Anime unite

di Fiore di Giada
(/viewuser.php?uid=695733)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Always in my heart ***
Capitolo 2: *** Una verità sconvolgente ***
Capitolo 3: *** La decisione ***
Capitolo 4: *** Perdersi insieme in una notte di luna ***



Capitolo 1
*** Always in my heart ***


Osservo il cielo. E' d'un intenso blu cobalto, privo di stelle e illuminato da una luna straordinariamente luminosa.
Sento le lacrime che scorrono sul mio viso, senza che io abbia la forza di fermarle. Il colore di questo stupendo cielo di terra di Grecia è così simile al colore dei suoi occhi, mentre facevamo l'amore...
Un pallido sorriso mi sfiora le labbra a questo ricordo. Un sorriso che tramonta subito, sovrastato dal dolore e dalle lacrime, che, oramai da tanto, troppo tempo continuo a versare.
Per lui.
Solo per lui.
Ancora non riesco a credere che mi abbia lasciato così, senza una ragione, senza un perchè.
"Non ti amo più Ryu. E' finita."
Parole gelide come lame di ghiaccio. Devastanti come una tempesta di neve.
"Perchè?" Una domanda spezzata da un pianto a stento trattenuto. Solo l'orgoglio, come un bastione ferito da continui colpi di cannone, ma indomito nel suo spirito di difesa, mi ha aiutato a non cedere alla disperazione. Sono un guerriero anche io e non mi piace sciogliermi in lacrime come una femminuccia senza fegato!
Senza offesa per le donne!
In fondo, ho affrontato anche io con te il potente capo della Shadow Law Bison!
"Non ti deve interessare."
Queste semplici parole mi hanno fatto crollare disperato. Sono scappato via, cercando di ignorare i pezzi del mio cuore spezzato che volteggiavano nel mio petto, che, in quel momento, mi sembrava privo dei polmoni.
Il dolore mi stringeva in una morsa tremenda, capace di stritolarmi l'anima e di lasciarmi senza respiro...
No... Ancora non riesco a crederci... Non ci credo che lui mi abbia lasciato...
Perchè mi hai fatto questo Ken? Per quale ragione hai deciso di lasciarmi?
Ti prego, spiegamelo!
Spiegami il perchè di questa tua decisione così assurda!
E' colpa mia? Te ne prego, spiegamelo e se fosse così farei di tutto pur di rimediare!
Lo sai che sarei disposto a qualsiasi cosa per te...
Davvero, mi ammazzerei pur di vederti felice...
Ami qualcun altro? Ma perchè non mi hai detto la verità? Ti assicuro che non ti avrei ostacolato.
Amare vuol dire lasciare andare no? E se questa persona è in grado di darti la felicità che meriti sono felice per te...
Ma chi voglio ingannare?
Felice? Io sarei felice nell'immaginarti innamorato di un'altra persona?
Davvero sarei così generoso?
No!
No!
Non ci riesco! Non ce la faccio!
Il mio cuore grida per il dolore e piango senza fermarmi.
E nemmeno le lacrime mi confortano.
Tutt'altro. Le sento ardere e mi uccidono lentamente, quasi fossero veleno.
E non so cosa darei perchè questo avvenisse...
Sentire lentamente che le forze mi scivolano dal corpo, come sabbia tra le dita, e addormentarsi, per non svegliarsi mai più...
Lo desidero tanto... Non sentirei più il dolore che provo ora e che mi sta uccidendo, pur lasciandomi vivere...
Davvero la morte strapperebbe al mio cuore il dolore? Davvero raggiungerei l'oblio?
"No." E la mia mente concorda con il mio cuore.
Nemmeno la morte potrebbe darmi l'oblio, la dimenticanza dal dolore.
Hai visto Ken? Sei contento della tua opera?
Sei fiero di quello che hai fatto?
Rispondimi, sei fiero?
Ti sei impadronito del mio cuore senza che io me ne accorgessi e ora nemmeno la morte può darmi la pace che tanto desidero.
Se lei ora si presentasse dinanzi a me, di sicuro ucciderebbe il mio corpo mortale, ma non il mio cuore, che oramai grida solo il tuo nome, malgrado la mia mente gli ricordi la sofferenza che sta distruggendo la mia esistenza a causa tua.
Sì. Il mio è un amore sincero e profondo e, si dice, sentimenti così intensi sono solo per una persona.
Ed è così.
Nessun altro avrà mai il mio cuore Ken.
Nessun altro.
E' tuo, ti appartiene oramai.
E ti apparterrà per sempre.
Fino alla fine dei tempi, fino alla fine della storia, io sarò tuo per sempre.
Tuo. Solamente tuo.
Per tutta l'eternità.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Una verità sconvolgente ***


Cammino in questo parco.
I ciliegi sono in fiore... I petali bianchi e rosati volteggiano nell'aria come candidi fiocchi di neve di primavera...
Sorrido. Riporta alla mente una strana immagine. Due stagioni... Due stagioni nello stesso periodo di tempo...
"Non è possibile." Impallidisco. Sento le gambe mancarmi. Il sangue scomparire.
Il cuore mi scoppia nel petto. Non è possibile... Non può essere lui...
Lo guardo meglio. E' seduto sotto un gigantesco ciliegio in fiore e non si muove.
I suoi bellissimi occhi di mare osservano i petali che danzano e che, come neve leggera, scendono al suolo.
Qualche petalo, evidentemente ammirato dalla bellezza dei suoi capelli d'oro, si è incastonato, come rara gemma, in quella capigliatura dorata.
Mi avvicino a lui. Non dovrei farlo, ma il mio corpo è mosso da una volontà superiore a quella della ragione.
Si accorge di me solo quando sono dinanzi a lui e questo lo sconvolge.
Si rialza e cerca di allontanarsi, ma la mia mano destra si chiude come una tenaglia sul suo braccio sinistro.
"Dove credi di andare?" gli domando gelido. No, non intendo lasciare che fugga. Deve darmi una spiegazione del suo comportamento.
"Non sono affari che ti riguardano." mi risponde con tono deciso, anche se incrinato dal dolore e dall'angoscia. Che cosa gli succede? Perchè vedo nei suoi occhi... paura... Paura di che cosa?
Anche il braccio su cui non mollo la presa è diverso. E' molto esile, non più muscoloso e forte come prima, quando facevamo l'amore...
"No, mi riguardano eccome. Ho sofferto tantissimo a causa tua e voglio almeno sapere il perchè di tanta angoscia. Se non altro, avrò una ragione per odiarti."
Il mio sguardo gelido è una stilettata al cuore per Ken, che tuttavia esita e, con tono disperato, mi dice: "Allontanati. Allontanati ti prego, prima che il dolore più puro ti annienti."
I suoi occhi sono luccicanti di lacrime. Sembrano due laghi gemelli in cui annegare...
Allento la presa sul suo braccio e, con tono più dolce, replico: "Mi dispiace Ken, ma non riuscirai a farmi cambiare idea. Voglio arrivare all'origine della tua decisione."
Un sospiro rassegnato. Una lacrima che furtiva scende dal suo occhio destro. Perchè è così triste? Che cosa di così doloroso cerca di nascondermi?
"Per piacere Ryu, non qui. Dobbiamo essere soli. Tu ed io." mormora con tono sconfitto.
Annuisco.
"Vieni con me." e inizia a camminare. Il suo passo è elegante, anche se lento e doloroso. Cosa gli succede? Sembra che porti sul suo corpo i segni di qualcosa che non so...
Ci rechiamo in una zona isolata della città, immersa nel verde. Al centro di essa v'è una bella casa bianchissima, costruita sull'imitazione delle case tipiche di Santorini, l'isola greca del Mediterraneo.
Sorrido. Ken le ama tantissimo... Il bianco gli ricordava la purezza e lo splendore della mia pelle, diceva, anche se non capivo perchè, dato che sono abbronzato..
Mah...
Entriamo nel soggiorno. E' sempre come lo ricordavo. Sobrio e spartano. L'unica nota di lusso è il profumo dell'incenso.
"Allora Ken, perchè mi hai lasciato? Perchè, improvvisamente, hai deciso di gettarvi via, come se fossi uno straccio vecchio?"
La mia voce è tesa, vibrante. Il ricordo del periodo appena trascorso è lacerante. Non ho dimenticato le lacrime e la sofferenza che mi hanno distrutto a causa tua, sai?
Noto che si tormenta le mani. Che cosa lo innervosisce? Perchè sta temporeggiando?
"Credimi Ryu... Credimi se ti dico che ho fatto di tutto per dimenticarti, ma non ci sono riuscito..." balbetta.
"Riprova e sarai più fortunato." rispondo apparentemente gelido e non staccando lo sguardo dalle sue mani. Un tempo forti e curate, ora fragili e grandi come cristallo...
Tace e mi guarda, poi prende le mie mani. Sento dei brividi lungo la schiena...
Io alzo lo sguardo e vi scorgo lacrime. Quasi i suoi lineamenti non si distinguono più a causa di quelle gocce cristalline che scendono, silenziose, ma ininterrotte, da quei limpidi laghi di montagna che sono i suoi occhi.
"Se davvero mi ami, perchè ti sei allontanato?" chiedo stringendogli le mani.
"Per proteggerti. Non volevo che la sofferenza distruggesse te come sta distruggendo me." risponde.
"Ma di cosa parli? Ken, spiegati te ne prego."
Piange e tace. S tratta di qualcosa di grave, se non riesce a smettere di singhiozzare. Eppure lui è sempre stato un ragazzo forte e generoso!
Gli stringo le mani e lui si calma. Sorride tristemente. Il triste sorriso di chi non ha più nient'altra soluzione se non la morte.
E ben presto la notizia arriva, come una pugnalata.
"A me... A me restano solo due mesi di vita."

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La decisione ***


"Mi restano solo due mesi di vita..." Questa frase mi si pianta nella testa come un chiodo. E' tutto così assurdo... Non posso credere che all'uomo che amo restino solo due mesi di vita...

"Due mesi..." mormoro e poi torno a guardare Ken. Ha abbassato lo sguardo, ma io riesco a scorgere delle piccole lacrime che sinuose come serpenti scendono sulle sue guance.

Con due dita gli prendo il mento e lo costringo a rialzare il viso. Il viso è inzuppato di lacrime. Scorrono come torrente in piena e sento il cuore stringermisi in una morsa di disperazione e sofferenza. Perchè ha sofferto tutto questo da solo? Perchè non sono stato con lui?

"Sai almeno di che malattia si tratta?" domando dolcemente.

Mi guarda tristemente e sento un profondo senso di vergogna impadronirsi di me. Quanto devi avere sofferto da solo, in questi lunghi mesi, senza la mia presenza, il mio sostegno, il mio amore...

"No. E' una malattia di cui perfino i medici sanno poco o nulla... Ma a conti fatti, cosa importa? Mi sono sentito morire e non volevo crederci... Io... Io ho solo ventuno anni... Non è giusto..."

Lo osservo ancora. La malattia ha nobilitato la sua bellezza. Il viso è scavato, sofferente e questo fa sembrare i suoi occhi ancora più belli, ancora più limpidi, malgrado la cupa luce che in essi regna sovrana.

"Vieni qui." mormoro e lui si avvicina, cauto, tremante e mi viene da sorridere bonariamente, malgrado la cupa e dolorosa tristezza che opprime il mio animo. Idiota, non vergognarti della tua fragilità! Non è una colpa essere un uomo e avere bisogno di chi si ama!

Lo abbraccio con forza, seppur con dolcezza. Temo di fargli del male. Quasi il suo corpo mi sembra di cristallo.

Lui si abbandona al mio abbraccio. La solitudine a cui si è condannato lo ha provato duramente.

"Potrai mai perdonarmi per il dolore che ti causerò? Io... Io non sono riuscito a proteggerti dal dolore che sta distruggendo me... Volevo che tu fossi felice... insomma, che ne stessi fuori..."

Piange mentre parla e io sento la morsa della vergogna attanagliarmi sempre più l'animo. Non per un'altra persona mi aveva lasciato, ma solo per non farmi soffrire... E io, come un egoista, mi sono chiuso nelle mie sofferenze senza cogliere i segnali della sua anima disperata, i cupi segnali della sua sofferenza?

A tanto era giunto il tuo amore? A lasciarmi per consentirmi di essere felice?

Gli accarezzo i capelli, ancora meravigliosi e lucenti, e sussurro: "Non ti lascio. Sei la persona più importante della mia vita. Ti sarò sempre vicino."

E' il minimo che possa fare per te, mia luce. Mi hai dato una prova stupenda di amore!

Bruscamente si stacca da me e mi guarda. Ha paura. E' spaventato.

"No... Ryu, tu devi vivere..."

Gli chiudo la bocca con le mie labbra. Esita un poco, cerca di scostarmi, ma la sua forza è poca rispetto alla mia. Quanto ti ha distrutto questa malattia mortale, amore mio...

Si abbandona e risponde al mio bacio. Le sue labbra sembrano arse da uno strano fuoco. Sembra quasi vogliano bruciare la mia anima e il tempo, che sembra ardere in una fiamma infinita di dolore in questo momento.

Ci stacchiamo.

"Ti amo." mormora Ken.

Sorrido e gli poso un bacio sulla fronte, poi così parlo: "Ascoltami. Io davvero sono commosso dall'amore che hai dimostrato per me. Non è da tutti decidere di troncare una relazione e di lasciarsi morire per rendere felice chi si ama. Ma io non riesco a stare lontano da te. Davvero, anche quando la mia mente diceva di odiarti, il mio cuore diceva il contrario. E ora che ti ho trovato, non ti lascerò andare incontro alla morte da solo. No, non sarai solo... Vedrai i miei occhi quando i tuoi si chiuderanno..."

Esita la mia luce, i suoi occhi sono molto tristi.

Mi guarda ancora. Percepisce determinazione nel mio sguardo e si arrende. Quando sono deciso a compiere una azione non mi ferma nessuno.

"Sei un idiota." sussurra.

"Un idiota che ti ama e che desidera solo stare con te perchè si sente una nullità senza di te." rispondo sorridendo.

Lui fa un sorriso. Un vero sorriso, limpido e gentile, anche se un po' triste.

"E io sono doppiamente idiota perchè non riesco a convincerti a lasciarmi solo."

Tace.

"Ryu..."Mi chiama con un tono basso, quasi musicale.

"Sì?" chiedo io.

"Ti prego, lascia che ti abbracci. Poco mi è concesso e vorrei non perdere nessun istante, prima che la morte mi prenda con sè."

"Farò qualcosa di meglio." sorrido e lo sollevo tra le mie braccia. E' talmente leggero che mi sembra di sollevare una piuma...

Mi reco nella stanza accanto e lo poso sul letto. Mi stendo con lui e copro tutti e due con le lenzuola.

Lui posa la sua testa dorata sul mio petto e mormora: "Grazie. Mi stai facendo un dono stupendo, che forse non merito..."

Sorrido e lo accarezzo, prima che il sonno avvolga entrambi con le sue ali di stelle.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Perdersi insieme in una notte di luna ***


Siamo qui, su questo balcone.
Soli.
La luna scioglie le sue dita d'argento sul mare nero di Santorini.
Sembra un abisso di morte...
Ken è steso sul divano e ha gli occhi chiusi.
Sembra che sia morto.
Eppure non lo è.
Ma arriverà presto.
E' il suo ultimo giorno.
Solo un lieve respiro attraverso il suo torace scarnito dalla malattia.
Apre lentamente gli occhi.
Sorride.
"Ryu... Vuoi sederti accanto a me... Vorrei sentire il tuo respiro, prima di addormentarmi..." Un sussurro debole, ma chiaro come una triste e dolce melodia.
Mi siedo sul divano e lascio che posi la testa sul mio petto.
Restiamo così per quanto tempo? Non lo so, ma a me sembra una eternità...
Forse un respiro di quell'eternità che presto ci attende.
Sì. Anche io lascerò questo mondo.
Non lascerò che Ken muoia da solo.
Ha già sofferto abbastanza per la solitudine, da quando ha scoperto questa maledetta malattia.
L'ho deciso durante questi mesi che ci erano stati dati da trascorrere insieme... Il mio amore aveva illuminato un po' i suoi lineamenti, ancora splendidi nonostante il male che lo stava distruggendo, ma non aveva scacciato l'ombra della solitudine, non aveva asciugato le lacrime del dolore di una esistenza di cui si scorge la fine avvicinarsi sempre più...
No... Non potevo lasciarlo solo...
E per quanto lui non possa volerlo, non cambierò idea...
"Ryu..." Ancora un mormorio.
"Sì..." domando. So quello che accadrà...
"Si sta avvicinando... Ti prego, dammi un bacio..."La sua voce è ancora più flebile, ma il suo sguardo è lucente... Due specchi d'acquamarina sembrano i suoi occhi...
Poso le mie labbra sulle sue. E in quel momento la capsula che ho sotto la lingua si rompe e il veleno si spande nella mia bocca
Un mortifero e benefico succo di morte...
Ci stacchiamo. Non distinguo più bene la sua figura... Il veleno sta facendo presto effetto...
Beh, vorrà dire che starò per poco lontano da lui.
D'un tratto Ken mi sorride, ma, nonostante tutto, nei suoi occhi noto le lacrime. Brillano come pezzi di lapislazzulo...
"Perchè hai voluto morire?" mi domanda e io resto un po' sorpreso. Come ha fatto a capire il mio piano?
"Non avrei mai potuto stare senza di te... Ogni cosa è vana senza poterla condividere con te amore mio..." rispondo sorridendo. I contorni delle cose svaniscono, ma i sensi dell'amore riescono a guidare le mie labbra sulle sue, per un ultimo, lieve bacio.
"Sei uno stupido... Uno stupido generoso... E io ti amo..." mormora e lo sento abbandonare la testa sul mio petto e smettere di respirare.
"Ti amo anche io... testa calda..." sorrido prima che il respiro della morte uccida anche me. Il veleno è stato un compagno fedele...
Mi ha consentito di morire insieme al mio compagno in una notte di luna piena sul mare di Santorini...

Quella del veleno l'ho tratta dall'"impero dei draghi" dove si vedono le "volpi volanti" i soldati di Wei usare queste capsule per suicidarsi in caso di cattura da parte di Dan Qing. Io ho solo reso il tutto romantico...

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3970710