The Fighters.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Le Cucciole. ***
Capitolo 2: *** A good father. ***
Capitolo 3: *** Primo giorno di scuola. ***
Capitolo 4: *** Youths. ***
Capitolo 5: *** Maggiorenni. ***
Capitolo 6: *** Sguardi. ***
Capitolo 7: *** Pensare a lei. ***
Capitolo 8: *** Desire. ***
Capitolo 9: *** You'll Stay With Me. ***
Capitolo 10: *** Healing. ***
Capitolo 11: *** Taking Care. ***
Capitolo 12: *** Fire. ***
Capitolo 13: *** Grata. ***
Capitolo 14: *** News. ***
Capitolo 15: *** Fighting Again. ***
Capitolo 16: *** Discendenza Garantita. ***



Capitolo 1
*** Le Cucciole. ***


Era una giornata tranquilla a Los Angeles e, per le vie della Città degli Angeli, un uomo dai tratti orientali stava passeggiando, ben scortato dalle sue dodici bodyguard.

Masahiro Takei era un uomo molto facoltoso ed un esponente della Yakuza, nonostante i trentadue anni.

"Oggi c'è qualcosa in programma?"

"A parte il meeting coi soci delle nove e l'incontro coi signori Yoshi e Kantei non c'è nulla, signore." Rispose Yu, il suo segretario.

"Bene... Così potrò rilassarmi."

Sentirono poi dei rumori che attirarono la loro attenzione "E questi lamenti??"

"Un animale??"

"Stiamo attenti!"

I bodyguard si disposero attorno al loro padrone e, pistole in mano, scrutarono l'area circostante alla ricerca della fonte del rumore.

"Non sono animali." Disse Takei "Sono pianti... C'è un bambino nelle vicinanze."

L'uomo, tranquillo, come se nulla fosse, si inoltró nella boscaglia e vide poi delle ceste, nelle quali vi erano delle bimbe "Bambini!"

"Bambine." Disse Takei, calmo "Sono dieci, tutte Alpha..."

"Chi le avrà portate qui?"

"Non lo so... Non m'importa di chi le ha abbandonate. Le porterò a casa con me, tutte quante!"

"Ne è certo, signore?"

"Certo, Yu. Non sono uno stupido né uno sprovveduto... Le cresceró coi principi della mia Famiglia e, una volta cresciute, combatteranno per me!" Ammise, sicuro.

"Naturalmente, signore."

"Voi!" Rivolse Takei ai suoi bodyguard "Prendete i cesti con le bambine e fate la massima attenzione!"

Gli uomini obbedirono e presero le piccole con tutta la delicatezza di cui disponevano, quindi tornarono a casa, poco distante dalla foresta.

La casa in questione era fuori città, in un luogo piuttosto isolato, con attorno parecchio terreno, il tutto circondato da mura e un cancello.

La tenuta era in stile Giapponese, con il tipico giardino del medesimo stile e il laghetto con le carpe Koi.

"Dove le mettiamo, signore?"

"Non sono delle cose! Abbiate rispetto." Tuonó l'uomo, mantenendo la sua elegante compostezza "Adagiatele sul letto nella stanza degli ospiti, staranno lì." Iniziò l'uomo, fissando poi Yu "Chiama Aobei e chiedigli un preventivo."

"Un preventivo, signore?" Rivolse Yu, col cellulare in mano.

"Sul terreno che si trova sul retro della tenuta dovranno sorgere dieci dependance dotate di ogni comfort, voglio il meglio per loro!"

"Eseguo subito, signore!"

"E poi le registrerai sul sito del Municipio col mio cognome! Da oggi Kara, Maggie, Tammy, Desi, Quinn, Lonny, Carol, Korra, Zari e Kensi faranno parte della Famiglia."

"Mi metto subito al lavoro!"

Poi Takei fissó uno dei suoi bodyguard che, ad un cenno del suo padrone, gli si avvicinò "Tu hai figli, giusto?"

"Giusto!"

"Allora prendi il furgone e vai in città con tua moglie a comprare tutto ciò di cui hanno bisogno i bambini." Disse, dandogli la carta di credito.

"Ho un limite al budget?"

"No. Solo fai in modo che alle bambine non manchi nulla o potrai dire addio al tuo lavoro!" Rispose, con un filo di durezza e severità.

"Porterò con me mia moglie Yoko! Lei sarà ben lieta di aiutarmi."

Takei si limitó ad annuire col capo, senza mai cambiare espressione, così il bodyguard se ne andò.

"Signore, Aobei verrà qui nel pomeriggio a prendere le misure e parlare dei lavori."

"Bene. Hai registrato le bambine?"

"Aspetto che mi vengano inviati i moduli per ognuna, poi li compilo e li rinvio." Rispose Yu.

Allora Takei prese e andò nella camera degli ospiti, ove le dieci piccole Alpha si erano addormentate grazie a Ideo, Tanaka, Masumi e Nanae, i domestici, che vennero incaricati da Takei di prendersi cura delle piccole le volte in cui sarebbe stato assente.

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Capitolo 2
*** A good father. ***


Yu riuscì a registrare le dieci piccole prima di mezzogiorno, mentre Takei era sul retro della casa con Aobei, a discutere dei prezzi delle dieci dependance che sarebbero state costruite dall'uomo per le bambine.

"Non hai mai voluto sposarti... Perché ora adotti addirittura dieci bambine?"

"Perché io stesso fui abbandonato, amico mio e lo sai." Rispose tranquillo Takei "Nessuno merita di essere solo, a questo mondo."

"Ma non sai nulla di loro... Non sai se stanno bene, se sono... Tipicamente orientali..."

Takei lo fulminó con lo sguardo "Le porterò dal dottor Iwabuchi nel pomeriggio. E... Non osare mai più riferirti alle mie figlie in quel modo. A me non importa del colore della loro pelle! Io vorrò loro bene e le cresceró nei principi della mia famiglia."

"Si... Scusa. Non intendevo offenderti."

"Non preoccuparti. Allora avrai i tuoi trecentomila Dollari... Fai un lavoro eccellente!"

"Sarà fatto... Inizieremo nel pomeriggio." Disse Aobei, salutando il suo amico e congedandosi, scrivendo la sua squadra di operai per avvisarli di quanto c'era da fare.

Tornato in casa, Takei salí al secondo piano ed entrò nel suo ufficio, iniziando il meeting coi soci delle tre multinazionali di cui era Presidente ed il primo a collegarsi fu Hiroshi Sato "Buongiorno, Takei San!"

"Anche a te, Hiroshi San." Rispose l'Alpha "Tua moglie ha partorito?"

"Si... Asami è nata ieri sera!"

"Congratulazioni. Sai, anch'io sono diventato padre..." Rivelò, colpendo l'altro Alpha e Takei gli raccontò tutto.

Anche Hiroshi si congratuló ma, la conversazione cadde lì in quanto il meeting iniziò.

Dopo una buona mezz'ora, qualcuno bussó alla porta e Takei diede il permesso di entrare "Mi scusi, signore..." Disse Yu "Ci sono i fattorini di un negozio di articoli per bambini... Hanno portato dieci lettini con carillon e qualche mobile."

Takei aveva messo in pausa il live col meeting per impedire agli altri di ascoltare "Bene... Chiedi loro di montare tutto nella camera per gli ospiti e chiedi alle bodyguard di smontare il letto e portarlo in magazzino."

"Sarà fatto!"

"Poi paga i fattorini con trecento Dollari a testa."

"D'accordo. Inoltre Ibe è sua moglie Yoko hanno comprato molte cose utili per le bambine e... Questa è sua." Disse il ragazzo, rendendo la carta di credito che l'uomo aveva dato al suo bodyguard.

Poi Yu se ne andò e Takei riprese il meeting, che si concluse attorno alle due e mezza, così il boss si concesse una doccia veloce e rilassante, poi andò a controllare come le bambine, portate dai domestici in soggiorno e adagiate sul divano "Signore, Nanae sta preparando loro un po' di latte." Disse Masao, il cuoco personale di Takei, intento a lavare i piatti.

L'uomo vide molte buste di plastica e Ibe gli si avvicinò, spiegandogli ciò che aveva comprato per le bimbe, poi il boss lo congedó.

Takei si sedette accanto alle bimbe, ciascuna col rispettivo ciuccio, ed il suo sguardo cadde su Kara, che lo fissava coi suoi occhioni azzurri e lui la prese in braccio, chiedendo un biberon e le tolse il ciuccio, così da darle da mangiare.

Venne aiutato anche da Nanae, mentre i due domestici si erano incaricati di far fare il ruttino alle piccole.

Takei andò poi in bagno a cambiarle una ad una, visto che sapeva come fare e non era uno sprovveduto, infine chiese ai domestici di portare le piccole nella loro camera e lì si sedette sulla sedia a dondolo e raccontó una storia alle figlie, come suo padre faceva con lui.

Takei poteva non avere esperienza coi bambini, ma di certo sarebbe stato un buon padre.

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Capitolo 3
*** Primo giorno di scuola. ***


Passarono sei anni ed arrivò un giorno molto importante per le dieci piccole Alpha, ovvero il primo giorno di scuola.

Nonostante le immense ricchezze di Takei, costui scelse di mandarle alla scuola pubblica e non a quella privata, per evitare che le sue figlie, alle quali si era dedicato totalmente, diventassero spocchiose come molti ragazzini ricchi.

Infatti tutte le piccole Alpha, nonostante la giovanissima età, avevano sviluppato tutte la propria personalità.

"Tenete, signorine." Disse Masumi, una delle governanti, che aveva preparato gli zainetti e la merenda delle piccole.

"Gazzie!" Risposero tutte insieme.

Poi Takei le prese per mano e uscirono di casa e Masao, l'autista di fiducia dell'uomo, aprì loro la portiera della limousine e, quando furono a bordo, guidò in direzione della scuola.

Dopo dieci minuti d'auto, Masao fermò l'auto fuori dall'istituto e, quando scesero, Takei incontró il suo amico di sempre Hiroshi, che aveva accompagnato sua figlia Asami.

"Amico..."

"Ciao, Hiroshi." Salutó Takei ed anche le piccole salutarono, compresa Asami, con Korra che la prese per mano, sorridendole e la piccola Omega fece lo stesso.

Entrati tutti nella scuola, i due uomini dai tratti orientali trovarono la classe delle figliolette e rimasero lì ad aspettare, quindi ascoltarono i programmi di studio che le varie insegnanti avrebbero adottato nel corso dell'anno scolastico e, prima che se ne andassero, Kara tiró la giacca del padre, che si fermó e, non appena Takei si sporse verso la piccola, Kara gli circondó il collo con le braccia e gli diede un bacio sulla guancia, che Takei restituí e bació anche le altre figlie e poi se ne andò.

L'uomo andò poi alla sua azienda per mettersi al lavoro, tanto avrebbe dovuto riprendere le piccole a mezzogiorno preciso.

Takei aveva due meeting in programma e venne raggiunto poi da Hiroshi il quale, due anni prima, era diventato socio della Takei Industries.

"Sai... In questi anni mi hai stupito. Non pensavo che fossi così bravo, come padre..."

Takei sorrise un poco "Sono brave bambine, è facile essere un buon padre..."

"Hai ancora intenzione di farle lottare per te, una volta cresciute?"

"Si." Rispose Takei "A proposito... Stasera c'è un incontro."

"Ho in programma di andare... Tu?"

"Anch'io."

"Allora passo a prenderti alle nove..."

"Va bene, d'accordo."

Il meeting di lavoro iniziò poi alle nove e mezza precise e finí alle undici, così Takei firmó un po' di scartoffie e poi chiamò il suo autista, affinché lo portasse a scuola a prendere le bimbe.

L'uomo le aspettò fuori da scuola e, non appena suonò la campanella, tutte le piccole uscirono dall'edificio, con Asami che andò da suo padre, mentre le Alpha corsero da Takei che, chinatosi, le abbracciò tutte.

La cosa che lo stupì fu vedere che tutte le figliolette gli avevano fatto un disegno e, una volta arrivati a casa, Takei diede ordine ad una delle cameriere di appendere i disegni sul frigo, mentre lui chiamò a sé le bimbe.

Le condusse in fondo al corridoio, in una stanza sempre chiusa, nella quale le bimbe non potevano entrare "Signore..." Avanzó Yu, che si bloccó quando capí le intenzioni del boss.

"Vedete, piccole? Quando sarete un poco più grandi, inizierete ad allenarvi e poi combatterete per me... Vi guadagnerete da vivere in questo modo e, ne sono certo, mi renderete ancora più orgoglioso."

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Capitolo 4
*** Youths. ***


Passati altri otto anni, Takei iniziò a portare le sue figlie, tutte quattordicenni, agli incontri e, finalmente, arrivó anche la loro occasione di combattere.

"E così ci pagheranno?" Chiese Desi.

"Esatto. È per questo che ho aperto a tutte voi un conto in banca..."

"Ed avrete anche altri benefici... Vedrete!" Se ne uscì Tomoaki, uno degli uomini che scommetteva.

Le ragazze lo guardavano e, mentre continuavano a prepararsi, visto che dovevano ungersi di olio e farsi una croce blu o rossa sul petto, erano sempre concentrate.

Tutte indossavano reggiseno sportivo e calzoncini corti, col bel fisico allenato e scolpito in mostra, con la sola Maggie che portava la canottiera, poi avevano il paradenti, le ginocchiere ed i guantini a mezzo dito.

"Ed ora, all'angolo rosso, Bradley! All'angolo blu Kara!" Li introdusse lo speaker, mentre si alzavano i boati del pubblico e gli alibratori facevano partire le scommesse.

Kara era più brava tecnicamente e, infatti, con tre pugni mise il ragazzo KO, così come fece Desi dopo di lei.

Anche le altre vinsero facilmente, specialmente Maggie, che tiró solo un pugno al naso al suo avversario.

"Brave, figlie mie." Disse Takei, abbracciando le ragazze, che avevano guadagnato ventimila Dollari a testa.

"Dobbiamo andare a festeggiare!" Avanzó un altro uomo, Markov, i cui lottatori avevano vinto tutti "Andiamo al solito locale!"

Takei e Hiroshi si scambiarono uno sguardo e poi salirono sul loro furgone con le dieci Alpha e Asami, che faceva solo da spettatrice.

Il locale era in periferia e, appena tutti i lottatori, lottatrici e i loro boss, vennero accolti come degli eroi ed il gestore del locale, Shumbarov, come tutti nel giro lo chiamavano, schioccó le dita e diverse ragazze si avvicinarono loro, per portare lottatori e lottatrici nel privè.

"Ma cosa..." Tentò Korra. "Sono per voi campionesse... Per divertirvi..." Disse Richards, un altro che gestiva alcuni lottatori.

"Io ne faccio a meno!" Ammise subito Maggie, mettendosi seduta accanto al padre, ordinando patatine fritte al cheddar e una Cola fredda.

"Perché non te ne vai anche tu? Ci tieni a restare vergine, Alpha scarsa?" La canzonó Masoud.

Ma, prima che Maggie rispondesse, Takei sguainó la katana che portava con sé e la puntò alla gola dell'altro "Non parlare così a mia figlia o te ne farò pentire!"

Masoud era un pesce piccolo e conosceva la fama di Takei, che era calmo e controllato solo in apparenza "Mi... Mi dispiace..."

"Non azzardarti ad offenderla nuovamente!"

"Scusa anche a te, ragazzina."

"Non mi interessano le opinioni altrui..."

"Goditi la cena, tesoro." Disse Takei, carezzando i capelli castani della figlia "Qualsiasi cosa deciderai di fare, io sarò sempre fiero di te!"

Maggie fissò il padre e sorrise un poco, quasi timidamente "Lo so... Grazie per il tuo sostegno!"

"Sempre." Sorrise a sua volta il potente boss "A te come alle tue sorelle!"

"Allora farai un po' di compagnia a me... Che ne dici?" Propose Asami, col suo dolce sorriso.

Maggie le sorrise un poco "No... Preferisco cenare. Anche perché non sarebbe giusto nei confronti di Korra..."

"Cosa c'entra?"

"Forse un giorno, quando riuscirà a vincere la timidezza, te lo dirà lei."

"Korra timida??"

"Più di quanto tu possa immaginare!"

"Stento a crederlo..."

"Eppure è così!" Ribadí la ragazza, sorseggiando poi un goccio di Cola.

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Capitolo 5
*** Maggiorenni. ***


Dopo altri due anni, le ragazze compirono tutte sedici anni e, per l'America, erano diventate maggiorenni.

Oltre che combattere, andavano a scuola ed erano tutte molto brave poi, come ogni giovane della loro età, avevano sperimentato il primo, doloroso periodo del calore ed erano tutte fidanzate, più o meno, tranne Maggie, che non provava interesse nelle sue coetanee.

Tutte le giovani vivevano nella rispettiva dependance e andavano dal padre solo a cena, visto che erano a scuola fino alle due e poi stavano, appunto, nelle loro casette.

E, tranne Maggie, che era single e Kara e Korra, fedeli rispettivamente a Lena Luthor, figlia di un potente industriale che scommetteva, e Asami, alla quale Korra si era dichiarata l'anno prima, le altre si divertivano comunque con le varie ragazze nei privè dei locali, post combattimenti.

Inutile dire che alle fidanzate questo non piaceva. "Qualcosa non va, tesori?" Chiese Takei, mentre si deliziava con un po' di ramen al manzo.

"Riley è gelosa..."

"Anche Diana!"

"Idem per Hannah..."

"Anche Marie..."

"Persino Amaya! Sono scioccata."

"Così come Talia..."

Takei cercava di capire il problema "E sarebbero gelose perché vi divertite?"

"Padre, loro vanno con le ragazze, quando siamo nei locali... E le fidanzate lo sanno!" Disse Lonny "Io, con Anne, ho parlato e le ho spiegato ciò che faccio... Lei, poi, vuole restare vergine fino al suo periodo del calore, così ho detto che mi divertirò con le altre e poi, quando saremo legate per la vita, basta!"

"Io non potrei mai tradire Asami!"

"Ed io nemmeno!" Disse Kara, con la bocca piena "Io amo solo Lena!"

"Ricordati di bere, tesoro, o rischi di soffocare!" Avanzó Takei e Kara gli sorrise, sorseggiando dell'acqua.

"Lei è fortunata!" Se ne uscì Carol, indicando Maggie "È libera e non si diverte nemmeno..."

"Perché io aspetto quella giusta! Non mi butto via come fate voi."

"Vostra sorella è molto coscienziosa." Disse allora Takei, tranquillo "E spero usiate le protezioni! Sia con le ragazze che con le fidanzate."

Le parole dell'uomo fecero bloccare le figlie e Kara, mentre Maggie le versava dell'acqua, alzò le mani "Io shi, Eena meeee fa sheppe usae!" Rispose, con la bocca piena.

"Prendine anche due, di bicchieri d'acqua..." Suggerí Desi e Kara le diede retta, poi le sorrise.

Verso le nove e mezza, Takei le mandò a fare la doccia e a prepararsi, visto che Hiroshi sarebbe passato in una mezz'ora buona.

E non appena l'uomo arrivò, col suo pullmino, Korra uscì di casa ed abbracció Asami, baciandola "Vinci, eh! Scommetto su di te."

"Certo!" Rispose la castana Alpha, mostrandole i muscoli.

Fuori dal magazzino in cui avrebbero combattuto, a sorpresa, le ragazze trovarono la rispettiva fidanzata "E voi cosa ci fate qui? Sapete, vero, che non potete dire niente a nessuno, di ciò che vedrete qui?" Chiese Desi.

"Lo sappiamo!" Rispose Talia del Campo, la ragazza di Kensi "Siamo venute a vedervi, così se vincerete, farete festa con noi!"

"Io ci sto!" Disse Kara, abbracciando e baciando Lena, ma anche le altre ne erano felici.

E Takei era contento di vedere che le sue figlie avevano trovato delle brave ragazze, come fidanzate e sperava che anche Maggie potesse trovare una brava Omega.

Le giovani andarono poi a prepararsi, con gli altri lottatori e lottatrici, ma Maggie, che sarebbe scesa sul ring per prima, notó qualcuno, tra il pubblico, che attirò molto la sua attenzione.

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Capitolo 6
*** Sguardi. ***


Maggie, con la croce blu dipinta sul braccio, visto che non voleva togliere la canottiera, era pronta ad affrontare Janissa, una donna piuttosto robusta e dal carattere combattivo.

"Ti sfascio, mocciosetta!" Disse la rossa Alpha, ma Maggie non si lasciò toccare, dalle sue provocazioni.

La giovane Alpha schivó o paró tutti i suoi pugni e calci, stendendola con un colpo preciso in pieno stomaco "E la vincitrice è Maggie!" Annunció lo speaker, facendo esplodere il boato del pubblico, oltre a quello delle fidanzate delle sorelle.

"Sei stata bravissima!" Disse Marie, lasciando il braccio di Quinn, che doveva andare a prepararsi.

"Grazie..." Rispose Maggie, guardandosi intorno, finché non sentì un tocco sulla sua spalla.

"Per te, splendore!" Avanzó una donna, che avrebbe potuto essere sua madre, ma che amava molto, invece, i corpi giovani.

Maggie prese le rose e andò poi a fare un po' di stretching, in attesa delle sue sorelle, che vinsero il rispettivo scontro, poi andarono nello spogliatoio con il padre e con la rispettiva fidanzata.

E lì vennero raggiunte poi da una ragazza dai corti capelli mori mossi e gli occhi bellissimi "Chiedo scusa... Volevo ringraziare la ragazza del primo incontro..."

"Certo!" Rispose Quinn "Maggie, c'è una persona per te!"

La castana fece capolino dalle docce con indosso il suo accappatoio e le infradito, trovandosi davanti colei che aveva adocchiato prima dello scontro.

"Ciao... Sono Maggie! Volevi parlare con me?"

"Io sono Isobel..." Sorrise quasi con timidezza l'Omega, stringendo la mano tesa dell'Alpha "Ecco... Volevo ringraziarti... Hai vinto ed io avevo scommesso su di te!"

"Di nulla... Ho fatto solo il mio lavoro." Sorrise a sua volta la castana.

"Punteró ancora sulla tua vittoria."

"Certo... Io sarò felice di vincere per te!" Rispose Maggie.

"Grazie... Ora vado da mio marito. Ha perso e sarà molto arrabbiato!"

"Scusate se mi intrometto..." Disse Quinn "Marito? Sembri giovane! Posso chiederti l'età?"

"Ho sedici anni." "Proprio come tutte noi..."

A Maggie l'idea che quella bellissima Omega fosse sposata già non piaceva, poi il fatto che fosse tanto giovane, la portava a pensare a qualcosa di forzato e ciò non le andava giù.

"Aspetta." La fermò proprio Maggie, dandole il mazzo di rose "Per te."

"Grazie... Nessuno mai mi ha mai regalato dei fiori."

"C'è sempre una prima volta."

"Grazie!" Disse Isobel, avvicinandosi a Maggie e lasciandole un bacio sulla guancia, poi salutò e se ne andò.

Poi Quinn, Desi e Zari si pararono davanti alla sorella "Cos'è questo rumore?"

"Oddio... È il cuoricino di Maggie che batte!"

"Lasciatela stare!" Le beccó Amaya, ma Maggie non diede peso alle parole delle sorelle.

"Andiamo." Disse Hiroshi e tutte salirono sul pullmino per andare al locale a festeggiare.

"E stasera chi porterete nel prive?"

"Io penso di avere un'idea..."

"Anch'io!"

Invece Lonny fissava Anne "Tu volevi aspettare... Sicura di voler venire con me in uno squallido locale?"

"Più che sicura! Non voglio che tu vada con altre Omega... Tu sei la mia fidanzata!"

"Ok allora." Sorrise l'Alpha, baciandola dolcemente.

Poi, finalmente, Korra salì a bordo e Hiroshi mise in moto.

E, mentre erano ferme ad un semaforo, un'auto si affiancó loro e Maggie, guardando di sfuggita, vide Isobel sul sedile del passeggero e, manco l'avesse sentita, anche l'Omega si voltò e subito sorrise, quando vide Maggie.

L'Alpha non poteva negarlo. Isobel era bellissima e, probabilmente, le sorelle avevano ragione nel dire che si era innamorata della giovane coetanea.

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Capitolo 7
*** Pensare a lei. ***


Il giorno dopo, le ragazze si svegliarono nella rispettiva stanza del privè, abbracciate alla rispettiva fidanzata, tranne Maggie, che si era fatta accompagnare a casa dal padre.

Per le Omega era stata la prima volta ma, visto che non era il loro periodo del calore, non si marchiarono.

Il gestore del locale offrì loro di farsi una doccia nei bagni più belli del posto, ovvero quelli della zona VIP.

Invece Maggie, che era tornata a casa, si era svegliata nella sua dependance, aveva rifatto il letto e poi si era messa canottiera e calzoncini, pronta poi per uscire a fare una corsa.

La spiaggia era a pochi passi ed era il suo posto preferito, per correre.

Dopo qualche metro, però, scorse una figura familiare in lontananza e si avvicinò "Ciao."

Isobel si voltò e sorrise dolcemente "Ciao... Ti stai allenando?"

"Si. Correvo un po'... Adoro correre sulla spiaggia!"

"Si vede... Sei a piedi nudi..."

Maggie sorrise un poco "Già. E poi casa mia è qui vicino..."

"Lo so." Sorrise appena Isobel, con gli occhi un po' lucidi "Speravo di vederti..."

Ma, prima che Maggie potesse rispondere, il telefono dell'Omega squilló e lei rispose, scusandosi, salutando e andando via.

Maggie continuò a correre e, nel tornare indietro, fece anche un po' di stretching e, quando tornò a casa, trovò le sorelle, accompagnate a casa da Hiroshi.

"Ciao! Eri a correre?" Chiese Quinn.

"Si... Vado a fare la doccia. Ci vediamo per la colazione."

Infatti Maggie andò a fare la doccia, si vestí e poi raggiunse le sorelle ed il padre in casa, per fare colazione insieme "Buongiorno, Maggie. Anche stamattina hai corso?"

"Si padre." Rispose la castana, mentre Masumi portava in tavola due piatti di waffles e Hitomi le marmellate, invece Ito portò latte per le giovani e un caffè per Takei.

"Sai, padre, ho marchiato Lena!" Disse felice Kara ed anche le altre diedero la stessa notizia all'uomo.

"Tu non racconti niente?" Domandò Quinn.

"Cosa vuoi che racconti? Lei non ha la ragazza." Disse Tammy.

"Basta!" Le riprese Takei "Cosa vi dico sempre?"

Le due giovani Alpha si zittirono, ma Maggie non diede nemmeno peso alle loro parole.

"Vuoi la marmellata alla pesca?" Chiese Kara, ma la castana sembrava essere in un suo mondo "Maggie?"

Allora la castana fissò la sorella "Come? Non ti stavo ascoltando, scusa..."

"Tranquilla. Chiedevo se vuoi la marmellata di pesche..."

"Si, ti ringrazio." Sorrise Maggie.

"Tesoro, va tutto bene?" Chiese Takei, serio e calmo come sempre "Sei piuttosto pensierosa."

"Pensavo ad Isobel..."

Sentito nominare una ragazza, le sorelle prestarono la totale attenzione a Maggie "La moglie di Ramkin?"

"Si... Sai, prima l'ho vista, mentre correvo. Era sulla spiaggia e ha detto che sperava di vedermi..."

Le altre sorelle, per conto proprio, fantasticavano su Maggie e Isobel, mentre Takei voleva sapere "La cosa ti ha turbata?"

"No, affatto! Mi ha fatto molto piacere... Ma aveva gli occhi lucidi... E credo che nessuna ragazza debba essere triste già di prima mattina."

"Hai ragione."

"Mi piacerebbe poterla aiutare..."

"È una bella cosa." Sorrise un poco l'uomo "Hai un cuore molto grande, tesoro. E avrai il mio appoggio, qualsiasi cosa tu decida di fare!"

Maggie sorrise appena "Hai anche noi, non dimenticarlo!"

"È vero!"

"Grazie." Disse appena la castana, decisa più che mai a scoprire cosa rendesse tanto triste Isobel.

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Capitolo 8
*** Desire. ***


Maggie, col pensiero fisso di Isobel in mente, finita la colazione si allenó con le sorelle nella palestra interna alla casa e poi tornò alla dependance per farsi la doccia e cambiarsi.

"Vieni con noi in città a fare la spesa? Intanto facciamo anche compere per noi..." Disse Lonny.

"Ok, arrivo."

"Stai ancora pensando a Isobel?"

Maggie sorrise un poco "Da quando la conosco, non esiste attimo in cui non pensi a lei!"

Anche Lonny sorrise, dando una pacca sulle spalle della sorella "È così che ci si sente quando si è innamorate."

Le due raggiunsero le altre sorelle e insieme andarono in città col pullmino anni Ottanta guidato proprio da Lonny, che parcheggió poi nel posteggio sotterraneo dei grandi magazzini.

Salirono nel grande centro commerciale in ascensore, dopo aver preso un carrello ciascuna, visto che dentro si sarebbero divise.

Kara e Maggie, però, andarono insieme per i vari reparti, con la seconda che intravide Isobel da lontano, insieme a Ramkin, il marito, che le aveva affiancato due gorilla per sorvegliarla.

"Poverina... Mi dispiace molto a vedere come viene trattata. Fai bene ad essere preoccupata per lei!"

"Già..." Rispose semplicemente Maggie, stringendo i pugni perché, se fosse stata una persona differente, sarebbe andata da quei tizi e li avrebbe uccisi tutti, liberandi così Isobel da quella prigione.

"Vuoi andare a salutarla? Se serve, ti aiuto..."

"No... Tanto la vedrò stasera ai combattimenti. Verrà di certo!" Rispose la castana e Kara le carezzó le spalle, poi ripresero a fare la spesa.

Un paio d'ore più tardi, le sorelle tornarono a casa e sistemarono ciò che avevano comprato in cucina e nella rispettiva dependance.

Solo verso le sei le giovani iniziarono a prepararsi, visto che dovevano combattere e, alle sette, passó Hiroshi a prendere tutti, assieme ad Asami e alle altre fidanzate.

Arrivate a destinazione, le ragazze andarono a prepararsi negli spogliatoi con altre lottatrici e lottatori poi, tornate nei pressi della gabbia, Maggie scorse Isobel al solito posto e si sorrisero.

Fu Korra la prima a salire sul ring e vinse abbastanza facilmente, poi fu il turno di Maggie che, dopo aver preso un pugno in pieno viso, stese la sua possente avversaria con un pugno ed una ginocchiata allo stomaco.

La castana, tra le ovazioni, andò poi negli spogliatoi e lì trovò Kara, Carol e Tammy "Sei stata grande!" Disse costei e Maggie la ringraziò.

"Posso?" Chiese Isobel, sul ciglio della porta, un po' timidamente.

"Certo!" Sorrise Kara.

La mora le sorrise e di avvicinò a Maggie, col suo fazzoletto in mano e lo poggió sul taglio che la castana aveva sul labbro "Ti fa male?"

"No... Non più di tanto."

Le tre sorelle le lasciarono sole e Maggie posò la mano su quella di Isobel, che si perse nei suoi occhi.

L'Alpha le baciò le nocche e lasciò poi la mano sulla sua spalla destra, con Isobel che carezzó quei muscoli che sentiva sotto le dita.

Maggie si portò anche l'altra mano di Isobel sulla spalla sinistra e mosse un passo, permettendo all'Omega di cingerle il collo e, finalmente, le loro labbra si unirono in un bacio molto dolce, tanto desiderato da entrambe.

Rimasero poi con la fronte poggiata l'una all'altra, con Maggie che carezzava la schiena dell'Omega e Isobel che restava stretta a lei "Devo andare..."

"Ok." Rispose solo la castana.

E, prima di andare via, Isobel le diede un altro bacio.

Lasciò Maggie a malincuore, ma sapeva che, se fosse rimasta lì, avrebbe ceduto al desiderio che provava nei confronti dell'Alpha.

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Capitolo 9
*** You'll Stay With Me. ***


Il giorno dopo, Takei informó le figlie dicendo loro che, a causa di una retata, per una settimana non ci sarebbero più stati combattimenti perché bisognava trovare un nuovo posto e non era facile.

Solo le Omega erano felici, perché finalmente potevano passare del tempo con le loro fidanzate, anche se tutte avevano lo studio.

Ma, a distrarre tutti, vi pensò il suono del campanello e fu Masai, uno dei domestici, ad aprire la porta "Signore, venga! Presto!!"

Le grida dell'uomo fecero accorrere tutti e, giunte alla porta, le ragazze, Yu e Takei videro Isobel a terra, ferita d priva di conoscenza.

Subito Maggie si inginocchió accanto a lei "Isy! Isy, mi senti??"

"M-Maggie..." Rispose la mora, piano, stringendosi a lei con le poche forze che aveva.

"Portala nella tua dependance, tesoro." Disse Takei "E tu, Yu, chiama il dottor Kaneshiro!"

"Subito, signore." Rispose il segretario, correndo in soggiorno.

"L-Lui... Lui m-mi ha... Colpita..."

"Ssssh non parlare... Risparmia le forze." Sussurrò piano Maggie.

"Perché ti ha picchiata?" Chiese allora Asami.

"P-Perché gli ho detto che n-non lo amo... Io..."

"È svenuta, portiamola alla dependance!"

Così Maggie fece, seguita dalle sorelle e dalle Omega, mentre qualcuno suonò alla porta di casa "Desidera?" Chiese Masao.

"Sono Ramkin. Mia moglie è qui, quindi spostati!"

"Chi sei tu per chiedere di entrare in casa mia?" Sibiló Takei, arrivando scortato dai suoi bodyguard.

Ramkin deglutí perché temeva moltissimo Takei, conoscendo la sua fama "Isobel... La rivoglio!"

"Isobel non è qui. E, se fossi in te, me ne andrei!" Disse Takei, mettendo mano alla sua Katana.

"Tranquillo... Ti credo! Me ne vado."

E così Ramkin fece, andandosene a gambe levate coi suoi bodyguard, poi Takei sussurrò qualcosa ai suoi, di bodyguard, che se ne andarono prima in una stanza sul retro e poi lasciarono la tenuta.

Invece, dopo pochi minuti, arrivó il dottor Kaneshiro, che venne condotto da Yu alla dependance di Maggie e l'uomo si preoccupó molto, nel vedere le condizioni di Isobel "Povera bambina... Chi l'ha ridotta così?"

"Suo marito." Rispose Korra e Maggie, seduta accanto alla mora, le teneva la mano e serró con rabbia la mascella.

"Maggie, fammi spazio... Devo visitarla..."

La castana si allontanò, avvicinandosi a Kara e Carol, che cercavano di confortarla "Sta bene?"

"Si... Ma per esserne sicuro ho bisogno del mio ecografo portatile. È in auto, andreste a prendermelo?"

"Ci penso io." Offrì Quinn, correndo fuori dalla dependance.

La ragazza tornò in meno di cinque minuti e il medico preparò lo strumento, aprí la camicetta di Isobel, facendo ringhiare Maggie "Calma, tesoro." Disse Takei, posandole una mano sulle spalle "Kaneshiro non è una minaccia."

Maggie si calmó e il medico continuò la visita "Sta bene, non ha lesioni né fratture... Solo lividi e tre costole incrinate. Ha bisogno di molto riposo!"

"M-Maggie..." Chiamò piano Isobel, ripresasi in quel momento.

"Sono qui!" Rispose subito la castana, tornando a tenerle la mano, mentre Kaneshiro, presentatosi, le spiegò le sue condizioni quali fossero.

"Questo è quanto... Arrivederci." Salutò il medico, andando via, dopo aver ricevuto trecento Dollari dal suo amico fraterno Takei.

Isobel pianse, anche per il dolore, ma Maggie le baciò le nocche e le fece le fusa, mentre Yu sarebbe andato in farmacia a prendere gli antidolorifici.

"Non piangere... Resterai qui con me. Io ti proteggerò sempre!"

E la mora, piangendo, tese le braccia verso l'Alpha, che si chinó su Isobel e lasciò che la stringesse a sé con la poca forza che aveva.

Ed anche Maggie l'abbracció, per farle sentire che non era sola.

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Capitolo 10
*** Healing. ***


Passarono un paio di giorni e, pian piano, Isobel si riprendeva, anche se non se la sentiva di camminare perché sentiva ancora dolore.

Ma, per fortuna, aveva fatto amicizia con le Omega e le Alpha, che le stavano vicine e, ovviamente, c'era Maggie, che non la lasciava un attimo.

"Ciao! Stai meglio?"

"Ciao! Si, abbastanza, grazie." Sorrise Isobel "Mi piace questo libro."

"Puoi sempre chiedere a Lena o Asami, leggono molto!"

"D'accordo."

"Ti ho preparato un bel bagno caldo."

"Sei davvero gentile!"

Allora Maggie la prese in braccio e la portò in bagno, ma entrambe erano incapaci di togliere lo sguardo l'una dall'altra e, presto, le loro labbra si incontrarono, dapprima piano e poi sempre con più dolcezza.

"Adesso ti lascio qui o non sarò più in grado di smettere e tu sei ancora ferita..."

"Va bene... Grazie." Rispose la mora, con un filo di disappunto.

"Non devi ringraziarmi... Io ti amo. E farò tutto, per te." Ammise, prima di uscire e chiudere la porta, lasciando Isobel senza parole.

Maggie uscì dal bagno e trovò Kara "Ciao! Tra un po' c'è la colazione..."

"Ciao... Si, lo so!"

"A proposito... Lena mi ha detto di portare questo libro ad Isobel." Disse la bionda "Ieri lo menzionava e Lena vuole prestarglielo."

"D'accordo... Mettilo pure qui."

Kara annuì e fissò poi la sorella "Va tutto bene?"

"Prima le ho detto di amarla..."

"Grande! E lei?"

"Ecco... Ho preso e sono uscita dal bagno. Volevo darle privacy..."

"Hai fatto bene, ma almeno ora lo sa!"

"Si... È vero!"

"È stata fortunata, a trovare te! Non poteva sperare in un'Alpha migliore."

"Grazie." Disse solo Maggie, abbracciando la bionda, che fece altrettanto.

Maggie andò a riprendere Isobel dopo una ventina di minuti e trovò l'Omega in accappatoio "Non stai facendo tardi per la colazione con tuo padre e le tue sorelle, vero?"

"No, affatto." Sorrise un poco Maggie "È alle otto, abbiamo ancora dieci minuti..." Rispose l'Alpha, prendendo in braccio Isobel e poi la portò in camera e si voltò, affinché potesse avere privacy nel vestirsi.

"Fatto."

Allora Maggie la riprese in braccio e uscirono dalla dependance, la chiusero ed entrarono nell'abitazione principale "Buongiorno signorine." Se ne uscì Masao, con un piccolo inchino.

"Buongiorno!" Risposero insieme le due ragazze.

Entrarono in sala da pranzo e Maggie mise Isobel seduta su una seggiola, poi prese posto accanto a lei.

Takei, Yu e le ragazze chiacchieravano tranquillamente, ma Isobel si sentiva quasi un'estranea "Mia cara, la colazione non è di tuo gradimento?"

Isobel cadde dalle nuvole e fissò Takei, che le sorrideva appena "N-No no, è tutto buonissimo."

"Se ti piace qualcosa in particolare, chiedi pure a Masao o Nanae, che ti prepareranno tutto ciò che vuoi."

Isobel era quasi commossa da tanta gentilezza "Grazie..."

L'uomo annuì poi, finita la colazione, Maggie riprese la ragazza e, salutato tutti, la portò fuori "Vuoi vedere qualcosa di veramente bello?"

"Certo!"

Allora Maggie la portò in un punto preciso del giardino, ove vi era un laghetto "Questo è il mio posto preferito... Qui nuotano molte carpe Koi. E sono molto buone!"

Isobel guardò quei pesci bellissimi e, come faceva Maggie, provó a tingere la mano e, in effetti, i pesci le si avvicinavano, quasi volessero farsi accarezzare.

"Sono davvero buonissime... Non ho mai accarezzato un pesce."

"C'è sempre una prima volta."

Entrambe sorrisero e rimasero lì, a guardare le carpe, sedute sull'erba, strette l'una all'altra, godendo della rispettiva compagnia.

Ed Isobel sapeva che solo Maggie l'avrebbe aiutata a guarire da tutte le sue ferite.

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Capitolo 11
*** Taking Care. ***


Passarono un paio di giorni e, visto che il medico aveva stabilito la sua ottima salute e la guarigione delle ferite, Isobel ottenne il permesso di provare a camminare.

Gli scontri erano ancora sospesi e di faticava a trovare un magazzino abbandonato in cui lottare, visto che la Polizia controllava le zone più malfamate della città.

"Andiamo a fare shopping?" Propose Asami.

Tutte le ragazze furono d'accordo con lei così, dopo la colazione, salutarono il padre, Yu ed i domestici, andando poi via col pullmino anni Ottanta della famiglia.

Asami guidò verso i grandi magazzini, lasciò il pullmino nel parcheggio sotterraneo e salirono in ascensore.

Maggie prese per mano Isobel, che le sorrise "Se senti stanchezza o dolore dimmelo e ti prendo in braccio."

"D'accordo."

Le sorelle si divisero, scegliendo di girare a coppie e si diedero appuntamento per il pranzo assieme alla pizzeria del pianterreno.

Maggie ed Isobel, mano nella mano, guardavano i negozi e si fermarono innanzi ad uno con articoli per bambini "Chissà... Magari, un giorno..."

Isobel arrossí leggermente e sorrise "Mi piacerebbe molto!"

Si sorrisero ed entrarono poi in un negozio con abiti e calzature eleganti "Scegli pure tutto ciò che vuoi."

"Tutto? Insomma... I prezzi..."

"Combattendo ho guadagnato molto. Non ti preoccupare." Sussurró, avvicinandosi, per non farsi sentire dalle altre clienti, lasciando un bacio sul collo della mora.

Isobel scelse due abiti, con scarpe eleganti abbinate e, dopo aver pagato, andarono nel negozio accanto, ove vi erano abiti più comodi, come jeans, magliette, felpe, tute da ginnastica, calzoncini corti ed un reparto di intimo.

Anche in questo caso Maggie lasciò che Isobel comprasse tutto ciò che voleva, prendendo anche una maglietta per sé e le diede privacy quando l'Omega si scelse l'intimo.

Dopo aver pagato, le due ragazze presero l'ascensore e giunsero al pianterreno, così da poter pranzare con le altre.

Non appena le altre arrivarono, ognuna posò i propri sacchetti ed un cameriere si avvicinò e prese i loro ordini.

Le giovani chiacchieravano e, quando vennero servite, pranzarono in tutta tranquillità e, dopo un'oretta buona, pagarono e se ne andarono, così da tornare a casa.

Scesero in ascensore nel parcheggio sotterraneo e misero gli acquisti sul pullmino, poi Asami mise in moto e guidò verso casa.

Una volta a destinazione, le Alpha presero i sacchetti della rispettiva ragazza e li portarono nelle dependance.

E, una volta nella privacy della loro casetta, Isobel si strinse a Maggie e le diede un bacio molto dolce "Grazie... Sei stata davvero gentile."

"Di nulla." Rispose Maggie "Io vado ad allenarmi... Tu sistema gli acquisti, riposa... Fai ciò che vuoi."

Isobel annuì e Maggie uscì, per andare nella casa del padre e trovò le altre sorelle in palestra perché, anche se non si combatteva, la forma fisica era molto importante, soprattutto per il loro essere Alpha.

Visto che Takei sarebbe partito per lavoro e Yu era con lui, le giovani avrebbero mangiato nelle loro dependance e, dopo essersi salutate, le giovani si divisero.

Entrata nella sua dependance, Maggie sorrise nel trovare Isobel distesa sul divano e andò a farsi una doccia veloce, rilassandosi sotto il caldo getto d'acqua e solo dopo avrebbe preparato la cena.

Prima doveva sentire cosa volesse mangiare Isobel, visto che a lei importava realmente della giovane.

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Capitolo 12
*** Fire. ***


Maggie, finita la doccia, tornò da Isobel dopo aver indossato intimo, canottiera e calzoncini.

Sorrise nel trovare l'Omega sveglia, seduta sul divano "Ehi..."

"Ehi!" Sorrise a sua volta la mora "Hai già finito di allenarti?"

"Si e ho appena fatto la doccia. Quindi, se vuoi, il bagno è libero... Io preparo la cena o posso ordinare. Cosa preferisci?"

"Mi piacerebbe mangiare i maccheroni al formaggio..."

"D'accordo! Conosco un posto dove ne preparano di ottimi... Chiamo subito per ordinare!"

"Va bene... Io vado a fare la doccia." Disse la mora e Maggie annuì col capo, quindi prese il telefono per ordinare.

Isobel andò prima in camera per prendere qualcosa da indossare, oltre all'intimo e poi entrò in bagno, rilassandosi sotto la doccia, visto che ora, con Maggie, si sentiva al sicuro.

L'Omega tornò in soggiorno dopo qualche minuto, trovando Maggie in ginocchio su una coperta che aveva steso davanti al caminetto, intenta ad accenderlo.

Le piaceva molto, guardarla, perdendosi sui suoi muscoli perfetti e sul suo corpo.

Ma il suono del campanello la riportò alla realtà e Maggie, alzatasi, le sorrise, prima di prendere il portafoglio ed uscire, per andare all'ingresso principale per ritirare la consegna del fattorino.

Maggie non ci mise molto e, rientrata in casa, la ragazza sistemó la cena sul tavolino innanzi al camino.

"Vuoi un cuscino?"

"No, tranquilla..." Rispose Isobel, sedutasi di fronte alla castana.

Le due cenarono in totale tranquillità, anche se Isobel, spesso, guardava la canottiera di Maggie e costei se ne accorse, limitandosi a sorridere tra sé e sé tra un boccone e l'altro.

Finita la cena, Maggie si alzò per buttare il tutto e tornò poi a sedersi vicina ad Isobel "Posso farti una domanda?"

"Certo..."

"Ti piace così tanto la mia canottiera?"

Isobel arrossí molto "Ecco..." Biascicó, mentre la castana si sedeva alle sue spalle, baciandole il collo.

"Vuoi che me la tolga?" Sussurrò l'Alpha ed Isobel di voltò, con Maggie che le fece cenno di sedersi sulle sue gambe.

Isobel le cinse il collo con le braccia e Maggie le carezzava la schiena "Vorrei essere io, a togliertela..."

La castana le sorrise e lasciò che la mora la privasse della canottiera e poi le carezzasse gli addominali e le robuste spalle.

"Adesso va meglio?"

"Va molto meglio..." Rispose Isobel, sporgendosi poi per baciare Maggie, che corrispose l'effusione e la strinse a sé, togliendole la maglietta e stendendola poi sotto di sé.

Si spogliarono piano, senza smettere di baciarsi e coccolarsi "Sei così bella..."

"Lo sei anche tu!"

"Ti amo."

Isobel sentí le lacrime dietro le iridi e sorrise, stringendosi a Maggie e baciandola "Anch'io ti amo!"

Si baciarono nuovamente e, letto il bruciante desiderio nel rispettivo sguardo, si spogliarono e presto Maggie prese la sua amata, continuando a darle dolci bacetti mentre si muoveva in lei.

Isobel gemeva e la castana ringhiava leggermente, desiderosa di marchiare la sua amata.

Desiderio che Isobel parve cogliere, visto che le mostrò il collo e Maggie fece altrettanto poi, appena raggiunsero il loro primo culmine, il piacere raddoppió, visto che si marchiarono a vicenda.

"Adesso sei mia..."

"Anche tu... E non vorrei essere di nessun altro!"

Si sorrisero e continuarono poi a fare l'amore, perché in loro stava finalmente divampando il fuoco della passione.

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Capitolo 13
*** Grata. ***


Il mattino seguente, Isobel si svegliò e rammentó subito quanto accaduto la notte precedente.

Lei e Maggie si erano amate e marchiate ed ora erano compagne per la vita.

Ed ora era distesa sul fianco, con Maggie che la teneva stretta a sé e le carezzava la schiena.

"Buongiorno..."

"Ciao." Sorrise Maggie, regalandole un bacio molto tenero "Hai dormito bene?"

"Benissimo! Come non dormivo da molto."

"Mi fa piacere!" Rispose la castana, senza smettere di accarezzarla "Visto che sono solo le sei e la colazione è alle otto, che ne dici se andassi a preparare un bel bagno caldo?"

"Dico che mi piacerebbe molto!"

Allora Maggie si sporse per baciarla e poi si alzò, prese una delle lenzuola per avvolgerla attorno al proprio corpo e poi coprí Isobel con l'altra.

In bagno, Maggie aprí l'acqua nella yacuzzi e, oltre ad una goccia di bagnoschiuma, mise qualche sale profumato e poi tornò da Isobel.

"Vieni, amore mio."

Isobel arrossí molto, mentre si stringeva al collo di Maggie, perché mai aveva ricevuto così tanto amore da qualcuno.

"Ti amo tanto, Maggie!"

"Anch'io ti amo!" Sorrise la castana, entrando in bagno e mettendo giù la mora, quindi si immersero insieme nella yacuzzi.

Tra la schiuma, Maggie si sedette alle spalle di Isobel e le passó piano la spugna col bagnoschiuma sulla pelle candida, lasciandole piccoli bacetti che fecero gemere la mora.

Ed Isobel, nel ricambiare le attenzioni della sua Alpha, si voltò e si sedette in braccio all'altra, che la guardò con amore, accarezzandola e la passione nuovamente esplose.

Dopo diversi minuti uscirono e Maggie svuotó la vasca, quindi si asciugarono e andarono in camera a vestirsi ed infine, mano nella mano, uscirono dalla dependance per andare nell'abitazione principale.

Lì vennero accolte da Masao e trovarono le altre ragazze, che subito le salutarono, notando i rispettivi marchi.

"Adesso fai ufficialmente parte della famiglia... Benvenuta." Disse Takei, abbracciandola e sussurrandole qualcosa all'orecchio.

Qualcosa che portò Isobel a sgranare gli occhi e fissare gli occhi gelidi dell'uomo con gratitudine.

Quando si sedette accanto a Maggie, subito si abbracciarono ed anche la castana comprese lo sguardo del padre, ma non fu lo stesso per le altre ragazze.

"È successo qualcosa?" Tentò Quinn.

"Nulla di grave." Rispose Takei, tornando a sedersi "Solo che ora il suo ex marito, dopo averle concesso il divorzio, non è più un problema."

Le giovani poterono immaginare cosa potesse essere accaduto a Ramkin, ma non erano affatto dispiaciute.

Aveva pagato per tutto ciò che aveva fatto passare ad Isobel ed il consegnarlo alla giustizia non sarebbe servito, visto che aveva molti amici.

Le ragazze fecero colazione, poi Marie, la compagna di Quinn, ebbe l'idea di andare a fare shopping al termine dell'allenamento mattutino e tutte accettarono.

Ma, all'improvviso, Lena si alzò "Amore..." Tentò Kara "Che ti succede?"

"Io... Non mi sento molto bene... Mi viene da vomitare..."

"Non sei la sola." Disse Asami, tenendo le mani sul viso.

"Oddio... Non sarà colpa del sushi che abbiamo mangiato ieri sera tardi, spero!" Se ne uscì Korra.

La mora scosse il capo e, col permesso di Takei, sia costei che Lena si congedarono per andare nella rispettiva dependance a riposare.

"Yuki, Masumi, occupatevi di loro." Disse lo stesso Takei e le due inservienti annuirono.

E sia Kara che Korra erano abbastanza preoccupate.

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Capitolo 14
*** News. ***


Lena ed Asami stavano sempre male e, a loto, si aggiunsero le altre Omega, tranne Isobel, così Takei, prima di andare al lavoro con Yu, ordinò a Masao di chiamare il medico, mentre Yuki e Masumi si sarebbero occupate delle giovani.

Il medico arrivò e andò in ciascuna delle dependance a visitare le Omega "Vieni al mio studio nel pomeriggio... Ho un sospetto, ma devo fare un prelievo di sangue." Aveva detto a tutte l'uomo.

Il medico se ne andò e tutte le Alpha si prepararono per andare da lui allo studio con la rispettiva Omega e solo Maggie ed Isobel se ne sarebbero andate a piedi per fare un po' di shopping.

"Mi raccomando, poi fateci sapere..." Se ne uscì Maggie, abbracciando le sorelle, tutte fuori dall'abitazione principale in attesa della rispettiva amata.

Furono Korra e Quinn le prime ad andare, con Asami e Marie, poi Kara con Lena e le altre. Isobel, invece, uscì dopo cinque minuti e si avvicinò a Maggie, prendendo l'Alpha a braccetto "Sono pronta..."

"Bene... Andiamo!" Rispose la castana, prendendo la mora per mano e dirigendosi a piedi verso il centro.

Camminarono, apprezzando la rispettiva compagnia, guardando le vetrine varie, con Maggie che portò poi l'Omega in un fast food.

"Hai fame?"

"Un po'... Tu?"

"Non molta, in realtà..."

"Qui ti verrà sicuramente!" Sorrise Maggie "Le patatine fritte sono ottime, con qualsiasi salsa ed il pollo fritto è uno spettacolo!"

"Mi fido del tuo giudizio!"

L'Alpha sorrise ed aprí la porta, entrando con Isobel e presero posto "Cosa vuoi ordinare?"

"Non saprei... Le patatine con la salsa al cheddar mi stuzzicano..." Se ne uscì la mora, guardando il menù.

"Sono molto buone... Altro? Da bere?"

"Forse queste polpettine di pollo da dieci... Da bere aranciata!"

"OK, vado a fare l'ordine sul display..." Disse Maggie, alzandosi e raggiungendo il vicino schermo, iniziando a digitare e poggiando poi il bancomat per pagare, dopo aver confermato l'ordine.

Andò poi al banco e venne servita, prese il vassoio e tornò da Isobel, che assaggió una delle patatine "Buone... Buone davvero!"

"Lo dicevo io... E vedrai dopo, quando ti porterò a mangiare il gelato più buono di LA!"

Isobel la fissò "Non devi fare tutto questo..."

"Ho promesso che avrei fatto di tutto, per renderti felice... E ho intenzione di mantenere la parola data!"

La mora la fissò con tutto l'amore di cui disponeva e le vennero gli occhi lucidi "Grazie... Grazie per il tuo amore... Farò di tutto, per donarti il mio!"

"Già lo fai..." Sorrise Maggie "Io ti amo tantissimo e non vedo l'ora di avere dei cuccioli, con te!"

Anche Isobel le sorrise, arrossendo un po', perché non c'era cosa che avrebbe voluto di più al mondo "Posso dire altrettanto!"

Poi le due pranzarono, apprezzando la rispettiva compagnia e quando ebbero finito, Maggie consegnò il vassoio alla ragazza dietro il banco e poi se ne andò con la compagna.

Mentre camminavano, le squilló il cellulare e rispose, vedendo che era Kara "Ehi... Dimmi! Lena e le altre stanno bene? C-Cosa?? Calma calma... Ho capito bene? Ok ok, a dopo... Si, stiamo andando alla solita gelateria. Ok, ci vediamo lì, ciao!"

"Le ragazze stanno bene?"

"Benone..." Sorrise Maggie "A quanto pare diventeremo zie!"

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Capitolo 15
*** Fighting Again. ***


Passò ancora una settimana ed erano ripresi i combattimenti, con le nostre ragazze che avevano ripreso da dove avevano lasciato, ovvero vincendo.

E Takei ne aveva approfittato per affittare una sala solo per loro di famiglia, così da festeggiare e celebrare anche il prossimo avvento dei suoi primi nipoti.

"Per noi capisco la festa... Ma lei?" Chiese Korra, indicando Maggie.

"Non mi va di discutere con te..."

"Lei ha vinto, come tutte voi." Rispose calmo Takei "E poi sono certo che presto arriveranno i cuccioli anche da parte sua e di Isobel!"

"Arriveranno presto..." Rispose proprio la mora "Volevo dirlo a lei dopo, in privato, ma... Anch'io sono in dolce attesa! L'ho scoperto stamattina."

La ragazza mostrò l'ecografia a Maggie, Takei ed alle altre, ottenendo le congratulazioni di rito.

"Mi dispiace... Scusa... Non avrei dovuto parlare." Disse Korra.

"Siete sorelle, ricordatelo." Rispose Takei "Vi ho detto più di una volta che non devono esserci distinzioni o rivalità, tra voi."

Poi arrivarono due camerieri, che portarono in tavola il menù concordato e c'era sia cibo tipico giapponese che pietanze tipiche americane e non solo, come la pizza, pasta o hamburger con patatine.

E, ovviamente, i camerieri facevano di tutto per portare in tavola ciò che le voglie da gravidanza delle Omega richiedevano.

"Bleah... Asami, proprio le ostriche?"

"Le voglie sono voglie!" Rispose la mora, fissando la compagna, ovvero Korra.

Invece per le altre giovani,è voglie vedevano come protagonisti cioccolato, fragole e frutti rossi e le pesche "Ci sono ancora mirtilli?"

"Purtroppo no... Mi dispiace."

"Vado io, a prenderteli!" Offrì Maggie.

"Grazie, amore..." Rispose Isobel, dandole un bacio "Intanto mangio le pesche..."

"Certo! Se vuoi altro, scrivimi."

"Ti accompagno." Disse Kara, alzandosi per lasciare il locale e andare in un vicino supermercato e con loro andò anche Quinn.

Le tre sorelle andarono al supermercato e fecero anche presto, visto che, a mezzanotte, non c'era quasi nessuno.

Ma, strada facendo, sette tizi incappucciati si pararono innanzi a loro, tutti con un coltello in mano.

"Che volete?" Chiese Quinn.

"Voi avete ucciso il nostro capo ed ora noi uccideremo voi!"

"Noi non ne sappiamo nulla."

Per tutta risposta, i tizi andarono contro le giovani che, posate le buste della spesa a terra, gliele diedero di santa ragione, con Maggie che notò qualcosa sui polsi di coloro che aveva affrontato.

I tipi vennero poi legati coi lacci delle loro scarpe alla ringhiera di una scala del vicolo vicino, poi ripresero le buste e tornarono al locale.

"Eccovi!" Disse Marie "Tutto bene?"

"Siamo state aggredite." Rispose Maggie, mentre dava ad Isobel i mirtilli comprati.

"Cosa?" Chiese Takei, così le giovani raccontarono quanto accaduto.

Ed il boss scambió uno sguardo ovvio col capo delle sue bodyguard che, assieme a tre uomini, andò a prendersi cura dei sette tizi.

"Erano di certo uomini di Ramkin..." Disse Kara ed Isobel tremó all'istante.

"Tranquilla, amore... Tranquilla."

"Ne siete certe?"

"Si... Avevano sul polso il suo tatuaggio ed erano in cerca di vendetta."

"Gli scarafaggi non sanno stare al proprio posto..." Disse Takei, scrivendo un certo messaggio per il suo capo bodyguard.

Poi la festa continuò sino alle due quando, dopo ringraziamenti e buone mance ai camerieri, i nostri se ne andarono per tornare a casa.

E Maggie cercava di stare accanto al meglio ad Isobel perché, ogni volta che sentiva il nome dell'ex marito, tremava di paura, dato ciò che aveva subíto quando stava con lui.

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Capitolo 16
*** Discendenza Garantita. ***


Passò una settimana e, mentre le nostre ragazze continuavano a combattere e vincere, c'era chi pensava di impegnarsi seriamente.

Infatti Maggie e Kara erano in giro insieme e si fermarono fuori da un certo negozio.

"Non posso credere che lo sto per fare davvero..." Disse Kara.

"Io si!" Sorrise Maggie "Perché amo Isy e voglio che il tutto sia ufficiale."

Le due entrarono nel negozio in questione e, dopo diversi minuti, trovarono e comprarono ciò che stavano cercando.

Tornarono poi a casa in tempo per la cena e Takei notò che Kara era piuttosto tesa "Qualcosa non va?"

"No no... Ecco... Sono solo un po' nervosa... Tutto qui."

"Vuoi parlarne?"

"Non davanti a tutte..."

Le sorelle, le Omega e Yu la fissarono, così Takei si alzò "Vieni con me."

Kara annuì e lo seguì, entrando nella stanza adiacente "Perché siamo qui?"

"Così puoi parlarmi e, se posso, ti darò il mio consiglio."

Allora Kara mostrò il suo acquisto al padre "Io... Io voglio chiedere a Lena di sposarmi!" Iniziò la bionda "È la mia compagna, ma voglio che sia ufficiale..."

L'uomo sorrise un poco "Ho visto la stessa scatolina sporgere dalla tasca dei pantaloni di Maggie..."

"Anche lei vuole fare la proposta ad Isobel."

"Avete la mia benedizione... Sono fiero di entrambe!" Disse lui, abbracciando la bionda, che fece altrettanto.

Ma, una volta finita la cena, dopo essersi salutati ed essere tornate nella rispettiva dependance, il nervosismo di Kara tornò a farsi sentire.

"Kara... Stai bene?" Chiese Lena.

"S-Si... Ehm... Ecco... C'è qualcosa che voglio dirti..."

"Dimmi."

Kara prese la scatolina dalla tasca, l'aprì, mostrò il contenuto a Lena e le si avvicinò "Sei la mia compagna e ti amo, ma... Vorresti sposarmi?"

"Oh Kara... Certo che lo voglio!" Sorrise la mora "Lo vorrò sempre!"

Kara le regalò il suo più bel sorriso e le mise l'anello al dito, baciandola dolcemente.

Invece Maggie, nella sua dependance, mise l'anello di brillanti su una fragola, che stava su una fetta di torta alla panna.

"Maggie... Ma..."

Isobel si avvicinò al tavolo e guardò l'anello e la castana sorrise, prendendolo e mettendosi in ginocchio "Isobel Castille, vorresti rendermi l'Alpha più felice dell'universo accettando di diventare mia moglie?"

"Certo... Certo che si!" Se ne uscì la mora, inginocchiandosi innanzi a Maggie, che le mise l'anello e poi la prese in braccio, mettendola seduta sul tavolo "Ti amo tanto!"

"Anch'io ti amo tanto!"

"E... Devo dirti anch'io qualcosa."

"Sarebbe?"

Per tutta risposta, Isobel prese le mani di Maggie e se le portò sul ventre, con l'Alpha che capì.

"Sono incinta, Maggie! Presto anche noi saremo madri."

Maggie le sorrise felice e l'abbracciò "Mio Dio, ti amo immensamente!" Ammise, mettendosi in ginocchio per baciarle il ventre "Ed amo già tanto anche te, amore mio."

Isobel sorrise, carezzando la nuca di Maggie e poi le loro labbra si unirono in un bacio appassionato.

E tutti i matrimoni vennero celebrati di lì a due mesi, visto che anche le altre Alpha avevano fatto la proposta alla rispettiva compagna.

Poi, dopo sei mesetti, più o meno, tutte resero Takei nonno, con le sole Maggie ed Isobel da una parte e Quinn con Marie dall'altra, ebbero due gemelli.

Ma la discendenza della famiglia era più che assicurata.

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