Who’s your Bias? Army edition

di Mochi_Gwenchana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A volte succede... ***
Capitolo 2: *** L'avventura inizia ***
Capitolo 3: *** Iniziano i guai ***
Capitolo 4: *** Tra sogno e realtà ***
Capitolo 5: *** Amici... siamo amici ***
Capitolo 6: *** Blue side ***
Capitolo 7: *** Pied Piper ***
Capitolo 8: *** Come Icaro ***
Capitolo 9: *** Bicycle ***
Capitolo 10: *** Wrecker? ***
Capitolo 11: *** Aegyo ***
Capitolo 12: *** Party Party Yeah ***
Capitolo 13: *** My heart is beating 'cause of you ***



Capitolo 1
*** A volte succede... ***



Una mano sulla spalla mi sveglia all'improvviso dal torpore nel quale ero caduta.

E' la Hostess, che con un sorriso di circostanza mi chiede di allacciare la cintura perché stiamo atterrando a Seoul.

Sono arrivata.

Mi sporgo verso il finestrino e da lontano, perché al check in mi hanno dato un maledettissimo posto centrale, riesco ad intravedere il suolo.

Suolo coreano!

Faccio un sospiro.

Sono davvero arrivata. Sono in Corea finalmente!

Fremo al solo pensiero di quello che mi aspetta.

Devo stare calma, ancora non è successo nulla

"Respira Viola, respira" dico sottovoce

Non riesco ancora a crederci, io che non ho mai vinto nulla in vita mia...

Tutto è cominciato 3 mesi prima con una notifica di Weverse:

"New announcement: ARMY application - Who's your Bias? Army edition"

Quando la aprii stentavo a credere a ciò che stavo leggendo; -Sceglieremo 10 Army che voleranno a Seoul e avranno la possibilità di passare del tempo con i BTS, ma ad una condizione; i BTS non dovranno capire chi è il tuo Bias! Per partecipare devi essere maggiorenne, saper parlare almeno un pò di coreano ed avere un passaporto in corso di validità, l'annuncio sarà disponibile per un giorno soltanto, Buona fortuna Army!"

Non capivo, in che senso?

Ancora confusa dall'annuncio decisi comunque di provarci spuntando uno ad uno i requisiti richiesti;

Maggiorenne? Si! ho 30 anni, lo sono e come.

Conosci un po' della lingua coreana? beh me la cavo abbastanza dai

Il passaporto? ce l'ho!

Ho tutto allora! proviamoci! Pensai con non troppo entusiasmo.

Non ce n'era bisogno in fondo. Ogni volta che avevo partecipato a qualche concorso non ero mai stata scelta.

Cliccai su "APPLICATION" come se stessi mettendo un like ad un loro post e di rimando mi apparve un banner che recitava "BUONA FORTUNA ARMY!"

Bene è fatta!

Ma non illuderti troppo, le cose belle capitano agli altri.

Due giorni dopo quasi distrattamente vado a verificare l'esito.

"CONGRATULATION! YOU'VE BEEN CHOSEN FOR "WHO'S YOUR BIAS? ARMY EDITION"

Il telefono mi cadde dalle mani.

"io? io sono stata scelta? non è possibile!" dissi quasi aspettandomi che qualcuno rispondesse alla mia domanda, raccolsi il telefono, chiusi Weverse e lo riaprii. Incredibile! la notifica era ancora lì, non l'avevo sognata.

Allora era vero!?

Dopo alcune ore mi arrivò una mail con fogli da firmare e successivamente mi spiegarono orari e date, avevo una stretta allo stomaco allucinante, non mangiai per giorni dall'agitazione.

Ed è la stessa stretta che sento adesso, sento l'ansia salire.

Tra poco li vedrò.

Tra poco lo vedrò! E non posso ancora crederci!

L'atterraggio un po' brusco dell'aereo mi riporta alla realtà, faccio un respiro profondo e mi alzo dal seggiolino.

Scesa dall'aereo, prendo la valigia e all'uscita vedo un uomo distinto, alto, moro, vestito con dei semplici pantaloni neri e camicia bianca, ha un cartello in mano con su scritto il mio nome in Coreano "비올라"

Mi chiede i documenti verificando che sia proprio io la ragazza che stava aspettando per poi sorridermi.

"Sono Lee Do Yun il suo autista" mi dice prendendomi la valigia dalle mani e facendomi cenno di seguirlo.

Il mio autista?

Saliamo in macchina e dopo quasi un'ora di viaggio, con Seoul alle spalle, mi faccio coraggio:

"Dove stiamo andando? Non... non era a Seoul?" chiedo imbarazzata

"Andiamo a Gangwon-do Chuncheon dove li hai visti girare IN THE SOOP, ai ragazzi piace molto quel posto" mi spiega.

"Sai, non possiamo mai divulgare troppe informazioni per via di alcune Army, aishhh sono incredibili, saprebbero scovarli ovunque" mi dice sorridendomi dallo specchietto retrovisore in un misto tra lo stupore e la rassegnazione.

Divento rossa come la mia maglietta, e timidamente mi esce un:

"Si, in effetti so quanto possano essere -intraprendenti- alcune Army" intanto nella mia testa si susseguivano una dietro l'altra tutte le immagini e i video che avevo visto sulle "sasaeng", army ossessionate da loro che li perseguitano ovunque vadano. Che rabbia che mi fanno.

"Ma non preoccuparti, i ragazzi amano le loro Army e so che erano super entusiasti quando gli hanno proposto questo progetto!" si affretta ad aggiungere quasi preoccupato di avermi in qualche modo turbata.

A quelle parole gli angoli della mia bocca si piegano automaticamente verso l'alto, dando vita ad sorrisone sognante.

Vedo il signor Lee rilassare le spalle e sorridermi di rimando.

"Quindi chi è il tuo Bias? a me puoi dirlo!" mi chiede all'improvviso dopo un po'

"Non posso dirlo mi dispiace, potrebbe essere una spia" rispondo

"Una spia!?" mi risponde lui divertito

"Certo, conoscendo Taetae potrebbe averle chiesto di indagare, quell'imbroglione!" gli rispondo di borbottando senza pensare troppo alla scelta delle parole.

Cosa ho appena detto? Mi vorrei sotterrare, che vergogna!

Ho appena dato dell'imbroglione ad uno dei 7 membri della band più famosa al mondo e per dipiù l'ho detto ad un loro collaboratore, iniziamo bene Viola!

Il suono di una risata mi distrae dai miei pensieri, è il signor Lee, che sta ridendo di gusto;

"OK sei un ottima Army, gli piacerai!" mi dice continuando a ridere.

"Grazie" rispondo timidamente non sapendo se prenderlo come un complimento o meno.

Arriviamo finalmente in questo posto paradisiaco, tutto verde, proprio come me lo ero immaginato guardando IN THE SOOP, si sentiva il rumore dello scorrere dell'acqua, gli uccellini cinguettare in lontananza.

Tutto ad un tratto ecco di nuovo quella stretta allo stomaco, l'agitazione, di nuovo.

Manca poco...

"Faccio il tifo per te!" mi dice il signor Lee ridandomi la valigia.

"Grazie signor Lee, non la deluderò!" rispondo mentre lo vedo allontanarsi.

Intorno a me non vedo altre ragazze, ma non eravamo 10? Dove sono le altre?

"Ciao Viola, ti stavo aspettando!"

Mi giro e sulla porta di quella bellissima casa c'è una donna che mi fa cenno di seguirla dentro.

"Salve" esordisco io entrando nella stanza.

"Ben arrivata! mi presento, sono Min So-yon, responsabile del progetto -Who's your Bias- Army edition-"

"Hai fatto un lungo il viaggio, sarai stanca!" mi dice con un sorriso dolce quasi materno.

"Il viaggio è andato benissimo la ringrazio, non sono affatto stanca non si preoccupi" le risposi.

Ed è vero la stanchezza è l'ultima cosa che sento al momento.

"Bene, allora ti spiego come si svolgerà il tutto!" mi sorride

"Tu sei l'ultima ragazza, confidiamo che tu possa resistere più a lungo!"

"L'ultima?" chiedo

"Si, le altre hanno già partecipato e la ragazza prima in classifica ha resistito 4 giorni!" mi risponde lei

"4 giorni? Classifica?" rispondo io con stupore

"Certo esiste una classifica in base a quanto abbiate resistito dal rivelare quale sia il vostro Bias"

"Si mentre l'ultima ha resistito 1 ora" conclude ridacchiando.

Un'ora? Ed io quanto resisterò appena lo vedrò?

...

Non devo pensarci.

Più resisto e più potrò stare con lui e conoscerlo davvero!

"Ad ogni modo ti spiego le regole, poche e semplici"

-Mai rivelare il tuo Bias, a NESSUNO, per nessuna ragione"

-Usa un linguaggio educato e niente parolacce, il programma verrà trasmesso in TV."

-Avrai a disposizione 6 giorni in cui i ragazzi cercheranno di capire chi è il tuo Bias e se lo scopriranno in quel momento il gioco terminerà!

"Sappi che ci proveranno in ogni modo, perché chi lo scopre avrà un premio e sono molto competitivi come sai" mi dice scuotendo la testa cercando di trattenere un sorriso.

"Hai domande?" mi chiede

"Si, ho una domanda, loro... loro sono già qui?" chiedo come un misto di emozione e fremito nella voce

"No, arriveranno domani mattina, goditi la tue ultime ore in tranquillità, i ragazzi tendono ad essere un pò, come dire, chiassosi" mi dice ridendo.

"Ora ti lascio libera, prendi pure confidenza con la casa e con il posto, fai come se fossi a casa tua" e si allontana per andare dai membri dello staff.

Ne conto almeno una quindicina; in lontananza la sento spiegare e ribadire i loro compiti.

E' incredibile quante persone ci siano dietro queste cose.

Bene, quindi ho qualche ora per calmarmi e ambientarmi.

Esploro un po' la casa, anche se grazie ad In the soop la conosco abbastanza bene.

Ogni angolo di quella casa mi suscita un ricordo di loro che ridono, cantano e gridano.

Devo trattenermi dal gridare ogni volta che un ricordo fa capolino nella mia mente.

Ogni stanza, ogni luogo di quel posto mi ricorda le serate davanti alla TV a guardare IN THE SOOP.

E tra poche saranno qui.

Il mio cuore perde un battito.

Passo tutta la sera ad evitare di fangirleggiare troppo pensando all'indomani.

Cerco di darmi un contegno e di ripetermi che devo stare calma e a mille modi per depistarli su chi sia il mio Bias.

Il tempo che passerò con loro e con lui dipenderà da questo! Non posso fallire!

Arriva l'ora della cena e mi danno dell'ottimo cibo coreano, piccantissimo cibo coreano e mi dicono che stasera me lo danno loro come benvenuto ma che da domani dovrò cucinare io insieme a LORO, perdo un altro battito.

Finita la cena una ragazza mi indica quale sarà la mia stanza;

"Questa è la tua stanza! I ragazzi hanno pensato a cosa metterci dentro e poiché sei italiana hanno chiesto di trovarti un cuscino a forma di spicchio di pizza" mentre lo dice colgo un po' di imbarazzo sul suo volto

Io scoppio a ridere

"Questo è tipico di Hobi o di Jin" dico ancora ridendo.

"Non so chi sia stato, a noi è arrivata una comunicazione su cosa volevano che mettessimo nella tua stanza" mi risponde facendo spallucce, mi sorride e si allontana.

Entro nella stanza e mi guardo intorno, è bellissima, ci sono fiori freschi, un Army Bomb e il letto invaso dai peluche di KOYA, RJ, SHOOKY, MANG, ​CHIMMY, TATA, COOKY e VAN.

Vorrei prendere il mio ma mi fermo.

Se fosse una trappola? se lo prendo capiranno? meglio di no, niente peluche stanotte, anzi dormirò con la pizza!

Rido ancora pensando a loro che in una serissima riunione a riguardo se ne erano usciti con;

"Mettiamole un cuscino a forma di pizza in camera!" dico ridendo.

Sposto tutti i peluche sistemandoli sulla scrivania e mi stendo sul letto abbracciando la mia pizza.

Guardo il soffitto, pensando alla fatica che mi aspetta.

Sento la stanchezza assalirmi, gli occhi pesanti.

Dovrei farmi una doccia, mettermi il pigiama, ma non ho più le forze per fare nulla.

Sono sveglia da quasi 24 ore, le braccia e le gambe si fanno pesanti e tutto diventa buio.

"Ohh, ma quanto dorme?" una voce in lontananza

Apro un occhio.

Chi è che fa casino adesso?

Intontita mi tiro su cercando di capire in che parte del mondo sono ma con scarsi risultati.

Mi alzo e stropicciandomi gli occhi esco dalla stanza in cerca di acqua e sento una voce;

"Hey, Buongiorno! Ci hai fatto aspettare!"

Mi blocco.

Io... io conosco quella voce!

Sgrano gli occhi.

Sono lì.

Sono tutti e 7, e stanno guardando me!

Me senza scarpe, con la maglietta tutta stropicciata e i capelli da fare invidia ad un leone!

OH CAZZO

Vorrei solo sprofondare...

 

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Capitolo 2
*** L'avventura inizia ***


Avevo dimenticato dove fossi e all'improvviso lo realizzo.

Ero in piedi davanti a loro. Tutti e 7 avevano interrotto ciò che stavano facendo e si era girati di scatto verso di me, ero al centro dell'attenzione, cosa che per altro detesto. 

Sento il cuore e lo stomaco ribaltarsi, i miei occhi non sanno dove guardare, rimbalzano da un viso all'altro. Quante volte ho sognato questo momento, quante volte con il cuore in gola ho sperato di poterli anche solo guardare da lontano. 

Cautamente vado alla ricerca di "lui" nel mio campo visivo, non posso guardalo allungo, non posso riempirmi gli occhi con il suo viso come vorrei, i miei occhi mi tradirebbero.

Sono così belli, così normali.

Hanno tutti delle semplici t shirt.
Namjoon e Jin in pantaloncini mentre Yoongi, Jimin, Taetae e Hobi indossano dei pantaloni larghi da tuta, l'unico con i jeans è JK ed ovviamente sono tutti in ciabatte dal gusto discutibile, tutti tranne Tae che è scalzo come al solito. 

Vorrei sorridere ma troppe emozioni mi pervadono il corpo, mi sento come senza fiato, la mia testa inizia a farsi pesante e la vista mi si annebbia, poi il nulla...

Apro un occhio pian piano, la luce mi infastidisce, vedo intorno a me delle ombre, poi la vista si fa più chiara e vedo i loro volti, sento i loro sguardi preoccupati addosso.

Lui, accanto a me; così vicino che il suo profumo fresco e agrumato mi riempie i polmoni, ma non oso guardarlo, non direttamente almeno.
Lo osservo con la coda dell'occhio; è accovacciato mentre con le braccia si cinge le ginocchia come in un abbraccio, sembra un bambino.
Sento il suo sguardo addosso, mi fissa, forse aspettando che dica qualcosa, ha un'espressione così buffa che mi strappa un sorriso.

Sei così piccolo, così dolce, come farò a resistere?

"Gwenchana? (stai bene)" mi dice una voce distogliendomi dai miei pensieri, è Namjoon.

I miei occhi si incrociano con i suoi, ha il viso tirato dalla preoccupazione, come quello di tutti in realtà. Li sto facendo preoccupare.
Mi tiro su a sedere.

"Chiedo scusa" dico fissandomi le mani, sento le guance e l'intero viso andare in fiamme.

"Mi... mi avete colta di sorpresa, sto... sto bene adesso" aggiungo con un filo di voce.

"Si, facciamo questo effetto" mi dice Tae ridendo mentre viene verso di me con un bicchiere in mano.

E' davvero bello, le foto non riescono a dargli giustizia, lineamenti così gentili e occhi così profondi, oh no, sento l'agitazione montare di nuovo.

Jin gli da uno schiaffo sulla spalla
"Yaaaa! Mi rubi il lavoro adesso??" dice ridendo mentre Tae lo guarda con lo sguardo ferito di chi ha appena subito una violenza ma poi scoppia subito a ridere. Inizio a ridere anche io sentendo gli altri ridacchiare, le mie spalle si fanno meno tese e mi rilasso un po'.
E' davvero bello vederli bisticciare.
Mi sento così fortunata ad essere lì.

Tae mi porge il bicchiere che ha in mano.

"E' frullato di fragole immagino" gli dico io

"Come fai a... giusto... dimentico sempre quanto siete attente voi Army" mi dice sorridendo

Wow, Taehyung mi ha appena preparato un frullato di fragole.

Guardo il bicchiere che ho tra le mani come fosse un diamante di inestimabile valore, ma mi accorgo che mi sta fissando come a cercare di capire perché non lo stia bevendo così mi affretto ad accontentarlo.

"E' Buono Taetae, ehm volevo dire Taehyung, grazie!" mi correggo subito un pò imbarazzata.

Accidenti a me! Penserà sicuramente che sono sfacciata.

"Oh no, mi piace Taetae, è carino l'accento con cui lo dici, puoi chiamarmi così se vuoi!" mi dice sfoderando uno dei suoi sorrisi più dolci.

Rimarrei lì a godermi il suo sorriso ma devo alzarmi e mentre cerco di farlo, sento una mano che mi afferra il braccio.

"Ce la fai da sola?" è Jimin a parlarmi, la sua mano sul mio braccio, pelle contro pelle, sento la morbidezza di quella piccola e calda manina.
Una scossa si irradia dal punto in cui mi tocca il braccio fino alla nuca.
I nostri occhi si incrociano per qualche secondo, ha le lenti a contatto come al solito, questo mi salva.
Almeno per adesso.

In quei pochi secondi ho visto una sorta di curiosità nei suoi occhi che non sono riuscita a capire, ma forse sono solo ancora intontita.

"Grazie Jimin" gli dico sorridendogli.

Sto bene, mi alzerei da sola, ma mi lascio comunque aiutare da lui, chi sono io per rifiutare l'aiuto di Park Jimin?

Sorrido

Sono in piedi, anche se dall'alto dei miei miseri 155 cm di altezza potrei sembrare tranquillamente seduta rispetto a quanto sono alti loro.
Un altro sorriso mi attraversa velocemente le labbra ma sparisce subito non appena realizzo di essere in pessime condizioni davanti a loro.
Ho la maglietta tutta stropicciata e i capelli arruffati.

Bel modo di presentarti Viola! Mi prenderei a schiaffi da sola.

“Vado a cambiarmi, scusatemi” dico visibilmente imbarazzata.

“Ok” mi rispondono fin troppo sorridenti

"Non farci aspettare troppo" mi dice Hobi

"Torno subitoooooo" gli dico sorridendo mentre scappo via.

Hobi, piccolo arcobaleno farò più veloce che posso non voglio sprecare neanche un secondo di questa opportunità.

Vado in camera e appena chiusa la porta alle mie spalle cerco di buttare fuori tutte le emozioni che ho dentro.
Urlo senza voce e mi butto sul letto scalciando, affondo la faccia nel cuscino e urlo ancora senza emettere un suono, credo che potrei esplodere.
Ho il cuore letteralmente in gola.

Non sono pronta a tutto questo.
Non sono pronta ad averli così vicini.
Non sono pronta a scambiare sguardi con ognuno di loro.
Non sono pronta a fingere che lui non sia lui.

Faccio un respiro.
Devo calmarmi.

Respira Viola.
1... 2... 3... respira.
Devi stare calma. Non avrai mai più un'occasione simile e lui non sarà mai tuo, questo lo sai, quindi fa finta di non provare nulla, accontentati di poterlo conoscere, di poter passare del tempo con lui. Crea ricordi meravigliosi da poter usare quando sarai di nuovo da sola.
Accontentati di stare con loro come farebbe un'amica. 

"Si, un'amica!" dico
"Sarò amica dei Bangtan!" concludo decisa

Mi tiro su dal letto, prendo dei vestiti puliti e velocemente faccio una doccia.
30 minuti e sono pronta.

Mi guardo allo specchio, ho la faccia di chi è stata investita da un treno.

Non va bene

Allora faccio delle prove, provo a sorridere ma mi esce solo una smorfia buffa che credo o li spaventerebbe o li farebbe rotolare dal ridere.
Faccio respiri profondi fino a calmarmi quanto basta per andare di là.

"Bene, si va in scena." dico con la mano sulla maniglia della porta.

"Eccomi" esordisco con tutto l'entusiasmo di cui sono capace al momento.

Vedo che mi scrutano dalla testa ai piedi, cerco di non farci troppo caso.
Avanzo nella stanza e mi siedo vicino a Yoongi.

"Cosa stavate facendo?" chiedo

"Aspettavamo un Army dormigliona" mi dice Yoongi sorridendo

"E' carino che lo dica proprio tu!" mi lascio sfuggire sorridendo mentre sento alle mie spalle la risata di Kookie. Probabilmente starà arricciando il nasino come fa sempre quando ride in quel modo.

"Si, hyung proprio tu non puoi parlare di dormire troppo" aggiunge Kookie mentre continua a ridere insieme a gli altri.

Hanno la risata facile come sempre, è bello vederli ridere ma farli ridere è ancora meglio!

Yoongi stringe i suoi occhi a fessura come a voler assumere un espressione mista tra l'imbronciato e l'intimidatorio prima verso di loro poi verso di me che scoppio in una fragorosa risata.
Sento l'agitazione scivolare via.

Posso farcela.

Vedo Yoongi guardarmi la bocca più del dovuto con aria interrogativa.

"E' un piercing quello?" mi chiede

"Si" rispondo
"E' uno smiley"
"Wow" continua lui
"Si chiama così perchè si vede solo se rido" aggiungo

Kookie, Tae e Jimin da bravi bambini quali sono si avvicinano curiosi, sembrano non aver mai visto una ragazza con un piercing.
Non capisco.

"E' così strano averlo?" chiedo
"No è figo, ma non vediamo molte ragazze con i piercing in Corea" mi spiega Jin dalla cucina
"Non ci sono ragazze con i piercing?" aggiungo io
"Oh, si certo che ci sono, quelle piene di tatuaggi hanno anche piercing di solito ma le ragazze cute come te è difficile che li abbiano" risponde subito Kookie

Un momento.
JK mi ha appena dato della "ragazza cute"?
Aiuto, sono qui da poco meno di un giorno e ho già rischiato 2 o 3 infarti.
Ottimo.

"Quindi per vederlo dobbiamo farti ridere, ricevuto!" si intromette Jimin facendomi l'occhiolino.

Io rido di nuovo, mi sento attaccata adesso.

"Hey, perchè ridi adesso!?" mi dice con un'espressione quasi delusa.

Sò cosa voleva fare con quel dannato occhiolino e anche se lui per fortuna non lo sà ci è riuscito in pieno.

"Jimin-ssi, non fai più lo stesso effetto sulle donne" lo prende in giro Tae.

Io rido ancora di più mentre gli altri si uniscono a me ridacchiando.
Al contrario di Jimin, sembra fare l'offeso e mette un adorabile broncio su quelle labbra così succose. Devo raccogliere tutte le mie forze per non fissarle come un idiota.

"Allora sappiamo che ti chiami Viola e che vieni dall'Italia" mi salva Hobi

"Bi-o-la" dice Tae scandendo le sillabe del mio nome con quella sua tenera pronuncia della V che come per magia diventa una B

"Come il colore viola" aggiungo io mentre sorrido ancora pensando a al suono che ha il mio nome con la sua voce.

"Davvero? Allora è perfetto per un Army!" aggiunge lui tutto soddisfatto.

"Wow l'Italia, voglio andarci! Namjoon ha detto che è bellissima!" dice Kookie con quella sua classica espressione da bimbo meravigliato con la bocca aperta.

"Si, è bellissima! Vorrei tornarci, potremmo andarci insieme!" dice a Kookie che gli risponde con un sorrisone immenso facendo cenno di si con la testa.

"Dovreste fare un concerto in Italia, sarebbe bellissimo" dico io con gli occhi sognanti

"Ci piacerebbe, non sono cose che gestiamo direttamente noi, ma speriamo di poter venire presto" mi risponde Hobi

"Io vorrei fare un concerto nel Colosseo, sarebbe incredibile!" aggiunge Kookie

"Penso che lo fareste crollare" dico ridacchiando

"Oh, allora meglio di no, troviamo un altro posto" mi dice serio lui

Improvvisamente le nostre risate sono interrotte dal mio stomaco che reclama cibo, anzi no urla proprio, strappando un sorriso all'imbronciato Jimin.

"Hai fame?" mi chiede fissandomi con un sorriso furbo

"Un pò" rispondo io con un velo di imbarazzo.

"Tra poco mangiamo" risponde Jin
"Sto preparando le mie specialità" aggiunge tutto soddisfatto.

Sento gli occhi di Jimin addosso che mi osservano, un brivido mi percorre la schiena.
A costo di sembrare scostante devo allontanarmi da lui.

Non posso resistere a lungo così vicina, e gli altri mi osservano. 
Non posso perdere, non posso andare via.

"Jin, posso aiutarti?" chiedo correndo da lui andandogli forse un po' troppo vicino.

Credo che questo mio impeto improvviso lo abbia un po' spaventato e abbia creato negli altri qualche dubbio. Ed è un bene.

Jin sembra imbarazzato mentre mi spiega cosa fare, mi fa tagliare la verdura.
Mentre cuciniamo i nostri gomiti spesso si toccano e la mia spalla accarezza il suo braccio, siamo troppo vicini anche per me. Noto che lui continua ad essere imbarazzato e quasi impacciato
Si è fatto un'idea sbagliata.
Non voglio che pensi questo di me, non mi fionderei mai sul mio Bias così.

Gli altri sono quasi tutti fuori; chi ad apparecchiare, chi semplicemente a gironzolare tra dentro e fuori casa, siamo praticamente da soli in cucina ne approfitto subito

"Jin..." esordisco
"Non sei il mio Bias" continuo a bassa voce
"Dico davvero, puoi stare tranquillo, non sono qui per infastidirti e non lo farò neanche con il mio Bias, voglio stare solo qui con voi e divertirci insieme ok?" gli dico sorridendo

"Sapevo di non esserlo" fa una pausa
"Spesso penso di non essere il Bias di nessuno" confessa

"E perché dici questo?" chiedo piano

"La ragazza prima in classifica mi aveva come come Bias e ha resistito 4 giorni prima di tradirsi, quindi pare che io non sia molto bravo con le ragazze" dice con un pò di tristezza nella voce.
Il mio cuore se possibile in quel momento è andato in mille pezzetti a sentire quelle parole.

"Gli altri sono fantastici; Tae ci ha messo soltanto un ora a far arrendere la sua e 5 ore la seconda, Jimin ci ha messo quattro ore, Jungkook sei ore la prima e otto ore la seconda, Namjoon e Hobi un giorno e Yoongi due giorni" mi dice con aria un po' abbattuta.

"Questo lo pensi tu, conosco almeno 4 o 5 ragazze che ti strapperebbero i vestiti di dosso anche in questo momento" dico pensando a voce alta.

"C...cosa?" mi chiede lui quasi urlando

Che figuraccia.
Vorrei nascondermi il viso tra le mani, non volevo dirlo davvero, ma quando mi giro per vedere la sua faccia cambio idea, avevo appena fatto una figuraccia con lui, ma vedevo lo stupore e un velo di soddisfazione nei suoi occhi ed inoltre gli avevo anche restituito il sorriso quindi non mi importava più.

"Comunque, credo che dovresti guardarla anche da un altro punto di vista" aggiungo

"Si!? e quale?" mi chiede lui sorpreso dalla mia affermazione

"Beh, credo che tu sia talmente importante per quella ragazza che si è dannata per 4 giorni pur di non mostrare e ammettere che eri tu il suo Bias." faccio una pausa
"Credo abbia preferito soffrire evitando di guardarti troppo o di starti troppo intorno pur di passare più tempo possibile con te e con voi."  mi lascio andare un sospiro
"Posso immaginare i momenti in cui ti ha guardato di nascosto e si è trattenuta dal sorridere come una stupida, è dannatamente difficile trattenersi quando la persona più importante per te si trova a pochi passi" gli dico mentre guardo fuori cercandolo con lo sguardo e lo vedo; sta rincorrendo JK, mi sfugge un sorriso.

"Non... non l'avevo pensata da questo punto di vista" mi risponde lui fissandomi.
Ma non sta davvero guardando me, è come se stesse guardando oltre me, credo stia pensando a quella ragazza adesso.
"Grazie Viola, grazie davvero!" aggiunge scuotendosi dai suoi pensieri
"Vedi non sei poi tanto male!" dico io ridacchiando, cercando di alleggerire l'atmosfera
"Sono sempre il WWH" dice tutto contento
"E' tornato Jin!" dico ridendo e anche Jin inizia a ridere con me.

"Perché dove era andato?" Chiede improvvisamente Namjoon che era entrato silenziosamente nella stanza.

"Da nessuna parte" dice Jin imbarazzato

"E' un segreto tra noi due" lo aiuto io, facendo una piccola linguaccia a Namjoon,

Io e Jin ci guardiamo e ridiamo insieme, sotto lo sguardo interrogativo di Namjoon che scuote la testa. Vedo gratitudine nei suoi occhi, forse non vuole far preoccupare gli altri con le sue paure, in fondo non può permettersi di mostrare troppe debolezze, sente il peso dell'essere il più grande del gruppo.

Felice di aiutarti Jin.

Il pranzo è servito. Sono seduta al centro con ognuno di loro che mi consiglia di assaggiare questo o quello, mi riempiono il piatto come si fa con una bambina.

Con tutto quello che vogliono farmi provare credo che esploderò.

"Ti piace il piccante?" mi chiede Hobi
"Oh, certo lo adoro" rispondo
"Perfetto! Assaggia questo è buonissimo!" dice Jimin mettendomi del Kimchi nel piatto con le sue bacchette.
"Kimchi, wow lo adoro!!!!" esclamo io forse troppo eccitata da della semplice verdura, ma la adoro davvero.

Jimin mi risponde con un sorrisone che sfocia in una risata soddisfatta vedendo la mia felicità.

Smetto di mangiare e mi fermo ad osservarli, sembrano una famiglia come tante; chi litiga per l'ultimo pezzo di carne, chi si scambia condimenti, chi fa assaggiare i suoi miscugli all'altro. 
E' davvero difficile in questo momento pensarli come star mondiali. Vorrei che questo momento durasse per sempre, e vorrei far parte anche io della famiglia.

"Tutto ok?" mi chiede preoccupato Yoongi
"Certo, non potrebbe andare meglio!" rispondo con un sorrisone
"Jin-ssi era tutto buonissimo!" mi affretto ad aggiungere

Tutti rispondono facendo complimenti a Jin per il buonissimo pranzo

"Lo so che sono bravo, ma ha cucinato anche Viola, a lei non dite nulla?" risponde Jin ironicamente arrabbiato.
"Brava Viola!!" mi dicono tutti in coro

Sono così felice adesso, è un momento così normale eppure così speciale.

Finito di pranzare ci avvisano che ci sarà una delle prima Sfide/Giochi e che ce ne sarà una ogni giorno.

La prima inizierà tra un ora... 
Ho già l'ansia.

 

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Capitolo 3
*** Iniziano i guai ***


 

Manca un'ora alla prima prova o gioco come lo hanno chiamato loro.

In effetti avevo quasi scordato che fosse un programma televisivo e guardandomi meglio intorno si capiva benissimo, cameraman ovunque, truccatrici che li controllano ogni 5 minuti, persone con la maglietta Staff ovunque, davvero tante.

Ma quante sono? Tutta questa gente per noi?

A quel pensiero una sensazione di tristezza mista a rabbia mi esplode nel petto. 

Era lavoro, era sempre lavoro per loro, eppure sono così sorridenti e anche poco prima a pranzo mi sono sembrati così a loro agio davanti alle telecamere, ma saranno davvero felici? saranno davvero felici di avermi lì con loro? O si chiederanno quanto manca per concludere questi episodi e tornare a casa? 

Una voce mi scuote dai miei mille pensieri.

“A che pensi, così seria?” mi dice Hobi sorridendomi dolcemente mentre si siede accanto a me.

“A nulla” rispondo scuotendo la testa e cercando di abbozzare un mezzo sorriso.

“mmh, dovrei crederci?” mi disse un po’ preoccupato.

E’ davvero preoccupazione quella che vedo? per me? 

“è solo che... “ cominciai

Il suo sguardo premuroso e attento e le sue labbra socchiuse come ad incoraggiarmi mi convinsero, presi un bel respiro e buttai fuori tutti i miei pensieri;

“Volete davvero stare qui? Non vi infastidisce dover stare con un’estranea tutto questo tempo? Non vorreste fare altro invece che stare davanti a queste telecamere? Non siete stanchi di mostrare sempre il sorriso anche quando non lo avete? Non siete stanchi di dover sempre accontentare le Army?” avevo il fiatone quando finii di parlare, come fossi appena tornata da una lunga corsa, avevo vomitato fuori un pò dei pensieri e delle preoccupazioni che avevo accumulato dentro di me da quando li avevo conosciuti.

“Siamo felici invece, dobbiamo tutto...” cominciò lui

“Non continuare ti prego” lo interruppi “non dirmi che le Army vi hanno dato tutto perché in realtà vi hanno anche tolto tutto, per le Army tu sei come un arcobaleno, sempre allegro e sorridente, ma anche gli arcobaleni hanno le nuvole intorno e nascono sempre dopo un temporale, non trattarmi come una bambina, ti prego, perchè non lo sono e comunque ho firmato, non potrò dire nulla una volta fuori” sbottai 

 

[una delle clausole del contratto di partecipazione al programma era un accordo di segretezza su ciò che avveniva fuori dalle riprese, pena: una multa pecuniaria molto salata]

 

Che caratteraccio che ho, accidenti a me, ma che mi salta in mente? L’ho appena trattato in malo modo, mi prenderei a calci.

Improvvisamente la sua mano sulla mia spalla.

“Hai ragione, scusami” mi dice 

Non credo a ciò che sentono le mie orecchie.

“Non volevo offenderti” continua lui

“Sono io che devo scusarmi, sono troppo impulsiva quando si tratta di voi, parlo senza pensare, non dovevo parlarti così, non ne ho nessun diritto” gli rispondo subito mentre sento il viso andare in fiamme.

“Probabilmente tieni a noi come persone prima che Idol e te ne sono grato” aggiunge lui serio con lo sguardo fisso davanti a sé.

Chissà cosa sta pensando, non ho mai visto Hobi così serio.

Alle sue parole sento il mio cuore andare in frantumi, io lo tratto in malo modo e lui mi ringrazia, i miei occhi si riempiono di lacrime, cerco di ricacciarle indietro ma una riesce a scappare e si infrange contro il mio pugno stretto sulle gambe.

“Nessuno di noi si è mai aspettato che sarebbe stato semplice, ci sono stati momenti in cui avremmo voluto mollare tutto e ci siamo andati vicini molte volte ma per ogni volta che uno di noi crollava c’erano sempre gli altri pronti a tendergli la mano, e voi Army fate lo stesso, leggere i vostri messaggi ci aiuta e ci incoraggia, molte volte non rispondiamo per non generare caos, ma ti assicuro che leggiamo più di quanto pensi” conclude. 

La sua risposta così sincera mi ha spiazzata, non credo di meritarmela, la mia vista ora è completamente annebbiata dalle lacrime, tanto da non riuscire più a controllarle.

Non so davvero cosa rispondere a tutta quella sincerità che non mi sarei mai aspettata. L’unica cosa che mi esce dalla bocca è un “Grazie” dalla voce strozzata.

“E comunque siamo felici di averti qui, saprai già che Namjoon vorrebbe sapere tutto di voi, come ci avete conosciuto, cosa fate nelle vostre giornate, quali sono i vostri sogni... beh! sono tutte cose vere e le voglio conoscere anche io” fa una pausa

Non credo di essere pronta Hobi, non credo di poterlo dire a nessuno di voi se non a Yoongi.

“Poi sei buffa, sono curioso!” concluse ridendo.

Lo seguo anche io in una strana risata, una risata salata.

“Tu sei buffo, Hobi-ssi!” dico asciugandomi le guance e tirando su con il naso. 

“Sarà interessante capire chi sia il tuo Bias! Potrei essere io?” dice indicandosi con il dito indice mentre con sguardo da detective cerca forse di carpire qualche strano movimento del mio viso alle sue parole.

“Non lo capirete mai! Non vi libererete di me così facilmente” dissi facendogli linguaccia.

“Sfida accettata!” mi risponde lui battendo le mani insieme.

Mi rivolge un sorriso dolcissimo, prende qualcosa dalla tasca e me la nasconde tra le mani come a volermi lasciare un segreto, si alza e si allontana.

E’ un fazzoletto.

Non ti sarò mai grata abbastanza per non avermi chiesto delle mie lacrime.

Sono lì da un solo giorno ma sembrano passati mesi, mi sembra di conoscerli da sempre.

Che strano non sentirsi soli.

Non voglio che finisca.

Non lo permetterò.    

 

Devo darmi una sistemata, odio farmi vedere piangere, non voglio che se ne accorgano.

Faccio respiri profondi fino a calmarmi.

 

“Tutti qui intorno grazie” una voce riecheggia alta, era una ragazza dello staff

“Sta per iniziare la prima prova, andate tutti in sala vi arriverà una busta con le istruzioni” 

Siamo tutti in soggiorno seduti in cerchio, tutti chiacchierano e confabulano, io sono seduta tra Jungkook e Namjoon, da fuori deve sembrare esilarante, loro due sono davvero immensi, anche da seduti rispetto a me sembrano altissimi, poi hanno delle spalle che misurano chilometri.

Guardo prima uno poi l’altro e mi lascio scappare un mezzo sorriso, alzo lo sguardo e vedo Jimin guardare nella mia direzione, ci sorridiamo ridacchiando a vicenda, credo che stia pensando la stessa cosa. Non dimenticherò mai questo momento, per la prima da quando sono arrivata non sono in imbarazzo davanti al suo sguardo.

“Bene! siamo pronti!” dice la ragazza dello staff mentre consegna una lettera a Namjoon

Lui la apre e inizia a leggere;

“Parte l’ultimo episodio di Who’s your Bias-Army edition” inizia lui 

“Come sempre iniziamo dalla scheda Army, Viola ha risposto ad un sondaggio su Weverse, questo vi aiuterà a conoscere meglio la vostra Army! in base alle sue risposte e commenti potrete cercare di capire chi è il suo Bias” conclude lui 

Sgrano gli occhi

Merda, domande? Che domande? a quale sondaggio di riferisce?

Sgrano gli occhi, oddio! NO, non quello! I commenti che ho scritto non credevo li leggessero e non certo davanti a me! Aiuto!!

Mi guardano tutti ridacchiando, probabilmente la mia espressione deve essere davvero esilarante.

“Iniziamo” esclama Namjoon.

Tutti e 7 guardano la telecamera e gridano: 

“Who’s your Bias - Bangtan!”

 

Poi Namjoon sposta lo sguardo su di me;

“Pronta?” mi chiede

“Si...!?” rispondo ma sembra più una domanda che una risposta

“Sono curioso!” esclama Jin

Ottimo! Sono nella merda!

 

Namjoon inizia a leggere

 

-NOME - VIOLA 

-ETÀ - 30 


Dio che vergogna, sono più grande di tutti loro!

“Davvero? sembri così… piccola!” mi dice Jungkook

“emn me lo dicono spesso” gli rispondo grattandomi la testa con fare nervoso, sento la sorpresa generale, forse si aspettavano tutte ragazze più piccole di loro. 

Taehyung forse vedendo la mia espressione mi fa l’occhiolino e aggiunge: 

“A me piacciono le ragazze più grandi”  

Le sue parole devono essere sembrate un pò fraintendibili perchè è partito un coro spontaneo di:

“Ohhhhhh”

“Taehyung-ssi ti sembra il momento?” gli dice Yoongi

Io inizio a ridere e sento la tensione allentarsi un pò. 

Grazie TaeTae 

 

Namjoon continua a leggere

-La canzone che ti ha resa un Army? 

-Young Forever

-Commento: Non è stata la prima canzone che ho ascoltato ma quando l’ho fatto ed ho letto il testo mi ha letteralmente spaccato il cuore, sarà il mio primo tatuaggio, la parte di iniziale di Hobi poi è devastante.

 Anche quando gli applausi smetteranno io sarò sempre qui! Promesso!

 

Merda! che cazzo ho scritto, che vergogna!

Sento un “Ohhhh” generale

I loro sguardi addosso sono così pesanti, li vedo sorridermi come ho sempre sognato ma è così imbarazzante, non pensavo avrebbero mai letto quelle cose e non dicerto davanti a me.
Anche Hobi mi sorride, in un modo dolcissimo, probabilmente sta pensando al mio sfogo di prima, sento gli occhi diventare lucidi mentre gli sorrido di rimando.

“Amo quella canzone e me la sono tatuata anche io” dice Jimin indicandosi le braccia tutto fiero di sé.
Mi prende di sorpresa e mi lascio andare ad un sorriso pensando che presto quel tatuaggio sarà anche il mio. 

"Non vedo l'ora di farlo!" gli rispondo sorridendo
"Prossima domanda!" continua Namjoon osservandoci
Che abbia capito qualcosa?

-Canzone per la quale piangi?

-The truth untold 

-Commento: “E’ il mio destino… Non ho un nome con il quale tu possa chiamarmi” Namjoon non so a cosa pensassi quando l’hai scritta ma ti odio e ti amo per averlo fatto. Vorrei strapparvi quelle maschere dal viso, un giorno quando lo farete uno di voi mi spezzerà il cuore in mille pezzi ma in qualche modo saprò rimetterlo insieme guardando il suo sorriso.

 

Dio mio ma perchè?Dovevo essere proprio così sincera?

Finisce di leggere nel silenzio generale. Il viso mi va in fiamme.

“Viola…” inizia a dirmi Namjoon ma poi si ferma come se cambiasse idea e mi sorride. 

Le fossette!

“Grazie!” lo incalza Jin facendomi l’occhiolino.

“Quella è la mia parte! Wow che dolce Viola” mi dice Jimin

“Davvero dolce” gli fanno eco Tae, Yoongi e Hobi mentre vedo Kookie al mio fianco che mi guarda in silenzio e sorride. Penserà che sono pazza.

io sempre più rossa, qualcuno mi lanci dell’acqua fredda addosso.

“Prossima domanda?” chiedo frettolosamente

Namjoon sorride divertito “ok, prossima domanda”

 

“La tua canzone del buon umore?”

“Anpanman”

Commento: Quando sono triste, o a lavoro va male, la metto a tutto volume e il mondo riprende colore!

 

“Waiting for you anpanmaaaaaaaan!” si alza un coro improvvisato con vocalizzi improbabili, io rido.

“Anpanman è divertente live!” dice Namjoon

“Se non fosse per Jimin che ti scappa tutte le volte” aggiungo io ridendo

Namjoon fulmina subito Jimin con lo sguardo che si nasconde dietro Hobi come a non voler essere incenerito.

Scoppiano a ridere con me, stiamo pensando tutti alla stessa scena, Namjoon che si gira e non trova Jimin che se la ride scappando.

 

-La canzone che vorresti vedere live?

-Bepsae

“NO” mi scappa un grido.

Di istinto cerco di prendergli il foglio dalle mani, ma lui svelto lo alza e io quasi gli cado tra le gambe, accidenti!

Namjoon mi guarda e ridacchia, ha già letto il commento, voglio morire!

Commento: Silver Spoon (Bepsae) con un Bonus! HOBI DIOR! e posso morire felice!

 

Legge il commento praticamente ridendo.

Mi metto le mani in faccia rotolando all’indietro e scalciando dalla vergogna.

Li sento ridere di gusto. 

Qualcuno mi salvi da questa situazione!

“Hobi Dior, in Silver Spoon?? Violaaaa!!” mi sgrida platealmente Jin facendo finta di realizzare solo allora la mia richiesta.  

“Viola vuole vedere come si muovono i tuoi fianchi Hobi!” dice Yoongi divertito.

“Anche io li muovo bene” esclama Jimin, sento il disappunto nella sua voce.

OH se li muovi bene Jimin grido dentro di me

“Anche i miei fianchi si muovono bene” aggiunge JK

Sento la risata di Hobi

Voglio sotterrarmi! 

“Viola un’attimo fa eri dolce e tenera e adesso ci stai mostrando quest’altro lato di te che sembra tutto l’opposto”  sentenzia Taehyung

“Assomigli al nostro Jimin” conclude lui ridendo.

“Che dici?” grida Jimin

Io ho le mani a coprirmi il volto quindi non so cosa accada ma a giudicare dalle loro risate e dal grido di dolore di TaeTae, Jimin deve averlo colpito in segno di protesta.

“Prossima domanda?” Grido ancora rannicchiata a terra con le mani in viso.

Mi tiro su per ascoltare la prossima domanda

 

-La canzone della buona notte?

-Serendipity

-Commento: Una coccola prima di chiudere gli occhi, la sua voce da angelo è quello che mi serve per riuscire a dormire.

 

Cazzo! avrò detto troppo?

I loro sguardi ancora su di me. Sento lo sguardo di Namjoon addosso più degli altri.

“Jimin ha una delle voci più belle, è una delle mie preferite” mi salva Yoongi

“Hyung non dire così” dice Jimin palesemente imbarazzato.

Sorrido anche io, vederli così affezionati l’uno all’altro, è uno dei motivi per cui mi attraggono così tanto. 

Loro sono il sole ed io un pianeta che gli gravita intorno.

 

-Esibizione preferita?

-Dionysus MMA 2019

-Commento: sono stati epici, la coreografia, l’abbigliamento, le scenografie del signor Son mi lasciano sempre a bocca aperta, la riguardo spesso, 7 minuti di insana follia! Fiera dei miei Bimbi!

 

“I tuoi bimbi?” chiede Jimin palesemente divertito

“Vi… vi voglio bene, vi considero come la mia famiglia quindi, si! in un certo senso lo siete” rispondo imbarazzata buttando fuori ogni parola come fosse un macigno.

“Ah... adoro sentire dire quella parola” replica lui tutto felice

Come faccio a non amarti piccolino se ti comporti così? 

La voglia di lasciar perdere tutto ed abbracciarlo ogni tanto si fa insopportabile.

I sorrisi che mi regalano sono una delle cose più preziose che questa esperienza mi sta regalando, voglio imprimerli a fuoco nella mia mente e ripercorrerli ogni volta che ne avrò bisogno.

“Mr Son è il migliore!” applaude Jin seguito da cenni di assenso degli altri membri.

“Quell’esibizione piace anche a me” esordisce Jungkook tutto soddisfatto

Lo staff fa partire il filmato dell’esibizione.

Gli altri forse non si ricordavano benissimo l'esibizione, nel riguardarla sui loro visi spunta un espressione quasi sorpresa. E’ meraviglioso guardare quei faccini tutti intenti a guardarsi, gli brillavano gli occhi, erano forse stupiti? 

“Wow, mi ricordo che dopo l’esibizione eravamo distrutti!” commenta Hobi

“Alla fine avevate un fiatone pazzesco, ma l’esibizione è stata spettacolare!” commento io presa dalla foga dell’esibizione.

“E’ stata impegnativa, ma è venuta bene” aggiunge tutto soddisfatto Namjoon guardandomi

 

“Bene le domande sono finite! Avete un idea di chi possa essere il suo Bias?” chiede una persona dello staff mentre ci alziamo tutti in piedi.

Tutti gli sguardi rivolti verso di me, ognuno di loro cerca di incrociare il mio sguardo per capire qualcosa, cerco di evitarli guardandomi i piedi.

“Io dico che è J-Hope!” esclama Jimin, alzo la testa di scatto a quelle parole, sono stranita al pensiero che proprio lui pensi che sia J-Hope.

“Davvero?” gli fanno eco gli altri

“Per Bepsae dici?” chiede Taehyung

“Potrebbe essere” si fa avanti Hobi che adesso mi guarda sfoderando il suo sorriso più cupo

Hobi non sei il mio Bias ma mi metti in difficoltà lo stesso

“Io ho un’altra idea, ho la sensazione che il suo Bias sia Jimin” irrompe Namjoon

Accidenti Namjoon! 

Devo usare tutta la mia forza di volontà per non mostrare segni di cedimento, gli altri per fortuna non sembrano per nulla convinti.

“Dici davvero? Non sembra abbia molto interesse per me” dice Jimin imbronciato

Quelle parole sono come uno schiaffo, avevo cercato di interagire il meno possibile con lui perchè avevo paura di tradirmi.

“Non è vero che non mi interessi, siete tutti importanti per me, sono arrivata da poco e non è facile avervi tutti qui, è… è destabilizzante, ti chiedo scusa se ti ho dato questa impressione” mi sento distrutta da quella situazione.

“Non ci credo! Jimin avvicinati a lei e chiediglielo tu stesso!” Continua Namjoon prima che Jimin potesse replicare.

Presidente (Namjoon) io ti amo ma oggi ti ammazzo!

Namjoon gli fa l’occhiolino come ad incoraggiarlo.

Jimin gli sorride e fa un balzo in avanti piazzandosi davanti a me, poi si abbassa lentamente all’altezza dei miei occhi, mi sento invasa dal suo profumo, sento i suoi capelli che mi solleticano la fronte per quanto mi è vicino, i nostri occhi si incontrano, vorrei perdermici dentro, non credo potrò mai dimenticare questo momento. 

Che siano gli ultimi momenti con loro? Che sia la fine?

 

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Capitolo 4
*** Tra sogno e realtà ***


Sento i suoi occhi che mi divorano.

 

Come ne esco adesso?

 

Vago con lo sguardo sul suo viso e per un secondo i miei occhi indugiano sulle sue labbra, quelle labbra così morbide e succose, mi sono sempre chiesta che sapore hanno, sono così vicina che baciarlo sarebbe così facile. Le vedo schiudersi come ad invitarmi ad entrare.

 

Che ci sarebbe di male se lo baciassi? Voglio quelle labbra, le voglio più di qualsiasi altra cosa al mondo.

 

“Allora sono io il tuo Bias, vero Viola?” mi chiede Jimin

La sua voce mi scuote da quelle labbra tentatrici. E’ stato un attimo, un interminabile attimo in cui ho immaginato di prendergli il viso tra le mani e baciarlo come io fossi un pellegrino assetato nel bel mezzo del deserto e lui l’unica fonte d’acqua disponibile.

 

Viola basta! Vuoi perderlo? 

No! 

 

Prendo tutto il coraggio che ho dentro di me e impostando il sorriso più beffardo del quale sono capace mi avvicino ancora di più a lui guardandolo dritto negli occhi, dritto in quelle lenti che tanto odio, i nostri nasi quasi si sfiorano tanto da costringerlo ad arretrare di qualche centimetro per la sorpresa.

“Chimchim..., non credi di essere troppo piccolo per me?” dico sorridendo mentre vedo l’entusiasmo spegnersi nei suoi occhi.

 

Che lo abbia ferito?

 

Intanto intorno a noi sento il brusio degli altri che ridacchiano.

“Ah Jiminssi stai perdendo il tuo fascino” dice un sorridente Jungkook dandogli una pacca sulle spalle.

“Stai zitto” risponde Jimin ridendo mentre lo fulmina con lo sguardo.

Poi sposta lo sguardo verso di me e sembra lo sguardo di chi ha appena accettato una scommessa.

“Peccato Viola, eri davvero carina!” dice mettendo su un adorabilissimo quanto fintissimo broncio.

 

Ti amo

 

“Presuntuoso!” gli rispondo io facendogli una linguaccia divertita

“Avete finito di Flirtare?” Ci interrompe Namjoon fulminandoci

“Nei suoi sogni forse” dico io voltando le spalle a Jimin

Lo sento bofonchiare qualcosa mentre gli altri lo prendono in giro sul fatto che io gli abbia dato del piccolino e sul fatto che lo abbia chiamato Chimchim.

Vorrei ridere con loro ma sento lo sguardo indagatore di Namjoon su di me che mi spegne ogni ilarità.

 

Lo avrò convinto? Devo rincarare la dose, il mio presidente è maledettamente furbo.

 

“Pensavo mi avresti scoperta subito, mi stai deludendo Presidente, mi credi così scontata?” lo sfido.

“Presidente?” mi risponde lui divertito.

“Ti sei candidato senza dirci nulla?” subentra Hobi

“No no” risponde lui ridendo

“Sei voti li avresti già!” sentenzia Jin orgoglioso

“Facciamo 7!” rispondo prontamente io facendogli l’occhiolino.  

 

Ottimo, l’ho distratto!

 

“Ci penserò su allora” mi risponde lui

“Sul candidarti?” chiede curioso Tete

“No, sul non deludere le aspettative di Viola” dice rivolgendomi uno sguardo divertito.

 

Forse sono salva! Ma devo stare più attenta.

 

“Che vorresti dire con scontata?” mi fulmina Jimin

“Nulla piccino!” gli dico sorridendo mentre mi allontano andando verso la cucina.

Lo sento lamentarsi in lontananza. 

Questa cosa sta prendendo una piega abbastanza divertente tanto che mi lascio scappare un sorriso adesso che nessuno può vedermi.

 

Le riprese per oggi sono finite.

Non mi sono neanche resa conto delle ore che passavano. 

A quanto pare la prova di oggi era quell’imbarazzante momento della scheda Army con quel imbarazzantissimo questionario a cui avevo risposto mesi prima.

 

Che vergogna, come ho potuto scrivere quelle cose?

 

Sono le 20.00

Tutti insieme prepariamo la cena, dei velocissimi Noodles istantanei per poi rilassarci senza nulla di particolare da fare. 

Mi accorgo che è quasi mezzanotte ed io ho passato la serata persa in un angolo a guardarli giocare tra di loro, prendersi in giro e ridere con loro.

Quanto mi piace questa sensazione di pace e di famiglia, non l’ho mai provata prima, mi rende elettrica, ho letteralmente stampato il sorriso sulle labbra.

 

“Noona!” 

“Noona, come mai quel sorriso?” mi chiede Jimin, lo vedo inumidirsi le labbra mentre mi sorride

 

Jimin non tentarmi .

 

“Hey non chiamarmi così!” gli rispondo con una smorfia infastidita.

 

Dio Jimin, tutto ma Noona NO! sulla tua bocca suona così allettante che mi smuove qualcosa dentro.

 

“Perchè no? Non sono PI CCI NO?” mi risponde con un sorriso furbo scandendo bene tutte le sillabe della parola “piccino”

“Mi fa sentire vecchia, per favore non usarlo” invento esasperata

“mhn ci proverò…” mi risponde lui poco convinto facendo spallucce.

Sbuffo platealmente

“La lasci stare? non è mica tua!” gli dice Tete

“Come mai sorridevi così?” mi chiede dolcemente Tete

“Non lo so, ho immaginato tante di quelle volte di stare insieme a voi, così, in una serata normale come questa, forse sono troppo felice” rispondo sinceramente aggrappandomi alla ginocchia quasi per non cadere.

“Quindi ci preferisci così?” mi chiede incuriosito indicando se stesso e gli altri come a sottolineare i loro abbigliamenti del momento non proprio da idol.

Rido

“Si! Vi preferisco così” rispondo sfoderando il sorriso più grande che sia mai stata in grado di fare.

 

Quindi è questa la felicità?

 

“Quindi niente Hobi Dior che balla Bapsae?” mi chiede furbo Yoongi

Partono le risate.

Rotolo all'indietro facendo finta di essere colpita da una proiettile.

Li sento ridere.

“Quanto ancora vi divertirete con questa cosa?” esclamo scalciando e ridendo

“Sei tu che hai iniziato! Devo chiedere allo staff di recuperarmi l’abbigliamento?” mi chiede Hobi cercando di trattenere le risate.

“Hobiiiiiiiiii!!!” Grido con le mani in viso

Poi mi tiro su velocemente e lo guardo seria.

“Lo faresti davvero?” chiedo sorridendo

La faccia di Hobi è meravigliosa, vorrei fargli una foto, non si aspettava di certo una risposta del genere.

Alla vista della faccia imbarazzata di Hobi scoppiano tutti in una fragorosa risata.

Jimin che era seduto su una sedia come al suo solito si sbilancia e cade per le troppe risate aggrappandosi a Hobi che preso alla sprovvista vola con lui al suolo.

Gli altri, ovviamente abituati al fatto che Jimin cade continuamente dalle sedie quando ride, non fanno nulla per aiutarli ma continuano a ridere.

A quella vista, inizio a ridere anche io di gusto.

Credo di non aver mai riso tanto.

Pian piano le risate di placano

Hobi mi lancia un’occhiataccia gentile

Io mi lascio sfuggire una risatina e inaspettatamente un enorme sbadiglio.

“Sei stanca Biola?” mi chiede Tete

Non mi abituerò mai a quella dolce pronuncia della V, ogni volta mi coglie di sorpresa come fosse la prima. 

“Si, forse un pò!” rispondo

“Vai a riposarti allora” mi dice dolcemente Jimin

La sua capacità di trasformarsi da tentatore ad angelo in un secondo è straordinaria, mi chiedo sempre come faccia.

“Si, è meglio andare tutti a letto!” irrompe Jin

“Si Hyung!” risponde obbediente Kookie 

Non vorrei che quella serata finisse ma vedendo loro alzarsi per andare a letto faccio lo stesso.

“Buona notte” esordisco timidamente

“Notte” Rispondono all’unisono Jimin e Tete

“A domani” mi dice Hobi

“Dormi Bene” mi sorride Jin

“Buona notte” mi dicono Namjoon, Kookie e Yoongi

Mi sento la ragazza più fortunata del mondo.

 

Si, questa è decisamente LA felicità.

 

Sono in camera mia.

Già a letto con il pigiama; pantaloncini con dei pomodori e una canottiera raffigurante un piatto di spaghetti.

Stringo forte la mia pizza.

 

Vedo Jimin di fronte a me.

“Viola…” esordisce mordendosi le labbra

“Tu, che ci fai qui?” chiedo

 “Davvero sono troppo piccolo per te?” mi chiede avvicinandosi con lo sguardo cupo

“io…” cerco di replicare

“Se fossi piccolo farei questo?” mi incalza

Mi spinge verso il muro col suo corpo bloccandomi il passaggio con il braccio mentre appoggia l’altra mano sul mio fianco. 

“E questo?” continua

Si abbassa e avvicina le labbra al mio collo sfiorandolo appena.

Sussulto

Sento il suo respiro sul collo, lo sento inspirare profondamente.

Sono completamente immobilizzata.

“Sono ancora troppo piccolo?” mi tortura ancora sfiorandomi il collo con le labbra ad ogni parola.

“Jimin, ti prego…” provo a replicare

Sento il suo pollice giocare con l'elastico dei miei pantaloncini, mi sfiora la pelle. 

Inizia a baciarmi il collo con piccoli baci lenti e delicati provocandomi tante piccole scosse di piacere. 

Le sue labbra sono così morbide, proprio come le avevo sempre immaginate.

Lo sento risalire il collo facendosi strada con i baci fino ad arrivare all’orecchio.

Ha il respiro accelerato. 

Prende un respiro;

“Noona... “ la voce roca

Lo sento sfiorarmi l’orecchio col naso quasi a farmi una carezza mentre decide cosa fare.

“Ti voglio...” la voce tremante dal desiderio

 

Fanculo ti voglio anche io

 

Giro la testa verso di lui, i nostri sguardi si incrociano.

Vedo il desiderio cupo nei suoi occhi.

Lo stesso desiderio che lui vede nei miei.

“Che vuoi fare Noona?” mi sorride divertito

Serro i pugni sul colletto della sua maglietta e lo tiro a me.

Le nostre labbra si sfiorano appena, sento il suo respiro sulle mie

Gli prendo il labbro inferiore indecisa se volerlo mordere o succhiare. E’ così morbido

Lo vedo chiudere gli occhi per un secondo.

“Ti piace giocare?” mi dice staccandosi dalle mie labbra e leccandosi il labbro che gli avevo rubato poco prima.

E prima che potessi ribattere la sua mano scivola dietro al mio collo attirandomi a sé.

Assaggio finalmente quelle labbra.

 

Apro gli occhi

Salto sul letto

“Era… era un sogno” dico delusa

Ho ancora il fiatone da quel bacio che non ho avuto il tempo di assaporare come avrei voluto

“AHHHH Viola, anche qui lo sogni?” dico ad alta voce scalciando e scaraventando la pizza giù dal letto.

Mi alzo in piedi, il cuore ancora in fibrillazione, sento ancora il suo respiro sul collo.

Il fatto di saperlo a pochi metri da me non aiuta, anzi…

Raccolgo la mia pizza e la stringo forte a me. 

 

Dovrei smetterla.

Quando capirò che lui non sarà mai mio? 

Anche questa esperienza finirà solo col farmi soffrire.

Quando tutto questo sarà finito io sarò solo uno dei tanti ricordi confusi di un RUN qualsiasi.

Sii realista, lui vive su un altro pianeta. 

 

Gli occhi si fanno lucidi.

Devo uscire da qui, ho bisogno di aria.

Prendo le cuffie e l’mp3, senza fare rumore sgattaiolo via dalla stanza, appena uscita inciampo su un cuscino. 

“Acc...” mi tappo la bocca con le mani.

Per poco non cado per terra

Soffoco una risata

 

Sarei una pessima ladra

 

Mi fermo in ascolto.

Silenzio

Non credo che nessuno mi abbia sentito

Esco fuori ed a piedi nudi cammino verso il ponticino che da sul lago. 

Arrivo davanti alla ringhiera, mi fermo un attimo estasiata ad ammirare il lago, poi mi siedo per terra.

E’ così silenzioso adesso, niente urla, niente risate, solo lo scorrere dell’acqua.

E’ bellissimo.

Metto le cuffie e la musica parte

00.00 o clock

 

No, non posso sentire la sua voce adesso

 

Scorro avanti

Appena la sento una lacrima mi riga il viso, canto la “nostra” canzone per la milionesima volta.

La lacrima non è più sola adesso.

 

In another life

I would be your girl

We'd keep all our promises

Be us against the world

In another life

I would make you stay…” la voce rotta

 

La canzone finisce, sento l’aria fredda sul viso accentuata dalle lacrime.

Un brivido mi scuote. Forse dovevo rendere una felpa.

Improvvisamente, qualcosa di caldo mi copre le spalle.

“Hai freddo?” 

Quella voce

“Viola, che ci fai qui fuori? Non riesci a dormire?” era Jimin

Sussulto alla sua vista, la sua immagine si sovrappone con quella del sogno.

“Scusa non volevo spaventarti” mi dice lui con un sorriso incerto

Mi si siede accanto, i nostri sguardi si incrociano per quella che mi è sembrata un eternità.

E’ così bello, capelli in disordine, t-shirt bianca tutta stropicciata e pantaloni di chissà quale pigiama.

La prima cosa che mi esce dalla bocca è

“Sei, sei senza lenti?”

“Si, la sera le tolgo” mi spiega lui

“I tuoi occhi sono bellissimi non dovresti usarle” mi lascio sfuggire

“Wow, finalmente un complimento!” esclama lui divertito

“E, sei struccato!” esclamo stupita, Dio che felicità poterlo ammirare così.

“Ah si, ero a letto ma non guardarmi troppo” mi dice nascondendo il viso tra le mani.

Sorrido, quanto è dolce in questo momento,così indifeso, così diverso da quello che avevo appena sognato e forse ancora meglio.

Gli prendo le mani e gliele tolgo dal viso.

“Sei bellissimo lo stesso, smettila!” gli dico divertita

Lui di rimando mi risponde con uno dei suoi sorrisi più dolci. 

Devo fare appello a tutta la mia forza di volontà per non seppellirlo in un abbraccio e ricoprirlo di baci.

“Ma perchè te ne stai qui fuori tutta sola? e…” le parole gli muoiono in gola, deve essersi accorto delle lacrime.

Vedo i suoi bellissimi occhi farsi lucidi, la sua sensibilità non smetterà mai di sorprendermi.

Mi affretto a sorridergli.

“Ho solo fatto un brutto sogno!” provo a spiegare

“Ah, capisco... emn Viola, posso farti una domanda?” mi chiede

“C, Certo” rispondo incerta

“Sei mai stata innamorata?” continua lui imbarazzato

“In realtà, credo di esserlo!” rispondo senza pensare

 

Sono innamorata di te

 

Grido dentro di me

“Cosa si prova?” mi chiede

Mi scappa un sorriso amaro

“Fa un po male” la prima cosa che mi sfugge dalle labbra

“E’ per la canzone che cantavi prima?”

“Mi hai sentita?” chiedo arrossendo

 

Proprio tu dovevi sentirmi delirare su quella canzone? La nostra canzone...

 

“Si scusa, non dormivo, come come al solito, e ho sentito un rumore in casa, quando sono uscito dalla stanza ti ho vista camminare verso il lago” confessa

“La cantavi così, disperata?” chiede incerto

I miei occhi si appannano.

 

No non piangere, non piangere, non ora, non davanti a lui.

 

“Scusa” mi affretto a dirgli mentre una lacrima mi sfugge

“Anch’io piango spesso, non c’è bisogno di scusarsi” mi consola

 

Lo so, me lo hai insegnato tu che piangere va bene.

 

Sorrido

“Cosa vuoi sapere?” gli chiedo asciugandomi il viso con la giacca che mi aveva messo sulle spalle, sento il suo profumo addosso.

“Pensi a lui quando la canti?” mi chiede evidentemente troppo curioso per desistere

 

Penso a te

 

“Si, penso a lui” rispondo

“Il mio inglese non è molto buono ma mi è sembrata una canzone triste” dice lui confuso

“Dovresti studiare allora” lo prendo in giro facendolo sorridere

 

Quanto sei bello quando sorridi così

 

“Perchè -un’altra vita-?” chiede incoraggiato dal mio sorriso

“Perchè in questa vita lui non ha tempo per me, fa un lavoro in cui ha molte responsabilità e non può permettersi distrazioni”

“Wow deve essere una persona molto importante, un politico?”

 

Sei tu

 

“Si diciamo di si” gli rispondo con un mezzo sorriso

“Cosa ha di così speciale? Aspetteresti la prossima vita solo per lui? Si può amare tanto?” sembra avere un'infinità di domande.

“Hai mai amato Jimin?” gli chiedo di rimando

“Io, credo di no” esordisce guardandosi i piedi

E’ così vulnerabile adesso, il ragazzo che poche ore fa flirtava spigliato è solo un lontano ricordo. Vorrei abbracciarlo.

“Da quando abbiamo debuttato la mia vita è andata avanti veloce fino ad adesso, ma io mi sento ancora il ragazzino di 8 anni fa” confessa

“Non so cosa si prova” conclude

“E’ per questo che vuoi saperlo da me?” chiedo

Fa un cenno di assenso con quella dolce testolina, sembra così indifeso

 

Ti amo piccolo mio

 

Faccio un respiro.

“Sono… sono immensamente felice anche solo pensando a lui, ho le farfalle nello stomaco quando lo vedo, è una sensazione mista di agitazione ed euforia” gli dico

Il suo sguardo curioso e attento mi scalda il cuore.

 

Non potrò mai confessarti i miei sentimenti direttamente ma forse posso farlo adesso in questo strano modo

 

Prendo un respiro e con la voce tremante inizio

 

“Amo ogni cosa di lui, i suoi mille pregi e più di tutto i suoi difetti che lo rendono unico, la sua perfetta imperfezione è ciò che mi ha fatto follemente e irrimediabilmente innamorare di lui”

 

Di te

 

“Ogni cosa che faccio, ogni cosa che guardo, ogni profumo che sento in qualche modo mi rimanda a lui”

 

A te

 

“Le mie giornate letteralmente iniziano e finiscono con lui, la mia testa e il mio cuore sono pieni del suo viso, dei suoi sorrisi”

 

Del tuo viso, dei tuoi sorrisi

 

“Da quando l’ho incontrato ho deciso che voglio essere una persona migliore, voglio impegnarmi come fa lui. 

 

Voglio dare al mondo la versione migliore di me, come fai tu!

 

“Ma…”

“La verità è che non sono adatta a lui in questa vita, non sono abbastanza. Per questo motivo quella è diventata la nostra canzone, mi aiuta a sperare che un giorno in una prossima vita lui possa avere tempo per me, intanto magari io potrò nascere più carina chissà” concludo stringendomi nella sua giacca come in un abbraccio.

 

Non sono adatta a te in questa vita, non sono abbastanza

 

Le lacrime adesso scendono senza neanche chiedermi il permesso

“Viola… io non” comincia lui

“Sto bene, sto bene” dico ridendo

Lo vedo guardarmi a bocca aperta, forse l’ho spaventato, devo sembrare davvero patetica.

“Il mio non è un bell'esempio di -Amore- forse hai sbagliato persona a cui chiedere” confesso con un sorriso amaro

“E’ che lo amo più di qualsiasi altra cosa al mondo e lo aspetterò fino alla prossima vita” ho il fiatone.

 

Ti amo più di ogni altra cosa al mondo e ti aspetterò...

 

Vedo una lacrima scendere sul suo bellissimo viso

 

Una lacrima per me?

 

“Viola... chi è questo pazzo che non ha tempo per te?” mi chiede con lo sguardo fisso

Scoppio a ridere 

 

Tu

 

“Non è colpa sua” inizio

“Non giustificarlo! Non ha scusanti per farti soffrire così, non si merita il tuo amore” continua lui quasi arrabbiato.

“Si che lo merita, se lo conoscessi lo capiresti anche tu, ne sono sicura” gli rispondo difendendolo da se stesso

“Se lo conoscessi credo che lo prenderei a pugni” ringhia

“Lo ami così tanto?” mi chiede esasperato

“Si” rispondo immediatamente

“Sono geloso sai?” continua

“G... geloso?” chiedo stupita

“Vorrei essere io quell’uomo! Vorrei essere così speciale per qualcuno. Credi che un giorno sarò amato come tu ami lui?” chiede serio, sembra quasi preoccupato.

Scoppio a ridere tra le lacrime, che situazione esilarante.

 

Tu sei lui, io amo te piccolo Jimin

 

Vorrei gridarlo ma mi esce solo un

“Tu sei speciale Jimin, qualcuno la fuori ti amerà moltissimo ne sono sicura” gli dico mandando in pezzi quello che è rimasto del mio cuore.

“Fammi una promessa” gli dico improvvisamente mostrandogli il mignolo

“Promettimi che cercherai una persona che ti ama così e che sarai felice” dico seria

“Siete tutti importanti per me, voglio che siate felici, promettimi che la cercherai!” aggiungo per non rischiare 

Lo vedo sorridere e stringere il suo piccolo mignolo al mio per poi far incontrare i nostri pollici come in una promessa solenne

“Lo giuro” mi dice lui sorridente

“E’ davvero piccolo!” dico io tirando su il suo mignolo ancora stretto al mio

“Nooooonaaaa!” mi sgrida lui

“Hey, ti ho detto di non chiamarmi così” lo sgrido anche io

Scoppiamo a ridere, è strano come sia così a mio agio in sua presenza, tutto a d’un tratto il cuore si fa più leggero.

“Adesso ascoltiamo la canzone del buon umore!” esclamo convinta

“E quale sarebbe?” mi chiede lui divertito

“Questa!” gli dico porgendogli una cuffia.

Sente la musica partire e si allarga sul suo viso un sorriso che forse non meriterei

“Waiting for you, Anpanmaaaaaaaaaaaaan” canta lui

Waiting for you, Anpanmaa a a aaaan” gli rispondo io

Iniziamo a ballettare da seduti ridendo

Le sue facce da finto serio sono la cosa più esilarante che abbia mai visto

Le lacrime non le ricordo neanche più

Faccio per prendere “il panino” di Anpanman per darlo a Jimin ma quando lo capisce prende e scappa via ridendo come fa con Namjoon sul palco.

Lo rincorro per tutto il giardino ma è troppo veloce.

“Non mi prendi?” mi chiede divertito

“Sei troppo veloce!” metto il broncio

Si avvicina e apre la bocca aspettando il mio panino

“Hai perso la tua occasione!” gli rispondo facendo finta di mangiarlo

Mi guarda offeso “Mi devi un panino ai fagioli rossi adesso!”

Ridiamo insieme, sembriamo amici da una vita, questa sensazione mi mette agitazione ma mi rende anche felice, almeno forse sarò più di un ricordo confuso in un Run qualsiasi.

“Andiamo a dormire?” chiede

“Ok!” faccio per ridargli la giacca

“Tienila, me la ridai domani!” mi dice prontamente

Gli sorrido e gli do la buonanotte, lui mi dedica uno dei suoi sorrisi più dolci.

 

Mi butto sul letto 

 

Io non credo che sopravviverò!

 

Ancora avvolta nella sua giacca  mi addormento immersa nel suo profumo.

 

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Capitolo 5
*** Amici... siamo amici ***


Delle voci in lontananza mi richiamano al mondo mentre una sensazione di fastidio mi pervade il viso, apro gli occhi ma li richiudo istantaneamente per la troppa luce.

 

Che strani sogni ho fatto

 

Mi sento come dopo una sbornia. 

Passo una mano sulla fronte come a voler cancellare quella sensazione di confusione che mi invade la testa.

 

Dio come sono messa male ancora ne sento il profumo addosso, che sogni pazzeschi!

 

“Vioooolaaaa” Sento la voce squillante di Hobi, lo immagino sorridere dal tono di voce e sorrido con lui ancora con gli occhi chiusi.

 

“Arrivoooooooo” grido con la voce ancora rauca dal sonno mentre mi stiracchio controvoglia ancora distesa.

 

Ahi! Mi fa male la guancia

 

Mi tiro su e qualcosa cade dalla mia spalla, una giacca.

 

Oddio

 

Spalanco di botto gli occhi e la vedo, la giacca di Jimin, la giacca che mi ha dato nel sogno.

 

Un momento, allora è… è successo davvero? Non era un sogno!

 

La mia testa ripercorre i ricordi della sera prima, io che sogno Jimin, io che esco fuori per respirare, la canzone, Jimin che mi da la giacca per coprirmi, la mia… con… confessione.

 

L’ho fatto davvero? Ho davvero detto quelle parole? 

 

Sospiro, sento l’ansia montare nello stomaco.

La verità è che ne avrei molte altre da dirgli ma probabilmente per lui è meglio non sentirle.

Poi mi scappa un sorriso, rivedo me rincorrerlo per tutto il giardino cercando di prenderlo per  dargli il panino come fa Namjoon. E mi vedo fallire proprio come lui. 

Scuoto la testa sorridendo.

 

Quanto ti amo stupido!

 

“Non so davvero come fai, ti adoro presidente!” dico ad alta voce

 

Mi stringo ancora nella sua giacca, sento il suo profumo dolce che mi avvolge, quanto vorrei che fosse il suo abbraccio a stringermi così.

Faccio un respiro profondo, voglio riempirmi i polmoni di quel meraviglioso profumo prima di separarmene.

 

Vado in bagno ancora con la giacca sulle spalle, mi guardo allo specchio e rido, sembro una bambina con indosso i vestiti del papà. 

Sarà pure il più minuto di loro sette ma è sempre più alto di me di ben oltre 20 cm quindi quella giacca su di me sembra comunque enorme.

 

Mi guardo meglio allo specchio:

“Ecco perchè mi faceva male” dico toccandomi la guancia con una smorfia di dolore.

 

Mi sono addormentata con la guancia sulla zip della giacca, ed adesso è tutta rossa e scavata dalla quest’ultima.

 

“Sono un disastro, meglio sistemarsi” mi dico allo specchio mentre mi lavo i denti e la faccia.

 

Indosso un paio di Jeans chiari slavati e un t-shirt gialla “chimmy”, come dico io, con un taschino da cui spunta un tenero orsacchiotto di peluche.

 

Rido

 

Quanti anni ho 30 o 15?

 

Pronta, mi decido ad uscire dalla stanza.

Apro la porta e mi lascio guidare dalle voci, arrivo in cucina e proprio con il mio arrivo le voci si ammutoliscono e lasciano il posto a grandi sorrisi tutti per me. 

 

Non credo mi abituerò mai a tutto questo.

 

Hobi mi fa cenno di avvicinarmi, mi ha preparato la colazione. Una fetta di toast con cioccolata e fette di banana disposte tutte ordinate sopra.

Non riesco a trattenere il sorriso.

 

“Grazie!” esclamo sorpresa e felice

“Prego!” mi risponde lui tutto soddisfatto porgendomi un bicchiere di succo

 

“Hey hyung! e per me?” esclama TeTe con espressione delusa indicandosi il faccino con un dito

“Ho finito la banana!” risponde lui facendo spallucce.

Prendo un coltello mentre loro discutono, taglio il toast a metà e ne porgo una parte al piccolo TeTe

“Prendi!” dico sorridendo 

“Oh nono mangialo tu” mi risponde imbarazzato

“Io di solito non faccio colazione per me è troppo!” ribadisco stavolta prendendogli una mano e riempiendogliela con il mezzo toast.

Lui guarda il toast, poi guarda me sorridendo felice come un bambino

“Cheers!!” dico toccando la sua metà del toast con la mia.

“Cheers!!” mi risponde ancora sorridendo

Affondo i denti nel toast, era buono, davvero buono.

Vedo Hobi sorridermi, forse la mia faccia fa trasparire quanto sia contenta della mia colazione.

“Ohhh Taehuyng-ssi perchè le ragazze sono sempre così gentili con te?” lo rimprovera Jin

“I’m a good boy” risponde Tete volutamente in inglese

Scoppio a ridere seguita dagli altri. 

Quanto adoro questi attimi di normalità, sarebbe bello poter vivere sempre così.

“E per me?” chiede deluso Jimin

 

Quanto sei bello con quell’espressione da bimbo

 

Sento il calore andare al viso, rivedo le immagini della sera prima; le lacrime, la musica, i ti amo vigliaccamente celati, la tristezza nei suoi occhi, i sorrisi e le risate.

 

Non devo pensarci, se ne sarà già dimenticato

 

“Hai rifiutato il panino che vuoi?” Sbuffo

“Quale panino?” chiede Kookie dal divano dietro di noi

Jimin ride, probabilmente sta pensando a quando scappava ridendo per non farsi prendere da me.

“Ieri sera abbiamo fatto un concerto in giardino, non ci avete sentito? Abbiamo cantato Anpanman e lei ha cercato di darmi il panino” spiega lui ridendo.

Vedo Namjoon scuotere la testa portandosi una mano al viso.

Lo guardo ridendo e con il labiale gli chiedo ironicamente -come fai a sopportarlo?-

Lui di rimando fa spallucce alzando le mani verso l’alto e mima un -non lo so- con la bocca

Ridiamo insieme. 

Ha un sorriso così dolce e quelle fossette poi.

“Ero troppo stanco ieri sera, un momento che ci facevate di notte in giardino, Jiminssi? Il tuo fascino è tornato?” lo prende in giro Kookie alzando un sopracciglio.

“oh no, lei è già innamorata di un altro” risponde lui serio mettendo un pò di broncio.

Era girato dandomi le spalle mentre parlava con kookie ma potevo percepire l’astio nella sua voce. 

 

Allora... ricordi, sei davvero infastidito dal mio fantomatico “amore”, vuoi ancora picchiarlo?

 

“E di chi? E’ uno di noi?” Chiede Kookie visibilmente eccitato dalla notizia

Mi guarda per un interminabile secondo per poi tornare a girarsi verso Kookie. Fa per iniziare a parlare

 

No! 

 

Istintivamente senza dargli il tempo di aprire bocca lo circondo da dietro con le braccia ficcandogli in bocca il toast che avevo in mano. Il mio buonissimo toast preparato con tanto amore da Hobi-ssi.

 

“Vuoi morire?” gli sussurro all’orecchio

“Volevi il Toast? tieni a me non va più!” dico ad alta voce con una risata nervosa

“Ma cosa?” esclama Kookie preso alla sprovvista dalla mia reazione

Non mi ero resa conto di quanto fossi vicina col mio viso a quello di Jimin, come non mi ero resa conto di averlo praticamenete abbracciato, il mio seno schiacciato contro la sua spalla, lo sento irrigidirsi al contatto. Mi fissa per qualche momento poi ingoia il pezzo di toast.

“mmm non posso dirlo, è un segreto!” conclude lui sorridendo in direzione di Kookie

Mi stacco immediatamente, che imbarazzo, quanto sarà sembrata strana e inconveniente quella scena?

“Voi due…” scuote la testa Jin

“Hai dei segreti con Viola?” esclama dubbioso Hobi

“Certo! Tra amici ci sono dei segreti che vanno rispettati e questo e uno di quelli” dice lui risoluto

 

Amici, siamo amici.

 

Quell’affermazione nella sua bocca suona tanto dolce quanto violenta, come uno schiaffo in pieno viso.

 

Gli rispondo con un timido sorriso

Sento lo sguardo di tutti addosso ma quello che mi preoccupa più di tutti è quello di Namjoon, mi guarda come fossi una problema di Matematica da risolvere a tutti i costi. 

 

Improvvisamente una voce arriva dall’esterno della casa

“Pronti in un ora! si parte con la seconda prova!” ci avverte un ragazzo dello staff

 

Li vedo dileguarsi uno ad uno per andare a cambiarsi, rimaniamo io Yoongi e Jimin nella stanza mentre sento Hobi che pulisce le stoviglie usate per preparare la colazione

“Posso aiutarti?” chiedo

“Nono tu sei un ospite! Via Via” mi dice facendo segno di allontanarmi con una mano.

Normalmente mi sarei opposta ma non ne avevo la forza al momento.

Decido di andare in camera per recuperare la giacca e restituirla al proprietario.

Tornata in sala vedo Jimin seduto sul divano mentre Yoongi è appoggiato al bancone della cucina che parla con Hobi di qualcosa che non riesco a sentire, mentre quest’ultimo finisce di lavare le stoviglie.

Mi avvicino a Jimin porgendogli la giacca.

“Grazie, e… scusa per prima, non avrei dovuto...” lascio cadere la frase perchè non sò come definire quel gesto. 

So solo che è stato imbarazzante ma che infondo mi è piaciuto abbracciarlo e adesso muoio dalla voglia di rifarlo altre mille volte.

“Non ti preoccupare e comunque non avrei detto una parola, per chi mi hai preso?” mi incalza lui offeso

“Oh, capisco. Ma non avrei dovuto riversarti i miei problemi” dico arrossendo

“Non preoccuparti, a me piace ascoltare, quando ne avrai bisogno ti ascolterò” mi dice sorridendo

 

Piccolo mio come fai ad essere così dolce, cosa ho fatto per meritarmi di averti nella mia vita? Vorrei perdermi in un tuo abbraccio, ne ho così bisogno.

 

Il mio cuore perde un battito, un altro.

“Grazie” dico timidamente

“Sai che hai degli occhi che non ho mai visto prima? Sembrano quelli di un gatto” cambia discorso lui fissandomi negli occhi per davvero troppo tempo.

Mi ha sempre messo in imbarazzo questa cosa, odio attirare l’attenzione e anche se è l’uomo che più desidero al mondo la cosa mi imbarazza lo stesso se non di più.

“E’ normale in Corea hanno quasi tutti occhi scuri” rispondo imbarazzata distogliendo lo sguardo

“No, i tuoi sono particolari li ho notati subito appena ci siamo conosciuti, sono verdi con un giro di fiamme nocciola all’interno, sono bellissimi. Quel cretino non sa cosa si perde” dice abbassando la testa in direzione del mio sguardo.

 

Jimin cosa stai facendo? è così difficile per te essere meno… dannatamente dolce? 

 

Incrocio lo sguardo con il suo.

 Mi guarda con quegli occhi profondi e sinceri, mi scappa un largo sorriso

“Anche i tuoi occhi sono profondi e bellissimi ma li nascondi sempre!” dico scocciata

“Mi piacciono le lenti, sono così brutte per te?” Chiede 

“Non sono brutte è che preferisco quando non le indossi, il piccolo difetto che vuoi nascondere non si nota nemmeno” dico seria

“Non lo faccio solo per quello, ma come fai a saperlo?” chiede incuriosito

“Beh anche se non sei il mio Bias devo comunque sapere tutto di te e di voi, è il mio lavoro!” dico fiera. 

 

Ho mentito, ma una cosa è vera, voglio sapere tutto di voi.

 

“Anche se non sei il mio Bias bla bla bla” mi imita facendo le smorfie e alzando gli occhi al cielo

“Smettila!” dico sorridendo

Lui mi risponde facendomi una smorfia e la linguaccia.

Io inizio a ridere. Mi fa dimenticare tutto come sempre, come solo lui sa fare.

“Ah, l’ho visto!” esclama indicandomi

“Visto cosa?” chiedo tra le risate

“Il piercing! Se lo vedo vuol dire che ti ho fatto sorridere. Hai sempre l’aria un pò persa e triste, mi sembra di guardare Yoongi di un pò di tempo fa a volte? Mi piaci di più quando sorridi” conclude con il sorriso più dolce di cui è capace

 

Io come Yoongi 

 

Perdo un altro battito. Quanti battiti potrò perdere ancora?

Il mio sorriso diventa amaro e sento gli occhi farsi lucidi, lui sembra notare il cambiamento.

 “Viola? Perchè quella faccia?” Chiede Jimin serio

“Chi mi assomiglia?” Interviene Yoongi dalla cucina

Mille pensieri affollano la mia mente. 

Quel senso di vuoto torna nauseante come al solito.

 

Non crollare, non ora

 

Ricaccio indietro le lacrime, ormai sono brava a farlo, e la fonte del mio sorriso è proprio davanti a me.

 

1, 2, 3 respira, Jimin è qui.

 

Faccio un lungo sospiro dentro di me

“Piccolino mi stai dicendo che sarò una pietra nella prossima vita?” gli dico con fare offeso spingendogli la fronte con il dito indice.

La sua espressione, un misto tra l’imbronciato e il pensieroso

“Allora chi mi assomiglia?” chiede Yoongi ormai vicino a noi

“Viola” dice Jimin

“Nessuno” dico io

Yoongi ci guarda con una sorta di smorfia sbuffando

 

“Allora siamo pronti?” una voce dallo staff mi salva

“Siiiiiii” grido prontamente forse troppo entusiasta. Ero felice di togliermi da quella situazione.

Vedo la luce rossa delle telecamere accendersi.

“Venite tutti qui intorno” continua il ragazzo dello staff

“La prova di oggi si svolgerà a coppie e sarà una sorta di caccia al tesoro; 

Sono stati nascosti degli oggetti appartenenti ai membri. 

Creeremo le coppie in maniera casuale e poi verrà assegnata ad ognuna una busta con degli indizi per trovare il tesoro” conclude

“Wow, sembra difficile!” esclama Jin

“Ah non sono bravo in queste cose!” sentenzia Yoongi

“Viola vuoi essere la prima? Pesca una delle palline e vediamo chi sarà il tuo compagno di avventura!” mi chiede il ragazzo dello staff porgendo a Namjoon un sacco con delle palline.

[I ragazzi dello staff non compaiono mai in video proprio come in ogni Run]

 Non molto convinta pesco una pallina e la passo a Namjoon che la apre

“Suuuugaaaaa” dice mostrandola alle telecamere.

Per un attimo ho sperato di poter giocare con Jimin ma va benissimo lo stesso, sono felice di farlo con Yoongi.

Vado a posizionarmi vicino a Yoongi come indicatomi mentre gli altri estraggono le loro palline.

“Hobi Hyung” grida Jimin saltando letteralmente in braccio a Hobi che lo prende prontamente come fosse una cosa che fa abitualmente e forse è proprio così.

Sorrido al pensiero, sono troppo carini insieme.

Namjoon porge il sacchetto a Tete che entratta la pallina alza un sopracciglio ed esclama:

“Leader!”

Namjoon si lascia scappare un sorriso quasi imbarazzato.

“Quindi l’ultima coppia sarà composta dallo Hyung e dal Maknae!” dice indicando Jin e Kookie.

Quest’ultimi si abbracciano soddisfatti mentre Kookie si lascia sfuggire uno “YEAH!!!” con fare da figo. Rido ancora.

 

Sono davvero 7 pagliacci, perfetti per me!

 

Hobi-Jimin

Namjoon-Tete

Jin-Kookie

Io-Yoongi

Ecco delineate le coppie, ognuna delle quali riceve una busta.

“Sei pronta?” mi dice

Gli rispondo con un cenno del capo, mi mette sempre un pò di soggezione stargli vicino.

Yoongi apre la nostra.

“Il vostro oggetto è il ventaglio usato da Jimin durante Melon Music Awards 2018. Per trovarlo dovrete andare nel posto più verde” legge Yoongi

“Oh il ventaglio arancione di Jimin!” esclamo

“Ti ricordi come era fatto?” mi chiede lui

“Sisi lo ricordo benissimo, aveva la base bianca e poi era arancione con le piume in cima!” 

“Wow che precisione Viola, io non mi ricordavo neanche il colore” dice Yoongi sorpreso con un sorriso imbarazzato.

“Ah le Army ricordano sempre tutto, non possiamo competere, sono invidioso Suga” si lamenta Hobi

Yoongi lo guarda sorridendo tutto soddisfatto improvvisando un ridicolo balletto dei suoi.

“Cosa vorresti dire?” lo fulmina Jimin

“Nulla Jimin-i, sono felice di essere in squadra con te” gli dice subito mentre lo abbraccia e lo alza di peso facendolo gridare ridendo.

Mi viene da sorridere, Hobi e Jimin sembrano due bambini a volte.

“Allora cosa pensi che dovremmo fare?” mi chide Yoongi distraendomi dai due bambini che stavano facendo baccano davanti a noi.

Ha un'espressione così seria in volto.

“Il posto più verde” ripeto ad alta voce

“Forse… forse dobbiamo andare dove ci sono quegli alberi, laggiù?” dico indicando una macchia di alberi in lontananza

“E’ l’unico -posto verde- nei dintorni!” Concludo

“Potresti avere ragione, andiamo” risponde Yoongi

 

Mentre camminiamo tra noi cala un sinistro silenzio, ora che siamo soli sembra impossibile anche solo fare quattro chiacchiere, mi mette a disagio averlo così vicino.

Sento qualcosa muoversi nello stomaco, l’ansia si fa avanti.

 

Perchè per me è così difficile parlare con te?

 

Lo sento sospirare accanto a me mentre la macchia verde che avevo indicato si fa sempre più vicina.

“Con quella faccia sembri il -me- imbronciato di tanto tempo fa” gli sento dire

“Cosa?” chiedo presa alla sprovvista

“Ogni tanto sorridi ma dentro di te sei persa chissà dove…” risponde lui

 

Quando avevi trovato il momento per accorgertene?

 

“Io...” inizio

“Non importa non devi per forza darmi una spiegazione” aggiunge lui con  tono imbarazzato.

 

No, io voglio parlare con te, proprio con te!

 

Siamo arrivati in prossimità degli alberi e  lui inizia a cercare con lo sguardo qualche macchia arancione.

 

Devo farlo o me ne pentirò per il resto della mia vita.

 

Prendo un respiro

“Yoongi... posso farti una domanda?” Chiedo trattenendo il respiro

 

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Capitolo 6
*** Blue side ***


Siamo arrivati in prossimità degli alberi e vedo lui iniziare a cercare con lo sguardo qualche macchia arancione.

 

Devo farlo o me ne pentirò per il resto della mia vita.

 

“Yoongi... posso farti una domanda?” Chiedo trattenendo il respiro

“Ragazzi facciamo le vostre riprese!” ci richiama una persona dello staff

Interrotti prima che Yoongi potesse rispondermi iniziamo le nostre riprese per l’episodio, ridiamo e discutiamo di come e dove possa trovarsi il ventaglio e ci addentriamo ancora di più tra gli alberi.

“Grazie, ragazzi continuate a cercare! Se lo trovate avvisateci e verremo a riprendere il tutto, buona fortuna” conclude il responsabile della troupe allontanandosi

“Grazie faremo del nostro meglio” risponde Yoongi accennando un piccolo inchino che seguo immediatamente.

Mi colpisce sempre la loro educazione, non importa quanto siano famosi o ricchi, sono sempre grati e gentili con lo staff e con chi gli sta intorno. E’ una delle cose che ho sempre amato di più di loro.

Torniamo ad essere soli e l’agitazione torna a farsi sentire, adesso mi pento di avergli fatto quella domanda, ho perso tutto il coraggio che sentivo fino a prima delle riprese.

 

“Allora cosa dovevi chiedermi?” mi chiede lui sorridente, annientando ogni speranza che riponevo nel fatto che potesse essersene dimenticato.

 

Sta sorridendo, perchè dovrei rovinare questo momento?

 

Prendo un lungo respiro, sento lo stomaco sotto sopra come se stessi decidendo se buttarmi o no da un burrone. Una sensazione di orrenda agitazione mi pervade nauseandomi.

Sento i miei occhi farsi improvvisamente lucidi e vedo il sorriso morirgli sulle labbra.

 

Fallo Viola, non devi continuare a tenerti tutto dentro, lui può capire, davvero...

 

“Viola, stai bene?” la sua voce mi riporta alla realtà

 

E’ il momento.

 

“Esiste.. esiste un modo, ah non trovo le parole giuste” dico esasperata

Lui mi fissa aggrottando la fronte.

“Yoongi... come fai quando quei pensieri tornano a riempirti la testa? Come fai a scacciarli?” dico tutto d’un fiato

Sembra sconcertato dalla mia domanda improvvisa come se non ne capisse il senso, ma poi cambia espressione, sembra realizzare l’incubo di cui sto parlando e che ci accomuna.

“io… ” inizia lui, il viso contratto

 

Non avrei dovuto, non avrei dovuto

 

“Mi… mi dispiace, cerchiamo il ventaglio ok?” dico imbarazzata fingendo un timido sorriso.

“Io non li scaccio, li ho accettati, ormai sono come una parte di me, come vecchi amici che ogni tanto tornano a salutarti, torneranno sempre, ancora e ancora, specialmente quando sei felice, qualcosa nella tua testa ti dirà che non durerà a lungo, che è inutile essere felici, che non te lo meriti” dice lui con voce bassa.

Le sue parole aprono come una voragine dentro di me, conosco bene quelle sensazioni.

Ci fissiamo per quello che sembra un tempo interminabile, il buio che vedo nei suoi occhi è una cosa che non dimenticherò mai, chissà se lui vede la stessa cosa nei miei.

“Puoi, puoi usare noi…” l’espressione così indifesa eppure così forte mi fa sorridere.

“Mi sono sentita sola e piena di ferite per un sacco di tempo, poi siete arrivati voi…” 

 

Coraggio Viola

 

“Quando vi ho incontrati non mangiavo molto di giorno e non dormivo molto di notte, ci sono cose che ero convinta di aver dimenticato ma che in realtà sono impresse a fuoco nella mia mente e mi divorano dall’interno, allora per qualche motivo erano tornate tutte a galla e tutte insieme. Davanti agli altri ero quella di sempre; sorridente e rumorosa. La mia maschera funzionava bene, aveva dipinto su un bel sorriso colorato, poi quando arrivava la notte la toglievo finalmente e stavo ore sveglia a fissare il soffitto, le lacrime avevano imparato la strada da percorrere e la testa vagava. I miei pensieri finivano tutti in un unico modo, immaginavo e fantasticavo sul modo più veloce per... sparire, volevo dimenticare tutto, volevo che sparisse tutto; un treno, una macchina, immaginavo quel momento in mille modi diversi.”

“Quei pensieri mi facevano paura, io mi facevo paura.” mi fermo, la voce tremante

“Viola…” lo vedo osservarmi con lo sguardo vuoto

 

Gli ho ricordato Kobe, perchè l’ho fatto?

 

Sento le lacrime arrivare e non so se siano per me o per lui.

Mi sento esplodere, il ricordo di quelle notti è così vivo che fa ancora male.

Prendo un respiro

“Poi una notte siete arrivati voi, stavo cercando dei video per distrarmi e vi ho trovati,le vostre canzoni, le vostre voci, i vostri sorrisi, le grida, le risate e lui... quello che più di tutti mi ha teso una mano come a chiedermi di aspettare, di non andarmene, ha iniziato a medicarmi le ferite e a mettermi tanti cerotti dove faceva più male” dico sorridendo tra le lacrime.

Lo vedo ascoltarmi in silenzio,è così facile parlare con lui, è come parlare a me stessa davanti ad uno specchio, mi chiedo sempre perchè non mi sia innamorata di lui.

Il mio sorriso si spegne.

“Non ho avuto un'infanzia molto felice e la mia famiglia pensando di proteggermi mi ha allontanata dal mondo ma non mi hanno protetta, loro non... ” non riesco neanche a finire la frase, la voce mi si rompe e il pianto arriva disperato.

Odio piangere, per quanto stia imparando a farlo odio profondamente essere così vulnerabile davanti a qualcuno. 

Porto le mani al viso.

Sento un rumore di passi, le sue braccia intorno a me, rigido come fosse a disagio, quanto deve costargli caro quel gesto, siamo due persone che non sanno abbracciare.

Io non sopporto essere toccata figuriamoci abbracciata, l’impulso di spingerlo via è forte ma le sue parole mi fanno cadere ogni difesa.

“Gwaenchanha Viola…” sospira 

“Cosa ti hanno fatto?” chiede retoricamente

Sento il mio corpo abbandonarsi contro il suo, la mia testa sul suo petto, le mie braccia  intorno alla sua vita mentre le mie mani cercano un appiglio sicuro lungo la sua schiena, mi aggrappo a lui come se da questo dipendesse la mia vita.

E’ così esile eppure così forte allo stesso tempo.

“Piangi quanto vuoi” la sua voce dolce

Le lacrime scendono copiose e nascosta nel suo abbraccio, mi sento protetta, al sicuro, non ho mai pianto tanto, e tanto forte, tutta la disperazione che avevo accumulato dentro di me stava esplodendo tutta insieme.

“Voglio essere felice Yoongi, perchè non ci riesco?” dico disperata tra i singhiozzi

Lo sento sospirare e rilassare le spalle, mi stringe ancora più forte come più forte si fa il mio pianto.

La sua mano ad accarezzarmi la testa.

Vorrei sparire in questo abbraccio, ne sarei felice.

Non so dire per quanto tempo lui sia rimasto in silenzio ad ascoltare le mie lacrime e i miei singhiozzi.

 

Pian piano le lacrime si fanno meno intense

Ancora stretta nel suo abbraccio tiro su col naso, giro la testa di lato e chiudo gli occhi, sento il suo cuore, così lento, così regolare, sento il suo profumo, sa di buono, di pulito. Mi rilassa e mi calma.

“Va, meglio?” mi chiede a voce bassa

Annuisco con la testa, ancora stretta a lui, non vorrei lasciarlo mai più, mi sento al sicuro.

“A volte mi chiedo perchè non sei tu…” dico, la voce spezzata

“Io cosa?” mi chiede

“Perchè non mi sono innamorata di te” dico sincera

“Perchè hai bisogno di una persona che ti metta i cerotti non di uno che ne è già pieno” risponde lui

 

Non avevo mai pensato a questo prima d’ora

 

“Ti voglio bene Yoongi” mi lascio sfuggire a voce alta

Lo stringo ancora più forte, sento il suo battito aumentare

Poi mi viene in mente un cosa

“Puoi promettermi una cosa?” chiedo

“mmmh ci provo” mi risponde

“Quando capirai chi è il mio Bias, prometti di non dirgli nulla di tutto questo?” dico imbarazzata

“Perchè mi chiedi questo?” chiede sorpreso

“Posso sopportare il mio dolore ma non posso sopportare di causarne a lui, non voglio che lui soffra per questo, se si ricorderà di me voglio che si ricordi solo di quando sorrido” dico nascondendo il viso nella sua maglietta 

“Hai una considerazione così bassa di Jimin?” esclama

“Jimin?” dico sorpresa staccandomi di colpo dal suo abbraccio

“Io, ho già detto che non è lui, perchè insistete?” dico poco convincente, sono troppo stanca per fingere

Yoongi mi guarda con un sorrisetto esasperato

“Ho pensato che fosse lui dal primo momento, quando lui entra in una stanza dove ci sei anche tu ti vedo cambiare, diventi più solare e luminosa, le tue spalle, tutto il tuo corpo si rilassa, anche se non lo guardi e fingi di non considerarlo il tuo corpo dice un’altra cosa” conclude lui

Sono sconcertata, mi ha osservata così bene.

 

E’ finita, Yoongi lo sa, dovrò andarmene, non potrò più stare con loro

 

“Ma non preoccuparti, non dirò nulla” dice improvvisamente

“C… come non dirai nulla?” chiedo sbigottita dalla sua affermazione

“Non mi interessa il premio, preferisco darti il tempo per farti mettere qualche altro cerotto” mi dice con un sorriso così dolce da farmi arrossire

“Yoongi, io… grazie” dico non sapendo bene cosa dire

“Solo promettimi di avere più considerazione di lui, mi ha aiutato tanto, ha aiutato ognuno di noi, Jimin c’è sempre, se sapesse che non vuoi farlo soffrire ci rimarrebbe molto male” mi dice

“Lo so ma proprio perchè lui c’è sempre per voi non voglio che assorba anche la mia negatività, voi siete i suoi fratelli, la sua famiglia io non sono niente…”

“Aaaaishh questa ragazza” mi interrompe frustrato scombinandomi i capelli

La sua mossa improvvisa mi coglie di sorpresa facendomi indietreggiare di qualche passo, perdo l'equilibrio ma il mio piede finito tra le radici di un albero gira in maniera innaturale facendomi prendere una storta

“Ahi…” esclamo tenendomi la caviglia

Yoongi si precipita su di me

“Viola stai bene? ti sei fatta male?” Chiede agitato

“Non preoccuparti ho solo messo male il piede” dico cercando di sorridere

 

Cavolo se fa male, porca puttana 

 

“Scusami non volevo farti cadere” dice dispiaciuto toccandomi piano la caviglia dolorante come a volerla aggiustare. 

Ha le mani così magre che si vedono le vene in rilievo.

Lo guardo e sono felice, è così dolce e premuroso. Sono così felice di aver visto questo lato di lui.

 

La persona che avrà il tuo amore sarà molto fortunata

 

Gli prendo dolcemente le mani con le mie e guardandolo negli occhi cerco di rassicurarlo

“Sto bene Yoongi, sai qualche volte mi sono storta una caviglia in allenamento, non preoccuparti, metterò del ghiaccio e tornerà come nuova”

“mmhn ok” risponde lui mettendo quasi il broncio

 

Con il suo aiuto provo ad alzarmi ea ad appoggiare il piede a terra ma una scossa di dolore parte dalla caviglia e si irradia fino al ginocchio. Devo mordermi un labbro per non lasciarmi scappare un lamento di dolore

 

“Dai sali!” esclama Yoongi

“Cosa? noooo!” rispondo perentoria

“Vuoi stare qui tutto il giorno? o vuoi che chiami i medici? così si che Jimin si preoccuperà!” dice lui sfidandomi

“Nono non chiamare nessuno, ma mi vergogno” dico guardandogli le scarpe

“Ti vergogni adesso?” dice indicandosi la maglietta fradicia delle mie lacrime

 

Quanto avevo pianto? Probabilmente tutte le lacrime di cui ero capace

 

“Mi… mi dispiace” 

“Non devi dispiacerti” mi dice lui guardandomi 

“Ora andiamo, gli altri avranno già vinto” dice ricordandomi della gara

“Oddio il ventaglio!” esclamo

“Non importa, ora sali però” mi ordina abbassandosi di spalle davanti a me

“Ma la tua spalla?” chiedo

Gira indietro la testa e con espressione seria mia ammonisce

“La mia spalla sta bene, sali!”

Mi appoggio alla sua schiena abbracciandolo imbarazzata mentre lui salda la presa sulle mie cosce e si alza.

 

Dio come è alto 

Che vergogna sembra la scena di un drama

 

“Tieniti non voglio che mi cadi” mi ordina

Cerco di tenermi a lui ma mi vergogno da morire.

“Viola! guarda che ti faccio cadere!” dice facendomi saltare

D’istinto mi aggrappo a lui stringendolo con le braccia, il mio viso contro il suo, le nostre guance schiacciate l’una contro l’altra.

“Yoongi non farmi cadere” grido ad occhi chiusi

“Viola smettila così mi uccidi” dice ridendo

“Se mi fai cadere ti uccido, si!” gli rispondo allentando la presa

 

E’ incredibile quanto riesci mi fai sentire a mio agio, abbracciarti, stringerti forte, piangere, confidarmi, sono davvero sorpresa o forse no

 

Mi sento come una bambina sulle spalle del suo fratellone, con lui non può succedermi nulla. Con lui sono al sicuro.

 

“Yoongi…” inizio

“... mhn!” mi risponde lui

“Grazie” gli dico dandogli un piccolissimo bacio sulla guancia

Sento le sue guance gonfiarsi in un sorriso e la sua mano sulla testa a darmi una veloce carezza.

“Andiamo adesso!” mi dice

Mentre torniamo verso casa appoggio stancamente la testa sulla sua spalla accennando uno sbadiglio

“Sei stanca?” chiede lui

“Mi sento esausta a dire il vero” gli dico

“Hai pianto tanto, mi sono sentito anche io così dopo aver pianto tanto” lo sento irrigidire i muscoli al pensiero

“Dopo Kobe?” chiedo a bassa voce

Fa un cenno con il capo in segno di assenso 

“Ti voglio bene!” aggiungo prima che possa dirmi altro

Senza aggiungere nulla, lo stringo solo più forte lasciandomi scappare un sospiro.

Sento che pian piano si rilassa e lo vedo sorridere

 

“Facciamo così! Trattami come fossi il tuo Jimin!” mi propone

“Ma che dici?” gli dico sconcertata

“Dobbiamo ingannare gli altri! Quindi guardami come guarderesti lui!” continua lui

“Ma non posso, io non” cerco di spiegare

“Sono tanto brutto? Hai detto tu che avresti dovuto innamorarti di me” chiede lui in maniera teatrale 

“Ma no sei bellissimo, non è quello” gli rispondo 

“E’ deciso! Sarò il tuo Bias per questa settimana!” sentenzia lui

“Ahhhhhhh” grido esasperata scalciando

“Fai come ti dico, voglio che rimani fino alla fine” dice lui serio

“Perchè lo vuoi?” chiedo guardandolo

Lui inclina la testa di lato verso di me

“Perchè mi piace averti intorno e piace anche a Jimin”

Non so come rispondere a quella frase così rimango in silenzio a fissarlo, riesco solo a deglutire.

Prendo coraggio

“Jimin ti ha detto qualcosa?”

“Più o meno, ha detto che gli piaci come persona e che deve trovare una persona che lo ami come sai amare tu, anche se non sò cosa voglia dire esattamente, ha detto che non poteva spiegarmi, era un segreto” dice lui scocciato

“Jimin-i non ha segreti con me” sbuffa

 

Una persona che lo ami come so amare io

Gli piaccio

 

Il mio cuore accelera e il mio sguardo si perde nel vuoto al ricordo di quella confessione, come posso essere così felice eppure sentire il rumore del mio cuore che si spezza allo stesso tempo?

“Cosa gli hai detto per conquistarlo? Sa che è il tuo Bias?” chiede allarmato

“No no non lo sa, non sa niente, gli ho parlato della persona di cui sono perdutamente innamorata, ho solo omesso che fosse lui” dico sorridendo con lo sguardo vacuo

“Allora sei stata convincente! Era entusiasta quando ne parlava” conclude lui

“Mhn…” mi lascio scappare tristemente

 

“Dovresti dirglielo” dice improvvisamente

“Si forse in un’altra vita” dico senza pensare

“Hai questa di vita, perché sprecarla ad aspettare la prossima?” mi chiede

Rimango in silenzio, le sue parole suonano così giuste  

 

Arriviamo in prossimità della casa

“Posso scendere?” chiedo

“Oh no, il tuo Bias ti porta in spalla e tu non te ne approfitti? Stringimi!” ride

“Yoongi!!” lo sgrido dandogli un pugnetto sulla spalla

“Ahi ahi la mia spalla” grida lui

“Yoongi, so benissimo che è l’altra!” gli dico alzando gli occhi al cielo

Inizia a ridere e lo seguo

 

E’ bello ridere con te, sento che potremmo essere davvero amici

Grazie Yoongi

 

“Siamo tornatiiiii” Grida Yoongi

Lo sguardo di tutti si posa su di noi, ed è per lo più interrogativo visto il fatto che lui mi porta sulle spalle.

“Viola si è fatta male alla caviglia, prendete del ghiaccio” spiega lui facendomi scivolare dalla sua schiena sul divano.

Lo sguardo interrogativo di tutti si tramuta in un brusio di sorpresa e preoccupazione

“Prendo subito il ghiaccio” esclama Jimin, l’espressione tirata.

Li ho tutti intorno, staff compreso vogliono sapere tutti come sto, cosa è successo, quanto mi fa male

 

“Eccomi!” la sua voce

Tutto quello di cui ho bisogno è qui vicino a me

Lui.

 

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Capitolo 7
*** Pied Piper ***


“Eccomi!” la sua voce

Tutto quello di cui ho bisogno è qui vicino a me.

Lui.

 

Lo vedo avvicinarsi con la sua solita grazia, mi si siede accanto e con tutta l’attenzione di cui è capace mi appoggia il ghiaccio sulla caviglia, sembra un artificiere alle prese con una bomba tanto è concentrato per non farmi male.

Un sorriso mi affiora sulle labbra.

 

“Cosa è successo?” chiede Kookie, i lineamenti del suo viso così delicato sono disturbati da un espressione di chiara preoccupazione.

“Io... io mi sono spaventata e sono caduta, la caviglia era incastrata tra le radici di un albero e ho preso una storta, non è nulla di grave” dico sorridendo

I miei occhi corrono ancora sulla mano di Jimin che mi tiene il ghiaccio sulla caviglia, ogni tanto lo toglie per controllare se è gonfia, ed ogni volta stringe i denti come fosse lui a sentire dolore e non io, le guance gonfie. 

 

Chissà cosa pensi, sei così carino

 

Una mano torna a scombinarmi i capelli e mi riporta alla realtà, è Yoongi che probabilmente mi richiama all’ordine e a giudicare dal suo sguardo è proprio così.

Ma sono così stanca di fingere che non mi importi. Così stanca che vorrei solo correre a dirgli tutto e a nascondermi tra le sue braccia.

Per un attimo i nostri sguardi si incrociano, il mio stanco e il suo pieno di incoraggiamento.

Sento ancora la sua voce nella testa: 

 

-Voglio che rimani fino alla fine, mi piace averti intorno e piace anche a Jimin-

 

Sorrido

 

Ce la devo fare, lui vuole avermi intorno 

 

“Hey, lascia stare i miei capelli!” dico fulminandolo fintamente

“Eri pesante sai?” Mi dice sorridendo

“Yoongiiiiiii!” lo richiamano in coro Hobi e Namjoon mentre Jimin si lascia scappare un mezzo sorriso e si limita a fissarlo in silenzio.

“Dovresti fare più palestra allora, sei gracilino Mr Suga!” dico fintamente offesa incrociando le braccia.

Sento le risate divertite di tutti.

“Ed è perché sono gracilino che mi stringevi così forte?” dice lui tra lo stupore di tutti, sorridendo come chi sta chiaramente vincendo una partita a scacchi.

Sento la mano di Jimin stringersi attorno al ghiaccio sulla mia caviglia.

“Sei tu che facevi finta di farmi cadere!” dico con una smorfia di dolore sul viso sbuffando in direzione di Yoongi

Lui mi sorride beffardo ma poi nota la mia smorfia di dolore.

“Jimin-i, le stai facendo male!” dice Yoongi con aria preoccupata 

“Scusa Viola non volevo… ti ho fatto male?” si scusa Jimin imbarazzato

“Nono, non fa così male tranquillo, posso tenerlo anche da sola” dico cercando di prendergli il ghiaccio dalle mani.

Le nostre mani si sfiorano e una sensazione di calore si irradia da quel punto e mi pervade come un'onda del mare che famelica inghiotte la spiaggia, mi porta alla deriva. 

Non sento più il freddo del ghiaccio. 

Poi la sua mano sulla mia. 

Così morbida, così piccola. 

Ogni volta il desiderio di prendergli le mani e portarmele al viso per rubargli una carezza si fa sempre più forte.

“Stai ferma Noona! Perchè vuoi fare sempre da sola? Te lo tengo io” mi chiede un pò deluso

 

Perchè sono abituata a fare tutto da sola

Ma adesso, anche se per pochi giorni posso appoggiarmi a te?

 

Vorrei rispondergli così, ma lascio cadere tutto in un tenero sorriso

 

“Hai ragione Jimin-i, grazie…” dico 

Vedo mutare il broncio in un tenero sorriso al quale rispondo.

“Ma non chiamarmi Noona piccoletto!” gli dico strapazzandogli i capelli 

Il suo sguardo è un misto tra l’offeso e il divertito.

 

Viola basta, il tuo Bias è Yoongi, guarda lui

Proviamoci

 

Con tutto l’autocontrollo che mi rimane distolgo lo sguardo da quel dolcissimo sorriso e mi giro verso Yoongi. Lo vedo di spalle parlottare con Hobi su quanto accaduto, su come mi sia fatta male e su come fosse preoccupato per me.

Sento la sua risata.

 

Sei così sensibile Yoongi, così dolce, hai sopportato tutte le mie lacrime senza giudicare, senza chiedere.

 

Gli occhi diventano lucidi, mi sento più leggera.

Mi scappa un sorriso.

Yoongi vede Hobi guardarmi e si gira verso di me intercettando il mio sguardo.

Sembra capire cosa mi passi per la testa. 

Mi dedica uno dei suoi sorrisi più dolci.

Il nostro scambio di sguardi sembra interminabile.

Ci sorridiamo a vicenda soddisfatti del nostro piccolo segreto.

 

“Da quando tu e Viola flirtate?” chiede Taetae a Yoongi con un sorrisetto beffardo.

Io sento le guance andare letteralmente a fuoco e so cosa la mia reazione possa sembrare, ma pensando alla verità preferisco che pensino che sia successo qualcosa tra noi due. La verità non è neanche lontanamente un'opzione valutabile.

“Viola, è successo qualcosa nel bosco?” chiede improvvisamente Jin guardandomi serio negli occhi.

“Yoongi non è che…” Chiede poi a lui con fare inquisitorio

 

Mi lascio scappare un sospiro

 

Come può pensarlo? Solo Yoongi si è accorto quale è il motivo per il quale respiro?

 

La rabbia mi assale.

Sbotto prima che Yoongi possa dire qualsiasi cosa.

“Credi che se anche lui fosse il mio Bias mi butterei tra le sue braccia alla prima occasione?” dico furente

“Lo faresti?” chiede serio Yoongi

 

Lo farei?

 

“No! no che non…” inizio

“No! non lo farebbe!” ci incalza Jimin

“Viola non è quel tipo di ragazza, smettetela non è divertente!” dice con uno sguardo talmente cupo che mi sento trafiggere.

Sento la rabbia defluire all’istante lasciandomi come una sensazione di tiepido calore

 

Oh Jimin, hai più fiducia tu in me che io stessa. 

Ecco perché sei tu, perché sei sempre stato tu.

 

“Ma perchè te la prendi tanto?” chiede Hobi stranito

“Non me la prendo, ma non si trattano così le Army” risponde lui con un sorrisetto risoluto.

Dello sguardo cupo di poco fa non ce n’è più la minima traccia, è tornato il pulcino di sempre anche se quello sguardo è ancora impresso nei miei occhi e nella mia mente.

“Yaaa Jiminah non si può scherzare con le tue Army, sono così fiero di te!!” lo punzecchia Jin ridacchiando

 

Army... sempre quella parola

 

“Ancora non abbiamo scoperto chi sia il suo Bias però!” dice Kookie pensieroso

“Potrebbe essere Yoongi, prima è diventata tutta rossa” Aggiunge Namjoon guardandomi in un modo che tutte le volte mi fa sentire come su di un tavolo da laboratorio pronta ad essere vivisezionata.

“Potrei?” Mi chiede gentilmente Yoongi avvicinandosi a me

“Io…” 

 

Cavolo ho la mente vuota, aiutooooo

 

“Yoongi... ti piace Viola?” Chiede sottovoce Hobi coprendosi la bocca con la mano, è un'abitudine che ha spesso quando dice qualcosa di cui è un po’ imbarazzato.

 “Mi piace come persona, SI!” Dice lui alzando le spalle, con la stessa naturalezza con la quale potrebbe dire che gli piace mangiare la frutta.

 

Yoongiiiiiiiiii 

 

Sento ancora la mano di Jimin stringersi intorno al ghiaccio, meno male che ha quasi smesso di farmi male.

 

Jimin, perchè ti irrigidisci tanto? 

 

Poi mi tornano alla mente le parole di Yoongi nel bosco

 

Che stia ripetendo le stesse parole che Jimin ha usato con lui? Che gioco è questo Yoongi?

 

“Tanto è già innamorata, siamo arrivati tardi” dice Jimin sottovoce fissando il ghiaccio

“In che senso?” chiede Hobi

Jimin mi guarda come a chiedermi il consenso, io senza neanche accorgermene faccio un cenno di assenso con il capo.

Di nuovo quello sguardo cupo.

 

Se mi guardi così può chiedermi tutto, la mia risposta sarà sempre SI

 

Fa un respiro profondo e sorride

“Lei avrà anche il suo Bias tra noi, ma ama un’altra persona, profondamente e con tutta se stessa, noi non possiamo competere, lo ama in un modo che me lo fa invidiare un pò…” fa una pausa e il suo sorriso scompare.

“anche se lo vorrei prendere a pugni” dice sottovoce in modo che solo io possa sentirlo

 

Jimin... Ti amo! Ti amo adesso come ti amerò nella prossima vita, vorrei gridartelo.

 

“Quindi non mancatele di rispetto” conclude risoluto

Sento i vari “Ohhh” di stupore tra loro poi una voce

“E tu Jimin-ah come fai a sapere tutte queste cose?” indaga Hobi curioso

“Perchè le persone si confidano con me, ispiro fiducia non lo sai?” dice lui tutto soddisfatto, sguardo alto e mani sui fianchi.

La sua posa è talmente buffa e mi fa ridere. Mi sorride di rimando.

“Allora sei fidanzata?” Mi chiede Yoongi distogliendomi da Jimin

“No, non lo sono” rispondo con lo sguardo assente

“Non capisco” Dice Taetae grattandosi la testa

“Lui, non ha tempo per me adesso, e… non sono adatta a lui ” dico sottovoce buttando fuori ogni parola come fosse un macigno rovente

 

Accidenti a te Yoongi

 

“Non sei... adatta!?” ripete Hobi guardandomi serio

“E lo ami lo stesso? Lui non ha tempo per te ma tu lo ami lo stesso?” interviene Jin stupito

“Vale la pena amare una persona simile?” chiede Namjoon

“Vale la pena? Me lo sono chiesta tante volte e la risposta è sempre stata SI” dico arrossendo

 

“Non mi piace” aggiunge Kookie

Vedo gli altri annuire con la testa mentre Yoongi e Jimin ascoltano in silenzio

 

Non sapete cosa state dicendo

 

“Non sapete cosa state dicendo” dico interrompendo i loro brusii di disapprovazione 

“Lui è una persona meravigliosa, se ho imparato a sorridere di nuovo è solo grazie a lui, lavoro duramente ogni giorno perché voglio che sia fiero di me.”

 

Voglio dare al mondo la versione migliore di me, proprio come fa lui

 

“Lui è tutto il mio mondo”

“Per favore non parlate di lui così, lo amereste anche voi se solo lo conosceste, ne sono sicura”

 

Anzi voi lo amate già

 

Mi scappa un sorriso

“Se è così meraviglioso perchè non lasci decidere a lui se sei A D A T T A oppure no?” mi dice Yoongi scandendo le parole con un tono che sembra quasi un rimprovero.

 

Sei pessimo, dovevi aiutarmi Yoongi, che stai facendo?

 

“Vorrei conoscerlo questo principe, me lo presenti?” Chiede Namjoon improvvisamente

“Vorrei conoscerlo anche io” mi dice Jimin 

La sua mano si fa gentile sulla mia caviglia come il suo sguardo. 

Vorrei che quel contatto non finisse mai.

“Forse un giorno” dico ad entrambi

 

Quale giorno Viola? Finita questa esperienza sarai solo un ricordo.

 

Eccola quella voce, sempre pronta a spezzarmi le ali.

Sento una stretta allo stomaco.

Non c’è spazio per la felicità.

 

Vedo Yoongi sorridermi mentre con gli occhi sembra volermi scavare dentro.

 

Sono così un libro aperto per te?

 

“Bene” dice Yoongi con un largo sorriso 

 “Staremo a vedere Viola, magari cambi anche Bias” Conclude facendo spallucce.

“Impossibile” dico senza pensare

“Impossibile” mi scimmiotta lui

“Mi domando chi sia” dice Kookie guardandosi intorno come a cercare indizi sui volti dei suoi compagni.

“Sei così strana Viola, sei un libro che non riesco a leggere, è come se mancassero delle pagine” interviene Hobi

 

Le persone dello staff che si erano dileguate appena avevano capito che non avevo nulla di grave tornano ad avvicinarsi come anche le telecamere salvandomi da quella conversazione. 

Jimin toglie la mano dal ghiaccio e mi sorride.

“Iniziano le riprese! Puoi tenerlo tu?” dice con lo sguardo triste allontanandosi un pò.

Come cambiano... durante le riprese stanno sempre ben attenti a non toccarmi o a non starmi troppo vicino, mentre a telecamere spente sono tutti così carini e rilassati ad avermi vicino, non si spostano e non hanno paura del contatto.

 

Un velo di tristezza mi assale.

 

E’ vita questa? 

 

Una voce mi distoglie dai miei pensieri

“Bene! La prova caccia al tesoro è terminata! i vincitori sono Namjoon e V” dice una voce fuori campo

TaeTae fa la V con le dita in segno di vittoria verso Namjoon, poi festeggiano improvvisando quello che si trasforma in un imbarazzantissimo balletto della vittoria.

Ecco, si sono dimenticati di nuovo chi sono, rido davvero tanto, forse più del dovuto.

Tutti ridono divertiti

 

Come fate ad essere gli stessi che sono sul palco? non lo capirò mai

 

“Poi ci sono Jin e JK, terzi classificati Jhope e Jimin e ultimi Viola e Suga. Poichè loro due non hanno trovato l’oggetto riceveranno una punizione” conclude la voce delle staff

“Ma Viola si è fatta male!” Dice deluso TaeTae

Ha un espressione così tenera.

“E’ vero, posso prendere io la punizione per entrambi” Dice Yoongi

“Waaa Yoongi Hyung, vuoi diventare un principe per le Army?” Commenta Kookie ridendo

“Mmhn un principe? Nono nulla di tutto questo” commenta lui un po imbarazzato.

 

Come sono diversi davanti alle telecamere, sanno sempre cosa e come dirlo senza esagerare.

 

“Siete dei gentiluomini ma niente sconti qui! Viola e Suga avranno come cena solo riso e kimchi”

“Le squadre che hanno trovato il loro tesoro avranno tutto ciò che vogliono per preparare un barbeque”

“E i vincitori?” chiede curioso Namjoon

“I vincitori avranno un vantaggio per scoprire il Bias della nostra Viola” dice la voce fuori campo

“Un vantaggio?” chiedo senza pensare

 

Che si sono inventati adesso?

 

Sento tutti parlottare tra loro

“Potrete scegliere tra tre buste chiamate TENTAZIONE ARMY” continua la voce

“Tentazione Army? cos’è?” Chiede Hobi

“In ogni busta c’è una cosa che ogni Army vorrebbe, riguarda il suo Bias e se lei accetta la tentazione Namjoon e V hanno vinto la sfida di questa settimana” spiega la voce

“Yaaa ma così è troppo! Dovevate dircelo prima che era questo il premio!” grida Jin

“Se lei accetta la tentazione il gioco finisce giusto?” chiede Jimin

“Esatto! il Bias sarà rivelato!” risponde la voce

“Chissà quale è la tentazione?” Si chiede Yoongi

“Viola non ti arrendere facilmente! Voglio vincere io! dice Kookie eccitato

JK mi strappa un sorriso è sempre così competitivo.

 

“Scegliete una busta 1, 2 o 3” riemerge la voce riportando il silenzio

I due hanno cercato di esaminarle in ogni modo per capirne l’interno e dopo aver parlottato un po ne scelgono una.

 

Sento il cuore sfondarmi il petto tanto batte forte. Le capriole nello stomaco.

All’improvviso mi sento sfiorare la caviglia, un tocco leggero.

Un brivido mi pervade, è Jimin, sta guardando dritto davanti a sé mentre le sue labbra mimano 3 sillabe 

GWEN-CHA-NA

 

Oh Jimin

 

Faccio piccoli respiri seguendo il ritmo della sua carezza.

Sento il suo dito accennare piccoli movimenti dietro la mia caviglia. La sua pelle così morbida.

 

Intanto TaeTae e Nam hanno aperto la busta.

“Cosa dice?” chiede Kookie con l’espressione curiosa ma allo stesso tempo spaventata

Vedo un grosso sorriso sui loro visi, sono soddisfatti. Si danno la mano come avessero appena concluso l’affare della vita.

Ho lo stomaco sottosopra, neanche durante le gare ero così agitata.

 

I due si alternano nel leggere il contenuto della busta

 

“Viola hai la possibilità di cenare con il tuo Bias” dice un Namjoon sorridente

 

“Sarà una cena romantica e come tema avrà le fiabe, tu sarai la sua principessa e lui il tuo principe” dice V tutto eccitato

 

“Ahhh ma così è troppo facile, questa tentazione è...” Si lamenta Hobi senza finire la frase

 

“Una cena solo per noi due, io la sua principessa, lui il mio principe” dico sottovoce

 

Le carezze di Jimin si interrompono improvvisamente, porta il busto in avanti, appoggia i gomiti sulle ginocchia e volge lo sguardo in direzione di Yoongi. 

Che pensi davvero che sia Yoongi il mio Bias?

Mi ero abituata a quel tocco gentile che scandiva i miei respiri, lo rivoglio indietro.

 

“Allora Viola, che ne dici? Vuoi essere la -sua- principessa?” Mi chiede diretto Namjoon

 

Voglio esserlo?

 

Mille immagini affollano la mia mente, di me e di Jimin seduti ad un tavolo tutti eleganti, lui che mi sorride, la sua mano sulla mia, il suo sguardo solo per me. La mia mente è completamente inghiottita da quelle immagini.

 

Poi lo sento di nuovo, le sue dita tornano a sfiorarmi la caviglia, questa volta mi guarda, sembra volermi leggere dentro, un brivido corre frenetico lungo la mia schiena. 

Mi odio, il mio corpo scatta così ogni volta, con uno sguardo o con un semplice tocco riesce a svegliare ogni parte di me. 

Come la pioggia increspa la superficie dell’oceano lui increspa la superficie della mia anima.

Ne sono schiava ma non posso farne a meno.

Lui è il mio Pied Piper, il mio paradiso proibito.

 

Sento lo sguardo di tutti addosso, aspettano una mia risposta. 

Poi vedo Yoongi, il suo sguardo grida -non deludermi-

 

“Io…”

 

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Capitolo 8
*** Come Icaro ***


 

Sento lo sguardo di tutti addosso, aspettano una mia risposta. 

Poi vedo Yoongi, il suo sguardo grida -non deludermi-

 

Voglio essere felice Yoongi

 

“Io…”

 

“Accetti!?” mi incalzano in coro Nam e TaeTae

“Non accetto” dico semplicemente interrompendo i festeggiamenti dei due vincitori

“Come?” Chiede TaeTae stranito

“Rifiuto la tentazione” ribadisco a voce più alta

Vedo lo sguardo sorpreso di tutti tranne Yoongi, lui sorride.

Lo vedo sorridermi rilassando le spalle come avesse appena evitato una pallottola.

Le carezze a cui mi ero abituata svaniscono, vedo Jimin portare la testa indietro, i capelli cadergli all’indietro, gli occhi chiusi e con uno strano sorriso sulle labbra si lascia andare ad un piccolo sospiro. 

Rassegnazione, sollievo?

 

Sei meraviglioso e sei tutto ciò che voglio, ma non posso essere la tua principessa

Non così

 

Nella confusione generale i miei occhi scorrono sul suo meraviglioso profilo, vorrei tracciarne il percorso con le dita, dalla fronte al nasino schiacciato che amo alla follia, passando sulle sue labbra, quelle labbra che sono pura perdizione, seguire la curva del mento fino ad arrivare al collo per giocare con il nodo sulla sua gola... 

Sento il mio corpo agitarsi, lui è come il sole ed io un pianeta che gli ruota intorno in una danza eterna, sono attratta da lui, lo voglio, voglio avvicinarmi, ma non posso, se mi avvicinassi al sole mi brucerei come Icaro

 

Ma mi importerebbe davvero? 

No.

Mi brucerei volentieri pur di poterti sfiorare almeno una volta.

Una volta sola.

 

Lo vedo aprire gli occhi come attirato dalle grida degli altri e rapida distolgo lo sguardo.

 

Quanto sarà passato un secondo, un minuto?  

 

Mi sento come una spettatrice che ha appena guardato illegalmente uno spettacolo molto costoso senza averne alcun diritto. 

Non credo che gli altri se ne siano accorti, sono tutti presi dal discutere con Namjoon e Tae che erano convinti di aver vinto con questa tentazione ed invece adesso vengono presi in giro.

Facendo finta di nulla il mio sguardo corre divertito da uno all’altro, tutti presi nella loro discussione.

 

No, non sono ancora pronta a rinunciare a questo adorabile caos.

 

Poi il mio sguardo si ferma su due occhi scuri che mi fissano sinceri, Yoongi.

Mi sorride in maniera strana.

“Perchèèèèèèèèè?” Chiede Namjoon mentre Jungkook ride 

“Già, chiediamolo a Viola, perchè hai detto NO?” lo incalza Yoongi con lo sguardo divertito.

“Perchè…” parto indecisa su cosa e come dirlo

“Perchè non sono una principessa e poi che senso avrebbe vivere una bugia per una sera, seppur una bellissima bugia… non rinuncerei mai a voi 6 per vivere una cosa del genere” dico sincera e imbarazzata

“Aigoo Violaaaa! perchè sei così difficile” protesta dolcemente TaeTae come un bambino a cui vengono negate le caramelle

“Ogni tanto penso che tu non abbia un Bias, sei attenta e presti attenzione ad ognuno di noi, da quello che dici sembriamo tutti uguali per te, come dicono le army...?” commenta Hobi dubbioso

 

Starà ripensando alla nostra chiacchierata?

 

“OT7 dici?” chiede perplesso Jimin a Hobi, anche se dal suo sguardo non è molto convinto dell’eventualità che io possa esserlo davvero.

“Si OT7! potrebbe essere!?” risponde Kookie con gli occhi sbarrati e la bocca semiaperta per lo stupore guardandomi per carpire qualche dettaglio in più.

Quell’affermazione mi fa nascere un grande sorriso.

“Ahhhhhh sorride, sorride!! Allora sei OT7? Ho vinto?” saltella Hobi tutto eccitato

“No, sorrido perchè lo considero un grosso complimento” dico facendo la V con le dita in segno di vittoria.

 

Siete tutti importanti per me, ognuno in modo diverso

 

L’entusiasmo di Hobi si perde nelle risate degli altri.

“Ahhhhhhhh ma chi è??” grida con una teatrale esasperazione Kookie

“Ne ho uno solo, uno soltanto!” dico sorridendo pensando al suo dolce visino, sento le guance andare a fuoco.

“Stai pensando a lui?” chiede Taetae sorridente mentre cerca indizi sul mio viso.

Annuisco senza il coraggio di alzare lo sguardo.

“E’ tutta rossa!” ridacchia Hobi

Poi una voce dallo staff:

“Quindi rinunci Viola?”

“Si rinuncio” rispondo con un sorriso nascondendo il viso tra le mani, sto andando a fuoco e non so neanche perchè, anzi si, l’immagine di Jimin di poco prima mentre fa cadere la testa all’indietro esponendo il collo, quelle labbra socchiuse…

“Hey, stai bene?” Chiede Jin avvicinandosi

Alzo timidamente la testa e lo vedo fissarmi a bocca aperta prima di scoppiare a ridere.

“Viola stai andando a fuoco!” dice ridendo

“Noona”

 

Eccolo

 

“Noona a cosa stai pensando?” chiede Jimin con lo sguardo tutt’altro che ingenuo spostandosi a destra e a sinistra cercando di intercettare il mio viso. 

 

Tu piccolo, ahhhhhhhh prima mi mandi fuori di testa e adesso mi chiami Noona

Come ne esco ora??

 

“Ahhhhhhh lasciatemi in pace” protesto ridendo dall’imbarazzo

 

Dio che situazione, se alzo gli occhi e incrocio il suo sguardo è finita

 

Sento loro sghignazzare divertiti dalla scena.

“Noona” questa volta è Namjoon, è la prima volta che mi chiama così, che strano… dimentico sempre che essendo più grande tutti loro possono chiamarmi così.

La sua voce mi gela in un istante.

Mi calma.

Alzo lo sguardo e trovo il suo, si è rannicchiato davanti a me con le mani appoggiate sulle ginocchia e anche se lo sovrasto dal divano lui sembra immenso lo stesso, credo che se mi abbracciasse sparirei completamente.

 

Sei immenso

 

“Si?” rispondo in maniera quasi automatica. 

Mi sento svuotata.

“Respira...” mi dice lui dolcemente.

Le fossette che spuntano all’improvviso mi fanno sorridere.

“Si…” rispondo mentre sento il sangue defluire dalle mie guance

E’ la prima volta che mi parla così dolcemente, i nostri sguardi sembrano volersi parlare.

Quel viso dolce e rassicurante rallenta i battiti del mio cuore.

Finalmente riprendo il controllo di me.

“Va meglio?” mi chiede

Annuisco arrossendo leggermente, lo sguardo fisso su quelle fossette

“Waaa Namjoonah, ecco perchè sei il leader” lo canzona Jin

“Leadeeeeeeeeer” gli fa eco Kookie abbracciandolo da dietro e per poco non cadono insieme.

Lo vedo sorridere ancora, leggermente imbarazzato questa volta. 

E’ adorabile.

Rido

 

Quanto siete stupidi, e quanto vi amo per questo

 

Finiamo le ultime riprese con le frasi “fatte” di rito. 

 

Appena le telecamere si allontanano Jimin mi rivolge uno dei suoi sorrisi più dolci. 

Che fatica non arrossire di nuovo.

“Sono contento che tu abbia rifiutato, avremo più tempo per divertirci” mi dice tutto soddisfatto

“Si!” rispondo io con un grande sorriso

 

Come sei dolce

 

Il suo sorriso è sincero come quello di un bambino, poi lo vedo farsi più serio, distogliere lo sguardo da me e spostarlo alle mie spalle.

Il peso di qualcuno che mi si siede accanto fa muovere il divano.

Mi giro, è Yoongi

 

Quello sguardo... Possibile che pensi ancora che sia Yoongi? Sei contento che abbia rifiutato perchè pensavi che la cena fosse con lui?

 

“Allora hai rifiutato la cena? coraggiosa…” mi dice

“Sei sicura che non scopriremo chi è prima della fine?” aggiunge

Lo guardo negli occhi

“Se non volete più avermi intorno allora dovrete indovinarlo” lo provoco ricordandogli le sue parole

“Allora dovrai essere più brava...” mi fa un ampio sorriso

“Io sono brava!” rispondo risoluta

 

Vuoi giocare Yoongi?

 

Mi sorride, poi mi si avvicina, sento il suo respiro caldo e regolare soffiarmi all’orecchio mentre si lascia sfuggire un piccola risata e avendo cura che nessuno senta mi sussurra:

“Se fossi brava avresti evitato di morderti le labbra in quel modo mentre lo guardavi prima...” 

 

Cazzo

 

Mi giro verso di lui di scatto, i nostri visi sono così vicini che posso sentire il soffio leggero del suo respiro, lo guardo con un'espressione che deve divertirlo molto visto che fa fatica a trattenersi dal ridermi in faccia, sembra che mi abbia letto nel pensiero.

“Ma ti è andata bene, ti ho visto solo io” si affretta ad aggiungere mostrandomi un ampio sorriso 

“Voi due…” sento la voce di Jimin

Mi giro verso di lui e lo vedo analizzarci con lo sguardo

 

Oh Jimin come puoi pensarlo?

 

“Noi due cosa?” lo incalza Yoogi

“Siete strani, nascondete qualcosa” sbotta Jimin apertamente infastidito dalla reticenza dell’amico

“Siamo amici” dice scompigliandomi i capelli

Lo vedo soddisfatto mentre guarda il disappunto sul mio viso.

Lo colpisco con un pugnetto sul braccio, odio quando mi toccano i capelli come fa a saperlo?

“Smettila!” protesto

“Tu sai più di quando dici Yoongi Hyung” dice Jimin mettendo il broncio

Yoongi gli sorride angelico e Jimin scoppia a ridere. 

Non è possibile avercela con Yoongi

Ma prima che possa dire altro Jin ci interrompe.

 

“Credo che Viola voglia farti compagnia fino alla fine” interviene Jin quasi dal nulla

 

Che sguardo serio

 

“Perchè dici cosi?” chiede Hobi un pò stupito

“Perchè credo che il suo bias sia così importante per lei che si dannerà fino alla fine pur di non mostrare e ammettere chi sia, e solo per passare più tempo possibile con lui e con noi 6, è dannatamente difficile trattenersi quando la persona più importante per te si trova a pochi passi vero Viola?” conclude serio fissandomi negli occhi

 

oh Jin ti ricordi... ti ricordi cosa ti ho detto mentre cucinavamo insieme

 

E’ incredibile come tutti si ricordino e diano davvero importanza a ciò che dico. Mi riempie il cuore.

Annuisco senza coraggio di proferire parola.

“Vedremo” commenta Namjoon a voce alta dalla cucina dove si era spostato per bere qualcosa

“mmh farò del mio meglio per capire chi sia!” dice Kookie serio

“Uh ma quanto siete competitivi? Sembrate le Army alla conquista dei biglietti dei vostri concerti!” Sbuffo esasperata

Li sento ridacchiare per il paragone

 

Mi alzo dal divano per togliermi da quell’imbarazzo ma mi ero dimenticata del perchè fossi li, la caviglia mi da ancora un po fastidio e come un'imbranata perdo appena un pò l'equilibrio tornando seduta, ma non sul divano.

Mi siedo con una gamba sul divano e l’altra sulle gambe di Jimin che preso alla sprovvista mi afferra al volo abbracciandomi per metà. Sento la sua mano alla fine della mia schiena e l’altra che mi cinge il fianco per non farmi cadere. 

Il suo tocco così leggero eppure così deciso mi fa vibrare.

Il mio braccio intorno alle sue spalle, è così esile eppure così forte, più forte di come l'avevo immaginato.

“Hey” esclama sorpreso

“Scusa” dico arrossendo

“Ti fa ancora male?” chiede preoccupato

“Mi da un pò fastidio, mi sono alzata troppo velocemente” spiego

Ignorando le accese proteste del mio corpo torno seduta sul divano, scivolando via da lui. 

Le sue mani ancora su di me mi accompagnano sul divano come a volersi assicurare che non cadessi.

“Stai più attenta!” mi dice preoccupato

 

Ti amo

 

 “Ok” dico invece sorridendogli

“Viola vuoi che chiamiamo un dottore?” Mi chiede Hobi premuroso

“Vuoi altro Ghiaccio?” mi chiede TaeTae

Adoro quando si preoccupano tutti per me, sono così premurosi e sinceri.

“Siete adorabili! Vi amo” mi lascio sfuggire

Li vedo ridere alla mia esclamazione e sono felice.

 

Provo a rialzarmi, stavolta piano e automaticamente Jimin e Yoongi mi prendono una mano per assicurarsi che non cada. 

Si guardano a vicenda sorridendosi per il tempismo avuto.

Stringo le loro mani, quella di Yoongi magra e sottile al contrario quella di Jimin piccola e morbida. 

Quanto vorrei intrecciare le dita con le sue.

Mi alzo titubante spostando piano il peso sul piede e con mio sollievo sento solo un leggero fastidio.

Sorrido

“Non mi fa male!” esclamo

“Bene” mi dice Yoongi sorridente

Lascio le loro mani per camminare un pò, li sento seguirmi con la sguardo come una mamma segue un bimbo nei suoi primi passi.

Li guardo, sono così carini.

“Mamma, Papà, sto bene!” dico guardando prima Yoongi poi Jimin prendendoli un pò in giro.

“Aigooo…” protesta Yoongi a braccia incrociate

“Ma…” lo segue Jimin sbuffando mentre assume la stessa posizione di Yoongi

“Mamma Yoongi e Papà Jiminie” ripete Jin ridacchiando ma viene subito fulminato dai due.

Rido, rido davvero più del dovuto.

 

“Vado a cambiarmi” dico indicando i Jeans sporchi di terra.

Entro in camera e velocemente metto la mia salopette preferita, tolgo il pupazzino dalla tasca della t-shirt e lo metto nella tasca davanti.

“Fatto” dico soddisfatta

 

Torno di là.

 

“Ohh Gwiyeobdaaaa” la voce di Namjoon  [gwiyeobda vuol dire “carino” in coreano]

Lo guardo interrogativa

“Sembri Jimin!” dice TaeTae ridendo 

 

Oh la salopette, ora capisco

 

Rido imbarazzata all’idea di ricordarglielo

 

Non sono così carina, non quanto lui almeno

 

“Waaaaaaa” si aggiunge Kookie indicando l’orsacchiotto che spunta dalla salopette 

“Grazie” rispondo un pò affannata

Intanto Jimin è corso via ridendo

“Dove va?” chiede Hobi

“Boh” dice Yoongi facendo spallucce

Pochi minuti dopo sento le sue risate in lontananza.

Eccolo

“Oddio” mi lascio sfuggire

E’ andato a mettersi la salopette anche lui.

Mi corre incontro e tutto impettito, guarda divertito il mio orsacchiotto e mi si mette di fianco.

“Sei molto carina” mi dice facendomi un tenero occhiolino. Non ne è capace e questo lo rende ancora più dolce. 

ll mio cuore ormai ha perso il conto dei battiti perduti ma questa volta credo che potrebbe fermarsi. La sua voce risuona nella mia testa.

 

Sei molto carina

 

Allarga le gambe per abbassarsi alla mia altezza e incrocia un braccio con il mio.

“Siamo carini?” chiede facendo uno dei suoi Aegyo

Porta il braccio in alto mimando un grande cuore.

Lo guardo rapita, la sua dolcezza è pari solo alla sua bellezza, infinita per me.

“Dai aiutami!” mi esorta lui sorridente

Rido

Porto il mio braccio verso il suo completando il cuore.

Le nostre dita si sfiorano appena come carezze rubate.

“ahhhhhhhhh” grida Namjoon, come al solito Mini scioglie il cuore di Moni

Adoro il modo in cui Nam non riesce a resistere a Jimin quanto fa il carino.

“Che carini!” commenta Jin

“Si siete carini” dice Yoongi ridendo

Lo guardo ancora ridere mentre manda cuori a tutti saltellando come una pallina impazzita.

 

Tu sei la cura a tutti i miei guai

 

“Ragazzi” ci richiamano dallo Staff

“Dovete andare a fare la spesa per il vostro Barbecue” continua

“Potete comprare tutto ciò che volete, fuori ci sono 8 bici una per ognuno” conclude

“Yoongi e Viola per voi solo riso e Kimchi, non potrete scegliere nulla per voi ma potrete aiutare gli altri”

“Hey ma Viola non può andare in bici, le fa ancora male la caviglia!” dice Hobi

“No sto..” cerco di dire ma mi fermo per non essere incenerita dai loro sguardi.

“Ok... “ concludo con una finta risatina

“Può salire con uno di noi!” propone Kookie

“No ragazzi, meglio di no” rispondono dallo staff

“Potete tagliare quelle scene, lei non può pedalare” chiede Jin serio

“La sua salute è più importante, possono andare solo alcuni di noi, io posso rimanere con Viola se serve” esclama Jimin

 

Jimin

 

“Ma no potete semplicemente tagliare le scene come ha detto Jin, se vi serve le registrerà in un secondo momento” interviene fermo Namjoon

 

Ho capito. 

Le Army

 

“Bene allora Viola andrà in bici con uno di voi” dice il ragazzo

“Viola puoi scegliere con chi andare in bici ma possiamo comunque suggerirti di scegliere tra...” non finisce neanche la frase

“Posso andare con Namjoon?” rispondo senza pensarci neanche un secondo

“...gli hyung” finisce lui

“Oh bene, Namjoon va benissimo” sentenziano dallo staff

 

Volevano chiedermi di scegliere tra gli Hyung? 

 

Un idea si fa strada nella mia mente

 

Certo, se avessi scelto tra Kookie, Jimin e Tae ci sarebbe stata la rivolta una volta usciti i contenuti, le army a volte danno amore e odio in egual misura.

La Hyung line, come al solito, viene messa al secondo posto. 

Che assurdità.

 

Guardo i loro visi e questo pensiero mi fa ribollire il sangue. 

 

“Con me?” chiede lui perplesso distogliendomi da quel pensiero così orrendo

Annuisco un pò imbarazzata dalla troppa schiettezza di poco fa

“Oh non guardatemi così” li ammonisco

 

Andare in bici con Namjoon è una cosa che non avrei mai neanche lontanamente immaginato di poter fare.

 

“Perchè Namjoon hyung ?” chiede Jimin curioso

“Perchè lui ama andare in bici, quando le cose vanno male e la sua testa è piena prende la sua bici e va lungo il fiume, questo lo fa sentire meglio e voglio imparare anch'io a farlo, quando le cose vanno male voglio avere qualcosa che mi faccia sentire meglio” dico imbarazzata cercando di non guardare direttamente Nam.

“Insegnale Namjoonah” mi incalza tranquillo Yoongi

 

Tu capisci sempre

 

“Capisco” dice Jimin mentre sembra riflettere e soppesare attentamente tutte le mie parole.

“Wah” esclama Jin 

Namjoon mi sorride, sembra felice delle mie parole, è così dolce il mio gigante buono.

Mi viene incontro e giocoso mi mette un braccio intorno alle spalle.

 

“Andiamo”

 

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Capitolo 9
*** Bicycle ***


Namjoon mi sorride, sembra felice delle mie parole, è così dolce il mio gigante buono.

Mi viene incontro e giocoso mi mette un braccio intorno alle spalle.

 

“Andiamo”

 

Il suo gesto mi coglie di sorpresa facendomi sobbalzare, sono abituata a tenere sempre tutti a distanza e anche un semplice gesto come quello mi fa scattare scatenando quell’odiosa sensazione d’ansia che mi chiude la gola.

Mi volto verso di lui e il sorriso che vedo spazza via ogni traccia d’agitazione

 

E’ Namu Viola, è lui. Sei al sicuro

 

Gli sorrido di rimando senza pensare.

E’ così alto rispetto a me, io arrivo a malapena alla sua spalla.

Mi sento come sotto a un grattacielo con il naso per aria mentre cerco di guardarne la fine

A quel pensiero mi scappa quasi da ridere.

 

“Che c’è?” chiede lui curioso

“Pensa che tu sia troppo alto” mi precede Jimin

“Davvero?” mi chiede divertito

Annuisco sorridendo imbarazzata

 

Accidenti come fai a sapere quello che stavo pensando??

 

“E tu come fai a saperlo?” Chiede Hobi ridendo

“Perchè è quello che penso io quando sono vicino a Hyung” dice in maniera teatrale con lo sguardo fintamente perso nel vuoto.

“Oh si Jimin è basso” lo canzona Kookie spuntandogli da dietro col viso sopra un spalla. 

“Hey, usa l’onorifico!” gli risponde risoluto punzecchiadolo

“Si, Hyung” dice obbedendo agli ordini mentre cerca di trattenere un sorriso.

“Bravo Jungookieee” gli sorride dandogli delle piccole pacche sulla testa come ad un bambino

“Hyung sei basso lo stesso!” dice scoppiando a ridere

Jimin con fare offeso si gira verso di lui con le mani sui fianchi

Gli altri ridono, probabilmente è una cosa che succede spesso.

Sono adorabili, provo quasi invidia nel vedere quanto sia reale la loro amicizia, si amano come una famiglia.

Li vedo rincorrersi per la stanza, Kookie che cerca di scappare correndo intorno al tavolo e 

Jimin che lo rincorre tirandosi su la salopette che è troppo larga sulle gambe e gli impedisce di correre bene.

 

Quanto sei adorabile

 

“Sono carini” dice Namjoon con la faccia disperata mentre guarda i due rincorrersi.

Ogni volta che l’ho visto guardare gli altri, ho sempre visto tanto amore, stima e orgoglio nei suoi occhi. Ed ora che sono vicino a lui, vedo tutto questo con i miei occhi.

In questi giorni ho notato come spesso si metta in angolo ad osservarli senza dire nulla, come a godersi lo spettacolo, come a volersene riempire gli occhi.

“Perchè mi guardi così?” mi chiede

“Perchè amo il modo in cui li guardi” gli dico sincera

Lo vedo sorridermi imbarazzato.

 

Di nuovo le fossette, ahhhh Namu non farmi questo!  

 

“Sono buffi e rumorosi, è divertente guardarli” si giustifica

“Lo so, potrei guardarli per ore” gli dico mentre il mio sguardo si perde su quella salopette

“Non sono l’unico però” mi prende in giro

Rido

“Beccata!” dico alzando le mani in segno di resa

E’ così bello vederlo sorridere.

 

“Ragazzi siete pronti?” chiede un ragazzo dello staff

I due che si rincorrevano adesso si stavano rotolando sul divano con Tae che gli fa da arbitro. 

“Jiminie, Jungkookahhh, basta andiamo!” li rimprovera Namjoon

“Cosa dobbiamo comprare esattamente?” chiedo a Namu

“Il cibo per la grigliata e da bere” mi risponde facendo spallucce

Da bere... improvvisamente mi viene in mente che avevo portato un regalo per loro.

 

Che stupida

 

“Aspettate!” esclamo

“Vi, vi ho portato dei regali” dico spostandomi verso la mia stanza

“Regali?” chiede Tatetae interessato

 

“Siiii aspettate! dovete vederli prima di andare” grido dalla mia stanza

“Che stupida avevo dimenticato di averle portate” parlotto da sola

Gli avevo portato vari alcoolici dall’Italia, tra cui birra, vini, amari…

 

Aishh ma cosa avevo in testa quando le ho comprate? Quante sono? Non ce la farò mai da sola.

Potrei chiedere a Jimin di aiutarmi? 

 

Ad un tratto mi torna in mente il sogno di lui che mi teneva stretta al muro di questa stanza.

Faccio un respiro profondo, la sola idea di averlo sognato così mi manda fuori di testa. Poi la mia testa ripercorre i ricordi di quella sera ancora una volta e il sorriso si spegne di nuovo.

 

Tanto non sarà mai tuo! Goditelo adesso, finchè puoi…

 

Quell’odiosa voce nella mia testa è tornata di nuovo. 

Scuoto la testa per mandarla via

 

“Lasciamo perdere, ce la faccio da sola!” dico stringendo i pugni

 

Prendo tutte le bottiglie che avevo portato per loro, le posiziono in piedi sul letto e poi abbracciandole accuratamente le porto di là.

“Ecco il vostro regalo!” escalmo con un po di fatica

“Jiminaaaaaah aiutami!” esclamo senza pensare

“Eccomi!” risponde lui prontamente correndo verso di me.

 

Oddio l’ho chiamato veramente in quel modo?

 

Non sapendo come aiutarmi mette le braccia sotto le bottiglie per alleggerirne il peso e camminandomi fin troppo vicino andiamo verso il tavolo.

Sento lo stupore degli altri ragazzi, ma in lontananza, la mia mente purtroppo è rapita dalle cosce di Jimin che sfiorano le mie ad ogni passo come un ballo che vorrei fosse eterno, il suo sguardo su di me, attento e concentrato nel coordinarsi con i miei passi. Le labbra semi dischiuse come sempre quando è concentrato in qualcosa.

“Ecco appoggiale” mi dice delicato

“Grazie!” riesco a dire leggermente imbarazzata appoggiando le bottiglie sul tavolo

“Quando hai bisogno di me, chiamami!” mi dice sorridente

“Davvero?” mi giro verso di scatto verso di lui guardandolo seria

Sembra colto di sorpresa dalla mia domanda. 

La mia maschera di cera inizia ad avere caldo, di questo passo si scioglierà come neve al sole.

“Certo” mi risponde quasi incerto come se non avesse capito bene la domanda.

 

Devo fare qualcosa

 

“Bravo Jiminie!” Gli dico ridendo, canzonandolo un pò

“Smettila di trattarmi da bambino!” protesta lui

 

Mi dispiace

 

“Ok” gli rispondo scombinandogli i capelli

 

Sono così morbidi, Dio che fatica!

 

“Avete finito?” è la voce di Yoongi che mi appare alle spalle

Alzo la testa all’insu, la mia testa sbatte contro il suo petto e lo vedo, altissimo che svetta su di me.

Gli sorrido

“Finito cosa?” gli chiedo sorridente, leggendo la sfida nei suoi occhi

“Tu…!” mi rimprovera dandomi un leggero colpetto sulla fronte

“Ahiii” protesto

“Hey!” lo riprende Jimin

Vedo di nuovo quel fastidio nei suoi occhi.

 

Sei geloso dei tuoi Hyung? 

Ma io non voglio nessuno di loro…

 

“Allora cosa ci hai portato?” Chiede Jin riportandomi con la mente nella stanza

“Sono vari alcoolici italiani! Ho visto che bevete, quindi ho pensato che vi sarebbero piaciuti!” Dico ridendo guardando Taetae, mentre ripenso ad una vecchia V-live dove alitava al depuratore d’aria palesemente ubriaco.

“Perchè guardi me Noona?” mi diede interrogativo Tae

“Niente” dico cercando di trattenere le risate

“Credo stia pensando ad un qualche momento in cui eri ubriaco!” Spiega Namjoon 

“Oh..” sorride teneramente imbarazzato.

Mi copro la faccia con una mano mentre nella mia testa prende il via una compilation di loro 7 ubriachi che rompono zanzariere, urlano e ridono.

Faccio un bel respiro per non scoppiare a ridere.

“Allora ci sono Birre” dico sorridendo a Namjoon e Jimin

“A me piace la birra!” esclama Jimin

“Lo so” dico soddisfatta

“Poi ci sono vari Vini bianchi e neri” dico passando lo sguardo da un viso all’altro

“Wow!” esclama Hobi

“Quindi abbiamo da bere per stasera?” Esclama Kookie contento

“Questa cos’è?” chiede Yoongi ancora dietro di me 

Mi appoggia una mano sulla spalla e allunga l’altra afferrando una bottiglia di amaro passandomi quasi sopra.

“E’ un amaro! Di solito si beve alla fiine dei pasti dopo il caffè” spiego alzando ancora la testa verso di lui. Lo vedo riflettere mentre gonfia quelle guanciotte così morbide da sembrare dei marshmallow. 

Sono tutti attenti intorno a me, guardano le bottiglie cercando di leggerne le etichette. 

E sono così dannatamente dolci mentre sbagliano tutte le pronunce.

“Non vedo l’ora!” esordisce un eccitato Hobi improvvisando uno dei suoi balletti

E’ così bello vederli felici!

“Vuoi farci ubriacare e poi ucciderci tutti come nei film?” dice quasi sottovoce Jin

“Ma noooo io come faccio dopo? Al massimo potrei rapire uno di voi” dico pentendomi subito di quanto appena detto

 

Rapire? ma cosa mi è venuto in mente

 

“Ah! Finalmente la nostra perfetta Viola vacilla!” mi incalza Yoongi, gli si vedono le gengive tanto sorride.

“Uno eh!?” continua TaeTae con fare indagatorio portandosi una mano sotto al mento come a ragionarci un pò su.

Scoppio a ridere

“Potresti essere tu ad ubriacarti e a raccontarci tutto!” aggiunge Jimin furbo

“Io? E’ più probabile che ti porti in spalla a dormire piuttosto che io mi ubriachi” dico ridendo

“Noonaaaaa” mi rimprovera lui

“Jiminieeeeee” lo imito io

“Vedremo!” mi sfida lui

“Fighting” sentenzio mostrandogli il pugno chiuso

Scoppiamo tutti a ridere, adoro giocare così con lui, vorrei non finisse mai.

 

“Grazie dei regali Viola, li berremo insieme!” ci interrompe un educatissimo Kookie

“Grazie Viola” dicono in coro

“Grazie Noona!” esclamano Jimin e Taetae

 

Non mi abituerò mai a quel Noona 

 

Tutti ordinatamente usciamo dalla casa

Ognuno prende la sua bici, con lo sguardo cerco Namjoon

Eccolo.

“Viola, sono qui!” mi chiama lui

Corro verso di lui ma la caviglia mi da un leggera fitta che mi prende alla sprovvista facendomi perdere l’equilibrio.

Un braccio mi prende al volo. 

E’ Kookie

“Presa!” esclama sorridente

“Ti fa ancora male?” mi chiede controllando che mi regga in piedi da sola stringendomi le spalle con le mani.

Ha una stretta veramente -forte- mi ha raccolto come fossi una bambola di pezza, altro che coniglietto.

“Oh no, ho solo sentito una piccola fitta e ho perso l’equilibrio” lo tranquillizzo

“Quando torniamo ci facciamo dare una crema dal team medico e ti faccio un massaggio” si propone dolcemente

“Ci penso io, tu le faresti male, non sei delicato come me!” esordisce Jimin dolcissimo con le guance strizzate dai lacci del casco mostrandoci le sue manine come prova della sua delicatezza

Arrossisco all’istante

“Non c’è bisogno!” dico cercando di staccarmi dai due

“Non era una domanda, era un’affermazione Noona!” mi supera Jimin mostrandomi un grande sorriso allontanandosi prima che possa rispondergli 

 Arrivo da Namjoon che mi passa il casco e mi fa cenno di salire.

Salgo dietro di lui e non credevo ma la cosa mi da alquanto imbarazzo

 

Dovrei... abbracciarlo?

 

Il cuore credo mi uscirà dal petto se continuo così, cerco un modo per tenermi facendo delle prove con le braccia ma non ho il coraggio di toccarlo davvero.

“Viola, hai intenzione di reggerti o vuoi volare dalla bici?” mi dice

“Ah, si certo” rispondo con un filo di voce

Probabilmente capisce il mio imbarazzo e senza voltarsi mi prende le mani e le porta davanti a se contringendomi ad abbracciarlo

“Così! ok? stringimi!” mi dice

 

So che non ci riprenderanno ma se anche un piccolo frammento finisse online le Army lo massacrerebbero

 

“Sei sicuro? Se lo riprendono…” dico lasciando cadere il discorso

“Posso reggermi al sellino” propongo

“Credi sarebbe meglio?” dice lui ridendo

Realizzando il fatto che sarebbe come toccargli il culo mi va a fuoco il viso all’istante

“Non volevo…” inizio incerta su cosa voglia dirgli davvero

“Va bene così, le Army non fanno mai molto caso a me, non preoccuparti”

Quelle parole mi spezzano in due

“Andiamo!” mi dice iniziando a pedalare

Lo strattone della partenza mi fa balzare in avanti, facendomi battere la testa contro la sua schiena

“Tutto bene Viola?” chiede

“Si, si” rispondo

Faccio un respiro cercando di cacciare via l’amaro in bocca di quella affermazione e senza rendermene conto le mie braccia si stringono intorno a lui, appoggiata così con la testa sulla sua schiena riesco a sentire il suo cuore che batte, è più veloce di quello di Yoongi.

Ad occhi chiusi il suono del suo cuore mi rilassa, non sento neanche il vento, riesco solo a sentire il suo profumo, fresco e buono.

 

Come possono non fare caso a lui?

 

Appoggio la mia fronte alla sua schiena.

“Mi dispiace” gli dico affondando le dita nella sua pelle

“Cosa?” mi chiede lui

Scuoto la testa

“Niente, vai più veloce sei una lumaca!” gli grido con voce tremante

“Ooook” mi dice lui accelerando

Superiamo Hobi e Yoongi

“Ciaooooooo” gli dico in italiano stavolta salutandoli con la mano

“Ciaooooo” mi rispondono loro ridendo

“Viola non lasciarti, è pericoloso!” mi rimprovera lui

E’ così dolce a preoccuparsi

D’un tratto la sua mano prende forte la mia.

“Tieniti” mi dice

La bici entra in uno sterrato tremando un pò, la mia mano stretta nella sua. 

E’ così attento.

Mi torna in mente la sua canzone, senza volerlo inizio a canticchiarla.

“Ti piace?” mi chiede lui sentendomi

“Si! da morire!” rispondo un po imbarazzata

Senza dire altro inizia a cantarla.

 

Grazie Namu

 

Cantiamo insieme e credo che questo sia il primo momento davvero felice da quando sono qui.

Sento gli altri ridere e gridare davanti a noi e dietro di noi.

Sono davvero dei casinisti, credo che ci sentiranno arrivare da almeno 1 km.

Arriviamo al negozionetto e scendiamo tutti dalle bici.

Devo avere un sorriso enorme stampato in faccia perchè tutti mi sorridono di rimando.

“Allora, hai scelto bene?” mi chiede Namjoon

“Certo!” gli rispondo immediatamente

Di nuovo quel sorriso, di nuovo quelle fossette

Appena scendo dalla bici, la caviglia mi fa nuovo quello scherzetto, stavolta mi raccoglie Namjoon, afferrandomi per i fianchi.

Dio mio verrò ricordata per essere la Army che cadeva sempre.

“Credo sia meglio che tu aspetti qui” mi consiglia Yoongi

“No, voglio venire” controbatto imbronciata

“Starò qui con te” si propone Namjoon

“Meglio che non ti sforzi, così domani starai bene!” mi dice preoccupato Kookie

E’ così tenero, lo sono tutti, così per non contraddirli accetto.

Entrano tutti nel negozio, improvvisamente Jimin torna indietro.

“Noona cosa ti prendiamo?” mi chiede

“Ma io e Yoongi non possiamo scegliere” gli rispondo

“Troveremo un modo fidati di me, allora cosa vuoi?” mi chiede facendomi quello che dovrebbe essere un occhiolino

“mnh… mi fido di te!” gli rispondo sorridente

“Ohh ci penso io!” mi dice tutto eccitato raggiungendo gli altri.

 

“Hey Namu” dico improvvisamente

“Scusa” mi correggo

“Tu hai un soprannome per ognuno di noi vero?” mi chiede divertito

“Diciamo di si” dico sorridendo imbarazzata

“Il mio è Namu, Presidente poi? ne ho altri?” mi chiede

Rido imbarazzata, si è ricordato “Presidente”

“Non lo so ne hai tanti, dipende dalla giornata” rispondo sincera

“E il tuo bias ha un soprannome particolare?” chiede lui

“Si!” dico sorridendo come una cretina.

Improvvisamente lo vedo apparire nel mio campo visivo, il suo bellissimo viso così vicino al mio, i suoi occhi sembrano attraversarmi, come facciano le Army a non amarlo quanto gli altri non riuscirò mai a capirlo.

“Stai pensando a lui?” chiede serio

“Sto pensando che sei bellissimo e che le Army a volte le amazzerei!” dico senza pensare minimamente a cosa sto dicendo

Preso alla sprovvista dalle mie parole sembra come inciampare.

Poi inizia a ridere

“Sei davvero strana Viola!” mi dice

“Smettila di prendermi in giro” dico offesa

“Okok cosa posso fare per farmi perdonare?”

“Una cosa c’è!” gli dico sorridente

“Niente baci spero!” dice lui sorridente

“Oh nooo, ma cosa dici!” dico io ancora più offesa

“Mnh non sono io allora, volevo vedere come reagivi” mi dice lui

“Non sei tu cosa?” chiedo

“Non sono il tuo Bias, non ti interessa baciarmi” spiega lui serio

“Oh ma non pensate ad altro!” dico esasperata

“Dai come posso farmi perdonare?” mi dice con tono gentile

“Sorridi!” dico emozionata

Sembra non capire ma poi il suo viso si allarga in un sorriso stupendo.

Senza pensarci due volte metto i miei indici nelle sue fossette, ed è come prendere la scossa. Salto indietro, ridendo felice.

Lo sento ridere, mi guarda così dolcemente che vorrei sotterrarmi.

“Sei carina Viola, davvero carina” 

“Mi chiedo solo chi ti ti fa battere il cuore più veloce degli altri” dice lui serio

“A volte sembra che per te siamo tutti uguali, ma allo stesso tempo ci sono momenti in cui il tuo sguardo cambia completamente, si fa cupo, perso, in quel momento so che uno di noi ti sta attraversando l’anima”

 

Mi sta attraversando l’anima, ha ragione, Jimin gioca con la mia anima da non so quanto tempo ormai.

 

“E..., hai un'idea?” chiedo spaventata

“mmmm credo di si, voglio solo vedere se se ne accorgerà lui” 

“Se pensi che sia Yoongi…” inizio

“No, non è lui, ma stranamente ti è vicino, si comporta in maniera strana da quando siete stati nel bosco, sembra essere così a suo agio vicino a te. Non è da lui, almeno non così velocemente. Non ha paura del contatto e prima mi sono reso conto che anche per te è così” ci pensa su un attimo

Al pensiero di ciò che era avvenuto nel bosco, sento l’agitazione e le lacrime montare su.

“Io non...” dico con un filo di voce

“E’ strano perchè sembra che anche tu non ami la vicinanza con le persone, prima ti sei irrigidita subito a causa mia, non ti piace il contatto vero?.” fa una pausa

“Non cosa tu sia per lui ma questo mi fa felice, per persone come lui che odiano il contatto questa è una piccola conquista inestimabile” conclude sorridente

 

E’ vero, non ho paura di essere toccata da lui, non ho quell’orribile sensazione che mi chiude la gola.

 

“Sono sempre preoccupato per lui, ma se tu in così poco tempo sei riuscita a scalfirlo vuol dire che posso iniziare a preoccuparmene meno” conclude sorridente

“Sono così fortunati ad avere te” dico chiaramente sopraffatta da troppe cose

“Le Army non capiscono niente” dico piano

Mi passano davanti agli occhi le differenze di visualizzazioni tra i membri, le scene ai meet, le photocard che hanno prezzi assurdi per la maknae e quasi regalate per la hyung line, mi sale una rabbia inspiegabile. 

“Oh non importa non preoccuparti, mi sento amato, io non…” inizia imbarazzato riportandomi alla realtà

Mi sento amato, quelle parole mi suonano violente come uno schiaffo, senza sapere bene cosa stia facendo lo abbraccio.

“Non è vero che non importa, non è vero che non devo preoccuparmi, non è vero che ti senti amato, non è vero che va bene così, tu sai sempre cosa dire e come dirlo, tu sei l’anima dei Bangtan, sei la colla che tiene tutti insieme, senza te nulla funzionerebbe, voi siete 7 siete come l’arcobaleno se manca anche solo uno dei 7 colori, l’arcobaleno non esiste” 

“Tu ti preoccupi proprio per tutti noi eh!?” lo sento sospirare

“Siete la mia famiglia, siete l’unica famiglia che ho”

Ad occhi chiusi sento il suo cuore accelerare poi rallentare di nuovo, rendendomi conto di ciò che sto facendo mi stacco immediatamente

“Scusami, io non..., di solito non... , non pensare che…” 

 

Accidenti, da quando agisco senza pensare?

 

“Hey, va tutto bene” mi dice dolce alzandomi il viso spingendo con l’indice sulla mia fronte

“Non penso nulla, sono onorato di essere stato abbracciato dalla fredda Viola” ci scherza su

“Non sono fredda” controbatto

“Forse hai ragione, le tue guance vanno a fuoco!” mi prende in giro

“Smettilaaaaa!” grido nascondendomi il viso con le mani

Lo sento ridere

“Devo farmi perdonare di nuovo?” propone

“No non serve!” dico

Mi prende una mano e spostandola dal mio viso mi da un piccolo e velocissimo bacio sulla guancia.

“Grazie di preoccuparti per me, è bello sentirsi amato!”

Quel gesto invece di imbarazzarmi ancor di più per contro mi calma.

Gli sorrido di rimando.

“Non dovresti fare queste cose” lo rimprovero, toccandomi la guancia

“Perchè? Sono la tua famiglia no!? Non posso dare un bacio alla mia Noona?” dice lui innocente

Gli prendo le guance tra le mani e gliele stritolo tra i suoi lamenti

“Allora rispetta la tua Noona e non prenderla in giro, sono più grande di te! Dove è finito il rispetto coreano?” dico prendendolo in giro

Lui si massaggia le guance doloranti

“Ora capisco Yoongiyah!” dice mettendo il broncio

“Capisci cosa?” chiedo

“Niente, niente” mi risponde lui

 

I ragazzi tornano con buste piene di carne e altri condimenti.

D’un tratto mi viene in mente una cosa

“Yoongi” lo chiamo, avrei voluto chiedere a Jimin ma mi sono già presa troppe libertà con lui per stasera

“Si” mi risponde subito lui

Lo tiro per un braccio arrampicandomi fino ad arrivare al suo orecchio

“Andresti a prendere il Makgeolli?” chiedo

“Perchè ti piace?” chiede curioso

“No, piace a lui” dico indicando Namjoon alle mie spalle

“Oh ok” mi dice semplicemente

“Grazie!” dico sorridendo mentre lo lascio andare

Torno soddisfatta da Namjoon

“Se non vuoi che pensino che lui sia il tuo Bias non dovresti fare così” mi rimprovera Namu

“Ma io non…” e le parole mi muoiono in gola quando incontro lo sguardo di Jimin

“Interessante…” dice a bassa voce Namjoon

“Mi odia!” gli rispondo

“Chi? Jiminie?” mi chiede lui

“Si, penso che non gli piaccia che io interagisca con Yoongi” dico cercando di non mettermi a piangere

 

Non odiarmi, sei tutto ciò che voglio, posso sopportare tutti ma non il tuo odio.

 

“Oh” esclama lui

“Sembra geloso a volte, ma a me non interessa Yoongi, non voglio portargli via il suo Hyung”

“No, aspetta, Jimin geloso di Yoongi Hyung?” dice ridendo

“Viola cosa hai in quella testa?” mi chiede

“Smettila” dico tirandogli un timido pugnetto sul braccio.

Yoongi esce dal negozio con una busta.

“Preso!” mi dice porgendomi la busta

“Grazie” 

“Cos’è?” chiede Jin

“Makgeolli! A Namjoon piace e io volevo provarlo!” dico soddisfatta

“Oh per me? e come facevi a saperlo?” chiede stupito

“Emn lo hai detto in qualche live, o in qualche intervista non ho una buona memoria, ricordo solo ciò che dite, non quando” dico grattandomi la testa

“Ahh Viola sei così attenta, grazie” dice Hobi con fare teatrale facendo finta di commuoversi

“Ma smettila” lo rimprovero

“Grazie piccola Noona” mi dice sorridente

 

Piccola Noona

 

Quell’ossimoro mi confonde le idee

“Prego, ma volevo assaggiarlo anche io non è solo per te” dico cercando di riderci su

Sento ancora lo sguardo cupo di Jimin addosso, mi da i brividi

“Hey Jiminah, cosa hai comprato per la nostra Viola?” chiede Namu

“Tante cose buone, voleva comprare tutto il negozio” lo precede TaeTae 

“Non è vero!” dice lui cercando di sorridere

“Aygoo Jiminahh” dice Namjoon con fare esasperato

Poi guarda me e inizia a ridere.

 

“Aishhh, sento che ci divertiremo stasera!” esclama

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Capitolo 10
*** Wrecker? ***


“Aygoo Jiminahh” dice Namjoon con fare esasperato

Poi guarda me e inizia a ridere.

 

“Aishhh, sento che ci divertiremo stasera!” esclama

 

“Andiamo? o vuoi cambiare?” mi chiede beffardo a bassa voce

“Cambiare?” replico

“Si, vuoi cambiare cavaliere?” mi chiede indicando gli altri 6 alle sue spalle

“Nono, voglio stare con te!” dico senza pensare alla scelta delle parole

“Ok piccola Noona! come vuoi!” mi dice lasciandosi scappare una mezza risata

“Viola vuole andare solo Namjoon hyung” mi sgrida TaeTae

“Non si fida di noi” dice Jimin distaccato

“Ma certo che mi fido di voi!” ribatto offesa

“Allora vieni con me!” mi incalza subito polemico gesticolando con le mani

“OK” rispondo esasperata sopra di lui senza pensare

“Davvero?” mi dice lui sgonfiandosi come un palloncino, le braccia cadute di colpo lungo i fianchi, lo sguardo interrovativo e sorpreso.

“Si antipatico, verrò con te” dico ringhiando

“Perchè litigate? chiede Hobi sorpreso

“E’ lui!” 

“E’ lei!” diciamo entrambi fulminandoci a vicenda 

 

Dio che nervi mi dai! Cosa ti ho fatto?

 

“Aygooo mi fate venire il mal di testa voi due” esclama Jin

“Jiminie da quando sei scortese con le Army?” lo rimprovera TaeTae sorpreso

“Yah Jiminah” si aggiunge Yoongi dandogli piano una pacca di rimprovero sulla spalla

Sento Namjoon accanto a me che cerca di trattenersi dallo scoppiare a ridere.

“Hey non sei d’aiuto!” lo rimprovero

Lui fa spallucce come a dire che lui non c’entra nulla,  trattenendo a stento le risate.

“Smettila” lo fulmino con sguardo dandogli un pizzicotto sul braccio.

La sua smorfia di dolore mi fa quasi scoppiare a ridere.

 

Così impari

 

“Ma io non…” dice Jimin attirando la mia attenzione

“Mi dispiace Viola non volevo…” dice inchinandosi leggermente

Quelle parole suonano come uno schiaffo

 

Quanto vorrei correre ad abbracciarti, puoi farmi saltare i nervi mille volte ma ti amerò sempre milleuna volta in più

 

“Hey non è stato scortese, è divertente farlo arrabbiare, non preoccupatevi troppo” dico difendendolo

“Vai con Hyung se preferisci” termina abbozzando un sorriso

 

Mi spezzi il cuore così… 

 

Devo rimediare.

“Ti rimangi la parola? Aygoo questo piccoletto!” dico fintamente esasperata, cercando di farlo ridere

“Hey!” mi ammonisce

“Non sono piccolo” lo canzono imitando quanto avrebbe voluto dire lui

Lo vedo ridere, finalmente.

 

Ci sono riuscita.

 

“Se allo staff andrà bene andrai con Jimin” sentenzia Namjoon indicando il personale che ci seguiva.

“Per noi va bene eviteremo di ripetere le riprese con Namjoon, Viola andrà con Jimin”

“Fate attenzione per la strada” conclude il responsabile dello staff

Quell’affermazione sembrava più una condanna a morte che una buona notizia.

Mentre ancora pensavo a cosa avessi appena combinato la mano di Namu prende la mia e con fare teatrale mi accompagna verso Jimin.

“Te la affido, portala sana e salva!” gli dice tra il serio e lo scherzoso

“Si hyung” gli risponde lui pronto e tutto impettito.

Vorrei scoppiare a ridere ma mi trattengo.

Poi mi sorride e va verso la sua bici.

“Sei pronta?” mi dice Jimin sorridente

E’ incredibile come passi dal odiarmi a sorridermi tutto carino e dolce

Annuisco con la testa, sono troppo imbarazzata per dire qualsiasi cosa

“Sei delusa?” mi chiede preoccupato

 

Perchè sembri odiarmi? Non odiarmi ti prego

 

“oh nono, andiamo a casa cavaliere” dico cercando di sorridere ricacciando indietro l’amaro che sento in bocca.

Lo vedo pieno di orgoglio impettito dalle mie parole e mi strappa un sorriso.

Mi porge il casco, salgo dietro di lui e ancora una volta non sò davvero dove mettere le mani.

 

Lo abbraccio? mi tengo alla bici? lo tengo per i fianchi? 

Dio che situazione, con lui poi...

 

“Viola, dovresti tenerti” mi ammonisce lui

“emn si, come…?” dico incerta

 

Dio è mille volte più imbarazzante che con Namjoon

 

“Viola abbraccia Jimin altrimenti cadrai” mi rimprovera uno Yoongi fin troppo sorridente

 

Maledetto Yoongi

 

“Ti sto così tanto antipatico?” gli sento dire con un filo di voce

“Stupido” mi lascio sfuggire abbracciandolo forte, il viso in fiamme.

Lui si lascia andare un sospiro

“Non dirlo mai più!” dico appoggiata alla sua schiena. 

Sento il battito del suo cuore

“Ok”

“Promettilo!” lo ammonisco

Sento il battito del suo cuore cambiare ritmo.

“Promesso” mi dice lui non aggiungendo altro

 

Io odiarti? che assurdità

 

Passiamo il resto del viaggio per lo più in silenzio come se fossimo in imbarazzo.

La scusa della bici mi permette di stringerlo forte a me, sento il suo cuore battere veloce, quel ritmo mi agita e torna la tristezza, tutta la frustrazione accumulata da quando lo conosco, sento l’agitazione crescermi nello stomaco.

Ho sempre desiderato abbracciarlo così, cosa c’è che non va?

Sento il mio cuore correre veloce come la bici, vorrei che quel viaggio non finisse mai.

Appena saremo alla casa tutto tornerà come prima, la maschera tornerà sul mio viso.

Sono sopraffatta da mille emozioni.

“Ti amo” dico sottovoce

So che non può sentimi ma è l’unica occasione che avrò per poter pronunciare quelle parole davanti a lui.

Ho deciso che terrò tutto per me, è meglio così.

Dovrò dirgli che è il mio Bias ma non voglio dirgli altro.

Questa vita non comprende la parola “Noi”. 

Sento una lacrima calda bruciarmi il viso.

 

Basta Viola accontentati di ciò che hai adesso.

 

“Tutto bene lì dietro?” mi chiede lui mettendo una mano sulla mia.

Quelle mani così piccole, così calde e morbide.

“Si tutto bene ma non andare troppo veloce ho paura” fingo. Vorrei che durasse per sempre.

Lui mi stringe la mano più forte.

“Tranquilla Noona, fidati di me!” 

Una sull’altra le nostre dita si intrecciano

“Mi fido” 

Quella tenera e inaspettata intimità mi spiazza. Sorrido, la fronte appoggiata sulla sua schiena.

“Ciao Violaaaaaaa” mi grida Jin ricordando il saluto in italiano di prima

Le nostre mani si staccano all’istante al suono della voce di Jin

Saluto Jin con la mano.

“Hey Hyuuuuuung” sento gridare Jimin

D’improvviso mi viene in mente un Jimin di qualche anno fa che grida salutando il mondo

“Saesangaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa” (Mondo in coreano) grido tra le risate imitandone il ricordo

Sento Jimin ridere, le sue spalle sobbalzano per le risate.

Prima ero così imbarazzata da non accorgermi di quanto sia esile in confronto a Namjoon, con le braccia posso avvolgerlo tutto in un abbraccio mentre con Namjoon a malapena riuscivo a toccarmi i polsi. Sento i suoi muscoli sotto le mani, il ventre piatto, il costato in evidenza ad ogni suo respiro, li sotto deve trovarsi la scritta NEVER MIND.

Vorrei vederla, il pensiero mi fa arrossire di nuovo

 

Continuo a gridare, dando sfogo a tutte le emozioni che ho dentro.

“Noonaaaaaa” mi imita Taetae ridendo

Sento le risate inconfondibili di Hobi e Jin in lontananza

Un circo di 7 biciclette.

Appoggio la testa di lato alla schiena di Jimin e lo sento ridere attraverso il corpo, che suono meraviglioso. La sua risata scoppiettante è ciò che amo di più.

“Noona smettila mi fai ridere” mi grida tra le risate.

“aahhhhhhhhhhhhhh, va beneeeeee” grido ridendo

Lo sento ancora ridere, che bella sensazione. 

Sono felice adesso.

 

Ti amo, Ti amo, Ti amo, Ti amo

 

Le risate si spengono e inizio a vedere la strada di casa, siamo quasi arrivati.

Lo stringo forte, non avrò un’altra occasione.

“Tranquilla, non ti faccio cadere” mi dice appoggiando di nuovo la sua mano sulla mia per rassicurarmi. 

“OK” rispondo mentendo

 

Non ho paura di cadere, non voglio lasciarti andare!

 

Arrivati a casa mi stacco da lui controvoglia, il mio corpo desidera ancora il contatto con il suo, mi sento bruciare dentro. Il mio corpo sembra fatto apposta per aderire al suo tanto che adesso che sono lontana da lui mi sento di nuovo incompleta, come orfana di una parte di me.

“Divertita?” mi chiede lui ancora ridendo

“Si” rispondo sorridendo mentre scendo dalla bici

Lo vedo allontanarsi di corsa

“Ma dove va?” mi chiedo

Una voce alle mie spalle

“Hai finito di gridare?” mi ammonisce Yoongi

“Uff era divertente!” gli rispondo fintamente seccata

“Hai scelto quello giusto stavolta?” mi punzecchia Namjoon

“Avevo scelto bene all’inizio veramente, sei tu che mi hai scaricata!” gli dico offesa

“Devo farmi perdonare?” mi prende in giro

L’idea di stropicciargli quelle guanciotte di nuovo mi balza nel cervello come molto allettante.

Namjoon sembra capire le mie intenzioni e si porta le mani al viso in segno di difesa.

“No!” mi ammonisce

“per stavolta...” gli dico facendogli una smorfia

Scoppia a ridere. 

E’ così facile farli ridere, vorrei farlo per sempre

“Allora portiamo tutto in giardino, iniziamo a preparare, è tardi!” ammonisce tutti Jin

“Ok hyung” sento tra il mormorio generale.

Sento una mano afferrarmi il braccio

“Andiamo Noona” è Jimin

“Dove?” chiedo

Mi mostra la crema presa dallo staff come un trofeo

Si è ricordato.

“Che dolce Jiminah! Potrei innamorarmi di te per quanto sei premuroso” gli dice Hobi con lo sguardo rapito.

Mi scappa una risata.

 

Mettiti in fila Hobi ahahah

 

“Posso…” inizio ma il suo sguardo mi fulmina

“Ok!” mi correggo

Mi sorride trascinandomi con se.

Mi siedo sul divano e lo guardo venire verso di me, è così bello, sinuoso, sembra un gatto tanto è elegante quando si muove.

“Che c’è?” mi chiede lui vedendomi imbambolata.

 

Sei bellissimo

 

“Nulla, sono un pò stanca” mento

 

Come fai a non accorgerti che ti amo? 

Da quando sei così insicuro?

 

Delicatamente mi toglie una scarpa e poi il calzino. 

Così delicato, stando attento a non farmi male, quasi fossi di vetro.

“Non mi fa male Jiminie” lo rassicuro sorridendo

Mi sorride in modo imbarazzato, adoro vedere questa parte di lui.

Mi arrotola i jeans lasciando scoperto il polpaccio.

Le sue mani mi sfiorano appena la caviglia e sento un brivido corrermi lungo la schiena fino ad infrangersi sulla mia nuca.

E’ così delicato ad ogni suo tocco ma sento lo stesso bruciare in ogni punto che sfiora con quelle dita così piccole e morbide.

Mette un pò di crema sulla caviglia

“E’ fredda!” mi lamento sobbalzando

“Stai ferma” mi risponde lui divertito

Lo guardo sbuffando.

Prende la caviglia tra le mani e inizia a massaggiarla. 

Le sue mani corrono leggere ma decise dalla caviglia fino al polpaccio.

 

Come sopravvivo alle tue mani su di me?

 

Lo sguardo così attento, così concentrato, vedo le sue labbra contrarsi e rilassarsi ad ogni movimento.

 

Sei così carino

 

Lo vedo inumidirsi le labbra mordendosele leggermente e vorrei solo morderle io.

La voglia di stringerlo forte torna a tormentarmi, la stretta allo stomaco si fa sempre più serrata, ho bisogno del contatto con lui, ogni volta che lo guardo è sempre peggio, lo voglio, lo desidero, desidero le sue braccia intorno a me, desidero quelle labbra così disperatamente.

Non riesco quasi a deglutire al pensiero di quelle labbra così morbide sulle mie.

“Tutto ok Noona?” mi scuote lui dal turbinio di pensieri che mi affollavano la mente

“Io…” mi lascio sfuggire un sospiro di frustrazione

“Ti faccio male?”mi chiede preoccupato, fermandosi di colpo.

 

Si, mi fai male ogni volta che ti guardo sapendo di non poterti avere

 

Tutto ciò che riesco a fare è scuotere la testa in quello che deve sembrare un buffissimo “no”

Lo vedo sorridere dolcemente ad occhi stretti, adoro quando sorride così.

“Che carina” gli sento dire sottovoce 

“Io?” continuo con la mia serie di monosillabi

Ride

“Si, sei carina quando sei imbarazzata, diventi tutta rossa”

“Ma che dici?” lo sgrido portandomi le mani al viso, sento le guance calde sotto le mie mani

Continua a ridere

“Aish, smettila” mi dice lui

“Cosa sto facendo?” chiedo confusa

“Smettila di prendermi in giro piccolo...” sbuffo allungando una mano verso di lui  

Mi afferra deciso il polso prima che possa raggiungerlo.

“Smettila di trattarmi come un bambino” mi dice serio

Quel gesto mi spiazza, i nostri occhi si incrociano e per un breve quanto lunghissimo secondo vedo di nuovo quello sguardo cupo.

La mascella serrata.

E’... 

E’ arrabbiato come me? 

 

Cosa ho sbagliato adesso?

 

Lascia la mia mano di colpo e torna a massaggiarmi la caviglia lasciandomi li a fissarlo senza dire una parola.

Sento il mio corpo fremere sotto il tocco delle sue mani, quel suo gesto ha scatenato un subbuglio di emozioni dentro di me.

Le sue mani che scorrono sulla mia caviglia, con movimenti lenti, profondi e costanti non aiutano.

 

Che tortura, qualcuno mi salvi

 

Lo vedo passare lo sguardo freneticamente dal divano al pavimento come stesse cercando o pensando a qualcosa, poi si lascia andare ad un veloce sospiro socchiudendo gli occhi.

“Allora hai un solo Bias?” mi chiede di botto

“ehm? perchè lo chiedi?” rispondo sorpresa dalla domanda

 

Pensavi a questo? al mio Bias? possibile che pensi solo al gioco?

 

“Se ne hai più di uno allora avrai anche un… come si dice Cracker!?” dice incerto

“Un cracker!?” dico cercando di capire cosa voglia intendere

“Si quello, ho letto che è come dire, il vice bias, quello che ti fa dubitare del tuo bias” mi dice con il fare di chi ha studiato gli appunti per un'importante interrogazione. 

Ad un tratto capisco e scoppio a ridere

“Un Wrecker vuoi dire???” dico quasi urlando scoppiando a ridere.

“I cracker sono biscotti Jimin” ricado indietro sul divano tenendomi la pancia dalle troppe risate

“Hey noooonaaaa, smettila” prova a sgridarmi lui ma lo sento già ridere con me

“Quindi vuoi essere il mio Cracker Jimin?” gli dico mentre rido

“Potrei esserlo?” mi dice lui tornando quasi serio fin troppo in fretta

Ci guardiamo per un secondo per poi scoppiare a ridere di nuovo

“Sisi, puoi essere il mio cracker!” dico rotolando di nuovo

Deve essere davvero divertente da vedere, due stupidi in salopette con le convulsioni dal ridere che rotolano sul divano.

“Mi fa male la pancia, Jimin basta!” dico con le lacrime agli occhi

Piano ci calmiamo entrambi

Guardarci negli occhi senza ridere è ancora difficile, passano diversi minuti prima che riusciamo a riprendere il controllo di noi stessi

“Oddio Jimin ti adoro, mi hai fatto morire dal ridere” gli dico mettendogli una mano sulla spalla

“Quindi posso essere il tuo Wrecker?” mi chiede serio stavolta e stando attendo a scandire bene le sillabe della parola corretta

“Perchè vorresti esserlo?” chiedo curiosa

 

Non ti capisco a volte

 

“Perchè ho capito che come Bias non ho speranze” mi dice facendo spallucce semza guardarmi direttamente.

La mia mano cade via dalla sua spalla come uccisa da quelle parole

“Non hai speranza!?” gli faccio eco con un filo di voce e il cuore a mille

“Ma mi piacerebbe provare a conquistarti quindi devo diventare prima il tuo wrecker” conclude con un sorriso furbo come chi ha appena trovato la soluzione ad un problema matematico.

 

Come fai a conquistare qualcosa che è già tuo Jimin? 

Come dovrei dirti che sono solo e solamente tua dalla prima volta che ho incrociato il tuo sguardo?

Cosa mi trattiene dal baciarti adesso, qui e ora?

 

“Cosa sarei una preda?” dico invece con fare offeso

“Oh no, sarebbe un onore essere amato da te” gli occhi grandi e sinceri

“Non dire stupidaggini” cerco di minimizzare, il cuore rischia davvero di uscirmi dal petto

“Dammi una possibilità” mi dice portandosi la mia mano alle labbra che morbide sfiorano appena la mia pelle.

Un bacio leggero, i suoi occhi che incastrano i miei.

Ride imbarazzato e forse pentito di quel gesto.

La voglia di tirarlo a me e baciarlo è così forte che ho paura mi si legga in faccia

 

Viola NO 

Viola NO

Viola NO

 

“Io non ho wrecker, ho solo un bias non posso guardare nessuno in quel modo”

“Ma per adesso sarai il mio biscotto (Cracker) allora” cerco di alleggerire, ma non sono sicura che la frase mi sia uscita poi così bene.

Ci pensa un po' su.

“Ok sarò il tuo biscotto allora! è carino!” mi dice soddisfatto

 

Dio quanto sei carino

 

Mi scappa un sorriso e lui fa lo stesso. 

 

Ecco cosa mi fai.

Rimetti a posto i pezzi della mia anima dicendo di essere il mio biscotto.

 

“Come va Noona?” vedo arrivare Kookie alle spalle di Jimin.

Si siede in ginocchio dietro di lui poggiandogli le mani sulle spalle

“Va meglio con la crema?” chiede

Avevo totalmente dimenticato la caviglia, la crema, il massaggio, tutto.

“Bene, meglio grazie” mi affretto a rispondere

Lo vedo sorridere sommessamente dando una pacca alla spalla dell’amico che si lamenta fulminandolo con lo sguardo

Non mi ero neanche resa conto che avesse smesso di massaggiarmi, i suoi occhi, le sue parole, il suo viso è tutto ciò sul quale sono riuscita a concentrarmi negli ultimi minuti.

“Vediamo se Jimin è stato bravo!” esordisco per uscire da quella situazione 

Mi guardano entrambi con lo sguardo interrogativo sul volto, Kookie con i suoi occhietti sgranati come al suo solito, mi strappa un sorriso.

Mi metto in piedi e inizio a saltellare spostando il peso da una gamba all’altra.

“Waa va meglio, anzi va bene!!” dico sorpresa

“Grazie Jiminah!” 

“Prego Noona” ricambia con un ampio e meraviglioso sorriso

“Non senti più dolore?” chiede Kookie

“No, già prima stavo bene, ora non sento più nulla” dico soddisfatta

 

“Junkookahhhh” una voce in lontananza

“Si!?” risponde subito

“Porteresti i piatti?” è Yoongi

“Si Hyung!” 

“Ti aiuto” mi propongo

“No ce la faccio!” mi risponde imbarazzato

“Hey, non contraddire la tua Noona” dico colpendolo sul braccio

 Fa per sfregarsi il braccio dove lo avevo colpito mimando una smorfia di dolore che lascia però subito il posto al suo splendido sorriso con tanto di nasino arricciato.

Mi porto una mano davanti alla bocca per nascondere il sorriso che mi provoca, adoro quel sorriso.

“Che carino!” mi lascio sfuggire

“Andiamo” dico tirandolo per la felpa

“Jiminahh, vieni ci aiuti anche tu?” 

“A me non dici che sono carino?” mi dice permaloso

 

Dio come devo fare con te, piccolo, sfrontato, adorabile pulcino?

 

Alzo gli occhi al cielo con un plateale sospiro

“Quando sarai -carino- te lo dirò!” gli dico facendogli l’occhiolino

“Mi impegnerò” mi sfida lui accennando un piccolo Aegyo

“Ahhhhh” esclama Kookie sorridente guardando Jimin

“Andiamo” lo trascino verso la cucina nascondendo il sorriso che mi è già nato sul viso.

“Noonaaaaa dove scappi???” mi grida Jimin

“I tuoi Hyung aspettano…vai a vedere cosa gli serve” mi invento

“Vado Noona” dice stranamente obbediente

 

Sarà una serata molto lunga


____________________________________
Note dell'Autore:
Scusate il ritardo <3

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Capitolo 11
*** Aegyo ***


 

“A me non dici che sono carino?” mi dice permaloso

 

Dio come devo fare con te, piccolo, sfrontato, adorabile pulcino?

 

Alzo gli occhi al cielo con un plateale sospiro

“Quando sarai -carino- te lo dirò!” gli dico fintamente esasperata

“Mi impegnerò” mi sfida lui accennando un piccolo Aegyo

“Aishhhhh” esclama Kookie sorridente guardando Jimin

“Andiamo” lo trascino verso la cucina nascondendo il sorriso che mi è già nato sul viso.

“Noonaaaaa dove scappi???” mi grida Jimin

“I tuoi Hyung aspettano…vai a vedere cosa gli serve” mi invento

“Vado Noona” dice stranamente obbediente

 

Sarà una serata molto lunga

 

Rimasti soli in cucina cerchiamo i piatti per la serata.

“Ti fa ridere?” chiede lui ancora sorridente

“Chi?” rispondo scioccamente

“Ahhh, si è buffo, è come un bambino a volte” dico correggendomi

 

Viola stai attenta

 

“Quindi per te è un bambino…” mi incalza

“Si come lo sei tu quando sei insieme a Jin” dico ridendo cercando di spostare la sua attenzione via da Jimin

“Ohhh Hyung è divertente” dice quasi imbarazzato

“Lo so, le Army dicono che sia lui il vero Maknae” 

Scoppiamo a ridere insieme

“Junkookahhhh” sento gridare ancora

“Oh il maknae ti chiama!” dico trattenendo a stento le risate

“Siiiii” risponde lui ridendo

“I coltelli per favore!” 

“Arrivano!” 

“Noona, puoi… prendere i coltelli per favore?” mi dice con un velo di indecisione

La sua educazione è qualcosa che mi lascia sempre senza parole

“Hey! puoi farmi un favore?” gli chiedo dolcemente

Il suo viso stupito e attento mi ruba un sorriso, mi mette in difficoltà la sua dolcezza.

“Non essere così formale ok!?”

“Mi, mi mette un pò a disagio” concludo sentendo il calore arrivare alle guance

Non sono abituata ad essere trattata così, in occidente si è molto meno formali, spesso mi chiedo se non mi vedano come una piccola occidentale sfrontata dall’accento sbagliato.

Mi rattrista un pò il pensiero che loro ma soprattutto lui possa vedermi così.

“Oh… scusa non lo faccio apposta" dice grattandosi la testa con fare nervoso

“Lo so, sei sempre così educato, io ti sembrerò l’opposto” dico fin troppo sincera

“L’opposto?” dice con lo sguardo corrucciato

“Oh beh, vi sembrerò sfrontata a volte, le ragazze coreane sono così delicate ed eleganti, talmente perfette che…” lascio morire la frase perchè il fastidio che mi sale dallo stomaco mi da quasi la nausea.

Ci pensa un pò.

“Nessuno di noi lo pensa” dice stupito

Si avvicina e mi sussura qualcosa all’orecchio, come un segreto

“E le ragazza coreane non sono poi così perfette” il suo respiro caldo mi sposta i capelli.

 

Ma voi preferirete sempre loro

 

Vorrei dirlo ma mi limito a spostare il viso e a guardarlo negli occhi, occhi tanto grandi quanto profondi da ospitare un mondo intero.

“Non pensare troppo” mi dice interrompendo quel gioco di sguardi inaspettato

 

Che abbia capito cosa pensassi?

 

“Stai pensando ancora” mi canzona

Sento il viso andare a fuoco

“Smettila, torna il ragazzo educato di poco fa!” gli dico nascondendo il viso tra le mani

La sua vicinanza mi imbarazza più di chiunque altro, e non so neanche perchè.

Lo sento ridere sommessamente, poi il silenzio.

“Posso farti una domanda?” mi chiede.

Cerco di ricomporre i pezzi della mia dignità e di riacquistare un minimo di controllo sul colore del mio viso.

“Certo, dimmi pure” 

“Il tuo bias…” inizia

 

Aiuto

 

“Se pensi a lui, come ti fa sentire?”

 

Come mi fa sentire?

 

“io…”

“Mi sento felice e terrorizzata allo stesso tempo, mi sento come se io fossi un castello di sabbia e lui il mare” dico tutto d'un fiato 

“Capisco il -felice-, ma perché terrorizzata?” fa una pausa

“Hai paura che ti spezzi il cuore?” conclude con un sospiro di quella che sembra rassegnazione

 

ah ora ho capito

 

“Oh, no no, affatto. Sono felice perché l’ho trovato, non potevo neanche immaginare che una persona così potesse esistere. Ma sono terrorizzata perché voglio e ho bisogno che lui sia felice, ho bisogno che trovi una persona che lo capisca e che lo ami come ha bisogno di essere amato, ho bisogno che trovi una persona da amare con tutto se stesso.”

Faccio una pausa, sento le lacrime arrivare, maledizione.

Ricaccio indietro il nodo che mi bussa alla gola e prendo un respiro.

“Ho già fatto i conti con questo, so che quella persona non sarò io non preoccuparti e non importa, quello che mi ha restituito è più che sufficiente e non potrò mai ricambiare” dico con un sorriso amaro

Lui per tutto il tempo mi aveva guardata con quei suoi occhioni immensi, sentivo il suo sguardo addosso e non osavo guardarlo direttamente, non avrei saputo trattenermi.  

Mi poggia una mano sulla spalla

D’istinto alzo lo sguardo verso di lui e vedo i suoi occhi… 

Lucidi

Era… era Commosso? 

Distoglie subito lo sguardo, lo vedo muovere gli occhi verso l’altro per reprimere quel briciolo di emozione che gli era sfuggita

Apre la bocca come a dire qualcosa ma poi ci ripensa e mi sorride un pò imbarazzato.

“E’ bello averti qui!” dice in fine 

Gli sono grata per quelle parole eppure mi hanno fatto più male di un pugno

Mi sento sopraffatta.

Accenno un sorriso e una lacrima riesce a scappare.

“Oh nono, perchè noona?”

La sua espressione si fa corrucciata e leggermente impanicata. 

Con quei suoi occhioni sgranati si allunga la felpa sulle mani e mi tampona la guancia dolcemente.

La sua dolcezza mi fa ridere e un’altra lacrima decide che è ora di lanciarsi sullo scivolo delle mie guance.

“Noona non ridere di me, sto provando a consolarti” mi dice ridacchiando

“Scusa è che sei così dolce” dico sempre pensare

Continuo a ridere forse per sfogare in qualche modo la tensione nervosa che sento accumulata fin nelle ossa. 

 

“Hey!” una voce ci distoglie dalla nostra bolla

“Perchè Viola piange? Che le hai fatto?” arriva Jimin come un treno

Passa lo sguardo da me a Kookie come a cercare di leggere sui nostri visi quanto accaduto

Sento il panico salirmi in gola.

“Non mi ha fatto nulla, cosa potrebbe mai farmi?” dico cercando di sorridere

“Stai bene?” il suo sguardo così preoccupato mi ferisce

 

Non posso guardarlo adesso, o le lacrime scenderanno per non fermarsi più.

 

“Sto bene piccoletto, smetti di preoccuparti per la tua Noona! Sono grande!” gli dico offesa

La delusione che leggo sul suo volto mi spezza letteralmente in due.

“Le ho solo chiesto del suo bias! Non è successo nulla!” si giustifica Kookie dispiaciuto

“Beh allora era una domanda che non dovevi fare!” risponde lui stizzito

“Hey, non arrabbiarti con lui, non mi ha chiesto nulla di chè, sono io che mi sono emozionata per nulla” dico cercando di sistemare le cose.

Mi guarda, intensamente, come a volermi trapassare e in realtà ci riesce perfettamente, sento una voragine aprirsi nel mio petto sotto quello sguardo.

“Bene! Jin mi ha chiesto di chiamarvi, scusate l’interruzione” dice scandendo bene le ultime parole e se ne va senza aggiungere altro

 

L’ho ferito, di nuovo… Cosa sto facendo? 

Perché riesco ad essere amica con tutti tranne che con lui? 

Perchè per un passo avanti ne faccio altri 3 indietro? 

 

“Perchè si è arrabbiato?” dico con un filo di voce

“Ah non preoccuparti, Jimin è un po’ permaloso, ma solo con chi gli piace” mi dice facendomi l’occhiolino

“Sarà come dici tu, ma ogni tanto credo che mi odi” rispondo tristemente

“Aishhhh, Viola io…” scuote la testa esasperato

“Tu ti offenderesti per le parole di una persona di cui non ti importa nulla?” mi chiede facendo spallucce

“mhn, allora l’ho ferito, che è anche peggio” concludo

“Non preoccuparti far pace con lui è facile se gli piaci davvero, ora andiamo o gli hyung mi uccideranno” dice ridendo

“Oh no mi servi vivo!” cerco di ridere

“Ah ti servo vivo?” mi chiede scherzoso strizzandomi le spalle 

“Ahi, Kookieeeeeee!” gido presa di sorpresa

“Kookie?” ripete lui

 

Dio con questi cavolo di nomi

 

“Scusa, non lo faccio a posta” rido imbarazzata

“Puoi chiamarmi come vuoi Noona!” mi dice sorridente, deve essersi accorto del mio imbarazzo

 

Almeno non l’ho chiamato “coniglio” 

 

Mi scappa un sorriso a quell’eventualità.

“Andiamo!”

“Ok”

 

Portiamo tutto fuori e mentre arriviamo sento la voce di Jin

“Finalmente!” ci rimprovera lui

“Eccoci!” grida Kookie

Cerco Jimin con lo sguardo. 

Lo vedo. 

E’ seduto con lo sguardo perso tra le lingue di fuoco che spuntano dal barbecue.

 

Perchè continuo a fare errori?

 

Vado a sedermi davanti al fuoco dalla parte opposta a dove si trova lui, non ho neanche il coraggio di guardarlo.

“Allora, io e te solo riso e Kimchi” mi spunta davanti Yoongi sorridendo mentre mi si siede accanto.

“Cosa c’è?” mi chiede subito

“Si vede tanto?” dico guardandolo negli occhi per un istante.

“Sembra che potresti piangere da un momento all’altro, cosa è successo?” mi chiede a bassa voce

Con lo sguardo perso nel fuoco appoggio stancamente la mia testa alla sua spalla, lo sento sussultare ma non mi importa, l’alternativa sarebbe abbracciarlo e non posso.

“Ho sbagliato di nuovo, l’ho ferito ancora, sono un disastro.”

“Puoi dire che è lui il mio Bias, almeno prendi il premio.”

“Facciamola finita” concludo

“Quindi te ne vai senza che lui ti abbia perdonata?”

“Vai via prima di riparare al tuo errore? non ti importa?”

Quelle parole mi lasciano senza fiato.

Mi alzo di scatto come se la sua spalla fosse incandescente tanto quanto il fuoco davanti a noi.

“Certo che mi importa!” dico quasi gridando

“Ora sei tu!” dice ridacchiando

“Oh non ti sopporto!” dico incrociando le braccia

“Così mi ferisci!” dice affranto

Lo fulmino con lo sguardo, ma andando oltre il viso di Yoongi vedo lo sguardo di Jimin che lasciato il fuoco si era concentrato su di noi.

Accenno un sorriso colpevole come ad urlare un enorme scusa.

Lo vedo accennare un sorriso ma poi distoglie lo sguardo tornando a fissare il fuoco. 

“Si gentile con lui, gli passerà, di solito si arrabbia solo con le persone che gli piacciono”

 

Di nuovo quella frase

 

Vorrei controbattere ma non ne ho le forze.

“Vai a chiedergli aiuto!” mi dice improvvisamente

“Cosa? Chi? Come?” rispondo quasi inciampando da seduta a quella richiesta

“Io devo mangiare riso e kimchi per colpa tua quando gli altri mangeranno carne, ramen e zuppa, non ci pensi a me?” mi incalza serio

“Oh, io, mi dispiace ma che posso fare?” chiedo colpevole

 

In effetti è solo colpa mia se non possiamo mangiare tutte quelle cose buone

 

“Vai da Jimin e chiedigli aiuto, lui saprà cosa inventarsi” dice ridendo

“ma io…”

“niente ma io… ho fame Viola!" mi sgrida lui

“ok, ok non ti arrabbiare!” dico alzando le mani in segno di resa

 

Mi alzo con fatica e vado verso Jimin, lo vedo seguirmi con la sguardo.

Mi siedo accanto a lui e dopo pochi secondi di silenzio fa per alzarsi.

Senza pensarci granchè afferro il bordo della sua felpa per trattenerlo.

“Mi dispiace!” dico solamente

La mia mano stretta alla sua felpa. 

Alzo lo sguardo e lo trovo lì ad osservarmi

“Mi dispiace davvero” ripeto

La tensione tra la mia mano e la sua felpa si allenta, torna verso di me e mi si siede accanto di nuovo.

La mia mano ancora stretta alla sua felpa.

“Hey puoi lasciarmi adesso”

“No, finché non accetti le mie scuse” dico a testa bassa

“Ah smettila di essere così…” gli sfugge un sorriso di frustrazione

Cerca di liberare la sua felpa ma la stringo ancora più forte.

Mette la sua mano sulla mia, la stringe

“OK, tanto non riesco ad essere arrabbiato” mi dice, la voce delicata

“Davvero?” alzo la testa di scatto guardandolo negli occhi

Ride

“Non guardarmi così!” dice ridendo

Il mio sorriso nasce spontaneo seguendo il suo.

Vederlo felice è l’unica cosa che conta.

 

Tu sei felice, io sono felice.

 

“Hey Jimin” dico sottovoce

Il suo sguardo cerca subito il mio.

“Come posso fare per mangiare insieme a voi? Yoongi è stato punito per colpa mia, cosa posso fare? mi aiuti?” chiedo imbarazzata

“mhn Yoongi” sbuffa lui

“Dai aiutami!” gli dico tirandogli piano la felpa

Sorride

“Dillo ancora? e in maniera carina” mi sfida lui

 

ok penso che me lo merito

 

“Jiminaaaah per favore mi aiuti?” gli dico nella maniera più carina di cui sono capace

 “Aish va bene, va bene se sei così carina ti aiuterò, ma lascia stare la mia felpa” mi dice ridendo mentre indica il punto della felpa che era stritolato dalle mie dita

“Non te ne approfittare adesso!” gli dico lasciano la felpa e dandogli un pizzicotto sul braccio

“Ahiiii quello era il mio braccio!”

“Lo so” dico scandendo ogni parola

“mhn come fai a passare da carina ad antipatica in 2 secondi?” sbuffa lui

“Colpa tua!” dico incrociando le braccia

Lo sento ridere.

 

Il mare è di nuovo calmo adesso.

Va tutto bene

Sento il cuore più leggero.

 

Mi fa l’occhiolino mentre si sposta lasciando un pò di distanza tra me e lui poi capisco.

Arrivano le telecamere.

 

“Jimin prepari il ramen?”  

“Si Hyung” dice alzandosi di scatto

"Jungkookaah metti i guanti non bruciarti!” sento Namjoon redarguire Kookie

“Lo fa Hyung non preoccuparti” Jin con già indosso i guanti inizia a girare la carne.

C’è un profumo buonissimo nell’aria.


“Bene ragazzi, come deciso Yoongi e Viola che hanno perso la prova mangeranno solo riso e kimchi…”

“Posso chiedere una cosa?” dice Jimin avvicinandosi al produttore

Si avvicina a lui e gli sussurra qualcosa.

Vedo il produttore sorridere e fare cesso di si con la testa.

“Cosa avrà combinato?” 

Lo vedo tornare verso di me con il pollice su mimando il suo “okeeei”

 

“Viola” dice poi la voce dello staff rivolgendosi a me

“Se vuoi permettere a te e a Suga di unirvi al barbecue dovrai superare una prova”

“Una prova?”

“Dovrai fare 5 aegyo!”

Sento gli altri ridere

Mi giro fintamente sorridente verso Jimin

“E questo per te è aiutare? io mi vergogno!!” dico tra i denti

Cercando di rimanere serio e distaccato guardando davanti a se mi dice

“Quindi ti tiri indietro? Niente cena per il tuo Yoongi?” dice fin troppo serio

“No, non mi tiro indietro e no, non è il mio Yoongi! Smettila!”

Mi alzo in piedi, con tutti i loro occhi puntati addosso per non parlare delle migliaia di army che guarderanno questo episodio.

 

Okay Viola, glielo hai visto fare milioni volte, puoi farcela

 

“Devi imitare gli aegyo di Jimin” la voce dello staff

 

“Pronta?” lui

“Fai il bravo” dico quasi supplicante a mani giunte

“Che fai inizi da sola?” mi dice distogliendo lo sguardo e smorzando il sorriso che gli era nato sul viso

“iniziamo” la voce dello staff ci interrompe

 

.Lo vedo fare un salto e a gambe divaricate e occhi chiusi porta gli indici alle guance.

Le piccole dita che spariscono facilmente in quelle guanciotte così tonde.

 

Non distrarti Viola

 

“Okay!” dico

Imito i suoi movimenti uno ad uno

 

“ohhhh”

“Carina!”

Sento i commenti dei ragazzi e la cosa mi carica e mi imbarazza allo stesso tempo.

La fragorosa risata di Hobi ad ogni Aegyo mi rincuora, devo essere davvero buffa.

Imito tutti e 4 gli aegyo di Jimin con successo, sembra. 

“Finalmente l’ultimo” dico sottovoce

“Sei pronta? questo è difficile”

“Si”rispondo con tutta la serietà di cui sono capace al momento

Lo vedo ridere e scrollare la testa.

 

“Bene, prova superata Viola!” dice la voce dallo staff

“Tu e Suga potrete mangiare insieme agli altri!” conclude

Jimin mi sorride tirando su il pollice.

Non mi sono mai vergognata tanto in vita mia.

Lo abbraccerei solo per sparire.

“Facciamo una pausa” di nuovo quella voce

Sento ancora gli altri commentare e ridere.

Cerco di nascondere il viso tra le mani dalla vergogna.

Le sue piccole mani prendono le mie e le spostano dal viso

“Sei stata bravissima” gli occhi lucenti e sorridenti, le sue dita strette ai miei palmi

Il suo viso così dolce, così pericolosamente vicino al mio, potrei baciarlo se solo volessi.

Il solo pensiero fa solleticare gli angoli della mia bocca accennando un timido sorriso.

 

E’ come guardare il frutto proibito dell’eden 

 

“Si ma non chiedermelo mai più, non sono capace” bofonchio ancora contrariata

“Non si direbbe” dice sorridendo nervosamente 

Un paio di mani appaiono sulle spalle di Jimin, per poi circondarlo in un abbraccio troppo vigoroso.

“Brava Biola” la voce dolce di Taetae mentre stringe Jimin

Adoro il modo in cui pronuncia il mio nome.

Sono così carini insieme.

Amo il modo in cui si amano. Mi fanno sorridere.

“Taehyungieee, mi strozzi così” si lamenta Jimin

Rido

“Viola non ridere, aiutami!” dice cercando di divincolarsi 

Rido ancora di più

“Mangiamo!?” esordisce Namu

“Riprendiamo le riprese” dice la voce 

Seduti tutti intorno al fuoco sembriamo una grande famiglia felice.

“Allora ce l’hai fatta!” mi dice Yoongi

“Si, ma è stato troppo imbarazzante, ero ridicola” mi lamento

“Eri carina invece” dice fissando il fuoco.

Posso vedere le lingue di fuoco rispecchiarsi nei suoi occhi.

“carina…” dico ripetendo scettica le sue parole

Lo vedo guardarmi e ridere, probabilmente la mia espressione deve essere davvero buffa.

Una scatola viene data a Namjoon con una busta

“Durante la cena ognuno di voi potrà estrarre un cartoncino con delle domande da rivolgere a Viola. Vi aiuteranno a conoscerla meglio” dice Namjoon leggendo il contenuto della busta.

 

Aiuto, che domande saranno

 

“Interessante, inizio io, posso?” dice Jin alzandosi

Mescola i bigliettini come a cercare quello giusto e ne tira fuori uno.

“Davvero? Siete sicuri che posso leggerlo?”dice Jin ridendo imbarazzato

 

oh cazzo che domanda sarà??

 

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Capitolo 12
*** Party Party Yeah ***


“Durante la cena ognuno di voi potrà estrarre un cartoncino con delle domande da rivolgere a Viola. Vi aiuteranno a conoscerla meglio” dice Namjoon leggendo il contenuto della busta. 

Aiuto, che domande saranno

“Interessante, inizio io, posso?” dice Jin alzandosi

Mescola i bigliettini come a cercare quello giusto e ne tira fuori uno.

“Davvero? Siete sicuri che posso leggerlo?”dice Jin ridendo lamentandosi subito per la domanda.

oh cazzo che domanda sarà??

Odio questi giochi, stringo forte i pugni dall’agitazione fino a farmi entrare le unghie nei palmi

Sento tutti gli sguardi su di me, le risatine.

 

“Quale è la parte del corpo del tuo Bias che ti piace di più?” legge Jin un pò imbarazzato

 

oh cazzo

 

“eh!? la parte del corpo che mi piace di più?” chiedo quasi più a me stessa che agli altri

 

“Viola non…” mi dice yoongi a bassa voce

 

“Le mani!” dico prima lui possa finire

“Le sue mani sono la cosa che mi piace di più di lui” dico arrossendo pensando a quanto io sia innamorata di quelle manine così dolci.

Sento Yoongi scoppiare a ridere vicino a me.

Lo fulmino all’istante.

“Mani!?” sento vociferare stupiti

“Cosa vi aspettavate che dicessi?” chiedo a Yoongi

“Beh di certo non le mani” dice mostrandomi le sue

“Avrei potuto dire gli occhi se solo non li nascondesse quell’antipatico” bofonchio a bassa voce

Sento Yoongi ridere sommessamente accanto a me.

 

Come 7 bambini quali sono smettono di mangiare e nello stesso momento estraggono le mani osservando ognuno le proprie e quelle degli altri, discutendo su quale siano le più belle.

Jimin fissa le sue piccole e meravigliose manine, mi guarda e mi concede un mezzo sorriso imbarazzato al quale rispondo senza riflettere.

“A me piacciono le mani di Jimini!” esordisce Tae portandosele alle guance come a farsi una carezza. Deve aver capito cosa passasse per la testa del suo amico

 

Anche a me Tae, da morire.

 

Sorrido senza trattenermi mentre con la coda dell’occhio continuo a guardare quelle manine

 

E scoppio a ridere nel vederli mentre discutono, sono così competitivi

 

“Le mie sono le più belle!” protesta Hobi

“Alle army piacciono quelle di Suga huyng” commenta kookie ridendo

“Le mie?” si fissa le mani senza capire

“Per le vene” gli risponde

Continua a non capire

“Le ragazze trovano affascinanti le vene nelle mani Hyung, è una cosa che piace” spiega facendo spallucce

Incrocio il mio sguardo con Kookie e iniziamo a ridere.

Io imbarazzata perché ha ragione Kookie quelle mani e quelle vene hanno sempre dato adito a delle discussioni interessanti su Yoongi.

“Quindi Viola ti piacciono le mani come quelle di Suga Hyung?” mi incalza Namjoon

 “Avete tutti delle mani bellissime ma il mio bias ha le mani migliori in assoluto” rispondo evasiva.

 

Le piccole mani di Jimin sono le più belle, vorrei poterle rubare come ha fatto poco fa TaeTae.

 

“Interessante, chissà come sono queste bellissime mani…”

Vedo Yoongi guardare in alto trattenendo un sorriso

 

Maledetto

 

“Ti uccido” sibilo senza farmi vedere 

“mhn è una promessa?” mi risponde guardando il cielo

 

Lo picchierei quando fa così, è dalla mia parte o no?

 

Afferro le bacchette e rabbiosa prendo un pezzo di carne e lo mangio furiosa borbottando

“Viola, tutto ok?” mi chiede Hobi 

“Magnificamente” rispondo con il sorriso più falso di cui sono capace

“Dovresti mangiare come le ragazze Viola!” mi dice Yoongi guardandomi appoggiato col viso su una mano.

“Non sono affari tuoi” gli faccio linguaccia

Ride

“Antipatica” 

Sbuffo

 

Non lo sopporto quando fa così

 

“Seconda domanda! Namjoonah la fai tu?” dice Jin passando la scatola a Namjoon

“Ok” risponde lui

“Quale canzone skippi di più?” chiede

“mhn vostra? Winter bear” dico attraversata da una fastidiosa fitta

“Oh la canzone di Taehyungah…” dice kookie con un po di stupore nella voce
 

Alzo lo guardo verso TaeTae che di rimando mi sorride subito, non sembra interessato alla mia risposta.

 

Tae…

 

Mi sento così in imbarazzo ma non voglio spiegare perchè, non davanti alle telecamere.

“Terza domanda” mi salva Tae chiedendo la scatola

Cerca nella scatola con la faccia concentrata come se dovesse cercare il biglietto vincente di una lotteria

“Un difetto del tuo Bias?” dice con un accenno di Tata mic face

Mi fa ridere. Hobi e Jimin lo imitano facendomi ridere ancora di più.

Ci penso su.

“mhn pe… emn no! dolcemente egocentrico” dico sorridendo più di quanto dovrei

“Ma che difetto è????” protesta Jin gonfiando le guance 

“Detto così sembra una cosa carina” mi dice Namjoon

“E ami anche questo difendo quindi?” mi incalza Hobi

Annuisco sorridendo

“Credo che litigheremmo molto per questo ma sarebbe divertente” rispondo sincera

Vedo Jimin sorridere e mi si scalda il cuore

Riprendiamo a mangiare e come al solito mi riempiono di cibo come se da sola non potessi prendere nulla

“Noona assaggia questo con la salsa piccante” mi suggerisce kookie allungandosi sul tavolo

“uh grazie” rispondo affamata

“Namjooni mi passi il kimchi?” chiedo

“Si piccola Noona” mi sorride, la fossetta sbuca fuori a salutarmi

Sorrido immediatamente, non resisto.

“Viola! potresti non fissare quella fossetta come se volessi mangiarla?” mi punzecchia Yoongi

“Tu zitto! Con te non parlo!” dico risoluta

“Sei carina arrabbiata” continua

“Hyung smettila” lo redarguisce Jimin

“Io sono sempre carina!” gli rispondo mettendo le mani sui fianchi guardandolo male

“Jiminah! Le stai insegnando troppe cose!” dicendo ridendo a Jimin

I due ridono insieme e non posso fare a meno di unirmi a loro

“Hey tu! da che parte stai?” chiedo offesa a Jimin

Jimin alza le mani in segno di resa tirando fuori uno dei suoi adorabili sorrisi 

“okeeeeeeeeey quarta domanda!” dice per tirarsi fuori dalla situazione

“F u r b o” gli mino sorridendo con le labbra

Lui mi sorride di rimando, vedo sparire i suoi occhi tanto sorride.

Questi attimi appagano anche se di poco la mia sete di lui.

Legge la domanda e diventa più serio.

“Hai mai pensato di cambiare bias?” ecco la domanda

“No” rispondo secca

“Nessuno di noi può farti cambiare idea?” chiede Jimin, gli occhi grandi e luminosi

 

So cosa pensa, devo dire qualcosa

 

“Non credo che potrò mai provare quello che provo per il mio bias ma credo che non avendo wrecker c’è la possibilità che inizi ad averne uno”

 

Bugia non bugia ma non voglio ferirlo inutilmente ancora

 

Lo vedo sorridere di nuovo e sento una stretta allo stomaco.

Vorrei solo correre a abbracciarlo e riempirlo di baci fino a soffocarlo.

“Pensavo…” comincia Yoongi

Lo fermo subito pestandogli un piede

“mnh” lo sento stolzare per la sorpresa facendo cadere le bacchette che aveva in mano

“Vuoi un wrecker adesso?” mi sussurra raccogliendo le bacchette

“No” rispondo quasi offesa da quello che poteva pensare

“Ahhhhh” lo vedo illuminarsi come ad aver trovato la soluzione 

Mi rilasso nelle spalle, spero abbia capito

“Jiminah faccio io la domanda ora!” chiede Yoongi

“ok! mi piace! Descrivi con una parola ogni membro” dice furbo

 

oddio, la mente vuota

 

“Una parola? ma è difficile”protesto

“Niente proteste Viola! Jin Hyung!” inizia Yoongi

“emn maknae!” dico la prima cosa che mi viene in mente.

Incontro lo sguardo di Kookie e ricordando quando ci siamo detti poco prima ridiamo entrambi sommessamente come due complici dello stesso crimine.

Le risate si moltiplicano seguite dalle proteste offese di Jin.

La risata di Hobi è quella più fragorosa.

“Scusa Jin” dico ancora ridendo mentre sfrego le mani in segno plateale di scuse

Lo sento parlottare offeso ma con la risata nella voce.

“ok! Namjoonah”

“oh, distruzione!” e rido

“okok me lo merito” gli sento dire con le mani alte in segno di resa tra le risate degli altri

“Hoseoah”

“Un arcobaleno dopo un temporale” lo guardo sorridendo e mi accorgo che mima con le labbra le parole - dopo un temporale- come se sapesse che lo avrei detto

 

Ti ricordi

 

Sono commossa dal fatto che mi abbia ascoltato davvero, continuo a guardarlo e il suo magnifico sorriso mi fa arrossire improvvisamente

“Hey!” mi rimprovera Jimin

“Cosa?” chiedo cadendo dalle nuvole

“Come cosa?” mi chiede stizzito facendo saltare lo sguardo da me a Hobi come una pallina impazzita dall’esasperazione

Hobi ride di gusto, io lo seguo

“Nooooo non…” ma continuo a ridere senza sapere esattamente cosa volessi dire davvero

Yoongi mi guarda con forte disapprovazione stringendo quelle labbra già sottili di suo e riducendole ad una fessura.

“Non è come pensi!” mi giustifico nel più stupido dei modi

“Ah si!?” mi risponde annoiato

“ok allora cosa di mi dici di Jiminie” mi chiede furbo

Mi blocco

 

La mia metà,

Il mio mondo,

Amore,

Un angelo, 

Ma sono tutte cose che non posso dire
 

“allora? nulla da dire?” mi redarguisce

Lo sguardo attento di Jimin.

 

“emn permaloso” dico sorridendo

“Io non sono permaloso Noona!!” mi dice indispettito guardandomi dall’alto in basso con i pugni ben chiusi sui fianchi

“Si che lo sei! Park Jiminie” lo prende TaeTae per le guance tirandolo a se

“Lasciami Taehyungieeee” protesta lui alzando le mani in qualche forma di difesa

Adoro il modo in cui se lo coccola, anzi lo invidio.

Si divincola dalla presa dell’amico e mi rivolge un occhiataccia tra le risate degli altri che continuano a prenderlo in giro.

“Tocca a Taehyungah” dice Yoongi

“Dolce” dico lasciandomi andare un sorriso forse troppo evidente

“Borahae” mi risponde tenero e imbarazzato

“Io?” mi dice Yoongi indicando se stesso

“Magico” dico sincera sorridendo 

“Tutto ciò che produci musicalmente è meraviglioso” mi affretto ad aggiungere.

Mi guarda per un attimo che sembra interminabile per poi distogliere lo sguardo senza dire nulla. 

 

E’ a disagio?

 

“Jungguk” si affretta a dire.

Adoro come pronuncia il suo nome 

“Competitivo” rispondo immediatamente

“Si! Vero il nostro Jeonggukie vuole sempre vincere!” dice Hobi allegro abbracciandolo da dietro 

 

“Finito” dico rilassandomi un attimo.

 

Questa domanda è stata estenuante 

 

Facciamo una pausa dalle riprese per continuare a mangiare tranquilli.

Li sento parlare e prendersi in giro per le mie risposte.

“Hey” mi dice Yoongi dandomi un colpetto con il ginocchio alla mia gamba

“Non avresti potuto dire qualcosa di carino per…?” mi dice quasi rimproverandomi

“L’alternativa era dire che è tutto il mio mondo, non mi sembrava il caso” dico sottovoce stringendomi nelle spalle

“Va bene, va bene, capirà quando lo saprà” mi dice dandomi una carezza sulla testa.

 “Non credo” dico attraversando Yoongi con lo sguardo fino a fermarmi su quella dolce testolina che poco più in là sta ridendo e dibattendosi per l’ultimo pezzo di pancetta.

 

Non credo che glielo dirò.

 

 “Hey, esci dal tuo mondo triste, ancora sei con noi!” mi dice Yoongi riportandomi alla realtà.

“Viola mangia” mi dice Namjoon, il viso appoggiato sui palmi, lo sguardo serio.

Gli sorrido ma tutto ciò che vedo di riflesso è il suo sguardo preoccupato.

“Beviamo?” chiedo cercando di cambiare tono

“Oh si Noona hai portato tante cose buone” mi dice Kookie

“Si ma non possiamo berle tutte stasera, sono forti” dico preoccupata

“Non preoccuparti! Tutto sottocontrollo!” mi risponde Jimin ridendo

 

Si è poi rompi le zanzariere

 

“ok! al massimo ti porteremo a dormire” lo prendo in giro

“Hey! sarò io a portarti a dormire quando sarai ubriaca!” dice risoluto

“ahahah dici?” Gli rispondo porgendogli il mignolo come a chiedergli una promessa

Non ci pensa due volte e afferra il mio mignolo con il suo

“Andata” dice facendo incontrare i nostri pollici

Non voglio più lasciare quel mignolo. 

Ogni volta che mi sfiora il mio corpo freme, e ne vorrei di più.

Mi sento così energica ogni volta che succede. 

“Riprendiamo con le domande” ci interrompono dalla troupe 

“Tocca ad Hobi” dice Yoongi passandogli la scatola

“Okey!” dice mentre cerca uno dei bigliettini rimasti

“Cosa rappresentano i BTS per te?”

“Casa!” dico subito

“Voi siete quel posto dove tornare la sera, stanchi dal lavoro, dalle persone, dal mondo. Siete il posto in cui mi sento al sicuro davvero, siete quelli che mi rimboccano le coperte e mi dicono che andrà tutto bene quando vorrei solo piangere” dico con gli occhi lucidi guardandomi i piedi.

 

 Sento il silenzio, alzo lo sguardo e li vedo scambiarsi rapide occhiate un po ' imbarazzate, un pò sorridenti.

 

“Ma voi siete anche Caos! Il caos che mi mette di buon umore ma mi fa anche dubitare di come io a 30 anni possa amare dei pazzi come voi!” dico teatralmente affranta dal dubbio

 

Devo smetterla di dire certe cose o mi prenderanno per pazza.

 

“Viola hai appena rovinato un momento così toccante, come puoi dirci quelle belle cose e poi trattarci così?” mi risponde Jin imbronciato gesticolando come fa di solito quando deve lamentarsi platealmente di qualcosa.

“Avete mai riguardato una vostra diretta su Vlive dove siete tutti e 7 o un Run dove siete in competizione l’uno contro l’altro?” dico incrociando le braccia cercando di trattenere le risate.

“Non siamo così rumorosi!” si unisce offeso Jimin

Lo guardo e cerco solo di non scoppiare a ridere.

“Forse si” si aggiunge Hobi

“Hyung!?” protesta Taetae 

E iniziano a discutere tra di loro di quanto siano o no rumorosi mentre Namjoon mi regala un sorriso colpevole mimando un dolcissimo -oh shit-

 

Rido.

Dio quanto mi fanno bene.

 

Non importa quanto le mie giornate possano essere dure e piene di difficoltà.

Alla fine di tutto, ho loro.

Ho lui.

 

“Sei brava” mi sorride Yoongi

“A spostare l’attenzione delle persone” mi risponde ancora prima che possa fargli la domanda.

Più in la vedo lo sguardo serio di Jimin, sembra volermi guardare attraverso, gli sorrido ma sembra non accorgersene.

 

“AAaaaaaaaaaaaaaahh ultima domanda la faccio ioooooooo” grida Kookie quasi in preda al panico

Rido.

Yoongi passa la scatola a Kookie che letto il biglietto con la domanda sfodera il suo sorriso più furbo per poi perdersi nel vuoto con lo sguardo.

“Cosa fa?” dico quasi sottovoce

“Sta pensando" mi risponde Hobi indicandosi la testa con un dito.

“Oh ok” rispondo.

“JeonggukAh la domanda” lo riprende Namjoon

Gira il biglietto e la scritta dice -DOMANDA LIBERA-

“Posso?” mi chiede come se io dovessi già sapere cosa vuole chiedermi.

“mnh si” rispondo incerta

“Prima mi hai parlato del tuo bias; hai detto tu sei come un castello di sabbia e lui è il mare, cosa vuol dire?”

 

Ecco cos’era quella domanda

 

“emn…vuol dire…”

“Vuol dire che io sono fragile come castello di sabbia in riva al mare, finché c’è il sole e il mare è calmo va tutto bene, il mare lo accarezza e lo culla pulendone i bordi pian piano” 

“Ma se il mare si alza o si agita gli basta poco per spazzarlo via senza lasciarne più traccia”

“In sostanza io sono felice se lui è felice.” 

“Sono… sua” 

“e…” 

“se non sorride davvero ho imparato a capirlo.” dico sinceramente 

 

Sono stanca di essere evasiva, non mi va più

 

Gli occhi lucidi, di nuovo. 

Quanto odio questa nuova me, non sono mai stata così emotiva.

 

E’ questo che fa l’amore alle persone?

 

Alzo lo sguardo e cerco Yoongi, in questi giorni lui è la mia ancora. 

Lo vedo fissare Jimin.

Sento lo sguardo di quest'ultimo addosso, gli occhi grandi e lucenti, poi lo vedo ricambiare lo sguardo di Yoongi sorridendo fino quasi ad arrossire leggermente.

Cosa si saranno detti senza parole?

“E’ una bellissima metafora Viola, ma…non sei triste dopo tutto?” inizia Namjoon senza sembrare certo di come avrebbe voluto terminare la sua domanda

Passare del tempo con lui è la cosa che volevo di più al mondo ed è quello che sto facendo quindi…” dico

 

“Voglio essere quel mare” esordisce TaeTae imbronciato

Lo guardo senza saper cosa dire.

Sento le guance andare a fuoco.

“Viola” una voce dallo staff

“Se vuoi passare del tempo con il tuo bias la proposta della cena è ancora valida se rinunci” conlude

Li sento mormorare

“Non è quel genere di tempo che mi serve, grazie” dico sorridendo

“Se volete mandarmi via dovete indovinarlo voi!” li sfido ridacchiando

“Io ho un idea” si fa avanti Yoongi

Mi giro di colpo e fissarlo

 

Non farlo

 

“Ma ancora non sono sicuro quindi non dirò nulla oggi” conclude facendomi venire un infarto

"Nessun altro?" chiede quella che ormai è diventata la voce narrante del programma

 I ragazzi guardano Yoongi come a voler capire quale segreto nasconda

“Anche io ho la mia idea ma non voglio dirla oggi” sentenzia Namjoon

“Oh hyung…" si lamenta Kookie

 

Finiscono le riprese e finalmente ci lasciano liberi.

Li vedo rilassarsi finalmente.

Aiutata da Yoongi inzio a portare i piatti che non servono più in cucina per liberare il tavolo.

“Che volevi fare?” chiedo  Yoongi appena ne ho l’occasione

“Credo che tu debba dirglielo, era un incentivo” mi risponde senza espressione.

“Cosa? no!” Lo afferro per la maglietta

“Quindi vuoi prenderti gioco di lui?” 

“Io? no! Come puoi pensarlo?” gli rispondo ferita

“Viola…” mi dice stringendomi la mano

“Non volevo dire quello, non lo penso” 

Solo, cerca di guardare meglio, è così difficile pensare che tu possa piacere a qualcuno?” mi dice calmo ma visibilmente infastidito, sembra avere una tempesta dentro di sé.

 

Si lo è

 

E non c’è bisogno che lo dica ad alta voce.

Il suo sguardo triste mi spezza il cuore, sembra sapere sempre cosa mi passi per la testa.

“Ti darò altro tempo ma pensaci, stai vivendo a metà” mi dice con un lungo sospiro di frustrazione.

 

Dove sei stato fin ora Yoongi?

 

Gli stringo la mano e lui stringe la mia. 

Se fossimo meno complicati quello diventerebbe un abbraccio, ma non sappiamo farlo, e lo sappiamo entrambi.

 

“Perchè ti importa tanto?”

“Mi piace averti intorno” mi dice fin troppo sincero

 

Di nuovo quella frase

 

“E se ti piace allora perché vuoi che me ne vada?” gli chiedo confusa

“Huyng, avete bisogno di aiuto” la voce di Jimin. Sento le parole morirgli in gola. 

Lo sguardo fisso sulle nostre mani.

Vorrei morire sotto quello sguardo. 

“No abbiamo fatto” risponde freddamente Yoongi lasciando la mia mano

Mi aspettavo sguardi furenti da parte di Jimin come fa sempre quando mi avvicino troppo al suo hyung e invece eccolo lì che ride e sorride come niente fosse.

“Beviamo?” chiede euforico

Ognuno riempie il suo bicchiere di soju tranne Hobi, lui odia il soju e versa uno dei liquori che ho portato.

“Bevi piano Hobi sono forti” gli dico a bassa voce

“Oh nooonaaa non preoccuparti!” mi dice facendomi l’occhiolino

E iniziamo una serie di brindisi tutti inventati al momento

“Uno per Biola” grida Taetae

Per poi buttare tutti giù tutto d’un fiato quello che a me sembra uno shortino.

“Uno per i BTS” grida Jimin

Beviamo ancora 

“Uno per tutti gli army” grida Jin

E via di nuovo.

Iniziano a ridere.

Che l'alcol abbia già i suoi effetti?

Cantano e fanno confusione come fossero in 20.

Iniziano a ballare strani balli misti alle loro coreografie, ma con la coordinazione di chi sta decisamente bevendo troppo.

Non ho mai riso tanto. E, forse sarà l’alcool ma ballo anche io con loro.

Abbiamo anche fatto un gioco dove uno di loro ballava a turno e noi dovevamo indovinare la canzone; non erano tutte coreografie loro, quindi, lo ammetto, ho perso molte volte e ho dovuto bere.

Sento la testa leggera e mi viene da ridere ma nulla di che, o per lo meno non ho bevuto quanto Jimin, Taetae, Yoongi e Kookie.

I pochi ragazzi dello staff rimasti ridono vedendoli mezzi ubriachi.

Abbiamo finito gran parte degli alcoolici. 

 

Taetae ride da solo guardandosi dentro la maglietta ma sembra quello che ha bevuto meno dei 4.

Ho paura che si tolga quella maglietta da un momento all’altro.

Jimin e Kookie sono davvero su di giri, hanno bevuto molto mentre Yoongi si sta spegnendo in un angolo. 

Lo vedo seduto in silenzio ad un angolo del tavolo che sembra pensare ai mille problemi della vita. Mi viene da ridere.

“Nooooonaaaaaa” mi grida Jimin facendomi sobbalzare

“Sono qui” gli rispondo stupita. 

Ero proprio accanto a lui ma credo non se ne fosse reso conto

“Oh sei qui” e ride

“Scusa non ti avevo visto” ride ancora

Rido con lui.

 

Sei così ubriaco eppure così carino ahhhhhhhhh ti odio

 

Namjoon stringe Taetae con un braccio. 

E’ incredibile come per quanto Tae sia alto, tra le braccia di Namjoon sembri un bambino.

“Andiamo a dormire prima che tu faccia danni” gli dice cercando di non ridere.

“Okey hyung” gli dice cercando di trattenere le risate, poi lo abbraccia cingendolo anche con una gamba.

“Hey così mi fai cadere” lo rimprovera mentre cerca di trascinarlo via.

“Buona notte” dice indaffarato

“Buona notteeeeee, Biola Borahaeeeee” mi grida dolce TaeTae

“Buona notte,  Borahaeeeee!” gli dico palesemente innamorata di quell’orsetto

"Quanto è carino” dico ridendo

Namjoon mi guarda sorridendo e facendo spallucce come a dire “è Taehyung”

Gli sorrido di rimando.

Hobi e Jin cantando abbracciati ci danno la buonanotte e si avviano verso le loro stanze trascinando Kookie e Yoongi con se.

“Buona notte Violaaaaa, non farti portare via dal mare cattivo, mi piaci” mi dice Kookie cercando di essere serio

“Promesso!” Rido 

“Viola! Occupati di Jimin, credo che sia ubriaco” mi dice Yoongi come se mi stesse dicendo un segreto.

“Oh non penso sia una buona idea” dice Jin

“Una scommessa è una scommessa” sbraita Yoongi ricordandomi la scommessa fatta con Jimin nel pomeriggio

 “Hey io non sono ubriaco!” ride Jimin

“Un po, forse, e comunque devo accompagnarla io perchè ho vinto la scommessa, andate a dormire”

Faccio cenno agli altri che possono andare tranquilli

 

“Hai vinto tu?” gli chiedo una volta rimasti soli

“Si, vedi che sto in piedi?” mi dice risoluto

“Ok allora ce la fai a camminare verso la tua stanza?” chiedo prendendolo per un braccio

“Certooooo” mi dice in un orecchio

“oh che bei capelli Noona” si distrae

“Grazie, ora andiamo” cerco di non ridere

 

io e Jimin ubriaco è una scena che non avrei mai nemmeno osato immaginare e sognare

 

“Okeeeeey! Mi gira un po la testa noona”

“Appoggiati a me” gli dico

Ride

Mi mette un braccio intorno alle spalle e mi si accascia contro.

Il suo viso così vicino al mio.

“Sei bella noona” mi dice con gli occhi lucidi e illuminati dalle poche luci rimaste.

Divento viola all’istante

 

Non pensarci

Non pensarci

Non pensarci

 

Le farfalle nello stomaco.

 

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Capitolo 13
*** My heart is beating 'cause of you ***


io e Jimin ubriaco è una scena che non avrei mai nemmeno osato immaginare e sognare

 

“Okeeeeey! Mi gira un po la testa noona”

“Appoggiati a me” gli dico

Ride

Mi mette un braccio intorno alle spalle e mi si accascia contro.

Il suo viso così vicino al mio.

“Sei bella noona” mi dice con gli occhi lucidi e illuminati dalle poche luci rimaste.

Divento viola all’istante

Non pensarci

Non pensarci

Non pensarci

Le farfalle nello stomaco.
Mi sento invasa dal suo profumo.

“Sei tutta rossa Noona” mi dice balbettando qua e là mentre ride
“Ho bevuto anche io un pò” mi giustifico ridacchiando nervosamente

Falso
Sei troppo vicino.

“Dai andiamo ti porto in camera tua” cerco di cambiare discorso

“Vengo dove vuoi noona, andiamo” mi dice in maniera tenera. 

Non so se ridere o picchiarlo per la dolce tortura che mi infligge ad ogni parola.

Barcollante scatta in avanti si staccandosi da me

Perde l'equilibrio e di riflesso lo riacciuffo al volo avvolgendolo completamente con le braccia facendo da contrappeso col mio peso per evitare di cadere entrambi.

E’ così esile, piccolo, da avvolgerlo così facilmente.

Le mie mani aperte sul suo torace; posso sentirne l’addome con una e i muscoli dei pettorali con l’altra, sento il battito del suo cuore e i capezzoli turgidi sotto le dita. Deve fargli freddo.

Gli scalini dei suoi addominali che mi solleticano le dita.

Mi lascio sfuggire un sospiro.

 

Una tortura, una magnifica tortura.

 

“Jimin non cadereeeeee” gli grido a bassa voce cercando di sfogare l’esasperazione che sto provando.

“oh” mi dice solamente sovrapponendo le sue mani alle mie come per tenersi.

Le sue dita si fanno spazio tra le mie.

 

Mi manca il fiato, sento aumentare il ritmo del mio cuore 

Contro ogni mia volontà mi stacco da lui sciogliendo il nodo formato dalle nostre dita intrecciate. 

 

Un respiro profondo.

 

Svelta e controllando che non cada mi sposto davanti a lui.

E’ comunque così alto rispetto a me. 

Devo alzare il viso per poter vedere bene il suo, ma non quanto con Namjoon o Jin. 

Mi scappa un sorriso.

Con tutte le volte che lo prendono in giro perché è il più basso tra loro dimentico spesso che in realtà non è per niente basso.

 

Ha un'espressione così buffa adesso; gli occhi semi appannati e le guance arrossate dall’alcool.

Devo trattenermi dal sorridere di nuovo, non ora che i miei occhi sono incastrati ai suoi.  

“Ce la fai a camminare?” chiedo

“mmmmm” mi risponde

“Jimin!?” chiedo ancora

“mmmmm” mi risponde lui ancora sorridendo, sembra un gatto

 

Non fare così, non farlo adesso!!

Cosa dovrei fare?

 

In un momento di coraggio gli prendo un braccio e me lo passo intorno alle spalle.

“Tieniti ok?” gli sorrido

I suoi occhi incontrano i miei per quella che sembra un'eternità.

 

Sei così dolorosamente bello

 

Il mio sguardo corre sul suo viso per poi fuggire sulle sue labbra; così morbide, così rosa.

 

Qualcuno mi salvi

 

“Noona, sei di nuovo rossa” ridacchia toccandomi una guancia con le dita

 

Non va bene così

 

“Andiamo” dico ignorandolo

Facciamo qualche passo ma camminare con lui a peso morto addosso è praticamente impossibile.

Non so cosa inventarmi

 

“Jimiiiiin ti prego cammina! Non puoi addormentarti qui” dico frustrata

“Junkookahh portami tu, sono stanco” mi dice appoggiando il mento alla mia spalla abbracciandomi da dietro.

 

Cristo Jimin 

 

Sento tutto il suo corpo aderire perfettamente al mio.

Mi manca il respiro, il cuore potrebbe uscirmi dal petto da un momento all’altro.

 

Dai Viola 

 

Ok sali dai” dico

Cerco le sue cosce con le mani e lui automaticamente si slancia verso di me come se lo avesse fatto ogni giorno della sua vita.

E’ così leggero che quasi non ne sento il peso.

Mi viene da ridere, da fuori deve sembrare una scena piuttosto divertente.

Devo trattenermi dal ridere altrimenti cadremo entrambi.

 

Le mie mani strette alle sue cosce. 

Sode e muscolose più di quanto avessi mai immaginato.

Lui si stringe a me con entrambe le braccia. 

Il suo viso imbronciato dolcemente appoggiato sulla mia spalla. 

Sento il suo respiro caldo sul collo.

Le sue labbra pericolosamente vicine, le sento sfiorare il mio collo ad ogni passo.

Ogni carezza di quelle labbra è pura elettricità.

Mi da i brividi, quasi barcollo.

 

“Tieniti ok?” lo riprovero ma senza avere risposta se non le sue braccia ancora più strette intorno a me.

 

Credo che si sia addormentato.

 

Lo cerco con la coda dell’occhio e lo vedo

Rilassato, i capelli sugli occhi chiusi.

Le labbra semi dischiuse.

I suoi respiri caldi e profondi che mi solleticano il collo.

 

“Sei così dolce, come farò?” chiedo a bassa voce continuando a camminare

 

Mentre cammino riapre gli occhi 

“Tu non sei junkookieee” dice imbronciato

“Buongiorno principessa, sono Viola Jimin e tu sei ubriaco” lo canzono sorridendo

“Noooooooooo le ragazze non portano i ragazzi sulle spalle” protesta agitandosi un pò.

 

Infatti avresti dovuto portarmi tu, antipatico. 

 

“Smettila Jimin cadrai” gli dico facendogli fare un piccolo saltello per rinfrescare la mia presa.

“Ma perchè hai bevuto così tanto?” dico sbuffando

“Perchè mi fai arrabbiare!” mi rimprovera svogliato

“Io? Perchè?” chiedo confusa

“Sei sempre carina con tutti tranne che con me, ti sono così indifferente?” la voce quasi un sussurro

“Prima in cucina tu…”

 

Il mio cuore in briciole

 

“Mi… mi dispiace, tu mi sei tutt’altro che indifferente” confesso

“Esisto anche io allora?” chiede in un misto tra lo lo stanco e il polemico

“Che assurdità!” Sbotto

 

Esisti fin troppo nella mia testa

 

“Allora perchè sei sempre glaciale con me? Dici cose carine a tutti tranne che a me! E ogni volta che mi guardi sei sempre… triste” borbotta finendo la frase in un sussurro

“Perchè mi distrai” dico senza pensare 

“Ti distraggo? Da cosa? Dal tuo bias?” chiede stranito

“Non credo… mmhn si, diciamo di si!” 

 

Che cazzo sto dicendo?

 

“Davvero??” mi dice ancora intontito

“Si” gli rispondo incerta

 

Rimane in silenzio per qualche istante per poi lasciarsi andare ad un piccolo sospiro.

Mi da un piccolo bacio sulla guancia e torna a stringermi un pò di più.

“Sono felice adesso” mi sussurra prima di riaddormentarsi di nuovo

 

Gli occhi mi si riempiono di lacrime e una riesce persino a fuggire via.

 

Mi ha dato un bacio?

E’ ubriaco

Quando è ubriaco straparla e non sa quello che fa

 

“Perchè mi torturi così?”  

 

“Ti sei addormentato di nuovo!! Sei impossibile!!” ma mi fa solo sorridere ancora

“Come ho potuto cedere a te?” mi scappa una risata esasperata

“Eppure ti amo! Amo solo te, possibile che solo tu non riesca a vederlo?” dico con un filo di voce

 

Entro nella stanza.

Ci sono magliette in giro, scarpe e la valigia mezza chiusa da una parte…

 

“Aigoo Jimin, Hobi non deve vedere tutto questo, sarai nei guai”

“Nooo Hoseokie Hyung” borbotta

Mi viene da ridere.

“Ti sei svegliato! Dai Stenditi e dormi! Ti sentirai meglio dopo aver dormito” dico lasciando la presa sulle sue coscie.

Sento le sue braccia stringermi di più mentre si lascia cadere con i piedi per terra.

 

E’ un abbraccio? Mi sta abbracciando?

 Mi tremano le gambe.

Mi sento leggera e pesante allo stesso tempo

Il fastidio che provo di solito al contatto con le persone adesso non so nemmeno cosa sia.

 

“Non andare via Noona” mi dice imbronciato mentre sbadiglia

 

Mi stacco immediatamente da lui.

 

“Io, io non riesco a dormire facilmente, puoi solo stare qui?” si corregge imbarazzato.

Ha gli occhi semichiusi dall’alcol e dal sonno e i capelli sono un disastro.

Eppure è bellissimo.

“Oh io, si certo” rispondo come fosse la cosa più naturale del mondo

 

Si lascia ricadere sul letto esausto.

Persino quel gesto tanto goffo lo sa sembrare elegante quasi felino. 

Non riesco a non guardarlo.

 

“Dovresti struccarti e toglierti le lenti” gli dico per togliere quell’orribile silenzio imbarazzante che è sceso tra noi.

“Non mi vaaaa” bofonchia

“Vuoi che rimanga? allora fallo!” brontolo divertita

“mmm sei come Huyng!” sbuffa scialcicchiando con i piedi sul letto

“Dai almeno togliti il make up”

“okeeey” dice scontroso

Fa per alzarsi ma ricade subito indietro, si addormenta di nuovo.

“Aishhh Jimiiiin ma possibile che ti accendi e ti spegni così?” 

 

Maledizione che situazione

 

Recupero lo struccante e cerco di svegliarlo.

 

Forse dovrei lasciarlo dormire ma so che per lui è importante, ricordo ancora quando sgridava Kookie per non essersi lavato il viso la sera perchè non ne aveva voglia.

mmmm ma dorme così dolcemente, come faccio a svegliarlo?

Forse posso farlo io…!?

 

Ancora indecisa gli passo delicatamente il dischetto struccante sul viso, man mano che il makeup viene via sembra riaffiorare l’opera d’arte che si nasconde sotto. 

Le labbra riemergono dal correttore che stupidamente cercava di cancellarle.

Mi fermo ad osservarlo.

 

Chi lo avrebbe mai detto che sarei stata seduta sul tuo letto a guardarti dormire.

Non ho bisogno di nient'altro 

Sei così bello, a che serve truccarti tanto?

 

La voglia di accarezzargli il viso, passare le dita tra i suoi capelli mi provoca un male fisico che mi mette a soqquadro lo stomaco 

 

“Noooona” un sussurro

“Grazie” sorride, l’espressione da gatto soddisfatto

 

Sorrido di rimando come un ebete.

 

Non finirà bene, è l’unica cosa che riesco a pensare chiaramente.

 

“Le army sarebbero fiere di me, sto salvaguardando la tua bellissima pelle” dico scherzando

“Dai ora che sei sveglio togli le lenti”

 

Si tira su seduto sul bordo del letto, io seduta accanto a lui mi alzo di scatto per allontanarmi.

Lui mi sorride tenero. Sembra divertito dal mio imbarazzo

 

Cosa vuoi da me? Perchè vuoi farmi impazzire?

 

Si toglie le lenti e vedo di nuovo quei bellissimi occhi di cui mi sono perdutamente innamorata fin dal primo giorno.

Sembrano divorarmi.

Ed io glielo lascerei fare. 

 

“Noona, tu… tu ti senti mai sola?” mi chiede improvvisamente giocando con il contenitore delle lenti.

“Si” confesso

 

Ogni volta che ti guardo e so che non potrò mai averti accanto.

 

“Ti, ti senti solo?” chiedo sedendomi sul pavimento davanti a lui.

Fa spallucce come a non sapere cosa dire.

“Ma hai tante persone che ti amano, milioni di ragazze” dico con una fitta di dolore e fastidio nella voce.

 

Milioni di stupide che come me sentono il cuore lacerarsi ogni giorno per la tua assenza.

Ma non ti cambierei con nulla e nessuno al mondo.

 

“Io…” 

“Io sono amato, si, mi sento amato, ma…” il sorriso amaro

“Perchè non posso amare?” mi guarda con quegli occhi enormi e profondi.

“Perchè non puoi Jimin, che vuoi…” le parole mi muoiono in gola 

Ho capito.

“Sono stufo di essere amato e di non poter amare e allo stesso tempo mi sento orribile a pensarlo”

 

Tu orribile?

 

“So che è giusto che io lo faccia ma poi penso che un giorno quando e se accadrà…” 

“Staranno bene” lo interrompo sorridendo mentre cerco i suoi occhi

“Se tu sei felice, noi saremo felici…” se potessi descrivere la devastazione che queste parole portano dentro di me credo che avrebbe la forma e il suono del vento nel deserto, urla inascoltate.

 

Alle mie parole alza lo sguardo verso di me, le lacrime gli rigano il viso.

Sembra rendersene conto e torna a guardare quel piccolo contenitore che ha tra le mani.

 

Non ce la faccio, non così

 

Mi inginocchio davanti a lui cercando di asciugargli le lacrime.

“Sai che le lacrime fanno male alla pelle?” dico sorridendo

Lo vedo sorridere finalmente

“Davvero?” mi chiede cercando di non far tremare la voce

 

Quanto posso amarti?

 

“Aish ma che idol sei? certo!” dico saccente

 

Non piangere ti prego

 

“Scusa, piangere…” inizia

“Piangere fa bene, me lo hai insegnato tu” lo interrompo mentre continuo a tamponargli il viso catturando attentamente ogni lacrima.

“Quando ero piccola mi è stato insegnato che non dovevo piangere, che piangere era da deboli” il fastidio nella mia voce deve essere evidente.

Incrocio il suo sguardo ed è come se stesse leggendo dentro di me. 

Chissà e quanto riesce a vedere.

“Poi sei arrivato tu e hai cancellato tutto, mi hai insegnato che piangere va bene, che ci vuole coraggio per farlo” sorrido

Mi sorride di rimando, sembra voler dire qualcosa ma ci ripensa.

“Però non piangere per questo ok?”

 

“Sono felice di non essere il tuo bias” mi interrompe

Sono un pò spiazzata

“Perchè lo dici?”

“Così non posso farti del male” ammette lui abbozzando un mezzo sorriso

 

Questo è peggio di uno schiaffo

 

Di nuovo le lacrime, si lascia scappare una risata imbarazzata come a sfogare un pò della frustrazione che sta provando.

“Mi dispiace” dice con la voce rotta

Non sopporto di vederlo piangere

 

Vaffanculo tutto

 

D’istinto lo abbraccio.

Lo sento irrigidirsi sorpreso quanto me da quell’abbraccio non richiesto.

Da quando sono così? Da quando mi hai fatto diventare così?

 

Lo stringo forte come avrei voluto fare tante notti in cui piangevo a dirotto.

Mi aggrappo a lui, così esile, così piccolo eppure capace di essere la mia roccia.

 

Posso essere io la tua roccia solo per questa volta?

 

Ho il cuore a mille, le sue mani timide a malapena sfiorano i miei fianchi

“Non piangere ti prego, non per questo”

“Smetti di pensarlo, ama chi vuoi e sii felice” dico sul punto di crollare

“Chi ti ama ti vuole felice, è vero spezzerai tanti cuori ma sono sicura che quando ti vedranno sorridere saranno felici” dico tutto d’un fiato

"È facile dirlo per te, perchè non sono io…” inizia senza finire 

“No, non è facile per me” mi si incrina la voce

 

Non posso più mentirgli, non voglio più

 

“Viola” la sua voce dolce

“No ti prego o non ne avrò più il coraggio” lo imploro

“Per cosa?” mi chiede cercando di divincolarsi dal mio abbraccio.

Lo stringo ancora più forte, non posso guardarlo adesso.

 

Basta 

 

“Perchè sei tu” dico tra le lacrime.

Lo sento irrigidire le spalle di colpo.

“Sei tu il mio Bias, sei tu quello che amo, sei tu quello di cui ti ho parlato quella sera, sei sempre stato tu e no! non sarà facile per me ma ti voglio felice quindi sceglitela bene!” dico quasi arrabbiata.

Senza dire una parola delicatamente prende le mie braccia e scioglie l’abbraccio in cui era avvolto.

Senza forze glielo lascio fare ancora incredula di quanto avevo appena detto.

Le sua mani strette alle mie braccia.

Cerca inutilmente il mio sguardo che è perso sul pavimento a fissare la carta stropicciata di una caramella.

Quella carta sembra la mia anima in questo momento.

Stropicciata e calpestata.

 

E’ finita…

Vorrei solo scappare via.

Vorrei…

 

“Io sono…? Ma tu…? Ma perchè…?” inizia mille domande senza finirne nessuna

“Mi dispiace” dico mentre le mie lacrime scendono sempre di più.

“Per cosa?” mi dice tamponandomi le lacrime con il bordo della sua maglietta.

Sento il viso andare a fuoco. 

Non doveva andare così.

“Non volevo mentirti, ma volevo stare con te, io… mi dispiace” con ancora lo sguardo fisso su quella carta stropicciata.

Ma è tutto offuscato dalle lacrime, ormai non la vedo più. 

Era stato così emotivamente pesante sopportare tutte quelle bugie. Insieme alle lacrime stavo buttando via anche tutto lo stress che avevo accumulato.

Ho sempre odiato mentirgli e fino a questo momento non mi ero resa conto di quanto questo mi stesse logorando.

“Ma non potevi dirmelo, altrimenti saresti andata via.” Mi dice lui rannicchiandosi sul pavimento davanti a me.

“Smettila di piangere adesso, sai che le lacrime non fanno bene alla pelle?” mi dice beffardo

“Ah si?” rispondo ridendo tra le lacrime

 

Io gli ho mentito e lui invece di essere arrabbiato mi sta consolando…

 

“Si, me lo ha detto una ragazza molto carina” dice sornione

“Sei ubriaco” dico polemica

“Si un pò” ride

La sua mano sulla mia guancia. 

Così morbida, così piccola.

“Ora basta piangere, non per me” mi dice dolcemente. 

I suoi occhi si fanno lucidi.

I nostri sguardi si incontrano come per la prima volta.

Adesso mi sento libera di farmi ingoiare da quegli occhi.

Mi sento libera di sentirmi morire ogni volta che sento il suo sguardo su di me.

 

Il suo viso così vicino al mio.

Troppo vicino.

“Dillo ancora” il suo sguardo così profondo, così intenso.

“Cos… che sei il mio bias?” balbetto

Fa un respiro profondo come a voler trattenere il fiato, avvicina la sua fronte alla mia.

“No…” sorride

Sembra imbarazzato, riesco a vedere le montagne dei suoi zigomi gonfiarsi.

Sento il suo naso accarezzare il mio.

Gli occhi chiusi, il respiro pesante e caldo, posso sentirlo sulle labbra tanto è vicino. 

“Jimin ti prego sei ubriaco” cerco di riportare il mio cervello alla realtà.

“Si sono ubriaco” si stacca leggermente da me, lo vedo correre con lo sguardo sul mio viso per poi sorridere.

La sua mano ancora sulla mia guancia.

Il suo pollice che rincorre il contorno dei miei zigomi.

Il metallo freddo dei suoi anelli mi fa rabbrividire.

Sorride ancora

 

Perchè mi fai questo?

Non farmi innamorare ancora di più.

Ti prego

 

Il suo sguardo sulle mie labbra, lo vedo perdersi nei suoi pensieri.

 

Non è come nel mio sogno, non è arrogante, non è prepotente.

E’ Jimin, è l’uomo che ho imparato ad amare.

 

“Jimin ti prego…” dico esausta

Sento il suo respiro caldo sulle labbra.

Quelle labbra. 

Morbide, lucide, sono come una calamita.

Siamo così vicini da respirare l’uno nel respiro dell’altro.

I suoi piccoli movimenti incerti e il respiro affannato sembrano mostrare l'indecisione e la guerra interiore che sta affrontando.

Poi mi guarda negli occhi.

 

Mi stai chiedendo il permesso?

 

“Non farlo” dico con le ultime resistenze rimaste.

“Se non lo faccio io…” confessa combattuto 

 

Perdo un battito 

 

“Se tu avessi amato uno di loro non avrei mai potuto neanche sfiorarti…” dice quasi disperato

“Lo so” rispondo a fatica

“Per questo ti amo” le uniche parole che escono dalla mia bocca

“Era questo che volevo sentire” dice sfiorando delicato le mie labbra con le sue ad ogni parola.

 

Il mio cuore sembra impazzire, ho paura che mi esca dal petto da un momento all'altro 

 

Sembra cercare le mie labbra, indeciso se baciarle o morderle.

Il suo respiro affannoso si confonde col mio.

 

Mi sento come in un vortice senza fine.

Il pavimento sotto di me sembra scomparire e tutto si fa confuso.

E’ come cadere in un caldo oblio da cui non voglio tornare.

 

Cattura il mio labbro inferiore con denti.

Non sono morsi ma piccoli avvertimenti delicati.

Piccole scosse di piacere mi attraversano tutto il corpo

Le sue labbra, morbide come le ho sempre immaginate.

E sono mie, non mi importa per quanto, in questo momento sono solo mie.

Le mie labbra obbediscono alle sue.

Si rincorrono.

La mia mano sul suo viso.

Mi stacco dalle sue labbra solo il tempo per poterlo guardare.

Gli occhi lucidi dall’alcol, il viso rosso. 

Mi sorride mentre mi sfiora il naso con le labbra per regalarmi un tenero bacio.

 

Che sia l’alcol o no, non importa, non m'importa più

Il mio cuore batte solo a causa tua.

 

“Ti amo” ripeto ancora, vorrei ripeterlo allo sfinimento per tutte le volte che non ho potuto.

“Mi piace sentirlo" il suo sorriso sulle mie labbra

“Presuntuoso” lo punzecchio mordendogli il labbro per poi succhiarlo e lasciarlo andare di nuovo.

E’ dolce e morbido, sa di burro cacao alla ciliegia.

Le sue mani sui miei fianchi, mi tira a sé stretta in un abbraccio.

Il mio corpo aderisce perfettamente al suo, sembra non abbia aspettato altro che ricongiungersi con la sua metà.

I nostri cuori sembrano battere allo stesso folle ritmo.

 

Possibile che tu senta quello che sento io?

 

Il solo pensiero mi offusca la mente.

I baci si fanno sempre più disperati, sento l’urgenza della sua lingua che incerta si fa sempre più audace.

Le farfalle nello stomaco sembrano impazzire, è il punto di non ritorno.

Le mie labbra si schiudono per accoglierla, sa di soju alla pesca.

I suoi baci si fanno sempre più profondi, le sue mani corrono lungo la mia schiena attente a non andare mai oltre.

Le mie dita si insinuano tra i suoi capelli morbidi.

Si stacca per riprendere fiato e gliene sono grata, mi sembra di riemergere dopo una gara di apnea durata troppo per i miei polmoni.

Mi guarda, i suoi occhi sono due pozzi senza fondo illuminati solo dalla penombra di una lampada.

Sorride e mi stringe più forte.

 

Inizia a lasciarmi piccoli baci agli angoli della bocca.

Poi sulla guancia,

sulla mandibola,

appena sotto l’orecchio sfiorandomi il lobo con il naso.

 

Brividi di piacere corrono lungo la mia schiena ad ogni bacio.

 

Poi scende sul collo lasciando una scia di baci lenti e umidi.

Le sue labbra non si staccano mai dalla mia pelle, sento la sua lingua tracciare il percorso tra un bacio e l’altro.

 

Posso sentire i suoi denti sfiorarmi la pelle.

Non mi da tregua

Mi lascio scappare un gemito.

Soddisfatto dell’effetto che stanno avendo i suoi baci lo sento sorridere sulla mia pelle.

Scende nell’incavo del collo.

Sposta il bordo della maglietta per baciarmi la clavicola.

Lento.

Ogni bacio è un’eterna tortura.

Poi la spalla, appena superata la spallina del reggiseno.

Posso sentire il suo corpo pulsare contro il mio, sento tutti i suoi muscoli tesi.

E torna indietro continuando a baciarmi.

Si sofferma nell’incavo del collo e prende un respiro profondo. 

Si stacca da me per guardarmi ancora, sorride.

“Penso che potrei innamorarmi di te” mi dice prima di tirarmi a sé. 

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