AIUTO CI HANNO RAPITE I JONAS!!!!! di ciliegina156 (/viewuser.php?uid=77086)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il fatidico concerto! ***
Capitolo 2: *** Dietro le quinte ***
Capitolo 3: *** Carpe diem! ***
Capitolo 4: *** Un risveglio inaspettato! ***
Capitolo 5: *** il giorno dopo^^ ***
Capitolo 1 *** Il fatidico concerto! ***
Aiuto ci hanno rapite i Jonas!!!!!!!
Erano ormai già due settimane che i Jonas ci avevano
“rapite”, ma non riuscivo a capacitarmene ancora
non potevo credere che fosse vero.
Adesso vi spiego tutto dal principio.
Cominciò tutto da quel fatidico concerto, che si sarebbe
svolto a Milano verso novembre. Silvia ed io eravamo già
pronte da giugno quando,ospite da lei nella sua casa in campagna, ci
lambiccavamo su come vestirci o come comportarci eccetera eccetera
… sapete anche voi no?Sono tutte quelle cose che si fanno
tra amiche del cuore prima di eventi importanti e quello lo era di
sicuro!!
Insomma noi eravamo là già pronte e impazienti
sotto lo sguardo divertito di suo padre che ci accompagnava.
Io vestita con la mia fantastica salopette di jeans fino ai ginocchi,
comprata quando ero in montagna due estati prima, calze nere con
stivali alti e zeppa (sempre più comoda del tacco!
Già, già!!).
Lei con pantaloncini jeans al ginocchio attillati e leggermente bombati
sulle tasche anteriori, le gambe erano coperte da calze nere e pure lei
indossava gli stivali.
Entrambe portavamo una maglietta dei Jonas che ci eravamo fatte
stampare da quei baracchini che si trovano anche al mercato.
Come erano belle^^!
Lei aveva le immagini dei tre fratelli con quella di Nick
più grande e al centro. La mia era uguale solo che la foto
al centro era quella di Joe.
In più a completare l’opera, avevamo
fatto stampare anche delle nostre foto che piccoline troneggiavano
sulla spalla sinistra… da tutt’e due partiva un
fumetto che diceva Wanna fly with me!
Prendemmo il ppostotutte eccitate.
Che fortuna!!!!, eravamo riuscite a guadagnarci, non senza una certa
fatica, quelli migliori ovvero sotto il palco nel centro tendente alla
sinistra.
…
Buio…
Poi vennero le luci!
Accecanti.
Abbaglianti.
Infine arrivarono anche loro…in tutto il proprio splendore,
i Jonas!
Cera un casino bestiale, eravamo più di dieci mila ragazze a
cantare con loro…
…era bellissimo…
“Burnin’ up, burnin’ up for you
baby!”
Mi sciolsi circa un paio di volte quando mi accorsi che Joe
stava guardando dalla mia parte.
“Scema! Ma come può vederti, sarà
accecato dalla luce e poi ci sono tante altre ragazze da guardare, e
sicuramente molto più carine e attraenti di te!”
“Wanna fly with me now! Fly…fly… with
me!” E molte altre canzoni mi fecero quasi venire le lacrime
agli occhi.
Quando ormai il concerto stava per volgere al termine, decisi di fare
una cosa che non avrei mai pensato di fare, sapete di quelle cose che
parlando in inglese avrei dovuto usare l’espressione
I’ll …gesto che cambiò completamente la
vita sia a me che alla mia migliore amica!
Mi sganciai la salopette e iniziai a levarmi la maglietta dei Jonas
sotto lo sguardo sbigottito di Silvia (sapendo bene di avere sotto
un’altra t-shirt)
Poi presi dalla mia fantastica borsa a tracolla nera della Segue, un
pennarellino rimasto lì da chissà quanto tempo,
ci scrissi su il mio numero di telefono e la lanciai sul palco
appallottolata, praticamente tra le mani di Joe che stava finendo di
cantare Video girl.
Sorpreso se la rigirò tra le mani sorridendo.
Non tardò molto a capire da dove fosse venuta, bhe, dove
c’ero io si era creata una certa confusione!
E non smettevo più di ricevere rimproveri dei loro Bodyguard.
Divertito scese dal palco dicendo
-What’s the mater?-
Girandosi mi vide e mi riconobbe dalla foto sul retro della t-shirt.
Diventai rossa.
Ok, l’avevo combinata grossa va bene? Ma almeno mi aveva
degnato di uno sguardo e questa volta sapevo che era indirizzato a me.
-Come on, come on, come with me!-
Gulp! Non ci potevo credere!!!!!!!
Stavo per andare quando, in un attimo di lucidità mi
ricordai che c’era anche Silvia con me.
-No without her!!- Dissi trascinandola letteralmente per un
braccio mentre con l’ altra mano mi aggrappavo a quello di
Joe che mi aiutò a salire su palco.
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Capitolo 2 *** Dietro le quinte ***
RINGRAZIAMENTI:
puffettosa:
ti ringrazio per la disponibilità e per aver recensito per
prima la mia storia^^ molto grata si io molto grata. un saluto e al
prossimo capitolo
Tappina_5_S: a
te va un ringraziamento speciale perchè non solo
hai letto il mio capitolo ma perchè ci sei e
perchè so che su di te posso sempre contare... come in
questo moento... grazie per avermi ascoltata ieri sera quando stavo
dando di matto, sei stata il mio balsamo che insieme alla scrittura
è riuscito a calmarmi. grazie di cuore.
PrInCeSsMaLfOy:
thank's per la recensione^^... magari succedesse anche nella
realtà! grazie anche per il consiglio^^ alla prossima
nes95:
mille grazie per la disponibilità^^...so come si posta una
storia su questo sito è che ieri è stata una
giornata difficile e quando a sera ho pubblicato la storia
non stavo pensando molto a quel che facevo... spero che questa volta
sia più leggibile la cosa.
lilian Malfoy: nu
nu, ma che lamentarsi...le protagoniste se la godono la compagnia dei
Jonas, e sono proprio contente di farsi rapire^^ comunque baci e buona
letturA^^
Simba: felice-felice
di averti come lettrice^^ sono contenta che ti intrighi... ma il bello
deve ancora venire^^
ps. per sapere il nome della preotagonista devi leggere il secondo
capitolo...
AVVISO: aggiornerò
totte le sere poco prima di cena... spero di poterlo fare tutti i
giorni,altrimenti mi scuso in anticipo dei possibili ritardi... detto
questo, BUONA LETTURA!!!!!
WoW,WoW,WoW
Era magnifico sentire l’ adrenalina scorrere dappertutto
impazzita
-What’s tour favourite song?-
- My..my.. well difficoult… well I
suppose…“Fly with me”?-
Guardai Silvia.
Sapevo di aver parlato per entrambe perchè tutt’e
due l’ adoravamo. Fu una cosa strana.
Io che ero sempre stata timida e riservata, sul paco mi stavo aprendo
completamente cantando e ballando come se fossi stata io la star,
mentre Silvia di solito più socievole e loquace rimase zitta
vicino a me.
Naturalmente aveva occhi solo per Nick. Anch’io lo guardai e
proprio in quel momento incrociai il suo sguardo cogliendo
così l’ occasione.
Lo supplicai silenziosamente di avvicinarsi a lei e di coinvolgerla in
qualche modo, come aveva appena fatto Joe con me.
Sembrò capirmi al volo; infatti le venne vicino. Un altro
musicista prese il suo posto al piano.
Lui la prese per mano e la condusse con se nella parte di palco meno
affollata e la fece ballare…e secondo me anche volare.
Bellini, sembravano davvero “Peter Pan and Wendy”!!
Terminata la canzone ci furono i saluti alle fan e, quando facemmo per
scendere dal palco i tre fratelli ci trattennero.
Mentre le altre fan schiattavano di invidia,fummo condotte nei loro
camerini. Dietro le quinte era tutta un’ altra faccenda.
Le grida delle ragazze erano meno intense e finalmente mi
passò quel benedetto ronzio che avevo in testa da quando il
concerto era cominciato.
Mi concessi di dare un’occhiata in giro.
La stanza non era molto grande ma ben arredata. Alle pareti erano
appoggiate tutte le numerosissime chitarre di Kevin e Nick.
Sull’unica parete libera era appesa una foto di famiglia di
quando i tre erano ancora piccoli. Sotto di essa c’era un
tavolo di legno laccato con sopra pile di vestiti di ricambio e,sparsi
per terra, quelli che si erano tolti durante le pause tra le varie
performance sempre troppo brevi per potersi permettere di ripiegarli
per bene.
Al centro troneggiavano invece dei divanetti chiari su cui i Jonas si
stravaccarono stremati ma entusiasti.
Ad un certo punto Joe,che era il più sudato di tutti, decise
bene di togliersi la maglietta nera con la scritto in caratteri
fiammeggianti burnin’up rimanendo a torso nudo.
Cazzo!
Scusate il termine ma è la parola giusta per esprimere il
mio stupore.
BOIA CHE FISICO!!
Deglutii… “Ora muoio!”
La visione durò però purtroppo(e sottolineo
purtroppo) solo pochi minuti.
Infatti prese quasi subito la mia maglietta che non aveva mollato un
attimo e se la mise.
Bhè, dovevo dire che gli andava un po’ stretta,
insomma, si vedeva che non era la sua misura.
“Meglio così” mi ritrovai a pensare
mentre ammiravo i pettorali messi in risalto dalla T-shirt attillata.
-What’s your name…ehm… come ti chiami-
chiese a un certo punto Nick rivolto a Silvia.
Noi ci guardammo
- Anche l’italiano sanno!- Dicemmo all’ unisono
sotto i loro sguardi divertiti.
- Sì, ci piace come lingua e poi abbiamo passato quasi tutte
le estati della nostra infanzia giù in Sicilia dalla nostra
prozia italiana che ci ospitava nelle vacanze- Disse Kevin che fino a
quel momento si era limitato solo a sorridere.
Quasi non si sentiva che era americano.
-Come ti chiami?- Chiese nuovamente Nick interessato a Silvia
impaziente di ricevere una rispista.
-…-
Dovetti darle una gomitata nelle costole per farla parlare.
- ehm…Silvia, mi chiamo Silvia!- disse tutta di un fiato.
-Silvia- ripetè allora lui
–bel nome… it sounds good!-
- And you?- si intromise Joe
-Aurora-
-Oh, and what does… cosa vuole dire?- Continuò
incespicando un po’ più dei fratelli.
- è il contrario di tramonto… tho opposite of
“sunset”-
- Wow!- esclamò colpito.
Non me la aspettavo qella reazione, di solito mi sentivo dire che avevo
un bel nome, ma niente di più…dovetti aver fatto
anch’io una faccia sorpresa perché
all’improvviso si misero tutti a ridere e io li seguii a
ruota.
Fu così che conoscemmo i Jonas brothers!
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Capitolo 3 *** Carpe diem! ***
SCUSATE PER IL RITARDO... SPERO DI FARMI PERDONARE CON QUESTO
CAPITOLO... BUONA LETTURA E GRAZIE PER I COMMENTI, MI FANNO TANTO
PIACERE^^... DIVERTITEVI!
Alla facciaccia delle altre fan ch sbraitavano fuori dai camerini
scannandosi a vicenda,noi continuammo a parlare sedute accano a loro.
-Dove…v-vieni?? Chiese Joe visibilmente in
difficoltà con la lingua
-I come from Florence-
-ah… ehm… in italiano dici… Firenze?-
-Sì, esatto!- dissi subito io.
- Scusa…io ho… mio è cattivo
italiano… io ho dimentica un poco. Sorry-
Aggiunse lui avvilito.
-No, dài non ti preoccupare…con un po’
di esercizio poi andrai alla grande!-
-… no così veloce…-
Ok, non aveva capito. “Uffa Aurora,cerca di parlare
più piano sennò lo metti in
difficoltà!”
-Mi puoi aiutare con tua lingua?... aiutami a parlare
meglio… please!-
“gulp,o questa?... ma come cavolo come faccio a seguirlo se
abitiamo a kilomerti e kilometri di distanza…”
- O-ok… no problem..- ^^” sapete
com’è… io sono mooolto generosa!
DRIIIIIINN DRIIIIIN!!!
-Oddio il cellulare…pronto?...sì… ah
ciao..,silvia non risponde? Aha.. forse non l’ha
sentito…sì… noi?? Noi siamo nel
camerino con i Jonas…a-arriviamo- Conclusi con voce rotta
GU! Ma come si faceva ad andare via da un posto così!!!con
loro poi!
-Silvia era tuo padre- dissi secca –Dice che ci dobbiamo far
vedere chè sennò ci spezza le gambine!_
-Ma io lo uccido a mio babbo!-
-Dovete giià andare via?- disse il buon vecchi Kev
–Che peccato, ci eravate rimaste simpatiche e ci sarebbe
piaciuto che restasse un po’ più con noi, vero
guys?-
-yes…- disse triste Nick. A differenza di quello dei
fratelli, lo sguardò di Joe s’illumino
improvvisamente… “chissà cosa
starà macchinando” pensai. Non potendo sapere che
presto ne saremmo venute a conoscenza.
-Vi accompagniamo- disse Kevin. Mi stava simpatico il ragazzo.
Uscimmo tutti e cinque dal camerino passando dalla porta sul retro che
fortunatamente era quasi deserta. Dico “quasi”
perché ad aspettarci c’erano mia mamma alla quale
avevo sempre parlato bene dei Jonas e che alla fine ho fatto apprezzare
pure a lei,i genitori dei tre ragazzi e il padre di Silvia che
attendeva spazientito tenendo per le spalle Elena, la sorellina della
mia amica. Appena l’Elenina vide i tre fratelli comparire
dalla porta di servizio non capì più nulla e si
tuffò a pesce assalendo di sorpresa il povero Nick.
- Hey, come siamo affettuose! Quanti anni hai?-
- Ho nove anni- disse continuando a soffocarlo.
-La stessa età di Frankie!-
Silvia, che era troppo imbarazzata per la figura che la sorella le
aveva fatto fare, si nascose dietro le spalle di Kevin.
-Co-cosa stai facendo?- Chiese quello divertito.
-Shhhh… mi sto mimetizzando con la tua maglia!-
-E perché mai?-
-Bè si da il caso che quella bimbetta che si è
appena buttata a balena sul povero Nick sia mia sorella… che
figura!!! Devi sapere che è una vostra fan pure lei e il suo
preferito è proprio lui… adesso se lo scopre non
mi rivolgerà mai più la parola…- disse
sconsolata.
-ah ah ah, ma che dici!-
-no, ti giuro!-
-ah ah..- Quello continuò imperterrito a ridere.
-allora non crederci!-
-Tranquilla tranquilla…guarda e impara! BELLINA LA SORELLINA
DI SILVIA, COM’ è DOLCE!- disse Kevin a voce alta
cosicchè tutti lo potessero sentire
“NO!!! Questo proprio non me lo doveva fare!”
Pensò lei
-ah, è tua sorella? Molto socievole la bambina.-
“Kevin ti uccido!”
-Tu hai… fratello o sorella?- mi chiese in quel momento Joe
distogliendomi dai miei pensieri
-Si, certo io ho un fratellino… ha dieci anni e…-
-A proposito di fratelli e sorelle…dove si trova quella
canaglia di littel Frank- disse Nick che si era finalmente liberato
dalla stretta della bambina.
Subito sentimmo la porta da cui eravamo usciti noi sbattere e proprio
in quel momento irruppe Frankie,il piccolo di casa Jonas.
- Hi guys, here I am!!!- Si bloccò subito incantato dalla
vista dell’Elenina…che tenero!
–Wow..- disse solo e le andò subito
vicino per poterla conoscere meglio. Si stettero subito simpatici e si
misero a giocare insieme da una parte,
-Frankie santo subito! È riuscito a tenere a bada
l’Elena!- sussurrò Silvia sollevata.
Durante tutto questo trambusto,intanto, mia mamma e il babbo della
Silvia parlavano con i signori Jonas. Mi parve addirittura che si
scambiassero i numeri di telefono, ma non ne ero sicura.
-Ei Silvi, non sarebbe bello se ci portassero con loro??
Così potremmo passare insieme più
tempo… magari seguirli nelle
tournè…che so, potrebbero faci stare sul palco a
cantare e ballare come dianzi…-
-già… magari!!!... sarebbe una cosa per niente
male…intanto carpe diem! Approfittiamo ora per chiacchierare
ancora un po’ con loro…-
- Avete detto qualcosa ragazze?-
-No no Kevin, non ti preoccupare…-
- Forza andiamo!- La voce del padre di Silvia interruppe i nostri
pensieri. Lo guardammo con lo sguardo da cane bastonato
-Non fate quelle facce e venite via, su andiamo!-
“NOOOO NON POTEVA FINIRE COSì!!!!”
-No… già via?? Io volevo che resta…-
piagnucolò Joe
-Bè… se ci rapiste…
allora…- scherzai io incamminandomi con la mia amica verso
la macchina.
-Puoi contare!!- Disse scherzammo fino ad un certo punto salutandomi.
I fratelli tornarono nel camerino.
-Adoro far salire le fan sul palco…alcune sono
così carine e simpatiche…-
-come la biondina?- Lo prese in giro Nick
-Tu sta zitto che non hai smesso un attimo di guardare la
bruna…e comunque la biondina ha un nome!!-
-oh si, opposto di tramonto??-
-Ah… chiudi il becco!-
-Calma calma ragazzi! Ok abbiamo conosciuto delle ragazze simpatiche e
che fate? Vi azzuffate come bambini!-
-Ha cominciato lui!- Disse Joe. Il maggiore alzò gli occhi
al cielo “perché doveva essere sempre
così difficile tenerli a bada?”
-sentite, non vi andrebbe di rivederle??..-
-assolutamente sì!!- Dissero in coro gli altri due
-Ragazzi, io ho un’ idea!- aggiunse subito dopo Joe.
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Capitolo 4 *** Un risveglio inaspettato! ***
Altro capitolo...^^ ci stiamo avvicinando al momento cloue!
RINGRAZIO DI CUORE
TAPPINA_5_S senza di lei non sarei la stessa... ed è proprio
grazie a lei che ho cominciato a scrivere. GRAZIE 1000!!!
UN ABBRACCIO A TUTTI COLORO CHE MI RECENSISCONO E SEGUONO QUESTA
FANFIC.
6.15 di mattina. Venerdì.
TOC TOC TOC.
-MmMm…-
Aprii un occhio. Poco dopo feci altrettanto con l’ altro.
Qualcuno aveva bussato alla balaustra di legno del mio letto a
castello…
Che fatica scendere di lì tutte le sacrosante mattine!
Già era complicato farlo durante le vacanze, figuriamoci
durante i mesi di scuola!
Almeno mio fratello doveva solo sforzarsi di appoggiare i piedi in
terra, mica era tanto difficile!
Controvoglia cercai tentoni la mano del mio scocciatore che come tutte
le mattine stringevo da lassù come per dire:
“ok,ci sono adesso mi alzo.”
Quella volta non la trovai subito.
“Mamma quanto dormo stamattina!”
Credendo che fossero i miei riflessi a fare cilecca perché
in vacanza alle Bahamas.
Ad un certo punto la mia mano venne stretta da una maschile che avvolse
decisa la mia mezza assonnata.
“ok,stamattina rompe mio padre.”
Mi alzai faticosamente a sedere rimanendoci per circa un minuto giusto
per prendere coscienza.
Nonostante i miei inutili sforzi di prendere contatti con la
realtà, scesi le scalette come uno zombie.
Con gli occhi ancora chiusi iniziai a tastare qua e là in
cerca dei vestiti che mi ero preparata la sera prima.
Una mano alla mia sinistra me li porse.
-Grazie- Biascicai di rimando a tanta premura…
- OH MAMMA SANTA JOE!!! COSA-CAVOLO-CI-FAI-QUI?!-
Dissi questa volta con gli occhi sbarrati.
- Buongiorno! bhè…voleva dire… il
concerto di Firenze è oggi pomeriggio alle tre orologio al
“Sashall” vorrei che tu sei là.- Disse
lui ridacchiando della mia reazione. Così come mi era
apparso quando mi ero girata a prendere i vestiti, se ne
andò lasciandomi sbigottita con mille domande che mi
frullavano in testa ai miei preparativi scolastici.
7.00 della stessa mattina dello stesso
venerdì.
CreeEEeekk!
L’ultimo scalino scricchiolò come aveva sempre
fatto,solo che lui non lo sapeva e mandò così
mille imprecazioni sottovoce affinché lei non si svegliasse.
Non se lo poteva permettere… non adesso.
Assicuratosi che non fosse successo,le si avvicinò piano.
“Com’è carina quando
dorme”pensò,mentre incerto,quasi controvoglia la
scuoteva delicatamente per svegliarla.
Nessun risultato.
Provò una seconda volta.
Ricevette di rimando solo mugolii infastiditi.
Indispettito iniziò più deciso a smuoverla dal
suo stato di sonno
- Eddài, dormigliona, alzati che è già
tardi!-
-MmMmMmM…-
- Uffa Silvia ma quanto ronfi?-
- MmMmMm. Nick stà zitto…lasciami dormire
torna… sul… RONFF..-
- Dov’è che dovrei tornare secondo te?-
Chiese divertito dalle parole della ragazza.
- MmMmMmMmm…Sì…Ufffa… vai,
chetati e torna sul palco!-
-Subito se mi spieghi dove può trovarsi un palco a casa tua.-
- Ma come…Mmmm…non lo vedi? È proprio
là…aspetta un attimo a cas… Oh mmio
Dio!- Disse finalmente sbarrando gli occhi.
-Ah finalmente! Non pensavo che fosse così difficile cercare
di svegliarti!-
Lei lo guardò scettica. No, non poteva essere realmente da
lei,là seduto sul bordo del suo letto.
- Yaaawwwnnnn…Naaa, tu non puoi essere qui
veramente…Yaawn…mmm…sto ancora
dormendo...-
Disse e si girò così dall’altra parte
coprendosi la testa col piumino.
- E smettila di perseguitarmi!-
Aggiunse da sotto le coperte.
-Allora vuoi che me ne vada…- Fece Nick a quel punto con
voce tenera da cucciolo bastonato.
- MmMmMmm… no… sei sempre il benvenuto nei miei
sogni, ma…continua a suonare piuttosto…-
- Allora menomale- Disse lui cercando di toglierle la coperta dalla
testa.
- No, Mamma no!...MmmMmm…Non adesso…
stò facendo un sogno bellissimo…ti prego altri
cinque minuti! Fammi illudere almeno per un altro
po’…-
- Adesso te lo faccio vedere io il sogno!- E così
saltò sul letto di Silvia cercando la sua faccia tra le
coltri.
Lottarono per qualche minuto ma alla fine lei più
addormentata che mai si arrese e aprì finalmente gli occhi
assonnati
-Aiuto,sto proprio dormendo… tu non sei reale!-
-Ah no eh?- E così dicendo le diede uno sbuffetto scherzoso
ma deciso sulla guancia.
-OH SANTI NOI!!!!!!!- esclamò lei a quel punto completamente
sveglia cadendo quasi fuori dal letto.
-Non mi guardare sono terribile- Disse cercando di nascondere la mega
maglietta con il simbolo “mind the gap” che le
faceva da pigiama e che la copriva solo fino a metà coscia.
- Cosa diavolo ci fai qui, a quest’ora poi??!!- Aggiunse
dando un’occhiata all’orologio.
- Semplice, ti sono venuto a svegliare, tutto qui.-
- Ma… ma … come hai fatto a sapere dove abito,
cavoli non sto neanche a Firenze…-
- Ho i miei informatori…- Scherzò lui cercando di
fare il misterioso. In realtà gli veniva da ridere a
crepapelle. “Menomale che Joe ha il numero
dell’intraprendente biondina” pensò
divertito.
- Bhà… bene adesso mi hai svegliata,contento?-
- Sì, posso ritenermi abbastanza soddisfatto del mio
lavoro…ma che fai ancora lì impalata, non ti
vesti?-
- Di certo non con te nella mia stanza.-
- Bhè hai ragione, adesso vado- Disse scendendo le scalette
di legno a chiocciola.
- Ci sarai vero?- aggiunse fermandosi a metà.
- Dove dovrei essere?-
- Ma come, non te l’ha detto la tua amica?... oggi diamo un
concerto a Firenze alle tre…avremmo piacere che ci foste
anche voi.-
- Ma dove lo tenete questo concerto?-
- Vestiti che è tardi! Avevi da spicciarti prima, adesso
devo scappare, c’è da fare le prove e allestire
tutto… ma perché non chiami la biondina e non
glielo chiedi?- -A presto Silvia.-
-Ma…- “ io bhò”.
Si vestì in fretta e furia, possibile che la sua amica non
le avesse fatto sapere niente!!
“Auro, mi hai delusa.” Poi prese il cellulare e in
fretta e furia compose il numero della traditrice.
-…Pronto-
- C’è UN CONCERTO DEI JONAS A FIRENZE E TU NON ME
LO DICI!!!!!!-
-Calmati- Disse Aurora allontanando il telefono dall’orecchio
per evitare che il suo povero timpano venisse completamente distrutto.
-NO NON MI CALMO, TU LO SAI E NON MI DICI NULLA!!! MA COME HAI POTUTO!!-
-Wait, dammi un secondo per riprendermi… me l’ha
detto Joe al telefono circa quattro giorni fa, ma non mi aveva detto
né quando né dove si sarebbe tenuto…
poi non si è fatto più vivo e ho pensato che
fosse uno scherzo… fino a che non è venuto a
svegliarmi!-
-Bhe allora non è l’unico Jonas che stamani ha
fatto una levataccia per venire a rompere le scatole a quelli che
dormono!-
-…?-
- Ma sì,da me è venuto Nick e per poco
non mi prendo un accidente!!!!-
- Davvero???Ah!! Ecco perché Joe mi ha fatto così
tante domande su di te!-
- E TU GLIELO HAI DETTO!-
- E che dovevo fare sennò, era così
insistente…senti, è arrivato il mio autobus ti
devo lasciare. Ci vediamo allora alle 3.00 al sashall ok? Ti voglio
tanto bene.-
- Aspetta hai detto alle 3.00 dove??
-AL SASHALL!!! Adesso riattacco perché
c’è veramente troppa gente qui sopra e non ho dove
reggermi. Baci –
“ Ceto che certe volte la mia amica…
mhà lasciamo perdere…” Pensò
mentre s’ incamminava verso la fermata del suo bus.
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Capitolo 5 *** il giorno dopo^^ ***
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Ringrazio tutti coloro che hanno recensito i miei capitoli e che hanno
avuto la pazienza di aspettare questo nuovo^^ mi scuso se non l'ho
potuto postare prima,ma ho avuto un periodino che non auguro a nessuno.
ok, basta buona lettura^^
Il giorno seguente ero come al solito alla mia disordinatissima
scrivania a fare i compiti. Stavo cercando in tutti i modi di
concentrarmi su quella benedetta versione di latino ma non
c’era verso.
“certo che Cecio, potevi anche scegliere un posto migliore
dove dormire!!!” pensai guardando il mio gatto rosso che
ronficchiava beato in un angolino tra fogli foglietti,quaderni e
l’immancabile dizionario Castiglioni-Mariotti che troneggiava
dominando la scena.
“Uff… che pizza!!! Dopotutto ho scelto di fare il
linguistico,mica il classico!... ma poi come si fa a pensare al latino
dopo quello che è successo ieri…mah’
sfido io!”
…MmMmMm…
Certo che Joe… tanta roba!! Com’era fico con la
mia maglietta attillata…
Che pettorali…
OK, qui pianeta Terra…AURORA è CHIAMATA A
RAPPORTO! Quando la finirai di perdere tempo così??Non
è da te, forza!
“Sì,sì adesso vado… allora
existimavixisti…no, ma che dico?
Existimavisti…existima… existimo… uffa
che barba ma perché su questo dizionario non
c’è mai niente?”
“Scema, stai guardando la pagina sbagliata!”
“oddio,neanche una parola so cercare… oggi ho
proprio il cervello in pappa!”
- Basta, mi arrendo!- Dissi gettando la penna sul foglio più
scarabocchiato che altro. Mi spinsi allora all’indietro con
la sedia massaggiandomi le tempie.
“Di tutto pur di ravvivare quella che adesso definirei
assoluta mancanza di concentrazione.”
Proprio in quel momento mi squillò il cellulare.
-Pronto?- “ Chi poteva essere in quel momento?”
-Hi! Oh,ehm… ciao come stai?-
“NON-CI-POSSO-CREDERE-è-JOE!!!”
-Ciao!! Non c’è male, grazie-
- well…I’d like to say…ooops.. ti
voleva dire… cosa fai di belo?-
- Di bello nulla…una versione di latino da cui non ne ricavo
le gambe-
- Non concenrta?-
- Assolutamente no… bhè, dopo ieri
sera…non capisco più nulla… ma
aspetta, mi volevi dire qualcosa?-
- Well… yes. Ti voleva avvisare…
io…no, noi… facciamo il concerto qua a
Firenze… io… no,no stupid
Joe…we’d like… vogliamo anche tu e tua
amica-
-…Davvero?-
“O-MIO-DIO!!!!”
- well… abbiamo due biglietti…due…
solo voi…-
- Sono senza parole,quando…-
-Hey hey no! Another one, another one for the preatty little
girl…Elena!!-
Ero appena stata interrotta dalla voce di sotto fondo di Frankie che
stava facendo di tutto per farsi ascoltare dal fratello. Il piccolo
Jonas voleva a tutti i costi che al concerto fosse presente anche
l’Elenina.
Però, non c’è che dire, la piccola
aveva fatto colpo!
-Ok,ok frankie, but now go to play!-
- Don’t forget it!!!- Disse ancora prima di andarsene.
- Sorry…fratelino invadente…-
-Allora,quando è il concerto???-
“non ne posso più,devo saperlo a tutti i
costi!”
- Surprise…- Disse Joe con aria misteriosa.
-Ma come faccio a…-
- bye!-
-No aspetta,MACCHè BYE!! Esigo una risposta decente!!-
Troppo tardi.
Aveva già riattaccato.
-ZOT!- “Prima m’illude e poi non mi fa sapere
nulla… io bhò!”
Passarono quattro noiosissimi giorni.
Maledizione sembrava non finire più l’attesa di
ulteriori notizie.
Dopo quel lunedì pomeriggio quando ero alle prese con latino
Joe non si era più fatto vivo.
Né una chiamata, né un messaggio, nulla!
Avevo anche provato a richiamare il liscio,ma non mi rispondeva mai.
“Che pizza! Che scherzo di cattivo gusto!” Pensai
un Giovedì sera.
Poi mi addormentai sognando il concerto e i miei beniamini.
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