That takes the cake!

di writtenfables
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 capitolo ***
Capitolo 2: *** 2 capitolo ***
Capitolo 3: *** 3 capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 capitolo ***
Capitolo 5: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** 1 capitolo ***


 
Molte delle persone della vita di Kurt Hummel non condividevano il suo entusiasmo sull’alzarsi alle 4 del mattino ed arrivare alla sua pasticceria alle 4:15.
 
La pasticceria non apriva fino alle 8 ma c’era così tanto da preparare.
 
Una volta che arrivava lì, accendeva tutte le luci e si prepara il caffè.
 
L’odore del caffè riempiva la cucina mentre accendeva il mixer.
 
Certo, aveva gli espositori pieni da mostrare ai clienti, ma, durante la notte, gli venivano tante idee e doveva fare qualcosa.
 
Kurt si versava una tazza di caffè e ne prendeva un sorso.
 
I primi sorsi erano i migliori; il caffè era caldo ed appena fatto.
 
Kurt lo prendeva sempre nero, senza aggiungerci nulla.
 
Perché dovresti aggiungere cose al caffè?
 
Non avresti lo stesso intenso gusto, né lo stesso caldo e fresco sapore quando colpisce la punta della lingua.
 
Certo, molte volte si era bruciato la lingua ma non gli importava.
 
Quel primo sorso era sempre il migliore.
 
That takes the cake era una piccola ma nota pasticceria a New York.
 
Era stato faticoso aprire la pasticceria, ma valeva ogni penny ed ogni goccia di sudore.
 
Una delle sue specialità erano le torte nuziali.
 
Visto che la maggior parte dei suoi amici erano donne, Kurt sapeva esattamente come trattare con le dolci spose e con quelle isteriche.
 
Aiutava molto anche il fatto che la sua amica Quinn Fabray lavorava con lui part-time, così quando lui non riusciva a comunicare con una sposa, lei era in grado di intromettersi con il suo dolce sorriso ed offrirle un piccolo cupcake al cioccolato con glassa biscottata.
 
Kurt stava seriamente pensando di fare uno specifico cupcake per uomini o donne stressati.
 
Un assaggio di un cupcake aromatizzato e sormontato da biscotti e le tue preoccupazioni si sciolgono proprio come la cioccolata.
 
Il nome “Questa le batte tutte” ) viene dal fratellastro di Kurt mentre girovagavano nell’edificio.
 
Era un edificio vecchio e c’era molto da riparare.
 
I pavimenti erano disgustosi, coperti di sporco e forse di escrementi di topo.
 
Il bancone doveva essere sostituito interamente perché all’epoca in cui era stato costruito, li facevano in legno e si stavano letteralmente disintegrando, e la cucina era orribile.
 
Lo stabile era economico… sarebbe costato di più sistemarlo.
 
Finn e Kurt stavano girovagando con l’ispettore.
 
“Kurt! Questo posto diventerà stupendo! Sono felice che alla fine mi hai permesso di aiutarti!” disse Finn troppo contento.
 
Ma questo era Finn.
 
Era sempre felice per qualcosa, soprattutto da quando Kurt aveva deciso di aprire la sua pasticceria.
 
Finn era un grande appassionato di pasticceria; amava qualsiasi prodotto di pasticceria, dai cupcake alle torte.
 
È stato sempre così.
 
Potresti dire a Finn che c’è un nuovo film al cinema e Finn si sarebbe messo a saltellare ed avrebbe chiesto di andarci subito.
 
Kurt riuscì ad ottenere un prestito ma Finn lo supplicò e lo pregò di poter contribuire.
 
Dopo giorni e giorni a sentire Fin supplicare e pregare, Kurt alla fine accettò.
 
Mentre erano nello stabile e l’ispettore era a controllare sul retro dove sarebbe poi stata sistemata la cucina, Finn e Kurt discutevano su quale nome dare alla pasticceria.
 
“Cosa c’è che non va in “bocconcini deliziosi”? chiese Finn.
 
“È troppo semplice e, francamente, sembra il titolo di un porno” rispose Kurt.
 
Finn non era d’accordo.
 
“Okay… e che ne dici di Simply sugar? “chiese Finn, con gli occhi spalancati.
 
Questo era anche peggio.
 
“E che ne dici…”
 
“No”
 
Kurt lo interruppe con un fermo no.
 
Finn si lamentò, aggrappandosi al bancone e quasi ci cadde dentro.
 
Kurt sobbalzò al rumore forte.
 
Finn fece un passo indietro velocemente.
 
“Beh questa le batte tutte” esclamò Finn.
 
Questa sarebbe stata l’ennesima spesa da affrontare.
 
Ma Kurt e Finn si guardarono l’un l’altro come se qualcosa di meraviglioso fosse appena accaduto.
 
“Hey!” dissero contemporaneamente.
 
Avevano trovato il nome perfetto per la pasticceria.
 
Dopo tutti i lavori di ristrutturazione, di rimodernamento, della scelta dei pavimenti e del colore delle pareti, Finn morì poco prima che la pasticceria inaugurasse.
 
Fu uno di quei giorni più felici e più tristi della vita di Kurt.
 
La pasticceria è stata un successo e Kurt ha amato ogni momento.
 
Avrebbe solo voluto che Finn avesse potuto davvero farne parte.
 
Erano passati tre anni ed anche se Kurt soffriva ancora per la perdita del suo fratellastro, ora era felice.
 
C’era una foto di Finn e Kurt davanti all’edificio prima dell’apertura; era una delle foto preferite di Kurt e l’aveva sistemata proprio dietro la cassa.
 
Quella mattina, Kurt posò il caffè così da poter preparare il forno.
 
C’erano alcuni cupcake che voleva cuocere e mettere nell’espositore.
 
Erano gialli ed avrebbero avuto una decorazione al limone con uno smarties aromatizzato al limone sopra.
 
Era un’idea di Quinn e Kurt pensava che fosse una cosa carina.
 
Non vedeva l’ora che Quinn li avrebbe visti quando sarebbe venuta in giornata.
 
Una volta preparati i dolci ed averli messi in forno, Kurt attraversò la pasticceria ed uscì proprio fuori dalla porta; si abbassò e prese il giornale del mattino.
 
A volte leggeva i titoli, ma per lo più si interessava ai cruciverba e ai Jumble.
 
Non li finiva mai ma si divertiva comunque a provarci.
 
Poi tornava in cucina così da poter controllare il forno, si versava un’altra tazza di caffè e sistemava il giornale sulla sua pagina preferita.
 
Apriva l’app di musica sul suo cellulare e faceva partire la sua playlist di musica classica.
 
Dal piccolo altoparlante del suo cellulare si sentivano violini suonare mentre Kurt sorseggiava il suo caffè.
 
Era l’ora di cucinare.
 
Xx
 
I cupcake gialli di Quinn vennero bellissimi e con un dolce sapore di limone.
 
Una volta aperto il negozio, Kurt cominciò a sistemare i cupcake nell’espositore come “piatto del giorno.
 
Anche questa era stata un’idea di Finn.
 
Kurt aveva tante idee per differenti gusti e Finn era il suo assaggiatore ufficiale.
 
Era l’unico su cui contare per un onesto parere sul gusto e su quale combinazione avrebbe funzionato e quale no.
 
Se c’era da assaggiare qualsiasi gusto nuovo, Finn era il primo ad offrirsi volontario.
 
Kurt stava pensando ad una nuova idea per una torta, quando il campanello sulla porta suonò.
 
Alzò lo sguardo e sorrise al nuovo cliente che sembrava stesse assaporando il profumatissimo odore di dolci.
 
“Salve! Benvenuto al "questo le batte tutte"! Io sono Kurt!” si presentò Kurt.
 
Uno dei motivi per cui la sua pasticceria riceveva spesso ottime recensioni era per il fatto che Kurt era sempre gentile e disponibile.
 
Il suo servizio clienti era eccellente e le torte di Kurt erano di ottima qualità.
 
Si assicurava sempre di accogliere i clienti con questa frase, incluso fargli sapere chi fosse.
 
L’uomo guardò Kurt con un sorriso splendente mentre si avvicinava al bancone.
 
“Ciao Kurt! Sono Blaine. È un piacere conoscerti” disse l’uomo con la stessa gentilezza mentre allungava la mano verso Kurt.
 
Non succedeva molto spesso.
 
Kurt prese la mano di Blaine e la strinse.
 
L’uomo indossava un maglione rosso ed il papillon più bello che Kurt avesse mai visto ed i suoi capelli erano leggermente ingellati.
 
Kurt capì che il gel serviva a tenere in ordine i suoi ricci; ma era disposto a scommettere che i suoi capelli sarebbero stati bellissimi anche liberi e disordinati.
 
“Cosa posso fare per te, Blaine?” chiese Kurt, sporgendosi dal bancone, dando così una bell’occhiata ai meravigliosi occhi di Blaine.
 
Erano di un bellissimo mix di verde e marrone, caldi ed invitanti.
 
“Ho letto molte recensioni e mi è stato detto da molte persone che il tuo posto è il migliore per le torte nuziali” iniziò Blaine.
 
Il sorriso di Kurt quasi vacillò.
 
Certo… l’uomo accanto a lui era già di qualcuno.
 
Come potrebbe qualcuno non voler reclamare il meraviglioso uomo accanto a lui?
 
Eh sì… era passato un po’ dall’ultima volta che Kurt era stato ad un appuntamento.
 
In effetti, Kurt non riusciva a ricordare l’ultima volta che era successo.
 
Ne aveva parlato molte volte con Quinn.
 
XX
 
“Era un bel ragazzo, vero?” chiese Quinn con tono basso e malizioso, quando il cliente lasciò la pasticceria.
 
Kurt era impegnato a controllare i registri contabili quando Quinn gli fece questa domanda.
 
Si, il ragazzo era bellissimo.
 
Aveva i capelli neri, che erano ingellati… Kurt sperava che lo fossero solo perché era una giornata ventosa… ed indossava degli abiti incredibilmente stretti.
 
Aveva degli occhi meravigliosi; erano di una specie di grigio ed osservavano Kurt molto più di quanto dovuto mentre Quinn parlava con lui.
 
Per quanto lusingato da quelle attenzioni, era qualcosa che dava fastidio a Kurt.
 
Quando i clienti facevano delle domande ed era Quinn a rispondere, guardavano sempre Kurt come se volessero assicurarsi che quello che lei diceva fosse la verità.
 
Era scortese,
 
“Si… ma non è frequentabile” rispose Kurt.
 
Non frequentabile.
 
Cosa significa?
 
Quinn non riceveva mai una risposta diretta da Kurt.
 
C’era sempre qualcosa di superficialmente sbagliato in ogni ragazzo che gli faceva notare.
 
Non che Quinn fosse proprio innocente in questo campo.
 
Un ragazzo che aveva incontrato da poco e che le aveva offerto da bere aveva i capelli finti e nonostante le sue innumerevoli affermazioni su quanto sembrassero naturali, questo era tutto quello che Quinn ricordava di lui.
 
I suoi capelli sembravano penne di gallo nero, ed era certa che se glieli avesse tirati se ne sarebbero venuti via facilmente.
 
“Allora… cos’è che rende questo ragazzo non frequentabile?” chiese Quinn mentre si avvicinava alla porta d’ingresso per girare il cartello da aperto a chiuso.
 
“I capelli” rispose Kurt, “i capelli ingellati sono belli solo se con moderazione”
 
Quinn scrollò semplicemente le spalle e chiuse a chiave.
 
“Sai che lavori troppo… puoi prenderti uno o due giorni liberi solo per fare qualcosa per te stesso” suggerì Quinn.
 
Kurt le sorrise lievemente.
 
“Lo so” fu tutto ciò che Kurt rispose prima di chiudere la cassa.
 
“Uno di questi giorni, un ragazzo entrerà da quella porta ed il tuo cuore batterà all’impazzata solo guardandolo” disse Quinn.
 
Kurt scosse la testa senza prendersi la briga di risponderle.
 
Odiava quando Quinn aveva ragione.
 
Xx
 
“Beh non per darmi delle arie, ma sono d’accordo” disse Kurt in tono leggermente scherzoso.
 
Blaine ridacchiò.
 
“Devo occuparmi di molte cose, ma ho comunque insistito per essere io a trovare la torta perfetta, perché mio fratello comprerebbe direttamente qualcosa da Walmart e davvero odierei vederlo morire così giovane” scherzò Blaine.
 
Kurt non capì la battuta ma rise comunque.
 
“Lascia che ti dia un catalogo di cosa offriamo e possiamo partire da qui”
 
Nel frattempo, dai un’occhiata in giro” propose Kurt.
 
“Devo dirtelo... c’è un profumo paradisiaco qui dentro” si complimentò Blaine mentre fissava inebetito i vari espositori dei diversi cupcake.
 
“Prima che mi dimentico… quand’è il matrimonio?” chiese velocemente Kurt.
 
Non riusciva a credere di essersi quasi dimenticato di fare questa importante domanda.
 
“È tra un mese. Andrà tutto bene?” chiese timidamente Blaine.
 
Kurt non aveva altri ordini per torte di cui occuparsi al momento, così un mese sarebbe stato perfetto e di sicuro avrebbe apprezzato avere Blaine intorno mentre decideva la torta, la farcitura ed il tema.
 
“È perfetto… torno subito e parleremo ancora” disse Kurt felicemente.
 
Blaine gli sorrise e si, Kurt credette di sentire il cuore fare delle capriole.
 
Xx
 
Non passarono nemmeno venti minuti che Quinn entrò come una furia nella pasticceria come se avesse i capelli in fiamma.
 
Kurt stava mostrando a Blaine alcuni dei suoi lavori di torte nuziali quando Quinn quasi gettò la borsa sul bancone ed iniziò a borbottare scuse per l’essere arrivata in ritardo.
 
“Mi dispiace tanto! Mi sono svegliata tardi e poi c’era questo gattino che sembrava aver bisogno di un po’ di coccole e poi mi ha graffiato…” Quinn si sollevò la manica per mostrare il piccolo graffio del gatto.
 
“I gatti sono degli stronzi, comunque”.
 
“Quinn? Abbiamo un cliente “borbottò Kurt con tono di ammonimento.
 
A volte Quinn tendeva a non accorgersi chi c’era nella pasticceria, cliente o impiegato che fosse.
 
Una delle cose per cui rispettava Quinn era che diceva sempre quello che pensava, ma a volte non aveva filtri per essere professionale davanti ai clienti.
 
Sapeva essere piena di tatto, ma a volte se ne dimenticava.
 
Anche Kurt lo faceva ma doveva fare molta attenzione alle sue parole perché era lui il proprietario della pasticceria.
 
Era il volto della sua pasticceria.
 
Quinn spalancò gli occhi, coprendosi con una mano la bocca.
 
“Ti chiedo nuovamente scusa… ma oggi è una giornata storta.
 
Salve, sono Quinn” si presentò lei a Blaine, mentre si avvicinava al tavolo velocemente.
 
Blaine le lanciò un sorriso affascinante.
 
“Sono Blaine e ti capisco completamente. Voglio dire… sono un insegnante e a volte mi scappa qualcosa.
 
Per mia fortuna, posso lavorarci perché i bambini non le capiscono” disse Blaine.
 
Era un insegnante.
 
Kurt riusciva ad immaginarsi Blaine con dei bambini piccoli mentre ridono e giocano.
 
Quinn si lasciò scappare un sospiro adorante mentre avvicinava una sedia al loro tavolo.
 
“Che cosa carina… che classe?” chiese Quinn.
 
“Insegno all’asilo” rispose Blaine.
 
Quinn stava per rispondere quando una coppia di clienti entrarono nella pasticceria.
 
“Salve! Sono subito da voi. Scusatemi, è stato bello incontrarti Blaine” Quinn si alzò velocemente e si diresse verso i nuovi clienti.
 
Blaine tirò fuori il cellulare e sussultò.
 
“Devo andare. Io e mio fratello dobbiamo chiamarci con Skype presto. È in California a registrare un film, quindi così è più facile parlare. C’è la possibilità che posso passare più tardi?” chiese Blaine mentre si alzava dalla sedia.
 
“Va bene … Umm… mi occuperò della torta, quindi prendi il mio biglietto da visita e ne discutiamo poi dopo telefonicamente” disse Kurt.
 
Blaine annuì mentre Kurt si infilava una mano in tasca e ne tirava fuori un biglietto da visita.
 
“Qui c’è il numero della pasticceria e il mio… numero personale. Non esitare a chiamarmi”
 
“Non lo farò, Kurt. Grazie ancora! Tornerò più tardi” Blaine si diresse per la porta ma prima si voltò verso Quinn.
 
“Oh e Quinn?”
 
Quinn alzò lo guardo e sorrise a Blaine.
 
“Sono d’accordo con te… su quello che hai detto sui gatti” disse.
 
Quinn ridacchiò mentre Blaine apriva la porta, lasciando a Kurt un’ultima occhiata prima di andarsene.
 
Fu difficile per Kurt non far vagare gli occhi sulle curve del sedere di Blaine…
 
“Kurt? Puoi aiutarmi?” chiese Quinn, risvegliando Kurt dalla sua trance.
 
Kurt si schiarì la gola e prese il suo catalogo prima di alzarsi dal tavolo.
 
Xx
 
Un’ora prima della chiusura, Blaine tornò alla pasticceria.
 
Quinn era rimasta così da poter aiutare a chiudere se Blaine fosse tornato.
 
Non era riuscita ad ottenere nessuna informazione da Kurt sull’affascinante e bellissimo uomo che stava ordinando una torta nuziale.
 
Kurt cercava di non pensare troppo a lui… dopotutto Blaine era lo sposo.
 
“ E se non lo fosse? Forse è uno dei damigelli o è il testimone dello sposo**. Conosci tanti sposi che vanno a scegliere la loro torta di nozze?” chiese Quinn.
 
“Mio padre lo ha fatto quando lui e Carole si sono sposati” rispose Kurt, “anche se, per essere onesti, non ha fatto altro che provare gli assaggi gratuiti. Alla fine ho dovuto sceglierla io la torta!”
 
E questo è stato uno dei motivi per cui Kurt si era dedicato alla pasticceria.
 
La pasticceria dove avevano preso la torta di suo padre era molto carina e professionale.
 
Kurt finì per ritrovarsi li dopo scuola a lavorare part-time ed imparò anche come gestire un’azienda.
 
Probabilmente è stato uno dei momenti più importanti della vita di Kurt durante il liceo.
 
“Esattamente!” esclamò Quinn, come se Kurt avesse finalmente dato la risposta giusta.
 
Kurt alzò lo sguardo su di lei con espressione confusa.
 
“Quale etero” Quinn enfatizzò sulla parola etero, “ va a scegliere la propria torta nuziale? Questo è normalmente un lavoro per la donna o per un favoloso gay”
 
“E allora… lui potrebbe essere il favoloso gay che si occupa di trovare la torta” disse semplicemente Kurt.
 
Quinn scosse semplicemente la testa.
 
“Davvero penso che se fosse vero, l’altro ragazzo sarebbe stato qui con lui. Andiamo, Kurt! Pensavo che tu avessi un gay radar migliore di questo”.
 
Era un bene che in quel momento non ci fossero clienti nella pasticceria.
 
Kurt sospirò mentre si strofinava le tempie con le dita.
 
Tra tutte le persone, Quinn non dovrebbe mettere in discussione il suo gay radar.
 
Kurt ci mise molto per convincere Quinn che lei non aveva un gay radar perché lei non era gay.
 
Ma doveva ancora vincere questa conversazione perché Quinn continuava ad insistere che lei aveva perlomeno un qualche potere del gay radar.
 
Si, aveva usato proprio queste parole.
 
Kurt alzò subito gli occhi quando sentì il campanello alla porta suonare.
 
Quinn vide gli occhi di Kurt illuminarsi alla vista di Blaine.
 
“Mi dispiace tanto. Mio fratello è tutta un’altra cosa. Comunque… sono molto in ritardo?” chiese Blaine.
 
“No, niente affatto. Accomodati! Vado… vado a prendere il catalogo. Vuoi del caffè? Qualche assaggio di torta?”
 
Blaine ridacchiò mentre si risedeva sulla stessa sedia su cui si era seduto prima.
 
“Berrò e mangerò qualsiasi cosa mi porterai”
 
Quinn schioccò le dita.
 
“Conosco la torta perfetta! Kurt? Vai a prendere il catalogo ed io porto il caffè e la torta” disse Quinn.
 
Kurt annuì poi si diresse dietro al bancone, prese il catalogo e si precipitò al tavolo come se avesse paura che Blaine se ne andasse se non fosse tornato subito.
 
Si sedette velocemente ed aprì il catalogo davanti a Blaine.
 
“Allora… hai idea di che gusto vogliamo?” chiese Kurt.
 
Spostò poi la sua sedia più vicino a Blaine potesse.
 
Aveva un bellissimo odore, come se si fosse appena spruzzato dell’acqua di colonia.
 
“Abbiamo avuto un voto unanime sulla cioccolata. Se dovessi scegliere un qualsiasi altro gusto, mi caverebbero gli occhi e mi piacciono i miei occhi, sono piuttosto affezionato a loro” disse Blaine scherzando.
 
Kurt rise.
 
Quinn portò due tazze di caffè e due piatti con i cupcake gialli che Kurt aveva cucinato quella mattina presto.
 
“È uno smarties giallo?” chiese Blaine.
 
“Si!  È una mia idea e la favolosa abilità culinaria di Kurt.
 
Assaggialo e giuro che avrai il miglior orgasmo che tu abbia mai avuto” disse Quinn con tono basso e seduttivo.
 
“Quinn? I pavimenti devono essere spazzati” disse Kurt con tono minaccioso.
 
Quinn ruotò gli occhi e si scusò.
 
Blaine ridacchiò di nuovo.
 
“Mi piace “disse Blaine.
 
“Vuoi lei?” chiese Kurt, con tono mezzo scherzoso.
 
Blaine iniziò a scartare il cupcake e ridacchiò mentre faceva il primo morso.
 
“Oh mio dio! È come un raggio di sole al limone in bocca!”
 
Kurt sentì Quinn ridere mentre passava la scopa intorno al bancone.
 
“Sono serio! Lo hai assaggiato?” chiese Blaine a Kurt.
 
A dire la verità, Kurt era stato così impegnato a cucinarli che non aveva avuto la possibilità di assaggiarne uno.
 
Sapeva che Quinn ne aveva venduti qualcuno, ma non aveva idea se erano buoni o no.
 
“No… a dire il vero non li ho provati” disse timidamente Kurt,
 
Blaine spalancò gli occhi mentre spostava la sedia più vicino a Kurt, iniziando a scartare il cupcake di Kurt.
 
“Non puoi creare un’opera d’arte commestibile e non averla provata tu stesso” affermò Blaine.
 
Una volta che ebbe finito di scartare il cupcake, ne staccò un pezzettino e lo portò alla bocca di Kurt.
 
Quell’uomo bellissimo stava cercando di imboccarlo?
 
Non che a Kurt importasse.
 
Non riusciva a ricordare quando era stata l’ultima volta che un bell’uomo fosse stato così spontaneo nell’imboccarlo.
 
“Cosa stai facendo?” chiese stupidamente Kurt.

Blaine non sembrava affatto imbarazzato; anzi non si tirò nemmeno indietro quando realizzò cosa stesse facendo.
 
Anzi, guardò Kurt come se quello che stesse facendo fosse ovvio, senza vergogna né esitazione.
 
Era forse il suo modo di flirtare?
 
No, non poteva essere.
 
Stava scegliendo una torta nuziale; nulla più.
 
“Devi assaggiare il cibo che prepari” disse Blaine con un tono finto seduttivo.
 
Un solo sguardo, occhi negli occhi, e Kurt aprì la bocca quel tanto da permettere a Blaine di infilarci il pezzo di cupcake.
 
Kurt cercò di ignorare Quinn che ridacchiava.
 
Il cupcake era morbido e sapeva di limone.
 
Blaine lo guardava come se fosse in attesa del suo verdetto.
 
“È venuto piuttosto bene” rispose Kurt, annuendo.
 
Blaine sospirò, appoggiandosi allo schienale della sedia.
 
“Bello e modesto…
 
Non voglio impedirti di chiudere il negozio… quindi posso portarmelo a casa e ti chiamo più tardi?” chiese Blaine, indicando il catalogo.
 
“Oh certo… e non stai trattenendo per niente. Ma sono davvero certo che tu voglia pensarci bene, visto che è importante quasi quanto la cerimonia stessa.”
 
Almeno era quello che pensava Kurt; e la maggior parte delle spose erano d’accordo con lui.
 
Raramente aveva a che fare con gli sposi; questa era la sua prima volta.
 
Ed era un vero peccato.
 
“Lo è e mi è stato anche detto che era molto importante. Ti chiamo e cerco di fermarmi domani dopo il lavoro” disse Blaine.
 
Kurt annuì mentre entrambi si alzavano.
 
Blaine era così adorabile.
 
Kurt desiderava tanto aggiustargli quel papillon e arruffargli i capelli.
 
Kurt non era del tutto contro l’uso del gel, ma non avresti voluto sentirlo mentre passavi le mani tra i capelli di qualcuno.
 
Kurt si domandò quanto soffici sarebbero stati i capelli di Blaine se avesse passato, molto lentamente, le mani tra quei magnifici ricci.
 
Kurt non era sicuro di quanto tempo fosse rimasto in silenzio, ma probabilmente non era passato molto altrimenti Blaine o Quinn avrebbero cercato di attirare la sua attenzione.
 
“Sembra perfetto. Puoi mandarmi anche un messaggio; ti risponderò in ogni caso. Sono abbastanza veloce nel rispondere. Soprattutto se si tratta di un bellissimo…  voglio dire … cliente” Kurt si corresse velocemente, arrossendo; per fortuna Blaine sembrò non notarlo.
 
“Perfetto. È stato bello vedere te e Quinn. Ci vediamo domani” disse Blaine, sfoggiando uno dei suoi affascinanti sorrisi mostrando i suoi denti perfettamente dritti.
 
Kurt lo accompagnò alla porta per poterla chiudere a chiave.
 
“È stato davvero bello rivedere te. Chiamami.” Disse Kurt, senza rendersi conto di come poteva sembrare.
 
“Lo farò” rispose Blaine senza esitazione né un’imbarazzante silenzio.
 
Kurt chiuse la porta e girò la chiave.
 
Sentì Quinn ridacchiare.
 
“Hey, I just met you… and this is crazy”** canticchiò Quinn.
 
“Sta zitta, Quinn”
 
Questo fece ridere ancora di più Quinn. 
 
 
 
NOTE:  
 
ho messo damigelli e testimoni perché ho scoperto che sono due cose diverse ed in Italia ne non esiste una versione... comunque è la versione maschile delle damigelle... 
 
"Ti ho appena incontrato… è da pazzi…” – Call me Maybe  
 
 
Allora... saaaaalve sono Froda.... in realtà la storia è una OS ma io per esigenze la dividerò in 3/4 capitoli perché ultimamente non ho tantissimo tempo ... tra le lezioni, gli argomenti da preparare, le traduzioni per la pagina di Darren... e le FF... e la casa... mio figlio etc...  
 
Quindi ho preferito dividerla... pubblicherò i prossimi capitoli di lunedì!!!

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Capitolo 2
*** 2 capitolo ***



Numero sconosciuto:

“Buon giorno! So che è presto, ma ho l’abitudine di svegliarmi a quest’ora per andare a correre. Sono Blaine, comunque. A meno che tu non ti sia già dimenticato di me…”

Questo fu il primo messaggio che Kurt vide quella mattina; lo fece sorridere.

Erano quasi le 5 del mattino, il che significava che Kurt stava per prendere il suo caffè e leggere il giornale.

Salvò velocemente il numero sul cellulare e poi iniziò a scrivere una risposta.

Da Kurt a Blaine:

“Ciao sono Kurt! Certo che non mi sono dimenticato di te! J e sono sveglio dalle 4; mi sveglio sempre a quest’ora la mattina quasi tutti i giorni! Lo adoro!”

Da Blaine a Kurt:

“Oh wow…al massimo riesco ad alzarmi alle 5. Ammiro la tua dedizione. C’è qualche nuovo ingrediente nel mixer? LOL”

Questo sarebbe stato un bel nome per la pasticceria che Finn avrebbe di sicuro amato.

Kurt sorrise e ridacchiò leggermente.

Da Kurt a Blaine:

Un mago non svela i suoi segreti… ma vorrei provare questa ricetta al cioccolato per la tua torta”

Kurt aveva tralasciato di dire “matrimonio” menzionando la torta.

Era ancora un po’ triste per il fatto che Blaine stava per sposarsi; ma poteva davvero fare così male un innocente flirt?

Kurt non lo pensava.

Da Blaine a Kurt:

J J J davvero? Lei, signore, vuole arrivare al mio cuore col cioccolato! Mi piace;)

Aspetta! Cosa? Stava flirtando con Kurt.

È di questo che si trattava, vero?

Blaine stava flirtando con Kurt.

Questo era proprio flirtare.

Ma… Era proprio così scortese non rispondere al flirt?

Assolutamente.

Da Kurt a Blaine:

 “LOL! Beh, perfetto! J . passi più tardi?

Da Blaine a Kurt:

 “Questo è il piano! Ti chiamo se ci sono problemi. Mi hanno permesso di scegliere la torta a patto che non ci faccia mettere sopra qualche decorazione di Star Wars. L

Kurt rise per quel messaggio.

Bello, divertente ed anche un po’ nerd.

A Kurt piaceva questo in un uomo.

Era un gran peccato che quell’uomo avesse già qualcuno.

A fanculo la stronza o il bastardo che se l’era preso prima di lui.

Da Kurt a Blaine:

 “Mi trovi qui quando arriverai. E potrei trovarti qualche decorazione per torte di star Wars … solo per te. ;)”

Poteva farlo.

Avrebbe dovuto fare un paio di telefonate, ma sapeva che c’erano delle pasticcerie che facevano decorazione personalizzate per bei nerd, soprattutto quelli con bellissimi capelli ricci e con un sorriso più dolce delle torte di Kurt.

Da Blaine a Kurt:

 “Sono così onorato! Devo prepararmi per andare al lavoro. Ti messaggio più tardi”

Da Kurt a Blaine:

 “Ti messaggio dopo!”

Kurt ignorò il giornale e prese un paio di sorsi del suo caffè prima di controllare la rubrica del cellulare.

Aveva delle chiamate da fare.

Xx

Kurt riuscì a trovare alcune decorazioni per torte che avevano a tema Star Wars, ma non sarebbero arrivati prima di un paio di giorni forse una settimana.

Andava bene, perché sarebbe stato ancora un mese con Blaine o almeno fantasticare di essere con Blaine.

Kurt stava avendo una giornata lenta in pasticceria e questo gli permise di avere un bel po’ di tempo per iniziare a metter giù qualche idea per la torta di Blaine se Blaine non ne avesse scelta qualcuna dal catalogo.

Lo faceva di tanto in tanto; se a una sposa o a uno sposo non piaceva quello che aveva a catalogo, ma volevano comunque una torta fatta da Kurt, lui ne avrebbe fatta una apposta per loro.

E nessuno ne era stato deluso finora.

Poteva fare una torta di nozze completamente di Star Wars; avrebbe reso Blaine davvero felice ma Kurt sapeva che la donna o l’uomo che Blaine stava per sposare non lo avrebbe apprezzato molto.

Finn avrebbe sicuramente amato una torta di Star Wars.

Kurt era così concentrato sui suoi schizzi da non sentire il campanello alla porta quando Quinn entrò.

“Cosa stai disegnando?” chiese, gli occhi che brillavano maliziosamente.

Kurt non sollevò lo sguardo dal suo blocco.

“Sto semplicemente scarabocchiando qualche idea per una torta nuziale” rispose Kurt.

Quinn mormorò.

“Davvero? Stai facendo una torta nuziale su cui c’è scritto il nome di Blaine dappertutto?” lo prese in giro Quinn.

Sul blocco, c’era disegnata una torta ad uno strato e poi, con una elegante scrittura, c’era il nome di Blaine scarabocchiato.

“Dovrebbe passare oggi …” borbottò Kurt.

“Oh! È quello che gli mostrerai? “

Kurt gettò via l’album degli schizzi e praticamente tornò in cucina con passo pesante.

Xx

Quando l’orario di chiusura serale della pasticceria, Blaine non era ancora arrivato tanto per il dispiacere di Kurt.

Non aveva ricevuto nemmeno un messaggio o una telefonata da Blaine.

Forse aveva deciso di non assegnare il lavoro alla pasticceria di Kurt dopotutto.

Però proprio mentre stava per mettere il cartello su “chiuso”, Kurt sentì il cellulare squillare in tasca.

Infilò immediatamente la mano in tasca e tirò fuori il cellulare per vedere il nome di Blaine sullo schermo.

Da Blaine a Kurt:

“Mi dispiace così tanto! Dopo scuola, c’è stata una riunione e poi un incontro con i genitori ed ho dovuto parlare con alcuni di loro e c’è voluto un sacco di tempo! So che sei chiuso ormai, ma forse … possiamo vederci per un caffè?”

L’immediata risposta di Kurt fu:” Vengo volentieri a prendere un caffè con te. Ci vediamo dove vuoi!”

Poi si guardò intorno e sospirò.

Doveva ancora chiudere e pulire la pasticceria.

Non c’era nessuna possibilità che riuscisse a fare tutto per poi incontrare Blaine.

Sarebbe stato troppo tardi per Kurt.

Stava per inviare un altro sms quando sentì la voce di Quinn.

“Mi dispiace che il tuo futuro fidanzato non sia venuto” scherzò.

Kurt scosse semplicemente la testa.

“È rimasto bloccato in una specie di riunione a scuola e poi ha dovuto incontrare certi genitori. Mi ha appena chiesto di uscire a prendere un caffè” rispose Kurt.

“Fantastico. Vai pure. Chiudo io!” insistette Quinn.

Kurt alzò lo sguardo dal cellulare.

“Devo pulire…”

“Posso farlo io! L’ho già fatto prima”.

Il tono di voce di Quinn era più altezzoso di quanto Kurt avrebbe voluto.

“Lo so che puoi…”

 “Sei un tale perfezionista… ascolta… vai da Blaine. Sai… colui il cui nome non hai fatto che scarabocchiare ancora ed ancora sul tuo album degli schizzi. Hai disegnato almeno una torta vera?”

Kurt arrossì.

“Vado” mormorò mentre lasciava di corsa la pasticceria.

Quinn rise mentre accostava e chiudeva a chiave la porta.

Blaine suggerì una caffetteria che era a pochi isolati dalla pasticceria di Kurt.

Kurt si portava il caffè che preparava a casa, quindi era passato tanto da quando era stato l’ultima volta ad una caffetteria.

Non gli piacevano tanto gusti diversi.

Cosa c’era di sbagliato nel normale caffè?

Ed era un pasticciere quindi non c’era nessun motivo di andare in una caffetteria per un dolce.

E a dire la verità, i suoi dolci erano di sicuro migliore perché erano sempre freschi.

Un delizioso odore di caffè e di pane fresco lo investì quando entrò nella caffetteria concordata con Blaine.

Forse Kurt si sarebbe preso uno o due cornetti.

“Kurt?” lo chiamò Blaine.

Kurt si voltò e vide Blaine seduto ad un piccolo tavolo per due nell’angolo.

Aveva già la sua tazza col nome Blaine scarabocchiato sopra ed un piccolo cuore disegnato sulla I.

Kurt notò una ragazza bionda dietro al bancone della caffetteria che fissava Blaine mentre si sedeva sulla sedia vuota accanto a lui.

“Hey” lo salutò Kurt.

“Sono felice che tu sia venuto. Ti chiedo di nuovo scusa per non essere potuto venire da te alla pasticceria” si scusò Blaine.

“Non c’è problema. Stavo mettendo giù qualche schizzo per la torta nuziale” disse Kurt.

Non era necessario menzionare il fatto che la maggior parte degli schizzi erano il nome di Blaine in diverse lettere a forma di cuore.

Gli occhi di Blaine si illuminarono mentre si chinava.

Kurt vide una borsa a tracolla di pelle accanto alla sedia di Blaine.

Blaine frugò velocemente nella sua borsa e tirò fuori un blocco da disegno.

“Ho dovuto chiedere dei suggerimenti, ma se hai voglia di vedere cosa avevo in mente…” iniziò Blaine.

Kurt spinse la sedia più vicino a quella di Blaine mentre apriva il blocco.

“Non sono un artista e non è molto, ma ho pensato che potevi aggiungerci qualcosa tu… sei tu il genio e tutto il resto”

Ci fu di nuovo quella sensazione.

La sensazione che Blaine stesse flirtando con Kurt.

Ma lui era lo sposo e probabilmente non avrebbe dovuto flirtare con il pasticciere che stava facendo la sua torta nuziale.

Ma Kurt allontanò quel pensiero e si godette il fatto che Blaine aveva un buon odore.

Il disegno mostrava una torta a piani.

Il secondo ed il quarto piano erano colorate con una matita.

Non c’era nessuna decorazione sopra per ora.

“Quindi…quattro piani?” confermò Kurt.

“Si. Sarà un matrimonio di media grandezza. Ci dovrà essere abbastanza torta.

Beh hai detto di aver fatto qualche disegno, cosa pensi che andrà bene? Loro non stanno cercando qualcosa di fantasioso o a tema, solo qualcosa di semplice ed elegante.”

Kurt non fece caso a quel “loro stanno cercando”.

Lanciò uno sguardo al disegno e chiese a Blaine se avesse una matita.

Blaine ne tirò fuori una e la diede a Kurt.

Kurt, all’improvviso, ricordò la prima torta nuziale che aveva disegnato e cucinato.

Era per una coppia in cui la sposa voleva che fosse tutto bianco e nero.

I colori erano abbastanza semplici e Kurt ricordò di aver disegnato dei gigli bianchi e neri iniziando dalla base del primo piano salendo poi fino in cima come se stessero sbocciando su un’invisibile vite.

La torta era venuta bella e buonissima; fu la sua prima torta e Kurt ne era immensamente orgoglioso.

Anche a Finn sarebbe piaciuta.

“Che tipo di fiori piacciono alla sposa?” chiese Kurt, senza distogliere lo sguardo dal blocco.

“Umm… non so se conta, ma le piacciono i fiori di ciliegio” rispose Blaine.

E così Kurt cominciò a disegnare.

Partì dalla base del disegno di Blaine abbozzando qualcosa di simile a dei rami sottili.

Disegnò poi un lungo ramo dalla base fino in cima aggiungendo alcuni rami in crescita sul piano centrale.

Una volta finito, disegnò dolcemente dei fiori di ciliegio.

Non c’era modo di sapere per quanto tempo rimasero li seduti, ma Blaine guardò affascinato mentre Kurt disegnava ogni singolo fiore di ciliegio.

Ogni dettaglio era unico e in cima al piano disegnò un grande bouquet di fiori di ciliegio.

Kurt iniziò a cancellare la parte scurita dei piani.

Era sicuro che Blaine avesse buone intenzioni, ma con l’idea dei fiori di ciliegio, piani bianchi con un bordo inferiore nero si adattavano meglio.

Poi soffiò via i residui di gomma dal disegno prima di voltarsi verso Blaine.

“Cosa ne pensi? Cioè potremmo usare il colore dei fiori di ciliegio, ma penso che il bianco e nero sia molto più elegante” suggerì Kurt.

Blaine era affascinato da quel disegno.

“Sei meraviglioso” disse sbalordito.

Kurt non poté fare a meno di sorridere mentre Blaine si avvicinava.

I loro gomiti si sfioravano e nessuno dei due tentò di allontanarsi.

“Pensi che alla sposa piacerà?” chiese Kurt.

Blaine fece velocemente una foto del disegno col cellulare.

“L’amerà”

Almeno era qualcosa; alla sposa sarebbe piaciuta.

Era questo che contava.

Kurt non poté fare a meno di rimanere deluso.

Blaine non era gay e si stava per sposare.

“Devi andare? Pensavo che forse… potevamo fare una passeggiata insieme” chiese Blaine.

Kurt avrebbe voluto rifiutare ma anche se aveva realizzato tutto… come si poteva resistere ai quei bellissimi occhi color miele?

“posso fare una piccola passeggiata” rispose Kurt.

Kurt non avrebbe voluto farci caso, ma avrebbe giurato che gli occhi di Blaine si fossero illuminati quando Kurt aveva accettato.

A Finn sarebbe piaciuto Blaine, decise Kurt.

Avrebbero parlato si Star Wars e probabilmente avrebbero un po’ preso in giro Kurt, ma a Finn sarebbe sicuramente piaciuto Blaine.

xx
Kurt cominciò a pianificare la torta.

Questo significava che Blaine non doveva più venire a trovare Kurt per la torta.

Ma questo non fermò Blaine dal fare visite occasionali prima o dopo il lavoro.

Aveva quasi fatto esplodere il cellulare di Kurt per i tanti sms e quando non poteva passare, telefonava.

Avevano avuto delle bellissime conversazioni.

Kurt aveva imparato un po’ di più su Blaine e gli aveva perfino parlato di suo fratello, cosa che non era facile per lui; perché parlare di Finn gli faceva sempre venire un nodo allo stomaco.

La pasticceria era per metà di Finn ed il fatto che era morto prima dell’inaugurazione faceva sempre sentire in qualche modo Kurt in colpa.

Blaine chiamò Kurt una sera mentre si stava preparando per andare a letto.

Era stata una gradita telefonata, visto che Kurt era d’umore malinconico perché sentiva la mancanza di Finn,

“Mi dispiace per tuo fratello. Io e Cooper siamo molto vicini anche se, in questo momento, vive lontano” disse Blaine con voce dolce e comprensiva.

Kurt era seduto sul suo letto col cellulare all’orecchio.

“C’è una dolce che sto cercando di creare” ammise Kurt.

Nemmeno Quinn sapeva che Kurt stesse cercando di creare un dolce in onore di Finn.

“Che tipo di dolce?” chiese Blaine.

“A Finn piacevano molti dolci… non voglio fare qualcosa di semplice con la cioccolata o le nocciole… vorrei combinare molti sapori. Sto facendo delle prove con gli orsetti gommosi, però. Finn li adorava” disse Kurt.

“Ho la sensazione che troverai qualcosa di perfetto e gustoso… devi andare a letto, vero?” chiese Blaine. C’era un accenno di rammarico nella sua voce.

Kurt non lo aveva immaginato, vero?

Guardò l’orologio sul comodino… dovrebbe andare a letto; aveva una lunga giornata davanti e doveva preparare una torta nuziale.

“No” rispose Kurt.

“Davvero? Mi sembra come se stessimo parlando da ore” disse Blaine.

Era solo un’ora e mezza… ma chi le stava davvero contando!

“Non mi sto lamentando” disse Kurt.

“Nemmeno io” rispose Blaine con voce bassa e dolce.

Questo fece sorridere Kurt.

XX

Kurt aveva finito la torta, e prima che se ne accorgesse, era passato un mese e lui e Quinn avrebbero dovuto consegnarla nel posto scelto per il matrimonio.

Il che significava che avrebbe dovuto guardare Blaine sposarsi.

Il bellissimo uomo con cui aveva conversato nell’ultimo mese stava per diventare completamente inaccessibile per lui.

Non poteva farci nulla.

Blaine era così dolce, affascinante, incredibilmente intelligente… e dannatamente sexy.

C’erano state molte notti in cui era apparso nei sogni di Kurt.

Come poteva qualcuno non innamorarsi di Blaine?

Era dannatamente quasi impossibile.

Perfino Quinn non aveva potuto fare a meno di fare gli occhi dolci a Blaine.

Blaine inviò l’indirizzo sul cellulare di Kurt.

Il giorno della consegna, la pasticceria rimase chiusa.

La torta era venuta benissimo; Kurt fece un paio di foto prima che lui e Quinn la caricassero, con molta attenzione, all’interno del furgone.

Kurt informò Blaine che stavano arrivando.

Non ricevette risposta ma Kurt se lo aspettava essendo Blaine lo sposo.

“Continuo a pensare che non sia lo sposo” insistette Quinn.

Questo è quello che diceva spesso.

Kurt ruotò gli occhi mentre guidava verso la location del matrimonio.

Era in un parco fuori città e ci sarebbe stato uno spazio fresco dove Kurt e Quinn avrebbero potuto mettere la torta, così da non lasciarla a vista, fino all’inizio del ricevimento.

“Quinn…” disse stancamente Kurt.

“Gli hai mai chiesto se fosse lui lo sposo? Gli hai mai chiesto se fosse lui a sposarsi?” chiese Quinn.

“Non devo chiedere, lo so. Okay, eccoci. Vediamo solo di farla finita” disse amaramente Kurt.

Quinn gemette scendendo dal furgone.

Blaine indicò a Kurt dove parcheggiare così da non avere problemi a portare la torta.

Quinn lo aiutò a portare la torta sul retro dell’edificio dove era stata allestita la cucina.

La società di catering assunta sapeva che dell’arrivo di Kurt con la torta e si erano assicurati di sistemare uno spazio apposta per lui ed erano rimasti fuori dai piedi.

Kurt non aveva mai avuto problemi con le compagnie di catering.

Erano lì per lo stesso motivo cioè fornire il cibo per il matrimonio.

C’erano molte chiacchiere in sottofondo, ma Kurt le ignorò per potersi concentrare sulla torta.

I fiori di ciliegio erano ancora intatti e nulla sembrava fuori posto.

“Kurt?” disse Blaine.

Kurt si voltò e vide Blaine indossava mezzo smoking.

Era così bello.

Non aveva indossato la sua giacca ed i suoi capelli erano stati lasciati liberi dal gel.

Kurt stava quasi per dirgli che non avrebbe mai dovuto mettere qualcosa nei capelli quando Blaine vide la torta.

“È meravigliosa! Sarah l’amerà” disse Blaine.

“Blaine! C’è Cooper lì dentro? “una voce di donna chiese.

Kurt pensò fosse la sposa, ma poi quel nome lo prese alla sprovvista.

Quinn sorrise.

“È la sposa?” chiese Quinn.

Blaine annuì.

“No… Cooper non è qui… sei al sicuro” gli disse Blaine.

Kurt guardò Blaine confuso.

“Al sicuro?” chiese Kurt.




Note:

Brutta e cattiva traduttrice.... scusate x lunedì ma è stata una settimana infernale a scuola tra riunioni varie...

ecco il secondo capitolo... cosa significherà quel "Al sicuro?"!!!!!!!! lo scoprirete lunedì e prometto di pubblicare il capitolo anche a notte fonda se dovesse capitare ...

Come al solito... BUONA LETTURA!!!

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Capitolo 3
*** 3 capitolo ***


“Porta sfortuna se lo sposo vede la sposa prima del matrimonio.

Cooper si è opposta tanto quando Sarah gli ha detto che non si sarebbero potuti vedere fino ad oggi.

È stato piuttosto divertente” spiegò Blaine.

“Quindi… questo significa che è Cooper lo sposo?” chiese maliziosamente Quinn.

“Si… io sono il testimone, pensavo lo sapeste?” disse Blaine.

Kurt rimase di stucco.

Blaine non era lo sposo; era il testimone.

Una donna entrò, portava i capelli all’indietro legati in uno chignon ed un lungo e stretto abito da sposa bianco senza spalline.

C’erano disegnati dei fiori di ciliegio sfumati sull’orlo del vestito; Sarah vide la torta e sussultò alla vita.

“Oh mio dio! È bellissima! Oh tu devi essere Kurt! Giuro che Blaine no ha fatto che parlare di te. Non vedevo l’ora di incontrarti e vedere la torta!”

Sarah gettò le braccia al collo di Kurt e lo strinse forte.

“Sono così felice che io e Cooper siamo riusciti a finire di registrare in tempo per il matrimonio”.

“Registrare?” chiese Kurt quando Sarah lo lasciò andare.

“Si io e Cooper siamo attori. Devo andare a finire di prepararmi; la torta è bellissima grazie mille davvero.

Blaine?  Per favore assicurati che Cooper indossi la cravatta giusta e grazie ancora per esserti occupato della torta”

Sarah diede un bacio veloce sulla guancia a Blaine prima di uscire velocemente dalla cucina tenendosi su il vestito.

Blaine si voltò verso Kurt e Quinn e vide Quinn dare un colpetto a Kurt con un consapevole sorriso sul volto.

“Che succede?” chiese Blaine.

Kurt era ancora stordito.

Per tutto il tempo si era trattenuto più che poteva dal flirtare con Blaine; ed ero scopre che Blaine non era lo sposo dopotutto.

Kurt stava per rispondere quando Quinn si rivolse verso Blaine.

“Kurt pensava fossi tu lo sposo; ed è per questo che non ha flirtato con te quanto avrebbe voluto.

Ed ha anche un album da disegno con degli schizzi di torte, tutte col tuo nome scritto sopra.

Discutetene.” Disse Quinn indicando entrambi prima di uscire dalla cucina.

Blaine guardò Kurt e vide che stava arrossendo.

“Davvero pensavi che fossi io lo sposo?” chiese alla fine Blaine.

Tutti gli altri del catering fingevano di nona ver sentito quello che aveva detto Quinn.

Non aveva dubbi che non appena avessero lasciato la cucina, ne avrebbero parlato tutti.

Kurt sospirò.

“Certo… non mi hai mai detto di non esserlo” rispose Kurt.

“Non ho mai detto di esserlo… ma non l’ho nemmeno chiarito e mi dispiace.

Ho davvero pensato che visto che parlavo così tanto con te, che ci vedevamo per il caffè… che avessi capito che mi piaci…” disse timidamente Blaine.

Kurt stava per aggiungere qualcosa quando un altro uomo, un bellissimo uovo, entrò in cucina, con la cravatta sistemata disordinatamente attorno al collo.

“Blainey! Mi sono perso...”

“Sarah è già venuta ed ha visto la torta” lo interruppe Blaine.

“Dannazione… non è giusto! Chi diamine ha pensato che fosse una bella tradizione non vedere la sposa prima del matrimonio?” apparentemente l’uomo era Cooper.

Aveva il sorriso di Blaine e la stessa espressione da cucciolo quando metteva il broncio.

A parte questo, era più altro ed aveva gli occhi azzurri.

Guardò dritto verso Kurt e lo stesso affascinante sorriso di Blaine apparve sul suo viso.

“Oh… tu devi essere Kurt! Giuro che Blaine ha sempre questa espressione sognante quando parlavamo di te su Skype! La torta è stupenda!”

Cooper guardò la torta con meraviglia.

Aveva la bocca aperta e gli occhi spalancati.

Kurt lo vide allungare l’indice per infilarlo nella glassa.

Kurt ebbe immediatamente un flashback di quando, dopo aver cucinato una torta, stava riponendola in vetrina.

Aveva la glassa di cioccolata e dei biscotti in cima e Finn la guardava come se stesse guardando una bellissima donna.

Aveva la bocca aperte e Kurt avrebbe giurato di vedere un rivolo di bava scorrere agli angoli della bocca.

Era disgustoso… ma Kurt era lusingato che Finn guardasse quella torta come se avesse potuto divorarla in un sol boccone.

La torta però non era ancora finita in quel momento e quando Finn allungò l’indice per immergerlo e prendere un bel boccone di glassa, Kurt gli schiaffeggiò la mano.

“Ahia” urlò Finn.

“Tieni le tue dita appiccicose lontane… te ne darò una fetta quando sarà pronta!” disse Kurt.

Finn lo guardò con quell’espressione da cucciolo abbandonato.

Quella fu l’ultima volta in cui Kurt cedette dando una fetta di quella torta a Finn.

Kurt tornò alla realtà giusto in tempo per colpire la mano di Cooper prima che toccasse la glassatura.

“Ahia” urlò Cooper.

“Potrai anche essere lo sposo ma non toccare la torta, soprattutto quando la sposa non l’ha ancora toccata” disse Kurt puntando il dito contro Cooper.

Sentì Blaine ridere dietro di lui.

“Ma sembra così… appetitosa”.

“Avrai la tua fetta quando la serviremo” disse Kurt.

Blaine smise di ridere e poggiò una mano sulla spalla di Cooper.

“Forza… il matrimonio inizierà tra poco e devi ancora metterti la cravatta giusta.” Disse Blaine.

Cooper gemette mentre lui e Blaine lasciavano la cucina.

Kurt sentì Cooper lamentarsi su quanto terribile fosse indossare una cravatta.

Tutto quello che pensò Kurt su che Blaine era il testimone … non lo sposo.



Note

BRUTTA E CATTIVA TRADUTTRICE....!!! scusate davvero spero che non capiti più...x farmi perdonare metto anche il 4 e penultimo capitolo!!

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Capitolo 4
*** 4 capitolo ***


La cerimonia fu bellissima.

Di solito, Kurt rimaneva in cucina per assicurarsi che tutti fosse preparato e pronto per essere sistemato.

In quel momento, Kurt diede un’occhiata veloce ma lunga abbastanza da sentire i voti di Cooper e Sarah e di poter avere un breve contatto visivo con Blaine che gli fece l’occhiolino.

Quinn aiutò Kurt a portare la torta nella sala del ricevimento; doveva essere pronta per essere fotografata, ammirata e tagliata.

Una volta che la torta fu perfettamente sistemata sul tavolo tondo vicino al tavolo principale, dov’erano seduti gli sposi, Quinn si voltò verso Kurt.

“Allora?” chiese.

“Allora cosa?”

“Voi due avete avuto la possibilità di parlare?” chiese eccitata Quinn.

Kurt si lasciò scappare un sospiro.

“Non esattamente… è stato tutto un malinteso” rispose Kurt.

“Questo è tutto? Un malinteso?” Quinn sembrò delusa.

“Beh… è il testimone ed ha tipo dovuto portare lo sposo all’altare con la cravatta giusta!” scherzò Kurt, “davvero non so cosa succederà, Quinn!”

Quinn rimase in silenzio per un momento.

Sentirono il rumore della folla di ospiti che si avvicinavano alla sala del ricevimento.

“Che ne dici se vado a prenderci qualcosa da bere? Penso che ce lo siamo meritati!” disse Quinn facendogli l’occhiolino prima di sparire verso il bar.

Kurt lanciò un’occhiata e vide un ragazzo piuttosto carino sorridere a Quinn.

Ma Blaine era molto più bello, comunque.

Kurt vide molti ospiti entrare in sala; ma i suoi occhi sfrecciarono dritti verso Blaine, che stava scortando una donna a braccetto.

Kurt pensò fosse la damigella.

Kurt vide Blaine sussurrare qualcosa alla donna prima di allontanare il braccio per poi dirigersi versi di lui.

“Hey” fu tutto quello che Kurt pensò di dire a Blaine quando lui gli si avvicinò con il suo solito affascinante sorriso sul viso.

“Hey” gli rispose Blaine.

“Devo dirlo… sei Davvero affascinante con lo smoking” si complimentò Kurt.

Blaine rise mentre si sistemava la giacca dello smoking.

C’era un garofano rosa nel taschino sinistro ed i suoi capelli erano perfettamente acconciati, probabilmente per ordine della sposa ed aveva un incredibile profumo, tipo lavanda.

“Grazie… ascolta…mi dispiace davvero tanto per il malinteso! Proprio quando pensavo di essere stato provocante ed ovvio…”

Kurt alzò la mano.

“Va tutto bene…penso che entrambi abbiamo assunto qualcosa” lo interruppe Kurt.

Gli ospiti stavano riempendo la sala, in attesa del cibo e dell’arrivo degli sposi.

Blaine annuì concordando.

“Rimani nei paraggi vero? Ti prego non lasciarmi solo… potrei voler ballare più tardi!” disse Blaine mentre faceva qualche altro passo per avvicinarsi a Kurt.

Kurt gli sorrise ed inclinò la testa di lato.

“Potrei essere persuaso… “disse Kurt con un pizzico di malizia.

Blaine sorrise guardando oltre la spalla di Kurt per vedere Quinn flirtare col barista.

C’erano due drink davanti a lei e Blaine che probabilmente era per Kurt, ma capì che Quinn non sarebbe tornata preso da loro.

“Posso anche aiutare Quinn a rimorchiare il barista… così rimarrà occupata per tutta la serata” si offrì Blaine.

Kurt guardò verso Quinn ed il barista poi tornò a guardare Blaine.

“Fa che accada e sarò tutto tuo” disse Kurt.

“Puoi contarci, bellezza. Dammi due minuti” promise Blaine; oltrepassò Kurt e si diresse verso il bar.

Kurt lanciò un’occhiata con un sorriso di anticipazione mentre Blaine parlava col barista e Quinn.

Kurt si perse il momento in cui, una volta entrati gli sposi, la folla aveva cominciato ad applaudire.

Comunque fu riportato alla realtà quando sentì un paio di braccia circondarlo e stringerlo forte.

“Ecco la persona che ha creato questa meravigliosa torta” esclamò Cooper.

Il suono della voce di Cooper catturò l’attenzione di Blaine che, dopo essersi scusato con Quinn, si diresse velocemente verso Kurt e Cooper.

“Cooper? Lascia andare il nostro bel pasticciere” disse Blaine come se stesse parlando con un bambino di 6 anni; ma questo era Cooper quindi era più o meno la stessa cosa.

Sarah sorrise tirando via il braccio di Cooper da Kurt.

“Forza… lasciamo che Blaine abbia il suo appuntamento con Kurt; solo dio sa quando abbia parlato di lui dal primo giorno” disse Sarah facendo l’occhialino.

Cooper lasciò andare Kurt, che si voltò con un’espressione interrogativa sul volto.

“Davvero?” chiese Kurt.

“Potrei aver…. Ma voi due non avete cose da coppia sposata da fare?” chiese Blaine.

“Ohhhhh ma guarda Blaine tutto rosso… è così carino!”

Blaine guardò suo fratello maggiore.

“Ti odio” disse.

“Ti voglio bene anche io”

Sarah scosse la testa.

“Ok basta così… andiamo a buttarci nella mischia e lasciamo Blaine e Kurt da solo. Kurt? Di nuovo… la torta è splendida. Vorrei quasi lasciarla così e non mangiarla” si complimentò Sarah.

Kurt non si stancava mai di questo tipo di complimenti.

“Ma c’è la cioccolata all’interno… come richiesto” disse Kurt.

Cooper guardò Sarah.

“Possiamo…”

“Dopo… dobbiamo prima andare a salutare tutti” disse Sarah.

Cooper gemette mentre veniva portato via da Kurt e Blaine.

Partì la musica e gli ospiti stavano conversando in attesa di iniziare a mangiare.

Kurt si voltò verso Blaine.

“Quindi… hai parlato di me?” chiese Kurt, sornione.

Blaine rise.

“Forse… solo un po’” scherzò Blaine, “Che posso dire! Mi è piaciuto quello che ho visto.”

“Anche a me”



Note

PERDONATEMI DI NUOVO!!! alla settimana prossima con un piccolo epilogo!! AL SOLITO...BUONA LETTURA!!

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Capitolo 5
*** Epilogo ***


Tre settimane dopo

Kurt aveva appena finito di preparare il caffè che il suo cellulare squillò.

Guardò il display e corse dalla cucina fino alla porta della pasticceria.

C’era Blaine fuori, in felpa e jeans, che aspettava di entrare in pasticceria.

Non appena Kurt aprì la porta, Blaine sentì il profumo di quello che Kurt stava cucinando.

Erano quasi le 5 del mattino di un sabato, ma Blaine era più che sveglio.

“Buon giorno, bellezza” salutò Kurt dandogli un bacio sulle labbra.

Kurt emette per la sensazione di calore delle labbra di Blaine mentre chiudeva a chiave la porta dietro di lui.

“Buongiorno, tesoro… voglia che tu sia la prima persona a vedere e ad assaggiare la mia nuova creazione, in onore di Finn”.

Kurt era così eccitato di mostrarla a Blaine che gli afferrò un braccio e lo trascinò in cucina.

La torta era cotta e pronta.

Blaine sentì il profumo di uno di quei cupcake al limone, che a quanto sembrava, si stavano vendendo molto bene e Quinn ne era davvero contenta.

Lei ed il barista si stavano ancora frequentando, come diceva lei, ma c’era un luccichio nei suoi occhi ogni volta che parlava di lui.

La sera dopo il matrimonio, Blaine e Kurt ebbero il loro primo appuntamento.

Kurt aveva finalmente accettato l’offerta di Quinn di prendersi uno o due giorni liberi e Kurt fu entusiasta di averlo fatto.

Blaine aveva portato Kurt in un bel ristorante e poi a fare una passeggiata a Central Park per prendere un gelato.

Fu una cosa molto semplice, ma allo stesso tempo, fu molto romantico.

Blaine fu molto affascinante e dolce.

Aveva intenzione di prendere le cose con calma, quindi non aveva pensato di baciare Kurt, eccetto forse un piccolo bacio sulla guancia, per il loro primo appuntamento.

Kurt invece aveva un altro pensiero.

Così quando Blaine gli si avvicinò per baciargli la guancia, Kurt voltò il viso così che le loro labbra potessero incontrarsi.

E che diamine!!

Aveva passato un mese intero nella convinzione che Blaine si sarebbe sposato, non si sarebbe ora negato un bacio come si deve.

E fece anche quello che avrebbe voluto fare dalla prima volta che aveva incontrato Blaine: passare le dita tra i riccioli di Blaine.

Quella sera Blaine non aveva usato il gel e nessun altro prodotto, così i suoi ricci era morbidissimi e Kurt adorò la cosa.

Le ultime settimane erano state molto felici per Kurt.

Non gli importava nemmeno che Quinn lo prendesse regolarmente in giro o che gli dicesse continuamente “te l’avevo detto!”

Era felice, che gli importava?

Kurt portò Blaine in cucina e lo fece sedere.

“Okay, devi chiudere gli occhi” disse Kurt.

“Sei serio?” chiese Blaine.

“TI prego?” disse Kurt guardando Blaine con occhi imploranti.

Blaine odiava questa cosa perché questa era la sua di mossa, non quella di Kurt.

“Va bene. Alla fine però ne avrò un pezzetto per assaggiarla?” chiese Blaine chiudendo gli occhi.

Kurt si avvicinò alla caffettiera e prese un piatto con un coperchio bianco.

“Mi aspetto che tu lo faccia! Non l’ho ancora provata” rispose Kurt, posizionando il piatto di fronte a Blaine.

“Sai... uno di questi giorni dovresti davvero iniziare ad assaggiare le tue creazione prima di servirle ad altre persone” commentò Blaine.

Non era la prima volta che Kurt glielo sentiva dire.

“Ma perché privarti della gioia di essere il primo ad assaggiare le mie creazioni?” disse Kurt con voce bassa e seducente.

Blaine si lasciò scappare un sospiro tremante.

“Dio questa cosa è così sexy” disse Blaine.

Kurt si chiese solo se avesse potuto chiudere prima e semplicemente passare tutto il resto della giornata nell’appartamento di Blaine.

Avrebbe dovuto rifletterci più tardi.

Ora aveva una torta di cui occuparsi.

“Apri gli occhi” disse Kurt.

Non appena Blaine aprì gli occhi, Kurt tolse il coperchio e vide Blaine spalancare gli occhi per la sorpresa.

La torta davanti a Blaine era alta, era alta tre piani ed aveva una glassa bianca con diversi orsetti gommosi colorati intorno a tutta la torta.

C’era un solo orsetto verde al centro, che era circondato da piccoli cerchi di orsetti di vari colori: rosso, blu, giallo e poi parte il verde.

“Hai fatto la torta agli orsetti gommosi!” esclamò con gioia Blaine.

Kurt rise iniziando a tagliare la torta.

“C’è ancora altro” disse Kurt.

Non appena tagliò un pezzo di torta, Blaine vide uno strato giallo, rosso e verde e nel mezzo c’era un’apertura strapiena di orsetti.

Blaine era affascinato mentre prendeva un singolo orsetto mangiandolo poi velocemente.

“Buonissimo” disse Blaine.

Kurt ridacchiò mentre tagliava una fetta che poi mise in un piatto davanti a Blaine.

“Davvero?” chiese Kurt.

Offrì una forchetta a Blaine che prese un morso di tutti e tre gli strati gemendo mentre masticava.

“Assolutamente… non ho alcun dubbio… penso che Finn l’avrebbe amata” disse, con sincerità Blaine.

Kurt annuì concordando.

Finn l’avrebbe amata… ne era certo.

Blaine prese un’altra forchettata della torta e l’allungò verso Kurt.

“Blaine…”

“Devi assolutamente assaggiare la tua creazione” disse Blaine, con tono fintamente seduttivo, come aveva fatto il primo giorno che aveva incontrato Kurt ed aveva assaggiato i suoi dolci.

Kurt sorrise mentre assaggiava la torta.

Era buonissima e dolce.

Mentre ingoiava il pezzo di torta, Blaine si chinò verso di lui e lo baciò; le sue labbra era dolci per la glassa.

Kurt sorrise nel bacio ed afferrò il volto di Blaine tra le mani.

Poi Kurt si allontanò e vide Blaine guardarlo con i suoi meravigliosi color miele.

“Puoi rimanere per un caffè?” gli chiese Kurt.

“Pensavo di farlo comunque… devo ancora finire la fetta di torta” rispose Blaine.

Kurt rise e si avvicinò alla caffettiera per versare una tazza di caffè per sé stesso ed una per Blaine.

Blaine fece un altro morso di torta.

“Questa le batte davvero tutte” commentò Blaine.

Kurt lo guardò e scosse la testa.

“Cosa? Pensavo di essere stato geniale!” disse Blaine mettendo il broncio.

Kurt rise mentre poggiava la tazza di caffè davanti a Blaine.

Infilò poi la mano nella tasca del grembiule e tirò fuori due oggetti.

“Oh… quasi mi dimenticavo… questi sono per te. Ho dovuto fare qualche telefonata, ma penso che ti piaceranno” disse Kurt.

I due oggetti erano due personaggi di Star Wars, C3PO e R2D2. *

Kurt le mise in cima alla torta di orsetti.

Blaine sussultò.

“È perfetto… il miglior fidanzato di sempre” non poté fare a meno di dire Blaine.

Gettò le braccia al collo di Kurt e lo baciò con tanta passione.

Kurt non se lo aspettava ma non si sarebbe lamentato.

Questo bacio superava davvero tutto!




NOTE

** C3PO è il robot dorato e R2D2 è il robottino piccolo di Star Wars… qui trovate delle foto per capire!

https://www.google.com/search?q=R2D2+star+wars&sxsrf=ALeKk02O-uoXey7fzKOCXbbXkaZdhwgJwg:1614903657027&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwjg8sr28JfvAhVi9OAKHcsICoMQ_AUoAXoECAgQAw&biw=1920&bih=880


NOTE 2

Chiedo perdono ma ho fatto un casino ed ho dovuto rifarla la traduzione dell'epilogo.

BUONA LETTURA!  

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