Questo buio a cui non ci si abitua mai

di eia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** QUANDO GUARDO IL CIELO CERCO TE ***
Capitolo 3: *** PER FARE A MENO DI TE ***
Capitolo 4: *** SEDUTO IN RIVA AL FOSSO ***
Capitolo 5: *** GOCCE DI MEMORIA ***
Capitolo 6: *** E’ UN VOLO PROIBITO ***
Capitolo 7: *** GIROTONDO D'ANIME ***
Capitolo 8: *** SONO CERTO CHE MI SCORDERAI ***
Capitolo 9: *** ........SAPESSI ANDARCI IO ***
Capitolo 10: *** IMPOSSIBILE DIMENTICARE ***
Capitolo 11: *** MEZZO VUOTO, MEZZO PIENO ***
Capitolo 12: *** LE COSE NON VANNO MAI COME CREDI ***
Capitolo 13: *** IL CUORE NON LO FERMI MAI ***
Capitolo 14: *** DIMMI SE TI HO PERDUTO ***
Capitolo 15: *** NON MI NASCONDO PIÙ ***
Capitolo 16: *** L'ETERNITA' ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


Credevo fosse amore invece era un calesse


Non sono nemmeno arrivato che già è sulla porta… odio questa cosa… mi sente subito…mai una volta che riesco a fregarlo.. o se ne sta tutto il tempo con l’orecchio teso e la mente sgombra o è un sensitivo… già ci manca solo questo..
“Non sono un sensitivo… non ho percezioni extrasensoriali .. solo che sei peggio di un orologio svizzero…” ed entro in casa e mi spaparanzo sul divano..
“prego, prego, fai come se fossi a casa tua” mi fa il verso Bella..
“grazie, già fatto” e faccio finta di non aver colto l’ironia..
“quale novità ti porta oggi al nostro cospetto?” e la guardo strano… ma come diamine..
“parla come mangi, Bella.. sembra che hai ingoiato la Divina Commedia..   “Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m'era durata  la notte ch'i' passai con tanta pieta.”                     
“wow.. Jake… a volta mi stupisci..non credevo che.. non lo avrei mai detto.. ma la sai..”
“Ma sei matta… solo che… quando l’ho studiata a scuola.. cioè io.. non ero proprio una cima.. e poi ero in classe con Embry e Quil… sai il casino.. e sempre all’angolo.. o fuori dalla porta o dal preside..” ma mi sono perso.. ogni volta che ricordo gli anni del liceo, i miei ultimi anni da umano.. mi perdo… “insomma per punizione ho dovuto imparare a memoria le prime 150 righe del primo capitolo dell’inferno”
“non si chiamano righe, sono i..” cerca di correggermi lei.
“uff sai cosa me ne frega.. tanto ormai..”
“e non si chiamano nemmeno capitoli”rincalza lui.
“oh ma qui tutti studiati?” e mi sono rotto..
“Si” all’unisono e so che avrebbero voglia di correggermi ancora, ma lasciano perdere..
“Allora Jake, cosa c’è di nuovo oggi che non c’era ieri a quest’ora?” e ritorna con questa domanda.. che palle
Ed Ed trattiene una risata, lei lo guarda e scuote la testa.. probabilmente ci è arrivata da sola al mio pensiero..
“bè.. non vi ha detto più niente?”
“Uff.. Jake sei uno stress.. torna tra una settimana.. giovedì prossimo è qui… ma lo sai.. lei... e poi te l’ho già detto torna a casa per presentarci il suo..”
E gli mostro i denti, sto ringhiando.. la mia Ness con un altro.. ecco cosa succede a mandarla a studiare all’estero..


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Capitolo 2
*** QUANDO GUARDO IL CIELO CERCO TE ***


Ricordi

Sono nella mia stanza al buio e guardo il soffitto..
Me lo ricordo ancora quel giorno.. la mia bimbetta tutta boccolosa.. ogni riccio un capriccio.. mai un detto più azzeccato..
“Dai Jacob.. la tua cameretta è così piccola.. dai se ci mettiamo un po’ di colore sembra più grande.. dai dai dai dai dai dai..”
Alla fine avevo accettato perché quel ‘dai’ mi stava logorando i timpani.. e così eravamo andati al ‘fai da te’  e mi aveva fatto comprare una tinta pazzesca.. un blu notte  da paura, per fortuna una volta là ha visto altri colori che le piacevano e così siamo tornati a casa con altre tre latte di colori, verde acqua, celeste e bianco per diluire, oltre a quella del blu notte, naturalmente.. e poi tutto il pomeriggio a colorare, a mischia questo con quello e metti un po’ di quell’altro e prova con lo straccio e bagnalo di più e tira di più il colore, no muovi in circolo, no lì stendilo… un pomeriggio da cani.. mai lavorato così tanto.. mi sembrava di essere in un cantiere.. dove io ero il garzone e la mia bimbetta il direttore dei lavori..
Fosse finita lì..
Compra quel giornale che c’è l’inserto, anzi comprane 4 uguali e poi tutto quel lavoro di precisione con le forbici, e se non stavo nei bordi mi fulminava con lo sguardo e batteva il piede a terra. Mi sembrava di essere tornato a scuola.. ma io mai avuta un’insegnante così intransigente.. non potevo sgarrare di un millimetro.. la mia maestrina..
 E poi quella incollala lì, no quella più in su.. mettici più colla.. attento che così rimani incollato anche tu… e quante risate e poi alla fine.. ci siamo sdraiati sul letto a rimirare la nostra costellazione personale..
E oggi come allora..mi ritrovo a fissare le stelline sul mio soffitto.. ma sono solo, senza di lei..
Quasi senza accorgermi sto orrendo in un bosco, alberi e cespugli che non conosco, poi il verde finisce e io blocco la mia corsa sulla roccia e i miei artigli stridono leggermente….
Anche la roccia sembra finire da lì a poco, faccio un paio di passi, cauti e mi sporgo, guardo giù.. uno strapiombo e più giù un fiume con correnti vorticose e ancora più in là una cascata.. ma dove sono?
Alzo lo sguardo e sopra di me la notte e la luna, una palla luminosa che illumina il cielo.. e come nei romanzi… la mia natura ne è attratta.. cattura i miei occhi, i miei sensi, la mia anima… e nasce dal profondo, da dove non so  bene, e come obbedendo ad un antico ordine, un ululato sommesso mi arroventa la gola…

“Jacob… Jacob!” ricordi antichi, passati.. un tempo adoravo questa voce e speravo con tutto me stesso che facesse allora quel che sta facendo ora..
Mi sveglio.. sbuffo e apro gli occhi.. uh.. la mia stanza, il mio letto e sono umano.. un sogno.. di cui ho un vacuo ricordo…
“Cosa ci fai qui?” un tempo le sarei saltato addosso e l’avrei stritolata tra le mie braccia.. l’ultima volta che è stata qui… era ancora umana…  era ancora viva.. ma ora vederla qui.. quest’odore e quegli occhi.. mi dà fastidio…
“Jacob, vorrei parlarti. Ne ho davvero bisogno” e mi dà fastidio anche il suo tono, così dolce e caldo, come se davvero fosse qui per me… per parlare con me..
Mi tiro su un po’  e appoggio la schiena al muro, incrocio le gambe e le braccia e la guardo dal basso…
“E’ davvero un sacco che non vengo qui.. mi ha preso il magone quando ho parcheggiato, e che bei colori” guarda il soffitto e indica il mio cielo stellato “sembra più grande così” e l’agonia di questi giorni si fa più viva..
“Arriva al dunque, Bella”
Mi guarda e sbuffa “Jacob, non prenderla così”
“Così come? Non ci devo stare male? Devo sorridere e pensare che la prossima volta sarò più fortunato?”
“io lo so che credevi che tutto fosse diverso, e lo sai anche tu che io sarei stata felice per lei, per te, per voi.. ma ora... se lei porta a casa qualcuno, per farcelo conoscere vuol dire che per lei è importante”
Non mi piace questo discorso… non voglio ascoltare.. e sono in piedi, diretto verso la porta, ma lei è più veloce, ora può fare un sacco di cose che prima non poteva.. e mi si piazza davanti.
“Jacob, mi dispiace e tu lo sai che è vero, ma lei è mia figlia e se è questa la sua sceltala devo accettare, non posso fare nulla, se io potessi fare..”
“Non dire cazzate, Bella! Tu avresti potuto, quando eri tu, eppure hai scelto un altro, nonostante tutto e oggi come allora, sono sempre io che rimango a mani vuote” con una mano la spingo di lato, potrebbe fermarmi, ha la forza per farlo , ma mi ha già detto tutto quello che doveva, e mentre faccio un passo per uscire una mano gelida si appoggia sulla mia spalla… odio questo contatto..
“Jacob, mi dispiace.. per tutto.. ma non fare scenate, ti prego e non fare cazzate di nessun genere, io ti voglio bene, e anche Edward, ma lei… oramai ha fatto la sua scelta e noi l’accettiamo e non ti sto chiedendo di fare altrettanto, lo so bene che sarebbe impossibile, solo non interferire.. e stai lontano, è meglio non correre rischi, è meglio per tutti”
Non scioglie il contatto e io tremo… non certo per il freddo, ma il disgusto per quello che è lei ora…
“E’ Nessie! Cosa posso fare? Le spezzo il cuore massacrando il suo amico?  Lo sai, lo sapete tutti… lei prima di tutto, come sempre.
E se questo vuol dire ingoiare cianuro, così sia” e con uno strattone mi libero dalla sua presa, ma non me ne vado, mi volta per guardarla negli occhi… e sono dorati, come odio questi occhi, e come è vero che gli occhi sono specchio dell’anima..
Lei è bellissima, da vampira è stupenda, ma era bella già da umana, e poi aveva quegli occhi.. color cioccolato gli occhi che ha oggi sua figlia, occhi dolci in cui perdersi.. ma a quanto pare non è nel mio destino affogare in quel mare di cioccolato..
E in questo sguardo ci siamo detti tutto… me ne vado, non corro e non muto, non sto fuggendo.. anche se vorrei.. poi da lupo mi sentirebbero i miei fratelli.. non voglio condividere con nessuno il mio dolore.. me lo tengo tutto dentro.
E le leggende riprendono vita, ancora una volta.
Mai fidarsi di un vampiro, sono esseri infidi per natura: prima illudono e poi azzannano alla gola.


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Capitolo 3
*** PER FARE A MENO DI TE ***


PER FARE A MENO DI TE

Un tremore…
Poi un ululato e mi trema una coscia.
Allungo una mano e a tentoni trovo l’origine dei miei tremori… il mio telefonino..
Nuovi odori, acqua e fieno… apro gli occhi ma non riconosco niente… un luogo sconosciuto.. e non ricordo come ci sono finito.
Soprattutto, non ricordo come ci sono finito… ma ho la bocca pastosa e un’emicrania da far paura..
Mi metto a sedere e per un paio di secondi tutto vacilla, e strani puntini invisibili trotterellano davanti ai miei occhi..
… stupendo…. Strizzo gli occhi e cerco di ricordare cosa o dove e come o quando..
Ok… cammino nel bosco, da umano e poi corro.. voglio andare lontano.. ma da solo, niente branco, niente menti in comune..
Ricordo una cittadina.. piccola e silenziosa, è quasi sera e ho fame,  una tavola calda e divoro qualcosa e bevo birra, forse più di una… esco ed è buio e un’insegna luminosa cattura la mia attenzione..
Sono sempre stato buono, mai stato in quei posti.. ottimo stato di conservazione, aveva detto mio padre un giorno…
Ma ora? Non ha più senso, posso essere un comune ragazzo di 25 anni che si vuole divertire.. e seguo l’insegna.
Uno streep club... che posto strano.. buio. E quanti odori..
Un tavolo, no era un bancone o qualcosa di simile, perché ricordo una ragazza che ci ballava sopra… mezza nuda..
Un’altra birra e la cameriera che me la porta è vestita solo di  un micro grembiulino e un perizoma.. vestita?  Che parolona..
Ma altre ragazze.. tutte giovani, molto giovani.. ballano.. no non ballano.. non ho mai visto ballare così Kim o Emily.. sculettano e ancheggiano vistosamente a ritmo di musica, tutte mezze nude.. e sono seducenti.. poi quel palo…ricordo di aver pensato a qualcosa di osceno..
Ok.
Mi guardo, e sono ancora vestito, mi guardo intorno e sono sulla riva di un fiume, nessuna camera di motel, ma cerco comunque il portafogli.. ok.. mancano un po’ di soldi, ma non abbastanza per aver pagato qualcuna… ma mi annuso.. il mio odore, alcool, fumo e della terra qui intorno.. nessun odore sconosciuto.. e con la mente torno in quel posto..
Quella ragazza sul bancone mi si avvicina… mi guarda e si toglie il reggiseno… una donna nuda.. o quasi..  mai avuta una donna così poco vestita, così vicino..
Si tocca, si accarezza il seno.. e muove la lingua.. e mi guarda.. proprio me..
Si accuccia davanti a me..a gambe aperte.. lunghi capelli biondi…e poi un odore intenso.. e lo cerco.. e vedo che tiene una mano tra le cosce, strofina le dite su un triangolo di tessuto trasparente.. e vedo la pelle rosa, nel punto più interno e sento quell’odore.. ancora più forte e le mie narici si riempiono dell’odore dei suoi umori..
Alzo gli occhi… e incontro i suoi.. nocciola.
E poi ricordi strani bui.. dei rumori e delle urla.. e allora mi guardo meglio e sorgo delle piccole macchie scure sulla maglia e sui jeans.. annuso da vicino.. sangue.. sangue rappreso.. ok… una rissa.
Meglio che me ne torno a casa e mentre mi alzo mi chiedo come sta quel poveretto che ha avuto l’infelice idea di prendermi a pugni.
Poi qualcosa mi lampeggi atra le dita.
Cazzo è vero.. l’ululato.. un sms…magari è mio padre che vuol saper dove cazzo sono finito..
Tolgo il blocco ai tasti e sullo display  appare l’ultima foto che ho fatto a Nessie, quasi un anno fa, il giorno in cui è partita, l’ultimo giorno che l’ho vista…
Mi sorride.. un sorriso bellissimo, il sorriso di una ragazza di 15 anni, con dei bellissimi capelli lunghi color castagna..morbidi e profumosi.. merda Jake!!
Quella ragazzina non esiste più.. oggi ha quasi 18 anni e tra … e guardo a lato del display…. Solo tre giorni e poi torna..ma non da me… torna con quel tipo… Sasha.. che nome del cazzo… ma intanto piace a lei… merda..
Tre giorni.. tre giorni? Quindi oggi è martedì.. cazzo sono stato via tre giorni.. e non mi ricordo quasi niente… mai più bere, non così tanto..
E apro il messaggio , mio padre sarà fuori come un.. cazzo è di Nessie.. “Hei?? Ma dove sei finito? Perché non rispondi ai miei squilli? Mi manchi tanto, ci vediamo tra tre giorni, non vedo l’ora Nessie” e ho un groppo in gola.. allora davvero.. che bel castello mi sono costruito.. fatto d’illusioni.. eppure ci ho creduto come se fosse vero.. forse è come dice mio padre… io le ho sempre girato intorno e lei vede in me uno di famiglia, magari proprio un fratello.. e i suoi sorrisi e i suoi ‘ti voglio bene’ o ‘ mi manchi’ o ‘ non dimenticarti di me’… forse erano rivolti al fratello Jake, non al ragazzo Jake… che coglione.. dovevo essere più chiaro.. dirle quello che lei è per me, dovevo farlo quando potevo.. ora.. torna con lui.. lo vuole presentare alla famiglia.. ora c’è lui…e io sono solo il suo amico, magari il più caro, il migliore ma sono solo questo.
E non posso fare altro e le scrivo “ti aspetto, come sempre.” E mi incammino verso casa.




CARISSIME potete dirmi qualcosina.. lo so.. non è molto ma voi che idea vi siete fatte?
grazie a tutti ma sprattutto a voi,  Karima  MariaSole20   _Kiarina Cullen_  che mi avete messa tra le seguite!!

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Capitolo 4
*** SEDUTO IN RIVA AL FOSSO ***


SEDUTO IN RIVA AL FOSSO

Per tre notti.. le ultime che mi separano dal dubbio alla realtà… ho organizzato ronde solitarie.. da solo è meglio che con chiunque mi possa leggere la mente..  domande a cui non so rispondere e poi sentirmi compatito..  lo odio.. l’ho sempre odiato.. anche quella volta che me ne sono andato per il matrimonio di Bella.. tutti che volevano starmi accanto.. che odio.. e che bella vita ho trascorso in quei mesi.. lupo a tempo pieno..
“Ciao Jake” traballo, inciampo  e quasi cado..
“Che cazzo.. Leah.. dovresti già dormire da un pezzo.. domani mattina sei di ronda..”
“Ho fatto cambio con Embry, sono al pomeriggio… Non posso stare un po’ con te? Ho sentito dire che sei un po’ giù..”
E un passo più leggero e corre al mio fianco… vorrei mandarla via.. ma è silenziosa.. non è male..
“Sono contenta di non darti fastidio… allora ti va di parlarne o resti ad ascoltare?”
“Non mi va per niente, né l’uno né l’altro.. e incominci a darmi fastidio..”
“Io non sono qui per parlarti di lei.. lo sai che non l’ho mai sopportata.. tutta questa situazione.. ma potremmo parlare un po’ di… noi..”
“Non c’è nessun noi..”
“Dai.. Jake.. potremmo divertirci insieme, sai? Senza troppo impegno, solo per passare meglio il tempo”
 E lo sapevo… ancora questo discorso.. dalla seria “a volte ritornano” … merda..
Mi fermo, non voglio più sentire nulla di questo argomento.. ne abbiamo già parlato un milione di volte..
Uno scoppio e … ho davanti una ragazza completamente nuda, bella da mozzare il fiato e mi chiedo come cazzo ha fatto Sam a lasciarla andare..
Fa un passo verso di me e affonda le mani nel pelo, una sensazione stupenda.. poi il suo odore, l’odore del suo sesso...
La guardo per un attimo.. ho visto il suo corpo già altre volte… ma ogni volta ne rimango esterrefatto… seno morbido, tondo e fianchi stretti e un sedere.. bello alto e rotondo…e… è depilata.. completamente.. vedo.. quella linea.. verticale…
Si avvicina ancora un po’ e prende il pelo tra le mani e .. mi bacia sul naso…. E non va bene!! E salto indietro e se poteva essere,  ora non sarà più!!
“Dai Jakob, non lo farà più… dai.. lasciati andare.. stanotte.. con me.. sarà bellissimo, e lo sai, come sai che domani quando la vedrai mano nella mano con il suo bello, rimpiangerai questo momento.. lo sai vero?” e si passa una mano sul seno.. indugia sul capezzolo e poi se lo tiene tra due dita… merda.. mi sento scoppiare il cuore..è eccitante da morire.. ma no.. non stanotte..non finchè rimane il dubbio.. poi forse si, o forse mai.. per me.. per me c’è solo Nessie. E inverto la marcia e sono già lontano.
“Domani te ne pentirai… ma io ti aspetterò” una presenza fugace poi più nulla..
Sono fermo e fisso il terreno.
Forse ha ragione.
Ho aspettato anni e ora mi ritrovo con niente.. quando di occasioni, in questi anni ne ho avute.. quante ragazze della riserva hanno cercato di rimorchiarmi.. alcune timidamente, altre più spudorate.. ma mi sembrava di tradirla.. anche se lei era piccola, una bimba… ma io non ci ho mai, mai davvero pensato.. rifiutavo e me ne andavo, sempre..
E ora non posso dire che me ne pento.. ora passo il tempo  sperando che queste ore non passino, ore vissute nel dubbio.. ma meglio non sapere che vedere la realtà..

Con passo stanco continuo la ronda, annuso il terreno, l’aria e poi ancora il terreno.. Niente.. tutto tranquillo…
Odio i vampiri… quando servono.. non ci sono mai… con un po’ di movimento penserei ad altro.. almeno per un po’.. e invece no..
Solo lei nella mia mente.. Sempre lei..
E mi vengono in mente tanti momenti vissuti insieme.. la sera voleva la favola prima di dormire.. e dato che non sono bravo.. mi correggeva sempre.. e poi non voleva mai dormire da sola e scendevamo a compromessi.. dovevo rimanere con lei finchè non si addormentava.. ma non potevo tornarmene a casa.. “se faccio un brutto sogno come faccio senza di te?” così mi diceva e allora mi stendevo con lei nel letto.. la cullavo tra le mie braccia e poi quando si addormentava sgattaiolavo  giù sul divano, nel salotto.. ma la maggior parte delle volte.. o mi addormentavo anch’io con lei, nel suo letto o al mattino, quando mi svegliavo lei era lì accoccolata sopra di me..
E la colazione… quando voleva saper cosa c’era nella mia tazza e ci immergeva le dita.. e poi quando la colazione è cominciata a essere la stessa.. latte e cereali per entrambi.. ma lei mangiava sempre i miei, con il mio cucchiaio.. “i tuoi sono più buoni..” e quando Edward e Bella si lamentavano e le dicevano “che non si fa, non sta bene..” lei rispondeva “ma che problema c’è… è il mio Jakob” e io gongolavo come se avessi vinto alla lotteria..
O quando andava a fare compere con la nana.. e tornava e si riprovava tutto e mi faceva la sfilata.. e mi chiedeva “sto bene con questo? Ti piace?” ed era sempre bellissima, anche con addosso una tuta da meccanico unta e bisunta lo sarebbe stata.. e quando le dicevo “questo mi piace” o  “questo ti sta davvero bene” lei mi diceva “allora questo lo metto quando mi porti in giro tu, ok?” e io ero così stupido da gioire per niente.. lei mi guardava e io ero al settimo cielo…lei mi sorrideva e mi sentivo scoppiare il cuore.. e in quei giorni prima che partisse.. quando mi ha detto “io non so come farò senza di te.. tu per me sei tutto” come c’ho creduto..  ero l’uomo più felice al mondo..
O le corse nella foresta, e i giochi e le gare tra noi o la caccia... e le sue risate.. e i suoi occhi.. e mi perdo nel ricordo dei suoi sguardi.. e ci sarei potuto affogare nei suoi occhi..sarebbe stato un bel modo  di morire.. affogare in quel mare di cioccolato..
Mi fermo su un promontorio e guardo giù…là.. in mezzo a quegli alberi c’è la casa dei vampiri… è stata la mia seconda casa per tanto e ora non ci andrò più..
Non sono più il benvenuto.. e la mia presenza renderebbe tutti nervosi, e io diventerei pazzo.. lei tra le braccia di un altro..
Forse potevo.. forse Leah.. forse dovevo.. sarei stato male uguale ma almeno non avrei rivissuto quei momenti della mia vita.. quando mi sono illuso che lei mi parlasse d’amore.. che stupido…come può una bambina parlare d’amore?


Dunque.. ve lo devo dire Carissime, non sono più tanto sicura di questa FF, infatti posto poco, quasi niente.. ci lavoro, nei ritagli di tempo, ma la voglio finire.. odio cominciare le cose e poi lasciarle a metà.. e mi dà ai nervi chi lo fa.
Spero non sarete troppo severe..
Grazie e un bacio
eia

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Capitolo 5
*** GOCCE DI MEMORIA ***


GOCCE DI MEMORIA

Mi trema una caviglie poi un ululato..
Merda… ho dimenticato la suoneria.. Bello.. sai che storia..  arriva un bel vampiro, mi apposto e mi arriva un SMS.. beccato in pieno.. Jake questa cosa vedi di dimenticartela subito..se no gli altri ti fanno il culo... e intanto muto…slego il nodo dei pantaloncini e prendo il cellulare..
Ma prima di togliere il blocco tasti lo guardo.. non so quanta voglia ho di vedere la sua foto sul display.. e poi questa suoneria..è da cambiare..
Anche se mi sembra di farle un torto.. ricordo quel giorno, quando me l’ha messa.. continuava a trattenere una risata e ha fatto di tutto perché gli prestassi il telefonino.. che poi.. me lo ha regalato lei.. e poi dopo essere sparita per venti secondi e me lo rende.. e ancora trattiene  quella risata, poi prende il suo e scrive un Sms a qualcuno e poi il mio telefonino prende ad ululare e lei scoppia ridere e continua a dirmi “forte eh?”.. come rideva e com’è bello il suo sorriso…
Jake… merda!! Non posso perdermi con niente nei miei ricordi..
Prima cosa da fare, cambiare suoneria e cambiare lo sfondo.. la sua foto, ma oramai questa bimba non esiste più e quel sorriso non è più per me… non lo sarà mai più.. ufff… meglio se leggo chi mi ha scritto…
Merda è a ancora lei.. noooo…  mi sento lacerare dentro ma lo leggo lo stesso.. non riesco a non farlo “dovrei arrivare tra tre ore, non vedo l’ora.. Sasha ti piacerà e vedrai che sorpresa.. una sorpresa per tutti!!! Spero riuscirai a venire anche tu all’aeroporto, ma se proprio non puoi.. ci vediamo a casa.. mi manchi, un bacio Nessie”
Già, bella sorpresa.. “mamma, papà, Jake… lui è Sasha, il mio fidanzato!!”
E dal nervoso prendo a calci un albero.. che si spezza.. ecco bell’alberello, ora io ti battezzo.. ti chiamerai Sasha, e continuo a prenderlo a calci…
Mi fa male la caviglia, e zoppico.. ronda finita.. tre ore.. posso dormire per tre ore, poi mi vesto e vado nel territorio… non sarò il benvenuto, ma non posso non rivederla, non posso farle questo torto.. non è colpa sua se si è ….innamorata… di quel… coso..lei vuole il suo migliore amico e io ci sarò e sarò sorridente e … con il suo “amico”.. sarò educato.. magari gli stringerò anche la mano… senza spezzargliela..
E mi incammino verso casa, devo essere perfetto, tutto tirato a lucido, come piaceva a lei..

Jake, non puoi restare qui, devi andare avanti..
Ok, un altro paio di minuti e poi vado..  e giro intorno all’albero.. sarà la ventesima volta che ci giro intorno… tra un po’ lascio il segno per terra.. uh che bel sentiero.. intorno ad un tronco..
Ok Jake, un bel sospiro e poi vai.. vai, sorridi, saluti e te ne ritorni.. la scusa.. mio padre, la ronda, Sam.. qualunque..
Ma rimango fisso dove sono.. sbuffo e torno a guardarmi, anche se so che sono perfetto.. ho fatto stirare la camicia da Emily, i jeans sono puliti e le scarpe pure, mi sono pettinato  e ho messo pure il gel.. sono a posto..
Devo.. conoscerlo… e devo fare una buona impressione.. lui sa che noi siamo amici,  e sa che siamo quello che siamo, io licantropo e lei mezza vampira, e lei mi ha detto che lui non riusciva a crederci. Forse viene qui anche per questo.. per vedere questa cosa tanto strana..  ma già lo so.. come tutti i vampiri sarà uno  belloccio che se la tira a più non posso.. e poi mi dirà che puzzo.. ma devo stare buono.. non posso staccargli la testa..   
Un motore.. l’auto di Carlisle.. la riconosco, e mi avvicino, ma rimango nascosto.. voglio prima vedere lo stronz… l’amico di Nessie…
E dall’auto scende… un tizio..ben piazzato, sarà alto quanto me e ha i capelli biondi, molto chiari.. è giovane.. credo sui 25 anni.. si volta e.. bè.. è indubbiamente.. piacente.. è muscoloso, spalle larghe, la carnagione è chiara e ha.. merda… ha gli occhi azzurri.. ma com’è possibile??
Un vampiro con gli occhi azzurri??
Che sia questa la sorpresa?
Magari ha scoperto un modo per mantenere il colore degli occhi? Per loro sarebbe una bella cosa.. quel colore dorato.. è troppo strano..
Poi si apre un’altra portiera.. e scende…
………….
………
…...
Lei.
Dio.. è una donna… è cresciuta… i suoi capelli.. che belli.. quel colore.. castano con sfumature rosse… ma perché li ha lisciati? Adoro i suoi boccoli.. ma probabilmente è stupenda anche così…
Dai Nessie, voltati, voltati.. voglio vederti.. non sai quante fantasie mi sono creato sulla tua crescita.. in questi tuoi tre anni puoi essere cambiata totalmente…
Ma si avvicina a lui..no.. ti prego  no…., no.. Nessie, no….
Lo  prende per mano… e tremo..
Non voglio.
Non posso.
Sono uno stupido.. credevo di poter..
Come ho potuto..
Pensare di essere abbastanza forte da poterla vedere insieme ad un altro.
Una cazzata.
Ma cosa credevo… lei porta il suo … fidanzato a casa e poi.. lo tratta con freddezza? Chi, lei? Miss Coccola?
Le loro voci mi raggiungono..
La sua voce, dolce e morbida… un nodo in gola..
E sento i saluti.. ma non voglio sentire con quale appellativo lo presenta.. non lo sopporterei..e mi metto le mani sulle orecchie…
E sono già lontano.
Corro verso casa e vedo mio padre sotto il portico.. lo guardo da lontano.. mi spoglio e muto.. lui mi saluta con la mano…
Ti voglio bene papà, scusa.
E me ne vado.




CARISSIME!!
siete sempre così carine... se mi sciolgo come faccio a postare??
ma continuate.... io sogno Jake tutte le notti e lui.. riesce a tenermi insieme..(...alla faccia di Bella)
Dunque... ho detto che non ne sono più tanto sicura, perchè ho stravolto il finale di m&m... l'ho allungato e poi ho in programma  un qualcosa legato a  qll FF... e tutta la mia attenzione è lì..
E quello che scrivo qui mi sembra meno intrigante.. ma RIPETO... la finisco, magari ci metto un pò più di tempo, ma voglio fare un bel lavoro.
POI la vita fa il suo corso, io  lavoro e questa week mi hanno doppiato il turno.. sono un pò sfasata..

Veniamo a noi
milla66 ti ringrazio per la fiducia e per i complimenti, davvero grazie mille, questo capitolo è per te..
MariaSole20 sei dolcissima e sono felice che quello che voglio esprimere ti arrivi dritto dritto.. e per il postare spesso.. capirai che ora è un pò critica.. mi spiace.
DAFNUCCIA... per me finirla perchè devo ma in qualche modo, non è giusto.. preferisco lavorarci ogni tanto, quando                               riesco... ma grazie per aver buttato un occhio..
                        e per Jake... non tutte le ciambelle escono con il buco..

GRAZIE MILLE per  TUTTO!!
Baci  

eia




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Capitolo 6
*** E’ UN VOLO PROIBITO ***


E’ UN VOLO PROIBITO

Volevo solo andarmene.. solo andare lontano, via… da lei con.. lui.
Ma come posso?
Senza dirle nulla, senza una spiegazione o almeno per dirle addio.
E’ passata una settimana e mio padre ha detto che Nessie continua a cercarmi, continua a chiamare a casa..
Devo tornare e mettere la parola fine.
A tutto.
“Credevo avessi più coraggio? Che fossi un vero uomo.. Che fossi un duro… ma fuggire così, senza dirle nulla… quasi mi vergogno a essere nel tuo branco”
“Leah.. Non è il momento, sei stata zitta per una settimana.. resisti ancora un po’”
“Uh.. ironia.. allora ti va meglio.. “
“Vattene.. o pensa ad altro, non ho il tempo di ascoltare” le dico con un ringhio.
“Davvero! Non hai tempo per nulla! Nemmeno per renderti conto che stai finendo dritto dritto nella zona rossa e che tutte quelle tagliole saranno difficili da evitare”
“Merda!!” e inchiodo la mia corsa.. Cazzo!! E’ vero..  come ho potuto finirci dentro?
La riserva di caccia.. Merda!
E piano, controllando a tappeto il terreno intorno, torno sui miei passi.
“Ma.. tu come fai a sapere dove sono?”
“Hai proprio la testa altrove… alza il naso, tontolone” sollevo la testa e lassù, in cima al promontorio, la vedo..per un secondo, poi sparisce dalla mia vista.
E non la sento più.. meglio.. non ho voglia di sentire le sue storie.. ma mi ritrovo a pensare a quel corpo, sinuoso e perfetto.. e alla sua proposta.. e una morsa allo stomaco..
“Per fortuna c’ero io” e ho davanti quella donna, bella e sensuale a cui pensavo poco fa…
E il suo odore.. mi stordisce.. è forte e dolce… e inebriante..
E mi trovo ad annusare l’aria per seguirne la provenienza e non mi accorgo, non subito, mi avvicino a lei..
“Ti piace il mio odore vero?”
Ma non posso risponderle, non da lupo..ma non so se vorrei farlo, non so se dovrei.. o forse si.. perché dovrei fare finta di niente.. far finta che il suo odore mi solletica la lingua.. perché  dovrei respingerla?  
Ora non c’è più nessuno per me.
Non ci sono più vincoli o limiti.
E lei.. lei.. è bella e sensuale e .. è qui, per me.. lei vuole me.
E con questo pensiero che mi gira per la mente come una di quelle vetture monoposto che corrono sui circuiti, mi ritrovo in piedi davanti a lei, da uomo.
“Mi vuoi dire ancora di no, Jacob?” e mi appoggia una mano sul petto, e mi guarda e piano abbassa gli occhi sul mio corpo e il suo respiro si fa irregolare,  e arriva sul mio sesso, ancora a riposo, ma lei arriccia le labbra e poi fa un sorriso e tornando sul mio viso dice “mica male”.
Ho il cuore in gola.
Mai nessuna donna mi ha guardato come ha fatto lei ora.
Mai nessuna donna mi ha visto nudo.
Nei miei sogni… tutto era diverso..  
Diverso il luogo, una camera o la mia o una con un gran letto in ferro battuto, con delle lenzuola rosa o fucsia, sempre, con tanti cuscini e tanti peluche, tra cui un grosso lupo che porta un collare in argento con su scritto il mio nome.
Diverso il mio stato d’animo, eccitato e felice e spaventato.
Diversa la ragazza, non bella ma bellissima dai lunghi capelli castani e rossicci e tutti a boccoli..
E fa un passo ed è così vicina, sento il suo respiro sulla pelle, ha un profumo buono, fresco, di menta e il suo calore si mescola nell’aria con il mio, e ci travolge, come vicino ad un vulcano in eruzione.. e il suo odore, ancora più forte.. e la mia mente si confonde, sempre di più..
Un corpo così vicino a me, un corpo nudo così vicino a me, un corpo di donna nudo vicino a me… e sono nudo anch’io…
“Rimani con me” e le sue mani sul mio viso, così calde e morbide e si avvicina sempre di più.. e mi bacia.
Un bacio leggero.
Mi lascia un buon sapore sulle labbra.. qualcosa di fresco e dolce insieme e vedo le sue labbra lucide, mi passo la lingua sulle mie.. cannella.. lucida labbra alla cannella..
Incontro i suoi occhi e sono dolci, mi guardano intensi… lei non dice nulla e poi lentamente ancora le sue labbra sulle mie.. ma è un bacio diverso.. più irruente, più voglioso… e sento le sue labbra schiudersi e  quel sapore fresco nella mia bocca e la sua lingua, che sa di menta si muove nella mia bocca.. e mi piace e ci provo anch’io..  tanto oramai, che  avevo da perdere è andato per sempre e non è mai stato davvero mio..
E la mia lingua si muove con la sua, dentro la mia bocca e poi dentro la sua e poi ancora dentro la mia.. e questo gioco, questo scambio .. mi piace.. e mi piacciono le sue labbra, morbide e carnose, umide e dolci.
E ho il desiderio si sentirla più mia, più vicina a me e le porto le braccia sui fianchi e lei mi cinge il collo con le sue, e siamo stretti in un abbraccio e sento le sue forme su di me.. è morbida e la pelle è liscia e le mie mani le scivolano sopra, e poi la stringo forte a me e sento il suo seno, tondo e prosperoso, schiacciarsi contro il mio petto.
Con una ma
no mi tiene incollato alle sue labbra in questo bacio insaziabile, e desideroso.. che però.. so non troverà mai quello che cerca, almeno non da parte mia..e con l’altra mano mi tocca e segue la linea dei miei muscoli e poi scende, scende e si chiude sul mio sesso.. che ha reagito almeno un poco al suo corpo, al suo bacio, al suo odore e al suo sapore.
E la sensazione che provo è … travolgente e lo sento pulsare e lei stringe un po’ la presa e con un gemito mi libero dalle sue labbra, ma la sua lingua mi cerca e mi accarezza le labbra e la sua mano comincia una danza che mi percuote.. e la confessione nella mia mente è densa.. come la nebbia..
E sotto questa coltre di piacere mi ritrovo .. nella testa parole che cercano di convincermi che è la cosa giusta, che se continuo ad aspettare che si avveri quel sogno che da anni mi tormenta, aspetterò tutta la vita, che è ora il mio momento.. che con lei sarà bellissimo.. perché lei sa già cosa fare.. e non ci dovremo controllare come fanno gli altri.. noi siamo uguali, siamo resistenti entrambi.. e sarà come uno scambio.. lei non avrà mail’imprinting su  nessuno e io non potrò mai vivere il mio.
E le accarezzo la schiena e poi sposto le mani davanti e le sfioro i seni e sono morbidi e pieni, quasi mi riempiono le mani.. e la mia pelle si confonde con la sua.. che strano.. con lei.. c’era così tanta differenza.. e mi prendeva sempre in giro.. diceva che mi lavavo poco.. e poi mi annusava e diceva che era vero…  e io che le prendevo i capelli e li annusavo a fondo e il suo profumo era come una droga, mi stordiva e poi giocavo con i suoi boccoli.. i suoi boccoli.. perché li ha lisciati? Io adoro i suoi boccoli.. me li attorcigliavo sulle dita.. ed erano così morbidi e lucenti.. i suoi boccoli… ramati.. e una lingua che schiocca.. rumore di saliva tra due pareti umide.. Leah.. in ginocchio davanti a me con il mio membro completamente eretto tra le mani e la sua lingua sulla punta.. e no.. no.. non è questo quello che voglio e faccio uno scatto indietro e lei rimane lì con la bocca aperta, la lingua nell’aria e nei suoi occhi leggo un desiderio caldo… e nell’aria c’è il suo odore più forte e più dolce e una mano tra le cosce…
Un secondo e mi guarda interrogativa.. e lo so.. non capisce.. lei mi vuole, lei vuole me che voglio un’altra.. che non mi vuole... e vorrei dirle che mi dispiace che vorrei davvero volerla, che vorrei essere in grado di fare l’amore con lei pensando a lei.. ma .. io.. e non riesco a dirle nulla e scappo e le mie zampe affondano nel terreno…
“VAI A FARTI FOTTERE, JACOB BLACK!!” ne fossi capace sarei rimasto.. ma la sua rabbia è più che legittima.. sono uno stronzo..
Fuggo senza dire nulla,  senza dare spiegazioni, per la seconda volta.



CARISSIME!!!
scusate l'attesa, ma o posto qua o posto là.. non ho ancora il dono dell'ubiquità..
ed eccomi a Voi!!
Ed4e: io ti ringrazio per tutte le cose belle che mi dici e per la tua presenza assidua nelle mie rec.. ma "
ho una zia vecchia da badare" non si dice.. dai vecchia, poverina.. dì hai i tuoi impegni, hai il tuo Jake che non ti molla un attimo, questo puoi dirmelo, e magari essere anche  esplicita.. io e il rating rosso andiamo a braccetto :):):)
e sono stra felice che ti piaccia pure questa... anche se.. bè hai letto no? Jake/Ness :(:(:(

 
MariaSole20: come mi diceva sempre un mio amico "insistisci che ci riusci" un italiano un pò...
ma funziona, no? ed ecco qui un nuovo cap. e Grazie per la comprensione.

 DAFNUCCIA: grazie a te che leggi e ci sei, e se sono stata scortese, la volta scorsa, non era mia intenzione.. e anch'io adoro M&M.. solo che a volte mi vengono folgorazioni.. situazioni tipo questa.. e Jake è Jake.. è incontenibile, è adorabile, è eccitante e... oh scusa .. mi sono lasciata prendere(magari!!) la mano (ma se vuole altro, io non dico di no)..

e a tutte le DOLCI E CARE lettrici che mi concedono un pò del loro tempo, e chi  mi ha inserito tra le sue FF preferite o seguite posso dire solo una cosa :
GRAZIE!!!!

a presto
eia

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Capitolo 7
*** GIROTONDO D'ANIME ***


GIROTONDO D’ANIME

Cammino con passo stanco, una sorta di depressione.. tutto mi sta cadendo addosso.. mi sento soffocare..
Devo trovare il coraggio.. devo andare a dirle addio e le devo dire.. che se lei è felice io sono felice per lei..
Terrò i miei sentimenti per me, non li saprà mai..
E poi me ne andrò.. lontano.. dove potrò soffrire senza guardarmi intorno. Dove cercherò di ricominciare a vivere, se mi sarà possibile.
Devo dire addio a mio padre.
E questa volta non tornerò. Mai. Mai.
Entro in camera dalla finestra.. mio padre.. è ancora alzato.. forse.. si caffè.. c’è qualcuno, mi infilo i pantaloni della tuta e mi avvicino alla porta, la apro ma vengo investito dal suo odore.. e la gola mi brucia e la testa mi gira.. e sento l’animale, la mia metà che si risveglia..
Da quanto tempo non lo assaporo più in modo così intenso..
Muovo la lingua contro il palato, come se lo stessi gustando..
Ho sempre pensato che prima o poi mi sarei abituato e che avrebbe smesso di scombussolarmi in questo modo..
Ma non posso affrontarla, non ora, e richiudo la porta, sperando di avere il tempo di allontanarmi da qui.
Ma.. una resistenza e una splendida ragazza.. quasi una sconosciuta, non fosse per quegli occhi.. mi è davanti.
E il suo sguardo è serio e la labbra un po’ imbronciate..
E i suoi capelli.. i miei boccoli.. eccoli qui.. i miei boccoli e non resisto e con due dita ne prendo uno e lo tiro… come sono lunghi..e che belli e sempre questo profumo..
Segue i miei gesti, ma non dice nulla e torna guardarmi e.. credo che il mio cuore sia finito sul pavimento..
Quel cioccolato fuso che mi sono sognato ogni notte in questi anni e il suo sguardo.. che mi tramortisce ad ogni battito di ciglia..
Uno sguardo capace di farmi mille domande senza usare le parole, e so che cosa vuole sapere.. ma sono troppo vigliacco per rovinarmi questo momento.. non voglio pensare nient’altro che a lei.. qui, con me, nella mia stanza..
La Mia Nessie..
“Di chi è questo odore?” e la sua voce è.. tagliente..
Fa un passo verso di me e mi annusa più a fondo.. e negli occhi, le si accende una luce.. qualcosa di mai visto..
“Di.. Di chi è l’odore che hai addosso?” e ora la sua voce è proprio una lama, affilatissima.
Non  le rispondo, non so che dirle.. come posso dirle di Leah.. come posso dirle che io.. ma mi ritrovo a guardare il muro.. al mio fianco.. e ho un dolore alla guancia e d’istinto sollevo una mano, e mi scrocchia la mascella… era tanto che non mi succedeva.. l’ultima volta era stato con Paul.. testa calda Paul.. non avrei mai creduto che lei potesse.. farmi male.. fisicamente..
E sento il suo respiro farsi concitato e corto  e quando mi volto verso di lei.. ha gli occhi lucidi e trema.. e la sento digrignare i denti.. è furiosa.
“Tu… Tu.. . SEI UN BASTARDO!!!” un tono di voce che mi fa stridere le orecchie..
E comincia a colpirmi al petto.. e suoi colpi vanno a segno.. sento le ossa incrinarsi e mi sembra di essere in un locale con l’eco.. tutto è amplificato e io …dopo anni provo dolore.. un dolore che credevo morto.. almeno per me , per quelli come me..
Non ho la forza, o il coraggio, o la voglia di fermarla..  poi l’intensità dei colpi si affievolisce e lei rimane con i pugni chiusi sul mio petto, le testa chinata in avanti e la sento piangere.. e poi ancora.. digrignare i denti e il respiro crescere..
Si rimette in piedi, dritta e mi guarda negli occhi.
Un lungo, interminabile, doloroso minuto dì silenzio.
“Io ti odio. Tu, da oggi, per me sei morto” e sono solo..

 
Carissime.. un pò a rallentatore ma posto. Scusate. Vi ho abituate e ben altri ritmi.. ma tra lavoro M&M e vita privata... si fa quel che si può..
Questo cap, finora è il mio preferito, è di un triste esagerato e mi ha commosso tanto.. e poi chissà come si evolverà.. chi mi ama mi segua... ok.. sto esagerando..
seguitemi anche solo perchè vi piace come scrivo.. o quello che scrivo o perchè non avete di meglio da fare.. ma seguitemi... grazie..
Dunque Care:
 Ed4e: dopo questo cap... cosa dici? è una Ness/Jake :) o una Nes/Jake :( ??
 _Starlight_: ADORO  ricevere critiche belle o buone, tutto è utile! e se qualcosa non ti torna non farti scrupoli e dimmi tutto..
Hai ragione: Jake dice a Bella che una ragazza può rifiutare l'imprinting. ma 1° Nessie non è una ragazza normale, e nelle mie FF questo su Jake influisce una cifra.. e 2°... un rifiuto è sempre un rifiuto.. potrà essere felice per lei.. ma lui come può viverlo nel suo intimo? credo non proprio bene.. e Jake è uno strano di suo..(ha rifiutato il posto di Alpha per quasi tutta la saga e poi ha avuto l'imprinting con una mezza vampira, e quella metà immortale di nessie non era forse nemica giurata da secoli?) Fammi sapere se secondo te ho una visione sbagliata delle cose..
Infine RINGRAZIO DI CUORE  tutte coloro  che mi regalano un pò del loro tempo per leggere le mie FF e chi mi inserisce tra le seguite e le preferite e ancora Un GRAZIE special e Voi che mi recensite!!!




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Capitolo 8
*** SONO CERTO CHE MI SCORDERAI ***


SONO CERTO CHE MI SCORDERAI


Tu per me si morto.

Quella frase, quelle cinque parole mi ronzano in testa..
Sono ore che guardo il soffitto, cerco di distrarmi contando le stelle, ma mi perdo sempre.. tu per me si morto…
Ma in fondo cosa ho fatto?
Ho cercato anch’io quello che ha lei.. un po’ di calore.. da qualcun altro..
Certo io so dell’esistenza di Sasha da mesi…anche se mi aveva detto che era solo un amico.. ma lui che è così perfetto, loro che sono così compatibili, lui che è così dolce…
Avrei dovuto capirlo subito.. anche se mi scriveva che mi voleva bene.. avrei dovuto capire che.. oramai.. ma no!  Io ho aspettato fino all’ultimo.. io ho voluto credere che fosse un personaggio di fantasia, solo per farmi ingelosire..
Mentre lei.. torna e lo prende per la mano come prendeva me e poi si lamenta se trova su di me l’odore di una donna..
Ma dirmi quella cosa.. tu per me sei morto… solo perché.. non le ho parlato della mia vita sessuale? Bè anche perché fino a oggi non ho ne ho mai avuta una..
Ma per quello che siamo noi, per come lo intende lei, almeno, come amici, non ero tenuto a raccontarle con chi me la spassavo, anche se fosse successo..
Io, una vita sessuale? Mai avuta e non ce l’ho nemmeno ora.. merda!! ..l’ho respinta.. povera Leah.. inginocchiata sulle foglie.. con quello sguardo.. ma lo so che anche per lei è una vendetta.. lo fa per far del male a Sam.. ma l’unica che soffre è lei.. che stupida e stupido io che ci stavo cadendo..
Vuole vendicarsi di Sam, per averle spezzato il cuore, nonostante siano passati anni.. e lo vuole fare scopandosi uno del brano, così che lui possa rivivere tutto con le menti in comune.. certo che anche la loro.. che situazione del cazzo.. fottuto imprinting!! Dovrebbe essere una cosa bella e invece fa patire tutti.. bè, no, Sam con Emily se la gode.. e anche Paul con mia sorella.. quel materasso gonfiabile che hanno messo nella rimessa, se avesse il dono della parola potrebbe tenere una conferenza..
Anche se Sam.. a volte si perde a guardare Leah mentre si trasforma.. la guarda nuda.. come se fosse ancora interessato.. credo sia per questo che lei non riesce a voltare pagina.
Sbuffo pesantemente.. se non ci fosse stato questo imprinting del cazzo di mezzo a romperci i coglioni tutto sarebbe più semplice..
Tiro un pugno al muro, da parte al letto e rimane il segno delle mie nocche.. forse ce l’ho fatta a rompermi qualcosa..
Se non ci fosse stato l’imprinting ora Nessie sarebbe morta.. l’avrei schiacciata con le mie mani quella notte.. no.. meglio così.. non posso pensare ad un mondo senza di lei.. e la sua vocina di bimba.. “Dai, dai dai, dai”
Merda!! Nessie…. e le sento rigarmi le guance, mi porto le braccia davanti al volto e mi raccolgo su me stesso.. Nessie .. ti voglio con me..

Basta mi sono ridicolizzato anche troppo.. non mi vuole? Non mi merita!
Ma.. non posso stare qui.. qui è l’anticamera dell’inferno..
Mi alzo ed esco dalla finestra e con passo stanco comincio a camminare.. ci metto un po’ e durante tutto il tragitto cerco di  convincermi a tornare indietro.. lo so è una pazzia.. poi dopo quello che mi ha detto.. ma io.. da coglione la voglio vedere.. prima di fare qualsiasi cosa la devo vedere e le voglio dire che con Leah, non  è successo niente..
E sono già nel territorio.. e il suo odore mi investe.. l’aria ne è satura.. Nessie sai di buono…come mi è mancata questa sensazione di buono e bello e felice e calmo e caldo e casa.. e sei tu…vado a naso, seguo la scia, cerco il punto in cui è più forte e lì sarai tu.
Mi avvicino al fiume e la sua risata riempie il silenzio.. non sei triste.. non stai soffrendo per me… hai già superato quella cosa.. e il cuore mi fa male, come ci fosse una mano che lo stringe.. e incapace di tornare indietro, come un drogato in crisi d’astinenza ti cerco e …. Un corpo esile ma forte, lunghi capelli rossicci e resi lisci dall’acqua.. lunghi fino sotto al sedere.. come sono lunghi, che bella pelle, chiara e lo sento da qui.. profumata.. e sono preso da una sorta di viaggio nel tempo.. una bimbetta con il costumino rosa, due pezzi “perché sono una femminuccia” mi avevi detto.. con in mano il secchiello e una spazzola.. e litigavi con tuo padre che diceva che non era il caso e tu che gli dicevi che era una cosa che non lo riguardava, che era solo una cosa nostra.. che non gli stavi chiedendo il permesso.. lo stavi solo informando che da lì a poco ci sarebbe stato un odore poco piacevole nell’aria, almeno per loro.. perché tu, mio piccolo angelo, mia vita, mio sole, tu volevi lavare il tuo lupo..
A quel tempo io ero tuo..
Ero il tuo lupo.
Il mio lupo.
Il mio Jake.
Noi staremo sempre insieme vero Jake?
Giuramelo, giurami che non mi dimenticherai..
L’ultima promessa che ti ho fatto..
E che tu, non hai mantenuto.
Ora sei dove eravamo noi qualche anno fa.. e non sei più una bimba e non ci sono più io con te.
Poi si gira.. dalla mia parte e ride ancora.. con quell’armadio biondo.. con lo strano vampiro dagli occhi azzurri..
E sempre con un costume a due pezzi.. ma argentato e  che le modella le forme.. le cosce lunghe e tornite, il ventre piatto e il seno prosperoso… no.. non sei più la mia bambina..
E ride ancora e poi schizza l’acqua, lui le si avvicina e le blocca le mani… lei fa per liberarsi, ma per finta, rimane sua prigioniera e continua a ridere.. con lui..
E un’altra stretta al cuore.
Trovando non so dove, le ultime briciole di forza, mi volto e me ne vado.. non è più il mio posto, non è più la mia bambina..
E non sarà mai mia..
E la farò contenta.. io per lei sarò morto..
Addio amore mio..

Torno a casa e mio padre è ancora lì..  mi guarda e non mi dice niente.. mio padre silenzioso..
“Prendo la macchina” gli dico.
 E il suo sguardo è interrogativo… sono anni che non la uso..
“La lascio alla stazione a Seattle, manda Paul a prenderla”
“Tornerai?”
“Non credo.. ma appena trovo un posto in cui stare.. te lo faccio sapere”


CARISSIME!! zoppicando, e procedendo molto lentamente, riesco a postare qualcosina anche di questa.. ma Vi avverto questa sarà mooooolto lenta...
ringrazio cmq chi mi legge e chi lascia un pensierino anche a questa..
un bacio
eia 

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Capitolo 9
*** ........SAPESSI ANDARCI IO ***


TUTTO VA A PUTTANE.. SAPESSI ANDARCI IO..

E’ passato quasi un anno.
In giro per l’America. Da uomo.. sono mutato poco.. Seth sempre in mezzo ai coglioni.. e Sam a farmi la paternale per il branco.. la solita solfa sulle responsabilità, sui compiti, sui miei doveri.. due palle quadre..
E poi Leah.. mai che mi dicesse che le mancavo.. sempre parole sprezzanti.. sempre a darmi del cacasotto.. uff.. se potessi farne a meno non tornerei.. ma proprio..
E ci ho provato.. sul serio.. ho conosciuto tante di quelle donne che ho perso il conto.. ne ho assaggiate di tutti i tipi, alcune erano anche buone e avevano pure un buon profumo.. ma nessuna di loro è riuscita ad allontanare lei dalla mia mente..
Quante di loro ho chiamato Nessie, al momento dell’orgasmo.. quante ne ho scelte con gli occhi nocciola.. anche se nessuna li ha come lei.. troppo chiari o troppo scuri o poco intensi o troppo grandi uff.. e nessuna con il suo colore dei capelli.. nessuna come lei..
Nessuna con le sue espressioni, nessuna con il suo sorriso..
Nessuna che mi guardava come mi guardava lei un tempo..
Allungo la mano e prendo il telefonino.. sempre lo stesso, non sono mai riuscito a liberarmene.. nemmeno quella volta, quando quel tipo ha cercato di fottermelo.. credo sia ancora all’ospedale.. chissà se riprenderà mai a camminare..
Un sospiro e lo accendo.. eccola.. il suo viso.. la mia piccola..
Perché non esiste una donna come te?
Perché non posso essere felice?
Perché hai scelto lui?
Merda Jake!! E me lo infilo in tasca.. sempre a torturarmi.. sempre.. non riesco a smettere.. ed eccomi qui.. alle porte di La Push.. chissà mio padre, sono tre settimane che non lo sento, ora torno a casa e gli prende un colpo.. gli avevo detto che non sarei tornato  mai più.

Mi avvicino a casa e sento dentro la televisione a volume molto alto, mi fermo un attimo e.. la partita.. mio padre e quel dannato televisore, faccio un passo e sento un grido di incitamento, ma non è mio padre, e nemmeno quell’accasato di Paul.. è Charlie.. Charlie.. Bella… Nessie.. e sono di nuovo fermo, quasi davanti alla porta, forse farei meglio ad andarmene e tornare più tardi. Charlie.. cazzo è una vita che non lo vedo e mi piacerebbe farci due parole..
La porta si spalanca di  colpo e Paul mi guarda con un sorriso ampio “Cazzo fratello!! Era ora che tornassi!!” e mi abbraccia stritolandomi.. la forza del lupo.
“Paul che cazzo ci fai qui? Non hai una casa tua?” dico liberandomi dalla presa.
“Oh, si anch’io sono felice di vederti!!” poi mi guarda per un lungo attimo “Cazzo!! Non dirmi che muti così?! Io inciamperei ad ogni passo” e con una mano mi tira una ciocca di capelli.. gli ho tagliati solo una volta durante questo periodo in cui sono stato via e ora mi arrivano quasi sotto alle spalle, mutare così vorrebbe dire essere un.. collie, spazzerei il pavimento solo camminandoci sopra.
“no.. è un po’ che..” ma non mi lascia il tempo di finire.
“Oh, allora è vero.. me lo diceva Embry, ma io non gli volevo credere.. Jacob che non muta più! Ma sta finendo il mondo? Jake, cazzo tu eri il migliore tra noi, la tua muta era sempre così pulita e poi mi sembrava che ti piacesse stare a quattro zampe..”
“Si.. ma.. ultimamente..” e ancora non mi lascia il tempo.
“Ultimamente? Dai, con questi capelloni saranno minimo 6 mesi che non muti.. cazzo, ma non ti mancano le corse nella foresta e..e .. la caccia?? Cazzo tu.. eri uno di quelli che..”
E mi sono rotto! Mi tiene qui sulla porta di casa mia a parlarmi di quelle cose che mi mancano da impazzire, dopo Nessie.. ma che non posso avere se non voglio soffrire ogni minuto.
“Hei! Posso entrare a salutare mio padre, in casa mia o devo chiedere un permesso al vecchio Ateara?” lui sobbalza e poi ridendo si scosta e mi lascia libero il passaggio.
Mio padre è proprio lì, dietro di lui, e ha gli occhi umidi. Cazzo vecchio, mi dispiace..
“Jacob..” dice in un fil di voce tremante. Cazzo pà.. mi spiace, non avrei mai creduto di mancarti così.. anche se anche l’altra volta, quando Bella si è sposata.. anche allora, quando sono tornato ti ho trovato così..
“Hei pà” gli dico, cercando di trattenermi, ma poi lui allunga una mano verso di me e tutto il mio muro crolla, mi inginocchio da parte alle ruote della sua sedia e lo abbraccio e lui mi stringe a sé, e mi sento la maglietta, sulle spalle, umida.
Per un pezzo sento solo la voce del telecronista alla televisione, poi un movimento di fronte a me e alzo lo sguardo e Charlie è lì che ci guarda.
Mi alzo in piedi e mi asciugo gli occhi nella manica e vedo mio padre fare lo stesso “ Hei Charlie, quanto tempo” e faccio un passo verso di lui. Mio padre e Charlie sono amici fin da ragazzi, quando la riserva era un mondo piccolo e chiuso, un mondo che ai ragazzi bianchi incuteva timore e ribrezzo insieme, si pensava che qui ci fossero solo dei poveracci, ai limiti della sopravvivenza, con voglia di lavorare zero e perennemente ubriachi o strafatti. Ma Charlie vedeva mio padre, poco più di un ragazzo, che si faceva tre chilometri a piedi tutte le  mattine per andare a lavorare in una ditta dei bianchi dove prendeva uno stipendio da fame, con cui riusciva a sfamare, senza troppe pretese, la sua famiglia, mia nonna e mia zia Esther, e un giorno si  è fermato per dargli un passaggio, perché oramai era buio e faceva freddo e mio padre, forse appena diciottenne, strascicava i piedi tanto era stanco.. mio padre mi ha sempre detto che non ha mai avuto dubbi.. nonostante la differenza della pelle e l’indifferenza dei bianchi verso la tribù, lui non ha mai visto occhi più puri di quelli di Charlie e così, senza conoscerlo, senza timore, accettò quel passaggio che divenne abitudinario e così cominciò la loro amicizia.
Charlie. Lo conosco da sempre, credo fosse pure all’ospedale quando mia madre mi partorì..
Apro le braccia per salutarlo come si deve, per quello che è, un amico di famiglia, se non di più, uno di famiglia.
Ma lui si ritrae, mi scansa e passa oltre e mentre esce dalla porta dice “ Devo andare, Billy, ci si vede” e lo vedo allontanarsi, senza voltarsi, senza dire nulla di più, poi sento il motore della sua auto, doveva essere parcheggiata dietro e lo vedo allontanarsi..
Guardo mio padre e lui sospira.
“Sei un argomento tabù, abbiamo avuto molte discussioni per… su di te, e poi abbiamo deciso di non parlarne più e di cercare di mantenere la nostra amicizia, fino ad oggi ha funzionato, spero di riuscire ad andare avanti” mi dice mentre spinge la sua sedia a rotelle, tornando in sala da pranzo, davanti al televisore.
Ah.. nonostante sia stato io quello con il cuore spezzato, nonostante io abbia abbandonato la mia casa per non darle fastidio e per non soffrire.. sono riuscito a mettere a repentaglio un rapporto che per mio padre è sacrosanto?
Raccolgo la mia sacca e mi avvicino alla mia camera, ma dalla porta esce mia sorella, che per un attimo rimane sbalordita con la bocca spalancata.. forte..
“Fratellino!!” e mi salta in braccio… la mia sorellina.. quanto tempo.. quanta nostalgia. La stringo forte a me.. profumo di casa..
Poi si libera e tornando con i piedi a terra mi guarda storto e dice “Dove credi di andare?? Questa oramai è la mia camera” come? Non ho capito…
Non è più..
No!
E’ mia!
 Ci sono le mie stelline lì dentro.. io e Nessie.. e tutti i suoi colori.. e senza aspettare niente la sposto di peso e apro la porta..
E una crepa sul cuore.
Un’altra.
Pareti bianche e niente cielo stellato. E ho un tremito.
Mia sorella che mi era venuta dietro, fa un urletto ed esce dalla camera di filata.
“Dove.. dove sono?” e indico il soffitto con un dito.. lei più in là, oltre la porta, fa capolino e dice “avevi detto che non tornavi” ma io non sento, non è questo che voglio sentire e ripeto con voce più dura “dove sono” e fisso il pavimento.. guardare quel soffitto vuoto mi lacera le pareti del cuore e  accanto a lei appare Paul e lei dice “erano da bambini.. non mi sembrava il caso di..” e chiudo gli occhi. Cerco di raccogliere tutto il mio essere dentro di me, lo devo imprigionare.. ma lo sento salire, allora a tentoni arrivo fino alla finestra e salto fuori, sto tremando vistosamente, mi allontano un paio di metri e poi mi è impossibile resistere oltre ed esplodo e un ruggito feroce e poderoso mi sale dalla gola.
Nero. Tutto nero. Sento il cuore a mille e ho voglia di… distruggere e uccidere.. dove sono i vampiri del cazzo quando servono??
Apro gli occhi e vedo il terreno da un’altra prospettiva.. quanto tempo.. quasi mi sento strano.. mi volto leggermente e attraverso la finestra vedo mia sorella sprofondata tra le braccia di Paul, la sento piangere e negli occhi di lui vedo rabbia e tristezza e più dietro vedo mio padre che scuote la testa..
So che hanno ragione.. ma le mie stelline, il mio cielo stallato.. era tutto ciò che mi rimaneva di lei.

carissime!!
No.. non ho ripreso a macinare.. solo mi andava di essere un pò giù.. con l'altra è tt gioia ora e il troppo stroppia e allora ho fatto una capatina su questa..

 capitan bulmina:
lo so che questa ti piace, mentre a me piacerebbe vederti su m&m2... =(=(=(

Ed4e: lo so.. la storia è triste.. ma non può sempre andargli bene.. eppure mi piace credere che sia possibile.. una tale costanza..

 alice75: ma è l'impronta della storia.. triste. non potevi aspettarti che cambiasse..
 
Mandrilla: grazie mille per aver recensito nonostante la tristezza...

Viktoria_86: e io sono felice che apprezzi..

 AshG: Sasha... nasconde un segreto.. ma non dirlo a nessuno...
e poi tu dove sei finita?? m&m non ti piace più??? ti stai perdendo il matrimonio...!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 







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Capitolo 10
*** IMPOSSIBILE DIMENTICARE ***


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IMPOSSIBILE DIMENTICARE


Può andare. Ho ripulito la mia rimessa.. almeno questa è rimasta tale e quale.. merda, mi sale ancora la rabbia, anche se so che ha ragione lei.. avevo detto che non tornavo ed era stupido conservare la mia camera come se fosse un mausoleo.. e poi lei.. vive qui, in pianta stabile, con mio padre, è giusto che abbia uno spazio tutto per sé.. ma.. le mie stelline…uff..
Ho spazzolato il pavimento e ho trovato una carta di caramelle di un passato lontano, di quei giorni in cui Bella passava il suo tempo con me, mentre aggiustavo le moto.. me le ricordo perché era solo lei che mangiava quelle schifezze, non ho mai conosciuto nessun altro a cui piacevano… e poi anche un peluche di Nessie.. un lupo.. che fantasia che avevo.. le regalavo tutte cose che la portassero a pensare a me. Che coglione.. come se fosse servito.. si benissimo.. ora pensa ad un vampiro del cazzo e il suo lupo..che sarei io.. è proprio come questo pupazzo, qualcosa del passato.
Dal nervoso lo tiro contro il muro e cade dopo un paio di rimbalzi sul pavimento in cemento. Tutto solo in mezzo al niente. Mi fa pena e sento salire una tenerezza dal profondo, mi avvicino, lo raccolgo e me lo stringo al cuore.. io non ti  lascerò da qualche parte, io non ti dimenticherò.
Per un lungo istante tutto va bene, ma poi comincio a sentirmi ridicolo, un ragazzone di due metri che stringe al petto un vecchio peluche tutto impolverato..
Lo appoggio sul banco di lavoro, in mezzo agli attrezzi.
Mi volto mentre mia sorella entra con delle lenzuola e un paio di cuscini..
“Ma davvero starai comodo, qui?”
“Si, ci ho passato metà della mia vita qui dentro… ho mille ricordi anche qui”
Mi guarda per un attimo, poi prende a farmi il letto, un branda recuperata da qualche magazzino in disuso e un materasso comprato con una colletta tra Rachel, mio padre e Paul, che non si sentiva in dovere ma, poi dietro la minaccia di non poter più varcare la soglia di casa nostra, si è convinto e ha svuotato le tasche.
“Mi dispiace per le stelline, avrei dovuto pensarci, avrei dovuto conservarle, scusa” mi dice senza voltarsi.
Mi si stringe il cuore.. in fondo erano solo stelline di carta.. mi sento in colpa per essere esploso per una cosa così, seppur importante per me, in fin dei conti non è un gran danno. Mi avvicino e lei sentendo la mia presenza alle sue spalle si volta, le sorrido e l’abbraccio forte, cioè, nella giusta misura per non farle male..
“Jacob.. mi … soffochi..” e una scossa… un ricordo lontano.. Bella anni fa e poi.. Nessie.. anche se lei non era per la stretta, ma perché lei rispetto a me era piccolina e nei miei abbracci le occupavo tutto lo spazio disponibile, tremo un pochino, ma non da lupo, ma per il dolore che il mio cuore tenta di sopportare, ma sento mia sorella irrigidirsi, la libero dalle mie braccia e non voglio che veda quello che provo, mi volto subito dalla parte opposta e vedo il peluche e prima che lei mi chieda cosa è successo, lo prendo e con il sorriso più finto sulla faccia della terra, mi volto e glielo porgo “Mi puoi fare un favore? Me lo puoi lavare? Però.. ha lo stesso valore delle stelline, quindi .. occhio”

Sono a casa ormai da una settimana e Charlie non si è più fatto né vedere né sentire, merda..
Vedo mio padre che ogni tanto si perde sul telefono, o in attesa o cercando di dominare la voglia di telefonargli..
Odio questa situazione..
E poi tutto, nell’insieme.. non c’è nulla che va come dovrebbe, qui non c’è più nulla per me.. non ho più un branco, il mio si è riunito a quello di Sam, non potevo mica sperare che rimanessero in attesa per tutto questo tempo, avevano bisogno di una guida e io non c’ero.. Quil è venuto a trovarmi un paio di volte, mi ha detto che Embry ce l’ha a morte con me, che si è sentito abbandonato, che ha litigato un po’ con tutti, soprattutto con  quelli che cercavano di spiegargli la mia situazione, il perché dei miei gesti e delle mie scelte.. e ci vorrei parlare anch’io con quelli lì, magari riescono a farlo capire pure a me..
Volevo andarmene per lasciarmi tutto alle spalle, ma non c’è stato un solo giorno in cui io non abbia pensato a lei..
E ora sono di nuovo qui, con quella solitudine dentro che avevo prima di andarmene, con la stessa rabbia e la stessa delusione di allora, anzi, forse l’andarmene in giro, bighellonare senza una meta, voler vivere una vita che non mi appartiene, voler essere quello che non sono, cercar di dimenticare come è bello veder brillare il sole nel cielo, il mio sole, nel mio cielo, non ha fatto altro che accrescere il tutto.. e sono più rabbioso di un animale in gabbia, costretto alla catena, o con quella trappola che mettono sul muso ai cani.
Un tremito.. fisso il pavimento cerco di calmarmi.. mi sdraio sul letto e guardo il soffitto, regolo il respiro, fino a sentire solo il tic-tac della sveglia, sul comodino di fortuna che mi sono creato, uno sgabello.. mi volto verso il rumore… ho gli occhi umidi.. mia sorella, la mia sorellina.. accanto alla sveglia c’è il mio peluche.. il lupo, ha ripreso i suoi colori originali.. rossiccio, ricordo la fatica che ho fatto per trovarlo, tutti credono che i lupi siano solo grigi..
Lo prendo in mano e sorrido, gli ha messo un nastro nero intorno al collo, sembra quasi elegante ora.. me lo avvicino al viso e respiro il suo profumo di pulito.. e d’istinto ci stampo un bacio sul naso.. ma una nuova fitta.. chiudo gli occhi e lo lascio cadere di fianco a me..
Nessie.. Nessie…
Mi porto le mani sugli occhi, devo trattenerle.. devo farlo..
Ma la scena di lei che bacia il peluche sul naso mi appare davanti agli occhi, come per magia, e mi sembra di essere lì, dove ero qualche anno fa, mentre lei lo faceva.. e mi sembra di sentire ancora la sua voce mentre dice “Quando sarò grande, bacerò così il mio lupo” e quell’emozione che mi aveva investito allora, si ripresenta e anche se cerco di oppormi, con tutte le mie forze.. la sento.. mi sta prendendo.. in pieno..
Respiro affannato.. neanche avessi corso per chilometri e mi ritrovo al buio, con qualcosa di morbido sulla faccia..
Non mi ricordo come o quando ma mi sono portato il cuscino sopra e l’ho stretto a me, quasi a nascondermi.. ma quella stronza, quell’emozione mi ha trovato lo stesso..



CARISSIME, il rallentamento che Vi ho imposto serve anche a questo, riesco a buttare giù due righe anche qui, finalmente.

capitan bulmina: se non ci fossi TU bisognerebbe inventarti!!

 Ed4e: come avrai visto le tue speranze sono state vanificate, m&m mi porta via davvero molto tempo e per questa, non che mi piaccia di meno, ma vista al sua vena drammatica, presto meno attenzione, perchè io sono fatta così, leggo qualcosa di triste e sono triste pure io, se poi sono io a scriverla... immagina.

 AshG: la tua storia non è certo da meno della mia, UN REGALO INASPETTATO  è davvero bella, e io sono sempre lì ad aspettare che aggiorni, anche se a volte non recensisco, o lo faccio in ritardo...
e per quanto riguarda Sasha.. c'è una sorpresa dietro l'angolo...
in quanto a coppie che mi piacciono, NESSIE & JAKE forever..
anche perchè a me i personaggi piacciono in genere singolarmente.. e quello che mi piace di meno è Bella.. forse perchè ha fatto soffrire Jake..


Daisy Black: tu odii le storie tristi?? io non è che le amo, ma ci sono e almeno una volta nella vita tutti ci sono passati.. e allora perchè non scrivere ancche di queste?? e poi sembra che mi riesca bene.. non credi?? 

milla66: e forse, e dico FORSE,  ora riuscirò ad andare avanti a postare con più regolarità, ma non ci fare tr affidamento, anche qui, mille idee, ma ancora tutte da scrivere..

RINGRAZIO tutte quelle persone adorabili che continuano a seguirmi e a lasciare qui e là una recensione che mi rafforza ogni volta, e un grazie, un pò più piccolo a chi invece legge e basta!!
alla prossimaaaaa!!

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Capitolo 11
*** MEZZO VUOTO, MEZZO PIENO ***


MEZZO VUOTO, MEZZO PIENO




Dovevo rimanere dov’ero.. ovunque.. senza tornare qui.. sto procurando problemi a tutti..
Forse è meglio se riprendo a girovagare, anche perché qui non ho più nulla.. si, mio padre, ma gli sto causando problemi e sofferenze e non so come rimediare.
Il mio branco e i miei amici mi trattano un po’ con leggerezza, ma non posso dargli torto .. sono stato lontano troppo e non mi sono minimamente preoccupato di quello che succedeva qui..
Ho scaricato tutto sulle spalle di altri.. e poi ho lasciato il mio branco, coloro che mi sono stati accanto anche contro tutti, quando ne ho avuto bisogno.. senza una guida, senza un capo, gli ho lasciati allo sbaraglio.. chi può fare una cosa del genere?? Un’incosciente.. e uno stupido..
E ora non mi posso lamentare se non mi calcolano minimamente..
Nei sei mesi che mi sono trattenuto dal mutare, per non sentirli, per non sentire il loro compatimento, loro hanno fatto delle scelte e ora io sono solo, un lupo solitario.. ma forse è proprio quello che volevo..
E poi.. lei.. lei non è più qui.. Billy mi ha detto che è uno dei motivi per cui Charlie mi odia.
I Cullen si sono trasferiti.. sono andati via, lontano.. mio padre non mi ha saputo dire dove, anche se credo che lo sappia, mi è sembrato di vederglielo scritto in faccia, quell’espressione contrariata dopo la mia richiesta sul dove.. e forse è meglio che io non sappia.. in fondo perché sono tornato?? Non sono forse tornato con la speranza di rivederla? Anche solo da lontano.. ma vorrei davvero rivederla.. mi manca così tanto..
E se sapessi dove trovarla.. potrei anche fare la pazzia di andarle dietro…
Pazzia.. già.. la stessa che mi porta quasi ogni giorno nel territorio.. e ogni giorno mi avvicino sempre un po’ di più.. è più forte di me..
So che è sbagliato, so che mi sto facendo solo del male.. ma continuo a tornare là.. eppure là, non c’è più niente..
Le piante rampicanti si sono impossessate di tutto, i tronchi degli alberi sono ricoperti di foglie e rami intrecciati, l’erba del giardino è talmente alta da coprire alla vista i gradini della casa, e poi quelle finestre.. spoglie, buie, sporche.. e l’ingresso ricoperto di foglie morte.. una casa abbandonata..
Una tristezza che non ho mai provato per un oggetto.. se non per le mie stelline.. ma quella non era nemmeno casa mia e io non è che fossi proprio sempre il benvenuto.. eppure, trovarla in quello stato di degrado mi ha fatto sentire ancora più solo di quanto io non sia..

Il rumore di un motore mi distrae dai miei pensieri.. l’ultima volta che ho sentito il motore di un’auto era quello di Charlie che se ne andava, quando io sono tornato.
Mi alzo e mi avvicino alla porta socchiusa del garage/stanza in cui passo quasi tutto il mio tempo..
E quasi non ci credo.. Charlie.. con la canna da pesca.. chissà chi tra i due ha mollato la presa..
Mi allontano dalla porta, non voglio che mi veda e pensi qualsiasi cosa che può renderlo nervoso e rovinare così la giornata a mio padre.
Mi risdraio sul letto, con l’orecchio teso, aspettando di sentir sbattere le portiere e il motore riavviarsi.. ma invece sento dei passi e poi rumore sordo sulla porta di ferro, scatto seduto e vedo la porta aprirsi un poco, poi la testa di Charlie fa capolino “posso?”
E gli sono vicino in un attimo, senza dire nulla gli apro la porta e gli faccio cenno di entrare.
Dentro si guarda intorno e si stringe le mani una dentro l’altra “Ma non hai freddo a stare qui?” dice senza voltarsi.
“Bè.. no.. sai..” e lascio la cosa in sospeso, so che a lui non piace sapere delle “mie cose strane fuori dal comune” così come le aveva definite lui, tempo fa.
“Ah già.. quello..” e ancora sposta lo sguardo da una parte e dall’altra del locale come se ci fosse chissà ché da vedere e non quella nudità che domina qui dentro.
Poi il silenzio scende tra noi e mi sento un po’ stupido.. ma non so bene cosa sia venuto a fare qui, so che ha avuto discussioni molto accese con mio padre su di me, quindi non credo sia venuto qui per.. metterci una pietra sopra.. forse per trattare un sodalizio, del tipo, tu non chiedi nulla a me e forse potremo tornare a parlare del più e del meno, quando capita..
Trae un poderoso respiro e sempre senza voltarsi mi dice “ io non voglio sapere cosa sia successo, non me lo hanno detto loro e non sono cose che mi riguardano, so solo che lei ha sofferto e che la colpa è tua, voglio solo sapere perché” e finalmente mi punta addosso quegli occhi marroni che ho amato per ben due volte su due persone diverse.. e che continuo ad amare nei miei silenzi, nei miei sogni e nei miei ricordi.
Mi chiede il perché di qualcosa che non so nemmeno io.. bene.. ma ha detto che lei ha sofferto.. eppure mi ricordo quel pomeriggio, dopo avermi detto quella cosa terribile, tu per me sei morto, che giocava e rideva con quell’armadio biondo.. il .. Sasha.. merda.. pazzesco.. è passato più di un anno ma ancora non riesco ad associare le parole Sasha, Nessie e suo.. o almeno non riesco a dirle nel modo corretto, da fargli prendere un senso logico..
Ripercorro veloce quei momenti, anche se sento uno squarcio aprirsi nel petto, ma devo dargli una risposta, devo farlo per mio padre..
Ma lui non vuole sapere di quella notte che lei ha sentito l’odore di Leah su di me, non vuole nemmeno sapere che io non posso sopportare di vederla con un altro, vuole sapere perché è successo quello che è successo, non cosa..
“Perché volevamo due cose diverse.. e io avevo capito che erano le stesse, avevo capito male e quando ho scoperto la verità.. ho perso la testa”
Lui mi guarda per un attimo fisso, poi sposta lo sguardo altrove e lo sento sospirare pesante.. chiude gli occhi e sento il suo cuore aumentare il ritmo..
Poi un nuovo respiro, ma stavolta frastagliato..
“Perdio!! Jacob!! Ma che!! Ma che uomo sei, far soffrire per una stronzata come questa, una ragazzina” poi un altro respiro, quasi forzato “tu sei un uomo e avresti dovuto cedere, per lei, e concederle quello che voleva, qualunque cosa fosse, e invece le spezzi il cuore e poi te ne vai..” e si gira su se stesso, torna a guardare dietro, qualunque cosa che non sia io.. scuote la testa e un altro respiro pesante “io.. io non ho mai capito perché lei ti fosse così affezionata, ma ti amava come se tu fossi uno della famiglia, e tu per una stronzata le giri le spalle? Cazzo Jacob è solo una ragazzina, che mai poteva accadere a dargliela vinta?? E poi perché non darle la possibilità di un chiarimento?? Ma è questo il tipo di uomo che vuoi essere??” e lo sento, nella sua voce c’è tutto quel risentimento che deve aver covato per un sacco di tempo.. e dal suo punto di vista posso capire che la faccia così semplice.. ma per me..
“Io avevo creduto chissà che.. e invece era solo un.. fraintendimento??” e torna a guardarmi e nei suoi occhi vedo rabbia, ma anche incredulità..
“Cos’è.. aveva creduto che tu saresti sempre stato accanto a lei e poi un giorno ha scoperto che tu avevi una donna?? È per una ragazza? Lei era gelosa di te? Perché tu sai che lei ha sempre detto a tutti che un domani tu l’avresti sposata vero? Mi faceva una testa così per sapere di più sulla tribù e sui vostri usi e costumi, sulle vostre tradizioni.. diceva che voleva arrivare preparata al grande giorno.. te la immagini?? Lei che mi chiede cose su cose, che mi prega di informarmi da Billy dove può andare ad informarsi su queste cose ma mi dice che non devo dirlo a nessuno, che è una sorpresa.. come se potesse davvero accadere..” e dice tutto questo mentre ride e non si accorge che mi sta trafiggendo con una spada.. io non ne sapevo niente..
Ma non mi lascia il tempo di pensare a nulla e continua “quindi puoi capire quello che ha provato? Tu eri il suo primo amore.. e aver scoperto la verità.. dai lo sai, sei stato anche tu un ragazzino, a quell’età un rifiuto in campo sentimenti ti pare la fine del mondo.. e poi tu.. ma cazzo!! Credevo fossi più maturo..” e torna a rabbuiarsi..
Non dico niente.. ho troppe cose che mi girano in testa e non riesco a dargli un ordine preciso..
Mi ha detto delle cose che ignoravo completamente e non so bene dove metterle.. in che spazio.. sono cose belle o sono cose tristi? E se sono belle, lo sono anche ora o le erano solo allora??
E ora cosa rimane di tutto quello?
E allora Sasha.. quando si è messo in mezzo?
E se..
E ci sarebbero ancora mille domande, ma Charlie mi mette una mano sulla spalla “ascolta.. io credo che tu debba solo chiederle scusa, dirle che ti sei comportato in modo immaturo.. forse così.. potrà perdonarti e magari.. tornerà qui più spesso..”
Tornare?
“Quando.. quando torna?” e ho il cuore mi sta battendo talmente forte che credo che prima o poi la cassa toracica avrà un cedimento.
“Ora non so.. è tornata il mese scorso.. lei e Bella mi vengono a trovare una volta al mese, più o meno..” una volta al mese.. mese scorso.. forse..
“Facciamo così.. se mi fai il favore di chiederle scusa.. ti faccio sapere quando vengono così.. magari capiti lì e.. me lo fai questo favore?”
Annuisco.. ho la gola secca e le parole mi si sono incastrate in gola..
Lui scuote ancora la testa poi mi passa oltre, si avvicina alla porta, la apre e prima di uscire “Jacob.. mi raccomando, non voglio più vederla soffrire.. soprattutto non per te.. non per una cosa così stupida.. cerca di farti capire bene questa volta.. d’accordo?” e dopo il mio ennesimo cenno del capo sono solo..










CARISSIME!!!!!!!
un fine settimana ricco!! tre giorni a postare!! non so ancora come.. ma lo sto facendo!!!
E ORA VENIAMO A NOI:


capitan bulmina: io direi che potresti anche essere un angioletto, con tanto di ali di piume.. ma forse meno tradizionale... una cosa così:
 un angelo nero... =)=)=)=)=)=)=)

dady_black: dai non essere triste... può capitare di non essere ricambiati.. o di vivere momenti no in una storia.. dai un bel sorriso.. ^_^

Daisy Black: oh!! ma di sti peluche con il lupo dal pelo rosso.. neanche l'ombra e la commessa mi ha detto "Twilight? non sei la prima che me lo cerca" e fare rifornimento no??

Ed4e: prova tu a distrarlo.. magari ci riesci.. e potrei inserirti nella mia FF..ma dovrai cambiare nome.. ed4e.. non è molto .. è un pò come Renesmee=)=)=)=)

AshG: ma dove sei finita?? e gli aggiornamenti? io potrei anche diventare cieca continuando a saltellare sul sito di EFP alla ricerca dei post!!
uffa!!

alice75: sei come la mia ombra.. mi segui ovunque.. Così non mi sento più sola!!
GRAZIE!!!

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Capitolo 12
*** LE COSE NON VANNO MAI COME CREDI ***


LE COSE NON VANNO MAI COME CREDI

Cercava di informarsi sulla tribù..
Voleva arrivare preparata per quel giorno..
Ma quando è successo tutto questo?
Diceva che un giorno tu l’avresti sposata..
Allora non avevo capito male.. quel “non dimenticarti di me” aveva davvero quel significato che gli avevo dato io..
Ma cosa è successo? Tutto quel grande amore si è dissolto una volta atterrata oltreoceano?
Mi amava così tanto da dimenticarsi di me..
Già.. proprio come ha detto Charlie.. il primo amore di una ragazzina.. dura quel che dura.. ed è bastato allontanarsi da me per farlo finire..

Un’altra settimana..
Lo scorrere del tempo a volte ha davvero un nuovo significato..
Non aspetto altro che una chiamata..
Charlie che mi dice “oggi arrivano” o “domani saranno qui” o “tra due settimane..”
Passo le ore sdraiato a letto o in salotto a fissare il telefono.. cerco un contatto nell’etere.. “squilla, squilla” e ogni volta che lo fa mi prende una sincope e poi quando scopro che non è Charlie o che non sa ancora darmi una scadenza.. tutto si sgretola.. e ricomincio da capo, pezzo dopo pezzo.. come con i Lego.. costruisci una fortezza, poi la smonti e fai palazzo a dodici piani..
Ahhh!! Sto impazzendo!
“pà.. vado a fare un giro.. se chiama Charlie..”
“Si!! Lo so, se chiama Charlie devo chiedergli se sa quella cosa” mi precede e sbuffa..
Povero il mio vecchio.. sono passato dal non esserci mai e stressargli la vita ad ogni secondo..
Esco e mi incammino sulla strada..
Nessie.. sarebbe bellissimo poterla rivedere, magari anche il suo sorriso.. ma non mi devo illudere troppo, non ha più sorrisi per me.. non quelli che io vorrei, non quelli che mi ha donato per quel breve periodo..
Io lo sapevo.. non poteva essere che quegli sguardi che mi donava avessero un altro significato..
A volte la sorprendevo in fissa su di me, e quando incrociavo i suoi occhi mi faceva quel sorriso strano, quasi malizioso..
Che coglione sono stato.. avrei dovuto chiarire le cose prima di lasciarla partire.. magari se lei sapeva che io l’amo da sempre.. magari non lo avrebbe nemmeno guardato quell’armadio biondo.. magari ora sarebbe mia, magari.. e guardo per terra affianco a me e cerco di immaginarmi la mia Nessie che mi cammina accanto, magari mano nella mano con me.. e come un ebete sorrido a nessuno.
Magari fosse vero.. e le direi, ogni momento, sei bellissima e lei farebbe quel sorriso quasi nascosto e le guance le si infiammerebbero un poco, oppure mi darebbe uno spintone leggero, forte quel tanto da farmi smuovere e dire poi in una risata “ma dai, smettila Jake”.. come sarebbe bello.. sentire ancora la sua voce che chiama il mio nome..
“Jake”
.. si, proprio così.
“Jake!”
Si lo direbbe in questo modo e io mi girerei e …
Oh cazzo!..
“Nessie…” e mi tremano le ginocchia.. la mia.. piccola…
“Cosa ci fai qui?” mi domanda seria.. e non mi piace..
Oh piccola come vorrei tornare indietro a quando mi vedevi e mi saltavi addosso.. e tremo dentro, fortemente..
Ma ha detto “qui”? Mi guardo intorno… cazzo.. come un automa.. sono nel territorio..
“Allora?” e nei suoi occhi vedo ancora quell’espressione seria, quasi severa..
Non mi piace che mi guardi così..
“Niente..”
“Mi sembra che voi non possiate entrare nel territorio della mia famiglia.. o sbaglio?” voi… mi accomuna con gli altri lupi… che brutto.. essere uno tra tanti.. non più il suo lupo…
“No.. credo forza dell’abitudine…” le rispondo, ma non riesco a guardarla negli occhi.. sto malissimo e quel modo di guardarmi freddo che ha, mi distrugge pezzo per pezzo..
La sento irrigidirsi.. digrigna leggermente i denti e trattiene a fatica uno sbuffo..
“Allora te ne puoi anche andare” e fa un cenno verso il confine..
Due estranei.. come se io fossi Paul o Sam.. e non il suo amico di una vita.. della sua vita..
Mi volto e comincio a seguire la direzione che mi ha indicato.. mi manda via.. mi allontana da sé.. e io ancora non so.. e se me ne vado ora non posso certo capitare a casa di Charlie.. mi fermo e mi volto e lei è ancora là, ma guarda a terra e la sua espressione è corrucciata..
“Nessie” la chiamo piano, lei solleva il viso e mi guarda.. e i miei occhi sono nei suoi.. e non sono più in grado di dirle nulla.
“Mi chiamo Renesmee, Nessie..” e abbassa la testa, si morde il labbro e poi torna a guardarmi “è morta una notte.. lo scorso anno..” e il suo sguardo è duro e severo.
“Ora vattene, prima che qualcuno senta il tuo fetore..” si volta e si allontana, una camminata decisa e i suoi capelli, ondeggiano da una parte all’altra..
Rimango sul posto fino a che non la vedo più.. e il suo odore si sta disperdendo..
Se n’è andata.. per sempre.. ora davvero, per sempre..


scusate se la ripropongo anche qui, ma la espressione è perfetta per questo capitolo


ma non credo che vi spiaccia poi tanto no??


CARISSIME!! un nuovo capitolo strappalacrime.. ma credo che tra un pò giungeremo al termine.. e forse lui poi starà meglio.. dopo che si saranno chiariti..speriamo bene, anche perchè non so cosa potrà partorire la mia mente malata.. dato che questi capitoli triiiiissstiiiissiiiimi mi escono bene.. proprio bene!!

Ma ora...
Mandrilla: quando si dice al dolore non c'è mai fine..

capitan bulmina: sasha.. un nome un danno e.. bè ness ha sentito l'odore di una donna, se tu trovassi qualcosa di qualcuna sul tuo lui??
a me è capitato.. e vedi nero.. e quello che perdi, la cosa che pesa di più è la fiducia.. bruttissimo!!!!!

Ed4e: un mix di equivoci.. ma tu dove vivi? dove tutto scorre limpido?? quand'è che mi invita a stare da te??

Daisy Black: ohi.. mettiti in fila.. e prendi il ticket.. siamo tutte moooooooolto solidali!!

alice75: ancora no!! ancora ingarbugliati... strano eh? sono entrambi più che semplici umani, ma per le faccende di cuore siamo tutti uguali!!=)

AshG: che triste triangolo... lui ama lei che ama lui ma che non è indifferente all'altro? pessimo!!!

dady_black: il tipo c'è ancora.. e sta ancora lì.. eddai non piangere se no papà tuo mi arresta..

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Capitolo 13
*** IL CUORE NON LO FERMI MAI ***


IL CUORE NON LO FERMI MAI

Ero tornato per un solo e unico motivo, anche se non lo volevo ammettere,  ma ora anche quello si è dissolto.
Preparo la mia sacca con quelle quattro cose nuove che mi sono comprato in questo periodo.
Dirlo a mio padre è stato bruttissimo, forse credeva che sarei rimasto, che ero tornato per restare.. e forse in fondo lo speravo pure io.. ma non ha più senso.. e non voglio restare in un posto in cui non mi sento più a casa, in un luogo dove tutto mi tormenta.. ogni singolo oggetto ha un ricordo legato a lei e io non voglio più soffrire..
Mia sorella mi piega le magliette e intanto tira su col naso, non vuole piangere, mi ha urlato dietro l’impossibile quando gliel’ho detto, mi ha dato dello stupido e dell’insensibile.. mi ha detto che non posso dare alle persone delle false speranze e poi riprendermele, ha detto che forse me lo sono meritato.. che forse Nessie non sta proprio dalla parte sbagliata come lei ha sempre creduto, che forse lei è più sveglia di tutti e ha capito come sono fatto io meglio di chiunque altro e si è comportata di conseguenza..
Mi ha detto cose terribili, ma la posso capire.. ho tentato di consolarla ma mi ha respinto.. anche lei..
E ora sta qui e mi mette in ordine le cose.. forse è il suo modo di salutarmi.. o per dirmi che mi vuole bene, in fondo..
Charlie poi alla fine mi ha telefonato, ma quando gli ho detto che l’avevo già incontrata ma che non avevo risolto nulla si è infuriato nuovamente e poi mi ha attaccato il telefono..
Non ne combino una giusta..
Davvero era meglio se non tornavo..
Se me ne stavo lontano, non avrei fatto soffrire nessuno..

Mi metto lo zaino in spalla e mi volto verso la mia casa.. anzi la casa di mio padre.. lui e Rachel sono sulla porta, mia sorella mi guarda e si asciuga gli occhi, mentre mio padre guarda da un’altra parte.. scusa vecchio.. scusa..
Mi piacerebbe dire che carico di nuove speranze parto per una nuova avventura, ma sarebbe tutta una balla colossale.
Non sono per niente carico, anzi direi svuotato anche di quel poco che cercavo di tenermi stretto.. e annichilito, vado per la mia strada, che mi porterà lontano da qui, lontano dai ricordi, ma soprattutto lontano da lei.
Cammino sulla strada che dalla riserva si collega a Forks, quando da un cespuglio sbuca un enorme orso bianco.. cazzo.. ho le allucinazioni.. un orso bianco? Qui? Non.. non può essere..
Mi passo la mano sugli occhi, come per resettare l’immagine, poi un nuovo fruscio, dietro di me, mi volto e.. lei.. con un paio di jeans e un maglione di due taglie più grande..
“Allora è vero? Te ne vai di nuovo?” mi chiede, rimanendo ferma sul posto, con le mani infilate nelle tasche dei jeans, con il maglione un po’ arrotolato sopra di esse, con lo sguardo basso rivolto a terra, dove con un piede scalcia le foglie secche.. bellissima.. con i capelli raccolti in una crocchia, fermati da una matita, con alcune ciocche chele ricadono morbide sul viso..
“Bè.. non merito neanche una risposta?” incalza lei, e il suo tono si inacidisce leggermente..
“Si.. no.. cioè.. no..” ecco.. sto già facendo casino, mi schiarisco la voce e riprendo “ no, scusa, hai ragione.. solo che sei l’ultima persona che mi aspettavo di vedere..”
“mhm”dice piano mentre annuisce con la testa.
E poi silenzio.. non dice più nulla e la tensione che c’è tra noi la posso quasi vedere.. com’è possibile che siamo giunti fino a qui’ com’è possibile che proprio noi.. noi che eravamo così intimi.. noi che.. noi che eravamo noi, e non Jake e Nessie.. Noi.. poi un rumore dietro di me emi ricordo dell’orso bianco, mi volto e come volevasi dimostrare sto proprio dando di matto.. non c’è niente, non c’è nessuno, ma soprattutto non c’è nessun orso..
Torno a guardarla e lei è ancora lì, dove l’ho lasciata..e continua a guardare a terra.
“Allora? Non mi rispondi?” mi chiede ancora un po’ più acida.. merda, come sono capace io di farla arrabbiare..
“Si, scusa.. è solo che prima mi è sembrato di vedere.. ma.. lascia stare.. credo di essere sulla buona strada per la pazzia” e le faccio un sorriso, tanto per smorzare un po’ la tensione,ma lei non mi sta guardando e non coglie niente.. merda..
“Si, comunque… si.. vado via..”
E annuisce ancora silenziosa.. e ancora il silenzio scende tra di noi..
Sono teso e imbarazzato.. vorrei dirle tante cose.. ma non mi viene in mente un modo carino per cominciare la  conversazione..
Cosa le dico.. che mi fa piacere vederla.. le chiedo come sa che me ne sto andando? Cosa?
“E.. vai via così?” chiede piano.. sempre fissando il terreno e quel piede che ora scalcia contro la radice dell’albero che ha accanto.
“si.. la macchina serve a mia sorella e poi dovrei lasciarla in qualche parcheggio.. e sai coi tempi che corrono..”  le dico, caricando un po’ la voce con una risatina… dai Nessie.. alza lo sguardo.. salutami almeno con mezzo sorriso o almeno guardami.. mi va bene lo stesso.. ma guardami, ancora una volta.. ma continua a guardare a terra e scuote leggermente la testa..
“Bè.. allora buon viaggio!” dice asciutta e si volta verso il bosco.. no! No! Non andare via così.. no..
Non mi lasciare in questo modo.. dimmi qualcos’altro o guardami.. donami per l’ultima volta i tuoi occhi.. ti prego.. e nella disperazione più totale, nell’angoscia che mi sale dallo stomaco e forma un nodo in gola, in mezzo a tutto questo dolore che sento risalire da dentro trovo la forza per dire solo una parola..
“Nessie!” ed è la parola più bella che esista..
Lei si ferma sul posto, ma non si volta e non dice nulla..
E ancora in mezzo a tutto il mio dolore trovo un’altra spinta..
“Non andare via.. ti prego.. non così” e come vorrei che lei dicesse queste stesse parole a me, anzi a me basterebbe che lei dicesse “non andare” e io rimarrei qui, per sempre.. e ora.. sopporterei anche lui.. me lo farei andare bene.. rimarrei lì, da parte a guardarla vivere.. mi basterebbe.. ora saprei farmelo bastare, ora che ho sperimentato quanto è doloroso e difficile vivere senza di lei.. ora accenterei tutto, anche di essere solo suo amico..



CARISSIME!!
oggi aggiorno questa, l'altra la sto ancora scrivendo.. abbiate pazienza!!
visto? in fondo, nelle ultime righe, forse uno spiraglio di luce...
Vi ringrazio ragazze, come sempre, Voi siete lì pronte a leggermi..
Non so cosa farei se Voi non ci foste!!
un grosso bacio a tutte e a presto!!

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Capitolo 14
*** DIMMI SE TI HO PERDUTO ***


buio DIMMI SE TI HO PERDUTO

In silenzio..
Siamo in silenzio da un po’.. lei, ferma al margine del bosco, voltata dall’altra parte, e io qui sul ciglio della strada, con il mio zaino sulle spalle..
Le ho chiesto di fermarsi ma poi quel poco di coraggio che ero riuscito a trovare è scemato in un alito di vento..
“Dammi una ragione.. Voglio un motivo.. uno, te ne chiedo” mi dice poi lei acida, scandendo le parole, con un tono tagliente.. ecco.. l’ho fatta arrabbiare.. ora me lo posso anche scordare un sorriso, o che mi chieda di restare..
“Vorrei andarmene, portandomi via un bel ricordo..”
Poi un ringhio, forte, e in un attimo è di fronte a me, così vicina come non avrei mai sperato, ma è.. furiosa.. mi guarda con odio, digrignando i denti e ringhiando furente..
“Vuoi un cazzo di sorriso! Vuoi che dica “fai buon viaggio” con il sorriso stampato sulle labbra?! Vuoi vedere la Nessie tutta dolce e gentile che hai abbandonato un anno fa? È quella che vuoi?” mi dice queste cose sputandomele contro, con le zanne protratte.. è furiosa.. come non l’ho mai vista.. nemmeno quella notte, quella del “tu per me sei morto”.. nemmeno allora era così.. poi uno spintone e mi ritrovo a terra e mi fa male il petto.. con quanta forza mi ha colpito..
“Quella cazzo di ragazzina che ti piaceva tanto è morta quella notte che ti sei scopato Leah!” e la sua voce è alta, me l’ha urlato contro.. con disprezzo e rabbia.. cazzo.. ma non è vero.. non è successo niente.. non sono mai stato con Leah,  l’ho sempre respinta..
“Io.. io non sono mai stato con lei..”
“Non mentirmi!! Abbi almeno il coraggio di dirmi la verità, per una volta!” e me la trovo in piedi, tra le gambe, è vicina, così vicina come non lo è da tanto..
“Non sto mentendo, non è successo niente con Leah”
Lei mi guarda ancora con disprezzo, poi piano gli occhi le si riempiono di lacrime e comincia a tremare, fa un passo indietro, chiudendo gli occhi e voltandosi..
“Sei un bastardo..”sibila tra i denti e poi veloce come prima si dilegua nel sottobosco..
Ma che diavolo è successo?
Perché? Cosa è venuta a fare qui? A salutarmi o dirmi che mi odia da morire?
E poi perché quella storia di Leah.. perché la fa infuriare così?
E stata lei la prima a tradire.. lei è tornata con quell’armadio biondo.. quel vampiro anomalo..
e.. poi.. mi sputa addosso il suo veleno e non mi da nemmeno il tempo di difendermi? E non crede a quello che dico?..
E da dove non so, ma mi sale una rabbia.. io l’ho aspettata ogni giorno da quando è nata, e sono passati sette anni.. otto con l’ultimo e per otto anni ho sempre visto solo lei.. ho provato in tutti i modi a dimenticarla a farmene una ragione ma lei.. sempre lei, solo lei.. e tremo, forte e il lupo che c’è in me ha il sopravvento, muto in un secondo e comincio la mia corsa, le vado dietro..
Volevo andarmene, ma lei non lo ha permesso, lei vuole avere una spiegazione? E ora l’avrà!! Vuole la verità? Gliela servirò su un piatto d’argento..
E poi me ne andrò.. ma almeno saprò che non c’è più niente da fare, che ho dato il massimo, che le cose tra noi sono chiare.. e mentre seguo il suo odore, un altro gli si aggiunge, uno che non conosco.. e poi la vedo.. seduta su una roccia, tutta rannicchiata, con la testa nascosta tra le ginocchia e le braccia strette intorno alle gambe e sento i suoi singhiozzi.. sta piangendo.. sta piangendo e la mia avanzata tanto spedita, tanto sicura, rallenta e vacilla.. Nessie.. no.. non piangere..  e sono fermo, a pochi metri, impotente e insicuro.. lei alza la testa e si volta dalla mia parte..
Oh.. no.. ha gli occhi arrossati e il viso tutto bagnato..
Scatta in piedi e fa un passo verso di me, mentre con la manica del maglione cerca di asciugarsi il viso..
“Cosa vuoi? Perché non mi lasci in pace? Ti piace così tanto farmi del male?”
Non credo alle mie orecchie.. sono le stesse domande che mi sono posto io per tutto questo tempo.. la guardo e non posso credere che tutta quella sofferenza che le leggo sul volto sia per colpa mia.. io credevo che lei ci fosse passata sopra.. che mi avesse messo in fondo, in un angolo, nel dimenticatoio.. e non so più cosa pensare.. al suo “non dimenticarmi”  e alle parole di Charlie, a quello che mi ha detto l’altro giorno nel mio garage o al ragazzo biondo, quello che si è portata dietro dall’Europa, quello che ha presentato alla famiglia, quel ragazzo che l’ha fatta ridere, solo poche ore dopo che mi aveva detto quella osa orrenda.. o  a quello che vedo qui.. al suo dolore, alle sue lacrime.. per me.. non capisco..
La guardo da lontano e la sento tirare su con il naso, poi ancora la manica del maglione le passa sul volto..
“Non seguirmi! Non ti voglio più vedere!” si volta e se ne va..  ma io devo dirle che.. e comincio a muovermi ma subito mi fermo.. ancora quell’odore strano e poi da dietro una roccia esce quel ragazzone biondo, quello che ho intravisto quel giorno.. con lei.. Sasha.. l’unico colpevole di tutto questo.. e un ringhio soffuso mi nasce spontaneo..
“Lasciala stare, non vuole vederti e se la conoscessi bene, sapresti che non è il momento migliore” mi dice lui, con voce roca, bassa e calda.. e con un accento strano.. un po’ spigoloso..
E i suoi occhi azzurri mi distraggono.. merda.. distolgo veloce lo sguardo.. cazzo deve avere un qualche potere che fa con gli occhi.. mi stavo fissando su di lui… forse è così che l’ha conquistata, la presa in trappola con lo sguardo.. brutto bastardo succhiasangue di merda.. io ti odio.. tu me l’hai portata via.. è colpa tua e ora.. non mi faccio di certo fermare da te.. io quelli come te me li mangio a colazione, e faccio un passo, per continuare, ma lui mi si mette davanti.
“Cosa non ti è chiaro? Devi lasciarla in pace.. ti ha detto di starle lontano e tu le devi stare lontano”
Gli ringhio forte, mostrandogli le zanne e mi avvicino basso, con movimenti lenti, come se fossi a caccia..
Ma lui rimane lì, piantato sul posto, non fa il minimo gesto, mi guarda severo e poi dice “credi di farmi paura? Io non ho paura di te, ragazzino”
 E il suo odore si fa più forte, e anche questo è diverso dai vampiri che ci sono qui.. non è dolciastro come il loro e più.. intenso, ma non so..
Ragazzino.. sarà un vampiro centenario.. merda.. si è scelta uno con un sacco di esperienza.. un vecchietto.. forse è questo che le è piaciuto.. e ringhio ancora.. ma non più contro di lui.. ma bensì nel vuoto.. lei ha scelto un altro.. e ora lui difende la sua donna.. non posso avercela con lui.. lui probabilmente non sapeva nemmeno che io esistevo.. lei, invece.. lei mi ha dimenticato.. mi ha lasciato indietro.. da qualche parte..
Con tutto il fiato che ho in corpo, ululo tutto il mio dolore, che lei lo sappia.. che la mia voce la raggiunga e le porti il mio messaggio..
Io soffro ed è per colpa tua, Nessie.. tu hai ferito me. Non il contrario. E sempre tu, continui a farlo.
Lo guardo un’ultima volta poi mi giro e sparisco dalla sua vista, ritorno sulla strada, dove ho lasciato il mio bagaglio, prendo la sacca tra i denti e continuo la mia corsa. Destinazione? Ovunque ma lontano da qui.


Carissime... zzzzzzzzzz... -_-
no ok ci sono...  più o meno....
scusate il ritardo, ma finalmente ce l'ho fatta!!!!
Vi ringrazio tantissimo!!

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Capitolo 15
*** NON MI NASCONDO PIÙ ***


NON MI NASCONDO PIÙ

Corro.
E corro ancora.
Ma sto girando in tondo.
La mia dipendenza.. quanto mi odio. Quanto odio l’imprinting. E sono fermo.
Guardo l’orizzonte, cercando la forza di andarmene, una volta per tutte, devo riuscire a voltare pagina.
Lei ha quello stronzo e non mi vuole più nemmeno vedere, mi incolpa di cose che non ho fatto, e non crede a quello che le dico.. io non posso proprio farci niente… ci ho provato, ma lei non mi ascolta.. tiro una zampata al terreno e sollevo una zolla..
Si, ci ho provato, come no? Incapace di spicciare mezza parola, timoroso di farle vedere il mio cuore straziato.. che coglione.. e ora? Ora non riesco nemmeno a varcare il confine.. e questa solitudine nella mia testa mi fa impazzire.. perdere tutto per mancanza di coraggio.
Affronterei orde di vampiri sanguinari assetati e sono incapace di dirle “io ti amo”..
“Ancora un po’ che giri in tondo, tracci il percorso” mi volto di scatto ed eccola lì.. e ancora una volta, il gatto mi ha mangiato la lingua… ci riderei sopra se non fosse diretto a me stesso.
“Ma dove hai la testa? Potevo essere un pericoloso vampiro in cerca di vendetta per qualche amico ucciso dal branco e tu non avresti avuto speranze” e ride.. ma è una risata amara, sarcastica.
“Credevo mi volessi bene…” cosa? Ma io.. da.. morire..
Abbassa lo sguardo e gli occhi le si fanno lucidi…
“Lo credevo veramente.. sono partita sicura.. ci avrei messo le mani sul fuoco che quando sarei tornata tu saresti stato ancora lì ad aspettarmi.. e invece..” e no!! Tu ti sei portata il fidanzatino dietro… e io dovevo…? Oh.. parla di Jake l’amico.. non di Jake l’uomo innamorato pazzo.. già.. lei non lo sa, non gliel’ho mai detto..
Mi fissa e arriccia le labbra.. credo che voglia delle risposte, meglio che vada a vestirmi, così una volta per tutte ci metterà una pietra sopra… almeno lei.. faccio un passo e mi volto quando un “no” sospirato mi arriva alle orecchie, torno a guardarla e ha un mezzo sorriso stampato addosso. Non capisco..
“aspetta.. ho.. ho un favore da chiederti. Posso?” un favore? Certo, per te.. tutto.. come sempre, anche adesso... e muovo il muso annuendo e dalla gola mi esce un rantolo sommesso.
Si incammina e mi raggiunge, si ferma a un paio di  passi  e ha ancora quel sorriso dolce, un po’ timido forse..
“Posso toccarti?” allunga una mano, mi sfiora il pelo e ha un leggero sussulto.. ancora quel brontolio sommesso e le sue mani affondano nella pelliccia e devo controllare un tremore.. uno potente, quasi uno scossone.. l’ultima che mi ha toccato da lupo è stata lei.. da allora.. più nessuno.. a parte Leah, quella volta.. ma non è la stessa cosa.. come lo fai lei, non c’è paragone,  quasi me lo ero dimenticato quanto è bello essere accarezzati.. d’istinto chiudo gli occhi e sfrego il muso contro le sue mani..
“Oh, Jake.. quanto mi sei mancato..” e si stringe a me, mi abbraccia come faceva una volta.
Che bello.. mi perdo tra le sue braccia, tra i suoi respiri soffocati nel pelo.. e il suo cuore, che batte forte e il suo odore.. e ci troviamo a fare la stessa cosa nello stesso momento, respiriamo il nostro odore, forte, con un respiro profondo e subito ci stacchiamo e con una domanda muta cerchiamo delle risposte.. se siamo ancora così, se ancora come una volta non resistiamo a controllarci e ci coccoliamo ancora così, come siamo arrivati a non parlarci più? A non passare più tutto il tempo insieme?
Con un balzo raggiungo un cespuglio e cerco nella sacca qualcosa con cui coprirmi.
“Ora me lo devi proprio dire, cosa è successo. Perché io non capisco. Non capisco più niente.” Mi volto e lei è lì e io sono ancora nudo, con le mani nello zaino.. ma..
“Nessie! Ma che fai? Voltati!” ma lei continua a guardarmi.
“Oh, tanto l’ho già visto, un sacco di volte” e una sassata in piena fronte mi avrebbe fatto meno male.. ma a pensarci.. perché mi fa così male.. è più di un anno che frequenta il vampiro vecchiardo.. e lui, non sarà stato di certo come me, insicuro di tutto e incapace di farsi avanti..
Prendo un paio di pantaloncini e mentre me li metto mi volto… almeno questo ricordo me lo vivrò ogni giorno… lei che mi guarda mentre mi vesto.. magra consolazione, ma meglio di niente.
“allora?” mi domanda e la sua voce è tornata acida. Bene. Il momento dolce e caldo è già finito.
“Allora cosa?”
Sbuffa e arriccia le labbra.
“Voglio che mi dici perché. Voglio che mi dici che come hai potuto.. andare con un’altra.. e poi.. proprio.. la notte che sono tornata io!”
E mi ha detto le ultime due cose alzando la voce e distogliendo lo sguardo.
“Io.. non sono stato con Leah, né quella notte né mai. Lei ci ha provato, e io.. bè… si, ci stavo cadendo, ma.. era sbagliato e me ne sono andato..”
“Davvero? Non mi stai mentendo?” chiede, guardandomi dolce.. adoro quello sguardo, vorrei non cambiasse mai.
“Nessie… anzi scusa, Renesmee, perché dovrei mentirti? Poi ora? Ora che tutto è andato.. a rotoli?” stavo per dire a puttane, ma.. mi ha dato fastidio, essere volgare con lei..
Chiude gli occhi e trattiene il respiro.. so cosa sta facendo, non vuole piangere.
“Ma allora perché non sei venuto? All’aeroporto o dopo a casa.. o dopo ancora.. perché non sei venuto a spiegarmi tutto, a dirmi che sono una stupida e che avevo capito male? Perché te ne sei andato? Perché.. perché mi hai spezzato il cuore?” quante domande.. e già dopo la prima, il suo intento di non piangere è andato a farsi benedire..
Si porta le mani sul viso e si copre, non vuole che io la veda piangere, ma non si allontana, allungo una mano e le carezzo una guancia umida..
“Sei bellissima..” non riesco a trattenermi, e lo so che non è questo, quello che vuole sentire, ma.. è davvero bellissima, e così, con il viso rigato dalle lacrime e le mani che tentano di coprire il suo dolore.. lo è ancora di più, è tornata a essere la mia piccolina.. quasi indifesa, dolce e semplice.. com’era una volta, quando per me non aveva segreti e passavamo le ore insieme a fare tutto e a fare niente..
“Ero geloso.. e avrei dovuto controllarmi, avrei dovuto venire e far finta di niente, far finta di essere felice che tu fossi tornata, anche così”
“co-così come?” mi chiede scoprendosi il volto.. bellissima.. e una fitta, dentro, nel profondo.. saperlo e tenermelo dentro è un conto, dirlo, ad alta voce.. è tutta un’alta cosa..
“Fi..” mi fermo, non sono carico abbastanza, ma lo devo dire, sbuffo e lo sputo fuori “Fidanzata” e subito ingoio il rospo più amaro che possa esistere sulla faccia della terra.. che schifo.
“COSA? E.. con..con…” e l’espressione stupita che ha dipinta addosso è quasi assurda, fosse in un altro momento mi metterei a ridere.
“Con.. quel vampiro.. l’armadio biondo.. con Sasha..” e non ci credo, l’ho detto, ho fatto tutto un discorso liscio e filato, con quel tizio dentro..
“Sasha? Vampiro.. biondo?” ripete piano, guardandomi ancora più stupita di prima, poi l’espressione cambia e si fa buia, triste.. non mi piace vederla così, forse credeva che io non sapessi? Forse credeva che l’avessi tradita così, perché mi girava?
“Ness.. Renesmee.. io sono stato uno stupido.. io mi sono.. io ho creduto.. io pensavo che tu avessi capito che io.. per te.. io.. ecco, per me c’era di più.. e avevo pensato che tu, in qualche modo, lo avessi capito, e così quando mi hai detto che tornavi con lui.. ecco mi è crollato il mondo addosso.. e, quel giorno quando sei arrivata, io c’ero, mi ero anche vestito bene, volevo fare bella figura, volevo che tu fossi fiera del tuo amico, e mi ero giurato che non avrei fatto cazzate… ma poi ti ho vista con lui e tutto … si è fatto nero.. e sono fuggito.. e poi dopo, io sono tornato.. anche se tu mi avevi detto quella cosa.. ma .. eri nel fiume e ridevi con.. lui e.. bè.. io.. scusa, io.. sono stato debole e ho preferito andarmene e ho fatto di tutto per dimenticarti ma.. io volevo.. sapere o capire o.. non lo so..” wow.. le ho detto tutto.. come ho fatto non lo so..
Cala il silenzio e lei tiene lo sguardo basso.. e un’espressione seria.. forse è arrabbiata per il mio egoismo.. lei non sapeva niente di.. me.. gliel’ho tenuto nascosto e poi ho preteso che lei..
“Sei stato con altre donne mentre eri via?” e tra tante cose che poteva dirmi o domandarmi questa era l’ultima domanda che mi sarei mai aspettato. Ma non voglio più mentirle.. voglio che ci lasciamo da persone sincere, da buoni amici, come eravamo..
“Si..”
“Tante?” ed eccone un’altra di domanda inaspettata.
“Qualcuna..”
“Tipo?” cos’è.. è il momento delle domande fuori tema?
“ un po’.. non so.. non me le ricordo..”
“Nemmeno la prima?” quando finisce questa lista?
 “No.. nemmeno.. e neanche l’ultima..”
“Perché?”
“Perché volevo dimenticarti.. e mi sembrava il modo migliore, magari mi sarei innamorato di qualcuna, magari…”
“No! Non perché lo hai fatto, ma perché non te le ricordi..” e qui di risposta ne conosco solo una.. e forse è la sola possibilità che mi capiterà per dirglielo.
“Perché.. perché non erano te” e subito solleva lo sguardo, mi guarda dolce e triste insieme e poi mi sorride.. ma anche questo è velato di tristezza.
“Sono una stupida. E tu.. tu sei stupido con me. Se.. provavi questi sentimenti come hai potuto credere che io..”  ma non finisce la frase, chiude gli occhi e pensa a qualcosa, muove le mani, spalancando i palmi, vuol parlare bene, vuol farmi capire..
“No.. mi hai vista, con lui.. non potevi dubitare..” sospira e spalanca gli occhi “Jake, sai perché sono andata in Europa?”
“Per.. studiare” mi ricordo, me lo aveva detto e mi ricordo pure che non mi piaceva affatto l’idea, e glielo avevo anche detto.
“Si, ok, ma sai perché?”
“Perché c’è un altro motivo?”
“Si..” e fa una risatina amara..
“Mio padre diceva che non era giusto, che io fossi condizionata dal tuo imprinting, che io fossi obbligata a passare il mio tempo con te. Voleva che io conoscessi tutte le opportunità che il mondo ha in serbo per me. Ha contattato un vecchio amico del nonno e mi hanno spedito a studiare là, ero a Parigi, in una delle università più prestigiose che esistano..
Sono partita per farlo contento, anche perché io ero sicura.. ero così sicura che avrei abbattuto dei giganti se mi si fossero parati sulla strada. E una volta là mi sono persa nei meandri della biblioteca, lo sai quanto adoro leggere.. e un giorno mi sono imbattuta in vecchi libri, antichi volumi che raccontavano storie di un passato innominabile.. e ho letto storie su storie, su quelli che appartengono alla mia razza.. cioè a quella dei miei.. e.. c’ho trovato pure i Volturi.. incredibile ma vero.. tanta segretezza e poi ci sono libri che parlano di loro” si ferma e fa una risata, un po’ più allegra “e poi ho trovato un paio di storie interessanti, che parlavano di un vampiro che seduceva delle giovani donne umane, per avere dei figli propri.. dello stesso sangue.. come me e poi c’era una storia, in qualche modo legata a questa, e non mi sembrava vero.. e volevo saperne di più.. e per la storia del vampiro che si riproduce..  c’era il nome e.. bè, lo sai, mi conosci, quando mi metto in testa qualcosa.. non è facile farmi mollare la presa, e così ho cominciato le mie ricerche e alla fine ho trovato quello che cercavo ed ero così felice.. e durante le settimane che hanno preceduto il mio ritorno le cose sono andate sempre meglio e nell’euforia ho escogitato un piano.. volevo fare una sorpresa a tutti e ho detto solo mezze verità, a tutti, anche a te.. ma mai, mai, mi sarei aspettata di provocare una valanga..” dice triste con le lacrime agli occhi.
“Perdonami Jake.. perdonami..” e fa un passo verso di me, ma poi si ferma abbassa lo sguardo e trattiene il respiro, ma tanto sono già lì, pronte a rigarle il viso.
D’istinto le vado incontro e la stringo a me, la cullo piano, per calmarla.. mi deve spiegare.. non ho capito granché. E di tutto mi aspetto ma non che lei si stringa a me, ma lo fa, e mi stringe forte, quasi a volermi stritolare.. il respiro affannato e i battiti irregolari..
“Nessie, piano, calmati.. oh, scusa.. Renesmee.. scusa..”
“No!.. no.. per te sarò sempre Nessie..” mi blocca e solleva la testa per guardarmi “non voglio essere altro, non posso essere altro.. io, io.. oh, Jake”  e tutto si confonde.. e le sue labbra sulle mie.. e io non ci sono più.. perso in qualche angolo di paradiso.. con i pensieri, i ricordi, le parole che mi ha detto, ogni cosa si confonde, si mescola con le altre e non ho bevuto niente.. sono sano, sono lucido.. o almeno è questo che credevo, prima, prima che lei mi baciasse.. e questo è un bacio, anzi il bacio.. e prima di lei altre labbra sulle mie, ma in confronto non erano niente, erano solo contatti, poco sentiti e facili da dimenticare.. questo bacio, io lo porterò per sempre con me..




 

CARISSIME!!! Vi ringrazio tantissimo, dopo tanto dolore e sofferenza, siamo arrivati ad un momento di pace.. anche se, ancora non si capisce bene come cci siano giunti fino a qui.
Voi cosa credete che sia successo? Quale credete sia la verità?

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Capitolo 16
*** L'ETERNITA' ***




Care, Carissime.
Con il magone in gola, sono arrivata alla fine.
Lo so, potrei continuarla, ma per ora sono troppo presa da m&m2 e quindi la termino qui.
O meglio, metto la parola fine, ma Voi mi conoscete, e potrebbe sempre capitare che un giorno mi sveglio e decido di continuarla.. mah..
Spero Vi piaccia , qui ho scritto il testo della canzone da cui è nata l'ispirazione per questa FF.





L’ETERNITA’

Ci troveremo ancora
più grandi e più sinceri in una lacrima
e parleremo ancora
di cieli immensi
avremo nuove verità
dimmi se ti ho deluso
e quanto hai pianto senza di me
io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
e quanto dura l’eternità
ci abbracceremo ancora
più stretti di un anello
che non toglierò
e chiederemo al mondo
che male abbiamo fatto
per restare qui
dimmi se ti ho perduto
e quante volte hai cercato me
io di pensarti non ho smesso neanche un attimo
ci meritammo l’eternità
dimmi se
senti me
come fossimo una cosa sola
una foglia in mezzo a questo vento
che ci ha portato l’eternità’
l’eternità
il tempo e’ già finito
lo spazio e’ aperto davanti a noi
che siamo come diamanti
pronti a non spezzarsi mai
ci meritiamo l’eternità

(l'eternità-Giorgia)

Un bacio dolce, caldo, ma semplice.. e troppo breve. Ma va bene.. è molto più di quello che avrei mai sperato.
Rimane tra le mie braccia, abbracciata a me, con la testa poggiata sul mio petto, continua a piangere, cerca di farlo silenziosamente, ma a volte il respiro le manca e un singhiozzo la fa tremare… la stringo e la cullo, le bacio i capelli, come una volta, come quando era piccola e correva tra le mie braccia a farsi consolare, per una preda fuggita, per uno scherzo di Emmett, per una ramanzina di Edward, o solo perché le andava.. la mia Nessie..
“Non riesco a non pensarci… ho combinato un casino..”
“Io.. non ho capito.. quando hai combinato un casino? E che cosa avevi scoperto? E qual’era la sorpresa se non era Sasha?” le domando senza lasciarla.. e aver detto quel nome.. lui non era la sorpresa, lui era già qualcosa da tutti i giorni..
Ma ora Nessie è tra le mie braccia, tra le mie braccia.. ancora…
Ma lei si scosta un pochino e torna a guardarmi.. per un attimo sembra voler dire qualcosa, ma poi scuote la testa e torna ad appoggiarsi a me..
Non voglio forzarla.. anche perché ho paura che tutto questo possa finire, magari comincia a parlare e si allontana da me.. e non voglio.. voglio tenerla stretta a me il più a lungo possibile.. tanto lo so.. poi dovrà tornare a casa.. da lui.. e il solo pensiero mi fa stare male, sento qualcosa di acido muoversi nello stomaco.. ma non voglio pensarci, non ora, ora lei è qui e sta abbracciando me e lui non è nei suoi pensieri, ci sono io.. per una volta ci sono io.. mi basta.. me lo farò bastare..ora vuole stare qui con me.. con me..
“Mi sei mancato così tanto..” sussurra contro la mia pelle.. il suo respiro fresco su di me.. una carezza leggera..
“Anche tu..”
“Mi sono trovata da sola.. e non sapevo nemmeno perché…” lo so ha ragione, non le ho mai dato una spiegazione. mai.. me ne sono solo andato.
Ma lei non era sola..
“Ma.. avevi lui…” nemmeno ho terminato di dirlo che già una fitta si presenta alla bocca dello stomaco.. ma a forza la rispedisco da dove è venuta..
Solleva la testa e si scosta un pochino.. no.. non mi lasciare, non sciogliere l’abbraccio, non ancora..
“Ci sediamo da qualche parte? Ho davvero bisogno di spiegarti tutto..” a malincuore la libero e mi volto.. un tronco sradicato dietro di noi.. ci passo una mano ed è asciutto..
“Qui.. va bene?” e con un gesto la invito a sedersi, ma lei scuote la testa, prende a guardarsi intorno, poi fissa un punto e sorride, torna a guardarmi e mi prende per mano, e mi tira da una parte.
Mi fa strada verso una grande quercia, le cui fronde sono talmente lunghe che pendono fino a terra… mentre ci avviciniamo intreccia le sue dita con le mie, in una presa salda.. mi rendo conto di non averci mai fatto veramente caso, ma lo ha sempre fatto.. ha sempre intrecciato le nostre dita.. prima mi sembrava una cosa normale ora mi pare di camminare a due metri da terra.. un contatto così intimo.. e sono solo le dita intrecciate..
Raggiunto il tronco mi invita a sedermi tra due grandi radici ricurve… lo faccio senza liberare l’intreccio e lei prende posto tra le mie gambe, si appoggia a me, e si porta il mio braccio intorno.. come se fosse un movimento ripetuto nel tempo, qualcosa di naturale, ma non lo è.. siamo sempre stati molto a contatto, ma soprattutto quando era piccola, poi crescendo.. ci siamo presi un po’ di distanza, io per i miei motivi e lei per i suoi.. stavamo seduti accanto, vicini, camminavamo tenendoci per mano, infiniti abbracci.. ma così.. lei tra le mie gambe e il mio braccio a cingerla con le mani intrecciate.. è qualcosa di più.. molto intimo, non ci posso credere.. ed è di nuovo tra le mie braccia..
Sospira e struscia il viso sulla mia spalla.. “Mi sento un po’ stupida..” ecco lo dicevo che era troppo bello.. si è accorta che siamo troppo in intimità e lei a casa ha qualcuno che non sarebbe troppo felice..
“Dai.. mi metto di fronte a te..” ma scatta verso di me e mi trovo il suo viso vicinissimo, le sue labbra a meno di cinque centimetri..
“Non.. non lasciarmi.. ti prego non lo fare..”
Resto a guardarla.. senza parole.. mi prega di non lasciarla.. io che non lo farei per niente al mondo, io che le sarei vissuto appiccicato dal nostro primo sguardo.
“Jake.. non hai idea di quante volte ho sognato un momento come questo..” tu?? E io?
“Nessie.. io.. anch’io.. ma hai detto di sentirti in imbarazzo..”
“No! Ho detto che mi sento stupida, non in imbarazzo.. e non mi sento stupida per essere qui, così..” si ferma si morde il labbro inferiore e riprende “ o forse un pochino si, ma non perché sei tu.. ma mi sento stupida per tutto il casino che ho combinato e che non so come…” sbuffa e sospira quasi contemporaneamente “ho paura a dirti la verità”
E mi guarda davvero con un’espressione impaurita, triste.. e non capisco cosa possa dovermi dire di così tragico..
“Comincia dall’inizio.. in genere si fa così..” le dico in un sorriso..
Torna ad appoggiarsi a me, facendo mezzo giro su se stessa, in modo da potermi guardare , si stringe il mio braccio di più intorno alla vita e sfrega il viso sulla mia pelle.. che contatto delizioso..
“La Sorbonne è una delle migliori università al mondo ed è la più antica di tutta l’Europa.. ha una biblioteca immensa e la parte che visitano gli studenti o il pubblico è solo la metà di quello che è in realtà.. si estende sotto tutta l’università in miriadi di scaffali.. ci sono dei libri così vecchi che non se ne conosce nemmeno l’esistenza..”
“E tu come hai fatto ad entrare?”
“L’amico del nonno è il rettore.. nonché il vampiro che l’ha fondata nel 1253.. Robert de Sorbon.. un uomo fantastico.. mi ha aperto quella parte di biblioteca solo per fare un favore al nonno e perché era incuriosito dal mio essere.. mi ha detto di non aver mai conosciuto un vampiro solo a metà.. ero una cosa nuova, qualcosa che nei suoi 850 di vita non ha nemmeno pensato potesse esistere.. e.. tu mi conosci.. io mi perdo nella lettura quasi quanto il nonno e quello era il paradiso dei libri.. alcuni erano talmente vecchi che non potevo nemmeno maneggiarli, dovevo girare le pagine con una palettina, delicatamente per non rovinare le pagine, già consumate dal tempo.. e non potevo portare fuori da lì nemmeno un foglio.. primo per la segretezza e poi.. lui temeva che l’aria aperta avrebbe logorato se non addirittura polverizzato quel deposito del sapere.. pensa che ho letto libri con la rilegatura fatta di pelli di pecora.. altri con dei fogli fatti con le foglie di banano.. altri scritti a mano, alcuni scritti ancora con la penna d’oca.. qualcosa che al giorno d’oggi non si immagina nemmeno..” cerco di immaginarmi qualcosa di quello che mi sta dicendo, e mi vengono in mente certi libri visti nei film di fantascienza, libri con le copertine spesse e lavorate.. o quelle pagine scritte con dei caratteri astrusi o in una di quelle lingue morte ormai da secoli.. ma credo che vederli dal vero sia un’altra cosa.. per una come lei.. che ha letto il suo primo libro all’età di un anno e mezzo impiegandoci solo poche ore.. mi ricordo come mi ero sentito io.. inadeguato.. lei così capace io.. molto meno..
"E tra questi libri ho trovato il diario di un vampiro, vecchio almeno quanto i Volturi.. ma che era stanco dell’esistenza che stava conducendo.. ha cominciato a fare degli esperimenti.. su se stesso.. voleva tornare alla vita.. per vivere ancora, godere delle gioie che dà la mortalità.. e poi finalmente morire.. ho letto di esperimenti con il sangue.. cose terribili.. cose che richiedevano dei sacrifici umani.. ma poi nel corso degli anni ha ceduto all’evidenza, se sei un vampiro, un vampiro rimani.. e ha ricominciato a vivere la sua esistenza come faceva prima.. con l’unica differenza che aveva smesso di bere il sangue umano, per poter vivere tra gli umani, senza creare problemi”
“Come Carlisle.. quando.. all’inizio” mi ricordo i racconti del dottore quando lei era piccola.
“Si, come il nonno.. ma a differenza del nonno, non si è cercato una compagna da trasformare.. ha fatto come il papà, si è innamorato di un’umana.
Anzi proprio lei lo ha riportato alla vita”
“In che senso?”
“Nell’unico possibile Jake” e mi sorride divertita “ lei gli ha ridato la gioia di vivere, sai… ridere delle cose, il sentirsi afflitto per qualcosa.. provare sentimenti insomma.. e poi.. bè lei rimase incinta”
“Uno.. come te..”
“Si, come me”
“Ma lei.. poi lui l’ha trasformata? Come Bella?”
“No.. lei non desiderava la vita eterna, aveva visto come si era ridotto lui e la temeva.. è.. è morta di parto e lui ha sofferto ma aveva trovato qualcosa, o meglio qualcuno che avrebbe condiviso con lui la sua esistenza e il suo dolore..”
“Suo figlio..”
“Si.. o meglio” ma non la lascio finire.. un pensiero mi balena nella mente.. un figlio.. mezzo immortale, uno come Nessie, mezzo vampiro, con un buon odore..e con due occhi azzurri.. no.. è come lei.. ecco perché.. ecco cosa lui ha più di me..
“Sasha” le dico in un fil di voce, distogliendo lo sguardo.
“No…” e torno subito a guardarla, come no! E la trovo con lo sguardo basso e un’espressione triste.
“No?”
“Qui ho fatto casino..”
“Non capisco..”
“Ero curiosa, volevo saperne di più e mi sono rivolta a Robert e lui mi ha aiutata, anche per lui era importante sapere e alla fine l’abbiamo trovata”
“Trovata? Chi?”
“La figlia del vampiro, quella che è come me..”
“Una figlia? Ma cosa centra lei con me e con Sasha?”
“Jake.. lei è Sasha”
Lei è Sasha.
Sasha è una lei?
E allora chi è l’armadio biondo?
“No.. non credo di aver capito..” lei fa un sospiro e poi mi sorride dolce, ma ho troppe domande e non le lascio il tempo di formulare una risposta.
“No.. quando tu sei tornata.. io sono venuto a casa”
“C’eri?” e scatta sul posto, guardandomi strana.
“Si, ma aspetta. Io sono venuto e ti ho vista prendere per mano quel coso, quell’armadio biondo.. e lì.. non ci ho visto più.. ma tu l’hai preso per mano ed eravate solo voi.. e tu mi avevi detto che tornavi a casa con Sasha e che avevi una sorpresa e..e..” ma devo trattenere un tremito.. non posso mutare con lei tra le gambe.
“No, aspetta! Sasha è una mezzo vampira come me e ci assomigliamo e l’armadio biondo è Alexander.. tu devi aver visto loro due prendersi per mano”
La guardo stranito.. e mi ricordo.. i capelli lisci.. e me lo ero anche chiesto perché non aveva questi splendidi boccoli..e ne prendo uno tra le dita, tirandolo un pochino..
E mi sento stupido..
Lei avrà fatto un non so che casino.. ma sarebbe bastato che quel giorno io fossi stato un po’ più uomo e non avrei mai avuto il cuore spezzato.
“Ti devo dire una cosa Nessie..”
“Cosa?” e mi guarda timorosa..
“Ti amo… da tanto.. e non sono mai stato capace di dirtelo.. e non centra nulla con l’imprinting.. perché se così fosse, io dovrei essere felice per te, qualsiasi sia la tua scelta, anche se non fossi io..” e quella sensazione di stupidità ritorna più forte.. le ho detto che la amo con una semplicità incredibile e il sollievo che ho provato..è indescrivibile.. se solo avessi avuto più coraggio allora..
“Lo so.. l’ho sempre saputo”mi sorride dolce, poi si appoggia a me continuando a guardarmi..
“Cosa?”
“La mia sorpresa.. era.. Bè.. allora mio padre mi ha mandata via per non farmi condizionare la vita dal tuo imprinting.. credeva che io lo accettassi solo perché ti volevo bene e non volevo che tu soffrissi.. ma non aveva capito che io.. ti amavo e…” ma le sue parole mi trafiggono.. Cupido si è ricordato di me??
“Cosa? Da- davvero?” mi guarda stupita e fa una risatina..
“Ti ho baciato prima... Vero?”
“si.. ma.. si!” mi ha baciato..
“E Ti amo anche ora e ti amerò sempre..” e non resisto all’emozione che le sue parole mi provocano, abbasso la testa e la bacio..
“E la mia sorpresa erano Sasha e Alexander.. una mezza vampira e un mutaforma. La sorpresa era la dimostrazione che il nostro amore era giusto come lo è il loro, che dura da 237 anni”
“Cosa? Lui? L’armadio è… ? e quanto?” troppe domande tutte insieme e non sono riuscito a formularne una intera..
“Si, lui è uno come te.. diverso, ma come te.. e sono insieme da 237 anni e hanno 4 figli”
“Diverso? Come diverso?” ma poi l’ultima parola che ha detto mi porta via..
“Figli..” ripeto a voce bassa, come se stessi parlano con me stesso.
“Si.. quattro..” e rimane a guardarmi con due occhietti furbi, il viso piegato un pochino di lato e mordendosi il labbro inferiore.
“duecentotrenta..”
“Duecentotrentasette anni insieme e quattro figli.. e si amano come il primo giorno”
Rimango a guardarla basito.. Sasha.. non è chi credevo io.. e lei, la mia Nessie..
“Lui non è un lupo, ma un orso.. ma per tutto il resto è come te, dolce e protettivo, divertente e coraggioso e..”
“Un orso bianco?”
“Si.. come fai?”
“Era con te.. prima.. e mi ha fermato.. e mi ha chiamato ragazzino”
“Si, te l’ho detto, è molto protettivo.. e ogni volta che sono tornata qui per trovare il nonno.. loro due mi hanno sempre accompagnato, io e Sasha siamo come delle sorelle oramai e lui.. ha preso il tuo posto.. è il mio migliore amico”
“Il mio posto..” ripeto ancora.. inebetito..non mi piace questa cosa, ma come posso darle contro?
“si, quel posto, oramai è occupato, ma…” si interrompe e avvampa “ma ce n’è libero un altro, per un altro ruolo.. magari ti interessa”
“Quale?” ma credo di saperla già la risposta.. ma il piacere di sentirglielo dire.. dopo tutto questo tempo passato a credere che fosse tutto finito..
“Potresti.. essere.. il.. il mio compagno…” ha detto le ultime due parole a voce così bassa che se non avessi avuto l’udito del lupo me le sarei perso, che carina, dolce..
“Come potrei non volerlo? Lo desidero da sempre” mi butta le braccia al collo e mi stringe forte, poi si allontana un pochino e mi prende il viso tra le mani, siamo occhi negli occhi e devo resistere alla tentazione di saltarle addosso.
Trema un pochino e apre la bocca con un sospiro, come per dire qualcosa, ma resta zitta e torna a sedersi dove era prima, sciogliendo ogni contatto tra noi e abbassando la testa.
“Nessie che c’è? C’è.. dell’altro?”
“Si.. ma non so come dirtelo..”
“No, ti prego.. abbandoniamo questa cosa del non dirci le cose.. o facciamo altri casini e io.. non sopporterei altro”
“Ok.. ma prendila un po’ così.. io non so bene come dirtela 'sta cosa e so che potrebbe essere stupida.. ma è da quando me lo hai detto che mi gira in testa..” sempre con lo sguardo basso sbuffa sonoramente “ sei stato con altre donne”
Un treno alla massima velocità. Mi ha investito.
Questa cosa.. dà fastidio pure a me..
“Nessie.. io.. credevo che tu..”
“No! Zitto! Ti ho detto che è difficile! Stai zitto!” mi sbraita contro alzando lo sguardo solo per un attimo per poi ributtarlo giù..
“Io.. non l’ho mai fatto.. e quindi non sono capace e lo so che per un uomo è importante.. ne ho quattro in famiglia, cinque con nonno Charlie e sei con Alex e lo so che per un uomo adulto è importante.. ma.. mi puoi dare un po’ di tempo? Io ti amo..ma..” ma non voglio sentire altro.. le cingo la vita con un braccio e la porto su di me, e la stringo forte..
“Nessie.. io.. te l’ho detto non me la ricordo nemmeno l’ultima.. anche perché è stata parecchio tempo fa.. mi sono accorto che non serviva a farmi stare meglio e ho lasciato perdere.. e non mi importa se aspetterò un anno o dieci o venti o cento.. voglio solo stare con te.. per sempre.. mi basta questo..”
E mi trovo addosso le sue labbra, mi bacia la pelle, mi stampa baci sul collo, sulla guancia fino arrivare alle labbra.. si allontana un pochino e mi guarda felice, occhi dolci e un sorriso enorme.
“Ti amo Jake”
“Ti amo anch’io.. tanto”
E mi bacia.. piano, piccoli baci.. poi le sue mani si intrecciano dietro la nuca tra i miei capelli e i baci iniziano ad infuocarsi.. e le sento schiudere le labbra e cercare un’intimità nuova.. e il suo calore e il suo sapore si fondono con il mio..
E non voglio altro.
Non esiste nulla che potrei volere di più…
Poi mi libera la bocca e si mette un po’ a distanza, guardandomi dolce, anzi.. quasi adorante.. mi guardava così quando era piccola e gliele davo vinte tutte..
“Jake..?”
“Si.. amore, dimmi”
“Ma se succede prima di un anno.. penseresti male di me?”



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Ringrazio tutte le persone che hanno inserito la mia storia tra i preferiti e le seguite.
Ringrazio chi mi ha letto senza lasciare un segno del suo passaggio, Vi rigrazio lo stesso anche se potevate sprecarVi un pochino di più.
E infine, ma più importante di tutto, ringrazio le mie recensioniste, quelle di sempre, coloro che mi seguono in ogni mia storia, che spendono cinque minuti in più del loro tempo e lo dedicano a questa passione in comune, lasciandomi una parola, una critica, un elogio..
Lo dirò fino alla nausea, io l'avrò anche scritta, ma è da VOI che nasce tutto, dalla Vostra assidua presenza.
GRAZIE!!

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