Se sono destinato a rimanere
lo stesso, mentre la foresta imputridisce
e il cielo si ingrigisce
Allora se non riuscissi a cambiare
mentre il bruco indossa seta
e la mantide fa la muta
E se il tempo non può farmi
crudele, quando le onde scaveranno la roccia
e le foglie cadranno dalla quercia
Passerà, ma non potrà scalfirmi
Arcobaleno si inarcherà dopo la pioggia
Edera crescerà da rose morenti
Tutto si evolve,
il santo ed il selvaggio
ma io, io ho intenzione di rimanere
lo stesso, terrorizzato dal compromesso.
crudele
/cru·dè·le/
aggettivo
1.
Che infligge tormenti fisici o spirituali compiacendosi poi della propria impassibilità: un c. aguzzino; cuore c., duro, insensibile.
Anche di animali feroci (quasi attribuendo loro una deliberata coscienza di provocare il male).
Che arreca una sofferenza indicibile: fare una morte c.; destino c., ostinatamente avverso, doloroso.
2.
Consumato con spietata freddezza o addirittura con ostentato compiacimento.
"una c. vendetta"
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