Lord Freezer: Un Nuovo Inizio - Dragon Ball Super

di IvanaAnkhese
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** La scoperta ***
Capitolo 3: *** Wanted ***
Capitolo 4: *** Sulla Terra ***
Capitolo 5: *** Freezer ***
Capitolo 6: *** Nella tana del lupo ***
Capitolo 7: *** Decisioni imminenti ***
Capitolo 8: *** Alla ricerca della verità ***
Capitolo 9: *** Ultra Istinto? ***
Capitolo 10: *** Tutto per Snow ***
Capitolo 11: *** Le bugie hanno le gambe corte! ***
Capitolo 12: *** Una convivenza difficile ***
Capitolo 13: *** Un cucciolo letale ***
Capitolo 14: *** Nemici...di sangue ***
Capitolo 15: *** Rivelazioni ***
Capitolo 16: *** Una nuova proposta ***
Capitolo 17: *** Come una mamma ***
Capitolo 18: *** Fantasmi del passato ***
Capitolo 19: *** Traditi ***
Capitolo 20: *** Scandalo ***
Capitolo 21: *** Il Processo (parte 1) ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 
Sembrava tutto tranquillo sul pianeta di Lord Beerus, ma non nei sogni del Dio della Distruzione.
 
Era buio intorno a lui. L'oscurità lo avvolgeva. Un senso di angoscia lo opprimeva. Sapeva che di lì a poco sarebbe accaduto qualcosa di terribile. Improvvisamente, una forte luce di colore viola lo abbagliò. Avvertiva un'aura particolarmente potente, ma per niente positiva. La sua vista era offuscata, ma l'unica cosa che riuscì a scorgere fu una figura molto familiare, con un sorriso demoniaco e degli occhi malefici fiammeggianti. Accanto vi era un'altra figura, molto diversa, che però egli non conosceva, e che non riusciva ad identificare. Sentiva però tra quelle due figure un legame particolare, che lui intuiva, ma che lo spaventava inspiegabilmente. Aprì gli occhi. Quel sogno era sembrato maledettamente vero. Aveva capito tutto, purtroppo. Quello non era stato un sogno, ma una premonizione. Per l'ira e per il terrore, scagliò un hakai davanti a sè, distruggendo buona parte del suo palazzo.
 
Whis si trovava nella sala di ricevimento, dove di solito mangiavano. Aveva la sua solita espressione di gaudio stampata sul suo volto, e preparava tranquillo la colazione per il suo signore. Non appena udì i boati provocati da Lord Beerus, intuì che sarebbero stati dei giorni molto difficili. << Oh cielo! >>, esclamò. Si voltò e si ritrovò il dio sotto la porta d'ingresso. Aveva un'espressione terrorizzata, gli occhi gli fuoriuscivano dalle orbite, e graffiò con le sue unghie il muro al quale si era appoggiato. << Whis...è finita! >>, proferì.

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Capitolo 2
*** La scoperta ***


Era in attività di perlustrazione. Di solito usava una piccola navicella per servizi di questo tipo, per non dare troppo nell'occhio. Era una detective. Di solito lavorava nella pattuglia galattica, ma era riuscita ad avere un accordo con Lord Zeno. Non che non le piacesse questo lavoro, ma  le serviva per nascondere la sua vera identità, le sue origini. In realtà non era ancora pronta.  Nebbia era fatta così! Era per metà umana, così Zeno le aveva  fatto una proposta: << Finché non sarai pronta, sarai la mia spia! >>, le aveva ordinato il Re di tutti gli universi. Il suo compito era quello di perlustrare tutti gli universi, per accertarsi se ci fosse qualcosa di strano, e poi avrebbe dovuto riferire tutto a Zeno.

Era stata inviata nell'universo 2, e, durante la perlustrazione, si ritrovò su un pianeta sconosciuto. Sembrava disabitato, e addirittura per metà distrutto. Si presentava come un pianeta caratterizzato da boschi, ma vi erano crepe ovunque. Oltre alla desolazione, un'altra cosa aveva destato l'attenzione della ragazza: si gelava. Si muoveva cauta tra le macerie, occultando la sua aura, e rendendosi invisibile a seconda delle necessità. Quelle erano le capacità tipiche di una detective o di una spia al suo livello. Quando si dedicava alle attività di perlustrazione di solito indossava una tuta nera, con stivaletti e guanti abbinati, come richiesto. Improvvisamente avvertì un'energia molto particolare. Si voltò, e scorse in lontananza una luce viola-fucsia. Sul suo scouter apparvero delle notizie molto interessanti: si trattava di un individuo con una forza notevole. Si precipitò subito sul luogo dove proveniva quell'energia, e quello che scoprì la lasciò a bocca aperta: un cucciolo della razza di Freezer si era raggomitolato in una piccola fossa, e aveva creato una sorta di bolla protettiva attorno a lui, tra le macerie. Aveva gli occhietti chiusi e coperti dai suoi pugni serrati, e la coda tra le sue gambe.  Nebbia non si sarebbe mai aspettata una forza del genere da un neonato! Quasi si emozionò. Evidentemente era l'unico superstite. La ragazza non sapeva cosa fare. Aveva sentito parlare di alcuni alieni di quella razza, e di quello che avevano combinato a causa della loro malvagità. Nonostante tutto, però, lei credeva in quello che le avevano sempre insegnato: << Non si nasce cattivi. Gli esseri scoprono il Male durante la loro vita, perché sono imperfetti, ma un bambino piccolo non può nascere cattivo. >>  La ragazza pensava che ognuno potesse essere sempre libero di scegliere, e che non ci fosse una razza di natura esclusivamente malefica. Sapeva che era meglio non fidarsi di niente e di nessuno, questo sì, ma dopotutto quello che aveva davanti era solo un cucciolo, e non poteva lasciarlo lì! Inoltre, sarebbe stata una scoperta interessante, anche per Lord Zeno, ma Nebbia non era ancora sicura di presentarlo al Re. Nonostante fosse conscia della canaglia che sarebbe diventata quella creatura in futuro, confidava nel fatto che avrebbe potuto crescerlo insegnandogli il Bene, ed era per questo motivo che non avrebbe potuto abbandonarlo al suo destino. Così, nonostante fosse a conoscenza dei rischi a cui sarebbe andata incontro, decise di prendere quel bambino con sé, e si promise che lo avrebbe protetto e nascosto a occhi indiscreti. Forse quello fu un errore. Fu così che incominciò a trasgredire. Ma era in buona fede. E poi anche lei avrebbe voluto essere libera. Libera di scegliere. Forse quel bambino sarebbe stato la chiave di tutto? Forse era lui quello che lei stava cercando?

Il bimbo abbassò le sue difese, così Nebbia poté prenderlo tra le sue braccia. Il piccolo attorcigliò la sua coda al braccio della ragazza, così lei capì che si fidava di lei. Lo osservò bene: era bianco, con delle placche fucsia in alcune parti del suo corpo. Non aveva nulla con sé. Era senza nome. << Va bene. Poi ti troverò un nome.>>, disse la ragazza, e lo portò con sè nella sua navicella. 

Nebbia era caratterizzata da una forte personalità. Tutti la descrivevano come fredda e impassibile, soprattutto quando lavorava. Non le sfuggiva nulla. Si mostrava precisa e ubbidiente, in realtà faceva solo quello che voleva. Tutti i suoi colleghi la consideravano autoritaria, a tratti anche antipatica. Chissà cosa aveva sentito nel suo cuore quando vide quel cucciolo! Forse le aveva fatto una sorta di incantesimo?


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Capitolo 3
*** Wanted ***


Lady Helles era circondata dai suoi servitori: si stava preparando per il suo bagno di bellezza. Il suo salone era diventato un centro estetico! Adorava prendersi cura di se stessa e del suo corpo. Ricordava davvero la regina egizia Cleopatra! <>, chiese il suo angelo, Sour. La dea non si fece troppi problemi, così lo lasciò avanzare. Aveva un bellissimo rapporto con Sour: era servizievole e delicato, due qualità che ella apprezzava. <> chiese lei con tono dolce.  << Lady Helles, è successo qualcosa di molto particolare su quel pianeta dove abitavano quegli esseri di quella strana razza...>>, disse lui, ma la dea non lo fece neanche finire, che disse: << Sì, Sour, quegli esseri spregevoli usavano l'amore per ingannare e per fare del male. Non potevo accettare che succedesse qualcosa di simile nel mio universo, l'universo dell'Amore! Così ho distrutto il loro pianeta per metà, affinché i pochi esseri di quella razza venissero cancellati...Vedrai che altri combattenti dal cuore nobile abiteranno l'altra metà, e l'amore farà il resto....>> Lady Helles spiegava tutto con tono orgoglioso, lasciando trasparire la sua pomposità. Ma quello continuò: << Lo so, mia Signora, ma avevo rilevato un'aura potentissima...si tratta di un neonato...evidentemente è l'unico sopravvissuto...il problema è che non si trova più qui! Potrebbe essere stato rapito...>>, <>, si agitò quella. << Mia signora è un peccato...se venisse allenato per bene quell'essere potrebbe diventare un valido combattente, il più forte. Ha un'energia fuori dal comune per essere solo un bambino! Non sappiamo dove sia ed è fuori controllo: potrebbe essere pericoloso...>>, terminò l'angelo. << Allora dobbiamo ritrovarlo subito! Chi potrebbe averlo rapito?? Ah...conosco qualcuno che potrebbe fare una cosa del genere...>> . Alla dea venne alla mente lo sguardo maligno di Freezer quando egli buttò fuori dal ring un combattente del secondo universo. << Non può che essere stato lui...quel Lord Freezer!>>, dichiarò lei stringendo i pugni per l'ira. << Non possiamo accusare senza sapere, mia Signora>>, la riprese Sour. << Allora avvertirò tutti: dalla pattuglia galattica ai guerrieri di tutti gli universi! Tutti devono saperlo...Ora tutti gli universi sono in pericolo!>>, terminò la dea.

Nebbia guidava la sua navicella. Si trovava in quel momento nell'universo 7. Incominciava ad accusare i primi segni di stanchezza: le attività di perlustrazione erano estenuanti. Allentò la presa dai comandi e socchiuse gli occhi. Aveva delle forti occhiaie. Non doveva assolutamente distrarsi, ma si fidava di se stessa.

Intanto, su un'altra navicella, l'imperatore dell'universo 7, Lord Freezer, era in piedi immobile davanti l'oblò, e guardava fuori un punto fisso senza distogliere lo sguardo. In una mano aveva il suo solito calice di vino, che aveva inclinato facendo colare il liquido all'esterno. Sembrava avere come un pensiero fisso, che lo faceva distaccare dalla realtà. Improvvisamente Berryblue, la sua assistente, piombò dietro di lui. Sorrise maliziosa: aveva già capito cosa volesse il suo padrone. << Non mi basta il settimo universo...>> ,proferì Freezer, << Mi vendicherò contro Goku...e diverrò l'imperatore di tutti gli universi!>> Questo suo sibilo sembrò risuonare come un tuono, tanta l'energia con la quale Freezer aveva parlato. Purtroppo questa energia generò delle vibrazioni negative, che, ironia della sorte, furono avvertite dal cucciolo che Nebbia aveva con sé. Il piccolo si turbò: si irrigidì, strinse gli occhi e i pugni ed emise un piccolo gemito, che attirò l'attenzione di Nebbia, che si girò verso di lui. La ragazza lo aveva avvolto in una copertina e legato all'interno di un vano accanto a lei. Per controllarlo, lasciò uno dei comandi e posò la sua mano sull'addome del piccolo. Per tentare di aprire le cinghie, perse il controllo della navicella, che andò in rotta di collisione proprio contro quella di Freezer!

<< Sono l'essere più forte di tutti gli universi...NON HO EGUALI!>>, si vantava il tiranno. Improvvisamente avvertirono un forte urto. L'astronave di Freezer subì un danno e una piccola deviazione di rotta. <>, urlò Freezer. Gli scouter dei soldati localizzarono la potente aura del bambino. Così Berryblue esclamò: <> Freezer digrignò i denti, e in preda ai nervi, esclamò:<> Poi, con  tono sadico, disse: << LO VOGLIO! VOGLIO SAPERE CHI È!>>

Intanto la navicella di Nebbia precipitava verso un pianeta che lei non aveva ancora esplorato: la Terra.


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Capitolo 4
*** Sulla Terra ***


L'impatto era stato forte. Il piccolo era rimasto incolume, ma lo stesso non si poteva dire di Nebbia. Si sollevò lentamente, tossendo per il fumo. Era tutta scompigliata, con qualche graffio qua e là. Non era ancora ben preparata per usare il suo potere curativo, ma riuscì almeno a far riassorbire le ferite più piccole. Il problema era la ferita che aveva al petto, più profonda. La tutina si era lacerata proprio all'altezza di quella ferita. La ragazza grondava sangue, proprio come dal labbro inferiore e dal naso. Ma lei non ci aveva dato peso. Aveva cercato di mantenere la calma mentre precipitava, nonostante si fosse presa un bello spavento! Eppure non era da lei distrarsi in quel modo. Era colpa sua! Non aveva neanche visto contro quale navicella si era scontrata...Intanto si trovava in un bel guaio! Non appena scomparve la sua bolla protettiva, forse per autodifesa, o forse per la paura, il piccolo strinse gli occhi e digrignò i denti, e dalle sue dita partirono dei raggi laser che disintegrarono i vetri spessi e opachi della piccola navicella di Nebbia. Alcuni pezzi ricaddero addosso alla ragazza, che si coprì la testa, poi, con disappunto, si rivolse al neonato : << Non farlo mai più! >>. Quello, di rimando, scoppiò in un pianto fragoroso. << NO, NO, NO! QUESTA NON CI VOLEVA! CAVOLO! >> , urlò Nebbia per i nervi, sbattendo le mani sul marchingegno interno della navicella, rimasto intatto. Aveva perso le staffe. Eh sì, doveva ancora imparare a gestire le sue emozioni!

Contemporaneamente, nelle vicinanze,  un agricoltore, o almeno così sembrava, lavorava i campi con dedizione. Improvvisamente fu distratto da qualcosa, ed ebbe un sussulto. Si irrigidì, e strinse i suoi occhi scuri: aveva percepito un'aura molto potente. In seguito sentì un boato, e si girò bruscamente dietro di lui: sì,  proveniva da quella parte!

<< Aspettami qui! Non ti muovere! >>, ordinò energicamente Nebbia al bambino, ed occultò il ki del piccolo, come lei fece con il suo. Poi uscì dal velivolo. Intanto l'agricoltore aveva già assunto la posizione di preparazione al combattimento. Purtroppo, il fumo che ancora circolava aveva annebbiato la vista dell'uomo, che a un certo punto intravide una sagoma. Egli si irrigidì ancor di più: era pronto a combattere quell'essere! Rimase molto sorpreso, però, non appena vide che quella sagoma in realtà apparteneva...a una donna. La ragazza si presentò a lui barcollando, ed era molto ferita. Nebbia era alquanto bassina, ma tondeggiante, e quella tutina nera esaltava le sue curve. Aveva una carnagione diafana, e dei capelli biondo platino raccolti in una coda alta. I suoi occhi erano di un colore lilla, molto grandi ed espressivi, grazie anche alle ciglia molto lunghe. Aveva uno sguardo gelido, ma magnetico. L'uomo la osservò allibito. Non gli sembrava una donna qualunque, nonostante avesse un aspetto molto umano. Stranamente non riusciva a percepire  la sua aura, e non percepiva più neanche l'aura potente che aveva avvertito precedentemente. Così, decise di incominciare personalmente la conversazione, e le chiese in modo  spontaneo: << Tutto bene...? Io sono Goku...tu chi sei?? >>. Nebbia capì subito che si poteva fidare della persona che aveva davanti, ma era meglio non rischiare, e decise di non rivelare la sua vera identità, nè tantomeno poteva dire di essere una detective. Aveva rilevato in Goku una certa ingenuità, cosa che le sarebbe stata utile. Allora gli rispose molto semplicemente: << Mi chiamo Nebbia. Viaggiavo sulla mia astronave, poi mi sono persa, e sono finita qui. Dove mi trovo? >>. << Siamo sulla Terra del Settimo Universo. Qui vivono i terrestri, gli umani. Tu da dove vieni?? >>, rispose quello con gaudio. La ragazza rimase senza parole. Umani?? Avvertì una fitta in petto, proprio dov'era la ferita. Non poteva prendersi il lusso di perdere tempo con i terrestri! Strabuzzò gli occhi e si guardò intorno smarrita. Aveva gli occhi sbarrati. Un rivolo di sangue le colò dal naso, ed ebbe un mancamento. Perse i sensi.

<< Trunks, guarda che bella! Secondo te chi è? Secondo te starà bene?? >>, << Non lo so, Goten! Zitto, che così la svegli! >>. Nebbia aprì lentamente gli occhi, e si ritrovò in una grande stanza, simile ad un'infermeria, su un lettino da ospedale. Notò affianco al letto due bambini che parlottavano e la guardavano straniti. Uno somigliava incredibilmente a Goku, l'altro invece era alquanto strano: aveva i capelli violacei e un atteggiamento molto ribelle. Si rese conto che era mezza nuda: il petto coperto da una grande fasciatura macchiata di sangue, mentre tutto il resto del corpo era vestito da una sorta di camicia da notte, lievemente trasparente. Sollevò lentamente la schiena, quando ricordò tutto. << Dove sono? Lui dov'è?? >> Chiaramente si riferiva al cucciolo che aveva lasciato da solo nell'astronave. I ragazzini rimasero senza parole: non sapevano cosa risponderle. Tentarono di fermarla ma fu inutile: Nebbia balzò dal letto e scappò via da quella stanza. Si ritrovò in un grande salone, dove si imbattè in una donna stravagante, dai capelli turchini. Entrambe si spaventarono, poi quella signora le disse preoccupata: << Tranquilla! Non vogliamo farti del male! Sta arrivando un mio amico che può curarti, e io posso aggiustare la tua navicella! Aspetta! >> Ma Nebbia non la ascoltò. Uscì veloce da quella casa, e corse nel luogo dove era caduta la sua astronave. Purtroppo il piccolo non c'era più. Nebbia ebbe un colpo al cuore. Dove poteva essere andato?  Improvvisamente,  sentì alle sue spalle una voce molto familiare: << Ciao! Qual buon vento ti porta qui? >>. In realtà quella era una domanda retorica. L'essere che l'aveva pronunciata sapeva già tutto. Nebbia si voltò intimorita, con l'aria di quella che era stata scoperta. Lo riconobbe. Era lui: Whis. Fortunatamente l'Angelo aveva in braccio quel cucciolo. << Cercavi lui? >>, chiese Whis ironico. << Non devi lasciarlo solo. E' pericoloso, lo sai! >> ,<< Sì, è vero Whis, grazie. Starò più attenta. >>, ammise Nebbia mortificata, prendendo il piccolo dalle braccia di Whis. << Allora come devo chiamarti? Nebbia...? >>, chiese l'Angelo con tono provocatorio. Nebbia si irrigidì. Infatti quello non era il suo vero nome. Era il nome che aveva assunto come detective. La realtà era ben diversa, ma lei non voleva ancora accettarla. << Ti sei cacciata in un bel guaio, lo sai?? >>, continuò l'Angelo. La ragazza annuiva a testa bassa. Sapeva che sarebbe stato giusto dire la verità, ma non era quello il momento. Si sentiva però al sicuro che Whis già la conoscesse, e sapeva che non l'avrebbe mai giudicata, e che sarebbe stato l'unico ad aiutarla. << Pensi che lui sia...il  Dio della Distruzione che stavi cercando?  >>, chiese Whis. << Non posso saperlo se non ci provo. Così capirò finalmente la mia strada. Il mio destino. Ma vorrei essere libera di scegliere. E vorrei che lo fosse anche lui. >>, proferì Nebbia, alludendo alla natura nonchè alla razza del piccolo. Whis abbassò lo sguardo serio. << Attenta alle conseguenze, mia cara Nebbia. >> << Sì, Whis, fidati di me! >>, gli rispose quella decisa. << Non basta occultargli l'aura. Sai che lo stanno cercando? Devi nasconderlo! >>, la avvertì l'Angelo. << Sì ti prego, Whis, aiutami! >> Whis comprese i fini nobili della ragazza, e decise di aiutarla. << Dobbiamo renderlo...invisibile. Quando e se sarò disponibile, non esitare a chiedere il mio aiuto! >>, asserì Whis, e posò il suo scettro sul capo del piccolo, facendo una strana magia. << Grazie, Whis. >>. Nebbia gli era infinitamente grata. Improvvisamente sentirono dei rumori, come se un'altra astronave fosse atterrata in quel momento. Nebbia intuì che era stata seguita. << Oh no! E' tutta colpa mia! >>, disse preoccupata. Whis alzò gli occhi: sapeva chi fosse! Poi si soffermò sulla ferita che la ragazza aveva al petto, e disse: << Vedo che non hai ancora imparato! >>, e con il suo scettro la guarì. Nebbia lo guardò riconoscente, poi disse ansiosa: << Devo andare! >>, e andò via di fretta. 

<< Buona fortuna, Nebbia. >>, disse Whis quasi tra sè e sè. In realtà già presagiva cosa sarebbe successo. E non sapeva se poteva considerarla una cosa buona.



Ciao! Spero che questa storia vi stia piacendo, nonostante sia ancora all'inizio! In questo capito ho voluto descrivervi meglio Nebbia. Forse già avete intuito qualcosa, ma non voglio svelarvi nulla! Dal prossimo capitolo entrerà finalmente in azione FREEZER! Siete contenti?? Vi consiglio di seguirmi fino alla fine, ne vedrete delle belle! Non vi deluderò!

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Capitolo 5
*** Freezer ***


Nebbia stava preparandosi per fuggire...di nuovo. Anche se avrebbe dovuto aspettare: la sua navicella non era ancora pronta. Purtroppo anche il suo scouter era andato distrutto, per cui si sentiva un po' spaesata. Bulma le aveva prestato alcuni suoi vestiti, nonostante lei fosse più bassina. Indossava un top bianco e dei jeans con i suoi soliti stivaletti neri. Cullava tra le sue braccia il piccolo: quello era stato l'unico momento di relax che erano riusciti ad avere. Tanti pensieri le frullavano per la testa: non sapeva neanche cosa dar da mangiare a quel cucciolo...da troppo tempo era a digiuno! Mentre Nebbia era sovrappensiero e il piccolo mordicchiava le sue dita, si era creata un po' di confusione in giardino fuori la casa di Bulma. Nebbia si voltò preoccupata, e il piccolo incominciò a corrucciare la fronte e a lamentarsi. << Ma insomma, cos'hai?? E' da ore che fai questo! >>, disse lei al bambino. << Vado a vedere cosa succede. Aspettami qui buono buono, dai! >>, ma quello non ne voleva sapere: digrignava i denti e stritolò Nebbia con la sua coda, pur di non farla allontanare. << Così mi soffochi! >>, protestò lei. Il piccolo la liberò, si aggrappò al suo viso, e la guardò con occhi languidi, poi le diede un piccolo morsetto vicino le labbra: Nebbia lo interpretò come una sorta di bacetto. Così si calmò e la ragazza potè allontanarsi. Arrivò in giardino e si avvicinò cauta a quel gruppetto di persone che erano intorno all'uomo che l'aveva salvata: Goku. Percepì pericolo. Intanto il poliziotto galattico Jaco si era accorto della presenza di Nebbia. "Oh, no! Cosa ci fa lei qui??", pensò. Nebbia non gli stava tanto simpatica. Anche lei si accorse di lui, e neanche lei fu particolarmente felice: quello Jaco ficcava sempre il naso in situazioni che non gli riguardavano! Comunque Goku era di nuovo in preparazione al combattimento, e di fronte a lui vi era un esercito di alieni sospesi in aria. Tutti indossavano una tuta da battaglia simile, ed erano forniti di scouter. Al centro, vi erano un'aliena di bassa statura e una sorta di trono galleggiante con sopra un essere dall'aspetto inquietante, probabilmente l'avversario di Goku. Nel vederlo Nebbia ebbe un colpo. Sussultò e quasi le mancò il respiro. Quell'alieno era della stessa razza del piccolo che aveva trovato! Non poteva che essere lui: Freezer, il terrorista galattico di cui aveva tanto sentito parlare! Aveva delle corna dritte e nere, una tuta da combattimento come gli altri alieni del suo esercito e dei colori diversi da quelli del bambino. Nebbia intuì che quella era un'altra forma in cui quella razza poteva trasformarsi. La ragazza pensava: possibile che un esserino così dolce potesse diventare così terrificante? A quel punto Goku fu il primo a rivolgergli la parola: << Che sei venuto a fare, qui, Freezer?? >>. Quello, di rimando, abbassò il capo e si portò la mano destra alla bocca, e, ghignando maliziosamente, rispose: << Non sono qui per te, Goku. Vedi...qui c'è qualcosa che sto cercando...Credo che tu mi stia nascondendo qualcosa che mi appartiene! >>, sibilò con ira. << Credo proprio che rimarrai deluso, mio caro Freezer! Qui non c'è niente che ti possa interessare! >>, rispose Goku a tono. Freezer scoppiò in una fragorosa risata, e disse: << Ingenuo! E tu speri che io ci creda?? >> Poi, l'ira crebbe dentro di lui, il sangue gli ribollì nelle vene , i muscoli gli pulsarono e strinse gli occhi nervosamente: << Quì c'è un essere dalla forza straordinaria che ha osato sfidarmi! DOV'E'??  >>. Allora Goku capì: evidentemente Freezer si riferiva a  quell'aura potentissima che anche lui aveva avvertito! Purtroppo il Saiyan non la percepiva più. Cosa poteva spiegare a Freezer?? Intanto mentre quei due interagivano, Nebbia osservò meglio Freezer, e all'improvviso ebbe come delle visioni, forse di eventi accaduti nel passato. Le apparve una scena in cui quel tiranno aveva padroneggiato con forza e maestria l'hakai del Dio della Distruzione Sidra, e aveva sterminato tutto il suo esercito. Le sembrò percepire tutta l'energia e lo sforzo che Freezer aveva usato in quella situazione, così da scoprire quanto lui fosse potente! Quasi le mancò il respiro: il battito del suo cuore accelerò, i brividi percorsero tutto il suo corpo. Ebbe come un presentimento, un richiamo. Percepiva l'energia della Distruzione! In quel preciso momento qualcosa attirò l'attenzione di Freezer, il cui sguardo si posò proprio su Nebbia. Avvertì una sorta di curiosità nel vedere quello che apparve ai suoi occhi come un interessante essere di sesso femminile. Specialmente le labbra scure della ragazza gli erano saltate all'occhio. Percepì qualcosa di suo. Allora subito sussurrò a Berryblue che gli stava di fianco: << Berryblue, mi sai dire qualcosa su quella donna? Non l'ho mai vista! Chi è?? >>. Nelle sue parole si potevano sentire una certa apprensione e avversione per il timore che quella sconosciuta potesse essere un'alleata di Goku. Così la sua assistente gli rispose: << Non perviene nessuna informazione dal nostro scouter, mio signore...Non viene rilevata alcuna aura! Sembra essere umana. >>. A quel punto Freezer sentì crescere dentro di sè una forte eccitazione e orgoglio nel vedere che era riuscito a incutere timore in quella ragazza. Così incominciò a ridere come un folle e si rivolse a Goku: << Non mi presenti la tua nuova amica?? >>. << No, Freezer! Lasciala stare! Tu sei contro di me. Prenditela con me!  >>, lo esortò il Saiyan energicamente. Ma proprio nel momento in cui il tiranno alzò il dito per colpirla con uno dei suoi raggi laser, i suoi occhi incontrarono quelli di Nebbia, che lo fissava seria e decisa, con sguardo glaciale. Freezer avvertì delle strane vibrazioni, che gli impedirono di colpirla. Solo una persona gli faceva quell'effetto, di solito: Goku. Ma lei non era Goku. Com'era possibile?? Lui, Freezer, l'essere più potente di tutti gli universi, non era riuscito ad attaccare un'umana?? Bè, di certo la cosa si faceva ancora più interessante! Allora si rivolse proprio a quella donna, e, assetato di curiosità, le chiese: << Tu...come ti chiami?? >>. Quella non si scompose, e rispose: << Nebbia. >>. Quella fu la prima volta che gli mentì. << NEBBIA... >> Freezer assaporò quel nome: gli sembrò musica per le sue orecchie. << MERAVIGLIOSA! >>, esclamò con tono sadico strabuzzando gli occhi. Le sue pupille rosse si dilatarono, e le sue labbra scure formarono un largo sorriso lasciando scoperti i denti. << Nebbia, lascia perdere! >>, le urlò Goku. << No, tranquillo. >>, lo bloccò lei, e si avvicinò al tiranno. Lo guardò con aria di sfida, come per studiarlo. Freezer si calmò. Sorrise, e mise i pugni dietro la schiena in segno di tranquillità e di accordo raggiunto. << Rimarrò qui, finchè non avrò ottenuto quello che voglio. Vorrei fare due chiacchiere con questa dolce signorina, però! >>, proferì. << E poi te ne andrai! >>, continuò Goku. << Se proverà a farti del male, non esitare a chiamarmi! >>, disse Goku a Nebbia. Quest'ultima pensò che forse una chiacchierata con quell'essere le sarebbe tornata utile. Dopotutto, era della stessa razza del bambino che aveva trovato, e forse, conoscendolo meglio, avrebbe saputo qualcosa in più sulla loro specie. Inoltre aveva avvertito qualcos'altro. Doveva fare attenzione, però: lui voleva il piccolo. E lei non avrebbe mai potuto permettergli di fargli del male, o peggio, di servirsi di lui per scopi malefici. Aveva già intuito l'indole di Freezer. Così, si rivolse proprio a lui: << Per me va bene. >>. << Perfetto. A stasera, allora. Ora devo ritirarmi a riflettere. >>, rispose quello, e rientrò nella sua navicella.

In realtà Freezer aveva apprezzato l'atteggiamento di Nebbia, ma percepiva che nascondeva qualcosa.

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Capitolo 6
*** Nella tana del lupo ***


<< Ne sei sicura?? >>, chiese provocatoria Bulma a Nebbia. Quest'ultima, mentre si preparava, annuì a testa bassa, per mascherare le sue reali intenzioni. Non voleva dare  spiegazioni. Bulma continuò: << Stai attenta! Freezer è diabolico: sicuramente vorrà qualcosa da te! Non cadere nella sua trappola! >> . << No, tranquilla. >>, rispose quella con voce ferma. In realtà, era più Freezer che doveva fare attenzione a Nebbia! Non appena Bulma uscì dalla stanza, Nebbia sistemò un micro auricolare spia nell'orecchio, che era collegato alla piccola ricetrasmittente che aveva lasciato vicino al bambino, il quale dormiva nella sua piccola navicella. In questo modo avrebbe potuto controllarlo e sentirlo anche a distanza, mentre lei era via. All'improvviso udì una voce familiare dietro di lei: << Allora, cosa ci fai qui?  >>. Si voltò. Era proprio lui: Jaco. Mentre si specchiava, Nebbia, con tono freddo e poco amichevole, gli rispose: << Non credo che tu possa intralciare il mio lavoro! >>. In effetti, era proprio così. Voleva sbarazzarsi di lui in fretta, o le avrebbe fatto perdere tempo. << Cos'hai scoperto, Nebbia? >>, sibilò quello. All'udire quelle parole, la ragazza abbassò lo sguardo e si morse le labbra. Se Jaco avesse scoperto che era proprio lei la rapitrice di quel piccolo, e che era in fuga, sarebbe stata la fine. Inoltre, stava anche per andare a cena con il loro nemico numero uno! << Da che parte stai? A che gioco stai giocando?? >> continuò quello spazientito. Aveva alzato la voce. Nebbia, allarmata, si girò verso di lui guardandolo negli occhi, senza proferire parola. << Non me la conti giusta. Ti avverto, mia cara Nebbia: scoprirò cosa nascondi! >>, e, dopo aver detto questo, Jaco schizzò via. La giovane sbuffò: pure Jaco le doveva capitare! Giunta all'ingresso, vide un Saiyan appoggiato al muro con la braccia incrociate in atteggiamento di riflessione. Era diverso da Goku. Nebbia percepì un'aura molto forte, ma anche un animo molto tormentato. Si fermò ad osservarlo. Poi lui alzò il mento e i suoi occhi si posarono proprio su di lei. Il suo sguardo sembrava alquanto minaccioso. Forse non si fidava di lei. Nebbia gli dette poca importanza, si girò e uscì dalla casa. Aveva già capito ciò che quell'uomo sarebbe diventato in futuro.

Fu accolta nell'astronave di Freezer. Era davvero elegante: indossava un tubino nero che terminava sopra le ginocchia, aveva raccolto i suoi capelli biondi in una grande treccia laterale che partiva da sopra la testa, e che cadeva morbidamente sulla spalla scoperta. Aveva nascosto il colore naturale delle sue labbra con un rossetto scuro. Avanzava cauta verso il salone che Freezer aveva fatto preparare per l'occasione. Si guardava attorno silenziosa.  Poi lo vide: era di spalle davanti l'oblò, con le braccia dietro la schiena. Notò che era nella stessa forma del bambino, solo che a differenza sua Freezer aveva sul corpo delle placche di colore viola. Egli avvertì la sua presenza, e ghignò. << Eccoci, mio signore. >>, disse Berryblue a Freezer dopo che aveva accompagnato Nebbia. << Bene. Puoi andare, Berryblue. >>, rispose garbatamente quello. Poi alzò il tono della sua voce, e, verso i suoi soldati, tuonò: << LASCIATECI SOLI! >>. Quelli tremarono, e si dileguarono in fretta. Nebbia non fiatò. Mascherava la paura meravigliosamente: appariva fredda e decisa. Sui tacchi era di poco più alta di Freezer. Quando furono soli, rimasero per alcuni minuti in silenzio. Sempre mostrando le spalle, Freezer sibilò: << Benvenuta! Allora...come hai detto che ti chiami?? >>. Glielo aveva chiesto di nuovo. Era una domanda trabocchetto. In realtà voleva capire se lei dicesse la verità. Nebbia non gli dette tanto peso, e rispose secca: << Nebbia. >>, mentendo di nuovo. Lui ghignò divertito. A quel punto si accontentò di quella risposta, ma dentro di sè mantenne la convinzione che sarebbe riuscito a scoprire di più in seguito. Nebbia era rimasta in silenzio, ma la situazione stava diventando già un po' scomoda. Forse aveva sbagliato ad andare lì. Freezer si decise a voltarsi. Non appena la vide, rimase colpito, ma non lo dette a vedere. Abbozzò un sorriso. Sembrava calmo. Si accorse che era come pietrificata di fronte a lui: forse aspettava che le dicesse qualcosa. Allora lui si avvicinò al tavolo e le disse con educazione: << Prego, siediti! >>. Nebbia obbedì senza distogliere lo sguardo da lui. << Allora, dimmi...cosa ci fa una creatura così delicata in un posto come questo? >>, la provocò Freezer scherzando. Questa sì che era bella: non lo sapeva neanche Nebbia! Ma anche questa era una tattica, per sapere qualcosa in più su di lei! Nebbia pensava alle parole da dire, mentre buttò un occhio sul tavolo: vi erano solo una bottiglia di vino, del sushi e due bicchieri. Certo non era una tavola molto ricca. Che cosa avrebbe dato da mangiare a quel piccolo? Sicuramente non del vino! Vedendo che quella non rispondeva, Freezer curioso continuò: << Non sembri la tipa che stringe alleanze con degli sporchi Saiyan!  Lascia che io mi presenti: sono l'Imperatore Freezer, l'essere più potente dell'Universo. >>. A Nebbia non piaceva particolarmente il fatto che lui si credesse superiore a tutti. Purtroppo doveva assecondarlo. Poi, Freezer aggiunse qualcosa che la sconvolse: << E sono l'unico della mia razza ad essere sopravvissuto in questo Universo! >>. A Nebbia quasi andò il boccone di traverso. Non poteva essere possibile. E pensare che ora lei nascondeva lì un essere della sua stessa razza, proprio l'essere che lui cercava! E se l'avesse scoperta?? Cosa avrebbe detto?? O meglio, cosa avrebbe fatto?? Nonostante tutto, decise di non dirgli la verità, ma in futuro questo avrebbe portato a conseguenze catastrofiche.  Intanto Freezer studiava ogni suo movimento, e la scrutava curioso. Ella sentiva i suoi occhi stretti e fiammeggianti su di lei. Poi decise di parlare: << Mi sono persa...mi trovavo lì per caso. >>, dopotutto era vero. Freezer era lieto di ascoltarla. Fremeva all'idea di sapere altro! << Sono una ricercatrice. Mi piace studiare l'Universo e le varie razze aliene. >>, inventò Nebbia. Le sembrava l'unica cosa che poteva dire, per non dare troppo nell'occhio. Freezer incominciò a ridere e gli brillarono gli occhi: forse c'entrava lei in quell'incidente che era avvenuto alla sua navicella? << Sei nel posto giusto, allora! >>, esclamò lui pomposo. << Vedi, anche io sto cercando una cosa...>>. Era arrivato il momento di negoziare. << Hai mai sentito parlare delle Sfere del Drago?? >>, disse malizioso. Aveva per il momento abbandonato la questione di quell'individuo potente che secondo lui lo aveva sfidato. Non era sicuro con certezza che lei c'entrasse qualcosa, ma forse la situazione gli sarebbe stata più chiara in seguito, e forse lei gli sarebbe stata utile! Nebbia strinse tra le dita il calice di vino dal quale aveva bevuto solo qualche sorso. Aveva percepito le cattive intenzioni di Freezer, ma preferì farlo continuare. Allora cercò di rispondere mostrandosi indifferente: << No. >>. Allora Freezer fece un sorriso sghembo, si alzò, e, con il calice in mano, andò a sedersi accanto a lei. Nebbia rimase sorpresa, ma non si scompose. << Vedi...ne ho urgente bisogno. Realizzano ogni tuo desiderio. Aiutami a cercarle! Ti spiegherò ogni cosa, e ti insegnerò tutto quello che c'è da sapere, ma tu entra nella mia armata! Sarai trattata come una del mio stesso livello. Sarai la mia pupilla. Non te ne pentirai! >>, proferì lui in modo  persuasivo. << Poi te ne andrai?  >>, chiese lei con gli occhi fissi nei suoi. Doveva saperlo, per Goku e per gli altri. << Forse...>>, sussurrò Freezer. Le sue labbra erano molto vicine a quelle di Nebbia, ma prima che potessero sfiorarle, un gemito risuonò nell'orecchio della ragazza: il piccolo era sveglio. E stava incominciando di nuovo a lamentarsi! Nebbia sussultò. << Ehm...eheh, ora devo andare...>>, balbettò con fare svampito, e schizzò via. Freezer strabuzzò gli occhi, e rimase interdetto.

L'aveva scampata bella. Così sì che si era messa nei guai! Freezer l'aveva colta di sorpresa. Non sapeva come reagire. Non le era andata male, però: aveva recitato bene! Purtroppo col piccolo era ancora punto e a capo. Quando rientrò, tutti la riaccolsero curiosi, poi Bulma la osservò bene, e i suoi occhi caddero sulle labbra scure della ragazza. << Maledetta! Ci hai traditi! >>, urlò la donna. << Ma che dici, Bulma, calmati! >>, si intromise Goku. Nebbia non rispose. 

Intanto, nell'Universo di Lady Helles, la dea aveva inviato degli investigatori a controllare il luogo del pianeta dove era scomparso il cucciolo. Uno degli alieni, dopo aver rilevato qualcosa di spiacevole, contattò la dea: << Mia Signora! Cattive notizie: qui c'è un virus con origini non identificabili! L'ostaggio potrebbe essere infetto! >> . Questo sì che era un problema.

<< Dobbiamo procedere. >>, dichiarò Lady Helles a Sour.


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Capitolo 7
*** Decisioni imminenti ***


Whis e Lord Beerus  erano ancora nel cortile di Bulma, e avevano appena finito di mangiare. Whis era annoiato, e Beerus si era appisolato sulla sedia accanto. Improvvisamente la sfera dello scettro di Whis si illuminò. L'angelo si girò incuriosito. Apparve il volto di Sour. << Ah, Sour, che piacere! A cosa dobbiamo questa chiamata?? >>, chiese Whis con garbo ed eleganza. << Lady Helles ha un messaggio molto importante da darvi. E' una questione urgente. >>, rispose quello categorico. Intanto Beerus si era svegliato: aveva avvertito l'allarme. << Buonasera Whis. Buonasera Lord Beerus. >>, esclamò solenne Lady Helles. Nessuno avrebbe potuto reggere il paragone con lei: i suoi modi così sofisticati la contraddistinguevano da tutti gli altri Dei della Distruzione, ed era l'essere più bello di tutti gli Universi. Purtroppo questo non piaceva molto al Dio della Distruzione del Settimo Universo. Diciamo che non la sopportava tanto! << Ah che noia! Ancora lei...! >>, borbottò Beerus. << Anch'io sono felice di vederti, mio caro Beerus, grazie della gentilezza! >>, ironizzò quella stizzita. Beerus fece una smorfia imbarazzato. << E' successa una disgrazia! Dovete ascoltarmi: siete tutti in pericolo! >>, continuò la dea allarmata. << Ah che esagerata! >>, esclamò quello sarcastico. Nonostante tutto, il dio drizzò le orecchie e si mostrò serio e disponibile all'ascolto: teneva al suo Universo! << Non riusciamo più a trovare l'essere più potente del mio Universo. Non sappiamo ancora chi può averlo rapito...è solo un cucciolo...se lasciato solo a vagare per tutti gli universi potrebbe essere pericoloso...>>. Beerus la interruppe: << E tu chiami  me?? Non è un problema mio...e poi, cosa potrebbe fare un cucciolo tutto solo...??  Proveniente dall'Universo dell'Amore, poi! >>, disse quello con disprezzo e superficialità. << E' sopravvissuto all'esplosione del suo pianeta per mano mia. Si dia il caso che sia più potente di un Dio della Distruzione! >>, puntualizzò lei offesa. Beerus sussultò. La situazione sembrava molto seria. << Chi è?? Com'è fatto??  >>, chiese il dio con tono grave e minaccioso. Ora sì che era curioso, ma nascondeva anche una certa preoccupazione. << Ecco...lui è...della stessa razza di quel delinquente che avete portato come vostro guerriero al Torneo del Potere...quel Freezer! >>, affermò disgustata Helles. << E...ho il sospetto che sia stato proprio lui a rapirlo! >>. Beerus si irrigidì: gli tornò alla mente quel sogno. << Ma come?? Non lo sapevi?? >>, si innervosì lei. Lord Beerus intuì qualcosa, e si girò verso Whis: << Evidentemente non sono stato avvertito! >>, disse fulminandolo con lo sguardo. Whis impallidì e ridacchiò imbarazzato: << Oh, l'avevo dimenticato!! >>. Il dio grugnì. << Ma non è tutto...>>, continuò la dea: << Se cadesse in mani sbagliate, sarebbe la fine di tutti gli universi, inoltre...è portatore sano di un virus che non siamo ancora riusciti a identificare...Potrebbe essere letale per gli esseri mortali!  Mi sono messa in contatto anche con Lord Zeno.>>. Non appena sentì quel nome, Beerus sbattè i pugni sul tavolo con ira, distruggendolo. << Cosa dovremmo fare...?? >>, sibilò il dio. << Ogni Universo dovrà mettere a disposizione i propri migliori combattenti. La pattuglia galattica è già alla ricerca del piccolo. Però siamo costretti a obbligare tutti voi altri alla quarantena. Che nessuno si muova dal luogo in cui ora si trova, o verrà severamente punito! Avvertite gli altri. Vi farò sapere per altre indicazioni. >>. Poi il collegamento svanì. Whis e Beerus  rimasero allibiti.

Intanto Nebbia era di nuovo nella sua navicella. << Sei riuscito ad interrompermi nel momento giusto...! >>, scherzava col piccolino, riferendosi al suo "appuntamento" con Freezer. Certo, quel Freezer era proprio un tipo strano, pensava. Si sentiva stranamente attratta da lui. Chissà se le sue sensazioni riguardo quell'essere erano giuste! << Non so perchè continui ad agitarti! >>, continuò lei mentre osservava il cucciolo dimenarsi e piangere. << Tranquillo, troverò il modo di farti mangiare! >>, poi tutto  cominciò a tremare. Sembrava quasi che i vetri della sua astronave potessero scoppiare di nuovo. Si guardò intorno stranita. << Non dirmi che dipende da te...! >>, disse lei allarmata mentre scrutava con fare interrogativo la creatura che aveva tra le braccia.

<< Cosa ha deciso, mio signore? >>, chiese Berryblue. Freezer era combattuto. Era in piedi con le braccia incrociate, e mostrava le spalle. Certamente non aveva ancora trovato quello che stava cercando, ma non poteva essere fermato. Così strinse i pugni e aggrottò la fronte: << Non voglio restare su questo inutile pianeta un secondo di più! Ma ciò che è mio è mio! >>, sibilò.

Nebbia si sentiva colpevole: non si era più messa in contatto con Zeno, e per di più si trovava anche in una situazione scomoda con Lord Freezer! Che guaio che aveva combinato! Sapeva che stavano cercando il piccolo e il suo rapitore, ma non era ancora al corrente del virus e della quarantena. Era sul punto di andarsene, ma i problemi erano tre: se fosse scappata in quel preciso momento senza neanche allearsi con Freezer, avrebbe destato sospetti. Inoltre, sarebbe stata perseguitata dallo stesso Freezer e dalla polizia, e una volta catturata, nessuno l'avrebbe più creduta. Ma, se fosse rimasta, sarebbe stata scoperta subito, o, peggio, avrebbe fatto scoppiare una guerra tra Freezer e Goku, che avrebbe potuto causare la fine della Terra del Settimo Universo. E avrebbe detto addio al bambino. E lei tutto questo non lo voleva. Se si fosse alleata con Freezer, invece, il bambino sarebbe stato scoperto, e...chissà cosa ne avrebbe fatto Freezer. Però era pur sempre della sua stessa razza, e magari sarebbero stati protetti. Inoltre sentiva che doveva sapere da lui alcune cose. Ma quale sarebbe stato il prezzo da pagare? Intanto non voleva tornare da Zeno. Che cosa le avrebbe detto? Ormai era troppo tardi. Mentre si trovava nell'incertezza più totale su quale decisione prendere, sentiva un forte presentimento. Allora qualcuno decise per lei. Si sentì sollevare con tutta la sua navicella.

Intanto Goku aveva appena ricevuto la notizia da Whis e da Lord Beerus: << Allora non mi ero sbagliato sull'aura! L'avevo sentita per davvero! Allora l'essere era qui?! Bisogna trovarlo! Ma Freezer e Nebbia...? >>. Improvvisamente avvertirono un forte rumore, e tutti alzarono lo sguardo: l'astronave di Freezer era appena decollata! Goku subito volò verso di lui: << NO FREEZER, FERMATI! >>, urlò , mentre cercava di rimediare un attacco che potesse deviare l'astronave del suo nemico facendola ricadere sul suolo. Ma proprio in quel momento si creò una barriera di energia che doveva fungere da protezione e da limite per la situazione della quarantena. L'astronave di Freezer riuscì a passare prima che la barriera si chiudesse, ma Goku non fece in tempo. Non appena entrò in contatto con la barriera, ricevette una forte scarica elettrica che lo fece collassare, e si schiantò al suolo.

Quando Nebbia alzò lo sguardo, si ritrovò davanti proprio lui: Freezer. << Allora, dove eravamo rimasti? >>, sorrideva folle tenendo i suoi occhi fiammeggianti fissi su di lei.




Questo è il capitolo prima che avvenga il caos. Vi è piaciuto?? Cosa ne pensate?? Che succederà ora?? Nei prossimi capitoli vedrete finalmente scazzottate e combattimenti! Quindi continuate a seguirmi!! Scusate se vi ho fatto aspettare!! In questo capitolo mi sono voluta soffermare su come potrebbe essere il rapporto tra Lord Beerus e Lady Helles. Io li shippo. Voi che dite?? O shippereste Lady Helles di più con Lord Liquiir?? Se volete qualcosa in più su questi personaggi  fatemelo sapere!! Intanto continuate a leggere!!


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Capitolo 8
*** Alla ricerca della verità ***


Era stata portata al suo cospetto. La guardava col suo solito sorrisetto furbo. Era soddisfatto, pensava di averla in pugno. << Non hai paura di me?? >>, le chiese con tono provocatorio. Stranamente non sembrava minaccioso. Nebbia lo guardò seria, senza mostrare alcuna paura: << Dovrei averne...? >>. Freezer strabuzzò gli occhi: era sorpreso. Come si permetteva di rivolgersi a lui con tanta insolenza? Lei era rimasta a guardarlo negli occhi, quasi per studiarlo. Freezer si chiedeva come facesse una ragazza come quella a mantenere tanta flemma nonostante fosse ferita e fosse in sua presenza. Intanto Nebbia continuava ad osservarlo, e capì che era proprio vero ciò che dicevano: aveva scorto in lui dei tratti di follia, apparentemente immotivati. Sarebbe stato difficile ragionarci. Aveva anche capito però che poteva essere anche un individuo incomprensibile e imprevedibile. Mentre lo scrutava, Nebbia aveva assunto un'espressione mista a cruccio e a disgusto. Cos'era che l'aveva colpita in quel mostro? Forse era lui l'essere che stava cercando? Prima che Freezer potesse controbattere, un soldato di bassissima statura si avvicinò a lui, e gli sussurrò qualcosa nell'orecchio. L'Imperatore cambiò espressione, poi si ridette un tono, e solenne ordinò: << Berryblue, mostra la navicella alla nostra nuova ospite, ed indicale la sua stanza. Poi lasciala libera, voglio che si ambienti nella sua nuova dimora! >>, e la congedò, rivolgendole un ultimo sguardo furbo e un sorriso sghembo, poi si voltò.

<< L'Imperatore è molto lieto di averla qui! >>, le disse Berryblue con il sorriso sulle labbra. "Ah, strano modo di dimostrarlo...!", pensò Nebbia, ma preferì non fiatare: aveva intenzione di approfittare dell'ospitalità! Dopotutto, le era andata bene! Dopo averle mostrato il luogo, Berryblue la condusse alla sua camera: << Ora è libera. Dentro troverà tutto quello di cui ha bisogno. Buona permanenza! >>. Non appena l'aliena andò via, la giovane rammentò che doveva recuperare un certo bambino che era rimasto nella sua navicella! Percorse silenziosamente ma velocemente i corridoi dell'astronave di Freezer: non voleva essere scoperta. Aveva un'espressione di apprensione sul viso. Per quanto tempo era rimasta sola quella peste?? Si intrufolò nella stiva: lì avevano posto la sua navicella. Vi entrò preoccupata, respirando affannosamente. Si abbassò vicino al sediolino davanti ai comandi, e il piccolino era ancora lì, avvolto in una copertina. Nebbia tirò un sospiro di sollievo, lo prese con sè e uscì dalla navicella. Tentò di tornare alla sua camera il più velocemente possibile. Le probabilità di essere scoperta erano alte, ma poteva cavarsela: dopotutto aveva occultato il ki del piccolo, e forse la magia di Whis su di lui era ancora presente! A pochi passi dalla sua stanza, Nebbia sentì le voci di due alieni che stavano per imboccare lo stesso corridoio in cui si trovava lei. Doveva muoversi! Il cuore le scoppiava in petto. Allungò il passo, e, agile come un felino, si buttò nella sua camera, avendo la cura di non far rumore. Appena in tempo: i due alieni si trovarono lì che lei e il bimbo erano già all'interno della camera, appena dietro la porta. Ma prima che potesse chiuderla del tutto, Nebbia capì che i due stavano parlando di Freezer, così rimase ad origliare: magari poteva avere delle notizie interessanti! Ovviamente tappò la bocca al piccolino che stringeva a sè, e lui aveva attorcigliato la sua coda al braccio di lei. << Non ha voluto resuscitare suo padre, il grande Re Cold, per averlo come alleato, e ha preferito quella ragazza? Cos'avrà visto in lei?? Io non mi fido. >>, disse il primo soldato al suo compare. Nebbia rimase sorpresa: quindi Freezer aveva un padre...! << Tranquillo, il nostro signore avrà sicuramente in mente qualcosa...Vorrà usarla per ritrovare le Sfere del Drago, poi si libererà di lei...>>, rispose l'altro. << Sì...tu cosa pensi che chiederà? Non vorrà ancora crescere in altezza?! >>, << No, troppo facile...>>. Mentre i due parlottavano, Nebbia pensò che non aveva mai visto due soldati pettegoli e inutili come quelli! << Sicuramente chiederà di essere più forte di un Dio della Distruzione...ho sentito che vuole arrivare ad eliminare tutti gli Dei, persino quel Sommo Zeno! >>. La ragazza sussultò: questo sì che era interessante! Avrebbe dovuto farlo sapere a Zeno. Ma come avrebbe fatto? << AHAHAHA! >>, rise uno di quei due bestioni senza cervello. << E vorrebbe farsi aiutare da quella mocciosa?? >>. Nebbia si indispose: non era più una ragazzina! << Forse è molto potente...Freezer sa quel che fa! >>, << Ahahah, e cosa le darà in cambio?? Un pianeta?? >>. A quel punto entrambi scoppiarono a ridere. Nebbia scosse la testa: come potevano essere così imbecilli?  << Ahahah, forse si divertiranno ad andare in giro per l'universo ad assoggettare o a distruggere pianeti !! >>. Allora distruggere era proprio nella sua indole, pensava Nebbia. << Ahahah, bella questa...ricordi quando ha distrutto il Pianeta Vegeta?? >>, << Eheh, già, poi inventarsi che era stato lo stesso Vegeta, che mossa! >>. << Si è lasciato sfuggire quel Broly...e ora si farà dare una mano da una perfetta sconosciuta...forse per trovare l'essere che lo ha sfidato...un essere più potente di lui! >>, << Tsk, servirsi sempre di qualcuno più forte...tipico! >> ,<< Astuto il nostro padrone! >>, dissero quelli con ironia. Poi se ne andarono, continuando a scherzare e a ridere tra loro. Nebbia aveva ascoltato interdetta. Era giunta così alle sue conclusioni: Freezer aveva un padre, e questo poteva tornarle utile per prendersi cura di quel cucciolo; aveva la passione di distruggere pianeti...o almeno di conquistarli...quindi Nebbia non aveva sbagliato: forse lui era davvero l'essere che stava cercando. Forse era vicina alla verità. Però c'era ancora qualcosa che non le era chiaro: perchè aveva distrutto il Pianeta Vegeta? Perchè tanto odio per la razza Saiyan? E perchè aveva mentito?! Poi guardò il bimbo che aveva tra le braccia, che la guardava con occhietti curiosi, e realizzò che se Freezer lo avesse scoperto, prima si sarebbe servito di lui per distruggere tutti gli Dei  e sfidare Zeno, poi lo avrebbe annientato. Ma lei non poteva permetterlo: doveva dissuaderlo! Così decise che doveva parlargli. Doveva conoscerlo meglio.

Era giunta alla sala principale. Era tutto tranquillo. Come al solito lui era di spalle, con le mani dietro la schiena, e osservava fuori l'oblò. Erano soli. Prima che lei si avvicinasse o dicesse qualcosa, lui disse: << Ti aspettavo. >>. Nebbia preferì non rispondere. Come faceva ad avvertirla ancora prima che arrivasse? Non era poi così strano, però: le era accaduta la stessa cosa anche con lui! << Spero ti piaccia la mia astronave! E' dotata di ogni comfort. >>. Freezer per una volta aveva deciso di rilassarsi. Quella donna gli trasmetteva calma. Certo aveva già un elemento simile nella sua armata, che riusciva a farlo ragionare e riusciva a comprenderlo fino in fondo, e quella era Berryblue, ma Nebbia era diversa. Aveva un certo non so che...l'Imperatore del Male era curioso. Forse se le avesse parlato un po' avrebbe cercato di tirarle delle informazioni in più. Per la prima volta non sospettava di nulla. O almeno, non avrebbe mai pensato che nella sua astronave si nascondesse un cucciolo della sua stessa razza, e per giunta più forte di lui! << Sì, è perfetta, Lord Freezer! >>, gli rispose lei con educazione. << Tu puoi chiamarmi Freezer! >>, proferì spontaneo. << Vieni qui. >>, disse con voce solenne e suadente. Quella dolcezza era strana. Improvvisamente avrebbe potuto trasformarsi in qualcos'altro. Con Freezer  ci si poteva aspettare di tutto. Nebbia gli si avvicinò cauta. Voleva cercare di essere paziente e di ascoltarlo il più possibile. Sospirò silenziosamente. Se qualcuno l'avesse guardata attentamente in faccia avrebbe scorto in lei un velo di stanchezza e di ansia: tutta quella situazione la stressava, non poteva abbassare la guardia neanche per un solo istante! << Guarda che meraviglia...! Un giorno tutti gli universi saranno miei! Se vuoi, potrai aiutarmi! >>, esclamò estasiato mentre osservava la bellezza della galassia dal vetro di quell'oblò, poi la guardò malizioso con la coda dell'occhio. << Perchè diventare Imperatore di tutto? Perchè essere il più forte? Perchè il Potere è così importante? >>, chiese lei in modo semplice. Freezer abbozzò una risatina: la interpretò come una domanda ingenua, in realtà era tattica. << Cara, io ho già il potere assoluto! Però a volte misurarsi con qualcuno altrettanto forte o più forte può essere...stimolante...>>. Nebbia temeva che stesse per tornare a parlare di quell'essere che stava cercando, così lo interruppe: << Come sei arrivato a tutto questo? >>. Gli parlava come un Padre Confessore parla a un peccatore imperdonabile. Freezer sorrise compiaciuto: << Vedo che anche tu sei curiosa di conoscermi meglio! Ti accontento subito: avevo un padre, tempo fa...era considerato il più forte della galassia...finchè non sono arrivato io! >>, a quelle parole strinse un pugno con ira, aggrottò la fronte, le vene del viso gli pulsarono. << Non c'è luogo in tutta la galassia in cui non si parli di me...tutti tremano solo a sentire il mio nome...! >>, sorrise inorgoglito. << E sei contento di questo? >>, le domande di Nebbia incominciarono a farsi provocatorie. << Più  qualcuno mi teme più posso affermare la mia forza! >>, quasi si giustificò Freezer. << Ah capisco...ecco perchè hai sterminato senza pietà interi popoli  e continui a distruggere ogni pianeta che trovi?  Più che l'azione di un forte Imperatore sembra più l'azione di un criminale senza scrupoli. >>. Le parole di Nebbia si fecero più dure. Forse questa volta ci era andata troppo pesante. Freezer si irrigidì. Buffo: di solito era lui a provocare sempre i suoi avversari, ma stavolta era il contrario! Quello che quella ragazza aveva detto era vero: lui faceva tutte quelle cose. Eppure non ci aveva mai trovato nulla di sbagliato. Ma dette da Nebbia sembravano acquisire un senso diverso. Avrebbe voluto risponderle che quelle azioni erano finalizzate al guadagno economico, ma in realtà lei aveva dannatamente ragione! Allora rispose: << Vedo che mi conosci bene! E...cos'altro ti hanno detto di me? >>, la punzecchiò con quel solito sorrisetto stampato sul suo volto, avvicinandosi a lei come l'ultima volta, guardandola dritta negli occhi. << Perchè odi la razza Saiyan?? >>, chiese lei quasi in difficoltà, per cambiare argomento, ma forse peggiorò le cose. A Freezer andò il sangue alla testa. << Hai distrutto tu il Pianeta Vegeta! Perchè mentire?? >>. Ora stava esagerando. "Come osa??", pensava lui. Era lì da poco e già faceva tutte quelle domande?? Nonostante tutto, Freezer sembrò placarsi, le mostrò di nuovo le spalle, e, provocandola anch'egli, le rispose: << Potrei chiederti la stessa cosa...>>, alludendo al fatto che anche lei aveva mentito sulla sua identità, e lui l'aveva percepito. Ma non fecero in tempo a continuare quella conversazione, che proprio in quel momento venne rilevata una nuova minaccia: Freezer alzò gli occhi e vide aldilà dell'oblò un'astronave nemica. Storse il naso. Non se l'aspettava. Ma la sorpresa più spiacevole fu riconoscere i nemici all'interno di quell'astronave.

Cosa sarebbe accaduto? Erano stati scoperti? 




Rieccomi. Piaciuto il capitolo?? Chi pensate ci sia nell'astronave nemica?? Se volete lasciatemi un commento. Finalmente la prima battaglia nel prossimo capitolo che arriverà a breve! Stay tuned!!


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Capitolo 9
*** Ultra Istinto? ***


<< Da qui non passi! >>, sentenziò una voce a lui familiare. Erano atterrati su un pianeta. Freezer uscì con tutta calma dall'astronave: non aveva alcuna intenzione di perdere tempo. Chi mai poteva intralciargli la strada? Purtroppo quando alzò lo sguardo ebbe una brutta sorpresa: davanti a lui c'erano proprio loro, Dyspo e Toppo. "Non può essere...lui !", pensò Freezer non appena vide colui che l'aveva messo ko al Torneo del Potere. L'Imperatore del Male si irrigidì e strinse i denti. << Non puoi girovagare liberamente. Non sai della quarantena?? >>, continuò Dyspo. Freezer abbozzò una risata. << Oh, ma guarda chi si rivede! >>, disse con tono sarcastico incrociando le braccia. Nebbia era rimasta nella navicella, e osservava tutto dall'oblò. Aggrottò le sopracciglia: le sembrava che quei due conoscessero bene Freezer! Dentro di sè sperava che la situazione si risolvesse in fretta, e che lui non si opponesse, purtroppo era a conoscenza della sua testa calda! << Ti conviene ubbidire! >>, gli ordinò Dyspo. << Altrimenti?? >>, lo punzecchiò l'Imperatore. Freezer non fece in tempo a reagire che si ritrovò il pugno di Dyspo nel suo stomaco. Il viso gli si contrasse dal dolore. Doveva ammetterlo: non se lo aspettava. Eppure avrebbe dovuto immaginarlo: aveva già assaggiato in precedenza la velocità del suo avversario! Poi, con forza, il Guerriero Sonico lo scaraventò in una roccia.  << Dove hai nascosto il bambino?? >>, sibilò. Nebbia sussultò. Come avevano fatto a intercettarli?? Con ira mista a dolore, digrignando i denti, Freezer rispose: << Non so proprio di chi tu stia parlando! >>, ed effettivamente aveva detto la verità. << Non c'è proprio niente da fare,eh? Non vuoi proprio capire chi è che comanda! >>, e, detto questo, Dyspo lo colpì ripetutamente alla velocità della luce, impedendogli di contrattaccare. << Dov'è finita improvvisamente la tua forza?? Ti sei rammollito?? >>, lo scherniva picchiandolo, mentre quello urlava dal dolore. In verità Freezer non aveva alcuna voglia di combattere. Non questa volta. Eppure si sentì improvvisamente ribollire il sangue nelle vene, e incominciò a perdere la pazienza. Era fatto così, lui: gli piaceva umiliare, ma non poteva sopportare di essere umiliato. << COME OSI?? >>, sibilò, mentre il suo corpo si arricchiva di energia, ed era pronto a sferrargli un attacco! << SMETTILA! RIENTRA NELL'ASTRONAVE! FA' COME TI DICONO! >>, urlò Nebbia. Non appena Freezer udì la sua voce, si bloccò. L'avversario approfittò della sua distrazione, e lo colpì alla pancia. << Lascia, Dyspo...>>, avanzò Toppo, << Me ne occupo io. >>. Detto questo, si liberò dei soldati di Freezer con un solo hakai. << Vediamo se avrà ancora voglia di mentire! >>. Così Toppo si strappò di dosso la parte superiore della sua tuta, mostrando il suo petto largo e i suoi muscoli. Freezer lo guardò stupefatto: sembrava ancora più forte! << Ho interrotto il mio allenamento per diventare Dio della Distruzione per venire ad acciuffare te! Finiamola una volta per tutte. >>, e si preparò per sferrare un attacco: il suo corpo si irradiò dell'energia della Distruzione, i suoi occhi si illuminarono e i suoi muscoli si gonfiarono inverosimilmente. Forse Freezer in quel momento avrebbe voluto fare di tutto, magari anche chiedere perché ce l'avessero così tanto con lui e cosa volessero davvero da lui, ma era completamente impotente. Così Toppo piombò su di lui e lo prese a pugni ripetutamente, incassandolo nel terreno roccioso, con una forza tale da poter spaccare in due un pianeta. Freezer a malapena riusciva a respirare, e il sangue incominciò a colargli dal naso. Intanto anche  Berryblue era rimasta  ad osservare tutto dalla sala principale, e aveva seguito con la coda dell'occhio tutti i movimenti di Nebbia. Era piacevolmente colpita nel vedere la ragazza preoccupata. La situazione era peggiorata, e Nebbia avrebbe voluto fare qualcosa, ma sapeva bene che non le era permesso intervenire. L'Imperatore giaceva distrutto per terra, tra le rovine rocciose di quel pianeta sul quale stavano combattendo. Tremava dal dolore, l'intero corpo pieno di ferite sanguinanti e tumefazioni, e il sangue sgorgava dalla sua bocca. << ORA SEI FINITO. >>, proferì Toppo, lanciando un hakai finale. Ma fu proprio in quel momento, che una strana energia pervase il corpo di Freezer, che incominciò ad emanare una luce  di colore lilla limpido, quasi bianca. Quell'energia fu avvertita dal piccolo, che dormiva tranquillo nella stanza, così aprì gli occhi, sorridendo. Nebbia sentì che stava per accadere qualcosa, così si precipitò preoccupata nella stanza. Vide qualcosa di incredibile: il bambino si era librato in aria, davanti al finestrino, come se anche lui stesse assistendo al combattimento, e sprigionava una luce simile a quella di Freezer. Intanto quest'ultimo si era sollevato da terra, e aveva cambiato aspetto. Sembrava un'entità astratta. Non era visibilmente più in sè. L'hakai di Toppo lo attraversò solamente, con grande stupore dello stesso guerriero. E incominciò a schivare tutti i colpi dei due avversari. Intanto Nebbia era corsa verso il bambino e lo aveva afferrato prontamente: << NO! VUOI CHE CI SCOPRANO?? >>, esclamò spaventata. Poi si voltò e vide quello che Freezer stava facendo. Rimase incantata. Si era creata un'energia talmente forte che i vetri delle finestre dell'astronave scoppiarono. Improvvisamente, il bimbo perse la concentrazione tra le braccia della giovane che lo aveva stretto a sè, e smise di emanare quell'aura. Nello stesso momento, anche Freezer fu abbandonato completamente da quell'energia, e piombò a terra come morto, sotto gli occhi esterrefatti di Toppo e Dyspo. Il piccolo, come se avesse voluto aiutare Freezer, li paralizzò con lo sguardo, e con un solo battito di ciglia, creò dei piccoli laser impercettibili, che provocarono delle lacerazioni sulla pelle dei due Pride Troopers. Essi si contorsero dal dolore, ma non avevano visto l'autore di quell'attacco. << Cos'è stato?? >>, chiese Dyspo spaventato. << Non saprei...>>, rispose Toppo sfinito.  << Meglio andarsene! Riferiremo tutto...>>, così andarono via. Nebbia rimase a bocca aperta, anche lei visibilmente sfatta. Era tutto distrutto. Abbassò la testa e guardò stupita, quasi spaventata, il bimbo tra le sue braccia. << Sei stato tu!? >>, esclamò sbalordita, e il bimbo scoppiò in un pianto fragoroso. 

Freezer fu portato al cospetto di Berryblue. Era brutalmente ferito. << Oh no, signore! Nella vasca di rianimazione, presto...! >>, ansimò Berryblue preoccupata. << No, milady...>>, disse una voce. Ella si voltò e vide Nebbia. << Faccio io. >>

L'Imperatore era steso sul lettino in infermeria. Nebbia pian piano cercava di guarirgli le ferite con il suo potere. Stava migliorando come guaritrice, pensò. Oppure la situazione non era poi così grave! A un certo punto Freezer aprì gli occhi lentamente, e la vide. << Perchè lo fai?? >>, le chiese stupito. Non ricevette risposta. << Ma insomma...tu chi sei?? >>, chiese esasperato. << Mi pare che tu non sia nelle condizioni di fare domande. >> Nebbia indugiò prima di aggiungere : << Non sei ancora pronto per saperlo. >>

Alla fine di quella giornata un dubbio rimase nel cuore della ragazza: cos'era realmente successo? Si era trattato di Ultra Istinto? Non tutti riuscivano a raggiungerlo. Forse Freezer non era colui che lei stava cercando?





Finalmente!! Piaciuto il capitolo?? Scrivetemi le vostre impressioni!! Spero che questa storia vi stia piacendo!!


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Capitolo 10
*** Tutto per Snow ***


Avevano deciso di fare una sosta su un pianeta disabitato. Freezer aveva deciso che era ora di allenarsi, per fronteggiare qualsiasi altro attacco nemico, e aveva preteso l'aiuto dei suoi soldati. Beh, "aiuto" si fa per dire. Alla fine essi sapevano che sarebbero stati disintegrati. Infatti, erano rimasti a guardare atterriti come Freezer riduceva Tagoma in poltiglia! << Non ti ho liberato dal corpo di quella rana con l'intenzione di farti rilassare, Tagoma! >>, lo insultava Freezer mentre lo colpiva ripetutamente con i suoi raggi laser. << MUOVITI! >>, urlava. Mentre il poverino arrancava e stringeva i denti per il dolore, Berryblue osservava la scena divertita. << Tsk! E pensare che stavo per darti tutti quei pianeti...non meriti di combattere al mio fianco! >>, e, detto questo, con un solo dito, emanò un'energia che lo sollevò. Il corpo del povero Tagoma incominciò a dilatarsi. << PEZZENTE. >>, sibilò Freezer. Ma proprio nel momento in cui stava per farlo scoppiare, gli tornarono in mente le parole di Nebbia: "Altro che forte Imperatore...sei solo un criminale! ". Aveva detto davvero così ?? Forse sì, forse no...ma il succo era quello. Allora Freezer si bloccò. Era come se qualcosa avesse fermato il suo braccio, e le ferite dello scontro precedente fossero tornate a bruciare. Tagoma piombò per terra, e guardò il suo padrone stupefatto. Anche gli altri soldati rimasero di sasso. Freezer aveva contratto i muscoli del suo viso e del suo corpo, il suo braccio era piegato e aveva serrato la sua mano a pugno, e digrignava i denti come in preda a un attacco nervoso o a un forte dolore. << T-Tutto bene, Lord Freezer...? >>, gli chiese Tagoma timoroso. A quel punto Freezer tornò in sè, riacquisì la sua aria superba, e, mostrando di non avere bisogno di niente, rispose: << Nulla...un leggero formicolio alla mano! >>. Poi si accorse che tutti erano rimasti a guardarlo sorpresi, così, con tono sprezzante, ordinò: << Basta così, per oggi. Andatevene, lasciatemi solo! >>. Finalmente quelli si dileguarono. Freezer sospirò stufo, e osservò la sua immagine ritratta in un ruscello. Le ferite dello scontro contro Toppo e Dyspo si erano riassorbite quasi perfettamente, eppure sentiva che qualcosa non bastava. Un dubbio lo ossessionava: era stata tutta opera sua? Li aveva battuti da solo?? Doveva trovare il modo di riattivare quella tecnica. Come si chiamava? Ultra Istinto??  L'aveva sentito al Torneo del Potere, e l'aveva usato proprio Goku. Poi alzò lo sguardo verso la sua navicella, e decise che doveva parlare con qualcuno.

Nebbia intanto frugava tra i rifornimenti di cibo nell'astronave, e diversi pensieri le frullavano nella testa: come aveva fatto uno come Freezer a sbloccare l'Ultra Istinto?? Non era una tecnica che si addiceva molto alla sua indole...Qualcosa le diceva che c'entrava la piccola peste! Nebbia non aveva conosciuto Freezer alla perfezione, ma era stata abbastanza con lui da poter capire che era un individuo alquanto capriccioso, arrogante, irragionevole, presuntuoso e...<< Cerchi questa per caso??  >>, una voce interruppe  i suoi pensieri, e la ragazza tornò in sè. Si voltò bruscamente, così bruscamente che per errore urtò con la testa l'anta del vano rifornimenti. Questo fece ridere di gusto l'essere che stava dietro di lei. Era proprio lui: Freezer! Parli del diavolo e spuntano le corna...! Nebbia assunse l'aria di quella che era stata colta con le mani nel sacco. << Allora...cerchi questa, non è vero?? >>, disse l'Imperatore ghignando, mostrandole la borraccia che lei stava tanto cercando. La giovane sentì un nodo alla gola. In quella borraccia c'era del latte. E le serviva per il bambino. Così balzò da terra e allungò il braccio per afferrarla, ma Freezer prontamente la schivò. << Ah - ah, nono!  Prima mi dici una cosa! >> , la provocò, prendendola con forza per un polso. << Cos'è successo l'altro giorno?? Sono stato davvero io...?! >> . I suoi occhi erano puntati in quelli della ragazza. Le sue iridi rosse sembravano scavare dentro di lei. Nebbia lesse in quegli occhi follia, e anche una buona dose di ostinazione. Nonostante tutto riuscì a reggere quello sguardo. Lo osservò senza fiatare, con aria di sfida. Allora Freezer abbozzò una risatina nervosa, poi, rassegnato ma adirato, la minacciò: << E va bene. Ascolta: non so chi sei, non so perchè rubi sulla mia nave e non mi interessa, ma sappi che questa è l'ultima bottiglia, perchè non possiamo più fermarci da nessuna parte per fare rifornimento, perchè a quanto pare siamo inseguiti a causa di qualcosa di cui mi accusano...qualcosa che NON ho fatto...quindi fattela bastare! >>. Così lasciò che Nebbia gli strappasse di mano quella borraccia, poi lei andò via. Freezer incrociò le braccia, e mise il broncio. << Riuscirò a scoprire cosa mi nascondi, mia cara Nebbia! >>, borbottò. Intanto erano arrivati Berryblue e Kikono. A quel punto l'Imperatore si abbandonò ad una riflessione a voce alta: << Mmmh...potrei metterle una microtelecamera addosso o nella sua stanza, così posso controllarla...? >>. Kikono rabbrividì, strabuzzò gli occhi, e quasi si vergognò e si preoccupò per Nebbia. Ma Berryblue gli rispose: << Non credo ci sia il bisogno, Potente Freezer...vedrà che sarà la ragazza stessa a confessarle la verità: prima o poi avrà bisogno di lei! >>. << Mmh...giusto. Hai sempre ragione, Berryblue! A te l'obbligo di prenderti cura di lei! Invece a te, mio buon Kikono, affido il compito di controllarla quando io non ci sono...chiaro??! >>, tuonò l'Imperatore del Male. Il povero Kikono sussultò dalla paura, ma non potè far altro che annuire. 

Era calata la sera, e il piccolino beveva quell'ultima bottiglina di latte tra le braccia di Nebbia. La donna era persa nei suoi pensieri. Le cose si complicavano sempre di più: non sapevano più dove fuggire e nascondersi a causa della quarantena, e prima o poi li avrebbero acciuffati. Inoltre stavano finendo le provviste di cibo. Come avrebbe sfamato quel bambino?? Poi non poteva più continuare a mentire a Freezer. Come avrebbe potuto spiegargli la situazione? Intanto il bimbo aveva già finito tutta la bottiglietta, e lei non se n'era neanche accorta! Quando lo notò, ebbe un colpo. "Oh, no! E adesso chi lo sente!?", pensò, riferendosi all'Imperatore. Poi abbassò il suo sguardo, che ricadde su quel piccolino che dormiva sereno tra le sue braccia. Quella dolce immagine la fece riflettere: aveva sempre vissuto la sua vita con l'ansia di poter essere cancellata da Zeno o dal Gran Sacerdote se non avesse rispettato le regole. Eppure, alleandosi momentaneamente con Freezer, non aveva fatto del tutto un torto al Re: aveva scoperto che l'Imperatore voleva sbarazzarsi degli dèi e dello stesso Zeno, e questo sarebbe stato riferito al Re proprio da lei. Quindi stava adempiendo benissimo al suo dovere di detective! Ma se avesse scoperto la sua vera strada grazie a quel bambino e grazie a Freezer, sarebbe stata cancellata? Poi guardò di nuovo quel piccolo, e capì che lui sarebbe stata per lei l'unica chiave per essere libera. Vide nel suo dolce sorriso che tutti i suoi sforzi sarebbero stati ripagati. Aveva fatto tutto per lui, e avrebbe fatto anche altro. Essere cancellata non le importava più di tanto. Avrebbe rischiato. 

Il tempo sembrava essersi fermato. Nebbia era rimasta nella sua camera illuminata solo dalla luce del lumetto accanto al letto, con il piccolino che dormiva ancora tranquillo tra le sue braccia. Qualcosa attirò la sua attenzione: vide aldilà della finestra dei batuffoli bianchi che cadevano leggeri, per poi sciogliersi lentamente sul vetro. Stava nevicando! Non aveva mai visto la neve. Quasi si emozionò. Poi accarezzò il piccolino, che sembrò addolcirsi sempre di più, nascondendo quel lato pericoloso che era tipico della sua razza. Allora Nebbia esclamò: << Ti sciogli con il calore delle coccole...! >>, poi si voltò di nuovo a guardare la neve, e infine disse: << Non ho più dubbi: ti chiamerò "Snow"! >>

Fu una serena notte. Forse l'ultima. L'ultima prima che scoppiasse il caos.





Ciao a tutti! Come sta andando la quarantena?? Voi avete mai litigato con qualcuno per il cibo durante questa delicata situazione di emergenza?? Cosa ne pensate della reazione di Freezer? Che ne pensate di questo capitolo?? Vi ha fatto riflettere? Per quanto riguarda il nome del piccolo ho mantenuto la tradizione, e gli ho dato un nome legato al freddo! Aspetto le vostre impressioni! E continuate a seguirmi!!


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Capitolo 11
*** Le bugie hanno le gambe corte! ***


<< Quella donna ti sostituirà, te lo dico io!! >>, disse un soldato di Freezer a Tagoma. Quest'ultimo, serio, si voltò verso Nebbia che stava finendo di mangiare in sala mensa. << E' entrata nelle grazie di Freezer! Perchè non vai a farle capire chi è che comanda,eh?? >>, continuava il soldato dall'alta statura con i capelli blu. Era visibilmente ubriaco. Tagoma cercava di non dare tanto adito al suo collega: era intento a cercare una cosa che aveva trovato su uno dei pianeti dove avevano fatto una sosta. Anche lui non si fidava di quella ragazza, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per Freezer.

 << Scusami! >>, disse Tagoma a voce alta per attirare l'attenzione di Nebbia, mentre i due soldati facevano il loro ingresso in sala mensa. La ragazza alzò la testa e li guardò con aria interrogativa. << Sei tu questa?? >>, le chiese Tagoma mettendole sotto agli occhi un foglio sopra al quale c'erano la sua foto, la scritta "Missing", e ai lati il sigillo di Lord Zeno. Nebbia ebbe un colpo. Avevano denunciato la sua scomparsa!! Perchè l'avevano fatto?? Perchè Lord Zeno si era esposto così tanto?? E loro come avevano avuto quel foglio?? << PARLA, AVANTI! >>, urlò Tagoma serio con le braccia incrociate. La ragazza sussultò. Intanto Kikono li stava spiando da lontano. Tremava di paura: la situazione stava diventando pericolosa. Tutti quelli presenti in sala rimasero seduti ai loro tavoli, e incominciarono ad agitarsi e a bisbigliare tra di loro mentre guardavano Nebbia sospettosi. << Su, bimba...dicci chi sei! Facci vedere cosa sai fare! >>, la provocò il soldato ubriaco prendendola per un braccio. << Lasciami subito! >>, sibilò Nebbia irritata. << Levale le mani di dosso! >>, gli ordinò una voce, e un Raggio Letale lo trapassò. Tutti si girarono. Tagoma sobbalzò. Era arrivato Freezer, e puntava il dito indice verso di loro. Nebbia si accorse che dietro di lui si era nascosto Kikono. Così capì che era stato lui a chiamarlo! << Non ti pago per farti ubriacare e per farti chiacchierare! >>, sentenziò Freezer. L'energumeno che aveva infastidito Nebbia smise di respirare dopo pochi secondi. << Gettatelo fuori nello Spazio! >>, ordinò. << LORD FREEZER, QUESTA DONNA NON LE DICE LA VERITA'! LA STA INGANNANDO! DEVE LIBERARSI DI LEI! >>, lo esortò Tagoma. << Sono io l'Imperatore, Tagoma. Non dirmi quello che devo fare! Stalle alla larga o subirai lo stesso trattamento del tuo amichetto! Ora vattene! >>, proferì Freezer. Quello rimase a bocca aperta, ma si rassegnò, chinò il capo e ubbidì: << Va bene. Al suo servizio, Lord Freezer. >>, e andò via. A quel punto l'Imperatore si rivolse a tutti quelli che osservavano dai tavoli: << E' tutto finito qui. Non c'è più niente da guardare! Uscite tutti! >>. Pian piano la sala si svuotò. Poi lo sguardo truce di Freezer cadde su Kikono. Quest'ultimo sussultò, e capì che doveva andare via anche lui. Quando furono soli, Freezer rimase a guardare Nebbia abbozzando un sorriso sghembo, aspettando che lei dicesse qualcosa. A quel punto la giovane sussurrò: << Non c'era bisogno. >>. << Di cosa?? Di uccidere quell'essere inutile?? Ti avrebbe fatto del male, lo sai?! >>, le rispose Freezer con tono strafottente. << So difendermi. >>, rispose lei secca. << Ah davvero?? E come??! >>, la stuzzicò lui. << Non sei meglio dei tuoi soldati! >>, sentenziò lei. Quella per Freezer fu l'ennesima pugnalata. Sembrava proprio che quella ragazza stesse giocando con la sua pazienza! << Tzk! Ti ho salvata e non mi ringrazi neanche...>>, continuò a stuzzicarla lui. Allora Nebbia gli si avvicinò e lo guardò negli occhi: << Puoi essere migliore! >>, e, detto questo, si diresse verso la sua camera. Cosa aveva voluto dire?? Freezer rimase solo, incrociò le braccia e mise il broncio. Ma cosa doveva fare con lei??! Come poteva fare in modo che si fidasse di lui?? Poi vide quel foglio con la sua foto. Lo lesse e lo accartocciò con ira.

Dopo quello che era successo, Nebbia aveva bisogno di rilassarsi, così si recò nella sala relax con sauna. Prima di togliersi i vestiti, percepì che non era sola. Sospirò rumorosamente, ed esclamò: << Allora, hai intenzione di spiarmi anche qui?? >>. Kikono sussultò, e uscì allo scoperto: << Ehm, m-mi perdoni, m-milady, ma Lord Freezer vuole che io la controlli...>>, balbettò l'alieno. << Beh non penso che lui voglia che tu mi veda nuda, non credi?? >>, rispose Nebbia ironica. Egli arrossì imbarazzato. << Oh, giusto! Allora...la aspetto fuori!! Le porterò qualcosa da bere! >>, disse risoluto. << Buona idea. Ah, e comunque...Grazie per oggi, Kikono. >>, lo ringraziò lei con tono sincero. Kikono capì, ed esclamò soddisfatto: << Di nulla, milady! Al suo servizio! >>. Almeno era riuscita a farsi un amico su quell'astronave!

Quando Nebbia fu di nuovo nella sua stanza, si sedette sul letto, prese il piccolo in braccio ed esclamò: << Oggi abbiamo rischiato, mio caro Snow! >>, poi si accorse che il bimbo non stava bene. << Oh no...cos'hai?? >>, disse spaventata mentre vedeva che il piccolo tremava e non riusciva a respirare bene. Allora pensò che avrebbe dovuto provare a guarirlo. Lo poggiò delicatamente sul letto e pose le sue mani sul petto del bambino. Cercò di concentrarsi, ma era troppo agitata. Si sforzò talmente tanto che le uscirono le lacrime dagli occhi, e il sangue incominciò a uscirle dal naso. La sua energia non bastava. Evidentemente la situazione era troppo grave. Solo una persona avrebbe potuto aiutarla: Whis. Allora cercò di mettersi in contatto con lui. In quel momento Whis e Lord Beerus si trovavano sul terrazzo di Bulma. Il dio stava schiacciando un pisolino, e l'angelo ammirava il panorama. Improvvisamente la sfera dello scettro di Whis si illuminò, e comparve il volto di Nebbia. << Whis, sono io, Nebbia. Il bambino non sta bene, e io non riesco a guarirlo! Ho bisogno di te! >>. << Mi dispiace, Nebbia. Io non posso più aiutarti. Devi arrangiarti da sola. E' ora che tu dica la verità! >>, sentenziò Whis. Il collegamento si chiuse. La ragazza si sentì presa dal panico. Ma non aveva scelta. Aveva bisogno di lui...di Freezer. Forse solo lui avrebbe potuto salvarlo...dopotutto erano della stessa razza, e forse sulla sua astronave avrebbero avuto la strumentazione adatta a curarlo. In preda alla disperazione, si buttò fuori dalla sua camera. << AIUTO! AIUTATEMI!! >>, urlava mentre correva, e, proprio nel momento in cui stava per cedere a causa dello sforzo, Berryblue, che passava di lì, la prese al volo. << Cosa succede, mia cara?? Hai un aspetto orrendo...! >>, disse l'aliena mentre la reggeva. Effettivamente aveva ragione: Nebbia si era fatta pallida, il sangue le colava dal naso e aveva incominciato a piangere. Intanto qualcosa cominciò ad accadere: le luci incominciarono a tremare, e l'astronave iniziò a sbandare! Questo attirò l'attenzione di Freezer e dei suoi soldati, che erano nella sala principale. Improvvisamente le porte si aprirono. << Lord Freezer! >>, la voce allarmata di Berryblue lo fece girare di scatto, così egli vide di fronte a sè la sua assistente e Nebbia. Capì subito che c'era qualcosa che non andava. Poi vide il piccolo. Quella forza straordinaria...senza dubbio era lui! Se da un lato era soddisfatto che Nebbia fosse lì perchè bisognosa di lui, da un altro lato era rimasto senza parole: non sapeva se essere deluso dal fatto che gli fosse stato nascosto sulla sua astronave un essere della sua stessa razza...per giunta più forte di lui! E non ebbe neanche il tempo di realizzare che era quello il bambino per il quale era stato accusato, perchè Nebbia corse verso di lui e gli disse: << Devi aiutarmi! >>, e glielo mostrò. Freezer prese in braccio quella creatura, e sentì dentro di sè un misto di sensazioni: sorpresa, curiosità, e...difficoltà. Sì, difficoltà, perchè non appena lo toccò avvertì qualcosa di strano: << La sua temperatura è troppo elevata...mmmh...susu, vedrai che non è niente di grave! Berryblue, portatelo alla medical machine e immergetelo nella vasca gelida... >>, ma non riuscì neanche a finire la frase che Nebbia lo aggredì. << COSA??! MA NON VEDI CHE E' GRAVISSIMO??! MA NON CAPISCO...MA COME RAGIONI?? NON VEDI CHE NON RIESCE NEANCHE A RESPIRARE?? DOVETE FARE QUALCOSA!! >>, gli urlò in testa, mettendolo con le spalle al muro. Freezer strabuzzò gli occhi: non si aspettava tale reazione! Alcuni soldati dovettero prendere la ragazza per le braccia per fermarla, ma ella si divincolò e si lanciò nelle stanze dove avevano portato il piccolo. << Ma che...?! Cosa diavolo le è preso??! Ma è completamente pazza...! >>, borbottò Freezer. Non l'aveva mai vista in quelle condizioni. C'era il bisogno di disperarsi così tanto??! Purtroppo il funzionamento dell'astronave peggiorava all'aumentare delle sofferenze del piccolo, allora dovettero correre ai ripari.

Nebbia guardava fuori dall'enorme oblò. Attendeva notizie. Aveva le mani incrociate, i capelli disfatti e il trucco le era colato a causa delle lacrime. Ebbene sì, era solita truccarsi per apparire più umana e per nascondere alcuni suoi tratti. Inoltre era fondamentale per lei per darsi un tono. A un certo punto sentì dei passi dietro di lei, ma preferì non voltarsi: sapeva bene chi fosse! << Perchè non me l'hai detto?? >>, le chiese l'imperatore con voce ferma. Lei non rispose: era troppo in pensiero per Snow. Anche se l'avesse uccisa, non le sarebbe importato più di tanto. <<Ti ho fatto una domanda! >>, continuò Freezer tirandola a sè per mezzo della sua coda. << Perchè sei così legata a quel moccioso?? >>, incominciò ad innervosirsi lui. Ma Nebbia non sembrava aver intenzione di rispondere. << PARLA! >>, urlò Freezer ormai spazientito. Ma proprio in quel momento furono interrotti da Berryblue, che distrasse Freezer, così che lui mollò la presa, e Nebbia si lasciò cadere per terra. << A quanto pare la situazione è più grave del previsto. Ora è intubato. >>, proferì l'aliena. Quelle parole furono per Nebbia come una pugnalata. L'Imperatore del Male non si scompose, ma seguiva con una certa curiosità. << Sembra un virus sconosciuto. Non sappiamo come curarlo. Evidentemente è lui la causa per il quale c'è questa quarantena! >>, terminò Berryblue. Freezer ebbe un colpo. Rammentò le parole di Dyspo, e si voltò verso la ragazza. Aveva capito tutto. Quando la sua assistente andò via, Nebbia si decise a parlare: << L'ho trovato su un pianeta distrutto...>>, << Così hai deciso di rapirlo...! >>, continuò la frase Freezer. Nebbia deglutì. << Ma tu hai capito in che guaio mi hai messo??!  Hai fatto ricadere la colpa su di me...! >>, si irritò lui contraendo tutti i muscoli. << L'avresti fatto anche tu! >>, sibilò lei. Freezer si calmò, e pian piano il suo viso accolse uno strano ghigno. << Non lo ucciderai! >>, disse Nebbia con tono minaccioso. << Macché!! Ucciderlo??! Sei impazzita??! >>, rispose lui malizioso. Poi le dette le spalle e si diresse verso la medical machine. << NON LO USERAI PER I TUOI SCOPI MALVAGI! DOVRAI VEDERTELA CON ME! >>, sbraitava Nebbia, mentre lui rideva folle: tramava qualcosa. 

Quando fu di nuovo con i suoi soldati, Kikono gli disse costernato: << Oh mio signore, non so se riusciremo a salvarlo...! >>, ma Freezer lo prese per il bavero sollevandolo, e sibilò: << Se il bambino morirà io vi ucciderò! >>.





Finalmente sono tornata!! Piaciuto il capitolo?? Mi sono impegnata molto a scriverlo! Sicuramente il bambino recherà non pochi problemi a Freezer...Continuate a seguirmi!!

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Capitolo 12
*** Una convivenza difficile ***


Erano giorni di forte tribolazione. Tutti aspettavano novità sulle condizioni del piccolo. Anche Freezer ! Anche se non l'avrebbe mai ammesso. 

Era in piedi davanti all'oblò, con le mani dietro la schiena, come al solito! Rifletteva. O forse meditava. Era un ricercato, e stava fuggendo. Aveva preso in ostaggio forse l'essere più potente di tutti gli Universi, e forse un'alleata di Lord Zeno. Eppure aveva il coltello dalla parte del manico: ora era lui che possedeva quel cucciolo...grazie a lui sarebbe diventato il più potente, nessuno avrebbe potuto nulla contro di lui. Inoltre era malato, e lui era l'unico che poteva salvarlo, e, proprio per questo, Nebbia non si sarebbe mai separata da lui, così non avrebbe potuto svelare i suoi piani malefici al Re del Tutto. Due individui potenti al prezzo di uno. L'Imperatore sogghignava soddisfatto: li aveva entrambi in pugno! Improvvisamente sentì alle sue spalle l'arrivo di Berryblue e di Kikono. Fremette: attendeva notizie. << Il bambino è stabile, mio signore. Non ci sono variazioni significative. >>, asserì Kikono. Di colpo il sorriso di Freezer scomparve dal suo volto. << Lei come sta? >>, chiese con voce sommessa, tradendo un po' di ansia e preoccupazione. Si riferiva a Nebbia. << Si è chiusa nella sua stanza. Ha detto di voler rimanere sola. >>, rispose Berryblue. L'Imperatore si irrigidì e digrignò i denti. << Vi avevo detto di prendervi cura di lei! >>, li ammonì con ira, senza neanche degnarli di uno sguardo. Kikono trasalì. Berryblue preferì non rispondere. A quel punto Freezer si voltò, e con passo svelto e atteggiamento tipico di chi non ne poteva più, si diresse verso la Medical Machine. Aveva deciso di fare una cosa. Non poteva più aspettare. D'altra parte lui era così: agiva d'impulso. A quella reazione Kikono svenne per la paura: avvertiva che di lì a poco sarebbe accaduto il peggio. C'erano alcuni soldati a controllare il piccolo. Quando la porta si aprì, essi si voltarono di scatto, e quando videro che si trattava del loro padrone, spalancarono gli occhi e rimasero a bocca aperta dallo spavento. Freezer si avvicinò alla capsula dov'era sistemato Snow, incrociando le braccia e mantenendo un'espressione corrucciata. Sembrava il Male fatto persona. I soldati temevano che potesse fare qualcosa al bambino! Tagoma, che era lì, tentò di fermarlo: << L-Lord Freezer, cosa...>>, ma quello lo interruppe: << Aprite subito questa capsula! >>, ordinò. << Mio signore, non è ancora pronto...la cura non è finita...>>, cercava di spiegare Tagoma, ma non ci fu verso. << APRITELA SUBITO! >>, tuonò l'Imperatore. La fecero aprire a metà, permettendo a Freezer di guardare meglio la creatura. La temperatura del piccolino sembrava essersi abbassata, e riposava beato con in bocca il tubo per l'ossigeno. << So che puoi farcela...Andiamo...Respira da solo! >>, e così dicendo Freezer gli levò il tubo dell'ossigeno. Tutti quelli che erano presenti tremarono. << Ma signore...così non respirerà...! >>, dicevano. Intanto l'Imperatore ghignava divertito: voleva mettere alla prova quell'esserino! Mentre il piccolo boccheggiava, lui continuava a spronarlo: << Su, coraggio...! >>. << Potente Freezer, è soltanto un bambino...! >>, lo supplicava Tagoma. << No! Non è un bambino qualunque. >>, rispose quello. << Ed è meglio che si abitui! >>, sibilò. Snow  cercava con tutte le sue forze di respirare, e si dimenava. A quel punto Freezer forse si rese conto. Forse provò pietà. Oppure pensò che era pur sempre un essere della sua stessa razza...un essere dalla forza straordinaria. Valeva la pena salvarlo! Così digrignò i denti, e sussurrò: << Un aiutino?? >>, poi avvicinò la sua mano al petto del piccolo, e, sorridendo, gli trasferì un po' della sua energia. Quello la assorbì tutta, poi tremò. << Lord Freezer, rifletta: cosa direbbe Nebbia?! >>, s'intromise Berryblue. Al solo sentire quel nome, Freezer sussultò. Poi il battito cardiaco del piccolo si stabilizzò, cosa che fu percepita dall'Imperatore, e riprese pian piano a respirare autonomamente. Freezer abbozzò un sorriso sghembo. Finalmente il peggio era passato. << Bene. >>, asserì. Era soddisfatto, e libero dalle preoccupazioni. << Potete continuare. Se avrà ancora bisogno di ossigeno non esitate a fornirglielo...ma credo che tra poco non avrà più bisogno di niente...! >>, e così dicendo abbandonò la sala, con l'eco della sua risata malefica.

Era passata qualche ora. Nebbia era seduta sul suo letto, e aveva la testa tra le mani. Si era chiusa in un profondo silenzio. Improvvisamente sentì la porta aprirsi. Nessuno fino a quel momento si era mai permesso di entrare nella sua stanza senza il suo consenso. Nessuno si era mai permesso di disturbarla. Cos'era successo?? Chi poteva essere?? Quando alzò lo sguardo, ebbe una risposta alle sue domande. Accompagnato da un paio di soldati, Freezer fece il suo ingresso nella stanza della ragazza. Com'era possibile??! Si era degnato di andarla a chiamare di persona!? << Il moccioso si è svegliato. Penso voglia te. >>, proferì calmo a testa bassa, con le braccia incrociate. Cercò di mantenere una certa freddezza: non gli andava di polemizzare di nuovo con lei. Nebbia schizzò dal letto, urtò Freezer, e corse alla Medical Machine. L'Imperatore sospirò stufo, alzando gli occhi al cielo. Non gli aveva neanche rivolto la parola. Non lo aveva neanche ringraziato! Come avrebbe fatto con lei?? Cioé, con entrambi??

Nei giorni successivi il bambino incominciava a stare sempre meglio, e qualche volta si divertiva a svolazzare per tutta l'astronave di Freezer. Intanto quest'ultimo meditava su come avrebbe potuto insegnargli a combattere, e su come avrebbe potuto appropriarsene per usarlo per i suoi scopi.  Doveva prima fare i conti con Nebbia, però. Pensava infatti che se il bambino fosse stato bene, di lei non ci sarebbe stato più il bisogno. Ma sbagliava.

Era sera. Nebbia aveva insistito per una sosta. << E' impazzita??! Così ci farà scoprire! >>, sbraitava Freezer mentre si affrettava ad uscire dall'astronave e a raggiungere la ragazza fuori. "Dove sarà mai??!", si chiedeva mentre sorvolava e perlustrava ogni lato di quel pianeta disabitato sul quale erano atterrati. Stavano perdendo troppo tempo, quindi aveva deciso di andarli a prendere...o forse voleva dare loro fretta...o semplicemente voleva provocare Nebbia. Improvvisamente la vide. Si era accovacciata vicino a un ruscello, e si apprestava ad immergere il bambino nell'acqua. << Ah, eccovi! >>, esclamò con tono ispido non appena si avvicinò a loro. Non fece in tempo a dire altro, che Nebbia si sfilò una parte della sua tuta lasciando scoperta una spalla. Freezer strabuzzò gli occhi. Ora si spogliava anche davanti a lui??! Non comprendeva a pieno tutte le dinamiche del comportamento umano, o semplicemente ignorava determinati particolari...forse perchè odiava tutto ciò che riteneva inferiore a lui, e vedeva come debolezza determinati sentimenti. Eppure, a quello strano gesto di quella donna provò un certo imbarazzo, e forse addirittura arrossì.<< Ma cosa diavolo fai?? >>, borbottò in tono contrariato. << Potresti lasciarci un po' di privacy?? >>, rispose la ragazza un po' stizzita. << Tzk! >>, mugugnò lui girandosi di spalle e incrociando le braccia. Intanto Nebbia si immerse con il bambino in braccio in quella favolosa piscina naturale. Quel posto era incantevole! << Che sciocchezza! Non potevate farvi un bagno in astronave? Vedo che non apprezzi tutto ciò che ti ho offerto! E poi, non conosci questo pianeta: rischiate un'infezione batterica in queste acque! Ti ricordo che lui è ancora convalescente!! >>, la ammoniva sdegnato. << Ho controllato l'acqua: è sicura. Volevo farlo stare in un habitat naturale...Nella nostra stanza c'è la doccia, ed è difficoltoso lavarlo lì, e poi la sauna è troppo calda per lui, dopo quello che gli è successo...Ma cos'è?? Ora ti preoccupi per noi?? >>, lo pizzicò Nebbia. Freezer mugugnò di nuovo. Beh, una sorta di preoccupazione c'era stata, ma lei non l'aveva saputo, e lui non l'avrebbe ammesso. << Beh, il corpo della nostra razza può adeguarsi a qualunque temperatura e a qualsiasi luogo! >>, si pavoneggiò lui. << Che perdita di tempo! Vedi di non farci scoprire!! >>, continuò. << Ah, e ti ricordo che dobbiamo fare anche rifornimento di cibo! Voglio fargli mangiare qualcosa di qui: è stanco di nutrirsi delle schifezze che stanno sull'astronave! >>, rispose lei categorica. "Tzk! Colpa tua, che hai finito i nostri rifornimenti!", disse Freezer tra sè e sè. La pazienza non era proprio il suo forte! Finito il bagno, la ragazza si apprestò a cercare qualcosa da fargli mangiare. Freezer continuava a starsene in disparte, senza però staccare lo sguardo da loro. Che situazione buffa: quel mostriciattolo della sua razza stava talmente bene con Nebbia che entrambi sembravano parte integrante di quel paradiso naturale...l'unico intruso era lui. << Quale cibo preferite voi? >>, chiese la donna. Freezer rispose con atteggiamento superficiale: << Mmh...vedi i crostacei...! >>. La ragazza allora si chinò per raccogliere un granchio, e lo avvicinò alla bocca del piccolo, che lo mangiò con voracità. Stanco di quel bel quadretto, l'Imperatore del Male si avvicinò, e, con tono sprezzante, affermò: << Sai che tra poco lui non avrà più bisogno di te?? >>, ma Nebbia aveva deciso di non dargli tanto adito. Allora quello continuò: << E' grande abbastanza per imparare a combattere...e a distruggere! >>, sibilò Freezer, mentre i suoi occhi si infuocarono. A quel punto accadde qualcosa di inaspettato. A quelle parole il bimbo ridacchiò e dal suo dito partì un raggio laser che rigò la guancia di Freezer, dalla quale il sangue cominciò a scorrere veloce. Nebbia rimase esterrefatta, Freezer invece si fece immobile come una statua di ghiaccio. La situazione era precipitata in un attimo. Poi l'Imperatore abbozzò un ghigno, e con un dito ripulì il suo viso dal sangue. Aveva avuto quello che si meritava. << Credo che ora possiamo andare. >>, mormorò glaciale. Nebbia stette a guardarlo allontanarsi, senza proferir parola. Osservò Snow ancora meravigliata di quello che aveva appena fatto. Aveva voluto difenderla, o aveva semplicemente fatto un dispetto a Freezer?? Una cosa era certa: l'indole di quel bambino era chiara. Quei due non erano poi così diversi. Ma sarebbe diventato un mostro come Freezer??

La notte arrivò veloce. Nebbia era nel letto,  ed era sveglia a leggere un libro, e Snow dormiva tranquillo accanto a lei. La ragazza indossava una camicia da notte rosa, e aveva sciolto i suoi capelli biondi. Si accorse che si era fatto molto tardi, così mise via il libro, spense la luce della lampada sul comodino, e mise la testa sul cuscino. Qualcuno, però, comparve nella stanza, approfittando del buio. La figura pose i suoi occhi fiammeggianti prima su Nebbia, e poi sul bambino, e scoprì i denti in un inquietante sorriso. Erano incantevoli da guardare: lei, una donna dalla bellezza mozzafiato, e lui, un esserino dall'aura mostruosa, che dormivano insieme. Ma quella figura demoniaca finì per distruggere quell'atmosfera celestiale. Fortunatamente, prima che essa potesse rapire il piccolo, Nebbia accese la luce della lampada. Aveva percepito una presenza pericolosa. Purtroppo, però,  era già scomparsa. La ragazza intuì qualcosa, e come una "mamma chioccia", prese il bambino tra le sue braccia, lo strinse a sè, tirò le coperte e spense di nuovo la luce.

Il giorno seguente fu molto faticoso. I soldati di Freezer non si fermarono un attimo. L'Imperatore si trovava nella stanza principale, e rifletteva sul da farsi. Berryblue, che era con lui, percepì un'atmosfera di disagio, aggravata dal profondo silenzio in cui si era chiuso il suo padrone. Ad un certo punto ella rise sotto i baffi. A Freezer non sfuggì quel particolare. << Come va con loro, mio signore? >>, insinuò la sua schiava ironica. Quello si irrigidì: sapeva bene a chi si riferisse la sua assistente. Quella domanda aveva turbato la sua già labile tranquillità! Sorrise amaramente, e rispose come uno che stava per avere un attacco di nervi: << Una meraviglia, grazie, Berryblue...! >>. << Devo ricordarle quali sono le buone maniere, Lord Freezer?? >>, continuò quella. << Le conosco benissimo, grazie! >>, rispose lui stizzito. Quell'imbarazzante conversazione fu interrotta da uno starnuto. Freezer alzò lo sguardo, e vide Tagoma respirare affannosamente. << C'è qualche problema, Tagoma?? >>, chiese l'imperatore. Quello rabbrividì, e, per non turbarlo ulteriormente, gli rispose: << No, nulla, Lord Freezer! >>. Ma qualcosa c'era. Perchè Tagoma aveva la voce rauca. Alla sua risposta fece eco anche un colpo di tosse di qualche altro soldato.

Mentre Snow si divertiva a giocare con Kikono facendolo levitare, Nebbia si riposava in sala mensa, guardando i due da lontano. All'improvviso, una sorta di telefono di ultima generazione che le aveva dato Bulma si illuminò: qualcuno la stava chiamando. Le apparve l'immagine di Goku. << Nebbia! Finalmente! Come stai?? >>, le chiese il Saiyan. Oh, no. Non ci voleva. Nebbia non era affatto contenta. << Mmh...bene. >>, rispose. << Whis ha detto che te ne sei voluta andare tu...! Ha detto che hai fatto la tua scelta...non ci credo...! >>, continuava il Saiyan. Purtroppo Freezer passava di lì. Aggrottò le sopracciglia. Gli sembrava di aver sentito una voce a lui familiare! << Goku, mi dispiace, ora non posso parlare... >>, diceva Nebbia. A sentir pronunciare quel nome, Freezer percepì una strana forza crescere dentro di sè, irradiando il suo corpo di un'aura viola scuro, e i suoi occhi lampeggiarono. Avrebbe voluto distruggere tutto. Poi ebbe un mancamento. In quell'istante Nebbia avvertì qualcosa, ma fu distratta dal suo interlocutore: << Ti prego, dimmi che sei ancora dei nostri...! >>, la implorò Goku. A Freezer bastò sentire quella frase. Andò su tutte le furie. Lei parlava con lui. Come osava??! L'aveva accolta nella sua astronave, e ora lei lo tradiva??! Con lui, poi...con Goku...il suo acerrimo nemico??! Non sapeva se provasse più collera o delusione. Non si era mai sentito così. Era lei che lo stava usando e stava mentendo, o era quel maledetto Saiyan che la rivoleva come alleata?? Doveva correre ai ripari. Purtroppo si allontanò senza ascoltare la risposta di Nebbia: << Mi dispiace, Goku. Ora devo andare. Non chiamarmi mai più. >>, poi lei chiuse la telefonata.

Era passata un'altra giornata. Era notte fonda. Nebbia era esausta. Snow però sembrava non aver ancora intenzione di fermarsi: era pieno di energie! Per farlo stare buono, la ragazza gli mise prontamente il biberon in bocca. Improvvisamente, Freezer si materializzò nella loro stanza. << Allora non ti è chiaro: lui non ha bisogno di te! >>, sibilò. << E a te non è chiaro che devi bussare! >>, gli rispose lei a tono. << Beh non vedo quale sia il problema visto che ieri ti sei quasi letteralmente spogliata davanti a me! >>, le rispose lui stizzito. << DIMMI LA VERITA', AVANTI: HAI PARLATO CON LUI! COSA MI NASCONDI?? COME TI PERMETTI DI NEGOZIARE CON LUI DOPO TUTTO QUELLO CHE IO HO FATTO PER TE??! INGRATA! >>, le parlò con tono accusatorio. << Cosa??! Ora origli anche le mie telefonate??! Senti, se non mi vuoi dire perchè ce l'hai con Goku, a me va benissimo, basta che stanotte tu mi lasci dormire tranquilla! >>, gli rispose Nebbia. A quelle parole Freezer sussultò: evidentemente lei aveva capito che la scorsa notte lui si era teletrasportato nella sua stanza di nascosto! Poi la ragazza tornò ad occuparsi del piccolo. Era rimasto di stucco, poi, non soddisfatto della risposta della ragazza, tornò a provocarla: << Gli esseri come noi non hanno bisogno di una madre! Probabilmente quando crescerà ti ucciderà. Lui è uguale a me! >>. << Ne sei così sicuro?? >>, lo pizzicò Nebbia. << Certo...percepisco la sua energia! >>, sibilò lui con un sorriso malefico. Snow li interruppe scoppiando a piangere. Il suo pianto fece tremare i vetri dell'astronave. Nebbia e Freezer si guardarono. L'Imperatore non volle peggiorare la situazione, e si placò. La ragazza sospirò di nuovo, e  piazzò di nuovo il biberon davanti al viso del bambino. << Credo che abbia mangiato abbastanza! >>, commentò Freezer. << Assolutamente no! E poi voglio che dorma! Oggi si è stancato molto! >>, asserì Nebbia quasi in preda a un esaurimento nervoso. << Ma io non lo vedo per niente stanco! Sei stanco?? >>, si rivolse lui al bambino. Snow agitò le mani e la sua coda come una frusta, ridacchiando allegro. Ovviamente era un no. << Perchè dovrebbe essere stanco?? >>, la istigò Freezer. << Ohh...forse perchè stamattina ha stordito i tuoi soldati solo per giocare??! >>, gli specificò Nebbia. Freezer rimase piacevolmente sorpreso, poi rispose: << Ahh, beh, allora non conosci bene quelli come me...! >> La ragazza alzò gli occhi al cielo. Poi Freezer continuò: << Dovrebbe incominciare ad allenarsi... >>. A quel punto Nebbia gli disse esasperata: << E' vero...è una bella idea! Allora perchè non te lo porti fuori, così fate quello che volete, e mi lasciate dormire in pace?? >>, e così gli piazzò il pargolo tra le braccia, lo cacciò dalla stanza e chiuse la porta. << AHH SONO LIBERA! >>, esclamò. Com'era bello riprendersi i propri spazi! Così si infilò nel letto, posò la testa sul cuscino e si addormentò serena. Freezer rimase sbigottito per quella reazione, poi guardò sorpreso il piccolino che ricambiò quello sguardo, e ghignò divertito: << Dai, su, divertiamoci un po' insieme, ti va?? >>. Poi si girò di nuovo verso la porta chiusa della stanza di Nebbia, e riferendosi a lei, con una strana luce negli occhi e il suo solito sorrisetto malefico, proferì quasi tra sè e sè: << Forse non ti è chiaro: tu sei mia! >>.





Ciao a tutti! Rieccomi!! Piaciuto il capitolo?? Cosa pensate che accadrà a Freezer nel prossimo?? E al suo esercito?? Finalmente vedrete la pericolosità di Snow! Io non sto più nella pelle...e voi??


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Capitolo 13
*** Un cucciolo letale ***


<< Allora, ti va di giocare un po' con me?? >>, ghignò al piccolo che reggeva tra le mani. Snow si lasciò scappare un risolino, e agitò la coda come una frusta, come se avesse capito le intenzioni di Freezer! 

Aveva deciso di far atterrare momentaneamente la navicella su di un pianeta sperduto, tanto era notte fonda, e nessuno a quell'ora li avrebbe scoperti! << Allora, dimmi, chi sono io?? >>, si rivolse Freezer tutto contento al bambino. Voleva sapere cosa fosse per lui. Ma soprattutto voleva essere riconosciuto come l'Imperatore di tutto. Voleva sentirselo dire. E voleva sentirselo dire da lui. << Pr...Pr...>>, farfugliava il piccolo. << No, è con la F! Freezer !>>, lo incoraggiava lui. << Pr...Pr...Padre! >>, esordì Snow. A quella parola Freezer strabuzzò gli occhi. No, non era proprio quello che voleva sentirsi dire! Per un momento si fermò a pensare al significato di quella parola, alla sua importanza e all'importanza che lui stesso le aveva dato in passato. Pensò a suo padre. Suo padre, l'unico essere che rispettava e di cui spesso aveva  timore. Suo padre: Re Cold. Ma cosa era stato per lui?? Diciamo che non aveva avuto una buona riuscita. Addirittura era diventato più forte di lui...e più malvagio. Era sempre stato abituato a dire quella parola, non a sentirsela dire. E ora gliela diceva Snow, che era molto più forte di lui! Curioso! Avere dei figli ? No, non ci aveva mai pensato. O non ci aveva ancora pensato. Ma decise che non era quello il momento di pensarci! Così sfidò il bambino: << Su, andiamo...fammi vedere tutto il tuo potenziale! >>, e puntò le sue iridi rosse in quelle del piccolo. Così staccò una mano dal corpo del cucciolo, alzò un dito, e incominciò a preparare la sua Sfera Letale. Ma proprio prima che potesse sferrare il colpo, accadde qualcosa che non si sarebbe mai aspettato: Snow non aveva distolto gli occhi dai suoi, creando un'energia particolare...Ormai Freezer era ipnotizzato. << Ma cosa... >>, sussurrò stupefatto, perdendo la concentrazione. Il piccolo era riuscito ad instaurare una strana forza d'attrazione che Freezer era rimasto completamente impotente! In quegli istanti l'Imperatore provò una sensazione che non aveva mai sperimentato prima. Non provava dolore, e neanche emozioni negative. Si trattava di vibrazioni positive. Era una sensazione quasi...piacevole. Simile alla pace, forse simile...all'amore?? Ma com'era possibile?? Un essere come lui non poteva permettersi di provare un'emozione del genere!  Gli fu impossibile contrattaccare. Si trattava di un'abilità che non aveva mai conosciuto: nessuno della sua razza la possedeva...Gli attacchi degli esseri come lui non avrebbero mai potuto generare nell'avversario un risultato come quello...o almeno così credeva! Intanto quella sorta di stregoneria finì per avere su di lui un effetto narcotico. Tornò pian piano in sè quando avvertì una stretta alla gola: Snow aveva approfittato del suo stato di incoscienza per arrotolare la sua coda al suo collo e strozzarlo! Irrigidì i suoi muscoli, e con tutta la forza che aveva nelle braccia si liberò della morsa lanciando il bimbo lontano da lui. Tossì, strizzò gli occhi e si portò la mano alla gola. Quella sensazione piacevole era completamente svanita, e lui era tornato ad essere se stesso. Sentiva dentro di sè una forte delusione mista a una grande ira, nonostante tutto non potè non ammettere di essere anche fortemente meravigliato: era solo un moccioso, eppure era riuscito ad ingannarlo! << Ma che diavolo...?! >>, mugugnò, poi serrò i denti, e lanciò verso il bimbo una delle sue Supernova. Ma non appena quell'energia giunse al suo piccolo avversario, quello la bloccò con solo due dita, e la rispedì al mittente! Freezer rimase stupefatto. Allora, non soddisfatto, imprigionò il bambino in una sfera di energia: << Ora vediamo se riesci a liberarti! >>, ma non riuscì neanche a finire quella frase che la bolla si disintegrò in un attimo, senza alcuno sforzo della vittima! Poi improvvisamente Snow scomparve sotto i suoi occhi esterrefatti, e se lo ritrovò a pochi metri sopra di sè. Ovviamente non poteva non possedere anche il dono della telecinesi! A quel punto il piccolo piombò su di lui. Un urlo infernale di Freezer rimbombò in tutto il pianeta, ma non fu udito da nessuno del suo esercito, nè tantomeno da Nebbia, che continuò a dormire tranquilla nella sua stanza. Purtroppo l'Imperatore del Male aveva commesso il suo solito errore: sottovalutare il suo avversario!

Era poco più tardi dell'alba. I primi raggi di sole penetravano nella camera di Nebbia. La ragazza aprì gli occhi e si sollevò lentamente. Fece un grosso sbadiglio e respirò a pieni polmoni. Si sentì ricaricata. Da quanto non dormiva più così bene? Quel momento di serenità però terminò subito, non appena si accorse che Snow non era accanto a lei. Alzò la coperta, e si guardò intorno allarmata. Uscì dalla stanza ancora in camicia da notte, e con i capelli tutti scompigliati. Mentre percorreva i corridoi dell'astronave, percepì un insolito silenzio. Non c'era nessun soldato in giro. Era tutto troppo tranquillo. In quell'istante realizzò che erano fermi. L'astronave non si stava muovendo. La sosta non era prevista. Cattivo segno. Quello strano silenzio incominciò a diventare preoccupante, e, quando giunse alla sala dei comandi, scorse il trono di Freezer. Vi si precipitò trepidante, sperando in cuor suo di trovare Freezer, ma quando si avvicinò, trovò seduto lì il piccolo Snow. Egli stava giocando con la mappa virtuale dei pianeti, e con il suo dito indicava sul touch screen del computer i pianeti che virtualmente faceva esplodere. Nel farlo ridacchiava di gusto. Sembrava stesse giocando ai videogiochi! << Snow! >>, urlò Nebbia sorpresa e soddisfatta. Finalmente l'aveva trovato! Poi corse a ripristinare i comandi, e fece ripartire l'astronave. Ma qualcosa non quadrava. << Snow, dov'è Freezer?? >>, gli chiese preoccupata, seppur sapendo che il piccolo non parlasse ancora bene. << FR - FREEZER!! >>, esclamò lui, indicando in basso. Dietro il trono, nascosto dal tavolo, Freezer giaceva per terra svenuto. Nebbia trasalì. << Oddio, Freezer...! >>, sussurrò inorridita; si chinò su di lui, lo strattonò e urlò: << FREEZER, FREEZER! COS'E' SUCCESSO?? FREEZER! MI SENTI??! >>. Quello riprese a respirare lentamente, schiuse le palpebre, e biascicò: << Una forza straordinaria...! >>, e avvicinò il suo viso e le sue labbra a quelle di Nebbia. La ragazza si scostò stranita, e lui cadde tra le sue braccia privo di sensi. Le era sembrato fuori di sè, come ubriaco. Era chiaro che stesse delirando! A quel punto Nebbia alzò gli occhi al cielo stufa: "non cambierà mai", pensò, allora si sollevò e lo lasciò lì per terra. << Non dirmi che sei stato tu! Cosa gli hai fatto?? >>, si rivolse a Snow. Quello rispose con una risata e battendo le mani. << Aaah va bene! Immagino che ora sarai stanco, visto che hai giocato tutta la notte! Vieni su, andiamo a dormire! >>, asserì la giovane. << N-no, io giocare...! >>, balbettò lui. << No, fidati: tu sonno! >>, concluse lei. Così lo prese in braccio e tornarono in camera. Purtroppo Nebbia aveva sottovalutato le condizioni di Freezer. 

Si risvegliarono nel tardo pomeriggio. A Nebbia parve quasi di aver perso il senso del tempo, e pensò che aveva lasciato per troppo tempo Freezer e gli altri da soli. Decise di tornare da lui, ma non incontrò di nuovo nessuno durante il percorso. Improvvisamente una scena agghiacciante le apparve davanti agli occhi: sul pavimento giacevano i corpi senza vita dei soldati di Freezer. << MA CHE SUCCEDE?? >>, chiese sgomenta. Udì un colpo di tosse, si girò, e vide che Tagoma era ancora vivo. Corse e si chinò accanto a lui. << TAGOMA, TUTTO BENE?? >>, gli chiese spaventata. Forse era una domanda stupida. Lei e Tagoma non avevano incominciato molto bene, ma in quel momento lei aveva bisogno di sapere, e lui era l'unico che avrebbe potuto dirle cosa diavolo stesse succedendo! Dopo un altro colpo di tosse, ansimando, egli sibilò: << La tua creatura...! >>. Nebbia sussultò. Quelle parole furono per lei come una spada nel cuore. Era stato Snow! Dopo un'altra violenta crisi respiratoria, sopraggiunsero le convulsioni, poi il povero Tagoma esalò l'ultimo respiro. La ragazza si raggelò. << Mi dispiace...! >>, fu l'unica cosa che riuscì a sussurrare, mentre una lacrima le rigò il viso. Cosa avrebbe potuto fare lei in quel momento? Nulla. Si guardò intorno smarrita, sperando di incontrare lo sguardo di qualche sopravvissuto, ma attorno a lei c'erano solo morte e desolazione. Fortunatamente scorse Berryblue, che si stava dirigendo verso la Medical Machine. L'aliena si muoveva faticosamente, e mentre tossiva si appoggiò alla porta. << Oh, Berryblue! Cosa è successo?? >>, corse da lei Nebbia allarmata. << Da dopo stamattina la situazione è degenerata. Hanno incominciato a sentirsi male già qualche giorno fa. Ho analizzato il loro sangue: si tratta dello stesso virus di cui era affetto il piccolo. Sono stati infettati. Non c'è stato più niente da fare! Inoltre esso sembra molto più aggressivo sugli individui adulti! Ho dovuto pensare a Kikono, non ho potuto occuparmi anche di loro! >>, rispose quella tossendo. << Anche Kikono...!? >>, la ragazza era sconvolta. << Se lui muore chi si occuperà dell'astronave? Non potremo più proseguire...! >>, continuò Berryblue. Ma Nebbia aveva bisogno di sapere di qualcun altro. << E Freezer? Dov'è Freezer?? >>, ansimò. << Ti conduco da lui! >>, rispose l'aliena. Entrarono nella Medical Machine. Kikono era intubato e dormiva, e la giovane lo guardò preoccupata. Poi si voltò: Freezer era proprio davanti a lei, steso sul lettino, con qualche ferita qua e là e con i tubicini dell'ossigeno nelle narici e con altri cavi conficcatigli nelle braccia. << Cosa sono quelle ferite?? >>, chiese la ragazza a Berryblue. << Postumi di un allenamento con il tuo Snow la scorsa notte! >>, rispose l'aliena. << Cosa??! >>, Nebbia era rimasta senza parole. << Ma io non ti ho detto niente!! >>, concluse la serva. Evidentemente Freezer aveva vergogna di ammettere e di far sapere  di essere stato massacrato da un suo simile poco più che neonato! La ragazza stette ad osservarlo incuriosita per qualche minuto, finché egli  non aprì gli occhi e la scrutò con odio. A quello sguardo Nebbia sussultò e fece un passo indietro. << Ah finalmente! Dov'eri?? Avevo bisogno di te!! >>, la apostrofò con voce rauca. Così si sollevò, si strappò i tubicini dalle narici e i vari cavi dalle braccia, e scese dal lettino. Era irritato, come sempre! Si avvicinò a lei, le puntò il dito contro, e, con fare minaccioso, le disse: << Guarda cosa avete combinato! E' tutta colpa tua! Il tuo moccioso ha sterminato la mia armata! >>. Ci fu qualche attimo di silenzio. Si guardarono. Il respiro di Freezer era affannoso. In quel momento Nebbia poté notare sul suo volto dei segni di stanchezza, e che le rughe naso labiali che già aveva si erano accentuate. Sembrava anch'egli affaticato. Nebbia non fiatava. A quel punto Freezer la guardò con occhi spiritati e sibilò furioso: << Dov'è?? >>. Ovviamente si riferiva a Snow. La ragazza capì subito, e prontamente ribatté: << Non ti permetterò di ucciderlo! >>. Quello sospirò stufo, e ordinò: << Senti cara mi hai stancato! Domattina tu e il tuo mostriciattolo sarete fuori dalla mia nave! Sparite dalla mia vista! >>, poi si voltò, si trascinò sul lettino e socchiuse gli occhi. Aveva bisogno di riposarsi. Intanto la collera crebbe nel cuore di Nebbia, che si strinse nelle spalle, serrò i pugni e uscì dalla stanza. In un attimo quell'ira si tramutò in dispiacere, e la ragazza scoppiò in lacrime.

Forse con loro sarebbe diventato il più potente, ma se non l'avesse lasciata andare lei sarebbe stata sicuramente la sua morte.






Ciao a tutti! Scusate la lunga attesa!! Allora piaciuto il capitolo?? Secondo voi Freezer ha avuto ragione?? Cosa succederà adesso secondo voi?? Se pensate che siamo arrivati al termine di questa storia vi sbagliate di grosso!! Comunque nel prossimo capitolo farà la sua apparizione un villain di Dragon Ball che avete adorato!! *.* Però non è presente in Dragon Ball Super. Riuscite a indovinare chi sarà?? Intanto continuate a seguirmi!!




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Capitolo 14
*** Nemici...di sangue ***


<< E' tutto pronto, mia cara! La tua navicella è stata riparata! >>, esclamò Berryblue. Si erano fermati momentaneamente su un pianeta deserto. L'aliena aveva accompagnato fuori dall'astronave la ragazza e il piccolo per salutarli, ed essi erano in procinto di andarsene. Nebbia aveva il bambino in braccio, ed era di fronte a Berryblue. La ragazza non aveva un bell'aspetto: l'espressione mesta sul suo viso avrebbe spento anche la luce del sole! Snow prima guardò la serva di Freezer, poi alzò la testa verso Nebbia con fare interrogativo. << Sa cosa sta lasciando, ecco perché non è venuto a salutarvi. >>, disse loro l'aliena anziana parlando di Freezer, la cui figura si intravedeva dalla vetrata del grande oblò: era girato di spalle, per non guardarli. Non vi era felicità neanche sul suo viso. << Va bene così. Ognuno fa la propria scelta. Lui ha fatto la sua. >>, rispose Nebbia secca, zittendo il dolore che aveva nel cuore. << Ora cosa farai, mia cara? >>, chiese Berryblue. La ragazza strinse meglio il piccolo a sé, che era diventato più pesante, si guardò intorno, poi rispose: << Potrei mai continuare a scappare?? Credo che mi costituirò. >>. Freezer si irrigidì, come se l'avesse sentita. L'aliena la guardò senza proferir parola. Poi la ragazza si voltò e percorse la discesa. A quel punto l'Imperatore strinse i denti e i pugni per la rabbia, finché non sentì la navicella della giovane decollare. Maledizione. Si lasciò andare sul suo trono.

Riaprì gli occhi. Era tutto a pezzi intorno a sé. Forse era stato lui a distruggere tutto, in preda a uno dei suoi attacchi d'ira, ma non se lo ricordava. Era confuso. Cos'era successo? Grugnì. La testa gli scoppiava, e si sentiva senza forze. Allungò un braccio verso il tavolino per afferrare il calice di vino, ma non appena il liquido raggiunse la sua bocca, lo sputò. Non aveva sentito alcun sapore. Agitato, controllò accuratamente il contenuto del bicchiere, preoccupato che qualcuno avesse provato ad avvelenarlo con una sostanza insapore, ma non era che semplice vino. Ma allora come mai non ne aveva percepito neanche l'odore?!  Tale la stanchezza, lasciò cadere il calice che si ruppe in mille pezzi sul pavimento, e si alzò. << Come si sente, Lord Freezer?? >>, chiese Berryblue. << Mmh bene... >>, mentì, portandosi una mano alla fronte. << Kikono?? >>, chiese. << E' ancora intubato, ma sta molto meglio. Forse anche lei ha bisogno di un po' di ossigeno, mio signore?? >>, continuò l'aliena. << No, sto benissimo, grazie! >>, rispose lui lapidario. << Allora?? >>, chiese con una punta di preoccupazione, sapendo bene a cosa e a chi si riferisse. << Tranquillo, mio signore, abbiamo applicato sull'astronave di Nebbia una microspia, così possiamo tenerla sotto controllo! >>, rispose lei. Freezer sorrise. << Eccellente. >>, disse risollevato. Ma Berryblue proseguì con tono allarmato: << Ho solo una cosa da dirle, Lord Freezer...risulta che l'astronave della giovane sia atterrata su un pianeta  dell'Universo 7, uno di quelli assegnati a...>>. Freezer ebbe un tuffo al cuore. << COOLER...! >>, disse lui finendo la frase. Così, prima che la sua serva potesse continuare a parlare, lui era già fuori dalla sua astronave, e si precipitava verso quel pianeta.

Intanto Nebbia reggeva tra le braccia Snow, e si aggirava cauta in quel luogo deserto. Non c'era mai stata. Aveva paura. Il freddo che sentiva non le era nuovo. A un certo punto udì un fruscìo, e si voltò. Ebbe un sussulto. Davanti a lei c'era un essere somigliante a Freezer, seppur un po' più alto, con una testa più ovale e diverso nei colori. Aveva un'aria tutt'altro che benevola. << Bene, bene, cosa abbiamo qui?? Improvvisamente ho avvertito un'aura potentissima e sono venuto a vedere...Allora è lui...! >>, esordì. La ragazza trasalì: aveva dimenticato di occultare il ki del piccolo! Poi l'essere la squadrò da capo a piedi, e aggiunse: <<Ohh...davvero niente male! Che strano, però...non riesco ad avvertire la tua di aura...Comunque piacere, io sono Cooler! >>, si presentò a Nebbia. La giovane era rimasta senza parole, e tremava. << Non ci pensare neanche, Cooler! >>, s'intromise Freezer che piombò accanto a Nebbia. Poi si rivolse a lei: << RIENTRATE SUBITO NELL'ASTRONAVE! >>, ma la ragazza non riuscì neanche a controbattere, che Cooler continuò: << Fratellino, a cosa devo la tua visita?? >>. A quelle parole Nebbia guardò Freezer stupefatta. Non sapeva se essere più spaventata o delusa. Quindi lui aveva un fratello...Perché non gliel'aveva detto?? Freezer rispose acido: << Tzk! Tranquillo, fratello, niente di personale! Ora togliamo il disturbo! >>, ma quello continuò ironico: << Ma come?? Proprio ora che stavamo facendo amicizia! Dimmi, chi è lei?? >>. << Non sono affari che ti riguardano. >>, rispose secco Freezer. Cooler sorrise malizioso, e chiese ancora: << E quello?? E' tuo figlio?? >>, riferendosi a Snow, ma il fratello rispose: << No. Non è mio figlio. >>. A quel punto Nebbia sentì qualcosa nel suo cuore frantumarsi. Allora quello osservò meglio Nebbia e il cucciolo, e trasalì: << COSA??! MA LORO SONO...>>. Aveva capito tutto. << MA FREEZER...COME HAI POTUTO??! COMMETTERE UNA TALE LEGGEREZZA...! >>, lo rimproverò. Freezer si stizzì: << TACI, COOLER! NON SEI NOSTRO PADRE! >>, ma Cooler scoppiò in una fragorosa risata, ed esclamò: << Non hai mai accettato la mia superiorità! >>. A Freezer ribolliva sempre di più il sangue nelle vene, poi dichiarò risoluto: << Senti, non voglio seccature da te! Lasciaci andare, e a te e al tuo pianeta non succederà niente! Ti ricompenserò con altri pianeti...Anzi, se vuoi, potrei cedertene qualcuno! >>. Nebbia lo guardò sorpresa...e incredula. Come poteva pensare a negoziare in un momento del genere?? E poi perché stava facendo tutto questo??  << Ho un'idea migliore! >>, detto ciò, Cooler si librò in aria, e aggiunse con solennità: << Mi è giunta voce che sei migliorato molto...e che hai partecipato anche al Torneo del Potere! Facciamo così: se vinci tu, sarete liberi, io non dirò a nessuno che siete stati qui. Ma se vinco io, il bambino e la ragazza saranno miei, e io diventerò il nuovo Imperatore del Settimo Universo! Che ne dici?? >>. Poi concluse: << E' arrivato il momento di scoprire chi è il più forte tra noi due, fratellino! >>. Freezer ringhiò: si sentiva in difficoltà. Non ci voleva! Ti pareva che suo fratello si facesse perdere l'opportunità di diventare più potente grazie a quei due individui?! Non aveva nessuna voglia di battersi contro di lui. E non aveva fatto i conti con le sue forze. Si voltò verso Nebbia. Cos'era più importante?? La ragazza cercò con lo sguardo di fargli capire di lasciar perdere, e di non dare adito alle provocazioni. Ma si rese conto che non avrebbe mai potuto lasciarli a lui! Poi che figura ci avrebbe fatto con il fratello?! Così, con espressione rassegnata, si librò in aria. << No... >>, ansimò Nebbia preoccupata. << Ho saputo che sei riuscito a raggiungere la forma Golden...! Beh, anch'io! >>, e così Cooler si trasformò. La sua altezza e massa muscolare aumentarono significativamente; delle corna gli spuntarono sulla testa, creando una specie di corona; negli avambracci gli crebbero altre corna a punta; la sua bocca venne coperta completamente da una maschera, lasciando solo gli occhi scoperti, che si colorarono di un rosso acceso, e la sua corazza divenne bianco - dorata. Nebbia ebbe un colpo: era mostruoso! Freezer abbozzò una risata, e disse: << Ora tocca a me! >>, e si trasformò in Golden Freezer. La giovane rimase affascinata: era come l'aveva visto nelle sue visioni! La loro aura dorata era splendida: entrambi brillavano più del sole! Erano simili, eppure la ragazza percepiva in Freezer qualcosa di diverso. Fu proprio lui ad attaccare per primo: si scagliò con violenza contro il fratello, che purtroppo riuscì a bloccare il suo pugno. Egli si meravigliò della facilità con la quale Cooler lo respinse, e fu colpito alla pancia così violentemente che fu scaraventato nel fiume. Poi Cooler fu investito da un raggio potentissimo che fuoriuscì dall'acqua. Freezer riemerse, sputò un po' d'acqua, poi tossì. Ma cos'era quella maledetta tosse? << Non male! Ma con me devi fare molto di più! >>, comparse il fratello davanti a lui. << Non osare! >>, sibilò Freezer. Incominciarono a colpirsi a vicenda con pugni e calci. Nebbia stentava a seguirli, tanta la loro velocità! Poi Cooler colpì Freezer al petto. L'Imperatore avvertì un forte dolore all'addome, e gli mancò il respiro per un istante. Così il fratello ne approfittò per scagliarlo al suolo, colpendolo con le mani unite a pugno. L'impatto fu talmente forte che Freezer creò una lunga e profonda crepa nel terreno. Poi entrambi si lanciarono una Supernova. Emanarono un grande bagliore. Nebbia dovette chiudere gli occhi. Quando li riaprì, vide Freezer che aveva inarcato la schiena, si era portato la mano alla bocca dalla quale colava un po' di sangue, e respirava affannosamente. Cooler invece aveva solo qualche graffio. Lei sapeva bene che Freezer poteva dare di più! Purtroppo però fu perforato in più punti dai Raggi Letali del fratello, e cadde per terra sulle ginocchia. << Così mi deludi, fratellino! >>, esclamò Cooler camminando verso di lui. Poi lo colpì con un calcio. Freezer rotolava per terra, languendo dal dolore. << Rialzati, forza! Mi fai quasi pena! >>, diceva il fratello mentre lo schiaffeggiava ripetutamente, aggravando sempre di più le sue condizioni. Intanto il sangue sgorgava dalla bocca di Freezer insieme alla saliva. Era esausto. Nebbia tremava ad ogni colpo che gli veniva inferto. Infine Cooler lo tirò su con una mano prendendolo per la testa. << Mi sa che hai perso. Rimango io il più forte di tutti! >>, ghignò. A quel punto Snow scoppiò in un pianto nervoso e disperato, e attirò l'attenzione di Cooler, che lasciò cadere la sua vittima al suolo. Improvvisamente l'intero pianeta incominciò a tremare. Nebbia si guardò intorno allarmata, poi si rivolse verso il piccolo che aveva in braccio. Era lui la causa di quel terremoto! Nel frattempo Freezer sentiva un'energia particolare crescere dentro di sé insieme all'ira, il suo corpo sofferente s'irradiò di un'aura viola scuro, e i suoi occhi si illuminarono. La giovane riconobbe quell'energia. << Non meriti di stare al comando di un Impero...! >>, sibilò  Freezer tra i denti, e infilzò le sue unghie e le sue dita nel terreno, preparando un attacco per distruggere quel pianeta. Allora il piccolo Snow creò una bolla protettiva attorno a sé e a Nebbia, e Cooler incominciò a sprofondare. Mentre tutto stava per saltare in aria, velocemente Freezer schizzò verso la ragazza e il piccolo, li sollevò e volò più in alto che poté. Riuscirono a salvarsi poco prima dello scoppio del pianeta.

Erano al sicuro. Si guardarono. << Hai fatto esplodere un pianeta...! >>, si rivolse lei a lui. << Sei sorpresa?? >>, le rispose sfrontato. << Hai ucciso tuo fratello! >>, continuò lei attonita. << Beh non c'era altra scelta, mi pare...o preferivi rimanere con lui?? >>, ribatté con tono sarcastico, ma risentito. << E' per il Potere...E' solo per  il Potere che sei tornato a prenderci...! E' vero: non sei diverso dagli altri! >>, sentenziò piena di delusione e di collera. Freezer si stizzì: << Sai che c'è?? Forse avrei dovuto lasciarvi con lui...Sicuramente avrebbe saputo trattarvi meglio di me...! >>. C'era una punta di invidia e gelosia nelle sue parole. Improvvisamente gli mancò l'aria, ebbe una crisi di tosse e si lasciò cadere sulle ginocchia, privo di forze. Nebbia si avvicinò incuriosita, e gli poggiò una mano sulla fronte. << ODDIO, FREEZER! MA TU SCOTTI! HAI LA FEBBRE! >>, esclamò allarmata. Poi lui svenne tra le braccia della ragazza.






Rieccomi!! Allora, avevate intuito si trattasse di Cooler?? Avete gradito la sorpresa?? Cosa pensate succederà ora? Prossimamente Freezer e Nebbia dovranno vedersela addirittura con HIT!! Siete contenti?? Non smettete di seguirmi!!

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Capitolo 15
*** Rivelazioni ***


Nebbia era pronta a correre da Freezer per controllare come stesse. Era riuscita a far addormentare il piccolo, ma proprio prima che uscisse dalla sua stanza, il suo telefono squillò. "Oh no. Chi è che rompe le scatole adesso?? Se Snow si sveglia me la pagheranno!", pensò la ragazza preoccupata. Quando rispose, comparve un ologramma in tempo reale. Nebbia cambiò espressione. << Ah. Vados! >>, bofonchiò. << Tesoro! Come stai?? >>, rispose l'angelo allarmato. Sembrava avesse un disperato bisogno di sentirla. << Benissimo. >>, rispose secca Nebbia. Vados rimase sorpresa di tale acidità, ma continuò: << C'è un numero notevole di morti...Ma che fine hai fatto?? Sei ancora con Freezer?? >>. << Sì, Vados. E non ho intenzione di tornare! >>, chiarì la giovane. << Ti prego, torna, è pericoloso! >>, la pregava quella. << Sono immune. >>, rispose la ragazza. << Ma questo lo so benissimo, mia cara! Io mi riferisco ad altro...>>, insinuò l'angelo. Nebbia aveva capito, ma non aveva alcuna voglia di fare polemica. Allora Vados sospirò, e proseguì cercando di rassicurarla: << Capisco la tua situazione, Nebbia. Ma ti assicuro che se tornerai qui ne parleremo con calma. Ti lasceremo libera di scegliere la tua strada! >>. Ma la giovane rispose prontamente: << E lui?? Cosa ne farete di lui?? >>. Si riferiva al bambino. << Non gli faremo del male! >>, controbattè Vados. << Non ci credo! >>, rispose Nebbia. Aveva incominciato a scaldarsi. << Io l'ho sentita, Vados! E' la mia occasione! >>. L'angelo sapeva a cosa Nebbia si riferisse, ma rispose: << Rischierai di essere cancellata! Senti, noi ti vogliamo bene! >>, la implorò Vados. Nebbia perse la pazienza, e la interruppe: << Io devo andare, ora! Freezer ha bisogno di me. >>, e chiuse la telefonata. Vados rimase senza parole. Abbassò il capo dispiaciuta. << ALLORA?! COM'E' ANDATA??! >>, la voce irritata di Lord Champa fece sobbalzare l'angelo. << Whis mi aveva avvisata. Non tornerà. >>, sospirò lei con le lacrime agli occhi. Eppure sentiva dentro di sè che c'era anche un'altra spiegazione!  << Tzk! Figurati! Come volevasi dimostrare! >>, borbottò il dio. << Ora sono costretto a prendere altri provvedimenti! Non servi a niente! >>, la ammonì. << Ma Lord Champa! >>, replicò lei offesa. << ZITTA! >>, sentenziò lui.

<< Come va?? >>, chiese Nebbia preoccupata a Berryblue. I loro sguardi erano rivolti verso Freezer, che era disteso sul lettino nella sala della Medical Machine. Aveva degli aghi piantati nelle braccia per alimentarlo e curarlo. << La sua temperatura è ancora molto alta, ha rifiutato l'ossigeno e ha delirato fino a pochi minuti fa. Ha pronunciato il tuo nome. >>, dichiarò Berryblue. La ragazza fu rapita dalle parole dell'aliena, e non appena quella si allontanò, si fermò a pochi passi dalle spalle del lettino. << Un errore madornale... >>, farneticò Freezer. Nebbia sussultò. L'aveva sentita? O aveva ricominciato a delirare? << Mi disse: "Distruggi quel pianeta! ", e io lo feci. Come ho potuto...Io...l'Imperatore Freezer...farmi comandare da un Dio della Distruzione?! Nessuna ricompensa...! >>. Nebbia rimase ad ascoltare quelle parole esterrefatta, appoggiandosi alla parete. << Distruggere il Pianeta Vegeta... >>, farfugliò, poi incominciò a ridere. Era una di quelle risate nervose, disperate. << La paura del Saiyan Leggendario...! Ahah che stupido! >>, continuava. La giovane rimase a bocca aperta. Era quella la verità...! << Quegli scimmioni...! Non me ne libererò mai...! Goku...mi hai salvato tante volte...a che scopo?? >>. Nebbia tremava. Poi il tono di Freezer cominciò a mutare: << Rapire un cucciolo e una ragazza...Cosa speravo di ottenere?? Illuso...! >>, poi la ragazza si sentì chiamata in causa: << Io non appartengo a nessuno...Noi non apparteniamo a nessuno. Vi lascio liberi! Ti lascio libera! Fà la tua scelta! Io ho fatto la mia. >>, concluse lui. Le aveva confessato tutto incoscientemente! Ella stentò a trattenere le lacrime, e proferì ad alta voce: << Sei tu la mia scelta! >>, ma lui non la sentì. E non lo sapeva. O forse non doveva ancora saperlo. Fuori di sè, la ragazza corse ai comandi, fece atterrare l'astronave, ed uscì. Le lacrime le rigavano il volto. Aveva bisogno di aria. Forse non voleva quella libertà. Aveva deciso che avrebbe donato a Freezer e a quel cucciolo una nuova vita, ma lui l'aveva lasciata andare.

Intanto un'atmosfera sinistra regnava al castello di Lord Champa. Una figura ambigua avanzò nel salone. << Mi avete chiamato? >>, esordì l'essere. << Sì. >>, ghignò Champa. << Ho un compito per te. Trova quei due individui, e uccidi quel cucciolo! Non mi interessa come. Fallo e basta! Ti darò tutto quello che vuoi! >>, ordinò. Vados, che era al suo fianco, lo guardò contrariata. << Che ne faccio dell'Imperatore?? >>, chiese l'altro. << Di quel miserabile mi importa poco o niente. Fanne quello che vuoi. >>, concluse il dio. Poi l'essere guardò lo stupendo angelo. << Ma non toccare Nebbia! >>, proferì Vados. << Ve la riporterò. >>, disse lui.

Si era fatto buio. La ragazza si aggirava tra i boschi. A un certo punto avvertì una presenza. Tremò. Qualcosa o qualcuno si nascondeva tra gli alberi. Era una strana aura...somigliava alla sua! Solo un detective poteva nascondersi così bene...o un assassino. Non le piaceva. << Chi sei?? Esci fuori! >>, esclamò Nebbia decisa. Improvvisamente percepì l'arrivo di un colpo. Lo schivò.  Era riuscita a precederlo! Non poteva che essere lui. Si palesò davanti a lei. << Tu...! >>, lo riconobbe. Era proprio lui: Hit, il sicario leggendario. << Devi venire con me. >>, disse lui. << No. >>, sibilò lei. << Dimmi dov'è il bambino! >>, le ordinò. << NO! >>. L'urlo della ragazza riecheggiò in tutto il pianeta. Freezer avvertì delle vibrazioni, e aprì gli occhi. Prontamente si strappò gli aghi dalle braccia, uscì dalla navicella e seguì quell'energia. << Sono stato mandato qui per uccidere quell'essere! >>, dichiarò Hit. << A quale ricompensa?? >>, chiese Nebbia furiosa. Improvvisamente un raggio letale venne scagliato verso Hit, ma l'assassino scomparve prima di essere colpito, e, grazie al Salto Temporale, riapparve alle spalle di Freezer, che fu scaraventato in un albero, prima che potesse difendersi. Nebbia si girò allarmata verso l'Imperatore colpito, poi si rivolse a Hit: << Finalmente ci conosciamo, Hit! Ti cerco da tempo! >>. << Ma bene! Quindi tu sei la famosa...>>, ma prima che potesse finire la frase, lei lo bloccò: << No! >>. Non voleva far sapere a Freezer la sua reale identità. Prima che l'Imperatore schizzasse verso di lui, Hit lo immobilizzò a terra con un solo gesto della mano, a distanza. Freezer languì dal dolore. << Lascialo stare, lui non c'entra niente! >>, urlò Nebbia. << Datemi il bambino e non fatemi perdere tempo! >>, rispose lui spazientito. << Possiamo parlare! >>, gli disse lei con garbo. << Mia cara, non sono qui per discutere! >>, ribattè lui. A quel punto la ragazza si girò verso Freezer. Se non si fosse inventata qualcosa all'istante, sarebbe morto.<< Ti prego, lasciaci andare! Facciamo un patto! >>, continuò lei. << Davvero?? Cosa mi darai in cambio?? >>, osò lui. Nebbia esitò per un secondo, poi rispose arresa: << La libertà. >>. Hit rimase sorpreso. << La mia vita in cambio di quella del bambino. Così non ti darò più la caccia, e tu sarai libero! >>, proferì la ragazza. << Il pargolo continuerà a infettare! >>, rispose il sicario. << Non se rimarrà con Freezer in quarantena! Ho fatto io questo guaio. Prenditela con me! >>, insistette lei. << NO! >>, gridò l'Imperatore, digrignando i denti dal dolore. Hit la osservò bene, poi gli venne in mente lo sguardo di Vados. Allora capì, e abbassò la testa. << Mmh. Non posso farlo. >>, disse. Nebbia rimase sorpresa. L'assassino abbozzò un sorriso, e sussurrò: << Coraggiosa! >>, poi, riferendosi a Freezer, aggiunse: << Ha bisogno di cure. Come farete? >>. La ragazza rispose risoluta: << Ce la faremo! >>. A quel punto Hit sentì il bisogno di rivelarle una cosa, altrimenti non sarebbe riuscito ad andarsene. Voleva sentirsi a posto con la sua coscienza. Così confessò: << Senti...non volevo uccidere tuo padre. Mi costrinsero. E' stato molto tempo fa. >>. La giovane ebbe un tuffo al cuore. Trattenne le lacrime, e annuì. Lui sorrise, e proferì: << Addio, detective Nebbia! >>, e scomparve nel nulla. Finalmente era andato via. << Ma cosa è successo, me lo vuoi spiegare?? >>, disse Freezer con tono stizzito mentre si rialzava. La ragazza era rimasta in silenzio, persa nei suoi pensieri. << Possibile che non posso lasciarti sola neanche per un po'!? >>, la provocò lui. << Ho già risolto, mi sembra! >>, mugugnò lei a testa bassa. Lui si avvicinò, e le prese il mento tra le dita, sforzandosi di essere delicato. << Non uscirai mai più dalla mia astronave finchè non te lo dirò io. Intesi? >>, le bisbigliò con tono di sfida. << Ora torniamo indietro. Il moccioso ci starà aspettando! >>, aggiunse, e insieme tornarono nella navicella.

<< HIT HA FALLITO! >>, sbraitò Champa, che per l'ira distrusse il tavolo nel suo salone! << E brava Nebbia...Ma Zeno ha promesso un premio a chi gli riporterà quel cucciolo e quella ragazza, e io non me lo faccio scappare! >>, asserì il dio. Vados sospirò rassegnata.

Freezer fece ripartire l'astronave. L'Imperatore si sentiva leggermente meglio, ma mentre scrutava l'Universo dal grande oblò, tossì di nuovo, coprendosi la bocca con la mano. Poi ne guardò il palmo: c'era del sangue. Cattivo segno. Forse avrebbero dovuto fronteggiare un'altra minaccia in futuro, ma ne sarebbero stati all'altezza??






Eccomi con questo nuovo capitolo tanto atteso!! Piaciuto?? Come avete trovato Hit?? Vi ho rivelato qualcosa in più su Nebbia. Cosa ne pensate?? In questo capitolo il rapporto tra lei e Freezer ha fatto un passo in avanti. Mi scuso se avete visto Freezer poco in azione, ma deve trovare il tempo di rimettersi. Riuscirà a guarire?? Cosa vi aspettate?? Chi sarà la nuova e VERA minaccia per Freezer?? Non smettete di seguirmi!!






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Capitolo 16
*** Una nuova proposta ***


Era seduto sul suo trono. Riusciva a malapena a muoversi. Aveva dolori per tutto il corpo, i muscoli erano indolenziti ed era rimasta qualche ferita dello scontro precedente. Nelle narici erano inseriti i tubicini per l'ossigeno. Strinse i denti, e per l'ira sbatté un pugno sul bracciolo. Per la prima volta in vita sua si sentiva sconfitto, inerme...inutile. A quel punto percepì una mano che racchiudeva il suo pugno. Aveva un tocco delicato, gentile, quasi...gradevole. Alzò lo sguardo sorpreso. Era Nebbia. " Fare così non serve a niente! ", sembrava dirgli con lo sguardo. Facile per lei: non aveva mai combattuto, e stava perfettamente bene in salute! Freezer era talmente nervoso che non dette troppo peso al fatto che la giovane lo avesse toccato, in maniera così amorevole, per giunta! << Un giorno mi libererò di questo insopportabile dolore! >>, grugnì. Nebbia aggrottò la fronte. << A quale dolore ti riferisci?? >>, lo pizzicò. Forse c'era dell'altro. Ma non ebbe risposta a quella domanda. << Non sento più niente...gli odori, i sapori, le aure...la Forza..! >>, si crucciava. "Ah ecco...!", pensò la ragazza. Ad ogni suo minimo movimento Nebbia gli si avvicinava sempre di più, fino ad afferrarlo delicatamente per un braccio, quasi per impedirgli di alzarsi o sforzarsi. Allora lui le si rivolse irritato: << E tu come mai stai bene?! Sei immune??! >>. Ella non ebbe il coraggio di rispondere. << Che stregoneria è mai questa??! >>, continuava a borbottare Freezer, cercando di alzarsi. << No! Devi riposare! >>, lo fermava lei. << Forse non ti è chiaro, ma la guerra non è finita! Dobbiamo tenerci pronti. Ho bisogno di allenarmi...ORA! >>, le rispose. << No!! >>, lo ammonì. Purtroppo però l'Imperatore del Male aveva ragione: la guerra non era per niente finita

In quei giorni Nebbia vedeva Freezer soffrire, tentare di allenarsi e fallire. E in un certo senso era una sofferenza anche per lei. Mentre egli metteva alla prova le sue abilità nella sala degli allenamenti, la ragazza lo osservava in silenzio con le braccia incrociate appoggiata allo stipite della porta. Ma ad ogni suo fallimento, egli sbatteva i pugni per terra o sul muro, imprecando, ed ella decideva di andarsene, per evitare ch'egli si accorgesse di essere guardato in quella situazione pietosa. E quando quella si allontanava dalla stanza, sentiva il rumore di qualcosa che si infrangeva sul pavimento. 

Una sera Nebbia si diresse nella sala del trono. Era in pensiero. Freezer era in piedi rivolto verso l'oblò. Quando ella fu dietro di lui, pensò che si stesse semplicemente rilassando osservando la galassia, poi si accorse che aveva la testa abbassata e gli occhi chiusi. << Rifletti o dormi in piedi?? >>, lo pizzicò. Freezer ghignò. << Spiritosa! Piuttosto...che ci fai ancora qui??! Il mocciosetto non ti fa dormire??! >>, la schernì, ma lei rispose: << Vorrei tanto fosse il "mocciosetto"...ma sei tu! >>. A quelle parole egli si girò di scatto. Ora perché le importava di lui?? << Non vedo perché ti debba interessare! >>, le rispose. << Sembri arreso... >>, azzardò lei. << Io non mi arrendo mai. >>, disse secco. Lei stette zitta per qualche secondo, poi lui proseguì: << Non riesco più a sentirla...>>. Quelle parole catturarono l'attenzione della ragazza. << Quella Forza...quell'Energia... >>, continuò. << A quale ti riferisci?? >>, gli chiese schietta Nebbia. << Da quando sei qui accadono cose strane... >>, disse lui. << Beh, se ti riferisci a quella con la quale hai sconfitto Toppo e Dyspo, penso non sia stata proprio farina del tuo sacco...E' stato Snow! Mentre dormiva ha percepito la tua energia, alla quale ha unito la sua! Sì, non so come abbia fatto, o come abbiate fatto, sembravate legati!! D'altronde dovevamo aspettarcelo, sapevamo lui avesse una forza straordinaria! Ma a parte questo, c'è qualcosa dentro di te che deve ancora uscire...o che non sai ancora controllare! >>, spiegò la giovane senza dare troppa importanza a quello che aveva detto l'Imperatore su di lei. << Ma davvero!? Illuminami, allora! >>, la pizzicò Freezer leggermente stizzito. Nebbia si morse il labbro: quasi si pentì di aver parlato. Lui la stava mettendo alla prova. Era arrivato il momento. Così si avvicinò a lui, e gli disse: << Io posso aiutarti, ma devi fidarti di me e devi collaborare! Sarà un percorso lungo e difficile. Sei pronto? >>. Freezer abbozzò un ghigno guardandola incredulo, e decise di seguirla. << Quindi non sei qui solo per proteggere il bambino...! >>, proferì lui con tono malizioso e sospettoso. << Purtroppo no! >>, ammise lei con una smorfia. Atterrarono e uscirono dall'astronave.

Era una notte straordinaria: le stelle brillavano in cielo e l'aria era fresca e piacevole. Prima che Freezer potesse mettersi in posizione, Nebbia si fermò, e  disse decisa: << Allora, per accrescere la forza che hai dentro di te, dobbiamo lavorare sull'autocontrollo e sulle intenzioni ! >>. << Mmh..? >>, Freezer la guardò perplesso. << Qual'è il tuo scopo?? >>, gli chiese la ragazza . << Mi prendi in giro??! >>, disse lui abbozzando una risatina. Nebbia gli fece cenno di rispondere alla domanda. << Sconfiggere l'avversario, no??! >>, rispose lui sbuffando. << E perché?? >>, proseguì lei alzando un sopracciglio. Freezer strabuzzò gli occhi. << Che c'è, ora ricominci con i quiz??!! >>, si innervosì. La giovane alzò gli occhi al cielo. << Beh, sai che tu e Goku avete qualcosa in comune?? >>, lo pizzicò. Freezer sussultò. Come si permetteva di paragonarlo a quello scimmione??! << Ohh...e in che cosa?? >>, chiese alterato. << L'IMPAZIENZA. >>, asserì la ragazza. << Un'altra cosa sbagliata di te è l'impulsività. >>, proseguì. << Neanche Snow è così impulsivo nella lotta...eppure è un bambino!! Tu tendi troppo a sottovalutare i tuoi avversari! >>, diceva lei a braccia incrociate mentre camminava intorno a lui. L'Imperatore la scrutava sbigottito. << E questo deriva dal fatto che non sai controllare le tue emozioni! O la tua ira! >>, affermò la donna. << Ohh, grazie della tua analisi psicologica, ma sai...non ne avevo bisogno! >>, e detto questo, schizzò verso di lei. Nebbia creò una barriera difensiva attorno a lei, e i suoi occhi divennero di ghiaccio. << Non ho ancora finito. >>, lo gelò con lo sguardo, e con un solo movimento della mano emanò una forza che lo allontanò da lei. Lui rimase senza parole. La ragazza riacquisì la sua dolcezza, infine gli chiese decisa: << Cos'è per te giusto? >>. Freezer, sorpreso, non rispose. << Non hai mai pensato di agire secondo ciò che è giusto in generale, e non secondo ciò che è giusto per te? >>, continuava lei. << Stai parlando del Bene??! Mi stai dicendo che dovrei essere come lui??! >>, sibilò lui stizzito. << No, non come Goku. Ti chiedo di essere te, ma meglio! >>, rispose quella, poi aggiunse: << Anche meglio di Lord Beerus, per esempio. >>. A sentire quelle parole Freezer strabuzzò gli occhi, ed ebbe una fitta in petto. Si contrasse per il dolore. << Credo che ora sia meglio se ci fermiamo qui. Vieni, devi riposare! >>, asserì Nebbia. Egli avrebbe voluto replicare, ma non ci riuscì: sentiva che il suo corpo lo stava di nuovo abbandonando, e che la sua temperatura stava risalendo. 

Si chiedeva sempre cosa sbagliasse con lei. Lei era l'unica che riusciva a metterlo al tappeto senza combattere.





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Capitolo 17
*** Come una mamma ***


Mentre Bulma, Goku, Vegeta e Lord Beerus discutevano animatamente seduti a tavola in terrazza, Whis avvertì l'arrivo di qualcuno di familiare, e si voltò di scatto, preoccupato. Anche gli altri rimasero senza parole, quando si materializzò davanti a loro Vados. IL fratello si avvicinò a lei nel momento in cui notò che era sola, e che aveva il viso corrucciato. Beerus si insospettì: << Beh...?! Dov'è quell'impiastro di Champa??! >>, bofonchiò. << Sorellina, come mai sola?? >>, domandò curioso Whis. L'angelo regalò loro un'occhiataccia, poi sospirò. << Lord Champa sta...oh lasciamo perdere!! >>, borbottò spazientita. Whis sgranò gli occhi per lo strano comportamento della sorella. Intanto gli altri non fiatavano. << Come pensavo, si è innamorata...!! >>, aggiunse afflitta. Tutti rimasero esterrefatti, tranne Whis. << Ma chi??? >>, chiese Goku ingenuo. << Sta parlando di Nebbia...>>, specificò l'angelo maschio alzando un sopracciglio. << COME!?? E DI CHI SCUSA?? >>, ribatté il Saiyan confuso. A quel punto Bulma perse le staffe, e colpì Goku con un pugno. << DI FREEZER!! E DI CHI SENNO'!!?? IDIOTA!! >>, urlò la donna. << Ma come si fa ad innamorarsi di un essere come Freezer!?? Che orrore! >>, si lamentò. << Mmmh scusami, sorellina, come fai ad esserne così tanto sicura? Hai parlato con Sour o con Lady Helles?? >>, indagò Whis. Vados sembrò spazientirsi sempre di più, e replicò stizzita: << Non ho bisogno di parlare con i rappresentanti dell'Universo dell'Amore per capire che la mia Nebbia è innamorata!! E l'avevi previsto anche tu, non fare il finto tonto! >>. Il fratello indietreggiò intimorito, poi disse con superficialità : << Beh c'era da aspettarselo, evidentemente hai sbagliato qualcosa nel crescerla...! >>. Quella frase fu come una coltellata. Come si permetteva suo fratello di dirle una cosa del genere?? Poteva risparmiarsela. Era stato inopportuno! La collera che Vados sentì crescere nel suo cuore sarebbe bastata a distruggere un intero Universo! Fu così che per la prima volta in vita sua Whis si vide arrivare lo scettro di sua sorella sulla sua testa. << COME OSI??! IO MI SONO OCCUPATA DI LEI COME UNA MAMMA!! TU COSA HAI FATTO??! TUTTI UGUALI SIETE VOI, SEMPRE A LAVARVENE LE MANI! SEI TU CHE L'HAI SPINTA TRA LE BRACCIA DI QUEL FREEZER!! >>, lo ammonì imbestialita. Mentre si accarezzava la testa per il dolore, il fratello replicò: << E' stata lei a scegliere...Io l'ho solo lasciata andare! Ci sono cose che non possono essere evitate, sorella! >>. << Ha ragione! >>, li interruppe Bulma alzandosi prontamente dalla sedia e sbattendo le mani sul tavolo. Tutti si girarono verso di lei. << Solo io posso capirla. Io sono con lei! Vegeta, Goku, Lord Beerus, dobbiamo aiutarla! >> , asserì la turchina decisa. << Purtroppo Lord Champa ne sta preparando un'altra delle sue...Non mi ha voluta ascoltare, è irremovibile! Non mi fido...Ho paura che scateni una nuova guerra...! >>, disse Vados mentre singhiozzava e si asciugava le lacrime. << Ho un'idea!! >>, esclamò Goku contento. << Perché non proponiamo a Lord Zeno un nuovo torneo??? >>, azzardò. Tutti lo fissarono attoniti.

Snow era seduto sul comò nella camera di Nebbia, e giochicchiava col telefono della ragazza mentre lei era distratta. A un certo punto, ella sentì un mugolio. Si girò e vide che il bambino agitava il cellulare con la mano, e aveva il broncio. << Che c'è?? Non ti piace?? >>, gli chiese Nebbia avvicinandosi a lui. Allora vide qualcuno che stava provando a contattarla, e sbuffò. Le venne un'idea. Rifiutò la chiamata, e disse a Snow: << Ti dà fastidio?? >>, e il bambino gonfiò la coda e grugnì. << Vuoi giocare?? >>, lo stuzzicò, facendosi passare il telefono da una mano all'altra come una giocoliera. Snow emise gridolini di gioia, e agitò le braccia e la coda. Era un sì. << Va bene. >>, rispose Nebbia. Così, recitando, si portò il cellulare all'orecchio, e disse: << Sì, pronto...? Oh...Freezer!! >>, poi lo accostò all'orecchio del bambino, e continuò: << Vuoi parlare con Freezer?? >>. Il piccolo pronunciò una sola parola: << PAPA'! >>. La ragazza sussultò, e subito ritrasse il telefono. << Cosa hai detto!?? >>, si rivolse a lui sbigottita. Il bambino la guardò intimorito. Nebbia sospirò, poi scandì ad alta voce: << FREEZER! >>, sperando che lui ripetesse. << PAPA'! >>, esclamò deciso, stringendo i pugni. Lei non ebbe il tempo di controbattere, che il telefono squillò di nuovo. Allora, infastidita, istigò il piccolo: << Tieni, rompilo! Buttalo a terra! Forte! >>, così lui obbedì, poi lo incenerì con due raggi laser che gli partirono dagli occhi.  Nebbia rimase stupefatta, e si voltò verso di lui e scoppiò a ridere. << Ma sei bravissimo, tu!! >>, gli disse giocosa, poi rammentò quello che il bambino aveva detto qualche istante prima. << Snow, ti piacerebbe Freezer come papà?? >>, gli chiese con tono dolce e curioso. Il piccolo rise contento e battè le mani. Improvvisamente l'Imperatore comparve nella loro stanza, alle loro spalle. << Mi avete chiamato?? >>, esordì ghignando. Nebbia sussultò. << Ti ho detto che non devi fare così! >>, lo ammonì per essersi materializzato lì senza neanche bussare. << Mah, pensavo ti fossi abituata! >>, la pizzicò lui. Ella sospirò. << Freezer cosa vuoi?? Dobbiamo dormire noi ora! >>, disse categorica. << Mmmh, volevo ringraziarti...>>, rispose lui pomposo. La ragazza alzò un sopracciglio guardandolo dubbiosa. Non era da lui ringraziare le persone! << Per quanto riguarda lui...Credevo avessi smesso di comportarti come una mamma! >>, disse indicando Snow. Il bambino guardò Nebbia stupito. Elle lo prese in braccio, poi ordinò secca: << Fuori, avanti! >>. << Va bene, va bene! >>, rispose Freezer scrollando le spalle. Poi aggiunse sfacciato: << Domani a che ora l'allenamento?? >>, << Presto, ora vai. >>, ribattè lei. L'Imperatore ghignò: << Va bene, a domani! >>, e scomparve. La donna si infilò sotto le coperte con il bambino tra le braccia, poi lo guardò e disse : << Stavo pensando che non hai mai pronunciato il mio nome...>>. A quel punto Snow disse: << MAMMA! >>. Nebbia strabuzzò gli occhi incredula, e forse anche un po' spaventata. << No! NEBBIA! >>, scandì. << MAMMA! >>, controbattè quello deciso.  Lei sospirò. "Oh no, non ci voleva! ", pensò.

<< Non riesco più a intercettare Nebbia...e neanche l'astronave di Freezer! >>, diceva Bulma allarmata, mentre controllava al computer nel suo laboratorio. Vados abbassò la testa in rammarico, Vegeta non fiatava, Lord Beerus era allibito e Goku li guardava sorpreso. Allora Whis incrociò le braccia, e asserì: << Non c'è più niente da fare. Vi porto dal Gran Sacerdote! >>. Tutti rimasero di stucco. Vados lo guardò preoccupata: non voleva che si arrivasse a quel punto.









Ciao!! Mi è stato chiesto di aggiornare, così vi ho lasciato questo capitolo per intrattenervi nell'attesa del prossimo...Spero vi sia piaciuto. Che ne pensate di Vados? Secondo voi che rapporto c'è tra lei e Nebbia?? Finalmente nel prossimo capitolo vedrete chi sarà la vera minaccia per Freezer! Avete già un presentimento?? 


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Capitolo 18
*** Fantasmi del passato ***


Freezer cercava di colpire Nebbia, ma la donna parava ogni suo pugno e riusciva a scansarsi ad ogni suo tipo di colpo. << Sei troppo lento! >>, lo ammonì. Intanto lui sembrava non ascoltarla, e il suo nervosismo cresceva. << Non sai dosare bene le tue energie! Ti stancherai presto! >>, continuò lei, che a un certo punto divenne invisibile e oscurò la sua aura. Freezer ghignò. << Non sei giusta. Facile così! Nessuna umana si farebbe prendere a pugni dal Grande Freezer! Ma tu non sei una umana qualunque...Chi sei?? >>, la provocò il dittatore. Nebbia gli inviò un messaggio telepatico: << Concentrati...Devi percepire la mia presenza...la mia vicinanza...>>. Freezer si guardò intorno in difficoltà. Possibile che quella ragazza potesse parlargli anche telepaticamente??! Ella apparve all'improvviso, ed egli bloccò il suo braccio con prontezza. L'Imperatore rimase allibito: l'aveva colto di sorpresa! << Prima mi avvertivi...Ora che ti succede?? >>, lo stuzzicò Nebbia. Freezer grugnì. << Pensavo fossimo legati...Mi sbagliavo?? >>, disse lei, mentre continuava a teletrasportarsi in posti diversi per confonderlo. << Che intendi dire?? >>, sibilò Freezer innervosito. << Hai dei buoni riflessi, ma devi concentrarti di più! >>, continuò Nebbia. << Pensavo che avessi smesso di non rispondere alle mie domande, invece continui a non dirmi la verità! CHI SEI O COSA SEI?? >>, ringhiò lui. << Ancora!?? Pensavo che ormai l'avessi capito! Non sei l'essere più intelligente di tutto l'Universo??! >>, rispose lei. << PRESA! >>, esclamò Freezer, che la afferrò per i fianchi. Nebbia sussultò. Alle loro spalle c'era un fiume. L'Imperatore sghignazzò, e con forza la trascinò con sè sott'acqua. Si rincorsero e si affrontarono scendendo in profondità. Freezer cercò di attorcigliare la sua coda al corpo della donna, ma lei gli sfuggì. Riemersero creando una grande pressione in superficie. Nebbia era di fronte a lui, e lo scrutò stranita. << Che avevi intenzione di fare?? >>, gli domandò sospettosa alzando un sopracciglio. << Volevo metterti alla prova...! >>, rise lui. Uno strano pensiero passò per la testa della ragazza, che assunse un'espressione di ira e ribrezzo, e lo rimproverò: << Freezer, qui non stiamo giocando, ci stiamo allenando seriamente!! >>. << Però...io mi stavo divertendo! >>, ribattè lui superficiale. Poi aggrottò la fronte: non aveva capito a cosa lei si stesse riferendo. << A cosa diavolo pensavi?? >>, chiese lui confuso. Allora la ragazza sospirò spazientita, e disse: << Riprendiamo! >>. Ricominciarono a combattere, e lui la provocò di nuovo: << Come vuoi che io continui a fidarmi di te se tu non mi dici cosa sei realmente??! >>, << Ma tu non ti fideresti comunque!! >>, gli rispose a tono lei. << No, non sono un essere umano qualunque! >>, continuò. << Ahh, beh per tua informazione, ho già battuto più volte un essere umano come te...e l'ho anche ucciso!! >>, affermò lui stizzito. << Mmmh...Ti riferisci all'amico di Goku?? Quel Crilin...??! >>, rispose lei. Freezer rimase sorpreso: non si aspettava lo conoscesse! << Mi dispiace deluderti, ma io sono una cosa completamente diversa! >>, e detto questo, con un solo gesto del braccio, ella lo allontanò da lei, senza neanche toccarlo. Egli si fermò. Era alquanto sbigottito. Nebbia incrociò le braccia, e affermò: << Sai qual è il tuo problema?? Te stesso! Ecco perché perdi sempre contro Goku! >>. << MA COME OSI!?? >>, ribattè lui. << Senti, è arrivato il momento che tu chiuda con il passato! Seguimi! >>, gli ordinò lei. Così rientrarono nella navicella e ripartirono.

Intanto, al palazzo di Lord Champa, un essere infido patteggiava col dio. << Trovali e prendi quel moccioso! Se lo farai, sarai visto come il salvatore di tutti gli Universi, e sarai ricompensato...>>, dichiarò Champa. << E come?? >>, sibilò l'altro con un sorriso malefico. << Ti saranno perdonate tutte le tue malefatte...e ti lascerò essere Imperatore...! Ma non ti azzardare a deludermi un'altra volta, Frost! >>. A quel punto l'alieno rise, e rispose: << Può starne certo! >>. Da tempo egli tramava vendetta dentro di sè!

<< Perchè mi hai fatto sedere di fronte a te a gambe incrociate?? >>, borbottò l'Imperatore del Male. << Bene, ora facciamo ordine nella nostra mente e ci concentriamo! >>, asserì Nebbia. Prima che Freezer potesse opporsi, la donna puntò i suoi occhi in quelli di lui. << Per quanto possa esserti difficile, lasciati andare... >>, gli sussurrò lei. Egli non potè non notare che lo sguardo della donna era cambiato, eppure si fece accarezzare dalla sua voce, e si abbandonò a quella forza. Lasciò andare il respiro, e chiuse gli occhi. Fu un po' come addormentarsi. Fu un po' come morire. Era steso per terra. Il suo corpo era sezionato. C'era sangue dappertutto. Non poteva muoversi. Il dolore era indicibile. Poi lo vide. Era lui. Era Goku. Stava scomparendo tra le fiamme nelle quali bruciava quel pianeta. Lo stava implorando. Lui, l'Imperatore Freezer, che implorava un Saiyan!?? Alla fine Goku si girò, e gli trasferì un po' della sua energia. Voleva risparmiarlo...! Come poteva perdonarlo!? Che umiliazione...battuto e risparmiato da uno sporco Saiyan...!? Poi si ritrovò su un prato verde. Era inginocchiato e disperato. Quello gli era sempre davanti, e aveva effettuato una nuova trasformazione. Aveva sprecato tutta la sua forza. Lui, il Grande Freezer, era stato battuto di nuovo! Il Saiyan voleva risparmiarlo di nuovo...! Non poteva dimenticare le sue parole. Lo aveva umiliato! Infine si ritrovò a rivivere un momento del Torneo del Potere, quando non era riuscito a mantenere la sua forza contro Dyspo. Lui, Freezer, aveva fallito. Come aveva potuto!?? Le immagini gli scorrevano veloci davanti agli occhi. Era come percepire lo stesso dolore...di nuovo. La frustrazione cresceva sempre di più. Tutto finì con un grido disperato. Aprì gli occhi: era di nuovo con Nebbia. Schizzò in piedi e indietreggiò. << PERCHE'??! PERCHE' MI HAI FATTO VEDERE QUESTE COSE??! >>, urlò isterico. << Freezer tu queste cose le hai vissute!! >>, puntualizzò la ragazza. << E PERCHE' ME LE HAI FATTE RIVIVERE?? PERCHE' MI HAI FATTO QUESTO?? >>, si lamentava lui con la testa tra le mani. << Adesso non sei più invincibile, vero?? Non fai più lo sbruffone! Dov'è l'Imperatore forte e senza paura che avevo visto?? >>, lo ammonì lei. Freezer grugniva e si contorceva per la rabbia. << Freezer non evolverai mai se non accetterai i tuoi limiti e i tuoi fallimenti! >>, lo esortò Nebbia. << E' TUTTA COLPA SUA...! >>, farfugliava lui riferendosi a Goku. << NO, FREEZER! E' TUA! >>. L'Imperatore rimase interdetto per la reazione di Nebbia. << Sai perchè Goku migliora sempre?? Perchè non smette mai di allenarsi, perchè il suo miglior nemico è se stesso! Ed è così per tutti i guerrieri!!  Devi incanalare meglio la tua forza! La tua rabbia può essere trasformata in qualcosa di migliore! >>, cercava di spiegargli lei. A quel punto Freezer dette segni di sfinimento, e la delusione si fece strada nel suo cuore. << Tu...fai il doppio gioco...Mi tradirai, non è così!?? >>, blaterava. Nebbia incominciava a sentirsi avvilita. Era tornato a fare il paranoico! << Io sto cercando di aiutarti!! >>, lo implorò disperata. Improvvisamente Freezer tossì, e si portò la mano al petto. Sputò sangue. Nebbia raggelò. << Oh Freezer sei ancora malato...Devi tornare alla Medical Machine...! >>, intervenne preoccupata. Ma lui la fermò. << NO! STAMMI LONTANA! CI SO ANDARE DA SOLO! >>, asserì. Così uscì dalla stanza. Nebbia sospirò esausta. Era dispiaciuta anche lei.

Entrambi erano sfiniti, ed entrambi riflettevano. Nebbia si dondolava leggermente sul letto per scaricare la collera, e guardava Snow dormire. Per la prima volta sentì il vuoto, e anche un distacco da parte di Freezer! Non era mai accaduto tra loro due...non in quel modo. La paura incominciò a pervadere il suo corpo, e il senso di vuoto sembrò inghiottirla. No, lei non poteva permettersi di essere fragile! Eppure, solo in un'occasione si era sentita così: quando perse i suoi genitori! A quel punto provò uno strano presentimento...Avrebbe perso anche Freezer?? Intanto quest'ultimo era steso, e si portava alla bocca la mascherina per l'ossigeno. Aveva capito che tra lui e Nebbia si era instaurato qualcosa di strano...poi gli tornarono in mente i ricordi che aveva rivissuto prima, e si chiedeva: "E' giusto risparmiare un nemico?? Beh dipende dalla gravità della sua azione...Quando è giusto risparmiarlo?? E quando è giusto distruggerlo?? Ci vuole una valida motivazione...Ma a che diavolo sto pensando!?? " Lui che parlava di giustizia??! Era troppo stanco e irritato persino per riflettere! A un certo punto Nebbia avvertì una strana presenza...una presenza familiare. Si sollevò lentamente e incominciò a tremare. Kikono, ormai guarito da qualche giorno, corse subito da Freezer. << Mio Signore, un oggetto non identificato si dirige verso di noi! >>, lo avvertì preoccupato. L'Imperatore non ebbe neanche la forza di replicare. Che altro poteva succedere??!

Freezer si avvicinò ai comandi. << Chi è?? >>, chiese solenne. Sullo schermo apparve un volto familiare. Con sommo dispiacere, l'Imperatore lo riconobbe...e anche Nebbia. Alla donna quasi mancò il respiro. Freezer digrignò i denti. << Ciao, Freezer! Mi riconosci??! >>, sibilò Frost mostrando un sorrisetto folle. << Sei ancora vivo...! Cosa vuoi??! >>, gli rispose lui acido. << Ohh...e me lo chiedi anche??! VOGLIO VENDETTA!! >>, e con un solo gesto della mano Frost fece spaccare lo schermo nell'astronave di Freezer. La sua energia era cresciuta! << Oh ma guarda...Quello dev'essere il pargolo! >>, disse Frost malizioso notando Snow tra le braccia di Nebbia. A quel punto l'Imperatore si rivolse a Nebbia: << Voi rimanete qui! >>, le ordinò secco. La ragazza percepì che la situazione era peggiore delle precedenti, ma Freezer cercava di non darlo a vedere. Sentiva che lui non avrebbe potuto avere speranze. << Freezer, non...>>, ma prima che lei potesse finire la frase, egli la allontanò con la mano, incenerendo il tratto di pavimento che li divideva. Ella vide nei suoi occhi una strana follia. << Stanne fuori! Con lui me la vedo io! Mi fido di te, ok...?? >>, sibilò con un ambiguo sorriso. Nebbia rimase colpita dalle parole di Freezer e dal suo atteggiamento. Sembrava diverso. Allora lei lo penetrò con lo sguardo, e gli impose: << Io rimarrò qui, ma tu torna! >>. C'era tanta passione in lei. Avrebbe potuto distruggerlo con le sue sole parole. Quello era stato forse il colpo più forte che ella gli avesse inflitto. Egli le regalò un ultimo sorriso, e schizzò via. Nebbia strinse a sè il bambino, trattenendo le lacrime. 

La fine era vicina. E Freezer non era al corrente di un altro piccolo particolare: Nebbia aveva conosciuto bene Frost. Ma non avrebbe mai avuto il coraggio di confessarglielo.








Rieccomi ragazzi! Finalmente ho aggiornato!! Allora, che ne pensate?? Tranquilli, non è finita qua...Continuate a seguirmi!! ;-)


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Capitolo 19
*** Traditi ***


Erano uno di fronte all'altro. Si scrutavano entrambi. Escludendo i loro colori, qualcuno avrebbe potuto dire che fossero due gocce d'acqua: stessa razza, stessa indole, stessa rabbia. Ma la loro Forza...sarebbe stata la stessa?? Freezer aveva di nuovo incrociato le braccia, aveva abbassato il capo, e accennava un ghigno. Ne mostrava uno anche Frost, ma il suo era diverso...Nascondeva altro. Nei suoi occhi bruciava una strana fiamma. Freezer pensava che Frost fosse ancora troppo giovane e inesperto...Gli sembrava di vedere se stesso tanti, tanti anni fa. Forse lui aveva acquisito una consapevolezza maggiore...Ma ancora si ostinava a non accettare l'evidenza. O forse rifiutava la nuova consapevolezza che stava nascendo pian piano dentro di sè. E sbagliava. << Non te l'aspettavi, vero?? >>, lo punzecchiò Frost. Freezer abbozzò una risata, e replicò: << Indubbiamente, sei un po' la ciliegina sulla torta...Ma se era per il moccioso, non dovevi scomodarti! >>. << Stavolta non te la farò passare liscia! >>, lo minacciò l'altro. << Oh...Non pensavo fossi così rancoroso! >>, ironizzò l'Imperatore. << Comunque non ho alcuna voglia di perdere tempo con una nullità come te, quindi...>>, proseguì, ma Frost lo interruppe con una fragorosa risata. << Cos'hai da ridere??! >>, cominciò a spazientirsi Freezer. << Non credevo che uno come te potesse allearsi con una come lei...>> , disse quello indicando Nebbia, che li guardava dalla navicella con il bambino in braccio. << Questi non sono affari che ti...>>, ma l'Imperatore fu di nuovo interrotto dal suo interlocutore: << Ma come!? Non ti ha parlato di noi...? >>, ghignò Frost. Freezer cambiò espressione. Nebbia sussultò. Egli si voltò a guardarla. Non sapeva cosa stesse provando in quel momento. Doveva essere arrabbiato? Doveva aspettarselo?? La giovane avvertì la terribile sensazione di averlo deluso. Cosa gli avrebbe spiegato?? Poi l'Imperatore si rigirò verso Frost. << Lei ti tradirà, come ha fatto con me! >>, sibilò quello. << Ohh...E perchè dovrei crederti?? >>, controbattè Freezer. << Su, Nebbia, diglielo...>>, la provocò Frost. Tutti e tre si guardarono. Poichè la giovane non mostrava alcuna intenzione di rispondere, l'Imperatore si intromise: << Tzk, e io che pensavo fossi qui per vendicarti di me...! Mi deludi...Come sempre, avevo ragione: sei solo un vigliacco! >>, lo stuzzicò. Quello rise di rimando. << Qualcuno un giorno mi disse: "Non fidarti di nessuno, non fidarti mai! "...Non è vero, Freezer?!  Dovresti saperlo anche tu, Nebbia! >>, insinuò Frost. A quel punto ella capì: avevano finito di scappare. Improvvisamente sentirono una voce che si propagò in tutto il pianeta: essa apparteneva a un Essere Superiore, non vi erano dubbi. " NEBBIA, FREEZER, E' IL GRAN SACERDOTE CHE VI PARLA. ARRENDETEVI! SEGUITE FROST SENZA OBIETTARE, E' UN ORDINE! " L'Imperatore si voltò verso la ragazza. << Che significa?? >>, grugnì furibondo. << Freezer io non c'entro, credimi...>>, gli rispose lei con voce rotta. Intanto Snow era scoppiato in un pianto forte e disperato, poi scomparve dalle braccia di Nebbia. La giovane inorridì, mentre la voce proseguì: " IL CUCCIOLO RIMARRA' SOTTO IL NOSTRO CONTROLLO PER ORA, POI VI DAREMO ALTRE INFORMAZIONI. VI ASPETTIAMO."  Sia lei che Freezer lanciarono un grido. Quello di Nebbia fu un grido di dolore, ma quello di Freezer fu un grido di rabbia. Frost ghignò vittorioso: finalmente li aveva in pugno! In men che non si dica arrivarono i rinforzi: varie navicelle minori, presumibilmente della polizia galattica. Dai vetri di una di esse Nebbia scorse un volto: si trattava di Jaco! I loro sguardi si incontrarono. << Maledetto!! >>, inveì la donna straziata.

Erano rientrati nell'astronave. Nebbia era corsa nella sua stanza. In mezzo al caos, disorientata, non sapeva più cosa fare: avevano preso il bambino...il suo bambino! Improvvisamente le arrivò un messaggio telepatico. "Nebbia, mi dispiace tanto, ma ti avevamo avvertita! ". Era Whis a parlare. << Perchè...?? Perchè l'avete fatto??! Cosa farete a Snow?? >>, urlava disperata. " Beerus aveva previsto tutto. E' giunta l'ora che si compia il vostro destino! " La giovane rimase sgomenta: pensava fosse coinvolta solo lei in quella faccenda! << Il nostro??! Cosa intendi per "nostro"?? Whis...! >>, chiese la ragazza. " Stai tranquilla. Tra poco saprete tutto. ", concluse l'angelo. Nebbia continuò a chiamarlo, ma lui non rispose più. Poi, la porta della sua stanza si aprì di colpo. La ragazza si girò di scatto. Era Berryblue. << Nebbia, l'Imperatore vuole parlarti! >>, disse l'aliena. La giovane annuì titubante. Quando giunse alla sala principale, trovò Freezer seduto sul trono a darle le spalle. Come avvertì la sua vicinanza, egli si girò verso di lei e scese dal trono con impeto. Nebbia sussultò. Non aveva proprio un bell'aspetto! << Diceva la verità?? >>, esordì lui con tono inquisitorio. Ovviamente si riferiva a quel delinquente della sua stessa razza. Prima che lei potesse fiatare, lui continuò: << Cosa c'entra Frost?? >>. << Freezer io...>>, balbettò lei, ma subito venne interrotta: << RISPONDI! COSA C'E' STATO TRA TE E FROST?? >>, strillò furibondo. Nebbia abbassò il capo, esitò per un attimo, poi rispose: << Ero in missione. Mi arruolai nel suo esercito, ma non ero dalla sua parte...e non lo sono mai stata! Era solo per controllarlo...Ai tempi collaboravo con la polizia galattica, ma ero solo un'infiltrata...>>.  << Ah fammi indovinare: una spia di Lord Zeno, non è vero??! >>, insinuò Freezer. << Pensavo non avesse più importanza. >>, mormorò lei. << Tu...devi decidere da che parte vuoi stare...>>, continuò lui. Ella sussultò. << Ora sarebbe meglio se tu sparissi dalla mia vista! >>, aggiunse. La ragazza tentò di implorarlo, ma lui le ordinò minaccioso: << VATTENE! >>. Così lei corse nella sua stanza, si gettò sul letto e pianse fino ad addormentarsi.

Per tutta la durata del viaggio, che sembrò interminabile, Freezer e Nebbia erano stati divisi: lei era rimasta nella sua camera, mentre lui non usciva dalla sala di allenamento. Erano stati entrambi traditi: lei da quella che considerava la sua "famiglia", e lui da lei stessa!! Forse Freezer era più abituato a cose così, nonostante tutto si chiedeva come avesse fatto proprio lui, l'Imperatore del Male, ad essersi trovato in quella situazione a causa di una ragazza e di un marmocchio della sua stessa razza!! Perchè aveva accettato?? Perchè stava continuando?? "Beh, ormai il dado è tratto", pensava, e non c'era più tempo di farsi altre domande: doveva dare il meglio di sè per sconfiggere quel verme...e dentro continuava a covare odio per tutti gli dèi, gli Angeli e Zeno! Aveva giurato vendetta. Ma cosa ne avrebbe fatto di Nebbia? Quel problema passava in secondo piano! Intanto la ragazza era immobile sul suo letto a riflettere. Avvertiva un senso di vuoto e rassegnazione, e le mancava Snow da matti! Cosa stava facendo in quel momento, senza di lei?? Come lo avrebbero trattato? Sarebbe stata cancellata dal Gran Sacerdote o da Zeno? Era cambiato qualcosa con Freezer?? Non poteva avere risposte. Aspettava. A un certo punto Berryblue passò a controllarla. Non appena la guardò le sorrise: sembrava volesse rassicurarla. L'aliena sembrava tranquilla...Almeno lei!! Nebbia mormorò: << Che cosa fa? >>, riferendosi a Freezer. << Non smette di allenarsi. >>, le rispose quella. La ragazza abbozzò un sorriso, e sentì nascere dentro di sè un barlume di speranza e fiducia. << Ma è guarito?? >>, continuò. Era preoccupata. Berryblue esitò, poi rispose: << E' stabile. >>, ma non era vero. Nebbia non sapeva che proprio in quel momento Freezer aveva tossito di nuovo, e aveva cacciato altro sangue.

La giovane decise di andare nella sala principale...tanto Freezer non c'era. Sospirò, e si lasciò cadere sul piccolo trono. Kikono le si avvicinò piano. << Sei triste...? >>, bisbigliò. Lei gli sorrise dolcemente. << E' per l'Imperatore, non è vero?? >>, le chiese. Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime: << Ho paura che non voglia parlarmi più...Ho paura che sia tutto finito...>>, singhiozzò. << No,no...>>, cercava di calmarla Kikono. << Che ci fai qui?? >>. I due sobbalzarono. Era Freezer! Kikono tremò, e Nebbia scese subito dal trono. Ella abbassò lo sguardo, e se ne andò senza rispondere. Freezer la guardò andarsene. Per la prima volta non seppe neanche lui cosa dire. << Perdonatela, signore, lei non c'entra...>>, lo pregò Kikono sottovoce. Egli non rispose, e si voltò verso l'oblò. Erano quasi arrivati.







Eccomi qui. Perdonatemi l'attesa, non sono stata tanto bene, inoltre mi era venuto il blocco dello scrittore...Volevo che questo capitolo fosse perfetto!! Spero di non avervi deluso. Aggiornerò sempre, non abbandonatemi!! STAY TUNED!





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Capitolo 20
*** Scandalo ***


Data la delicata situazione della pandemia, per volere di Lord Zeno e del Gran Sacerdote, li fecero atterrare su un pianeta ancora sconosciuto nel quale avrebbero dovuto trascorrere un breve periodo di quarantena, per evitare altri contagi.

Nebbia si sollevò lentamente. Era ancora a letto. Capì che erano arrivati, così si alzò in fretta e uscì dalla sua stanza. Percorse a passo svelto tutto il corridoio dell'astronave, senza incontrare nessuno. Di Freezer non c'era traccia. Da quanto non si parlavano?? Una strana agitazione la pervadeva.  Arrivata alla sala principale, c'erano Berryblue e Kikono. La strega aveva il capo abbassato, mentre l'alieno suo amico le rivolse uno sguardo preoccupato, portandosi le mani alla bocca. C'era qualcosa che Nebbia avrebbe dovuto sapere. La ragazza li guardò in modo strano. << Che succede...? >>, chiese.

Contemporaneamente, Lord Beerus e Whis discutevano a casa di Bulma. << Siamo rovinati, Whis! E' una sciagura! La profezia si sta avverando...>>, blaterava il dio. L'angelo sbuffò: << Perchè deve essere sempre così negativo!?? E se si fosse sbagliato?? >>, << Io non mi sbaglio mai. Freezer o Frost non cambia nulla. Io non posso permetterlo! >>, rispose secco il suo signore. Improvvisamente la sfera di Whis lampeggiò: era una notizia importante, una di quelle che sarebbe stata trasmessa in tutta la galassia in quel preciso istante! "CUCCIOLO INFETTO RITROVATO. PRESI I COLPEVOLI: LA RAPITRICE ERA FUGGITA CON IL SUO AMANTE, IL TIRANNO DI NOME FREEZER. LA GIOVANE ERA CONSENZIENTE.", recitava il messaggero. L'angelo strabuzzò gli occhi. << Oh no. Questo non va bene per niente!! >>, esclamò inorridito. << Che significa...?? >>, chiese Beerus. << Che qualcuno ha parlato. Sarà uno scandalo. Rischiamo tutti! Zeno ci distruggerà! >>, si allarmò l'angelo. Il dio sussultò. << Ma chi è stato??!! >>, grugnì. In quel momento Bulma entrò nella stanza. << E' stato quell'idiota di Jaco...! >>, disse la donna piangendo. << Dobbiamo subito avvertire Goku e Vegeta! >>, esclamò Whis. Ma improvvisamente gli arrivò una chiamata privata. << Whis, Lord Beerus...? >>, disse una voce femminile. Era Lady Helles. << Ragazzi, devo parlarvi! Ho dimenticato di dirvi una cosa importante...Si tratta di quel cucciolo! >>, dichiarò la dea. Quelli rimasero senza parole.

Intanto, un grido agghiacciante aveva fatto tremare tutto il palazzo di Lord Champa. << VADOS! MA CHE TI PRENDE??! SEI IMPAZZITA??! >>, la rimproverò il dio. << "Consenziente"??!! Ma come osano?? E' una calunnia! Oh no...è finita per noi! >>, esclamò l'angelo in lacrime.

Intanto, anche Nebbia aveva saputo quello che si diceva di lei. Era rimasta pietrificata davanti agli schermi dell'astronave. Il dolore si appropriò di lei. Lo sentiva forte, fin dentro il suo petto. Le lacrime incominciarono a fuoriuscire dai suoi occhi, senza esserne neanche cosciente! Sentì il bisogno di prendere una boccata d'aria, ma c'era troppa gente fuori, troppi poliziotti e sciacalli che aspettavano solo lei. Allora si rivolse a Berryblue e a Kikono: << Mostratemi un'uscita secondaria...che nessuno conosce! >>, sussurrò.

Goku e Vegeta si dirigevano nel luogo dove era stata fatta atterrare la nave di Freezer. Ricevettero una chiamata di Whis: << Ragazzi, ho brutte notizie. >>. Goku, riguardo ciò che era stato detto su Nebbia, esclamò: << Cosa??! Ma non è vero niente! Li ha rapiti Freezer!! >>, e l'interlocutore ribattè: << Come vorrei darti ragione! E c'è dell'altro...>>. Il Saiyan rimase ad ascoltare attentamente. << Il bambino stabilisce un legame simbiotico con chi gli sta accanto, una sorta di Imprinting. E lui lo ha stabilito con Nebbia. Se le succede qualcosa, il piccolo può sprigionare una forza tale da distruggere un intero pianeta, o peggio. Ma ricorda una cosa: lei è una combattente particolare, ha un punto debole! Non deve accaderle niente! Ci è giunta voce che è scomparsa, non è più nell'astronave con Freezer. Dovete trovarla!! >>, spiegò Whis. << E che facciamo con Freezer?? >>, rispose Goku. Allora Vegeta esclamò: << Kakarot, penso io a Nebbia, tu va da Freezer! >>. << Ok...ma qual è il punto debole della ragazza?? >>, chiese il Saiyan all'angelo.

Nel frattempo, la giovane si era recata presso un lago. Voleva rimanere da sola. Era riuscita a non farsi scoprire...o almeno, così credeva. Si immerse pian piano nell'acqua. Avrebbe voluto lavare via il dispiacere e la vergogna che provava. Perchè sì, nel suo caso sarebbe stato una vergogna, uno scandalo. Perchè a quelli come lei non era permesso lasciarsi andare ai propri sentimenti...non era permesso legarsi sentimentalmente a qualcuno. Lei aveva una missione, e non era riuscita a portarla a termine! Aveva infranto le regole. E per colpa sua ci avrebbero rimesso tutti! A un certo punto si sentì soffocare. Non si era accorta che qualcuno l'aveva seguita! Una coda terminante con un ago la stava stritolando. << Allora, che volevi fare??! Pensavi di fuggire i tuoi errori annegandoti??! >>, rise Frost malefico. << Pensa ai tuoi, di errori! >>, sibilò Nebbia. << Oh, io posso riscattarmi, tu no!! >>, la schernì lui, stringendola più forte. << Sai che potrei liberarmi di te facilmente? >>, lo minacciò lei. << No, non lo farai...>>, ghignò.  Sapeva già come ricattarla. << Vedi, ho saputo uno dei tuoi segreti...La fredda e incorruttibile Nebbia ha un punto debole...! Si tratta del tuo cuore, giusto??>>, insinuò. La donna strinse i denti. << Secondo te, quanto ci metterebbe il mio veleno a raggiungerlo, se ti pungessi con uno dei miei aghi adesso?? >>, la provocò. << Si accorgeranno che sei stato tu!! >>, rispose la ragazza. << No...se dirò che sei stata tu a pregarmi di farlo...! La vergogna era troppo forte, e hai deciso di suicidarti...Con quello che si dice su di te mi crederanno! Sarà un ulteriore scandalo!! E poi, ora che ho recuperato il moccioso tutti mi vedranno come un salvatore! Ah, e ti consiglio di non ribellarti, o il tuo piccolo Snow e Freezer faranno una brutta fine!! >>, le intimò lui.  Nebbia non rispose. Evidentemente per lei non poteva esistere la felicità. Sarebbe stata lei la vittima sacrificale?? Era questo il suo destino?? Intanto l'ago di Frost era già penetrato nella sua vena. Il veleno avrebbe raggiunto il suo cuore presto. << Allontanati subito da lei!! >>, gli ordinò una voce. Frost si volse: era arrivato Vegeta! Allora ghignò e scomparve. << VIGLIACCO!! >>, urlò il Saiyan, che subito afferrò la donna. << Portami da Freezer...! >>, gli sussurrò lei. 

Freezer era appoggiato al muro della stanza dove si allenava. Rifletteva. Aveva tossito di nuovo, e aveva cacciato ancora sangue. << Sai, se non fossi stato così coinvolto, ti avrei consigliato di ritirarti, ma c'è troppo in ballo...>>, disse una voce familiare alle sue spalle. << Ah eccoti...mi sembrava strano non fossi venuto prima!! Sai, aspettavo qualcun altro... >>, borbottò ironico l'Imperatore. Goku aveva un volto truce. << Eh, no, non sono lei! >>, gli rispose secco. Il Saiyan aveva colto nel segno! Freezer si voltò di scatto: << Lei che c'entra??! >>, disse. << Nebbia non è più qui, Freezer! >>, dichiarò il guerriero. << Ma dai! Ma se non è uscita dalla sua stanza!! >>, gli rispose l'Imperatore alterato. << E' scomparsa. Te la sei fatta sfuggire. Possibile che tu non te ne sia accorto?? >>, lo rimproverò il Saiyan. Quello lo scrutò sbigottito. << Questo da te non me lo sarei mai aspettato! Mi hai deluso...>>, continuava Goku con tono provocatorio. << Addirittura approfittarti di un cucciolo e di una ragazza innocente...Sei caduto proprio in basso! >>. Freezer strabuzzò gli occhi. Lo scimmione stava esagerando! << Questa sì che è bella!! IO AVREI APPROFITTATO DI LEI!!?? >>, esclamò isterico. << PROVA A DIRMI CHE NON ERAVATE D'ACCORDO...VI HO SENTITI AL TELEFONO!! >>, lo accusò. << MA INSOMMA...SVEGLIATI FREEZER!! NON E' PIU' UNA QUESTIONE TRA ME E TE!! >>, lo redarguì Goku. A quelle parole Freezer sussultò. Perchè non gli sembravano nuove??! << E va bene...Forse non dovrei dirtelo, ma mi costringi a farlo! La combattente con la quale hai condiviso tutto questo tempo da solo non è come tutte le altre!! Ha un punto debole...che può essere anche un punto di forza: il suo cuore !! >>, gli rivelò il Saiyan. L'Imperatore scoppiò a ridere. << Mi prendi in giro, Goku??! >>, blaterò. << Purtroppo no. E se le accade qualcosa il bambino lo avvertirà...e sarà la fine per tutti noi. Perciò sono qui a richiedertelo: aiutaci anche stavolta! >>, terminò il guerriero. Freezer rimase senza parole: il suo più grande nemico, Goku, che lo implorava e gli chiedeva aiuto...di nuovo!! Improvvisamente, sentirono delle grida infernali provenire dall'esterno dell'astronave. Si precipitarono fuori, e quello che videro era raccapricciante: Vegeta sorreggeva Nebbia priva di sensi, e la folla si era riunita tutta attorno a loro! << Kakarot, Freezer, non riesco a rianimarla! Presto!! >>, urlò il Principe dei Saiyan. In quel preciso momento, al palazzo di Lord Zeno, il piccolo Snow cominciò ad agitarsi. << Gran Sacerdote, cosa succede?? >>, chiese Zeno sorpreso. Il Sacerdote capì. << Nebbia è stata ferita! >>, esclamò. Il pianeta dove si trovavano i protagonisti incominciò a tremare. << Uh-oh, si mette male!! >>, osservò Goku. Nebbia respirava a malapena. << CHE DIAVOLO E' SUCCESSO??!! >>, ringhiava Freezer tenendola tra le braccia. << Frost le ha mancato di rispetto. Tu dov'eri?? >>, lo schernì Vegeta. L'Imperatore grugnì. L'ira lo aveva accecato. << Whis ha detto di estrarre l'ago!! >>, disse Goku. Freezer ubbidì, ma non accadde nulla. Era la prima volta che si sentiva in quel modo: impotente. << Freezer...>>, mormorò la ragazza. Sia lui che Goku sussultarono. << Uccidi Frost! >>, sibilò lei, stringendogli la mano. Freezer strinse i denti. << E poi...? >>, le chiese. << Salva Snow! Prenditi cura di lui. Promettimelo!! >>, continuò lei. Non avrebbe potuto sottrarsi a quella richiesta. Infine la donna posò la sua mano sulla guancia di lui, e l'ultima cosa che riuscì a dire fu: << Freezer, io ti amo. Ma evidentemente è stato un errore. Mi dispiace. >>, poi le pupille scomparvero dai suoi occhi, e si lasciò andare come morta. Tutti rimasero impietriti. L'Imperatore si girò lentamente verso Goku. Non sembrava più lui. << Questo intendevi...!? IL SUO CUORE APPARTENEVA A ME, E NON ME L'AVETE DETTO??! >>, grugnì. Il Saiyan gli fece cenno di calmarsi, ma fu inutile. << EH NO! NON TI PERMETTERO' DI LASCIARMI COSI'...DISGRAZIATA!! >>, sbraitava Freezer, mentre cercava di rianimarla con delle onde di energia sul suo petto. << ORA BASTA! >>, disse una voce. Whis si era materializzato lì, e prese in braccio la ragazza. << Whis, tu puoi fare qualcosa?? >>, chiese Goku preoccupato. << No. Ora la porto dal Gran Sacerdote. >>, sentenziò l'angelo. << E noi che facciamo?? >>, continuò il Saiyan confuso. "AVETE FATTO ABBASTANZA. LA VOSTRA QUARANTENA E' FINITA. SIETE TUTTI CONVOCATI AL PALAZZO DI LORD ZENO!" La voce del Gran Sacerdote rimbombò in tutto il pianeta. Freezer strinse i pugni. << FROST...LA PAGHERAI!! >>, urlò furibondo.









Rieccomi!! Scusatemi per la mia lunghissima assenza!! Allora, che ve ne pare?? Spero di avervi colpito con questo capitolo! Ovviamente non è la fine!! Io sono eccitatissima. E voi?? Alla prossima!!


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Capitolo 21
*** Il Processo (parte 1) ***


Si trovavano al palazzo di Lord Zeno. Nella sala regnava il panico, mascherato da un silenzio tombale dovuto al rispetto per quel luogo sacro. Erano presenti tutti, ma proprio tutti, persino le divinità e gli angeli degli altri universi! Questi erano sospesi in aria, lontano dai protagonisti, che invece si trovavano al centro della sala, faccia a faccia con Zeno, le sue guardie e il Gran Sacerdote. Su un lato della sala, adagiata su di un letto anch'esso sospeso, e avvolta da una luce quasi celestiale, dormiva Nebbia con le mani incrociate sul petto. Affianco a lei c'era il piccolo Snow, intrappolato in una sfera di energia: il suo pianto si diffondeva in tutta la sala. Vados aveva il volto sfigurato dalle lacrime, e stritolava un fazzoletto tra le mani. Whis aveva gli occhi chiusi e le braccia incrociate, come fosse in meditazione, e Goku e Vegeta si sentivano in estrema difficoltà.

Era il momento di cominciare. Freezer era a testa bassa, infastidito. Da Imperatore dell'Universo 7 era diventato lo zimbello di tutta la Galassia! Non avevano sporcato solo l'immagine di Nebbia, anche la sua!! << Freezer, faccia due passi avanti! >>, gli ordinò il Gran Sacerdote. Obbedì riluttante. Faceva finta di nulla. Non degnò di uno sguardo né Lord Zeno né il padre degli Angeli. Goku lo osservava allarmato: si sarebbe comportato rispettosamente?? A quel punto si sollevò un fastidioso mormorio nella sala: tutti sparlavano di lui! << Eravamo stati chiari. Com'è potuto accadere tutto ciò?? >>, tuonò il Gran Sacerdote. Era una domanda retorica? Freezer non fiatò, allora Goku intervenne: << S-Signore, ve l'abbiamo detto...>>, << Zitto, Goku! Non è il momento! Conosciamo bene la vostra versione, ora vogliamo sentire quella dell'accusato! >>. Freezer non fiatava. << Ehm, Signore, Vegeta ha visto tutto, magari può parlare lui...>>, si intromise di nuovo Goku. << Tsk! E perchè dovrei fare l'avvocato delle cause perse??! >>, rispose acido l'altro Saiyan. << Goku, se interferirai ancora sarò costretto a cacciarti! >>, lo ammonì il Gran Sacerdote. << E va bene. Non c'è problema. Risponderò, tanto non ho niente da nascondere! >>, li interruppe Freezer. Era stanco di quel teatrino. << Mi sono imbattuto in quella ragazza per puro caso. Le nostre navicelle si sono scontrate per errore. La sua stava precipitando. Non mi ero proprio accorto di lei, avevo solo percepito un'aura molto forte, e l'ho seguita. Una volta presentati, io le ho fatto una proposta, ma siamo stati interrotti. Appena scoppiata la quarantena, io l'ho portata via, è vero, ma non sapevo che lei avesse con sè quel cucciolo, me l'aveva nascosto.  Quell'essere ha infettato tutto il mio equipaggio, me compreso. Le ho chiesto più volte di andarsene, ma lei non ha voluto. Le ho lasciato libera scelta. Perchè avrei dovuto rapirli?? Quando ci avete trovati, l'ho persa di vista per un po'. Vegeta me l'ha riportata che era già in quelle condizioni. Fine della storia. >>, dichiarò con aria distaccata. << E cosa stava facendo mentre la vittima è stata avvelenata?? >>, continuò il Sacerdote. << Io non ho fatto niente...Perchè non chiedete a Frost??! >>, rispose l'Imperatore. Allora qualcuno dagli spalti urlò: "BUGIARDO! MENTE! HA APPROFITTATO DI LEI!" << SILENZIO! C'è qualcuno che può confermare ciò che ha dichiarato l'imputato?? >>, chiese il Capo degli Angeli. << Sìssignore, Vegeta ha visto Frost avvelenare Nebbia!! Sire, mi creda...>>, esclamò Goku. << Vuole aggiungere altro, Freezer? Cosa è successo nel periodo che ha passato con Nebbia e con questo cucciolo? Quali erano i suoi obiettivi? E Nebbia cosa le ha rivelato ?? >>, incalzò il Gran Sacerdote. << Io ho terminato. >>, rispose Freezer abbassando il capo. A Goku caddero le braccia: << Freezer, ti prego, collabora! >>, ma egli lo ignorò. Intanto, il vociare degli spettatori sembrava non cessare. << ORA BASTA! >>, gridò Lord Zeno. Tutti rimasero senza parole. Egli fece un cenno al Gran Sacerdote, che proferì: << Va bene. Date le circostanze dobbiamo fare ulteriori accertamenti. Interrogheremo tutti voi, se necessario! Tornando a Nebbia, ora si trova in una sorta di coma. Stiamo cercando di contrastare i poteri del piccolo, ma se Nebbia non si risveglierà, non sappiamo cosa potrebbe accadere. Bisogna rompere il maleficio: abbiamo poco tempo. >>. << Cosa si può fare? >>, chiese Goku preoccupato. << Per adesso Freezer rimarrà sotto la nostra custodia, diviso da Nebbia. Vi terremo aggiornati sul da farsi. L'udienza è sciolta! >>, terminò il padre degli Angeli. Le guardie di Zeno cercarono di trascinare via Freezer, che si voltò a guardare Nebbia da lontano, per l'ultima volta. Strinse i denti. Non sapeva cosa provava. Si impose di rimanere glaciale. << Posso camminare da solo. Non scappo via! >>, disse liberandosi della presa delle guardie. Tutti incominciarono pian piano ad abbandonare la sala. Vados si agitò: << Ma...la mia Nebbia...>>,mormorò. << Sorellona, dai...>>, la prese per un braccio Whis. << Vados, vieni via!! >>, urlò Champa. << Ma io voglio rimanere qui con lei! >>, si opponeva l'Angelo. << Potrete farle visita quando vorrete. Verrà custodita in un luogo apposito. Sarà monitorata costantemente, stessa cosa per il piccolo Snow. >>, chiarì il Gran Sacerdote. Goku dovette accettare a malincuore quella sconfitta, ma non si sarebbe arreso: avrebbe trovato una soluzione con Zeno in privato!

Freezer fu rinchiuso in una cella di massima sicurezza, a prova di Supernova! Se avesse tentato di liberarsi, una forte energia lo avrebbe fulminato all'istante. Non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi prigioniero di Lord Zeno! Quello che gli pareva essere stato solo un terribile incubo, purtroppo si era rivelato realtà. Non era legato a un albero, nè era circondato da esserini felici che gli cantavano e gli ballavano intorno nel bel mezzo di un prato fiorito come all'Inferno; poteva muoversi, ed era immerso nel silenzio della solitudine, chiuso in una cella buia e segreta, come dimenticato...Forse avrebbe preferito l'Inferno!! Mai era stato così ferito nel suo orgoglio...Come aveva potuto lasciare che Frost se ne approfittasse?? Come aveva potuto perdere di vista Nebbia?? Quali erano state le sue ultime parole? "Freezer, ti amo ma..."...Ma non era servito a nulla?? Allora aveva ragione lui!? Beh certo, che ne poteva sapere dell'amore, uno come lui! Gli sarebbe mai importato qualcosa? Poteva essere utile, importante in quella situazione...?? Sentiva solo rabbia dentro di sé, eppure non sarebbe riuscito a esprimerla...! 

Nei giorni successivi, Zeno e il Gran Sacerdote interrogarono chiunque avessero a disposizione, ma ottennero ben poco, se non lamentele di chi era preoccupato per la sorte di due creature innocenti o di chi non se ne importava un bel niente delle vittime, ma aveva paura di un'eventuale pandemia nel proprio universo o di ammalarsi personalmente, come gli Dei Quitela e Champa. Beerus non ne poteva più di sentirli, neanche a distanza! Inoltre il Re del Tutto e il padre degli Angeli notarono che la vicenda di Nebbia e Freezer non aveva fatto che creare incomprensioni e litigi anche tra gli Angeli e i loro rispettivi Dei: Vados minacciava di abbandonare Champa, e anche negli altri Angeli incominciava a nascere il desiderio di sentirsi più liberi. A Whis era toccato fare spesso da paciere! Bisognava zittire quel malcontento generale, ed evitare una possibile distruzione di una Galassia intera!! Ma la questione di Nebbia rimaneva prioritaria. A tal proposito, Goku aveva escogitato un piano, così decise di recarsi al palazzo di Lord Zeno.

Appena giunto al cospetto del Gran Sacerdote, il Saiyan avvertì una confusione non indifferente. << E' il tuo amico, Freezer! >>, gli disse il Gran Sacerdote. << Potrà agitarsi quanto vuole, ma non può liberarsi! >>, continuò. << Va bene, fatelo parlare con me! >>, disse Goku deciso. << Sii breve, mi raccomando! >>, comandò il Sacerdote. Man mano che si avvicinava al luogo dov'era la cella di Freezer, Goku percepì un'energia particolare, che non gli era nuova. Trovò, come al solito, l'Imperatore di spalle. << Di nuovo qui!?? Non ho voglia, adesso...>>, sibilò Freezer, senza neanche voltarsi. << Invece ti conviene ascoltarmi! Inutile che ti agiti ora, non ha senso...Ho saputo che sei ancora malato...>>, disse Goku. << Invece sto benissimo. >>, ribattè l'altro. << Oh, dai, Freezer, non fare l'orgoglioso!! Senti, io posso aiutarti, posso mettere una buona parola...ma tu un po' devi collaborare! >>, lo spronò il Saiyan con il suo fare da amicone. Freezer sbuffò: << Non ho bisogno del tuo aiuto! >>, << VUOI SCONFIGGERE FROST SI O NO??! O NON TI IMPORTA PROPRIO NIENTE DI QUELLA RAGAZZA CHE HA AVUTO FIDUCIA IN TE??! >>, lo provocò Goku. L'Imperatore si irrigidì. Aveva usato ancora quella parola...fiducia...Certamente avrebbe sconfitto Frost, lui era di parola! Quanto a lei...non era riuscito a ripensare alle sue ultime parole! << E sono certo che se lei fosse qui crederebbe ancora in te...Ricorda, Freezer: non puoi combattere da solo, né unicamente per te stesso, altrimenti avrai sprecato la tua Forza! Dimostra che puoi essere migliore...Perchè io so che tu puoi essere meglio di così! >> , lo esortò il Saiyan. Nebbia gli aveva detto la stessa cosa...! Dopo un lungo silenzio, l'Imperatore si degnò di parlare: << E allora sentiamo, cosa avresti in mente?? >>, << Oh bene! Tu conserva le tue energie, che al resto ci penso io!! Ragiona su quello che ti abbiamo detto sia io che lei...Perché sono sicuro che lei ti abbia detto qualcosa!! >>, esclamò Goku ridacchiando. "Che sfacciato! Come osa insinuare una cosa simile!??", pensò Freezer. Come si permetteva?? Erano cose private tra lui e Nebbia, non doveva impicciarsi! << Ah, un'altra cosa: era tua l'energia che ho sentito prima?? >>, chiese l'impertinente. << Non so a cosa ti riferisci! >>, tagliò corto l'Imperatore. A quel punto Goku lo salutò e sgattaiolò via. 

Freezer rimaneva di nuovo solo.






Rieccomi finalmente! Mi dispiace di avervi lasciato sulle spine...Ci ho messo un sacco di tempo per partorire questo capitolo!! Spero vi piaccia. Cercherò di aggiornare prima, la prossima volta!! Vi prego, continuate a seguirmi!!



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