Goddess of Flodan

di Hephily
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

 

Canyon rosso...Canyon rosso...chissà se ci sono altre storie legate a  quella tragedia, mi interesserebbe molto capire il perchè Nemesis ha rubato i resti di Sothis, anche se in realtà si può intuire perchè l’abbia fatto. Chissà quanto ha dovuto soffrire Sothis nel vedere massacrati tutti i suoi figli, non vorrei mai essere al suo posto ed essere responsabile di ogni creature vivente, non farebbe al caso mio.

«Signorina Shyr, è così gentile da illustrarci i suoi pensieri?» una voce mi fa tornare coi piedi per terra.

«C-Cosa? ero attenta questa volta!»  a chi voglio prendere in giro, le lezioni Hanneman sono noiose.

«Allora spiega di cosa stavo parlando.»

«Delle varie tipologie di arco…?» rispondo pensando di indovinare cosa stessimo studiando in questa lezione, ma sento il professore sospirare. Con me perderà sicuramente la pazienza un giorno di questi.

«Vorrà dire che questa settimana le toccherà studiare di più.» 

Annuisco semplicemente, tanto non ho alternativa, non migliorerò mai nelle sue materie, si sa che sono negata con l’arco. Vedo Sylvain che mi guarda e alza gli occhi al cielo, vorrei dargli fuoco, ma evito o almeno per il momento. 

Metto una mano sotto il mento e guardo il muro, odio questa lezione, non mi interessa sapere come si usa l’arco e la ragione, voglio imparare a usare meglio i miei poteri. Guardo nuovamente Sylvain che è nell’altra fila rispetto a me, al primo banco come al solito, l’unica cosa buona che sa fare è applicarsi nelle lezioni, ma in amore è negato. Lo guardo intensamente così da trasmettere la mia presenza, quando si gira nuovamente verso di me. Hanneman si volta verso di me, e io gli sorrido facendo finta di stare attenta a quello che stava spiegando in questo momento.

«Dovete sapere che usare l’arco lungo vi permette di attaccare anche le unità volanti, e la mira è molto più precisa di quella di un normale arco d’argento...» Hanneman farfuglia qualcosa sugli archi d’argento e lunghi continuando ad osservarmi, quando all'improvviso si sente un rumore, come di acqua rovesciatasi su di un banco. Tutti sporgono la testa per vedere da dove provenisse e lo faccio anche io: vedo Sylvain bagnato fradicio. Hanneman si volta con sguardo severo verso di me e sorrido tranquillamente, aveva guardato per tutto il tempo il mio viso, non dove tenevo le mani.

«Signorina Shyr! Fuori immediatamente dalla mia aula!» Mi alzo velocemente ed esco, prima che possa infliggermi ulteriori punizioni. Igrid mi fa un no con la testa, nemmeno lei ne poteva più di questa storia. Mi siedo sulla panchina di fronte all’aula aspettando che le ore passino, mentre giocavo con i miei poteri per passare il tempo.

«Ti ha cacciato di nuovo fuori?»  chiese una persona in lontananza.

«Se mi trovi fuori significa di sì… é che proprio non riesco a seguire le sue lezioni.» dico andando incontro a Thara, la mia bibliotecaria preferita qui a Garreg Mach.

«Il problema chi è Hanneman o Sylvain?» 

«Il problema sono gli archi, stupidi archi che non servono a nulla, ogni esame mi prendo sempre una E o una E+ e non riesco a concentrarmi su altre lezioni.»  Thara sa benissimo che sto mentendo, mi si legge in faccia, ma fa finta di niente e si limita ad annuire.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


CAPITOLO UNO

«Che voto hai nella magia, almeno in quello riesci a far qualcosa?»

«Meh… quella è il male minore, perchè ho deciso di appartenere ai Blue Lions?! Che ho fatto di male?!» Io e Thara chiacchieriamo passeggiando per tutto il cortile del monastero, lo facciamo tutti i giorni, soprattutto quando vengo sbattuta fuori dalla classe e lei non ha da fare in biblioteca. Arriviamo allo stagno e ci sediamo al bordo del pontile.

«Oggi sono libera se vuoi ti aiuto ad esercitarti con l’arco.» dice Thara vedendomi preoccupata, il prossimo esame era tra pochi giorni e io non avevo imparato nemmeno a tenerlo in mano.

«Che ne vuoi sapere tu di come si maneggia un arco? Siamo sulla stessa barca, a questo punto meglio affondare.»

«Effettivamente… potresti farti aiutare da Dimitri, so che è abbastanza bravo.»

«Dimitri? Il leader dei Blue Lions? Quello che appartiene alla mia stessa casa??»

«Si, lui che problema c’è? Cos’è… hai avuto una tresca anche con lui?» mi giro verso la strada che porta al mercato per evitare lo sguardo inquisitorio di Thara. 

«Shyr...»

«Eh...ah...oh…»

«Ih...uh...allora? Non hai risposto…» 

«Guarda mi sono ricordata che devo andare ad aiutare la capocuoca, ci vediamo dopo…» le rispondo vagamente alzandomi velocissima, ma lei riesce a fermarmi prendendomi da un angolo della mia giacca.

«Eh no, signorina, non pensare di scappare. Adesso voglio sapere cosa c’è stato tra di voi.» dice Thara con un'espressione ambigua sul volto. 

«Sei una vera pettegola, per questo lavori come bibliotecaria...»

«Può darsi, ora su racconta.» 

Mi risiedo nuovamente accanto a lei, sospirando molte volte prima di raccontarle tutto, la faccio aspettare, questa è la giusta punizione per lei che vuole sapere sempre le mie cose.

«Muoviti dai, non ho molto tempo, devo tornare a lavoro.» 

«Sì, sì… diciamo che non era una tresca vera e propria, cioè come posso spiegarti…» le dico, cercando di ricordarmi come fosse successa la storia con Dimitri.

«Spiega.» mi dice Thara guardandomi esasperata.

«Hai presente che Sylvain molte volte doveva tornare dalla sua famiglia oppure partiva per svolgere gli incarichi che gli assegnava Hanneman?» inizio a raccontarle, ricordandomi come forse era nata tutta la situazione.

«Ti stai prolungando.»

«Non mi sto prolungando.» come se fosse facile, il mio cuore è a pezzi.

«Ripeto: ti stai prolungando.» mi dice di nuovo guardandomi sospettosa.

«Ho detto che non mi sto prolungando!» esasperata, alzo leggermente la voce.

«Allora parla!» mi dice con un sorriso omicida a trentadue denti.

Le lancio un'occhiataccia prima di riprendere il discorso.

«Hanneman, mi metteva sempre in punizione, quindi stavo fino a sera in aula sola a studiare, o meglio, a fissare il soffitto. Dimitri non mi ha mai prestato molta attenzione, era sempre sulle sue.»

«Non ti ha mai rivolto la parola? Come è possibile se siete nella stessa classe?» Guardo Thara per capire se mi stesse prendendo in giro.

«Diciamo che Dimitri non tocca le donne degli altri, ecco. Ma tralasciamo questi insulsi particolari… quando ero in punizione Dimitri qualche volta mi faceva compagnia, finchè non ha iniziato a rimanere con me anche dopo lezione, ovviamente questo succedeva sempre quando Sylvain non c’era.» 

«Puoi arrivare al dunque?» mi chiede esasperata Thara.

«Calma, ci vuole tempo per raccontare bene tutte. Dicevo… Sylvain era sempre in viaggio, quindi Dimitri  occupava il suo posto… come poteva.» 

«Vi siete baciati!» 

Annuisco timidamente e mi sento male dentro, pensando a quello che ho fatto a Sylvain, ma in fondo è quello che si merita per quello che mi ha fatto passare.

«Com'è stato? Bacia bene? Meglio di Sylvain? Siete anche andati in fondo in fondo?» guardo Thara sbalordita e un po' imbarazzata per le domande che mi stava ponendo. 

«Piacevole… s-sì alla prima domanda, può darsi alla seconda domanda e no alla terza domanda, quello che abbiamo fatto e non è quello che pensi tu. Tutto è rimasto in quell’aula.» 

Thara fa una faccia schifata pensando male «Poveri banchi che hanno dovuto subire queste oscenità.» 

«Ma sei scema? non abbiamo fatto nulla, ma da quando è ritornato Sylvain, abbiamo interrotto qualsiasi rapporto, siamo tornati a ignorarci completamente, come prima. Poi però con Sylvain ormai la questione è chiusa.» le spiego.

«Una tresca come pensavo.» 

«Si, si chiamala come vuoi, ma provavamo entrambi dei sentimenti anzi… forse solo io.» sentiamo i rintocchi delle campane, le lezioni sono finite, mi tocca ritornare in classe e sentire che punizione che mi merito a questo giro.

«Devo andare a pranzo, che devo dare il cambio a Thomas, ci vediamo a cena.»  Dice Thara alzandosi dal pontile per dirigersi verso l'edificio che ospitava la biblioteca. Faccio lo stesso anche io, però rimango ferma ad osservare l’acqua dello stagno che splende sotto la luce del sole. Mi volto per tornare in classe, quando sento che sbatto sopra qualcuno, alzo lo sguardo e vedo Sylvain, la sua espressione era incomprensibile, sembrava felice ma allo stesso tempo irritato.

«Hanneman mi aspetta, addio!» dico cercando di svignarmela, prima che potesse succedere qualcosa.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2


Sylvain mi afferra velocemente il braccio «Voglio spiegazioni a riguardo.»

«Anche io vorrei spiegazioni, del perchè sei un donnaiolo e con quante donne mi hai tradito mentre facevi i tuoi incarichi!»

«Non ti importa.» asserisce.

«Allora non ti importeranno nemmeno le mie spiegazioni, addio!» gli rispondo liberandomi dalla sua presa. Vado via infuriata, se con Thara mi ero calmata, con Sylvain sono di nuovo fuori di me, non posso più stare vicino a lui, né fare lezioni o altro. Arrivo in aula, Dimitri è ancora seduto intento a scrivere degli appunti, rivolgo lo sguardo ad Hanneman, percepivo che fosse abbastanza irritato. Mi avvicino alla cattedra e guardo nuovamente Dimitri.

«Può rimanere, essendo capo dei Blue Lions, deve sapere come stanno andando i suoi compagni.» mi dice Hanneman.

Annuisco semplicemente.

«Signorina Shyr, ultimamente i suoi voti stanno avendo una discesa, alle lezioni non è molto presente, per non parlare degli esami che sono tutti un disastro, soprattutto quelli con l’arco. Mi trovo costretto a chiedere alla sacerdotessa di farle cambiare casa.» rimango spiazzata da quello che ho appena sentito, quando da dietro di me sento cadere un libro. Mi giro immediatamente e vedo Dimitri chinarsi a recuperarlo.

«Scusate, non volevo interrompervi. Mi è scivolato il libro.» dice Dimitri, lo conoscevo un po’, questa notizia lo ha spiazzato.

«In quale altra casa dovrei andare? non voglio andare da Edelgard.» dico prontamente, non vado d’accordo con i Black Eagles, soprattutto dopo l’ultimo torneo di magia.

«Esistono anche i Golden Deers, so che non ti ricordi mai della loro esistenza.» aggiunge Hanneman.

«Sono dei casinisti e non imparerò mai niente da loro.» dico cercando di evitare quella disgrazia.

«Da come si sta comportando negli ultimi tempi praticamente sta diventando come loro, a detta sua.»  

Spalanco gli occhi all’affermazione del professore: IO, una casinista? Come i Golden Deers?? Ma stiamo scherzando??? Non posso permettere che mi accada una cosa del genere.

«Scusate se mi intrometto, ma non si potrebbe trovare una soluzione migliore a riguardo? Tra poco ci sarebbe anche il torneo di magia...» interviene Dimitri guardandomi. Certo, a lui interessa solo sfruttarmi per portare la vittoria a casa.

«Mi dispiace Dimitri, capisco che la vostra casa perderà un eccellente maga, ma non vedo altra soluzione, questo è quanto. Andrò a parlare oggi stesso con la sacerdotessa e gli altri professori. Riceverete presto un annuncio a riguardo, buon proseguimento di giornata.» gli risponde Hanneman fermamente uscendo fuori dalla classe e lasciandomi allibita per la sua decisione.

«Potevi aspettare almeno il torneo di magia prima di farti cacciare.» mi dice Dimitri secco, facendomi tornare alla realtà.

«Come scusa? Hai paura che la tua carissima casa non possa vincere senza di me?» gli chiedo guardandolo con sfida.

«Si, mi interessa che i Blue Lions siano i primi in ogni cosa e purtroppo tu sei la maga più abile che abbiamo.» mi risponde freddamente.

«Fottiti tu e i Blue Lions.» dico andando via da quella classe. 

Mi dirigo indispettita verso la sala pranzo, sperando almeno di poter parlare con Thara  prima che attacchi il suo turno in biblioteca, anche se potrei raggiungerla comunque dopo pranzo, nell’attesa dell’udienza con la sacerdotessa. Se dovessi cambiare casa, li farò vincere al torneo di magia a tutti i costi, anche se dovessi andare dai Black Eagles, farò del mio meglio per non farli perdere, ma soprattutto per evitare che vinca quell’insensibile di Dimitri, anche se questo comporterà stare sotto la tirannia del controllo di Edelgard. 

Sospiro e cammino ormai con aria sconsolata verso la sala pranzo, oggi abbiamo zuppa di pesce e fagioli e sorbetto alle pesche; con lo sguardo osservo bene tutta la sala in cerca di un posto tranquillo dove sedermi, come vedo i Blue Lions sedersi tutti insieme mi sale un magone di tristezza, cerco un altro posto lontano, molto lontano da loro e finisco per sedermi in un angolo tranquillo e abbastanza isolato. Dopo pochi istanti, vedo che Sylvain mi guarda e mi sorride, guardo dietro di me, pensando che ci sia un’altra ragazza, di solito quel sorriso malizioso lo fa per attirare l’attenzione di qualcuna, ma dietro di me c’è solo il muro; decido di ignorarlo e tornare al mio pasto, probabilmente vorrà vendicarsi per stamattina infastidendomi con la sua faccia da ebete.

«Ho una fame allucinante, è forse occupato questo posto?» mi chiede una ragazza dai lunghi capelli rosa raccolti in due code alte, non l’avevo mai notata prima al monastero, probabilmente perchè non presto molta attenzione alle persone in generale. Faccio un no con la testa, pregando che non cerchi in alcun modo di conversare con me, non sono dell’umore giusto.

«Allora se non ti dispiace mi siedo qui.» mi dice allegra, la sua voce è piuttosto acuta, al limite del fastidio, ma non voglio essere scortese quindi le sorrido.

«Mmmh… sei di poche parole noto, come la cara Marianne.» non conosco lei, figurati se ho mai visto quest’altra. Vedo che il suo sguardo si sofferma sulla mia spilla…

«Ahh ora ho capito, sei dei Blue Lions...» continua con un tono più saccente.

Annuisco portando il bicchiere alla bocca, devo tenerla occupata per evitare a tutti i costi di doverle rispondere, spero di riuscire a farlo. Sentendola silenziosa, forse in attesa di una mia risposta, inizio a pensare che abbia abbandonato la speranza di attaccare bottone. Infatti, tiro un sospiro di sollievo quando la vedo iniziare a mangiare il suo pranzo quasi con furia, senza fermarsi.

«Aspetta!» urla di colpo, io ringrazio che nessuno senta i miei pensieri in questo momento perchè ho decisamente imprecato «Ho appena avuto l’illuminazione, tu sei Shyr! Shyr dei Blue Lions! Shyr futura moglie di Sylvain!» alza leggermente la voce dall’emozione e io sputo l’acqua sentendo quello che aveva appena detto.

«I-Io m-m-moglie?!» l’affermazione è talmente impensabile che non riesco nemmeno a ripeterla, sento le mie guance diventare bollenti.

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo Tre



«Allora sai parlare, iniziavo a pensare che fossi muta, o magari che non mi sopportassi, ma questo è impossibile, vero? Dovevo dirti questa cosa per avere una conversazione con te.» mi ribadisce.

«Hai sicuramente sbagliato persona, ne sono più che sicura. Io e Sylvain non stiamo insieme da un bel po’, insomma…»

«L’ho sempre saputo che era un donnaiolo, anche con me ci ha provato, non che lo biasimi per la sua scelta, ma comunque…» 

«Non avevo dubbi.» dico alzando le sopracciglia con un tono molto sarcastico e con cattiveria affondo il cucchiaio nella zuppa. 

«Che acidità signorina, in ogni caso, io sono Hilda, piacere di conoscerti.» 

Quando mi dice il suo nome, me lo ricordo nell’elenco di studenti della casa dei Golden Deers, i casinisti, e io dovrei stare in classe con gente del genere… povera me.

«Piacere mio.» Le dico senza molto sentimento, lascio la zuppa a metà e mi fiondo sul sorbetto, così posso affondare la mia tristezza nello zucchero.

«Posso?»  alzo lo sguardo verso Hilda per capire a cosa si riferisse, notando che si sta mangiando con gli occhi la mia zuppa.

«Se non ti disgusta… l’ho assaggiata appena.»

«Ma ti pare?» mi risponde tirando velocemente il piatto davanti a sé, rimango sorpresa dalla sua rapidità. Assaggio il sorbetto finalmente, è così buono che lo gusto con molto piacere, sembra che, anche se di poco, alleggerisca le mie pene cucchiaio dopo cucchiaio. Finiamo di mangiare e, mentre mi pulisco il viso dai residui di cibo, vedo Sylvain che si alza dal suo tavolo per venire verso il mio.

«Hilda, ti posso chiedere un favore?» le chiedo quasi sussurrando, mentre calcolo mentalmente la distanza tra me e Sylvain e quanto tempo ci vada per colmarla.

«Potresti mettere a posto tu il mio piatto, per favore? Il donnaiolo si sta avvicinando e io non voglio essere qui quando lui arriverà.»

«Certamente, con molto piacere.» risponde Hilda facendomi l’occhiolino.

Scappo lungo le scale che portano al piano superiore del monastero, cerco di raggiungere il più velocemente possibile Thara per raccontarle tutto e sfogarmi.

Nel mentre mi guardo indietro, fortunatamente Sylvain non mi sta seguendo. Arrivo con tranquillità in biblioteca e vedo Thara intenta a sistemare dei libri lasciati sui tavoli dagli studenti.

«Una giornata più brutta non mi poteva capitare.»  le dico mentre è girata di spalle, lei sussulta. «La devi smettere di sbucare all’improvviso!» mi dice girandosi con uno sguardo omicida.

«Fossi stata su una scala non l'avrei fatto, non avrei potuto rischiare di spaventare a morte l’unica persona che mi ascolta sempre.»  le dico per rassicurarla, ma con un tono un po’ scherzoso.

«Fortunatamente oggi non sono così impegnata, cosa ti è successo?» 

«Hanneman ha intenzione di parlare con la sacerdotessa Rhea e tutti gli altri insegnanti per farmi cambiare casa, e c’è una spaventosamente alta probabilità che andrò a finire con i casinisti.» le inizio a spiegare.

«Intendi i Golden Deers? Non sono mica male come casato.»

«Sono dei fannulloni, non possono mettermi con loro, i miei voti scenderanno sempre di più.» le dico cercando di farle capire la mia situazione.

«Li sottovaluti, guarda il lato positivo delle cose, puoi finire il percorso con loro e poi tornare nei Blue Lions e stare al fianco del tuo caro Dimitri.» 

«Thara...» ha sempre dannatamente ragione in questi casi, però a conti fatti non so se sia veramente questo che voglio dalla mia vita o dalla mia esperienza qui. 

«Sei venuta qui in questo monastero per capire determinate cose su di te o sbaglio?» continua Thara cercando di motivarmi.

«Sì, ma se non sbaglio anche tu sei venuta qui per scoprire più su quel segno.»  le dico aiutandola a sistemare i libri rimasti «Shh!» si avvicina con aria minacciosa verso di me togliendomi bruscamente i libri dalle mani.

«Sì, è vero, infatti non sono certo venuta qui per cercare uomini da sposare. Capisco che siamo giovani e il bisogno di avere qualcuno al proprio fianco sia forte...» continua lei, io la guardo attentamente e capisco che dopo quella frase c’è un “ma” grosso quanto la biblioteca.

«Ma ci sono delle concrete possibilità che il tuo destino non sia quello di sposare un principe o fare la vita da nobile, e ancora più concrete che Sylvain non sia la persona giusta per una ragazza indipendente come te...»

«Quindi immagino che adesso ci sarà un “però”, quando inizi a parlare così va a finire sempre nello stesso modo.» le dico prendendola un po’ in giro.

Vidi Thara vagamente irritata dalla mia affermazione «Non è la fine del mondo se non trovi la tua anima gemella, l’amore va e viene. Prima o poi troverai la persona che ti renderà felice.» conclude fiera per aver evitato accuratamente di iniziare con “però”, io la guardo annuendo, non sapevo più cosa risponderle. 

Riflettendo su quello che aveva appena detto, dovevo effettivamente trovare il lato positivo di questa situazione, non potevo permettermi di perdere ulteriore tempo a causa di quell’idiota di Sylvain, la questione con lui è chiusa e io devo concentrarmi sullo studio! É anche per questo che sono venuta in questa accademia, in più devo trovare delle risposte su questo mio segno la sua origine.

«Finalmente ti ho ritrovato!» sento una voce maschile provenire da dietro di me, lo percepivo che fosse affannato.

«A chi delle due? siamo due persone.» rispondo senza pensarci due volte che posso cacciarmi in ulteriori guai.

«Innanzitutto bada a come rispondi alle persone, Lady Rhea vuole parlare con te, ci ho impiegato due ore per cercarti e poi eri qui. Spero per te che stavi facendo qualcosa di utile e non come a lezione.» 

Sempre più simpatico Seteth, sicuramente la sacerdotessa li darà sempre lavori da fare per questo è così scontroso.

«Immaginavo, vado subito. Con il suo permesso.»  mi inchino leggermente per incominciare a incamminarmi nella sala riunioni quando sento Seteth parlare con Thara.

«Questi giovani d’oggi, la conosci da tanto tempo presumo?» le chiedi, vedo Thara guardarlo con gli occhi a cuoricino, qualcosa mi puzza e lei non mi ha mai detto nulla.

«B-Beh s-si...è una ragazzina vivace.» mi giro per fulminarla con lo sguardo. Ragazzina vivace a chi? Giuro che do fuoco alla tua biblioteca.

«Lo noto, Hanneman fa fatica a farle lezione. Magari ti ha raccontato qualche problema che ha e non riesce a risolverlo?» mi allontano molto lentamente cercando di ascoltare tutto nei minimi dettagli.

«Oh ehm, n-no non credo abbia dei problemi esterni alla scuola, forse interni, non lo so con me non ne parla.» sento Thara che dice molte cose insensate sul mio conto e questo mi farà sprofondare ancora di più dalla vergogna, poi che ne dovrebbe sapere Seteth d’amore. Gli lascio parlare e mi dirigo verso la sala riunioni, ho paura di quello che mi attenderà, ma allo stesso tempo devo provare a cambiare aria, non ha tutti i torti Thara, con Sylvain è un capitolo chiuso, ma nessuno mi vieta di tornare a lavorare con Dimitri. Le guardie aprono la porta della sala e una luce accecante mi abbaglia, ma sparisce appena faccio alcuni passi, vedo davanti a me Hanneman, Lady Rhea, un tizio con i capelli verdi che non ho mai visto e la professoressa Manuela. Adesso capisco perchè tutti i ragazzi le sbavano dietro, potrebbe vestirsi in modo decente.

«Lady Rhea, professori...» mi inchino davanti a loro aspettando che qualcuno proferisse parola.

«Ho saputo che negli ultimi mesi, il suo percorso di studi è andato in discesa, è successo qualcosa? Possiamo aiutarti a superarlo. So che nella tua famiglia la parte politica e governativa sta andando molto bene. Non penso sia questo il problema.» 

Alzo un sopracciglio guardando Lady Rhea, poi rivolgo vedo ogni professore, che mi guarda attentamente, aspettando che io dica la verità su quello che mi sta succedendo, ma purtroppo nemmeno io so di preciso cosa mi sta capitando, cioè lo so, ma non posso dire che ho problemi d’amore, non capirebbero mai.

«N-No non è quello, credo che i Blue Lions non facciano più per me.» 

«Se posso permettermi, la signorina Shyr nelle lezioni è molto distratta e certe volte litiga con il nobile Sylvain, rendendo le lezioni difficili da seguire per gli altri allievi.» 

«Le rendo solamente più vivaci, se mi permette.» aggiungo guardando Hanneman.

«Ahahah...scusate.» sento il tizio dai capelli verdi ridere a quello che avevo appena detto.

«Il professore Hanneman mi ha suggerito di farle cambiare classe. Tutti i professori sono d’accordo nel farlo.» dice Lady Rhea.

«Non credo che nei Black Eagles potrebbe imparare altro sulla magia, sa già tutto quello che deve sapere.» interviene la professoressa Manuela, tanto non ci sarei andata nemmeno se Edelgard mi avesse implorato.

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4

Nubi all'orizzonte

«Credo che la decisione più ovvia da prendere siano i Golden Deers, il professore Byleth è giovane, questo potrebbe permetterle di imparare ulteriormente e non trovare la lezione noiosa.» mi dice Lady Rhea, rivolgo lo sguardo verso il tizio, scoprendo adesso che non solo è un bellissimo ragazzo ma è anche un professore, sarà il mio professore.

«Accetto sempre nuovi studenti, purché imparino le lezioni, non temere sulle lezioni con l’arco, imparerai facilmente.» guardo Byleth con ammirazione, mi sta molto simpatico anche se lo conosco da poco.

«Allora la decisione è stata presa. Da oggi stesso farai parte dei Golden Deers, e da domani frequentarsi le loro lezioni. La riunione è sciolta potete andare.» ordina Lady Rhea, le sorrido e mi giro per andarmene.

«Eccetto te.»  mi fermo di colpo.

«Che altro ho combinato?»  le chiedo rimando girata di spalle.

«Assolutamente niente, ma sento che il tuo cuore è in frantumi.» Mi voltò di scatto e la guardo attentamente.

«Il mio cuore sta benissimo glielo assicuro.» non è assolutamente vero, vorrei tanto piangere da sola, ma non trovo un posto per sfogare le mie emozioni.

«La seguo da quando ha messo piede in questa accademia, ero molto fiera dei progressi che stava facendo a partire dalla magia.» 

«Grazie...»

«Non lasciare che l’odio verso qualcuno divori le altre emozioni, per l’amore ci sarà tempo.» Lady Rhea certe volte mi sembra Thara quando parla, ma entrambe hanno ragione.

«La ringrazio per queste parole, per me valgono molto.» Avevo sempre avuto una strana opinione su di lei, l’avevo sempre immaginata come un drago che sputasse fuoco per ogni cosa detta, non avevo mai visto questo suo lato protettivo.

«Scoprirai altre cose sul tuo segno, sei qui per questo. Sei libera di andare.» La guardo interdetta per un attimo, mentre lei si allontana, come fa a sapere del mio segno eppure ero convinta di non averlo mai fatto esaminare da Hanneman, però non dovevo stare ferma, adesso che appartengo ai Golden Deers, devo concentrarmi su di loro e non pensare più a Sylvain è la cosa migliore per me. Mi dirigo nuovamente verso la biblioteca cercando Thara per parlargli. Spero solamente che questa nuova avventura mi porti dei grandi risultati in ogni materia, so benissimo che la magia è utile, ma in determinati casi non lo è, posso sempre imparare qualche altra arma che non sia l’arco, c’è la lancia o la spada, o la mazza, posso imparare qualsiasi cosa. Si sono assolutamente pronta.

Arrivo in biblioteca e non vedo Thara a sistemare i libri o dare informazioni, ma bensì noto il bibliotecario Thomas in un angolino a farfugliare qualcosa, non vorrei mai arrivare alla sua età e iniziare a parlare da sola, prendo un libro sui vari segni che ci sono e mi siedo per leggere e scoprire qualcosa, fortunatamente arrivano altri studenti, l’idea di rimanere sola con quell’uomo mi spaventava parecchio, è un tipo alquanto indecifrabile. Rimango a leggere il libro soffermandomi ad ogni dettaglio che vedo e che possa essere uguale al mio, ma nulla sembra richiamare lo stemma che porto, rimango perplessa per un istante.




 

POV’S Thara

 

Non capisco perchè ogni volta che Shyr combina qualche guaio, devono venire a parlare con me, non capisco. Non sono di certo il suo tutore o sua madre, con tutto che le voglio bene, deve lasciarmi lavorare un po’, però se ovviamente posso vedere Seteth grazie ai suoi problemi, mi va bene, ma deve moderarsi. Il problema è dovuto anche a Sylvain è la sua voglia di andare a donne, ma ne aveva una, non le bastava no, doveva per forza far scatenare l’inferno. Con tutto questo nervoso non riesco nemmeno a lavorare decentemente, però per fortuna ho portato tutti i libri nelle varie classi, questo è un peso in meno per oggi, domani dovrò andare a recuperare tutti gli altri persi per le varie stanze, dannati alunni che non portano mai niente indietro. Che pazienza, con questi giovani ci vuole molta pazienza, anche io ho la loro stessa età però non sono così vivace, sono molto tranquilla. Giro per le lunghe sale del monastero, quando qualcosa che luccica attira la mia attenzione, vado velocemente a vedere.

«Un orecchino d’oro, chi è che lo avrà perso?» mi guardo intorno cercando di vedere se qualcuno stesse cercando l’oggetto, non credo appartenga alle guardie, sarà di qualche alunno, ogni giorno trovo oggetti smarriti e poi devo prodigarmi a chiedere a tutti se appartiene a loro, sono davvero degli immaturi.

Guardo in ogni tavolo se qualche alunno ha dimenticato qualcosa.

«Un fiore finto? Ma che diavoleria è mai questa.»  Meglio che cerco i padroni di questi oggetti, prima che li faccia fare una brutta fine. Alcuni alunni dovranno essere sulla via del mercato o nello stagno, meglio andare lì.

«Thara, dolce bibliotecaria, le posso dare una mano?» Quella voce dannata voce…

«Sylvain, sono parecchio impegnata, puoi renderti utile a sistemare cose con Shyr se vuoi darmi una mano, ma ti consiglio di non provarci con me...» lo liquido immediatamente e aumento il passo, Shyr sicuramente lo avrebbe ammazzato se avesse visto una scena del genere.

«Ti ho mai detto che hai un sorriso bellissimo, posso invitarti a cena?»

«Ma tu non hai nulla da fare? tipo allenarti? studiare?»

«No, ovviamente se vedo una bella donna devo farle un complimento per essere cordiale.» dice Sylvain continuando a seguirmi disperatamente.

«Bene togliti dai piedi.» gli rispondo seccata, quando in lontananza vedo Lorenz, aumento il passo nuovamente.

«Una bella donna non mi sfuggirà mai!» sento Sylvain farfugliare qualcosa.

Quel ragazzo è dannatamente stupido certe volte, vorrei capire come Shyr abbia perso la testa per lui. Come mi chiedo come?

«Lorenz, scusa se ti disturbo, appartiene a te questo fiore finto?»  chiedo gentilmente.

«Oh si, lo stavo cercando disperatamente, grazie mille!»  mi risponde Lorenz prendendo il suo oggetto, uno in meno da cercare, ora vediamo a chi appartiene questo stupido orecchino, mi verrà il mal di testa con questo avanti e indietro. Vorrei anche riposarmi e tutto il pomeriggio che non faccio altro che lavorare e lavorare. Chissà cosa sta combinando Shyr.

«Non solo sei un cinghiale, sei diventato anche un cinghiale bastardo!» sento una voce familiare, chissà cosa sta succedendo? mi incammino verso gli alloggi degli studenti. Salgo le scale velocemente, quando vedo Felix e al suo fianco Dimitri, perchè ogni volta mi trovo a fare da paciere tra questi due, proprio non capisco.

«Perchè ogni volta non mi dai il tempo di spiegare le cose!» sento Dimitri rispondergli a tono, adesso vorrei capire qual'e la causa del loro litigio.

«Perchè tanto con te è inutile, ma non potevi spostarti tu di classe. Non fai mai nulla per i tuoi amici!»

«Sua altezza!» vedo Dedue arrivare velocemente verso Dimitri. Mi chiedo se quel principe riesce a salvarsi da solo certe volte. Noto che i ragazzi si allontanano e vanno verso i giardini.

«Aspettate!» grido per attirare la loro attenzione, ma nemmeno mi rivolgono lo sguardo e continuano per la loro strada.

«Certo per te è semplice facile perdere una persona, anziché farla rimanere. Stai fermo lì ad aspettare!» Felix alza così tanto la voce che attira l’attenzione di alcuni studenti.

«Non volevo che cambiasse! Hanneman era esasperato.»

«Certo e tu sei rimasto lì a guardare. Bravo cinghiale!»

«Se per questo nemmeno tu hai fatto qualcosa.» risponde Dimitri.

«Sua altezza, aspettate le devo parlare!» anche Dedue non riesce raggiungerli. Li seguo ovunque sperando che si fermano da un momento all’altro, come fanno ad avere tutta questa energia? Guardo l’orecchino d’oro che tengo in mano, è identico a quello di Dedue.

«Dedue aspetta, ho una cosa per te!» urlo più che posso, ma Dedue è così preso a rincorrere quei due che nemmeno si accorge della mia presenza. Corriamo in lungo e in largo, senza tregua, se Seteth vedesse questa situazione sicuramente ci avrebbe messo in punizione, persino me. Sicuramente stiamo correndo da più di mezz’ora e lo percepisco dal mio affanno, ma adesso mi sono stancata del loro stupido comportamento. Non ho mai usato i miei poteri fino ad adesso, ma sono veramente esausta, come mettiamo piede in sala ricevimento, da lontano chiudo l’altra porta, il rumore è così assurdo che faccio sussultare le guardie.

«Adesso mi avete stancata di voi nobili!» finalmente si girano e mi guardano sorpresa.

«Thara...»  vedo Felix notevolmente preoccupato.

«Non sono affari che ti riguardano.» mi risponde Felix con uno sguardo minaccioso.

«Stai zitto te per una buona volta!» Felix rimane sorpreso della mia risposta.

«Non è possibile che devo sempre rincorrervi perchè litigate per stupidaggini. Da adesso siete in punizione, tutti e tre, dovrete togliere le erbacce da tutto il monastero e non voglio sentirvi fiatare!» dico infine voltandomi per andare via e riposarmi un attimo.

«Vedi e sempre per colpa tua cinghiale che mi ritrovo in queste situazioni. Grazie.»  sento Felix che inizia ad attaccare nuovamente briga con Dimitri. Guardo un attimo la mia mano…

«Dedue, questo appartiene a te.» mi avvicino a Dedue e gli porgo il suo orecchino.

«Un attimo prima ci rimprovera due secondi dopo è carina e gentile.» Non do retta a quello che dice Dimitri e vado via, le guardie mi guardano intimoriti per le mie azioni, che fanno solamente un cenno con la testa, proseguo per ritornare in biblioteca sperando di ritrovare un po’ di pace. Arrivo in biblioteca dopo tutte le scalinate che ho fatto e mi accorgo che Shyr sta leggendo un libro, ma non era strano vederla leggere, ma Thomas che guardava in modo particolare il suo braccio, nessuno dei due mi ha visto, prendo una serie di libri in mano…

«S-Shyr, anzichè non fare nulla, vieni a darmi una mano!»  alzo la voce così che lei possa sentirmi. La vedo alzarsi di scatto.

«Sei sempre la solita imbranata, ti prendi tutto questo peso e poi mi chiami per darti una mano.» vedo Thomas allontanarsi, così che possa parlare tranquillamente con Shyr.

«Di cosa stavate parlando tu e Thomas?» le chiedo risistemando i libri che avevo preso.

«Dei segni che ci sono nel Fodlan.» 

«Che mi venisse un colpo!  Non hai fatto vedere il tuo segno?»  Shyr mi guarda come se avessi detto qualcosa di sconvolgente.

«Mi prendi per idiota? non lo faccio vedere ad Hanneman e lo dovrei far vedere a lui?»

«Per  un istante ho pensato che il tuo cervello si fosse perso con la situazione che hai avuto.»

Vedo Shyr posare i libri i libri sul tavolo.

«Questi te li sistemi tu, io mi siedo.»

 

 

 

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