How to survive on your first relationship especially when it's a Queerky one

di Juuzou
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Scampagnata ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Una giornata tipo ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Scampagnata ***


Era sera e gli ultimi caldi raggi solari erano completamente spariti per dare spazio al manto notturno. L'aria era limpida e calda, perfetta per una scampagnata nella zona rurale, dove l'unica compagnia erano i grilli gracidanti e le luci soffuse dei lampioni.

Fu proprio con l'idea di uscire che si fece largo la proposta di Kirishima, nel contempo che avevano cominciato a sparecchiare la tavola imbandita dalla cena. Mina si fece passare le stoviglie per aggiungerle alla pila di piatti sporchi quando annuì eccitata a quell'offerta e presto convinse le ragazze ad aggiungersi cosicché anche i ragazzi accettassero di buon grado.

Il ragazzo dai capelli rossi era deciso a portare anche il suo amico che era rimasto seduto sul divano ad aspettare il fidanzato dai morbidi capelli verdi, impegnato a finire di sparecchiare la sua parte. Gli si avvicinò con il suo classico ghignò che non aveva nulla di malevolo nelle sue intenzioni e sentenziò senza mezzi termini.

-"Ehi Bakugou, allora ci stai?"-. 

Il biondo non gli rivolse nemmeno lo sguardò e rispose semplicemente con un "No" secco, cosa che Kirishima già si aspettava.

-"Ma è solo una passeggiata coraggio, sarà piacevole"-, si sedette sul divano mantenendo una certa distanza. Sapeva che ci avrebbe impiegato un po' a convincerlo ma non voleva demordere. 

-"Ho detto di no, non me ne frega niente di cosa andate a fare, non rompere il cazzo"-. 

Il suo rifiuto però non servì a nulla perché presto anche Kaminari si aggiunse. E poi Sero. Non c'era motivo per cui fossero così decisi, d'altronde avrebbero solo dovuto lasciarlo in pace. Il moro si arrese presto e preferì non perdere tempo, seguito poi dal biondo elettrico, Kirishima stesso aveva cominciato a riflettere su come essere davvero convincente quando Midoriya si accasciò su quello stesso divano esausto, in mezzo ai due. 

-"Che cazzo hai faticato per respirare così"-, ghignò Bakugou. 

Midoriya si voltò verso di lui con una faccia mista tra la stanchezza e l'assenza di sorpresa nel sentirsi rivolgere quella battuta. Non aveva voglia di ribattere, gli bastò guardarlo con una poker face quasi indignata per meritarsi una carezza sulla testa dall'altro. Davanti a quell'effusione rilassò l'espressione, facendo finta di non aver sentito nulla e si lasciò cullare. Almeno finché non si rese conto della presenza di Kirishima, ora che erano rimasti gli unici tre in salotto. 

Il rosso però colse subito la palla al balzo. 

-"Ehi Midoriya!"- gli si precipitò, posandogli un braccio sulla spalla. A quel movimento brusco, Bakugou ritrasse subito la mano dai capelli di Deku e lo guardò male.

-"Ehi Kirishima"-, gli sorrise l'altro, un po' confuso e non molto abituato a quelle dimostrazioni di amicizia così grossolane. 

-"Senti, io e i ragazzi abbiamo proposto di uscire tra poco, ti andrebbe di venire anche tu?"-

-"Oh, certo mi piacerebbe! Dove andiamo?"-, gli si illuminò lo sguardò tradendo l'espressione di stanchezza precedente. 

-"Pensavamo di fare una camminata vicino alla pista ciclabile, sai in mezzo ai campi, giusto per fare un giro"-. 

-"Sembra bello, ci sono!"-, ma prima che potesse alzarsi si ricordò della presenza del biondo che gli stava mandando segnali di rifiutare che solo lui poteva capire. Di nuovo Kirishima colse il momento giusto per approfittarsene.

-"Benissimo! Però come puoi vedere Bakugou non ha molta voglia di venire, non è che potresti convincerlo? Sarebbe più divertente se ci fosse anche lui no?"-

-"Beh sì, Kacchan perch-"-

-"Ho già detto di no"-

-"Ma!", risposero Kirishima e Midoriya all'unisono. 

-"Ho detto di no per l'ultima volta e non rompetemi più il cazzo!"-

Si cambiarono in fretta e appena si ritrovarono riuniti nella Hall fecero presto a fare i conti e a capire che ci sarebbe stata molta meno gente di quanto pensassero. Però alla fine Bakugou si fece convincere e, sebbene svogliato, rimase in silenzio.
Uscirono dal campus facendo un casino incredibile, una cosa inguardabile, presero l'autobus, continuando a fare chiasso come una mandria di pecore indemoniate e finalmente arrivarono in una fermata un po' dispersa tra i campi.

Si poteva scorgere la città da lontano, le luci artificiali ridotte in minuscoli puntini levitanti. I ragazzi presero la strada opposta, leggermente in salita e si incamminarono premurandosi di rimanere in pochi sulla stessa linea. Continuavano a discutere animatamente senza problemi colorando la strada buia e un po' lugubre con le loro voci squillanti. 

Non parlavano di nulla in particolare, discorsi frivoli inerenti alla scuola o alla loro vita personale che miravano unicamente a intrattenersi un po'. 

Bakugou era rimasto infondo alla fila senza nemmeno rendersene conto e se ne stava zitto mentre il suo ragazzo si trovava un po' più avanti che parlava eccitato con Uraraka e Tsuyu. Non era molto attento a ciò di cui parlavano ma vedendo come gli brillavano gli occhi probabilmente stava parlando di qualche tecnica nuova oppure di un nuovo eroe diventato popolare da poco. Non gli importava granché, ma non voleva venire proprio perché sapeva si sarebbe distanziato e se ne sarebbe rimasto da solo. Non che la solitudine gli dispiacesse, ma in questo tipo di situazione era decisamente poco confortevole.
Non si era neppure portato le cuffie e stare al telefono tutto il tempo non era una cosa che faceva, quindi mani in tasca e zitto pensava senza pensare veramente a qualcosa. 

L'unica cosa buona era l'aria pulita che si respirava, almeno quella non aveva nulla a che fare con quella inquinata della città. 

Trascorse un po' di tempo, Midoriya aveva già smesso di parlare con le ragazze e accortosi del fidanzato solitario si allontanò senza essere troppo brusco per avvicinarsi al biondo scorbutico. 
Cominciarono a parlare del più e del meno, che impegni avessero, cosa avessero voglia di fare per il fine settimana e altre cose abbastanza scontate, il tutto rigorosamente a bassa voce, un po'in disparte rispetto agli altri.

-"Domenica i miei ti vorrebbero a pranzo, quindi tieniti libero"-, informò Bakugou.

-"Ah cazzo, ma da quanto lo sai?!"-

-"Tipo due settimane fa"-

-"E non potevi dirmelo prima?"-

-"Se te l'avessi detto prima avresti rotto il cazzo con i tuoi impegni da pupillo di sta minchia e mi avresti dato buca. Devi fare altro?"-

-"Mm no no, è che non me l'aspettavo. È un sacco che non li vedo, ma cazzo adesso me lo dici"-

-"Sì e ora piagnucola di meno e pensa a cosa metterti, ti porteranno sicuramente in un ristorante di sto gran cazzo a mangiare cacca di pesce rifinita in oro importato dal Sud America e non verrai vestito come al tuo solito"-

-"Perchè come mi vesto di solito?"-, incrociò le braccia offeso.

-"Come uno sfigato"-, tossì di proposito nel pronunciare la frase.

-"Vaffanculo"-, gli rispose il verde indignato, tirandogli una pacca sulla nuca. 

Prima che però Katsuki potesse ribattere, leggermente divertito dal suo Deku irritato, Mina Ashido si rivolse a Midoriya domandandogli qualcosa che non gli interessava e il verde dovette spostarsi più in avanti per poter rispondere. Bakugou rimase ancora in disparte, dimenticandosi cosa avrebbe voluto dirgli e lasciandogli semplicemente il suo spazio. 

Piuttosto si fermò a riflettere su quanto Deku fosse cresciuto, e non solo fisicamente. Certo era diventato veramente bello: gli allenamenti avevano reso il suo corpo robusto e tonico, il viso si era rafforzato nei suoi lineamenti pur rimanendo nella sua classica delicatezza, ma era altro a cui Katsuki stava pensando e proprio mentre rimuginava Deku aveva finito ma era rimasto davanti a lui, quando Kirishima gli si avvicinò. 

-"Beh certo che sei proprio cambiato, dico davvero"-. Il biondo rimase molto sorpreso nel sentire i suoi pensieri pronunciati come se gli avessero letto nella mente. Ma la verità era che il gruppo stesso aveva portato avanti quella conversazione già precedentemente e lui nemmeno se ne era accorto tanto era assopito. 

-"Oh, che vuoi dire?"-, si rivolse con la stessa dolcezza del rosso e curioso al contempo. 

-"Beh insomma da come ti comporti, sembri molto più sicuro di prima. Voglio dire non che prima non lo fossi ma è come se fossi più leggero, che dici Uraraka?"-, chiese all'amica la quale anche lei si era avvicinata per sentire di cosa stavano parlando ora che la loro conversazione era diventata di comune interesse.

-"Sono d'accordo! Prima eri molto determinato e forse molto più sulle nuvole, invece ora sei molto più pratico ma non in modo negativo. È come se ti fossi 'sistemato', capisci?"-, gli altri ragazzi annuirono concordi. 

Ora che ciò di cui stavano parlando aveva finalmente colto l'attenzione di Katsuki ci pensò anche lui ed effettivamente dava ragione ai suoi compagni. Deku era maturato molto, sicuramente anche grazie al segreto che mantenevano loro due assieme ad All Might e a tutti i bagoli e i rompimenti di coglioni extra che aveva rispetto agli altri. Per quello lo vedeva molto più stanco e indaffarato, cosa che i suoi amici invece non avevano notato, e forse per quello era sceso un po' dalle nuvole e si era fatto un bagno di realtà.
Però alla fine era sempre il solito Deku incapace di stendere anche solo dei vestiti o di mantenere l'autocontrollo quando qualcosa lo esaltava, che lo faceva irritare perchè a volte sembrava davvero un inetto e non alzava la voce come dovrebbe. Ma soprattutto il solito Deku buono e dolce che non avrebbe mai abbandonato un bisognoso a sè e che si teneva tutto per sè pur di non far soffrire nessuno. 

Midoriya rivolse un'occhiata a Bakugou mista tra la curiosità e un piccolo sorriso come se volesse chiedere direttamente al biondo cosa ne pensasse ma Katsuki rispose solo con un'espressione come per voler dire 'e che cazzo ne so io?'.

Di nuovo però Kirishima si era messo in mezzo avvolgendogli un braccio sulla spalla, costringendolo a rivolgersi solo a lui, oltre che bloccando lo scambio di sguardi con Katsuki. 

-"E poi c'è da dire che da quando stai con Bakugou sembri molto più felice, anzi direi che entrambi siete cambiati molto"-, gli sussurrò come a voler impedire il biondo di sentire ben consapevole che se avesse ascoltato gli avrebbe fatto esplodere la testa urlandogli di non impicciarsi in cose che non lo riguardavano. 

-"Ah dici davvero?"-, chiese Midoriya un po' a disagio sia per quello che gli stava dicendo sia perché se Kacchan gli avesse sentiti immaginava lo stesso scenario che Kirishima aveva in mente.

-"Certo! Secondo me gli fai solo bene a quel burbero, anche lui sembra più pratico"-

-"Mm effettivamente forse hai ragione"-

-"Ohi"-, una voce roca li richiamò costringendoli a voltarsi verso Katsuki che si trovava ancora dietro di loro. 

-"Che cazzo state confabulando voi due"-, pronunciò imperativo, scrutandoli incazzato. Nel rendere le sue parole più minacciose scaturì delle scintille con l'unica mano fuori dalla tasca.

-"Ma niente Bakugou, tranquillo stavamo solo parlando"-, rispose Kirishima nemmeno lui sicuro di ciò che stava dicendo. 

-"Esatto Kacchan non è nulla di che"-, si aggiunse il verde anche lui altrettanto insicuro. 

-"Metti giù la mano dai, non è il caso di fare casino"-, sussurrava abbassandogli la mano con un sorriso che cercava di essere il più convincente possibile. 

-"Beh onestamente penso che il salto più grande che hai fatto è stato nel periodo in cui tu e Bakugou stavate insieme, o sbaglio?"-, domandò Mina senza freni sulla lingua, forse perché non si era nemmeno accorta di cosa stava accadendo.

-"Ha?"-, chiese Izuku per confermare ciò che aveva sentito dato che non era attento alla ragazza e allo stesso tempo sperando non lo avesse chiesto veramente. 

-"Ma sì, insomma non era quello che volevi dire Uraraka?"-.

-"Ah Io?!"-, domandò la castana agitata. Questa volta finisce che esplodiamo tutti, pensarono Uraraka, Kirishima e Midoriya all'unisono mentre potevano avvertire Bakugou ribollire dietro di loro.

-"Era quello che intendevi con sistemato no?"-.

-"Devi aver frainteso, io non volevo dire quello no no, io intendevo..."-, si voltò verso Midoriya cercando aiuto ma ricevette in risposta solo uno sguardo più disperato del suo che cercava di non sprofondare nella vergogna mentre sperava che Bakugou non decidesse di seppellirli tutti sul colle.

Accidenti! , urlò internamente Ochaco che si rese conto di essere veramente nella merda. 

-"Sì insomma, sai sistemato nel senso che ehm... si è sistemato perché ora sembra avere le idee più chiare, sai si capisce che è impegnato"-, Mina fece un grande sorriso nel sentirla.

Il verde e il rosso si colpirono la testa con la mano e Uraraka cominciò ad andare davvero nel panico. 

-"No non volevo dire impegnato, impegnato è la parola sbagliata, io volevo dire che..."-

-"Ohi"-, si sentirono richiamare dalla voce rauca di Bakugou e solo in quel momento Ashido cominciava a capire perché di quella agitazione. 

-"Perché non vi fate i cazzi vostri prima che vi faccia morire tutti qui"-, disse usando un tono di voce pacata e gutturale, come se un demone lo avesse posseduto e intendesse mandarli tutti all'altro mondo. 

I diretti interessati sentirono un brivido correrli sulla schiena mentre gli altri avvertivano chiaramente la tensione e sebbene non avessero fatto nulla si sentivano ugualmente colpevoli. 

Passò un attimo che si misero tutti a camminare dapprima attenti a non infastidire troppo Bakugou ma presto ricominciarono a parlare come prima incuranti di qualsiasi cosa fosse successo. 

Midoriya sospirò, felice di averla scampata.
C'era un motivo se la loro relazione, sebbene non fosse segreta: non era qualcosa di dominio pubblico. Si sapeva che stavano insieme, un po' perché loro stessi non si privavano di mostrarsi in situazioni affettuose in pubblico e un po' perché le voci correvano e presto tutta la scuola aveva potuto constatare questo fatto. Ma se all'inizio ci fu un effettivo sgomento, una sorpresa, molto presto si accorsero tutti che non c'era nulla da dire su di loro.
Certo faceva strano, due ragazzi che stavano insieme così platealmente non si era mai visto alla U.A., soprattutto perchè quei due ragazzi erano loro, eppure era proprio per lo stesso motivo che non c'era nulla da dire, erano popolari per le loro capacità e non certo per le loro personalità, nessuno li conosceva davvero personalmente, dunque non c'era nulla di cui parlare. 

Nonostante Kacchan esagerasse da questo punto di vista, Deku non poteva fare a meno di esserne felice. Una relazione segreta sarebbe stata davvero soffocante e difficile da mantenere e la sincerità senza alcun tipo di esibizionismo era la soluzione più sicura in cui era riuscito a rifugiarsi. Si sentiva sicuro quando Kacchan faceva così, come se quello che avevano fosse esclusivo e importante. 

Gli prese la mano, stringendola mentre sorrideva felice. 

-"Che hai da sorridere così?"-, domandò Katsuki un po' acido ma sinceramente curioso. Gli strinse la mano anche lui nonostante non fosse felice della situazione che si era andata a creare poco prima e che Deku aveva accettato senza intervenire.

-"Niente"-, rispose prendendolo un po' per il culo. 

-"È il caso che ti levi quel sorriso invece perché è già l'una e domani abbiamo gli allenamenti"-

Nonostante avesse sussurrato in modo che potesse sentire solo il suo ragazzo, tutti gli altri compagni si voltarono pallidi in viso.

Jirou guardò l'ora del cellulare per assicurarsene e quando annuì confermando ciò che il biondo aveva detto, i ragazzi produssero un boato lamentoso all'unisono imprecando contro diverse centinaia di divinità diverse e si apprestarono a correre sperando che gli autobus passassero ancora. 

*

Nota finale:
Gli autobus non passavano più e passarono le tre ore successive a correre senza dignità. Il giorno dopo Aizawa li aspettava felice di poterli infliggere gli allenamenti peggiori per dargli una bella lezione.

**

 

 

Salve a tutti! Dopo tanto tempo dalla mia prima one-shot sono tornata stavolta con bnha con una delle mie coppie preferite in assoluto! 

Spero tanto che come piccolo capitolo introduttivo vi abbia intrattenuto un po' e vi abbia dato di capire che tipo di storia voglio raccontare. Ogni capitolo sarà autoconclusivo (anche se tutti sotto la stessa timeline) e parlerò un po' della relazione tra Katsuki e Deku, o meglio, di come la vedo io.
Qui sono un po' più grandi rispetto all'opera originale (diciamo in terza liceo ecco) e stanno insieme da un po' di tempo :3

Spero di non essere andata troppo nell'ooc: sono consapevole che non siano proprio fedeli ma spero che già da questo capitolo di aver spiegato bene i motivi, a partire dal fatto che loro due stanno già insieme e sono più maturi e poi io scrivo immaginando come credo sarebbero insieme!

Ultima cosa: il rating potrebbe cambiare, idem per le relazioni (penso che inserirò delle coppie in background e roba così). 

Detto questo, vi auguro una buona giornata e a presto! <3<3

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Una giornata tipo ***


Avviso: in questo capitolo il rating è variabile per cui potete leggere tranquillamente la prima parte e in seguito vi avviserò quando il rating cambierà segnandovi la parte da saltare. Detto questo, buona lettura♡
 

La campanella suonò la fine della lezione lasciando Aizawa un po'stizzito ma lasciò andare ugualmente i suoi alunni senza aggiungere nulla.

Midoriya sospirò nel mentre che riponeva all'interno della cartella i suoi libri. Era abbastanza esausto e non vedeva l'ora di andarsene in camera a riposare tranquillo.

-"Deku-kun!"-, lo richiamò Uraraka che si era avvicinata al suo posto.

Lui si voltò per ascoltarla, sfoggiando un dolce sorriso nonostante la stanchezza.

-"Per caso hai piani per oggi?"-

-"Beh voglio dire..."-, si fermò un attimo rimuginando sul se volesse sacrificare il suo tempo libero per fare qualcosa di cui non aveva molta voglia.

-"...in realtà no, perchè?"-, optò per la sincerità sapendo che probabilmente se ne sarebbe pentito.

-"Io, Tsuyu-chan e Iida-kun speravamo un po' di allenarci questo pomeriggio e mi chiedevo se ti sarebbe piaciuto partecipare"-

-"Oh mi sembra una bella idea!"-, si illuminò di colpo e Uraraka fece lo stesso nel vedere il suo entusiasmo.

-"Allora ci stai?"-

-"Certo! Vengo volentieri!"-

-"Perfetto allora! Andiamo in palestra per le 15:00 quindi tieniti pronto!"-, lo avvisò per poi salutarlo e sparire dietro l'uscio della porta.

Izuku sospirò di nuovo, ma questa volta più felice.
Era definitivamente stanco e sperava di andare dormire fino al giorno dopo soprattutto ora che si avvicinavano gli esami e le lezioni si facevano sempre più teoriche e meno pratiche, però il sapere di allenarsi in compagnia con dei suoi amici gli faceva molto piacere. Era sicuramente molto meglio dell'allenarsi da solo e sarebbe stato più divertente.

Si sentì più carico e inserì l'ultimo materiale nello zaino prima di metterselo in spalla.

Si voltò un attimo alla ricerca della testa bionda di Katsuki e lo avvistò impegnato in fondo alla classe ad ascoltare qualcosa che si stavano dicendo Sero e Kirishima e che Midoriya non poteva sentire.
Sorrise nel vederlo tranquillo e uscì dalla classe.

Katsuki nel frattempo aveva accettato di aiutare Kaminari con lo studio, così loro due e Kirishima ne approfittarono per andare in città.
A Katsuki non importava dove sarebbero andati e i due amici colsero l'occasione per scegliere un posto strategico in cui Bakugou non avesse potuto urlare o farli esplodere nel caso si fosse incazzato troppo, cosa di cui Kirishima aveva già fatto esperienza.
Così a entrambi venne la geniale idea di prendersi un caffè e andare in biblioteca pregando che il biondo non si accorgesse del piano.

All'inizio aveva sorprendentemente funzionato: anche lui era concentrato con il suo lavoro e sorseggiava il suo espresso senza fiatare tanto che per il rosso e il biondo fu molto traumatico vederlo così docile e tranquillo per più di un'ora, ma quando finì i suoi impegni per spostarsi su quelli dei ragazzi, improvvisamente i due si ritrovarono a pregare tutti i santi giapponesi che conoscevano. E proprio tutti, a partire dalle divinità buddhiste a quelle più folkloristiche, fino ad arrivare ai santi cristiani che, non c'entravano nulla, ma la zia di Kaminari era cattolica e lui si sentì in dovere di includerla, sperando in un aiuto divino.

E avevano ragione.

Il tavolo che stavano occupando era diventato un campo di battaglia.

-"Cazzo ma ce la fai o la tinta ti è arrivata fino al cervello?!"-, inveì contro il rosso.

-"Sto facendo del mio meglio okay?!"-, rispose il povero Ejiro in crisi, strofinandosi i capelli davanti al sistema che stava cercando di calcolare.

-"Pensavo di dover aiutare solo quel coglione elettrostatico ma a quanto pare non è l'unico ad avere i neuroni bruciati!"-

-"Guarda che sono qui!"-, rispose l'altro biondo, anche lui in crisi ma si fece zittire presto da Katsuki.

-"Pensa al tuo di problema che sei messo anche peggio!"-

A quelle urla il tizio della reception, o come lo chiamava Katsuki, li dovette rimproverare chiedendo di far silenzio e scoperto il sotterfugio utilizzato da quei rincoglioniti dei suoi compagni cominciò a urlare finchè non si fecero cacciare.

-"Ora vediamo se provate ancora a scappare dalla vostra inettitudine!"-, gli urlò appena presero posto in un tavolo al parco.

-"Posso sapere perchè ci facciamo aiutare da lui?"-, sussurò esasperato Kaminari al suo amico.

-"Perchè nonostante il suo temperamento di merda è il migliore a insegnare quindi a meno che tu non voglia spendere per delle ripetizioni questa è la soluzione migliore"-

-"Dovevo farmi aiutare da Yaomomo cazzo"-, si infilò le dita tra i capelli.

-"La prossima volta ci facciamo aiutare decisamente da lei"-

-"Ohi"-, i due si voltarono verso Katsuki e quando si accorsero di aver detto quelle cose in sua presenza sentirono la loro anima abbandonare il loro corpo.

-"Se per voi questo è troppo difficile allora perchè non mi date l'onore di trasformare questa lezione in pratica e farvi saltare entrambi in aria"-, ringhiò scatenando scintille di nitroglicerina dalla sua mano.

-"No no! Ora ci mettiamo sotto!"-, dissero all'unisono per poi concentrarsi sul loro lavoro.

Due ore e tre attacchi isterici dopo i ragazzi rientrarono al campus sfiniti sia fisicamente che mentalmente e si lasciarono cadere sul parquet del salotto, assistiti dalle ragazze che avevano preso possesso della stanza.

-"Che cazzo avete da svenire, avete tenuto il culo attaccato alla sedia tutto il giorno"-, sibilò Katsuki prendendosi una bottiglia d'acqua dal frigorifero.

-"Stare con te è come correre una campestre incatenati a una zavorra"-, rispose Kaminari acido, sollevandosi da terra e supportando anche Kirishima.

Katsuki non rispose, bevve da suo bicchiere appoggiandosi sull'isola della cucina e guardando fuori dalla finestra.

Da lì potè scorgere Deku mentre, in uniforme da allenamento, parlava allegramente con i suoi amici.

Era un po' sudato, tutti lo erano ma questo a Bakugou non interessava. Non era nemmeno ancora tramontato il sole, e a giudicare dall'andatura del verde probabilmente stavano facendo un pausa prima di ricominciare.

Era qualche giorno che non lo aveva tutto per sè e probabilmente sarebbe stato lo stesso anche per quella sera dato che sarebbe tornato esausto, ma sotto sotto sperava di rivederlo. Magari se Deku avesse concluso presto con i suoi amici avrebbero anche potuto combattere tra di loro.

-"Deku-kun, penso che quello lassù sia Bakugou"-, informò Uraraka l'amico. Indicò precisamente, in modo che Deku potesse accorgersene.

-"Oh hai ragione"-

Deku alzò il braccio per salutarlo, sperando di farsi notare e nel vedere Kacchan accorgersi di essere stato visto arrossì un po'.
Kacchan gli mostrò la mano di risposta per poi voltarsi e sparire dove Deku non poteva più vederlo.

Vederlo lo aveva rasserenato un po'.
Sorrise impercettibilmente.

Uraraka notò l'espressione rilassata e felice del compagno e non potè fare a meno di tirargli una gomitata leggera sul fianco per riportarlo sulla Terra.
Vedendolo confuso a quel movimento gli sorrise bonariamente.

-"C-che c'è?"-, domandò sorpreso.

-"Niente è che... boh hai fatto una faccia"-

-"Che- che faccia?"-, si rilassò un po' ma rimaneva confuso alle sue parole. Le sue guance tinte di un roseo dolcissimo.

-"Una faccia che sembrava avere tanto da dire... hai guardato Bakugou come se fosse la cosa più preziosa del mondo"-

-"Ah- ah davvero?!"-, si coprì istintivamente il volto con le braccia, consapevole di essere rosso come un peperone.

La castana annuì decisa.
Ci fu un attimo di silenzio, il tempo che Midoriya si riprendesse, che aveva ricominciato lui stesso a parlare.

-"C-che vuoi dire con 'avere tanto da dire'?"-, abbassò leggermente le braccia che lo coprivano nonostante l'imbarazzo.

-"Uh?"-, la ragazza non si aspettava per nulla quella domanda. Dovette rifletterci un attimo per riesumare il significato dietro quelle parole.

-"Sembrava, anzi, sembra che tu abbia davvero tanto da dirgli. Hai fatto un'espressione così dolce che... è come se stessi guardando la persona che ami, capisci?"-.

Deku si sentì avvampare.

Cadde un silenzio tombale tra i due.
Deku stava cercando di processare quello che aveva sentito dire dalla sua migliore amica e Uraraka si era resa conto di aver appena detto qualcosa a cui Izuku non era pronto.

-"Ah- ahh scusa tanto Deku-kun!"-, disse agitata. -"Non volevo impicciarmi! Forse è il caso che torniamo nel dormitorio, penso che per oggi abbiamo fatto abbastanza!"-

Però Deku non dava segni di voler rispondere.

-"Uraraka-san, posso chiederti una cosa?"-

-"Ehm certo!"-

-"Secondo te..."-, interruppe a metà frase dovendo di nuovo coprirsi il viso per non sprofondare nell'imbarazzo.

-"Secondo te mi sto innamorando?"-

Uraraka si sentì infiammare le gote. Non avrebbe mai pensato che un giorno si sarebbe immischiata negli affari sentimentali dei suoi amici, soprattutto se il suo amico era Deku. La metteva a disagio, non sapeva cosa dire perchè non aveva nulla da dire, ma in quel momento il suo migliore amico le aveva fatto una domanda che sembrava importante e si sentì in dovere di anteporre i suoi dubbi rispetto alle proprie sensazioni.

Deku aveva bisogno di lei e lei ci sarebbe stata.

-"Io... io penso che voi due stiate bene insieme. Vi conoscete da anni e condividete qualcosa che non avevo mai visto prima. Devo ammettere che a volte mi sento quasi folgorata nel vedervi così bene affiatati. Penso che stare insieme vi faccia davvero bene.
Non so dirti se sembrate innamorati, o se tutto questo andrà avanti per molto, però si vede Deku, che c'è tanto sotto. Forse è per questo che nessuno si è permesso di farsi gli affari vostri"-, concluse risoluta.

Deku rimase ammaliato nel sentirsi definire in quel modo, non aveva mai guardato la cosa da un punto di vista diverso dal suo.

-"P-però ripeto, io non c'entro nulla... Io ti dico solo la mia impressione ma voglio dire alla fine sta a voi capire cosa c'è, no?"-

-"Mmm"-, si voltò in direzione alla finestra dove prima si trovava Katsuki e sorrise.

-"A cosa pensi?"-, chiese curiosa la castana.

-"Penso che hai ragione"-, rispose il verde. Si portò le gambe al petto non smettendo mai di guardare in alto.

-"Su cosa?"-

-"Sul quello che hai detto... che ho tanto dirgli"-, abbassò lo sguardo per poterla vedere.

Uraraka gli rivolse un sorriso a trentadue denti.

*

Midoriya era tornato da una doccia fredda e una cena insipida quando si catapultò sul suo letto esausto. Erano solo le 20:30 ma aveva già inserito il suo cervello in modalità dormiveglia.

Stava cominciando a russare quando il suo telefono vibrò sul comodino segnalando una notifica.

Deku lo recuperò stordito ma quando vide il messaggio che gli era stato mandato si sentì improvvisamente più sveglio.
Esso recitava semplicemente un vieni da me, da parte di Bakugou, che bastò per fargli dimenticare i muscoli indolenziti e la stanchezza.

Si mise una maglia più dignitosa del suo pigiama di All Might versione chibi benché non facesse molta differenza dato che la maglia non solo era sporca del gelato che aveva mangiato giorni prima ma ritraeva anch'essa il logo di All Might.

-"Ahh sticazzi"-, cercò di autoconvincersi ed uscì dalla stanza per recarsi furtivamente in quella di Bakugou.
Non era ancora calato il coprifuoco ma non aveva voglia di incontrare persone nella sua strada a cui sarebbe stato costretto a dare spiegazioni, soprattutto a quelle più maliziose.

Ci mise poco e finalmente riuscì ad arrivare a destinazione.

Esitò involontariamente al bussare inizialmente. A causa della conversazione avvenuta meno di due ore prima con Uraraka si sentiva ancora in imbarazzo, come se fosse tornato a qualche mese prima dove solo l'idea di stare nella stanza di Katsuki bastava a mandarlo in fibrillazione.

Scuotè la testa, si colpì le guance e recitò un paio di parole di incoraggiamento. Sollevò la mano deciso e bussò.

-"La porta è aperta!"-, sentì dall'altra parte, così aprì la porte e la chiuse a chiave dietro di sè.

Era meglio così, l'ultima volta che la porta rimase aperta per puro errore di Izuki, Katsuki spedì Kirishima in infermeria e non ci teneva a ricordarlo.

-"Ehi"-, salutò Kacchan raggiungendo la sua posizione.

Chino stava trafugando qualcosa dal suo minibar con la televisione accesa che faceva da sottofondo. In quel momento c'era solo della pubblicità che probabilmente seguiva l' intermezzo di un film.

Quando Kacchan si alzò da quella posizione scomoda posò del cibo sul minibar insieme al suo braccio in modo da sorreggergli il corpo sapendo che Deku l'avrebbe salutato.

Izuku gli posò una mano sulla guancia per avvicinarlo a sè e baciarlo. Chiusero entrambi gli occhi godendosi quell'attimo di solitudine e si lasciarono cullare da quel gesto affettuoso.

Quando conclusero, Katsuki posò la sua fronte su quella del ragazzo rispondendo con un: -"Ehi"- a quello precedente, sebbene avesse un tono molto più intimo.

Izuku sentì le guance prendergli fuoco e, sperando di mascherare quella reazione così inusuale si sedette sul letto di Katsuki e cominciò a parlare d'altro.

-"Che hai lì?"-, su riferiva al sacchetto che Katsuki teneva in mano.

-"Per te"-, glielo passò.
C'erano un paio di tramezzini, un frutto e dell'acqua minerale.

-"Oh, perchè?"-, lo prese posandolo davanti a lui.

-"Ho immaginato che saresti arrivato tardi per cena quindi me li sono fatti fare"-

-"Beh grazie"-, gli sorrise aprendo il sacchetto e prendendo un tramezzino.

-"Però avresti potuto aspettarmi che almeno mangiavamo insieme"-, lo scartò e ne prese un morso.

-"Non sei l'unico ad aver lavorato oggi"-, gli tirò uno scappellotto sulla nuca mentre si sedeva accanto a lui.

-"Ahi"-, sussurrò Deku.

Non gli fece realmente male, piuttosto si concentrò sul sapore delizioso del cibo: era un tramezzino con salmone affumicato, philadelphia e insalata, il suo preferito.
Sorrise all'idea del suo ragazzo che gli preparava quel cibo, perchè sapeva che era stato lui e non qualcun altro, e non potè fare a meno di essergli grato con il cuore.

Bevve un sorso d'acqua.

-"Che stavi guardando?"-, gli chiese indicando il televisore davanti a loro. La pausa pubblicitaria non dava segni di voler concludere.

-"Stanno facendo una replica di Frankenstein Junior-

Midoriya rimase sbalordito.

Vedendo quell'espressione indecifrabile Katsuki tentò di spiegargli pensando che non sapesse cosa intendeva.

-"Sai Frankenstein Junior, quello che si fa chiamare Frankenstin, con le tipe che parlano tedesco anche se sono in Transilvania, Igor, gli occhi a palla"-

-"So cos'è Frankenstein Junior!"-, gli tirò un buffetto sul collo.

-"Cazzo e non potevi chiamarmi prima?!"-

-"Ti ho visto così voglioso di allenarti, non volevo impedirtelo"-

Midoriya rimase ancora più attonito.

-"Che cazzo di scusa è?!"-

Izuku ci rimase male. Questo è un film d'oro, accidenti, adesso sarà già a più di metà, si sentì demoralizzato.

-"Dai su non piangere stupido nerd"-, lo schernì Bakugou.

-"Tieni dai mangia il panino"-, gli sollevò il tramezzino sulla bocca per sollecitarlo a finirlo come se quello avesse potuto risolvere il suo malumore.

-"Vaffanculo"-, lo guardò male.

Ricominciarono finalmente a proiettare il suddetto film.
Sospirò e decise di vedere almeno il resto del film senza pensarci troppo, d'altronde poteva rivederselo quando avesse voluto.

-"We piano con le parole"-, gli disse pacato e mantenendo la sua attenzione verso lo schermo.

-"Tu sei l'ultimo che può dirmi una cosa del genere"-, rispose masticando.

Passarono il resto della replica tranquillamente, godendosi il film.
Finita la trasmissione Katsuki lasciò scorrere i titoli di coda mentre beveva un sorso d'acqua per poi spegnere la televisione.
Si stavano facendo le 23:00, il coprifuoco era già scaduto e non era il caso di fare le ore piccole.

-"Resti qui?"-, domandò il biondo mentre smanettava con qualcosa che Deku non poteva vedere poichè rimase seduto al suo posto sul letto.

-"Se Aizawa mi becca tra i corridoi adesso saranno dolori"-, si strofinò la nuca mascherando le immagini di una punizione imminente che gli erano apparse nella mente con un sorriso non molto convinto.

-"Mm"-

Izuku si spostò in modo da potersi infilare nel letto. Tirò fuori il cellulare e rispose a un paio di messaggi tra cui una richiesta di uscita di Aoyama che aveva felicemente approvato e un messaggio di Iida nel gruppo con lui e Uraraka ma poichè si era presentato con un preambolo di dieci righe preferì lasciar stare e parlarne con lui il giorno dopo. Riusciva ad immaginare perfettamente l'espressione di Uraraka contorcersi in una risata a causa dell'eccessiva seriosità dell'amico e sorrise pensandoci.

Spense il cellulare e lo posò sul comodino accanto al letto.

Guardò di sottecchi Kacchan che stava cercando qualcosa tra i quaderni della sua scrivania.

Pensare a Uraraka lo portò inevitabilmente a rivangare la conversazione che ebbe con lei qualche ora prima e arrossì distogliendo lo sguardo.
Nell'euforia del momento disse di avere molto da dire a Kacchan, ed era vero, c'era tanto che non si erano detti ed era sicuro che anche Katsuki avesse qualcosa da dire ma ora che ci pensava a mente fredda gli erano sorti mille dubbi e l'ansia di risultare fuori luogo era grande.

Kacchan finì quello che stava facendo, si cambiò e si infilò sotto al letto accanto a Izuku lasciando accesa solo la luce della lampada sul comò.

-"Ehi"-, gli sussurrò Izuku, voltandosi verso di lui.

-"Ehi"-, gli rispose il biondo sorridendo un poco.

-"Non ti vedo da un po'"-, disse il verde sottintendendo che gli fosse mancato ma gli sembrava troppo da dire in quel momento.

Katsuki si voltò in modo che le loro fronti si sfiorassero e gli accarezzò la mordiba chioma.

*Attenzione: da qui ci sarà la scena smut*

Posò la mano sulla nuca e lo baciò dolcemente ma dopo poco il bacio si fece molto più passionale e bagnato.
Ogni tanto scappava un sorriso a Izuku mentre lo baciava ben consapevole di come sarebbe finita.

Katsuki si sollevò sedendosi a cavalcioni sul suo ragazzo con le ginocchia ai fianchi di Deku. Premeva il membro contro la sua eccitazione mentre continuava a baciarlo.
Si fermò solo un attimo per mettersi più comodo.

Deku non potè fare a meno di guardarlo con un sorriso dolce, come aveva definito Uraraka, come se Katsuki fosse la cosa più importante per lui. Seduto sopra di lui, eccitato e un po' rosso in volto, con i capelli spettinati e la saliva che gli usciva timida dalla bocca: una visione di cui solo Deku poteva bearsi, che lo metteva in imbarazzo ma che gli faceva battere il cuore a mille e pensare cose assurde e improvvisamente nulla aveva più senso se non loro due.

Era in quei momenti che diventava molto più emotivo e non poteva fare a meno di rendersi conto quanto lo amasse.

-"Che hai da ridere stupido nerd?"-, ghignò Katsuki ancora più rosso in volto, riferendosi alla ridicola maglia che indossava.

-"N-niente"-, sorrise Deku anche lui più rosso del normale.

-"Sei davvero uno stupido nerd"-

-"Sono lo stupido nerd che ti stai scopando"-, rispose con un sorriso tagliente.

-"Lo stupido nerd deve stare zitto altrimenti lo riporto in camera a calci in culo"-, si abbassò verso di lui in quella che stava diventando più simile a una lotta di battute sarcastiche.

-"Ah sì ti prego!"-, gemette drammaticamente.

I due scoppiarono a ridere.

-"Ecco ora sì che me l'hai fatta passare"-, disse Katsuki spostando le braccia dietro di lui in modo da sorreggersi senza pesare su Deku.

-"Ma come? Se vuoi comincio a chiamarti daddy"-, rispose ancora, infilando le dita tra i capelli del biondo.

-"Fanculo"-, gli tirò un buffetto sul braccio. Era vero che l'eccitazione del momento era andata a farsi fottere ma non dava cenni di volersi spostare e Deku lo aveva notato.

-"Dai lascia fare a me"-, sollevò la schiena sedendosi davanti a lui.

Gli mise la mano nell'incavo del collo ricominciando a baciarlo, accompagnato dal pollice che scorreva delicato sulla guancia morbida di Katsuki.
Il biondo si lasciò trascinare.

Mentre continuava a baciarlo si piegò sulle ginocchia rivolto verso di lui  costringendo Katsuki a poggiarsi sui gomiti e aprire le gambe in modo che Izuku avesse via libera per muoversi.
Il verde infilò la lingua in bocca in una scoccata più violenta delle altre mentre la mano libera gli scorreva sul corpo allenato.
Smise di baciarlo solo per infilargli la mano sul cavallo muovendo le dita abilmente in modo da dargli un po' di piacere.

Katsuki lo lasciava fare in silenzio mentre cominciava a sentire le prime scariche di piacere. Gli posò una mano sulla sua accompagnandolo, qualcosa che a Izuku eccitava moltissimo.

Deku riprese a baciarlo muovendo la lingua al passo con la mano sul membro del suo ragazzo che era già duro.

-"Dai cazzo"-, si lasciò scappare Kacchan che non reggeva più. Voleva sentire il suo ragazzo dentro di lui e l'attesa cominciava a irritarlo.

Deku sorrise bonario.

-"Non essere impaziente"-, gli intimò baciandolo ancora.

Dopo un'attesa torturata per Kacchan, infilò la mano dentro ai suoi boxer cominciando a lavorare direttamente con il suo membro. Il contatto con la mano fredda di Deku lo fece rabbrividire di piacere.

Scorreva la mano sull'asta, partendo dalla base per andare sul glande e stimolarlo con le dita.
Katsuki digrignava i denti di nuovo rosso in viso. Come sempre non era facile per lui esternare il suo desiderio ma a Deku questo non serviva.

I movimenti si facevano sempre più veloci. Izuku si abbassò, tirò giù completamente i boxer e prese in bocca il membro del suo ragazzo.
Ricominciò a muoversi come aveva fatto con la mano, scorrendo per tutto il pene fino alla punta. Leccava e succhiava, si spostava per stimolare il glande con le dita e poi se lo infilava di nuovo in bocca e ricominciava a succhiarlo. Katsuki gli premeva la testa contro il suo sesso, gemendo.

Sentendo di essere arrivato al limite picchiettò sulla testa del verde per avvisarlo in modo da non venire nella sua bocca ma contrariamente alle sue aspettative Deku roteò la lingua attorno alla punta e lo fece venire subito sulla sua bocca, mentre soffocava un gemito.

Pensò di vederlo sputare lo sperma e invece Izuku lo ingoiò per poi baciarlo.
Mentre lo baciava poteva sentire l'eccitazione di Deku contro il suo cavallo.

Gli abbassò i pantaloni mentre Deku continuava a baciarlo eccitato.
Si spostò, Katsuki gli infilò un paio di dita in bocca e lui le succhiò avido mentre prendeva a baciargli il collo.
Il biondo infilò le dita direttamente nell'ano del ragazzo, mentre con l'altra mano lo masturbava.
Entrava e usciva dalla cavità mentre stimolava l'asta del fidanzato e Deku sentiva l'eccitazione prendere il sopravvento.

Si fermò solo un attimo prendere un preservativo dal comodino e lo infilò impaziente sul pene del ragazzo. Finito gli montò sopra, si sfilò la maglia e si infilò il pene al posto delle dita che non riuscivano a soddisfarlo e cominciò a muoversi in modo che andasse nei punti giusti.

Katsuki si avvicinò a lui, petto contro petto, lo prese per i capelli e si infilò le sue dita in bocca emulando i movimenti di Deku su di lui eccitandolo ancora di più.
Izuku allargò le gambe e cercava di muoversi sempre più velocemente finchè non venne sul corpo del biondo, che venne ugualmente subito dopo di lui.

*Fine parte smut*

Deku si spostò dal corpo del ragazzo in modo che entrambi potessero sdraiarsi uno accanto all'altro, esausti.
Katsuki si levò il preservativo e lo buttò nel cestino accanto al suo letto.

-"Hai fatto bene a metterlo, io me n'ero completamente dimenticato"-, gli disse ansimante.

-"Già"-, sospirò Deku. Gli era venuto in mente come un insight e ringraziò mentalmente di essersene ricordato.

-"Deku"-

-"Mm?"-, si sollevò il verde per poi voltarsi e guardarlo per sapere cosa volesse dire.

Ci fu una pausa, Katsuki era ancora rosso dall'eccitazione e sembrava volergli dire qualcosa.

-"Mm niente volevo solo baciarti"-

Deku sorrise e si avvicinò a lui per stampargli una serie di piccoli baci.

-"È meglio che vada in bagno, non voglio sporcarti il letto"-

-"Mm okay"-

-"Torno subito"-, sorrise per poi alzarsi finalmente dal materasso, rivestirsi e uscire sperando davvero di non trovare nessuno a cui dover dare spiegazioni del suo odore poco usuale e del perchè fosse uscito dalla stanza di Kacchan a quell'ora.

Katsuki si costrinse ad alzarsi per potersi cambiare e quando Deku tornò in camera lo vide già addormentato, rivolto verso il muro. Il verde gli stampò un bacio in fronte e si addormentò anche lui vicino al ragazzo.








 

Ma salve, nuovo capitolo per voi! E che capitolo! (No dico sul serio, ho scritto tipo il doppio del primo e non so se farò così anche con i prossimi)

Ma bando alle ciance! Che ne pensate? Il capitolo è cominciato piuttosto tranquillamente ma si è concluso con una rossa. È la prima volta che scrivo una smut per cui spero tanto che sia quantomeno leggibile.
 
Ho evitato di inserirla tutta come rossa perchè in questo capitolo ci sono delle informazioni importanti che faranno da base per il resto della storia e perchè tutti possano leggerla senza problemi per cui rimanete sintonizzati che qui non è tutto bello come sembra!

Alla prossima~

 

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