Eyes on me

di Yue_e_Yami
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** I Capitolo ***
Capitolo 3: *** II Capitolo ***
Capitolo 4: *** III Capitolo ***
Capitolo 5: *** IV Capitolo ***
Capitolo 6: *** V Capitolo ***
Capitolo 7: *** VI Capitolo ***
Capitolo 8: *** VII Capitolo ***
Capitolo 9: *** VIII Capitolo ***
Capitolo 10: *** IX Capitolo ***
Capitolo 11: *** X Capitolo ***
Capitolo 12: *** XI Capitolo ***
Capitolo 13: *** XII Capitolo ***
Capitolo 14: *** XIII Capitolo ***
Capitolo 15: *** XIV Capitolo ***
Capitolo 16: *** XV Capitolo ***
Capitolo 17: *** XVI Capitolo ***
Capitolo 18: *** Epilogo ***
Capitolo 19: *** Extra ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Eyes on me

Prologo


**Rei**
No, così non va bene. Per quanto ancora ho intenzione di proseguire in questo modo? Penso davvero che cambierà qualcosa andando avanti così? Che, se continuo a rimuginare su ciò, la situazione migliorerà da sola?
No. Devo cambiare.
Sono stufo di essere sconfitto da uno dei due e vedere Kai che punta il suo sguardo sempre verso Takao, considerando solo lui il suo vero ed unico rivale.
Anch’io posso diventarlo, devo solo diventare più forte.
Ma non basta migliorare. Devo diventare il più forte di tutti. Ed allora sì che Kai inizierà a vedermi come un avversario degno di questo nome e non un semplice ostacolo che lo separa dal suo scontro con Takao.
Lo farò. Mi allenerò, diventerò il migliore.
La prossima volta che ci incontreremo, sconfiggerò entrambi e, allora, finalmente, sono certo che Kai mi guarderà veramente.

Continua…

Capitolo breve, lo so! I prossimi non saranno così, promesso! xD
Saluti!
~Yami

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Capitolo 2
*** I Capitolo ***


I Capitolo

Apro gli occhi e, dopo qualche secondo in cui resto ad osservare lo spazio di fronte a me, scendo dal masso ed esco da sotto la cascata, scuotendo un po' la testa per liberarmi dalle gocce in eccesso.
Finalmente ce l'ho fatta.
Raggiungo la mia tunica e, dopo averla infilata nelle braccia, torno al mio villaggio, allacciandola durante il tragitto.
Non arrivo nemmeno a destinazione, incontrando poco distante da esso esattamente le persone che cercavo che, come mi vedono, richiamano a sè i loro beyblade, guardandomi con un misto di preoccupazione e speranza che spesso ho rivisto nei loro occhi, specie in quest'ultimo periodo.
"Rei.." mormora Mao, senza aggiungere niente, cosa che invece fa il fratello:
"Stai bene?" annuisco, rispondendo anche a parole:
"Sì." ora credo di sì.
"Per fortuna!" esclama Kiki, saltando, intanto che noto anche gli altri rilassarsi "... Se ci sarai anche tu, la qualificazione ai mondiali è assicurata!"
"Infatti." concorda Gao, sorridendo ampiamente insieme al resto della squadra.
"Siamo felici di riaverti fra noi, Rei." mormora Mao.
Piego un poco le labbra verso l'alto, ringraziandola, sebbene mi trovi costretto a tornare serio ed a smorzare immediatamente il loro entusiasmo, informandoli:
"Non parteciperò al torneo di qualificazione dei mondiali." come mi aspettavo, il gelo torna a regnare e chi ha la forza di chiedermi qualcosa è Lai:
"C-cosa intendi?" semplice.
Lo guardo, replicando:
"Esattamente quello che ho detto." poi faccio vagare lo sguardo sulla mia squadra, spiegando loro:
"Non parteciperemo a questi mondiali così come non parteciperemo ai prossimi, se necessario." ne restano stupiti ma io non mi fermo, proseguendo:
"I White Tigers sono abbastanza forti da diventare i campioni del mondo, ne hanno le capacità. Lo so, ne sono certo!" noto subito l'ammirazione che si impossessa dei loro occhi, facendomi chiaramente intuire che, ancora una volta, si fidano ciecamente di me e che credono alle mie parole "... Quindi ci alleneremo, diventeremo più forti, imbattibili." stringo una mano a pugno, concludendo con tutta la determinazione di cui dispongo:
"E non usciremo dai prossimi mondiali a cui parteciperemo se non come campioni." e così non ci saranno dubbi su chi è il più forte: io.
Dimostrerò a Kai ed a tutti gli altri che non esistono solo lui e Takao. Che anch'io e la mia squadra siamo dei veri blader e che non tutto gira intorno alla squadra russa ed a quella giapponese!
"Rei.." sussurra Lai, veramente colpito dal mio discorso "... Sul serio.. Tu..?" annuisco, domandando:
"Siete d'accordo?"
"Se.. Siamo d'accordo?" mi fa eco Mao, alla quale faccio un cenno affermativo. Subito li ho tutti intorno, Mao in particolare ad abbracciarmi e Lai al mio fianco mentre esclamano:
"E ce lo domandi?!"
"Certo che siamo d'accordo!" sorrido e, scansando dolcemente la ragazza dal mio collo, li ringrazio.
"Non devi ringraziarci!" ribatte il fratello, mettendomi una mano sulla spalla "... Sei il nostro capitano e noi ci fidiamo di te." annuisco.
Ed io non li deluderò.
Non di nuovo.
Alzo gli occhi al cielo, vedendo un aereo lasciare la sua scia.
La prossima volta...
La prossima volta non saremo secondi a nessuno.
Torno a guardare di fronte a me e, incamminandomi nuovamente verso il villaggio, dichiaro:
"Andiamo dal Maestro." così facciamo e, come siamo di fronte alla casa che ci interessa, do un colpo leggero ma deciso alla porta, aspettando il suo:
"Avanti!" per entrare, seguito dal resto della mia squadra.
Subito la sua attenzione cala su di me e, sorridendo ironicamente, commenta:
"Ma guarda guarda chi abbiamo qui. A quanto pare hai finito, era ora!"
"Maestro." replico senza tanti giri di parole, avvicinandomi di qualche passo "... Siamo venuti qui a chiedervi di allenarci di nuovo." in modo che non solo io possa battere Kai e Takao, ma che anche Lai, Mao, Kiki e Gao possano vincere contro gli altri.
"Allenarvi, eh?" mi fa eco, grattandosi il mento e mantenendo il sorriso "... Pensate di fare in tempo per i mondiali?" scuoto la testa, mettendo al corrente anche lui delle mie intenzioni e lasciandolo sorpreso per qualche secondo. Si alza dal cuscino sul quale era seduto e, dopo avermi raggiunto, mi scruta per diversi attimi, commentando:
"Non stai scherzando."
"No." confermo.
Non cambia espressione, limitandosi a fissarmi negli occhi fino a quando è Gao che si fa avanti, chiedendo:
"Allora? Ci allenerete?" si prende ancora qualche istante, prima di bisbigliare:
"Ma sì, proviamo."

Continua...

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Capitolo 3
*** II Capitolo ***


II Capitolo

"Non sarà facile." commenta il Maestro Tao, una volta arrivati al luogo che lui ha deciso essere quello in cui inizieremo col nostro primo allenamento "... La forza non vi basterà, dovete affinare anche i sensi: la sola forza non sarà abbastanza se non temprate anche il vostro spirito e la vostra mente." annuisco, affermando senza il minimo dubbio:
"Ce la faremo!" diventeremo i migliori!
Sorride come al suo solito e, piegando la testa di lato, commenta:
"Beh.. Questo dovrebbe essere lo spirito giusto. Iniziamo!"
"Diteci quello che dobbiamo fare e lo faremo!" esclama Lai, facendo un passo avanti.
"Per prima cosa.. Rilassatevi." ne resto sorpreso.
"Rilassarci?" gli faccio eco, sperando di non aver capito bene.
"Esatto. Rilassatevi."
"Ma.. Servirà?" chiede Kiki, dando voce anche ai miei pensieri.
Rilassarmi non mi permetterà certo di battere Kai!
Invece, a quanto pare, sembra essere il contrario visto che il Maestro, sdraiandosi sull'erba, chiude gli occhi, commentando:
"Riuscite forse a capire quando il vento sta per alzarsi? Quando la sua direzione sta per cambiare? Riuscite a capire quando è in arrivo un temporale senza aver visto prima le nubi all'orizzonte? O che un uccellino sta per posarsi sul ramo posto proprio alla vostra destra?"
"No." risponde Mao, perplessa.
"Ecco. Allora, rilassatevi." percepisco immediatamente gli sguardi della mia squadra su di me, chiedendomi con essi quello che devono fare ed io annuisco, mettendomi seduto sull'erba e lasciandomi ricadere all'indietro con gli occhi chiusi per dare l'esempio.
Avverto anche loro fare lo stesso ed io piego le braccia dietro la testa, alzando le palpebre per osservare il cielo.
Dubito fortemente che questo tipo di allenamento possa servire ma non posso mettermi subito contro il Maestro. Non dopo avergli chiesto di allenarci.
Ma... Come farò a diventare più forte se passo tutto il tempo sdraiato sotto un albero?
Torno con gli occhi chiusi.
No, devo fare altro.
Trovare una nuova tecnica, un nuovo attacco. Un attacco talmente potente che nessuno sarà in grado di fermare.
Infatti aspetto che il Maestro ci dica che per oggi può bastare e, nonostante la perplessità del resto del gruppo, mi alzo e mi incammino, senza dirigermi verso il villaggio come stavano facendo loro.
"Dove stai andando?" mi chiede Lai.
"Ad allenarmi." rispondo.
"Ma il Maestro ha detto che..."
"Lo so cos' ha detto." lo interrompo "... Ma non mi è sufficiente aspettare il vento." non mi basta.
Voglio diventare forte.
Arrivo ad uno spiazzo che secondo me può andare e, dopo aver preso Driger dalla tasca dei miei calzoni, lo aggancio al dispositivo, prendendo un respiro molto profondo prima di lanciarlo con tutta la potenza che ho in corpo.
Subito va a posizionarsi sul terreno, in attesa di ordini.
"Avanti, Driger." sibilo a denti stretti "... Fammi vedere ancora una volta il tuo Artiglio di Tigre." fa come gli ho detto e, avendo l'ennesima prova che non è abbastanza, lo incito a metterci più forza e ad essere più veloce.
"Rei." mi volto nel sentire la voce di Mao e trovandomi di fronte tutti i membri del White Tigers.
"Cosa c'è?" chiedo, senza richiamare il mio bey.
Mi sorride, replicando:
"Niente! Semplicemente ci domandavamo se potevamo allenarci con te!"
"Certo che sì." si avvicinano e, dopo aver lanciato anche loro i propri beyblade, improvvisiamo uno scontro tutti contro tutti, durante il quale faccio notare loro difetti e lati deboli, appuntandomi mentalmente anche i miei.
No, così non va!
Siamo troppo scarsi!
Richiamo a me Driger e, celando la mia frustrazione per la nostra condizione, affermo:
"Per oggi basta così." immediatamente si lasciano ricadere a terra per riprendere fiato e, lasciandoli soli, aggiungo:
"Ci vediamo domani." poi mi inoltro nella foresta, fino a trovare un punto in cui le radici degli alberi sporgono appena dal terreno, rendendolo dissestato.
Bene, vediamo di aumentare la sua stabilità.
Lancio di nuovo il mio compagno di scontri e, vedendo la sua più che evidente instabilità, lo incito ad impegnarsi di più.
Deve essere perfetto anche su un campo di gioco simile.
Purtroppo ottengo risultati alquanto deludenti e quindi, stremato e deluso da me stesso, vado a dormire, svegliandomi all'alba per poter aver il tempo necessario per dedicarmi agli esercizi di potenziamento del fisico ed utilizzare il tempo in cui il Maestro Tao vuole che ci rilassiamo per pensare ad un nuovo attacco più efficace dei precedenti. Forse potrei cambiare anche qualche componente di Driger o aggiungerne uno nuovo.
Non appena ci congeda, non ho bisogno di dire nulla alla mia squadra, dal momento che ci pensano da soli a venire con me per poterci scontrare, questa volta dividendoci in due gruppi: io e Lai contro gli altri tre. Non mi sorprendo nel constatare personalmente l'ottima sintonia che ho col mio migliore amico ma mi rendo anche conto che ciò non basta e che anche i suoi attacchi sono piuttosto prevedibili, così come quelli degli altri.
"Ci servono delle nuove strategie." dichiaro, senza richiamare a me Driger ma smettendo di partecipare all'incontro "... Le nostre ormai sono fin troppo conosciute." è naturale che i nostri avversari non si sorprendano.
Annuiscono e, per fortuna, si mettono subito all'opera, sebbene i risultati non siano quelli da me sperati.
Anzi, io in primis non vedo nessun miglioramento nel mio Driger.
Proprio per questo, dopo diversi giorni in cui proseguiamo con questo ritmo, li avviso, mentre recuperano un po' di energie dall'ultimo scontro appena avvenuto:
"Da domani ci alleneremo anche all'alba."
"Cosa?!" mi guardano sorpresi, per quanto la mancanza di forze consenta loro e quindi, stringendo maggiormente il mio bey, spiego:
"Siamo troppo deboli e gli allenamenti dei Maestro da soli non stanno portando nessun miglioramento. Dobbiamo impegnarci di più." non ribattono e, andandomene per proseguire da solo con i miei esercizi, termino:
"Passerò a chiamarvi io."

"Non vi state concentrando." commenta il Maestro Tao, durante uno di quei suoi esercizi pomeridiani di rilassamento "... E Gao sta perfino dormendo."
"Ci scusi, Maestro." replica Kiki, sbadigliando "... Ma siamo stanchi!" non abbastanza, a quanto pare.
"Vi state allenando anche durante il giorno, vero?"
"Sì." mormora Mao, con un velo di relax nella voce che non mi sfugge e non mi piace.
Dovrebbero pensare a diventare i più forti, non a rilassarsi.
Sono ancora lontano dal livello di Kai e, conoscendolo, lui in questo momento non se ne starà sdraiato al sole a riposarsi.
"Credevo aveste chiesto a me di allenarvi."
"Infatti è così." risponde Lai "... Ma..." mi metto seduto, avvertendo chiaramente lo sguardo di tutti su di me e, portando il mio in quello del Maestro, dico:
"Non voglio mancarvi di rispetto, Maestro, ma credo che star qui non sia sufficiente." anzi.
Ne sono sicuro.
"Sei troppo impaziente, Rei." impaziente?
"Non sono impaziente." semplicemente so come stanno le cose.
Tuttavia lui mi ignora, proseguendo:
"Non serve a niente la forza fisica se non si ha la mente per poterla usare."
"Così come non serve la mente se non si ha la forza." e, mentre io sto qui ad allenare la mente, la differenza fra me e Kai si farà sempre più evidente.
"Non ti fidi di me, forse?"
"Non è che non mi fidi." altrimenti non gli avrei mai chiesto di allenarci "... Semplicemente conosco i nostri avversari." e so che stanno diventando più forti, mentre noi non facciamo che rimanere allo stesso livello.
"Voi non siete i vostri avversari ed avete bisogno di un tipo di allenamento diverso." infatti!
"Dobbiamo allenarci di più." mi fissa in silenzio per qualche istante, prima di chiedermi:
"Pensi di sapere qual è la strada giusta?" sì.
Tuttavia non rispondo, limitandomi a sostenere il suo sguardo.
"Cerca solo di non esagerare." aggiunge, prima di cambiare completamente argomento:
"Per oggi basta così. Andate a dormire, ne avete bisogno." ci alziamo, chi più allegramente chi meno e, mentre Kiki e Mao cercano di svegliare Gao, il Maestro termina:
"Anche tu, Rei. Non voglio vederti in giro ad allenarti."
"Come volete." mormoro ma, una volta giunto a casa, resto sdraiato forse un paio di minuti, prima di riprendere con degli esercizi che posso fare anche al chiuso, sia che riguardano il mio fisico, sia che riguardano il mio bey.
Non voglio mancare di rispetto al Maestro, ma non voglio nemmeno buttare via il mio tempo in questo modo.
Così improvviso un percorso ad ostacoli per Driger che però non riesce a portare a termine nel modo da me sperato e, non appena giunge un orario in cui sono certo che il nostro allenatore non avrà nulla da ridire, vado a radunare i miei compagni di squadra per il solito scontro.
"Avanti!" li incito, vedendo gli attacchi dei loro bey alquanto fiacchi "... Tutto qui quello che sapete fare?" possibile che non siano migliorati nemmeno un po', in più di due settimane?
Non pretendo che siano già in grado di tener testa ai migliori blader in circolazione ma almeno che sistemino i loro punti deboli!
"Lai, concentrati di più!" i suoi colpi, per quanto potenti, mancano di precisione! Ed anche Mao..! "... Calcola meglio il momento in cui sferrare il tuo attacco!" altrimenti sarà tutto inutile! "... Kiki, non intestardirti su Gao!" lo sa che non è in grado di batterlo puntando sulla potenza!
Annuiscono e, dopo che Lai si asciuga un rivolo di sudore dalla fronte, sprona nuovamente Galuon ad attaccare Driger mentre Kiki invece si ritira, troppo stanco per poter proseguire. Ben presto anche Gao lo imita, seguito a ruota da Mao e da Lai che si lasciano ricadere sdraiati al suolo.
"Non ce la fate già più?" tutta qui la loro resistenza?
"Un attimo solo, Rei." replica l'unica ragazza, prendendo fiato "... Non siamo macchine." questo lo so benissimo!
"Ma avanti di questo passo non saremo mai pronti."
"Ce la faremo, non preoccuparti." le dà man forte il mio migliore amico, tirandosi a sedere "... Dacci solo del tempo!" tempo?
Non abbiamo tempo!
Non ribatto e, recuperando Driger, mi allontano, spostandomi in una zona in cui poter continuare da solo. Mi sistemo la fascetta che, per via del sudore, mi si è incollata alla fronte e, dopo aver preso un respiro profondo che mi serve per recuperare le energie, lancio nuovamente il mio bey, facendo apparire la mia Tigre Bianca.
"Almeno tu, non deludermi." lei annuisce, ruggendo sommessamente ed io sorrido.
Sì, su di lei posso sempre contare.
"Vedrai, farò sì che tu venga riconosciuta da tutti come il bit più forte." nessuno avrà dubbi a riguardo!
Ruggisce con più forza ed io mi metto in posizione, esclamando:
"Riprendiamo!"

Continua...

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Capitolo 4
*** III Capitolo ***


III Capitolo

**Kai**
"Che storia è questa?" commenta Boris, dando in qualche modo voce ai miei pensieri.
"I rappresentanti della Cina non sono i White Tigers?" prosegue Sergej.
Infatti. È quello che mi sto chiedendo anch'io.
"Possibile che siano stati sconfitti nel torneo di qualificazione?" Rei? Sconfitto? Durante una semplice qualificazione?
Assurdo.
Tutti i componenti della Neo Borg mi guardano, come se io avessi la risposta ai loro dubbi ma resto in silenzio, non sapendo nemmeno io cosa stia accadendo.
"Kai!" mi volto, giusto in tempo per vedere Takao finire di corrermi incontro accompagnato da Max che, anticipando il suo amico, mi chiede:
"Tu lo sapevi?" cosa? Di Rei?
"No." anzi!
Non lo sospettavo nemmeno.
E, a quanto pare, nemmeno loro.
"Nemmeno a noi ha detto niente." mi conferma, appunto, l'americano.
"Possibile che i nuovi rappresentanti siano così forti?" prosegue il giapponese, studiando il nuovo gruppo di cinesi che stanno parlando fra loro, probabilmente commentando il gruppo di squadre che dovranno affrontare nel loro girone.
Non lo so. Però intendo scoprirlo.
Infatti mi avvicino a loro e domando:
"Come avete fatto a vincere?" dalle loro espressioni, capisco che non hanno compreso una sola parola di quello che ho detto e quindi ripongo la mia domanda in inglese, cogliendo solamente fra i loro mormorii il mio nome.
È inutile!
Questi sanno solo il cinese!
Non insisto, essendo per me inutile e, quando giunge il momento del loro incontro, vado insieme al resto della squadra russa in tribuna, appoggiandomi alla parete alle mie spalle per poter osservare e studiare le loro mosse.
"Sono proprio curioso di vederli all'opera." mormora Boris, parlando come sempre a voce alta.
Ma per questa volta sono abbastanza d'accordo con lui.
Cambio completamente idea quando, al momento della presentazione della squadra, il commentatore si perde in qualche parola di troppo, dicendo che si sono classificati primi nel torneo cinese al posto degli ormai conosciutissimi White Tigers che, sorprendendo tutti, invece, non si sono nemmeno presentati.
"Possiamo anche andarcene." affermo, al termine di questa notizia.
"Ne sei sicuro?" mi domanda Yuri.
Annuisco.
Non sono qui per merito ma solo per pura fortuna.
"Eh? Ma io voglio vedere!" protesta Boris che ignoro.
Mi allontano dalla parete e mi avvio verso lo spogliatoio, non sapendo se rimanere sorpreso o meno nel vedere che solo Yuri mi sta seguendo.
In fondo... Quello che fanno non sono affari miei.
Se vogliono rimanere a vedere uno scontro che non si rivelerà niente di interessante, sono liberi di farlo.
"Sei preoccupato?" mi domanda a bruciapelo il capitano della squadra.
Gli lancio una veloce occhiata e, intuendo dai suoi occhi fissi su di me a che cosa si sta riferendo, ribatto:
"Non nel modo in cui credi." apre la bocca per poter rispondere ma viene preceduto dai miei ex compagni di squadra che, parandosi di fronte a me, mi chiedono:
"Hai sentito, vero?"
"Sono preoccupato." prosegue Takao "... Non è da Rei comportarsi così." lo so.
"Pensate che gli sia successo qualcosa?" aggiunge Max, spostando gli occhi da me al suo amico.
Non lo so, ma una cosa è certa: qui sta accadendo qualcosa di molto strano.

**Rei**
"Cosa stai facendo, Gao?!" esclamo "... Non devi attaccare alla cieca!" è inutile!
"Scusa, Rei, ma..." si difende, piegandosi sulle ginocchia "... Io sono stanco. E affamato." sì, ma non è in questo modo che diventeremo i campioni!
Dobbiamo migliorare!
Dobbiamo diventare più forti!
Dobbiamo diventare imbattibili.
"Gao ha ragione, Rei." lo difende Lai, rimanendo appoggiato all'albero al suo fianco "... Sono settimane che ci stiamo sottoponendo ad allenamenti estenuanti, abbiamo bisogno di una pausa." tks!
"E come pensate di sconfiggere i nostri avversari, se continuate a fare pause?" replico, zittendoli tutti.
Solo Mao ha il coraggio di bisbigliare il mio nome e, non essendoci altro da aggiungere, mi volto, pronto a cercarmi un nuovo posto per esercitarmi.
"Raggiungetemi quando vi sentirete pronti." dico, allontanandomi.
Trovo quello che cercavo mezzo chilometro più in là e, dopo essermi messo a penzoloni per le gambe da un ramo, inizio a fare gli addominali.
Non mi arrenderò così.
Io... Diventerò il migliore, costi quel che costi.

Continua...

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Capitolo 5
*** IV Capitolo ***


IV Capitolo

"Avanti, Driger! Più potenza in quegli attacchi!" mi ascolta, con la conseguenza di mancare completamente il bersaglio "... Non così, Driger!" deve fare più attenzione!
"Rei!" mi chiama Kiki, distraendomi dal mio allenamento. Mi volto a guardarlo e, accorgendomi che è venuto qui di corsa, gli chiedo:
"Cosa succede?"
"Takao..." mi risponde, fra gli ansimi "... È qui." Takao?
Richiamo il mio bey, intanto che lui prosegue:
"Vuoi vederlo?"
"Sarebbe scortese non farlo." commento, visto che con tutta probabilità è venuto qui per il sottoscritto. Mi avvio verso il villaggio, sistemandomi la fascetta intorno alla fronte e non devo nemmeno giungere a destinazione prima di scorgere il diretto interessato intrattenuto dai due fratelli.
Sono loro i primi ad accorgersi della mia presenza ed il loro sguardo sorpreso fa voltare il giapponese nella mia direzione. Subito i suoi occhi si fanno arrabbiati e, avvicinandosi velocemente, sibila:
"Ecco qui dove ti eri cacciato!"
"Sono sempre stato qui." ribatto, senza scompormi.
E lui lo sa.
"Non mi riferisco a quello!" esclama, adirandosi ancora di più "... Ma ai mondiali! Perchè non hai partecipato?!" i mondiali?
"Quindi si sono già svolti."
"Certo che si sono già svolti! Come fai a non saperlo?!" non lo so perchè la cosa non mi interessava.
Chi avrà vinto? Lui o..?
Beh, poco importa! Uno o l'altro, verranno sconfitti entrambi.
"Come puoi ben notare, qui non siamo così tecnologici e di avere notizie di quando si sarebbero svolti è stato il mio ultimo pensiero." rimane stupito ma quella sua espressione dura giusto un paio di secondi, quelli a lui necessari per riprendersi ed afferrarmi per il bavero della tunica.
"Si può sapere che ti prende?!" urla, mentre faccio un cenno agli altri di non intervenire, essendomi accorto di come Mao in particolare abbia fatto per avvicinarsi.
"Assolutamente niente." rispondo, appoggiando una mano sulla sua ed obbligandolo a lasciarmi andare "... Semplicemente i prossimi mondiali di cui mi interessa sono quelli che vinceremo." i quali, purtroppo, ha escluso questi e con tutta probabilità escluderà anche i prossimi.
"Non ti illudere, Takao." aggiungo di fronte al suo sguardo allibito "... Non ci siete solo tu e Kai e presto te ne accorgerai." dopo di che, non avendo altro da dire, me ne vado con tutta l'intenzione di riprendere i miei allenamenti.

**Kai**
"Preparatevi." ordino ai componenti della squadra russa "... Si va in Cina."
"In Cina?" mi fa eco Boris, rimanendo fermo nella posizione di lancio.
Sì, in Cina.
"E perchè dovremmo andarci?" mi chiede invece Yuri con tono decisamente più fermo.
"Perchè c'è un torneo a cui voglio partecipare." e, senza aggiungere altro, lascio la palestra, nonostante senta chiaramente l'altro russo domandare al suo capitano:
"La sconfitta ai mondiali gli ha dato per caso alla testa?" non si tratta di sconfitta.
Non questa volta.
E, per quanto riguarda quella, la prossima volta non riaccadrà.
Devo solo controllare una cosa e voglio farlo di persona.
Infatti, senza perdere ulteriore tempo, preparo la mia borsa, ripetendo agli altri di sbrigarsi con le loro in modo da poter prendere il primo aereo che ci porta a destinazione. Lasciamo i nostri effetti personali in albergo, dove Yuri mi chiede spiegazioni riguardo a questo torneo a cui li ho iscritti visto che non vogliono ritrovarsi allo sbaraglio.
"Vi basti sapere che è quello più importante di tutta la Cina." e, se Rei non partecipa nemmeno a questo, allora...
"Ma noi siamo russi." protesta Boris, lasciandosi ricadere sul letto "... Cosa ce ne importa di vincere un torneo cinese?"
"Niente." appunto.
Ma non è la vittoria che mi interessa.
Lascio la stanza, ignorando il suo:
"È la sconfitta, me lo sento." bisbigliato probabilmente a Sergej e mi dirigo verso il tabellone dove sono segnate le squadre partecipanti.
"Da quel che riesco a leggere, non si sono iscritti nemmeno qui." lancio una veloce occhiata al mio fianco, vedendo Yuri intento a scorrere con gli occhi la lista messa di fronte a noi.
"Non capisco di chi stai parlando."
"Sì, certo." ribatte con voce piatta e sguardo assente "... Inventane una migliore, la prossima volta." non rispondo, lasciandogli credere quello che vuole e, non appena il torneo inizia, ho bisogno di assistere solo un paio di incontri prima di prendere la mia decisione:
"Torniamo in Russia."
"Cosa?!" esclama Sergej, seguito a ruota da Boris:
"Stai scherzando, vero?!" basta il mio sguardo a far capire che, no, non sto scherzando e confermo il tutto anche a parole:
"Qui non abbiamo niente da fare." ed il livello dei partecipanti è decisamente scarso "... Preparate i bagagli."
"Ma..." non ascolto le loro lamentele, preferendo andare ad informarmi sul primo volo per la nostra città.
Riuscirò a muovere una decina di passi, prima di venir chiamato da Yuri:
"Kai." mi volto, osservandolo mentre mi si avvicina con passo lento e deciso. Attende di essermi di fronte, prima di cominciare:
"Come amico, capisco che tu sia preoccupato..."
"Non sono preoccupato." lo interrompo.
Almeno...
Non nel modo in cui crede.
"Tuttavia..." prosegue, ignorandomi ma alzando un poco il tono della voce "... Voglio ricordarti che sono io il capitano e, in quanto tale, decido io se iscriverci ad un torneo e, in caso, quando ritirarci da esso."
"Fa' come vuoi." ribatto, riavviandomi lungo il corridoio.
La cosa non mi interessa.
Ora ho la prova che cercavo: Rei si è ritirato dalle scene ma quello che non capisco è il perchè.
Ha sempre fatto di tutto per poter essere al mio livello ed ora... Scompare nel nulla, senza dare sue notizie?
Mi pare strano, molto strano. Non è un tipo che si arrende.
Non vorrei stesse architettando qualcosa...

Continua...

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Capitolo 6
*** V Capitolo ***


V Capitolo

**Rei**
"Non così, Lai!" esclamo, notando con quanta poca forza abbia lanciato Galuon "... Credi davvero di poter vincere, con una rotazione così lenta?"
"Scusa..." ansima, piegandosi su un ginocchio per recuperare meglio fiato "... Ma oggi... Non ce la faccio davvero..."
"Devi farcela, invece!" se non superiamo i nostri limiti, non riusciremo mai a diventare campioni! "... Alzati!" fa' come gli ho detto e, sebbene mi accorga che le gambe faticano a reggerlo, lo attacco con tutta la forza che possiedo, scaraventando il suo bey contro un albero.
"Avresti dovuto evitarlo." commento, passandomi il dorso della mano sulla gola e richiamando Driger nell'altra.
Kai lo avrebbe fatto. Ed avrebbe pure contrattaccato.
"Dacci tregua, Rei." lo difende Mao, accasciata sul terreno "... Ormai... Sono mesi che proseguiamo così..." ma a quanto pare senza risultati.
"E credete di essere già ad un buon livello?" si sbagliano!
Siamo ancora lontani dal nostro punto d'arrivo!
Mi guardano senza replicare ma probabilmente intuendo i miei pensieri e, come faccio per andarmene, Mao riprende:
"Rei! Aspetta!" non la ascolto, preferendo di gran lunga allenarmi.
Ora che ho trovato un nuovo attacco, voglio renderlo perfetto nel minor tempo possibile.
Raggiungo il posto a me più congeniale e, mettendomi in posizione, sussurro:
"Forza, Driger." almeno noi, dimostriamo di che pasta siamo fatti!
Proseguo tutto quello che resta del giorno, provando e riprovando ma senza venirne a capo, tanto che non scaglio un pugno a terra solo perchè le forze non me lo consentono. Infatti respiro affannosamente, cercando di recuperare aria il più possibile e, quando torno a guardare il terreno di fronte a me, non trattengo un'imprecazione nel notare che si è già fatto buio e che quindi non posso continuare col mio programma.
Ci mancava solo questa..!
La settimana scorsa la pioggia che rendeva il suolo scivoloso ed ora le giornate che iniziano ad accorciarsi!
Devo trovare una soluzione!
Poco a poco regolarizzo la respirazione e, quando sono in grado di camminare, torno verso casa, certo che lì troverò un modo per riprendere quanto interrotto. Noto subito una figura fuori di essa, riconoscendo Mao solo quando le sono praticamente di fronte.
"Cosa ci fai qui?" le chiedo, avendo precedentemente intuito che per oggi non volesse più allenarsi.
"Ti stavo aspettando!" mi risponde difatti, con una nota preoccupata nella voce "... Sei stato fuori tutto questo tempo, vero?"
"Perchè me lo domandi se conosci già la risposta?" lo sa che non mi accontento di allenarmi con loro.
"Perchè, se Lai cerca di capire il tuo comportamento, io credo che tu stia esagerando!"
"Esagerando?" le faccio eco.
Annuisce, ribadendo:
"Sì, esagerando! Non ti accontenti mai, non ti basta mai, vuoi sempre di più e cerchi sempre di superare il tuo limite!" e allora?
"Questo si chiama allenarsi." e loro dovrebbero saperlo!
Se non si cerca di superarsi, si rimarrà sempre allo stesso livello. Non l'hanno ancora capito?
Evidentemente no, visto che replica:
"Non è allenarsi, è esagerare e non rendersi conto di quello che si fa! Ci siamo sempre allenati insieme, Rei, ma mai così. Mai in questo modo! Sei cambiato, Rei! Possibile che non te ne renda conto?" cambiato?
"Beh, meglio così." se prima ero debole, ora non voglio più esserlo.
"Non è affatto meglio così!" urla, intanto che gli occhi le diventano lucidi "... Insomma, guardati! Una volta eri dolce, pensavi al bene della squadra, ora invece..!"
"Invece?" la incito a continuare con tono leggermente irritato, causandole un singhiozzo.
"Ora invece sei freddo e tutto quello che ti interessa è vincere! Non sembri il nostro capitano ma uno della squadra russa!" uno della squadra russa?
Accenno ad un sorrisino, ribattendo:
"Grazie del complimento, Mao, ma... Credo che tu ti stia sbagliando." se fossi uno della squadra russa probabilmente sarei già ad un livello superiore, altrimenti Kai non accetterebbe mai di far parte di una squadra di inetti.
Torno serio e, stringendo una mano a pugno, concludo:
"Semplicemente non voglio rimanere un blader mediocre e questo dovreste volerlo anche voi."
"Ma ti ascolti quando parli?!" esclama, avvicinandosi fino ad essermi completamente di fronte mentre una lacrima le sfugge dagli occhi "... Non hai mai usato simili termini e soprattutto mai rivolti a noi! Tu ci incoraggiavi, facevi leva sui nostri punti di forza, ora invece non fai che dirci che non andiamo bene ed a denigrarci."
"Io non vi denigro." dico solo le cose come stanno e cerco di far aprire loro gli occhi.
Apre la bocca per rispondere ma un:
"Mao!" la precede e, quando ci voltiamo entrambi verso il nuovo arrivato, vediamo Lai che si avvicina.
"Adesso basta." prosegue, fermandosi ad un paio di metri da noi "... Hai detto anche troppo."
"Ma..!"
"Basta così." la zittisce "... Andiamo." lei mi riserva una veloce occhiata, prima di annuire ed andarsene. Lai, invece, aspetta che lo superi e poi mi guarda, mormorando:
"Mi dispiace per quello che è successo."
"Non fa niente." mento.
In fondo questo avvalora solo la mia convinzione: non sono ancora pronti per partecipare ai mondiali.
Annuisce e, dopo aver mosso qualche passo verso casa, si blocca, aggiungendo senza girarsi:
"Su una cosa però ha ragione." alzo un sopracciglio. Non vorrà anche lui..? "... Sei cambiato." sì, anche lui "... E non in meglio, come pensi tu." resta in silenzio qualche secondo, duranti i quali non ribatto e poi conclude:
"Non so cosa ti stia spingendo ad agire così, ma... Cerca di tornare in te."
"Io sono già in me." sibilo.
"Ecco." aggiunge, rincamminandosi "... Il prima possibile, magari." non rispondo, visto che sicuramente le mie parole sarebbero tutto tranne che gentili. Entro nella mia abitazione e, visto che il discorso con i due fratelli mi ha fatto passare completamente la voglia di allenarmi, mi faccio una doccia, scontrandomi una volta fuori col mio riflesso. Faccio vagare lo sguardo sul mio corpo, scorgendo così i muscoli meglio delineati e forse anche più accentuati rispetto a prima e, quando arrivo all'altezza degli occhi, non trattengo una smorfia.
Ma quali freddi? Sono decisi.
Questi sono gli occhi di chi non si arrende alla prima difficoltà mentre quelli che avevo prima... Beh, quelli erano da debole.
Ed io non voglio essere un debole.
Io proseguirò sulla mia strada che a loro piaccia o no.

Infatti così faccio e, giorno dopo giorno, mi ritrovo sempre più spesso ad allenarmi da solo perchè loro sono troppo stanchi per sostenere il ritmo.
Tks...
Patetici.
Cosa pensano?
Che, mentre loro si riposano, lo facciano pure Kai e gli altri?
Ridicolo.
Assolutamente ridicolo.
Come se non bastasse, pure Driger sembra battere la fiacca tanto che, una sera, mi trovo a scontrarmi pure con la mia Tigre e la sua scarsa capacità d'attacco e di concentrazione.
"Si può sapere cosa ti prende?" le chiedo infatti, senza nascondere quanto la cosa mi innervosisca. Lei mi guarda ed io proseguo:
"Almeno tu, dopo tutto questo tempo, dovresti essere migliorata ed invece?" invece non riesce a portare a termine una combinazione decente. Ancora.
Resta a fissarmi per qualche istante, poi si rimette in posizione d'attacco così che possa spronarla di nuovo ad andare a segno, fallendo anche questa volta.
"Dannazione!" esclamo "... Perchè non ci riesci?!" la Fenice di Kai ce l'avrebbe sicuramente fatta! Ed anche il Drago di Takao, ne sono certo! "... Impegnati di più! È tutto qui quello che sai fare?" non può essere!
Si lascia andare ad un basso ruggito, prima di spiccare un balzo verso terra ed incamminarsi nella direzione opposta alla mia.
"Che stai facendo?! Non è facendo così che diventerai la più forte!" si ferma un istante solo, quello a lei sufficiente per guardarmi e ripetere lo stesso verso di prima, riprendendo il suo cammino senza rientrare nel mio bey.
Ne resto sconvolto.
Sta sul serio..?
"Te ne stai andando?" le grido, avvertendo gli occhi inumidirsi "... Anche tu ti arrendi, come tutti loro?" non si volta, scomparendo fra gli alberi e lasciando il mio Driger da solo a girare.
Quindi... È un sì?
Urlo la mia frustrazione e, lasciandomi cadere in ginocchio, picchio i pugni sul terreno, permettendo alle lacrime di scendere liberamente.
Maledizione!
Avanti di questo passo non riuscirò mai ad essere il migliore.
Perchè? Perchè anche lei mi ha tradito?
"Non l'hai ancora capito?" sobbalzo nel sentire la voce del Maestro Tao e, sollevando il viso di scatto, ho proprio la conferma della sua presenza a qualche metro di distanza da me. Mi asciugo il volto con il dorso di una mano, mettendomi seduto e, guardando di lato, domando:
"Cosa ci fate qui?"
"Io sono sempre stato qui, caro, piccolo Rei." replica scherzosamente "... Il fatto che tu non abbia notato la mia presenza è un dettaglio che dovrebbe farti riflettere." mi irrigidisco.
Questo significa... Che ha visto tutto?
Che ha visto la mia Tigre abbandonarmi?
Mi stringo nelle spalle, vergognandomi improvvisamente di me stesso, intanto che un silenzio pesante cala su di noi.
È lui ad interromperlo dopo qualche minuto, chiedendomi con tono incredibilmente serio:
"Ti sei reso conto, vero, che, se la tua Tigre se n'è andata, un motivo c'è?"
"Non se n'è andata." rispondo, guardando il terreno.
Lei... Lei tornerà!
"Davvero?"
"Sì." affermo il più deciso possibile.
Lei deve tornare. Non può lasciarmi! Non lei, altrimenti... Cosa farò io?
Resta muto per qualche istante prima di domandarmi:
"Per quanto ancora non vuoi comprendere? Credi che il discorso di Mao fosse così sbagliato?" ci resto di sasso.
Ha assistito anche a quello?
"Apri gli occhi, Rei." prosegue "... Togliti dalla mente per una buona volta Takao e Kai e la sete di vittoria che hai nei loro confronti e guardati: credi sul serio di essere cambiato in meglio se perfino la tua Tigre ti ha lasciato solo?"
"Lei..." non mi ha lasciato...
Purtroppo non riesco a terminare la frase, visto che la mia attenzione si sposta su Driger, ancora senza il suo bit.
Tornerà?
Sento gli occhi farsi nuovamente lucidi, mentre la paura che mi abbia abbandonato sul serio inizia a farsi concretamente avanti. Quindi è ancora una volta il silenzio a fare da padrone e, ancora una volta, è il Maestro ad interromperlo, bisbigliando:
"Pensaci, Rei." poi si avvia verso il villaggio ma, prima che possa essere troppo lontano, esclamo:
"Aspettate!" lo avverto fermarsi ed io mormoro:
"Se lei..." abbasso gli occhi, deglutendo per sciogliere il groppo venuto alla gola "... Se lei per ipotesi..." se ne fosse andata sul serio... "Io... Come..." farò? Io ho bisogno di lei! Voglio riaverla! Devo riaverla.
È sempre stata al mio fianco e so di non poter vincere questa battaglia, senza di lei.
"Non è la prima volta che se ne va di sua spontanea volontà, mi pare." no, è vero... Ma l'unica volta che se n'è andata... È stata quando io... Non ero più deciso e sicuro di me come un tempo... "... Quindi dovresti sapere da solo la risposta." la risposta?
Si riavvia ed io non lo fermo, non avendo nient'altro da dire.
La risposta...
Davvero la so?
Eppure... Non sono diventato meno sicuro di me, al contrario! So che posso farcela a diventare il più forte, devo solo allenarmi di più.
Possibile che sia davvero questa la causa?
Mi alzo e, dopo aver recuperato il mio bey ormai fermo, rimango ad osservarne la parte superiore, in particolare il cerchio che dovrebbe essere occupato dalla mia Tigre.
Tornerà. Devo farla tornare.
Lo stringo un po' più forte e, non sapendo che altro fare, torno nella mia abitazione, mettendo la testa sotto il getto d'acqua fredda per schiarirmi le idee. Getto la testa all'indietro, rimanendo sconcertato quando i miei occhi incontrano quelli del riflesso.
Non sembrano i miei. Non dopo aver perso la mia Tigre.
Ricordo molto bene il dolore che provai la prima volta che mi voltò le spalle per andarsene. Piansi una notte intera, chiedendomi come poter fare per riaverla con me ma, dai miei occhi, ora che sono nella stessa situazione di allora, non traspare niente di tutto ciò. Sembrano quelli di un giorno qualsiasi ed io non mi sento come se fosse un giorno qualsiasi.
Sfioro lo specchio con due dita.
Possibile che sia davvero cambiato così tanto? Che Mao e gli altri abbiano ragione? Che la mia Tigre, non riconoscendomi più, abbia deciso di lasciarmi?
Beh, per fortuna o sfortuna, credo di avere solo un modo per capirlo.

Continua...

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Capitolo 7
*** VI Capitolo ***


VI Capitolo

Preparo la mia borsa e, dopo aver lasciato un biglietto sulla porta d'ingresso per Lai e gli altri, in cui dico loro che starò via per qualche tempo e di non cercarmi, mi dirigo verso un luogo in cui mi ero ripromesso di non andare più, visto che, a quanto mi risultava, si era rivelato insufficiente per i risultati da me desiderati. Cammino per circa un paio d'ore e, una volta raggiunto l'argine del fiume, mi tolgo la tunica, lasciandola insieme al resto delle mie cose. Non trattengo un brivido quando l'acqua fredda mi cinge la vita e, non appena giungo di fronte alla cascata, mi isso su quello che consideravo il mio masso e mi siedo a gambe incrociate, assumendo la mia solita posa da meditazione.
Pensa, Rei. Ricorda.
Com'era quando la Tigre Bianca era al tuo fianco?
Rammento l'impegno, il sudore, la stanchezza, la voglia di superarmi... C'era decisione e voglia di fare nei miei attacchi e nei miei allenamenti.
E poi? Cos'altro?
La gioia, le risate in gruppo, la soddisfazione di aver dato anche quel giorno il meglio di sè. Ci sono ancora tutte queste cose?
E lei... Lei c'era sempre.
In questo momento... Tutte queste cose mi sembrano così lontane... Le ho davvero perse?
Ripenso ai vecchi incontri disputati insieme alla mia squadra, rivedo com'era. C'era armonia fra di noi, ci sostenevamo a vicenda ed io...
Corrugo le sopracciglia.
Io ero felice così. Con la voglia di essere il migliore, sì, ma senza smanie di comandare o di imporre loro il mio volere. Rispettavo le scelte del mio Maestro e mi fidavo della sua capacità di giudizio. Perchè ora non più? Da quando sono cambiato?
Da quando ho deciso che sarei stato il più forte e che Kai avrebbe riconosciuto la mia forza, non importa quanto ciò mi sarebbe costato. Però ora... Ne vale la pena?
Possibile che non ci sia un altro modo?

Lascio che l'acqua continui a scorrermi lungo il corpo, appiccicandomi i capelli alla pelle ma permettendomi di rilassarmi e, soprattutto, di proseguire con le mie riflessioni e rendermi conto di quanto fosse sbagliato il mio atteggiamento verso la mia squadra e verso la mia Tigre.
Eppure... Questa sete di vittoria, non sembra volermi abbandonare.
È giusto voler essere il migliore, il più forte ma... A che prezzo? I miei amici, la stima del Maestro, il mio bit... No, non voglio perderli.
Avverto un leggera brezza alzarsi, quasi circondarmi.
È la mia Tigre. Lo so, lo sento.
Tuttavia, nonostante il mio istinto mi dica di andare da lei, non mi muovo, ben sapendo di non essere pronto per fronteggiarla. Non ne sono degno.
O almeno... Non ancora.
Quando la guarderò la prossima volta, voglio che veda in me il Rei che ha scelto, non un surrogato vinto dalla propria brama di essere il primo.
Devo tornare a quello che ero.
Rivivo dentro di me l'ammirazione che provavo ad assistere agli incontri di Kai e Takao, alla tenacia di entrambi, alla determinazione del primo ed alla convinzione del secondo nei propri mezzi. Entrambi hanno lottato per raggiungere la vetta senza perdere loro stessi, mentre io... Io non volevo essere messo da parte. Vedevo la loro forza e, accecato da essa e dal non voler rimanere indietro, mi stavo dimenticando della mia. Quella stessa forza che la mia squadra ed il Maestro sapranno tirare fuori. Devo solo credere in loro, come ho sempre fatto.
Apro gli occhi, avendo capito perfettamente che, nonostante le mie convinzioni passate, è questa la verità sulla quale voglio fondare il mio essere blader e, più che deciso a percorrere questa via, scendo dal masso, immergendomi completamente nell'acqua per poter riemergere col capo piegato all'indietro, in modo che i capelli non mi diano fastidio quando, guardando alla mia sinistra, poso il mio sguardo sulla mia Tigre, vedendola accucciata con la testa sulle zampe anteriori e le palpebre abbassate.
Anche lei, accorgendosi del mio movimento, mi guarda, sollevandosi con la schiena, in attesa della mia prossima mossa.
La mia Tigre... Chissà da quanti giorni mi sta aspettando.
Mi volto verso di lei, senza muovermi, con il risultato che rimaniamo a fissarci per diversi istanti ed il tempo pare fermarsi, almeno fino a quando, completamente rapito dalla sua figura, avanzo di qualche passo, quelli a me necessari per farmi arrivare il livello del fiume alla vita ed essere certo che mi senta quando le sussurro:
"Mi dispiace." non avrei dovuto trattarla in quel modo "... Perdonami." si tira sulle zampe, ruggendo sommessamente e, mentre il vento si alza d'intensità, inizia ad emanare la propria luce. Come sempre, rimango incantato di fronte allo spettacolo di lei che diventa evanescente e, fluttuando, mi si avvicina, muovendosi nell'aria che mi circonda fino a quando sale velocemente al cielo, cadendo successivamente come un fulmine su di me.
D'istinto, porto un braccio a coprirmi il viso, senza stupirmi di non provare alcun dolore ma rimanendo sorpreso nell'accorgermi di un tenue bagliore proveniente dalla tasca dei miei calzoni. Subito prendo il mio beyblade, spalancando gli occhi nel vedere il mio bit power dove dovrebbe essere e, chiudendoli, stringo più forte il mio bey, portandomelo alle labbra per bisbigliare su di esso:
"Grazie." ancora una volta, mi ha dimostrato di sbagliare a credere che mi avesse abbandonato ed ha aspettato il mio ritorno.
Decisamente rincuorato da ciò, esco dall'acqua, recuperando la mia tunica. La indosso e, senza perdere ulteriore tempo, mi dirigo verso il villaggio, allacciandola lungo il cammino, conscio che non basterà il ritorno della mia Tigre per far tornare le cose com'erano prima. Come sempre, non ho bisogno di giungere a destinazione per trovare le persone che cerco che, come si accorgono della mia presenza, richiamano a sè i loro bey, guardandomi con un misto di preoccupazione e speranza. Non posso fare a meno di accennare ad un sorriso di fronte a questa scena a me così familiare e, troppo intenti a scambiarsi delle occhiate per raggiungermi, ci penso io a farlo, fermandomi a qualche passo da loro.
"Come stai?" mi domanda Lai, rompendo il silenzio che regna.
"Bene." mormoro.
Ora bene.
Ma lo starò ancor di più dopo essermi scusato con loro.
Infatti mi inchino e, senza guardarli negli occhi, esclamo:
"Scusatemi!" non ottengo risposta ed io ne approfitto per proseguire:
"In questo ultimo periodo sono stato insopportabile, mi dispiace." e so che queste parole non sono sufficienti.
Tuttavia, sono esonerato dall'aggiungere altro, dal momento che ci pensa il mio migliore amico a commentare:
"Saperlo è un passo avanti!" seguito a ruota dalla sorella che continua:
"Ma l'importante è che tu sia tornato come prima." infine è ancora Lai ad incitarmi a guardarli, mettendomi una mano sulla spalla ed inducendomi a sollevarmi. Ci guardiamo e lui continua:
"Bentornato fra noi." annuisco, sorridendogli, senza però avere il tempo di ringraziarlo, anticipato da una voce che commenta:
"Ma che bella scenetta!" subito, scrutiamo lo spazio intorno a noi, alla ricerca del Maestro che, facendosi trovare su un ramo dell'albero dall'altra parte della strada, aggiunge:
"Se non riuscite ad individuarmi, significa che non siete affatto migliorati." sospira teatralmente "... Quanto tempo sprecato!"
"Mi dispiace, Maestro Tao." ribatto "... È stata colpa mia."
"Dici?"
"Sì." mi inginocchio e, prostrandomi fino a toccare terra con la fronte, esclamo affinchè mi senta:
"Per favore, allenateci di nuovo." non risponde ed io non mi muovo, proseguendo:
"Avevate ragione, stavo sbagliando tutto. Per favore, dateci una seconda possibilità." se non per me... Almeno per la mia squadra! Non voglio che ci vada di mezzo lei!
"Parli sul serio?"
"Sì." affermo, con tutta la decisione che posseggo "... E ve lo dimostrerò. Non vi deluderò di nuovo." seguirò attentamente ogni sua istruzione, non farò più di testa mia!
"Ve lo chiedo anch'io!" esclama Lai e, avvertendo un fruscio al mio fianco, sposto la mia attenzione a lui, rimanendo sorpreso nel vederlo nella mia stessa posizione, intanto che continua:
"Nemmeno noi abbiamo seguito le vostre parole ma, vi prego, tornate ad allenarci."
"Ve lo chiediamo anche noi." aggiunge Mao e, se la conosco bene, so perfettamente che anche lei in questo momento è inginocchiata, così come Gao e Kiki "... Non vi mancheremo più di rispetto." serro la mandibola, essendo perfettamente conscio che, se i miei compagni di squadra si trovano in questa situazione, è solo a causa della cieca fiducia che nutrono in me e che, se io non avessi agito di testa mia, tutto questo non sarebbe successo.
"Posso credere alle vostre parole?"
"Sì!" esclamiamo all'unisono.
Sospira ma, per fortuna, non ci fa penare più tanto, mormorando:
"E va bene." poi torna serio, aggiungendo:
"Ma non sono concessi errori."
"Sì, Maestro." affermiamo, ancora una volta insieme.
"Bene. Alzatevi ora, avete perso già fin troppo tempo." obbediamo "... Ora, vai a cambiarti, Rei. Sei fradicio. Ti aspettiamo qui entro quindici... No, venti minuti massimo."
"Sì, Maestro." così faccio, ritornando dalla mia squadra e dal mio allenatore entro lo scadere le tempo.
"Molto bene." commenta "... Andiamo." siamo tutti d'accordo ma, prima di poter muovere un passo, mi lancia un mandarino, aggiungendo:
"Tieni, mangia." lo prendo al volo, rimanendone sorpreso ma poi, ben conoscendo il Maestro, sorrido, senza farmelo ripetere una seconda volta, intanto che lo seguiamo fino al luogo in cui ci portò la prima volta, un poco distante da villaggio.
"Sapete cosa fare, no?" ci chiede con una nota ironica nella voce.
Annuisco e, ignorando lo sguardo titubante con cui la mia squadra mi guarda, mi siedo sull'erba, lasciandomi ricadere con la schiena su di essa, con gli occhi chiusi. Subito dopo, un leggero venticello si alza, muovendo appena le foglie e solleticandomi la pelle, facendomi sospirare di benessere.
Questa sì che è vita.

Osservo Driger dare il colpo di grazia a Galuon che, conficcandosi nella corteccia di un albero, termina lì la sua rotazione, intanto che il mio bey torna nella mia mano, insieme alla mia Tigre. Recupero fiato ma sorrido, felice di aver vinto anche questo scontro che, come al solito, si è rivelato parecchio ostico.
Esattamente come c'è da aspettarsi da Lai.
Anche lui tenta di regolarizzare la propria respirazione e, quando ci riusciamo, ci alziamo nello stesso istante e ci avviciniamo, così da stringerci la mano.
"Evidentemente, anche questa volta il titolo di capitano spetta a te." commenta, sorridendomi.
Sorrido a mia volta, replicando:
"È stato difficile batterti."
"Ma non impossibile."
"Lo sarà per gli altri." credo volesse ribattere ma ciò gli viene impedito dal Maestro Tao che, battendo piano le mani, afferma:
"Ottimo lavoro ragazzi. Ora, siete ufficialmente pronti." ci mettiamo tutti in riga e, inchinandoci, esclamiamo:
"Grazie, Maestro." poi lasciano a me il compito di proseguire:
"Non ce l'avremmo mai fatta senza di voi."
"L'importante è che non dimentichiate quanto appreso in questi due anni e mezzo." annuiamo "... Andate a riposarvi, adesso. C'è un torneo di qualificazione che vi attende."
"Sì." torniamo dritti con la schiena e, guardandolo, sorrido, affermando da parte di tutti:
"Vi porteremo in dono la coppa dei campioni del mondo." lo ripagheremo del tempo che ci ha dedicato, lo renderemo fiero di noi.
"Non mi aspetto nient'altro di meno." sorridiamo e, dopo esserci congedati, torniamo verso il villaggio, sebbene riesca a muovere un paio di passi, prima di venir fermato dal nostro allenatore che mi chiama:
"Ah, Rei!" porto i miei occhi su di lui e, ancor prima che possa cercare di capire di cosa ha bisogno, prosegue:
"Non pensi che sia tempo di sistemarti quei capelli? La gente del paese è stufa di rischiare di camminarci sopra." sorrido ancora, replicando:
"Chiederò a Mao di sistemarli." e di tagliarli lunghi come prima.
"Bene." infine riprendo il mio cammino, certo che quest'anno, ai mondiali, chi trionferà saranno i White Tigers.

Continua...

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Capitolo 8
*** VII Capitolo ***


VII Capitolo

** Kai **
Continuo con i miei esercizi, venendo interrotto da Yuri che, entrando in palestra, mi informa:
"C'è una videochiamata per te da parte del Presidente."
"Che cosa vuole?" domando, non essendo dell'umore per sentire stupidaggini.
"Parlare con te."
"E non può lasciare detto a te?" sono impegnato! Ho un titolo da difendere, io.
"Se chiede espressamente di te..." replica il rosso, dando per scontato che la risposta sia ovvia. Sospiro e, ben sapendo che non sarò lasciato in pace fino a quando non mi avrà parlato, recupero una salvietta, asciugandomi il sudore dal viso ed andando nella stanza dove c'è il computer che, collegato ad un maxi schermo, mi permette di vedere il mio interlocutore.
"Ciao, Kai." mi saluta, intanto che Boris e Sergej si fanno da parte per lasciarmi spazio "... Come stai?"
"Qual è il problema?" chiedo, ben sapendo che non è certo questo il motivo per cui ha chiamato. Si mette a ridere, probabilmente non aspettandosi niente di diverso, sebbene continui a farmi perdere tempo, informandomi:
"Ho una notizia che potrebbe interessarti." bene. E sarebbe?
"Presidente." lo interrompe Takao, facendo la sua comparsa "... Per favore, lasciate che sia a dirglielo." cosa?
"Come vuoi, Takao."
"È successo qualcosa?" domando di nuovo, vedendo l'espressione seria dell'ultimo arrivato.
Qualcosa del tipo che si è infortunato e non è ancora tornato in forma al 100%, quindi la sua partecipazione ai mondiali non è sicura? Perchè, se è così, a questo punto non è nemmeno necessaria la mia presenza, visto che non voglio riconfermare il titolo contro uno che non è al meglio di sè.
"Si tratta di Rei." risponde, invece, riuscendo incredibilmente a darmi un motivo per cui ascoltarlo veramente "... È tornato." sul serio? "... Ha vinto il torneo di qualificazione insieme agli altri White Tigers." la cosa non mi sorprende.
"Hai delle immagini?" chiedo, sedendomi, già pronto a studiare i suoi più che certi miglioramenti.
"Presidente?"
"Non molte, a dire il vero." mi informa l'ultimo chiamato in causa e, mentre le loro figure sullo schermo vengono sostituite dal beyblade di Rei che scaglia fuori dal ring quello di un avversario, continua:
"Sono stati bravi, non hanno evocato una volta i loro bit power."
"E lo scontro con Lai?" insisto palesando il mio scetticismo a riguardo.
Posso dire con certezza che la finale si sia svolta fra loro due e non credo proprio che si siano semplicemente divertiti ed abbiano preso quello scontro come se fosse un incontro di routine.
"Non si è mai disputato." replica, invece, mentre l'unica cosa che cambia della scena sul monitor che continua a ripetersi sono i beyblade protagonisti "... Una volta che Rei, Mao, Gao e Lai si sono conquistati il proprio posto nella semifinale, Mao e Gao si sono arresi senza scendere in campo e così ha fatto Lai durante la finale."
"Quindi ha vinto per abbandono?" riassume il tutto Yuri, facendomi aggrottare le sopracciglia.
"Infatti." o almeno... Così parrebbe.
Osservo con più attenzione le immagini di fronte a me, rendendomi conto immediatamente che il mio ricordo del beyblade di Rei è piuttosto differente, rispetto a quello che mi sta venendo presentato.
È strano. Molto strano.
Quei quattro hanno in mente qualcosa, ne sono certo!
Assottiglio gli occhi.
Rei in particolare. Sparisce per tre anni e poi come se nulla fosse riconquista il titolo di blader più forte della Cina? Rimanendo impassibile di fronte ai suoi compagni che gli regalano il titolo senza combattere? No, non ci credo.
Infatti mi alzo e, non essendoci altro da vedere, torno ai miei allenamenti, più che deciso a migliorarmi ancora e non permettere a nessuno, *nessuno!*, di portarmi via il titolo che ho faticato tanto ad ottenere.
"Ti vedo carico." commenta Yuri, affacciandosi alla palestra ed evitando un pezzo di ferro scaraventato nella sua direzione da Dranzer "... La notizia del Presidente ha sortito il suo effetto."
"E sarebbe?" chiedo, senza richiamare il mio bey.
"Dimmelo tu!" risponde, avvicinandosi di qualche passo per attirare la mia attenzione "... Il nostro peregrinare è finito?" lo guardo, ribattendo:
"Cosa stai dicendo?"
"Dovresti saperlo. Ora che sembra essere tornato..."
"Ho un rivale in più a cui pensare." concludo al suo posto, interrompendolo "... Per cui..." torno da Dranzer, terminando:
"Non voglio essere disturbato." non mentre mi alleno.
Sospira, facendomi notare:
"Non era questo che volevo dire." lo so. Ma non voglio ascoltare le sue illazioni una volta di più.
Comunque sia, non insiste e, lasciandomi solo, termina:
"Cerca solo di non esagerare." non rispondo, non essendocene bisogno, preferendo concentrarmi sul mio nuovo attacco.
Ora che Rei è tornato, ho un motivo in più per cui dover vincere.
Non riesco a reprimere un sorriso.
Finalmente, forse parteciperò di nuovo ad un mondiale in grado di riservare ancora qualche sorpresa.

**Rei**
Sbadiglio sonoramente, rannicchiandomi maggiormente sul sedile dell'aereo alla ricerca di una posizione che, spero, mi permetterà di appisolarmi anche solo per qualche minuto.
"Fra non molto passeranno con la colazione." mi informa invece Lai "... Dovresti sederti come si deve." hn-hn...
"Quando passeranno." biascico.
Ora ho solo voglia di dormire...
"Non manca molto al nostro arrivo in Italia." ci riprova.
"Non importa..." per colpa di questi sedili decisamente scomodi, non ho praticamente chiuso occhio.
Ma perchè non abbiamo preso un altro volo, magari con un aereo decente? Voglio dormire...
"Avanti, Rei!" ci prova Kiki, parlando spuntando dal sedile dietro di me "... Come puoi dormire in un momento come questo?" semplicemente chiudendo gli occhi.
"Lascialo stare, Kiki." lo riprende immediatamente Mao, alla quale viene risposto:
"Ma i mondiali cominceranno fra poche ore!"
"E con questo? Tanto lui non scenderà in campo prima della finale, lo sai." come?
Alzo una palpebra, in attesa di spiegazioni.
Non mi vengono date e quindi devo fare del mio meglio per mettermi seduto come si deve e, stropicciandomi gli occhi nel tentativo di svegliarmi, domandare:
"Che significa?"
"Ve l'avevo detto, io, che non l'avrebbe presa bene." commenta il più basso, rimettendosi al suo posto.
Non ho detto questo. Ho solo chiesto che significa.
Infatti guardo la coppia di fratelli al mio fianco che, a loro volta, si scambiano uno sguardo d'intesa prima fra di loro e poi anche con Gao, sulla fila posteriore.
"Te ne avremmo parlato una volta giunti a destinazione, prima dell'inizio della cerimonia di apertura..." comincia la ragazza, per poi lasciare la parola a Lai che, a differenza di lei, mi conferma senza tanti giri di parole:
"Non abbiamo intenzione di lasciarti disputare incontri, a meno che non si tratti della finale. E, no. Non hai voce in capitolo."
"Tu hai fatto tanto per noi, Rei!" prosegue Mao, impedendomi di aprir bocca "... Ora permettici di sdebitarci! Vogliamo portarti in finale!"
"Ma..." io non ho fatto nulla per cui loro debbano sdebitarsi... Piuttosto, sono io quello che...
"Niente ma." mi zittisce chi mi sta accanto "... Ormai abbiamo deciso, non ci farai cambiare idea." già... Ed i loro sguardi parlano chiaro...
"Fidati di noi, Rei!" ci riprova la sorella, strappandomi un sorriso "... Non ti deluderemo, vedrai!" è ovvio che mi fido di loro e non potrebbero mai deludermi, a prescindere da come vadano le cose.
E, di fronte a ciò, sospiro divertito, prima di tornare ad accoccolarmi sul sedile nel tentativo di dormire, limitandomi a commentare:
"Beh, non mi sembra di avere scelta."
"Puoi dirlo forte!" afferma Gao "... Ti legheremo alla panchina se sarà necessario." non ce ne sarà bisogno.
"Questo è un ammutinamento bello e buono." si mettono tutti a ridere, lasciando che sia Lai a proseguire:
"Ci dispiace, capitano. Ma questa è la scelta della tua squadra." non è solo mia, è nostra.
Beh, che dire?
"Mi affido a voi, allora." smetto di sorridere, a causa di uno sbadiglio "... Svegliatemi quando stiamo per arrivare." e poi chiudo gli occhi, sperando di riuscire ad entrare nel mondo dei sogni.

"Rei, ci siamo" mi chiama Lai, scuotendomi piano per un braccio "... Stiamo cominciando la fase d'atterraggio." mi sforzo di aprire gli occhi, mormorando:
"E la colazione?" non dovevano passare?
"Per una volta che sembrava stessi dormendo veramente..." mi spiega "... Abbiamo pensato di lasciarti riposare. Prenderemo qualcosa una volta a terra." mi stiracchio verso l'alto, intanto che Gao aggiunge:
"Dicono che il cibo italiano sia ottimo!" lo è.
Sbadiglio ma non ribatto e, una volta arrivati ed effettuato le operazioni di sbarco, compreso il recupero delle nostre valigie, abbiamo giusto il tempo di prendere un sacchetto di brioches al volo, prima di venire raggiunti da un rappresentante della BBA che ci invita a seguirlo, così che ci possa portare all'albergo in cui alloggeremo.
Non abbiamo nulla da obiettare e, dopo esserci separati da Kiki e saliti sul pullman, insieme ad altre tre squadre arrivate più o meno al nostro stesso orario, un'altra signora ci distribuisce un foglio con il programma del mondiale, mentre io, invece, cerco di trovare una posizione sufficientemente comoda per poter dormire.
"Saremo in 32 squadre totali." sento bisbigliare Mao agli altri, probabilmente per non disturbarmi "... Come c'era da aspettarsi, Takao, Kai e Max si sono qualificati." trascorre un attimo di silenzio, prima che aggiunga:
"Non vedo la BEGA, però..."
"Si sono ritirati l'anno scorso, non lo sapevate?" si intromette uno dei ragazzi sul mezzo.
No...
Evidentemente le cose sono cambiare, nel corso di questi ultimi tre anni...
"Poco importa chi sono i nostri avversari." risponde Lai, leggendomi nel pensiero "... La vittoria sarà comunque nostra." appunto.
"Non ne sarei così sicuro, se fossi in voi." ribatte il loro interlocutore, ridacchiando e pregustando già la nostra eliminazione "... Siete nuovi, vero? Altrimenti non parlereste così, se sapeste chi avete di fronte!"
"Ragazzi..." mormoro alla mia squadra, affinchè non ceda a queste provocazioni di bassa lega.
Tuttavia pare che il mio intervento non fosse necessario, visto gli viene risposto:
"Non ce n'è bisogno, saranno i nostri bey a parlare." appunto.
E, appurando che non sembra esserci altro, cedo completamente alla stanchezza.

"Rei, forza." mi chiama, questa volta Mao "... Siamo arrivati. Dobbiamo sbrigarci, se non vogliamo fare tardi!" sospiro, sforzandomi di aprire gli occhi.
"Tardi a cosa?"
"Come a cosa?!" mi riprende con quel suo classico fare materno "... Alla cerimonia d'apertura, no? Siamo arrivati in albergo, abbiamo tempo mezz'ora per darci una sistemata e ripartire!" sospiro, staccandomi dal finestrino che stavo utilizzando come sostegno per la testa "... Muoviti, gli altri ci stanno precedendo!" annuisco, facendo come desidera e seguendoli in albergo, dove ci pensano loro a prendere le chiavi delle nostre stanze, poste una di fronte all'altra: una per Mao ed una per me, Lai e Gao.
"Mi raccomando!" ci riprende l'unica ragazza, aprendo la porta della sua camera "... Vi voglio puntuali! Non costringetemi a venirvi a chiamare!"
"Lo saremo." le risponde il fratello, sospingendomi all'interno della nostra mentre Gao, invece, commenta:
"La vedo bella carica."
"È normale." replica "... Sono tre anni che attendiamo questo momento." sì, ed io è quasi un giorno che sto attendendo questo.
Mi butto sul letto, affondando il viso nel cuscino.
Finalmente un posto comodo per dormire...
"Rei, dobbiamo prepararci." mi fa notare il mio migliore amico.
"Solo dieci minuti..." se vogliono che riesca a partecipare alla cerimonia d'apertura, ho bisogno di dormire come si deve...
Anche se solo...
Per...
Dieci...
Min...

"Siete in ritardo!" ci riprende Mao, come la raggiungiamo nella hall "... Non vi avevo forse detto che vi volevo puntuali?"
"Mi dispiace, è colpa mia." ci giustifico, per poi spiegarle con un sorriso:
"Sai... Fare la doccia con i miei capelli..."
"Ripetilo dopo che ti sarai guardato allo specchio." mi zittisce, incrociando le braccia al petto, non bevendo affatto la mia scusa "... Forza, muoviamoci! Il bus ci attende!" e, senza lasciarci il tempo di ribattere, si avvia verso l'uscita dell'hotel.
"Te l'avevo detto di pettinarti, almeno!" mi prende in giro Lai, per poi posarmi una mano sulla spalla e spronarmi:
"Forza, andiamo! I mondiali ci aspettano!"

Continua...

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Capitolo 9
*** VIII Capitolo ***


Capitolo VIII

**Kai**
"Siete in ritardo." avviso il resto della squadra, senza nascondere la mia irritazione a riguardo, dirigendomi verso l'autobus "... Muovetevi."
"Cominciamo bene..." commenta Boris che, per il suo bene, preferisco ignorare mentre Yuri, al contrario, mi fa notare:
"Non siamo in ritardo, sei solo tu che pensi di esserlo." non è vero.
La cerimonia d'apertura comincerà fra un'ora... Se ne sono forse scordati?
Comunque sia mi viene dietro per primo, così da poter aggiungere, affinchè sia il solo al sentirlo:
"Se hai così tanta voglia di rivederlo, potevi..." porto i miei occhi su di lui, sfidandolo con lo sguardo a continuare, cosa che, in effetti, fa - e senza scomporsi minimamente, per giunta! -:
"Potevi andare da lui, anzichè attendere tre anni una possibilità che avrebbe anche potuto non arrivare."
"Non dire assurdità."
"Non lo sono." ricambia il mio sguardo "... E, onestamente, se hai intenzione di fare così per tutta la durata del mondiale, posso già affermare che sono già stufo del tuo fingere di non sapere di che cosa sto parlando."
"Ed io sono già stufo di starti a sentire." ribatto, sottolineando le mie parole accelerando il passo per distanziarlo e prendendo posto in fondo al mezzo.
Per sua fortuna, non mi raggiunge e questo mi dà l'opportunità di restare da solo per tutta la durata del viaggio che ci separa dalla nostra meta, momento nel quale sono costretto a ricongiungermi a loro. Tuttavia, non mi pongo problemi e la mia prima tappa all'interno della struttura è il tabellone riportante i nominativi di tutte le squadre partecipanti, trovandovi esattamente chi cerco.
Stringo una mano a pugno.
Bene.
"Soddisfatto?" mi chiede Yuri, al quale rispondo:
"Sbaglio o ho detto che sono già stufo di starti a sentire?" mi allontano da loro ma questo non mi impedisce di lasciarmi sfuggire il commento sospirante di Boris:
"Sarà un lungo, luuungo mondiale... Era quasi meglio quando perdeva!" tks!
È chiaro che, se parla così, è perchè non si rende conto che potrebbe esserci una minaccia in più al titolo che dobbiamo difendere! Non ho intenzione di farmelo strappare dalle mani, dopo tutta la fatica che ho fatto per conquistarlo!
Cerco i nostri spogliatoi e lì vi entro, attendendo che il presentatore del torneo chiami a raccolta tutte le squadre, affinchè si preparino per la presentazione che si terrà da lì a dieci minuti. Solo allora mi ricongiungo agli altri della Neo Borg, andando con loro su quello che sarà il palcoscenico di questo torneo, senza riuscire a trattenermi dal far vagare gli occhi sugli altri presenti.
Sono Takao e Max i primi che riconosco che, dopo essermi venuti incontro, mi chiedono:
"Hai visto Rei?"
"Non ancora." eppure c'è. Deve esserci.
"Noi quattro di nuovo uno contro l'altro..." prosegue il biondo "... Era da tanto che non accadeva, sembra di essere tornati indietro nel tempo." in un certo senso è vero, ma...
"Verrai eliminato subito, se ci sfidi con questa convinzione." lo avviso.
"Non ne ho alcuna intenzione!" risponde, sorridendo nel suo classico modo "... Aspetta solo di vedere il mio Draciel all'opera!"
"Non ti riconfermerai campione così facilmente, Kai." mi sfida Takao.
È quello che penso anch'io. Tuttavia...
"Non ho intenzione di perdere." asserisco.
Nè contro di loro nè contro nessun altro.
"Che vinca il migliore, dunque." afferma, tendendomi la mano.
Gliela afferro, replicando:
"Ossia io."
"Oh, insomma!" si intromette Max, evidentemente offeso "... Non fate come se io non avessi possibilità!" non ribatto, lasciando che sia il suo amico a farlo, distratto soprattutto da una ragazza che, a causa del colore dei suoi capelli, attira la mia attenzione: Mao.
Lascio la mano di Takao.
Sono arrivati, quindi.
Non perdo di vista la ragazza in questione, scelta che si rivela in parte azzeccata quando la vedo raggiungere suo fratello e l'altro componente della squadra, Gao.
Non tolgo loro gli occhi di dosso, riuscendo a scorgere l'ultimo componente della squadra solo quando il più grosso si sposta, permettendomi di vedere il capitano alle prese con, suppongo dal modo di fare di lei, una ramanzina da parte sua che però riceve come risposta un semplice sorriso. Un sorriso che io conosco molto bene.
Vorrei studiarne il proprietario ma la voce dell'altoparlante che ci invita a prendere posto affinchè la cerimonia inizi me lo impedisce, costringendomi quindi a tornare sui miei passi e seguire l'andamento del programma, mettendomi in fila con il resto della squadra, assistere ad un breve spettacolo e ad ascoltare la presentazione dei team partecipanti. Non mi perdo quella della "grande ricomparsa di quest'anno", a detta del commentatore, il quale però non aggiunge dettagli, limitandosi a chiamare il loro nome ed invitandoli a fare un passo avanti, auspicando che "il loro livello si riveli quello a cui ci hanno abituati nelle passate edizioni". Tuttavia, a causa della mia posizione, non riesco a scorgerli e quindi mi tocca aspettare il turno della "piccola dimostrazione di quel che ci aspetterà" per riconquistare il contatto visivo.
"Forza, andate." ordina Yuri a Boris e Sergej, essendo giunto il momento per la nostra squadra "campione in carica" di scambiare qualche colpo "amichevole" con una delle altre partecipanti che stanno per sorteggiare.
"Aspettate." dico, invece, ricevendo gli sguardi perplessi di chi dovrebbe scendere in campo.
"Guarda che i Bladebrakers non sono fra i papabili." mi ricorda Sergej.
Come se non lo sapessi, visto quanto successo due anni fa, quando i colpi amichevoli si sono disputati fra noi e loro.
Tuttavia, attendo di sapere chi saranno i nostri opponenti e, trovandoli assolutamente di scarso livello, affermo:
"Potete andare."
"Speravi uscisse lui?" mi chiede il rosso non appena soli, incrociando le braccia al petto.
E se anche fosse?
In fondo...
"Non abbiamo idea di come si siano evoluti." quindi mi sembra logico e naturale voler studiare un probabile avversario.
Sospira, ripromettendosi fra sè e sè di non volerne sapere più nulla - questa volta veramente -, mentre gli sguardi dei presenti si catalizzano sul campo da gioco che compare, "di stile classico, essendo un incontro amichevole". E, alla domanda del presentatore se siamo tutti pronti per cominciare, posso rispondere con assoluta certezza: no. Perchè qualcuno è troppo impegnato a sedersi per terra, stropicciandosi gli occhi, per volgere lo sguardo su quanto sta accadendo. Per volgere lo sguardo su ciò che sempre osservava di solito. Per volgere lo sguardo su me.
"Che noia..." si lascia scappare Yuri, riferendosi - almeno spero per lui - alla pantomima di match che si sta disputando.
Dal canto mio, proseguo col mio studio, cercando di capire quanto altro di diverso ci sia in lui, a parte quest'atteggiamento che proprio non mi piace. Non mi piace per niente.
Eppure, almeno fisicamente, sembra rimasto il solito Rei.
Non che creda lo stesso anche del suo Driger...
Assottiglio gli occhi.
Se fa così, significa che si crede forte. Incredibilmente forte. Il più forte.
E, se questo da un lato avvalora la mia convinzione che stia nascondendo qualcosa, dall'altra mi convince più che mai a volergli dimostrare che non gli conviene sottovalutarmi.
Batterò anche lui e allora lui...
"La squadra vincitrice è quella russa!" esclama il presentatore, non cogliendomi affatto di sorpresa e, lasciandosi andare a qualche stupido commento su quanto anche quest'anno si prospetti "un mondiale emozionante e ricco di scontri incredibili", pone fine a questa insulsa cerimonia, invitando tutti a ritornare domani.
"Possiamo andare?" domanda Yuri, una volta che gli altri due ci raggiungono, mentre il soggetto del mio sguardo, ora alle prese con Max e Takao, non cambia.
"Se vuoi andare..." prosegue Sergej che, capisco solo in un secondo momento, sta parlando con me "... Ti aspettiamo. Oppure ci vediamo direttamente in albergo." andare? E dove?
Proprio per questo mi volto e, dirigendomi verso l'uscita del palazzetto, affermo:
"Torniamo." non mi interessa una conversazione monopolizzata dal giapponese.
Voglio che torni a rivolgere il suo sguardo a me. E, possibilmente, a me soltanto.

Continua...

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Capitolo 10
*** IX Capitolo ***


Capitolo IX

**Rei**
"Si può sapere perchè ci hai messo tanto a tornare, Rei?" mi chiede Takao, seguito a ruota da Max:
"Credevo che non ti avrei più rivisto!"
"Naaaa! Io sapevo che prima o poi sarebbe tornato!"
"Scusate se vi ho fatto preoccupare, ragazzi." rispondo, sorridendo loro.
"Non importa!" prosegue il ragazzo dai capelli blu "... L'importante è che tu sia tornato il solito Rei. L'ultima volta che ci siamo visti, non sembravi tu." sì, è una cosa che mi ripetevano spesso in quel periodo.
Sorrido ancora, ribadendo:
"Mi dispiace."
"Allora, sei pronto? Guarda che non ci faremo battere così facilmente da te!" annuisco, facendo del mio meglio per trattenere uno sbadiglio.
"Lo stesso vale per me."
"Prova a ripeterlo senza sbadigliare." mi prende in giro Max.
"Scusate." rispondo "... Ma siamo arrivati poco prima della cerimonia d'apertura, il viaggio è stato lungo ed io..." non termino la frase, a causa di un altro sbadiglio che faccio del mio meglio per mascherare, evidentemente senza successo.
"Ti conviene tornare in albergo, allora." riprende la parola Takao "... Domani si inizia, non vorrai presentarti in queste condizioni. vero?" mi dà delle leggere gomitatine al braccio, proseguendo con un sorrisetto canzonatorio:
"Non vorrai rischiare di addormentarti durate il tuo primo match, vero?"
"Non proprio quello che sancirà il tuo ritorno! Sarebbe imbarazzante, no?" gli dà man forte il biondo, appoggiandosi col gomito alla mia spalla.
"Rei non si addormenterà durante il suo primo match." risponde al posto mio Mao "... Non vi conviene sottovalutarlo." così come non conviene loro sottovalutare il resto di noi.
"Non ne ho alcuna intenzione." risponde il giapponese, prima di portare i suoi occhi nei miei ed aggiungere seriamente:
"Ricordo molto bene cosa mi dicesti, l'ultima volta che ci siamo visti." mi fa piacere. Perchè ho intenzione di mantenere fede alle mie parole.
Tende la mano nella mia direzione, affermando:
"Che vinca il migliore, Rei." mi faccio serio anch'io e, prendendo la sua mano, ribatto:
"Contaci." peccato che poi uno sbadiglio abbia la meglio su di me e quindi mi trovo nuovamente costretto a scusarmi.
Tuttavia, questo mi dà anche l'opportunità di congedarmi e, nonostante l'incitamento di Takao affinchè mi rimetta in forze entro domani, ciò non accade e, dopo una notte passata a dormire male in cui non ho fatto altro che svegliarmi e risvegliarmi, il giorno successivo mi ritrovo ancora assonnato.
"Hai fatto a botte col cuscino?" mi domanda Lai, come mi metto seduto una volta suonata la sveglia.
Gli spiego della mia pessima nottata e, notando come lui e Gao, al contrario, sembrino riposati, domando:
"Ma voi non sentite il fuso orario?" che razza di mostri sono?
"A differenza tua, noi sentiamo la tensione della gara." mi risponde, sorridendo, piantando le mani sui fianchi.
"Non dovreste..." ribatto, cercando di mantenere gli occhi aperti.
Almeno... Non subito.
"Siamo noi i più forti." aggiungo.
"Lo so. Ma non si sa mai chi potrebbe essere il nostro primo avversario. Oggi ci saranno le estrazioni, non te lo ricordi?"
"Giusto." conferma Gao "... Potremmo rischiare di trovarci nello stesso girone della squadra russa o giapponese." eh, no, questo no! Sarebbe sfortuna!
"Oppure potrebbe capitarci una nuova squadra incredibilmente forte, che non ci aspettiamo."
"Ti stai riferendo al commentatore di ieri?" domando.
Mi pare avesse detto qualcosa riguardo alla nostra capacità di essere rimasti ai livelli a cui li avevamo abituati...
"Sto parlando per ipotesi. Prendere sottogamba il proprio avversario è il modo migliore di perdere. Non voglio farmi trovare impreparato, non quando tutto si decide in un solo round."
"Non posso darti torto." confermo, senza riuscire a trattenere un sorriso e, alzandomi, li esorto:
"Forza, prepariamoci. Mao si arrabbierà se facciamo un'altra volta tardi." ci mettiamo tutti a ridere, probabilmente immaginando i rimproveri della ragazza qualora ciò dovesse capitare e, una volta raggiunta nella sala per la colazione, nemmeno lei si riesce a trattenere dal commentare:
"Strano che siate puntuali." tuttavia si accorge anche delle mie condizioni e, lasciando che il suo sguardo si veli di preoccupazione, mi chiede:
"C'è qualcosa che non va, Rei?" ci pensa Lai a risponderle:
"Niente per cui darsi pena. È il fuso orario."
"Scusate." aggiungo sorridendo, prima che sia ancora una volta il fratello a proseguire, cercando di non mettersi a ridere:
"Questo qui non sa nemmeno cosa sia la tensione." è perchè ho fiducia nei nostri mezzi e, soprattutto, in loro.
"Ed è giusto così." controbatte Mao, anticipandomi "... Saremo noi a vincere tutti gli scontri. Giungeremo in finale." sorrido ancora e, non essendoci altro da aggiungere, ci dedichiamo alla nostra colazione. Una volta terminata, finiamo gli ultimi preparativi, così da dirigerci verso il palazzetto del mondiale. Lì assistiamo alla comunicazione del risultato delle estrazioni che, come il commentatore suppone sappiamo, prevede la suddivisione delle trentadue squadre in otto gironi da quattro. Le due squadre vincitrici di ogni girone accederanno agli ottavi: la prima classificata del girone A si scontrerà con la seconda del girone B, la prima del B con la seconda del C e via discorrendo. Si passerà poi ai quarti, alle semifinali ed all'attesissima finale. Oggi si deciderà chi disputerà la prima parte degli ottavi e giocheranno i primi quattro gironi, due alla volta ed in contemporanea. Domani sarà il turno degli altri quattro gironi che termineranno di definire gli ottavi.
Mi stropiccio gli occhi.
Spero che le panchine riservate alle squadre siano abbastanza comode da permettermi di schiacciare un pisolino.
"Siamo nel girone A." mi informa Gao, al quale rispondo:
"Ottimo." uno vale l'altro, però... Questo ci permette di tornarcene subito in albergo.
"Mica tanto!" commenta una voce che riconosco "... Siamo finiti nello stesso girone!" mi volto verso Max che, sorridendo, si informa:
"Non dirmi che non ti sei ancora ripreso, Rei!"
"Non del tutto." ammetto.
Il fuso orario questa volta mi sta uccidendo.
"È terribile!" mi scherza "... Come pensi di fare contro di me?"
"Rei non giocherà oggi." lo mette al corrente Mao "... Saremo noi i vostri avversari."
"In bocca al lupo, allora, ragazzi!" poi, passandomi un braccio intorno alle spalle, mi consola:
"Non preoccuparti! Fortunatamente sono due le squadre che passano per ogni girone! Noi ci vediamo in finale." e, senza lasciarmi il tempo di rispondere, se ne va, rinnovando i propri auguri per i rispettivi incontri.
"Cosa ti ha detto?" mi domanda Lai.
"Le solite cose." rispondo, non essendo il caso che loro sappiano e, sorridendo, li informo:
"Vado a farmi dare una copia del risultato delle estrazioni. Voi andate pure, vi raggiungo appena ho fatto." non hanno nulla da obiettare e, una volta recuperato quanto di mio interesse insieme ad una copia del regolamento, studio quanto ho di fronte, tornando poi dagli altri.
"Come mai ti interessa?" mi chiede l'unica ragazza, non appena mi chiudo la porta del nostro spogliatoio alle spalle.
"Volevo solo capire l'andamento del torneo."
"Ti sarebbe bastato chiedere a noi!"
"Supponendo che Takao e Kai vincano i rispetti gironi." mi conferma il fratello "... Non li incontreremo rispettivamente prima della semifinale e della finale." lo so.
Ma non era solo quello che mi interessava.
"Lai, Mao." dichiaro, infatti "... Vorrei che foste voi, i primi a scendere in campo." restano tutti sorpresi, probabilmente perchè la loro strategia era un'altra.
"Mi fido di tutti voi." proseguo, spostando gli occhi da uno all'altro, Gao incluso "... E non ho intenzione di dirvi chi e quando scendere in campo." mi soffermo sulla coppia di fratelli, ripetendo:
"Ma vorrei che i primi a disputare un match foste voi." infine sposto la mia attenzione su Gao, terminando con un sorriso:
"Io e te cerchiamo qualcosa di buono da mangiare durante il match!"
"Ah! Questo mi piace!" commenta l'ultimo dei tre, dandosi una pacca sulla gamba.
"Se è quello che desideri, Rei..." risponde Mao "... Faremo così." li ringrazio ed attendo l'inizio del nostro incontro, quando ci ritroviamo di fronte al campo da gara ed alla squadra americana, prima di aggiungere in direzione di chi combatterà:
"Ah, ragazzi." mi guardano e quindi affermo, con un sorriso:
"Fate vedere quello che sappiamo fare." di nuovo il loro viso si tinge di stupore, prima che la loro espressione decisa riaffiori.
"Ci pensiamo noi." replicano all'unisono, avendo inteso perfettamente le mie intenzioni.
Bene, in questo caso...
Vado ad accomodarmi sulla panchina a nostra disposizione, venendo colto da uno sbadiglio improvviso.
"Non metterti troppo comodo." mi avvisa Lai, sistemandosi meglio le bende intorno ai polsi "... Non ci metteremo molto." in questo caso...
Cerco qualcosa di sfizioso nel sacchetto di Gao, mentre lo scontro ha inizio.
La prima a scendere in campo è Mao che, cogliendo immediatamente il beyblade avversario di sorpresa, lo scaglia fuori dal ring con un potente e repentino attacco, aggiudicandosi il primo incontro.
E non mi ha lasciato nemmeno il tempo di scegliere qualcosa da mangiare...
Così mi tocca prendere la prima cosa che mi capita sottomano, specialmente quando anche Lai chiude in fretta la questione, interrompendo la rotazione di Draciel senza che il bit power abbia il tempo di uscire e lasciando il proprio contendente completamente pietrificato.
Beh, in fondo mi avevano avvertito di non mettermi troppo comodo...
Mi alzo e, avvicinandomi al campo da gioco, sorrido al biondo, ancora scosso per l'esito del match, commentando:
"Non preoccuparti, Max. Fortunatamente sono due le squadre che passano per ogni girone." ma non credo che ci vedremo in finale...
Poi, soddisfatto dell'esito dell'incontro e della vittoria schiacciante appena ottenuta, aggiungo, in direzione della mia squadra:
"Andiamo." ci sono ancora due partite che ci attendono per aggiudicarci il girone.
Sono pronto per avviarmi ma, temendo che il concetto possa non essere stato recepito a dovere, mi blocco e guardo seriamente il mio ex compagno di squadra, affermando:
"Che sia chiaro. Noi siamo qui per vincere." che non ci sottovalutino.
Faccio per addentare la mia focaccina, quando vengo colto da uno sbadiglio improvviso.
Odio questo fuso orario... L'ho già detto?
"Forza..." incito la mia squadra "... Chiudiamo in fretta la questione." voglio tornare in albergo e, possibilmente, finire di riprendermi dal viaggio.

Continua...

Giuro che mi dispiace per Max! >.<o
Ma mi serviva una vittima sacrificale e, visto che di solito sono lui o Rei..! Diciamo che non ho avuto molta scelta..? xD
Buona Pasqua a tutti!
~Yami

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Capitolo 11
*** X Capitolo ***


Capitolo X

**Kai**
"Una vera dimostrazione di forza." commenta Sergej, seguito a ruota da Boris che, appoggiandosi svogliatamente alla ringhiera, si lamenta:
"Perchè io non ho potuto farlo, ieri?"
"Lo sai benissimo perchè." gli risponde Yuri, per poi rivolgersi a me:
"Che ne pensi?"
"Niente."
"Niente?" mi fa eco.
Sì, niente.
Rei non è sceso in campo, quindi, non avendolo visto all'opera, non c'è niente a cui possa pensare.
"Nei sei sicuro?" ci riprova "... Eppure mi sembrano migliorati parecchio, dall'ultima volta."
Questo è indubbio.
Max li ha presi sottogamba ed è stato ampiamente punito per ciò.
Però...
"La cosa non mi interessa." non sarà con Mao o Lai che mi scontrerò, se mai dovessero riuscire a battere la squadra di Takao e giungere quindi in finale.
"Lascia perdere, Yuri." si intromette Boris "... Lo sai com'è fatto, no?" e con questo? Non vorrà ricominciare pure lui, mi auguro!
Invece pare proprio di sì, visto che continua allegramente, con aria di chi la sa lunga:
"Non c'è niente che possa preoccuparlo, non dopo aver battuto Takao allo scorso mondiale!" sospiro interiormente, imponendomi di ignorarlo mentre ripete la solita tiritera:
"In fondo... È grazie a lui se abbiamo ottenuto la vittoria e conquistato il mondiale! Lui può tutto! Lui è Kai!"
"Piantala!" lo riprende Yuri, dandogli uno schiaffo dietro la testa e causandogli un verso di dolore "... Lo sappiamo tutti che ti sei aggiudicato tu l'altro match."
"Yuri!" ribatte invece il diretto interessato "... Mi hai fatto male!" non a sufficienza, evidentemente.
"Sottovalutali ed anche tu farai la stessa fine della squadra di Max." affermo.
"Io non sto sottovalutando proprio nessuno!" si difende.
Meglio così, allora.
Osserviamo anche il secondo ed il terzo match dei cinesi che, sostanzialmente, consistono in una replica di quello appena disputato, fatta eccezione che questa volta anche Lai resta in panchina, in favore di Gao. Comunque sia, il risultato non cambia: il girone A è stato vinto da loro, esattamente come mi aspettavo.
Ora tocca a Takao aggiudicarsi un posto agli ottavi ma, anche per lui, non prevedo grosse difficoltà.
Proprio per questo e ben sapendo che non mostrerà in questa fase del torneo la sua vera forza, mi permetto di far vagare lo sguardo sulle tribune, in attesa della comparsa di una squadra che tarda ad arrivare. E che non arriva proprio, visto che anche gli scontri dei gironi C e D volgono al termine senza che si siano fatti vedere.
E la cosa non mi piace. Così come non mi piace che non si faccia vedere il giorno successivo, durante le partite dei gironi E, di cui facciamo parte, F, G e H.
Insomma, a cosa diavolo sta pensando?
Crede sul serio che non sia alla sua altezza e che quindi non ha senso venire a guardarmi?
Beh, si sbaglia. E glielo dimostrerò.
Riavrò il suo sguardo, costi quel che costi.

"Dobbiamo scegliere chi disputerà gli incontri di oggi." esordisce Yuri, durante colazione "... I nostri avversari non dovrebbero rivelare sorprese, quindi..."
"Non ho bisogno di riposare." affermo, immaginando dove voglia andare a parare.
Nè di nascondermi. Al contrario.
"In effetti Kai mi sembra piuttosto carico..." commenta Sergej "... E, visto come stanno le cose, non dovremmo incappare in ostacoli se non durante la semifinale, contro gli americani." cosa che non accadrà nemmeno lì. Se c'è una cosa che ho imparato molto bene in questi due ultimi mondiali, purtroppo, è che il livello di abilità mio e di Takao è tutta un'altra cosa rispetto a quello degli altri.
"Quindi anche quest'anno si prospetterà il solito mondiale." ribatte Boris, al quale sono costretto far notare:
"Non è detto." fin quando qualcuno non scoprirà le sue carte, c'è ancora un'incognita in questo campionato.
"Lo sapremo solo in finale." sintetizza il rosso per poi tornare al punto principale del suo discorso:
"Vorrà dire, Boris, che oggi sarà il tuo ultimo incontro."
"Cosa?!" esclama il diretto interessato "... Di già?!"
"Sappiamo già che Kai non se ne starà in panchina e nemmeno io ho intenzione di farlo." quindi anche lui ipotizza che l'esito del mondiale, questa volta, potrebbe essere diverso...
"Uffa, e va bene!" esclama, borbottando poi qualcosa sottovoce che non mi curo di comprendere.
"Non lamentarti." lo riprende invece il capitano, senza successo.
Terminata la colazione, finiamo di prepararci, così da dirigerci al palazzetto in tempo per vedere il primo scontro degli ottavi, dove il primo a scendere in campo risulta essere Gao.
Quindi nemmeno oggi giocherà?
Incrocio le braccia al petto.
Eppure non è da lui nascondersi.
Così come non è da lui non vagare con lo sguardo sulle tribune in cerca della mia presenza.
Davvero non gli interessa più? Oppure mi ha già visto, senza che me ne accorgessi? No, impossibile. Dalla porta da cui sono entrati, non ne avrebbe avuto modo.
Stringo un po' di più il mio braccio.
Maledetto... Alza lo sguardo e cercami!
Il primo incontro finisce con la vittoria del cinese e, mentre Lai si avvicina alla zona di gioco, Rei invece porge al primo qualcosa da mangiare, sorridendo. Ed evitando di alzare lo sguardo.
Anche il secondo match se lo aggiudicano i White Tigers e, visto che la situazione non cambia, lascio le tribune, dirigendomi verso la zona degli spogliatoi, per niente intenzionato a farlo scappare. Lì, infatti, riesco a vederlo mentre cammina spensieratamente insieme alla sua squadra, con Mao che si lamenta con Gao che le sta facendo venire la nausea vederlo mangiare ad ogni ora del giorno e, dal momento che si stanno dirigendo involontariamente verso la mia direzione, proseguo anch'io il mio cammino.
Se davvero mi sta evitando, allora che abbia il coraggio di dimostrarmelo!
È Lai il primo ad accorgersi della mia presenza che, smettendo di ridere, si blocca, facendo fare lo stesso anche al resto del gruppo, che si accorge di me solo quando si voltano per seguire la direzione del suo sguardo. Pure Rei smette di sorridere, sbarrando un poco gli occhi ed io continuo ad avanzare, fermandomi solo una volta di fronte a lui.
"Noi..." mormora il suo migliore amico, probabilmente intuendo che non conviene loro intromettersi "... Ti aspettiamo più avanti." li guarda, annuendo e replicando tranquillamente:
"Arrivo subito." definiamo il concetto di subito.
Comunque sia, lascia loro il tempo di allontanarsi, prima di riprendere:
"Ho saputo l'altro giorno della tua vittoria dello scorso anno." sorride, forse non accorgendosi di quanto questa sua affermazione abbia il potere di infastidirmi "... Congratulazioni." congratulazioni un corno!
"Non lo sapevi?" scuote la testa in cenno di diniego, giustificandosi, senza cambiare espressione:
"Il nostro villaggio si è aperto rispetto al passato, è vero." ridacchia fra sè e sè "... Ma credo che per la tecnologia ci voglia ancora un po' di tempo!" e con ciò?
"Avresti dovuto saperlo ugualmente." ribatto, cogliendolo di sorpresa.
Ho lottato tanto affinchè ciò accadesse ed ora lui... Lui..!
"Mi dispiace, Kai." ci prova ugualmente, tornando con le labbra leggermente increspate verso l'alto "... Ma in questo periodo ho avuto bisogno del tempo per me e sapere ciò che accadeva nel mondo esterno è stato il mio ultimo pensiero." si riavvia e, superandomi, conclude:
"Ora scusami, ma la mia squadra mi sta aspettando." e pensa che questa sia una spiegazione sufficiente per me?!
"Rei!" esclamo, infatti, voltandomi e facendolo fermare.
Mi guarda da sopra una spalla ed io affermo:
"Sappi che, se perderai contro Takao, dovrai vedertela ugualmente con me!" non gli permetterò di scappare, per nessuna ragione al mondo!
"Curioso, Kai..." mormora, abbassando per un breve istante i propri occhi per poi riportarli nei miei e chiedere seriamente:
"Cosa ti fa credere che perderò?" niente, in effetti. Ma non gli permetterò di mettermi da parte e di fare come se non esistessi! "... Ci vediamo in finale."

**Rei**
Raggiungo la mia squadra e, una volta di fronte a loro, è Mao ad informarsi, senza nascondere la preoccupazione che l'attanaglia:
"Stai bene, Rei?"
"Sì." cerco di tranquillizzarla "... Possiamo andare." e, a conferma delle mie parole, mi dirigo per primo verso il bus che ci riporterà in albergo, cercando un posto un po' in disparte per chiudere gli occhi. Per fortuna, sembrano capire il mio bisogno di essere lasciato solo e quindi possiamo fare ritorno senza che mi chiedano ulteriori spiegazioni.
Se perderai...
Stringo una mano a pugno.
No, che non perderò.
Giungeremo in finale ed allora ti farò vedere chi è il più forte.
Ti batterò e smetterò di far sì che tu volga lo sguardo solo su Takao.

Continua...

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Capitolo 12
*** XI Capitolo ***


Capitolo XI

"Ti senti meglio?" mi domanda Lai l'indomani, approfittando del fatto che Gao si sia già avviato verso la sala ristorante.
"Sì." confermo, finendo di sistemarmi la fascia intorno alla vita "... Non era mia intenzione farvi preoccupare." e non dovrei nemmeno dare a Kai tutto quel potere su di me, a dire il vero.
Ero convinto di aver imparato a gestire la cosa nel corso di questi anni, ed invece...
"L'importante è che tu sia tornato in te."
"Lo sono." confermo.
O almeno... Lo spero.
E, per dargliene prova, gli sorrido, esortandolo:
"Forza, andiamo a fare colazione! Sto morendo di fame!"
"Va bene." acconsente divertito, sebbene, una volta raggiunti gli altri due, si accorga subito di come anche questa mattina sua sorella sia di nuovo un po' pallida.
"Non ti senti di nuovo bene?" le domanda, con quel suo solito fare protettivo che lo caratterizza quando si tratta di lei.
"Certo che sto bene!" replica lei, non convincendoci del tutto.
"Forse è meglio se anche per oggi..."
"Non ci pensare nemmeno!" esclama, tirandosi in piedi "... Non sai chi sono i nostri avversari di oggi?" vagamente... La squadra tedesca... Vero? (Chiedo scusa a tutti i tedeschi ma mi serviva una nazione da mettere! >.> ndA)
"Sono quelli che abbiamo incontrato sul pullman quando siamo arrivati!" aggiunge sempre Mao, dandomi quindi il quadro completo "... Dobbiamo far vedere loro cosa siamo in grado di fare!"
"Ci siamo io e Gao, per quello."
"Oh, avanti, Lai!" insiste "... Non puoi dire sul serio!" invece penso proprio di sì...
"Se non ti senti bene, non dovresti scendere in campo."
"Ma io sto bene! Diglielo anche tu, Rei!" io?
Tutti mi guardano e quindi mi ritrovo costretto ad ammettere:
"A me non sembra..." causandole un'espressione indispettita.
"Non ti starai alleando con mio fratello, vero?" no, non mi sto alleando con suo fratello, semplicemente...
"Sei pallida."
"Sto bene!" si intestardisce "... Cosa devo fare per farvelo capire?" a dire il vero... Niente.
"Voglio scendere in campo!" insiste "... Voglio batterli!" si vede...
E, con uno sguardo così risoluto...
"Va bene." acconsento, lasciando gli altri due sorpresi.
"Non dirai sul serio, mi auguro." commenta Lai che vengo costretto a smentire:
"Sì, invece." porto i miei occhi su di lui, aggiungendo semplicemente:
"Guardala." non ha lo sguardo di una che si tirerà indietro. Vuole vincere. Vuole vincere *questa* sfida. E chi sono io per impedirglielo?
Anch'io ho le mie sfide che voglio, *devo*, vincere. E, esattamente come lei, non ci sarebbe niente che mi farebbe cambiare idea.
"D'accordo." cede controvoglia, arrivando pure lui alle mie stesse conclusioni "... Se è quello che vuoi..." lei esulta, lui un po' meno ma, almeno, avendo raggiunto un accordo, possiamo prepararci  per i nostri quarti di finale. Attendiamo che il commentatore ci inviti ad entrare prima di dirigerci verso il campo di gara e, come sono visibile dagli spalti, sento qualcuno chiamarmi più forte degli altri.
Alzo lo sguardo, scorgendo dopo qualche istante Takao che, sventolando una mano, mi urla:
"Metticela tutta, Rei! Ti aspetto in semifinale!" gli sorrido, annuendo.
Ma non dovrebbe essere così felice, visto la sconfitta che lo aspetta.
Raggiungo la mia squadra e, dopo aver detto:
"Mi raccomando." a Mao, facendola sorridere, mi siedo sulla panchina riservata alla squadra, accanto a Lai, aggiungendo:
"Stai tranquillo. Lei è forte e sa quello che fa."
"Vi faremo mangiare la polvere!" esclama la diretta interessata nei confronti della squadra avversaria, in risposta alle loro provocazioni sulla fortuna che abbiamo avuto a giungere fin qui. Fortuna che, a detta loro, sta per abbandonarci.
"Blader, in posizione!" pone fine a tutto lo speaker, per poi fare il conto alla rovescia e dare ufficialmente il via al primo match.
Purtroppo, mi accorgo subito di come il lancio di Mao non sia efficace come al solito e, come me, pure Lai che però non riesce a trattenere un'imprecazione.
"Si riprenderà, vedrai." provo a tranquillizzarlo, dovendo mio malgrado ricredermi nel vedere come gli attacchi della nostra blader siano pochi precisi e, soprattutto, incisivi, causando un sempre maggior nervosismo in chi mi sta accanto.
"Mao!" esclama, alzandosi, quando la sorella si ritrova a subire l'offensiva avversaria.
Maledizione... Le sue condizioni devono essere peggiori di quanto immaginavamo.
Ne ho la conferma quando la vedo barcollare e quindi affermo:
"Gao, tieniti pronto." per poi alzarmi a mia volta ed urlare:
"Mao!"
"No!" ci risponde lei, come se avesse intuito le mie intenzioni "... Posso vincere!" nelle sue condizioni normali, sì, ma... "... Galux! Non farti intimidire!" sprona il proprio bey ad attaccare, gridando il suo nome al cielo per richiamarne la lince e il suo sfidante fa lo stesso, evocando un giaguaro "... Non mi batterai!"
"Mao!" la chiama di nuovo il fratello, mentre lo scambio fra lei ed il suo avversario cresce d'intensità, causando scintille quando i loro bey entrano in contatto.
Cade in ginocchio ma, nonostante ciò e nonostante l'ansia crescente che ci provoca, non si arrende, riuscendo grazie al proprio attacco felino ed a un colpo di fortuna a mettere fuori gioco il suo opponente, prima di cedere completamente e perdere i sensi.
Corriamo da lei e, mentre io e Lai verifichiamo le sue condizioni, Gao recupera Galux.
"Mao, svegliati!" la incita il mio migliore amico, senza riuscire a camuffare il panico nella sua voce e senza ricevere risposta.
"Portala in infermeria." affermo, vedendo i paramedici arrivare con una barella per prestare i primi soccorsi.
"Ma... Io..."
"Vai." ribadisco, poggiandogli una mano sulla spalla "... Qui ci penso." e, guardando il commentatore, aggiungo:
"Scenderò io in campo, nel prossimo incontro."
"Ma, Rei..."
"Niente ma." lo interrompo, riportando la mia attenzione su di lui ma venendo anticipato da quello che sarà il mio avversario che si lascia andare ad un commento di troppo, riguardo il fatto che si dava tante arie per poi svenire per un nonnulla.
"Cosa?" sibila in risposta Lai, pronto difenderla.
"Lai." lo zittisco prima che perda altro tempo, soprattutto visto il fatto che la stanno portando via "... Vai con lei. Questa deve essere la tua priorità." guardo Gao, aggiungendo:
"Anche tu. Vai." infine mi alzo e, prendendo Driger, mi volto in direzione del tedesco, terminando:
"Io vi raggiungo subito." guardo seriamente il mio obiettivo "... Il tempo di sconfiggere questo sbruffone."
"Che?" cerca di provocarmi quello, mentre il cinese, invece, mi ringrazia, facendo quanto gli ho detto "... Non sai chi hai di fronte, riserva? Noi siamo i campioni europei e siamo arrivati terzi allo scorso mondiale!" la cosa è ininfluente.
"Si sbrighi a chiamare il prossimo campo di gara!" esclamo in direzione del commentatore ma senza distogliere gli occhi dalla mia preda "... Ed a far cominciare l'incontro!" e, per dar peso alle mie parole, mi metto subito in posizione.
"Ti farò abbassare la cresta!" aggiunge il tedesco, imitandomi.
Così chi dirige questo incontro non può far altro che assecondarci, evitando per sua fortuna di perdersi in chiacchiere circa la configurazione del campo, dando il via allo scontro. Ed a me basta mormorare un semplice ma deciso:
"Driger." per vedere il mio bey schizzare in alto lungo il bordo del campo, alzandosi in aria "... Assalto." cade in picchiata, balzando sul proprio avversario che, a causa del colpo, viene scagliato fuori dal ring. Mi chino affinchè torni nella mia mano e, senza nemmeno aspettare di venir decretato vincitore, corro dietro al resto della mia squadra, vedendoli intenti a lasciare l'infermeria, con Mao ancora dormiente che viene trasportata su un lettino.
"Allora?" domando.
Come sta?
"Non dovrebbe essere niente di grave." mi spiega Lai "... Ma la vogliono portare in ospedale per degli accertamenti."
"Andiamo." non se lo fanno ripetere e così utilizziamo una macchina che gli organizzatori del campionato ci mettono a disposizione per seguire l'ambulanza e giungere con lei in ospedale. Lì siamo costretti ad attendere in corridoio che facciano tutte le verifiche del caso prima che ci permettano di vederla e, come abbiamo il permesso di entrare in stanza, la vediamo seduta sul letto, appoggiata con la schiena alla testiera.
"Sembri star meglio." commento, notando il suo colorito decisamente migliore.
"Scusate se vi ho fatto preoccupare, ragazzi. Si è trattato solo di un calo di zuccheri."
"Aspetta gli esiti degli esami, prima di dirlo." la ammonisce il mio migliore amico, prima di iniziare una ramanzina sul fatto che gliel'aveva detto che non avrebbe dovuto scendere in campo. Mi scappa un sorriso nel vedere quanto si somiglino sotto questo punto di vista e, quando i referti sono pronti, veniamo raggiunti da una dottoressa che ci invita a lasciare la camera, così che possa parlare da sola con la paziente. Tuttavia Mao ci permette di restare, visto che non ha nulla da nasconderci, dandoci così modo di ascoltare quanto il medico ha da dire:
"Lei sta bene, i valori sono tutti nella norma."
"Visto?" ci rimbecca, facendoci una linguaccia.
"Nonostante ciò..." prosegue la dottoressa, facendo del suo meglio per non mettersi a ridere "... Le sconsiglio vivamente di sottoporsi ad ulteriori sforzi. Se non per lei, almeno per suo figlio." che?
"Cosa?!" esclama Lai, seguito a ruota dalla sorella:
"Ne è sicura?!"
"Le analisi lo confermano." asserisce chi ne sa più di noi "... Ed anche le nausee che ha avvertito avrebbero dovuto essere un indizio per Lei."
"Quindi io..." mormora la futura mamma, illuminandosi e poggiandosi una mano sul ventre.
"Dovresti dirlo a Qiang." commento, sorridendo "... Ne sarà felice. Congratulazioni." guardo il mio migliore amico, aggiungendo:
"Congratulazioni anche a te, zio!" sospiro, provocandolo:
"Anche se tu non è che abbia fatto molto!"
"Come sarebbe a dire?!" mi rimbecca "... Sono io che li ho presentati!"
"Sì, certo!" come se ce ne fosse stato bisogno, visto quant'è grande il nostro villaggio!
Eppure sembra che la preoccupazione principale di Mao sia un'altra:
"Ma io devo disputare la semifinale, domani!" e qui smetto di sorridere.
"Non parteciperai alla semifinale, domani!" ribatte immediatamente Lai "... Non hai sentito cos'ha detto la dottoressa?"
"Infatti." gli dà man forte Gao "... Ci penserò io! Tu devi stare tranquilla!"
"Ma..!"
"Nessuno dei due disputerà la semifinale di domani." mi intrometto, ponendo fine a tutto e lasciandoli di sasso.
"Cosa..?" mormora il futuro zio.
"Che stai dicendo, Rei?!" mi chiede anche la futura mamma.
Niente.
"Semplicemente quello che ho detto." rispondo.
Mi rivolgo al medico, aggiungendo:
"Può lasciarci soli, per favore?" non ha nulla in contrario sebbene, prima di lasciare la stanza, si premuri di ricordare a Mao che dovrebbe evitare sforzi. Solo quando la porta è chiusa, ribadisco il concetto nella maniera a me più chiara possibile:
"Affronterò io Takao, domani." non Mao, non Gao. Io.
"Ma, Rei..!"
"Mi dispiace, Mao." la zittisco "... Ma ormai ho preso la mia decisione e non c'è niente che potreste dire per farmi cambiare idea." abbasso lo sguardo sulle coperte, affermando:
"Sappiamo tutti che Takao è un avversario di un altro livello, rispetto a quelli affrontati fino a qui e, onestamente, dubito che sia alla vostra altezza." non rispondono e questo mi dà l'opportunità di proseguire:
"Vi ringrazio davvero per quanto avete fatto per me." mi sono stati vicino, mi hanno sopportato e supportato anche quando ho dato il peggio di me "... Ma Lai deve battere Daichi ed il beyblade di Gao non è abbastanza veloce per star dietro ai movimenti di Dragoon." e, bey a parte, anche il loro livello di blader è differente.
Porto gli occhi in quelli dell'unica ragazza, proseguendo:
"Per te, invece, indipendentemente da tutto, il mondiale finisce qui."
"Cosa?! Non puoi essere serio!"
"Invece lo sono." e dovrebbe bastarle il mio sguardo per capirlo.
"Rei ha ragione, Mao." mi appoggia Lai "... Tu ora hai qualcosa di molto più importante di cui preoccuparti." esatto.
"Però... Io... Noi..." guarda Gao, sperando in un aiuto ma tutto quello che fa l'altro è scuotere la testa, dandoci ragione.
"Mao, forse non capisci una cosa..." ci riprovo nella speranza di farla completamente desistere spontaneamente, sedendomi sul letto per avere la sua completa attenzione "... Voi siete la mia squadra, i miei amici e la mia famiglia." mi accorgo che le vengono gli occhi lucidi ma questo non mi impedisce di continuare:
"Capisco il vostro desiderio di portarmi in finale, davvero. E so anche che vi siete presi cura di me quando ne avevo bisogno e non solo." le sorrido, terminando:
"È così strano che ora sia io, a volermi prendere cura di voi?" scuote la testa, mentre una lacrima le sfugge dagli occhi e, immaginando che non sia più necessario insistere, guardo tutti, ribadendo:
"Da qui in poi, ci penso io." sarò io a portarli alla vittoria. Li ripagherò di tutto quanto hanno fatto per me.
Sposto la mia attenzione su Lai, il quale mi conferma, portandosi un pugno al petto:
"Ti guarderò le spalle." poi su Gao che annuisce.
"Bene." mormoro, alzandomi "... Sarà il caso che informi gli organizzatori che Mao sta bene e del nostro prossimo schieramento." e, non essendoci altro da aggiungere, lascio la stanza, venendo fermato però in prossimità degli ascensori da un:
"Rei!" che conosco molto bene.
Infatti, voltandomi, non mi stupisco di trovarmi di fronte il mio migliore amico che prosegue:
"Grazie per quanto hai detto poco fa."
"Non c'è niente per cui ringraziarmi." rispondo con un sorriso "... Ho detto solo la verità."
"Permettendo a Mao di farsi da parte senza ferire lei od il suo orgoglio di blader. Quindi, grazie."
"E, di nuovo, non c'è niente per cui ringraziarmi." e affinchè non mi dia meriti che non ho, lo metto al corrente, smettendo di sorridere:
"Non l'ho fatto solo per voi." ma anche per me.
"Domani avresti affrontato tu Takao in ogni caso, vero?" mi domanda seriamente, centrando subito il dunque e senza mostrare dubbi a riguardo.
Non riesco a trattenere un sospiro.
"Lo sapevi?"
"Lo immaginavo." mi conferma con un sorriso, facendomi cenno verso i divanetti lì vicino affinchè possiamo proseguire a parlare "... Da quando?"
"Da un po'." ammetto, appoggiandomi poi con i gomiti alle ginocchia e rivelandogli quel che già sa o che almeno presuppone:
"Voglio essere io a sconfiggere Takao. Devo essere io." devo farlo per loro, ma soprattutto per me. Per dimostrarmi di essere migliore di lui. Per dimostrare a Kai che si sbaglia e che quel se perderai non esiste. E che, avendo sconfitto Takao, allora dovrà temermi veramente. "... Ho bisogno di dimostrare a me stesso che posso battere sia Kai che Takao. Ho la sensazione che, se non sarò io a battere entrambi, non mi sarà sufficiente vincere il mondiale." rimarrebbe il dubbio se sono effettivamente io il più forte ed io ho bisogno di sapere di esserlo. Kai deve saperlo. Non voglio rischiare di tornare a com'ero tre anni fa.
Mi passo le mani fra i capelli, proseguendo:
"Con questo non voglio dire che quanto vi ho detto poco fa fossero solo parole..." lo penso sul serio, ma...
"Nessuno di noi avrebbe messo in dubbio le tue parole, anche se ci avessi detto pure questa parte di verità."
"Volevo evitare di mettervi nelle condizioni di dover fare di nuovo un passo indietro a causa mia." la gravidanza di Mao è capitata a fagiolo.
So che, se mi fossi imposto, mi avrebbero assecondato.
"L'avremmo fatto, infatti." mi conferma "... Ma, come hai detto tu stesso, siamo la tua squadra, i tuoi amici e la tua famiglia. Avremmo capito." lo so.
"Devo dirlo loro?" accenna ad un sorriso e, alzandosi, si avvicina alle macchinette, prendendo qualcosa da bere.
"No, non credo che sia il caso. Quando ti vedranno vincere, capiranno anche loro che era la cosa giusta da fare."
"Ne sei convinto?" annuisce.
"E dovresti esserlo anche tu." mi guarda e, sorridendo maggiormente, cambia completamente argomento:
"Ora è meglio che vada, o Mao si chiederà dove sono andato a prendere da bere!" e strappandomi una risatina.
"Allora è meglio che vada anch'io." mi alzo a mia volta, andando verso gli ascensori "... Tornerò appena ho finito."
"Ti conviene tornare in albergo, invece!" ribatte, avviandosi "... Non penso ci fermeremo qui ancora a lungo!" meglio così!
Tuttavia, non riesco a lasciare del tutto l'ospedale, venendo chiamato una volta fuori, sempre in un modo a me estremamente familiare.
"Come sta Mao?" mi chiede Takao.
"Sta bene, è nella 512, se sei qui per questo." annuisce, informandosi:
"Quindi anche tu stai bene?" annuisco "... Meno male, non mi sarebbe andato, domani, di incontrarti sapendoti non completamente concentrato sul nostro scontro."
"Non preoccuparti, mi troverai pronto."
"Meglio così, allora!" ridacchia e, correndo verso l'ingresso della struttura, mi saluta.
Questa volta, però, sono io a fermarlo e, mostrandogli il mio Driger, sono costretto a togliermi i capelli da davanti al viso a causa del vento che si è sollevato nell'avvisarlo:
"Secondo incontro! Ti aspetto." sorride vittorioso, mostrandomi anche lui Dragoon, rispondendo:
"Puoi contarci!" sì.
E, dopo che avrò battuto te, batterò anche Kai.

Continua...

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Capitolo 13
*** XII Capitolo ***


Capitolo XII

"Ti senti pronto?" sussurra Mao, provando ad insinuarsi nei miei pensieri senza deconcentrarmi "... È tempo di andare."
Apro gli occhi, tornando alla realtà.
"Sono pronto." affermo e, uscendo dalla mia posa di meditazione, mi alzo, aggiungendo:
"Possiamo andare." tuttavia, quando il commentatore ci presenta, invitandoci ad entrare, devo prendere lo stesso un profondo respiro per mantenere la calma e tenere lontana l'agitazione.
Devo vincere.
Guardo Takao, ricambiando il sorriso di sfida che mi lancia.
Devo vincere.
Mi siedo in panchina insieme a Gao e Mao, incurante dei boati del pubblico quando il primo campo di gara fa la sua comparsa e Lai e Daichi si mettono in posizione, lanciando i propri beyblade.
Vinci, Lai.
"C'è anche la squadra russa fra gli spettatori." commenta la ragazza al mio fianco "... Saranno venuti a studiarci?"
"Probabile." le concedo.
Ma immagino che Kai non voglia perdersi lo scontro di Takao, più che il nostro.
Involontariamente, faccio per alzare gli occhi alla sua ricerca ed averne conferma, venendo però distratto da un:
"Attenzione!" del commentatore che catalizza il mio sguardo su quanto sta accadendo "... Galuon è in difficoltà!" stringo i pugni, vedendo il bey subire incessantemente l'attacco di Daichi.
Forza, Lai. Puoi farcela!
Ne dà prova, sfruttando la conformazione del terreno per raggirarlo ed allontanarlo con un colpo netto, passando al contrattacco invocando il suo Leone Nero. Anche il suo sfidante evoca il proprio bit e, come lo scontro fra i due riprende giungendo all'apice dell'intensità, non mi sorprendo del vento che si alza e della luce accecante che i due animali sacri provocano quando entrano in contatto per il colpo decisivo, quello che, come le condizioni tornano normali, decreta la vittoria del mio compagno di squadra, nonostante la casacca strappata sul fianco ed il taglio al braccio che rimedia.
"Sei grande, Lai!" esclama la sorella, mentre non riesco a frenare un sorriso.
Quindi ora tocca a me.
Chiudo per un breve momento gli occhi, cercando di riconquistare la concentrazione ottimale.
"Rei..." mi chiama il vincitore.
"Tranquillo." replico, alzandomi "... Ci penso io." gli lascio il mio posto sulla panchina, aggiungendo seriamente:
"Vai pure a medicarti."
"E perdermi così lo spettacolo? No, non ci penso neanche!" lo immaginavo...
"Contiamo su di te, Rei!" afferma anche Mao "... Fagli vedere che sai fare!"
"Non dovete preoccuparvi." rispondo, portando gli occhi sul mio sfidante, già pronto sulla pedana, in mia attesa "... Vincerò." devo vincere.
Prendo posto anch'io e, come ciò accade, un nuovo campo di gioco compare, rivelando un labirinto in pietra che, come il commentatore avvisa, nasconde delle insidie che scopriremo insieme solo durante il match.
"Preparati, Rei." mi incita Takao, mettendosi in posizione.
Faccio altrettanto, ribattendo:
"Ricorda le mie parole."
"Tre!" si intromette lo speaker "... Due! Uno! Pronti? Lancio!"
"Driger!" urlo, lanciando il mio beyblade con tutta forza di cui dispongo "... Attacca!"
"Dragoon!" entrambi partiamo alla carica, scatenando le prime scintille quando le nostre trottole entrano in contatto, cercando una di prevalere sull'altra.
Devo vincere.
Balzano all'indietro e poi tornano a colpirsi, costringendomi a richiamare Driger nell'accorgermi che la superficie sotto di lui si muove, facendo sbucare uno spuntone che per poco non lo colpisce e dando quindi al mio avversario la possibilità di tornare a buttarsi su di me, costringendomi a subire il suo colpo che scaglia il mio bey contro una parete del labirinto, frantumandola ed alzando la prima nube di polvere.
Driger!
"Allora? Che te ne pare, Rei?" mi provoca Takao, con un sorrisetto.
Cerco con lo sguardo il mio fedele compagno, ben sapendo che non è sufficiente un attacco simile per metterlo fuori gioco, avendone prova vedendolo svettare verso l'altro, atterrando direttamente sul lato alto della parete del labirinto e tornando subito a dirigersi con velocità verso il proprio opponente.
"Ti restituirò il favore con gli interessi!" e, a dargliene prova, ci pensa il mio bey a lanciarsi all'offensiva, balzando sul suo in un vero e proprio assalto che lo scaraventa lontano, facendogli frantumare a sua volta qualche parete. Nel farlo, però, un altro trabocchetto si attiva ed una pioggia di piccole lance cala sul campo, obbligandomi ad evitarle.
"Niente male davvero..." e questo è solo l'inizio "... Che dici?" propone con un sorriso di sfida, non appena la seconda nube si dirada, permettendoci di vedere il suo Dragoon apparentemente illeso "... Iniziamo a fare sul serio?" ricambio il sorriso:
"Non chiedo di meglio." e, una volta che avrò sistemato lui, allora...
Urlo il nome del mio bit al cielo, facendo alzare il vento nell'evocare la mia Tigre, vento che cresce di intensità quando anche il Drago di Takao fa la sua comparsa.
"Attacca!!" gridiamo all'unisono, causando delle folate elettrostatiche tutto intorno a noi e facendo sollevare il terreno di gioco sul quale passano i nostri beyblade.
È il mio il più veloce e, dopo essere scomparso per un breve momento alla vista, si rende nuovamente visibile, ma solo il tempo necessario per colpire ripetutamente sui fianchi Dragoon, cercando di spingerlo fuori. Eppure, ciò dura solo pochi secondi prima che Takao riesca a prendermi in contropiede, rischiando di far finire Driger fuori gioco.
Non l'avrà vinta!
"Forza, Tigre Bianca!" la incito a tornare alla carica e, mentre lei cerca di azzannare il Drago Azzurro e di non farsi stringere dalle sue spire o di farsi colpire, io sono costretto a ripararmi il viso da dei detriti che si staccano dal campo a causa del tifone provocato dal giapponese e che finiscono col causare uno strappo nei miei calzoni.
Ma non mi importa! Devo vincere!
Cerco con lo sguardo il mio bey, vedendolo sollevato in aria e poi catapultato verso il suolo.
"Resisti!" esclamo.
Non possiamo perdere!
Altro schianto ed altro pezzo di labirinto che finisce in frantumi, così come la mia Tigre viene sbalzata via.
Ma siamo ancora in gioco, lo sento!
"Drigeeeer!" un lampo squarcia l'aria sopra di noi mentre il mio bey sbuca dalla nuvola di polvere in cui era avvolto, lanciandosi senza esitazione sull'avversario, pronto a riceverlo.
"Dragoon!!!" i due si scontrano e, a causa dell'esplosione che ne scaturisce, sono costretto a cadere in ginocchio, perdendo la fascetta sulla fronte ed avvertendo parte delle bende che mi tengono il codino strapparsi.
Dov'è Driger? Come sta?
"Dragoon!" chiama pure Takao.
Quindi... Nemmeno lui sa?
Sento l'ansia attanagliarmi mentre lentamente la polvere si dirada.
Devo vincere.
Il labirinto è praticamente distrutto...
Devo aver vinto!
Dragoon è fermo e Driger... Driger? Dov'è?
Sento lo stomaco contrarsi.
Non può essere un pareggio! Io devo aver vinto!
Anche l'ultimo strascico di nube si dirada ed il respiro mi si blocca.
Driger... Il mio Driger...
Traballa ancora qualche secondo, prima di cedere anche lui e fermarsi.
Però questo significa... Che io...
"Il vincitore è Rei!" conferma anche il commentatore, aggiungendo qualcosa che non mi curo di ascoltare.
"Sei il migliore, Rei!" esclama Mao alle mie spalle.
Guardo Takao, accorgendomi solo ora di quanto sia impolverato e senza cappellino.
Io l'ho...
"Bell'incontro, Rei." afferma, venendomi vicino per aiutarmi a tirarmi in piedi, sorridendomi.
Faccio per alzare gli occhi verso le tribune, alla ricerca di Kai, ma un capogiro me lo impedisce.
Maledizione...
Mi costringo a ricambiare il sorriso, replicando:
"Ti ringrazio. Sei stato un avversario difficile."
"Anche tu. In bocca al lupo per la finale, te la meriti." annuisco e lascio la sua mano, così da dirigermi lentamente e col passo più fermo possibile verso la mia squadra, riuscendo a scendere non so per quale miracolo i gradini che si sdoppiano.
Non ora...
Tengo lo sguardo sul pavimento, cercando di mantenere a fuoco ciò che ho di fronte.
Non ancora...
"Qualcuno..." mormoro, smettendo di sorridere "... Recuperi Driger, per favore..."
"Rei, non stai bene?" centra subito il punto Mao.
"Ti aiuto." si propone Lai ma, prima che possa anche solo toccarmi, rispondo un basso e deciso:
"No." contro il quale per fortuna non insistono.
Perchè io... Ho intenzione di uscire da qui con le mie forze.
Devo farlo.
Proprio per questo mi riavvio, sperando di riuscire a mantenere una certa sicurezza che, però, non possiedo. Varco l'ingresso che conduce al corridoio e lì, sapendomi al sicuro dagli occhi di tutti, vedo nuovamente lo spazio intorno a me vorticare violentemente.
"Lai... Ora..."

**Kai**
"Niente male..." commenta Boris, lasciandosi andare ad un fischio di approvazione "... Finalmente han fatto vedere quello che sanno fare."
"E finalmente avremo un avversario diverso in finale." aggiunge Sergej.
"Che ne pensi?" mi chiede Yuri.
Che è irritante. Assolutamente irritante.
Sparisce per tre anni e poi ritorna come se niente fosse, cancellandomi completamente.
Non una volta ha alzato lo sguardo verso di me. Una!
"Lo batterò." e lo costringerò a tornare a guardarmi.
Non importa come.

Continua...


E così la semifinale è passata! ^^
Mi dispiace, mi rendo conto che come scontro fra Takao e Rei è piuttosto sbrigativo… Ed infatti ammetto che nemmeno io sono pienamente soddisfatta, ma… Se avessi scritto fuoco e fiamme qui, cosa avrei fatto nella finale? xD
Come in ogni anime, è quella la più sentita, no? u.u
Al prossimo capitolo!
~Yami

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Capitolo 14
*** XIII Capitolo ***


Capitolo XIII

**Rei**
Apro lentamente gli occhi, avendo bisogno di qualche istante per riuscire a mettere a fuoco i volti dei miei compagni di squadra chini su di me.
"Come ti senti, Rei?" mi chiede Mao, seguita dal fratello:
"Riesci a sederti?" e poi da Gao:
"Te la senti?"
"Io..." mormoro, cercando di tirarmi su "... Cosa..?"
"Sei svenuto come sei arrivato in corridoio." mi spiega Lai, aiutandomi "... Se Gao non ti avesse preso in tempo, avresti rischiato di farti male seriamente."
"Scusate." mi guardo intorno, accorgendomi di essere negli spogliatoi.
"Abbiamo immaginato che non volessi essere portato in infermeria, per cui ti abbiamo portato qui." prosegue la ragazza per poi porgermi Driger "... Ecco, tieni."
"Tieni anche un dolce." termina Gao "... Ti farà bene."
"È stato un incontro incredibile." riprende Lai, sedendosi al mio fianco.
"E la seconda semifinale?" domando, prendendo ciò che mi viene porto.
Kai? Ha vinto?
Beh, ovvio che ha vinto...
"Si sta disputando ora." ora?!
"E perchè non siete a vederla?!" saranno i nostri avversari di domani!
"Come perchè?"
"Perchè eravamo preoccupati per te, no?" mi rimbecca Mao, riuscendo a strapparmi un sorriso.
"Scusate, ma ora sto bene. Potete andare."
"Ne sei sicuro?" mi chiede Gao.
Annuisco e, facendo sparire il biscotto, replico:
"Il tempo di sistemarmi i capelli e vi raggiungo." mi accorgo che vorrebbero controbattere e quindi li esorto:
"Forza, andate! Non fatemelo ripetere!" così fanno, sebbene titubanti e, una volta solo, torno a sdraiarmi sulla panca, portandomi il mio bey davanti agli occhi.
"Sei stata brava." sussurro, rivolgendomi alla mia Tigre "... E domani conquisteremo il mondiale." brilla ed io sorrido.
Lascio cadere il braccio sopra la mia testa, ripensando allo scontro appena terminato ma poi, ricordandomi che non sarà Takao il mio sfidante di domani e che Kai non ci metterà molto a chiudere il proprio incontro, mi alzo, correndo verso l'ingresso del palcoscenico nella speranza di vederne almeno la fine. Così è e, grazie ai maxischermi posti ad ogni angolo, riesco a vedere anche quanto sta accadendo, ovvero il russo che colpisce il proprio avversario con delle piume infuocate, per poi avvolgerlo completamente fra le fiamme fino a fermarne la rotazione.
Lasciandomi ancora una volta incantato di fronte alla sua bravura.
"Il vincitore è Kai!" esclama il commentatore, facendomi trasalire "... La squadra russa si aggiudica la seconda semifinale e si scontrerà domani con i White Tigers." stringo una mano a pugno.
Ma non mi farò battere. Non ora che sono ad un passo dal mio obiettivo.
"Vinceremo." sussurro più deciso che mai a mantenere fede a questa parola.
Torno verso lo spogliatoio, sfasciandomi i capelli per cercare di capire quanta benda è rimasta intatta da poter riutilizzare.
"Ha vinto la Neo Borg." mi mette al corrente la mia squadra, non appena entra.
"Lo so." replico "... Ho visto la fine dello scontro di Kai."
"Possono essere forti quanto vogliono." replica Mao, venendomi vicino per prendermi le bende di mano ed iniziare a sistemarmi i capelli "... Noi li batteremo." sorrido, essendo più che d'accordo con lei e lasciando che sia lei a bendarmi i capelli fino dove può, all'incirca a metà sedere "... In albergo potrai finire di metterli in ordine."
"Ti ringrazio."
"Allora, andiamo?" propone Lai.
Siamo tutti d'accordo sebbene, dopo cena, io lasci l'hotel con la scusa di aver bisogno di fare quattro passi per conto mio e, una volta trovato un posto isolato, mi siedo, assumendo la mia solita posa di meditazione per estraniarmi da tutto e da tutti, preparandomi per il match di domani.
Vincerò.
A qualunque costo.

**Kai**
"Dove vai?" mi domanda Yuri, non appena si accorge che ho intenzione di lasciare la camera.
"Non sono affari tuoi." rispondo.
"Domani abbiamo la finale." mi fa notare, come se non lo sapessi.
"Lascialo perdere, Yuri." si intromette Boris, dicendo per una volta qualcosa di giusto "... Lo sai che farà comunque quello che vuole." appunto.
"Non importa quello che fa!" riprende con tono canzonatorio, facendomi rimangiare quanto appena pensato "... In fondo... È grazie a lui se..."
"Non ricominciare!" lo zittisce il rosso, tirandogli addosso un cuscino "... Non è il momento."
"Yuri!" non mi soffermo oltre, uscendo sia dalla camera che dall'albergo andando in cerca di un posto sufficientemente tranquillo per lanciare Dranzer e scaldarmi in previsione dell'incontro di domani. Lo trovo in un parco e, ripensando allo scontro fra Takao e Rei di oggi, mi metto all'opera, dovendo mio malgrado ammettere che, più che lo scambio di colpi fra i due, ciò che è rimasto maggiormente impresso nella mia mente è l'assenza dello sguardo di Rei su di me.
Non una volta ha alzato gli occhi a cercarmi.
E nemmeno è venuto assistere alla mia semifinale.
Frustrato, spingo Dranzer ad attaccare con maggiore forza, spaccando a metà il tronco di un albero a causa dell'impatto.
Dannato...
"È pericoloso allenarti così qui." mi volto verso chi ha parlato, stupendomi di vedere l'oggetto dei miei pensieri fermo a qualche metro da me "... Potrebbero esserci dei bambini."
"È tardi." ribatto, acido, richiamando comunque il mio bey "... Chi vuoi che ci sia?" a parte lui, ovvio!
Faccio per andarmene, venendo fermato da lui:
"Aspetta." ed io, stupidamente, lo accontento.
"Non volevo interrompere il tuo allenamento, scusa." lo guardo, vedendolo avvicinarsi "... Stavo solo passando di qua per tornare in albergo. Non ho intenzione di spiarti, tranquillo." spiarmi?
Questa sì che è bella!
"Non ho mai pensato che tu potessi spiarmi." replico nel medesimo modo di prima.
È tutto il torneo che non mi degna di uno sguardo, figuriamoci se si mette a spiarmi ora!
Accenna ad un sorriso e, passandomi accanto, mormora:
"Ci vediamo domani." non rispondo, cosa che non riesco proprio a fare quando aggiunge in un sussurro:
"Mi dispiace che la finale sia fra noi."
"Cosa vorresti insinuare?" chiedo in un sibilo.
Che non sono all'altezza di Takao?
Che non sono alla sua altezza?
Che per lui ora non valgo niente?
"Quello che ho detto."
"Rei!" esclamo.
Non dirai sul serio, mi auguro!
È per questo che hai smesso di guardarmi?
"Rei!" lo chiamo ancora, dal momento che mi ignora.
È per questo che non volgi più i tuoi occhi su di me?
Evita ancora di voltarsi e quindi ci riprovo:
"Rei!" ottenendo solo il suo allontanarsi, come se per lui non contassi nulla.
E pensi sul serio che mi vada bene? Che resterò fermo qui, senza fare nulla?
Gli corro dietro.
Sei un illuso.
Lo afferro per un braccio, strattonandolo verso di me affinchè si volti ed esplodendo completamente:
"Maledizione, guardami!" gli passo il braccio libero intorno alle sua spalle, tirandolo a me e baciandolo con decisione.
Non ti permetterò di fuggire da me! Non di nuovo! Mai e poi mai!
Capisco immediatamente quando si rende conto di quanto sta avvenendo, dal momento che il suo corpo si irrigidisce, diventando un fascio di nervi. Eppure, basta che gli sfiori le labbra con la punta della lingua affinchè si riprenda e, dimenandosi, mi costringe a lasciare la presa.
"Sei impazzito?!" esclama, tirandomi un pugno talmente forte da farmi finire a terra. Lo guardo, ora finalmente coi suoi occhi veramente su di me mentre, rosso in volto, aggiunge:
"Non azzardarti a farlo un'altra volta!" per poi scappare via in preda all'imbarazzo.
Ma non mi importa.
Non vuole darmi i suoi occhi come blader? Bene, allora me li darà come qualcos'altro.
E, se questo è l'unico modo... Così sia.

Continua...

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Capitolo 15
*** XIV Capitolo ***


Capitolo XIV

**Rei**
Corro il più velocemente possibile verso l'albergo, sentendo il volto in fiamme a causa di quanto appena accaduto.
Quel... Quel...
È completamente impazzito?! Che diavolo gli è preso?!
B... B...
Ahaaaaa!!!
Raggiungo la mia meta, schizzando in bagno per aprire l'acqua fredda e ficcarci sotto la testa, nella speranza di calmarmi.
"Rei..." mi chiama Lai dall'altra stanza, bussando "... Stai bene?" NO!
Come posso star bene?!
Quello mi ha... Mi ha...
MALEDETTOOOO!!!
Che diavolo gli è passato per la testa?!
Capisco che fosse arrabbiato perchè dovrà vedersela con me, domani, al posto di Takao, rovinando così tutti i suoi progetti... Ma io, più che dirgli che mi dispiace, cosa dovevo fare?!
"Rei!" ci riprova il mio compagno di squadra "... Stai bene? Posso entrare?"
"NO!" certo che non sto bene e che non può entrare!
Se mi vedesse così, che cosa potrei dire?!
Che Kai mi ha... Mi ha... Per...
ARGH! ME LA PAGHERAI CARA!!
Domani ti umilierò! Ti farò passare la voglia di... Di b... A tradimento!
Per cosa poi? Per vendetta?
STUPIDO CHE NON SEI ALTRO!!!
Un pugno solo non era sufficiente! Avrei dovuto pestarti a morte!
Ah, ma domani mi rifarò, puoi starne certo! Distruggerò te ed il tuo Dranzerino da strapazzo e ti costringerò a chiedere perdono! Spiumerò quella tua Aquila! Otterrò giustizia!
"Rei..." ci riprova ancora chi sta dall'altra parte della porta, ora evidentemente preoccupato "... È successo qualcosa?" sì, qualcuno ha appena risvegliato un demone!
"Arrivo!" ribatto, invece, immaginando che continueranno ad insistere fin quando otterranno risposta.
Così cerco di ricompormi, uscendo dal bagno con un asciugamano in testa nella speranza che mi aiuti a nascondermi seppur parzialmente da loro.
"Stai bene?" mi chiede di nuovo Lai.
Annuisco, liquidando il tutto con un:
"Solo un attacco di mal di pancia." che dovrebbe essere loro sufficiente per capire niente domande!.
"Beh... Se è così..." no che non è così! Ma non c'è modo per il quale possa rivelare loro qualcosa di così imbarazzante!
E, per chiudere completamente la questione, espongo loro la mia intenzione di andare a dormire, con la scusa che il giorno dopo ci attende la sfida decisiva. Per fortuna, mi assecondano e quindi mi corico a letto, auspicandomi che il sonno arrivi presto e che mi faccia accantonare almeno per qualche ora quanto accaduto.
Quel b... B...
Non ci riesco, continuando a girarmi e rigirarmi, rivivendo quella scena.
DANNAZIONE!!!
Balzo seduto, stringendo forsennatamente le coperte.
Ecco qual era il tuo scopo! Volevi impedirmi di dormire, eh, maledetto? Altro che vendetta, ho completamente frainteso le tue intenzioni!
Tks, va' a quel paese tu e le tue tattiche scorrette!
Io ti batterò! Non importa ciò che farai!
Mi ributto sdraiato, rannicchiandomi sul fianco ed avvinghiandomi alle lenzuola.
"Non riesci a dormire?" mi chiede Lai, in un sussurro.
"No." ammetto, visto che sarebbe alquanto sciocco da parte mia cercare di fingere il contrario.
"Nemmeno io ci riesco." mormora Gao.
Bene, siamo proprio un bel trio, non c'è che dire!
"Uniti anche nell'insonnia. Se non è amicizia questa..!" provo a scherzare, per distrarmi dai miei pensieri.
La luce si accende, sebbene non così forte da ferirmi gli occhi e, voltandomi, mi accorgo che è stato Gao a premere l'interruttore della propria lampada ed a mettersi seduto.
"Ragazzi..." inizia, guardandoci in modo particolarmente serio "... Avrei una richiesta da farvi."

"Non. Dite. Niente." sibilo ai miei compagni di stanza, quando giunge il momento di alzarci.
Non. Una. Parola.
Ho fatto a botte col cuscino? Ho intrapreso una lotta personale con le lenzuola? Sì e non solo! Lo so, va bene?
"Non dire niente." mi anticipa Lai, quando raggiungiamo Mao nella sala della colazione.
"Ma..." ci prova ugualmente lei, venendo zittita da lui:
"Non questa volta." e, per non darle possibilità di riprovarci, non mi siedo nemmeno al tavolo, prendendo al volo una brioches dal buffet ed informandoli:
"Sono in camera a concentrarmi." infatti, torno nella mia stanza e, dopo essermi spogliato della parte superiore, apro il getto più forte della doccia in modo che l'acqua sia il più fredda possibile. Poi mi siedo sotto di essa, assumendo la posa da meditazione ed immaginandomi sotto la mia cascata, lontano diecimila anni luce da quel maledetto.
Devo recuperare la serenità.
Devo dimenticare quanto accaduto ieri.
Devo concentrarmi.
Devo vincere.
Per me e per i miei amici.
Ma soprattutto per me.

**Kai**
"È una fortuna che il livido si sia assorbito a sufficienza da potersi coprire col trucco." commenta Yuri, incrociando le braccia al petto, una volta rimasti soli in camera "... Cos'hai combinato ieri sera?"
"Niente che ti riguardi." rispondo.
Solo ciò che andava fatto.
"Mi riguarda, invece." ribatte "... Che ti piaccia o no, sei parte della squadra ed io ne sono il capitano. E se uno dei membri della mia squadra fa una rissa, voglio saperlo, prima che la cosa venga scoperta dalla federazione."
"Se è questo il problema, allora puoi stare tranquillo." non mi piego così in basso da fare a botte con qualcuno.
"Cos'hai fatto ieri sera?" ci riprova ugualmente.
Ho messo le cose in chiaro con una certa persona, quindi...
"Niente che riguardi te o la squadra."
"Ho la tua parola?"
"Non hai bisogno della mia parola." replico, alzandomi dal letto e, per fargli capire che il discorso è chiuso, esco dalla stanza, informandolo:
"Io mi avvio." ho bisogno di scaldare Dranzer prima del match.
Non ho intenzione di farmi scappare l'occasione in cui Rei, volente o nolente, è costretto a darmi tutta la sua attenzione.
Non se vuole sperare di vincere.
Sarà obbligato a focalizzarsi soltanto su di me.
Ed io non gli dimostrerò alcuna pietà. Lo farò pentire di aver smesso di guardarmi.
Riavrò i suoi occhi anche come blader.
E, come li otterrò, non gli permetterò più di distoglierli da me.
Per nessun motivo potrà più distoglierli da me. Nè in un modo nè nell'altro.
Avrò tutto di lui.
Il suo sguardo, la sua ammirazione... Tutto!
Sarò io a vincere.
Assolutamente.

Continua...

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Capitolo 16
*** XV Capitolo ***


Capitolo XV

**Rei**
Prendo un respiro profondo, mentre Mao ci chiede:
"Siete pronti?"
"Sì." risponde Lai.
"Pronti." conferma Gao.
Bene.
"Andiamo." affermo, entrando per primo quando il commentatore ci presenta, andando a prendere posto sulla panchina riservata alla nostra squadra. Incrocio le gambe e, mentre l'altra squadra ci raggiunge, guardo il primo che scenderà in campo, dicendogli:
"Fatti onore." anche se so che è quello che farà.
Annuisce e, mentre viene annunciato che il primo incontro verrà disputato fra Gao e Yuri, chiudo gli occhi, cercando di concentrarmi per mantenere la mia pace interiore e, soprattutto, di raccogliere tutta la mia determinazione per poter affrontare al meglio il mio avversario.
Al diavolo lui e quel suo maledettissimo bacio!
Era il mio primo... E con ciò?
Qualcuno non lo definirebbe nemmeno granchè!
Me lo aspettavo diverso?
Scuoto mentalmente la testa.
No, no, no! Non mi interessa niente di quel pusillanime nè di quello che ha combinato!
Devo vincere! Solo questo conta!
Mi devo concentrare!
Devo vincere. Devo vincere. Devo vincere.
Devo vincere.
Avverto il vento scompigliarmi i capelli, ma non mi muovo.
Devo.
Vincere.
"Rei..." apro gli occhi, avendo riconosciuto la voce di Gao "... Mi dispiace, ho perso." lo guardo, senza sapere bene quanto tempo sia durato il match, vedendone però i segni sul suo volto e sulle sue braccia.
Sorrido.
"Non importa." in fondo, avevamo preventivato che sarebbe potuta andare così "... Sei stato coraggioso." ha voluto mettersi alla prova con un avversario contro il quale sapeva di poter perdere per provare a spingersi oltre i propri limiti ed avere quello stimolo in più per continuare a migliorarsi. È stata l'unica richiesta che ci abbia mai fatto, come avremmo potuto negargliela?
"Grazie." sorride anche lui "... Ma ora so che posso diventare ancora più forte." torna serio "... Ora, però..." lo so.
Rimanere in gara o perdere definitivamente il mondiale dipende da me.
Torno serio anch'io, alzandomi per lasciargli il mio posto e portare i miei occhi dall'altra parte della pedana, dove Kai sta facendo altrettanto.
"Da qui in poi ci penso io." e, memore dell'incontro con Takao, mi tolgo la fascetta sulla fronte prima di avvicinarmi al campo da gara, ben sapendo la fine che farà.
Anche il russo si leva la sciarpa, lasciandola cadere ai propri piedi.
Bene, saremo in due a fare sul serio sin dal principio, allora.
Ci guardiamo negli occhi, pronti a fronteggiarci e, se lui pare fin troppo deciso, posso dire con assoluta certezza di esserlo altrettanto.
Vincerò.
Solo quando il campo compare distolgo lo sguardo, così da poter studiare lo scenario che mi si para davanti: la miniaturizzazione di un parco cittadino.
Stringo il mio dispositivo di lancio con più forza.
Vincerò assolutamente.
"Blader, in posizione!" ci invita lo speaker.
Così facciamo, riprendendo a fissarci in attesa che prosegua:
"Tre! Due! Uno! Prooonti? Lanciooo!"
Urlo nel liberare il mio bey e Kai fa altrettanto, incitando subito il suo ad attaccare. Anch'io sprono il mio a fargliela vedere e sono ben felice di vedere che mi dà retta, visto i solchi che lascia nel terreno nel dirigersi senza alcuna esitazione verso Dranzer. I due si scontrano, venendo sbalzati indietro e facendosi di nuovo sotto, provocando le prime scintille.
"Driger!" forza!
Cede il passo due volte ma, alla terza, sfruttando la propria rotazione, riesce finalmente a sgusciare agilmente di fianco a Dranzer, proseguendo la sua corsa ed allontanandosi dal suo opponente che, su incitazione del proprio blader, parte al suo inseguimento, sollevando una nube di polvere e detriti.
"Non mi sfuggirai, Rei!" non riesco a frenare un sorriso di sfida nel replicare:
"Cosa ti fa credere che io stia sfuggendo?"
Infatti il mio bey prosegue la sua corsa, sfruttando un ripido scivolo per librarsi in aria e, girando su se stesso per riassestarsi, assalire il proprio avversario dall'alto, andando a minare la sua stabilità.
"Ora!" esclamo.
Driger torna all'attacco, riuscendo a far perdere terreno a Dranzer nel tentativo di spingerlo nella sabbia.
"Non ci riuscirai!" me ne dà prova con tre colpi decisi che lo fanno allontanare e, per un istante, barcollare.
Ma non ho intenzione arrendermi!
"Driger!" schiva l'attacco del nemico che finisce contro un albero, abbattendolo e, mentre la polvere si dirada, il mio bey approfitta di una delle giostre per farla girare e, per via della reazione che si innesca, aumentare la propria velocità.
Non ci riesce quanto vorrei, a causa di Dranzer che, facendo la sua ricomparsa, prova a scagliarsi su di lui, distruggendo anche quella parte del campo ma mancando fortunamentamente il suo obiettivo che si allontana fra gli alberi.
"Te l'ho già detto che non mi sfuggirai." mi avvisa il russo, lanciando la sua trottola all'inseguimento della mia.
E, di nuovo...
"Cosa ti fa credere che io stia sfuggendo?" infatti, mi basta trovare un punto in cui la conformazione me lo permetta per spingere Driger ad attaccare di nuovo dall'alto, sfruttando questa volta un ramo e mettendo in difficoltà Dranzer.
"Se è una sfida che vuoi, l'avrai!" ribatte, facendomi capire che il tempo dei giochi per lui è finito "... Aquila Rossaaa!" ed io non sarò da meno!
"Tigre Biancaaa!" entrambi i nostri bey si illuminano, mentre un fascio di luce parte da essi, sprigionando il potere dei nostri bit che si manifesta con l'alzarsi di un vento impetuoso.
"Preparati, Rei." mi mette in guardia Kai, coi capelli che si muovono, sprigionando fiamme tutto intorno a sè "... Non avrò pietà." pietà?
Stringo una mano a pugno mentre l'aria intorno a me si fa pericolosamente elettrostatica.
"Non ho bisogno della tua pietà!" sibilo per poi gridare:
"Non sottovalutarmi! Driger!!!"
"Dranzer!!!" i due bey si scontrano e, nonostante sia costretto ad indietreggiare di un passo a causa dell'onda d'urto che ne scaturisce e che mi provoca uno strappo sui calzoni, non mi faccio intimidire, cercando di individuare il mio compagno per verificare come sta, vedendolo alle prese con l'altro bey.
Resisti!
Sembra riuscirci ma mi rendo conto che si è trattato di una mossa calcolata solo quando è Dranzer a salire su un palo per liberarsi in aria e permettere all'Aquila di scagliare delle piume affilate come lame che circondano il mio bey, creando una sorte di prigione nella quale renderlo alla propria mercè.
"Driger!" esclamo mentre quest'ultimo non può che subire il colpo in un miscuglio di polvere e detriti e la mia Tigre viene sbalzata via.
Resistete!
Così fanno e, nonostante mi accorga che hanno accusato il colpo, non si arrendono, partendo al contrattacco.
"Forza!" li incito "... Fate vedere loro il nuovo Artiglio di Tigre!" la mia creatura ruggisce, il mio bey accelera la rotazione e, mentre un fulmine squarcia il cielo, i due si buttano entrambi verso i rispettivi avversari.
L'aria si fa più rarefatta intanto che Kai risponde con il proprio tornado di fuoco ed io vengo costretto su un ginocchio per resistere all'onda d'urto che ne scaturisce e che, oltre a causarmi un'altra lacerazione nei vestiti, mi strappa parte delle bende dei capelli.
Nonostante ciò, cerco di rialzarmi, così da poter vedere com'è andata a finire, rimanendo pietrificato nel vedere Dranzer ancora girare.
Non ha funzionato...
Anche Driger è ancora in gioco e, come il mio opponente se ne accorge, si lancia subito all'attacco.
Maledizione...
"Driger!" subisce il colpo e, come lui, anche la mia Tigre.
Maledizione!
Se questo non ha funzionato, allora cosa..?
Un altro attacco che li mette in difficoltà.
Devo per forza..?
Guardo il mio bit.
Mi permetterà di farlo?
Ancora una volta la mia Tigre viene colpita e, a causa dello sbalzo, i nostri sguardi si incrociano.
Posso..?
Ruggisce sommessamente, rialzandosi e questo dà l'impeto anche a me di reagire e, soprattutto, di non arrendermi.
Non è ancora finita!
"Resisti, Driger!" grido, mosso da nuova forza.
Abbiamo ancora una possibilità!
Scansa con un colpo Dranzer che, però, non resta a guardare, riprendendo con i suoi attacchi incessanti, costringendomi di conseguenza ad allontanare il mio bey da lui.
"Cerchi ancora di sfuggirmi?" mi provoca Kai, lanciandosi all'inseguimento "... Non ti sei ancora arreso?"
"Cosa ti fa credere che io stia sfuggendo?" replico, continuando a studiare ciò che rimane del campo "... Non ho alcuna intenzione di arrendermi!" c'è ancora una cosa che posso fare e non cederò prima di aver tentato il tutto e per tutto!
Se proprio dovrò perdere, lo farò dopo aver fatto ogni cosa in mio potere.
"Driger, ORA!" si ferma, facendosi colpire. Porto la mia concentrazione al massimo e, come se per me la scena scorresse a rallentatore, osservo il suo essere sbalzato via in una capovolta. Picchia con la parte superiore contro una delle poche strutture rimaste ancora in piedi ed io non mi perdo un suo componente staccarsi.
30.
Atterra, saltellando un paio di volte ma riuscendo a rimanere in piedi.
27.
"DRIGER, ATTACCA!" aumenta la velocità di rotazione, scagliandosi senza esitazione su Dranzer, provocando solchi nel terreno e fulmini tutto intorno a sè.
21.
Urlo la mia determinazione, ben sapendo che questa sarà la mia ultima occasione.
17.
Anche Kai fa altrettanto, facendo infiammare Dranzer.
13.
I due si scontrano e anche questa volta sono costretto a piegarmi su un ginocchio a causa della forza distruttiva che ne scaturisce, riparandomi il viso ma finendo col perdere tutte le bende che mi tengono insieme i capelli.
7.
Non scorgendo i due bey sul terreno, alzo lo sguardo, vedendoli mentre stanno cadendo dopo essere stati sbalzati via.
3.
Dranzer atterra fuori dal campo mentre Driger al suo interno, smontandosi.
0.
Quindi? Pareggio?
Recupero fiato, cercando di trovare le forze di tirarmi in piedi e, soprattutto, di rimanervi, cosa che riesco a fare solo restando piegato sulle gambe malferme.
Non può essere un pareggio, Lai vincerà il prossimo incontro e quindi poi dovremo sicuramente disputarne un altro.
Ma come faccio senza Driger?
Non so in che condizioni sarà Galuon, quindi forse dovrei già prepararmi ad usare Galux?
Ad ogni modo, non sono abituato ad usare nè uno nè l'altro, quindi forse anche la mia scelta non è poi così rilevante.
Oppure potrei chiedere del tempo per riuscire a rimettere insieme Driger... Non credo che Kai avrà di che lamentarsi...
Avverto le gambe tremare.
Maledizione, devo trovare una soluzione.
Devo vincere.
A qualsiasi costo.

Continua...

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Capitolo 17
*** XVI Capitolo ***


Capitolo XVI

**Kai**
Osservo Dranzer fermo accanto al mio piede, non riuscendo a credere all'esito dell'incontro.
Sul serio Rei... Un attacco simile..?
Guardo il diretto interessato, rimanendo ancor più impressionato non tanto dalle sue condizioni - capelli sciolti e tunica parzialmente aperta a causa di un laccio che si è staccato - bensì dallo sguardo ruggente con il quale mi sta osservando.
Lo sguardo di chi vuole ancora vincere. Di chi non si è ancora arreso. Di chi già sta elaborando un piano nonostante le condizioni del suo bey.
"Un attimo di attenzione, signore e signori." mi distrae il commentatore "... Abbiamo una comunicazione da parte degli organizzatori del torneo." guardo chi sta parlando che, supportato dal replay della fine dell'incontro, ritrasmesso a rallentatore sui maxi schermi, spiega come il mio beyblade sia stato il primo, seppur per un istante, a toccare terra per primo e come quello di Rei sia comunque riuscito a compiere poche rotazioni prima di disfarsi, risultando di conseguenza ancora in gioco.
"Per questo motivo..." prosegue lo speaker "... Hanno deciso di assegnare la vittoria a Rei, dei White Tigers." quindi... Ho perso?
Guardo il vincitore, forse più sorpreso di me ma, prima che i nostri sguardi possano incrociarsi, viene circondato dalla sua squadra per le dovute esultanze.
Sorrido, recuperando sciarpa e beyblade.
Veramente ben fatto, Rei.

**Rei**
"Sei stato grande, Rei!" esclama Mao, raggiungendomi insieme ai nostri compagni di squadra "... Ce l'hai fatta!" io... Ce l'ho fatta... Ce l'ho fatta sul serio...
Ho battuto sia Takao che soprattutto...
Sento l'adrenalina crollare e le gambe cedermi, venendo prontamente sorretto da Lai che, prendendomi in giro, commenta:
"Eheh, questa volta ero pronto." gli sorrido "... Questa volta ti farai aiutare, vero?" annuisco e, mentre la sorella va a recuperare Driger, lascio che Gao si passi un mio braccio intorno alle spalle, aiutandomi a tornare in panchina. Mi lascio ricadere contro la struttura alle mie spalle, incrociando a fatica le gambe e, come Mao mi porge i pezzi del mio beyblade, li prendo, lasciandoli nell'incavo delle mie gambe fatta accezione del mio bit che tengo in mano, guardando la sua effige.
"Ci hai fatto preoccupare a morte, quando hai usato quel colpo!" mi riprende sempre la futura mamma.
"Era l'unico modo che avevo." sussurro, sorridendo al ricordo di come, anche questa volta, si sia sacrificata per starmi accanto e permettermi di vincere.
Stringo la mano a pugno, portandola alle labbra per sussurrarle intimamente il mio più sincero e sentito grazie, prima di dare la mia attenzione a chi disputerà il prossimo incontro e, raccogliendo le forze, tendo il pugno verso di lui, ricordandogli, mantenendo il sorriso:
"Mi affido a te." so che vincerà.
Sorride a sua volta, portando un pugno contro il mio, replicando:
"Lascia fare a me."
"Buona fortuna, Lai!" afferma la sorella "... Contiamo su di te!"
"Vinci!" termina Gao, facendolo annuire.
Il commentatore invita i prossimi contendenti ad avvicinarsi e, mentre l'attenzione di tutti si sposta su quanto accadrà sulla pedana, io non posso evitare di cercare Kai con lo sguardo, sentendo un sussulto al cuore nell'incrociare i suoi occhi.
Mi sta guardando... Veramente?
Distolgo lo sguardo con la scusa di portarlo su Lai, ora in posizione di lancio, prima di sbirciarlo nuovamente.
Sì, lo sta facendo ancora, non me lo sono immaginato!
Spero solo... Che continui a farlo.

**Kai**
"Mi sembri star bene per uno che ha perso." commenta Yuri, incrociando le braccia al petto ed accavallando le gambe.
E chi ha detto che ho perso?
Guardo Rei che, accorgendosi di ciò, distoglie immediatamente lo sguardo, strappandomi un sorriso che rimane nascosto dalla sciarpa.
"Boris perderà contro Lai." prosegue il rosso, mantenendo la sua attenzione sul match che si sta disputando "... Ci hanno fregato, mettendo Gao per primo."
"Hanno corso un rischio." e sono riusciti a gestirlo.
Anche questa è tattica, dopotutto.
"Sbaglio o, comunque vadano le cose, tu sei soddisfatto così?" per questa volta, sì.
Rei si è dimostrato il blader che ho sempre saputo essere e, cosa più importante, ho ottenuto il mio scopo.
Evito di guardare l'oggetto dei miei pensieri ben sapendo che, se mai dovessi farlo, fingerà di nuovo di guardare altrove.
"Sei impossibile." sbuffa ancora.
"Non farla tanto lunga." ribatto "... Vinceremo la prossima volta." ci alleneremo ed avremo la nostra rivincita.
"Tks." aspettiamo che l'incontro volga al termine e, come da noi preventivato, Boris perde, aggiudicando quindi la vittoria ed il relativo titolo ai White Tigers.
"Mi dispiace." mormora il nostro ultimo giocatore, senza nascondere la propria rabbia e la propria frustrazione "... Io..."
"Non c'è nulla di cui dispiacersi." lo interrompo, alzandomi "... Vinceremo la prossima volta. Per questa, è andata così." ne resta sbigottito ma, sebbene mi avvii verso l'uscita, ciò non gli impedisce di chiedere al capitano:
"Sta bene?" lo ignoro, preferendo riportare la mia attenzione su Rei, ora con in mano la coppa del mondiale e circondato da tutti quelli che sono andati da lui a festeggiare.
Attendo che mi guardi e, come questo accade, mantengo il contatto visivo, non perdendomi così il sorriso dolce che mi rivolge.
Sorrido a mia volta, riprendendo il cammino, ben sapendo di avere ancora quegl'occhi su di me.
Ma non è finita qui, Rei. Io non mi accontento.
La prossima volta che ci incontreremo, metteremo in chiaro anche un'altra questione ed allora... Ed allora il tuo sguardo non potrà fare a meno che essere solo per me.

**Rei**
Ringrazio tutti quelli che mi sono attorno e che si stanno complimentando con noi per la vittoria, sperando che questo li induca ad andarsene e, soprattutto, permetta a noi di tornarcene in albergo, cosa che ci viene concessa solo quando è Mao a prendere in mano la situazione e, dopo aver ringraziato tutti da parte della squadra intera, fa loro "gentilmente" notare che abbiamo disputato tre incontri super impegnativi e che quindi, ora, sarebbe il caso che ci lasciassero in pace e che ci permettessero di andare a riposare.
"Non sono mai stato così felice di averti con noi." commento, riuscendo a conquistare l'autobus che ci porterà a destinazione.
"Qualcuno doveva pur dare una lezione a quegli sbruffoni." ribatte e, con aria offesa, prosegue:
"Hai sentito cos'ha detto uno di loro?" quale dei tanti? "... Che non si aspettava una nostra vittoria! Dico, io, vi sembra possibile?" ci mettiamo a ridere, avendo capito ora il motivo per cui si sia scaldata tanto.
"Dobbiamo informare subito il Maestro Tao." afferma Lai, seguito da Gao che fa notare:
"Se aspettiamo di essere tornati a dirglielo, l'avrà già scoperto in un altro modo."
"Che ore sono, ora, al villaggio?"
"Non penso che l'orario sia rilevante." mi intrometto, appoggiandomi con la testa al finestrino e guardando fuori "... Sapeva quando si sarebbe svolta la finale e sono certo che sta attendendo una nostra chiamata. State tranquilli." annuiscono, dandomi ragione, ragione che mi viene dimostrata quando, telefonando al villaggio, è lui a rispondere, dopo neppure due squilli.
"Abbiamo vinto!" esclamiamo in coro.
"Sono molto orgoglioso di voi, ragazzi." ci risponde "... Tutto il villaggio lo è. Avete combattuto bene."
"Come?" gli fa eco Mao "... Tutto il villaggio?"
"Abbiamo seguito la sfida in tv." in... Tv?
"E come avete fatto?!" si mette a ridere, replicando:
"Per una volta, ci siamo attrezzati! Non potevamo certo perderci un evento simile!" ci scambiamo un'occhiata, tutti colpiti da questo gesto.
"Quindi sapevate già tutto, eh, Maestro?" chiede conferma Lai, lasciandosi andare a sua volta ad una leggera risata divertita.
"Ogni cosa." ci conferma "... Anche di Mao. A proposito, congratulazioni."
"Che?!" esclama la diretta interessata "... Come fate a saperlo?!" scoppia nuovamente a ridere, informandola:
"Tuo marito è andato a sbandierarlo a tutti non appena gliel'hai detto!"
"Ugh..." si lascia sfuggire sottovoce, arrossendo "... Che imbarazzo..."
"Riposatevi adesso, ragazzi." pone fine a tutto il nostro mentore "... Sarete stanchi e domani vi aspetta un altro lungo viaggio. Noi tutti vi stiamo aspettiamo."
"Sì." rispondiamo in coro per poi porre fine alla comunicazione.
Facciamo quanto prefissato e, il giorno dopo, ci ricongiungiamo in aeroporto con Kiki per prendere insieme il volo di ritorno. Una volta bordo, guardo il paesaggio fuori dal finestrino iniziare a muoversi e scorrere via via sempre più veloce, fino a distanziarsi completamente mentre l'aereo prende quota, sentendomi stranamente felice.
E non solo per l'esito degli scontri.
Chiudo gli occhi, sistemandomi meglio sul sedile, senza riuscire a reprimere in alcun modo un sorriso.
Kai...
La prossima volta che ci incontreremo... Avrò ancora i tuoi occhi su di me?

**Fine?**

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Capitolo 18
*** Epilogo ***


Epilogo

"Rei, ci sono novità!" esclama Lai, distraendomi dal mio allenamento con Driger.
Richiamo a me il mio bey, in modo che capisca di avvicinarsi e, voltandomi verso di lui, gli do la mia completa attenzione.
"Ovvero?"
"Un nuovo torneo!" afferma "... Di beyblade! A coppie!" sul serio?
"Quando?"
"Il mese prossimo, le iscrizioni sono già aperte e c'è tempo ancora fino alla fine della settimana prossima per iscriversi."
"Interessante..." commento.
Immagino che Takao e Kai vi parteciperanno... Per cui, anche io e Lai potremmo..!
"Io parteciperò con Gao." interrompe i miei pensieri quest'ultimo, lasciandomi completamente di sasso.
"Come?"
"Parteciperò con Gao." mi ripete, piantando le mani sui fianchi.
Come con Gao?!
"Ed io?!" mi abbandona così?!
"Tu sarai il mio avversario da battere." eh?
Sono perplesso.
"Oh, avanti, Rei." prosegue, mettendosi sinceramente a ridere "... Chiunque ora vorrà sfidare il campione del mondo ed io sono fra questi!"
"Anche tu sei campione del mondo!" esclamo, mettendomi sulla difensiva "... Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, *tu* hai conquistato il punto decisivo e la tua vittoria era una vittoria a tutti gli effetti!" ed io sono forse qui a lamentarmi, a dire che non mi va di fare coppia con lui? Non mi pare proprio!
"Sì, ma non sono io quello che ha battuto i due blader considerati da anni le teste di serie del torneo!" ribatte, con un sorriso vittorioso stampato in faccia "... Quindi non lamentarti ed accetta la sfida!"
"Ci puoi giurare che accetto la sfida!" per chi mi ha preso?
Mi avvio verso il villaggio, deciso ad informarmi circa il regolamento di questo torneo e, puntandogli il dito contro, dichiaro, senza smettere di camminare:
"Troverò qualcuno con cui fare coppia e ti batterò! Ti farò pentire di aver scelto un altro!" si mette a ridere e, sventolando una mano in segno di saluto, esclama:
"Lo troverai prima di quanto immagini, vedrai!" ne dubito, visto che non posso certo chiedere a Mao!
La incontro lungo la via, con un secchio in mano.
"Che brutta aria!" commenta dopo una semplice occhiata, sorridendo "... Mio fratello ti ha detto del torneo, vero?"
"Si nota così tanto?"
"Sì." faccio per prenderle il secchio ma lei lo allontana dalla mia portata, lamentandosi:
"Piantatela! Sono incinta, mica inferma!" sì, la pancia inizia a vedersi...
"Cerchiamo solo di non farti affaticare."
"Me la cavo da sola, grazie." afferma, riavviandosi verso il fiume, fingendosi superiore "... Tu torna al villaggio. Là c'è sicuramente qualcuno che vuole fare coppia con te." su questo non ho dubbi, solo...
Sospiro, facendo quanto vuole.
Il mio bey non è particolarmente in sintonia con quello di Kiki e le altre persone del villaggio, per quanto si impegnino, non brillano particolarmente di capacità. Non posso pensare solo io a condurre la squadra, così come non sono in grado di affrontare due blader del calibro di Takao e Kai quando sono accoppiati micidialmente con qualcuno.
Se poi dovessero far coppia loro due ed unire le forze... Brrr... Non voglio nemmeno pensarci!
Che faccio?
Forse potrei approfittare del tempo che manca alla chiusura delle iscrizioni per intraprendere un viaggio alla ricerca del blader adatto... Da qualche parte ci sarà pur qualcuno! Il Presidente Daitenji, per esempio, non...
...
Ma certo! Il Presidente Daitenji! Lui tiene sotto controllo tutti i tornei, grandi o piccoli che siano! Saprà darmi sicuramente qualche dritta!
Incoraggiato da ciò, aumento il passo, bloccandomi quando scorgo a poche centinaia di metri dall'ingresso del villaggio una persona che riconosco immediatamente, intenta a ripararsi dal sole sotto un albero.
E lui? Cosa ci fa qui?
Mi avvicino e lui, quando si accorge della mia presenza, si alza, attendendo che gli sia di fronte per affermare:
"Sono venuto a dirti che il mese prossimo ci sarà un nuovo torneo, a coppie." ne resto perplesso.
"E sei venuto fin qui per dirmi una cosa simile?"
"Beh..." ribatte, lasciando trapelare una certa nota di risentimento "... Qui non siete così tecnologici da sapere quel che accade nel mondo, no?" oh, avanti...
"Non te la sarai presa perchè non sapevo che avessi vinto l'anno scorso, vero?" non è da Kai!
...
O forse sì?
Ripensandoci, agli inizi mi pare di ricordare che fosse piuttosto suscettibile...
"Non sono qui per questo!" controbatte, voltandosi per avviarsi verso il fondo valle "... Andiamo." andiamo?
"E dove?" domando, andandogli comunque dietro.
"Dobbiamo iscriverci al torneo e poi dobbiamo allenarci insieme." come?
"Perchè insieme?"
"Mi prendi in giro? Faremo coppia io e te!" che?!
"E chi l'ha deciso?!" esclamo, fermandomi e costringendolo a fare lo stesso, se vuole guardarmi e ribattere:
"Secondo te?" gli organizzatori?
Il Presidente?
Una postilla del regolamento del mondiale che non ho letto perchè troppo piccola?
"Non ho ancora trovato una mossa con cui batterti." prosegue, credo notando il mio silenzio "... Per cui tanto vale tenerti stretto." che?!
"Ma allora sei stato tu a decidere!" non poteva dirlo e basta?
"E con questo?"
"Non pensi che io potrei avere qualcuno con cui fare coppia?"
"Ne dubito." poteva almeno sforzarsi di pensarci un attimo, prima di rispondere... "... Lai in primis era contento di poterti sfidare, dopo che gli ho detto che avresti fatto coppia con me." cosa?! Quindi è colpa sua se Lai mi ha scaricato! "... E Mao non mi sembrava nelle condizioni per partecipare al torneo, quando l'ho vista poco fa."
"È incinta." gli confermo.
"Bene." replica, facendo per riavviarsi "... Allora non ti resto che io. Smettila di intestardirti." intest..? "... Non voglio perdere il volo."
"Aspetta un attimo, Kai!" esclamo, costringendolo a fermarsi nuovamente e a darmi nuovamente la sua attenzione "... Forse ti sta sfuggendo una cosa: io non ho intenzione di fare coppia con te!"
"Allora perderai al primo incontro a causa di partner di scarso livello."
"Può darsi, ma non intendo assolutamente partecipare con uno che ricorre a tattiche scorrette!" si acciglia, facendomi eco:
"Tattiche scorrette?" sì, tattiche scorrette!
Gli punto il dito contro, ricordandogli, sentendo il volto in fiamme al solo pensiero:
"Prima quella cosa del parco!" con la quale ha tentato di distruggere il mio equilibrio e di avere gara facile "... Ed ora questo!" come pensa di chiamarle? Sono tattiche scorrette, queste!
"Pensi ancora a quel bacio?" mi chiede, senza riuscire a mascherare quanto la cosa lo sorprenda.
"Certo che no!" smento, sentendo il calore sulle mie guance crescere di intensità.
"Mi aspettavo che sarebbe stato molto più difficile..." commenta, raggiungendomi, lasciando trapelare un certo divertimento nella sua voce.
Mi faccio più attento.
"Difficile?" cosa?
Si china appena su di me, aggiungendo, con sorriso di chi si pregusta già la vittoria:
"Sei veramente carino, Rei." sbarro gli occhi.
C... Ca..?
Non riesco a realizzare, anticipato dalle sue labbra che premono sulle mie, pietrificandomi e facendo fermare ogni attività celebrale da parte mia. Solo quando avverto la sua lingua sfiorarle e sento un brivido lungo tutta la schiena mi riprendo e, con il viso bollente, mi allontano, tirandogli un pugno con tutta la forza di cui dispongo, che viene prontamente bloccato.
"Dovresti sapere che difficilmente una mossa funziona due volte contro me." mi provoca, con la medesima espressione di prima.
Ah, sì?
Gli pesto un piede, cancellando la sua aria tronfia, costringendolo ad allontanarsi ed a piegarsi leggermente su se stesso a causa del dolore.
"Sei impazzito?!" esclamo "... Che diavolo ti è preso?!
Che bisogno aveva di farlo?!
E, soprattutto! Cosa avrebbe fatto se qualcuno ci avesse visto?!
"Davvero non capisci?" mi domanda, cercando di tornare con la schiena dritta ma avendo ancora gli occhi lucidi.
"Capire cosa?"
"Che questo non ha niente a che vedere col beyblade." ah, no?
Recupera il contatto visivo, precisando:
"Non mi interessi solo come blader ma, se non lo capisci nemmeno così..." mi si avvicina, terminando con un sorrisino "... Vorrà dire che troverò altri modi, per fartelo capire." arrossisco e, allontanandomi immediatamente, mi metto sulla difensiva, avvisandolo:
"Non ci riprovare!"
"Non ne avevo alcuna intenzione." replica, divertito "... Mi servono le gambe, per scendere da questa montagna." che c'è? Fa pure dell'ironia, adesso?
"Forza." mi esorta, riavviandosi verso il fondo valle "... L'aereo non è là ad aspettare noi."
"Ehy!" gli urlo dietro "... Guarda che io non ho accettato di far coppia con te!" dalla mia bocca è forse uscito un si? Non mi pare proprio!
"Non hai scelta, se vuoi trovare qualcuno con cui vincere il torneo." questo lo temo anch'io, ma...
"Kai!" non si volta e solo quando lo chiamo una seconda volta, si gira appena nella mia direzione, guardandomi da sopra una spalla "... Se userai anche solo una tattica scorretta..." lo avviso, cercando di recuperare la calma "... Ti pianterò in asso!" non importa a che punto del torneo saremo!
"Sono sempre leale nei miei incontri." mi fa notare, sempre con quel tono divertito.
Opiniabile.
"Staremo a vedere." replico.
Sospiro e, non essendoci altro da fare, mi volto, dirigendomi verso il villaggio.
"Dove stai andando?" mi chiede, costringendomi a fermarmi per poter tornare a dargli la mia attenzione e rispondergli semplicemente:
"A casa, no? Mica posso partire così... Tu vai pure, ti raggiungerò prima che arrivi a fondo valle." mi riavvio ma, di nuovo, riesco a muovere solo pochi passi, prima che mi chiami.
"Rei!" porto i miei occhi su di lui che, tornando a sorridere, mi avvisa:
"Non ti permetterò di sfuggirmi." non riesco a reprimere a mia volta un sorriso nel controbattere:
"E cosa ti fa credere che io stia sfuggendo?" sto solo andando a preparare un bagaglio da portare con me. Non mi sembra ci voglia un nobel per capirlo! "... Se non mi credi, aspettami pure lì!" faccio spallucce, provocandolo:
"Ma poi non lamentarti se perderemo l'aereo!" non aggiunge altro ed io nemmeno, dandomi quindi la possibilità di raggiungere casa e preparare qualche cambio. Mi carico la borsa in spalla e, prendendo Driger, lo guardo, mormorando:
"Sarà un torneo interessante." brilla e, per un momento, mi torna in mente quanto successo poco fa con quello screanzato.
Mi ha... Di nuovo...
Mi faccio aria con la mano, sperando che questo basti per tenere sotto controllo il rossore e cercando al contempo di mantenere la calma.
Beh, non importa! Quella sarà l'ultima volta!
Lo terrò sotto controllo! Non gli staccherò gli occhi di dosso!
E se ci riproverà... Se ci riproverà ugualmente...
Allora...
Allora io...

**Fine**



E, con questo epilogo, la parte fra Kai e Rei volge al suo termine. Manca ancora un capitolo extra che, però, sarà fra Boris e Yuri! ^^
Che dire?
Tengo molto a questa fanfic e non ho parole per esprimere quanto sia contenta di essere riuscita a finirla, dato che la iniziai ormai più di otto anni fa ed è rimasta ferma per circa sette. Ho fatto del mio meglio per non far trapelare questo stacco temporale nel mio modo di scrivere, spero di esserci riuscita! ^^°
Così come spero di essere riuscita a restare fedele ai personaggi originali, senza farmi influenzare dalla mia personale visione di loro! xD
L’esito degli scontri è scontato, lo so… Ma, ehy! L’avevo scritto che era per dare il giusto valore a Rei, quindi..! Inoltre la storia si è rivelata ben più sentimentale di quanto avessi immaginato all’inizio (il che è tutto dire, temo… >.>) e per questo non posso che ringraziare Kai che, come al solito, ha fatto un po’ quello che gli pareva! Grazie! Grazie davvero, perchè, se aspettavamo Rei..! xD
E grazie anche a chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui! ^^
Alla prossima!
~Yami

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Capitolo 19
*** Extra ***


Capitolo extra

**Yuri**
"Abbiamo appena ricevuto una comunicazione da parte della federazione." metto al corrente Boris, raggiungendolo nella sua camera e trovandolo intento a leggere un fumetto sdraiato sul letto.
Mi dà la sua attenzione, replicando:
"Ovvero?"
"Visto il successo dell'ultimo mondiale, hanno deciso di organizzare un altro torneo. Questa volta a coppie."
"A coppie?" annuisco e, essendo per noi una cosa nuova, gli spiego semplicemente:
"Due blader contro due blader, contemporaneamente. Scontro diretto. Si vince o si perde."
"Ah..." commenta, fingendosi disinteressato e riportando gli occhi sul fumetto "... Immagino parteciperai con Kai..." no.
"Non ne ho alcuna intenzione." e Kai nemmeno, a giudicare da come ha lasciato la stanza.
Ma, a prescindere da questo...
Mi siedo al suo fianco, aggiungendo:
"Sbrigati a chiedermelo, prima che cambi idea o trovi qualcun altro." balza seduto, replicando cercando di non sembrare impaziente.
"Vuoi partecipare con me?" beh, se sono qui...
"Allora?" si muove?
Sorride e sporgendosi verso di me, ribatte:
"Va bene, parteciperò con te." non gli permetto di baciarmi, tirandomi indietro prima che ci riesca, facendogli notare:
"Io non ti sto chiedendo proprio un bel niente." si mette leggermente a ridere e, inducendomi a stendermi sotto di lui, mi guarda negli occhi, domandandomi:
"Partecipi al torneo in coppia con me?" sposto lo sguardo di lato.
"Se proprio insisti..." ride di nuovo ed io ripristino il contatto visivo, così da non perdermi il sorriso con il quale mormora:
"Insisto, insisto." prima di baciarmi "... Farò del mio meglio per vincere, vedrai." lo so. E ci riusciremo.
In fondo... È stato grazie a lui se ho capito veramente cosa significa avere una squadra, degli amici, un compagno.
Lui sì che può tutto. Lui è Boris.

** Fine **


E così anche loro hanno avuto il loro siparietto! xD
Grazie per aver letto fin qui! ^^
~Yami

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