L'ultimo bacio prima di...

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non puoi vedermi ma puoi sentirmi ***
Capitolo 2: *** Una miglior fine per un nuovo inizio ***



Capitolo 1
*** Non puoi vedermi ma puoi sentirmi ***


Sentivo in continuazione il rumore del suo respiro che occupava la mia mente.
Eppure vedevo bene quello che mi circondava e lui era sparito per sempre.
Ci avevo messo molto tempo per confessare il mio amore per lui e anche lui aveva perso tempo.
Tempo che avevano recuperato rimanendo assieme, ma a causa di una brutta avventura, tutto era stato distrutto.
La sua morte, il mio dolore, il mio pianto… Tutto era tremendamente reale.
Ho vagato molte notti cercando di scordarmi tutto quello che mi era successo attorno e anche se i miei colleghi avevano fatto di tutto per risollevarmi il morale dicendomi che la vita andava avanti senza il mio più grande amore, io non riuscivo ad ascoltarli.
Era tutto tremendamente oscuro ai miei occhi e la mia vista era annebbiata dall’odio e dalla disperazione.
Non volevo più continuare a vivere, anche perché non aveva più senso.
Uccidersi era solo un gesto estremo per firmare una condanna a morte che nessuno avrebbe mai digerito.
Ed è per questo che con tutte le attenuanti per farla finita, io ero rimasta rinchiusa nel mio appartamento per molti giorni, lontano dal mio lavoro e dalla mia vita conosciuta.
Mi rimaneva poco per credere ad un futuro migliore, ma come ho appena detto, i miei colleghi ed amici cercavano in ogni modo di risollevarmi il morale per farmi tornare quella che ero un tempo.
Ma loro non avevano perso una persona che avevano imparato a conoscere e ad amare nel corso di questi anni e non potevano capire come potevo sentirmi.
Io non gliene facevo una colpa, ma in fondo sapevo che senza il loro aiuto, non ne sarei mai uscita.
Richard non c’era più e quello che mi faceva più arrabbiare era che avevo litigato furiosamente prima che un dannato ubriaco potesse estrarre la sua pistola e ucciderlo a sangue freddo.
Un colpo di pistola che rimbombava nella mia mente come una condanna ed un pensiero che non avevo mai potuto digerire così facilmente.
E anche se giustizia era stata fatta, tornare a credere di vivere come in passato, era troppo difficile.
Il mio capo avrebbe pazientato ancora per poco e sapeva bene che senza il suo aiuto, mi avrebbe persa per sempre.
Ma io era rinchiusa in un vortice impenetrabile in cui non avrei mai fatto entrare nessuno.
Perché la mia vita privata era segnata per sempre ed il mio cuore spezzato era stato gettato in mezzo all’oscurità più opprimente.


Mi svegliavo spesso la notte in preda agli incubi più disparati.
Non facevo altro che vedere la sua faccia insistente mentre continuavo a sudare freddo.
Riuscivo anche a sentire voci imperscrutabili che attanagliavano la mia mente, mentre non riuscivo ad avere nessuna risposta.
Il suo suono vocale era inconfondibile alle mie orecchie ed io che cercavo di creare un contatto con lui.
Un respiro insistente, ma molto freddo.
< Richard, sei tu? >
Non mi piaceva chiamarlo per nome, ma in quel momento sapevo che lui era lì e che mi stava fissando.
< Richard… puoi sentirmi? >
Odiavo non ricevere nessuna risposta, ma dovevo pazientare. O forse illudermi di nuovo?
Quella notte non riuscii mai a dormire perché gli incubi andavano oltre la realtà e l’alba di un nuovo giorno era solo un pretesto per convincersi che la vita sarebbe stata un’ossessione orrenda macchiata dal mio odio.

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Capitolo 2
*** Una miglior fine per un nuovo inizio ***


Mentre le luci della mattina inondavano il mio appartamento così vuoto, ero assolutamente certa che anche quella giornata sarebbe stata l’ennesima senza significato in una vita che ormai non mi apparteneva più.
Ma incredibilmente, giungendo in cucina con lo sguardo assonnato, vidi una figura fioca che mi stava attendendo.
Sobbalzando dallo spavento, non potei ancora credere che mi sarei ritrovato Richard dinanzi.
< Non è possibile. Non può essere vero. >
< Perché dici così? > mi domandò Richard con tono sensuale.
< Perché tu sei… morto. >
< Lo sono, purtroppo. Ma questo non vuol dire che io non possa darti un ultimo saluto… Quello che mi è successo è tremendamente terribile e vorrei tanto che non potessero mai accadere queste cose. Ma visto che è successo a me, ho un’ultima possibilità prima di salutarti definitivamente e dirti… addio. >
Mentre le mie lacrime cadevano a fiotti sul mio viso, Richard non avrebbe mai voluto che mi potesse succedere anche questo.
Lui non sopportava di vedermi soffrire, ma vederlo anche in una forma spiritica, mi dava la forza di andare avanti.
< Devi proprio andare? >
< Kate, sai bene che io… >
< Portami con te. Io non posso pensare di rimanere in questo mondo senza di te. Ho capito troppo tardi che io potevo amarti e saperti adesso lontano da me… >
< Io non sarò mai lontano da te > fece Richard con tono calmo < Io ti rimarrò per sempre vicino. Qualunque cosa succeda. >
< Non è la stessa cosa. E tu lo sai bene. >
< Kate, non posso fare altrimenti. Mi piacerebbe abbracciarti, baciarti e stringerti più che posso. Vorrei anche rimanere per sempre vicino a te… Ma in un altro mondo mi stanno chiamando. Sai quanto io non sopporti gli addii, ma non posso fare niente al riguardo. Ho avuto un’ultima possibilità… >
< Sì. Me l’hai appena detto > rispose Kate distogliendo il suo sorriso.
< Scusami. È che non riesco a trovare le parole adatte. >
< Uno scrittore che non sa cosa dire? Questa mi è nuova. >
< Sì, ma questa volta è diverso. >
Mentre incrociavo il suo sguardo per dargli un ultimo saluto, gli avrei voluto confessare quanto mi potesse mancare e quanto io l’amassi.
Ma visto che il tempo a nostra disposizione si stava esaurendo molto velocemente, io gli promisi che ci saremmo ritrovati molto presto.
< No, Kate. Tu devi fare la mia vita. E solo quando verrà il tuo momento io e te… >
< Allora vorrà dire che attenderò pazientemente facendo prima il corso della mia vita. O almeno quello che mi rimane. >
< Brava. È quello che vorrei… E credo che potrai ricominciare a vivere proprio stamattina andando al lavoro. Tutti sentono tremendamente la tua mancanza e rimanere nel tuo appartamento a deprimerti non farà altro che peggiorare la situazione. Troverai tutte le forze necessarie. Ne sono convinto. >
Dopo le parole rincuoranti di Richard, sapevo bene che non potevo deluderlo ancora.
Dopo che il suo spirito stava svanendo dinanzi ai miei occhi, gli promisi che avrei fatto di tutto per ricominciare senza di lui.
E Richard, con il suo cuore nobile, avrebbe per sempre vegliato su di me, fino a quando non ci saremmo ritrovati.


Rientrando in ufficio, avevo tutti gli sguardi addosso dei miei colleghi e del mio capo.
Con tono fiero e sguardo felice, gli promisi che sarei tornata e non me ne sarei più andato.
< E’ belo rivederti, Beckett. Sei pronta per tornare in azione? > mi domandò il mio capo.
< Sì. Non vedo l’ora. >


Angolo autore lmpaoli94

Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno letto ma soprattutto recensito questa storia.
Spero che un racconto così breve non abbia deluso le attese, ma a nessuno piacciono gli addii e questo è un modo soprannaturale di poterlo dire senza soffrire.
Non mi è sembrato giusto continuare questo racconto, ma una miglior fine non sarei riuscito a scriverla XD
Grazie ancora e prometto di tornare su questo fandom al più presto con i Caskett.
A presto

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