Sabbia e veleno

di kiki0101vitto
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Trama ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** capitolo 17 ***



Capitolo 1
*** Trama ***


Vorrei spronarvi a passare sul mio profilo di Wattpad dove sono scritte meglio le storie perchè qui per me è una bozza e non il capitolo definitivo,mi chiamo---
Layla_Kiki
 
 
 
Gaara, tormentato dal demone tasso imprigionato dentro di lui solo per lo scopo di usarlo come arma da guerra, si rivela  fin da subito  instabile e difficile da controllare

Così il paese della Sabbia fa un altra macabra scelta di cui sono a conoscenza solo pochissime persone.

Una ragazza si ripresenta dopo anni nella sua città natale, come un fantasma mai esisto è sconosciuta a tutti , in lei si nasconde un passato tanto scuro quanto misterioso. 

Un rincontro inaspettato che metterà a dura prova i loro sentimenti e la loro intera esistenza.

da quando si sono separati la loro vita è stata fatta solo da dure prove e dure parole ma, ritrovandosi quel dolore svanisce e prende posto a quello strano palpitare al centro del loro petto che non accenna a diminuire ogni volta che il loro sguardo si incontra.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


In una notte di luna rossa un mostro in cima a un palazzo  stava distruggendo le costruzioni circostanti ma a guardare bene la figura non era solo un mostro ma un mezzo bambino, i grossi fari lo illuminavano e delle sirene suonavano allarmando tutti del pericolo ,  il caos regnava nella città di Suna nel paese della sabbia  le persone scappavano e urlavano in preda alla paura mentre il Kazekage accorreva verso quello che era suo figlio, poco dopo lo raggiunse Yashamaru,

-Cosa è successo a Gaara, non si era ancora mai trasformato per metà nel demone tasso!-

-Kazekage il bambino si sente solo ha bisogno di essere integrato con gli altri bambini ma tutti hanno paura e viene additato come mostro, io sto provando a fare qualcosa ma ...-

-Lui è un mostro  non è un comune bambino e di conseguenza va  trattato come tale e tenuto sempre sotto d'occhio e questo è compito tuo .-

Yashamaru abbassò la testa nonostante fosse molto combattuto sul rispondere al proprio Kazekage, arrivarono alle spalle di Gaara che si dimenava con il braccio e la coda dal tasso, alcuni ninja stavano cercando di fermarlo bloccandolo con i kunai e con delle carte-bombe ma con risultati scarsi, quasi tutti venivano spazzati via dalla forza del bambino in preda a delle urla estreme , sembrava che non riuscisse a ragionare ne a comprendere cosa stesse facendo fino al momento in cui si girò verso il padre e Yashamaru si fermò .

Se li avesse riconosciuti o no non era sicuro, dai suoi occhi scesero delle lacrime e successivamente si portò le mani sulla testa  come colpito da un malessere e svenne sotto la voce di Yashamaru che chiamava incitandolo a controllare il tasso ma lui sentiva solo dolore e solitudine dentro di se.

I giorni successivi Gaara continuava ad essere emarginato e additato da tutto il villaggio trovandosi solo fino all'ora di cena in cui Yashamaru tornava dalle sue mansioni di ninja e si occupava di lui raccontandogli di come erano i sentimenti, di cosa fosse il dolore ma in particolare di come fosse l'amore, nemmeno il pomeriggio passato con i suoi fratelli riusciva a farlo sentire amato o a casa come quando tornava suo zio e gli cucinava un piatto caldo, così passò i mesi successivi fino a che non incontrò una strana bambina.

Come ogni pomeriggio Gaara andato a vedere i bambini del villaggio a giocare nella speranza che lo invitassero ma  il suo posto preferito era stato occupato, tutti sapevano che lui si rifugiava in quell'angolo perchè isolato e coperto sempre dall' ombra ma quel giorno una piccola bambina dai capelli del colore della sabbia se ne stava lì seduta a guardarsi i piedi senza accorgersi che il mostro della sabbia le stava venendo in contro, timoroso di una sua reazione, una volta trovatosi davanti così lasciò che fu la sua sabbia a fare la prima mossa posizionandosi davanti a lei e creando un piccolo fiore, la bambina stupita alzò lo sguardo in cerca di chi lo avesse fatto e trovandosi solo un bambino dai bizzarri capelli rossi le sorrise.

-AH! la nuova arrivata ha fatto amicizia con il mostro, anche lei lo è.

mostri !-  così bambino dopo bambino scappò urlando ai due piccoli bambini

-Mostri?- chiese innocentemente lei guardandolo

-Io sono un mostro! vattene e non fatti più vedere vicino a me.- rispose Gaara intimandole di andarsene con la mano

-Tu sei solo un bambino- ribatte guardandolo con serietà e tornando a fare quello che stava facendo prima non curandosi dell'espressione sbigottita di quest'ultimo 

-se resti accanto a me ti chiameranno mostro e ti paragoneranno a me, cosa non capisci?  non sei di qui? non sai che devi starmi lontana.

affermò in preda alla più confusione e senza rendersene conto la spinse per terra con la sua sabbia, convinta di averla spaventata rimise la solita faccia impassibile sul suo volto ma la bambina non sembrava  sorpresa ne spaventata per averla attaccata ma continuava a curiosare con le mani il fiore di sabbia, nel guardarle bene le mani Gaara notò una cicatrice piuttosto fresca che le percorreva tutto il dorso della mano destra e che si stava infettando con la sabbia che lui stesso aveva alzato prima, si risvegliò dai suoi pensieri dalla risposta di lei alle sue precedenti domande.

-Io sono nata qui e non ho paura di te, tu sei solo un bambino invece mi spaventano di più gli adulti ma se ti disturbo me ne vado 

gli altri bambini non mi interessa sono stupidi .- 

Gaara pensò che quella bambina  più piccola di lui sembrasse molto più matura e poco bambinesca , ma il suo cuore era contento che qualcuno non lo avesse cacciato ne additato come mostro e sentì un palpitare così forte dentro di se che si chiese se stesse bene .

Quella stessa sera decise di chiedere a suo zio 

-Yashamaru cosè questo palpitare che sento incessante dentro di me? -

-Quello è il tuo cuore e batte per tenerti in vita e lo senti battere più forte quando provi un emozione forte,come può essere la paura o la felicità.-

-E anche il tuo batte così forte?-

-certo, ogni volta che ti vede batte più forte perchè sono felice che il frutto dell'amore della mia sorellina sia vivo e abita sotto il mio tetto.- disse accarezzandoli dolcemente la testa per poi riprendere il discorso

 -come mai questa domanda?-

-Ecco oggi ho conosciuto una bambina,   ma non so quale è il suo nome ma mi ha detto che lei non ha paura dei bambini ma degli adulti non l'avevo mai vista e non ha avuto paura di me.

Per tutto il tempo ho sentito qui dentro - disse indicandosi il cuore -qualcosa che sento solo con te Yashamaru e che non so spiegare forse è la felicità ?-

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Il giorno seguente Gaara non trovò la bambina dai corti capelli dal colore della sabbia e passò il pomeriggio con i suoi fratelli e a giocare con la sabbia nonostante suo padre li tenesse a distanza da lui e non capiva il motivo perchè lo guardasse con disprezzo, per fortuna arrivò Yashamaru che gentilmente lo accolse fra le sue braccia per poi portarlo via da lì.

Si incamminarono per uscire dalla residenza del Kazekage e passarono davanti alla porta del suo ufficio e lì vide la bambina accompagnata dalla saggia Chiyo e sorpreso si fermò a guardala senza dire nulla ma fu suo zio a parlare.

-Gaara che ti prende? - lui non rispose ma indicò la bambina

-E' lei che ti ha parlato e ha passato il pomeriggio con te?-

-Che vuol dire che hanno passato il pomeriggio insieme a lui ?!  sei uscita senza permesso?-  alzò la voce la saggia con la bambina impassibile che guardava Gaara

- Gaara..?- ignorò la vecchia e fece un sorriso al diretto interesso ma subito dopo venne messa dietro le spalle della saggia Chiyo come a proteggerla da un nemico inesistente a gli occhi della bambina

-Quella non è la più piccola dei Akasuna? Saggia Chiyo mi stavo chiedendo quando arriverà il rapporto sulla vicenda degli Akasuna.-

-Questi non sono certo problemi tuoi, il Kazekage ha già ricevuto le informazioni necessarie-

Indignato Yashamaru se ne andò portandosi stretto a lui Gaara.

La notte era il momento preferito del piccolo bambino dai capelli rossi perchè si metteva seduto sul letto ad ammirare le stelle nel silenzio e calma più totale senza che nessuno lo guardasse male ne gli rivolgesse brutte parole,solo lui e il suono del vento che trasportava la sabbia creando una silenziosa melodia.

Nonostante la sua finestra fosse piccola si poteva arrivare facilmente al tetto della casa e spesso la sabbia lo aiutava a scavalcare qualche piccolo ostacolo che incontrava.

Preso nei suoi pensieri non si rese conto che si era auto-retta una barriera di sabbia intorno a lui a proteggerlo da dei sassi lanciati vicino a lui, spaventato che fosse qualche cittadino di Suna cercò di rientrare in casa dalla sua piccola finestra ma sentì il suo nome chiamato da una flebile voce.

-Gaara-

Allora si sporse verso il basso per vedere nella casa adiacente alla sua chi lo avesse chiamato, vi trovò la bambina della mattina che si stava sbracciando dalla sua finestra cercando di attirare la sua attenzione.

-Cosa...cosa vuoi da me?- 

-Essere tua amica-

-Nessuno vuole essere mio amico, nessuno vuole stare in mia compagnia se non Yashamaru-

-Ma io voglio essere tua amica e sono sicura anche tu lo vuoi, sennò perchè mi hai regalo un fiore di sabbia?- rispose indignandosi e muovendo ancora di più le braccia e Gaara  non poè non notare la grossa cicatrice sul dorso della sua mano ma non ebbe il coraggio di chiedergli come se l'era fatta

-Davvero vuoi essermi mia amica? ma io sono un mostro-

-Io vedo solo un bambino, nessun mostro.- ribadì lei

Dopo quella conversazione non si dissero molto altro però i loro sguardi e le stelle parlavano per loro, con una complicità nata dal nulla si ritrovarono silenziosamente d'accordo che la loro compagnia era la cosa migliore che potessero avere in tutto il girono.

\\

Una sera Gaara preso da uno strano coraggio e da uno sfarfallino al centro del suo petto riuscì a fargli quelle domande che lo incuriosivano fin dal primo giorno che l'aveva conosciuta.

-come te la sei fatta quella ferita alla mano?-

-E' stato un adulto cattivo- rispose lei guardandosi la mano e toccandosi la brutta cicatrice che si era formata

-Me lo dirai mai il tuo nome?-

-Te l'ho già detto che non posso e poi qui tutti mi chiamano con il mio cognome perchè tu no?-

Gaara sbruffò -Scommetto che non mi dirai nemmeno perchè non puoi uscire da quella casa?-

La conversazione si interruppe bruscamente perchè Yashamaru era entrato nella sua camera e aveva acceso la luce che attirò subito la sua attenzione e si ritrovò costretto a rientrare prima di vedere la bambina tanto misteriosa addormentarsi vicino alla finestra mentre parlava con lui, come ogni sera.

-Gaara cosa ti ho detto sul salire il tetto la sera?-

-scusami Yashamaru ma le stelle si vedono meglio da lì- Non gli disse della bambina perchè aveva paura lo allontanasse come aveva fatto quando la vide davanti all'ufficio di suo padre

-Ora forza a letto e non uscire da camera tua-  gli disse chiudendosi la porta dietro ma successivamente dall'altra parte della stanza si aggiunge un altra voce.

 la voce dura e fredda, di suo padre.

-Yashamaru ti avevo detto di non farlo avvicinare a quella bambina. Riesci ad eseguire un mio ordine!?-

-Mi scusi ma è la sua unica amica, come mi può chiedere una cosa tanto crudele è suo figlio-

-TSK, comunque il problema l'ho già risolto da solo, da domani non la vedrà più quella Akasuna , tanto doveva andare via e ora grazie a te ho solo anticipato la sua partenza.- rispose duro il Kazegake

-Ma perchè fa questo? solo per allontanarla da Gaara, lo trovo inaccettabile un tale comportamento Kazekage!-

-Lo faccio perchè quella mocciosa è una traditrice ed è quello che si merita!

Per quanto riguarda Gaara, lui non ha bisogno di amici lui ha il demone tasso e deve fare solo quello che gli si ordinerà di fare, da ora , in futuro.-

-Una traditrice? E' solo una bambina cosa avrà mai potuto fare. E non parli così di suo figlio, mia sorella lo ha partorito con amore e se ne è andata contenta di lasciare il suo bambino in delle braccia amorevoli invece lei è solo assetato di guerra!-

La conversione si interruppe con un forte rumore di una porta che veniva sbattuta.

Gaara era così scioccato e si mise a piangere fra le lenzuola del suo letto, non capiva cosa voleva dire traditrice ma una cosa l'aveva capita , suo padre non voleva che facesse amicizia e la sua unica amica non l'avrebbe mai più rivista, incominciò a sentire un forte dolo al petto, lì dove solo qualche ora prima aveva provato un piacevole sfarfallio, quella sensazione che Yashamaru chiamava amore .

ora provava solo dolore.

Quel dolore che non riusciva a provare fisicamente perchè la sua sabbia non gli permetteva di farse del male nemmeno da solo, ma nonostante ora provava un fortissimo dolore.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Dopo quello strano incontro tra Yashamaru e suo padre, della bambina non ci furono più tracce la sera non faceva capolino dalla finestra a guardare le stelle con lui e se provava a chiedere di lei sembrava che nessuno la conoscesse, come se non fosse mai esistita 

 così nel tempo anche lui se ne dimenticò.

Le cose degenerarono quando proprio Yashamaru, il suo unico appiglio cercò di ucciderlo sotto ordine di suo padre ma anche per volontà sua, da lì i ricordi divennero sfuocati, un mix di rabbia e malinconia ma poi di dolore , un dolore atroce quando sulla sua fronte dove si stava imprimendo l'ideogramma "Love" .

Dopo quel terribile giorno, Gaara cambiò per sempre , diventando lo spietato mostro di cui tutti aveva paura.

Se non poteva essere amato che lo avessero almeno temuto, ci avrebbe pensato il nemico a implorarlo e a farlo sentire vivo, dimenticò quel palpitare dentro di lui che lo riscaldava nelle sere più fredde quando guardavano le stelle , si dimenticò anche di cosa volesse dire avere un cuore o amare.

Amare? ma aveva mai amato qualcuno?

Nemmeno la morte di suo padre lo scosse

Ma lui aveva mai avuto un padre? Qualcuno che tenesse a lui ? 

Gaara aveva la mente molto chiara su questo e ne era certo di ciò.

Nessuno.

I suoi fratelli lo temevano, il consiglio degli anziani lo temeva, l'intero paese della Sabbia lo temeva, spietato, assetato di sangue e con un mostro all'interno.

o il mostro era solo lui?

Chi non si sarebbe sottoposto a lui , lo avrebbe ucciso , lui era più potente e intelligenti, lui non aveva debolezze .

 Orami era cresciuto 

Era diventato un Ninja e finalmente con un accordo con la foglia avrebbe potuto partecipare all'esame chunin contro altre nazioni, lì, dovrebbe fatto vedere a tutti quando era potente; stava aspettando con i suoi fratelli Baki che gli avrebbe scortati come rappresentante e loro istruttore, non lo vedeva da prima della morte di suo padre avvenuta da parte di Sasori Akasuna ora esiliato per sempre, perchè partito per qualche missione segreta e ora aveva fatto ritorno con lo scopo di occuparsi di loro, come se fossimo dei mocciosi.

-Ma quanto ci mette Baki, di questo passo non arriveremo in tempo per l'esame- si lamentò Temari

-Piuttosto avrei dormito di più se sapevo che avrebbe fatto così tardi- rispose sbadigliando Kankuro

Mentre io aspettavo appoggiato sul una parete delle mura di Suna in attesa che aprissero il portone per farci uscire vidi Baki arrivare ,  accanto a lui c'era un'altra persona, più si avvicinava più mi rendevo conto che era una ragazza all'incirca della nostra età.

-Hey Temari tu sai chi è quella accanto a Baki? Devo dire che mi incute un pò di paura, sembra incazzata e ancora non l'ho nemmeno vista bene-

-TSK , gli faccio vedere io a quella montata di testa se osa sfidarmi.-

Ora finalmente Baki si trovava davanti a loro e aveva dato l'ordine di uscire dalla città alle guardie

inja .

-Spero che siate tutti pronti per le prove che vi aspettano, confido che non farete fare una brutta figura al nostro paese, mi raccomando a te Gaara.-

-Farò fuori chiunque cercherà di impedirmi di raggiungere il mio obbiettivo.-

-Parlavo proprio di questo, evitiamo di fare una strage di massa, non puoi certo uccidere tutti i concorrenti , non vogliamo rischiare ancora di più e ritrovarci in una guerra contro tutte le altre nazioni.-

-Ehm-  lo interruppe Kankuro dando un occhiata alla ragazza accanto a lui

-La ragazza accanto a me non vi dovrà interessare, se vorrà presentarsi lo farà lei stessa sennò rimarrà senza nome ed è qui solo per tenervi d'occhio perchè io avrò da fare con tutte quelle stupide riunioni burocratiche una volta arrivati al paese della foglia-

-Io sono Temari e loro sono i miei fratelli Kankuro e Gaara. - disse aspettando una risposta dalla diretta interessata che non accennava a muovere un muscolo della bocca ma continuava solo a guardare Gaara da quando era arrivata -E la signorina non si degna di presentarsi a noi?-

Lei aumentò il passo e si mise accanto a Baki che faceva da apri fila per la lunga strada nel deserto che stavano percorrendo.

Il sole era calato ed era arrivata sera, accesero un fuoco in mezzo a una foresta desolata e mangiarono le loro poche provviste, in tutto quel tempo Gaara non aveva rivolto nemmeno uno sguardo alla ragazza, troppo concentrato nei suoi pensieri eppure ora se la ritrovava davanti, dall'altra parte del fuoco che lo osservava, non cattiveria eppure gli dava fastidio.

I suoi capelli lunghi colori sabbia, gli occhi scuri come la notte e le stelle intorno a loro, gli ricordava troppo una scena famigliare eppure non ricordava quale.

Come colpito da un malessere improvviso si portò una mano sulla fronte dove vi era il segno "love" e sentì il suo demone impazzire dentro di lui e cercare di uscire, quel dolore terribile e le immagini di Yashamaru che stava morendo riaffiorarono, cercando di essere il più disinvolto possibile si alzò e cercò di sistemarsi la schiena sopra un tronco di un albero non troppo lontano.

La ragazza portava la fascia ninja di Suna eppure non l'aveva mai vista, ne l'aveva sentita parlare.

Che fosse muta? Chi è lei? Perchè è con loro? Quale  è la sua vera missione?

Eppure gli ricordava qualcuno ma in particolare gli ricordava dolore, ogni volta che provava a guardarla sentire fremere tutto il suo corpo e quella sensazione non gli piaceva per nulla, sicuramente avrebbe evitato di guardarla per un po' e avrebbe continuato a ignorala come aveva fatto fin ora, finché non lo minacciava poi l'avrebbe uccisa se necessario.

Sì avrebbe fatto così.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Il viaggio per il paese della foglia riprese senza problemi e  finì come era iniziato nel silenzio più assoluto.

Kankuro e Temari si trovarono spesso a lanciarsi occhiate poco gradite riferite alla ragazza sconosciuta che non accennava nemmeno a dire una parola e anche con Baki sembrava comunicare solo con gli occhi, segno di un legame stretto ma come si conoscessero rimaneva un mistero; Gaara invece taciturno  con lo sguardo di uno in ceca solo di sangue, aumentava la sua velocità passo dopo passo per arrivare il prima possibile al villaggio.

\\

-Bene ora che siamo arrivati dovrete raggiungere i vostri alloggi e recuperare più forze possibile domani ci sarà la prima prova, io dovrò assentarmi per qualche ora per presentarmi e fare rapporto al Hokage, l'indirizzo è scritto qui  lo affido  te, voi altri non credo che io vi debba ricordare che non siamo qui per metterci contro al paese della foglia o almeno fino al nuovo ordine. Questo è tutto io vado.- disse rivolgendosi alla ragazza misteriosa e porgendogli il suddetto foglio per poi sparire un attimo dopo.

-Bene ora dovremmo fare affidamento su di lei?! tsk figurati !-

-Temari calmati se Baki ha deciso di portarla con noi ci sarà un motivo anche se non mi fido. Hey potresti almeno presentarti o dovremo continuare a chiamarti "Hey"!-  rispose Kankuro incrociando le braccia e assottigliando lo sguardo

-Se volete avere un posto in cui dormire nei prossimi giorni, vi consiglio di tenere il passo- era la prima volta che parlava e la sua voce risultò fin da subito dolce ma mischiata al tono duro e deciso fece venire i brividi ai due ragazzi mentre il più piccolo dei fratelli rimase impassibile e disinteressato a quelle inutili lamentele.

La ragazza partì  spedita fra i tetti del villaggio della foglia così da lasciare in grande svantaggio Temari e Kankuro che la raggiungevano a fatica a differenza di Gaara che sembrava per nulla affaticato a mantenere il suo passo, quando l'edificio si presentò vicino a loro la ragazza scese in strada e incominciò a camminare normalmente seppur ancora a passo veloce, la stanchezza si stava facendo sentire per la maggior parte del gruppo e un sonnellino avrebbe giovato a tutti o almeno a chi poteva permettersi di dormire.

Purtroppo però per quanto vicino poteva essere il loro appartamento  ci fu un imprevisto, Kankuro era appena stato spintonato da un moccioso, o almeno così sembrava ma invece di farlo correre via  a gambe elevate spaventato dal suo sguardo e stazza , lo prese per il colletto e lo alzò da terra minacciandolo.

-Come hai osato colpirmi moccioso-

-Io..io..scusa! Las..lasciami mi fai male, Naruto! Aiuto aiuto!-

-Lascialo subito!-

-Naruto! Fai..fai qualcosa contro questo brutto ceffo, mi fa male!-

-Brutto ceffo a chi ! sei solo un moccioso , ora te la faccio vedere io.- disse alzando il pugno e pronto a scagliarlo verso il bambino, la ragazza dai lunghi capelli color sabbia si stava già preparando per fermare il suo compagno di viaggio ma non c'è ne fu bisogno per l'intervento di un ragazzo dai capelli blu seduto su un albero, la cosa sorprese non solo lei  ma anche Gaara che la ragazza noto prima degli altri, essersi situato proprio dietro al ragazzo dai capelli blu , nonostante avesse nascosto bene la sua presenza e che si trovasse a testa a in giù .

-Kankuro- si alzò un gelo che intimorì tutti quelli presenti  - tu sei un disonore del nostro paese, non lo sai perchè siamo venuti fin qui nel villaggio della foglia.-

-ehm..ti prego ascoltami.. sono stati loro ad attaccarmi per primi-

-Fai silenzio o ti faccio fuori!-

-Si...lo ammetto è stata tutta colpa mia, mi dispiace veramente tanto credimi...-

-vi chiedo per favore di accettare le nostre scuse.- disse per scendere dall'albero - forza adesso andiamo, non siamo venuto qui per divertirci.- concluse Gaara in modo duro e con lo sguardo tagliente

Stavano per incamminarsi quando una ragazzina dai capelli rosa li rifermò di nuovo

-Aspettate! Dai vostri copri fronte  deduco che siete del paese della Sabbia, ma non  potete entrare senza permesso e se non c'è lo dite immediatamente vi denuncerò.- 

Rimasta in disparte la ragazza senza nome si mise davanti a lei e le rispose - Possibile che non sapete niente, ecco qui i nostri pass e come  hai già detto tu siamo del villaggio della sabbia e siamo genin e siamo qui per partecipare per gli esami die chunin-

-senti noi non ne sapevano niente!- rispose il biondino che era intervenuto prima.

Temari subentrò nella conversazione affiancandosi alla ragazza che stava rimettendo a posto i loro pass

-Non posso crederci questo da dell'incredibile, siete veramente degli sciocchi.-  per poi essere interrotta dal ragazzo dei capelli neri -Come ti chiami-  Temari presa alla sprovvista e agitata per la bellezza di costui rispose con felicità -Stai dicendo a me?!-

-no, stavo dicendo al tuo compagno dai capelli rossi.-

-Il mio nome è Gaara, adesso tocca a te dimmi il suo nome-

-Il mio nome è Sasuke uchiha -

Un brivido attraversò la schiena della misteriosa ragazza, il suo cognome le era così  famigliare e i tratti ora risultavano parecchio simili a... lui , che fosse suo parente? probabile .

 Cercò di mantenere la calma e tornare composta ,l'aria di sfida che si respirava tra i due ragazzi non prometteva nulla di buono ma almeno erano entrambi fin troppo svegli per sfidarsi lì all' aperto ma  sicuramente si sarebbero affrontanti all'esame e non vedevano l'ora.

-Hey aspetta non vuoi sapere come mi chiamo io?! - disse il biondino

-non mi interessa.- schietto e freddo rispose Gaara

Per poi andarsene tutti via, finalmente davanti al loro appartamento era piccolo ma provvisto dell'essenziale due stanze per dormire, una cucina con un piccolo salotto.

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Poggiammo tutti i borsoni, Temari e Kankuro si misero sul divano per poi crollare e iniziare entrambi a russare, la ragazza dai capelli color sabbia invece si diresse verso il bagno sicuramente per farsi una doccia, nel tempo in cui Gaara rimase praticamente da solo in casa non si mosse dalla finestra dove si era situato a guardare quel paesaggio così estraneo a lui, i rigogliosi alberi e i diversi e colorati fiori li trovava troppo eccentrici in confronto al rigido e spoglio paesaggio della sua città ricoperta di sabbia, poi una piccola famiglia attirò la sua attenzione e non poté che provare un forte dolore verso il petto che lo costrinse a distogliere lo sguardo dalla finestra e a rivolgerlo verso l'interno della casa , nello stesso momento era uscita la ragazza dal bagno con abiti semplici e più comodi, una maglietta e dei pantaloni di tuta, i capelli ancora bagnati ma la cosa che lo stupì è che portava un guanto a una sola mano e da quanto erano partiti e non se le era mai tolto.

-Preferite qualcosa in particolare da mangiare tu e tuoi fratelli?-

-Chi sei ? Perchè non vuoi dirci come ti chiami.-

-Al momento non lo ritengo utile io sono qui solo come supervisore e basta, non per fare amicizia.-

-Sei troppo arrogante per i miei gusti dovrei farti fuori ora, nessuno potrebbe salvarti in questo momento-

-Non ho bisogno di essere salvata da nessuno, so badare a me stessa -

La tensione era alta e Gaara stava piano piano scendendo la sabbia dalla sua grande sacca ancora situata sulla sua esile schiena e la ragazza si mise in posizione di combattimento piegando le ginocchia e sollevando i pugni, ma non successe nulla perchè Baki entrò dalla porta principale facendo casino e attirando la attenzione su di lui come se sapesse cosa stesse succedendo e rispose prontamente 

-Non siete qui nemmeno per attaccare briga fra di voi quindi smettetela immediatamente e mangiate.- e lanciò delle ciotole calde sul tavolo.

La sera si concluse come di routine, in un silenzio rigoroso e poi tutti a letto in attesa del tanto atteso esame da chunin.

\\

-Io non capisco perchè ci deve fare da scorta una mocciosa per di più piccola di noi, sappiamo difenderci benissimo da soli prff. E poi non capisco perchè tu non fai anche tu l'esame per diventare chunin invece di starci fra i piedi.-  disse con voce sprezzante Kankuro accanto a gli altri ninja di Suna rivolto alla ragazza misteriosa, ma nel suo viso non vi era espressione se non l'impassibilità.

Quella mattina Kankuro provò a seminarla nella speranza di non averla fra le scatole tutta la mattina ma si rivelò inutile perchè era stato raggiunto con facilità e rimesso nella via che conduceva alla prima prova, non ebbe nemmeno un secondo per ribattere che Gaara lo minacciò di ucciderlo se lo avesse rifatto senza motivo e così si erano già ritrovati in attesa della prima prova che si rivelò essere scritta  e situata in una scuola .

Kankuro  continuò a fare commenti e ad  lamentarsi ad alta voce, sapendo che nessuno gli avrebbe detto nulla e sicuro di essere ignorato dalla persona presa di mira cosa , visto le sue precedenti reazioni  ed era la cosa che lo infastidiva di più, lui avrebbe preferito uno scontro diretto o almeno una reazione ma nulla, la ragazza non apriva bocca ma lanciava delle occhiatacce che incominciò a pensare a quanto fosse  simile a Gaara certe volte.

La giornata passò così, senza combattimenti e uscirono dalla scuola al tramonto sicuri che fosse andato bene, a parte Kankuro che aveva qualche dubbio, la ragazza misteriosa era fuori scuola che gli aspettava con lo sguardo impassibile.

-Ma tu sei sempre stata qui? non te ne sei andata a fare un giro in tutto il giorno!?- disse Temari sconvolta da una tale mancanza di emozioni e curiosità verso quel villaggio che era tutto da esplorare

-Vi devo ricordare ancora che non siamo qui in vece di turisti e il mio compito è quello di tenervi d'occhio sempre e in ogni caso intervenire- disse guardando verso Gaara

-Non irritarmi mocciosa.- rispose lui con lo sguardo glaciale

-Io dico quello che voglio-  rispose prontamente lei,  gli altri due fratelli sorpresi che qualcuno fosse tanto stupido da ribattere a Gaara senza avere paura delle conseguenze iniziarono a sudare freddo

-mi stai per caso sfidando?- disse lui a denti stretti cercando di reprimere un minimo l'istinto omicida che avendo

-No ,la mia era solo una affermazione, ora andiamo a mangiare-

Per fortuna non successe nulla di quello che si erano aspettati Temari e Kankuro e tornarono intatti nel loro appartamento, la sera arrivò molto più velocemente di quanto si aspettassero e tutti riposavano silenziosamente tranne Gaara che era davanti alla grande finestra del salotto a guardare le stelle

-Qui non si vedono veramente poche stelle è tutto nuvoloso-

-Hai ragione-

 

 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


-Qui non si vedono veramente poche stelle è tutto nuvoloso-

-Hai ragione-

Gaara si girò sorpreso che qualcuno fosse ancora alzato e che avesse ascoltato i suoi pensieri fatti ad alta voce e lo infastidiva molto, la sera era il suo attimo privato dove poteva finalmente riposare in pase, nessuno sguardo ne parole, solo lui che lotta silenziosamente con il suo demone interiore e mentre ragionava fra se no si accorse che la ragazza dai lunghi capelli color sabbia si era messa seduta vicino a lui per terra con la testa rivolta verso le stelle.

-cosa vuoi da me, perchè mi parli. lasciami in pace.-

-certo che certe cose non  cambiano mai.-

Quella frase così ambigua ...eppure continuava a guardare le stelle come a riferisse a qualcosa di lontano, di nuovo quelle fitte alla testa tornarono e dovetti piegarmi con la testa fra le gambe per cercare di resistergli, cercando di non farlo uscire e distruggere tutto, non per il momento.

-bene sembra proprio che io debba andare a letto ora, riposa Gaara.-

Perchè parlava solo con me? perchè sembrava che fosse interessata solo a me e per gli altri era un automa senza sentimenti, proprio come me, anche se lei aveva un cuore a differenza mia.

Perchè. ero così tormentato da lei, da quanto l avevo vista il mio demone non si calmava un attimo,più era vicina più forte erano i dolori, perché?!
 

-Perchè?!- lei ormai era arrivata davanti alla porta della sua stanza che condiviceva con Temari

-Perchè cosa?-

-Perchè solo con me parli? perchè sembra che ti importi di me?! chi sei veramente...ci siamo già visti?- dissi con voce tra dolore e rabbia per la fatica che stavo facendo, Shukaku sembrava volerla uccidere all'istante.

-Perchè noi siamo più simili di quello che credi .-  

Così rimasi solo per terra cercando di darmi una calmata per il momento, dovevo solo aspettare il giorno dopo e avrei potuto uccidere qualcuno...si uccidere, sentire le sue grida e urla.

Sentirlo implorare e avere il potere che bravamo, dovevo solo aspettare domani e Shukaku sarebbe stato tranuquillo per un paio di ore.

\\\

Finalmente arrivò il giorno dopo e tutti i partecipanti si radunarono davanti a una gande foresta scura, non a caso si chiamava "la foresta della morte", lì avremmo dovuto tutti sfidarci e rubare i rotoli che appartenevano alle altre squadre anche a costo di uccidere, gli occhi di Gaara si dilatarono  per poco e un ghigno gli si dipinse sulla faccia.

La ragazza misteriosa guardò Baki per poi sussurrali qualcosa negli occhi.

-Baki c'è un modo per guardare l'esame e tenerli d'occhio?-

-Sì , abbiamo avuto il permesso speciale di andare al posto di controllo. Dopotutto anche il Kazekage vuole sapere i progressi di Gaara.-

La sfida iniziò e così tutti i partecipanti  sparirono dietro la nube nera della foresta, subito dopo gli accompagnatori della sabbia andarono al piano di controllo e guardarono subito la telecamera che puntava al cancello n.6 ,ovvero quello di Gaara e dei suoi compagni che addiferenza di altre suqadre non sembravano per nulla contenti di dover collaborare fra di loro e di passare così tanti giorni insieme.

La Sfida procedeva e non era nemmeno passato un giorno e la sete di sangue sembrava implacabile,degli stupidi del villaggio della pioggia osarono sfidare apertamente e prendere in giro sopratutto Gaara che non perse tempo a combattere senza degnare della parole di Kankuro che cerva non fare uno scontro inutile e cercare solo di affrontare avversari con il rotolo opposto al loro.

-Non ha senso rischiare la pelle se hanno lo stesso rotolo, sprecheremo solo energie!- continuava a ribadigli

- Questo non c'èntra niente, i nemici vanno eliminati tutti è questa la sfida- gli rispose freddamente Gaara e così gli avversari attaccarono per primi ma senza prendere di sorpresa Gaara che si riparò con la sua sabbia come se niente fosse.

-tutto qui quello che sai fare? e questa sarebbe una pioggia di chiodi?! Avrei un idea migliore, ora ti faccio vedere io una vera pioggia.- il suo sguardo sembrava quello di un assassino, il povero avversario non riusciva a capacitarsi di come fosse possibile un tale potere e del perchè la sabbia lo continuasse proteggerlo indipendentemente.

-Non..non è possibile!- ribadì un membro del paese della pioggia andandogli incontro per affrontarlo direttamente.

-Ha appena firmato la sua condanna.- disse Baki sotto voce, guardando da uno dei tanti schermi , la battaglia che si stava volgendo e così Gaara lo uccise senza battere ciglio con il suo funerale del deserto e coprendosi dal sangue con un ombrello che usava lo stesso avversario per attaccarlo. 

Così l'mbrello si macchiò di sangue e lo sguardo di soddisfazione nell'aver ucciso il nemico nel peggiore dei modi, in qualche modo lo rallegrò

-Non preoccupatevi la pressione era così forte che, forse non ha provato dolore, il suo sangue e le sue lacrime si sono mescolate con la mia sabbia per sempre e questo rende la  mia vittoria ancora più gratificante -

impauriti gli altri  membri del gruppo della pioggia chiesero pietà dopo avergli dato il rotolo  ma Gaara era una macchina da guerra, che cerva sangue e morte e così li uccise .

-Ora andiamo Gaara.- disse kankuro

-Non ancora, c'è ancora qualcuno qui nei dintorni-

-Adesso basta! forse per te non è pericolo ma per noi si, abbiamo il rotolo ora andiamo alla torre e concludiamo la missione.-

-come osi ribattere.- 

-sono tuo fratello maggiore ascoltami una buona volta.- urlò Kankuro prendendolo per il colletto

-A dire la verità non ti ho mai considerato membro della mia famiglia  e se non ti togli subito di mezzo ...ti distruggo.- il suo sguardo glaciale e il tono di voce quasi alterato fecero vacillare emotivamente Kankuro  per poi essere sbruscamente allontanato da Gaara che si era messo in posizione per raccogliere la sua sabbia e usarla contro di lui.

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


-Gaara! Aspetta cerca di ragionare, che senso ha discutere con i proprio fratelli e come sorella ti chiedo di essere più comprensivo , ti prego.- intervenne Temari, molto preoccupata per quello che si sarebbe svolto se non avesse fermato in tempo Gaara, ormai la sabbia sembrava pronta ad attaccare il proprio fratello

-Fermati Gaara!- Temari cercava con tutte le sue forze di fermarlo senza però mai avvicinarsi troppo a lui

-D'accordo. farò come vuoi - disse per poi avviarsi verso la torre

Dalla torre di controllo tutti si stupirono, la squadra della Sabbia arrivò in poco tempo per l'esattezza solo dopo un 1 ora e 37 minuti dall'inizio della prova che doveva durare ben 5 giorni, senza nemmeno un graffio praticamente illesi , il che fece nascere uno stupore e paura in tutti presenti consapevoli di trovarsi davanti a dei ninja forti  già con un età così giovane, li guardarono con sospetto e timore come se aspettassero di essere attacchi da un momento ad un altro ma così non fu, conclusa la missione  Baki e la ragazza se ne andarono e raggiunsero i loro compagni che uscivano dalla foresta nera.

-Ottimo lavoro ragazzi, avete portato onore al paese e sicuramente i vostri avversari vi temono più di prima. Stasera offro io la cena, scegliete pure il posto.- disse con tono distaccata seppur contento Baki, tutti risposero allegramente sia a parole che con sguardi, tutti tranne Gaara che  quella sera era più irrequieto e gli si poteva leggere la voglia di uccidere negli occhi.

Camminarono lentamente, sicuri di avere almeno un paio di giorni di riposo per via della missione ancora incompiuta dalla altre squadre .

-Kankuro secondo te chi passerà la seconda prova?- chiese Temari al fratello

-Mhh..Sicuramente quel ragazzo dai capelli blu, si chiamava uchiha vero?-

La ragazza senza nome si fermò, come pietrificata nell'istante in cui aveva sentito quel nome, uchiha, tutti sapevano che portava solo vendetta e maledizioni e lei stessa ne aveva assaggiato la malvagità di quel clan, Baki accorto subito della reazione della ragazza accanto a lui, seppur minuta ,poteva vedere ogni dettaglio del suo volto terrorizzato, la spinse con la spalla per farla riprendere ma non disse nulla.

-Sì hai ragione ma non so se varrà per gli altri due membri della sua squadra, poverino sembrano così scarsi !- squittì Temari con fare altezzoso ricordando  l'episodio di quando loro erano arrivati a Konoha, ne era sicura, Sasuke avrebbe potuto affrontare Gaara quasi alla pari e forse uscirne vivo.

-Fate silenzio, siete sempre così chiassosi anche di sera- li freddo Gaara

Arrivarono in un tipico ristorante di ramen, non c'èra molta gente perchè era ancora relativamente presto per cenare, vennero accomodati subito ad un tavolo, Gaara non tocco cibo ma non importò a nessuno, tutti lo ignoravano come sempre, dopotutto lui era nato solo per uccidere e servire il suo paese come macchina da guerra, non doveva avere rapporti con altra gente se non con i morti che lui stesso uccideva, forse non doveva nemmeno mangiare tanto c'era shukaku che avrebbe preso il suo posto e compiuto il suo dovere; nonostante forse perso nei suoi pensieri vide che la ragazza dai lunghi capelli color sabbia lo guardava con insistenza ma senza cattiveria, quasi come se...

  fosse preoccupata?

Impossibile

Eppure una volta a casa, quando tutti dormivano e lui era rimasto come sempre sveglio a guardare il cielo, lei gli si avvicinò con una barretta energetica incitandolo con gli occhi a prenderla.

-Dovresti mangiare dopo una missione.-  disse schietta ma senza cattiveria

-Dovresti lasciarmi in pace- rispose lui burbero prendendo con sgarbo la barretta e dandone un morso

-Potrai anche rispondermi o trattarmi male ma stai mangiando comunque la barretta che ti ho offerto-

-stai zitta o ti uccido-

Lei lo guardò negli occhi, erano seduti per terra davanti alla grande finestra che si affacciava sulle poche stelle di quella città tanto sviluppata e rumorosa, lei non ripose , eppure a lui sembrava di comunicare , certo silenziosamente e con lo sguardo,  ma comunicava.

Il cuore di Gaara fece una capriola, dopo anni, dopo la morte di Yahamaru e dopo ...quella bambina...

Quale bambina? 

perchè ora gli tornavano alla mente delle immagini sfocate e  confuse.

Si portò una mano sulla fronte, il dolore continuava ad aumentare insieme alle immagini, la ragazza accanto a se preoccupata si avvicinò ma il corpo di Gaara si mosse da solo e la spinse  leggermente via per poi con la sabbia alzare una barriera, non resisteva più, il dolore era insopportabile e per un inspiegabile motivo era lei a procurarglielo, doveva scappare.

Saltò fuori dalla finestra per andare chissà dove.

Gaara non riusciva a ragionare lucidamente, un misto di triste e rabbia si impossessò di lui e la voglia di uccidere era tanta, ma nonostante l'insistenza del suo demone  riuscì a reprimerlo dopo ormai aver corso in mezzo a una foresta per un paio di ore.

Si perse nei ricordi che orami erano parte lui , sembravano non essere mai stati cancellati da quanto risultassero nitidi e chiari, riprese coscienza solo quando era sorto il sole .

 

 

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se state aspettando una scena "romantica" o qualcosa di più tra i due protagonisti , vi rivelo che manca veramente poco quindi pazientante ancora un pochino

 

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


La terza prova era arrivata e le poche squadre che erano sopravvissute si sarebbero affrontate in uno scontro frontale, uno contro uno per decretare chi sarebbe diventato chunin, nonostante le previsioni di Temari e Kankuro, Sasuke non si batté con Gaara ma con un ninja del suono la cui capacità era quella di assorbire il chakra e proprio mentre quest'ultimo stava perdendo un marchio si propagò su tutto il suo corpo per poi sparire subito dopo e avere la meglio sull'avversario.

Gaara che da subito considerò lo scontro noioso, rimase infastidito dalla debolezza di Sasuke, confermando che lui era superiore a gli altri e che chiunque gli si sarebbe parato davanti l'avrebbe ucciso senza problemi.

Successivamente toccò a Kankuro affrontarsi contro un ninja della foglia poco conosciuto , nel suo sguardo c'era presunzione e Baki so guardò con sguardo duro, come quello di un padre che rimprovera silenziosamente il figlio.

Lo scontro iniziò e Kankuro si ritrovò subito con le spalle al muro da parte del suo avversario, eppure sembrava tranquillo come se fosse tutto programmato ma improvvisamente la sua testa cadde, come morto giaceva fra la stretta dell'avversario che lo teneva imprigionato, tutti si ritrovarono con il fiato sospeso convinti che non ci fosse più speranza, ma Gaara, per nulla turbato da tutto ciò affermò con voce bassa ma alla portata di tutti in quel silenzio assordante

-Ma quante scene  , tck.-

Improvvisamente dal viso di kankuro uscirono pezzi di terra cotta e una marionetta uscì al suo posto imprigionando lui l'avversario costringendolo ad arrendersi così da dare la vittoria immediata a lui.

Per il turno di Gaara e Temari si dovette aspettare diverso tempo, impassibile Gaara guardava gli avversari con superficialità senza che nessun ninja suscitasse interessa in lui, la ragazza misteriosa era appoggiata sul muro dietro con gli occhi chiusi m di tanto in tanto guardava  il ragazzo dai capelli rossi senza farsi notare.

Solo all'incontro contro Neji e Inata, Gaara ebbe un sussulto ma non di paura ma più di rabbia e frenesia, Neji si era rivelato un avversario  forte, molto più del previsto e Gaara sembrava fremere di volerlo sfidare, ucciderlo.

Finalmente era arrivato il turno di Gaara, il suo sguardo poteva congelare qualunque avversario e certo che non avrebbe avuto scampo, sarebbe sicuramente morto anche se il regolamento lo aveva vietato.

Roock lee sarebbe stato il suo avversario, un buffone in tutina verde e il caschetto, che allo sguardo di Gaara rispose con frasi allegre e motivazionali.

-Non riesco a immaginarmi di cosa sia capace di fare quel tipo con il caschetto ma non batterà mai Gaara, questo è poco ma sicuro.- disse quasi con sfrontatezza Kankuro

Tsk, si vantano del fratello solo quando gli torna comodo per il resto lo temono come tutti, che stupidi,

pensò la ragazza che guardava con riluttanza i due fratelli, ora si era spostata accanto a Baki, in prima linea, per vedere meglio l'incontro.

Gaara come avvertimento lanciò il tappo della sua sacca all'avversario che lo prese senza problemi.

-Vedo che sei impaziente di cominciare.-

lui non rispose ma nei suoi occhi non prometteva nulla di buono, senza muovere nemmeno un muscolo Gaara si fece scudo e attaccò con la propria sabbia, l'incontro andava a senso unico, Gaara non veniva scalfito da nessuno attacco per quanto veloce o potente.

Vicino a gli altri membri della Sabbia, la squadra del paese della foglia lo guardavano stupiti .

-Come riesce a fare  tutte quelle cose !- disse Naruto con gli occhi spalancati mentre osservava l'incontro

-Qualunque  cosa che prova ad entrare in contatto fisico con Gaara è del tutto inutile, la sabbia agisce  come scudo di protezione  in pratica è come se lui fosse  rinchiuso in una botte di ferro. La vertià...è che non ho ancora incontrato nessuno al mondo capace di fare un graffio sul corpo di Gaara  -  rispose Kankuro, nel suo sguardo si leggeva la paura che provava verso il suo fratello

-Zitto Kankuro, questi non sono affari loro. Non hai il permesso di divulgare informazioni su Gaara a le altre nazioni- disse la ragazza dai capelli color sabbia attirando per la prima volta l'attenzione su di se per la prima volta

-E tu chi saresti?!- disse il biondino puntandole il dito, ma lei non lo degnò di uno sguardo e si mise a ri-guardare l'incontro

-Sei veramente maleducata, potresti almeno rispondermi!- ma venne fulminato da uno sguardo freddo da parte della ragazza che lo costrinse ad allontanarsi da loro per la paura.

-Tutto qui quello che sai fare? Fin ora  abbiamo scherzato ma adesso, è il momento di fare sul serio.- dissse Gaara all'avversario, il poveretto non aveva nemmeno assaggiato un decimo della vera forza di quest'ultimo

All'improvviso Gaara si mosse, le sue pupille si strinsero e il suo sguardo metteva i brividi, sembrava fuori di se o forse lo era, colpì ripetutamente l'avversario con la sabbia  senza che lui potesse opporre resistenza, sembrava non esserci speranza per l'avversario ma nonostante ciò affrontava la sfida con il sorrido, cosa che faceva innervosire ulteriormente Gaara.

 

 

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


La sfida sembrava conclusa, l'avversario di Gaara era atterra ma il suo allenatore lo stava incitando ad rialzarsi, Gaara lo guardava come si guarda una formica in difficoltà, tra la curiosità e la noia non aspettandosi nulla di interessante e sapendo come sarebbe sicuramente finito quell'incontro, con la morte di Rock Lee.

Eppure Rock Lee si alzò e si posizionò nel punto più alto della palestra , guardò il suo allenatore anche egli in tutina verde.

-Rock Lee togliti pure il peso di dosso!- urlò, una frase ambigua e non chiara se non per il suo allievo che, incominciò a togliersi da sotto la maglietta e gli scalda muscoli una serie di pesi che a contatto con il terreno fecero tremare la struttura.

-Ma che diavolo?!- si sentì dalla platea, sicuramente era stato Naruto con la sua voce squillante

-Adesso vai e fagli vedere chi sei e quanto vali Rock Lee!!- urlò  il suo allenatore per incoraggiarlo e venne corrisposto con un grande gesto positivo e un sorriso, nella squadra avversaria o meglio a Suna non ci era mai stato un comportamento del genere nemmeno con i propri genitori, loro dovevano rispettare le regole e eseguire gli ordini .

Tutta la scena risultò troppo sdolcinata.

Gaara non era per niente contento di ciò, tutto era accompagnato da sorrisi e schiamazzi, lui aveva sempre visto solo morte e disprezzo, la vita non era stata clemente con lui nemmeno da appena nato.

E allora perchè ora gli veniva in mente la scena di lui sul tetto di sera e di un altra bambina? Quello lo considerava per caso l'unico ricordo felice della sua vita?

Rock Lee diventò molto più veloce, così  veloce che Gaara non riusciva a prevedere una sua mossa ma veniva salvato all'ultimo dalla sua sabbia, quella che non controllava ,ma che  lo proteggeva a prescindere.

 All'improvviso venne colpito da un calcio che lo scaraventò in aria per poi essere legato da dei fili in possesso dell' avversario per tenerlo fermo in aria e scesero verso terra con una velocità pazzesca , Gaara atterrò di testa .

Per lui non c'era scampo, sembrava essere battuto.

Giaceva  a terra, in mezzo a cumoli di terra rotta per il forte impatto, la ragazza misteriosa per la prima volta, davanti ai fratelli Sabaku no ,ebbe una reazione, si protese in avanti verso la ringhiera e guardò la scena con stupore, era sotto shock come tutti però nei suoi occhi si leggeva anche tristezza.

Il silenzio regnava sul ring , nessuno poteva crederci, Gaara era stato battuto, eppure quando la vittoria stava per essere annunciata il suo corpo incominciò a frantumarsi.

-Ma cosa?!- il terrore prese il sopravento e non solo sull'avversario

Gaara  emerse dalla sabbia dietro di lui, sembrava divertito da ciò ,adorava vedere l'avversario soccombere di terrore.

-Ma quegli occhi!??- disse subito Temari

-Non c'è dubbio !!- rispose Kankuro

Purtroppo solo la squadra di Suna poteva prevedere cosa sarebbe successo, nei occhi di Gaara non vi era più nulla di umano, voleva e doveva solo uccidere e nessuno poteva fermarlo.

In quel momento sembrava un mostro, non vi era nulla di umano in lui, attaccava ripetutamente l'avversario e rideva e godeva delle sue urla .

Improvvisamente un forte calore si sollevò intorno al ragazzo dalla tutina verde.

-Non riesco a capire cosa stai cercando di fare, ma ormai per te è arrivata la fine- disse Gaara con le mani in posizione per un attacco finale.

Gaara sembrò accorgersi della potenza che stava per sprigionare l'avversario prima di tutti ma non indietreggiò perchè venne colpito ripetutamente, in aria, e questa volta era di sicuro il vero Gaara che inerme non riusciva in tempo a proteggersi con la sua sabbia, sembrava impossibile ma l'avversario ormai tutto rosso per la strana tecnica che stava usando, era riuscito a mettere alle strette Gaara che per la prima volta e sembrava sull'orlo di una sconfitta, eppure non fu così.

Il ninja dai capelli rossi rilasciò tutta la sabbia nella sacca rompendo la sacca stessa in cerca di uno scudo prima di essere scaraventato con più forza di prima per terra.

-Gaara!- urlarono Kankuro e la ragazza misteriosa contemporaneamente

Gaara era ancora vivo , la sua sabbia lo aveva protetto come sperato e con le ultime forze cercò di concludere lo scontro, Rock Lee non era più in grado di muoversi per colpa del troppo chakra usato in precedenza .

Tutti rimasero sorpresi, Roock Lee era stato colpito duramente al braccio e gamba sinistra da un funerale del deserto e oramai non aveva più possibilità di controbattere ne di vincere, era fatta per Gaara ma a lui non bastava voleva dare il colpo di grazia quello mortale, ma venne fermato all'ultimo dall'allenatore di Lee che con il suo ingresso mise fine definitivamente allo scontro e evitò la morte del suo allievo, non che la sconfitta.

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


 

 

Gaara vide l'immagine di un padre, una famiglia , che difendeva ciò che gli era più caro ma che lo guardava con ripugnanza e disgusto come lo aveva sempre guardato suo padre , i suoi fratelli e Yashamaru.

Qualcosa si ruppe dentro di lui, lo avvertì nel suo cuore.

perchè lui aveva un cuore vero?!

Cavolate!

-Perchè lo ...hai salvato?!.- gli disse mentre si teneva la testa e parlava con dolore, il suo cuore soffriva così tanto alla vista di quella scena eppure un attimo prima non provava nulla, era impassibile

-Lui è importante per me e ci tengo troppo ! Mi pare ovvio perchè lo ho salvato.

 Lee va tutto bene ora è finito, tu sei stato grande e sono fiero di te!.- disse lo strambo adulto in tutina, prima rivolto a Gaara per poi finire il suo discorso rivolto verso il suo allievo che respirava a fatica.

Sarebbe sopravvissuto il ragazzo in tutina?

Nessuno lo sapeva

Gaara venne chiamato vincitore ma non era per nulla felice di come di era concluso l'incontro.

- Gaara non potrà mai essere battuto- disse Temari sotto voce, dopotutto tutti speravamo che lo battesse per poter finalmente constatare che anche lui fosse umano, ma non fu così,

 lui era un mostro.

 e potrà essere battuto solo da qualcuno più spaventoso di lui .

Vennero portati entrambi fuori dal campo di gara e Rock Lee in ospedale gravemente ferito.

\\\

Dopo qualche giorno d riposo

Dal balcone del loro appartamento Kankuro e Temari discutevano fra di loro guardando gli altri ninja entrare nei negozi 

-si rimpinzano anche oggi di carne grigliata! eh probabilmente  è il premio per essersi  allenati in modo decente.- disse in modo poco carino

- Cosa guardi  Kankuro. Mi pareva che ti avessero ordinato di  tenere d'occhio Gaaraa.-

-Non preoccuparti perfino un tipo come Gaara non farebbe nulla in pieno giorno e poi non prendo ordini da quella mocciosetta senza nome. - disse facendo un suono altezzoso alla fine - Ma dimmi una cosa, se non sbaglio fra poco ti dovresti scontrare con Shikamaru Nara, non sarebbe meglio che preparassi un piano di battaglia?-

-un piano!? Ma figurati è impossibile che uno del suo livello mi sconfigga, lo distruggerò.-

-ti sei pentita vero? Ammettilo se ti fossi decisa a fare l'esame un anno prima  a quest ora  saresti già diventata chunin  da un pezzo.-

-Chiudi il becco!- 

Flashback

Poco tempo in una giornata di piena tempesta di sabbia i tre fratelli Sabaku no era stati radunati da Baki .

-Vi farò partecipare tutti e tre a gli imminenti esami chunin che si svolgeranno nel paese della sabbia, ma la vera missione non è diventare chunin ma è per sfruttare l'opportunità  di riuscire a distruggere il villaggio della foglia!-

-Ma perchè! non è proprio con il villaggio della foglia che avevamo stipulato un trattato di alleanza- ribattè subito Temari

-E' proprio il trattato di cui parli il vero problema.-

-Che intende dire?!- disse Kankuro

-voi semplici  ninja non siete a conoscenza della situazione ma quando il trattato è stato firmato, l'idiota che era a capo del villaggio del vento  non solo a ridotto l'arsenale del villaggio della Sabbia  ma anche delegato al villaggio della foglia questioni che avremmo dovuto trattare  noi all'interno del nostro villaggio e cosa ancora più grave a tagliato  i fondi  del paese e ridotto i numeri dei ninja. Ora facendo parte  del paese del vento dobbiamo sottostare ai suoi ordini  ma abbiamo comunque il dovere di impegnarci al massi per mantenere alto il livello della potenza militare  del nostro paese ! Questo compito coinvolge tutti noi e anche ninja come te Gaara.- disse guardando esplicitamente Gaara che era appoggiato al muro lì vicino 

-E non dimenticarti Gaara che il successo di questa missione  dipende da te! e presto scoppierà un altra guerra.-

 Temari non voleva crederci, non voleva andare in guerra, non voleva morti tra civili e ninja.

-Questo è quello che vuole il Kazekage, per lui noi ninja siamo solo degli strumenti .-

fine ricordi di Temari...

 

Poco più in là la ragazza senza nome aveva affidato Gaara a Kankuro convinta che non avrebbe mai apposto resistenza al fratello più piccolo e usarlo a suo vantaggio  e vedere come si sarebbe comportato il ragazzo dai capelli rossi una volta lasciato a se stesso, doveva analizzare ogni suo comportamento e sbalzo d'umore e vedere fino a quale limite riusciva a controllare il demone, quelli erano gli ordini del Kazekage per lei.

Intanto Baki avvertito dall'ordine dalla ragazza dai capelli color sabbia che un suo ordine era stato ignorato senza mansionare il suo inseguimento segreto, arrivò in fretta e furia all'appartamento non per niente contento

-Svelti! Aprite!-

-Cosa è successo?- aprì Temari seguita da Kankuro

-Ma perchè fa tutto questo rumore?- disse il fratello

-Razza di imbecilli! Non vi avevo forse ordinato di non staccargli mai gli occhi di dosso!!!? Ogni ordine di Moriko equivale a un mio ordine!-

-Moriko!?- dissero entrambi

-Ora non è importante ! - 

Spaventati e coscienti dell'errore fatto si affrettarono a prendere le loro armi  per uscire con Baki

-Maledizione dove è Gaara!- urlò di nuovo Baki

Dove sarà...spero che non sia successo niente di grave!

Intanto la ragazza misteriosa che lo stava seguendo e ormai era giunta all'ospedale dove guarda caso risedeva Rock lee ,Gaara aveva un aura oscura e malvagia chiunque si allontanava per farlo passare, sembrava non contenere più il suo demone ,ne era certa perchè incominciava a fare dei versi quasi cavernicoli segno che stava perdendo la sua parte umana .

-Io...devo..ucciderlo!- sussurrava di continuo

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


 

-Uccidere...- -uccidere-

Gaara era diventato come un ombra misteriosa che si aggirava a per l'ospedale in cerca della stanza di Rock lee.

Per sua fortuna o sfortuna trovò una ninja dai capelli rosa che stava andando proprio lì e come la ragazza misteriosa seguiva Gaara silenziosamente lui seguiva lei e una volta entrato aspettò che lei uscisse per rimanere solo con la sua preda inerme e non cosciente sul letto .

Moriko lo seguiva non sapeva se doveva intervenire o no in conflitto con la sua missione di dover vedere fino a che punto sarebbe riuscito a tenere sotto controllo il demone.

 Gaara con uno sguardo dolorante si portò  le mani alla testa  e iniziò a provare un forte dolore  nel suo petto, le pupille si strinsero e  il suo sguardo incominciò a mutare .

Lui era solo, 

nessuno lo avrebbe protetto in fin di vita come avevano fatto con Rock Lee

nessuno gli voleva bene

dove uccidere...si ucciderlo!
 

Una sequenza di immagini passavano per la testa di Gaara: Yashamru, le stelle, la foto di sua mamma e poi una bambina con una lunga e brutta cicatrice che gli percorreva il dorso della mano.

il dolore aumentava a ogni ricordo e la sabbia scendeva lenta dalla sua sacca  per andare ad avvolgere Rock Lee, la mano era pronta ad un funerale del deserto convinto che così tutto quel dolore sarebbe passato.

A quel punto la ragazza dai capelli color sabbia di nome Moriko uscì allo scoperto e  si affrettò a lanciarsi verso Gaara ma la mano che stava per decretare la fine di Lee di fermò improvvisamente, non per volontà del proprietario ma  perché Shikamaru Nara, entrato per vedere il compagno era riuscito ad intervenire con il potere dell ombra prima di tutti e accanto a lui c'era Naruto.

-Gaara che cercavi di fare!- disse Naruto

-Semplice lo volevo eliminare.- rispose lui con fare calmo e impassibile 

Shikamaru continuava a tenerlo fermo con l'ombra ma Moriko sapeva che non sarebbe durato molto a lungo, Gaara era più potente e per questo tirò fuori i suoi kunai velenosi pronti a immobilizzarlo ora che non poteva difendersi del tutto .

-lo hai gà battuto nel combattimento non ti basta? provi così tanto risentimento da volerlo eliminare?!- disse Shikamaru

-il  risentimento non c'entra niente, la verità  è che avevo solo voglia di fare del male e lui è il più vulnerabile.-

-ma come puoi dire una cosa del genere! tu sei pazzo!- disse Naruto urlando

-vi avverto se intralciate i miei piani sarò costretto a togliervi di mezzo e lo dico anche a te ragazza, non mi importa se sei del mio villaggio.- disse Gaara

-Gaara non posso permettertelo.- rispose lei

-E cosa avresti intenzione di fare, Fermarmi?-

-io sono un fantasma, quando sono venuto al mondo ho messo fine alla vita di quello che tutti chiamano madre e per farmi diventare potente mio padre mi ha donato il demone della sabbia , in pratica sono un fantasma da quando sono nato.

 Io sono la reincarnazione di Shukaku !-

Quella storia sorprese tutti, tranne Moriko che già ne era venuta a conoscenza tramite Baki , eppure anche lei si sentiva comunque colpita nel profondo perché sapeva di essere simile a lui, lei era un fantasma per il suo popolo e non aveva più una famiglia, era solo una bambina nata con lo scopo di diventare una marionetta al comando del paese della sabbia.

Gaara guardava tutti con uno sguardo senza emozioni

-Tck non ci credo, un padre non  farebbe mai una cosa del genere, che razza di amore paterno  sarebbe!- rispose Shikamaru

- e parli  di amore a me! Non puoi giudicare la mia vita in base ai tuoi schemi, la mia famiglia non era come ve la immaginate, il legame era fatto di odio e infondo i miei  famigliari non altro che delle figure ingombranti per me.

 Sono stato allevato per essere il più potente e forte del villaggio, il prezioso figlio del Kazekage e pensavo  che tutto questo fosse amore, finchè  un giorno non ha incominciato a volermi farmi fuori! -

-ci stai prendendo in giro?!- disse Shikamaru

-i più forti vengono temuti no? Ero posseduto e la mia mente era instabile e gli idioti del mio villaggio sono arrivati alla conclusione che avessi dei problemi psicologici e per mio padre ero diventato  una presenza troppo ingombrante e poco controllabile per questo sono stato etichettato  come soggetto pericoloso dall'età di 6 anni , non vedevano l'ora che io sparissi!

Ecco questo è la mia storia  e che volete che abbia per me la vita umana, ma capisco  che finché si è al mondo bisogna avere una ragione per vivere perché altrimenti è come essere morti.-

Moriko come Naruto capiva molto bene Gaara e schioccati da una tale confessione non riuscivano a muovere un muscolo, la ragazza continuava a perdersi nei suoi dolorosi ricordi e a comprendere sempre di più Gaara nonostante non condividesse a pieno le sue azioni.

Tutto ili dolore che lei stessa ha dovuto subire nella foresta nera fin da bambina...i duri allenamenti e le punizioni atroci! 

Tutto ciò gli faceva più male era che ogni volta che pensava a quel periodo della sua vita era come se potesse risentire ogni osso rotto, ferita inferta e allenamento suicida fatto.

tutto questo per essere solo il fantasma del villaggio della sabbia.

Colei che avrebbe preso il posto di Gaara, lei con la mente stabile e con la sua potenza nell'arte del veleno  avrebbe servito e obbedito ad ogni ordine del suo villaggio per poter vincere l'imminente  guerra .

 

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Distruggere gli altri esseri umani è diventato il mio piacere, dopo aver vissuto  l'esperienza di essere eliminato da un momento all'altro  ho raggiunto un equilibro perfetto. e così  eliminando i mie nemici ho trovato la mia ragione di vita e ho deciso di odiare tutti quanti e di amare me soltanto!-

-Gaara!- Moriko di protese a fare la sua mossa appena notò che Gaara stava  attaccando i ragazzi della foglia ma stranamente non lei e così si affrettò a tirare fuori un bastone di ferro allungabile che ruotandolo e imprigionandoci il suo chakra fermò l'attacco.

-L'incontro sarà domani , vuoi bruciarti la possibilità di combattere contro Sasuke?! Non volevi fargli vedere quanto eri potente? E poi è da meschini e codardi uccidere un nemico mentre è incosciente, non sei sul campo di guerra ma in una città e il tuo avversario si è battuto quasi a pari armi con te e ti ha fatto sudare parecchio, non è certo questo quello che merita!- disse guardandolo negli occhi cercando di convincerlo prima di passare alle manieri forti e mentre lo diceva nel suo sguardo non c'era odio ma compassione e tristezza per quello che aveva dovuto subire in sua assenza, se solo lei non fosse stata allontanata da lui quel giorno forse poteva evitare tutto questo.

Lui non è un mostro.

flashback

-No non voglio andare! lasciatemi no!-

-Muoviti mocciosa e non fare storie, da oggi fino al tuo dodicesimo compleanno sei bandita da questo paese e da ora in poi ti metterai al suo servizio per scusarti del disonore e tradimento di tuo fratello che ha ucciso il Kazekage e i tuoi genitori! 

Da oggi in poi gli Akasuna sono banditi per sempre !-

La piccola ragazza dai corti capelli color sabbia, ancora senza nome per il  non interesse dei propri genitori venne portata in una terra lontana vicino a una foresta completamente nera dove si narrava nelle filastrocche per bambini che chiunque vi entrava non avrebbe fatto più ritorno.

-Bene! da adesso in poi tu abiterai qui, nel nulla  in mezzo alla natura come un vero ninja e con come, ti allenerai con lo scopo di diventare la seconda macchina da guerra del paese della sabbia. Piacere io sono Baki.-

-Io...non ho un nome-

-Capisco che ne dici Moriko, vuol dire " bambina della foresta" penso che sia azzeccato visto i lunghi anni che dovrai passare qui.-

-Va bene!-

\\

Gaara e Moriko  provati dalle forte emozioni dei loro stessi ricordi di accasciarono per terra e si guardarono negli occhi e nonostante tremassero Gaara alzò lo sguardo dalla ragazza e lo puntò ai ninja della foglia

-Presto o tardi vi distruggerò tutti, è solo questione di tempo.- disse per poi sparire

-Gaara!- urlò Moriko che ancora provata uscì dall'ospedale con più lentezza

 

Passarono due giorni da quell'accaduto e Moriko non riferì nulla di quello che era successo a Baki e si riposarono in visione dell'ultima sfida quella finale e sarebbe stato uno scontro fino all'ultimo respiro .

Il cielo era azzurro e tutti fremevano per potersi battere con i migliori ragazzi rimasti, la folla era intorno a noi e i kage avrebbero assistito a tutti gli scontri e non erano ignoti i propri avversari e Gaara avrebbe affrontato Sasuke.

Molti lo definivano uno scontro epico e  Gaara non vedeva l'ora di affrontarlo e verificare la sua vera forza soprattutto dopo aver visto i suoi allenamenti con il suo istruttore non riusciva a contenersi, la mano tremava insieme alla sua sabbia nonostante il suo sguardo era freddo e calmo.

Però lo sfidante non arrivava  e sia Baki e Moriko erano molto sotto pressione anche per la presenza di Kazekage e per sfortuna di Gaara il suo incontro venne rimandato e Kankuro dovette astenersi dal suo combattimento per non rivelare le ultime carte in gioco e così toccò a Temari che doveva affrontare Shikamaru.

Lo scontro mise a dura prova Temari che la lasciò stupita delle sue capacità ma non troppo da lasciarsi sorprendere, lei era migliore in attacchi a lunga distanza e tutto ciò favoriva a suo favore ma proprio quando aveva scoperto il punto debole dell'avversario e messo in un angolo Shikamaru fece un gesto strano, non era una tecnica ne un richiamo ma se ne stava lì fermo con le mani a cerchio e Temari indispettita da una tale mancanza di voglia di combattere lo attaccò con tutte le forze con un tornado cercando di spazzarlo via ma per sua sfortuna non ci riuscì.

-Hey Temari datti una mossa!- gli urlò Kankuro dalla platea e proprio mentre lei altzò lo sguardo non si accorse della trappola aerea dell'avversario che la mise alle strette ma non riuscì comunque a prenderla e immobilizzarla con la sua ombra,ma doveva per forza concludere subito l'attacco perchè se perdeva altro tempo sapeva che l'avrebbe raggiunta l'ombra e lì non si sarebbe stato scampo, decise di moltiplicarsi per attaccarlo di sorpresa e dopo essersi nascosta dietro il suo grande ventaglio per effetturare la moltiplicazione non riuscì più a muoversi.

L'aveva fregata. 

Nonostante aveva anticipato tutte le mosse,una dopo l'altra , lui era riuscito a imprigionarla e lo scontro era finito, ingannata da tutti i falsi attacchi , ora controllata da Shikamaru amminava verso di lui e alzò il braccio in contemporanea a lui,non possedeva il minimo controllo del suo corpo.

 

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Capitolo 14
*** capitolo 13 ***


 

-Mi arrendo- disse Shikamaru stupendo tutti

Aveva la vittoria in pugno eppure si lamentava di esse scocciato da quelli scontri e cosi la vittoria andò a Temari.

La squadra della sabbia era furiosa per il giochetto stupido del ragazzo della foglia, loro non avevano vinto eppure osavano cederli una vittoria in quel modo così subdolo.

-Baki ci stanno prendendo in giro..- disse Moriko bollendo dalla rabbia

-Calmati, ricorda che essere un ninja vuol dire avere il sangue freddo, nonostante sia d'accordo con te.-

Lasciammo uno sguardo verso Gaara e non era per niente calmo ,ma tutti stavamo aspettando di vedere il memorabile incontro contro Sasuke, il pubblico incominciava a lamentarsi per il ritardo del ragazzo dai capelli blu ma poi in un battito di ciglia apparve sul campo di gara con il suo maestro.

-Eccolo- disse Gaara

Finalmente l'incontro tanto atteso poteva iniziare.

la folla si stava eccitando e Gaara non era da meno, il suo sguardo omicida era più spaventoso del solito e faticava a contenersi, purtroppo per regolamento Baki e Moriko dovettero stare in platea e Kankuro decise di  fargli un discorso motivazionale, del tutto inutile per lui.

-Gaara fai attenzione mi raccomando! Ricorda che abbiamo un piano da rispet\-

Temari gli tappò la bocca   e gli sussurò nell'orecchio - E' meglio non distrarlo in questo momento, potresti rischiare la morte.-

Il piano  di cui Kankuro aveva accennato, sarebbe stato rivelato solo più tardi.

Moriko scese  le scale della platea, voleva vedere Gaara con i suoi occhi prima che lui affrontasse la sfida ma mentre percorreva le scale  lo vide uccidere due ninja  che volevano farlo fuori per far vincere Sasuke per conto di un nobile.

In meno di due secondi vennero annientati.

Gaara sembrava già aver perso il controllo di quella piccola parte umana che aveva, lei si avvicino ma lui gli  passò accanto senza dire nulla tirando dritto 

-Gaara-

-Cosa vuoi?- rispose freddamente  e senza emozioni

-Non farti prendere il sopravento dal mostro che è in te...tu\- venne colpita dalla sua sabbia alla spalla e poi lui entrò nell'arena.

Moriko sanguinava ma non era nulla di grave e per fortuna non era morta, tornò a sedersi in platea accanto a Baki come se nulla fosse, però il suo sanguinare non rimase inosservato.

-Cosa diavolo ti è successo Moriko?-

-Non è niente di grave.- disse tamponandosi la ferita

-Non dirmi che hai provato a parlare con lui ? In un momento del genere?!-

-Zitto, si ci ho parlato e non mi ha ascoltato  ora guardiamo l'incontro, non mi ha ferita gravemente per fortuna .-

Perchè con me si era risparmiato...

Nonostante stia per perdere il controllo a me non mi attacca mai veramente e si fa avvicinare.

Che forse riesco a reprimere un minimo del suo mostro?

Dovrò approfondire questo aspetto di Gaara.

L'arbitro diede il via all'incontro ma nel momento in cui Gaara fece uscire la sua sabbia venne preso da una scossa, il suo corpo lo stava contraddicendo.

-Per favore non fare così, non arrabbiarti...- farfugliava - ti prego mamma-  -adesso sarò più bravo-  la sabbia non cessava, continuava a fuoriuscire dalla sabbia in grande quantità

-sta già delirando, quando fa così è più pericoloso di qualsiasi altro momento. E' chiaro che si trova davanti a un avversario che teme.- disse Baki

Un altra scossa prese il sopravvento sul corpo di Gaara

-bene il peggio deve essere passato.- riaffermo sempre Baki

E così attaccò  con una sua copia di sabbia che  oltre a mettere in difficoltà l'avversario gli faceva da scudo e lui non si muoveva dal posto in cui si trovava, eppure il suo avversario replicò un attacco di Rock lee e con la stessa velocità lo colpì scalfendo la sua armatura di sabbia che lo ricopriva su tutto il corpo e nonostante cercava di proteggersi con la sua sabbia venne colpito una seconda volta.

Era diventato troppo veloce.

Gaara sembrava già alle strette eppure non aveva ancora sprigionato tutta la sua forza e Sasuke stava perdendo troppa energia per i colpi ad alta velocità.

Gaara in un momento di fermo dallo scontro si creò una bolla di sabbia e con un occhio finto, guardava l'avversario attaccare senza essere minimamente colpito, ogni volta che l'avversario si avvicinava alla sua bolla degli aculei ne fuoriuscivano attaccandolo, praticamente un attacco e difesa assoluta e indistruttibile.

-Era ora che usasse questa tecnica.- disse con un ghigno Baki

-Baki! Non è possibile quella è una tecnica segreta, non doveva essere vista da tutte queste persone il Kazekage è stato chiaro.-

-Moriko, va bene così.-

-Ma ...-

Sasuke non aveva scampo, ogni suo attacco finiva con il farsi ferire dagli aculei e intanto Gaara rimaneva inattaccabile e senza ferite, eppure negli occhi del ragazzo dai capelli blu non c'era panico ma soddisfazione, come se stesse aspettando il momento giusto per qualcosa.

-Non rispetta mai un piano, Gaara è come sempre inaffidabile!- disse Temari che arrabbiata per il comportamento del fratello.

-Abbiamo un piano e dobbiamo essere pronti al segnale, così  andrà tutto a monte.-

La mano di Sasuke si riempie di chakra e incomincia a correre verso la corazza di Gaara  per sferrare un colpo diretto, una tecnica mai vista che inaspettatamente riesce a scalfire l'infallibile difesa dell'avversario cogliendo tutti alla sprovvista.

-Non ci credo...Gaara- commentò stupida e preoccupata Moriko 

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Gaara era stato colpito, sanguinava, per la prima volta era stato colpito mortalmente e un suo urlò si propagò nella silenziosa arena, Sasuke si allontanò con difficoltà dalla bolla di Gaara da dove fuoriuscì un braccio del mostro.

-Cavolo, si sta trasformando! deve essere stato ferito molto in profondità!-

-Non dovrebbe essere così imprudente!- commentarono Temari e Kankuro

Dalla bolla si aprì  solo un piccolo spiraglio dove l'unico rumore era il ruggito di un mostro, ormai era fuori controllo e  a parte i ninja della sabbia, nessuno sapeva cosa stava veramente succedendo, finché Gaara  non si rivelò ,per fortuna non trasformato ma per la prima volta sanguinate e con poche forze.

Il pubblico incominciò ad addormentarsi per colpa di un arte illusoria messa in atto dallo stesso Kazekage per assalire il paese della foglia, era il segnale, proprio in mezzo allo scontro finale e più atteso dei ninja del suono attaccarono in gruppo alleati al villaggio della sabbia.

-Andiamo Moriko inizia la missione-

-Sì!- 

Il Kazekage attaccò direttamente l'Hokage insieme ai rinforzi dei ninja del suono che erano alleati di Orochimaru all'insaputa di tutti, crearono "la forza del dominio perfetto" dove venne rinchiuso .

La squadra di Temari, Kankuro e Moriko andarono da Gaara.

-Fermati Gaara.-

-Temari,io quello lo voglio fare fuori- disse con voce rotta e stremata

-Non ha più senso continuare questo incontro, abbiamo una missione.- si mise davanti Kankuro

-Levati di mezzo!-  e mentre sposata suo fratello maggiore per passare la ragazza dai capelli color sabbia gli si mise davanti a braccia aperte

-Gaara ascoltami, guardami! Non siamo venuti qui per questo, bisogna rispettare gli ordini e se opporrai resistenza sarò costretta a farti del male.-

Temari e Kankuro la guardarono come se avesse detto la una cavolata, pensavano che fosse impossibile per una minuta e silenziosa ragazza potesse mettere a tappetto il ferito Gaara.

Nell'instante in cui la guardò negli occhi, il ragazzo dai capelli rossi incominciò a provare dolore e  a portarsi le mani alla testa.

-Gaara, cosa hai?!- disse preoccupata Moriko avvinandosi a lui, ormai si era accasciato a terra inginocchiato.

-Deve aver consumato troppo chakra, non possiamo aspettare che si riprenda?- intervenne Temari verso Baki che era arrivato in loro soccorso.

-Dannazione tutto questo perchè non ha voluto aspettare il segnale e ha voluto procedere di testa sua.-

-Noi che facciamo, come possiamo procedere senza di lui?!- affermò Kankuro

-Certo che possiamo, abbiamo Moriko per questo-

-Cosa?!- affermarono i due fratelli

-Anche se ci sono io, abbiamo bisogno comunque di Gaara-

-allora andate in un posto sicuro e appena riprende un po di chakra procedete con l'operazione-

I ragazzi se ne andarono e Gaara delirava sempre di più.

-Cosa vuol dire che abbiamo te al posto di Gaara?! Cosa ci nascondi Moriko.- Temari era molto seria.

-Lo scoprirete presto,non preoccupatevi, mettetemi Gaara davanti  anche se non ne sono sicura devo provarci.-

-Provare...a fare cosa?! Cosa vuoi farmi? Perchè sto ...sanguinando, fa così male...- disse Gaara semi-cosciente

-Stai zitto mi devo concentrare.- dopo aver fatto dei segni appoggiai la mia mano sul suo petto e un alone di chackra lo avvolse.

-Questo calore...TU! lasciami..non toccarmi.Non voglio di nuovo soffrire- incominciava a muoversi - Lasciami!- 

-Kankuro tienilo ! non deve muoversi...sennò ...Temari! Qualcuno mi aiuta! Non posso fare nulla se si muove così.-

I ragazzi spaventati si ripresero e cercarono di tenere fermo Gaara che veniva sempre di più avvolto dal chakra della ragazza.

-NO! Perchè...perchè è così caldo questo ...chakra..- disse Gaara addormentandosi

-Bene, ora dobbiamo aspettare qualche minuto e vedrai che avrà effetto e tornerà lucido, Ma non deve essere svegliato prima sennò il risultato sarà peggiore di come è messo ora.-

-Ma cosa gli hai fatto, si può sapere?!-

-Io possiedo l'arte del veleno, perfino il mio chakra è veleno stess\-

-Quindi lo hai avvelenato!- 

-No kankuro!  come posso creare veleno posso benissimo creare l'antidoto e a Gaara ho somministrato un mix di entrambi, facendo in modo che il risultato ne uscisse un sonnifero e avvolgendolo per un determinato tempo con il mio chakra ho riparato la sua ferita. In questo modo quando si risveglia dovrebbe essere tutto a posto.-

-Ma tu chi diavolo sei?!-

-io sono l'arma segreta del paese della sabbia, creata per controllare e sostituire Gaara, tutta la mia esistenza è basata solo su questo e unico scopo.-

\intanto Gaara addormentato...

Preso nei suoi pensieri non si rese conto che si era auto-retta una barriera di sabbia intorno a lui a proteggerlo da dei sassi lanciati e ora caduti vicino a lui, spaventato che fosse qualche cittadino di Suna cercò di rientrare in casa dalla sua piccola finestra ma sentì il suo nome chiamato da una flebile voce.

-Gaara-

Allora si sporse verso il basso per vedere nella casa adiacente alla sua chi lo avesse chiamato, vi trovò la bambina della mattina che si stava sbracciando dalla sua finestra cercando di attirare la sua attenzione.

-Cosa...cosa vuoi da me?-

-Essere tua amica-

-Nessuno vuole essere mio amico, nessuno vuole stare in mia compagnia se non Yashamaru-

-Ma io voglio essere tua amica e sono sicura anche tu lo vuoi, sennò perchè mi hai regalo un fiore di sabbia?- rispose indignandosi e muovendo ancora di più le braccia e Gaara non potè non notare la grossa cicatrice sul dorso della sua mano ma non ebbe il coraggio di chiedergli come se l'era fatta

-Davvero vuoi essermi mia amica? ma io sono un mostro-

-Io vedo solo un bambino, nessun mostro.- ribadì lei

Quelli erano dei ricordi, gli stessi che qualche giorno prima lui stesso aveva rivisto però questi non erano suoi, erano dal punto di vista della ragazza ed è come se insieme al chakra che lo aveva avvolto anche alcuni  ricordi si erano avvolti con lui.

La scena cambiò, ora si trovava in cima a un albero in una foresta completamente nera, aveva il respiro affannoso mentre si tamponava diverse ferite poi improvvisamente un fruscio di vento e in un attimo era inerme per terra e un ragazzo dai capelli neri con lo sharingan lo sovrastava, o meglio sovrastava la ragazza.

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Quelli erano dei ricordi, gli stessi che qualche giorno prima lui stesso aveva rivisto però questi non erano suoi, erano dal punto di vista della ragazza ed è come se insieme al chakra che lo aveva avvolto anche alcuni ricordi si erano avvolti con lui.

La scena cambiò, ora si trovava in cima a un albero in una foresta completamente nera, aveva il respiro affannoso mentre si tamponava diverse ferite poi improvvisamente un fruscio di vento e in un attimo era inerme per terra e un ragazzo dai capelli neri con lo sharingan lo sovrastava, o meglio sovrastava la ragazza.

\\

Intanto intorno a Gaara c'era il caos più totale e l'imminente guerra sembrava sempre più vicina a loro, i tre ragazzi di Suna si muovevano veloci cercando un nascondiglio non troppo lontano dalla arena per un eventuale segnale di Baki, si rifugiarono in un bosco e poggiarono il dormiente su un ramo abbastanza in alto per poter vedere possibili nemici.

-Qualcuno ci spiega cosa diavolo è succeso??!- urlò Kankuro esausto

-Abbiamo appena dichiaro guerra- rispose con naturalezza Moriko

-Quello lo avevo capito, mi riferivo a tutto il resto come a te !-

-Kankuro calmati o rischi di svegliare Gaara.- disse Temari mentre guardava il fratello minore muoversi nel sonno in maniera scomposta

-Puoi urlare quanto ti pare, lui non può sentirti in questo momento ,se si sta muovendo in questo momento è solo dovuto al fatto che è un eccezionale ninja e che sta respingendo lo stato di incoscienza forzato, il che non gioca a nostro favore.-

-Allora che aspetti a farlo addormentare del tutto, per la missione ci serve lucido o almeno quel poco che riesce ad essere normalmente.- ribattè Temari

-Non posso.-

-Cos\ non eri tu la sostituta di Gaara o non so che cosa.-

-Se in questo momento aumentassi la dose di tranquillante potrebbe benissimo morire e noi non c'è ne accorgeremmo nemmeno. Cavoli si muove molto...se continua così sarà tutto inutile ciò che ho fatto, potrebbe rischiare anche di non riconoscerci e ucciderci senza pietà-

I fratelli la guardarono spaventati ma non fecero in tempo a obbiettare che Gaara alzò di scatto aprendo lentamente gli occhi davanti a loro.

-Moriko dimmi che il tempo massimo è finito e che ora è tornato in se...- disse spaventato Kankuro ma anche le ragazze lo erano, Gaara emanava un chakra fortissimo che anche a kilometri di distanza si percepiva la sua furia

-Mi dispiace ma non è passato nemmeno il tempo minimo...Gaara ci riconosci? Mi senti?-

Il ragazzo dai capelli rossi sembrava in uno stato di trans, non aveva tutti gli occhi aperti ma era cosciente e quindi doveva evitare assolutamente di addormentarsi di proposito o il demone ne avrebbe preso il controllo, Gaara scagliò la sua sabbia contro i tre ragazzi che riuscirono a schivarli ma diversi alberi vennero tagliati a metà dalla potenza della sua forza, non perse tempo ad attaccare di nuovo e i fratelli No sabaku vennero colpiti a differenza di Moriko, sembrava quasi che l'attacco l'avesse schivata di proposito .

Ora che i due fratelli erano semi incoscienti restava solo a lei provare a fermarlo con tutte le sue forze.

-Gaara se mi senti, se c'è una minima possibilità che la mia voce arrivi a te ascoltami!! Gaara devi svegliarti del tutto, devi aprire gli occhi!- Disse mentre si lanciava verso di lui ma in risposta ricevette solo un ruggito, era troppo tardi Gaara aveva chiuso gli occhi e il mostro stava uscendo allo scoperto, la ragazza venne colpita dalla sabbia che si era eretta intorno a lui per far si che il demone tasso potesse apparire in tutta la sua grandezza.

-Gruoaaaaa!-

Ai piedi del mostro Moriko assisteva alla immensa creatura davanti a lei, per fortuna era rimasta quasi illesa dalla sabbia avendo fatto in tempo ad essersi protetta con il suo bastone allungabile dove poteva con facilità avvolgere il suo chakra velenoso e usarlo come scudo facendolo roteare nelle sue mani, nonostante fosse spaventata aveva una missione da compiere e in questo momento doveva far risvegliare Gaara a tutti i costi, salì su uno dei tanti alberi e raggiunse il demone che si era spostato anche se a rilento e quando si trovò a un altezza pari al mostro vide Gaara imprigionato fino al bacino sopra il suo muso, incosciente veniva sfruttato dal tasso.

-Gaara!!- si lanciò sul muso e formando degli aculei con il suo chakra velenoso, cercò di corrodere la superfice che lo bloccava ma sembrava indistruttibile allora provò a rimprigionarlo con il suo chakra nella speranza di svegliarlo avvelenandolo con uno dei veleni più dolorosi che possedeva ma lui non ebbe nessuna reazione, sembrava che non lo avesse nemmeno sfiorato e mentre stava per sferrare un nuovo attacco venne scaraventata giù dal demone per poi essere colpita.

Il colpo era stato piuttosto  forte e l'aveva allontanata dal demone, dolorante e con le ferite che le sanguinavano si rialzò ma ricadde sul ramo in cui era  atterrata.

(ricordi)

* E' tutto questo che sai fare?! mi deludi, forse dovrei solo ucciderti e farla finita qui, dirò al tuo istruttore che è stato un incidente di percorso o potrei benissimo uccidere anche lui.-

disse il ragazzo dai capelli neri facendo finta di pensarci su

-N..non provare a fargli del male, Baki è l'unica persona che ...mi rimane.-

-Ah si? Io penso che sia uno dei tanti che ti sfrutta per il tuo potenziale e sono sicuro che non prova il minimo affetto per te, come potrebbe sei una nullità, una delusione. Non fai che subire i miei attacchi e per questo non riesci a fare un attacco ben efficace e pecchi troppo in difesa. 

Ora alzati mocciosa, l'allenamento non è finito o devo ucciderti sul serio.?-disse freddo con uno sguardo glaciale

-Io non sono una mocciosa e non ho intenzione di arrendermi!- disse lei mentre di alzava sanguinate, le gambe le tremavano e gli rimaneva così poco chakra che non sarebbe nemmeno riuscita a fare una trasformazione del corpo

-Sarà meglio per te perchè sennò muori-

*

-Io...non voglio morire..-

Allora alzati mocciosa

-Ma lui è così forte e io...sono debole in difesa-

Ero convinto di averti allenato bene anche per sconfiggere lui

-Ma se non sono mai  riuscita a batterti come posso...-

Alzati o muori -Muori-  dissero insieme

-Cavolo, devo aver preso una bella botta per aver fatto una conversazione quasi decente con te è Itachi?.- disse Moriko alzandosi e guardando il cielo

-Dovrò essere diventata matta ma non ho intenzione di morire, ne tanto meno ho intenzione di lasciarti in balia di te stesso Gaara.

Non più!-

 

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Moriko si ributtò contro il mostro colpendolo ripetutamente, questa volta aveva creato una frusta di chakra e veleno che le permetteva di allontanarsi e non subire nessun attacco ma e di continuare ad attaccare ,  era sicura che se avesse subito un alto colpo come il precedente non si sarebbe rialzata più.

Il demone sembrava in difficolta, i suoi arti erano stati tagliati ma la coda rimaneva ed era di una forza superiore e nonostante il suo impegno non sembrava mai riuscire a dare il colpo finale fino a che mentre lei chiamava ripetutamente ad ogni attacco il nome del ragazzo rosso non lo vide rispondergli il corpo, aveva anche se poco, mosso la testa nella sua direzione e il demone si era fermato.

Ho capito come mettere a tutto questo casino Gaara, presto tornerà tutto alla normalità devo solo tenere fermo quel bestione il tempo necessario per svegliarti .

Ma come...

Tirò fuori il suo bastone ripiegato accuratamente e nascosto nel suo abito per scendere ai piedi del demone e incominciare a creare un sigillo ai suoi piedi, ma doveva sbrigarsi presto si sarebbe mosso e il sigillo non sarebbe servito a nulla, una volta completato creò cinque lunge fune di chakra con un pungiglione e le legò intorno al corpo del demone tasso per poi attraverso  la punta fissarle nel terreno ai rispettivi segni del sigillo che si illuminò con successo, il demone si bloccò e lei ne approfittò per raggiungere Gaara.

-Gaara! Non ho molto tempo, questo sigillo non reggerà per molto contro un demone come il tuo quinti svegliati ! Sono io, la ragazza a cui hai regalato un fiore di sabbia, quella con cui parlavi la sera guardando le stelle, sono tua amica e ti sto chiedendo di svegliarti. Gaara!!-

Il demone tasso iniziava già a muoversi e Moriko aveva sempre meno tempo, aveva ricevuto  solo una minima reazione alle sue parole da parte di Gaara ma non era abbastanza per svegliarlo, il tempo scorreva veloce come il sangue dalle sue ferite e lei, sola, in balia di un demone che teneva prigioniero l'unico amico che aveva, doveva fare qualcosa.

Questa volta non perchè glielo avessero ordinato, non era ne un  ordine di Baki ne del Kazekage, ma era un suo volere.

Lei voleva vivere e lo voleva fare con Gaara.

Raccolte tutto il suo chakra e fece una follia.

Se il suo chakra, le sue parole arrivavano lontane a Gaara, se non era abbastanza vicino a lui per poterlo risvegliare allora doveva avvicinarsi di più, 

molto di più, 

ancora di più.

Urlo strozzato, come di qualcuno che avesse ripreso a respirare dopo tanto tempo uscì dalla bocca di Gaara che si era finalmente svegliato, con l'affanno e gli occhi sventanti guardò scioccato la scena che gli si presentò davanti a lui, Moriko lo stava abbracciando e dalle sue guance sgorgavano lacrime, ma la cosa che lo lasciò senza parola era che nella schiena di lei c'era una lancia che le trapassava da parte a parte e la punta, a quando pare velenosa e impregnata del sangue di lei aveva distrutto la corazza che lo teneva  legato al demone e lo aveva colpito allo stomaco ma in maniera lieve che non sanguinava nemmeno tanto.

Moriko tossi sangue 

-Ga...gaara ti sei svegliato- disse mentre lo guardava negli occhi e gli sorrideva

-Tu...cosa diavolo . No! non ti muovere!-

-Ben tornato fra noi, certo che hai il sonno pesante eh, ehehe- scherzò anche se tutto di lei sembrava urlare quanto stava male, anche il solo respirare le provocava infiniti dolori.

-Perchè hai fatto tutto questo  per me?! -

-Perchè tu sei mio amico.- disse sorridendogli di nuovo ma dalla sue bocca sgorgava sangue

-Io...io non lo merito sono mostro e tu..tu morirai! Io non lo voglio !-

-Tu non sei un mostro Gaara, sei solo un ragaz...\-

-HEy! No ! Svegliati, non puoi morire, non puoi !!-

La ragazza era caduta sul muso del tasso il cui ormai era solo una statua di sabbia, sfinita e senza chakra anche la sua lancia si disintegrò e Gaara fu definitivamente libero ma sporco del sangue di lei che bruciava, sembrava che ogni parte di lei fosse veleno eppure non poté fare altro che ringraziarla per averlo svegliato da quell'incubo in cui lui stesso si era imprigionato.

Si abbassò verso la ragazza e con la poca forza che gli rimaneva distrusse il cumolo di sabbia per adagiarsi lentamente sull'erba verde di Konoha, ora erano entrambi sdraiati uno accanto all'altro senza forze, lei riposava con gli occhi chiusi e un sorriso sul volto e l'unica certezza che era viva era il suo petto che si muoveva seppur lentamente, per il resto era macchiata così tanto di sangue che poteva essere creduta morta, lui invece riuscì a prendergli la mano e incrociare le sue dita con le sue mentre cercava di riprendere le forze per potersi alzare, ma non sarebbe successo molto presto.

Rimase in quella posizione per poco, sentiva di star perdendo le forze e di aver bisogno di riposare ora che il demone si era finalmente calmato e mentre guardava il cielo limpido senza nessuna nube, strinse la mano della ragazza per poter sentire il suo tepore e averla più vicino a lui.

-Ora che ti ho trovato non puoi morire...non puoi perchè sei la mia unica amica.-

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo piuttosto intenso che dite???

cosa ne pensate? fatemi sapere!

 

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Capitolo 18
*** capitolo 17 ***


Gaara poov ( sarà un capitolo incentrato tutto dal punto di vista di Gaara e di quello che è successo a lui mentre era incosciente, riferito al capitolo precedente)

Il buio mi avvolgeva, ero davanti a Shukaku che mi guardava come se fossi una formica impaurita e inerme, si poteva provare solo pietà per uno come me, ero un codardo che si era alla fine rifugiato nell'oscurità più buia e stava cedendo il posto a un mostro assassino di cui tutti avevano paura ,colui che cercavo di respingere giorno dopo giorno, e ora lui eri lì che gli stavo dando il via libera di fare quello che voleva con il mio corpo, anche di uccidermi, non mi sarebbe importato, voleva solo far smettere tutto quel dolore una volta per tutte.

Una volta che il demone se ne andò rimasi completamente solo nel nero più totale, eppure non avevo paura, ero abituato a stare solo e a ragionare solo con i miei pensieri ma il fatto di non riuscire a vedere quello che era davanti o dietro mi dava un senso di paura e insicurezza.

-Se solo ci fosse qualche stella starei benissimo, là fuori tanto non importa a nessuno di me, non mi cercano ne mi vogliono vivo , mi temono.

Temono il mio demone ma anche me, chissà Shukaku cosa avrà fatto la fuori...è la prima volta che lo lascio prendere il completo controllo del mio corpo , era diventato così irrequieto e incontrollabile dopo lo scontro con Sasuke che ho rischiato di morire per aver usato troppo chakra, i miei fratelli saranno sollevati di essersi tolto un peso e Baki non dovrà mi farmi da babysitter e poi lei...

Lei come reagirà? -

Caddi per terra, sembrava che il mio corpo venisse scosso da una parte ad un altra e non riuscivo a stare in piedi

-Ma che diavolo sta succedendo lì fuori! Hey Shukaku !-

Il demone non rispose

E se fossi rimasto bloccato qui senza possibilità di riprendere controllo del mio corpo?

-Shukaku non era questo l'accordo! Dobbiamo aiutarci a vicenda, non puoi prendere  possesso del  corpo in questo modo, se muoio morirai anche tu. 

Mi stai ascoltando!?-

-Gaara...io non ho preso il possesso di un bel nulla, sei stato tu stesso a cedermi il tuo corpo e ora voglio divertirmi finché posso, c'è una graziosa ragazzina dai capelli color sabbia che mi sta tenendo testa. 

Sarà divertente  ucciderla .-

-Cosa ? NO! Shukaku ! No, ritorna qui, non toccarla, tutti tranne lei!-

Il demone era  di nuovo sparito e io ero rimasto di nuovo da solo nella oscurità più totale con i miei pensieri che non facevano che tornare a pensare ad un unica persona, Moriko, era rimasta per tutto il viaggio molto in disparte e silenziosa o almeno finché non si trattava di me, anche se mi era sembrato di capire da Kankuro che la sua missione era tenermi sotto controllo, eppure lei si comportava con me come se mi considerasse un essere umano, uno al suo pari eppure nemmeno io mi sono considerato tale, 

perché lei si?

Perché stare in sua compagnia mi creava disagio e rivangava  in me ricordi che non ricordavo più...e poi quelle visioni, devono essere stati suoi ricordi per forza .

Non è che lei è...

-Gaara!-  una voce da lontano quasi inudibile mi stava chiamando

un forte dolore mi prese in  tutto il corpo, ripetutamente delle scariche di dolore mi pervasero.

-Cosa divolo sta succedento là fuori?! Ahh!-

-Gaara, svegliati ti prego...- 

ecco che la risentì di nuovo quella voce, lieve come un sussurro, più la sentivo più il dolore aumentava,

 stavo venendo colpito ripetutamente?

-Ti prego non mi abbandonarmi...chiamami un altra volta, non lasciarmi solo ...-  le imploravo ,ormai accasciato per terra nell'oscurità più totale finché tutto non si fermò per qualche secondo e la vidi.

Era davanti a me con le mani portate al petto e delle catene erano apparse dietro di lei.

-Gaara. Non ho molto tempo, questo sigillo non reggerà per molto contro un demone come il tuo quinti svegliati ... Sono io, la ragazza a cui hai regalato un fiore di sabbia, quella con cui parlavi la sera guardando le stelle, sono tua amica e ti sto chiedendo di svegliarti.

Gaara.- la sua voce sembrava stremata eppure a me apparse dolce e lieve , come un sussurro lontano.

Svegliarsi...ma come?

Lei,  la bambina della finestra, l'unica che non mi ha mai considerato un mostro, la mia unica amica.

Avevo una amica.

Avevo qualcuno che tenesse a me e che stava facendo di tutto per aiutarmi!

Il mio cuore fece una capriola e prese a ribattere un ritmo veloce, così veloce che pensavo che uscisse fiori e le mie guance pallide diventarono di  colore roseo, risentivo finalmente quella sensazione di essere vivo che non sentivo da tento, il rancore e l'odio erano spariti in un attimo.

Poi improvvisamente incomincia a sentire un calore intorno al mio corpo, la stessa sensazione di quando lei  mi fece addormentare con la forza, era il suo chakra , ne ero sicuro

 ma come aveva fatto a raggiungermi? era così rilassante e sapeva di casa.

Un attimo dopo non potevo credere all'immenso dolore che stavo provando, chiusi gli occhi per un secondo e quando li riaprii  era come se riuscissi a respirare dopo tanto tempo, il sole mi accecò

e poi la vidi .

Era davanti a me e vomitava sangue .

 

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