L'inizio di tre grandi avventure

di Farkas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scelgo te! ***
Capitolo 2: *** I primi Pokémon catturati ***
Capitolo 3: *** Il Bosco Petalo ***
Capitolo 4: *** Rivali ***
Capitolo 5: *** Battaglia nel Bosco Petalo ***



Capitolo 1
*** Scelgo te! ***


                                   L’inizio di tre grandi avventure

Capitolo 1: Scelgo te!

 
 
Era la vigilia di un giorno molto speciale nel laboratorio del professor Birch. L’indomani tre giovani allenatori avrebbero cominciato il loro viaggio, andando da lui per prendere il loro primo Pokemon.
Treecko, Torchic e Mudkip. Erano questi gli starter che i nuovi allenatori potevano scegliere nella regione di Hoenn… e che non stavano più nella pelle.
Che avventura li attendeva! Viaggi per il mondo, lotte, vedere chissà quanti Pokemon sconosciuti… eppure i tre starter oltre che impazienti, erano anche nervosi e si stavano sfogando giocando ad acchiapparello.
-Ci pensate ragazzi? Domani cominceremo il nostro viaggio!- cinguettò Torchic dopo aver finalmente acchiappato i due amici.- E’ quello per cui il professore ci prepara, da quando siamo nati!-.
-Ma non sei neppure un po’ preoccupato?- domandò perplesso Mudkip.- E non ti dispiace che non vivremo più al laboratorio? Potremmo anche non vederci mai più!-.
-C-come sarebbe a dire?- balbettò il tipo Fuoco.
-Be’ il professore ci ha detto che domani verranno tre allenatori, quindi tutti e tre verremo scelti, ma nulla ci garantisce che questi tre viaggeranno insieme, o che faranno le stesse cose, quindi potremmo anche non vederci più- spiegò tristemente il Fangopesce.
-Ma… ma… siamo amici da quando siamo usciti dall’uovo… mormorò Torchic.- Credevo saremmo stati insieme per sempre… non voglio che ci separiamo, non lo accetto! Il professore deve trovare una soluzione, o non partiremo! Noi…-.
Un attacco Botta dritto sul becco zittì il Pokemon Pulcino.
- Non resteremo insieme per sempre. Non importa chi ci sceglierà domani, prima o poi ci divideremo. Il meglio che possiamo fare è fare tesoro dei ricordi che abbiamo in comune- sentenziò Treecko con la calma e la maturità che da sempre lo contrastinguevano.- E poi il professore tiene qui i Pokemon dei vari allenatori, quando cambiano la squadra per qual che motivo no? Quindi sono certo che ci rivedremo! Quindi calmati Torchic. E tu Mudkip non fare il disfattista… se fate così è ovvio che il primo arrivato sceglierà me!-.
I tre starter si erano sempre chiesti, chi di loro sarebbe stato scelto per primo, e spesso Torchic e Treecko avevano affermato che sarebbe stato uno di loro. Mudkip aveva spesso fatto battute scherzose sulla loro piccola rivalità, ma non aveva mai voluto entrarci. In fondo l’importante era che a tutti loro capitasse un allenatore premuroso.
-Dai ragazzi giochiamo a nascondino- fece il tipo Acqua per scacciare le sue preoccupazioni.- Così vedremo chi di noi conosce meglio il laboratorio!-.
E potremo girarlo tutto un’ultima volta” si disse Treecko. Capiva gli amici. Quei due e il laboratorio erano sempre stati tutto il suo mondo… ma per quanto gli dispiacesse separarsene, sentiva che era giusto farlo. La sua vita, non poteva limitarsi solo alle cure amorevoli del professore, e all’amicizia di Mudkip e Torchic. Il mondo li stava chiamando, e tutti e tre avrebbero risposto. Proprio come per i loro futuri allenatori, era arrivato per loro il momento di crescere.
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Nella sua graziosa cameretta, in una casetta di Albanova, Xavier andava su è giù per la sua stanza tormentato dall’indecisione. Il giorno successivo avrebbe cominciato il suo viaggio di allenatore… e ancora non aveva idea di quale Pokemon scegliere come starter!
Adorava il tipo Fuoco, quindi avrebbe potuto scegliere Torchic… ma la prima palestra di Hoenn era specializzata nel tipo Roccia, quindi forse sarebbe stato meglio scegliere Treecko o Mudkip … però Torchic e Mudkip evolvendosi avrebbero acquisito un secondo tipo, mentre Treecko sarebbe rimasto sempre un tipo puro… e tutte e tre le loro evoluzioni finali erano fantastiche…
-Maledizione!- imprecò il ragazzino. Di questo passo non si sarebbe mai deciso… c’era una sola soluzione: tirare a sorte. In fondo gli piacevano tutti gli starter, quindi uno valeva l’altro. Come invidiava suo fratello minore, che aveva già dichiarato che quando sarebbe stato lui a partire, avrebbe senz’altro scelto Treecko …
Il castano si diresse a tutta velocità verso la sua scrivania e prese tre pastelli, uno verde, uno rosso, uno blu.
Li rimescolò senza guardare e poi ne prese uno ad occhi chiusi. Il colore avrebbe determinato, quale starter avrebbe scelto.
Bene” si disse Xavier quando vide il risultato dell’estrazione. “Basta dubbi”.
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Brittany salì sul bus senza guardarsi indietro. Aveva già deciso che appena tornata a Ciclamipoli, avrebbe solo affrontato il capopalestra e poi via di nuovo. I suoi genitori non capivano minimamente il suo amore per i Pokemon, fine a sé stesso e se pure non avevano osteggiato il suo desiderio di fare l’allenatrice, neppure l’avevano mai approvato. Quel giorno non avevano speso neppure molte parole sulla sua partenza, troppo presi da un’importante questione di lavoro.
La ragazza prima di partire si era anche tolta lo sfizio di tingersi i capelli, come aveva sempre voluto fare… un modo in più per simboleggiare l’inizio della sua nuova vita, che ai suoi genitori non aveva procurato più di un inarcarsi di sopracciglia.
Ahhh inutile pensarci!”- si disse Brittany con rabbia. “Piuttosto spero di riuscire a prendere lo starter che voglio”.
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-Adrian stai scavando un solco nel tappeto!- rise bonariamente una donna fra i trenta e i quarant’anni.- Capisco che sei eccitato, ma potresti stare fermo per almeno cinque minuti?-.
-Ma mamma, domani comincerò il mio viaggio!- protestò un ragazzino dai cappelli neri e gli occhi del medesimo colore.- Come faccio a stare calmo?-.
-Dunque sei proprio contento all’idea di andartene in giro per il mondo, senza me e papà, eh?-.
Il ragazzo si ammutolì di bottò.
-N-no, non è questo… e solo che… -.
-Ti sembra bello avere i tuoi Pokemon personali, vedere il mondo fare nuove conoscenze… lo so… lo so…- rise bonariamente la donna.- Scherzavo. Ora però calmati o domani non avrai la forza di fare un passo-.
-Peccato solo che papà insista per accompagnarmi e non voglia partire prima di domani… ho paura di non trovare lo starter che voglio!-.
-Potrai sempre catturarlo in seguito- lo rassicurò la donna.- Ora piuttosto controlla di avere tutto il necessario-.
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Perfino l’impassibile Legnogeco, doveva ammettere di non essersi mai sentito così nervoso in vita sua. A colazione nessuno dei tre aveva sentito il sapore del cibo presi com’erano dall’emozione.
I tre starter erano disposti su un tavolo, ad aspettare i loro allenatori. Chissà che tipi sarebbero arrivati…
Le porte del laboratorio si aprirono ed entrò un ragazzo dagli scompigliati capelli castani e occhi dello stesso colore. L’unico dettaglio che colpiva del suo abbigliamento erano gli occhiali da aviatore, sulla fronte. Per il resto che indossava una maglietta blu, e dei jeans in tinta.
Il ragazzino prese a fissare i tre Pokemon che ricambiarono incuriositi il suo sguardo.
-Benvenuto, Xavier!- fece il professore alla vista del compaesano.- Allora... sai già quale Pokemon vuoi come starter? Se non ne sei ancora certo, puoi prenderti un altro po’ di tempo per decidere … sei stato il primo ad arrivare-.
-Grazie professore, ma ho già deciso. Io scelgo… Mudkip!- sentenziò Xavier deciso a rispettare l’esito del sorteggio della sera precedente. Se si fosse rimesso a riflettere, rischiava di perdere un sacco di tempo, e non voleva dare fastidio, al professore, o agli altri due aspiranti allenatori che di certo sarebbero arrivati da lì a poco.
-Kip?- fece Mudkip sorpreso di essere stato lui il primo a venire scelto. Torchic pareva altrettanto incredulo, mentre Treecko diede un amichevole pacca all’altro starter sorridendogli. Un attimo dopo aver dato un ultimo sguardo agli amici, il Fangopesce si avvicinò al suo neo-allenatore con espressione allegra.
-Piacere di conoscerti Mudkip! Da adesso in poi, siamo compagni di viaggio!- sentenziò il castano carezzando la testolina del tipo acqua, che venne poi risucchiato nella sua sfera. Poco dopo Xavier se ne andò dopo aver ricevuto altre cinque sfere, e il Pokedex.
-Buona fortuna per il tuo viaggio, e mi raccomando: prendetevi cura l’uno dell’altro, tu e il tuo Mudkip!-.
-Ne sia certo professore! E lei abbia cura di sé, e dei Pokemon che le manderò!-.
-Alla fine nessuno di noi due, è stato preso per primo- commentò Treecko.- Però mi fa piacere per Mudkip. Hai visto, com’era felice?-.
-La sfida tra noi due è ancora in corso- ribattè il tipo Fuoco.- Uno di noi due, verrà comunque scelto prima dell’altro-.
Le porte del laboratorio si aprirono di nuovo, ed entro una ragazzina abbronzata, con i capelli neri a strisce viola, vestita interamente di nero.
-Benvenuta. Tu sei Brittany giusto?-l’accolse il professore.- Purtroppo la tua scelta sarà limitata a due soli Pokemon, Mudkip è già stato preso…-.
-Non fa niente. Tanto io voglio Treecko- chiarì la ragazza.
Senza degnare di uno sguardo il tipo Fuoco, la nativa di Ciclamipoli si avvicinò al tipo Erba e dichiarò:- Piacere di conoscerti Treecko. Sono certa che sarai un Pokemon valido-.
-Treecko!- dichiarò fieramente lo starter, alzando una zampa, come se volesse mettersi sull’attenti. Brittany sorrise, e fece entrare il suo starter nella sfera.
Torchic non ricordava di aver mai provato una sensazione del genere. Aveva quasi voglia di piangere.
Sono… sono stato scartato… il mio allenatore, dovrà accontentarsi di me… magari non mi vorrà nemmeno, ma mi prenderà solo per poter partire… magari avrebbe preferito Mudkip, o Treecko…-.
Il professor Birch accarezzò la testolina di Torchic, vedendo l’aria afflitta del tipo Fuoco:- Non preoccuparti Torchic! Sei un Pokemon che chiunque sarebbe felice di avere, e il tuo allenatore sarà molto fortunato-.
-Chic…- mugugnò il pulcino poco convinto... quando le porte del laboratorio, si aprirono per la terza volta.
Un ragazzo dai capelli neri, con indosso una maglietta blu elettrico, e dei pantaloncini gialli entro di corsa, finendo per scivolare, e sbattere la faccia per terra.
- Ahia! Oh be’ tutto a posto… solo un po’ d’orgoglio ammaccato. Mi chiamo Adrian e sono venuto qui per prendere il mio starter-.
-Ehm… be’ piacere… comunque l’unico starter ancora disponibile è Torchic…- mormorò un po’ interdetto il professore.
-Ragazzi, se non è fortuna questa! Arrivo per ultimo, e trovo comunque lo starter che volevo! Allora Torchic sei pronto alla nostra grande avventura?!-.
-Chic, chic!- esultò il pulcino saltando in braccio al suo nuovo allenatore.
-Vedo che l’entusiasmo non vi manca- rise il professor Birch- Prendi anche questi: cinque sfere pokè e un Pokedex-.
-Allora quale starter hai scelto?-chiese un uomo moro, sulla quarantina, entrando nel laboratorio.
-Torchic!- dichiarò fiero Adrian, mostrando il pulcino al padre. -Non che avessi molta scelta, visto che era rimasto solo lui… fortuna che era quello che volevo! Te l’ho detto mille volte di sbrigarti stamattina!-.
-Ok, forse ho perso un po’ di tempo, ma in fondo hai trovato lo starter che volevi no? Non ti arrabbiare… e dammi un abbraccio! So che Petalipoli è vicina, ma guai a te se non ti fermi a casa un paio di giorni! Per arrivarci a piedi da qui un po’ di tempo ti servirà… e basterà perché io e tua madre sentiamo la tua mancanza. Mi raccomando Torchic, fai del tuo meglio per aiutare mio figlio!-.
-Chic!- garantì il tipo Fuoco scattando sull’attenti come meglio poteva.
Il professore sorrise vedendo il ragazzo uscire di corsa, con il suo starter che gli trotterellava dietro.
Tutti e tre ce l’avrebbero fatta. Anzi tutti e sei. Ne era più che sicuro.
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

E rieccomi con un’altra mini-long in questa sezione. Se gli allenatori sono eccitati quando partono per il loro viaggio, di certo lo saranno anche gli starter che devono essere scelti da loro. Ho voluto usare quelli di terza generazione, perché è stata da quella che ho cominciato a giocare ai giochi di Pokemon.
Grazie mille per essere arrivati fin qui. Vi do appuntamento al prossimo capitolo in cui vedremo i neo-allenatori e i loro starter alle prese con l’inizio della loro avventura.

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Capitolo 2
*** I primi Pokémon catturati ***


L’inizio di tre grandi avventure

 

Capitolo 2: I primi Pokémon catturati

 
È duro il viaggio...
all'inizio, lo sai.
E la strada, poi...
...dovrai tu, trovar.
Ma impossibile non è:
cerca sempre la forza dentro te.
Ma scegliere
non è facile.
Tener tutto dentro,
o alzar la voce.
Ma poi il momento arriverà,
e la luce, dentro, brillerà!    
Non sempre è giusto o no,
finché la forza avrò!
Non sempre vincerai,
e lungo la tua via,
la risposta tu avrai!
Bianco e Nero, sai,
non sempre è ciò che tu vuoi!
E la via inizia qua!  
Quante scelte
come farò.
Quanti posti
io dove andrò.
Che devo dire,
che devo fare,
resteremo insieme, io e te! 
Non sempre è giusto o no,
finché la forza avrò!
Non sempre vincerai,
e lungo la tua via,
la risposta tu avrai!
Bianco e Nero, sai,
non sempre è ciò che tu vuoi!
E la via inizia qua!
Pokémon!
Non sempre è giusto o no,
finché la forza avrò!
Non sempre vincerai,
e lungo la tua via,
la risposta tu avrai!
Bianco e Nero, sai,
non sempre è ciò che tu vuoi!
E la via inizia qua!
Pokémon!  
 
 
 
 
 
 
 
Prima di partire Xavier decise di passare a casa per far vedere il suo starter alla famiglia.
Appena entrato venne travolto da un piccolo uragano simile a una sua versione in miniatura:- Allora che starter hai preso? Dai fammi vedere! Dai fammi vedere! Dai fammi vedere!- urlò suo fratello Mike.
-Calma, fallo respirare- rise divertita loro madre una donna abbastanza alta, con occhi e capelli marroni.
-Ok, ora vi faccio vedere. Vieni fuori!- esclamò il ragazzo lanciando la sfera da cui uscì il Fangopesce.
-Oh… così hai scelto Mudkip- osservò Mike.
-Mudkip!- confermò il piccolo anfibio.
-Treecko lo lasciò a te fra due anni. Allora che ne dite?-.
-Piacere di conoscerti Mudkip- esclamò la madre del ragazzo.- Ma lo sai che sei proprio un Pokémon carinissimo?-.
-Ti hanno dato anche un Pokédex? Me lo fai vedere?-chiese Mike.
-Sì, anzi sai che ti dico? Ne approfitto anche per provarlo- dichiarò il fratello maggiore prima di estrarre il congegno, per poi puntarlo verso Mudkip.
Mudkip. Pokémon Fangopesce. La pinna sulla sua testa agisce come un radar sensibilissimo. Usando questa pinna come sensore in acqua e in aria, riesce a determinare cosa succede attorno a lui senza bisogno di guardare. In acqua respira usando le branchie sulle mascelle. In caso di situazioni critiche in lotta scatena la sua forza strabiliante, riuscendo a frantumare rocce più grandi di lui. Dorme nascosto sotto terra vicino all'acqua, e la grande pinna sulla coda gli conferisce una straordinaria accelerazione in acqua” dichiarò l’enciclopedia elettronica.
-Be’ è proprio un tipo in gamba questo piccolino- ridacchiò la donna.
-Si è stato una buona scelta, immagino… io non mi sono mai interessato molto ai Pokémon- soggiunse il padre dei ragazzi, un uomo alto dai corti capelli neri.-Ma so perfino io che un tipo Acqua ti sarà molto utile nella prima palestra-.
In realtà era stata una frase dettata dalla pura cortesia; anche con un Pokémon avvantaggiato, dubitava parecchio che suo figlio potesse battere la palestra di Petra, o riuscire a diventare un buon Allenatore imbranato com’era. Era un gran bravo ragazzo, ma francamente non lo credeva adatto a cose del genere. Di certo in pochi giorni sarebbe ritornato a casa. Poco dopo arrivarono i saluti.
-Fa’ buon viaggio e mi raccomando: fa attenzione- dichiarò suo padre Joset.
-Vero. Stai attento e ricorda di badare a te- aggiunse sua madre Ada.
-E cattura tanti Pokémon!- gridò suo fratello Mike.
-Certo. E se andrai al laboratorio del professore tu potrai anche conoscerne alcuni-.
-Sì be’… questo è per te- bofonchiò il fratellino, porgendogli un pacchetto. Dentro c’era una collanina a forma di due spade incrociate.
Il neo-allenatore la indossò subito:-Grazie, è proprio bella. Mi ricorderà di voi in viaggio-.
I due fratelli si scambiarono un abbraccio extra e poi Xavier si diresse verso l’uscita dalla città zaino in spalla e Pokéball alla cintura, mentre Mudkip lo seguiva allegro.
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Xavier era uscito dalla città da circa mezz’ora quando trovò ciò che voleva. Di fronte a lui c’era un piccolo Pokémon, somigliante a un cucciolo di lupo, ricoperto da un'arruffata pelliccia color grigio chiaro, nera sul muso fin sopra e sulle zampe al di sotto del gomito.
Entusiasta il ragazzino puntò il suo Pokédex verso di lui e l’apparecchio dichiarò: “Poochyena. Pokémon Morso. Tipo Buio. Poochyena azzanna al minimo movimento senza riflettere. Caccia la sua preda finché questa non è tanto stanca da cedere. Tuttavia, se il nemico contrattacca, talvolta scappa. Onnivoro: mangia di tutto. Una caratteristica distintiva è la dimensione delle zanne rispetto al corpo. Cerca di intimidire i nemici rizzando il pelo della coda. Pokémon molto tenace. L'olfatto sviluppatissimo gli permette di seguire una preda senza mai perderne le tracce. Insegue la preda prescelta finché questa non è esausta”.
-Perfetto! Vai Mudkip! Pistolacqua-.
Lo starter eseguì l’attacco, e centrò in pieno Poochyena che per tutta risposta si diede alla fuga.
-Ehi, aspetta!- urlò Xavier mettendosi a inseguire il tipo Buio. Questi però lo distanziò in breve e gli si portò alle spalle facendo un largo semicerchio, per poi mettersi a correre nella direzione opposta.
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Brittany girava nell’erba alta alla ricerca di un Pokémon, quando vide un Poochyena correre nella sua direzione.
“Che fortuna” pensò soddisfatta la ragazza. Poochyena era un Pokémon che le sarebbe davvero piaciuto catturare… e visto che era dietro un albero, avrebbe avuto addirittura il vantaggio di sferrare un attacco a sorpresa.
-Vai Treecko! Usa Botta!- ordinò Brittany al suo starter che la seguiva fuori dalla sfera.
Immediatamente il tipo Erba saltò in direzione del tipo Buio, facendo ruotare la coda e colpendolo con essa.
Irato per l’attacco Poochyena si scagliò con sul tipo Erba con Azione… prima di vedere Brittany e di capire che non era stato giocato a sua volta dall’Allenatore di prima.  Sorpresa che gli costò cara, perché permise a Treecko di usare Assorbimento e di recuperare tutti i danni subiti da Azione. Il Pokémon Morso, fece per tentare di scappare di nuovo, ma Treecko lo colpì con un altro attacco Botta, e Brittany subito dopo gli lanciò addosso una sfera.
Soddisfatto Treecko saltò sulla spalla destra della sua allenatrice, e come lei si mise a fissare la Pokeball che si agitava… fino a che non si fermò, emettendo un “ping” che Brittany trovò estremamente soddisfacente.
-Bene. Questo è il mio primo vero passo come allenatrice. So che ovviamente ci vorrà ben più di un Poochyena per diventare una grande campionessa… ma è stato davvero bello catturarlo- si disse la ragazzina, per poi scansionare il suo nuovo Pokèmon, col Pokèdex.
“Poochyena. Sesso: maschio. Abilità: Fugafacile. Mosse conosciute: Azione” la informò il congegno.
-Come tutto qui?- fece Brittany un po’ delusa dal fatto che il suo nuovo Pokémon potesse usare solo l’attacco più elementare di tutti… ma non era tipa da scoraggiarsi per così poco e dopo essersi stretta nelle spalle dichiarò:-Oh be’ poco male… vorrà dire che ci sarà solo bisogno di lavorare un po’ più sodo di quanto credevo! Farò di te un Pokémon potentissimo Poochyena, te lo garantisco!-.
-Treecko!- dichiarò il Legnogeco in segno di approvazione.
Sorridendo la nativa di Ciclamipoli, grattò con un dito il mento del suo starter:-Grazie Treecko: hai lottato benissimo-.
Brittany rimirò un altro po’ la Pokéball di Poochyena, fin quando delle strane urla non la fecero voltare.
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Xavier e Mudkip stavano ancora correndo alla ricerca di Poochyena, quando di colpo il ragazzo inciampò nel suo starter che lo seguiva troppo da vicino facendo perdere l’equilibrio anche a lui, e umano e Pokémon si ritrovarono a ruzzolare giù per la collina… per pochi secondi prima di atterrare su una soffice bolla rosa, da cui riuscirono a scendere senza farsi male.
Sorpreso il castano girò lo sguardo fino a incrociare gli occhi azzurri di un piccolo Pokémon, completamente rosa, che fluttuava a mezz’aria, agitando pigramente la lunga coda.
-Oh… sei stato tu ad aiutarci?- fece perplesso il nativo di Albanova.
-Mew!- rispose quello annuendo, per poi ridacchiare divertito.
-Ehi, ma cosa…- fece sorpreso Xavier quando il Pokémon sconosciuto, prese a girargli intorno come se volesse imprimersi il suo aspetto nella memoria. Poi come se avesse visto quel che doveva vedere, prese ad allontanarsi.
-Te ne vai? Be’… grazie. Non ho capito bene come hai fatto, ma ci hai evitato un bel capitombolo- fece il ragazzo.
L’esserino si voltò a guardarlo e si rimise a ridere, forse il suo modo per dire “Non c’è di che”, prima di sparire rapidamente all’orizzonte.
-Be’ andiamo anche noi. Ci tengo a catturare il mio primo Pokémon, durante il mio primo giorno da allenatore- dichiarò determinato il castano.
-Kip, kip?- domandò lo starter fissando il suo allenatore, mentre inclinava la testa.
-Perché non ho cercato di catturare il Pokémon di prima dici?- fece il castano rivolto al tipo Acqua.- Be’ ci aveva appena salvati… mi sarebbe sembrato scorretto attaccarlo. Sarà per la prossima volta-.
Umano e Pokémon ripresero il loro cammino, fino ad arrivare a una piccola macchia d’alberi dove Xavier ebbe la sua seconda possibilità, per effettuare la sua prima cattura.
-Ehi, quello è un Pokémon!- esclamò euforico il castano, vedendo un piccolo Pokémon quadrupede dalla pelliccia color marrone e bianco. Aveva un musetto simpatico, una macchia a forma di mascherina nera sugli occhi, e una lunga coda a pennello. Era così intento a mangiare alcune bacche cadute da un albero, da non essersi minimamente accorto della presenza del neo-allenatore e del suo starter.
Determinato a rifarsi, Xavier estrasse il Pokédex puntandolo sulla creatura:- Zigzagoon. Pokémon Procione. Tipo Normale. Scorrazza a destra e a manca senza sosta, a causa della sua indole molto curiosa. Qualunque cosa veda riesce ad attirare la sua attenzione. La sua schiena è caratterizzata da una folta pelliccia rizzata. Per delimitare il suo territorio strofina il suo pelo irsuto contro i tronchi degli alberi, mentre per confondere i nemici, in lotta si finge morto-.
 
-Noi non ci lasceremo ingannare! Vai, Mudkip: attacco Azione!-.
Con quello che probabilmente era un urlo belluino nella sua lingua, l’anfibio azzurro, si scagliò contro il tipo Normale prendendolo completamente alla sprovvista.
Irato per essere stato interrotto durante il pasto, la forma base di Linoone, contrattaccò con lo stesso attacco che aveva subito, centrando in pieno il Fangopesce.
-Ruggito! Cerchiamo di ridurre la sua potenza!- strillò il nativo di Albanova-.
Il tipo Acqua eseguì prontamente, spalancando la bocca e rilasciando un forte e penetrante grido che distorse l'aria.
-Adesso usa un’altra volta Azione!-.
Il roditore schivò abilmente il colpo, mostrando poi di conoscere anche la seconda mossa usata dal suo avversario.
-Usiamo qualcosa che non possa conoscere anche lui! Pistolacqua!-.
Mudkip spalancò subito la bocca, scagliando un potente getto d'acqua contro il nemico, che colpito in pieno cadde a terra.
Zigzagoon si rialzò a fatica… solo per essere buttato di nuovo a terra da un altro Pistolacqua, e decise di provare a fare ciò per cui era famosa la sua specie: si accucciò a terra fingendosi spacciato, pensando di correre via appena i due si fossero distratti… peccato che avendo chiuso gli occhi non vide la sfera che gli lanciò Xavier. La Pokèball si aprì a contatto con il Pokèmon risucchiandolo al suo interno, cominciando poi a ondeggiare. Una volta… due volte… tre volte… fino a che non si fermò, segnalando l’avvenuta cattura.
Xavier rimase fermò per un istante. Ce l’aveva fatta. Quasi non riusciva a crederci. Per la prima volta in vita sua, aveva catturato un Pokémon. E sarebbe stato il primo di una lunga serie, anche se al momento lui non lo sapeva.
-Ci siamo riusciti Mudkip- mormorò il ragazzo chinandosi a raccogliere la sfera. -Abbiamo catturato, un Pokèmon. Ora possiedo uno Zigzagoon! Ho catturato uno Zigzagoon! Sììììì! YU-HUUUUU- esclamò il castano sollevando la sfera sopra di sé, e improvvisando una giga.
-Uno Zigzagoon?! Fai davvero tanto baccano per aver catturato uno Zigzagoon?! Si trova quasi in tutta Hoenn, è comunissimo!- fece una voce femminile alle sue spalle.
Brittany incuriosita dalle urla sentite era andata in cerca della loro fonte, ed era rimasta piuttosto delusa dallo scoprirne la causa.
-Be’ si lo so che non è niente di speciale… però è pur sempre il primo Pokémon che io abbia mai catturato.
-Il primo Pokémon che tu abbia mai catturato… quindi anche tu hai cominciato oggi- realizzò la ragazza.- E allora che ne dici di una lotta? Uno contro uno, vorrei entrare un po’ in confidenza col Poochyena che ho appena preso, prima di farlo lottare-.
-Per me va benissimo! Che dici Mudkip, tu te la senti di combattere ancora?-.
-Kip!- garantì il tipo Acqua saltellando vivacemente sul posto.
-In tal caso… vai Treecko!- urlò Brittany mandando in campo il suo starter. I due Pokémon furono piuttosto sorpresi di ritrovarsi l’uno di fronte all’altro.
-Treecko! (E’ stata una separazione di breve durata!)-.
-Mudkip! (Ora però ci ritroviamo da avversari)-.
-Cko. Tree. Treecko! (E da tali ci comporteremo)-.
-Kip, Kip. Mud, Mudkip! (Certo! Abbiamo degli allenatori ora! E quindi… si combatte!).
-Mudkip attacco Azione!-.
-Treecko contrattacca con Botta!-.
Lo starter d’Erba riuscì a intercettare l’attacco di quello d’Acqua, che si prese il colpo dritto sul muso.
-E ora Fulmisguardo!-.
-Ruggito!-.
Entrambe le mosse ebbero effetto, lasciando gli equilibri della lotta inalterati.
-Giochiamoci il jolly! Assorbimento!-.
L’attacco colpì e fece il suo effetto, ma Mudkip si rialzò deciso a non mollare riuscendo a mettere a segno un attacco Azione.
Xavier decise di premere sull’acceleratore e ordinò anche un Pistolacqua, che Treecko ancora a terra non riuscì a schivare.
Un altro attacco Botta andò a segno, ma quando la ragazza ordinò un nuovo Assorbimento Xavier era pronto.
-Usa Pistolacqua per sfuggirgli! Colpisci il terreno in modo da sollevarti in aria-.
Il piccolo anfibio eseguì e mentre era in cielo, indirizzò un altro Pistolacqua contro l’altro starter colpendolo ancora.
Brittany per quanto sorpresa dalla strategia poco ortodossa dell’avversario non rimase a guardare. Ordinò un altro attacco Botta che venne contrastato da Azione, e un altro Assorbimento che invece ando a segno … e subito dopo il corpo Mudkip cominciò a brillare di una luce azzurra.
-Ma che…?- fece perplesso il ragazzo, quando il suo Pokédex gli diede le informazioni necessarie: “Acquaiuto. Abilità di Mudkip che fa sì che le mosse di tipo Acqua vengano potenziate in caso di difficoltà”.
       
-E allora Pistolacqua!- ordinò il nativo di Albanova.
Il getto d’acqua partì con una velocità e una potenza molto superiori alla norma, travolgendo il Legnogeco che ricadde a terra, gli occhi trasformati in spirali con ogni velleità di battersi spenta.
-Vabbè hai fatto del tuo meglio Treecko-sospirò la ragazza richiamando il suo starter. Per quanto sembrasse dispiacerle della sconfitta, almeno stava cercando di accettarla sportivamente.- Complimenti… non avrei scommesso un soldo bucato sul fatto che mi avresti battuta… e non perché il mio Pokèmon era in vantaggio-.
-Ehm… è un complimento o un’offesa?- domandò perplesso il nativo di Albanova.
-Una semplice constatazione. Comunque Solarosa è per di qua… se vuoi possiamo andare insieme al Centro Pokèmon, così oltre a far riposare le nostre squadre, potremo registrarci alla Lega di Hoenn-.
-Ok, grazie- accettò il castano.
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Solarosa era un piccolo paesino non tanto diverso da Albanova, se non per la presenza del Centro Pokémon e del Pokémon Market. Nella hall del centro i due neo-allenatori aspettavano il ritorno dell’infermiera Joy.
-Ecco, ora siete registrati- sorrise la donna avvicinandosi a loro con le quattro sfere Poké ricevute.- E i vostri Pokémon sono in perfetta forma.
Riavute le sfere Brittany decise di far uscire Poochyena e lanciò la sua sfera in aria.
-Yena!- ringhiò il tipo Buio riconoscendo Xavier e Mudkip.
-Ehi Poochyena cosa c’è? Perché ce l’hai tanto con quei due?-.
-Ehm… credo sia lo stesso Poochyena che prima ho provato a catturare… forse ce l’ha ancora un po’ con noi, per il modo in cui l’abbiamo attaccato… comunque ora esci anche tu Zigzagoon!-.
Il Pokémon Procione parve abbastanza bendisposto verso il suo nuovo Allenatore. Gli girò intorno per un po’ studiando bene il suo aspetto, per poi strusciarsi affettuosamente sulle sue gambe. Era chiaramente un tipo coccoloso.
-Be’ è un piacere averti in squadra Zigzagoon! Sappi che d’ora in poi lavoreremo sodo, per guadagnarci tutte le medaglie della regione e partecipare alla Lega!- annunciò fiero il ragazzo, carezzando la testolina della sua prima cattura.
-Senti, senti… quindi abbiamo lo stesso obiettivo-ridacchiò Brittany.-Allora immagino che ci rivedremo presto… ricordati che mi devi la rivincita!-.
Strano. Non era mai stata molto aperta, e invece si era sentita stranamente in sintonia con quel ragazzo.
Brittany sorrise. Il suo viaggio era appena cominciato, e aveva subito una sconfitta al suo primo incontro… eppure si sentiva bene. Era libera di andare dove voleva, senza fermarsi là o in nessun altro luogo se non l’avesse voluto.
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Torchic sarà svantaggiato nella prima palestra; se proprio vuoi cominciare con lui, cerca di catturare subito un tipo Acqua o Erba” gli avevano ripetuto tutti quando aveva annunciato quale starter avrebbe scelto, e lui era determinato a seguire il consiglio. Però aveva anche deciso di catturare il primo Pokémon selvatico, che avesse visto.
Di Pokémon però nemmeno l’ombra. Tutto quel camminare e ancora niente, fino a quando Adrian lo vide: sull’acqua del laghetto stava planando un piccolo Pokémon, di colore bianco con la testa priva di collo direttamente fusa al corpo. Aveva segni azzurri sulle ali, piccole zampe arancioni e come il lungo becco dalla punta nera.
Wingull. Pokémon Gabbiano. Tipo Acqua/Volante. Wingull ha l'abitudine di trasportare prede e oggetti preziosi nel becco per poi nasconderli dappertutto. Questo Pokémon vola a cavallo dei venti planando in cielo. Segue le correnti ascensionali presenti sul mare allargando le sue ali lunghe e strette per planare. Il lungo becco del Pokémon è utile per catturare la preda. Costruisce il nido a ridosso dei precipizi” lo informò il Pokédex.
Adrian esultò. Va bene era anche di tipo Volante, quindi forse avrebbe avuto qualche problema nella palestra di Ferrugipoli… però era pure di tipo Acqua, e magari sarebbe riuscito a farsi valere. E poi un Wingull era decisamente più utile a lungo termine e un po’ più raro di uno Zigzagoon o di un Poochyena, i Pokémon più comuni tra quelli che catturavano gli allenatori alle prime armi nella regione di Hoenn.
Tutt’altro che preoccupato dal mettere alla prova Torchic, per la prima volta contro un avversario contro cui si sarebbe trovato in svantaggio, Adrian partì all’attacco.
-Vai Torchic!- ordinò lanciando la sfera. -Usa Braciere, contro Wingull!-.
Ubbidiente lo starter spalancò il becco, lanciando una fiammella contro il tipo doppio, centrandolo in pieno.
Il piccolo gabbiano aprì il becco irato, scagliando un Pistolacqua. Il Pokémon pulcino sgrano gli occhi, riconoscendo la mossa che tante volte aveva visto usare a Mudkip, ma per sua fortuna riuscì a scansarsi in tempo. Ma con rapidità enorme, Wingull lo raggiunse assestandogli un bell’Attacco d’Ala sul becco.
-Graffio!-ordinò Adrian. Torchic saltò e colpì l'avversario con le zampe, ma questi ne approfittò per lanciare un altro Pistolacqua che stavolta centrò il bersaglio.
-Chic- ringhiò Torchic rimettendosi in posizione di guardia e scagliando un altro Braciere, mentre Adrian fissava ammirato i due Pokémon.
Torchic era davvero combattivo ed era riuscito a resistere a un attacco superefficace senza scomporsi, mentre Wingull aveva reagito con grande prontezza.
Wingull partì con un altro contrattacco, ma in quel momento il suo corpo venne avvolto dalle fiamme, segno che era rimasto scottato. Malgrado ciò il tipo Volante scagliò subito un Pistolacqua fortunatamente evitato. Quel Wingull, doveva essere la sua prima cattura. D’accordo, probabilmente aveva sopportato così le mosse di Fuoco perchè aveva il vantaggio del tipo, ma si era rivelato incredibilmente agile e veloce… qualità per cui i Pokémon Roccia in genere non brillavano. Ce l’avrebbe potuta fare nella palestra di Ferrugipoli. Qui non si trattava solo di rispettare la sua sfida autoimposta
-Torchic! Usa di nuovo Graffio!-.
Il tipo Fuoco partì alla carica scagliando l’attacco che Wingull parò con le sue ali… ma non riuscì a contrattaccare a causa della scottatura. Le fiamme lo avvolsero, proprio mentre Adrian gli lanciava la Pokéball.
La sfera si aprì e il piccolo volatile fu imprigionato… la sfera si agitò, si agitò, si agitò… fino a quando smise liberando il più bel “Ping” che Adrian avesse mai sentito!
-Evviva! Ho catturato un Wingull! Siamo due grandi Torchic!-.
-Torchic, Torchic!- esultò il tipo Fuoco.
-In guardia Pokémon! Adrian, Torchic e ora anche Wingull, stanno venendo a catturarvi!-.
-Chic!- confermò il Pokémon.
-Prima però si va a Solarosa: al Centro Pokèmon cureranno Wingull dalla scottatura e io potrò registrarmi alla Lega Pokémon-.
Benvenuto in squadra Wingull! Preparati a una grande avventura!”.
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Be’ Xavier, Brittany e Adrian hanno cominciato la loro avventura alla grande! Certo questi sono solo i primi passi, ma l’entusiasmo non manca ai nostri giovani Allenatori. Ho voluto mettere la sigla di Nero e Bianco all’inizio del capitolo perché mi pare quella più indicata a celebrare l’inizio di un viaggio.
Vi sono piaciute le prime catture? Che ne dite dei Pokémon che sono entrati nelle squadre? Niente di eccezionale, lo so, ma per dei novellini vanno benone. Certo il fatto che Xavier abbia incontrato un leggendario implica che forse il viaggio dei protagonisti, includerà di più del semplice collezionare le medaglie… o forse no…
Ringrazio Nerowolf, fenris e Apeirmon per aver recensito lo scorso capitolo e anche tutti voi che state leggendo queste righe. Ci si vede nelle recensioni!

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Capitolo 3
*** Il Bosco Petalo ***


                                               
L’inizio di tre grandi avventure
 
Capitolo 3: Il Bosco Petalo
 
 
 
                          
 
 
 
Mudkip Xavier avanzava a passo svelto. Era già una settimana che aveva intrapreso la sua carriera di Allenatore e per il momento non c’era male. Aveva già catturato un Pokémon e vinto qualche incontro.
Era passato da Petalipoli, ma si era semplicemente fermato a dormire al Centro Pokémon, prima di rimettersi in viaggio. Certo era seccante che la palestra di Petalipoli non accettasse sfidanti che avessero meno di quatto medaglie: non sarebbe stato molto meglio fosse la prima palestra della regione ad essere specializzata nel tipo Normale, l’unico a non avere particolari resistenze? D’accordo, considerato che lui aveva scelto lo starter d’Acqua presumibilmente non avrebbe avuto problemi nella palestra di Ferruggipoli, specializzata nel tipo Roccia, ma comunque per dei dilettanti non sarebbe stato più semplice affrontare Pokémon di tipo Normale? Chissà perché poi la Lega, aveva permesso a quel capopalestra di introdurre quella strana regola.
Certo che un capopalestra specializzato nel tipo Normale, che si chiama Norman… sembra quasi abbiano voluto farlo apposta” si disse il castano.
Ormai non doveva essere lontano dal Bosco Petalo, ma decise comunque di fermarsi a riposare. Era già stato qualche volta a Ferrugipoli, ma fare tutta la strada da Albanova a piedi, era un altro paio di maniche rispetto ad andarci tranquillamente in auto.
Mentre beveva un sorso d’acqua si accorse di un piccolo bruco intento a mangiare foglie cadute da un albero. Il suo corpo era rosso mentre, il viso color crema. Aveva un pungiglione giallo sulla fronte, e due sulla coda cinque paia di zampe bianche che si dimenavano entusiaste per raccogliere più foglie.
Immediatamente il ragazzino estrasse il Pokédex: “Wurmple. Pokémon Baco. Tipo Coleottero. Grazie agli aculei sulla parte posteriore del corpo, Wurmple scorteccia i tronchi degli alberi e si nutre della loro linfa. Le sue zampe sono dotate di ventose che gli consentono di attaccarsi ai vetri senza scivolare. È la preda favorita di Swellow. Questo Pokémon cerca di resistere puntando gli aculei irti sulla schiena contro il predatore che attacca. Poi indebolisce il nemico emettendo veleno da questi aculei” cinguettò l’enciclopedia elettronica.
Xavier aveva letto che i Pokémon Coleottero erano adatti ai principianti, essendo i più facili da allenare in assoluto e perché molti di loro si evolvevano in fretta… forse era il caso di provare a catturarlo quel Wurmple. In più sarebbe stata una buona opportunità per far combattere un po’ Zigzagoon. Non aveva ancora molta confidenza col tipo Normale.
-Vai, Zigzagoon! Attacco Azione! – urlò dopo aver mandato in campo il Pokémon Procione.
Il tipo Coleottero si era però accorto dell’attacco e lo schivò con un salto, per poi lanciare dei fili di seta appiccicosi dalla bocca, con cui lego le zampine dell’altro Pokémon che perse l’equilibrio.
Soddisfatto il tipo Coleottero si esibì a sua volta in un potente attacco Azione, che fece uggiolare di dolore il tipo Normale.
-Zigzagoon attacca anche tu con Azione! -.
Stavolta il colpo andò a segno, ma Wurple ringhiò e sparò una spina viola dal corno sulla sua testa, centrando in pieno il tipo Normale. Il corpo di Zaigzagoon s’illuminò di viola e il Pokémon gemette. Era stato avvelenato.
Xavier cercò di abbassare le difese dell’avversario con Colpocoda, ma dopo aver ricevuto un altro paio di attacchi Azione ben piazziati, Zigazoon cominciò barcollare tanto che vedendo che Wurple si stava lanciando di nuovo all’attacco preferì richiamarlo.
-Vai Mudkip! Pistolacqua!-.
La mossa centro in pieno il Pokémon Baco che infuriato lanciò contro il nuovo avversario un’altra Velenospina. Lo colpì, ma non riuscì ad avvelenarlo.
Xavier stava per dare a Mudkip un altro ordine, ma di colpo il suo starter raccolse un po’ di fango con la zampina e lo scaraventò in faccia a Wurple accecandolo.
-Mudkip… hai imparato a usare Fangosberla?- chiese stupito l’allenatore.
-Kip!- confermò fiero il tipo Acqua, mentre il tipo Coleottero cercava disperatamente di pulirsi la faccia dal fango… cosa non semplice non avendo le mani.
Il Pistolacqua ricevuto subito dopo, lavò via il fango ma lasciò Wurple a terra privo di forze, rendendolo facile preda per la Pokeball che gli venne lanciata addosso.
La sfera ondeggiò un paio di volte, e poi si fermò segnalando l’avvenuta cattura.
-Alla faccia del tipo più facile da catturare e allenare- commentò il ragazzino. - Quel bruco si è battuto come un leone, se non avessi richiamato Zigzagoon l’avrebbe ridotto in polpette! -.
Evidentemente non si doveva prendere ciò che si diceva sui Pokémon per oro colato, tutti loro erano differenti e di certo ciascuno reagiva alle situazioni a modo suo. Quel Wurmple si era rivelato un gran combattente. Di certo gli sarebbe stato utile.
Forse però era meglio tornare a Petalipoli e far curare Zigzagoon all’infermiera Joy… aveva con sé un antidoto, ma il Pokémon Procione aveva preso un bel po’ di botte.
 
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Il cielo si era rannuvolato, ma Brittany non se n’era nemmeno accorta, tutta presa a spiare le mosse di uno stormo di Taillow.
“Taillow. Pokémon Rondine. Tipo Normale/Volante. Taillow affronta coraggiosamente persino i nemici più forti. Anche in caso di sconfitta rimane fiero e spavaldo. Ma quando ha fame, si lamenta rumorosamente. Infatti è molto piccolo, ha appena lasciato il nido. Talvolta di notte si sente solo e piange. Si nutre dei Wurmple che vivono nella foresta.
Non ama il freddo. In inverno emigra verso regioni calde, viaggiando a una velocità di 300 km al giorno”.
 
-Bene, bene… molto coraggiosi, dotati di grande velocità, non si deprimono per le sconfitte… proprio i Pokémon che fanno per me- commentò soddisfatta la ragazzina.
Certo non si illudeva di poter affrontare l’intero stormo, ma se avesse aspettato con pazienza, prima o poi ne avrebbe visto uno allontanarsi.
Percependo l’arrivo della tempesta, lo stormo si levò in volo… ma come sperava la ragazzina uno si attardò e lei mandò il suo Poochyena contro il ritardatario.
Un violento attacco Azione, mandò il Pokémon Rondine a terra. Ma quello non si lasciò intimorire e contrattaccò con un attacco Beccata. Poochyena guaì, ma si rimise subito in guardia.
Taillow emise un Ruggito, ma Brittany si era aspettata quella mossa… ed era orgogliosa di poter sfruttare subito gli effetti dell’allenamento fatto fare al Pokémon Morso.
-Poochyena, annulla gli effetti di Ruggito con Gridodilotta e poi usa ancora l’attacco Azione! -.
Il tipo Buio eseguì e dopo aver messo a terra il piccolo tipo doppio, gli piantò una zampa sulla schiena per impedirgli di contrattaccare.
-Perfetto- si limitò a dire Brittany lanciando una sfera.
Taillow venne colpito e risucchiato dall’oggetto. La sfera ondeggiò una, due, tre volte… per poi aprirsi e lasciare uscire il tipo Volante.
 
-LOW, LOW, LOW, TAILLOW! (Ci vorrà ben altro per prendermi!) -.
-Pooch! Yena, Yena, Yena! (Se vuoi ricevere un’altra batosta non hai che da farti sotto!).
-Combattivo davvero… bene! Ci sarà ancora più gusto a catturarti! - sentenziò Brittany.
Con un cinguettio bellicoso, Taillow colpì il Pokémon di Brittany con un’altra Beccata. La ragazza ordinò di nuovo la stessa combinazione.
La Beccata di Taillow si scontrò con l’Azione di Poochyena, e le maggiori dimensioni di quest’ultimo si rivelarono decisive. Il tipo Normale crollò a terra e quando Brittany gli lanciò addosso un’altra sfera non riuscì a uscirne.
-Eccellente. Ottimo lavoro Poochyena- fece la ragazza carezzando la testa del piccolo tipo Buio che uggiolò contento. - Adesso diamo un’occhiata al nostro nuovo compagno di squadra-.
“Taillow. Sesso: maschio. Abilità: Dentistretti. Mosse conosciute: Beccata, Ruggito” la informò il congegno.
-Nulla di eccezionale, ma per il momento può andare- commentò Brittany.
In quel momento grosse gocce d’acqua cominciarono a scendere dal cielo e la ragazza imprecando, richiamò il tipo Buio nella sua sfera e corse alla ricerca di un riparo.
 
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A differenza di altre foreste, il Bosco Petalo non aveva poi l’aria molto inquietante o tenebrosa, anche se a cause degli alberi non c’era molta luce… e proprio perché la luce era poca un certo neo-allenatore, non si avvide che era diminuita ancora di più, tutto preso dalla sua ricerca.
“Pokémon Erba, Pokémon Erba, dove siete?” si disse Adrian girando lo sguardo. Niente. Niente di niente.
I suoi genitori erano stati contenti di vedere Torchic e Wingull, ma comunque gli avevano suggerito per l’ennesima volta di procurarsi un tipo Erba.
-Maledizione! Niente di niente! - urlò inferocito il ragazzino, tirando un calcio a un albero e facendo cadere da quest’ultimo una ghianda coi piedi. Non c’era altro modo di descrivere quell’esserino. Aveva gli occhi gialli con l'iride nera, quello era tutto il suo volto.
-Ehi, aspetta… tu sei un Pokémon!- esultò Adrian tirando fuori il Pokédex.
Seedot. Pokémon Ghianda. Tipo Erba” - fece lo strumento con grande gioia dell’allenatore. “Seedot si attacca ai rami degli alberi usando il picciolo che ha sul capo. In questa posizione succhia l'umidità dell'albero per nutrirsi. Più acqua assume, più lucido appare il suo corpo. È solito spaventare gli altri Pokémon con movimenti improvvisi. Pulisce il proprio corpo una volta al giorno usando delle foglie. Talvolta il vento lo fa cadere”.
-Evviva! Ho trovato un tipo Erba! - esultò Adrian.
Un attimo dopo, mandò in campo il suo starter.
-Braciere! -.
Le piccole fiammelle che uscirono dal becco di Torchic, non erano certo potenti, ma per un tipo Erba alle prime armi come Seedot, erano un attacco temibile!
Il Pokémon Ghianda cercò di fuggire, ma la velocità non era certo il suo forte, e venne centrato in pieno.
Cercando di mettersi in guardia Seedot sparò un attacco Assorbimento contro Tochic. Lo centrò, ma recuperò ben poche energie… e il successivo attacco Braciere gli fece perdere tutto quel che aveva guadagnato e molto di più.
A quel punto Adrian lanciò una sfera. Dopo pochi ondeggiamenti, si fermò segnalando la seconda cattura dell’allenatore di Petalipoli.
-EVVIVA! Finalmente un tipo Erba! Grazie a Seedot, sarà una passeggiata affrontare la palestra di Petra! -.
-Chic! - cinguettò il tipo Fuoco.
-Sei stato bravissimo Torchic!- fece entusiasta il ragazzino, carezzando la testolina del suo Pokémon.- E non temere: appena sarà possibile userò anche te in una lotta in palestra-.
Il rumore di un tuono, fece sobbalzare il ragazzino; tutto preso prima dalla ricerca e poi dalla lotta, non si era minimamente accorto che il tempo volgeva al brutto.
-Acc… Torchic, ritorna! - imprecò Adrian, rimettendo Torchic nella sua sfera. Era tempo di cominciare una nuova ricerca: quella di un riparo.
Fortunatamente il ragazzino trovò una piccola grotta e poco dopo, per gentile concessione di Torchic era seduto davanti a un bel fuoco scoppiettante.
 
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Xavier correva cercando di ripararsi dalla pioggia con le braccia. Purtroppo aveva cominciato a piovere, quando si era già addentrato troppo nel bosco per tornare indietro.
-Bah… con questo tempaccio, certo non troverò altri Pokémon- si disse il fratello di Mike. D’altronde visto che genere di viaggio aveva appena intrapreso, quello era un contrattempo di poco conto.
In lontananza scorse una luce e si diresse verso di essa. Magari avrebbe trovato un riparo.
 
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Adrian stava stretto a Torchic, godendosi il torpore che gli trasmetteva il pulcino di fuoco, quando vise qualcuno correre verso la sua caverna. Un attimo dopo si ritrovò di fronte a un ragazzino della sua età, tutto zuppo.
-Salve… posso entrare? – chiese debolmente.
-Certo! Accomodati pure-.
-Grazie. Brr… Io sono Xavier, e vengo da Albanova- si presentò il castano sedendosi vicino al fuoco.
-Piacere. Io sono Adrian di Petalipoli. E lui è il mio amico Torchic-.
-Tor! - salutò il Pokémon. Xavier gli fece una carezza: -Wow, è proprio caldo! -.
-Già! Un motivo in più, perché fatto proprio bene a sceglierlo come starter-.
-Ah, sei agli inizi? Anch’io-.
Dopo essersi asciugato e aver scambiato qualche altra parola coll’altro allenatore, Xavier prese qualcosa da mangiare e poi afferrò le sue tre sfere.
-Mmm… forse è il caso di far uscire un po’ i miei Pokémon… oggi ne ho catturato un altro e forse dovrei cominciare a prenderci più confidenza…-.
-Buona idea. Lo faccio anch’io-.
Cinque sfere vennero lanciate in aria e poco dopo si materializzarono Mudkip, Zigzagoon, Wurple, Wingull e Seedot.
-Ah, quindi tu hai scelto Mudkip!-.
Il castano annuì, ma prima che potesse dire qualcosa, Wurple andò a muso duro contro Mudkip e cominciò a… gridargli contro?
-WURPLE! Wu-Wu-Wurple! PLE! - faceva il piccolo bruco tutto stizzito.
Zigzagoon cercò di calmare il suo compagno di squadra, ma il tipo Coleottero lo ignorò e quando il tipo Normale insistette, lo spintonò via senza troppi complimenti.
-Ehm… mi sa che visto che ho usato Mudkip per prenderlo, Wurple vuole la rivincita… prima avevo tentato con Zigzagoon, ma Wurple ne ha fatto polpette… credo sia per questo che non gli dà retta…-fece Xavier. - Su, su, … adesso non è il momento… dopo tu e Mudkip potrete fare un po’ di allenamento se vuoi, ma ora piove e non è il caso di combattere qui dentro… appena tornerà il bel tempo, promesso-.
-Wurple!- sentenziò il tipo Coleottero, come a dire che ci contava… dopodiché si mise a rosicchiare le foglie cadute sul pavimento della grotta, ignorando completamente umani e Pokémon.
Per fortuna gli altri ebbero reazioni più positive: Seedot vinse la sua timidezza quanto bastava ad avvicinarsi al gruppo di estranei, Torchic si diresse verso Mudkip lieto di averlo rivisto, mentre Wingull diede un amichevole pacca sulla schiena di Zigzagoon con un’ala, come per volergli dire che non doveva vergognarsi per aver perso contro Wurple.
-Chic! Chic, Chic, Tor-Tor, Torchic (È bello rivederti! Non credevo sarebbe successo così presto Peccato solo che non ci sia Treecko)-.
-Mud! Kip-Kip, Mudkip! (L’ho visto poco tempo fa: abbiamo combattuto… e io ho vinto!) -.
-Chic-chic?! Chic! Torchic! (Cosa?! Tu vuoi prendermi in giro! Non posso crederci!).
-Mudkip! Mud-Mud-Kip-Kip! Mud… kip? (E invece ti dico che è così! Di certo te lo confermerà anche lui! Piuttosto… chi è stato scelto prima, fra voi due?).
-Chic (Lui)-.
-Zig-Zig-Agoon? Za-Zig? (Di che state parlando? Voi due vi conoscevate già?).
-Chic! Chic-Chic-Tor-Torchic (Sì! Vivevamo al laboratorio del Professor Birch! È lì che i nostri allenatori ci hanno preso. Con noi c’era anche il nostro amico Treecko).
-Win! Win-Win-Gull-Gull! (Ah, sì? Raccontateci qualcosa!) -.
Frattanto anche i due umani si erano messi a chiacchierare. Avendo scoperto che entrambi volevano affrontare la sfida delle palestre si erano eccitati e parlavano dei Pokémon che avrebbero voluto catturare e di come avrebbero affrontato i vari Capopalestra.
 
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Imprecando contro la sua mala sorte Brittany correva alla ricerca di un riparo, quando vide una casetta in lontananza.
La ragazzina bussò velocemente alla porta.
-Chi è? - chiese una voce roca.
-Un’allenatrice sorpresa dalla pioggia-.
-Entra pure- rispose la voce, mentre la porta si apriva.
La mora si ritrovò così dentro un piccolo cottage alla presenza di un uomo anziano, ma dall’aria ancora vigorosa, completamente calvo con barba e baffi bianchi.
-Guarda Peeko, abbiamo un’ospite! – disse l’uomo a un Wingull appollaiato su una sedia.
-Salve. Spero di non disturbare… fuori piove e… -.
-Ma figurati, un po’ di compagnia mi fa piacere! Io sono il Signor Marino, il più grande marinaio di tutta Hoenn!- annunciò fieramente l’anziano signore.
-Wingull! Win-Win-Gull!- starnazzò Peeko.
-Hai ragione Peeko: del mondo! E lui è il mio Pokémon, Peeko-.
-Piacere. Io mi chiamo Brittany e vengo da Ciclamipoli. Ho appena iniziato il mio viaggio come allenatrice-.
-Ah, allora immagino tu sia diretta a Ferrugipoli-.
-Esattamente-.
-Be’ allora auguri. Petra è una Capopelastra tosta! Ma nei miei viaggi ne ho visti di più forti. Pensa che nella regione di Galar il Capopalestra Kabu nato qui a Hoenn…-.
 
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La pioggia continuò imperterrita fino a sera, tanto che Adrian e Xavier decisero di pernottare nella grotta, ma al mattino videro che era tornato il bel tempo.
-Era ora! - annunciò allegro il nativo di Petalipoli.- Senti che ne dici di fare una lotta, per darci subito la carica per la giornata?-.
-Andata. Prima di tutto però la colazione-.
 
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Brittany sbadigliando entrò nel Bosco Petalo. Il signor Marino l’aveva tenuta sveglia fino a tardi, raccontandole dei suoi viaggi.
Forse aveva un po’ gonfiato le cose, ma di certo aveva vissuto un sacco di avventure… e lei non vedeva l’ora di fare altrettanto. Certo, finora l’esperienza più emozionante era stata la notte passata a casa dell’anziano marinaio… ma dopotutto era appena partita! Presto avrebbe avuto anche lei parecchio da raccontare.
 
 
 
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
 
Capitolo che serviva più che altro a far catturare ai protagonisti nuovi Pokémon (devono pur avere qualcosa da usare nella prima palestra, no?), ma che spero vi sia piaciuto.
In più Adrian e Xavier si sono incontrati… chissà forse nel prossimo capitolo si unirà a loro anche Brittany. O forse no. Gli scontri sono ancora piuttosto semplici, ma in fondo sono allenatori alle prime armi che catturano Pokémon alle prime armi… al momento non posso fare di più. La storia comincerà a muoversi davvero nel prossimo capitolo.
In più ho presentato il Signor Marino, personaggio che tornerà nel proseguire di questa storia.
Spero abbiate apprezzato la piccola immagine iniziale. D’ora in poi aprirò ogni capitolo, con l’immagine di un Pokémon dell’allenatore che lo apre.
Ringrazio moltissimo Nerowolf, fenris e apeirmon per aver recensito gli scorsi capitoli.
A presto!

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Capitolo 4
*** Rivali ***


L’inizio di tre grandi avventure

Capitolo 4: Rivali

 

Wurple  
Finito di mangiare Xavier e Adrian si prepararono a dare inizio alla loro sfida. Il secondo però si rese conto di essere in lieve svantaggio.
“Acc… se scelgo Mudkip, lui manderà Seedot, se scelgo Wurple, manderà Torchic… l’unico dei miei Pokémon che può lottare senza rischiare di trovarsi in svantaggio è Zigzagoon!”.
-Bene… Zigzagoon, scelgo te! Userò te in questa sfida! - annunciò il ragazzino.
-Zagoon!- esultò il tipo Normale.  Wurmple  invece esultò assai poco.
-Urple! Wu-Wu-Wurmple!- sbottò saltellando sul posto.
-Oh, piantala Wurmple… ti ho detto che avresti potuto allenarti con Mudkip, non lottare contro Adrian- sbuffò seccato Xavier.
-Ok, allora io scelgo Seedot!- sentenziò il nativo di Petalipoli.- Visto che sono stato io a lanciare la sfida, ti lascio la prima mossa!-.
-In tal caso attacco Azione! -.
Immediatamente il tipo Normale si fiondò contro il tipo Erba, riuscendo a infliggergli qualche danno.
-Seedot, irrobustisciti con Rafforzatore!-.
-Mossa inutile. Zigzagoon abbassa di nuovo le sue difese con Colpocoda!-.
Per quanto fosse una lotta tra due Pokémon molto deboli, posseduti da allenatori alle prime armi, lo spirito era quello giusto. Entrambi stavano mettendo tutto il loro impegno nello scontro e cercavano di guidare i loro Pokémon come potevano, ignari che qualcuno stesse guardando la loro lotta con attenzione, nascosto fra le ombre del bosco.
“Sì… Questi ragazzi potrebbero essere le persone giuste… Ma sono così inesperti e c’è così poco tempo…”.
 
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Brittany era entrata da poco nel bosco, quando udì suoni di lotta. Corse nella direzione da cui provenivano, solo per vedere Xavier con l’aria abbattuta che richiamava il suo Zigzagoon e un ragazzino della loro età, che esultava insieme a un Seedot.
-Fa nulla. Sei stato bravo lo stesso Zigzagoon-.
-Fai sempre baccano tu, eh? – commentò Brittany riconoscendo l’allenatore che l’aveva battuta.
-Oh, Brittany… Adrian lei è Brittany. È partita nel nostro stesso giorno. Brittany, lui è Adrian un altro allenatore novellino-.
-Quindi per esclusione, sei quella che ha scelto Treecko. Vuoi lottare anche tu con me? O tu vuoi subito la rivincita? Hai altri due Pokémon…-.
-Vi sconsiglio di spompare tutta la vostra squadra: nel bosco, non ci sono centri medici e rischiate di trovarvi con i Pokémon stanchi, se mai aveste bisogno del loro aiuto-.
Adrian non poté negare la fondatezza del ragionamento, ma l’idea di non poter più lottare, chiaramente gli dispiacque.
 
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I tre ragazzi stavano percorrendo il bosco insieme scambiando qualche parola, quando si ritrovarono a tu per tu con tronco capovolto che ostruiva l’ingresso di una tana, da cui provenivano versi di Pokémon.
-Devono essersi rifugiati nella tana per sfuggire alla pioggia e il tronco cadendo li ha bloccati dentro! Li dobbiamo liberare! - urlò Xavier, correndo verso il tronco e cominciando a tentare di spingerlo.
Gli altri due lo raggiunsero, ma le loro deboli forze non erano sufficienti per spostare il tronco.
-Anf… anf… inutile- ansimò Adrian. - E se… provassimo… a … farci aiutare dai nostri Pokémon?-.
Xavier annuì, ma mentre i due maschi fecero uscire tutti i loro mostriciattoli tascabili, Brittany tenne Taillow nella sfera. Piccolo com’era non avrebbe potuto aiutare e poi non voleva mostrare a due che conosceva appena e che soprattutto erano avversari, ogni Pokémon che possedesse.
Anche il secondo tentativo andò a vuoto.
-Maledizione, non possiamo arrenderci! I Pokémon nella grotta, presto avranno fame e sete! -.
Quei Pokémon certo non erano suoi, ma la ragazza dovette ammettere di capire l’ansia del castano e cominciò anche lei a spremersi le meningi fino a trovare la soluzione: - Usiamo gli attacchi dei nostri Pokémon, per fracassare il tronco! -.
Quella si rivelò l’idea vincente. Malgrado la potenza delle squadre dei tre fosse ancora bassa, il tronco dopo un po’ fu distrutto. Immediatamente un piccolo gruppo di Lotad, Shroomish, Taillow ed altri Pokémon uscì di corsa dalla grotta e avendo capito che il merito della liberazione era di quei tre umani e dei loro Pokémon, gli abitanti del bosco gli saltellarono intorno festosi, per poi dileguarsi.
-Abbiamo fatto sia una buona azione, che un po’ di esercizio. Ci farà comodo per sfidare la palestra di Petra- commentò la ragazza richiamando i suoi Pokémon nelle sfere.
-Anche tu, vuoi collezionare le medaglie e sfidare la lega? - chiese sorpreso il nativo di Petalipoli.
-Sì? -.
Il moro rimase in silenzio per un istante, poi sentenziò: -Ho deciso! -.
-Cosa? - chiese perplesso il castano.
-Da questo momento in poi, noi tre siamo rivali! -.
-Eh? - fecero all’unisono gli altri due.
-Tutti e tre siamo partiti lo stesso giorno, con lo stesso obbiettivo. È un segno del destino: siamo destinati a confrontarci fra noi! -.
Il moro stese la mano destra: -Avanti, uniamo le mani e giuriamo di qualificarci tutti e tre per la lega. In più ci sfideremo sempre e solo in modo corretto e leale e ci batteremo spesso tra noi, in modo da testare i nostri progressi-.
-Be’… d’accordo. Se ti fa piacere- fece un po’ perplesso Xavier stendendo il braccio. - Ma questo vuol dire, che vuoi che viaggiamo insieme? -.
-No, ciascuno di noi deve sviluppare il suo stile di lotta personale. Certo, se capiterà potremo fare un po’ di strada insieme-.
-Quand’è così ci sto- fece Brittany stendendo il braccio e toccando con la sua mano, quelle degli altri due allenatori. - Un po’ di competizione, può farci bene-.
I tre esclamarono all’unisono: - Giuriamo di qualificarci tutti e tre per i campionati di Hoenn di quest’anno e di sfidarci sempre in modo corretto e leale-.
Subito dopo che le loro mani si separarono, Adrian, afferrò i due per le spalle: - Evviva! Adesso siamo rivali! Diventeremo i più forti di Hoenn! Ma che dico, del mondo! E quando i giornalisti c’intervisteranno, diremo che tutto è cominciato qui, in questo bosco! -.
A causa di quella specie di balletto, Brittany perse l’equilibrio e cadde su un mucchio di foglie. Un attimo dopo sentì una dolorosa puntura sul sederino.
-Ahi! - urlò la ragazzina saltando in piedi e disperdendo le foglie... rivelando che esse nascondevano un abitante del Bosco Petalo. Brittany era stata punta da uno dei due grandi artigli ricurvi posseduti da un Pokémon che era rimasto nascosto per tutto il tempo... e in effetti gli artigli erano l’unica cosa un minimo minacciosa presente in quella creatura: era un bradipo dal pelo color marrone chiaro, più scuro intorno agli occhi e similmente a come Zigzagoon sembrava avere una mascherina, la misteriosa creatura sembrava avere le occhiaie. Gli occhi, bianchi con l'iride nera, erano socchiusi e uniti alle palpebre rosa, davano l'idea quel buffo Pokémon si stesse per addormentare.
Perplesso Adrian tirò fuori il Pokédex anticipando di un attimo il nativo di Albanova.
“Slakoth. Pokémon Ozioso. Tipo Normale. Slakoth ciondola in ozio per oltre 20 ore al giorno. Poiché si muove così poco, non ha bisogno di molto nutrimento. L'unico pasto giornaliero di questo Pokémon consiste in tre foglie secche. Il cuore di Slakoth batte con una frequenza di appena un battito al minuto. Qualsiasi cosa accada, non si muove mai. Infatti adora poltrire, riducendo al minimo i suoi movimenti. Coloro che osservano Slakoth, perdono la voglia di muoversi e vengono colti da sonnolenza. La sua tana è la stessa per tutta la vita”.
-Questa poi… sta a vedere che è rimasto lì durante tutta la tempesta e che per questo è stato ricoperto dalle foglie- fece Adrian, osservando come il tipo Normale, non stesse dando nessuna importanza alla loro presenza. Sarebbe valsa la pena attaccarlo, giusto per vedere se avesse reagito… ma non ce ne sarebbe stata l’opportunità.
Quando Brittany, era saltata, una delle sue sfere era finita proprio davanti a Slakoth, e dato che era perfino più vicina delle foglie, il Pokémon se la portò alla bocca per mangiarsela (il fatto che gli bastassero tre foglie secche, non voleva dire che non cercasse di mangiare altro, se poteva farlo senza faticare).
Ovviamente al contatto con la bocca di Slakoth la Pokéball si aprì e lo risucchiò, agitandosi appena, prima di segnalare che il tipo Normale, da quel momento in poi, sarebbe appartenuto a Brittany.
-Congratulazioni Brittany! Hai appena catturato uno Slakoth!- fece Adrian.
-E con che facilità! Brava! – soggiunse divertito Xavier.
-Non congratulatevi con me! Ma che razza di cattura è stata? – sbottò la ragazza raccogliendo la sfera. - E ora che me ne faccio di questo coso? -.
-Lo alleni. È pur sempre un Pokémon, no? - osservò Xavier.
Brittany non era tanto convinta, ma scandagliò lo stesso Slakoth, col Pokédex.
Slakoth. Sesso: maschio. Abilità: Pigrone. Mosse conosciute: Graffio, Sbadiglio”.
Un’idea cominciò a formarsi nella mente della concittadina di Walter. Forse quel coso poteva esserle utile.
 
 
///////////////////////////////////////////////////
Dopo aver preso un altro po’ in giro la ragazza, per il modo poco ortodosso con cui aveva catturato Slakoth, il trio si era rimesso in viaggio.
Dopo un’ora circa di cammino l’aria venne scossa da un urlo lacerante.
-AIUTO! -.
I tre videro un ometto panciuto, vestito di verde, dai capelli castani che correva verso di loro.
-Ah, meno male! Siete degli allenatori di Pokémon, vero? Salvatemi, c’è un tipaccio che mi insegue! -.
-Finalmente ti ho riacchiappato! - ringhiò una voce, preannunciando, l’apparizione di un ragazzo che indossava una sorta di tuta da motociclista blu elettrico e un casco integrale in tinta.
-Vuole rubarmi la Merce Devon! Sono pezzi sofisticatissimi che servono per ultimare i macchinari che sta costruendo l’azienda per cui lavoro! - gemette l’uomo nascondendosi dietro i tre ragazzini.
-Lei lavora per la Devon S.P.A.? Anche mia zia! - fece sorpreso Xavier.
-Avanti, panzone, consegnami subito la Merce Devon!- abbaiò il ragazzo.
-Te lo scordi ladro: se vuoi la Merce Devon dovrai passare su di noi! - abbaiò Xavier.
-Come volete. Non ho certo paura di tre moscerini. Chiunque, capirebbe che siete alle prime armi-.
L’uomo deglutì. Lui non lo aveva capito.
Il misterioso individuo scagliò una Pokéball in aria e il flusso di energia che ne uscì, si solidificò in una lontra azzurrina bipede, con due conchiglie attaccate a una specie di gonna blu che gli copriva parte delle gambe.
Il misterioso Pokémon lanciò in aria le conchiglie e le riafferrò al volo, dimostrando una certa abilità di mano.
L’istinto disse a Brittany che probabilmente fosse il Pokémon più forte che le fosse capitato di affrontare. Per ottenere più vantaggio possibile, la ragazza estrasse il Pokedex e lo punto, verso il loro avversario.
Dewott. Pokémon Apprendista. Tipo Acqua. Ha appreso tramite un durissimo allenamento l'arte di maneggiare le sue due conchiglie come fossero lame. Le loro conchiglie sono tutte diverse nella forma e ogni Dewott si allena duramente per imparare a usarle”.
Udito che Dewott fosse di tipo Acqua, Brittany ed Adrian mandarono in campo i loro tipi Erba, mentre Xavier che non ne aveva, optò per Wurmple .
-AH! Siete proprio dei dilettanti! E voi vi aspettate di battere il mio Dewott, con questi piccoletti?!- rise il loro misterioso avversario vedendo il geco, la ghianda ed il bruco uscire dalle loro sfere.
-Aspetta e vedrai! I nostri “piccoletti”, massacreranno il tuo… come si chiama. Non ho mai visto un Pokémon del genere, ma siamo tre contro uno! –.
Brittany trovava la sicurezza di Adrian stupida, Xavier gliela invidiava: entrambi sentivano che sarebbe stato un combattimento molto difficile.
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Inizialmente avevo pensato di mettere anche lo scontro tra Xavier e Adrian… ma sinceramente mi ero un po’ stufato di descrivere incontri tra Pokémon che conoscono a malapena tre mosse a testa, non molto appariscenti. E poi lo scontro tra i due, non dava molto alla storia, così ho deciso di cassarlo. Li vedremo combattere in futuro.
Finalmente i tre protagonisti sono insieme. È molto importante per me vederli interagire, perché vedete, Xavier, Brittany ed Adrian sono i protagonisti di un mio possibile futuro romanzo. Diciamo che questa fanfiction è una sorta di betatest per loro. Se vedo che funzionano come trio di protagonisti… chissà…
Capitolo breve, ma Brittany ha ottenuto il suo quarto Pokémon e soprattutto si è presentato un misterioso allenatore dotato di un Dewott… chi sarà mai? E cosa vorrà ottenere?

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Capitolo 5
*** Battaglia nel Bosco Petalo ***


L’inizio di tre grandi avventure

Capitolo 5: Battaglia nel Bosco Petalo

 
 
Treecko  
 
 
 
 
Deglutendo Brittany diede ordine a Treecko di usare Fulmisguardo. Il piccolo Pokémon d'erba puntò su Dewott uno sguardo feroce, e il tipo Acqua lo lasciò fare, senza farsi intimorire.
-Dewott, usa Conchilama!-.
-Wott!-. Il Pokémon simile a una lontra corse in direzione di Treecko, stringendo in mano una conchiglia che era attraversata da una luce blu a forma di lama. Un attimo dopo, suddetta lama si abbatte sul muso di Treecko. Un colpo che per quanto non fatale, fu certo doloroso.
-Seedot, Assorbimento! - ordinò Adrian.
-Dewott Azione! -.
Prima che Seedot potesse sferrare l’attacco, l’avversario lo travolse scagliandolo in aria e un attimo prima che atterrasse venne colpito anche da un Pistolacqua.
Treecko tentò una Botta, ma Dewott schivò con un’agile capriola, per poi fiondarsi sul nemico con un’altra Conchilama, a stento schivata dal Pokémon di Brittany.
“Fantastico, ci è capitato l’unico tipo Acqua in grado di muoversi e battersi alla perfezione in un bosco” pensò stizzita la ragazzina.
-Millebave!- urlò il nativo di Albanova.
-Bella mossa! Se è più veloce di noi, dobbiamo solo rallentarlo- ammise l’unica ragazza presente.
Avvolto nei fili, Dewott alzò la conchiglia per tagliarli… ma Xavier aveva previsto quella reazione e su di essa aveva fondato il suo prossimo ordine.
-Attacco Azione! Fagli cadere la conchiglia! -.
Ghignando il piccolo bruco, caricò la lontra samurai, facendole cadere l’arma, che poi spedì lontano con un colpo di coda.
-Usa Millebave per prendere anche l’altra! -.
-Dewott, salta non appena il filo ti raggiunge! -.
A causa della differenza di peso, il tipo Coleottero che aveva ancora parte del filo in bocca fu trascinato in aria e subì un devastante attacco Pistolacqua che lo rispedì a terra.
-Tu sei furbo, ma io non sono scemo- fece l’allenatore di Dewott.- Ammetto che è stata una bella mossa togliera la conchiglia al mio Pokémon per impedirgli di usare la sua mossa più potente… ma non ci riuscirai due volte! Usa Conchilama per liberarti! -.
Ma anche quella volta il tipo Acqua si sarebbe dovuto tenere i fili. Sedoot infatti lo centrò con un Assorbimento alle spalle, facendolo barcollare.
-Treecko, approfittane per sottrargli anche l’altra conchiglia! -.
-Treecko! -.
Un attimo dopo il piccolo geco si mise a quattro zampe e si scagliò sul Pokémon Apprendista, tanto velocemente da lasciarsi dietro una scia bianca.
-Hai imparato Attacco Rapido! - fece sorpresa Brittany. Come il Pokèmon di Xavier prima di lui, lo starter scaraventò via la conchiglia con un potente colpo di coda, per poi centrare l’avversario con Assorbimento.
Dewott emettendo un ruggito, gonfiò i muscoli riuscendo finalmente a spezzare i fili. Lieto per la libertà ritrovata si batté i pugni sul petto, e fece un paio di saltelli per far capire di essere di nuovo perfettamente in grado di muoversi.
-Smettila di pavoneggiarti! - lo richiamò infastidito il suo allenatore. – Se sei, finalmente in grado di muoverti attacca quel Treecko con Azione. Dei tre è il più pericoloso-.
Tutt’altro che inorgoglito per la valutazione ricevuta, Treecko tentò di schivare il colpo, ma riuscì solo a non prenderlo in pieno.
La Velenospina ordinata da Xavier venne schivata, cosa che non accadde al Pistolacqua diretto verso il Pokémon del ragazzino.
-Wu-wu-Wurmple!- fece deciso il baco, rimettendosi posizione eretta.
-Te lo devo concedere: il tuo Pokémon è tenace, ma non è all’altezza di uno scontro del genere- fece il ragazzo mascherato.
Ma anche i due tipi Erba si erano rialzati.
-Seedot Rafforzatore!-.
-Treecko Attacco Rapido! -.
Con soddisfazione, lo starter di Brittany si fiondò a tutta velocità sull’avversario infliggendogli qualche danno e sblilanciandolo. L’Azione ordinata da Xavier subito dopo, così riuscì a farlo cadere.
Il Pokémon di Adrian invece, aumentò le sue difese per resistere meglio ad altri attacchi.
Un attimo dopo il tipo Acqua, fu travolto da due Assorbimento e da una Velenospina.
-Bel colpo, ragazzi! Ottimo gioco di squadra! -esclamò Adrian, euforico.
-È vero... – borbottò Brittany, come se le seccasse che lei e Xavier fossero riusciti a combinare bene le mosse dei loro Pokémon.- Temo che sia tutt'altro che finita...-.
-Ma per favore! Come vuoi che possa rialzarsi ancora quel coso, dopo tutte quelle bo…- cominciò il nativo di Petalipoli, quando il loro avversario si rialzò di scatto, chiaramente affaticato, ma ancora in grado di lottare.
Irati per essere stati messi in scacco da avversari tanto inferiori, Dewott e il suo allenatore si lanciarono all’attacco con rinnovata energia.
Seedot fu gettato a terra da un Azione e spinto via con un Pistolacqua. Il piccolo tipo Erba si rialzò… ma era ormai evidente che era agli sgoccioli.
-Liberiamocene una volta per tutte. Azione! -.
Dewott prese a correre verso Seedot… ma all’ultimo il suo misterioso allenatore urlò: - Interrompi l’attacco e recupera le conchiglie! -.
Troppo frastornati per dare ordini a loro volta, i tre neo-allenatori poterono solo guardare il Pokémon evoluto, riprendersi ciò che era suo. Visto il livello dell’avversario si erano concentrati solo sull’attaccarlo, senza pensare a prendere personalmente o distruggere le conchiglie. D’altronde se si fossero concessi un momento di distrazione, i loro Pokémon l’avrebbero pagata cara.
Ghignando Dewott, partì nuovamente alla carica con Conchilama. Un solo colpo, fu sufficiente a mettere K.O. Seedot. Un attimo dopo toccò al Pokémon di Xavier che grazie a un disperato saltello, riuscì a farsi colpire solo di striscio. Ma ormai era al limite anche lui.
E fu allora che prese a brillare di luce propria.
-Si sta…- fece sconcertato Xavier.
Il piccolo bruco si avvolse nella seta, mentre la luce attorno a lui aumentava e quando si fu smorzata tutti poterono ammirare il suo nuovo aspetto: un bozzolo viola appuntito il cui aspetto era del tutto celato eccetto per due occhi rossi.
-Cascoon! – sentenziò determinato il nuovo Pokémon.
Malgrado la situazione, e il fatto che i coleotteri fossero il tipo più facile da far evolvere, Xavier non riuscì a non esultare: -Fantastico… è la prima volta che uno dei miei Pokémon si evolve! E ci è voluto pochissimo! -.
-Di certo, ora la sua potenza sarà aumentata! - notò Adrian.
-Ah, non vi illuderete che una simile evoluzione, vi possa aiutare a battermi? - rise il ragazzo mascherato. - È chiaramente una forma intermedia, del tutto inadatta al combattimento-.
Brittany non poteva che concordare. Cascoon non aveva un aspetto molto minaccioso e la ragazza dubitava che avesse acquisito chissà quali poteri.
Xavier aveva già attivato il Pokédex: “Cascoon. Pokémon Bozzolo. Tipo Coleottero. Cascoon crea il bozzolo protettivo avvolgendo interamente il proprio corpo con finissima seta secreta dalla bocca. Successivamente la seta si indurisce. A questo punto si prepara all'evoluzione. In caso di aggressione Cascoon rimane immobile indipendentemente dalla violenza dell'attacco subito. Questo lo aiuta a evitare di indebolire il suo corpo in vista dell'evoluzione. Non dimentica mai il dolore provato e gli attacchi subiti dentro il bozzolo. Dopo l’evoluzione cerca di vendicarsi”.
-Be’ ha carattere… ma francamente, dubito che possa esserci di grande aiuto- commentò la mora. E malgrado la gioia il nativo di Albanova era d’accordo: anche se come aveva detto Adrian evolvendosi i Pokémon diventano più forti, lì l’aumento di potenza doveva aver riguardato quasi esclusivamente le capacità difensive. Forse doveva richiamare Cascoon e mandare in campo Mudkip… almeno avrebbe resistito meglio agli attacchi di Dewott, ma purtroppo valeva anche l’opposto. E lo stesso principio contava per il Wingull di Adrian che a quanto aveva visto nella loro lotta, non conosceva ancora attacchi di tipo Volante. Ma per quanto fossero riusciti a infliggergli qualche danno, Dewott sembrava ancora pieno di energie… e se avesse battuto tutti i loro Pokémon? Per quanto fossero in tre nessuno di loro aveva una squadra completa…
Brittany dal canto suo, stava pensando che fosse il caso di far scendere in campo Taillow in caso di sconfitta di Treecko, forse un avversario in grado di volare avrebbe disorientato il tipo Acqua…
Adrian preoccupato per Seedot, riusciva solo a pensare di doverlo curare prima possibile…
Ma le sorprese per quel giorno non erano finite lì.
-Dewott, Conchilama!- ordinò il ragazzo mascherato. Dewott però anziché partire all’attacco si piegò su un ginocchio, mostrando evidenti segni di paralisi.
Ma ciò non aveva alcun senso. Nessuno dei Pokémon affrontati dal tipo Acqua, possedeva attacchi o abilità in grado di paralizzare.
-Cosa?!- ringhiò il ragazzo. - Ma è assurdo come…-.
-Lassù! È incredibile! - strillò l’allenatore di Seedot.
Tutti i presenti alzarono lo sguardo e videro una cosa sorprendente. La polvere paralizzante, proveniva da uno Shroomish, trasportato in aria da due Taillow. E un attimo dopo una vera e propria pioggia di attacchi Assorbimento e Bolla, travolse Dewott, mettendolo K.O.
I ragazzi increduli si voltarono e videro che i responsabili erano un gruppo di Lotad, Surskist e Shroomish.
-Sono i Pokémon che abbiamo aiutato prima! - realizzò incredulo Xavier.
Irato il ragazzo con la tuta blu richiamò il suo Pokémon e fece per correre via.
-Non crederai che ti lasciamo fuggire! Addosso ragazzi! - urlò Brittany lanciandosi all’inseguimento. Ma il loro misterioso avversario, si aggrappò a una liana che scendeva da un albero e un attimo dopo si arrampicò su esso, per poi scappare saltando di ramo in ramo.
-Ma quello non è un umano, è un Passimian!- fece stordito Xavier.
Un attimo dopo i Pokémon venuti in loro soccorso, capito che non c’era più bisogno di loro cominciarono ad allontanarsi.
-Grazie! - urlò Xavier. - Ci avete tolto da un brutto guaio! -.
-Shroomish! Sh-sho-roo! Mish! (Voi avete aiutato noi, noi abbiamo aiutato voi) - sentenziò il tipo Erba, appena atterrato. - Mish, Mish! Shroomish! (Per fortuna ci ha avvertito che eravate nei guai!).
-Be’, grazie ragazzi- disse l’impiegato della Devon.- Se non fosse stato per voi, quel tipaccio mi avrebbe rubato la Merce Devon-.
-Si figuri. Chiunque, al nostro posto avrebbe fatto lo stesso-.
-Tu credi? Io dico di no- commentò Brittany.
-Be’, non vorrei sembrarvi ingrato… ma mi fareste il piacere di accompagnarmi fino a Ferrugipoli? Non ho Pokémon con me e temo di perdermi o fare altri brutti incontri… chi ci dice che quel tipaccio, non abbia complici nelle vicinanze-.
Adrian fece il segno dell’ok: - Nessun problema! Tanto stiamo andando proprio a Ferrugipoli! Intendiamo sfidare la palestra e vincere una medaglia! -.
-A questo punto, tanto vale fare la strada insieme- convenne Brittany.
-Per me non ci sono problemi- dichiarò Xavier. - Oh… e sei stato bravissimo Cascoon. Complimenti per la tua evoluzione- aggiunse richiamando il Pokémon Bozzolo.
Anche Brittany lodò il suo Treecko prima di farlo tornare nella sfera e il quartetto riprese il cammino verso Ferrugipoli.
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Riesco finalmente a rimettere mano a questa storia. Non sono molto sicuro di questo capitolo, ma devo dire che è stato bello, poter finalmente descrivere una lotta un po’ più accesa.
Spero che la conclusione vi sia piaciuta. La prima lotta in palestra dei nostri amici, si fa sempre più vicina, ma prima ci sta un bel giro per Ferrugipoli.
Ringrazio Nerowolf e Apeirmon per aver recensito lo scorso capitolo e tutti voi lettori silenziosi. Però, perché non provate a uscire dall’anonimato?

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