L' attacco del nemico

di Alaska_1925
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lontano dalla Città ***
Capitolo 2: *** Ritorno a Nome ***
Capitolo 3: *** Qualcuno dal Passato ***
Capitolo 4: *** Non sei mai stato Solo ***



Capitolo 1
*** Lontano dalla Città ***


TITOLO: L' ATTACCO DEL NEMICO

 

Ormai è passato un anno da quando Balto ha salvato la città, grazie al suo coraggio i bambini di Nome possono finalmente dimenticare e guardare avanti come Jenna, adesso madre di splendidi cuccioli avuti assieme all' eroe di Nome. Ma chi è stato nemico in passato, lo rimane per sempre...

 

CAPITOLO 1: LONTANO DALLA CITTA'

 

NOTA: Questo mio secondo racconto si colloca circa 1 anno dopo il primo film di Balto e non è un continuo della mia Fanfiction “L' incubo di Jenna”, bensì una storia nuova.

 

 

  1. INSEGUITA

 

Le vie di Nome erano insolitamente calme e con poche persone che passeggiavano lungo le strade, Jenna assaporava i tiepidi raggi del sole mentre un vento gelido proveniente da nord entrava nei vicoli fischiando, ululando come quegli animali della foresta a cui il suo compagno apparteneva in parte. Aveva paura dei lupi, come la maggior parte dei cani della città e le sue amiche gli chiedevano sempre come facesse a stare con Balto e addirittuara ad avere avuto dei cuccioli da lui.

Jenna sapeva che ora Balto era accettato dagli umani e dagli altri cani della città, ma alcuni, nonostante non lo prendessero più in giro avevano ancora paura di lui, in quanto mezzo lupo.

Jenna pensava che era normale, d' altronde gli umani si erano dovuti sempre difendere dagli attacchi dei branchi quando si addentravano nella foresta per la caccia o con le slitte, ed i loro compagni fedeli li avevano sempre seguiti, avevano imparato ad avvisarli quando vi era un pericolo nelle vicinanze, e i lupi erano un pericolo ben più che reale.

Vi erano molte storie su intere mute di cani che non erano più tornate nelle loro città, città vicine o lontane, per fortuna a Nome non era mai accaduto niente del genere.

Per quanto riguardava Balto, benchè fosse un mezzo lupo, al contrario di ciò che si potrebbe pensare non aveva mai avuto paura di lui, era anche un cane, ma soprattutto era colui che aveva salvato la sua padroncina, Jenna era riuscita a guardare al di là delle apparenze, scoprendo un mondo tutto nuovo ed un compagno fedele, ben più fedele di molti cani della città, soprattutto di uno in particolare.

Steele, dopo ciò che aveva fatto era stato ripudiato da tutti come Balto a suo tempo ma per gli umani era ancora un ottimo cane, forte e fedele benchè avesse perso la sua occasione di trasportare l' antitossina in città, un anno prima. Gli abitanti di Nome non sapevano cosa era veramente accaduto in quelle lande desolate ed il Musher che guidava la muta ed il suo prezioso carico aveva solo vaghi ricordi, non sapevano che il più veloce cane di Nome aveva cercato di ostacolare la salvezza della città, solo i cani sapevano.

<< Avanti, Jenna siamo quasi arrivati >>

Rosy teneva al guinzaglio la sua cagnolina, avevano giocato per ore nella neve ed era il momento di tornare a casa, al caldo. Il sole stava per tramontare ad ovest, una candida luce rosso fuoco avvolgeva la città mentre nuvole cariche di neve si avvicinavano da nord. Jenna annusava l' aria in cerca di odori che conosceva bene, ma Balto o i suoi figli non dovevano essere nelle vicinanze in quel momento.

Arrivati vicino casa, alla periferia della città, Rosy liberò Jenna dal guinzaglio prima di farsi aprire dal padre.

<< Vai Jenna, so dove vuoi andare >>

Jenna strofinò il suo muso al braccio della sua padroncina per poi allontanarsi verso la barca arenata sulla spiaggia.

Passando davanti all' ospedale si soffermò a guardare all' interno, se non fosse stato per il suo compagno non avrebbe mai saputo cosa stava realmente accadendo alla sua padroncina in quei giorni, poi voltò lo sguardo verso la spiaggia incamminandosi verso la dimora di Balto e di sua figlia.

Arrivata davanti cominciò ad annusare l' aria ma non trovò traccia di loro, guardò verso la foresta prima di decidere di chiamare il suo compagno e sua figlia.

<< Balto! Aleu! Ci siete? >>

<< No, non ci sono... >>

Jenna sentì un basso ringhio provenire dalle sue spalle, si voltò vedendo dietro di se tre cani, tre Husky che non aveva mai notato prima, dovevano essere da poco arrivati in città.

Sembravano minacciosi, ma Jenna pensò che probabilmente essendo nuovi avevano solo paura.

<< Sei la cagna del mezzo lupo? >>

L' Husky si avvicinò di un passo scoprendo di più i denti, a quel punto Jenna si sentì minacciata capendo che quei cani erano lì per lei, ma cercò di non mostrare paura, non sapeva ancora che cosa volessero.

<< Si, io sono... Jenna... la... >>

<< ...la cagna del mezzo lupo. >>

Gli husky cominciarono a ringhiare avvicinandosi sempre di più, notò che dovevano essere fratelli, chi aveva parlato fece un balzo avvicinandosi di più a lei, Jenna indietreggiò.

<< Che... che cosa volete... >>

<< Noi niente, piccola, ma il nostro capo si... >>

Jenna si guardò velocemente attorno ma non vide nessuno oltre a loro, riuscì a posare solo per un breve istante lo sguardo verso l' husky che aveva parlato fino a quel momento prima di venire assalita da quest' ultimo e gettata a terra.

<< Che cosa volete! >>

L' Husky non parlò, aspettò solo pazientemente che Jenna si rialzasse per poi scaraventarla nuovamente a terra.

Non c' era nessuno che potesse aiutarla, doveva difendersi, fuggire, qualsiasi cosa per uscire da quella situazione. Si alzò cercando di allontanarsi, cercando di restare a distanza ma i tre husky gli precludevano la via per la città. Venne attaccata di nuovo, questa volta l' husky gli affondò i denti in una delle zampe anteriori prima di indietreggiare nuovamente, cosa volevano fare, volevano giocare con lei?

Cominciò ad indietreggiare, l' husky non aveva usato forza per ferirla, non volevano farle del male, almeno per ora. Con uno scatto cominciò a correre, ma in direzione della foresta prima di cambiare improvvisamente direzione e cercare di superare con un salto almeno il suo assalitore più vicino ma quest' ultimo la intercettò a mezz' aria facendola cadere a terra dopodichè la trascinò per qualche metro più avanti, più vicino alla foresta. Jenna si rialzò rendendosi conto che adesso i cani l' avevano circondata su tre lati, lasciandogli solo una via di fuga.

Con uno scatto cominciò a correre verso la foresta inseguita dai tre assalitori, provò più volte a cercare di cambiare direzione ma si ritrovava sempre a terra colpita da uno dei tre.

<< Non hai ancora capito, bellezza... >>

Jenna cominciò a correre con tutte le sue forze sempre inseguita, circondata su tre lati, si addentrò nella foresta sperando di riuscire a far perdere le sue tracce in mezzo agli alberi ma ogni volta che provava a cambiare direzione uno di loro cercava di rimetterla al suo posto e di ferirla, a volte riuscendoci, altre no.

Cominciò a lanciare dei latrati mentre correva sperando che Balto o Aleu fossero nelle vicinanze, ma non vedeva o sentiva niente a parte il suo ansimare e quello dei suoi inseguitori. Cercò ancora una volta di cambiare direzione ma questa volta il cane che gli si avventò contro la ferì sul fianco, Jenna scivolò nella neve ma si rialzò subito, il sangue cominciò a macchiare la sua pelliccia e la neve sotto di lei mentre correva, all' odore del sangue i tre cani sembravano ancora più eccitati nell' inseguire la loro preda, non erano lupi, eppure...

<< Cosa volete! Cosa volete! Lasciatemi in pace! >>

Improvvisamente, senza neanche rendersene conto si ritrovò bloccata a terra con le fauci di uno di quegli Husky sulla sua nuca, cercò di liberarsi ma questa volta il cane cercò di ferirla più in profondità. Jenna lanciò un urlo prima di sentire che l' husky aveva mollato la presa, cercò di addentarlo sul muso prima di riuscire a rialzarsi e a continuare a fuggire.

<< Fuggi fuggi bella, ancora non siamo arrivati... >>

Volevano portarla da qualche parte e senza rendersene conto li stava seguendo, ma non poteva cambiare direzione, continuava ad andare avanti addentrandosi sempre di più nella foresta sperando di trovare una radura, un fiume o qualsiasi cosa potesse fargli fare qualcosa per ingannare i suoi inseguitori. Non riusciva ancora a credere di essersi ritrovata in quella situazione, di non potere fare niente se non continuare a correre in avanti, quei cani sapevano come cacciare una preda, era completamente alla loro volontà.

Si era già difesa in passato, sapeva come combattere ma contro tre cani non aveva speranza, doveva continuare a fuggire.

Dopo molto che correva cercò di bloccarsi riuscendoci ma senza che se ne accorgesse uno dei cani la spinse in avanti, Jenna rotolò per il pendio scosceso per poi precipitare per alcuni metri, toccando la neve con un tonfo sordo. Aprì gli occhi solo per ritrovarsi circondata dagli alberi mentre sentiva che quegli Husky si stavano avvicinando. Cercò di alzarsi ma era caduta in malo modo, sentì un forte dolore ad una delle zampe anteriori e si accasciò nuovamente sulla neve, dopodichè qualcuno gli spinse la testa in profondità. Jenna cercò di liberarsi, la neve aveva cominciato ad entrargli in bocca e nel naso mentre cercava di respirare. Solo dopo vari secondi riuscì a tirare fuori la testa e prendere qualche boccata d' aria per poi venire nuovamente spinta a terra. Aveva notato che i tre Husky erano davanti a lei, qualcun'altro la stava tenendo ferma.

<< Finalmente siamo soli... >>

Jenna cercò nuovamente di tirare la testa fuori, aveva riconosciuto quella voce e non poteva ancora crederci.

<< Non preoccuparti, questa notte io e te ci divertiremo un sacco, prenderò qualcosa che il mezzo lupo mi ha tolto molto tempo fa... >>

<< No, cosa vuoi... >>

Un' artigliata la colpì sul muso, decise di restare ferma, cominciando a piangere e a guaire.

 

 

  1. SOLITUDINE

 

Jenna aprì gli occhi solo per ritrovarsi in un punto molto diverso da dove ricordava, durante la notte era svenuta molte volte e quei cani ne avevano sempre approfittato per trasinarla un po' più avanti. Alzò la testa, dei forti dolori provenivano da tutto il suo corpo, era completamente coperta di ferite. Rimase a terra per molto tempo prima di cercare di alzarsi, ricadendo più volte a terra. Aveva annusato l' aria, non c' era traccia dei suoi assalitori, dovevano essersi allontanati abbandonandola nella foresta.

<< Dove sono, quale direzione devo prendere... >>

La tempesta stava sferzando la foresta, non sentiva più gli odori di casa, cominciò ad incamminarsi affondando ad ogni passo nella neve, doveva arrivare da qualche parte ma aveva perso l' orientamento, solo una volta si era avventurata da sola nella foresta per cercare Balto riuscendo a proteggerlo dall' attacco di quell' orso, ma adesso... adesso era ferita, sola, il sole che filtrava attraverso le nubi gli aveva fatto capire che doveva già essere mattina, era rimasta per tutta la notte con quei cani, con quel cane.

Sperava di essere vicina almeno ad una pista battuta dagli umani, la città più vicina era White Mountain, almeno era la direzione che aveva preso lei quando era stata inseguita la sera prima, ma non sapeva veramente se si stesse dirigendo verso la città, verso Nome o da qualunque altra parte, non riusciva né a vedere né a sentire l' odore del mare dato che la tempesta proveniva da nord. Forse stava andando verso White Mountain visto che i raggi del sole provenivano da davanti, ma era l' alba? Seguendo il sole sarebbe arrivata al mare, forse, ma la tempesta si stava intensificando, presto l' astro celeste sarebbe scomparso del tutto.

Poco dopo le nubi coprirono anche gli ultimi raggi di sole, Jenna continuava a camminare fermandosi di tanto in tanto, la zampa ferita gli faceva molto male ma almeno non era rotta. Sentì lo stomaco brontolare, aveva fame, aveva sete, sperava di riuscire a trovare qualche animale morto nella foresta così da potersi almeno cibare e calmare per un po' la sua fame, sperando di non diventare lei stessa una facile preda.

 

 

  1. PISTA BATTUTA

 

<< Mantieni la posizione, Kendra! >>

La slitta scivolava velocemente attraverso la tempesta che si era intensificata già da alcune ore, il Musher cercava di fare del suo meglio per orientarsi, aveva già percorso quel tratto di strada da White Mountain ed era certo che fosse la direzione giusta.

I due cani alla guida dovevano ridurre la velocità ad ogni chilometro poiché la neve ed il forte vento non permettevano loro di andare più veloce.

<< Wooo Wooo! Fermiamoci qui... dannazione! >>

Mancava solo qualche ora per arrivare a Nome, ma nel suo terzo viaggio il Musher non aveva considerato la tempesta che stava per imperversare sulla zona.

I due cani si fermarono venendo liberati e rifocillati poco dopo mentre il Musher preparò il suo sacco a pelo, preparandosi per la notte che stava arrivando.

<< Devi stare più attenta, Kendra, abbiamo rischiato di finire contro gli alberi >>

<< Non sono mica esperta come te, fratellone >>

Hati rise prima di strofinare il suo pelo rosso e bianco contro quello di sua sorella.

<< Sai che dovrò punirti, sorellina >>

Kendra fece un ringhio di disappunto prima di accucciarsi dietro di lui, per poi allontanarsi un' po ad un suo cenno.

<< Preparati, arriva la tempesta!!! >>

Il cane cominciò a scavare nella neve buttandola con le zampe anteriori addosso alla sorella posizionata dietro di lui, cominciò a ridere mentre il suo pelo grigio, nero e bianco si ricopriva velocemente di neve.

<< Basta Hati! Mi prenderò un raffreddore! >>

Il fratello smise di colpo, con un balzo saltò addosso alla sorella, rotolando per un po' insieme a lei. Il Musher li osservava, erano molto belli, era stato fortunato a trovare i loro genitori qualche anno prima ad Anchorage, due bellissimi Husky di razza Agouti da cui aveva avuto i loro splendidi figli.

Purtroppo quando aveva deciso di spostarsi a White Mountain, qualche anno prima, le cose non erano andate come sperava, aveva ancora nelle orecchie quegli ululati ed i latrati dei suoi due adorati cani.

A quel punto aveva deciso di trasferirsi a Nome, Hati e Kendra erano ancora dei cuccioli ma sapeva che avevano sofferto molto per la perdita dei propri genitori.

I due fratelli continuavano a giocare nella neve quando Hati si bloccò di colpo annusando l' aria. Sua sorella lo guardò con preoccupazione.

<< Cosa c'è, Hati... senti qualche pericolo? >>

<< No... >>

L' Husky cominciò lentamente ad avvicinarsi agli alberi prima di scorgere una sagoma distesa sulla neve, il sangue che macchiava la zona attorno.

<< Presto Kendra, chiama Michael! >>

Kendra si avvicinò il più velocemente possibile al suo Musher, riuscendo a farsi seguire fino alla posizione del cane ferito.

<< Non è possibile... >>

Michael si inginocchiò accanto al cane, liberandolo dalla neve che lo ricopriva e tastandolo con i guanti.

<< Non sembra avere niente di rotto, ma è ferito e quasi congelato >>

Lo prese delicatamente in braccio portandolo accanto al fuoco che aveva appena acceso prima di avvolgerlo in una coperta.

<< E' una femmina, cosa ci fa così lontano dalla città... forse è parte di qualche muta che si è persa >>

Hati e Kendra osservavano mentre il loro padrone le toglieva la bandana e cercava di strofinarle il collo e le zampe ma il cane non sembrava volersi svegliare, probabilmente era cosciente ma impossibilitato a fare qualsiasi movimento a causa delle ferite e dello stato di congelamento avanzato in cui si trovava.

<< Cosa pensi, Hati? >>

<< Non lo so, ma le ferite sul suo corpo mi fanno pensare che... >>

Un leggero frusciò si udì dal profondo della foresta, Hati si voltò e cominciò a ringhiare in direzione del rumore, il Musher se ne accorse e controllò la posizione in cui il suo cane stava ringhiando, non trovando niente di strano.

<< Hey Hati, ti spaventi per un piccolo rumore? >> Rise sua sorella.

<< Non è un piccolo rumore, Kendra, occhi aperti stanotte, non siamo soli... >>

 

 

  1. LUPI DALLA FORESTA

 

La notte era scesa da qualche ora, Hati e Kendra dormivano nelle loro tane scavate sotto la neve mentre il cane ferito riposava accanto al fuoco che si stava pian piano spegnendo. Ancora non aveva detto niente, era riuscito solamente ad aprire un po' gli occhi e a mangiare qualche piccolo pesce che il Musher gli aveva offerto prima di addormentarsi a causa della stanchezza.

Il padrone dei due cani si era da poco coricato quando due sagome scure uscirono dalla foresta avvicinandosi piano al flebile fuoco dove la femmina riposava.

Hati aveva già sentito qualcuno avvicinarsi, sapeva che i lupi erano molto scaltri per questo aveva deciso di fare finta di dormire sotto la sua tana, voleva che si avvicinassero il più possibile per cercare di attaccarli di sorpresa.

Appena furono abbastanza vicini Hati si liberò velocemente dalla neve e cercò di balzare addosso ad uno dei due, ma i lupi con uno scatto indietreggiarono mettendosi in posizione di difesa.

<< Molto bene, complimenti >> pensò Hati << L' effetto sorpresa è saltato, ed ora? >>

Cominciò a ringhiare raggiunto in poco tempo da sua sorella, il Musher si svegliò di soprassalto afferrando la lampada ad olio che aveva posizionato accanto a se dopodichè imbracciò il fucile e puntò i due lupi, ma non sparò per paura di colpire i suoi due cani.

<< Hati, Kendra, allontanatevi! >>

I due cani cominciarono ad indietreggiare, i due lupi sapevano di avere poco tempo.

<< Dividiamoci! >>

I due lupi fuggirono in direzioni diverse, Michael puntò il lupo più grande e sparò un colpo, mancandolo di poco. Prima che potessero rendersene conto, erano già spariti nella foresta.

 

Dopo ciò che era accaduto solo qualche ora prima Hati aveva deciso di restare vigile, sapeva, sentiva che i due lupi non se n' erano andati ma stavano girando attorno alla loro posizione. Era già stato costretto ad affrontare uno di quei selvaggi qualche mese prima, ne era uscito malconcio ma aveva imparato ad essere più prudente.

Mentre si guardava attorno vedeva i loro occhi gialli brillare nel folto della foresta, non capiva perchè si erano avvicinati di soppiatto invece di attaccarli subito, forse non volevano esporsi troppo perchè erano solo due, non aveva sentito infatti altri odori oltre a loro, oppure avevano semplicemente adocchiato le provviste per il viaggio, o ancora volevano solo attaccare l' unico debole della muta in quel momento, il cane ferito.

Hati notò ancora dei movimenti, avvisò sua sorella ed entrambi cominciarono a ringhiare, il lupo più grande si avvicinò lentamente alla loro posizione.

<< Non vogliamo farvi del male >>

<< Questa è bella >> rispose Hati << Dei lupi che non vogliono fare del male >>

<< Siamo mezzi lupi, cane >> Rispose la lupa più giovane.

<< Aleu, non è il momento... potreste smettere di ringhiare, per favore? Vogliamo solo parlare >>

Hati e Kendra acconsentirono, restando però in posizione di difesa.

<< Perchè vi state avvicinando a noi, tornate dal vostro branco >>

Balto guardò la femmina che aveva appena parlato.

<< Noi non abbiamo un branco, veniamo da Nome >>

<< Non ci credo >> Rispose Hati << Non potete stare così vicino alle città >>

<< E' la verità, il cane che avete salvato, è la mia compagna >>

Hati rise di gusto << AH AH AH! Trova un altra scusa, lupastro >>

Aleu fece qualche passo verso la madre.

<< Non provare ad avvicinarti >> La guardò Hati << Ci metto poco a saltarti alla gola o a svegliare il mio padrone >>

Aleu e Balto avevano intuito che quel cane aveva più paura di ciò che voleva mostrare, in quel momento stava bleffando, ma Aleu decise di non spingersi oltre.

<< La mia compagna, Jenna, si è allontanata qualche giorno fa da Nome, penso sia stata inseguita da qualcuno a giudicare dagli odori che ho sentito attorno alla mia barca, vogliamo solo riportarla a casa >>

<< Mi spiace, ma non ci credo, allontanatevi subito >>

Balto decise di indietreggiare seguito poco dopo da sua figlia, quando i due lupi sparirono nella foresta Hati crollò a terra.

<< Hey fratello, sento una strana puzza, non è che te la sei fatta sotto? >>

<< Non ho mai avuto così tanta paura in vita mia, ti prego, la prossima volta lasciami attaccare dai lupi, tanto morirò d' infarto comunque >>

Kendra rise adocchiando comunque la foresta, i lupi erano ancora nelle vicinanze.

<< Beh, non sapevo che fossi in grado di bleffare così bene, dimmi, lo stai facendo anche con me? >>

<< Con mia sorella? non mi permetterei mai >> Hati rise allontanando lo sguardo da lei.

<< Ne sono certa, anche perchè altrimenti ti avrei già sepolto vivo nella neve... >>

I due cani risero prima di tornare seri, se non altro avevano scaricato la tensione di poco prima.

<< Occhi aperti, Kendra, non penso che quei lupi si facciano più vedere, ma non si sa mai... >>

 

 

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Capitolo 2
*** Ritorno a Nome ***


CAPITOLO 2: RITORNO A NOME

 

NOTA: Dopo aver salvato quel cane dalla foresta, la slitta riparte in direzione di Nome, ancora nessuno sa cosa è successo a quell' animale ferito, il nemico non si aspettava un suo ritorno...

 

 

1) ODORE DI CASA

 

La slitta lasciò l' accampamento usato durante la notte e continuò il suo viaggio verso la città. Il Musher era riuscito ad assicurare Jenna sulla slitta mentre le poche cose che doveva ancora trasportare da White Mountain le aveva fissate bene un po' sul retro da dove conduceva la muta e un po' sulle sue spalle. La slitta procedeva piano per cercare di non dover fare manovre azzardate con quel peso spostato nella parte posteriore e sulle spalle del Musher, ma egli aveva deciso che non poteva lasciare quel cane da solo nella foresta poiché nelle condizioni in cui versava sarebbe sicuramente morto. Jenna era riuscita a dire qualche parola ad Hati prima della partenza, confermando il fatto che provenisse da Nome e che fosse stata inseguita nella foresta. Aveva sentito l' odore di Balto e di sua figlia ed aveva chiesto ai due cani di lasciarli avvicinare, ma benchè Hati si rendesse ora conto che quei due lupi avessero detto la verità non poteva rischiare che il suo padrone gli sparasse.

<< Balto, il cane più famoso di Nome, chi l' avrebbe mai detto >>

La slitta scivolava piano tra gli alberi.

<< Ti senti in colpa, Hati? >> Chiese sua sorella.

<< Beh, un po'... capisco sua figlia, i nostri genitori... deve essere stata molto preoccupata per sua madre >>

Hati e Kendra sentivano che i due lupi li stavano seguendo a poca distanza, ma non volevano avvisare il loro padrone adesso che sapevano, sicuramente Michael conosceva la storia dell' antitossina e di Balto, ma come lui non lo aveva mai visto, ed il fatto che fosse mezzo lupo avrebbe potuto indurlo in errore come era capitato ad egli stesso.

La tempesta continuava a sferzare molto violentemente il territorio e non notarono la città se non a pochi metri da essa.

Il Musher si fermò vicino all' ufficio postale solo per chiedere informazioni su dove fosse il veterinario della città, per poi ripartire.

Kodi stava camminando da solo lì vicino quando notò la slitta mentre suo padre e sua sorella la seguivano a distanza.

<< Papà! L' avete trovata! >> Disse Kodi unendosi nella corsa.

<< Si figliolo, ma ti spiegheremo dopo >>

La slitta si fermò davanti al veterinario, Michael prese Jenna ancora avvolta nella coperta entrando all' interno dell' edificio. Balto ed Aleu guardarono da una finestra dove poco dopo il dottore mise Jenna su di un lettino e cominciò a visitarla.

<< Sembra respiri affannosamente, papà >>

<< Deve essere molto scossa, non vedo bene ma le ferite non devono essere leggere >>

Aleu e Kodi abbassarono le orecchie, cosa le era accaduto di così grave, perchè si era allontanata dalla città senza dire niente a nessuno. Ok, era stata inseguita ma da chi, e perchè?

Hati e Kendra avevano visto che i tre cani erano scomparsi dietro l' edificio, ma sapevano che erano ancora lì.

<< Devo delle scuse a Balto... >>

<< Fratello, non potevi sapere, e comunque anche io pensavo che volesse attaccare l' accampamento, abbiamo sbagliato entrambi... >>

Dopo poco che il veterinario ebbe finito di visitarla, Michael uscì con Jenna posizionandola di nuovo sulla slitta, la tempesta aveva cominciato a perdere intensità.

<< Hati, Kendra, andiamo! >>

Arrivati davanti casa dei signori Huttington, Michael scese dalla slitta bussando alla porta della casa.

Hati e Kendra notarono che il compagno di Jenna ed i suoi figli si stavano avvicinando, ma non dissero niente.

<< Buongiorno >>

<< Buongiorno, ci conosciamo? >>

<< Non fino ad ora, volevo solo dirle che ho ritrovato il suo cane >>

Il signor Huttington non credeva alle parole che aveva appena udito, Jenna era scomparsa da più di tre giorni ed avevano perso le speranze di ritrovarla.

<< Cosa... come? >>

<< Mi sto trasferendo qui a Nome da White Mountain, beh, vengo da Anchorage in realtà, ho trovato il suo cane ferito e da solo nella foresta, il veterinario mi ha detto che è lei il proprietario >>

Il signor Huttington si avvicinò a Jenna, era veramente messa male da ciò che si poteva vedere dal collo e dalla testa, non osava immaginare quali ferite potesse avere nella parte del corpo sotto la coperta. Accarezzò delicatamente la testa del suo cane, Jenna riuscì a malapena a leccargli il palmo della mano, prima di poggiare nuovamente la testa sulla slitta.

Michael cominciò a raccontargli com' era andata, aveva notato i due lupi che aveva incontrato nella foresta e si era chiesto perchè il signor Huttington non ne avesse paura.

<< Jenna? Jenna! >>

Rosy uscì di corsa dalla casa verso il suo adorato cane, non sperava di poterlo rivedere.

Jenna guaì per un po' strusciando il suo muso sul suo volto.

<< Il veterinario le ha dato un calmante, con tutto ciò che ha passato poi capisco perchè è così stanca >>

<< Balto, sei scomparso anche tu... sei uscito a cercarla, vero? >> Chiese Rosy.

<< Balto? Quel Balto? >> Chiese Michael scioccato.

<< Quel Balto, si >> Fece come per rispondere Hati << Solo ora capisco come la mia giugulare sia stata in pericolo >>

<< La tua giugulare è sempre in pericolo, Hati >> Disse Kendra leccandosi i baffi << Se provi di nuovo a sotterrarmi nella neve assaggerò il tuo sangue bello caldo... >>

Hati ebbe un brivido << Brrr... Mi stai prendendo le misure? >>

Sorrise scherzosamente << Tu cosa dici? >>

<< Ehm... posso ripudiarti come sorella? >>

<< No, non puoi... >>

<< Non preoccuparti >> Rise Kodi << Mio padre non attacca mai senza un valido motivo >>

Rosy si avvicinò a suo padre << Papà sta tremando, dobbiamo portarla in casa >>

Il signior Huttington la prese in braccio.

<< Signor... >>

<< Thompson, Michael Thompson >>

<< Signor Thompson, saremo lieti se questa sera si fermasse a cena da noi, se per lei non è un problema, ovviamente >>

<< Non vorrei disturbare... >>

<< Signor Thompson... >> Si fece avanti Rosy << Ne saremo lieti >>

<< Ah ah ah! Daccordo piccola... ah! Tieni, penso che questa sia sua >> Disse porgendogli la bandana.

<< La bandana di Jenna! Grazie signor Thompson >>

<< Grazie a te, piccola >>

<< Allora la aspettiamo >>

Michael salutò il signor Huttington e Rosy prima di risalire sulla slitta, fermandosi però a guardare Balto.

<< Stavo per sparare ad una leggenda, se lo avessi colpito e gli abitanti di Nome fossero venuti a saperlo me lo avrebbero fatto loro lo scalpo, altro che indiani d' america... Hati! Kendra! In posizione... March! >>

Balto guardò la slitta allontanarsi prima di avvicinarsi al capanno dove dormiva sempre Jenna. Grattò sulla porta venendo aperto dal padre di Rosy.

La piccola era seduta accanto al suo cane che riposava nella sua cesta accanto al camino, suo padre aveva appena tolto la coperta che l' aveva avvolta da quando era stata ritrovata per coprirla con una coperta più calda.

<< Sei forte Jenna >>

Rosy le stava accarezzando la testa, la bandana poggiata accanto al suo collo, il cane aveva cominciato a piangere silenziosamente dopo essersi finalmente resa conto di dove si trovasse.

Balto si avvicinò leccandogli delicatamente le ferite sul muso, Jenna aprì un po' gli occhi cercando di dire qualcosa.

<< Shhh... va tutto bene, Jenna, devi riposare, sei stanca e ferita >>

I calmanti che gli aveva dato il dottore erano molto potenti, era confusa come quando era nella foresta, ma adesso sapeva di essere al sicuro.

 

 

2) CIO' CHE E' ACCADUTO

 

<< Buonasera, prego entri, faccia come se fosse a casa sua >>

Michael ringraziò chiedendo se potessero entrare anche i suoi cani.

<< Certamente >>

Hati e Kendra entrarono lentamente sedendosi accanto alla porta, in quel momento arrivò Rosy che era stata fino ad allora con Jenna e la sua famiglia.

<< Anche loro hanno salvato Jenna! >>

La bambina si gettò su di Hati, abbracciandolo e stringendolo forte al collo.

<< Hey, è una bambina molto energica >>

<< Puoi dirlo forte, Kendra >> Fece finta di tossire << Mi sta soffocando e rompendo l' osso del collo insieme >>

<< Ma smettila! >> Disse ridendo di gusto.

<< Prego, si accomodi, ho appoggiato la sua coperta sul divano, grazie per aver pagato il veterinario >> Il signor Huttington tirò fuori il portafogli per restituire il compenso della visita, ma il signor Thompson lo bloccò.

<< Si figuri, non deve ridarmi niente, è stato un piacere, come sta Jenna? >>

Michael seguì il proprietario fino alla cuccia chinandosi verso il cane che stava riposando accanto a Balto e ai suoi figli.

<< E' ancora debole, ma se la caverà, ho visto le ferite, è stata molto fortunata >>

Michael la accarezzò piano, Jenna annusò la mano che la stava toccando dopo di che la morse debolmente in segno di affetto.

<< Sua figlia è molto legata a questo cane >>

<< Tutti lo siamo, fa parte della famiglia... allora, cosa la porta a Nome? >>

<< Voglia di tranquillità soprattutto, mi è sempre piaciuto vivere in posti isolati benchè sia da poco tempo che ho preso la decisione di trasferirmi a nord... >>

Il signor Huttington gli fece cenno di seguirlo in salotto dove si accomodarono sul divano.

<<...In verità sono di Edimburgo, sono nato in Scozia ma mio zio ha viaggiato in Alaska e nello Yukon durante la corsa all' oro, 20 anni fa quando ero ancora ragazzo decisi di trasferirmi a New York, è stata molto dura inizialmente, facevo lavoretti umili, lustravo scarpe. vendevo giornali, cose così, ho fatto anche cose di cui non vado fiero, ma mi impegnavo molto nel mio lavoro e riuscivo a mettere da parte ciò che mi serviva per vivere, riuscendo anche a risparmiare parte di ciò che guadagnavo >>

<< Tutti noi abbiamo fatto qualcosa di cui non andiamo fieri, soprattuto durante la guerra >>

Lo rinquorò il signor Huttington.

<< Nel 1917 avevo sentito della costruzione di uno scalo ferroviario a nord, la città di Anchorage era sorta da poco così mi sono messo in viaggio e quando sono arrivato sono stato assunto nelle ferrovie. Ricordavo ciò che mi raccontava mio zio, sono sempre stato bravo nella caccia e nella pesca e così dopo poco decisi di trasferirmi a White Mountain >>

<< E perchè è venuto a Nome, se posso chiederlo? White Mountain non è così diversa >>

<< Perchè purtroppo... >>

Il signor Thompson ed il signor Huttington continuavano a parlare mentre Rosy ascoltava, Hati e Kendra si avvicinarono alla cesta di Jenna nell' altra stanza, restando però a distanza.

Jenna sentì l' odore dei due cani, aprì lentamente gli occhi.

<< Balto... >>

<< Dimmi, Jenna, hai bisogno di qualcosa? >>

Jenna cercò di avvicinarsi alla ciotola per bere, Balto gliel' avvicinò cercando di mettergliela il più possibile sotto il muso.

Cominciò a prendere qualche lappata, rendendosi conto di essere ferita anche in bocca ma continuò a bere. Balto ed Aleu avevano cominciato a scostargli la coperta di dosso cercando si pulirgli le ferite mentre Kodi si era avvicinato strusciando il suo muso contro la sua testa.

Dopo qualche secondo si sdraiò di nuovo.

<< Stavo venendo da te dopo aver passato la giornata con Rosy, volevo stare un po' assieme a te e ad Aleu >>

<< Te la senti, Jenna? >>

Jenna gli fece cenno di si, poi abbassò di nuovo le orecchie.

<< Quando sono arrivata alla barca non c' eravate, sono stata attaccata da tre cani, tre husky, non li avevo mai visti prima... mi hanno chiamata cagna, sapevano che ero la tua compagna, mi hanno atterrato più volte, cercavano di allontanarmi dalla città, l' ho capito dopo... >>

<< Dopo cos' è accaduto, mamma >> Chiese Kodi.

<< Ho cominciato a fuggire in direzione della foresta, speravo di riuscire a seminarli ma mi avevano circondata, ogni volta che provavo a cambiare direzione mi colpivano, potevo solo andare avanti, mi sentivo impotente >>

<< E' una tattica che usano i lupi per cacciare >> Affermò Balto << Circondano la preda per impedire che cambi direzione e per mandarla dove vogliono, ti hanno fatto veramente questo, Jenna? >>

<< Si... non sapevo cosa fare, continuavano a ferirmi se provavo a cambiare direzione, mi hanno gettata giù da un dirupo >>

<< Mamma >> Kodi era frastornato, Aleu, Hati e Kendra ascoltavano in silenzio.

<< Avevo provato a chiamarvi mentre correvo, ma non c' eravate, quando sono caduta mi sono fatta molto male, ma il peggio doveva ancora arrivare... >>

Kodi non era sicuro di voler sentire l' altra parte della storia, Aleu aveva cominciato a leccare dietro le orecchie di sua madre.

<< Avevano detto di avere un capo alla barca, quando mi sono sentita affondare la testa nella neve non avevo subito capito che fosse lui, ma poi ho sentito la sua voce, non riuscivo a respirare ma non voleva soffocarmi, voleva fare molto peggio >>

<< Chi era, mamma >>

Jenna non sentì la domanda di sua figlia, o più brobabilmente non voleva rispondere.

<< Ha cominciato a muoversi sotto la mia coda, mi feriva con gli artigli, mi strappava la carne con i denti, ho provato veramente molto dolore per tutta la notte. Si prendeva il tempo di picchiarmi quando non era sopra di me, sono svenuta molte volte ed ogni volta mi trascinava in un posto diverso, voleva che mi perdessi... >>

<< Chi era, mamma >> Kodi la bloccò << Potrebbe non conoscerlo, sorellina... >>

<< Quando mi sono svegliata per l' ennesima volta ero sola, non sapevo dove fossi, quale direzione prendere, la tempesta aveva oscurato ogni punto di riferimento, ho cominciato solo a camminare >>

Hati si avvicinò << Ti sei allontanata di molto, stavi andando verso White Mountain, almeno ho notato che provenivi da Nome, devi esserti trascinata per molto visto la neve che avevi spostato con il tuo corpo >>

<< Inizialmente sono riuscita a camminare, ma dopo due giorni ho cominciato a trascinarmi, finchè non mi avete trovata >>

<< Jenna, possiamo riuscire a rintracciare chi ti ha fatto questo? >> Chiese Balto.

<< Io... so chi è, l' ho visto, l' ho pregato di smetterla... lo conosco, lo conosciamo, ti prego Balto, non fare niente di avventato, non voglio che tu ti metta in pericolo... >>

Balto chiuse gli occhi, aveva già capito, ma voleva avere una conferma dalla sua compagna, cercò di respirare il più lentamente possibile, Hati e Kendra lo guardavano con apprensione.

<< E' stato Steele... >>

Balto usò tutte le sue forze per cercare di non ringhiare ma un basso ringhio gli uscì ugualmente dalla bocca, rimase immobile con gli occhi chiusi.

<< Papà io penso che... devo uscire >>

Aleu si precipitò nel vicolo seguita da Kodi e dai due husky prima di fermarsi.

<< AAAARGHHHH!!! Steele! Brutto figlio di puttana!!! >>

<< Aleu, sorellina, ti prego calmati... >>

<< Calmarmi? >> Lo guardò Aleu << Calmarmi? Se lo incontro lo uccido, lo disintegro, sarà conciato così male che dovrà mangiare cibo per gatti per l' eternità!!! >>

Kodi si avvicinò alla sorella che aveva cominciato a piangere, cercò di pulirle il muso bagnato dalle lacrime prima di poggiarle una zampa sopra la sua.

<< Aleu, anche io sono arrabbiato, credimi >> La voce gli usciva strozzata << Ma mamma non vorrebbe che ci mettessimo in pericolo >>

<< Chi è questo Steele? >> Chiese Hati.

Kendra gli lanciò un' occhiataccia, non è il momento dannazione.

<< Steele... >> Kodi si bloccò, per poi proseguire << Steele è il cane più famoso e veloce di Nome, beh, almeno dopo nostro padre, ha sempre odiato i mezzi lupi, ogni volta che si avventurava in città mio padre veniva sempre attaccato, amava mia madre ma solo per la sua bellezza, non gli importava niente di lei, era... è un tipo borioso e arrogante ma non ha mai fatto del male alla nostra famiglia almeno... almeno fino ad oggi >>

Aleu cominciò ad allontanarsi, non poteva più ascoltare.

<< Devo camminare o uccido qualcuno, venite con me? >>

 

 

3) LA RESA DEI CONTI

 

Mentre camminavano per la città, Hati rifletteva su ciò che gli aveva appena detto Kodi.

<< Non pensavo che fosse veramente quel cane, quando mi hai detto che era il cane più veloce e famoso di Nome ho ricollegato, era lui che guidava la slitta con la medicina... >>

<< Si... >> Confermò Kodi << E' stato a causa sua se la muta si è persa nella tempesta un anno fa, era troppo orgoglioso, quando mio padre li ha trovati ed ha cercato di aiutarli Steele ha cercato di... non penso ucciderlo, ma metterlo fuori gioco sicuramente... inoltre ha cercato di ingannarli, di farli perdere nuovamente tra le montagne... >>

Kendra affrettò il passo avvicinandosi al figlio di Balto << Se possiamo fare qualcosa... >>

<< No Kendra, avete già fatto molto per mia madre, adesso è solo una questione tra lui e la mia famiglia >>

<< Se ha voluto far perdere la muta nella tempesta... >> Proseguì Hati << ...non solo voleva uccidere vostro padre, ma anche gli altri cani ed il Musher che guidava la slitta, nonché i bambini di Nome, quale vigliacco potrebbe fare una cosa del genere... >>

<< I cani di Nome sanno cosa ha fatto... >> Lo guardò Kodi << Per questo è stato ripudiato da tutti, nessuno gli si avvicina più da tempo, solo alcuni cani senza un briciolo di cervello... >>

Aleu si bloccò annusando l' aria, un forte odore proveniva dal limite della foresta.

Anche gli altri lo sentirono, non era forte come l' odore di carne in putrefazione, se c' era un' animale morto nelle vicinanze comunque il freddo avrebbe rallentato di molto il processo di decomposizione.

Si avvicinarono piano scorgendo a poco a poco una sagoma marrone, un corpo semi ricoperto dalla neve.

Aleu annusò ancora l' aria.

<< Sorellina... >>

<< Deve essere uno dei cani che ha inseguito la mamma, riconosco l' odore... ma c' è dell' altro... >>

<< Cosa?... >>

<< Annusa bene, Kodi... >>

Kodi cominciò ad annusare avvicinandosi ad un albero con dei graffi e del sangue secco sulla corteccia. Sgranò gli occhi.

<< Steele... >>

 

Jenna era ferma in un angolo della stanza, la coperta davanti a lei mentre Balto ringhiava in direzione del loro assalitore cercando di preteggerla poco più avanti.

<< Non pensavo che saresti sopravvissuta >> Affermò Steele << Avevo già deciso di dare una lezione ai tuoi figli, ma ho dovuto cambiare i miei piani >>

<< Non guardare lei Steele, guarda me... >> Balto restava immobile osservando ogni suo movimento, i denti scoperti pronto per un' eventuale attacco da parte sua.

<< Cosa pensi di fare, meticcio, i tuoi padroni sono usciti a cercare i loro cani, siamo solo noi >>

Balto osservò la porta che conduceva in casa di Jenna, la signora Huttington l' aveva chiusa poco prima dopo aver portato del cibo al suo cane, almeno Rosy e sua madre erano al sicuro.

<< Cosa vuoi fare Steele? >>

Steele sogghignò soltanto prima di lanciarsi contro il cane lupo cercando subito la sua gola ma Balto riuscì a schivarlo dopodichè lo atterrò subito prima che potesse avvicinarsi a Jenna. Steele fu sorpreso dalla sua velocità ma riuscì ugualmente ad affondare i denti nella parte superiore della sua zampa prima di venire colpito da alcune artigliate e morsi sul suo muso.

Nonostante i colpi che aveva appena subito riuscì a graffiare il petto del cane lupo che non indietreggiò cercando di bloccarlo alla gola.

<< Steele! Cosa stai facendo! >>

Il signor Huttington era entrato nella stanza correndo, Michael dietro di lui mentre i quattro cani li seguivano a poca distanza.

Steele indietreggiò mentre il signor Huttington aveva afferrato un bastone li vicino, in quel momento Rosy aprì la porta.

<< Papà che succede >>

Steele si avventò contro la bambina ma Balto riuscì ad impedire il suo attacco spingendolo più vicino al signor Huttington che cercò di colpirlo con il bastone prima di essere atterrato questa volta da Aleu.

La femmina cominciò a lacerargli la carne con gli artigli mentre Balto che si era avvicinato gli addentò una delle zampe cercando di tenerlo fermo. Kodi, Kendra ed Hati guardavano da fuori la stanza mentre Jenna aveva cominciato a singhiozzare.

<< Chiudi la porta, Rosy! >> Il signor Huttington cercò nuovamente di colpire Steele stando attento a non colpire anche Aleu che era diventata un furia adesso mordendo una delle zampe dell' husky. Alcuni colpi andarono a segno sulla sua testa ma Steele riuscì nuovamente a rialzarsi benchè ferito mordendo Aleu sul muso prima di liberarsi di Balto girandosi di scatto e ferendolo con gli artigli al volto. Appena in piedi riuscì a schivare un' altro colpo del signor Huttington e si fiondò in direzione dell' uscita cercando di saltare addosso a Kendra. Kodi riuscì a proteggerla gettandola a terra e coprendola con il suo corpo ma un' artigliata di Steele lo raggiunse ugualmente al fianco.

Il cane guaì mentre Hati cercò di colpire Steele senza successo mentre stava saltando prima di gettarsi al suo inseguimento con dietro Aleu e Balto.

I tre cani si fermarono al limitare della foresta.

<< Papà, è fatta, questa volta è nostro, non ha vie di fuga >>

Balto respirò affannosamente << No, Aleu, lasciamolo andare >>

<< Cosa? Non è ancora finita, devo fargli pagare ancora molte cose che ha fatto alla mamma >>

<< Aleu... >> La guardò suo padre << Steele tornerà, non può sopravvivere nella foresta ma non saremo noi ad accoglierlo, i nostri umani sanno cosa ha fatto e la voce si spargerà presto in giro, se la vedrà veramente brutta... >>

<< Non è giusto!!! >> Tuonò Aleu << Devo ucciderlo con le mie zampe!!! >>

<< Stai diventando sadica, figlia mia? Anch'io vorrei averlo nuovamente sotto le zampe, ciò che gli ho fatto non è che la minima parte di ciò che avrei voluto, ma uccidere qualcuno va ben oltre il senso di giustizia, se lo farai ti accorgerai presto di essere diventata come lui, ma a quel punto non potrai più tornare indietro... >>

Aleu lo guardò con preoccupazione.

<< Tu hai mai ucciso nessuno, papà? >>

<< Non volontariamente, tesoro, ma mi ha lasciato ugualmente un solco profondo, un solco che non potrà mai guarire... >>

I due cani rimasero in silenzio mentre Balto aveva lo sguardo vuoto, perso mentre guardava davanti a lui.

<< Andiamo, torniamo da tua madre... >>

Il signor Huttington aveva nuovamente posizionato Jenna nel suo cesto, Kodi si strusciava delicatamente contro il collo della madre mentre Kendra cercava di pulire la ferita che Steele aveva inferto al figlio di Balto.

I tre cani fuori dalla porta si avvicinarono lentamente...

 

 

4) RICORDI SEPOLTI

 

La neve cadeva debolmente sulla città ed un leggero vento soffiava dalle montagne, Aleu guardava il mare di fronte a lei e le navi ancorate, leggermente spostate dalle onde.

Hati camminò fino a lei, sedendosi al suo fianco.

<< Sarai contenta, Aleu >>

<< Di cosa? >> Chiese.

<< Da ciò che ho saputo Steele è un “mezzo cane” ora, il suo padrone gli ha fatto togliere, come dire, gli attributi >>

Aleu sorrise << Si, anche se volesse montare una femmina adesso potrebbe fare ben poco... inoltre è costretto a girare con la museruola e sempre al guinzaglio... >>

Si guardarono sorridendo.

<< Io e Kendra abbiamo parlato con tua madre, ci ha ringraziati, ho visto che sta molto meglio adesso >>

<< E' stata una brutta avventura per lei... >> Aleu abbassò le orecchie al ricordo di ciò che era accaduto solo pochi giorni prima << Anche se non si è ancora ripresa del tutto è comunque riuscita ad uscire per un po' con la sua padroncina, e questo mi basta, inoltre dice che non era nel suo periodo quando Steele l' ha attaccata, non rischia di avere dei cuccioli anche se è ancora presto per dirlo con certezza... mia madre è sempre stata forte, le staremo accanto >>

Hati si avvicinò un po' di più leccandola sotto gli occhi, sentiva che stava per piangere di nuovo perciò cercò di cambiare discorso.

<< Sono veramente felice per tuo fratello, so che Kendra si è appena dichiarata >>

<< Sì, non l' ho mai visto saltare così di gioia, è ancora un cucciolo nonostante voglia farci credere il contrario, è sempre stato molto orgoglioso di papà in quanto eroe della città e vorrebbe essere come lui >>

Hati sorrise prima di guardarla di nuovo.

<< E tu cosa sei? >>

<< Io? >> Rispose sorpresa Aleu prima di diventare scherzosamente seria << Io sono un temibile lupo con accanto una facile preda... >>

<< Hey! >> Rise Hati << Ti avverto che la mia gola è già stata prenotata da mia sorella, inoltre risulto molto indigesto. >>

<< Ah si? >> Rispose Aleu << Vedremo... >>

<< Beh, potrei decidere di farti assaggiare, ma solo un piccolo morso sul collo... >>

Aleu scosse la testa ridendo << Ci stai provando con me? Allora vuoi veramente metterti in pericolo, potrei attaccarti di notte mentre dormi, lo sai? >>

<< Correrò il rischio... >>

<< Non osare toccare la mia bambina >>

Oh, Balto, non ti ho sentito avvicinare.

<< Ci sta provando con te, Aleu? >>

Aleu sorrise << Solo un po' papà... e non sono la tua bambina... >>

Balto rise prima di dare un colpo con il fianco ad Hati rischiando di fargli perdere l' equilibrio.

<< Ti avverto che se decidi di stare con mia figlia dovrai sopportare anche ogni suo capriccio, io non correrò certo in tuo aiuto. >>

<< Correrò il rischio Balto, non può essere così terribile >>

<< Non mi conosci ancora bene allora... ma avrai tutto il tempo che vuoi >> Aleu si leccò le labbra prima di stofinare il suo muso contro quello di Hati. Balto sospirò.

<< Cosa c' è papà? >>

<< Niente Aleu, ricordi... >>

Hati lo guardò preoccupato, il sole stava pian piano tramontando.

<< E' per ciò che hai detto a tua figlia qualche giorno fa? >>

Balto fece cenno di si << Ma non è il momento, Hati... si vede che sto invecchiando >>

<< Beh, mamma dice il contrario >>

Balto guardò sua figlia << Mi ha detto che in questi giorni le sei stata molto vicino, in modo anche piuttosto... intimo, come ha detto lei >>

Le onde del mare si infrangevano sul porto accompagnando i pezzi di ghiaccio sparsi qua e là, Balto guardò di fronte a sé prima di parlare. << Tua madre mi ha aiutato molto Aleu, non solo durante l' epidemia, le ho raccontato quasi subito ciò che mi era accaduto, mi ha compreso, pensavo che mi ripudiasse invece ha saputo ascoltarmi, era una cosa che non avevo mai provato, quel giorno ci siamo uniti ancora di più >>

<< Mi sembra che siamo una famiglia adesso >> Hati lo guardò << Coraggio >>

Balto sospirò << Tuo zio Boris sa, Aleu, gliel' ho detto quasi subito... avevo poco più di 1 anno, Steele e i cani di Nome avevano già cominciato a prendermi in giro, ma vi era anche un' altro cane che mi dava molto fastidio... >>

Balto rimase un po' in silenzio prima di continuare.

<< Si chiamava Moki, non perdeva occasione per cercare di cacciarmi dalla città o di ferirmi, ci siamo scontrati molte volte... Boris mi diceva di stare calmo, che sarebbe passata, ma per non sentirlo parlare mi allontanavo spesso dalla mia barca per venire in questa parte della città, sul porto, di notte >>

Aleu si avvicinò al padre strusciandosi a lui.

<< Quella notte il mare era in tempesta, poco lontano da qui vi era ancorata una vecchia barca che adesso è affondata... >> Guardò parte del relitto che affiorava dal mare, poco distante << Era l' inizio dell' inverno, me ne stavo laggiù in silenzio, immobile quando Moki mi si è avvicinato da dietro, mi è saltato addosso cercando di ferirmi, probabilmente voleva solo farmi paura ed io sono fuggito salendo sulla nave ancorata con una cima, io... >>

Chiuse gli occhi per riaprirli poco dopo.

<< Io sono arrivato sul ponte mettendomi in posizione di difesa, ha cominciato a farsi beffe di me come era già capitato ma non sembrava volesse farmi del male, poi però mi è saltato addosso addentandomi alla gola... >>

Hati ed Aleu lo guardarono.

<< Voleva ucciderti, papà? >>

<< No, o almeno, non penso... non so se voleva farlo di proposito o non ha calibrato bene il morso, mi sono sentito lacerare la pelle, poi la carne, sono stato preso dal panico e mi sono rivoltato riuscendo a gettarlo a terra e poi, poi... poco dopo ho fatto il più grande errore della mia vita... >>

Alcune lacrime cominciarono a scendergli dagli occhi, Hati guardava in silenzio mentre Aleu aveva cominciato a pulirgli il muso, staccandosi poco dopo.

<< Ero furioso, fuori di me, un po' per la paura che avevo provato poco prima ed un po' per il fatto che non riuscivo a liberarmi di lui, era come se sapesse sempre dove trovarmi, era il mio incubo, insieme a Steele... >>

<< Mi sono avventato su di lui, volevo allontanarlo ma non mi ero accorto che la paratia del ponte stava per cedere, è caduto tra le onde, nell' acqua gelata, ho capito subito ciò che avevo fatto, ho provato a chiamarlo ma avevo notato che non si muoveva, doveva aver battuto la testa sul ghiaccio e le onde del mare lo sballottavano qua e là, mi sono tuffato dal ponte riuscendo con molta difficoltà a raggiungerlo, sono riuscito ad afferrarlo per la nuca, ebbi solo una frazione di secondo per accorgermi che stava respirando ancora prima di venire travolto assieme a lui da una lastra di ghiaccio, ho mollato la presa per il dolore, ho cercato di nuotare ma sono stato scaraventato violentemente contro il fianco della nave, non so come abbia fatto a non perdere i sensi, quando ho riaperto gli occhi dopo qualche secondo non riuscivo più a vederlo, mi sono immerso non so quante volte nonostante sapessi che ogni minuto in più che passavo nell' acqua gelata mi avrebbe portato a morte certa. Ma non riuscivo più a vederlo, non sono riuscito più a trovarlo... >>

Aleu guardava suo padre, non avrebbe mai pensato che potesse essergli capitata una cosa del genere.

<< Sono riuscito a nuotare verso la spiaggia, nonostante le onde che si infrangevano sulla sabbia sapevo di essere finito assieme a lui in una corrente di risacca, quando sono riuscito ad uscirne il suo corpo doveva già essere molto al largo, è morto affogato, spero solo che non si sia svegliato fino alla fine... il suo corpo... >> Fece una pausa << ...il suo corpo non è mai stato ritrovato, dopo essere uscito dall' acqua gelida mi sono accasciato sulla sabbia ed ho cominciato a piangere, il mio corpo stava perdendo tutto il calore, non sentivo più le zampe, la coda, ma continuavo a piangere e a disperarmi per ciò che avevo fatto, per non essere riuscito a salvarlo, non so quanto tempo sia passato prima che provassi ad alzarmi cominciando ad incamminarmi in direzione della foresta, volevo restare solo, solo da tutto e da tutti, sono tornato a Nome solo dopo parecchi giorni, solo Boris e Jenna sanno veramente cosa è successo... >>

I tre cani restarono in silenzio per molto tempo, Hati guardava il mare mentre Aleu aveva chiuso gli occhi cercando di pensare a cosa avrebbe potuto dire, qualcosa, qualsiasi cosa per cercare di fargli capire che non era colpa sua, ma tutto ciò che avrebbe detto sicuramente lo aveva già sentito da Boris o da sua madre, aprì gli occhi.

<< Papà io... posso accompagnarti da mamma e restare con voi? Vorrei veramente vedervi dormire fianco a fianco questa notte... >>

Balto sorrise, aveva capito che sua figlia voleva che non dormisse da solo nella barca, stare accanto alla sua compagna gli avrebbe fatto molto bene dopo ciò che aveva dovuto ricordare e sua figlia sarebbe stata molto felice di vederli insieme.

<< Pensavo che volessi restare con Hati per questa notte, non preoccuparti, andrò... >>

<< No Balto... >> Lo interruppe Hati << Tu non preoccuparti, sarò felice di sapere che Aleu è assieme a voi, e di sapere che sarà felice accanto a voi >>

Hati sorrise << Ci vediamo domani, Aleu, dormi sonni tranquilli... >> dopodichè si allontanò.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** Qualcuno dal Passato ***


CAPITOLO 3: QUALCUNO DAL PASSATO

 

NOTA: Finalmente quella brutta avventura sembrava finita, Jenna si stava pian piano riprendendo e Steele era finalmente fuori gioco, ma Balto aveva dovuto affrontare un triste ricordo della sua vita, senza sapere che i ricordi a volte possono uccidere.

 

      1    DOPO LA CORSA DEL SIERO

 

Balto e Aleu stavano camminando nel vicolo che conduceva alla casa di Jenna.

<< Allora, che cosa pensi, Aleu? >>

<< Riguardo a cosa, papà? >>

<< Al tuo compagno... >>

Aleu sorrise.

<< Non è il mio compagno, papà... >>

<< Ah no? >> Balto sorrise << Ho visto il modo in cui ti leccavi le labbra, il modo in cui lo guardavi, ho visto lo stesso sguardo, gli stessi movimenti di tua madre quando mi ha detto di voler restare con me per sempre, ti stai mentendo figlia mia? >>

Aleu ci pensò un po' << Forse... solo un po'... >>

<< Conosco come vanno queste cose Aleu, tu interessi molto ad Hati e a me sembra un buon cane, solo che sei ancora indecisa... >>

<< Non sono indecisa papà, io lo amo veramente molt... >>

Aleu si fermò guardando davanti a sé. Non pensava di averlo detto davvero, si ci aveva pensato poco prima quando era sola sulla spiaggia ma era solo un pensiero, niente di più. Ma adesso sentiva il cuore battere forte, la leggerezza che si impadroniva di lei, era questo l' amore?

<< Ah Ah Ah! Ora sembri me poco prima che tua madre si dichiarasse >>

Aleu tornò in se << Eh? Uh? Cosa? >>

<< Quando tua madre mi disse di amarmi non potevo crederci, cominciai a sentire il cuore battere forte e la testa diventare leggera, balbettai qualcosa prima di sentire le sue labbra sulle mie e ci impiegai un po' a capire cosa stesse accadendo ed a lascirla proseguire oltre >>

Aleu sorrise << E dopo cosa hai fatto, papà? >>

<< Quando ci staccammo ero ancora stranito, tua madre mi guardò per un' attimo prima di chinare la testa verso il ponte della nave e fare una risatina così... così... >>

<< Dolce papà? >> Chiese Aleu, sua madre l' aveva fatta altre volte quando era in compagnia di suo padre.

<< Si... mi risuona ancora nelle orecchie quella prima volta che l' ho sentita, aveva qualcosa di magico, guardavo fisso davanti a me con la bocca ancora socchiusa, con ancora il suo sapore. Ricordo che quando smise di ridere piegò la testa per guardarmi, come fa con gli umani, mi chiamò un paio di volte prima che mi riprendessi... >>

<< Wow...! >> Disse Aleu << Avrei voluto essere lì... >>

<< Si strofinò a me, l' odore della sua pelliccia mi entrò nelle narici, la testa cominciò a girarmi, mi guardò per un secondo, i suoi occhi, non avevo mai veramente visto niente di più bello in vita mia... fu in quel momento che mi disse di voler stare per sempre con me... >>

Balto non sentiva ormai neanchè più il vento gelido sul suo corpo mentre la sua mente era completamente in balia di quei dolci ricordi, sua figlia lo guardava con entusiasmo misto a felicità, che bel momento aveva passato suo padre, il primo di molti, ne era sicura.

<< Mi baciò di nuovo, questa volta la seguii nel processo, ci sdraiammo piano sulla coperta mentre sentivo la sua lingua esplorare ogni angolo della mia bocca, non sentivo neanche il freddo della tempesta che imperversava fuori dalla barca, solo il suo caldo corpo sopra il mio, non so quanto siamo rimasti così ma dev' essere stato veramente molto a lungo. Poi ho cominciato a baciarle il collo, leccarle il pelo scendendo sempre più giù fino alla sua coda... >>

Aleu sorrise...

<< A questo punto mi bloccò, ricordo ancora le parole che mi disse >>

<< Mmmh vediamo... non è ancora il momento? >>

<< Ah ah ah! >> Balto rise di nuovo << No Aleu, tua madre era eccitata tanto quanto me a quel punto, camminò davanti a me e si mise in posizione di gioco, come quando è con Rosy, voleva giocare, voleva che la prendessi, avrei potuto metterci un attimo ma stetti al gioco, corremmo per tutto il ponte per veramente molto tempo, quando decisi di prenderla le saltai semplicemente addosso, ma la lasciai andare subito, fece qualche passo davanti a me ed alzò la sua coda... >>

<< Fu una sua decisione, quindi >> Proseguì Aleu.

<< Si, nonostante fossi eccitato avevo comunque paura di ferirla, mi sarei fermato comunque per chiedere se volesse proseguire quando scendevo verso la sua coda, ma a quel punto avevo già capito... l' odore mi pervase, mi avvicinai ed assaggiai il suo sapore, benchè non fosse nel suo periodo una parte di me si risvegliò, come dal profondo... >>

<< La tua parte di lupo... >>

<< Si, la mia parte selvaggia, cominciai a gustarla per veramente molto a lungo, ero inebriato, avevo completamente perso la testa, lei mi seguiva nel processo ansimando, poi le montai sulla schiena, mi baciò un' altra volta prima di cominciare, mentre mi muovevo la sentivo dire il mio nome, d' apprima piano, poi sempre più forte, dopo molto cominciò a tremare sotto di me ed a quel punto mi liberai, lanciai un ululato così potente che penso sia stato udito a chilometri di distanza... >>

Balto rise.

<< Ricordo che tua madre dovette piegare le orecchie all' indietro e fece una smorfia di dolore, non doveva mai aver sentito un ululato così da vicino... >>

<< Beh, almeno ora so che se mamma dovesse cominciare a perdere l' udito la colpa sarà solamente tua >>

<< Ah ah ah! Già, poi mi chiese qualcosa che sapevo già di dover fare. >>

<< Cosa papà? >> Ormai Aleu voleva sentire la storia fino alla fine.

<< Dovrai farlo anche tu con Hati, e tuo fratello lo farà con Kendra, è una regola che hanno tutti i cani o lupi che si amano >>

<< Non tenermi sulle spine, dai! >>

<< Tua madre mi chiese di marchiarla come sua, sapevo che me l' avrebbe chiesto... >>

Aleu rimase un po' perplessa. Cosa voleva dire.

<< Le affondai i denti nella carne, nella spalla, strinse i denti e lanciò un basso lamento, mi staccai dopo un po' e cominciai a pulirle il pelo dal suo sangue >>

<< Non ci credo, se Hati fa una cosa del genere lo affondo nella neve >>

Balto rise seguito da sua figlia << Gielo chiederai tu, credimi, in quel momento potresti sopportare anche un macigno se ciò volesse dire legarti al tuo compagno o compagna per sempre... >>

Jenna aprì la porta guardando il suo compagno e sua figlia che ridevano di gusto.

<< Hey, posso ridere anch' io? >>

<< Certo, mamma, ma prima entriamo al caldo... >>

 

      2    L' ODORE DELLA COLPEVOLEZZA

 

Jenna annusava la neve sotto di lei, le ferite stavano finalmente cominciando a guarire ed era uscita molte altre volte assieme alla sua padroncina. Aveva incontrato le sue amiche, parlato con loro nel locale della caldaia, solo non capiva perchè Balto non fosse più venuto a trovarla, almeno un saluto come faceva tutti i giorni.

Si era avvicinata alla barca ma Aleu gli aveva detto che suo padre non c' era, sapeva che stava mentendo poiché aveva sentito il suo odore, perchè l' aveva fatto, era accaduto qualcosa a Balto e non voleva farla preoccupare? Aveva deciso di assecondare la figlia ma era molto difficile, ogni muscolo del suo corpo voleva scattare in direzione della barca, ma se Aleu gli aveva semplicemente chiesto di stare lontana probabilmente non era niente di grave, almeno sperava che fosse così.

Annusò un' altro po' il terreno sotto di lei, stava sentendo un odore mai sentito prima, qualcuno che non conosceva, drizzò la testa e le orecchie quando si sentì chiamare.

<< Jenna! Jenna! Aiuta me! >>

Boris correva nella sua direzione fermandosi poco dopo.

<< Urgh! Il mio cuore, cuore di oca... >>

<< Boris, cosa c' è, va tutto bene? >>

<< Niente va bene, era pensieroso, ma questo è troppo!!! >>

Jenna capì che si riferiva a Balto.

<< Sua figlia Aleu è sempre stato con lui da... >> Contò con le dita delle ali << Tre giorni fa, ma Balto non volere parlare con nessuno, e adesso... >>

Boris si mise un' ala sulla fronte, Jenna non capiva.

<< Questa mattina Aleu essere andata da suo amico cane... >>

<< Hati >>

<< Lui, si. Balto avere cominciato a correre attorno a barca come giostra di bambino, ma lui no felice, poi essere corso verso mare >>

Boris fece una pausa, Jenna lo guardava con apprensione.

<< Lui entrato dentro, io chiamare lui ma lui non rispondere, nuotare sempre più al largo, Muk e Luk salvare lui e riportare a riva >>

<< Cosa! >> Esclamò Jenna << Mi stai prendendo in giro? >>

Boris scosse la testa << Adesso essere sulla barca, lui avere già brividi di oca e tosse... canina... >>

Jenna scattò verso la dimora del suo compagno seguita da Boris.

<< Jenna, tu non correre così veloce, io non stare dietro >>

Jenna si fermò davanti alla barca arenata sulla spiaggia, Boris la raggiunse poco dopo.

<< C' è altro che devo sapere, Boris? >>

<< Tre giorni fa lui avere cominciato ad annusare l' aria, sempre di più, poi essere corso verso la foresta e quando lui tornare... essere cambiato... >>

Jenna annusò l' aria, lo stesso odore che aveva sentito davanti la sua casa, salì sulla barca.

<< Papà, io vorrei solo... >>

<< Lasciami in pace Aleu! Allontanati subito! >>

I suoi figli ed i loro amici erano fermi davanti a Balto mentre il cane lupo tremava e tossiva sotto la coperta.

<< Mamma... >>

<< Uscite un attimo, devo restare sola con vostro padre... >>

I cani si allontanarono, rimanendo però accanto al relitto.

<< Aleu, c' è qualcosa che devo sapere? >>

<< Si Kodi, vedi... >>

Jenna si avvicinò al suo compagno toccando leggermente la coperta sotto cui Muk, Luk e Boris lo avevano infilato a forza, poteva sentirlo ansimare e piangere in quella piccola tana di protezione.

<< Balto... >>

Il cane lupo tirò su con il naso prima di rispondere.

<< Cosa vuoi, Jenna, non mettertici anche tu... >>

Jenna poteva vederlo tremare, cercò di scostare la coperta ma Balto l' addentò e se la ritirò sopra.

Lo guardò, cosa gli stava accadendo, non si era mai comportato così. Cercò di chiamarlo di nuovo ma da un suo ringhio capì che non voleva avere alcun contatto, né con lei né con nessun' altro. Scese lentamente dalla barca camminando in direzione dei suoi figli.

<< Allora, mamma? >> Chiese Aleu con apprensione.

<< Tuo padre è fuori di sé, non l' ho mai visto così, mi ha sempre parlato anche quando c' era qualcosa che non andava, ma adesso... >>

<< Mmm Mmm Mmm >> Disse Luk.

<< Cosa dici Luk, Balto non può essere malato... >>

Aleu, Kodi e Jenna guardarono Muk << E' quello che ha detto >>

<< No, dev' esserci dell' altro, mi sembrava stesse bene quando siete venuti da me quella notte >>

<< E' vero, mamma, ma io ed Hati ne abbiamo parlato, forse... >>

<< Forse cosa? >>

<< Papà ci ha detto cosa gli è accaduto anni fa, quel cane, Moki, forse sta pensando a lui... >>

Jenna rimase per un attimo in silenzio, poi cominciò ad annusare l' aria.

<< Quest' odore, è molto simile a quello dei cani che mi hanno inseguita giorni fa, ma anche diverso... >>

<< L' ho sentito anch' io, mamma, per molti giorni di seguito, ben prima che tu scomparissi, anche papà l' ha sentito, scuoteva sempre la testa, cercava di stare il più possibile lontano dalla barca, ho provato a seguirlo, va verso la foresta... >>

Jenna guardò oltre gli alberi, era mattina e benchè ci fossero solo poche ore di luce davanti, forse...

<< Aleu, Hati, seguitemi, avrò bisogno del vostro aiuto >>

<< Cosa vuoi fare, mamma... >>

<< Penso che la fonte dei problemi di tuo padre sia nella foresta, Kodi, Kendra, Boris, non permettete a Balto di lasciare la barca, soprattutto non fatelo avvicinare al mare, tenete d' occhio ogni suo movimento >>

<< Tu non preoccupare, Jenna, io starò addosso a lui come spia sovietica >>

Jenna guardò di nuovo verso la foresta prima di scattare seguita da Hati e Aleu.

 

      3    LEGAMI FAMILIARI

 

Il sole splendeva riflettendo la sua luce sulla neve che ricopriva il terreno e gli alberi, Jenna si voltò un' altra volta verso la barca del suo compagno prima di addentrarsi nella foresta assieme a sua figlia e ad Hati. Aleu annusava l' aria spingendosi sempre più in avanti verso le montagne, i due cani la seguivano poco distanti da lei.

<< Cosa pensi, Jenna, quel cane, Moki, non può essere... >>

<< Non lo so, Hati, non penso di aver mai visto quel cane benchè fossi anch' io in città a quel tempo, sapevo che Steele stava dando noia a Balto, ma in molti lo facevano, anche se dovessi averlo incontrato non avrei saputo chi fosse, non conoscevo il suo nome >> Proseguì << Anche se, quando Balto mi ha descritto il suo aspetto ho ricollegato ad un giovane cane che ci aveva provato con me un paio di volte, ricordo che aveva un fratello più grande di lui, ma dopo è scomparso... >>

La neve che era caduta abbondantemente giorni prima aveva completamente ricoperto il terreno all' interno della foresta, camminarono molto a lungo prima di arrivare ad una piccola grotta da cui uscirono due husky dal pelo marrone, Jenna riconobbe i suoi inseguitori.

<< Ma guarda chi abbiamo qui, la cagna del cane lupo... >>

Aleu cominciò a ringhiare seguita da Hati ma Jenna li bloccò, un' Husky dal pelo cremisi e bianco uscì dal profondo della tana.

<< Non mi aspettavo di vederti qui, Jenna... dimmi, il tuo compagno sta bene? >>

<< Kaito... >>

<< Sei sorpresa di vedermi? Tua figlia come sta? Tutto ok? >> Si leccò le labbra.

<< Non provare a... >>

<< Aleu... >> Jenna si rivolse di nuovo al cane davanti a lei << Pensavo che te ne fossi andato dopo la morte di tuo fratello... >>

<< Ah, quindi sai che avevo un fratello, e sai anche che è morto... dimmi, sai anche chi è il colpevole? >> Lanciò un basso ringhio verso sua figlia.

I due Husky che avevano inseguito Jenna cominciarono a girare attorno ai tre cani, ma Kaito li bloccò. << Allontanatevi! Questo non è più affar vostro >>

I due cani si fecero da parte, allontanandosi poi ad un ringhio di Kaito, dopodichè il cane tornò a guardare Jenna.

<< Sei molto sicuro di te, Kaito... >>

Kaito ringhiò << La sicurezza! La sicurezza l' ho persa quella notte quando Balto ha ucciso mio fratello!!! Non so cosa ti abbia raccontato il tuo cane lupo ma io ho visto tutto quanto, con i miei stessi occhi! >>

Jenna provò a parlare nuovamente rimanendo sempre calma, ma Kaito la interruppe.

<< Quella notte, non la scorderò mai! Avevo seguito mio fratello, voleva prendersi gioco di Balto, ho visto che lo inseguiva sulla barca e poi... >> Kaito chiuse gli occhi per poi riaprirli << L' ho visto cadere nel mare, in mezzo al ghiaccio, ho intuito che Balto l' avesse spinto poiché anche lui stava per cadere, ho visto mio fratello battere la testa sul ghiaccio, sono rimasto pietrificato... poco dopo quel mezzo lupo si è tuffato nell' acqua, voleva finirlo! >>

<< Non puoi dire una cosa del genere! Mio padre non farebbe mai del male a qualcuno! >>

Kaito sorrise << Sei sua figlia, eppure non lo conosci, è un mezzo lupo, è un pazzo, la foresta dovrebbe essere il suo posto, non la città >>

Aleu non poteva crederci, suo padre aveva mentito a tutti? No, non poteva essere, erano solo i deliri di un cane solo...

<< Dopo cosa hai fatto, Kaito... >>

<< Sono fuggito nella foresta, avevo solo 1 anno, non sapevo dove sarei andato, poco dopo ho incontrato alcuni cani, erano parte di una muta che alcuni giorni prima era stata attaccata da alcuni lupi, volevano tornare in città, una città che non conoscevo, ma io avevo altri piani per me e per il tuo compagno, i primi mesi sono stati molto difficili...>>

Jenna sapeva che non sarebbe finita lì, infatti poco dopo ne ebbe la conferma.

<< Avanti, Jenna, affrontami, non sei morta nella foresta qualche giorno fa, morirai ora, ti porterò via come il tuo compagno ha portato via mio fratello... >>

Jenna chiuse gli occhi per poi riaprirli e dirigersi verso sua figlia, togliendosi la bandana e poggiandola davanti le sue zampe.

<< Mamma... >>

<< E' una questione tra me e Kaito, non intervenire, non te lo permetterò... >>

Si voltò verso il cane che aveva già cominciato a ringhiare, respirò profondamente prima di lanciarsi su di lui, ma il cane riuscì ad afferrarla per la carne dietro la nuca e a scaraventarla a qualche metro di distanza, Jenna si rialzò pronta per un' altro attacco.

<< Quando ti ucciderò saprò che Balto soffrirà veramente, è servito a poco minacciarlo di uccidervi se non avesse fatto la fine di mio fratello >>

Jenna ringhiò, cosa aveva fatto al suo compagno, saltò di nuovo questa volta cercando di colpire il fianco del cane, Kaito schivò l' attacco e la ferì vicino alla parte posteriore del corpo ma Jenna riuscì a voltarsi di scatto cercando di colpirlo alle zampe posteriori, anche stavolta senza successo.

Kaito indietreggiò per poi saltargli addosso ed atterrarla dopodichè le puntò la gola. Jenna abbassò il muso venendo colpita con tutta la forza che quel cane poteva avere, sentì i suoi denti stringersi attorno al suo muso mentre il sangue cominciò a colare sul suo petto. Aleu cercò di avventarsi su di lui ma un' occhiata di sua madre la fece bloccare. Riuscì a ferirlo con le zampe al petto, Kaito mollò la presa e Jenna ne approfittò per rigirarsi sotto di lui ed alzarsi colpendolo con la testa sotto il mento, Kaito accusò il colpo ed indietreggiò per un secondo prima di scattare all' indietro evitando un' artigliata della femmina.

I due ansimarono, guardandosi l' un l' altro.

<< Sei stato tu che mi hai mandato contro Steele? >>

Jenna cercava di guadagnare tempo per riprendere fiato.

<< Quando gli ho spiegato il mio piano di attaccare Balto mi ha seguito subito, voleva mettere le zampe su di te e sui tuoi figli, voleva vederlo soffrire, proprio come me, ma era una testa calda ed ha ucciso uno dei miei... >>

Kaito si lanciò di nuovo all' attacco riuscendo ad addentarla alla zampa ferita, Jenna guaì di nuovo dopodichè si ritrovò di nuovo a terra. Stavolta Kaito usò i suoi artigli per ferirla in ogni parte possibile del suo corpo, le ferite si aprivano sempre di più ad ogni artigliata su di lei mentre cercava di sottrarsi spostandosi con la schiena sul terreno nevoso. Lo addentò sul muso, Kaito fece una smorfia di dolore prima di continuare a colpirla, Jenna stava perdendo le forze, non avrebbe mai potuto farcela contro qualcuno che aveva sempre vissuto nella foresta ma riuscì ugualmente a sottrarsi ferendolo alle zampe e facendogli perdere per un momento le forze e l' equilibrio. Jenna scivolò via da lui prima che potesse attaccarla di nuovo dopodichè corse sul promontorio sopra la grotta.

Kaito la osservò avvicinandosi << Cosa pensi di fare, Jenna, non sei un lupo, non puoi attaccarmi dall' alto >>

<< E tu cosa sei, cane di Nome! >>

Aleu era indietreggiata fino ad Hati che guardava con apprensione ciò che stava accadendo, notò dei massi vicino a Jenna, forse aveva già intuito cosa volesse fare.

<< Adesso mi hai veramente stufato, femmina! >>

Kaito corse sul piccolo promontorio mettendosi davanti a Jenna solo per qualche secondo prima di attaccare. I due cani colpirono le rocce cadendo sul terreno davanti l' entrata della grotta, fecero per rialzarsi per continuare a lottare ma alcuni massi caddero sopra di loro. Kaito e Jenna guairono mentre Aleu ed Hati si precipitarono verso di loro.

<< Mamma... Mamma! >>

Aleu cominciò a liberare sua madre mentre Kaito cercò di rialzarsi, cadendo a terra subito dopo, la profonda ferita alla testa cominciò ad annebbiargli pian piano la vista mentre l' osso di una delle zampe posteriori fece un rumore secco facendolo cadere a terra.

Jenna si trascinò via grazie all' aiuto di Aleu ed Hati ma cercò di rialzarsi sorretta dalla figlia, il suo fianco aveva una profonda ferita causata da uno dei massi più grandi mentre sentiva che almeno due o tre costole erano incrinate. Respirò affannosamente prima di ricadere a terra, ma provò ad alzarsi di nuovo.

<< Jenna, resta ferma, potresti avere qualcosa di rotto >>

<< No Hati... >> ansimò << Aleu, aiutami ad avvicinarmi a Kaito... >>

Kaito era riuscito a girarsi sulla schiena e guardava il cielo rosso sopra di lui quando Jenna gli montò sopra crollandogli addosso, ma dopo pochi secondi la femmina alzò la testa e lo guardò.

<< Mi finirai, Jenna? >>

<< Dovrei farlo, Kaito, ma non ho più le forze... >>

Si guardarono per interminabili secondi.

<< Perchè non sei venuto da me quella notte, mi avevi detto che avresti continuato a provarci con me fosse l' ultima cosa che avresti fatto, ti avrei accettato... >>

<< Veramente, Jenna?... >>

Jenna sorrise << Si Kaito, mi interessavi, pensavo che te ne fossi andato con il tuo padrone, sapevo che avevi un fratello ma non immaginavo fosse proprio Moki, non vi ho mai visti assieme... >>

Kaito voltò la testa per tossire, poi guardò di nuovo Jenna.

<< Io e mio fratello non ci facevamo mai vedere insieme, avevamo litigato a causa della morte di nostra madre ma negli ultimi tempi prima della sua scomparsa ci eravamo riavvicinati... >>

Jenna sorrise << Come ti senti... >>

<< Deluso, non ho mai avuto nessuno, nessuno tranne me stesso, ho rischiato molte volte di impazzire... >>

<< Sei ferito come me, ma so che ce la farai, sei un cucciolo forte... >>

Kaito sorrise << Quelle due volte in cui ci ho provato con te, me lo hai sempre detto... >>

Jenna sorrise prima di spostare le labbra verso le sue per poi affondare la sua bocca nella sua, Kaito fu sorpreso ma non si mosse, chiuse solo gli occhi.

Aleu ed Hati li guardavano senza dire niente, non avrebbero mai immaginato che quel cane avesse sofferto così tanto.

Dopo interminabili minuti Jenna stacco la bocca dalla sua e lo guardò sorridendo, anche Kaito sorrise...

<< E' proprio come me l' ero sempre immaginato, Jenna... >>

Jenna si accasciò su di lui guaendo, sentiva veramente il suo corpo dolere dall' interno, Kaito cominciò a leccarle teneramente il muso.

<< Non fare movimenti bruschi, non voglio che tu ti faccia del male >>

Jenna si alzò faticosamente trovando sua figlia a sorreggerla, sentirono alcuni fruscii provenire da dietro agli alberi.

<< Mamma, lupi... >>

<< E' il mio branco >> Spiegò Kaito << E' venuto a cercarmi, non preoccupatevi, i miei compagni non vi attaccheranno se non sarò io ad ordinarlo... >>

Jenna guardò Kaito, era ferito ma era forte, ce l' avrebbe fatta.

<< Kaito, torna con noi a Nome, troverai un padrone... >>

Kaito scosse la testa << Ho abbandonato il mio padrone molto tempo fa assieme a mio fratello, non ho più legami con la città... >>

<< Ti prego >> Insistette Jenna << Il mio compagno saprà perdonarti, troverai un nuovo padrone, ti riabituerai, sei un cane dopotutto... >>

Jenna sospirò. << E' ciò che vorrei per te, per farti capire che non ho mai smesso di pensarti... >>

Kaito chiuse gli occhi rimanendo serio per qualche secondo, dopodichè sorrise guardando l' husky che aveva sempre amato.

<< D' accordo, Jenna... >>

Jenna si spostò da sopra di lui facendo cenno ad Hati di aiutarlo a rialzarsi.

<< Mamma... >>

Incamminiamoci Aleu, si è fatto molto tardi...

Kaito si voltò verso il branco nascosto in mezzo agli alberi lanciando un breve ululato di addio, poi seguì i nuovi compagni nella foresta.

Arrivati alla barca di Balto Kodi e gli altri uscirono notando le ferite di Jenna

<< Mamma, che è successo >> Le corse incontro leccandole il muso.

<< Ti spiegherò tutto dopo figlio mio, aiuta Hati a portare Kaito in un posto sicuro... Aleu, accompagnami da tuo padre... >>

<< Mamma, dovresti andare a... >>

<< Da tuo padre... >>

Salirono sul ponte entrando nella cabina dove era Balto, Jenna si posizionò sdraiandosi davanti a lui.

<< Vai con Hati, Aleu, non preoccuparti per me, non sono sola... >>

 

      4    LA FINE DI UNA LUNGA STORIA

 

Balto era sotto la coperta, la notte era calata già da molto e Jenna restava immobile davanti a lui.

Si svegliò di soprassalto sentendo l' odore del sangue molto vicino, uscì velocemente dalla coperta trovandosi davanti Jenna, sdraiata sul pavimento che lo guardava.

<< Jenna! Cosa? Cosa? >>

<< Non dire niente amore mio, non hai più nulla di cui preoccuparti, è tutto finito... >>

 

Jenna era sdraiata sotto la coperta mentre Balto, entrato sotto con lei gli stava pulendo le ferite già da molto tempo.

<< Non dovresti essere qui, sei ferita e le tue costole... >>

<< Sopravvivrò Balto, è vero, le ossa mi fanno molto male, ma basta che non faccia più movimenti del dovuto >>

<< Non mi interessa, Jenna, adesso ti porto da Rosy, che tu lo voglia o no >>

Balto camminava con Jenna appoggiata al suo fianco, la femmina respirava affannosamente ad ogni passo mentre sentiva forti dolori provenire dalle sue ossa.

<< Balto, io... >>

<< Non devi parlare, Jenna, respira piano... >>

<< No Balto, volevo solo dirti che ho incontrato il fratello di Moki, è tutto a posto, ti ha perdonato >>

<< Ne dubito, è stato lui a ridurti così? >>

Jenna fece cenno di si con la testa.

<< Beh, in parte, ma non conosci la storia, ti prego, non fare niente, se mi ami veramente Balto, non fare niente, accompagnami a casa da Rosy e domani passa da me, devo spiegarti cosa è accaduto >>

<< Non possono dirmelo Aleu o Hati? >>

<< No, devo essere io, sono coinvolta tanto quanto te, molto prima di te >>

Balto si fermò a guardare il mare.

<< Non pensarci nemmeno, Aleu e Kodi torneranno da te ne sono certa, non ti permetteranno di allontanarti fino a quando non ti avrò parlato... >>

 

Era ancora notte ma l' aurora del sole aveva già cominciato a rischiarare debolmente il cielo, Balto ascoltava in silenzio il racconto di Jenna che all' interno della sua cesta si sforzava di ignorare il dolore, l' antidolorifico che gli era stato dato non bastava certamente a farla stare meglio, ma doveva parlare con Balto il prima possibile per evitare che venisse risucchiato ancora di più in profondità dai suoi oscuri pensieri. I suoi figli e i loro amici ascoltavano attentamente ogni singola parola mentre Balto aveva gli occhi chiusi, immerso in ciò che gli stava dicendo Jenna.

<< Abbiamo portato Kaito dal nostro padrone >> Affermò Hati << Adesso sta riposando in una delle nostre ceste >>

<< Se ne occuperà lui? >> Chiese Aleu.

<< Non lo so, ma sono sicuro che se lui non volesse troverà un' altro padrone, sicuramente era forte anche prima, altrimenti non avrebbe potuto sopravvivere nella foresta, qualcuno lo noterà sicuramente >>

Balto era pensieroso, Kaito lo aveva veramente perdonato. Jenna gli aveva detto che mentre camminavano nella foresta in direzione di Nome l' husky aveva capito che Balto non voleva uccidere suo fratello, aveva visto Balto quando anche lui era fuggito nella foresta dopo il fatto accaduto sulla barca, si era rifugiato in una grotta e stava piangendo, ma a quel punto era già accecato dall' odio e non aveva compreso le sue lacrime fino ad allora. Aveva pensato di attaccarlo quel giorno ma si era ferito cercando di difendersi da un lupo solitario, non avrebbe potuto rischiare di rimanere ucciso ed aveva deciso di rimandare.

<< Mi dispiace, Jenna >> parlò Balto << Io... non so cosa mi è preso, dopo aver parlato con lui ed essere tornato alla barca ha cominciato a girarmi la testa, la colpa di tutto ciò che era accaduto, era come se mi fosse piombata addosso una seconda volta, in un attimo ho scordato le parole di conforto che tu e Boris mi avevate detto, ho scordato l' affetto che mia figlia mi aveva mostrato durante quella sera sulla spiaggia con Hati e l' orgoglio che Kodi aveva sempre mostrato per me... >>

<< Hai sempre pensato a noi, papà >> Aleu si avvicinò << Volevi fare quell' ultimo gesto per proteggerci, sapevi che se te ne fossi andato da questo mondo Kaito non ci avrebbe più fatto del male, colpiva noi per arrivare a te, colpendoti direttamente invece avrebbe raggiunto lo stesso obbiettivo, facendoci soffrire, ma saremmo sopravvissuti alla sua furia. Era questo che volevi, che noi rimanessimo in vita, anche senza di te >>

Aleu fece una pausa.

<< Questa mattina mi sono svegliata prima di voi >> Guardò suo padre e suo fratello << Sono corsa da mamma, dovevo parlarle... >>

Balto rimase in silenzio, ascoltando.

<< Quando Kaito ci ha detto che ci avevi mentito, che avessi voluto deliberatamente uccidere suo fratello, che non ti conoscessi abbastanza io... gli ho creduto, per qualche secondo in quel momento ma poi, durante la notte le sue parole mi sono nuovamente tornate alla mente, mi dispiace papà, ti ho deluso... >>

<< Aleu... >>

<< Mamma mi ha raccontato che quando le hai parlato la prima volta di ciò che ti era accaduto tremavi, giravi attorno davanti a lei senza fermarti, lei guardava i tuoi occhi, eri sincero, lo sei sempre stato, scusami per ciò che ho pensato di te papà... >>

Aleu abbassò le orecchie ma suo padre le si avvicinò << E' normale avere dei dubbi tesoro, soprattutto per una cucciola come te... >>

Aleu ringhiò << Non sono la tua cucciola papà, e neanche la tua bambina >>

Balto rise << Oh si che lo sei, sarai sempre la mia bambina, indifferentemente dall' età >>

<< C' è una cosa che però non capisco, Jenna >>

<< Dimmi Hati >>

<< Quando parlavi con Kaito gli hai detto quella frase... >>

<< Sei ferito come me, ma so che ce la farai, sei un cucciolo forte... >> Ricordò Jenna.

<< Si.. >> disse Hati << Pensavo che ti riferissi alle vostre ferite, eravate veramente conciati male entrambi, ma ciò che ha detto Kaito dopo, non ho ben capito... >>

<< Beh, vedi Hati... >> Jenna si sistemò la coperta meglio sulla schiena << In quel momento lo dicevo anche a causa delle ferite, ma soprattutto per il fatto che sapevo che stavavamo soffrendo entrambi... >> Fece una pausa << Per quanto riguarda ciò che Kaito ha detto dopo, quando eravamo più giovani, quando aveva cominciato a provarci con me, in quel momento stavamo soffrendo entrambi, come ieri... >>

Kodi la guardò, aveva appena abbassato lo sguardo e fissava per terra.

<< Sapevo che aveva da poco perso la madre e che aveva litigato con suo fratello benchè non sapessi con certezza chi fosse, suo fratello... >>

<< Non lo avevi mai visto? >> Chiese Kendra.

<< Probabilmente si ma non conoscevo il suo nome, non li ho mai visti insieme... comunque sapevo che stava soffrendo ed anche io ero veramente in un momento molto brutto perchè... >>

Si fermò un attimo e chiuse gli occhi, quel ricordo le avrebbe fatto molto male.

<< Avevo un amico che conoscevo da sempre, eravamo sempre stati insieme, continuamente insieme, ridevamo, scherzavamo, stavo bene assieme a lui, ci eravamo già parlati, solo amicizia, niente di più... >> Respirò con più apprensione, la voce cominciò ad uscirgli strozzata.

<< Quel giorno stavo andando da lui quando udìì i suoi lamenti, i suoi guaiti, mi precipitai nel vicolo dal quale provenivano e vidi che un uomo teneva in mano un bastone e lo colpiva ripetutamente, io... >>

Aleu e Kodi si avvicinarono, non volevano lasciarla sola per nessun motivo al mondo, Balto seguì i suoi figli.

<< Mi gettai sul bastone venendo colpita ma mi rialzai pronta per attaccare di nuovo, quell' uomo indietreggiò per poi fuggire, mi precipitai accanto a Rosen, il mio amico, il mio compagno, l' amico fedele, colui di cui mi fidavo di più al mondo, cercai di capire le sue condizioni, di farlo rialzare ma era veramente conciato male, gli dissi che avrei trovato qualche umano che potesse aiutarlo... >>

Abbassò le orecchie, cercando di respirare piano.

<< Corsi in strada ma non c' era nessuno, nessuno che potesse aiutarmi in quella maledetta notte, quando finalmente trovai un umano e riuscii a farmi seguire fino al vicolo lui era già... era già... >>

A questo punto singhiozzò cominciando a piangere copiosamente ma scosse la testa, strinse i denti e il cuscino sotto di lei, non voleva far soffrire la sua famiglia per qualche altra cosa che non sapevano. Respirò piano, Balto aveva già cominciato a pulirgli le lacrime che continuavano a scendergli dagli occhi, i suoi figli si erano strinti a lei.

<< Va tutto bene ragazzi... dovevo aspettarmelo, fa sempre molto male... >>

<< Jenna... >>

<< E' tutto a posto Balto davvero... vorrei chiederti, potresti parlare con Kaito? Penso che gli farebbe molto piacere, inoltre ti aiuterà a sentirti più sicuro riguardo a ciò che ti ho detto riguardo al suo perdono... >>

Balto fece un cenno con la testa prima di leccargli amorevolmente le labbra, Jenna sorrise.

<< Cosa ne dite di restare qui almeno fino a quando i miei padroni non si sveglieranno? Hati, Kendra, è un invito anche per voi... >>

I due cani si guardarono sorridendo prima di sdraiarsi accanto a loro.

 

---

 

Balto e Jenna camminavano sulla spiaggia in direzione della barca, il sole era tramontato da poco e una leggera brezza soffiava attorno a loro, Balto guardò la sua compagna.

<< Allora? Come va oggi, Jenna? >>

<< Molto meglio, Balto, mi sento bene, sono riuscita a recuperare te l' avevo detto >>

Balto rise << Ne ero certo, ma sai che mi preoccupo per te anche quando mi dici che va tutto bene >>

<< Questo perchè non puoi fare a meno di me... >>

<< Ah ah ah! Già... >>

Sorrisero guardando la sabbia sotto le loro zampe, erano passate alcune settimane da quella brutta avventura e adesso sentivano di conoscersi ancora di più.

<< Ti ho già detto che Kaito ha trovato un padrone? >> Chiese Jenna.

<< Eh? No, sono stato con lui due giorni fa e non mi ha detto niente >>

<< Questo perchè è stato preso solo qualche ora fa, me l' ha detto Kendra poco prima che tu arrivassi >>

<< Davvero? >> Balto era felice, finalmente quel cane poteva lasciarsi il passato alle spalle, beh, almeno una parte, come era riuscito a fare lui. << E chi è, Jenna? >> Chiese.

Jenna rise << Kodi sarà molto sorpreso quando lo vedrà >>

<< Cosa? Aspetta aspetta aspetta, è stato preso nella squadra di posta di nostro figlio? >>

<< Sembri sorpreso Balto, Kaito è un cane forte, il signor Simpson lo aveva già notato alcuni giorni dopo il suo arrivo a Nome, lo aveva visto passando dal veterinario ed ha chiesto al padrone di Hati e Kendra se fosse stato in vendita >>

Rimasero un attimo in silenzio prima di continuare. Balto guardava il mare, suo figlio non provava rancore per Kaito come la sua famiglia del resto, sapevano che nessuno aveva colpe in quella storia.

<< Kodi dice che i suoi compagni di squadra sono dei cafoni, scherza ovviamente ma so che lo considerano un novellino, Kaito saprà rimetterli in riga, ne sono certa >>

<< Ah ah ah non vorrei essere nei loro panni >>

Arrivati alla barca salirono sul ponte entrando in cabina, Boris non c' era, doveva essere con Muk e Luk.

<< Aleu è andata con Hati ieri sera e non è ancora tornata, sono felice che finalmente si sia dichiarata >>

<< Si >> Sorrise Jenna << Me lo ha detto qualche giorno fa, inoltre ho sentito il suo ululato questa notte, povero Hati, gli faranno male le orecchie fino a domani >>

Risero di nuovo prima che Jenna si spostasse accanto al fianco della nave mettendo le zampe sulla paratia, guardando il mare.

<< Questa brezza è ancora fredda... >>

<< Siamo ancora in inverno, l' estate arriverà solo tra qualche mese >> Disse Balto prima di spostare lo sguardo verso l' orizzonte.

<<...inoltre la mia padroncina è andata da un amico e non tornerà fino a domattina... >>

Il cane lupo la guardò piegando la testa.

<< Hey, stai cominciando ad imitarmi? Rimani qui e chiudi gli occhi, torno subito >>

<< Basta che non mi fai stare qui una nottata, sono un lupo ma ho freddo anch' io >> Rise scherzosamente Balto.

Jenna si avvicinò ad un angolo della cabina togliendosi la bandana dopodichè entrò sotto la coperta del suo compagno prima di chiamarlo.

Balto sentì chiamare il suo nome, era pronunciato in modo sensuale, in quel modo che conosceva bene, aprì gli occhi avvicinandosi all' angolo dal quale proveniva la voce.

Jenna era sotto la coperta, aspettò un po' prima di guardarlo e parlare.

<< Ti avevo detto di avere freddo... >> Sorrise << Ho provato a cercare un posto caldo ma questa vecchia coperta non mi basta... >> Si leccò le labbra << La tua pelliccia ed il tuo corpo invece potrebbero fare al caso mio, sai, sono una tipa molto esigente... >>

Balto abbassò le orecchie sorridendo prima di avvicinarsi ed entrare sotto la coperta accanto alla sua compagna.

<< E dimmi, mia esigente creatura, che cosa posso fare oltre a darti il calore del mio corpo? >>

<< Beh... >> Jenna si sdraiò su di un fianco, seguita da Balto << Qualunque cosa tu voglia fare per calmare il mio tremore in questa notte gelida, per me va bene... >>

Si abbracciarono chiudendo gli occhi e unendo le loro labbra, d' apprima piano, poi sempre più in profondità, quella notte sarebbe stata calda per entrambi.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** Non sei mai stato Solo ***


CAPITOLO 4: NON SEI MAI STATO SOLO

 

NOTA: Tutto sembra essersi concluso nei migliori dei modi per Balto e la sua famiglia, i suoi figli avevano trovato i propri compagni di vita e lui e la sua compagna erano riusciti a superare i loro dolori. Kaito era entrato nella squadra di posta di Kodi e sembrava a suo agio ora che lui ed il cane lupo si erano perdonati. Finalmente Balto era in pace con se stesso, con questa pace ritrovata parlerà alla sua compagna e scoprirà di non essere mai stato solo...

 

 

1) COME LA PRIMA VOLTA

 

Balto guardava le onde infrangersi sulla banchina dal ponte della sua dimora, il mattino era arrivato lasciandogli piacevoli sensazioni della notte precedente passata con la sua compagna. Era come se tutto fosse nuovo, come la prima volta che l' aveva incontrata, come la prima volta che l' aveva baciata. Una slitta passò accanto al relitto verso la città, si soffermò a pensare alla sua corsa, a quando con mille difficoltà era riuscito a combattere contro se stesso per aiutare Jenna e la sua padroncina fino ad arrivare a quel momento con il perdono di Kaito, con il perdono che aveva concesso ai suoi tristi ricordi.

Sospirò mentre la leggera brezza gli passava sul pelo.

<< Se non ci fosse stato Boris, se non ci fosse stata Jenna avrei potuto vivere una vita molto diversa, sicuramente molto peggiore... >>

<< Hey, parli da solo? >> Balto si voltò, non l' aveva sentita arrivare.

<< No Jenna, e che... >>

Jenna si sedette accanto a lui, Balto notò la sua bandana, la bandana che gli aveva regalato Rosy e che quel giorno nella foresta la sua compagna cedette a lui per fargli forza. Non era dal calore che doveva proteggerlo, quel piccolo gesto rappresentava la sua vicinanza, la vicinanza di qualcuno che credeva in lui, che aveva sempre creduto in lui.

Jenna accennò un sorriso << Ho notato che stavi guardando il mare, non farmi brutti scherzi tesoro... >>

Balto rise << Adesso mi controllerai per tutto il tempo che passerai assieme a me? >>

<< Oh, anche oltre, fino alla fine dei nostri giorni, non ti staccherò mai gli occhi di dosso... >>

Balto guardò la sua compagna avvicinandosi lentamente con le labbra alle sue << Beh, io è da tutta la vita che non ti stacco gli occhi di dosso... >>

Si baciarono mentre il sole appariva da dietro le nubi velate che ricoprivano il cielo.

<< Volevo chiederti una cosa, Balto... >>

<< Dimmi, Jenna... >>

<< La prima volta che mi hai vista, alla gara di Steele, quando hai recuperato il cappello della mia padroncina... perchè l' hai fatto >>

Balto ricordò, la slitta condotta da Steele stava per investire il regalo che i genitori di Rosy gli avevano fatto poco prima.

<< Beh, volevo rendermi utile, e soprattutto fare colpo su di te... >>

Jenna rise << E ci sei riuscito, mi ha fatto molto piacere che tu abbia aiutato Rosy quel giorno, inoltre, quando ti sei avvicinato e mi hai guardata mi sono sentita, come dire, apprezzata >>

<< Ah ah ah! Eri apprezzata anche prima che io ti guardassi, Jenna. E comunque, non è stata quella la prima volta che ti ho vista >>

Jenna piegò la testa in segno di incomprensione, Balto si trattenne un po' e poi scoppiò a ridere.

<< Quando pieghi la testa così o quando fai quella risatina ti amo ancora di più >>

<< E quando faccio così? >> Chiese Jenna prima di avvicinarsi a lui e spingerlo dolcemente sul pavimento della nave per poi salirgli sopra e guardarlo.

<< Allora, cane lupo, stavi dicendo...? >>

Balto si rigirò da sotto di lei, i loro occhi si fissarono per interminabili secondi prima che parlasse.

<< Beh, vedi Jenna... >> Fece una pausa << E' accaduto qualche anno prima della corsa del siero... >>

Jenna si spostò da lui, facendolo rialzare.

<< Stavi giocando con la tua padroncina davanti casa, io stavo cercando cibo come sempre quando ti ho notata, ricordo che avevi una fasciatura ad una zampa... >>

<< Oh! E' stato molto tempo, fa, Balto... >>

<< Si, almeno 4 anni fa, 3 anni prima della corsa del siero, appena ti ho notata sono rimasto immobile a guardarti per poi nascondermi dietro una catasta di legno, ho continuato a guardarti per molto tempo fino a quando non sei rientrata in casa. Poi, nei giorni seguenti passavo sempre di li ma sapevo già che saresti stata solo un sogno ad occhi aperti, inoltre non volevo rischiare di farmi vedere da qualcuno, ma ogni volta che venivo in città cercavo di trovarti >>

Jenna lo guardò amareggiata, aveva passato così tanto tempo a pensarla, a sognarla, senza poterla raggiungere.

<< Quando ho provato a farmi notare l' ho fatto senza aspettative, pensavo che mi avresti ringhiato contro anche tu, sapevo ormai che saresti stata solo un sogno, mi ha sorpreso che tu non l' abbia fatto >>

Un ululato ruppe il silenzio della foresta, Balto guardò nella direzione dal quale proveniva.

<< Aleu... >>

 

 

2) ATTACCO INTERNO

 

<< Hai perso la parola, campione? >>

Steele guardava il lupo davanti a sé, i suoi denti scoperti e ben visibili, non avrebbe potuto fare molto con la museruola che il suo padrone gli aveva messo settimane prima. Aleu guardava il lupo che aveva appena parlato, non lo aveva mai visto ma riconobbe i due cani che avevano inseguito sua madre, cosa stava accadendo.

<< Tu! >> Il lupo si rivolse ad Aleu, in piedi accanto a Steele << Ti sei avvicinata un po' troppo al nostro territorio, hai fatto un grosso errore, perchè ci hai seguiti, è una questione tra i miei compagni e questo... cane! >>

Aleu aveva visto i due fratelli ed un lupo allontanarsi dalla città assieme a Steele e li aveva seguiti ma il lupo si era subito accorta di lei.

<< Sai... >> Proseguì il lupo rivolgendosi nuovamente a Steele << Audolf e Biryuk vorrebbero proprio scambiare due paroline con te, hai ucciso il loro fratello >>

Il cane trovato morto vicino alla foresta, uno dei tre che avevano inseguito sua madre, volevano vendicarsi.

<< Barwolf! >> il compagno si riferiva al lupo che stava parlando a Steele << Qualcuno si sta avvicinando! >>

Balto e Jenna avevano seguito l' ululato di Aleu, si fermarono vedendo un intero branco attorno a Steele ed alla loro figlia.

<< Aleu, cosa?... >>

<< Ecco la cagna che ha preso il nostro capo... >> Si riferiva a Jenna << Coraggio, avvicinati... >>

Balto si rivolse alla propria compagna << Resta ferma, Jenna... >>

Il branco li circondò, Barwolf sorrise prima di proseguire.

<< Allora, serva degli umani, dov' è Kaito... >>

Jenna guardò il lupo, aveva gli occhi pieni d' odio, stava per parlare quando Aleu la interruppe.

<< Kaito non c' è, se n' è andato >>

Stava bleffando in parte, quella mattina Kaito e Kodi erano partiti per consegnare della posta a White Mountain, inoltre anche Kendra ed Hati non c' erano, il loro padrone doveva consegnare un carico di pelli nella città di Koyuk, avrebbero percorso un tratto di strada insieme prima di separarsi.

<< Non mentire! >> ringhiò Barwolf << Vi ho seguiti, sappiamo che è nella vostra città! >>

<< Cosa succede! >> Un lupo dal pelo grigio interruppe la discussione avvicinandosi a Barwolf. << Mi sembra di non avere dato ordini di attaccare qualcuno >>

Barwolf restò in silenzio, Balto e Jenna guardarono il lupo che si era avvicinato mentre Aleu osservava Steele, stava tremando.

<< Pff! Patetico >> Pensò.

Il lupo dal pelo grigio guardò Audolf e Biryuk, poi spostò lo sguardo su Steele.

<< Credo di avere capito. Barwolf, lasciali andare, è un ordine! >>

<< Tu non sei il capobranco, Caleb! >>

Il lupo dal pelo grigio, Caleb, fece un basso ringhio.

<< Sai che Kaito mi ha designato come capo di questo branco molto tempo prima che se ne andasse, Barwolf, ci siamo scontrati molte volte e ti ho sempre battuto, forse è arrivato il momento di esiliarti assieme ai compagni che ti hanno seguito >>

I compagni fedeli a Caleb, molto più numerosi, circondarono Barwolf e i compagni ribelli. Balto guardava ciò che stava accadendo, era una situazione molto pericolosa, soprattutto per Steele e Jenna.

Barwolf fissò Steele, poi Jenna dando l' ordine di lasciarli andare.

<< Balto! Jenna! Aspettate! Devo parlarvi... >>

Aleu guardò suo padre e sua madre, Balto parlò alla figlia.

<< Accompagna Steele a casa e resta a Nome, Aleu... >>

<< Ma... papà... >>

Caleb fece segno a due suoi compagni di scortarli.

<< Ricorda ciò che ti ho raccontato qualche tempo fa figlia mia, ricorda come ho sofferto quella notte sulla barca, accompagna Steele a casa, e non fare il mio stesso errore... >>

Aleu annuì allontanandosi poco dopo assieme a Steele e ai due lupi, il lupo dal pelo nero, Barwolf, parlò prima di allontanarsi.

<< Non credere che si finita qui, Caleb... >>

 

3) LOTTA PER IL POTERE

 

<< Mi dispiace per la situazione in cui vi siete ritrovati, Balto... >>

Balto e Jenna camminavano accanto al capo di quel branco, il branco che prima era stato di Kaito.

<< Barwolf non è mai stato d' accordo sulla scelta di Kaito, ha sempre voluto essere lui il capobranco, suo padre era stato esiliato dal mio per averlo attaccato poco dopo l' arrivo di Kaito e della muta di cani di cui Audolf, Biryuk ed il loro fratello Blaez facevano parte... >>

<< Tuo padre era capobranco? >> Chiese Balto.

Caleb fece cenno di si << Vedi, mio padre aveva sempre guidato il branco con onore ma alcuni giorni prima dell' arrivo di Kaito e degli altri avevamo subito molte perdite a causa dei cacciatori, io non ero ancora nato a quel tempo... >>

Balto e Jenna guardarono il lupo, era molto giovane nonostante fosse alla guida di un branco.

<< Mio padre aveva trovato Kaito e gli altri nella foresta ed aveva deciso di prenderli sotto la sua protezione ed insegnargli tutto ciò che sapeva, conosceva la storia di Kaito e di suo fratello, era stato lui stesso a parlargli dopo molto che erano insieme e mio padre ha sempre cercato di farlo desistere, non è che ci sia riuscito molto bene... >>

Sorrise con un po' di amarezza, anche lui aveva provato a convincere il suo amico a lasciar perdere.

<< Dopo alcuni mesi il padre di Barwolf ha attaccato il mio, mio padre è riuscito a batterlo senza troppe difficoltà e l' ha esiliato, suo figlio era nato da pochi giorni... >>

<< E' per questo che quel lupo è così pieno d' odio? >> Chiese Jenna.

<< Si, beh, in parte anche per quello, non ha mai avuto una vita facile, è sempre stato orgoglioso come suo padre e non accettava l' aiuto di nessuno, comunque... >>

Caleb si fermò facendo cenno a Balto e Jenna di entrare in una grotta assieme a lui, poi proseguì.

<< ...quando sono nato mio padre aveva già designato Kaito come suo successore, era un cane in gamba nonostante il rancore che provava per te, Balto, sarebbe stato una buona guida, non sapevo che aveva convinto Audolf, Biryuk e Blaez ad attaccare la tua compagna con l' aiuto di Steele, mio padre era morto da poco... >>

Si fermò un attimo, poi proseguì.

<< Da quando sono nato sono sempre stato insieme a lui, a Kaito, aveva già 5 anni quando io ero poco più che un cucciolo, sono sempre stato assieme a lui con i miei fratelli e le mie sorelle, quando Kaito mi ha designato come suo successore alcuni giorni dopo la morte di mio padre Barwolf è andato su tutte le furie e si è scontrato con Kaito ma lui, nonostante potesse farlo, non l' ha fatto esiliare, sperava che capisse da solo, inoltre Barwolf, nonostante fosse un tipo rancoroso era molto importante per il branco, era molto esperto nella caccia, ben più di noi >>

<< Era capo caccia? >> Chiese Balto.

<< E' capo caccia, ne io ne Kaito abbiamo voluto fargli perdere posizioni all' interno del branco, non volevamo avvelenare la sua anima ancora di più... >>

Aleu uscì dal sottobosco correndo, inseguita da due lupi.

<< Papà! >>

Prima che Balto e Jenna potessero rendersene conto Caleb si era lanciato sugli inseguitori della figlia di Balto, riuscendo ad atterrarli.

Aleu si avvicinò al padre mentre Cael guardava verso il luogo in cui si era separato dal branco.

<< E' successo qualcosa? >> Chiese Balto << Siete stati... >>

Aleu fece cenno di no << No papà, Steele è a Nome, sono io che ho deciso di tornare... >>

Molti ululati echeggiarono nella foresta, Caleb riconobbe Barwolf.

<< Sapevo che l' avrebbe fatto prima o poi... >>

Guardò verso Balto.

<< Barwolf ci sta attaccando, questo è troppo, devo dargli una lezione definitiva. Balto, torna a Nome con la tua famiglia, passate dalla parte ovest del nostro territorio, non dovreste incontrare problemi... >>

Balto e Jenna guardarono il lupo, era già pronto a scattare.

<< Non preoccuparti, Balto, se uscirò vittorioso da questa battaglia verrò da te, so dove trovarti... >>

Detto questo Caleb scattò ululando nella foresta, Balto e Jenna si guardarono.

<< Balto, forse dovremmo... >>

<< No, Jenna, non mettiamoci più in pericolo di come non lo siamo stati fino ad ora, Caleb saprà cavarsela... >>

Uscirono dalla grotta guardandosi attorno, Aleu stava accanto al padre, sentivano gli ululati provenire da varie parti adesso, cominciarono a camminare stando attenti ad ogni rumore o movimento che potesse provenire attorno a loro mentre prendevano la direzione che gli aveva consigliato quel lupo.

 

 

4) NON SEI MAI STATO SOLO AMORE MIO...

 

<< Veramente, Balto? >>

Kaito parlava con il cane lupo nel locale della caldaia accanto a Jenna. Kodi, Kendra ed Hati ascoltavano in silenzio mentre Aleu si puliva le ferite che si era causata fuggendo dai due lupi che l' avevano inseguita nella foresta, due giorni prima.

<< Caleb... avrei dovuto esiliare Barwolf quando potevo, non credevo che avrebbe provato ad attaccare il branco... >>

<< Non preoccuparti, Barwolf, Audolf e Biryuk non sono più un problema adesso... >>

Cael entrò all' interno del locale caldaia, fermandosi sulla soglia. I cani lo guardarono sorridendo.

<< Caleb... >>

<< Ti vedo molto meglio amico mio... >>

Kaito corse incontro a Caleb stringendolo forte a se.

<< Balto mi ha detto saresti arrivato poco fa, sei riuscito a... >>

Caleb fece cenno di si << Si amico mio, Barwolf non è più un problema, vieni, devo parlarti, non è sicuro per me stare qui... >>

I due amici si allontanarono in direzione della foresta, Balto e Jenna si guardarono, questa volta era veramente finita.

 

---

 

<< Sono felice che Caleb abbia deciso di restare nei paraggi della città, sa come guidare un branco e tenerlo lontano dai pericoli, inoltre non poteva abbandonare Kaito, so che alcune volte si incontrano >>

Erano passati alcuni giorni dalla fine di quell' avventura, la primavera era alle porte.

<< Stavi pensando a questo, Jenna? >>

Jenna sorrise << No, in verità... >> Scattò verso la dimora di Balto seguita dal suo compagno entrando nella cabina con lui.

<< Sai che sono molto dispiaciuta, mi hai sognato così a lungo senza potermi prendere, senza potermi dire niente, io sapevo che eri disprezzato e non potevo rischiare di farmi vedere con te dai miei padroni, avrei peggiorato solo le cose ma... >>

Spostò lo sguardo verso la coperta che Balto utilizzava ogni notte.

<< ...in un certo senso sono sempre rimasta con te... >>

Balto la guardò perplesso, non capiva cosa volesse dirgli la sua compagna. Jenna gli rivolse lo sguardo sorridendo.

<< Ho sempre saputo che eri disprezzato, Balto, ma non ho mai avuto paura di te, lo sai, questa vecchia coperta ne è la prova, ricordo ancora quando i genitori di Rosy me la regalarono >>

Balto guardò la vecchia coperta, l' aveva trovata per caso accanto alla sua barca, non capiva perchè qualcuno l' avesse gettata essendo nuova.

<< Jenna, tu... >>

<< Si, Balto... >> Sorrise << Sapevo che era molto dura per te, avevo 2 anni e non sopportavo l' idea che tu fossi così solo, non ho mai provato a parlarti fino a quel giorno prima della corsa del siero perchè pensavo saresti fuggito, mi sbagliavo... >>

Il vento proveniente dal mare soffiò attorno alla barca rilasciando un' intenso odore di salsedine nell' aria.

<< Me l' avevano regalata alcuni giorni prima, ho subito pensato a te e l' ho lasciata nei pressi della tua barca, sapevo che l' avresti trovata >>

<< Ma... ma... Jenna, i tuoi padroni... >>

Jenna sorrise << Erano molto arrabbiati, pensavano che l' avessi persa ma io sapevo che era con te, tranquillo Balto, a parte una sgridata non mi hanno fatto niente >>

Balto si avvicinò alla sua compagna, aveva sempre pensato a lui durante la sua vita, e lui non l' aveva mai saputo.

<< Inoltre, Balto... >> Proseguì << A volte i miei padroni mi davano da mangiare degli ottimi pezzi di carne, sapevo che cercavi cibo soprattutto accanto alla macelleria, quando potevo li abbandonavo accanto ai bidoni dell' immondizia, sotto la neve o nascosti da qualche parte, ero certa che il tuo fiuto di lupo li avrebbe trovati... >>

Alcuni pezzi di carne, ricordò Balto, erano veramente ottimi, niente a che vedere con gli scarti che gli umani buttavano quotidianamente. Aveva le lacrime agli occhi.

<< Jenna, tu... tu... >>

<< Si Balto, ho sempre cercato di aiutarti quando mi era possibile, ho sempre pensato a te, non sei mai stato solo amore mio... >>

Jenna si avvicinò lentamente poggiando la sua fronte contro quella del suo compagno.

<< Sarò sempre con te, Balto. Non sei mai stato solo, e non lo sarai mai... >>

Le onde del mare si depositavano calme sulla spiaggia accanto alla barca, i due innamorati cominciarono a baciarsi piano, si erano sempre pensati a vicenda, aiutati a vicenda, ed avrebbero continuato a farlo per tutto il resto della loro vita.

 

 

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