Il Titano Del Sole.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Fallen ***
Capitolo 2: *** A True Legend. ***
Capitolo 3: *** Powerful. ***
Capitolo 4: *** Curiosa. ***
Capitolo 5: *** La Taglia. ***
Capitolo 6: *** Teaching 1. ***
Capitolo 7: *** Teaching 2. ***
Capitolo 8: *** Trasloco. ***
Capitolo 9: *** Il Lato Oscuro. ***
Capitolo 10: *** Indietro. ***
Capitolo 11: *** Uscita. ***
Capitolo 12: *** Innamorate. ***
Capitolo 13: *** Sorpresa! ***
Capitolo 14: *** Cose Belle. ***



Capitolo 1
*** Fallen ***


Era una giornata tranquilla a National City e, al DEO, tutto era nella norma e gli Eroi della città lo trovavano piuttosto strano, visto che solitamente c'era molto movimento.

"Mi sto annoiando..." Disse Mon-El, seduto su una sedia, intento a guardare i monitor.

"Ehi ehi, non dire così! Porta male." Lo riprese Winn Schott Jr.

"Io non credo a queste cose..."

E, qualche minuto dopo, l'allarme nella sala operativa iniziò a suonare e Winn fissò il Daxamita "Visto?"

"OK ok, avevi ragione tu!"

"Che succede??" Chiese Alex Danvers, arrivando di corsa con sua sorella Kara Danvers, Clara Seger, Frankie Drake e Imra Ardeen, che erano ad allenarsi.

"Non so... I sensori di pericolo sono impazziti!" Notó Brainy.

"Andate subito!" Ordinò J'onn "Brainy, vai anche tu e porta un rilevatore di energia!"

"Ehi... In quella zona abita Isobel!" Disse Trudy Clarke "Stamattina andava dal dentista... Non è ancora arrivata."

Gli Eroi andarono subito, partendo in volo, anche se Alex e Brainy andarono con uno dei SUV, assieme ad una squadra di Agenti.

Proprio in una via a due passi dal centro, Isobel Castille, Agente del DEO, stava camminando per tornare a casa, quando si fermò di colpo, visto che qualcosa era precipitato dal cielo, in una grande palla di fuoco e si era schiantata, appunto, a pochi metri da dove si trovava.

La gente scappava spaventata e lei scrisse un messaggio ad Alex, poi corse verso il profondo cratere e, stando sul ciglio di esso, guardò e vide una ragazza ferita, priva di conoscenza.

Saltò nel cratere, avvicinandosi alla giovane, notando come dei fasci di luce rossa e gialla attraversarle il corpo, prima di svanire.

"Isy!!"

La mora Omega guardò verso l'alto e vide Kara, Imra, Clara, Frankie e Mon-El atterrare accanto a lei, nei panni di Supergirl, Ice e Foton "Chi è quella?"

"Non ne ho la minima idea... Mi è quasi caduta addosso dal cielo. Non so altro!"

"Portiamola al DEO e chiamiamo Lena ed i miei genitori." Disse Alex, prendendo il telefono per scrivere alla madre, mentre Imra avvisó J'onn.

"Guardate... Il rilevatore di energia è come impazzito! Deve avere una potenza incredibile..." Disse Brainy, colpendo tutti.

Fu Kara ad incaricarsi di prenderla in braccio, per portarla al DEO, ove i medici erano già allertati "Accidenti..."

"Che c'è??" Chiese preoccupata Alex.

"Io sono invulnerabile e non lo sento molto, ma... È davvero calda. Molto, molto calda!"

Tutte si guardarono in faccia e, lasciate le persone spaventate alla poliziotta Maggie Sawyer, loro alleata, oltre che a Nia Nal e James Olsen, nei panni di Dreamer e Guardian.

"Guardate..." Notó Clara, inginocchiandosi "Io capisco il precipitare dal cielo, ma un cratere così profondo non si spiega."

"Che intendi dire?"

"Beh, io credo che sia precipitata dallo spazio!"

"Ma... Ma è assurdo!" Disse Frankie "È difficile... Insomma..."

Tutte ci pensavano, ma Imra era quella più assorta dai suoi pensieri e Mon se ne accorse "Ehi... Qualcosa non va?"

"No no, solo che... Che mi è tornata in mente una Leggenda che mia nonna mi raccontava da piccola, ma al momento non mi ricordo i nomi delle protagoniste..."

"Ti verranno in mente." Disse Alex, visto che Brainy aveva finito coi rilevamenti "Torniamo al DEO!"

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Capitolo 2
*** A True Legend. ***


La misteriosa ragazza venne portata al DEO da Kara, che la distese su un lettino in infermeria ed i medici si diedero da fare.

Anche Lena Luthor, Eliza e Jeremiah Danvers, arrivati nel mentre, vennero messi al corrente di quel poco che si sapeva su di lei.

"Guardate..." Disse Jeremiah, notando fasci di luce rossa e gialla sul suo corpo, che parevano quasi rincorrersi.

"Io ho già visto fasci simili... Sembrano quelli che appaiono sul corpo di Barry quando corre!" Disse Kara "Provo a telefonargli."

La bionda Alpha uscì dall'infermeria per chiamare il suo amico, mentre tornavano tutti gli altri "Novità?"

"Nessuna... Kara sta chiamando Barry. Pensa che la ragazza abbia i suoi stessi poteri..."

"La vedo dura..." Disse Clara "Perché una Velocista dovrebbe cadere dal cielo?"

"Questa è una bella domanda." Rispose Frankie, mentre tornava Kara.

Cinque minuti dopo, arrivò l'Agente Mae Jarvis "Chiedo scusa... È arrivato Barry Allen."

Il ragazzo venne fatto entrare e, salutata la ragazza, abbracciò tutte le amiche "Lei è la ragazza di cui ti ho parlato. La conosci?"

Lui la fissò attentamente, poi scosse il capo "Non so proprio chi sia."

All'improvviso, Imra battè le mani "Ecco chi è! Mi è venuto in mente."

"Cioè?" Chiese Frankie.

"Credo che sia il Titano del Sole, un Eroe potentissimo e leggendario, nato nelle viscere del pianeta Volcano." Iniziò la mora "Si dice che vaghi per l'universo a cercare la sua amata, strappata da lui quando entrambi erano in fasce."

"Ma è una ragazza, non un maschio..."

"Non mi è venuto in mente altro. In effetti non me lo spiego... Mia nonna mi ha sempre detto che era un ragazzo forte e valoroso..."

"Allora non ci resta che chiedere a lei."

Lena poi avanzó "Se ha a che fare col sole, perché non la mettiamo sotto le lampade al sole giallo?"

"Proviamo..." Disse Alex e Kara la prese in braccio, stendendola sotto il lettino speciale, ideato proprio per lei.

Tutte poi ringraziarono Barry che, uscito dal DEO, tornò a Central City usando la Super Velocità.

Ma, pochi minuti dopo, Barry col resto del Team Flash, Oliver Queen col Team Arrow e Sara Lance con le sue Leggende, oltre a Kate Kane e Clark Kent e Lois Lane, arrivarono al DEO.

"Che ci fate tutti qui??" Chiese J'onn, non capendo cosa ci facessero tutti quanti lì.

"Il Titano del Sole... Vogliamo vederlo! Ehm... Vederla." Disse Wells.

"Persino noi ne abbiamo sentito parlare!" Aggiunse Ray Palmer.

"Parla per te, Bei Capelli." Ringhió Mick, bevendo la sua birra.

Ora che c'era solo una Terra, tutti gli Eroi si vedevano più spesso di prima e, a volte, si alleavano in battaglia.

Vennero condotti in infermeria, ove Isobel e Trudy erano incaricate di sorvegliare la ragazza "È incredibile... Non posso crederci."

"Io pensavo fosse un maschio." Disse Wells.

"Anch'io." Accordó Martin.

"L'unica è aspettare che si svegli e chiedere a lei..."

"Sei contenta?"

Felicity Smoak abbracciò il suo amato Oliver "Si... Adesso possiamo andare a casa. Tra un paio d'ore ho la visita dalla ginecologa..."

Tutti salutarono, ringraziarono e poi se ne andarono, con Isobel che strinse i pugni "Stai bene?" Chiese Kara, fermandosi accanto a lei assieme a Clara.

"Sono nostri amici ed alleati, ma... Il fatto che sono venuti qui a vederla, come se fosse un oggetto... Non mi è piaciuto."

"Hai ragione. Non è stato un bel gesto."

"Vuoi qualcosa da mangiare?" Chiese Kara.

"Va bene... Grazie." Rispose semplicemente, sedendosi sulla sedia accanto al lettino e le due Eroine se ne andarono.

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Capitolo 3
*** Powerful. ***


Il giorno seguente, quando Isobel si svegliò, dopo aver passato la notte al DEO, nell'infermeria, accanto alla misteriosa ragazza, vide che aveva gli occhi aperti.

"Ehi... Sei sveglia..."

"Dove sono?" Chiese la castana, mentre Isobel scriveva ad Alex e J'onn.

"Sei sulla Terra, in una città chiamata National City... Questa è una struttura militare chiamata DEO." Rispose Isobel, spiegandole ciò che facevano.

"Capisco... E come sapete che io sono un'aliena buona?"

"Ognuno ha la sua opinione, ma io posso dire che non sei una persona malvagia perché hai gli occhi buoni."

L'altra la guardò "Grazie."

"A proposito... Io mi chiamo Isobel."

Ma, prima che l'altra potesse rispondere, il telefono della mora Omega suonò e la ragazza lesse il messaggio, scusandosi e andandosene, mentre andava via la luce.

Isobel, nella sala operativa, scoprí che c'era un blackout in tutta la città "A quanto pare ci sono degli alieni alla centrale elettrica..."

"Hanno fatto dei danni e preso in ostaggio chi ci lavorava." Continuò Winn, mentre Brainy cercava di azionare tutti i generatori del DEO.

"Andiamo!" Disse Alex, andando con la stessa Isobel, Imra e Frankie, con Kara e Clara che, essendo al lavoro, le avrebbero raggiunte sul posto.

Al DEO erano appena giunti Felicity, Curtis, Wells, Caitlin, Martin e Ray, visto che lo stesso problema era capitato anche nella loro rispettiva città.

"Siamo qui per aiutare..."

"Ma se non c'è elettricità come facciamo?"

"Ci penso io."

Tutti si voltarono e videro la ragazza "Il Titano del Sole..." Sussurrò Martin.

"Anche in questo vostro lontano mondo mi conoscete?" Chiese lei e tutti annuirono.

"Come puoi aiutarci?"

"Abbiamo bisogno di elettricità, non di calore."

"Allora non mi conoscete bene come credete." Rispose, prendendo dei cavi e, concentrandosi semplicemente, li caricó di energia.

"Fantastico!" Esclamò la parte nerd del gruppo.

La castana si avvicinò poi agli schermi, tornati operativi "Cosa vuoi fare, Titano?" Chiese J'onn.

"Aiutare." Rispose solo l'Alpha, prima di trasformarsi e tutti videro il suo corpo diventare incandescente, fuoco puro ed il calore era intenso, infine uscì dal balcone e volò via.

Nel mentre, alla centrale elettrica, Supergirl, Foton ed Ice erano in pieno scontro coi tre alieni, con Trudy e Maggie Sawyer che cercavano di catturare l'uomo scappato a piedi, un loro complice.

Ma uno di loro, sfuggito a Frankie ed ai suoi raggi fotonici, prese e riuscì a ferire tre Agenti del DEO di supporto e prendere in ostaggio Isobel e la trascinó prima in ascensore e poi sul tetto, tenendola per il collo, sospesa nel vuoto.

"Adesso lasciateci andare o ammazzo questa bellezza!"

Però l'alieno non riuscì nel suo intento, visto che una piccola palla di fuoco lo incenerí ed Isobel, in caduta, venne presa al volo.

"Stai bene?"

Isobel era colpita nel vedere Maggie e si strinse a lei, sorridendo dolcemente "Solo grazie a te."

Allora l'Alpha la riportò a terra e venne raggiunta dalle altre, con Supergirl che aveva preso Alex dal tetto e l'aveva messa a terra "Ottimo tempismo, Titano!" Disse la rossa.

"Ottimo davvero!" Sorrise Frankie.

"Mi avete aiutata e curata. È il minimo che potessi fare!"

"Io ti devo la vita."

"Non mi devi nulla. Eri in pericolo e ti ho salvata..."

Isobel e le altre Eroine le sorrisero "Direi che possiamo tornare al DEO! Qui è tutto risolto."

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Capitolo 4
*** Curiosa. ***


Una volta tornate al DEO, tutti ringraziarono Maggie e si venne a sapere che anche nelle altre città la situazione era tornata apposto, così coloro che non lavoravano lì se ne andarono.

"Adesso cosa pensi di fare?" Chiese Frankie.

"Non lo so... Non sono esperta, di questo mondo." Rispose Maggie "Il mio obiettivo è trovare la mia amata."

"Magari, unendoti a noi, la troverai." Sorrise un poco J'onn.

"Si, Marziano... Potresti avere ragione."

"Come sai che sono un Marziano?"

"Conosco la tua razza e tutto ciò che è capitato. Così come conosco la storia di Krypton e Daxam..."

"Perché noi non sappiamo nulla di te?" Chiese allora Mon-El.

"Parla per te!" Lo interruppe Imra.

Poi Isobel si alzò e le si avvicinò "Se ti va puoi venire ad abitare da me..."

Maggie le prese la mano destra nella propria e le fece un elegante baciamano "Ti sono riconoscente."

"Mi hai salvata... Siamo pari."

Le due si sorrisero un poco "Bene, allora voi due potete andare." Disse J'onn "Ci vediamo Lunedì."

Ma, mentre Isobel era pronta per chiedere ad un Agente di accompagnarle, Maggie aveva un'altra idea e tese la mano alla mora "Se mi dici dove abiti, ti porto io, a casa." Offrí, in tono gentile.

L'Omega posò la mano su quella dell'altra, senza alcun indugio "D'accordo..." Rispose e, salutati tutti, lasciò che Maggie la prese in braccio e la portasse a casa.

Isobel indicò a Maggie ove abitasse e, in pochi secondi, arrivarono a destinazione e la castana atterró sul balcone "Eccoci!"

"Bene... Lascia che apra..." Disse la mora, prendendo la chiave dalla tasca per aprire e, una volta in casa, la richiuse.

"Voi qui non chiudete solo le porte?"

"Si, ma la sicurezza non è mai troppa."

Maggie si limitò ad annuire e, smessi i suoi poteri, si affrettó a prendere una delle due coperte sul divano "Ehm... Io... Ho un problema..."

Subito Isobel si voltò e rimase a bocca aperta "Oh... Oh! Accidenti..."

"Mi spiace... Ma, a quanto pare, anche... Ehm... Ciò che indossavo..."

"L'intimo. Boxer e reggiseno sportivo."

"Esatto... A quanto pare non resistono al caldo."

"Noto..." Disse Isobel, poggiandosi con la schiena al tavolo ed incrociando le braccia "Provo a chiamare Lena. Magari lei può crearti qualcosa..."

"Grazie. Mi fido di te!"

"Anch'io mi fido di te!" Sorrise la mora "Puoi restare avvolta in quella coperta e restare seduta sul divano."

"Quella cos'è?"

"Una TV... Vuoi che l'accenda?" Chiese e Maggie annuì, poi la mora le passó il telecomando e le spiegò come usarlo.

Isobel prese poi il cellulare e chiamò Lena, la quale rispose e, visto che stava definendo un contratto con degli investitori, sarebbe passata il prima possibile.

Mentre aspettavano la mora, Isobel si avvicinò a Maggie, che stava guardando un documentario e cercava di imparare i nomi degli animali "Questo programma è bello... Mi piace!"

"Mi fa piacere!" Sorrise la mora "Lena arriverà il prima possibile... Ma dimmi, hai fame?"

"Un po'..." Rispose l'Alpha, toccandosi lo stomaco.

Isobel sorrise e andò al frigo, aprendolo e prese un vassoio, tornando poi al divano da Maggie "Che ne dici di provare questi dolcetti?"

Maggie, curiosa come una bambina, ne prese uno alla crema e lo annusó, poi gli diede un morso "Buono!"

Nuovamente Isobel sorrise "Credo che mi divertirò a vederti provare il cibo terrestre!"

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Capitolo 5
*** La Taglia. ***


Lena arrivò una mezz'ora più tardi a casa di Isobel e subito notò Maggie, seduta sul divano, avvolta nella coperta, intenta a guardare la TV.

"Ciao!" Salutò la mora, quando Isobel l'ebbe fatta entrare.

"Ciao... Grazie per essere venuta, so che sei molto impegnata." Disse Isobel, mentre Maggie si limitò a sorridere all'altra, presa com'era dal documentario.

Isobel fece accomodare l'altra Omega e le offrì una tazza di caffè, spiegandole poi il motivo per cui l'aveva chiamata.

"Capisco... Beh, è una situazione un po' complicata!"

"Credi di riuscire a creare dei vestiti per lei?"

"Certo." Sorrise la mora "E credo di sapere su quale temperatura posso basarmi per crearli!"

Isobel sorrise "Sentito? Avrai dei vestiti, anche se ci vorrà un po'."

"Quindi posso andare lo stesso a quella struttura?"

"No!" Rispose la mora "Insomma... Dovresti sempre restare sottoforma di Titano del Sole. Se torni normale, sarai nuda... E non si fa!"

"Perché? Usanze?"

"Non proprio... Ma se ti vede la Polizia, ti darà una bella multa! Dovrai pagare per un reato di cui non sei colpevole..."

"Che usanze strane!" Ammise la castana, continuando a guardare la TV, che trovava molto interessante.

"Ci metterò una settimana, per crearti qualcosa da indossare... Mi raccomando, non farti vedere in giro nuda!"

"Va bene... Grazie." Se ne uscì la castana e Lena le sorrise, prima di andarsene, con Isobel che la ringraziò a sua volta.

Poi proprio la mora si avvicinò alla castana "Cosa ti piacerebbe mangiare per cena?" Chiese ma, prima che l'Alpha potesse rispondere, il suo cellulare squilló e la ragazza fece una faccia strana.

"Tutto bene?"

"Un attacco alieno! Devo andare..."

"Vengo con te!"

"Mi raccomando! Non..." Tentò la mora, quando la castana si trasformó.

"Non devo farmi vedere nuda..." Se ne uscì Maggie "Però le vostre usanze sono strane!"

"Sul tuo pianeta andavi in giro nuda?"

"Il mio pianeta era lava pura, materia incandescente... Non aveva molta importanza!"

Isobel rimase di sasso, tuttavia lasciò che Maggie la prendesse tra le braccia e volasse fuori dal balcone.

Sul posto, ovviamente, le due trovarono Kara, Clara e Frankie nei rispettivi panni da Supereroina ed Alex con una squadra del DEO "E voi che ci fate qui?" Chiese proprio la rossa.

"Ho ricevuto una chiamata da Winn..."

"Capisco..."

Prima che potessero dire altro, Maggie mostrò una grande prontezza di riflessi, spingendo a terra Isobel ed Alex e deviando con un semplice schiaffo un potente raggio energetico.

"Imra è stata ferita, da quel raggio..." Disse Frankie "Mon-El l'ha portata al DEO."

Maggie notò subito l'alieno che aveva tirato quel raggio e andò personalmente ad affrontarlo "Titano del Sole... Mi prenderò la taglia sulla tua testa dopo averti uccisa!"

"Taglia?"

"Non lo sai? C'è una taglia di seicentomila monete galattiche!"

La castana non parve troppo turbata dalla notizia, mentre Kara rimase a bocca aperta "Cosa??"

"Che c'è? Che succede?" Domandò Clara che, ovviamente, non avendo lo stesso udito sopraffino dell'amica, non sapeva cosa stesse accadendo.

"Parlate dopo! Non distraetevi." Le beccó Alex, mentre arrivava anche Maggie Sawyer, una poliziotta loro alleata, a dare loro man forte.

E gli alieni vennero tutti presi, compreso quello che aveva ferito Imra e steso con un semplice pugno da Maggie.

"Bene... Portiamoli via!"

"Grazie per l'aiuto!"

"Ci vediamo stasera da voi per la nostra serata giochi!" Disse Kara, prima di volare via per tornare al DEO.

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Capitolo 6
*** Teaching 1. ***


Catturati gli alieni, ognuna andò ciascuna a casa propria per farsi una bella doccia, visto che la serata giochi avrebbe avuto inizio in un paio d'ore.

Alex avrebbe fatto i dovuti preparativi e ordinato pizze e bibite, oltre alle potstickers per Kara e andò poi a comprare fragole per Andrea, preda delle voglie da gravidanza.

Si era infatti deciso che era meglio fare da lei la serata giochi, visto che Andrea non si sentiva molto bene. Intanto, a casa sua, Isobel chiuse la porta del balcone alle sue spalle e diede la coperta di poco prima a Maggie, che l'avvolse attorno al corpo e tornò normale.

"Ho una domanda..."

"Dimmi."

"Come facevi la doccia, sul tuo pianeta?"

"Come la fate voi... Ma l'acqua era più bollente."

"Capisco..." Rispose Isobel, non volendo immaginare quanto calda potesse essere l'acqua.

"Posso andare?" Chiese la castana ed Isobel annuì.

Maggie entrò in bagno e qualcuno suonò poi alla porta, con Isobel che, dopo aver guardato dallo spioncino, aprí "Ciao!"

"Sam... Che ci fai qui?"

"Beh, ho pensato di comprare e portare qualcosa di adatto per quello schianto di Alpha che hai preso a vivere con te..."

Isobel sorrise un poco "Adesso è in bagno a farsi la doccia..."

"Capisco... Sai, le Alpha aliene sono uno schianto, anche se noi terrestri, con Clara, Alex e Frankie non scherziamo..."

"So dove vuoi andare a parare... Grazie Sam, ci vediamo dopo!" Sorrise con ovvietà la mora, prendendo i sacchetti con abiti e scarpe, congedando poi l'amica, che andò.

Maggie fu piuttosto veloce, a fare la doccia, trovando la giusta temperatura dell'acqua, poi fu il turno di Isobel che, vedendo tutto il vapore, credette di essere entrata in una sauna e non in bagno.

Anche lei fu piuttosto veloce e tornò in soggiorno già vestita, restando a bocca aperta quando vide Maggie con indosso jeans, sneakers e, soprattutto, la giacca di pelle "Come sto?"

"Stai... Ehm... Benissimo!"

"Anche tu stai davvero bene."

Le due si sorrisero, poi uscirono di casa e la mora chiuse tutto, quindi si incamminarono verso la casa di Alex.

Servirono una decina di minuti, prima di arrivare a casa di Alex e Andrea e, dopo aver suonato, fu la prima ad aprire "Ciao, bene arrivate!"

"Ciao!" Risposero insieme.

"Sapevo che quei vestiti ti sarebbero stati bene!" Sorrise Sam Arias, presentandosi a Maggie e facendo l'occhiolino ad Isobel.

Una volta dentro, Maggie prese i dadi del Monopoli che vide sul tavolo "Io adoro questi dolcetti!"

"Non sono dolcetti!" Disse Trudy "Sono dadi... Si usano per giocare."

"Vieni, assaggia questi..." Se ne uscì Kara, passandole due bignè.

"Buonissimi!"

"Vero??"

Alex e Frankie le guardavano "Occhio, Isy, è facile che anche lei possa svuotarti la dispensa, proprio come Kara!"

"Ehi! Ti ho sentita." Se ne uscì proprio la bionda, facendo sorridere quasi tutte, specialmente Ruby, la figlia di Sam, che guardava Maggie con molto interesse.

"Guarda la piccola Ruby..." Sussurrò Mae, avvicinandosi a Sam, Lena e Andrea "Ha gli occhi a forma di cuore! Maggie è una rubacuori."

"Solo lei?" Chiese Andrea, mettendo in bocca una compressa di vitamine prenatali e sorseggiando un po' d'acqua.

"Beh, voi sapete che io ho occhi solo per Clara!" Ammise tranquilla Mae, finendo la sua pizzetta e l'aranciata.

"La serata giochi può iniziare!" Esordì Alex, quando James e Winn, gli ultimi due ritardatari, arrivarono.

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Capitolo 7
*** Teaching 2. ***


La serata giochi iniziò, con Maggie che preferì fare da spettatrice, non conoscendo quei giochi, che non esistevano sul suo pianeta.

"Abbiamo vinto ancora!" Esordì Mae, saltando al collo di Clara "Ti amo!"

L'Omega realizzò poi le sue parole ed arrossì molto, portandosi le mani sul viso per l'imbarazzo.

Fu la stessa Clara a prendere le mani dell'altra tra le proprie e sorriderle "Non devi imbarazzarti... Anch'io sono innamorata di te!"

Allora Mae lasciò che Clara la baciasse poi, tra fischi ed applausi, ripresero i giochi "Al gioco della bottiglia può giocare anche lei..." Disse Winn.

"Io non bevo... Non ho mai bevuto e non ho intenzione di farlo!"

Tutti sorrisero divertiti "No no, non devi bere..." Disse Kara, spiegandole il gioco e Maggie annuiva.

"Bene... Ho capito!"

Il gioco iniziò e la bottiglia puntò su Mae "Pegno! Ho già rivelato la mia verità..."

"Allora... Dai un bacio a James!" Se ne uscì Winn.

Mae baciò l'amico sulla guancia "Così non vale!" Lamentò lui.

"Lei ama Clara... Perché dovrebbe baciare te?" Chiese Maggie.

"È così il gioco... C'è più pepe!" Rispose il Beta di colore.

"In questo caso ha ragione lei... Le mie labbra sono solo per Clara!" Ammise Mae, abbracciando la mora.

Poi toccò a Sam, che rivelò di aver avuto una cotta bella forte per Alex, ottenendo un'occhiataccia da parte di Andrea.

La bottiglia puntò Ruby e Trudy, come pegno, le disse di dare un bacio a Maggie e la cosa fece arrossire parecchio la giovinetta, con Sam che tenne d'occhio la situazione.

Ma Maggie possedeva una cavalleria di tutto rispetto e indicò la guancia alla ragazzina, che le diede un bacetto "Grazie..."

"Grazie a te! Sei una ragazzina davvero carina." Ammise la castana e Ruby arrossì molto.

Al turno dopo la bottiglia puntò Kara, ma rifiutò di dire la sua verità e, successivamente, l'oggetto puntò Maggie "Dai un bacio ad Isobel."

La castana fissò Isobel e sorrise, dandole un bacio sulla guancia "Ma tu non baci nessuno sulle labbra?" Chiese Frankie.

"Certo che si... Solo che io non bacio nessuna contro la sua volontà. Non è da me..."

"Oddio, fosse per me ti sposerei subito!"

Qualcuna sorrise, poi Alex invitò Maggie ad andare con lei in cucina per aiutarla a portare le coppette col gelato.

"Sei un'Alpha particolare, sai?"

"Perché?"

"Conosco molti Alpha, maschi e femmine, che non si sarebbero fatti sfuggire l'occasione di baciare ed essere baciati... Ma tu no."

Maggie sorrise un poco "Io avrei baciato Isobel perché mi piace, è bellissima... Ma, per rispetto, non ho voluto."

"Lei ti piace?"

"Si... So che la conosco da un giorno, però è davvero molto bella!"

Tornate in soggiorno con le coppette di gelato, Maggie ne porse una a Frankie e l'altra ad Isobel stessa, notando che era al telefono e, a giudicare dal sorriso, con qualcuno di importante, per lei.

Col proseguo della serata, si fece più fredda, nei suoi confronti, dato che aveva intravisto il nome di un ragazzo dai messaggi e questo le fece male.

Anche quando tornarono a casa, verso le undici, Maggie si limitò a fare la doccia, mettersi l'intimo e andare a dormire, saltando appena la mora, rimasta spiazzata dal cambio di comportamento.

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Capitolo 8
*** Trasloco. ***


Passarono un paio di giorni e Maggie non solo aveva scoperto che Isobel aveva un ragazzo, Damien, ma lo aveva addirittura conosciuto, dopo averlo visto, una sera, a casa di Isobel.

Ed era diventata ancora più fredda, neo confronti della mora. Invece l'Omega era triste e piuttosto ferita dal vedere che Maggie non le parlava praticamente più, cosa che invece non faceva con le altre.

"Ma davvero?" Chiese Mae, mentre chiacchierava con Maggie, Clara ed Imra "Racconta!"

Maggie capì che doveva esserci Isobel, alle loro spalle, così stette al gioco "Non c'è molto da dire..."

"Come no? Hai conosciuto una ragazza... Vogliamo sapere!"

Isobel rimase visibilmente ferita, da quelle parole e fece finta di nulla, ascoltando comunque, mentre si preparava un caffè.

"Beh... Ho trovato casa e andrò a vivere con lei! Visto che lavora molto... Mi aiuterete con le varie cose da fare?"

"Ma certo!" Assicurò Mae "Fammi avere il tuo indirizzo, così penso a fare gli allacciamenti..."

"Ok, grazie!"

Ad interromperle arrivò Alex "Venite, l'esame di abilitazione sta per iniziare..."

Allora Mae andò, mentre Clara, dopo averla baciata, volò via per tornare alla CatCo. Invece Isobel, prima di andare, si fermò a guardare Maggie "È... È vero? Hai una ragazza?"

"Non deve importarti!"

"Perché mi tratti così? Io ti ho sempre aiutata..." Disse la mora, chinando il capo "Pensavo fossimo amiche..."

"Hai mai pensato di piacermi?? Hai... Hai mai pensato che potessi provare qualcosa per te??" Se ne uscì, con un filo di rabbia "E invece scopro che hai un ragazzo... Ed hai avuto il coraggio di presentarmelo! Io... Io ti odio! Non voglio avere più nulla a che fare, con te... Quindi lasciami stare!"

Isobel rimase scioccata e pianse, guardando Maggie volare via e dirigendosi poi in palestra per sostenere la prima parte dell'esame.

Invece Maggie volò via, così da schiarirsi un po' le idee, andando a sedersi sul tetto della L-Corp.

"Ehi... Ciao..."

Maggie si voltò e vide Lena "Ciao... Scusa, non volevo venire qui... Ma da questo posto si vede bene tutta la città... E mi serviva aria!"

Lena si avvicinò al Titano "Penso di capirti... Va tutto bene?"

Maggie sospirò e raccontò tutto a Lena, perché sapeva di potersi fidare, tanto quanto si fidava Kara.

"Questo è quanto..."

"Mae ne sa una più del diavolo... Credo che non avresti dovuto mentire ad Isobel, anche se poi le hai aperto il tuo cuore."

"E ho odiato farlo. Ma intanto che importa? Lei sta con quel tipo..."

"Hai detto che andrai via... Hai una casa?"

"No... Non ho nulla."

"Vieni con me."

Le due scesero in ascensore sino al piano con l'ufficio della mora, ove l'Omega disse a Jess, la segretaria, che sarebbe andata via un paio d'ore per questioni personali.

Lena chiamò il suo autista e, una volta in limousine con Maggie, diede l'indirizzo al suo autista.

Maggie, una volta a destinazione, riconobbe il palazzo in cui abitava Kara e Lena le fece cenno di seguirla.

La mora aprì il portone ed entrò in ascensore con la castana, salendo all'ultimo piano, ove aprì la porta di un appartamento.

E Maggie rimase meravigliata, da come era grande.

"Questo... È bellissimo..."

"Potrai vivere qui. Non dovrai pagare l'affitto perché il palazzo è mio e non ti farò pagare nemmeno le bollette, così come non le paga Kara... Se ti piace ti do le chiavi e devi solo trasferirti."

Maggie accettò e Lena le lasciò le chiavi, andando via. L'appartamento andava solo arredato e Lena avrebbe chiamato un suo amico arredatore e si sarebbe sobbarcata il costo dell'arredo.

La castana poi prese e volò a casa di Isobel, ove prese quelle poche cose che aveva per portarle a casa sua.

Ed Isobel, una volta tornata a casa, si guardò attorno e capì che Maggie era andata via.

Prese e si sedette sul letto, in lacrime.

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Capitolo 9
*** Il Lato Oscuro. ***


Il giorno dopo, al DEO, tutti si ritrovarono in sala operativa e, visto che Isobel non c'era, Maggie rivelò che abitava nello stesso palazzo di Kara, nell'attico accanto al suo.

"Siamo vicine di casa!" Ammise la bionda, felice.

"Già!" Sorrise la castana.

"Però è strano..." Se ne uscì Mae.

"Cosa?"

"Sono le nove e mezza ed Isobel non c'è... Di solito è sempre puntuale. Arriva prima di tutti..."

"Ragazzi..." Disse Brainy "Credo di aver capito perché non è qui."

Tutti guardarono lo schermo e videro Isobel totalmente diversa, mentre portava scompiglio in città.

"Ma che diavolo le è successo?? Ieri stava bene..." Avanzò Mon.

"Lo scopriremo... Andiamo."

Tutti, compresi J'onn e Brainy, lasciarono il DEO e, arrivati in città, videro James e Kelly Olsen entrambi nei panni di Guardian e Nia nei panni di Dreamer messi KO dalla mora con un semplice grido, che li aveva scaraventati lontano.

Brainy si sincerò delle loro condizioni e si riunirono poi tutti "Isy! Che ti è successo??"

"Lei non è più la vostra amica." Disse Isobel, con la voce alterata e maligna "È solo un concentrato di dolore e questo suo stato è un ottimo nutrimento, per me!"

"Parassita schifoso..."

Maggie fissava la mora e non ci mise molto a capire che era in quello stato per colpa sua.

"Isobel..." Sussurrò la castana.

Isobel, dal canto suo, prese e si scagliò verso Maggie, colpendo Mon, Imra, J'onn e Clara per farsi largo verso la castana, trovandosi presto faccia a faccia con lei.

Maggie non si mosse.

L'alieno parassita parlava, attraverso la bocca di Isobel, come se volesse dare ordini al suo subconscio.

"Uccidila, sciocca umana!"

"Muoviti, Titano! Fai qualcosa!" Gridò James.

"Le bugie hanno conseguenze... Io l'ho imparato sulla mia pelle." Disse Kara.

"Mi hai ferita..." Avanzò Isobel "Mi hai evitata in ogni modo..."

"L'ho fatto per stupidità e mi dispiace... Ero gelosa e lo sono ancora. Perché tu hai un ragazzo, ma io ho il cuore spezzato... Io mi sono subito innamorata, di te!" Iniziò Maggie, seria e decisa "Ti amo e ti amerò sempre!"

In quel momento il corpo di Isobel venne circondato da una luce molto forte e l'alieno parassita uscì da lei "Maledetta, stupida e debole ragazza!"

"Ora te la vedrai con me!" Ringhiò Maggie, mentre Kara prendeva al volo Isobel, così da portarla al DEO e farla visitare dai medici, avvisati da Alex.

"Allora prenderò il tuo corpo, Titano del Sole... E poi distruggerò l'intero universo!"

"Sogna pure!" Ribadì la castana, disintegrandolo con una palla di fuoco.

Dopo averlo polverizzato, la castana prese e volò al DEO, ove tutti erano tornati e dove erano stati portati anche James, Kelly e Nia.

Una volta lì, Maggie atterrò sul balcone esterno del DEO e, tornata alle sembianze umane, prese e corse in infermeria.

"Non correre!" La beccò Winn, quasi travolto dall'Alpha.

"Isobel!" Disse, una volta in infermeria "Come sta?"

"Quel parassita ha preso possesso della sua anima e manipolato il suo lato oscuro... Non sappiamo se si risveglierà. La psiche ne ha risentito..."

"No... No! È stata colpa mia... Io... Io devo salvarla! Devo fare qualcosa."

"Allora entra nella sua mente."

Il gruppetto vide Eliza Danvers e Lena arrivare "Le ho chiamate io... Ci serve aiuto." Disse Brainy.

"Entrare nella sua mente?"

"Esatto... Forse così potrai aiutarla e riportarla da te."

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Capitolo 10
*** Indietro. ***


Maggie era accanto ad Isobel, ancora priva di conoscenza in infermeria, mentre Winn e Brainy, assieme a Lena, cercavano una soluzione, o meglio, un modo per permettere a Maggie di aiutare la mora entrando nella sua mente.

Trovarono poi un connettore neurale e lo portarono in infermeria.

"Ecco qui... Siediti o stenditi accanto a lei e attacchiamo gli elettrodi."

Maggie annuì e si sedette accanto ad Isobel, quindi Lena e Brainy iniziarono ad applicare gli elettrodi alle due ragazze.

"Sicura di voler andare da sola?"

Maggie fissò Kara "Si... È stata colpa mia, così spetta a me rimediare. Ma grazie per la tua offerta!"

Kara le sorrise, poi Winn azionò il macchinario e Maggie cadde in un sonno profondo.

La castana si ritrovò in un mondo grigio e freddo, così si alzò in volo per cercare Isobel e riportarla indietro.

Non ci mise molto, a trovarla.

L'Omega era come in riva ad un fiume di sangue ed aveva un'espressione triste e vuota.

Atterrò al suo fianco ed Isobel la vide.

"Maggie... Perché sei qui?"

"Per riportarti indietro. Così possiamo stare insieme!"

"Io ti amo... Ma tu non mi vuoi..."

"Anch'io ti amo!" Ammise la castana "Ti amo dal primo momento in cui ti ho vista. Solo che sei occupata... Ed io, per principio..."

Isobel sospirò "L'ho lasciato. Ed è per questo che cercavo di avvicinarmi a te... Perché ti ho scelta! Io voglio te."

Anche Maggie sospirò "Allora staremo insieme! Io... Io sono stata una stupida e ti chiedo perdono. Ma ora torniamo indietro... Vieni con me!"

"Non mi lascerai ancora?"

"Mai più! Te lo prometto." Ammise la castana, tendendo la mano verso Isobel e, nell'attimo in cui costei la strinse, il mondo attorno a loro tornò ad essere bianco e caldo.

E si risvegliarono nell'infermeria del DEO.

O meglio, Maggie fu la prima a svegliarsi.

"Ci sei riuscita?" Chiese Alex.

"Si... Non è stato difficile. Ma come mai lei non si è svegliata?"

"Non direi." Sorrise Clara "Guarda!"

Maggie vide che Isobel si era svegliata e si alzò subito "Isy..."

La mora la fissò e sorrise un poco, con la castana che la prese in braccio, sorprendendola, così tutti le lasciarono sole, dopo aver tolto loro gli elettrodi.

Le due ragazze erano abbracciate e non sembravano volersi lasciare.

"Sei davvero qui..."

"Si. Ho promesso che non ti avrei lasciata e non lo voglio fare!"

Isobel sorrise, stringendosi alla castana, che le baciò il capo "Sto davvero bene tra le tue braccia..."

Anche Maggie sorrise, poi si spostò un poco per guardarla nei suoi bellissimi occhi ed Isobel ricambiò lo sguardo "Ed io amo tenerti stretta! Ma voglio fare le cose per bene?"

"In che senso?"

"Voglio corteggiarti..." Ammise la castana, ottenendo uno sguardo malizioso da parte della mora "Se ti chiedessi di uscire... Usciresti con me?"

"Assolutamente si!"

Maggie le sorrise ed Isobel fece altrettanto "Allora abbiamo un appuntamento!"

"Certo! E non vedo l'ora."

"Ti bacerei..." Sussurrò l'Alpha.

Invece Isobel le posò due dita sulle labbra, che Maggie baciò "Vacci piano... Non avevi detto di voler fare le cose per bene?"

"Certo che si!" Sorrise Maggie "Che ne diresti se uscissimo domani?"

"Domani va benissimo!"

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Capitolo 11
*** Uscita. ***


La sera arrivò e, finito di lavorare al DEO, ognuno andò a casa propria e, sia Maggie che Isobel, non vedevano l'ora di uscire insieme.

La castana già mentre teneva compagnia alla mora nell'infermeria del DEO aveva iniziato ad attivarsi per organizzare la loro serata.

Proprio Maggie passò a prendere la sua amata, atterrando sul balcone dell'appartamento che aveva diviso con lei fino a qualche giorno prima.

"Ciao... Eccomi!"

Maggie non credette ai suoi occhi e non riusciva a smettere di guardare Isobel e l'abito lungo appena sotto le ginocchia blu che indossava "Ciao... Sei bellissima..."

"Grazie! Anche tu lo sei." Ammise la mora, addocchiando i jeans scuri, la maglietta stretta e la giacca di pelle che completava il tutti.

"Pronta a volare?"

Isobel tese soltanto le braccia e Maggie la prese in braccio, volando via con lei.

Atterrò pochi minuti dopo in una piana fuori città, ove vi era una quercia e, sotto di essa, una tovaglia con un cesto da pic-nic e, sopra di esso, un grande lenzuolo messo a mo di tenda, fissato anche a terra, oltre che alla quercia.

"Wow..."

"Ti piace?"

"Moltissimo!"

"Tra poco vedrai perché l'ho scelto... Intanto che ne dici se ci sediamo?"

Isobel annuì e le sorrise, sedendosi accanto a lei sulla tovaglia, entrambe rivolte verso National City.

Mentre le due mangiavano patatine al cheddar e panini, ammiravano il panorama che si stagliava innanzi ai loro occhi e, dopo diversi minuti, iniziarono a vedersi parecchie lucciole.

"Bellissimo..." Sussurrò la mora "Meraviglioso... Grazie per avermi portata qui!"

"Di nulla! E... Io vedo qualcosa di più bello." Ammise la castana ed Isobel notò che l'Alpha la stava guardando.

Arrossì molto sotto lo sguardo della castana, ma lo sostenne e le sorrise "Beh, anch'io vedo qualcosa di molto bello, sai?"

Anche Maggie le sorrise poi, mentre stava per prendere un dolcetto, sentì Isobel starnutire "Hai freddo?"

"Un pochino... Ho lasciato a casa il coprispalle..."

"Tranquilla, nessun problema!" Se ne uscì la castana, togliendo la giacca di pelle e si sedette dietro l'Omega, mettendole l'indumento sulle spalle e premendosi contro di lei, cingendole la vita con le braccia "Va meglio?"

"Molto meglio!" Ammise la mora, premendosi a sua volta contro l'altra, lasciandosi avvolgere dal suo caldo abbraccio.

Poi i loro sguardi si incontrarono e le loro labbra si trovarono, dando vita ad un bacio dolcissimo.

"Ti amo tanto... Non vedevo l'ora di baciarti..."

"Anch'io ti amo! Ed amo già molto anche i tuoi baci." Sorrise la mora e Maggie con lei.

"Volevo accendere un fuoco, tenendolo controllato, ma dopo due ore passate con Alex a parlare delle leggi di National City, ho rinunciato!"

Isobel sorrise divertita, dandole un bacio "Io preferisco essere scaldata così... Almeno posso starti molto vicina!"

Stavolta fu Maggie, a sorridere, dandole un altro bacio "Ed io non vorrei fare in altri modi!"

Presto il loro baciarsi le portò ad andare oltre e, pian piano, iniziarono a spogliarsi, restando sotto la tenda improvvisata, con Maggie che calò la retina, affinché potessero restare protette dagli eventuali insetti.

"Maggie..."

"Posso essere sincera?"

"Certo!"

"Questo vestito ti sta benissimo, ma non vedevo l'ora di togliertelo!" Ammise la castana ed Isobel sorrise, tirandola a se per rubarle un bacio dolcissimo.

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Capitolo 12
*** Innamorate. ***


Il mattino seguente, Maggie ed Isobel si svegliarono poco prima del sorgere del sole e si sedettero, sotto la tenda improvvisata, con la castana alle spalle della sua amata e guardavano assieme l'alba ed i suoi colori.

"Il sole che sorge è bellissimo... Magico..."

"Già!" Sorrise Maggie "Per me anche l'essere qui con te è magico."

Isobel le sorrise e le diede un bacio poi, appena il sole sorse, la stessa mora si voltò e si sedette in braccio alla sua Alpha, baciandola con trasporto ed amore.

Maggie la strinse a sè, carezzandole la schiena e corrispondendo l'effusione, stendendo la ragazza sotto di sé, decisa a prenderla e fare l'amore con lei.

Le due giovani si amarono ma, ad interrompere la loro dolce attività, ci pensò il suono dei loro telefoni.

C'era un attacco alieno in città.

"Cosa ne sarà della tenda?"

"Se vuoi stasera possiamo tornare qui..."

"Mi piacerebbe molto!" Ammise Isobel, baciando Maggie e, visto che il terreno era di Lena, alla castana venne una certa idea.

Maggie prese in braccio Isobel, ovviamente dopo che si erano rivestite e volò in direzione del DEO, ove lasciò Isobel, mise in fretta la sua tuta e partì verso la città, atterrando accanto a Supergirl e vennero raggiunte da Dreamer.

"Voi... Toglietevi dai piedi!" Ringhiò l'alieno, soffiando un getto di fuoco verso di loro e Supergirl vi contrappose il suo soffio congelante, mentre Dreamer metteva in salvo le persone e Maggie si scagliò sull'invasore, colpendolo e tramortendolo.

"Eccovi..." Disse Alex, arrivando con una squadra di Agenti del DEO, che ammanettarono l'alieno e lo portarono via per metterlo in cella.

"Bene, io torno al lavoro..." Disse Dreamer, salutandole e andando via.

"Senti, posso chiederti una cosa?"

Supergirl fissò il Titano "Certo! Dimmi pure..."

"Lena è in ufficio? Vorrei parlarle..."

"Si si, è alla L-Corp... È successo qualcosa?"

"Voglio fare un regalo ad Isobel... Una sorpresa!" Rivelò Maggie "Ci siamo marchiate e ci amiamo moltissimo! Ma non dirle nulla..."

"No no, tengo tutto segreto!" Sorrise la bionda "Sono felice per voi!"

"Anch'io!" Aggiunse Alex, poi la castana volò via ed atterrò sul balcone esterno della L-Corp.

Lena era sola e stava scrivendo qualcosa a computer, quando la notò "Maggie, ciao! Come mai qui?"

Le due si abbracciarono e si sedettero sul divano "Ecco... Io sono venuta a chiederti una cosa. Vorrei fare un regalo ad Isobel..."

"Ho visto il marchio... Congratulazioni."

"Anche a te e Kara!" Rispose Maggie, notando il marchio della mora.

"Grazie! Ma ora dimmi..."

Nel mentre, al DEO, Isobel aveva fatto una doccia ed aveva messo la sua tuta, uguale a quella di Alex.

"Ehi... Complimenti!" Disse Mae, notato il marchio e la mora le sorrise.

"Dov'è Maggie?" Rivolse Isobel a Kara, appena costei atterrò sul balcone esterno del DEO.

"Da Lena. Doveva parlarle, ma non so di cosa..."

"Capisco..."

Pochi minuti e Maggie atterrò a sua volta ed Isobel corse subito tra le sue braccia "Amore..."

"Mi sei mancata tantissimo!"

"Anche tu!" Rispose la castana e su scambiarono dolci fusa.

"È una cosa normale, nelle coppie novelle..." Disse Clara "Sarà tipo così per una settimana..."

"A proposito di settimana... Io la prossima entro nel periodo del calore!" Disse Mae.

"Anch'io." Rivelò Maggie ed Isobel la fissò.

"Davvero?"

"Si! E non vedo l'ora che sia la prossima settimana..."

"A chi lo dici!"

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Capitolo 13
*** Sorpresa! ***


Passò una settimana e il DEO si stava preparando a fronteggiare una piccola emergenza di personale, visto che Maggie, Isobel, Clara e Mae erano in procinto di entrare nel loro periodo del calore.

"Faremo gli straordinari... Tranquille!" Aveva detto loro Frankie, facendo l'ok con entrambi i pollici.

Entrambe le coppie andarono a casa.

Le prime a darci dentro furono Clara e Mae, con costei che era saltata in braccio all'Alpha non appena la porta fu chiusa.

"Non vedevo l'ora di essere a casa..."

"Anch'io!" Rispose Clara, baciando con vigore la sua amata.

Invece, a casa loro, Maggie aveva fatto chiudere gli occhi ad Isobel "Perché mo fai chiudere gli occhi?"

"Vedrai..." Rispose la castana, prendendo dei fogli "Aprili pure!"

Isobel vide i fogli che Maggie teneva in mano e li prese, leggendoli "Ma...?"

"Il terreno dove abbiamo vissuto la nostra prima volta..."

"Si... Lo riconosco dalle foto."

"È... O meglio, era di Lena. E lei lo ha praticamente regalato a me!"

"Cosa? E perché?"

"Perché ti piaceva tanto e ho pensato di costruire lì la nostra casa e viverci coi nostri figli!"

Isobel aveva gli occhi lucidi e posò i fogli sul tavoli, lanciandosi poi al collo di Maggie "Ti amo... Ti amo tanto! Sei dolcissima!"

"Anch'io ti amo tanto." Rispose la castana, baciando dolcemente la mora, quindi la prese in braccio e la portò in bagno per fare la doccia, proprio come stavano facendo Clara e Mae a casa loro.

Sotto la doccia, Maggie ed Isobel fecero l'amore, iniziando la loro dolce attività e la mora si strinse alla sua amata con braccia e gambe, non appena Maggie l'ebbe presa.

La castana baciava la sua amata e, prima che raggiungessero il culmine del piacere, chiuse l'acqua della doccia e portò la compagna in camera, senza metterla giù e lì vennero insieme, marchiandosi.

"È stato bellissimo..."

"Già!" Accordò Maggie, portandosi alle spalle della mora, così da provare piacere in altre posizioni.

Ma, per ora, Maggie si limitava a baciare, coccolare e fare le fusa alla mora, che inarcò la schiena, incontrando il sapiente tocco della sua amata "Oddio... I tuoi tocchi mi fanno impazzire..."

"Bene... perché non voglio fare altro... Per tutta la vita!" Sussurrò Maggie, all'orecchio dell'Omega, che si spostò appena e le diede un dolce bacio, subito corrisposto.

Ed iniziarono il secondo round. Anche Clara e Mae si davano molto da fare, con l'Omega che impazziva di piacere ad ogni tocco, bacio o spinta della compagna.

"Così avremo di certo dei cuccioli..."

"Si... E non vorrei altro. Te, dei piccoli... Una famiglia..."

"Ti amo tanto!"

"Anch'io!"

E anche Maggie ed Isobel erano andate sullo stesso discorso "Sai... Vorrei tanto avere dei cuccioli..."

"E ne avremo, vedrai!" Rispose Maggie, ringhiando lievemente e baciandola teneramente "Sai, sul mio pianeta c'erano delle famiglie con anche venti cuccioli!"

Isobel rimase a bocca aperta "Davvero?"

"Si! Una di queste abitava in prossimità del palazzo..."

"Capisco... Wow..."

"Molti erano gemelli... E chissà, magari un giorno anche noi ne avremo così tanti! Tu saresti una bravissima madre."

"Anche tu saresti bravissima! Non ho alcun dubbio..."

"Chissà cosa ci riserverà il futuro..."

"Solo cose belle. Ne sono certa!"

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Capitolo 14
*** Cose Belle. ***


Passarono un paio di mesi e la casa di Isobel e Maggie era stata costruita dai muratori che lavoravano per l'impresa edile di cui Lena era cliente e proprio la mora aveva chiesto loro di regalare alle due amiche un portico retraibile ed una bella piscina interrata.

E le due innamorate, aiutate da amici ed amiche, si trasferirono ed amarono tutto, della loro casa.

Ma le sorprese non erano finite.

Infatti Isobel era appena uscita da un certo posto ed aveva una cosa molto importante da dire a Maggie, una volta a casa e da sole, tanto le altre lo sapevano già perché glielo aveva scritto ed avrebbero mantenuto il segreto.

E Maggie, di sera, tornò a casa presto, visto che era preoccupata per Isobel, sapendo che non era andata al DEO perché stava male.

"Amore, sono a casa!" Disse, appendendo la giacca di pelle all'attaccapanni dietro la porta.

La mora uscì dalla cucina e la raggiunse, abbracciandola e baciandola "Bentornata!" Rispose la mora, dandole un dolce bacio.

"Come stai? Va un po' meglio? Sei andata dal dottore?"

Isobel sorrise un poco, sapendo quanto Maggie si preoccupasse sempre, per lei e le carezzò il viso "Si, ma ti spiego dopo... Se vuoi fare la doccia, io finisco di preparare la cena."

"D'accordo." Disse Maggie, dandole ancora un bacio e salendo poi le scale, per andare prima in camera e poi in bagno.

Quando ridiscese, una decina di minuti dopo, trovò la cena in tavola e si sedette, dopo aver spostato la sedia per Isobel, che la ringraziò.

Le due cenarono in tutta tranquillità, godendo della rispettiva compagnia, con la castana che non poteva fare a meno di notare il sorriso di Isobel e questo le faceva molto piacere.

"Allora? Ti piace la mia pasta con prosciutto e formaggio?" Chiese l'Omega, riportando sulla Terra la castana.

"Si, è ottima! Sei una grande cuoca."

"E adesso, prima del dolce, un regalo... La mia sorpresa!"

Maggie le sorrise e, in attesa della compagna, salita al piano di sopra, prese e sparecchiò la tavola, mettendo piatti, bicchieri e posate nella lavastoviglie, pulendo e sistemando.

Quando Isobel scese, Maggie notò che aveva in mano una maglietta "Ne ho molte, di magliette..." Sorrise Maggie.

"Credimi, questa ti piacerà molto!" Rispose la mora, mostrandole la scritta e Maggie sgranò gli occhi, incredula.

"Tu... Oddio, tu sei..." Tentò, emozionata, mentre la mora si sedeva a cavalcioni sulle sue gambe.

"Si! Sono incinta di sette settimane!" Ammise la mora, felice e Maggie depose la maglietta sul tavolino innanzi al divano, abbracciando poi Isobel, così da baciarla.

"Ti amo tantissimo!"

"Anch'io ti amo tanto!"

"Ed amo anche te! O voi." Disse, carezzando il ventre della mora, poi si unirono in un bacio molto dolce, pronte ad andare oltre.

I piccoli, due gemelli, chiamati Kayla e Tom, nacquero a Dicembre, due giorni dopo il piccolo di Clara e Mae, Gavin, e un mese dopo i gemelli di Kara e Lena, ovvero Charlotte e Lukas.

"Non sono perfetti?" Chiese Isobel, mentre li allattava per la prima volta.

"Si! Sono bellissimi e perfetti, come te. E, come ti avevo detto, per il nostro futuro vedo solo cose belle... Ed infatti vedo loro e vedo te!" Ammise la castana, ricevendo un bacio dolcissimo.

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