We Can Be Hero

di AlekHiwatari14
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***



Capitolo 1

Eroi... 
Una categoria a cui molti aspirano, ma solo in pochi riescono nel loro intento.
Quirk...
Una parola, un significato ben preciso.
Per la società chi non ne ha uno, non ha diritto di esistere e viene emarginato. 
Il quirk non è altro che l'unicità di una persona, quella dote o superpotere che altri non hanno. Viene sviluppato fino all'età di 4 anni, ma ciò cambia radicalmente chi ne viene in possesso. C'è chi si monta la testa, chi diventa più aperto ed euforico, chi si chiude in se stesso e poi c'è chi si fonde nell'egoismo assoluto. Shou Aizawa è uno di quelli che dopo aver compreso il suo quirk ha iniziato a chiudersi pian piano a riccio. Ha capelli neri e corti con ciuffo laterale destro, occhi neri come il padre e un fisico che ricorda vagamente EraserHead da giovane, con l'unica differenza che ha un piercing sul sopracciglio sinistro.



Annullamento Tattile, quirk simile al padre, ma con un'unica eccezione. Lui usa il tocco per annullare i quirk altrui. Peccato che quella stessa condizione lo ha reso molto insicuro. Nessuno prenderebbe amicizia con una persona come lui, in grado di annullare chiunque. Nessuno tranne lui, Yasuo Sakamoto, amico d'infanzia del ragazzo.
Eccolo lì con quei suoi occhi neri nascosti da quegli occhiali da vista e capelli color corvino lisci e corti aggiustati come il suo più grande idolo Ingenium. Aspira a diventare un eroe a causa sua, sente che può farcela con quel suo quirk che all'apparenza sembra inutile.
Si siede al banco sentendo la campanella delle lezioni che suona. Il professore di matematica non tarda a presentarsi in classe, portando sotto al braccio la cartellina con i compiti in classe corretti. Sembra una semplice giornata di lezione, ma nessuno di loro sa ancora cosa li aspetta.
"Ragazzi, anche questa volta ci sono stati tanti bassi e pochi alti. Ovviamente consegnerò il primo compito all'alunno che si è distinto più di tutti." Annuncia l'insegnante per poi continuare con orgoglio tenendo quel compito tra le mani:"Sakamoto, vieni qui. Il solito 100, complimenti."
Yasuo, sentendosi chiamare, si alza e si avvicina alla cattedra educatamente con aria molto sicura. Prende il compito, tornandosene al suo posto con un sorrisetto beffardo. 
Shou, che è seduto nel banco dietro, allunga il corpo verso di lui, vedendo le risposte esatte del compagno e mormorando: "Mi chiedo che senso abbia fargli fare i compiti quando ha punteggio pieno in tutte le materie..."
Sentendo quelle parole, il compagno alza lo sguardo verso l'insegnante, attivando il suo quirk. I suoi occhi neri diventano di un bagliore rosso. Chiude gli occhi e con un sorriso si rivolge al ragazzo: "Guarda che non ti è andata male. Un 75 credo tu l'abbia preso." 
"Huh?" Farfuglia il bruno, sentendo successivamente il docente chiamarlo:"Aizawa?"
"Ehm, si...?" Risponde il ragazzo timidamente, alzandosi in piedi avvicinandosi alla cattedra, mentre l'insegnante rivela: "75. Non è un granché, ma stai migliorando." 

Deluso, il ragazzo torna al suo posto per controllare gli errori, quando i due bulli della classe prendono di mira Sakamoto. Costoro sono Yuseshi Barisu e Ryuuga Konami.
Il primo è distinguibile a causa del suo quirk di serpente che comprende il viso tipico dei serpenti, ha capelli corti e castani e occhi gialli con pupille allungate verticalmente, mentre il secondo ha capelli rossi aggiustati all'insù con una bandana nera sulla fronte, occhi gialli e vivaci e fisico leggermente scolpito. 


I due guardano con sguardo odioso il povero ragazzo, per poi iniziare a commentare.
"Quel secchione di merda ha preso un altro 100. Tsk!" Batte Ryuuga indignato e venendo appoggiato dal compagno: "E' un imbroglione! E' tutto merito del suo quirk!"
"Dovrebbe imparare a stare al suo posto."
"Si, Konami! Facciamogliela pagare!" Esclama un altro ragazzo, introducendosi. Quel qualcuno è Yoshi Fuji. Ragazzo alquanto robusto, senza un capello in testa e con degli occhiali da sole sparati in faccia. Usa il suo quirk, facendo sorridere i due compagni che si guardano in faccia soddisfatti. Infatti, questo quirk, ha la particolarità di produrre palline di caccole appiccicose dalle narici in quantità industriale, le carica sulle dita e le lancia contro il bersaglio, ovvero Sakamoto, che però essendo applicato ad usare il suo quirk per anticipare i voti, comprende ciò che sta succedendo e li anticipa. Senza neanche voltarsi pone un libro a protezione della sua nuca, libro rivestito da una copertura in plastica. Dopo aver bloccato le 30 caccole lanciate a raffica dal ragazzo, rimuove la pellicola protettiva, ritrovandosi il libro senza alcuna sporcizia. 
"Fuji? Sei scarso!" Afferma Yuseshi, tirando fuori la sua lingua a sonagli, quando Ryuuga inizia ad escogitare un piano:"E se...?"
"Cos'hai in mente, Konami?" Chiede il ragazzo con la testa di serpente, mentre il rosso continua a fissare in modo per nulla rassicurante il ragazzo.
La scena di certo non passa inosservata agli occhi di Aizawa, che pensa in mente sua: "L'hanno ripreso di mira... di nuovo..."
Trascorse le ore di lezione, arriva l'ora della pausa pranzo e mentre Shou se ne sta a mangiare il suo bento in classe, Sakamoto si alza per andare in bagno.
Non appena esce dall'aula, i bulli si alzano comandati da Ryuuga, cominciando ad inseguirlo.
"Konami ha qualcosa in mente... forse dovrei...?" Si domanda il ragazzo per poi guardare il suo bento. Shou è indeciso sul da farsi, così dopo un po' si alza essendo in ansia per ciò che sta succedendo, decidendo di controllare la situazione. Intanto, Sakamoto va in bagno per fare i suoi bisogni, quando i due bulli entrano con un secchio enorme pieno d'acqua.
"Ehi, Sakamoto!" Sbraita Konami, seguito da Yuseshi:"Beccati questo cento!"
Con questo lanciano l'acqua all'interno del gabinetto dove è presente il ragazzo, mentre il rosso gli urla contro:"Così impari ad usare il tuo quirk del cazzo!"
Poi, ridendosela, i due si allontanano proprio mentre Shou si trova così a camminare nei corridoi di quella scuola media. Preoccupato, il ragazzo entra nel bagno, notando il secchio svuotato e lasciato a terra. Ci vuole un istante per realizzare l'accaduto.
"Yasuo, hai bisogno che ti porti la tuta?" Gli chiede, ma sente solo strani rumori dall'altro lato.
"Yasuo, stai bene?" Chiama lui, sentendo da li dentro si sente solo un:"Ohi, ohi!"
La porta si apre facendosi trovare dall'amico riparato da un grosso ombrellone nero. Il ragazzo infatti ha previsto nuovamente l'azione dei bulli, mettendo a segno una contromossa più che valida per poi rivelare, aggiustandosi gli occhiali:"Ogni tanto il mio quirk si rende utile a qualcosa."
"Sei sempre il solito..." Brontola lui, vedendolo chiudere quell'ombrello.
"Che vuoi? Mica è colpa mia se mi hanno fatto nascere con il quirk dell'intuizione?"
"No, ma ti metti sempre nei guai." Commenta lui, avendo come risposta dal compagno:"E tu sei sempre lì pronto ad usare il tuo quirk per difendermi."
"Lo sai che poi se la prendono anche con me."
"Oh, avanti, Shou!" Afferma lui, mettendogli una mano sulla spalla e continuare:"Tu hai un quirk fenomenale. Non immagino cosa potresti combinare con quel quirk se solo lo migliorassi un po'. Sei troppo riflessivo."
"Riflessivo io? Tsk... l'ultima volta che ho aiutato qualcuno mi sono ritrovato nell'immondizia." Ricorda lui demoralizzato, mentre il compagno continua:"Avanti, usciamo! Voglio proprio vedere che faccia fanno quei tre."
I due escono dal bagno, vedendo i bulli lì fuori a chiacchierare tra loro della bravata appena fatta, ma la loro risata  si ferma non appena vedono uscire dalla porta il buon Sakamoto asciutto e con l'ombrello ancora aperto a protezione della testa. 
"Eh?!"
"Ma cosa?"
"Da dove esce fuori quell'ombrello?" Si chiedono i ragazzi, quando Yasuo replica:"Awase è stato abbastanza gentile da costruirmene uno. Se fossi in voi, mi riparerei. Potrebbe piovere da un momento all'altro."
Con questo li sorpassa andando in classe, ma i tre vogliono fargliela pagare, soprattutto Yuseshi e Yoshi che si alzano le maniche per andare a picchiare il ragazzo, diversamente da Ryuuga che comprende la realtà della situazione, standosene appoggiato al muro e coprendosi la testa con il cappuccio della felpa che ha sotto la divisa. Infatti, Sakamoto ha usato la sua intuizione. Lo ha visto dai suoi occhi e vede distintamente le tubature che si trovano sul soffitto esattamente sulle loro teste cedere di punto in bianco, facendo cadere acqua sui loro corpi e inzuppandoli completamente, tranne a Konami che riesce ad evitare l'impatto.
"Maledetto Sakamoto, questa ce la paghi!" Le grida dei due si fanno sentire e sentendo quelle parole, Yasuo prende dalla tasca un foglietto, aprendolo e scrivendoci sopra: "Siamo arrivati al 720esimo 'Questa ce la paghi!', vediamo se entro fine anno riesco ad arrivare a mille."
"Cos'è? La collezione dei Pokémon?" Prende in giro Aizawa, facendolo sorridere e rispondere:"Più o meno."
Presto le lezioni giungono a termine e un pensiero tormenta la mente di Shou, ovvero quale scuola scegliere. Preoccupato e ansioso, il ragazzo si ritrova ad entrare a casa sentendo l'odore del ramen invaderlo.
"Shou, bentornato." Dice la madre, avvicinandosi a lui.
Yame Hakamata, sorella di Tsunagu Hakamata, conosciuto anche come Best Jeanist ed eroe nella top ten. Capelli argentei, lisci e lunghi e occhi acquamarina, fisico snello ed equilibrato. Il suo quirk è il blocco materiale.
"Papà non è ancora tornato?" Domanda il ragazzo, togliendosi le scarpe.
"No, papà è ancora con tua sorella."
"Ah... la vipera..." Sospira lui, non avendo un buon rapporto con la ragazza poiché si dimostra fin troppo appiccicata a lui.
"Lo sai che tua sorella ti vuole bene."
"Si, ma mi mette in ridicolo." Continua lui, quando la madre nota il foglio che il ragazzo ha tra le mani e non può far a meno di chiedere: "Cos'è quel foglio?"
"Nulla... solamente la scelta della scuola."
"Andrai anche tu alla Yuei come tua sorella?"
Cala il silenzio a quella domanda. Il ragazzo continua a guardare perplesso quel foglio con la scelta che vorrebbe fare, ma si sente terribilmente insicuro e cerca di domandare con voce fioca:"Mamma... secondo te sono valido come eroe?"
"Certo che sei valido." Ribatte la donna, vedendolo posare il foglio sul tavolo, mentre lui si sente più indeciso che mai.
"Secondo me nemmeno si renderanno conto del mio quirk. Insomma..." Si guarda le mani perplesso per poi svelare le sue insicurezze:"Chi vuoi che si accorga di qualcuno che ha l'annullamento con il tocco? Hanno i robot se non sbaglio come esame, no?"
Yame si avvicina a lui. Mette una mano sulla spalla, per poi rassicurarlo:"Tesoro, tu lo sai vero che se entri lì è come referenziato, no? Papà sta ancora lavorando e non ci metterà nulla a referenziarti e farti fare l'esame insieme a quelli privilegiati."
"Però... è veramente giusto?"
"Te lo meriti, tesoro." Dice lei con un sorriso rassicurante, quando poi si sente la porta di aprirsi.
"Sono tornato." E' la voce del padre e l'argentea non tarda ad andargli incontro:"Bentornato, Shota."
L'aspetto di quell'uomo è totalmente diverso. Non ha più il solito aspetto trasandato, ma è ben curato con i capelli corti. Ha i segni di quel che sono stati gli anni di carriera. Non ha l'occhio destro ed è coperto da una protesi proprio come il piede che fortunatamente non dà molto all'occhio.


"Dov'è Rin? Non mangia oggi con noi?" Domanda l'argentea, avendo come risposta:"No, è andata a casa. A quanto pare suo marito è tornato dall'ospedale."
"Beh, quella missione lo ha debilitato un bel po'."
"Già, non immagini come stava a scuola. Era peggio di un cane da presa."
"Quello l'ha preso da te, no?" Ride lei, mentre Shota si avvicina al figlio, scompigliandogli i capelli e allontanandosi da lui per andarsi a sedere.
"Shou, vieni a mangiare che è quasi pronto."
"Si, mamma." Risponde il ragazzo, andando verso la cucina e inseguendo i genitori, ma si blocca per un istante. Si volta verso quella carta a pensare:"Farò la cosa giusta a presentarmi alla Yuei oppure dovrei rinunciare?"
Si mette una mano dietro al collo per poi sospirare e andarsi a sedere, ignaro che anche altri come lui sono intenzionati a fare quell'esame alla Yuei e completamente all'oscuro di ciò che l'attende l'indomani.
Nel frattempo, in una stanza vuota con solo un tavolino fatto di legno, vi è una ragazza seduta sulle ginocchia. Ha gli occhi chiusi ed è lì, in quel silenzio per meditare, quando viene interrotta da qualcuno che la chiama per nome:"Yuki?"
La ragazza apre gli occhi, mostrando quel suo color azzurro. Ha capelli bicolori lunghi e lisci, destra di colore rosso e sinistra di colore bianco, colori opposti e uguali a quelli del padre, Todoroki Shouto, la persona che l'ha chiamata. Nulla è cambiato in lui, nonostante abbia i suoi 34 anni, a parte quei capelli leggermente cresciuti e la ricrescita della barba che si vede leggera affiorargli sul mento. Infatti, quella ragazza non è altro che sua figlia, Yuki Todoroki.
"Si, padre?" Dice la ragazza, voltandosi verso di lui e notando il foglio che il bicolore ha tra le mani.
"Non devi iscriverti a quella scuola se non vuoi." 
La ragazza comprende il motivo di quella decisione. Ha scritto Yuei e alla Yuei andrà. Ha fatto una promessa e non intende romperla. Prende un respiro e rivela:"Ho già deciso. Seguirò la volontà di nonno Enji."
"Non sei costretta a farlo."
"Lo so, ma è ciò che voglio, papà."
"Non devi farti condizionare da lui." Continua Shouto, mettendole una mano sulla testa e scompigliandole quei lunghi capelli che ha.


Il destino è incerto e non sa ancora che fare, ma di certo vuole seguire la sua strada e suo padre non la fermerà.

 
***

Angolo Personaggi:

Qui troverete tutti i nuovi personaggi incontrati nel capitolo.



Yasuo Sakamoto (M) Nato il 30 Marzo, quirk intuizione (può prevedere mosse e anticipare l'avversario con il suo quirk, spesso lo usa per sfuggire ai bulli) Ha capelli neri corti e occhi scuri con tanto di occhiali. Ha un carattere elegante e riesce a farla franca facilmente. Adora leggere. Il suo eroe preferito è Ingenium.

Shou Aizawa (M) Nato il 24 Luglio, quirk annullamento tattile (diversamente dal padre si attiva con il tocco verso l'altro quirk ed è in grado di annullare temporaneamente anche un quirk mutato) Ha capelli neri e corti con ciuffo laterale, occhi neri come il padre. Ha un piercing sul sopracciglio sinistro. Carattere timido e chiuso, ma anche molto calmo. Riesce ad essere più aperto con le persone che conosce ed è molto riflessivo. Odia le risse e usa il suo quirk spesso per questo. Diversamente dal padre non è trasandato, ma adora mettersi in ghingheri. Detesta il pelo degli animali poichè li ritiene antigienici.

Ryuuga Konami (M) Nato il 16 Dicembre, quirk drago (può trasformarsi in drago e perdere totalmente il controllo di sé, ma può anche controllare il suo quirk usando solo fiamme o trasformando qualche parte del suo corpo in quella di un drago) Ha capelli rossi all'in su con bandana sulla fronte, occhi gialli e fisico scolpito. Carattere acido e poco socievole, incline a prendere di mira coloro che ritiene esseri viscidi. Ha una passione per i draghi.

Yuseshi Barisu (M) Nato il 7 Dicembre, quirk serpente. Ha la testa di un serpente proprio come la madre Habuko, capelli corti e castani e occhi gialli con pupille allungate verticalmente. Carattere meschino e scherzoso attaccabrighe. Ama i serpenti. (Bullo delle medie e amico di Ryuuga)

Ren Awase (M) Nato il 20 Settembre, quirk creazione. Ha capelli neri e occhi scuri. Il suo aspetto ricorda Yaoyorozu al maschile. Carattere gentile e disponibile ad aiutare chiunque. Aspira ad aiutare chiunque ed ha un debole per le ragazze più grandi. Ama saldare e riparare oggetti vari.

Yoshi Fuji (M) Nato il 5 Gennaio, quirk caccole. Pelato e con gli occhiali da sole, robusto. Carattere pessimo, ma diventa un angelo davanti al sesso femminile. Ammira il temperamento di Ryuuga pensando che possa essere il prossimo eroe numero uno. (Bullo delle medie)

Yuki Todoroki (F) Nata il 3 Aprile, quirk gelo (il suo quirk è talmente forte che, usato al massimo, può bruciare e sprigionare un fuoco simile a quello dello zio Touya). Ha i capelli del padre e gli occhi azzurri. Carattere riservato e composto. Ama stare in famiglia, soprattutto con il nonno. E' una fan di Endeavor.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Passano i giorni e tutto sembra trascorrere con monotonia. Le ansie e le perplessità crescono dentro Shou, essendo sempre più insicuro sulla scelta che ha fatto, ovvero andare alla Yuei. Ma non ha più tempo per ripensarci! E' già fuori la scuola per fare l'esame di ammissione, ma i cancelli sono ancora chiusi e dovrà attendere che aprano per iniziare con le prove d'esame. Da lontano qualcuno lo nota. E' un ragazzo della sua stessa età. Ha capelli argentei corti con un po' di frangetta che ricordano il taglio di capelli di Suneater proprio come quelle orecchie a punta che ha, gli occhi sono  acquamarina e il tutto lo rende di bell'aspetto se non fosse per dei cerotti che ha sul volto e coprono le cicatrici degli allenamenti più duri fatti con i suoi genitori.



Senza esitare il ragazzo si avvicina ad Aizawa, salutandolo: "Ciao zio."
Il bruno si volta, vedendolo ed essendo un po' confuso del paradosso, ma lo riconosce. E' Kai Amajiki, il figlio di sua sorella Rin.
"Kai, che ci fai qui?" Domanda meravigliato e lui non tarda a rispondere, mettendosi una mano dietro alla nuca: "Sono qui per gli esami alla Yuei."
"Referenziato?"
"No, normale. Il nonno ti ha referenziato?" Comprende l'argenteo, facendolo sospirare un: "Già."
"Pare che quest'anno sia più dura degli anni scorsi."
"Il tuo quirk è sicuramente migliore del mio, quindi brillerai."
"Non ne sono sicuro, ma grazie del supporto, zio..." Mormora lui incerto, quando poi il bruno gli chiede: "E quei cerotti?" 
"Mamma ci ha dato sotto con gli allenamenti. Lo sai che è esigente e vuole prepararmi per il meglio." 
"Ah... Lo immaginavo." Mormora lui, demoralizzato e sapendo i modi brutali della sorella. D'un tratto si sente suonare la campanella insieme all'apertura dei cancelli con Yamada Hizashi che annuncia: "Coloro che devono tenere l'esame di ammissione, vadano a destra che li raggiungerò a breve, per i referenziati a sinistra, vi esaminerà Ectoplasm."
Dopo un breve respiro, l'argenteo si volta verso il bruno dicendogli: "In bocca al lupo per l'esame, zio Shou." 
"Ehm... si, anche a te." Mormora lui, vedendolo allontanarsi per poi pensare in mente sua: "Ancora mi chiedo come ho fatto a diventare zio a 2 mesi..." 
Intanto qualche ora prima, esattamente alle sette del mattino, si sente una sveglia suonare. Una ragazza allunga il suo braccio, spegnendola. Non passano neppure cinque secondi, che la ragazza si alza dal letto, si veste e poi si piazza davanti allo specchio mostrando il suo volto e la sua forma. Capelli lunghi e neri, una terza di seno e gli arti superiori a forma di molla, occhi scuri tendenti al nero. Lei non è altro che Jun Shinkawa che si schiaffeggia la faccia da sola per svegliarsi ed incitare: "Oggi è il giorno! Oggi dimostrerò chi sono!"
Uscita dalla sua stanza, la molleggina, sta per scendere le scale per andare in cucina, quando si accorge di aver dimenticato di mettere i pantaloni. Torna indietro e infila quelle sue gambe quasi normali e non a molla nei pantaloni a tuta. Già, perché le sue gambe all'apparenza sono normali, ma allo stesso tempo sono incredibilmente elastiche e capaci di generare il classico effetto a molla.
Finalmente pronta, passa davanti alla camera del fratello, ma la trova già vuota, pensando: "Jin è già sceso a fare colazione?"
Scende le scale e arriva in cucina, per poi salutare tutti. "Buongiorno papà, buongiorno mamma!" Poi, con un sorriso, guarda il tavolo e nota il solo padre seduto, mentre la madre è ai fornelli.
"Buongiorno tesoro!" Esclama Aoi, vedendo la figlia scendere e dargli un bacio sulla guancia, mentre la madre Toru avverte: "La colazione è pronta!"
"Sei tesa per oggi? Come ti senti?" Le chiede il padre, ma lei rimane in silenzio, sedendosi e fissando il vuoto stracolma di preoccupazioni, quando sente un urlo nell'orecchio sinistro sfondarle il timpano: "Buongiornooooo sorellina!"
È Jin, il suo fratello gemello invisibile, che era lì fin da quando la sorella ha messo piede in cucina. Jun, nervosamente, si mette le mani alle orecchie gridando: "Mannaggia a te, Jin! Mi freghi sempre! Potresti evitare di gridare di prima mattina, altrimenti mi romperai i timpani o mi farai venire un attacco di cuore a furia di prendermi d'assalto."
"Che vuoi, cara sorellina?! Non è colpa mia se sono un maestro dell'occultamento, proprio come papà!" Risponde fiero e orgoglioso il ragazzo, quando Hagakure mette il vassoio con la colazione davanti alla figlia, che vedendo il cibo inizia ad avere la nausea a causa del nervosismo: "Non ho fame. Non ho voglia di mangiare!".
Aoi la fissa e le raccomanda: "E invece devi nutrirti e metterti in forze. L'esame di ammissione alla Yuei non si affronta a stomaco vuoto. Io mi rimpinzai a dovere prima di sostenerlo!".
"Già! E poi perché tutto questo nervosismo? Ti sei allenata con papà, no? Guarda, Jin. Lui non si fa tanti problemi come te." Appoggia Toru, avendo il sostegno del caro Molleggino: "Sono sicuro che passerai senza problemi!"
La ragazza riacquista il buon umore e inizia a mangiare la sua colazione, mentre Jin allunga il piatto verso la madre: "Ancora!"
La invisibile lo guarda in malo modo: "No, a te basta! Anche se sei invisibile, mi sono accorta che hai messo su un po' di peso. Basta mangiare e vai a finire di prepararti!"
Il ragazzo si demoralizza, guardando male la madre: "Ok mamma, ma non sono grasso. Ho messo su solo un paio di chili. Il resto sono tutti muscoli."
"Si, ma ti sentirai male se mangi troppo!" Continua a commentare la madre, facendo ridere Aoi: "Beh, quei chili in più ti aiuteranno contro i robot della prova d'esame! Tanto è sempre la stessa storia... robot da abbattere, più ne abbattete e meglio è. Quando arriva quello grosso, scappate o salvate le persone. Facile, no?"
"E se quest'anno non fosse così?" Interrompe una voce, avvicinandosi al tavolo. A pronunciare quelle parole è il primogenito di Aoi, Keigo Shinkawa. Il ragazzo, nonostante sia figlio di Aoi e Toru, è la copia esatta di Hawks, compreso il quirk delle ali, se non fosse per i lineamenti del volto che ricordano quelli del padre. Il ragazzo-alato sbadiglia e prende posto, mentre i gemelli salutano a coro: "Buongiorno fratellone!"
"Ciao figliolo, buongiorno. Cosa intendi dire?" Inizia a chiedere preoccupato Molleggino e il figlio non tarda a rispondere: "Che a scuola c'è un certo fermento. A quanto pare le cose saranno diverse. Hanno intenzione di diminuire il numero di iscritti e il preside ha autorizzato la cosa a partire dall'anno in corso. Quindi le selezioni saranno più drastiche rispetto all'anno scorso, almeno così hanno detto."
"Detto chi?!"
"La professoressa Aizawa. "Rivela lui, ma Aoi, dopo averlo guardato con serietà per un istante, inizia a sghignazzare: "Naaaa! Sono sicuro che è tutta una trovata di quella mattacchiona di Rin a spargere in giro la voce. Solita tattica alla Aizawa. Menzogna logica. Lo avrà fatto per far impegnare i partecipanti." 
Con questa rassicurazione, Jin e Jun fanno un respiro di sollievo, quando il padre continua: "Comunque si sta facendo tardi. Sbrigatevi che vi accompagno alla Yuei e poi devo correre in agenzia che oggi ho tanto lavoro da fare!"
"E devo sbrigarmi anche io, altrimenti vostro padre si troverà in difficoltà con tutte le scartoffie che dovrà controllare oggi. Però fai con calma! Accompagna i ragazzi, ci penso io ad aprire l'agenzia investigativa." Tranquillizza Hagakure, facendo sorridere suo marito: "D'accordo allora! Tra dieci minuti vi voglio tutti e due in auto, sbrigatevi!"
"Si papà!" Gridano in coro i gemelli, mentre il padre si appresta ad uscire. Keigo guarda i genitori con sguardo perplesso, mentre brontola: "Ma se l'agenzia la teniamo all'ultimo piano della nostra casa..."
Nel frattempo in un'altra zona, qualche minuto prima dell'apertura dei cancelli, qualcuno sta dando i numeri e non poco.
"Papà! Papà! Alzati! E' tardi!" Si sente il grido di una ragazza, insieme alle corse avanti e indietro per la casa.
"Eh?!" Farfuglia un Bakugou di ormai 34 anni. Ha sempre il suo solito aspetto, se non fosse per quel po' di barbetta leggera sul viso e quel pizzetto biondo con tanto di baffetti sottili. Si sveglia stralunato, alzando il busto e guardando la ragazza che sta facendo casino. Bionda con capelli lunghi e scompigliati simile a Bakugou, ma legati da una coda alta con un fiocco nero, occhi della stessa tinta del biondino. Si direbbe che sia la copia spiaccicata di Katsuki al femminile. Non è altro che sua figlia Kasumi che inizia a dare i numeri ancora di più.
"Devo andare a fare l'esame! Mi devi accompagnare!"



Sentendo quelle parole, il biondino guarda l'orologio vedendo che mancano giusto dieci minuti prima dell'inizio dell'esame e iniziando a sbraitare come un fossennato: "Porca puttana, Kasumi! Non potevi dirmelo ieri?!"
Si alza velocemente, vestendosi velocemente, mentre la biondina rivela: "Pensavo che mamma te l'avesse detto."
"Ma io non sono tua madre!"
"Hai ragione, ma sei mio padre, quindi alza il culo e accompagnami."
"Fanculo, brutta stronza!" Brontola lui, andando verso il bagno per lavarsi i denti, ma lei continua: "Papà! Che fai? Perderò l'esame! Me lo sento! Me lo sento!"
"E vabbene! Muovi il culo e andiamo!" Continua lui, rimandando la sua azione e andando a mettersi le scarpe per poi accompagnare la ragazza, ma di certo non si aspetta ciò che succede una volta arrivati in auto. Lui mette in moto il veicolo, andando verso la Yuei, quando Kasumi si agita: "Papà, ma dove vai?! Dobbiamo andare a prendere Sora!"
"Cooosa?!" Sbraita lui frenando la macchina e girando il volante per poi fare un testacoda per mettere il piede sull'accelleratore e andare nella direzione opposta.
In men che non si dica, il biondino si ritrova con l'auto fuori all'abitazione dell'amica di sua figlia, ma lei  non è ancora giù.
"Quanto ci mette?!"
"Ha detto che sta scendendo. Calmati, papà. Non c'è bisogno di andare di fretta."
"EH?! Ma se mi hai fatto scendere senza nemmeno lavarmi, brutta stronza! Adesso non c'è bisogno di andare di fretta?! E l'esame?!"
"Può aspettare." Ribatte lei, lasciandolo pietrificato, quando poi la ragazza vede l'amica uscire di casa ed esclama: "Eccola lì!"
La ragazza corre verso l'auto più veloce che può, ma la somiglia con Deku è enorme. Ha i capelli lunghi e mossi di quel colore verde, lentigini sul viso e gli occhi verdi. Infatti, quella ragazza, non è altro che la figlia di Midoriya e Uraraka, Sora Midoriya, motivo per il quale Bakugou non è per nulla contento della presenza di quella ragazza e del rapporto amichevole che le due hanno. Differentemente da lui e Deku, le due si considerano quasi sorelle. 


"Scusate il ritardo." Si scusa Sora, entrando nell'auto dove c'è la sua amica Kasumi che, dopo essersi salutata con la compagna tranquillamente, si gira verso il padre e ricomincia a gridare e ad andare di fretta: "Papà! Papà! Muovi! Altrimenti facciamo tardi!"
"Non rompere le palle!" Urla lui, mettendo in moto l'auto e andando verso la Yuei, mentre lei continua: "Vai più veloce, altrimenti salteremo l'esame!"
"Potevamo evitare di venirla a prendere! Almeno adesso già stavi li fuori!"
"Ma papà, dobbiamo fare l'esame insieme. Che senso aveva abbandonarla? E poi ci eravamo messe d'accordo ieri."
"Si, ma a me l'hai detto solo stamattina che stavi facendo tardi e dovevo accompagnarti!" Dice lui ad alta voce, ma lei lo mette al suo posto: "Quante storie. L'importante è arrivare lì, quindi spingi il pedale e sta zitto!"
"Zitto a me?! Crepa, bastarda!"
"Ti voglio bene anche io, papà." Replica Kasumi, arrivando fuori scuola, ma non sono gli unici. Anche Jin e Jun sono arrivati fuori all'istituto. Scendono dall'auto, con il padre che abbassa il finestrino e gli dà le ultime raccomandazioni: "Ragazzi, mi raccomando. Siate voi stessi, usate al meglio le vostre unicità e vedrete che andrà tutto bene. Vostro fratello lo scorso anno superò senza problemi l'esame, lo stesso sarà per voi! Buona fortuna!"
I due salutano il padre e attraversano i cancelli, con l'emozione nelle vene.
"Ci siamo, finalmente. Manca poco e diventeremo studenti del prestigioso Yuei!" Dice con fermezza Jin, mentre Jun è molto turbata e fa notare:"S-si, ma mi tremano le gambe..."
"Coraggio. Ti sei allenata con papà che ti ha insegnato alcune delle sue tecniche. La mamma più che qualche consiglio, non mi ha dato altro." 
Poi, vedendola fin troppo tesa, la prende per mano facendole un sorriso e incitare: "Avanti, andiamo!"
Fratello e sorella si incamminano mano a mano, quando qualcuno nella fretta, si scontra con uno dei gemelli.
"Ehi!" Grida Jin, sentendosi buttare per aria.
"Scusa, non ti avevo visto." Commenta la ragazza che si volta mostrando la sua identità. Non è altro che Yuki, la figlia di Todoroki.
"Tsk... La solita battuta idiota."
"Referenziati a sinistra ed esami di ammissione a destra. Ripeto, referenziati a sinistra ed esami di ammissione a destra! Come on!" Si sente il grido di Present Mic dare l'annuncio.
"Tsk... ecco i referenziati!" Commenta l'invisibile, mentre la ragazza brontola: "Papà ha provato ad avere referenze, ma gli hanno detto di no. Ci tocca fare l'esame come tutti gli altri."
"Mi chiedo chi conoscono per essere referenziati..." Poi, proprio mentre parlano, i due notano una faccia conosciuta incamminarsi verso l'edificio d'esame.
"Ehi Jin, ma quello non è Kai Amajiki?" Fa notare la ragazza, ma il ragazzo dice senza nemmeno guardare: "Tsk, ma figurati! Suo padre è un eroe di top ten, sua madre è nella Yuei. Sarà sicuramente referenziato quell..."
Ma si blocca, vedendo che effettivamente è proprio l'argenteo: "Ma si, è lui! Non lo vediamo da quando la madre venne a trovare papà all'inaugurazione dell'agenzia."
"Sembra cresciuto parecchio..." Nota la ragazza e lui continua: "Ora ci divertiamo!"
"Che vuoi fare?"
"Silenzio! Guarda e impara!" Afferma il fratello, deciso a mettere in atto la sua pazzia.
L'invisibile si avvicina lentamente al figlio di Rin, per poi gridare: "BUH!" 
La povera vittima si spaventa, per poi girarsi e non vedere nessuno e iniziare a chiedere: "Chi è stato?!"
Jun si avvicina, tenendo tra le mani la tuta del fratello: "È quell'idiota di mio fratello, Jin Shinkawa. Mi scuso per lui. Io sono sono Jun Shinkawa, siamo i figli di Aoi Shinkawa e Toru Hagakure. Ci siamo all'agenzia di mio padre, ricordi?"
Kai però si allontana dai due, incurvando le spalle e brontolando: "Non si fanno questi scherzi, soprattutto nel giorno d'esame..."
Jin inizia a vestirsi, per poi dirgli: "Dai! Non fare così! Era per sdrammatizzare!"
Vedendo quella scena al quanto imbarazzante, il ragazzo mette la fronte contro al muro, tremando come una foglia e farfugliare: "Sdrammatizzare... certo... nemmeno vi conosco..."
Peccato che i due non sentono quelle parole e Jun inizia a chiedere: "Piuttosto invece, come mai sei qui? Pensavo che uno come te fosse un referenziato."
"Per farla breve, la mamma ha detto che devo fare l'esame come gli altri e papà era d'accordo..." Confessa l'argenteo, quando la ragazza invita: "Beh, visto che stiamo sulla stessa barca, ti vai di entrare con noi?"
"V-va bene, però..."
"Però cosa?"
"Tienimi lontano da tuo fratello. N-non voglio altri scherzi! Già ho la tensione e l'ansia addosso che stanno prendendo il sopravvento. La mamma ha detto che devo restare calmo... ma non ci riesco... sento lo stomaco sottosopra, l'ansia a mille e il cuore che batte all'impazzata. Mi sa che a momenti vomiterò tutto quello che ho mangiato fino ad ora." Confessa lui, ma lei tranquillizza: "Tranquillo! Probabilmente se ne sarà andato da quel gruppetto di ragazze che parlano tra di loro, sarà sicuramente lì a spiarle."
Jin, infatti, sta per avvicinarsi alle ragazze, quando queste vengono attratte dall'arrivo di un ragazzo. È alto, bello, con un viso angelico e i capelli scuri con riflessi fucsia. È Momoru Mineta, figlio di Minoru, che è totalmente diverso dal padre e soprattutto, a differenza sua, riscuote successo tra le ragazze. 


"Ehi, chi è quel ragazzo?" Iniziano a chiedersi le ragazze, andandogli vicino, ma lui reagisce in maniera inaspettata: "Scusate, potreste scansarvi? Ho un esame da fare e non vorrei distrazioni."
Sorpassa le ragazze, mostrandosi molto educato ed elegante, ma loro iniziano a piangere per essere state respinte. Vedendo quella reazione, l'invisibile gli si para davanti: "Ehi tu, come osi trattare così quelle belle signorine?"
"Eh? Chi parla?" Dice il ragazzo, voltandosi verso Jin che si presenta: "Sono davanti a te! Sono Jin Shinkawa, il ragazzo invisibile!"
"Ah, e allora se sei invisibile, fammi un piacere. Non intralciarmi e statti zitto. Ho la tensione a mille per l'esame."
"Chiedi subito scusa!" Esclama l'invisibile, confondendo il ragazzo che ribatte: "E per cosa? Non ho fatto nulla. Anzi, sono quasi del tutto sicuro che quelle si faranno bocciare in massa..."
Quelle parole dette con tranquillità e senza malizia irritano il ragazzo che inizia a fissarlo con aria di sfida, ma Momoru prende un respiro e decide di entrare nell'istituto e lasciarlo perdere.
"Tsk! Chi si crede di essere quello?"
"Mineta, Mineta, Mineta... ma certo! In classe di mamma e papà c'era un Mineta. Forse, vista l'età, quello sarà suo figlio..." Ipotizza Jun, avvicinandosi al fratello con Kai che ricorda: "Si, anche mamma dovrebbe conoscerlo."
"Secondo me è un figlio di putt..." 
"Jin!" Grida la sorella interrompendolo e facendolo dire: "Ehm... nobildonna."
"Io sto per entrare, venite?" Avverte l'argenteo.
Così, i tre entrano nell'edificio, ingrari che una figura dai capelli argentei ha assistito alla scena da lontano: "Bene, ci sono anche i figli di molleggino. La cosa si fa interessante!".
"Che intenzioni hai?" Chiede Ectoplasm, guardando la donna che sembra molto agguerrita.
"Dobbiamo mettere in atto il piano di Nezu, no? Meno studenti e migliori reclute. Quest'anno si preannuncia interessante. Tu pensa ai referenziati, ci penserò io a loro." Afferma la donna misteriosa con un sorriso, pronta a mettercela tutta per dare filo da torcere a quei ragazzi.
***

Angolo Personaggi:

Qui troverete tutti i nuovi personaggi incontrati nel capitolo.

Kai Amajiki (M) Nato il 19 Settembre, quirk riproduzione temporale (può riprodurre il cibo assimilato e con lo stesso rallentare o bloccare qualcuno) Ha capelli argentei corti con lo stesso taglio del padre e occhi acquamarina, orecchie a punta. Ha carattere chiuso, timido e riservato, ma riesce ad aprirsi dopo un po' diventando quasi insopportabile per le sue battutine. Con l'altro sesso non ci sa fare e se è sotto pressione cerca conforto nel muro o, se nei paraggi, dalla madre risultando anche abbastanza mammone. Ama i videogames.

Jin Shinkawa (M) Nato il 13 Febbraio, quirk invisibilità. Alto quanto la sorella ovvero 1,75 cm. Sfrutta la sua invisibilità per spiare le ragazze ed è molto aperto, scherzoso e vivace. Ama il suo quirk perché gli permette di spiare le ragazze, ma lo odia perché vorrebbe una relazione, ma nessuna si mette con un ragazzo invisibile. È protettivo nei confronti della sorella e causa danni a chi le si avvicina troppo. È meno portato nello studio, ma è molto forte in combattimento e sa sfruttare bene il quirk. 

Jun Shinkawa (F) Nata il 13 Febbraio, quirk molle. Capelli lunghi e mori, occhi neri, fisico atletico e terza di seno. A differenza del padre, ha le molle soltanto al posto delle braccia, mentre le gambe sono normali, ma elasticizzate. Sta sempre sulla difensiva quando un ragazzo la approccia e non si apre verso nessuno, solo che con suo fratello o quelle del suo sesso. È più intelligente del fratello nello studio, ma meno forte in combattimento. 

Keigo Shinkawa (M) Nato il 1 Agosto, quirk ali (come Hawks) Ha capelli biondi ed è la copia di Aoi per quanto riguarda il volto. Ha le ali come Hawks. È un ragazzo molto serio che vuole diventare a tutti i costi l'eroe numero 1 al mondo e vuole diventare più forte di Hawks, perché lo scambiano per il figlio del vero Keigo e questo a lui dà fastidio. Purtroppo non riesce a volare per troppo tempo inizialmente e sarà un limite questo (più in là imparerà a volare come si deve). Non ha nulla né del quirk di Aoi, né di quello di Toru.

Kasumi Bakugou (F) Nata il 17 Aprile, quirk fascino (Come quello di Camie) Ha l'aspetto di una bulla. Al primo impatto fa tremare chiunque proprio come faceva il padre, ma diversamente da lui è molto socievole, esuberante e amichevole simile alla madre Camie. Per nulla incline al bullismo. Il suo aspetto ricorda molto il padre con l'unica differenza che ha i capelli lunghi e legati da un fiocco. La sua migliore amica è Midoriya. Ama trascinare suo padre a fare shopping con lei.

Sora Midoriya (F) Nata il 6 Gennaio, quirk gravità (come quello della madre) Ha capelli verdi e lunghi con dettagli molto simili al padre. A primo impatto sempre molto timida, ma in realtà ha un carattere solare e spesso si perde a pensare parlando da sola con se stessa. Adora il mochi e uscire con la sua migliore amica Kasumi. 

Momoru Mineta (M) Nato il 11 Aprile, quirk palline gelatinose(come il padre). Ha capelli viola ed è di bell'aspetto, diversamente dal padre è di bell'aspetto e molto alto (1,80 cm) e le ragazze gli girano intorno, ma lui sembra non apprezzare la cosa. Carattere calmo e gentile, affascina chiunque con il suo carisma. Crede nell'amore e detesta le persone troppo civettuole, cosa che fa pensare a tutti che detesti la compagnia femminile. Ama il ramen ed è un cuoco provetto.



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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



Capitolo 3


L'esame di ammissione sta per avere inizio ed esattamente come gli altri anni ad illustrare il tutto è Present Mic.
"Well! Signori e signore, YEAH! Benvenuti all'esame di ammissione della YUUUUUUEEEEEEI!" Grida l'impavido Yamada, facendosi guardare male da Kasumi che domanda alla compagna Sora seduta accanto: "Fa sempre così?"
"Mi sa di si."
"Quest'anno le cose si metteranno in modo totalmente diverso dagli altri anni. Le sezioni di esaminazione sono state dimezzate da quattro a tre e voi giovincelli avrete trenta minuti di tempo per finire la prova e avere un minimo di sessanta punti. I punti sono accumulati dai robot, quindi... LET'S GO!"
Così le sezioni vengono assegnate e i due gemelli comprendono che li hanno divisi, Jin nella A e Jun nella B. Si salutano e si dividono per andare alle loro postazioni.
Jin arriva nella location del luogo d'esame per poi guardarsi attorno. Tutto sembra tranquillo, ma è stato già avvertito dal padre su quello che accadrà. Infatti, non appena suona la sirena d'inizio esame e aprono i cancelli della sezione, i robot iniziano a manifestarsi e ad attaccare tuti i presenti. "Bene, lo show ha inizio!" Commenta l'invisibile, che subito si scaglia contro i robot ricordando le parole della madre proprio mentre ci sta dando dentro con l'esame. Quelle parole che gli ricordano: "Figliolo, vuoi sapere io come ho superato l'esame? Semplice, i robot non potevano localizzarmi e ne ho abbattuti tanti senza problemi!"
Jin ha una carica incredibile e inizia a mettere fuori uso nemici su nemici, colpendo le loro giunture e gli altri punti deboli. In meno di 5 minuti è già arrivato ad abbatterne una ventina, quando davanti a sé si para uno dei robot da tre punti.
"Ah, questo mi darà tanti punti, meglio metterlo subito KO!" Si dice, ma proprio mentre si sta per avvicinare alla preda, nota che il robot diventa incapace nel muoversi, per poi inciampare e cadere, distruggendosi in più pezzi. L'invisibile si blocca di colpo gridando un: "Eh?!"
L'incredibile polverone alzato non fa vedere chi sia colui che lo ha abbattuto e lui non può non chiedersi: "Che diamine è successo?"
Ma presto la risposta si palesa davanti ai suoi occhi. È stato Momoru Mineta ad abbattere il robot e aggiudicarsi i tre punti, grazie al suo quirk ereditato dal padre, cosa che non va giù all'invisibile che incomincia ad infierire: "Ehi, farabutto! Quello era il mio robot!"
Il ragazzo si volta verso l'invisibile, ma a causa del polverone alzato e del quirk del ragazzo, non comprende: "Chi parla? Non vedo nessuno! Forse sarà stato il vento..."
Si sta per allontanare, quando Jin si infuria e ribatte: "Sai benissimo chi sono, stronzo! Hai preso il mio robot!"
"Il tuo robot? Non mi risulta ci fosse scritto qualcosa sopra e poi stiamo sulla stessa barca. Devo accumulare punti e non posso perdere tempo a parlare con te." Replica il ragazzo per poi dirigersi verso un altro robot e intenzionato a superare l'esame, ma quel gesto fa incavolare l'invisibile: "Ehi! Dove scappi?! Vieni qui! Ora ti faccio vedere io, brutto idiota!"
Nel frattempo, nella sezione B invece, Jun si trova in difficoltà contro i robot a causa della sua costituzione abbastanza debole.
"Cinquanta Smaaaaash!" Grida, dando pugni a raffica, ma anche se la ragazza riesce ad abbattere il robot, prova dolore alle mani nel colpirlo. 
"Dannazione... Non solo non riesco ancora a padroneggiare i Cento Smash di papà, ma questi robot sono durissimi. Non so quanto durerò ancora..." Farfuglia tra sé, guardandosi le mani arrossate dai colpi dati, momento di distrazione che potrebbe esserle fatale. Infatti, alle sue spalle, uno dei robot la attacca. Jun spicca un salto utilizzando le sue gambe elastiche, ma non basta, perché il robot la tiene a portata di tiro e sta per colpire. 
"Per me è la fine..." Pensa, vedendo quel piede del robot che sta per schiacciarla. Chiude gli occhi, ignara che c'è chi corre in suo aiuto. Infatti Kai, ritrovatosi nella sua stessa sezione e vedendola in difficoltà, utilizza il suo quirk per salvarla. Le dita delle mani diventano tentacoli, avvolgendo il robot è rompendo la gamba che sta per colpire Jun, per poi bloccarlo a mezz'aria prima che crolli e distrugga gli edifici.
"Meno male che ho mangiato takoyaki." Dice, avvicinandosi poi alla ragazza e tendendole una mano chiedendole: "Tutto bene?"
"Si, mi hai salvata, ti ringrazio!" Risponde lei, afferrandola e alzandosi. Il ragazzo va in ansia, curva le spalle e abbassa la testa balbettando: "C-certo, ma mi servivano anche i punti. Questo ne valeva due. Penso di essere a 37 punti, tu?"
"Io penso di averne accumulati 29, cred..." Sta per rispondere la ragazza, quando un robot appare dietro il ragazzo. La ragazza allunga un pugno dritto nell'occhio del nemico, riuscendo ad abbatterlo e correggendosi: "Rettifico, ora sono a 30!".
"G-grazie! Sai, prima ho visto due ragazze bizzarre..." Farfuglia lui, avendo visto la figlia di Bakugou e di Midoriya collaborare per abbattere i robottoni.
"Meglio pensare a noi. Abbiamo ancora tanti punti da accumulare.".
"Già e non sono passati nemmeno dieci minuti..." Conclude lui, per poi decidere a collaborare con la ragazza.
Nel frattempo, nella sezione A, Jin e Momoru si stanno mettendo i bastoni tra le ruote a vicenda, punzecchiandosi sempre di più.
"Tre punti miei!" Afferma l'invisibile, seguito dal ragazzo: "Due, due, uno, due ed altri sette qui!"
"Non molli l'osso, eh? Sarò io quello con più punti!"
Ma il ragazzo continua ad abbattere robot, fregandosene dell'invisibile e contando: "Cinque, quattro, tre, due..."
"Ma che stai dando, i numeri? Non ci sono robot con quei punteggi..."
"UNO..." Grida il ragazzo, sentendo poi il rumore della sirena insieme all'urlo di Present Mic: "YEAH! Prima fase completata! Mancano ancora venti minuti ragazzi ed è il momento per voi di scappare!"
"Scappare?" Si chiede il ragazzo invisibile, quando dall'altra parte vede i robot giganti farsi strada. Nel frattempo, nella sezione C, proprio poco prima che la sirena suonasse per avvertire dei robot giganti, due ragazzi tramano nell'ombra. Sono lì, su uno di quei grattacieli a fissare la situazione.
Le parole rimbombano come macigni nella mente di uno dei due ragazzi. Capelli castano scuro, tendente al nero con le punte di dietro biondi, corti con frangetta scombinata e mossa, occhi color smeraldo, fisico poco allenato e due segni ben distinti sotto agli occhi come cicatrici a forma di lacrima. Il suo nome è Jinko Kasayami ed è lì per mettere a tacere quelle chiacchiere su di lui.  Sa che il suo quirk è forte se non controllato e gli incubi continuano a pervaderlo di notte per la comparsa di quella unicità assurda che non gli porterà indietro ciò che gli è stato tolto. 
Si guarda le mani, mentre sente nella sua mente quelle parole dette dai compagni ogni santo giorno mentre cammina nei corridoi della scuola.
"Lui mi fa paura."
"Sta alla larga da lui. Sarà un futuro villain."
"Solo un villain può avere un quirk del genere..."
A quelle parole che continuano a ronzargli nella mente non può non farle tacere brontolando: "Non sono un villain..."



Stringe i pugni e i denti, mentre il ragazzo che gli sta accanto lo chiama: "Jinko!"
Lo riprende dai suoi pensieri. Volge lo sguardo verso l'amico, Sosuke Akabara, ragazzo dagli occhi color ambra, capelli castano chiaro, corti e scombinati con una voglia di fragola ai lati sotto agli occhi, spalle ampie e robuste con orecchie leggermente a punta e piercing sull'orecchio sinistro.
Lo guarda per un istante, prima che il castano possa dire al bruno: "Piantala di pensarci e facciamo vedere a queste merde chi è il migliore!"



Attiva il suo quirk, facendo spuntare dal corpo vari aculei e facendo sorridere il compagno: "Bene, andiamo!"
Nel frattempo, Ryuuga ci sta dando dentro forte con i robot. Li distrugge uno ad uno, quando poi sente suonare l'allarme. Arriva il robot gigante che tenta di spazzare via chiunque sia sulla sua strada. I ragazzi corrono ovunque per sfuggire alla potenza devastante di quel robot che, non tarda ad attaccare il ragazzo drago.
"Merda!" Grida, scansandosi dall'attacco, ma viene attaccato anche da un altro robot e lui continua a schivare quegli attacchi prima di poter usare il suo quirk. I suoi occhi si illuminano di rosso ed inizia a sputare fiamme dalla sua bocca, distruggendo i due robot.
"Davvero questo è l'esame della Yuei?! Pensavo fosse più difficile!" Si dice con un sorriso, quando una voce maschile lo interrompe: "Sta al tuo posto!" 
A quelle parole sente un lieve tocco sulla schiena prima di sentire il suo corpo irrigidirsi di colpo.
"Che sta succedendo? Perchè non riesco a muovermi?" Pensa mentalmente, mentre l'arteficie di tutto continua: "Ohi, ohi! Sputa fuoco! Così incendierai tutto." 
Sente nuovamente quella voce, seguita da dei passi. Non è altro che Jinko che ha usato il suo quirk veleno per irrigidire e immobilizzare il ragazzo, ma non è solo. E' insieme a Sosuke che non tarda da dire: "Ah,ah! Hai distrutto la maggior parte dei robot. Lascia fare il lavoro anche a noi!"
"Brutti bastardi! Perchè? Perchè mi sento così...?"
"Non preoccuparti. Tanto l'effetto svanirà a momenti. Giusto il tempo di prenderci qualche punto, sputa fuoco." Avverte il tizio, facendo un ghigno e iniziando ad usare il suo quirk, mentre l'amico utilizza i suoi aculei per oltre a distruggere, anche per salvare i ragazzi che vengono travolti dai robot.
Inaspettatamente, suona un'altra sirena. Quel rumore si estende per tutta la zona d'esame. Tutto è calmo in apparenza.
"Che succede?"
"Abbiamo già finito l'esame?"
"Porca puttana! Non riesco ancora a muovermi..." Pensa il rosso, vedendosi ancora bloccato da quel quirk.
"Sosuke! Non è finita! Il veleno è ancora sul ragazzo, quindi saranno passati si e no solo cinque minuti dall'altra sirena."
"Cinque minuti? Allora questo vuol dire che...?" Comprende il ragazzo dagli aculei, mentre il compagno risponde convinto: "Si... siamo passati alla terza prova." 
Sente un rumore improvviso, qualcosa smuove il terreno, ma la stessa esperienza loro la stanno avendo anche gli altri delle altre sezioni di ammissioni.
Infatti, stanno arrivando loro. Sta arrivando il nuovo metodo di esaminazione diretta.
Il robot gigante da zero punti fa la sua comparsa nelle varie sezioni, ma non è solo. È alto, potente e maestoso, ma soprattutto ha qualcuno sulla sua groppa.
Nella sezione A, Jin vedendo quella strana situazione, indietreggia di qualche metro, soprattutto notando che c'è qualcuno sopra a quel robot.
"Ma.. ma... ma... c'è una persona lì sopra." Indica, avendo conferma da Momoru: "Pare anche a me..."
"Se pensavate di cavarvela sconfiggendo qualche robot inutile, vi sbagliavate di grosso! Quest'anno se volete entrare alla scuola per futuri Pro Hero, dovrete vedervela direttamente con i Pro Hero!"
A parlare è colei che sta in groppa al gigante di ferro. Quei capelli lunghi argentei, occhi nascosti da occhialetti in stile Eraser Head e quel costume da Hero nero attillato, ma completamente coperto che lascia scoperto solo il quirk della gamba con tanto di irrobustimento in metallo nero al quirk e stivali in titanio nero, cicatrice sul volto ben visibile a causa di quei capelli legati da una coda alta. La donna sorride sadicamente e i due non hanno dubbi.
"Ma quella è..." Mormora Jin, prima di gridare in coro con Momoru: "SCAR!"
Anche nella sezione B la situazione è la stessa. Davanti a Jun e Kai si palesa l'enorme robot imbattibile, lasciando i due perplessi. 
"Ma c'è...?" Cerca di dire Amajiki indicando una figura umana sul robot, ma non fa in tempo che non la vede più chiedendosi: "M-me lo sono... immaginato?"
"Il robottone! Dobbiamo stargli lontano!" Dice la ragazza, seguita dal ragazzo: "Q-questo ci schiaccia se non stiamo attenti..." 
"Che facciamo adesso?"
"Dovete dimostrare di essere eroi!" Si sente da quella voce provenire dal sottosuolo. I due che si guardano in giro alla ricerca di qualcuno che non è in vista. Kai e Jun si mettono sulla difensiva, quando si vedono una testa sbucare dal terrendo e dire: "Lemillion è qui!"



Le urla dei due si fanno sentire, ignari che il nostro caro  Mirio Togata, è uno dei professori della Yuei. Emerge dal terreno e si piazza davanti ai due, mentre l'argenteo lo guarda per un istante confuso da quelle parole che il buon Mirio espone: "Ma tu guarda! Il figlio di Tamaki e Rin e la figlia del detective-hero Shinkawa! Sarebbe un vero peccato se il vostro esame finisse ora, vero?"
"Zio Mirio? Che ci fai tu all'esame? Pensavo che tu e mamma...".
"Siamo gli esaminatori e vi consiglio di aiutare un po' di gente."
"Aiutare?" Domanda il ragazzo e lui rivela l'intento dell'esame: "La base di questa prova è aiutare le persone. Noi professori siamo qui per valutarvi da vicino onde evitare che persone valide vengano escluse come successe tempo fa, ma non solo. Il numero degli ammessi sarà inferiore a quello degli anni passati, quindi vi consiglio di muovervi."
"Che?" Grida Jun, seguito da un sempre più confuso Kai: "Muoverci?"
"Io qui e il robot gigante dietro siamo i cattivoni che dovete sconfiggere." Dice a voce alta il professore, mettendosi le mani ai fianchi.
"S-sconfiggere? Ma se hai detto..." Cerca di capire la ragazza e lui conferma a bassa voce: "Si, infatti è quello che dovete fare." 
Kai intuisce, vedendo il robot che inizia a muoversi: "Quindi salvare, giusto? Grazie, zio Mirio!"
Si avvicina all'argenteo, nascondendo le labbra con la mano per sussurrargli ciò che farà.
"La mia prossima mossa sarà schiacciare le persone, quindi..." Poi indica un punto, gridando a sguarciagola: "E delle povere ragazze che stanno per essere schiacciate. Che farete ora?"
Jun si gira e vede le due ragazze citate dall'eroe.
Una di loro ha i capelli azzurri, lunghi fino al sedere con ciuffo laterale corto, fisicamente pienotta, ma non tanto. E' senza forze e non riesce ad usare il suo quirk per difendersi, insieme all'altra ragazza dai capelli scombinati color arancio e lunghi fino alle spalle con due orecchie da coniglio dello stesso colore che evidenziano il suo quirk. Ha occhi azzurri e lentiggini sul viso dal fisico minuto ed esile. Cerca di usare il suo quirk, ma il rumore dello stomaco la fa abbattere e non riesce ad usarlo contro quel robottone che continua ad avvicinarsi a loro. Loro sono Haruka Fujiwara, la prima e Usagi Kudo, la seconda. Kai e la ragazza-molla iniziano ad indietreggiare per avvicinarsi alle due, ma Mirio non gli lascia tregua.
"Che si fa?" Sussurra lei, ma l'argenteo ha le idee chiarissime: "Io lo distraggo, tu vai ad aiutare le ragazze."
"Sicuro?"
"Si, sbrigati!" Afferma per poi separarsi da lei. Mirio, notando il tutto, si rivolge al ragazzo con un sorriso: "Bella pensata, preferisci essere pestato a dovere che passare l'esame! Sarà fatto!"
"Io non devo sconfiggerti!" Urla Kai, per poi rivelare: "Basta che ti sfiori soltanto per guadagnare tempo. Stamattina papà mi ha dato tanto da mangiare, sai? Soprattutto quello che ti distruggerà, i takoyaki!"
Con questo trasforma le sue dita delle mani in lunghi tentacoli e li scaglia contro Lemillion, che però riesce ad evitarli senza problemi, ma questo lo tiene lontano dal ragazzo.
Intanto, Jun avvicinatasi alle ragazze si para a protezione tra loro due e il robot allargando le mani terrorizzata e pensando: "E ora cosa faccio? Non lo abbatterò mai! Sono stanca, le mie mani sono doloranti e non riuscirò a tirare nemmeno uno smash..."
Il robot tira un pugno contro le tre e la situazione sembra disperata, a tal punto che, gridando, la ragazza conclude: "Perchè non penso prima di agire?!"
Ma, improvvisamente, una figura non ben definita fa un balzo partendo da un lampione e si getta contro il robot. È il nostro caro Yasuo Sakamoto, che con aria sicura vola letteralmente verso il nemico metallico facendosi aiutare dall'ombrello creato precedentemente da Awase e dal turbine di vento. 
Jun assiste alla scena spalancando bocca e occhi e gridando: "Ma chi è quello? È un pazzo?"
Ma Sakamoto, con grande agilità, atterra sul braccio del robot e inizia a correrci sopra, lasciando perplessa la ragazza che rivolgendosi al ragazzo continau: "Scendi da lì! Ti ammazzerà!"
Lei è completamente ignara delle capacità del ragazzo, soprattutto di quel quirk che potrebbe sembrare insignificante e invece è tutt'altro. Lo si vede mettere le mani nelle tasce dei pantaloni e tirare fuori alcuni stuzzicadenti che vengono usati nei fast food per tenere insieme i panini, oltre ad alcune bustine di ketchup e maionese, il tutto fatto creare appositamente prima dell'esame dal suo caro compagno Awase. Spicca un altro balzo, per poi illuminare i suoi occhi di rosso, attivando il quirk. Dopo aver fatto ciò, con la mano destra distrugge quelle bustine di salse, cui contenuto si appiccica sul grosso occhio del robot, offuscandogli la vista. Come seconda mossa, lancia con una singola mano quattro stuzzicadenti metallici, che colpiscono ad una velocità supersonica quattro punti ben specifici del bestione, paralizzandolo e mandandolo in corto circuito. Poi, con grande agilità, fa una giravolta per aria prima di atterrare esattamente davanti alle ragazze. 
"State bene?" Chiede, voltandosi e facendo rispondere all'estasiata Jun: "S-si, ma tu chi diamine sei?"
Il ragazzo fa un inchino elegante. Prende la sua mano per farle il baciamano e presentarsi: "Sono Sakamoto. Yasuo Sakamoto."
"S-Sakamoto Yasuo?" Ripete lei, guardandolo come un ebete, quando lui lascia la mano della fanciulla e domanda: "Si, perché?"
"Come perché? Perché sei uscito fuori all'improvviso e hai abbattuto quell'enorme robot!" Continua la ragazza, quando Sakamoto si scusa: "Sono costernato. Lo so, avrei dovuto avvisarvi, ma non c'è stato tempo. Meglio se vi porto al sicuro care signorine. Sembrate tutte molto stanche." 
"Mi spiace, ma io devo aiutare il mio amico."
"D'accordo. Come vuoi, però ti consiglio di non usare più i tuoi pugni se non vuoi che le tue mani smettano di funzionare per giorni." Continua lui per poi allontanarsi insieme alle altre due ragazze, mettendole in salvo.
Jun estasiata e confusa al tempo stesso da quell'atteggiamento, torna da Kai per dare il suo supporto. I due si ritrovano faccia a faccia contro Lemillion che allunga lo sguardo verso i ragazzi che intanto stanno fuggendo via: "Ma bravi. Devo ammettere che non mi sarei mai aspettato questo sacrificio da parte vostra. Alcuni degli esaminandi supereranno la prova per merito vostro, mentre voi resterete qui a prenderle da me!"
Nel frattempo, Yasuo, Haruka e Usagi si stanno avviando il più lontano possibile dalla zona dello scontro, quando davanti a loro si palesano due vecchie consocenze di Sakamoto, ovvero Yuseshi Barisu e Yoshi Fuji, i bulli della sua classe. 
"Finalmente ci incontriamo bastardo, era da tempo che aspettavamo di poterci vendicare di te." Afferma il primo cacciando la sua lingua biforcuta, ma il ragazzo non si scompone. Si sistema gli occhiali con le dita, per poi esclamare: "Se volete regolare i conti, per me non ci sono problemi. Metto in sicurezza le ragazze e poi ce la vediamo noi tre."
I bulli però non sono d'accordo e si scagliano con prepotenza contro i tre. Yasuo è pronto a battersi e sta per attivare il suo quirk, quando le due ragazze decidono di contrattaccare e ricambiare la gentilezza del ragazzo.
"Ehi tu, coniglietta. Riesci a scalciare quell'idrante e far fuoriuscire l'acqua?" Domanda Haruka e l'altra risponde: "Guarda che mi chiamo Kudo Usagi."
Con un singolo balzo si avvicina all'idrante e calciandolo sbraita: "Chiamami Usagi!"
Lo distrugge, facendo proiettare tutta l'acqua fuori. A quel punto, l'altra ragazza usa il suo quirk per manipolare l'acqua e scagliarla contro i due bulli, creando una gabbia e catturando i malfattori. 
"Ecco, ben vi sta!" Dice lei, mentre Sakamoto se la ride.
I poverini tentano di evadere, ma non ci riescono: "Lasciateci andare, non sono affari vostri!" Esclama Yoshi, ma la ragazza dai capelli azzurri afferma: "E invece si!" Avendo anche l'appoggio della ragazza coniglio: "Questo ragazzo ci ha salvate, è il minimo che possiamo fare!"
Yasuo, felicemente, sorride e si avvicina alla gabbia, mettendo la mano in tasca e cacciando del mangime per uccelli.
"Ecco a voi, restatevene buoni fino alla fine. Saluti!" Dice, porgendogli il cibo e facendoli deridere dalle ragazze. 
Nel frattempo le cose non si mettono affatto bene nella sezione C. Infatti il loro professore esaminatore non è altro che Satoru Matsui, conosciuto come Eyeman. Ha capelli argentei corti e alzati da una bandana che si estende fino agli occhi azzurri che copre costantemente. Fisico tonico, alto e volto giovanile. 


"Bene, bene. Vediamo quanto siete forti voi ragazzacci." Afferma il trentenne, alzandosi la bandana e scoprendo gli occhi.
I ragazzi sono del tutto ignari del suo potere. Jinko lo attacca, sfuttando l'alito della bocca e le mani velenose per bloccarlo, ma non appena questi apre gli occhi si blocca di colpo.
Tutto diventa scuro intorno a lui e da lontano vede i genitori che si allontanano.
"Mamma... papà..." Chiama allungando la mano verso quelle immagini che però vengono a sparire poco dopo. Satoru si ritrova dietro di lui sussurrandogli all'orecchio: "Ma che bella scena..."
"Jinko!" Sbraita il compagno Sosuke, utilizzando i suoi aculei per salvare il compagno e rompere l'ipnosi dell'eroe.
Ripreso dopo qualche istante, il ragazzo sbraita: "Porca puttana! Non guardarlo negli occhi, Sosuke!" 
Il ragazzo usa aculei, ma Ryuuga è totalmente pietrificato a causa del quirk del bruno che non accenna a svanire. Uno di quegli aculei sta per finire addosso al ragazzo e in suo soccorso arriva Jinko che blocca l'attacco.
"Brutto bastardo! Come hai osato prenderti gioco di me?!" Brontola il rosso, iniziando a muovere le mani, segno che l'effetto del quirk svanirà a momenti.
"Potresti ringraziarmi! Ti ho parato il culo!"
"Non osare dire cosa fare e cosa no!" Grida Konami incendiando i suoi occhi ed emanando una strana energia e in men che non si dica si ritrova a sfruttare il suo quirk alla massima potenza trasformandosi completamente in un drago gigante rosso e sputafuoco.
Un fischio di approvazione si fa presto sentire da Jinko che guardandolo esclama: "Questa si che è bella."
L'eroe cerca in tutti i modi di usare il suo quirk, ma non essendo in sé non ha alcun controllo sul ragazzo.
"Mic, abbiamo un problema. Qui c'è un ragazzo che ha perso il controllo del suo quirk." Informa l'eroe, parlando con l'altro attraverso una trasmittente che ha addosso.
"Rimani come da programma. Eraser verrà a fine esame." Risponde lui, mentre Ryuuga inizia a sputare fuoco e fiamme e facendo continuare all'argenteo: "Ricevuto."
Nel frattempo, anche la sezione A non se la vede per nulla bene. Momoru è a terra. Rin è riuscita a metterlo al tappeto usando per una sola volta la sua tecnica Wraptime, comparendo nel buco temporale creato e trovandosi dietro al ragazzo per poi stenderlo in un sol colpo. Nel suo giro ci sono poche persone che ci hanno provato a fronteggiarla. Awase, essendo anche lui in quella sezione di esame, è riuscito a creare un mantello di ferro, aiutando gli altri a proteggersi dalla furia della eroina.
"Cos'è? Giocate a nascondino adesso?" Dice lei, camminando con quei guanti a forma di frusta e rompendo i massi che si parano davanti.
"Avanti, dove siete ragazzi?"
"Se rimango qui, nudo come sto, non potrà vedermi." Si convince Jin, essendosi tolto i vestiti per rendersi più invisibile agli occhi della ragazza. Peccato che però lei lo vede.
"Guarda che ti ho visto!" Grida lei, sfruttando i suoi guanti e mettendolo al tappeto. Suona l'ultimo allarme, segno che finalmente è finito l'esame.
Anche nella sezione B, Jun e Kai sono ormai allo stremo delle forze, con ovviamente Mirio che non ha minimamente sudato contro i ragazzi. Nonostante i continui attacchi non riescono a resistere. Le forze abbandonano i loro corpi e cadono sulle ginocchia proprio quando la sirena annuncia la fine della prova. A quel punto, l'eroe dà le spalle ai ragazzi per allontanarsi, senza lasciarsi scappare un: "Ben fatto!"
EraserHead interviene così nella sezione C per fermare la furia di Ryuuga che, stremato, perde conoscenza.
"Oh, povero ragazzo." Dice Recovery Girl, più acciaccata che mai, avvicinandosi a lui e curando tutti i feriti.
"Fortuna che questo è l'ultimo anno come eroina infermiera. L'anno prossimo questi ragazzi avranno mia nipote che è molto brava."
"Ben fatto, ragazzi. Dopo esservi fatti curare, potete tornare a casa. L'esito della prova vi arriverà per posta." Informano i professori delle rispettive sezioni di esami.
"Ah, mi fa male lo stomaco. Ho la nausea!" Si lamenta la povera Sora, aiutata da Kasumi: "Dai, vedrai che è andata bene di sicuro."
"Speriamo."
Poco dopo arriva Bakugou in auto, pronto a portare le due a casa, anche se irritato dalla cosa. Accompagna la figlia di Deku a casa e durante il tragitto di ritorno, rimasta sola con il padre e vedendolo turbato, Kasumi chiede: "Cosa c'è papà? Sei ancora agitato per stamattina?"
"A momenti mi facevi scendere in mutande stamattina!"
"Sei bello lo stesso, papà. Anche solo con le mutande." Rassicura la ragazza, abbracciandolo e facendolo gridare: "Piantala di prendermi per il culo!"
"Spero di aver superato l'esame... sto così in ansia." Dice lei, tornando a sedersi in modo composto e facendosi guardare dal padre che, parcheggiando l'auto, le mette successivamente una mano sulla testa e conforta: "Sei figlia mia. Avrai spaccato di sicuro."
Anche se con un sorriso, l'incognita rimane. Avranno superato gli esami oppure deluderanno i loro genitori?

 
***

Angolo Personaggi:

Qui troverete tutti i nuovi personaggi incontrati nel capitolo.


Haruka Fujiwara (F) Nata il 9 Febbraio, quirk acqua (può estrarre l'acqua e darle la forma che desidera semplicemente toccandola) Ha capelli azzurri e lunghi fino al sedere, occhi neri e fisico leggermente pienotto. Carattere allegro e bambinesco. Ama il sushi.


Usagi Kudo (F) Nata il 9 Novembre, quirk coniglio (simile al quirk di Mirko) capelli arancio lunghi fino alle spalle con le orecchie di coniglio e occhi azzurri, lentigini. Carattere curioso e socievole. Ama le carote.

Satoru Matsui (M) Nato il 31 Agosto, quirk ipnosi (guardando può emettere una strana luce azzurra che ipnozza e manda nel mondo mentale dello nemico, bloccandolo del tutto e ritrovandosi anche lui lì, potrebbe far impazzire chiunque o fare un lavaggio del cervello senza che questi se ne accorga) Ha capelli argentei corti e alzati da una bandana che si estende fino agli occhi azzurri che copre costantemente. Fisico tonico e volto giovanile. Ha un carattere giocoso, anche se agli esami diventa la vipera numero uno. Nome Hero : Eyeman.




Questi ultimi due li ho trovati in giro per internet e li ho trovati perfetti. Quindi: Credit a Niingyou

Sosuke Akabari (M) Nato il 9 Gennaio, quirk spine (può creare aculei a raffica da ogni parte del suo corpo) Occhi ambra, capelli castano chiaro con una voglia di fragola ai lati sotto agli occhi.E' un attaccabrighe e di lui si sa poco e nulla a causa della sua vena misteriosa. Parla poco ed è amico di Jinko.

Jinko Kasayami (M) Nato il 6 Giugno, quirk veleno(Può attivare il suo quirk e avvelenare con le mani e con la bocca bloccando l'avversario o dandogli un semplice capogiro a seconda della quantità) Ha occhi verde smeraldo e capelli castano scuro, tendente al nero e biondo alle punte nei capelli di dietro. Sotto i suoi occhi due cicatrici che sembrano lacrime.  E' un attaccabrighe, amico di Sosuke. Odia le persone arroganti e il genere umano a causa del suo passato. Per il suo temperamento sembra un antieroe e spesso confuso con un villain. 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4


Rin, standosene davanti a quel monitor con tutti i nomi dei partecipanti e dei punteggi acquisiti, incrocia le braccia guardando perplessa la faccenda. EraserHead, vedendo la figlia lì a fissare quei punteggi, si avvicina alla ragazza:"Qualcosa non va?"
"Hanno avuto tutti un punteggio inferiore a 60 nella prova robot, l'unico che è riuscito a totalizzare punteggio pieno è Konami Ryuuga con 80 punti." Fa notare lei, svelando la sua preoccupazione: "Potrebbe essere il nuovo Kacchan per la sua potenza distruttiva, ma non possiamo bocciarlo. Ha superato in pieno la prova."
"Beh, allora dovremo provvedere a raddrizzarlo." Commenta l'uomo, quando Satoru li interrompe:"Signori, credo che adesso sia il momento di dare il nostro voto, no?" 
"Ottimo, direi di procedere e mandare l'esito agli esaminandi." Afferma Nezu, alzandosi dalla sedie e vedendo i risultati cambiare di punteggio drasticamente. 
Nel frattempo, Yuki cammina per strada ripensando a ciò che è successo al suo esame di ammissione.


***

Essendo una referenziata, il suo esame era semplificato.
"Bene, l'esame di oggi comprenderà un percorso ad ostacoli. Usate tutti i mezzi che avete per arrivare primi e la Yuei vi prenderà di sicuro.", informa Ectoplasm, facendo l'esame mettendo ai posti gli esaminandi.
Suona l'allarme e tutti iniziano a correre, tranne la nostra Yuki che sfrutta il suo quirk per creare una lastra di ghiaccio e farsi trasportare fino al traguardo. Non a caso il suo quirk è il gelo, peccato che a qualcuno non sia piaciuta affatto la sua trovata.
"Il ghiaccio è pericoloso." Sente una voce maschile molto esile. A parlare è Shou che, appoggiando la mano sulla scia di ghiaccio lasciata dalla bicolore, annulla completamente il suo quirk e facendola cadere a terra.
"Mi spiace..." Continua lui, sorpassandola.
L'umiliazione per lei è tanta e non ammette di poter perdere. Ha promesso al nonno che sarebbe arrivata prima e che avrebbe frequentato la Yuei e non può permettere che quell'essere di nome Shou Aizawa annulli il suo quirk con tanta facilità.
Nervosamente, lei ci riprova. Appoggia la mano a terra, gelando e creandosi nuovamente la strada, ma lui la annulla di nuovo.
"ADESSO BASTA!" Grida lei, battendo il piede a terra e usando il suo quirk alla massima potenza. Il ghiaccio dietro di lei, a contatto con il terreno, diventa fiamme, ma non fiamme qualunque. Sono fiamme blu cremesi che bloccano la maggior parte dei ragazzi, ma non Shou. Attraversa le fiamme tenendo la mano avanti e a quel tocco queste si disperdono.
Yuki cade di nuovo poco prima del traguardo e lui si aggiudica la vittoria.

***

Tutto questo sono lame nel cuore della ragazza. Ci teneva ad arrivare prima.
Arriva a casa, dove vede il nonno seduto a meditare nel suo dojo.
"Yuki." Chiama Endeavor, mentre lei corre verso di lui: "Nonno!" 
A quell'urlo si getta su di lui, abbracciandolo. 
"Ehi, cos'è successo?" 
"Mi spiace, nonno. Avevo promesso di arrivare prima all'esame per referenziati, ma purtroppo non ce l'ho fatta."
"Non pensarci." 
La ragazza non riesce a fare a meno di pensare a quell'esame e a quel ragazzo che continuava ad annullare il suo quirk. 
"Se solo non avesse annullato il mio quirk..." Mormora lei, dando non pochi punti interrogativi all'uomo: "Annullato il tuo quirk?" 
"Allora anche il figlio del professor Aizawa si è presentato, eh?" Comprende il padre, standosene lì appoggiato alla porta e vedendo la figlia che si dispera per l'esame.
A quelle parole, la ragazza si volta e domanda: "Tu lo conosci?" 
"È il fratello minore di Rin. Pare che abbia la tua stessa età, ma non ne so molto. Purtroppo da quando si è sposata la vedo molto raramente." Spiega sinteticamente lui, incuriosendo Endeavor: "Rin? Ma non era diventata un insegnante della Yuei?" 
"Beh, si. Da quel che so ha iniziato quasi subito dopo il diploma ad insegnare e ad aiutare il padre con la vecchia agenzia. Poi non so come si siano organizzati. Da quel che so prima che si sposasse era la madre ad occuparsi dell'agenzia mentre loro non c'erano."
"Come mai sai così tante cose, papà?" Domanda lei e nonno Enji non perde tempo a svelare: "Tuo padre era fidanzato con lei."
"Cosa?"Si meraviglia lei, mentre Shouto chiarisce la sua posizione: "Siamo amici di infanzia. Niente di più."
"Sembra che non gli sia andata giù che si sia messa con l'attuale marito."
"Papà, potresti smetterla?" Rimprovera il bicolore, ma la figlia è più curiosa che mai: "Davvero, nonno? Racconta! Sono curiosa! "
"Almeno qualcuno apprezza la mia presenza." Punzecchia l'ormai ex-eroe, facendo spostare lo sguardo al figlio.
Nel frattempo, in casa Aizawa, Shou è seduto a mangiare, ma non riesce a non pensare al quirk distruttivo di Yuki.
"Shou, ti vedo pensieroso." Chiede il padre, vedendolo quasi assente e la madre continua: "A che stai pensando, tesoro?"
"Che i Todoroki fanno paura." Afferma lui, ricordando con terrore quel ghiaccio che si trasformava in fiamme cremisi ogni volta che Yuki aumentava la sua potenza. Shota guarda il figlio per un istante prima di dire:"Già, Ectoplasm mi ha raccontato. Ha detto che ti sei fatto valere."
"Papà, con tutta sincerità, ma un esame composto da un percorso ad ostacoli dove si può usare ogni genere di quirk e strategia per arrivare primo non mi pare sia il massimo degli esami." 
"Beh, almeno ti sei risparmiato la fatica." Dice il padre, ma il ragazzo non è dallo stesso parere
"Ma quale fatica? Sai che anche Kai era all'esame, vero?" 
"Si, Rin non l'ha referenziato. Dice che il quirk del figlio era abbastanza forte da tenere testa all'esame." 
"Ma se ha barato..." Brontola lui, facendosi guardare dal padre che ripete: "Barato?"
"Già. Quando è uscito non era per nulla in ansia. Anzi, era molto sicuro di sé e sai che stiamo parlando di Kai, l'eterno insicuro e indeciso." 
L'uomo prende un respiro: "Non mi meraviglierei si sapere che tua sorella abbia fatto qualcosa per agevolarlo. Adora i suoi figli, soprattutto Kai."
Passano i giorni e le lettere della Yuei iniziano ad arrivare.
"Sora!" Si sente urlare in casa Midoriya. È Ochaco che corre in camera della figlia e informa: "È arrivata!" 
La verdastra si gira verso la madre mentre è lì, davanti al computer e al telefono con la sua amica, ma vedendo quella lettera che la madre sventola perde l'equilibrio gridando: "Cosa?" 
Cade a terra insieme alla sedia. Kasumi che, sentendo la botta e le urla della compagna e stando dall'altro lato del telefono, inizia a preoccuparsi: "Sora, va tutto bene?" 
"È appena arrivata la lettera della Yuei!" Sbraita lei, mentre la biondina si sta limando le unghie. Sentendo quelle parole spalanca gli occhi e domanda: "Cosa? Dici sul serio?". 
Sora prende la lettera dalle mani della madre, anche lei impaziente di sapere il risultato. Incredula, la ragazza inizia a piangere aprendola e vedendo l'esito: "Sono stata ammessa!" 
Ma la biondina non ha il tempo di rispondere che, improvvisamente, a casa Bakugou, la porta della ragazza viene fatta esplodere di colpo e si sente urlare Katsuki: "Mia figlia è alla Yuei! Beccati questo MerDeku!" 
Infatti, anche lì è arrivata la famosa lettera, ma la curiosità del biondo ha avuto la meglio e l'ha letta al posto della figlia, annunciando il risultato. L'euforia del padre però non dura molto, soprattutto per le parole che seguono dalla figlia: "Papà? Non vorrei interrompere il tuo momento di gloria, ma anche Sora è entrata alla Yuei.". 
Quelle parole sono come una doccia fredda per il biondino che rimane lì, pietrificato a fissarla. Cala un silenzio imbarazzante, ma è solo la calma prima della tempesta. Esplosioni e grida non tardano ad arrivare nella rabbia che anche stavolta la figlia di Deku tenga testa sua figlia. Peccato che la cosa non importi molto alla biondina.
"Sei stata ammessa anche tu?" Domanda Sora, sentendo le grida dall'altro lato e lei conferma: "Si, ma papà non l'ha presa bene che sei passata anche tu. Comunque, parlando di altro, hai visto quel negozio di vestiti al centro? Vorrei tanto farci un salto in questi giorni. Ho visto che hanno cose carine. Casomai può accompagnarci mio padre se vuoi."
"Ehi! Brutta stronza! Vedi di portarmi rispetto! Non sono mica il tuo sguattero?!" Fa capire il padre, dicendoglielo chiaramente. Dall'altro lato, la compagna capisce che non si mette per nulla bene: "Ehm... guarda che se vuoi possiamo andarci anche da sole se..."
La biondina guarda per un istante il padre, mentre continua a parlare con la compagna: "No, tranquilla. Tanto a papà fa piacere. Me l'ha appena confermato. Ha detto che è disponibile."
Viene il nuovo giorno e a casa Shinkawa ancora non è arrivata la famosa lettera, anzi, le famose lettere.
Come ogni mattina da quando c'è stato l'esame, Jin si apposta fuori il cancello di casa sua seduto su di una sedia, in attesa dell'arrivo del postino e delle agognate lettere della Yuei contenente la tanto sperata ammissione all'istituto. Sono passati già quattro giorni, ma delle due lettere neanche l'ombra. Dall'ultimo piano della casa si affaccia anche Aoi, che dalla finestra dell'agenzia urla: "Figliolo, entra dentro! Tanto il postino quando arriva, ci bussa!"
"No, papà, lo aspetto qua!" Ribatte il ragazzo, mentre in casa anche Jun è in ansia per l'arrivo della lettera. Se ne sta lì, seduta sul divano a sbuffare.
"Uff! Ad alcuni è già arrivata la lettera, perché a noi non arriva?" Si chiede per poi alzarsi e andare verso la scrivania di camera sua, pensando: "Sto in pensiero. E se non fossimo passati?"
La ragazza, intenta a far tacere quei pensieri negativi, inizia a fantasticare, prendendo un foglio e una matita per poi cominciare a disegnare il suo possibile costume da Hero per non pensare troppo alla cosa. Improvvisamente, però, tutto viene interrotto da un rumore. Qualcuno corre avanti e indietro per casa come un pazzo. Sente la porta di casa sbattere in maniera violenta con il grido del fratello: "Juuuuuun, sono arrivate!"
Il cuore della ragazza salta alcuni battiti. L'emozione è fortissima, ma non solo da parte sua. Sente qualcuno correre velocemente per le scale, qualcuno che improvvisamente inciampa e percorre l'ultima rampa di scale rotolando. Si tratta di Aoi, che non appena ha visto il postino arrivare, si è riversato subito nel salotto di casa, ma quella caduta gli ha scompigliato tutte le molle.
"Dov'è la mamma?" Chiede Jun, non vedendola.  
"Oggi è di ronda. La avviseremo a tempo debito. Su coraggio, aprite queste lettere e vediamo cosa dicono!" Incita il padre ricomponendosi. Le lettere sono state appoggiate sul tavolo ed entrambi i gemelli le fissano manco fossero il Sacro Graal. Deglutiscono e la paura di aprirle è tanta. Anche Aoi in realtà non osa toccarle. Ha fin troppa paura che i due non siano stati ammessi, soprattutto per l'ansia avuta nei giorni precedenti. Rimangono li a fissare quelle lettere. Sono attimi eterni, fino a quando a Jin non viene quella brillante idea: "Facciamo così, io apro la tua e tu la mia, poi le leggiamo insieme, ci stai?"
La sorella fa un cenno di si con la testa, eseguendo la proposta del fratello. Prendono l'uno la lettera dell'altra, la aprono e le leggono.
"Jin Shinkawa, è con piacere che ti comunichiamo che calcolando il punteggio accumulato durante la prova d'esame, sei stato ammesso all'istituto superiore Yuei." Legge Jun, mentre Jin legge in contemporanea: "Jun Shinkawa, è con dispiacere che ti comunichiamo che calcolando il punteggio accumulato durante la prova d'esame, non sei stata ammessa all'istituto superiore Yuei." 
Jin esulta sentendo quelle parole, mentre sia Jun che Aoi restano di stucco apprendendo che la ragazza non ha superato l'esame. Le lacrime le stanno quasi per scendere sul viso, mentre la ragazza pensa:"Com'è potuto succedere? Eppure... Lemillion ci ha anche aiutati... Possibile che io... davvero non...?"
Sta per mettersi a piangere, quando dopo pochi secondi l'invisibile tira fuori una grossa risata e passa la lettera alla sorella rivelando: "Stavo scherzando, sei stata ammessa anche tu!"
Quell'ironia del fratello la fa andare su tutte le furie: "Cosa?!"
Senza esitare gli salta addosso e lo prende a pugni e ceffoni, con Aoi che tenta di dividerli, beccandosi un mezzo smash in faccia anche lui mentre sta utilizzando le sue braccia-molle per separarli.
"Coraggio ragazzi, non è questo il momento di litigare. Siete entrati entrambi alla Yuei!" Ricorda il padre, facendoli ragionare.
I due si guardano negli occhi per qualche istante, prima di urlare in coro: "Siamo studenti della Yuei!"
Presi dall'euforia i due si abbracciano forte, mentre Molleggino li guarda orgogliosi: "Ragazzi, sono orgoglioso di voi. Diventerete dei grandi eroi! Non appena la mamma torna dalla ronda, chiudo l'agenzia e andiamo a pranzo fuori. Dobbiamo festeggiare e potrete ordinare tutto quello che desiderate!"
I gemelli esultano sentendo quella notizia e corrono nelle rispettive camere per preparasi, ma nei loro pensieri si fa largo la consapevolezza di aver raggiunto il loro obiettivo principale. Intanto, mentre i ragazzi sono nelle loro camere, Aoi si siede sul divano per rilassarsi, quando gli arriva un messaggio sul cellulare. A mandarglielo è Rin che informa: "I tuoi figli staranno festeggiando immagino. Sono contenta per loro, ma l'anno che dovranno affrontare sarà duro. Il primo anno che abbiamo trascorso noi anni fa sarà una passeggiata in confronto. Volevo solo avvisarti che potrebbero rinunciare alla Yuei, soprattutto per le nuove procedure di sicurezza e di allenamento. Non meravigliarti se torneranno a casa piangendo, molleggino."
Leggendo quel messaggio, l'eroe ridacchia e pensa tra sé e sé: "Non oso immaginare che combinerai mia cara professoressa."
Nel frattempo, la lettera è arrivata anche a qualcun altro.
E' una ragazza dai capelli rossi, lisci e lunghi fino alle spalle e occhi rossi, fisico leggermente in carne. Si vede lontano un miglio chi sia il padre essendone quasi la copia esatta, ovvero Kirishima. Infatti quella che sta correndo con quella lettera tra le mani e il sorriso stampato in faccia non è altro che Rin Kirishima, la figlia del nostro Red Riot.



"Kichiro!" La si sente urlare, mentre sventola quella lettera che ha tra le mani. Da lontano, in quella stradina che sta percorrendo c'è colui che ha chiamato, ovvero Kichiro Kaminari, il figlio di Kaminari e Jiro, deducibile dalla terribile somiglianza alla madre e agli occhi gialli del padre. Capelli a caschetto come la madre, due earphone jack che penzolano dal lobo dell'orecchio e quel fare rock con tanto di giacca di pelle nera e chitarra sulle spalle.
Si volta verso la ragazza, alzando la mano in segno di saluto.



"Kichiro! Guarda qui!" Esclama la rossa, mostrando la lettera ricevuta dalla Yuei e arrivando a lui che non tarda a mostrare: "Ricevuta anch'io."
Poi, guardandola, continua: "A quanto pare abbiamo superato la prova, anche se non ricordo di aver totalizzato i 60 punti come avevano detto." 
"Beh, se è per questo, il mio punteggio se non erro era intorno ai 30, massimo 40." Confessa la ragazza, mentre lui sospira confuso: "Stesso per me. Mi sembra un po' assurdo che siamo riusciti a passare. Scar era spaventosa. Per batterla mi sono battuto fino al limite e sai che mi rincretinisco quando sono al limite. Per fortuna c'era un tizio che mi ha coperto il sedere. Altrimenti chissà che sarebbe successo."
"Anche da me è stato lo stesso, però avevo Eyeman. Poi non ho capito bene cos'è successo, ma so solo che uno dei ragazzi si è trasformato in un drago e a momenti distruggeva tutto. Ho dovuto usare il mio quirk per proteggere dei ragazzi in difficoltà."
"Certo che gli Hero, quando ci si mettono, sono davvero spaventosi." Commenta il ragazzo, incamminandosi con la ragazza che appoggia: "Concordo."
"Secondo te ci metteranno in classe insieme?"
"Non ne ho idea, ma lo spero. Insomma, oltre te non conosco nessuno. Poi ero così agitata per l'esame che ho pensato solo a guadagnare punti." Confessa lei e lui continua: "Lo stesso vale per me. Non mi dispiacerebbe rincontrare il tizio che mi ha salvato. Devo ringraziarlo non appena lo vedo."
"Vedrai che lo troverai di sicuro!" Afferma lei con il sorriso sulle labbra e la voglia di andare alla Yuei, ma non sa che ciò che l'attende è completamente diverso da ciò che si aspetta.

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Angolo Personaggi:

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Rin Kirishima (F) Nata il 7 Agosto, quirk indurimento acido (può indurire la pelle ed emettere acido a scopo difensivo o comunque spruzzare acido solo quand'è inserito l'indurimento) Ha capelli rossi e lunghi, aspetto simile al padre compreso il carattere socievole. Miglior amica di Kichiro. Adora fare shopping

Kichiro Kaminari (M) Nato il 2 Maggio, quirk earphone elettrico (dà scariche elettriche attraverso i suoi earphone jack) Ha capelli a caschetto neri, simile alla madre e occhi gialli come il padre. Caratterialmente è socievole, ma riservato. Ama suonare e ha già imparato a suonare discretamente chitarra, batteria e piano.

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