The Path We Choose.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sacrifice. ***
Capitolo 2: *** Fallen. ***
Capitolo 3: *** Finding Out. ***
Capitolo 4: *** Il Nome. ***
Capitolo 5: *** Evitare. ***
Capitolo 6: *** The truth. ***
Capitolo 7: *** She's Back. ***
Capitolo 8: *** Agonia. ***
Capitolo 9: *** Back to you. ***
Capitolo 10: *** Gelosia. ***
Capitolo 11: *** Per Sempre Con Te. ***



Capitolo 1
*** Sacrifice. ***


Era una bellissima giornata e, sul pianeta Kalorou, due ragazze si stavano amando, nel loro letto.

"Sole... È così bello, essere qui con te... Nel nostro letto..."

"Anch'io..." Sorrise l'Alpha "Luna..."

Le due ragazze continuavano a baciarsi e fare l'amore, finché non sentirono delle forti scosse.

"Ma... Ma che succede??"

"Vado a vedere! Tu aspetta qui."

"No, Sole, aspetta! Voglio venire anch'io... Ti posso aiutare."

"No... Può essere pericoloso e on voglio mettervi in pericolo..." Disse l'Alpha, carezzando il ventre della sua Omega.

"Allora d'accordo... Resterò qui."

Sole le diede un bacio molto dolce, poi si trasformò e volò fuori dalla finestra, dopo essere divenuta incandescente, fuoco puro, così da cercare la fonte di quelle scosse.

E vide degli esseri strani, da lontano, come dei granchi meccanici che si piantavano nel terreno e poi delle forme di vita completamente grige si scagliarono contro di lei.

"Cyliani! Che ci fate qui??"

"Distruggiamo il tuo mondo! Così finirà la guerra tra i nostri pianeti."

"Cyla... È stato firmato un accordo di pace! Perché fai questo?"

"Perché la pace è solo per gli illusi!" Rise lui, visibilmente divertito.

"La pace è per le persone innocenti, che non meritano questa guerra che va avanti da millenni!"

"Tu sei un immortale, non capisci certe cose... Ma io, che posso vivere trecento anni... Beh, amo vedere molte guerre!"

"Tu sei pazzo!"

"E tu sei troppo vulnerabile." Rispose lui, ghignando, tendendo la mano verso un punto oltre Sole e, presto, esplose un raggio verso una torre alta.

Sole sgranó gli occhi, sapendo che Cyla aveva appena distrutto la sua casa e Luna era dentro.

"Maledetto... Lì c'era..."

"La tua bella, lo so. L'ho fatto apposta... Chissà che almeno tu possa farmi divertire, usando il tuo pieno potere!"

Sole fece per rispondere, ma un raggio di ghiaccio colpí Cyla "Immaginavo fossi tu!"

"No!! Vai via, è te che vuole!" Gridò Sole ma, prima che Luna potesse rispondere, Cyla si avvicinò rapidamente e la trafisse "NO!!"

Il Cyliano la scaglió a terra, ma Sole riuscì a prenderla prima che toccasse terra, tenendola tra le sue braccia.

"M-Mi dispiace... Mi..."

"No no no, non parlare... Non dire nulla..." Tentò Sole, con gli occhi pieni di lacrime.

Luna fissava la sua amata con gli occhi sgranati, mentre spuntava sangue e non riusciva a parlare.

Non riusciva a parlare e, presto, chiuse gli occhi, dai quali scendevano piccole lacrime, esaltando l'ultimo respiro e dissolvendosi, innanzi agli occhi di Sole, che lanciò un grido disperato, pieno di dolore.

Sole si alzò nuovamente in volo, tenendo il capo chino e, scagliatasi con una velocità incredibile contro Cyla, trafiggendolo.

Lui si aggrappó alle spalle di Sole "M-Mi reincarneró e t-ti ucciderò, immortale!"

L'Alpha non disse nulla, anche perché le scosse continuavano a farsi più frequenti e capí.

Il pianeta stava per esplodere.

Allora prese e volò sempre più in alto, fino a raggiungere lo spazio, ma Kalorou esplose e la fortissima onda d'urto che si creò scaglió lontana la ragazza, che perse i sensi, anche per via del dolore che provava per la perdita della sua amata.

Sapeva che Luna, così come lei, poteva reincarnarsi e sperava di poterla rivedere, un giorno.

Poi tutto divenne buio.

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Capitolo 2
*** Fallen. ***


Tutto procedeva tranquillo a National City, se non fosse per tre alieni e due umani che avevano deciso di rapinare una banca, seminando il panico in città.

Però, per fortuna, Supergirl, Arqua, Guardian, Dreamer, Mon-El ed Imra erano appena arrivati per fermarli.

"Accidenti a loro!"

"Perché non la imparano mai??"

"Perché sono stupidi!"

I nostri divisero per inseguirli, catturarli e consegnarli poi agli Agenti del DEO sul posto, guidati da Alex Danvers.

Ma una palla di fuoco caduta dal cielo attirò la loro attenzione "E quella??"

"Prendi tu questo tizio, io vado a vedere!" Disse Supergirl, lasciando uno degli alieni a Mon-El.

La bionda Eroina, volando a grande velocità sul posto, vide una fossa profonda, in cui vi era una ragazza dai lunghi capelli castani, piena di ferite e priva di sensi.

Atterró accanto a lei e chiamò Alex che, essendo poco lontana, corse dalla bionda Alpha "Che succede?"

"Lei era la palla di fuoco precipitata dal cielo!"

"Portala al DEO, io avviso la squadra medica e J'Onn." Disse la rossa e Supergirl annuì, prese la sconosciuta e partí a tutta velocità verso il DEO.

Una volta lì, Supergirl andò a portare la sconosciuta in infermeria ma, appena uno dei medici provò a toccarla, ritiró subito la mano.

"Che succede?" Chiese J'onn.

"È... È tremendamente calda!" Rispose il medico ed anche il Marziano, provato a toccarla, ritiró la mano e solo Supergirl non sentí nulla.

Però, presto, il corpo della ragazza smise di essere tanto bollente ed i medici riuscirono a lavorare, scoprendo presto che anche lei, così come Supergirl, guariva se veniva messa sotto le lampade al sole giallo.

"Come sta?" Chiese poi Alex, una volta tornata con gli altri al DEO.

"Non troppo bene..."

"Brainy, Winn, voi non la conoscete?" Tentò Guardian ed i due geni scossero il capo e nemmeno Imra, Mon e M'gann sapevano chi fosse.

"Quando si sveglierà ce ne parlerà lei, se lo vorrà."

"Dobbiamo trovare qualcosa da farle indossare..." Disse Alex "I suoi vestiti sono andati distrutti..."

"Possiamo chiamare Lena! Magari può ideare qualcosa per lei."

L'idea venne approvata, così Supergirl voló fuori dal balcone, diretta verso la L-Corp, azienda gestita da Lena Luthor, una loro alleata.

Arrivata sul balcone esterno della L-Corp, Supergirl entrò nell'edificio e venne raggiunta subito da Lena Luthor, una bellissima Omega dai lunghi capelli castani e occhi verdi, che le sorrise "Supergirl! Come mai qui?"

"Avrei bisogno di parlarti... Mi servirebbe un favore!"

Allora Lena congedó Jess, la sua segretaria e poi si avvicinò a Supergirl con più confidenza e le buttò le braccia al collo "Cosa vuoi chiedermi?"

Supergirl le raccontò tutto e Lena incroció le braccia "Questo è quanto!"

"Capisco... Avrei bisogno di prendere la sua temperatura!"

"Ti porto al DEO." Offrí la bionda e, presa in braccio Lena, volò fuori dal balcone e, in un battito di ciglia, arrivò al DEO.

Una volta lì, Lena andò in infermeria con Supergirl, Arqua, Alex e J'onn poi, grazie ad un termometro, prese la temperatura della giovane.

O meglio, ci provó.

"Ma è impossibile..."

"Cosa?"

"Deve generare una temperatura, una calore elevatissimi... Non riesco a prendere la temperatura!"

"Allora come farai a crearle dei vestiti?"

"Facile... Li realizzeró basandomi sulla temperatura del sole!"

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Capitolo 3
*** Finding Out. ***


Il mattino seguente, la misteriosa ragazza si svegliò e cercò di capire ove fosse, ma non sentí nulla, a parte il bip continuo di un macchinario.

"Ciao... Ti sei svegliata!"

La castana voltò appena la testa e vide una ragazza bionda, un'Alpha a giudicare dall'odore.

"Io... Dove sono...?"

"Sulla Terra, in una struttura chiamata DEO... Invece la città si chiama National City."

"Capisco..." Rispose a fatica la castana, prendendo un respiro profondo "E... E Luna? Dov'è Luna?"

Kara corrugó la fronte "Abbiamo trovato solo te... Sei precipitata dal cielo, in una palla di fuoco. Ti ho portata qui e i medici si sono presi cura di te..."

"D'accordo..."

"Come ti chiami? Da dove vieni?"

"Mi chiamo Sole... Vengo dal pianeta Kalorou..."

"Non l'ho mai sentito... Invece io sono di Krypton! E..." Si bloccò Kara, avendo notato che l'altra aveva sgranato gli occhi.

"L-Luna... Luna... Lei... Lei è morta... È... È morta..." Balbettó, tra le lacrime, facendo impazzire il macchinario.

"Calmati... Tranquilla..." Disse Kara, prendendo il telefono per chiamare Alex e J'onn, mentre usciva per lasciar lavorare tre medici del DEO.

Arrivarono Alex e J'onn, con Kara che rivelò loro ciò che aveva scoperto, poi arrivarono anche Clara Seger, ovvero Arqua, Brainy e Winn.

I tre medici uscirono poco dopo e diedero ai nostri il permesso di entrare nella stanza dell'infermeria, ma non dovevano farla agitare.

Però fu la stessa castana, a cercare la mano di Kara "E-Ehi..."

"Dimmi."

"Luna..." Iniziò, con gli occhi pieni di lacrime "Davvero non è stata trovata? Non c'era..."

"No... Non c'era. Mi dispiace... Era importante, per te?"

"Era l'amore della mia vita... E... Ed aspettava il nostro primo figlio..."

La notizia spezzó il cuore di tutti i presenti "È terribile... Mi dispiace moltissimo!"

La castana Alpha chiuse gli occhi e prese un respiro profondo "Tranquilla... Si sarà reincarnata e la troverò, prima o poi..."

"Lo spero davvero!" Sorrise Kara "E puoi combattere con noi, se vuoi..."

"Va bene... Accetto."

Kara sorrise "Fantastico!" Ammise, introducendo se stessa e presentando poi gli altri nella stanza.

"Hai fame? Vuoi qualcosa da mangiare?" Tentò Alex.

"No... Non ho fame..."

"Come vuoi! Se ti va qualcosa, non esitare a chiedere... Ciò che più ti piace."

"Frutta..."

"Certo, tutto ciò che vuoi!" Sorrise Alex.

"Sai, Lena, una... Una mia cara amica, ti sta preparando dei vestiti che puoi indossare, che non finiscano in cenere ogni volta che ti trasformi!"

"Va bene... Grazie..."

"Di nulla!"

Qualcuno bussò poi alla porta ed i nostri videro Isobel "Ci sono problemi in città... Imra e Mon stanno cercando di catturare quattro alieni. Hanno attaccato una ferramenta..."

"OK, andate!" Ordinò J'onn, quando sentirono il macchinario collegato a Sole suonare impazzito.

"Luna... Luna, sei tu!"

Isobel la fissò "Io non mi chiamo Luna... Mi chiamo Isobel Castille. Ho diciotto anni e non ti conosco, mi dispiace..."

"Sei... Sei incinta..."

La mora Omega si portò la mano sul ventre "Si... Sono quasi quattro mesi!"

"Il tempo qui è differente rispetto a Kalorou..." Disse la castana "Ma sono così felice di averti ritrovata..."

"Io non ti conosco! E il piccolo o piccola è del mio ragazzo."

Sole sgranó gli occhi "Un... Un ragazzo? Tu..." Iniziò senza finire, avendo poggiato la testa sul cuscino, voltando il capo dall'altra parte.

"Ehi... Mi dispiace... Io..."

"Vai, Isobel." Le disse Clara "Hai un lavoro da fare e lei è scossa. Non puoi fare nulla, per lei..."

La mora se ne andò, mentre Kara, Clara ed Alex andarono ad aiutare Imra e Mon.

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Capitolo 4
*** Il Nome. ***


Il mattino seguente, Sole si alzò dal lettino, staccando gli elettrodi ed uscendo dall'infermeria per vedere com'era quella struttura.

"Ehi... Sei mattiniera."

"Tu chi sei?"

"Brainy. E sto lavorando ad un progetto piuttosto complicato..."

"Posso aiutarti?"

"No... Sto cercando un modo per avere più energia. Se sovraccarico il generatore, rischio di far saltare in aria questo posto..."

"Ti salverei io, tranquillo. Non mi fanno nulla le esplosioni..."

"Buono a sapersi."

"Ti aiuto io, per l'energia. Cosa devo fare?"

"Prendi quei cavi."

Sole obbedí ed il suo corpo divenne incandescente, con l'energia che iniziò a fluire, per la gioia di Brainy, che poté completare il progetto, ovvero un potenziamento per le armi già in dotazione.

Pochi minuti ed arrivarono anche gli altri "Che succede qui?"

"Ho ultimato il mio progetto!" Rispose Brainy, spiegando tutto ad Alex, J'onn ed il resto del gruppo.

"Sai, ti serve un nome umano... Non puoi usare il tuo nome da Eroe o tutti conosceranno la tua identità."

"Questo è un libro dei nomi... Scegli quello che più ti piace."

Allora Sole andò con Clara in sala ristoro "Puoi rimanere qui... Se ci sarà un'emergenza sentirai la sirena."

"Ho capito."

Clara le sorrise e se ne andò, perché aveva un lavoro da fare alla CatCo, così come lo aveva Kara, altrimenti Cat Grant le avrebbe di certo licenziate in tronco.

In sala ristoro, Sole guardava il libro che Kara le aveva dato, sperando di trovare un nome che potesse piacerle.

"Ciao! Posso aiutarti?" Offrì Imra "È un po' che sono sulla Terra e conosco nomi e cognomi piuttosto belli..."

"D'accordo, grazie."

Imra si sedette accanto a lei e, qualche istante più tardi, nella stanza entrò Isobel "Ciao... Che fate di bello?"

"Le stiamo trovando un nome... Non può chiamarsi Sole o tutti lo scopriranno."

"Capisco... Cercate un nome di facciata, per mascherare la sua identità."

"Esatto."

"Amore mio, che ne dici di aiutarmi? Scegli un nome che ti piaccia..."

"Non sono il tuo amore, io ho il ragazzo... Cerca di capirlo!"

"Prima o poi ti ricorderai... È un effetto della reincarnazione."

"Senti... Te lo dico per l'ultima volta. Io non ti conosco, non so chi sei e non ti amo! Quindi lasciami in pace."

"Rispetto il tuo volere, come ho sempre fatto... Io sono qui, non vado via. Prima o poi tornerai da me..."

"Non contarci... Sono felice con Sean!"

Sole le sorrise appena, con tristezza e tornò a guardare il libro "Che ne dici di questo nome?"

Imra vide lacrime negli occhi della castana e provó un profondo dispiacere per lei "Trovo che Maggie sia un nome bellissimo! Ora il cognome."

Mentre cercavano, Imra carezzava le spalle della castana, che stava trattenendo le lacrime, perché il sapere la sua amata, seppur senza memoria, tra le braccia di un altro, la faceva stare male.

"Questo mi piace..."

"Bene, allora è deciso. Andiamo a dirlo agli altri!"

Le due tornarono allora in sala operativa dal resto di Eroine ed Eroi, con Winn che le notó "Eccovi... Scelto il nome?"

"Si! E trovo che sia molto bello..."

"Allora? Che nome hai scelto?" Le chiese Mon-El.

"Maggie Bell! Il mio nome sarà Maggie Bell e, quando combatterò, sarò Sole."

"Allora benvenuta tra noi, Maggie!" Esordí Alex, tendendole la mano, subito stretta "Sarai una grande risorsa, per noi!"

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Capitolo 5
*** Evitare. ***


Maggie pian piano si abituata alla vita sulla Terra e collaborava coi suoi Eroi ed Eroine.

Faticava però a vedere insieme Isobel ed il suo ragazzo, Sean, sentendo un forte dolore al cuore ogni volta.

Ma aveva deciso di essere forte e fare finta di nulla.

Aveva deciso di evitare l'Omega, ignorandola totalmente.

Però anche Isobel un po' era dispiaciuta da tutta questa situazione e non era nemmeno colpa sua, se non aveva recuperato i ricordi di cui parlava Maggie.

"Ehi... Ti sei allenata fino a tardi?" Chiese Isobel, notando Maggie uscire dalla palestra con un'asciugamano sulle spalle ed indosso reggiseno sportivo e calzoncini corti.

Ma la castana la evitò, continuando a camminare tranquillamente, come se non avesse nessuno davanti.

Entrò nello spogliatoio e sospirò, aprendo l'acqua della doccia ed infilandosi sotto il caldo getto.

Si vestì poi, visto che doveva andare a casa ad attendere l'arrivo di Kara, Clara e gli altri, dato che sarebbe toccato a lei ospitare la serata giochi.

Ovviamente Isobel era stata invitata, ma a lei non sarebbe importato, della sua presenza.

Fu Alex ad aprire la porta alla mora "Ciao!" La salutò la rossa.

"Ciao! Sta per arrivare Sean..."

"E allora vattene!" Se ne uscì Maggie, seria e decisa, uscendo dalla cucina "Va via! Vattene a giocare alla coppia felice con lui."

Isobel rimase a bocca aperta, ma si ricompose "Mi hai invitata solo per litigare??"

"No! Io ti ho invitata perché ti volevo qui, come gli altri... Ma non ho invitato il tuo amichetto. Se preferisci stare con lui vattene!"

Maggie le sbattè poi la porta in faccia ed Alex fissò l'amica "Non avrai esagerato?"

"No. Lei vuole lui... Io non voglio più lei."

"Sicura?"

"Sicura!"

"Sembri Kara..." Ammise la rossa "Quando aveva problemi con Lena..."

Maggie sospirò "Io la amo... Ne sono innamorata alla follia! Ma lei... Lei non ricorda. Non mi vede... E crescerà il nostro bambino con un altro."

Alex si limitò a carezzarle le spalle "Vedrai che tutto si risolverà... Adesso andiamo a giocare."

"Kara come ha fatto?"

La rossa sorrise di gusto "Con molta pazienza... E rompendomi le scatole ogni sera con visite improvvise o telefonate di tre ore!"

Anche Maggie sorrise un poco, prima di prendere e tornare in soggiorno dagli altri per giocare.

"Io faccio coppia con Clara!" Se ne uscì Mae Jarvis, baciando la sua ragazza. Mae era l'unica che non conosceva le reali identità di Kara, Maggie, Clara, Brainy, Mon, Imra, J'onn e Nia, visto che chiunque sapeva che i fratelli Olsen erano i due Guardian.

"Certo!" Sorrise la castana, dandole un bacio molto dolce.

Kara fece coppia con Lena ed Alex con Andrea, mentre Imra scelse di fare coppia con Maggie, così da insegnarle quel dato gioco.

Iniziarono a giocare ma, dopo diversi minuti, il telefono di J'onn squillò e tutti, tranne Mae, riconobbero quel suono.

Era l'allarme silenzioso del DEO.

"È una sorta di allarme?" Chiese Mae.

"Si..." Rispose Alex "Una riunione di emergenza al Bureau..."

"Così tardi??"

"Purtroppo..." Disse Clara, dandole un bacio "Tu resta qui ed aspettaci... James, Kelly e Andrea resteranno qui con te."

Mae annuì e la baciò, poi tutti se ne andarono.

Brainy aprì un portale per il DEO e lo varcò, assieme a J'onn e Winn, mentre gli altri andarono sul luogo in cui erano stati avvistati degli alieni.

Kara, Maggie, Clara e Nia assunsero la rispettiva identità segreta, così come Mon e Imra.

Tre alieni avevano causato un grave incidente e, tra le auto coinvolte, vi era quella con a bordo Isobel e Sean, salvati entrambi da Sole, ovvero Maggie, che si comportò come se non li conoscesse.

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Capitolo 6
*** The truth. ***


Il giorno dopo, al DEO, Isobel entrò nella sala ristoro non appena vide Maggie arrivare.

"Ciao... Volevo ringraziarti per ieri..."

"Ho fatto solo il mio dovere." Rispose la castana, andando via, ma la mora la prese per il polso "Aspetta!"

"Lasciami."

"Dimmi cosa ti ho fatto per essere trattata così! Per fortuna dicevi di amarmi..."

Maggie non ci vide più.

"Non osare più mettere in dubbio le mie parole!" Gridò la castana "Sei tu quella che è impegnata! Sei tu quella che non mi ama! Quindi lasciami stare."

Con un movimento brusco Maggie si vincolò dalla stretta della mora, che finì per terra.

Invece Clara, uscita dal supermercato con Mae, il suo piccolo Tommy e sua madre, vide un gran casino in lontananza, scorgendo un gruppetto di alieni, così scrisse ad Alex.

"Dobbiamo scappare!" Disse Mae.

"Tranquilla... Ci saranno gli Eroi cittadini." Disse Aline, sua madre, che teneva in braccio il nipote "Spero solo che quella Eroina fatta d'acqua non faccia saltare nuovamente qualche tubatura!"

Clara, ovviamente colpevole, se la rise tra sé e sé "Non si preoccupi... Arqua non c'entra nulla."

"E tu come lo sai?"

Per tutta risposta, quando uno degli alieni volò verso di loro, Clara mosse le mani e creò un muro d'acqua, stendendo il nemico e si trasformò, scioccando le due Omega e facendo sorridere Tommy.

Clara volò via, per dare battaglia agli alieni, mentre arrivavano anche Kara e Maggie nei panni di Supergirl e Sole.

Una volta catturati i cinque alieni, Clara tornò da Mae, Tommy ed Aline.

"Sei tu??"

"Si... Mi dispiace... Non volevo tenerlo nascosto ma..."

"È incredibile..." Se ne uscì invece Mae "Cioè... Tu sei incredibile! Perché hai scelto me, fra tutte le ragazze che potresti avere?"

"Perché a me piaci tu. E se vuoi lasciarmi, per questo, lo capirò..."

"Io..." Tentò Mae, ma il suono del cellulare di Clara le interruppe "Devo andare... Mi dispiace tanto."

Clara volò via e tornò al DEO, riunendosi al resto del gruppetto "Tutto ok con Mae e sua madre?" Chiese Winn.

"Non saprei... Non credo che sia andata bene..." Rispose e Maggie le posò una mano sulla spalla.

Il gesto non passò inosservato ad Isobel e vide le due andare in sala ristoro, così andò da loro "Vi porto un po' d'acqua?"

"Non ci serve nulla." Rispose Maggie, guardandola male.

"Non devi trattarla male... Almeno tu un amore ce l'hai."

"No! Io non ho un amore." Ammise Maggie, non vedendo gli occhi pieni di dolore di Isobel "Lo avevo... Ora non più."

Poi le tre sentirono l'allarme del DEO e corsero in sala operativa, ove i sistemi erano letteralmente impazziti.

"Che succede??" Chiese Clara.

"Non so... Ma chiunque sia, è potentissimo!" Rispose Brainy.

"Io conosco quella fonte di energia..." Se ne uscì Maggie "La affrontai un paio d'anni fa sul pianeta Arkaà."

"Il pianeta del Sacro Fuoco." Disse Imra.

"Mai sentito..." Se ne uscì Kara e con lei anche Mon e Brainy.

"È un pianeta sul quale si dice sia conservato un grandissimo Potere, che viene donato dai Saggi al Guerriero o Guerriera più potente dell'Universo." Disse allora J'onn.

"Tu hai affrontato questa forza..." Avanzò allora Alex "Sei stata su quel pianeta?"

"Si. E sono colei che possiede il Sacro Fuoco!" Ammise Maggie, scioccando tutti.

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Capitolo 7
*** She's Back. ***


I nostri andarono in una piana fuori città e lì videro un alieno tutto fatto di fiamme incandescenti.

"Tu..." Ringhiò, indicando Maggie.

"Cosa vuoi da me?"

"Il tuo Potere!"

"State indietro!" Disse la castana, iniziando a scontrarsi con l'alieno, che si rivelò essere davvero potente.

Gli altri non sapevano cosa fare, letteralmente, finché, vedendo delle lingue di fuoco volare verso la città, decisero di volare tutti lì per mettere in salvo le persone.

A Clara capitò di dover aiutare Mae, il figlioletto e la madre, prima di volare altrove.

Ma Isobel non era tranquilla e qualcosa le diceva di tornare da Maggie.

Inoltre, poi, aveva anche iniziato a piovere ed il fuoco veniva spento naturalmente.

Allora Eroi ed Eroine si prepararono per tornare da Maggie, ma notarono che Isobel non c'era.

"Di certo è tornata da Maggie! Andiamo!" Disse Alex, portata da Kara e così ognuno fece.

Tornati alla piana, videro Isobel scendere dall'auto e correre verso Maggie, pronta a sparare all'alieno "Prendi questo!"

"No!!" Gridò Maggie, notando la mora ed il colpo che l'alieno stava caricando.

L'essere scagliò un potente raggio verso Isobel, che si portò le braccia davanti al viso, spaventata.

Ma non venne colpita.

"No..." Sussurrò Isobel, sollevando lo sguardo.

Maggie si era parata di fronte a lei ed era stata trafitta tra petto e ventre.

"S-State bene?" Riuscì a chiedere la castana, guardando il ventre rigonfio della mora.

"Che hai fatto?"

"Portatela subito al DEO!" Ordinò Alex e fu Mon, a portarla, mentre lei avrebbe avvisato la squadra medica, oltre alla madre e Lena.

Serviva tutto l'aiuto possibile.

"Isobel..." Tentò Kara, avvicinandosi "Ehi..."

"Adesso morirai anche tu!" Ringhiò l'alieno, soddisfatto per aver inferto un colpo tanto duro a Maggie.

Ma in Isobel sembrava essere preda di una battaglia interiore e qualcosa in lei si accese.

Una forte luce l'avvolse, abbagliando i presenti e, quando si diradò, i nostri non credettero ai loro occhi, così come rimase scioccato l'alieno.

"Luna...?" Azzardò Clara, che ricordava la descrizione che le aveva fatto Maggie.

"Ci penso io..."

La ragazza avanzò ed i raggi intensi che l'alieno le scagliava contro si scioglievano ancor prima di sfiorarla.

"Non ci credo... Ma chi sei??"

"Colei che ti batterà!" Rispose sicura Isobel, scagliando contro l'alieno tutta la sua forza gelida ed assorbì poi i suoi poteri di fuoco.

"Incredibile..."

"Pazzesco!"

"È tutto vostro..."

Fu Supergirl a stenderlo, con un pugno, quindi Alex lo ammanettò e affidò ad una squadra di Agenti del DEO, mentre lei e gli altri sarebbero tornati proprio al quartier generale per vedere come stava Maggie.

Proprio al DEO, Maggie venne deposta nel cocoon portato da Lena, con l'aiuto di Winn e Brainy ed era in infermeria con la mora ed Eliza.

"L-Lena..."

"Dimmi."

"Promettimi c-che se andrà male, n-non mi salverai... Che non cercherai di riportarmi indietro..."

"Perché non vuoi vivere, tesoro?" Chiese Eliza, carezzandole il capo.

"N-Non voglio vivere in un mondo in cui Luna non c'è..."

"Va bene..." Rispose Lena, per niente convinta "Te lo prometto. Ma ora metti la maschera dell'ossigeno."

Maggie obbedì ed Eliza, con la tenerezza che apparteneva ad una madre, le diede un bacio sulla fronte e poi il cocoon venne chiuso.

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Capitolo 8
*** Agonia. ***


Non appena tutti furono al DEO, Luna si diresse verso l'infermeria, ottenendo sguardi da parte degli Agenti vari, visto che non la conoscevano.

"Come sta??"

Anche Lena ed Eliza guardavano la ragazza totalmente azzurra, fatta di ghiaccio "Luna?"

"Si... Sono io!" Rispose l'aliena, riprendendo le sembianze di Isobel "E Maggie? Come sta?"

Le due Omega si guardarono, prima di fissare Isobel e Lena le mostrò il monitor e lo scan "Non bene... È molto grave. Il raggio le ha lesionato organi importanti. Speriamo che il cocoon funzioni e che si rigeneri..."

Isobel poggiò le mani sul vetro spesso, fatto di una lega speciale, vedendo il viso di Maggie e poi fiamme incandescenti che avrebbero dovuto rigenerare i tessuti lesionati della castana.

"Amore mio... Combatti, capito? Non puoi lasciarci... Abbiamo bisogno di te."

Lena poteva capire cosa provasse Isobel, perché lei provava le stesse preoccupazioni per Kara e lo stesso discorso valeva per Eliza, che vedeva le figlie in prima linea ogni giorno.

"Vieni, tesoro... Sei pallida e hai bisogno di mangiare e riposare." Disse Eliza, carezzando il viso della mora con una tenerezza tipica di chi è madre "Se non vuoi farlo per te, fallo per il tuo piccolo o piccola!"

La mora annuì, quasi timidamente e lasciò che Eliza la portasse in sala ristoro per farla mangiare e controllare che riposasse.

Invece J'onn mandò a casa tutti gli altri, con la promessa di chiamarli, se ci fossero state novità per Maggie.

E Kara andò in infermeria, visto che Lena era lì "Ciao..."

"Ciao!" Rispose la mora, andando dalla sua amata, fiondandosi in lacrime tra le sue braccia.

"Ehi... Lena..."

"Io... Io voglio che Maggie si salvi..."

Kara la strinse a sè e le baciò il capo, facendole le fusa "Ce la farà, vedrai... La stai assistendo assieme ad Eliza e non potrebbe avere cure migliori!"

"Lei... Lei mi ha detto di non voler vivere in un mondo in cui Luna non c'è... Ma non sa Isobel ha recuperato I ricordi..."

"Capisco... Ma vedrai che sopravviverà! Resti qui stanotte?"

"Si... Voglio monitorarla..."

"D'accordo." Sorrise dolcemente Kara, sporgendosi per darle un bacio "Ti amo, Lena!"

"Anch'io ti amo tanto, Kara!" Ammise la mora, baciando la sua bionda preferita, che corrispose l'effusione e poi andò via, lasciando il DEO.

Nel mentre, Clara era arrivata a casa sua e, nonostante fosse fatta d'acqua, si poteva dire, aveva bisogno di una doccia.

Si rilassò sotto il caldo getto e poi mise il suo accappatoio, andando in soggiorno per rilassarsi, ma qualcuno suonò il campanello.

Aprì la porta e si trovò davanti Mae "Ciao... Posso entrare?"

"Ciao... Accomodati."

Mae entrò e Clara chiuse la porta, fissando poi la castana "Ho sentito che una delle nostre amiche è stata gravemente ferita... E volevo vedere se stavi bene."

"Io si... Ma Maggie è in serio pericolo di vita."

"Maggie?? Oddio... Mi dispiace tanto..."

"Grazie." Sorrise un poco Clara "Sarà meglio che tu vada... Tua madre e Tommy ti staranno aspettando."

"No... Ho detto a mia madre che volevo fare assolutamente una cosa e... E non voglio andarmene finché non la faccio!"

Clara rimase ferma e Mae le si avvicinò, mettendosi sulle punte per baciarla, subito corrisposta.

"Volevi un ultimo bacio?"

"No... Volevo dirti che ti amo, che voglio stare con te e che voglio tutti i tuoi baci, Clara Seger! Anzi... Arqua!"

La mora Alpha sorrise e prese in braccio l'altra, pronta a soddisfare i suoi desideri.

Non solo Clara, ma ognuno cercava un modo per non pensare a Maggie, qualcosa che li aiutasse ad alleviare l'agonia che provavano.

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Capitolo 9
*** Back to you. ***


Passarono tre giorni e Maggie era ancora nel cocoon e non c'erano state novità sulle sue condizioni, nonostante tutti gli sforzi di Lena ed Eliza.

"Chiedo scusa..." Disse Winn, entrando in infermeria "Ci sono tre alieni e tre umani che stanno portando scompiglio in città..."

"Andiamo." Avanzò Kara.

"Fate attenzione... Uno degli alieni è molto potente. Il sistema ha rilevato alti livelli di energia!"

Tutti annuirono e poi, in volo o coi mezzi del DEO, raggiunsero la città e trovarono subito le fonti dei problemi.

"Via, mettetevi in salvo!" Gridavano Dreamer e i due Guardian, con la gente che scappava spaventata.

"Scappiamo!" Avanzò uno degli umani e tutti gli diedero retta, meno l'alieno potente.

Allora Mon ed Imra, assieme a Brainy e Dreamer, li avrebbero seguiti, mentre gli altri avrebbero fronteggiato l'alieno.

Alieno che si rivelò essere davvero potente, perché i colpi dei nostri sembravano fargli il solletico ed anche Supergirl, nel tentativo di proteggere Luna, prese una bella batosta.

Intanto, al DEO, Lena ed Eliza erano andate a prendere un caffè, sperando di potersi anche riposare, ma un'esplosione attirò la loro attenzione.

"Ma che??" Tentò Eliza, una volta tornata di corsa in infermeria.

Il cocoon era vuoto ed era quello, ad essere esploso e di Maggie nessuna traccia.

"Dove sarà Maggie?"

"Potrebbe essere guarita... E magari è volata via, ad aiutare gli altri!"

"Speriamo sia così..."

E, in città, mentre l'alieno aveva ferito Alex, i due Guardian e un po' Supergirl, si iniziava a temere il peggio.

Ma una palla di fuoco incandescente colpì in pieno l'alieno, ferendolo nell'unico punto possibile, ovvero sugli occhi, che non erano coperti dalla spessa membrana che ricopriva tutto il resto del corpo.

"Sei in arresto!" Disse Alex, aiutata da Imra che, assieme a Mon e gli altri, aveva catturato i complici fuggiti.

J'onn, arrivato con due squadre del DEO, fece portare via tutti "Bentornata, Sole!" Disse il Marziano, prendendo e volando poi via per tornare alla base.

Eroi ed Eroine abbracciarono Sole, che fissò poi Luna, rimasta per ultima, incredula e felice.

La castana le si avvicinò piano "Amore mio... Mi sei mancata tantissimo!"

Luna le saltò in braccio, nonostante il ventre rigonfio e si strinse a lei "Sole... Mi dispiace di averti fatta soffrire... Mi dispiace..."

"Tranquilla... Io ero certa, del tuo amore! Lo sono ora e lo sarò sempre." Ammise la castana, stringendo a sè la sua amata e rubandole un bacio dolcissimo, subito corrisposto.

"Ti amo tanto!"

"Anch'io ti amo!" Rispose Sole, carezzandole il ventre "Ed il mio amore? Come sta?"

"Domani ho l'ecografia... Volevo aspettare il tuo risveglio. Ti avrei aspettata per sempre!"

"Mi spiace di averti fatta soffrire... Farò di tutto, per farmi perdonare."

Luna sorrise e le cinse il collo con le braccia "Mi verrà sicuramente in mente qualcosa..."

Le due si sorrisero e fecero nuovamente per baciarsi, ma Alex, a malincuore, le interruppe "Scusatemi... Noi stiamo pensando di tornare al DEO... Venite?"

"Certo!" Risposero assieme le due innamorate, quindi tutti se ne andarono per tornare al DEO.

E, una volta lì, Lena ed Eliza abbracciarono a loro volta Maggie, tornata normale "Sei guarita perfettamente!"

"Grazie... Grazie ad entrambe!" Disse Maggie, abbracciandole, col cuore pieno di gratitudine, felice per essere viva.

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Capitolo 10
*** Gelosia. ***


Passarono un paio di giorni e Maggie, anche se aveva promesso ad Isobel che si sarebbe fatta perdonare, dovette stare sotto il lettino solare costruito per Kara, affinché potesse ricaricarsi.

"Posso farti una domanda?"

"Certo..."

"Perché i tuoi poteri devono essere ricaricati?"

"Infatti non devo ricaricarmi... Ma solo riposarmi!" Sorrise la castana "Kara mi ha detto che qui sulla Terra si dice ricaricare le batterie..."

Winn sorrise "Adesso è tutto più chiaro!"

Maggie sorrise e chiuse gli occhi, così da potersi riposare.

Sentiva che le forze le stavano tornando.

Verso mezzogiorno, arrivò Alex a portarle il pranzo e, con lei, c'erano Isobel ed Eliza, venuta a controllare i suoi livelli di energia.

"Come ti senti?" Chiese la donna, mentre Isobel la teneva per mano.

"Meglio! Mi sento piena di energia."

"Ottimo!" Sorrise Eliza, mentre calcolava il livello di energia grazie ad un apposito strumento "In effetti si... Sei al massimo delle tue forze!"

"Bene... Allora posso tornare a casa? Devo iniziare a mantenere la mia promessa..." Disse, guardando Isobel, che le sorrise.

"Si... Puoi tornare a casa! Ma devi stare a riposo, anche se stai bene." Si raccomandò la donna e Maggie annuì, abbracciandola.

"Grazie..."

"Di nulla! Dovresti ringraziare Lena..."

"Per cosa?" Chiese proprio la mora, entrando in infermeria.

"Per ciò che hai fatto per me... E per essere un'ottima amica!" Rispose la castana, abbracciando anche Lena.

Proprio la mora sorrise "Di nulla... Il merito è stato tuo. Sei molto forte ed è stato questo, a farti sopravvivere!"

"Grazie lo stesso..."

Lena annuì e poi Maggie andò via con Isobel, salutando tutti e, in volo, si divertivano, proprio come facevano sul loro pianeta.

Atterrarono poi sul balcone di casa della mora e Maggie vide al suo interno c'era Sean, l'ex di Isobel.

"Calmati..." Disse la mora, notando subito che Maggie si era irrigidita "Sta solo portando via le sue cose..."

"Lui era ancora qui... Perché?"

"Lui..."

"Vado a riposarmi da un'altra parte..."

"Maggie!" La chiamò invano Isobel e, quando fece per alzarsi di nuovo in volo e raggiungerla, la castana aumentò la velocità e sparì dalla vista dell'altra.

Isobel non la vide per tutto il pomeriggio, finché non arrivarono le quattro e Alex, al DEO, le avrebbe fatto l'ecografia di controllo.

"Stai tranquilla, ok?" Chiese Clara, carezzando le spalle di Maggie, che si limitò ad annuire.

Isobel la guardò subito, appena entrata in infermeria ed Alex la fece sedere accanto al lettino, prima di iniziare la visita "Ecco qui... Questi sono i vostri bambini!" Disse la rossa, sorridendo e indicando il monitor.

Le due sorrisero subito, a loro volta e Maggie carezzò istintivamente il ventre di Isobel, ritraendo la mano quando la mora vi posò sopra la propria.

"Stanno bene?"

"Benissimo... I feti stanno crescendo bene!" Rispose Alex, notando subito lo strano comportamento delle due amiche.

"Bene... Non volevo sapere altro. Ti ringrazio!" Disse Maggie, alzandosi e andando via.

"È successo qualcosa?" Chiese la rossa ed Isobel, sospirando, le raccontò tutto "Capito... E lei pensa che stiate ancora insieme."

"Esatto..."

"Beh, è gelosa perché ti ama tanto... Dovrai sopportarla, come faccio io con Kara ogni volta che mi racconta di quelli che guardano Lena quando passeggiano o fanno shopping!"

Isobel sorrise un poco "Si... Spero che torni da me. Da noi."

"Tornerà sicuramente. Non mi sembra il tipo che abbandona la sua ragazza ed i suoi futuri figli!"

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Capitolo 11
*** Per Sempre Con Te. ***


Passarono un paio di giorni e Maggie tornò a casa da Isobel, che l'abbracciò subito, dandole un bacio.

Si vedevano ogni giorno al DEO, ma averla a casa era un'altra cosa.

"Sei tornata..."

"Si... Perché non riesco a starti lontana. E poi anche Kara mi ha confermato che quel tale se ne stava andando."

"Perché non hai creduto a me? Sai che non ti ho mai mentito."

"Lo so e mi dispiace..." Rispose la castana, carezzandole il viso "I nostri piccoli stanno bene?"

"Stanno benissimo!"

"Senti, non c'entra con noi, ma... Kara ha una specie di gioco attaccato alla TV... Ci abbiamo giocato molto, mentre ero da lei..."

"Intendi la playstation?"

"Si, quella!"

"La prenderemo... Anche a me piace molto giocarci!" Ammise Isobel e Maggie l'abbracciò, dandole un bacio.

Si sedettero poi sul dondolo messo sul balcone, restando abbracciate, senza smettere di baciarsi e coccolarsi, finché non sentirono suonare alla porta.

Isobel andò ad aprire e si trovò davanti Kara ed Eliza "Ciao!" Salutò la donna, notando con piacere la presenza di Maggie.

"Ciao! Prego, entrate..."

Le due si accomodarono ed Eliza posò sul tavolo in cucina ciò che aveva in mano "È quasi mezzogiorno e quindi ho pensato di portarvi il mio sformato di patate e possiamo pranzare insieme, se volete!"

"Certo!" Risposero assieme le due ragazze così, mentre Kara usava la sua velocità per apparecchiare la tavola, qualcuno suonò ancora alla porta e Isobel, aperto, si trovò davanti Lena ed Alex, così le fece entrare.

Eliza, contato anche l'appetito della figlia minore, ne aveva preparate due teglie e proprio Kara non vedeva l'ora di sedersi a tavola.

La donna stessa ed Isobel servirono poi il tutto in tavola, quindi ognuna prese posto, iniziando a mangiare.

"È buonissimo!" Disse Lena "Complimenti."

"Grazie, mia cara."

"Io prendo il bis!" Se ne uscì Kara.

"Occhio a non barare!" La beccò Alex, puntandole contro la sua forchetta "Ho visto che hai già preso il bis! Quello è il tris."

Kara le mise il broncio, ma fu Eliza stessa a dare ancora sformato alla figlia, che fece la linguaccia alla sorella maggiore, mentre Isobel e Lena, in primis, ridevano, divertite dal siparietto.

"È questo che volevo..."

Isobel fissò Maggie "Cioè?"

"Stare per sempre con te! E, nonostante ciò che ci è successo, abbiamo comunque una famiglia e tanti amici che ci vogliono bene..."

La mora le sorrise e le diede un bacio "È vero. Hai ragione!" Ammise, dandole un altro bacio molto dolce.

Da quella sera passò qualche mese ed Isobel, in procinto di partorire, era nell'infermeria del DEO da mezza giornata, assistita da Eliza e con Maggie al suo fianco.

E, finalmente, il momento era giunto.

"Ci siamo, tesoro! Quando senti la contrazione, spingi con tutte le tue forze!" Disse Eliza.

Isobel annuì e spinse, tra respiri profondi e grida di dolore, stringendo la mano di Maggie e, presto, venne alla luce una bambina.

"È bellissima, amore..."

"Brava! Ed ora spingi ancora... Spingi!"

La povera Omega gridava di dolore ma, quando vide il viso del maschietto, il male si trasformò in gioia e sorrise, abbracciata a Maggie, mentre un altro medico le mise la mascherina dell'ossigeno.

Tutti gli altri erano fuori ad assistere e gioirono alla vista dei due piccoli, così come avvenuto il mese prima, alla nascita della figlia di Clara e Mae e come avrebbero fatto anche il mese successivo, per l'arrivo dei gemelli di Kara e Lena.

E, finalmente, sarebbero state tutte insieme per sempre.

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