rimanevano a bocca spalancata. Poi Zayn e Liam si guardarono.
-Hazza ha ragione: potremmo specchiarci insieme…-
Il castano annuì e abbracciò il fidanzato.
-Hai ragione…mi dispiace…non volevo essere cattivo…-
Il riccio si portò le mani sui fianchi soddisfatto, poi lo sguardo gli cadde sull’orologio da parete di Niall.
-Ragazzi, devo scappare. È tardi e Lou potrebbe essersi svegliato e chissà che guai sta combinando. Ci vediamo più tardi.-
Harry uscì da casa Horan tutto trafelato. Decise che si sarebbe fermato a comprare i biscotti preferiti e il caffè da Starbucks, così il suo orsacchiottino sarebbe stato contento.”
 
[Harry esce da Starbucks con la colazione preferita di Lou e si sofferma un attimo a fissare Gemma che lo saluta dal risciò a pedali con cui la stanno trasportando.
Si gira e riprende a camminare verso casa.
La troupe continua a seguirlo a passo d’uomo e Gemma torna al suo lavoro:]
 
“Harry camminò di buona lena e, quando finalmente giunse a Princess Park, lo spettacolo che si ritrovò davanti non lo stupì più di tanto: sul vialetto di casa erano disseminati i resti di parecchie sveglie. Il ragazzo sospirò e, scavalcando tutti i cadaveri, arrivò alla porta.
Se tutto era andato secondo i suoi piani, Louis avrebbe dovuto essere già fuori dal letto, addormentato chissà dove.
Ma almeno...era fuori dal letto.
Si frugò nelle tasche cercando la chiave e, non trovandola, un moto di ansia gli salì allo stomaco: e adesso che avrebbe fatto?
 
Nello stesso momento Louis stava distruggendo la sveglia del corridoio. L’ennesima. Stava camminando in dormiveglia seguendo il suono dei congegni, quando gli era parso di sentire la voce ammonitrice di sua madre:
«Ricordati, Louis...prima o poi dovrai imparare a svegliarti da solo. Non ci saremo né io né Harry a svegliarti. Smettila di fare il pigrone capriccioso e svegliati!»
Louis aprì piano un occhio. Boh…non c’era in giro nessuno. Piano lo richiuse e ritornò a dormire appoggiandosi al muro del corridoio. Poi un’altra sveglia si mise a suonare e piano riprese a camminare verso quel suono molesto.
 
Harry, finalmente, dopo attimi di elucubrazioni e panico, si ricordò che la chiave era appesa al suo collo. Aprì la porta e corse all’interno, lasciò il sacchetto sul tavolo e, scavalcando altri poveri cadaveri di sveglia, si recò nella stanza dove sapeva avrebbe trovato il compagno.
E infatti eccolo lì!
Louis era seduto sulla tazza del water e stava placidamente russando appoggiato alle piastrelle della parete. Fra le mani il suo cellulare.
L’ultima sveglia puntata da Harry.
-Sveglia, Bell’Addormentato! Sono andato a prenderti la tua colazione preferita.- sussurrò a un soffio dalle labbra del compagno, un attimo prima di baciarlo.
Louis sbatté le palpebre sorpreso.
-Harree…- piano si sfregò gli occhi come un gatto e pretese un altro bacio dal riccio.
E fu così che il principe Harold svegliò con successo il suo piccolo -nano- principe e tutti riuscirono a partire per la tournée felici e contenti.”
 
[-Bravi tutti! Abbiamo finito in un batter d’occhio! Ci vediamo tra qualche giorno per la prossima pellicola.-
Gemma si affaccia in bagno, mentre la troupe fa sparire tutti i resti delle sveglie e Lottie consegna i video necessari alla ripresa.
-Ciao, fratellino! Ciao, Passivella! Noi andiamo a pranzo! Ci sentiamo più tardi.-
Louis si guarda in giro sempre più confuso.
-Che ci facevano Gemma e Lottie qui? E perché qualcuno ha gridato che abbiamo finito?-
Harry lo bacia ancora.
-Tranquillo, Boobear, abbiamo solo finito le riprese. Tu non ti preoccupare: ci ho pensato io. Adesso vieni che andiamo a mangiare la pappa e poi ci facciamo le coccole.-
Louis annuisce ancora, sfregandosi gli occhi, e piano si fa trascinare in cucina da Harry.
-Haz, ho sognato che mia madre mi diceva che dovevo essere meno pigro e dovevo imparare a svegliarmi da solo perché prima o poi non ci saresti stato nemmeno tu a farlo. È stato orribile. Mi rende triste se tu non ci sei…-
-Ooow, Lou…-
Il riccio si china ancora a baciare il fidanzato.
Louis si siede sullo sgabello trascinando il piccolo con sé.
-Ahia!-
Da sotto il sedere estrae la molla di una sveglia.
-E questa? Cosa ci fa qui?-
Senza aspettare risposta, scrolla le spalle e la getta fuori dalla finestra colpendo l’aiutoregista (e non Liam come al solito, per fortuna). A quel punto, torna a godersi le attenzioni del suo Raggio di Sole.]





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.4 - Riccioli Harold 

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Capitolo 5
*** 04 - Riccioli Harold ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo IV

Riccioli Harold
 
s-Riccioli-Harold


[Louis è seduto scompostamente sulla poltroncina e muove le gambe avanti e indietro come i bambini. Sta cazzeggiando sul cellulare e ogni tanto guarda la tenda chiusa davanti a lui. Gli arriva un messaggio da Lottie e distrattamente lo apre. Il suo sguardo si fa subito più attento. Nella chat sono presenti sei foto di Gemma con dei vestiti Lolita che le stanno davvero bene.
Sotto c’è scritto:
Sono i vestiti per Riccioli d'Oro. Io e Gemma vogliamo sapere quale preferisci.’
Il castano si fa serio in volto e inizia a riesaminare le foto immaginando il fratello al posto di Gemma. Una goccia di sangue inizia a scendere dal suo naso, mentre un’erezione si fa sempre più evidente nei suoi pantaloni.
-Lou, come mi sta questo?-
Il maggiore alza la testa di scatto e la sua epistassi si fa più abbondante.
-Haz, amore mio, Raggio di Sole che illumina le mie giornate, non mi avevi detto che dovevi fare shopping da camera…-
Il riccio aggrotta le sopracciglia.
-Infatti, questi sono vestiti per tutti i giorni.-
Louis lo fissa scettico, poi ritorna a guardare lo schermo.
-Tu non uscirai così. Punto. Stop.-
-E invece sì!-
Harry sbuffa e tira di nuovo la tendina del camerino tornando alle sue prove. Esce nuovamente dopo qualche secondo con una camicia a fiori.
-Questa?-
Il castano lo guarda.
-Tappezzeria del divano di casa di mia nonna.-
Il riccio richiude stizzito la tenda. Louis ritorna ad esaminare le foto.
Il numero 2.’ scrive rapidamente.
Quello rosso?’ gli risponde Lottie.
Sì, mette in risalto i suoi occhi. Dì alla regia che pago io, così finite le riprese me lo porto via.
Invia, poi si ricorda un’altra cosa.
Già che ci siete prendete pure la mantella,’ aggiunge ‘così riutilizziamo tutto per fare Cappuccetto Rosso.
Lottie risponde con il pollice in su, Louis le fa un bonifico e mette via il suo cellulare. Si alza e sbircia attraverso la tenda.
-Raggio di Sole?-
Harry per tutta risposta gli lancia una scarpa.
-Splendore, non fare così! Era un complimento il mio! Ti stanno troppo bene quei vestiti. Sai che stai bene con qualsiasi cosa tu metta...-
Il più piccolo gli lancia l’altra scarpa.
-Su, Bellissimo, non tenermi il muso così! Prendi tutto che paghiamo e andiamo a mangiare i tacos che ti piacciono tanto.-
 
Quella notte, al povero Louis, tocca dormire sul divano.
 
La mattina, quando si recano agli studios, Harry ha ancora il muso lungo e non perde occasione per lanciare frecciatine a Louis che lo segue con la coda fra le gambe e continua a chiedere perdono. Gemma e Charlotte li guardano sconsolate e si fanno passare i pop-corn da Niall.
-Hareeeee! Ti prego! Farò il bravo! Hareeeee!-
Per tutta risposta il riccio si gira dall’altra parte e raggiunge i ragazzi. L’assistente regista compare e tutti si voltano verso di lui.
-Oggi il regista è ammalato, ma questo non ci fermerà: Gemma condurrà le riprese, mentre Charlotte sarà la narratrice.-
Le due ragazze si battono il cinque.
-Harry sarà Riccioli d’Oro mentre voi quattro farete gli orsi. Non useremo copioni perché le battute sono facili e anche questa volta lasceremo libertà all'improvvisazione.-
Lo sceneggiatore entra giusto in tempo per sentire quella frase. Si blocca, con ancora la mano sulla porta e i copioni nell’altra. Li getta nel cestino ed esce senza dire una parola. Nessuno lo nota e l’assistente si gira verso ognuno dei ragazzi.
-Liam, tu sarai papà orso; Zayn, tu sei la mamma; Niall e Louis gli orsetti.- fa una breve pausa e guarda nella direzione della Vice Narratrice Suprema -Ovviamente ci saranno delle variazioni rispetto alla storia principale: sai cosa fare, Lottie. Anche questo è un corto: se tutto va bene, tenendo conto delle interruzioni di Louis, al massimo in una giornata facciamo tutto.-
Tutti annuiscono e vanno a cambiarsi.
Si ritrovano sulla scena con il pigiamone da orsetti mezz’ora dopo, in attesa di Harry. Lo stesso Harry che compare cinque minuti dopo con il volto bordeaux e lo sguardo basso e imbarazzato.
-Perché solo io devo mettere questo vestito?-
Con la mano cerca di tirare un po’ giù la gonna e nascondere i mutandoni in pizzo che gli arrivano a metà coscia. Tutti si girano dalla parte opposta per far sì che il riccio si senta meno in imbarazzo e si abitui al nuovo look. Tutti tranne Louis, ovviamente, che resta con la bocca spalancata e il sangue che riprende ad uscirgli dal naso.
Gemma e Lottie si avvicinano e, mentre la bionda gli asciuga la bavetta con un fazzoletto, la castana gli infila brutalmente due tamponi nel naso. Harry si accorge che il suo fidanzato lo sta guardando, si ricorda di essere arrabbiato con lui, così gli fa la linguaccia e, prendendo sicurezza, si raddrizza e cammina sculettando verso il telo del chromakey.
-Bene, possiamo cominciare le riprese.- annuncia.
Charlotte non se lo fa ripetere due volte e si mette al lavoro.]
 
“Tanto tempo fa, nella verde campagna inglese, viveva un bellissimo ragazzo di nome Harold. Il fanciullo era talmente bello e aveva le gambe così snelle e lunghe che tutti lo scambiavano per una ragazza.
Riccioli Harold -come lo aveva soprannominato la sua bellissima e sexy sorella- non faceva nulla per smentire questa cosa, anzi, era così in pace con sé stesso e con il mondo che non disegnava nessun tipo di vestito.
 
[-Lottie? Che cagate stai sparando? Giuro che lo dico a mamma che hai iniziato a fare uso di stupefacenti! Aspetta…- fa una pausa, in cui si porta le dita sotto il mento e inizia a sfregarsi l’accenno di barba che è comparso (da quando per puro miracolo anche il suo corpo -e non solo la sua carta d’identità- si è accorto che la pubertà è ormai iniziata da un pezzo) -Secondo me è perché lecchi troppo…AHIA!-
Gemma compare dietro Louis con il megafono e lo colpisce in testa.
-Facciamo così, passivella: tu non interrompi più le riprese, qualsiasi cosa succeda, e io vedrò di mettere una buona parola con mio fratello se, a fine riprese, non ti ha ancora perdonato.-
Il castano la guarda adorante, come se avesse davanti una dea. Annuisce frenetico, mentre Gemma si gira verso Charlotte:
-Continua pure, cucciolina.-
Lottie diventa bordeaux per il nomignolo, ma, in qualche modo, riesce a riprendere:]
 
“Oltre ai vestiti -maschili o femminili che fossero- a Riccioli Harold piaceva anche fare lunghe passeggiate nel bosco dove poteva raccogliere frutti deliziosi e fiori meravigliosi da intrecciare ai suoi lunghi boccoli castani. Anche durante il giorno che stiamo narrando, Harold -o Harry per gli amici- stava cogliendo fiori nel bosco, ma, ahimè, il bel riccio non si era accorto di essersi spinto troppo in là e di essere capitato in una zona del bosco che non conosceva. Quando alla fine aveva realizzato di essersi perso, aveva tentato di tornare sui suoi passi, ma tutto ciò che era riuscito a fare era stato perdersi ancora di più. Aveva estratto il cellulare, dalla sua pochette a forma di gattino, per tentare di ritrovare la strada, ma era stato tutto inutile: non c’era segnale.
Era stanco e iniziava ad essere affamato, quando aveva visto quella baita in legno nel mezzo della radura. Subito era corso -per quanto le sue lunghe gambe da giraffa glielo permettessero senza farlo ruzzolare faccia a terra- nella direzione della casetta. Giunto alla porta, aveva bussato più e più volte.
-C’è nessuno in casa?- aveva chiesto.
Nessuna risposta. Così fece l’unica cosa che gli venne in mente: girò la maniglia e, quando vide che la porta era aperta, entrò.
-Permesso…c’è qualcuno?-
Subito venne investito dal dolce profumo di torta al cioccolato e il suo stomaco brontolò ricordandogli che era dall’ora di pranzo che non metteva nulla sotto i denti. Lasciò le sue décolleté con tacco da 8 all’ingresso e con i leggiadri piedi nudi si recò in cucina.
Quella torta era davvero stupenda, oltre ad avere un ottimo odore. Tagliò una fetta e subito la addentò: deliziosa! Ne prese un’altra e accompagnò il tutto con un buon bicchiere di latte fresco.
Harry sapeva che era maleducazione entrare senza permesso e mangiare la roba altrui, ma lui aveva fame ed era disperato! Si sarebbe scusato e avrebbe ricambiato appena i padroni di casa sarebbero tornati. Si sedette sul divano ed aspettò.
Attese qualche minuto, ma si sa: la pazienza dei giovani non esiste. Così il ragazzo si alzò e andò in esplorazione della casa. Trovò il bagno, dove face i suoi bisognini; lo sgabuzzino, dove fece cadere una fila di scope; e una camera da letto...
La stanza era in ordine, se non fosse stato per le lenzuola sfatte di un invitante letto matrimoniale. Nella testa del giovane Harold passarono delle immagini molto vietate ai minori di 28 anni.
Rosso in viso, chiuse la porta e si recò a quella successiva. Appena l’aprì fu travolto dai vestiti, dalle carte e dai resti di cibo sparsi ovunque. Una stanchezza improvvisa lo colse. Riccioli Harold pensò di schiacciare un pisolino di bellezza post-spuntino proprio sul letto di quella camera, ma gli impedimenti per raggiungerlo erano troppi e di nuovo si arrese.
Chiuse anche quella porta e proseguì fino all’ultima del corridoio. Anche quella stanza non era proprio il massimo dell’ordine, ma almeno la strada per il letto era libera. Doveva essere la stanza di un bambino, vista la misura degli abiti e delle scarpe...”
 
[Louis sta per protestare, di nuovo, ma lo sguardo di Gemma lo blocca sul nascere.
Lottie continua senza accorgersi di nulla.]
 
“Harry tastò il letto: era un po’ corto, ma molto morbido e le coperte profumavano di buono.
Solo 5 minuti, si disse, si sarebbe steso solo 5 minuti. Non c’era bisogno di puntare la sveglia del cellulare…
E con quel pensiero, si addormentò.
 
Mentre Harry dormiva, placido e assorto, i proprietari di casa fecero il loro ritorno.
Il più alto dei quattro vide le scarpette all’ingresso.
-Zy, tesoro, sono tue queste scarpe?-
Il moro si girò verso il compagno.
-No, amore, le mie sono nello sgabuzzino.-
Poi un urlo interruppe la coppietta che subito raggiunse gli altri due ragazzi in cucina.
-QUALCUNO SI È MANGIATO LA MIA TORTA AL CIOCCOLATO! E L’HA ACCOMPAGNATA CON DEL LATTE COME AVREI FATTO IO!!-
Il ragazzo basso accanto a lui, alzò gli occhi al cielo:
-Nialler, solo un pazzo come te potrebbe fare certe cose. E siamo in una merda di foresta! Dove cazzo lo troviamo un altro pazzo?! Sicuramente l’hai mangiata tu e nemmeno te lo ricordi. Va beh, io me ne vado nella mia stanza.-
Il ragazzo -Louis, per gli amici Lulu-...”
 
[Louis ha già preso fiato per interrompere tutto ed iniziare ad insultare la sorella, quando intravede Gemma che si passa il pollice sulla gola nel chiaro segno del “se ci provi, te la stacco a morsi”.
Così, più per autoconservazione che per altro, finge indifferenza e la scena prosegue.]
 
“...aprì la porta di camera sua con tutte le intenzioni di entrare in letargo e ignorare i pazzi con cui abitava, ma tutto quello che riuscì a fare fu aprire e chiudere la porta ripetutamente, prima di ritornare sui suoi passi con movenze da automa.
-Ragazzi…c’è un tizio vestito da ragazza che dorme sul mio letto. Sono serio. Oppure è colpa vostra e mi avete contagiato con la vostra pazzia.-
Appena tutti e quattro registrano la situazione, si precipitarono nella stanza del castano. Osservandolo dalla porta, si resero conto di due cose: le scarpe dal tacco vertiginoso erano sicuramente sue, a giudicare dal vestito, e le tracce di cioccolato attorno alla bocca erano un segno inequivocabile del fatto che la torta l’avesse mangiata lui.
Ma che cosa ci faceva lì?
-Ragazzi, magari è uno squilibrato. Dovremmo chiamare la polizia.-
Tre paia di occhi si puntarono su Liam -il ragazzo alto e castano- e lo guardarono con compassione.
-Payno, fammi il piacere. Se chiamiamo la polizia arrestano noi, visto che siamo quattro coglioni con un pigiamone da orso che fissano una creatura meravigliosa mentre dorme.-
Tutti annuirono e poi il nano di casa riprese:
-Ho io un’idea migliore!-
Il castano si avvicinò a quella goduria per gli occhi e piano gli sollevò la gonna.
Harry,”
 
[Che si è addormentato per davvero.]
 
“mugugnò sentendo quelle tenere manine accarezzare le sue gambe e le sue natiche. Poi all’improvviso sentì le stesse manine scivolare all’interno dei suoi mutandoni di pizzo e raso. Si alzò di scatto, tirando una testata alla persona sopra di lui, ma, quando si svegliò del tutto, i suoi occhi annegarono in quelli blu dell’altro.
-Ehi...ciao, Raggio di Sole.-
Il sorriso tutto denti del castano sopra di lui lo incantò e si ritrovò a sorridere di rimando come un ebete. Poi si ricordò dov’era. Si portò le mani alla bocca e iniziò a scusarsi con i padroni di casa, spiegando loro tutta la situazione.
-Non ti preoccupare, mio Bellissimo, puoi continuare a dormire nel mio letto. O se preferisci...puoi dormire su di me.- Louis era ormai completamente andato -Ma dimmi, Splendore, come ti chiami?-
Harry lo guardò adorante.
-Harold, ma tutti mi chiamano Harry o Riccioli Harold…-
Un sospiro innamorato.
-Un nome bellissimo per un ragazzo bellissimo. Così sexy…io ti chiamerò Haz, se me lo consenti.-
Il riccio annuì, spargendo fiorellini ovunque e arrossendo come una ragazzina alla sua prima cotta (cosa che effettivamente era vera).
-Io mi chiamo Louis, ma puoi chiamarmi Lou o come ti pare: tutto quello che ti rende felice.-
I loro volti sempre più vicini e i loro respiri sempre più affannati.
-Resta con me, Luce dei miei occhi…-
-Dovrei avvisare casa…il cellulare non prende…ti prego, sposami…mio Boobear…-
-Tutto quello che vuoi.-
E fu così che Riccioli Harold avvisò casa e rimase tutta la notte ad amoreggiare con il suo orsacchiottino. I due convolarono a nozze qualche mese dopo e vissero tutti felici e contenti.”
 
[-Fiiiiiniiiiitoooooo! Brava, cucciolina mia: una narratrice sublime!-
Gemma conclude le riprese e si avvicina per baciare Charlotte. Allontanate le labbra dalla fidanzata, guarda il suo orologio.
-Giusto in tempo per il pranzo! Stiamo diventando sempre più bravi! Ragazzi, tutti a cambiarsi e a casa!-
In sottofondo si sentono strani rumori e versi ambigui. Tutti si girano verso la stanza dove Harry e Louis sono ancora rinchiusi.
La castana alza le spalle.
-Almeno non dobbiamo fare noi da paciere a quei due rompiscatole. Lasciamoli qui e quando avranno finito ci chiameranno per venire a recuperarli.-
Tutti se ne vanno lasciando i due conigli a fare la pace.
...a modo loro...]





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.5 - Cappuccetto Rosso Styles 

Appuntamento a...domenica






 
 

 

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Capitolo 6
*** 05 - Cappuccetto Rosso Styles ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo V

Cappuccetto Rosso Styles
 
s-Cappuccetto-Rosso-Styles


[-Lou…amore…abbiamo un grosso problema …-
Harry guarda fuori dalla porta a vetri degli studios, le mani a coppa per coprirsi dalla luce e la fronte corrucciata.
-Cosa, amore? Hai ancora bisogno delle mie attenzioni?-
Il castano si avvicina, con solo i boxer addosso, e inizia a strusciarsi sulla coscia del riccio (solo perché è il punto più alto a cui il suo bacino riesce ad arrivare, non per altro...). Lo stesso riccio che si gira verso il compagno e, dandogli un bacio sulla fronte, esclama:
-No, stupidino! Siamo rimasti chiusi negli studios! Dovremmo chiamare qualcuno…-
Louis inizia a ridere sguaiatamente, con tanto di lacrime agli occhi e dolori alla pancia.
-Oh, mio dolce e tenero Harold! Come pensi che avrei potuto correggere i copioni di Biancaneve se non avessi avuto le chiavi per entrare qui?-
Harry lo fissa.
-Ma non era stata la regia a…-
-Oh, mio giovane, dolce, tenero e ingenuo Harold! Ovvio che non è stata la regia! E ora vieni che ci facciamo una doccia e poi torniamo a casa.-
 
Louis sta per infilare la chiave nella toppa quando la porta si spalanca e compaiono Lottie e Gemma. I tre si fissano, mentre Harry è ancora sul set a tentare di restituire un aspetto umano al letto che i due animali hanno disfatto.
-Ciao, Passivella! Tu e mio fratello avete fatto la pace, vedo.-
Il castano annuisce e fa un tentativo di nascondere l’oggetto incriminato. Lottie, però, lo vede e inizia a sghignazzare.  
-È forse la chiave degli studios, quella?-
-Nuuu…-
-E invece sì! E bravo il mio fratellone! Quindi un po’ di diabolicità l’hai presa anche tu!-
Gemma gli fa pat pat sulla spalla e raggiunge Harry sul set.
-Sentimi un attimo.- riprende Lottie, incrociando le braccia al petto e attirando l’attenzione del fratello -Tu chiedi al tuo fidanzato di spacciarmi delle foto di Gems e io non ti porto via la chiave.-
Il castano annuisce freneticamente e fa per abbracciare la sorellina. Charlotte lo blocca alzando una mano.
-Alt! E se tu accetti anche di farmi alcuni semplici...piccolissimi...favori… Io e Gemma potremmo evitare di dire alla regia che tu sei in possesso di una certa chiave…-
Louis si getta ai piedi della sorella, disperato, e le abbraccia le gambe.
-Va bene, va bene! Tutto quello che volete! Sono al vostro completo servizio! Ma non dite niente! Vi prego!-
-Affare fatto! Però adesso staccati e vai fuori dalle balle che stanno per arrivare gli altri.-
Charlotte sta ancora cercando di staccare il fratello facendo leva con un piede di porco, quando arrivano i ragazzi con Anne, Johanna, James, le sue sorelle e Faccia di Cavallo. Subito le ragazzine e Nick si fiondano nella direzione di Harry e lo circondano. Lottie sente un ringhio provenire dall’animale avvinghiato alle sue gambe. Animale che si stacca e si precipita verso il suo fidanzato alla velocità della luce.
Si sente un gran trambusto e qualcuno che lancia un grido di dolore. Quando tutti si girano, trovano il maggiore di casa Tomlinson intento a mordere la gamba di Grimshaw.
Il regista compare, mentre Harry cerca di far calmare il fidanzato e Nick zoppica sull’arto semi-amputato.
-Bene, ragazzi, come state? Vi faccio i complimenti per le riprese precedenti. Un successone e sono certo che anche quella di oggi non sarà da meno. Iniziamo: Harry, tu sarai Cappuccetto Rosso; Louis, il lupo; James, tu farai la nonna; Anne, lei sarà la mamma; Nick, il cacciatore; infine Gemma farà la narratrice. Anche questa volta la storia è riadattata in chiave moderna. Ci sono domande?-
Il regista non fa in tempo a finire la frase che una manina si alza molesta.
-Sì, Louis, cosa c’è?-
-REGIA! PERCHÈ SE DOBBIAMO RECITARE SOLO IN CINQUE CI SONO TUTTE QUESTE PERSONE?-
Per tutta risposta i ragazzi e il resto della famiglia Tomlinson prendono due letti dal set e li accostano alla parete opposta. Compaiono, per opera di beato Niall da Mullingar, cibo e bevande di ogni genere e qualcuno - Fizzie- esclama:
-Stiamo qui a guardare, mentre voi girate questo capolavoro.-
Louis alza una mano per protestare, ma subito la abbassa quando vede Harry tutto contento che saltella e batte le mani.
-Lou! Che bello! Vieni! Vieni che andiamo a metterci i costumi di scena.-
E con il riccio che trascina il povero fidanzato nei camerini, tutti si vanno a preparare.
 
Venti minuti dopo sono già disposti sul set e Gemma comincia il suo lavoro.]
 
“Nella ridente cittadina di Salem, era una splendida mattina assolata, quando il bellissimo Harry Styles era stato buttato giù dal letto da sua madre, la Signora Anne.
Il giovane era davvero, davvero, davvero, davvero bello.”
 
[-IO NE AGGIUNGEREI UN’ALTRA DECINA.- urla qualcuno da dietro le quinte.
Sguardo complice tra Louis e Gemma, poi la ragazza prosegue.]
 
“Con i suoi capelli lunghi e ricci, quelle gambe da fotomodella e quegli splendidi occhi verdi tipici della casata degli Styles, aveva stuoli di ammiratori e ammiratrici. Ma ad Harry non importava di loro, perché il suo cuore era già stato rubato dallo strano ragazzo basso che viveva con i lupi nella foresta.”
 
[-REGIA! REGIA! PERCHÉ SIAMO A SALEM? E PERCHÉ IO DEVO FARE IL RAGAZZO STRANO CHE VIVE CON I LUPI? E poi non sono così basso…-
Louis finisce la frase sussurrando, mentre la sorella gli si avvicina.
-Senti, vuoi vedere Harry ancora con il vestitino e i mutandoni di pizzo e raso?-
Il castano annuisce frenetico come se fosse un bambino.
-Allora smettila di fare domande stupide e di interrompere. Fai il bravo ragazzo basso e strano che vive con i lupi. Tieni: vai dal tuo uomo e fatti mettere questo.-
Lottie mette fra le mani di Louis qualcosa di arrotolato e il castano, senza farsi troppe domande, trotterella dal fidanzato.
-Haz! Haz! Lottie ha detto che mi devi mettere questo.-
Harry prende il fagottino mentre il compagno scodinzola intorno a lui e lo apre.
Un rivolo di sangue cola dal suo naso mentre fissa il cerchietto con le orecchie e il collarino con la targhetta
Louis William Tomlinson. Proprietà di Harold Edward Styles.
Benedette Gemma e Charlotte. Avrebbe dovuto sdebitarsi con loro.
-Lou, amore, vieni qui.-
Con abili e veloci mosse Harry infila il cerchietto e il collarino al suo bello.
-Guarda come sei bello!- un bacio veloce sulla bocca -E se fai il bravo…quando andiamo a casa…-
Lo sguardo di Louis si fa vacuo e sulla faccia gli si stampa un sorriso ebete mentre il riccio grida:
-REGIA! POSSIAMO ANDARE AVANTI!-
Gemma coglie il segnale e riprende.]
 
“Solo che il povero ragazzo basso che viveva con i lupi nella foresta era anche un po’ tardo e non aveva ancora confessato alla giovane strega che l’amore era ricambiato. D'altronde non ci si poteva aspettare molto da un povero, basso e strano ragazzo che vive con i lupi.
Ma tornando al nostro bellissimo protagonista…
Quel giorno Anne -una donna fantastica che aveva cresciuto da sola e con ottimi risultati quello splendido gioiello di Harry- aveva chiamato il figlio, ancora mezzo intontito dal sonno.
-Harry, tesoro, ho bisogno che tu vada dalla nonna nella foresta a portarle queste erbe e queste pozioni che le servono per i suoi incantesimi.-
Il ragazzo annuì, mentre con la mano si sfregava ancora gli occhi e iniziava a fare colazione.
-Ti lascio qui il cestino e mi raccomando: indossa sempre la tua mantella protettiva e non abbandonare il sentiero. Lo sai che è pieno di strani ragazzi bassi e maniaci che vivono con i lupi.-
Il riccio annuì di nuovo, addentando distrattamente la sua fetta di pane con burro e marmellata. Quando iniziò a connettere un paio di sinapsi, decise di mettere nel cestino un po’ di cibo in più: lo avrebbe preso per la gola quel ragazzo basso e strano che viveva con i lupi. Altro che incantesimi! Lui era Harry Styles: nessuno poteva resistergli!
Circa un’ora dopo, il ragazzo stava camminando nel folto della foresta.
Sapete, si potrebbe dire che Harry era tanto bello quanto distratto. O che, da bravo adolescente qual era, non ascoltava minimamente le raccomandazioni dei genitori. O ancora che, mentre la madre parlava, il povero fanciullo doveva ancora fare colazione e quindi era intontito dal sonno.
Ma no: Harry era semplicemente innamorato -e distratto e adolescente e rincoglionito dal sonno, ma dettagli- dello strano e basso ragazzo che viveva con i lupi e quindi, si sa, l’amore rende distratti, adolescenti, rincoglioniti e parecchio parecchio stupidi.”
 
[ -Ehi!- protesta il riccio, ma riceve in risposta una ventina di sguardi alla ‘vuoi forse negarlo?’, al che lui si limita a rispondere -Ok, sto zitto.-]
 
“Ma tornando a noi…”
 
[...prosegue Gemma...]
 
“Il vestito che Harry aveva indossato quel giorno, lasciava scoperte le sue bellissime gambe lunghe. I suoi stivaletti erano puliti e perfetti e i suoi capelli perfettamente pettinati e ricci.
Lo avrebbe steso!
Ed ecco che, dopo 10 minuti di scarpinata, dal cespuglio lì vicino comparvero due orecchiette pelose. Harry sorrise.
-Mamma mia che stanchezza…devo raggiungere la nonna, ma sono stanco morto…credo che mi siederò su questo tronco e mi mangerò qualcosa…- il ragazzo tirò fuori il primo panino dolce -Quanta roba, però, …sicuramente né io né la nonna riusciremmo a mangiare tutto…quasi quasi lascio qui qualcosa…magari passa qualcuno di affamato…-
Osservò di sottecchi il musetto barbuto e dolce del suo lupacchiotto preferito sbucare dal cespuglio e spiarlo mentre lasciava il fagotto. Harry si chinò e mise in mostra anche parte delle sue gambe e del suo sedere perfetto. Un rivolo di sangue uscì dal naso del povero ragazzo basso, che subito si nascose di nuovo, convinto che il riccio non l’avesse visto.
La streghetta sorrise della sua stessa diabolicità, mentre si rialzava e si spazzolava vestito e mantella.
-Bene, direi che è ora di andare dalla nonna. Peccato non aver incontrato quel ragazzo basso e sexy che vive con i lupi!-
Un sospiro e Harry riprese la strada per la baita della nonna, sculettando molestosamente.”
 
[-Bene, ragazzi! 5 minuti di pausa e poi andiamo avanti! James! Nick! State pronti!- urla la regia.
Harry viene raggiunto da un Louis sempre più scodinzolante che gli si infila sotto la gonna e appoggia la testa contro il suo fondoschiena. Il riccio lo ignora -come tutti gli altri, ormai abituati alle stranezze del maggiore di casa Tomlinson- e si mette a chiacchierare con la cognata promettendole delle foto della sorella che li sta raggiungendo.
-Lots, amore, ti stai annoiando?-
-Stai scherzando? Mi sto divertendo un sacco! E poi Niall e mamma hanno iniziato a spacciare cibo! Meglio di così? -
Le due si scambiano un tenero bacio, mentre le gemelle prendono le caviglie di Louis e lo tirano fuori dalla gonna di Harry. Louis strilla e guaisce, ma il regista richiama tutti in scena per andare avanti a girare e, allora, deve desistere.]
 
“Louis corse come se non ci fosse un domani per arrivare prima di Harry alla casa della nonna e poterlo sbirciare dalla finestra. Si tirò sulle punte dei piedi e, facendo leva sul davanzale, guardò attraverso il vetro limpido.
-EHI, TU, RAGAZZO!-
Louis si guardò intorno, cercando velocemente un posto dove nascondersi.
-OH, ANDIAMO! TI HO VISTO. CHE BISOGNO HAI DI NASCONDERTI? SEI FORSE UN POVERO RAGAZZO BASSO E IDIOTA CHE VIVE CON I LUPI?-
 
[Compare James vestito da vecchia signora con grembiule e cuffietta. Tutti scoppiano a ridere e James inizia a prendere a mestolate Louis che ha la sfortuna di essere il più vicino.
Dopo dieci minuti, quando finalmente tutti smettono di ridere per paura di fare la fine del povero nano, le riprese continuano.]
 
“I due si fissarono per qualche secondo e poi la vecchietta vide il fagotto che il lupo aveva in mano.
-OH! SÌ! TU SEI IL RAGAZZO BASSO, IDIOTA E SEXY CHE VIVE CON I LUPI! OH, ANDIAMO, RAGAZZO! VIENI DENTRO CHE MI DAI UNA MANO MENTRE ASPETTO IL MIO ADORATO NIPOTINO!-
Fu così che Louis entrò nella baita e si mise a sminuzzare erbe con la nonna.
Harry arrivò poco dopo.
-Nonna! Sono arrivato! Ti ho portato quello che avevi…-
La bocca del riccio si spalancò e le sue guance si tinsero di un bellissimo rosso ciliegia.
-NONNA! PERCHÈ IL SEXY E BASSO RAGAZZO CHE VIVE CON I LUPI È NEL NOSTRO SOGGIORNO A BERE DEL TÈ?-
Louis avvampò davanti a tutti quei bellissimi complimenti.
-PERCHÈ È UN IDIOTA E VOLEVA SPIARTI DALLA FINESTRA!
-Oh…-
Lo sguardo del riccio si fece dolce, mentre si avvicinava al lupo e gli si sedeva sulle ginocchia.
-Anche tu mi piaci, lo sai, lupacchiotto?-
Louis si lasciò grattare sotto il mento e dietro le orecchie.
-Vuoi essere il mio lupacchiotto per la vita?-
Il castano rimase a bocca spalancata, ma proprio mentre stava per rispondere, qualcuno fece irruzione nella casa della nonna.
-Mani in alto! Lupo allontanati da quella povera strega spaventata!-
Entrambi i ragazzi si girarono nella direzione del nuovo arrivato.
-Scusa e tu chi saresti? Sai che sei su una proprietà privata, vero?- gli disse Harry che lo guardò accigliato, mentre con la mano continuava ad accarezzare la testa di Louis -E poi, scusa, non lo sai che è pericoloso girare armati? Guarda come hai spaventato il mio piccolo cucciolo! E ora: o lo metti via oppure faccio sparire te e il fucile insieme.-
Il cacciatore deglutì rumorosamente.
-Ma quel lupaccio ti sta importunando!
Louis si mise a ringhiare rumorosamente.  
-Stai tranquillo, Lou…- mormorò Harry grattandogli un orecchio.
-Ma ci sta disturbando!- piagnucolò il lupacchiotto.
-Lo so, tesoro mio, ma adesso se ne andrà, vero?-
Il cacciatore deglutì ancora, ma poi si fece coraggio addentrandosi nella casa. Con uno scatto veloce prese Harry per un polso e lo strattonò in piedi. Subito Louis si gettò sull’uomo mordendolo per difendere la sua streghetta, mentre, dalla cucina, compariva la simpatica nonnina con il mestolo di ferro (quello delle grandi occasioni, come ‘dover cacciare un cacciatore molesto da casa sua’) in mano.
-TU! BRUTTO DISGRAZIATO! TI HO GIÀ DETTO MILLE VOLTE CHE NESSUNO HA BISOGNO DELLA TUA PROTEZIONE! E ORA ESCI DA QUESTA CASA E SMETTILA DI IMPORTUNARE MIO NIPOTE E IL SUO FUTURO MARITO! SCIÒ! VIA!-
Le grida dell’anziana signora riecheggiarono per tutta la radura, mentre con il mestolo percuoteva il povero Nick-cacciatore. Louis ancora saldamente attaccato alla sua caviglia.
Alcuni esploratori che passavano di lì, dissero di aver visto un cacciatore fuggire terrorizzato, inseguito da un’arzilla signora anziana. Altri dicono di aver visto il cacciatore inseguito da uno strano e basso ragazzo che viveva con i lupi. Altri ancora da un bellissimo ragazzo in gonna e mutandoni alla lolita.
Sta di fatto che il povero cacciatore sfigato se la diede a gambe levate e i due ragazzi poterono tornare ad amoreggiare sotto la supervisione attenta della nonna: ci teneva lei all’onore del suo bellissimo nipote.
Furono mesi dopo che la bellissima streghetta e il ragazzo basso e strano che viveva con i lupi si sposarono. Costruirono una bellissima casetta nella radura ed ebbero dei bellissimi bambini.
Il ragazzo basso e strano che viveva con i lupi smise di vivere con i lupi.
La nonna fu contenta di fare la bisnonna e la signora Anne di diventare nonna.
Tutti vissero felici e contenti e nessuno vide più lo stupido cacciatore. Seppero solo qualche tempo dopo che fu arrestato per violazione della proprietà altrui e possesso illegale di armi, ma questa è un’altra storia.
Fu così che tutti vissero ancora più felici e contenti.”
 
[-Fineeeeee!-
Gemma lancia dietro di sé il copione beccando in faccia Nicholas a cui inizia a sanguinare il naso.
-REGIA!! REGIA! CHE MERDA È QUESTA? Cioè, ok: mi sono sbaciucchiato il mio harry e ho goduto di un’ottima panoramica, MA QUESTO NON È CAPPUCCETTO ROSSO! REGIA! HO DETTO UNA SOLA FRASE! QUESTA È DISCRIMINAZIONE! SIETE RAZZISTI CONTRO DI ME SOLO PERCHÉ SONO UN POVERO RAGAZZO CHE VIVE CON I LUPI!- Lottie compare dietro suo fratello e gli tira un coppino -AHIA!-
-Ma la vuoi smettere di fare il bambino dell’asilo? Mai una volta che non ti debba LAMENTARE, tu!-
-Ma…ma….mamma! Gemma! Lots mi picchia!-
=Fa bene!=
Louis abbassa le orecchie sconsolato.
-Harreeee…- sussurra con un filo di voce girandosi alla ricerca del fidanzato. Lo stesso che, in quel momento, è impegnato a mangiare qualcosa spacciato da sua madre.
-Hareeeee…-
Il riccio lo guarda con la bocca piena e gli fa segno di raggiungerlo, ma prima che Louis possa arrivare da lui, le gemelle gli saltano addosso e i tre iniziano ad azzuffarsi.
Nick ne approfitta:
-Ciao, Harry, questo vestito ti dona proprio. Mette in risalto i tuoi occhi e le tue lunghe gambaihaaaaa-
Grimshaw si ritrova con i fratelli Tomlinson -che fino a poco prima si stavano pestando- attaccati a gambe e braccia...con i denti.
-Bene! Ragazzi, anche queste riprese sono finite! Vi lasciamo un po’ di ferie e ci vediamo qui tra due settimane! Fate i bravi e riposate!- annuncia la regia.
A quelle parole Louis si stacca all’improvviso da Nick e si mette a sbraitare:
-REGIA! TU DEVI FARE LA BRAVA! E RICORDATI: LA MIA VENDETTA NON SI È ANCORA COMPIUTA! LA PAGHERETE PER QUESTO SCEMPIO! LA PAGHERETE! HO UNA DIGNITÀ IO!-
Harry attacca un guinzaglio al collarino che Louis ha ancora addosso e inizia a trascinarlo fuori dagli studios, mentre tutti lo guardano ammirati e applaudono come se fosse un eroe liberatore.
Tutti se ne vanno, le luci vengono spente e la pace torna sugli studios.
 
Da un angolino buio compare lo sceneggiatore che raccoglie il copione lanciato da Gemma al termine delle riprese. Una lacrima gli scende dagli occhi perché per una volta...hanno rispettato qualcosa scritto da lui.
Circa.
Abbraccia quell’ammasso di fogli stropicciato, manco fosse un orsetto di peluche, ed esce anche lui per andare a produrre il prossimo capolavoro con un pizzico di speranza in più.]
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.6 - Harold e Gemma 

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Capitolo 7
*** 06 - Harold e Gemma ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo VI

Harold e Gemma
 
s-Harold-e-Gemma

[-Harold, dimmi perché cazzo siamo dispersi in un cazzo di bosco con una cazzo di tenda da campeggio…-
Il riccio fissa la sorella con sguardo interrogativo.
-Secondo te io lo so?! Mi hanno buttato giù dal letto con la scusa di una supervisione preliminare della sceneggiatura e sono finito qui con te: cosa vuoi che ne sappia!?! E i cellulari nemmeno prendono!!-
La castana fissa il fratellino con sguardo alla ‘io la so lunga’.
-Stavi ciulando con Lulu, vero? Lo so, fratellino…ero anche io in compagnia di Lottie. E la regia farà bene ad avere una buona scusa o giuro che mi aggiungo alla passivella nella sua vendetta.-
I due ragazzi restano seduti sul tronco davanti alla tenda ancora per un po’. Il fuoco scoppietta e i marshmallows si arrostiscono che è un piacere. Non si accorgono di qualcuno che li guarda dal folto della foresta e riprende tutta la scena, finché i due, visto il buio, non si rinchiudono in tenda a dormire.]
 
“Harold e Gemma erano due fratellini adorabilissimi che vivevano ad Holmes Chapel con mamma Anne e il patrigno Robin, ma la storia che sto per raccontarvi non riguarda patrigni spietati e streghe cattive.
Assolutamente no!
La strega di questa storia non è nemmeno una vera strega, se non per il suo caratteraccio da despota.”
 
[La narratrice si aspetta un’interruzione del soggetto interessato, ma poi si ricorda che è da un’altra parte, quindi, tutta soddisfatta e gongolante, prosegue.]
 
“E I ragazzi non erano nemmeno stati abbandonati nel bosco dalla famiglia. Semplicemente Anne -santissima donna- aveva pensato bene di responsabilizzare ulteriormente i figli, già cresciuti in modo educato ed impeccabile, mandandoli in campeggio.”
 
[-Bene, per oggi basta così. Andiamo a controllare che né Louis né  Charlotte abbiano ucciso qualcuno o distrutto qualcosa.- annuncia la regia.
L’aiuto-regista lascia il copione fuori dalla tenda dei fratelli Styles, dopodiché tutti se ne vanno.
 
La mattina dopo, una mano apre la cerniera della tenda e una testa ricciuta sbuca. Subito due paia di occhi dello stesso colore verde si fissano sull’insieme di fogli davanti a loro.
-REGIA INFAME!-
Gemma si mette a sbraitare come se non ci fosse un domani, mentre Harry visiona il copione. Senza fare commenti (anche se la sua faccia dice tutto) lo passa alla sorella che, per tutta risposta, scorre velocemente quello che c’è scritto e poi lo strappa in mille pezzi. Da qualche parte, un povero sceneggiatore ha un principio d’infarto, ma viene salvato in corner.
-Andiamo, fratellino: prima finiamo ’ste riprese del cazzo e prima andiamo a casa. Ma questa la regia me la pagherà cara! Puoi scommetterci! Parola di Gemma Styles.-]
 
“I due ragazzi erano stati mattinieri, vista la notte passata a rigirarsi nella tenda a causa di afa e zanzare grandi come i dinosauri di Jurassic Park.
-Che palle tutta questa storia! Dobbiamo trovare un modo per andarcene e anche alla svelta. Stai attento alle radici o rischi d’inciampare.- aveva detto la sorella maggiore tirandosi l’ennesima pacca sul collo nel tentativo di uccidere l’ennesima zanzara. Il fratellino aveva annuito, visibilmente provato dal caldo e dalle bestiacce (anche se non sapeva che presto avrebbe incontrato una bestiaccia ancora più molesta).
Poi, dopo chilometri infiniti e altrettante lamentele, i due fratelli erano sbucati in una radura e avevano visto l’insegna: ‘LA CASETTA DI MARZAPANE’. La scritta al neon era ancora molestamente accesa -malgrado fosse giorno ormai già da diverso tempo- e li chiamava a gran voce.
I due fratelli si guardarono stupiti.
-Che cazzo ci fa un locale in mezzo a un bosco? Solo un idiota che vive con i lupi o una passivella può sognarsi di aprire un locale qui!-
Il riccio era piegato, mani sulle ginocchia, nel tentativo di riprendere fiato. Alzò il volto e fissò la sorella.
-Magari hanno un telefono o qualcosa. Ci siamo pure persi, quindi…-
E detto quello, di comune accordo, si avviarono verso la baita in legno.”
 
[-Ok, ragazzi, Harry e Gemma sono arrivati. Cercate di fare i bravi. Più siete bravi e prima finiamo le riprese. Adesso vi togliamo le catene e la museruola, ok?-
I due figli maggiori della famiglia Tomlinson annuiscono all’unisono, mentre due assistenti di scena li liberano. Sono già tutti pronti: costumi indossati e make-up perfetto. Le riprese riprendono nel momento in cui Harry e Gemma aprono la porta.]
 
“I due ragazzi si aspettavano di trovare tutto tranne...quello.
-Benvenuti alla “Casetta di Marzapane”! Mi dispiace, ma stiamo per chiudere…-
Li accolse una bellissima ragazza con dei bellissimi capelli color pesca e due occhi così blu da poterci annegare dentro. La bocca di Gemma si spalancò nel vedere quello splendore di ragazza in completo elegante e gilet da uomo. Provò in tutti i modi a parlare, ma tutto quello che le riuscì fu di biascicare cose senza senso.
Almeno finché il fratello non decise di intervenire chiudendole la bocca e prendendo la parola.
-Ciao. Scusa, non intendiamo disturbare, ma volevamo sapere se potevamo usare il vostro telefono.- estrasse il cellulare dalla tasca, mostrandoglielo -I nostri cellulari sono scarichi e io e mia sorella vorremmo andarcene di qui.-
La ragazza annuì comprensiva.
-Provo a chiedere alla Strega se si può fare qualcosa. Intanto sedetevi. Niall! Porta a questi ragazzi qualcosa da mangiare che poveretti sono stati abbandonati nel bosco!-
I due fratelli fecero spallucce e si sedettero ad uno dei tavolini. Proprio lì a fianco, due ragazzi -uno vestito con lo stesso completo della rosa e l’altro con un vestito da maid- stavano teneramente amoreggiando.
-Ecco qui a voi! Mangiate quello che volete: offre la casa.-
Davanti a loro si palesò un altro ragazzo, biondo, con lo stesso vestito da maid del ragazzo moro.
-Piacere! Io sono Niall. Loro sono Zayn -il moro- e Liam -il castano-. La despota di prima invece è Lottie, la sorella della Strega. Allora, ragazzi: cosa è successo?-
I due fratelli raccontarono al giovane gli avvenimenti degli ultimi giorni, poi, tra un boccone e l’altro, il riccio fece le presentazioni.
-Comunque io sono Harry e lei è mia sorella Gemma. Ma perché voi due siete vestiti da maid, mentre Lottie e…Liam?... sono vestiti da uomo?-
Il volto del biondo si fece paonazzo, mentre con le mani iniziava a torturarsi il grembiulino tutto pizzo e merletti.
-Perché Nialler è un idiota e ha sbagliato ad ordinare le divise.- disse una voce -Doveva essere una da maid -per me- e quattro da uomo -per loro-. Lui, invece, non si sa per quale motivo ha pensato bene di prenderne tre da maid e due da uomo. Così abbiamo dovuto arrangiarci e le divise da uomo sono finite una a Liam -che si imbarazzava troppo- e l’altra a Charlotte, perché non posso permettere che la gente guardi la mia sorellina.-
Alle loro spalle comparve un bellissimo ragazzo basso, con lo stesso vestito da maid e due occhi che, come quelli della sorella, ti facevano venire voglia di annegarci dentro. Lottie, al fianco del fratello, sorrideva e ammiccava nella direzione della castana.
Gemma alzò immediatamente una mano mentre il povero Harry, vicino a lei, spalancava la bocca davanti a cotanto splendore.
-Ciao, sono la gente: ho guardato e sto ancora guardando tua sorella, facendoci dei pensieri poco casti.-
Charlotte arrossì fino alle punte dei suoi capelli già di per sé di una tonalità pesca.
-Harold! Contegno! Non vorrai far vedere alla nostra streghetta passivella che stai sbavando su di lui?- aggiunse Gemma dando di gomito al fratello.
Il riccio diventò rosso dall’imbarazzo mentre con un fazzolettino si asciugava il sangue colato dal naso.
-Piacere, ragazzi. Sì, io sono la Strega, ma il mio vero nome è Louis.-
Con la grazia di una prostituta da bordello-”
 
[Louis si gira di scatto verso Félicité.
-Ehi! Chi ti ha insegnato certi termini? Non puoi dare della troia a tuo fratello maggiore! Chiedi scusa! Subito!-
Fizzie ruota gli occhi al cielo alla maniera dei Tomlinson.
-Scusa, Harry, mio fratello non ti tradisce con chiunque, non intendevo offenderti…-
Il riccio ridacchia.
-Tranquilla, Fizzie: ho colto la metafora.-
E con Harold che riporta la pace, le riprese continuano.]
 
“Louis si sedette sulle gambe del riccio accarezzandogliele.
-Ciao soprattutto a te, Splendore! Da dove sbuchi?-
Il più piccolo aggrottò le sopracciglia.
-Io e mia sorella eravamo in campeggio nel bosco e ci siamo persi nel cercare una via d’uscita…-
Il castano ruotò gli occhi al cielo.
-Ma no, stupidino! Volevo sapere perché non ho mai visto uno splendore come te, prima d’ora!-
-Oh…-
Il volto di Harry si fece paonazzo.
-Non frequento molto i locali…preferisco fare altro la sera. Qualcosa di più tranquillo…-
Un coro di ‘awwww’ si diffuse per tutto il locale.
-Mi piaci! Mangia, mangia: ho preparato tutto io con le mie manine.-”
 
 [Tutti scoppiano a ridere e Louis mette un broncio adorabilissimo. Compare James -a caso- e si mette a gridare
-OH, ANDIAMO! CHI VUOI CHE CI CREDA! GIÀ È STATO DIFFICILE PASSARCI SOPRA CON CENERENTOLA! ANDIAMO! MA SMETTIAMOLA DI DIRE CAZZATE!-
Detto questo se ne va e, mentre tutti sono ancora basiti, Fizzie riprende a narrare.]
 
“ Harry addentò uno dei pasticcini che Louis gli portò alle labbra, gli occhi a cuoricino, mentre profondi sospiri continuavano ad uscire dalle sue labbra.
Gemma scosse la testa sconsolata davanti all’espressione beota del fratellino.
-Completamente andato…perso! Ma dimmi una cosa, Lulu, come mai in mezzo ad una radura? E come mai ‘La casetta di marzapane’? E perché ti chiamano la Strega?-
Il castano la guardò e poi di scatto si girò verso Niall.
-Nialler, perché non rispondi tu?- lo provoca.
Il biondo cerca di giustificarsi mettendosi a gesticolare come un folle.
-NON È COLPA MIA! ERA IL PRIMO NOME CHE MI È VENUTO IN MENTE! E POI TU HAI DETTO CHE ANDAVA BENE!-
Tutti lo guardarono con biasimo. Il biondo aprì la bocca continuando la sua protesta.
-E POI NON È COLPA MIA SE QUALCUNO MI HA SENTITO DARTI DELLA STREGA E POI LA VOCE È CIRCOLATA!-
Niall mise un broncio adorabilissimo, mentre Gemma scoppiò a ridere con tanto di lacrime agli occhi.
-Oddio, sto male!! Ahahahahahahah-
Povero, tenero, Niall: tutti che lo prendevano in giro solo perché era bianco, biondo e irlandese (no, non siamo razzisti, tranquilli).
-Per quanto riguarda il fatto che sia in mezzo ad una radura…- continuò Lottie, andandosi a sedere proprio accanto alla maggiore di casa Styles che subito smise di ridere, incantata -Semplicemente io e Louis abbiamo ereditato questa baita da nostra nonna e abbiamo deciso di farci qualcosa con i nostri amici.-
Un'alzata di spalle mentre il fratello dall’altro lato annuiva a conferma. Gemma emise un altro sospiro e lo stesso fece il fratello fissando le gambe di Louis coperte dai collant bianchi.
-Ti prego, Splendore…eredità anche me…- disse la giovane Styles affondando la faccia in mezzo al seno della rosa che subito si mise a ridacchiare e ad accarezzargli la testa.
-EHI, LONTANA DALLA MIA SORELLI-…meowww…prrrr…-
Harry iniziò a fare i grattini sulle gambe di Louis che si mise a fare le fusa e a strusciarsi
-Non ci credo! Il bel riccio ha domato la Strega! Non ci credo!- tutti scoppiarono a ridere prima che Lottie riprendesse -Quindi avete bisogno di un telefono? Se volete vi aiutiamo a recuperare le vostre cose e vi riaccompagno a casa io quando vado in città a fare spese.-
-Oppure…- propose il fratello -Potete rimanere qui con noi e fingere che il vostro campeggio vada a meraviglia…potremmo approfondire la nostra conoscenza…potresti cucinare per me con quelle tue belle manine…o potrei mangiare direttamente te…-
Louis si passò la lingua sulle labbra sottili, mentre con una delle sue tenere manine accarezzava il petto di Harry. Il riccio si girò verso la sorella, ancora imbambolata a fissare Charlotte.
-Ovvio che lo faremo, Harold! Non ci faremo sfuggire questa occasione. E da oggi la Strega sarò io! Capito, Lulu? Tua sorella, se lo vorrà ovviamente, sarà mia! Tu fai pure la passivella da bordello con il mio fratellino. Sgancia la divisa del comando. Al resto ci pensa Gemma!-
E fu così che i fratelli Styles, perdendosi nel bosco, trovarono l’amore e un nuovo posto di lavoro.
La Strega non strega smise di fare la Strega e ‘la casetta di marzapane’ divenne un locale rinomato per il buon cibo (finalmente!).”
 
[=REGIA!=
Gemma e Louis partono inviperiti alla volta della troupe che li sta seguendo, mentre Harry e Lottie recuperano la povera Félicité, abbandonata sul risciò con ruote corazzate che è stato usato per seguirli negli spostamenti attraverso i sentieri del bosco.
-REGIA. QUESTA ME LA SEGNO! CAPIRAI PRESTO COSA VUOL DIRE METTERSI CONTRO GEMMA STYLES! IO SONO IL GUARDIANO SUPREMO, LA NARRATRICE SUPREMA! NESSUNO PUÒ FARMI QUESTO E PASSARLA LISCIA!-
-ESATTO, REGIA! NESSUNO PUÒ PORTARMI VIA IL MIO HARREE MENTRE STIAMO FACENDO COSACCE E PASSARLA LISCIA! AVREMO LA NOSTRA VENDETTA!
La regia tenta di darsela a gambe levate per paura della furia di Gemma, più che altro. Louis intanto continua a sbraitare.
-CHE POI, REGIA! CHE FIABA SAREBBE QUESTA? HANSEL E GRETEL? A ME SEMBRANO HANSEL E GRETEL DI STO CAZZO! REGIA, DATTI ALL’IPPICA CHE È MEGLIO! BUUU, REGIA, BUUUU! FAI SCHIFO, REGIA INFAME, PER TE SOLO…-
Compaiono Harry e Lottie. Prendono Louis e Gemma per la collottola e, ancora con i vestiti di scena, li trascinano verso la prima auto disponibile.
La troupe tira un sospiro di sollievo, Niall accompagna a casa Félicité, mentre Liam e Zayn rimangono ad amoreggiare nella baita come se nulla fosse successo.]
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.7 - I musicanti di Londra 

Appuntamento a...domenica






 
 

 

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Capitolo 8
*** 07 - I musicanti di Londra ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo VII

I musicanti di Londra
 
s-I-musicanti-di-Londra
 
[Il sole è appena calato all'orizzonte e Harry estrae il termometro da sotto l'ascella. Con sguardo lucido e appannato, guarda la temperatura: 38.5°C.
Bene: ha la febbre.
Sbuffa cercando di non svegliare Louis che, al suo fianco, russa come se non ci fosse un domani. Poi si alza e, come se niente fosse, prepara la cena.
Louis annusa l'aria e come un segugio si alza e raggiunge il compagno in cucina.
 
Stanno mangiando tranquillamente quando il cellulare del riccio squilla.
-Harold, io te lo dico: io e Lottie ci rifiutiamo categoricamente di fare le narratrici durante le riprese di questa sera.-
Harry fissa con sguardo assente il suo telefono mentre Louis lo guarda preoccupato. Il riccio scuote la testa e poi si ricorda di rispondere alla sorella:
-Gems…quali riprese?-
Dall’altra parte del telefono solo silenzio e poi, con una voce stridula e acuta che come obbiettivo ha solo quello di far aumentare il mal di testa del povero Harold, la sorella risponde:
-Ma quelle dei Musicanti di Brema! Dovevamo girare questa sera perché gli studios sono vuoti prima che ci girino quel famoso horror con i ragazzi dispersi nel bosco!-
Harry si appoggia la testa sulla mano mentre con le dita si massaggia la fronte. Il malessere che aumenta in modo esponenziale.
-Quindi era questa sera…ok ok, adesso ci vestiamo, prendo la chitarra da battaglia e andiamo agli studios.-
Louis lo guarda perplesso mentre il fidanzato chiude la chiamata.
-Harold, amore mio, tu non andrai a fare nessuna ripresa conciato così.-
Per tutta risposta il riccio prende un’aspirina e inizia a prepararsi. Il castano si arrende -momentaneamente- e segue il compagno.
 
Quando arrivano, i ragazzi sono già tutti lì che li aspettano.
-Caspita, Hazza! Non hai una bella cera!-
Il riccio stringe ancora gli occhi mentre la voce squillante dell’irlandese gli perfora il cervello.
-Nialler, abbassa la voce! Non lo vedi come il mio povero Hareeee sta soffrendo? Guardalo, povero!-
Louis abbraccia Harry e inizia a coccolarlo mentre il riccio cerca di protestare.
-Sto bene! Pensiamo alle riprese che prima finiamo meglio è. Ah! Gemma e Charlotte sono in sciopero della narrazione, quindi non so…-
-Quindi in assenza di Gemma e Lottie, Zayn sarà il nostro narratore visto che ha preso una storta e…Harry, non ti preoccupare: siediti lì tranquillo vicino a Zayn che abbiamo già chiamato un sostituto.-
Il riccio alza un dito nel tentativo di protestare, ma la regia lo ignora e non gli resta altro da fare se non sedersi e mettere un muso adorabilissimo. Louis lo bacia e segue Liam e Niall nei camerini.
 
Dopo 20 minuti escono con addosso dei pigiamoni a forma di animale.
-Owww, Louuu! Sei adorabile vestito da galletto! Vieni qui.-
Il castano si avvicina tutto bordeaux mentre il riccio gli affonda il muso sul petto coperto dal tessuto soffice.
-Sembro un cretino, Hareeee!-
Louis pesta i piedi stando attento a non dar fastidio al riccio. Vicino a loro, Zayn sta facendo lo stesso con un Liam decisamente molto più in imbarazzo di Louis nel suo pigiamone da cane.
 -Ehi ehi, Zayine ! Promettimi che terrai d’occhio il mio Harre mentre io sono impegnato con le riprese.- il moro annuisce e il castano continua -E tu, Payno! Rilassati! Non ti è toccato il gallo o l’asino, com’è successo a me e Niall! Sembra tu abbia un paletto nel culo! Di solito non è Zayn quello che lo prende?-
Negli studios cala un pesante imbarazzo e pure Niall smette di mangiare nel suo bellissimo pigiamone da asino. Poi Harry nota con la coda dell’occhio qualcuno che indossa il suo pigiama da gatto e ha in mano la sua chitarra da battaglia.
Sbianca ancora di più e solo allora anche Louis si gira.
-Che cazzo stai facendo, Faccia di Cavallo? Quella è la chitarra dell’amore mio!-
L’Amore suo si prende la radice del naso con le dita e sbuffa sconsolato e supplicante.
-Nick, ti prego…quella è la chitarra da battaglia -è vero-, ma le voglio bene come se fosse una figlia, quindi…-
Louis viene spintonato via in malo modo da Nicholas che prende il volto di Harry fra le mani.
-Stai tranquillo, Harry, luce dei miei occhi, la tratterò benissimo.-
Il castano si alza velocemente e lo calcia via pronto per fare rissa. Qualcuno alle loro spalle tossisce e il regista inizia a spiegare la scena.
-Bene, credo sia chiaro il vostro ruolo, solo che al posto della storia classica faremo la storia di quattro malviventi. Le battute non sono troppo pretenziose, leggetele e cercate di capire grossomodo la trama. Vi lasciamo 30 minuti e poi iniziamo con le riprese. Qualcuno porti due poltroncine per malato e invalido così stanno comodi!-
Tutti si mobilitano e si preparano a girare.
 
30 minuti dopo, precisi come un orologio svizzero, le cineprese partono a registrare e Zayn si mette all’opera.]
 
“Il sole era appena calato all’orizzonte, quando tutta la fattoria aveva sentito il Gallo strillare come se non ci fosse un domani, gettando nella confusione tutto il covo di sicari (sì, perché la nostra dolce e tranquilla fattoria, in realtà non era altro che la dimora di alcuni -molto credibili- malavitosi e delle loro losche attività).
-Ma chi cazzo sta facendo tutto questo baccano a quest’ora della notte?-
Chieseilgattosbucandodallafinestrasullasuasinistra.”
 
[Tutti si girano verso Zayn, pure il povero Harry che è più di là che di qua, e lo guardano con il sopracciglio alzato.
-Zayine, Gesù Cristo…che cosa stracazzo hai detto!? Parla piano che non si capisce nulla!-
-Amore, Tommo ha ragione: devi parlare un po’ più lentamente altrimenti non capiamo una mazza.-
Il moro annuisce e la scena riprende.]
 
“chiese il Gatto, sbucando dalla finestra sulla sua sinistra.
-Comunque ci terrei a precisare che è appena il tramonto: non è ancora notte.- intervenne il Cane.
-Perché stai gridando a quest’ora?- chiese l’Asino, sporgendosi dalla cucina con pane e salame in mano.
-Grido perché sono affari miei, porca di quella puttana! Prima ho sentito quel testa di cazzo del figlio del boss dire che mi vuole gettare nella pentola dell’acido!-
Gli altri sicari vestiti da animali rimasero sconvolti.
-Ma chi si crede di essere? Non è colpa tua se la sua fidanzata si è innamorata di te!-
Al povero Gallo venne un conato di vomito al solo pensiero di quell’essere con la vagina che lo continuava ad importunare. Lo sapevano tutti che a lui piacevano i ragazzi.
Tutti tranne il figlio del boss e la sua fidanzata, a quanto pare!”
 
[Harry appoggia la testa sulla gamba immobilizzata di Zayn e comincia a pisolare mentre il suo Louis e gli altri continuano le riprese.]
 
“-Effettivamente il figlio del boss tratta sempre male anche me e dice che sono pigro e troppo buono per questo lavoro...- si lamentò il Cane mettendosi al fianco dell’amico.
-E io vengo sempre preso in giro perché ho sempre fame e perché non ho finito il liceo!- disse l’Asino con lo sguardo basso sul suo panino.
-Anche la fidanzata in effetti è cattiva...- si aggiunse il Gatto -Se non si fa quello che dice lei e non la si copre di attenzioni ti fa cacciare! Lo vuole fare anche con me!-
Tutti si girarono con sguardo scettico verso il Gatto che si era messo a fissarsi le unghie in cerca di una pellicina fuori posto.
-Va bè…direi che io ne ho abbastanza!- sbraitò l’Asino. Poi...l’illuminazione: -Perché non scappiamo a Londra e facciamo i provini per X-Factor? Magari riusciamo a sfondare come musicisti!-
-Bella idea, Somaro! Tu puoi cantare e suonare la chitarra, io e il cane cantiamo e scriviamo canzoni, mentre tu…- disse il Pennuto Molesto rivolto al Gatto -tu farai chitarra di accompagnamento e basta.-”
 
[Harry sente la parola chitarra e solleva appena la testa guardandosi in giro assonnato. Poi piano si riappoggia alla gamba del moro e torna a pisolare.
Lo staff intanto discute:
-Ma la battuta non era proprio così…-
Il regista guarda il suo assistente con fare riflessivo.
-Sì, ma prima avevamo Harry, mentre adesso c’è Nicholas…direi che ha fatto bene a cambiare.-
Un cenno del capo e Zayn riprende a narrare.]
 
“Tutti furono d’accordo e appena ogni luce del covo si spense e la ronda fu lontana, sgattaiolarono fuori dal cortile e si incamminarono al chiarore delle torce lungo il sentiero per la foresta. Si addentrarono sempre di più nel folto, finché non giunsero in una piccola radura.
-Ragazzi…ci fermiamo qui a riposare? Io ho fame!!- si lamentò l’Asino.
Così, lui e il Cane, prepararono la cena. Mentre il Gatto si sedette su un tronco e il Gallo si arrampicò in cima ad un albero.
-Vedi Londra da lì in alto?- chiese il Cane speranzoso, vedendo già le loro scorte di cibo scomparire (a causa del Somaro, ovvio!).
Il Gallo assottigliò gli occhi cercando di vedere meglio.
-Merda, no!- gridò in risposta -Ma vedo una fottuta luce là davanti: proviene da una merda di casa!-
-Vi prego! Andiamo a vedere se c’è qualcosa da mangiare! Io sto morendo di fame!- si lagnò l’Asino.
-Ma se ti sei mangiato tutto tu...- borbottò il Cane.
-Fa piuttosto freddo qui fuori e il terreno è scomodo: mi si rovinano i capelli e le unghie!- commentò il rompico...ehm...il Gatto -Forse ci lasceranno fare un bagno e stare al caldo. Puzzate!-
Tutti lo guardarono con scetticismo prima che il Gallo rispondesse:
-Scusaci, sai: siamo in giro con ’sti così che fanno crepare caldo! Ci scusi, sua maestà, se non profumiamo come dei fottuti fiori.-
Il Pennuto alzò gli occhi al cielo mandando a quel paese -esasperato- il Felino. Poi tutti e quattro si incamminarono verso la casa.
Appena arrivati, l’Asino, che era il più affamato e quindi impavido, sbirciò dalla finestra per vedere cosa ci fosse all’interno.
-Cosa vedi?- chiese il Gallo.
-C’è una bella tavola imbandita con tanta roba buona da mangiare e da bere!- rispose con già l’acquolina e la bavetta alla bocca -E ci sono seduti due tizi dall’aria losca che stanno contando delle banconote…aspetta…sono Ben-il- figlio-del-boss e Eleanor-la-fidanzata-rimbambita!-“
 
[Louis sbianca alla vista di quella piattola di Eleanor e spera che le loro urla non svegliano il riccio. Già l’Amore suo sta male, ci manca di dargli altri dispiaceri...
Fortunatamente, però, Harry continua a dormire e anche le riprese proseguono.]
 
“-Sarebbe bello esserci noi al loro posto…- sospirò il Cane, sconsolato.
-Aspettate un attimo: possiamo farlo! Ho un’idea!-
Tutti si radunarono intorno all’Asino e ascoltarono il piano geniale.
Tutti furono d’accordo e lui si mise alla finestra, sostenendosi al davanzale. Seguendo le sue istruzioni il Cane si mise sulle sue spalle, il Gatto saltò sulla schiena del Cane e il Gallo si arrampicò sulla testa del Gatto (per sua somma gioia).
-Gesù Cristo! Stai fermo Felino di merda!-
Il Gallo e il Gatto si misero a litigare facendo cadere tutti. Fecero talmente tanto baccano, con urla e bestemmie che sembravano provenire direttamente dalla bocca di due dannati fustigati da demoni cornuti,-
 
[Zayn fissa il copione in modo strano, ignaro che in un angolino degli studios, uno sceneggiatore molto compiaciuto stia gongolando interiormente per la citazione aulica appena pronunciata dal suddetto narraore. (Grazie, 5 anni della superiori su Dante!).
Il moro scuote la testa e prosegue.]
 
 -che Ben ed Eleanor si girarono verso la finestra.
-Benny, ho paura!- disse la rompicoglioni attaccandosi al braccio dell’uomo.
Il figlio del boss si avvicinò al vetro per sbirciare fuori.
Fu in quel momento che il Cane e l’Asino si misero a sparare con i fucili d’assalto che si erano portati, facendo scappare a gambe levate i due loschi figuri rompicoglioni. I sicari si guardarono straniti e increduli.
-Non credevo funzionasse...- disse il Cane, ancora sorpreso.
Con un’alzata di spalle recuperarono il Gallo e il Gatto ed entrarono nella casa calda e accogliente. All’interno, il fuoco era acceso e i nostri sicari si riempirono la pancia: c’erano cibo e denaro sufficiente per arrivare a Londra e sopravvivere anche se non avessero sfondato nel mondo della musica.
E fu con gioia e onnipotenza -oltre che con la pancia piena- che si addormentarono lì dov’erano.
 
Quella stessa notte, dopo aver preso freddo e umidità nel bosco, rompicogl-Eleanor convinse Ben-faccia-da-schiaffi a ritornare alla baita per controllare.
-Benny! Non poteva essere un mostro! I mostri non esistono!- strillò con la sua voce stridula e fastidiosa.
Così il povero stupido si ritrovò, al buio, a varcare la soglia della casetta in mezzo alla radura. Cercò di fare il più piano possibile, ma, non vedendo niente, non si accorse della chitarra che il Gatto aveva lasciato per terra poco vicino al camino.
Il rumore dello strumento che andava in pezzi fece svegliare il Gatto che, spaventato, iniziò a menare fendenti con le sue unghie affilate.
Il figlio del boss arretrò pestando la mano del Cane che subito restituì il favore colpendolo con una gomitata nelle parti basse.
L’Asino, convinto che gli stessero portando via il cibo, prese una sedia e aggredì lo stupidotto che subito si diede alla fuga ignaro che, appollaiato sul tetto per stare il più lontano possibile dal Felino, ci stava il Gallo. Il sicario Pennuto, balzò giù dalle tegole finendo proprio in groppa a Faccia da Schiaffi. Iniziò a menarlo come se non ci fosse un domani, finché quello non riuscì a disarcionarlo e a fuggire.
 
[In tutto quel trambusto, Harry finalmente si sveglia.
Fa vagare lo sguardo sulla scena finché le sue iridi non vengono calamitate da uno spettacolo terribile: la sua povera chitarra da battaglia ridotta in mille pezzi.
Piano si alza, traballante per la febbre e per il dispiacere, e si avvicina al set. Louis gli corre incontro giusto in tempo per afferrarlo al volo mentre il riccio sviene.
-REGIA! CHIAMATE UN’AMBULANZA! L’AMORE MIO Ѐ SVENUTO! REGIA!- grida mentre Niall e Liam fanno aria al povero riccio.
-REGIA! LA PAGHERETE ANCHE PER LA CHITARRA E PER AVERLA AFFIDATA A FACCIA DI CAVALLO! E VOI DUE! MI VENDICHERÒ ANCHE SU DI VOI!!-
Le riprese vengono interrotte così. Nel cortometraggio viene inserita una panoramica di Londra con le immagini dei provini di X-Factor e alcuni video dei ragazzi mentre la voce di Zayn sotto continua a narrare.]
 
“Fu così che Ben e Eleanor scapparono a gambe levate e non si fecero più vedere alla baita. I ragazzi finalmente arrivarono a Londra dove conobbero un bel riccio e un bel moro durante le selezioni di X-Factor.
Nicholas prese la sua parte di malloppo e andò a fare il giornalista levandosi dai coglioni.
Gli altri tre, insieme ai nuovi acquisti, sfondarono e diventarono una delle boyband più famose di tutti i tempi. Fine.”
 
[L’intero cast viene cacciato fuori a forza e Liam fa appena in tempo ad uscire dagli studios con in braccio Zayn che le luci si spengono e tutto viene sprangato.
-REGIA! PRIMA O POI DOVRAI RIAPRIRE! DOVREMO FARE ALTRE RIPRESE! E NOI NON DIMENTICHIAMO, REGIA! NON DIMENTICHIAMO! MAAAIIIIII!-
Le parole di Louis rimangono inascoltate e non gli resta altro da fare se non tornare a casa con il riccio svenuto tra le braccia.]
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.8 -  Raperonzolo 

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Capitolo 9
*** 08 - Raperonzolo ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo VIII

Raperonzolo

s-Raperonzolo
 
[Louis è fermo sulla porta del salotto e fissa, ancora assonnato e col cervello spento, la ragazza seduta sul suo divano. La ragazza in questione si volta e lo saluta con la mano e un sorriso malefico stampato sulle labbra.
Louis assottiglia gli occhi, convinto che quella sia una visione frutto delle poche ore di sonno.
-Harold! Gemma non è seduta sul nostro divano, vero?!-
La castana continua a salutare e a sorridere mentre il panico si impossessa di lui. Harry compare saltellando su un piede nel tentativo di infilarsi il secondo stivaletto.
-Certo che è seduta sul nostro divano! Lou, stai bene?-
Il castano annuisce piano e resta immobile mentre il riccio afferra il cappotto.
-Vado con lei a fare shopping per le riprese di Raperonzolo: la regia mi deve dei danni morali e li salderà pagando tutti i miei conti di oggi. E io ho intenzione di spendere!- un bacio veloce sulle labbra -A più tardi, amore.-
-Ciao, Lulu!-
La porta sbatte e Louis si siede rigido sul divano fissando il vuoto. Cinque minuti dopo è già ritornato a russare come se nulla fosse.
Si risveglia quando sente il telefono suonare.
-Nialler, fornisci un’ottima spiegazione o ti lascerò morire di fame.-
Il biondo ridacchia prima di rispondere:
-Tommo, dobbiamo andare a comprare la chitarra nuova di Hazza. Fizzie e Liam sono riusciti ad hackerare i conti bancari di Ben e Nick...-
Il castano si sveglia completamente e un sorriso malvagio gli si stampa sul viso. Si sfrega le manine compiaciuto tenendo il cellulare tra spalla e orecchio.
-Mi cambio e sono subito da te.-
 
Harry rientra che ormai è sera tarda.
-Lou, amore? Hai fatto il bravo? Ho comprato delle cose carine anche per te.-
Louis annuisce e lo aiuta con le mille borse che ha in mano.
-Vieni, Raggio di sole: c’è una sorpresa per te.-
Harry segue Louis emozionato e i suoi occhi brillano alla vista della scatola grande e rettangolare che è sul divano. Piano toglie la carta, cercando di non romperla .
-Owww, Lou! Non dovevi! Non sei stato tu a romperla: non stava a te ricomprarla!-
-Amore mio, tranquillo! L’abbiamo scelta io e Nialler, ma l’hanno pagata Faccia di Cavallo e Faccia da Schiaffi.-
 Harry afferra la chitarra, con abili mosse la accorda e inizia a strimpellare una canzone d’amore per Louis.
Il castano rimane imbambolato a fissarlo con gli occhi a cuoricino. Il riccio gli fa un sorriso tutto fossette e poi va a mettere la chitarra nella rastrelliera.
-E adesso vieni con me: io e Gemma abbiamo svaligiato anche il reparto ragazzi di Vans e Adidas.- piano batte le mani tutto entusiasta -Ho preso anche un sacco di vestitini carini che dopo le riprese mi terrò o regalerò a Gemma e alle tue sorelle.-
 
Il giorno dopo i ragazzi sono sul set.
La stanza è ancora quella del Late Late pub di Cenerentola, con la differenza che su un lato c’è un palco con un bellissimo pianoforte a coda.
-Buongiorno a tutti, ragazzi.- il regista si gira verso il riccio -Harry, abbiamo visto che ieri ti sei divertito parecchio a fare shopping. Visto che hai già visualizzato il tuo copione, vai pure in camerino. Lottie sarà la nostra narratrice. Louis, mi raccomando: cerca di seguire il copione e non far diventare questo film un porno. Sono tematiche delicate e vorremmo mandare un certo tipo di messaggio.-
Per tutta risposta il castano alza entrambi i pollici e sorride angelico.
-Bene, se è tutto chiaro potete andare a prepararvi.-
 
Giusto il tempo di mettersi i costumi e rivedere le parti, che il set si popola e Lottie prende posto cominciando a narrare.]
 
“Questa non è la storia di una fanciulla rinchiusa in una torre in attesa di un bellissimo principe che vada a salvarla.
Questa è la storia di un bellissimo ragazzo intrappolato nelle regole della società, in attesa di un bellissimo principe che lo renda libero di essere se stesso.
Questa è la storia di un ragazzo dai lunghi capelli ricci, due splendidi occhi verdi e due fossette adorabili che si fa chiamare Raperonzolo.
Questa è anche la storia di un bellissimo ragazzo un po’ basso e tardo che farà di tutto per conquistarlo e donargli la libertà tanto agognata.
Questa è la storia di Harry, di Louis e del loro amore senza confini.
 
 -Gesù cristo, Payno! Tu e Zaynie mi fate venire il diabete! Spero almeno che quel Pakistano di merda ci abbia tenuto il tavolo.-
Louis camminava velocemente, con impazienza. Liam, al suo fianco, alzò gli occhi al cielo riprendendo a parlare con il suo fidanzato all’altro capo del telefono.
Si stavano recando al locale che Zayn gestiva con Niall, l’irlandese tinto ma molto simpatico che era loro amico da una vita. Era un pub molto carino e singolare: strutturato come un normale pub irlandese, ma con l’offerta di eventi...particolari. Louis ricordava ancora bene quando nella zona palco era stato allestito uno schiuma party. Le bestemmie poi ad aiutare a pulire...
Ma quella sera non era lì per fare lo sguattero. Assolutamente no! Quella sera si era fatto riservare un tavolo in prima fila per assistere allo spettacolo di Raperonzolo, la più famosa pianista della città.
Dio, la sua voce!
Quello che la maggior parte delle persone non sapeva -a dirla tutta nemmeno Louis finché non glielo aveva confessato Zayn- era che in realtà la bellissima Raperonzolo era...un lui.
Si chiamava Harold Edward Styles. Aveva venti anni. Studiava in conservatorio. Era alto 1.87 mt. Era bellissimo e Louis era perdutamente innamorato della sua voce e dei suoi occhi.”
 
[-PASSIVELLA STALKER!!-
Qualcuno a caso -molto a caso- grida il commento da fuori scena. Lottie ridacchia, interrompendo la narrazione. Harry diventa bordeaux. Louis fa il dito medio a Gemma. Niall scoppia a ridere come se non ci fosse un domani. Zayn si sistema i capelli. Liam si tira un facepalm bello potente. La regia ringrazia ancora una volta di poter sistemare le cose in post-produzione e, appena Lottie si riprende, si ricomincia a girare.]
 
“Lo avrebbe sicuramente conquistato: parola di Tommo!
Quando entrarono il locale era già gremito di gente; Zayn e Niall si muovevano frenetici tra bancone e tavoli.
-Ciao, ragazzi.- disse il moro avvicinandosi al loro tavolo in prima fila. Un bacio veloce sulle labbra di Liam e poi: -Vi porto il solito, un attimo di pazienza.-
E loro pazienza l’avevano avuta. Anche con Louis che continuava a tamburellare le dita sul legno. Anche se continuava a lanciare sguardi al pianoforte.
Poi, finalmente, le luci si erano spente e quella magnifica creatura aveva fatto il suo ingresso. Aveva i lunghi ricci raccolti di lato e costellati di diamantini. Il viso era truccato molto semplicemente: l’eyeliner a mettere in risalto quei due smeraldi luminosi.
E il suo corpo... Il suo splendido corpo con le gambe lunghissime fasciato in un bellissimo abito rosso a sirena, una cascata di rose bianche e oro che scendevano a spirale e mettevano in risalto...tutto!
Infine, le décolleté dal tacco vertiginoso, anch’esse rosse, che facevano girare la testa a Louis.
Era davvero perfetta. ...o perfetto.
Era indifferente.”
 
[Le riprese si interrompono.
L’aiuto regista compare in scena con dei fazzolettini e dei tamponi per Louis che sta perdendo sangue dal naso come se stesse morendo.
-REGIA! DIMMI COME FACCIO A NON FARLO DIVENTARE UN PORNO! REGIA! MI VUOI MALE? PERCHÉ NON POSSO FARLO DIVENTARE LA PRINCIPESSA SUL PISELLO? REGIA, VOGLIO DELLE RISPOSTE! ORA!-
L’aiuto regista continua con la sua medicazione. La scena intanto viene spostata su Haz che inizia a suonare e a cantare ‘If I could fly’. La canzone finisce e il regista concede una pausa.
Haz scende dal palco.
-Boobear, sei proprio un maniaco, lo sai?-
Louis annuisce e sbava, infilandosi sotto la gonna di Harry. Tutti li ignorano e se ne vanno.
 
Si ritorna in scena dopo 20 minuti, quando ormai il sangue di Louis e la sua vistosa erezione sono spariti. Harry si sistema il rossetto e si risiede al piano.
-Bene! Riprendiamo! Ciak, si gira!- annuncia la regia e Lottie coglie il segnale.]
 
“Louis non aveva avuto occhi che per Raperonzolo. Aveva passato tutto lo spettacolo imbambolato e rapito dalla sua voce e dalle sue movenze. Alla fine era riuscito a convincere Zayn a fargliela conoscere.
Ed ora era lì, con la sua birra in mano, combattuto sul voler che lo spettacolo finisse presto o che non finisse mai. Era una droga.
 
Harry, sul palco, si sentiva fissata. Vero: c’era il locale pieno, ma la sensazione era diversa. Poi finalmente aveva finito lo spettacolo, si era alzata e aveva fatto un inchino.
E finalmente lo aveva visto.
Quel ragazzo basso con quegli occhi così azzurri che sembravano due fari nel buio. Era quello lo sguardo che si era sentita addosso per tutto lo spettacolo.
Il suo cuore aveva preso a battere all’impazzata. Concesse un ultimo inchino, poi tornò in camerino.
 
Louis era agitato.
Era rimasto fuori dalla porta per dieci minuti buoni prima di riuscire a bussare.
-Un attimo, arrivo!-
Aveva deglutito e poi Harry aveva aperto la porta. I loro sguardi si erano cercati, si erano incontrati e si erano trovati.
E Harry era trasalita prima di chiudergli la porta in faccia con un urletto spaventato.
-Ma…ma…mi ha chiuso la porta in faccia!-“
 
[-STOP! PORTATE ALTRI TAMPONI E FAZZOLETTI!-
Harry apre velocemente la porta e corre -come se per lui sia assolutamente normale correre sui tacchi- ad abbracciare il suo fidanzato.
-Loueeee, mi dispiace! Sono andato nel panico! Non volevo...-
Louis scuote la testa e gonfia il petto.
-Amore mio, non è successo niente! Sei troppo fantastico così.-
Haz arrossisce diventando dello stesso colore del vestito.
Gemma si avvicina a Lottie.
-Non c’era la spalmata della faccia di tuo fratello sulla porta, vero?-
Lottie fa segno di ‘no’ con la testa.
La sua fidanzata e Niall scoppiano a ridere come se non ci fosse un domani.
-Avete ripreso tutto, vero?-
La troupe fa segno di sì al regista e lui sfrega le mani soddisfatto.
-Bene ragazzi lasciamo un po’ di sangue a Louis e riprendiamo.-
Lo sceneggiatore si strappa i capelli per l’oscenità che stanno tirando fuori e lascia gli studios lanciando maledizione a tutti i presenti.
Staff e cast lo ignorano e la scena riprende.]
 
“Raperonzolo aveva riaperto la porta.
-Mi dispiace! Scusa! Non volevo! Vieni, ti do un fazzoletto...-
Louis venne trascinato nel camerino e fu costretto a sedersi, mentre lo splendore davanti a lui gli tamponata il naso. Si prese il tempo per guardarlo meglio. Aveva decisamente il corpo di un lui, ma…era una lei: ne era sicuro!
Altro che drag! Raperonzolo era gender fluid!
Aveva trovato una perla rara: non l’avrebbe lasciata scappare.
-Co-come, scusa?- aveva chiesto sbattendo gli occhi e ritornando alla realtà.
Harry ridacchiò.
-Ho chiesto come ti chiami.-
-Oh...Louis. Louis William Tomlinson. Tu?-
La riccia alzò un sopracciglio come a dire “Ovvio che mi chiamo Raperonzolo, stupido ragazzo basso e tardo!”.
Il castano scoppiò a ridere facendo ‘no’ con la mano davanti a sé.
-Intendevo il tuo vero nome.-
Harry sobbalzò.
-Harry…Harriet Styles…- rispose sorridendo, le fossette che sbucavano ai lati della bocca e Louis che moriva alla loro vista.
-Bene, Harriet: ti andrebbe di uscire con me?-”
 
 [-Stop! Harry, fila a cambiarti che dobbiamo girare la scena a casa tua.-
Harry scende dai tacchi e li lascia sul set del camerino.
Louis si guarda in giro come uno che sta per fare una rapina e li prova. Muove qualche passo traballante, poi inciampa sculando.
-Gesù Cristo! Come cazzo faccia a camminare con questi strumenti del demonio lo sa solo lui!-
Si toglie i tacchi lanciandoli nella stanza. Si sente uno strano rumore di vetri e l’odore del profumo di Haz che impregna tutto.
Si rinfila le vans e corre vicino ai ragazzi pronto a sbavare sul suo Harry che recita.
-Ciak!-]
 
“Harry volò letteralmente a casa. Si sentiva leggera ed emozionata. Doveva dirlo a Gemma, trovare il vestito perfetto...calmarsi.
In cucina la luce era accesa, si era affacciata e aveva trovato la sorella assonnata che beveva.
-Ciao, Gems…senti…-
La castana mugugnò qualcosa in assenso e Harry si sedette al tavolo.
-Sai…questa sera, al pub...un ragazzo…beh…è venuto in camerino e…emihachiestodiuscire.-
Lo disse tutto d’un fiato, mentre si portava le mani a coprire il viso, imbarazzata.
Gemma spalancò gli occhi strillando:
-AAAAAAAAAAAAA- tutta emozionata le prese le mani -Davvero? E com’è? È bello? Ѐ gentile? Quando? Dobbiamo dirlo a mamma!-
-Aspetta! A mamma lo diciamo domani…-
-Che cosa dovete dirmi domani?-
Anne le raggiunse in vestaglia sedendosi vicino alla maggiore delle sue figlie.
-Mamma! La nostra piccolina ha un appuntamento con un ragazzo!-
La donna si girò radiosa.
-Racconta, tesoro!-
E così Harry raccontò di Louis, dello sguardo che le aveva puntato addosso tutta sera, della sua visita in camerino e anche della porta che gli aveva sbattuto in faccia per l’agitazione.
Le due donne scoppiarono a ridere.
-Non ridete! È una cosa seria! Lui pensa che io sia una ragazza anche fisicamente! Come faccio se arriverà...il momento? Non voglio che mi rifiuti perché ho un pene in mezzo alle gambe!-
Anne la guardò con fare protettivo accarezzandole una mano con il pollice.
-Tesoro, stai tranquilla. Se non è scappato dopo che gli hai sbattuto la porta in faccia...non scappa più. E poi ti ha vista da vicino! Non può essere così tardo! Ora dormirci su e domani decidi come vestirti.-
 
Harry era seduto davanti all’enorme cabina armadio che condivideva con la sorella.
-Gemma! Per cortesia, mi daresti una mano?-
La ragazza comparve.
-È un peccato tu ti voglia vestire da ragazza: oggi sei così...radioso!- il riccio le sorrise -In ogni caso…direi di mettere questo qui nero, con questi stivaletti. Vestiti e truccati che poi ti faccio la treccia.-
 
Un’ora dopo, Harry stava fissando Louis che lo aspettava davanti al pub: era bellissimo, sembrava un principe delle fiabe e lui non se lo meritava. Fece dei bei respiri profondi e finalmente si decise a raggiungerlo.
Il castano lo vide arrivare subito, i suoi occhi sembravano perennemente calamitati da quella splendida creatura. Eppure Louis notò che qualcosa in Harry non andava: era rigido, agitato e a disagio. Era vestito da ragazza, ma oggi...era decisamente un lui.
Ecco cosa non andava: non si sentiva a suo agio!
Sembrava che la gonna lo facesse sentire nudo, che i tacchi lo facessero sembrare goffo e il trucco...era una maschera.
Louis lo fissò accigliato.
-Scusami, sono in ritardo.- disse Harry
Il castano si stampò in faccia il suo miglior sorriso tutto denti.
-Figurati.- rispose prendendolo per mano e facendo finta di nulla -Vieni, beviamo qualcosa e poi ti porto al Luna park.-
Zayn li osservava dal bancone con sguardo molto eloquente. Fissava il suo migliore amico pendere dalle labbra del ragazzo davanti a lui: era da tempo che non vedeva Louis così. Sorrise mentre si avvicinava con le loro ordinazioni.
-Ecco qui il solito, ragazzi: offre la casa.-
Sia il castano che il riccio cercarono di protestare, ma si arresero poco dopo davanti alla linguaccia e al dito medio di Zayn.
-Isterico…- mormorò Louis facendo sghignazzare il riccio.
Il maggiore rimase incantato a quel suono celestiale, sorridendo a sua volta.
-Su, principessa, consumiamo e poi andiamo a divertirci!-
 
Si erano divertiti come matti tutto il pomeriggio e ora stavano camminando mano nella mano in direzione di casa del riccio.
Louis aveva sottobraccio un enorme orso di peluche bianco che aveva vinto per il suo bellissimo. Harry stringeva forte la sua mano mentre -tutto felice- mangiava lo zucchero filato che il castano gli aveva comprato subito dopo.
E finalmente erano arrivati.
Il riccio aveva finito lo zucchero filato, spezzando il bastoncino con una mano. Louis lo aveva guardato incantato.
-Aspetta: hai dello zucchero filato sul naso.-
Piano si alzò sulle punte e con quella scusa iniziò a baciargli il naso scendendo poi, piano piano, verso la bocca lucida, zuccherata e dolce.
Si baciarono con dolcezza, perdendosi l’uno nel sapore dell’altro. Piano le mani di Louis iniziarono -istintivamente- a vagare verso il basso.
Harry si irrigidì: se lo avesse lasciato fare lo avrebbe sicuramente scoperto.
-Non…io...non posso, mi dispiace…-
Con delicatezza lo scostò. Era sconvolto e Louis rimase turbato dal rendersene conto.
Piano vide il riccio indietreggiare verso la porta.
-Aspetta, Harry, io...mi…- la porta si chiuse con un colpo secco -...dispiace…-
Ma Harry non lo stava più a sentire, tremante e in lacrime oltre la porta, mentre se ne stava lì a fissare il vuoto, devastato.”
 
[-Stooop! Bravissimi, ragazzi! Pausa!-
Harry si alza velocemente aprendo la porta e trovando Louis ancora così, come lo ha lasciato. Il castano lo fissa con il labbruccio che trema e gli occhietti lucidi.
-Harree…perché? Perché non mi ami più?-
Harry corre da lui prendendogli il viso fra le mani e baciandolo.
-No, amore, non volevo! Era scritto sul copione!-
Louis si lascia coccolare e poi di scatto si gira verso la regia.
-REGIA! PERCHÉ MI TRATTI COSÌ MALE? REGIA, PERCHÉ MI ODI COSÌ TANTO? SONO SOLO UN POVERO RAGAZZO TARDO E BASSO E INNAMORATO! REGIA, SEI CATTIVA!-
Harry continua a coccolare Louis mentre intorno a loro ci si prepara a girare la nuova scena.
 
Finalmente Louis si calma e le riprese continuano.]
 
“Louis non sapeva più davvero cosa fare: per una settimana aveva mandato regali, fiori e dediche a casa del riccio senza ottenere nulla.
Ora era seduto al bancone del pub che, tutto disperato, si stava lamentando con Zayn e Niall.
-Ciao, sei tu Louis?-
Il ragazzo annuì in modo disinteressato.
-E tu saresti...?-
La ragazza incrociò le braccia al petto.
-Tua cognata.-
Louis si girò guardandola accigliato.
-Non sapevo che mia sorella Charlotte avesse una fidanzata…-
Gemma lo guardò stranita.
-No, passivella, sono Gemma: la sorella di Harry. Quindi tu sei il Louis che sta mandando tutti quei regali a casa?-
Louis roteò gli occhi al cielo.
-Certo che sono io, chi pensavi che fosse? Nick Faccia da Cavallo?-
-Cosa?-
-Cosa cosa?-
-Tu hai detto….-
-Lascia perdere. Sì, sono io e se sei qui a dirmi che tuo fratello non mi vuole vedere, l’avevo capito già di mio.-
Gemma lo fissò sempre più confusa.
-No, passivella! Mio fratello è convinto di non meritati perché non ti ha detto la verità.-
Il castano sbuffò pesantemente.
-Dirmi cosa? Sarò anche un po’ tardo, ma so riconoscere un corpo maschile, così come ho capito che in realtà Harry non è neanche una drag, ma è gender fluid.- le mani che si alzarono in segno di esasperazione.
-Quindi se sai e non ti importa...perché sei ancora qui e non a strepitare sotto la sua finestra?! Sai...è a casa da solo a struggersi per te…-
Lo sguardo di Louis si illuminò. Immediatamente afferrò l’orso di peluche più grande di lui, che da una settimana se ne stava in pianta stabile sullo sgabello centrale del bancone del pub.
-Grazie!-
Gemma sorrise soddisfatta.
-Non c’è di che. Puoi ripagarmi dandomi il numero di tua sorella.-
-Ma non l’hai mai vista!
-Fidati, se ha anche solo la metà dei tuoi geni ne sono già innamorata.-
 
Louis stava correndo con quella presenza importante fra le braccia. Si precipitò alla porta del riccio e si mise a bussare come se non ci fosse un domani.
-Arrivo, arrivo! Con calma!-
Harry spalancò la porta e fece spalancare anche la bocca di Louis: aveva i capelli raccolti in uno chignon ordinato, gli occhiali da vista sul naso, una maglietta bianca aderente e i pantaloni della tuta.
Bellissimo.
Da sbavo.
Il riccio rimase interdetto per qualche secondo alla -sola- vista dell’enorme peluche bianco. Poi da dietro comparve Louis e tutto quello che riuscì a fare fu lanciare un urletto e chiudergli la porta in faccia.
Di nuovo.
-Ma…ma…mi…mi ha chiuso la porta in faccia...ancora!-”
 
[La scena si interrompe con l’aiuto regista che porta dei tamponi per Louis. Harry ricompare fra le lacrime.
-Loueee, non volevo non volevo! Sono andato di nuovo nel panico!-
Louis continua a fissarlo con lo sguardo vuoto, il sangue che cola e la bavetta ai lati della bocca. Improvvisamente getta via l’orso e cerca di saltare addosso a Harry.
Qualcuno lo blocca e lui si mette a scalciare e a sbraitare.
-REGIA! LASCIAMI ACCOPPIARE! TI PREGO! FAMMI FARE IL REMAKE DELLA PRINCIPESSA SUL PISELLO! OK OK, SONO CALMO! Sono calmo! Ce la posso fare.-
L’aiuto regista aspetta ancora qualche attimo prima di mollarlo.
-Riprendiamo pure, regia.-
Lottie sbuffa per l’ennesima interruzione, ma poi torna a fare il suo lavoro.]
 
“Harry era corso in camera sua, aveva spostato le tendine e aveva visto Louis che se ne stava andando. Un sospiro e le tende che si richiudevano.
-RAPERONZOLO!- Harry sobbalzò -RAPERONZOLO, APRI LA FINESTRA E GETTA I TUOI LUNGHI E BELLISSIMI CAPELLI!-
Il riccio diventò bordeaux e lo diventò ancora di più quando sentì la signora Jessamine Corden gridare al marito.
-CARO! UN ENORME ORSO BIANCO DI PELUCHE STA SBRAITANDO NEL GIARDINO DEI VICINI!-
Sentì il marito, il signore Ed, chiederle:
-Cara, sei sicura?-
-OH, ANDIAMO! CERTO CHE SONO SICURA! PENSI CHE IO SIA RIMBAMBITA? LO PENSI?-
 
[Tutti nel fuoriscena ridono alla vista del cammeo di James e Ed.
Sul set, le riprese stanno continuando.]
 
“Il riccio si precipitò in giardino.
-Che stai facendo? Stai disturbando i vicini! Scendi da quella pianta e vieni dentro!-
Il castano si voltò, le braccia dell’orso legate al collo per favorire la scalata del povero pino di casa Styles.
-Harry…non riesco a scendere…-
Il riccio sospirò.
-Aspetta che vado a prenderti una scala.-”
 
[-Ma chi cavolo ha scritto questa scena sapendo che Louis sa salire ma non sa scendere dai luoghi alti?-
Lo sceneggiatore fa sbucare la testolina dalla porta, sogghigna e se ne va. Il regista si tira un facepalm potente alla Liam e sospira.
-Va bè, lasciamolo lì...- dice buttando un occhio alla figurina di Louis sull’albero -La prossima volta accoppieremo Nick con Harry.-
Le orecchie di Louis si tendono in ascolto e, appena sente il nome di Faccia di Cavallo nella stessa frase con ‘accoppieremo’ e ‘Harry’, si precipita giù dall’albero.
-NON VI LIBERERETE DI ME, REGIA! SONO GIÀ GIÙ! NON ACCOPPIERETE MAI IL MIO HAZ CON FACCIA DI CAVALLO!-
E a tragedia scampata, si torna alle riprese.]
 
“I due ragazzi erano seduti rigidi sul divano, l’orso in posizione strategica che li fissava dalla poltrona di fronte.
-Bene…adesso sai…- disse il riccio con lo sguardo triste -Immagino tu sia deluso e schifato. Io non vole--
-Lo sapevo già.-
Harry alzò lo sguardo stupito.
-Sai, Zayn è il mio migliore amico e so che genere di spettacoli offrono lui e Nialler in quel pub…ricordo ancora tutta la schiuma da pulire…- il riccio alzò un sopracciglio confuso -Lascia perdere. Zayn mi aveva detto che eri una drag, ma quando ti ho visto sulla porta del camerino l’ho capito: sei gender fluid. E sei bellissimo. E mi è dispiaciuto che tu fossi a disagio il giorno del nostro appuntamento…avrei dovuto dirtelo subito…mi dispiace…-
Harry lo stava fissando a bocca aperta, sconvolto e meravigliato da quella dichiarazione.
-Quindi tu mi stai dicendo…-
-...che ti amo, Harold Edward Harriet Styles, in tutte le tue forme e sfaccettature. Amo tutto di te.-
Harry aveva lo sguardo lucido e non sapeva se trattenere le lacrime o no, quindi optò per la terza opzione: si fiondò fra le braccia di Louis e fece scontrare le loro labbra.
Si baciarono dolcemente approfondendo il bacio che avevano interrotto la volta prima.
-Ti amo, principessa, perché adesso sei tornata ad essere la mia principessa.-
Harry sorrise annuendo felice.
-Ti amo anch’io, mio principe.-”
 
[-Bene! Bravi tutti! Abbiamo finito!-
Louis applaude prendendo Harry e trascinandolo verso l’uscita.
-Bene, regia! Brava, complimenti, ineccepibile. Ora, con il vostro permesso io andrei a rifare il mio remake porno della principessa sul pisello. Alla prossima. LOTTIE! PRENDETE TU E GEMMA LE NOSTRE COSE? GRAZIE!-
La porta sbatte con Harry che saluta con la manina.
Tutti rimangono interdetti e poi liquidano la cosa con un’alzata di spalle e si preparano per andare a casa.]
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.9 -  ALouice nel Paese delle Meraviglie 

Appuntamento a...domenica






 
 

 

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Capitolo 10
*** 09 - ALouice nel Paese delle Meraviglie ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo IX

ALouice
nel Paese delle Meraviglie

 
s-ALouice-nel-Paese-delle-Meraviglie
 
[Harry beve tranquillamente il suo caffè e guarda la troupe che sistema le luci nel salotto di casa loro per lo spot che devono girare quel giorno.
Per fortuna, questa volta sarà una cosa breve e -spera- indolore.
Poi, però, vede la figura del compagno che passa sciabattando con gli occhi chiusi e va verso il bagno.
Sospira: non sarà per niente indolore. Non se nel cast ci sono anche James e Nicholas.
Il castano passa ancora, sempre sciabattando, supera la sala, ma poi torna sui suoi passi. Fissa i tecnici delle luci con gli occhi semichiusi e l’aria assonnata. Poi grida:
-HARREEE! CI SONO DEGLI STRANI OMINI CON DELLE LUCI NEL NOSTRO SALOTTO!-
Il riccio sospira perché sa che il peggio non è ancora arrivato.
E infatti…
-HAREEE, MI FA MALE FARE IL PASSIVO!- si massaggia il fondo schiena -IN TUTTI I SENSI!-
Poi, come è arrivato, se ne torna in camera a russare sul loro letto.
Il riccio esala l’ennesimo sospiro prima di finire il suo caffè.
 
Due ore dopo Louis si degna di svegliarsi (più o meno) e ricompare in cucina.
-Harree, ho sognato che c'era la troupe che montava un set nel nostro salo…-  si volta verso la stanza incriminata ed effettivamente vede il set pronto per le riprese del pomeriggio -Harold…perché c’è un set montato nel nostro salotto?!-
Il riccio gli mette davanti i bastoncini di pesce fatti in casa con la maionese (anche quella fatta in casa dalla sue manine, ovviamente). Li ha cucinati in mattinata solo per far mangiare al bambino -Louis ovviamente- un po’ di pesce sano e ricco di proteine.
-Perché se tu non avessi avuto fretta di scappare dal set di Raperonzolo…e sempre se tu non avessi avuto fretta di trascinare via anche me…e se, in tutte le altre riunioni che sono state fatte, tu avessi ascoltato un pochino…ti ricorderesti che lo spot contro droghe e stupefacenti a tema «Alice nel paese delle meraviglie» lo avremmo girato nel nostro salotto.-
Il castano fa una smorfia e poi mangia il suo pesce senza fiatare.
-Buona questa cotoletta di tacchino!- esclama poi.
Haz sospira ancora. Beata ignoranza…
 
Il primo ad arrivare, subito dopo pranzo, è Niall. Non fa a tempo ad entrare che subito si fionda in cucina e prende gli ultimi bastoncini che ci sono sul tavolo.
-Dio, Hazza! I tuoi bastoncini di pesce sono sempre i migliori!-
Louis lo guarda sconvolto, con la bocca spalancata e l’aria ferita.
-Mi hai mentito…Haz…quella non era carne di tacchino! Era pesce!-
-Io non ho mai detto che era carne…hai fatto tutto tu!-
Il castano mette il broncio e incrocia le braccia al petto.
Il riccio sbuffa. Esasperato.
 
Quando anche gli altri finalmente arrivano, Harry sta cercando di far alzare Louis dalla poltrona dove dovrebbe esserci seduto lui.
-Harold…- sta protestando il castano -perché sei così crudele con me?-
Nessuno vuole sapere che cosa ha combinato questa volta Louis (perché è sempre colpa di Louis.). Lo fanno per preservare la loro sanità mentale e per mantenere il quieto vivere della band. Si limitano, quindi, a raggiungere Niall e a trascinarlo nella stanza degli ospiti che, per quel giorno, sarà il loro camerino.
Quando ritornano -costumi e make-up perfetti-, Louis è seduto sul tappeto ed indossa il vestito di Alice con una parrucca bionda.
Harry, davanti a lui, indossa un completo grigio, delle pantofole, una vestaglia da casa e gli occhialetti da lettura sul naso.
In mano ha la sua copia di Alice nel Paese delle Meraviglie con dei segnalini che sbucano dalle pagine.
-Bene, ragazzi. Le riprese di oggi saranno veloci. Voi siete i ragazzini a cui Harry sta raccontando la storia di Alice. Vi leggerà solo dei pezzetti significativi mentre vi dà la morale e vi spiega delle cose. Poi Liam alzerà la mano e farà la domanda. Nessun altro dovrà parlare. Dovete solo stare fermi e immobili, chiaro?-
Tutti annuiscono e il regista si piazza dietro la telecamera.]
 
“-«In un Paese delle Meraviglie essi giacciono,
Sognando mentre i giorni passano,
Sognando mentre le estati muoiono;
Eternamente scivolando lungo la corrente
indugiando nell’aureo bagliore...
Che cos’è la vita se non un sogno?[...]»-
-Papà, papà che cosa vuol dire?-
-Vedi, Liam, Alice nel Paese delle Meraviglie, in origine, era stato scritto come denuncia contro le droghe e l’alcool. Questo pezzettino che vi ho letto, parla di persone che si perdono in questo meraviglioso paese facendo uso di sostanze stupefacenti e inibitorie.”
 
[Harry fa una pausa ad effetto guardando dritto in camera.
Davanti a lui, James e Niall si stanno mangiando pop-corn. Zayn si sta specchiando e si sta sistemando le trecce more della sua parrucca. Liam è ancora intento ad ascoltarlo, ben calato nella parte.
Poi piano si gira e capisce perché James e Niall stanno mangiando pop-corn e scommettendo come nelle peggiori bische clandestine: Louis e Nick si stanno prendendo a sberlotti.
Il castano lancia le scarpette di vernice lucida verso l’acerrimo nemico, mentre quello gli tira i capelli posticci.
Il regista -esasperato- fa segno ad Harry di improvvisare ed andare avanti. Lo sceneggiatore maledice il giorno in cui ha accettato questo progetto.
La scena riprende.]
 
“-Hai capito adesso, Liam? Il viaggio di Alice doveva insegnare che non c’è bisogno di droghe quando «L’immaginazione è l’unica arma nella guerra contro la realtà». Poi tutto dipende da te: puoi scegliere di rimanere sulla retta via oppure drogarti e diventare come loro. «La scelta è solo tua, non si vive per accontentare gli altri».-”
 
[Lo spot si conclude con Liam e Harry che guardano inorriditi e sconsolati i due che ancora fanno a botte. Breve carrellata sugli altri ragazzi seduti sul tappeto e poi la telecamera si spegne.
-Fine! Veloce e indolore…circa…-
Harry si toglie gli occhiali. Sbuffa per l’ennesima volta e poi richiama il compagno all’ordine:
-Louis William Tomlinson! Bambino cattivo e disobbediente. Ti meriti una punizione esemplare.-
A quelle parole tutti corrono a cambiarsi e in un nano secondo lasciano la casa.
La troupe, altrettanto velocemente, smonta tutto il set e fugge.
-Grazie, ragazzi! Ci vediamo per le prossime riprese! Complimenti a tutti e buona giornata!- urla l’aiuto regista un attimo prima di volatilizzarsi.
La porta sbatte. Louis e Harry sono rimasti finalmente soli.
-Quindi…vuoi punirmi perché sono stato...una bimba cattiva?- sussurra il castano lisciandosi il vestitino azzurro.
Il riccio ghigna e, per tutta risposta, si carica il compagno sulle spalle. Varca la soglia della camera da letto e con un calcio chiude la porta.]
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.9 -  ALouice nel Paese delle Meraviglie 

Appuntamento a...gennaio! ...più precisamente il 17/01! Già, perché socializzare con il parentame roglie tempo, forze (e voglia di vivere), quindi mi prendo una pausa con le vacanze di Natale e poi torno a pieno regime con l'anno nuovo! 

 
Buon Natale a tutti!!!!

 
 Merry-X-Mas

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Capitolo 11
*** 10 - I vestiti nuovi di Zayn ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo X

I vestiti nuovi di Zayn
 
s-I-vestiti-nuovi-di-Zayn
 
Princess Park. Complesso residenziale degli One Direction.
Un furgone bianco con il logo della troupe cinematografica parcheggia davanti al cancello.
 
Casa Tomlinson-Styles.
Un paio di occhi blu oceano spiano da dietro la finestra. Il proprietario, appena scorge i macchinisti al lavoro, corre a prendere tutto ciò che gli serve dallo sgabuzzino ed inizia a sprangare tutte le possibili entrate/uscite di casa.
Il compagno lo fissa perplesso, le sopracciglia alzate e lo sguardo smeraldino confuso. Lo vede lasciare un piccolo spiraglio qualche spanna sopra di lui e poi prendere uno sgabello per spiarci attraverso.
-Lou, che cosa stai facendo?-
Il ragazzo non si degna nemmeno di girarsi: continua imperterrito a sbirciare fuori e ad osservare tutto quello che fanno i tecnici.
-Gli omini delle luci…sono di nuovo qui…non monteranno un altro set in casa nostra…- sussurra come se fosse nascosto nel covo del supercattivo più supercattivo del mondo.
Harry si tira una manata in faccia.
-Louis, perché?! C’era bisogno di sprangare tutto così? E poi non potevi farla un po’ più bassa quella fessura?-
Il liscio si gira e guarda ghignante il riccio.
-Così non sapranno mai che sono io a spiarli.-
Harry geme sconsolato e indeciso se tranquillizzarlo o meno. Poi decide che sì: è meglio dirgli la verità o la situazione finirà in catastrofe.
-Lou, Amore mio, la troupe non è qui per noi. Devono andare da Zayn e Liam perché Zy deve fare un set fotografico per una marca di intimo.-
Il liscio lo fissa indeciso se credergli o meno. Poi alza le spalle.
-Li spierò comunque.-
-Ci rinuncio! Fai quello che vuoi…io vado in camera da letto: ho intenzione di mettermi comodo e…nudo…-
Louis alza di scatto la testa e drizza le orecchie alla parola “nudo”. Deglutisce a vuoto mentre il compagno sculetta provocante verso la camera.
-Harreh…aspettami!-
Il riccio si volta a fissarlo.
-Sistema tutto e poi io sarò ben felice di darti un premio, ok?-
 
Nello stesso momento. Casa Payne-Malik.
I tecnici stanno montando il set. Liam, invece, sta trascinando una delle poltrone del salotto in posizione strategica: va bene, non è un maniaco come Tommo, ma non si perderebbe mai l’occasione di ammirare il suo fidanzato in intimo.
Soprattutto con le luci giuste a mettere in risalto i punti giusti.
Va a prendere popcorn e succo d’arancia e poi si accomoda. Il moro si posiziona e gli fa l’occhiolino. Liam inizia a sbavare e perdere sangue dal naso. Zayn è bellissimo: ha addosso un paio di boxer scuri e semi trasparenti che lo fasciano come una seconda pelle.
Il castano vorrebbe strapparglieli di dosso.
No, no, cattivo Liam, cattivo! Non si possono fare questi pensieri poco casti! Cattivo!
Finalmente riesce a calmarsi e a ritornare lucido, ma subito deve cambiare posizione sulla poltrona (per nascondere la fin troppo vistosa erezione fra le sue gambe) e deve bersi una lunga sorsata di succo per debellare la secchezza delle fauci che lo ha colpito.
E il motivo è uno e uno soltanto: Zayn è comparso con un paio di slip bianchi.
Dio, quegli slip! Sembrano fatti apposta per mettere in risalto quella pelle coperta di inchiostro.
Il castano crede di star per morire. Deve assolutamente distrarsi. È stata una pessima scelta.
Poi -fortunatamente- la sua fonte di distrazione arriva dalla porta di ingresso che sbatte con violenza a causa di un certo irlandese biondo che conoscono molto bene.
-Sì, adesso vado a controllare. Sì, sono da Zayn e Liam. Aspetta.-
Niall sbuca in salotto con in mano il suo iPad.
-Che stai facendo?- gli chiede Liam guardandolo perplesso.
L’irlandese alza le spalle.
-Sono su FaceTime con mia madre e sto cercando di rifare il suo stufato. Non avete per caso del sale?-
Il castano sta per rispondergli, quando l’attenzione precaria del biondo viene catturata dalla bolla di luce in cui è posizionato il moro.
-Aspetta! Ma Zayn è nudo! Come nella fiaba dell’imperatore che mi raccontavi da piccolo per non farmi crescere stupido e ignorante!- esclama girando il dispositivo verso la figura dell’amico, così: giusto per far godere a sua madre di un’ottima vista e per enfatizzare meglio il concetto.
Il moro diventa paonazzo e si copre le parti intime con le mani.
-NIALLER! ESCI SUBITO DI QUI!-
Liam interviene recuperando al volo il sale e spingendo il biondo verso il suo appartamento. Quando ritorna, il suo fidanzato si è ripreso e sta continuando a mettersi in posa per il fotografo.
E per la sua gioia, ovviamente.
Si riaccomoda sulla sua poltrona, riprendendo tranquillamente a mangiare popcorn e a bere la sua spremuta fresca.
 
Casa Tomlinson-Styles.
Louis alza la testa infilata fra le gambe di Harry.
-Che succede?- geme frustrato il riccio alzandosi sui gomiti e puntando il suo sguardo sul volto del marito.
Il liscio si guarda intorno circospetto.
-Qualcuno sta urlando...e mi sento osservato.-
Haz sbuffa ancora.
-Smettila di fare il paranoico e torna a fare il tuo lavoro!-
Piano gli spinge la testa in giù e il liscio decide che sì: è meglio tornare a praticare la sua attività preferita.
 
Casa Horan.
Niall si sta godendo il suo stufato ben riuscito con un’espressione d’estasi dipinta in volto.
 
Ufficio della produzione. Londra. Studios cinematografici. Quella sera.
-Evvai! Le password sono ancora quelle!-
Il regista e il suo assistente si battono il cinque e poi chiudono il programma.
-Bene, direi di tenere controllata la validità delle password e appena ci servirà quel filmato lo potremo scaricare.-
L’aiuto-regista alza le spalle.
-Non cambieranno mai le password: Louis a stento si ricorda il suo nome! Harry non è così crudele da mandarlo in crisi modificandole.-
L’uomo annuisce convinto, dando ragione al collega:
-Hai ragione anche tu: direi che possiamo stare tranquilli.-
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.11 - Il Re delle nevi 

Da oggi si riprende a pieno regime con sfaso e delirio, quindi appuntamento a...domenica






 
 

 

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Capitolo 12
*** 11 - Il Re delle Nevi ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XI

Il Re delle Nevi

s-il-Re-delle-Nevi
 
[Gli uccellini cinguettano felici e molestosamente, fuori dalla finestra di casa Tomlinson-Styles.
Louis russa felice e -anche lui- molestosamente abbracciato ad Harry. Lo stesso Harry che si sveglia di soprassalto facendo mugugnare di disapprovazione il compagno.
Un incubo. Bruttissimo.
Erano tutti a Princess Park in quarantena, per uno strano virus che era dilagato nel mondo e a Liam era venuta la malsana idea di raccontarsi storie e fare giochi in scatola: non avrebbe potuto immaginare situazione peggiore.
Anche perché nel suo incubo si era tagliato i capelli. Doveva essere proprio impazzito del tutto.
Piano scuote la testa facendo ondeggiare i suoi lunghi boccoli castani, guarda l'ora sul cellulare e sbuffa.
-Lou, svegliati! Dobbiamo essere agli studios tra tre ore.-
Il liscio mugugna qualcosa di incomprensibile al genere umano e poi si tira le coperte fin sopra la testa.
Ottimo: si prospetta una giornata lunga e faticosa.
 
Arrivano agli studios in ritardo. Ovviamente.
-Bene! Ora che sono arrivati anche i nostri protagonisti preferiti direi che possiamo iniziare.-
Louis si guarda in giro con fare circospetto.
-Ma stai dicendo a noi? No perché pensavo ci fosse un odio reciproco tra me e te, regia…-
Il regista lo ignora e continua con il suo discorso:
-Come stavo dicendo prima agli altri, è arrivata una donazione molto, ma MOLTO generosa da un benefattore anonimo.- Louis si frega le mani compiaciuto per la fine della miseria che li sta affliggendo con quelle riprese -Donazione che potremo usare per le prossime riprese, ma ad una condizione…- il liscio si smonta subito -Dobbiamo strettamente attenerci al copione che ci hanno mandato ed utilizzare almeno i tre quarti del budget solo per le riprese di questo film.-
Harry sospira sempre più sconsolato prima di chiedere:
-E che film sarebbe?-
Già si sta pentendo di quella domanda.
-La versione originale della famosa fiaba per bambini di Hans Christian Andersen: La regina delle nevi.-
Ecco, come non detto: faceva prima a rimanere nell’ignoranza.
-Ci rivediamo tra una settimana! Studiate bene e preparatevi psicologicamente.-
Il riccio sospira di nuovo e si trascina via il compagno che sta tentando di mangiarsi il suo copione come protesta contro la regia.
 
…Una settimana dopo…
 
È stata una settimana d’inferno per il povero Harry: Louis non ne voleva proprio sapere di imparare le sue battute e ha dovuto impedirgli in tutti i modi di correggere e modificare il suo copione con battute sconce o poco carine. Alla fine, parecchi ricatti e promesse di ricompense dopo, c’è riuscito!
Arrivano agli studios tutti pimpanti e pronti per le riprese.
Gemma è già pronta alla postazione del narratore e li saluta con la manina e il suo solito sorriso demoniaco. Louis rabbrividisce e Harry alza gli occhi al cielo prima di trascinarlo nei camerini.
Una ventina di minuti dopo, costumi infilati e set allestito, il regista dà il via alle riprese.]
 
“I piccoli Kay e Gerda erano grandissimi amici. Abitavano l'uno a fianco all'altra, in due case così vicine che dalle finestre delle loro camere i due potevano quasi toccarsi.
Tra le finestre delle loro camere c'era un piccolo giardino pensile pieno di rose, dove Kay e Gerda giocavano insieme tutta l'estate.
D'inverno si accoccolavano nella calda cucina di Gerda e ascoltavano i racconti della sua nonna. Una sera lei raccontò loro della regina delle nevi.
 
[Louis sta cercando di trattenersi il più possibile dal non scoppiare a ridere in faccia a James vestito da nonna con tanto di occhialetti e cuffia.
Si gira verso il suo ragazzo. Pessima scelta: Harry è bellissimo con quel vestitino da bambola e nella sua testa si affollano pensieri poco casti. Harry se ne accorge e gli tira un pizzicotto. Giusto in tempo per la battuta di James.]
 
“-Nelle sere d'inverno soffia la brina sulle finestre- disse la nonna.
I bambini avevano visto la brina sulle finestre, quindi la regina doveva per forza esistere davvero.
-Se fosse per lei, la regina delle nevi muterebbe tutto in ghiaccio, compreso il vostro cuore-  li ammonì la nonna.
-Che non ci provi neanche!- disse Kay, rabbrividendo al solo pensiero.
-Non preoccuparti.- lo rassicurò la nonna -Non può conquistare il tuo cuore a meno che…TU NON SIA COSÌ STUPIDO DA PERMETTERGLIELO!-”
 
[Harry e Louis sobbalzano e sgranano gli occhi davanti al volto paonazzo di James.
-Sì, però stai calmo!- commenta il nano.
Harry si sbatte una mano sulla fronte e si gira con sguardo supplichevole verso la regia che gli fa capire -a cenni- che con il budget che hanno possono togliere tutto in post-produzione, quindi non c’è bisogno di rigirare.
Il riccio tira un sospiro di sollievo e tira una pacca sulla nuca del fidanzato.
-Lou, amore, ricordi cosa ci siamo detti a casa?-
Il castano annuisce mentre Lottie e Gemma lo guardano ridacchiando.
-Sfigato…- farfuglia la sorella.
L’aiuto-regista conduce Louis al prossimo set prima che si scateni una rissa. Depositato il nano, solleva il ciak.
-Scena 2. La regina delle nevi. Ciak! Si gira!-]
 
“Quella sera, quando Kay andò a casa, cominciò a cadere la prima neve dell’inverno. Kay si sedette sul letto ad osservare il silenzioso turbinio dei fiocchi. A un tratto apparve una donna. Era di una bellezza glaciale, e guardò Kay attraverso la finestra con occhi scintillanti.”
 
[A Louis prende un colpo quando si trova di fronte Simon con la parrucca e un vestito da donna. Trasalisce e scarica una sequenza di bestemmie ben articolate.
Poi si ricompone sentendo lo sguardo smeraldino che lo osserva severo. E non è quello di Harry.
Deglutisce a vuoto e saluta Gemma a bordo set. La castana si schiarisce la gola e riprende.]
 
“-La regina delle nevi!- esclamò Kay.
Preso dall’entusiasmo aprì la finestra. La regina delle nevi gli accarezzò la guancia con un lungo dito affilato. Un brivido corse lungo la schiena del piccolo Kay.”
 
[Gemma ferma la narrazione e scoppia a ridere come una pazza.
-Scusate..scusate! La faccia della passivella…da oscar…-
Si asciuga le lacrime con il fazzolettino che Lottie le sta porgendo.
Louis, approfittando del fatto che tutti sono concentrati su Gemma, si pulisce il volto e cerca di trattenere i conati di vomito. Appena la somma narratrice si è calmata, la scena continua e Simon torna a invadere lo spazio vitale del povero Louis.]
 
“Poi, in un turbinio di fiocchi di neve abbagliante, lei sparì nel nulla.
Kay non raccontò mai a Gerda di aver visto la regina delle nevi. Anzi, dopo un po’ cominciò a chiedersi se non fosse stato tutto un sogno. L’inverno finì e poco a poco il bambino si dimenticò dell’accaduto. Venne l’estate, le rose fiorirono e lui e Gerda ricominciano a giocare insieme nel giardino pensile.
Ma Kay non era più lo stesso. Al sole d’estate non si sentiva bene, e desiderava solo il ritorno dell’inverno. La sensazione di freddo dentro di lui si faceva sempre più forte. Un giorno, mentre stavano annaffiando le rose, Kay gridò di dolore.
-Il mio occhio!- gemette, coprendoselo con le mani, e poi -Il petto! Mi fa malissimo!-
-Povero Kay, che cosa ti succede?- chiese ansiosa Gerda.
Gli guardò l’occhio, poi il petto, ma non vide nulla.”
 
[Harry sorride malandrino e tira un pizzicotto a Louis per farlo gemere e guaire dal dolore. Giusto per rendere la recitazione più reale.
Tutti sghignazzano e Gemma va avanti.]
 
“In realtà, quando Kay aveva aperto la finestra per vedere la regina delle nevi, un frammento di ghiaccio proveniente dal suo respiro gli si era conficcato nell’occhio, e un altro nel cuore. Poco a poco il loro potere era aumentato. Ora la scheggia nell’occhio gli rovinava la vista, e quella nel cuore lo rendeva gelido come ghiaccio.”
 
[-IN REALTÀ È PERCHÉ TI MASTURBI TROPPO, NANO DI MERDA!-
Louis alza il dito medio verso l’odiata figura.
-TI PIACEREBBE, FACCIA DI CAVALLO?! IN REALTÀ SEI SOLO GELOSO PERCHÉ A HARRY PIACCIONO IL MIO CULO E LA MIA BELVA! E NON I TUOI!-
Haz diventa bordeaux e piano geme:
-Louis…ti prego…-
Gemma fa un segno di approvazione verso il cognato e riprende più carica che mai.]
 
“-Che gioco stupido- disse arrabbiato dando un calcio all’annaffiatoio.
-Chiediamo a mia nonna di raccontarci una storia.- propose Gerda.
-Che noia!- disse Kay.”
 
[-BRUTTO MOCCIOSO INGRATO! VIENI QUI A DIRMELO IN FACCIA CHE NON TI PIACCIONO LE MIE STORIE! ANDIAMO! VIENI QUI CHE TI ABBASSO!-
Qualcuno della troupe trascina fuori dal set un James parecchio inviperito, giusto in tempo per la battuta di Louis.]
 
“-Non voglio più giocare con te. Vado in piazza con gli altri ragazzi.-
Gerda era così sconvolta che non sapeva neanche cosa dire, e rimase lì a guardare Kay che si allontanava. Il suo amico era cambiato, non era più il bambino che lei conosceva.
Le giornate si fecero più fredde, e ritornò l’inverno. Niente riusciva più a soddisfare Kay: era inquieto, e profondamente infelice.
Un giorno, mentre era in piazza a giocare con gli altri ragazzi, comparve una grande slitta bianca: sopra c’era la regina delle nevi.”
 
[Altro brivido di ribrezzo lungo la schiena di Louis alla vista di Simon così conciato, che lo pietrifica sul posto: non ha nemmeno bisogno d’impegnarsi per recitare.]
 
“Sorrise al bambino con uno scintillio di ghiaccio negli occhi. Kay era completamente incantato.
 
[In realtà Louis era tutt’altro che incantato, ma guai a correggere Gemma. Dopo un attimo di preparazione psicologica, prosegue la scena.]
 
Corse a fianco della slitta finché non rallentò e la regina delle nevi si sporse facendogli cenno di avvicinarsi.
-Vieni con me- gli disse.
Kay salì subito sulla slitta.”
 
[-Ecco: SEMPRE DETTO CHE QUEL RAGAZZO ERA UN DEFICIENTE! FACEVATE PRIMA SURGELARLO VIVO! COI SOLDI RISPARMIATI CI SFAMAVAMO NIALL PER UNA SETTIMANA!-
James sbraita così tanto che la costumista è costretta a sedarlo per impedirgli di distruggere il costume che gli sta facendo provare per la sua prossima apparizione.
Mentre la sicurezza trasporta la barella con James verso i camerini, il regista fa un cenno a Gemma che riprende la narrazione.]
 
“La regina lo avvolse nel suo lungo mantello morbido, e a lui sembrò di affondare in un soffice mucchio di neve. Poi lei gli baciò la fronte, e la pelle gli diventò di ghiaccio. Lo baciò di nuovo, e gli si intorpidì tutto il corpo; infine Kay si dimenticò di tutto tranne che di lei.
La slitta lasciò la città in un turbinio di fiocchi di neve.”
 
[Louis si pulisce le parti del viso dove Simon ha posato le labbra.
Nel mantello.
Sperando che nessuno se ne accorga.
Scosta il tessuto trionfante e vede Harry che alza entrambi i pollici nella sua direzione. Gli sorride e si mandano dei bacini che verranno tagliati sempre in post-produzione.]
 
“I ragazzini continuarono a giocare nella piazza come se non avessero neanche notato quella strana slitta.
Quando vide che Kay non tornava, la piccola Gerda chiese ai suoi amici se l’avessero visto. Alzarono le spalle: non se lo ricordavano.
-Povera me.- disse Gerda.
-Andava spesso con la slitta sul fiume gelato. Spero proprio che non ci sia caduto dentro e che non sia annegato…-”
 
[Louis non è scaramantico.
Assolutamente.
E non pensa nemmeno che il suo Harry porti sfortuna, anzi…
Ma per sicurezza si dà comunque una toccatina senza farsi notare.]
 
“Le settimane successive Gerda e la nonna piansero per il povero Kay scomparso.”
 
[-Bene, ragazzi! Per oggi direi che può bastare. Tutti a cambiarsi, ci vediamo domani verso le 10:00. Buona serata e buona notte.-
Louis si avvicina trotterellando a Harry e insieme vanno nei camerini a recuperare le loro cose.
-Harree, sono stato bravo, vero?- scodinzola felice.
Harry gli dà un tenero bacio mentre si avviano verso l’uscita.
-Sì, Boobear, sei stato bravissimo! Ti meriti un premio...-
La porta si richiude alle loro spalle e la pace ritorna a regnare negli studios.
 
Il giorno dopo i due piccioncini sono i primi ad arrivare, insieme a Gemma e Lottie. Le due ragazze guardano Louis zoppicare, leggermente infastidito da qualcosa che ha -o ha avuto- nel fondoschiena. Lo vedono prendere una seggiolina e tirarla vicino alla postazione da narratore di Gemma.
-Ehi, PASSIVELLA! Che cosa credi di fare? Tu devi recitare! Alza il culo!-
Per tutta risposta il castano le fa il dito medio e, con un sonoro «oplà», si siede. Harry sospira e la sorella si volta verso di lui in cerca di spiegazioni.
-Harold?-
Il riccio sbuffa ancora.
-Non comparirà più fino alla fine. Avrebbe potuto stare a casa -lo so-, ma secondo te si perderebbe la possibilità di vedermi in scena? Se poi consideri la presenza di Nick…-
-Ok ok, ho già capito che dovrò fare ancora da dog-sitter.-
Il ragazzo ringrazia la sorella con un bacio sulla guancia, si avvicina al fidanzato e da un tenero bacio sulla bocca anche a lui.
- Lou…prima finiamo e prima potrai tornare a dar fastidio alla regia come tuo solito. Oltre al poter tornare a casa alla svelta, ovviamente. Mi prometti che farai il bravo?-
Il castano annuisce e incrocia le dita dietro la schiena.
Il resto del cast e la troupe arrivano e, allestita la scena, le riprese cominciano.]
 
“Arrivò la primavera e di Kay ancora non c’era traccia. Gerda continuava a guardare la sua finestra vuota: lui le mancava terribilmente.
Tutti credevano che Kay fosse caduto nel fiume gelato e che fosse annegato. Ma nel profondo del suo cuore, Gerda non era convinta che fosse morto. Così, quando ritornarono le rondini canterine, indossò le sue nuove scarpette rosse e andò al fiume.
-Se ti do la cosa che amo di più al mondo,- disse al fiume -mi restituisci il mio Kay?-”
 
[Un coro di «awwwww» invade il set, mentre Louis manda bacini e fa cuoricini con le dita nella direzione del riccio.
Gemma riprende prima che le venga un attacco di diabete.]
 
“Gerda lanciò le scarpette nell’acqua, ma il fiume gliele rigettò indietro.
-Mi stai dicendo che non hai tu Kay?- chiese Gerda.
-O non le ho lanciate abbastanza lontano?-
Montò su una barchetta ancorata a riva e remò fino al largo, poi lanciò di nuovo le scarpe nell’acqua. Il fiume afferrò subito la barca e la trascinò verso valle.
-Mi stai portando da Kay?- chiese Gerda.
Il fiume non rispose. Portò Gerda giù, giù a valle, attraverso prati erbosi, rive alberate e più lontano di quanto lei non fosse mai andata.
La barca giunse a una curva del fiume dove c’era un bel giardino fiorito davanti a una casetta dal tetto di paglia, e si fermò.
In quel momento, dalla casetta uscì una vecchina con un cappello pieno di fiori, che sorrise dolcemente a Gerda.
-Entra.- le disse.
Sul tavolo c’era un piatto pieno di ciliegie mature.
-VIENI, MANGIAAA!!- la invitò la vecchina -E raccontami come mai sei arrivata fin qui.-.”
 
[Harry inizia a mangiare le ciliegie una dopo l’altra, con gli occhi sgranati fissi su James, nei panni della nuova vecchina, il quale lo fissa con lo sguardo da prova ad avanzarne una e vedi cosa ti succede.]
 
“Gerda mangiò le dolci ciliegie e raccontò tutto alla vecchina, delle rose del giardino pensile alla ricerca del piccolo Kay. Mentre Gerda parlava, la vecchina le spazzolava i capelli.”
 
[Il riccio rimane stranamente colpito da quanto bravo e delicato riesca ad essere James.
-Pettino i capelli di mia figlia ogni mattina.- gli sussurra l’uomo intuendo quello che gli stava passando per la testa.
Harry sorride.
Louis entra in allerta, certo che stia per succedere qualcosa di brutto al suo Raggio di Sole.]
 
“Più ciliegie mangiava, e più la vecchina le spazzolava i capelli, più Kay le sembrava lontano, finché alla fine Gerda se ne dimenticò del tutto.”
 
[-VECCHIA DI MERDA!-
Ecco, appunto.
Louis viene prontamente imbavagliato e legato da Liam e Zayn. A Gemma parte un tic nervoso per l’ennesima interruzione.
Alla fine, con la passivella fuori gioco, si calma e riprende.]
 
“Anzi, si dimenticò completamente del motivo per cui era venuta.
La vecchina in realtà era una maga e aveva fatto un incantesimo per farle scordare tutto. Non voleva farle del male, ma si sentiva sola e voleva che quella bella bambina rimanesse a farle compagnia.
-Vieni a vedere il mio giardino- le disse.
Portò Gerda in giardino. Là c’era ogni sorta di fiore: c’erano i girasoli e le margherite, il caprifoglio e la calendula, le fresie, la lavanda e…le rose.
Mentre Gerda ammirava le margherite, la vecchina corse dalle rose.
-Nascondetevi!- sibilò.
-Le ricorderete il suo amichetto, e lei vorrà andarsene.-
Diede al cespuglio di rose un colpetto con il bastone e lo fece scomparire sottoterra.”
 
[L’aiuto-regista deve intervenire e togliere di mano il bastone a James che, tutto infervorato, sta distruggendo il povero cespuglio davanti a sé.
I presenti sghignazzano, finché lo sguardo truce del regista li riporta all’ordine.
-Riprendiamo! Scena...ehm...3? ...4? ...ehm...Prossima scena! Ciak, si gira!-]
 
“Per molti giorni, Gerda rimase alla casetta della vecchina, mangiando ciliegie e giocando in giardino, senza mai pensare a Kay.
Un giorno la vecchina si mise in testa il suo cappello fiorito, e Gerda all’improvviso notò un fiore che non aveva visto in giardino: una rosa.
Uscì in giardino, pensando: dove l’ho già visto quel bellissimo fiore? Che strano, mi ricorda qualcosa…
E di colpo le ritornò in mente ogni cosa: si ricordò della sua casa, del giardino pensile con le rose e del suo caro compagno di giochi, Kay.
-Cosa ci faccio qui, quando dovrei essere alla sua ricerca?- disse sconvolta.
Dai suoi occhi scesero lacrime che caddero sulla terra, proprio nel punto in cui era sepolto il cespuglio di rose, che subito rispuntò fuori.”
 
[Louis tenta di invadere la scena con la sedia a cui è legato, ma Paul lo placca con una mano sola. Harry -ignaro di tutto- può continuare a recitare tranquillo.]
 
“-Devo trovare Kay!- esclamò -Non so se sia vivo o morto, ma ci devo provare.-
Con sua grande sorpresa, le rose le risposero.
-Siamo state sottoterra, e non è sepolto lì.- sussurrano i fiori.”
 
[Harry pensa di essere impazzito o di aver mangiato qualcosa di avariato.
Poi riconosce le vocine di Phoebe e Daisy e si tranquillizza.]
 
“-Vuol dire che non è morto. Vai a cercarlo, e fai presto, prima che la vecchina ti fermi.-
E Gerda si precipitò fuori dal giardino senza neanche salutare.
 
L’estate era finita e un vento gelido faceva cadere le foglie dagli alberi. Mentre camminava in fretta, chiedendosi dove andare a cercare Kay, Gerda incontrò un corvo.”
 
[Paul mette anche l’altra mano sulla sedia per tenere fermo Louis che, alla vista di Nick-Faccia di Cavallo-Grimshaw, ha preso ad agitarsi peggio di un tarantolato[CC1] .
-Tarantolato: persona affetta da tarantismo. Tarantismo: pratica magico-religiosa tradizionale, un tempo tipica di diverse località della Puglia, consistente in un cerimoniale musicale con cui si soccorrevano persone colpite da manifestazioni isteriche convulsive che le credenze popolari attribuivano al morso della tarantola (ragno).-
Tutti si voltano verso Liam che chiude il dizionario con un tonfo sordo.
-Che c’è?- chiede il castano.
-Quello da dove spunta, scusa?- indaga Zayn.
-Fa parte del kit portatile di oggetti essenziali.-
Gemma alza un sopracciglio.
-Portatile?-
Liam scrolla le spalle con fare innocente. Il regista scuote la testa esaurito e fa un cenno a Nick per la sua battuta.]
 
“-Cra cra.- la salutò il corvo.
-Buongiorno, signore.- rispose educatamente Gerda.
Con sua grande sorpresa, il corvo parlò.
-A quanto pare tu non parli il corvese; allora cercherò di parlare la tua lingua.- le disse -Dove te ne vai, tutta sola?-
Così Gerda raccontò al corvo tutta la storia, delle rose del giardino pensile alla ricerca del piccolo Kay, e a come aveva perso troppo tempo nel giardino della vecchia e adesso doveva affrettarsi.
Il corvo reclinò il capo.
-A me gli umani sembrano tutti uguali, ma forse ho visto il tuo amico…La mia fidanzata, che è anche lei un corvo, abita in un castello. Mi ha raccontato che la principessa cercava marito, e che tutti i principi che aveva conosciuto erano belli ma sciocchi. Ma poi era arrivato un ragazzo da molto lontano. Aveva stivali scricchiolanti, ma era sveglio e intelligente, e la principessa era molto contenta di lui. Ora abita a palazzo insieme a lei.-
-Potrebbe proprio essere Kay!- esclamò Gerda entusiasta -I suoi stivali scricchiolano, e lui è sveglio e intelligente. Mi porti al castello?-”
 
[Gemma e Lottie scoppiano a ridere come due creatine alla parola intelligente riferita al personaggio di Louis. Il castano -ancora legato e imbavagliato- mette il broncio.
La Narratrice Suprema alza le mani in segno di resa.
-Ok ok, scusate. Riprendiamo.-]
 
“Il corvo la condusse attraverso una foresta fino a un bel castello circondato da alte mura.
-Cra cra!- gridò, e un altro corvo uscì dal giardino del castello e venne a salutarli.”
 
[Il castano alza un sopracciglio alla vista di sua sorella Fizzy. Poi, come la bambina dell’esorcista imbavagliata, si gira e si mette a fissare Faccia di Cavallo.
Nick deglutisce e prega che Paul non molli la presa.]
 
“All’inizio i corvi parlarono fra di loro nella loro lingua, poi si rivolsero a Gerda.
-Non ti faranno entrare senza scarpe.- disse il corvo del castello -Solo gli umani con le scarpe possono entrare. Ma io posso portarti a vedere il ragazzo.-
Fece passare Gerda attraverso una breccia nel muro del giardino, poi tutti e tre si nascosero in mezzo ai fiori profumati. Era già scesa la sera e le finestre del castello risplendevano di luci dorate. Attesero pazientemente al buio finché, a una a una, non si spensero tutte le luci.
Poi il corvo disse: -Seguimi.-
Si introdussero nel castello attraverso la porta della cucina. A passi felpati, salirono le scale e percorsero un corridoio ricoperto da morbidi tappeti, caldi e soffici sotto i piedi nudi di Gerda.
Aprendo una pesante porta di legno intagliato Gerda, sempre guidata dal corvo, arrivò in una stanza in cui c’erano due letti a forma di fiore. Su di uno giaceva una principessa addormentata, e sull’altro, c’era un ragazzo il cui volto era nascosto dal suo braccio.”
 
[Louis scoppia a ridere alla vista di Zayn vestito da principessa dei fiori con vicino Liam nei panni del suo principe impollinatore.
Santa Gemma -protettrice dei narratori che vogliono fare bene il loro lavoro- arrotola il copione e lo schiaffa sulla testa del cognato.
-Alla prossima interruzione giuro che ti tiro una botta ancora più forte e ti faccio dormire per un mese.-
Il castano annuisce e giura, mugugnando, di non interrompere più, le dita dietro la schiena sempre incrociate fra loro.
Con un’ultima occhiata truce, la Narratrice Suprema riprende.]
 
“Impaziente, Gerda mise la mano sulla spalla del ragazzo.
-Kay, sveglia. Sono io, la tua amica Gerda.- bisbigliò.
Il ragazzo si svegliò con un sobbalzò e guardò stupito Gerda.
-Chi sei?- le chiese.
Gerda si lasciò sfuggire un grido. Il ragazzo non era affatto Kay: non l’aveva mai visto prima.
-Mi dispiace tanto. Credevo tu fossi qualcun altro.- disse triste.”
 
[Louis morde il suo bavaglio, ma non fiata.
Gemma continua soddisfatta.]
 
“Anche la principessa si era svegliata.
-Come mai sei qui?- le chiese -Forse ti possiamo aiutare.-
Così Gerda raccontò loro tutta la storia, dalle rose del giardino pensile alla ricerca del piccolo Kay, e a come i corvi avevano cercato di aiutarla.
La principessa guardò il corvo appollaiato accanto al suo letto e disse: -Come ricompensa per aver aiutato questa bambina, tu e il tuo fidanzato potrete mangiare nella mia cucina tutto quello che volete per il resto della vita.-
-Cra!- rispose il corvo, con un’espressione molto soddisfatta.
Poi la principessa si rivolse a Gerda.
-Domattina partirai con carrozza, cavalli e cocchiere. Speriamo che renda un po’ più facile la tua ricerca.-
Gerda non sapeva come ringraziarla.
Così l’indomani mattina, dopo un’abbondante colazione, partì con una carrozza dorata, un paio di scarpe nuove e un caldo mantello.
La principessa e il ragazzo la salutarono con la mano, e i due corvi volarono per un po’ dietro alla carrozza, finché questa non scomparve nel folto di una foresta.”
 
[-STOP! Pausa pranzo per tutti! Tutti di ritorno per le due!- annuncia il regista.
Louis viene slegato mentre Harry ringrazia Paul.
-Pensavo di morire imbavagliato così! HARREE, POTEVO MORIRE! SONO CATTIVI CON ME!-
Il riccio sbuffa.
-Amore, non è che sono cattivi con te, è che tu non stai mai buono e fermo al tuo posto.-
Il castano gli fa quel suo sguardo da cucciolo abbandonato e Harry si arrende con un sospiro.
-Ok ok, andiamo a mangiare che ho fame.-
 
Due ore dopo, rifocillati nel corpo e nello spirito, si riposizionano tutti.
-Cerca di fare il bravo, Lulu, e nessuno ti metterà più il bavaglio.-
Louis annuisce in direzione della Cognata Suprema e l’auto-regista dà il ciak.]
 
“La carrozza dorata splendeva e scintillava in mezzo agli alberi scuri. Non aveva fatto molta strada quando comparve una banda di ladri a cavallo.
-La carrozza è nostra!-  gridò il capobanda -Ammazziamo il cocchiere.-
Terrorizzato, questi se la diede a gambe, lasciando Gerda sola con i ladri.
-Che ne facciamo della bambina?- chiese il capo sbirciando attraverso il finestrino.
Una ladra dagli occhi scuri guardò dentro a sua volta e disse: -La terrò io, sarà il mio giocattolo.-”
 
[Lottie, tutta agghindata e con le lenti a contatto scure, fa un ghigno di scherno verso il fratello. Lo stesso fratello che assottiglia gli occhi e le punta le dita in un chiaro segno alla “ti tengo d’occhio”.
Poi incrocia le braccia al petto e osserva.]
 
“Aprì lo sportello e trascinò fuori Gerda. Si prese per sé le scarpe nuove e il mantello e la sistemò in groppa al proprio cavallo.
Poi i ladri tornarono tutti al loro covo, una casa in rovina nella parte più abbandonata e folta della foresta.
La ladra mostrò a Gerda la sua stanza. Poi andò in un angolo della stanza e da dietro un tramezzo tirò fuori una renna dall’aria triste con una corda intorno al collo.
-Questa è Ba.- disse.”
[Un altro coro di «awwww» si scatena alla vista di Niall vestito da renna. Louis invece si accascia al suolo tenendosi la pancia e piangendo per il troppo ridere.
Gemma, stanca, gli tira un calcio.
Louis, trattenendo gemiti di dolore, si rimette seduto e Lottie può proseguire con la sua battuta.]
 
“-La tengo legata, altrimenti scappa.-
La ladra diede un’occhiata torva a Gerda ed estrasse un pugnale luccicante dalla cintura.
-Se cerchi di scappare ti ammazzo.- le disse.
Poi sorrise.
-Adesso raccontami una storia. E che sia una bella storia, o ti uccido comunque.-”
 
[-ISTERICA CHE NON SA QUELLO CHE VUOLE DELLA SUA VITA!- grida il nano alla sorella, che come unica colpa ha quella di seguire il copione alla lettera.
Gemma ha raggiunto il limite: lancia un’occhiata a Paul e l’uomo lega e imbavaglia di nuovo il disturbatore molesto.
-Te la sei cercata, passivella.-
Il castano la fissa male per un po’, ma poi, sentendosi ignorato, torna a guardare l’Amore Suo che recita.]
 
“-Non sono sicura che sia una bella storia.- disse Gerda -Ma è sicuramente vera.-
Così raccontò alla ladra tutta la vicenda, dalle rose del giardino pensile alla ricerca del piccolo Kay, e a come i corvi e la principessa e il ragazzo avevano cercato di aiutarla.”
 
[-No, ragazzi! Davvero. Questa frase ha rotto il cazzo. È già la terza volta che la pronuncio!- esclama Gemma esasperata.
Il castano al suo fianco la guarda con fare condiscendente.
La ragazza tossicchia e riprende.]
 
“Da una trave, un piccione le disse tubando:”
 
[Alla parola piccione, Louis si volta di scatto e grida qualcosa come: «Koooobiiiiin»
Gemma lo guarda male e gli abbassa per un attimo il bavaglio.
-Che hai detto, passivella?-
-KEEEVIIIIIIIN!!!!!!!!-
La castana lo guarda con sufficienza e lo imbavaglia di nuovo.]
 
“-L’ho visto io, quel tuo Kay. Era su una slitta assieme alla regina delle nevi. Non so dove stessero andando.-
La renna parlò con una voce bassa e vellutata.
-Io lo so dov’erano diretti.- disse.
-La regina delle nevi abita in Lapponia, la mia terra.-
La ladra gridò: -Fate silenzio!- e tutti sussultarono di spavento.
Poi guardò Gerda accigliata e aggiunse: -Era proprio una bella storia. Si direbbe che tutti i miei animali ti vogliano aiutare, quindi suppongo che ti debba aiutare anch’io.-.
Slegò la renna e le chiese: -Sai come arrivare in Lapponia, Ba?-
La renna la guardò con i suoi occhi scuri e profondi e assentì solennemente.
-Allora porta questa ragazza a cercare il suo amico.- disse la ladra -E muoviti, prima che cambi idea.-
Aiutò Gerda a salire in groppa alla renna e le mise in mano una pagnotta.
-Spero che tu lo trovi.- disse burbera.
-Grazie.- rispose Gerda.
La renna balzò fuori nella notte e partirono.
Ba corse come il vento. Attraversarono la foresta, poi le pianure sotto un cielo stellato, spingendosi sempre più a nord. Nel buio i lupi ululavano, i gufi stridevano e l’aria sibilava dal gelo. Nel cielo sopra di loro danzavano strane luci azzurre e verde smeraldo.
-È l’aura boreale.- disse la renna a Gerda -Vuol dire che siamo quasi arrivate.-
L’aria era così gelida che sembrava dovesse incrinarsi, e tutt’attorno non si vedeva che neve scintillante. Si divisero la pagnotta, poi continuarono in mezzo alla neve: Gerda aveva le mani gelate dentro il pelo della renna e tutto il corpo completamente intirizzito.
Alla fine giunsero a una capanna. La renna si fermò e bussò alla porta con uno zoccolo. Venne ad aprire una vecchina curva [Sempre James Corden perché, ok che il budget è alto, ma il cast principale sempre quello rimane] che diede alla bambina della zuppa calda. Mentre lei la beveva, Ba raccontò la loro storia.
-So che sai legare insieme i venti e liberane uno alla volta per soffiare la neve da una parte o dall’altra. Non vorresti aiutare questa bambina?- disse la renna con la sua voce morbida e vellutata.
-Come posso aiutarla?- chiese la donna, con uno sguardo lucente, ma impenetrabile.
-Potresti renderla forte come dodici uomini.- suggerì la renna -Così potrebbe sconfiggere la regina delle nevi.-
La donna scosse il capo.
-OH, ANDIAMO! DODICI UOMINI SAREBBERO MENO CAPACI DI SCONFIGGERE LA REGINA DELLE NEVI DI QUESTA BAMBINA, COSÌ COM’È! NON VEDI QUANTO POTERE HA!? I CORVI LE PARLANO, LE RENNE LA TRASPORTANO, PERSINO I LADRI L’AIUTANO! LA SUA BONTÀ È IL SUO POTERE, E QUESTO NON LO PUÒ SCONFIGGERE NESSUNO!-”
[James tira uno schiaffo a Niall. Tutti ridono mentre l’irlandese si massaggia la parte lesa con la mano coperta dal costume.
-Direi che questa ci stava.- dichiara l’aiuto-regista all’orecchio del suo superiore.
L’uomo annuisce prima di sentenziare:
-Teniamola, ne discuteremo con il nostro benefattore.-
Gemma origlia come sempre, ma non ha tempo di fare domande perché la scena prosegue.]
 
“Disse alla renna di portare Gerda più a nord, ai confini del giardino della regina delle nevi, e di lasciarla lì.
-Il resto dovrà farlo da sola.-
-Ma morirà!- disse triste la renna.
A quel punto Gerda disse: -Ci devo provare.- e salì nuovamente in groppa alla renna.
I confini del giardino della regina delle nevi erano marcati da enormi blocchi frastagliati di ghiaccio. Dentro non vi cresceva nulla, e la neve scendeva così fitta che tra un fiocco e l’altro non c’era quasi più aria.
Gerda saltò giù e la renna si mise a piangere.
Lei le gettò le braccia al collo: -Cara Ba,- le disse, -spero di rivederti, un giorno. Ma ora devo correre a salvare il piccolo Kay.-.”
 
[-Bene! Per oggi basta così! Finiamo domani di girare le ultime scene. Ci ritroviamo alla stessa ora. Louis, cerca di stare buono che domani devi recitare e ci serve che tu riesca a deambulare nel modo corretto.-
Il castano si agita sulla sua seggiolina. Harry si avvicina e, prendendolo per lo schienale, lo trascina nei camerini.
 
Il giorno seguente, tutti aspettano l’arrivo dei due piccioncini trattenendo il fiato.
Si rilassano quando vedono i due ragazzi riposati e con le capacità psico-motorie intatte.
Si cambiano e si mettono in posizione per girare. Gemma si schiarisce la voce e comincia a narrare.]
 
“Gerda si voltò e cominciò a correre nella neve freddissima. Di lì a poco non vedeva che fiocchi di neve, che parevano diventare sempre più grandi. Poi si accorse che si muovevano, e che le si stavano avvicinando. I fiocchi presero la forma di creature spaventose: alcuni sembravano grandissimi orsi di ghiaccio con denti affilati come lame, altri erano enormi serpenti gelidi.
-Vi prego, risparmiatemi.- sussurrò Gerda.
Il suo respiro uscì in bianche nuvolette nell’aria freddissima. Davanti ai suoi occhi, le nuvolette si unirono divennero delle figure alte e dotate di lance e scudi. La circondarono come delle guardie e si batterono con le creature di neve. Mezza congelata, Gerda proseguì la sua marcia.
Arrivò al castello della regina delle nevi e scivolò oltre i frastagliati cancelli di ghiaccio. Muri e pavimenti del castello erano di ghiaccio liscio, e dal soffitto pendevano grandi lampadari fatti di centinaia di ghiaccioli scintillanti.”
 
[Qualcuno si mette a cantare a squarciagola.
Il regista si guarda intorno, non riuscendo a capire da dove proviene quel suono molesto. Alla fine, gli viene in mente di posare il suo sguardo sulla figura più molesta presente in sala.
Vicino alla sopracitata figura molesta c’è James che, non si sa come, ha recuperato un vestito da Elsa.
Stanno cantando Let it go.
E fanno apposta a stonare.
Niall e Paul sono costretti ad intervenire prima che succeda il finimondo. L’irlandese trascina James a cambiarsi per la scena finale e Paul si limita a mettere a tacere Louis con una manata ben piazzata sulla bocca del castano.
Il liscio, per tutta risposta, incrocia le braccia e mette il broncio (per quel poco che riesce a muovere i muscoli facciali, vista la presa di Paul), particolarmente scontento per i suoi gloriosi piani andati in fumo.
Gema alza gli occhi al cielo e riprende.]
 
“Gerda corse per i gelidi corridoi finché non arrivò in una sala cupa, al cui centro c’era un lago gigantesco, ghiacciato e frantumato in migliaia di pezzetti. Al centro del lago c’era il trono della regina delle nevi.
Per fortuna il trono era vuoto, perché la regina non era in casa.”
 
[-È ANDATO A FARSI FARE UN RITOCCHINO.- grida qualcuno.
Tutti riconoscono la voce del nostro tenero, basso e tardo protagonista -riuscito per un istante a sfuggire alla presa ferrea di Paul-, ma fanno finta di nulla.
Simon si guarda in giro con sospetto, ma poi è costretto a tornare a concentrarsi sulla scena che stanno girando.]
 
“Prima di uscire, la sovrana aveva dato a Kay un incarico per tenerlo occupato.
-Sistema questi frammenti di ghiaccio e scrivi la parola ETERNITÀ- gli aveva detto -e sarai libero. Potrai andare per tutto il mondo, e avrai anche un paio di pattini nuovi.-.
Da quel momento Kay aveva iniziato a spostare grossi blocchi di ghiaccio, cercando di formare delle lettere. Ma non riusciva neanche a pensare, né tanto meno a capire come fare. Quando Gerda entrò nella sala lui era seduto su un pezzo di ghiaccio, disperato.”
 
[Per rendere ancora tutto più enfatico, Louis si mette a borbottare frasi che, a primo impatto, sembrano non avere senso.
Come sempre.
In realtà…
-Brutto schiavista rifatto! È sfruttamento minorile questo! Ti denuncerò al Telefono Azzurro! Alla protezione animali! Mi vendicherò anche su di te! Pedofilo!-
…non hanno proprio senso, ovvio.
Gemma scuote la testa affiancata da Lottie e prosegue.]
 
“Quando lo vide, Gerda emise un grido di gioia.
-Ti ho trovato!- esclamò correndo da lui.
Ma Kay riusciva a malapena a sentirla. Era così succube del potere della regina che niente riusciva a scuoterlo. La guardò con sguardo assente.
Gerda gli mise le braccia al collo e scoppiò in lacrime.
-Ho girato mezzo mondo per riportarti a casa Kay.- singhiozzò -Ti voglio più bene che a qualsiasi cosa al mondo.-
D’un tratto negli occhi del bambino comparve un piccolo bagliore. Gerda lo baciò sulle guance, e nel suo corpo scese un po’ di calore. Lo baciò di nuovo, e le guance gli si colorarono di rosa.”
 
[Il regista tossicchia rumorosamente quando vede che i due coniglietti non hanno intenzione di staccarsi dal bacio appassionato che si stanno scambiando.
-Va be’, ho capito: dieci minuti di pausa così i due maniaci si sfogano.-
 
 
…quindici minuti dopo (ovviamente l’hanno tirata alla lunga)…
 
-Siamo pronti a riprendere?-
I due ragazzi annuiscono e la Narratrice Suprema attacca con la storia.]
 
“Di colpo Kay si ricordò ogni cosa. Guardò Gerda e vide la sua migliore amica.
-Oh, Gerda! Come ho potuto dimenticarti?- sussurrò, con gli occhi pieni di lacrime.”
 
[Harry ha tirato l’ennesimo pizzicotto a Louis per farlo lacrimare davvero (non tutti sono attori nati come lui, dopotutto).]
 
“Mentre le lacrime gli scendevano sulle guance, la scheggia di ghiaccio che gli si era incastrata nell’occhio scivolò via. Il caldo affetto che sentiva nel cuore sciolse anche la scheggia che si era conficcata al suo interno, e finalmente Kay ritornò se stesso.
Abbracciò Gerda e la strinse forte forte. Gerda lo strinse ancora più forte ed entrambi scoppiarono a ridere. La loro risata echeggiò in tutta la sala, facendo risuonare in armonia i ghiaccioli e i grossi frammenti di ghiaccio.
Poi accade qualcosa di veramente strano. Tutti i frammenti di ghiaccio della sala cominciarono a muoversi, e poco a poco, assunsero delle forme.
-Si trasformano in lettere.- disse Gerda.
-È incredibile…- bisbigliò Kay.
I frammenti di ghiaccio scrissero la parola che l’avrebbero liberato: Eternità.
-Gerda, sono libero!- esclamò Kay.
-Allora cosa aspettiamo?- disse Gerda facendolo alzare in piedi -Vieni, presto, andiamo a casa!-
E i due amici attraversarono la sala di corsa.
Ma una voce gelida lì fermò all’istante.
-Chi è che fugge di soppiatto come un ladro nella notte?- sibilò, attraversando i corridoi come dita di ghiaccio.
Ai bambini martellava il cuore in petto. Poi la regina delle nevi apparve in tutta la sua altezza e si diresse verso di loro con aria gelida e infuriata.
-Ritornate nella sala!- ringhiò, guardando i bambini come se li volesse fulminare con lo sguardo penetrante.
-Non ci penso neanche.- rispose Kay.”
 
[Louis si gira e fa il dito medio a Simon enfatizzato da una sonora pernacchia. Il riccio si schiaffa una mano in faccia.
-E anche questa è da tagliare...- sussurra sconsolato il regista al suo assistente.
Louis però prosegue con la sua battuta.]
 
“-I frammenti di ghiaccio dicono Eternità, guarda tu stessa. Ora non hai più il potere di tenermi prigioniero qui.-
I due bambini passarono oltre la regina delle nevi e uscirono di corsa dal castello. Superarono i resti mezzi sgretolati delle creature di neve e continuarono a correre all’aperto nella neve scintillante.
Dietro di loro la regina delle nevi, sconfitta, emise un urlo che sembrava dovesse mandare il ghiaccio in frantumi. Ma non poteva fare più niente per fermarli.
In un lasso di tempo che sembrò brevissimo i bambini giunsero alla capanna della vecchina, dove la renna stava aspettando Gerda.
Raccontarono la loro avventura con occhi scintillanti e guance arrossate, bevendo una zuppa calda. Poi i due bambini montarono in groppa alla renna e partirono alla volta di casa.
Ba volò come il vento, con gli zoccoli che quasi non toccavano terra.”
 
[-Al galoppo!- urla Louis scalciando i fianchi del povero Niall -Forza, bestia! Vai!-
E per fortuna che mezza scena prima voleva chiamare la protezione animali...
Harry decide di astenersi dal farlo notare, mentre Niall pondera l’idea di disarcionare l’amico. Alla fine il biondo decide che ha troppa fame, quindi prima finiscono, prima potrà mangiare.
E poi farebbe cadere anche Harry, cosa che non farebbe mai.
Quindi continua a correre sul tapirulan nascosto da cumuli di neve finta, mentre i macchinisti lo sommergono di coriandoli bianchi.]
 
“Le distese innevate gradualmente si fecero più rade lasciando il posto alla foresta. Proseguirono tra gli alberi finché non giunsero a un prato con un torrente serpeggiante.
-Credo che da qui in poi riusciremo a trovare la strada di casa.- disse Gerda smontando dalla renna -Grazie di tutto quello che hai fatto per noi, Ba. Adesso è ora che tu torni alla tua terra e sia felice.-
-Non ti dimenticherò mai.- rispose dolcemente Ba, chinando il capo per un ultimo abbraccio.
Gerda e Kay trovarono una barchetta ormeggiata sulla riva del fiumiciattolo. Vi salirono e remarono fino a casa.”
 
[James corre tutto trafelato dalla scena della capanna a quella della casa di Gerda. Appoggia le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
-Sto...bene…Sto bene…-  rantola mentre dalla regia gli chiedono se vuole una pausa.
Il tutto viene liquidato con un semplice gesto della mano e si riprende con l’ultima scena.]
 
“La nonna era lì ad aspettarli, felicissima di rivederli sani e salvi.
-ADESSO SARETE VOI AD AVERE UN PAIO DI STORIE DA RACCONTARMI, VERO?!- disse loro.
Era passato molto tempo da quando se n’erano andati, ma l’estate era ritornata. Quando Gerda e Kay andarono al loro giardino pensile, videro che le rose avevano appena cominciato a sbocciare.”
 
[-Eeee…FINE! Bravi tutti, ragazzi!- annuncia il regista -Grazie: è stato un successone...se togliamo le improvvisate di Louis...-
Il castano si gira con la sua migliore espressione offesa stampata in viso.
-REGIA! PERCHÉ TE LA PRENDI SOLO CON ME? ANCHE FACCIA DI CAVALLO HA INTERROTTO! E ANCHE GEMMA!- la castana lo guarda con un sopracciglio alzato -SCHERZAVO! GEMMA NE HA TUTTO IL DIRITTO! MA NICK? LUI HA FATTO DI PEGGIO! REGIA! E POI SI PUÒ SAPERE CHI HA FINANZIATO QUESTA GRANDISSIMA MERDATA? MA SOPRATTUTTO, DI CHE CAZZO SI È FATTO ANDERSEN PER SCRIVERE ’STA COSA? CRACK, ALGA SPIRULINA E POLVERE DI FIORDO?-
Gemma lo fissa.
-Conosci Andersen? Che traguardo!-
Poi qualcuno la interrompe.
-Siamo state noi a finanziare. Con le altre mamme e le fan. Hai qualcosa da dire?-
Louis si gira come un robot nella direzione della voce dietro di lui.
-Ciao...mamma.- deglutisce rumorosamente -Ciao, Anne. No, nessuna rimostranza. Un film bellissimo. Harry è bellissimo e mi sono divertito un sacco! Voglio bene a tutti!-
Johanna prende il figlio per un orecchio.
-Certo che Harry è bellissimo ed è anche molto più educato di te. Avrei dovuto darti qualche sberla in più da piccolo.-
Il castano piagnucola qualche implorazione, mentre tutti ridacchiano soddisfatti. Tutti tranne Harry che scuote la testa sconsolato.
-Io l’avevo avvisato…gli avevo detto di comportarsi bene almeno questa volta…l’ho fatto, lo giuro…-
Niall gli fa pat pat sulla spalla e lo guarda con espressione consolatoria.
-Non essere dura con lui, Jay, in fondo è un bravo ragazzo...quando non parla a sproposito, ovvio...ok, forse solo quando non parla, ma è pur sempre un ragazzo, quindi…-
Johanna sospira sconsolata.
-Hai ragione, ma si merita comunque una strigliata. Andiamo, signorino.-
Louis impallidisce mentre la madre lo trascina nei camerini tirandolo per l’orecchio.
-Harree! HARREE! TI PREGO SALVAMI! NON ABBANDONARMI! TI PRE--
La porta si chiude con un sonoro schianto. E con la pace e il silenzio che ritorna, tutti vanno a struccarsi nei propri camerini, lasciando da sola la troupe in fase di smantellamento.
-Non ci resta altro che sistemare tutto in computer grafica e il gioco è fatto.- comunica il regista, mentre i macchinisti sistemano -Complimenti e grazie anche a tutti voi. Riposatevi e ci vediamo domani per il lavoro sporco.-
 
 
In quel momento, da qualche parte a sud dell’Equatore, uno sceneggiatore di nostra conoscenza sta tranquillamente sorseggiando un cocktail tropicale, comodamente sdraiato su una spiaggia assolata.
-Finalmente un po’ di meritato riposo.- esala sistemandosi gli occhiali da sole. Un sorriso da orecchio a orecchio.
Poi il suono di un messaggio.
Ignaro di tutto, apre la notifica e il sorriso si spegne.
Prossimo film: “Il guardiano di ochi”. Urge copione.
Il cocktail finisce sulla sabbia. Una nuvola scura copre il sole. E un grido disperato rompe la quiete di quel paradiso tropicale.]
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.12 - Il guardiano di ochi 

Appuntamento a...domenica






 
 

 

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Capitolo 13
*** 12 - Il guardiano di ochi ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XII

Il guardiano di ochi

s-Il-guardiano-di-ochi


[-Lou, che cosa stai facendo?-
Harry alza un sopracciglio e fissa il marito che, a sua volta, sta fissando una bustina di...Oki.
Il castano alza solo leggermente la testa e punta i suoi occhi in quelli del marito.
-Mi preparo per le riprese di oggi, perché?-
Il riccio si tira un facepalm degno di Liam ed esce dalla stanza sconsolato.
Gli sembrava strano che Louis non fosse a letto. Doveva per forza star combinando qualcosa.
Ritorna pochi minuti dopo, giusto in tempo per vedere il compagno che intensifica lo sguardo di sfida verso il medicinale e batte un pugno sul tavolo e si mette a gridare:
-PROVA A SCAPPARE SE HAI IL CORAGGIO! IO TI TENGO D’OCCHIO!-
Poi scoppia a ridere nella sua miglior risata malvagia.
Ѐ a quel punto che Harry decide d’intervenire. Ma non prima di essersi versato la sua tazza rilassante di caffè: potrebbe ucciderlo senza quella.
-Lou, Amore, non esattamente questo che la regia intendeva con “Il guardiano di Ochi”.-
Il liscio si affloscia sulla sedia.
-Oh...- geme piano.
-Già…e poi non sei tu a dover fare il guardiano.- Louis tira su piano con il naso, mentre Harry gli si avvicina e gli dà un bacino sulla fronte -Ma se tu avessi almeno letto il copione (cosa che avresti potuto fare, visto che è solo un promemoria di una pagina), sapresti che devi interpretare il mio cavaliere senza macchia e senza paura.-
A quelle parole gli occhi blu s’illuminano e finalmente, riportate calma e “normalità” in casa, si può finire la colazione.
 
Quando arrivano agli studios, Louis ha il naso incollato al foglio che il marito lo ha costretto a leggere.
-Bene come tutti avete già letto -o state leggendo, nel caso di Louis- questa è una campagna contro il bullismo nelle scuole. Se è tutto chiaro possiamo incominciare.-
Una mano si solleva piano.
-Sì, dimmi, Louis…- concede il regista senza nemmeno voltarsi a guardarlo.
Il liscio aggrotta le sopracciglia alzando il musetto dal foglio.
-Ma io non ho alzato nessuna mano.-
Solo allora tutti si voltano e fissano il proprietario della sopracitata mano, ancora in attesa di avere la parola.
-Regia! Scusami, ma…perché io devo fare il ragazzo bullo e omofobo?- Nick sta cercando di protestare sforzandosi di non essere molesto quanto il suo acerrimo nemico -Sono dichiaratamente gay! E poi lo sanno tutti che ho una cotta per Harry: non posso trattarlo male!-
Louis sta spostando lo sguardo confuso da Nick alla regia, indeciso su chi dei due nemici sia più nemicoso. Il suo criceto si mette a correre frenetico sulla ruota. Poi, all’improvviso, si schianta contro le pareti del suo cervello e la lampadina s’illumina.
Harry, che ha assistito alla scena in un silenzio impotente, sospira e si sistema i capelli. Poi vede suo marito partire alla carica e si prepara la peggio.
-REGIA! Grimmy ha ragione! Non è in grado di sostenere una parte così importante! NIALLER!- dice strattonando l’irlandese che lo guarda male -Lui ha proprio la faccia da bullo!-
Il silenzio cala improvviso nella sala. Louis si guarda intorno confuso, poi salta in braccio a Harry quando i presenti scoppiano all’unisono in una risata fragorosa.
-Assolutamente no.- riesce a dire l’aiuto-regista asciugandosi le lacrime ilari -Non sarebbe per nulla credibile!-
-E poi abbiamo deciso che i ruoli sono questi.- aggiunge il regista - Attenetevi a quanto scritto e basta. Adesso tutti a cambiarsi che stiamo perdendo un sacco di tempo.-
 
Il nano malefico entra in camerino tutto gongolante, sfregandosi le manine. Il suo piano è stato un successone: ha colpito la regia nelle sue capacità decisionali e ha fatto passare Faccia di Cavallo per un idiota incompetente. Si sfrega un’altra volta le manine e poi inizia a cambiarsi.
Sta per uscire quando nota qualcosa sul tavolo. Si avvicina e prende la busta, la apre e inizia a sbirciare dentro come il peggiore dei criminali. Conta le banconote, poi osserva le foto di Harry bambino inserite insieme al denaro: adorabile. Il suo Haz è proprio adorabile.
Solo alla fine legge il biglietto:
 
«Questo è un piccolo extra per rendere quella scena il più realistica possibile.
Confidiamo nelle tue capacità.
La regia.»
 
Il liscio si sfrega le mani e raggiunge il set.]
 
“Il professor Corden aveva una missione: aveva iniziato ad insegnare perché credeva che ogni giovane avesse potenzialità infinite.
Eppure, ogni giorno, assisteva ad atti di bullismo sempre più violenti.
Proprio come quello che, in quel momento, aveva davanti agli occhi.
-Sei proprio una checca, Smith! Fai proprio schifo, frocetto!-  
Il ragazzo con gli occhiali teneva per i capelli il più giovane. Le dita dell’altra mano che gli stringevano il mento. Un rivolo di sangue gli colava dal labbro che, poco prima, il bullo gli aveva spaccato con un colpo deciso.
James stava per intervenire: il suo volto era paonazzo e la sua voce era pronta per gridare.
Ma qualcuno lo anticipò.
Gli occhiali del bullo volarono dall’altra parte del corridoio e il suo volto venne raggiunto da un potente pugno.
-Tieni giù le mani dal mio fidanzato, brutto pezzo di merda!-
Il nuovo arrivato si chinò vicino al suo cucciolo.
-Stai bene, Raggio di Sole?-”
 
[-STOOOOP! LOUIS! NON DOVEVI COLPIRLO DAVVERO!-
Il liscio si guarda in giro con quello sguardo da «non sono stato io, lo giuro», così Harry decide di intervenire:
 -Boobear, amore, perché hai tirato un pugno vero in faccia a Nick?-
Louis caccia fuori il labbruccio.
-Ma me lo ha detto la regia: guarda!-
Corre in camerino a prendere la busta e la consegna al consorte.
-La regia mi ha detto di renderla reale e mi ha pagato un extra! Ma poi non è questo il punto! Qualcuno mi spiega come mai è comparsa Gemma? DA DOVE E QUANDO È APPARSA!?-
Harry si prende la radice del naso.
-Louis, la regia non ci paga: come può averti dato un extra! E comunque la violenza è sbagliata! Non si picchiano le persone! Bambino cattivo!-
-Ma…ma…-
Il liscio abbassa le orecchie e si tira la coda fra le gambe mentre tutti (tranne Nick che sta cercando di fermarsi l’emorragia al naso) scoppiano a ridere.
Harry lancia l’ennesimo sospiro sconsolato e guarda nella busta. A differenza del marito, legge prima il biglietto e subito riconosce una scrittura a lui parecchio familiare. Poi estrae i soldi, piegati in un modo a lui moooolto familiare.
E infine le sue foto da piccolo: anche quelle spacciate per forza da una persona a lui decisamente familiare.
A quel punto si gira verso sua sorella che sta fingendo indifferenza e cerca di dirle qualcosa, ma il regista lo richiama e le riprese ripartono.]
 
“Il professor Corden stava guardando i casi disperati che aveva davanti.
Face scorrere il suo sguardo su di loro, per poi soffermarsi su Thompson: il ragazzo stava ancora fissando in cagnesco Graystone. L’intento omicida che ancora aleggiava attorno a lui: se non li avesse divisi il castano gli avrebbe fatto fare sicuramente una brutta fine.
-Bene ragazzi, adesso…MI DITE CHE COSA VI È PRESO!- disse il professor Corden battendo i pugni sulla cattedra e facendo sobbalzare i due -ADESSO RESTERETE QUI FINCHÈ TU- disse puntando un dito verso il bullo -NON MI DIRAI PER QUALE MOTIVO TE LA PRENDI SEMPRE CON SMITH! ANDIAMO, RAGAZZO! DEVI ESSSERE PROPRIO STUPIDO: LO SAI CHE POI OGNI VOLTA LE PRENDI DA THOMPSON! E TU- aggiunse puntando il dito verso l’altro -DEVI SEMPRE FARE A PUGNI? NON LO SAI CHE LA VIOLENZA NON SI USA! IL TUO FIDANZATO -SANTO RAGAZZO- NON TE LO RIPETE IN CONTINUAZIONE? MA TU NON IMPARI MAI!-
L’uomo si mise a pestare i piedi e i due ragazzi si strinsero ognuno nelle proprie spalle. Ci furono attimi di silenzio.
Poi un altro sobbalzo.
-THOMPSON! INIZIA TU!-
Il liscio si strinse ancora una volta nelle spalle
-So che non dovrei picchiarlo! Il mio Raggio di Sole me lo ripete in continuazione, ma non posso nemmeno permettere che continui ad arrivare a pranzo con le labbra spaccate! SOLO IO POSSO SPACCARE QUELLE LABBRA! CON I MIEI BACI!-
-Ok ok, ragazzo, calmati.- una mano si appoggiò rassicurante sulla spalla del castano -Ora sistemiamo tutto.-
Lo sguardo si spostò poi sul bullo.
-E TU? COSA HAI DA DIRE, GRAYSTONE? COSA?! TI DIVERTI A TORTURARE LE POVERE CREATURE INNOCENTI? CHE COSA TI HA FATTO QUELL’ANGELO DI SMITH?! COSA!?-
L’uomo respirò, vistosamente affannato, mentre il ragazzo vicino a lui ripassava mentalmente i meccanismi della manovra di respirazione assistita, nel caso ce ne fosse bisogno.
Il bullo abbassò gli occhi e si tolse gli occhiali. Piano si sfregò il volto e poi...scoppiò a piangere.
-NON LO FACCIO APPOSTA! NON MI HA MAI FATTO NIENTE! È SOLO CHE TUTTE LE RAGAZZE E I RAGAZZI GLI MUOIONO DIETRO E IO…IO SONO GELOSO! ECCO L’HO DETTO! SONO GELOSO DI SMITH PERCHÉ LUI È PERFETTO E IO INVECE NO.-
Insegnante e studente si guardarono sconvolti, il liscio si avvicinò all’altro ragazzo ancora in lacrime.
-Se vuoi...puoi diventare nostro amico.- disse stupendosi di se stesso -Vedrai: il mio Raggio di Sole e i ragazzi sono fantastici. Ti troverai bene.-
Il professor Corden guardò soddisfatto i suoi studenti andare finalmente d’amore e d’accordo.
Un’altra missione andata a buon fine.”
 
[Nick guarda il liscio con gli occhioni spalancati e sberluccicanti.
-Quindi posso davvero diventare parte del gruppo?-
Louis lo fissa con faccia schifata.
-Ovvio che no! Anzi: evita di avvicinarti troppo al mio Harry. Potrebbe tornarmi la voglia di ritirarti quel pugno.-
-Boobeaaar?-
Il liscio corre nella direzione del suo fidanzato, saltellando come una donzella in un prato fiorito, lasciando lì, sconvolto, Nick Faccia di Cavallo Grimshaw.
Lo si sente però gridare:
-REGIA! COMUNQUE QUESTO NON C’ENTRA NULLA CON LA FIABA DELLA GUARDIANA DI OCHE!-
Lo sceneggiatore, al sentire quella frase, tira un sospiro consapevole ed esce strisciando dagli studios con un’altra fiaba sottobraccio.
Louis, ignaro di tutto, continua il suo monologo sulla strada verso i camerini:
-SEI PESSIMA, REGIA! NON SAI FARE IL TUO LAVORO! LA MIA VERSIONE ERA MIGLIORE!-
Poi la porta sbatte e il silenzio torna a regnare.
 
Louis si aggrappa alla gamba di suo marito appena entra in camerino.
-Lou, ho scoperto chi è stato a pagarti per dare un pugno a Nick: è stata Gemma. Ma adesso mi sente!-
Il riccio non fa in tempo a finire la frase che vede la sorella svolazzare verso l’uscita e la sente gridare:
-Alla prossima, passivelle!-
-Gemma! GEMS!- grida il riccio cercando di inseguirla.
Ma Louis -che nel mentre ha fatto lavorare il criceto e ha capito l’immensissimo favore che la cognata gli ha fatto- afferra suo marito per la camicia e lo bacia facendogli dimenticare perfino il suo nome.]
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.13 - Il brutto anatroccolo 

Appuntamento a...domenica






 
 

 

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Capitolo 14
*** 13 - Il brutto anatroccolo ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XIII

Il brutto anatroccolo

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[-REGIIIIIAAAAAAA!-
Dal camerino accanto, Harry si prende la radice del naso tra indice e pollice: era stato troppo tranquillo questa mattina, gli sembrava troppo strano che il marito non avesse protestato o inveito in nessuno modo.
E adesso la pace era finita.
Caccia fuori la testa giusto in tempo per vedere il compagno che esce a passo di marcia per dirigersi verso il set.
-Lou, cosa c’è?-
Il liscio si volta, lo fissa con gli occhioni da cucciolo bastonato e geme:
-Harreh…non sono io che lo voglio fare…continuerai comunque ad amarmi, Harreh?-
Il riccio alza un sopracciglio e sbatte le palpebre confuso.
-Non vuoi fare...cosa?-
Per tutta risposta, Louis gli mostra il copione che ha in mano e che, a quanto pare, si è degnato di leggere solo adesso.
A che serve un copione quando sei così fantastici nell’improvvisare? A nulla, ovvio!
Harry sta per chiedere delucidazioni quando qualcuno lo anticipa:
-Va bene. Se non la vuoi fare tu, quella parte la faccio io. Senza problemi, davvero. Andiamo dalla regia e facciamo cambiare i ruoli.-
Il riccio sospira: adesso è tutto più chiaro.
Louis fissa malissimo il suo Acerrimo Nemico e piano sussurra a denti stretti:
-Grimshaw…-
Davvero, Harry è tentato di ritornare in camerino e lasciare i bambini a risolversi da soli le loro scaramucce.
Ma poi vede passare Gemma.
Pensa al fatto che potrebbe allearsi con il marito per far fuori Nick e decide che no: meglio evitare spargimenti di sangue.
-Lou, Amore, lo hai letto tutto il copione?-
Il liscio lo guarda come se fosse pazzo.
-Ovvio che no! Mi stavo annoiando mentre la parrucchiera mi sistemava i capelli e ho preso la prima cosa che mi è capitata tra le mani!-
Il riccio geme frustrato, prima di riprendere con tono accondiscendente:
-Lou, se tu avessi letto tutto il copione, sapresti che poi il tuo e il mio personaggio si mettono insieme.-
-Oh…oooooooh!- esclama il ragazzo basso e tardo che litiga sempre con la regia, capendo finalmente quello che il dolce consorte gli sta dicendo.
Poi, posseduto dallo spirito della bambina dell’esorcista, si gira verso Nick Faccia di Cavallo Grimshaw, sibila qualcosa e, camminando all’indietro, scompare nel camerino.
Haz sospira e torna a finire di prepararsi.
 
Mezz’ora dopo, trascinato un Louis ancora recalcitrante sul set, il regista dà il via alle riprese:]
 
“Marcel era stanco di tutta quella situazione. Era certo di non aver fatto nulla per meritarsi l’odio di William. Forse l’unica sua colpa era di averlo fissato un po’ più di quanto fosse lecito. Ma solo ogni tanto, quando pensava che il liscio non lo stesse guardando.
Marcel era stanco eppure non riusciva a ribellarsi a quel basso, tardo, ignorante e vigliacco ragazzo con gli splendidi occhi azzurri ed un carattere di merda.”
 
[Louis si volta sconvolto nella direzione di Gemma.
-Ehi! Questo non è scritto sul copione!-
La Narratrice Suprema alza un sopracciglio.
-Lo so che non c’è nel copione, ma stai trattando male il mio bellissimo, purissimo e dolcissimo fratellino. Devo riscattare il suo onore in qualche modo.-
Louis spalanca ancora la bocca, ma il Guardiano Supremo gli fa un chiaro e palese segno di ‘Taci o ti faccio fare una fine peggiore’.
Così Louis richiude le fauci e la scena riprende da dove è stata interrotta.]
 
“William era stanco.
Picchiare ogni giorno quel povero sfigato di Marcel non lo soddisfava più: era diventato un gioco noioso.
Diede al ragazzo un ultimo strattone, facendogli volare via gli occhiali enormi e spessi. I loro occhi si incontrarono: quelli di William, blu, irruenti; quelli di Marcel, verdi, puri e sull’orlo delle lacrime.
Il liscio si ritrovò a pensare che erano stupendi, così arrossati: il verde, già mozzafiato, si intensificava ancora di più.
Si riscosse dai suoi pensieri quando qualcuno lo chiamò:
-Will! Sta arrivando il professor Corden! Andiamocene!-
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte: diede un ultimo strattone alla sua vittima, poi si allontanò di corsa lungo il corridoio.
Marcel ricacciò indietro le lacrime, raccattò velocemente le sue cose, poi raggiunse Nick in aula. Anche per quel giorno aveva avuto la sua dose. Non avrebbe più dovuto pensare al suo personale carnefice.
Carnefice di cui era innamorato da sempre.
Quando varcò la soglia, Nick gli lanciò uno sguardo preoccupato.
-È stato di nuovo lui, vero? Marcel! Devi ribellati! Non puoi continuare così!-
Il ragazzo scosse freneticamente la testa. Risistemò gli occhiali storti che gli erano scesi sul naso e rispose:
-Lo sai che non posso…io lo amo…-
Il castano sbuffò esasperato, la professoressa entrò e si prepararono per la lezione.
 
Quando, a fine giornata, Marcel chiuse il suo armadietto, capì che quella mattina si era sbagliato di grosso. Infatti, appoggiato all’armadietto accanto al suo, c’era il suo bullo personale che lo fissava.
I loro sguardi si incrociano e Will...gli sorrise.
Marcel deglutì a vuoto. Le gambe gli si fecero molli e non riuscì a fare nulla se non stringere gli occhi e portarsi le braccia sopra la testa.
-Ehi ehi, non ti faccio niente!-
Il più piccolo cominciò a tremare e…”
 
[-NOOOOOO! VI PREGO: NON POSSO! HARREE, PERDONAMI! PERDONAMI!-
Louis si getta sulle ginocchia e abbraccia le gambe del suo dolce consorte. Tutti sospirano sconsolati per l’ennesima interruzione, mentre il riccio cerca di risollevare ancora la giornata e salvare le riprese.
Come sempre, del resto.
-Lou, Amore, stiamo solo recitando. Lo so che tu non ti comporteresti mai così con me. Dai, riprendiamo che prima finiamo prima andiamo a casa a coccolarci, ok?-
Il liscio tira su con il naso, la truccatrice lo sistema e finalmente si può continuare.]
 
“Il più piccolo cominciò a tremare e piano esalò:
-Ti prego…ti prego…-
Una mano, la stessa che quella mattina lo aveva strattonato per il colletto, gli accarezzò dolcemente una guancia facendolo sobbalzare di nuovo.
-Senti…mi dispiace. Io in realtà non vorrei farti tutte quelle cose, ma…anzi tu mi piaci un sacco e vorrei sapere se…sì, insomma, ...se ti andrebbe di uscire con me. Per un caffè. Questo sabato pomeriggio. Pensaci. Puoi anche farmelo sapere domani. Beh, ...ciao.-
William lasciò un leggero bacio sulla guancia del ragazzo, poi si allontanò.
Svoltò l’angolo e si nascose dietro gli armadietti dove lo aspettavano già i suoi amici. Si misero a sghignazzare davanti alla scena del povero Marcel che si guardava in giro tutto agitato, rosso d’imbarazzo.
-Bene: fase uno del piano andata! Ora dobbiamo iniziare la fase due: convincerlo a dirmi di sì.-“
 
[-Ragazzi, pausa! Siete stati tutti fantastici! Harry, per cortesia: fai smettere di piangere Louis? Non possiamo continuamente interrompere le riprese perché lui ha i sensi di colpa e le crisi mistiche da marito modello!-
Haz alza entrambi i pollici e si trascina, con il dolce consorte attaccato alla gamba, verso la mensa.
-Ci ritroviamo qui fra un paio d’ore: mangiate e tornate più carichi che mai.-
 
Due ore, diverse coccole e un lavoretto di bocca dopo, Harry è riuscito a far calmare l’animale che ha avuto il coraggio di sposare.
Tutti sono in posizione, affida Louis alle momentanee cure di Lottie e anche lui si prepara.
Ad un cenno del regista, Nick parte con la sua battuta:]
 
“-Mar, ti rendi conto che è una presa in giro? Ti pesta la mattina e poi ti chiede di uscire il pomeriggio? E poi cosa? Domani ti prenderà a calci e poi ti chiederà scusa con un mazzo di fiori?!-
Marcel sospirò: il suo migliore amico aveva proprio ragione, ma non poteva fare a meno di pensare che William fosse stato sincero.
-Lo so, Nick: ci ho pensato anch’io. Ma...peggio di così non può andare, giusto?-
Il ragazzo dall’altro capo del telefono sospirò:
-E va bene. Sai che per qualsiasi cosa sono qui, ok?-
Marcel assentì e riattaccò.
 
Il giorno seguente William era già al suo armadietto che lo aspettava. Il suo solito ghigno strafottente sul viso e i suoi amici a fargli da coro intorno. Il bulletto lo prese e lo fece schiantare contro il metallo freddo alle sue spalle.
-Ciao, frocetto. Hai dormito bene?-
Marcel esalò un piccolo gemito di dolore, mentre Will lo teneva fermo e si avvicinava al suo orecchio.
-Perdonami: devo mantenere la facciata. Allora, cosa mi rispondi? Esci con me sabato? Fingi di prendere il pugno che ti sto per dare. E dimmi solo ‘sì’ o ‘no’. Dentro il tuo armadietto c’è una sorpresa per te.-
Il ragazzo si chinò assecondando il pugno del suo bullo personale e piano pigolò:
-Sì…-
-Bene! Sentito, ragazzi? Il nostro secchione ha dormito bene!-
Gli altri tre sghignazzarono, poi videro il professor Corden girare l’angolo e subito se la diedero a gambe levate. Prima di fuggire Will si girò e gli fece l’occhiolino. Giusto il tempo di raggiungere l’aula e trovare i suoi amici sghignazzanti ad aspettarlo.
-Ci sta cascando, quel nerd di merda!-
William ridacchiò con loro per la buona riuscita del suo piano: sabato lo avrebbe umiliato e distrutto.
Allora perché aveva sentito le farfalle nello stomaco quando si era avvicinato a Marcel? Perché si sentiva una merda al solo pensiero di fargli del male?
William davvero non lo sapeva.
La lezione cominciò in quel momento e lui si dimenticò di quei pensieri.
 
[-PERCHÉ SEI UN INFAME DI MERDA! SEI TU LO SFIGATO! NANO!-
Louis si guarda in giro alla ricerca della fonte di quegli insulti, quando all’improvviso le sue sorelle lo atterrano.
=Sei cattivo con Harry! CATTIVO!= gli gridano in faccia le gemelle.
Il liscio tenta di alzarsi e sfuggire all’attacco di quelle bestie assatanate.
-NON LO VORREI FARE NEMMENO IO! È IL COPIONE! GIÀ MI SENTO ABBASTANZA IN COLPA! MAMMAAAAAA! MAMMA, MI TRATTANO MALE!-
Prima che la situazione degeneri, Johannah interviene e porta via le sue figlie.
Il regista sospira sfinito e fa un cenno a Gemma che attacca con la scena successiva.]
 
“La settimana trascorse così: con Marcel che subiva e William che gli sussurrava parole dolci e gli lasciava regali nell’armadietto.
Finalmente arrivò sabato.
Marcel aveva passato tutta la notte a decidere come vestirsi. Alla fine aveva optato per un paio di skinny neri, una t-shirt bianca che lasciava scoperti quasi tutti i suoi tatuaggi e stivaletti di camoscio beige.
I ricci morbidi ad incorniciargli il volto e i grandi occhi verdi liberi di essere ammirati grazie alle lenti a contatto.
-D’accordo, Marcel: calmati! Prendi il portafogli e il cellulare e vai. William ha scelto un locale poco frequentato: non avrai nessun problema.- mormorò al suo riflesso nello specchio.
Alla fine si fece coraggio ed uscì.
 
Il locale era carino e tranquillo. Marcel cacciò dentro la testa tutto intimorito.
-Ciao, benvenuto!-
Il ragazzo guardò la cameriera che gli stava sorridendo e...lo stava mangiando con gli occhi.
-C…ciao. Io...cerco una persona. Non tanto alta...gli occhi azzurri...capelli castani.-
La ragazza sembrò delusa e gli indicò un tavolo in fondo. Il riccio si avvicinò con passo lento e silenzioso.
Sentì delle voci e poi la risata sguaiata e inconfondibile di Will.”
 
[-SEI UNA IENA! SEMPRE DETTO CHE HARRY HA SPOSATO IL TOMLINSON SBAGLIATO! DOVEVA SPOSARE NOI TRE!-
Lottie si avvicina alla sorella, la prende e la trascina fuori dal set così che le riprese possano continuare.]
 
“-Strano: di solito è sempre puntuale! Secondo me se l’è fatta addosso e ha capito che è tutto uno scherzo.-
Il migliore amico di William sghignazzò scambiandosi un cinque con il compagno seduto accanto a lui.
Marcel rimase immobile a fissarli: gli occhi sgranati sull’orlo delle lacrime.
Poi l’amico biondo del liscio si accorse di lui:
-Scusa, ti serve qualcosa?-
Il riccio fece per aprire bocca, ma non riuscì ad emettere alcun suono.
Povero piccolo cucciolo: era sconvolto! Sconvolto e ferito!
Finalmente anche William si degnò di girarsi. I loro sguardi si incontrarono e il liscio riconobbe quegli occhi che gli facevano battere il cuore all’impazzata.
-Marcel...?- pronunciò soltanto.
Una lacrima solitaria sfuggì da quei bellissimi smeraldi.
-Sono uno stupido, vero? Nick aveva ragione…-
Indietreggiò piano, lo sguardo ancora incollato a quello sorpreso e sconvolto di William.
-Aspettate un secondo…quella bomba sexy era Marcel?- fu tutto ciò che sentì prima di uscire dal locale.
Poi corse via.
 
Quella notte e per il resto del finesettimana, Nick cercò di raccogliere i pezzi del cuore spezzato del suo migliore amico.
William, invece, non riuscì a smettere di pensare a quello spettacolo di ragazzo e al fatto che, ogni volta che gli stava vicino, nel petto gli sembrava di avere un batterista metal.
 
Il lunedì mattina, Marcel non aveva per niente voglia di andare a scuola. Raccattò i vestiti che aveva usato sabato, li indossò distrattamente, si ravvivò i ricci ribelli e si mise gli occhiali: dopo tutto il pianto che aveva fatto nelle ultime ore, non era proprio il caso di mettersi le lenti a contatto.
Si guardò allo specchio, indeciso se vestirsi come suo solito, ma le parole di Nick gli ronzarono in testa:
Basta nascondersi! Ok, il primo giorno di scuola ti hanno fatto delle avance pesanti, ma andiamo: se dovesse succedere qualcosa adesso ci sono io e poi basterà dirlo al professor Corden! Quindi -ripeto- basta nascondersi. Sei uno schianto! Altro che William e il suo gruppo di bestie senza cervello: avrai tutti ai tuoi piedi!’.”
 
[-EHI!- esclamano in coro Liam, Zayn e Niall.
Gemma si gira sorridendo innocente verso di loro.
-È sul copione. E io sono un’umile narratrice, lo sapete bene.-
Liam controlla il copione e conferma le parole di Gemma che piano sussurra:
-Uomini ingrati e di poca fede.-
Poi riprende a narrare.]
 
“Il ragazzo sorrise: il suo amico aveva decisamente ragione. Prese il suo zaino ed uscì.
Appena varcato il cancello della scuola tutti gli sguardi furono su di lui.
Sorrise nel sentire i bisbigli degli studenti che riuscivano a riconoscerlo dagli occhiali. Sorrise sentendo gli urletti e i complimenti sia delle ragazze che dei ragazzi.
Quando arrivò al suo armadietto non si stupì nemmeno di vederci appoggiato la fonte di tutti i suoi problemi.
-Cosa c’è? Sei venuto ancora una volta a farmi fare la figura dello stupido? Mi dispiace, ma ne ho abbastanza di te e dei tuoi amici. Vai all’inferno, William!-
Scostò con fermezza il tardo e basso ragazzo diventato bullo perché a sua volta bullizzato dalle sorelle minori.”
 
[Dal fuori scena si sentono tutte le fanciulle di casa Tomlinson ridere come se il demonio si fosse impossessato di loro.
Gemma e Johannah le guardano con orgoglio.
Louis rabbrividisce e cerca di non farsi venire gli incubi in pieno giorno.]
 
“William lo guardò stupito incapace di crede che quella forza, quella bellezza e tutti quei tatuaggi fossero sempre stati lì: con quei muscoli si sarebbe tranquillamente potuto difendere, eppure...non lo aveva mai fatto.
Il riccio guardò lo stupore prendere possesso di quelle pozze di oceano e piano replicò:
-Non sono come te: mi nascondevo perché non volevo che la gente mi guardasse. Non ho mai usato la mia forza perché la violenza genera violenza -anche se a quanto pare non è servito- e il fatto che io sia intelligente non esclude che non possa avere tatuaggi o altro. Ma ora basta! Il brutto anatroccolo è diventato un bellissimo cigno: non abbiamo più niente da dirci.-
Il liscio spalancò la bocca, si girò verso i suoi amici e poi si rigirò verso il riccio.
-Io veramente…-
-Cosa, William, cosa?-
Marcel chiuse l’armadietto con uno scatto, facendo nascere in Nick e nel professor Corden, che avevano seguito l’intera scena, un moto di orgoglio.
Fu in quel momento che Will guardò Marcel.
I loro occhi s’incontrarono di nuovo.
I loro cuori presero a battere all’impazzata.
Poi William, senza preavviso, prese il volto del riccio fra le mani e lo baciò. Furono momenti interminabili che tennero tutti gli studenti nel corridoio col fiato sospeso.
Poi Marcel diede uno spintone al liscio.
-Basta! Ti ho detto che sono stanco delle tue stronzate!-
Ma Will non demorse: prese di nuovo il volto del ragazzo davanti a sé e lo baciò di nuovo.
-Mi dispiace! Io ero geloso di te! E non volevo ammettere che in realtà tu mi piacevi e che sì…insomma…io ti amo, Marcel.-
Il riccio sgranò gli occhi incredulo.
Will sembrava davvero sincero, ma…
-Cosa?!- chiese l’amico moro e misterioso del ragazzo basso e tardo che a quanto pare aveva un cuore e sapeva cosa voleva dire la parola ‘amore’.”
 
[Louis si gira e apre le braccia nella direzione di Gemma con la bocca spalancata e lo sguardo sconvolto.
-Sul serio?!-
La Narratrice Suprema lo ignora e va avanti.]
 
“-Sì, hai capito bene, Javadd: io lo amo.-
Un coro di ‘woooooooooow’ si diffuse in tutto il corridoio.
Il riccio si girò nella direzione del suo migliore amico. Lo trovò che gli sorrideva e gli faceva ‘ok’ con entrambi i pollici alzati. Si girò verso il ragazzo basso e tardo (tanto bastava la sua intelligenza a compensare per entrambi) che aveva sempre amato e fece di nuovo unire le loro labbra.
Da quel giorno, Marcel smise di nascondere la sua bellezza e William smise di bullizzare la gente.
Tutti vissero felici e contenti.”
 
[-HARREEEEEEEEEEEEEEEEH-
Louis si getta addosso a Harry, schiacciandolo fra il suo corpo e il pavimento.
-MI DISPIACE, HARREEEEH!-
Tira su col naso e sfrega il musetto nella maglietta di suo marito.
-Su su, Boo. Adesso andiamo a casa. Dai, sei stato bravissimo: ti meriti tante coccole e un premio. E, visto che sei stato tanto bravo, ti meriti anche la scelta del menù di stasera.-
Il riccio si alza e si carica il consorte in spalla, come se fosse un sacco di patate. Louis gli toglie le forcine che la parrucchiera ha utilizzato per far sembrare i ricci del più piccolo più corti e si mette a giocare con i lunghi boccoli. Escono dagli studios sotto lo sguardo basito di tutti quanti.
È Nick a interrompere il silenzio:
-Quindi…possiamo andare?-
Il regista e l’aiuto-regista annuiscono ancora increduli di essere riusciti a fare le riprese in una sola giornata.
Tutti sono congedati fino a nuovo ordine.
 
Quella notte, alla sola luce della luna che filtra dai finestroni del soffitto, una figura oscura percorre titubante lo spazio che divide l’ingresso degli studios dal set ancora in parte montato.
Con mani tremanti, la figura appoggia ai suoi piedi un plico di fogli e un cerino. La luce della fiamma rivela le poche righe scritte sulla prima pagina: “sceneggiatura originale: Il brutto anatroccolo”.
-Divinità della cui esistenza ho iniziato a dubitare da quando i One direction sono entrati nella mia vita,- mormora -grazie per queste riprese il cui copione è stato rispettato totalmente...quasi...circa...- un verso sconsolato -Odio il mio lavoro.-
Spegne il cerino ed esce col rumore del tritacarte in funzione come colonna sonora.]
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.14 - Barba bLou 

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Capitolo 15
*** 14 - Barba bLou ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XIV

Barba bLou

 s-Barba-b-Lou


“Il corridoio era buio e degli strani rumori provenivano dal fondo. Il ragazzo deglutì a vuoto, ma doveva farsi coraggio: il suo compagno era vicino, lo percepiva.
E aspettava solo lui per essere salvato.
Si mise a correre verso la luce che intravedeva oltre angolo, cercando di fare il meno rumore possibile. Prima di svoltare, si appiattì contro il muro e con fare titubante sbirciò oltre l'angolo.
All'improvviso, una mano gli afferrò una spalla scuotendolo con violenza.
Maledetti alieni!
Lo avevano preso ed ora erano entrambi perduti!
Strinse ancora di più gli occhi, mentre quella grande mano gli arpionava la spalla.
Poi una voce, a lui molto cara e familiare, s’insinuò nella sua testa: “Fallo smettere! Ti supplico!”
Non poteva arrendersi senza lottare: doveva farlo per lui.
Piano aprì gli occhi, pronto a fronteggiare il suo aggressore. Una luce abbagliante lo accecò e…”
 
[-Louuuu…ti prego fallo smettere! Quella suoneria è insopportabile!-
La mano di Harry lo sta ancora scuotendo con decisione, quando Louis si sveglia del tutto (circa) e realizza di essere nella loro camera da letto.
Quindi nessun alieno bastardo ha rapito il suo Harry! Meno male: il solo pensiero di saperlo in cattive mani lo fa rabbrividire. Avrebbero potuto fargli di tutto, quegli sporchi alieni!
-Louuuuu…è da mezz’ora che sta suonando. Ti supplico, rispondi!-
Ah, giusto: il cellulare...
Con uno sbuffo allunga una mano verso il comodino e afferra l’apparecchio. Accetta la chiamata e si porta l’arnese infernale all’orecchio.
Mai errore fu più grave.
-LOUIS WILLIAM TOMLINSON! È DA PIÙ DI TRENTA MINUTI CHE TI STO CHIAMANDO! AVREI POTUTO ESSERE IN FIN DI VITA O SOTTO SEQUESTRO!-
L’interpellato risponde con tutta calma:
-Chiama Gemma se sei in pericolo.-
Poi, con un colpo secco, pigia sul touchscreen e chiude la chiamata.
Il silenzio cala nella stanza. Il maggiore sta per tornare al suo sogno e al suo salvataggio, quando la voce del marito -che in realtà sta benissimo e non ha bisogno di essere salvato- lo trattiene nel mondo delle persone sveglie e recettive (pessimo mondo):
-Chi era?-
Louis grugnisce qualche maledizione alla curiosità e al senso civico del suo riccio preferito, ma poi risponde:
-Lottie. Ma non era importante. Torna pure a dormire, Raggio di Sole.-
Harry -ovviamente- si tira su puntellandosi sui gomiti e lo guarda con fare severo.
-Hai seriamente attaccato il telefono in faccia a tua sorella? Ma sei impazzito?! Adesso sicuramente richiamerà...-
E, come se fosse stata evocata direttamente dall’Inferno, il cellulare riprende a squillare con la suoneria da film horror che Louis ha scelto per sua sorella. Con un altro sbuffo, recupera l’apparecchio e risponde.
Di nuovo.
-MA DICO, SEI IMPAZZITO?! NON TI AZZARDARE MAI PIÙ A METTERMI GIÙ IL TELEFONO!-
Il maggiore di casa Tomlinson sta di nuovo per riagganciare, quando il marito, salvatore delle genti e dei rapporti familiari, gli ruba il cellulare e interviene:
-Lots, cos’è successo? State tutti bene?-
La bionda tira un sospiro di sollievo.
-Ciao, Harry. Sì, tutto bene. Per piacere, dì a mio fratello che deve alzare il culo e venire a Doncaster: abbiamo bisogno di quella che era camera sua. Sai, qualcuno, prima di trasferirsi, ha messo dieci lucchetti con catenaccio e...indovina chi ha le chiavi?!-
Il riccio sospira sconsolato davanti all’ennesima assurdità del marito. Ma chi cazzo gliel’ha fatto fare di sposarlo? Chi?!
-Capito. Tranquilla: ci penso io.-
Tempo di chiudere la chiamata e girarsi verso il suo personale caso disperato, che il liscio ha già ripreso a russare e a borbottare qualcosa contro scienziati alieni che hanno rapito l’amore suo.
Niente più parmigiana la sera. Nemmeno sotto tortura!, stabilisce Harry.
-Lou, amore, svegliati.- lo scuote con delicatezza -Dobbiamo andare a Doncaster. Dai che ci aspettano per cena.-
Per tutta riposta, il castano si rigira nel sonno borbottando un: ‘No, Doncaster no! Non distruggerete mai la mia città natale! Maledetti extraterrestri!
Harry sospira di nuovo, poi decide di passare alla maniere forti.
 
Finalmente, dopo due ore, qualche sveltina e un pranzo veloce, sono finalmente in macchina.
Harry sta guardando il panorama che scorre fuori dal finestrino quando decide di porre al marito la fatidica domanda:
-Mi spieghi perché hai messo le catene alla tua stanza?-
Il maggiore gli lancia uno sguardo fugace e decide di non soddisfare la curiosità del marito, mettendosi a cantare gli Oasis a squarciagola. Stonando. Apposta.
Harry non demorde.
-Louis?- lo riprende con tono più severo.
Il liscio cerca ancora di ignorarlo, ma lo sguardo verde resta fisso su di lui e non può fare altro che cedere:
-Non volevo che le pesti entrassero in camera mia a ficcanasare, ok? Soprattutto nella mia cabina armadio…-
Harry alza entrambe le sopracciglia, spalancando gli occhi.
-Ooook…-
Con lentezza studiata si gira di nuovo verso il panorama.
Meglio rimanere nell’ignoranza. Tanto tra poche ore scoprirà cosa aveva combinato quell’animale di marito che si ritrova. Perché rovinarsi il viaggio, no?
 
-Tu! Ora mi dici per quale stramaledetto motivo lo hai fatto e apri quella stramaledetta porta!-
Lottie li accoglie come una furia sulla porta di casa, le braccia conserte e il piede che martella nervoso contro le mattonelle dell’ingresso. Il fratello maggiore scende con tranquillità dalla macchina, fa tintinnare il mazzetto di chiavi che ha in mano e incrocia le braccia al petto in segno di sfida.
Lo sguardo del povero Harry passa da un contendente all’altro come se fosse la pallina di un flipper.
La tensione si fa pesante ed è sicuro di vedere delle scintille partire dai loro occhi e scontrarsi a metà strada.
-Ehm…ragazzi? Mi volete spiegare cosa succede?-
Per attimi infiniti nessuno dei due osa interrompere la muta lotta in corso. Poi Lottie -ovviamente senza staccare lo sguardo blu da quello del fratello- esclama:
-Succede che questo…animale…ha terrorizzato per anni me e Fizzie: ci diceva che se solo fossimo entrate in camera sua mentre lui non c’era, avrebbe rasato la testa di tutte le nostre bambole!-
Harry spalanca la bocca sconvolto:
-LOU! CATTIVO! NON SI FA!-
Il ragazzo sogghigna soddisfatto:
-Raggio di Sole, fidati. Ho le mie buone ragioni!-
Questa volta è il turno del riccio di incrociare le braccia al petto e fissare il marito in un chiaro segno di sostegno alla cognata.
-E sentiamo…quale oscuro segreto devi nascondere per arrivare a sigillare camera tua con dieci catenacci?-
Finalmente lo sguardo blu si sposta in quello smeraldo.
-Un grande segreto. Ma adesso finirà tutto. Prendo le scatole che abbiamo portato con noi e libero la camera per queste stressone.- a quel punto sul suo volto si dipinge un’espressione a metà tra l’indignato e l’offeso -Alla fine ci siete riuscite a sbattermi fuori da questa casa! Brave! Ma non vi libererete mai di me! MAIIIIIIIIIII-
E con le scatole piegate sottobraccio, si dirige verso la sua camera di un tempo, lasciando Harry e Lottie esterrefatti sul vialetto.
-Ma è impazzito?!- esclama Harry -Giuro che la parmigiana la sera non gliela faccio più mangiare.-
La bionda sospira prima di rassicurare il cognato:
-Tranquillo, non è la parmigiana: è colpa di quella volta che stava saltando sul divano ed è caduto battendo la testa. Dai, andiamo dentro che ti offro qualcosa.-
 
Charlotte e Harry sono comodamente spaparanzati sul divano a spettegolare quando un urlo disumano li fa sobbalzare.
-PORCA DI QUELLA STRAMALEDETTA MERDA MERDOSA! GESÙ CRISTO! CHI CAZZO HA MESSO LO SKATEBOARD IN MEZZO ALLE PALLE! ...IL MIO POVERO CULO...-
I due ragazzi si fissano con l’onnipresente espressione da ‘ma ce la fa?’ subito sostituita da quella alla ‘Perché non ne approfittiamo e andiamo a vedere?’.
Si stanno per alzare quando la porta di casa sbatte e compare Fizzy.
-Oh! Ciao, Harry, se sei qui vuol dire che l’animale si è deciso a venire a svuotare la sua stanza. Ho ancora la pelle d’oca ogni volta che ci passo davanti...- la ragazza rabbrividisce e si stringe le braccia attorno al corpo - Ogni volta mi fa pensare alla fiaba di Barba blu: quella dove lui uccideva le mogli che entravano nell’unica stanza della casa che non potevano visitare, disobbedendogli. Che paura...-
La sorella maggiore annuisce, perfettamente d’accordo con lei, mentre il cognato le guarda esterrefatto.
-Dai, ragazze! Louis non è così cattivo! È solo un po’...- s’interrompe non trovando un aggettivo carino per definire il marito. -...Louis…ma non è cattivo!- esclama alla fine, salvandosi in extremis.
Le due sorelle lo guardano con l’espressione da ‘la sua idiozia ha contagiato anche te, Harold?’.
Così al riccio non resta altro da fare se non battere le mani e proporre:
-Perché non andiamo a vedere?-
Le due inorridiscono mentre il riccio continua:
-Dai, ragazze! Ci sono io con voi: non oserà fare qualcosa di male con me presente, fidatevi!-
Rincuorate dalle rassicuranti parole del cognato, le due annuiscono e tutti e tre si dirigono al piano superiore.
Il corridoio è buio, nonostante fuori il sole non sia ancora calato. La porta è chiusa e uno spiraglio di luce filtra da sotto.
I tre si avvicinano piano, con il cuore in gola. Poi finalmente il riccio si fa coraggio, abbassa la maniglia e...
-VIAAAAAA DA QUIIIIIIIIIII-
Harry lascia andare la maniglia come se quella fosse diventata all’improvviso incandescente. Guarda il legno bianco sempre più sconvolto. Poi lo sguardo si fa serio e si porta le mani sui fianchi.
-Ma dico io!? C’è bisogno di comportarsi così?-
Sta per gridare e farsi sentire da quel maleducato di un marito basso e tardo che ne ha prese troppo poche da piccolo, quando si sente un tonfo e una bestemmia. Il suo istinto da marito premuroso si risveglia e, senza più nulla a trattenerlo, spalanca la porta, sfonda la barriera di scatole e si fionda nella cabina armadio.
-LOU! STAIiii…bene…-
La prima cosa che lo colpisce è l’odore d’incenso e candele profumate. Poi la figura di Louis: gambe all’aria, sommerso dai vestiti.
Infine le foto.
Foto di Harry.
Foto di Harry ovunque.
Dal 2010 fino a qualche mese fa.
La bocca del riccio si spalanca mentre le guance del marito -ancora intendo a fare il cosplay della cimice ribaltata- si colorano di rosso acceso.
-Posso spiegare…- pigola con la sua vocina da ragazzina alla sua prima cotta.
I loro sguardi si incontrano e quello di Harry si fa lucido.
-Awwww Lou…-
Sta per dirgli ‘Che cosa carina…’, quando Lottie e Fizzie lo interrompono e all’unisono esclamano:
=Che cosa inquietante!=
-È da maniaci!- dichiara la bionda; -Da stalker!-rincara la dose la sorella più piccola.
-Quindi era questo il motivo per cui abbiamo ricevuto minacce su minacce? Mioddio, ti prego, Louis: stacca tutto! E fallo prima di cena, grazie!-
Le due sorelle se ne vanno indignate, annunciando che avrebbero ordinato la cena al loro ristorante asiatico di fiducia.
I due sposini restano ancora qualche secondo a fissarsi imbarazzati.
Poi Harry sorride:
-Avevi paura a dirmi questa cosa? E poi, scusa, la tua famiglia sa da sempre cosa c’è tra noi: che bisogno c’era?-
Louis afferra la mano che il consorte gli sta tendendo e si rimette in una posizione umanamente accettabile prima di pigolare:
-Avevo paura mi prendessero in giro…sono perfide e cattive con me…-
Un broncio adorabilissimo si stampa sul suo volto e Harry è subito pronto a levarglielo a suon di baci.
-Dai, Testone. Ti aiuto io ad inscatolare tutto.-
 
-Davvero, mamma: la cabina era piena delle foto di Harry! E gli aveva acceso anche una candela profumata e l’incenso! Come una ragazzina davanti al suo idolo!-
Charlotte e Félicité hanno le lacrime agli occhi e sono piegate sul tavolo dalle tante risate.
-Giuro, è stato inquietante! Anche Gemma è scoppiata a ridere quando gliel’ho detto!-
Johannah guarda le sue figlie e poi sposta lo sguardo verso il maschio della famiglia. Un sorriso dolce gli si stampa sulle labbra quando vede Harry che cerca di togliere il broncio a quel brontolone del suo primogenito.
-Su su, ragazze, adesso basta: sapete che vostro fratello è sensibile!- poi si rivolge ai due sposini -Ragazzi, vi fermate anche a dormire?-
La faccia di Louis si fa cadaverica.
-E rischiare di essere spiati da queste arpie! Giammai! Piuttosto mi sparo tre ore di macchina, ma io questa notte dormirò nel mio letto! Con mio marito! In santa pace! E guai a chi si azzarda a chiamarmi. Capito?!-
Le donne di casa Tomlinson alzano lo sguardo al cielo, esasperate. Come se le minacce di quel nano del fratello contassero qualcosa dopo ciò che hanno scoperto.
Finalmente i due ragazzi si rimettono in viaggio, con tutto il malloppo di Louis nel bagagliaio.
Le donne li salutano finché la macchina sparisce dietro la curva.
-Bene, finalmente la stanza è libera. C’è voluto ancora l’intervento di Harry, alla fine.- esclama Lottie girandosi verso la sorella -Hai fotografato tutto?-
Fizzie alza i pollici annuendo.
-E ho fatto di meglio: ho già inviato tutto a te e a Gemma.-
-Bene, bene...- la bionda sfrega le mani compiaciuta -Lo ricatteremo a vita! A vita! Pagherà per gli anni di terrore che ci ha provocato!-
E, sghignazzando come assatanate, le due ragazze fanno ritorno in casa.
 
Louis, intanto, ignaro dei piani malvagi delle sorelle, continua a guidare e a cantare a squarciagola gli Oasis insieme a Harry.
 
A Londra, in un anonimo appartamento di periferia, uno sceneggiatore a caso alza gli occhi dal libro per bambini che sta leggendo, esclamando:
-Ma di che cavolo si faceva Andersen? Crack, polvere di fiordo e alga spirulina?- impreca, poi -Dovevo licenziarmi dopo il disastro che hanno combinato con Cenerentola, lo sapevo!-
Lancia una maledizione ad Andersen, una alla regia e una ai 1D, poi torna a leggersi quella dannata fiaba.]
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.15 - MignoLouina 

Appuntamento a...domenica






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Capitolo 16
*** 15 - MignoLouina ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XV

MignoLouina

 s-Migno-Louina


[Una mano sbuca delle coperte e cerca di spegnere la suoneria della sveglia che ha invaso la stanza. 
Il problema è che quella...non è la sveglia e, cercando di rimandarla, Harry ha involontariamente accettato la chiamata di sua sorella.
-FRATELLIIINOOOOOOO!-
La voce pimpante di Gemma perfora le orecchie dei due ragazzi con la grazia di un martello pneumatico. Alle 7:00 del mattino.
Il riccio geme e cerca di afferrare il suo telefono prima che Louis possa svegliarsi.
Troppo tardi, ovviamente.
Il liscio si rigira nel letto grugnendo e imprecando contro una certa Signora delle Tenebre che vuole impedirgli di sposare l’amore della sua vita.
Davvero: doveva smettere di mangiare pesante la sera.
-Harreh! Gemma non vuole che io ti sposi: mi ha scatenato contro le schiere infernali!-
Il riccio guarda suo marito con entrambe le sopracciglia alzate, poi decide che è il caso di rispondere alla sorella.
-Buongiorno anche a te, Gems. Cosa c’è?-
La sorella ridacchia dall’altro capo del telefono.
-Niente! Solo che tu e la Passivellina -che dovrebbe smettere di mangiare cose strane la sera- siete richiesti sul set. Ci vediamo agli studios alle 15:00!-
La chiamata viene interrotta prima ancora che lui possa anche solo immaginare di protestare, così l’unica cosa che gli resta da fare è cercare di svegliare l’ottavo nano e indorargli la pillola.
Sarà un inferno, già lo sa.
 
Quando arrivano agli studios, Louis è incazzato come una bestia e sul piede di guerra. Si mette a fissare tutti male, a sibilare e a distribuire insulti ed epiteti poco carini a destra e a manca.
Poi il suo sguardo si posa sulla figura di sua madre e sua suocera. In un nano secondo (tempo direttamente proporzionale all’altezza), raddrizza la schiena e si stampa in faccia il suo miglior sorriso accattivante. Harry, al suo fianco, scuote il capo e prega ogni dio che conosce di far finire quella tortura alla svelta.
-Ciao a tutti. Bentornati. Siate pronti e carichi per le nuove riprese?- chiede retorico il regista -Anche per queste abbiamo un budget alto e ci muoveremo come abbiamo fatto per la Regina delle Nevi. La storia che faremo sarà…Mignolina! Tutto chiaro?-
Ovviamente...non è tutto chiaro: la solita manina molesta si alza in tutta la sua gloria e la voce acuta del liscio invade la stanza.
-REGIAAAAA! IO NON FARÒ MIGNOLINA! MI RIFIUTO! HARRY È PERFETTO PER FARE MIGNOLINA: È UNA FATINA NATA!-
Tutti lo guardano come se avesse appena annunciato di voler fare la ballerina di danza classica, poi la voce di Lottie spezza la tensione:
-E invece tu farai Mignolina: Harry è troppo alto e già deve fare il re delle fate. Quindi stai zitto e ti metti il vestitino di foglie. O preferisci che quelle foto vengano messe sul tuo Instagram?-
Il fratello maggiore la guarda confuso:
-Quali foto...? E poi voi non avete la mia password di Instagram! L’ho cambiata!-
Tutte le sorelle di casa Tomlinson lo guardano offese, poi Fizzie decide di rimetterlo in riga: estrae dalla tasca il cellulare e mostra al fratello quelle foto.
-No, non oserete mai! E COMUNQUE NON AVETE LA MIA PASSWORD!-
In un attimo Félicité entra sul profilo del fratello e fa scorrere la bacheca.
Louis deglutisce a vuoto, poi si gira di scatto verso la regia ed esclama:
-OK, REGIA! FACCIO IO MIGNOLINA! DAMMI IL COPIONE CHE ME LO STUDIO E DOMANI GIRIAMO! ANZI, INIZIAMO SUBITO! LO STUDIO SUBITO!-
Con le polemiche sedate sul nascere, l’aiuto-regista distribuisce i copioni. Chi non deve recitare viene congedato e rimango sul set solo Johannah, Anne, Louis e Gemma, che deve fare da narratrice.
In un angolo, Lottie, Harry e le altre sorelle di casa Tomlinson si preparano per assistere alle riprese.
 
Dieci minuti dopo, Harry si sta tamponando il naso. Louis, con un vestitino di foglie e tulle addosso, si arrampica all’interno di un finto tulipano, dando spettacolo del suo perfetto fondoschiena.
Le cognate hanno accerchiato il riccio e gli stanno facendo aria con i copioni, cercando di mantenere in vita l’unica fonte di sicurezza che possiedono quando si tratta del fratello maggiore.
Lo sceneggiatore, dal suo angolino buio, si asciuga una lacrimuccia quando vede che i suo copioni vengono usati per qualcosa di utile...anche se non esattamente per ciò per cui ha speso ore e ore della sua vita creandoli. Ma dettagli...
Gemma alza gli occhi al cielo alla reazione esagerata del fratello, si schiarisce la voce e comincia il suo lavoro:]
 
“C’era una volta una donna che desiderava tanto una figlia. Ma nella sua casa non c’era posto per una bambina di dimensioni normali.
-Dovrebbe essere proprio piccolissima, non più grande del mio dito mignolo-, disse la donna.”
 
[Louis sbuca dal tulipano con la sua migliore espressione accigliata stampata in volto:
-REGIAAA! PERCHÉ PROPRIO UNA BAMBINA? NON POTEVATE MODIFICARE IL COPIONE? MI VUOI COSÌ MALE?-
Tutti guardano nella sua direzione e Johannah sospira affranta e pronta a rimettere in riga quel caso disperato del primogenito.
-Veramente non è stata una decisione nostra:- si giustifica il regista -è venuta dai finanziatori.-
Il liscio si gira con lo sguardo da cucciolo bastonato verso la madre e la suocera. Finte lacrime scendono da quegli occhioni blu e il labbruccio trema:
-Io vi voglio così tanto bene…e voi…voi mi fate questo…-
Jay si gratta una tempia davanti a quel melodramma da Oscar: se solo recitasse così ogni volta…
-Veramente noi non siamo le promotrici.- interviene pacatamente Anne.
-Abbiamo contribuito mettendo qualcosa, ma l’idea non è partita da noi. Non questa almeno...-
Harry fissa la madre incuriosito, ma la donna lo ignora e stronca così sul nascere qualsiasi domanda. Intanto Louis sta continuando il suo melodramma e la pazienza di Charlotte sta venendo meno.
-Siamo state noi, contento?- sbotta alla fine -E adesso vedi di finirla che manca poco e poi ce ne andiamo a casa.-
I due fratelli si guardano con astio e sfida.
-Me la pagherete questa…sorelle ingrate…niente più regali per voi! NIENTE!- sibila il maggiore di casa Tomlinson, pensando di intimorirle, ma per tutta risposta Lottie estrae il cellulare dai suoi jeans e lo solleva come un trofeo.
Ghigna malvagia, mentre il fratello deglutisce a vuoto.
-No, quelle no! Faccio il bravo, giuro.-
Si ritira dietro i finti petali del tulipano e la bionda, tutta soddisfatta, mette via il cellulare.
Harry è esterrefatto:
-Come hai fatto? Con che cosa lo hai minacciato per farlo capitolare così velocemente?-
La secondogenita di casa Tomlinson gongola per quella domanda.
-Semplice: ricordi quando settimana scorsa siete venuti a liberare la camera? Io e Fizzie abbiamo fatto le foto alla cabina-armadio prima che venisse liberata…-
Il riccio scoppia a ridere, così forte da farsi venire le lacrime agli occhi:
-Ricattato a vita!-
Le ragazze annuiscono e le riprese continuano.]
 
“Non sapeva proprio come fare per trovare una bimba così minuscola, così si recò da una strega che abitava lì vicino e le spiegò cosa desiderava.”
 
[Anne indossa un bellissimo abito nero e blu che mette in risalto la sua figura slanciata. I figli la guardano ammirati.
Charlotte e Louis hanno la conferma della provenienza della bellezza dei loro fidanzati.]
 
“-Niente di più facile-, disse la strega.
Frugò per un po’ nel suo ripostiglio e ritornò con un semino.
-Prendi questo e piantalo in un vaso-, disse, -e poi stai a vedere-.
La donna mise una moneta nelle mani della strega e corse a casa. Non appena finì di piantare il seme spuntò un germoglio che, davanti ai suoi occhi, si trasformò in un bocciolo con dei petali scarlatti chiusi stretti stretti.
-Come è bello!- esclamò la donna.
Si chinò e baciò il fiore: sentì immediatamente un forte ‘pop’ e i petali si spalancarono
(Più veloce di un cesareo. cit. ParoleNelCuore).
Dentro il fiore c’era la bimba più piccola, barbuta e graziosa che la donna avesse mai visto.
-Il mio sogno si è avverato-, disse, -Sei ancora più piccola del mio mignolo. Ti chiamerò Mignolina.
(Fantasia portami via. cit. ParoleNelCuore) Vieni, Mignolina, andiamo a giocare.-
Riempì d’acqua un piattino e lo appoggiò sul tavolo. Poi fece galleggiare sull’acqua un petalo di tulipano, che divenne una barchetta, e al posto dei remi sistemò due schegge di legno. Mignolina salì a bordo e passò tutto il pomeriggio a remare avanti e indietro in quel minuscolo laghetto, cantando felice. Come una ragazzina bassa, tarda e barbuta.
A cena Mignolina mangiò delle briciole dal piatto della donna
(Manco i figli si sfamano più! cit. ParoleNelCuore), e poi andò a dormire in un mezzo guscio di noce levigato. Il materasso era fatto di petali di violetta dal dolce profumo, la coperta era un vellutato petalo di rosa e il guscio la cullava dolcemente proprio come una vera culla.”
 
[Un molesto russare si diffonde sul set. Tutti si girano verso la noce dove Louis si era sdraiato in finale di scena.
-Ragazzi, ci vediamo domani.- sussurra il regista cercando di fare meno rumore possibile.
Tutti se ne vanno in punta di piedi, mentre Harry rimane per qualche minuto a fissare il marito che dorme placidamente. Poi decide che non possono dormire ancora lì e lo sveglia con dei teneri baci.
-Lou...amore...andiamo a casa?-
Il liscio annuisce e lascia che il marito lo prenda in braccio e lo porti in macchina.
 
La mattina, Louis ricompare già con il costume di scena e tutto carico. Harry al suo fianco sembra un allenatore fiero di aver ottenuto la tanto agognata vittoria (Louis carico, di prima mattina, è una di quelle vittorie che segnano la storia, sia chiaro!).
-Come mai questa faccia soddisfatta, Harold?-
Il riccio non smette di fissare il marito mentre risponde alla sorella.
-Sono riuscito a fargli imparare a memoria il copione e inoltre mi ha promesso di fare il bravo se resto vicino a te a vegliare su di lui.-
Gemma lo guarda sconvolta:
-Come hai fatto?-
-Ho i miei metodi...-
Il regista chiama tutti all’ordine e i vari personaggi cominciano a comparire in scena.
Louis riesce a stento a trattenere le risate quando vede Simon e Briana vestiti da ranocchie. Si corica nella sua noce e si tira la coperta petalosa fin sopra la testa.
Lo si sente comunque ridere sguaiatamente, ma la regia lo lascia fare visto che poi toglierà quella parte in post-produzione.
Sia santificata la tecnologia.
I fratelli Styles si siedono alla postazione del narratore, l’assistente prende il ciack e le riprese cominciano sotto lo sguardo attento, calmo e minaccioso del “piccolo” Harold.]
 
“Una sera, mentre Mignolina dormiva tranquilla nel suo guscio, un grosso rospo entrò da una finestra aperta e saltò sul tavolo accanto a lei.
-Che bella bambina-, gracidò -Sarebbe una moglie perfetta per mia figlia-.
Raccolse la noce con la bocca e saltellò via nel buio
(Certo: rapiamo bambine per darle in moglie a sconosciut*! Ma che razza di storia medievale è mai questa?!?!?! cit. ParoleNelCuore).
La mattina dopo, al suo risveglio, Mignolina si ritrovò su una foglia di ninfea, nel mezzo di un torrente, osservata da due enormi rospi brutti, rugosi e con la puzza sotto il naso (sia metaforica che letterale).
-Ciao, mogliettina!- gracidò uno dei due.
Mignolina fece un balzo per lo spavento e saltò fuori dal guscio di noce.”
 
[Inutile dire che Louis, dalla noia, si era riaddormentato e che, sentendo la voce acuta di Briana, si è spaventato davvero e ha iniziato a bestemmiare come se non ci fosse un domani e a ridere in modo isterico invocando la divinità degli spaventi (What?! Qui quella che si fa di crack, polvere di fiordo e alga spirulina secondo me è Agnes, mica Andersen! cit. ParoleNelCuore).
Si calma solo quando vede Harry seduto vicino a Gemma.
Nel mentre, la scena è andata avanti.]
 
“-Non ti preoccupare-, disse papà rospo -Ti abituerai presto all’idea di sposare mia figlia. Io intanto ti faccio preparare la stanza da letto.-
Raccolse il guscio di noce e lo portò fino alla riva del fiume.
La figlia del rospo, la rospa, guardò Mignolina con un sorriso smagliante e gracidò come un’isterica:
-Torno a prenderti più tardi, tesorino-, poi corse a raggiungere il padre.
Mignolina si sedette sulla foglia di ninfea e scoppiò in lacrime
(E vorrei ben vedere! O la lacrime o il suicidio, ma è una fiaba per bambini, quindi... cit. ParoleNelCuore).”
 
[Entrano in scena Liam, Niall e Zayn, vestiti da pesciolini dorati. Harry lancia gridolini, adorabilmente emozionato e batte le mani nella loro direzione facendoli diventare rossissimi per l’imbarazzo.
Louis li guarda grato di vedere delle facce amiche e conciate anche peggio di lui.]
 
“I pesciolini dorati del torrente erano curiosi di scoprire che aspetto avesse la promessa sposa della rospa e saltarono fuori dall’acqua per vederla.
-È troppo bella per essere la moglie di una rospa-, disse uno.
-E non sembra proprio tanto felice-, aggiunse un altro.
-Aiutiamola-, suggerì un terzo.
Così i pesciolini circondarono la foglia di ninfea e cominciarono a mordicchiarne il picciolo per liberare Mignolina.
-Addio, dolce bimba-, le dissero mentre la foglia scivolava sulla corrente.
-Ti auguriamo di trovare miglior fortuna altrove.-
Mentre scendeva verso valle, Mignolina si sentì già meglio. L’acqua si increspava dei riflessi dorati del sole e, sugli alberi circostanti, gli uccellini cantavano dolci melodie. Mignolina guardò la riva che le scivolava accanto e si chiese dove sarebbe finita adesso.  
Poco dopo le volò intorno una bella farfalla bianca. Vide Mignolina e si posò sulla foglia di ninfea.”
 
[James viene calato dall’alto con delle corde.
È tutto vestito di bianco e delle enormi ali, anch’esse bianche, sventolano sulla sua schiena.
Tutti scoppiano a ridere e il conduttore del LateLate se la prende con l’unico che sa non si ribellerà. Tira uno schiaffo al povero Niall e poi sbraita:
-SONO UNA FARFALLA BELLISSIMA. RAZZA DI ANIMALI IGNORANTI! RAZZISTI!-
Poi la situazione si calma e James sorride a Louis tornando nella parte.]
 
“-Vuoi tirarmi un pochino?- le chiese Mignolina, legando un capo della sua cintura di raso attorno al corpo peloso della farfalla e l’altro al picciolo della foglia.
La farfalla sbatté le ali e sbraitò:
-NON SONO LA TUA SCHIAVA, RAGAZZINA BASSA E TARDA! E POI NON È COLPA MIA SE NON SONO DEPILATA: LA CERETTA FA MALE! E POI PROVA TU A VOLARE COMPLETAMENTE NUDA! FA UN FREDDO CANE LÀ SOPRA! Ma ti porterò comunque per un pezzettino.-
Mignolina [o meglio, Louis] la guardò sconvolta. Poi la farfalla si alzò in volo, trascinandola verso valle per un po’.
All’improvviso si sentì un ronzio fortissimo: un enorme maggiolino scese in picchiata e afferrò Mignolina.
-Smettila!- gridò lei mentre salivano pericolosamente sempre più in alto.
Era terrorizzata dal maggiolino, ma ancora più preoccupata per la sua nuova amica.”
 
[Louis guarda terrorizzato nella direzione di Eleanor vestita da maggiolino. Più che altro lo preoccupa la reazione che potrebbe avere James nella seconda parte della scena: il conduttore non è esattamente uno che ama essere attaccato. Il liscio si sta già sfregando le manine, pronto a una bella scazzotatata.
Purtroppo per lui non succede nulla del genere e le riprese vanno avanti sotto lo sguardo severo del suo Raggio di Sole.]
 
“-Almeno lascia che sleghi la povera farfalla-, lo supplicò.
Ma il maggiolino la ignorò e la farfalla dovette volare via ancora legata alla foglia di ninfea, imprecando contro la gioventù irrispettosa.
Il maggiolino raggiunse la cima di un albero altissimo e la posò su una foglia.
-Sei carina, perciò ti terrò con me-, le disse con la sua strana voce stridente e isterica.
Chiamò i suoi amici bigotti e ignoranti, che accorsero ronzando per vedere Mignolina.
Lei rabbrividì dalla paura quando i grossi insetti scuri le si radunarono attorno, fissandola. Uno di essi le punzecchiò la schiena con una zampa.”
 
[Louis fissa male Nick e Ben che interpretano gli altri maggiolini. E pensare che lui credeva che i maggiolini fossero solo delle macchine tenere e carine. Non questi insetti brutti, neri, viscidi e schifosi!]
 
“-È proprio bella, vero?- disse il maggiolino con orgoglio.
-Niente affatto!- esclamò uno degli altri -Ha la vita decisamente troppo sottile, invece di essere bella rotonda come la nostra.-
-E ha solo due zampe-, aggiunse un altro con scherno -Che ne è delle altre quattro?-
Il maggiolino guardò Mignolina.
-Avete ragione-, concordò.
Afferrò la bimbetta per la vita e la portò a terra.
-Ho cambiato idea: non ti voglio-, le disse -Sei troppo brutta e barbuta-.
E se ne volò via.”
 
[Louis rimane con la bocca spalancata. Poi il criceto si mette a girare e finalmente riesce a metabolizzare la serie di insulti che si è appena sorbito.
-SARETE VOI QUELLI CHE FANNO CAGARE!! SOPRATTUTTO TU, FACCIA DI CAVALLO: SEI ORRENDO! E HAI LA FACCIA DA CAVALLO!-
Harry è costretto ad intervenire e, con una buona dose di carezze -e ricordandogli la minaccia delle foto che pende su di lui- riesce a farlo calmare. Poi sgancia il solito pizzicotto strategico e la scena riprende:]
 
“Gli occhi di Mignolina si riempirono di lacrime. ‘Che ne sarà di me adesso?’, pensò. Poi si asciugò il viso sulla gonna.”
 
[Gemma allunga un fazzoletto al fratellino che ha iniziato a perdere sangue dal naso e a sbavare alla vista del “sottogonna” del compagno. Il povero Harry è costretto a cambiare posizione sulla sedia per nascondere l’erezione che sta per spuntargli fra le gambe.
Louis, ignaro della reazione che ha scatenato nel dolce consorte, continua a recitare in modo impeccabile (incredibile, ma vero).]
 
“‘Piangere non serve a niente’, si disse, ‘Devo procurarmi quel che mi serve per sopravvivere’.
Si rifugiò sotto un paio di larghe foglie di bardana
(Per la cronaca, io ho letto per 3 volte ‘banana’, invece è ‘bardana’ che, secondo un sito che sembra particolarmente informato a riguardo, è una pianta infestante molto comune, di cui si utilizzano principalmente le radici, ma anche le foglie, i semi ed i frutti per...qualcosa di utile, sicuramente. ...Wait! Agnes mi ha appena informato che ha imparato da Cooking Mama 2 che si usano per cucinare. cit. ParoleNelCuore) e intrecciò un’amaca d’erba che appese fra di esse (Quindi Louis sa intrecciare cose che non siano le coperte del suo letto matrimoniale? Scioccante! cit. ParoleNelCuore). Visse là tutta l’estate. Quando aveva fame, mangiava le bacche delle siepi; quando aveva sete, succhiava il nettare dei fiori selvatici.”
 
[La narratrice Suprema enfatizza l’ultimo verbo e nel mentre dà di gomito al povero fratello che diventa bordeaux e si nasconde il volto fra le mani.]
 
“Ma poco a poco l’aria si fece più fredda e cominciarono a cadere le foglie. Mignolina rabbrividì nella sua amaca di erba e non riusciva a scaldarsi, così partì alla ricerca di un rifugio per l’inverno.
Appena si mise in marcia iniziò a nevicare. Povera Mignolina! Era così minuscola che ogni fiocco di neve che le cadeva addosso era come un’intera palata di neve su una persona di dimensioni normali.
Arrivò a fatica in un campo di granoturco mietuto di recente. Erano rimasti soli i gambi, che a Mignolina sembravano alti come alberi.”
 
[-STOOOOP!- urla il regista -BRAVI TUTTI! CI FERMIAMO QUI E RIPRENDIAMO DOMANI. BRAVO, LOUIS: CONTINUA COSÌ!-
Scatta l’applauso generale e Louis si avvicina tutto impettito e fiero al suo Harry.
-Sono stato bravo? Mi sono meritato il premio?-
Il riccio annuisce orgoglioso e il liscio corre tutto contento a cambiarsi e a recuperare i vestiti che ha lasciato lì il pomeriggio prima.
Le luci si spengono.
 
Si riaccendono la mattina dopo sulla figura del regista e sugli attori, già pronti nei loro costumi.
-Direi che se lavoriamo bene come ieri, oggi riusciamo a finire tutto il film. Conto su di voi. Buon lavoro a tutti!-
Ognuno si mette in posizione e il ciack viene battuto:]
 
“Dopo aver camminato a lungo nella foresta di gambi giunse a una porticina. Bussò e, di lì a poco, comparve una faccina baffuta e amichevole. Era un topo di campagna con la faccia tutta paonazza.
-Sembri congelata-, squittì il topo -ENTRA A SCALDARTI.-”
 
[Louis sapeva che James avrebbe gridato.
Era convinto di essere pronto.
Ma si è spaventato lo stesso e ora lo sta fissando con gli occhi spalancati e la testa che fa freneticamente segno di sì (manco fosse uno di quei pupazzi dal collo a molla da piazzare sul lunotto posteriore [o anteriore, secondo Agnes. cit. ParoleNelCuore]).
Harry scuote il capo sconsolato e va a prepararsi per la scena finale.
-Gems, Lottie: ve lo affido.-
Le due ragazze fanno il saluto militare e il riccio scompare verso il suo camerino.
Gemma torna al lavoro.]
 
“La sua tana era molto confortevole e c’era un sacco di granoturco da mangiare.
-Puoi fermarti qui per l’inverno, SE VUOIIIII!-, le disse il topo.
Mignolina gli fu molto grata. I giorni seguenti rassettò la casa e cantò delle canzoni per intrattenere il suo ospite.
Una mattina il topo le disse:
-Oggi verrà a trovarmi un amico, Talpa. Abita proprio qui accanto e viene una volta alla settimana. È molto gentile e, se sei fortunata, potrebbe addirittura sposarti. Ma ricordati…NON PARLARE BENE DEI FIORI O DEL SOLE! PERCHÉ LI DETESTA! Fai vedere piuttosto che sei interessata ai vermi e all’oscurità…
(Ceeeeeeerto...interessantissimi... Il trend del secolo proprio! cit. ParoleNelCuore)-
Più tardi arrivò Talpa.”
 
[Louis sapeva anche questo.
E pure a questo pensava di essere pronto.
Ma non si è mai pronti a Simon Cowell vestito da talpa. O meglio…non si è mai pronti alla presenza di Simon Cowell.
Con un paio di schiaffetti James fa ripigliare Louis.
Gemma continua a narrare.]
 
“Scavò una galleria nella parete della casa ed entrò, scuotendo via il terriccio dal pelo scuro e vellutato.
Il topo gli presentò Mignolina e i tre passarono del tempo chiacchierando amabilmente.
Poi il topo chiese a Mignolina:
-Perché non canti una canzone per il nostro ospite?-
Lei lo fece, e cantò così dolcemente che Talpa, mentre l’ascoltava, s’innamorò di lei e la scelse come giudice di X-Factor
(Coff...coff...coff...riferimenti puramente casuali...coff...coff...coff cit. ParoleNelCuore).
Prima di andarsene, Talpa disse al topo:
-Senti topo...-
-TOPO LO DICI A TUA SORELLA!-”
 
[Il silenzio cala sul set e tutti si mettono a fissare James. L’uomo si guarda intorno in semi-imbarazzo e parecchio confuso. Poi capisce quello che è successo.
-OH, ANDIAMO! ANCHE VOI LO AVRESTE FATTO AL MIO POSTO! MICA POSSO RICORDARMI TUTTE LE PARTI CHE FACCIO! OGNI TANTO CAPITA!-
Riprende fiato, mentre Louis gli dà tenere pacche sulla spalla con fare empatico.
-Bene, sono calmo. Riprendiamo.-
Simon alza gli occhi al cielo e ripete la sua battuta:]
 
“-Senti, topo, pensavo di lasciare aperta la galleria, così voi due potrete venire a trovarmi quando vorrete. Ora vi mostro la strada per arrivare a casa mia, seguitemi.-
Strisciò dentro il buco e gridò alla sue spalle:
-Non spaventatevi per l’uccello morto
(What?! Ѐ come dire “scusate per il disordine”, solo che qui il disordine è un uccello...un uccello morto... Perché continuo a farmi domande? PERCHÉ?! cit. ParoleNelCuore). È caduto nella galleria mentre stavo scavando.-
Mignolina e il topo lo seguirono e videro una bella rondine, la più bella rondine mai esistita e che mai esisterà-”
 
[Il regista adocchia Gemma e soppesa l’idea di riportarla in carreggiata...poi sceglie di vivere e non apre bocca.]
 
“-con morbide penne azzurre e gli occhietti chiusi.
A Mignolina dispiaceva tanto per la rondine.
-Deve essere morta di freddo-, disse.
-Che stupida-, disse Talpa.
-Sono contento che i miei figli non saranno degli uccelli. Non fanno altro che cantare e poi morire di freddo. (Tu non fai altro che scavare e rompere le balle, ma non mi pare che qualcuno te l’abbia fatto notare. Aspetta: io! ROMPI LE BALLEEEEEE!! cit. ParoleNelCuore)-”
 
[Gemma sta fumando: nessuno deve osare insultare la sua fidanzata; nemmeno se è nei panni di una rondine mezza morta!
Alle sue spalle compare Anne che si mette a massaggiarle le spalle, impedendole così di saltare al collo di Simon e strangolarlo, il quale, ignaro degli istinti omicidi della Suprema, sta continuando a seguire la scena.]
 
“-Ben detto,- concordò il topo.
Mignolina non rispose, ma quando i due girarono le spalle accarezzò le piume della rondine e le baciò la testolina morbida.
-Credo di aver sentito la tua canzone, l’estate scorsa- bisbigliò  -Mi ha resa molto felice.-
Quella sera, pensando alla povera rondine, Mignolina non riusciva ad addormentarsi. Prese la foglia che usava come coperta, ritornò piano piano fino alla galleria e la appoggiò delicatamente sulla rondine. Poi le si sedette accanto e le accarezzò il capino.
(Awwwwwwwwwwwww cit. ParoleNelCuore)
 
[Johannah guarda con orgoglio i suoi figli e una lacrimuccia le cade sulla guancia. Anne le si fa di fianco e la consola, condividendo con lei l’orgoglio di cui solo le madri sono a conoscenza.]
 
“-Non sopporto di saperti qui tutta sola, al freddo e al buio-, disse.
Poi appoggiò la testa sul petto morbido dell’animale. Con sua grande sorpresa, udì un debole battito. Dunque la rondine era viva!”
 
[-NECROFILO DI UN NANO BASSO E TARDO!-
Louis alza la testa alla ricerca della fonte di quegli insulti ingiuriosi. Poi di scatto si alza, facendo cadere sua sorella sul pavimento, e si mette a correre nella direzione da cui pensa sia arrivato il suono.
Il regista lo guarda sconsolato.
-È durato anche fin troppo...- sussurra, poi riprende a voce più alta -Cinque minuti di pausa che siamo tutti stanchi. Qualcuno -Harry- recuperi Louis, grazie!- poi lo sguardo gli cade sull’orologio che ha al polso -Anzi, a ‘sto punto direi di fare la pausa pranzo: ci rivediamo qui alle 14:00. Qualcuno -Harry- avvisi Louis e chiunque non sia presente su questa scena.-
 
Quando ritornano dopo la pausa, il liscio ha un occhio viola.
La truccatrice interviene -lanciando improperi- e in un batter d’occhio fa il miracolo dei miracoli e il ragazzo torna come nuovo.
Solo con l’occhio leggermente chiuso.
Nulla che un programma al PC non possa sistemare (santa tecnologia).
Stanno per chiedergli che cosa è successo, quando dalla zona camerini compare Nick con gli occhiali storti e leggermente zoppicante. Tutti lo fissano mentre esce dagli studios senza dire una parola. Poi spostano lo sguardo verso il nano che sta ancora fissando la porta.
-Giustizia fatta…- sibila come fosse stato appena posseduto da Vernon Dursley.
Per il bene comune si decide di non approfondire e di ricominciare con le riprese.]
 
“Mignolina ritornò di corsa alla tana del topo e raccolse tutto lo strame
(‘Lo...’ che?! Dalla regia mi comunicano che sono ‘le foglie del granturco’. Ottimo, grazie. cit. ParoleNelCuore) che riuscì a trovare. Poi tornò, l’avvolse attorno alla rondine e le si stese accanto, abbracciandola.
All’alba la sentì muoversi piano. La rondine aprì gli occhietti e la guardò.
-Grazie, strana ragazza tarda e barbuta-, sussurrò debolmente.
Mignolina le portò da bere della rugiada in foglia
(E anche dei vermi in pastiglia, perché no? Cit. ParoleNelCuore) e la nutrì con pezzetti di granoturco. La rondine le raccontò che mentre si stava preparando per andare a svernare (Mi raccomando: “svernare” NON “sverminare”. Nel primo caso lo fa la maggior parte degli uccelli, nel secondo fa solo schifo. cit. ParolNelCuore) in un Paese caldo, come faceva ogni anno, si era ferita un’ala in un cespuglio di rovo. Le altre rondini erano volate via (Stronze. cit. ParoleNelCuore) e lei era rimasta indietro, al freddo. Poi non ricordava più nulla.”
 
[A Gemma scappa un piccolo singhiozzo e si soffia il naso rumorosamente.
-La mia povera piccola…quanta sofferenza…quante disgrazie!-
Un'altra soffiata di naso e poi getta il fazzoletto dietro di sé facendo canestro nel cestino più vicino. Sta per riprendere quando, Nick -ricomparso chissà perché proprio in quel momento (a quando pare con un chiaro istinto suicida)- le fa notare che la sua fidanzata sta perfettamente bene e che lei sta solo esagerando.
La Narratrice Suprema lo fissa decisamente male: nessuno deve osare dirle come appellarsi o struggersi per la sua bella. Senza staccare il contatto visivo, si toglie la scarpa e la lancia in faccia a Nicholas, prendendolo in pieno.
Il ragazzo sviene per la botta e viene trascinato via dagli addetti alla pulizia.
Finalmente Gemma può riprendere a narrare.]
 
“Per molti giorni Mignolina si prese cura della rondine che, a poco a poco, riacquistò le forze. Alla fine anche l’ala guarì. Né il topo né Talpa volevano avere niente a che fare con lei. Arrivata la primavera, Mignolina fece un buco nel soffitto della galleria e aiutò la sua amica a ritornare all’aperto.
-Grazie, Mignolina, ti devo la vita-, le disse la rondine, -Spero di poter ricambiare, un giorno.-
Spiegò le morbide ali azzurre e si alzò rapida nel cielo.
Mignolina, con le lacrime agli occhi, la guardò prendere il volo.”
 
[Louis sta piangendo veramente perché, prima di uscire di scena, Lottie gli ha tirato un vero pizzicotto e gli ha fatto veramente male.
Proprio come Harry insegna: “Ci vuole il tocco giusto per rendere la scena più reale”.]
 
“Poi ritornò nell’oscurità della galleria.
Quel giorno stesso, Talpa le chiese di sposarlo.
-Allora è deciso: quando questa orribile estate sarà finita ci sposeremo-, le disse.
E il topo batté le zampine per la gioia.”
 
[James e Louis si girano e fanno segni di scongiuro e sul loro volto si dipinge la più concreta espressione di disgusto possibile e inimmaginabile.
Ma quando Simon si volta a guardarli, sono ritornati nella parte e hanno ripreso a sorridere.]
 
“Quando Mignolina confessò privatamente al topo di non amare Talpa, questi aggrottò la fronte.
-CHE INGRATA! CREDEVI TI AVREI MANTENUTA IN ETERNO? Talpa è buono e si prenderà cura di te. SE GLI DICI DI ‘NO’ TI SBATTO FUORI DI CASA!-
La povera ragazza lo fissò confusa e spaventata e non osò dire più nulla. Cominciarono i preparativi per le nozze. Il topo chiese ai ragni di tessere un vestito di seta per Mignolina, mentre Talpa le parlava teneramente dei giorni che avrebbero passato insieme nella sua tana buia
(Schifo...incubi...ew...cancellacancellacancella...ew... cit. ParoleNelCuore).
-E non avrai più bisogno di vedere quell’orribile sole, cara-, le disse allegro.
La povera Mignolina si sentì morire
(Ma vorrei ben vedere! cit. ParoleNelCuore).”
 
[Il criceto ubriaco di Louis capisce ‘Raggio di Sole’ al posto di ‘orribile sole’. Il povero ragazzo inizia ad andare in iperventilazione e gli viene una crisi di panico non vedendo il suo Haz in giro.
Scappa dalla scena e inizia a vagare come un dannato finché non lo trova in camerino.
-Hareeeeh…- piagnucola gettandosi fra le sue braccia.
-Cosa c’è, Boobear? Tra poco arrivo in scena, dai che manca poco.-
Il ragazzo gli racconta tutto e lascia che il marito lo coccoli.
-Su, dai, avrai capito male: non hanno il potere per fare questa cosa. Stai tranquillo.-
Il liscio sembra essersi calmato, si gode ancora qualche coccola e poi torna sul set.
Quando ricompare, tutti sono nelle stesse posizioni di quando è scappato. Louis si guarda intorno, scrolla le spalle, poi torna in scena e si riprende a girare come se niente fosse successo.]
 
“Adorava il sole e i fiori e, se avesse sposato Talpa, le sarebbero mancati terribilmente il canto degli uccelli e il cielo. Ma che alternativa aveva?
Il giorno prima delle nozze, verso la fine dell’estate, Mignolina uscì all’aperto per dare un triste addio al sole.
-Chissà dov’è adesso la rondine-, si domandò guardando il cielo -Come vorrei essere volata via con lei...-
-Cip cip!- sentì sopra di lei.
Un uccello scese in picchiata e atterrò al suo fianco: era la rondine.
-Ho sentito bene?-, chiese, -Se vuoi davvero volare via, vieni con me. Me ne sto andando a svernare a sud, in un Paese dove non nevica mai e non fa mai freddo. Credo che lì saresti molto felice. Se vuoi, montami sul dorso e ti ci porto-.
Mignolina gettò le braccia attorno al collo dell’uccello.”
 
[Gemma dà di nuovo di gomito al fratello che è ritornato al suo fianco pronto per girare la sua scena. Harry si copre ancora il viso tutto imbarazzato dai doppi sensi della sorella
(Mi**hia! L’ho capita adesso. Ops... cit. ParoleNelCuore).]
 
“-È la cosa che desidero di più al mondo!- rispose.
Saltò subito in groppa alla rondine e i due decollarono.”
 
[Lottie si carica in spalla il fratellone come se fosse la cosa più leggera di questo mondo.
-E pensare che dieci anni fa eri tu a caricare in spalla me,- Charlotte ridacchia malignamente -invece adesso sei un nano e non ci riesci più!-
Louis tenta di strangolare la sorella, poi si accorge che sua madre, Harry e soprattutto Gemma lo stanno fissando con sguardi omicidi. Quindi sorride e inizia a darle baci ovunque.
Per la non gioia di Charlotte, ovviamente.]
 
“Mignolina rise felice mentre il vento le scompigliava i capelli. Guardò il cielo illuminato dal sole e si sentì più libera che mai.
La piccola bimba era leggera come una piuma e la rondine non faceva alcuna fatica a trasportarla.
 
[-EHI!- sbraita Louis, ma Gemma lo fulmina e lui torna a reggersi alla sorella.]
 
Sorvolarono foreste oscure, montagne innevate e, infine, il mare lucente.
Dopo un po’ a Mignolina venne sonno. Si accoccolò fra le morbide piume della rondine e si addormentò.”
 
[Lottie sente uno strano ronzio provenire dalla sua schiena. Poi sente qualcosa che gli bagna la spalla.
Il suo cervello inizia a collegare le cose e si rende conto che il fratello si è addormentato davvero.
-Incredibile! Ma come cazzo fa ad addormentarsi così velocemente e nei posti più impensabili? Davvero: non ho parole!-
Tutti ridacchiano e Gemma fa del suo meglio per andare avanti con la narrazione e non scoppiare a ridere. E visto che è una Narratrice Superba e Suprema, ci riesce alla grande.
Quando è il momento, Charlotte tira un pizzicotto al fratello e lo sveglia, facendolo sobbalzare e rimanere spaesato. Cosa che effettivamente rende più realistica la scena.]
 
“Al suo risveglio vide che erano arrivate in un altro Paese. Le colline sottostanti brillavano dorate alla luce del sole caldo e, mentre scendevano sempre più giù, Mignolina vide che sugli alberi crescevano arance e limoni.
Proseguirono finché non raggiunsero un meraviglioso palazzo di marmo bianco sulla riva di un lago azzurro.
-Ecco la mia casa-, disse la rondine.
-Se vuoi puoi vivere nel giardino, in un fiore.-
Atterrò accanto a dei bellissimi fiori rosa e Mignolina scese dalla sua schiena saltando su uno di essi.
Si sedette in mezzo al fiore: era soffice.
-Questa sarebbe proprio una casa stupenda!-, esclamò felice.
-Lo è già-, disse piano una voce.
Mignolina si voltò e vide un uomo, molto -tanto- più alto di lei, che stava in piedi al centro del fiore.
Aveva la pelle chiara, i capelli lunghi e boccolosi e portava una piccola corona d’oro sul capo.
-Mi scusi, signor Raggio di Sole-, disse spaventata Mignolina.”
 
[-Spaventatissima, proprio! Si è messo pure a flirtare!- commenta Liam.
Zayn, vicino a lui, scuote la testa dandogli ragione, mentre Niall ha tirato fuori la cinepresa professionale per registrare la scena da aggiungere alla sua personale collezione.
I ragazzi vengono ignorati bellamente da tutti, completamente intenti ad osservare la scena d’amore dei due sposini.]
 
“-Non volevo disturbare...-
Il- diversamente- piccolo uomo le sorrise affettuoso.
-Niente affatto-, le rispose.
-Ehm…Sono il re delle fate e dei fiori in realtà. E tu sei liberissima di restare qui con me.-
Si tolse la corona e la pose sul capo di Mignolina.”
 
[Harry deve dare fondo a tutto il suo autocontrollo per non commettere atti osceni sul set: provate voi a resistere alla vista di Louis con la coroncina in testa e il vestitino di foglie e tulle!]
 
“-Anzi- aggiunse.
-Ti piacerebbe diventare la regina delle fate e dei fiori? Cioè, vuoi sposarmi?-
Mignolina si era innamorata di lui all’istante e rispose:
-Sì, con tutto il mio cuore
(Plagio! Questa frase la dice Ginevra in Merlin! Plagio! cit. ParoleNelCuore)!-
Le fate accolsero Mignolina come fosse una di loro. Quando disse come si chiamava, le fate risposero che era troppo bella per avere un nome del genere e le diedero un nome da fata
(Ma che cazzo?! cit. ParoleNelCuore). Da allora fu chiamata Maia.”
 
[Dal fuori scena compare James vestito da ape. Si mette a svolazzare invadendo tutto il set e canta a squarcia gola:
-Vola vola vola l’ape Maia...  -
Poi, così come è entrato, se ne va.
L’ennesima missione compiuta con successo.
Intanto Phoebe, Daisy, Félicité e i ragazzi, compaiono in scena vestiti da fatine dei fiori. Harry batte le mani tutto emozionato mentre Louis scoppia a ridere come un coglione.]
 
“Le nozze si svolsero in mezzo ai fiori
(Ma dai! Dove ca**o vogliono andare? cit. ParoleNelCuore). La rondine cantò per loro e le fate portarono ogni sorta di doni meravigliosi. Il più bello fu un paio di delicate ali per Mignolina, con cui lei imparò a volare di fiore in fiore proprio come le fate.
 
Quell’estate la rondine ritornò a casa, come ogni anno. Si posò su un albero fuori da una finestra e, cantando, narrò questa vicenda.
Per caso, una donna si trovava dietro quella finestra: era una cantastorie. Quella donna ero io. Ascoltai la storia con molta attenzione e la misi per iscritto.
Ed è così che ancora oggi voi la conoscete.”
 
[-FINEEEEE!- tuona la voce soddisfatta del regista -PERFETTO COSÌ! BRAVI TUTTI!-
L’applauso riempie tutti gli studios, poi un urlo disumano sovrasta ogni suono e fa sobbalzare tutti i presenti.
Tutti, tranne le dirette interessate:
-MAAAAMMAAAAAAA! VIENI A PRENDERTI QUESTE BESTIE ASSATANATE! VOGLIONO RUBARMI IL REGNO E IL CONSORTE! MAMMAAAAAA! STANNO MOLESTANDO IL MIO HARREH!-
Tutti si girano verso il fiore dove Harry e Louis sono ancora in piedi, uno di fianco all’altro.
L’unica differenza è che ora Félicité sta cercando di rubare la corona dalla testa del fratello mentre Phoebe e Daisy sono attaccate alle gambe di Harry che sta accarezzando, come sempre, le loro testoline bionde.
Finalmente il liscio riesce a liberarsi della terza sorella in ordine di discendenza e si fionda sulle gemelle tentando di staccarle dalle gambe del marito.
-Sorelle ingrate! Questa me la segno! Non beccate più niente da me! Niente! Siete delle arpie senza cuore!-
-Lou, ci fai male!- lo rimprovera il riccio -Smettila di strattonare le bambine! E comportati da fratello maggiore!-
Quando si accorgono che è tutto inutile e che nemmeno le parole di Harry stanno avendo effetto, Lottie e Fizzie fanno per prendere il cellulare pronte a minacciare quel nano che si ritrovano come parente. Lo stesso nano che si mette a ridere maleficamente e sguaiatamente estraendo da chissà dove i cellulari delle due ragazze.
-Cercate questi? E ora come pensate di minacciarmi? Ho cancellato tutte le foto.-
Louis pensa di avere la vittoria in pugno quando si rende conto che le sue sorelle non si sono scomposte minimamente davanti ai fatti.
Anzi, stanno ghignando più maleficamente di lui.
Infatti, pochi secondi dopo, entrambi i cellulari suonano mostrando le anteprime di un messaggio di Gemma.
Il liscio alza la testa verso la Cognata Suprema. I loro sguardi si incrociano e Louis capisce: hanno mandato una copia delle foto anche a Gemma.
 È fottuto.
Rovinato.
Finito.
Spacciato.
E chi più ne ha più ne metta.
Abbattuto nello spirito e nel corpo, lascia i telefoni alle sue sorelle. Tutto ingobbito si avvicina alle gemelle e sussurra:
-Per piacere, lascereste andare Harold? Voglio andare a casa…-
Tutti rimangono spiazzati e le due bambine mollano la presa.
Louis prende Harry per mano, passa dai camerini per prendere i loro vestiti e poi ritorna verso la porta sotto lo sguardo ancora stupito di tutti. Piano spinge il maniglione antipanico di una porta secondaria e i due sposini spariscono dietro i vetri scuri.
Il resto dei presenti rimane fermo e immobile per attimi interminabili, poi, come se niente fosse, ognuno va per la propria strada e le luci si spengono definitivamente, almeno…per qualche giorno.
 
Al buio, come sempre, una figura zampetta fino al set ancora allestito e accende un cerino accanto al copione che ha piazzato sul parquet.
-Divinità delle sceneggiature e dei canovacci, grazie per aver infuso in questi attori ingrati un minimo di sale in zucca; grazie per aver fatto sì che la mia opera fosse rispettata. Amen.-
Dopodiché, sempre al buio, la figura zampetta fuori dagli studios.
Alle sue spalle, un alito di vento spegne il cerino e un voce rimbomba tra le pareti vuote:
Goditi questi momenti, perché toccare il fondo farà male...molto male.”]
 





NOTE FINALI: 
E...ce l'abbiamo fatta: scusate ancora per il ritardo. Come potete notare dagli interventi di ParoleNelCuore, i parenti sono stati parecchio molesti.

Prossimo episodio: "Cap.16 - Harry miao con gli stivali 

Appuntamento a...domenica





 

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Capitolo 17
*** 16 - Harry miao con gli stivali ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 


Capitolo XVI

Harry miao con gli stivali

 s-Harry-mio-con-gli-stivali


[Harry sta aspettando i tecnici della luce e il fotografo sul vialetto di casa. Ha lasciato Louis che dorme beatamente abbracciato all'orso bianco di peluche che il liscio gli ha vinto al loro primo appuntamento.
Dopo gli eventi delle ultime settimane, il piccolo di casa si merita un po’ di riposo. Quindi, onde evitare che il suono del citofono lo svegli e lo agiti, Harry è uscito ad aspettarli.
Dopo una buona oretta passata a parlare con gli uccellini e gli animaletti che vivono nel loro giardino, finalmente il furgoncino arriva.
-Mi raccomando, ragazzi: ho lasciato Louis che dorme. Cercate di fare il meno rumore possibile.-
I tecnici annuisco, ben consapevoli che Louis in giro è già di per sé un problema, ma Louis in giro dopo che è stato svegliato dal trambusto di persone estranee in casa sua che fotografano suo marito...è ancora peggio!
In un attimo, e riuscendo a non fare il minimo rumore, le luci sono pronte, il fotografo è in posizione e il modello pure.
Tutto secondo i piani.
Mancano le ultime foto quando, accidentalmente, nell’indietreggiare per fare lo scatto perfetto, il fotografo urta un’asta metallica.
Tutti trattengono il fiato, mentre l’oggetto cade a terra e provoca un rumore assordante. Tutti rimangono con il fiato sospeso a fissare la porta in attesa che le forze della distruzione e della vendetta si palesino da essa.
Attimi interminabili e poi la figura del nano malefico entra nella stanza sciabattando e stringendo il peluche grande quanto lui.
-Harreh...?- chiama con gli occhi ancora chiusi.
-Dimmi, amore.- risponde il riccio con il tono più accondiscendente che riesce a tirar fuori.
-Harreh, ho sognato che gli omini delle luci erano tornati e volevano rapiti e venderti ad un circo dove dovevi esibiti vestito da gatto con gli stivali.-
Il marito deglutisce leggermente:
-Ehm…Lou...prometti che non darai di matto?-
Una venina inizia a pulsare sulla tempia del liscio che piano piano sta aprendo gli occhi e sta guardando in giro per la stanza.
Un grido disumano si propaga nell’aria. Un grido talmente forte che, nonostante fossero stati avvisati dal riccio, gli altri ragazzi sobbalzano comunque nei rispettivi appartamenti. Decidono lo stesso, per la loro incolumità, di non intervenire e continuare a farsi gli affari propri.
-HAROLD?!- esclama Louis raggiungendo la tonalità da ultrasuoni -PERCHÉ GLI OMINI DELLA LUCE SONO IN CASA NOSTRA?-
Poi finalmente il suo sguardo si posa sul marito: seduto per terra, con dei boxer tigrati, la coda, le orecchie, i guanti a forma di zampa di gatto e degli stivaletti della stessa fantasia addosso.
Un rivolo di sangue inizia a scendergli dal naso.
Poi i loro sguardi si incontrano e…
Louis getta via l’orso di peluche e si fionda sul marito con il chiaro intento di accoppiarsi con lui.
Lì.
In quel preciso momento.
-Lou, smettila! C’è la gente! Lou!-
Harry sta cercando di far calmare il marito e di staccarselo di dosso.
-Lou! Fammi finire gli scatti per gli ultimi stivaletti da pubblicizzare, poi ti giuro che mi prendo cura di te! Staccati!-
A quelle parole la testolina maniaca si solleva.
-Stivaletti?-
-Sì, amore! Mica sto facendo delle foto porno! Servono per pubblicizzare gli stivaletti!-
-Oh…ooooooh- esclama finalmente il piccolo di casa alzandosi dal marito.
Gli dà un ultimo sguardo, risucchiando la bava che gli sta colmando dal lato sinistro della bocca.
-Ma...questi completini…- chiede con tono mellifluo.
Il riccio ghigna: sapeva che lo avrebbe chiesto.
-Sono miei. Quindi adesso tu fai il bravo, vai a berti un tè in cucina, io finisco e poi…-
Senza aggiungere altro, Louis sparisce in cucina lasciando che suo marito finisca il suo lavoro e porti a casa la pagnotta.
 
Quaranta minuti dopo, Louis è ancora in cucina che ascolta rock a tutto volume e sorseggia il suo tè.
Due forti braccia lo afferrano da dietro mentre due soffici labbra gli tolgono l’auricolare dall’orecchio.
-Allora, signor Tomlinson, che ne dice se adesso andiamo in camera da letto e...le faccio vedere quando bene mi stanno quei completini da gatto e quegli stivaletti?-
Louis sorride sornione prima di rispondere:
-Solo se poi lei, signor Miao Styles, me li lascia togliere e mi fa vedere quanti bei graffietti mi può lasciare con quegli artigli.-
Con studiata lentezza, Louis toglie anche l’altra cuffia e appoggia la tazza sul tavolo.
Poi di scatto si alza, afferra il marito, e tra un miagolio e l’altro spariscono in camera da letto.]
 





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.17 - Il lago dei cigni 

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Capitolo 18
*** 17 - Il lago dei cigni ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XVII

Il lago dei cigni

 s-Il-lago-dei-cigni


[-Harold, sei sicuro che sia la strada giusta?-
Il riccio lo guarda esasperato, stufo di ripetere la stessa cosa per la milionesima volta.
-Sì, Lou: è la posizione che ci ha inviato Zayn. E poi...hai messo tu il navigatore!-
Il liscio si stampa in faccia la sua migliore espressione dubbiosa, mentre imbocca l'ennesima stradina sterrata e stretta.
-Secondo me Zaynie ha sbagliato e ci ha mandato la posizione della camporella* dove si è imboscato con Payno…-
Il riccio alza gli occhi al cielo e sbuffa:
-Svolta a destra, poi a sinistra e siamo arrivati.-
Il maggiore resta in silenzio per un millesimo di secondo, poi riattacca con le lamentele:
-Ma non dovevamo girare “Il lago dei cigni”? Perché davvero, qui mi sembra di andare a puttane piuttosto che a girare un film...-
Harry si attacca al cruscotto per evitare di finire spiaccicato tipo mosca sul parabrezza, visto che il suo adorato maritino, tutto intento a lamentarsi e a borbottare, ha inchiodato per non mancare la svolta. Finalmente parcheggiano la macchina nello spiazzo che si apre davanti a loro e leggono l’insegna sul cancello: “IL LAGO DEI CIGNI - ricovero per animali.”
Louis continua a fissarla con la sua miglior faccia da ‘what the fuck’, mentre Harry controlla il messaggio del moro.
-Sì, è proprio qui: “Giriamo a ‘il Lago dei cigni’. Ore 16:00. Ti mando la posizione.” E la posizione...è questa.-
-Ah.- emette il nano staccando finalmente gli occhi dall’insegna e iniziando a guardarsi in giro -Ma se non è per girare Il lago dei cigni, perché cazzo siamo qui?-
Harry scrolla le spalle e senza dire una parola, spinge il cancello ed entra. Louis lo segue trotterellando, ma non prima di aver chiuso il cancello come è stato educato a fare (anche se spesso si dimentica di esserlo, educato).
 
Camminano per cinque minuti buoni in mezzo a quel parco enorme. Poi finalmente vedono una piccola guardiola con un anziano ometto che sta leggendo il giornale.
-Mi scusi, noi siamo…-
L’uomo interrompe il riccio alzando un braccio e indicando l’edificio bianco sulla riva del fiume. Il tutto senza smettere di leggere.
-Oh, grazie! Andiamo, Lou!-
Harry s’incammina lungo la stradina. Louis invece resta qualche attimo a fissare il vecchio. Sposta lo sguardo da lui alla ciotola con le caramelle: sono le sue preferite quelle! Fissa ancora l’uomo, poi i dolciumi e, infine, con un abile scatto, ruba la ciotola e scappa di corsa raggiungendo il marito.
 
-Oh, eccovi, ragazzi! Ci stavamo preoccupando!-
Il regista li sta aspettando sulla porta.
-Bene, Louis, vai in quella stanzetta e mettiti il costume di scena. Poi qualcuno ti porterà sul luogo delle riprese. Harry, tu segui me.-
I due sposini si salutano con un bacio e le loro strade si dividono.
 
S’incrociano di nuovo, poco dopo, in un recinto pieno di animali tra cui Louis conteggia anche Niall, Liam e Zayn. Gli stessi animali che sono scoppiati a ridere alla vista dell’amico in calzamaglia bianca, tutù di piume e coroncina di diamanti sulla testa.
-Oddio, Tommo, sei sexissimo!- esclama Niall fra le lacrime.
Il liscio incrocia le braccia al petto e mette il broncio.
-REEEEGGIIIIIIIAAAAAAAAA! REGIA, SEI UNA MERDA! PERCHÉ SOLO IO DEVO ESSERE VESTITO COME UN CRETINO? AMMETTILO CHE LO FAI APPOSTA! AMMETTILO! SEMBRO UNO STUPIDO! SONO ORRENDO!- si mette a strillare e a pestare i piedi come il bambino dell’asilo che è.
Continua così finché, qualcuno a caso, interrompe la scenata da asilo Mariuccia**:
-Oh, Lou, sei bellissimo! Questo costume ti sta benissimo!-
Harry ha gli occhi a cuoricino e guarda suo marito come se non ci fosse nessun altro attorno a loro.
-Lo pensi davvero?- chiede il liscio con la sua vocina tenera.
Il riccio annuisce lasciandogli un tenero bacio sul nasino.
-‘kay...allora lo tengo. Regia, hai vinto tu, ma sappi che poi questo me lo porto a casa: questa sera ho intenzione di interpretare la morte del cigno direttamente in camera da letto. E ora dimmi cosa devo fare.-
Scampato il pericolo di vedere lo spot andare in fumo, l’aiuto-regista prende la parola:
-Non dovete fare altro che giocare con gli animali e coccolarli, mentre tu, Louis, farai il giro sulla barchetta a forma di cigno e farai vedere il posto.- l’uomo consegna un foglio al nostro impavido eroe -Questo è quello che devi dire. Pensi di farcela?-
Il nano lo fissa con la sua miglior espressione da: “umano, per chi mi hai preso?”. Poi si guarda un attimo attorno.
-Io lo faccio, ci tengo che queste bestioline, soprattutto quella lì bionda,- dice indicando Niall -trovino una casa e una famiglia che li nutri e li tratti bene.- schiaffa una mano sulla bocca del povero irlandese che sta cercando di protestare, e va avanti con la sua arringa -Però siamo onesti, regia: chi cazzo la adotta una puzzola? UNA PUZZOLA! CHI? DIMMI CHI?-
Fa giusto in tempo a finire la frase, che un versetto adorabilmente eccitato lo fa voltare nella direzione del dolce consorte.
-Louuuuu! Guarda che carina! Ti prego, ti prego! Possiamo portare a casa una decina di questi animali? Sono trrroooppo adorabili!-
Il suo Raggio di Sole è circondato dagli animali più strambi che la pensione ospita e sta tenendo in braccio proprio la sopracitata puzzola. Il liscio resta folgorato da quella vista e, nella sua testa, partono film mentali di Harry nei panni di Biancaneve (proprio la versione Disney e non quella…cosa che hanno girato loro. -Da qualche parte uno sceneggiatore ha un colpo al cuore-).
È talmente folgorato che non riesce a ribattere alla richiesta del più piccolo.
Per fortuna, ci pensa Santo Liam da Wolverhampton, protettore di flora e fauna, autoctona e non, a quattro zampe o a due gambe:
-No, Hazza, sai che con le tournée stiamo via tanto: gli animali ne soffrirebbero. Poi la signora del piano sotto non vuole: è già un miracolo se ci ha lasciato tenere Louis! Però potrai venire qui tutte le volte che vorrai.-
Il riccio annuisce, un pochino triste.
Il maggiore, invece, guarda il compagno di band sempre più confuso, poi finalmente il criceto si mette a girare sulla rotellina, crea energia e permette ai neuroni di fare sinapsi. Terminato il processo, il nano riesce finalmente a recepire quello che il castano ha detto e infatti...
-EHI!- esclama pronto a inveire contro l’amico, ma qualcuno lo afferra e lo trascina verso la barchetta.
 
Ci vogliono trenta minuti per fare il giro della tenuta.
Quando la barchetta attracca al molo, Louis scende come se avesse portato a termine una missione di salvataggio dell’intero pianeta. Harry lo guarda con gli occhi a cuoricino e gli corre incontro gettandosi fra le sue braccia.
-Mi sei mancato tanto.- gli soffia a fior di labbra.
-Anche tu, Raggio di Sole. Vieni che adesso vediamo che cagata è venuta e poi ce ne torniamo a casa.-
 
Un’ora dopo, hanno finalmente finito di visionare le riprese e Louis si è addormentato dalla noia. Harry gli dà una piccola pacchetta sulla coscia e il liscio si tira su di scatto.
-Abbiamo finito?- chiede guardandosi intorno.
Ad un cenno di assenso del regista, il ragazzo si alza in piedi trascinando con sé il marito.
-Bene: addio, regia! Grazie per averci coinvolti nell’ennesima cagata che è passata per la tua testa. L’idea era anche carina, ma…è tutto il resto che fa schifo. Davvero, dovresti cambiare lavoro. E ora, con il vostro permesso, …a mai più rivederci!-
A passo spedito, per quando le sue gambine fasciate dalla calzamaglia gli permettono, si dirige verso la macchina mentre il povero Harry cerca di fare la persona educata salutando i presenti.
Passano davanti alla guardiola, dove il vecchietto sta ancora leggendo il giornale. Louis prende la nuova ciotola piena delle caramelle e la sostituisce con quella -ora vuota- ha trafugato all’arrivo.
Poi finalmente raggiunge la macchina, apre la portiera all’amore della sua vita, sale, imposta il navigatore e finalmente fanno ritorno verso casa.]
 
 
 
 
 
* Camporella: luogo appartato in cui ti imboschi con *l* partner al fine di...ehm...vi lascio all’immaginazione...
 
** per voi poveri ingenui non locati e/o imparentati (per vie traverse e non) con la Lombardia, “asilo Mariuccia” è un’espressione che si usa un po’ ovunque per intendere che degli adulti si stanno comportando da bambini. (Io avrei voluto scrivere un resoconto di due pagine su origini e usi di questo modo di dire, ma Agnes me l’ha vietato, quindi fate un favore alla società e googlate. cit. ParoleNelCuore) 


 




NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.18 - Harry e il vagabondo 

Appuntamento a...domenica





 

 

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Capitolo 19
*** 18 - Harry e il vagabondo ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XVIII

Harry e il vagabondo

 s-Harry-e-il-vagabondo


“Harold stava camminando per le strade deserte della sua città, la testa china e le mani infilate nelle tasche. Aveva fatto l’ultima consegna che gli avevano prenotato al vivaio di famiglia e non vedeva l’ora di tornare a casa per poter finire il ritratto dello strano ragazzo vagabondo e basso che spesso si sedeva davanti alle loro serre a fumare.
Spesso e volentieri, suo padre, lo aveva cacciato. Lui guardava la scena e sorrideva al sentire il giovane dare del ‘vecchio’ al genitore e poi scappare. Harold lo amava e, per quanto la sua vita e il lavoro al vivaio gli piacessero, un po’ invidiava la libertà che traspariva da quegli occhi blu come il cielo d’estate.
Un altro sospiro, e il suo sguardo si alzò verso la notte stellata e la luna solitaria sopra di lui. Poi, all’improvviso, urtò con il piede qualcosa -o meglio- qualcuno che si trovava in mezzo alla strada e ruzzolò per terra.
-Che botta…-
Si rialzò massaggiandosi la testa. Finalmente si decise a guardare quale povera bestiolina giacesse in mezzo alla strada. Era già pronto a chiamare il veterinario o a correre lui stesso alla clinica del suo amico James quando realizzò che, in realtà, quello non era un animale (più o meno): era il giovane punk per cui aveva una cotta tremenda.
Con il cuore in gola, si avvicinò piano per sentire il battito del ragazzo, quando un tenero russare e un odore pungente di alcool gli fecero capire che, l’animale di periferia, non era morto.
Assolutamente no. Si era solo addormentato, ubriaco fradicio, in mezzo alla strada.
Senza alcuno sforzo o fatica, prese la figura minuta e russante, se la caricò sulle spalle e si diresse verso casa.”
 
[Harry, con ancora in spalla Louis, si sta dirigendo verso la porta per lasciare gli studios. Ha addosso la sua migliore espressione da incazzato.
E fa davvero, davvero, davvero, davvero paura.
-Ehm…Harry? Non abbiamo ancora finito di girare…-
Il riccio si volta di scatto verso il regista.
-E invece credo proprio di sì. Questo da te, regia, non me lo aspettavo. Capisco che mio marito non sia di facile gestione e che spesso ne combini di davvero pesanti, ma da qui a farlo ubriacare davvero…sono deluso…molto deluso da voi. Da tutti quanti voi!-
Tutti i presenti abbassano la testa mortificati, poi l’aiuto-regista cerca di scusarsi:
-Ci dispiace: siamo pentiti! Solo che pensavamo fosse un modo per rendere la scena più realistica. E poi è stato lui ad accettare la sfida del barista! Ha detto che lo reggeva bene!-
Lo sguardo del riccio si assottiglia minaccioso.
-Se è per questo dice anche di essere alto un metro e settantacinque. Cosa che evidentemente non è. Deficiente lui, ma cretini voi che gli avete dato retta e ne avete approfittato.-
Fa un attimo di silenzio girandosi verso Gemma, Lottie e i ragazzi. Li fissa per qualche istante e dalle loro espressioni capisce che non ne sapevano niente.
Quindi torna a puntare la regia:
-Io ormai vi conosco, so come agite, quindi adesso finiamo la scena e poi ce ne andiamo tutti. Sia mai che me lo fate ubriacare ancora per avere la vostra scena perfetta. Ma sappiate che questa me la segno. E sappiate che per questo le riprese rimarranno ferme per almeno tutto il resto della settimana. Chiaro?-
Tutti annuiscono e Gemma riprende la narrazione.]
 
“Lo portò in camera sua, cercando di fare il meno rumore possibile. Con tutta la delicatezza di cui era capace, lo lavò e lo mise a letto. Si fermò diversi attimi a fissare quel bel visino perfetto e si soffermò in particolare sulle sottili labbra dischiuse nel sonno. Cercò in tutti i modi di resistere alla tentazione di baciarle, ma fallì e alla fine depositò un bacio leggero su quella bellissima boccuccia.
Dio, era così morbida! Se solo non ci fosse stato il puzzo dell’alcool…
Ma se non si fosse ubriacato, Harry non lo avrebbe avuto lì, nel suo letto e quel bacio sarebbe rimasto solo nei suoi sogni.
Il riccio sospirò sconsolato: si era preso una sbandata per un ragazzo che nemmeno conosceva. Poteva anche essere un criminale e poteva star fingendo di aver bisogno di aiuto. E lui, come uno stupido, lo aveva portato a casa seguendo il suo istinto. Lo stesso istinto che gli diceva che non c’era nulla da temere.
Piano fece un altro sospiro e si girò per andare al bagno.
-Splendore…- biascicò la figurina rannicchiata sotto le sue coperte -Bellissimo…-
Harold si voltò piano. Le sue iridi smeraldine si specchiarono in quelle blu, semiaperte, dell’altro.
Con un dito si indicò.
-Stai dicendo a me?-
Il liscio si umettò le labbra con la lingua, annuendo lentamente.
Harold arrossì all’inverosimile sotto quello sguardo da predatore. Stava per avvicinarsi di nuovo al letto quando, all’improvviso, il castano si lasciò cadere sul cuscino e riprese a russare più forte di prima.
Il giovane padrone di casa rimase interdetto per qualche secondo poi, non riuscendo più a trattenersi per l’assurdità della scena, scoppiò a ridere dirigendosi verso il bagno.”
 
[La scena finisce e Harry ritorna verso il letto dove ha lasciato il marito ubriaco e addormentato.
Lo prende in braccio come se fosse la sua sposina -cosa che effettivamente è- e si dirige silenziosamente verso l’uscita.
-A lunedì.- dice soltanto, lasciando che la porta sbatta alle sue spalle.
-Mi sa che questa volta l’abbiamo combinata grossa…- mormora il regista grattandosi la nuca.
-Già!- risponde Gemma incrociando le braccia al petto, mentre tutti i ragazzi annuiscono dietro di lei -Avete cinque giorni per scusarvi con mio fratello. Vi conviene farlo nel migliore dei modi! Non so se si è capita questa cosa: è grazie a lui se siete arrivati fino a qui. E senza di lui non andrete molto lontano.-
Detto questo se ne vanno anche loro, lasciando la regia sola a riflettere e a pentirsi delle proprie azioni.
 
Quando arrivano a casa, Harry cerca di mollare Louis sul letto e andare veramente a farsi una doccia veloce, ma il marito ha deciso di fare il cosplay del koala: non ne vuole proprio sapere di staccarsi da lui. Anzi, lo fissa con sguardo languido e appannato e piano gli sussurra a fior di labbra:
-Ciao, Splendore…sei il mio angelo custode? Perché se sei qui per proteggermi e consolarmi…- passa un indice sulla porzione di petto che si intravede dalla camicia slacciata del riccio, facendolo gemere -Direi che io ho proprio bisogno di essere consolato. Che ne dici? Ti va di consolarmi questa sera...e la sera dopo...e quella dopo ancora?-
Harry sogghigna.
È ancora arrabbiato marcio con la regia, ma deve ammettere che Louis ubriaco e voglioso è qualcosa di davvero spettacolare. Anche se effimero, visto l’effetto soporifero che l’alcool ha sul suo nano di fiducia.
Infatti, non fa nemmeno in tempo a ribattere che il maggiore sta già russando e sbavando sulla sua spalla. Con delicatezza lo appoggia sul letto e va finalmente a farsi la tanto agognata doccia.
 
La mattina dopo, Louis si sveglia con un mal di testa allucinante e la voglia di disintegrare qualsiasi cosa che faccia troppo rumore o troppa luce. Piano si gira fra le braccia di Harry che subito inizia a fargli i grattini sulla schiena proprio come piacciono a lui.
-Ciao, amore, come ti senti?-
Il liscio grugnisce qualcosa di incomprensibile, a tutti tranne che al riccio.  Evidentemente, il più piccolo, ha seguito un corso di Louisese tra una pausa e l’altra del loro lavoro.
E, infatti, sospira e risponde:
-Lo so, ma tanto fino a lunedì non ci beccano. Non dopo averti fatto ubriacare. Ci devono delle scuse. E che siano fatte bene.-
Il liscio grugnisce ancora qualcosa e Harry gli lascia un tenero bacio sulla testa mentre la mano sulla schiena non si ferma.
-Dormi ancora un po’, mi prendo io cura di te.-
 
Quel pomeriggio, a Princess Park, arriva un fattorino con un enorme pacco pieno di tutte le schifezze che piacciono a Louis.
È proprio il nano a ritirarlo.
Harry vede entrare il cesto accompagnato dalle gambine sode del marito, lo vede appoggiarsi sul tavolo e solo successivamente, vede la figura del liscio che compare con la linguetta fuori e le manine che si sfregano fra loro.
-Questo lo manda la regia.- dice tutto compiaciuto -Vediamo se ha messo tutta la merda buona che piace a me.-
Come un bambino davanti ai regali di Natale, si mette a togliere tutto lo scotch e tutti gli imballaggi. Harry sorride nel vederlo cacciarsi dentro con tutta la parte superiore del corpo e piano si avvicina.
-Non c’è nessun biglietto?- chiede, sapendo bene che il marito non ha minimamente guardato.
E infatti la testolina arruffata sbuca, con in bocca una barretta di cioccolato, e lo guarda confuso. Poi alza le spalle e si rituffa alla scoperta di quel bellissimo tesoro.
Senza speranza.
Il riccio si avvicina di più e caccia dentro una mano -senza temere di perderla per colpa di Louis- e immediatamente tira fuori quello che gli serve. Con cura e precisione, proprio come ci si aspetta da lui, apre la bustina e legge:
Ci dispiace veramente per quello che è successo.
Siamo profondamente pentiti e chiediamo umilmente scusa.
Nella speranza di fare cosa gradita e ricevere il vostro perdono, vi mandiamo questo pacco pieno dei dolci preferiti di Louis.
A presto,
La regia.
 
Harry ripiega il biglietto è lo infila di nuovo nella bustina.
Sta per dire qualcosa al piccolo di casa, quando lo sente esultare e riemergere con le braccia alte e un barattolo stretto fra le mani.
-BURRO DI ARACHIDI!- esclama iniziando a correre verso la dispensa dove sa che troverà del pane bianco.
Il più giovane sorride davanti all’entusiasmo del maggiore. E sorride ancora di più quando effettivamente constata che, nel cesto, ci sono proprio tutte le cose che piacciono a suo marito ...e anche qualcosa che piace a lui.
Senza farsi vedere, toglie quello che gli interessa e lo nasconde, poi decide di mettere un freno alla follia che si è appena scatenata in casa:
-Lou, vieni che ti preparo io i sandwich: se lascio fare a te come minimo mi fai un’indigestione.-
 
Il resto del weekend continua così, con la regia che manda pacchi e regali, con i biglietti di scuse e con Louis che approfitta di questa situazione, perché: ‘Dai! E troppo divertente vedere come si stanno scervellando per farsi perdonare!’.
È ormai domenica sera quando ricevono la chiamata. È il nano a rispondere perché il suo Raggio di Sole è tutto impegnato a preparare la cena.
Louis resta ad ascoltare pazientemente al telefono, annuendo ogni tanto e rispondendo a monosillabi. Harry si gira a fissarlo con entrambe le sopracciglia alzate.
-Chi è?- mima con la bocca.
Il liscio gli fa segno di non preoccuparsi, che ci avrebbe pensato lui. Cosa che, naturalmente, fa preoccupare ancora di più il riccio.
Decide comunque di lasciare al marito il beneficio del dubbio e riprende a spadellare.
È solo quando sente -No, mi dispiace regia, non basta. Mio marito e io siamo ancora furiosi con voi. Ci vogliono più regali!- che decide di intervenire.
Si riappropria del telefono e prende in mano la situazione.
-Va bene così. Sì, domani ci saremo. Ma sia ben chiaro che anche la mia pazienza ha un limite. Arrivederci.-
Il riccio chiude la chiamata sotto lo sguardo esterrefatto del consorte.
-Perché? Era così bello farsi mandare tutte quelle cose! Harold! Vergogna! Si deve approfittare di questi momenti!-
Harry scuote la testa sconsolato, ritornando ai suoi fornelli ed esclamando:
-Smettila di fare il bambino! E ora fila a lavarti le mani o niente cena e post-cena.-
Louis scatta immediatamente sull’attenti e, da bravo bambino, fa quello che gli è stato chiesto.
Sia mai che rischi di rimanere senza post-cena!
 
Il lunedì mattina, Harry si alza presto e si mette a preparare dei sacchettini con dentro alcuni dei dolci che la regia ha mandato nei giorni passati. Sta confezionano l'ultimo quando il nano compare sciabattando in cucina pronto per richiedere le attenzioni che gli sono dovute come tributo.
-Cosa stai facendo?- chiede fissando i pacchettini con gli occhi da triglia post-risveglio.
-Ho preparato dei sacchettini per i ragazzi e le nostre sorelle.-
La bocca del liscio si spalanca:
-Assolutamente no! Questi dolci sono miei! Non li crederò mai a nessuno!-
Louis fa per gettarsi su di essi e impadronirsene, quando la voce del marito lo blocca:
-Lou, hai già in giro un sacco di dolci e poi guarda il lato positivo: se regali dei dolci alle tue sorelle te le ingrazi e potrebbero dimenticare per un po’ quelle foto. Se li regali a Gemma, di tua spontanea volontà, oltre a farla felice perché è in preciclo, potrebbe mettere una buona parola con Charlotte. E i ragazzi sono i ragazzi: li fai felici a prescindere!-
Il liscio lo guarda tutto serio, lascia che il criceto elabori la situazione, fa i suoi calcoli, valuta i pro e i contro e alla fine decide che il suo Raggio di Sole ha ragione.
-Va bene! Hai vinto tu! Però solo questi! Non dovrebbero beccare più niente da me quelle arpie! Se mi faccio vedere troppo buono poi non mi prenderanno più sul serio.-
-Come se già lo facessero...- sussurra il riccio tossicchiando leggermente.
-Cos’hai detto?-
Louis si gira di scatto nella sua direzione pronto a coglierlo sul fatto, ma Harry conosce bene il marito ed è pronto, quindi ha già la domanda di riserva:
-Dicevo: che cosa vuoi per colazione?-
Il nano lo fissa male per qualche secondo poi alza le spalle e risponde:
-Mi fido di te.-
E detto questo sparisce in bagno a canticchiare sotto la doccia.
 
Alle ore 10:45 sono tutti sul set pronti per le riprese.
Louis ha quasi finito la sua distribuzione di dolciumi e Harry lo guarda tutto soddisfatto mentre si avvicina a Gemma e Lottie.
La regia li osserva dal suo angolino, cercando di farsi piccola piccola per evitare di far arrabbiare ancora il riccio.
-Questi sono per voi.-
Louis lascia cadere nelle mani delle ragazze i due pacchettini.
-Stai forse cercando di corromperci, Lulù?
La cognata lo fissa scettica mentre la compagna ha già aperto il suo sacchetto e ne sta valutando il contenuto.
-Noooo…ok, sì, forse un pochino…- sussurra il nano trovando stranamente interessanti le punte delle sue Vans nere.
Le due ragazze lo fissano fintamente offese, poi Gemma gli tira una pacca sulla spalla ed esclama:
-Mi piace questo tipo di corruzione. Soprattutto perché ci stai corrompendo con le cose che vi ha mandato la regia. Ben fatto! Però ora fuori dalle balle: vai a prepararti che prima finiamo meglio è.-
Il liscio annuisce, mansueto, e va a raggiungere il suo uomo che lo aspetta con espressione dolce e fiera. Insieme vanno in camerino e si preparano per riprendere da dove avevano interrotto.
 
Quindici minuti dopo, la regia annuncia un timido ciack e Gemma parte:]
 
“La mattina seguente, Harry si svegliò al suono di un tonfo seguito da una sequenza di imprecazioni molto, ma moooolto colorite. Senza bisogno di guardare il letto vuoto, si girò verso la finestra e la trovò spalancata. Vi si affacciò e vide il punk che si rimetteva in piedi e si spazzolava i pantaloni di pelle.
-Ehi, aspetta un attimo!- gli urlò.
Il ragazzo alzò il volto verso di lui, gli sorrise e gli fece l’occhiolino, poi si mise a correre.”
 
[Dal fuoriscena si sente ancora Louis che grida e si lamenta.
-Gesù Cristo mi sono fatto davvero male. Mi dovranno amputare una gamba. Non ha attutito un cazzo quel materassone. Un cazzo! Harreh! Mi amerai lo stesso anche se sarò storpio e invalido?-
Il riccio lo ignora sconsolato e vanno avanti con le riprese mentre Louis decide di importunare il Povero Liam.
Harry sospira: almeno sa dov’è.]
 
“Harry sospirò affranto, richiudendo i vetri. Guardò l’ora: era ancora presto per andare in negozio, avrebbe potuto dormire ancora un po’.
Prese tra le braccia il cuscino, ancora caldo dal sonno del ragazzo, e lo strinse forte.
-Potevi almeno dirmi come ti chiamavi…- brontolò contro la stoffa profumata.
Si lasciò cadere sul materasso e, cullato dal torpore delle coperte si riaddormentò all’istante.
Il biglietto e l’accendino li trovò solo quando fu costretto ad alzarsi per andare in negozio. Aveva pensato di dire che stava poco bene e di rimanere fra le coperte sognando di stare fra le sue braccia, ma poi decise che no: non poteva fare il pigrone e che lavorare lo avrebbe sicuramente distratto.
E finalmente gli cadde l’occhio sul comodino. Con mani tremanti prese il pezzetto di carta, l’oggetto metallico e lesse:
 
Grazie per avermi aiutato e avermi evitato la notte all’addiaccio*.
Verrò presto a trovarti in negozio, mio bel fiorista.
Con amore, L.
 
Il riccio si ritrovò a sorridere come un ebete per tutto il giorno e le sue composizioni vennero -se possibile- ancora più belle. Fu alla chiusura che il punk ricomparve come per magia.
-Ciao!-
Harry sobbalzò per lo spavento gettando all’aria il mazzo di chiavi.
-Oops!- sorrise imbarazzato -Ciao, scusa non mi aspettavo la tua comparsa…-
Il liscio sorrise abbagliandolo e i due rimasero così a fissarsi per diversi minuti. Poi il riccio si frugò nelle tasche interrompendo il contatto visivo.
-Tieni, questo è tuo! Non mi serve e poi immagino che sia l’unico che hai…-
Il liscio alzò un sopracciglio.
-Veramente no: ne ho una marea tra casa e negozio. E potrei sempre ricomprare un altro.-
Harry lo guardò sbigottito.
-Casa e negozio?-
Il più basso scoppiò a ridere sguaiatamente a quella domanda e a quell’espressione.
-Gesù Cristo! Certo! Non avrai pensato che io fossi un qualche senzatetto con chissà quale storia alle spalle?!- con una mano si asciugò le lacrimucce che si erano formate ai lati dei suoi occhi.
-Scusa,- disse poi, alla vista del broncio sul volto del più piccolo -ma davvero non ti ricordi di me?-
Il riccio scosse la testa dispiaciuto, facendo ondeggiare quella cascata di riccioli castani. Il punk dovette dare fondo a tutto il suo autocontrollo per non infilarci le mani e tirarli per sentire il ragazzo davanti a sé gemere.
Piano si avvicinò e premette un dito sull’addome del più piccolo.
-Qui c’è una farfalla e qui…- piano scese verso il basso ventre -Qui ci sono dei rametti di alloro.-
Harry fece un passo indietro iniziando a preoccuparsi un pochino.
-Se…sei uno stalker?-
Il liscio lo fissò incredulo per qualche secondo, giusto per permettere al criceto ubriaco di recepire bene la domanda, poi scoppiò a ridere:
-Mio dio, no! Ma ti pare! Io sono Louis. Sono il tatuatore che li ha fatti. Ma davvero non ti ricordi?-
Harry lo guardò in imbarazzo.
-Scusa!-
Le mani che nascondono il volto paonazzo.
-Ehi, tranquillo! Dovrei essere io in imbarazzo per ieri sera.- un'alzata di spalle -Vieni? Vorrei offrirti la cena per ringraziarti.-
Senza dire più nulla il riccio prese la mano di Louis e si lasciò condurre verso casa del liscio.
 
Parlarono tutta sera e Louis si trovò, spesso e volentieri, a fissare le fossette che si formavano ai lati della bocca di Harry, quando sorrideva.
Per non parlare dei suoi occhi verdi: dio, che belli!
-Ehi, Lou! Mi stai ascoltando?-”
 
[E non scherzava: Louis si era seriamente imbambolato a fissare Harry!
I ragazzi si schiaffarono dei facepalm belli potenti e James tirò fuori una cerbottana creata al volo con una cannuccia della mensa. Lottie gli passò una monizione e James soffiò, preciso verso il collo di quel ragazzo svampito.
Louis si diede uno schiaffo sul collo come se lo avesse punto qualcosa e Gemma riprese:]
 
“Il liscio si riscosse facendo ridere il riccio davanti a sé:
-Scusa, ero distratto. Dicevi?-
-Ho chiesto: quale è stato il tatuaggio più difficile che hai fatto.-
-Oh…credo…credo sia stato il tuo alloro.-
Harry lo guardò stupito:
-Davvero? Due rametti di alloro sono stati la tua piaga?
Louis ridacchiò leggermente.
-Diciamo che non è stato il tatuaggio in sé…è stata più che altro...la posizione e quello che si intravedeva attraverso le mutande…-
Il volto del riccio diventò, per l’ennesima volta in quella sera, paonazzo, ma il liscio proseguì:
-Davvero, tesoro! Il mio assistente mi ha sfottuto tutto il tempo! Quel bastardo sa bene che mi piacciono anche i ragazzi e quando ha preso il tuo appuntamento ha fatto apposta a metterti con me! Già era stato difficile fare la farfalla!-
Un silenzio imbarazzato cadde fra di loro dopo quella rivelazione.
-Quindi io…ti piaccio?-
Il liscio lo guardò quasi offeso.
-Certo! Pensavo di fosse capito! Mica mi diverto a farmi venire a sgridare dal tuo vecchio! Mi mettevo lì perché quella era la posizione migliore! Io ero convinto…pensavo che…ok, niente: errore mio. Cancella tutto. Capisco che tu non vo--
Le labbra di Harry si appoggiarono sulle sue, zittendolo con un bacio che di casto non aveva proprio nulla.
-Ti ho baciato anche ieri sera,- rivelò il riccio quando si allontanò per riprendere fiato -ma a quanto pare eri troppo marcio per capirci qualcosa. E ti spiavo anch’io quando ti mettevi fuori dalle serre a fumare. E perdonami, ma con quella mascherina e gli occhiali che usi in negozio sembri proprio un’altra persona.-
I due scoppiarono a ridere e poi fecero di nuovo unire le loro labbra in un bacio più calmo e dolce.
Fu così che Harold riuscì a conquistare il cuore del suo bel vagabondo-non vagabondo. E fu così che Louis, il basso e tardo tatuatore non vagabondo, si fidanzò con il suo bel fiorista.”
 
[Harry e Louis si staccano dal bacio sentendo i rumori della troupe che smonta il set.
Il riccio lascia una tenera carezza e fa due grattini sotto la barba del marito.
-Mi aspetti in camerino? Io devo parlare ancora un attimo con la regia.-
Il liscio annuisce, ma, piuttosto che andare ad aspettare il suo Haz, prende carta e pennarello e scrive qualcosa. Si avvicina il più possibile a suo marito, ovviamente senza che questo se ne accorga, e si sporge mostrando al regista e al suo assistente il foglio con scritto: ‘REGIA MERDA! FAI DAVVERO PENA!’
-E davvero, questa volta è andata così. Ma che non si ripeta più! Ci siamo capiti?!-
Il riccio sta facendo di nuovo il predicozzo alla regia che finalmente nota il punk nano.
L’aiuto-regista indica con la mano Louis ed esclama:
-Però anche lui ci tratta male! Guarda!-
Il riccio non fa in tempo a girarsi che il consorte ha già appallottolato il foglio e l’ha cacciato in bocca. Harry resta qualche secondo a fissare le sue guanciotte piene, tipo criceto che fa incetta di semini,

 

Guanciotte


poi:
-Lou, cosa stai mangiando?- si porta le mani suoi fianchi mentre il marito continua a masticare la carta -Louis William Tomlinson! Spero per te che non ti sia ingozzato ancora di dolci!-
Il liscio scuote freneticamente la testa e, deglutendo sonoramente, manda giù la carta.
-No, ho rubato un pezzo di torta salata dalla mensa, ma era un po’ stopposa. Ti ho promesso ‘un dolcetto dopo i pasti e basta’ e manterrò la mia parola.-
Harry annuisce soddisfatto, poi fa per raggiungere il compagno.
-Aspettate!- li blocca il regista -Visto che siamo ancora tutti qui, ne approfitto per- aspetta che tutti si avvicinino -dirvi che verso giovedì iniziamo a girare “La bella e la bestia”. Questo film è stato voluto fortemente dalle vostre mamme, quindi imparatevi bene i copioni e ci vediamo alle 10:00 qui. Buona giornata a tutti!-
Lo sceneggiatore distribuisce i copioni tutto fiero (anche per il fatto che le ultime riprese hanno onorato il suo lavoro) e poi se ne esce fluttuando ad un metro da terra per la gioia.
I ragazzi se ne vanno e mentre si allontana, abbracciando il suo Raggio di Sole, Louis fa, con l’altra mano, dei gestacci nella direzione della regia che non può far altro se non subire impotente.]
 
 
 
 
 
*Sì, Louis conosce il significato di addiaccio e fidatevi che nei prossimi capitoli vi stupirete di molte altre cose riguardo al nostro nano di fiducia. Comunque, per chi come me ignorasse la cosa, vuol dire sostanzialmente “notte all’aperto e al freddo”, per approfondimenti...googlelate.


 




NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.19 - Il belLou e il bestiolino 

Appuntamento a...domenica





 

 

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Capitolo 20
*** 19 - Il Bello e il BestioLouino ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XIX

Il Bello e il BestioLouino

 s-Il-Bello-e-il-Bestio-Louino


[Johanna Tomlinson sa bene che il più difficile dei suoi figli con cui trattare, è proprio il maggiore, nonché unico maschio della sua attuale prole (i gemelli in arrivo sono ancora un’incognita). Lo guarda, mentre con il broncio stampato in faccia mangia aggressivamente i suoi cereali al cioccolato.
La donna, con un sospiro, si volta verso quel santo ragazzo che ha avuto il coraggio di sposarselo.
-Harry?-
-Dimmi, Jay.- risponde il genero mentre le mette davanti una tazza di tè fumante.
La donna indica con la testa il musone che ha messo al mondo più di 20 anni fa.
-È ancora arrabbiato con noi per via del film che inizieremo a girare domani?-
Il liscio grugnisce in risposta al posto del marito e si mette a sgranocchiare molestamente -a bocca aperta- i suoi cereali.
-Lou, smettila! Dai fastidio! Ma soprattutto, ci siamo divertiti un sacco a recitare il copione mentre lo stavamo imparando. Questo tuo comportamento è solo una scusa per farti coccolare e lo sappiamo, solo che a forza di continuare così ci farai arrabbiare e basta!-
Il liscio lo osserva con sguardo di sfida, poi si porta un dito alle labbra picchiettandosele. Il riccio alza gli occhi al cielo e lo raggiunge.
-Che vuole?- chiede la suocera non capendo davvero cosa passi per la testa di quel caso disperato.
-Vuole un bacio come pegno: se gli do un bacio e gli faccio due grattini sotto la barba la smette.-
Si avvicina al marito e gli alza il volto con le dita affusolate.
-Vero che la smetti, musone?-
Il nano annuisce e le loro labbra si scontrano mentre le dita di Harry iniziano a grattare proprio lì sotto il mento.
Johannah e Anne li guardano sempre più perplesse e la cosa peggiora quando, finito il bacio, Louis si alza di scatto ed esordisce con:
-Vado a ripassare ancora il copione, così per domani sono più che pronto. Gliela faccio vedere io alla regia quanto sono fantastico! E anche a Faccia di Cavallo: pure lui dovrà sottomettersi alla mia magnificenza!-
I tre rimasti in cucina lo guardano scomparire. Sentono la porta di un'altra stanza sbattere e solo allora Johannah si rivolge ad Anne:
-Tuo figlio è fantastico.- Harry arrossisce fino alla punta delle orecchie a quel complimento e la donna continua -Non solo ha addomesticato quell’animale, ma è anche riuscito a fargli imparare il copione!-
Anne sorride soddisfatta e guarda orgogliosa il suo bambino che, sempre più rosso, si tortura il bordo della maglietta e piano balbetta:
-Davvero…non sono così speciale…solo…so ormai come prenderlo e…gli ho promesso dei premi se si comporta bene…tutto qui.-
Le due donne si guardano con la tipica espressione da: ‘nulla di più facile, no?’. Poi, dalla stanza dove Louis è andato a rinchiudersi, sentono un ringhio che di bestiale e minaccioso non ha proprio nulla.
Gli occhi del riccio si fanno a cuoricino ed, estasiato, esala:
-È adorabile, vero?-
 
Il giovedì mattina, strano ma vero, sono tutti sul set pronti per le riprese.
-Grazie per essere tornati. Spero abbiate passato una buona settimana. Se ci siamo tutti, siamo pronti e non ci sono domande, possiamo iniziare.-
Il regista si gira nella direzione di Louis, aspettandosi di vedere la manina alzata e il liscio pronto a protestare. Invece lo trova tutto intento a parlare con una truccatrice per farsi sistemare qualcosa che gli sta dando problemi. Con la delusione sul volto e le spalle ricurve, il regista va a sedersi sulla sua seggiolina e da un mogio ‘via’ per far partire con le riprese.]
 
“C’era una volta un ricco mercante di nome Pierre.”
 
[Robin è in scena -in abiti ottocenteschi-, circondato da Harry -con un abito bianco e blu, con bottoni e con ricami oro-, e da due fanciulle -in costumi dalle gonne vaporose e dalle acconciature elaborate-.
Louis -già truccato da bestia- le fissa con lo sguardo assottigliato, notando in loro qualcosa che non va: non si ricordava che le sue sorelle fossero così spallate e così…mascoline. È ancora lì che si gratta il mento quando vede Charlotte e Fèlicitè comodamente sedute a sgranocchiare popcorn dietro Gemma. Il suo sguardo passa da loro alle due fanciulle senza sosta, mandando ancora di più in confusione il criceto.
Senza staccare lo sguardo dalle figure sul set, si avvicina all’irlandese.
-Nialler?- lo chiama facendolo sobbalzare e spargere brillantini a destra e manca -Chi sono quelle due lì?- indica con la zampetta artigliata.
L’irlandese lo guarda come se gli avesse appena chiesto cosa fosse l’acqua calda, poi la fanciulla bionda con il vestito rosso si gira e il liscio sobbalza.
-Gesù cristo! Quella ragazza ha la stessa faccia di Payno!- si gira anche quella con il vestito giallo -E quella ha la faccia di Zaynie! A proposito, dove sono finiti quei due? Stanno facendo sporcacciate in giro! Io lo so! Noi qui a soffrire e loro a divertirsi!-
Il povero Niall resta interdetto per qualche secondo, cercando di capire se l’amico sta scherzando o meno, poi, capendo che effettivamente no, non sta scherzando, esclama:
-Ma quelli sono Lì e Zy!-
Il liscio lo guarda sconvolto, come se gli avessero detto che il suo Haz è stato rapito. Spalanca e chiude la bocca più volte e poi scoppia a ridere come un coglione rischiando di rovinare il trucco. Prontamente la truccatrice interviene, controlla e fa due ritocchini.
Mentre succede tutto questo, Gemma è andata avanti con la narrazione e i ragazzi a recitare.]
 
“Un giorno il mercante disse a suo figlio e alle sue due figlie che doveva partire per affari.
-Portaci smeraldi e rubini.- disse Sophie, una delle sue figlie maggiori.
-E anche tessuti preziosi dal mercato!- esclamò l’altra, Marie.”
 
[Louis e Niall scoppiano a ridere come due idioti facendo imbarazzare i poveri Liam e Zayn in scena.
Johannah e Maura compaiono alle spalle dei figli facendoli zittire all’istante e scattare sull’attenti.
-I ragazzi sono stati fantastici, vogliamo vedere cosa combinate voi adesso!- esclama la mamma del biondo prendendo il figlio per un orecchio.
-Già! E tu fila a prepararti che tra poco tocca a te! E vedi di comportarti bene!- riprende la mamma del liscio, facendo abbassare la cresta al figlio e spedendolo in posizione.
Gemma, professionale come sempre, non ha interrotto il suo lavoro.]
 
“Pierre si rivolse al figlio minore, che era rimasto in silenzio.
-E tu Beau, cosa vuoi che ti porti?- gli chiese.
-Vorrei una rosa.- rispose il ragazzo.
Pierre salutò i figli e partì al galoppo sul suo cavallo bianco.”
 
[Anne sospira alla vista del marito, con gli abiti eleganti, a cavallo: un vero signore!]
 
“Mentre cavalcava, una fitta nebbia riempì il cielo. Pierre proseguì alla cieca, ma all’improvviso…la nebbia si disperse e gli apparve un imponente e lugubre castello.
-Dove sono capitato?- mormorò Pierre.
Il pesante cancello si aprì lentamente con un cigolio agghiacciante. Pierre cavalcò esitante nella nebbia fino al castello.
Le porte di legno erano chiuse.
Ma quando sollevò la mano per bussare, le porte si spalancarono da sole.
-C’è nessuno?-gridò. Non ci fu alcuna risposta e quindi riprovò: -C’è nessuno?-
Ma l’unica risposta fu il rimbombo della sua voce contro i muri di pietra.
Un delizioso profumo lo guidò fino a una tavola imbandita. Pierre si sedette e un piatto fumante gli si posò davanti. Sebbene intimorito, aveva freddo e fame…
Spero che nessuno si offenda’, pensò, afferrando una forchetta d’argento.
Sazio e sfinito, Pierre si alzò da tavola. Improvvisamente apparve un letto. Era troppo stanco per porsi domande: si lasciò cadere sul soffice materasso e si addormentò.
Al risveglio, Pierre disse tra sé: -Devo trovare i padroni di casa e ringraziarli dell’ospitalità.-
Vagò per le stanze: le porte si aprivano da sole al suo passaggio, ma dagli abitanti del castello non c’era traccia.
-Saranno nel parco?- si domandò.
Nel parco vide una bellissima pianta di rose. Annusandone il dolce profumo si ricordò della promessa fatta a Beau.
Ne colse una e subito apparve una creatura mostruosa.”
 
[-Awwwwwww, è tenerissimo!! Non vi viene voglia di spupazzarlo?-
Harry, con gli occhi a cuoricino, guarda suo marito che fa il suo glorioso ingresso in scena. Il liscio sente lo sguardo della sua dolce metà puntato su di sé e si galvanizza tutto.
Il resto delle persone alza gli occhi al cielo e prega di non morire per il troppo zucchero che i due stanno spargendo in giro.]
 
“-Come osi rubare nel parco della Bestia?- ...”
 
[Niall scoppia a ridere come se non ci fosse un domani, insieme a Zayn, Liam (che si stanno vendicando per prima) e Lottie, ovviamente.
-Semmai del Bestiolino!- esclama la ragazza.
Il liscio si sta già per girare e fare rissa quando la voce del marito lo blocca sul posto.
-Non sarà una bestia di statura, ma di sicuro a letto lo è!-
Robin, davanti a lui, gli fa l’occhiolino visto che, con quella semplice frase, Harry li ha zittiti tutti. Tutto fiero del suo uomo, Louis sorride e rimane in posizione.
Gemma tossicchia, altrettanto orgogliosa del fratellino, e riprende:.]
 
“..ruggì il mostro -Ti ho dato ospitalità, ti ho nutrito e tu mi ripaghi così? LADRO! Ti costerà la vita!-
-S…s…scusate- balbettò Pierre -Volevo una rosa da portare a Beau, mio figlio.-
-Hai un figlio? Ti lascerò vivere se verrà qui da me.- disse la Bestia -Altrimenti, dovrai ritornare tu tra una settimana.-
-Non metterò a repentaglio la vita di Beau.- decise Pierre e promise alla Bestia che sarebbe tornato la settimana seguente.
Al momento di partire, la Bestia gli diede una briglia incastonata di rubini, dicendogli: -Guiderà il tuo cavallo sulla via di casa e sulla via del ritorno al mio castello.-”
 
[-Bravissimi, ragazzi! Tutti superbi! Ci fermiamo per la pausa pranzo! Louis, mi raccomando, cerca di non rovinare troppo il trucco. Harry, contiamo sulla tua supervisione!-
Entrambi gli sposini alzano i pollici nella direzione del regista. Poi, il Bestiolino sorride nella direzione di Robin che, intenerito dal genero, gli fa due carezze sulla testolina arruffata. Harry e Anne si avvicinano, tutti emozionati da quella scena ai limiti dell’adorabile.
-Siete stati fantastici!- esclama la donna raggiungendo il marito.
-Vieni, Lou,- lo chiama Harry - andiamo a mangiare che i ragazzi ci hanno tenuto il posto.-
Il nano annuisce e poi esclama:
-Ma Payno e Zaynie? Facevano troppo ridere vestiti da donna! Si vede che non sono magnifici come noi! Noi siamo bellissimi sempre!
-Hai ragione, amore. Ma devi ammettere che sono stati bravi. E pensa che si sono offerti volontari!-
Il liscio alza gli occhi al cielo.
-Secondo me lo hanno fatto perché sono dei mammoni del cazzo e hanno ceduto alle moine delle loro madri.-
Il riccio ridacchia davanti all’ennesima assurdità sparata dal consorte e ribatte:
-Se è per questo, pure io e te siamo due mammoni.-
Louis lo guarda offeso.
-Ma noi siamo dei mammoni fantastici! Non come loro! Principianti!-
Johannah scuote la testa e, insieme alle altre mamme e Robin, segue i figli in mensa.
 
Gemma si pulisce un angolo della bocca, ancora sporca della glassa al cioccolato del dolce che ha mangiato. Si riaccomoda sul suo trono e suo padre si posiziona sul set.
A quel punto, la regia le fa un cenno e lei parte:]
 
“Pierre fece ritorno a casa. Ma con il passare dei giorni, diventava sempre più triste.
-Che cosa avete padre?- chiese Beau, preoccupato.”
 
[L’ingresso in scena di Harry scatena gli urletti da fangirl delle sorelle Tomlinson. Dall’altro lato della scena si sente il fratello che ringhia, cercando di essere minaccioso.
Ovviamente, fallisce adorabilmente.]
 
“-Nulla- rispose lui. -Stai tranquillo.-”
 
[Robin accarezza teneramente la guancia di Harry e la regia decide che è una scena bellissima: certe improvvisazioni sono più che ben accette.]
 
“Ma quella notte Beau lo sentì piangere.
Al mattino lo trovò addormentato alla scrivania con una lettera davanti a sé. Beau prese il foglio e cominciò a leggere.
-Miei adorati figli, quando leggerete questa lettera vi avrò lasciato per sempre. Ho colto una rosa dal parco dell’orribile Bestia, che ha giurato di uccidermi se non gli porterò mio figlio minore, nonché unico figlio maschio. Non potrei mai farti ciò, Beau, e sono andato io al posto tuo. Addio, vostro padre.-
Il ragazzo guardò sconvolto il foglio e poi la rosa.
-No!- gridò Beau
(Gridò? E il padre non si sveglia se grida, scusa? Almeno Mulan ha fatto stare zitto il cavallo mentre si immolava per il padre. Mentre ’sta qua urla! Boh... cit. ParoleNelCuore) -È tutta colpa mia.-
Guardando dalla finestra, Beau, vide che il cavallo del padre era già sellato. Decise subito il da farsi. Svelto e silenzioso, scrisse una nota la padre: ‘Carissimo padre, vado dalla Bestia al vostro posto. Con affetto, Beau.’ e montò a cavallo.
 
[Louis guarda tutto orgoglioso, con quanta grazia il suo Raggio di Sole sale sulla groppa dello stallone. Ghigna malizioso e poi dando di gomito a Liam esclama:
-Ha imparato con me a cavalcare così bene! Se capisci cosa intendo...- conclude ammiccando.
Liam lo guarda con gli occhi spalancati e allontanandosi pronuncia:
-Oooooookaaay?-
Lottie, poco più in là, rabbrividisce al solo pensiero delle oscenità che sono passate nella testa di suo fratello.
Gemma si schiarisce la voce e prosegue:]
 
“Il cavallo ricordò la strada. Senza esitazione, percorse il sentiero al galoppo, come guidato da una forza magica.
Alla vista del castello, Beau strinse le redini in preda alla paura. Scese da cavallo ed entrò in punta di piedi nel parco fiorito. Ma non appena emerse alla luce del sole…udì un terribile ruggito.”
 
[-Aaaaawwwww…scusate, è troppo tenero!-
Harry si porta le mani davanti al volto alla vista del marito che cerca di fare il mostro spaventoso. Louis, intanto, resta con le braccia alzate tipo orso e continua a fare ringhietti adorabili.
Il riccio cerca di ricomporsi, alla fine annuisce e il marito riprende:]
 
“-Chi sei?- gridò la Bestia.
-Sono il figlio di Pierre.- disse Beau.
-Ti ha mandato a morire al suo posto?- ghignò la Bestia. -VIGLIACCO!-
-COME OSI INSULTARE MIO PADRE?- sbottò Beau puntando un dito al petto della Bestia e sovrastandolo di parecchi -tanti- centimetri.
-Sei coraggioso…mi piaci.- ammise la Bestia, osservando il fanciullo.
Beau notò con sorpresa che la Bestia aveva gli occhi umidi di lacrime.
-Che cos’hai?- gli domandò.
-Ora che sei qui mi rendo conto di quanto mi sia sentito solo.- mormorò il mostro.
 
[Gli occhi di Harry si fanno rossi e altrettanto lucidi al solo pensiero del suo mostriciattolo nano tutto solo e abbandonato in un castello disperso fra le nebbie di Silent Hill.
Poi tossicchia leggermente e rientra nel personaggio.]
 
“-Poverino.- disse Beau, impietosito. -Resterò qui con te, se lo vuoi.-
La Bestia gli prese la mano e lo guardò con occhi speranzosi.
-Grazie.- gli disse sbattendo le palpebre e facendo ancora di più gli occhi da cucciolo bastonato.
-Mi prometti però che dirai a mio padre che sto bene?-
Il mostro annuì solenne e lo prese per mano conducendolo dentro.
Quella sera Beau e la Bestia cenarono assieme. La Bestia guardò Beau con lo sguardo serio e si inginocchiò ai suoi piedi.
-Mi vuoi sposare?- gli domandò
(E anche qui abbiamo proposte di matrimonio dopo neanche 3 secondi di conoscenza! Grande! Ma di che cavolo si facevano questi autori prima di scrivere? Non ditemi che giravano ancora i funghi allucinogeni di Dante?! Quelli sì che sono potenti! cit. ParoleNelCuore).
-Sì, certo! Subito anche se siamo già sposati!-”
 
[Lo sceneggiatore alza la testa di scatto dal caffè che sta sorseggiando.
-Il mio copione non era così!- mormora.
Sta per intervenire e dirne quattro a quegli attori da due soldi quando sente:
-STOOOOP!-
Il riccio si guarda in giro confuso per qualche istante, poi, non essendo il marito, capisce che ha sbagliato la battuta e diventa bordeaux.
-Scusate, giuro che non ho fatto apposta: mi è venuto spontaneo!-
Il regista gli fa segno di non preoccuparsi e che avrebbero ripreso da lì. Lo sceneggiatore tira un sospiro di sollievo e torna al suo caffè.
Niall, nel mentre, ha ripreso tutta la scena ed ha aggiunto un nuovo contenuto nella sua cartella ‘LaRrY’.
Harry tossicchia e riprendono proprio dalla sua battuta.]
 
“-Non posso.- si affrettò a dire lui -Non ci conosciamo nemmeno.- (92 minuti di applausi! E Disney levati. cit. ParoleNelCuore) .
-Va bene.- disse la Bestia. Lo accompagnò alla sua stanza e gli augurò la buona notte alzandosi sulle punte e dandogli un tenero bacio sulla guancia.
Beau sognò di essere a casa e si svegliò desiderando di esserci davvero. Poi notò uno specchio accanto al letto. Guardandolo fu sorpreso di vedere il padre che pranzava.
Sapere che stava bene lo rasserena molto.
-È ora di esplorare il parco.- si disse tutto pimpante.
Immediatamente si vestì con gli abiti puliti che trovò nell’armadio e uscì canticchiando dalla sua stanza
(Niente: i modi da principessa Disney non glieli toglie nessuno... cit. ParoleNelCuore). Quando uscì nel parco, Beau vide fiori esotici e animali fatati e ci si perse meravigliato.
Alle otto in punto, suonò la campanella della cena. La Bestia lo attendev
a nella sala da pranzo.
-Hai trovato lo specchio?- volle sapere tutto timido.
Beau sorrise. -Mi ha fatto piacere. Grazie.- rispose il ragazzo.
Dopo cena, la Bestia si inginocchiò di nuovo.
Il Fanciullo sospirò: -Bestia, sei gentile, ma non voglio sposarti.-
-Lo immaginavo.- disse lui con voce triste e sguardo affranto ritirandosi nelle sue stanze.”
 
[-Bene, ragazzi! Pausa intanto che Louis si strucca per girare la scena da umano! Potete cambiarvi tutti tranne Harry, visto che è l’ultima scena di oggi!-
Con un grande vociare vanno tutti a cambiarsi tranne il riccio che rimane in scena a fissare il ritratto di Louis-principe fatto da Zayn.
 
Trenta minuti dopo ritorna anche Louis, finalmente con il volto senza tutta la peluria (tranne quella naturale). Si danno un tenero bacio e riprendono a girare in modo da finire alla svelta.]
 
“Quella notte Beau fece un sogno bizzarro. Era a cena con un bel principe.
-Come fai a guardare un essere brutto come la Bestia?- gli chiese il principe.
-Dentro non è brutto.- disse il ragazzo.
-Ma è un mostro.- ribatté il principe.
-Ma è adorabile!- rincarò la dose il ragazzo.
Beau si svegliò con il cinguettio degli uccelli. Il principe era svanito.
Il fanciullo trascorse la giornata vagando tra le stanze del castello, finché nella biblioteca notò un ritratto che lo face sobbalzare.
Era il principe che gli era apparso in sogno!
Stupito si portò la mano alla bocca e si perse a rimirare lo splendido viso del giovane e i suoi occhi. Dove li aveva già visti?”
 
[-Bravi! Per oggi abbiamo finito! Ci vediamo domani per le ultime scene. Buona serata e buona notte a tutti!-
Harry è ancora fermo davanti al quadro, indeciso sul da farsi. Vorrebbe rubarlo, ma gli sembra di fare un torto nei confronti dell’artista, così lo chiama a gran voce:
-ZY!-
Senza bisogno di dire altro, il moro si gira e grida a sua volta:
-MI SEMBRAVA LOGICO CHE POI FOSSE TUO!-
Tutto soddisfatto, Harry stacca il dipinto dalla parete, lo infila sottobraccio e va a cambiarsi.
 
Il mattino dopo, il riccio, sta mostrando a tutti la foto del ritratto di Louis, appeso in bella mostra nel soggiorno di casa loro.
Zayn gli si avvicina piano, con un fagotto di discrete dimensioni in mano.
-Tieni, Hazza: visto che ho fatto quello di Louis ho pensato ci potesse stare bene anche questo nel vostro soggiorno.-
Harry prende il dono con mani tremanti, toglie il lenzuolo e gli occhi si fanno umidi e sberluccicanti.
-Grazie, Zy.- dice guardando il suo ritratto sorridente, con gli abiti di quelle riprese -Appena arrivo a casa lo metto vicino a quello di Lou!-
Dà un bacio veloce sulla guancia, già imbellettata, dell’amico e va ad affidare la tela a sua madre. Poi si sentono dei ringhietti provenire dalla zona camerini. Quello è il segnale che Louis è pronto e quindi si riposizionano tutti.
-CIAK!- annuncia l’aiuto-regista e Gemma parte.]
 
“Quella sera a cena Beau raccontò il sogno del misterioso principe.
-Lo conosci?- domandò alla Bestia.
-Sì- rispose lui -Ma sono tanti anni che non lo vedo.-
L’imbarazzo calò su di loro e finirono la cena in silenzio finché Beau non sospirò sconsolato e malinconico.
-Che cosa c’è che non va?- chiese infine la Bestia con lo sguardo preoccupato.
-Ho nostalgia di casa.- ammise il ragazzo.
La bestia estrasse un anello dalla tasca.
-Oh Bestia, non voglio sposarti.- disse lui tutto d’un fiato.
La Bestia scosse la testa. -Non è una fede nuziale, bensì un anello magico. Ti porterà da tuo padre. Ma devi prometterti che ritornerai tra due settimane.-
-Te lo prometto.- esclamò felice Beau -Grazie, Bestia.-
Il ragazzo si gettò al collo del mostro dandogli un tenero bacio sulla guancia pelosa. Peluria che aveva ben nascosto il rossore sulle sue guanciotte.
-Infila l’anello al dito. Quando sei pronto a tornare da me, sfilalo.- disse distogliendo lo sguardo e cercando di dissimulare l’imbarazzo.
Beau annuì.
Si infilò l’anello al dito e la stanza svanì. Si sentì cadere giù…sempre più giù…
(...e fu così che giunse nel Paese delle Merav- ah, no: scusate. cit. ParoleNelCuore) fino a che si trovò a casa, di fronte al padre che lo fissava a bocca aperta.
Il padre fu felicissimo di rivederlo, al contrario delle sorelle… Quando sentirono tutta la storia, escogitarono un piano malvagio.
-Se lo convinciamo a restare qui, la Bestia si infurierà al punto di ucciderlo.
(Quanto amore fraterno... cit. ParoleNelCuore)- sogghignò la perfida Marie.
-E se lui muore, tutti i beni di nostro padre saranno per noi.- aggiunse l’avida Sophie.”
 
[Liam e Zayn si guardano, poi si girano verso la figura di Harry che li saluta sorridendo tutto denti e fossette e poi si riguardano. All’improvviso scoppiano a piangere come due bambini e si abbracciano, consolandosi a vicenda.
-É troppo buono! Com’è anche solo possibile pensare di fargli del male?- piagnucolano disperati.
Continuano così per qualche minuto, mentre il riccio cerca di consolari e ribadirgli che stanno solo recitando.
Dopo diversi minuti i due si calmano e la truccatrice fa per intervenire.
-No, lascia così:- interviene il regista -renderà più reale la contrizione della scena successiva.-
La ragazza annuisce e se ne va sgomberando il set dalla sua presenza.]
 
“Le due settimane passarono in fretta, ma Beau non smise di pensare alla Bestia. Quando arrivò il giorno della partenza, le sorelle piansero.
-Non andare, Beau!- lo implorarono -Se ci vuoi bene davvero, resta qui.-
A malincuore Beau decise di rimanere. Finché, una notte, sognò che la Bestia giaceva nel parco sotto una pianta di rose.
Il fanciullo si svegliò di soprassalto.
-È successo qualcosa.- disse -Devo tornare al castello.-
Si sfilò subito l’anello. In un attimo fu avvolto da un vortice di fumo e svanì.
Beau si ritrovò nel parco. La bestia giaceva a terra sotto una pianta di rose, come nel sogno.
-Sei tu, Beau?- gli chiese con un fil di voce -Sto morendo.-”
 
[-Ecco che tutti gli anni di esperienza nel melodramma danno i loro frutti.-
Tutte le donne di casa Tomlinson e i ragazzi annuiscono in accordo con la madre del liscio. Gemma scoppia a ridere e poi, con professionalità e precisione, si ricompone e torna a seguire la scena.]
 
“-No!- gridò Beau, spaventato. Gli accarezzò il viso e lo baciò. -Non morire! Ti prego, Bestia. Io ti amo!-
Ci fu un lampo di luce abbagliante...”
 
[-FERMI! LOUIS A STRUCCARTI PER LA SCENA FINALE! TUTTI PRONTI A RITORNARE IN SCENA! NIALL! SEI PRONTO?-
L’irlandese annuisce e si rigira verso la figura davanti a sé.
-Bene, Niall, ascoltami e ripeti con me: sono una fatina fantastica e cazzuta.-
Il biondo deglutisce e poi piano pronuncia:
-Sono una fatina fantastica e cazzuta.-
James gli tira un “buffetto” sulla guancia e poi sbraita:
-NO, NIALL! PIÙ FORTE! PIÙ CONVINTO! TIRA FUORI QUELLA VOCE!-
-SONO UNA FATINA FANTASTICA E CAZZUTA!- grida a sua volta l’irlandese, spargendo brillantini ovunque.
L’uomo lo guarda soddisfatto mentre il ragazzo va a posizionarsi di fianco a Liam e Zayn. Piano si asciuga una lacrimuccia e, orgoglioso, raggiunge il gruppo dei genitori
(Tanto lo sanno che è come un padre per quei deficienti, sì. cit. ParoleNelCuore).
Intanto Louis è tornato -meno peloso e più figo che mai- e tutti si rimettono in posizione.]
 
“Beau vide davanti a sé un bel principe. -Ma tu sei il principe del sogno…e del quadro!- esclamò lui.
-Tanti anni fa- gli spiegò la fu Bestia -Una fata risentita perché rifiutai di sposarla, mi trasformò nella Bestia. Solo l’amore di un bel fanciullo avrebbe rotto l’incantesimo.-
-Ma perché stavi per morire? Mi hai fatto spaventare tanto.- disse Beau.
-La fata disse che se avessi amato un fanciullo che non mi ricambiava, sarei morto di crepacuore.-
-Non temere.- lo rassicurò il ragazzo -Ti amo con tutto il cuore.-”
 
[-Ultimo cambio di abiti veloce per Louis ed Harry e ripartiamo subito. State pronti!-
Rapidi manco le sorelle Tomlinson (e Niall!) li avessero beccati a fare cose, i due ragazzi si cambiano al volo e tornano in scena.]
 
“Beau e il principe si sposarono il giorno dopo in un chiostro ornato di rose.
La famiglia di Beau fu invitata alle nozze (Ma dai! Vuoi anche non invitare la famiglia al matrimonio? Dopo che hai praticamente sequestrato il figlio?! Le basi! cit. ParoleNelCuore). Il padre scoppiava di orgoglio, ma le sorelle erano consumate dall’invidia.
-Perché deve sposare un principe?- si lamentarono -Non è giusto!-
-La vita è ingiusta- disse una vocina.
Era la fata che aveva trasformato il principe nella Bestia. -Vostro fratello ha rotto l’incantesimo.- disse -Ma posso farne un altro tutto per voi. Siccome avete il cuore di pietra...- continuò -eccovi trasformate in statue di pietra!-
E così tutti vissero felici e contenti e la fata volò via soddisfatta a rubare una fetta di torta nuziale.”
 
[Tutti sono vicini al tavolo dove c’è la torta nuziale, che è una torta vera.
-Direi che siete stati fantastici! Soprattutto tu, Louis, ti sei superato questa volta!-
Il liscio gonfia il petto orgoglioso e si porta una forchettata di dolce alla bocca tutto soddisfatto.
-Brave anche voi, mamme, per la scelta della versione della storia e per aver riadattato i copioni.-
Un applauso si propaga negli studios facendo arrossire le cinque donne che fingono modestia dicendo di non meritarsi i complimenti.
Lo sceneggiatore -dall’angolo in fondo- lancia la tazza di caffè (sì, non l’ha ancora finito) contro la parete e se ne va maledicendo la sua stessa esistenza e urlando un plateale ‘INGRATI!’, prima di uscire e sbattere la porta.
La regia prosegue il suo elogio senza battere ciglio:
-Ovviamente complimenti anche a Robin per la sua prima volta come attore, ai fratelli Styles, perché sono sempre professionali, e a voi ragazzi che avete fatto le parti femminili con una grazia e un portamento eccezionali! Questa pellicola sarà un successone! Le fan andranno in visibilio e gli ospedali pediatrici avranno la loro cospicua donazione.- un altro applauso -Continuiamo così che non ci mancano molte riprese. Conto su di voi! Ora finiamo il rinfresco e poi tutti a casa a riposarci.-
Senza farselo ripetere due volte, Niall si getta di nuovo sulla torta e si litiga con Phoebe e Daisy l’ultima fetta. Solo l’intervento di Harry, che divide la fetta in tre parti uguali, risolve la situazione e la giornata può concludersi nel migliore dei modi.
 
Quella sera stessa, a Princess Park
Harry ha attaccato il quadro che gli ha regalato Zayn.  Piano si allontana e raggiunge il marito slandronato sulla poltrona.
-Perfetti.- dice rimirando le due opere.
Poi prende il cellulare, scatta una foto da mandare all’amico e finalmente può sedersi sulle gambe del suo BestioLouino e lasciarsi coccolare.]


 




NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.20 - I tre porcellini 

Appuntamento a...domenica





 

 

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Capitolo 21
*** 20 - I tre porcellini ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XX

I tre porcellini

 s-I-tre-porcellini


[Il ragazzo prende il foglio e se lo rigira più e più volte fra le mani. Aggrotta le sopracciglia e lo volta per l'ennesima volta. Guarda nella direzione di suo marito, e lo trova tutto intendo a guardare il suo copione.
Lo stesso fa con sua cognata e con i suoi amici e alla fine si decide: alza la manina molesta e chiede la parola in modo educato:
-REGIA! Perché il mio copione ha un solo foglio? –
Tutti si voltano verso di lui e Harry sta per intervenire quando il regista lo anticipa:
-Perché quello di oggi è un corto (e non perché lo sceneggiatore ha deciso di entrare in sciopero perché nelle scorse riprese non l’abbiamo ringraziato). Lo gireremo in una sola ripresa e di battute ce ne sono veramente poche. Potete anche improvvisare, basta che non vi discostiate troppo dalla tramina che vi abbiamo dato.-
Il liscio alza le sopracciglia e il regista è contento che le cose siano ritornate più o meno alla normalità: iniziavano a mancargli i litigi e le lamentele del nano malefico.
-Bene, se è tutto chiaro, ci troviamo qui dopo pranzo. Buona mattinata!-
 
Cibato e riposato, il cast rientra agli studios con già i costumi addosso. Gemma è pronta per fare il suo dovere e l’aiuto-regista annuncia:
-CIAK!-]
 
“C’era una volta, a Salem, uno strano e basso ragazzo tardo che, fino a qualche tempo prima  viveva con i lupi. Ma ora, quello strano e basso ragazzo barbuto e tardo, aveva messo la testa apposto e viveva con il suo dolcissimo e bellissimo consorte in una casetta in mezzo al bosco.
O almeno, tutti credevano che avesse messo la testa apposto, soprattutto da quando la sua streghetta, conosciuta come cappuccetto Rosso Harold, aveva partorito due bellissimi bambini.
Un giorno, mentre ritornava dal fiume dove era andato a pescare del pesce fresco per la sua famiglia, vide che nella radura vicino alla sua erano comparse due casette molto carine. Sempre più incuriosito, si avvicinò e sbirciò nella casetta più grande. Al suo interno vide tre ragazzi vestiti da maialini che, appena si accorsero di lui, si misero a gridare e ad insultarlo dandogli del ‘nano ignorante e peloso’.
Il ragazzo basso e tardo ci rimase molto male per quell’accoglienza: nemmeno lo conoscevano!
Con la coda fra le gambe ritornò a casa dal suo maritino.
-Ciao, amore, hai trovato tanto pesce?-
Il lupacchiotto annuì  e consegnò il bottino alla strega la quale però, accorgendosi che qualcosa non andava, chiese:
-Cosa c’è ,amore?-
Il ragazzo, che non viveva più con i lupi, alzò gli occhioni lucidi su di lui:
-Harreh…I porcellini della radura di fianco mi hanno insultato dicendomi che sono basso, ignorante e peloso…mi hanno trattato malissimo e io volevo solo fare amicizia…-
Il labbruccio si mise a tremare e al riccio non restò altro da fare che stringere forte il marito a sé e consolarlo:
-Su, dai, Lou, si saranno solo spaventati. Domani riproverai ancora a fare amicizia con loro.-
Per tutta la settimana seguente, il povero ragazzo fece diversi tentativi di farsi amici i tre porcellini, ma tutto ciò che otteneva erano insulti e lanci di verdure marce.”
 
[Gemma scoppia a ridere nel vedere Louis ricoperto dalla testa ai piedi di frutta avariata.
Il nano resta fermo e immobile per diversi minuti, poi di colpo parte alla carica e inizia ad andare a prendere a calci la porta della casetta dove Niall, Zayn e Liam si sono rifugiati. Inizia anche a rilanciare la frutta e la verdura che gli hanno tirato addosso prima.
-SIETE DELLE MERDE! GIURO CHE QUESTA ME LA PAGATE! VENITE FUORI AD AFFRONTARMI SE NE AVETE IL CORAGGIO! GIURO CHE MI VENDICHERÒ ANCHE SU DI VOI! INFAMI!-
Mentre Louis continua ad inveire, la regia fa segno a Gemma di continuare e a Harry di intervenire con la scena finale: quella scena è così spontanea e fantastica, quindi ‘buona la prima e fanculo a tutti!’.
I fratelli Styles annuiscono e si mettono in posizione.]
 
“Dalla sua casetta in mezzo alla radura, Harry sentì delle imprecazioni e degli insulti che sembrano proprio pronunciati dalla voce del suo adorato maritino.
-Lou?- nessuna risposta -Louis?-. Ancora nulla.
Decise quindi di uscire ed andare a controllare che cosa stesse combinando quel bambino che si era sposato.
Per fortuna i loro figli non avevano preso tutto dal padre!
Alla fine, seguendo la voce del suo dolce consorte, si ritrovò nella radura adiacente.
-Ti prego! Non farci del male!- gridò un porcellino dai capelli biondi.
-Eravamo spaventati!- gridò invece quello dai capelli castani che stava fissando, dall’interno della sua casetta, la porta che veniva percossa da…suo marito!
Il riccio strinse le labbra e prese fiato.
-Louis William Tomlinson!-
Lo strano ragazzo basso e tardo che ora non viveva più con i lupi si mise sull’attenti. Piano girò la testa verso quella voce
-Ciao, Raggio di Sole.- sorrise, con quel sorriso furbetto da: ‘Giuro che non sono stato io! Non è colpa mia!’.
Harry si mise le mani sui fianchi.
-Cosa stai combinando? È questo quello che tu intendi con ‘fare amicizia’?-”
 
[Louis guarda per un attimo stranito nella direzione di suo marito e poi -strano, ma vero- capisce che stanno andando avanti con il corto. Così riprende anche lui con la recitazione:]

“-Non è colpa mia! Hanno iniziato loro a tirarmi addosso tutte queste cose e ad insultarmi! È una settimana che gli porto regali e cerco di fare la persona civile!-
Con passo di carica il riccio gli fu subito di fianco e alzò il braccio nella sua direzione. Per puro spirito di conservazione e istinto di sopravvivenza, Louis si ritrasse -inutilmente- da quella presa.
Harry, che aveva gambe e braccia più lunghe delle sue, ovviamente lo raggiunse e lo prese per un orecchio.
-Adesso chiedi scusa e andiamo a casa! E sappi che sei in punizione!-
Lo sguardo del lupacchiotto si fece basso e si mise la coda fra le gambe scusandosi.
-E voi- continuò la streghetta rivolgendosi ai porcellini -Siete stati dei grandissimi maleducati! Prima di giudicare qualcuno dall’aspetto, dovreste sentire cosa ha da dire o almeno provare a conoscerlo. Chiedete scusa anche voi!-
Anche i tre porcellini nella casetta abbassarono gli occhi e in coro pronunciarono:
=Scusaci…=
E in uno svolazzare di gonnelle e tulle, Harold, trascinò via il marito con sé.
Si dice, che da allora, i tre porcellini ed il lupo divennero amici e spesso li si poteva sentir cantare intorno al falò mentre arrostivano carne, pesce e marshmallows.“
 
[Gemma si tappa il naso quando Harry e Louis le si avvicinano.
-Mio dio, Lulù: puzzi da far schifo!-
Il liscio mette il broncio e tutto incazzoso incrocia le braccia al petto. Harry sospira sconsolato perché sa che le lamentele stanno per arrivare e, fa appena in tempo a stringere la presa sull’orecchio del consorte, che il marito attacca:
-REGIA! SO CHE L’HAI FATTO APPOSTA! SO CHE TI SEI VENDICATA PER I SOLDI CHE HAI DOVUTO SBORSARE PER SCUSARTI! LO SO! E COMUNQUE CONTINUI A FARE SCHIFO! CHE COSA È QUESTA MERDA? REGIA! QUI SI VA SEMPRE PEGGIO! ALLA PROSSIMA CHE COSA FAREMO? CI ROTOLEREMO NUDI NEL FANGO?-
In tutto questo sfogo, il riccio ha continuato a camminare mentre il liscio alzava la voce man mano che si allontanavano.
Poi la porta si chiude alle spalle dei due ragazzi e una sola domanda aleggia negli studios. Domanda che viene espressa da quel povero sfortunato dell’aiuto-regista:
-Ma…visto che non abbiamo budget…ora...chi le fa sparire tutte queste verdure marce?-
In un nano secondo si sono tutti volatilizzati. Tutti tranne lui e il tecnico delle luci che lo guarda dall’impalcatura.
L’aiuto-regista lo fissa speranzoso.
-Mi aiuti tu?-
Senza dire una parola, senza interrompere il contatto visivo e con estrema lentezza per non spaventare ulteriormente la vittima, il tecnico delle luci arretra, spegne i faretti e sparisce nel buio. E l’aiuto regista rimane lì, solo e abbandonato, a pulire il macello che è stato fatto durante le riprese.]





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.21 - Lou Pan 

Appuntamento a...domenica






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Capitolo 22
*** 21 - Lou Pan ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XXI

Lou Pan

 s-Lou-Pan


[Una figurina incappucciata si avvicina alla casella della posta e imbuca una busta gialla formato A4. Quando la sua missione è compiuta, si sfrega le manine e, zampettando, attraversa la strada e ritorna a casa.
 
Due giorni dopo, alla regia arriva il copione di una versione “alternativa” di Peter Pan. Il regista lo legge, valutandolo attentamente. Alla fine, alza la cornetta, attende una risposta dall’altro capo e annuncia un semplice:
-Hai due settimane di ferie.-
Poi riattacca e passa il copione al suo assistente:
-Fai le fotocopie e convoca il cast.-  
 
Nel giorno fatidico, il cast è pronto sul set, stranamente entusiasta per la pellicola da girare. Al ciak, la narratrice comincia con voce grave:]
 
“Peter se ne era andato.
Un giorno si erano svegliati e avevano trovato Trilli che li aspettava senza di lui.
-Ha seguito la sua Wendy.- aveva semplicemente detto.
Peter se ne era andato e il comando era passato a Louis.
Per un po’ le cose erano rimaste uguali sull'isola. Louis aveva fatto del suo meglio per emulare Peter: aveva fatto del suo meglio per far rimanere l'isola uguale, i bambini al sicuro e Uncino in guardia; aveva fatto del suo meglio per non far sentire la mancanza del ragazzo alla fatina.
Era riuscito in tutto tranne tre cose: perché, alla fine, l’isola era cambiata con lui, i bambini avevano iniziato a crescere e, una notte, si era svegliato e aveva visto Trilli volare via nel cielo lontano. Da allora non l’avevano più vista, ma, pochi giorni dopo, al suo posto era comparsa Jessamine.”
 
[Niall -con il volto tutto sporco e vestito da monello- scoppia a ridere e si accascia al suolo tenendosi la pancia con le mani. Louis si gira lentamente e lo guarda con la sua migliore espressione confusa.
Dietro di lui, un James con un vestitino di tulle, raso e brillantini verdi, sta diventando tutto rosso in viso, chiaro segno che, di lì a poco, darà di matto.
E infatti, 3...2...1…
-OH, FALLA TU ALLORA, NIALL! FALLA TU LA FATINA SE PENSI DI ESSERE PIÙ BRAVO E PIÙ FIGO DI ME! FALLA TU!-
Mentre sbraita, l’uomo continua a pestare i piedi in terra e a colpire l’aria con i pugni.
L’irlandese si tira in piedi sull’attenti e smette immediatamente di ridere mentre Louis, Liam e Zayn -il primo in calzamaglia e gli altri due vestiti come il biondo- lo guardano sghignazzanti. E sarebbero andati avanti così ancora per un po’, se non fosse per la supplica che giunge alle orecchie del liscio e lo riporta sulla terra.
-RAGAZZIIII, QUI SI STA SCOMODI! PER CORTESIA ANDIAMO AVANTI CON LE RIPRESE?-
Basta la voce angelica di Harry per far scattare sull’attenti sia Louis che Gemma. I due si scambiano uno sguardo d’intesa e il nano rimette tutti in riga lasciando la regia spiazzata. Poi lancia uno sguardo alla cognata e lei, rispondendo col saluto militare, riprende:]
 
“La fatina era abbastanza pasticciona, ma era una compagna fedele e a Louis andava bene così. Se non ci fosse stata lei...o lui (questo il ragazzo non lo aveva ancora ben capito, ma nemmeno gli importava), a quel punto, forse, sarebbero già schiattati tutti da un pezzo: sicuro Uncino starebbe spadroneggiando per l’isola, se non ci fosse stata lei a fare da guardiana.
Anche in quel momento, era comparsa davanti a lui, tutta rossa in faccia e con il fiatone.
-Lou…Lou…hanno preso Harry! Uncino l’ha catturato e vuole farne il suo jukebox personale. Devi correre! Per ora sta resistendo, ma non riuscirà ad opporsi per molto…-
Non c’era stato bisogno di dire altro: Louis aveva preso il suo pugnale -quello che Peter gli aveva lasciato- e si era preparato a raggiungere la baia dove sapeva avrebbe trovato il vascello; dietro di lui, Niall, Zayn e Liam -i più grandi fra gli sperduti- si erano armati per seguirlo. Avrebbero fatto qualsiasi cosa per Harry: sapevano dell’amore che Louis provava per lui e soprattutto gli dovevano la vita.
Hazza aveva recuperato, spesso e volentieri, molti di loro finiti in acqua ed ora era giunto il momento che loro recuperassero lui.
Il riccio era importante per l’isola. L’isola era cambiata insieme a Louis per lui e per l'amore che i due provavano l’uno per l’altro. E senza di lui, Louis sarebbe crollato. E sarebbe crollata anche l’isola insieme a tutti loro.
In un attimo i ragazzi erano arrivati alla nave del capitano.
-Dovremmo procedere con cautela, non sappiamo dove lo tengono e ci staranno aspettando. Uncino sa quello che ti lega a lui, Louis.-
Il liscio guardò Liam, serio in volto. Spostò poi lo sguardo su tutti gli altri presenti e alla fine pronunciò:
-Proprio perché sa che andrò a prenderlo voglio agire così. Ascoltatemi bene: io salirò allo scoperto, voi vi infiltrerete sulla nave per trovarlo. Cercate di non farvi scoprire: so che siete bravi in questo. Il primo che lo trova lancia il segnale e gli altri lo raggiungono, ok?-
Tutti annuirono e alla fine si separarono.
Louis guardò la fatina e, con un balzò perfetto, spiccò il volo atterrando sul ponte della nave. Non fece in tempo ad appoggiare i piedi sul legno scuro del ponte che subito lo vide: Harry era rinchiuso in una gabbia dorata, le braccia conserte, un broncio adorabilissimo e la lunga coda verde e squamata attorcigliata scomodamente lungo il perimetro interno della sua prigione.
Davanti a lui ci stava Simon Hook, l’uncino allungato attraverso le sbarre a toccare la candida pelle del tritone.
-Andiamo, principessa! Canta per me! Se canti ti lascerò entrare nella vasca d’acqua.- lo stuzzicava il capitano.
Harry cercò, per quanto la gabbia glielo permettesse, di ritrarsi da quel pezzo di metallo.
-Oh, andiamo! Eppure con quel ragazzetto pestifero non fai così tanto il prezioso!-
Louis strinse istintivamente la collana con la conchiglia che portava al collo: era un dono del riccio e se la portava all’orecchio poteva sentire la voce del tritone che cantava per lui. Non poteva permettere che Hook toccasse così il suo principino: lanciò il segnale e poi uscì dal suo nascondiglio.
Gli occhi smeraldo del suo tritone preferito incontrarono subito i suoi blu e il liscio gli sorrise rassicurante.
-Ma quanti complimenti che mi stai facendo oggi, Simon! Felice di sapere che sono sempre nel tuo cuore!-
L’uomo si girò lentamente verso di lui, ghignando soddisfatto:
-Non avevo dubbi che saresti comparso per trarre in salvo la tua principessina. E capisco anche cosa ti ha fatto innamorare: è un gioiellino senza prezzo e dal valore inestimabile (Vorrei solo far notare che “senza prezzo” e “inestimabile” sono la stessa cosa...si vede che ’sto copione ha delle falle! cit. ParoleNelCuore). Potrei farci un sacco di soldi se dovessi venderlo a qualcuno.-
Louis strinse gli occhi e la presa sul suo pugnale, pronto per attaccare, ma Harry fu più veloce di lui: offeso dalle parole di quel viscido, riuscì a far sbucare la parte finale della sua coda dalle sbarre, assestando un poderoso colpo sulla nuca del capitano.
Uncino ebbe un incontro ravvicinato con il ponte della sua stessa nave, facendo scoppiare a ridere il liscio.
-Ben ti sta! Io non sono un oggetto!- brontolò arrabbiato il principe di Atlantide -Sono un principe e decido io cosa fare della mia vita, non uno stupido vecchio e maniaco!-
Inutile dire che, quando finalmente riuscì a riprendersi dalla botta e a rimettersi in piedi, il capitano era furioso.
-Me la pagherete. Entrambi. Ora mi occupo di questo moccioso e poi…- ghignò nella direzione del tritone -Mi occuperò di te, pesciolino. Ti farò rimpiangere questo tuo carattere così ribelle. Ti insegnerò io l’educazione che non ti hanno insegnato i tuoi genitori.-
Con uno scatto repentino si scagliò su Louis.
Il liscio era già pronto a fronteggiarlo con il pugnale in mano: con un abile mossa bloccò l’uncino dell’uomo e lo respinse facendolo barcollare leggermente indietro. Il capitano si rimise in equilibrio e si spazzolò con tutta calma la giacca nera che portava. Tolse un pelucco qui e un altro di là e si sistemò i polsini sotto lo sguardo attento e incredulo di Louis.
Poi i loro sguardi si incontrarono e l’uomo sogghignò vittorioso lasciando il ragazzo spiazzato.
Che aveva in mente quel maledetto? Perché stava temporeggiando così?
Un gemito sofferente, proveniente dalla gabbia dorata, lo riscosse dai suoi pensieri. Con uno scatto, Louis si girò nella direzione di Harry e lo trovò, pallido e ansante, mentre cercava di rimanere aggrappato alle sbarre della sua prigione.
-Non trovi che faccia davvero caldo oggi, Louis?-
Ecco cosa aveva in mente il bastardo: Harry era da troppo tempo lontano dall’acqua e non avrebbe retto ancora a lungo. Doveva agire in fretta. Doveva far allontanare Hook e liberare Harry.
Ma come? Era da solo e quel maledetto non gli avrebbe semplificato di certo le cose. Dove era Jesse quando serviva?
Piano spostò il suo peso da una gamba all’altra, preparandosi a scattare e ad attaccare l’uomo davanti a lui.
Poi, nel silenzio, lo sentì.
Sentì gli sperduti che combattevano contro la ciurma e alcuni di loro, usciti vittoriosi come sempre, raggiungere il ponte.
Sentì la risata sguaiata di Jessamine e la videro apparire vicino alla gabbia: le piccole alette che sbattevano frenetiche e la polvere di fata che cadeva a pioggia e si disperdeva nell’aria.
Poi sentì un suono decisamente fuori posto in tutto quel trambusto.
Simon si guardò intorno, terrorizzato all’idea che comparisse proprio...lui. Louis si rilassò e un ghigno divertito comparve sul suo volto.
-Hai ragione, Simon. Fa proprio caldo oggi…fa talmente caldo che penso di avere delle allucinazioni...uditive. Mi sembra di sentire il rumore di una sveglia ticchettare. Tu...cosa ne dici?-
L’uomo si guardò intorno sempre più nel panico. Si girò verso la gabbia e fissò la fata esclamando:
-Tu! Sei stata tu!-
Jessamine sorrise e agitò la sua bacchetta: all’improvviso, dalla vasca d’acqua, saltò fuori l’enorme coccodrillo verde, amante degli arti di Hook.
Tutti restarono fermi mentre la creatura si avvicinava famelica al suo spuntino preferito. Tutti restarono fermi mentre l’uomo indietreggiava e chiamava a gran voce il suo mozzo. Poi il capitano si mise a correre, cercando di mettersi al sicuro sottocoperta, ordinando ai suoi uomini di lasciare perdere gli smarriti e di occuparsi dell’orribile bestiaccia che lo stava inseguendo.
I ragazzi scoppiarono a ridere davanti a quella scena assurda, poi Louis si avvicinò alla gabbia dove il suo Harry era ancora rinchiuso.
-Jesse, per piacere, potresti aprirla?-
La fata lo guardò severa, portandosi le mani sui fianchi e gonfiando le guance.
-PER CHI MI HAI PRESO, RAGAZZINO!- si mise a sbraitare -L’HO GIÀ APERTA DA UN PEZZO! E ORA MUOVITI A PRENDERE IL TUO RAGAZZO E A RIPORTARLO IN ACQUA! O VUOI CHE DIVENTI UN TRITONE ESSICCATO?-
Louis sobbalzò e senza aggiungere altro prese Harry fra le braccia e si tuffò in acqua.
I ragazzi rimasero con il fiato sospeso, aspettando che i due piccioncini ritornassero a galla per accertarsi che il tritone si fosse effettivamente ripreso. Appena toccato il mare, Harry spalancò gli occhi e si specchiò nelle iridi blu del suo Louis. I due si sorrisero e il riccio, senza alcuno sforzo, riportò entrambi in superfice.
-Mio eroe.- soffiò sulle labbra del liscio prima di farle combaciare con le sue.”
 
[Gemma interrompe la narrazione e recupera la bottiglietta dell’acqua che ha appoggiato sul tavolino. Ne beve un sorso e poi la passa alla fidanzata che, approfittando delle riprese al mare, si è messa a prendere il sole vicino a lei.
Tutti scendono dalla nave su cui hanno appena finito di girare (Hanno seriamente affittato un galeone per Peter Pan?! Sono commossa... cit. ParoleNelCuore), mentre suo fratello e Louis, ancora abbracciati come due ragazzini alla prima cotta, stanno uscendo dall’acqua.
Gemma vede il nano che prende il fratello in braccio e lo porta verso la sdraio libera vicino a loro.
-Grazie, Lou, questa coda è bellissima, ma non riesco a camminarci.- commenta il riccio facendo sbattere le sue gambe lunghe, fasciate da quella coda iridescente.
Il liscio gonfia il petto tutto orgoglioso per il suo gesto e per i ringraziamenti ricevuti. Poi piano si spalma sul marito e pretende la sua dose di gattini post-riprese.
Il regista si avvicina piano a loro, con ancora la sua miglior espressione confusa, e piano chiede:
-Manca giusto l’ultima scena, ve la sentite di girarla oggi?-
Louis, Harry e Gemma annuiscono all’unisono e l’uomo li guarda ancora più perplesso e spaventato.
Davvero: c’è qualcosa che non va! Una sola interruzione fuori programma...e nemmeno per colpa di Louis! Che cosa stava succedendo?
In ogni caso, meglio approfittarne: si sarebbe posto le domande alla fine di tutto.
Con un’alzata di spalle, il regista raggiunge la sua seggiolina e il suo assistente dà il via per l’ultima scena.]
 
“Louis era seduto sul piccolo scoglio scosceso e stava guardando le stelle sopra di lui. Poteva chiaramente vedere la Seconda Stella a Destra e non aveva potuto fare a meno di pensare a quante cose erano cambiate dalla prima volta che Peter lo aveva portato all’isola. Dall’ultimo arrivato, si era ritrovato ad essere il capo di quegli scalmanati.
Da eterno bambino, aveva ricominciato a crescere. E con lui lo avevano fatto tutti gli abitanti dell’isola.
Sorrise al ricordo delle prime gambe che si allungavano e dei primi peli comparsi sul mento di alcuni di loro. Sorrise al pensiero della bolgia che si era scatenata davanti a quegli eventi. Del panico che era dilagato al rifugio e di Jessamine che si metteva a sbraitare e gli diceva di stare tranquilli. Tutti si erano zittiti davanti alla faccia paonazza della fata e finalmente si erano calmati quando lei gli aveva spiegato, in modo burbero e sbraitante, cosa fosse successo. Ancora sentiva la sua voce nella testa:
‘OH, ANDIAMO! NON MORIRETE DI CERTO: SIETE SULL’ISOLA CHE NON C’È, DIAMINE! SIETE CRESCIUTI PERCHÉ IL VOSTRO CAPO SI È INNAMORATO E SI È COORDINATO CON LO SCORRERE DEL TEMPO DEL SUO TRITONE! MA TANTO LE SIRENE SONO ESSERI IMMORTALI, QUINDI NON ROMPETE LE PALLE E ANDATE A PROCURARVI COSE DELLA VOSTRA TAGLIA, LAVATIVI!’
Tutti erano scattati sull’attenti e avevano obbedito senza troppe storie.
Louis ridacchiò spensierato, non accorgendosi della figura che era emersa dal mare e si era messa a fissarlo con i gomiti appoggiati alla roccia.
-Sono belle le stelle, vero?- sussurrò la figura.
Il liscio abbassò di scatto lo sguardo verso il suo tritone riccio preferito.


 

Lo-scoglio

Fan art originale                    "Rivisitazione" di Agnes Fey

-Mai quanto te, amore mio.- rispose allungando le mani verso di lui e prendendogli il volto fra di esse.
I due ragazzi si guardarono persi nel loro amore. Piano fecero combaciare le loro labbra e in cielo le stelle brillarono ancora di più.
Questa volta, l’isola sarebbe rimasta la stessa per parecchio tempo. Sarebbe rimasta la stessa finché la vita di Louis e Harry fosse durata.
Sarebbe rimasta la stessa finché fosse durato il loro amore.”
 
[Attento a non fare male a suo marito, Harry prende Louis per il colletto della camicia e lo trascina in acqua con sé. Intorno a loro, i tecnici smontano le attrezzature di scena e piano piano tutti se ne vanno lasciando da soli i due piccioncini.
Solo allora Gemma e Lottie si avvicinano ai fratelli e li fissano, dallo scoglio, incuriosite.
-Ok…adesso mi dite cosa è successo?- esclama la bionda portandosi le mani sui fianchi.
I due ragazzi si scambiano uno sguardo d’intesa e poi, imbarazzati, esclamano in coro:
=Niente!=
Gemma assottiglia lo sguardo, esaminando il rossore sulle guance del fratello e la faccia da schiaffi del cognato.
-Ok, Lulù? Me lo dici di tua spontanea volontà o devo mettere quelle foto su Instagram?- esordisce tutta tranquilla. Poi si porta un dito alle labbra pensierosa e riprende:
-Anzi, no: mi metterò a fare il solletico al mio fratellino, mentre tu lo vedi soffrire. E continuerò finché non parlerete.-
Harry deglutisce a vuoto e guarda nella direzione del marito tutto preoccupato:
-Lou, ti prego…non lo diranno alla regia…ti prego, non lasciare che mi torturino con il solletico. Sai che lo soffro tanto...-
Louis guarda gli occhioni del consorte e lo stringe a sé, rassicurandolo. Finalmente si decide ad alzare lo sguardo sulla coppia diabolica che ha preso possesso dello scoglio.
-Bé…diciamo che potrei aver scritto io il copione e potrei averlo spedito in forma anonima alla regia… (Ecco dov’era la falla! Sapevo che c’era qualcosa che non tornava! cit. ParoleNelCuore)-
Le due ragazze si guardano scettiche, prima di girarsi verso il riccio.
-Ha davvero scritto lui il copione?- chiede Lottie, stupita davanti alle capacità segrete di quel nano del fratello.
Harry annuisce tutto orgoglioso.
-Sì! L’ha fatto una sera che si annoiava. Io stavo facendo la maschera ai capelli e il trattamento al viso, così lui si è messo lì al PC. Quando lo ha finito di scrivere e me l’ha fatto leggere: l’ho trovato un copione bellissimo, così l’ho convinto a spedirlo alla regia. Pensavamo che si sarebbero accorti che lo aveva scritto Louis e invece…-
Gemma e Charlotte scoppiano a ridere talmente forte da farsi venire gli spasmi e le lacrime agli occhi.
-Mio dio, Lulù, sei diventato il mio mito!- esclama la castana -Davvero un lavoro magistrale! Hai scritto un copione migliore di quello della regia e l’hai pure mandata in crisi perché non hai interrotto la storia. Davvero, dopo questa posso affidarti completamente la vita di mio fratello.- poi però il suo sguardo si assottiglia -Ma ti tengo d’occhio comunque.-
Detto questo, la Suprema Cognata prende la sua fidanzata per mano e se ne vanno lasciando un po’ di privacy ai due piccioncini che, finalmente, riprendono a baciarsi e palpeggiarsi.
Come è giusto che sia.]





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.22 - Il piccolo Fiammiferaio 

Appuntamento a...domenica





 

 

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Capitolo 23
*** 22 - Il piccolo Fiammiferaio ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XXII

Il piccolo Fiammiferaio

 s-Il-piccolo-Fiammiferaio


[La ragazza si sporge sopra le spalle della fidanzata e guarda lo schermo del PC con espressione dubbiosa.
-Sei sicura di quello che stai facendo?-
L’altra si gira con sguardo colmo di amore e ribatte:
-Certo che sono sicura! Ci è riuscito quella PASSIVELLA di Lulù, vuoi che non ci riesca io?-
Senza aspettare alcuna risposta, si rigira e torna al suo lavoro.
La bionda scuote la testa e decide di andare a mettersi lo smalto.
 
Due giorni dopo, ad un certo sceneggiatore suona il cellulare.
-Hai un’altra settimana di vacanza.- sente dall’altro capo del telefono. Poi la chiamata viene chiusa e il silenzio si propaga nella stanza.
Finché lo sceneggiatore non realizza, esulta e fa partire la macarena (svegliando i vicini).
 
Il giorno delle riprese, il set viene invaso dal chiacchiericcio di troupe e cast che lentamente prendono posizione. L’aiuto-regista stacca Louis dal collo di Harry -già fasciato nel completo grigio scuro coperto dal lungo cappotto nero- e lo trascina nel retroscena. Il riccio si massaggia il succhiotto rosso che spicca sulla sua giugulare e saluta il marito con un bacio volante e le guance in fiamme.
Lottie si avvicina da dietro alla compagna, le sussurra qualcosa all’orecchio e poi si allontana. Gemma, visibilmente accaldata da quello scambio, si schiarisce la voce e cerca di sistemarsi meglio sulla sedia. Poi adocchia il fratello e parte:]
 
“Il commissario Styles era decisamente stanco di quella situazione.
Stanco di non riuscire a venirne a capo. Stanco di farsi sfuggire quel ladruncolo da sotto il naso.
E anche stanco di aspettare il suo ispettore capo che avrebbe già dovuto essere di ritorno con il caffè.
-NIALL!- qualche attimo di silenzio e poi ancora -NIALL! DOVE SEI FINITO!?-
E, finalmente, dopo pochi istanti, la porta si spalancò rivelando la figura agitata dell’irlandese con in mano le tazze di caffè e la scatola con le ciambelle sottobraccio.
-Scusa, capo, ma mentre venivo qui ho incontrato l’ispettore Corden che mi ha dato questo per te.-
Harry prese in mano il piccolo pacchetto giallo, lo aprì con cautela e i suoi occhi si spalancarono per lo stupore. Con mani tremanti, prese la piccola scatoletta di fiammiferi e guardò il suo ispettore capo.
-Il Fiammiferaio sta per colpire di nuovo…vediamo cosa ha da dirci.-
Fece scorrere il contenitore attraverso l’involucro di carta e con le dita affusolate estrasse la piccola pergamena arrotolata:
 
‘Questa notte sarà l’ultima.
Ruberò Il diamante dell’Inverno.
 
Con affetto,
il Fiammiferaio.’
 
Harry fissò per qualche istante la faccina con le X al posto degli occhi che accompagnava sempre la firma del ladro.

 

xx

Un sospiro gli sfuggì dalle labbra mentre il biondo davanti a lui rimaneva con il fiato sospeso a fissarlo.
-Che dice?- si decise a chiedere.

Il riccio alzò lo sguardo su di lui e gli porse il bigliettino.
-Dice che ruberà questa notte e che sarà l'ultima volta.- sbuffò passandosi le dita fra i lunghi ricci castani -Vieni, dobbiamo andare a casa del Conte Cowell.-”
 
[Louis compare, con il musetto schiacciato contro i fogli del copione. Sciabattando, si avvicina alla postazione della Narratrice Suprema e chiede:
-Davvero?-
La castana alza lo sguardo su di lui e sbatte le palpebre con finta ignoranza:
-‘Davvero’ cosa?-
Il musetto di Louis sbuca da dietro i fogli e i due si fissano per qualche secondo negli occhi prima che il liscio possa riprendere:
-Hai davvero messo al Fiammiferaio i vestiti di pelle con la mascherina e le orecchie da gatto? Ma poi scusa…hai fatto diventare La piccola fiammiferaia la versione ‘figlio unico’ di Occhi di gatto, però vestito con la tutina di Chat Noir. Quindi…davvero?-
Gemma ritorna a fissare il suo copione fingendo di prepararsi per la lettura, poi, vedendo che il nano non ha intenzione di andarsene senza una risposta, esclama:
-Scusa, ma non l’ho scritto io! Che cosa vuoi da me?-
Louis la fissa con la sua miglior espressione da: ‘sono basso e un po’ tardo, ma il tuo tocco lo riconosco ancora’. Lottie, dietro di lei, si mette a sghignazzare. Alla fine Gemma è costretta a cedere:
-E va bene! L’ho scritto io! Hai qualcosa da ridire? Non vuoi vestirti così? Fattene una ragione.-
Il liscio continua a fissarla ancora per qualche attimo, poi:
-No, no, figurati. Sai come lo faccio impazzire tuo fratello conciato in quel modo? Volevo solo la conferma che questa cosa l’avesse partorita la tua mente.-
E così come è arrivato, sempre sciabattando, Louis va a finire di prepararsi per la sua apparizione imminente.
Gemma si schiaffa un facepalm bello potente e attacca con la prossima scena:]
 
“Harry odiava decisamente il Conte Simon Cowell.
Odiava la sua supponenza. Odiava la sua aria di superiorità. Odiava la sua superbia. Ma soprattutto odiava il viscidume con cui lo aveva squadrato tutto il tempo e le proposte sconce che gli aveva avanzato.
Odiava tutto questo, ma il lavoro era lavoro e lui doveva fare buon viso a cattivo gioco.
Fece un altro bel respiro profondo e alla fine, con Niall al suo fianco, si decise ad entrare al Direction, il bar del suo fidanzato. Come sempre, il locale era affollato di giovani schiamazzanti e Zayn e Liam si stavano muovendo freneticamente tra un tavolo e l’altro.
Louis invece stava dietro il bancone. Un sorriso si dipinse sul volto del riccio alla vista celestiale del suo uomo in grembiule che, tutto concentrato (con la linguetta fuori), preparava un frappè dal dubbio colore violaceo.
-Mi scusi, signor barista. Mi prepara qualcosa di estremamente forte e alcolico? Ho bisogno di risollevare il morale.-
Louis sorrise sornione riconoscendo la voce del suo futuro marito.
-Mi dispiace, non vendiamo alcol ai minorenni, ma se proprio vuoi ricaricarti...ho io la bevanda giusta per te.-
Appoggiò il frappè sul vassoio di fianco e lo allungò nella direzione dell’irlandese.
-Niall, mi faresti il piacere di portarlo a quel tavolo? Non voglio far aspettare troppo i clienti e i poveri Liam e Zayn sono ancora occupati.-
Il biondo annuì allontanandosi, ma non prima di aver messo in chiaro:
-Sappi che per questo mi dovrai almeno una consumazione gratuita, Tommo!-
Harry scosse la testa davanti all’assurdità di quella scena, poi finalmente alzò il suo sguardo sul volto sorridente di Louis.
-Allora, signor barista? Questa ricarica che mi ha promesso?-
-Arriva subito! La consuma qui al bancone?-
I due scoppiarono a ridere e alla fine le loro labbra si unirono in un casto bacio.
-Com’è andata oggi?- chiese il più grande, preparando un milk-shake alla vaniglia per il suo uomo e spillando una birra bionda per l’irlandese che stava ritornando verso di loro.
-Una merda. È arrivato un messaggio del Fiammiferaio e mi è toccato andare a casa del conte Cowell…dio quanto odio quell’uomo!-
Louis sobbalzò leggermente al sentire il nome del ladro, ma fece finta di nulla e chiese:
-Quel pazzo vuole rubare a casa del conte Cowell?-
-Chi è il pazzo?- chiese Liam ritornando in quel momento con un vassoio carico di bicchieri vuoti, Zayn e Niall poco dietro di lui.
-Il Fiammiferaio.- rispose Louis tutto tranquillo -Ha deciso di rubare a Cowell.-”
 
[-Stop! Riprendiamo fra cinque minuti!- annuncia il regista.
Louis e Gemma si scambiano un cenno d’intesa, alzando i pollici uno nella direzione dell’altra. Harry li fissa da dietro il liscio e poi decide di abbassare la bocca all’orecchio del minuscolo consorte:
-Quindi è opera sua?-
Louis annuisce tutto orgoglioso perché i suoi sospetti si sono rivelati fondati: è troppo avanti!
Harry assottiglia le labbra con espressione rassegnata e comprensiva e i due vanno nei camerini a cambiarsi per la scena centrale.
 
Dieci minuti dopo, Louis è strizzato in una tutina di pelle che fa letteralmente sbavare Harry. Gemma gli porge un fazzoletto e parte:]
 

Giù nel caveaux, Liam e Zayn erano già tutti intenti a battere sulle tastiere dei loro PC, quando Louis aveva fatto il suo ingresso.
-È tutto pronto?-
I due ragazzi fecero un lieve cenno con la testa e il liscio si avvicinò per studiare la piantina.
-Questa è la stanza allarmata in cui è contenuto il gioiello. Per questa sera tutti gli allarmi saranno disattivati; rimarranno solo le saracinesche alle finestre.- il moro fece una breve pausa per permettere al compagno di mostrare qualche fotogramma delle telecamere di sicurezza, poi riprese la parola -Come puoi vedere dalle immagini estrapolate da Liam, non ci saranno troppi poliziotti in giro, Simon non ha voluto, ma di sicuro ci saranno Niall e Harry ad aspettarti lì dentro. Sei sicuro di non voler mandare uno di noi due?-
Il liscio annuì con calma.
-Sì, devo farlo io. Quello è il gioiello che mio padre ha regalato a mia madre per la mia nascita e io me lo riprenderò a tutti i costi! Lo devo a loro... Simon si è preso tutto: stasera, quando tornerò, avrà finito di ripagarmi.- i due ragazzi annuirono e Zayn passò l’auricolare all’amico -Mi raccomando,- proseguì il liscio -se qualcosa dovesse andare storto, pensate ad Harry e Niall: non devono pagare per i miei sbagli.-
Lo videro salire sulla moto e dare gas.
Poi sparì nella notte.
 
Harry stava facendo avanti e indietro nella stanza.
Il riccio non capiva davvero cosa passasse per la testa del conte. Aveva cercato più volte di convincerlo che non sarebbero bastati solo loro tre, ma niente da fare: era stato irremovibile.
Il riccio fece appena in tempo a fare un altro passo che, dalla porta da cui si era appena allontanato, fece il suo ingresso il Fiammiferaio in sella alla sua moto.
I due si fissarono, poi Harry si mise a sbraitare:
-Ma dico io: sei impazzito?! Da quando ti sei dato anche agli omicidi? Avresti potuto uccidermi se fossi entrato qualche secondo prima!-
Il Fiammiferaio lo guardò confuso per qualche attimo e poi scoppiò in una risata fragorosa, sotto lo sguardo allibito del riccio. Cacciò le dita guantate sotto gli occhialoni da aviatore e si asciugò le lacrime ilari. Poi, con la voce camuffata, esclamò:
-Era tutto calcolato, Styles! Non mi permetterei mai di fare una cosa del genere: lo sai che non sono un assassino! Soprattutto sai che non farei mai del male a te o ad Horan: siete i miei poliziotti preferiti!-
L’ispettore capo Horan si mise a ridere davanti a quella scenetta così comica:
-Dio mio, capo! Se Louis sapesse che il Fiammiferaio sta flirtando con te ci penserebbe lui a catturarlo e torturarlo!-
Harry incrociò le braccia al petto fissando male l’irlandese.
-Finito?- chiese irritato prima di spostare lo sguardo sul ladro -E tu!- il Fiammiferaio si bloccò e si irrigidì all’istante (non era colpa sua! Era suscettibile alla voce del suo Harry!) -Credi di poter rubare quel diamante davanti ai nostri occhi? Come se nulla fosse?-
Il ragazzo vestito di nero alzò le spalle e piano si avvicinò alla teca.
-Bellissimo, proprio come lo ricordavo quando lo portava al collo lei…-
Harry e Niall si guardarono confusi, poi all’improvviso le luci si spensero e le porte si chiusero di scatto.
Louis si trovò ad indietreggiare e andò a sbattere contro il petto ampio di Harry.
-Che hai combinato?- gli chiese il riccio più confuso che arrabbiato.
-Giuro che non è opera mia!- si difese il ladro -Sai che non agisco così. Sai che rubo allo scoperto! Non ho motivo di nascondermi mentre riprendo ciò che è mio di diritto!-
Il commissario stava per ribattere quando una risata malvagia si propagò nella stanza. Così come erano andate via, le luci ritornarono e davanti a loro comparì la figura di Simon.
-Quindi sei davvero figlio loro! Non ci posso credere! È stato un peccato non essere riuscito ad ucciderti quella notte insieme ai tuoi genitori! Ma ora è finita!-
La scena avvenne al rallentatore: Harry vide il conte sollevare una rivoltella e puntarla al petto del Fiammiferaio; vide Niall estrarre la sua pistola e puntarla verso l’arma dell’uomo; vide il ladro davanti a sé, fermo e immobile.
Vide, come se fosse staccato da tutto e tutti, il suo corpo che si muoveva e la sua spalla che spingeva il Fiammiferaio contro la teca. La senti cadere e andare in mille pezzi.
Vide Simon fare fuoco e sentì il proiettile che bruciava nella sua carne. Vide Niall sparare e ferire il conte.
Con mano tremante si toccò l’addome. La sentì calda e bagnata e la vide macchiata di rosso quando se la portò davanti al volto. Poi le sue gambe cedettero e fu tutto solo confuso.
Sentì le grida del suo ispettore capo. Sentì la voce di Louis gridare di chiamare i soccorsi...
…aspetta…Louis? Com’era possibile?
Si sentì sollevare e poi il mondo si fece buio e silenzioso intorno a lui.
 
-Louis, vai almeno a casa a cambiarti…ti prego…rimaniamo noi con lui.-
Harry sentì la presa sulla sua mano aumentare. La stretta di Louis…l’avrebbe riconosciuta fra mille.
-No, lasciatemi qui con lui almeno finché non si sveglia. Sono gli ultimi momenti in cui potrò vederlo…vi prego.-
Gli ultimi momenti? Che cosa stava dicendo?
Poi la voce di Niall interruppe i suoi pensieri:
-Lou, è il tuo Harry: se gli racconterai ogni cosa come hai fatto con me, capirà. Darà di matto perché non glielo hai detto prima, ma capirà. Ti ama, e anche non sapendo chi tu fossi ti ha istintivamente protetto.-
Il liscio aumentò la presa sulla sua mano, piano se la portò alle labbra e vi lasciò un tenero bacio. Harry non ci stava capendo davvero più niente. Piano aprì gli occhi e si guardò intorno: Niall vicino alla porta, Zayn e Liam che si tenevano stretti e infine Louis...accanto al suo letto e vestito come…come il Fiammiferaio.
Lo sguardo del suo fidanzato si fece immediatamente triste.
-Ciao, Raggio di Sole…-
-Lou…cosa?-
-Shhh, lasciami spiegare. Poi prometto che andrò a costituirmi e sparirò dalla tua vita per sempre.-
Un lampo di panico passò nelle iridi verdi del commissario, mentre l’amore della sua vita prendeva fiato e iniziava a spiegare:
-Sai che i miei genitori sono morti quando io avevo 15 anni. Sai che per un po’ ho vissuto con i miei nonni e poi, con la maggiore età, ho preso in mano il ‘Direction’ e sono andato a vivere da solo. Quello che tu non sai è che in realtà mio padre non era solo il proprietario di quel bar. Quello lo aveva acquistato perché era lì che lui e mia madre si erano conosciuti...ed innamorati. È stato lì che mia madre gli ha confessato di essere rimasta incinta di un ragazzo che non ne voleva sapere nulla del bambino. È stato lì che le ha promesso di sposarla e di crescere quel figlio come se fosse suo.- il liscio face una pausa, continuando ad accarezzare la mano del riccio, ma senza trovare il coraggio di alzare il suo sguardo -In realtà mio padre era un uomo ricco e in qualche modo, non so né come né quando, si era tirato addosso le ire di Simon. Quella notte, quando li uccise, io ero uscito con Zayn e Liam. Tornato a casa trovai il cadavere di mio padre nel corridoio d’ingresso e quello di mia madre poco dietro di lui. Ho chiamato i soccorsi: mio padre era ancora vivo! Prima di morire ha fatto in tempo solo a farmi il nome di Simon e a dirmi che aveva preso tutto. Quel bastardo aveva persino strappato il ciondolo dal collo di mia madre…-
Il riccio sussultò e piano disse:
-Il diamante dell’Inverno...-
Un sorriso amaro si dipinse sulle labbra di Louis:
-Esatto: quel gioiello lo aveva fatto fare apposta per lei, per festeggiare la mia nascita. Le aveva regalato un gioiello unico perché lei gli stava regalando un tesoro ancora più prezioso.- con la mano libera il liscio si asciugò una lacrima scappata dall’oceano dei suoi occhi -Ho giurato vendetta e appena sono stato un po’ più grande ho iniziato a riprendermi ciò che era mio. Loro mi hanno aiutato con la parte tecnologica- aggiunse accennando a Liam e Zayn -e intanto abbiamo rimesso in piedi il ‘Direction’.- finalmente il suo sguardo si sollevò in quello smeraldo del riccio, e un sorriso amaro si stampò sul suo volto -Poi sei arrivato tu. Avrei voluto tanto dirtelo, ma tu eri l’ispettore di polizia assegnato al caso: non volevo che ti accusassero di qualcosa e ti sospendessero o ancora peggio...non volevo che tu…che tu mi…- gli occhi di Louis si fecero lucidi e le sue labbra tremarono -Dovevo solo riprendermi ciò che era mio. Non avevo nessuna prova concreta contro Simon…e ti giuro che non ho mai preso altro se non quello che era stato rubato quella sera. Non ho mai ucciso nessuno e non ho mai commesso altri crimini se non questo. Ma ora...che importa? Alla fine Simon ha ragione: è davvero finita.-
Piano si alzò dalla sedia, la tuta in pelle, macchiata del sangue del riccio, ancora addosso. Lentamente lasciò andare la sua mano e si chinò per baciarlo sulla fronte.
-Addio, Harry. Ti amo...-
Con passo aggraziato si avvicinò a Niall e gli sorrise.
-Ispettore capo Horan, vorrei costituirmi per i reati commessi.-
L’irlandese lo guardò con rassegnazione e un po’ di rammarico.
-E pensi di potermi lasciare qui così?!- lo interruppe una voca -Non sapevo che il Fiammiferaio fosse un codardo! Torna immediatamente qui, Louis William Tomlinson!-
Il liscio s’irrigidì:
-Ti prego…non rendere le cose ancora più difficili…-
-No! Non rendere tu le cose ancora più difficili! Niall! Fammi rapporto, ora!-
Anche il biondo scattò sull’attenti schiarendosi la voce:
-Il rapporto della sera in questione è:- aprì il blocchetto degli appunti e si mise a leggere:
“Il conte Simon Cowell in realtà era il mandante dei furti del Fiammiferaio. Lui stesso ha confessato di aver rubato quelle opere d’arte e quei gioielli a diversi collezionisti. Ha confessato inoltre di aver ucciso diverse persone e, fatto ancora più grave, ha imprigionato due ispettori di polizia e ha sparato al commissario Harry Edward Styles senza nessun motivo. Le telecamere di sicurezza lo possono dimostrare. Lui stesso, prima che io potessi fermarlo ferendolo, ha ammesso che eravamo diventati troppo scomodi per i suoi traffici. Ovviamente del diamante nessuna traccia.”
-Ѐ tutto.- concluse rialzando lo sguardo sui presenti.
Louis guardò Niall con gli occhi sgranati poi, incredulo, si girò verso Harry. Lo trovò che gli sorrideva dolce.
-Sentito il rapporto dell’ispettore capo Horan? E ora vieni qui e baciami. O vuoi che io mi arrabbi ancora di più e lo prenda come un atto di insubordinazione?-
Il liscio scosse freneticamente la testa e, senza più nessun segreto a trattenerlo né vendette da compiere, si fiondò sulle labbra dell’amore della sua vita.”
 
[Un forte applauso si propaga per gli studios.
Harry si alza velocemente dal letto d’ospedale da cui stava girando la scena. Con uno scatto prende Louis e se lo carica come un sacco di patate sulla spalla. Senza dire nulla e lasciando tutti spiazzati, si dirige verso i camerini passando vicino a Gemma.
-Ottimo lavoro, sorellona. Ora, con il tuo permesso…-
Gemma lo guarda passare oltre e vede Louis che alza entrambi i pollici nella sua direzione.
La regia osserva la scena basita, mentre, in autonomia, tutti gli attori vanno a cambiarsi.
-Che cos’è successo esattamente?- chiede il regista al suo aiutante.
L’uomo scuote la testa ancora più confuso del suo capo.
-Non ne ho davvero idea.-
Poi finalmente si riscuotono dai loro pensieri e anche loro se ne vanno come il resto della troupe e del cast.]





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.23 - Lou e il fagiolo magico 


Appuntamento a...domenica





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Capitolo 24
*** 23 - Lou e il fagiolo magico ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XXIII

Lou e il fagiolo magico

 s-Lou-e-il-fagiolo-magico


"C'era una volta una povera donna che viveva in campagna con il figlio di nome Louis.
L'unica ricchezza che possedevano era una mucca che dava loro il latte da vendere al mercato ogni giorno. Ma una mattina la povera bestia smise di fare il latte e Louis e sua madre si guardarono preoccupati.
-Che cosa faremo adesso?- chiese la santa donna preoccupata.”
 
[Johannah sbatte le palpebre e fissa il figlio che dovrebbe recitare la sua battuta, ma che in realtà è perso con lo sguardo adorante nella direzione del narratore.
-Louis?- lo richiama gentilmente non ottenendo però alcuna risposta; decide quindi di passare alle maniere forti -LOUIS WILLIAM TOMLINSON!-
Il liscio sospira in estasi.
-Sììì?- chiede senza staccare gli occhi dalla splendida visione che ha davanti a sé.
Jay incrocia le braccia al petto e scuote la testa sconsolata.
-Lou, tesoro della mamma, sei qui per recitare non per fissare Harry che fa da narratore.-
Il liscio sospira di nuovo.
-Ma non è colpa mia! È troppo fantastico! E la sua voce…è troppo fantastica…-
La donna ci rinuncia e alla fine guarda, supplichevole, nella direzione del genero.
-Ti prego, Harry, fa’ qualcosa tu.-
Senza alcuno sforzo, il riccio scende dal suo trespolo e si avvicina al marito.
-Lou, amore, concentrati. Se ti concentri finiamo prima, e se finiamo possiamo andare a casa a…-
Louis trema sotto la carezza delle dita affusolate del riccio e cerca di attivare il criceto che -come il 70% delle volte- è impegnato a fare il cosplay della pelle d’orso sul pavimento. Finalmente riesce a fare sinapsi e ad elaborare le parole del suo dolce consorte, scattando sull’attenti.
-Okok, ci sono! Sono pronto: riprendiamo da dove eravamo rimasti.-
La regia sospira sconsolata e inizia a pentirsi di aver fatto quella scelta di narratore, arrivando quasi a rimpiangere la dittatura di Gemma.]
 
“-Stai tranquilla, mamma.- disse il ragazzo cercando di tranquillizzarla -Partirò e andrò a cercare lavoro altrove.-
La donna lo guardò ancora più preoccupata.
-Ma sei ancora troppo giovane! Piuttosto preferisco vendere la vacca e poi, con quello che riusciremo a ricavare, vedremo il da farsi.-
Il ragazzo annuì sconsolato.”
 
[-Non sapevo che questa fosse una storia sulla prostituzione.-
Harry si gira, confuso, nella direzione di Nick comparso chissà da dove e chissà perché.
-Nick, che stai dicendo? Ma soprattutto: tu oggi non devi girare. Che cosa ci fai qui?-
Il ragazzo gli sorride.
-Non mi sarei mai perso l’occasione di vederti fare da narratore. Comunque mi riferivo al fatto che vogliono vendere Louis al mercato.-
Harry guarda con espressione corrucciata il suo copione.
-Veramente vogliono vendere la vacca al mercato…-
-Appunto. Non vogliono mandare Louis a vendersi al mercato?-
Harry fissa l’amico con sguardo di rimprovero e sta per ribattere quando sentono un urlo disumano giungere dalla fattoria:
-VENDO TE AL MERCATO, FACCIA DI CAVALLO! SEI TU LA PROSTITUTA! E STAI LONTANO DAL MIO HARREH. VIIIIIAAAAA! SCIÒ! LONTANOOOOO…-
Johannah fa appena in tempo ad afferrare il figlio sotto le ascelle e a trattenerlo. Il “piccolo” di casa Tomlinson si mette a scalciare e a dimenarsi.
-Lasciami, mamma, lasciami! Adesso lo sistemo io quello! Lasciami!-
Per fortuna, interviene Paul che scorta Nicholas lontano dal set e riporta la pace nel cast.
Harry manda un bacino al suo uomo che si calma e finalmente si riprende a girare fra i borbottii molesti del nano.]
 
“-Va bene mamma, allora, visto che è giorno di mercato, proverò ad andare a vendere la mucca.-
E detto questo, il ragazzo legò la bestiola e la condusse lungo il sentiero per il mercato della città.
Non aveva fatto molta strada quando davanti a lui vide un vecchio.
-Ciao, Louis.- lo salutò quello facendolo fermare curioso.
-Come sai il mio nome?-
Il vecchio gli sorrise e gli rispose con un’altra domanda:
-Dove vai con quella mucca? La vuoi vendere al mercato?-
Il ragazzo annuì confuso: quel vecchio era decisamente un tipo losco, conosceva troppe cose e lui manco sapeva chi fosse.
-Senti, facciamo un affare. Io ti do questi cinque fagioli magici e tu in cambio mi dai la tua mucca. Ci stai?-
Louis guardò il vecchio con espressione scettica, poi tutto tranquillo esclamò:
-Payno, ma mi hai preso per coglione?-”
 
[-STOOOP! LOUIS! NON È LIAM! È IL VECCHIO!-
Il liscio si guarda in giro ancora più confuso.
-Certo che è Liam! Riconosco ancora i miei amici, sai?-
Tutti tossicchiano dissimulando e poi Johannah borbotta, cercando di non farsi sentire:
-E lo dice quello che non ha riconosciuto i suoi amici vestiti da donna…-
Louis -per fortuna- non sente e continua a guardarsi in giro disperso. Tocca ancora a Harry intervenire alla fine: con cautela, per non spaventarlo troppo, si avvicina al marito ed inizia a fargli tenere carezze sulla testa.
-Lou, amore, concentrati. Quello che intendono è che, mentre reciti, non lo devi chiamare Payno...o Liam, o con altri soprannomi. Mentre si recita lui è il vecchio, capito?-
Il liscio annuisce, godendosi le ultime carezze, poi Harry ritorna a sedersi e si schiarisce la voce.]
 
“-Scordatelo, vecchio! Non venderei la mia mucca per non meno di dieci pezzi d’argento e quelli sono solo cinque fagioli!- esclamò offeso il ragazzo prima che il vecchio potesse continuare a perorare la sua causa.
-Ma fidati! Questi sono cinque fagioli magici! Se li pianti nascerà una pianta che sale fino al cielo e diverrai il possessore di innumerevoli ed inestimabili tesori. Se non tenti la fortuna, Louis, potresti poi pentirtene!-
Il liscio guardò la mucca e i fagioli. I fagioli e la mucca. La mucca e i fagioli. E alla fine si decide.
-Affare fatto, vecchio! Ecco a te la mucca e dammi i fagioli!-
Louis, tutto saltellante, ritornò verso casa e trovò la madre ad aspettarlo sulla porta.
-Sei già tornato? Quanto ci hai fatto? Dieci o quindici pezzi d’argento?-
Il ragazzo sorrise furbetto.
-Non indovinerete mai, madre!-
Alla donna s’illuminarono gli occhi, ma la luce si spense subito quando, nella mano del figlio, non vide delle monete, ma solo cinque miseri fagioli.
-CHE COSA HAI FATTO, FIGLIO DEGENERE?! PER COLPA TUA SIAMO ROVINATI!- strillò la donna percuotendo il figlio.”
 
[Johannah continua a malmenare il povero Louis che cerca di difendersi portandosi le braccia sopra la testa.
-Ahi, mamma, mi fai male! Mamma!-
Harry smonta per l’ennesima volta dal suo sgabellino e si avvicina alla suocera.
-Su, Jay.- dice tirandola delicatamente indietro -Ha pagato abbastanza per le sue malefatte.-
La donna lo guarda ansimante e poi si scusa con il genero. Alla regia non resta altro da fare se non chiamare la pausa pranzo e tutti se ne vanno con la speranza di ritornare più tranquilli e rilassati.
 
Dopo due ore sono tutti pronti - tranne Louis che sta comparendo in quel momento mentre finisce e di allacciarsi le bretelle.
-Scusate, dovevo svuotare la belva.- dichiara -Riprendiamo.-
Harry alza gli occhi al cielo, ma -come tutti- evita saggiamente di fare commenti.]
 
“La madre prese i fagioli del figlio e lì gettò fuori dalla finestra. Il ragazzo si intristì e andò a rifugiarsi in soffitta dove scoppiò a piangere e cominciò ad autocommiserarsi finché non si addormentò sfinito.
Quando, la mattina seguente, si svegliò, fuori dalla sua finestra era comparsa un’enorme e strana pianta. Subito si precipitò in cortile e, messosi alla base di essa, cacciò il nasino all’insù per vedere fin dove arrivava.
Il vecchio aveva ragione! Arrivava fino al cielo! Chissà quali tesori avrebbe trovato lassù!
Senza pensarci due volte, Louis iniziò ad arrampicarsi sul tronco della pianta di fagioli per andare in esplorazione. Tanto, cosa aveva da perdere?
 
[Louis inizia ad arrampicarsi come l’agile scimmietta che è (e che si è ricordato di essere dopo l’esperienza durante le riprese di Raperonzolo) e nel mentre si mette a brontolare:
-Guarda te cosa mi tocca fare! Nemmeno una gru c’è su questo set! Devo arrampicarsi a mani nude. Ah…che vita di stenti e di sofferenze…che regia di merda che ci è capitata! Ma possibile che non ci sia rimasto mezzo soldino dalle riprese precedenti? Prima di andare via giuro che lascio giù venti sterline per comprare una gru
(Con 20£ si compra una gru della Barbie, ma tanto per lui dovrebbe andare bene, no? cit. ParoleNelCuore02)! Tutto io devo fare insomma. Tutto io!-
Harry lo fissa, sconsolato, raggiungere la cima della pianta e quando sente il solito oplà dell’arrivo, si schiarisce la voce e riprende a narrare:]
 
“Finalmente Louis arrivò in cima e vide quella che aveva tutta l’aria di essere una strada sterrata che terminava davanti ad un enorme castello. Arrivato alla dimora, sentì un buon profumino, si arrampicò sulla finestra e nella stanza vide una donna.
-Mi scusi, signora, mi darebbe un po’ da mangiare? È da ieri sera che non mangio!-
La donna lo guardò con entrambe le sopracciglia alzate.
-Qualcosa da mangiare? QUALCOSA DA MANGIARE?!- si mise a sbraitare pestando i piedi per terra e diventando tutta rossa -SE NON TE NE VAI IMMEDIATAMENTE, MOCCIOSO DI UN MOCCIOSO, MIO MARITO ARRIVERÀ E TI MANGERÀ IN UN SOLO BOCCONE!-
Louis capì immediatamente che la donna non era cattiva, così si stampò in faccia la sua migliore espressione da cucciolo bastonato e alla fine la donna dovette cedere:
-OH, ANDIAMO! E VA BENE! MANGIATI QUESTO PANE CON BURRO E ZUCCHERO E POI LEVATI DALLE SCATOLE!-
Il ragazzo sorrise tutto contento e prese l’enorme fetta di pane addentandola. Non fece in tempo a dare un altro morso, che si sentirono echeggiare dei possenti passi lungo il corridoio.
La donna lo guardò preoccupata.
-PRESTO! NEL FORNO! SE TI VEDE MIO MARITO, TI MANGIA!-
Louis obbedì immediatamente e fece appena in tempo a nascondersi nel forno, che in cucina comparve un orco con una zazzera bionda in testa e tre capretti in mano.
-DONNA! SENTO ODORE DI CARNE FRESCA! PREPARAMI QUALCOSA DA MANGIARE CHE HO FAME.-
La donna lo guardò scettica.
-MA CHE DICI! LA CARNE FRESCA CE L’HAI IN MANO TU! E ADESSO FILA A LAVARTI LE MANI CHE C’È PRONTO! AVEVA RAGIONE MIA MADRE! NON SPOSARE QUELLO ZOTICONE ORCO IRLANDESE! NON TI TRATTERÀ MAI COME LA REGINA CHE SEI!-
Louis assistette a tutta quella commedia dal forno dove era nascosto. Avrebbe voluto fuggire, ma la donna gli fece cenno di aspettare.
Alla fine, quando ebbe mangiato a sazietà, l’orco si mise a contare i suoi sacchi di monete e finì per addormentarsi.
Il liscio, come un fulmine uscì dal forno e rubò un sacco pieno d’oro. Corse e corse finché non arrivò alla fine della strada dove stava il tronco da cui era salito. Si lasciò scivolare lungo il fusto e, una volta atterrato, si precipitò in casa mostrando alla madre il sacco di oro che aveva con sé.
-Dove l’hai preso? Non avrai fatto qualcosa d’illegale, spero!-
Il ragazzo scosse la testa rassicurante e la donna, stanca di farsi domande circa le stramberie del figlio, non chiese più nulla.
Madre e figlio vissero di rendita per un bel po’, ma un giorno l’oro finì e Louis decise di ritentare la fortuna.
Di nuovo si arrampicò sulla pianta di fagioli e di nuovo s’incamminò lungo la stradina.”
 
[Louis si ferma un attimo e, con le mani appoggiate alle ginocchia, riprende un attimo fiato.
Quando pensa di essere pronto fa un cenno a Harry e il riccio riprende, ma non prima di avergli mandato un bacino d’incoraggiamento.]
 
“Questa volta Louis trovò la moglie dell’orco seduta su un muretto a pelare patate.
-Buongiorno, signora! Mi darebbe qualcosa da mangiare?-
La donna alzò lo sguardo -scocciata- su di lui. Come osava quell’essere insignificante interrompere il suo lavoro?
Poi riconobbe il ragazzo e sbraitò:
-TU SEI IL MOCCIOSO DELL’ALTRA VOLTA! CHE COSA VUOI ANCORA?-
Il liscio la guardò e ripeté:
-Mi darebbe qualcosa da mangiare? Il mio pancino brontola tanto tanto…-“
 
[Harry interrompe la narrazione lanciando urletti adorabilmente eccitati davanti a quegli occhioni blu da cucciolo a cui non riesce a resistere.
Poi si rende conto che tutti lo stanno fissando, si scusa e -in imbarazzo- tossicchia e riprende con la storia:]
 
“La donna lo fissò severa.
-Ah…VUOI DEL CIBO? PRIMA MI DICI CHI È STATO A RUBARE IL SACCO D’ORO DI MIO MARITO!-
Louis la guardò spaventato, non sapendo cosa fare, poi il lampo di genio lo colpì come un tir in tangenziale
(Famosissimi tir dell’Inghilterra settecentesca. cit. ParoleNelCuore02) ed esclamò:
-Se magari mettessi qualcosa sotto i denti mi ritornerebbe in mente qualcosa…-
Alla fine la donna cedette e lo portò in cucina dandogli del pane con burro e zucchero.
Anche questa volta, Louis non fece in tempo a dare un secondo morso che sentì i passi dell’orco irlandese risuonare lungo il corridoio.
-PRESTO! NASCONDITI NEL FORNO O MIO MARITO TI MANGERÀ IN UN SOL BOCCONE! ANDIAMO, ALZA QUEL CULO SODO CHE TI RITROVI!-
Il liscio obbedì e si nascose di nuovo nel forno.
-DONNA! SENTO ODORE DI CARNE FRESCA!- tuonò l’orco in direzione della moglie.
-MA SMETTILA DI DIRE STUPIDATE! VAI A LAVARTI LE MANI, ZOZZONE DI UN MARITO, CHE ADESSO C’È PRONTO!-
Il povero irlandese sottomesso alla moglie obbedì, si lavò le mani e poi sedette a tavola.
Quando ebbe finito di mangiare rumorosamente il suo pasto, prese la gallinella che aveva portato con sé e le ordinò:
-Fai l’uovo!-
La gallina obbedì e Louis vide che quelle uova erano d’oro. Aspettò quindi che l’Orco si addormentasse e poi, come un fulmine, rubò la gallina e corse verso la fine della strada. Mentre fuggiva la bestiolina si mise a chiocciare facendo svegliare tutti, ma ormai loro erano troppo lontani e Louis si lasciò scivolare lungo il tronco.
-Mamma! Mamma!- esclamò entrando in casa.
La donna lo guardò stupita e il figlio gli mostrò che cosa sapeva fare quella gallina. La donna gli baciò la fronte e subito andò a barattare le uova d’oro al mercato con del cibo succulento.”
 
[-STOOP!- annunciò il regista -Ragazzi, ci fermiamo che è tardi! Ci ritroviamo qui domani mattina!-
Louis prende sottobraccio la gallina e si avvicina ad Harry. Il riccio guarda il marito, poi la gallinella e allunga le dita per accarezzare la testolina ciuffosa di entrambi.
-Kevinina viene a casa con noi questa sera, vero?- chiede il nano -Non vorrei che qualcuno le facesse fare una brutta fine.-
Harry lo guarda dubbioso, ma Louis sfodera di nuovo i suoi occhioni da cucciolo e al più piccolo non resta altro da fare che arrendersi.
-Va bene.- accorda alla fine -Ma resterà in giardino a beccare l’erba
(Famosissime galline erbivore. cit. ParoleNelCuore02).-
Tutto contento, il liscio solleva la gallinella sopra la testa e zampetta nei camerini per cambiarsi.
 
Il mattino seguente, ritorna sempre zampettante con Kevinina fra le braccia.
Harry -dietro di lui- saluta tutti e alla fine si siede sul suo sgabello, sorseggiando il caffè che qualcuno della troupe gli ha gentilmente portato (conscio del fatto che tra Louis e la gallina, il riccio non avrà riposato molto).
Il tempo di lasciare che tutti si preparino e si riprende con le ultime scene.]
 
“Con la gallina dalle uova d’oro, madre e figlio avrebbero potuto vivere per sempre nell’agiatezza. Ma Louis voleva di più: non era ancora soddisfatto del suo bottino. Così decise di arrampicarsi ancora una volta sulla pianta di fagioli e vedere quali altri tesori sarebbe riuscito a portar via.
Arrivato in cima e in fondo alla via, decise di non farsi vedere dalla moglie dell’orco che, come sempre, era intenta a spadellare per il marito. Sgattaiolando furtivo, si nascose dentro un otre vuoto e aspettò che l’Orco tornasse e poi si addormentasse.
Ed eccoli, i passi che riecheggiarono come colpi di cannone nel corridoio.
Ed ecco l’Orco che fece il suo ingresso in cucina.
-DONNA, SENTO ANCORA L’ODORE DI CARNE FRESCA! HO FAME!-
La donna si girò tutta indispettita:
-SARÀ L’ODORE DI QUEL MOCCIOSO DA CUI TI SEI FATTO FREGARE UN SACCO DI ROBA! SICURO È NASCOSTO NEL FORNO. GUARDACI E STAI ZITTO! E SE NON C’È NULLA VUOL DIRE CHE STAI RIMBAMBENDO!-
Il povero orco guardò nel forno, ma non ci trovò nulla. Con lo sguardo mogio decise, quindi, di sedersi a tavola e mangiare l’arrosto che la moglie aveva preparato per lui.
Dopo pranzo, si sedette sulla sua poltrona e tirò fuori l’arpa d’oro dal baule.”
 
[Niall si avvicina ad un baule e tira fuori Zayn -tutto vestito d’oro- prendendolo in braccio. Il moro si guarda in giro con sguardo omicida bloccando sul nascere qualsiasi forma di presa in giro.
Liam, lì vicino a Harry lo fissa con sguardo languido ed innamorato.]
 
“-Canta per me!- ordinò l’irlandese allo strumento e quello si mise a cantare con voce talmente dolce e soave che alla fine il biondo si addormentò russando rumorosamente.
Fu allora che Louis decise di agire: corse verso l’arpa, la afferrò caricandosela in spalla e corse verso l’uscita del castello.
-METTIMI GIÙ, ZOTICONE!- sbraitò l’arpa -METTIMI GIÙ! MI STANNO RUBANDO! AIUTO, MI RAPISCONO!-
L’orco si svegliò di soprassalto e si mise ad inseguire il liscio.
Il ragazzo corse a più non posso e alla fine, anche grazie al vantaggio che aveva sull’omone, riuscì a raggiungere il cortile di casa sua. Gettò a terra in fretta l’arpa -che si lamentò con un sonoro ahia! animale che non sei altro!- e chiamò a gran voce sua madre facendosi portare un’accetta. Iniziò a menare poderosi fendenti contro il fusto mentre l’orco cercava di raggiungere la terra.
Uno, due, tre, quattro, cinque colpi e finalmente la pianta di fagioli iniziò ad inclinarsi da un lato, sotto il peso dell’orco e della sua casa. Louis diede un ultimo colpo e alla fine la pianta crollò del tutto e svanì nel nulla.
Da allora lui e sua madre vissero per sempre nell’agiatezza grazie alle uova della gallina e allietandosi con la voce melodiosa dell’arpa.
Alcune voci dicono addirittura che, alla fine, Louis sposò un principe di un paese lontano e vissero per sempre felici e contenti.
Queste voci sono vere e quel principe sono io.”

(Ma sì, certo, molto realista questa storia: prima il cretino si fa abbindolare con cinque fagioli “magici” e poi sviluppa doti da topo d’appartamento. Really?! E poi...vogliamo parlare del fatto che nessuno faccia obbiezioni ad un principe che si sposa un ladro? Davvero?! Nessuno che dice niente?! Devo fare sempre tutto io! cit. ParoleNelCuore02)
 
[-Ottimo!- esclama il regista -Rapido e indolore! Bravi tutti!-
Nel suo angolino, il solito sceneggiatore -fresco di vacanze- gongola per il successo appena registrato.
Louis prende in mano la gallina e si avvicina a sua madre.
-Mamma, visto che io e Harry non possiamo tenerla, prenditi cura tu di Kevinina: fa delle uova buonissime e di sicuro schiamazza meno delle mie sorelle.-
La donna e il riccio scuotono la testa sconsolati, ma alla fine Johannah cede e prende la gallina con sé.
Liam e Zayn si avvicinano ai due sposini, mentre Niall è tutto intento a farsi rimproverare e a schiaffeggiare da James perché: -NIALL! QUESTA ERA RECITAZIONE! GUAI A TE SE TRATTI MALE LE DONNE! CHIARO?-
Alla fine è il moro a fare la fatidica domanda:
-Come mai non c’è Gemma?-
Il riccio sospira sconsolato.
-Si è beccata l’influenza e Lottie ha deciso di rimanere a casa con lei. Fizzie aveva una verifica a scuola, quindi il narratore hanno chiesto a me di farlo. Ma sarà la prima e l’ultima volta visto che qualcuno non riesce proprio a concentrarsi…-
Louis -al suo fianco- finge indifferenza e si mette a fischiettare. Il silenzio cala fra di loro e finalmente anche Niall li raggiunge con le guance rosse e gonfie.
-Ragazzi, ditemi che nelle prossime riprese non dovrò interagire con James! Gli voglio un sacco di bene, ma sono stanco di prenderle!-
Tutti si guardano interrogativi e poi è Harry a dare voce ai loro pensieri.
-In effetti…qual è la prossima fiaba?-
Tutti scuotono la testa palesando la loro ignoranza e facendo ricalare il silenzio.
-Ragazzi, a me piacerebbe recitare in Aladino.- interviene Zayn -Non hanno fatto praticamente nessuna fiaba araba! Questo me lo devono! Piuttosto pago io di tasca mia le riprese.- sbotta alla fine.
Liam lo appoggia immediatamente e così fanno anche gli altri tre.
-Allora è deciso.- conferma Louis -Alla regia arriverà il copione della fiaba di Aladino e finanziamo noi le riprese. Verrà una cosa fantastica! Harry?- chiede poi girandosi nella direzione di suo marito -Abbiamo un libro con la fiaba di Aladino, a casa?-
Il riccio ovviamente annuisce con la sua miglior espressione da che cavolo di domande mi stai facendo, nano di un marito?.
-Aspetta un attimo, Tommo.- l’irlandese lo guarda dubbioso -Cosa vuol dire? Lo scrivi tu il copione?-
Il nano sorride con quell’aria furbesca che tanto lo contraddistingue, mentre al suo fianco Harry lo guarda adorante.
-Semplice: anche quello di Peter Pan l’ho scritto io mentre mi annoiavo. Posso farlo anche per questo se mi date una settimana.-
Tutti lo fissano sconvolti e Louis gongola davanti a quella rivelazione confermata dallo sguardo adorante di Harry.
-Zaynie, vuoi fare Aladdin?- chiede poi.
Il moro si gira di scatto verso di lui spalancando la bocca offeso:
-Certo che no! Liam farà Aladino! Io voglio fare la principessa! Poi il resto dei personaggi decidi tu, ma su questo non transigo!-
E ancora offeso a morte, prende il povero Payno per un braccio e lo trascina fuori.
-Bè, direi che anche per noi è giunto il momento di tornare a casa.- annuncia infine il riccio.
Gli altri due annuiscono concordi e anche loro tornano verso le macchine.]





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.24 - ALiamino 


Appuntamento a...domenica




 

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Capitolo 25
*** 24 - ALiamino ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XXIV

ALiamino

 s-ALiamino


[Harry è seduto sulla sua poltrona preferita e sta cercando di leggere uno dei suoi libri. Sì, proprio uno di quelli che se lo cerchi nelle librerie, lo trovi nell'ultimo scaffale, dimenticato, tutto pieno di polvere. Uno di quelli che, se lo si cerca nel sistema bibliotecario, sarà stato preso in prestito dal massimo due persone. E una di quelle due è proprio Harry.
Piano alza lo sguardo verso suo marito, ancora tutto intento -con tanto di linguetta fuori per la concentrazione e gli occhiali riposa-vista sul nasino- a preparare il copione di Aladino. Si perde ad osservare le ditina agili che battono sui tasti del suo Mac e sorride soddisfatto. Sta per tornare alla sua lettura quando, all’improvviso, Louis si alza di scatto, chiude il Mac, se lo infila sottobraccio e, senza dire una parola, esce di casa.
Il riccio rimane per qualche minuto a fissare, sconvolto, il vuoto. Poi si gira verso la porta e, alla fine, con un’alzata di spalle, decide di non farsi domande e di ritornare al suo libro.
 
Il liscio torna una buona oretta dopo, facendo sbattere la porta di casa dietro di sé. Si risiede, batte ancora qualcosina brontolando contro i pakistani pretenziosi, e alla fine si gira a fissare la stampante.
-Perché non funziona?-
Tira due pacche -giusto perché quella è la prima cosa che gli viene in mente di fare- e solo dopo, quando si accorge che non serve a nulla, si appella alla somma conoscenza custodita dal marito.
-Harreh! Perché la stampante non funziona?-
-L’hai accesa?- chiede il riccio senza nemmeno staccare gli occhi dalle pagine che ha davanti a sé.
Louis lo fissa interrogativo per un po’, poi si gira verso la stampante e poi di nuovo verso il riccio.
-Non si accende da sola quando accendo il pc?-
Il riccio scuote la testa in segno negativo.
-Ah…- risponde solamente il nano, prima di decidersi ad accendere quell’aggeggio infernale e a portare a termine la sua missione.
 
Quaranta minuti dopo, il copione è stato imbucato nella casella della posta di fronte a Princess Park, pronto per essere recapitato alla regia.
Harry fa giusto in tempo a finire il capitolo e a mettere il segno, che il libro viene chiuso e rubato dalle sue mani.
-Signor Styles, lei che è un avido lettore…ha mai letto questo libro?- chiede malizioso il liscio sedendosi sulle gambe di suo marito.
-Quale libro, signor Tomlinson?- ribatte il riccio, ancora più malizioso.
Louis si avvicina piano all’orecchio del consorte e sussurra:
-Si chiama “il mio culo”.-
Harry ghigna malizioso, stringendo le mani sulle natiche del marito e alzandosi dalla poltrona.
-Sì, l’ho già letto e lo conosco a memoria. Ma non mi dispiace rileggerlo per l’ennesima volta.-
Con un calcio, il riccio chiude la porta della camera e si ributta sulla sua lettura preferita.
 
Una settimana dopo vengono convocati agli studios dalla regia, pronti per girare un altro capolavoro.  Assegnate le parti, già ampliamente -e minacciosamente- esplicitate dal copione, l’aiuto-regista dà il ciak e le riprese cominciano.]
 
“Aladino stava bighellonando in strada come suo solito, quando gli si avvicinò uno sconosciuto.”
 
[-Payno! Gesù Cristo, e tu quello lo chiami ‘bighellonare’? Sembri uno che sta cercando qualcosa che ha perso! Più bighellonante!- sbraita il nano.
Harry gli tira una pacca sulla nuca.
-Ma la vuoi smettere di importunare il povero Liam e li lasci girare? Abbiamo appena iniziato e tu già hai interrotto!-
Louis si massaggia la nuca e poi si gira verso suo marito. Lo fissa per qualche secondo -cercando di non perdere troppa bava- e poi esclama:
-Non è colpa mia se non sa bighellonare! E tu! Chiudi quel gilet!-
Il riccio alza un sopracciglio.
-Lou, questi gilet vanno tenuti aperti! Pure tu dovresti lasciarlo sbottonato! E poi, non hai mai visto come è rappresentato un genio della lampada?-
-Ma così tutti possono vedere i tuoi quattro capezzoli.-
Harry alza gli occhi al cielo e trascina via, esasperato, quel casinista del marito.
Liam e Simon si rimettono in posizione, Gemma si sistema sullo sgabello e finalmente riprende:]
 
“L’uomo aveva una lunga barba fluente, ricche vesti ricamate e uno strano sguardo penetrante.
-Sei tu Aladino, il figlio del sarto?- chiese al ragazzo.
Aladino annuì, sorpreso che lo sconosciuto lo conoscesse.
E fu più sorpreso ancora quando l’uomo, sospirando, gli gettò le braccia al collo e gridò:
-Allora sei proprio tu!-”
 
[Si sente un ringhio ferino propagarsi per tutto il set.
Un ringhio che non si era mai sentito prima.
Compare Zayn, già vestito da principessa, con Paul alle calcagna che cerca di trattenerlo e farlo calmare.
-Giù le mani dal mio uomo! Solo io posso toccarlo così! Io e le persone che hanno il mio permesso! E tu non ce l’hai, Simon! Quindi giù le mani dal mio uomo!-
Simon si stacca immediatamente da un Liam, chiaramente imbarazzato, e finalmente Zayn si calma.
Paul lo riacciuffa e lo riporta nei camerini.
-Ma riuscirò mai a fare il mio lavoro, oggi? No perché, se andiamo avanti così, col cavolo che la prossima volta faccio ancora la narratrice! Vi arrangiate!-
Tutti si rimettono in riga a quella sfasata della Narratrice Suprema e si ricomincia.
Per l’ennesima volta.]
 
“-Che state dicendo?- replicò Aladino, liberandosi dall’abbraccio -Chi siete? Siete forse un pazzo maniaco che rapisce i poveri ragazzi indifesi e puri di cuore come me?-
L’uomo sembrò perplesso.
-Forse tuo padre, mio fratello, non ti ha mai parlato di me?- bisbigliò affranto.
-No. Mio padre è morto da qualche anno.- rispose Aladino -Adesso siamo solo io e la mamma.-
Lo sconosciuto singhiozzò sotto i baffi, in modo melodrammatico.
-Ed è per questo che sono qui.- disse piagnucolando -Ho saputo della morte di mio fratello
(Dopo qualche anno? Alla buon’ora! cit. ParoleNelCuore) e sono venuto per prendermi cura di te, caro nipote.-”
 
[Zayn ricompare ancora, mezzo trattenuto da Paul.
-Infame! Non ci si prende gioco così delle povere creature pure di cuore! Impostore!-
Basta un’occhiataccia e un ringhio di Gemma per far ritornare -di sua spontanea volontà- il moro nei camerini.]
 
“Gli mise in mano una moneta d’oro e disse:
-Dalla a tua madre e avvertirla. Dille di preparare qualcosa di buono, visto che lo zio verrà a cena. Ne ho in serbo molte altre per te.-
Aladino, da bravo ragazzo quale era, annuì e diede indicazioni al presunto zio.
-Abitiamo nella vecchia bottega del sarto, alla fine della strada. Ci vediamo tra poco, zio.- disse prima di correre a casa.
Lo sconosciuto lo guardò allontanarsi con un gelido sorrisetto sulle labbra.”
 
[Zayn sta per interrompere di nuovo, ma Paul riesce a bloccarlo prima e Gemma può andare avanti indisturbata con il suo lavoro.]
 
“Aladino non poteva saperlo, ma quell’uomo era un mago cattivo. Aveva letto in un libro di magie che in città esisteva un giardino sottoterra dove era custodito un oggetto dotato di grandi poteri e grandi responsabilità
(Effettivamente... cit. ParoleNelCuore). L’unica persona che poteva impossessarsene, però, senza essere tramutato in pietra era un ragazzetto povero, di nome Aladino appunto.
-Il mio ricco zio viene a cena tra poco!- esclamò Aladino entrando in casa e sbattendo la porta come tutti i ragazzacci ribelli e bighellonanti della sua età.
-MA DICO?! DOV’È FINITA L’EDUCAZIONE CHE TI HO INSEGNATO? E SMETTILA DI DIRE ASSURDITÀ E DI PRENDERE IN GIRO LA TUA POVERA MADRE!- lo rimproverò sbraitando sua madre -TU NON HAI NESSUNO ZIO! MEN CHE MENO RICCO!-
Il povero Aladino si ritirò tremante in un angolo e con mani ancora più tremanti tirò fuori la moneta d’oro e la porse alla donna con il volto ancora tutto paonazzo.
-Mi…mi ha dato questa…e ha detto di…di preparare qualcosa di buono per cena.-
La madre sgranò gli occhi alla vista della moneta, la strappò dalle mani del figlio e si precipitò subito al mercato.”
 
[-Bene, ragazzi. Quindici minuti di pausa: giusto il tempo perché il povero Liam si possa riprendere dallo spavento appena preso.-
Charlotte si avvicina con tranquillità al suo cognato preferito.
-Anche questa è opera di mio fratello, vero?-
Harry annuisce tutto soddisfatto e poi risponde:
-Sì e l’abbiamo finanziata noi cinque. Zy si è giustamente lamentato che non ci fossero fiabe arabe e che avrebbe voluto fare questa. Così ci siamo messi all’opera.-
-Siete fantastici, ragazzi! Ora raggiungo Gemma che è già un pochino nervosa: non vorrei che mi uccidesse qualcuno...-
Appena se ne va un Tomlinson, ecco che ne compare un altro (spuntano come funghi, quelli!):
-Che voleva mia sorella?-
-Sapere se fosse ancora opera tua e congratularsi con noi.-
Il liscio alza le spalle e poi, accompagnato dal marito, si avvicinano al set dove stanno per riprendere a girare.
Gemma lancia un sorriso a Charlotte e riprende:]
 
“Quando quella sera si sentì bussare alla porta, era già pronta una cena succulenta.
Aladino aprì ed entrò il mago, carico di doni: dolci, vino e una boccetta di profumo per sua madre. Appoggiò tutto per terra e s’inchinò profondamente davanti a lei:
-Cara sorella, è con immenso piacere che finalmente ti conosco.- disse con voce caramellosa.
-Mi…mi spiace che non sia accaduto prima.- balbettò la madre di Aladino, tutta confusa -MA ‘CARA SORELLA’ LO DICI A TUO FRATELLO! NON A ME!!-
L’uomo ai suoi piedi piagnucolò, sia per lo spavento sia per la recitazione che aveva messo in atto:
-Povero fratello mio. Vorrei tanto averlo visto ancora una volta prima che morisse.-
-Su, su.- cinguettò la madre di Aladino -Ora sei qui ED È QUESTO L’IMPORTANTE!-
-Sì!- rispose il mago sempre più terrorizzato, cercando di stamparsi in faccia un bellissimo sorriso smagliante -Ho promesso solennemente di prendermi cura di voi e intendo mantenere la promessa.-
Poi, a tavola, chiese ad Aladino:
-Dunque, ragazzo mio, che mestiere hai imparato
(Ed ecco che inizia la solita solfa dei parenti che fanno domande scomode ai pranzi di famiglia. cit. ParoleNelCuore)?-”
 
[-LUI È IL MIO RAGAZZO! NON IL TUO! MIOOOOO!-
Tutti si girano verso la zona camerini.
-QUALCUNO RINCHIUDA ZAYN DA QUALCHE PARTE FINCHÈ NON TOCCA A LUI!- strilla il regista vedendo Paul già pronto all’azione.
Dopo pochi minuti le grida smettono e si sente una porta che viene chiusa a doppia mandata.
Tornata la pace, Gemma continua:]
 
“Aladino arrossì e chinò la testa.
-ALADINO NON NE VUOLE SAPERE DI IMPARARE!- disse sua madre -È LA MIA DISPERAZIONE! LA MIA DISGRAZIA!-
-Così non va.- disse il mago -Dimmi che mestiere vuoi fare, Aladino, e io ti aiuterò.-
Aladino si contorceva sulla seggiola. Non aveva nessuna voglia di lavorare, ma non osava confessarlo.”
 
[-Il ruolo perfetto per quella secchia di Payno, insomma.- sussurra il nano all’orecchio di Harry (dopo averlo fatto abbassare alla sua altezza ed essersi alzato sulle punte).
Il riccio ridacchia sottovoce in modo che nessuno li senta e le riprese possano andare avanti ininterrotte.]
 
“Il mago capì l’antifona.
-Che ne diresti se ti aprissi un negozio di profumi? Non dovresti fare altro che startene lì a fare soldi a palate.- propose con uno scaltro sorriso.
Aladino non riusciva a crederci.
-Sì, grazie zio.- rispose con un gran sorriso.
 
Il giorno seguente il mago portò Aladino nel più elegante negozio di abbigliamento della città. Aladino ne uscì tutto sorridente, vestito di seta turchese. A mezzogiorno pranzarono in un lussuoso ristorante e poi girovagarono in cerca della strada migliore per aprire il negozio di Aladino.
 
Il mattino dopo, il mago disse ad Aladino:
-Domani apriremo il tuo negozio, ma prima voglio mostrarti qualcosa. Vieni con me.-
Partì di gran carriera e Aladino faticò non poco a stargli dietro. Il mago lo condusse nel parco reale, dove si aggirarono finché giunsero ad un pergolato.
Il mago fece un gran sorriso ed esclamò:
-Eccoci arrivati!-
Dando una pacca sulle spalle al ragazzo sconcertato, il mago raccolse dei rametti e accese un fuoco. Poi si frugò nelle tasche e tirò fuori una scatolina, da cui prese un pizzico di polvere. La gettò con abilità nel fuoco e bisbiglio un incantesimo.
BOOM!”
 
[Liam, dallo spavento, tira un’imprecazione degna di Louis -che lo sta guardando fiero al fianco di Harry.
Il regista fa segno a tutti di andare avanti.]
 
“Un nuvolone di fumo scarlatto si levò dal fuoco e la terra si aprì, mettendo in luce una botola coperta da una pietra.
Aladino fu preso dal panico. Si girò, pronto a fuggire, ma il mago lo agguantò per la collottola, urlandogli:
-Dove credi di andare?-
La maschera della cortesia era sparita dalla sua faccia.”
 
[Si sente Zayn che cerca di sfondare la porta a calci, ma senza successo.
Tutti lo ignorano e vanno avanti come se nulla fosse.]
 
“Ma alla vista dell’espressione impaurita di Aladino recuperò subito il sorriso.
-Aladino, fidati di me. Sono il tuo zietto.- disse in tono carezzevole -Se farai come dico io diventerai ricco.-
Aladino deglutì a fatica.
-Cosa devo fare?- chiese.
-Prima di tutto, apri la botola.- rispose l’atro.
Aladino afferrò il manico della botola e tirò. Con sua grande sorpresa, si aprì facilmente rivelando una buca profonda.
-Proprio come era scritto nel libro.- bofonchiò il mago, ridacchiando tra sé.
-Ora fa’ attenzione.- disse -Lì sotto troverai una lampada a olio e un mucchio di tesori. A me basta che mi porti la lampada e tu puoi tenerti tutti i tesori che vuoi.-
Poi si sfilò l’anello dal dito e glielo porse.
-Questo anello ti proteggerà.- disse e calò il ragazzo nella buca.
Sul fondo c’era un corridoio che conduceva ancora più in basso. Aladino lo percorse caproni e si ritrovò in uno splendido giardino pieno di alberi carichi della più svariate gemme rifulgenti. Andò in giro finché trovò una lampada piuttosto ammaccata, appesa a un gancio su un muro.
-Non sembrerebbe niente di speciale.- pensò.
Ma se la mise ugualmente in tasca e tornò di corsa verso gli alberi. Dopo aver preso tutte le gemme che poté, tornò dal mago.
-Tirami su.- gli disse.
Si era caricato troppo per riuscire a saltar fuori da solo.
-Prima passami la lampada.- disse il mago.
-Non posso. È sepolta sotto un mucchio di gemme, dentro la mia tasca.- rispose il ragazzo -Dammi la mano.-
Il mago strizzò gli occhi rabbioso:
-Non cercare di farmi fesso, ragazzo. Dammi la lampada!-
-Te la darò appena sarò fuori.- rispose Aladino.
Ma il mago era convinto che il ragazzo volesse tenersi la lampada e s’infuriò.
-Se non posso averla io, allora non l’avrà nessuno.- gridò, sbattendo la pesante botola di pietra.
Aladino lo sentì mormorare un incantesimo per sigillare la pietra
(Molto utile, considerando che l’ha lasciato con un GENIO in una lampada! cit. ParoleNelCuore).
-Non lasciarmi qui!- implorò.
Nessuno rispose e il ragazzo capì di essere stato ingannato.
-Quello non era mio zio.- disse tra i singhiozzi -Mi ha cercato solo per impossessarsi di questa stupida lampada. Morirò qui dentro!-
Torcendosi le mani dalla disperazione, sfregò l’anello che gli aveva dato il mago. Scoppiò un gran lampo di luce e apparve un genio color zaffiro.”
 
[Harry sospira davanti alla figaggine del suo uomo con il gilet slacciato sul petto e la pelle tutta sberluccicosa.]
 
“-Come posso servirti, padrone?- chiese incrociando le braccia al petto
(Ok, il tizio è doppiamente stupido! cit. ParoleNelCuore).
Ad Aladino si rizzarono i capelli in testa. Non aveva mai visto un genio.
-Chi…chi sei?- balbettò terrorizzato, con un filo di voce.
-Sono il genio dell’anello.- rispose l'altro -Temimi! Anche se, finché avrai l'anello al dito, potrai ordinarmi di fare tutto quello che desideri.-
-Puoi farmi uscire di qui?- chiese Aladino speranzoso.
-Ogni tuo desiderio è un ordine.- rispose sghignazzando il genio blu.
Si levò una nuvoletta di fumo e Aladino si ritrovò davanti a casa. Entrò di corsa e raccontò a sua madre quello che era successo.
-NON AVREI MAI DOVUTO FIDARMI DI QUELL’UOMO!- si lagnò sbraitando lei -MA L’IMPORTANTE È CHE TU SIA QUI!-
-Non solo.- proseguì Aladino -Ora ho anche qualcosa da vendere al mercato.-
E mise sul tavolo tutte le gemme e la lampada a olio. La madre di Aladino restò senza parole, poi guardò perplessa la lampada tutta sporca.
-Potresti vendere anche questa.- disse -SE SOLO FOSSE PRESENTABILE!-
La prese e cominciò a lucidarla. All’istante si sprigionò un gran nuvolone e apparve un enorme genio verde.
-Come posso servirvi?- tuonò sorridendo.
La madre di Aladino strabuzzò gli occhi e crollò per terra, come morta. Aladino, che ormai sembrava aver fatto l’abitudine ai geni, disse:
-Portaci qualcosa da mangiare, per favore.-
-Ogni tuo desiderio è un ordine.- rispose gentile il genio.
In me che non si dica scomparve e ritornò con innumerevoli piatti d’oro, colmi di manicaretti degni di un re.”
 
[Gemma guarda stupita il copione: davvero quella passivella di Lulù conosce la parola ‘manicaretti’?
Meglio non farsi domande e andare avanti.]
 
“Li depose sulla tavola e sparì di nuovo.
Aladino fece vento alla madre.
-È ANDATO VIA?- chiese lei tornando in sé.
-Non preoccuparti.- le disse il figlio -Pensiamo piuttosto a mangiare.-
Non avevano mai assaporato cibi così squisiti e, una volta che ebbero terminato, Aladino esaminò i piatti.
-Questi devono pur valere qualcosa…- disse.
-Sono nostri? Possiamo venderli?- chiese la madre -E QUELLO ERA UN GENIO? FORSE MEGLIO NON AVERCI NIENTE A CHE FARE! DISFIAMOCI ANCHE DELLA LAMPADA.-
-Neanche per songo!- esclamò Aladino -Con questa lampada possiamo avere tutto quello che vogliamo, quando vogliamo.
(Oddio, un protagonista con un minimo di sale in zucca! cit. ParoleNelCuore)-
Quel pomeriggio, Aladino andò al mercato a vendere i piatti e tornò a casa con un bel gruzzoletto. Quando la madre lo vide, si convinse che era meglio tenere la lampada.
Vissero felici e contenti per qualche settimana. Ogni sera il genio portava una gustosa cenetta e ogni mattina Aladino vendeva i piatti su cui era stata servita. Sia lui che la madre ormai potevano permettersi di comprare tutto quello che volevano.
 
Un giorno, sulla piazza del mercato si era radunata una gran folla.
-FATE LARGO!- si udì gridare e apparve il corteo reale.”
 
[Zayn viene liberato e ricompare scuro in volto -tranne per un breve e fugace sorriso a Liam- e si posiziona sulla portantina con il suo bellissimo abito di raso e tutti i gioielli preziosi ad adornarlo. Il velo trasparente davanti al volto.
Quattro tizi a caso, con un minimo di forza fisica che -con Gemma impegnata- su quel set manca, lo tirano su ed entrano in scena con la portantina sulle spalle.]
 
“Tutti chinarono la testa, tranne Aladino che continuò a guardare.
Un fruttivendolo gli bisbigliò:
-Ti conviene chinare il capo prima che ti venga mozzato! Sta arrivando la principessa.-
Aladino obbedì, ma al passaggio della principessa le lanciò un’occhiata furtiva e nel vederla fu colto dalle vertigini. Era molto più bella di quanto immaginasse.”
 
[Liam decide che per oggi le riprese si concludono lì. Con agilità salta sulla portantina e rapisce Zayn ancora vestito da principessa.
-Ciao a tutti! Ci vediamo domani mattina per andare avanti. Buona cena e buona notte per dopo. Ricordate a Niall che domani comparirà.-
Tutti lo fissano basiti e increduli: nessuno si aspetta un comportamento così da Liam Payne!
Louis e Harry si fissano per qualche istante e poi scoppiano a ridere.
-Mi sa che questa volta ci hanno rubato la scena!- esclama il riccio.
Il marito alza le spalle e poi, prendendolo per mano, imita l’amico ed esce dagli studios senza salutare.
Perché si sa: Louis Tomlinson non saluta la gente. È la gente che deve salutare Louis.
 
Il mattino seguente, i ragazzi sono già pronti e sono tutti inginocchiati davanti allo sgabello di Gemma.
-Io giuro.- dice la ragazza passando lo sguardo su ognuno di loro e indicandoli -Il primo che fa un’interruzione di troppo le prende! E non solo! Smetterò di fare la narratrice! Dovrete pregarmi e supplicarmi di tornare, chiaro?-
Tutti annuiscono spaventati (perfino James e Simon) e, ad un cenno della castana, si mettono nelle loro postazioni.]
 
“Il ragazzo corse a casa, stordito dalla felicità.
-SI PUÒ SAPERE COSA DIAVOLO TI SUCCEDE?- chiese la madre.
-Sono innamorato.- rispose Aladino sognante.
-Di chi?- chiese esasperata e curiosa sua madre.
-Della figlia del sultano.- rispose lui sospirando.
La povera donna impallidì e subito dopo divenne rubiconda* 
(‘Rubiconda’? Sul serio?! Il nano si sta superando! cit. ParoleNelCuore).
-QUELLI CHE OSANO GUARDARLA VENGONO UCCISI!- sbraitò.
-Io la sposerò.- affermò Aladino.
La madre restò a bocca aperta fissando, sconvolta, il figlio.
-MA DICO, SEI IMPAZZITO?- disse a gran voce.
-No.- rispose tranquillamente Aladino e passò subito all’azione. Mise tutte le gemme in una ciotola d’oro e disse: -Per favore, mamma, puoi portarle in omaggio al sultano, chiedendo la mano di sua figlia per me?-
Sua madre si sedette al tavolo mettendosi le mani nei capelli e tirandoseli.
-Come potrò chiedere al sultano se la sua unica figlia vuole sposare il figlio di un sarto?- chiese.”
 
[Zayn compare, ancora non del tutto vestito- ed urla:
-SÌ, SÌ! LO VOGLIO!-
Il povero Liam lo fissa interdetto, poi spalanca la bocca:
-Dici davvero?-
Il moro annuisce e la bocca del castano si spalanca ancora di più:
-NON POTEVI FARMELO CAPIRE PRIMA! MI SAREI PROTATO L’ANELLO! SONO ANNI CHE ASPETTO!-
I due si guardano ansanti per parecchi secondi, mentre Gemma decide che può sorvolare su questa interruzione: fosse stata al loro posto avrebbe fatto peggio.
A fomentare ancora di più l’imbarazzo -ovviamente- ci pensa Louis che, sciabattando con le sue pantofole da genio, passa ed esclama:
-Principianti, sempre portarsi l'anello appresso! Non si può mai sapere quando arriva il momento giusto.-
Harry annuisce in pieno accordo con il suo molestatore di fiducia e poi aggiunge:
-Sì, ma non vale tenerlo nella scarpa o nelle mutande come qualcuno di mia conoscenza…-
Il liscio ghigna beffardo e il resto dei presenti decide che è molto meglio riprendere il film che indagare.]
 
“Ma Aladino non volle sentir ragioni, così sua madre si fece ricevere dal sultano, si gettò ai suoi piedi e disse:
-Prima che io chieda quello che sto per chiedere, domando perdono per quello che chiedo. Ma sono solo una povera donna maltrattata e schiavizzata.-
Il sultano nascose a fatica un sorriso.
-Niente paura.- replicò -Vedrò di non arrabbiarmi, ma solo se mi porti delle crocchette di pollo.-”
 
[Gemma alza lo sguardo sconvolta e fissa Lottie.
-Crocchette di pollo? Avevano le crocchette di pollo? O tuo fratello lo ha scritto solo per far contento il nostro sultano irlandese?-
La bionda alza le spalle e la castana si arrende tornando a seguire la scena.]
 
“-Bene. Sono qui per chiedere in nome di mio figlio la mano di vostra figlia.- rispose la madre di Aladino.
-Che audacia!- urlò il sultano tra il divertito e l’indignato. Un mormorio di approvazione si diffuse nella sala.
Allora la madre di Aladino mostrò la ciotola piena di splendide gemme e aggiunse:
-Mi ha detto di darvi questa e purtroppo non sono crocchette di pollo.-
Il mormorio si trasformò in un ‘oh’ di meraviglia, non appena il bagliore delle gemme rischiarò tutta la sala. Il sultano restò sbalordito.
-Non ho mai visto un simile splendore.- ammise -Sai quante crocchette di pollo ci compro con queste?-
Il consigliere del sultano si schiarì rumorosamente la gola. Il sultano gli aveva promesso di dare in sposa la principessa a suo figlio e non voleva che sua maestà scordasse quella promessa.
Il sultano gli lanciò un’occhiata e disse, rivolto alla madre di Aladino:
-Grazie del dono. Ritorna tra un mese e con delle crocchette di pollo e potrei riconsiderare la tua proposta.-
La donna corse a casa a riferire tutto al figlio.
-Significa di sì!- giubilò* 
(‘Giubilò’? Il nano sta davvero superando se stesso. cit. ParoleNelCuore) il ragazzo e si mise a ballare con la madre per tutta la stanza.
 
Passò una settimana e Aladino aveva sempre il sorriso sulle labbra, ma un giorno, mentre andava al mercato, vide che le strade erano tutte imbandierate* 
(Sempre più scioccata. cit. ParoleNelCuore).
-Che succede?- chiese ad una ragazza.”
 
[Liam si spaventa ritrovandosi Louis vestito da ragazza, con il musetto barbuto nascosto dietro al velo. Ma è solo un attimo di turbamento che può essere scambiato per ottima interpretazione e infatti le riprese non vengono interrotte.]
 
“-Dove vivi, bello mio?- lo canzona l’altra prima di riprendere -Questa mattina la principessa sposa il figlio del consigliere del sultano.-
Aladino la guardò con gli occhi sbarrati.
-Ma se è la mia promessa sposa!- protestò e, veloce come una scheggia, corse via, accompagnato da un coro di risate.
 
Aladino misurò tutto il giorno la sua stanza a passi nervosi, incerto sul da farsi.
Alla sera, quando sua madre andò a letto, sfregò la lampada.
-Voglio che porti da me la principessa- disse al genio verde -e che cacci suo marito in cima a una montagna innevata.-
-Ogni tuo desiderio è un ordine.- rispose il genio, sorridendo come sempre.
Un attimo dopo apparve la principessa, tutta confusa e con la spazzola sollevata a mezz’aria.
-Sto sognando?- disse.”
 
[Louis si avvicina al povero Liam che, senza nemmeno rendersene conto, ha iniziato a perdere sangue dal naso alla vista celestiale di Zayn con indosso una parrucca e una vestaglia da notte dorata.
Con la grazia che lo contraddistingue, il nano prende i tamponi che ha in mano e li ficca nel naso del povero Payno, facendolo gemere dal dolore. Il ragazzo non riesce comunque a staccare gli occhi dal suo uomo e la regia è costretta ad annunciare una pausa.
Gemma ringhia tutto il suo disappunto verso il genere maschile incapace di trattenere i suoi istinti animali, ma, per fortuna, Lottie è pronta a placarla e insieme vanno a bersi un caffè in mensa.
 
Quando ritornano, la castana sembra un attimo più tranquilla e Lottie un po’ più rilassata.
La situazione sembra essersi calmata, almeno finché non compare il nano molesto sciabattando ed esclamando:
-Sveltina tranquillante?-
Gemma è pronta a mettergli le mani al collo e a strangolarlo, perché, secondo il suo modesto parere, quella Passivellina di suo cognato dovrebbe sapere quando una donna è in quel periodo.
Ha quattro sorelle! (Ok, ma non tutti sono Liam che è cresciuto aspettando che gli arrivasse il ciclo! cit. ParoleNelCuore)
Piano avvicina le mani  verso il suo delicato e piccolo collo, ma, in lontananza, vede il fratellino che gli fa quegli occhioni da cucciolo bastonato, con tanto di labbruccio sporgente, a cui non sa resistere. Così la castana fa dei bei respiri profondi -con l’assistenza di Lottie ovviamente-, conta fino a un milione e ritorna al suo sgabello sperando di fare il prima possibile ed andare a casa.
Giusto per sicurezza, affinché nessuno dimentichi le sue parole di quella mattina, lancia sguardi intimidatori a destra e a manca instaurando un regime di assoluto terrore
(Roba che Robespierre levati proprio. cit. ParoleNelCuore).]
 
“-Non ti spaventare.- le rispose gentilmente Aladino -Siediti un momento, ho bisogno di parlarti.-
La principessa si sedette, un po’ nervosa, e Aladino attaccò a parlare, raccontando storie sulla sua infanzia. Dopo un po’, lei si sentì a suo agio e cominciò a ridere e a raccontare a sua volta storie della sua infanzia. Quando furono stanchi, si sdraiarono fianco a fianco e si addormentarono.
 
Di primo mattino, mentre la principessa dormiva, Aladino chiamò il genio verde.
-Per favore, riporta a casa la principessa e suo marito.- disse.
-Ogni tuo desiderio è un ordine Aladino.- rispose il genio strizzandogli l’occhio dietro i lunghi boccoli castani.
La principessa fu portata via nel sonno. Quando si svegliò e si ritrovò nel suo letto, accanto al marito semi-congelato e senza parole, non seppe più cosa pensare.
 
La notte seguente, Aladino ordinò di nuovo al genio di portargli la principessa e di cacciare il marito in cima a una montagna. Quella volta, appena arrivata, la principessa fece un sorriso radioso.
-Eccoti di nuovo.- disse -Non capisco cosa significhi, ma, dal momento che sono qui, raccontami ancora delle storie.-
E si raccontarono ancora tante storie, fino a notte fonda.
Quando la principessa si addormentò, Aladino, contemplando e giocando con i lunghi capelli neri che le ricadevano sulle spalle, pensò:
-Com’è bella! Speriamo che il mio piano funzioni.-
 
La mattina, quando la principessa è il marito battendo i denti si ritrovarono nel loro letto, non ebbero niente da dirsi.
 
La terza notte, quando la principessa comparve in casa di Aladino, gli rivolse un sorriso radioso.
-Tu sei molto più divertente di mio marito, che è un tipo così freddo e noioso
(Prova tu a passare tre notti di fila su una montagna! cit. ParoleNelCuore).- disse -Vorrei poter passare tutto il mio tempo con te e non sognare soltanto di essere qui.-
 
Il mattino dopo, a colazione, il sultano si accorse che sua figlia e il marito avevano l’aria depressa.
-Qualcosa non va?- chiese con la bocca piena di dolci.
Il figlio del suo consigliere sbottò:
-Non ne posso più! Non ho nessuna voglia di passare la notte in cima a una montagna innevata per il resto della mia vita. Questo matrimonio deve finire, e subito!-
Il sultano, stupefatto come se gli avessero portato via tutto il cibo senza un motivo, guardò sua figlia, che annuì in segno di assenso.
-D’accordo, come volete.- disse con un sospiro.
E così il matrimonio fu sciolto.
 
Il giorno dopo, la madre di Aladino rese di nuovo visita al sultano. Si avvicinò al trono innervosita dalla società e dai figli insistenti e s’inchinò.
-Mi avete detto di tornare dopo un mese.- disse porgendo al sovrano anche un piatto pieno di crocchette di pollo -Eccomi qui, altezza. Concedete la mano di vostra figlia a mio figlio?-
Il sultano la guardò infastidito, come la vostra Suprema Narratrice, sta guardando infastidita tutti voi.”
 
[Gemma li fissa tutti ad uno ad uno, giusto per ribadire la sua supremazia. Tutti deglutiscono terrorizzati e lei riprende soddisfatta.]
 
“Certo, il matrimonio di sua figlia era andato storto, ma questo non significava che ora concedesse la sua mano a chiunque.
-Se tuo figlio è in grado di farmi avere quaranta piatti d’oro colmi di gemme, portati da quaranta danzatrici.- disse già assaporando il gusto di vittoria che, a quanto pare, sapeva di crocchette di pollo ben speziate -Solo allora potrà aspirare alla mano di mia figlia.-
La madre di Aladino si precipitò a casa di corsa e per poco non le venne un infarto per lo sforzo
(Povero James! Sempre lui che corre. Ahahah cit. ParoleNelCuore).
Dieci minuti dopo si sentì un tremendo rumore fuori dal palazzo e il consigliere del sultano entrò di corsa nella sala del trono, pallido e spaventato.
-Che succede?- chiese il sultano indispettito per essere stato interrotto durante il suo spuntino di metà mattina.
-Venite voi stesso a vedere.- Fu la laconica risposta.
Il sultano riuscì a stento a credere ai suoi occhi.
Tra squilli di trombe, melodie di flauti e di cembali, si avvicinavano a palazzo quaranta danzatrici che reggevano quaranta piatti colmi di splendenti gemme. Dietro di loro avanzavano quaranta musicanti in groppa a quaranta elefanti.
Nel mezzo, in sella a un cavallo bianco, cavalcava Aladino, simile in tutto e per tutto a un principe, e lanciava a destra e a sinistra monete d’oro, tra il plauso*
(‘Plauso’...wow cit. ParoleNelCuore) della folla.
Il sultano gli andò incontro. Aladino smontò da cavallo e s’inchinò.
-Maestà, sono venuto a chiedere la mano di vostra figlia.- disse.
Al sultano non restò che acconsentire. Con un cenno della mano chiamò la figlia che, appena vide Aladino, s’illuminò in un grande sorriso.
-Vuoi sposarmi?- le chiese Aladino
-Sì!- rispose felice lei.”
 
[Liam e Zayn sono persi l’uno nello sguardo dell’altro, mentre ancora si stringono le mani e fanno sfregare i loro nasi.
Gemma fissa il suo orologio da polso e scende dallo sgabello gettandoci sopra il copione.
-Buon pranzo a tutti!- esclama mentre, con Lottie al suo fianco, si sta già dirigendo in mensa.
Tutto il resto del cast -tranne i piccioncini che hanno rubato la scena ai protagonisti per eccellenza- le seguono e alla regia non resta altro da fare se non indire forzatamente la pausa pranzo.
 
Tutti ritornano riposati e rifocillati -tranne il castano e il moro che si stanno ancora fissando. Non che sia un problema: ora devono girare la scena del matrimonio con il banchetto, quindi filano velocemente a cambiarsi di abito e poi si riprende.]
 
“Il giorno dopo, Aladino sposò la principessa.
Durante il banchetto nuziale, il sultano confidò allo sposo:
-Mia figlia mi sta moltissimo a cuore. Voglio che tu mi prometta di avere cura di lei e che viviate nelle vicinanze del mio palazzo.-
-Capisco.- disse il ragazzo.
Il mattino seguente, quando il sultano diede un’occhiata dalla finestra della sua camera, poco ci mancò che gli venisse un colpo dalla sorpresa. Proprio di fronte al suo palazzo ora ne sorgeva un altro, apparso dal nulla. Ed era splendido! Aveva i muri rosa e migliaia di cupole e pinnacoli* 
(Laurea in storia dell’arte levati proprio. cit. ParoleNelCuore).
Uscì e trovò Aladino e la principessa intenti ad ammirarlo.
-Bello, vero?- disse la principessa e il sultano fu pienamente d’accordo.
 
Qualche settimana dopo, mentre Aladino era lontano per aiutare la madre che traslocava, la principessa sentì una voce per la strada che gridava:
-Scambio lampade nuove con lampade vecchie!-
“Che strano! Che coincidenza!” pensò ricordandosi di quella vecchia lampada che Aladino si era portato dietro dopo il matrimonio. Le venne così in mente di fargli una sorpresa e prendergliene una nuova.
Corse fuori, e vide un tipo strano, con gli occhi penetranti, che gridava:
-Scambio lampade vecchie con lampade nuove!-
-Io ne ho una!- disse la principessa e gli porse la vecchia lampada ammaccata.
L’uomo la esaminò e gli brillarono gli occhi. Mise in mano alla principessa una lampada nuova di zecca e corse via senza nemmeno salutare. Come il grandissimo maleducato e imbroglione che era.
 
Quando Aladino fu di ritorno, della principessa e del palazzo non c’era più traccia.
Il sultano, con le guance solcate di lacrime, singhiozzava in strada, ripetendo:
-Dov’è mia figlia?-
-Non lo so.- rispose Aladino, costernato* 
(Ma che?! Qualcosa non torna. Ne sono certa! cit. ParoleNelCuore) -Ma ti prometto che te la riporterò presto.- Poi, tra sé e sé, aggiunse:
-Ci scommetto che qui c’è lo zampino del mago bastardo.
(Finalmente un protagonista intelligente! cit. ParoleNelCuore)-
E si mise subito in cammino per rintracciarlo. Cavalcò per città, paesi e villaggi, oltrepassò montagne innevate e deserti infuocati.
Poi, quando stava per cadere in preda allo sconforto, si ricordò di avere l’anello magico del mago
(Ok, ritiro quello che ho detto. cit. ParoleNelCuore). Lo strofinò e apparve il genio color blu che si stava contorcendo dalle risate.
-Che imbecille! Ti sei dimenticato di avere anche me al tuo fianco! Dovrei essere offeso, ma la tua faccia mi fa troppo ridere.-”
 
[Gemma tossicchia indispettita, fissando con nervosismo il suo copione.
-Lulù? Per cortesia ti attieni al copione, che tu stesso hai scritto, così che si possa finire alla svelta?-
La regia la fissa a bocca aperta, completamente basita davanti a quella rivelazione sconcertante.
-Tu…hai…- balbetta il regista.
-Certo, regia! E ho scritto anche Lou Pan! I migliori copioni mai messi in scena da questo cast!-
Alle sue spalle sente di nuovo Gemma tossicchiare. Il liscio deglutisce a vuoto e si affretta a chiarire:
-Ovviamente dopo Il piccolo Fiammiferaio scritto dalla mia Suprema e Immensa Cognata.-
Lo sceneggiatore scoppia a piangere e corre in bagno a nascondersi.
La regia resta ancora più sconvolta e l’aiuto-regista sta per dire qualcosa, ma Gemma ringhia e si decide di andare avanti con le riprese. Tutti si scambiano un loquace sguardo e tacitamente concordano di non interrompere più.]
 
“-Come posso servirti, sfigato di un padrone?- chiese il genio.
-Ti prego, riporta subito indietro la principessa e il nostro palazzo.- ordinò Aladino.
Il genio color zaffiro scosse la testa.
-I miei poteri non sono così grandi da annullare ciò che ha fatto il genio verde. Non posso competere con mio marito! Lui è su un altro livello!-”
 
[Harry in fuoriscena diventa completamente bordeaux e cerca di nascondere l’imbarazzo e il sorriso dietro i lunghi e folti ricci castani.]
 
“-Ma in compenso posso portarti dove sono tua moglie e mio marito.-
-Va bene.- disse il ragazzo.
Ci fu uno sbuffo di fumo blu, e Aladino si ritrovò in un luogo torrido, a due passi dal palazzo rosa.
Da una finestra si udì la voce della principessa che diceva:
-Oh, come vorrei che Aladino fosse qui!-
Aladino si arrampicò su per il muro ed entrò dalla finestra. Quando la principessa lo vide, fu sul punto di svenire dalla gioia.
-Un vecchio malefico mi ha rapito.
(Così impari a non toccare le cose che non ti appartengono! cit. ParoleNelCuore)- disse -Mi voleva sposare e quando ho rifiutato mi ha rinchiuso qui dentro, dicendomi che non resisterò a lungo al suo fascino. Aladino, cosa possiamo fare? Deve avere dei grandissimi poteri. Ha fatto volare via il palazzo per mezzo mondo e ha un genio verde al suo servizio che è costretto a fare tutto quello che vuole lui. Lo ha pure ricattato di uccidere suo marito, il genio blu! Poveretto!-
Aladino sorrise.
-Quel genio verde viveva nella vecchia lampada che un tempo era mia ed è sposato con il genio blu che vive in questo anello.- le rivelò.
La principessa restò a bocca aperta.
-Mi spiace, sono stata io a darla a quel vecchio.- confessò tutta mogia e con i sensi di colpa pesanti come macigni.
-Non potevi saperlo.- la rincuorò Aladino facendole una carezza sul volto -Ma adesso dobbiamo farci venire qualche idea…-
 
Il mattino seguente, quando il mago venne a trovare la principessa, la trovò sorridente, vestita del suo abito più bello.
-Hai cambiato intenzioni?- le chiese stupefatto.
-Forse.- disse la principessa prendendolo per mano -Ceniamo insieme, così ci conosciamo un po’.-
Il mago fece un orribile sogghigno e si fregò le mani. La principessa rabbrividì dal disgusto.
-Passo a prenderti più tardi.- disse lui.
Appena fu uscito, Aladino si affacciò alla finestra e diede alla principessa una fiala.
-Il genio dell’anello mi ha dato questo sonnifero. Devi semplicemente trovare il modo di versarlo nel bicchiere del mago.
(Perché desiderare che il bicchiere fosse pieno di sonnifero era troppo complicato, vero? No comment: un po’ di fantasia! cit. ParoleNelCuore)-
Quella sera, il mago venne a prendere la principessa per portarla a cena.
-Sei bellissima come lo sfavillio di mille diamanti.- le disse in tono flautato.
-E tu sei un mostro repellente.- mormorò la principessa senza farsi sentire, ma alla fine si costrinse a sorridere e disse:
-Come posso resistere al vostro enorme fascino?-
Si sedette e lui le baciò la mano guardandola con desiderio e dicendo:
-Mio zuccherino!-”
 
[Paul trattiene Liam che, davanti a quella scena, ha perso il suo famoso autocontrollo. Nel mentre, Zayn si pulisce la mano baciata da Simon nella tovaglia del tavolo apparecchiato.]
 
“La principessa era molto a disagio, ma, sforzandosi di parlare con dolcezza, disse:
-Nel mio Paese c’è l’usanza che gli innamorati bevano uno dal bicchiere dell’altro
(Ok, che il mago è comparso a cazzo, ma davvero non conosce le usanze del Paese del sultano? Dopo aver studiato la lampada per anni? Boh. cit. ParoleNelCuore).-
E con un sorriso ingenuo spinse il suo calice dietro una fruttiera stracolma di uva e versò il sonnifero nel vino. Il mago le venne vicino, la principessa gli accostò il calice alle labbra e lo stesso fece lui.
-Dopo sarai mia?- gorgheggiò* 
(Questa ci sta che la sappia: è un contante dopotutto, no? Il mio nano ha mangiato un dizionario... cit. ParoleNelCuore) lui.
-Beviamo alla nostra unione.- bisbiglio la principessa, assaggiando un sorso di vino dal calice del mago.
Non appena il vecchio ebbe tracannato il vino, crollò di schianto per effetto del sonnifero e si mise a russare come un mantice* 
(Ok, dopo aver verificato che “il mantice è uno strumento meccanico che produce un soffio d'aria, solitamente usato per tener accesi i focolai”, annuncio che è ufficiale: Louis si è mangiato un dizionario! cit. ParoleNelCuore).
-Meno male!- sospirò la principessa -Aladino, amore mio, adesso puoi entrare.-
Il ragazzo entrò, prese la lampada, chiamò il genio verde, che fu tutto contento di rivedere l’anello (la loro bellissima seconda casa) dove il marito lo stava aspettando, e ordinò:
-Per favore, portaci a casa. Strada facendo butteremo giù il mago…-
 
Quella sera, il mago si ritrovò in cima a una montagna, mentre Aladino e la principessa venivano accolti con grande giubilo* 
(Giubilo? GIUBILO! Basta, è troppo: mi ritiro in convento. cit. ParoleNelCuore) a palazzo.
 
Da quel giorno, Aladino e la principessa furono così felici da non desiderare più nulla.
Aladino, che era un ragazzo bighellonante e maleducato nei confronti della madre, ma che in fondo aveva un cuore grande grande, decise di liberare i due geni che finalmente poterono abbracciarsi e amarsi senza restrizioni. Regalò loro una nave e un bel po’ di denaro e i due iniziarono a girare il mondo facendo i mercanti e i cantastorie.
E tutti vissero felici e contenti.”
 
[Gemma getta il copione alle sue spalle stizzita e allo stesso tempo grata che tutto sia finito.
-Bene, visto che oggi la mia pazienza si è esaurita velocemente e con essa anche le scorte per le prossime riprese, ci vediamo  per girare Il principesso sul pisello. Sempre se non cambio idea.-
Si gira verso la sua fidanzata, la prende per mano e insieme se ne vanno.
La regia le vede scomparire e poco dopo vede passare Liam e Zayn carichi di borse piene dei vestiti da principessa che il moro ha usato.
-Ma…li portate via?- chiede timido l’aiuto-regista.
Il moro lo guarda offeso.
-Certo! Li abbiamo pagati noi! È il minimo!- Poi Zayn si gira verso Harry e grida:
-HAZZA! CI VEDIAMO A CASA COSÌ DECIDIAMO COME DIVIDERCI I COSTUMI!-
-OOOK!- risponde solamente il riccio che poco dopo compare, ancora vestito da genio, al fianco del suo dolce consorte.
Louis fissa la regia con sguardo di sufficienza.
-Questa è l'ennesima dimostrazione che siete una regia di merda, che fate schifo e che dovreste cambiare lavoro. O anche solo regista e sceneggiatore. Ed ora, con il vostro permesso…-
Finalmente anche loro se ne vanno, inseguiti da Niall (che, prima, è passato a trafugare tutto il cibo che era rimasto sul set).
Lo sceneggiatore esce dal bagno proprio per sentire la frase di Louis. Sta per tornare a nascondersi in lacrime quando il suo crici fa sinapsi e si schianta contro le pareti.
-Sapete una cosa?- dice alla regia -Ha ragione: MI AVETE BISTRATTATO FINO AD ORA, MA NON POSSO LAVORARE COSÌ!- Poi estrae il contratto e lo straccia davanti al regista e al suo aiutante. -Mi licenzio!- annuncia prima di girare sui tacchi e lasciare gli studios.
E così, sola e abbandonata da tutto il suo cast (e dallo sceneggiatore), la regia si mette all’opera per revisionare la pellicola.]
 
 
 
 
 
 
*Per la sanità mentale di ParoleNelCuore, comunico ufficialmente che la scena è stata questa:
“Louis annunciava la parola normale, la cercava sul dizionario dei sinonimi, leggeva tutte le opzioni, selezionava la più improbabile, rideva come un deficiente per il suono della parola e poi la scriveva sul copione.

one-direction-Tumblr-discovered-by-J-ssi
Il tutto con alzate di sopracciglia e occhiate esasperate da parte di Harry che stava solo cercando di leggere in pace.”

We-ve-got-a-DEAL-H-S


(Lo sapevo che c'era qualcosa sotto. LO SAPEVO! Nulla può sfiggire al mio occhio onniveggente di beta! NULLA! Muhahahah cit. ParoleNelCuore)




NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.25 - Pinocchio 

Appuntamento a...domenica




 

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Capitolo 26
*** 25 - Pinocchio ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XXV

Pinocchio

s-Pinocchio


[I ragazzi sono tutti riuniti nell'appartamento di Louis e Harry a visionare il copione che la regia gli ha gentilmente recapitato a casa. Zayn guarda il nome scribacchiato dopo la scritta ‘written by’ e, con un moto di stizza, getta il copione in terra e incrocia le braccia al petto.
-Io mi rifiuto di recitare ancora qualcosa scritta da lui!-
Liam stringe forte a sé il compagno e gli accarezza, dolce e rassicurante, una spalla.
-Dai, tesoro, non lo hai ancora letto. Vedrai che questa volta non ti toccherà recitare nei panni di una donna contro la tua volontà.-
Dall'altro lato del tappeto, Louis, seduto sulla sua poltrona preferita (ovvero le gambe di Harry), fissa prima l’amico e poi il plico di fogli per terra e decide di unirsi alla protesta
(Tipo i bimbi che si mettono a ridere a caso solo perché gli adulti lo fanno. cit. ParoleNelCuore): con un colpo secco lancia il suo copione a far compagnia a quello dell’amico e si getta lamentoso fra le braccia di Harry.
-Harreh, consolami! Quegl’infami della regia hanno preferito lui a me!-
Il riccio inizia a fargli dei dolci grattini sulla testolina arruffata e a dargli teneri baci sulla fronte.
-Lo so, amore mio, sono tanto cattivi. Ma Liam ha ragione: prima proviamo a leggere e poi vediamo.-
In tutto questo, Niall è rimasto zitto e buono seduto sul divano. All’improvviso anche lui lancia i fogli ed esclama:
-Io ho fame!-
 
Due giorni dopo sono comunque sul set, con i musi lunghi e le protesta in canna, pronti a girare l’ennesima oscenità (questa volta sicuramente più delle altre).
Louis si guarda in giro curioso e si mette a saltellare sul posto cercando una visuale migliore. Harry, vicino a lui, lo fissa e poi si decide a chiedere:
-Lou, che cosa stai facendo?-
Il liscio saltella ancora e alla fine dice:
-Non vedo né Gemma né mia sorella…-
Il riccio si schiaffa una mano in faccia.
-Lou, amore, ti ricordi che Gemma si è messa in protesta? Tua sorella sarà di sicuro con lei!-
Il nano lo fissa con sguardo indagatore.
-Quindi chi lo fa il narratore?-
-Lo farò io visto che il copione è stato scritto da me.-
Tutti si voltano verso la figura di Ben Winston, giunto dalla caffetteria come un demone vendicatore
(O un demone rompipalle e fastidioso, dipende dai punti di vista. cit. ParoleNelCuore).
Zayn salta immediatamente in braccio a Liam, mentre Louis si mette davanti ad Harry per fargli da scudo (nonostante il riccio sia più alto e piazzato di lui).
In ogni caso, l’uomo non aggiunge più nulla; passa vicino ai ragazzi, raggiungendo lo sgabello della narrazione, e si siede pronto a cominciare. I ragazzi si cambiano con riluttanza, ma alla fine si piazzano in scena.
Ben comincia:]
 
“Geppetto, un vecchio falegname, era molto stanco.”
 
[James si alza dalla sedia su cui è seduto con un sonoro oplà. Si sgranchisce tutte le ossa e si avvicina alla catasta di legno, strascicando i piedi con l’espressione contrita e afflitta di chi sta per andare al patibolo.]
 
“Stanco e triste, perché viveva sempre da solo e non aveva nessuno con cui parlare.
Una sera, mentre stava per accendere il fuoco nel camino, prese un grosso pezzo di legno per farlo bruciare per tutta la notte.
-Non farlo, vecchio di merda!-”
 
[Una veniva inizia a pulsare sulla fronte di Ben che interrompe la narrazione. Piano si gira verso Louis con lo sguardo severo.
-Non è così la battuta che c’è sul copione! E questa è una storia per bambini! Non puoi dire le parolacce!-
Il liscio alza le spalle con aria innocente e con voce angelica risponde:
-Scusa, Ben, mi è scappato! Adesso la dico giusta.-
L’uomo annuisce soddisfatto, mentre Louis ghigna malefico alle sue spalle: gliel’avrebbe fatta vedere lui! Lo avrebbe stordito a suon di interruzioni. All’esasperazione lo avrebbe portato! Si sarebbero pentiti di quella scelta.
Parola di Tommo.]
 
“-Non farlo!- disse una vocina.
Sorpreso, Geppetto si guardò attorno e gridò:
-CHI HA PARLATO! VIENI FUORI SE HAI IL CORAGGIO! MALEDUCATO DI UN MALEDUCATO CHE VAI IN GIRO A SPAVENTARE UN POVERO VECCHIO DAL CUORE DEBOLE!-
Non c’era nessuno. E così si calmò ritornando a quello che stava facendo. Fece per mettere il ceppo nel camino, quando di nuovo la vocina lo fermò:
-Per favore, ti ho detto di non bruciarmi! Sei sordo, imbecille di un vecchio di merda!?-”
 
[-NO, LOUIS! ATTIENITI AL COPIONE, PER FAVORE!-
Il liscio guarda nella direzione del regista con l’espressione afflitta. Con lentezza calcolata, sporge il labbruccio e gli occhioni si fanno lucidi.
Sta per chiamare in suo soccorso Harry -a cui la regia aveva promesso di non bistrattare più il povero marito-, quando l’aiuto-regista interviene e salva la situazione:
-Non importa! Rigiriamo senza problemi! Capita a tutti un errore!-
Louis annuisce ancora un po’ triste.
-Non è colpa mia…non l’ho scritto io e faccio fatica a ricordare le battute…non è colpa mia!-
Nessuno osa dirgli niente se non parole d’incoraggiamento. Il liscio si gira nella direzione di James, suo complice come tutti gli altri, e ghigna malefico.]  
 
“-Per favore, non bruciarmi!-
Non era un sogno: il legno parlava!
Allora Geppetto prese una decisione: avrebbe trasformato quel ceppo di legno in un burattino straordinario! In un attimo andò nel suo laboratorio, prese lo scalpello e iniziò a dare forma al burattino.
Prima il volto, poi la pancia, le braccia e infine le gambe. Una volta finito, il burattino di legno saltò giù dal tavolo.
-Grazie, signor falegname! Potevi farmi le gambe un po’ più lunghe! Sei un taccagno!- disse allegro.
-SEI UN RAGAZZINO MALEDUCATO! Ma puoi chiamarmi Geppetto.- rispose il vecchio.”
 
[Ben geme frustrato davanti allo scempio che si sta commettendo davanti ai suoi occhi (e alle sue orecchie!), ma finché non vengono aggiunte parolacce, decide che può sorvolare e continuare con la narrazione.
Questo però non gli impedirà di maledire quelle bestie che stanno rovinando la sua opera d’arte.]
 
“-E io,- chiese il burattino, -come cazzo mi chiamo?-“
 
[Ben getta a terra il suo copione esasperato.
-Io vado a bermi un caffè o giuro che strangolo qualcuno.-
Viene perciò indetta una pausa di 10 minuti, durante la quale il riccio si avvicina con sguardo severo al marito.
-Lou, amore, sai che sei fai così non potrò difenderti dalle loro lamentele, vero?-
Il liscio gli fa l’occhiolino e gli dà di gomito.
-Fidati di me, Raggio di Sole, ho tutto sotto controllo!-
 
Quando ritornano, Ben si mette a fare la paternale al nano:
-Mi raccomando, Louis! ATTIENITI. AL. COPIONE.-
Il liscio annuisce con lo sguardo basso e intanto incrocia le dita dietro la schiena. Tutti i ragazzi si mettono a sghignazzare e Ben si guarda in giro senza capirne il motivo. Scrolla le spalle e tenta di riprendere il filo della scena che avevano interrotto prima.]
 
“-Come mi chiamo?- chiese il burattino.
Geppetto ci pensò un istante, poi disse:
-Ti chiamerai Pinocchio!-
-Che nome di merda!-”
 
[La regia fa segno a Ben -il quale sta già perdendo la pazienza (e non sono nemmeno a metà storia!)- che può togliere quel pezzo in post-produzione.
L’uomo fa dei bei respiri profondi, alla fine si placa e va avanti.]
 
“Era tardi e il falegname preparò un lettino per il burattino.
-È ora di andare a dormire, Pinocchio. Ma ricordati: NON USCIRE DAL LABORATORIO! Domani mattina ti porterò a scuola.-
-Grazie, babbo! Sono appena nato e tu già mi porti a scuola! Che vita di stenti e sofferenze! Che vita di merda!-”
 
[La venina sulla fronte di Ben pulsa talmente tanto che potrebbe esplodere da un momento all’altro.
Louis fissa soddisfatto la regia che tenta di fare cenno all’uomo e cerca di calmarlo. Come da copione, il liscio si corica nel lettino e si tira le coperte fin sopra la testa per poter sghignazzare meglio. Tipo Muttley de ‘La corsa più pazza del mondo.]
 
“E andò a letto. Ma appena Geppetto si addormentò, Pinocchio si alzò e si mise ad esplorare la casa.
Fu allora che incontrò un grillo.
Come lui, anche il grillo sapeva parlare.
-Geppetto ti aveva detto di non uscire dal laboratorio!-
-No, non me l’ha detto!- mentì Pinocchio. Subito il naso di Pinocchio si allungò.”
 
[Louis inizia ad imprecare in tutte le lingue che conosce
(Inglese, louisese, doncasterese e probabilmente anche un po’ di irlandese, visto il tempo passato con Niall. cit. ParoleNelCuore) e non la smette finché non interviene Harry a tappargli la bocca con un bacio passionale.
Dopo cinque minuti buoni
(Roba che Percy Jackson sott’acqua non è nulla a confronto. cit. ParoleNelCuore) i due si staccano.
-Lou, fai il bravo! Cerca di non tirare troppo la corda!-
Il liscio annuisce e alza entrambi i pollici. Poi Harry se ne va e si riprende.]
 
“-Stai attento,- lo sgridò il grillo, -Quando dici una bugia, il tuo naso si allunga.-
-Io faccio quello che voglio, insetto di merda!-”
 
[Liam lo guarda sconvolto, portandosi la mano al petto.
-Io sono un grillo! Non un insetto qualunque! Mi sento offeso!-
Il liscio alza gli occhi al cielo ed esasperato esclama:
-Scusate, rifacciamo questa battuta visto che sua maestà la mia coscienza non vuole che io mi appelli in tal modo alla sua immensa persona.-
La regia tira un piccolo respiro di sollievo e si appunta di mandare un grande regalo a quel bravo ragazzo di Liam.]
 
“-Io faccio quello che voglio!- ribatté Pinocchio.
-Guarda che i bambini che disobbediscono ai genitori diventano asini!- continuò il grillo.
Ma Pinocchio non lo ascoltò.”
 
[Il nano stringe le labbra e alza entrambi i medi nella direzione del castano. Harry si tira un facepalm di quelli belli potenti e la regia ringrazia di nuovo di poter tagliare lo spezzone.]
 
“Frugò nelle tasche della giacca di Geppetto e rubò cinque monete.”
 
[-FIGLIO INGRATO! IO MI SBATTO, TI DO LA VITA E UNA CASA E TU MI RIPAGHI COSÌ?! FIGLIO DEGENERE! TI TOLGO DALL’ASSE EREDITARIO! LASCIO TUTTO ALLE TUE SORELLE!-
Qualcuno porta via James, mentre Louis lo guarda sconvolto e confuso.
-Ma Pinocchio non ha sorelle…-
Poi alza le spalle e decide di non chiedere e apprezzare quell’interruzione così com’è venuta.]
 
“Poi uscì dal laboratorio e si incamminò sotto la luna.
 
Era quasi l’alba e in fondo al Villaggio il burattino incontrò un gatto e una volpe.
-Hai una moneta per me? Ho fame!- chiese la volpe.
-Ho cinque monete, ma devo comprarmi da mangiare.- disse Pinocchio.
Il gatto spalancò gli occhi e domandò:
-Ti piacerebbe avere altre monete come queste?-
-Certo!- rispose Pinocchio.
-Allora vieni con noi nel Paese dei Balocchi. Là dovrai solo piantare le monete in un campo e, il giorno dopo, sarà cresciuto un albero pieno zeppo di monete. Ne avrai centinaia!-
-Non sono mica scemo! Ma per chi mi avete preso? Per un basso e tardo ragazzo che vive con i tarli?”
 
[Winston lancia il suo copione per terra e se ne va a passo di marcia cercando di non avventarsi su Louis.
-Bene, ragazzi…visto che il narratore ci ha lasciati...- sta dicendo il regista.
-Perché? Ѐ morto?- lo interrompe il nano molesto.
L’uomo fa segno di no con la testa.
-Peccato.- alza le spalle il liscio.
Sciabattando raggiunge Harry, ancora in abiti civili, che lo aspetta con Liam vestito da grillo, Zayn vestito da gatto e Niall che è nei panni della volpe e si sta lamentando di avere troppa fame.
-Andiamo a mangiare, ragazzi,- annuncia il maggiore -che poi ci tocca continuare con questa cagata pazzesca.-
Il regista e il suo assistente sospirano di nuovo e anche loro vanno a rifocillarsi.
 
Quando tornano, Ben sembra più calmo.
Già, sembra.
Perché se lo si guarda bene, si può vedere l’occhio che ticchetta pericolosamente e le mani che torcono il copione immaginando che al suo posto ci sia il collo del nostro nano molesto di fiducia.
Louis sghignazza, sprezzante del pericolo e riprende con maggior entusiasmo: tra poco avrebbe visto il suo Harry vestito da fata, dopotutto.]
 
“-D’accordo!- disse il burattino, seguendo i due animali.
Pinocchio piantò le monete e si sdraiò per dormire. Ma, quando si svegliò, scoprì che la volpe e il gatto se ne erano andati portando via le sue monete.
Era stato ingannato!
-Bastardi!-”
 
[Il liscio sa che la regia lo taglierà in post-produzione, ne è perfettamente consapevole, ma è troppo divertente dare dei bastardi a Zayn e Niall e agitare il pugno in aria contro di loro. Quindi lo fa e basta. E si gode il suo momento di gloria.]
 
“Tutto rosso di vergogna, Pinocchio vagò per giorni e giorni nel bosco, dove incontrò una fata dai capelli turchini.
-Buongiorno, Pinocchio.- disse lei con voce dolce.
-Come fai a sapere il mio nome, bellissima fata?- domandò il burattino.
-So tutto di te, perché sono io che ho dato la vita al pezzo di legno in cui Geppetto ti ha scolpito.-”
 
[Louis sospira innamorato e piano sussurra:
-Sì, e hai dato vita anche alla trave che ho nelle mutande, mio bellissimo.-
Harry arrossisce vistosamente e si guarda in giro imbarazzato. Per fortuna solo lui ha sentito, quindi, con un colpetto di tosse si ricompone e riprende:]
 
“Poi la fata aggiunse:
-So che hai disobbedito a tuo padre.- A quel punto, Pinocchio si accorse che gli erano spuntate due orecchie da asino. -Eppure il grillo ti aveva avvertito!-
-No, non mi ha detto niente!- mentì Pinocchio.
Di nuovo, il suo naso si allungò.”
 
[Harry si mette le mani sui fianchi e si stampa in volto la sua espressione severa: quella che usa di solito quando è arrabbiato con il liscio e lo vuole rimproverare.
Il nano sa che lo sta facendo per la recitazione, ma non può fare a meno di sentirsi in colpa e reagire come farebbe se l’arrabbiatura fosse vera. Scoppia a piangere davvero e rende ancora più realistica -senza volerlo, ovviamente- la scena.]
 
“Allora il burattino scoppiò a piangere.
-Come mi dispiace di aver lasciato Geppetto. Mi sono perso, sono senza soldi e ho tanta fame.-
-Guarda, quella strada laggiù ti porterà a casa.- disse la fata, indicandogli un sentiero -Se sarai buono e gentile con tuo padre, avrai una sorpresa.-
Pinocchio promise di essere buono e se ne andò tutto allegro.”
 
[Il riccio dà dei teneri bacini sulla fronte e sul nasino del marito che, dopo aver tirato rumorosamente su col naso, si calma. Poi con una pacca sul culo sodo, lo incita a continuare il suo cammino, mentre lo saluta con una mano e la lacrimuccia che scende sulla guancia.]
 
“Il sentiero passava vicino alla spiaggia. Là incontrò alcuni mascalzoni che, per fargli uno scherzo, lo lanciarono in acqua!”
 
[A capo dei mascalzoni c’è Nick che, ovviamente, ne approfitta per vendicarsi del suo acerrimo nemico in amore.
Solleva Louis e, senza troppe cerimonie
(Né sforzo, oserei aggiungere. cit. ParoleNelCuore), lo getta in mare salutandolo con la mano.
-SEI UNA MERDA, FACCIA DI CAVALLO! GIURO CHE ANCHE QUESTA ME LA PAGHI! CON GLI INTERESSI! VAI A FANCULO! SPERO CHE TI VENGA LA DIARREA E CHE TU RIMANGA BLOCCATO SUL WATER PER I PROSSIMI DUE MESI! FOOKIN LOSAH!-
Nick sorride rendendosi conto che Harry non è nei paraggi e che quindi non verrà rimproverato per questo. Purtroppo per lui non ha tenuto conto di James.]
 
“Nel frattempo, Geppetto stava cercando Pinocchio dappertutto.
Fu allora che incontrò i mascalzoni di ritorno al villaggio e chiese loro:
-Avete visto mio figlio Pinocchio?-
-Sì, sta facendo il bagno!- rispose il più grande, sghignazzando.”
 
[-BRUTTO MALEDUCATO DI UN MALEDUCATO! NON SI TRATTANO COSÌ I POVERI BAMBINI INDIFESI! LA FATA TURCHINA LO VERRÀ A SAPERE E TI PUNIRÀ!-
Nick si porta le braccia sopra la testa, cercando di ripararsi dai colpi di James che lo sta picchiando veramente.
Quando pensa di essersi sfogato abbastanza e di aver punito il conduttore radiofonico nel giusto modo, il conduttore televisivo si calma e si incammina verso la spiaggia.]
 
“Allora Geppetto corse fino alla spiaggia, salì su una barca e si avventurò in mare per cercare Pinocchio.
 
Le ore passavano e il burattino era ormai alla deriva.”
 
[Il nano brontolone e vendicativo sta ancora imprecando (con parole che non possono essere riportate per non nuocere alla sensibilità) contro il suo acerrimo nemico, mentre galleggia sull’acqua.]
 
“All’improvviso si sentì trascinare sul fondo del mare e si ritrovò nella pancia di un’enorme balena. E fu con grande sorpresa che, lì dentro ritrovò…Geppetto!
-Come sono contento di vederti!- esclamò il vecchio falegname -Ti ho cercato per tutto l’oceano
(In realtà non stanno girando Pinocchio, ma Alla ricerca di Nemo. cit. ParoleNelCuore), fino a quando questa balena mi ha inghiottito!-
-Usciamo di qui.- esclamò Pinocchio.
-Ma io non so nuotare- pianse Geppetto, -e la mia barca è distrutta.-
-Io sono fatto di legno, posso galleggiare!- disse Pinocchio -Attaccati a me!-
Il vecchio e il burattino risalirono lungo la pancia della balena e riuscirono a scappare. Poi la corrente li riportò sulla spiaggia.
Sulla strada di casa, Pinocchio incontrò il grillo.”
 
[Liam guarda Louis severo, proprio come gli ha insegnato Harry.
Il liscio abbassa istintivamente lo sguardo sulle punte delle sue scarpe e inizia a scavare dei piccoli solchi davanti a sé con le scarpine da burattino, tutto sottomesso.]
 
“-Come mi dispiace di aver disobbedito a mio padre.- gli disse il burattino.
In un attimo le orecchie d’asino sparirono e il suo naso tornò normale. Ma la cosa più bella era che Pinocchio era diventato un bambino vero!
-È un regalo della fata turchina,- spiegò il grillo -Perché sei diventato un bambino buono
(O più bravo a mentire: che ne sai? cit. ParoleNelCuore).-
Da quel giorno, Geppetto e Pinocchio vissero felici e contenti.
Il ragazzo non fece più sciocchezze.
Almeno…non troppe!”
 
[-NON MI AVRAI MAI, REGIA! MAI! QUESTA È LA PIÚ GRANDE CAGATA CHE TU ABBIA MAI COMMISSIONATO! AVETE PURE TAGLIATO LA SCENA CON QUEI PIRLA DI LUCIGNOLO E MANGIAFUOCO! RITIRATI! FAI CAGARE! E IO CONTINUERÒ AD ESSERE LA TUA SPINA NEL FIANCO! LA MIA VENDETTA NON È ANCORA CONCLUSA! SARÒ IL VOSTRO INCUBO PEGGIORE!-
Correndo come un dannato, Louis sparisce nei camerini.
Poco dopo si sentono i rimproveri di Harry:
-LOUIS WILLIAM TOMLINSON! QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI COMPORTARTI DA BRAVO BAMBINO? E ADESSO CAMBIATI CHE ANDIAMO A CASA! E NON COSTRINGERMI A METTERTI IN CASTIGO!-
Ci sono attimi di silenzio imbarazzato e incredulo. Poi si sente uno ‘Scusa, Harreh’ davvero mortificato e tutti scoppiano a ridere. Tutti tranne la regia, Ben e Nick che si stringono vicini e si mettono a confabulare.
-Deve pagare per le sue malefatte.- annuncia Ben che ancora è incazzato per come la sua storia è stata rovinata.
-Già, Harry deve capire che animale ha sposato! Deve capire che io sono il ragazzo giusto per lui.- rincara la dose Nick che, come unico obbiettivo nella vita, ha la sconfitta del suo rivale in amore per poter ottenere il cuore puro di Harold.
Il regista e il suo assistente annuiscono sempre più convinti.
-È tempo anche per noi di mettere in atto la nostra vendetta.-
Un coro di risate malvagie si propaga per tutto il set. Poi, rendendosi conto di non essere propriamente soli, i quattro uomini si ricompongono e ognuno va per la propria strada.
 
Da qualche parte nel Pacifico, nei pressi di un’isoletta sperduta, uno sceneggiatore di nostra conoscenza è tranquillamente seduto a pescare sulla sua barchetta.
Bermuda e occhiali da sole addosso, sospira estasiato del silenzio che lo circonda.
-Aaaaa...molto meglio.- sussurra beato.]





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.26 - ALou Babà e i 4 ladroni (circa) 

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Capitolo 27
*** 26 - ALou Babà e i 4 ladroni (circa) ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XXVI

ALou Babà e i 4 ladroni
(circa)

 s-ALou-Bab-e-i-4-ladroni-circa


[Le ditina battono frenetiche sulla tastiera del computer, ma questa volta non stanno componendo l'ennesimo copione ben strutturato e ben scritto. No: questa volta stanno componendo frasi che daranno il via ad un'attenta e minuziosa ricerca sul web. Le immagini e le scritte, grazie anche alla luce ancora spenta, si riflettono sulle lenti che coprono quei due occhi blu che si sono fatti improvvisamente seri e concentrati. Proprio come il loro padrone che, mentre fa scorrere le pagine e legge freneticamente, continua ad accarezzare la testa del marito che dorme beatamente appoggiato alla sua coscia destra.
-Non ci posso credere…- mormora, quando si ritiene soddisfatto di quello che ha trovato.
Un sorriso si apre luminoso sulle sue labbra e, motivato e felice, si rimette a scrivere quello che potrebbe diventare il colossal dei colossal. Al suo fianco, il marito mugugna qualcosa e poi si sistema meglio sul suo cuscino molesto personale.
 
Due ore, parecchie imprecazioni e censure auto-imposte dopo (giusto per non scadere in un...film per adulti).
Il copione de Il principesso sul pisello è pronto.
Louis lascia un tenero bacio fra i capelli di Harry e, facendo il più delicatamente possibile, sposta suo marito dalla sua gamba per potersi alzare e andare a stampare. Appoggia il suo Mac sulla scrivania e lancia la stampa.
Niente.
Quell’aggeggio infernale non ne vuole proprio sapere di andare quando glielo si ordina.
Poi il criceto -che fino a qualche secondo prima era seduto sul bordo della ruota nella posa de Il pensatore di Rodin- decide che è ora di farsi una corsetta e, finalmente, Louis connette e si ricorda che la stampante non si accende in automatico.
Mentre l’aggeggio si avvia, sputacchiando fogli, il liscio può rimettersi a pensare alla scoperta fatta quella notte. Effettivamente, adesso si spiegano un sacco di cose: le voglie improvvise, i cambi d’umore, il bisogno urgente di coccole, la fame vorace, l’appiccicosità nei suoi confronti…tutto torna.
Solo…deve trovare le parole giuste per dirlo ad Harry…
Il nostro nano preferito viene riportato sulla Terra dal silenzio che cala nella stanza, segno che la stampa è terminata. Velocemente infila tutto nella solita bustina gialla ed esce pronto per imbucarla. Già che c’è, decide di passare dal bar-pasticceria preferito di Harry e comprargli il milk-shake e i dolci che ama di più (meno di quanto ami lui, ovviamente).
Magari, così addolcito, prenderà la notizia con più calma e tranquillità.
Con un colpetto secco, spinge la busta gialla nella cassetta rossa, si mette gli occhiali da sole e si tira su il cappuccio incamminandosi lungo la strada.
 
Un’ora e venti minuti dopo, ha preso tutto quello che piace ad Harry e sta tornando a casa, quando una macchina inchioda vicino a lui. La portiera si spalanca all’improvviso e lui, insieme alla sua spesa, viene trascinato all’interno e viene bendato ed imbavagliato.
Poi la macchina riparte, lasciando, dove poco prima c’era la figura incazzosa di Louis, lo scontrino e la sigaretta che si stava per accendere, come uniche testimonianze del suo passaggio su quel marciapiede.
 
Quando gli viene tolta la benda, quello che i suoi occhi registrano non gli piace per niente. Immediatamente inizia ad agitarsi sulla seggiolina a cui è legato e ad imprecare come se non ci fosse un domani attraverso il bavaglio che ha, ancora ben stretto, sulla bocca.
Poi si rende conto di non avere più con sé la borsa con i dolci ed inizia ad agitarsi: è di vitale importanza che quella borsa arrivi al suo Haz! Non può permettersi che lui si svegli e non trovi tutti i suoi dolci preferiti!
Non può permettere che il suo piano vada in fumo così miseramente!
Il suo sguardo inizia a vagare per la stanza alla ricerca del prezioso sacchetto.
-È questo che stai cercando?-
Lo sguardo del liscio si sgrana e la sua faccia impallidisce. Solo allora i suoi occhi si posano, supplicanti, sulla figura davanti a sé. Cerca di dire qualcosa, ma il bavaglio impedisce alle altre persone di capire, così alla fine decidono di togliergli pure quello
(Oltre alla benda di poco prima. Lo ricordo per chi -come me- ha la memoria di una pesce rosso. cit. ParoleNelCuore).
-Ti prego…- geme disperato il povero nano rapito -Ti prego, sei suo amico, non mi interessa quello che succederà a me, ma è di vitale importanza che quella borsa arrivi a casa da Harry. È la sua colazione. Ha bisogno di nutrirsi nello stato in cui è…fallo per lui!-
Il ragazzo con il sacchetto in mano aggrotta le sopracciglia.
-Che stai dicendo?-
Louis si agiata ancora un po’ sulla sedia, cercando di avvicinarsi il più possibile alla figura davanti a lui, ma qualcuno afferra lo schienale e lo tiene fermo, costringendolo ad usare la sua ultima carta: la supplica e i sensi di colpa.
-Ti prego, Faccia-Nick…se davvero vuoi bene ad Haz, portagli quel sacchetto e digli che è da parte mia e che lo amo tanto. Potrebbe nuocere alla sua salute: lo sai che si preoccupa se non sa dove sono e cosa sto facendo. LO SAI CHE SI AGITA!
(Tranquillo, Lou: di solito Harry si agita perché teme che tu stia combinando qualcosa di irrimediabile che potrebbe nuocere alla vita stessa del pianeta, non per te. Rilassati. cit. ParoleNelCuore)-
-Infatti ci siamo già preoccupati di mandare un messaggio ad Harry, dicendogli che sei con noi per sistemare delle cose sul prossimo copione. Così non si preoccuperà non vedendoti tornare.-
Il liscio gira di scatto la testa verso le figure che sono sopraggiunte alle sue spalle. Vede il regista e Ben camminare tranquillamente nella sua direzione. Solo in quel momento si decide a guardare chi lo ha tenuto fermo e riconosce l’aiuto-regista.
-Voi…che cosa volete da me?-
Tutti lo guardano con gli occhi spalancati e la loro migliore espressione da: “Davvero sei così basso e tardo da non arrivarci?”. Ma tutto quello che gli viene detto, prima di essere slegato, è:
-Ci prendiamo la nostra vendetta. Buona giornata e divertiti.-
E poi...il lancio. Direttamente nello sgabuzzino dei costumi.
-Gesù Cristo…che botta…-
Lentamente Louis si alza e massaggia il suo povero e perfetto fondo schiena
(Dio, quel fondoschiena :-q___ L’ottava meraviglia del mondo... Che c’è?! Sono fidanzata non cieca! Scusa, amore. cit. ParoleNelCuore).
Poi, il criceto, che ci ha messo un attimo a processare e a ricomporre il puzzle degli eventi appena trascorsi, gli manda la foto del quadro completo e il nano si scaraventa contro la porta battendo con i pugnetti e strillando con la sua voce angelica:
-BRUTTE MERDE SCHIFOSE! FATEMI USCIRE DI QUI! FATEMI USCIRE VI HO DETTO! COSA CREDETE CHE SUCCEDERÀ QUANDO IL MIO RAGGIO DI SOLE LO VERRÀ A SAPERE?! VOLETE CHE SI ARRABBI ANCORA? VOLETE CHE GLI SUCCEDA QUALCOSA? STAVOLTA NON BASTERANNO I DOLCI! STAVOLTA NON BASTERANNO LE SCUSE! NIENTE BASTERÀ! NIENTE! FATEMI USCIRE! LO SO CHE SIETE GELOSI PERCHÉ IO SONO PIÙ BRAVO E PIÙ FIGO DI VOI!-
Tira ancora qualche calcio -inutilmente- e alla fine decide che, forse, se si calma e valuta la situazione è molto meglio. Portandosi la mano al mento, inizia a fare avanti e indietro per la stanza: deve assolutamente trovare qualcosa per scardinare (o anche solo aprire) la porta.
Nessuno tiene rinchiuso Louis Tomlinson contro la sua volontà! NESSUNO!
 
Stanza della regia.
Le quattro figure guardano la ripresa della telecamera interna dello stanzino e sorridono soddisfatti. Anche dopo essere stati insultati. Tanto Louis è rinchiuso: cosa potrà mai fare da lì?
Poveri stolti…
Quello che non hanno tenuto conto è che, per quanto adesso Louis non possa fare molto, prima o poi dovrà uscire da lì e sicuramente non se ne starà zitto e buono come loro sperano.
Figuriamoci!
Il regista, il suo aiutante e Ben ridono alla vista del liscio che alza entrambi i medi nella loro direzione, prima di gettarsi alla ricerca di chissà cosa tra tutti i costumi.
Nick, invece, sospira e si gira nella direzione della borsa che Louis aveva con sé. Con cautela la apre e vede che, effettivamente, all’interno, ci sono tutti i dolci preferiti di Harry. Poi ripensa alle parole di Louis: ha detto che il riccio non doveva agitarsi e che ne aveva bisogno nello stato in cui era.
E l’unico stato in cui una persona necessita così tanti dolci e la tranquillità più assoluta è quando…quando…
No, non può essere…eppure...non ci sono dubbi!
Ripone con delicatezza la borsa per evitare che il contenuto del bicchiere di plastica vada rovesciato (visto che è un miracolo non sia successo quando hanno rapito quell’animale di Tomlinson). La sua attenzione viene catturata dalle risate dei suoi compari che si stanno facendo beffe del povero nano e del suo tentativo di aprire la porta con una spilla a forma di giraffa
(Wtf?! Per che cosa l’hanno usata, scusate? Eccentriche versioni di gioielli d’epoca? Il padre di Belle aveva gusti esotici e nessuno lo sapeva? ...Lasciamo stare o finiamo in manicomio. cit. ParoleNelCuore).
Una spilla orribile, a suo parere.
Lo vedono fallire e altre risate si scatenano quando il liscio decide di prendere a spallate la porta in un ultimo disperato tentativo di liberarsi.
Senza farsi vedere, Nick indossa le cuffie e ascolta i borbottii dell’acerrimo nemico. (Perché ovviamente lo hanno mutato dopo i primi due minuti della sua reclusione: ci tengono alle loro orecchie!) Alza leggermente il volume e quello che sente conferma ogni suo dubbio.
In un Louis secondo (nuova misura di tempo direttamente proporzionale alla statura del sopracitato) mette in piedi il suo piano e agisce.
-Ragazzi, andate a farvi un giro al bar. Resto io a controllare l’animale. Se dovesse succedere qualcosa vi chiamo immediatamente.-
Tutti annuiscono e se ne vanno
(D’altronde è così divertente vedere Louis sfinire il crici per cercare di uscire da uno stanzino, ovvio. Che poi...ehm...niente: lo leggerete alla fine *continua a fine storia* cit. ParoleNelCuore).
Nick aspetta qualche minuto e poi, di corsa, va allo stanzino e lo spalanca. Lo spalanca proprio mentre Louis sta prendendo la rincorsa e tentando, per l’ennesima volta, di sbattere giù la porta a spallate, cosa che lo fa finire, strusciante, lungo il pavimento
(Tipo pinguino. Awwww cit. ParoleNelCuore).
-Gesù Cristo…che nasata porco cazzo…-
Si passa la mano sul povero nasino sbucciato, serrando gli occhi mentre se lo sfrega. Quando li riapre, davanti a lui ci sono Nick e la borsa con la colazione del suo Harry.
-Faccia da Cavallo…che cosa vuoi ancora? Ridermi in faccia mentre quelli si divertono? Fallo pure, poi riderò io quando Harry lo verrà a sapere e ti toglierà il saluto…voglio…- -Sono qui per accompagnarti a casa.- lo interrompe Nick -Tu prima hai detto che Harry…nel suo stato…non potrei mai farlo soffrire così! Dobbiamo muoverci intanto che li ho mandati al bar.-
Senza farselo ripetere due volte, Louis afferra la mano del suo acerrimo nemico che lo aiuta ad alzarsi e insieme salgono sulla macchina del conduttore radiofonico, dirigendosi verso Princess Park.
 
Quando spalancano la porta, il riccio è comodamente seduto sulla sua poltrona a leggere il libro che Louis gli sta impedendo di finire dai tempi della fiaba di Aladino.
-Raggio di Sole...-
Louis si precipita verso di lui e, inginocchiandosi ai suoi piedi, gli porge la borsa con i dolci.
-Questa doveva essere la tua colazione, ma la regia, Ben e…- il nano si volta nella direzione di Nicholas che lo sta fissando con sguardo rassegnato -E qualcuno che non ho capito chi fosse, mi hanno rapito e mi hanno rinchiuso nello sgabuzzino dei costumi.- il riccio assottiglia lo sguardo mentre ascolta il racconto del marito -Per fortuna è passato Faccia da…ehm…Nick! Mi ha sentito gridare e mi ha liberato. Tieni.- dice mettendogli la borsa direttamente sulle ginocchia -Per te e per il nostro bambino.
(A qualcuno mancano giusto due lezioni di biologia. cit. ParoleNelCuore)-
Harry sbatte gli occhi incredulo e sconvolto.
-Ba…bambino? Quale bambino?-
Il liscio gli sorride e, come se fosse la cosa più ovvia del mondo, gli risponde:
-Ma quello che hai nella pancia! Ultimamente hai voglie strane, sei stanco e hai sempre voglia di coccole o hai gli sbalzi d’umore. Quindi ho cercato su internet e ho visto che questi sono i sintomi della gravidanza. Il mio bellissimo mi darà un bimbo tutto nostro!!- conclude prendendogli le mani fra le sue e baciandogliele.
Harry alza lo sguardo su Nick, anche lui convinto dalle parole di Louis. Non vorrebbe deluderli, ma qualcuno lo deve pur fare ed è meglio che sia lui a portare a termine l’ingrato compito.
-Lou, amore, io so che tu vorresti tanto un bimbo tutto nostro. E anche io lo voglio. Davvero! Ma non sono incinta, sono solo stressato e questo è il mio modo di reagire...-
Lo sguardo dei due ragazzi davanti a lui si fa triste e il riccio accarezza dolcemente una guancia al marito.
-Ti prometto che prima o poi avremo un bimbo. Tutto nostro. Per adesso mi mangio tutti queste cose buone che mi hai portato, perché ne ho davvero bisogno. Grazie, amore.
(Nota per Agnes: anch’io sono stressata, ’moreeeeeee. cit. ParoleNelCuore)(Note per ParoleNelCuore: i dolci non te li posso mandare, ma ti ho comprato una maglia con Trilli, solo perché eri triste. cit. Agnes)-
Piano fa combaciare le loro labbra e lascia un tenero bacio a stampo.
Mentre il nano va a mettere tutte quelle cose buone in un piatto per il marito, Harry si avvicina a Nick e lo fissa serio.
-Nick…non sono stupido. So che il ‘qualcuno che non ho visto’ eri tu. E so anche perché lo hai fatto. Ma per questa volta sorvolerò, solo per il fatto che alla fine hai liberato Louis. Lo hai fatto perché credevate che io fossi incinta -cosa biologicamente impossibile-, ma lo hai comunque liberato. Quindi...grazie.-
Gli lascia un tenero bacio sulla guancia e si stacca proprio un attimo prima che possa ritornare suo marito e dare di matto.
-Quindi vuoi due avete fatto amicizia adesso?- chiede il riccio prendendoli in giro.
I due ragazzi si guardano in cagnesco e schifiati.
-Ma ti pare?! Era una tregua la nostra!- esclama il nano tutto inviperito.
-Io? Amico di quest’animale? Mai!- rincara la dose il ragazzo con gli occhiali.
Harry scuote i ricci sconsolato e poi scoppia a ridere davanti alla piega assurda presa da quella giornata.]
 

(*CHE RAZZA DI VENDETTA È? COSA SIAMO ALL’ASILO?!? DEFICIENTI! VIOLENZA GRATUITA CONTRO UN POVERO RAGAZZO BASSO E TARDO CHE NON VIVE CON I LUPI! MA NON VI VERGOGNATE?! IO SPERO CHE HARRY VE LA FACCIA PAGARE! CHE TUTTI I 1D VE LA FACCIANO PAGARE! CHE JAMES E GEMMA COALIZZATI VE LA FACCIANO PAGARE ALLA GRANDE! VERGOGNA! VERGOGNA SU DI VOI! SULLA VOSTRA FAMIGLIA! SUI VOSTRI CRICI! E ORA...e ora mi calmo che se no finisce male. Grazie per la possessione, James. Alla prossima. cit. ParoleNelCuore)




NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.27 - Il principesso sul pisello 

Appuntamento a...domenica



 

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Capitolo 28
*** 27 - Il principesso sul pisello ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XXVII

Il pricipesso sul pisello

 s-Il-princ-ip-esso-sul-pisello


[Pochi minuti dopo il fallimento del sequestro del nano.
Da qualche parte nel Pacifico, uno squillo molesto rompe il silenzio che avvolge il paradiso tropicale.
Uno sceneggiatore di nostra conoscenza si ribalta nella barchetta per lo spavento. Uno dei polpi che ha pescato gli finisce in faccia. Con difficoltà, l’uomo se lo scolla dal viso e ravana nella sua borsa alla ricerca del colpevole ti tanto casino.
Imprecando, estrae un telefono satellitare che non si ricorda di aver portato e -a malincuore- accetta la chiamata.
Dall’altro capo una voce metallica che sa d’Inferno e punizioni eterne (no, non è Gemma) dice solo: “Rientra, ci servi.”
Un grido disumano spaventa la fauna di mezza isola e il polpo molesto sfrutta l’onda d’urto per risaltare in acqua.
 
Negli studios di Londra, le riprese per l’ultimo colossal del nano sono già in corso.]
 
“C'era una volta, in un lontano regno dimenticato da tutto e tutti -un po’ come Silent Hill, per intenderci- un principe in cerca di moglie.
Il principe Louis era bellissimo ed era corteggiato da tutte le principesse di tutti i regni conosciuti, ma nessuna di loro andava bene, perché nessuna di loro era una vera principessa.
-Ma erano tutte figlie di veri re e vere regine?- chiese un giorno il re, stanco di vedere il figlio ciondolare in giro per il castello senza una meta.
Il figlio si girò sconvolto verso di lui ed esclamò:
-Certo! Ma erano tutte delle oche spocchiose e senza cervello! Io invece voglio una principessa che sia forte, coraggiosa, intelligente e indipendente. Come mia sorella Charlotte!-
Come invocata dalle viscere dell’Inferno, comparve la diretta interessata che, a quell’affermazione, si voltò verso la madre ed esclamò:
-Io invece spero di non trovare un principe come te. Anzi, spero proprio di non trovare nessun principe. Madre? Non dovrò sposare un essere come mio padre e mio fratello, vero?-
La donna, che fino a quel momento aveva assistito in silenzio al ‘dialogo’ tra suo figlio e suo marito, sorrise e scosse la testa nella direzione dell’ultimogenita. La ragazza tirò un sospiro di sollievo e lasciò la stanza, ma non prima di essersi scambiata affettuosi insulti con il fratello.”
 
[Una voce femminile, proveniente dai camerini, inizia a sciorinare
(Alias: “stendere il bucato all’aria”. cit. ParoleNelCuore) una sequenza di bestemmie che lasciano il nano particolarmente impressionato. Lentamente inizia ad applaudire mentre al suo fianco la sorella sbuffa ed è pronta a raggiungere la fonte di quelle bestemmie che altri non è che la sua fidanzata.
In ogni caso, non fa in tempo a muovere un passo che la ragazza grida di nuovo:
-HAROLD! MA COME CAZZO FAI A METTERTI QUESTI VESTITI INFERNALI! VIENI A DARMI UNA MANO! O GIURO CHE PRIMA DELLA FINE DELLE RIPRESE UCCIDO QUALCUNO!-
Louis ghigna di nuovo. Poi però si ricorda che i drammi da maschiaccio di Gemma non sono abbastanza interessanti, quindi decide di andare a dar fastidio alla regia. Forte della consapevolezza che devono stare buoni e muti dopo il sequestro di qualche settimana prima, si posiziona davanti a loro e inizia a fare gestacci e linguacce. Il tutto mentre il regista cerca di ripristinare l’ordine e continuare con le riprese.
Ovviamente è tutto inutile, visto che i protagonisti della scena successiva sono tutti impegnati a fare altro. Così il regista sospira e dichiara una pausa che durerà almeno fino alla ricomparsa di Harry sul set.
Sempre che il riccio non abbia intenzione di boicottare le riprese.
 
Dieci minuti dopo, Harry arriva silenziosamente sulla scena, nessuno lo nota -tutto sporco di fango e gocciolante di acqua com’è. Se ne accorgono solo perché Louis scatta sull’attenti e si gira nella sua direzione.
-Su su, tutti in posizione e facciamo in fretta! Non voglio che mio marito si ammali perché voi siete degli sfaticati! Veloci!-
In realtà, Johannah e Mark non si sono mossi dalle poltrone su cui erano seduti, e gli unici che mancano sono proprio Louis, Harry e Charlotte.
I due cognati si scambiano uno sguardo d’intesa per confermare le condizioni -positive e assolutamente non rischiose- della Narratrice Suprema -ancora in lotta con il suo (non molto presente) lato femminile- e finalmente anche loro si posizionano. Ma non prima che Harry abbia lanciato uno sguardo di quelli belli carichi di significato alla regia, la quale capisce che le riprese non saranno boicottate solo perché il loro nemico numero uno ha scritto quel copione.
Il regista e il riccio si fissano per parecchi istanti.
Perché la regia sa che Harry sa che loro sanno.
Ma anche Harry sa che la regia sa che lui sa che loro sanno. E che si devono aspettare il peggio.
Poi il riccio interrompe il preliminare da duello western e alza i pollici verso Fizzie che riprende, tutta divertita dalla scena (e dal copione redatto da quel folle del fratello), a narrare:]
 
“Passarono i giorni nella più totale monotonia quando, una notte di tempesta, qualcuno bussò al portone del castello. Fu proprio il principe, che guarda caso si trovava a ciondolare proprio in quel momento davanti all’ingresso, ad aprire
(Oh, ma è una fissa! Cos’è? Non avevano i soldi per il portinaio? Come per La Bella e la Bestia! Ma dove si è mi visto un principe rispondere al campanello? cit. ParoleNelCuore). E la visione che gli si palesò davanti agli occhi fu qualcosa di celestiale e folgorante.
-La mia principessa! Tu sì che sei una vera principessa!-
Il giovane davanti a lui, tutto sporco e gocciolante, alzò un sopracciglio alquanto confuso.
-Ehm…io in realtà sarei un maschio e sarei venuto perché ho sentito che il principe di questo castello cercava una moglie.-
Il principe basso e tardo annuì freneticamente e, prendendolo per un braccio, lo trascinò all’interno.”
 
[-Bene, Harry, vai a cambiarti e poi tutti in pausa pranzo! Continuate così che state andando benissimo!-
Louis solleva un sopracciglio scettico.
-Certo che stiamo andando tutti benissimo! L’ho scritto io! E poi qui l’unica che non fa le cose nel modo corretto sei tu, regia!-
Il liscio finisce la frase giusto in tempo per sentire l’imprecazione di Gemma alla notizia che dovrà mangiare con quel vestito ingombrante (e scomodo e stretto) addosso.
I due uomini davanti a Louis deglutiscono preoccupati e decidono che, una volta tanto, rimarranno a digiuno. Giusto perché la propria vita è più importante di un misero rifocillamento.
 
Nel silenzio che avvolge il set durante la pausa pranzo, un grido disturba il digiuno forzato della regia:
-Allora è qui che fanno Il prinCesso senza pisello?-
Il regista fissa Nick come il traditore che è e il conduttore, con la coda fra le gambe, lascia gli studios con la stessa rapidità con cui è entrato.
 
Due ore e mezza dopo, i fratelli Styles sono in scena, pronti e più infuriati che mai.
Harry si posiziona con nonchalance contro il caminetto del salotto e Louis si siede ai suoi piedi adorante. Gemma invece si siede con un tonfo vicino a Fizzie e si mette a fissare male (e a lanciare silenziose minacce di morte) la regia.]
 
“Il principe Louis rimase tutta sera incantato dalla bella voce del ragazzo. E non solo dalla voce
(Tanto lo sappiamo, Louis, che ti sei messo in quella posizione solo per fissare meglio il pacco di Harry... cit. ParoleNelCuore).
Si riscosse solo quando sentì la madre dire:
-Ma quindi, tu sei un vero principe?-
Il riccio annuì, ma prima di poter replicare, il liscio lo interruppe esclamando:
-Certo che è una vera principessa! E io lo amo! Ti prego, Raggio di Sole, sposami!-
Il ragazzo appoggiato al caminetto alzò un dito e spalancò la bocca davanti a quella sfacciataggine: non c’erano più i principi di una volta che corteggiavano e ti facevano sentire desiderato! Erano diventati tutti degli screanzati che si approfittavano dei poveri, dolci e teneri principi dai lunghi boccoli castani e dai bellissimi occhi verdi. Tsk!”
 
[Louis spalanca la bocca e si gira sconvolto verso la sorella mentre sua madre, suo padre, Lottie e suo marito -oltre a Gemma seduta vicino alla sorellina- si mettono a sghignazzare.
Fizzie lo guarda con fare beffardo, come a sfidarlo a ribattere qualcosa e lui non si lascia certo pregare, infatti:
-EHI! IO NON MI STO APPROFITTANDO DI NESSUNO! HAROLD ERA CONSENZIENTE QUANDO MI HA SPOSATO! E IO L’HO CORTEGGIATO!- poi il labbruccio trema e lo sguardo si fa lucido mentre si volta verso la splendente figura dell’amore suo -Harreh, diglielo anche tu che io ti ho corteggiato. Che non mi sono approfittato di te. Diglielo che sono un bravo e premuroso marito.-
Il riccio si avvicina e gli dà un tenero bacio sulle labbra.
-È vero!- esclama, poi, rivolto ai presenti (ma senza staccare lo sguardo dal tenero consorte) aggiunge -Mi ha corteggiato un sacco e continua a riempirmi di attenzioni. È il marito migliore del mondo!-
Tutti i presenti alzano gli occhi al cielo davanti a quella frase tutta fiorellini e cuoricini, poi la scena romantica viene spezzata da Gemma.
-Santo diabete e santissima glicemia! Vogliamo riprendere che questo coso mi sta soffocando? In ogni caso: brava Fizzie, se vai avanti così potrò lasciarti il trono da Narratrice Suprema.-
La terzogenita di casa Tomlinson arrossisce e, con l’ordine ripristinato, si può riprendere.]
 
“Il principe Louis fu messo abilmente a tacere da quella santa donna di sua madre e finalmente il riccio poté raccontare la sua storia:
-Io sono il principe Harold e sono venuto ad accompagnare mia sorella, la principessa Gemma, per conoscere il principe Louis di cui abbiamo sentito tanto parlare.-
Lo sguardo del liscio si fece triste alla notizia che in realtà quella splendida creatura non era lì per lui, ma subito nella sua testa iniziò a formarsi un piano diabolico per far innamorare il suo Raggio di Sole di sé.
A sua sorella ci avrebbe pensato Charlotte.
Intanto il riccio aveva continuato:
-Purtroppo la nostra carrozza ha avuto un guasto e ci siamo dovuti fermare, ma io ero curioso di conoscere questo principe.-
Il principe Louis rimase folgorato da quello splendido sorriso adornato di fossette che gli venne regalato così spontaneamente e mise su la sua migliore espressione da ebete innamorato.
-Così ho lasciato mia sorella in una locanda con la nostra guardia- proseguì il principe Harry -e mi sono incamminato qui a piedi.-
La regina e il re annuirono comprensivi davanti al nobile e curioso gesto di quel principe, venuto da così lontano per vedere il loro figlio disgraziato.
-E tua sorella è molto bella? È intelligente? Sa cavalcare? Ha i tuoi stessi occhi?-
Il principe Harold rimase un attimo interdetto e piacevolmente stupito da quella sfilza di domande: se le aspettava dal basso e tardo principino seduto ai suoi piedi, non dà sua sorella!
Chissà che non fosse la volta buona che lui e Gemma riuscissero a trovare il marito e la moglie perfetta per loro…
In ogni caso, da bravo principe educato qual era, rispose a tutte le domande della principessa Charlotte, la quale, una volta che lui ebbe terminato, si girò immediatamente verso la madre ed esclamò:
-Madre! Voglio sposare la principessa Gemma!-
La donna si grattò il mento pensierosa prima di rispondere:
-Va bene, tesoro, se la principessa Gemma è d’accordo potrai sposarla.-”
 
[-Sì! Lo voglio! Scegli la data, cucciolotta mia, che prendiamo due testimoni, le nostre famiglie e ci sposiamo sulla spiaggia. Voglio vederti con l’abito a sirena e ancora più bella per me.
(Ok, questa da Gemma non me l’aspettavo *occhi a cuoricino*. cit. ParoleNelCuore)-
Charlotte arrossisce furiosamente e solo allora Gemma si rende conto di aver fatto un’invasione di scena interrompendo le riprese. Arrossisce a sua volta, si scusa con gli attori e con la povera Fizzie e poi, in uno strascico di gonne e crinolina, se ne ritorna al suo posto.
Harry si copre il sorriso compiaciuto con una mano (è raro vedere sprazzi di umanità in sua sorella, ma ogni volta che succede è sempre uno spettacolo indimenticabile), mentre a Louis serve qualche istante per riprendere il controllo della sua mascella che ha tentato il suicidio all’uscita di Gemma.
Fizzie lo guarda male rimettendolo in riga, poi si schiarisce la voce e torna al suo lavoro.]
 
“Poi lo sguardo della regina si sposta verso la figura del giovane alto, ancora appoggiato al caminetto.
-Purtroppo, però, principe Harold, dovrai dormire con mio figlio. Non eravamo preparati al vostro arrivo e non abbiamo altre stanze pronte
(Quanto cazzo ci vuole a rifare un letto?!?!?! Ah, giusto: se non hanno il portinaio, magari non ci sono neppure camerieri e domestici. Oppure -cosa molto più probabile- Johannah è una macchinatrice formidabile. Un applauso a quella donna. cit. ParoleNelCuore).-
Il riccio annuì comprensivo.
-Se per il principe Louis non è un problema…-
Tutti lo guardarono come se avesse appena detto di aver visto dei maiali volare e fu proprio il principe in questione a dar voce all’unico pensiero comune della stanza:
-Ovvio che per il principe Louis non è un problema! È da quando sei arrivato che voglio farti mio! Pensavo si fosse capito!-
L’imbarazzo calò rapidamente nella stanza e re, regina e principessa decisero saggiamente di darsi alla fuga. I due ragazzi si sedettero uno accanto all’altro davanti al camino e cominciarono a conversare del più e del meno.
Quando l’aria cominciò a farsi bollente (non a causa del camino) e i due non riuscirono più a starsi lontano, il principe Louis afferrò la mano del principe Harold e lo condusse nelle sue -loro- stanze.
Non fecero in tempo a chiudere la porta che il principe Harold si fiondò sulle labbra rosse e sottili dell’altro e il principe Louis cominciò a spogliare il riccio mentre lo spingeva cautamente verso il letto.”
 
[-Ragazzi, per oggi ci fermiamo qui! Domani giriamo la scena del risveglio e l’arrivo della principessa Gemma con le doppie nozze.- annunciò la regia -Harry, Louis: se volete potete rimanere sul set a dormire, non ci sono proprio problemi…-
Entrambi i ragazzi spalancano gli occhi, staccandosi dal bacio che si stavano ancora scambiando.
-E rischiare di essere ripresi da voi mentre cerco di avere un figlio con il mio Raggio di Sole? Scordatelo, regia! Noi adesso andiamo a casa!-
Louis afferra Harry e lo trascina nei camerini a recuperare le loro cose.
Anche Mark, Johannah e Félicité se ne vanno, lasciando da sole Lottie e Gemma. La castana è ancora immobile con lo sguardo omicida puntato contro il regista e il suo aiutante.
Poi non ce la fa più e sbotta:
-VOI! MI AVETE FATTO VESTIRE E TRUCCARE PER...NIENTE!? TUTTO IL GIORNO CON QUESTO COSO SCOMODO PER NIENTE! IO VI DISINTEGRO! ALTRO CHE LA VENDETTA DELLA PASSIVELLA, È ME CHE DOVETE TEMERE! VI FARÒ FARE UNA BRUTTA FINE!-
Solo l’intervento provvidenziale di Charlotte riesce a placare la maggiore di casa Styles, consentendo alla regia di fuggire a gambe levate mentre la castana ancora strilla:
-AH, MA PRIMA O POI DOVRETE TORNARE E IO SARÒ QUI AD ASPETTARVI! TUTTI E DUE! MI VENDICHERÒ!-
Poi le porte si chiudono e rimane solo un incomprensibile mormorio di sottofondo.
 
Quando ritornano sul set la mattina seguente, il Nano e la Cognata Suprema si lanciano sguardi talmente tanto complici che solo Harry e Lottie sono in grado di decifrarli.
Ancora qualche segnale e poi tutti vanno a prepararsi, mentre Fizzie si siede tranquilla sul suo sgabello e finisce la cioccolata che gli è stata offerta.
 
Quaranta minuti dopo, tra le bestemmie di Gemma per il vestito e i tentativi della regia di impedire a Louis di accoppiarsi con Harry nell’enorme letto matrimoniale al centro della scena, sono pronti a riprendere.
Fizzie lancia il bicchiere vuoto della cioccolata alla sue spalle, incredibilmente centra il cestino dell’angolo ristoro
(A quanto pare i poteri da Narratrice Suprema iniziano a farsi sentire. cit. ParoleNelCuore) e parte:]
 
“Quando, la mattina seguente, i due giovani scesero per la colazione, il volto della regina s’illuminò come non mai alla vista del figlio felice e rilassato.
Dietro di lu, il principe Harold, ancora parecchio assonnato, zoppicava leggermente.
-Avete dormito bene, ragazzi?- chiese la donna dando di gomito alla figlia sghignazzante, mentre il marito -che non aveva capito nulla di quello che stava succedendo intorno a lui continuava a spalmare la marmellata sulla sua fetta di pane.
Sul volto del principe Harold comparve un sorriso tutto denti e fossette e il suo sguardo si posò sul principe Louis.
-Non ho dormito per niente, il letto era scomodo e c’era questa presenza ingombrante e fastidiosa che non mi ha dato pace nemmeno un istante.
(OMMIODDIO, amore, ahahaha parallelismo geniale! Quasi quanto “L.J.” della Robin Hood! [Pssss! Andatela a leggere!] cit. ParoleNelCuore)-
La donna annuì soddisfatta a quella rivelazione, ma non fecero in tempo a fare nulla che qualcuno bussò al portone. Quando la cameriera
(Cioè adesso hanno una cameriera?!?!?!? Ma scherziamo?! Cos’era, in sciopero, ieri? cit. ParoleNelCuore) comparve in sala da pranzo, era accompagnata da una bellissima ragazza con uno splendido vestito verde e oro.
-Sorella! Ben arrivata!-
Gemma sorrise educatamente a tutti i presenti, poi il suo sguardo venne catturato dalla figura di Charlotte, in tenuta da cavallerizza
(Aspetta! Gemma si è messa gonne e crinolina, mentre Charlotte è in pantaloni? Ahahahah non vedo l’ora di sapere quante ne tirerà dietro alla regia. Ahahahha cit. ParoleNelCuore), che la stava fissando a bocca spalancata.
Le due ragazze si osservarono per interminabili secondi, poi finalmente Gemma riuscì a pronunciare:
-Sei tu il principe che cerca moglie? Se avessi saputo che eri una principessa così figa sarei corsa prima!-
La principessa Lottie scosse la testa.
-No, il principe che cercava moglie era quel nano di mio fratello, ma a quanto pare ha già trovato la sua principessa.- disse indicando i loro fratelli teneramente abbracciati a farsi le moine, prima di riprendere: -Quindi, se anche tu sei d’accordo, puoi essere mia moglie.-
La castana annuì e si fiondò immediatamente fra le braccia della bionda, facendo unire le loro labbra. La regina batté le mani tutta contenta sotto lo sguardo confuso del marito che alla fine domandò:
-Ma quindi, queste nozze, si fanno?-”
 
[-Bene, ragazzi, andate a mettervi gli abiti nuziali.-
Il regista si gira poi, tutto cortese e sorridente, verso le due figure che sono giunte dai camerini già pronte per la prossima scena.
-Anne, Robin, grazie per essere venuti e per aver accettato di fare da comparse.-
L’uomo sorride gentile, mentre la moglie guarda la regia con un sopracciglio alzato.
-Mi pare logico! Non mi perderei mai le nozze dei miei figli. Nemmeno se sono finte!-
Il regista ammutolisce e il silenzio cala fra i quattro. Silenzio che viene interrotto dall’aiuto-regista che, stanco di quell’imbarazzo, tenta:
-C’è un bel sole caldo oggi, vero?- (Anche se sono al chiuso e non c’è mezza finestra negli studios).
 
Un’ora dopo sono tornati tutti sul set, pronti a girare la scena finale.
Al segnale del regista, Fizzie annuisce e ricomincia a narrare:]
 
“Qualche mese dopo, giusto il tempo di ultimare i preparativi e aspettare l’arrivo della famiglia dei principini Styles, i fratelli Tomlinson convolarono a nozze con i rispettivi fidanzati.
Regina Anne e regina Johannah sorrisero felici e commosse nel vedere i loro bambini che si promettevano amore eterno e si baciavano teneramente.
E fu così che tutti vissero felici e contenti.”
 
[La regia si mette ad applaudire e nel mentre si prepara psicologicamente a ricevere insulti sia da Gemma che da Louis
(RissaRissaRissa... cit. ParoleNelCuore). Insulti che però non arrivano perché, appena finiscono di girare, i due ragazzi prendono i loro compagni e spariscono nei camerini senza dire una parola (Mai una gioia. -.- cit. ParoleNelCuore).
Così fanno anche i loro genitori.
Il regista lascia cadere le braccia lungo i fianchi, mentre il suo assistente gli dà rassicuranti pacche sulla schiena.
-Su, venga. Dobbiamo andare a recuperare quei video. E non si preoccupi per i copioni del Sirenetto, li ho già spediti a Princess Park e ne ho messo una copia in cassaforte per sicurezza.-
L’uomo annuisce grato e, seguendo il suo assistente, si reca nella sala regia.
In un angolo della stanza, il povero sceneggiatore legato ad un tavolo da ormai settimane, stravolto dai lavori forzati a cui l’hanno costretto, mugugna qualcosa, ma né il regista né il suo aiutante fanno caso a lui. Alla fine si arrende e torna a pensare alla sua barchetta abbandonata ai tropici.
 
Notte fonda. Princess Park. Casa Tomlinson-Styles.
I cellulari di Louis e Harry si mettono a squillare insistentemente. E contemporaneamente.
Ma quella non è la suoneria di una chiamata o di un messaggio.
È non sono nemmeno la sveglia o un promemoria.
No, quella è la suoneria delle emergenze di livello N.
È una suoneria che nessuno dei due avrebbe mai voluto sentire più. Nel panico e nel silenzio più totale si fissano.
Poi il riccio deglutisce rumorosamente e piano esala, confermando i più oscuri e spaventosi dilemmi del liscio:
-Lou…è scattato il protocollo NIALL…-]





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio: "Cap.28 - Il Sirenetto 

Appuntamento a...sabato!

Ebbene sì! Stiamo per giungere al termine di questa folle serie di riprese. Manca l'ultimo colossal (sabato!) e poi un epilogo degno di questo nome (domenica!)! A presto!

 

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Capitolo 29
*** 28 - Il Sirenetto ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Capitolo XXVIII

Il Sirenetto

 s-Il-Sirenetto


[-AVANTI, PARLA! CHE COSA HAI RUBATO DALLE RIPRESE DELLE TELECAMERE INTERNE DI CASA NOSTRA? DILLO SE VUOI RIVEDERE IL CIBO DELLA TUA DISPENSA!-
-MIODDIO, TOMMO! IO NON HO FATTO PROPRIO NIENTE! SONO TORNATO QUALCHE ORA FA DALL'IRLANDA! LO GIURO!-
-Lou, amore, ha ragione…non c’è niente su nessun dispositivo e non può aver fatto in tempo a trasferirli altrove. Inoltre non c’è traccia di mail o altro…-
La torcia si gira di scatto nella direzione di Harry che, prontamente, si protegge gli occhi con una mano.
-Lou, sposta quella torcia! Dà fastidio!-
Nello stesso istante la porta di casa Horan si spalanca e Liam e Zayn fanno il loro ingresso in camera del biondo.
-Cosa sta succedendo? Chi si è fatto male? Chi sta morendo?- chiede Liam tutto agitato.
-Abbiamo sentito Niall strillare e…TOGLI QUELLA TORCIA DAI MIEI OCCHI!- grida a sua volta Zayn alzando le braccia per proteggersi.
Quando finalmente il biondo riesce ad allungare la mano e ad accendere la luce, la scena che si palesa davanti agli ultimi arrivati è a dir poco esilarante: Louis è seduto a cavalcioni sul petto di Niall, in una mano ha un plumcake spappolato nel suo involucro e nell’altra la torcia ancora accesa.
Vicino al letto, Harry li sta fissando più spaventato dell’irlandese. Come se la vittima fosse lui e non il biondo.
Finalmente Louis si decide a spegnere la torcia, a scendere dal petto di Niall e a spiegare loro la situazione.
-Succede che questo lepricauno infame e maniaco, ha hackerato il sistema di sicurezza di casa nostra e ha rubato i video zozzi di me e Haz!
-TI HO GIÀ DETTO CHE NON SONO STATO IO! TE L’HA DETTO ANCHE HAZZA! SARANNO STATE LOTTIE E GEMMA! O ANCORA PEGGIO: LA REGIA!-
I ragazzi si guardano sconvolti davanti a quella rivelazione.
Immediatamente Louis prende il suo cellulare e chiama la sorella, solo per avere la conferma che lei e Gemma erano impegnate in attività ben più…piacevoli…rispetto a quelle e poi: ‘Oddio che orrore! Non voglio rimanere traumatizzata a vita da quello che fate voi due!’
Il nano si scambia ancora uno sguardo col marito, poi si sfrega le mani e, compiaciuto, esclama:
-Che la vendetta finale abbia inizio!-
 
Louis sta percorrendo il salone a (grandi) passi.
I ragazzi, strizzati sullo stesso divano
(Ovvio...Louis ed Harry probabilmente potrebbero far sedere almeno 20 persone nel loro salotto, ma i 1D no, devono sempre ammucchiarsi! cit. ParoleNelCuore), lo fissano sulle spine.
-Bene, signorinelle, il momento è giunto: dopo mesi e millanta riprese; dopo tutti i soprusi e gli scempi messi in atto dalla regia, è tempo che la nostra vendetta si compia!- fa una pausa strategica, fissandoli ad uno ad uno e sventolando il copione incriminato -Questo copione non sa’ da fare!
(Qualunque cosa significhi) (Aaaa, il matrimonio...ti porta a citare frasi che non comprendi neppure. Tipo “amici amici e poi ti rubano la bici”: che cavolo mi significa?!?!? cit. ParoleNelCuore). Lunedì, quando le riprese cominceranno, all’improvviso questo copione cambierà. Raggio di sole, vuoi dirci il tuo piano?-
Il riccio si alza tutto eccitato e raggiunge il marito, gli lascia un tenero bacio sul nasino e poi inizia ad esporre con calma, cercando di non incepparsi troppo:
-Allora, io e Gemma siamo pienamente d’accordo: cercheremo di seguire il copione per tutta la parte iniziale, ma, nel punto in cui il sirenetto s’innamora del principe e sta per andare da Ursula, il racconto cambierà. Mi rifiuto categoricamente di sposare un principe che non è nemmeno interpretato da mio marito! E poi dai: non ha senso questa cosa! Vedo un cretino qualunque e me ne innamoro all’istante e in modo così totale da voler rinunciare alla mia voce per delle gambe
(Harry! Così infanghi il buon nome delle Principesse Disney! Sono sconvolta! Assolutamente e totalmente sconvolta! cit. ParoleNelCuore)?-
Niall alza un dito e spalanca la bocca. Poi riabbassa la mano, indeciso se far notare al suo amico che in effetti lui si è innamorato perso del primo cretino qualunque.
Per fortuna, il riccio continua a parlare senza notare gli spostamenti del biondo:
-Non esiste proprio! Quindi: Gemma ha già in mano il copione che io stesso ho riscritto e che ho consegnato poco fa a Liam. Louis continuerà a fare casino e a protestare, proprio come se io dovessi davvero sposare Nick e voi due:- dice alla fine rivolgendosi al biondo e al moro -voi insieme a Lottie dovrete fare da spie e supporter. Voglio sapere ogni movimento sospetto della regia. Ricordate che Nick e Simon non sanno nulla: questo ci permetterà di agire indisturbati. Si aspettano un boicottaggio alla luce del sole da parte di Louis e invece avranno un boicottaggio subdolo da parte dei fratelli Styles! Tutto chiaro?-
Tutti annuiscono e applaudono, poi ognuno torna al proprio appartamento a studiare la propria parte e a prepararsi per la battaglia.
(Dopotutto, in guerra e in amore tutto è lecito, giusto? cit. ParoleNelCuore)
 

Lunedì mattina gli studios sono diventati un parco sottomarino e il regista li sta aspettando tutto pimpante davanti all’acquario che sarà il set del giorno.
-Ben tornati, ragazzi, visto che figata? Purtroppo non siamo potuti andare in spiaggia come avevamo progettato, ma anche qui andrà benissimo. Se avete letto il copione e non ci sono domande, direi che potete andare a cambiarvi.-
Com’è ormai consuetudine
(Owwww, mi era mancata! cit. ParoleNelCuore), la manina molesta si alza prepotente e, giusto per enfatizzare la molestitudine, il suo proprietario si mette a saltellare come una cavalletta (giusto per rimanere in tema con gli animali molesti).
Senza nemmeno aspettare che gli venga concessa la parola (perché si sa che non è Louis Tomlinson che deve aspettare di parlare, sono gli altri che aspettano che lui parli), il nano si mette a strillare:
-REGIA! PERCHÉ IL PRINCIPE LO DEVE FARE FACCIA DI CAVALLO? LO SANNO TUTTI CHE SONO IL PRINCIPE PERFETTO! QUESTA COSA NON È GIUSTA! SEI RAZZISTA CONTRO DI ME, REGIA!
(Attenzione: Agnes sa perfettamente il significato della parola “razzismo” e non era sua intenzione privarla del suo valore; semplicemente questa è una fic demenziale e il personaggio di Louis ne è l’esempio più eclatante. Grazie per l’attenzione, vi lascio alla storia. cit. ParoleNelCuore)- poi una finta lacrima gli scende dagli occhi e riprende il suo discorso con tono più afflitto -Ma tranquilli, dopo queste riprese non mi rivedrete più…percepisco quando non sono ben voluto…ho anch’io dei sentimenti.-
Harry gli si avvicina e lo stringe a sé, coccolandolo, dandogli teneri bacini sulla testolina arruffata e sussurrandogli parole dolci e rassicuranti.
La regia li guarda allibita, mentre tutti gli altri presenti la fissano con disgusto e seguono i due sposini nei camerini.
Quando sono fuori portata d’orecchie (e sguardi) nemici i ragazzi annuiscono complici, si scambiano gli ultimi dettagli e poi si preparano.
 
Quando sono tutti pronti, Gemma inizia a narrare come se niente fosse:]
 
“C’era un volta, nel lontano regno sottomarino di Atlantide, un giovane sirenetto di nome Harry, che era molto curioso di conoscere il mondo in superficie. Tuttavia, per poter salire in superficie, il principino ultimogenito di Atlantide avrebbe dovuto aspettare il compimento dei suoi 15 anni.
Ogni anno, il principe vedeva le sue sorelle salire in superficie e ritornare con incredibili racconti. Mentre lui…lui non poteva fare altro se non fissare con sguardo malinconico la superficie e accumulare tutti gli oggetti del mondo di sopra che finivano nelle acque del suo regno.
Finalmente, anche il suo quindicesimo compleanno arrivò.”
 
[Gemma interrompe la narrazione e si volta verso la sua fidanzata esclamando:
-Ma lo senti anche tu questo strano rumore? Sembra…sembra come se qualcuno si stesse strusciando contro un vetro…-
Senza bisogno di aggiungere altro, anche perché all’improvviso il rumore venne accompagnato dalla risata sguaiata di Niall, le due ragazze si girano verso la vasca e scoppiano anche a loro a ridere: Zayn e Louis sono attaccati al vetro e stanno vistosamente sbavando sui loro compagni vestiti da sirena.
Il liscio sta disegnando dei teneri cuoricini con le ditina bagnaticce e continua a stampare bacini ogni volta che il suo Haz gli nuota vicino; il moro, invece, si limita solamente a rimanere appiccicato alla parete della vasca e a fissare un imbarazzatissimo Liam che sta cercando in tutti i modi di non andare in autocombustione.
Gemma vede suo fratello fare una piroetta in acqua e avvicinarsi al marito incollando le mani e la bocca dove ci sono quelle del consorte molesto
(Awwwwwwwwww cit. ParoleNelCuore).
-Santa glicemia e Santo diabete! Riprendiamo con questa cosa prima che io vada in coma glicemico.-
La Narratrice Suprema si sistema sullo sgabello, stiracchia il suo copione, cerca il punto dove si era interrotta e riprende:]
 
“Quella mattina si era recato presto nella stanza del suo damigello e amico Liam e lo aveva svegliato tutto eccitato.”
 
[-E questa volta non è colpa mia, ragazzi!-
Harry diventa paonazzo alle parole del marito e cerca di nascondersi il volto dietro i lunghi boccoli castani. Fa dei bei respiri profondi, assistito anche dal castano vicino a lui.
Gemma, da dietro il copione, sorride soddisfatta per l’ennesima interruzione abilmente piazzata da quella passivella di Lulù e riprende:]
 
“-Lee! Lee! Svegliati e preparati! Finalmente oggi potremo salire in superficie!-
Il giovane damigello guardò il suo principe, contento di tutto quell’entusiasmo.
-Va bene! Va bene! Dammi qualche minuto e sono subito pronto.-
 
Un’ora dopo
(E poi è Harry quello lungo a prepararsi! cit. ParoleNelCuore), i due amici erano pronti per risalire in superficie.
Nuotarono, nuotarono e nuotarono e quando le loro teste sbucarono all’aria aperta, quello che videro non era di certo quello che si aspettavano di trovare: il mare era mosso e arrabbiato; le nuvole, un groviglio scuro e minaccioso; in ogni angolo e sprazzo di orizzonte su cui i loro occhi si potevano posare, c’era fumo.
E il cielo, piangeva fuoco.
Harry e Liam sentirono le grida di dolore, i pianti e i tonfi in acqua.
-Dobbiamo aiutarli!- disse il principe.
Il damigello annuì e i due si immersero immediatamente, nuotando il più veloce possibile e aiutando quante più persone riuscirono a trovare.
Fu il principe a portare sulla riva l'ultimo sopravvissuto: era un ragazzo alto, con un improbabile ciuffo di capelli castani. Harry lo posò sulla spiaggia e cercò di ritornare fra i flutti il più velocemente possibile, ma gli occhi del ragazzo si spalancarono e si specchiarono in quelli verdi e puri del tritone.
Poi svenne di nuovo, permettendo così al nostro sirenetto di fuggire e raggiungere Liam.
 
Nelle settimane successive, con o senza Liam, Harry ritornò in superficie per accertarsi che tutti i superstiti si fossero ripresi. Ed ogni volta il ragazzo dai capelli castani era là che scrutava l’orizzonte, lo sguardo perso e sognante, alla ricerca di chissà quale meraviglia.”
 
[-BASTARDI! HARREH È LA MIA MERAVIGLIA! MIA E SOLO MIA! NESSUNO ME LO PORTERÀ VIA! NESSUNOOOO!-
Louis prende la rincorsa e si spiaccica contro il vetro della vasca nel tentativo di arrampicarsi e raggiungere suo marito. Ovviamente fallisce e cade sul pavimento duro, sculando come se non ci fosse un domani. Ferito nell’orgoglio -e nel fondo schiena-, si alza massaggiandosi e se ne va gemendo.
Poco dopo lo si vede correre di nuovo verso l’acquario e spiaccicarsi di nuovo contro il vetro. E ovviamente rimanere lì così, appiccicato come una cozza allo scoglio, a fissare il suo bellissimo, pronto a dare vita alla ribellione.
-PER CORTESIA, QUALCUNO STACCHI LOUIS DAL VE…- un'occhiataccia da parte di Harry e Gemma fa ammutolire l’aiuto-regista che subito si corregge -NO, FA NIENTE, CI PENSIAMO NOI A NON INQUADRARLO!-
Con i fratelli Styles soddisfatti di quella risposta, si va avanti con le ultime riprese prima della pausa pranzo. (Come se le riprese dopo la pausa pranzo siano nel programma di qualcuno che non sia la regia. O Nick. O Simon.)]
 
“Era una giornata di sole quando Harry, risalito da solo in superficie, aveva trovato ancora il giovane seduto sulla riva. O almeno, credeva di essere solo.
-È bello, vero? Ho sentito dire che spera di rincontrare il giovane dagli occhi verdi che lo ha salvato dal naufragio.-
Il principe si voltò di scatto nel sentire la voce familiare dietro di sé.
-Che cosa vuoi Simon?- disse il riccio pronto a fronteggiare lo stregone della caverna.
La mezza piovra sorrise maligna.
-Voglio solo aiutarti, mio caro. Potresti essere suo, se solo avessi un bel paio di gambe al posto di questa ingombrante coda.- il principe assottigliò lo sguardo e lo stregone si sentì in diritto di andare avanti
(Ma chi te l’ha chiesto?! cit. ParoleNelCuore) -Diciamo che io posso darti quello che vuoi in cambio della tua splendida voce e dei tuoi splendidi capelli (Certo! Va bene che c’è crisi, ma aumentare così i prezzi mi sembra esagerato! cit. ParoleNelCuore).-”
 
[I fratelli Styles si scambiano un impercettibile cenno d’intesa. Cenno che viene percepito solo da chi effettivamente sa che cosa sta per succedere di lì a poco.
Gemma gira la pagina e ricomincia a narrare intenzionata a non farsi interrompere per nulla al mondo.
Nel mentre, Louis e gli altri ragazzi si spogliano degli abiti “normali” e rimangono con i costumi del film di Lou Pan, sapientemente (e nascostamente) indossati quella mattina.
La regia li guarda confusa, ma decide di non farsi troppe domande.
Non ancora almeno.]
 
“Il giovane principe sollevò un sopracciglio sempre più incredulo e schifiato. Poi, raggiunto il livello massimo d’indignazione, esclamò:
-Scherzi?! Rinunciare ad essere me stesso per un cretino che nemmeno conosco e con cui non ho nemmeno mai parlato? Ammesso e non concesso che io non abbia già una persona che mi ama e che mi aspetta, non mi metterei mai con il primo che passa! Men che meno a queste condizioni!-”
 
[Simon si guarda intorno confuso. Guarda Nick -confuso almeno quanto lui- e poi sposta lo sguardo sulla regia che, fra tutti i presenti, è quella più confusa.
Davanti a lui il riccio ghigna beffardo, prima di proclamare:
-Ebbene sì, adesso decidiamo noi come si conclude questa storia. Ve la siete cercata! Siamo stanchi delle vostre angherie. Siamo stanchi dei vostri sotterfugi, e siamo stanchi di venire depredati della nostra personalità. Ti avevo avvisato, regia, ma tu non mi hai dato ascolto: hai attaccato le persone che più mi stanno a cuore e, alla fine, hai anche osato rubare le riprese di momenti intimi miei e di mio marito. Adesso basta!-
Con una fluidità degna di una vera sirena, Harry si rimmerge e nuota veloce verso il suo Louis. Si issa fuori dall’acqua e si lancia dalla vasca, consapevole che suo marito lo prenderà al volo.
Gemma va avanti a narrare, mentre le telecamere non smettono un secondo di riprendere
(Boicottata pure dai macchinisti! La regia ha fatto incazzare proprio tutti! Muahahaha cit. ParoleNelCuore).]
 
“Il principe Harry sorrise davanti allo sguardo sgomento dello stregone.
Immediatamente si rituffò in acqua e nuotò fino a raggiungere il suo luogo preferito: là, sulla spiaggia dell’Isola che non c’è, il suo Louis lo stava aspettando radioso.
-Ciao, Splendore! Il babbeo era ancora sulla spiaggia ad essiccare?-
Il riccio rise e allacciò le braccia al collo del suo amore.
-Sì, era ancora là e quel cretino dello stregone pensava che io ne fossi innamorato! Per cortesia! Innamorato di qualcuno che mi vorrebbe umano e non mi apprezzerebbe per come sono in realtà: secondo te, mi ha preso per scemo?-
Il liscio rise davanti alle lamentele del suo tritone preferito. Piano gli baciò le belle labbra prima che l’altro potesse riprendere con la sua sequenza di lamentele:
-Salire verso il mondo degli umani mi ha solo convinto ancora di più che, oltre a creare delle cose bellissime, come gli oggetti che arrivavano in fondo al mare, sono tutti dei cretini senza cervello
(Ehi! Ok, che hai visto solo Nick, ma gli umani non fanno così schifo! Chiedi a Dracula: lui sì che se ne intende! cit. ParoleNelCuore)! Per fortuna mi sono innamorato di una persona che mi apprezza per come sono e che mi rende felice (E che è umano. Circa... cit. ParoleNelCuore).-
-Hai ragione, Raggio di Sole, ti amo proprio perché sei come sei.-
I due ragazzi si sorrisero innamorati come non mai.
E tutti vissero felici e contenti.”
 
[Harry e Louis si baciano contenti che il loro piano sia riuscito nel migliore dei modi e senza incidenti di percorso. Senza dare mezza spiegazione, se ne vanno nei camerini e ritornano poco dopo cambiati.
Harry ha sottobraccio il costume da sirenetta e altri costumi trafugati dallo stanzino in cui Louis era stato rinchiuso. Costumi che ovviamente il liscio aveva accatastato per il suo bello proprio in uno dei tempi morti del suo sequestro.
-Questi me li porto via io, regia. Sono il risarcimento per tutte le angherie che siamo stati costretti a subire. E già che ci siamo, porto via anche i vestiti da punk di Lou. Fateci sapere se anche questa pellicola sarà un successo.- il regista fa per interromperlo, ma il riccio alza una mano e intima il silenzio -Per qualsiasi rimostranza può parlare con il mio avvocato o con mia madre. Sinceramente preferirei la prima opzione, perché la seconda fa abbastanza paura quando si arrabbia. Addio.-
I due s’incamminano verso la porta, seguiti dagli altri ragazzi, ma, all’improvviso, il riccio si blocca e si gira di nuovo verso la regia.
-Ah, sappiate che controllerò personalmente che i soldi arrivino agli ospedali pediatrici. In caso contrario vi manderò Louis, Niall e Gemma a perseguitarvi.-
Alza una mano e saluta, mentre il nostro nano molesto di fiducia, che deve sempre avere l’ultima parola altrimenti non si sente in pace con il mondo, alza entrambi i medi verso la regia e grida, mentre viene trascinato fuori dal marito:
-VAFFANCULO, REGIA! FAI SCHIFO E SEMPRE LO FARAI! DATTI ALL’IPPICA! E RICORDATI: TORNERÒ SEMPRE PER PERSEGUITARTI! SENTIRAI ANCORA PARLARE DI LOUIS WILLIAM TOMLINSON! CONTINUERÒ AD ESSERE IL TUO INCUBO PEGGIORE!-
Poi le porte degli studios si chiudono, le luci e le cineprese si spengono, facendo calare definitivamente il sipario sull’ennesima e assurda avventura dei nostri ragazzi preferiti.
 
Ѐ notte negli studios e due figure vestite di nero si muovono furtive in quegli spazi bui. Hanno atteso che macchinisti e regia se ne andassero e ora sono pronte ad agire.
Una delle due estrae dalla tasca una spilla dalla forma bizzarra. Una giraffa. Invece dell’ago, infila nella toppa il collo dell’animale. Con poche semplici manovre, apre la porta della sala regia e una serie di mugugni spaventati arrivano da dietro il tavolo di lavoro.
Le due figure si avvicinano alla fonte di quei suoni, finché il viso terrorizzato dello sceneggiatore non compare da dietro la sedia.
=Ciao!= dicono in coro le due figure togliendosi i cappelli scuri.
L’uomo tira un sospiro di sollievo.
-Che...che ci fate qui?- chiede, poi sgrana gli occhi -Vi ha mandate vostro fratello per compiere la sua vendetta?-
Daisy e Phoebe Tomlinson si guardano per un istante, poi scoppiano a ridere.
-Nostro fratello non si ricorda neppure che esisti, tranquillo.- risponde Daisy.
-Ѐ Harry che ci manda.- aggiunge Phoebe.
Lo sceneggiatore sembra ancora più sconvolto, ma le gemelle si avvicinano e lo slegano dal tavolo.
=Questi sono per te.= dicono in coro allungandogli il suo cellulare e un mazzo di chiavi.
L’uomo li prende confuso e in quel momento sul telefono arriva una notifica: ‘Trasferimento denaro effettuato’, dice.
-Che significa?-
-Harry ha pensato che- comincia Daisy. -fossi anche tu vittima dei soprusi della regia.- continua Phoebe. -Così ha pensato di- -regalarti l’isola- -dove andavi a pescare- -e pagarti lo stipendio che la regia ti doveva.-
Lo sceneggiatore ha gli occhioni lucidi.
-Grazie...-
=Ora vai! La barca ti aspetta al molo!= esclamano le gemelle alludendo alle chiavi che gli hanno consegnato poco prima.
Lo sceneggiatore esce di scena commosso, mormorando una sfilza di ringraziamenti a non finire.
Le gemelle si battono il cinque e tornano verso casa
(Ovviamente fuori dagli studios c’è James ad aspettarle con la macchina in folle: non mandiamo in giro delle tredicenni da sole di notte! cit. ParoleNelCuore).]




NOTE FINALI: 

Prossimo episodio non episodio: "Epilogo 

Appuntamento a...domani!

Ebbene sì: siamo giunti al termine. Un ultimo sforzo (più per voi che per me)!
A domaniiiiiiii!

 

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Capitolo 30
*** Epilogo ***


ATTENZIONE!!! I personaggi non mi appartengono e nessun nano è stato maltrattato durante le riprese. 
 
Epilogo 
 

 s-Epilogo

 

Princess Park. Casa Tomlinson-Styles. Anno 2020.
 
Harry sta cercando di far uscire Louis dallo stato catatonico in cui l’ha trovato tornado dall'intervista. Sono ore che lo sta coccolando e forse -molto forse- sta ottenendo qualche risultato. Ѐ appena riuscito a far appoggiare a Louis la testa sul suo grembo, quando la portafinestra che dà sul giardino si spalanca con un colpo secco. La voce squillante di ParoleNelCuore02 arriva alle orecchie dei proprietari di casa, ancora prima che i loro occhi possano vedere la figura della ragazza.
-Ciao, ragazzi!-
Immediatamente Louis si alza dal divano e si getta ai suoi piedi.
-Ti prego! Ti prego! Sei l'unica che la può fermare! A te darà ascolto! Ti prego! Salvaci tu!-
ParoleNelCuore sbatte più volte le palpebre ed alza il dito confusa, poi decide di rivolgersi all'unica persona sana di mente presente nella stanza (oltre a lei).
-Harry, tesoro, che cosa sta dicendo Louis?-
Il riccio sospira e si passa una mano fra i capelli tirandosi indietro qualche ciuffo ribelle.
-Non lo so. L'ho sentito gridare fin dagli studios della BBC e poi è arrivato un messaggio dove diceva che Agnes aveva trafugato delle vecchie riprese dal nostro sgabuzzino. Quando sono tornato stringeva questo bigliettino insieme ad una sigaretta.-
ParoleNelCuore afferra il pezzetto di carta e riconosce immediatamente la calligrafia da medico mancato della sua fidanzata.
-Sì, è stata proprio lei...non ci sono dubbi. Ma...che fine ha fatto adesso?-
Fa giusto in tempo a finire la frase, che dalla casa di fianco si sente arrivare una coppia di risate che non lasciano spazio ad alcun dubbio sull'identità dei loro proprietari.
 
 
Princess Park. Casa Horan. Stesso giorno.
 
Agnes e Niall stanno visionando l'ultima delle riprese e la ragazza è arrivata a quota 28 storie, una per ogni film che i ragazzi hanno girato. Si è fatta raccontare dal biondo tutti i retroscena e ha pure collezionato qualche extra davvero interessante. Si sta asciugando le lacrime dagli occhi e sta cercando di calmare il respiro quando una voce alle sue spalle la fa girare di scatto.
-Amore, che ci fai qui? Ѐ tutto il giorno che ti cerco!-
Agnes sorride vedendo ParoleNelCuore e i coniugi Tomlinson sulla porta. Ignora i ragazzi e invita la sua fidanzata a raggiungerla.
-Ciao, pati! Mi stavo annoiando e sono andata a frugare a casa del nano per vedere se trovavo qualcosa con cui ricattarlo...-
-Oh...e deduco che tu abbia trovato qualcosa...-
Le iridi verdi di Agnes brillano pericolosamente di quella luce che solo gli occhi dei demoni, dei serial killer e dei nani malefici possiedono.
-Ovvio che sì! E Niall è stato così gentile da darmi i pezzi del puzzle che mi mancavano.-
Con le ditina picchietta sulla custodia homemade in cui infila il tablet e tutti i suoi accessori.Custodia-homemade
-Comunque, si è fatto tardi. Grazie di tutto, Niall. Avrai la tua fornitura di lasagne fatte da mia madre: come da patti. Amore, vieni che ti faccio leggere quello che io, il cRICI e Niall abbiamo partorito.-
Con agilità si rimette in piedi e raccatta tutti i dvd dal tavolino; saluta il biondo, lascia a Harry un bacino sullo zigomo, pizzica una guancia ad un Louis terrorizzato e si trascina via ParoleNelCuore02 che sta cercando di fare la persona educata e salutare decentemente i ragazzi.
I tre rimangono per qualche minuto a fissare la porta, oltre cui le due ragazze sono scomparse. Poi, finalmente, Harry realizza una cosa importante:
-Ma...si sono portate via tutti i dvd delle riprese...-
L'irlandese annuisce -non curante e sprezzante del pericolo che tutti loro stanno correndo- e lascia che il riccio continui:
-Dobbiamo avvisare anche Liam e Zayn...siamo davvero spacciati: hanno in mano materiale di ricatto per una vita intera...eravamo riusciti a non far circolare troppo quei film, ma ora...-
Louis gira meccanicamente la testa nella direzione del più piccolo (non di statura).
-Do...dovevamo bruciarli...perché non li abbiamo bruciati?- mormora in semi-catalessi.
Si aggrappa alla maglietta del riccio, stringendola fra le tenere manine che si ritrova. Tira un altro grido disperato e, infine, sviene fra le braccia del marito che lo afferra al volo e lo riporta a casa al sicuro. Più o meno...





NOTE FINALI: 

Prossimo episodio Ah, no...siamo giunti al termine di questo lungo cammino. Grazie a chi è arrivato fino a qui insieme a me, a chi l'ha inserita tra i preferiti o anche solo nelle storie da ricordare o in quelle seguite. 

Ci vediamo presto! 

Fate i bravi, 
Agnes Fey 



(N.b. Sappi che la mia parcella non sarà economica! cit. ParoleNelCuore) 


 
(E' finitaaaaaa 😭 Adesso cosa farò della mia vitaaaaa???? cit. ParoleNelCuore)


 

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