Luigi, Daisy e la torta nel forno

di Ottavio bloper
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Rocambolesca serata ***
Capitolo 2: *** Chiacchierate.... ***
Capitolo 3: *** 3 mese 1 l'inizio dell'odissea parte 1 ***
Capitolo 4: *** Mese 1 l'inizio dell'odissea parte 2 ***
Capitolo 5: *** mese 2 due cuori ***
Capitolo 6: *** mese 3 sbalzi d'umore terrificanti ***
Capitolo 7: *** mese 4 La minaccia di Pierino fantasma bambino ***
Capitolo 8: *** mese 5 Calci d'inizio ***
Capitolo 9: *** mese 6 le folli voglie della principessa ***
Capitolo 10: *** mese 7 Confessioni notturne ***
Capitolo 11: *** Mese 8 Rottura ***
Capitolo 12: *** Mese 8 scontro finale parte 1 ***
Capitolo 13: *** Mese 8 scontro finale parte 2 ***
Capitolo 14: *** Mese 9 baby shower sull'acqua ***
Capitolo 15: *** Mese 9 parto in acqua? E quando lo avresti deciso? Parte 1 ***
Capitolo 16: *** Mese 9 parto in acqua? E quando lo avresti deciso? Parte 2 ***



Capitolo 1
*** Rocambolesca serata ***


Sono le 21:00 ormai, le vie sono gremite di persone che tornano a casa dal lavoro, vi è una vettura in particolare che sfreccia a circa 200 km/h, viene da Serasalnd ed è diretta verso il regno dei funghi, si è appena immessa nell'autostrada Toad, svincole per le diverse zone del regno, dal mezzo inquietanti grida:
-Stai tranquilla tesoro va tutto bene ci siamo quasi!-
-Mi hai detto la stessa cosa dieci volte dal casello dallo Shroom Bridge!!!!-
-Ecco! ci siamo!-
Luigi, malgrado la fretta da civil guidatore attiva la freccia a destra per parcheggiare, una volta fermi la principessa Daisy scende di furia dalla macchina
-Finalmente!!!!- e si dirige nel bagno dell' Autogill Toad service. Luigi rimasto al bancone ordina una tavoletta di cioccolata e mentre mastica
-Spero solo di non arrivare tardi!- pensò lui, la stessa cosa pensava Mario ma con qualche modifica....
-Spero che venga tardi!-
-Cosa hai tanto da boffonchiare?- li chiese la principessa Peach sua sposa
-Non voglio ceh mio fratello mi veda in difficoltà con i bimbi- Mario cercava di cambiare i pannolini ai suoi due gemellini Mario J.r. e Marco appunto, cercava, senza riuscirci
-Dai qua faccio io, ci vuole una certa logica e poi tranquillo cosa vuoi che ti dica Luigi?-  Peach con lo sguardo era rivolta a Mario e con le mani nella delicata operazione che senza guardare aveva compiuto in meno di pochi secondi atutti e due i bambini
-Non capirò mai come fai e comunque avevo detto a Luigi che mela sarei cavata in modo da essere un'esempio per lui nel caso dovesse....
-Yuhoooo! Eccoci!- dall'ingresso trillò la voce di Daisy seguita da Luigi
-Daisy finalmente! ti vedo smunta cosa è successo?-
-Piccola emergenza tranquilla ma dove sono i batuffoli della zia e?- alludeva ai genmelli che gattonarono fino alla gonna della mamma spaventati
-Dai amori non fate cosi! scusali Daisy sono un poco timidi ecco ora te li metto in braccio!- e dolcemente la principessa posò i suoi cuccioli tra le braccia della amica come mamma gatta fa con il suo umano, quando si fida chiaramente
-Ma che belli, somigliano tanto a te, a Mario hanno ripreso solo il nasone-
-Ha ha divertente- fece Mario seccato- Luigi finalmente qui-
-E già Mario scusa il ritard.....cosa è questo odore?- fece quasi disgustato, Mario si accorse di non aver pulito i guanti dopo "l'operazione"
-Em nulla, nulla be andiamo a mangiare ho un afame da Lupi!-
Tutti seduti al gran tavolo per consumare la cena a bese di pizza che Mario e Peach hanno preparato insieme
-Buonissima! Devi insenniarmi la ricetta!- chiese Daisy a Peach
-No cara il merito non è mio,Mario ha fatto l'impasto io sono solo una allieva-
-Be da bravo italo-americano qual sono!- 
-Dunque che progetti avete?- chiese Peach alla coppia
-Allora l'idea era tra un sogiorno alle baie koopa e le loro acque frizzanti magari con la nave di Daisy oppure un viaggio in Italia credo proprio di essere indeciso tu cara?-
-Anche io sai tra maschietto e femminuccia-
-Sentito anche Daisy.....em come?-
-Come cosa?-
-Come come cosa?- ribattè Luigi ma Mario che non voleva tirarla per le lunghe....
-Em....procediamo con il dolce, dove sarà mai il gelato? em tesoro per te alla vaniglia giusto per me al cioccolato i bimbi poi vedremo Luigi e Daisy?
-Io alla vaniglia tu Daisy?-
-Io femm....em..e.....vaniglia anche a me- fece quasi malinconica mentre giocherellava con i nipotini.
-Daisy?-
-Si Luigi?-
- A cosa pensi?-
- Al gelato! mi pare ovvio no?- fece lei sarcastica e lievemente irritata-
-Mario vengo con te in cucina- fece Peach con fare furtivo.
In cucina:
-Secondo me lei lo vuole-
-Cosa?-
-Un bambino Mario! Daisy vuole un bimbo!-
-Ok glielo regaleremo al compleanno-
-Fa poco lo spiritoso! Abbiamo una donna dal forte desiderio materno e un uomo che ha paura di diventare papà!-
-Bella storia.....-
-Ascolta tu parla con Luigi e io con Daisy ok?-
-Lo farò tesoro, ma prima il gelato!-.

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Capitolo 2
*** Chiacchierate.... ***


Sono passate alcune ore dalla cena, in cucina le due principesse parlano tra loro, la stessa cosa lo fanno i fratelli che invece sono in sala da pranzo, entrambe le coppie hanno un gemello a testa. Daisy non smetteva di fare le coccole al suo nipotino al quale diceva anche frasine e frasette sdolcinate e con una voce acutissima scatenando l'innocente ilarità del piccolino che rideva e sgambettava tra le braccia della mamma -Quanto mi piacerebbe avere un bambino....- sussurrava- se solo Luigi fosse più convinto...- -Ma Daisy tranquilla io sono sicura che anche Luigi ne voglia uno, infondo a questa età immagino che sia pronto ad avere un babino- -Io non sono pronto ad avere un bambino!- fece Luigi a Mario -Ma cosa ti turba bro.? Hai paura dei fantasmi e dei bestioni che affrontiamo ogni volta e lo capisco ma non vedo come possa spaventarti un bambino!- -Non è che mi spaventa il bambino in se! Il fatto è che ho paura di fargli del male! Di non essere pronto a prendermi questa responsabilità troppo grande e poi non capisco perché secondo Daisy sia cosi facile!- -E poi non capisco perché Luigi dica che è cosi difficile!- -Beh tesoro non è cosi semplice in effetti ,per uno solo, ma se Luigi capirà che è facile quando si sta insieme......- -....Nulla è impossibile e ci riuscirete come io e Peach!- -Ne sei sicuro Mario?- -Certo! Ecco prendi in braccio il tuo nipotino!- e Mario li porse il frugoletto dal ciuffo biondo che sgambettando docilmente si fece mettere tra le braccia dello zio, che lo guardava -Allora? Tutto bene?- -In effetti si....fa....fa tenerezza....- qualcosa sembrava ridar fiducia a Luigi, che avesse cambiato idea?. La serata finisce e dopo baci e abbracci e Daisy che non voleva scollarsi da i bimbi i coniugi ripartirono -Allora ci hai parlato?- -Certo, mi è sembrato convinto- -Sei sicuro?- -Certamente fidati tempo qualche mese e Daisy dovrà indossare vestiti più larghi- -Credo che tu abbia ragione, credo proprio che abbiamo che presto ci sarà una torta nel forno!.- Cosa accadde nella mansione di Luigi quella stessa notte non ci è dato saperlo, ma non lascia certo spazio all'immaginazione.

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Capitolo 3
*** 3 mese 1 l'inizio dell'odissea parte 1 ***


Non è una giornata rosea per la nostra coppia, sul test di gravidanza che Daisy aveva fatto precipitosamente era apparsa il minaccioso sguardo di Kamek, simbolo che secondo le istruzioni del test della Yoshi baby inc. voleva dire una sola cosa: negativo. -Tesoro va tutto bene?- Luigi si era affacciato timidamente alla porta che dava sul cortile dove Daisy è solita fare ginnastica -Si, splendidamente- -Ascoltami, lo so che ci tenevi e sinceramente anche io...- -No, Luigi! Tu non ci tenevi ammettilo!- -Hai ragione, ma l'uomo cambia le sue idee, è normale! Ed io ho deciso di crescere, io lo voglio questo bambino- -Inutile che tu melo dica! Lo stai dicendo soltanto per farmi felice tu stai gioendo dentro in realtà!- -Cosa?! No non è vero!- negò lui con aria innocente -Invece si! Si! Non puoi aver cambiato idea cosi da un momento e l'altro nemmeno se tuo fratello avesse il dono di manipolare la mente! Ammettilo Luigi!- man mano che parlava era sempre più minacciosa- Tu, non vuoi, nessuno bambino!- il poverino non sapeva che dire, in risposta chinò solo la testa, -Pensi che sia colpa mia che tu non sia rimasta incinta? Pensi che lo abbia fatto a posta?- osò dire Luigi -No, non è ciò che ho detto, e non lo penso e ne immagino minimamente, vado a correre a dopo- l'ira la fece cosi fredda e distaccata nel parlare che già Luigi immaginava il più tragico degli epiloghi per una storia relazione, e rimase cosi da solo nel cortile a meditare, povero, povero Luigi ma più sincero di cosi non poteva essere, era effettivamente cresciuto, quel bambino lo velava per davvero. Daisy è solita correre per le vie di valle oscura, non di certo una passeggiata, nel senso letterale della parola, sterpi e rovi sono ostacoli che lei salta con impressionante facilità e noncuranza per non parlare dei mostri e dei fantasmi che affrontava con indifferenza, era una grande atleta ma quel giorno qualcosa non andava -Hai! una fitta!- disse tra se premendosi la pancia- credo che tornerò indietro- che non lo avesse mai detto o fatto non riusciva a muovere un passo, era stanca si sentiva svenire e in effetti solo dopo tre passi appena accennati cadde a terra i balia del buio e della nebbia della valle

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Capitolo 4
*** Mese 1 l'inizio dell'odissea parte 2 ***


-Daisy amore.....ho no non si sveglia!- -Tranquillo Luigi, sta benone- lo rassicurò il D.r. E. Gadd Strambic -O aspetta! Si sta muovendo- con suo grande stupore vedeva la sua principessa dare segni di vita e poi, giusto con un filo di voce, lei chiese: -Ma cosa....cosa è successo?- -Sei svenuta tesoro, mentre correvi sei caduta, per fortuna il pipino piranha sapeva dove trovarti e ti ha riportato a casa- -E Luigi ha provveduto a sistemarti nel letto, visto che marito premuroso?- -O...Luigi, mi dispiace di essermi comportata cosi, non c'è l'ho con te è che....- -Non importa tesoro, non importa, non hai più bisogno di arrabbiarti ora- -Lo so, perché adesso so che non è colpa di nessuno- -A dire il colpevole c'è- -C...come?- fece lei incredula -Abbiamo sbagliato tutti e due...- -O Luigi piantala! Non incomincerai a dire che entrambi spariamo a salve! vero?- -Cosa? No no! Non è questo! Abbiamo sbagliato entrambi a fare il test- -Esatto!- affermo il dottore- Non avendo eseguito le istruzioni per bene il test non ha ricevuto il materiale da analizzare e il risultato è stato negativo- -E allora?! Parlate!- fece lei -Congratulazioni Luigi e Daisy! Tra un paio di mesi sarete mamma e papà!- -O mio dio!- Daisy non poteva crederci, per la prima volta qualcuno l'avrebbe vista piangere.....di gioia -Allora non sei contenta?- le chiese Luigi, lei lo guardò con gli occhi lucidi -Si e tu?- dovette pensarci Luigi, e dopo aver titubato -Beh oramai! Dovrò crescere un giorno o l'altro!- e subito la principessa lo abbracciò di scatto, finalmente, anche loro, hanno coronato il loro sogno ma una domanda balenò alla testa di lei -Dottore, quale era l'errore che abbiamo fatto nel test?- -Il cappuccio che copriva la punta del test: non lo avete tolto, un pò come succede con i tappi delle fotocamere- -A si? E chi avrebbe fatto l'errore?- -Beh.....io tesoro, era plastica trasparente non si vedev....- l'abbraccio di Daisy si fece più rigido -E per un tuo errore io ho quasi rischiato di perdere il bambino?- la stretta era sempre più forte -Em......io.....cioè.....- il poveraccio non respirava più- D....Daisy.....- -No! Ora tu soffri! Che ti serva di lezione-. La sera è placida su valle oscura e la mansione di Luigi inizia a risuonare degli ululati spettrali dei fantasmi che intraprendono il turno di notte -Guarda amore..- fece Daisy che intanto si infilava il pigiama e che nel farlo si guardò allo specchio -Che c'è tesoro?- -Guarda si inizia a vedere già un po di pancia....- -Vero...posso accarezzarla vero? Non...non mi picchierai?- -Perché dovrei farlo! Sei il papà!- -Come lo chiameremo?- -Pensavo al nome di un fiore, Violet ti piace?- -Bellissimo- disse Luigi mentre appoggiava la testa sulla spalla dell'amata -E se fosse maschio?- -Non accadrà- -Sicura?- -Si! Sarà una femmina lo so!- -Convinta tu- e scambiandosi un sorriso divertito i due coniugi si abbandonarono sul letto l'uno abbracciato all'altra -Spegni la luce Luigi- -Va bene- spenta la lampada si rivelarono altre a tanti lumi ectoplasmatici che vagavano per ogni stanza della mansione.

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Capitolo 5
*** mese 2 due cuori ***


Il sole sta per toccare l'orizzonte lasciando dietro di se una scia di colori dal rosso-arancio del tramonto al violetto della sera. Le ombre si allungano e si fanno sempre più scure, il turno di lavoro dei fantasmi è oramai vicino alla mansione dove Luigi, seduto su un comodo divano consulta il manuale della dolce attesa -Hai letto qui? Il manuale dice che al secondo mese il suo cuoricino incomincia a battere, non lo trovi tenero?- -Disgustoso!- -Cosa?- -No non c'è l'ho con te- Daisy usci dal bagno pallida e smunta, inutile dire che Luigi la scambiò per un fantasma -Dicevo alla nausea! Non la sopporto più!- -Perdonami tesoro ma se ti lamenti già da adesso non so come potresti reagire al resto della gravidanza, la nausea è solo l'inizio poi ci sono gli sbalzi d'umore, i piedi gonfi e poi le voglie......- -Guarda Luigi le voglie saranno l'unica cosa che mi mancheranno della gravidanza perché posso mangiare ciò che voglio senza che nessuno mi dica nulla perché sono incinta e quindi è normale!- e vinta dalla stanchezza si stese sul divano -Sai che farei qualsiasi cosa per farti stare bene tesoro basta solo che tu mi dica cosa posso fare!- -Tanto per cominciare non leggermi più quel libro o almeno non le cose più brutte- -Allora senti questa: "Dal secondo mese i suoi organi iniziano a svilupparsi tra cui il cuore che incomincia a battere con quello della mamma" di un poco non ti sembra molto poetico tutto ciò?- -Amore, io di poesia non ho mai capito nulla, so solo che dalle tue labbra qualsiasi cosa per me è bella è romantica, parolacce non comprese, siamo in fascia protetta! Ed è per questo che ti amo!- Luigi non poté fare a meno di sorridere e lo stesso fece Daisy e i due rimasero cosi abbracciati -Lo sento, allora ha ragione il libro: il suo cuoricino batte davvero dentro la mia pancia- -Lo sento anche io, mi basta mettere la mano qui- Nulla avrebbe potuto sciogliere quell'abbraccio, a parte.... -E lo sai che altro sento?- -Cosa?- -Di andare in bagno!- E cosi Daisy dovette slegarsi a malincuore per scappare in bagno. La notte è ormai inoltrata e la luna è alta in cielo e con la luce sua fioca trasforma gli alberi in mostruose creature come la luna piena con i licantropi poiché è facile scambiare uno sterpo per un artiglio con una luce cosi debole. I fantasmi ululano e dai meandri della mansione palpita una forza sconosciuta ma certamente malvagia per la malignità che essa stessa pulsa, in quel mese due erano i nuovi cuori che avevano iniziato a battere: uno nelle calde membra di una mamma serenamente addormentata ,l'altro nelle fredde viscere di una oscurità dall'inquieta calma.

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Capitolo 6
*** mese 3 sbalzi d'umore terrificanti ***


Sembra una normale giornata di lavoro per tutto il regno dei funghi, i negozi sono aperti e stracolmi di clienti e i cantieri pienamente operativi, in una modesta casetta a fungo un idraulico dagli strambi baffi smanetta con le tubature di una vasca da bagno -Signora Toadorica! Ho quasi finito non ne avrò ancora per molto- -Va bene signor Mario faccia con comodo- Mario si diede giusto qualche minuto di pausa, si guardò intorno guardando il piccolo bagno dalle piastrelle azzurre e tutti gli attrezzi sparsi ovunque, sembrava spossato -Certo che senza Luigi è un lavoraccio! Una mano è sempre utile- dicendo questo il suo telefonino squillò -Ma guarda parlo del diavolo e spuntano le corna- era proprio Luigi, chi sa cosa voleva si chiedeva Mario, quando rispose..... -Hei fratello! Come la va?- -Male! Va male Mario! Aiutami ti prego!- -Luigi che succede?- -Hai presente quella cosa degli sbalzi d'umore?- -Certo!- -Daisy quando si arrabbia è una belva lo sai! Non oso immaginare come lo sarà con i nervi a fior di pelle per la gravidanza!- -Ascoltami bene Luigi! Potrà sembrare terribile ma credimi non arriverebbe mai a farti del male!- -Non conosci Daisy!- in quel momento Luigi venne interrotto da un rumore, Daisy stava arrivando -Mario aiuto!- -Luigi!- il telefono di Mario non diede più segno di vita -O no! La batteria! Si è scaricata, povero Luigi!-. In realtà la cosa non andò malissimo, Luigi sembrava essere sorpreso -D....Daisy? tutto....tutto bene?- restava in lui ancora un velo di paura che lo faceva balbettare, ma da lei nessuna risposta, era assente, dormiva in piedi quasi -Daisy?- azzardò ancora lui -Si Luigi?- finalmente Daisy parlò -Stai bene?- -Si, non si vede?- disse con un tono molto basso e monotono -Insomma, solitamente sei solare e attiva e poi....aspetta, gli sbalzi d'umore! Sono praticamente gli opposti del comportamento naturale di qualcuno che nel tuo caso sono l'allegria e la vivacità che mutano con la tristezza- Luigi si sentiva un po come un piccolo genio per aver trovato una spiegazione quasi scientifica -Senti Luigi non mi sento bene, sarà la nausea oppure....- -Oppure gli sbalzi d'umore, l'ho detto io!- -No è che mi sento proprio strana è come se.....- Daisy si bloccò di colpo -Tesoro? c'è qualcosa che non va?-per risposta ebbe un grido agghiacciante e una principessa dall'aspetto demoniaco: di brace gli occhi, una lingua lunga e biforcuta -MAMMA MIA!!!!- gridò luigi con quanto fiato avesse nei polmoni, iniziò una sorta di inseguimento per la casa, se Daisy l'avesse preso per Luigi non oso immaginare come sarebbe andata a finire, fortunatamente..... -Daisy! T...t..ti prego, ca...calmati!- Luigi si proteggeva dietro una poltrona mentre lei si avvicinava minacciosa ma la sua marcia si arrestò di colpo e cadde a terra come svenuta -Luigi tutto bene?- era la voce del prof. E. Gadd Strambic che portava in mano uno strumento simile al suo Poltergust solo più grande e dall'aspetto più tecnologico con tante lampadine, monitor, cavi e bottoni -Professore! cosa è successo alla mia....- -Ne parleremo dopo portala in camera adesso!- e Luigi la prese in braccio e la portò su per le scale, come quel lontano giorno nel quale felicemente si sposarono, a Luigi il flash back fu nitido ma non trasmetteva quella stessa felicità di anni prima ma un pesante cattivo presagio

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Capitolo 7
*** mese 4 La minaccia di Pierino fantasma bambino ***


Ormai il sole è alto nel cielo che ha assunto un colore azzurro intenso ed omogeneo, gli alberi sono lievemente mossi da una delicata corrente e nella mansione i fantasmi hanno finito da un pezzo il loro lavoro. Unica nota cupa in questa bella giornata di sole era Luigi, seduto sul letto con il capo chino e le braccia a ciondoloni meditava, aveva uno sguardo torvo, ciò a cui pensava non doveva essere bello, infatti la sua mente tornava a quel giorno di un mese fa quando il D.r Strambic lo chiamò...... Dopo aver deposto Daisy in camera da letto a finché si riprendesse Luigi scese le scale che conducevano ai sotterranei dove era situato il laboratorio del prof. Il laboratorio era uno scantinato ingombro di macchine fatte di tubi, cisterne,barometri,valvole,leve,bottoni e tanto altro e che lavoravano con grande fracasso di sbuffi e di ingranaggi e le pareti erano coperte di monitor grandi e piccoli che mostravano piantine della mansione e altri simboli e cifre che solo Strambic poteva capire -Vieni pure Luigi- tra il vapore delle macchine e tutti gli altri rumori si fece strada la voce del prof. -Eccomi professore, è grave? Devo preoccuparmi?- -Questa volta temo proprio di si, la minaccia è troppo grande, vieni ti faccio vedere una cosa- si recarono nella galleria, posto nel quale vengono riposti i fantasmi stoccati in tele, è un corridoio coperto di marmi chiari e decorazioni in oro con coni di luce che piovevano dal soffitto, era un vero e proprio museo -Guarda Luigi!- -Lo riconosco! Questo è il quadro di Pierino! Il bimbo fantasma che ho catturato!- -Esatto Luigi, avevi catturato! Ora sta per tornare- -Non la seguo prof.- -Ho trovato un vecchio testo nella libreria della famiglia Spettrali, secondo questo testo un bimbo fantasma può tornare in vita ma solo se c'è un'altro bambino di cui possa prendere il corpo- -Non lo posso riacchiappare con il Poltergust?- -Facile a dirsi che a farsi, non appena nascerà il bambino, Pierino entrerà in azione subito e per quanto veloce tu possa essere non lo riacchiapperai mai in tempo, prima che compia il misfatto ed ora che questo bambino sta per nascere Pierino è abbastanza forte da rompere la tela -I....il....il mio bambino?- biascicò Luigi, Strambic accennò di si con la testa -Che....*GLOM* che.....devo fare?- -Andate via di qui, giusto il tempo da dare a Daisy per partorire e al piccolo di crescere di almeno 4 o 5 anni dopo quella età Pierino non potrà fare niente! Il suo piano andrà in fumo!- queste parole li risuonarono in testa fino ad ora, ora che doveva dirlo alla sua amata. Quando usci dalla camera Luigi trovò Daisy in salotto che facceva ginnastica, scese piano le scale e poi.... -Daisy....- -Ciao amore! Come va?- -Io? Bene e....tu?- -Alla grandissima! Sono nel quarto mese! Sai cosa vuol dire?- -N....no...- -Sono ufficialmente finite le nausee! YUPPI!!! O sono cosi contenta! Il libro dice che sono entrata nel periodo di maggiore energia quindi da adesso ginnastica tutti i giorni!- diede cosi dimostrazione dei suoi quasi flessibili piegamenti, la pancia ormai non era più cosi piccola -Forse però dovresti fare esercizi più adatti- -Hai ragione puff! Che faticaccia, devo chiedere a Peach qualche esercizio che faceva anche lei, e poi devo chiederle l'indirizzo del negozio per mamme dove andava, questa tuta è troppo corta, guarda sembro un'insaccato che sta per esplodere!- infatti la maglietta e i pantaloni benché elastici lasciavano vedere una bella fetta di pancia -Em...senti che ne dici se ci facessimo un bel viaggetto?- propose lui -Carina l'idea, dove?- -Pensavo di andare a Sarrasaland e poi di prenotare a Toad Harbor- -Um......un week end di mare? ci sta!- -Veramente pensavo di farlo nascere li!- -Il bambino?Ma.....e Peach? lei vuole essere presente!- -Verranno da noi no?,Hai un castello grande tu a Sarasaland giusto?- -Ma si...si può fare, come mai questa decisione?- si avvicinò a Luigi con passo felino e sensuale -Voglio il meglio per voi, naturale- le posò una mano sul pancione e poi la baciò -Allora se è cosi, vado a fare le valige- -Tranquilla ci penserò io tu stai qui buona- mentre andava via si voltò verso di lei -E...stai....stai attenta- -A cosa? Lo sai che nulla mi spaventa, anzi, nulla ci spaventa- disse questo dandosi una gran pacca sulla pancia -Lo spero...- fece lui mentre spariva al piano superiore.

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Capitolo 8
*** mese 5 Calci d'inizio ***


Su Sarasaland il tramonto tinge ogni cosa di rosso, il cielo è un tripudio di colori caldi, la città luccica al lume del sole morente dorato, la sabbia della spiaggia è di un oro imbrunito. Il clima mite e il morbido rumore del mare favoriscono il sonno e la nostra coppia è proprio sdraiata sulla sabbia, Daisy è stesa su Luigi che si improvvisa "sdraio" per la sua principessa -Come mi trovi?- chiese lei -In che senso?- rispose lui ingenuo -Sono ancora attraente per te? Mi vorresti cosi o più bella?- -Perché fai queste domande? Sai che ti amo e ti amerò cosi come sei e come sarai- -Lo so, solo che in questo stato e in questo luogo mi sento come una balena spiaggiata- -A voi donne non vi capisco, perché tanto odio verso voi stesse, non vi basta che sia qualcun'altro a trovarvi belle? Magari il vostro sposo che se vi ha sposato un motivo c'è?- Daisy emise un sorrisetto, sembrava commossa -Ti scende la lacrimuccia?- -Cosa? No no ma che...che dici! Io commuovermi? Ma dai!- la sua voce sembrava convinta ma un certo tremore nella voce tradiva il suo temperamento solido, Luigi la abbracciò, non fu facile cingere tutta la vita con le sue braccia ma il modo in cui la stringeva bastava per dimostrarle il suo amore -Lo sai che facciamo? Andiamo in gelateria cosi facciamo merenda- -Ok, sempre se riesco ad alzarmi!- la pancia di Daisy spingeva sul costume che era tiratissimo e sembrava sul punto di rompersi ma fortunatamente, nonostante i movimenti mirabolanti per rialzarsi, sembrò resistere -Aspetta ti aiuto- Luigi, alzatosi da prima, le diede la mano e lei si rialzò quasi subito -Uff! non vedo l'ora di partorire- . Nella gelateria di Sarasaland, sembrava di tornare indietro nel tempo, con le pareti color pastello sembrava di essere in uno di quei locali anni 50 questo anche per il font corsivo usato da per tutto dall'insegna al menù Luigi ordinò un sundae al biscotto e Daisy uno al caramello e cioccolato -Sul libro c'è scritto che in questo mese il bambino inizia a muoversi di più, sta formando il cervello e i movimenti che fa sono i riflessi del suo sistema nervoso ancora in sviluppo- Disse Luigi -Come una prova microfono? Un momento aspetta! Vuoi dire che da adesso inizierà a giocare a calcio con la mia vescica? O no! Hai!- -Daisy?! Tutto bene?- -Insomma, ha dato il calcio d'inizio!- -Aspetta fammi sentire- Luigi si alzò e si inginocchio a livello della pancia della sua amata, pose le mani sul suo ventre e....- -Non sento nulla!- -Aspetta.....o! Eccone un'altro!- -Dove?- -Qui! Vicino all'anca! Eccone un'altro ancora!- -Dove? Dove?- Luigi pigiava ovunque vedesse un piedino o una manina che si, si vedevano anche attraverso il vestito, sembrava una bizzarra partita ad acchiappa la talpa -Aspetta! Ecco! Lo sentito adesso!- contento Luigi appoggiò l'orecchio e si abbandonò alla morbidezza del pancione dei Daisy che non sembrava essere infastidita, anzi sorrideva e accarezzava con una mano i capelli del suo amato e con l'altra la sua pancia, entrambi incuranti dei loro gelati che sembravano anche loro sciogliersi per la tenerezza. O forse era per il caldo?

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Capitolo 9
*** mese 6 le folli voglie della principessa ***


-Allora prof? Come procede la monitorizzazione?- Luigi con una mano reggeva il telefonino che li permetteva di parlare con il D.r. Strambic e con l'altra portava la busta della spesa -Stabile, i flussi ectoplasmatici sono costanti ma finché voi sarete fuori dalla loro portata il fantasma di Pierino non potrà realizzare i suoi piani fantasmagorici!- -Era una battuta prof.?- -Si, lo so che non sono bravo come comico per questo faccio il ricercatore, comunque Daisy sa tutto?- -Ovvio che no- -Devi dirglielo Luigi, è pur sempre la mamma! Deve conoscere i pericoli che corre il bambino- -Bambina prof, è una bambina, abbiamo fatto l'ecografia qui a Sarasaland- -Congratulazioni! Sei felice?- -Perché non dovrei esserlo? Maschio o femmina che sia è pur sempre sangue del mio sangue- -Bene, io cercherò di aggiornarti, tu vedi di comunicarlo a Daisy- -La fa facile lei vero? Va bene, a dopo- la chiamata fu talmente lunga che il quarto d'ora tra il super mercato ed il castello sembrava essere passata in pochi secondi. Luigi sale le scale, verso la camera da letto, strano posto per portare la spesa ma solo perché lui sapeva dove trovare la sua principessa, se non in cucina ad abbuffarsi per le voglie o in cortile per fare ginnastica sicuramente stesa sul letto e in effetti li la trovò -Daisy? Tesoro sei sveglia?- chiese lui timidamente, lei era sdraiata sul materasso e sembrava non dare segni di vita, vestiva una maglietta sottile color pesca con sopra la margherita e dei pantaloncini molto corti, faceva molto caldo in effetti -Luigi, sei tornato?- fece lei stiracchiandosi -Certo, guarda cosa sono andato a comprare- Luigi frugò nella busta come un mago nel suo cilindro ma non di certo un coniglietto bianco fece uscire ma...... -O amore! Mi hai preso i waffles! non vedo l'ora di metterci qualsiasi cosa sopra!- -Già come quella volta che li hai usati al posto dei panini per hamburger- -Certo! E questa volta li userò come pane per gli hotdog!- -Mi stupisci ogni giorno con le tue voglie sai, potresti scriverci un libro di cucina come quei muffin con.....- -Il burro d'arachidi! Erano muffin intinti nel burro d'arachidi!- -Wow! Ora ricordo, sentiamone un'altra mi sto divertendo!- -Veramente non mene vengono in mente adesso ma....O! Aspetta! mene sta venendo una adesso!- -E cosa è?- -Non lo so, so solo che è dolcissima, dunque vediamo.....si! ci sono-. Scesi in cucina prepararono insieme la folle voglia della principessa, sul tavolo scatole e scatolette, barattoli e buste della spesa stracolme di dolciumi e caramelle -Una pizza dolce? Questa sinceramente mi mancava- disse Luigi curioso nell'osservare la bizzarra pietanza -Con esattezza una pizza dolce con cioccolata fusa, marshmallow e caramelle gommose- confermò Daisy mentre spargeva caramelle d'ogni sorta sulla pizza come una fatina che sparge la sua polverina magica in grado di donare fantastici poteri, anche alle pizze! Tagliata una fetta e piegata in due nell'atto di addentarla Daisy esitò -Ma ve beh dopo il parto subito a dieta- e decisa diede un bel morso, Luigi la guardava, quasi perso con lo sguardo, non sapeva come dirglielo, ma in cuore e in mente sua sapeva che in un modo o nell'altro glielo avrebbe detto non sapeva come ma lo avrebbe fatto come noi che quando dovevamo fare i compiti per scuola rinviavamo ma in qualche modo siamo riusciti a farli anche se alle volte parzialmente -Daisy....- -Si amore- fece lei brillante con al bocca piena -Devo dirti una cosa- -Spara!- -Ecco riguarda del perché siam qui- -Lo so, per questa lunga vacanza, e per far nascere qui la bimba- -Ecco c'è un'altro motivo....- -Di pure- -Ecco....dunque.....mi piace stare qui Sarasaland, non ne potevo più di casa e fantasmi- -Pensavo ti fossi abituato- -Anche io ma....vedi, senti non importa l'importante che adesso stiamo bene- -Certo, che lo siamo- -Ok, mi dai una fetta di pizza? Vorrei provare- -Come no, tieni- difficile dire la verità vero? Comunque anche quel giorno volgeva al termine e il sole andava morendo sull'orizzonte e la notte incombeva, certamente avrebbe portato consiglio al povero Luigi.

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Capitolo 10
*** mese 7 Confessioni notturne ***


La notte è placida a Sarsaland, nulla si ode per la cittadina se non il rumore del mare onnipresente nonostante l'orario l'aria è ancora tiepida e la luce della luna e delle stelle illumina debolmente ogni cosa grazie al cielo terso. Tutti dormono, anche Daisy ma non Luigi, è davanti alla finestra, in piedi, fissa il panorama, sta pensando, come dire una cosa simile alla sua amata? Le sta nascondendo un terribile destino al quale sarebbero andati incontro se fossero tornati a casa, facile a dirsi che a farsi! Il filo dei suoi pensieri venne spezzato -Che fai ancora in piedi?- Daisy si era svegliata, posò una mano sulla spalla del suo sposo -Penso....- -A cosa?- -A niente- -Luigi! A cosa!- -Tanto non telo dirò mai!- -Luigi!- in tono nervoso, quasi minaccioso -Ok telo dico, ma non sarà facile....- Luigi raccontò tutto, per filo e per segno davanti allo sguardo quasi inespressivo di Daisy -Ora capisci?- -Certo che capisco, quel fantasma dovrà passare sul mio corpo!- -Tecnicamente potrebbe farlo, è un fantasma- -Lo riempirò di pugni! Nessuno tocca la mia bimba!- -Anche questo è sbagliato, non puoi picchiare un fan....- Luigi è fulminato dagli occhi di Daisy fiammanti d'ira -Ok, sto zitto, ora capisci perché non telo detto subito? Non volevo farti preoccupare, non sei arrabbiata con me vero?- -Perché dovrei esserlo? Hai fatto ciò che avrebbe fatto un qualsiasi marito o padre di famiglia: hai protetto mamma e bimba ad ogni costo, anche a mentire E comunque hai fatto in parte male a non dirmelo, sono la mamma in fondo!- -Lo so....- -Non sei costretto a combattere da solo, ci siamo anche noi!- li prese la mano e gliela posò sulla sua pancia -Insieme vinceremo!- alle parole di Daisy l'espressione di Luigi si piegò in un sorriso di sollievo e rassicurazione -E va bene, insieme!- -Insieme!- Sarebbero tornati a casa la settimana seguente, intanto nelle segrete della mansione il Prof. Strambic non perdeva d'occhio la sorgente ectoplasmatica di Pierino in costante monitoraggio, il prof. aveva il volto illuminato dal monitor, la luce verdastra rivelava tutti i particolari del suo volto vissuto, segnato da anni di studi e di esperienze, come una specie di linguaggio figurativo si poteva leggere sulla sua faccia la sua carriera di scienziato come una biografia su pelle. Guardava i dati dello schermo con serietà, quasi severo, sui suoi occhiali si rifletteva ogni particolare -Ti tengo d'occhio fantasma, ti tengo d'occhio!- sussurrò lui con il massimo della serietà quasi sfidando il nemico che tramava nel suo apparente silenzio.

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Capitolo 11
*** Mese 8 Rottura ***


Toad Harbor è al pieno della sua stagione, c'è un gran pullulare di turisti per le spiagge e chi non preferisce sabbia mare e wind surf frequenta i negozi della cittadina e il suo colorato mercato, il parlottio e lo scalpitio della gente si unisce allo sferragliare dei trami che trasportano masse di turisti sopra e sotto, anche Luigi e Daisy avevano passato la giornata prima al mare e poi al mercato e poi si sono ritirati in albergo. In camera i due parlano dei loro progetti -Il mio baby shower sarà fantastico! Ci sarà barbecue e buffet di dolci con la fontana di cioccolata formato fontana di Trevi e poi tantissimi giochi per non annoiare ne me ne gli ospiti!- -Basta che siano giochi adatti al tuo stato- -O andiamo Luigi! Smettila di preoccuparti! si rimane incinta una sola volta!- -Be no!- -Intendo per la prima volta! Si rimane incinta della primogenita una sola volta!- -A se cosi stanno le cose.....quella roba cosa è?- chiese lui indicando la busta color arcobaleno che portava Daisy, sembrava contenere tante cose e faceva rumore di ciottoli di legno -Vedrai è una sorpresa- rispose lei strizzando l'occhio -Ok io faccio una chiamata- Luigi chiamò il prof. Strambic, doveva dirgli che sarebbero tornati -Prof. sono Luigi come va la monitorizzazione del fantasma?- -Tutto apposto Luigi è stabile voi come state?- -Bene! Daisy sa tutto abbiamo deciso di tornare, affronteremo la situazione insieme- -No Luigi è troppo rischioso!- -Senta prof. ci amiamo ciò basta per farci affrontare ogni situazione- -Amore o no il potere dei fantasmi è pur sempre forte quanto quello che vi lega! Se non di più! Si tratta della tua famiglia Luigi pensaci!- -Ma prof.....- Daisy lo interruppe -Amore vieni qui!- -Arrivo, ci risentiamo prof.- richiuso il telefono Luigi si avvicina alla sua sposa -Dimmi tesoro- -Guarda qui che mi sono fatta!- Daisy aveva dipinto sulla sua pancia un uovo di Yoschi dal quale spuntava una bimba dalle gote rosa, gli occhioni e dai capelli ramati -Sei davvero brava tesoro...- -L'ho fatto con i colori che ho comprato al mercato sono contenta che ti piaccia, cosa hai? qualcosa non va?- -Si, cioè no.....il prof dice che può essere pericoloso per....- -Non ti farai influenzare da quello?- -No, cioè si.....dico ecco lui è un espert....- -Luigi! se hai paura io affronto da sola questa situazione!- -No ti prego! Non hai idea di quanto siano pericolosi i fantasmi!- disperato la tratteneva dalla veste -No, non è ho idea ma so di per certo che voglio bene a questa bimba che mi sta in pancia! La amo! Come amo te! E questa forza dell'amore sicuramente mi aiuterà! Spero che tu lo possa capire!- Daisy si rivesti e andò via dalla camera, sarebbe tornata o no? aveva lasciato la roba li pensò Luigi, ma conosceva troppo l'ostinazione di sua moglie, sarebbe andata a casa anche a piedi, si sedette sul letto a riflettere, doveva capire da che parte stare, tra l'autoconservazione e il coraggio.

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Capitolo 12
*** Mese 8 scontro finale parte 1 ***


I diversi chilometri che separavano Toad Harbor da valle oscura Luigi li percorse in pochissimo tempo tanto che correva con la macchina, superato lo Shroom ridge quasi sfondando le barriere del casello e attraversato il Toad turnpike rischiando un tamponamento generale riusci ad arrivare ma a poca distanza dal cortile della mansione finì la benzina -Dannazione! Muoviti macchina muoviti!- la velocità d'inerzia rimasta fu abbastanza per arrivare al cancello, i restanti metri Luigi li fece a piedi e correva! Accidenti se correva, talmente tanto che non si rese conto di ciò che gravava sopra la sua testa -O, mamma mia.....- alzato lo sguardo vide un gran banco di nubi nere che circondavano la mansione e dalle viscere del banco tuonavano saette verde spettrale e risate maligne, aveva paura, inutile dirlo, ma prese un respiro molto lungo e con Daisy nel cuore che li diede coraggio entrò in casa e vide l'orrore -Daisy! Dove sei? Senti avevi ragione io.....o....o mamma mi.....- vide lei riversa sul pavimento senza sensi, pallida e con gli occhi totalmente bianchi a pochi metri da lei il D.r Strambic congelato, bloccato nella posizione di guardia nel suo sguardo, malgrado le spesse lenti si poteva vedere lo sguardo di sfida e di paura, il viso contratto di qualcuno che teme di perdere e cerca di fare il possibile perché non accada -Il fantasma deve aver avvertito Daisy e l' ha attaccata, il Prof. ha tentato di aiutarla ma è stato in qualche modo congelato- pensò cosi Luigi, che con sorprendente lucidità fece tale ragionamento, ma all'improvviso rabbia e disperazione lo assalirono, levò un grido da lacerare l'aria, la nostra telecamera immaginaria deve aver staccato sulla mansione con uno zoom al contrario mentre Luigi espulse la sua ira per poi inquadrare di nuovo Luigi dalla testa china che piano viene sollevata in direzione di Daisy che aveva la pancia scoperta e su di essa il disegno che ella aveva fatto ma al posto del faccino rosa della bambina prima ritratta appariva quella torva e deforme dal ghigno di Pierino fantasma bambino -Non hai perso tempo e? Non hai voluto aspettare che nascesse ti sei infilato subito li dentro per prendertela eri impaziente vero?- proferi LUigi sarcastico e adirato -Ti dirò una cosa, anzi tre: ti ho già sconfitto una volta e lo rifarò, nessuno si prende la mia bambina e ne fa male a mia moglie e per ultimo l'esperienza mi dice che davanti ad un dipinto cosi terrificante c'è solo una cosa da fare- Luigi ricordò tutto d'un tratto l'avventura dei quadri (nota a noi con Super mario 64) si avvicinò alla pancia della sua amatae la accarezzò, il disegnò ondeggiò come uno specchio d'acqua mosso dal vento -Preparati mostro- detto questo Luigi si immerse nel disegno e spari quasi per magia nel ventre della principessa.

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Capitolo 13
*** Mese 8 scontro finale parte 2 ***


Era buio tutto intorno, Luigi camminava lentamente e manteneva alta la guardia imbracciando il manico del Poltergust 3000 che aveva preso dalle fredde mani del prof. Strambic congelato prima di addentrarsi in quel limbo inspiegabile. Era tutto come allora, quando si scontrò con il giovanissimo spettro: il campo da battaglia era una culla gigante, sterminata e cinta da una recinzione nera, come quella di ferro dei cimiteri. Era freddo, buio e spaventoso ma a Luigi non tremavano più ne arti ne denti dalla paura e i suoi occhi non dicevano più -voglio andare a casa- ma -non tornerò a casa senza prima salvare mia moglie e mia figlia-. Un bagliore che non aveva nulla di angelico si materializzò dall’oscurità, era Pierino fantasma bambino -Bene- fece Luigi -Rieccoci qui, pensi di poter fare quello che vuoi solo perché sei un bambino?- Pierino non proferì parola, forse perché non aveva mai imparato a parlare e questo diresse il pensiero di Luigi ad un fatto di cronaca letto dalle testimonianze di un membro della famiglia Spettrali secondo la quale Pierino fosse nato fantasma, ma il prof. Strambic, anche filologo, aveva studiato meglio quelle testimonianze e li aveva detto che per lui la storia era più macabra ancora. Gli Spettrali erano una famiglia non originaria del regno dei funghi ma del mondo reale, dall’Europa. Era il 1943 quando tutti i componenti vennero sterminati, uomini, donne, vecchi e bambini. Da chi? Questo Strambic non lo sapeva con certezza ma aveva delle ipotesi: un furto in casa di facoltosi finito veramente male? Avvelenamento di massa? Massacrati da un regime dittatoriale sanguinario? Il periodo sembrava far prevalere quest'ultima ipotesi. Luigi si era distratto in questo pensiero e nonostante fosse una ipotesi li fece anche provare compassione per quella povera anima che tanto povera non era perché ne approfittò per lanciare contro di lui centinaia di cavalli a dondolo indemoniati, Luigi venne travolto ma l'ardente amore per la sua famiglia bastò da anti dolorifico. Con la sfida negli occhi e il coraggio nel cuore puntò l’aspira fantasmi su Pierino, accese la torcia e per poco tempo lo agganciò immobilizzandolo con l'aspira fantasmi, ma il fantasma riusci a divincolarsi e inviò un'altra raffica di giocattoli posseduti all'attacco. Il colpo fu più duro e Luigi venne scaraventato contro la gigantesca spalliera e di lì scivolò rovinosamente fino a terra -Non……mi posso……arrendere……- era debole, non poteva reggersi in piedi, accanto a Pierino apparve un'altra luce, non l’aveva mai vista ma Luigi la riconobbe comunque -A…..amore di…..p…..papà……- forse lo aveva aiutato l’ecografia, la sagoma era uguale dopotutto. Fu subito chiaro cosa voleva fare Pierino, spalancò la bocca, mostruosamente fino all' impossibile -No!- Luigi capì che voleva assorbire la bambina, condannandola all'oblio e i suoi genitori alla disperazione -No….Daisy…..io…..mi dispiace- piangeva Luigi, e la bimba era sempre più vicina al baratro che era la bocca del fantasma -io…non posso……non posso…..PERMETTERLO!- la tristezza divenne rabbia e le lacrime un pugno sul terreno che lo aiutò a rialzarsi, sarebbe bastato questo per fermare Pierino? Bisognava usare la torcia per agganciare lo spettro ma l'urto l'aveva rotta, era finita? -Luigi!- qualcuno urlò -Mario?- Mario stava atterrando sul campo di battaglia e con lui portava un fiore di fuoco -Cosa fai? La fiamma non funziona sui fantasmi- era ancora debole, convinto che Mario li fosse una allucinazione -lasciami fare bro! È ora di una bro. Attack!- Mario si trasformò in fire Mario e lanciò una bordata incandescente sul fantasma, ne uscì illeso ma….. -Punta li Luigi!- il bagliore di fuoco fece il lavoro della torcia rivelando il cuore di Pierino, ora Luigi poteva agganciarlo con il poltergust -Grazie bro!- cosi disse Luigi e pieno di coraggio, sprezzante del pericolo puntò il macchinario sul fantasma è lo avviò, il cono d'aria aveva catturato Pierino, era dura tirarlo dentro! Non voleva arrendersi e nemmeno Luigi, un tiro alla fine tra una forza della sovra- natura e un piccolo uomo con il cuore più grande di quella forza -lascia…..mia……FIGLIA!!!!!!!- come se quello scatto avesse dato forza al poltergust il fantasma andava a velocità costante ma in maniera inevitabile verso la sua nuova prigionia, una volta che lo spettro venne sigillato…. -Luigi! Tutto bene?- urlò Mario preoccupato, Luigi si girò e mostrò il pollice -Questo attacco lo dobbiamo chiamare Ghost-bro-sters!- -E fatta! Allora dai andiamo!- -Arrivo!- ma Luigi voleva restare ancora un po’, per vedere la piccola li, sana e salva ma poi capi che non c'era bisogno di vederla, perché l'avrebbe rivista, e anche presto. Su valle scura regnava una notte placida e con i suoi soliti fantasmi al lavoro, Daisy era stesa sul letto, dormiva e stava bene -Ma come facevi a sapere Mario?- -È stato il prof. Ad avvertirmi- -Ma era ibernato, l'ho visto!- -Per fortuna- intervenne Strambic- l'effetto era temporaneo, ho visto che il dipinto sulla pancia di Daisy ritraeva la battaglia tra te e Pierino e così ho potuto capire la situazione e avvertite un altro fratello Mario come rinforzi- -Grazie, grazie per davvero….potrei piangere- -Magari dopo fratello, adesso devi andare da lei- e indico Daisy che si stava svegliando -Giusto, grazie ancora- raggiunse sua moglie a lato del letto e le tenne la mano -Meglio lasciarli soli- suggerì Mario e Strambic a seguirlo. Daisy aprì gli occhi e vide il sorriso di Luigi, e sorrise pure lei -Scusami, sono una stupida- -Perché?- -Ho voluto affrontare un fantasma da sola….e non solo ho perso, ma ho messo a rischio la vita di nostra figlia- -No, no sei stupida- -E allora cosa sono?- -La donna di cui ho bisogno, che ha il coraggio che io non ho, e che spero di respirare un po' standoti vicino- -E tu sei l'uomo di cui ho bisogno, cauto e responsabile, di quella responsabilità che mi mancata quando ho rischiato, quella cautela che ti ha permesso di arrivare dopo che Pierino ci aveva attaccati, perché se ti avesse attaccato insieme a me a quest'ora non avresti fatto in tempo a salvarla- -Eri svenuta, come fai a sapere tutte queste cose- -Io ti vedevo, non so come ma ho visto tutta la battaglia, ma non potevo fare nulla, per la prima volta mi sono sentita inerme e ho dovuto e voluto affidarmi al tuo buonsenso che spero di respirare un po’ stando insieme a te- -Ci completiamo a vicenda- si strinsero le mani e due di esse, una di lei e una di lui, scivolarono sulla pancia di lei che ora aveva su un ritratto di famiglia con Luigi, Daisy e al centro una bambina che sorrideva.

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Capitolo 14
*** Mese 9 baby shower sull'acqua ***


Luigi e Daisy sono stesi sul letto, fissano il soffitto, abbracciati l’un l’altra, in sottofondo gli ululati dei fantasmi, alla fine dopo un po’ ci si abitua e diventa anche rilassante. -E adesso che farai?- -Di tutto! Voglio godermi gli sgoccioli di questa gravidanza, voglio fare ogni esperienza possibile! Tra poco arriverà la nostra bambina e da allora saranno notti insonne e pannolini per i prossimi anni, tanto meglio svagarsi un po’ adesso- Daisy volse dal soffitto a luigi- Non ho ragione?- -Non so se a parlare è la paura di ritorsioni ma si, hai ragione, ma che siano esperienze entro certi limiti di…..sicurezza- -Ma ovvio! Te l’ho detto, noi ci completiamo a vicenda, io sono la parte divertente e spericolata e tu la voce della coscienza saggia e guasta feste!- Luigi non rispose alla provocazione, lo prese come un complimento alla fine. Ci fù una lunga pausa, di silenzio e di sguardi reciproci di reciproco amore -Cosa vorresti fare in particolare?- -Un baby shower! Il più grande e il più bello, magari sulla mia nave- mentre parlava viaggiava con la fantasia, muoveva le mani come se volesse plasmare dall’aria la raffigurazione della sua grande idea, si stava trasformando in una mente visionaria, balzò in piedi dal letto e continuò sempre più presa -Ci saranno tutti nostri amici! Giochi d’ogni genere ed originali, faremo festa tutto il tempo, il mio baby shower sarà l’allegria fatta festa!- cosi sollevo le braccia e insieme ad esse si sollevò anche il pigiama, ormai decisamente troppo corto lasciando scoperta la pancia, Luigi lo trovò buffo ma a Daisy quel piccolo imprevisto diede una grande idea -Ma prima di iniziare voglio fare una cosa!- -E cosa?- Luigi cadde dalle nuvole, doveva essersi distratto dall’immagine di prima della moglie, cosi florida come una attraente Venere di Willendorf, Daisy salì sul materasso con paso felino e toccò il nasone di Luigi -Te lo dico domani- disse quasi canticchiando, lo baciò e si mise a nanna, i coniugi spensero le luci dei rispettivi comodini e….. -Luì…..- -Si?- -Ho le voglie…- -Di cosa?- -Non lo so, vai in cucina, apri il frigo e prendi quello che trovi al resto ci penso io…- La nave era salpata dal porto del pontile stregato, il più vicino a Valle oscura. Tranquilli, è un posto innocuo di giorno, come lo è del resto Valle oscura, o Cupa valle? Non ricordo bene come si chiamasse. La nave di Daisy era al largo del grande oceano che circonda il regno dei funghi.e da li si potevano vedere tutte le zone, o mondi, del regno: le grasslands con i loro colli a pois, il deserto e le sue piramidi ecc.. Il ponte era colorato di decorazioni; tavoli con sopra regali, montagne di regali; tavoli più lunghi con il buffet; la console con il Dj e sopra un Luckytu che teneva una palla stroboscopica attaccata all'amo, tutti ballavano, ballavano Mario e la principessa Peach, ballava Pauline che riceveva inviti a ballare da destra a manca, ballavano anche la famiglia kong al completo e in maniera decisamente esibizionista ballavano anche fratelli Wario, e anche Rosalina ballava con i suoi sfavillotti e ballavano Luigi e Daisy, tutti stupiti a vedere lei che si muoveva nonostante il suo……evidente…..ingombro, ed era impaurito Luigi che temeva potessero rompersi le acque proprio in quel momento e per quello sforzo, fu allora che in preda a questo pensiero…. -Occhio che arriva!- Daisy aveva elaborato una piccola coreografia che prevedeva di dare una energica panzana a Luigi il quale doveva far finta di svenire al colpo…….cosa che alla fine si verificò al di fuori della finzione! Daisy incassò la pancia piegando i gomiti come se sollevasse dei manubri e mentre iniziò ad inarcare la schiena in avanti -Si che…..- Luigi no fece in tempo che boom! Un Luigi volante compi una parabola in cielo e tutti con il naso all’insù che con il loro coro di “ooooo" accompagnò salita e discesa del poveretto che finì dritto nella piscina. Dopo il rumore del tuffo un altro colpo secco fece tremare la terra, la testa di Luigi aveva bucato il fondo della piscina, un mulinello e l'acqua sparì -Buongiorno! Si è svegliato il mio tuffatore?- Luigi era steso sul letto della cabina a reale della nave, erano trascorse ore dopo quell'atterraggio -Che è successo'- -Ti sei tuffato in piscina di testa…..troppo di testa- -io ricordo più tosto che ho visto qualcosa di enorme e rotondo che mi veniva addosso….- -Una pallonata, ti ha fatto cadere in acqua una pallonata!- -Sarà….allora, cose questa cosa che avevi fare?- -Cosa che….a si!- Daisy si precipitò nell'armadio e da lo estrasse un secchiello di gesso e diverse tempere e pennelli- -Voglio fare un calco- -Ci cosa?- -Della mia pancia, faremo una specie di guscio di gesso con la sua forma e poi la dipingiamo come vogliamo- -Ok- disse mentre si rialzava un po’ a fatica – Come facciamo?- -Be, io mi spoglio dalla vita in su…..tu mi copri di gesso…..- -Non è che il pubblico lo fraintenderà come un momento ehem…..intimo? Questa è pur sempre una storia yellow rated- -Lascia che pensino ciò che vogliono, dai apri il barattolo che io mi preparo- -Ma si….ma si val diavolo!-

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Capitolo 15
*** Mese 9 parto in acqua? E quando lo avresti deciso? Parte 1 ***


Sul ponte si sente una risata sguaiata inconfondibile -Whahahahaha! Hai visto come è volato?- -E come è volato a picco? Whahahaha- -Wario e Waluigi, fatela finita! Ridere ci sta’ ma non per tutto questo tempo e sulla stessa cosa, di qualcosa anche tu Mario!- -È inutile Peach, da un orecchio li entra e dall'altro li esce- -Sarà che non avendo un cervello le parole non incontrano ostacoli ed escono facilmente dall’altra parte del cranio- -Sei perfida Pauline- -Grazie Rosy- Luigi e Daisy intanto lavoravano al calco, sembrava che lei indossasse una canottiera bianca molto aderente con quel gesso addosso che Luigi asciugava con il phon. A calco pronto l'opera venne estratta dalla matrice….o mam-matrice? -Come la dipingiamo?- chiese Luigi, intanto Daisy usciva dalla doccia con un accappatoio, si era lavata via il gesso in eccesso. -Ci voglio un fiore, come quello che è il mio simbolo!- -E sia!- Luigi intinse il pennello nel giallo e fece sul centro della pancia di gesso i petali e poi fu la volta di dipingere la corolla Verde- -Voglio che tu ci dipinga una L al centro del fiore, così tutti sapranno che abbiamo fatto insieme il calco…..e anche la bambina ovviamente- Luigi sorrise, intinse il pennello nel bianco e fece una L su sfondo verde, come era il suo simbolo. La coppia uscì dalla cabina, era ora dei giochi, Daisy aveva una concezione tutta sua dei giochi da baby shower, decise di far gonfiare dei palloncini e disporli in fila, lei avrebbe dovuto farli scoppiare premendo con il pancione -Ma solitamente i giochi servono a far giocare gli altri ospiti tesoro- -L'ho detto, il mio baby shower è il più originale- -Avevi detto grande e bello- -Vuoi contraddire una donna incinta?- -Assolutamente no!- i palloncini li gonfiarono tutti, in un certo qual senso ci fu una partecipazione degli invitati, in particolare era Donkey Kong che gonfiava più palloncini di tutti e più celermente data la misura dei suoi polmoni -E se li gonfiassi alla Wario maniera?- -Si, se vuoi creare delle bombe puzzolenti- Rosalina aveva sentito il discorso tra i fratelli Wario e chiamò Waluigi in disparte -Intendì che ha il fiato pesante?- -No Rosalina, il problema viene da tutt'altro orifizio- Rosalina capì e condivise con Waluigi la reazione di disgusto I palloncini erano in fila, Daisy di mise sul primo in posa da flessioni, al via del Lakitu con il semaforo da kart iniziò a far scoppiare i palloncini facendo piegamenti e a suon di panzate. Tra il tifo degli invitati e LLuigiche si divorava le unghie il gioco fini dopo pochi secondi. -15 secondi! Non so se sia un record ma è comunque un buon risultato- disse Pauline che aveva il compito di cronometrare. Daisy si era stesa sul pavimento e tendeva il pugno al cielo in segno di vittoria, Luigi la raggiunse -Stai bene si?- -Ma ovvio! E comunque qualcuno ha riempito uno dei palloncini con acqua chi e stato?- Nessuno rispose, momento di panico generale -Pe….GLOM….perché lo chiedi?- tremò Luigi -Perché sono zuppa qui non vedi?- -Daisy….temo che il gavettone di cui parli…..- -Sono…..io che…..sono scoppiata?- fece senza celare un po’ di tremarella, infatti Daisy stava allagando un bel pezzo del ponte -O mio Dio si sono rotte le acque!- urlò Peach -O no! Ok va bene, è tutto apposto, Daisy respira, ricorda il corso preparto- Luigi disse questo tra una parola e una crisi respiratoria alternate tra loro -Non abbiamo fatto alcun corso!- -O mamma mia è vero! Che facciamo non sappiamo nulla!- -Tanto per cominciare andiamo in piscina- -Perché?- -Perché voglio fare il parto in acqua! Sono mesi che ne parliamo ricordi?- -No non è vero! E in ogni caso ho rotto la piscina!- - A già è vero- -Che non mi hai mai parlato di questa idea del parto in acqua?- -Si anche quello ma tu hai rotto la piscina quindi siamo pari- -Noi prepariamo l’ambulatorio!- Disse Peach -Col cavolo! Voglio partorire in acqua! Ha!- -Daisy!- Luigi raccolse Daisy che intanto si era piegata in due dal dolore per una contrazione -Non abbiamo tempo per il parto in acqua devi partorire ora!- -Ed è quello che farò!- raccolse le sue ultime forze trascinò con se Luigi, e si tuffarono tutti e due nell'oceano.

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Capitolo 16
*** Mese 9 parto in acqua? E quando lo avresti deciso? Parte 2 ***


-Coppia in mare!- urlò Mario, tutti si accalcarono sul bordo, Luigi era in palese difficoltà, nonostante il mare quel giorno fosse una tavola -Daisy! O mamma mia dove sei!?- Daisy riemerse dall'acqua -Eccomi sono qui!- -Che ti passa per la testa?!- Daisy rispose con una risata -Ridi? Meno male perché sto per piangere! Cosi bilanciano la cosa!- -Hahaha! O Luigi , mi mancherà tutto questo, mi mancherà ingozzarmi di tutte le porcherie che voglio giustificandolo con la gravidanza, mi mancheranno anche le cose più brutte sai? Non potermi vedere i piedi, non potermi piegare…..- -Non potermi rincorrere per suonarmele!- -Quello mancherà più a te! Haha! Mi mancherà quando la bambina non sarà più dentro la mia panciona, quando crescerà starà sempre più lontana da me, o non voglio più partorire!- -Beh, non è che hai molta scelta, ma se ti spaventa questo sappi che saremo vicini a nostra figlia anche lontani, non con il corpo, ma forse con il cuore- -Che romantico….intanto sembro una boa! Guarda che goffa che so….HA! Di nuovo!- -Arrivo!- una voce giunse dall'alto, e qualcuno si tuffò con grazia nell’acqua, un angelo? -Peach che combini?!- -Tranquilla Daisy, ti aiuto io adesso, ho fatto volontariato tante volte, ho medicato molte persone durante le devastazioni avvenute intorno al regno, e ho fatto nascere molti bambini sempre nelle stesse condizioni- -Bene….che devo fare quindi?- -Tu? Respirare e spingere quando telo dico io!, tu Luigi dalle la mano- e subito lui eseguì, intanto gli altri scattavano foto e giravano video, altri invece avevano l'incarico di sorvegliare il perimetro circostante, i mari del regno dei funghi sono infestati da creature marine pericolose come…. -Sushi in vista!- urlò Waluigi di vedetta - A me un sashimi grazie!- rispose Wario -No testa di somaro! Non il sushi sushi, gli squali Sushi!- -Vado io!, c’è un fiore di ghiaccio nella borsa frigo, qualcuno melo passi!- fece Mario -Arriva!- Pauline aprì la borsa frigo, tra ghiaccio e bevande c'era un cubo oggetto, aperto anche questo poté lanciare il fiore a Mario che una volta preso lo trasformo in Mario ghiaccio, l’idraulico si tuffò e attaccò -Bastoncini di pesce in arrivo!- urlò lui, e prima di finire in acqua sparò in volo tre sfere di ghiaccio colpendo gli squali che gelarono in blocchi ghiacciati -Pesce palla gigante in avvicinamento!- di nuovo la vedetta Waluigi, un gigantesco pesce snack ricoperto di punte si avvicinava affamato -O mamma mia questo non posso affrontarlo!- osservò Mario -Ti salvo io fratel….- Luigi venne bruscamente interrotto da Daisy con uno strattone al naso -Dove pensi di andare!!!! Non ti permetterò di lasciarmi qui in preda al dolore più lancinante che una donna possa conoscere!!!!- -Meno male….tanto ho paura dei pesci grandi- in quel momento si oscurò il cielo, una eclissi? No, Donkey Kong si era lanciato dalla nave e prese con un cazzotto in piena testa il pesce rispedendolo sul fondo provocando una colonna d’acqua di diversi metri, mossa pericolosa, gli aghi sulla testa di quei pesci sono velenosi, aveva forse calcolato il tutto? Conoscendo il soggetto credo proprio che si sia trattata di fortuna sfacciatissima. Mentre il gorilla veniva risollevato dalla magia di Rosalina a bordo nave, proprio ai piedi di questa stava avvenendo il miracolo della vita, ora il pericolo sembrava passato e tutti sembravano concentrarsi sui prossimi genitori -Va bene Daisy, è il momento di spingere ora, quando senti di dovere….ecco andare di corpo devi spingere o comunque se non lo senti abbastanza te lo dico io, e quando non spingi respira va bene? Segui me, oppure Luigi, sta dando un ottimo esempio di respirazione- -Uff,uff….Non è un esempio! Uff…. È un attacco d'ansia! Uff, uff- disse Luigi tra una crisi e l'altra -Andrà bene lo stesso, Daisy segui Luigi, Luigi continua a tenerle la mano- Daisy respirava, e quando era il momento spingeva, e questo non senza delle smorfie dai denti e palpebre stretti e dei mugugni di dolore. Era normale per la mamma, ma non per il papà, anche Luigi respirava, mugugnava e stringeva i denti dal dolore, ma forse era perché Daisy li stava strillando la mano, deve essere quello che suggeriscono ai corso preparto: condividere il dolore, ma non credo si intendesse quello -Haaaaaa! Aiuto!- Daisy stava piangendo, di botte ne aveva date e incassate nella vita senza batter ciglio ma fu lì che forse sperimentò i suoi limiti? Luigi era anche impaurito, era arrivato a chiudere gli occhi ma qualcosa in lui scattò a quella parola, a quell' “Aiuto", doveva aiutare sua moglie, come aveva fatto in passato contro Pierino Fantasma Bambino. Fu così che aprì gli occhi, e con determinazione le prese la mano con tutte e due le sue mani, il braccio di Daisy tremava, nonostante questo aveva una presa di ferro e lì Luigi disse -Abbiamo sconfitto le tenebre tesoro, insieme riusciremo a fare anche questo- Daisy lo guardò, ansimava, aveva una espressione dolorante ma sentite le sue parole e incrociato il suo sguardo li sorrise, trovò la forza di farli un occhiolino di intesa e…. -Dai Daisy è l’ultima! Ora spingi!- -Haaaaaaaa!- forse l'urlo più forte che si fosse mai sentito al mondo pieno di dolore, di ambizione e soprattutto amore, sia materno che in senso proprio -O! Ma che bel pesciolino che abbiamo pescato qui!- fece Peach con il suo inconfondibile vezzeggiare, dal mare cristallino le sue mani emersero con una bambina, era piccolissima, pochi ma soffici capelli castani e un buffo naso a patata, tra gli applausi e gli “awww" di tutti, i suoi primi vagiti erano la voce più forte di quel paesaggio sonoro. Daisy aveva gli occhi chiusi per lo sforzo, quando li riaprì si colmarono di lacrime e di stelle, tese le braccia verso la piccola come se temesse che Peach potesse portarla via -Adesso ti porto dalla tua mamma!- e si scambiarono così la neonata “staffetta", La tenne in braccio per molto tempo, ma la bimba non smetteva di piangere -Non piangere, Amore sono la tua mamma! Guardami!- quasi ad averla ascoltata la neonata smise di piangere, ma stava per tornare a piangere Daisy, finalmente tra le braccia la sua bambina, più bella di come l'aveva sognata, più della sua mamma, e con il fascino del papà. Daisy guardò Luigi, forse tra tutti il più commosso -Papà- fece Daisy in falsetto muovendo il braccino della piccina -Mi prendi in braccio?- -Ma si che lo faccio amore mio!!- era come se Luigi avesse creduto veramente che la bambina avesse parlato, quando la prese in braccio questa si rannicchiò e prese a ronfare -Beh….è stato un bel viaggio piccola, ora riposa- -Bene è ora di tagliare…..o non ho le forbici per tagliare il cordone, le ho lasciate nella borsa in infermeria- si rese conto Peach -Tranquilla- face Rosalina dalla nave – Abbiamo mandato Wario a prenderla, verrà a portarvela subito -C' è poco da star tranquilli in realtà- sentenziò Waluigi -Perché?- chiese Rosalina -Wario è la peggior persona a cui affidare un simile incarico ora- -Come mai?- -È ubriaco- -L'acol? Ad un baby shower?- -Se lo è portato da casa- rivolgendosi verso l'infermeria- Ma insomma ti muovi o no?- -Non riesco a capire quale borsa sia! Qui c’è ne saranno almeno tre!- rispose Wario -Fantastico! Ci vede triplo!-. -Come la chiamiamo?- chiese Daisy a Luigi -E tu come vuoi chiamarla?- -Mi affido a te, voglio che abbia il nome più bello, e con la tua sensibilità sono sicura che lo troverai- Luigi si mise a pensare, guardando sua figlia pensava che il nome li sarebbe venuto quasi istintivamente ma in realtà ci volle del tempo e la cosa non fu immediata. Un nome di fiore come la mamma, ma italiano come il padre, la scelta era decisamente vasta, e questo aggiungeva ancora più tempo nel processo, ma poi li venne un lampo di genio, un lampo di genio dettato dall'amore e forse dalla poca originalità -Insomma ti muovi con quella borsa!?- -Sto arrivando Walù!- barcollava Wario, barcollava e rideva -Non trovate anche voi che le borse siano divertenti? Whahaha!- Wario si diresse sul bordo sotto al quale galleggiavano Luigi, Daisy e Peach. Wario adesso ci vedeva quadruplo! -Hei! Ma quanti ne ha fatti?!- disse Wario guardando di sotto -Che aspetti a portare quella borsa!?- -Subito Bro!- -No aspetta non in quel mo….- vano il tentativo di Waluigi di far capire a Wario che non doveva buttare in quel modo la borsa. Intanto Luigi aveva trovato il nome per sua figlia -Marg….- stava per dire ma una borsa piena di attrezzi lo colpì in pieno affondandolo. Di nuovo su quel letto, steso, iniziò a pensare che quel letto fosse il chek point dove si torna dalla sconfitta in un videogioco, cosa che in un certo senso era vera. -E con questa fanno due- li fece Daisy anche lei stesa sul letto di fianco a lui -Che….cosa….che intendi?- rispose lui confuso -Due volte che finisci steso su un letto!- -Come cos… o! Aspetta, la borsata, ora ricordo, Margherita? Do…dov’è Margherita? -Chi è Margherita?!- esclamò Daisy temendo rivali in amore -Volevo dire, la bambina! La tenevo in braccio quando….- -O si! È qui, guarda è tra le mie braccia che fa la pappa, fai ciao a papà!- la bambina era tutta presa dall'allattamento, e quando c’è di mezzo il mangiare si tende ad ignorare il mondo esterno – Ho visto qualcosa che vi cadeva addosso e così ho afferrato la bimba prima che fosse troppo tardi- -Non potevi aiutare anche me?- -Avevo appena partorito, avevo forze per una sola di voi!, comunque mi piace Margherita- -Dici?- -Si, è il mio nome in italiano, un'altra prova che dimostra che l'abbiamo fatta insieme!- -Pensavo di comunicarti questo nome in maniera più……romantica- -Va bene anche così- si guardarono, molto a lungo, e si baciarono, intanto alla porta della cabina Peach comunicò -Ragazzi il capitano chiede se possiamo rientrare in porto- -Digli che ha il mio permesso!- sentenziò Daisy che intanto era tornata a guardare Margherita che si era addormentata -In effetti ha la faccia da Margherita- osservò lei - È solo una convinzione Daisy, potevamo dire Rosa, o Viola e la sua faccia sarebbe stata perfetta per entrambi i nomi- rispose lui -Vero, così come esistono le facce da schiaffi- rise e diede un buffetto sul naso di Luigi -Non pensare che non l'abbia capita cara- -Scusa, haha!-. La nave prese via per il porto, partita con alcun passeggeri ora tornava con un passeggero in più

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