Double Proposal

di holdonistillwantyou_0
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Double Proposal

Capitolo 1
 
 

"Kurt, andrà tutto bene," disse Blaine rassicurante.
 
Kurt lanciò a Blaine uno sguardo di traverso prima di riprendere ad agitarsi.
 
"Perché abbiamo aspettato così tanto per dirlo ai tuoi genitori?" Disse Kurt alzando le mani. "Sarebbero dovute essere le prime persone a cui dirlo!"
 
"Non ricordi cosa ti ho detto di loro? Se gli avessimo detto subito del nostro fidanzamento, avrebbero cercato di annullarlo" rispose Blaine.
 
Kurt sospirò e girò la testa per guardare fuori dal finestrino del passeggero. Tutto stava andando alla grande per loro fino a quando Blaine non aveva sollevato il fatto che dovevano ancora informare i suoi genitori del loro fidanzamento.
Kurt iniziò ad avere le vertigini e decise di abbassare il finestrino per cercare di immettere un po' di ossigeno nei suoi polmoni.
 
"Non provare a scappare saltando dal finestrino, feriresti per sempre il tuo bel viso” lo avvertì Blaine.
 
“Fuggire dalla finestrino era l'ultima delle cose che avevo in mente," rispose Kurt.
"E non farei mai nulla per sfregiare in modo permanente il mio bel viso, perché so quanto ti piace guardarlo. Come a me piace guardare il tuo."
 
"Sì, la mia faccia ha un fascino accattivante" disse Blaine con una risatina.
Blaine vide lo sguardo nervoso che descriveva ancora il viso di Kurt e intrecciò le sue dita in quelle del suo fidanzato per rassicurarlo.
 
Kurt guardò Blaine e sorrise. Amava quando Blaine gli teneva la mano. Quando Kurt guardò di nuovo fuori dal finestrino, ricordò come si erano fidanzati.
 
 
 
 
Blaine guardo l'orologio e iniziò a camminare su e giù alla base delle scale dove aveva posato gli occhi per la prima volta sul suo bellissimo ragazzo.
 
“Dov’è Kurt? Non è mai in ritardo” disse Blaine ad alta voce alla stanza vuota.
 
Kurt avrebbe dovuto incontrare Blaine lì 10 minuti prima, e non aveva neanche chiamato per dire che sarebbe arrivato in ritardo. Blaine aveva pianificato quel momento speciale per settimane e l’unica volta che Kurt aveva deciso di essere in ritardo era l’unica in cui sarebbe dovuto essere puntuale. Blaine frugò nella tasca e ne tirò fuori la piccola scatola che la riempiva. Aprì la parte superiore ed esaminò l’anello all’interno. Era speciale, come Kurt, e anche unico.
 
Non c’è nessun altro anello al mondo come questo, proprio come non c’è nessun’altro al mondo come il mio Kurt. Pensò Blaine mentre riponeva la scatolina in tasca.
 
“Ehi, Blaine, il tuo amico arriva presto perché devo chiudere,” chiese il Preside della Dalton Academy. “Beh, di solito non è in ritardo quindi immagino che non verrà.” rispose Blaine solennemente.
 
“Mi dispiace. So che questo doveva essere speciale. Ma se vuoi, potrei farlo di nuovo per te un’altra notte.” si offrì il Preside.
 
“No, volevo davvero che fosse questa sera perché è l’anniversario di quando ci siamo incontrati per la prima volta, proprio qui su queste scale. Ma grazie per l’offerta.” Rispose Blaine.
 
Blaine se ne andò a testa bassa. Si stava dirigendo verso le porte d'ingresso quando queste si aprirono.
 
"Blaine, tesoro, mi dispiace tanto per il ritardo ma Rachel non mi lasciava andare", disse Kurt mentre irrompeva attraverso le porte della Dalton.
 
"Non fa niente. Non ha più importanza. Andiamo a casa", mormorò Blaine.
 
"Ma Blaine, quando mi hai detto di incontrarci qui, sembrava che fosse qualcosa di super speciale", disse Kurt accogliendo lo sguardo triste di Blaine. "Cosa c'è che non va?"
 
"Niente, andiamo e basta", rispose Blaine.
 
Blaine gli passò davanti lasciandolo confuso. Kurt seguì il moro fino alla sua macchina mentre cercava di capire perché fosse così triste.
 
"Sei arrabbiato con me?" Chiese Kurt.
 
Blaine lo guardò e poté vedere il dolore nei suoi occhi.
 
"No, piccolo, non potrei mai essere arrabbiato con te. Sei perfetto e ti amo", rispose Blaine baciandolo sulla guancia.
 
Blaine salì in macchina prima che Kurt potesse dire qualcosa. Kurt si avvicinò al lato del passeggero e salì anche lui. Il viaggio di ritorno a casa fu tranquillo. Blaine non cantava nemmeno quando le sue canzoni preferite passavano alla radio. Kurt non poteva fare a meno di sentirsi come se avesse fatto qualcosa di sbagliato. Studiò il suo ragazzo cercando di leggergli la mente. Blaine portò la macchina nel loro vialetto e spense il motore.
 
Si girò verso Kurt e guardò sorpreso la sua espressione.
 
"Stai cercando di fondere il mio cervello con i tuoi poteri della mente?" Chiese Blaine scherzando.
 
"No, sto cercando di leggerti la mente con i miei poteri di lettura del pensiero. Ma sono inutili contro il tuo affascinante aspetto", rispose Kurt con un sorriso.
 
Blaine rise e si chinò per baciare Kurt. Il più grande poteva dire che Blaine aveva il cuore spezzato a causa del suo ritardo. Desiderava solo sapere perché. Blaine si tirò indietro, sorrise e scese dalla macchina. Kurt rimase al suo posto ancora per qualche secondo cercando di decifrare cosa avesse potuto infastidire Blaine.
 
"Se continui a fare facce come quella, ti verranno le rughe sul tuo splendido viso idratato", disse Blaine facendo tornare Kurt alla realtà.
 
"Hai ragione. E amo la tua descrizione del mio viso quasi quanto amo te", rispose Kurt afferrando la mano di Blaine.
 
Camminarono mano nella mano verso la porta d'ingresso. Blaine aprì la porta e fece entrare Kurt per primo.
 
"Grazie, bel giovane", disse Kurt.
 
"Se io sono giovane, questo fa di te vecchio. Dopotutto sei più grande di me", rispose Blaine con una smorfia.
 
"Beh, questa è l'ultima volta che do la mancia all'apriporta con un complimento", rispose Kurt con una punta di arroganza.
 
Entrambi risero della loro stupidità.
 
"Per la cronaca, penso che tu abbia un vantaggio sleale", dichiarò Blaine.
 
"Di che diavolo stai parlando?" Chiese Kurt confuso.
 
"Beh, tu hai un anno in più di me, il che significa che hai avuto un ingiusto vantaggio di tempo per perfezionare il tuo bell'aspetto. Devo lavorare sodo per stare al tuo passo", rispose Blaine.
 
"Blaine Anderson, questa è la cosa più stupida che ti abbia mai sentito dire", rispose Kurt ridendo.
 
"Sono abbastanza sicuro di aver detto di peggio, ma sono d'accordo", disse Blaine ridendo insieme a Kurt.
 
Andarono nel loro soggiorno e si sedettero uno accanto all'altro sul divano.
 
"Blaine, penso sia ora di ridecorare la casa", disse Kurt.
 
"Ma Kurt, abbiamo appena dipinto le pareti e comprato un nuovo divano", rispose Blaine.
 
"Sì, ma mi sono stancato di questo colore e del divano", disse Kurt fingendo stanchezza.
 
Blaine guardò Kurt e rise.
 
"Kurt Hummel, non smetti mai di stupirmi", disse Blaine con un sorriso affettuoso.
 
Si coccolarono sul divano mentre guardavano uno speciale sulla vita di Elizabeth Taylor. Quando lo speciale finì, Blaine si alzò dal divano.
 
"Kurt", disse Blaine, "Cosa vorresti per cena?"
 
"Mi fai scegliere? Beh, questo non succede mai", disse Kurt scherzando.
 
"Beh, possiamo fare quello che vuoi, o possiamo passare attraverso la nostra routine quotidiana dove tu dai un suggerimento e finiamo per mangiare il contrario", rispose Blaine ridacchiando.
 
Kurt mosse la testa da un lato all'altro cercando di sforzarsi per trovare idee per la cena. Blaine lo fissava amorevolmente in attesa di una risposta. Kurt smise di muovere la testa e continuò a fissare gli occhi di Blaine.
 
"Sai cosa vuoi?" Chiese Blaine.
 
"Sì", rispose Kurt quasi senza fiato.
 
"Cosa vuoi?" Chiese Blaine.
 
Invece di rispondere a parole, Kurt si alzò dal divano e avvolse le braccia intorno alle spalle di Blaine. Si chinò e baciò Blaine come se non ci fosse un domani. La fine del mondo sarebbe potuta arrivare ma tutto ciò a cui Kurt poteva pensare e sentire erano le labbra di Blaine sulle sue. Blaine annodò le dita nei capelli di Kurt. Nessuno dei due voleva che quel bacio finisse. Blaine posò Kurt sul divano delicatamente e si appoggiò al corpo di Kurt. Il loro bacio si approfondì e diventò più intenso; finché Blaine si spostò dalle labbra di Kurt alla sua guancia e lungo il suo collo fino alla clavicola. Il castano ansimava per l'aria mentre tutto il suo corpo formicolava. Amava Blaine così tanto e ancora si pizzicava perché non poteva credere che fosse davvero suo. Blaine si tirò su e guardò il suo ragazzo.
 
"Sai che giorno è oggi?" Chiese Blaine.
 
"Sabato", rispose Kurt.
 
"No, intendo il significato di questo giorno", disse Blaine.
 
Kurt ci pensò un minuto prima di capire a cosa si riferisse.
 
"Oh, quasi dimenticavo! Oggi è il quinto anniversario da quando ci siamo conosciuti", rispose Kurt. "Oh, hai organizzato qualcosa di speciale e io l'ho rovinato? È per questo che volevi incontrarmi alla Dalton?".
 
"No, non avevo programmato niente di speciale", rispose Blaine baciando le linee di preoccupazione sulla fronte di Kurt. "Tu non rovini mai niente. Mi stavo solo chiedendo se ti ricordavi".
 
"Certo che mi ricordo. Come potrei dimenticare uno dei giorni più belli della mia vita?" Rispose Kurt.
 
Sorrisero entrambi e si baciarono ancora una volta prima che Blaine si staccasse da Kurt.
 
"Ok, ora è il momento di essere seri", disse Blaine. "Cosa vuoi mangiare?"
 
 
 
 
 
"Kurt, siamo qui," disse Blaine interrompendo Kurt dal suo sogno ad occhi aperti.
 
"Non possiamo semplicemente andare a casa e mandargli un'e-mail?" Kurt supplicò un'ultima volta.
 
Blaine sgranò gli occhi e scese dalla macchina. Si avvicinò al lato del passeggero e aprì la porta perché Kurt potesse uscire.
 
"Che gentiluomo", disse Kurt.
 
Blaine sorrise, chiuse la portiera e prese la mano di Kurt.
Mentre camminavano verso la casa dei genitori di Blaine, Kurt divenne ancora più nervoso. Il riccio strinse la mano di Kurt per tenerlo attaccato alla realtà.
 
"Sei pronto?" Chiese quando arrivarono alla porta.
 
"No, ma entreremo qualunque cosa io dica", rispose Kurt con una risata nervosa.
 
Blaine tirò fuori la sua chiave dalla tasca e la mise nella serratura. Diede a Kurt un'ultima occhiata prima di girare la chiave e aprire la porta.
 

 
Mentre Kurt metteva apposto la biancheria, notò che c'era una scatolina nel cassetto dei calzini di Blaine. Con la curiosità che saliva, Kurt la recuperò dal cassetto e aprì il coperchio.
 
"Oh mio Dio", fu tutto quello che Kurt poté dire quando vide lo stravagante anello sistemato ordinatamente nella scatola.
 
Le ginocchia di Kurt divennero deboli e si sedette sul letto. Tutto quello che poteva fare era fissare l'anello e piangere.
 
"Ho rovinato qualcosa di speciale ieri", disse Kurt tra i singhiozzi.
 
Dopo qualche minuto, Kurt rimise la scatola nel cassetto dei calzini di Blaine. Corse fuori dalla loro camera da letto e prese il telefono.
 
"Rachel, mi ha comprato un anello! E non un anello qualsiasi, un anello di fidanzamento!" disse tra le lacrime alla sua migliore amica.
 
"Oh, Kurt, sono così felice per te! Io e Finn verremo subito a congratularci con te", rispose Rachel.
 
"No, non mi ha ancora chiesto di sposarlo. Ma sono abbastanza sicuro che è quello che stava per fare ieri alla Dalton", disse Kurt mentre nuove lacrime scendevano sul viso.
 
"Oh no, è tutta colpa mia. Se non ti avessi fatto tardare, ora sareste fidanzati", si lamentò Rachel. "Mi dispiace tanto".
 
"Non è colpa tua, Rachel. Ma puoi venire da me, per favore? Ho bisogno del tuo aiuto per una cosa", chiese Kurt mentre un'idea cominciava a formarsi.
 
"Certo, Kurt. Sarò lì tra meno di un'ora", rispose la ragazza.
 
Kurt riattaccò il telefono e cominciò a pianificare come avrebbe fatto la proposta a Blaine.





N/T: Ciauu, non riesco a mancare troppo a lungo state pensando eh! Queste sarà breve, 4 capitoli. Spero vi piaccia è molto cute!! Baci...

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2


 
"Kurt non posso credere di essere la ragione per cui non sei ancora fidanzato!" urlò Rachel si prendendosi mentalmente a calci.
 
"Rach, come potevi sapere cosa stava progettando? Ma sono d'accordo con te", rispose Kurt con un sorrisetto.
 
Rachel lanciò a Kurt uno sguardo mortale prima di bere un altro sorso di tè. Guardò quello che Kurt stava disegnando.
 
"Cos'è quello?" chiese, indicando il foglio.
 
"Beh, quello dovrebbe essere un balcone che guarda un giardino. E quelli sono i raggi della luna e quello è..." Cominciò Kurt.
 
"Whoa, aspetta. Ci sono alcune cose sbagliate in questa idea. Primo, stai rubando da Romeo e Giulietta. Secondo, come ti aspetti di convincere Blaine ad andare su un balcone senza che lui sospetti che c'è qualcosa sotto? Chiese Rachel.
 
Kurt inclinò la testa verso Rachel. Non ci aveva pensato. Guardò di nuovo il suo foglio e sospirò.
 
"Blaine è un pianificatore migliore di me. Ecco perché gli lascio sempre fare tutto. Io mi occupo solo dei dettagli decorativi", disse Kurt mentre accartocciava la sua bozza.
 
Kurt si alzò dal divano e cominciò a camminare per il soggiorno. Rachel rimase seduta a fissarlo.
 
"Kurt, so che vuoi che questo sia speciale e sopra le righe, ma non deve esserlo per forza. Blaine stava per chiederti di sposarlo alla Dalton", disse Rachel.
 
Kurt la fissò come se fosse pazza.
 
"Rachel, non ti ricordi come io e Blaine ci siamo conosciuti? Ricordo di aver raccontato a tutti quella storia mille volte. Mi avrebbe chiesto di sposarlo sulle scale, lo so e basta. È così romantico", disse Kurt ammirando il suo ragazzo.
 
"Beh, tu potresti fare lo stesso. Invitalo alla Dalton e fagli la proposta sulle scale. Problema risolto", disse Rachel con un sorriso.
 
"Problema non risolto, Rachel. Non posso rubargli l'idea. Non sarebbe romantico. Devo trovare la migliore..." Kurt si interruppe fissando un muro.
 
"Cosa? Kurt, stai bene?" Chiese Rachel.
 
"Il Lima Bean", rispose Kurt.
 
"Cosa?"
 
"Il Lima Bean! Perché non ci ho pensato prima?". Disse Kurt diventando più felice ad ogni parola.
 
"Cosa c'è di così speciale e romantico al Lima Bean? Chiese Rachel.
 
"Rachel, siamo sempre andati là. È dove che ho detto a Blaine che provavo qualcosa per lui. Dio, Rachel, ascolti mai le mie storie?". Disse Kurt mentre si sdraiava sul divano.
 
Cominciò a disegnare l'interno del bar.
 
 
 
 
 
"Mamma? Papà?" Blaine urlò.
 
I genitori di Blaine entrarono nella stanza per salutare il figlio e il suo ragazzo.
 
"Blaine, è così bello vederti. Kurt, stai benissimo", disse la signora Anderson abbracciando suo figlio e il suo ragazzo.
 
"Grazie, signora Anderson. Lei è bellissima come sempre", rispose Kurt.
 
La signora Anderson diede a Kurt uno sguardo severo, ma sapeva che non poteva farlo smettere di chiamarla "signora Anderson". Il signor Anderson abbracciò suo figlio e strinse la mano di Kurt.
 
"Che piacevole sorpresa. Mi sembra che voi due non veniate quasi mai a trovarci", disse il signor Anderson.
 
"Beh, abbiamo delle notizie importanti che non possono essere dette per telefono", disse Blaine sorridendo a Kurt.
 
Kurt ricambiò il sorriso nervosamente. I signori Anderson guardarono i due ragazzi e l’un l’altra. Blaine guardò di nuovo i suoi genitori smagliante.
 
"Mamma, papà. Io e Kurt siamo fidanzati e ci sposeremo", disse Blaine mantenendo ancora un enorme sorriso sul suo volto.
 
Kurt trattenne il respiro mentre aspettava la reazione dei genitori di Blaine. Per un momento, si limitarono a fissarli. Il signore e la signora Anderson si scambiarono un'occhiata prima di voltarsi di nuovo verso il figlio e il suo fidanzato.
 
"Beh, figliolo", iniziò il signor Anderson.
 
"Siamo un po' sorpresi", disse la signora Anderson.
 
"Pensavo aveste detto che sareste tornato subito!" gridò Cooper entrando nella stanza. "Blaine! Kurt! Non sapevo foste qui".
 
"Ehi Coop. Io e Kurt abbiamo appena dato a mamma e papà la grande notizia", disse Blaine.
 
"Oh, del fatto che siete fidanzati? Sì, sono orgoglioso di voi, amico", rispose Cooper.
 
Cooper guardò verso i suoi genitori e vide gli sguardi scioccati sui loro volti.
 
"Cosa? È mio fratello e sono felice per lui. Ha trovato l'amore e ora sta per sposare quell'amore", disse Cooper ai suoi genitori stupiti.
 
"Beh, immagino che se Cooper è felice, allora lo siamo anche noi", rispose il signor Anderson.
 
La signora Anderson lanciò un'occhiataccia al marito ma non disse nulla.
 
"Congratulazioni Kurt e Blaine", disse il signor Anderson abbracciando suo figlio e futuro genero.
 
"Vedi, Kurt. Ti avevo detto che non c'era nulla di cui essere nervosi", disse Blaine cercando di rassicurare il suo fidanzato.
 
Kurt fece un sorriso finto e cercò di respirare regolarmente.
 
 
 
 
Kurt abbassò il volume del film che lui e Blaine stavano guardando e si rivolse al suo ragazzo.
 
"Blaine? Non mi hai mai parlato di quello che è successo tra te e i tuoi genitori. Voglio dire, l'hai fatto, ma non nei minimi dettagli", disse Kurt.
 
"Beh, cosa vorresti sapere?" Chiese Blaine senza incrociare lo sguardo con Kurt.
 
"Voglio sapere quali sono state le loro esatte parole e reazioni quando hai detto loro che sei gay", rispose Kurt.
 
Blaine sospirò. Sapeva che un giorno Kurt avrebbe voluto saperlo.
 
"Beh, non gliel'ho detto apertamente finché non sono stato un po' più grande, ma l'ho sempre saputo. I miei genitori sospettavano che ci fosse qualcosa di strano in me perché preferivo pantaloni stretti e camicie ai jeans e magliette sporche. Cooper mi ha sempre sostenuto a modo suo. Mia madre pensava che fosse solo una fase e che presto avrei implorato di bruciare quei vestiti e quei dischi e qualsiasi altra cosa avessi che non fosse abbastanza da ragazzo. Mio padre era indifferente. Era solo felice di avere due ragazzi. Con il passare degli anni i miei gusti non cambiarono molto. Mia madre cominciò a ignorarmi e a prestare più attenzione a Cooper. All'inizio ero geloso. Cooper riceveva tutta l'attenzione e io mi abbattevo per qualsiasi cosa. Facevo un passo di danza e mia madre guardava dall'altra parte. Mio padre mi incoraggiava. Pensava che io fossi il figlio divertente", disse Blaine ridendo.
 
"E poi, quando sono diventato un adolescente, le cose sono peggiorate. Ogni volta che mia madre mi sorprendeva a fissare un ragazzo, mi sgridava. Mio padre le disse di lasciarmi in pace e dopo un po' lo fece. Fissavo un ragazzo e lei faceva dei versi disgustati e se ne andava. Mio padre cercava di rimediare comprandomi delle cose, ma non era lo stesso amore di una madre", Blaine fece una pausa per asciugarsi una lacrima.
 
"Puoi smettere se vuoi. Adesso ho capito", gli disse Kurt mentre si asciugava una sua lacrima.
 
"No, voglio che tu sappia cosa è successo", rispose Blaine. "Quando c’è stato l'incidente al mio primo liceo, mia madre mi ha urlato contro. 'Perché non puoi essere come gli altri ragazzi? Questo non sarebbe successo. Non hai pensato all'effetto che avrebbe avuto su di noi?'". Mio padre ha dovuto calmarla. Sono corso in camera mia e ho pianto. Per quello che era successo a scuola e per quello che aveva detto mia madre.”
 
"Mia madre non mi ha quasi più parlato da allora. Mio padre mi fece cambiare scuola alla Dalton e lei gli urlò contro. Ho cercato di convincerla ad essere gentile con me e mio padre, ma lei non cabiava. Ogni volta che Cooper veniva a trovarmi gli raccontavo di come ero entrato nei Warblers e dei ragazzi che mi piacevano e lui ascoltava e mi dava consigli. Mia madre, che sedeva nella stanza accanto, sentiva tutto. Un po' di tempo dopo mi chiese degli Warblers e io gliene parlai.”
 
"Ero sconcertato dal fatto che volesse davvero sapere della mia vita. Ma ho tralasciato la parte sui ragazzi carini. Poi mi ha chiesto di loro e le ho raccontato di uno. Per un po' non mi ha urlato contro o fatto versi disgustati. Ma non ho insistito. Non era ancora entusiasta dell'idea che io fossi gay, ma sento che a suo modo mi ha accettato. Probabilmente spera ancora che io incontri una bella ragazza che mi faccia diventare etero e che ci sposiamo, abbiamo dei figli e invecchiamo insieme.”
 
"Quando ha saputo di te, è diventata apprensiva ma non si è allontanata come all'inizio. E ora lei è così com'è. Non c'è niente che io possa fare per cambiarla, proprio come lei non può fare niente per cambiare me".
 
Blaine finì di parlare e guardò il suo ragazzo che aveva le lacrime che scorrevano sulle guance.
 
"Oh, Kurt. Non volevo farti piangere", si lamentò Blaine.
 
"Mi dispiace tanto, Blaine. Vorrei che ci fosse un modo per rendere migliore la tua infanzia", disse Kurt mentre nuove lacrime scendevano dai suoi occhi azzurri.
 
Blaine sorrise al suo ragazzo.
 
"Kurt, non hai bisogno di rendere migliore la mia infanzia. Stai già rendendo il mio presente e il mio futuro fantastico", rispose Blaine.
 
Prese tra le mani il viso del suo ragazzo e lo attirò per un bacio.
 
 



N/T: Aaaaaaah non sopporto più la mia prof di greco! Qualcuno mi aiuti sto per strapparmi i capelli...

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



Capitolo 3
 


"Kurt, è davvero necessario buttare tutti i tuoi vestiti fuori dall'armadio? Voglio dire, sicuramente a quest'ora dovresti aver trovato qualcosa da indossare", disse Rachel mentre un'altra camicia la bombardava.
 
"Rachel, te lo giuro, non ho niente da mettermi!" gridò Kurt. "Com'è questa?"
 
"Sei molto bello. Ecco, ora hai finito. Metti via tutti i tuoi vestiti", rispose Rachel.
 
Kurt gettò a terra la camicia e i pantaloni che teneva in mano e continuò a frugare tra i suoi indumenti. Rachel sospirò mentre iniziava a piegare le cose di Kurt.
 
"Se Blaine torna a casa e trova questo casino, ti manderà in un istituto psichiatrico. Potrei aiutarlo", disse Rachel con disinvoltura.
 
Kurt mandò a Rachel uno sguardo preoccupato.
 
"Oh no. Quasi dimenticavo! Blaine sarà presto a casa! Rach, ti prego, aiutami a pulire", supplicò Kurt.
 
Rachel sgranò gli occhi e cominciò ad appendere alcuni vestiti nell'armadio. Ogni volta che lei appendeva un capo d'abbigliamento, Kurt lo toglieva e lo metteva da qualche altra parte nell'armadio.
 
"Non capisco perché hai chiesto il mio aiuto. Tu stai facendo praticamente tutto il lavoro", disse Rachel mentre si sedeva sul letto di Kurt e Blaine.
 
Il più alto guardò male la sua amica prima di continuare il suo lavoro. Lei si sedette e rimase stupita dalla velocità con cui Kurt si muoveva. Il suono della porta d'ingresso che si apriva bloccò Kurt. Rachel lo fissò con occhi spalancati. Non aveva ancora finito di pulire. Rachel prese velocemente le ultime camicie dal comò, le appese in malo modo alle grucce e le gettò nell'armadio.
 
"Kurt? Amore, sono a casa", disse Blaine entrando dalla porta della loro camera da letto. "Oh, ciao Rachel".
"Ciao, Blaine", salutò la ragazza con un sorriso.
 
"Blaine, sei tornato presto", disse Kurt abbracciando il suo ragazzo.
 
"Non potevo aspettare un altro minuto per vederti", disse Blaine tirando Kurt per un bacio.
 
"Beh, è meglio che vada", disse Rachel. "Ci vediamo domani, Kurt".
 
"Ciao Rachel", dissero Kurt e Blaine insieme.
 
Mentre Rachel chiudeva la porta d'ingresso, non poté fare a meno di sentire le risatine che provenivano dalla vicina camera da letto.
 
 
 
 
 
"Kurt, sei stato in silenzio per tutto il viaggio di ritorno", disse Blaine quando arrivarono a casa. "C'è qualcosa che ti preoccupa? È andato tutto bene con i miei genitori. Persino Cooper è felice per noi".
Kurt guardò il suo fidanzato e sorrise.
 
"Sto bene, Blaine. Mi sono solo stancato con tutte quelle insicurezze. Probabilmente mi verranno le rughe!" Disse Kurt con una risatina.
 
Blaine scosse la testa alla stupidità di Kurt.
 
"Beh, posso aiutarti a spianare quelle rughe", disse Blaine iniziando a baciare la fronte di Kurt.
 
"Non è la mia fronte che ha bisogno di baci", disse Kurt con un sorriso subdolo.
 
Blaine inarcò le sopracciglia e premette le sue labbra contro quelle del suo fidanzato. Kurt intrecciò le dita nei capelli di Blaine e lo tirò più vicino. Cominciarono a dirigersi verso la loro camera da letto. I due uomini riuscirono a raggiungere la camera senza danneggiare nulla. Blaine si tirò indietro prima di spingere Kurt sul loro letto. E sorrise prima di salire sopra il suo fidanzato.
 
 
 
 
 
"Kurt, sei a casa?" Blaine chiese mentre apriva la porta dell'appartamento suo e di Kurt.
 
Il moro attraversò l'appartamento fino alla loro camera da letto. Aggrottò le sopracciglia quando vide l'assenza di Kurt. Proprio mentre stava per uscire dalla stanza, un biglietto di carta sul letto attirò la sua attenzione. Blaine prese il foglio e lo aprì.
 
Blaine,
 
Metti qualcosa di elegante e raggiungimi al Lima Bean.
 
Ti amo,
 
Kurt
 
Blaine sorrise e ripiegò il biglietto. Poi iniziò a seguire gli ordini del suo ragazzo.
 
Quando Blaine si fermò al Lima Bean, era confuso. Il Lima Bean non rimaneva aperto fino a tardi, eppure c'era una luce che usciva dalle finestre. Tuttavia, Blaine scese dall'auto e si diresse verso la porta d'ingresso. Quando la aprì fu accolto dall'odore inebriante del caffè. Una volta che i suoi occhi si furono adattati alla scarsa illuminazione, Blaine non poteva credere a quello che vedeva.
 
C'erano candele disposte su tutti i tavoli intorno alla stanza. Il bar era ricoperto di petali di rose, così come il pavimento che portava ad un tavolo apparecchiato per due. Blaine sentiva la musica suonare e riconobbe la melodia. Era Teenage Dream, ma era suonata al pianoforte. Blaine seguì i petali rossi fino al tavolo e si fermò quando vide Kurt camminare verso di lui.
 
"Hai fatto tutto questo?" Chiese Blaine.
 
"Certo che l'ho fatto", sorrise Kurt. "Non sei l'unico che sa essere romantico".
 
Kurt prese la mano di Blaine e gli fece cenno di sedersi.
 
"Kurt, è meraviglioso. Sono sbalordito dal tuo talento", disse Blaine.
 
"Beh, ci provo", rispose Kurt.
 
"Tu fai più che provare. Questo è incredibile".
 
Blaine si chinò e baciò Kurt.
 
"Blaine, c'è qualcosa che voglio dirti", iniziò Kurt.
 
"Hai tutta la mia attenzione", rispose Blaine.
 
"Qualche anno fa mi intrufolai da spia in una scuola di cui avevo sentito parlare. Avevo problemi nella mia e un gran bisogno di fuggire da quella realtà. Quello che non mi sarei mai aspettato di trovare in quella scuola, era l'uomo più carismatico e affascinante che abbia mai visto", disse Kurt stringendo la mano di Blaine. Blaine sorrise mentre Kurt continuava.
 
"Non mi conosceva nemmeno e fu subito disposto ad aiutarmi. Mi sono innamorato di lui dal primo istante. Quando cantò la canzone più incredibile con quella voce meravigliosa quanto lui", Kurt indicò gli altoparlanti mentre Teenage Dream continuava a suonare. "Ho avuto la fortuna di averlo come migliore amico e poi come amante", disse Kurt arrossendo. "E ancora oggi stento a credere di essere così fortunato da poterlo amare e baciare tutti giorni, che lui conservi il mio cuore e io il suo".
 
"Blaine Anderson, gli ultimi due anni sono stati i migliori della mia vita. Tutto quello che abbiamo passato ci ha reso più forti come coppia. E non riesco ad immaginare di passare la mia vita con qualcun altro che non sia tu", Kurt, mantenendo la presa sulla mano di Blaine, si alzò dal tavolo e si mise in ginocchio.
 
"Kurt, stai..." provò a dire Blaine con occhi lucidi ma interrompendosi, non riuscendo a superare il groppo che gli si era formato in gola e portandosi semplicemente una mano alla bocca.
 
"Blaine Devon Anderson, vuoi sposarmi?"
 
Blaine dovette trattenere un singhiozzo e un sorriso troppo ampio per poter rispondere.
 
"Sì, sì, certo che voglio sposarti".
 
Il viso di Kurt si illuminò mentre delle goccioline salate cominciavano ornavano anche i suoi occhi. Si alzò dal pavimento e abbracciò il suo fidanzato facendo scontrare le loro fronti.
 
"Oh, Blaine. Ti amo così tanto".
 
"Ti amo anch’io, Kurt".
 
 
 
 
 
Blaine sorrise quando Kurt cominciò a tracciare dei cerchi sulla sua schiena.
 
"Kurt, qual era il vero motivo per cui eri così silenzioso mentre tornavamo a casa?" Chiese Blaine.
 
Kurt lo guardò e sospirò.
 
"Perché ancora non credo che a tua madre vada bene che siamo fidanzati", rispose Kurt.
 
Blaine alzò la testa per guardare il suo fidanzato.
 
"Non importa cosa pensa lei o chiunque altro. L'unica cosa che conta è che siamo felici" affermò il moro completamente libero dal gel.
 
"Lo so, ma sarebbe bello avere il pieno appoggio di entrambi i nostri genitori".
 
Blaine fissò Kurt e scosse la testa.
 
"Dai tempo al tempo, amore. Te l’ho detto, le ci è voluto un po' per accettare che sono gay. Prima o poi si abituerà anche a questo".
 
Si avvicinò e baciò il suo fidanzato.
 
"Dovremmo dormire un po'. Domani abbiamo un pranzo con mio padre e Carole", disse Kurt chiudendo gli occhi.
 
"Non riesco a dormire, Kurt. Cantami qualcosa, per favore?” Implorò Blaine.
 
Kurt ridacchiò. "Solo se canti con me".
"Come faccio a dormire se canto anch'io?" ribatté Blaine.
 
"Fai solo un duetto con me", disse Kurt roteando gli occhi.
 
"Bene."
 
"Made a wrong turn once or twice,", cominciò Kurt. "Dug my way out, blood and fire. Bad decisions, that's alright. Welcome to my silly life. Mistreated, misplaced, misunderstood. Miss 'No way, it's all good.' It didn't slow me down. Mistaken, always second guessing. Underestimated, look I'm still around…"
 
Blaine posò un bacio a fior di labra sulla sua spalla e si unì a lui. "Pretty, pretty please, don't you ever, ever feel Like you're less than less than perfect. Pretty, pretty please, if you ever, ever feel Like you're nothing, you are perfect to me.".
 
Il più piccolo sorrise e si accoccolò più vicino a Kurt. "Spero tu sappia che sei perfetto per me".
 
Il cuore di Kurt traboccò d’amore. Si chinò per baciare la fronte del suo amato.
 
"E tu sei perfetto per me".

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


 
Capitolo 4
 




"Blaine! Dobbiamo andare, subito!" gridò Kurt.
 
"Sto arrivando!" rispose una voce oltre il corridoio.
 
Kurt faceva avanti e indietro nel soggiorno mentre aspettava con impazienza il suo fidanzato. Ad un tratto sospirò e smise di camminare. Doveva impegnarsi di più per far capire a Blaine che il ritardo è inaccettabile.
 
"Ok, sono pronto" disse Blaine uscendo dalla camera da letto.
 
"Finalmente", disse Kurt.
 
Afferrò la mano di Blaine e praticamente lo trascinò fuori dal loro appartamento. Kurt aprì la porta del passeggero e fece segno a Blaine di salire in macchina.
 
"Grazie, gentile signore", disse Blaine.
 
"Piacere mio", rispose l’altro.
 
Kurt si diresse rapidamente verso il lato del conducente e salì in macchina. Avviò il motore e uscì lentamente dal loro parcheggio.
 
"Ora chi è quello lento?” osservò Blaine.
 
"Non voglio fare tardi, ma non voglio morire prima di arrivare", rispose Kurt.
 
Blaine sgranò gli occhi e baciò la guancia del suo fidanzato. Poi prese la custodia dei CD dal vano portaoggetti e sfogliò la loro collezione. I suoi occhi si illuminarono quando vide la sua preferito. Tirò fuori il CD dalla custodia e lo mise nel lettore CD. Blaine passò oltre le prime canzoni finché non arrivò quella che voleva ascoltare.
 
Dette un'occhiata a Kurt che si limitò a sollevare un sopracciglio prima di tornare a concentrarsi sulla strada. Passarono alcuni secondi e poi la canzone iniziò.
 
"Right right, turn off the lights. We gonna lose our minds tonight. What's the dealio?
" Blaine cantò a squarciagola.
 
Kurt si mise a ridere e scosse la testa.
 
"I love when it’s all too much. 5 AM turn the radio up. Where’s the rock an’ roll?" Blaine continuò con un enorme sorriso sulla faccia.
 
Kurt doveva ammettere che anche se Blaine poteva frustrarlo a volte, di certo sapeva come farlo sentire meglio. Se Kurt ci pensava, Blaine aveva una strana ossessione per Pink. Aggrottò le sopracciglia mentre cercava di ricordare esattamente quante volte avevano cantato le canzoni di Pink.
 
"Blaine, sei sicuro di essere completamente gay? Penso che potresti avere un debole per Pink", chiese Kurt con una risatina.
 
Blaine guardò Kurt, alzò un sopracciglio e scoppiò a ridere.
 
"Ti assicuro che sono gay al cento per cento. Ma ammetto che potrei avere un leggero problemino con Pink", rispose Blaine.
 
"Leggero? Blaine, quello che tu consideri leggero non è quello che il resto del mondo considera leggero", osservò Kurt. "Tu pensavi che la tua ossessione per il papillon fosse lieve, non era lieve."
 
"Kurt, pensavo ne avessimo già parlato. Era una piccola collezione".
 
"Piccola? Blaine ne avevi abbastanza da durare tutto l'anno senza indossare lo stesso due volte".
 
"Ok, Kurt. Come vuoi. Ma non abbiamo bisogno di un altro consiglio di coppia. Sono abbastanza sicuro che Emma sia stanca di ascoltarci".
 
"Bene", disse Kurt con una risatina mentre si accostava al parcheggio di Breadstix.
 
Kurt guardò il suo fidanzato e vide che stava tenendo il broncio. Kurt sgranò gli occhi e baciò la guancia di Blaine. Blaine sorrise e si voltò verso Kurt.
 
"Sei pronto?" Chiese Kurt.
 
Blaine fece un cenno con la testa e Kurt prese le chiavi dall'accensione. Il castano scese dalla macchina e camminò verso l'altro lato. Blaine guardò il suo uomo con aspettativa attraverso il finestrino. Kurt sbuffò appena e aprì lo sportello del passeggero per far uscire Blaine.
 
"Grazie mille, signore. Ecco la sua mancia", disse Blaine mentre metteva un dollaro nella tasca anteriore dei pantaloni di Kurt.
 
Kurt sentì le guance scaldarsi al tocco e Blaine rise quando vide il viso del suo fidanzato arrossire.
 
"Mi piace quando ti faccio arrossire", sussurrò Blaine contro le labbra di Kurt.
 
Blaine prese il viso di Kurt nel palmo e lo baciò. Poteva sentire le guance di Kurt diventare più calde mentre arrossiva. Il più alto si staccò dopo qualche secondo.
 
"Blaine, siamo in un luogo pubblico. Limitiamo i nostri baci a circa due secondi", disse Kurt senza fiato.
 
Blaine mise il broncio.
 
"Ma è divertente baciarti e farti arrossire", si lamentò.
 
Kurt alzò un sopracciglio e fissò il suo dolce fidanzato. Blaine continuò a tenere il broncio e allargò gli occhi. L’altro distolse lo sguardo.
 
"Ah, sai che non posso dire di no quando fai così", disse Kurt iniziando ad allontanarsi.
 
"Beh, questo è esattamente il motivo per cui lo faccio", disse Blaine mentre seguiva Kurt fino alla porta d'ingresso di Breadstix.
 
Kurt si fermò davanti alla porta e guardò Blaine. Questi scosse la testa e aprì la porta a Kurt.
 
"Grazie, bel giovane", disse Kurt mentre attraversava la porta.
 
"Prego", rispose Blaine seguendo Kurt attraverso la porta.
 
 
Kurt salutò suo padre e Carole quando li vide. I due si avvicinarono e si sedettero al tavolo che Burt e la moglie stavano occupando.
 
"Ciao papà. Ciao Carole", disse Kurt sedendosi.
 
"Salve signore e signora Hummel", disse Blaine prendendo posto accanto a Kurt.
 
"Ciao ragazzi", disse Carole con un sorriso.
 
"Allora, Kurt, come va l'organizzazione del matrimonio?" Chiese Burt.
 
"Sta andando molto bene", sorrise Kurt guardando Blaine. "Allora, qual è la grande novità che volevi dirci?"
 
Burt e Carole si guardarono.
 
"Vuoi dirglielo tu?" Burt chiese a Carole.
 
"Ok", disse Carole con un sorriso. "Ragazzi, sappiamo che probabilmente questo dovrebbe aspettare fino a quando saremo più vicini al matrimonio, ma non vedevamo l’ora di dirvelo".
 
Kurt e Blaine si guardarono confusamente l'un l'altro prima di riportare la loro attenzione su Carole.
 
"Siamo riusciti a farvi avere una fantastica luna di miele!" Disse Carole eccitata.
 
"Cosa?! Non dovevate", iniziò Kurt fallendo nel nascondere l’entusiasmo.
 
"Beh, vi abbiamo iscritto ad un concorso per futuri sposi e abbiamo vinto! Voglio dire avete vinto!" Carole esclamò.
 
"Wow è fantastico! Grazie di cuore, io e Kurt non sappiamo proprio dirvi quanto questo significhi per noi, ci aiuterà a concentrarci sulle spese della cerimonia ed a risparmiare per il nostro futuro!", disse Blaine entusiasta, sapendo bene cosa entrambi intendevano per futuro insieme sposati.
 
"Papà, Carole, grazie mille davvero. Questo è il miglior regalo di sempre", disse Kurt prendendo le loro mani.

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