All I Ever Wanted

di melly_chan96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** All I Ever Wanted ***
Capitolo 2: *** Fly Me To The Moon ***



Capitolo 1
*** All I Ever Wanted ***


~All I Ever Wanted~

 

19.30 di sera, anche oggi aveva dovuto fare gli straordinari a lavoro. Era davvero stremata. Voleva solo tornare a casa.

'Meno male che oggi è venerdì!' Pensò fra se e se sollevata al pensiero di potersi finalmente rilassare ora che era giunto il weekend.

'Sarà già tornato?' Si chiese. Inserì la chiave nella serratura ed aprì la porta. Si tolse le scarpe e le ripose nella piccola scarpiera di fianco all'entrata. Un profumino le arrivò dritto alle narici e un sorrisetto compiaciuto comparve sulle sue labbra.

— Sei tornata!— la accolse una voce calda dalla cucina. Il suo tono era affettuoso. 

Si affrettò a raggiungerlo.

— Sono tornata! — lo salutò dandogli un bacetto sulle labbra — Tutto bene al lavoro? Sei tornato presto?—

— Sì, oggi abbiamo finito prima! Ah, i ragazzi mi hanno detto di salutarti—

— Grazie, lunedì ringraziali anche da parte mia, sono sempre così carini!...— 

— Lo sai che ti adorano— a quelle parole non potè che sorridere, leggermente imbarazzata.

— Apparecchio la tavola intanto!— 

***

Dopo aver cenato, stava per apprestarsi a lavare i piatti ma lui la interruppe, dicendole che poiché la vedeva distrutta ci avrebbe pensato lui.

— Vado a darmi una rinfrescata allora — lo informò lasciandogli un bacio sulla spalla prima di dirigersi verso il bagno.

Dopo una ventina di minuti eccola ricomparire con indosso una canotta leggera e degli shorts che di solito usava come pigiama, ormai era giù luglio inoltrato e faceva piuttosto caldo nel loro appartamento, e rigorosamente scalza, come anche lui del resto, poiché entrambi adoravano camminare a piedi nudi in casa. 

Vedendola arrivare le sorrise, stava asciugando i piatti. Ormai aveva praticamente finito. Gli si avvicinò e lo abbracciò da dietro, lasciandosi dondolare dai suoi movimenti.

— Grazie per aver cucinato e fatto i piatti anche se oggi era il mio turno...— 

— Vorrà dire che domani lo farai tu al posto mio — le rispose con tranquillità, sogghignando.

— Andata — acconsentì lei, dandogli un altro bacetto, questa volta sulla schiena, suscitando una dolce risatina da parte del ragazzo.

Una volta terminato finalmente di sistemare, si girò su se stesso, prendendola tra le braccia e permettendole di accoccolarsi meglio nel suo ampio petto.

— Ti sei rilassata dopo un bella doccia?—

—Sì, ora mi sento molto meglio, ci voleva proprio! — rispose soddisfatta.

— Sei stanca?—

—Non troppo, perché?— alzò lo sguardo su di lui e per qualche istante si persero a fissarsi. Sulle sue labbra carnose comparve un sorrisetto sghembo, di quelli che le fanno perdere un battito ogni volta.

—Beh perché non ho ancora intenzione di andare a dormire...— disse semplicemente per poi caricarsela su una spalla diretto alla loro camera da letto.

—Tae...Taehyung!— urlò lei di rimando, senza riuscire però a trattenere le risate.

Quella notte la dedicarono unicamente a loro e al piacere che procuravano l'uno all'altra.

***

Poiché era il weekend e il giorno dopo non avevano alcun impegno in programma, decisero di non puntare la sveglia.

Nonostante fosse estate, quella mattina era particolarmente grigia. 

Iniziò a destarsi dal suo sonno ma non si sentiva ancora abbastanza sveglia da riuscire ad aprire gli occhi. Cercò di percepire ciò che la circondava aguzzando gli altri sensi. Era distesa su un lato, il suo corpo nudo era ancora stretto a quello caldo di lui e con un braccio gli circondava il petto. Lui era sdraiato a pancia in su e con una mano le stava accarezzando delicatamente il braccio e poi la schiena mentre dalla sua bocca usciva una tenera melodia, con una leggera pioggia a far da sottofondo. Quando finalmente si decise ad aprire gli occhi, lo trovò già a fissarla, come se non stesse aspettando altro che lei si svegliasse.

— Buongiorno amore— la salutò donandole uno dei suoi meravigliosi e caldi sorrisi.

Non potè fare a meno di incantarsi per l'ennesima volta ad osservare i tratti di quel suo viso color miele, i suoi occhi scuri ed estremamente dolci ma allo stesso tempo determinati e sicuri di se, i suoi capelli mossi e corvini nei quali adorava affondare le mani e accarezzarli, il suo piccolo neo sul naso che non riusciva mai a trattenersi dal baciare sapendo benissimo che lui si imbarazzava ogni volta che lo faceva, la sua bocca unica ed invitante... Ma ciò che amava di più di lui era come la faceva sentire. Lui era il suo porto sicuro. Anche quando le sembrava di annegare, era sempre lì pronto a riportarla in superficie. Era capace di farle cogliere e apprezzare ogni tonalità, ogni colore che la vita riservava loro. Nessuno escluso. Perché in ogni momento ci sarebbe stato lui al suo fianco. Non passava un giorno senza sentirsi grata che lui fosse entrato nella sua vita. Era stato come un fulmine a ciel sereno. Un fulmine bellissimo e devastante allo stesso tempo. Le aveva stravolto la vita in un modo che non credeva fosse possibile. Grazie a lui ogni elemento era come andato al suo posto. Lui completava lei, lei completava lui.

La guardò con espressione interrogativa, come a volersi chiedere a cosa stesse pensando appena sveglia per avere un'espressione così intensa. 

Semplice. 

Lo guardò ancora una volta dritto negli occhi e sorrise dolcemente.

Che era tutto ciò che aveva sempre desiderato.

— Buon giorno anche a te, amore mio —


 

*Note autrice*
Ciao a tutti!! E' la prima volta che scrivo una oneshot, che ve ne pare? L'idea mi è venita davvero per caso e l'ho scritta di botto! Uno dei tanti modi che ho per esprimere il mio affetto per questo stupendo ragazzo. E poi chi non ha mai pensato a come sarebbe la sua vita se fosse il suo ragazzo? ...solo io? ... O.O ahhahahaha
Ad ogni modo spero vi sia piaciuta, anche se davvero non è nulla di che! Baci Melly <3

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Capitolo 2
*** Fly Me To The Moon ***


Fly me to the moon ~
 

Per festeggiare il suo compleanno, decidemmo che il suo regalo sarebbe stato un viaggio, e lui scelse l'America come destinazione. Per qualche ragione ne era sempre stato affascinato e io ero più che entusiasta di quella sua scelta, d'altronde, se lui era felice lo ero di conseguenza anche io. Quella sera mi portò in un locale jazz, a stento riusciva a trattenere l'emozione, quasi fosse un bambino. La musica lo travolse all'istante e iniziò a ondeggiare e ballare, perfettamente a suo agio, in mezzo agli sguardi curiosi degli altri clienti. Io rimasi seduta al bancone del bar e tirai fuori il telefono decisa a voler immortalare quel momento. Feci partire la registrazione e lui lo notò immediatamente ma non disse nulla, semplicemente mi sorrise e io ricambiai; sorriso che per tutta la durata del video non lasciò mai le mie labbra. D'altra parte era impossibile, era così felice, solo questo aveva importanza. Non c'era niente di più bello che vederlo immerso nel suo mondo e lasciarsi andare a ciò che amava, quel suo mondo che, ad essere sincera, a volte un po' mi spaventava perché temevo non sarei mai stata in grado di comprendere appieno e ciò portava spesso a chiedermi se meritassi davvero di stare al suo fianco...

Immersa in quei cupi pensieri, il mio sguardo si scurì inconsapevolmente e prima ancora che me ne accorgessi lui era già al mio fianco. Mi porse la mano e mi trascinò a ballare con se. Aveva la straordinaria capacità di arrivare sempre a tirarmi fuori dal mio torpore e dalle mie insicurezze; con uno sguardo, un semplice gesto, lui mi riportava coi piedi per terra. E questo, forse ancora di più, mi faceva temere di non meritarlo, ero sempre io a ricevere da lui e questo mi faceva sentire come se fossi perennemente in debito (?) Una relazione dovrebbe basarsi su un continuo dare e ricevere, e viceversa. Ero dunque io quella sbagliata?

Ormai doveva aver intuito che qualcosa non andava.

Mi prese il mento fra le dita, obbligandomi a guardarlo negli occhi, e lui lo sapeva bene che non potevo resistergli quando faceva così.

-- Lo so a cosa stai pensando – mi lasciai scappare una risatina forzata.

-- Ah sì? E come fai a sapere a cosa sto pensando? – risposi con tono provocatorio, nel tentativo di non far trasparire i miei veri sentimenti.

-- Lo capisco dai tuoi occhi, mi guardi come se fossi irraggiungibile, come se tu fossi uno spettatore lontano... – a quel punto afferrò con gentilezza la mia mano e la poggiò sul suo petto, all'altezza del cuore. Nel frattempo, senza che me ne rendessi conto, i miei occhi avevano iniziato a farsi lucidi. – ...ma ciò che pensi non potrebbe essere più lontano dalla verità. Io sono parte del tuo mondo e tu sei parte del mio. Non pensare mai più di non esserne all'altezza – ormai le lacrime scendevano copiose – perché è grazie a te che mi assecondi nelle mie stramberie, che sei la mia compagna di avventure, che non mi fai mai sentire sbagliato o inadeguato... quello che voglio dire, è che se posso vivere nel mio “strambo” mondo è perché so che ci sei tu a riportarmi alla realtà, e non potrei essere più fortunato... –

-- Taehyu... –

-- Permettimi di finire... – a quel punto fece per inginocchiarsi e io mi portai le mani a coprirmi la bocca, cercando invano di fermare i sussulti. – ...avevo pensato ad un altro momento ma qualcosa mi dice che è questo quello giusto...il mio mondo ha senso perché tu ne fai parte...-- tirò fuori una piccola scatolina dalla tasca della giacca e la aprì, rivelando un anello – E tu, vuoi fare parte del mio...per sempre? – .

END

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