Sorrow Angel

di Misterius Fan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vol 1. Prologo: Un mare di stelle che risplende di... ***
Capitolo 2: *** Lyna; la ragazza della Culla ***
Capitolo 3: *** Angel e Fairy; Le due guardiane ***
Capitolo 4: *** Il primo giorno di scuola ***
Capitolo 5: *** Nascita di un’amicizia ***
Capitolo 6: *** Le memorie di un primo incontro ***
Capitolo 7: *** Il creatore d'inferni ***
Capitolo 8: *** CASTIGO ***
Capitolo 9: *** Le conseguenze di chi non fa in tempo ***
Capitolo 10: *** Il prezzo del dovere ***
Capitolo 11: *** Epilogo vol. 1: Resta con me ***
Capitolo 12: *** Extra Vol.1 La discesa dell'angelo ***
Capitolo 13: *** Vol.2 Il corvo e l'orco ***
Capitolo 14: *** Giù le maschere ***
Capitolo 15: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 16: *** Contatto ***
Capitolo 17: *** Dietro il sipario ***
Capitolo 18: *** Chiamata improvvisa ***
Capitolo 19: *** Una parola di troppo ***
Capitolo 20: *** Daitiana ***
Capitolo 21: *** Epilogo vol.2: La ragazza che amo ***
Capitolo 22: *** Extra vol.2: Il potere di una storia; il giuramento di Nana ***
Capitolo 23: *** Vol.3 Prologo: In fuga ***
Capitolo 24: *** Coppia ***
Capitolo 25: *** Giornata in solitaria ***
Capitolo 26: *** Sotto i fiori di ciliegio ***
Capitolo 27: *** Area 2 ***
Capitolo 28: *** La matrigna di Nana ***
Capitolo 29: *** Fine delle formalità, ritorno alla normalità ***
Capitolo 30: *** Una dea della musica ***
Capitolo 31: *** Akira Sato ***
Capitolo 32: *** Il festival Scolastico ***
Capitolo 33: *** Il festival deve continuare ***
Capitolo 34: *** Epilogo vol.3 Visioni e discorsi d'inizio Estate ***
Capitolo 35: *** Prologo vol.4: L'inizio dell'estate ***
Capitolo 36: *** L'attacco della Maga ***
Capitolo 37: *** Sorelle ***
Capitolo 38: *** 3 VS 3 ***
Capitolo 39: *** Interrogatorio? ***
Capitolo 40: *** Altro artefatto, altro Daitiano ***
Capitolo 41: *** Urlo di vittoria ***
Capitolo 42: *** Il mare ci attende ***
Capitolo 43: *** Oscurità latente ***
Capitolo 44: *** Un motivo per tacere ***
Capitolo 45: *** Epilogo vol.4: chi si risente ***



Capitolo 1
*** Vol 1. Prologo: Un mare di stelle che risplende di... ***


 
?.
Un mare di stelle che risplende di………

 
 
Spazio. Un panorama di colore nero statisticamente infinito, costellato da una quantità incalcolabile di puntini luminosi visibili all’occhio umano che prendono il nome di “Stelle”. Esse, da vicino, possono essere solo manifestazioni di energia o masse solide che prendono il nome di “Pianeti”. Alcuni di essi possono ospitare la vita umana, e uno di questi è il pianeta Terra; il terzo di un loro insieme chiamato “Sistema solare”. Intorno all’orbita del pianeta azzurro volava una quantità di luci variopinte, come se volesse festeggiare, in quella data, il primo secolo del suo terzo millennio. Purtroppo non erano luci di festa; erano quelli di un combattimento. I pezzi che volavano intorno a quelle luci non erano frammenti di minerali; erano i risultati di distruzione fresca di astronavi e colonie umane. E in tutte quelle luci, ve ne erano due che risplendevano di un bianco immacolato che danzavano l’un l’altro. E non erano delle luci naturali; erano quelle di due figure che combattevano per ammazzarsi fra loro.
Mentre quelle figure continuavano a combattere scontrandosi fra loro o con i loro raggi che partivano dai loro corpi, altre figure lucenti, una celeste e una rossa, intercettavano con tutte le loro forze, i raggi dei duellanti in modo che non collidessero più su astronavi e colonie, in particolare da parte della figura più grande delle due.

<< E fuori controllo >> esclamò la figura rossa in iperventilazione, riferendosi a quella più piccola delle due bianche << Se continua di questo passo, presto distruggerà tutto e tutti >>.

<< Ma forse è quello che lei desidera inconsciamente >> rispose l’altra, anch’essa con il fiatone << Ormai non rimane più nessuno che le permette di rimanere legata ai Terrestri >>.

Dopo che le due figure bianche fecero partire dei grossi fasci che deflagravano in un gigantesco bagliore, esse atterrarono sulla superficie lunare, generando un cratere. La prima a rialzarsi fu quella più grande: un essere dall'aspetto immacolato ma demoniaco nel comportamento; l’altra era una figura umana rivestita con un’armatura serafica completamente bianca, contornata da un’aura del medesimo colore, e che impugnava una spada larga interamente di cristallo e irradiante di luce. Essa disse sottovoce, ed era la voce di una giovane donna, una parola e dalla schiena spuntò un paio di grosse ali come quelle di un angelo. Incurante della fatica e delle ferite riportate da tutti quei combattimenti, si preparò a partire alla carica ma il mostro davanti a lei prese la parola:

<< Tipico di quelli della tua specie combattere fino alla fine. E, nonostante il fatto che tu sia una protettrice, pensi solo a me e non ti curi di questi insetti >> disse il mostro alla guerriera mentre stava caricando un colpo più potente dei precedenti.
 

<< Vuoi sapere la verità? >> rispose la guerriera mettendosi in posizione per scattare contro il nemico << Ormai degli umani non m’importa più nulla. L’unica cosa che mi spinge a combattere contro di te e soltanto una: UCCIDERTI >> e partì alla carica.
 
 

 

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Capitolo 2
*** Lyna; la ragazza della Culla ***


1:
Lyna; la ragazza della Culla

 
 
La Culla è un insieme di colonie e astronavi situate nell’orbita del pianeta Terra, e conta un insieme di 20 Aree numerate.  16 di esse sono delle colonie chiamate “Satelliti”, le quali seguono un’ orbita  su un’asse verticale e sono a forma di cilindri, il cui movimento rotatorio permette di simulare la gravità terrestre, e contengono al loro interno, principalmente, mete turistiche, più abitazioni annesse, come località balneari, zone di montagna, industrie e qualunque elemento tipico in ambito turistico e lavorativo. Le altre 4 Aree seguono un orbità in asse orizzontale e si dividono per la forma: Due di esse, chiamate “Soli”, sono gigantesche strutture sferiche divise in 50 settori ciascuno, mentre le altre due, chiamate “Lune”, hanno la forma di satelliti-base con una specifica funzione: una e addetta a base generale delle forze dell’ordine militare e politico, e quindi gode del soprannome di “Area Legge”; l’altra, invece e addetta a prigione dei peggiori criminali ed e chiamata “Area Teschio”. Oltre alle Aree, vi sono astronavi in continua orbita che contengono a loro volta città, e hanno funzione di crociera, basi militari e altre funzionalità.
 
L’origine della Culla risale ha avuto inizio nel 2236, quando il continuo dissapore delle potenze mondiali, unito a povertà, sfruttamento, mancanza d’aiuto fra nazioni, scandali, atti di terrorismo, e caos economici, scatenò la Terza Guerra Mondiale. I risultati furono apocalittici: il 75% della popolazione mondiale fu decimata, e la superficie del pianeta fu messa a rischio a causa del nucleo terrestre instabile, il quale imploderebbe se viene avvertita la massa di circa 12.000 esseri umani, portando la terra alla distruzione. Una volta organizzata un’operazione mondiale atta a spodestare i politici che avevano portato al conflitto, fu presa la sofferta decisione di portare l’umanità alla migrazione totale nello spazio, e vennero create le colonie, rinominate Aree, e le astronavi multi-uso, tra cui quelle colonizzatrici degli altri pianeti del sistema solare e, in futuro, anche oltre. Ognuna di queste astronavi porta il nome di un fiore (e girano voci su un nuovo modello). Per evitare rischi di detriti, la Luna viene resa proibita alla colonizzazione.
 
Per quanto riguarda la terra, essa subì un processo di ri-bonificazione, e in breve tempo tornò ad essere un pianeta abitabile per le forme di vita animali, ristabilendo il ciclo naturale del pianeta che viene costantemente controllata da satelliti e basi addette. Qualunque sbarco su essa e proibito, tranne in caso di operazioni specifiche e permessi speciali.
 
Ovviamente non mancano i sistemi di difesa, con satelliti e basi orbitanti armati di tutto punto, dai caccia spaziali, ai robot da combattimento, alle astronavi ai cannoni satellitari, alle basi spaziali e sistemi automatici di rilevamento.
 
In una delle due Aree Sole (Sole 1), in uno di questi settori (Settore 36), abita una ragazza che stava leggendo un testo che narrava quanto riportato sulla storia della sua casa, e ogni volta che fruiva di questi testi gli veniva sempre un rimpianto: non aver visto la Terra dal vivo. Ma prima che potesse andare avanti una voce la riportò alla realtà:
<< Lynaaaaa! Guarda che se non ti muovi si fredda tutto o mangio tutto io. E pronto >> disse una voce di donna alla ragazza che rimase sorpresa dalla chiamata.
 
<< Ah, arrivo >> rispose lei mentre uscì da camera sua e corse verso la cucina  per via dello stomaco che cominciò ad essere su di giri per la fame. 
 
Ci mise soli 10 secondi e, arrivata in cucina, quasi svenne dalla fame per via del ben di Dio che si trovava davanti. In genere la donna con la quale abitava era una bravissima cuoca, e ogni tanto la ragazza le dava una mano volentieri, ma stavolta aveva superato se stessa.
 
<< Ahhhhh che goduria. Bada che potevi farti aiutare lo sai? - Disse la ragazza, che nel frattempo sbabava, alla donna come se avesse i sensi di colpa per averla fatta sgobbare tutto il tempo ma, al solito, lei le ribatte con fare cordiale
<< Negativo Lyna. Domani è un giorno importante è quindi devi essere in piena forma ok? >> e la ragazza dovette ammettere imbarazzata che aveva ragione.
 
Senza pensarci due volte fu l’ora di cena per la ragazza, Lyna, e la donna, Tea. Ed era il momento di festeggiare qualcosa di speciale: l’ingresso della ragazza alle scuole superiori. Mentre le due cenavano Tea cominciò ad attaccare con una serie di domande che presero Lyna di sorpresa:
 
<< Di un po’ Lyna, sei nervosa per domani? >> e la ragazza smise di mangiare per capire meglio << Beh, lo sai; uscire da sola e senza di me dopo 5 anni da quando ci siamo conosciute deve essere difficile vero? >>
 
Dopo aver messo ordine alle domande nella sua mente, Lyna ripensò alle movimentate circostanze che l’hanno portata  a vivere sotto il tetto di Tea. Dopo aver mandato giù un boccone le rispose con fare rilassato.
 
<< In effetti hai ragione. Per ben 5 anni sono uscita poche volte e in quelle occasioni c’eri sempre tu con me. Ma ora è diverso >> e nel frattempo assunse un aria cupa <<  dopo tutto questo tempo potrò re-interagire con dei coetanei e al solo pensiero mi viene il nervoso. Mi piacerebbe fare nuove amicizie ma…….
 
Non riuscì a proseguire il dialogo perché gli venne un magone profondo ma Tea, alzandosi dal tavolo, l’abbracciò da dietro e con un candido tono tipico di una madre amorevole la consolò a dovere:
 
<< Pensi ai tuoi cari lontani e a quel curriculum che ci ti ho costruito vero? Non avere timore per questo. Hai paura che facendo nuove amicizie rischi di dimenticarti di loro, giusto? >> – e nel mentre le accarezzava i capelli come se la volesse appena pettinare – Sta tranquilla. Andrà tutto bene, vedrai. Come di certo saprai, la professoressa Yukari e io siamo amiche da tanto tempo, e sono sicura che ti aiuterà ad ambientarti a scuola. Sta tranquilla. Inoltre, ufficialmente, sei diversa da come eri in passato, vero? >> e in quell’ultima espressione il tono era quasi da sfida.
 
Scuola. Proprio così: il giorno dopo Lyna avrebbe cominciato la sua nuova vita da studentessa come tutte le ragazze della sua età, e non vedeva l’ora. In quest’ultima settimana aveva già programmato tutto: aveva ordinato i libri di scuola, aveva studiato in modo da raggiungere la preparazione necessaria e ha avuto la camera del dormitorio vicino alla scuola dove aveva già spedito tutto dei suoi effetti personali. Per Lyna era una nuova esperienza quella che l’avrebbe data la PURE SKY ACCADEMY. Non stava più nella pelle.
 
<< Al solito, riesci sempre a trovare il modo di risollevarmi >> disse la ragazza mentre si liberò dalla stretta calorosa della donna quando, all’improvviso, il suo corpo fu scosso da una sorta di attacco cardiaco che la fece cadere in ginocchio.
 
Tea si avvicinò a lei in preda al panico ma la ragazza si rialzò con fare silenzioso e si voltò con aria tetra. Ma la cosa che inquietava di più la donna erano gli occhi di Lyna, che da verdi divennero bianchi.
 
<< Devo andare >> disse con tono freddo.
 
<< Si prudente >> rispose la donna con la chiara intenzione di non fermarla.
 
Mentre Lyna varcò la porta di casa, ovvero una gigantesca villa, un’impressionante aura bianca di energia circondò tutto il suo corpo mentre i suoi capelli, cerulei con due code di cavallo lunghe laterali, si sciolsero e divennero biondi e quasi vivi. La sua veste di casa fece spazio ad una tunica di bianco immacolato come se fosse quella di un prete. Infine, Lyna fece un balzo che la portò immediatamente molto lontano dal suo settore, mentre era diretta verso la fonte del malessere che lei aveva percepito.
 
Nel frattempo, nella superstrada di un altro settore, scorrazzava un gigantesco toro meccanico che sputava fuoco dalle narici, quando una misteriosa figura in armatura volò sopra di lui e lo crivellò a colpi di pistola, solo che le pistole erano due e sparavano proiettili violacei di energia. Il toro meccanico venne investito in pieno ed esplose; se era pilotato o meno alla figura non dava importanza. Ma mentre stava per raggiungere una pattuglia di forze dell’ordine, udì in lontananza un esplosione e la cosa la portò a dirigersi sul posto. E Lyna, in qualunque forma fosse, era già li in quanto causa dell’esplosione.    
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 3
*** Angel e Fairy; Le due guardiane ***


2.
 Angel e Fairy; Le due guardiane
 
 
Lyna, in quella forma, aveva ottenuto le capacità tipiche di un super eroe e, con esse, fece una passeggiata notturna molto particolare ovvero balzare da un tetto all’altro. Però non poteva godersi il panorama perché era concentrata unicamente sulla sua destinazione; solo che non sapeva dove andare e a farle da navigatore era una specie d’istinto che la guidava, e quell’istinto la faceva sentire male. Fortunatamente non ci mise molto a raggiungere la meta: si trovava nel Settore 15 dell’Area dove viveva e la fonte del suo malessere era una scuola ed era stranamente ben sorvegliata da dei robot da guardia, ed erano circa una quarantina. Ma i numeri non erano un problema per la ragazza, anche perché trovò la fonte che l’aveva portata li: un uomo sulla trentina dall’aria sinistramente soddisfatta e che stava uscendo circondato dai suoi bodyguard meccanici quando notò Lyna che stava per balzare contro di lui:
 
<< E quello chi è? >> e senza curarsi dell’identità di chi gli stava piombando addosso ordinò ad un paio dei robot di far fuoco con i loro mitra.
 
Peccato per l’uomo che la ragazza, tra l’altro armata di una spada spuntata dal nulla, atterrò nel cortile scolastico illesa è i robot che le avevano sparato esplosero generando un frastuono che mandò il vicinato in allarme.
 
<< Ma che diamine è quell’affare? >> l’uomo andò immediatamente nel panico mentre Lyna scattò contro di lui << E riuscito a far fuori i droni di sicurezza? A meno che non sia….. Sparate, sparate!! >>
 
E mentre l‘uomo se la dava a gambe dentro la scuola i robot di sicurezza cominciarono a illuminare il cortile con i lampi dei loro mitra, indirizzati contro la ragazza. Nel frattempo, poco distante, il frastuono del precedente boato attirò l’attenzione delle forze di sicurezza poco distanti, in particolare della figura in armatura che aveva distrutto quel toro meccanico. Mentre le forze di sicurezza si dirigevano verso la fonte dell’esplosione, da cui ora vi erano rumori di proiettili, venne fatto il punto della situazione e la figura in armatura rimase in silenzio:
 
<< Non ce mai pace. Prima il toro meccanico, e ora la sparatoria nella scuola elementare >>
 
<< Possibile che quando siamo con Fairy capitino tutti a noi? >> disse un agente con chiare intenzioni di lamentarsi.
 
<< Shhh >> l’ho riprese un altro << Vuoi farti retrocedere? Ringrazia che non ti abbia sentito >> ma in realtà Fairy, che era la figura in armatura, l’aveva sentito eccome ma non volle farci caso.
 
<< Ok, ma la domanda e: Perché proprio in una scuola? Specialmente elementare >>
 
<< E che vuoi che ne sappia come ragiona un criminale. Specialmente quando si tratta di quei criminali. Per loro ogni cosa che può fare danno a noi e fonte di divertimento >> e il corso improvvisato di “psicologia criminale” sarebbe durato per tutta la durata del tragitto quando un’altra volante delle forze di autodifesa che si stava dirigendo sul posto ricevette un inquietante aggiornamento
 
<< Mi spiace interrompervi ma abbiamo scoperto la causa della sparatoria alla scuola e ehm…. >> l’agente non riusciva a completare la frase poiché era intimorito da Fairy ma, dopo aver deglutito preoccupato, completò la frase << si tratta di Angel >>
 
Fairy, a sentire quel nome, reagì con una frase << BOOST >> e dalla sua schiena spuntarono due ali angeliche di colore viola e volò alla velocità di un Jet verso la scuola. Nel frattempo, nel cortile della scuola, Lyna aveva improvvisato un falò da campo con le carcasse dei 40 robot che troneggiava alle sue spalle. Ma dell’uomo non c’era traccia perché era già rientrato dentro la scuola. All’interno della scuola, nel corridoio, l’unica cosa che si sentiva erano dei passi mal sincronizzati di due persone: uno era l’uomo che scappava in preda al terrore e l’altra era Lyna, appena entrata, che faceva pochissimi passi poiché balzava ogni quattro mattoni del pavimento del corridoio, tipo un felino, e, poco dopo, si ritrovò davanti una porta che era chiusa a chiave da poco e intui che il suo bersaglio era al suo interno. Dall’altra parte l’uomo era in preda al panico mentre guardava tutta la stanza come se custodisse qualcosa ma poco dopo vide la porta tagliata in due e con la ragazza che entrava con passo minaccioso nella sua direzione. L’uomo era terrorizzato da lei, che emanava un’aura di candido bianco puro mentre nel braccio destro impugnava una spada multicolore, con la quale aveva distrutto i robot all’esterno e la porta poco prima.
 
<< Non so chi tu sia, ma mi nascondi un lercio proposito o accadimento >> disse Lyna al suo bersaglio con un tono minaccioso, tra l’altro alterato << quindi ti conviene parlare o per te finisce male >> e nel frattempo si avvicinò a piccoli passi.
 
<< M-m-ma di quali propositi stai parlando? >>  tentò di rispondere l’uomo mentre, senza farsi vedere, stava frugando alla cieca della sua scrivania << Io sono solo un semplice maestro di scuola elementare e quindi di cosa… >> non completò la frase che l’espressione sul suo volto passò dal terrorizzato al sadico mentre premeva un bottone posto nella scrivania.
 
Da una libreria della stanza uscì un gigantesco robot da guardia dall’aspetto umanoide e alto quattro metri, quasi quanto la stanza, e che faceva roteare i rulli posti nelle mani che contenevano un’enorme quantità di piombo che sparò in direzione di Lyna, ma la ragazza evitò la raffica scivolando in mezzo alle gambe dell’automa. In breve tempo il gigantesco titano meccanico trasformò in groviera ogni centimetro della stanza insieme a quelle limitrofe, evitando accuratamente quel presunto insegnante e una specie di porta che attirò l’attenzione di Lyna, che, abilmente, schivava senza problemi tutto quel piombo in attesa che l’automa finisse le munizioni, cosa che successe poco dopo. Ma il robot aveva altri assi nella manica e fece uscire una lama vibrante dal braccio sinistro e che mulino per tutta la stanza, facendo a fette perfino i muri e spostando la battaglia nei corridoi della scuola; e in tutto questo il buio del corridoio s’illumino di luci rosse e blu, segno che era arrivata la polizia, e quindi doveva fare in fretta. Approfittando di un fendente in direzione dal collo, Lyna disegnò con la mano destra un arco con la sua spada che fece a coriandoli quella del robot.  Poi, salto sopra di lui, con un abile volo pindarico, gli pianto la spada sulla testa e l’affondò fino al petto dove c’era il generatore. Infine, con una capriola, si ritrovò dietro il robot ormai fumante e disse una parola:
 
<< CASTIGO >> e il titano meccanico da guardia esplose portandosi con se l’intera ala destra della scuola, uno spettacolo che la fuori non era per niente suggestivo.
 
Quell’insegnante, alla vista della sua ultima difesa distrutta, cercò di scappare ma Lyna lo raggiunse alla velocità di un proiettile e l’afferrò per il bavero della sua giacca, e l’uomo non poteva fare a meno di contemplare spaventato chi si trovava di fronte: una figura umanoide dall’aspetto femmineo, con lunghissimi capelli biondi che volteggiavano come fossero vivi e con occhi senza iridi e pupille di un blu veramente profondo che trasmettevano terrore, cosa che l’uomo effettivamente provava, ed era vestita con una tunica bianca. Ma la cosa che lo spaventava di più era quell’aura bianco pura che ora aveva assunto la forma di un paio di ali angeliche.
 
<< A-a-a-a…ANGEL >> recitò l’uomo di fronte a Lyna, che in tutta risposta gli fece un segno di schermo; lei, infatti, odiava quel nomignolo.
 
<< Davvero un bel giocattolino >> rispose lei con tono di sfida riferendosi al robot distrutto << ma il tempo dei giochi e finito >> continuo lei con un tono quasi cordiale e dolce, ma che incuteva paura. << Dimmi un po’; cosa ce di bello li dentro? >> riprese lei per invitarlo a rispondere, complice la sua spada che puntava alla testa del suo bersaglio << Sembrava che il tuo robottino da guardia facesse apposta a non centrare quella porta, sbaglio? >>
 
Ma neanche il tempo che l’uomo parlò che un proiettile di energia rossa disarmò la ragazza e essa non poté fare a meno di voltare la testa di scatto per vedere l‘artefice: era una figura, anch’essa femminea, Ma con la pelle nera e rivestita con un armatura di colore rosso-bianco in varie zone delle braccia, nel petto, nelle gambe. Sulla testa indossava un casco che emanava una luce gialla nella zona degli occhi e paio di codini lunghi fin sulla schiena di colore rosso vivo che gli spuntavano da dietro. Infine era armata di un paio di pistole, di cui una era puntata dove aveva appena sparato. Lyna, a vedere lei, fece una smorfia:
 
<< Fairy, che fai di bello? Crow e Ogre avevano altro da fare stasera? >> gli domandò con fare ironico.
 
<< Che spiritosa >> rispose lei come se fosse una sua confidente. << Comunque ci sono solo io stasera. Avevamo saputo dagli abitanti in zona della tua apparizione e del tuo assalto al cortile con tanto di lotta con i robot da guardia e quindi eccoci qua. Dunque, mi pare di capire che quel robot non doveva colpire quella porta vero? >>
 
<< A-a-a-a- aspettate, se volete possiamo m-m-m-metterc-c-c-c-i d’accordo… >> tentò di balbettare l’uomo ma Fairy colpi la porta con un colpo di laser con una delle pistole, mentre l'altra la tenne puntata su Lyna e l'interrogato.
 
Una volta entrati, Fairy e gli agenti che l’avevano raggiunta ebbero come premio un brutto spettacolo. Da qualche tempo vi furono svariate segnalazioni di bambini scomparsi in tutte i settori dell’area 1 per un totale di circa 60-70 casi. Ora Fairy li aveva di fronte….. SENZA VITA. A rendere il tutto più raccapricciante e che li ritrovò in quello che sembrava il reparto salumeria di un supermercato e con tracce sui corpi tipici dei peggiori divertimenti medievali. Lyna, alla vista di tale scempio, perse la calma e cambio la presa sull’uomo, che nel frattempo aveva assunto un’espressione orribile, afferrandolo alla gola mentre Fairy, come un fulmine, gli si avvicinò puntandogli la pistola in testa.
 
<< Sig. Angelo Straws >> urlò Fairy all’uomo << Esigo immediatamente delle spiegazioni su questo spettacolo, lurido figlio di chi so io >> e in tutta risposta l’uomo cominciò a ridere a crepapelle con un’aria sadicamente soddisfatta, ma la cosa più inquietante furono gli occhi che divennero venosi e di colore rosso. << Dannazione, è drogato. In tal caso…. >> e gli puntò una delle pistole in testa << Per i poteri conferitomi dalle forze di difesa della culla, sarai immediatamente giustiziato per rapimento e omicidio di minore >> e sfiorò il grilletto.
 
Lyna capì cosa Fairy aveva i mente di fare e tentò di farla desistere: << Aspetta Fairy. Forse non dovremmo… >> ma l’agente in armatura fece orecchie da mercante e fece partire il colpo. Del presunto insegnante e omicida pedofilo non rimase più la testa. Poco dopo, la ragazza si ritrovò puntate contro le pistole di Fairy e delle armi da fuoco degli agenti di polizia.
 
<< COSA? Cosa non dovremmo?  >> urlò l’agente furiosa a Lyna nonostante il tono meccanico dovuto al casco  << Hai visto anche tu quell’orrore no? Quello non era più umano da quando ha assunto droghe e ha cominciato tutto questo. Mostri come lui non meritano il carcere, ma direttamente la punizione eterna. Ora che intendi fare? Ti deciderai a seguirci una buona volta?  >>
<< La mia risposta la sai, mia cara >> rispose lei << No! Comunque…Avvisa che il giorno del loro funerale >>  riferendosi ai bambini  << sarò presente >> E con un balzo spicco il volo sopra la stanza fracassando i tre piani di muro e sparì verso la metropoli.
 
Mentre svariati agenti fecero via vai per la zona, Fairy decise di non inseguire Lyna e mentre si dileguava cominciò a pensare fra se:
 
<< Angel, da che parte stai tu?  >> ma poi i suoi pensieri cambiarono argomento << e pensare che domani a scuola ci sarà una nuova compagna di classe; spero di non avere le occhiaie e di fare una buona impressione su di lei >>.
 
Lyna, nel frattempo, riuscì a tornare a casa sua dove Tea la stava aspettando e, una volta atterrata, si accasciò a terra respirando a fatica. Ma poi ripensò allo scempio visto nella scuola  e, urtando Tea violentemente, corse in bagno a vomitare. Tea, a vedere quella reazione, capì che Lyna non ha avuto tregua e corse a prendere un bicchiere d’acqua per la ragazza, che bevve tutto d’un fiato. In quel momento, i capelli biondi della ragazza tornarono cerulei e i suoi occhi completamente blu tornarono normali con le iridi verdi e le pupille.
 
<< Lyna, che è successo? >> domandò preoccupata la donna.
 
<< Se aspetti domani, saranno i notiziari a parlare per me >> ribatté la ragazza mentre si rialzava a fatica.
 
Dopo essersi rimessa in piedi, entrò nella sua stanza, ormai spoglia per via del trasferimento imminente, e si mise il pigiama, ma prima di buttarsi a letto, Tea gli fece la proposta di dormire insieme a lei. Lyna, senza pensarci due volte, accettò, ma prima di uscire dalla sua stanza diede un’occhiata all’abito appeso al muro che avrebbe indossato il giorno dopo, ovvero la sua uniforme scolastica. Quella notte, Lyna ebbe difficoltà ad addormentarsi afflitta nei suoi pensieri
 
<< Uff, davvero una splendida serata pre-primo giorno di scuola! Questo posto, o meglio, questo mondo e veramente orribile come sempre. Perché sono finita qui? Riuscirò a farmi degli amici, sperando di non dimenticarmi di loro? Sul serio non speranza di tornare a casa… nel mio mondo? >>
 
Lyna era prossima a piangere ma le calde braccia di Tea strette su di lei le fecero passare ogni preoccupazione. Alla fine, affondando il suo volto nel petto della donna che l’ha tirata su per tutti quei 5 anni, chiuse gli occhi.

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Capitolo 4
*** Il primo giorno di scuola ***


3. 
                    
Il primo giorno di scuola


 
 
Quando Lyna aveva acceso la TV, mentre si stava mettendo l’uniforme scolastica, neanche il tempo di cambiare canale che i notiziari parlavano di lei, e la diretta interessata rimase seccata. Secondo il notiziario:
 
<< Ieri sera, verso le ore 22:00, e stata testimoniata una nuova apparizione della misteriosa ANGEL presso una scuola materna del settore 15, dove furono segnalati il ritrovamento di svariati resti di macchinari della sorveglianza e la totale testimonianza dell’esplosione dell’ala est dell’edificio, seguito dell’irruzione delle forze speciali; pochi minuti dopo ANGEL si diede alla fuga mentre la polizia riferì quanto scoperto: la vittima ritrovata, il sig. Angelo Straw, 34 anni, e stato identificato come il responsabile della scomparsa di svariati bambini, sfortunatamente ritrovati senza vita in una stanza segreta, e fu giustiziato direttamente sul posto dall’agente speciale Fairy. Questo e l’ennesimo caso in cui questa ANGEL collabora indirettamente con le forze dell’ordine nella scoperta di crimini apparentemente perfetti, seppur molti di essi si risolsero con l’esecuzione immediata dei criminali in questione. Da sempre ci si chiede se questa misteriosa giustiziera sia effettivamente dalla parte delle forze dell’ordine, oltre ad essere sempre fonte di discussioni. Ora non si può fare altro che piangere la scomparsa di queste giovanissime vite spezzate dalla sempre più dilagante ondata di criminalità che da tempo dilaga sulla culla, in cui gli agenti speciali Fairy, Crow e Ogre continuano da tempo immemore a fare fronte; lo stato ha organizzato un funerale per i 67 bambini, dove, a seguito di una dichiarazione riferita direttamente a Fairy, la stessa ANGEL annunciò la sua presenza come penitenza per non aver fatto in tempo a salvare quelle vite. E ora passiamo al…. >>Ormai stufa, Lyna spense la TV.
 
<< “Angel” eh? Solo perché manifesto delle ali angeliche come decorazione occasionale non vuol dire che merito questo nome >> Pensò fra se mentre finiva d’indossare l’uniforme scolastica.
Una volta finito, si diede un’occhiata allo specchio: alta circa 1,63 m, capelli cerulei lunghi fino a metà della schiena e legati con tre code: due laterali che gli arrivavano  fino alle orecchie e una dietro fino alla fine del collo, mentre un ciuffo gli cadeva davanti alla fronte; fisicamente era abbastanza longilinea e il seno era sullo standard, ne troppo piatto, ne troppo abbondante; le gambe erano lunghe e bene in carne e infine si concentro sul viso, carino, occhi verdi, naso non troppo vistoso e il neo sulla guancia destra. Infine diede un’occhiata alla sua uniforme scolastica, composta da una giacca color grigio chiaro con i bordi verdi, sotto una camicia color blu e con una cravatta rossa e infine la minigonna dello stesso colore della giacca ma con righe rosse all’estremità, mentre delle calze blu scuro coprivano le gambe. La ragazza fece una piroetta su se stessa per vedere se l’uniforme gli donava ed effettivamente era così.
 
<< Mhh… >>  mugugnava fra se << Si, direi che mi va bene >>
 
<< Lynaaa. >>  Tea l’aveva chiamata dalla cucina << E pronta la colazione >>
 
<<  Ah.. ehm.. Si arrivo! >> e uscì dalla camera ormai spoglia dopo averle dato un ultima occhiata.
 
Scese giù e Tea, che era già pronta ad accompagnarla, la guardò con sguardo amorevole per via dell’uniforme che le calzava a pennello
 
<< Ahhh, che carina >> e sembrava che gli stessero per spuntare dei cuoricini al posto degli occhi << Devo dire che l’uniforme ti sta d’incanto. >>
 
<< Ehmm, tu dici Tea? >> rispose la ragazza esclamo un po’ imbarazzata mentre si riguardava l’uniforme.
 
Le due coinquiline fecero colazione ma il tempo passò e per loro era quasi tardi.
 
<< Allora Lyna, vogliamo andare? >> e la ragazza annui.
 
Presa la cartella scolastica e la valigia le due uscirono di casa, ma prima Lyna si girò in direzione dell’interno e s’inchinò a mo’ di ringraziamento. Peccato che Lyna stava prendendo la cosa troppo sul serio visto che stava facendo un vero e proprio discorso di commiato:
 
<< Ringrazio queste mura per l’ospitalità offertami per questi 5 anni. Or dunque, e l’ora del mio congedo. >> e in tuta risposta, Tea si mise a ridere.
 
<< Ahahahah, Lyna, ma che fai? Guarda che puoi tornare qui per le vacanze e alla fine del diploma quindi non è una separazione definitiva. >> disse lei divertita.
 
La ragazza non potè fare a meno di diventare rossa per l’imbarazzo. Poco dopo, ristabilita la calma, le due erano già in macchina, dirette verso la fermata del servizio spostamento settori. La PURE SKY ACCADEMY, la scuola dove Lyna e diretta, si trova nel settore 21. Durante il tragitto alla stazione, Tea e Lyna conversarono fra loro e fu Tea a prendere l’argomento:
 
<< E la prima volta che frequenti la scuola vero? Almeno qui, s’intende. >>
 
<< in effetti e vero >> rispose lei << Ed e per questo motivo che sono un po’ nervosa, complice il fatto che ci sarà gente, specialmente coetanei, che non conosco. A complicare il tutto ce il mio falso profilo ufficiale creato ad Hoc per l’occasione >> e sulla questione curriculum, Lyna guardò Tea di traverso.
 
<< Effettivamente ho un pochino esagerato nel rendere le cose troppo crude >> rispose lei imbarazzata, anche se, in cuor suo, non ci sarebbe stato da ridere se le cose costruite sopra per Lyna fossero vere.
 
Per rendere credibile l’isolamento sociale della ragazza durato 5 anni (seppur con rade uscita in compagnia di Tea) e l’aver studiato da autodidatta, venne messo in scena che Lyna fu vittima di bullismo alle medie prima dalla classe e poi dall’intera scuola e Tea, preoccupata delle condizioni della ragazza, la segui approfittando di un giorno libero di lavoro, scoprendo i massacri quotidiani ai danni della ragazza e portandola via da li. Per rendere realistiche le pochissime uscite di casa, venne simulata un fobia per le masse mentre, per le sue abilità di lotta (esclusi i suoi poteri), si adoperò per la scusa dei corsi di autodifesa. Gli studi in solitaria, invece, erano l’unica cosa vera di questo contorto profilo. Il panorama che si vedeva fuori dall’auto era mozzafiato, dal momento che la città era in pieno movimento sin dalle prime ore, con macchine in continuo via vai e servizi pubblici indaffarati nel loro ruolo, mentre nei maxi-schermi venivano trasmesse le più disparate notizie di attualità, solo che quel giorno la maggior parte di esse riguardavano l’argomento ANGEL. La gente continuava a chiedersi se lei sia effettivamente un’eroina o una minaccia, mentre si discuteva della sua presenza al funerale dei bambini. Vedendo ciò Tea chiese a Lyna con evidente preoccupazione:
 
<< Lyna…. Ieri sei di nuovo intervenuta vero?  >> a riprova del fatto che Tea sapeva delle “uscite” di Lyna nei panni di Angel.
 
<< Proprio così… e da come avrai sentito presenzierò al funerale dei bambini per ammenda di non avere fatto in tempo >> rispose lei con fare serio, come se fosse un’altra persona quando si toccano certi tasti.
 
<< Senti; >> continuo la donna << So che vuoi renderti utile per questa città ma dovresti evitare di esporti troppo, altrimenti potresti correre guai seri. E se continui così va a finire che ti distruggerai fisicamente e psicologicamente. Sei una veterana di battaglie, non ce dubbio, ma non puoi andare avanti all’infinito. >>
 
<< Questo lo so, ma purtroppo >> e il tono della ragazza era vicino all’irritazione << è la mia natura, ed effettivamente non posso rimanere a guardare mentre la gente soffre, quindi sono costretta. Da dove vengo io sono stata addestrata a intervenire in ogni dove ed e per questa volontà che ho dovuto combattere battaglie su battaglie, ma almeno li avevo degli amici, e che amici. Ora sono sola e non posso fare, per ora, affidamento su nessuno; specialmente quella Fairy >> ricordandosi del freddo gesto compiuto dalla figura in armatura la notte scorsa.
 
<< Con lei è difficile ragionare dal momento che collabora con le forze speciali. Ma almeno Crow e Ogre non si sono fatti problemi della tua presenza, e, anzi, ne hanno tratto giovamento >> continuò Tea nel tentativo di calmare la ragazza ma la preoccupazione di Lyna passò su un’altra cosa:
 
<< Più che altro e perché sono preoccupata su l’equipaggiamento di Fairy. Emana un’aura simile alla mia e quindi penso che abbia “quel” potere, e se fosse così non dovrebbe usarlo, anzi, non dovrebbe nemmeno averlo >> e pensare a quel particolare la faceva sudare freddo ogni volta
 
<< Ne parleremo un’altra volta. Guarda, siamo arrivate >> intervenne Tea per calmare la ragazza.
 
La macchina si fermò in una fermata del servizio trasporto-settori dove ad attenderli vi era una donna sui 40 anni (la ragazza sa intuire ad occhio l’età media di una persona, ovviamente senza dirlo), con un registro in mano, quindi doveva, da come Tea ne aveva parlato, essere la professoressa responsabile della classe dove la ragazza avrebbe trascorso il suo periodo scolastico nell’anno corrente, visto che le lezioni erano cominciate da già due settimane. Il particolare meeting fu ideato per il fatto che Tea e la professoressa erano compagne di scuola in passato, quindi la cosa tornava a vantaggio per entrambe.
<< Tea! Come stai? >> E le due donne di batterono il cinque.
 
<< Energica come sempre non e vero, Yukari? >>  e mentre cominciarono a chiacchierare del più e del meno dell’argomento “Vecchi tempi”, Lyna osservò la scena con una, seppur contenuta, invidia di questo rimpatrio, che lei non potrà mai godere. << ….. comunque lei e Lyna. Ehi Lyna? >>
 
<< Eh? Ah… si >> disse balbettando mentre riprendeva il contatto con la realtà.
 
<< Molto piacere, Lyna Takahashi >> rivolgendogli un inchino << da come avrai capito, ti trovi davanti alla tua prof.ssa responsabile per quest’anno. Sono Yukari Yazawa, molto piacere >>
 
<< M…Molto piacere…. P. Professoressa Yazawa >> rispose lei dopo averle stretto la mano
 
<< Puoi chiamarmi Yukari! >> disse per evitare troppe formalità e in quel momento suonò l’altoparlante:
 
<< Il treno per il settore 21 parte fra tre minuti, invitiamo i passeggeri interessati a prendere posto. >>
<< Acc… sarà meglio andare >> e mentre Yukari saliva nel treno, per Lyna e Tea era ora di salutarsi.
 
<< Allora io vado, Tea >> disse cercando di contenere la tristezza di doversi separare da lei << Beh… ci vediamo a…. >> non concluse la frase che Tea prese la ragazza e la strinse forte a se e, mentre la ragazza aveva la faccia affondata nel petto di lei, verso giusto un paio di lacrime mentre la donna la consolò.
 
<< Mi raccomando, non avere paura e cerca di essere naturale. Sei una ragazza coraggiosa e forte e so che ce la metterei tutta. Mi racconterai tutto quando ci rivedremo ok? >> disse lei in stato di commozione.
 
La ragazza strinse i fianchi di Tea e annui dolcemente e, dopo essersi sciolta dall’abbraccio, si recò nel treno dove Yukari la stava aspettando. Infine il treno partì. Lyna guardò dalla finestra mentre vedeva Tea salutarla affettuosamente da fuori prima che si facesse buio, poiché il treno entrò in galleria, e ci sarebbe rimasto per tutto il tempo del viaggio, ovvero 15 minuti. Per Lyna era iniziata una nuova prova: vivere senza Tea. Vedendo la ragazza triste Yukari decise di vivacizzare il viaggio.
 
<<  Tea è una donna molto gentile vero? Non la vedevo così felice da anni, quando perse marito e figlio per via di un’incidente. Ma grazie a te e riuscita a riprendersi ed andare avanti, così come lei a fatto con te per vie delle tue brutte esperienze >> riferendosi al falso (ma lei non lo sapeva) profilo su Lyna.
 
<< Già. Sono molto riconoscente nei suoi confronti, visto che mi ha tirata su in quest’ultimi 5 anni, e penso che lei mi vede ormai come una figlia e la cosa mi rende molto felice. Grazie a lei ho imparato tutto ciò che dovevo sapere per poter andare avanti >> ma Yukari non capiva che la ragazza parlava in senso letterale, e non sul suo falso profilo, che includeva l’essere stata presa in un orfanatrofio mal gestito << e quindi eccomi qua >>
 
Chiacchierarono per tutto il tempo, discutendo del più e del meno, evitando, per fortuna, l’argomento Angel, e infine scesero alla fermata del settore 21. Dopo pochi metri videro la scuola: la PURE SKY ACCADEMY.
 
<< Lyna….benvenuta alla PURE SKY ACCADEMY. Una meraviglia vero? >>
 
Lyna osservò l’accademia con stupore mentre camminavano nella strada deserta, ancora circondata da fiori di ciliegio, che conduceva al cancello, poiché l’orario d’ingresso era passato da un pezzo, e quindi aveva saltato la prima ora. Mentre camminavano Yukari  introdusse a Lyna le ultime informazioni:
 
<< Ricorda: ora frequenti il secondo anno. Questo istituto utilizza un misto di sistema Europeo e Giapponese, quindi gli anni sono 5, ma ci saranno tutti gli elementi tipici di una scuola nipponica ovvero Club scolastici, fiere e tutto il resto.
 
Alla fine, una volta girato qualche affranto della scuola e dopo aver consegnato la valigia nell’appartamento del condominio vicino alla scuola dove avrebbe soggiornato, arrivò il momento decisivo: si trovarono davanti la classe, la 2-F, e, poiché era già passata la prima ora suonò la campana. Yukari si rivolse a Lyna con fare serio:
 
<< Ok. Si va in scena! >>  e Lyna annui.
 
Yukari entrò e si sentì una voce femminile che recitò in sequenza:
 
<< In piedi >> e si senti un concerto di sedie che stridevano << Inchino >> stavolta niente rumori << Seduti >> e di nuovo il concerto di sedie per il bis.
 
Si sentì Yukari mentre faceva un chissà quale discorso e nel mentre la ragazza si auto-incitava:
 
<< Andrà tutto bene, riuscirò ad adattarmi a questa vita scolastica. Tea e tutti voi da lontano, aiutatemi >>
 
<< Puoi entrare >> fu il segnale di Yukari a Lyna per l’ingresso.
 
La ragazza, seppur un po’ tesa, entro a passo deciso all’interno della classe e, mentre scriveva il suo nome alla lavagna, Yukari fece le presentazioni
 
<< Lei è la nostra nuova compagna di classe. E uscita dopo 5 anni d’isolamento sociale a seguito di spiacevoli episodi alla medie, quindi non mettetela in difficoltà, Ok? Allora Lyna, presentati >> e Lyna si presentò davanti alla classe.
 
 
 
<< Da oggi sono la vostra nuova compagna di classe. Io……io sono Lyna Takahashi. – fece un inchino profondo – piacere di conoscervi – e rialzo lo sguardo che era molto deciso.
 
I compagni di classe rimasero a bocca aperta non solo per la ragazza ma anche per le sue generalità completamente nipponiche. Infatti, il governo della culla, a seguito di spiacevoli episodi di razzismo, decise di abolire le nazioni delle persone in favore di un’unica comunità basata sulla convivenza di esseri umani. Per tale motivo la popolazioni di tutte le Aree sono sempre multi-etniche. Dal punto di vista di Lyna la prima impressione sembrava positiva, dal momento che i suoi compagni di classe la guardavano con molto interesse; sarà per l’aspetto fisico ( in effetti, non si vedono molte ragazze con capelli cerulei oggigiorno) o per il fatto di essere una studentessa trasferita, o per il suo nome e cognome. Rimase il fatto che aveva già preso interesse, cosa che gli andava bene, oppure no?
 
<< Ehm…. Scusi professoressa ma… non vedo un banco libero >> e tutta la classe appena se ne accorse scoppiò a ridere mentre Yukari reagì con fare comico
 
<< Acc…. Me ne sono dimenticata. Torno subito >> e in meno di tre secondi corse fuori dalla classe per andare a fare domanda per il banco.
 
Nel frattempo la classe cominciò a tempestare Lyna di domande mandandola immediatamente nel panico ma, per fortuna, una ragazza si alzò per rimettere l’ordine:
 
<< Ok ok. uno alla volta  >> disse la ragazza, e tutti obbedirono senza discutere.
 
E mentre i compagni gli facevano domande di vario tipo, e rigorosamente uno alla volta, Lyna, mentre rispondeva come poteva, osservò con interesse la ragazza che intervenne per ridare l’ordine: alta quasi quanto lei, ma un po’ più bassa, capelli bianchi un po’ arruffati di sopra e lisci nei lati, occhi rossi come il fuoco (quindi Lyna ipotizzò che era albina) e per il resto era molto simile a lei tranne per il seno, un po’ più grande, e la carnagione mulatta. Uno dei compagni, un ragazzo che aveva i capelli marroni arruffati nella parte superiore mentre nei lati li aveva lisci, occhi blu, indossava gli occhiali e aveva una statura che lo faceva apparire come uno studente delle medie, intervenne sulla curiosità.
 
<< Ehi Nana, la nuova ti sta osservando >> disse con fare un po’ sarcastico.
 
<< Natsuki, per l’amor del cielo; cerca di essere più garbato >> rispose una ragazza alta e slanciata con un fisico da modella e aveva i capelli biondi che le arrivavano fino alla nuca e con una parte che le coprivano la fronte e aveva gli occhi rossi<< però Nana, Natsuki ha ragione. Non dovresti presentarti? >> e la ragazza in questione si avvicinò a Lyna mentre esordì come se avesse il senso di colpa
 
<< In effetti ha ragione >> e raggiunse Lyna << Scusami se non mi sono ancora presentata: Io sono Nana Morinaga, e sono la rappresentante di classe >> e nel mentre gli tese la mano >> se hai bisogno di qualcosa rivolgiti pure a me. Piacere di conoscerti >>
 
<< Piacere mio >> e gli strinse la mano << spero di trovarmi bene qui, e credo proprio che dovrò già chiederti qualcosa, ovvero….. >> ma non fece in tempo a domandare che si aprì la porta della classe ed entrò Yukari seguita un omone tipo bodyguard che portava banco e sedia per Lyna.
 
<< Mi spiace interrompere la conversazione >> disse l’insegnante a metà fra dispiaciuta e autoritaria << ma continuerete dopo. Su gente, seduti che s’inizia >> e, sistemati banco e sedia proprio vicino a Nana, Lyna si sedette.
incominciò la lezione. Lyna scoprì che Yukari insegnava letteratura, cosa che l’affascinava fin da subito, in quanto molto del tempo che spese durante gli ultimi 5 anni erano dedicati alla lettura. Ed era sempre molto affascinata dalla fantasia che gli scrittori di questo mondo, del passato e di oggi, sapevano esercitare, e che trasmettevano nelle righe che loro imprimevano di sentimenti e ciò rese la lettura un bel passatempo per la ragazza. Magari più tardi poteva parlarne con Yukari, ma ora entrò in modalità letteratura per via della lezione. Passarono le ore e si fece l’intervallo. Mentre la maggior parte andava in mensa o altrove per pranzo, Lyna preferì rimanere in aula a mangiarsi il pranzo di casa preparatosi per l’occasione, quando Nana e i due ragazzi di prima, che l’avevano, per certi versi, ripresa, si avvicinarono a lei.
 
<< Ehi Lyna, possiamo unirci a te? >> esordì Nana.
 
Lyna entrò subito in modalità dubbio; già al primo giorno a pranzare con dei coetanei? Alla fine annui e si formò un gruppetto.
 
<< Permettimi di presentarti i miei amici d’infanzia >> e Nana cominciò le presentazioni << il piccoletto qui è Natsuki Ishida >> e il ragazzo fece lo sguardo seccato per l’epiteto << mentre la bomba sexy è Junko Amano >> e la ragazza si unì a Natsuki per lo sguardo traverso.
 
I due strinsero la mano a Lyna, che decise di non interrogarsi del fatto che tutti i ragazzi conosciuti fossero Giapponesi.
 
<< Benvenuta fra noi Lyna. Com’è la tua impressione qui? >> domandò Junko con fare gentile ma Natsuki, che sembrava un campione di attaccamento brighe, intervenne.
 
<< Junko >> e squadrò la ragazza a mo’ di rimprovero << e il suo primo giorno, quindi dagli il tempo di ambientarsi >>
 
<< Ahahah, non preoccuparti >>  Lyna non poté fare a meno di ridere per il fatto che Junko si era fatta piccola per la ripresa << Col tempo mi abituerò. Per ora qui non mi trovo male >>
 
<< E aspetta di vedere cosa si farà più avanti >> intervenne Nana con ovvietà << ti divertirai un mondo, proprio come negli Anime >> e nel citare il termine di animazione Giapponese, gli altri due ragazzi si paralizzarono per un secondo
 
<< Sempre a tirare fuori gli anime eh, Otaku da strapazzo? >> dissero in coro i due contro Nana con evidente imbarazzo.
 
<< E che male ce se a una persona gli piace una cosa? >> intervenne Lyna << Anche a me piacciono. Ogni tanto me li vedo e…. >> non concluse la frase che, poco dopo, Nana si avvicino a Lyna con sguardo luccicante
 
<< Davvero? Cosa ti piace di loro? Quale e il tuo preferito? Oltre agli anime ti piacciono le cose da Otaku? >> e continuò a domandare a mitraglia mentre si avvicinava sempre di più ad una imbarazzata Lyna.
 
Ma all’improvviso Nana si sbilanciò a cadde addosso a Lyna e le due ragazze precipitarono a terra dolorosamente. Natsuki e Junko accorsero per aiutare le ragazze cadute e videro una scena molto imbarazzante: Le due a terra con Nana sopra Lyna e con i volti parecchi vicini da arrivare a sfiorarsi per poco le labbra; e inoltre Lyna stava palpando il seno di Nana. Accortasi entrambe della posizione ambigua si scansarono in tutta fretta con imbarazzo e mostrarono chiaramente il volto arrossato. 
 
<< Ah… s…scusami tanto!! >> disse una spaventata Nana.
 
<< F…Figurati, non preoccuparti!! >> rispose Lyna in evidente stato confusionale.
 
Fortuna che suonò la campana e ricominciarono le lezioni. Conclusa la giornata arrivò Yukari e si rivolse a Lyna.
 
<< Senti Lyna, puoi seguirmi un secondo? >>
 
<< Nessun problema >> E mentre usciva dalla classe vide Nana, Natsuki  e Junko e dovette avvisare loro che doveva andare con Yukari per poi uscire dalla scuola e andare al suo appartamento.
 
<< Scusatemi, ma per oggi e tutto. Continueremo a parlare un’altra volta ok? >> e una congedatosi dal trio seguì Yukari.
 
Ma neanche il tempo di fare due passì che Lyna urtò qualcuno.
 
<< Ahia…. Chiedo scusa >>
 
<< Ma tua guarda chi dovevo urtare… pensavo fossi Nana! >> disse con evidente tono di nervosismo la persona urtata, che era una ragazza.
 
Oltre all’evidente aria da Snob, ciò che colpì molto Lyna sulla ragazza fu il suo aspetto che sembrava uscita dalla aristocrazia Francese, in quanto aveva i capelli neri e con una capigliatura settecentesca, ciglia molto sviluppate e occhi verdi smeraldo ben evidenti.
 
<< Forse e meglio che vi presenti: Lyna, lei è Cecile Ikeda, presidentessa del consiglio studentesco >> disse Yukari per fare le presentazioni.
 
<< Oh.. piacere mio >> disse sorpresa Lyna mentre s’inchinò un po’ goffamente << almeno un nome diverso dagli altri >> pensava in quel momento.
 
<< Uhhh… e così tu saresti la nuova studentessa? >> disse con fare un po’ acido mentre le stringeva cortesemente la mano << Spero che Nana non ti abbia causato problemi. Scherzi a parte…. Benvenuta e piacere di conoscerti. Per qualunque richiesta rivolgiti pure a me o a uno dei membri…. >>
 
<< Di cui io sono vice-presidente >> intervenne Nana arrivando all’improvviso << Dimmi Cecille, qualcosa non va? >>
 
<< Primo, piantala di apparirmi alle spalle, >> disse quest’ultima leggermente irritata << E secondo….. >> e avvicinandosi a Nana, le sussurrò qualcosa all’orecchio e l’espressione di lei divenne tutt’un tratto seria.
 
<< Ho capito…. Scusate ma devo correre.  A domani >>  e, dopo essersi girata, corse velocemente nel corridoio, seguita a ruota da Junko e Natsuki.
 
Poco dopo che i tre sparirono, Yukari riprese il discorso.
 
<< Dunque, stavo proprio cercando te Cecille in modo che Lyna potesse conoscerti, ma a quanto pare non abbiamo già risolto >>
 
<< Se e così, allora mi congedo. >> e cominciò ad incamminarsi verso l’esterno << Ci vediamo domani! >> e andò nel suo appartamento.
 
Quella sera, nel suo appartamento, Lyna cominciò a svuotare gli scatoloni contenenti la sua roba ma dopo un po’ la stanchezza prese il sopravvento e la ragazza, dopo aver cenato con roba a caso presa d’asporto da un fast food,  andò a dormire.  Prima di cedere completamente, ripensò alla giornata appena conclusa ma, stranamente, al primo posto dei suoi pensieri c’era Nana.
 
<< Nana….eh? Sento che è una persona di cui mi posso fidare. Non so perché ma ho una gran voglia di rivederla >> e chiuse gli occhi.

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Capitolo 5
*** Nascita di un’amicizia ***


4.

Nascita di un’amicizia


 
Erano passati tre giorni da quando Lyna aveva cominciato la scuola e in quei periodi era tutto sommato felice, complice pure il fatto che non vi erano situazioni che richiesero il suo intervento come Angel. Una cosa che la preoccupò, invece, era il non poter riuscire ad approcciarsi con Nana, visto che lei, insieme a Natsuki e Junko, era assente da scuola proprio in quei tre giorni. E nonostante ciò, il corpo insegnanti, perfino Yukari, non batteva ciglio. Ma per quale motivo? Mentre pensava, era nel suo appartamento a cenare quando, facendo zapping sul televisore, si ritrovò davanti un altro caso di attacco terroristico ai danni della città; solo che la questione era parecchio….grande. L’artefice era un robot gigante che stava attaccando il settore 78. Era alto circa 120 metri e presentava una colorazione rosso-blu-bianca e, alle sue spalle, svariati mezzi corazzati cercavano in tutti i modi di colpirlo per poi venire ricambiati della cortesia da raggi oculari, missili sparati d’dappertutto, postazioni con torrette laser e due gigantesche spade laser armate nelle mani, oltre ad un cannone termico posto sul petto. Proprio mentre Lyna meditava se intervenire o meno arrivò una figura molto particolare: aveva l’armatura nera, e dava l’idea di essere bell’affilata, slanciata e di statura media, e aveva la voce robotica con un timbro maschile. Quello era Crow, uno dei soldati speciali delle forze di difesa della culla insieme a Fairy e Ogre.
 
<< Questo e, di sicuro, l’avversario più grande che abbia mai affrontato >> disse con stupore il guardiano prima di ricomporsi <<  Altro che robot….è un Super-Robot. Mi dispiace doverlo smantellare >> e con un’espressione divertita si lanciò contro i miliardi di tonnellate di metallo di distruzione.
 
La strategia d’attacco di Crow era semplice ovvero schivare i colpi di laser e siluri con facilità disarmante grazie alla sua incredibili velocità per poi colpire con delle lame laser poste sugli avambracci le giunture delle gambe facendolo cadere in ginocchio, per poi mitragliare con dei proiettili di energia rossi che gli partivano dalla dita le postazioni laser rendendole inutilizzabili. Il robot tentò di colpirlo con le spade laser, ma era troppo lento e Crow le schivò facilmente e con un bel taglio incrociato delle sue lame distrusse il sistema visivo del robot accecandolo.
 
<< Ah troppo facile >> pensò senza accorgersi che una delle braccia gigantesche del robot gli era arrivato addosso e lo scaraventò in un palazzo lontano 3 km. << Ahia, questa l’ho sentita >> disse mentre si rialzava dalla macerie provocate dall’impatto << A quanto pare dispone di un sistema uditivo che gli ha permesso d’individuarmi. E va bene, da adesso sarò rapido, silenzioso e indolore ma prima ho un problema più urgente >> rifletté mentre osservava una colossale onda di calore partita dal petto del robot che lo stava per colpire.
 
Crow attivo la sua rama segreta: delle ali d’energia color porpora tagliente dalla schiena e volò in alto in modo da lacerare i tetti dei piani in modo da uscire dal tetto del palazzo un attimo prima che l’onda di calore lo fuse. Notò che il robot lo stava osservando mentre tento di colpirlo con le spade lanciandogliele contro ma le lacerò con le ali.
 
<< Ora tocca a me, amicone >> e usò la sua mossa finale: generò una sfera nera grande qunto il palmo della sua mano che, dopo essere stata lanciata s’ingrandì, fino a inghiottire il robot. La sfera si alzò fino a raggiungere la medesima altezza di Crow in modo che quest’ultimo possa tagliare la sfera con le ali d’energia attraversandola e la sfera esplose. Del robot non rimase niente.
 
Conclusa l’emergenza Crow volo via mentre le forze dell’ordine conclusero il resto. Lyna osservava sempre con meraviglia i combattimenti di Crow, ma la cosa che la incuteva continuamente era la sua armatura: non era come quella di Fairy ma aveva più o meno le sue stesse capacità e si chiedeva sempre come era possibile una cosa del genere. Il giorno seguente, Lyna entrò in classe e trovo una sorpresa: Nana, che agitò la mano per salutarla, era presente, e la ragazza non poté fare a meno di corrergli incontro felice.
 
<< Nana, ma dove ti era cacciata? >> esclamo Lyna preoccupata << Non ti sei fatta vedere per tre giorni >>
 
<< Scusami ma… mio padre si è sentito male e ho dovuto assisterlo all’ospedale >> ma prima che potesse proseguire cominciarono le lezioni.
 
Prima della pausa pranzo, Lyna, durante il cambio d’ora,  trovò un foglietto con scritto: “Ti aspetto sul tetto alla pausa pranzo”. Si girò e vide Nana, che gli fecce un segno di Ok, quindi il messaggio era suo. Lyna annui, felice di poter parlare di nuovo con lei.
 
Dopo un paio d’ore fu l’ora di pranzo ma prima Lyna doveva andare in bagno ma, durante il tragitto, urtò contro un ragazzo che, senza curarsi di lei, gli fece uno sguardo di schermo. Dall’aspetto e dal tono dedusse che era un teppista, ma decise d’ignorarlo e di andare a fare i suoi urgenti 5 minuti. Qualche minuto dopo Nana entrò in bagno, tra l’altro il medesimo dove vi era Lyna, e vide una scena assurda: Dei ragazzi di 4°-5° anno erano a terra con sguardi lunatici, e, in tutto questo, Lyna era in piedi mentre si sistemava l’uniforme.
 
<< LYNA >> urlò preoccupata per poi afferrare violentemente uno dei ragazzi << Tu; per caso avevi in mente di aggredirla insieme ai tuoi teppisti? RISPONDIMI SUBITO, RAZZA DI FIGLIO DI CHI SO IO! >>
 
Lyna, a sentire quel linguaggio colorito, ripensò a quando fu Fairy a dire tale frase alla scuola elementare. Ma Scacciò subito via quel pensiero e uscì dal bagno trascinandosi Nana dietro, prima che potesse scatenare un pestaggio. Raggiunto il tetto, dove avevano programmato di pranzare, Nana mollò la presa e cominciò a discutere animatamente con Lyna.
<< Perché mi ha trattenuto? Quei maledetti ti avranno aggredita no? >>
 
<< Questo e vero  ma, come avrai notato, ci ho già pensato io a darli i loro 5 minuti >> e il tono della ragazza si fece sinistro << << Dicevano che volevano estorcermi i soldi o mi avrebbero fatto fare un incontro ravvicinato con il WC ma da come hai potuto vedere….. >>  e per continuare dovette utilizzare il suo falso curriculum << Non ci tenevo a subire di nuovo queste cose e per tale motivo ho praticato l’autodifesa. Se non fosse stato per Tea a quest’ora io…. >>
 
<< Ma perché non gli hai raccontato tutto? >> continuò Nana, cercando di essere il più delicata possibile
 
<< Perché non volevo farla preoccupare >> continuò Lyna mentendo << Lei ha già il suo lavoro e non volevo darle ulteriori problemi da quando mi ha tirata su. Eppure lei se ne accorta e, dopo che mi portò via dall’istituto, mi ha rimproverata come se non ci fosse un domani…… prima di consolarmi con tutta la tenerezza che aveva >>
 
<< Lyna…. >> Nana, ignara che era tutta una montatura, si commosse parecchio  e le prese le mani << Perdonami per la reazione di prima. Alla fine la tua era legittima difesa e io non lo avevo capito >>
 
<< Non ci pensare più >> concluse Lyna accarezzandole istintivamente la testa  << E ora di pranzo no? Mangiamo >>
 
Archiviato l’episodio del bagno, le due si sedettero vicino al muretto della porta d’ingresso del tetto e si godettero la pausa pranzo come si deve. Lyna aveva roba della mensa mentre Nana un pranzo fatto a mano.
 
<< Per caso, cucini da sola, Nana? >> domandò Lyna incuriosita sul pranzo della ragazza.
 
<< Si. Io abito in una casa che si trova nel settore 71 che non è lontano da qui >> rispose con fare canzonatorio.
 
<< Ehhhh…. sei sleale >> e per stare in tema slealtà le domandò repentinamente << Perché Natsuki e Junko non sono tornati? >> e ha fatto centro visto che Nana stava quasi per mandare di traverso un boccone.
 
<< Ah…. ecco >> cercò di rispondere lei sudando freddo << Loro si sono dovuti allontanare temporaneamente per fare delle ricerche per conto del consiglio studentesco >> ma stava mentendo.
 
<< Sta sicuramente mentendo. Non sarebbe giusto mandare qualcun altro il proprio lavoro, ma vedrò di stare al gioco >> pensò Lyna che, nonostante non lo dava a vedere, stava ancora pensando all’insulto che Nana urlò nel bagno, tra l’altro con la medesima enfasi che fece Fairy quella notte alla scuola. << Ehh… capisco >> concluse lei recitando.
 
Le due ragazze tornarono a pranzare quando fu Nana a formulare una domanda che mise Lyna in allerta
 
<< Hai visto il telenotiziario ieri sera? >> e, nonostante anche lei stesse cominciando a sudare freddo, rispose
 
<< Si. Devo dire che… quei tre guardiani, ovvero Fairy, Crow e Ogre, sono davvero formidabili come… combattenti o vigilanti, insomma…. come li definisce la gente >>
 
<< Già >> continuò << In Questi ultimi 5 anni la criminalità e veramente salita a livelli terribili ma con fenomeni come loro bene o male si riesce a contenere i danni >>
 
<<  Ma secondo me.. >> intervenne Lyna << ce qualcosa in tutti questi ultimi casi di cronaca nera…. quasi come fossero organizzati o programmati… come se qualcosa o qualcuno stesse manovrando tutto >>
 
<< Devo ammettere che hai una fervida immaginazione lo sai? La tua idea mi piace  >> concluse Nana dopo una sonora risata
 
<< Di questa… Angel invece, tu che ne pensi? >> e Lyna, poco dopo, si pentì amaramente di aver detto una domanda del genere.
 
Nana, al sentire quel nome, rimase un attimo ferma e immobile per poi cercare di essere il più razionale e composta possibile
 
<< Penso che…. effettivamente non ne ho idea di come definirla. Ammetto che ha un modo di pensare e agire molto diverso e ciò non la rende di buon occhio ad una prima impressione. Ma dal momento che, come gli altri, da il massimo nella salvaguardia della culla, allora e un bene che sia apparsa >>
 
Lyna, nell’animo, era molto felice che una persona l’aveva, seppur involontariamente, stimata. Ma decise di cambiare discorso e fare il passo decisivo; il vero obiettivo che si era prefissato su Nana per quando l’avrebbe incontrata di nuovo, e questo era il momento adatto.
 
<< Senti Nana: Vorrei che tu….. >> deglutì per lo spavento ma poi si fece coraggio << io vorrei diventare tua amica >>
 
DI fronte alla richiesta così sorprendente e sincera della ragazza Nana rispose con tono solare
 
<< Oh Lyna! >> e gli mise un braccio sulle spalle ma Lyna non sembrava scomporsi << davvero nobile da parte tua; davvero. Senti…. Se vuoi cercarti degli amici, io posso essere la tua prima amica; che ne pensi? Ci stai? >>
 
A tale richiesta, Lyna era felice e non riuscì a nasconderlo, quindi le tese la mano
 
<< Spero di trascorrere dei stupendi 4 anni insieme a te; Nana >> e le rivolse un sorriso davvero suadente che ammalio Nana.
 
<< Anch’io spero di trascorrerli insieme a te; Lyna! >> e sorridendo le strinse la mano e, poco dopo, si sorrisero a dolcemente a vicenda.
 
Mancavano si e no 3 o 5 minuti al termine della pausa pranzo ma prima di tornare in classe Nana propose a Lyna un’idea molto strana.
 
<< Senti; so che è un po’ presto ma potrei fermarmi a cena da te stasera? Così t’insegno a prepararti il pranzo da casa >>
 
<< Mhhh….ma si, perché no? Sarebbe la prima volta che inviterei un’amica a casa, o dovrei dire appartamento… prima però dovrò svuotare tutte le……. ehi ma mhhhhhh…. >>
 
Nana le aveva messo una mano in bocca per non parlare mentre si sentivano dei bisbigli dalle scale che recitavano in sequenza cose del tipo “Avete saputo che nel settore 36 si sono sprigionati degli incendi” e, mentre le voci continuavano, Lyna era paralizzata
 
<< Il settore 36 e dove abito >> esclamo preoccupata << non sarà ché AHHHHHH >> e si accasciò a terra dolorosamente
 
Quella sensazione di nausea che l’avvertiva di un malefico intento, e che precedeva i suoi interventi nelle vesti Angel, le indicò che stava accadendo qualcosa di terribile…. a casa di Tea. Senza fare vedere a Nana i suoi occhi che avevano cambiato colore, corse via a velocità da maratona. La donna era in serio pericolo.
 
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** Le memorie di un primo incontro ***


5.

Le memorie di un primo incontro


 
Ignorando il fatto che Nana la stesse seguendo per preoccupazione, Lyna si precipitò fuori dalla scuola dopo aver saputo degli incendi nel settore 36, preoccupandosi dell’incolumità di Tea. La fortuna voleva darle una mano visto che, dopo pochi metri di corsa, un Taxi correva sulla strada e la ragazza fece segno di fermarsi. Una volta saltata a bordo venne accolta da una voce proveniente da un intelligenza artificiale, che funge da guidatore del veicolo: << DOVE – LA – PORTO, SIGNORINA? >> esordì il guidatore computerizato.
 
<< Mi porti al settore 36, e in fretta >> richiese Lyna con il fiatone  ma non ottenne la risposta sperata
 
<< SONO – SPIACENTE, MA – NON – SONO – AUTORIZZATO – A – DESTINAZIONI – ESTERNE – ALLA – MIA – AREA – DI – COMPETENZA >> rispose la I.A del taxi in modo da far ritornare alla mente, in modo spiacevole, della ragazza che i servizi di trasporto di un settore sono limitati al proprio, escludendo i moduli appropriati.
 
Lyna stava per uscire, meditando di assumere i panni di Angel per raggiungere la villa a piedi, quando Nana balzò d’improvviso all’interno del veicolo << Così non vai da nessuna parte >> disse lei in tono serio mentre tirò fuori una specie di carta magnetica che poggiò al monitor del cruscotto.
 
<< IDENTITA’ – SPECIALE – RICONOSCIUTA >> disse l’I.A con lo stesso tono << AI – SUOI – ORDINI – COMANDANTE – IN – SECONDA >>
 
<< COMANDANTE IN SECONDA? >> pensò Lyna di soprassalto al sentire quelle parole.
 
<< Al settore 36 >> ordinò Nana all’I.A con fare serio << E’ un ordine >> e, poco dopo, il Taxi partì per la sua destinazione straordinaria.  
 
Mentre il veicolo imboccò un tunnel speciale che lo fece uscire dal settore 21, le due ragazze discusero animatamente :
 
<< Che cosa significa comandante in seconda, Nana? >> esordì Lyna a metà fra la preoccupazione e la curiosità << Sei nelle forze militari in copertura o cose del genere? >>
 
<< Prima di risponderti, voglio assicurarmi se tu sei una persona che sa mantenere dei segreti >> rispose Nana come se fosse una specie di militare
 
<< E per cose tipo segreti militari e affini, vero? >> continuò Lyna << Se vuoi sapere la verità, non sono cose che m’interessano. Quindi, figurati se vado a raccontare ai quattro venti segreti militari se la mia ricompensa sarà roba come segregazione o altre carognate del genere >>
 
<< Molto forbita da parte tua, ma va bene >> concluse Nana << ma, più che altro, non lo faccio perché riguarda le forze di difesa, ma perché >> e fece una pausa <<  fra amiche non esistono scemenze come debiti o segreti >>
 
Lyna rimase stupita dalla risposta della ragazza, ma non poté fare a meno di percepire della sincerità nelle sue parole << Dipende poi dai segreti che una persona si porta dietro >> ribatté poco dopo << Ma ora non è il momento per queste cose. Adesso la mia priorità è un’altra >> concluse infine per non perdere la calma.
 
<< Anch’io ho una priorità, Lyna. Mi auguro solo che ne te ne Tea ne veniate coinvolte >> pensò Nana preoccupata.
 
Ancora un paio di minuti e sarebbero uscite dal tunnel per raggiungere la casa di Lyna, ma per quest’ultima quel paio di minuti sembravano un’eternità data la preoccupazione della ragazza per Tea << Non deve succedere! Non deve succedere! Non deve succedere! Non deve succedere!...... >> continuò a ripetersi nelle testa insieme a qualcos’altro << Dopo tutto quello che lei ha fatto per me…..! Dopo tutto quello che ha fatto per me!.... >> e, oltre quelle frasi, delle immagini si proiettarono inconsciamente nella sua testa: Il momento del loro primo incontro.
 
Era una notte di pioggia, con qualche lampo sporadico, quando in una landa desolata, nei pressi di una foresta situata in una schiera di ville del Settore 36, atterrò  una specie di meteorite fatto di luce che fece un enorme cratere di un bel po’ di diametri. Da esso sbucò una ragazza. Era avvolta in un lampo di luce che poco dopo svanì dal suo corpo lasciandola completamente nuda e, confusa, si guardò intorno. Lieta di non aver provocato danni, poiché era apparsa direttamente dal cielo da un varco inter-dimensionale, si accorse di essere in una specie di foresta, solo che vi erano delle luci in lontananza e si sentivano dei rumori a lei sconosciuti. Cercando di contenere il panico che le si era formato strinse una specie di sfera bianca che emetteva una debole luce ed era incrinata.
 
<< Vega…… Vega…… perché non mi rispondi, Vega? >> pensò la ragazza in preda al panico.
 
Dovette bloccare la sua disperata invocazione, che all’improvviso, sentì dei rumori e delle figure muoversi in modo irregolare e le segui incuriosita, anche perché aveva percepito intenzioni losche grazie ad una specie d’istinto. Riuscita a non fare rumore, si nascose dietro un albero e vide uno spettacolo non molto piacevole: Due energumeni con tatuaggi e piercing circondavano una donna sui 35-40 anni mezz’addormentata e legata e imbavagliata intorno ad un albero. Ma la cosa che stupì la ragazza e che comprendeva quello che stavano dicendo, come se fosse la sua stessa lingua, seppur con qualche differenza d’intonazione, ma quello che stava ascoltando la faceva sentire male.
 
<< Ehi fratello >> disse uno dei tizzi << non pensi che dovremmo lasciarla qui e scappare con la grana? In fondo in questa foresta non ce molto che possa fare >>
 
<< Si si, continua a lamentarti. >> ribatté l’altro mentre aveva assunto un aspetto che fece nauseare la ragazza << La lasceremo qui, ma prima possiamo divertirci un po’ no? In fondo quella li e rimasta vedova da poco più di un mese e non sembrava in vena di voler tirare avanti. Non reagisce nemmeno >>
 
La situazione era chiara alla ragazza e al solo immaginarsi la cosa stava per vomitare; doveva fare qualcosa. Senza pensarci due volte trovò un sasso e lo tirò in testa al tizio che stava per allungare le mani alla donna centrandolo in pieno.
 
<< Ahi… ma che ca….. >> Non completò la frase che la responsabile sbucò dal cespuglio dove aveva origliato e li guardò in cagnesco.
 
<< Non so dove mi trovo ma una cosa è certa: Voi maschi fate schifo ad approfittare di una donna in questo modo >> pensò lei rabbiosa mentre camminava lentamente in loro direzione.
 
I due tizi fischiarono per lo spettacolo che la ragazza stava incautamente offrendo, ovvero mostrare loro le sue figure, e cominciarono a studiarla con fare lercio.
 
<< Uhhhh, che bellezza ci offre la natura. Ehi, bambinetta, ti sei persa? >> e lei, di rimando, digrignò i denti per la rabbia.
 
Invece, diede una rapida occhiata alla donna che apriva gli occhi a fatica, e mugugnava in preda al panico. Impietositosi per la donna prigioniera riprese lo sguardo sui due vandali. I due farabutti si lanciarono avanti con l’intento di farla diventare la loro cena di perversioni  ma finirono per ritrovarsi a terra nei modi più dolorosi possibili: Uno venne atterrato mediante un colpo secco di mano alla nuca preceduto da un rapido movimento della gamba nell’argenteria; l’altro finì sbilanciato da uno sgambetto, seguito da un rapido colpo di ginocchio allo stomaco e concluso da una gomitata alla schiena. I due se la diedero a gambe per lo spavento. La ragazza osservò la donna imbavagliata, abbastanza adulta con un fisico tipico di un’attrice, ma senza rughe nel volto, capelli corvini e occhi azzurri, indossava gli occhiali e aveva il rossetto nelle labbra. Ma della saliva le usciva dalla bocca e aveva uno sguardo assente e inoltre puzzava di una sostanza  che veniva dalla bottiglia che era a terra.  Dopo aver liberato la donna, la ragazza prese la bottiglia.
 
<< A tutta l’aria di essere un’ alcolico >> pensò lei mentre annusava la bottiglia per poi assaggiare il contenuto, solo per sputarlo subito dopo e gettare via la bottiglia disgustata  << CHE SCHIFO! Ma che c’era li dentro? >> pensò mentre si avvicinava alla donna che si stava riprendendo.
 
La donna riprese i sensi e osservava stranita quella ragazza senza abiti << Sei…. sei stata tu a salvarmi, ragazzina? >> domandò la donna a lei con un filo di voce
 
La ragazza annui per poi cominciare a sentirsi la testa girare << Ma che cosa….? Sarà colpa di quella bevanda? >> e tutto si fece buio. 
 
Una volta ripresi i sensi, si ritrovò in un letto e con una camicia da notte più grande della sua taglia. Alzandosi a fatica vide la camera dove si trovava, con una architettura completamente aliena a lei, così come il panorama. Fu però il rumore del televisore, a lei sconosciuto, ad attirare la sua attenzione, così come il fatto di comprendere, anche stavolta, il linguaggio di quanto detto:
 
<< Questa mattina sono stati arrestati due spacciatori di droga >> e quando vennero inquadrati i loro volti la ragazza li riconobbe come i teppisti di quella notte << I due hanno confessato la loro attività e di essere fuggiti dopo essere stati attaccati da una misteriosa figura femminile. I risultati medici non hanno risultato stati d’infermità mentale per via di quell…. >> lo schermò si oscurò del tutto e non produsse nessun atro rumore.
 
<< Se t’interessa saperlo mia cara, non mi sarei ritrovata in quella situazione quella notte se non mi avessero anticipato per bene >> la ragazza si voltò in direzione della voce: era quella donna di quella sera che si stava avvicinando a lei << Io faccio parte delle forze dell’ordine, in particolare nel settore anti-droga e dei casi di corruzione. Quella sera stavo pedinando quei due brutti ceffi ma loro mi hanno colto di sorpresa, pur non sapendo della mia posizione, e se non fosse stato per te… beh, lo puoi immaginare >> e si sedette nel letto vicino a lei e cominciò ad accarezzarle il viso << Ti ringrazio >> concluse mentre continuava ad accarezzarla.
La ragazza, superato lo spavento inziale, appoggiò la sua mano in quella della donna e si fece cullare e fu proprio in quel momento che si accorse del suo aspetto mediante uno specchio, lasciandola di stucco. I suoi capelli biondi erano diventati blu e gli occhi, completamente blu, avevano una forma diversa: un puntino nero su un contorno verde e con un ampio spazio bianco per ambedue gli occhi. Ripresasi dallo spavento, la ragazza rispose alle domande datele dalla donna:
 << Capisci quello che dico? >> e la ragazza annui << Non riesci a parlare? >> e lei annui di nuovo << e, per caso…… non sei di queste parti? Di che Area o Settore sei? >> ma la ragazza non capiva niente e scosse la testa disperatamente << Scusami. Non volevo essere scortese nei tuoi confronti. Se non hai dove andare…. che ne pensi di vivere da me? >> la ragazza rimase sorpresa e, facendo un segno di attesa, cominciò a riflettere
 
<< Non so dove mi trovo e tutto quello che posso fare e cercare di scoprire questo posto e tutto ciò che gli riguardo. Ma quella donna….. mi vuole dare una mano ed è sincera. Infine…. Non ho…. Non ho….. >> e finì per mettersi a piangere << NON HO PIU’ UNA CASA! >> pensò lamentosamente.
 
<< Ehi… che ti succede? >> domandò la donna preoccupata ma la ragazza continuava a singhiozzare come una bambina << E va bene…. se non ce altro modo >> e la strinse a se in un abbraccio.
 
La ragazza non si oppose e si abbandono tra le braccia della donna mentre quest’ultima la consolò.
 
<< Se hai paura rivolgiti a me; se non sai niente rivolgiti a me; se hai bisogno di aiuto rivolgiti a me…. sono a tua disposizione per qualunque cosa avrai bisogno >> e nel frattempo le accarezzò i capelli << Consideralo il mio modo per ringraziarti per avermi aiutato quella notte >> e, una volta lasciata la ragazza, le tese la mano per presentarsi << Io sono Tea. Tea Tezuka. Molto piacere >>
 
La ragazza si asciugò le lacrime e, con un sorriso angelico, le strinse la mano e nel frattempo, pur non potendo parlare, poté far capire con la sua espressione quello che stava pensando << Abbi cura di me Tea >>
 
E con quella frase la girandola dei ricordi di Lyna svanì mentre stava osservando impietrita uno spettacolo orribile. Mentre i ricordi le si erano proiettati, lei e Nana erano arrivate al Settore 36, scesero dal Taxi, videro una gigantesca colonna di fumo, vi erano andate e videro la causa: una villa ingoiata dal fuoco
 
<< TEEEEEAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! >> urlò disperata Lyna. La villa incendiata era casa sua.
 
 

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Capitolo 7
*** Il creatore d'inferni ***


6.

Il creatore d’inferni

 
 
Fregandosene dell’odore acre del fumo, Lyna urlò disperata il nome di Tea mentre corse a perdifiato nella casa ingoiata dalle fiamme, ignorando Nana che le intimava di fermarsi. Ma proprio quando stava per varcare il cancello della villa un getto di fuoco partì dalla porta dirigendosi minacciosamente contro di lei. Tuffandosi di lato, la ragazza evitò la palla di fuoco che prese in pieno una delle autopompe arrivata a domare l’incendio facendola saltare in aria. Lyna si rialzò all’istante ma neanche il tempo di riprendere la corsa che, dalle finestre della villa, partirono dei giganteschi lapilli grandi quanto un’auto che puntarono contro di lei. Nana apparve all’improvviso e afferrò Lyna a se per tirarla fuori dalla portata di tiro delle fiamme e trascinarla dietro le autopompe dei vigili del fuoco, i quali utilizzarono gli idranti per difendersi dai lapilli.
 
<< SEI IMPAZZITA LYNA? >> urlò Nana alla ragazza << PER POCO FINIVI ARROSTO >>
 
<< DENTRO CE TEA, TESTONA >> ribatté la ragazza con i nervi a fior di penne, dimenandosi come una matta per liberarsi dalla morsa di Nana.
 
<< Stammi a sentire Lyna >> contro-ribatté lei ignorando i decisi strattoni dell’altra << Hai visto anche tu quei getti di fuoco no? E chiaro che qualcuno  vuole impedirci l’ingresso >>
 
<< QUINDI MI STAI DICENDO CHE QUALCUNO LO HA APPICATO APPOSTA? >> rispose Lyna continuando ad agitarsi << MA CHI MAI PUO’ ESSERE….. >>
 
<< Hell Tor >> pronunciò rabbioso uno dei vigili << un piromane degno di un culto satanico. Ha già alle sue spalle ben 14 incendi preceduti da rapine e omicidi violenti, e per questo motivo viene chiamato “creatore d’inferni”. Quei getti anomali significano che lui è ancora li dentro a godersi il suo personale risultato prima di scappare >>
 
<< Quindi ce lui dietro a questo disastro. Dobbiamo escogitare un piano per poterlo cogliere in frag…. >> ma mentre Nana stava riflettendo sul da farsi, aveva allentato la presa su Lyna dandole la chance di liberarsi e di gettarsi all’interno << cos… Lyna. LYNA, NO >> ma lei, ancora una volta, la ignorò e si gettò all’attacco per entrare dento la villa.
 
<<  Quindi e stato un essere umano a incendiare la mia casa e quella di altri per puro divertimento? >> pensò Lyna rabbiosa mentre dei getti di fuoco partivano verso di lei << Beh… chiunque egli sia, dovrà vedersela con l’oste ovvero me >>
 
Fregandosene delle reazioni delle persone e di Nana alle sue spalle Lyna schivò con un’incredibile destrezza i lapilli che partirono dall’interno della casa (ignorando che i capelli e l’uniforme avevano preso fuoco per alcuni colpi di striscio) e, una volta sfondata la porta, si ritrovò nell’anticamera dell’inferno. Lei impietrì; vedere le mura dove aveva vissuto negl’ultimi 5 anni, e che erano la sua casa, ormai destinate a essere cumuli di macerie fumanti la facevano sentire male, ma non aveva tempo per questo perché Tea poteva essere ancora li dentro.
 
<< TEAAAAAAAAAAA. TEAAAAAAAAAAAAA. SEI QUI DENTRO TEA? RISPONDIMI >> urlò la ragazza fregandosene dell’aria irrespirabile, ma una sensazioni omicida serpeggiò dietro di lei
 
<< Cerchi qualcuno mocciosa? >> disse un’orribile voce alle sue spalle a cui segui un sinistro rumore di grilletto.
 
Lyna si gettò a terra mentre un ondata di calore le passò sopra. Sfortunatamente la gamba destra venne presa in pieno e la ragazza urlò dal dolore e si dimenò a terra.
 
<< Uhuhuh….. non mi sarei mai aspettato che qualcuno avesse il coraggio di entrare nella mia creazione >> continuò divertita la voce sadica.
 
Lyna riuscì a voltarsi e vide l’aspetto del responsabile: un essere poco raccomandabile, dai capelli a treccia e abiti da teppista punk, col sigaro in bocca e con un gigantesco lanciafiamme che imbracciava con entrambe le mani. Nonostante il dolore alla gamba Lyna mantenne il sangue freddo per poi domandargli  << Dimmi subito dove si trova la signora che abita qui >>
 
<< Quella sciacquetta da quattro soldi è nella sua stanza >> e la cosa la fece rabbrividire << ma ovviamente non ce la farai a raggiungerla, perché sarai già bella che arrosto >> e puntò il lanciafiamme contro di lei.
 
<< Questo e da vedere, demonio >> disse la voce di Nana che piantò un bel calcio volante dietro la nuca del piromane.
 
Nana era entrata con dei vigili del fuoco che si diedero da fare nel domare l’incendio e uno di questi riuscì a lenire il dolore alla gamba di Lyna col del ghiaccio per poi aiutarla ad alzarsi.
 
<< Nana ma… >> Lyna stava per chiederle perché era venuta ma lei la zittì
 
<< Ora ci penso io Lyna. Fidati di me per una volta >> e poi si rivolse al piromane << e così vedo che non ti sei fatto problemi a prendere di mira la casa della mia amica, Creatore d’inferni. Spero che ti sia goduto il tuo lavoro perché sarà l’ultimo >>
 
<< Questo e da vedere…. Figlia del capo delle forze di difesa della culla >> e gli puntò addosso il suo lanciafiamme.
 
Il getto di fuoco parti ma la ragazza lo schivò abilmente e, dopo averlo aggirato,  lo atterrò dolorosamente a terra con una proiezione ma Hell Tor si liberò rialzandosi con una forza sovrumana e, armato della sua arma, fece partire lapilli dal lanciafiamme, che possedeva delle modalità di fuoco multiple, generando un muro di fuoco che bloccò il corridoio che porta alla stanze superiori dove i vigili stavano per dirigersi approfittando della confusione.
 
<< Tsk, è un coriaceo, ma ho un’idea >> e si rivolse agli agenti << Al mio segnale, fate fuoco contro la sua arma >> e ripartì all’attacco.
 
E in tutto questo Lyna rimase stupita dalle incredibili abilità di Nana nel combattimento, quasi quanto le sue. E l’aver sentito che lei è la figlia del capo delle forze dell’ordine gli fece emergere un terribile sospetto. Ma non era il momento di pensarci perché Tea era la sua priorità e, ignorando la gamba dolorante, cercò di raggiungere il piano superiore. Nel frattempo, Nana continuava a schivare i lapilli di fuoco generati dal lanciafiamme di Hell Tor e lo costrinse ad utilizzare il getto. Era la sua occasione: la ragazza scivolò sotto il getto di fiamme e disarmò Hell Tor calciandogli l’arma sopra mentre un agente afferrò la sua arma e sparò a ripetizione contro quella di Hell Tor che venne distrutta. Hell Tor la guardo storto mentre Nana lo prese in giro dicendo: << Mi spiace amico, ma senza il tuo accendino non hai più modo di fare nulla, quindi ti conviene arrenderti e consegnarti alla polizia, che sta arrivando >>  e nel frattempo le fiamme si dileguarono grazie all’intervento dei pompieri mentre una squadra della polizia si mise dietro Hell Tor puntandogli le armi contro; ormai non aveva scampo, ma il piromane non sembrava preoccupato e si mise a sogghignare.
 
<< Che ci trova di buffo? >>  pensò Lyna nervosa mentre saliva alla chetichella, lentamente e a fatica le scale per raggiungere la stanza di Tea.
 
<< Ihih, pensavate che fosse così facile? Osservate la vera essenza del creatore d’inferni!!! >> e dicendo questo tirò fuori dai capelli una specie di prisma rosso-rubino.
 
<< Ma quello è …..? PRESTO TUTTI FUORI >> urlò Nana in preda al panico ma era troppo tardi.
 
<< REVEAL >> urlò il piromane
Una specie di sfera elettrica rosso fiamma partì dal prisma e lo avvolse mentre la sua penombra, all'interno, mostrò un’agghiacciante processo di trasformazione: raddoppiò la sua stazza e fece spuntare delle corna sulla testa, che si stava deformando con un aspetto quasi caprino. Una volta uscito dalla luce si sprigiono una vampata di calore maggiore di prima e i presenti si ritrovarono di fronte ad una vera incarnazione di un demonio: Alto e largo il doppio che era prima, pelle rosso viva e con un volto demoniaco con corna infuocate sulla testa e con gambe pelose, mentre le braccia erano grandi e muscolose.
 
<< Ahahahahahahahahah, allora come la mettiamo? >> canzonò il demone con la voce  diventata carnosa e mostruosa mentre i soldati dietro di lui gli spararono addosso, ma tutti i colpi gli fecero il solletico, e per tutta risposta gli alitò loro una vera lingua di fuoco che li abbrustolì fra atroci sofferenze.
 
 Nana tentò di allontanarsi ma il gigante infernale partì alla carica contro di lei e la colpì violentemente con un montante che la scagliò contro il muro che le crollò addosso.
 
<< Lei è sistemata…. ma manca ancora qualcuno >> disse con soddisfazione il mostro e, con un balzo, sfondò il tetto ritrovandosi al piano di sopra e davanti a Lyna << Cucù >> e la attaccò.
 
La ragazza era terrorizzata dal quel mostro che non si accorse del  violento calcio allo stomaco partitogli contro. La terrificante massa di forza della gamba unita al calore di essa furono un cocktail letale per Lyna che vomitò sangue per l’impatto e volò fino al muro sbattendogli contro dolorosamente. Ma non rimise a fuoco la vista, annebbiatagli per il dolore, in tempo che Hell Tor rincarò la dose arpionandogli la spalla destra con uno dei corni sulla testa che la inchiodò al muro. La ragazza urlò per lo strazio sia per il dolore della ferita, che sanguinava copiosamente, che per le terribili ustioni generate dal corno che era rovente.
 
<< Ma guarda; sembra che la lezione non ti è bastata >> la schernì contro Hell Tor mentre stava per colpirla con un pugno alle testa che gliel’avrebbe spaccata.
 
Lyna non poteva schivarlo. Era frastornata da tutto quel dolore subito dopo eoni che non riusciva a pensare a nulla. Ma per fortuna Nana intervenne. Salì sul braccio del demone, ignorando di bruciarsi, e dai palmi delle mani partirono dei lampi di luce viola che staccarono il corno che bloccava Lyna dalle testa del mostro liberandola. Con un’altra serie di lampi fece indietreggiare il nemico facendolo cadere dalla tromba delle scale, da cui erano arrivati i rinforzi.      
 
<< Lyna stai…. OH MIO DIO >> imprecò Nana vedendo le terribili condizioni dell’amica.
 
<< T…tranquilla, non è nulla >> disse la ragazza con un filo di voce cercando di minimizzare la cosa
 
<< Nulla un corno >> rispose Nana rimproverandola ma non poté proseguire con la ramanzina che Hell Tor tornò con un balzo davanti a loro, seppur stordito dagli attacchi misteriosi della ragazza.
 
La situazione era senza scampo e Lyna non vedeva altra soluzione che assumere i panni di Angel per affrontarlo alla pari, solo che Nana era li e non doveva esporsi. Ma che alternative aveva? Prima però che potesse fare chissà cosa Nana si alzò, incurante dei lividi, e assumendo un espressione seria s’incamminò in direzione di Hell Tor.
 
<< Lo sai che tra amiche non esistono debiti e segreti, giusto? >> disse Nana con tono serio.
 
<< E questo che cosa centra? >> rispose Lyna confusa
 
<< Eheh… ora lo scoprirai >> concluse lei simulando un’espressione divertita.
 
Nana espose il bracciale che teneva nel polso del braccio sinistro e da esso tirò fuori una sfera. Lyna, vedendola, riconobbe delle sensazioni a lei familiari, visto che percepiva in quella sfera qualcosa di potente….. qualcosa che solo lei conosceva
 
 << Ma quella è…… no…. Non può essere: UN ARTEFATTO? >>
 
Nana alzò la mano che impugnava la sfera e intonò a gran voce:
 
<< EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOKEEEEEEEEEEEEEEEEEEE >> e una specie di coro invisibile rispose così:
 
 << AAAAAAAAAAAAAAAAAALLLLLLLLLTAAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIIIIIIRRRRRRRRRRR >>  e a quelle parole Lyna atterrì.
 
Dalla sfera uscì un aura rosso grigia che assunse dietro Nana l’aspetto di una gigantesca figura femminile dalle orecchie a punta e dalle ali appuntite. Poco dopo la figura circondò la ragazza annerendogli la pelle e con gli occhi che divennero completamente gialli mentre i capelli divennero rossi legati a due codini lunghi fino alla schiena. Infine uscirono i pezzi di un armatura che si posarono in varie parti del corpo quali: petto, fianchi, gambe e braccia, mentre il volto venne ricoperto da un casco che richiamava la figura di un volto elfico con orecchie a punta e luci dorate nella zona degli occhi. L’armatura era di colore Rosso-Bianco.
 
Lyna, sconvolta, ha assistito all’apparizione di Fairy ed esclamo sottovoce: << Nana…….tu….tu sei Fairy. Come è possibile? Come puoi tu usare i poteri di un artefatto? >>
 
Completata la trasformazione, Nana, nelle fredde e serie vesti di Fairy, si rivolse a Lyna  con una voce quasi robotica: << Scappa Lyna. A quello ci penso io >>
 
Ormai ripresosi, Hell Tor torno all’attacco balzando addosso alle ragazze con un’aura infuocata intorno a lui
 
<< Ma guarda, sono fortunato. Non capita tutti i giorni di uccidere la famosa Fairy >> disse lui con fare di sfida.
 
Ma appena a mezz’aria si ritrovo con un calcio allo stomaco da parte della guerriera e, armata delle sue famose pistole, gli fece esplodere colpi su colpi addosso, ma incredibilmente ne uscì solo intontito ma non ucciso.
 
<< Ah! Pensavi che i tuoi insulsi colpetti laser avessero effetto? Illusa >> e cominciò a sparare sfere di fuoco a raffica dalle mani, bloccate a metà dagli spari delle pistole e in poco tempo avvenne una vera e propria sparatoria alla Western. Con un cambio di modalità d’attacco, Fairy sparò raggi laser fissi in parallela  a Hell Tor distraendolo in modo da afferrarlo per il collo.
 
<< BOOST >> e dalla schiena di Fairy spuntarono un paio di ali angeliche di colore rosa e spiccò il volo portandosi a presso Hell Tor all’esterno, ma non prima di aver dato ordine alle forze in zona << Domate l’incendio e portate fuori chi si trova al suo interno, non importa se vivi o morti >>.
 
Approfittando della confusione di agenti e pompieri di riserva entrati Lyna, seppur dolorante riuscì, a raggiungere la stanza diTea ma, dopo aver sfondato la porta, l’euforia si trasformò in orrore: << TE……a.a.a.ah >> e un’altra raffica di ricordi le partirono dalla mente, risalenti, stavolta, alla sera prima del l’inizio della scuola della ragazza.
 
Era l’una di notte passata e Lyna, per l’euforia mista a preoccupazione della nuova esperienza, non riusciva a chiudere occhio. Tea se ne accorse e la rincuorò in tutti i modi possibili ma alla fine gli fece una domanda che non aveva mai avuto il coraggio di rivolgerle prima di ora: << Dimmi Lyna: Sono stata brava a mantenerti in questi 5 anni? Dato che non potrò sapere cosa succederà vorrei chiederti un’ultima cosa: Sono stata una brava Mamma vero? >>
 
A questa domanda Lyna rimase sorpresa. Lei non aveva mai avuto dei veri genitori, poiché quelli naturali morirono quando aveva 4 anni e fu cresciuta da tutori insieme alla sua sorellina insieme ad un fratellino adottivo. E in quel momento le balenavano i ricordi di quegli ultimi 5 anni insieme a Tea, da quando l’ha tirata su tutta sola e smarrita, da quando l’accolse nella sua casa, quegli ultimi 5 anni trascorsi insieme a lei mentre imparava man mano sul mondo dove ora abitava, ma non aveva mai provato le sensazioni di vivere accanto ad una donna gentile che l’aveva accudita per tutto questo tempo. Era questa una madre? Alla fine rispose, tra mille sussulti e tremoli: << s..s…s….SI >> e gli vennero gli occhi lucidi.
 
<< Meno male. Pensavo di non riuscire a essere una madre degna per te. Sono molto felice >> rispose la donna, anch’essa con gli occhi lucidi << << Sono sicura su molte cose: farai in modo che altri non soffrano, e aiuterai chi ha bisogno. Conoscerai sempre più persone e le aiuterai come meglio puoi. Diventerai una donna capace che riuscirà a superare tutte le prove e……. un giorno troverai il modo di tornare al tuo mondo di origine >>
 
 << Da quando sei diventata veggente….. Mamma? >> e le due risero di gusto.
 
E il ricordo del dolce sorriso di Tea svanì perché ora, di lei, non rimase nient’altro che un ammasso nero simile alla carbonella di del barbecue a forma di donna, appesa nel muro a testa in giù e ingoiata dalle fiamme. Un urlo disumano riempì tutto l’interno della villa e attirò l’attenzione di ogni agente e pompiere che si precipitò alla fonte da cui partì un esplosione. I soccorsi entrarono e videro nella stanza il corpo bruciato di Tea senza le fiamme a consumarla mentre il muro era stato demolito. Di Lyna nessuna traccia.  

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Capitolo 8
*** CASTIGO ***


7.

CASTIGO

 

Mentre nella villa si era consumata l’incommensurabile tragedia, l’intero settore divenne teatro di una selvaggia sparatoria fra Fairy ed Hell Tor. Il demone gli sparava di tutto, dai lapilli a getti di fuoco, ma le multiple modalità di fuoco delle pistole della guerriera respinsero ogni colpo nemico. Inoltre, Fairy aveva il vantaggio del volo grazie alle sue ali. Infine, la sarabanda di fuoco e plasma dei contendenti si spostò in un cantiere. Entrambi erano spossati, ma Fairy lo sembrava di più.
 
<< Non ci voleva. Sono al limite. Con l’ultima mossa si deciderà il combattimento >> pensò la guerriera mentre stringeva nervosamente le sue armi.
 
Attivata la modalità di fuoco a raggio unico, Fairy lanciò due grandi raggi energetici dalle sue pistole mentre l’avversario rispose con un getto di fuoco. I due colpi si scontrarono a mezz’aria generando una forte esplosione; un’esplosione che attirò l’attenzione di chi stava inseguendo i due. Mentre il fumo si diradava Hell Tor si lanciò alla carica contro Fairy ma si ritrovò con due coltelli impiantatogli in petto. Essi erano usciti dalle pistole di Fairy che cominciò a prendere in giro il nemico credendolo abbattuto.
 
<< Eheh…sei sorpreso? Pensavi che mi limitassi al combattimento a distanza? Invece so difendermi anche nel corpo a corpo. Così impari a bruciare le case altrui, specialmente quella della mia amica >> e tolse i coltelli laser dal nemico che non fece reazioni, credendolo ormai spacciato.
 
E invece non era così perché un ghigno sinistro si dipinse sul volto di Hell Tor, ma prima che Nana potesse reagire prese in pieno un violento calcio nel mento che la fece volare in alto seguito poco dopo da un calcio volante in pieno stomaco che la fece schiantare nel palo orizzontale di un gru, sbattendoci violentemente di schiena, e cadendo rovinosamente a terra a faccia in giù. Non riusciva ad alzarsi ed era disarmata di una pistola mentre l’altra non poteva usarla poiché intontita, finendo col tossire violentemente per gli attacchi subiti. E il peggio non era ancora arrivato: si senti male in tutto il corpo per colpa della sua armatura arrivando a togliersela, ma ciò non fece diminuire il dolore.
 
<< Dannazione. Tempo scaduto >> e nel frattempo vide Hell Tor muoversi in sua direzione << Eppure l’ho trafitto nella zona del cuore. Non sarà che…? >> non concluse il pensiero che Hell Tor l’afferrò per i capelli tirandola violentemente su con un braccio per poi afferrargli la testa col medesimo.
 
<< Eh eh eh… ce mancato poco, lo riconosco, ma mi hai mancato il cuore per pochi millimetri >> e nel frattempo gli affondò sadicamente gli artigli della mano sulla testa facendola sanguinare e urlare dolorosamente << Sei una degna avversaria, ma quel tuo errore di calcolo ti costerà caro. Preparati a finire arrosto >> ed era in procinto di dargli fuoco.
 
Ma un urlo di puro odio ruppe i piani pirotecnici di quel demonio: << TI SBAGLI, DEMONIO >> e Hell Tor si ritrovò col braccio con cui stritolava Nana, che cadde a terra, tagliato da una specie di lama. Era quella della pistola perduta da Nana (che approfittò della distrazione avversaria per allontanarsi) durante il combattimento, che nel frattempo si inchiodo in un tubo di ferro. E a lanciare la pistola con la lama fu una iraconda Lyna << QUELLO CHE FINIRA’ ARROSTO SARAI TU >> prosegui la ragazza sempre con tono iracondo.
 
Nana riuscì a mettere a fuoco la vista e vide Lyna, ma lo sguardo della ragazza era feroce e crudele. Ma la cosa più inquietante erano le lacrime di sangue che le rigarono il volto, così come quello che le usciva dalla bocca per via della rabbia da farle digrignare violentemente i denti da mordersi la bocca. Era l’espressione di un vendicatore. E Lyna sapeva quello che doveva fare.
 
<< Uh uh uh…. Di nuovo tu >> lo canzonò Hell Tor parecchio compiaciuto << Ti è piaciuto il mio regalo? Beh… eccotene un altro >> e con il braccio ancora funzionante tentò di attaccare un’indifesa Nana ma Lyna, spostatosi alla velocità di un proiettile, parò il pugno nemico con una mano, incurante del calore che le ustionava la mano.
 
 
<< Nana >> disse Lyna con un tono irriconoscibile << Tu mi hai detto che  fra amiche non ci sono ne debiti ne segreti. Tu mi hai rivelato il tuo segreto. Ora, permettimi di rivelarti il mio >>
 
Una ondata di aura bianca l’avvolse tutt’intorno provocando la sua trasformazione: gli occhi divennero completamente blu profondo e i capelli passarono dal ceruleo al biondo e cominciarono a ondeggiare come se fossero vivi. Per finire la sua, ormai bruciata, uniforme scolastica cambiò in una tunica bianca. Nana,era sconvolta dal fatto che la sua nuova amica era colei che da, qualche tempo, le aveva scombussolato la sua attività di guardiana; Lei era ANGEL.
 
<< Lyna…… non ci credo >> e, nonostante le ferite riportate, gli occhi le si inumidirono << Ma cosa sto pensando. Anche tu avrai pensato la stessa cosa vedendomi. Ma questa espressione omicida significa che…... >>  ma ogni pensiero cessò di funzionare in vista di Lyna e del fatto che lei le abbia svelato la sua doppia identità come Angel.
 
<<  Ma guarda, prima Fairy e ora ANGEL. Due piccioni con una fava, ma quanto sono fortunato  >> disse con fare disgustoso Hell Tor prima di liberarsi la mano e allontanarsi da Lyna.
 
<< Ti sarai divertito un mondo mentre davi fuoco a casa mia >> disse minacciosa Lyna mentre deviò con un semplice movimento delle braccia la raffica di palle di fuoco  di Hell Tor (sia le braccia che le palle di fuoco si muovevano a velocità praticamente impercettibili all’occhio umano) << così come quando avrai fatto chissà quale orrore a Tea prima di inchiodarla in quel modo orribile per poi bruciarla >> continuò mentre schivò un pugno dell’avversario e gli afferrò il corno << E INFINE UCCIDERLA >> concluse urlando rabbiosa mentre sollevò Hell Tor con una forza sovrumana facendolo volare per aria.
 
<<  Urrgh, non pensare che di cavartela per cosi poco. BRUCIAAAAAAAAAAHHHH >> urlò in un misto di rabbia e panico il piromane all’avversaria mentre si circondò di un calore talmente forte da squagliare l’ambiente.
 
Sia dal braccio che dalla bocca scagliò un’immensa ondata di fuoco che avrebbe bruciato l’intero circondario se avrebbe toccato terrà ma Lyna evocò la sua spada multicolore e si lancio contro il fuoco, con la spada puntata in alto, facendosi largo in mezzo alle fiamme bloccandole fino a farle sparire. Poi si lanciò contro il nemico con un balzo poderoso. Incredulo che l’avversaria fosse sopravvissuta e che abbia cancellato il suo attacco con inumana semplicità, Hell Tor tento di attaccarla con un pugno ma Lyna lo schivò e con una piroetta fece roteare la spada disegnando un cerchio a mezzaria, tagliando in due Hell Tor nella traiettoria.
<< AAAAAAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRRGGGGGGGGGGGHHHHHHHHHH!!!! N.N.N.N.NON PUO’ ESSERE!!!!MA COME….. >> ma Lyna non lo sentì.
 
Con un piede atterrò sulla faccia del nemico e si diede lo slancio verso la gru e, dopo essersi appoggiata, fece un ulteriore balzo per puntare di nuovo contro quel demonio, stavolta inerme. A pochi metri da lui Lyna si rivolse all’ormai condannato piromane con tono glaciale: << Tu ti definisci un creatore d’inferni, ma ti sei mai chiesto com’è l’inferno vero? Io non lo so ma tu si perché ci stai per finire >> Hell Tor cominciò a urlare suppliche disperate ma ricevette una risposta brutalmente ovvia << Buffo detto da te, perché sono le stesse parole che i padroni delle case che tu hai bruciato avranno detto mentre tu facevi orecchie da mercante >>
 
<< MALEDETTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA….. >> e quelle furono le ultime parole di Hell Tor.
 
Lyna fece un taglio netto per poi atterrare nel terreno a pochi passi da Nana, con la spada ancora in mano
 
<< CASTIGO >> e sopra di lei una moltitudine di archi di luce seguiti da rumori di fendenti danzarono sopra le loro teste seguite da un taglio e precipitazioni di sangue e parti corpo affettati.
 
Nana riuscì a rimettersi in piedi mentre Lyna riassunse il suo normale aspetto. Le due ragazze rimasero a guardarsi negli occhi mentre si sentirono rumori di mezzi di soccorso in ogni dove. Nana era scioccata del fatto che Lyna, nei panni di Angel, avesse ucciso una persona, nonostante la vittima fosse un criminale; una cosa contraria ai suoi principi. Ma quest’ultima cadde in ginocchio e cominciò a camminare a quattro zampe in piena crisi mentale poiché non riusciva a metabolizzare quanto fosse accaduto nell’arco di poco tempo: l’incendio nella casa, la perdita di Tea, l’aver rivelato la sua identità di paladina a Nana, che a sua volta ha rivelato la sua e l’aver ucciso un essere umano….. nonostante non fosse la sua prima volta. Anziché stare a guardare la sua amica andare a zonzo per chissà dove, si avvicino a lei con quel poco di forze che era riuscita a recuperare.
 
<< Lyna >> la chiamò Nana con un filo di voce << Lyna…. aspettami >> ma la ragazza non la sentì. Andò avanti così per circa un minuto ma alla fine Nana riuscì ad afferrare il braccio di Lyna e quest’ultima si bloccò.
 
<< Nana…. >> disse lei, anch’essa con un filo di voce ma unito a singhiozzi << N….Na…. Nana. Io….. ecco io….. >> non sapeva cosa dire ma non era preparata a quello che successe ora.
 
Nana la tirò a se e…. l’abbraccio mentre esclamò con la voce rotta dal dispiacere << Ora non ha importanza, Lyna. Al diavolo la doppia identità reciproca e tutto il resto. Ci sono io con te…. Quindi sfogati. Sfogati se e accaduto ciò che temo. Ti prego…… sfogati >> disse lei in preda alle lacrime.
 
Lyna non se lo fece ripetere due volte e scoppio in un pianto disperato urlando a squarciagola mentre strinse a se Nana. Casa, madre e vita normale ridotti in cenere nel giro di pochi minuti. Un danno a dir poco terribile le la ragazza, che ora aveva in Nana il suo unico pilastro.
 
Dopo circa 10 minuti arrivarono polizia ed ambulanza. Nana teneva ancora stretta a se Lyna, che alla fine perse i sensi per il dolore e le ferite.
 
<< << ALLA BUON’ORA!!! Ma dove vi eravate cacciati? >> urlò Nana furiosa.
 
<< Ci scusi gente Morinaga >> rispose goffamente un agente << ma dovevamo evacuare tutti i residenti delle case incendiate. Per fortuna nessuna vittima fra i residenti >>
 
<< Sbagliato, una vittima c’è >> controbatté Nana addolorata  << Tea Tezuka. Hell Tor è stato eliminato da ANGEL che e fuggita poco dopo, ma stavolta lasciamola andare >> concluse lei mentendo del fatto che Angel era fra le sue braccia, ovvero Lyna.
 
Poco dopo, entrambe le ragazze erano a bordo di un ambulanza dirette all’ospedale più vicino. Nana, piena di bendaggi provvisori, rimase tutto il tempo del viaggio accanto a Lyna stringendogli la mano. Il caso del piromane Hell Tor si chiuse con un terribile prezzo. La persona più vicino ad una madre per la sua nuova amica. Un risultato che Nana cominciò ad odiare.
 
<< Lyna >> pensò Nana mentre guardò di nuovo la sua amica svenuta dal sonno e con ancora tracce di lacrime che le rigarono il bel viso. Stavolta fu lei, nei panni di Fairy, a non aver fatto in tempo a salvare una vita umana << Mi dispiace >> e un paio di lacrime le rigarono il volto.

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Capitolo 9
*** Le conseguenze di chi non fa in tempo ***


8.
 
Le conseguenze di chi non fa in tempo
 
Se ce una cosa che Lyna odiava fare quando dormiva era sognare, dal momento che nei sogni apparivano sempre persone a lei care che non poteva vedere più; e Tea era la protagonista del sogno più recente. Come in una specie di film a velocità aumentata, le tornavano in mente i periodi più belli che aveva vissuto in sua compagnia tra cui: il loro primo incontro, l’intervento chirurgico per guarire le sue corde vocali, le festività e i compleanni vissute insieme, le saltuarie volte quando dormivano insieme e le poche volte in cui erano uscite per far conoscere a Lyna il mondo esterno (dato il suo falso curriculum che la vedeva impaurita per il di fuori di casa sua). Ma l’ultima rievocazione era la peggiore: ovvero la macabra scoperta di Tea ridotta ad un falò per mano di un criminale; che poi lei stessa ha personalmente eliminato in nome di un sentimento semplice quanto disgustoso: la vendetta.
 
 
<< Tea…. Tea…. >> disse lamentosamente Lyna in sogno prima di ri-lanciare quell’urlo disumano che precedeva la liberazione del corpo fumante della donna da quell’inguardabile posizione, il togliere le fiamme che languivano su di lei e la demolizione del muro per gettarsi all’inseguimento dell’assassino.
 
 
<< TEEEEAAAAAAAAAAAAAAAAA >> urlò infine la ragazza mentre si risvegliò di soprassalto in un letto di ospedale. 
 
Dopo essersi messa a respirare affannosamente per via dell’incubo si diede un’occhiata intorno e la prima cosa che vide era uno specchio, in cui era riflessa, appeso al muro davanti al letto. Per fortuna aveva l’aspetto di una ragazza normale e non quello di Angel. Ma appena pensò questo, la mente di Lyna cominciò a pensare frettolosamente su quanto accaduto: << Ricapitoliamo: Casa distrutta, mamma uccisa da un piromane, di cui mi sono vendicata poco dopo, e la mia prima amica, che è Fairy, che sa che io sono Angel >> pensò Lyna in preda al panico, complice anche il fatto che, durante il tempo in cui avrebbe dormito, le avranno fatto delle analisi che avranno, probabilmente, scoperto l’identità non umana della ragazza.
 
Mentre stava pensando ad un piano di fuga, la porta della camera si aprì e apparve davanti a lei l’ultima persona che voleva vedere in quel momento: Nana.
 
Neanche il tempo per Lyna di muovere un muscolo che Nana buttò a terra la cartella scolastica (lasciando intendere che era tornata da scuola, visto che era tardo pomeriggio) e corse verso di lei con fare preoccupato: << Lyna ti sei svegliata finalmente >> e le prese le mani << Ero preoccupata a morte. Sei rimasta svenuta per ben due giorni >> continuò lei con gli occhi lucidi, segno di una sincera preoccupazione.
Tante cose frullavano nella mente di Lyna ma in quel momento non poté fare a meno di essere felicemente sorpresa dal fatto che Nana aveva pensato alla sua incolumità e non alla sua doppia identità. In risposta alle lacrime di felicità dell’amica anche lei non riuscì a trattenersi e affondò il volto nel petto dell’amica. Un infermiera entrò poco dopo con un vassoio di cibo e bevande e Lyna non ci pensò due volte a spazzolarsi il contenuto in modo da riprendere le forze. Una finito tutto e ringraziato l’infermiera Nana la prese parola
 
<< Ascoltami Lyna. Domani mattina verrai dimessa e, se te lo stai chiedendo, non ti preoccupare. Soltanto io e i medici che ti hanno fatto tutte le analisi, e che provengono direttamente dall’unità medica dell’area legge, sanno della tua doppia identità. Quindi il tuo segreto e al sicuro >>
 
Il tono sincero di Nana rassicurò Lyna che rispose cordialmente: << Non so come ringraziarti per questo Nana >>
 
<< Inoltre.. >> proseguì lei con un tono più triste << ….. scusami per quanto accaduto quella notte. Se fossimo state più veloci, forse…. >> ma Lyna le poggiò il dito alle labbra per interromperla.
 
<< Non è colpa tua Nana. E nemmeno mia. E stata colpa di Hell Tor se Tea non c'è più e…. >> e in quel momento le si incrinò la voce ma riuscì a tenere duro per non cedere alla tristezza << … alla fine lo abbiamo eliminato ed e questo che conta no? >>
 
<< Buffo che sia tu a dire queste cose, vero? >> rispose Nana con un tono quasi sinistro << Ma per queste cose non e il momento. Ne parleremo domani con calma, appena verrai dimessa. Adesso riposati, visto che vorrai restare da sola >> e si girò per uscire dalla stanza.
 
<< Nana >> intervenne Lyna per attirare la sua attenzione e lei si voltò << Grazie di cuore >> e le sorrise.
 
Nana ricambiò il sorriso della ragazza e se ne andò per lasciare la sua amica da sola. Com’era prevedibile, quella notte Lyna non chiuse occhio e passò tutto il tempo a piangere. Nel giro di quei pochi minuti infernali lei aveva perso la possibilità di vivere una tipica vita da adolescente in un mondo che non era suo. Aveva perso la casa, la persona più vicina a una madre ed era pure spuntato il rischio di perdere la possibilità di andare a scuola ed avere degli amici. Il giorno dopo Lyna fu dimessa. Dopo che ebbe ringraziato lo staff medico che si e occupata di lei, si avviò all’esterno dove Nana la stava aspettando. Anche quella volta era appena tornata da scuola (era sempre tardo pomeriggio) ma stavolta aveva in mano un mazzo di girasoli da dare a Lyna come regalo improvvisato di guarigione.
 
<< Auguri di buona guarigione Lyna >> disse lei porgendogli il mazzo e Lyna lo prese volentieri.
<< Immagino che mi serviranno come abbellimento nella cella dove mi porterai, vero? >> rispose lei con fare ironico.
 
<< E qui ti sbagli amica >> rispose lei facendo l’occhiolino << Credi che io sia così senza cuore da portare una mia amica in una prigione? Avrai di meglio, non ti preoccupare. Il trasporto arriverà tra un po’, quindi che ne pensi di aspettare li?  >> e gli fece cenno di seguirla.
 
Le due ragazze si ritrovarono in un parchetto poco distante dall’ospedale e si sedettero su una panca, mentre nell’aria regnava l’assoluto silenzio, dato l’orario. Erano l’una fianco all’altra e Nana d’istinto le strinse la mano per cercare di tranquillizzarla.
 
<< Se ti può interessare in classe sono tutti preoccupati per te, perfino Cecille, per ciò che  e successo, mentre Yukari ha passato una notte intera a piangere per come si era presentata il giorno dopo, probabilmente perché era preoccupata per te >> disse Nana a Lyna per anticipare la sua domanda su come andavano le cose a scuola.
 
<< Non e così >> rispose lei scuotendo la testa << Tea e Yukari erano compagne di scuola in passato, e quindi mi pare comprensibile. Perdere tutt’un tratto un amica, nel caso di Yukari, o colei che ti ha cresciuta, ovvero il mio caso, puoi solo immaginarlo >>
 
<< Questa non la sapevo >> disse lei in colpa << Immagino che Tea sia stata qualcosa di più di una semplice badante….. vero? >>
 
<< Già. Lei per me e stato tutto in questo posto >> e le raccontò tutto quanto per filo e per segno e, al termine, Nana era sempre più triste per quello che e accaduto a Lyna.
 
<< Oh cielo >> esclamò lei scioccata e, dopo aver ripreso la calma, continuò per poter arrivare all’argomento più importante della discussione <<  Ma prima di parlare di “cose serie”, come hai fatto per poter parlare? >>
 
<< A tal riguardo…. >> e Lyna le raccontò che, una settimana dopo il loro incontro, Tea la portò in ospedale per un’operazione alle corde vocali e riuscì a poter finalmente parlare in maniera fluida, e dopo solo tre mesi imparò ad esprimersi alla perfezione 
 
<< Ah, però. Si vede  che sei una tipa sveglia eh? >> e gli premette delicatamente la fronte con l’indice facendole ridere per poi tornare serie poco dopo << Ora….. parliamo di cose serie >> e l’atmosfera s’incupì mentre Lyna allacciò le cinture di sicurezza per cosa dovrà rispondere << Ho saputo che tra 3 giorni ci saranno i funerali di Tea ,mentre, invece, domani ci sarà quello dei 67 bambini a cui Angel aveva annunciato la sua presenza…. >> e lo sguardo di Nana si fece glaciale << ovvero la tua >> per poi trasformarsi in uno sguardo di compassione << Oh Lyna. Fra tutti quanti proprio tu….. >> ma lei la interuppe.
 
<< Dovrei dire lo stesso di te… Fairy >>  ricambiandole lo sguardo gelido di pochi secondi prima << Se non vuoi dirmi come sei in possesso di quei poteri, che tra l’altro conosco bene, non ti forzerò a dirmelo, quindi sentiti libera di farmelo sapere quando vuoi >>
 
Nana rimase sorpresa dal fatto che Lyna non voleva sapere immediatamente la natura dei suoi poteri di Fairy e come lei poteva attivarli nonostante non avesse la medesima “natura” di Lyna, che ne sapeva invece parecchio. Ma non poteva immaginare quello che stava per sapere adesso:
 
<< E da come avrai capito…. Io non sono di questo mondo >> ed una folata di vento gelido sferzò l’ambiente, come se il sistema meteorologico avesse previsto cosa fare a quella determinata frase.
 
Un turbinio di emozioni contrastanti investì Nana. La sua nuova amica non era umana ma veniva da un altro mondo. Eppure non era tanto diversa da un’adolescente terrestre, tranne per i poteri speciali che la fecero una paladina che scatenava l’attenzione e le discussioni dei media ogni volta che interveniva nei panni di come i media l’avevano chiamata, cioè Angel.
 
<< Capisco >> rispose lei alla fine con fare composto ma il dialogo non era finito e passò alla prossima domanda << Lyna; rispondimi a questa domanda: Perché hai cominciato ad agire in quel modo? Ovviamente se non vuoi raccontarmi sul perché hai i tuoi poteri sei libera di decidere. Ma…che cosa sei realmente? Una paladina della giustizia? Una vendicatrice? Un eroina? O che altro? >> domandò lei all’amica cercando di non essere incalzante e, dal punto di vista dell’interrogata, ci stava riuscendo.
 
Nana aveva uno sguardo a metà fra un interrogatorio e un discorso d’incoraggiamento e a Lyna gli faceva quasi tenerezza. Possibile che voleva dargli la possibilità di volerla aiutare? In effetti, odiare un nemico e facile se non lo conosci, ma dopo aver visto il suo volto e capito i suoi sentimenti, allora la possibilità della comprensione reciproca non e così chimerica. Decise di risponderle.
 
<< Per i poteri, e le mie origini te lo dirò un’altra volta. Per l’agire te lo spiego: >> e prese un respiro profondo prima di proseguire << Secondo me, questa “culla” non è per nulla pura come vuole apparire ai miei occhi. Dove non te lo aspetti, ci sono attività orribili che mettono in cattiva luce l’animo di una persona, che sotto sotto in realtà è un demone in forma umana. In ogni angolo vi è la corruzione, vi è la disonestà e le forze dell’ordine fanno fatica ad agire. Tu, Fairy, e i tuoi alleati, Crow e Ogre, siete una forte eccezione, ma ci sono cose che vi sfuggono sotto il vostro naso. E per questo che ho deciso di agire. Inoltre non lo faccio per capriccio personale o per giocare alla paladina della giustizia e che altro; è la mia natura di “guardiana”. Sono stata addestrata per essere una guardiana per ogni luogo dove io mi trovo >> e infine non parlò più.
 
<< Affascinante >> rispose Nana da quel discorso così profondo per poi fargli venire un lampo in testa << Ora che ne parliamo mi e tornato in mente il nostro primo….. vero incontro. Brutta storia quella. Ricordi vero? Se non fosti intervenuta…. non oso immaginarlo >> e al pensiero di un ipotetico fallimento dell’episodio da lei citato rabbrividì.
 
<< E come potrei dimenticarmelo? “La discesa dell’angelo”. Fu il mio primo intervento >> ma questa è un’altra storia.
 
In quel momento arrivò il trasporto e le ragazze salirono dentro
 
<< Dove stiamo andando? >> cominciò a chiedere Lyna in preda alla curiosità << Al mio appartamento? >>
 
<< Purtroppo non e possibile >> disse affranta Nana mentre fece cenno all’I.A del veicolo di muoversi << A seguito dell’incendio la polizia ha messo sott’occhio il tuo appartamento e per un po’ di tempo non potrai accedervi. Per stasera andrai in una camera d’albergo dove ci stiamo dirigendo. Poi si vedrà >>
 
A metà tragitto Lyna chiese istintivamente: << Sto ripensando a come ti ha chiamato Hell Tor, ovvero una cosa del tipo comandante in seconda o qualcos’altro. Sei per caso imparentata con qualcuno in alto delle forze dell’ordine? >>
 
<< Beh.... si >> rispose Nana con leggero imbarazzo << Ma ciò che ti dico è assolutamente Top Secret >> e Lyna gli giurò il silenzio di parola << Mio padre è il capo di tutte le forze di sicurezza della culla >> e Lyna rimase di sasso per la scoperta mentre Nana continuò << Magari, un giorno, organizzerò un incontro. Ma ora e meglio rimandare il discorso. Siamo arrivate >>
 
Le due ragazze arrivarono in un Hotel e nel giro di pochi minuti Lyna ebbe la sua sistemazione temporanea su una semplice camera d’albergo. Era giunto il momento dei saluti.
 
<< Ora meglio che vada. Domani sarà una dura giornata e sarà meglio essere preparate >> riferendosi al funerale a cui dovranno partecipare entrambe.
 
<<  Te ne sono obbligata. Allora ci vediamo domani, e grazie per la compagnia che mi hai offerto oggi >> e gli tese la mano per salutarla.
 
<< Figurati >> e una volta strettogli la mano tirò Lyna a se stringendola in un abbraccio, cogliendo quest’ultima di sorpresa << Qualunque cosa succeda farò il possibile per aiutarti, e non solo perché tu sei Angel, ma anche  perché sei mia amica, e fra amiche ci si aiuta a vicenda no? >>
 
Nana stava per lasciarla ma Lyna la strinse più forte, intenzionata a non mollare la presa. Quest’ultima, con un tono dolcissimo, le chiese: << Aspetta! Rimaniamo così ancora per un po’. Ti prego >>
 
Nana acconsentì, stringendola dolcemente a se. Nonostante la dolcezza del momento, Nana domandò a Lyna: << Perché hai eliminato Hell Tor, nonostante non fosse nei tuoi principi? >>
 
<< Perché ai miei occhi…. Lui non era più un essere umano, specialmente dopo quella trasformazione >>
 
 Dopo circa una decina di minuti di affettuosa intimità, Nana se ne andò, mentre Lyna rimase sola nella sua camera temporanea. Istintivamente, Lyna voleva rincontrare Nana al più presto. Voleva di nuovo abbandonarsi nel calore di quell’amica che, anziché odiarla, le ha dato una mano. Grazie al ricordo di quell’abbraccio, Lyna poté dormire serenamente quella notte.

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Capitolo 10
*** Il prezzo del dovere ***


9.
 
Il prezzo del dovere
 

Quando si dice che gli umani non temono la furia dall’alto, il fatto di aver costruito vicino al settore 44, dove ci sono i cimiteri, un intero settore casinò, situato al vicino settore 55 (venendo soprannominato il “settore d’azzardo”) ne e la dimostrazione. E, come se il cielo volesse punire tale gesto, quella riproduzione della terrestre Las Vegas stava per diventare inutilizzabile per un tempo indefinito (con somma disgrazia di chi va ogni volta a giocarci e farsi spennare) poiché era teatro di un combattimento; e non erano nemmeno le prime luci dell’alba. I contendenti erano due pesi massimi: il primo era una specie di Yeti alto 15 metri tutto muscoli e dalla peluria bianca, con zanne al posto dei denti e occhi rosso sangue; l’altra era una figura in armatura rossa massiccia ma con una buona agilità. Il combattimento mandò l’intera città in soqquadro mentre la figura rossa si lanciò alla carica contro lo Yeti, evitando le sue stallatiti che evocava dalle mani, e, dopo averlo afferrato, lo mandò a sbattere contro una ruota panoramica distruggendola. Lo Yeti si alzò dalle macerie e tentò di attaccare la figura rossa con i pugni ricoperti di ghiaccio ma le abilità di Karateka della figura rossa gli impedirono di mettere a segno qualunque attacco e di contrattaccare con una serie di combo che fecero volare lo Yeti verso un’insegna.
 
<< Uffa, non sai fare di meglio? Dai il massimo per farmi almeno il solletico >> disse la figura rossa provocando l’avversario.
 
Lo Yeti, per tutta risposta, piantò un pugno a terra e generò dal terreno una vera e propria valanga di ghiaccio che puntava in direzione della figura rossa. Ma quest’ultima era tutt’altro che spaventata
 
<< Patetico >> e dal braccio fece partire una onda di energia rossa che perforò la valanga, disfacendola e liquidandola nella traiettoria, e travolse in pieno lo Yeti per poi provocare una forte esplosione.
 
Diradato il fumo, la figura in rosso, seguita da vari agenti delle forze dell’ordine, andò nel luogo dove c’era lo Yeti e vi ritrovo un figuro svenuto con dei frantumi di cristallo a presso.
 
<< Prendetelo, e se si riprende fatelo parlare….con delicatezza mi raccomando >> ordinò la figura agli agenti.
 
<< Sissignora. Ottimo lavoro agente Ogre >> rispose uno di essi prima di prendere in custodia il criminale.
 
E mentre le forze dell’ordine si diedero da fare per rimettere ordine nell’area la figura dietro l’armatura di Ogre pensò da se amareggiata: << Uff…. non mi sono nemmeno riscaldata, ma dal momento che voleva colpire l’area 44 me ne farò una ragione >>
 
A qualche Km di distanza, Lyna si sveglio. Aveva percepito seppur per un attimo l’istinto omicida dello Yeti prima che esso svanisse. Mentre rifletteva sul significato di quella sensazione qualcuno bussò alla porta in un modo che soltanto lei capiva. Era Nana. Da li a poco entrambe sarebbero dovute andare al funerale dei bambini morti per mano del criminale affrontato dalle due ragazze la sera prima che s’incontrassero nei banchi di scuola. Lyna aprì incurante del fatto che indossava solo la biancheria intima (non aveva con se alcuna camicia da notte) e Nana entrò tranquillamente portando con se un sacchetto.
 
<< Ciao Lyna. Hai dormito bene? >> esordì Nana per salutare l’amica
 
<< Non molto purtroppo – disse amareggiata Lyna mentre si levava l’intimo per andare in bagno e, nel frattempo, facendo appello alla sua forza di volontà di non cedere al desiderio di abbracciare la ragazza << Stamattina però mi pare di aver avvertito una intenzione omicida che poco dopo e sparita. E successo qualcosa? >>
 
E mentre Lyna era sotto la doccia, Nana rispose per farle il punto della situazione: << Eccome: Pochi minuti fa Ogre ha combattuto contro un criminale che ha assunto una forma nella stessa identica maniera di Hell Tor. Ora è tenuto sottochiave. Se tutto va bene lo faranno cantare e potremo scoprire qualcosa. La cosa peggiore e che voleva colpire il settore 44 dove stiamo per dirigerci >>
 
<< Carogne >> disse Lyna furiosa mentre usciva dalla doccia  << Attaccare pure durante una cerimonia funebre; come si può cadere così in basso? >> e nella sua mente vedeva l’asciugacapelli che stava utilizzando come un’arma da puntare contro un ipotetica criminale.
 
Lyna rovistò il sacchetto che Nana lasciò nel letto e trovò una camicia e jeans neri che indossò immediatamente. Di certo non erano gli abiti più appropriati per un funerale ,pensò lei, ma dal momento che doveva presentarsi non in quel modo, ma nelle vesti di Angel, non ci fece caso. Discorso contrario invece per cosa indossava Nana: una vera e propria uniforme da poliziotta, visto che era figlia del capo generale delle forze di sicurezza della culla, e dedusse quindi che era l’abito più appropriato per lei. Sicuramente, qualcosa di più adatto lo avrebbe indossato due giorni dopo per un altro funerale: quello di Tea.
 
Le due ragazze salirono in una volante già parcheggiata davanti l’Hotel e non cecero fiato per tutto il tragitto. Solo poco prima che raggiunsero la destinazione che Nana ruppe il silenzio.
<< Ti prometto, Lyna >> e in quel momento poggio la mano destra nella guancia sinistra di Lyna << Che qualunque cosa riusciamo a scoprire farò in modo che tu possa saperlo visto che ci sei rimasta coinvolta >> e in quel momento l’I.A alla guida della macchina fermò il veicolo. Erano arrivate. Si trovarono nel settore 44, noto anche come “settore funebre”, perché il modulo era un vero e proprio cimitero. Tutto il panorama era lapidi a perdita d’occhio con fiori qua e la e con moltissime cappelle per le cerimonie di qualunque religione, e di qualunque misura, da quelle private a quelle di stato; e proprio da una di quelle di stato c’era la cerimonia funebre per i 67 bambini.
 
<< Eccoci qua. Il settore funebre >> disse Nana a Lyna per indicare il posto.
 
<< E desolante >> rispose lei guardandosi attorno << In qualunque forma un cimitero rimane pur sempre un cimitero >>
 
<< In quella direzione ce il funerale dei bambini. Sta per iniziare, sei pronta? >>
 
<< E per questo che sono qui >> rispose lei prima di concentrarsi e assumere le vesti di Angel.
 
Nana entrò dal portone principale mentre Lyna balzò senza farsi vedere davanti a una delle finestre lasciata aperta. Appena vide l’amica varcare la soglia l’aria divenne pesante per la ragazza poiché percepì una moltitudine di intenzioni che variavano da quelle benefiche a quelle ostili. E per sfortuna ne avvertì una omicida che stava per colpire.
 
<< La qui presente Nana Morinaga partecipa alla cerimonia in qualità di figlia del capo delle forze di difesa e……… >> ma il discorso venne bloccato da un urlo di rabbia da parte di uno dei presenti.
 
<< << CON QUALE CORAGGIO TI FAI VEDERE? NON POTEVA FARSI VEDERE IL CAPO IN PERSONA? >> urlò furiosa una donna che, armata di coltello, puntava dritta contro Nana, ma quest’ultima non si mosse che Lyna, nei panni di Angel, fece la sua apparizione per bloccare il tentativo di omicidio.
 
<< Dovrebbe vergognarsi >> disse lei con tono glaciale mentre bloccava la donna prendendola al polso << Compiere un omicidio in un luogo sacro. Vuole diventare lei stessa un criminale? >> e al sentire tale domanda la donna mollò il coltello e venne sbattuta fuori per tutto il resto del funerale.
 
Com’era prevedibile l’apparizione di Angel generò un brusio tra i presenti. Lyna ebbe modo di vedere l’interno: cerano parecchie famiglie, sia i soli genitori, sia chi con quelli che un tempo erano fratelli delle vittime e pure famiglie con il parentado al completo, e lei poteva capire il loro cordoglio, visto che aveva perso quella che si poteva definire come madre, e sarebbe toccata a lei vivere quel cordoglio fra un paio di giorni.
 
Ignorando lo sguardo dei presenti, Lyna balzò sopra l’altare, che sarebbe stato il suo posto per tutta la cerimonia e fece un discorso per i presenti:
 
<< Esattamente come avevo promesso, eccomi qui per unirmi al vostro cordoglio; se qualcuno vuole aggredirmi durante la cerimonia si faccia avanti >>
 
Altro scompiglio provoco quella frase, e Lyna ebbe modo di percepire una diminuzione di intenti omicidi che serpeggiarono dopo il gesto avventato della donna. La cerimonia funebre proseguì senza intoppi e verso la fine, prima della sepoltura lei prese la parola:
 
<< Meditate vendetta vero? Beh… mi dispiace ma la vendetta non vi riporterà i vostri figli indietro, e anche se vi vendicherete loro ne saranno felici? E di chi dovrete vendicarvi oltretutto? Io? La qui presente figlia del capo delle forze dell’ordine? O contro egli stesso per capro espiatorio? Solo perché il loro carnefice non è in prigione non siete soddisfatti? Io dico solo questo: Vivete; non reclamate la fine, non perdete la ragione di esistere, fatelo in loro memoria! Vi saluto >> E detto questo se ne andò.
 
Una volta abbastanza lontana riprese le sue sembianze terrestri. Poco dopo Nana la raggiunse.
 
<< Bel discorsetto, non ce che dire >> ma Lyna, invece, l’afferrò per il bavero dell’uniforme e le domandò con tono sinistro: 
 
<< Avresti ricevuto quella coltellata senza reagire vero? >> e Nana, terrorizzata dal volto dell’amica, annui senza battere ciglio << Diventare tu stessa il capro espiatorio di qualcun altro perché tu possa soddisfare chi te lo dice non ti darà nient’altro che dolore >> e mollò la presa prima di dirigersi in macchina << Andiamocene! Non mi va di assistere alla sepoltura! Quella me la tengo per dopodomani >>
 
Una volta salite in macchina Nana adoperò l’I.A affinché potesse riportare Lyna all’albergo. Durante il tragitto lei prese la parola: << Mi hai fatto paura poco fa. D’avvero….. era come se tu volessi farmi fuori  >>
 
Lyna non ce la fece più e si gettò addosso a Nana stringendola più forte che poteva << Perdonami. Per un attimo ho perso la calma e mi sono lasciata andare >> e scoppiò in singhiozzi << Quando ho avvertito…. quell’istinto omicida…. e… ho visto quel…. coltello….. venirti incontro io….. ho…….  HO TEMUTO DI PERDERE ANCHE TE >>
 
Nana capì e anche lei scoppiò in lacrime per poi stringere a se l’amica per consolarla da quel terribile spavento che le fece prendere. Una volta arrivate all’albergo Lyna fece per scendere ma Nana la prese per il polso per fermarla:
 
<< Senti Lyna. Primo: prendi questo >> e gli diede un sacchetto << Direi che per dopodomani e più consono non trovi? >> e Lyna, una volta rovistato il contenuto, annui << E poi….. beh, ci ho pensato a lungo e so che è un po’  repentino, ma credo sia la soluzione più adatta per la tua situazione. Vuoi venire a vivere a casa mia? >>
 
Lyna rimase paralizzata da quella domanda mentre Nana continuò: << Basta una sola chiamata e una ditta di trasporti prenderà tutto quello che ti serva dal dormitorio scolastico. Ci vorranno massimo due giorni. Se vuoi rifiutare basta che me lo dici ma vorrei una risposta ora >>
 
Lyna dovette rifletterci parecchio. Da una parte non voleva passare la vita in alberghi, e inoltre non voleva forzare chissà chi a pagare per lei, ma d’altra parte, condividere l’abitazione con una coetanea, era un po’ imbarazzante, ma e pur sempre meglio che vivere da vagabonda, e oltretutto da sola. Alla fine decise:
 
<< Nana io….. ci sto. Verrò a vivere da te >>
 
La ragazza si alzò dalla macchina e le prese le mani.
 
<< Non te ne pentirai >> rispose lei eccitata.
 
<< Ma ad una condizione >> e l’eccitazione di lei sparì mentre Lyna parlò con fare serio << Domani lasciami sola e permettimi di agire come Angel senza interruzioni e intoppi. Ho bisogno di sfogarmi >>
 
Nana ci mise un attimo a riflettere prima di risponderle: << D’accordo Lyna. Sei libera di agire >>
 
Lyna le prese il volto tra le mani e la baciò sulla fronte prima di risponderle con un sorriso : << Te ne sono grata >> e si allontanò.
 
Nana rimase stupita da quel gesto d’affetto così intimo ma poi riprese contatto con la realtà e mise mano al telefono ma in quel momento squillò:
 
<< Pronto? >> e pochi secondi dopo la sua espressione divenne seria << Molto bene ma….. No! Non posso partecipare all’operazione poiché sono occupata in una situazione di sostegno. Mi raccomando, fate attenzione. Catturate chiunque vi capiti a tiro se possibile se no potete eliminarli >> e mise giù il telefono.
 
Salita in macchia e allontanandosi dall’Hotel Nana pensò fra se: << Se tutto va bene, per loro sarà un duro colpo. E quello che si meritano per ciò che ti hanno fatto, Lyna >>
 

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Capitolo 11
*** Epilogo vol. 1: Resta con me ***


Epilogo:
 
RESTA CON ME

 
Per un giorno intero i giornali e i social non parlavano d’altro se non di Angel. Ogni 10 minuti venivano mandate foto che la segnalavano e ogni volta che un crimine veniva messo in atto, lei lo risolveva in quattro e quattr’otto, spesso mandando i responsabili all’ospedale. In alcuni casi, vi erano episodi di trasformazione come quello di Hell tor, e l’ultimo riguardava un tale che aveva assunto la forma di una specie di scheletro dotato di poteri elettrici. Angel, nemmeno a dirlo, intervenne immediatamente e lo fece fuori senza problemi, ma senza ucciderlo. Questa ondata di avvistamenti e interventi della paladina non autorizzata andò avanti per tutto il giorno e le forze dell’ordine, nonostante le opposizioni, non potevano intervenire per catturarla per via di un ordine dall’alto: quello del vice-capo delle forze di difesa Nana Morinaga. Solo lei sapeva il perché di questa faccenda: Lyna, la vera identità di Angel (che solo lei conosceva), doveva sfogarsi. Pochi giorni prima aveva perso la madre adottiva e Nana gli diede la possibilità di agire liberamente per quel giorno in cambio della possibilità che essa la potesse ospitare a casa sua. L’altro motivo di questo sfogo riguardava il giorno seguente: il funerale di Tea, colei che la tirò su dopo che la ragazza finì sulla culla da un varco dimensionale, in quanto viene da un altro mondo. Dopo che si fece la mezzanotte Lyna decise di finirla, in quanto esausta e sfogata, e tornò nell’albergo. Neanche il tempo di mettersi una camicia da notte, in quanto aveva assunto la forma di Angel nuda, che crollò nel letto. Verso le 8:30 del mattino, Nana arrivò per andare a prendere Lyna. Appena entrò in camera sua la vide già pronta: Un soprabito lungo e nero e segni di mancanza di sonno per via della giornata precedente.
 
<<  Avanti…. dillo  >> disse Lyna a Nana per invitarla a non tenersi tutto dentro e a parlare.
 
<<  Sei un disastro  >> rispose lei riferendosi all’espressione sfiancata dell’amica.
 
Le due uscirono e, in macchina con I.A guidatrice, si diressero, di nuovo, al settore 44. Ma a differenza della volta scorsa, le due non parlarono. Lyna però non poté fare a meno di notare che anche stavolta Nana aveva addosso l’uniforme militare ma poté intuire il perché ovvero il non aver potuto salvare Tea. Arrivate, videro fra i partecipanti Yukari, che alla vista di Lyna corse ad abbracciarla poiché era molto preoccupata per la sua assenza, oltre a essere triste per la morte della sua amica.  
 
<< Lynaaaaa!!! >> urlò lei mentre corse ad abbracciarla << Grazie al cielo stai bene! Eravamo tutti dannatamente preoccupati per te  >>
 
<<  Mi dispiace molto.. davvero >> disse mentre strinse Yukari ai fianchi per ricambiare il suo affetto << Mi dica.. dov’è la bara?  >>
 
<< Dentro la stanza >> rispose lei indicando l’edificio << E ora di entrare >> e tutti si avviarono dentro l’edificio.
 
Una volta entrati…. Il silenzio. Dentro la stanza c’era la bara di Tea, accompagnata da una sua foto che la ritraeva felicemente. Al solo vederla Lyna si sentì le gambe crollare ma dovette sforzarsi di non piangere fino alla fine. La cerimonia, stavolta più orientale date le origini Nipponiche di Tea, fu molto triste e seria e mano a mano tante persone che conoscevano Tea, come amici e colleghi di lavoro, diedero pian piano i loro omaggi, con Lyna che si trovava al fianco della bara. Perfino i compagni di classe di Lyna erano venuti, probabilmente perché erano preoccupati per lei, così come studenti della sua stessa scuola che ancora non conosceva, incluso il misterioso ragazzo con la quale si scontrò e i teppisti che mise al tappeto in bagno. Ma alla fine Lyna non ce la fece più: più guardava la foto di Tea più i ricordi insieme a lei andarono a riaffiorarsi e alla fine si mise a singhiozzare e Nana, che si era avvicinata a lei, non poté fare altro che stringerle la mano per confortarla un po’.  Quando arrivò il turno di Yukari, Lyna rimase sorpresa dal fatto che la donna sorrideva, ma perché? Infine, conclusa la cerimonia, Lyna e Nana uscirono e trovarono Yukari ad attenderle.
 
<< Ti starai chiedendo il perché di quel sorriso, vero Lyna >> e quest’ultima, che aveva difficoltà a parlare, annui con sguardo curioso << Se e vero che sono abbattuta perché Tea non c'è più, sono anche felice perché lei, ora, e insieme alla sua famiglia…. La sua VERA famiglia >>
 
A quella frase, Lyna vide, per un attimo, Tea insieme alla sua famiglia, che aveva perso un mese prima che conobbe lei, che la guardarono prima di girarsi e sparire per via di una grande luce. Al solo pensiero gli occhi gli ripresero a luccicare, ma stavolta non per tristezza ma per il sollievo che lei non fosse sola nell’aldilà.
 
<< Se devo essere sincera mi ero dimenticata dal fatto che Tea avesse una famiglia >> disse lei mentre riacquistava pian piano il tono << Anche se non ce più, io non la dimenticherò per tutto quello che ha fatto per me. Inoltre…. >>  e rivolse il suo sguardo in direzione di Nana << io non sono sola. Ora ce Nana con me >> e quest’ultima divenne rossa per l’imbarazzo prima di sorriderle come risposta.
 
<< Questo e parlare >> rispose Yukari mentre si asciugò le lacrime << Ora, parlando di cose serie, hai pensato quando intendi ritornare a scuola? >>
 
<< Forse la settimana prossima, quando le acque si saranno calmate >> le rispose Lyna.
 
<< Mi fa piacere. Ora devo andare. Tra un paio di giorni vi manderò per e-mail gli arretrati scolastici. Mi dispiace ma… sono un pur sempre un insegnante >> e concluse l’ultima affermazione con un occhiolino prima di andarsene mentre le ragazze le risero dietro.
 
Si fece pomeriggio e Nana e Lyna, mano nella mano senza nessun apparente motivo, erano diretti in macchina ma Lyna la blocco.
 
<< Senti, Nana; prima di andare a casa tua vorrei fermarmi in un posto >>
 
Senza dire nulla acconsentì alla richiesta dell’amica e andarono, in macchina, nel posto indicato da Lyna: una collina del settore 36.
 
<< Qui e dove io e Tea ci siamo incontrate la prima volta >> indicando un grande albero e raccontando le modalità movimentate di quella notte << Mentre li… invece…. >> e indicò un cratere che sembrava provocato dalla caduta di un meteorite << … e dove sono atterrata per colpa di un portale dimensionale che mi strappò dal mio mondo >>
 
Nana gli strinse la mano mentre le rispose: << Quando mi vuoi raccontare tutto, sarò qui ad ascoltarti >> e, sempre mano nella mano andarono in macchina. Mentre il veicolo si dirigeva nel luogo impostato da Nana, Lyna vide durante il tragitto ciò che rimase della villa dove aveva vissuto quei 5 anni con Tea. Una lacrima le sfiorò il volto ma se lavò via subito.
 
<< Hai presente lo scontro nel settore azzardo giusto?  >> al solito fu Nana a rompere il silenzio <<  Il tizio sconfitto alla fine ha cantato e ha dato loro delle informazioni. Domani sera daranno inizio ad una importate operazione. E prima che tu prenda l’iniziativa la risposta e “No”.  Siamo reduci da un funerale, e io stessa ho negato la mia partecipazione. Hai bisogno di riposarti, complice la giornata che ti ho concesso ieri >>
 
<< Ho capito Nana >> le rispose lei con fare un po’ deluso << Dimmi….  Abiti lontano dalla scuola? >> domando incuriosita
 
<< Tranquilla e vicina >> le rispose lei un sorriso sulle labbra davvero convincente << Vedrai che ti piacerà. Inoltre, le tue cose sono già li >>
 
Dopo un po’ di strada arrivarono nella casa di Nana. Si trovava nel settore 71, ed era un appartamento di un palazzo di circa 20 piani situato proprio all’ultimo, dove vi era un solo appartamento ma più grande degli altri con tanto di giardino e attico.
 
<< Però, ti sei sistemata bene >> pensò Lyna osservando il palazzo
 
Preso l’ascensore arrivarono al 20° piano e una volta aperta la porta d’ingresso Nana la invitò a entrare: << Prego Lyna… dopo di te >>
 
<<  Allora… con permesso >>e varcando la soglia entrò nella sua nuova casa.
 
Lyna era a bocca aperta mentre ammirava meravigliata quella che sarebbe diventata la sua nuova casa per chissà quanto tempo. La prima cosa che fece fu analizzare ogni centimetro di questa specie di reggia, dalla cucina al soggiorno il bagno, anzi i bagni, poiché erano 3 (una era normale e aveva la doccia, un'altra era in stile Giapponese, mentre l’ultima aveva una bella vasca da bagno che poteva contenere quasi 5 persone). Guardando qua e la vide una gigantesca stanza per il guardaroba, con tanto di angolo pieno di costumi. Infine, dopo aver visto l’attico, che sembrava una mini-discoteca con tanto di bar, e il giardino esterno con una bellissima vista mozzafiato, entrò nella stanza di Nana: era grande quanto una mensa scolastica, con parecchi scaffali che sembravano quelli di una biblioteca, piena di libri, film, poster, videogiochi ecc. Ovviamente non poteva mancare il divano, la scrivania e il letto. Lyna era sul punto di svenire, ma riuscì a evitare poiché si sarebbe abituata al più presto e disse in tono sarcastico a Nana: << Immagino che tuo padre ti dia delle mazzette piuttosto fruttuose vero? >>
 
<< Eheheheh, in effetti penso che gli piace esagerare con i soldi, ma come vedi so mantenermi, e una persona in più non farebbe nessuna differenza. Anche perché ho tanta roba ma non riesco mai a condividerla, ma ora che ci sei tu…. >>
 
<<  Ho capito dove vuoi arrivare >> la interruppe lei << Ma ora non mi sento in vena, anche perché ho fame >>
 
<< Ho capito >> e mise mano al telefono << Lascia fare a me, tu intanto sistemati dove preferisci >>
 
<< Darò un occhiata alla tua collezione nel frattempo >> rispose lei e iniziò la sua esplorazione.
 
Dopo un po’ di tempo, arrivarono delle pizze, ordiate da Nana. Mentre mangiarono Nana gli raccontò che aveva cominciato a collezionare la sua roba a soli 11 anni e d’allora era diventato uno dei suoi passatempi. Finito di mangiare le ragazze si accorsero che si era fatto tardi e che era ora di andare a dormire. Lyna stava per andare in quello che era la sua camera ma Nana la interruppe: << Ti va di dormire insieme a me, stasera? >> le chiese con fare imbarazzato.
 
<< Basta che non diventi un abitudine >> le rispose Lyna per acconsentire e, dopo essersi tirata fuori dagli scatoloni la sua camicia da notte, si sedette nel letto di Nana
 
 
Nana si avvicino a Lyna e si mise nella medesima posizione e le due ragazze si guardarono negli occhi.
 
<< Ancora una volta Nana, ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me >> disse Lyna all’amica i tono formale.
 
<< E di cosa? >> le rispose sorridendo << Fra amiche ci si aiuta e ci si sostiene a vicenda, no? A dirti la verità io non ho mai avuto molti amici e ogni volta che incontro una nuova persona vado in preda al panico >> continuò lei con fare titubante, mostrando un lato finora inedito di lei
 
<<  Anche per me era la stessa cosa… >> riprese Lyna << Solo che io non potevo prendere parola perché non ne avevo e solo gli altri… già… gli altri… >> gli occhi di Lyna stavano per lucidarsi ancora una volta.
 
Nana si avvicinò a lei e gli diede un bacio sulla fronte e poi le prese il volto con le mani
 
<< Sarò sincera Lyna: Io non sarò mai in grado in grado di prendere il posto ne di Tea ne delle tue vecchie conoscenze che hai conosciuto in passato…. >> e le poggio la fronte sulla sua << ma farò del mio meglio per darti tutta la compagnia necessaria…. Non ti lascerò mai sola….mai >>
 
<< Nana…. Io… io… >> e Lyna ricambiò il gesto di Nana dandole un bacio sulla guancia e, alla fine, le due ragazze si strinsero in un dolcissimo abbraccio.
 
<<  Sarò sempre insieme a te Lyna….Sempre  >> giurò Nana.
 
<<  Abbi cura di me Nana…… Ti prego  >> le implorò Lyna.
 
Quella notte, Lyna e Nana dormirono insieme abbracciate fra loro e Nana confortò Lyna come meglio poteva, perché poteva capire la sua tristezza visto che anche lei non aveva la madre, solo che la perse quando ebbe solo 5 anni.
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** Extra Vol.1 La discesa dell'angelo ***


Extra vol.1


La discesa dell’Angelo


 
 
Successe due anni fa, ed era estate…..
 
Quella volta Tea e Lyna erano in vacanza nell’area 3, adibita a località turistica di mare, quando videro in un tribunale una coppia che usciva con l’aria tetra e disperata, e Lyna pensava che, probabilmente, non era accaduto niente di buono. Guarda caso l’improvvisata famiglia madre-figlia adottiva dovevano  andare proprio in quella direzione per presentare un caso di multa per un divieto di sosta mai esistito. Ma era una farsa il dover andare li, cos’ come la vacanza in se, perché stavano indagando su un possibile caso di corruzione e sfruttamento.
 
Ma che era successo? E perché Lyna era coinvolta in una operazione che non implicava la sua presenza?
 
Successe che un impiegato anonimo, mentre stava tornando a casa, vide due poliziotti che ricevevano una bustarella poco pulita e intuì che la polizia era corrotta. E se lo era lei, lo era tutta la legge dell’area. Ma dal momento che poteva finire male se avesse fatto denuncia, decise di portare le prova alla polizia di un Area, quella 1, dove a fare da capo caserma era un conoscete di Tea, che da giovane era una investigatrice privata.
 
Inizialmente la donna rifiutò ma Lyna si sentiva male all’idea che un ente addetta alla popolazione pensava più al vile denaro che alla vita umana. E fu così che Tea accettò, a condizione che anche la ragazze venisse per tre motivi:
 
La ragazza, qualche tempo prima, le aveva rivelato le sue origini di non-terrestre e la donna pensò di utilizzare una particolarità di Lyna nel poter percepire gli intenti maligni.
 
Permettere alla ragazza di uscire, dato il disagio di lei sul mondo esterno a lei alieno (complice un falso curriculum).
 
E, infine, permettere a Lyna di poter vedere, per la prima volta, il mare (da dove viene lei, non esiste).
 
Fu così che le due coinquiline, il pomeriggio stesso, arrivarono all’area 3. Manco a dirlo, Lyna rimase in lacrime nel vedere il mare per la prima volta e farci il suo primo bagno. Il giorno seguente, insieme ad un commando di agenti non corrotti della zona, entrarono nel municipio.
 
Così, mentre Tea fingeva di essere una turista inacidita (ed era veramente convincente), Lyna, che si è sostituita ad una guardia corrotta, mettendola ovviamente a nanna, riuscì a entrare nei corridoi amministrativi e cominciò a cercare possibili segni di sporco insieme ad altri infiltrati.  Fu la capacità di percepire la negatività di Lyna che la porto davanti alla porta di un ragioniere ed entrarò senza problemi visto che il soggetto in questione lo conosceva (o almeno chi pensava di conoscere). Quest’ultimo stava parlando con il giudice massimo del tribunale e con il capo caserma dell’area mentre consegnava delle allettanti bustarelle. Il discorso seguente fu da brividi, dal momento che quel funzionario solo di nome tiene in pugno tutta l’economia dell’area con le sue leggi, promettendo lavoro in cambio del 70% dei profitti, e pagando con essi tutti i capi di qualunque settore politico-lavorativo, scatenando la corruzione. E, proprio di recente, aveva, per puro svizio, avvelenato il neonato di un suo collaboratore in cambio del 90% del patrimonio familiare per l’antidoto, solo che non esisteva, e aveva, ovviamente, corrotto i giudici a far perdere la causa ai genitori, che erano la coppia uscita dal tribunale. Lyna era furiosa che esistesse un mostro travestito da essere umano così e non riuscì ad attendere.
 
Quindi fece la sua mossa.
 
Lei e gli agenti del commando, più Tea che si era stufata di recitare, fecero irruzione ad armi spianate e misero il ragioniere all’angolo, complice riprese video e audio fatte durante il sadico discorso del suddetto. Ma quest’ultimo, sgattaiolo mediante una botola segreta che portava sul tetto.
 
Tutti uscirono ma quello che videro fu un Jet super sonico decollare con il ragioniere al suo interno. Voleva fuggire. Un agente diede ordine di chiamare uno dei tre agenti speciali per inseguirlo, pronunciando il nome di Fairy. Per Lyna era la prima volta che sentì quel nome. Ma sapeva che, chiunque egli fosse, non avrebbe fatto in tempo. Solo lei poteva fare qualcosa.
 
Senza farsi vedere, corse in un vicolo e diede prova delle sue capacità atletiche inumane, saltando da un tetto all’altro e con una velocità pari, se non superiore, alla sua preda. Durante la corsa cambiò d’aspetto, pensando di sentirsi a suo agio con la sua vera forma. Dopo pochi secondi, intercettò il Jet, ci saltò sopra e, dopo essersi goduta la faccia impaurita del ragioniere, lo tagliò in due con la sua spada da lei evocata. Il ragioniere, salvatosi dall’esplosione del velivolo, poteva diventare cibo per pesci se non si fosse rinchiuso in una sfera di energia verde e ne fosse uscito nei panni di un gigantesco e mostruoso rapace.
 
Lyna rimase paralizzata non dal terrore ma dal non sapere cosa fare e fu in quel momento che Fairy fece la sua apparizione. La figura dell’agente ammaliò Lyna ma allo stesso tempo le diede nervosismo, poiché provava delle sensazioni a lei terribilmente familiari al passaggio. La causa fu l’armatura che indossava e le ali angeliche che utilizzava per il volo. Nonostante la velocità di volo e la capacità di sparare raggi laser dalla bocca, il gigantesco uccellaccio venne abbattuto da Fairy nel giro di pochi minuti, grazie alle eccezionali abilità di tiro di essa. Il ragioniere, de-trasformatosi, fu infine portato via dalla polizia, ma non prima di venire ammorbidito per bene da questi.
 
 Lyna, però non poteva festeggiare. C’era ancora una cosa che doveva fare:
 
A velocità super sonica, talmente rapida che Fairy no riuscì a starle dietro, corse in ospedale e vide, da fuori, la situazione familiare veramente senza speranza: il bambino presentava segni di avvelenamento ormai diffusi in tutto il corpo e fu costretto ai macchinari, che sarebbero stati disattivati dopo un’ora e lo avrebbero fatto morire per eutanasia. Se quel bambino fosse morto, il ragioniere poteva godersi almeno una soddisfazione, e non era possibile, quindi Lyna, ignorando Fairy che l’aveva raggiunta ed era sotto tiro, fece irruzione nella stanza d’ospedale e, con un coltello da bisturi, si tagliò leggermente e fece scorrere il sangue su una siringa che poi iniettò nel bambino. Fu talmente veloce che nessuno riuscì a reagire.
 
Miracolosamente, il veleno fu debellato (a quanto pare, il sangue alieno di Lyna ha proprietà curative). Fairy, vedendo tutto, rinunciò, per ora, ad inseguirla e se ne andò.
 
Un’ora dopo, Lyna, riprese le sue sembianze terrestri, raggiunse Tea nella spiaggia. Rimasero nell’area 3 per una settimana intera in vacanza. Dopo poco tempo, la misteriosa figura che mandò il ragioniere corrotto in prigione, nell’Area 4 (conosciuta pure come Area Teschio perché addetta a prigione), e che era Lyna, venne conosciuta con un nome: Angel.
 
 
Lyna riaprì gli occhi. Era in una camera d’albergo. Da pochi giorni aveva perduto per sempre Tea in un incendio provocato da un piromane che lei stessa uccise. E colei dietro la maschera di Fairy, Nana Morinaga le ha dato il suo sostegno, nonostante la conoscenza  reciproca delle loro identità. Senza neanche pensarci scoppio a piangere.
 
 
 
 
VOL. 1:
ENCOUTER
 
FINE

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Capitolo 13
*** Vol.2 Il corvo e l'orco ***


1

Il corvo e l'orco

 




Erano le tre di notte quando un intero plotone delle forze dell’ordine era in procinto di attaccare una fabbrica. Insieme a loro c’erano due figure a cui gli agenti fecero il saluto militare.
 
<< Allora, sei pronta? Bada che ci sarà un “élite” >> disse una delle due con tono maschile
 
<< Certo, con chi credi di avere a che fare? >> rispose l’altra con tono femminile <<  E poi, un Élite rederà le cose più interessanti  >>
 
Una delle figure era maschile, con i capelli a punta arruffati, portava gli occhiali, è una statura che sembrava uno studente delle medie, mentre l’altra, femminile, era alta, slanciata e con i capelli lunghi. I due si scagliarono nella fabbrica, ignorando l’allarme, e urlarono all’unisono:
 
<< ARMOR SETTER!!!  >>
 
Delle luci color rosso-nero ricoprivano le figure in volo dopo che avevano pronunciato la formula, e alla fine, davanti all’ingresso della fabbrica, atterrarono Crow e Ogre armati di cattivi propositi: erano entrambi ricoperti delle loro armature: una, lui, era di media statura, slanciato, e di colore nero, e dava l’idea di essere bell’affilata, mentre l’altra, lei, era alta, imponente, massiccia e di colore rosso, dando l’idea di essere molto forte. Dietro di loro c’erano auto, camion, mezzi blindati e agenti anti-sommossa, con tanto di mezzi da combattimento, dai fucili laser, ai mecha d’assalto, tutti rigorosamente di proprietà delle forze dell’ordine e che stavano per procedere in direzione della fabbrica, dove era scattato l’allarme, riempitasi nel frattempo di soldati, guardie e mecha d’assalto di guardia,
 
Entrambi gli agenti speciali urlarono in perfetta sincronia:
 
<< Soldati: IRUZZIONE >> e tutte le forze dell’ordine presenti fecero saltare i cancelli irrompendo in una carica inarrestabile.
 
In breve tempo lo spazio venne invaso da luci che volavano ovunque, che erano i colpi delle armi laser, e giganteschi mecha che si davano alle prove di forza, ma alle due figure in armatura la cosa non interessava, e cominciarono a dirigersi all’interno.
 
Mentre attraversarono i corridoi, battendo stanze su stanze, venivano continuamente sbarrati da soldati e droni ma il loro schema d’attacco era semplice ma efficace: Crow si occupava dei soldati, che spararono inutilmente poiché la figura li schivava con una sorprendente agilità per poi venire fatti a fette dalle lame laser che gli uscirono dalle braccia, mentre i droni vennero facilmente frantumati dall’inarrestabile potenza di Ogre, che riusciva a distruggerli con le semplici mani nude, uniti a prese e lanci degni di un  karateka e lottatore di wrestling fusi in unica persona, e in breve tempo riuscirono a raggiungere l’ultima stanza che non avevano ancora esplorato, solo che a dividere le figure dalla stanza fu una gigantesca porta blindata.
 
<< Allora, chi la apre? >> domandò Crow
 
<< L’ultima volta ci ho pensato io, quindi tocca a te >> rispose Ogre
 
<< In effetti hai ragione. Io vad.. >>
Non riuscì a concludere la frase poiché atterrò davanti a loro un gigantesco carrarmato robotico armato di tutto punto, dalle mitragliatrici ai lanciarazzi, con tanto di cannone, e tutte quelle tonnellate di metallo stavano per investire le figure che gli sfuggirono con un balzo. Sfortunatamente per la coppia  al carrarmato spuntarono le gambe, balzò su di loro, e investi i due con una violenta tallonata che li scagliò a terra provocando un cratere per poi riempire la zona con una pioggia di siluri. Ma dalla cortina di fumo generato dal cratere i siluri uscirono tagliati a metà mentre le figure sbucarono fuori per evitare i proiettili laser generati dal mitra, dopo che dalla cortina piovvero colpi di energia rossi che distrussero il lancia-razzi. Il carrarmato stava per far fuoco con il cannone laser, ma Ogre si mise sulla linea di tiro e fece partire dai pugni due onde di energia che entrarono in collisione con il laser del cannone mentre Crow balzò in direzione del carrarmato e sprigionò dalla schiena le ali di energia e volò in direzione del mezzo e della porta e poco dopo si ritrovò dall’altra parte.
 
<< Bingo. Ci siamo, quindi raggiungimi >> disse Crow girandosi mentre Ogre attraversava una voragine del muro mentre osservava ai lati della stanza dove erano inchiodati al muro delle estremità di una porta, mentre poco dietro di lei la carcassa di quello che era un carrarmato esplose poiché la zona del nucleo era stata perforata dall’attacco energetico, oltre a essere stato tagliato in due dall’assalto di Ogre insieme alla porta.
 
Una volta entrati videro un complesso di macchinari industriali e scientifici automatizzati ma non era la prima volta, visto che avevano già avuto a che fare con queste stanze per ben 5 volte.
 
<< Sistemiamo questo posto, e quella droga allucinatoria aggressiva sparirà dalla circolazione. Ora ci penso io. >> esclamò Crow con aria soddisfatta ma neanche il tempo di fare un passo che un’ondata di plasma gli stava piovendo addosso. Lo schivò e guardò verso alto notando una figura che li osservava in una balconata della stanza, armata di un prisma che emanava un’aura infuocata.
 
<< Immaginavo che sareste arrivati e quindi volevo sincerarmi di essere presente per potervi eliminare personalmente >> esclamò la figura << Non è divertente, Crow e Ogre? >> continuò in un atto di sfida.
 
<< Veramente gentile da parte tua, Lion >> le rispose Ogre con tono provocatorio << E ora che vuoi fare? Abbrustolirci? Ti assicuro che non ho un buon sapore ma magari Crow.. >>
 
<< Ma che simpatica >> esclamò Crow irritato << Tornando alle cose serie: Ormai tutti gli acquirenti di questa droga sono in galera, i loro esemplari sono in custodia e le fabbriche sono chiuse per “incidente”.. >>
 
<< Cioè noi.. >> lo interruppe Ogre
 
<< Giustamente. Ormai hai tanti aggravanti, poiché un tuo dipendente ha cantato.. >>
 
<< Ed era un pessimo baritono… >> di nuovo lo interrompe
 
<< Ma la smetti? >> lo rimproverò prima che continuasse << Comunque, il marionettista sei tu, così come la tua banda, e se vuoi saperlo, hai abbastanza crediti per procurarti un bel biglietto di sola andata per l’area teschio, e sottolineo di sola andata >> e Ogre, stavolta con il giusto momento continuò
 
<< E dal momento che uno dei tuoi acquirenti è l’assassino che ha ucciso i 67 bambini, e ANGEL non ha dei bei propositi per te e il conglomerato Ade, ti conviene arrenderti e seguirci Lion, ma conoscendoti dovremmo prima ricorrere alle maniere forti >> concluse lei il duetto
 
<<  Davvero un bel discorsetto >> rispose tale Lion applaudendo in modo ironico << Dovevate fare i comici, ma dato che volete lo scontro…. >> disse mentre tirò fuori il prisma e urlò << REVEAL >> e una colonna infuocata lo avvolse.
 
Da essa uscì una figura adulta dall’aspetto umanoide con testa, braccia e gambe da leone, con la testa che aveva una criniera infuocata, artigli nelle mani e zampe feline nelle gambe, con tanto di coda nel fondo-schiena. Per nulla intimoriti, Crow e Ogre si misero in posizione.
 
<<  Fatti avanti >> dissero i due agenti e balzarono contro Lion che rispose loro scagliandosi contro i due e il combattimento ebbe inizio.
 
A mezz’aria i tre diedero il via ad una rissa eseguita ad alta velocità. Ogre arrivò per prima e scontro i pugni con quelli di Lion mentre con l’altra mano libera prese l’avanbraccio di Crow per poter evitare le sue lame, e la situazione provocò uno scontro che aumentava sempre di più in velocità, ma alla fine Lion afferrò la gamba di Ogre e la tirò contro il muro che si frantumò per l’impatto e la scaglio all’esterno ma Crow ne approfittò e con un calcio secco spedì Lion nei macchinari che deflagrarono in un’assordante esplosione. Crow balzò nella zona del buco, finendo sul tetto della fabbrica che dava sull’esterno, e mitragliò la stanza con proiettili energetici sparati dalle dita che la fecero saltare in aria per poi raggiungere Ogre che si stava rimettendo in piedi.
 
<<  Stai bene? >> esclamò un po’ preoccupato
 
<<  Un po’ intontita ma niente di grave. Dov’è Lion? >>
 
<< E in mezzo alle fiamme ma dovrebbe arrivare fra poco, ma la missione si può definire compiuta. >>
 
<<  Peccato che non avrete modo di rapportarlo >> rispose minaccioso Lion mentre sbucò dal tetto e guardò i due con uno sguardo feroce << avete rovinato i miei piani ma ciò non impedirà di potervi uccidere. >>
 
<<  Immagino che i tuoi capi non ne saranno contenti >> Disse Crow con il solito tono di sfida.
 
<< Questo e da vedere >> concluse Lion
 
L’avversario fece partire una palla di fuoco in loro direzione che venne tagliata in due dalle lame energetiche di Crow, solo che Lion ne approfitto per afferrare i due per il volto e li avrebbe scagliati in una vasca di acido situato un poco più in basso se Ogre non avesse reagito con una ginocchiata che lo costrinse a molare la presa, e a mezz’aria i tre combattenti si librarono in volo, Crow e Ogre con dei reattori posti nella schiena mentre Lion generando calore dai piedi a mo’ di reattore. I tre ricominciarono a lottare a mezz’aria, alternando scontro fisico, fra pugni, colpi di lama e artigliate, e lotta a distanza, con colpi di laser e sfere di fuoco. Questo fino a quando Lion scaglio Crow a terra con una tallonata che lo fece atterrare in una zona piena di tubi che si spaccarono all’impatto e facendo fuoriuscire gas e vapore, mentre Ogre e Lion andarono con una feroce prova di forza che si risolse con una testata da ambe le parti, solò che Ogre si riprese per prima e colpì Lion con un pugno che lo scagliò lontano per poi tallonarlo con altre serie di diretti che si conclusero con un gancio destro bloccato da Lion e che poté ribattere con una violenta ginocchiata allo stomaco seguito da un calciò che scagliò Ogre in una ciminiera per poi afferrarla alla gola.
 
<<  Sei una vera dura lo sai Ogre? >> esclamò Lion in un misto di ammirazione e umiliazione << Peccato che e ora di concludere >> disse mentre stava per colpire Ogre con un’artigliata ma si ritrovò scagliato in basso, mollando la presa, da parte di Crow per poi finire scagliato verso la ciminiera ma riuscì a riprendersi e a salire in alto dopo aver visto con la coda nell’occhio Crow che stava per decapitarlo con un fendente a forbice
<<  Anche tu sei un tipo niente male. Su, fammi divertire >> canzonò Lion a Crow mentre evitò l’attacco a tenaglia del suo nemico
 
<< Ah; è il divertimento che vuoi eh? Accomodati >> e i due si circondarono di energia, Lion di un’aura infuocata e Crow di energia elettrica nero pece.
 
I due contendenti  scavalcarono la ciminiera mentre si scontrarono in un avanti-indietro di scontri fra lame e artigli e colpi a distanza, fino a raggiungere la cima e, afferrandosi fra loro, precipitarono all’interno della ciminiera; Lion Infuoco gli artigli mentre Crow aumentò l’intensità delle lame e si lanciarono alla carica. Ogre si riprese mentre osservava la ciminiera che poco a poco si fece a pezzi fino a quando non la vide esplodere.
 
Preoccupata, Ogre si diresse verso l’enorme incendio creatosi e a terra vide i due contendenti che si rialzarono a fatica ma Lion si riprese per primo e si scagliò con fare feroce contro un inerme Crow e Ogre riuscì a intercettarlo con un pugno in faccia che lo scagliò nell’impianto elettrico che si trasformò in una parata di scintille, e facendolo finire dall’altro lato dell’unica ciminiera rimasta intatta della fabbrica.
 
<< Però, ti sei dato un bel da fare no? >>  disse lei in un misto di burla e preoccupazione
 
<< Prendimi pure in giro >> rispose lui irritato ma stanco << Basta che lo stiamo mettendo alle corde >>
 
Nonostante Lion si trovasse lontano riuscì a farsi sentire:
 
<< Ammetto che mi sono divertito contro di voi, ma ora vi siete firmati la condanna. PREPARATEVI A ESSERE ATOMIZZATI >> e aprì la bocca in cui si concentrò un’anormale quantità di calore pari all’energia atomica.
 
<<  Hai ragione, e ora di finirla >> gli rispose Ogre << Ma per te >>  e nel frattempo puntò lo sguardo su Crow, che annui, per poi urlare al nemico << QUELLO CHE VERRA’ ATOMIZZATO SARAI TU >> e accovacciando le braccia nei fianchi raggruppò tutta l’energia nelle braccia, che si ammassò in un’enorme quantità di nebulosa rosso-nera.
 
I due contendenti scagliarono enormi raggi, Lion di calore atomico che liquefò tutto ciò che si trovava nella traiettoria, e Ogre in un enorme ammasso di energia rosso-nera e che fece altrettanto, solo che disintegrava, e si abbatterono violentemente fra loro, proprio dentro la ciminiera che si disintegrò, cominciando a sbriciolare l’intera fabbrica nel processo.
 
Lion, nonostante avesse la bocca occupata dal laser, riuscì a imporre il suo tono sprezzante:
 
<< AHAHAHAHAH, POVERI SCIOCCHI, COSI’ FACENDO AVETE CONDANNATO I VOSTRI AGENTI, VISTO CHE VERRANNO COINVOLTI NELL’ESPLOSIONE  >> disse con un’allucinante ovvietà ma Crow rise divertito per poi controbattere in lontananza:
 
<< E credevi che non avessimo pensato a ciò? Mentre noi eravamo separati nello scontro avevamo dato ordine di evacuazione a tutti gli agenti, quindi noi tre siamo gli unici rimasti >>
 
<< Ciononostante mi libererò di voi >> continuò il nemico << Aspetta che mi occupo della tua amichetta, poi penserò a te, e infine mi divertirò con tutti gli agenti la fuori >>
 
<< Tu credi? >> e Ogre, urlando a tutta forza, incrementò la potenza dell’onda che cominciò a surclassare quella di Lion
 
Ormai la sua onda era surclassata da quella della sua avversaria, chiedendosi come fosse possibile ma Lion non perse il suo orgoglio e cominciò a minacciarli:
 
<<  AAAAAAARRRRRRGH! ANCHE SE MI FARETE FUORI, STATE PUR SICURI CHE GLI ALTRI VI CONCIERANNO PER LE FESTE. NON RIUSCIRETE A FERMARE I NOSTRI PIANIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII! >> e alla fine, l’onda di Ogre l’ho investì, disintegrandolo.
 
Allontanandosi dall’area dove sorgeva la fabbrica, di cui non ne rimase più nulla, Crow e Ogre si rifugiarono in una piana e dissero all’unisono:
 
<<  SETTER OUT! >> e dalle loro armature uscirono dei ragazzi di 16 anni.
 
Lui era più basso di lei, arrivandogli fino al mento, e aveva i capelli marroni arruffati nella parte superiore mentre nei lati li aveva lisci, aveva gli occhi blu e indossava gli occhiali. Lei invece aveva i capelli biondi che le arrivavano fino alla nuca e con una parte che le coprivano la fronte e aveva gli occhi rossi. Erano Junko e Natsuki, i compagni di classe di Nana e Lyna (che in quel momento dormivano insieme a casa della prima)
 
<< Uff, c’è mancato poco >> disse il ragazzo con il fiatone << Scommetto che ora il conglomerato Ade non se ne starà con le mani in mano. Certo che chiamarci durante la nostra cena al fast food non è stato divertente. >>
 
<< Almeno ci siamo divertiti e abbiamo sistemato un loro Élite. >> rispose la ragazza divertita per poi guardare il Natsuki con uno sguardo freddo << Però sta attento la prossima volta. Oggi te la sei cavata ma devi ancora imparare un bel po’ di cose prima di definirti un perfetto Patner >>
 
<< Si si certo >> rispose seccato << Messaggio ricevuto. Ora però vorrei dormire. Andiamo su. >>
 
<< In effetti hai ragione >> e i due ragazzi andarono nella direzione delle luci dei mezzi delle forze dell’ordine mentre sbadigliavano fra loro.
 
Il giorno seguente i due ragazzi erano nel settore 71, diretti nell’appartamento di Nana, e mentre prendevano l’ascensore cominciarono a spettegolarsi per il loro modo di vestirsi.
 
<< Quando la smetterai di vestirti così? Lo sai che non mi piace vedere le pance nude >> disse lui nervoso osservando l’abito della ragazza, composto da un semplice reggipetto rosso e una minigonna che le copriva le gambe.
 
<< Quanto la fai lunga >> e lei, con fare provocatorio, si mise in una posa da fotomodella << Voi ragazzi non ne sapete niente di moda >> ironizzando sulla maglietta blu e i pantaloncini verdi di lui.
 
<<  A volte mi chiedo perché ci hanno messo in tandem.  Accidenti a quella volpe del capo! >> continuò lui sempre con fare nervoso
 
<<  Se Nana ti sentisse le pungeresti non poco l’orgoglio. Lo sai quanto lei voglia bene a suo padre. >>
 
<< A proposito di amicizie: >> e l’espressione del ragazzo divenne seria << Hai più saputo di Lyna Takahashi? Ormai è una settimana che non si e fatta vedere a scuola. >>
 
<< In effetti hai ragione >> ripensando a quella ragazza che avevano conosciuto al suo primo giorno di scuola << Ma ne parleremo dopo; siamo arrivati >>
 
L’ascensore arrivò all’ultimo piano ma neanche il tempo di fare un passo che dietro al portellone spuntò Nana.
 
<< Natsuki >> riferendosi a lui << Junko >> riferendosi a lei << Che ci fate qui? >> domandò lei con tono sorpreso
 
Ma i due ragazzi erano concentrati sulla ragazza che era insieme a Nana: Lyna Takahashi

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Capitolo 14
*** Giù le maschere ***


2

Giù le maschere

 



Erano appena le 7 del mattino quando suonò la sveglia (che si spense 10 secondi dopo per mezzo di un settaggio apposito). Nana era ancora intontita e, di riflesso, allungo la mano dall’altro lato del letto per cercare qualcosa: solo che non c’era. In preda al panico si svegliò soprassalto e analizzò in frette e furia i dintorni della sua stanza per poi tirare un sospiro quando trovò ciò che cercava: un’altra ragazza della sua stessa età che era diventata il giorno prima la sua coinquilina. Era seduta nella scrivania della stanza ed era immersa nella lettura, che era una delle sue passioni: Nana mise a fatica s fuoco lo sguardo e non poteva fare a meno di studiare l’ammaliante figura della ragazza dai lunghi capelli cerulei sciolti e dagl’occhi verdi che sembrava venire da un altro mondo; e lo era in senso letterale. Lyna Takahashi, questo è il suo nome, può sembrare una ragazza come tutte le altre, nonostante il suo aspetto vicino all’angelico, solo che non era terrestre. I dettagli sul suo conto sono ancora in parte sconosciuti ma di lei si sa solo che e spuntata da un altro mondo, contro la sua volontà, 5 anni prima e fu tirata su da una donna del Settore 36 dell’ Area 1 dell’agglomerato di colonie spaziali chiamata “Culla”. Ma, disgraziatamente, Tea, la donna in questione, perse la vita pochi giorni fa per mano di un piromane che poi venne ucciso proprio da Lyna in impeto omicida. Cosa, tra l’altro, permessa dal fatto che lei possiede capacità sovraumane che le hanno permesso di venire conosciuta al mondo con un’identità segreta: Angel. Ora come ora, la ragazza, immersa nella lettura, non sembrava reduce da tutto questo. Era assorbita da quel libro di cui aveva finito un capitolo ma prima che potesse proseguire Nana, colei che gentilmente si era offerta di darle un tetto dopo quanto accaduto, la riportò alla realtà.
 
<< Ti piace questo libro, vero?  >>
 
La ragazza, spaventata dalla voce improvvisa, si alzò di scatto salvo perdere l’equilibrio e cadere rovinosamente a terra. Nana, in preda al panico, corse a tirarla su da terra.
 
<< Ahhhh..  scusa >>  e l’aiuto a rimetterla in piedi << E che ti ho visto così assorta dalla lettura che.. >> ma, temendo di poter tirare fuori qualcosa d’imbarazzante, cercò disperatamente di cambiare argomento ma Lyna, mentre si massaggiava il didietro dolorante, la interruppe.
 
<< Ahi… ahi… non ti preoccupare…. Urgh…. >> la ragazza era ancora tutta dolorante << Mi puoi fare un massaggio per favore? >> chiese Lyna a Nana con fare tranquillo  
 
Nana, seppur imbarazzata, annui e la fece distendere nel letto a pancia in giù. Mentre la ragazza si diede da fare unendo le sue abilità nel primo soccorso con quelle del massaggio (cosa che funzionava), Lyna le rispose del perché l’aveva beccata a leggere di prima mattina.
 
<< Ecco… circa un’ora fa ero andata in bagno e appena sono rientrata ho visto che nella copertina di uno dei tuoi libri la figura di Luxia e…. >> a sentire quel nome strano Nana la fissava con uno sguardo da ebete << Ecco…. Sarebbe uno di quelli che vengono chiamati Draghi dalle mie parti >>
<< Quindi….. nel tuo mondo ci sono i Draghi? >> chiese Nana incuriosita mentre continuava il suo massaggio in parti più….. delicate
 
<< Beh… solo uno ed è un mio carissimo amico >> e a tale affermazione Lyna s’incupì un pochino << Lo potrei considerare tante cose: un potente guardiano, la mia cavalcatura, il mio aiuto nei combattimenti, il mio animale da compagnia e…. il mio migliore amico >>
 
Nana, senza neanche pensarci, interruppe il massaggio, si distese anche lei nel letto al fianco di Lyna e le afferrò dolcemente il viso
 
<< Basta piangere. Hai già versato troppe lacrime in questi giorni >> riferendosi a quanto la ragazza abbia dovuto passare da ridurla alle lacrime in più di un occasione negli ultimi giorni. Tra perdite di persone care, funerali, momenti di sfogo, e consolazioni, le ultime giornate di Lyna le si potevano riassumere con l’espressione “Mare di lacrime”. Lyna, accantono istintivamente il bisogno di piangere e continuò il discorso
 
<< Per cui, quando ho visto nella copertina la figura di un drago, mi è tornato subito alle mente Luxia e, senza neanche accorgermene, mi sono messo a leggerlo. Praticamente mi prendo qualunque cosa mi richiami casa mia…. La mia vera casa >>
 
<< Capisco >> concluse Nana accarezzandole i capelli << Senti, visto l’orario ti va di fare colazione? Conosco un bar qui vicino che fa cose buone >>
 
Lyna annui immediatamente, complice la fame, e le due ragazze andarono a prepararsi velocemente. Tra i vantaggi della casa di Nana vi erano le sue dimensioni, che potevano ospitare ben tre bagni, tutti diversi fra loro. Dal momento che entrambe non se la sentivano di dividere i bagni, ognuna usò un bagno diverso. Alla fine, messosi degli semplici ma adatti per una lieve uscita, si trovarono davanti alla porta d’ingresso. Prima di allungare la mano verso la maniglia Nana fece una domanda:
 
<< Senti Lyna…. Oggi e giorno libero ma domani ci saranno le lezioni. Pensi di voler tornare a scuola? >>
 
Avendo previsto una domanda del genere, ma non così presto, lei le rispose
 
<< Entro stasera ti farò sapere >> e le ragazze uscirono.
 
Ma neanche il tempo di entrare nell’ascensore che due ragazzi di loro conoscenza erano al suo interno e li guardarono sorpresi: Natsuki e Junko
 
<<  Natsuki, Junko! Che fate qui? >> debuttò Nana per rompere il ghiaccio ma i due ragazzi erano concentrati su Lyna:
 
<<  Ta…Ta… Takahashi!!! >> esclamarono entrambi sorpresi
 
<<  Natsuki e Junko giusto? Questa si che è una sorpresa >> disse quest’ultima a sua volta sorpresa
 
Incontrare quegli altri due ragazzi che, insieme a Nana, avevano rotto il ghiaccio con lei il suo primo giorno di scuola e che non ha potuto vedere per molto tempo per via di quanto accaduto, più la loro improvvisa assenza, l’aveva sorpresa non poco.
 
<< La sorpresa e nostra Lyna! >> disse Junko con evidente preoccupazione <<  E vedo che grazie al cielo stai bene! Abbiamo tutti saputo da parte delle Prof. Yukari di quanto ti è accaduto. Deve essere stato orribile vero? >> e nel mentre le mise le mani sulle spalle
 
<<  Già….. mi dispiace parecchio! >> rispose lei abbassando lo sguardo << Non volevo crearvi problemi e invece…. >>
 
<< Non ci pensare più, ok? >> intervenne Natsuki per rincuorarla << Altrimenti, come si chiamava? Ah si; Tea, si preoccuperà da lassù! >>
 
<< Vi ringrazio >> concluse lei con un sorriso che ammalio tutti i presenti
 
<< Stavamo giusto andando al bar a fare colazione, visto che oggi è giorno libero >> intervenne Nana per ravvivare l’atmosfera << Vi va di aggregarvi? >>
 
E dal momento che neanche loro avevano messo niente sotto i denti accettarono e, 12 minuti dopo, erano tutti nel tavolino di un bar poco distante dall’abitazione di Nana, del quale è cliente abituale. Bene o male l’ordine era lo stesso per tutti: delle Pancake alla crema di cioccolato. Mentre si gustavano beatamente il pasto Natsuki prese la parola:
  << Quando ti sentirai di tornare a scuola faremo in modo di farti risentire a tuo agio ok? Siamo tutti dalla tua parte! >> disse a mo’ d’incoraggiamento  
 
<< Mi fa molto piacere…. Davvero! >> disse lei rincuorata
 
<< Yukari ci ha detto che hai trovato una nuova sistemazione, giusto? >> intervenne Junk << Volevamo andarti a trovare nel dormitorio ma era vuoto e quindi ci siamo allarmati! >>
 
<< Mi sono trasferita a vivere da Nana giusto ieri per suo invito per suo invito >> e Junko per poco non annegò nel suo caffelatte.
 
<< F.f.fammi capire: ora abiti insieme a lei? >> domandò lei in preda al panico << Non è che ti ha assalita nel sonno o ti ha fatto qualcosa ecc. ecc.? >>
 
<< Ci risiamo >> bisbigliò Natsuki sotto voce fra se con evidente nervosismo
 
<< In che senso scusa? >>  Domandò lei confusa
 
<< Niente niente;  Dice così per scherzare >> intervenne Nana con evidente fretta per poi domandare ai due ragazzi  << Ma perché siete venuti qui? Dovete dirmi qualcosa? >> e nel frattempo assunse un’espressione seria
 
<< Si ma non qui! E credo che Lyna…. >> chiese Natsuki ma Nana lo interruppe
 
<< A tal riguardo non preoccuparti. Su, andiamo a casa mia >> concluse Nana
 
Dopo aver pagato il conto al bar i quattro ragazzi salirono a casa di Nana e, una volta entrati, andarono nel balcone. A giudicare dalle espressioni dei tre, Lyna intuiva che l’argomento era serissimo , visto che Natsuki aveva invitato Lyna a non inserirsi. Nana diede una specie di ordine ai due:
 
<< Natsuki, Lyna; FATELO! >> disse con tono serio
 
<< Sei sicura? >> disse Natsuki preoccupato << Con Lyna…. >>
 
<< Se ci dice di farlo con Lyna qui davanti avrà le sue ragioni >> lo interruppe Junko << Non ti preoccupare e facciamolo >>
 
Lyna sentì che nascondevano qualcosa e farselo rivelare così su due piedi, come avevano già fatto lei e Nana il giorno in cui rivelarono le loro identità segrete, non prometteva niente di buono.
 
I due ragazzi alla fine lo fecero e urlarono la formula:
 
<< ARMOR SETTER >> e davanti ad una incredula Lyna si palesavano Crow e Ogre. Ma Lyna era stupita non solo dalla scoperta delle loro identità ma che la loro non era tecnologia che lei conosceva e questo le sollevò nuovi interrogativi.
 
<< Lyna; eccoti Crow e Ogre >> esclamò Nana come una presentatrice << E prima che voi me lo chiediate…. Si! Lyna sa della mia identità di Fairy. E visto che siamo in tema… Lyna; anche tu! >>
 
<<  In che senso “Anche tu”? >> chiese Natsuki perplesso nonostante la voce robotica
 
<< Visto che non ce niente da perdere….. >> e al posto di Lyna  si palesò in mezzo a loro una figura dagli occhi completamenti blu e con capelli biondi con addosso una tunica bianca. Quella era l’altrà identità di Lyna: Angel
 
<< Questa è la madre di tutte le sorprese!!! >> rispose Junko, anch’essa con la voce robotica, in evidente stato di Shock.
 
<< Bene! Direi che ci siamo tutti >> disse soddisfatta Nana nonostante Natsuki e Junko erano ancora sorpresi sull’identità di Lyna << La parata delle maschere scoperte termina qui! Andiamo in camera mia. >>
 
Una volta che tutti si de-trasformarono, si misero nella camera di Nana e cominciò una specie di meeting.
 
<< Molto bene! Elenchiamo le novità su quanto accaduto in questi ultimi giorni e, contemporaneamente, daremo illuminazioni a Lyna. >> debuttò Nana come una specie di figura militare (che praticamente era in quanto vice-comandante delle forze dell’ordine) << Cominciamo col dire di aver posto fine ai Barbecue personali di Hell Tor grazie a me e Lyna. Ultimamente abbiamo avuto a che fare con criminali capaci di trasformarci giusto? >>
 
<< Quindi Hell Tor non era l’unico a fare questa mostruosità? >> ripensando alla metamorfosi provocata da lui e, avendoci ripensato, anche al teschio elettrico affrontato durante il suo giorno di svogo
 
<< Evidentemente no come dimostrò quella specie di Yeti al settore azzardo e con Lion >> rispose Junko nervosa
 
<< A tal riguardo >> intervenne Natsuki << Ieri la missione è riuscita; Infatti.. >> e assunse un’espressione sodisfatta << io e Junko abbiamo “smantellato” l’ultima fabbrica della droga “Killer Dog”, e nel processo abbiano trovato Lion e lo abbiamo fatto fuori. E con questo l’Agglomerato Ade avrà una bella gatta da pelare ora che ha perso uno dei suoi capi d’élite. >>
 
<< Ora rimangono Pegas e Dora >> intervenne un egualmente soddisfatta Junko << e le loro droghe “Killer Fish” e “Killer Bird”, e, una volta fatti fuori, porteremo quelle carogne a uscire allo scoperto. >>
 
<< Si può dire che siamo riusciti a fare un bel passo avanti! >> esclamò Nana sodisfatta << Ottimo lavoro! >>
 
Ma Lyna interruppe nervosa visto che non capiva nemmeno un quarto del discorso
 
<< Ehm, non vorrei essere inopportuna ma…. “Droghe”, “Elitè”, “Agglomerato Ade”…. Si può sapere di che cosa state parlando? Ormai sono anch’io della partita >>
 
<< Di quello che avevi intuito quella volta che abbiamo parlato nel tetto della scuola; >> rispose Nana rievocando il loro dialogo non tanto fantastico di Lyna nel tetto della scuola << ovvero che tutti i crimini recenti siano connessi! Beh, avevi visto giusto! Ti ricordi quei criminali che hai catturato, o che io ho provveduto ad eliminare quando non ci conoscevamo? Abbiamo scoperto, mediante mezzi moooooooolto persuasivi, che quei criminali fanno parte di una organizzazione: L’ Agglomerato Ade. Essa è composta dai peggiori criminali esistenti dalla fondazione della Culla, e da quando ci sono loro, vi sono sempre casi di cronaca nera molto orribili. Attualmente, grazie alle informazioni estorte, sappiamo che e composto da parecchi agenti, alcuni capaci di trasformarsi come ha fatto Hell Tor, ed è governato da tre capi chiamati élite, anche se ora sono due con l’eliminazione di Lion. Ognuna ha al suo servizio svariati agenti di quel tipo, e, a quanto abbiamo scoperto, stavano producendo delle droghe letali, che contengono degli effetti allucinatori: Il “Killer Dog” e quello che aveva quel Killer Pedofilo, >> richiamando il professore ucciso da Nana nella scuola e responsabile della morte di circa una quarantina di bambini << e che stimola alle azioni violente; Il “Killer Fish” stimola al suicidio, mentre il Killer Bird, stimola all’omicidio, e quindi abbiamo delle tracce da scoprire per poter mettere allo scoperto quei pazzi! >>
 
<< Quindi e per colpa loro che ci sono stati quei casi orribili! >> disse una furiosa Lyna ripensando a tutti quei casi che ha dovuto affrontare da sola << E incredibile! Perché lo fanno? Per divertimento? >>
 
<< Non lo sappiamo! >> l rispose Nana << Ma prima di crogiolarci a tal riguardo abbiamo un nuovo caso da portare a termine: il “Terror in the Backstage”! Il suo modus operandi e semplice quanto brutale: Uccidere i personaggi principali di ogni rappresentazione teatrale nota >>
 
<<  Un vero caso di “omicidio culturale” >> pensò Lyna, sempre più di malumore
 
<< Ma noi abbiamo un piano >> intervenne Natsuki << Organizzeremo uno spettacolo con storia scritta da Nana e lo attireremo in una trappola >>
 
<< Intrigante quanto pericoloso come piano! Spero che i volontari che reciteranno non sappiano nulla >> continuò a pensare Lyna, stavolta preoccupata dell’incolumità dei soggetti
 
<< Infatti >> prese la parola Junko << Io, Natsuki e Cecille faremo parte dello spettacolo! E a giudicare dai segni ritrovati nei corpi delle vittime, l’assassino sembra capace di trasformarsi! >> concluse lei con evidente nervosismo.
 
A sentire il nome della presidentessa del consiglio studentesco, Lyna per poco non sbiancò
 
<< Questo complica tutto! >> rispose seccata << Quindi, immagino, che toccherà a me e a Nana concludere la faccenda >>
 
<< Proprio così >> disse Nana altrettanto seccata << Ma dobbiamo sbrigarci ad elaborare un piano d’attacco! La recita sarà tra una settimana! E, a parte noi, nessun’altro, a parte Cecille, sa del nostro coinvolgimento!
 
<< Lei sa tutto? >> disse Lyna shoccata << Come è possibile? >>
 
Ma Nana non rispose. E Lyna capì che non era cosa d’approfondire sul momento.
 
<< Se non ce altro possiamo concludere la riunione! >> e dopo il tono serio, passò ad uno più dolce << Ma visto che siamo qui, che vogliamo fare di bello? >>
 
Passarono l’intera giornata a fare cose da ragazzi, ovvero film, televisione e videogiochi, oltre ad aiutare Lyna a recuperare le lezioni e gli argomenti saltati nella settimana mancata a scuola. Si fece pomeriggio e Natsuki e Junko se ne andarono a casa. Le ragazze, rimaste da sole, decisero di fare il bagno insieme, sfruttando la vasca grande di uno dei bagni. E mentre si godettero il momento paradisiaco Nana prese il discorso:
 
<< Di la verità: E imbarazzante la situazione in cui siamo ora vero? >>
 
<< Ti riferisci al fatto che stiamo facendo il bagno insieme o per il fatto che tra una settimana dovremo bloccare un tentativo di omicidio, con tre compagni di scuola come bersagli? >> rispose Lyna tra il serio e l’ironico
 
<< Entrambe le cose! Ora come ora, con tutto quello che sta succedendo, non abbiamo come riflettere lucidamente >>
 
Le ragazze archiviarono subito la questione e decisero di godersi il momento di relax dopo tanti affanni. All’improvviso, Lyna si alzò di scatto
 
<< Nana: Ho deciso! >>
 
<< Che cosa? >> chiese lei incuriosita
 
<< Io…… domani torno a scuola >>
 
Nana, sorpresa, le saltò per la felicità addosso, ignara del baccano che seguì.
 
Il giorno seguente Lyna fu di parola ed era pronta per ritornare a scuola. In cuor suo si sarebbe chiesta se fosse riuscita stavolta a cavarsela. Su una cosà però cosa era certa: Con Nana al suo fianco, sarebbe andato tutto bene.
 
<< Allora >> le disse Nana prendendola per mano << Vogliamo andare? >>
 
<< Certo >> e le strinse forte la sua << Nana; grazie >> e, d’impulso, le diede un bacio sulla guancia. E alla fine, le due ragazze uscirono di casa.

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Capitolo 15
*** Ritorno a scuola ***


3.
Ritorno a scuola

 




Uscite di casa, Lyna e Nana presero il servizio trasporto e arrivarono al Settore 21, dove sorgeva la Pure Sky Academy. Seppur sia passata quasi una settimana dall’ultima volta che vi mise piede, per Lyna sembrava passata un eternità. Eppure, il cancello, la costruzione e il fatto di star indossare l’uniforme scolastica, erano i segni inequivocabili che questa era la realtà. E c’era una differenza rispetto alle altre volte: Nana era con lei.
 
L’agitazione stava per sopraffarla ma Lyna, per fortuna, senti la mano di Nana che la stringeva e tutta la preoccupazione svanì. Erano in procinto di varcare il cancello ma trovarono Yukari davanti a esso che corse davanti a Lyna a braccia aperte.
 
<< Lynaaaaa Che sorpresa! >> e nel frattempo le prese le mani, mettendola in agitazione.
 
<< Non mi dica che per tutto il tempo mi ha aspettato davanti all’ingresso? >> Domandò la ragazza con evidenti sensi di colpa.
 
<<  Perché ti senti in colpa? >> rispose lei come se le avesse letto nel pensiero << Ero preoccupata per te! Pensavo che non saresti mai più tornata e invece eccoti qui! Inoltre lo faccio da prima che tu arrivassi >>
 
<< In effetti Yukari ti ha accompagnato il tuo primo giorno, no? >> intervenne Nana
 
Lyna, di fatto, si ricordò la cosa e il senso di colpa svanì. Ma poi ripensò ad un fatto curioso
 
<< Il secondo giorno invece non c’era. Le e successo qualcosa? >>
 
<< Si…..febbre! >> rispose la prof.ssa imbarazzata.
 
<< Dai Lyna, andiamo >> concluse Nana e le tre entrarono nell’istituto.
 
Arrivati in classe, con fare energico, Nana aprì la porta e si espresse come una celebrità sul tappeto rosso a tutta la classe:
 
<< Ehilà come butta? >>
 
<< Sempre a urlare ai quattro venti vero? >> rispose Natsuki mezzo assordato e tutti, Junko compresa, si misero a ridere.
 
<< Ahahahah, spiritoso come sempre eh? >> rispose lei in tono di sfida << Comunque, guardate chi è ritornata >> e voltandosi in direzione di Lyna, rannicchiata dietro la porta, l’ha incoraggiò<< su entra >> e la ragazza entrò un po’ timidamente.
 
<< Ehm, ciao >> e l’intera classe, dopo il silenzio di stupore iniziale, si precipitò davanti a lei chiedendole domande su domande con fare preoccupato, e Lyna non poté fare a meno di risentirsi in colpa, ma per fortuna entrò Yukari per placare le acque
 
<< Ok, basta così. Siate comprensivi con lei, poverina, che ne ha passate di cotte e crude >>
 
<< In effetti ha ragione, anche perché mi rovinate i capelli con tutto questo fracasso >> disse Cecille con il suo classico sarcasmo.
 
<< Sempre a fare la disonesta sentimentale vero? >> le rispose Nana con fare da presa in giro
 
<< Non sono una disonesta e solo che…. >> e non riuscì a formulare altro. A quanto pare la domanda l’ha presa alla sprovvista << C.c.c. comunque, b.b..b bentornata Takahashi >> concluse lei in preda alla balbuzie.
 
<< Grazie di cuore a tutti. Ancora una volta, mi affido a voi >> concluse Lyna sfoggiando un sorriso radioso, seppur con una lieve lacrima uscitagli di sfuggita, che ammalio tutti i presenti
 
Le ore passarono e, concluse le lezioni, arrivò l’ora di pranzo, e Lyna decise di andare in mensa poiché non aveva il pranzo per se. Ma durante il tragitto si imbatté… nel teppista. Lo aveva incrociato solo due volte: la prima quando doveva andare in bagno e gli aveva involontariamente urtato, mentre la seconda e ultima volta fu al funerale di Tea. In entrambe le occasioni non poté vederlo per bene o rivolgergli la parola. Ora lo poteva vedere meglio: Alto più di Lyna (quest’ultima a malapena gli raggiungeva il mento), muscoloso, capelli e occhi blu e una cicatrice sul volto.
 
<< Ah…. sei tornata, Takahashi >> gli rivolse il ragazzo con un tono severo.
 
<< Già…. Rieccomi qua, ecco… >>
 
<< Lyna >> urlò Nana dietro di lei prima che, a grande velocità, si frappose fra i due << Sato, se hai fatto qualcosa a Lyna giuro che…. >>
 
<< Nana aspetta >> la interruppe lei  << Non so che e successo ma non ti preoccupare >>
 
<< Sei sicura? >> le chiese lei, ma sempre sulla difensiva << E la verità, Sato? >>
 
<< Si, e la verità >> rispose lui con fare quasi seccato << Ora, se volete scusarmi… >> e il ragazzo se ne andò
 
<< Non sembra un tipo ben accolto a giudicare dalla tua reazione, vero Nana? >>
 
<< Akira Sato. Un tipo in gamba negli studi ma dal pessimo carattere. Su di lui corrono parecchie voci negative quali capo di teppisti, venditore di stupefacenti e roba ancora peggiore.  Volte salta pure la scuola per giorni o, addirittura, per settimane. Perdona la scenata di prima >>
 
Le due ragazze, istintivamente, misero su quanti metri possibili lontano da lui. Lyna, tra l’altro, nutriva una brutta sensazione su di lui. Qualcosa di parecchio sinistro. Lo stomaco la riportò alla realtà e, insieme a Nana, andò in mensa a pranzare. Nana, Junko e perfino Cecille, le raggiunsero al loro stesso tavolo.
 
Fu l’arrogante Cecille Ikeda a prendere la parola:
 
<< Ehi Takahashi, certo che eri molto attenta a letteratura. Te la sei fatta addosso per la fifa? >> e a Lyna venne un brivido. Avevano infatti letto una poesia tedesca che fece rabbrividire Lyna, specialmente per il titolo che lei ricollegava a qualcosa che vide in passato e che le vece venire la nausea per giorni.
 
<< Immagino che non hai amici per via di questo tuo lato snob >> rispose lei con fare seccato
 
<< Comunque >> continuò la snob, ma con un tono più cordiale << Volevo ringraziarti per aver fatto cacciare via quei teppisti? >>
 
<< Teppisti? >> e a Lyna, dopo aver fatto mente locale, gli ritornò in mente di quando diede il ben servito a dei brutti ceffi in bagno << Ah, quelli che ho sistemato in bagno qualche giorno fa? >>
 
<< Ah, quelli? >> intervenne Junko << Loro erano un gruppo di teppisti che si divertiva a maltrattare gli studenti più giovani e riuscivano a farla in barba al consiglio degli studenti perché il precedente presidente era pagato da loro per non far trapelare nulla. Ma dopo che una studentessa li aveva visti malridotti nel bagno delle ragazze, per via di Lyna, corse a sporgere denuncia e alla fine, complice noi 4, riuscimmo a smascherarlo e la direzione lo fece espellere insieme alla sua banda.
 
<< Quindi, senza volerlo, >> continuò Natsuki << hai contribuito a rendere questa scuola migliore. Certo che sei una specie di miracolo ambulante lo sai? >>
 
<< Già, un vero Angelo discesa dal cielo >> concluse Cecille con fare poetico.
 
A tutti questi complimenti Lyna era imbarazzata, ma anche molto felice di aver dato una mano alla scuola. Questo le diede nuovo coraggio. Ma non poté ripensare a quei teppisti che, nonostante tutto, erano venuti al funerale di Tea. E non per burlarsi della responsabile della loro espulsione, ma per sincero cordoglio. Ora, pensò Lyna, era meglio cambiare discorso e gli balzò in testa la recita
 
<< Per lo spettacolo che mi dite? >>
 
<< Ah, vuoi saperlo vero? >> rispose Cecille, in quanto una dei protagonisti << Potrei anche anticiparti la storia ma non mi pare il caso. Magari potrebbe farlo Nana, visto che ha scritto tutto lei >>
 
<< Me l’ha già raccontato che aveva scritto la storia >> rispose lei per controbattere << Ma preferirei tenermi la sorpresa per quando la vedrò in atto >>
 
<< Comunque Takahashi, tieni >> e porse a Lyna un biglietto << Un biglietto in tribuna d’onore per lo spettacolo. Consideralo il mio regalo di bentornato da parte mia e del consiglio degli studenti! >>
 
<< Dovevi proprio disturbarti? >>
 
<< Smettila di lamentarti e prendi! >> e dopo averle dato il biglietto se ne andò.
 
<< Non farci caso, Lyna. Non lo vuole ammettere ma e felice che tu sia tornata >> la consolò Nana
 
<< Speriamo >> concluse Lyna
 
Ma senza farsi vedere, Cecille sorrise al pensiero che Lyna era tornata
 
I giorni passavano tranquilli e Lyna  riusciva pian piano a legare con un bel po’ di persone a scuola, da compagni di classe e non. A quattro giorni prima dello spettacolo Lyna stava tornando dalla biblioteca quando vide Cecille passarle davanti.
 
<< Ah… ciao Cecille >> e fece per andarsene subito ma quest’ultima l’afferrò per la manica dell’uniforme
 
<< Senti Takahashi: puoi accompagnarmi in bagno? Vorrei parlarti un minuto >>
 
Entrate in bagno Lyna prese subito la parola
 
<< Se hai in mente di farmi uno scherzo ti conviene ripensarci >>
 
<< E ti pare che io sia capace di abbassarmi a tali bassezze? Ti leggi troppe cose brutte, secondo me >> le rispose la ragazza irritata << Comunque e per un’altra cosa >>
 
Lyna percepì della preoccupazione da parte di Cecille e la sua prossima frase confermò le sue sensazioni
 
<< Quel giorno dovrai difendermi dall’assassino di attrici che ultimamente gira a piede libero >> e Lyna la guardò basita per non afferrava quello che intendeva dire << So che tu sei Angel, così come Nana, Junko e Natsuki che sono, rispettivamente, Fairy, Ogre e Crow. Mia madre lavora all’area legge ed è la consulente del loro team di difesa >>
 
Ovviamente Lyna rimase sorpresa da queste rivelazioni ma Cecille non le diede tempo di rispondere perché continuava a parlargli e con voce sempre più impaurita.
 
<< Quando ho saputo dell’assassino, ho avuto paura. E ne ho ancora. Però non voglio farmi vedere in quel modo o l’operazione di cattura fallirà. Anche tu hai avuto a che fare con un assassino, ovvero quello di tua madre, ed e per questo motivo che mi sto confidando con te… >> e nel frattempo la prese per le spalle, appoggiò la sua testa nel petto di Lyna e cominciò a tremare << Per cui….. trova quell’assassino e metti fine alle sue stragi. Uccidilo se necessario ma fallo sparire >>
 
Lyna, senza pensarci due volte, le strinse i fianchi e le rispose dolcemente
 
<< Lascia fare a me, allora. Ti prometto che catturerò, o eliminerò quell’assassino così sarai al sicuro. Sei la prima persona a cui lo dico ma, da quando Tea e morta, ho giurato che nessuno ucciderà mai più le persone che conosco >>
 
Rimasero così per un paio di minuti, poi se ne andarono.

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Capitolo 16
*** Contatto ***


4.
Contatto

 



I giorni passarono e i preparativi per lo spettacolo teatrale procedevano a gonfie vele, così come quelli per le operazioni contro l’assassino di attori teatrali che ha già scatenato il panico nell’ambiente da parecchio tempo. Nana, così come l’intera scuola, non poteva riuscire a credere a quello che vedeva in quest’ultimi giorni: l’altezzosa e orgogliosa Cecille in confidenza con Lyna Takahashi. Nana, insieme a Junko e Natsuki, poteva almeno comprendere un pochino il perché, ovvero l’essere presa di mira dal loro bersaglio, ma tutto il resto dei loro compagni di classe, no. In breve tempo, divenne l’oggetto della maggior parte delle chiacchere a scuola, in particolare su Lyna, che riusciva a legare con tutti quelli che le rivolgevano la paura. Sarà per il suo aspetto fisico che non è roba da tutti i giorni, o il suo carattere gentile e solare quanto timido o, addirittura, un senso di empatia per quanto accadutogli ai suoi danni. Ciononostante, divenne una specie di figura d’ammirare, specialmente tra le ragazze, a tal punto da essere soprannominata “l’angelo dell’accademia; titolo che le dava non poco imbarazzo. Ma appunto, le ragazze: pur non mancando di rivolgere di tanto in tanto la parola con i maschi, lei passava il tempo a legare di più con le appartenenti al gentil sesso come lei e la cosa diede un po’ di disagio a Nana, e nemmeno lei capiva il perché. Addirittura, la sua coinquilina (ma nessuno sapeva che lei e Nana abitavano insieme)aveva ricevuto dichiarazioni, sia da ragazzi che, addirittura, da ragazze. Se per i primi li respingeva senza se e senza ma, per le ragazze era diverso; rimaneva affascinata dalla cosa per poi doverle respingere a malincuore, ma non prima di consolarle a dovere. Nana intuì una cosa, ma non aveva il coraggio di dirlo. Ma fu Natsuki, durante il ritorno da scuola del quartetto a dirlo senza peli sulla lingua:
 
<< Senti Lyna, ma per caso sei dell’altra sponda ? >>
 
Ovviamente, il silenzio prima della ripresa di Junko
 
<< Che scortesia. Come puoi dire senza nemmeno un briciolo di tatto una domanda ad una….. >>
 
<< Diciamo di si >> rispose direttamente Lyna senza pensarci due volte
 
Anche stavolta il silenzio, mentre Nana fu presa dal disagio
 
<< Ah, ok >> fu la risposta di Junko
 
<< Beh… i ragazzi non li fili e li respingi senza discutere mentre le ragazze ci passi il tempo e le consoli quando rifiuti le loro relazioni…. Diciamo che ho fatto 2+2 ed e venuta fuori la domanda >>
 
<< Però…. Junko ha ragione >> disse Lyna a mo’ di ripresa << per i dettagli più privati non dovresti fare domande, specialmente così su due piedi >>
Senza dire altro per l’imbarazzo, i due gruppi si separarono. Mentre Natsuki e Junko tornavano nelle loro case, Nana e Lyna proseguirono in un’altra direzione. I primi, certi di non farsi sentire, presero un altro argomento di conversazione
 
<< A proposito…. per “quella scena”, tu sei pronto ? >> domandò Junko con fare divertito
 
<< Dovrei dirti la stessa cosa, sai ? >> rispose il ragazzo leggermente rosso in viso << Comunque…. Si. Ma vedi di stare attenta visto che sarà la nostra… prima volta >>
 
A quella risposta, anche Junko si arrossì non poco in viso e, senza dire altro, i due proseguirono.
 
Nel frattempo, Nana e Lyna presero un’ altra direzione rispetto a quella di casa, e finirono in un museo dell’Area 2
 
<< Perché mi hai portato qui, Nana? >> chiese Lyna incuriosita
 
<< Beh, il giorno prima di una missione tendo a recarmi in un posto a sfogare la tensione e oggi ho optato per un museo. Poi, pensavo che anche tu volessi scaricare la tensione e acculturarti un po’, non e vero? >>
 
<< Non hai tutti i torti, sai ? >> ripose lei come se le avesse abbattuto le difese della sua sicurezza.
 
Le due ragazze passarono l’intero pomeriggio all‘ interno del museo, e Lyna non poté non rimanere ammaliata dalle opere d’arte e i dipinti esposti. L’unica cosa che le deva fastidio era il ritrarre le persone nude. Si fece sera e le due ragazze, dati i morsi della fame, decisero di fermarsi a mangiare ad un fast food. Lyna ci era stata poche volte e in ogni occasione rimaneva ammaliata da quel rumore di fritto che si respirava al suo interno. Mentre si godeva il pasto, Lyna fece una domada
 
<< Senti Nana; Coma mai Cecille sa che noi siamo coinvolte con le forze di difesa? >>
 
A quella domanda il volto di Nana s’incupì, come se si trattasse di un argomento scomodo per lei.
 
<< Ti posso soltanto dire che sua madre è la segretaria di mio padre. Tutto qui >>
Dal tono leggermente irritato, Lyna capì che non era il momento di approfondire, per ora, la questione.
 
Conclusa la cena, le ragazze tornarono a casa ma prima che Lyna andasse in camera sua, Nana la fermò
 
<< Senti Lyna…. >> disse lei con fare imbarazzato << Ti va di salire nell’attico ? >>
 
A questa domanda Lyna rimase sorpresa: Sapeva che nel piano superiore della casa vi era un attico che si vedeva vistosamente nel giardino, Ma l’accesso, composto da una rampa di scale a chiocciola circondate da sbarre chi ricordavano una gabbia, era sempre chiuso da un cancelletto con lucchetto. La curiosità di cosa vi era la sopra stava per essere soddisfatta, quindi Lyna annui.
 
Aperto il cancelletto e salite le scale, Lyna sembrava finita in un altro posto: Un locale notturno. Era una stanza piccola, circondata da finestre che davano un impressionante panorama urbano del circondario, e al suo interno vi era un mini-bar, con tanto di tutte le attrezzature tipiche e mercanzia, mini tavoli e, addirittura, divani e poltrone. Se ci avessero messo una musica di sottofondo sarebbe diventato un locale a tutti gli effetti.
 
<< Non mi dire che ti ubriachi >> esclamò Lyna sorpresa da quell’ambiente troppo adulto per ambedue
 
<< Seh, come no. Mi limito a rilassarmi in vista della missione >>
 
<< Immagino che lo fai molto spesso allora >>
 
<< Ma questa e la prima volta che sono in compagnia, ovvero la tua >>
 
A tale risposta, Lyna fu presa dal nervosismo. Era si abituata ala compagnia privata con Nana, ma non in un ambiente così intimo come quello.
 
Le due ragazze si sedettero, una di fianco all’altra, in uno dei divani e si abbandonarono alla sofficità di esso. Istintivamente si presero per mano.
 
 
<< Domani è il giorno dello spettacolo >> disse Nana per cercare di allentare la tensione << E un peccato che non potremo godercelo visto che saremo occupate >>
 
<< Già >> rispose Lyna dispiaciuta << Ma l’assassino non aspetterà la fine dello spettacolo per colpire, e potrebbe farlo da un momento all’altro >>
 
<< E qui entri in gioco tu con la tua percezione. Una volta trovato…..Zac! E se tutto va bene gli impediremo di trasformarsi >>
 
<< Da come parli, sembro quasi uno strumento nelle tue mani >> disse Lyna con tono ironico e le due ragazze si misero a ridere
 
<< E ora che hai in mente di fare? Vuoi saltarmi addosso? >> le domandò Nana in tono di sfida
 
<< Ehi, solo perché ho questi, presunti, gusti, non vuol dire che farei ad una amica queste cose >>
 
<< Ma avevi affermato di averli >>
 
<< Ma avevo detto “diciamo”. So solo che ho più confidenza con le ragazze >> concluse Lyna in un misto d’imbarazzo e irritazione << Ma ora, per cambiare argomento….. Non per essere indiscreta, ma di che parlerà la tua storia? Visto che non potrò vederla sul palco tanto vale sapere di che parla >>
 
Nana, mentre rispondeva, tirò fuori dal suo zaino un librettino e, sfogliando le pagine, la consegnò a Lyna
 
<< Eccoti un anticipo esclusivo della mia opera prima: “Canzone dei draghi”! >>
 
Il titolo già intrigò Lyna e, alzatosi dal divano, la recitò come una narratrice d’altri tempi. Parlava di una struggente amicizia, poi divenuto amore, fra un’umana (interpretata da Natsuki, e quest’ultimo era un po’ infastidito all’idea del ruolo femminile) e un’Elfa (interpretata da Junko) in fuga da un esercito di draghi oscuri guidato dal loro re (Interpretato da Cecille. Lyna era un passo dal ridere per il fatto che Nana aveva creato una relazione fra ragazze nella storia. Ma man  mano che leggeva la storia si commosse sempre di più. Alla fine, terminato il racconto, Lyna era un fiume di lacrime ma sorridendo le fece l’applauso.
<< Allora, che te ne pare ? >> chiese Nana come se aspettasse la reazione di un critico
 
<< E magnifica; davvero! >> rispose lei mentre si asciugava le lacrime di commozione << Si vede che sei… ahhhhhhhh >>
 
Senza accorgersene, Lyna sbatté sul piedino di un mini-tavolo e perse l’equilibrio. Risultato: finì addosso a Nana. Le due ragazze si ritrovarono distese nel divano l’una sopra l’altra, con i propri petti in contatto, le gambe incrociate fra loro e i volti talmente vicini da toccarsi le punte del naso. Senza nemmeno volerlo, come travolte dalla passione, ognuna posò lo sguardo nelle labbra dell’altra. Senza neanche capire il come e il perché, le loro labbra fecero contatto. Le ragazze chiusero gli occhi. Incrociarono ancora di più le loro gambe e si strinsero fra loro in un abbraccio. L’interò minuto che segui sembrava una scena di film ad alto tasso erotico, seppur contenuto, con entrambe che toccarono i punti delicati dell’altra, frequenti scontri dei loro seni dato il troppo muoversi e il frequente utilizzo improprio del mezzo principale del senso del gusto su quello dell’altra, con inevitabile rumore; il tutto culminato dai loro respiri affannosi e mugugni. Solo quando la sua mente riprese la ragione, Lyna si stacco frettolosamente da Nana e rotolò a terra. Asciugandosi col bavero dell’uniforme la bocca, per via di un rivolo di saliva rimastogli ai lati, Lyna andò in preda al panico quando vide Nana, ancora distesa nel divano che la guardava mentre riprendeva fiato come in iper-ventilazione; cosa che faceva anche Lyna.
 
<< Na…. Nana, perdonami >> implorò Lyna mentre respirava affannosamente sia per riprendere fiato sia per il terrore << Non so che accidenti mi e preso  >>
 
<< Per… perdonami tu >> rispose lei, sempre con il fiatone << Quando mi sei finita addosso, non ho resistito >> e, mentre si alzava, continuò << Però…. Non sembrava la tua prima volta >>
 
A Lyna gli partì un lampo basato su un ricordò che la vedeva con una donna più grande di lei ma ricacciò immediatamente tutto indietro poiché era un momento imbarazzante.
 
<< C…. comunque >> continuò Lyna, sempre in preda all’imbarazzo << io ora vado a dormire. Buonanotte >> e scese le scale di corsa
 
Messosi a letto, Lyna era ancora con il fiato a iper-ventilazione e con il cuore che le martellava nel petto mentre ripensava alla “performance” di pochi minuti fa con l’amica. Tale “incidente” fu la scossa definitiva che le diede la conferma sui pensieri recenti che riguardavano Nana. Anche Nana, a letto, ripensava  a quel bacio; tra l’altro il primo e l’aveva dato a Lyna. Un pensiero che da tempo l’assillava, fin da quando la vide per la prima volta, aveva avuto conferma. Imbarazzate, le ragazze non chiusero occhio per tutta la notte.

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Capitolo 17
*** Dietro il sipario ***


5.

Dietro il sipario

 



Quella mattina, entrambe le ragazze si erano comportate  in perfetta, involontaria, sincronia; si erano alzate dal letto, erano andate in bagno, si erano vestite ed erano andate in cucina a fare colazione; tutto rigorosamente in contemporanea. Quando si videro entrambe i loro battiti cardiaci raggiunsero la velocità della luce, i loro volti divennero paonazzi ed entrambe pensarono la stessa cosa; anche questo avvenne in contemporanea:
 
<< Cavolo. Ce l’avrà ancora con me per avergli rubato il primo bacio ieri sera? >>
 
Senza dire una parola, entrambe fecero colazione. O meglio, entrambe cercarono di trovare un argomento di conversazione ma ogni volta che ognuna cercava di far partire un dialogo, si ritarava indietro poco dopo. Tanto era l’imbarazzo per ciò che era accaduto la sera prima in quell’attico. Ma ora non era il momento adatto per rinvangare la cosa: una missione le attendeva la sera stessa; e la posta in gioco era la vita di ben tre loro amici.
 
Si fece pomeriggio e, messo da parte quella vergogna, le due ragazze raggiunsero con qualche ora di anticipo il teatro, situato nel Settore 45, dove quella sera si sarebbe svolto lo spettacolo-trappola. La sala, come era lecito aspettarsi da un teatro, era immensa, piena di spalti e tribune e tutte le poltrone erano di colore rosso. Il palco non tradiva le aspettative. Le sue dimensioni erano pari alla camera di Nana ed erano già allestite buona parte delle scenografie, perfettamente fedeli a ciò che aveva scritto Nana.
 
<< Ah, siete qui >> risuonò la voce di Cecille
 
Lei, insieme a Junko e Natsuki, salirono sul palco da dietro le quinte con addosso gli abiti da scena. Se Cecille e Junko erano perfette la stessa cosa non si poteva di per Natsuki che era parecchio rosso d’ira per due cose: il dover interpretare un ruolo femminile, nonostante l’abito era quanto di più mascolino necessario, e il dover baciare Junko di fronte a chissà quante persone. Fortunatamente nessuno disse nulla sull’argomento e si dilettarono a parlare, non della missione ma delle aspettative riguardanti lo spettacolo. Solo alla fine, Nana decise di entrare nell’argomento serio:
 
<< Sei nervosa per stasera Cecille? >>
 
<< Certo che no, Morinaga >> rispose lei con tono da “va tutto bene” << Sono concentrata e carica a mille per più tardi >>
 
Ovviamente stava mentendo e lo si vedeva dalle mani tremanti che Lyna istintivamente prese.
<< Te l’ho già detto. Acciufferemo il criminale, quindi sta tranquilla e concentrati sullo spettacolo. Anche voi mi raccomando  >> disse infine a Natsuki e Junko.
 
<< Ci conto eh. Altrimenti tornerò come fantasma e vi perseguiterò >> concluse Cecille finirono per mettersi a ridere, giusto per scaricare la tensione >>
 
Alla fine, appena si fece sera, fu l’ora dello spettacolo.
 
 
La sala era gremita di persone e trovare posto risultava un’impresa, ma per fortuna Lyna e Nana, entrambe in eleganti abiti da sera (giusto per non dare nell’occhio), potevano godersi lo spettacolo in tribuna d’onore, grazie ai biglietti di Cecille, ma sapevano che non era una serata di svago.
 
<< Mi raccomando Lyna, se avverti qualcosa avvisami subito >>
 
<<  Certamente >> rispose lei << E poco dopo, addosso. Anche se da qui la vista e mozzafiato >>
 
<< Immagino >> disse Nana delusa << se solo questo assassino non esistesse >>
 
Proprio in quel momento entrò un barman con un vassoio e due bicchieri, precedentemente ordinati.
 
<< Yum…questa bevanda (non alcolica) sembra buona >> disse Nana in procinto di mettere Nana al bicchiere ma Lyna si mise in mezzo
 
<< Aspetta! Questo bicchiere lo prendo io ok? >>
 
Poco dopo, le due ragazze fecero un brindisi. La sala si oscurò e si alzò il sipario.
 
Lo spettacolo procedeva bene per il momento e, nonostante la tensione e l’attenzione che Lyna dovette esercitare per poter scovare i propositi omicidi dell’assasino, riuscì a godersi lo spettacolo, rimanendo molto colpita dalla storia che Nana aveva scritto: Ma proprio durante la svolta della trama, Lyna avvertì il tanto temuto istinto omicida, con le conseguenti reazioni (una specie di collasso cardiaco con capitombolo e gli occhi verdi di Lyna che divennero bianchi).
 
<< Lyna >> disse Nana cercando di non urlare << L’hai avvertito >>
 
<< anf…. si Nana, sopra le luci di scen….. argh >> e stavolta fu lei a non dover urlare per quanto si sentisse male. Non aveva concluso la frase che Lyna piombò in corridoio, in modo da non interrompere lo spettacolo, e li si accasciò a terra sentendosi male.
 
<< LYNA! Che ti succede? Ti fa mal….. Oh cielo! >> imprecò Nana alla vista di Lyna che, in quel momento, tossì sangue << vado a chia…. >> ma Lyna le afferrò il polso
 
<< Non….. non ti preoccupare…. Coff…… per me e insegui l’assassino che si trova sulle luci di scena. Mi riprenderò tra breve >>
 
<< Non se ne parla >> protestò Nana << Ora chi…. >> ma ancora una volta Lyna la interruppe, stavolta urlandole
 
<< E LASCIARE CAMPO LIBERO ALL’ASSASSINO? VAI ACCIDENTI >> sbottò Lyna furiosa
 
A Nana disgustava lasciare l’amica in quelle condizioni pietose ma aveva ragione: L’assassino stava per colpire. Non avendo altra scelta corse a perdifiato per il corridoio.
 
<< Speriamo di fare in fretta >>
Nana tirò fuori la sua perla, che Lyna definiva Artefatto e intonò una formula
 
<< EEEEEEEEEEEEEEEVOOOOOOOOOOOOOOOOKEEEEEEEEEEEEEEE!! >> e un coro rispose al suo canto << AAAAAAAAAAAAAAALLLLLLLTAAAAAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIRRRRRRRRRRRRRR >>
 
Nana si fece ricoprire da un aura che aveva assunto un aspetto di una gigantesca figura femminile dalle orecchie a punta e dalle ali appuntite. Da essa uscì la sua identità di agente speciale delle forze dell’ordine: Fairy. A grande velocità raggiunse, con una specie di volo rasoterra, le luci di scena e trovò l’assassino: Il barman che poco prima aveva servito le bevande a lei e Lyna: Ma come aveva fatto Lyna a non accorgersene nonostante il suo radar d’intenti omicidi? Ora non doveva pensarci che l’assassino stava per attivare un prisma azzurro e gli punto la pistola alla nuca:
 
<< Mi dispiace per te amico ma per te cala il sipario >> disse Nana con una fredda voce robotica
 
L’assassino, in tutta risposta, tirò fuori una specie di coltello dalla manica del suo abito logoro e l’oscillò contro Nana. Nonostante non avrebbe ricevuto danni grazie alla sua armatura, schivò la mossa d’istinto  e, afferrando il tizio per la testa, volo via alla chetichella dal teatro, mediante delle ali che le spuntarono dall’armatura mediante l’ordine BOOST, sfruttando una finestra che dava sul tetto aperta.
 
 
Nana continuo a tenere la pistola alla nuca dell’assassino che, sfruttando un altro coltello uscitogli dall’ abito, riuscì a dimenarsi e farsi mollare la presa. Finì coll’atterrare sul penultimo piano di un parcheggio multi-piano. Nana lo raggiunse e stava per aprire il fuoco ma fu costretta ad allontanarsi poiché l’assassino aveva uscito dalle maniche del suo abito dei coltelli che poco dopo lanciò in direzione dell’avversaria, a cui basto un paio di colpi delle sue armi per deviarli. Nana notò qualcosa che non andava in quell’individuo, e aveva ragione poiché era drogato con una delle droghe ancora in circolo dell’agglomerato Ade: il “Killer Bird”.
 
<< A quanto pare l’agglomerato ti paga in droghe pur di tenerti al loro guinzaglio vero? Immagino che con le buone non si arriverà a nulla >>
 
E si mise in posizione per sparare ma non fece in tempo che l’assassino urlò un ordine tipo posseduto (REVEAL) mentre dalla sfera energetica blu creatosi per la metamorfosi usci un individuo alto, slanciato, e con ali di metallo tagliente, con movimenti che richiamarono una specie di ballerino, ma l’unica cosa che diceva, oltre l’attivazione di trasformazione, erano pazze risate da posseduto.
 
<< E va bene >> disse rassegnata Nana << Diamo il via alle danze >> e i due cominciarono a combattere.
 
Nel frattempo, nel teatro, Lyna riuscì a riprendersi dagli effetti della sostanza che la fece accasciare grazie ad una particolare funzione del suo organismo. Era sul punto di correre ad aiutare Nana ma riuscì a vedere con la coda dell’occhio il momento clou dello spettacolo: il bacio.
 
Proprio in quel momento, nel palco, Junko e Natsuki stavano per arrivare all’atto estremo.
 
<< Sei pronto? Avevi deciso di non fare esercitazioni prima di ora >> riuscì a dire Junko sotto-voce
 
<< Sbrigati e finiamola qui >> rispose Natsuki allo stesso modo. Ma, in cuor suo, non poteva non provare un briciolo di emozione per il momento.
 
Il bacio nel palco avvenne. E quello fu il primo per i due ragazzi
 
Lyna, sorridendo per i suoi due amici, riprese la corsa per raggiungere Nana.
 
Nana e il “Ballerino” (come l’aveva soprannominato) combatterono nel parcheggio senza esclusione di colpi, alternando scontro a distanza, (Nana con le pistole e il suo avversario con piume taglienti partiti dalle ali) e scontro ravvicinato mediante i calci, ignorando le macchine che venivano distrutte nel processo.  Approfittando di un apertura, Nana atterrò il ballerino con una tallonata alla testa e con un colpo preciso delle sue pistole, in modalità laser fisso, tagliò le ali del nemico, privandolo delle sue lame. Ma quest’ultimo, continuando a ridere, si allontanò e facendo una serie di accurati salti a parete fra un balcone interno del parcheggio all’altro raggiunse il tetto. Nana fece altrettanto per tenergli dietro e lo raggiunse ma il ballerino saltò dal balcone e, girando vorticosamente a mo’ di piroetta, genero degli archi di vento falciformi che tagliarono i pilastri di tutto il parcheggio che crollo per mancanza di sostegno, con esplosioni a seguito per via delle macchine travolte dal crollo. Fuori nel parcheggio Il Ballerino rise come un matto mentre contemplava le macerie fumanti creatosi dal suo attacco ma sopra di esse erutto un’ondata di auro rosso-bianca con Elfen che sbucò da essa e modellò con essa delle ali angeliche color rosa nella sua schiena che le permettono di volare.
 
<< Sei un vigliacco >> esclamò Nana con tono furibondo < Prima somministri una sostanza letale ad una civile innocente e poi te ne esci con una mossa del genere! Mi spiace amico ,ma siamo giunti all’ultimo atto >> e mediante una specie di abilità psicocinetica fece volare le sue pistole che ruotarono come satelliti in orbita intorno al ballerino e cominciarono a bombardarlo di proiettili esplosivi fino a quando non cadde a terra esanime.
 
Nana Si avvicinò al “Ballerino” ma quest’ultimo stava fingendo. Con poche mosse balzò in aria e lanciò delle sfere di energia contro Nana, la quale non poteva reagire poiché le sfere erano velocissime
 
<< ACCIDENTI!!! >> urlò lei preparandosi all’impatto
 
Ma poco prima che la colpissero una spada di luce colpì le sfere a mezz’aria facendole deviare di direzione per poi esplodere. Il ballerino si girò per vedere da dove era partita la spada ma così facendo perse la visita su Nana in modo che quest’ultima unì le pistole in un fucile e facendo fuoco lo colpì in pieno petto. Il ballerino cadde a terra esanime e de-trasformato mentre il prisma in suo possesso finì a pezzi.
 
<< Come si dice in questi casi….CASTIGO! >>
 
E in quel momento atterrò Lyna nelle vesti di Angel.
 
<< Lyn…. Cioè Angel! Ma come…? >>
 
Non concluse la frase che quest’ultima la prese in braccio e con un balzo finirono nel tetto del teatro. Una volta atterrate Lyna riprese il suo aspetto “terrestre” ma, poco dopo, s’inginocchio a terra con il fiatone
 
<< Lyna >> pronunciò Nana preoccupata e avvicinandosi a lei le mise la strinse a se << Tutto bene? >>
 
<< Si… Sto bene >> rispose lei con un filo di voce << La bevanda destinata a te era avvelenata; a quanto pare vedendoti e sapendo del tuo status di figlia delle forze dell’ordine voleva concludere l’omicidio di oggi in grande stile. Per questo, accorgendomi delle componenti nocive sulla bevanda ho fatto scambio in modo che tu ne uscissi incolume. E per tale motivo non potevo concentrarmi abbastanza per scoprire che era lui l’assassino >>
 
<<  Ma tu invece? Centrano qualcosa i tuoi poteri? Perché dovresti essere morta a quest’ora >> continuò Nana preoccupata
 
<< Diciamo che il mio organismo possiede degli anticorpi che riconoscono gli agenti nocivi e si mobilitano di conseguenza; tuttavia richiedevano tempo per adattarsi e i miei organi ne hanno risentito per un po’ >>
 
Nana, colpita dal gesto disperato di Lyna per salvarle la vita, l’abbracciò affettuosamente.
 
<< Immagino che la spada di luce era tua vero? – E Lyna, che in quel momento le stringeva i fianchi, annui –<< Se e così, oggi mi hai salvato la vita due volte! Ti ringrazio di cuore >>
 
Fregandosene di tutto e tutti le due ragazze assaporarono questo momento d’intimità, dimenticandosi perfino dell’imbarazzo che fino a poche ore prima provavano l’un l’altra.
 
Nel frattempo, sotto di loro, lo spettacolo fu un successo, dal momento che gli applausi continuarono da venti minuti.

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Capitolo 18
*** Chiamata improvvisa ***


 
6.

Chiamata improvvisa 



Una recita scolastica non si scorda tanto facilmente, ma il fatto che degli studenti di un liceo avessero recitato in un teatro di alto prestigio era roba che non si sarebbe dimenticata per settimane. E Natsuki, Junko, Cecille e Nana ne stavano per pagare le conseguenze…… in ambito di popolarità. Erano passati due giorni dallo spettacolo e alla Pure Sky Academy non si parlava d’altro che di quello spettacolo, destinato a diventare l’argomento del mese degno di un giornalino scolastico. Gli attori, ovvero Natsuki, Junko e Cecille ricevevano le attenzioni più disparate, dagli omaggi floreali agli autografi. Cecille fu elogiata per la sua abilità di recitazione nel ruolo di cattivo (talmente convincente che lo sembrava per davvero), ma anche Natsuki e Junko erano sulla bocca di tutti; in particolare nel fronte pettegolezzi per la questione del bacio. Nana, invece, era messa da parte per il semplice motivo che nessuno sapeva che la storia era scritta di suo pugno. E in tutto questo, Lyna trascorreva tranquilla le sue giornate da studentessa e passava quasi ogni momento libero fra una lezione e l’altra in biblioteca. La recita e le abilità di scrittrice di Nana avevano ulteriormente aumentato la sua passione per la letteratura. La stessa cosa non si poteva dire, invece, nel suo legame con Nana. Da quel contatto accidentale avvenuto con lei nell’attico le due ragazze si parlavano di rado, ma ciò non comprometteva la loro convivenza e il loro andirivieni da casa a scuola e viceversa insieme.
 
Era l'ora di pranzo e Lyna e Nana stavano pranzando sul tetto  ma prima che la prima approfittasse dell’atmosfera che chiarirsi con la seconda in merito Natsuki e Junko fecero irruzione davanti a loro con un evidente fiatone:
 
<< Anf Anf.... ehi voi due: La prima che tira fuori l’argomento “bacio”..... >> esordì Natsuki in iperventilazione, notevolmente irritato dall’argomento
 
<< Troppo tardi, ci ho pensato >> intervenne tempestivamente Lyna con fare malizioso.
 
<< Ti pareva >> continuò Junko seccata << Ma visto che siete voi vi riveliamo un segreto: il bacio era vero ed era il nostro primo >>
 
<< Congratulazioni allora >> concluse Nana con tono festoso
 
<< Dovevi farmelo ricordare? >> intervenne Natsuki con fare diguastato << Ho dovuto passare la notte a sciacquarmi la bocca fra dentifricio e collutorio per levarmi il sapore >>
 
<< Ma se non volevi staccare le labbra? >> continuò Junko mentre si toccò le labbra con le dita << Ammetti che sono stata brava >>
 
<<  Ah chiudi il becco.  Tu invece non facevi altro che guardare scene di bacio da ogni dove e volevi tentare più e più volte di chiedermi di esercitarmi >>
 
<< Se per questo anche tu ti volevi esercitare, in particolare per la posizione >>
 
<< Ma se volevi assaltarmi nel sonno e ho dovuto chiudermi a chiave? >>
 
<< Tentativo di assalto nel sonno? Porta chiusa a chiave >> A queste ultime affermazioni a Lyna suonò un campanello di allerta
 
<< Aspe…. Aspe….. aspettate un momento;  Da come parlate sembra che voi due viviate insieme >> ma poco dopo si pentì di aver formulato la domanda << Urgh, io e la mia boccaccia >>
 
<< Si è così >> Affermò Junko e Na tsuki, incredibilmente, non intervenne per zittirla << Noi due abitiamo in una camera del dormitorio poco distante dalla scuola. E prima che ci tempesti di domande lascia che ti spieghi: >> e Lyna si mise in posizione d’ascolto << Praticamente, io sono sorellastra di Natsuki da quando la sua famiglia si e presa cura di me dalla morte dei miei genitori, e il motivo per cui spesso ci punzecchiamo in modo romantico e perché siamo promessi sposi dall’età di 10 anni.
 
Lyna elaborò le informazioni scottanti e concluse dicendo….
 
<< Questo spiega un bel po’ di cose >> esclamo stupita.
 
<< Non che ci veda niente di male, >> continuò Natsuki con tono composto ma ugualmente irritato << Ma la cosa del matrimonio non mi va molto giù. Insomma, ci conosciamo da quando avevamo eravamo bambini e ormai sappiamo troppe cose fra noi, e ormai io vedo Junko come una sorella a cui voglio molto bene. Non mi sembra giusto fare ulteriori passi avanti >>
 
<< Già >> continuò lei << Anche a me non mi andava a genio il matrimonio, ma il motivo per cui sono stata accudita dagli Ishida era perché le nostre famiglie si conoscevano e, prima che i miei venissero a mancare per un incidente provocato dall’agglomerato Ade, proposero di adottarmi. Passammo 6 anni fra alti e bassi ma riuscimmo a legare, ed eccoci qui.
 
<< Immagino questo spieghi perché voi due lottate >> intervenne Lyna, visibilmente dispiaciuta per quanto accaduto ai genitori di Junko << Dimmi Natsuki: che tipi sono i tuoi genitori? >>
 
<< La mia famiglia ha una tradizione di pilotaggio e di comando di navi; >> e poi il ragazzo fece una specie di elenco << Mio padre è un pilota e fu ai comandi di un po’ di tutto: dai caccia ai robot da combattimento. Mia madre invece lavora nel ponte di comando per le comunicazioni e spesso e al comando delle operazioni di battaglia. Infine ce mio fratello che si allena per diventare capitano di una delle future navi di esplorazione cosmica. In particolare, i miei genitori si sono conosciuti durante il periodo in cui vi era la minaccia di una razza aliena meccanica >>
 
<< Una razza aliena meccanica ? >> intervenne Lyna evidentemente stupita << Ti riferisci a quella guerra contro la razza dei “cavalieri dell’Apocalisse”  che venne vinta con l’aiuto di quattro soldatesse che indossavano delle speciali Cyber-armature? >>
 
<< Hai studiato >> rispose il ragazzo per dargli la risposta esatta << In particolare, erano nella flotta principale >>
 
Lyna rimase estasiata di avere davanti l’erede di veri eroi di guerra e Junk rincarò la dose
 
<< Anche i miei genitori hanno partecipato alla guerra contro gli alieni e non solo; Mio padre, in realtà, discende da un parente adottato da due donne che combatterono in prima linea durante la terza guerra mondiale >>
 
<< Si presume >> intervenne Nana << che le donne in questione furono le cosiddette “incarnazioni delle divinità” che affrontarono i veri responsabili della guerra con l’aiuto di misteriose armature provenienti da un’altra dimensione >>
 
Il discorso sarebbe durato per tutta la pausa pranzo per soddisfare la curiosità di Lyna ma all’improvviso il cellulare di Nana squillò
 
  <<  Un momento BIP Pronto?..... >> e tutt’un tratto il volto della ragazza s’incupì << Sei tu Padre? >>
 
L’atmosfera si fece tesa nel giro di pochi istanti. Mentre Nana continuava il discorso facendo domande e risposte, Lyna era tesa; chissà che tipo fosse il padre di Nana, dal momento che il suo lavoro ha un’importanza davvero cruciale. Alla fine Nana disse dove si trovavano e disse a Lyna
 
<< Cambio di programma Lyna >> dal momento che le due ragazze si erano programmate di farsi una passeggiata al parco del settore 73 << Sei invitata ad un giro turistico del posto di lavoro di mio padre….poiché vuole conoscerti >>
 
Poco dopo una mezzo volante delle forze dell’ordine atterrò sul tetto e la voce dell’I.A invitò Lyna e Nana a salire.
 
<< Ti riferisci all'area legge, giusto? >> domandò Lyna curiosa
 
<< Proprio così >> E, salutati Natsuki e Junko, salirono a bordo.
 
Mentre il mezzo procedeva spedito verlo la destinazione assegnatogli, Lyna era tesissima: stava per incontrare il padre di Nana. Non gli importava niente di che tipo fosse; aveva delle domande per lui, ed erano troppe.
 
Dopo pochi minuti arrivarono in un porto di trasferimento Aree, dove partono le navi che trasportano i passeggeri nelle altre zone delle Culla e, una volta arrivate li, le due ragazze videro una navetta dei trasporti di emergenza destinata a loro
 
<< Non ricordo più l'ultima volta che ho lasciato l’area anche se...... e la prima volta che succede senza Tea >>  e per poco a Lyna non venne il magone ma Nana, come sempre, era al suo fianco
 
<< Coraggio Lyna! >> e la prese per mano << andrà tutto bene! Ci sono io con te >>
 
Le due ragazze salirono sul mezzo che, pochi secondi dopo, partì a forte velocità. Ci avrebbero messo 20 minuti a raggiungere la destinazione data l’alta velocità del mezzo ma dall’interno, per fortuna, non si sentirono gli effetti. Di nuovo, Lyna cominciò a fare domande
 
<< Ce qualcosa che non mi torna: se noi operiamo principalmente nella nostra Area, nelle altre aree chi ci pensa in caso di disordini?
 
<< Ci sono, oltre a noi, altre squadre di difesa e, in caso di trasformati, anche di individui come Natsuki e Junko! Non siamo solo noi quattro!
 
<< Questo mi solleva un po’ >> disse Lyna mentre si stiracchiava << ma ce una cosa che mi meraviglia: Ma nessuno sa che sei stata tu a scrivere la trama dello spettacolo?
 
<< E proprio perché è la mia storia non ho voluto divulgare il mio nome come autrice del copione. Ti sfido a indovinare il perché >> e gli fece l’occhiolino.
 
<< Scommetto perché la storia d’amore era fra ragazze, e in effetti ciò mi ha lasciato un po’ perplessa >>
 
<< PLIN PLON! Risposta esatta >> e le mise il braccio intorno alle spalle << se si fosse saputo che ero io l’autrice immagina la reazione. Altro che vita liceale tranquilla. >>
 
<< Immagino di averti dato una cattiva influenza >> disse con tono dispiaciuto, mentre, istintivamente, mise la sua mano destra in quella di Nana che era nella sua spalla.
 
<< Al contrario. Mi è stata stimolante per l’ispirazione. Ehi, cos’è quella faccia? >> le domandò per via dell’espressione grigia dell’amica << Vieni qui  che ti tiro su il morale >>
 
<< Ehi non vorrai…… ahahahahhah >> e si ritrovò vittima di una tecnica micidiale: il solletico.
 
Lyna cercava di lottare per liberarsi di Nana e il suo attacco solletico, ridendo come una matta, ma le ragazze si dimenarono troppo e caddero dal sedile: Lyna fini con la schiena a terra e si ritrovo il volto di Nana a ben 2cm dal suo ma stavolta si tolsero subito da quella posizione imbarazzante e tornarono a sedersi, seppur paonazze in volto.
 
<< Stavolta ce mancato poco >> pensarono le due ragazze all’unisono
 
La velocità del mezzo diminuì e dall’esterno si vide il panorama cosmico che dava verso la luna.
 
 << Ehhh non importa quante la volte la si guardi ma per me la luna è sempre magnifica: Tu che ne pensi Ly...... >> ma Nana non concluse la frase che lei era diventata immobile
 
Sembrava un cadavere alla vista di un panorama più suggestivo della luna: il Pianeta Terra. Nana si avvicinò piano piano a Lyna che osservava il pianeta terra impietrita e con le lacrime che le colavano dagli occhi come un tubo in perdita.
 
<< L...Lyna? T...tutto bene? >>
 
<< S...... Si! Sto bene ora >> rispose lei mentre, goffamente, si asciugava le lacrime, ma senza successo. Infatti, poco dopo, si voltò verso Nana e la strinse forte a se << E la prima volta che vedo il pianeta Terra!
 
<< La tua prima volta? >> domandò Nana mentre stringeva Lyna ai fianchi << Per tutto questo tempo non hai mai visto il pianeta dal vivo? E nei tuoi precedenti viaggi con Tea non ne hai mai avuto l’occasione? >>
 
<< Purtroppo si >> disse con la voce un po’ tremante << Nelle altre poche volte che sono uscita fuori dall’Area, avevamo sempre preso linee veloci che non ne davano il panorama. Il vero motivo e che, strutturalmente, la Terra ricorda il mio pianeta natale e se l‘avessi vista dal vivo, come ora, avrei avuto un terribile attacco di nostalgia. Io e Tea ci eravamo promesse che l'avremo vista insieme un giorno ma.....  >> Non riuscì più a parlare e scoppiò in singhiozzi mentre Nana, accarezzandole dolcemente la testa, continuò a parlare nel tentativo di consolarla
 
<< Quel che e accaduto e accaduto >> concluse lei in un misto di tono freddo e consolante << Senti Lyna…. quando avremo finito con mio padre... ti racconterò di me! Saprai tutto e del perché ho questi poteri >>
 
<< D’avvero? >> rispose lei con la voce rotta << Mi racconterai tutto quanto? >>
 
<< Te l’ho giuro. Parola di amica >>
 
<< E io farò altrettanto >> le rispose Lyna mentre si asciugò le lacrime << Niente più segreti fra noi >>
 
Calmata Lyna le ragazze tornarono  a sedersi normalmente. Ma, dopo qualche minuto, Nana decise di parlare un po’ di se, seppur mancassero pochi minuti all’arrivo
 
<<  Visto che non ci saranno più segreti penso che ti posso dire una cosa che solo mio padre, Junko e Natsuki sanno. A me……. Piacciono le ragazze >>
 
Dopo un po’ di silenzio  Lyna ebbe modi di ribattere:
 
<<  Per piacerti intendi dire che…… ti innamori solo di ragazze? Come che si dicono…… Lesbiche? >> le domandò un po’ perplessa
 
<< Esatto >> commentò Nana con evidente imbarazzo << L’ho scoperto per il fatto che nessun ragazzo mi attirava mentre una volta ho finito per saltare addosso a Junko durante una cena a casa mia. Grazie a mio padre ho capito che le ragazze sono il mio tipo >>
 
<< Un caso simile al mio >> esclamò Lyna curiosa << Praticamente a me e quelli della mia specie, cromosoma X o Y non fanno differenza: Qualunque persona a me mi sta bene >>
 
<< Questo si che è mooolto curioso >> e le due ragazze scoppiarono a ridere
 
Ma prima che potessero andare avanti l’altoparlante annunciò l’arrivo a destinazione
 
<<  Beh… continuiamo dopo >> e le due ragazze si prepararono a scendere

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Capitolo 19
*** Una parola di troppo ***


7.
 

Una parola di troppo


Mentre le ragazze, scese dal veicolo, si avvicinarono al portello di uscita, Lyna stava cominciando a fare ordine sulla sua testa su quanto detto da Nana. Aveva quel presentimento da un po’ ma solo ora stava cominciando a capire che Nana era più di una semplice amica; Era si una persona speciale, e per speciale lo era moltissimo, più di come vedrebbe un’amica. Che si stava pian piano innamorando di lei? O lo era già da molto prima e non se ne era accorta? Tutti queste discussioni vennero immediatamente accantonate quando Lyna si stava chiedendo se era entrata in un agglomerato di uffici o in una navicella spaziale.
 
Era appena entrata nell’Area 16, nota anche come Area Legge; la sede del quartier generale delle forze militari e politiche della Culla. L’interno era completamente diverso delle altre Aree dove era stata, in quanto era un unico edificio che dall’esterno era un enorme satellite/colonia. Niente paesaggi creati ad Hoc, solo corridoi e uffici con architetture degne di un film di fantascienza, con continui via vai di impiegati, guardie di sicurezza armate di tutto punto, e contenenti un  miscuglio di uffici, laboratori, ospedali, servizi e alcuni piani con cabine in caso di turni di notte o temporanei, o addirittura permanenti, soggiorni. Per farla breve, un’unione di ogni genere di edificio pubblico. Mentre Lyna guardava qua e la vide un oblò che mostrava un paesaggio del pianeta Terra. Era fortunata ad averla vista prima di ora, altrimenti non osò immaginarsi l’indecoroso spettacolo davanti a tutti i presenti del vederla la prima volta. Nana si avvicinò a lei mentre si era posizionata davanti l’oblò.
 
<< Una curiosità Lyna: Tu quanto sai della terra? >>
 
 E lei rispose come se fosse interrogata a lezione
 
<< So solo che un tempo era abitata prima che, con la colonizzazione nello spazio, tornasse a ciò che era in origine, ovvero una  landa incontaminata per tutti gli esseri viventi che l’abitavano un tempo. Ho studiato la sua storia, gli usi, i costumi, insomma…. Tutto quanto. Compreso il fatto che imploderebbe nel caso una certa massa di presenze umane ci mettesse piede >>
 
Ma poco prima che potesse esprimere altre perle di saggezza sulla terra dovute a ore e ore passate sui libri, una guardia si avvicinò alle ragazze:
 
<< Scusate, voi siete le ragazze che il sig. Ikuhara sta aspettando? >>
 
<< Si >> rispose Nana << Sono la figlia >>
 
<< Bene seguitemi. >>
 
La guardia scortò le ragazze per svariati corridoi e li Lyna riuscì a intravedere altre stanze degne di svariati edifici pubblici come aule scolastiche, biblioteche e affini prima che prendessero un ascensore che li portò nei piani più bassi del satellite. Una volta scesi attraversarono una porta che mostrava un’ampia stanza bianca. Durante il tragitto Lyna domandò a Nana per curiosità:
 
<< Scusami ma…. Il tuo cognome non è Morinaga? >>
 
<< E il cognome della mia defunta madre >> e poco dopo prese la mano di Lyna istintivamente << Lyna, Stai in guardia >>
 
<< Eh? >>
 
D’improvviso Nana lasciò la mano di Lyna e quest’ultima venne spinta leggermente dalla guardia dentro la stanza. La porta si chiuse di colpo.
 
Superata la sorpresa iniziale , Lyna cominciò a ragionare a mente fredda.
 
<< Se fosse stata una trappola, Nana non mi avrebbe detto d’istinto di stare in guardia. Dal momento che suo padre potrebbe sapere di me, non mi stupirebbe se….. >> e in quel preciso momento si spostò di lato per evitare un fioretto che calava dall’alto.
 
Nonostante la lama sottile, il contatto della punta sul pavimento provocò un cratere che sollevò polvere per aria.
 
<< ….. fosse una trovata per mettermi alla prova >> finì di pensare Lyna mentre poté vedere il responsabile di questo falso attentato.
 
Dalla polvere diradata si palesò  un uomo di con i capelli argentei e gli occhi azzurri che indossava che mutò in una giacca bianca con distintivi militari, dando i segni di un ruolo di alto prestigio all’interno della struttura. A occhio era alto 1,79 Cm.
 
<< Benvenuta nell’area Legge. Ti stai godendo il tuo soggiorno qui nella culla…..ANGEL? >>
 
<< Si. Mi vogliono mettere alla prova >> penso lei mentre capelli, abiti e occhi cambiarono aspetto e  colore e impugnando la sua spada, mostrando la sua identità di Angel come risposta al suo imminente avversario.
 
<< Immagino che quell’attacco a sorpresa dall’alto era un Bluff >>
 
<< Proprio così, mia cara paladina >> E nel frattempo mise la mano sinistra in tasca mentre teneva con la destra ciò che era rimasto del stiletto usato per il falso agguato ma ugualmente pericoloso << Solo che questo non lo è >>
 
Dalla tasca uscì una sfera grigio pallida che emanava un’aura altrettanto pallida. Lyna sembrava stoica e indifferente ma dentro cominciò a sudare freddo.
 
<< Ma com..? >> non concluse la frase che i capelli della persona davanti a lui divennero bianchi e si smuovevano come lenzuola appese ad asciugare in una giornata di Tramontana mentre gli occhi divennero completamente grigi e l’abito lasciò il posto ad una tunica rossa porpora. Il fioretto rotto tornò integrò ma con una forma più elaborata.
 
<< Allora, Angel; Ti va di un cimento? >>
 
<< Dopo mi dovrai dare parecchie risposte insieme al capo di questa baracca >> rispose Lyna mettendosi in posizione di guardia << Fatti sotto >>
 
I due duellanti scattarono ma, anziché incrociare le loro lame, Lyna cambiò direzione e mirò alla mano sinistra del nemico levandogli con un colpo da maestro la sfera che aveva in mano.
 
<< Ora non potrà trasformarsi in qualunque cosa sia >> pensò lei trionfante mentre cominciò a cozzare la sua spada contro quella del suo avversario.
 
Sembrava un duello di altri tempi quello fra i due spadaccini, come se due epoche e terre di spadaccini avessero infranto lo spazio tempo. Lyna prediligeva uno stile versatile e classico mentre l’altro tirava di scherma. Dopo circa un paio di minuti di scontro equilibrato Lyna riuscì a crearsi un apertura sfruttando la sua statura inferiore, peccato che l’avversario era decisamente più scaltro e calcolatore e mostrò che aveva in mano la sfera.
 
<< ACCIDENTI >> si rimproverò Lyna. Era talmente concentrata sul duello che si era dimenticata della sfera e l’avversario era riuscita a riprendersela senza che lei se ne accorse. Lyna si lasciò sfuggire il colpo di spada ottenuto con l’apertura per allungare la mano libera e cercare di riprendere l’artefatto con la forza. Ma era troppo tardi che l’avversario intonò:
 
<< EEEEEEEEEEEEEEEVVVVVOOOOOOOOOOOOOOOOOOKKKEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!! >> e un coro invisibile rispose << AAAAAAAAAAAALLLLLUUUUUUUUUUUUUUUUDDDRRAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!! >>
 
Dalla sfera uscì violentemente un aura color bianco pallida che fece sbalzare violentemente Lyna. L’aura assunse la spaventosa figura di un angelo scheletrico per poi circondare l’avversario e da esso uscì una figura completamente ricoperta di un’armatura d’argento armata di un fioretto ancora più elaborata della precedente e che emetteva un aura bianca pallida…..l’aura di un artefatto.
 
Lyna, sbalzata via da tutta quell’aura, rimase affascinata ma al tempo stesso inorridita dal fatto che vi fosse un'altra figura proveniente dal suo passato ma che era al tempo stesso una completa novità per lei, come lo fu quando scoprì che Fairy era Nana. Sapeva fare come lei ciò che anche Lyna sapeva fare…. ma che ora era non poteva più farlo.
 
<< Pronta per il secondo round? >> disse l’avversario con il tono alterato come se fosse uno spettro
 
<< Non chiedo di me…. >> pure questa volta non finì la frase che si ritrovo l’avversario alle sue spalle e con la manica sinistra della sua tunica lacerata.
 
<< Stavolta ci sono andato di striscio di proposito ma la prossima volta farò sul serio. Quindi sarà meglio che anche tu lo faccia >>
 
I due contendenti ri-cominciarono a duellare. La figura argentea tirava sempre di scherma e quindi Lyna sapeva come contrattaccare, solo che le stoccate, questa volta, erano eseguite ad una velocità talmente fulminea che riusciva a malapena a stargli dietro. Le lame danzavano veloci, quasi invisibili a occhio umano, mentre la figura continuava a stuzzicare la ragazza con continue domande che la fecero innervosire.
 
<< Davvero niente male. Dove hai imparato a combattere così bene? A giudicare dai movimenti di spada sembra lo stile del Grande Tempio. Cos’è, non trovavano più soldati capaci e si mettono a addestrare ragazzine come Guardiane? Immagino che quel vecchio rudere sarà crollato con questi risultati >>
 
Nel sentire tutte queste domande, Lyna perse la concentrazione finendo col sbagliare una parata e ritrovandosi con la guancia destra sfregiata. Stava toccando dei tasti decisamente dolenti. Lyna deviò ferocemente l’ennesima stoccata e cominciò a tempestarlo ferocemente di fendenti che lo costrinsero sulla difensiva, ma l’avversario rincarò la dose:
 
<< Ma toglimi una curiosità: Perché non utilizzi il tuo di artefatto? >>
 
E per tutta risposta, Lyna aumentò l’aggressività dei suoi attacchi e finì per sbottare contro di lui in preda alla furia:
 
<< PRIMO: SMETTILA DI PROVOCARMI E COMBATTI SUL SERIO!!! SECONDO: COSA DIAVOLO STAI DICENDO??? TEMPIO, GUARDIANI, CIMENTO, ARTEFATTI >> e, nel frattempo, fece un balzo per aggredire l’avversario dall’alto urlando senza pensare alle conseguenze la seguente domanda << COME SAI TUTTE QUESTE COSEEEEEE????? >>
 
La risposta fu tanto semplice quanto più affilata di una stilettata al cuore
 
<< Quindi ci ho visto giusto……..Daitiana >>
 
Una parola. Bastò una semplice parola. Fu sufficiente quella parola per far perdere a Lyna il senso della realtà e farla precipitare nel mondo dei ricordi in modo violento. Fu inghiottita da immagini che comprendevano laghi, villaggi rurali, un immenso dragone e 5 figure che sorridevano in sua direzione. Un sequenza di dolori la riportò alla realtà.  Si ritrovò appiccicata al muro con il fioretto che le toccava appena la gola. Dietro l’armatura dell’avversario svettavano due ali angeliche di color grigio metallo. Lyna aveva abbassato la guardia e si era ritrovata in una situazione che, in combattimento reale, le sarebbe costata la vita. L’avversario abbassò l’arma e fece sparire l’armatura che indossava in favore della giacca bianca. Anche i suoi capelli e occhi erano tornati com’erano quando si presento nella sala.
 
<< Dovresti vergognarti >> la rimproverò l’uomo mentre si allontanava da lei << Un vero guardiano non deve mai lasciarsi dominare dalle emozioni come la rabbia e combattere fino a quando l’avversario non viene punito. E la prima regola che viene insegnata. L’hai dimenticato? >>
Lyna non rispose, e non solo per la vergona, ma anche per il fatto che lui sembrava uscito da quel mondo a cui lei era stata preclusa. Lui sapeva cose che solo lei sapeva.
 
<< Beh… vuoi delle risposte….. Ali di Luce? Seguimi >>
 
Lyna sbatté il pugno nel muro e, incurante di tutti i dolori dovuti allo scontro e di quella specie di soprannome (aveva azzeccato un'altra cosa sul suo conto), lo segui.
 
I due presero di nuovo l’ascensore ma stavolta finirono all’ultimo piano. Superato un breve corridoio con oblò panoramici dell’esterno ai lati, varcarono la porta che ergeva davanti a loro dopo che l’uomo mostrò un Badge identificativo che gli valse l’accesso.
 
Lyna si ritrovò in una stanza dall’architettura a lei familiare che le diede un tuffo al cuore: Muri di pietra azzurro con un terreno di colore rosso, mentre le scrivanie, le sedie e tutti gli scaffali e i monitor erano di tecnologia terrestre. Ai lati c’erano dei monitor e uno di essi mostrava la stanza dopo prima si era consumato il duello e Nana stava osservando il replay dello scontro, e il peggio e che c’era l’audio. Accortasi di Lyna, lei le corse incontro:
 
<< Lyna >> e la strinse a se preoccupata << ho visto e sentito tutto dal monitor >> e poi si rivolse quasi rabbiosa nei confronti dell’uomo << Ehi papà, non ti sembra di aver esagerato? >>
 
<< Un momento… >> la interruppe lei nel sentire come lo chiamò << Quel tizio è tuo padre? >>
 
<< Proprio così >> disse lei in tono serio << Lyna, ti presento Yoshitsugo Ikuhara, capo delle forze di difesa della culla, nonché… mio papà >>
 
Lyna, dopo aver ricevuto l’ultima mazzata di sorprese, perse i sensi.

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Capitolo 20
*** Daitiana ***


8.
 
Daitiana




Erano sagome sfocate quelle che vedeva, 6 in totale. Guardavano in sua direzione e sembravano sorridere. Anche lei sorrideva a loro, nonostante fosse senza fiato; come se avesse finito di correre per tutto il pianeta per una maratona. Poi sentì una forza inarrestabile che la attrasse a se e finì con l’allontanarsi controvoglia dalle sagome sempre di più fino a non poterle più vedere. Buio totale ma con un coro di voci che urlava disperato una parola
 
<< LULEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!! >>
 
<< RAGAZZI >> Urlò di soprassalto Lyna mentre si alzò violentemente da un divano, finendo col sbattere violentemente la testa contro quella di Nana << Ahia >>
 
Incurante del dolore dovuto all’impatto, Nana si avvicinò a Lyna e le prese le mani.
 
<< Lyna, tutto bene? >>
 
<< Nana, io…. >> stava per dire di aver avuto un incubo, ma non solo per quello di poco fa, ma anche dell’agghiacciante incontro avvenuto poco prima all’area legge.
 
Ma dopo essersi data un’occhiata intorno e aver visto quella faccia, dovette rassegnarsi alla realtà. Era all’area legge e aveva incontrato, probabilmente, uno della sua specie finendo col duellarci e perdendo. Lyna stava per rivolgersi a quella persona, che si è rivelato non solo il responsabile della sicurezza della Culla ma anche il padre di Nana , ma egli la batté sul tempo:
 
<< Perdona l’accoglienza ma volevo verificare se tu eri davvero ciò che pensavo >> disse il qui presente Yoshitsugo Ikuhara con tono cordiale << Non mi sarei aspettato di incontrare la portatrice delle Ali di Luce Comunque, piacere di conoscerti, Lyna Takahashi, se è così come ti sei fatta chiamare qui >>
 
Altra tasto dolente toccato per Lyna. Il suo nome non è quello vero
 
<< Sa praticamente troppo >> pensò preoccupata la ragazza << Basta! E ora di verificare >>
 
<< Dai sedetevi >>invitando le ragazze nelle poltrone poste davanti la sua scrivania mentre lui prese posto nella sua che era dietro << vi va del caffe? >> Le ragazze annuirono mentre presero posto
 
L’atmosfera era tesa nella stanza del padre di Nana, il sig. Ikuhara, che era arredata in modo strano: l’arredamento era il tipico d’ufficio moderno mentre pareti e pavimento erano molto più antichi, quasi medievali. Mentre il padre di Nana preparava del caffè per le ragazze, Lyna cominciò a chiedere domande:
 
<< Mi scusi sig. Ikuhara, potr……? >> Ma venne subito interrotta
 
<< Chiamami semplicemente per nome o anche con il diminutivo Yoshi che è più comodo , Lyna >> rispose rapidamente << non mi piace essere formale. Zucchero? >>
 
<< Ah…si grazie. Stavo dicendo….ehm sig. Yoshi, quelle parole che ha detto, ovvero “tempio”, “Daitiana”, e tutto il resto come fa a conoscerle? >> Nessuna risposta.
 
Lyna assunse un’espressione tetra, che fece irrigidire l’amica, e domandò a bruciapelo:
 
<< Lei è nella mia stessa situazione, sbaglio? >>
 
<< Hai indovinato in parte >> disse lui con il medesimo tono mentre porgeva il caffè a Lyna << Sono esattamente come te Lyna. Sono un Daitiano, >> e a Nana, per poco, non andò di traverso il caffè << ovvero un’abitante del pianeta Daite, nonché ex-guardiano-consigliere del grande tempio >>
 
<< ‘ccidenti. Qui si fa pesante >> pensò Nana mentre osservava rapita il discorso. Lei sapeva già che suo padre non era un tipo normale ma che la sua amica Lyna era della sua stessa lega la sorprese ulteriormente. Poteva sapere in un colpo solo, due piccioni con una fava in pratica, i segreti di genitore e amica in un colpo solo.
 
<< Quindi già sapeva che io sono una Daitiana non è vero? Quando l’ha scoperto? >> continuò Lyna con tono d’allerta
 
<< Dal giorno della “Discesa dell’Angelo”, ovvero quando sei arrivata tu nelle vesti di ANGEL >> riferendosi al giorno in cui Lyna fermò un caso di corruzione comunale nell’Area 3 << quindi e bastato fare due più due per arrivarci visto che emanavi l’inconfondibile aura di un artefatto. Non mi sarei mai aspettato che fossero quelle delle Ali di Luce, coloro che esistono nelle leggende più antiche del nostro pianeta natale. >>
 
<< Ti riferisci a Vega? >> la domanda improvvisa di Nana sorprese Lyna da rizzarle i capelli
 
<< Mi sa che tu padre deve avertene parlato come se fossero favole della buona notte >> pensò quest’ultima mentre si voltò in direzione dell’amica e annui in segno di risposta.
 
<< Quindi, papà, fammi capire >> continuò Nana con fare preoccupato << mi stai dicendo che anche Lyna è….. come te? Una Daitiana? Che quelle cose che mi raccontavi non erano favole della buona notte? >>
 
<< Proprio così figlia. Proprio come ti ho raccontato molte volte e te l’ho pure dimostrato. Pensavo che vedendo Lyna in azione ti saresti fatta un idea, oltre al fatto che tu lo sei per metà >>
 
<< Quindi, >> riprese Lyna << se tuo padre ti ha raccontato tutto di Daite, immagino che non dovresti chiedermi nulla sul pianeta e negli usi e costumi e tanto meno dei <<  ma proprio ora metabolizzò l’ultima parte della frase e andò in preda al panico >> ……UN MOMENTO – il volto assunse uno sguardo tetro mentre si voltò verso Yoshi << Ha detto “per metà”? INTENDE DIRE CHE NANA E META’ DAITIANA? >> concluse urlando
 
Lyna si era alzata in piedi ed era in procinto di afferrare il padre di Nana per l’abito ma Nana, prontamente, si alzò e fermò l’amica
 
<< Proprio così Lyna! Sono come te e papà… seppur non del tutto >> rispose lei un po’ affranta
 
Lyna si mise a sedere esterrefatta. Un’altra sorpresa che le fece venire i capogiri
 
<< Acuta osservatrice Lyna ma è così >> intervenne Yoshitsugo <<  Mia figlia è una mezzo-Daitiana da parte mia e mezza-umana da parte di mia moglie, ovviamente terrestre, che purtroppo e morta quando Nana aveva solo 5 anni >>
 
<< Dell’ultima cosa me ne aveva già parlato, ma il resto era un incognita. >> e Lyna si volto verso Nana per poi continuare<< Questo spiega come riesci a usare quei poteri poiché derivano da un artefatto. Ma ha proposito di Fairy, su Daite non ho mai sentito parlare di quell’artefatto, men che meno di quello di poco fa.
 
Una risposta era finalmente venuta alla luce ma altre erano appena spuntate all’orizzonte, e Lyna pretendeva subito delle risposte. Yoshitsugo rispose
 
<< Questo perché li ho presi prima che mi congedassi. Prima che tu mi dia del codardo o traditore ti spiego i dettagli. Quando ero ancora un soldato, vennero scoperte delle rovine che custodivano i seguenti artefatti: Aludra – le Ali Nebbia, che è il mio, e Spica – Le ali  dell’Amore, di mia figlia e che è quello che tutti chiamano Fairy per via del suo aspetto. >>
 
<< Aludra e Spica >> pensò Lyna mentre le venne in mente un indizio che aveva già sentito sul suo mondo natale << Non sarà per caso….. >>
 
<< Mentre… >> continuò, nel frattempo, Yoshi che si rivolgeva a Nana << la qui presente Lyna si fregia con l’artefatto di Vega – Ali di Luce >>
 
Nana osservò di nuovo Lyna, ma stavolta con fare ammirato. La sua amica he si fregiava di un titolo a dir poco leggendario
 
<< Tornando al discorso di prima, >> riprese Yoshi << quando gli artefatti di Aludra e Spica vennero ritrovati venne percepita una profonda energia negativa all’interno di essi poiché traevano energia da, rispettivamente, una nebulosa di cometa e una sostanza di energia cremisi derivato da energia solare cristallizzata, e soltanto uno specifico corredo genetico poteva garantirne il pieno uso. Io ero fra questi particolari portatori e decisi di scegliere Aludra, e in tutto questo avevo 15 anni.
 
<< E per caso, >> lo interruppe Lyna << poco dopo che scelsi il tuo artefatto, hai preso l’altro e hai cominciato a vagare per le galassie dopo essere appena divenuto Sacerdote del tempio, nonostante la giovane età? >>
 
<< E questo come fai a saperlo? - Domando lui sorpreso >>
 
<< Allora la favola del “vagabondo” è vera. Così come i testi che ne parlavano >> rispose soddisfatta Lyna
 
<< Ma guarda….. adesso sono pure nei libri di storia >> continuò lui con la stessa aria di soddisfazione << Sono sorpreso! Ebbene si! Per via del loro potere decisi di andare in esilio in modo che il continuo possedimento potesse purificare le reliquie dalla negatività e ha funzionato. Viaggiai per galassie e galassie per circa 10 anni prima di giungere qui. Riuscì a sistemarmi, darmi da fare nel campo militare e a trovare l’amore della mia vita, cioè mia moglie.
 
<< Ed eccomi qua! >> intervenne Nana soddisfatta << A proposito, sai che mia madre era una famosa Idol da giovane? A casa abbiamo alcuni suoi dischi >> ma Lyna era presa da tutt’altro discorso.
 
<< Capisco. Così Nana è una mezzo-sangue, per certi aspetti. Ed ecco perché può usare i poteri di un artefatto >>
 
<< Si, ma….. >> intervenne di nuovo Nana, riuscendo, stavolta, ad attirare l’attenzione << non essendo Daitiana pura ho un limite di tempo per tenere attivo il potere altrimenti morirei! A proposito Lyna; >> stavolta fece una domanda inerente al discorso << se tu hai davvero un artefatto >> e gli mostro il suo, che aveva la forma di una sfera dai riflessi rossi-blu incastonata nel suo bracciale << perché non l’hai mai utilizzato?
 
<< Perché sono impossibilitata a farlo – disse mentre si sfilava una collana che portava al collo.
 
Era un regalo di compleanno di Tea nel primo anno in cui lei era piombata nella Culla e aveva vissuto insieme a lei. Mostrò che l’interno della forma di una stella che era alla fine della collana custodiva una sfera simile a quella di Nana, solo che era di colore bianco -gialla ed era piena di increspature.
 
<< Mhhhh >> Yoshi la esaminò << quindi è danneggiata e non la si può più utilizzare; che sfortuna. >>
 
Nel frattempo, Lyna gli raccontò di come arrivò sulla culla, ovvero mediante una distorsione dimensionale che la separò a forza da Daite e la fece piombare li, giusto il tempo di aiutare Tea e accettare la sua proposta di ospitalità.
 
<< Tea era veramente gentile non è vero? >> domandò lui
 
<< Già >> concluse Lya in tono triste.
 
<< Davvero un bella storia ma sarà meglio tornare a noi. >> riprese Yoshi, stavolta con fare da militare << Lyna, sicuramente saprai dell’Agglomerato Ade e dei suoi propositi criminali, ma se vuoi saperla tutta, preparati ad una pessima notizia. Scommetto che anche tu hai dovuto affrontare la guerra contro l’Antimateria vero? >>
 
L’antimateria. Un nome per niente piacevole per Lyna ma rispose comunque:
 
<< Si. E se vuole saperlo, l’abbiamo vinta, e in quello stesso giorno io venni sbalzata qui. >>
 
<< Questa poi! – esclamo Yoshi sorpreso << Allora preparati a questo. Quelli dell’agglomerato Ade non sono umani, ma forme di Antimateria evolute >>
 
Ci vollero circa 10 secondi che Lyna metabolizzò l’informazione e reagire di conseguenza
 
<< ANTIMATERIA EVOLUTA? >> Lyna si era sbiancata il volto appena udì quel nome << NON E’ POSSIBILE!!! L’ANTIMATERIA DOVREBBE ESSERSI ESTINTA QUANDO SU DAITE L’ABBIAMO DEBBELATA PER SEMPRE INSIEME AL SUO PIANETA. >>
 
<< L’antimateria non è, anzi non era, solo su Daite. >> continuo l’uomo incurante dei sentimenti di Lyna << A quanto pare una parte del suo pianeta si era staccato e si stava precipitando qui, ma l’abbiamo fermato con i sistemi di difesa e distrutto. Ma a quanto pare non è bastato ed è riuscito a creare degli esseri che hanno fondato l’agglomerato in seguito, e potrebbero essersi rifugiati sulla terra in chetichella; Peccato che fino ad ora non abbiamo registrato tracce della loro presenza, ma e solo questione di tempo prima che riusciamo a scovarli. E non chiedermi come hanno ottenuto l’intelligenza perché non ne ho idea!
 
<< Maledizione >> continuo la ragazza digrignando i denti << Allora scommetto che le loro droghe non sono di produzione umana ma loro, e questo li rende capaci di far piegare gli umani ai loro doveri come marionette. Orribile. Ma una cosa; Come fanno questi qua a trasformarsi come noi? E come l’ho sanno fare Junko e Natsuki e gli altri individui sulle altre aree? >>
 
<< A tal riguardo, devi sapere che ho studiato la tecnologia terrestre e l’ho fusa con quella degli artefatti e il risultato e L’ARMOR SETTER, che permette ai vostri due amici e gli altri agenti delle altre aree di potersi trasformare; Quindi è chiaro che anche i nostri nemici sappiano fare altrettanto, solo che usano l’antimateria e tecnologie diverse. Proprio ora stiamo studiando i prismi di criminali precedentemente catturati o abbattuti e sono basati su tre modelli sperimentali che furono rubati tempo addietro. Quello di Lion è uno di questi >>
 
<< Quindi è sicuro che i restanti due li hanno Pegas e Dora. Non è un buon segno >> continuò Nana
 
<<  Nuove risposte insieme a nuovi interrogativi >> pensò Lyna ad alta voce << Almeno qualcosa comincia a quadrarmi. >>
 
<< Ora come ora dobbiamo tenere alta la guardia, ma state certe che prima o poi pagheranno i conti. >> incitò in padre di Nana
 
<< Me l’ho auguro. Già troppe persone sono state coinvolte >> disse Lyna ripensando a Tea e tutte le vittime precedenti << e per evitare che altre persone subiscono la stessa sorte >> pensando a Yukari, Junko, Natsuki e a i suoi compagni di scuola << li dobbiamo togliere di mezzo il prima possibile >>
 
<< Di sicuro la tua determinazione come guardiana e inconcepibile e…… >> una telefonata lo interruppe e dopo pochi minuti riprese il discorso << A quanto pare e giunto l’ora di congedarci. Il lavoro mi attende >>
 
<< Capisco. In tal caso leviamo il disturbo! Grazie per il suo tempo. >> Lyna si alzò e s’inchinò
 
<< Nessun problema! Abbiate cura di voi è in bocca al lupo >> concluse Yoshi
 
<< Grazie Papà! Buon lavoro >> lo salutò Nana
 
<< Figurati. Sono pur sempre tuo padre in fondo >> disse alla figlia << Ah ragazze… >> e loro si voltarono << Possano le entità del vostri artefatto guidare il vostro cammino >>
 
<< E noi lo percorreremo senza mai vacillare per adempiere il nostro dovere >>
 
e le due ragazze uscirono dall’ufficio, dirette alla nave.
 

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Capitolo 21
*** Epilogo vol.2: La ragazza che amo ***


 
Epilogo

La ragazza che amo



 

Senza dirsi nulla, le due ragazze, tenendosi per mano istintivamente, vennero scortate alla nave che le avrebbe riaccompagnate nella loro area e, una volta dentro il velivolo, aspettarono che il mezzo partisse prima di parlare. E il primo argomento fu una grossa risata da parte di ambedue.
 
<< Seriamente, Lyna; non immaginavo che avessi risposto così su due piedi al giuramento dei guardiani, e con quel sorriso tra l’altro >> disse Nana mentr, nell’ordine, riprendeva fiato e si asciugava una lacrima, riferendosi alla frase con la quale si erano congedate da Yoshitsugo.
 
<< Senza contare il fatto che, per me, era la prima volta a cui ho potuto rispondere >> e il volto di Nana divenne serio.
 
Ricordò infatti che Lyna era nata con una malformazione alle corde vocali che le impediva di parlare e solo con un intervento chirurgico finanziatole dalla compianta Tea ebbe la possibilità di poter comunicare con la voce.  
 
<< A quanto pare ci siamo rivelate l’un l’altra prima del previsto >> riprese Nana dopo un momento di pausa << E furbo mio padre! Il fatto che noi siamo così…. Speciali è veramente impressionante >>
 
<< Per me invece e sempre stata la normalità >> rispose Lyna << Evidentemente i nostri punti di vista sono molto diversi >>
 
In quel momento il panorama del pianeta terra tornò a fare capolino dall’esterno. Ma ora Lyna la guardò come se l’avesse vista centinaia di volte. Probabilmente perché si era tolta un peso per il fatto di aver potuto condividere molti segreti personali quali la sua identità di, per usare un gergo terrestre, extra-terrestre di un lontano pianeta e che Nana era, più o meno come lei. Ma altre preoccupazioni si erano create quali la vera identità dei loro nemici, provenienti da quell’unica cosa del passato che Lyna voleva ricordare. Ma ora tutto questo non aveva più importanza: Nana era al suo fianco e voleva godersi quel momento con lei.
 
<< Ritornando al discorso a cui ci siamo interrotte >> e improvvisamente entrambe arrossirono << ovvero sui nostri gusti amorosi…… ecco… io >> Nana non riusciva a parlare per l’imbarazzo ma Lyna intervenne con fare deciso.
 
<< Ecco Nana….. >> ma anche Lyna ebbe delle titubanze, ma, nella sua mente, questa era la sua ultima chance, quindi decise di buttarsi << tu hai fatto tantissimo per me e te ne sono grata; mi hai dato una casa, la compagnia… e forse per questo motivo io……. Non posso farci niente >>
 
<< Mi vuoi veramente un gran bene non e vero? >> e, come se fosse ormai l’abitudine, le strinse la mano
 
<< Si ma….. il mio volerti bene e molto diverso >> a malapena riusciva a formulare i pensieri per via del ritmo cardiaco accelerato e il fiato da maratona conclusa ma doveva continuare <<  Insomma….  Mi piaci…. Ma non come amica ma….>> alla fine prese tutto il suo coraggio e sparò tutto in un colpo urlando (a parte loro non c’era un guidatore, rimpiazzato da una I.A) << ARGH INSOMMA! MI SONO INNAMORATA DI TE >>
 
Ecco! L’ha detto. Una dichiarazione detta a bruciapelo. E a quel punto Lyna chiuse gli occhi e fu tutta un tremore per la risposta. Il silenzio durò circa un minuto mentre Lyna tremava per la risposta ma non s’immaginava di ricevere quella risposta
 
<< Anch’io! >>
 
Per lo stupore Lyna aprì gli occhi e si voltò in direzione di Nana e… rimase ammaliata dal suo sorriso, accentuato anche dalla luce naturale esterna della terra che dava un tocco etereo al suo volto; quasi come se un angelo dell’amore (che tecnicamente era per la nomea del suo artefatto , ovvero Ali dell’Amore) fosse davanti a lei
 
<< E’ la verità Nana? >> esclamò lei stupita << Che tu sei davvero innamorata di me? >> le domandò mentre sfoggiava un sorriso che la sciolse di ricambio
 
<< Si e così. >> e intanto le mise l’altra mano libera sul volto accarezzandolo << Fin dall’inizio, quando mi sei apparsa per la prima volta in classe, mi chiedevo che cos’erano quei sentimenti che cominciai a provare nei tuoi confronti, ma solo dopo che ebbi l’idea di ospitarti a casa mia capì cosa provavo: Amore. << e nel mentre si avvicinò il volto al suo << Sarai una ragazza come me; Sarai una Daitiana come mio padre e come una parte di me, non sarai umana come una parte di me e degli altri, ma tu sei tu Lyna, la ragazza che amo >>
<< Oh Nana >> e con le lacrime agli occhi l’abbracciò, e rimasero strette fra loro per chissà quanti minuti.
 
Davanti a loro si stagliava il pianeta terra, ora degno di chiamarsi “Pianeta Azzurro” e Lyna poté contemplare quel panorama così affascinante quanto nostalgico, perché gli ricordava il suo pianeta natale: Daite. Al solo pensare quel nome altri ricordi gli riaffiorarono, ma stavolta con più calma. Tra essi vi erano villaggi, templi immensi, laghi e catene montuose degne di un parco naturale. Ma anche di altre figure che correvano felici in un immenso campo verde e che la chiamavano a se con un altro nome; il suo vero nome: << Di qua Lule >>
 
Una lacrima scese istintivamente sul volto della ormai ex-Daitiana, ormai lontana da casa, e forse per sempre. Ma Nana era con lei, pronta, come Tea prima di lei, a cancellargli la solitudine con tutte le sue forze.
 
<< Nostalgia di casa? >> le domandò Nana
 
<< Già >> e, vedendo il pianeta terra disse d’istinto questa frase << Chissà quando smetteremo di combattere >>
 
<< Non possiamo saperlo con certezza. >> rispose lei << Sicuramente ci saranno altri combattimenti, ma qualunque cosa succeda, noi l’affronteremo fianco a fianco. Questo è sicuro >> e, dopo averle asciugato la lacrima che rigava il volto di Lyna disse due semplici parole << Ti amo >>
 
Le ragazze, strette fra loro, rimasero a osservarsi negli occhi con profondità e dolcezza
 
<< Idem >> fu la risposta di Lyna
 
Le labbra delle due ragazze fecero contatto.

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Capitolo 22
*** Extra vol.2: Il potere di una storia; il giuramento di Nana ***


Extra:
 
Il potere di una storia; il giuramento di Nana
 
 
 
Nana, rientrata in camera sua, d’istinto prese il copione, precisamente la parte della trama, dello spettacolo e se lo mise a leggere con un espressione degna di chi viveva un sogno ad occhi aperti.
 
“C’era una volta un Elfa di nome Charlotte che era fuggita dal suo regno ridotto in schiavitù da un esercito di draghi oscuri e trovò rifugio nella casa di un umana di nome Tanya, una giovane spadaccina dotata di una spada magica.
Le due ragazze passarono insieme i loro giorni tra allenamenti e vita quotidiana e divennero grandi amiche, interrotte saltuariamente dalle amiche di Charlotte, ridotte ad un incrocio di Elfo e Drago, venute da lei per riportarla a casa o ucciderla sotto ordine del re dei draghi oscuri.
Poiché possedute mediante stregoneria, tutti gli incontri degeneravano in battaglie all’ultimo sangue e Charlotte fu costretta a porre fine alla loro vita per trovare loro la pace con suo grande dolore, che riusciva a superare con l’aiuto di Tanya. Man mano che Charlotte combatteva per difendere Tanya, e lei faceva altrettanto, le due pian piano svilupparono un sentimento profondo prima che si scoprì un’amara scoperta: Charlotte e la figlia del re dei draghi oscuri, la cui madre Elfa morì per parto poiché ingravidata mediante arti oscure, quindi Charlotte era mezza drago e mezza Elfa, e in passato, ipnotizzata, uccise i genitori di Tanya.
Quest’ultima però non le serba rancore perché lei non era capace d’intendere e i suoi genitori erano periti nel loro dovere coraggiosamente in quanto ex-guardie reali che aveva insegnato l’arte della spada alla figlia.  In un impeto emotivo Charlotte, dopo essersi scusata, le dichiarò i suoi sentimenti.
Sfortunatamente il re dei draghi oscuri in persona apparve, ipnotizzò di nuovo la figlia e rase al suolo la casa. Tanya che si era ritrovata l’amica come nemica non riuscì ad affrontarla e venne sconfitta ma Charlotte, in nome dei sentimenti che provava per lei, l’ha risparmiò, intimandogli di non cercarla.
Ma Tanya, anch’egli innamoratasi della ragazza a prescindere da quanto accaduto, decise di seguire le tracce di distruzione lasciate dai draghi oscuri in modo da raggiungere la loro tana.
Dopo un lungo cammino, intervallato di aiuti, di mostri affrontati, e dell’origine della spada magica tramandata dalla su famiglia, Tanya raggiunse la meta e affrontò a viso aperto il re dei draghi oscuri per poi ritrovarsi davanti Charlotte che la ferì gravemente poiché ancora posseduta.
Tanya fu costretta a dover porre fine alle sofferenza dell’amata a fil di spada, ma non prima che lei, prima di esalare l’ultimo respiro, le dichiaro il suo amore con un bacio.
Il crudele padre di lei espresse indifferenza per la morte della, a suo dire, stupida figlia inutile, unito ai cori delle risate crudeli dei suoi seguaci.
A sentire queste nefandezze Tanya attivo il potere magico in lei dormiente, unito a quello della sua spada, con la quale fuse il suo corpo con quello senza vita di Charlotte divenendo una chimera, un terzo umano, un terzo Elfo e un terzo Drago, e, dopo aver ucciso i draghi del circondario si preparò alla resa dei conti contro il re dei draghi oscuri, fusosi con le carcasse di tutti i draghi oscuri rimasti.
Alla fine Tanya uccise, dopo un duello selvaggio, il re dei draghi oscuri e liberò il villaggio di Charlotte dalla sua tirannia, per poi mettersi in viaggio per girare il mondo in modo da poter vivere per la sua amata, che risiedeva ormai dentro di lei unite in un solo essere.”
 
Finita di leggere la trama Nana ripensava al momento del bacio e istintivamente si toccò il labro. Ancora non poteva credere di essere finita in questa situazione. “Fidanzata!”; si poteva riassumere così questa euforica sensazione che tratteneva a fatica.
 
Circa poche ore prima aveva superato la linea che divideva l’amicizia dall’amore, nonostante l’altra metà fosse anch’essa una ragazza; e che ragazza. Una ragazza molto particolare e talmente affascinante che veniva, letteralmente, da un altro mondo. Solo che la sua ragazza, diventatagli da poche ore, era una che soffriva in silenzio. Aveva perso casa, amici, famiglia del suo mondo e poi nuova casa e nuova famiglia da quando era finita in questo. Non era solo un fidanzamento d’amore ma qualcos’altro: uno di protezione. Nana, da quel primo “vero” bacio avuto nella vettura d’emergenza per lo spostamento delle Aree, aveva giurato che non avrebbe più fatto soffrire quella ragazza, di nome Lyna Takahashi (anche se non era il suo vero nome). Dovevano raccontarsi tutto ma decisero di accantonare per il momento la cosa. Ora dovevano capire come avrebbero vissuto come coinquiline da quel momento in poi.
 
Da quel bacio non avevano più proferito parola ma si erano tenute per mano tutto il tempo mentre tornavano a casa, avevano cenato, visto un po’ di televisione per passare il tempo e infine erano andate a dormire, ognuna in una camera diversa, dandosi istintivamente il bacio della buonanotte.
 
Aveva voluto rileggere il copione perché era per via di quella storia che Nana e Lyna erano diventate quello che sono ora, da quando Lyna lo lesse nell’attico di casa e, accidentalmente, finì addosso a Nana ed entrambe furono trasportate dalla passione.
 
Fu il risultato conseguito dal potere di quella storia.
 
Nana fece a se stessa un giuramento: non avrebbe più fatto piangere Lyna e avrebbe fatto di tutto per renderla felice. Questo divenne il suo giuramento per lei come fidanzata. E cominciò ora ripensando una cosa di qualche tempo fa che le ritornò in mente. Se avesse avuto l’Ok, se fosse stato fattibile l’azzardo che voleva proporre e tutto sarebbe andato secondo i piani, il suo ambizioso obiettivo sarebbe stato compiuto.
 
Riflettuto su questo, fregandosene dell’orario, mise mano al telefono.

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Capitolo 23
*** Vol.3 Prologo: In fuga ***


Prologo:
 
 
In fuga


 
All’improvviso, un esplosione. Suonò l’allarme in tutto il complesso.
 
<< Ehi, che è successo ? >> urlò uno
 
<< Non lo so. La cella è… argh >> e l’altro fu zittito con una falciata che lo tagliò in due.
 
<< Grazie per il soggiorno ma leviamo le tende >> disse il tizio armato di falce
 
<< Il servizio, inoltre, era decisamente pessimo >> disse un’altra figura che era armata di scettro e aveva appena affogato in qualche modo l’altra figura.
 
Le due si misero a correre. Gli allarmi li assordarono e le luci di essa che illuminavano qualunque stanza percorrevano li disorientarono, portandoli a girare in tondo. Inoltre non erano al massimo della forma fisica perché, come detto da loro in modo ironico, non avevano avuto un bel trattamento nella struttura che, intenzionalmente, stavano mettendo a soqquadro per vendetta.
 
<< Maledizione, qui le architetture sono tutte uguali >> disse la figura armata di scettro.
 
<< Tieni duro che tra poco saremo fuori da qui >> disse l’altra figura armata di falce.
 
Incuranti del fiatone, i due continuarono a correre, abbattendo tutte le guardie che si ponevano davanti. Alla fine arrivarono davanti ad un gigantesco salone. Osservando il soffitto decisero di andarci contro in modo da sfondarlo e quindi uscire fuori. Ma un attimo prima di farlo videro uno schermo video in cui vi erano delle registrazioni  di combattimenti. Come fossero rapiti, le loro attenzioni erano dedicate ad una figura femminile con capelli biondi, occhi azzurri e tunica bianca.
 
<< M… ma quella è….? >> disse una delle figure con voce tramante

<< Si…. E non ci credo >> rispose l’altra, anch’essa sorpresa
 
Ma in quel momento lo schermo che stavano guardando venne sfondato da due gigantesche figure. Una era umanoide mentre l’altra richiamava un granchio gigante. Alla vista dei due colossi, i due rimasero impietriti, ma per il fatto che erano entrambe di metallo; per loro erano roba mai vista prima. Le due mostruosità meccaniche non decisero di attendere i loro comodi e partirono a razzo per aggredirli. Ripresosi dallo Shock, le due figure spiccarono un salto per evitare gli attacchi nemici e, sfondando il tetto, si ritrovarono fuori. Rimasero impressionati dal panorama, ovvero montagne, laghi e montagne, a loro familiare ma i loro inseguitori erano di tutt’altro avviso. Anche loro, mediante propulsori per il volo, gli stavano dietro e tornarono ad incalzarli.
 
<< A me l’aragosta, tu il colosso >> propose la figura armata di scettro
 
<< Ok, ma sta attenta >> disse l’altra armata di falce
 
Calciandosi nei piedi l’un l’altra, le due figure si separarono ed ognuno si fece inseguire da una delle macchine.
 
La figura armata di falce atterrò in mezzo ad una montagna e osservò il colosso che gli veniva contro. Stringendo saldamente la sua arma, la figura si rivolse al suo inseguitore con tono di sfida.
 
<< Ehi, perticone; vediamo se sei tutta apparenza >> e, caricando la sua falce con energia elettrica si lancia contro il titano.
 
L’altra figura prese il volo con delle ali ed evitò gli attacchi a distanza uscite dalle chele del granchio gigante che la incalzava. Vedendo il lago le venne un idea: fermandosi in mezzo al gigantesco specchio d’acqua puntò in alto il suo scettro e l’acqua cominciò a muoversi secondo i suoi ordini. Il gigantesco robot venne investito dal gigantesco mulinello e finì per collidere da tutt’altra parte. Ma dal tifone spuntò un raggio laser che prese in pieno la figura. Stordita dal colpo, la figura si riprese dopo parecchio tempo. Si ritrovò fuori, nello spazio, e il panorama alieno la ipnotizzò. Giganteschi cilindri che circondarono un pianeta del tutto simile al suo pianeta natale, seppur l’azzurro predominava rispetto a casa sua. Voltandosi le spalle vide un altro cilindro ma bucato. E da li che lei è uscita, ipotizzò. Guardandosi intorno, la figura mise la sua attenzione ad una delle 2 grandi sfere.  Ripensò inoltre alla figura che l’aveva accompagnata e quella vista nello schermo.
 
<< Lui ce la farà. E un tosto e riuscirà a raggiungermi perché mi fido di lui. Ma quella figura…. Sorella >>
Pensando questo, la figura disse una parola con tono virtuoso << BOOST >> e grazie alla spinta prodotta dalle due ali angeliche spuntatogli dalla schiena, prese il volo.  

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Capitolo 24
*** Coppia ***


1.

Coppia


 
Lyna si svegliò di soprassalto, come se avesse percepito qualcosa che la chiamasse. Si guardò intorno per vedere se c’era qualcuno ma non vide nulla ma solo la sua camera. Istintivamente si toccò la testa ma nulla che si possa collegare alla febbre. L’altra mano, invece, stirò il letto e si fermo su qualcos’altro: pelle. A questo contatto si seguì un mugugno di femmina. Lyna si girò e vide la sua amica Nana; anzi: la sua fidanzata Nana. Il fatto che lei dormiva nel suo letto le ha fatto tornare in mente qualcosa che le riguardava: nonostante fossero entrambe ragazze, si erano messe insieme da circa una settimana.
 
<< Lyna. Qualcosa non va >> disse Nana che si era svegliata
 
<< Ah… no nulla Nana. Ti ho svegliata scusa >> disse lei in risposta
 
Nana si girò e vide l’orario nella sveglia: le 6 del mattino
 
<< Beh, visto l’orario…. Buongiorno >> disse lei
 
<< Anche a te >>
 
Lyna, come a voler prendere l’iniziativa, si avvicinò a Nana e lei le diede un bacio.
 
Mentre si videro allo specchio, ciascuna in un bagno diverso data la grandezza dell’abitazione di Nana, ognuna pensò a se stessa questa peculiare situazione romantica.
 
Lyna, che vide il suo riflesso composto da capelli cerulei, occhi verdi  e una bellezza praticamente aliena, fece mente locale:
 
<< Chissà cosa direbbero tutti quanti a Daite e Tea nel vedermi legata sentimentalmente con una ragazza. Nana è una compagnia veramente speciale per me e con lei queste ultime giornate si sono rivelate gioiose e solari come non le provavo da giorni. >>
 
Anche Nana si specchiò, riflettendo una ragazza dalla pelle scura e caratteristiche albine, ovvero capelli bianchi e occhi rossi, era persa nei suoi pensieri:
 
<< Lyna…. la sto rendendo felice, questo e vero, ma si capisce, o almeno come la vedo io, che in cuor suo soffre  per essere lontana da casa. Però… se ciò che  ho proposto avrà successo…. >>
 
Nana, e poche altre persone, sapeva qualcosa che nessuno sapeva: Lyna non è il suo vero nome (ancora sconosciuto) ed è una aliena, precisamente una Daitiana proveniente da un lontano pianeta che conosceva solo mediante le favole di suo padre: Daite. Questo perché il padre di Nana è anch’esso un Daitiano, rendendo la figlia metà umana e metà aliena, ma le modalità di arrivo sulla terra sono agli antipodi: Yoshitsugo (nome del padre di Nana) vi arrivò volontariamente dopo un lungo esodo cosmico; Lyna invece vi finì forzatamente  5 anni prima per colpa di una misteriosa distorsione dimensionale che la trascinò in modo repentino separandola dalla sua casa. Venne poi raccolta da Tea Tezuka, una donna che si prese cura di Lyna per quel lasso di tempo prima di morire in modo atroce per colpa di un piromane ucciso in seguito da Lyna in un moto di vedetta. Nana, che la conobbe proprio in quei periodi di sofferenza, decise di prendersi cura di Lyna invitandola a vivere nella sua casa. Dopo qualche tempo di convivenza tra le due ragazze scattò, nonostante l’uguaglianza di genere, la scintilla dell’amore che poi prese forma, dopo un colloquio col padre di Nana molto rivelatorio per tutti i presenti al momento. Da quel bacio che suggellò la loro unione passò una settimana.
 
Lavatesi e vestitesi, le due ragazze erano intente a fare colazione. Ma le notizie date alla TV non erano delle più rosee: sempre più casi di distruzione e morte legati a individui provocati da individui drogati o criminali tramutati in mostri dilagavano nella Culla, ovvero il sistema di colonie spaziali costruite intorno al pianeta terra e nuova casa dell’umanità dopo il divieto di abitare il pianeta. Fortunatamente le forze dell’ordine riescono a contenere questo fenomeno, grazie anche a speciali agenti dotati di equipaggiamenti speciali atti ad affrontare questi soggetti. Anche Lyna e Nana sono parte, seppur la prima non ufficialmente, di questi soldati speciali e sono conosciute dai media con i nomi di Angel e Fairy.
 
<< E inaccettabile che degli esseri umani che hanno già danneggiato il loro pianeta natale non abbiano imparato dal loro errore e continuano e compiere questi atti vandalici anche qui nella Culla >> disse critica Lyna mediante il suo punto di vista Alieno
 
<< Purtroppo e nella natura umana, ovvero la nostra, fare degli sbagli e questi ne rientrano in pieno >>
 
<< Si però >> continuò Lyna in preda ad un principio di esasperazione << così facendo coinvolgono persone che non centrano niente nella maggior parte dei casi. E proprio per tale motivo…. >> ma Nana le afferrò la mano destra per invitarla a non proseguire
 
<< Non aggiungere altro…. Per favore >>
 
Di sicuro Lyna era in procinto di citare Tea e la sua morte per mano di uno di questi criminali ma Nana aveva fatto voto a se stessa di non aver mai più fatto piangere Lyna per nessun motivo al mondo. Questo e il motivo di quell’intervento. Cambiando canale udirono una notizia più interessante: All’Area 2, ovvero la seconda delle 4 aree Sole della Culla, si sarebbe tenuto un meeting dei capi di tutte le 16 Aree della Culla e tra gli invitati vi era pure il padre di Nana, in quanto capo dell’Area 16, chiamata pure Area Legge, e comandante di tutte le forze dell’ordine. Da quella news le ragazze riuscirono a cambiare argomento
 
<< Un meeting di tutti i capi delle Aree >> commentò Lyna incuriosita, seppur non le interessavano gli argomenti di questo tipo << Ma qualcosa mi dice che l’Agglomerato Ade  potrebbe approfittarne per colpire >> riferendosi, con quel nome, all’organizzazione responsabile della apparentemente inarrestabile ondata di criminalità che dilagava da ormai troppo tempo.
 
<< E per tale motivo >> continuò Nana << ogni anno ci vado in modo da poter intervenire nei panni di Fairy in caso di guai. Ma in genere non accade mai nulla e per me e comunque un occasione per passare un po’ di tempo con papà >>
 
<< Ma anche tuo padre potrebbe intervenire grazie al suo artefatto, no? Oppure non può farlo poiché invalidato dalla presenza di tutte queste autorità? >>
 
<< Indovinato. Pensa che pandemonio se si venisse a sapere che il comandante delle forze dell’ordine è un alieno >>
 
E le due ragazze si misero a ridere. Lyna, vedendo l’orologio, sobbalzò
 
<< Guarda che ore sono. Nana, e ora di andare >> Le ragazze rischiavano di fare tardi a scuola.
 
Presesi per mano, ormai diventata un’abitudine, varcarono la porta d’ingresso, dritte alla Pure Sky Academy. Arrivate li, poterono godersi una vita scolastica come tutte le altre, grazie anche alla compagnia dei loro amici quali Natsuki e Junko. Da qualche tempo vi erano anche complicità amichevoli con la presidentessa del consiglio studentesco , nonostante il carattere snob di quest’ultima. Infine vi era la prof.ssa preferita di Lyna: Yukari Yazawa, un tempo vecchia amica di Tea, che condivide con lei la passione per la letteratura. Nessuno però sapeva della relazione di Lyna e Nana, complice anche il loro vivere la relazione in modo contenuto per non renderla troppo mielosa.
 
Passò il tempo e arrivò il giorno in cui Nana doveva accompagnare suo padre nell’Area 2. Mentre Nana si preparava con un abbigliamento più consono alla figlia di una militare, Lyna stava pianificando i piani per passare i prossimi 4 giorni da sola. Ma stavolta la sua non era una solitudine improvvisa ma pianificata e che sarebbe finita presto.
 
<< Allora io vado Lyna >> e nel frattempo si avvicinò a lei per abbracciarla << Tornerò presto, vedrai >>
 
<< Tranquilla Nana. Starò bene. Tu invece si prudente >>
 
<< Non ti preoccupare Lyna. Sono una tosta ricorda >> Le due ragazze sorrisero e si salutarono dandosi un bacio.

Ogni volta, per loro, un bacio era un momento paradisiaco, che mai volevano interrompere e che dovevano finire a malincuore. Dopo quel bacio, Nana andò via. Lyna ancora una volta era sola ma stavolta sorrise perché sarebbe stata una cosa temporanea.
 
<< Bene. Vediamo che fare adesso >> pensò Lyna mentre pianificava come trascorrere il fine settimana

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Capitolo 25
*** Giornata in solitaria ***


2.

Giornata in solitaria




Con Nana fuori Area per faccende di burocrazia terrestre, Lyna che poteva fare? Di sicuro non starsene con le mani in mano  e passare tutto il tempo in casa. Doveva fare qualcosa che potevano fare le ragazze della sua età, ovvero uscire a divertirsi. Ma dove? L’area 1 era parecchio grande e di settori ce n’erano a dozzine. Vedendo il calendario notò che la primavera era a metà e le tornò in mente che nel settore 25 vi era un parco di fiori di ciliegio.
 
<< Giusto, i fiori di ciliegio in quel periodo saranno alla loro piena fioritura >> pensò lei fantasticando il panorama di fiori << Ma da sola sarebbe uno spreco. Vorrei della compagnia >> continuò la sua voce interiore.
 
Solo una volta ebbe modo di andarci e fu con Tea al suo secondo anno nella Culla. Fu una giornata indimenticabile per lei tra cibi goliardici a cui avevano speso una notte intera di preparativi e relax totale sotto i petali di Ciliegio. Dei bambini in zona le avevano pure scambiate per madre e figlia e Lyna rimase imbarazzata alla cosa. Istintivamente lei cacciò una risata mentre le tornava in mente quel siparietto per poi ricacciare i ricordi all’interno. Non poteva abbandonarsi alla disperazione in questi giorni; l’aveva giurato a Nana. Riuscita a evitare la crisi di pianto, vide l’ora: le 4 del pomeriggio
 
<< Mi sa che mi farò un giro. Visto che Nana non ce e non abbiamo imposto un coprifuoco posso fare quello che mi pare >> pensò lei mentre rideva sotto i baffi
 
Visto che era sola si poteva concedere uno svago di gioventù, o almeno, provare per una volta questa ebrezza di ribellione. Uscita di casa e chiusa la porta con doppia mandata, Lyna andò al servizio di trasporto Settori. Voleva dirigersi all’altra metà dell’Area 1. Quella dove abitava era d’indubbia ispirazione orientale/asiatica come visto dalle architetture e gli usi e costumi mentre l’altro lato era più occidentale americano con tutto il baccano tipico delle grandi metropoli,; vi è stata poche volte. Scesa al settore 97, il baccano la travolse in pieno. La gente non si fermava e camminava come se fosse un fiume in piena; le luci erano accecanti e i grattacieli dominavano il panorama, peggio del settore dove Lyna aveva abitato fino ad ora. A fatica, la ragazza si districò in tutte questa massa ed entrò in un museo; ovviamente dovette pagare il costo d’ingresso ma per lei non c’era nessun problema; l’ingente patrimonio economico di Nana e del Padre Yoshitsugo era a sua completa disposizione. Entrata, Lyna vide una immensa collezione di tele di varie epoche, rimanendo colpita da quelle di origine Italiana. Anche l’ala dedicata all’Asia era di meritevole attenzione.
 
<<  Tutte queste bellezze che riescono a valicare i confini del tempo mi sorprendono ogni singola volta. E uno spreco però che gli esseri umani rischiano sempre di mandare tutto all’aria, specialmente in questi periodi per via dell’Agglomerato Ade >>
 
Quel nome la fece sentire male: era l’identità collettiva di questi criminali che da tempo immemore, circa 7 anni, compiono crimini. Uscita fuori Lyna andò in una biblioteca storica per passare un po’ di tempo nella lettura ma appena fece capolino in un archivio di notiziari, le tornarono in mente le frasi dei suoi amici Natsuki e Junko sulle loro discendenze. Mise uno sguardo ai notiziari recanti l’anno 2236, ovvero la 3a guerra mondiale che provocò il collasso del nucleo terrestre e costrinse l’umanità ad una lenta immigrazione nello spazio. A lottare contro i responsabili del conflitto in quel periodo furono due misteriose guerriere armate di armature magiche e, complici i loro nomi, furono chiamate “le incarnazioni delle divinità”. Altre due guerriere simili fecero capolino 12 anni dopo a seguito di un attentato provocato da un gruppo di bio-terroristi che volevano “purificare la terra” uccidendo l’umanità per poi, appena un anno dopo ,arrestare l’invasione di un popolo invasore proveniente da un’altra dimensione insieme alle precedenti due.
 
<< Il mondo e più grande di quanto pensassi  >>  esclamò mentalmente Lyna.
 
Istintivamente, proseguì la lettura dei notiziari e giunse all’anno 2268, periodi in cui avvennero due cose: la colonizzazione del sistema solare e l’invasione dei “Cavalieri dell’Apocalisse”, una razza di alieni meccanici che catturarono gli esseri umani, prevalentemente maschi, per poi usarli come batterie per i loro mezzi. La vittoria venne favorita da, anche stavolta, 4 ragazze, dotate di speciali Cyber-Armature, che permisero il trionfo dell’umanità e la verità sui loro nemici, ovvero i resti di un’antica civiltà estinta la cui tecnologia fu sfruttata da delle pazze donne invasate che volevano sterminare la razza maschile dell’umanità e creare un Eden per sole donne.
 
<< Capisco che i maschi sanno essere disgustosi ma non lo sono tutti quanti. Questi concetti sessisti non mi vanno proprio a genio >>
 
Finita la sua ricerca improvvisata, Lyna vide l’orario: si erano fatte le 8.30 di sera.
 
<< Meglio rincasare >> pensò lei e uscì
 
Mentre andava in direzione dell’area di trasporto Settori, Lyna vide su un maxi-schermo un servizio di telegiornale dedicato al meeting dei capi-Area tenutosi all’Area 2. Per un’istante riuscì a vedere Yoshitsugo e Nana. L’espressione di lei era decisamente seccata e Lyna ipotizzò due possibilità: la lontananza da lei e l’ambientazione militare.
 
<< Sono solo 4 giorni, Nana. Possiamo farcela e poi, torneremo a goderci le nostre giornate come sempre. Resisti come me >> pensò lei come a volerla incitare a distanza
Ormai arrivò alla sezione trasporto quando udì una frase decisamente poco gradevole
 
<< Accidenti, sta attenta tu >> disse mentre buttò a terra una donna
 
Lyna la riconobbe: era la Prof.ssa Yukari. Ma che ci faceva li? Di sicuro non era messa in una piacevole situazione
 
<< Mi hai sporcato l’abito con la tua bevanda . Me la devi ripagare. Mi hai sentito o sei diventata sorda per via dell’alcol? >>
 
Irritatosi, era in procinto di allungare le mani su di lei ma Lyna, decisamente di malumore, intervenne e si frappose fra la Prof.ssa e il tizio.
 
<< E tu chi saresti? >> domandò lui, sempre più irritato
 
<< Sempre la solita solfa. Mai sentito parlare della lavatrice? O a casa non hai la massaia che ti fa il bucato? >>
 
Provocato dalle parole di una mocciosa, il tizio non si fece scrupoli ad assestarle un pugno ma Lyna, con compostezza, parò il colpo con una mano e, con un movimento di polso, fece roteare l’aggressore per poi farlo finire a terra rovinosamente. Lo spettacolo attirò l’attenzione dei presenti
 
<<  Sparisci se non vuoi che ti sporchi ulteriormente la giacca con qualcosa di più…rosso >> intimò spaventosamente Lyna al tizio.
 
E quest’ultimo, con una smorfia, non se lo fece ripetere due volte. Lyna si avvicinò a Yukari e notò che era paonazza in viso e l’alito era pestilenziale: era ubriaca fradicia.
 
<< Accidenti. Mi sa che mi tocca riaccompagnarla a casa. >> pensò Lyna senza avere altre alternative
 
Più facile a dirsi che a farsi visto che non sapeva dove abitava. Aspettando il passaggio del modulo di trasporto, mise la prof.ssa in una panchina e cominciò a frugare nella sua borsa in modo da poter trovare le chiavi di casa e qualcosa che abbia al suo interno il suo indirizzo. Per fortuna, Yukari abitava in un posto vicino: il Settore 8, vicino al Settore 25 e il modulo di trasporto che stava per arrivare li aveva entrambi nel suo itinerario. Preso il modulo, arrivati al Settore e raggiunto l’indirizzo mediante un Taxi, Lyna trovò facilmente la casa di Yukari, che si era caricata a presso per tutto il tempo poiché era collassata. Con l’aiuto delle chiavi, Lyna riuscì a entrare e in quel momento Yukari cominciò a muoversi. Forse si era ripresa e quindi la portò nel divano del salotto ma Lyna scivolò in quella che sembrava una bottiglia ed entrambe finirono nel divano. Lyna finì distesa mentre Yukari le atterrò sopra. Una situazione decisamente equivoca che mandò Lyna in imbarazzo. Proprio in quel momento Yukari aprì gli occhi.
 
<< Mhhhh… eh? >>
 
<< Prof.ssa Yukari…. Tutto bene? >> le domandò lei preoccupata
 
<< Eh?.... sei tu Tea? >> disse la donna con un filo di voce
 
<< Come? No, sono Lyn… eh? >> Non finì la frase che Tea le mise le mani al volto e si avvicinò il suo pericolosamente
 
<< Torniamo come ai vecchi tempi, ti va? >> disse la donna in evidente stato confusionale mentre continuava ad avvicinarsi al volto della ragazza
 
<< Ma si può sap…. Mh >> Lyna si ritrovò le labbra bloccate da quelle della Prof.ssa
 
<< Accidenti…. Così non va bene… eh? Me cosa…? Ehi >> Lyna era in evidente panico mentre cercava di non farsi abbandonare della situazione che stava decisamente per farsi peggiore.
 
Sempre nei fiumi dell’alcol, Yukari fece di più che mantenere le labbra poggiate. Roba da che a Lyna ricordava l’imbarazzante incidente avvenuto con Nana nell’Attico di casa, ma a livelli ancora più alti. Approfittando di un momento di apertura, Lyna si levò dalla morsa della prof.ssa e finì rovinosamente a terra mentre Yukari si riaddormentò. La focosità messa in quell’atto impedì’ a Lyna di parlare mentre respirava  affannosamente e si sfregò la bocca per levarsi un filo di saliva e accorgersi di essere sporca di rossetto. Trovato un interruttore ed accesa la luce, Lyna vide un bordello: Bottiglie di alcolici a terra ovunque.
 
<<  Argh, che scempio >> commentò Lyna orripilata dal disordine per poi sospirare << Uff, mi sa che non ho altra scelta. Ma forse….. >> un inquietante idea le balenò in mente << Qualunque cosa sia, non conta come ricatto, vero? >> e, messosi in piedi, cominciò ad organizzare il da farsi.

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Capitolo 26
*** Sotto i fiori di ciliegio ***


3.

Sotto i fiori di ciliegio

 


<< Quindi è finita, vero Tea? >>
 
<< Credimi Yukari, vorrei che le cose continuassero così per sempre ma….. vorrei diventare una mamma di famiglia in futuro >>
 
<< Però….. non è giusto. E vero, lui è un bravo ragazzo e ha giurato che non farà mai e poi mai carognate a tuoi danni ma….. io non ci sto. Non lo posso accettare >>
 
<< Ragiona per una volta…. Se fosse stato un matrimonio di convenienza mi sarei opposta con tutte le mie forze. Ma non è così ed e accettabile. Poi lo conosciamo dall’infanzia e secondo te ha fatto cose lascive? No  >>
 
<< Se proprio non ce verso di fatti cambiare idea allora…. Non mi metterò a piangere nel caso ti capitasse qualcosa, stanne certa >>
 
 
Yukari aprì gli occhi. Era intontita e le girava la testa con un frullatore. L’ultima cosa che ricordava era di essersi abbandonata di nuovo all’alcol nell’ennesimo impeto suicida. Un lampo però gli balenò in mente: una visione di Tea a cui non seppe resistere. Rimessa a fuoco la vista vide che si trovava a casa sua, distesa sul divano con una coperta sopra di lei e con la camicia da notte. Qualcuno deve averla riaccompagnata a casa ma chi? Poteva essere stato chiunque e cominciò a temere fosse stata opera di un malintenzionato che potrebbe averle fatto qualcosa approfittando della sua incoscienza per poi svaligiarle la casa. Invece non notò segni di aggressione corporea e la casa era in perfetto ordine, come se qualcuno si fosse preso la briga di aver passato la notte a fare le faccende domestiche, cose in cui era negata. Tutto un tratto qualcosa le solleticò le narici: era odore di cibo e veniva dal cucinotto posto all’angolo dell’appartamento. Vide una figura che stava preparando dei cesti del pranzo, ben due, e le balzò in testa che era il giorno della massima fioritura dei ciliegi nel settore 25. Possibile che chi le stava preparando il pranzo si sia prodigato anche per poterla portare a casa e prendersi il disturbo di pulirle casa? L’unica persone che avrebbe potuto farlo ora non c’era più. Prendendo coraggio, si rivolse al misterioso buon samaritano:
 
<< Ehm… mi scusi ma…. e stato lei a fare tutto questo? >>
 
<< Esattamente… Prof.ssa >> la rispose la figura.
 
Riconobbe la voce della figura che si voltò in sua direzione e le rivolse un sorriso celestiale. Quei lunghi capelli cerulei e quei dolci occhi verde smeraldo potevano appartenere ad una sola ragazza: Lyna Takahashi.
 
<< Si e svegliata finalmente >> continuò lei mentre stava finendo di chiudere una delle ceste << Cavolo, non mi sarei mai aspettata tutto questo lato oscuro da parte sua >>
 
<< Ehm… per caso sei stata tu a… >> ma la ragazza la interruppe
 
<< Trainarla a casa per via dell’ebbrezza, cambiarla, pulirle tutto quel macello e prepararle il pranzo per i fiori di ciliegio a cui andremo? Si >>
 
<< Andremo? In che senso andremo? >> domandò l’insegnante confusa
 
<< Nel senso che lei ora si darà una ripulita e usciamo insieme >>
 
<< Ma perché proprio con me? Non ci sono Nana e gli altri tuoi amici a poterti fare compagnia? >>
 
<< Tutti occupati con le loro famiglie >> disse Lyna in modo secco << Quindi lei è la mia ultima scelta. Non vorrà mica farmi passare la giornata in solitudine vero? >>
 
Il ragionamento aveva senso. D’altronde Tea, rimasta vedova da circa un 5 anni, aveva preso in custodia Lyna dopo che i genitori di lei erano finiti in galera perché la picchiavano (o almeno così credeva) e un paio di mesi fa venne uccisa da un piromane che poi venne assassinato dalla misteriosa paladina Angel.
 
<< Se e così va bene >> annui la donna per indicare di aver consentito al patto di Lyna
 
Fece per alzarsi ma si sentì cedere le gambe dopo 3 secondi e si accasciò a terra in ginocchio. Evidentemente era ancora intontita dagli effetti della sbornia.
 
<< Aspetti che le do una mano >> disse Lyne che fece per aiutare la donna ad alzarsi e portarla in bagno.
 
<< Hai già fatto a sufficienza Lyna, non ti disturbare ulteriormente >> tentò di replicare Yukari in preda ai sensi di colpa ma Lyna insistette
 
<< Non lo dica per scherzo. Quando l’ho trovata per puro caso era uno straccio quindi non si complichi inutilmente e si lasci aiutare >> rispose la ragazza a tono mentre l’aiutò ad entrare nel bagno ed aiutarla a spogliarsi.
 
La vasca era già pronta per l’uso, cosa che stupì la proprietaria di casa. Possibile che Lyna avesse imparato ad essere così brava ad anticipare i bisogni altrui, oppure fu Tea ad insegnarlo, pensò Yukari mentre, con imbarazzo, si aiutò a farsi spogliare e infilarsi nella vasca.
 
<< Ahhhh… ti ringrazio Lyna >>
 
<< E di cosa? >> ma poi si fece più cupa in volto << Però… mentre la stavo aiutando lei mi ha trascinato nel divano, ha detto qualcosa su Tea riferito a dei “Vecchi tempi” e poi mi ha….. ecco…. Baciata >>
 
Dopo un periodo di 5 secondi esatti, Tea realizzò quanto udito e strillò peggio di una campanella d’allarme:
 
<< COSA HO FATTO? IO TI HO…. ARGH CHE VERGOGNA! SE SI VENISSE A SAPERE…. >> ma poi un lampo di terrore l’assalì << A meno che… non mi voglia ricattare con questa uscita >>
 
<< CERTO CHE NO. PER CHI MI HA PRESA?  NON SONO MICA UNA RICATTATRICE >> urlò la ragazza innervosita da tale affermazione ma poi si riprese << Mi scusi tanto. Non volevo alzare la voce su di lei >>
 
<< Scusami tu. Ora mi rendo conto che quella visione che ho avuto di Tea eri in realtà tu. Scusami anche per questo e che….. l’alcol mi ha fatto un brutto scherzo >>
 
<< Non ci pensi. Anche se mi pare che ho il diritto di sapere qualcosa riguardante voi due. Ma qui non è luogo. Ne parleremo al Settore 25 >>
 
Grazie a quel bagno, Yukari si riprese e quindi poté finire di sistemarsi da sola mentre Lyna ultimò i preparativi per il pranzo. E infine uscirono per dirigersi al Settore 25, la collina dei fiori di ciliegio. Appena scesi dal modulo di trasporto un ondata di petali investì le due. Replicando delle colline terrestri a cui vennero impiantati dei semi di albero importati dalla terra, lo spettacolo era affascinante, come se non ci si trovasse in una colonia spaziale. Lyna e Yukari, a vedere questo bellissimo panorama, finirono con l’affondarsi a delle rispettive nostalgie ma accomunate da una sola persona che finirono col citare:
 
<< Se Tea fosse ancora qui… >> e si voltarono confuse
 
Per Lyna era facile capirla ma per Yukari cosa era Tea per lei? La ragazza voleva delle risposte ma non prima di potersi godere questo panorama. Trovato un posto sotto un albero di ciliegio libero, le due poterono godersi i risultati frutto di una notte insonne della ragazza. Il risultato era squisitamente eccellente a tal punto che non parlarono prima di aver finito.
 
<< Tornando a noi… >> cominciò Lyna << Che rapporti avevate tu e Tea in gioventù? Da quei vecchi tempi che tu hai citato…. Cosa eravate all’epoca? >>
 
Visto che lo sguardo di Lyna era determinato Yukari decise di cedere e raccontarle tutto, complice il fatto che Lyna, da canto suo, non era una ficcanaso
 
<< Beh…. Io e Tea…. ci frequentavamo…. Romanticamente >> e Lyna per poco non mandò di traverso l’ultimo boccone.
 
Eccetto quella reazione, Lyna, incredibilmente, non rimase sorpresa più di tanto da questa rivelazione. Decise quindi di ricambiare dicendo la sua
 
<< Anch’io e Nana lo siamo in questi ultimi periodi, sa? >>
 
Ora fu Yukari a rimanere sorpresa. Aveva notato che ultimamente le due ragazze passavano parecchio tempo insieme. Ma non immaginava a quei livelli.
 
<< Perché me lo stai dicendo, Lyna? >>
 
<< Perché lei mi ha rivelato della vostra relazione e quindi ho voluto fare una confessione reciproca. >>
 
<< In tal caso…. Sarà il nostro segreto, ok? >>
 
E la ragazza annui. Ma in quel momento ci fu un esplosione nelle vicinanze e dall’epicentro spuntò una gigantesca belva energetica che mandò il panico generale. Yukari cadde a terra dallo spavento mentre Lyna mantenne il sangue freddo
 
<< Mai possibile che non mi possano lasciare in pace ? >> pensò la ragazza irritata ma poi si rivolse a Yukari << Meglio allontanarsi >>
 
Le due cominciarono a correre mentre la belva di energia artigliò a destra e a manca alternando getti energetici sputati dalla bocca. Durante la corsa Yukari inciampò a terra e perse i sensi. Lyna la portò in un angolo sicuro per poi dirigersi in direzione della bestia, e nel mentre assunse l’aspetto di Angel, ovvero capelli biondi, occhi azzurri e una tunica verde smeraldo.
 
<< Ora vedrai come ti metto a cuccia, bestione >> e si lanciò contro la bestia energetica con spada di luce in pugno.
 
 
Yukari aveva giurato che non avrebbe mai pianto se a Tea fosse successo qualcosa di brutto e nel primo caso fu di parola. Quando il marito e suo figlio persero la vita lei non partecipò al loro funerale in segno di sdegno. D’allora perse i contatti con Tea prima di vederla per puro caso un giorno insieme a Lyna. Una sera decise coraggiosamente di parlare con lei
 
<< Ti riferisci a Lyna vero? Beh e successo che….. >> e le raccontò le, presunte, disgrazie capitatole
 
<< Oh cielo…. E terribile >> esclamò Yukari sconvolta per poi gettarsi a terra e scusarsi << PERDONAMI. Quella volta non sono venuto al funerale e non ti ho più parlato in segno di un “bel ti sta”. Non merito nemmeno più di conoscerti quindi dimenticati di me >>
 
In tutta risposta Tea l’abbraccio. Bastò quel gesto a permettere alle due donne di scusarsi. E ciò convinse Yukari ad accettare Lyna alla scuola dove era diventata insegnante, la PURE SKY ACADEMY, quando i tempi sarebbero stati maturi.
 
Infine, Tea morì e ciò fu un duro colpo per Yukari. Dopo il funerale impazzì e si diede all’alcolismo, unito ad un intrinseco desiderio suicida.
 
 
La donna riprese i sensi e vide il volto di Lyna. Notando che aveva la testa appoggiata nelle gambe di Lyna la donna arrossì e voleva alzarsi subito ma Lyna la blocco  
 
<< Si fermi per favore. Altrimenti le verrà un capogiro >>
 
<< Ehm…. Ok >>
 
Yukari non era nuova a questa esperienza. Già in passato quando era giovane aveva fatto queste cose con Tea quando erano insieme. Rivivere quell’esperienza le fece venire le lacrime agli occhi. Lyna, vedendola, l’aiutò a rialzarsi e l’abbraccio affettuosamente.
 
<< Va tutto bene. Angel ha distrutto la bestia >>
 
Ma ovviamente stava mentendo. Lyna stessa sconfisse il mostro e tirò fuori l’umano a che si era trasformato in esso che poi venne consegnato alle forze dell’ordine. Ritrovata Yukari si prese cura di lei fino al suo risveglio. Quest’ultima continuava a piangere e Lyna, pur non capendo il perché, intuì la causa: Tea
 
<< Pensi a Tea vero? >> e Yukari annui in preda ai singhiozzi << Manca anche a me >>
 
Anche Lyna aveva le lacrime agli occhi ma si sforzò comunque di sorridere e consolare la sua insegnante preferita. Una volta che si fece sera, riaccompagnò Yukari a casa sua ma prima di andarsene lei la chiamò
 
<< Grazie di tutto Lyna. Ma non pensare che ciò influisca sui tuoi voti >> le disse con un sorriso
 
Ricambiato il saluto, Lyna tornò a casa sua.

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Capitolo 27
*** Area 2 ***


4.

Area 2



<< Lyna si starà divertendo, o almeno godrà della bella stagione >> pensò Nana con un tono invidioso << e invece io… Etciù  >> a non concluse che mollò lo starnuto.
 
L’Area 2 e come se la ricordava la volta scorsa volta che ci era venuta, ovvero una tundra gelida che rendeva l’inverno più lungo del dovuto. D’altronde, era stata costruita su ispirazione dell’Europa, dove il clima ama fare brutti scherzi e i responsabili del clima si erano decisamente divertiti a fare un dispetto alla popolazione, assicurando però che non si sarebbe ripetuto per chissà quanto tempo. Nana avrebbe potuto godersi i ciliegi insieme a Lyna e invece doveva accompagnare suo padre al meeting annuale dei capi Area i quanto figlia del capo dell’Area 16, altresì nota come Area Legge, nonché capo delle forze di difesa della Culla. E anche Nana era di questa leva dal momento che la parentela l’aveva resa automaticamente vice-capo. Arrivata allo spazio-porto per i moduli di spostamento Aree non mise molto ad attendere l’arrivo di suo padre, ovviamente abbigliato per l’occasione come lei.
 
<< Ti ho fatto aspettare? >> disse suo padre Yoshitsugo Ikuhara appena arrivato
 
<< Appena 10 minuti >> rispose la figlia
 
Preso un Taxi, padre e figlia fecero il percorso che li avrebbe portati al palazzo del meeting. Per evitare attacchi da parte di terroristi, ogni volta veniva scelto un luogo particolare e assolutamente comune in modo da depistare eventuali intrusi e stavolta fu scelto un Hotel situato nel settore 12 dell’area 2, ispirato alla Francia. Peccato che lo spazio-porto era situato nel Settore 78, basato sulla Russia, e in piena tradizione il clima era rigidissimo. Almeno il modulo usato aveva la pompa di calore ma il freddo era già dentro le loro ossa. E dove erano diretti li avrebbe attesi la Pioggia e l’umidità.
 
<< Lyna come sta? >>
 
<< Sta molto meglio. Questi ultimi giorni sono stati un vero toccasana per lei e proprio per questo ha deciso di provare a vivere questi giorni da sola >>
 
<< Povera ragazza. Dopo tutto quello che ha passato, merita di vivere come una ragazza normale >>
 
<< Solo che ha sempre bisogno di costante compagnia a differenza tua. Tu ti sei ambientato in me che non si dica mentre Lyna ha avuto bisogno di Tea e ora di me >>
 
<< Però…. >> ma in quel momento squillò il telefono << Si, sono io….. COME? E quando avrei ordinato questa analisi? >>
 
<< Hanno fatto presto ma…. ora sono nei guai >> pensò Nana preoccupata
 
<< Un momento >> e dopo si rivolse a Nana con sguardo di rimprovero << Che ti e saltato in mente di fare un analisi di laboratorio a nome mio? >>
 
<< Prima dimmi se l’analisi e positiva. Se si ti darò la risposta, ma ti anticipo subito che non è un capriccio personale >> rispose Nana seppur timorosa; visto che erano eoni che suo padre non le faceva un rimprovero degno di questo nome
 
<< Va bene >> e ritornò alla chiamata << Scusate, una piccola svista. Quali sono i risultati ? >> e Nana si mise a pregare, visto il risultato equivalente ad una mortale sfida a testa o croce << Fattibile? Molto bene >> e Nana uscì un ringraziamento divino per la felicità << allora mette subito in atto quanto sto per dire >> e rivolse una sequela di ordini a destra e a manca.
 
La figlia rimase stupita di come suo padre avesse, da queste poche informazioni, capito quale ambizioso progetto aveva in mente. Era al settimo cielo
 
<< EVVAI! E FATTIBILE >> Urlò mentalmente per la felicità
 
<< Ma questo ci spinge ad accelerare i nostri obiettivi >> riprese il padre una volta messo giù il telefono << Ti rendi conto di questo azzardo >>
 
<< Si padre, lo so >> rispose la figlia timorosa << Però, sono arci-stufa del fatto che Lyna, seppur non lo dia a vedere pianga. L’ho giurato la sera stessa dopo quel colloquio che l’avrei resa felice >>
 
Stupito dalle dedizione della figlia alla causa non poté che fare un’osservazione critica << Tanta fedeltà per la tua amica e ammirevole, ma devi tenere conto che anche della tua di felicità >>
 
<< A tal riguardo papà… >> e le rivelò della loro relazione
Dopo un po’ di mente locale riuscì a dire semplicemente << Uff, allora e vero che i tempi sono cambiati >> e la figlia sorrise << Accetto la relazione ma non fatene una questione troppo mielosa. Metti pure caso che Lyna, su Daite, avesse un promesso sposo e vedrai che pandemonio >>
 
Nana non ci aveva pensato. Le descrizioni, mascherate come fiabe da parte di suo padre, su Daite prevedevano non solo gli ambienti ma anche usi e costumi. E tra questi c’erano i matrimoni formali. Praticamente vi erano delle obbligatorie in cui due Daitiani dovevano fare una cerimonia ma si poteva decidere se renderla semplicemente una questione formale oppure qualcosa di romantico. Suo padre, sposandosi, ha potuto, in parte, mantenere l’uso ma Lyna? Aveva un promesso di cui era innamorata prima di conoscere Nana? Sicuramente gliel’avrebbe chiesto una volta tornata non tanto per rottura di Privacy ma quanto per ardente curiosità. Il fatto però che Lyna si era innamorata di Nana, ricambiata, lasciava intendere il lato formale ma voleva sapere comunque la cosa, complice il doversi rivelare i loro segreti reciproci. Ciò frenò il suo entusiasmo per il suo ambizioso progetto che era entrato in porto e avrebbe fatto di tutto per rendere il tutto operativo entro un tempo limite che ora doveva esporre alle alte potenze.
 
<< Bene, ci siamo >> disse Yoshi, come lo si poteva soprannominare, alla figlia.
 
Un Hotel a 5 stelle in mezzo ad una costa dell’Area 12. Il panorama divideva un’ampia catena montuosa ad un bellissimo Mare; peccato che il tutto era rovinato da un acquazzone. Era li dove si sarebbe tenuto, il giorno dopo, il meeting fra i capi Area e dove Nana avrebbe esposto i suoi piani.
 

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Capitolo 28
*** La matrigna di Nana ***


5.

La matrigna di Nana

 


Dopo solo il tempo di uscire dal veicolo ed entrare nell’Hotel, Padre e Figlia erano bagnati fradici. Meno male che avevano il ricambio per gli abiti del meeting che li attendeva il giorno seguente.
 
<< L’unica cosa che mi consola e che anche gli altri capi-Area sono sula nostra stessa barca >> disse Nana indicando delle persone davanti a loro.
 
Erano gli altri capi-Area che, come loro, si erano fatti cogliere impreparati dell’improvvisa burrasca che affliggeva la zona e si lamentavano vicevolmente  in tante lingue diverse ma che accomunate solo da una cosa: Imprecazioni.
 
<< Cominciamo bene >> commentò Yoshi sottovoce << Vediamo di vivacizzare un po’ l’atmosfera >> e fece per dirigersi in loro direzione.
 
Nana non capì le tante lingue diverse che suo padre e gli altri capi area si stavano dicendo dopo i saluti. Quindi, senza farsi vedere, si dileguò, complice il fatto di essere nota nel non gradire questo genere compagnie. Andò in giro per l’edificio senza curarsi dell’orientamento. L’importante era mettere distanza dai politici, e lasciando l’onere a papà. Raggiunse la zona piscina. Se il tempo l’avrebbe permesso avrebbe potuto passare li qualche giorno con Lyna a fare il bagno e giocare. Al solo immaginarsela con il costume da bagno fece per sbavare ma riuscì a tornare alla realtà prima che combinasse un pasticcio. Oltretutto era previsto che l’estate in tutta l‘Area 2 sarebbe rimasta umida con pioggia e maltempo (seppur non ai livelli attuali). Controllò il cellulare e seccata notò che era stata tolta la connessione; modalità usata per precauzione in modo che non venissero intercettate chiamate. Quindi non poteva sapere come se la passava Lyna. Oltretutto Natsuki e Junko erano già occupati.
 
<< Nah… dubito che quei due starebbero facendo i piccioncini >> si zittì mentalmente Nana pensando a cose oscene sui due amici.
 
Stava decisamente preoccupandosi troppo per Lyna. Doveva darci un taglio; lei le aveva promesso che sarebbe stata bene da sola in questi giorni quindi doveva smettere di farsi questi problemi. Ora doveva concentrarsi a tenere alta la guardia in caso di attacchi. Liberatasi la mente, Nana continuò il suo giro casuale e trovò per puro il luogo del raduno: l’ala ristorante dell’Hotel. Voltatasi indietro vide un area giochi e non resistette all’idea di spendere tutto il giorno, e soldi, agli Arcade (che non avrebbe potuto permettersi a casa per via di essere ingombranti). Finalmente si fece sera e non aveva altra scelta se non quella di doversi unire al tavolo d’onore. Suo padre era abituato al fatto di dover parlare lingue diverse e discutere di argomenti scomodi, per lei, mentre Nana si sentiva a disagio. Se qualcuno le rivolgeva, in lingua natia o Inglese rozzo, lei rispondeva principalmente con poche parole o annuendo di riflesso. Finito il momento politico-goliardico, Nana e Yoshitsugo andarono in camera loro.
 
<< Uff… non ne potevo più >> disse il padre buttandosi sul suo letto scompostamente
 
<< Sempre le solite cose immagino >> proseguì Nana mentre prendeva il ricambio per andare in bagno a cambiarsi
 
<< Infatti; crisi finanziarie, problemi di sostentamento, crimini e compagnia bella e loro non se ne curano minimamente >>
 
Fu notte fonda. Per colpa della pioggia che picchiava forte Nana non riusciva a chiudere occhio mentre il padre, al contrario, dormiva come un ghiro complice la stanchezza. Senza sapere che fare, si mise in vestaglia e uscì dalla camera, sperando che una camminata l’aiutasse a prendere sonno. Sfortunatamente la pioggia rumorosa che cadeva senza sosta dall’esterno le impediva di avere fattori da causarle il sonno per la noia. Fu quando arrivò nella Hall dell’Hotel che incontrò una donna di sua conoscenza: Mikoto Nakatani, la sua matrigna, nonché capo-Area dell’Area 1.
 
<< Ah, piccola Nana. Come stai? E da un po’ che non ci vediamo. >> disse la donna con fare materno mentre la invitava ad avvicinarsi
 
<< Già… circa dall’ultimo meeting >> disse Nana un po’ agitata mentre si avvicinò alla donna.
 
Di certo non poteva che rimanere ipnotizzata ogni volta dalla sua bellezza. I capelli, legati in uno stile da Giappone feudale, platino e il volto semplice senza trucchi ma suadente come quello di una bambola, uniti ad un fisico misto tra una attrice di teatro e una guerriera Kunoichi la rendevano una donna attraente. Ma il legame che legava Nana alla signora Mikoto era molto singolare. Lei e la madre di Cecille ed aveva perso il marito due anni prima perché morì suicida per colpa del Killer Fish, una delle droghe usata dai criminali dell’Agglomerato Ade per compiere i loro crimini. In quell’occasione Nana, nei panni di Fairy trovò il responsabile che somministrò al malcapitato la droga e lo giustiziò. In quel frangente Yoshi decise, complice il fatto che i due avevano cominciato ad avere una certa complicità non solo lavorativa, di prendersi cura della loro famiglia. Ciò rendeva Nana e Cecille sorellastre, cosa che la seconda non aveva ancora accettato dl tutto, nonostante non fosse un matrimonio ma un semplice affidamento di sostegno.
 
<<  Come sta mia figlia? >> riprese la donna riferendosi a Cecille
 
<< Un po’ meno snob ma se la passa bene.  Ha visto la recita? >>
 
<< Si, ed è stata magnifica. Inoltre, ti ringrazio per aver difeso mia figlia in quell’occasione. Sapessi quanto ho pregato per la sua incolumità >>
 
<< Dovere >> rispose la ragazza imbarazzata << Non riesce a dormire ? >>
 
<< Immagino che tu non ce la fai per colpa della pioggia vero ? >> e la donna indicò la pioggia scrosciante
 
<< E assordante >> rispose Nana esasperata
 
<< Io invece la trovo magnifica >>
 
La risposta molto singolare era dovuto al fatto che Mikoto amava i giorni di pioggia. Ma prima che potesse tirare fuori chissà quale poema a tema, Nana cambiò il discorso
 
<< Immagino che nemmeno lei ama partecipare a questi miti >>
 
<< Già, ma la mia posizione me lo impone. Ed e sempre una difficoltà estrema, con o senza criminali. Per colpa di ciò non posso passare il tempo con mia figlia. Però ultimamente, quando la sento, sembra più mansueta. Ne sai qualcosa? >>
 
<< Questo perché… >> e dopo un po’ di timore proseguì << Io e lei abbiamo cominciato ad andare d’accordo >>
 
<< Oh cielo >> esclamò la donna meravigliata << Finalmente >>
 
<< Non e merito mio >> ribatté velocemente Nana << Ma di Lyna >>  
 
<< Lyna? Lyna Takahashi? >> domandò lei di sfuggita
 
<< Esatto. Cecille le ha parlato di lei ? >>
 
<< Esattamente.  Compreso il fatto che, come te, ha un particolare segreto. Mi ha raccontato di come si e prodigata per arrestare quel criminale e rassicurarla in un modo che nemmeno io sono riuscito a comprendere. E stata disponibile per lei ed è meraviglioso. Oh… muoio dalla voglia di conoscerla >>
 
<< Avrà l’occasione, stia certa. Lyna e una ragazza meravigliosa che si fa sempre in quattro, con o senza dover intervenire in altre vesti. E proprio per questo io….. l’aiuterò in tutti i modi possibili, compreso quello che esporrò domani >>
 
<< Già sa tutto, Nana >> disse in lontananza Yoshitsugo mentre avanzava assonnato << E inutile sprecare fiato >>
 
<< Papà? Ma non eri a dormire >> esclamò la figlia stupita
 
<< Ero andato in bagno, e uscito ho notato il letto vuoto e la pota socchiusa >> e a quella spiegazione Nana si rimproverò mentalmente per la sua sbadataggine << Stavo dicevo che Mikoto e io, mentre eri a perdere tempo a ciondolare, abbiamo discusso di tutti i recenti accadimenti, quindi hai già un voto a favore per la tua bravata >>
 
<< Visto che per te Lyna e tanto speciale >> proseguì Mikoto << e per tutto quello che ha fatto per mia figlia, avrà il mio sostegno >>
 
<< La ringrazio di cuore >> e le strinse la mano ma la donna, a tradimento l’abbracciò
 
Yoshi rideva mentre vedeva sua figlia che cercava di liberarsi imbarazzata dalla stretta della donna ma poi l’aiuto a liberarsi e fece una proposta:
 
<< Visto che siamo tutti svegli e di dormire non ce verso, vogliamo passare la notte agli Arcade? >>
 
E le due annuirono in segno di assenso

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Capitolo 29
*** Fine delle formalità, ritorno alla normalità ***


6.

Fine delle formalità, ritorno alla normalità

 
<< I metodi d’interrogatorio che avete elencato non sono tanto diversi da modi di fare dell’Agglomerato >> urlò uno
 
<< Bada che così facendo non ricaveremo un ragno dal buco e non avremo modo di sapere dove si nascondono >> ribatté un altro
 
<< Ciò però non giustifica che tra le torture usate pure quelle sessuali per far parlare i prigionieri dell’agglomerato, tra l’altro catturati dalla qui presente Nana >> prosegui orripilata Mikoto indicando Nana che se ne stava in un angolo della stanza dove si teneva il meeting posta in braccia conserte e in silenzio.
 
<< E con ciò suggerisci di ammorbidire il tiro col rischio di rimanere al buio mentre loro rimangono a piede libero >> le urlò contro un altro capo-Area
 
<< A me non me ne frega nulla dei metodi. Voglio i risultati che ci garantiscono di cancellarli entro la fine dell’anno >> intervenne Yoshitsugo
 
<< E perché tutta questa fretta? >> gli domandò uno dei presenti
 
<< Per una motivazione personale, che coincide con un altro dei punti di questo raduno >> rispose per poi alzarsi e continuare << Come sapete, solo i qui presenti in questa stanza, più qualche altro contatto all’esterno, sanno della mia vera natura aliena. E con ciò…. Abbiamo trovato il modo di ritornarci >> e tutto un tratto tutti i presenti tesero l’udito alla massima attenzione >>
 
<< Che intende dire ? >> domandò una delle poche capo-Aree presenti
 
<< Per il semplice fatto che…. Annuncio che l’anno prossimo darò la dimissioni >>
 
Prevedibilmente, i presenti rimasero allibiti
 
<< E IMPAZZITO? >> sbraitò uno dei presenti
 
<< Affatto. E ciò riguarda il metodo che dicevo prima. Il progetto Lilium >>
 
A Nana gli sfuggi un sorriso per il semplice fatto che fu lei a proporre quel nome
 
<< La prima nave spaziale a viaggiare a velocità superiori alla luce mediante una spaccatura dimensionale e raggiungere così pianeti ancora sconosciuti. E il pianeta di destinazione e già deciso…. Il mio pianeta di origine Daite >>
 
Il progetto, esposto ai presenti da suo padre, per Nana era frutto di un obiettivo ambizioso quanto egoistico: spendere risorse e denaro per una persona sola persona e un solo obbiettivo: riportare la sua ragazza Lyna sul suo pianeta di origine sfruttando il fenomeno delle spaccature dimensionali, riprodotti artificialmente, su una nave  in modo da poter raggiungere Daite mediante le coordinate spaziali conosciute da suo padre.
 
<< Quindi e per questo che vuole annientare questo gruppo criminale entro l’anno prossimo >> osservò uno dei presenti
 
<< Proprio così >> rispose Yoshitsugo al suo interlocutore << ci sono domande >>
 
<< Ne ho una io papà >> disse all’improvviso Nana << GIU LA TESTA >> e ci fu il finimondo
 
Tutt’un tratto le vetrate della stanza del raduno che offrirono il panorama esterno vennero infrante da dei colpi laser verdognoli partiti da degli androidi dalla pelle nera e armati di corazze di colore blu e pistole laser entrati poco dopo. Nana non ci pensò due volte a intervenire
 
<< EEEEEEEEEEEEEVVVVVVVVVVVVVOOOOOOOOOOOOOOOKKKKKKKEEEEEEEEEEEEEE >> intonò mentre un coro invisibile rispose << AAAAAAAAALLLLLLLLLLLTTTTAAAAAAAAAAAAIIIIIIIIIIIIRRRRRRRRRRR >> e una gigantesca figura femminile dalle orecchie a punta e dalle ali appuntite appare dal suo artefatto per poi circondarla e rivestendola con un’armatura: Fairy era apparsa
 
<< Grazie ragazzi. Mi stavo per annoiare >> e, armatasi delle sue pistole laser gemelle, si gettò in un’autentica sparatoria da saloon contro gli assalitori.
 
Mentre la figlia si divertiva, Yoshitsugo guidò i presenti verso un area sicura mentre s’impegnava a centrare con una delle armi degli assalitori rubata poco prima i nemici ma due sgherri dell’Agglomerato Ade gli sbarrarono la strada.
 
<< Fermo dove sei e ti prometto che la tua fine sarà veloce e indolore >> disse il primo vestito con armatura bianca e lame energetiche ambo le mani
 
<< Tutti i pezzi grossi in un luogo solo. Tolti di mezzo loro, il caos politico/sociale farà il resto >> continuò l’altro, un omone tutto muscoli con pochi aree coperte di piastre di corazze rosse
 
<< Peccato però che avete fatto un errore >> disse Yoshitsugo mentre tirò fuori da una delle sue medaglie una gemma grigio pallida << Puntare sulla persona sbagliata >>
 
L’uomo sparò con l’arma al soffitto facendolo crollare in modo da distrarre i nemici e quindi avere il tempo di agire. Alzò il braccio con l’artefatto in mano in alto e intonò
 
<< EEEEEEEEEEEEVVVVVVOOOOOOOOOOOOOOKKKEEEEEEEEEEEEEE >> e un coro invisibile rispose mentre la spaventosa figura di un angelo scheletrico apparve per poi circondarlo << AAAAAAAAAAALLLLLLLLLLLLLLUUUUUUUUUUUUUDDDRRRRAAAAAAAAAAAA  >> e da esso uscì una figura in armatura d’argento armata di fioretto
 
L’omone caricò di energia rossa un pugno nel tentativo di colpirlo in pieno ma si ritrovò l’intero braccio reciso da una semplice stoccata da parte di Yoshitsugo. L’avversario non ebbe il tempo di accorgersi della perdita e urlare di conseguenza che si ritrovò con la faccia tagliata in tre. In soli 5 secondi, il primo nemico era eliminato.
 
<< Tsk, inaffidabile >> commentò seccato il tipo in armatura
 
<< No, semplicemente scarso >> ribatté con calma Yoshitsugo
 
<< Ma con me andrà diversamente >>
 
<< Vedi di farmi divertire almeno >>
L’avversario in armatura bianca si lanciò con le armi in pugno e cominciò a mulinarle all’impazzata contro Yoshitsugo, ma per lui tale velocità, ai suoi occhi, era come un filmato al rallentatore. Tutti quei colpi di lama vennero parati con semplici movimenti di fioretto e, approfittando di un affondo disperato dell’avversario, generò un apertura e con stoccate velocissime lo passò da parte a parte uccidendolo.
 
<< Uff… troppo facile >> commentò seccato
 
Nana, nel frattempo, aveva tolto di mezzo gli androidi e si accorse da fuori di un mezzo volante.
 
<< Immagino che vengano da li. Meglio assicurarsi che non ne arrivino altri >> pensò la ragazza in modo analitico mentre unì le sue pistole in un fucile di precisione << Bersaglio inquadrato. Bang! >>  e il colpo partito centrò in pieno il mezzo distruggendolo e facendolo precipitare in mare.
 
Tolti di mezzo i rispettivi avversari, e assicuratosi che non ce ne fossero altri nascosti, padre e figlia si de-trasformarono e si ricongiunsero con i capi-Area, messi al sicuro da Mikoto
 
<< Come e andata? >> disse Mikoto preoccupata mentre abbracciò i due
 
<< Una passeggiata >> disse Nana mentre cercò di liberarsi dalla presa della matrigna e, nel frattempo, i presenti risero per lo spettacolo.
 
Il giorno dopo, il meeting riprese e si parlò di tutte le seccature politiche/economiche che davano non poco fastidio a Nana. Ma la seccatura stava per finire. Qualche ora dopo Nana e il padre Yoshitsugo erano pronti a lasciare l’albergo per andarsene. E non erano i soli
 
<< Vengo con voi >> disse Mikoto mentre li raggiungeva di corsa
 
<< Non rimani par l’appetitivo di chiusura? >> disse Yoshitsugo incuriosito
 
<< Mi seccava e quindi ho deciso di tornare con voi >> disse lei con fare deciso
 
<< In tal caso… >> intervenne Nana << va bene. Sarebbe come se fossimo una famiglia >>
Mikoto, eccitata, non riuscì a trattenersi a spupazzarsi per l’ennesima volta la figliastra.
 
Il viaggio di ritorno fu per ceti versi più rapido di quello di andata ma, una volta che il modulo di trasporto Area raggiunse l’Area Legge, Yoshitsugo dovette congedarsi subito. Arrivati alla stazione dell’Area 1 trovarono al bancone degli arrivi…. Lyna. Una volta che Nana fu nel suo campo visivo, Lyna agitò le mani e la chiamò a gran voce
 
<< Nana >>
 
Quest’ultima, nel vedere Lyna, non riuscì a trattenersi e le corse incontro abbracciandola
 
<< Ooooff…. Ti sono mancata vero? >> disse Lyna col fiato mozzato mentre accarezzò la ragazza per i capelli
 
<< Dovrei dire la stesa cosa per te Lyna. >>
 
Le due ragazze risero felici mentre continuarono a farsi le coccole a vicenda, mentre Mikoto osservo divertita la scena.
 
<< Quindi lei sarebbe Lyna? Voglio proprio conoscerla >> pensò lei mentre si avvicino in direzione delle ragazze, per quanto seccata all’idea di doverle interrompere .
 
Ignare che Mikoto era in procinto di approcciarsi a loro, le due ragazze, sempre rimanendo calorosamente strette, cominciarono a farsi domande:
 
<< Che hai fatto in questi giorni? Ho saputo che nel Settore 25 hai messo a cuccia un bestione >>
 
<< E tu invece? Ti sei messa a sgominare un attentato in un Albergo >>
 
<< Ha parlato quella che odia vedere i Telegiornali perché dicono solo brutte notizie >>
 
<< Infatti e tutta colpa degli schermi televisivi. Ad ogni angolo svoltato me ne capitava sempre uno di mezzo che trasmetteva l’ultim’ora. >> e, istintivamente, poggio la sua fronte in quella di Nana, incurante della folla che poteva vederle << ma conoscendoti sapevo che non avrei avuto nulla di cui preoccuparmi >>
 
<< Io invece ti vedevo rannicchiata in un angolo a disperarti per la solitudine, ma a quanto pare mi sono preoccupata per niente >>
 
<< Non per interrompere le vostre carinerie ma mi sembra giusto fare le presentazioni >> disse Mikoto alle spalle di Nana spaventando le due ragazze.
 
Lyna, vedendo la donna, rimase leggermente colpita dal suo fascino. Poi era scesa insieme a Nana, quindi dedusse che era una sua conoscente
 
<< Ah… lei sarebbe…. ? >> domandò Lyna
 
<< Mi pare giusto fare le presentazioni >> intervenne Nana per lei << Lyna, lei e la mia matrigna Mikoto Nakatani. Mikoto, lei e Lyna Takahashi…. La mia ragazza >> concluse con un po d’imbarazzo l’ultima frase
 
<< Nana… così d’improvviso… >> esclamò imbarazzata Lyna per aver rivelato senza mezzi termini della loro relazione ma Mikoto la tranquillizzò
 
<< Va tutto bene. Sono già al corrente. Dunque saresti tu Lyna vero >> e si avvicinò a lei mettendole le mani al viso e avvicinandosi per studiarla, con lieve imbarazzo della ragazza << Sei carina lo sai? >>
 
<< Spero che non sia  quella che chiamano una MILF >> pensò Lyna sudando freddo per i suoi atteggiamenti libertini a riuscì a rispondere con calma << L.. la ringrazio, signorina Nakatani >>
 
<< Puoi chiamarmi semplicemente Mikoto >> le rispose lei sorridendo << Ci tenevo a ringraziarti per aver salvato mia figlia in alcune occasioni >>
 
<< Quindi lei sa che io…. >> intervenne Lyna tutta rigida in volto
 
<< Tranquilla. Il tuo segreto e al sicuro. Chiunque da il suo contributo e ben accetto nelle nostre fila >>
 
<< In tal caso…. Si figuri >> concluse lei sollevata
 
Mikoto si allontanò da Lyna e fece per allontanarsi ma non prima di voltarsi in direzione delle ragazze
 
<< Rimarrei a chiacchierare con voi un po’ di più ma il dovere mi chiama. Vi auguro una buona serata >> e, dopo un inchino formale, lasciò la stazione
 
Anche le ragazze fecero un inchino formale in segno di risposta e, una volta sole, fecero per prendersi per mano e uscire a loro volta
 
<< Dunque Lyna…. che hai fatto in questi giorni ? >> domandò Nana in segno di curiosità
 
<< Ah… beh ecco, e successo che…. >>
 
Il resto della serata fu di fatto dedicato alle giornate in solitaria di Lyna, inclusa quella con la prof.ssa Yukari. Nana però decise di non rivelarle del progetto Lilium per un motivo ben preciso: farle una sorpresa.
 
<< Ehhhh furbetta >> commentò sarcastica Nana mentre picchiettava la testa di Lyna e quest’ultima si fece scudo con il cuscino (avevano deciso di dormire insieme per quella notte) << Com’e stato farsi baciare da una persona più grande di te, cara la  mia libertina? >>
 
<< Diciamo che… e stato difficile starle dietro mentre cercavo un apertura per liberarmi >> rispose lei imbarazzate mentre ripensava a quell’episodio << ma la verità e che… non era la mia prima volta >>
 
Sorpresa da quella rivelazione Nana aumentò la sua curiosità
 
<< Davvero? E quando e successo? >>
 
<< Nel mio periodo a Daite. Direi che è il caso che cominci a raccontarti di me >>
Nana sobbalzò. Finalmente aveva l’occasione di conoscere di più la sua ragazza e quanto accaduto prima che arrivasse, seppur forzatamente, a lei.
 
<< Ma prima, Lyna…. essendo rimaste separate per 4 giorni, non credi che mi meriti qualcosa? >>
 
Lyna, intuendo la richiesta, fece un sorriso furbo prima di risponderle
 
<< Uff… sei proprio affamata di queste cose, vero? >>
 
Avvicinatesi l’un l’altra, le due ragazze si diedero un bacio. Seppur per 4 giorni, venne percepito come se fosse passato molto più tempo. Concluso quel momento di passione, Lyna prese la parola
 
<< Dunque… da dove potrei cominciare? >> e cominciò a raccontare a Nana della sua vita su Daite
 
 
Note dell'autore: Il passato di Lyna, verrà raccontato nel raconto Sorrow Angel: In that time che scriverò prossimamente 

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Capitolo 30
*** Una dea della musica ***


7.

Una dea della musica


 
Si era fatto Maggio. In quei ultimi mesi non vi erano più incidenti nell’area 1 da dover richiedere l’intervento di Lyna e compagni (e nelle altre aree il lavoro veniva lasciato ai loro pattugliatori) e in questo modo Lyna poteva godersi una normale vita d’adolescente, tra scuola, amici, e, ovviamente, la compagnia di Nana. Da quando si erano dichiarate l’un l’altra le loro giornate erano molto diverse, come se ogni momento che condividevano insieme fosse speciale; Era questo quello che si prova con la persona che si ama, pensavano entrambe? Ad ogni modo, dormivano nella stessa camera, andavano in giro mano nella mano e, ogni tanto, si lasciavano andare ai momenti d’intimità, in modo da non rendere la relazione ne troppo pura ne troppo mielosa. Ciò però non impediva a Lyna di continuare a conoscere sempre più compagni e, in alcuni casi, ad aiutarli nel momento del bisogno.  Ma in quegli ultimi giorni alla Pure Sky Academy fremevano i preparativi per un evento particolare: Il “Festival del Cielo Azzurro”; in cosa consisteva? Praticamente un evento paragonabile ai festival scolastici Giapponesi, solo che veniva organizzato a ridosso del termine dell’Anno scolastico, in quanto la scuola segue il sistema europeo, e alle porte delle vacanze estive. Lyna era la più eccitata di tutte: non aveva mai partecipato ad un festival di questo tipo e dava una mano in ogni dove per velocizzare le preparazioni. Non per niente ciò la rendeva “l’Angelo dell’accademia” come veniva chiamata. Un pomeriggio, al termine dell’ennesima giornata di studio e preparativi, Lyna e compagnia stavano camminando nel cortile della scuola diretti verso le rispettive abitazioni mentre discutevano su cosa proporre per il Festival.
 
<< Ahhhh che emozione; il mio primo festival scolastico. Mhhhhh, non to più nella pelle! >> urlò Lyna a destra e a manca e nel mentre saltellava nel cortile tutta eccitata
 
 
<< Condivido il tuo entusiasmo Lyna ma >> ribatteva Nana seccata << Il problema e che tutte le proposte per cosa la nostra classe farà al festival non hanno convinto molti: Maid Caffè: Stereotipato e già preso; Casa dell’orrore: manco a parlarne e già preso; e il resto poi: roba da farci diventare gli zimbelli della scuola oltre a essere già presi >>
 
 
<< Per la recita ce già chi si e proposto; >> intervenne Natsuki << grazie al cielo non faranno i classici “Romeo e Giulietta” o “Biancaneve” >> disse con ovvietà
 
 
<< E per la band nessuno sa suonare uno strumento musicale! >> concluse Junko << Va beh, alla fine ci limitiamo a dare una mano per la pulizia e per le altre aule. Da qui ci separiamo! A domani >> e così facendo Junko e Natsuki si separarono dalle ragazze dirigendosi al dormitorio.
 
Rimaste sole, le due ragazze continuarono verso la fermata del modulo trasporto settori, tenendosi per mano visto che non c’era nessuno, e continuarono il discorso.
 
<< In effetti il Festival è una vera e propria gatta da pelare , specialmente nelle preparazioni e sulle idee, e alla fine ne siamo usciti con nessuna. Ahhhhhh, che nervi >> urlò Nana frustata
 
 
<< In parte è anche colpa mia >> disse Lyna con tono affranto << perché non mi è venuta nessuna idea essendo il mio primo festival scolastico. >>
 
 
E in tutta risposta Nana le stringeva la mano con calore
 
 
<< Non te la prendere! Immagino che su Daite i festival scolastici non c’erano; vero? >>
 
 
<< Anche perché li le scuole non c’erano >> le rispose la Daitiana ridacchiando << Di festival ne abbiamo a bizzeffe li, ma scolastici proprio no! >> continuò con fare da professoressa esperta sui festival Daitiani
 
 
<< In effetti hai ragione. Papà a confronto sembra uno studente. >> e proprio in quel momento qualcosa bazzicò nella mente di Nana << Dimmi Lyna; Sai cantare? >>
 
 
<< Cantare? – era sorpresa per una domanda così ma riuscì a risponderle >> ehm, in effetti un po’ me la cavo.
 
 
<< Allora è deciso >> e, tirandosela dietro, la portò alla stazione in un settore diverso da quello di casa.

<< Ehi Nana >> chiese Lyna a Nana sul treno << ma dove stiamo andando? >>
 
<< Tranquilla, se il mio intuito non mente, ti piacerà. >>
 
<< E da quando ha mentito? >> continuò Lyna mentalmente
 
Scese dal treno finirono nel settore 5, pieno di ragazzi e studenti con le uniformi di varie scuole, e dopo qualche minuto di strada a piedi arrivarono in un Karaoke!
 
<< Ah; Un Karaoke! >> esclamò Lyna con tono da ovvietà
 
<< Non dirmi che non sei mai stata in un Karaoke? >>
 
<< Giusto un paio di volte; Ovviamente Dovetti prendere lezioni di canto. >>
 
<< Quindi non hai mai cantato in vita tua? >> ma poco dopo le tornò in mente del caso della voce di Lyna << Ah vero… fino a pochi anni fa non avevi la voce! >>
 
<< In effetti! Comunque, già che siamo qui, vogliamo entrare? >>
 
Detto questo le ragazze entrarono e affittarono una stanza per circa due ore. Essa era di dimensioni piuttosto strette, con divani, tavolino e ovviamente lo schermo con microfoni e impianto da Karaoke. E una volta sistematasi consultarono la lista dei brani, e ce n’erano per tutti i gusti
 
<< Oh cavolo! Qui ce ne di roba; Anime, Telefilm, Idol e alla via così. E ce ne sono per ogni anno quindi la scelta e ancora più difficile! Ovviamente andiamo sul presente e ho già trovato! Forse l’avrai già sentita! >>
 
<< Ehi aspetta >> intervenne Lyna per mettere al reno il suo dirompente entusiasmo ma troppo tardi.
 
Nana si esibì con un brano di un famoso gruppo di Idol e improvvisò perfino la coreografia del singolo (nonostante il poco spazio); roba che ipnotizzo Lyna seduta stante. Alla fine il punteggio datele fu 96/100.
 
<< uhhhhh, bravissima >> disse mentre improvvisò un applauso.
 
<< Ah ah, che te ne pare? Vuoi provarci? >>
 
<< O.ok >> rispose Lyna goffamente
 
Timidamente afferrò il microfono mentre cercava cosa poteva cantare, e alla fine scelse la sigla di un Anime dal tono molto profondo che sembrava adatto a lei
 
 << Bene, proviamoci e vediamo cosa posso fare >> e, preso fiato, congelò il tempo
 
Lyna cominciò a intonare la canzone è il risultato ammaliò Nana nel giro di pochi secondi: La voce di Lyna si rivelò qualcosa di divino, assolutamente fenomenale, dimostrando una intonazione perfetta e una sincronia con il testo precisa al millisecondo, e la sua indescrivibile voce incantò Nana che non riuscì a staccarle gli occhi di dosso. Alla fine il risultato fu….100/100; il Punteggio perfetto.
 
<< Uff, e andata. >> sospirò Lyna mentre riprendeva fiato << Che ne dici Nana? Sono stata….. ehi >> ma quest’ultima le prese le mani e la guardò con uno sguardo immacolato.
 
<< Sei… sei….. magnifica. Se debuttassi nel mondo dello spettacolo diventeresti l’idolo delle folle nel giro di niente. Dai, facciamo un duetto >>
 
E anche stavolta Lyna non riuscì a fermarla che le ragazze passarono l’intero pomeriggio a cantare al Karaoke di tutto e di più. Alla fine uscirono distrutte ma felici. Mentre ritornavano a casa, sul treno, Lyna ebbe un idea:
 
<< Senti Nana! Ho avuto un’idea:  Che ne pensi se nella nostre classe installassimo un Karaoke? >>
 
<< In effetti è una idea originale! >> osservò Nana con soddisfazione << Domani a scuola vado a proporla! Ti meriti un premio per l’idea, visto che siamo sole >> e con entrambe le mani prese il volto di Lyna
 
<< Ehi Nana, Aspe…. Mhhh >>
 
Per l’ennesima volta non concluse in tempo la frase che Nana le blocco le labbra con le sue e non Lyna non poteva fare altro che chiudere gli occhi e godersi il momento, complice il vagone vuoto del treno
 
Tornate a casa le ragazze, una volta lavatesi e messe in camicia da notte (anche se non era ancora l’ora di cena), si distesero nel letto della camera di Lyna.
 
<< Un Karaoke al festival! Davvero un’idea geniale la tua non è vero? >> domandò Nana a Lyna
 
<< Spero che questo possa rendere il nostro Festival memorabile. E dopo questo ci saranno altri tre festival che possiamo rendere davvero speciali, e lo faremo insieme. >>
 
<< Ben detto Lyna. Davvero. E sono stata sincera quando ho detto che hai una bella voce. Dimmi una cosa; Da te, su Daite intendo dire, ci sono cantanti? >>
 
<< E io che pensavo che tuo padre ti avesse dato lezioni e racconti >> rispose Lyna stupefatta dalla mancanza di preparazione sull’argomento.
 
<< Con il lavoro che fa, difficilmente abbiamo potuto parlare! E ogni volta che andavo da lui, era per allenarmi all’uso del mio potere! >>
 
<< Deve essere triste >>
  
Lyna non poté comprendere solo in parte il disagio di Nana sul fatto di non poter vedere il genitore tutte le volte che voleva, visto che lei non li ha mai conosciuti come si deve poiché morti prematuramente
 
<< Tornando alla domanda precedente ci sono le muse che intonano inni sacri per i templi sparsi su Daite, oltre a menestrelli, viandanti e artisti vari. Niente a che vedere con qui, ma anche li ci sono belle canzoni. >>
 
<< Non e che potresti intonarmene qualcuna per favore? Se te ne ricordi qualcuna ovviamente! >> chiese Nana con fare curioso
 
<< Non è per caso una scusa per risentirmi cantare? >> domandò Lyna simulando irritazione
 
<<  ehm….  >> la faccia paonazza confermava la domanda di Lyna
 
<< Sta tranquilla >> le disse mentre le accarezzo i capelli per tranquillizzarla << lo farò comunque. >> Allora; volevi sentire una canzone? Sta tranquilla che riuscirai a capirla, dato che le nostre lingue sono molto simili. E vero che sarà la prima volta che la canto e quindi potrebbe non riuscirmi bene ma ci proverò. Iniziamo! >>
 
Lyna intono molte canzoni improvvisando, nel frattempo, alcuni passi di danza tipici di molte ballate unite alle coreografie delle tipiche esibizioni di Idol. Nana rimase assuefatta da quello spettacolo che non riuscì a trattenere le lacrime, ma anche Lyna ne versò, senza accorgersene, specialmente alla fine quando decise di cantare quella che era una canzone che scrisse insieme ai suoi amici e che avrebbe voluto cantare insieme a loro se un giorno avrebbe avuto la voce, ma le lacrime erano anche al fatto che era la prima volta che cantava quei brani che le piacevano, e le cantava piuttosto bene. Alla fine Lyna non ebbe più fiato per intonare qualcos’altro, anche perché era stanca, e Nana la strinse a se.
 
<< Sai Lyna? Sembri davvero una dea della musica quando ti esibisci lo sai. Inoltre…quelle canzoni erano magnifiche >> e Nana, nel frattempo, le accarezzò dolcemente la testa mentre l’aiuto a distendersi nel letto << Senti, non per essere invadente ma ti va di continuare a raccontarmi di Daite e di cosa hai vissuto?
 
<< Certamente >> le rispose Lyna sorridente << Dove ero rimasta? Ah si; ecco  e successo che… >>
 
<< Ma prima di cominciare >> la interruppe << Quando abbiamo parlato con mio padre lui aveva accennato al fatto che il tuo non e il tuo vero nome; e vero? >>
 
<< Proprio così >> rispose un po’ affranta << Il motivo per la quale mi sono data il nome di Lyna e che quando stavo da Tea sentivo tutti quei nomi a me sconosciuti! Tra tutti quelli che ho sentito Lyna era quella che mi affascinava. In memoria del figlio morto decisi di assumere in suo omaggio il cognome Takahashi >>
 
<< Capisco! >> e, con fare deciso, formulò la domanda << Lyna; Qual è il tuo vero nome? >>
 
<< Il mio vero nome? Il mio vero nome è…. >> e lo pronunciò con un dolce sorriso in volto

 
<< Lule! >>
 

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Capitolo 31
*** Akira Sato ***


8.

Akira Sato


Le ragazze passarono il resto delle seguenti giornate nelle preparazioni della loro attività del festival, ovvero un Karaoke portato mediante i finanziamenti di Nana. Le preparazioni procedevano a gonfie vele e, quando erano in troppi a dare una mano, Lyna non perdeva tempo ad assistere nelle preparazioni delle altre attività del festival, cosa che aumentò sempre di più l’ammirazione degli studenti nei suoi confronti; ce già chi pensa di farla eleggere a nuova presidentessa del consiglio studentesco nell’anno seguente e tenti studenti, sia ragazzi che ragazze, le si dichiararono in quel lasso di tempo, venendo sempre rifiutati. Stava ormai avendo una certa fama di un Angelo caritatevole quanto inavvicinabile. Al tempo stesso Nana imparava sempre di più del suo passato, da come venne addestrata in giovane età al ruolo di Guardiana, che ebbe verso gli 11 anni, e di tutte le persone che le erano care sul suo pianeta natale Daite. Inoltre, nonostante le avesse rivelato il suo vero nome, Lule, venne deciso di tenere il suo nome terrestre. Il giorno prima del festival, Lyna era da sola, in quanto Nana era assente per un’attività delle forze di sicurezza e Natsuki e Junko le erano a presso, e, mentre passava in rassegna l’aula adibita al Karaoke, si accorse di essere seguita. Per evitare problemi decise di affrontare a viso aperto il novello stalker e si avviò sul tetto. L’inseguitore cascò nel tranello e si ritrovò a faccia a faccia con Lyna nel tetto scolastico deserto. Si trattava di Akira Sato.
 
<< Quale onore trovarmi di fronte il presunto teppista della scuola >> debuttò la ragazza con fare ironico << vuoi fare a pugni? >>
 
<< Solo in caso di legittima difesa >> rispose il ragazzo seccato << Comunque sia, e strano vederti senza Nana. Avete litigato? >> domandò mentre le si avvicinava
 
<< Nah, era occupata e non e potuta venire oggi. Ma domani ci sarà di sicuro. Stai cercando di approfittare dell’assenza della mia cosiddetta Bodyguard per dichiararti a me? In tal caso arrivi tardi  >>
 
<< Quindi deduco che hai già degli impegni con Morinaga >>
 
<< Insinui che io e Nana abbiamo quel tipo di relazione? >>
 
<< Quindi lo ammetti >> concluse il ragazzo
 
Ormai trovandoselo di fronte Lyna non poté notare che era un tipo di bell’aspetto, con capelli Neri e occhi azzurri come il freddo. Il classico fascino dei ragazzi dei fumetti per ragazze in pratica. Ma lei non sentì niente, segno che i suoi sentimenti per Nana erano totali. Eppure Akira se ne e accorto, o meglio, lo ha intuito, segno della sua intelligenza incompresa. Lyna però non si scompose, complice il suo sangue freddo e passò al contrattacco
 
<< Se hai in mente di ricattarmi per poter ottenere dei vantaggi ai miei danni caschi male. Tanto prima o poi la verità sarebbe saltata fuori da qui al diploma. Al contrario stai facendo in modo di anticipare i tempi >>
 
Ma Akira affondò la sua ipotesi
 
<< E tu credi che mi abbasserei a bassezze simili? Bada che noi maschi non siamo animali come la gente ormai pensa a credere, oppure pupazzi viventi senza spina dorsale. Voi ragazze ormai avete un concetto del cromosoma Y troppo severo >> rispose lui con fare irritato << Non nego di essermi innamorato di te e volevo vedere se eri davvero così inavvicinabile e ho avuto la conferma. Per quanto riguarda le cause stai pur certa che non ne farò parla con nessuno. Tanto tutti se ne girano al largo da me >>
 
A sentire queste parole Lyna arse di rabbia e gli rispose a tono
 
<< Chi dice queste cose allora non capisce niente di te. Si fanno allarmare da semplici voci e tu dovresti opporti a chi spara queste calunnie. E io ti darò un mano. >>
 
<< In che senso mi darai una mano? >> Domandò il ragazzo confuso
 
<< Nel senso che farò in modo che queste false voci verranno smentite. Che ne pensi se, domani, ti unissi a me e Nana a girare per il festival? In questo modo dimostreremo che non sei una cattiva persona >>
 
Colpito dalle parole sincere della ragazza, Akira non poté fare a meno di sorridere ed accettare
 
<< Oh beh; se la metti così, accetterò la tua proposta. Vedi di non pentirtene >> e si girò per andarsene ma non prima di dare alla ragazza un monito << Ma sappi  che tutta questa gentilezza ti costerà cara se ne abusi >>
 
Dopo che il ragazzo lasciò il tetto Lyna pensò tra se:
 
<< Non sei il primo che mi dice così lo sai? >>
 
Quella sera, Lyna raccontò le cose a Nana e quest’ultima per poco non sbiancò
 
<< Non voglio mettere in dubbio la tua gentilezza ma…. e se invece e come dicono tutti quanti e vuole approfittare della tua gentilezza? >>
 
<< In tal caso… >> le rispose Lyna << … gliene farò pentire. Ma ora non pensiamo al peggio e godiamoci la giornata di domani >>
 
<< Uff, mi arrendo. Faremo come vuoi, anche se, visti i suoi precedenti, non mi fido di lui >>
 
<< Precedenti? >> intervenne Lyna dubbiosa << In che senso? E per caso finito in galera o queste cose? >>
 
<< Praticamente, ha scontato un anno di carcere nientemeno che nell’Aria Teschio >>
 
Lyna impallidì al pensiero che egli abbia passato ben 365 giorni nel buco dove vengono rinchiusi i peggiori criminali
 
<< Questo perché i suoi genitori facevano parte dell’Agglomerato Ade. Furono eliminati Nel tentativo di un attentato ma vari pezzi grossi non la presero bene e si accanirono sul figlio. Quando mio padre ha saputo la cosa lo tirò fuori mentre in carcere ci finirono loro. Ma per poterlo fare doveva comuqneu fargli contare la pena minima di un anno perché nella precedente scuola dove andava si e lasciato andare a vari episodi di aggressione di ogni genere.  >>
 
<< E assurdo >> commentò tremante Lyna accasciatosi in ginocchio
 
<< Per questo sono parecchio reticente del fatto che… >> ma Lyna la interruppe
 
<< Non e per il fatto che lui è imparentato con dei membri di quel gruppo. Lui non a fatto nulla eppure ha dovuto patire lo stesso solo perché ha dei collegamenti negativi e si e lasciato andare alla rabbia solo per sfogarsi.  >> e nel frattempo pianse pure <<  Ormai e solo al mondo e non merita di esserlo ulteriormente. Figlio di terroristi o meno e pur sempre un essere umano e va trattato come tale >>
 
Nana non perse tempo a stringerla a se per calmarla
 
<< Se e così che la vedi allora ti appoggerò >> le sussurrò con tono dolce per dirgli che l’aiuterà
 
<< Ti ringrazio >>
 
Alla fine arrivò il giorno del Festival Scolastico.
 
Lyna e Nana erano dirette verso la scuola ma videro Akira che le attendeva davanti l’ingresso.
 
<< Siete arrivate finalmente >> esordì il ragazzo
 
<< E alla fine ci sei anche tu >> rispose Nana con tono seccato
 
<< Basta parlare, voi due. Vogliamo andare? >> e i tre ragazzi fecero il loro ingresso al Festival del Cielo Azzurro

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Capitolo 32
*** Il festival Scolastico ***


9

Il festival Scolastico
 

La scuola divenne un vero e proprio parco a tema, con gente, studenti di altre scuole, e genitori che giravano dappertutto; Bancarelle di dolci, salati, cosplayer, mini band scolastiche, recite teatrali, giochi a tema, case dell’orrore, maid caffè e molto altro. Lyna non voleva perdere tempo e cominciò a correre in giro
 
<< Ahhhhhh, che meraviglia >> urlò lei estasiata
 
<< Ehi aspe… Lyna >> la richiamo Nana correndole dietro
 
<< Mah, sembra una bambina delle elementari >> commentò sottovoce Akira
 
Il bizzarro trio si fece strada per il corridoio e subito qualcosa attirò l’attenzione del ragazzo
 
<< Ragazze… vi va di entrare di la? >>
 
Ambedue si girarono e videro un’entrata dal look tetro. Alla sola vista Lyna sbiancò
 
<< L.. la.. la casa degli orrori? >>
 
<< Ehhh? Non dirmi che hai paura >> la inquadrò Nana con fare sadico
 
<< C… certo che no >> ribatte lei con apparente calma << Su entriamo >> e, presa la mano di Nana si avviò all’interno
 
L’interno tetro unito alla musica di sottofondo dava soggezione per la povera Daitiana, suscitando l’ilarità di Nana e Akira. E fu allora che all’improvviso i membri incaricati attivarono i trabocchetti e fecero le loro apparizione da balza-sedia. Il risultato fu un concerto di urla infantili da parte di Lyna, che il più delle voltesi riparò dietro Nana o la strinse a tal punto da farla per poco soffocare. Mentre le due ragazze proseguirono, con Lyna che continuò a strillare come se fosse regredita ad una bambina delle elementari, Akira rise sotto i baffi per lo spasso
 
<< E pensare che giusto ieri era tutta seria e forte. Beh, e pur sempre una ragazza >>
 
E proprio in quel momento una voce gli alitò dietro la nuca
 
<< Raaaaccooomaaaaannnndaaaaa llllaaaaaaa tuuuuuaaaaaa aaaaaannniiiiimmmaaaaaaa >>
 
Per istinto Akira si voltò di scatto e balzò indietro mettendosi in posizione da combattimento. Davanti a lui si palesava Natsuki vestito da fantasma
 
<< Ah, sei il fidanzato di Amano >>
 
<< Anche tu a rifilare questa storia, presunto teppista? >> rispose Natsuki con la medesima ironia
 
Avvicinandosi a lui, Natsuki squadrò Akira prima di riprendere il discorso
 
<< Ti ha invitato Lyna, vero? >>
 
<< Diciamo che ama prendersi cura fin troppo delle altre persone, anche se ora non lo da a dimostrare >> e a riprova di tale affermazione si sentì un altro urlo di terrore della ragazza in lontananza
 
<< Credimi. Anche lei, come te, ne ha passate parecchie di crude prima di diventare la ragazza che e ora >>
 
<< “Anche lei”? >> riprese Akira << Cosa sei sul mio conto, Ishida? >>
 
<< Mi sono preso la libertà di fare ricerche su di te e bene o male non sei messo bene. E chiaro che vuoi cancellarti tutti i trascorsi dovuto a “pessimi soggetti” ma non e una passeggiata. E anche lei ha patito le pene dell’inferno per causa di essi >>
 
<< Tu quanto sai di questi “pessimi soggetti”? >>
 
<< Più di quanto tu possa credere e non sono l’unico. Ma non aggiungo altro. Pensa ora a divertirti >> concluse Natsuki per poi tornare in posizione pe spaventare i prossimi soggetti
 
Uscito fuori Akira vide Lyna quasi svenuta e sbiancata dal terrore mentre Nana cercò di rimetterla in sesto
 
<< Su su, Lyna. E finita, siamo fuori >>
 
<< Meno male. Non ne potevo più >> disse Lyna con un filo di voce
 
Rimessasi in sesto, Il trio proseguì il suo giro. Lyna si divertiva un mondo mentre girava per tutto il campus insieme a Nana e Akira, assaggiò ogni tipo di leccornia dalle bancarelle e assistette alle recite scolastiche e alle esibizioni delle band. Era quasi ora di pranzo che i tre videro il Maid café e tra le cameriere vi era….Junko. Decisero di entrare.
 
<< Benvenuti….cosa vole…… >> e non appena scoprì che erano Lyna e Nana si coprì i volto con il note per le prenotazioni per l’imbarazzo.
 
<<  Uhuhuh, ma cosa abbiamo qui? Ti dona molto questa divisa lo sai? >> disse Nana con evidente, e scherzosa, malevolenza.
 
<< N.n.n. non ti azzardare a dirlo in giro o giuro che…… che….. >> prosegui Junko in preda al nervosismo
 
<< Scommetto che Natsuki si è fatto le risate appena ti ha visto così, vero? >> prosegui invece Nana
 
Junko imbarazzata gli diede una sonora botta in testa con il blocco per le prenotazioni
 
<< Ahi, deve far male >> disse un po’ divertita mentre assistette alla scena << Comunque ce un tavolo per tre? >> domandò dopo
 
<< Stavo scherzando genio >> ribatte Nana seccata mentre si massaggiava il cranio dolorante.
 
<>ma appena vide Akira divenne seria << Ok. Potete accomodarvi. Che cosa volete ordinare? >> disse tornando a avere un aria composta (o almeno ci provava).
 
Mentre Nana e Lyna videro il menù, Junko si rivolse ad Akira, che aveva già scelto il suo piatto
 
<< E raro vederti in giro. Lyna ti ha contagiato con il suo entusiasmo? >>
 
<< Qualcosa del genere. Non so cosa sarà successo a questa ragazza, ma vedo che adesso e in buona compagnia >>
 
<< Può non sembrare ma lei e una tosta. Fa sempre del suo meglio per poter andare avanti ma ogni tanto inciampa e ha bisogno di aiuto come stiamo facendo noi. E il suo primo festival quindi ha tutte le ragioni per potersi godere questo giorno fino in fondo >>
 
<< In tal caso, vedrò di seguire il suo esempio. Tornando all’ordine prendo la tela solare >>
 
<< Io prendo la  “torta del coniglio bianco” >> intervenne Lyna
 
<<  Ah? Davvero? >> commentò Nana << Ok. Vediamo un po’…….. Io prendo questa, la crostata “Mosaico d’oro”. >>
 
<<  Ok, arrivano subito. –>> e Junko si affrettò a dare le ordinazioni.
 
Rimaste fuori, i tre entrano in discorso per quella figuraccia di poco prima
 
<< Certo che sei stata molto scortese nei confronti di Junko. >> disse Lyna con uno sguardo di rimprovero << Sicuramente non ha avuto altre alternative. Lo sai che è molto timida, anche se non sembra. >>
 
<< Eh dai, cosa vuoi che sia successo alla fine? Alla fine le passera e via tutti contenti. >> tentò Nana di passare sopra ma Lyna era tenace
 
<< Sarà ma ti becchi un punizione. Camere separate per una settimana!!!! >>
 
<< Ah davvero? >> disse un po’ sorpresa e alla fine sospirò e disse << Uff, d’accordo. >> concluse infine un po’ delusa
 
<< Camere separate? Certo che siete proprio intime, voi ragazze >> commentò Akira con sarcasmo
 
<< E nella nostra natura intrinseca >> commentarono entrambe le ragazze un po’ imbarazzate
 
Junko alla fine portò le ordinazioni che consistevano in una torta sette veli dalla forma di un muso di coniglio, una crostata di mela e miele che richiamavano la forma di un mosaico una torta che richiamava una specie di dipinto con sopra disegnato un sole.
 
<<  Ecco a voi. Grazie per averci scelto >> e stava per andarsene ma Nana la bloccò.
 
<< Senti Junko……. Ti chiedo scusa. Non era mia intenzione offenderti e invece….. mi dispiace davvero. >>
 
<< Sei sempre la solita >> le rispose Junko con uno sguardo freddo che poco dopo si addolcì << ma stavolta ti perdono. Per sdebitarmi, offre la casa. Appena finito lasciate il posto. Ciao. >> e se ne andò per prendere altre ordinazioni.
 
Rimasti di nuovo soli, Nana emise un sospiro di sollievo
 
<< Ce mancato poco! >>
<< Beh,  Ma almeno hai imparato la lezione >> commentò Lyna soddisfatta << Riduciamo il tutto a soli tre giorni ti va? >>  annunciò poco dopo
 
<< Così va meglio. Ma non pensiamoci più. Godiamoci il festival. >> disse Nana felice
 
Lasciato il Maid Caffè, i tre ragazzi girarono per l’interno della scuola, passando da mostre d’arte improvvisate, indovini, esperimenti scientifici e vari divertimenti assortiti. Alla fine andarono nella classe di Lyna e Nana ed era stracolma con tanti studenti locali  e di altri istituti che facevano la fila e i turni per esibirsi in esibizioni canore.
 
Lyna voleva unirsi ma tutt’un tratto avvertì una brutta sensazione; la medesima che preannuncia intenti sgradevoli da farle venire la nausea.
 
<< Lyna, che cos’hai >> domandò Nana preoccupata prima di accorgersi del cambiamento agli occhi di Lyna 
 
<< Qualcuno vuole mandare il festival a monte >> rispose nauseata quest’ultima
 
 
 
 

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Capitolo 33
*** Il festival deve continuare ***


10.

Il festival deve continuare

 
Se d’avvero un membro dell’Agglomerato Ade era presente nelle vicinanze, era chiaro che l’obbiettivo era la scuola. E Lyna non poteva permettere che chiunque fosse avrebbe rovinato il festival, men che meno causare delle vittime. Ripresasi dalla nausea dovuto alla percezione dell’intento malevolo Lyna ripeté quanto detto prima mentre Nana l’aiutava a mettersi in piedi
 
<< Qualcuno…. Vuole attaccare la scuola >>
 
Nana, preoccupata, si affrettò a risponderle
 
       
<< Dove l’avverti di preciso? >>
 
<< Verso le mie ore 7, ovvero nell’impianto elettrico del settore. Io vado a controllare. Tu e gli altri chiamate i rinforzi e tenetevi pronti in caso d’evacuazione. Se trapeliamo ora la cosa si generà il panico >>
 
<< Sembri una Leader sai? >> le rispose Nana meravigliata << Ah già vero. Eri tu a guidare la squadra quando combattevi come guardiana. >> ripensando ai racconti di Lyna sul suo passato << Che sciocca a dimenticarmelo >>
 
Lyna le sorrise per poi dire con decisione, a mo’ di giuramento:
 
<< Non so chi è, ma non gli permetterò di rovinare il mio primo festival scolastico! Tu rimani qui e tieniti pronta per copertura! Io vado! >>
 
Nana, per istinto, le prese le mani per poi rivolgerle uno sguardo a metà tra il deciso e il preoccupato
 
<< Si prudente. >> e corse ad avvisare gli altri, tenendo pronto il suo artefatto in caso di bisogno.
 
Lyna corse le scale e dopo essere arrivata al tetto controllò che non ci fosse nessuno e si mise in posizione e, concentrandosi assunse i panni di ANGEL, o meglio riassunse il suo aspetto originale di Daitiana e si lanciò in volo verso l’impianto elettrico del settore. Peccato solo che dovette volare sopra l’atrio dell’istituto e la gente di sottò la vide esclamando cose tipo:
 
<< Ehi guardate l’lassù – mamma guarda, e ANGEL – urca ANGEL in carne, ossa e piume, ecc >>.
 
Se doveva attirare l’attenzione ci stava riuscendo in pieno, pur non volendo. Tra un balzo e l’altro coprì praticamente un quarto dell’area prima di raggiungere la centrale elettrica dell’area. Una volta atterrata dentro l’impianto elettrico, vide una figura vestita da rockettaro mentre armeggiava con dispositivi collegati al sistema, con tutti i fili che convergevano in una chitarra elettrica. Il tizio stava mormorando tra se e se con sadica soddisfazione.
 
<< Ahahaha, quelli dell’agglomerato  mi copriranno d’oro appena il piano avrà funzionato. Se l’esperimento avrà successo costruirò sempre più “Death Stage”  e distruggerò settori su settori più qualche area per divertimento. >>
 
<< E una volta uccisi tutti, cosa combineranno quelli con te? >> disse Lyna cogliendolo di sorpresa.
 
<< Ahah, ANGEL eh? >> esclamò il nemico per cercare di mascherare la sorpresa << Niente che ti riguardi perché sto per suonartele…. REVEAL >> e il rockettaro si avvolse in scariche elettriche color bluastre dal quale uscì un metallaro da Punk Band alto quasi 2 metri che emetteva scintille e non era armato, quindi ANGEL intuì che andava a Volt come fonte di potere.
 
<< Ma guarda, un rockettaro che va a corrente. >> disse con fare provocatorio << Chissà quanto costerà in bolletta. Prova a darti al risparmio energetico che fai prima alt…… oh oh >>
 
Non finì in tempo la provocazione, che comunque le era riuscita in pieno, che dovette alzarsi in volo per evitare delle note musicali elettriche che erano partite a tutta velocità dalle mani del rockettaro. Lyna decise di tenersi in volo per vedere se il Punk aveva altre abilità e quindi andò a insulti per provocarlo. Il tutto per fare in modo che si allontanasse dalla centrale in modo che potessero disinnescare quel macchinario potenzialmente letale.
 
<< Ehi Punk, tutto qui il tuo repertorio? Mi aspettavo di meglio! >> continuò la Daitiana a provocarlo
 
<< Era solo il preludio! Ora arriva il resto del mio repertorio! >>
 
È la risposta non tardò ad arrivare visto che il Punk tirò fuori dei fili che partivano dagli avambracci verso Lyna, che prontamente schivò, e girandosi vide che buona parte del muro e il pavimento erano fatti a fette, quindi intuì che i fili, caricati con la corrente, erano affilatissimi. Il Punk si scagliò su Lyna e il duello si spostò all’esterno. Il Punk sferrò attacchi elettrici a forma di svariate note musicali contrò la guerriera, la cui agilità le permetteva di non preoccuparsi degli attacchi, ma dovette fare attenzione ai fili che erano capaci di affettare di tutto, visto che i vari usi hanno ridotto a fette alberi e case della zone. Alla fine, Lyna sfruttò un apertura e scavalcandolo in volo si mise alle sue spalle e con la sua spada, materializzatasi nella sua mano sinistra, gli fece un bel taglio a croce sulla schiena per poi mandarlo via con un calcio caricato dall’alto. Nonostante il dolore vistoso, Il nemico si rialzò dal cratere generato dalla caduta dopo il calcio e si rivolse con tono da burla.
 
<< Niente male, ma hai fatto male i tuoi calcoli. Guarda davanti a te >>
 
<< Che intendi….? MALEDIZIONE >>
 
Si accorse con orrore che il Punk era diretto nella scuola e cerco di raggiungerlo a tutta velocità nella sua direzione, ma il Punk aveva preparato una potente onda elettrica che scagliò nell’edificio scolastico. Lyna riuscì a superare la gigantesca saetta e la bloccò con la sua spada riuscendo a disperdere la carica elettrica, ma poco dopo si ritrovò bloccata in tutto il corpo dai fili partiti dal Punk.
 
<< CAVOLI!!!! >> imprecò lei.
 
<< SEI FRITTA!!!!!  >> e dai fili fece partire la corrente che avvolse Lyna.
 
Nana che era nel campus assistette, così come Junko, Natsuki e tutti i presenti, preoccupata alla scena ma si accorse che, nonostante la situazione elettrizzante, Lyna non emetteva lamenti, ma di certo non poteva restare a guardare
 
<< Ragazzi, voi rimanete qui >> esclamò Nana rivolgendosi a Natsuki e Junko << Io vado a vedere nell’impianto. Di sicuro quel Punk e la causa del malessere e Lyna ha fatto in modo di allontanarlo da qualunque cosa possieda lasciandola incustodita >> e si lancio in direzione dell’impianto, assumendo alla chetichella i panni di Fairy.
 
<< Ormai non puoi fare più niente ANGEL! >> urlò il Punk incurante del fatto che il suo aggeggio era prossimo al sabotaggio << Tempo 30 secondi e per questo settore sarà la fine. E tu assisterai in prima fila al bel massacro che sta per iniziare. >>
 
Nonostante i chissà quanti volt che le accarezzavano freneticamente il corpo, Lyna gli rispose con tono provocatorio
 
<< Spiacente, ma non è il mio genere di spettacolo. >>
 
 
<< Parole grosse visto che sei in trappola. Ormai hai perso >> e fece urlando un conto alla rovescia << 3….2….1…. >>
 
 ….. e non accadde nulla.
 
Il fatto che l’intera Area non sia diventato un cratere di elettricità mando il Punk in agitazione.
 
<< COSA???? COM’E’ POSSIBILE CHE IL MIO “DEATH STAGE” NON SI E ATTIVATO??? BAH, CI PENSERO’ DOPO. >> e si rivolse minaccioso contro una ancora paralizzata elettricamente Lyna << PREPARATI A FINIRE CARBONIZATAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!! >>
 
<< Vuole aumentare il voltaggio? DI questo passo potrei pure non reggerli >> pensò lei preoccupata
 
Ma prima che la spaventosa ipotesi di Lyna si realizzasse un enorme raggio energetico partito dalla centrale recise i fili che la tenevano legata. Il Punk, raggiunta la massima soglia di panico da “Piano andato in malora”, gli scagliò un altro mega-fulmine, ma stavolta Lyna, issatosi sopra di lui, ci si tuffo in picchiata e scagliò un altro potentissimo calcio, potenziato dalla corrente, al Punk colpendolo in pieno stomaco e scaraventandolo a terra proprio nell’atrio della scuola, prontamente evacuato, generando un impatto notevole.
 
Lyna si rialzò in piedi mentre il Punk rimase stecchito a terra, mentre il prisma usato per la trasformazione si frantumò, e si erse sopra di lui mentre arrivò la polizia. Ignorando la carica della polizia Lyna balzò sul tetto e si rivolse alla folla.
 
<< Signori, spero che vi siate goduti lo spettacolo. Godetevi il resto del festival – e si dileguò dall’edificio.
 
Atterrata nei paraggi dell’edificio, Lyna riassunse forma umana e venne raggiunta da Nana che le atterrò davanti e, riassunta forma umana, la prese per le spalle.
 
<< Lyna. Tutto bene? >>
 
<< Si, sto bene. Piuttosto, ottimo tempismo con il tuo intervento nella centrale >>
 
Senza dire nulla sorrisero a vicenda e tornarono nell’istituto.
 
In seguito, le forze dell’ordine scoprirono che il “Death Stage” era un generatore d’impulsi elettromagnetici-sonori che propagatosi nei canali di corrente e apparecchiature sonore avrebbe potuto generare i medesimi impulsi che avrebbero provocato decesso per l’esplosione del cervello, e il Punk, ribattezzato “Assolo Assurdo”, l’avrebbe fatta franca se Fairy non avesse distrutto il generatore, e li, poco dopo, sparato il raggio che liberò Angel dalla stretta dell’avversario, mentre il Punk era trattenuto da Angel. L’episodio venne archiviato con il nome di “Percezione dell’angelo”, per il fatto che Angel abbia impedito sul nascere una nuova serie di crimini.
 
 
Il Festival scolastico proseguì senza intoppi e divenne un grande successo, complice l’apparizione fuori-programma di ANGEL, e alla fine fu il momento del tradizionale falò conclusivo, dove svariate persone danzavano intorno al fuoco. Anche Natsuki e Junko erano a ballare mentre Lyna e Nana erano sedute in una collina poco distante. Akira, invece, era distante in un angolo per sua iniziativa poiché, alla fine, aveva deciso si separarsi dalle ragazze, ma non prima di averle ringraziate per il giro. Approfittando che nessuno le sentisse le due ragazze stavano parlando dello scontro avvenuto poche ore prima.
 
<< Certo che stavolta te la sei vista brutta, >> disse nana preoccupata << specialmente quando quella batteria ambulante ti ha fulminato in quel modo. Senza offesa ma sei una vera dura da riuscire a non urlare, mentre sei riuscita a farmi capire dove dovevo dirigermi, e ho fatto in tempo >>
 
<< Vuoi sapere la verità? – disse con uno tono leggermente superbo << Quelle saette mi facevano il solletico. Ho affrontato di peggio. >>
 
<< Ehhhhh? Davvero? >> esclamò Nana sorpresa << Scema io a dirtelo. Credo proprio che dovrai addestrarmi per farmi diventare forte come te! >> chiese poco dopo.
 
L’idea di diventare allenatrice come coloro che allenarono lei nel ruolo di guardiana rese Lyna leggermente perplessa
 
<< Bada che non è una passeggiata >> le disse con sguardo serio << e ricorda che non sto utilizzando il mio artefatto! >>
 
<< Si lo so! Ma almeno potrò diventare più forte di come sono adesso! Tornando alle cose serie, sono stata brava a darti una mano all’ultimo minuto? >>
 
<< Tempestiva! E poi…. Sarò sincera ma quando aveva in mente di aumentare il voltaggio temevo che non sarei uscita indenne. Meriti una ricompensa: Punizione annullata e inoltre…. >>
 
Senza dire nulla le due ragazze si diedero un bacio.
 
<< Davvero una bella ricompensa >> disse Nana sodisfatta
 
<< Potrei sempre ripensarci >> le rispose Lyna con un tono quasi sadico
 
<< Ehhhhh? Non puoi ripensarci così su due piedi! >>
 
<< Sto scherzando! >> e le diede un colpetto in testa << Posso dirti la verità? >>
 
<< Che cosa? >>
 
<< È stato un magnifico festival scolastico. Ti ringrazio >> e le rivolse il suo dolce sorriso
 
<< Lieta che ti sia piaciuto >> disse ricambiandola << Allora, vogliamo ballare anche noi? >>
 
<< Certamente. Stupiamoli. >>
 
Le due ragazze si presero per mano e andarono verso le danze e una volta ritornate a casa crollarono nel letto stanche morte.

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Capitolo 34
*** Epilogo vol.3 Visioni e discorsi d'inizio Estate ***


Epilogo

Visioni e discorsi d'inizio Estate



 
Era notte fonda e Nana si alzò per la sete. Prima di mettersi, seppur a fatica, in piedi diede uno sguardo veloce su Lyna e….. aveva il volto rigato di lacrime. Poteva essere per la gioia provata per il festival, pensò Nana, ma poco dopo sentì lei sussurrare un nome:
 
<< M….Magi! M…. Maestra Miito! Amici miei >>
 
<<Ma quei nomi…. >> pensò Nana  << Non piangere Lyna. Prima di quanto tu creda li rivedrai >> e dopo averle asciugato la faccia dalle lacrime, assicurandosi di non svegliarla, andò in cucina. Mentre beveva un bicchiere d’acqua sentì squillare il telefono. Era il numero di suo padre
 
<< Ehi Nana. Scusa l’ora ma avevo solo questo spazio libero per chiamarti >>
 
<< Non ti preoccupare. Mi ero svegliata per andare a bere >>
 
<< Tempismo perfetto allora. Lyna come sta? >>
 
<< Dorme della grossa >> rispose lei evitando di citare quella parentesi di sofferenza di poco prima
 
<< Bugiarda! Anche se si e divertita un mondo, da come hai detto nei tuoi messaggi, dillo chiaramente che ha nostalgia della sua vera casa! In tal caso senti questa….. >>
 
La seguente discussione al telefono sorprese Nana
 
<< Quindi siamo già a buon punto? >>
 
<<Esattamente. Ormai il progetto Lilium e a buon punto. Entro l’anno prossimo saremo pronti >>
 
<< Ottima notizia Papà. Ti ringrazio. Questo però significa che entro la fine dell’anno dovremo eliminare l’Agglomerato Ade. Ah… dimenticavo: Nessuno tranne noi due e lo staff coinvolto sa di questa storia. È una sorpresa >>
 
 
 
In un'altra strada, a quella stessa ora, Akira camminava nelle strade illuminate dalle luci tipica dei quartieri che non dormono mai. Stava camminando in direzione di casa quando vide nel cielo una figura che sembrava una fata con le ali angeliche color acqua marina. D’istinto le fece una fotografia mentre essa si allontanava.
 
 
Proprio quella figura fatata si era appoggiata stremata in uno dei tetti mentre stava riprendendo fiato
 
<<E qua. E debole ma lo sento. Sorella, sto arrivando >>
 
 
 

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Capitolo 35
*** Prologo vol.4: L'inizio dell'estate ***


Prologo:

L'inizio dell'estate

 
<< Anf anf… >>
 
Nel terrazzo di edificio del Settore 71 dell’Area 1, due ragazze stavano passando il tempo a…. fare a botte. Erano Lyna e Nana che avevano finito per affrontarsi in combattimento di allenamento. Questo era dovuto ad una iniziativa di Nana di farsi allenare dalla sua coinquilina, nonché fidanzata, in modo da poter diventare più forte. Ma un altro motivo di questo scontro era ben presto detto e, tra un respiro affannato all’altro, si erano messe a discutere:
 
<< Anf..anf… proprio il momento sbagliato per proporre questa iniziativa vero? >> disse Lyna col fiatone
 
<< Beh… sai com’è? Quando vedi scene come questa la voglia di provare e parecchia >>
 
Il motivo era parecchio imbarazzante: le due ragazze si stavano vedendo un film e ci fu una scena d’amore decisamente focosa. Nana, presa dell’euforia volle provarla e colse Lyna di sorpresa e fu così che finirono per scambiarsi un bacio un po’ troppo focoso. Lyna poteva andare avanti con piacere ma un problema le si era presentato: il caldo. Era l’Estate, e il clima si fece torrido. Lyna e compagni erano entrati qualche volta in azione nonostante la pausa scolastica ma, tralasciando casi di criminali minori e comuni, non era più molto frequente, si potevano godere le ferie estive scolastiche. Pur essendo la Culla un sistema di colonie vi è sempre un regolatore di temperatura e per il periodo estivo era settato sui 26c°; un clima comunque accettabile, ma il caldo si sentiva lo stesso. Inoltre Lyna, non essendo Terrestre ma Daitiana, non era abituata a tuto quel caldo. Con una scusa di provocazione fece il primo attacco e trasformo il momento pseudo-erotico in pretesto di attacco.
 
<< Ammetto che anch’io mi sono lasciata un po’ prendere dalla foga del momento ma non ai tuoi livelli. Praticamente mi sei saltata addosso senza prepararmi. Non è che sei una predatrice o cosa? >> disse la Daitiana mentre s rimetteva in posizione di combattimento  per poi partire all’improvviso.
 
Nana, colta di sorpresa, dovette stare sulla difensiva e parare tutti gli attacchi feroci di Lyna che, nonostante fosse un allenamento, non ci andava leggero. Praticamente passavano tutto il tempo in quel modo, tra passatempi moderni ad allenamenti massacranti. Proprio durante l’ultimo attacco di Lyna, Nana fece una proiezione e riuscì a gettare Lyna a terra e mettersi sopra di lei, riproponendo la situazione iniziale.
 
<< Puoi anche ammettere che ci hai dato dentro questa volta… come se non fosse la tua prima volta >> disse Nana a Lyna mentre si sdraiava sopra di lei.
 
<< Nana.. questo è un colpo basso e tu lo sai >> le disse con fare a metà fra un avance e un rimprovero, riferendosi sia all’episodio in questione e quello che stava vivendo in quel momento.
 
Le due ragazze, negli ultimi giorni si erano raccontate il loro rispettivo passato, e in particolare quello di Lyna, incluso un forte momento intimo con una persona a lei speciale. Ma quell’episodio era niente a ciò che provava ora. Mai prima d’ora aveva provato un contatto tra pelli così elevato, complice il fatto che erano poco vestite (ovvero semplici reggiseni sportivi e pantaloncini) e, complice il caldo, entrambe vedevano chiaramente il sudore nella pelle dell’altra. La cosa faceva venire a Lyna un profondo batticuore. Fregandosene del caldo, Nana si avvicino di nuovo a Lyna per baciarla, complice il fatto di averla resa incapace di reagire. Dopo una trentina di secondi, il caldo ebbe la meglio e le ragazze si staccarono ed ebbero di nuovo il fiatone.
 
<< Meglio farla finita per oggi. Ho bisogno di rinfrescarmi un po’ >> propose Nana mentre si alzava asciugandosi il sudore.
 
 
Lyna annuì di consenso. Infatti, nonostante l’aria condizionata a manetta e i pochi leggeri che indossavano, le ragazze erano bagnate di sudore. Lyna uscì nel balcone per prendere un po’ di aria e senti un rumore di campanello giù per la strada e vide un camion dei gelati, ma Lyna si concentrò sui ghiaccioli venduti e ciò le diede un attacco di nostalgia.
 
<< Ghiaccioli…. chissà se Magi ne starà mangiando uno in questo momento; ammesso che li sia estate come ora? >>
 
<< Magi? Ti riferisci a tua sorella minore vero? >> chiese Nana incuriosita
 
<< Già…. Chissà come sta? >>
 
Nana si accorse che Lyna stava per avere un altro attacco di depressione e col cavolo, pensò Nana, che doveva averne anche il minimo. Quindi ebbe un idea:
 
<< Senti Lyna: Nel settore successivo al nostro ce una nuova piscina aperta da poco. Ti va di andarci? >>
 
<< Sembra divertente. Ok >> rispose la Datiana senza pensarci due volte << così sarà d’allenamento per quando andremo al mare >>
 
<< Eheh… lieta che ti piace l’idea >> rispose Nana felice << Detto questo, andiamo a…. >> ma prima che potesse parlare un boato scosse l’aria.
 
Uscite fuori videro un gigantesco globo di luce da cui spuntarono due gigantesche ali angeliche blu celurio.
 
<< Ehi ma.. viene proprio dalla piscina. Sarà meglio che…. Lyna, tutto bene? >> domandò vedendo una Lyna paralizzata
 
<< Quelle ali… non è possibile che si tratti di…. >>
 
D’improvviso assunse la sua naturale forma Daitiana e partì a tutta velocità verso il luogo dell’esplosione di luce, ignorando una Nana che la chiamava
 
<< Scusami Nana ma se è ciò che penso… >> è mentre saltava da un tetto all’altro vide in lontananza una massa d’acqua a forma di drago << No! Non c'è più dubbio. Solo lei può fare una cosa del genere. MAGI! >>  
 
 
 
 
 

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Capitolo 36
*** L'attacco della Maga ***


1.

L'attacco della Maga

 
Un paio di ore prima dell’attacco alla piscina…….
 
Natsuki e Junko soffrivano per il caldo. Il loro appartamento situato a qualche metro della scuola era molto piccolo e gli unici strumenti di frescura erano un ventilatore a tetto e uno portatile, ma non servivano a molto. Natsuki era in maglia senza maniche e pantaloncini e si stava leggendo un libro mentre Junko era ben scollacciata, ovvero maglietta senza maniche corta a pancia scoperta e pantaloncini e faceva zapping alla tele. Fu il ragazzo a rompere il silenzio lamentandosi:
 
<< Ahhhhhhh ‘sto caldo mi sta facendo impazzire. Non so che si sono inventate le ragazze, me di sicuro si staranno divertendo. >>
 
<< Beh, questo perché non sai organizzarti a dovere. >> ribatté la ragazza a mo’ di ovvietà << E per tutta risposta ti leggi un libro. Non ti aiuterai a rilassarti. >> e nel mentre continuava a fare zapping e la TV era a tutto volume
 
<< Ma come faccio a rilassarmi con te che vai a tutto volume alla TV? >> rispose lui irritato.
 
<< Non hai abbastanza caldo? Allora aumento la temperatura >> e tirò fuori un DVD Hard con un espressione sadica.
 
<< E poi ti imbarazzi su certe cose. >> disse lui mentre si girò per non guardare l’imbarazzante copertina << Bah, io me ne vado in piscina. Torno verso pranzo. E vedi di tenere il volume basso mentre te lo guardi sennò il vicinato equivoca >>
 
<< Divertiti, e se ci riesci prova a rimorchiare >> e gli fece l’occhiolino con la linguaccia.
 
<< Umph! Sempre a fare la spiritosa eh? Io esco. >> e chiuse la porta
 
Come aveva appena detto, Natsuki andò nella nuova piscina di recente apertura, che era nel settore successivo alla scuola. Il tempo di cambiarsi e si tuffo in acqua ignorando il tipico gelo dell’impatto iniziale, complici i suoi adestramenti. La piscina era ben frequentata, da famiglie ai ragazzi suoi coetanei. Cominciò a nuotare in tutti gli stili possibili ma alla fine si stufò e rimase a mollo facendo il morto.
 
<< Uff, forse avrei dovuto invitare Junko o magari qualcuno. Ma va beh, un’altra bracciata e magari vado a trovare Lyna e Nana. >> pensò lui tutto annoiato.
 
Ma i suoi piani erano destinati a cambiare. Tutto d’un tratto il tetto esplose e qualcosa cadde dall’acqua. Poco dopo la piscina si mosse sinistramente e da esso uscì un gigantesco granchio meccanico. Tempo pochi secondi ed esplose il panico con la gente che si precipitò fuori a tutta velocità mentre qualcuno chiamò le forze dell’ordine. Natsuki, nonostante il caos, era leggermente sorpreso per poi esclamare:
 
<< Ah. Finalmente qualcosa con cui passare il tempo >> pensò il ragazzo divertito
 
Detto questo tirò fuori dalla tasca del costume da bagno il suo device di trasformazione (mai uscirne senza aveva imparato) e dopo essersi sincerato che non ci fosse nessuno s’immerse in acqua e attivò la formula  ARMOR SETTER (fregandosene che era in acqua)per assumere i panni di Crow.
 
Natsuki si precipitò fuori dall’acqua e vide il granchio gigante che faceva macello, e gli urlò contro per attirare l’attenzione.
 
<< Ehi Grandi chele (in genere amano dare dei soprannomi ai nemici per darsi la carica)! Se stai cercando una preda sostanziosa ce l’hai davanti >> e in tutta risposta grandi chele lo vide e cominciò a bersagliarlo di proiettili laser che partivano dalle sue chele.
 
Natsuki, agile com’era grazie all’equipaggiamento, schivò gli attacchi e rispose con i propri proiettili che però gli fecero il solletico e quindi decise di utilizzare le lame ma il robot nemico, come se avesse previsto la mossa, fece partire le chele come razzi e una di esse prese Natsuki e lo bloccò al muro. Seppur leggermente stordito dall’impatto Natsuki si accorse che l’altra chela a razzo puntava alla sua testa ma il ragazzo si liberò dalla morsa e scanso la chela che s’incastrò al muro.
 
<< Allora? Pronto a finire allo spiedo? >> sbraitò Natsuki al granchio gigante robotico per innervosirlo e darsi la carica
 
L’avversario, per tutta risposta, fece spuntare delle nuove chele e le sbatte nell’acqua generando un’onda anomala, ma Natsuki la tagliò in due con una delle sue lame laser e con l’altra segò le zampe del robot facendolo finire a mollo e inerme
 
<< Umph, facile. >> Ribatté il ragazzo per schernirlo. << Bene e l’ora di finirlo >>
 
Ma prima che potesse farlo si ritrovò un’altra onda anomala che stava per piombargli addosso. Nonostante il poco preavviso riuscì a evitarlo mentre il robot venne travolto in pieno per poi esplodere. Fu un’esplosione abbagliante quella che segui seguito da quelle che sembravano due ali di angelo che sarebbero svettate in bella vista per tutto il settore.
 
<< Ma che accidenti..? >> ma un proiettile d’acqua ad alta pressione lo prese per la schiena << AAAARRGH >> urlò lui mentre finì violentemente con la schiena nel pavimento generando un cratere
 
<< Centrato ed eliminato anche lui >>  esordì con un tono sottile una figura che volteggiava sopra la piscina
 
Era una figura sugli 11 anni con gli occhi rossi che brillavano dall’elmo, una specie di cappello da stregone che copriva le testa e con un’armatura molto simile a quella di Nana, ma con i colori che tendevano all’azzurro verde, ed era armata di uno scettro. Infine le ali angeliche colore blu che spuntavano dalla sua schiena. Natsuki si riprese a fatica e vide il responsabile.
 
<< Magnifico, di nuovo un tizio strano >> disse lui tutto nervoso
 
<< Un altro di quell’Agglomerato Ade >> disse la figura con la medesima voce sottile << Ti ammazzo >>
 
<< Cosa? Io non sono un loro… >> ma non poté concludere perché la figura isso il suo scettro e le acque si muovevano ai suoi comandi generando delle colonne che puntavano in sua direzione.
Natsuki, non vedendo altra alternativa, si lanciò all’attacco evitando le colonne d’acqua evocate dallo scettro della figura simile ad un mago e attaccandolo con le lame energetiche; peccato che lo scettro era talmente duro da bloccarle.
 
<< Non prendermi sottogamba, criminale >> continuò a dire la figura, sempre con il tono sottile
 
<< Mi stai dando del criminale come quelli? Ti sbagli, io sono dell’altra fazione >> rispose Crow cercando di farlo ragionare ma l’avversario non volle sentire ragioni
 
<< Bugiardo. Con tale potere a tua disposizione  e chiaro che sei dalla loro parte >>
 
<< Se e così che la pensi ora ti faccio vedere io >> e gli fece esplodere in faccia i proiettili ma essi furono  respinti da un impulso liquido e che sbalzò indietro Natsuki.
 
<< Ma cosa? Riesce anche a controllare l’acqua anche sfruttando l’umidità? >> pensò in preda al panico mentre volava violentemente indietro
 
Natsuki batté violentemente il bordo piscina e fece fatica a rialzarsi ma la figura, usando il suo scettro, generò un gigantesco dragone serpi forme sfruttando sia l’acqua che l’umidità dell’aria, ma in quel momento una colonna di energia cremisi colpì la creazione liquida distruggendola.
 
<< Meglio che ci penso io qui >> disse una figura femminile massiccia che si palesò davanti a lui. Era Junko nelle vesti di Ogre   
 
<< Junko? Ma come…? >>
 
<< Quando ho visto le esplosioni venire dalla piscina ho capito che c’erano dei guai e sono intervenuta. >> disse Junko per aggiornare Natsuki sulla situazione << Ora ci sono fuori gli agenti che hanno evacuato il circondario. E con tutto questo baccano immagino h che anche loro due arriveranno a breve >>
                    
<< Immagino, >> disse lui come se fosse ovvio << ma si da il caso che una delle seccature e stata eliminata da  quella figura e… occhio davanti >> disse mentre Junko polverizzò con un pugno una tigre d’acqua evocata dalla figura.
 
<< Cavolo, mi ha colto di sorpresa >> disse Junko mezza preoccupata
 
<< Sta attenta. Quell’affare assomiglia all’armatura di Nana. >>
 
<< Maledetto >> disse la figura << Sei anche tu uno di loro? >>
 
<< Crede che facciamo parte dell’Agglomerato Ade >> disse Natsuki che poi cercò di alzarsi ma senza successo << Urgh! Mi ha conciato male >>
 
<< Sta fermo allora. Ci penso io >>
 
Rimasta sola contro l’avversario, si lanciò all’attacco ma le creazioni d’acqua generate dallo scettro le impedirono un approccio diretto. Decise quindi di usare le onde di energia per danneggiare le mosse avversarie e la mossa riuscì in modo da avvicinarsi e disarmarlo.
 
<< Bene, sei disarmato e adesso… >> e caricò un pugno.
 
E invece Junko si ritrovò malmenata a suon di rapidissima calci nello stomaco e, recuperata l’arma, da un violento colpo alla testa ravvicinato con lo scettro carico di acqua corrente alla massima velocità.
Ogre finì violentemente nella piscina e l’impatto generò un cratere che fece volare via l’acqua. Ma anziché ricadere l’acqua si riversò per aria per poi assumere la forma di un colosso umanoide. Il costrutto, mediante l’ordine dello scettro della figura, caricò un pugno che puntava su Junko e Natsuki.
 
<< Si mette male! >> pensarono i due ragazzi in preda al panico
 
<< Colpo di grazia! E ora morite >> e con un movimento dello scettro il gigante sferrò l’attacco definitivo.
 
I due ragazzi chiusero gli occhi per prepararsi all’impatto ma una figura armata di spada tagliò in due il gigante che esplose generando una nebbia di vapore. Riaperti gli occhi videro Lyna che, nelle vesti di Angel, era armata di spada.
 
<< Ragazzi, state bene? >>
 
I due ragazzi, sconvolti, annuirono
 
<< Ora ci penso io a lei >>
 
<< “Lei?” >> intervenne Junko sorpresa << Il nemico è una femmina? >>  
 
<< Esattamente >> disse lei con un tono apparentemente irreale << E non una qualunque. Ma di questo ne parleremo più tardi. Nana e la dietro, quindi raggiungetela >>
 
Senza farselo ripetere due volte, i ragazzi obbedirono e, alzatesi a fatica, andarono fuori dall’edificio dove Nana, nelle vesti di Fairy, li aspettava >>
 
<< E ora siamo sole >> pensò lei in modo deciso riferendosi sul nemico  
 
La figura, ripresa i sensi, non vide nulla per colpa della nebbia, ma la sua mentalità era sempre la medesima. Ogni nemico, uguale Agglomerato Ade.
 
<< Un altro membro dell’Agglomerato! Morirai anche tu! >>
 
Dall’estremità dello scettro evoco due turbini d’acqua e cominciò a girarlo vorticosamente e i due flussi si unirono nel processo e dal vortice generato dalla rotazione partì una colossale ondata di acqua ad alta pressione in direzione di Nana. Con la punta della spada Lyna colpì in pieno il getto bloccandolo e con un balzò si fece largo in direzione dell’avversaria e con un movimento deciso spezzò l’onda cancellando l’attacco. Il medesimo movimento fece dissipare con violenza la nebbia in modo che ambedue le nemiche avessero una visuale chiara dell’altra, solo che la figura armata di scettro era già pronta a calarglielo in testa.    
 
<< MUORI!!!! >> urlò mentre era in procinto di attaccare Lyna
 
Ma quest’ultima non era spaventata, tutt’altro:
 
<< Hai fatto grandi progressi nell’usare il potere del tuo artefatto. Però lo usi nel modo sbagliato per colpa dell’agglomerato Ade. Non so cosa e successo da farti arrivare qui e ridurti in quel modo per, probabilmente, colpa loro, ma ora ci sono io >>
 
<< Perdonami ma.. farà un po’ male >> e con una voce simile ad una infante fece un verso, ma non prima di averla fatta vedere in volto.
 
<< La La >>
 
A sentire quel verso, la figura trasalì e, dopo aver visto Lyna in volto, rimase paralizzata. L’attacco cessò pure. Lyna si avvicinò alla figura e…. l’abbracciò. Essa ricambio l’abbraccio e disse una parola balbettando
 
<< S…. so….. Sorella >> e poco dopo perse i sensi, de-trasformandosi.
 
Stretta tra le braccia di Lyna vi era una bambina di 11 anni con capelli cerulei a caschetto con due ciuffi sulla fronte e un neo sulla guancia destra. Aveva indosso una tunica color blu-violacea. Essa, ripresasi, rimise a fuoco la vista, rivelando degli occhi rossi rubino, e, allentata la presa, vide Lyna in volto commovendosi.
 
 
<< Fi…finalmente ti ho trovato….. Sorellona >>
 
<< Si >> le rispose Lyna felice mentre una lacrima le scendeva in volto << sono qui… sorellina >>
 
<< G…grazie.. al cielo sei viva >> concluse commossa Magi << Mi sei mancata da morire, mia adorata sorella >>  e le due sorelle si strinsero in un fortissimo abbraccio mentre piansero per la felicità.
 
<< Non per interrompere una possibile riunione familiare Lyna ma > disse Nana, de-trasformata ed in preda ad un attacco di commozione << non mi dire che lei è… >>
 
E mentre la bambina continuava a singhiozzare tra le braccia di Lyna, quest’ultima rispose anche se aveva ancora gli occhi lucidi
 
<< Già! Nana ti presento Magi…. La mia sorellina. Senti, non è che puoi chiedere se all’area legge ce un letto d’ospedale libero? >>
 
 
 

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Capitolo 37
*** Sorelle ***


2.


Sorelle





4 ore e mezza dopo….
 
Dopo il caso alla piscina pubblica, tutti i presenti si trovavano all’area medica dell’area legge. La causa era una Daitiana sui 11 anni finita sulla Culla chissà come di nome Magi. Era distesa in un letto di ospedale vestita in camicia da notte e guardava il soffitto con un fare curioso tipico delle prime età. Lyna, che stava al suo fianco, le stringeva la mano.
 
<< Ehi Magi >> disse Lyna a sua sorella << Hai avuto paura delle analisi che ti hanno fatto? >>
 
<< Un…. Un pochino >> rispose lei con un filo di voce << Ma poi ho pensato a te e che mi stavi aspettando una volta finito tutto. Inoltre quelle persone erano gentili >>
 
<< Detta così mi rendi orgogliosa lo sai? >>
 
<< Ciononostante… >> continuò lei con tono un po’ tremante << tutto questo posto mi da i brividi. Immagini in movimento che emettono suoni, luci create non con fuoco, via vai di persone peggio di un festival…. Mi fa paura. >>
 
<< Col tempo ti ci abituerai >> le disse Lyna per tranquillizzarla << d’altronde…. Anch’io ho provato le stesse sensazioni quando sono finita qui >>
 
A sentire questo, la bambina era sorpresa
 
<< D’avvero? Anche tu hai avuto paura? >> e, dopo un minuto di silenzio, lo stupore tornò a essere timore << Ma che sto dicendo? Mi pare ovvio. Non ho più l’età per idealizzarti in quel modo infantile >>
 
Lyna poteva comprendere quella frase molto bene. Per Magi, lei era la sua eroina, una guerriera invincibile e simbolo di speranza. Tutte fantasie di una bambina di 5 anni quale era quando sua sorella era al suo fianco. Ora era nella via di mezzo tra bambina e adulta, l’adolescenza, ed era l’ora di dimenticarsi di questi pensieri, soprattutto per il fatto che sua sorella era sparita ed era rimasta sola e priva di lei per 5 anni. Ed ora l’aveva di nuovo al suo fianco, bella e coraggiosa come sempre ma al tempo stesso fragile ed emotiva come mai l’aveva vista. E c’era un ultima csa che solo ora aveva notato
 
<< C…comunque.. >> disse Magi << da quando sai parlare? >>
 
<< E solo ora te ne sei accorta? >> esclamò lei con faccia da ebete
 
<< In tal caso lo potrai raccontare un’altra volta, piccola >> disse una voce da uomo all’improvviso
 
Sorprese, le ragazze si girarono di scatto e si trovarono di fronte all’imponente capo delle forze di sicurezza della Culla: Yoshitsugo “Yoshi” Ikuhara. E al suo fianco vi era Mikoto Nakatani, la matrigna di Nana, in pieno fascino orientale come la ricordò dall’ultima volta che la vide.
 
<< Ah, Yoshi, signorina Nakatani >> esordì Lyna tutta tesa
 
<< Comoda, piccola Lyna >> le rassicurò la donna con fare dolce e suadente
 
Nel frattempo, Magi si fece riparo dietro la schiena della sorella, poiché intimorita da quelle facce nuove.
 
<< Ehm loro chi sarebbero? >> domandò la bambina impaurita
 
<< Non ti preoccupare. Di loro ti puoi fidare >> le rispose la sorella per confortarla
 
Yoshi vide la tunica blu-violacea appesa nel muro e poco dopo rivolse lo sguardo su Magi, nel frattempo messasi in bella vista.
 
 << Non mi sarei aspettato che una recluta del grande tempio sapesse già usare un Artefatto, specialmente uno di quelli proibiti >>
 
<< Cosa? >> esclamò Magi scioccata << Ma come fa a sapere…? >>
 
Ma prima che Lyna le diede delle spiegazioni Yoshi decise di andare al sodo assumendo la sua vera forma Daitiana, ovvero capelli argentei e occhi azzurri e, con stavolta addosso, una tunica rossa-dorata, segno di una figura militare di alto rango nel sistema Daitiano.
 
Magi, alla vista di tale aspetto impietrì
 
<< Siamo sulla stessa barca, recluta >> riprese Yoshi << Ma comoda. Qui i ranghi valgono meno >>
 
<< Ah, ehm… si >>
 
<< Mi hai sorpreso sai? >> intervenne Lyna << Addestrarti sul serio per usare il potere di Spica – Ali di Acqua che avevi acquisito praticamente per caso >>
 
<< Ma il punto e… >> riprese Yoshi << Come l’hai ottenuto? E soprattutto come sei finita qui? >> domandò poi a ripetizione insistente
 
Magi cercò di metabolizzare le domande ma il risultato fu un dolore lancinante alla testa e tremarella dovuti a pessimi ricordi
 
<< Caro! >> intervenne Mikoto << Dagli tempo >>
 
<< Si, hai ragione. Scusami piccola >>
 
<< Ah ecco…. >> intervenne Magi << Quei ragazzi… stanno bene? >>
 
<< Un po’ ammaccati ma niente di grave. >> le rispose Mikoto con tono gentile e rassicurante << Un po’ di riposo e si rimetteranno in forze. Ora stanno tornando a casa insieme a Nana >>
 
<< Grazie al cielo >> esclamò << Ancora non so come scusarmi con loro. Quando ho visto quelle specie di armature li ho solo ricollegati a quei…… pazzi. Per colpa loro io e Oak abbiamo vissuto…. L’inferno >>
 
<< Oak hai detto? >> altro nome familiare per Lyna; un fratellino adottivo << Anche lui era con te quando siete arrivati qui? >>
 
<< Esattamente. E anche lui ha il suo artefatto, cioè  ALDEBARAN – Ali di fulmine >>
 
<< Un altro degli Artefatti proibiti >> pensò Yoshi nel frattempo
 
<< Prima Magi e ora pure Oak. È proprio la giornata delle sorprese >> pensò invece Lyna mentre metabolizzava il fatto di avere la possibilità di rincontrare un'altra persona del suo pianeta natale.
 
<< Insieme siamo evasi ma abbiamo finiti col separarci e ora non so dove si trova >>
 
<< In tal caso… >> intervenne Mikoto << Organizzerò subito delle ricerche. Nel breve tempo possibile faremo in modo di ritrovarlo >>
 
Il volto delle sorelle si fece raggiante all’udire la cosa << Grazie di cuore >> dissero entrambe in contemporanea.
 
<< Ma ora… >> intervenne Yoshi con tono serio << passiamo alle cose serie.  Facendo le analisi abbiamo riscontrato lievi segni di sfasatura nel sistema sanguigno, quindi la spiegazione e una sola: Anche lei, insieme a Oak, è incappata in una distorsione dimensionale ed è, per puro caso come te, precipitata qui. Immagino  che non ha avuto fortuna e l’agglomerato Ade l’ha catturata.
 
<< Un’altra distorsione? >> fu la reazione di Lyna e, girandosi in direzione di Magi, quest’ultima annui
 
<< Esattamente. Ma le cose non sono state improvvise come con Lule >> rispose Magi << fu una scelta voluta e…… >> all’improvviso si ammutolì
 
<< Voluta? >> pensò Lyna con fare preoccupato a sentire questa cosa
 
<< … qualcosa non fa, piccola Magi? >> domandò Mikoto in riferimento all’improvviso silenzio della bambina
 
<< E che… dopo che siamo arrivati quei… tizi, come li chiamate voi, ci hanno catturato è… il resto lo sapete: Segregazione, Evasione e separazione >>
 
Lyna non ce la faceva più e si fiondò a stringere sua sorella più forte che poteva. Tante cose le erano balenate in testa: da una parte era elice di avere di nuovo sua sorella e, con un po di fortuna, il fratello adottivo Oak, ma dall’altra parte, pensando razionalmente e logicamente, era preoccupata delle conseguenza della sua apparizione. Ma non era il momento di pensarci perché la priorità attuale era confortare Magi con tutto l’affetto arretrato a causa di 5 anni di separazione.
 
<< Che cosa sia successo a casa ora non ha importanza. Che cosa vi hanno fatto quei maledetti ora non ha importanza. Oak di sicuro starà bene, conoscendolo.  L’importante e che ora tu sia qui, insieme a me >> disse Lyna senza nemmeno elaborare quello che stesse dicendo e nel frattempo una lacrima le rigò il volto.
 
<< Sorella >> rispose Magi commossa mentre
 
Ma questo magico moment tra sorelle subì una brusca interruzione in quanto avvertirono un impulso omicida talmente forte da far venire loro la nausea. Perfino Yoshi, in quanto Daitiano anche lui, sussultò all’avvertenza da doversi poggiare al muro
 
<< Sorella… avverti qualcosa di tremendo vero? URGH! >> disse Magi con tono sofferente
 
<< Orribile… Orribile….. ORRIBILEEEEEE!!!!!! >> urlò Lyna
 
Mentre le due sorelle dimenavano come pazze nel sentire quel tremendo impulso omicida, Yoshi ricevette una chiamata d’emergenza
 
<< Si sono io. Eh Natsuki? COSA? >> urlò all’improvviso perdendo la sua tipica compostezza << LE UNITA’ MANDATE SONO SPARITE DALLA POSIZIONE DOVE ORA SI TROVA NANA? VEDRO’ SUBITO DI FARE QUALCOSA >> e riattaccò subito
 
<< Caro! >> urlò Mikoto mentre aiutava Lyna e Magi a rialzarsi << Che è successo? Che centra Nana? >>
 
 << Guai seri. >> rispose Yoshi con aria preoccupata << All’Area 7 ce stata denuncia di abusatori in un orfanatrofio e fu mandata una pattuglia. Contatti persi ma uno degli agenti ha d’istinto chiamato Nana ed è subito partita mentre Natsuki e Junko, malridotti come sono, sono rimasti indietro. Da qui la chiamata di Natsuki >> 
 
<< NANA E’ IN GRAVE PERICOLO >> urlò Lyna in preda al panico << DEVO ANDARE A SALVARLA >> ma prima che potesse uscire la mano di Magi afferrò la sua
 
 << Fermati sorella. Stavolta ti serve una mano e te l’ha darò io!  >> esclamò lei con uno sguardo serio
 
<< M…Magi >> disse Lyna per poi girarsi e prendendola per le spalle ricambiando lo sguardo serio  << Negativo! Non sei ai livelli adatti per un combattimento serio col grado che ti ritrovi e poi sei ancora convalescente.  Inoltre… >> ma non concluse la frase che Magi le prese le mani sul volto
 
<< Sai che stavolta soffrirai di svantaggio numerico e quindi hai bisogno di una copertura adeguata. Fidati di me >> e le sorrise con determinazione  << d’altronde….non posso lasciare fare tutto a te. Anch’io devo fare la mia parte! Hai già lottato a sufficienza da sola per tutti questi anni e per questo dico Basta. Voglio fare qualcosa! Devo farla! Per te! >>
 
Per Lyna era una novità quello sguardo di determinazione da parte di quella sorella che per tutto questo tempo non faceva altro che ammirarla. Alla fine si sciolse e, capendo che aveva ragione, le diede consenso
 
<< Se è questo che vuoi…. Allora va bene! Ma non fare niente di pericoloso! Pensi di riuscire a usare l’Artefatto nel modo corretto e cercando di non arrivare al passo estremo, a meno che non sia l’ultima spiaggia? >>
 
<< Certamente! Renderò la sacerdotessa Miito orgogliosa di me! >>
 
<<  Miito e diventata sacerdotessa del tempio?  >> domandò Lyna con stupore ma poi scosse la testa << No, ne parliamo dopo. >>
 
<< In tal caso >> intervenne Yoshi << Vi aiuterò per lo spostamento >>

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Capitolo 38
*** 3 VS 3 ***


3.

3 VS. 3



Il dialogo avuto in quella camera di ospedale era roba dall’altro mondo per tre terrestri come Nana, Junko e Natsuki, che si erano ripresi dalle ferite dello scontro contro Magi alla piscina e hanno saputo tutto da Nana, in quanto la loro amica (ragazza per Nana) era un aliena e ha pure una sorella, aliena anch’essa. Tante cose erano accadute nel giro di poche ore.
 
<< Questo ha dell’incredibile! Lyna, o Lule che dirsi voglia, ha una sorella >> esclamò Natsuki
 
<< Io rimango ancora affascinata dal fatto che non capita tutti i giorni di avere delle amiche extra-terrestri! >> commentò Junko per cercare di sdrammatizzare la situazione, ovviamente senza nessun risultato
 
<< Quindi consideri già Magi un’amica? >> domandò Nana
 
<< Ora lei e nella stessa identica situazione di Lyna anni or sono quando è finita qui. Sarà spaesata a morte è avrà bisogno di orizzontarsi. E qui entriamo in gioco noi >> rispose Junko
 
<< Dimentichi che lei stessa ci ha quasi ammazzati >> ribatté Natsuki riferendosi alle batoste prese da Magi alla piscina, a tal punto da doverli far operare nell’ospedale dell’area legge
 
<< Beh, e la sorella di Lyna in fondo, no? >> rispose Nana e tutti e tre esplosero in una risata
 
<< Parlando d’altro >> intervenne Natsuki << abbiamo origliato tutta la conversazione.  Scusami Nana ma… cosa sono questi “Artefatti proibiti”? >> domandò poi
 
Nana, ricordandosi di tutti i segreti confidati con Lyna prese la parola come per fare una saggio:
 
<< Me ne ha parlato Lyna. Gli artefatti sono ciò che mi permette di trasformarmi in Fairy. Si racconta inoltre che SPICA, che e quelo di Magi, insieme ad un altro gemello, permetta di accedere all’ultima difesa del pianeta natale di Lyna che è Daite: La chiave Galattica. Per tale motivo non devono essere utilizzati >>
 
<< Ma se è così importante, >> intervenne Junko << allora come mai Magi ne è in possesso? >>
 
<< Questo lo sapremo solo quando glielo chiederemo! >> rispose l’albina
In quel momento i comunicatori dei tre si attivarono, lanciando un frastornante segnale di S.O.S. Vennero attivati e fu un frastuono di messaggi di aiuto interrotti poi con urla strazianti. Una volta cessate le comunicazioni, riferirono quanto ricevuto. Fu Nana a parlare per prima
 
<< Ragazzi, devo dirigermi immediatamente all’area 7. Forse ho un testimone per il caso degli abusatori dei vari centri assistenza. >>
 
<< Noi invece >> continuò poi Junko << dobbiamo dirigerci nell’area 15. Sembra che abbiamo trovato l’altro amico di Lyna >>
 
<< E allora che aspettiamo? >> concluse infine Natsuki
 
Senza ulteriore indugio si trasformarono e uscirono dal modulo di trasporto d’emergenza in volo, dirigendosi nelle loro rispettive mete.
 
Nana volò a tutta velocità grazie alla spinta dovuta alle ali del suo artefatto e, in un minuto e mezzo, riuscì a raggiungere il luogo del misfatto; il tutto grazie agli allenamenti svolti insieme a Lyna che gli diede, inoltre, la possibilità di reggere per più minuti la trasformazione. Atterrata all’ingresso dell’orfanotrofio da dove era partita la chiamata, un fatiscente edificio mono-piano, ignorò il più possibile i cadaveri fatti a pezzi del team venuto li a investigare sparsi per terra e sfondò la porta con un calcio pistole in pugno 
 
<< Bene bene bene, >> debutto Nana con tono sicuro << chi vuole una bella lez…… >>ma si fermò perché la scena che vide era orribile: Una bambina sui 5 anni era a terra sanguinante piena di graffi e lividi e chi più ne a come metta di segni di bullismo e abusi e persecuzioni nonché mezza nuda mentre 3 bambini sui 7 anni erano armati di coltelli, tirapugni e catene e avevano un sorriso di diabolica soddisfazione. A rincarare la dose ci fu una donna in topless con un cucciolo di gatto scannato da poco in mano e condivideva la medesima espressione diabolica.
 
<< Non rilevo tracce in nessuno di loro >> pensò orripilata Nana per poi rivolgersi a loro mantenendo il sangue freddo << Avete fatto tutto di proposito? >>
 
La donna in topless parlò con evidente soddisfazione:
 
<< esssssattamente. >> rispose sibilando sadicamente << Non trovi che sia un bel modo di prendersi cura di un bisognoso d’affetto? >>
 
<< SEI UNA VERA PORCA L’HO SAI? >> urlò lei riferendosi al suo abito per poi puntare contro i tre psicopatici in miniatura << E VOI TRE? CI TROVATE GUSTO A FARE QUESTE COSE? >>
 
i tre risposero all’unisono, con tono altrettanto disgustoso:
 
<< Lei è di quel paese. ABBIAMO IL DIRITTO DI FARLO >> e sembravano godere della cosa.
 
<< “Quel paese”? >> ripeté Nana indignata << Solo perché lei e discendente del paese che per prima scatenò i conflitti che hanno portato alla 3a guerra mondiale, non significa che la dovete trattare come un mostro. QUESTO E’ RAZZISMO. >>
 
<< Ormai ci hai scoperto quindi dobbiamo farti fuori. Bambini, occupiamoci di questa qui >>
 
E tutti e i 4 presenti urlarono all’unisono
 
<< REVEAL >>
 
Mentre le sfere elettriche languivano sulle quattro sagome in procinto di attaccare, Nana puntò lo sguardo sulla bambina che, nonostante fosse ridotta ad uno straccio, era ancora in vita.
 
<< Boost >> e, fuoriuscite la ali angeliche violacee dalla schiena, scattò in direzione della vittima mentre l’orfanotrofio esplose.
 
Nana uscì in volo dalle macerie con la bambina in braccio e, atterrata, la poggiò delicatamente a terra. Arrivarono ulteriori rinforzi che la presero per medicarla ed erano pronti a intervenire ma Nana li bloccò
 
<< A tutte le unità: rimanete indietro perché si tratta di membri dell’Agglomerato Ade >>
 
E questi ultimi uscirono dalle macerie nelle loro inquietanti trasformazioni. I tre bambini assunsero le forme di, rispettivamente, un cavaliere di pietra che brandiva uno spadone composto da fulmini, un uomo lucertola con poteri caloriferi e un ninja armato di Shuriken a grandezza variabile e con poteri di vento, mentre la direttrice in topless divenne una strega dotata di poteri di fuoco e acqua.
 
<< Sono in svantaggio numerico >> pensò Nana a mente lucida << Ma visto che quei tre sgherri  hanno una mentalità limitata, potrei avere una possibilità >>
 
Detto questo impostò una delle pistole in modalità fuoco laser continuo e fece partire all’improvviso un fascio di laser che centrò in pieno i tre seguaci della strega disorientandoli per bene
 
<< Non credere che questo cambi tutto >> esclamò la strega che si lanciò all’attacco.
 
Nana tentò di colpirla con raffiche di fuoco multiple ma ogni proiettile veniva bloccato da muraglie d’acqua dell’avversaria che poi rispondeva con lingue di fuoco che Nana schivò per poco. Dopo pochi minuti di spara e fuggi selvaggio, Nana riuscì a evitare un’offensiva della strega e riuscì a infliggerle una bella raffica da dietro la schiena per poi colpirla con un calcio nel medesimo punto per infliggerle il massimo del dolore. La strega finì nelle macerie dove venne seppellita
 
<<  Anf anf….. Questo la dovrà tenere a nanna per un po’ >> disse con un po’ di fiatone mentre puntò lo sguardo verso i tre prossimi nemici << E ora, passiamo a loro >>
 
Ma prima che potesse fare un passo, una figura femminile in tunica bianca e capelli biondi si frappose tra le due parti   
 
<< Ti consiglierei di riposarti invece >> disse l’intrusa alla festa. Era Lyna, nelle vesti di Angel
 
Di norma Nana, alla sua vista in questi frangenti, sarebbe dovuta essere felice, ma a ormai ci fece il callo e rispose invece con una battuta, complice il fatto che le forze di difesa stavano assistendo allo spettacolo in caso di rinforzo
 
<< Parla quella che non si riposa mai, ma questa volta ti do ragione. Stavolta è una cosa di tutto riposo quindi vacci leggero >>
 
Lyna annui alla battuta e andò in direzione dei tre avversari che partirono in un carica disordinata.  Il nemico-lucertola lanciò dalle mani ondate di calore mentre il nemico-Ninja lanciò rapidamente degli Shuriken. La velocità degli attacchi erano di una lentezza che Lyna poteva anticiparli senza fare bisogno ai suoi sensi di guardiana. Con la spada, bloccò tutti gli attacchi e deviò un fendente del nemico-guerriero senza sforzo.
 
<< Proprio dei giocattoli di pessimo gusto >> disse Lyna annoiata
 
<< Allora finiamola qui e subito >> rispose Nana con pistole pronte all’uso.
 
Con tre semplici colpi laser sbilanciò, di nuovo, i nemici e Lyna si prese cura di loro alla sua maniera. Il guerriero fu preso per la faccia e scagliato violentemente a terra senza sforzo; la lucertola tentò un assalto diretto infuocandosi ma Lyna lo schivò, gli prese la coda e lo fece volare via; e il Ninja tentò un attacco lanciando uno Shuriken di dimensioni maggiori ma Lyna lo schivò e, avvicinandosi a velocità alta, lo mise K.O con un pugno allo stomaco.
 
<< Beh, e stato facile >> commentò Lyna con ovvietà e fece per voltarsi << E adesso direi che e ora di fare due chiacchere con… >>
 
<< Lo farei volentieri Angel ma… >> disse Nana con una preoccupazione ironica << Sono leggermente bloccata >>
 
Non era un bello spettacolo. Nana era bloccata all’interno di un globo d’acqua evocata dalla strega, fuoriuscita dalle macerie
 
<< AHAHAHAHAHAH. QUESTO E’ QUELLO CHE SUCCEDE QUANDO MI FAI ARRABIARE >> disse la strega con una gioia crudele << SEI CONDANNATA!!!!!! >> e intorno alla sfera partirono delle lingue di fuoco che fecero bollire l’acqua. Ma la reazione della prigioniera non era quella sperata. Nessuna dibattuta, nessun lamento. Solo una reazione immobile e composta
 
<< Ehi Angel, fa con comodo. Si sta decisamente bene, lo sai? Anzi, perché non ti unisci? >> era la reazione di Nana << Ehi la in fondo >> riferendosi agli agenti nel perimetro << Tutto sotto controllo, rimanete in Stand-by >>
 
<< E ci credo che stai bene >> pensò Lyna con fare perplesso << con il casco puoi respirare e l’armatura resiste alle temperature estreme. Meglio comunque intervenire prima che… uffa >>
 
Un tifone di foglie e vento con Shuriken di varie dimensioni nei lati del tifone, creato dal Ninja, la circondò  e l’uomo lucertola collaborò alla creazione infuocando il tifone, mentre il cavaliere di pietra fece partire un fulmine dalla spada che circondò il tifone. I quattro nemici risero a crepapelle con orribile gioia. Nonostante la situazione Nana rimase tranquilla e inflessibile
 
<< Questa ve la concedo. Ma non è comunque sufficiente >>
 
<< Voi trovate tutto questo divertente? >> disse la voce di Lyna dentro al vortice
 
Poco dopo affettò con la spada il tifone generato dai tre nemici per poi lanciarla in direzione della strega in modo da distrarla e facendole perdere la concentrazione sul globo bollente liberando Nana.
 
<< Uff, bel colpo >> disse Nana senza evidenti segni di danni dal bagno bollente << Eppure potevo rimanere ancora un pochino per poi liberarmi da sola ma fa lo stesso >>
 
Lyna le sorrise con fare ironico per poi tornare seria appena posò lo sguardo contro la strega
 
<< Non mi sarei mai aspettata che si potessero compiere carognate del genere in un orfanatrofio! >> disse lei poco con un evidente nervoso << Mi auguro che ti sia divertita perché il divertimento e scaduto. >>
 
<<  Ihihihih non ne sarei così sicura >> disse la strega a Lyna con il solito sorriso sadico.
 
I tre scagnozzi le venivano alle spalle di sopra armi in pugno, ma finirono per essere travolti da un turbine d’acqua a forma di pugno partito dall’alto e che li scagliò violentemente al suolo generando crepe all’impatto. Tutti i presenti posarono lo sguardo verso l’alto e videro una maga con ali di angelo e scettro in pugno. Era Magi, con addosso il suo artefatto di Spica.
 
<< Speravo che non fosse necessario il tuo intervento. >> pensò Lyna alla vista di sua sorella, pronta allo scontro
 
<< E tu chi diavolo sei? >> disse rabbiosa la strega mentre scagliò un getto d’acqua bollente in direzione della nuova arrivata.
 
<< Come se mi potrei presentare ad una incarnazione dei peccati capitali come te >> fu la sua calma e fredda risposta mentre schivò l’attacco << Angel e Fairy, a lei ci penso io! Voi pensate a quei tre! >>
 
Le due ragazze annuirono mentre gli agenti nel perimetro rimase sconvolti alla vista di una guerriera simile a Fairy per via delle sue ali angeliche
 
Mentre Magi e la strega duellavano a colpi di attacchi elementali, Lyna affrontò i tre pazzi. Il gigante di pietra tentò di attaccarla con un fendente dal suo spadone ma la ragazza spezzo la sua lama con un rapido fendente della sua spada di luce per poi piombargli davanti, fracassandogli il petto con un pugno per rubargli il prisma di trasformazione, e decapitarlo.
 
<< Sei lento >>
 
L’uomo lucertola lanciò un raggio di calore che Lyna blocco con la punta dalla sua spada mentre il ninja si moltiplicò usando la velocità e lanciano una moltitudine di stelle in sua direzione. Lyna deviò il getto di calore, balzò in alto e, mulinando la spada, respinse le stelle rispedendogliele indietro in modo che colpissero il ninja, cancellandogli l’effetto di moltiplicazione, e permettendole di raggiungerlo alle spalle.
 
<< Buonanotte >>
 
Con un colpo di precisione chirurgica lo trafisse al cuore e centrandogli il prisma. Infine si lanciò in picchiata dell’uomo lucertola, evitando i suoi raggi di calore, e lo tagliò in due. Nonostante i colpi letali i tre bambini pazzi, poiché privati dei loro prismi, si de-trasformarono ed erano esanimi a terra. Una volta atterrata osservò lo scontro fra Magi e la strega che era alla pari.
 
<< Ora dipende tutto da te, Magi >>
 
Il duello tra Magi è la strega era un vero e proprio spettacolo di prestigio acquatico, con entrambi le contendenti che diedero le forme più fantasiose per i loro attacchi. Giunte ad un punto di stallo, la strega perse la pazienza
 
<< Sciocca >> urlò e fece partire un turbine d’acqua bollente che collise a mezz’aria con quello a forma di orso di Magi << I nostri poteri si equivalgono. Non riuscirai mai a battermi. >>
 
Ma Magi sorrise poiché la pensava diversamente
 
<< Ne sei sicura? >>
 
Improvvisamente tutta l’acqua dell’avversaria sfuggì al suo controllo e, unita a quella di Magi, assunse la forma di un titano che stritolo l’avversaria con entrambe le mani
 
<< ARGH! MA COSA DIAVOLO E ACCADUTO? >> urlò l’avversaria in preda al panico
 
<< Tu puoi si creare l’acqua ma il tuo grado di manipolazione e nettamente inferiore poiché si adegua solo alla tua. Nel mio caso invece non solo posso sfruttare qualunque fonte, compresa la tua, ma anche crearla dal nulla e sfruttando l’umidità. Vuoi una dimostrazione? >>
 
E per tutta risposta generò dal nulla delle lance di acqua ad alta pressione che circondarono il collo della strega, ormai nel panico più totale
 
<< Rilassati che ora e tutto finito >> pensò Nana mentre centrò  in pieno la nemica con il fucile di precisione nella zona del prisma, de-trasformandola e facendole perdere i sensi.
 
Magi ritirò il costrutto d’acqua in modo da renderla disponibile per le forze dell’ordine
 
<< Ehi voi due >> disse Nana alle sorelle << meglio che leviate le tende. Qui ci penso io >>
 
<< Va bene >> disse Lyna << Magi, andiamo >>
 
<< Ah, ok >> e presa per mano sua sorella spiccò il volo << BOOST >>
 
Mentre le due sorelle erano in volo, Lyna coordinava le direzioni da prendere
 
<< Continua così e saremo arrivate >>
 
<< Lo spero…. Sono esausta >>
 
Atterrate nel cortile della casa di Nana, Magi si de-trasformo e fece per crollare ma Lyna la prese in braccio e andò in direzione dell’interno
 
<< E qui che abiti ora? >> domando Magi a Lyna
 
<< Più o meno >> fu la sua risposta << Qui abita Nana ma vivo insieme a lei >>
 
<< Secondo te, come sono andata? >> domandò in seguito riferendosi al combattimento << Personalmente mi aspettavo di peggio >>
 
<< Beh.. niente male. Il controllo dei poteri di Spica è su livelli molto alti e hai mantenuto la mente lucida. Però ce da tenere in conto che quelli li erano scarsi, ma ti consiglio di non gettarti in situazioni pericolose di tua iniziativa! Questo non è un gioco! >>
 
<< Vedo… in fondo… si tratta di persone della stessa specie che compiono crudeltà fra simili >>
 
<< E vero che la maggior parte e tutta coadiuvata da qualcuno, ma e pur sempre nella loro natura umana >> e nel frattempo, una volta dentro casa, entrarono nella camera di Lyna.
 
Una volta sedute nel letto, Magi d’istinto strinse forte sua sorella
 
<< Ehi ma… Magi >> esclamò Lyna sorpresa
 
<< Rimani così, per favore >> fu la risposta della piccola mentre affondava il viso nel petto
 
<< Lo sai? Ancora non riesco a crederci che sono di nuovo insieme a te >> disse mentre le lacrime cominciavano a sgorgarle dagli occhi << e soprattutto…….. che tu riesca a parlare con me. Riesci a parlare ora, e non riesco a crederci! >>
 
Lyna fece mente locale e capì che tutto questo pandemonio capitato nell’arco di appena 24 ore le ha permesso di poter riabbracciare, combattere e parlare con la sorella minore che non vedeva da 5 anni. Sorridendo, e con un po’ di lacrime in volto, ricambiò l’abbraccio mentre le rispose semplicemente con un:
 
<< Eh eh… hai proprio ragione sai? >>
 
Dato che era ormai notte decisero di andare a dormire, rimanendo abbracciate tra loro.
 
<< Sembra passata un eternità dall’ultima volta che abbiamo dormito insieme >> disse Lyna
 
<< Hai di nuovo ragione! Ora come ora sembra una di quelle situazioni dove vorresti che il tempo si fermasse! >>
 
<< Pensa ora a dormire perché domani, o quando si sbrigherà Nana, sarai tempestata di domande a non finire >>
 
<< Ti posso solo dire per ora che… manchi a tutti quanti >>
 
A quest’ultima risposta a Lyna le si luccicarono gli occhi. Nessuno l’aveva dimentica per tutto questo tempo e ciò la rendeva felice. Sapeva che Magi non era una bugiarda, ma intuiva che c’era qualcosa che era meglio non sapere per il momento.
 
<< Va beh, basta che si dorme >> rispose Lyna frettolosamente
 
<< Sorella? Mi puoi cantare la mia ninna-nanna preferita? Mi piacerebbe tanto sentirla da te. >>
 
<< Se riesco a ricordarla. Mi pare che facesse così >>
 
Lyna la ricordò e intonò una ninna-nanna locale che ebbe l’effetto sperato di far cadere la sorella nelle braccia di Morfeo. E dopo essersi chiesta se il risultato era l’effetto della ninna-nanna o la voce della sua voce, Lyna diede un bacio nella fronte di Magi
 
<< Buonanotte, piccola mia!! >>

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Capitolo 39
*** Interrogatorio? ***


4.

Interrogatorio?



La bambina ritrovata in quel buco d’inferno venne portata in ospedale è se la cavò per un soffio. Mediante indagini e prove si venne a sapere che la Strega faceva parte di un team che esercitava la loro crudeltà in svariati orfanotrofi, ospedali e case di riposo. Grazie alle indagini, durate un giorno intero, quel team venne completamente catturato e condannato all’area teschio.
 
<< Uff, non ne potevo più >>  pensò Nana mentre, con aria distrutta, aprì la porta di casa  << Adesso che quel team di abusatori ha chiuso baracca, ora orfanatrofi e case di riposo possono tornare a essere quello per cui erano progettati; e ora abbiamo un altro caso per le mani; chissà come sta la sore… >>
 
Non finì il suo monologo interiore riferito a Magi quando la vide dormire abbracciata teneramente a sua sorella Lyna, o per meglio dire il suo vero nome Lule. Una tale e beata visione non poteva non scaldare il cuore della ragazza
 
 << Eh eh, si vede proprio che si mancavano a vicenda! Forse e meglio preparare la colazion.. >> e anche stavolta dovette interrompere il suo flusso di pensieri per via del telefono, che riproduceva una canzoncina di un gruppo Idol.
 
Il mittente era la sua matrigna
 
<< Uff, ma che vuole a quest’ora? – BIP – Pronto? Mhmh…. Come sarebbe a dire? Un tipo armato di falce semina il caos nell’area 7? Le forze sono state ferite ma non uccise? E quel ragazzo citato da Magi? Crow e Ogre sono già stati inviati sul posto? Ora non posso intervenire che devo, se si può dire così, interrogare la sorella di Lyna. In caso di aggiornamenti chiamami BIP >> e chiuse la chiamata con fare seccato, per poi commentare a filo di voce << Accidenti; finisce un caso e subito se ne presenta un altro! Speriamo che la chiamata non abbia… >>
 
Peccato che Lyna era già in piedi, con Magi che era dietro di lei in guardia, e la guardava con uno sguardo fra minaccia e curiosità.
 
<< Che cosa ce d’interessante in pentola, Nana? >> le domandò lei
 
<< Ah.. ehm buongiorno Lyna >> replicò Nana in evidente stato di messa in guardia << da quanto sei sveglia? >>
 
<< Da quando l’ultimo successo delle case di Idol discografiche e partita a tutto volume dal tuo cellulare e Magi ha quasi attivato SPICA credendo che era arrivato il pericolo! >>
 
Concluso il piccolo momento imbarazzante, Nana, Lyna e Magi sedettero a fare colazione nel tavolino che dava nel terrazzo di casa, grazie al tempo tiepido che dava da fuori. Magi era, come prevedibile, completamente spaesata dal cibo a tavola, seppur molto simile a quello di casa sua, e dal discorso pieno di tecnicismi a lei completamente sconosciuti fra sua sorella e quella ragazza così in confidenza con lei. Lyna non poteva fare altro che rompere il ghiaccio
 
 << Ehi Magi, guarda che non è avvelenato! Serviti pure >>
 
E quest’ultima, obbedendo come un cagnolino, estinse mezza tavola
 
<< Uff, che abbuffata >> commentò lei soddisfatta
 
 << Immagino che non hai toccato cibo da un bel po’ di tempo, vero Magi? >> Chiese Nana con fare tranquillo in modo da poter prendere contatto con lei
 
 << Già, ehm….. Nana, giusto? >>
 
<< Nana Morinaga; molto piacere… Magi! >> e le porse la mano
 
 << Grazie! >> e gliela strinse << Ma perché chiami mia sorella Lyna? Il suo nome e Lule! E tu sorella, come l’hai conosciuta? >> Cominciò a domandare con morbosa curiosità
 
<< E comincia il cosiddetto interrogatorio >> commentò Lyna << Comunque, tutto comincia da….. >> E le raccontò delle sue vicende.
 
Concluso il racconto, Magi le prese per il braccio sinistro e lo strinse a se
 
<< Oh sorella! Scusami se ti ho fatto raccontare queste cose >> disse con tono dispiaciuto
 
<< Non ci pensare più Magi! Ormai e acqua passata! >> le rispose consolandola con dolci carezze alla testa << E adesso, se te la senti, vorrei che fossi tu a raccontarci come, insieme a Oak, sei arrivata qui; in fondo, come giustamente ha detto Nana al telefono, e una specie d’interrogatorio >> concluse subito dopo.
 
Dopo una breve pausa di riflessione, la piccola Daitiana prese la sua decisione << Da dove vogliamo cominciare? >>
 
Fu Nana a prendere il comando << Inizio io! Ieri, mentre eri in ospedale, mio padre notò il tuo artefatto, SPICA, definendolo, insieme all’altro Aldebaran, perché Lyna mi ha raccontato le sue peripezie su Daite, gli elementi necessari per attivare la cosiddetta chiave galattica; l’ultimo baluardo di difesa del vostro pianeta! Ora, come mai l’hai con te? >>
 
e Magi, con fare ovvio, le rispose << Perché, seppur l’abbia già indossata in passato per emergenza, mi ha scelto per il mio corredo genetico, così come e successo a Oak per Aldebaran, Ali del fulmine >>
 
Lyna dovette trattenere lo stupore per poter formulare la prossima domanda: << Quindi, se Oak ha con se ALDEBARAN, avete per caso attivato l’artefatto legato alla chiave galattica in modo preventivo prima d’indossarle? >> esclamo come se fosse in una adrenalinica carica di preoccupante curiosità
 
<< Esatto! Ora Cassiopea, le ali del cosmo, è in mano Suri! >> Altra reazione di Shock per Lyna
 
Nana, sentendo quel nome, non riuscì a fare a meno ad andare fuori argomento << Suri era la vostra amica d’infanzia giusto? >>
 
 << Esatto >> rispose Lyna << Spero che faccia attenzione! Un tale potere non e facile da gestire; già nello scontro finale contro L’antimateria c’è quasi rimasta secca! >> ricordandosi della battaglia finale contro il suo antico avversario, ora tornato nelle vesti dell’agglomerato Ade.
 
E a proposito di ricordi, le torno in mente una frase che Magi citò prima della battaglia all’orfanatrofio
 
<< Senti Magi; prima che ci dirigemmo all’orfanatrofio, avevi detto di Miito diventata sacerdotessa, giusto? >>
 
<< Indovinato >> rispose Magi << e la sua CENTAURI – ALI GRAVITAZIONALI e sempre pronta quando serve >>
 
Ma ora una domanda ronzava in testa a Lyna da quella mattina: come stavano i suoi amici? Era questo ciò che l’assillava per tutto questo tempo, e ora aveva la risposta a portata di mano
 
<< Dimmi Magi; come stanno gli altri, come Nao, Rei e tutti quanti? >>
 
Ma non s’immaginava la marea di risposte che l’attendevano
 
<< Intanto replico ciò che ti ho detto ieri notte, ovvero che stanno tutti bene! Nao, Rei, Yumi e Yao, cosi come la maestra Miito, sono diventati tutti guardiani dei loro rispettivi templi, mentre Suri pensa al grande tempio! E ci sono novità in ambito sentimentale >> aggiunse ridacchiando.
 
<< Uhuh >> esclamò Nana fiutando aria di Gossip << dimmi dimmi! >>
 
<< Una cosa per volta, mia cara sciupafemmine >> commentò Magi in modo sarcastico al fatto che Nana, visibilmente offesa, era diventata la fidanzata di sua sorella
 
<< Partiamo con Rei e Nao che… >>
 
Non concluse che Lyna partì schoccata con un sonoro:
 
<< OOOOOOOOHH NOOOOOOOOOOO!!!!!!! Si sono messi insieme? Dovevo immaginarlo da quelle teste calde quindi, in parte, non mi sorprende >> disse con evidente sorpresa
 
<< Una relazione fra due teste calde……. Sarà una storia molto bollente! >> Commentò Nana in aria da Gossip
 
<< Hai quasi afferrato il concetto >> concluse Lyna con scarso entusiasmo << E per quanto riguarda Yao? Dimmi per l’amor del cielo che non… >> Ma Magi la batté sul tempo
 
<< Purtroppo si! Si e messo con Kei >> E Lyna affondò la faccia sul tavolo per l’imbarazzo mentre Nana continuava a commentare l tutto con sempre più fame di notizie
 
<< Uhuhuh, uno sviluppo da Yaoi >>  Esibendosi in atteggiamenti strambi mentre Lyna non poté fare a meno di commentare con tono sarcastico
 
 << Alla fine c’è la fatta! Felicità  >>  Ma poi si interessò a Yumi.
 
Lyna era evidentemente nervosa quando si trattava di Yumi, che era un vero e proprio cyborg vivente quando l’ha conobbe e che riuscì a rendere umana poco a poco
 
<<  E di Yumi, invece? >>
 
E Magi le rifilò l’ennesima risposta sorprendente
 
<< Lei… sta con Suri! Quest’ultima si è presa cura di Yumi da quando sei sparita e col tempo tra loro due….. beh…. >>
 
<< Non serve aggiungere altro >> concluse Lyna con un sospiro di sollievo al pensiero che Yumi non fosse sola. 
 
Ora però era arrivato il momento della domanda cruciale e, visto che Lyna sembrava temporeggiare troppo, fu Nana a fare l’azzardo
 
<< Okok… se continuiamo così non la finiamo più! Magi, dimmi cose sei arrivata qui insieme a Oak? >>
 
E la richiesta fu talmente a bruciapelo che Lyna non ebbe il tempo di obiettare che Magi annui
 
<< Ok! Inizio col dire come siamo arrivati qui >> E Lyna non riuscì a fare altro che dover ascoltare << E come il sig. Tsugo ha detto, sono arrivata, anzi siamo arrivati, mediante una distorsione dimensionale…. Solo che ci siamo volutamente entrati dentro, ovviamente avvertendo d’anticipo! >>
 
Lyna, ripensando a quella distorsione che la portata via, era tentata di sbattere i pugni ma si trattenne perché il racconto di Magi non era concluso
 
<< Abbiamo viaggiato in svariati pianeti per mesi prima di arrivare qui… perché sentivamo le vibrazioni di Vega ogni volta che sfruttavi i tuoi poteri e ciò ci ha guidati fino a qui…. Ma una volta arrivati….. >> Fu Nana a concludere
 
<< Fammi indovinare: L’agglomerato Ade vi ha preso e fatto Dio solo sa. Di quell’altro, Oak, abbiamo notizie? >>
Magi dovette fare “no” con la testa
 
E Lyna aggiunse, pur sapendo che si trattava di un discorso doloroso << Ricordi qualcosa sulla base, come l’ubicazione? >>
 
Ma Magi scosse di nuovo la testa << Purtroppo ho i ricordi sfocati e non ricordo nulla della base, per via del terrore che provavo per quel luogo. L’unica cosa che ricordo fu loro che ci attaccarono e poi…. Buio completo >> e poco dopo si alzò e abbracciò Lyna da dietro << ma qualunque cosa mi abbiano fatto non ha più importanza… perché sono di nuovo insieme a te…. Lule! >>
 
Lyna non poté fare a meno che lasciarsi cullare dal quel calore familiare che le mancava da così tanto tempo
 
<< E inoltre… potremo finalmente parlare fra noi, come non abbiamo mai fatto! >> concluse Lyna in tono dolce mentre accarezzo le tiepide mani di sua sorella.
 
Nana era molto felice di questa scena, arrivando quasi a commuoversi, ma non poté fare a meno di commentare sarcasticamente:
 
<< Mi sa che dovrò abituarmi a chiamarla con ambedue i suoi nome e….. uff e adesso chi è? >> Pensò seccata mentre metteva mano al telefono che stava squillando; era Junko << BIP! Senti Junko, non è il momento perc… >>
 
Ma Junko, con la voce stremata, la interruppe << Anf anf… dimmi Nana… per caso Lyna aveva accennato ad un altro artefatto armato di falce?  >>
 
<< Perché me lo chiedi? >> rispose Nana confusa
 
<< Perché… anf >>  era Natsuki stavolta, anch’egli stremato come se avesse fatto la maratona olimpica  << c’è l’abbiamo davanti! Ed e K.O. >>

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Capitolo 40
*** Altro artefatto, altro Daitiano ***


5.

Altro artefatto, altro Daitiano



Mentre Lyna e Nana “interrogavano” Magi, Natsuki e Junko si erano recati nell’area 7 per una missione: Le forze di difesa di quell’area erano tornate ferite da una misteriosa figura armata di falce. Peccato solo che, quando erano arrivati, era tarda notte e quindi dovettero pernottare in una pensione.

<< Ehi Junko; Sicura che aspettare domattina sia la scelta migliore? >> Chiese Natsuki con un tono fra il teso e rilassato mentre tutto intorno a lui era nient’altro che fumo

<< Rilassati amico >> Ribatté la ragazza mentre si godeva l’acqua andando sempre più a mollo << E poi lo sai che di notte il nemico ha più vantaggio di fuga e di nascondersi mentre di giorno il vantaggio e dalla nostra >>

<< Ok ma questo non toglie che… >> e si alzò di scatto dall’acqua fregandosene di essere nudo << Stiamo passando il tempo nelle terme miste anziché pianificare l’operazione >> per poi uscire e andare verso le docce delle terme

Si sistemò per fare la doccia ma Junko, fregandosene di mostrare gli attributi in bella vista al ragazzo, si posizionò dietro di lui per fargli lo shampoo; ovviamente su distanza di sicurezza per evitare “incidenti”

<< Ma tu non ti vergogni di mostrarti per quello che sei? >> disse seccato il ragazzo mentre Junko gli lavava la schiena

<< Dai dai! Non fare il difficile! Siamo amici d’infanzia no? E poi non è la prima volta he ci facciamo il bagno insieme >>

<< Solo che le altre volte avevamo i costumi >> continuò il ragazzo con un pochino di rossore in volto data l’intimità della situazione << E solo perché dovremo sposarci e dovremo… >> non concluse la frase poiché Junko lo inondò con una secchiata d’acqua per sciacquargli la schiuma oltre a zittirlo

<< Eh eh, scusami ma…. >> e fece uno sguardo al metà fra il sadico e il divertito << non è ancora il momento per certi discorsi che possiamo approfondire….. in futuro! Cambio >> e fecero cambio di posto e fu Natsuki a lavare Junko; e sembrava abituato a farlo

E mentre il ragazzo si diede da fare sui capelli di Junko ella cambiò argomento

<< Secondo te, come starà andando “l’interrogatorio” della sorella minore di Lyna? >> ripensando alla telefonata che fece a Nana mentre si dirigevano nell’area   

<< O Lule >> ribatté Natsuki << Non dimentichiamoci del suo vero nome! Scherzi a parte non ne ho idea! Spero che Nana non la strapazzi di domande da traumatizzarla e Lyna debba intervenire >>

<< Perlomeno ora, Lyna ha di nuovo un membro della sua famiglia al suo fianco; ma chissà come è finita qui >>  e dopo che si lavò tutta la schiuma con una secchiata d’acqua, fece per uscire << ma per il momento, un passo alla volta e occupiamoci della “falce” che si aggira di qui >>

E mentre anche Natsuki andò nello spogliatoio fece mente locale su una cosa

<< Di sicuro si tratterà di Oak. >>

Si fece giorno. L’area 7 e famosa per essere un parco naturale, di cui il vanto principale sono i lussureggianti boschi e i laghi e quello più in voga e proprio a qualche metro dalla pensione dove si trovavano Natsuki e Junko; nel frattempo armati delle loro armature di Crow e Ogre e partiti alla ricerca del loro obiettivo.  Per circa un paio d’ore i due setacciarono ogni metro quadro dell’area alla ricerca di segni del loro obiettivo ma a quanto pare egli era più scaltro di loro visto sembrava essere capace di cancellare i segni del suo passaggio. O semplicemente era troppo distante dai suoi inseguitori. Rimane il fatto che Natsuki stava perdendo la pazienza

<< Argh! Girovaghiamo da chissà quanto e di lui neanche una traccia! Ma i Daitiani sono sempre stati così furbi? >> disse Natsuki con evidente nervosismo

<< Probabilmente si sarà addestrato fin dalla tenera età >> rispose Junko mentre riprendeva fiato << E anche se fosse un agente dell’agglomerato Ade; Riflettici: Perché mandare indietro i soldati dell’area ferendoli quando li avrebbe semplicemente uccisi? Uno dell’agglomerato non lo farebbe! >>

Natsuki, dopo un attimo di ragionamento a mente fredda, dovette dare ragione alla compagna ma prima che potesse controbattere si sentì un esplosione a pochi metri da loro e i due, dopo uno sguardo d’intesa, di diressero nella direzione dell’esplosione. Una volta arrivati trovarono dei soldati feriti mentre il terreno bruciava intorno a loro e degli alberi erano stati tagliati

<< Ogre! Guarda gli alberi >> indicando gli alberi falciati mentre si occupava dei feriti

<< Hai ragione; come se a tagliarli fosse stata…. Una falce >> e proprio in quel momento una falce si calò sopra di lei, e l’avrebbe decapitata se Natsuki non parò la lama falciforme con le lame dell’armatura di Crow

<< Eheh, ti abbiamo trovato >> disse divertito mentre teneva a fatica la falce della figura

Junko ne approfittò e, sfruttando la potenza dell’armatura di Ogre, saltò sopra il bersaglio per assestarli un pugno dall’alto, sia perché voleva ricambiare il favore dell’attacco a sorpresa, sia perché non aveva altre aperture a disposizione. Ma in entrambi i casi la manovra non andò in porto poiché il suo bersaglio gli mandò addosso delle scariche elettriche che la costrinsero ad atterrare bruscamente mentre egli si allontanò da Natsuki per mettere qualche metro di distanza. Mentre i contendenti si muovevano in cerchio per studiarsi e vedere chi faceva la prima mossa, Natsuki e Junko studiarono il nemico: una figura sui 12 anni con un armatura color nero-rossa con un casco, con occhi giallo oro, appuntito e con un mantello mentre la falce emanava un’aura oro contornata da scariche elettriche. Natsuki notò che l’avversario incespicava e sembrava stremato, probabilmente per tutti gli agenti e mezzi che ha dovuto fronteggiare prima di ora. Ma prima che potesse dire a Junko la cosa l’individuo prese la parola

<< Ehi voi >> e i due ragazzi furono presi dalla sorpresa << Per caso fate parte di loro? Se e così non intendo tornare nella vostra base e farmi “studiare” da voi! E dov’è e finita Magi? Se le avete fatto qualcosa giuro che…. >> ma Junko bloccò il suo sfogo

<< Ehi amico, frena i cavalli e ascolta: Se per caso ti riferisci a quelli dell’Agglomerato Ade, perché e così che si chiamano, noi non siamo dalla loro parte; anzi, gli siamo contro come, probabilmente, te! >>

<< Inoltre, se per Magi ti riferisci ad una ragazza con un armatura e che può manipolare l’acqua, allora non ti preoccupare perché e al sicuro con…. >> ma non fece in tempo a concludere perché la figura con la falce balzò su di loro

<< BUGIARDI!!! >> e mulinò la falce verso di loro, che saltarono prontamente, tagliando ben 10 metri di alberi di bosco dietro di loro con un arco elettrico falciforme generato dalla sua arma << Siete anche voi dalla loro parte! Come tutti dall’altro >> continuò con fare isterico mentre evoco ulteriori fulmini e saette che lanciò contro i suoi avversari. Junko contrattaccò con un onda d’urto generata dai pistoni delle braccia diradando le scosse, ma proprio dietro di esse la figura con la face si lanciò contro di loro mulinando la sua arma a destra e a manca, con l’unico risultato d’improvvisarsi disimboscatore poiché Natsuki e Crow evitarono e pararono facilmente i suoi attacchi.

Il combattimento durò appena 5 minuti ma l’avversario dei due ragazzi era comunque tenace, in quanto sfruttava i movimenti della falce, che maneggiava con una grazia allucinante, per attaccare con dei calci mediate delle aperture ed evocare le sue scosse per mantenere gli avversari sulla distanza, e a complicare le cose ci pensarono gli attacchi a distanza falciformi generati dalla stessa falce. D’altro canto, la velocità di Crow e la potenza di Ogre, unite alla spossatezza dell’avversario, contribuirono a portare lo scontro in una situazione di vantaggio. Una volta arrivati alla riva del lago più in voga dell’area 7, la stanchezza si sentiva in tutte e tre le parti.

<< Anf anf…. Maledetti! Maledetti carcerieri!!! >> e incurante della fatica partì alla carica contro i due.

Natsuki, apparentemente senza ragione, partì anche lui all'attacco sguainando le spade energetiche e lanciandosi contro l’avversario. Ma a pochi metri della figura si avvicinò e gli bisbigliò qualcosa che gli fece abbassare la guardia per poi volare rapidamente sopra e lasciare che Junko, che era dietro di lui, gli rifilasse un potente, ma non letale, pugno caricato di energia allo stomaco che fece cadere l’avversario a terra.

<< Un piano pericoloso ma efficace >> disse Junko con il fiatone mentre, levatosi i casco, si avvicinò alla figura

<< Immagino che lui sia l’altro Daitiano come Lyna e Magi, visto che, appena ho citato il nome originale di Lyna, cioè Lule, pareva essersi sbiancato da abbassare la guardia >> e nel frattempo si caricò il presunto amico di Lyna in spalla << Chiama l’unità medica che… >>

Ma non concluse la frase che una gigantesca figura alta 20 metri sbuco fuori dal lago ed era intenta a schiacciare i tre al grido robotico << FUGGITIVO INDIVIDUATO! ELIMINARE >> con una gigantesca clava armata nella mano sinistra. Junko e Natsuki evitarono per un pelo la clava volando mentre osservavano il gigantesco golem ricoperto di muschio che svettava sopra di loro. Spettacolo che gli incantò fin troppo bene visto che Natsuki ricevette in pieno un manrovescio colossale dall'altra mano del titano da farlo finire dall'altra sponda del lago per poi venire tallonato da una serie di raggi oculari partiti dal golem. Junko, senza pensarci due volte, caricò con una potente doppietta di pugni energetici nella schiena del robot facendolo sbilanciare in modo da poter raggiungere l’amico

<< Ehi tutto bene? >> urlò preoccupata

<< Urgh.. ho paura che stia cercando il nostro uomo >> rispose lui con evidente sfiatamento per via dei colpi ricevuti << Immagino che l’abbiano mandato per non fargli rivelare a nessuno la loro base e… >>

Doveva essere il periodo in cui veniva continuamente interrotto visto che il golem si riprese del tutto e fece volare per 50 km i due con un calcione partito d’improvviso e che li fece schiantare violentemente su una montagna. Se non fosse per la resistenza della sua armatura che ha fatto da scudo per l’impatto Junko sarebbe morta visto che si e messo davanti al calcio dell’automa per difendere Natsuki e la fonte d’informazioni che si portava dietro, ma il colpo accusato si rivelò troppo potente e ora la ragazza era a terra in ginocchio incapace di muoversi, e nemmeno Natsuki poté fare molto visto che ancora provato dagli attacchi precedenti. E in tutto questo il Golem, a grandi passi, si diresse su di loro intento a concludere l’opera. Ma proprio quando sta per attaccarli con la clava essa volo via… insieme alla mano sinistra che la impugnava. Natsuki e Junko videro davanti a loro la figura armata di falce, segno che fu lui a tagliare la mano del loro aggressore.

<< Se davvero Lule e qui allora… permettetemi di farlo fuori per riscattarmi! BOOST! >> e dalla sua schiena sbucarono  delle ali angeliche gialle e, dopo essere saltato sul Golem, e averlo inondato di attacchi elettrici, la figura ne intrise alcune nella sua falce e con essa, al grido di << SEI STORIA!! >>, tagliò il golem con un fendente verticale.
Atterrò poco dopo e giratosi dando le spalle al golem ridusse la sua arma in modo da montarla dietro la schiena e disse la seguente parola:

<< CASTIGO!>>

Poco dopo, il golem dietro di lui si aprì in due e, seguito da brevi lampi uniti da un rumore inquietante, esplose in un lampo di luce e dall'esplosione si sprigionò nel cielo una quantità di energia dorata che assunse la forma di due ali. Subito dopo crollò a terra per la fatica e, de-trasformandosi, si rivelò un ragazzo appena adolescente. Junko e Natsuki, seppur ancora sconvolti e con il fiatone, avvisarono senza pensarci due volte Nana, che nel frattempo aveva finito di parlare con Magi insieme a Lyna      

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Capitolo 41
*** Urlo di vittoria ***


6.

Urlo di vittoria

 


Un’ora dopo l’interrogatorio e il combattimento nel lago, tutti erano nella zona medica dell’area legge. Il motivo? Il ragazzo sui 12 anni Daitiano. Durante il trasporto il suo aspetto, con occhi completamente viola e capelli rossi, era cambiato, con capelli verdi e ricci e con gli occhi a iride gialli, tipici degli umani. Mezz’ora dopo l’arrivo in ospedale di Junko e Natsuki arrivarono anche Lyna, Nana e Magi; anche lei aveva un aspetto diverso per confondersi: i suoi capelli cerulei mutarono in nero corvino e gli occhi, da completamente verdi, divennero rossi.
 
<< Oak >> urlò la ragazza che, entrata per prima nella stanza, cominciò a scuoterlo incurante del suo stato
 
<< Magi, sta ferma >> la riprese Lyna allontanandola con tutte le sue forze << Non sappiamo come e messo e potresti solo peggiorare la sua condizione >>.
 
Lyna doveva avere una specie di potere persuasivo molto sviluppato visto che Magi si calmò tutt’un tratto. Junko, adocchiando la bambina, si avvicinò con uno sguardo incuriosito
 
<<  Ehhh, e così tu saresti Magi, la sorellina di Lyna! Molto piacere  >> e diede intenzione di stringerle la mano <<  Io sono Junko, un’amica di tua sorella  >> e Magi diede per stringerla ma fu una trappola dal momento che Junko la tirò a se per abbracciarla
 
<< M..molto.. piacere…. Junko >> rispose lei seppur un pochino presa di sorpresa ma, pur maledicendosi di aver abbassato la guardia con tale facilità, riuscì a non andare nel panico e poco dopo vide Natsuki << Tu invece devi essere Natsuki.. vero? >> domandò sempre con fare timido
 
<< Indovinato! >> rispose lui cordialmente << Allora piccoletta, come va? Ti senti meglio? E prima che tu me lo chieda, non e stata colpa tua per quella volta alla piscina, quindi non scusarti!>>
 
Magi si chiese se il ragazzo avesse la capacità di leggergli nel pensiero; fatto sta che annui timidamente in segno di gratitudine. Ovviamente Lyna dovette interrompere il momento per le domande
 
<<  Odio dover interrompere il momento dei saluti ma….. cosa e successo nel lago?  >> domandò Lyna mentre, d’istinto strinse una delle mani di Oak mentre l’altra era tenuta da Magi
 
Natsuki raccontò tutto (ovviamente tralasciando l’episodio delle terme). Concluse le spiegazioni Magi, come se non aspettasse altro, diede un bacio sulla guancia del ragazzo, e per un attimo vi fu un aumento dei numeri sul suo display del battito cardiaco
 
<< Oh.. Oak! Sono molto fiera di te! E non solo per le tue capacità di guardiano che hai dimostrato ma anche perché hai stretto i denti fino all’ultimo >>  E non fece altro che stringergli le mani per tutto il tempo
 
Pure Lyna non poteva fare a meno di essere felice dei progressi di quel ragazzo che ricordava come un compagno di giochi molto monello da riprendere di continuo.
 
Junko, notando il cambio di aspetto dei due Daitiani, non riuscì a trattenere la curiosità
 
<< Scusate ma…. Per quale motivo l’aspetto di Magi e…. Oak e cambiato? >>
 
<< Probabilmente.. >> intervenne Lyna << e dovuto ai nostri artefatti! E come se i nostri spiriti che ci abitano volessero fare in modo che noi tre possiamo mimetizzarci con le razze dei vari pianeti in cui dovremo stare per molto tempo e forse e per questo che ora abbiamo un aspetto simile a quello umano >>
 
<< Anche se quei capelli rimangono comunque vistosi >> commentò Nana con fare provocatorio
 
<< Senti chi parla >> ribatté Lyna per fargli ricordare che lei è una mezzosangue Daitiana
 
La discussione culminò in una liberatoria risata di gruppo e anche a Magi sfuggì un ghigno divertito; ma tra le sue mani c’era un discorso più serio di cui discutere
 
<< Secondo voi si riprenderà? >> intervenne Magi che annullò l’atmosfera allegra
 
Proprio in quel momento entrò Yoshi
 
<< Comandi! >> urlarono tutti gli “umani” nella sala mentre si mettevano sugli attenti
 
<< Comodi, comodi >> ribatté lui con fare tranquillo mentre si avvicinò a Oak.
 
<< Un tipo piuttosto resistente il nostro amico, se posso dire >> esclamò il capo << E chiaro che di questi ultimi tempi hanno aumentato la difficoltà e modificato le modalità di addestramento >>
 
<< Proprio così signore >> intervenne Magi per dare conferma
 
<< Capisco. Posso portarlo in un altra stanza per analizzarlo? >>
 
Tutti i presenti fecero cenno di assenso. Il ragazzo venne portato in una stanza diversa e analizzato a puntino come accade con Magi.  Un’ora dopo, arrivarono i risultati:
 
<< La buona notizia e che non è in pericolo di vita >> e tutti emisero un sospiro di sollievo mentre Lyna e Magi cacciarono una lacrima di gioia << Ma a differenza di Magi, temo che ci vorrà un po’ più di tempo purché si riprenda! Voi due, avevate detto che era senza forze giusto? >> riferendosi a Natsuki e Junko
 
<< Infatti >> rispose Natsuki per entrambi << quando lo abbiamo trovato deve averci scambiato per agenti dell’agglomerato Ade e ci ha attaccati; un po’ come fu per Magi. Solo quando gli abbiamo detto di Lyna, o Lule nel suo caso, si e fidato di noi e giusto in tempo a scacciare via un agente che ci aveva attaccato perché altrimenti saremmo morti >>
 
<< Quindi potrebbe sapere dove si troverebbe la base dei nemici >> concluse il comandante << Ma prima dobbiamo aspettare che si svegli; e temo che se ne parlerà per qualche mese; e in una specie di coma >>
 
Magi stava per parlare quando all’improvviso suonò l’allarme << BRECCIA NELLA SICUREZZA AL LIVELLO TRE! BRECCIA NELLA SICUREZZA AL LIVELLO TRE >> ripeteva l’altoparlante e proprio in quel momento la porta dell’ospedale saltò in aria. Dal fumo uscì una specie di armatura a motivi scheletrici armata di spada e che caricava di elettricità
 
<< Deve essere un membro dell’agglomerato Ade >> urlò Nana << Ma come avrà fatto ad entrare? >> disse mentre teneva pronto il suo artefatto
 
<< Porca miseria>> imprecò Junko << Devono averlo mandato insieme a quel golem nell’area 7 e ci avrà seguito mentre lo portavamo qui >>
 
<< Inoltre le nostre armature sono danneggiate e non possiamo combattere >> continuò Natsuki in preda ai sensi di colpa
 
<< Ci penseremo noi >> continuò Lyna << se l’ambiente non fosse troppo stretto >> e nel frattempo assunse la forma di Angel
 
<< Quindi rimane solo un’alternativa! >> esclamò Nana per poi rivolgersi a suo padre << Papà, il corridoio e già evacuato e sigillato? >> e quest’ultimo, avendo già intuito il piano di battaglia, annui soddisfatto << Molto bene! Lyna; al mio via premi il pulsante laggiù dopo aver spinto fuori quel metallaro; lo porterà a fare un giretto fuori>>
 
Ideata la strategia cominciò a correre a perdifiato insieme a Lyna, che con la sua spada di luce bloccò le scariche elettriche uscite dall’armatura avversaria, e lo spinse fuori nel corridoio. Una volta fatto ciò si accinse a premere il pulsante per chiudere e sigillare la porta dell’area medica ma un attimo prima di poterlo fare anche Magi uscì; il tempo di dire alla sorella:
 
<< Gli do una mano io >>  e Lyna, senza poter reagire poiché colta di sorpresa, premette il pulsante
 
 
<< Però e strano >> pensò la ragazza, senza preoccuparsi di sua sorella poiché fiduciosa nei suoi confronti << Ricorda quello che è affrontai nel mio giorno di sfogo. Che ne producano in serie? >>
Nel corridoio l’armatura si rimise in piedi a fatica, giusto il tempo poiché Magi e Nana potessero attivare i loro artefatti
 
<< Vuoi unirti anche tu, Magi? >>
 
<< Certamente… Nana >>
 
Nana e Magi intonarono la melodia, unendo perfettamente le loro voci:
 
<< EEEEEVVOOOOOKEEEEEEEE!!!!!! >>, e dalle spalle di entrambe uscirono due sagome di energia: quella di Nana a forma di fata , mentre quella di Magi a forma di un drago serpiforme e dopo essere state circondate da suddette auree uscirono da esse con indosso le loro armature
 
<< Inizio io allora! Apriamo le danze >> e Nana si scatenò facendo cantare le sue pistole i cui proiettili energetici, fissati in modalità esplosivo, infransero la vetrata di spalle all’armatura risucchiandola nel vuoto.
<< BOOST! >> dissero entrambe e dalle loro schiene spuntarono le loro ali angeiche; quelle di Nana erano violacee mentre per Magi erano cerulee.
 
Con esse volarono fuori dalla base per godersi lo spettacolo di un armatura che non poteva usare le sue scosse, per via dell’ambiente privo di aria, e che cercò goffamente di avvicinarsi per usare la spada
 
<< Sei ridicolo lo sai? >> disse Magi in tono di scherno mentre, con il suo scettro dell’armatura, evocò una gigantesca stalattite di acqua pressurizzata mentre Nana unì le pistole in un fucile di precisione; le ragazze scagliarono entrambi i loro colpi sull’armatura che venne attraversata
 
Le due si girarono e urlarono a gran voce:
 
 << CASTIGO! >>
 
E, dopo essersi illuminata di scintille, unito ad un rumore talmente inquietante da sfidare la mancanza d’atmosfera, esplose una quantità di energia viola/cerulea; assumendo ciascuna la forma di due gigantesche paia di ali angeliche del loro colore
 
<< Ho sempre desiderato farlo almeno una volta >> disse Nana soddisfatta
 
<< Anch’io… da quando ho ottenuto i poteri per poterlo fare> > rispose Magi con il medesimo tono
 
Una volta tornata mediante una rampa per navi, e che il corridoio fosse prontamente saldato, Lyna, riassunta la forma umana, corse su di loro e afferrò le loro mani felicemente
 
<< Siete state bravissime, tutte e due >> esclamò con evidente felicità
 
<< Grazie! >> risposero entrambe per poi guardarsi imbarazzate e scoppiare a ridere
 
<> sempre continuo lei
 
<< Scusate.. scusate.. >> le interruppe Natsuki, arrivato dopo insieme a Junko e Yoshi per poter portare al sicuro la barella con Oak << Che cosa sarebbero queste “Urla di vittoria”? C’entrano con quell’esplosione che abbiamo visto fuori? >>
 
<< Proprio così >> rispose Magi << E il segnale che indica la nostra vittoria contro i nostri nemici, come se le entità all’interno dei nostri artefatti volessero dare un segno di trionfo! Ma a proposito sorella.. >> rivolgendosi a Lyna << Perché non hai utilizzato Vega? E dov’è? >>
 
E Lyna gli spiegò del fatto che il suo artefatto e danneggiato irrimediabilmente potando contare perciò solo sul suo “potere intrinseco”, cioè delle capacità uniche che solo pochi Daitiani possono coltivare, ovvero la spada di luce
 
<< Questo spiega un po’ di cose >> concluse Junko
 
Lyna stringeva la mano di sua sorella mentre vedevano la barella di Oak trasferitasi
 
<< Speriamo che si riprenda presto, così che possiamo sapere dove si nascondano quei maledetti e farla finita; e che magari ci facessero la cortesia di non attaccarci durante le vacanze estive >> pensò lei
 
<< E adesso che facciamo? >> domandò Magi
 
<< Andiamo a casa >> fu la risposta della sorella

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Capitolo 42
*** Il mare ci attende ***


7.

Il mare ci attende

 



Era passata una settimana dall’attacco all’Area Legge; evento che spinse ulteriormente le forze di difesa della culla in azione, e nel giro di quei 7 giorni venne eseguita ogni genere di azione militare per smascherare eventuali cellule dell’Agglomerato Ade. Ma tutto questo non importava minimamente a Lyna e i suoi amici perché ora avevano una priorità: godersi l’estate.
 
Lyna, per una volta, decise di accantonare i suoi doveri di guardiana e rifilare il tutto ad ulteriori agenti delle forze di difesa per godersi finalmente una vacanza insieme a Nana. Quest’ultima però non era contenta dell’iniziativa della sua ragazza. E così, mentre si trovavano in un treno dell’Area 12, anch’essa adibita a località d mare dove Lyna non era mai stata, Nana cominciò a lamentarsi:
 
<< Senti Lyna, d’accordo che viene anche Magi >> riferendosi alla sorella minore che stava giocando con un tablet (e meravigliandosi ogni due secondi per i prodigi tecnologici del dispositivo) << e passi pure Cecile >> riferendosi alla ragazza che giocava a carte con l’ultimo invitato << Ma dovevi invitare pure Akira? >> e quest’ultimo si distrasse dal fare una mossa vincente che gli costo la partita.
 
Nana, infatti, aveva affittato un Bungalow vicino ad una spiaggia dell’area per 5 persone. Teoricamente dovevano esserci Natsuki e Junko, solo che all’ultimo decisero di passare le vacanze con le loro famiglie. Anziché rimanere con posti vacanti, Lyna decise di invitare dei sostituti e la scelta ricadde su Cecile e Akira; questo per poterli conoscerli meglio. Akira però non era ben visto da Nana, sia per la falsa nomea di teppista, per quanto segnato per il suo essere il figlio di due agenti dell’agglomerato Ade (portandolo a passare un anno intero nell’Area Teschio per capriccio dei piani alti) quanto per il atto che era un ragazzo, cosa che, sulla carta, sarebbe stata controproducente per una vacanza tra ragazze.
 
<< Ancora con questa storia? >> ribatté il ragazzo seccato << Già ho dovuto sorbirmi le tue regole per come dovevo comportarmi una volta arrivati e ora questo. Seriamente, ti leggi troppe cose pessime che mi fanno passare per un poco di buono. >> e poco dopo terno seccato a rimescolare le carte per un'altra partita a carte con Cecile.
 
<< Lasciala perdere >> gli rispose quest’ultima << con tutte quello che si legge e per il fatto della sua relazione con Lyna, la sua visione sui maschi e decisamente irrecuperabile >>
 
<< Forse non avrei dovuto raccontare a Cecile di noi >> pensò preoccupata Lyna mentre vide Nana fare una faccia da pensiero omicida. e in tutto questo, Magi continuò a fare l’indifferente con il Tablet.
 
Verso le 10:00 il viaggiò terminò. Per quell’ora era già l’ora di punta per l’Area 10, pieno di gente che occupava le spiagge e ogni genere di località e, normalmente, trovare un posto era un’impresa. Fortuna che Nana aveva anticipato tutto noleggiando il Bungalow. E non era uno qualsiasi: era alto due piani, con il piano terra che aveva cucina e salotto e con il primo piano adibito alle camere e bagno, mentre nel retrò vi era un vero e proprio centro termale.
 
<< Allora, che ve ne pare? >> esclamò Nana mostrandola come se fosse un’opera d’arte
 
<< Ahhh, e veramente grande. Sembra una villa >> esclamò Lyna tutta eccitata
 
<< Foooooorte. Allora e così che voi della culla trascorrete le vacanze quando si ha del denaro vero? >> intervenne Magi subito dopo.
 
<< Mhhh, niente male >> fu la risposta di Akira mentre occupò il divano << Immagino che vogliate la vostra privacy perciò mi stabilisco qui. D’accordo? >> rivolgendo in quel frangente l’ennesimo sguardo seccato alla combriccola femminile
 
<< Beh, se a lui sta bene, non vedo obiezioni >> rispose Cecile per lui e le ragazze annuirono di consenso
 
<< Anche perché >> intervenne Nana poco dopo mentre salirono al primo piano << con quello che ce sopra sarebbe stato parecchio problematico per lui >>
 
Arrivate al piano superiore notarono che c’erano due camere: entrambe a letto matrimoniale.
 
<< Questo spiega le complicazioni per Akira >> dissero Lyna e Magi all’unisono
 
<< Dunque dunque Nana >> disse Cecile a Nana con sguardo gelido da interrogatorio  << ci devi delle spiegazioni a riguardo >>
 
<< Eh dai, vedi di calmarti >> rispose Nana << Nel primo caso volevo fare a Natsuki e Junko uno scherzetto. D’altronde sono destinati a sposarsi quindi volevo metterci un po’ di pepe per quei due >>
 
<< Quindi loro due sono fidanzati? >> domandò Magi curiosa
 
<< Ufficialmente si. Solo che si ostinano a negarlo >> rispose Lyna
 
<< Immagino che l’altro e per voi piccioncine >> ribatté Cecile
 
<< Un po’ di tatto >> intervenne Magi a difesa delle “Piccioncine” << e poi mica fanno cose tutti i giorni >>
 
<< MAGI, UN PO DI TATTO >> la rimproverarono quest’ultime
 
E mentre di sopra continuavano a discutere animatamente, Akira era già a cambiarsi nel bagno di sotto e sentiva i mormori delle ragazze.
 
<< Uff, le ragazze, sempre a fare le oche >> pensò seccato mentre sentì un fastidioso formicolio al braccio << Urgh! Sembra che qui ci sia qualcosa di losco.  E forse loro già lo sanno >> pensò mentre osservò il mare.
 
<< Eh, però. Qualcuno qui fa palestra >> disse con fare ironico una voce femminile
 
Il ragazzo si voltò e dovette fare appello alla sua forza mentale per controllare eventuali impulsi adolescenziali. Alla vista delle ragazze in costume da bagno riuscì a limitarsi ad un fischio di ammirazione.
 
<< Vedo che il nostro accompagnatore sia eccitato >> disse Cecile mentre mise in bella mostra le sue qualità fisiche.
 
<< E da quando sarei diventato il vostro accompagnatore? >> rispose fingendo indifferenza
 
<< Allora sarai il nostro bodyguard per sguardi sospetti >> ribatté Nana << In particolare per Magi, ne avrà bisogno >>
 
<< Ragazze, ma non siete un po’ troppo cattive con lui? >> intervenne Magi nei confronti del ragazzo.
 
<< Lasciale parlare. Ma in parte hanno ragione. Di questi tempi la gente ha degli hobby decisamene discutibili quando si tratta di adocchiare le persone. Quindi lascia fare a me >> rispose Akira nei confronti di Magi per poi rivolgersi alle ragazze << Vedete di non farvi strane idee, voi altre >>
 
<< E da quando le abbiamo avute? >>  Rispose Lyna anche se le lo sguardo delle altre ragazze diceva tutt’altro << Comunque, visto che ti sei offerto volontario, ti affido la mia amica >>
 
Akira e Cecile, non sanno che Lyna e Magi sono sorelle. Per adattarla alla Culla si e deciso, in accordo con gli altri, di scambiarla per una amica di Lyna che abita nell’Area 2 e che sovente la veniva a trovare quando viveva con Tea.
 
<< Ehm, comunque… >> intervenne Nana << Ora che siamo tutti pronti, il mare ci attende >>       
 
E non se lo fecero ripetere due volte. Nonostante la folla il gruppo aveva a disposizione un punto poco frequentato e quindi potevano goderselo in tutta tranquillità. Per magi, un tale specchio d’acqua color smeraldo così immenso era roba da sogno, ammirando cose si estendeva a perdita d’occhio e godendosi la brezza salmastra scaturitasi.
 
<< Immagino che è la prima volta che vedi il mare. Che te ne pare? >> le domandò d’improvviso Lyna alle sue spalle
 
Cercando di non farsi sentire da Akira, che era in procinto di sfidare Cecile ad una gara di nuoto sotto provocazione di quest’ultima, Magi le rispose con fare eccitato:
 
<< Stupefacente! Bellissimo! E un peccato che su Daite non ci sia questa meraviglia. Ora come ora mi e venuta sete >>
 
<<  Ehm, a tal riguardo…. Ehi aspe… >> ma non fece in tempo a bloccarla che Magi era in procinto di bersi l’acqua, ignara della composizione salata. Risultato, sputò e tossì a morte
 
<< Coff coff…. È salatissima >>
 
<< Ti avevo avvertito >>
 
Nana, in lontananza osservò divertita la scena
 
<< Dal momento che sul loro pianeta natale, il mare non ce, non mi sorprende uhuh >> pensò comicamente
 
Superata la parentesi comica, iniziò il divertimento. Per Magi, l’impatto gelido non fu un problema  e rimase sorpresa che l’acqua di mare era più  leggera di quelle di una piscina o di un lago. Ignorando l’impatto inziale le due sorelle diedero prova a Nana delle loro abilità di nuotatrici immergendosi all’istante, segno del loro addestramento per i toni muscolari, ed esibendosi in una vera e propria gara di nuoto. Nana accettò la sfida e si unì alle loro gare dalle morte a galla alle gare di velocità e resistenza, battaglie con schizzi alle gare di apnea, e in tutti i casi Nana usciva sempre sconfitta, visto che le sorelle erano più veloci e forti e avevano una resistenza all’apnea a dir poco incredibile. Akira e Cecile non era da meno, non facendosi problemi a unirsi alle loro gare e, rivelatosi incredibilmente, più abile di Nana e Cecille ma, ovviamente, inferiore in abilità rispetto a Lyna e Magi. Quest’ultima rimase meravigliata dalle meraviglie oceaniche, con i pesci, le barriere coralline e tutto il resto.
 
Mentre il resto del gruppo era a prendersi il sole, Nana e Lyna, rimaste a mollo, stavano per raggiungerle ma la terrestre la bloccò
 
<< Mhh, che altro vuoi fare Nana? >>
 
<< Vorrei provare un cosa che ho sempre desiderato fare qui con te. Seguimi! >>
 
<< Perché ho un brutto presentimento? >> penso la Daitiana mentre s’immerse per seguirla.
 
Una volta sott’acqua, Nana afferrò Lyna per avvicinarla a se e…. finirono con l’esibirsi in un bacio subacqueo, manco fossero delle sirene. Lyna si domandò mentalmente se era un semplice gesto d’amore oppure voleva fare un ulteriore prova di apnea mentre, tutto sommato, si godeva beata il momento; ma alla fine la scarsa resistenza di Nana ebbe il sopravvento e riemersero in superficie, giusto per vedere Magi e Akira scacciare via due seccatori. Senza nemmeno preoccuparsi si avvicinarono con calma per domandare
 
<< Che e successo qui? Seccatori? >> domando Lyna mentre si avvicinò a Magi per vedere come stava ( e stava bene )
 
<< I soliti seccatori che puoi incontrare in spiaggia. Pensa che mi hanno pure chiamato fortunato possessore di un Harem >> rispose Akira seccato dal contrattempo
 
<< Effettivamente, la tua posizione e un po’ rassomigliante a tale contesto >> commentò ironica Cecile e Akira fece una smorfia per risposta
 
<< Sore…. Ehm volevo dire, Lyna; che cosa è un Harem? >> domandò perplessa Magi
 
<< Meglio che non tu non lo sappia >> risposero tutti in coro
 
La giornata terminò al volo e il gruppo, stremato ma felice ritornò nel bungalow. Ce solo un problema: vi era una sola vasca, seppur abbastanza grande da ospitare massimo 4 persone e, data la presenza di Akira, sarebbe stato problematico. Si decise quindi di fare a sorteggio e le prime ad entrare sarebbero state Lyna e Magi ( Akira, ovviamente, sarebbe stato l’ultimo, ma quest’ultimo non obiettò ). Una volta nella vasca le due sorelle potevano finalmente confidarsi i segreti della giornata.
 
<< Ahhhhh, che giornata. Non mi divertivo così da anni >> esclamò Magi mentre si godeva il bagno caldo
 
<< Hai proprio ragione. Decisamente nostalgico >> rispose Lyna
 
<< Mi piacerebbe tanto che alche gli altri fossero qui. Si divertirebbero un mondo >>
 
<< Gli altri… già >> sospiro Lyna mentre s’immaginò lei, Magi, Nana e pure Oak, insieme ai loro amici Daitiani proprio su quella stessa spiaggia, per poi ricacciare il pensiero in modo da evitare il magone.
 
<< Comunque >> riprese Lyna per cambiare argomento << non ho potuto fare a men di notare i tuoi risultati di allenamento. Immagino che ti hanno messo sotto >>
 
<< Non puoi immaginare. Pensa che una volta….. >> e andarono avanti così per minuti prima di dover cedere il turno della vasca.
 
Quella notte, mentre tutti dormivano, Lyna era andata in cucina per bere un po’ d’acqua per poi dare una sbirciata nel cielo notturno. Ma da fuori vide che non era l’unica in piedi.
 
<< Mhhh, ma è Akira. Chissà che cosa starà…. Ehi, un momento >> e alla chetichella andò in sua direzione mentre delle misteriose scariche elettriche nero pece avevano cominciato ad avvolgerlo.     

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Capitolo 43
*** Oscurità latente ***


8.

Oscurità Latente

 


Vedere elettricità di colore nero non è cosa da tutti i giorni, specialmente se essa scorre ed avvolge un ragazzo adolescente senza che essi ne risenta. Ma la cosa che più incuriosiva Lyna era il fatto che tale energia nera scaturiva da un’aura che lei percepiva e conosceva molto bene; l’aura di un artefatto.
 
<< Magnifico, un altro artefatto sconosciuto >> pensò Lyna in un misto di seccatura e inquietudine << solo che l’energia emanata mi mette a disagio >>.
 
Lyna dovette però interrompere il suo processo di elucubrazione perché Akira stava cominciando ad avere difficoltà a controllare la sua energia ma prima che Lyna decidesse d’intervenire, possibilmente alla chetichella, il ragazzo concentrò il suo potere in un gigantesco pugno che scaglio in mare, generando una grande esplosione d’acqua. Eventuali passanti l’avrebbero scambiata per un’onda.
 
<< Anf… anf…. Ancora non ci siamo >> disse il ragazzo con il fiatone << Devo farne di strada per controllare tale potere altrimenti…. So che sei li dietro, Takahashi >> e la ragazza, colta di sorpresa, si espose
 
<< Immagino che la tua sventurata parentela ti abbia dato una scomoda eredità, giusto? >>
 
<< Come se l’avessi voluta avere >> rispose il ragazzo evidentemente irato << e tutta colpa di questa specie di biglia. Toh, prendi se vuoi controllarla >> e, frugando dalla giacchetta, tirò fuori una sfera che lanciò a Lyna, che la prese al volo.
 
Ma una volta presa tale sfera, senza nemmeno volerlo, assunse la forma di Angel, come se qualcosa proveniente da tale sfera, avesse agito d’istinto. Tale sussulto venne avvertito fino al Bungalow dove Magi si svegliò di soprassalto cacciando un urlo che sveglio i presenti
 
<< Magi >> urlò Nana in sua direzione << Che sta succedendo? Hai avvertito qualcosa? >>
 
<< E spaventoso! Avverto una sensazione di contrasto, come se poli opposti si stessero incrociando. Mia sorella sta approcciandosi a qualcosa di pericoloso >> e la luce abbagliante proveniente dall’esterno le diede ragione.
 
Insieme a Cecile, le restanti ragazze del gruppo raggiunsero la spiaggia e videro il surreale spettacolo di Lyna, nelle vesti di Angel, che emanava una impressionante quantità di luce mentre teneva in mano la sfera datagli da Akira, che invece emanava energia oscura; tali forze sembravano scontrarsi in un duello senza vincitori. Il ragazzo era seduto a terra come impietrito dal fatto , non tanto dell’identità di Lyna, quanto piuttosto dal non riuscire a muoversi per il terrore.
 
<< E quell’artefatto oscuro la causa di tutto. Resisti sorella! >> urlò Magi mentre manipolo l’acqua del mare vicino per formare un proiettile che colpi l’artefatto facendolo cadere dalla mano di Lyna.
 
Una volta che la sfera finì a terra, lo scontro di forze sovrannaturali finì di colpo mentre Lyna cade a terra esanime.
 
<< Lyna >> urlò Cecile, fregandosene della rivelazione di parentela di Magi e Lyna, mentre corse verso quest’ultima e, poggiando la testa verso il petto, controllò se era ancora viva << Ha solo perso i sensi ma sta bene e respira >>
 
Nana invece si fiondò su Akira afferrandogli furiosamente il collo con l’intenzione di strangolarlo, caricando nel frattempo dei colpi energetici dall’altra mano
 
<< Sato, lo sapevo. Alla fin fine sei pur sempre feccia come i tuoi genitori. Sapevi in qualche modo dell’identità di Lyna e hai aspettato l’occasione giusta per ucciderla >>
 
Per tutta risposta Akira generò energia nera fino a manifestare delle mani giganti artigliate nelle sue con l’intento di attaccare
 
<< Io ho solo dato a lei quella maledetta sfera poiché mi aveva beccato perché era troppo curiosa e,u na volta tenuta in mano, lei e la sfera hanno fatto il resto. Ti avverto, Morinaga, che se hai in mente di ammazzarmi non mi farò problemi a reagire, e non scherzo >>
 
<< Nana >> intervenne Magi << Akira a ragione. Non e colpa sua quindi mollalo >>    
 
Seppur con una smorfia la ragazza lo lasciò andare.
 
<< Coff coff; ora ci capiamo >> esclamò il ragazzo pur continuando a tossire << però pretendo almeno cos’è questa storia che Lyna e Angel e che Magi e sua sorella >>
 
Ma prima che qualcuno potesse parlare per lui Magi sussulto all’improvviso e venne assalita da una fitta atroce da farla piegare a terra
 
<< AAAAAHHHHHH >>
 
<< Magi, che ti succede? >> urlò Cecile preoccupata mentre la prese a se per cercare di calmarla
 
<< Sta avvertendo qualcosa di parecchio negativo >> rispose Nana << è una specie di sesto senso utilizzato dalla sua razza per percepire intenti malvagi. Da che parte? >>
 
<< Anf anf… laggiù in direzione della spiaggia >> rispose la piccola Daitiana mentre a fatica si rimetteva in piedi
 
<< Molto bene. Cecile, Akira; voi state qui e tenete d’occhio Lyna. Magi, vieni con me >> e la piccola annui per poi seguirla
 
<< Eh no, io non me ne sto certo indietro >> urlò per tutta risposta Akira per poi seguirle
 
<< Un momen… >> fu il tentativo vano di Cecile di fermarlo ma lui era già lontano << Tsk, troppo tardi. Sto decisamente frequentando gente strana in questi ultimi tempi >> commentò subito dopo sottovoce mentre rimase con una Lyna svenuta.
 
Le ragazze arrivarono nella spiaggia e videro una scena da film di serie Z: una massiccia dose di persone come ipnotizzate che si stavano dirigendo in mare aperto.
 
<< Ma che cosa succede qui? >> disse una Magi esterrefatta
 
<< Non va bene. >> fu la risposta nervosa di Nana << Percepisco dosi di KILLER FISH. Ultimamente si erano verificati casi di tentati suicidi di massa nelle varie località turistiche. Per tale motivo e da tempo in corso un’indagine a manetta nelle varie forze dell’ordine. >>
 
<< Ne parliamo più tardi. Ora dobbiamo impedire che succeda qui una strage >>
 
<< In tal caso ci penso io >> rispose la voce di Akira di spalle.
 
Prima che potessero controbattere Akira generò la sua elettricità nera che sparse subito dopo in un flusso contro la popolazione facendo cadere a terra esanime. Lo spettacolo stupì Nana e Magi.
 
<< Nota, sono solo svenuti >> era la risposta del ragazzo.
 
In quel momento il mare ribollì. E uscì un gigantesco serpente marino meccanico color seppia ed era bello grande, lungo circa 20 piani, mentre nel suo muso troneggiava una figura umanoide con testa di cavallo e ali armato di armatura e che emanava un’aura gelida.
 
<< Tsk >> disse la figura << siete riusciti a farmi uscire allo scoperto >>
 
<< Proprio così. Hai abboccato al nostro amo, Pegas >> fu la risposta da spaccona di Nana
 
<< Pegas? >> esclamò Magi stupita << Non è uno dei tre Élite dell’agglomerato Ade? >>
 
<< E quindi ci hai pure buttato giù una strategia per farlo uscire fuori senza dire niente a nessuno? >> continuò Akira, da poco arrivato, e Nana annui soddisfatta
 
<< Impedire che le mie strategie andassero in porto; attaccare le fabbriche e costringermi alla fuga. Degno della figlia del capo delle forze dell’ordine. Ma non mi sarei mai aspettato di trovare nello stesso luogo anche il figlio di due nostri membri e una degli alieni fuggitivi. >>
 
<< Permettimi allora di ringraziarvi a dovere personalmente per “l’ospitalità” >> fu la risposta di Magi mentre assunse i suoi panni di Daitiana con un mini vortice idrico nella mano sinistra pronta a lanciare << ma prima ho una domanda da farvi, se non ti dispiace >>
 
<< Mmmf; se questo è il tuo ultimo desiderio, accetto >> disse con tono da falsa cordialità l’imminente nemico
 
<< Perché voi che siete abitanti di questo pianeta state provocando questi flagelli ai danni dei vostri simili? >>
 
<< Perché per l’appunto siamo abitanti del pianeta terra. Ti dico solo che questa culla non merita di esistere >> fu la risposta secca di Pegas
 
<< Affermazione piuttosto ipocrita…. Antimateria evoluta >>    
 
La calma nemica sparì in un attimo
 
<< Sei morta >> e lui attaccò insieme al suo serpente marino meccanico mediante dei raggi congelanti.
 
Senza pensarci due volte le ragazze tirarono fuori i loro artefatti e intonarono, con tonalità diverse, la formula di attivazione.
 
<< EEEEEEEEVVVOOOOOOKKEEEEEEEEEE >> e sbucarono fuori delle auree dalla forma, rispettivamente, di una fata violacea e un drago serpiforme azzurro che bloccarono i raggi e avvolsero le due ragazze mostrando le loro armature.
 
Nonostante la fiera delle sorprese, e dell’avere evitato di diventare un surgelato dall’attacco di poco fa, Akira non batté ciglio mentre si circondò della sua elettricità nera.
 
<< Ehi, Pony artico; per colpa vostra ho dovuto passare un anno infernale in prigione, per cui anch’io ho un conto in sospeso con voi >> urlò lui con tono di sfida
 
Il combattimento cominciò: Il serpente marino puntò in direzione dei ragazzi con l’intento di divorarli, ottenendo soltanto sabbia per aperitivo poiché avevano balzato in aria con tempismo.
 
<< Beh, direi che se vuoi scatenarti fai pure. Se riesci a portare risultati magari ti perdono >> disse Nana ad Akira
 
<< L’avrei fatto anche senza il premio Morinaga ma farò del mio meglio >>
 
<< A quel serpente ci penso io. >> intervenne Magi  << Voi pensate a Pegas. >>
 
<< Si prudente allora >> rispose Nana e i tre si lanciarono all’assalto.
 
In lontananza Cecile osservò gli effetti dello scontro mentre buttava ogni tanto uno sguardo su Lyna in caso si fosse ripresa ma proprio in quel momento lei si riprese.
 
<< Ah, Takahashi >> esclamò lei sorpresa << Ti senti meglio? >>
 
<< Mhhhh…. Più o meno. Che e successo? >> rispose lei mentre rimise in funzione i sensi
 
<< Parecchie vicissitudini ma siamo in emergenza: Akira, Magi, di cui mi devi delle spiegazioni, e Nana stanno combattendo >>
 
<< Perché chiedi dopo a tua madre che io e Ma… >> ma subito dopo comprese la parte relativa al combattimento << Un attimo; combattimento? E contro chi? >>
 
Lontano da loro il combattimento infuriava: Il serpente meccanico era molto veloce nonostante la mole e tentò più volte di divorare Magi, ma la velocità di lei gli complicò le cose. Peccato che la Daitiana non poteva avvicinarsi al mare e concentrarsi per manipolare forme acquatiche più grandi  poiché dovette evitare eventuali colpi di coda che la distraevano. Mentre quindi dovette rimanere sulla difensiva con attacchi più piccoli quali lame, vortici, e mosse di piccolo calibro, il serpentone mantenne l’offensiva con morsi, raggi elettrici e glaciali e colpi di coda capaci di generare onde anomale. Magi aveva libertà d’espressione con il mare, sfruttando tra l’altro le onde nemiche, evocando di tutto da colonne, onde di risposta e animali d’acqua che però gli fecero poco o nulla.
 
Pegas, invece, aveva poteri di ghiaccio e evocò con essa stallatiti a mo’ di frecce e raggi congelanti e d’ovunque i suoi attacchi colpivano tutto si congelava all’istante, mare incluso. Ma ogni attacco veniva respinto da Akira, che poteva generare anch’egli parecchie forme con la corrente nera quali arti giganti, proiettili e amenità assortite.
 
Magi e il serpentone lottarono alla pari, ma alla fine il nemico generò, con un violento impatto di coda, un’onda di tsunami che Magi bloccò con un’onda evocata a sua volta che entrarono violentemente in collisione. Il serpentone scavalcò il muro d’acqua cogliendola di sorpresa e fece partire dalla bocca un gigantesco fulmine che colpì Magi in pieno e la fece finire nella costa rocciosa che crollò all’impatto.
 
Nel frattempo Akira e Nana lottarono furiosamente contro Pegas spostando il duello in mare aperto, e riuscirono ad avvicinarsi con una strategia, con Nana che respingeva con le pistole i colpi di ghiaccio e permettendo ad Akira di spuntargli un’ala con un fendente di energia elettrica resa tagliente da un movimento di braccio dopo aver evitato una presa congelante in pieno volto. Subito dopo Nana volò sopra il nemico e con un colpo di laser fisso gli tagliò l’altra ala.
 
<< Urgh. Come avete osato tagliarmi le ali? >> esclamò Pegas furioso <>
 
<< Non mi piace >> disse Akira nervoso
 
Pegas si mise a distanza ed evoco una sorta di cerchio runico dalla quale parti un colossale raggio celeste scuro che congelò il mare nel raggio di tiro.
 
<< E TI PAREVA. MORINAGA, METTITI DIETRO DI ME >> Urlò Akira
 
 Decidendo di fidarsi della sua scelta, Nana si mise dietro ad Akira. Quest’ultimo si concentro e fece scorrere la corrente nera in entrambe la braccia. Nel momento in cui il raggio congelante di Pegas era vicino, il ragazzo distese d’improvviso le braccia e fuoriuscirono due gigantesche mani che bloccarono l’attacco avversario, generando nebbia all’impatto.
 
Poco lontano Magi si stava riprendendo dal colpo di prima, peccato che il nemico non aspettava i suoi comodi e stava preparando un altro colpo che puntualmente scagliò. Magi non poteva reagire poiché ancora intontita e stava per subire l’attacco ma all’ultimo istante una figura dai lunghi capelli biondi, tunica bianca si frappose tra i contendenti e tagliò il raggio elettrico con la spada di luce. Lyna emerse dalle scintille generatosi della fenditura con fare fiero e risoluto, ma anche furioso nel vedere sua sorella in pericolo. Approfittando della distrazione avversaria, Magi riuscì a riprendersi e evoco un tornado con l’acqua oceanica che circondò il serpente che venne immediatamente trascinato dalla corrente.
 
<< SORELLA, ADESSO >> urlò Magi
 
<< CON IMMENSO PIACERE >> rispose lei e, alla velocità della luce, fece a pezzi il mulinello con il serpente al suo interno a suon di fendenti. Il vortice, insieme alla sua preda, esplose.
 
Magi avrebbe voluto correre ad abbracciarla ma non era il momento
 
<< Sorella, Nana e Akira sono in difficoltà >> urlò lei
 
La sorella annui di tutta risposta e si lanciò nella fonte del gelo artico che aveva da poco cominciato a formarsi a causa del mega raggio congelante di Pegas. Il confronto tra quest’ultimo, Nana e Akira era un punto di stallo, peccato che le forze del ragazzo erano in cedimento,
 
<< Urgh… sono al limite >>
 
<< Se solo potessi mirare e distrarlo per permettergli di annullare la tecnica >> disse Nana preoccupata
 
<< Eheheh >> fu la risata di superbia di Pegas << Ormai sei giunto al limite. Così impari a tarparmi le ali >>
 
<< In tal caso non ho altra scelta. Ehi Morinaga. Quello che sta succedendo non deve essere mostrato in giro >>
 
Detto questo Akira, nonostante lo sforzo di reggere l’attacco, si concentrò e fece per dire qualcosa che Lyna, che si stava avvicinando, aveva avvertito nonostante la distanza.
 
<< Questa sensazione…. e peggio di quella avvertita in precedenza. Non sarà mica che…. Akira, NON FARLO >>
 
Troppo tardi; Akira recitò l’intonazione:
 
<< EEEEEVVVVOOOOOOKKKKEEEEEEEE >>
 
Il tutto durò poche frazioni di secondi: Intorno ad Akira nacque l’oscurità più totale che assunse una forma di pugno più compatta e spaventosamente articolata che parò il raggio congelante di Pegas e partì su di lui a tutta velocità colpendolo in pieno e annullando il raggio. Nana si spostò di lato e, unite le pistole in un fucile, centrò in pieno Pegas al petto ma per poco mancò il cuore. E prima che lui potesse contrattaccare Lyna spuntò all’improvviso dietro di lui.
 
<< Castigo >> sussurrò lei inquietantemente prima di tagliarlo in due verticalmente con la spada.
 
Pegas, lentamente si divise in due e, dalla disgustosa apertura, Lyna vide per un attimo Akira de-trasformarsi da un armatura che la fece rabbrividire. Era completamente nera, con striature violacee, con mani bianche corazzate e con piedi placcati in oro. Il casco si presentò nero con occhi rosso sangue e con delle corna sopra la testa con dietro dei capelli bianchi e appuntiti. E per concludere due gigantesche ali angeliche di colore nero pece che sembravano più quelle di un corvo spuntavano dalla schiena.
 
<< Vargas >>
 
Concluso il combattimento tutti i presenti si radunarono in un'altra spiaggia, in quanto la precedente era occupata da curiosi e forze dell’ordine.
 
<< Sorella >> urlò Magi mentre abbracciò sua sorella << Grazie al cielo >>
 
<< Dovrei dire la stessa cosa di te e per tutti voi >> fu la risposta di Lyna << Peccato che… >>
 
E lo sguardo di tutte si spostò verso uno svenuto, ma ancora vivo, Akira che teneva in mano una sfera nero pece che emetteva una lieve aura oscura.
 
<< Certo che un potere del genere, per giunta in mano sua… >> disse Cecile compiaciuta ma Lyna la zittì
 
<< Un potere che non dovrebbe avere e che non dovrebbe nemmeno esistere >> fu la gelida risposta della Daitiana per poi continuare << Nana, chiama tuo padre e mandagli una pattuglia privata. Dobbiamo vedere chiaro come mai lui ce l’ha >>
 
<< Non so cosa ti riferisci Lyna, ma una cosa e sicura >> esclamò Nana mentre metteva mano al cellulare << Stanotte l’agglomerato Ade ha subito un duro ulteriore colpo >>  e mentre stava per avviare la conversazione pensò tra se << Inoltre, a questa velocità il nostro obbiettivo di porvi fine entro l’anno sarà presto compiuto >>

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Capitolo 44
*** Un motivo per tacere ***


8.

Un motivo per tacere


Era passata una settimana dal combattimento contro Pegas all’area 10; cosa che costrinse tutti i partecipanti a concludere prematuramente le loro vacanze. Cecille decise di rimanere per un po’ con sua madre Mikoto mentre Akira d’allora era tenuto sotto osservazione all’area legge ancora svenuto. Tornate a casa Lyna, Nana e Magi furono ben presto vinte dalla noia, complice il fatto che non avevano più avuto notizie di Akira e del suo artefatto.
 
Si decise che si sarebbero ritrovati tutti insieme ad una speciale fiera estiva che si teneva nel settore 2.
 
La sera prima, Magi era sveglia per colpa del caldo ed era a bere un bicchier d’acqua per poi ritrovarsi ad ammirare poco dopo il panorama cittadino di notte.
 
<< Ti godi il panorama? >> fu l’improvvisa domanda di Nana alle sue spalle
 
Voltatasi di spalle vide Nana. E, poco vestita com’era, la piccola poteva capire cosa attraeva di lei sua sorella.
 
<< Già; tutto così diverso. Queste luci, questa tecnologia, le cose di ogni giorno e di come ce una vita anche di notte. Tutta un’altra cosa rispetto a Daite >>
 
<< Fammi indovinare >> intervenne la Daitiana << Cielo stellato a perdita d’occhio con le luci delle stelle che si rinfrangono sui laghi, silenzio di tomba, panorama che richiama i medioevi o mondi che non sfigurerebbero in un romanzo fantasy. Mio padre amava raccontarmi del suo pianeta; e io che credevo che fossero favole >>
 
<< E quando hai saputo che non lo erano? >>
 
<< Circa quando ho saputo che io non ero umana per metà, quando Altair si attivò per la prima volta. Trascorsi un’intera settimana in ospedale per le energie sciupate. >>
 
<< Presumo che poi ti sei addestrata come una matta. >>
 
<< Voi invece direttamente nei templi, giusto? >>
 
<<  Nel grande tempio di Daite per la precisione, che e stata anche la nostra casa. Io e mia sorella venivamo da un paese molto povero che un giorno venne decimato da una carestia, così come i nostri genitori. Fu allora che venimmo salvate da Miito, colei che divenne la nostra tutrice e che ci offrì proprio li un tetto. Quando poi affrontammo l’antimateria abbiamo conosciuto coloro che divennero i nostri amici. Miito e stata una figura materna davvero speciale per noi, in particolare per Lyna, mentre i nostri amici sono stati la nostra famiglia. Ma deduco che lei te lo abbia già raccontato. >>
 
<< Esattamente; che avventura la vostra. Ma voglio che tu mi risponda sinceramente a questa domanda >> e il volto da felice divenne freddo e serio << Tu e Oak eravate pienamente consapevoli che non sareste potuti tornare più indietro quando vi siete avventurati, vero? >>
 
A tale domanda, anche il volto di Magi divenne cupo, così come la sua risposta
 
<< Si, e forse sto cominciando a pentirmene; complice Oak che ancora non si e ripreso. Poi ce anche la questione di quel ragazzo, Akira, e questa organizzazione criminale. Per non parlare tutto quello che mia sorella ha dovuto passare. >>
 
Prima che Magi potesse oscurarsi ulteriormente Nana decise di fare un azzardo, e per farlo doveva contare sulla sua collaborazione
 
<< Se ci fosse il modo di tornare a casa, tu lo seguiresti? >>
 
Tale domanda sconvolse non poco la giovane Daitiana che rispose senza riflettere
 
<< Se esistesse il modo di tornare? Se ci fosse sarebbe magnifico! E mia sorella dovrà essere la prima a saperlo >>
 
Nana, udita la risposta, si avvicinò a lei
 
<< A tal riguardo…. >> e le sussurrò all’orecchio il suo piano
 
Magi, udito che esiste il metodo per tornare a casa, cominciò a lacrimare per la felicità.
 
<< E magnifico. Vado subito a… >> ed era subito in procinto di andare a passo spedito ad avvisare Lyna ma Nana la prese decisa per il braccio bloccandola
 
<< Non deve saperlo! >>
 
<< Ma perché? Sa saprà che potremmo tornare a casa la prossima Primavera sarà al settimo cielo per la felicità >>
 
<<  Non possiamo >> fu la risposa gelida di Nana << Anche se non sembra lei è profondamente disgustata di questo mondo. Anche tu l’avrai notato in questi periodi con tutto quello che noi, e un pochino anche tu, abbiamo passato. Io e gli altri, inclusi i nostri compagni di scuola siamo l’unica cosa che le legano qui. Ed è per questo motivo che si sforza per combattere >>
 
<< Comincio a capire >> proseguì Magi che aveva intuito il ragionamento di Nana << Se scoprirà che ce ne possiamo andare, perderà la voglia di combattere e lascerà questo pianeta a qualunque mercé >>
 
<< Esattamente. Ed e per questo che dobbiamo occuparci dell’agglomerato Ade entro la data dell’annuncio del varo, possibilmente entro la fine dell’anno >> dopo di che prese le mani di Nana << Puoi non dire nulla a tua sorella fino d’allora? So che e egoistico, ma te lo chiedo per favore >>
 
Magi dovette riflettere ma alla fine comunicò la sua decisione
 
<< E va bene, manterrò il segreto. Ma ti avviso che l’idea di dover mentire a mia sorella mi fa inorridire.  Non le ho mai mentito in vita mia è questa è la prima volta. Non farmene pentire >>
 
Nel frattempo nell’Area Legge, Akira riprese i sensi
 
<< Urgh…. Dove mi trovo? L’ultima cosa che mi ricordo era che stavo combattendo insieme contro quel verme dell’Agglomerato Ade  >>
 
<< Dunque è così che si chiamano quei guastafeste? >> Fu la voce la domanda posta da una voce di ragazzo al suo fianco.
 
Akira, di scatto, si voltò e si ritrovò un ragazzo con capelli verdi-ricci e gli occhi completamente gialli senza iride.
 
<< E già che ci siamo potresti spiegarmi dove ci troviamo? >> continuò quel ragazzo
 
<< Prima vorrei sapere come ti chiami >> gli domandò Akira con la guardia alzata
 
<< Hai ragione. Le buone maniere prima di tutto >> e, schiaritosi la gola, si presentò << Mi chiamo Oak >>
 
Note dell’autore:
Scusatemi se non ho scritto in questo periodo ma ho avuto gli esami. Ora che sono, per ora, libero, vedrò di tornare a pubblicare a ritmo costante. Continuate a seguirmi e arrivederci al 

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Capitolo 45
*** Epilogo vol.4: chi si risente ***


Epilogo

Chi si risente



Finalmente arrivò il giorno della fiera organizzata nel Settore 2. I primi arrivati erano Junko e Natsuki seguiti a ruota da Cecille e discutevano delle loro vacanze.
 
<< …e fu così che Lyna tagliò in due il nemico >>
 
<< Attaccarvi durante le vacanze, per giunta in un’Area popolata. Quei maledetti ce la stanno mettendo proprio tutta per rovinarci la vita >> esclamò nervoso Natsuki
 
<< L’importante e che tutti stiano bene. Certo però che Akira dotato di poteri scatenerà un bel polverone >> continuò Junko
 
<< Abbiamo tra l’altro un tempo limite entro la fine dell’anno prima del varo della nave. >>
 
<< Nave? >> domandò Cecille << che intendete dire? >>
 
Fu Natsuki a rispondere:
 
<< Ne hanno parlato i miei genitori, che hanno esperienza nella flotta di navi di esplorazione. Verso la fine dell’anno vareranno una nuova nave e si dice che possieda qualcosa di diverso rispetto alle altre. Tutto quello che so e che fa parte di un “Progetto Lilium” o che so io >>
 
<< Tornando al discorso di Pegas… >> intervenne Junko << Ora che è stato annientato, abbiamo arrestato tutti i suoi collaboratori e distrutto le loro fabbriche di KILLER FISH. Tuttavia nessuno e disposto a parlare sulla posizione della loro base quindi non abbiamo fatto molti passi avanti. >>
 
<< Quindi l’unica alternativa e catturare almeno Dora e costringerlo a parlare. Anche a costo di ricorrere alla tortura se necessario. >>
 
<< Rimandiamo la discussione a più tardi >> disse Cecille << Sono arrivate >>
 
In lontananza arrivarono Lyna, Magi e Nana tutte e tre abbigliate di Yukata
<< Eccoci qua >> esordì Nana in tono raggiante << Perdonate il ritardo ma ho avuto difficoltà per aiutarle ad indossare gli abiti >>
 
<< Ti prego, non farmelo ricordare. Sono quasi morta strozzata a causa della fibbia per stringermi l’abito >> esclamò Lyna con fare disperato << E pensare che ci sono venuta qui tutti gli anni ma proprio non riesco ad abituarmici >>
 
<< Con questi sandali poi si fa fatica a camminare >> continuò Magi << Sono quasi caduta per ben 10 volte venendo qui >>
 
Gli altri tre ragazzi non riuscirono a trattenersi dal ridere fregandosene degli sguardi di nervoso delle due Daitiane.
 
<< Su su >> intervenne Junko << Buttiamoci i dispiaceri alle spalle e pensiamo a divertirci >>
 
Il clima era tiepido, e nella zona c’erano svariate bancarelle, dal tiro al bersaglio, al zucchero filato, maschere ecc., ovviamente con fuochi artificiali conclusivi. Magiru era stupefatta da quella nuova atmosfera così misteriosa e affascinante.
 
<< Ahhhh, bellissimo. Guarda quanta roba. Da dove possiamo cominciare? >> esclamò
 
<< Vediamo un po’. Potremo andare al tiro al bersaglio >>
 
<< Interessante >> disse Lyna in tono di sfida << Direi che è l’occasione adatta per stabilire chi tra di noi e la migliore tiratrice >>
 
Il risultato? Fu Nana ad arrivare al 1° posto mentre Lyna si accontentò del 2°. E nonostante tutto tutti effettuarono punteggi impressionanti. Mentre Lyna e Magi girarono per le bancherelle, Junko e Natsuki presero Nana in disparte.
 
<< Nana: come procedono i lavori della nave? >> domandò Natsuki serio
 
<< Come fai a saperlo? >> domandò di risposta Nana << Centrano i tuoi genitori? >>
 
<< Esatto. Infatti partiremo anche io e Junko >>
 
<< Siete sicuri? Non è un viaggio facile dove dovremo andare. Ma per caso sapete della destinazione? >>
 
<<  Ancora nulla. Ma immagino che la conosci vero? Dove si va? >>
 
<< Top secret ragazzi. E per le buone ragioni. A tempo debito saprete tutto quanto >>
 
<< Uhhhh, non sto più nella pelle >> disse Junko tutta eccitata
 
La fiera prosegui tranquilla e alla fine arrivarono  i fuochi artificiali. Tutti rimasero ipnotizzati dall spettacolo in particolare Magi che per la prima volta poteva vedere qualcosa di così spettacolare. Lyna e Nana, sedute l’una accanto all’altra, intrecciarono istintivamente la mani.
 
<< Chissà se anche Tea li starà vedendo, ovunque si trovi >> pensò commossa la Daitiana mentre una lacrima le scese dagli occhi ripensando alle fiere passate in sua compagnia.
 
Salutati gli amici e tornati a casa, Nana ricevette una telefonata da suo padre
 
<< Ehi papà, che novità ci porti? >>
 
<< Lyna e Magi sono con te? >> e la figlia annui << Metti il vivavoce allora >>   
 
Le due Daitiane arrivarono appena chiamate
 
<< Beh, che ce? >> domandò Lyna al telefono
 
<< Spero che almeno voi vi siate divertite altrimenti mi offendo >> fu la risposta di una voce rude ma familiare alle loro orecchie
 
<< Ma…. è Akira >> esclamo felice Magi
 
<< Esattamente. Mi spiace di avervi fatto preoccupare e per avervi rovinato le vacanze >>
 
<< Nah… niente affatto >> gli rispose Nana << Basta solo che la prossima volta offri tutto tu per riscattarti >>
 
<< Nei tuoi sogni forse >> sbottò il ragazzo in tutta risposta << Comunque con me ce una persona che vorrebbe parlare con Magi >>
 
<< Davvero? E chi sarebbe? >> domandò quest’ultima curiosa
 
Nessun risposta per i primi 10 secondi
 
<< Mhhh… ma siamo sicuri che d’avvero qualcuno vorrebbe… >>
 
<< Ah… devo parlare qui giusto? >> fu l’improvvisa domanda data da una seconda voce maschile
 
Nana rimase sorpresa dal fatto che ci fosse qualcuno oltre ad Akira
 
<< Ehi, Akira; da quando ti sei fatto un amico? >> e poi si rivolse alle ragazze << Voi che ne pen…? >>
 
Da quando quell’altra voce si palesò Lyna e Magi erano rimaste paralizzate, con tanto di lacrime che cominciarono a rigare il volto della più piccola.
 
<< O… o …. Oa… >> tentò di dire in preda alle balbuzie e alla fine dovette urlare ad alta voce << OAK!! >>
 
<< Oak? Quell’Oak? >> pensò stupita Nana a sentire quel nome
 
<< Ehi ma… Magi? Sei tu Magi? >> domandò Oak al telefono
 
<< SI SONO IO. STAI BENE? DOVE TI TROVI? >> domandò Magi a bruciapelo in preda all’eccitazione
 
<< Dovrei dirti la stessa domanda. Si può sapere dove ci troviamo? >> domandò Oak a sua volta
 
Fu Lyna a rispondere
 
<< Ti trovi in un…. Nah aspetta che veniamo noi da te e ti spiegheremo tutto a tempo debito >>
 
<< Ehm… e tu chi saresti? >>
 
<< In effetti non mi ha mai sentito parlare >> pensò Lyna ironicamente mentre si schiarì la voce << Questo ti dirà qualcosa allora: LA LA? >>
 
Ora era dall’altro lato della cornetta che si si levò un verso di stupore
 
<< Ehi Takahashi >> fu la reazione comica di Akira mentre rideva << Che cos’era quel verso? Ehi amico; ne sai qualco…? >>
 
<< Lule >> esclamò il giovane Daitiano sotto shock << Sei veramente tu? Non sono impazzito vero? >>
 
<< No no, sciocchino >> rispose la ragazza con tono ilare << Sei sano come n pesce, quindi il fatto che io stia parlando come niente non è la tua immaginazione >>
 
<< In tal caso allora…. >> riprese Oak mentre cominciò a singhiozzare << Sono felice. State bene tutte e due. Non vedo l’ora  di rivedervi appena mi faranno uscire  >>
 
<< Ok ok… riprendi fiato ragazzo >> lo interruppe la voce di Yoshi << Se avete fretta di fare rimpatriata aspettate domani perché ora è un orario un po’ complicato. Domani, che avete ancora le vacanze a disposizione, vi darò il pass per entrare all’area legge. >>
 
<< E giusto per dirlo…. >> continuò Oak << …ho dell’informazioni da condividere in merito a questo “Agglomerato Ade” che state combattendo >>
 
<< Informazioni hai detto? >> le domandò Lyna
 
<< Intendi dire che sai qualcosa riguardo a loro come ubicazioni e affini? >> continuò Nana
 
<< Il tuo papà ha detto “Attendete domani”, sbaglio? >> intervenne Akira
 
<< Ha ragione >> disse Lyna a Nana << Domani ce tutto il tempo >>
 
<< In tal caso Koji… >> concluse Magi << Io e mia sorella non vediamo l’ora che sia domani >>
 
<< Vale anche per me >> fu l’ultima risposta del giovane Daitiano
 
Riattaccato il telefono le tre ragazze erano tutte un sorriso
 
<< E adesso chi dorme più? >> disse Nana in preda all’eccitazione
 
<< Lo so io cosa fare >> intervenne Lyna << Scateniamoci >>
 
<< In che senso scusa? >> domandò Magi con fare curioso quanto preoccupato a causa degli sguardi lievemente malvagi delle ragazze più grandi
 
Non aveva ancora previsto che entro pochi minuti sarebbe finita dritta nella definizione di “baldoria”
 

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